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Gas Plus

Annual / Quarterly Financial Statement Apr 29, 2020

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Annual / Quarterly Financial Statement

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GAS PLUS S.p.A.

BILANCIO CONSOLIDATO E BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31.12.2019

Sede legale MILANO – Viale Enrico Forlanini, 17

INDICE

Organi sociali 3
Dati di sintesi 4

Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2019

Osservazioni sulla gestione 8
Commento ai risultati consolidati 33
Andamento della capogruppo 42
Altre informazioni 61
Indicatori alternativi di performance 65
Proposte sulla destinazione del risultato d'esercizio di Gas Plus S.p.A. 66

Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019

Prospetti contabili 69
Note esplicative 74
Attestazione del bilancio consolidato 148
Compensi della società di revisione 149

Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019

Prospetti contabili 152
Note esplicative 157
Attestazione del bilancio consolidato 205
Compensi della società di revisione 206

ORGANI SOCIALI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE (1)

Sig. Davide Usberti Presidente e Consigliere Delegato Amministratore esecutivo

Dott. Lino Gilioli (*) (**) Vicepresidente Amministratore indipendente

Ing. Nicola De Blasio Consigliere Amministratore indipendente

Dott. Gianni Dell'Orto Consigliere

Dott.sa Lisa Orlandi Consigliere Amministratore indipendente

Avv. Roberto Pistorelli Consigliere

Ing. Cinzia Triunfo Consigliere

Dott.sa Anna Maria Varisco (**) Consigliere Amministratore indipendente

COLLEGIO SINDACALE (1)

Prof. Lorenzo Pozza Presidente

Dott.sa Laura Guazzoni Sindaco Effettivo

Dott. Claudio Raimondi Sindaco Effettivo

Dott.sa Gloria Marino Sindaco Supplente

Dott. Manuel Menis Sindaco Supplente

SOCIETÀ DI REVISIONE (2) Deloitte & Touche S.p.A.

(*) Nominato Vice Presidente e Lead Indipendent Director dal Consiglio di Amministrazione del 16 maggio 2018.

(**) Membri del Comitato per le Nomine e per la Remunerazione e del Comitato Controllo e Rischi.

(1) Nominato dall'Assemblea Ordinaria del 16 maggio 2018 e con scadenza alla data di approvazione del bilancio di esercizio al 31.12.2020. (2) Nominata dall'Assemblea Ordinaria dell'11 maggio 2015 per un periodo di 9 anni e, quindi, con scadenza alla data di approvazione del bilancio di esercizio al 31.12.2023.

DATI DI SINTESI

(in migliaia di euro)

Principali indicatori di mercato 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018 var.% 2H 2019 2H 2018 var. %
Prezzo medio Brent dated (\$/bbl)(1) 64,30 71,04 (9,5%) 62,59 71,52 (12,5%)
Cambio medio EUR/USD(2) 1,120 1,181 (5,2%) 1,110 1,152 (3,7%)
Prezzo medio gas - TTF (€/Mwh)(1) 13,56 22,81 (40,6%) 11,48 24,58 (53,3%)
Euribor - a tre mesi (%), media del periodo (3) (0,356) (0,322) (10,6%) (0,303) (0,318) 4,7%
Principali dati operativi del Gruppo 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018 var.% 2H 2019 2H 2018 var. %
Produzione di idrocarburi (Msmce) 150,1 128,3 17,0% 77,1 60,3 27,9%
Vendite di idrocarburi (MSmce) 226,3 210,4 7,6% 107,5 88,9 20,9%
Volumi di gas distribuito (MSmc) 209,0 204,2 2,3% 94,8 85,7 10,6%
Numero dipendenti a fine periodo 160 159 0,6%
Dati di Conto Economico (IAS / IFRS) 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018 var.% 2H 2019 2H 2018 var. %
Ricavi da vendite 93.544 88.585 5,6% 41.440 40.550 2,2%
Costi Operativi 71.764 65.925 8,9% 34.383 30.936 11,1%
EBITDA 21.780 22.660 (3,9%) 7.057 9.614 (26,6%)
% sui ricavi di vendita 23,28% 25,58% 17,03% 28,64%
EBIT 2.515 3.073 (18,2%) (2.436) 2.682 (190,8%)
Risultato operativo 4.566 3.344 36,5% (2.554) 2.682 (195,2%)
% sui ricavi di vendita 4,88% 3,77% (6,16%) 7,79%
Risultato prima delle imposte (962) (2.513) 61,7% (5.337) 130 (4.205,4%)
Risultato del periodo (618) (1.846) 66,5% (3.733) 248 (1.605,2%)
Dati di Stato Patrimoniale (IAS / IFRS) 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Investimenti in immobilizzazioni 28.635 15.672
di cui investimenti in esplorazione 453 3.309
Capitale circolante netto 6.321 (357)
Capitale investito netto (A) + (B) 278.798 255.008
Indebitamento netto (A) 66.026 42.046
Patrimonio netto (compresa quota terzi) (B) 212.772 212.962
Indici patrimoniali ed economici 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
ROI (4)
ROE (5)
1,71%
(0,29%)
1,28%
(0,86%)
Utile (perdita) per azione (0,01) (0,04)
PFN / EBITDA (6) 3,03 1,86
Indebitamento netto (A) / Patrimonio netto (B) 0,31 0,20

(1) fonte: Reuters.

(2) fonte: BCE.

(3) fonte: European Money Markets Institute.

(4) = Risultato operativo / capitale investito netto medio.

(5) = Risultato / patrimonio netto medio.

(6) = Posizione finanziaria netta / EBITDA.

PRINCIPALI INDICATORI INDUSTRIALI (1)

2019 2018
Riserve di idrocarburi (2P risked) 4.931,3 4.271,1
Metri cubi di idrocarburi venduti (in mln) 226 210
Km di rete gestita (2) 1.814 1.604
Istanze di conversione a stoccaggio 3 3

(1) per il significato dei termini si veda il paragrafo "Indicatori alternativi di performance"

(2) comprende 42 km di rete addetta al trasporto di gas metano

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Signori azionisti,

dopo un primo semestre in utile, l'andamento della seconda parte dell'anno ha reso evidenti gli impatti economici sulle aziende del settore E&P (Esplorazione & Produzione) titolari di concessioni di piccole e medie dimensioni delle disposizioni della Legge 11 febbraio 2019, n. 12, di conversione del d.l. 14 dicembre 2018, n. 135 (cd. "D.L. Semplificazioni"), pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 12 febbraio 2019 ed entrata in vigore il 13 febbraio 2019, e in particolare dell'art. 11-ter della stessa, che ha previsto l'aumento di ben 25 volte dei canoni di sfruttamento minerario.

La forte riduzione di marginalità determinata da tali disposizioni, che, nel caso del Gruppo Gas Plus, hanno determinato un onere complessivo a titolo di canoni minerari di 3 milioni di euro nel solo 2019 (anno in cui le maggiorazioni introdotte decorrono dal 1° giugno, come previsto dal comma 9 del richiamato art. 11-ter), in presenza di un peggioramento degli scenari energetici, ha riportato infatti, nel corso di un solo semestre, il risultato consolidato netto di nuovo in perdita.

In assenza di un simile ed ingiustificato onere aggiuntivo, in un esercizio caratterizzato dall'aumento della produzione di idrocarburi (circa il 20%), lo stesso avrebbe assunto un valore positivo nonostante gli scenari energetici decisamente sfavorevoli della seconda parte dell'anno. La riduzione margini che ne è conseguita non ha consentito quindi di poter far fronte ad uno dei tipici fattori di rischio del settore, assorbendone gli effetti.

Ciò nonostante, il Gruppo sta proseguendo con impegno nelle proprie attività e nei propri programmi di sviluppo industriale, pur in presenza di un contesto legislativo ed autorizzativo nel nostro Paese sempre più penalizzante nei confronti delle attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi anche per quanto riguarda il gas metano che rappresenta inequivocabilmente la fonte energetica prioritaria nell'attuale fase di riduzione dell'uso di combustibili fossili. Al riguardo simili provvedimenti appaiono di stampo "antistorico" e non possiamo che auspicare che essi vengano riveduti.

Nel frattempo il Gruppo, a tutela del proprio patrimonio di titoli minerari, ha ritenuto di dover intraprendere apposite iniziative giurisdizionali nei confronti dei provvedimenti attuativi delle predette disposizioni. In particolare, con ricorso al TAR Lazio proposto a gennaio del corrente anno, il Gruppo ha impugnato il decreto attuativo del Ministero dell'Economia e delle Finanze di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico del 18 novembre 2019, recante "Modalità di versamento delle maggiorazioni dei canoni annui per le concessioni di coltivazioni e di stoccaggio nella terraferma, nel mare territoriale e nella piattaforma continentale italiana", sollevando una serie di profili di illegittimità costituzionale di tali disposizioni. In quella sede, peraltro, si segnala che è intervenuta ad adiuvandum anche Assomineraria, aderendo anch'essa alle questioni di legittimità costituzionale delle disposizioni in questione così come articolate dal Gruppo.

In merito all'andamento operativo delle singole B.U. le attività E&P in Italia hanno confermato la ripresa delle produzioni di idrocarburi (+circa il 20%), pur essendo ripartita a pieno regime la produzione di Garaguso solo a partire dal mese di aprile e risentendo della temporanea interruzione nella produzione di un'altra concessione.

Ma l'aspetto più rilevante in questo settore di attività è rappresentato, dopo lo sblocco del relativo iter autorizzativo con i decreti del Mise della fine dello scorso anno, dalla ripresa delle attività di sviluppo del "Progetto Longanesi": in questo senso i primi passi sono stati rappresentati dall'avvio delle fasi propedeutiche alle attività di cantiere e, in particolare, dalle attività di engineering e procurement delle componenti impiantistiche aventi maggiori tempi di approvvigionamento (già avviate) e dalle opere di predisposizione dell'area destinata alla rinnovata centrale (attualmente in corso).

All'estero, ad inizio anno, è invece entrato nella fase realizzativa il progetto "Midia" dopo l'approvazione da parte dei partner di Joint Venture del piano di sviluppo dei due giacimenti di Ana e Doina in Romania ed è stato perfezionato il farm-out a BSOG del 5% nell'iniziativa, mantenendo così una quota del 10%. Nel mese di giugno è stata poi completata la valutazione e certificazione delle relative riserve da parte di un certificatore indipendente che ha portato a quantificare la quota Gas Plus (10%) in 725 milioni di standard metri cubi.

Le riserve complessive di idrocarburi del Gruppo passano pertanto da 4.271 MSmce (ad inizio anno) a 4.931 MSmce (a fine anno), al netto della produzione del periodo.

Per quanto concerne le attività downstream, la distribuzione ha confermato le positive performance degli ultimi anni, mantenendo un buon livello di marginalità. I relativi risultati economici hanno iniziato a recepire, solo a partire dal secondo trimestre, il contributo degli impianti di distribuzione del comune di Fidenza (PR), acquisiti a fine marzo del 2019 a seguito dell'aggiudicazione della gara indetta dallo stesso comune di Fidenza nel 2018.

Le attività di vendita al dettaglio, pur mantenendo buoni livelli di marginalità, hanno invece risentito della diminuzione dei volumi venduti. Nel secondo semestre tali attività hanno comunque beneficiato dell'ammontare economico riconosciuto, il 31 luglio 2019, ai sensi della delibera 32/2019/R/Gas che ha rideterminato il valore della componente materia prima della tariffa di vendita di gas naturale per il periodo ottobre 2010-settembre 2012. Per effetto di tale delibera è stato infatti attribuito un riconoscimento economico di 1,6 milioni di euro da liquidarsi negli anni 2020 e 2021.

Come già evidenziato, per effetto dell'acquisizione degli impianti di distribuzione gas del comune di Fidenza (PR) e dell'avvio delle attività di sviluppo dei giacimenti gas in Romania, gli investimenti dell'anno sono stati in forte crescita (28,6 milioni di euro contro 15,7 milioni di euro del 2018).

E' stato di conseguenza in aumento anche l'indebitamento finanziario netto (pari a 66 milioni di euro contro i 42 milioni di euro di fine 2018), il cui importo è comunque comprensivo per circa 5,5 milioni di euro degli effetti contabili della prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 senza i quali, in ogni caso, avrebbe fatto registrare una crescita inferiore agli investimenti netti dell'esercizio.

Il rapporto tra indebitamento finanziario e patrimonio netto si mantiene comunque su livelli estremamente contenuti (0,31), a conferma della forte patrimonializzazione del Gruppo.

Si ricorda, infine che nel corso dell'anno, il Gruppo ha concluso il processo di revisione dei contratti di finanziamento a medio lungo in essere, modificandone, in particolare, l'ammontare, la durata ed il periodo di disponibilità, tenuto conto della mutata tempistica degli investimenti. E' stata infatti prevista l'erogazione di una linea a medio lungo termine dell'importo di 52 milioni di euro e di una ulteriore linea a medio lungo termine dell'importo di 55 milioni di euro destinata a finanziare gli investimenti del Gruppo. Entrambe le linee avranno scadenza il 31 dicembre 2024.

Inoltre, relativamente al progetto Midia in Romania, è stato sottoscritto nel mese di dicembre dai partner della joint venture con un primario pool di banche il contratto di finanziamento del progetto che prevede una linea di credito dell'importo complessivo di 200 milioni di euro. Gas Plus potrà utilizzare tale linea nel limite di 20 milioni di euro in relazione alla propria quota di partecipazione del 10%.

OSSERVAZIONI SULLA GESTIONE

La riduzione dei margini delle attività E&P, che, ripetiamo, hanno dovuto scontare canoni di concessione per 3 milioni di euro per lo più in un solo semestre, e l'andamento degli scenari energetici, decisamente penalizzante nella seconda parte dell'anno, hanno causato una flessione dell'EBITDA che è passato dai 22,7 milioni di euro del 2018 ai 21,8 milioni di euro del 2019.

Gli ammortamenti sono rimasti sostanzialmente in linea con il dato del 2018, anche se con un peso differente tra le diverse attività, e pertanto l'EBIT ha registrato un'analoga flessione passando da 3,1 milioni di euro del 2018 a 2,5 milioni di euro del 2019.

Il Risultato Operativo (pari a 4,6 milioni di euro contro 3,3 milioni di euro del 2018) è stato

invece in sensibile crescita, potendo contare sull'effetto della cessione della quota del 5% della licenza Midia in Romania e della rilevazione della componente differita del relativo corrispettivo.

Dopo componenti finanziarie in calo rispetto al precedente esercizio (5,5 milioni di euro del 2019 contro 5,9 milioni di euro del 2018) ed imposte sul reddito con un saldo positivo (+0,3 milioni di euro contro +0,7 milioni di euro del 2018), il risultato netto è stata una lieve perdita, in calo rispetto al 2018 (-0,6 milioni di euro contro -1,8 milioni di euro del 2018).

Gli investimenti del 2019 sono stati in crescita rispetto al 2018 (28,6 milioni di euro contro 15,7 milioni di euro dell'esercizio precedente). Si è trattato ancora di interventi ben inferiori a quelli potenzialmente realizzabili dal Gruppo che hanno comunque determinato la crescita della posizione finanziaria netta (66 milioni di euro contro i 42 milioni di euro di fine 2018).

Si riporta qui di seguito il trend delle quotazioni del Brent, espresso in dollari ed euro al barile, del gas naturale (TTF).

Grafico 3 – Trend Prezzo del gas naturale Spot TTF (Borsa del Gas Olandese)

Nel corso del 2019 la quotazione del titolo sul mercato della Borsa Italiana mostra un andamento sostanzialmente in linea con l'andamento del mercato azionario, in lieve ripresa negli ultimi mesi. Anche nel periodo successivo il titolo, in forte calo, segue tuttavia il generale andamento dei mercati azionari, come risulta dal grafico comparato con l'indice FTSE Mib riportato di seguito.

La capitalizzazione di borsa continua ad essere significativamente inferiore al book value (meno del 50%). La significativa sottocapitalizzazione di mercato rispetto al valore del patrimonio netto del Gruppo non è stata ritenuta un indicatore di perdita di valore delle attività immobilizzate per i volumi di scambio estremamente limitati rispetto ai titoli di società dei settori di appartenenza di

Gas Plus. Per tale motivo è possibile affermare che i prezzi di borsa non forniscano un'indicazione rappresentativa del valore della Società che presenta, come indicato in precedenza, un consistente patrimonio di riserve in Italia e all'estero nonché di asset downstream in portafoglio.

Di seguito si riporta l'andamento del titolo Gas Plus dell'ultimo esercizio comparato con l'indice FTSE Mib.

Di seguito viene riportata la struttura del Gruppo Gas Plus al 31.12.2019:

Viene di seguito commentato l'attività di ciascuna Business Unit del Gruppo (che coincide con il concetto di Settore Operativo espresso negli IFRS):

Business Unit Exploration & Production

Nella seguente tabella, al fine di consentire una corretta comparazione dei dati, sono evidenziati i risultati delle singole società facenti parte della B.U. E&P ed operanti in Italia ossia Gas Plus Italiana S.r.l. (di seguito branch GPI) e Società Padana Energia S.p.A. (di seguito branch SPE) e in aggregato quelli della società attive all'estero.

Per quanto riguarda quest'ultime, anche nell'ottica di avere strutture separate per le attività E&P svolte in Italia e all'estero, si segnala che, all'inizio dell'esercizio 2019, Gas Plus Italiana S.r.l. ha trasferito l'intera partecipazione detenuta in Gas Plus International B.V. ad una società di nuova costituzione nell'ambito del Gruppo Gas Plus (Gas Plus International Holding S.r.l.), società di diritto italiano direttamente controllata da Gas Plus S.p.A.. Inoltre Gas Plus International B.V., una volta avviata la fase di sviluppo del progetto "Midia" in Romania ed ottenute le necessarie autorizzazioni delle autorità competenti, ha trasferito i relativi asset, sino a quel momento iscritti nel proprio bilancio, alla società di diritto rumeno del Gruppo Gas Plus denominata Gas Plus Dacia S.r.l. che è attualmente partner della Joint venture e destinataria dell'apposito finanziamento del progetto.

31/12/2019
GPI SPE ESTERO TOTALE
Produzione netta (MSmce) 60,4 85,0 - 145,4
Ricavi
(mln €)
17,5 21,6 0,1 39,2
EBITDA (mln €) 1,9 9,3 (0,9) 10,3
Investimenti esplorativi (mln €) 0,3 - 0,2 0,5
Investimenti di sviluppo (mln
€)
2,0 4,0 8,1 14,1
2H2019
GPI SPE ESTERO TOTALE
Produzione netta (MSmce) 31,0 44,1 - 75,2
Ricavi
(mln €)
7,6 11,2 0,1 18,9
EBITDA (mln €) (1,7) 3,3 (0,4) 1,2
Investimenti esplorativi (mln €) 0,1 - - 0,1
Investimenti di sviluppo (mln €) 0,8 2,7 2,8 6,3
31/12/2018
GPI SPE ESTERO TOTALE
Produzione netta (MSmce) 53,3 67,6 - 120,9
Ricavi
(mln €)
16,6 18,1 0,1 34,8
EBITDA (mln €) 4,0 9,2 (0,8) 12,4
Investimenti esplorativi (mln €) 0,3 - 3,0 3,3
Investimenti di sviluppo (mln €) 4,2 3,7 0,9 8,8
2H2018
GPI SPE ESTERO TOTALE
Produzione netta (MSmce)
Ricavi
(mln €)
25,3
8,4
31,3
8,4
-
0,1
56,6
16,9
EBITDA (mln €) 2,0 4,2 (0,4) 5,8
Investimenti esplorativi (mln €) - - - -
Investimenti di sviluppo (mln €) 4,2 2,5 0,5 7,2

ITALIA

L'esercizio 2019 della Business Unit E&P Italia è stato caratterizzato da importanti progressi nell'ambito dello sviluppo della principale iniziativa industriale.

Per il principale progetto della B.U., Longanesi, infatti avendo ottenuto le autorizzazioni ministeriali a fine 2018, si sono potute riprendere le attività, dopo il lungo iter autorizzativo, propedeutiche alla messa in produzione del giacimento.

Tale progetto rappresenta oltre il 40% del patrimonio di riserve di idrocarburi della società titolare e consentirà un forte miglioramento dei risultati economici dei prossimi esercizi. Per il giacimento Longanesi sono infatti attualmente accertate riserve per circa 1,1 miliardi di metri cubi (quota Società Padana Energia).

Per gli altri progetti di sviluppo in portafoglio, sta proseguendo la procedura di VIA, attivata nei periodi precedenti e di competenza del Ministero dell'Ambiente, per un progetto in Lombardia e sono proseguiti gli iter autorizzativi per le attività di revamping degli impianti di alcune concessioni ubicate nella pianura padana per la rimessa in produzione dei relativi giacimenti.

L'esercizio 2019, da un punto di vista economico, è stato caratterizzato dall'aumento della produzione netta di idrocarburi (circa il 20%) e dei relativi ricavi (39,2 milioni di euro contro 34,8

milioni di euro del 2018) ma da una riduzione della marginalità complessiva. Come già evidenziato, sull'andamento di quest'ultima hanno inciso in misura rilevante le disposizioni della Legge 11 febbraio 2019, n. 12, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 12 febbraio 2019 ed entrata in vigore il 13 febbraio 2019, e in particolare dell'art. 11-ter della stessa, che ha previsto l'aumento di ben 25 volte dei canoni di sfruttamento minerario e che nell'anno 2019 ha portato l'importo a carico del Gruppo Gas Plus per i suddetti canoni a 3 milioni di euro.

In assenza di tali disposizioni, la marginalità complessiva del 2019 sarebbe stata ancora in crescita nonostante gli scenari energetici, decisamente sfavorevoli, della seconda parte dell'anno.

Le azioni di recupero della marginalità dei siti messe in atto nel corso dei precedenti esercizi e l'incremento della produzione non sono state quindi sufficienti a coprire l'impatto economico di tale nuovo onere.

Sull'andamento economico dell'anno hanno inoltre inciso:

  • il riavvio della produzione della concessione di Garaguso all'inizio dell'anno, anche se a pieno regime solo a partire dal mese di aprile. Relativamente a tale concessione, dopo la conclusione della seconda procedura arbitrale che ha previsto la destituzione dell'Operatore, è stato notificato a GPI, in data 14.12.2018, un atto di citazione per l'impugnazione di detto lodo da parte dello stesso Operatore. GPI si è costituita in giudizio depositando la propria comparsa di risposta in data 14.05.2019 e, dopo i vari passaggi del giudizio, è stata fissata l'udienza di precisazione delle conclusioni per il 17.11.2020. GPI ha inoltre proposto ricorso ex art. 1105 c.c. dinanzi al tribunale di Matera, in data 18.03.2019, al fine di far accertare, in esecuzione del lodo, il suo ruolo di Operatore della concessione. Con decreto reso in data 26.09.2019 il Tribunale di Matera ha dichiarato inammissibile il ricorso di GPI, in quanto ha ritenuto non applicabile al caso di specie l'art. 1105 c.c.. GPI ha quindi presentato reclamo avverso tale decreto davanti alla Corte di Appello di Potenza ed è stata fissata l'udienza di discussione al 10.12.2019, poi rinviata d'ufficio all'11.02.2020, all'esito della quale il Collegio si è riservato la decisione. Si è ora in attesa dell'emissione dell'ordinanza del Collegio;
  • la temporanea interruzione della produzione nella concessione di Monte Morrone e le flessioni, in parte fisiologiche, nei livelli produttivi nei campi "maturi" della Business Unit;
  • il ritorno a più elevati livelli produttivi della concessione di Mirandola.

Produzione

Al termine dell'esercizio la produzione lorda di gas, condensati e petrolio è stata pari a 150,1 MSmce, di cui 64,3 MSmce relativi alla branch GPI e 85,8 MSmce relativi alla branch SPE.

In termini di tipologia di prodotto la produzione lorda di gas del periodo di riferimento è stata di 113,1 MSmc contro 112,3 MSmc del 2018, mentre quella di petrolio e condensati è stata invece pari a 37,0 MSmce contro 16,0 MSmce del 2018; quest'ultimo aumento è dovuto alla maggior produzione della concessione "Mirandola".

PRODUZIONE LORDA DI GAS
(MSmc)

PRODUZIONE LORDA DI PETROLIO E CONDENSATI (Msmce)

2019 2018 Differenza
2019-2018
2019 2018 Differenza
2019-2018
GPI 63,6 58,7 4,9 GPI (*) 0,7 0,7 0,0
SPE 49,5 53,6 (4,1) SPE 36,3 15,3 21,0
Totale 113,1 112,3 0,8 Totale 37,0 16,0 21,0

* Il dato di Produzione lorda di petrolio e condensati è comprensivo del valore della Concessione B.C7.LF S.Maria a Mare e non del valore del campo Sarago Mare.

Chiusure Minerarie

Sono proseguite le attività per il ripristino dell'area pozzo Cavone 15, nella concessione Mirandola. Sono proseguite le attività propedeutiche alle chiusure minerarie dei pozzi Porto Corsini Terra 12 bis dir nella concessione Porto Corsini Terra e Ovanengo 1 dir nella concessione Ovanengo.

Esplorazione e ricerca

Sono proseguite le revisioni e gli studi geologici e geofisici sui principali siti, necessari per programmare interventi di miglioramento della produzione ed identificare eventuali nuovi progetti da avviare alla ripresa degli scenari energetici.

Patrimonio titoli

Il patrimonio titoli non è variato rispetto alla fine del 2018. Il numero complessivo delle concessioni di coltivazione è pari a 45 mentre quelle che vedono il Gruppo in qualità di operatore è pari a 31.

Gruppo Terzi Totale
operatore operatori
Istanze di permesso 0 3 3
Istanze di concessione 1 1 2
Permessi di ricerca 0 1 1
Concessioni di coltivazione 31* 14 45

* di cui Società Padana Energia S.p.A.: 10 Concessioni di coltivazione

Riserve

Le riserve 2P rischiate complessive di idrocarburi al termine del 2019 sono state stimate nelle seguenti quantità:

31/12/2018 31/12/2019
GPI SPE Totale GPI SPE Totale
Gas naturale (milioni di metri cubi) 1.689,1 2.362,1 4.051,2 1.627,0 2288,0 3.915,0
Petrolio e condensati (milioni metri cubi equiv.) 7,1 212,8 219,9 7,8 283,4 291,2
Totale Idrocarburi (milioni metri cubi equiv.) * 1.696,2 2.574,9 4.271,1 1.634,8 2.571,4 4.206,2

* Il barile di petrolio e condensati è stato convertito in metri cubi di gas equivalente utilizzando il coefficiente divisore di 0,00636

Per quanto riguarda l'entità delle riserve, a conclusione del 2019 è stata rilasciata una nuova certificazione dall'esperto indipendente SIM che ha rivisto le precedenti stime, quantificando le riserve 2P di idrocarburi al 31 dicembre 2019 in 4.206,2 milioni di metri cubi equivalenti. Tale certificazione è stata svolta in linea agli aggiornamenti degli standard di valutazione già seguiti per la precedente certificazione.

Altre iniziative dell'esercizio

In relazione alle disposizioni della Legge 11 febbraio 2019, n. 12, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 12 febbraio 2019 ed entrata in vigore il 13 febbraio 2019, e in particolare dell'art. 11-ter della stessa, il Gruppo, a tutela del proprio patrimonio di titoli minerari, ha attuato nel corso dell'anno alcune iniziative sui profili di più immediato impatto.

In particolare, la B.U. E&P ha, dapprima, presentato due ricorsi al TAR Marche nei confronti di alcune richieste di pagamento dei canoni di concessione così come maggiorati e, a seguire, nel mese di gennaio del corrente anno, ha presentato un ulteriore ricorso al TAR Lazio nei confronti del decreto attuativo del Ministero dell'Economia e delle Finanze di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico del 18 novembre 2019, recante "Modalità di versamento delle maggiorazioni dei canoni annui per le concessioni di coltivazioni e di stoccaggio nella terraferma, nel mare territoriale e nella piattaforma continentale italiana". In entrambi tali ricorsi il Gruppo ha sollevato profili di illegittimità costituzionale del menzionato art. 11-ter, commi 9 e 12, in relazione alla previsione dell'aumento dei canoni minerari e nell'ambito del giudizio incardinato al TAR Lazio si segnala che è intervenuta ad adiuvandum delle censure e delle questioni di costituzionalità sollevate dal Gruppo anche Assomineraria.

Si segnala infine che la B.U., per la quasi totalità dei siti in cui riveste il ruolo di operatore e senza fare acquiescenza alle novità introdotte dal richiamato art. 11-ter, ha cautelativamente presentato le istanze per ottenere la riduzione dell'area fisica territoriale delle concessioni ed ha ottenuto entro il 31 dicembre la formale approvazione da parte degli enti preposti.

ESTERO

Con riferimento alle attività E&P all'estero, data la rilevanza del relativo progetto, vengono di seguito commentate esclusivamente le attività in Romania.

Dal punto di vista amministrativo le attuali quote delle concessioni in acque superficiali (XVa Midia Shallow e XIII Pelican) sono così ripartite: Black Sea Oil&Gas (BSOG) 70% Operatore, Petro Ventures 20% e Gas Plus 10%, con scadenza dei blocchi esplorativi prorogata fino al 4 febbraio 2020.

Per quanto riguarda la fase di sviluppo, il 6 febbraio 2019, a seguito della positiva valutazione tecnico-economica del progetto, i partner di Joint Venture, hanno approvato la FID (Final Investment Decision) e il conseguente piano di sviluppo dei giacimenti Ana e Doina. Il 12 aprile 2019, la Joint Venture ha ricevuto inoltre l'autorizzazione finale da parte del governo rumeno attraverso l'Agenzia Nazionale per le Risorse Minerarie (NAMR) del piano di sviluppo (FDP) dei due giacimenti.

Con l'approvazione finale del piano di sviluppo (FDP) sono state ritagliate dai blocchi esplorativi le aree delle due concessioni di produzione Ana e Doina, oggetto del piano di sviluppo.

Con tale approvazione si sono potute avviare le attività di ingegneria propedeutiche per la costruzione degli impianti e delle infrastrutture per la messa in produzione dei due giacimenti, attività che hanno interessato tutto l'esercizio.

Contestualmente alla FID, è stato firmato l'accordo per il passaggio della quota del 5% da Gas Plus a BSOG, approvato ufficialmente il 25 aprile 2019 dalle autorità rumene (NAMR) e poi perfezionato tra le parti il successivo 24 giugno 2019. Si ricorda che il corrispettivo per la cessione della quota del 5% è stato concordato in 5,3 milioni di euro di cui 3,3 milioni di euro corrisposti alla data di perfezionamento della cessione e 2 milioni di euro da corrispondersi a tre mesi dall'entrata in produzione del giacimento.

In parallelo alle attività di sviluppo, è stata avviata una fase di negoziazione con istituti di credito e, in data 6 dicembre 2019, è stato sottoscritto dai partner della joint venture con un primario pool di banche il contratto di finanziamento del progetto (denominato "Midia Gas Development" - MGD) che prevede una linea di credito dell'importo complessivo di 200 milioni di euro. Gas Plus

potrà utilizzare tale linea nel limite di 20 milioni di euro in relazione alla propria quota di partecipazione del 10%.

Riserve

Nel mese di giugno 2019 è stata completata la valutazione e certificazione delle riserve dei giacimenti Ana e Doina da parte di un certificatore indipendente. Le riserve 2P dei due giacimenti ammontano a 725 milioni di standard metri cubi (Mln Smc) per la quota del 10% d'interesse di Gas Plus.

Business Unit Storage

Le attività nel settore dello stoccaggio di gas sono relative allo sviluppo di tre progetti, tutti in veste di operatore, che consentiranno di disporre di una capacità di stoccaggio di circa 1 miliardo di metri cubi (working gas), per circa il 60% di competenza del Gruppo Gas Plus, da raffrontare con i circa 13 miliardi di metri cubi di capacità nazionale, al netto dello stoccaggio strategico. Anche per la specifica collocazione geografica dei tre progetti, tutti lungo la dorsale adriatica nelle tre Regioni delle Marche, dell'Abruzzo e del Molise, lo sblocco, la realizzazione e l'esercizio congiunto dei tre progetti consentirebbe di beneficiare di una significativa "massa critica" in termini di volumi di gas trattabili e di importanti sinergie.

Nel corso del 2014 sono stati rilasciati i provvedimenti di compatibilità ambientale (VIA) per i progetti Poggiofiorito e San Benedetto.

Per quanto riguarda il progetto San Benedetto, il decreto VIA è stato impugnato da alcuni cittadini davanti il TAR Marche, il quale nel mese di marzo del 2018 ha dichiarato la propria incompetenza indicando quale giudice competente il TAR Lazio. I ricorrenti, con ricorso notificato e depositato il 21 aprile 2018, hanno riassunto il giudizio avanti al TAR Lazio e Gas Plus Storage si è regolarmente costituita in giudizio nel mese di luglio del 2018. Si è ora in attesa della fissazione dell'udienza di merito.

Nel frattempo il Comune di San Benedetto, con ricorso notificato a Gas Plus Storage il 26 giugno 2018, ha impugnato i provvedimenti successivi del Ministero dell'Ambiente relativi al diniego del Ministero di riaprire l'istruttoria VIA come richiesto dal Comune. Si è già tenuta la Camera di Consiglio il 18 luglio 2018 per discutere dell'istanza di sospensiva che il TAR non ha accolto rinviando il giudizio all'udienza di merito del 22 maggio 2019. Il TAR Lazio ha successivamente depositato in data 11 giugno 2019 la relativa sentenza con cui ha accolto il ricorso presentato dal Comune, annullando i provvedimenti impugnati ed obbligando il Ministero dell'Ambiente a procedere ad un motivato riesame della richiesta del Comune ricorrente entro il termine di 60 (sessanta) giorni dalla notifica o comunicazione della sentenza.

La società ha presentato entro i termini di legge appello al Consiglio di Stato impugnando la sentenza del TAR Lazio e, all'esito della Camera di Consiglio del 14 novembre 2019, il Collegio ha accolto l'istanza cautelare presentata da Gas Plus Storage ai fini della sollecita fissazione dell'udienza di merito, fissando per la discussione nel merito del ricorso la pubblica udienza nel terzo trimestre dell'anno 2020 che sarà indicata con successivo decreto presidenziale.

Nel contempo, nel mese di febbraio 2019, sono state presentate le istanze di proroga della VIA per i progetti di San Benedetto e Poggiofiorito.

Quale ultimo aggiornamento si segnala che il Comune di San Benedetto ha notificato il 22 gennaio 2020 un ulteriore ricorso con il quale ha impugnato la nota del Ministero dell'Ambiente del 18 novembre 2019 ed il correlato parere della Commissione Tecnica VIA e VAS, con la quale il Ministero dell'Ambiente, in ossequio alla sentenza del TAR Lazio dell'11 giugno 2019, ha riesaminato la questione giungendo alla medesima conclusione che era già stata oggetto di impugnazione da parte del Comune. Il 26 febbraio 2020 si è tenuta l'udienza in Camera di Consiglio, nella quale il Comune di San Benedetto ha rinunciato all'istanza cautelare. Si attende quindi ora la fissazione dell'udienza di discussione del merito.

Il Gruppo, pur dovendo fronteggiare in parte dell'opinione pubblica un atteggiamento notevolmente critico rispetto alla realizzazione di nuove infrastrutture energetiche, resta costantemente impegnato nel proseguimento di tutte le attività tecniche ed, eventualmente, delle azioni di carattere legale che risulteranno necessarie per completare gli iter autorizzativi di tali progetti, di rilevanza energetica nazionale.

Le attività nel settore dello "stoccaggio di idrocarburi" sono state incluse tra le "altre attività e attività non allocate" nella nota esplicativa al bilancio consolidato n. 7, Informativa di settore, che comprendono principalmente, oltre alle attività della Business Unit Storage, le attività di funzioni comuni e servizi centralizzati della holding. L'inclusione nelle "altre attività e attività non allocate" della Business Unit Storage è stata decisa in quanto, in funzione della complessità tecnica e dei necessari iter autorizzativi, essa è tuttora in fase di avviamento. Da segnalare infatti che la B.U. non consuntiva significativi valori patrimoniali e costi di gestione, essendo state mantenute in carico esclusivamente le spese per gli studi (in particolare tecnici e progettuali) e per le attività connesse alla prosecuzione dei relativi iter autorizzativi ed al successivo affidamento delle opere da realizzarsi, imputando invece, nell'esercizio 2014, a conto economico integralmente le opere nel contempo sino ad allora eseguite sui siti prima del completamento degli iter autorizzativi.

Business Unit Retail

I principali dati economici della Business Unit Retail sono i seguenti:

31/12/19 31/12/18 2H 2019 2H 2018
Volumi venduti (MSmc) 80,6 85,8 31,8 30,9
Ricavi (mln €) 44,5 43,3 17,7 17,8
EBITDA (mln €) 6,8 5,3 3,7 1,6

L'anno è stato caratterizzato da un risultato economico, in termini di margine operativo lordo, in aumento rispetto a quanto fatto registrare l'anno precedente. Infatti, seppur con un andamento climatico complessivamente in linea in termini assoluti rispetto all'anno precedente (anche se con picchi di basse temperature differentemente dislocati nei vari mesi dell'anno), i volumi venduti sono stati inferiori rispetto a quanto fatto registrare durante il precedente esercizio: tutto ciò compensato da un aumento della marginalità unitaria (+3,1%) ed al netto della partita economica (oltre 1,6 milioni di euro) relativa alla rideterminazione del coefficiente "k" per il periodo ottobre 2010 – settembre 2012.

I volumi venduti, nonostante un piccolo aumento in valore assoluto (+9,9%) nei trimestri estivi dell'anno, legato ad una termica più fredda nei mesi di aprile e maggio, sono risultati in decremento su base annua rispetto a quelli del 2018 (-6%), a causa di un primo trimestre decisamente caldo (volumi inferiori del 14%).

In tema di marginalità unitaria, si rileva una sostanziale tenuta sui Clienti Domestici (-2,0%), che pesano circa il 79% dei volumi dell'intero portafoglio, mentre si osserva un forte aumento sui Clienti Small Business (+31,5%) dovuto essenzialmente alla politica di offering rispetto al progressivo calo degli scenari gas. Lato costi, l'esercizio è stato caratterizzato da un attento contenimento dei costi operativi.

In termini di parco clienti si ha una leggera diminuzione rispetto al precedente esercizio (meno 4,6% medio rispetto al 31 dicembre 2018). Un'importante valutazione sarà necessaria in ambito commerciale in previsione dell'abolizione del Mercato Tutelato che, inizialmente prevista nel corso dell'anno 2018 e successivamente rimandata al 2019, poi al 2020 ed è stata definitivamente fissata al 1° gennaio 2022.

Viene mantenuto in costante osservazione il mercato nazionale, al fine di monitorare le proposte commerciali dei principali concorrenti e di poter così redigere offerte che, pur mantenendosi competitive, assicurino le migliori performances in termini di marginalità. Permane la massima attenzione riguardo ai criteri di selezione dei prospect ai quali proporre la contrattualizzazione, basato su una scrupolosa valutazione della loro affidabilità creditizia.

Business Unit Network & Transportation

Nel corso del 2019, a seguito all'aggiudicazione della procedura selettiva emessa dal comune di Fidenza (PR) per la cessione del 100% delle quote societarie detenute dallo stesso comune in Rete Gas Fidenza S.r.l., in data 26 marzo 2019 GP Infrastrutture S.r.l. ha formalizzato il relativo atto di compravendita. La società acquisita è attiva nel servizio di distribuzione gas nel territorio del comune di Fidenza (PR) e gestisce circa 12.500 PdR, con oltre 200 km di condutture.

Con sentenza del 30 aprile 2019 il Tribunale Amministrativo di Parma ha rigettato il ricorso presentato da Italgas Reti S.p.A. avverso l'aggiudicazione approvata dal comune di Fidenza a favore di GP Infrastrutture S.r.l.. Non è stato successivamente presentato ricorso in appello.

I principali dati economici della Business Unit relativi all'esercizio 2019 sono i seguenti:

31/12/19 31/12/18 2H 2019 2H 2018
Volumi distribuiti (MSmc) 208,9 204,1 94,4 84,6
Ricavi
(mln €)
22,9 20,1 10,6 8,3
EBITDA (mln €) 6,9 6,8 3,3 3,1
Investimenti (mln €) 13,9 3,3 0,9 2,6

Nel corso del 2019 la Business Unit Network e Transportation ha distribuito circa 208,9 MSmc di gas (comprensivi di circa 11,5 MSmc di Rete Gas Fidenza S.r.l. i cui dati sono recepiti nel presente bilancio consolidato a partire dalla data di acquisizione). I dati, a parità di perimetro (quindi senza considerare il contributo di Rete Gas Fidenza), risultano in decremento (197,3 MSmc, -3,3%) rispetto al 2018, a seguito delle più miti temperature registrate soprattutto nel mese di marzo (-6,7 milioni di smc rispetto al 2018).

Network: la Business Unit Network opera, al 31 dicembre 2019, direttamente nell'attività di distribuzione gas in 40 comuni.

Tariffe di distribuzione

Con la delibera n. 570/2019/R/gas l'Autorità ha approvato la metodologia di calcolo delle tariffe di distribuzione per il 5° periodo regolatorio, valido per gli anni dal 2020 al 2025. La B.U., a valle dell'analisi della nuova RTDG che risulta particolarmente impattante in tema di copertura dei costi operativi e di imposizione del recupero di produttività, ha ritenuto opportuno procedere all'impugnazione davanti al giudice amministrativo. È ancora pendente davanti al Consiglio di Stato il ricorso presentato da ARERA avverso la sentenza del TAR Lombardia (aprile 2019) con la quale il giudice di 1° grado ha accolto il ricorso presentato dalla B.U. in merito al recupero di produttività imposto nel 4° periodo regolatorio (anni 2014-2019).

Rapporti con Enti Concedenti

In merito ai rapporti concessori, giova evidenziare che, a seguito delle disposizioni dell'art. 24 del Decreto Legislativo 93/11, le gare per l'affidamento del servizio di distribuzione gas sono ammesse solo per Ambito Territoriale (ATEM); pertanto, nelle more della definizione degli aspetti propedeutici la gara d'ambito, i gestori continuano ad erogare il servizio, anche oltre la scadenza naturale e/o ope legis concordata.

Al 31 dicembre 2019 sono stati pubblicati 27 bandi di gara, nessuno dei quali di interesse della Business Unit. I primi bandi e disciplinari (oggetto di numerose impugnazioni al TAR) hanno evidenziato come le procedure ed i meccanismi attuativi adottati per lo svolgimento delle gare risultino complessi e di difficile implementazione.

Tra le poche procedure che hanno visto la presentazione di offerte di gara, si segnala che, nell'ATEM di "Milano 1" la Stazione appaltante ha assegnato l'aggiudicazione provvisoria ad Unareti (gruppo A2A). A valle dei ricorsi presentati da entrambi i partecipanti, il TAR Milano ha annullato l'esito della procedura di gara.

Nell'ATEM "Torino 2", la Stazione appaltante ha provveduto, nel mese di aprile 2019, all'aggiudicazione definitiva alla società Italgas Reti S.p.A. (unico partecipante), risultando così la prima gara d'ambito conclusasi dall'avvio della riforma (anno 2011).

I termini di scadenza per la pubblicazione dei bandi di gara sono stati approvati con il Decreto Legge n. 210/2015 (Milleproroghe 2016, convertito in Legge n. 21/2016) e sono tutti scaduti. Con analogo provvedimento sono state eliminate le possibili sanzioni in capo agli enti locali nel caso di ritardo nell'iter di emanazione dei bandi gara.

La B.U. Network continua la propria attività finalizzata alla definizione del valore di rimborso degli impianti e degli ulteriori adempimenti previsti dalla normativa di settore in vista delle future gare d'ambito.

Ambito regolatorio e normativo

In merito all'obbligo di messa in esercizio dei gruppi di misura elettronici, conclusasi con successo la campagna di sostituzione prevista dalla ARERA con Delibera n. 554/2015/R/gas per l'anno 2018 (100% dei gruppi di misura di classe superiori a G6), si segnala che l'Autorità ha aggiornato gli obblighi prevedendo, per le società che gestiscono (al 31 dicembre 2015) tra 50.000 e 100.000 PdR, la sostituzione, entro il 31 dicembre 2023, di una quota pari al 85% dei misuratori tradizionali con smart meters (classe G4 e G6).

Al 31 dicembre 2019 risultano posati 15.125 classe G4-G6 elettronici, pari a circa il 15% del totale.

Investimenti

La Business Unit, nel corso dell'anno 2019, ha effettuato investimenti per 13,9 milioni di euro, comprensivi di quelli relativi all'acquisizione degli impianti di distribuzione del comune di Fidenza (PR).

Tee

Con riferimento ai certificati di risparmio energetico (TEE), sono stati determinati gli obiettivi specifici di risparmio di energia primaria per l'anno 2019 in capo ai distributori di energia elettrica e di gas naturale soggetti agli obblighi.

Si segnala che il MISE ha approvato il DM 10/5/2018 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 158 del 10/7/2018) che aggiorna il DM 11/1/2017: nel DM è stato introdotto un "cap" al riconoscimento massimo del contributo tariffario (250 €/TEE) che, insieme ad ulteriori misure previste, ha posto l'obbiettivo di riequilibrare il mercato e di calmierarne i prezzi, dopo gli elevati livelli registrati nel corso degli anni precedenti. A valle della pubblicazione del citato DM, l'ARERA ha approvato, con l'allegato A alla deliberazione n. 487/2018/R/efr, l'aggiornamento delle regole di calcolo del contributo tariffario.

Con sentenza del 28 novembre 2019 il TAR Lombardia ha accolto il ricorso presentato da ACEA verso il Decreto Ministeriale con specifico riferimento all'introduzione del "cap" di 250 €/TEE, riconoscendo in ARERA il soggetto deputato a definire il valore del contributo tariffario.

L'obiettivo 2019 per la B.U. Network ammonta a 24.576 TEE, da conseguire entro maggio 2022.

Transportation: la Business Unit, che fa parte del Settore Operativo Network & Transportation, è operativa dal 1° ottobre 2009, esercita l'attività di trasporto regionale in Valtrebbia (PC) mediante 31,4 chilometri di rete in media pressione ed in Valnure (PC) mediante 10,4 chilometri di rete in media pressione, tra l'altro interconnessa ad un giacimento della B.U. E&P del Gruppo.

Al 31 dicembre 2019 sono stati trasportati 9,2 MSmc, in leggero decremento rispetto all'analogo periodo dell'anno 2018 (9,5 MSmc). In merito alla determinazione delle tariffe di trasporto, si evidenzia che con la deliberazione n. 114/2019/R/gas è stata approvata la nuova regolazione valida per gli anni 2020-2023.

RISORSE UMANE

Di seguito si definisce un quadro delle risorse umane impiegate dal Gruppo mediante alcune tabelle riepilogative:

Tab. 1. Composizione del personale per qualifica

2019 2018 Δ
al 31.12 Media al 31.12 Media al 31.12 Media
Dirigenti 4 4,00 4 4,00 0 0,00
Quadri/Impiegati 117 119,00 119 122,36 -2 -3,36
Operai 39 38,33 36 36,52 3 1,81
Totale 160 161,33 159 162,88 1 -1,55

Tab. 2. Composizione del personale per genere e per qualifica

DIRIGENTI QUADRI IMPIEGATI OPERAI Totale % per
genere
UOMINI 3 10 57 39 109 68,12
DONNE 1 3 47 - 51 31,88
Totale 4 13 104 39 160 100,00
% per qualifica 2,50 8,12 65,00 24,38 100,00

Tab. 3. Distribuzione del personale per BU

2019 2018 Δ
HOLDING 38 43 -5
ALTRE ATTIVITA' STORAGE 2 2 -
OTHER 1 1 -
E&P 36 37 -1
RETAIL 29 28 1
NETWORK & TRANSPORTATION 54 48 6
Totale 160 159 1

Nota: il dato 2019 relativo Dirigenti comprende una figura che, nell'ambito del Gruppo Gas Plus, ha in essere 2 rapporti di lavoro di tipo part-time al 50%.

Circa il 62% del personale in organico ha meno di 50 anni (di cui il 34% con età compresa tra i 40 e 50 anni).

Come per il passato il Gruppo dedica alle risorse umane molta attenzione sui temi della attività di formazione, sviluppo e valutazione, consapevole dell'importanza di premiare la performance e investire sullo sviluppo delle competenze tecnico-gestionali per fronteggiare le sfide attuali e future, nonché della necessità di valorizzare, sviluppare e fidelizzare le figure ritenute strategiche, coinvolgendo molteplici livelli gerarchici.

Anche nel 2019 il Gruppo ha continuato ad investire in formazione per il personale a tutti i livelli per un totale di 1.577 ore. In dettaglio, si tratta di formazione tecnica per consolidare skills tecnico-specialistiche distintive di ciascuna area professionale e per accrescere competenze in materia di Qualità, Sicurezza e Ambiente.

Con riferimento alle vertenze connesse al personale di Società Padana Energia S.p.A. reintegrato in Eni e successivamente inviato in distacco presso Società Padana Energia S.p.A. si informa che, con la fine del mese di maggio 2018, sono cessati tutti i distacchi di tali figure fermo restando che la controllata ha depositato - a seguito del ricorso per Cassazione di Eni avverso la sentenza della Corte d'Appello di Bologna relativa al personale di Modena - il proprio controricorso in adesione. Si è ancora in attesa della definizione della lite, pendente davanti alla S.C. di Cassazione.

Restano in ogni caso impregiudicati i diritti di tutte le società interessate del Gruppo nei confronti di ENI in ordine a tale situazione.

In data 25 novembre 2019 è stato notificato a Rete Gas Fidenza S.r.l. e GP Infrastrutture S.r.l. il ricorso ex art. 414 c.p.c. da parte dell'ex dirigente che ricopriva il ruolo di direttore e che, non appena le quote sociali di Rete Gas Fidenza S.r.l. sono state acquisite da GP Infrastrutture S.r.l., è stato licenziato per giusta causa. La controversia è allo stato pendente dinanzi al Tribunale Civile di Parma – Sezione Lavoro.

SICUREZZA E AMBIENTE

Sicurezza

Il Gruppo Gas Plus ha posto, come in passato, grande attenzione ai temi della sicurezza e della salute. In particolare, sono stati organizzati corsi di formazione sulla sicurezza coinvolgendo il personale operativo che lavora sugli impianti e nei cantieri, così come il personale di sede, allo scopo di prevenire casi infortunistici e assicurare la massima attenzione alla salvaguardia delle persone e delle cose. Inoltre, gli screening sanitari e gli audit interni continuano a essere parte integrante delle modalità operative del processo di gestione della salute, al fine di assicurare il costante monitoraggio e miglioramento dell'attività stessa. Il personale effettua periodiche analisi e visite mediche specialistiche, seguite dal colloquio con il medico competente. Tutto il personale risulta impiegato in mansioni idonee alle relative funzioni.

Nell'anno 2019 è proseguito il percorso di formazione rivolto ai lavoratori del Gruppo Gas Plus in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, come previsto dalla normativa vigente. Nello specifico, sono stati effettuati i corsi di formazione per i neoassunti e i corsi di aggiornamento e/o mantenimento per i lavoratori che ricoprono figure specifiche nella gestione sicurezza (RSPP, RLS, addetti alle emergenze).

Oltre ai corsi di formazione obbligatori di legge, sono state eseguite sessioni di formazione ed informazione interna trattando argomenti finalizzati alla prevenzione degli infortuni, tale sessioni sono state verbalizzate e custodite presso gli uffici degli RSPP.

Nell'anno 2019, limitandosi a segnalare le più significative, sono state inoltre sviluppate le seguenti attività:

  • sono stati revisionati tutti i piani di emergenza dei Luoghi di Lavoro di Gas Plus Italiana e Società Padana Energia creando un unico format per entrambe le società;
  • in considerazione delle specifiche attività che si sono svolte nell'anno 2019, aggiornamento dei DSSC per tutti i Luoghi di Lavoro di Gas Plus Italiana e Società Padana Energia a seguito dell'introduzione di specifica procedura per la gestione delle attività negli spazi confinati e per la gestione delle attività elettriche; sono stati inoltre revisionati/integrati con l'inserimento dei DSS di nuove società;
  • aggiornamento del Piano di Emergenza della sede di Milano a seguito dei lavori del cantiere M4 che hanno interessato parte della nostra area (nuova dislocazione valvole intercettazione GAS e interruttori generali energia elettrica);
  • audit e riunioni periodiche di sensibilizzazione presso i siti operativi del Gruppo;

  • sessioni di formazione e informazione del personale su tutti i Luoghi di Lavoro di Gas Plus Italiana e Società Padana Energia in produzione;

  • qualificazione ex-novo (patentino) del personale neo assunto con mansione di addetto alle attività di saldatura di GP Infrastrutture;
  • rivisitazione delle procedure di Rete Gas Fidenza, a seguito dell'acquisizione da parte di GP Infrastrutture, finalizzata alla standardizzazione con quanto già in uso nel Gruppo Gas Plus area Network.

Nel corso dell'anno 2019, nelle Aziende del Gruppo non si sono registrati infortuni.

20 16 2018
N' infortuni
gronn assenza 210
One-layorate 320.953 307.223 270.038 271,073 265263
avorator. 183 181 175 173 160
IF 3,12 16,27 0.00 0.00 0,00
Ю 0.01 0.68 0.00 0.00 0,00
П 5,46 27,62 0,00 0,00 0,00
GRUPPO GAS PLUS – ANNO 2019 INDICE DI
ESTRAZIONE DI MINERALI ELETTRICITÀ, GAS, ACQUA INTERMEDIAZIONE
FINANZIARIA
INCIDENZA
n.ro infortuni_
x 1000
GAS PLUS ITALIANA 0,0
SOCIETA' PADANA
ENERGIA
0,0
GAS PLUS STORAGE 0,0
GAS PLUS VENDITE 0,0
GAS PLUS ENERGIA 0,0
GP INFRASTRUTTURE 0,0
RETE GAS FIDENZA 0,0
GP INFRASTRUTTURE TRASPORTO 0,0
GAS PLUS 0,0

N.B. La società Reggente non ha avuto dipendenti nell'anno 2019.

La società Rete Gas Fidenza è entrata a far parte del Gruppo il 26/03/2019.

Ambiente

La salvaguardia dell'ambiente è uno dei più importanti criteri guida ai quali Gas Plus si attiene nello svolgimento della propria attività. Viene, quindi, posta particolare cura nell'applicazione di una serie di criteri e di tecniche che ha come obiettivo la prevenzione dei rischi ambientali e sanitari, quali:

  • pianificazione delle attività nel rispetto di leggi nazionali e norme internazionali;
  • riduzione della produzione di rifiuti, emissioni in atmosfera e rumore;
  • caratterizzazione periodica dei rifiuti al fine di individuare le migliori modalità di smaltimento o recupero;
  • valutazione e controllo del rischio in termini di impatto sulla popolazione e sull'ambiente;
  • pianificazione delle emergenze;
  • qualificazione dei contrattisti a garanzia dell'esecuzione e controllo delle attività;
  • ripristino delle aree sulla base dei progetti approvati dagli Enti competenti in materia una volta terminate le attività in progetto.

Con specifico riferimento alla B.U. E&P Italia è proseguita nell'anno 2019 l'applicazione delle procedure interne, in particolare della procedura "Gestione delle tematiche ambientali".

In attuazione alle autorizzazioni ambientali e conformemente alla normativa ambientale vigente, è proseguito il monitoraggio delle matrici ambientali interessate dagli impianti, delle emissioni in atmosfera, degli scarichi idrici e delle attività di re-iniezione in unità geologica profonda, ove presenti sugli impianti.

Sebbene il Gruppo ritenga che la propria attività sia svolta nel completo rispetto di quanto richiesto dalla normativa ambientale, il rischio di costi e di responsabilità in materia non può essere escluso a priori in quanto insito in ogni attività che interagisce con le matrici ambientali. Allo stato attuale delle conoscenze non è possibile prevedere gli effetti dei futuri sviluppi, anche in considerazione dei seguenti aspetti:

  • o la possibilità che emergano contaminazioni derivanti da attività sui siti precedenti a quelle svolte dal Gruppo;
  • o la possibilità che sorgano controversie in relazione alle eventuali responsabilità ambientali di altri soggetti ed ai relativi indennizzi.

Il Gruppo Gas Plus ha comunque sostenuto, e prevede che continuerà a sostenere, spese operative nonché investimenti per adempiere a quanto previsto dalla normativa ambientale; inoltre, il Gruppo fa ricorso, in merito a tali rischi, ad un programma significativo di copertura assicurativa.

Come unica specifica tematica dell'anno 2019 si segnala che, in occasione di un controllo su un impianto di Società Padana Energia, sono state formulate 4 contestazioni da parte degli Enti di controllo in ambito ambientale (si fa rilevare che dall'anno 2010, epoca da cui il Gruppo ha assunto la proprietà e la conduzione di tale società, la società non era mai stata oggetto di analoghe contestazioni). Tali contestazioni, tutte basate su diverse interpretazioni normative, hanno riguardato essenzialmente la cadenza e reportistica dei controlli delle emissioni in atmosfera e le modalità di compilazione dei registri carico e scarico e dei formulari rifiuti ed una successiva contestazione riguardante le modalità di una comunicazione rivolta ad Unmig per il medesimo impianto.

La società ha agli atti le repliche offerte alle autorità di controllo e la documentazione che sostiene la correttezza dei comportamenti tenuti; in ogni caso la società ha adottato tutte le misure indicate dalle autorità di controllo ed essa stessa o la figura aziendale competente hanno ritenuto di estinguere i procedimenti mediante pagamento anticipato in via amministrativa di somme ridotte, considerati anche sia la laboriosità di gestione di un contenzioso che il potenziale maggior onere che ne sarebbe potuto derivare rispetto all'estinzione anticipata, nel caso pur remoto di soccombenza.

Prospetto di riconciliazione del risultato del periodo e del patrimonio netto consolidato

Qui di seguito si riporta il prospetto di raccordo tra il risultato del periodo ed il patrimonio netto della società capogruppo Gas Plus S.p.A. e il risultato del periodo ed il patrimonio netto consolidato.

(migliaia di Euro) Patrimonio
Netto
2018
Risultato di
periodo
2019
Variazione
riserve
2019
Patrimonio
Netto
2019
Bilancio civilistico IFRS - Gas Plus S.p.A. 213.310 (1.402) (110) 211.798
- Contributo al Gruppo delle società controllate (522) 1.618 543 1.639
- elisione dividendi infragruppo dell'anno - (5.030) - (5.030)
- Eliminazione svalutazione partecipazioni in società del
gruppo dell'anno
- 4.191 - 4.191
Bilancio consolidato IFRS - Gruppo Gas Plus al netto delle
minoranze
212.788 (623) 433 212.598
Interessi di terzi 174 5 (5) 174
Bilancio consolidato IFRS - Gruppo Gas Plus 212.962 (618) 428 212.772

COMMENTO AI RISULTATI CONSOLIDATI

Si segnala innanzitutto che, nel conto economico e nello stato patrimoniale dell'esercizio in esame, trova la sua prima applicazione il principio contabile IFRS 16 che ha sostituito il principio IAS 17 e modificato le modalità di contabilizzazione dei leasing per i conduttori che noleggiano o affittano una specifica attività.

Alla data di prima applicazione, sulla base di quanto previsto da detto principio, si è proceduto quindi all'iscrizione di un'attività, quale diritto d'uso (pari al valore attuale dei canoni futuri) e di un debito finanziario di pari importo. Il diritto d'uso sarà oggetto di ammortamento sistematico sulla base della durata residua del contratto. Il debito finanziario si ridurrà invece nel tempo in quanto una quota del canone di noleggio e/o di affitto pagato sarà portata a diretta riduzione del debito stesso mentre la restante quota sarà contabilizzata come onere finanziario.

Il conto economico del 2019, a differenza di quello dell'esercizio precedente, non prevede quindi tra le componenti del margine operativo lordo i costi dei canoni di noleggio e/o di affitto (circa 933 migliaia di euro), mentre recepisce tra gli ammortamenti e svalutazioni la quota relativa all'ammortamento del diritto d'uso (circa 985 migliaia di euro) e tra gli oneri finanziari i costi di attualizzazione del debito (circa 80 migliaia di euro).

Inoltre, lo stesso recepisce, a partire dalla data di acquisizione (26 marzo 2019), le componenti economiche derivanti dall'esercizio dell'attività di distribuzione gas nel comune di Fidenza (PR).

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Importi in migliaia di euro

31/12/2019 31/12/2018
Ricavi 84.770 82.032
Altri ricavi e proventi 8.774 6.553
TOTALE 93.544 88.585
Costi per materie prime e materiali di consumo (28.125) (30.789)
Costi per servizi e altri (33.701) (25.954)
Costo del personale (9.938) (9.182)
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) 21.780 22.660
Ammortamenti e svalutazioni (19.265) (19.587)
EBIT 2.515 3.073
(Oneri) e Proventi diversi 2.051 271
RISULTATO OPERATIVO 4.566 3.344
Proventi finanziari 68 90
Oneri finanziari (5.596) (5.947)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (962) (2.513)
Imposte sul reddito 344 667
RISULTATO DEL PERIODO NETTO
(618) (1.846)
Attribuibile a:
Gruppo (623) (1.851)
Terzi 5 5

L'esercizio 2019 ha risentito della riduzione della marginalità in ambito E&P determinata, oltreché dall'anomalo andamento degli scenari energetici nella seconda parte dell'anno, dall'impatto delle disposizioni della Legge 11 febbraio 2019, n. 12, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 12 febbraio 2019 ed entrata in vigore il 13 febbraio 2019, e in particolare dell'art. 11-ter, che ha previsto l'aumento di ben 25 volte dei canoni di sfruttamento minerario. L'impatto di queste disposizioni è stato per l'anno 2019 di 2,8 milioni di euro, in assenza del quale la marginalità complessiva del 2019 sarebbe stata in crescita ed il risultato netto di segno positivo. Rispetto alle maggiorazioni dei canoni introdotte con tali disposizioni, si ricorda che il Gruppo ha già avviato alcune iniziative

giurisdizionali, sollevando in quella sede una serie di profili di illegittimità costituzionale delle disposizioni medesime.

Passando alle singole componenti del conto economico i ricavi sono stati in crescita da 82.032 migliaia di euro a 84.770 migliaia di euro del 2019. Si ricorda che i ricavi riguardano prevalentemente l'attività di vendita di gas metano, petrolio e condensati provenienti dai giacimenti del Gruppo e la vendita di gas metano al dettaglio, poiché l'attività di distribuzione e trasporto gas metano è tuttora svolta soprattutto a favore di altre società del Gruppo, con la conseguente elisione delle relative componenti economiche a livello di bilancio consolidato, mentre l'attività di stoccaggio si trova ancora in una fase di start-up.

Nell'ambito di questa voce l'attività di vendita del gas metano proveniente dai giacimenti del Gruppo ha registrato ricavi in forte diminuzione (20.293 migliaia di euro contro 25.921 migliaia di euro del 2018) per il peggioramento degli scenari nella seconda parte dell'anno, non essendoci stati cali nei volumi produttivi. Una riduzione più contenuta hanno invece avuto i ricavi gas a clienti finali (41.246 migliaia di euro contro 41.901 migliaia di euro del 2018).

Sono stati invece in forte aumento i ricavi per la vendita di petrolio e condensati (da 5.459 migliaia di euro del 2018 a 10.380 migliaia di euro del 2019) dopo la conclusione nello scorso esercizio dei lavori di manutenzione nel sito di Mirandola e la successiva ripresa della produzione, In questo caso, l'andamento è essenzialmente da attribuire alla crescita della produzione che risulta più che raddoppiata rispetto al 2018.

Per effetto dell'acquisizione degli impianti del comune di Fidenza sono stati in crescita anche i ricavi per l'attività di distribuzione e trasporto gas metano (8.340 migliaia di euro del 2019 contro 6.175 migliaia di euro del 2018), esposti al netto naturalmente della componente infragruppo.

La voce altri ricavi e proventi ha raggiunto l'importo di 8.774 migliaia di euro contro 6.553 migliaia di euro del 2018, recependo componenti positive non ricorrenti dell'area E&P per 1.120 migliaia di euro (dovute al rimborso di costi addebitati in precedenti esercizi nell'ambito di concessioni di coltivazione gas in cui il Gruppo non riveste il ruolo di operatore) e dell'area Retail per 1.611 migliaia di euro (dovute alle componenti economiche riconosciute ai sensi Delibera 32/2019/R/Gas del 29 gennaio 2019). La B.U. Retail ha infatti ricevuto, in data 31 luglio 2019, la comunicazione della Cassa per i Servizi Energetici Ambientali (CSEA) attestante l'ammontare dell'importo riconosciuto (1.611 migliaia di euro) che verrà liquidato in tre sessioni (entro il 1° aprile 2020, entro il 31 dicembre 2020 ed entro il 31 dicembre 2021).

Le restanti componenti della voce in esame sono costituite dalle royalties sull'attività di estrazione gas, dai contributi di allacciamento e dai servizi ad utenti gas e dai ricavi derivanti dall'acquisizione dei certificati di risparmio energetico (TEE), quest'ultimi, in particolare, in lieve aumento rispetto al 2018 per il maggior contributo complessivamente previsto dall'Autorità.

Dal lato dei costi, sono stati in riduzione per 2.664 migliaia di euro i costi per materie prime e materiali di consumo, passati da 30.789 migliaia di euro del 2018 a 28.125 migliaia di euro del 2019. In questo ambito si è registrata la riduzione dei costi d'acquisto della principale materia prima, il gas metano (23.222 migliaia di euro contro 26.434 migliaia di euro del 2018) per l'andamento degli scenari energetici e, in linea con l'andamento dei connessi ricavi, l'aumento di quelli per l'acquisto dei certificati di risparmio energetico (TEE).

Un aumento ha invece registrato la voce costi per servizi ed altri il cui importo è stato pari a 33.701 migliaia di euro contro 25.954 migliaia di euro dell'esercizio precedente con un aumento complessivo di 7.747 migliaia di euro. Tale componente ha risentito, in particolare, del già citato aumento dei canoni di sfruttamento minerario, il cui impatto a conto economico è stato di circa 2,8 milioni di euro, dei maggiori costi di manutenzione (+circa 1,3 milioni di euro) e oneri alla CSEA (+1,5 milioni di euro), oltreché dell'aumento del perimetro di consolidamento che dal 2019 include la neoacquisita Rete Gas Fidenza. In questo ambito sono risultati in linea con il 2018 gli oneri, comprensivi delle componenti non finanziarie delle cessioni periodiche della cartolarizzazione, per perdite su crediti (427 migliaia di euro del 2019 contro 415 migliaia di euro del 2018). Per il dettaglio della voce in esame si rimanda a quanto esposto nelle note esplicative al bilancio consolidato.

I costi del personale sono stati pari a 9.938 migliaia di euro contro 9.182 migliaia di euro del 2018 e sono aumentati di 756 migliaia di euro rispetto al precedente esercizio. Il dato del 2019 recepisce tuttavia gli oneri per il premio straordinario facente parte della politica di remunerazione in atto nell'esercizio e le variazioni di organico a seguito dell'acquisizione di Rete Gas Fidenza S.r.l..

Per effetto di quanto sopra l'EBITDA è risultato in calo ed è passato da 22.660 migliaia di euro del 2018 a 21.780 migliaia di euro del 2019.

Un analogo andamento ha registrato l'EBIT che è stato pari a 2.515 migliaia di euro rispetto a 3.073 migliaia di euro del 2018. Gli ammortamenti sono rimasti infatti sostanzialmente in linea con il dato del 2018 (19.265 migliaia di euro contro 19.587 migliaia di euro) anche se con un andamento differente trai vari settori di attività. In ambito E&P sono stati in calo gli ammortamenti delle attività esplorative (nel 2018 in forte crescita per l'esito negativo delle attività esplorative in Romania che aveva determinato l'integrale ammortamento dei costi complessivamente sostenuti per la

perforazione e la chiusura dei relativi pozzi pari 3.453 migliaia di euro) e in crescita quelli delle attività di sviluppo per l'aumento delle produzioni. In ambito Network si è registrato invece un aumento per effetto dell'acquisizione degli impianti di distribuzione del comune di Fidenza i cui dati sono consolidati a decorrere dall'esercizio in esame. Come già segnalato sull'entità degli ammortamenti del 2019 ha inciso inoltre la prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16. Nell'esercizio in esame non sono state comunque effettuate svalutazioni degli asset iscritti a bilancio.

Rispetto al 2018 è stato invece in crescita il risultato operativo (4.566 migliaia di euro contro 3.344 migliaia di euro del 2018) per effetto della vendita della quota di interesse del 5% nel progetto Midia in Romania che ha previsto la rilevazione di corrispettivo differito il cui valore attualizzato è stato pari a 1.857 migliaia di euro e dei maggiori dividendi dalla partecipata Serenissima Gas S.p.A. (311 migliaia di euro contro 271 migliaia di euro del 2018). Il risultato operativo sconta oneri diversi per 117 migliaia di euro per un possibile esito negativo di una vertenza legale.

E' stato di nuovo in calo il saldo negativo della gestione finanziaria che è sceso all'importo di 5.528migliaia di euro contro 5.857migliaia di euro del 2018, registrando una forte riduzione degli oneri finanziari (da 5.947 migliaia di euro a 5.596 migliaia di euro).

Nell'ambito di quest'ultima componente sono stati in lieve aumento gli interessi passivi sulle linee a medio lungo termine (1.056 migliaia di euro contro 998 migliaia di euro del 2018), mentre in riduzione quelli sulle linee a breve termine (411 migliaia di euro contro 488 migliaia di euro del 2018), oltreché gli oneri su prodotti derivati (43 migliaia di euro contro oneri per 232 migliaia di euro del 2018).

Sono risultati in calo rispetto al 2018 gli oneri per attualizzazione fondi (3.028 migliaia di euro contro 3.375 migliaia di euro del 2018) per effetto della progressiva riduzione dei relativi tassi, dato l'andamento del mercato.

I proventi finanziari, rimasti di ridotta entità, sono stati invece sostanzialmente in linea con il dato del 2018 (68 migliaia di euro contro 90 migliaia di euro del 2018).

Le imposte sul reddito, correnti, differite e anticipate hanno presentato un saldo positivo complessivamente pari a 344 migliaia di euro contro un saldo positivo pari a 667 migliaia di euro del 2018.

L'esercizio 2019 si è chiuso infine con una perdita di 618 migliaia di euro contro una perdita di 1.846 migliaia di euro del 2018.

STATO PATRIMONIALE SINTETICO RICLASSIFICATO

Importi in migliaia di euro

31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Capitale immobilizzato
Immobilizzazioni immateriali 333.676 323.902
Immobilizzazioni materiali 116.401 108.132
Altre attività e passività non correnti 4.257 3.928
Totale 454.334 435.962
Capitale circolante netto
Rimanenze 3.518 3.523
Crediti commerciali 25.888 26.872
Debiti commerciali (23.689) (29.560)
Altri debiti e crediti di circolante 604 (1.192)
Totale 6.321 (357)
Fondi rischi per oneri e imposte differite nette (176.821) (175.793)
Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (5.036) (4.804)
Capitale investito netto 278.798 255.008
Patrimonio netto 212.772 212.962
Posizione finanziaria netta 66.026 42.046
Coperture 278.798 255.008

La situazione patrimoniale consolidata del Gruppo presenta un capitale investito netto in crescita rispetto al dato del precedente esercizio (278.798 migliaia di euro contro 255.008 migliaia di euro del 31 dicembre 2018).

Il capitale immobilizzato risulta pari a 454.334 migliaia di euro contro 435.962 migliaia di euro del 2018 e registra un incremento complessivo di 18.372 migliaia di euro. L'incremento è prevalentemente da attribuire all'iscrizione a bilancio degli impianti di distribuzione gas della società Rete Gas Fidenza S.r.l. (acquisita il 26 marzo 2019), all'avvio delle attività di sviluppo del progetto Midia in Romania e alle attività immateriali iscritte a seguito della prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16.

Nell'ambito di questa voce le immobilizzazioni immateriali sono pari a 333.676 migliaia di euro ed aumentano complessivamente di 9.774 migliaia di euro rispetto al dato di fine 2018, mentre le immobilizzazioni materiali sono pari a 116.401 migliaia di euro ed aumentano di 8.269 migliaia di euro. L'aumento complessivo delle immobilizzazioni materiali ed immateriali (18.043 migliaia di euro) è determinato dal saldo tra gli incrementi netti (37.308 migliaia di euro) e gli ammortamenti effettuati nel periodo (19.265 migliaia di euro).

Le altre attività e passività non correnti, costituite rispettivamente dalla partecipazione in Serenissima Gas S.p.A., da acconti e da depositi cauzionali attivi e passivi, sono risultate pari a 4.257 migliaia di euro contro 3.928 migliaia di euro del 2018. In questo ambito, si è ridotta la voce "acconti" per 1.960 migliaia a seguito dell'acquisizione degli impianti di distribuzione del comune di Fidenza (PR) e al pagamento dell'intero corrispettivo e sono stati rilevati, tra le attività, il valore attualizzato del corrispettivo differito per la cessione della quota del 5% nel progetto Midia (1.888 migliaia di euro) e la quota con scadenza oltre 12 mesi delle componenti economiche riconosciute alla B.U. Retail ai sensi della Delibera 32/2019/R/Gas (403 migliaia di euro).

Il capitale circolante netto presenta un saldo positivo di 6.321 migliaia di euro contro un saldo negativo di 357 migliaia di euro di fine 2018 a seguito della sensibile riduzione dei debiti commerciali (-5.871 migliaia di euro) e dell'aumento del saldo degli altri debiti e crediti del circolante (+1.796 migliaia di euro).

A differenza del precedente esercizio quest'ultimo è diventato infatti di segno positivo (+604 migliaia di euro contro -1.192 migliaia di euro di fine 2018). Tale voce è costituita prevalentemente da crediti e debiti di natura tributaria (imposte dirette e indirette, royalties) e nei confronti di enti pubblici quali la CSEA e risente del differente periodo di liquidazione degli stessi nel corso dell'anno. In questo ambito, in particolare, si registra un sensibile aumento dei crediti IVA (+1.284 migliaia di euro) e, a differenza del 2018, recepisce saldo a credito per imposta di consumo e addizionali regionali (pari a 1.479 migliaia di euro) quale differenza tra l'imposta fatturata agli utenti e quella versata in acconto agli enti competenti.

Si riducono invece per un importo minore i crediti commerciali (984 migliaia di euro) mentre le rimanenze si mantengono invece in linea con il valore di fine 2018 (3.518 migliaia di euro contro 3.523 migliaia di euro del 2018).

I fondi per rischi ed oneri, le cui principali componenti sono costituite dal fondo smantellamento e ripristino siti e dal fondo imposte differite nette, presentano un aumento di 1.028 migliaia di euro rispetto all'importo del precedente esercizio (176.821 migliaia di euro contro 175.793 migliaia di euro del 2018). In questo ambito il fondo smantellamento e ripristino siti risulta pari a 117.908 migliaia di euro contro 113.911 migliaia di euro del precedente esercizio mentre il fondo imposte differite nette risulta pari a 53.716 migliaia di euro contro 56.796 migliaia di euro alla fine del precedente esercizio.

Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato ammonta a 5.036 migliaia di euro e risulta in aumento di 232 migliaia di euro rispetto al dato del 2018 per effetto delle variazioni d'organico anche a seguito della recente acquisizione di Rete Gas Fidenza S.r.l..

L'indebitamento finanziario netto ammonta a 66.026 migliaia di euro contro 42.046 migliaia di euro di fine 2018 ed aumenta innanzitutto per effetto della suddetta acquisizione e dell'avvio delle attività di sviluppo in Romania. Si segnala, in ogni caso, che il livello dell'indebitamento risente anche degli effetti dell'applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 che ha determinato l'iscrizione di passività finanziarie per circa 5,5 milioni di euro.

In questo ambito è in riduzione la liquidità che passa da 16.453 migliaia di euro a 11.916 migliaia di euro del 2019.

Per effetto della rinegoziazione dei contratti di finanziamento, diminuisce l'indebitamento finanziario corrente che passa da 33.182 migliaia di euro del 2018 a 27.482 migliaia di euro del 2019 ed aumenta l'indebitamento finanziario non corrente che passa da 25.483 migliaia di euro del 2018 a 52.291 migliaia di euro del 2019. L'ammontare di entrambe le componenti recepisce anche gli effetti della prima applicazione del principio contabile IFRS 16.

Al riguardo si ricorda infatti che, nel corso del 2019, il Gruppo ha concluso il processo di revisione dei contratti di finanziamento a medio lungo in essere, modificandone, in particolare, l'ammontare, la durata ed il periodo di disponibilità, tenuto conto della mutata tempistica degli investimenti. In particolare, è stata prevista l'estinzione dei finanziamenti in essere, ivi compresa la linea a breve termine ottenuta per l'acquisizione di Rete Gas Fidenza S.r.l., e l'erogazione di una linea a medio lungo termine dell'importo di 52 milioni di euro e di una ulteriore linea a medio lungo termine dell'importo di 55 milioni di euro destinata a finanziare gli investimenti del Gruppo. Entrambe le linee avranno scadenza il 31 dicembre 2024.

Inoltre, relativamente al progetto Midia in Romania, è stato sottoscritto nel mese di dicembre dai partner della joint venture con un primario pool di banche il contratto di finanziamento del progetto che prevede una linea di credito dell'importo complessivo di 200 milioni di euro. Gas Plus potrà utilizzare tale linea nel limite di 20 milioni di euro in relazione alla propria quota di partecipazione del 10%.

Il livello dell'indebitamento finanziario netto resta tuttora a livelli contenuti anche a causa dello slittamento temporale di alcuni investimenti ed è da considerarsi pertanto, almeno in parte, temporaneo sino all'avvio di detti investimenti.

Il patrimonio netto ammonta a 212.772 migliaia di euro (212.962 migliaia di euro al 31

dicembre 2018) e presenta un decremento di 190 migliaia di euro rispetto alla fine del precedente esercizio dovuto principalmente alla perdita conseguita nell'esercizio, alle variazioni di fair value dei derivati di copertura contabilizzate in hedge accounting e alla variazione della riserva di conversione cambi.

ANDAMENTO DELLA CAPOGRUPPO

DATI DI SINTESI

Importi in migliaia di euro

31 dicembre 2019 31 dicembre 2018 Variazione %
Ricavi da vendite 4.237 3.950 7,3%
Costi Operativi (6.261) (5.773) 8,4%
EBITDA (2.024) (1.823) 11,0%
EBIT (2.350) (1.922) 22,3%
Risultato operativo (1.511) 3.825 (139,5%)
Risultato prima delle imposte (2.620) 3.138 (183,5%)
Risultato netto (1.402) 5.215 (126,9%)
Utile per azione (0,03) 0,12 (125,0%)
Costi del personale (3.775) (3.397) 11,1%
Numero di dipendenti 40 43 (7,0)%
31 dicembre 2019 31 dicembre 2018 Variazione %
Indebitamento netto 133.200 82.062 62,3%
Patrimonio netto 211.798 213.310 (0,7%)
Attivo immobilizzato 345.390 295.121 17,0%

Il numero medio ponderato delle azioni (n./000) è nel 2019 e nel 2018 pari a 43.573 (azioni senza valore nominale).

Gas Plus S.p.A.
Sede legale Milano, Viale Enrico Forlanini 17
Sedi secondarie Porzano di Leno (BS),Via Copernico 13
Fornovo di Taro (PR), Via Nazionale 2

COMMENTO AI RISULTATI DELLA CAPOGRUPPO

Conto economico

Importi in migliaia di Euro 31/12/2019 31/12/2018
Ricavi 4.198 3.901
Altri ricavi e proventi 39 49
Totale Ricavi 4.237 3.950
Costi per materie prime e materiali di consumo (26) (30)
Costi per servizi e altri (2.459) (2.346)
Costo del personale (3.775) (3.397)
(Oneri) e Proventi diversi 839 5.747
Ammortamenti (326) (99)
RISULTATO OPERATIVO (1.511) 3.825
Proventi finanziari 3.360 3.729
Oneri finanziari (4.469) (4.416)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (2.620) 3.138
Imposte sul reddito 1.218 2.076
RISULTATO DEL PERIODO (1.402) 5.215
Utile per azione base (importi in Euro) (0,03) 0,12
Utile per azione diluito (importi in Euro) (0,03) 0,12

I ricavi dell'esercizio derivano prevalentemente dalle prestazioni di servizi a favore delle società controllate. Gas Plus S.p.A. fornisce infatti alle proprie controllate servizi nelle aree amministrazione e tesoreria, societario e legale, sistemi informativi, acquisti e risorse umane.

Nell'esercizio 2019, tale attività ha determinato complessivamente ricavi per 4.198 migliaia di euro (3.901 migliaia di euro nel 2018), di cui 4.192 migliaia di euro (3.895 migliaia di euro nel 2018) per prestazioni di servizi a favore di società controllate e 6 migliaia di euro (6 migliaia di euro nel 2018) per prestazioni di servizi a favore di società correlate.

Alla formazione dei ricavi dell'esercizio hanno poi concorso altri ricavi e proventi per 39 migliaia di euro (49 migliaia di euro nel 2018) costituiti prevalentemente da plusvalenze e sopravvenienze attive.

Ai fini dell'erogazione dei servizi alle controllate, la Società ha sostenuto costi per acquisti pari a 26 migliaia di euro (30 migliaia di euro nel 2018) e costi per servizi e altri pari a 2.459 migliaia di euro (2.346 migliaia di euro nel 2018).

I costi del personale sono stati in crescita (3.775 migliaia di euro contro 3.397 migliaia di euro nel 2018). Il dato del 2019 recepisce tuttavia gli oneri per il premio straordinario facente parte della politica di remunerazione in atto nel corrente anno.

Gli oneri e proventi diversi, hanno registrato un saldo positivo pari a 839 migliaia di euro (5.747 migliaia di euro nel 2018) con un decremento di 4.908 migliaia di euro rispetto al 2018. I proventi diversi sono costituiti esclusivamente dai dividendi percepiti dalle società controllate, in particolare da quelli erogati da GP Infrastrutture (4.000 migliaia di euro nel 2019 e 5.000 migliaia di euro nel 2018), Gas Plus Energia (30 migliaia di euro nel 2019 e 23 migliaia di euro nel 2018) e Gas Plus Vendite (1.000 migliaia di euro nel 2019 e nel 2018). Gli oneri diversi sono invece costituiti dalle svalutazioni delle partecipazioni in Gas Plus Storage (191 migliaia di euro) a seguito delle perdite conseguite nell'esercizio e in Gas Plus Italiana (4.000 migliaia di euro) per riflettere la perdita emersa dalla verifica del valore recuperabile della partecipazione (test di impairment).

E' stato in aumento il saldo negativo tra proventi ed oneri finanziari (1.109 migliaia di euro del 2019 contro 687 migliaia di euro dell'esercizio precedente) sostanzialmente per la riduzione dei proventi finanziari. Quest'ultimi sono infatti risultati pari a 3.360 migliaia di euro contro 3.728 migliaia di euro del 2018 e la loro principale componente restano i proventi finanziari su strumenti derivati per 2.683 migliaia di euro (3.048 migliaia di euro nel 2018).

In lieve aumento sono stati invece gli oneri finanziari che sono passati da 4.415 migliaia di euro a 4.469 migliaia di euro, pur recependo un'analoga riduzione degli oneri su derivati (da 3.120 migliaia di euro del 2018 a 2.714 migliaia di euro del 2019). In questo ambito hanno registrato un lieve aumento gli interessi su linee a medio e lungo termine (da 998 migliaia di euro del 2018 a 1.056 migliaia di euro del 2019), quelli su linee a breve (da 42 migliaia di euro a 122 migliaia di euro) e, a seguito della revisione dei contratti di finanziamento, delle relative commissioni (da 228 migliaia di euro a 541 migliaia di euro).

Dopo imposte sul reddito con un saldo positivo di 1.218 migliaia di euro (saldo positivo di 2.076 migliaia di euro nel 2018), anche per il recepimento dei benefici fiscali dell'ACE (Aiuto alla Crescita Economica) trasferita nell'ambito del consolidato nazionale da alcune società controllate, l'esercizio 2019 si è chiuso con una perdita di 1.402 migliaia di euro contro un'utile di 5.215 migliaia di euro dell'esercizio precedente.

Stato patrimoniale riclassificato

Importi in migliaia di euro

31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Capitale immobilizzato
Immobilizzazioni immateriali 120 35
Immobilizzazioni materiali 1.455 122
Immobilizzazioni finanziarie 343.736 294.917
Imposte anticipate nette 79 35
Totale 345.390 295.109
Capitale di esercizio netto
Attività di esercizio 5.738 5.726
Passività di esercizio (4.977) (4.289)
Totale 762 1.437
Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato
Fondi rischi per oneri
(1.153)
-
(1.175)
-
Capitale investito netto 344.998 295.371
Patrimonio netto 211.798 213.310
Indebitamento (disponibilità) finanziario netto 133.200 82.061
Coperture 344.998 295.371

La situazione patrimoniale della Società presenta un capitale investito netto in sensibile aumento rispetto a quello risultante al termine del precedente esercizio (344.998 migliaia di euro contro 295.371 migliaia di euro del 2018).

Il capitale immobilizzato ammonta a 345.390 migliaia di euro (295.109 migliaia di euro nel 2018) e presenta un incremento complessivo di 50.281 migliaia di euro rispetto al 2018.

Le immobilizzazioni immateriali, al netto dei relativi ammortamenti, ammontano a 120 migliaia di euro (35 migliaia di euro nel 2018) e presentano un incremento netto di 85 migliaia di euro rispetto al precedente esercizio.

Le immobilizzazioni materiali, al netto dei relativi ammortamenti, ammontano a 1.455 migliaia di euro (122 migliaia di euro nel 2018) e presentano un aumento di 1.333 migliaia di euro rispetto ai valori del precedente esercizio. L'incremento è da attribuire alla prima applicazione del principio contabile IFRS 16 che ha sostituito il principio IAS 17 e modificato le modalità di contabilizzazione dei leasing per i conduttori che noleggiano o affittano una specifica attività, portando all'iscrizione di un diritto d'uso pari a 1.530 migliaia di euro al lordo degli ammortamenti del periodo.

Le immobilizzazioni finanziarie, pari a 343.736 migliaia di euro, sono costituite dalle partecipazioni in società controllate e presentano un netto incremento netto di 48.819 migliaia di euro. Si incrementano per effetto dei versamenti soci in conto capitale a favore delle controllate Idrocarburi Italiana S.r.l. (29.000 migliaia di euro) e Gas Plus Storage S.r.l. (1.500 migliaia di euro) e della costituzione di Gas Plus International Holding S.r.l. e dei versamenti soci effettuati a favore di quest'ultima (22.510 migliaia di euro). Si decrementano a seguito della svalutazione delle partecipazioni in Gas Plus Storage S.r.l. (191 migliaia di euro) a seguito delle perdite conseguite nell'esercizio e in Gas Plus Italiana S.r.l. (4.000 migliaia di euro) per riflettere la perdita emersa dalla verifica del valore recuperabile della partecipazione (test di impairment).

Risulta in lieve aumento il saldo delle imposte anticipate (al netto delle differite), che ammonta a 79 migliaia di euro contro un saldo di 35 migliaia di euro del precedente esercizio.

Il capitale circolante netto presenta un saldo positivo in calo rispetto al precedente esercizio (762 migliaia di euro contro 1.437 migliaia di euro del 2018). In quest'ambito le attività sono passate da 5.726 migliaia di euro a 5.738 migliaia di euro mentre le passività da 4.289 migliaia di euro a 4.977 migliaia di euro.

Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato non si discosta sostanzialmente dal dato del precedente esercizio (1.153 migliaia di euro contro 1.175 migliaia di euro del 2018).

Non sono iscritti a bilancio fondi per rischi e oneri.

Il patrimonio netto ammonta a 211.798 migliaia di euro (213.310 migliaia di euro nel 2018) e presenta un decremento di 1.512 migliaia di euro sostanzialmente per effetto della perdita conseguita nell'esercizio. Per maggiori dettagli sulle variazioni del patrimonio si rimanda a quanto esposto nella nota integrativa.

L'indebitamento finanziario netto a fine esercizio ammonta a 133.200 migliaia di euro (rispetto a 82.061 migliaia di euro del 2018) e risulta in forte crescita rispetto al precedente esercizio. La crescita è dovuta alla capitalizzazione di alcune controllate, tramite appositi versamenti soci in conto capitale, a fronte dei relativi futuri investimenti.

In questo ambito le disponibilità liquide sono risultate in calo e pari a 3.105 migliaia di euro contro 10.498 migliaia di euro del 2018, mentre l'indebitamento in crescita.

L'indebitamento comprende il finanziamento a medio lungo termine del valore nominale residuo di 51 milioni di euro, il finanziamento "capex" per 6 milioni di euro ed il finanziamento "revolving" per 15 milioni di euro. Il restante importo è costituito dai rapporti di finanziamento a breve termine con le controllate e, in particolare, dai saldi delle operazioni di cash pooling tra Gas Plus S.p.A. e le sue controllate (64.721 migliaia di euro contro 37.685 migliaia di euro del 2018) in forte aumento per le ragioni sopra esposte.

Si ricorda infine che la Società, nel corso dell'anno, ha concluso il processo di revisione dei contratti di finanziamento a medio lungo in essere, modificandone, in particolare, l'ammontare, la durata ed il periodo di disponibilità, tenuto conto della mutata tempistica degli investimenti. E' stata prevista l'erogazione di una linea a medio lungo termine dell'importo di 52 milioni di euro e di una ulteriore linea a medio lungo termine dell'importo di 55 milioni di euro destinata a finanziare gli investimenti del Gruppo. Entrambe le linee avranno scadenza il 31 dicembre 2024.

Per maggiori dettagli sulle variazioni dell'indebitamento finanziario netto si rimanda a quanto esposto nella nota integrativa.

RAPPORTI TRA LA CAPOGRUPPO E LE PRINCIPALI SOCIETA' CONTROLLATE

Le società controllate operano prevalentemente nel settore del gas naturale e svolgono le attività di estrazione, distribuzione e vendita di gas naturale a clienti grossisti e finali.

Gas Plus S.p.A. esercita nei confronti di tali società l'attività di controllo e coordinamento ai sensi dell'art. 2497 e seguenti del Codice Civile e fornisce loro servizi principalmente nelle aree amministrazione, tesoreria, societario e legale, risorse umane, acquisti e sistemi informativi.

Per quanto concerne i principali rapporti di natura finanziaria con le società controllate si segnala che il Gruppo Gas Plus S.p.A. utilizza un sistema di cash pooling, finalizzato ad una gestione centralizzata della relativa tesoreria.

L'operatività delle controllate estere del Gruppo, attive nel settore E&P, è stata finanziata, a partire dall'esercizio in esame, attraverso la controllata Gas Plus International Holding S.r.l. tramite versamenti in conto capitale.

A partire dall'esercizio 2009, la società capogruppo Gas Plus S.p.A., in qualità di società consolidante, e le sue controllate GP Infrastrutture S.r.l., Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., Gas Plus Storage S.r.l., Gas Plus Energia S.r.l., GP Infrastrutture Trasporto S.r.l., a partire dall'esercizio 2010, Idrocarburi Italiana S.r.l., a partire dall'esercizio 2011, Società Padana Energia S.p.A. e, a partire dall'esercizio 2019, Gas Plus International Holding S.r.l. hanno congiuntamente esercitato l'opzione per la tassazione di gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R.. Gli obblighi e gli adempimenti inerenti ai versamenti dell'Ires di competenza delle suddette società sono pertanto assolti direttamente dalla capogruppo, pur rimanendo ogni società responsabile della propria dichiarazione fiscale.

Nel corso del 2010, Gas Plus S.p.A. ha presentato inoltre istanza di interpello all'Agenzia delle Entrate ai sensi dell'art. 132 del TUIR, al fine di verificare la sussistenza dei requisiti per l'esercizio dell'opzione per includere nella propria base imponibile i redditi conseguiti da tutte le società controllate, anche non residenti (cosiddetto "consolidato mondiale"). Successivamente alla data di presentazione del bilancio consolidato dell'esercizio 2010, tale istanza è stata accolta e pertanto è stata presentata la relativa comunicazione all'Agenzia delle Entrate.

In prossimità della chiusura dell'esercizio 2015, Gas Plus S.p.A. ha presentato istanza di interpello all'Agenzia delle Entrate per rinnovare l'opzione per la tassazione di Gruppo per il triennio 2015-2017. In data 2 maggio 2016, la DRE Lombardia ha comunicato il parere favorevole alla suddetta istanza.

Infine, in data 29 gennaio 2019, Gas Plus S.p.A. ha presentato un'istanza di interpello, ai sensi del combinato disposto dell'art. 11 della L. 212/00, e dell'art. 132, comma 3, del D.P.R. n. 917/86 per la comunicazione di variazione dei dati per il triennio 2018-2020. In data 24 aprile 2019, la DRE Lombardia ha comunicato il parere favorevole circa la permanenza dei requisiti e delle condizioni per il valido esercizio dell'opzione per il consolidato mondiale.

Nel corso del mese di febbraio 2017, la società capogruppo Gas Plus S.p.A. ha presentato il modello IVA 2017 mediante il quale ha esercitato l'opzione al regime IVA di Gruppo, insieme alle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., GP Infrastrutture S.r.l. e Società Padana Energia S.p.A.. Tale regime non ha subito variazioni nell'esercizio 2019.

Gli obblighi e gli adempimenti inerenti ai versamenti IVA di competenza delle suddette società sono pertanto assolti direttamente dalla capogruppo, pur rimanendo ogni società responsabile della propria dichiarazione fiscale.

Negli anni 2019 e 2018, la società capogruppo Gas Plus S.p.A. ha sottoscritto, con le società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Società Padana Energia S.p.A. e Gas Plus Vendite S.r.l., gli accordi per il trasferimento degli effetti economici dei derivati per la copertura del rischio di oscillazione dei prezzi delle commodities stipulati dalla stessa Gas Plus S.p.A. con gli istituti bancari. Tali accordi sono stati sottoscritti a condizioni di mercato.

Oltre a quanto sopra evidenziato non sono intercorsi, nell'esercizio in esame, rapporti di altra natura (di fornitura, finanziamento, ecc.) con le società direttamente o indirettamente controllate, salvo le garanzie prestate dalla capogruppo alle sue controllate nell'ambito della normale operatività delle stesse.

RAPPORTI CON LA CONTROLLANTE

Non sono intercorsi, nell'esercizio in esame, significativi rapporti con la società controllante.

ANDAMENTO ECONOMICO DELLE SOCIETA' CONTROLLATE

Le principali partecipazioni in società direttamente o indirettamente controllate sono costituite dalla:

  • partecipazione in GP Infrastrutture S.r.l. pari all'intero capitale sociale;
  • partecipazione in Rete Gas Fidenza S.r.l., tramite GP Infrastrutture S.r.l., pari all'intero capitale sociale;
  • partecipazione in Gas Plus Italiana S.r.l. pari all'intero capitale sociale;
  • partecipazione in Società Padana Energia S.p.A., tramite Idrocarburi Italiana S.r.l., pari all'intero capitale sociale;
  • partecipazione in Gas Plus Dacia S.r.l., tramite Gas Plus International Holding S.r.l. e Gas Plus International B.V., pari all'intero capitale sociale;
  • partecipazione in Gas Plus Vendite S.r.l. pari all'intero capitale sociale;
  • partecipazione in Gas Plus Energia S.r.l. corrispondente al 85,29% del relativo capitale sociale.

Si rimanda al prospetto delle partecipazioni contenuto nelle Note Esplicative al Bilancio Consolidato per un elenco completo delle partecipazioni in società controllate direttamente o indirettamente.

Di seguito vengono presentati i principali dati economici dell'ultimo esercizio delle società partecipate sopra menzionate, i cui bilanci sono redatti in conformità ai principi contabili nazionali.

GP Infrastrutture S.r.l.

GP Infrastrutture S.r.l. opera nel settore della distribuzione gas metano, fornendo servizi di vettoriamento gas a società operanti nel settore Retail, tra cui la principale cliente è tuttora la consociata Gas Plus Vendite S.r.l..

Nel 2019 la partecipata, che è titolare di concessioni per la distribuzione di gas metano in 39 comuni della Lombardia, parte orientale, e dell'Emilia Romagna, ha proseguito nell'attività di sviluppo, realizzazione e gestione delle proprie reti di distribuzione gas.

In tale periodo ha effettuato investimenti per circa 13,7 milioni di euro, comprensivi di quelli relativi all'acquisto della società (Rete Gas Fidenza S.r.l.) proprietaria degli impianti di distribuzione del comune di Fidenza.

In termini di volumi, il gas metano complessivamente trasportato nel corso dell'esercizio tramite le reti di distribuzione della Società è risultato pari a circa 197 milioni di metri cubi (circa 204 milioni di metri cubi nel 2018).

I risultati economici in migliaia di euro dell'ultimo esercizio di GP Infrastrutture S.r.l., con il confronto con quelli dell'esercizio precedente, sono riassunti qui di seguito:

2019 2018
Valore della produzione 25.837 23.589
Costi della produzione 18.421 16.504
Differenza tra valore e costi della produzione 7.416 7.085
Proventi finanziari 414 275
Oneri finanziari 177 47
Differenza tra oneri e proventi finanziari 237 228
Risultato prima dell'imposte 7.653 7.313
Imposte sul reddito d'esercizio 2.368 2.337
Utile d'esercizio 5.285 4.976

Rete Gas Fidenza S.r.l.

Rete Gas Fidenza S.r.l., che è stata acquisita da GP Infrastrutture S.r.l. nel corso del 2019, opera nel settore della distribuzione gas metano.

La partecipata è titolare della concessione per la distribuzione di gas metano nel comune di Fidenza (PR).

In termini di volumi, a partire dalla data in cui la società è entrata nel perimetro di consolidamento, il gas metano complessivamente trasportato tramite le proprie reti di distribuzione è risultato pari a circa 11,5 milioni di metri cubi.

I risultati economici in migliaia di euro dell'ultimo esercizio di Rete Gas Fidenza S.r.l., ossia dell'esercizio a partire dal quale i relativi dati sono compresi nell'area di consolidamento, sono riassunti qui di seguito:

2019
Valore della produzione 2.656
Costi della produzione 2.346
Differenza tra valore e costi della produzione 310
Proventi finanziari 1
Oneri finanziari 22
Differenza tra oneri e proventi finanziari -21
Risultato prima dell'imposte 289
Imposte sul reddito d'esercizio 90
Utile d'esercizio 199

Gas Plus Italiana S.r.l.

Gas Plus Italiana S.r.l. opera nel settore della ricerca, produzione e commercializzazione di idrocarburi ed è titolare di 35 concessioni di coltivazione, di 1 permesso di ricerca, 2 istanze di concessione e 3 istanze di permesso.

Nel 2019 la Società, nell'ambito della propria attività di esplorazione e produzione di gas naturale, ha effettuato investimenti per circa 2,2 milioni di euro (4,5milioni di euro nel 2018).

Al termine dell'esercizio 2019 le riserve 2P rischiate di idrocarburi della società sono risultate pari a 1.634,8 milioni di metri cubi (1.696,2 milioni di metri cubi nel 2018) mentre la produzione lorda di idrocarburi dell'anno è stata pari 64,3 milioni di metri cubi.

I relativi risultati economici dell'ultimo esercizio (esposti in migliaia di euro e comparati con quelli del 2018), che ha risentito dell'aumento dei canoni di concessione (circa 1,9 milioni di euro nel 2019), della temporanea interruzione dell'attività produttiva del sito di Monte Morrone e del forte peggioramento degli scenari energetici, sono riassunti qui di seguito:

2019 2018
Valore della produzione 26.468 33.384
Costi della produzione 31.617 34.530
Differenza tra valore e costi della produzione -5.149 -1.146
Proventi finanziari 3 4
Oneri finanziari 66 163
Differenza tra oneri e proventi finanziari -63 -159
Rivalutazioni 0 0
Svalutazioni 0 3.509
Rettifiche di avlore di attività finanziarie 0 -3.509
Risultato prima dell'imposte -5.212 -4.814
Imposte sul reddito d'esercizio -1.281 -213
Perdita d'esercizio -3.931 -4.601

Società Padana Energia S.p.A.

Società Padana Energia S.p.A. è stata acquisita dal gruppo ENI in data 19 ottobre 2010 ed opera nel settore della ricerca, produzione e commercializzazione di gas naturale tramite 10 concessioni di coltivazione.

La Società, nell'ambito della propria attività di esplorazione e produzione di gas naturale e petrolio, ha effettuato investimenti per circa 4,0 milioni di euro (3,8 milioni di euro nel 2018).

Al termine dell'esercizio 2019 le riserve 2P rischiate di idrocarburi della società sono risultate pari a 2.571,4 milioni di metri cubi (2.574,9 milioni di metri cubi nel 2018) mentre la produzione lorda dell'anno è stata pari 85,8 milioni di metri cubi.

I risultati economici dell'ultimo esercizio (esposti in migliaia di euro e comparati con quelli del 2018) che ha risentito dell'aumento dei canoni di concessione (circa 0,9 milioni di euro nel 2019) e del forte peggioramento degli scenari energetici, sono riassunti qui di seguito:

2019 2018
Valore della produzione 21.943 18.581
Costi della produzione 21.478 17.313
Differenza tra valore e costi della produzione 465 1.268
Proventi finanziari 2 2
Oneri finanziari 142 398
Differenza tra oneri e proventi finanziari -140 -396
Rivalutazioni 0 0
Svalutazioni 0 -158
Rettifiche di valore di attività finanziarie 0 -158
Risultato prima dell'imposte 325 714
Imposte sul reddito d'esercizio 92 212
Utile d'esercizio 233 502

Gas Plus Dacia S.r.l.

Gas Plus Dacia S.r.l. è una società di diritto rumeno che opera nel settore della ricerca, produzione e commercializzazione di gas naturale tramite il progetto Midia, nel Mar Nero (per la quota del 10% d'interesse).

Nel 2019 la Società, nell'ambito della propria attività di esplorazione e produzione di gas naturale, ha effettuato investimenti per circa 8,1 milioni di Euro (3,8 milioni di Euro nel 2018 effettuati nell'ambito del Gruppo Gas Plus da Gas Plus International B.V. per il medesimo progetto).

Al termine dell'esercizio 2019, le riserve 2P rischiate della società sono risultate pari a 725 milioni di metri cubi, dopo il completamento della valutazione e certificazione delle riserve effettuata da un certificatore indipendente nello scorso mese di giugno 2019.

I risultati economici (esposti in migliaia di euro) dell'ultimo esercizio di Gas Plus Dacia S.r.l., comparati con quelli dell'esercizio precedente, sono riassunti qui di seguito:

2019 2018
4 0
193 51
-189 -51
0 0
0 -1
0 1
-189 -50
5 0
-194 -50

Gas Plus Vendite S.r.l.

Gas Plus Vendite S.r.l. opera nel settore della vendita di gas metano ad utenti finali e detiene un portafoglio di circa 67 mila clienti. La società esercita tale attività prevalentemente tramite contratti d'affitto di ramo d'azienda di proprietà di una società controllata dal gruppo (GP Infrastrutture S.r.l.).

In termini di volumi, le vendite di gas metano del 2019 hanno raggiunto gli 80,6 milioni di metri cubi (85,8 milioni di metri cubi nel 2018) di cui 73,0 milioni di metri cubi (79,6 milioni di metri cubi nel 2018) destinati a clienti civili e small business (consumi inferiori a 200.000 smc/anno) e 7,6 milioni di metri cubi (6,2 milioni di metri cubi nel 2018) a clienti industriali.

I risultati economici dell'ultimo esercizio (esposti in migliaia di euro e comparati con quelli del 2018) sono riassunti qui di seguito:

2019 2018
Valore della produzione 44.494 43.322
Costi della produzione 41.891 41.172
Differenza tra valore e costi della produzione 2.603 2.150
Proventi finanziari 29 75
Oneri finanziari 326 480
Differenza tra oneri e proventi finanziari -297 -405
Rivalutazioni 0 0
Svalutazioni 0 1
Rettifiche di valore di attività finanziarie 0 -1
Risultato prima dell'imposte 2.306 1.744
Imposte sul reddito d'esercizio 685 528
Utile d'esercizio 1.621 1.216

Gas Plus Energia S.r.l.

Gas Plus Energia S.r.l. opera nel settore della gestione di impianti energetici (impianti termici tradizionali, impianti di cogenerazione, impianti di climatizzazione a gas naturale, ecc.) ed esercita tale attività nei confronti di enti pubblici, strutture sanitarie, industrie e complessi civili. La Società gestisce attualmente servizi "calore" e servizi di conduzione e manutenzione di centrali termiche nell'ambito delle regioni Lombardia ed Emilia Romagna. Nel periodo in esame la controllata non ha effettuato investimenti di entità rilevante.

A partire dall'esercizio 2008, inoltre, la Società svolge l'attività relativa alla fornitura di titoli di efficienza energetica alla consociata GP Infrastrutture S.r.l..

I risultati economici dell'ultimo esercizio (esposti in migliaia di euro e comparati con quelli del 2018) sono riassunti qui di seguito:

2019 2018
Valore della produzione 3.846 3.456
Costi della produzione 3.801 3.407
Differenza tra valore e costi della produzione 45 49
Proventi finanziari 0 0
Oneri finanziari 0 0
Differenza tra oneri e proventi finanziari 0 0
Risultato prima dell'imposte 45 49
Imposte sul reddito d'esercizio 13 13
Utile d'esercizio 32 36

FATTORI DI RISCHIO E INCERTEZZE: GESTIONE DEL RISCHIO

Il Gruppo, in relazione alla sua attività ed all'utilizzo di strumenti finanziari, è esposto, oltre al rischio generale legato alla conduzione del business, ad una serie di rischi ed incertezze.

Come richiesto dall'art. 2428 del codice civile, di seguito si procede pertanto alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui il Gruppo è esposto:

  • Rischi operativi
  • Rischi normativi e regolatori
  • Rischi finanziari:
  • rischi di credito
  • rischi di liquidità
  • rischi di mercato

Rischi operativi

Le attività di ricerca, sviluppo e produzione di idrocarburi (B.U. E&P) comportano elevati investimenti e sono soggette a particolari rischi di carattere economico e naturale, compresi quelli relativi alle caratteristiche fisiche dei giacimenti di gas. L'attività esplorativa presenta il rischio dell'esito negativo della ricerca di idrocarburi che si verifica in presenza di giacimenti sterili o con quantitativi privi dei requisiti di commerciabilità. Inoltre, tra la fase esplorativa e le successive fasi di sviluppo e di commercializzazione delle riserve scoperte, è normalmente necessario un rilevante periodo di tempo durante il quale la redditività del progetto è esposta alla volatilità del prezzo degli idrocarburi e all'eventuale aumento dei costi di sviluppo e di produzione.

Gli altri principali rischi operativi a cui la B.U. E&P è sottoposta sono relativi alla stima dell'entità delle riserve di idrocarburi ed alla capacità di loro ricostituzione, alla disponibilità degli impianti di perforazione per lo svolgimento dell'attività di esplorazione, all'evoluzione del quadro normativo, alla possibile opposizione di comunità ed enti locali allo svolgimento dell'attività di esplorazione e produzione, alla dipendenza dal rilascio di concessioni e permessi per lo svolgimento dell'attività, nonché alla volatilità del risultato economico in dipendenza dell'andamento del prezzo dei prodotti petroliferi.

La B.U. Network è titolare di concessioni di distribuzione gas naturale di cui la quasi totalità risultano scadute e gestite in regime di prorogatio. Per le concessioni di cui è titolare la B.U. gli enti locali dovranno bandire le gare per l'assegnazione delle nuove concessioni di distribuzione gas negli ambiti territoriali definiti (ATEM). Sussiste pertanto il rischio della mancata aggiudicazione delle nuove concessioni, fermo restando che, in questo caso, la B.U. riceverà le indennità previste in favore del gestore uscente, determinate sulla base dei valori industriali di ricostruzione che sono superiori ai valori contabili.

La B.U. Retail opera esclusivamente nel mercato italiano che è soggetto ad una forte concorrenza.

La capacità commerciale della B.U. può essere inoltre fortemente limitata dai poteri di regolamentazione in materia di determinazione di tariffe e prezzi che la normativa nazionale ha concesso all'ARERA (già AEEGSI). Una delle principali aree di rischio della B.U. è quindi da ricondurre a interventi regolatori penalizzanti negli equilibri delle formule di vendita o sotto il profilo dei costi aziendali (in caso di determinazione di prezzi di vendita non coerenti con i termini di fissazione dei prezzi in acquisto).

Altri fattori di rischio che interessano la B.U. riguardano l'eventuale grado di concentrazione dell'esposizione creditoria verso alcune tipologie di clienti, come ad esempio quelli del settore industriale, la volatilità dei prezzi di acquisto e vendita e, in generale, la coerenza delle formule in

acquisto/vendita. La gestione di tali rischi è gestita direttamente dalla B.U. avvalendosi, nell'attività di monitoraggio e di definizione dei livelli di rischio tollerabili, dei servizi centralizzati della capogruppo.

Si segnala infine che il Gruppo ha adottato un modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ("Modello Organizzativo") finalizzato a prevenire la commissione dei reati previsti dal D. Lgs. 231/2001 e, per quanto concerne la struttura di Corporate Governance, aderisce ai contenuti del "Codice di Autodisciplina" emanato da Borsa Italiana. Su quest'ultimo tema si rimanda alla Relazione sulla Corporate Governance per maggiori dettagli in merito.

Rischi normativi e regolatori

I rischi normativi e regolatori riguardano la costante evoluzione delle leggi che disciplinano i singoli settori di attività del Gruppo. Si citano, ad esempio, la complessa evoluzione della normativa che regola il settore della distribuzione e del trasporto del gas (B.U. Network & Transportation) in materia di gare per l'affidamento del servizio e di regolazione tariffaria e quella riguardante le attività coltivazione di idrocarburi (B.U. E&P).

In generale, le attività svolte dal Gruppo Gas Plus sono soggette al rispetto delle norme e dei regolamenti validi all'interno del territorio in cui opera, comprese le leggi che attuano protocolli o convenzioni internazionali.

Tali attività sono soggette ad autorizzazione e/o acquisizione di permessi, che sono necessarie per l'esercizio delle attività e che richiedono il rispetto delle norme vigenti a tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza. Per la tutela dell'ambiente, ad esempio, le norme prevedono il controllo e il rispetto dei limiti di emissione di sostanze inquinanti e, nella fase di smantellamento e ripristino dei siti minerari, il rispetto delle disposizioni di legge in merito alle bonifiche ambientali. Il non rispetto delle norme vigenti comporta sanzioni di natura penale e/o civile a carico dei responsabili e, in alcuni casi di violazione della normativa sulla sicurezza, a carico delle Aziende, secondo un modello europeo di responsabilità oggettiva dell'impresa recepito anche in Italia.

Per quanto riguarda poi il settore E&P e le recenti novità normative, si segnala che la Legge 11 febbraio 2019, n. 12, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 12 febbraio 2019 ed entrata in vigore il 13 febbraio 2019, ha introdotto, in sede di conversione del Decreto Legge n. 135/2018 e tramite l'Art 11-ter, alcune nuove disposizioni riguardanti le attività di coltivazione degli idrocarburi i cui effetti non sono attualmente del tutto definibili e quantificabili.

Con l'art. 11-ter, introdotto solo in sede di conversione del suddetto decreto legge, è stata infatti prevista la predisposizione del Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee ("PiTESAI") da approvarsi con decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il

Ministero dell'Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare. L'approvazione dello PiTESAI ("Piano") dovrà avvenire entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione (ossia dal 13 febbraio 2019, giorno successivo alla pubblicazione della Legge n. 12/2019 sulla Gazzetta Ufficiale del 12 febbraio 2019).

Si tratterebbe di uno strumento normativo teso a definire un quadro di riferimento, condiviso con le Regioni, le Province e gli Enti locali, per la programmazione delle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi sul territorio nazionale. Limitatamente alle aree su terraferma, il Piano sarà valutato d'intesa con la Conferenza Unificata e nel caso di mancato raggiungimento di un'intesa o di un espresso diniego da parte della stessa Conferenza Unificata, il Piano sarà adottato limitatamente alle aree marine.

In base a quanto si può attualmente desumere dalla normativa, fino all'adozione del Piano sono sospesi sia i permessi vigenti di prospezione o di ricerca di idrocarburi, liquidi e gassosi, su terraferma e in mare, che i procedimenti amministrativi relativi al conferimento di nuovi permessi. A seguito dell'adozione del Piano, i permessi sospesi riprenderanno efficacia e i procedimenti sospesi riprenderanno il loro corso nelle aree in cui le attività di prospezione e ricerca risulteranno compatibili con le previsioni del Piano stesso. Nelle aree che risulteranno non compatibili in base al Piano, invece, il Mise rigetterà le istanze relative ai procedimenti sospesi e revocherà i permessi di prospezione e di ricerca in essere.

Detta temporanea sospensione non si applica ad alcuni procedimenti espressamente previsti dal legislatore ed in particolare ai procedimenti relativi al conferimento di concessione di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi pendenti alla data di entrata in vigore della legge di conversione. E' tuttavia previsto che nelle more dell'adozione del Piano non possano essere presentate nuove istanze di conferimento di concessioni di coltivazione.

Al di là di profili di legittimità, poi, particolarmente complesse da valutare risultano le disposizioni in ordine alla non prorogabilità delle concessioni vigenti ove risultino incompatibili con il Piano (sempre che, per le aree sulla terraferma, il PiTESAI sia adottato).

Si segnala, infine, che la citata legge di conversione, all'art. 11 ter in esame, ha anche previsto a decorrere dal 1° giugno 2019 l'aumento dei canoni di concessione di 25 volte. Si tratta di un incremento irragionevole la cui incidenza sulla attività industriale è allo stato ancora oggetto di valutazione, avendo, da un canto, dato corso alla contestazione in sede giudiziaria dell'entità dell'incremento e, dall'altro, confidando in un ridimensionamento dell'ammontare del canone, anche dopo aver ottenuto la riduzione dell'area fisica territoriale delle concessioni (che ha ridotto proporzionalmente l'ammontare del canone).

Inoltre la Legge di Bilancio 2020 ha introdotto, a decorrere dall'anno 2020, nuove modalità di determinazione delle royalties dovute allo Stato sui volumi prodotti di idrocarburi, riducendo le soglie di esenzione da imposizione per il gas naturale (a terra da 25 Msmc a 10 Msmc ed in mare da 80 Msmc a 30 Msmc) e modificando le modalità di applicazione, nel senso che saranno considerate esenti da imposizione esclusivamente le produzioni inferiori alle nuove soglie. Superata tale soglia, l'intera produzione del giacimento sarà pertanto assoggettata a royalties. Saranno infine del tutto eliminate le soglie di esenzione precedentemente previste per i giacimenti di petrolio.

Al di là delle modificazioni normative appena citate, il Gruppo con l'ausilio di esperti, esterni ed interni all'azienda, effettua un costante monitoraggio della normativa, in modo da anticipare i fattori di rischio che ne derivano e minimizzare il possibile impatto sull'andamento gestionale e valutare ogni possibile iniziativa, anche legale, a tutela del proprio patrimonio.

Rischi finanziari

Rischio di credito

Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali e dagli investimenti finanziari del Gruppo. In particolare si evidenziano le seguenti tipologie:

a) rischi su crediti commerciali e altri crediti

Tale rischio è principalmente connesso alla possibilità che i clienti non onorino i propri debiti verso la società alle scadenze pattuite.

L'esposizione del Gruppo al rischio di credito dipende sostanzialmente dalle caratteristiche specifiche di ciascun cliente e la sua entità può essere certamente maggiore per le classi dei grossisti ed utenti industriali con un inevitabile grado di concentrazione.

Il Gruppo valuta, con modalità differenti secondo le diverse tipologie, l'affidabilità dei nuovi clienti a cui sono poi offerte le condizioni standard relativamente ai termini di pagamento. In generale per ciascun cliente non appartenente alle tipologie standard dei clienti finali domestici dell'attività di vendita al dettaglio o non considerato preventivamente come solvibile per standard creditizio vengono calcolati dei controvalori massimi di acquisto su di un arco di tempo predeterminato, rappresentativi della linea di esposizione massima; le esposizioni superiori sono soggette a continuo monitoraggio da parte delle funzioni a ciò delegate.

Per determinate tipologie di utenti, l'analisi di affidabilità si basa su valutazioni di società di rating commerciali e, a seconda dell'importanza e della disponibilità dei dati, su analisi di bilancio. Per i grandi clienti si ottengono in genere fideiussioni bancarie o depositi per importi pari alla fornitura di due/tre mesi.

L'attività di monitoraggio del rischio di credito verso i clienti avviene in base a una reportistica che prevede un'analisi dell'esposizione sulla base delle caratteristiche del credito, considerando tra l'altro se si tratta di persone fisiche o persone giuridiche, la dislocazione geografica, la classe di appartenenza e l'andamento dell'attività, l'anzianità del credito e l'esperienza storica sui pagamenti.

Il Gruppo accantona un fondo svalutazione per perdite di valore che riflette la stima delle perdite previste sui crediti commerciali e sugli altri crediti, le cui componenti principali sono svalutazioni specifiche di esposizioni scadute significative e svalutazioni generiche di esposizioni omogenee per scadenze e tipologia di utenza. La svalutazione generica viene determinata anche sulla base dell'esperienza storica.

Con riferimento al rischio di credito si segnala infine che il Gruppo, nell'ottica di procedere ad un'ottimizzazione della propria struttura finanziaria e ad una sempre più efficiente gestione di tale rischio, ha sottoscritto, in data 29 aprile 2013, un contratto con Banca IMI per la cartolarizzazione del proprio portafoglio crediti. Tale contratto che è stato rinnovato sino al mese di aprile del 2023 prevede, nei limiti del plafond contrattualmente previsto, la cessione periodica e pro-soluto dei crediti commerciali gas della B.U. Retail.

b) rischi su strumenti finanziari e depositi bancari

Il rischio di credito relativo a strumenti finanziari e depositi bancari è gestito dalla tesoreria di Gruppo in conformità alla politica del Gruppo stesso. Al fine di contenere tale rischio l'investimento dei fondi disponibili e l'apertura di depositi bancari viene fatto solo con istituzioni finanziarie primarie.

c) rischi su attività finanziarie detenute per la negoziazione

In tale categoria rientrano i rischi sugli investimenti in titoli azionari di società quotate e fondi comuni di investimento. Il Gruppo non è attualmente soggetto a tali rischi in quanto non detiene tali tipologie di investimenti.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni derivanti da passività finanziarie.

Per quanto possibile, il Gruppo si assicura che vi siano disponibilità e/o linee di credito sufficienti per coprire le necessità generate dal ciclo operativo e dagli investimenti, nonché quelle relative alle passività finanziarie. L'approccio del Gruppo prevede pertanto di garantire che vi siano

sempre fondi sufficienti per adempiere alle proprie obbligazioni alla scadenza, sia in condizioni normali che di tensione finanziaria. A tale scopo i servizi di tesoreria del Gruppo effettuano, in sede di predisposizione del budget annuale e nel corso di ogni esercizio, previsioni finanziarie basate sulle entrate ed uscite attese nei successivi periodi e, se necessario, adottano le conseguenti azioni correttive. Tuttavia, resta escluso l'effetto potenziale di circostanze estreme che non possono esser ragionevolmente previste, quali le calamità naturali.

I contratti di finanziamento a medio lungo termine stipulati con Banca Imi e Banco BPM prevedono il rispetto di alcuni covenant e alcune limitazioni negli impegni che sono descritti nelle note esplicative al bilancio alla nota n. 20, Debiti finanziari a breve e medio/lungo termine, a cui si rimanda.

Rischio di mercato

Il rischio di mercato è il rischio che i flussi finanziari futuri di un'attività o di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovute a variazioni dei tassi di cambio, di interesse e ad altri rischi di prezzo. L'obiettivo della gestione del rischio di mercato è la gestione e il controllo dell'esposizione del Gruppo a tale rischio entro livelli accettabili ottimizzando, allo stesso tempo, il rendimento degli investimenti.

a) Rischio di cambio

Il Gruppo opera in ambito internazionale tramite iniziative di esplorazione e sviluppo in joint venture con terzi operatori e può essere quindi esposto al rischio valutario derivante dalle fluttuazioni delle valute con cui vengono effettuate le transazioni commerciali, in particolare il dollaro statunitense.

È politica del Gruppo, qualora le previste esposizioni siano di importo significativo, far fronte a questi rischi mediante la copertura a termine delle posizioni valutarie passive previste a date future; la copertura, che può tener conto sia del cambio previsto a budget sia delle aspettative di andamento dei cambi, può non essere attuata per la totalità delle posizioni in modo da tener conto di possibili variazioni dell'entità delle transazioni rispetto alle previsioni ed eventualmente di poter beneficiare delle eventuali variazioni del cambio.

In base a tale politica, può essere quindi coperta solo una percentuale dei flussi in valuta attesi nei successivi 12 mesi. Per la parte non coperta, si determineranno differenze di cambio con impatto a conto economico.

Per la copertura del rischio di cambio, il Gruppo valuta la possibilità di avvalersi di Forward Exchange Contract o strumenti che combinano opzioni call e put con scadenza entro la fine dell'esercizio successivo.

b) Rischio tasso di interesse

Esso afferisce, per quanto riguarda le attività finanziarie detenute per la negoziazione, agli effetti che le variazioni nei tassi di interesse hanno sul prezzo delle suddette attività. Data l'assenza di simili attività in portafoglio il Gruppo non è attualmente soggetto a tale rischio.

Quanto invece alle passività finanziarie, il rischio di variazioni dei tassi di interesse può avere un effetto diretto sul conto economico determinando un minor o maggior costo per oneri finanziari. Per la copertura del suddetto rischio, relativamente a contratto di finanziamento a medio lungo termine in essere, la Capogruppo ha stipulato, per il 80% della relativa posizione, contratti di Interest Rate Swap. Sta inoltre procedendo, per il 65% della relativa posizione della linea Capex, a stipulare la medesima copertura sulla base degli utilizzi effettuati.

c) Rischio di variazione del prezzo delle commodity

Il Gruppo è esposto al rischio di oscillazione del prezzo di mercato del gas e del petrolio poiché esso influisce sui ricavi e sui costi delle attività di produzione e compravendita, con possibili effetti negativi indotti sui flussi di cassa e sulle prospettive di reddito. Tali oscillazioni agiscono sia direttamente che indirettamente attraverso indicizzazioni presenti nelle formule di prezzo.

La gestione di tali rischi è in capo alle singole società/B.U. che si avvalgono, nell'attività di monitoraggio e di definizione dei livelli di rischio tollerabili, dei servizi centralizzati della capogruppo.

Tutti i derivati di copertura stipulati a tale scopo nel corso dell'esercizio 2019 e 2018 hanno soddisfatto i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.

d) Altri rischi di prezzo

Riguardano la possibilità che il fair value di uno strumento finanziario possa variare per motivi differenti dal variare dei tassi di interesse o di cambio.

Il Gruppo non è esposto al rischio prezzo in quanto non detiene titoli iscritti tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione.

ALTRE INFORMAZIONI

Rapporti con parti correlate

Per quanto concerne i rapporti con parti correlate, di natura commerciale o finanziaria ed effettuati a valori di mercato, e attentamente monitorati dagli organi preposti (Comitato Controllo e Rischi e Collegio Sindacale), si rimanda alle Note esplicative.

Operazioni atipiche e/o inusuali

Il bilancio consolidato e il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019 non riflettono componenti di reddito e poste patrimoniale e finanziarie derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali.

Relazione annuale sul sistema di corporate governance, sull'adesione al codice di autodisciplina ed informazioni sugli assetti proprietari

La Relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari sono depositate con il fascicolo di bilancio e saranno messe a disposizione del pubblico presso la sede della società nei termini di legge. La documentazione è inoltre disponibile sul sito www.gasplus.it e sul meccanismo di stoccaggio eMarket STORAGE consultabile all'indirizzo .

Deroga agli obblighi di pubblicazione di documenti informativi ai sensi degli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti.

Il Consiglio di Amministrazione di Gas Plus S.p.A. tenutosi in data 28 gennaio 2013 ha deliberato, ai sensi dell'art. 3 della Delibera Consob n. 18079 del 20 gennaio 2012, di aderire al regime di semplificazione previsto dagli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti Consob adottato con Delibera n. 11971 del 14 maggio 1999, come successivamente integrato e modificato, avvalendosi pertanto della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura nonché acquisizioni e cessioni.

Continuità aziendale

Gli amministratori ritengono che, anche nell'attuale situazione di emergenza sanitaria, gli indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potrebbero segnalare criticità circa la capacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni non pongano dubbi sul presupposto della continuità aziendale, anche in considerazione delle prospettive economico-finanziarie del Gruppo. Il bilancio è stato pertanto predisposto nella prospettiva della continuità aziendale.

Attività di direzione e coordinamento

Come previsto dall'art. 2497-bis del Codice Civile, si segnala che la società controllante Us.Fin. S.r.l. non esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti di Gas Plus S.p.A..

Azioni proprie

Con specifico riferimento alle informazioni richieste dall'art. 40 del D. Lgs. 127/91 si precisa infine quanto segue:

  • la capogruppo Gas Plus S.p.A. alla data del 14 aprile 2020 detiene direttamente n. 1.336.677 azioni proprie, acquistate ad un prezzo medio di 7,18 Euro per azione, per un valore totale di 9.600 migliaia di euro corrispondente al 2,98% delle azioni della Società;
  • la capogruppo Gas Plus S.p.A. non detiene quote della propria controllante, né direttamente né per tramite di società fiduciaria o per interposta persona, né ha acquistato o alienato, nel corso del 2019, quote della società controllante;
  • non sussistono in generale altri aspetti da segnalare con particolare riferimento ai punti 1 e 2 del citato articolo.

FATTI DI RILIEVO DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

In relazione allo stato attuale di emergenza a seguito della diffusione del COVID-19, il Gruppo si attiene alle misure previste dai competenti organi e tiene costantemente sotto controllo l'evoluzione della situazione.

Il Gruppo ha assunto le iniziative necessarie per garantire la continuità delle attività operative, garantendo la tutela dei propri dipendenti, dei propri clienti e fornitori e di chiunque possa avere contatti con le proprie strutture. A tale riguardo, si evidenzia che le attività svolte dal Gruppo sono classificate tra le attività di pubblica utilità o essenziali e pertanto non sono soggette a interruzione dell'operatività.

Nel caso in cui l'emergenza dovesse protrarsi per tutto l'anno, non è possibile comunque escludere contrazioni nei volumi di alcune attività (in particolare, nell'ambito delle attività downstream) i cui impatti economici, allo stato attuale, si ritiene possano essere contenuti. In particolare, in ambito Retail, tali eventuali impatti sono innanzitutto limitati dalla composizione del portafoglio clienti costituito per il 79% da clienti domestici mentre, in ambito Network, dalle modalità di determinazione dell'ammontare dei ricavi annui spettante a ciascun distributore (Vincolo dei Ricavi Totali -VRT) che non dipende dai volumi distribuiti nell'anno.

In ambito E&P, potranno essere invece maggiormente significativi gli impatti dell'attuale eccezionale debolezza degli scenari energetici soprattutto nel caso la stessa dovesse protrarsi per la restante parte dell'anno.

Il Gruppo terrà costantemente monitorato l'andamento delle attività operative e dello scenario in modo da valutarne gli impatti economici e finanziari e contenerne gli effetti.

Le incertezze in merito alle ripercussioni economico-sociali legate alla diffusione del COVID-19 stanno comunque pesantemente condizionando le stime di crescita economica globale e l'andamento dei mercati finanziarie e, al momento, non è ancora possibile stimare la durata e l'entità del rallentamento economico nel 2020 e dei relativi effetti, che dipenderanno anche dalle misure che saranno adottate dalle Autorità di Governo a sostegno dei differenti settori economici.

Data l'attuale situazione di incertezza, non è stato sinora possibile definire o ottenere previsioni, se non di brevissimo periodo, basate su presupposti ragionevoli e attendibili. In sede di predisposizione del bilancio dell'esercizio 2019, i processi valutativi e di stima, in particolare quelli relativi alla valutazione del valore recuperabile degli asset, si sono pertanto basati sui più recenti budget e previsioni pluriennali che considerano le assunzioni interne e di mercato definite precedentemente l'acuirsi di tale emergenza.

Sotto il profilo finanziario, la struttura del Gruppo resta comunque tuttora solida. Considerata la prosecuzione di tutte le principali attività operative anche nel corso del corrente anno e la loro capacità di generare flussi positivi di cassa, il Gruppo ritiene infatti, grazie anche alla progressiva revisione dei contratti di finanziamento in essere (attuata sia nel 2018 sia nel 2019), di avere già a disposizione linee (tramite contratti a medio lungo termine) sufficienti ai previsti investimenti.

Oltre a quanto già esposto in precedenza nella presente relazione, non sussistono altri fatti di rilievo dopo la chiusura dell'esercizio.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

Permanendo l'attuale fase di emergenza sanitaria e di debolezza degli scenari energetici per la restante parte del 2020, l'Ebitda consolidato è previsto in calo ed il risultato netto di segno negativo.

Le attività E&P vedranno una produzione di idrocarburi in linea ai volumi del 2019 nonostante il fisiologico declino dei siti maturi. Una crescita più sostenuta sarà possibile con il progressivo avvio, nei successivi esercizi, dei principali progetti di sviluppo (Longanesi in Italia e Midia in Romania).

Data la costante attività di monitoraggio dei costi operativi, i risultati economici di questa area dipenderanno comunque anche dall'evoluzione del contesto normativo in materia di canoni di sfruttamento minerario e royalties.

Le attività regolate e quelle di vendita al dettaglio continueranno, anche nel prossimo esercizio, a registrare un andamento economico positivo che potrà comunque risentire, in misura contenuta, dell'attuale situazione di emergenza sanitaria.

La prosecuzione degli investimenti nell'area E&P e, in particolare, nei suoi due principali progetti (Longanesi in Italia e Midia in Romania) comporteranno il progressivo incremento dell'indebitamento finanziario.

Permarrà in ogni caso l'impegno del Gruppo anche in progetti di sviluppo nelle attività regolate e commerciali downstream.

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

Nel presente documento, in aggiunta agli schemi ed indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS, vengono presentati, al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione economico-finanziaria del Gruppo, alcuni schemi riclassificati e alcuni indicatori alternativi di performance. Tuttavia, tali schemi ed indicatori, non devono essere considerati sostitutivi di quelli convenzionali previsti dagli IFRS.

In particolare, tra gli indicatori alternativi utilizzati nella relazione sulla gestione per i commenti alle B.U. del Gruppo, Si segnalano:

EBITDA: Risultato operativo al lordo degli ammortamenti e degli oneri e proventi diversi. La funzione di questo indicatore è quella di presentare una misura della redditività operativa prima delle principali poste non monetarie e degli oneri e proventi afferenti l'attività non caratteristica.

EBIT: Risultato operativo al netto degli ammortamenti ma al lordo degli oneri e proventi diversi. La funzione di questo indicatore è quella di presentare una misura della redditività operativa prima degli oneri e proventi afferenti l'attività non caratteristica.

Indebitamento finanziario netto (posizione finanziaria netta): è determinata dalla somma algebrica dei debiti di natura finanziaria correnti e non correnti, delle disponibilità di cassa, delle attività finanziarie detenute per la negoziazione e dei crediti di natura finanziaria correnti e non correnti.

ROI: indica il rapporto tra il risultato operativo ed il capitale investito netto medio del periodo.

ROE: indica il rapporto tra il risultato netto ed il patrimonio netto medio del periodo, comprensivo delle minoranze di terzi.

Riserve di idrocarburi: indicano i volumi stimati di greggio, gas naturale e condensati che si prevede possano essere commercialmente recuperati da giacimenti noti a partire da una certa data in avanti, nelle condizioni economiche e tecniche esistenti e con la normativa di legge vigente.

Riserve 2P: indicano la misura delle riserve di idrocarburi che si ottiene sommando le riserve certe (P1) e le riserve probabili (P2).

Riserve certe P1:rappresentano le quantità stimate delle riserve di idrocarburi che sulla base dei dati geologici e di ingegneria potranno con ragionevole certezza essere estratte negli anni futuri nelle

GRUPPO GAS PLUS

Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2019

Prospetti Contabili e Note Esplicative

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA 69
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 70
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO 72
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO 73
NOTE ESPLICATIVE 74
1. Informazioni generali 74
2. Forma e contenuto del bilancio 75
3. Area di consolidamento 76
4. Principi contabili e criteri di valutazione 78
5. Aggregazioni aziendali 102
6. Utilizzo di stime 103
7. Informativa di settore 107
8. Immobili, impianti e macchinari 110
9. Diritto d'uso 111
10. Avviamento 112
11. Concessioni e altre immobilizzazioni immateriali 112
12. Altre attività non correnti 115
13. Imposte sul reddito 115
14. Rimanenze 117
15. Crediti commerciali 117
16. Altri crediti 118
17. Crediti verso imprese controllanti 118
18. Attività finanziarie 119
19. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 119
20. Patrimonio netto 119
21. Debiti finanziari a breve e a medio/lungo termine 121
22. Debiti finanziari per lease a breve e a medio/lungo termine 125
23. Trattamento di fine rapporto, quiescenza e obblighi simili 125
24. Altri debiti 127
25. Fondi 128
26. Debiti commerciali 129
27. Ricavi 130
28. Costi operativi 130
29. Costi per il personale 131
30. Proventi e oneri diversi 132
31. Proventi ed oneri finanziari 132
32. Risultato per azione 132
33. Impegni e rischi 133
34. Rapporti con parti correlate 134
35. Eventi successivi alla data di bilancio 135
36. Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri 135

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA

Per l'esercizio chiuso al 31 Dicembre 2019 e al 31 Dicembre 2018

Importi in migliaia di Euro Note 31/12/2019 31/12/2018
ATTIVITÀ
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 8 103.419 108.132
Diritti d'uso 9 12.982 -
Avviamento 10 4.537 750
Concessioni e altre immobilizzazioni immateriali 11 329.139 323.152
Altre attività non correnti 12 7.146 6.908
Imposte differite attive 13 27.966 25.984
Totale attività non correnti 485.189 464.926
Attività correnti
Rimanenze 14 3.518 3.523
Crediti commerciali 15 25.888 26.872
Crediti per imposte sul reddito 13 278 427
Altri crediti 16 15.709 10.970
Crediti verso controllante 17 193 193
Attività finanziarie 18 1.831 166
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 19 11.916 16.453
Totale attività correnti 59.333 58.604
TOTALE ATTIVITÀ 544.522 523.530
PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO
Capitale sociale 20 23.353 23.353
Riserve 20 189.435 191.222
Altre componenti di patrimonio netto 20 433 64
Risultato del periodo 20 (623) (1.851)
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO 212.598 212.788
Patrimonio netto di Terzi 174 174
TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO E DI TERZI 212.772 212.962
PASSIVITÀ
Passività non correnti
Debiti finanziari a lungo termine 21 47.603 25.483
Debiti per lease a lungo termine 22 4.688 -
TFR, quiescenza ed obblighi simili 23 5.036 4.804
Fondo imposte differite 13 81.682 82.780
Altri debiti 24 2.889 2.980
Fondi 25 123.105 118.997
Totale passività non correnti 265.003 235.044
Passività correnti
Debiti commerciali 26 23.689 29.560
Debiti finanziari correnti 21 26.680 33.182
Debiti per lease correnti 22 802 -
Altri debiti 24 14.411 12.235
Debiti per imposte sul reddito 13 1.165 547
Totale passività correnti 66.747 75.524
TOTALE PASSIVITÀ 331.750 310.568
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ 544.522 523.530

Per un dettaglio delle transazioni con parti correlate si rinvia alla nota n. 34, Rapporti con parti correlate.

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018

Importi in migliaia di Euro Note 2019 2018
Ricavi 27 84.770 82.032
Altri ricavi e proventi 27 8.774 6.553
Totale Ricavi 93.544 88.585
Costi per materie prime e materiali di consumo 28 (28.125) (30.789)
Costi per servizi e altri 28 (33.701) (25.954)
Costo del personale 29 (9.938) (9.182)
Proventi e (oneri) diversi 30 2.051 271
Ammortamenti e svalutazioni 8-9-10 (19.265) (19.587)
RISULTATO OPERATIVO 4.566 3.344
Proventi finanziari 31 68 90
Oneri finanziari 31 (5.596) (5.947)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (962) (2.513)
Imposte sul reddito 13 344 667
RISULTATO DEL PERIODO (618) (1.846)
Gruppo (623) (1.851)
Terzi 5 5
Utile (perdita) per azione base (importi in Euro) 32 (0,01) (0,04)
Utile (perdita) per azione diluito (importi in Euro) 32 (0,01) (0,04)

Per un dettaglio delle transazioni con parti correlate si rinvia alla nota n. 34, Rapporti con parti correlate.

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018

Importi in migliaia di Euro 2019 2018
Risultato del periodo (618) (1.846)
Altre componenti di conto economico complessivo che saranno
riclassificate nel risultato di esercizio:
Variazione di fair value dei derivati in regime di hedge accounting
Imposte
1.302
(323)
22
(6)
Differenze di conversione nella traduzione dei bilanci di società estere (451) (58)
Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno
riclassificate nel risultato di esercizio:
Delta attuariali fondo TFR (125) 139
Imposte 30 (33)
Totale altre componenti del conto economico al netto delle imposte 433 64
Risultato del periodo complessivo al netto delle imposte (185) (1.782)
Attribuibile a:
Gruppo (190) (1.787)
Terzi 5 5

Per un maggiore dettaglio si rinvia alla nota n. 20, Patrimonio netto.

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018

Capitale Riserva
sovrap.
azioni
Riserva
legale
Versamenti
c/ capitale
Acquisto
azioni
Proprie
(1)
Riserva
cash
flow
hedge
Riserva
differenze
attuariali
TFR
Riserva
di
traduzione
cambio
Utili
Indivisi
Risultato
di
esercizio
Totale
patrimonio
netto
di gruppo
Totale
patrimonio
di terzi
Totale
patrimonio
netto
Saldo al 31 dicembre 2017 23.353 85.605 4.671 7.042 (9.600) 104 (852) 41 103.450 769 214.583 171 214.754
Effetto prima applicazione IFRS 9 - - - - - - - - 23 - 23 - 23
Saldo al 1° gennaio 2018 23.353 85.605 4.671 7.042 (9.600) 104 (852) 41 103.473 769 214.606 171 214.777
Destinazione utile - - - - - - - - 769 (769) - - -
Distribuzione dividendi - - - - - - - - - - - (3) (3)
Variazioni altre riserve - - - - - - - - (31) - (31) 1 (30)
Risultato del periodo complessivo - - - - - 16 106 (58) - (1.851) (1.787) 5 (1.782)
Saldo al 31 dicembre 2018 23.353 85.605 4.671 7.042 (9.600) 120 (746) (17) 104.211 (1.851) 212.788 174 212.962
Destinazione utile - - - - - - - - (1.851) 1.851 - - -
Distribuzione dividendi - - - - - - - - - - - (5) (5)
Variazioni altre riserve - - - - - - - - - - - - -
Risultato del periodo complessivo - - - - - 979 (95) (451) - (623) (190) 5 (185)
Saldo al 31 dicembre 2019 23.353 85.605 4.671 7.042 (9.600) 1.099 (841) (468) 102.360 (623) 212.598 174 212.772

(1) = al 31 dicembre 2019, Gas Plus S.p.A. detiene 1.336.677 azioni proprie (pari al 2,98% del capitale sociale) per un corrispettivo complessivo di 9.600 Euro.

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

Per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018

Importi in migliaia di Euro 2019 2018
Flussi finanziari dell'attività operativa
Risultato del periodo (618) (1.846)
Ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni materiali e
immateriali (1) 19.265 19.587
Accantonamento (utilizzo) altri fondi non monetari (126) (185)
Attualizzazione fondo abbandono 2.955 3.310
(Plusvalenze) minusvalenze patrimoniali (1.811) 69
Variazione imposte differite (3.319) (2.607)
Variazione delle attività e passività operative
Variazione rimanenze 30 847
Variazione crediti commerciali verso terzi e collegate 2.346 (2.424)
Variazione debiti commerciali verso terzi e collegate (6.346) 6.277
Oneri d'abbandono sostenuti (482) (1.474)
Variazione TFR, quiescenza ed obblighi simili (33) 152
Variazione delle altre passività e attività operative (3.539) 4.115
Flussi finanziari netti dell'attività operativa 8.322 25.821
Flussi finanziari dell'attività di investimento
Uscite per acquisto beni materiali e immateriali (1) (16.341) (13.712)
Acquisizione da aggregazioni di imprese, al netto della cassa acquisita (12.057) -
Uscite per acquisto di partecipazioni - (1.960)
Ricavi per cessioni immobilizzazioni 3.314 3
Flussi finanziari netti utilizzati nell'attività di investimento (25.084) (15.669)
Flussi finanziari dell'attività finanziamento
Variazione netta delle passività finanziarie (1.495) (10.723)
Nuovi finanziamenti bancari 76.225 15.000
Finanziamenti rimborsati (61.335) (12.000)
Rimborso dei debiti per lease (922) -
Dividendi pagati (5) (3)
Altre variazioni di patrimonio netto - (31)
Flussi finanziari netti generati (utilizzati) nell' attività di
finanziamento 12.468 (7.757)
Effetto cambi traduzione bilanci di società estere (243) (47)
Incremento (decremento) delle disponibilità liquide (4.537) 2.348
Disponibilità liquide all'inizio del periodo 16.453 14.105
Disponibilità liquide alla fine del periodo 11.916 16.453
Dividendi incassati 311 271
Imposte pagate nel periodo 2.274 1.880
Oneri finanziari netti pagati nel periodo 3.705 2.060

(1) di cui investimenti ed ammortamenti dei costi di esplorazione di riserve di idrocarburi sostenuti nell'esercizio (rispettivamente Euro 453 e Euro 3.309 nel 2019 e 2018).

NOTE ESPLICATIVE

1. Informazioni generali

Gas Plus S.p.A. è una società per azioni costituita in Italia, iscritta al Registro delle Imprese di Milano (R.I.: 08233870156) e controllata al 73,94% da US.FIN. S.r.l..

Gas Plus S.p.A., ha sede a Milano, in Viale Enrico Forlanini n. 17.

A far data dal 6 dicembre 2006, le azioni di Gas Plus S.p.A. sono quotate sul mercato telematico azionario gestito e organizzato da Borsa Italiana S.p.A..

Il Gruppo opera in Italia e in Europa e svolge le seguenti attività:

  • esplorazione e produzione di idrocarburi (Business Unit E&P Exploration & Production);
  • distribuzione e trasporto di gas naturale (Business Unit Network & Transportation);
  • vendita a clienti finali (Business Unit Retail);
  • stoccaggio gas (Business Unit Storage): attività in fase di start up, come documentato nella Relazione sulla Gestione.

Il Gruppo Gas Plus definisce gestionalmente Business Unit (BU) un settore di attività.

La pubblicazione del bilancio consolidato del Gruppo Gas Plus, per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 14 aprile 2020.

Ai sensi della Comunicazione Consob N. DEM/6064296 del 28 luglio 2006, si precisa che i risultati economici del Gruppo hanno beneficiato:

  • degli effetti del rimborso di costi addebitati in precedenti esercizi nell'ambito delle concessioni gas della Business Unit E&P in cui il Gruppo non riveste il ruolo di operatore, per Euro 1.120;
  • di proventi relativi alla plusvalenza per la cessione della quota del 5% nel Progetto Midia in Romania all'operatore, per Euro 1.858, pari al valore attualizzato del corrispettivo differito di 2 milioni di Euro, che sarà corrisposto tre mesi dopo l'entrata in produzione del giacimento;
  • di proventi relativi alla rideterminazione ai sensi della Delibera 32/2019/R/Gas del 29 gennaio 2019 del valore della componente materia prima della tariffa di vendita di gas naturale per il periodo ottobre 2010 – settembre 2012, attraverso l'aggiornamento del coefficiente K, per Euro 1.611.

Oltre a quanto qui sopra evidenziato, non vi sono state altre operazioni non ricorrenti.

Il bilancio consolidato del Gruppo Gas Plus al 31 dicembre 2019 non riflette componenti di reddito e poste patrimoniali e finanziarie derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali.

2. Forma e contenuto del bilancio

Il bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 è stato predisposto nel rispetto degli IFRS emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e omologati dall'Unione Europea ("IFRS"), delle delibere Consob n. 15519 e n. 15520 del 27 luglio 2006, della comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, nonché dell'articolo 149 - duodecies del Regolamento Emittenti. Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti ("IAS") e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), incluse quelle precedentemente emesse dallo Standing Interpretations Committee ("SIC"), nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n° 38/2005.

Per ragioni di comparabilità sono stati altresì presentati anche i dati comparativi all'esercizio precedente, in applicazione di quanto richiesto dallo IAS 1 - Presentazione del bilancio.

Ai sensi della delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli eventi e le operazioni non ricorrenti sono identificati prevalentemente in base alla natura delle operazioni. In particolare tra gli oneri/proventi non ricorrenti vengono incluse le fattispecie che per loro natura non si verificano continuativamente nella normale attività operativa e, più in dettaglio:

  • proventi/oneri derivanti dalla cessione di immobili;

  • proventi/oneri derivanti dalla cessione di rami d'azienda e di partecipazioni incluse tra le attività non correnti;

  • eventuali oneri/proventi derivanti da processi di riorganizzazione connessi ad operazioni societarie straordinarie (fusioni, scorpori, acquisizioni e altre operazioni societarie).

Sempre in relazione alla suddetta delibera Consob, nei prospetti di bilancio sono stati evidenziati gli ammontari delle posizioni o transazioni con parti correlate, che sono anche riportati nella nota n. 34, Rapporti con parti correlate.

Il bilancio consolidato è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali (IAS/IFRS), sulla base del principio del costo storico, ad eccezione delle attività finanziarie rappresentate da titoli per i quali si è optato per la classificazione tra le attività finanziarie valutate al fair value con imputazione a conto economico e delle attività disponibili per la vendita, la cui variazione di fair value è imputata direttamente a patrimonio netto.

I bilanci utilizzati ai fini del consolidamento sono quelli predisposti dall'organo amministrativo delle controllate per l'approvazione da parte delle Assemblee delle singole società, opportunamente riclassificati e rettificati per adeguarli ai criteri di Gruppo.

Il presente Bilancio è stato redatto nel presupposto della continuità aziendale, in quanto gli Amministratori hanno verificato l'insussistenza di indicatori di carattere finanziario, gestionale o di altro genere che potessero segnalare criticità circa la capacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro. I rischi e le incertezze relative al business sono descritti nelle sezioni dedicate della Relazione sulla Gestione. La descrizione di come il Gruppo gestisce i rischi finanziari, tra i quali quello di liquidità e di capitale è contenuta nella nota n. 36, Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri.

Il bilancio consolidato è presentato in migliaia di Euro in quanto questa è la valuta in cui è condotta la maggior parte delle operazioni del Gruppo e gli importi sono esposti in migliaia di Euro, salvo i dati per azione, che sono esposti in Euro, o quando diversamente indicato.

Per quanto riguarda la presentazione del bilancio il Gruppo ha effettuato le seguenti scelte:

  • nello stato patrimoniale consolidato sono esposte separatamente le attività correnti e non correnti e le passività correnti e non correnti. Le attività correnti che includono liquidità e mezzi equivalenti sono quelle destinate ad essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo del Gruppo. Le attività non correnti comprendono i saldi attivi con ciclo di realizzo oltre i dodici mesi, comprese le immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie e le imposte anticipate. Le passività correnti comprendono i debiti esigibili entro i dodici mesi, compresa la quota corrente dei finanziamenti non correnti. Le passività non correnti comprendono i debiti esigibili oltre i dodici mesi, compresi i debiti finanziari, i fondi relativi al personale e le imposte differite;
  • il conto economico consolidato presenta una classificazione dei costi per natura ed evidenzia il risultato prima degli oneri finanziari e delle imposte. Viene evidenziato il risultato netto di competenza dei terzi ed il risultato netto di competenza del gruppo;
  • il conto economico complessivo consolidato, presentato separatamente dal conto economico, raccoglie le variazioni non transitate a Conto Economico, ma imputate direttamente a patrimonio netto consolidato sulla base di specifici principi contabili IAS/IFRS;
  • il prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato riporta le informazioni con evidenza separata del risultato di esercizio complessivo e di ogni altra variazione non transitata a conto Economico, ma imputata direttamente a patrimonio netto consolidato sulla base di specifici principi contabili IAS/IFRS. Tale prospetto include solo i dettagli delle transazioni con i soci, le transazioni con i non soci sono presentate in una riconciliazione di ciascun componente di patrimonio netto;
  • il rendiconto finanziario consolidato evidenzia separatamente i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa, di investimento e di finanziamento. Per la sua redazione è stato utilizzato il metodo indiretto.

3. Area di consolidamento

Il bilancio consolidato comprende il bilancio della capogruppo Gas Plus S.p.A., ed il bilancio delle imprese sulle quali Gas Plus S.p.A. ha il diritto di esercitare, direttamente o indirettamente, il controllo, determinandone le scelte finanziarie e gestionali e ottenendone i benefici relativi.

Per società controllata si intendono tutte le imprese in cui il gruppo esercita il controllo, così come definito dall'IFRS 10 – Bilancio Consolidato. Tale controllo si basa sulla presenza contemporanea dei seguenti tre elementi:

  • potere sull'impresa controllata;
  • esposizione, o diritti, a rendimenti variabili derivanti dal coinvolgimento con la stessa;
  • capacità di utilizzare il potere per influenzare l'ammontare di tali rendimenti variabili.

Società controllate

Le società controllate consolidate integralmente al 31 dicembre 2019 sono le seguenti:

Denominazione, sede ed attività Capitale % di Società % di % voti
svolta sociale possesso Controllante possesso spettanti in
diretta indiretta assemblea
GP Infrastrutture S.r.l. € 30.730.000 100% 0% 100%
Milano (operante nella
distribuzione di gas e fornitura di
altri servizi pubblici)
Gas Plus Energia S.r.l. € 51.480 85,29% 0% 85,29%
Milano (operante nell'attività di
gestione degli impianti termici gas)
Gas Plus Italiana S.r.l. € 70.000.000 100% 0% 100%
Milano (operante nell'attività di
esplorazione, produzione e vendita
di gas)
Idrocarburi Italiana S.r.l. Milano € 10.000 100% 0% 100%
(holding industriale)
Società Padana Energia S.p.A. (1) € 20.000.000 Idrocarburi 100% 100%
Milano (operante nell'attività di Italiana S.r.l.
esplorazione, produzione e vendita
di gas ed olio)
Gas Plus Vendite S.r.l., € 1.000.000 100%
Milano (operante nell'attività di
vendita di gas naturale)
Reggente S.p.A.(1) € 260.000 Gas Plus 81,63% 81,63%
Lucera (Fg) (operante nell'attività Italiana S.r.l.
di trattamento e compressione gas)
GP Infrastrutture Trasporto
S.r.l.(1)
€ 110.000 GP Infrastrutture
S.r.l.
100% 100%
Milano (operante nell'attività di
trasporto regionale del gas)
Rete Gas Fidenza S.r.l. GP Infrastrutture 100% 100%
Fidenza (operante nella S.r.l.
distribuzione di gas e fornitura di
altri servizi pubblici)
Gas Plus International Holding € 10.000 100% 0% 100%
S.r.l. Milano (holding industriale)
Gas Plus International B.V. (1) € 10.000.000 Gas Plus 100% 100%
L'Aja – Paesi Bassi (holding) International
Holding S.r.l.
Gas Plus Netherlands B.V.(1) € 18.000 Gas Plus 100% 100%
L'Aja – Paesi Bassi (operante International
nell'attività di esplorazione) B.V.
Gas Plus Storage S.r.l. € 2.000.000 100% 0% 100 %
Milano (costituita per operare
nell'attività di stoccaggio gas)
Gas Plus Dacia S.r.l. (1) RON Gas Plus 100% 100%
Bucarest – Romania (operante 102.000.000 International
nell'attività di esplorazione, B.V. (99,9996%)
produzione e vendita di gas) Gas Plus
International
Holding S.r.l.
(0,0004%)

(1) controllate indirettamente

In data 22 gennaio 2019 è stata costituita la società Gas Plus International Holding S.r.l., interamente controllata dalla società capogruppo Gas Plus S.p.A., a cui la società controllata Gas Plus Italiana S.r.l. ha trasferito il 29 gennaio 2019, l'intera partecipazione nella società olandese Gas Plus International B.V..

In data 26 marzo 2019, la società controllata GP Infrastrutture S.r.l. ha acquisito l'intera partecipazione nella società Rete Gas Fidenza S.r.l., società che è attiva nel servizio di distribuzione gas nel territorio del Comune di Fidenza (PR).

In data 30 ottobre 2019 è stata completata la procedura di liquidazione volontaria della branch in Polonia della società controllata Gas Plus International B.V..

Nel corso dell'esercizio 2019, la società controllata Gas Plus Dacia S.r.l. ha incrementato il proprio capitale sociale da RON 3.500.000 a RON 102.000.000, per far fronte alle attività di sviluppo del Progetto Midia in Romania. Tale aumento di capitale sociale è stato quasi interamente sottoscritto dal socio Gas Plus International B.V. e per RON 200 dalla società Gas Plus International Holding S.r.l., che in data 16 dicembre 2019 ha acquistato da Gas Plus Netherlands B.V. la sua quota di partecipazione nella società rumena (per RON 200).

In relazione all'area di consolidamento, non sono intervenute altre variazioni nel corso dell'anno 2019, oltre a quanto indicato in precedenza.

4. Principi contabili e criteri di valutazione

Principi di consolidamento

Il bilancio consolidato comprende il bilancio della capogruppo Gas Plus S.p.A. e delle sue controllate al 31 dicembre 2019.

Per società controllata si intendono tutte le imprese in cui il gruppo esercita il controllo, così come definito dall'IFRS 10 – Bilancio Consolidato. Tale controllo si basa sulla presenza contemporanea dei seguenti tre elementi:

  • potere sull'impresa controllata;
  • esposizione, o diritti, a rendimenti variabili derivanti dal coinvolgimento con la stessa;
  • capacità di utilizzare il potere per influenzare l'ammontare di tali rendimenti variabili.

Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. I bilanci delle Società controllate sono consolidati integralmente a partire dalla data di acquisizione, ovvero alla data in cui il Gruppo acquisisce il controllo, e cessano di essere consolidate alla data in cui il controllo è trasferito al di fuori del Gruppo.

Quando la quota di patrimonio netto detenuto dalla controllante cambia, senza che questo si traduca in una perdita di controllo, tale cambiamento deve essere contabilizzato a patrimonio netto. Se il Gruppo perde il controllo deve:

  • eliminare le attività (incluso qualsiasi avviamento) e le passività della controllata;
  • eliminare il valore contabile di tutte le quote di minoranza;
  • eliminare le differenze cambio cumulate rilevate a patrimonio netto;
  • rilevare il fair value del corrispettivo ricevuto;
  • rilevare il fair value della quota di partecipazione eventualmente mantenuta;
  • rilevare l'utile o la perdita nel conto economico;
  • riclassificare la quota di competenza della controllante delle componenti in precedenza rilevate nel conto economico complessivo a conto economico o tra gli utili a nuovo, come se il Gruppo avesse provveduto direttamente alla cessione delle attività o passività correlate.

I bilanci delle controllate sono redatti adottando per ciascuna chiusura contabile i medesimi principi contabili della controllante o apportando le opportune rettifiche, al fine di garantire la conformità alle politiche contabili del gruppo.

La data di chiusura dei bilanci delle società controllate corrisponde alla data di chiusura del bilancio della capogruppo.

I bilanci di ciascuna società appartenente al Gruppo vengono preparati nella valuta dell'ambiente economico primario in cui essa opera (valuta funzionale). Nella preparazione dei bilanci delle singole entità, le operazioni in valute diverse dalla valuta funzionale sono inizialmente rilevate ai cambi alle date delle stesse. Alla data di bilancio le attività e le passività monetarie denominate nelle succitate valute sono riespresse ai cambi correnti a tale data. Le attività non monetarie espresse a fair value che sono denominate in valuta estera sono convertite ai cambi in essere alla data in cui furono determinati i fair value. Le attività non monetarie valutate al costo storico espresso in una valuta estera non sono riconvertite alla data di bilancio. Le differenze di cambio emergenti dalla regolazione delle poste monetarie e dalla riesposizione delle stesse ai cambi correnti alla fine dell'esercizio sono imputate al conto economico dell'esercizio, ad eccezione delle differenze cambio su attività non monetarie espresse a fair value in cui le variazioni di fair value sono iscritte direttamente a patrimonio netto, così come la componente cambi.

Ai fini della presentazione del bilancio consolidato, le attività e le passività delle imprese controllate estere, le cui valute funzionali sono diverse dall'euro, sono convertite ai cambi correnti alla data di bilancio. I proventi e gli oneri sono convertiti ai cambi medi del periodo. Le differenze cambio emergenti sono rilevate nella voce del patrimonio netto Riserva di traduzione. Tale riserva è rilevata nel conto economico come provento o come onere nel periodo in cui la relativa impresa controllata è ceduta.

Nell'area di consolidamento non vi sono imprese controllate che appartengono a Paesi ad economia iperinflazionata.

L'avviamento e le altre rettifiche per esporre a fair value le attività e le passività di entità estere acquisite sono rilevati come attività e passività della società estera e sono convertiti al cambio di fine anno.

Il cambio applicato nella conversione del bilancio della società estera di un paese non aderente all'Euro è il seguente:

2019 2018
Medio 31/12 31/12
Nuovo Leu rumeno 4,7453 4,783 4,6540 4,6635

L'acquisizione di imprese controllate è contabilizzata secondo il metodo dell'acquisizione. Il costo dell'acquisizione è determinato dalla sommatoria dei valori correnti, alla data di ottenimento del controllo, delle attività date, delle passività sostenute o assunte, e degli strumenti finanziari emessi dal Gruppo in cambio del controllo dell'impresa acquisita.

L'applicazione delle tecniche di consolidamento comporta le seguenti principali rettifiche:

  • il valore contabile delle partecipazioni in imprese incluse nell'area di consolidamento è eliminato contro le corrispondenti frazioni del patrimonio netto delle stesse alla data di acquisizione;
  • la differenza tra il costo sostenuto per l'acquisizione della partecipazione e la relativa quota del patrimonio netto è iscritta in bilancio all'atto dell'acquisto ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale al loro valore corrente. L'eventuale differenza residua se positiva è attribuita alla voce avviamento, se negativa viene imputata al conto economico;

  • la quota di interessenza degli azionisti di minoranza viene determinata in base alla percentuale da essi detenuta nei fair value delle attività e passività iscritte alla data dell'acquisizione originaria e nelle variazioni di patrimonio netto dopo tale data;

  • nella predisposizione del bilancio consolidato, i crediti e i debiti, gli oneri e i proventi derivanti da operazioni effettuate tra società consolidate sono eliminati integralmente al pari degli utili e delle perdite non realizzate su operazioni infragruppo; le perdite non sono eliminate nel caso in cui esse rappresentino un effettivo minor valore del bene.

Criteri di valutazione

Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari acquisiti separatamente sono iscritti al costo, mentre quelli acquisiti attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono contabilizzati in base al fair value determinato alla data di acquisizione.

Gli immobili, gli impianti e i macchinari sono rilevati al costo, comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato e, quando rilevante ed in presenza di obbligazioni attuali, del valore attuale del costo stimato per lo smantellamento e la rimozione dell'attività. Qualora parti significative di tali attività materiali abbiano differenti vite utili, tali componenti sono contabilizzate separatamente. I terreni, sia liberi da costruzione sia pertinenziali a fabbricati, non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.

L'ammortamento delle seguenti categorie di beni è calcolato a quote costanti in base alla vita utile stimata del bene, utilizzando le seguenti aliquote annuali:

Aliquota
Categoria: d'ammortamento
Immobili civili 3,0%
Immobili industriali 5,5%
Costruzioni leggere 10,0%
Centrali gas 15,0%
Centrali termoelettriche 9,0%
Rete di trasporto gas 2,4%
Apparecchiature cabina gas metano 8,0%
Derivazioni e prese d'utenza 2,6%
Apparecchiature di misura 10,0%
Attrezzi 10,0%
Mobili/arredi/macchine d'ufficio 12,0%
Impianti telefonici 20,0%
Macchine elettroniche 20,0%
Automezzi 20,0-25,0%
Altri impianti 8,0-10,0%

L'ammortamento degli impianti di estrazione di gas (Business Unit E&P) è calcolato in base alla vita utile stimata del bene, utilizzando il metodo dell'unità di prodotto.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a conto economico al momento della suddetta eliminazione. Il valore residuo del bene, la vita utile e i metodi di ammortamento applicati sono rivisti con frequenza annuale e adeguati se necessario alla fine di ciascun esercizio.

Aggregazioni aziendali e avviamento

Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell'acquisizione. Il costo di un'acquisizione è valutato come somma del corrispettivo trasferito misurato al fair value (valore equo) alla data di acquisizione e dell'importo di qualsiasi partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, il Gruppo definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nell'esercizio in cui vengono sostenuti e classificati per natura.

Quando il Gruppo acquisisce un business, deve classificare o designare le attività finanziarie acquisite o le passività assunte in accordo con i termini contrattuali, le condizioni economiche e le altre condizioni pertinenti in essere alla data di acquisizione. Ciò include la verifica per stabilire se un derivato incorporato debba essere separato dal contratto primario.

Se l'aggregazione aziendale è realizzata in più fasi, la partecipazione precedentemente detenuta è ricondotta al fair value alla data di acquisizione e l'eventuale utile o perdita risultante è rilevata nel conto economico.

L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia oggetto dell'IFRS 9, Strumenti finanziari, deve essere rilevata nel conto economico o nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo. Nei casi in cui il corrispettivo potenziale non ricade nello scopo dell'IFRS 9, è misurato in accordo con l'appropriato IFRS. Se il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non deve essere ricalcolato e la sua successiva regolazione è contabilizzata nel patrimonio netto.

Inoltre, qualora al termine dell'esercizio in cui ha luogo l'aggregazione, la contabilizzazione iniziale di una aggregazione aziendale è incompleta (tra cui l'avviamento risultante o l'utile derivante da un acquisto a prezzi favorevoli), viene rilevato l'importo provvisorio degli elementi la cui contabilizzazione è incompleta. Durante il periodo di valutazione, il quale termina appena ricevute le informazioni su fatti e circostanze in essere alla data di acquisizione o appurato che non è possibile ottenere maggiori informazioni, gli importi provvisori vengono rettificati con effetto retroattivo, così da riflettere le nuove informazioni apprese su fatti e circostanze in essere alla data di acquisizione che, se note, avrebbero influenzato la valutazione degli importi rilevati in tale data. Tuttavia, il periodo di valutazione non si protrae per oltre un anno dalla data di acquisizione. Al termine del periodo di valutazione, la contabilizzazione per un'aggregazione aziendale viene rivista soltanto per correggere un errore in conformità allo IAS 8, Principi contabili, Cambiamenti nelle stime contabili ed Errori.

L'avviamento è inizialmente valutato al costo rappresentato dall'eccedenza dell'insieme del corrispettivo corrisposto e dell'importo iscritto per le interessenze di minoranza rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il corrispettivo è inferiore al fair value delle attività nette della controllata acquisita, la differenza è rilevata nel conto economico.

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, ad ogni unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità. La perdita di valore è determinata definendo il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi (o gruppo di

unità) cui è allocato l'avviamento. Quando il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi (o gruppo di unità) è inferiore al valore contabile, viene rilevata una perdita di valore.

Se l'avviamento è stato allocato a un'unità generatrice di flussi finanziari e l'entità dismette parte delle attività di tale unità, l'avviamento associato all'attività dismessa deve essere incluso nel valore contabile dell'attività quando si determina l'utile o la perdita derivante dalla dismissione. L'avviamento associato con l'attività dismessa deve essere determinato sulla base dei valori relativi dell'attività dismessa e della parte mantenuta dell'unità generatrice di flussi finanziari.

Attività immateriali

Un'attività immateriale viene rilevata contabilmente solo se è identificabile, controllabile, ed è prevedibile che generi benefici economici futuri e il suo costo può essere determinato in modo attendibile.

Le attività immateriali acquisite separatamente sono iscritte inizialmente al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono contabilizzate al fair value alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dei fondi di ammortamento e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di esplorazione e di ricerca mineraria (per cui si rimanda al relativo criterio) non sono capitalizzate, e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.

La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.

Le attività immateriali con vita definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sottoposte a test di recuperabilità (impairment) ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo e il metodo di ammortamento ad esse applicato viene riesaminato alla fine di ciascun esercizio o più frequentemente se necessario. Variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all'attività immateriale sono conseguiti dal Gruppo sono rilevate modificando il periodo o il metodo di ammortamento, come adeguato, e trattate come modifiche delle stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali con vita definita sono rilevate a conto economico nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.

I tassi annui di ammortamento utilizzati sono correlati al periodo di prevista utilità.

In base all'interpretazione IFRIC 12, Accordi per servizi in concessione, gli impianti di distribuzione che le società controllate GP Infrastrutture S.r.l. e Rete Gas Fidenza S.r.l. gestiscono in regime di concessione sono stati riclassificati tra le attività immateriali.

Tale interpretazione definisce i criteri di rilevazione e valutazione da adottare per gli accordi tra settore pubblico e privato relativi allo sviluppo, finanziamento, gestione e manutenzione di infrastrutture in regime di concessione. In particolare, essa prevede che nei casi in cui il soggetto concedente controlli l'infrastruttura, regolando/controllando le caratteristiche dei servizi forniti, i prezzi applicabili e mantenendo un interesse residuo sull'attività, il concessionario rilevi il diritto all'utilizzo della stessa ovvero un'attività finanziaria in funzione delle caratteristiche degli accordi in essere.

Relativamente al conto economico l'applicazione di tale interpretazione non ha determinato alcun effetto, in relazione al fatto che il processo di ammortamento delle attività relative agli accordi per servizi in concessione è rimasto invariato e continua ad essere operato considerando le modalità

attese di ottenimento dei benefici economici derivanti dall'utilizzo e dal valore residuo dell'infrastruttura, cosi come previsti dal quadro normativo di riferimento.

Le vite economico-tecniche utilizzate per gli ammortamenti degli impianti di distribuzione in concessione sono le seguenti:

Categoria: Aliquota
d'ammortamento
Rete di distribuzione gas 2,0%
Apparecchiature cabina gas metano 8,0%
Derivazioni e prese d'utenza 2,6%
Apparecchiature di misura 10,0%

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore (impairment test), sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile; altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.

Gli utili o le perdite derivanti dall'eliminazione di un bene immateriale sono misurati come la differenza fra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale e sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui avviene l'eliminazione.

Attività minerarie

Metodologia di rilevazione delle concessioni di coltivazione, contabilizzate tra le immobilizzazioni immateriali

Le concessioni di coltivazione acquisite separatamente sono iscritte al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese (business combination) sono contabilizzate in base al fair value alla data di acquisizione.

La voce concessioni di coltivazione accoglie i costi di acquisizione di permessi di ricerca e di titoli minerari.

I costi per l'acquisizione dei permessi di ricerca sono ammortizzati per quote costanti lungo la durata del permesso stesso; se il permesso di ricerca viene abbandonato, il costo residuo è imputato a conto economico.

I costi per l'acquisizione di titoli minerari sono rilevati solo se sostenuti verso terzi in relazione alle attività acquisite (riserve certe, riserve probabili e possibili).

Quando l'acquisto riguarda nel complesso riserve e potenziale esplorativo, il costo è attribuito alle diverse risorse minerarie acquisite sulla base del valore determinato attualizzando i corrispondenti flussi di cassa attesi.

I titoli minerari sono ammortizzati in base al metodo dell'unità di prodotto, a partire dall'avvio della produzione delle riserve di idrocarburi, rapportando la quantità estratta nel corso dell'esercizio alla quantità di riserve estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio. Il metodo applicato realizza una correlazione diretta tra investimenti e riserve.

Le concessioni di coltivazione sono assoggettate a verifica della recuperabilità del relativo valore di iscrizione avendo riguardo alla conferma dell'impegno a proseguire l'iniziativa mineraria e considerando fatti e circostanze che possano evidenziare la presenza di indicatori di perdite di valore.

Costi di esplorazione, ricerca e sviluppo

I costi sostenuti per accertare l'esistenza di un nuovo giacimento sia prima dell'acquisizione dei titoli minerari, sia successivamente alla stessa (prospezione delle aree, sondaggi esplorativi, rilievi geologici e geofisici, perforazione di pozzi esplorativi, acquisizione di dati sismici rilevati da terzi, prove di completamento, etc.) sono imputati all'attivo patrimoniale, per rappresentarne la natura di investimento ed ammortizzati interamente nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Tuttavia i costi per la perforazione di pozzi esplorativi e le prove di completamento, qualora il pozzo sia completato e messo in produzione, sono sospesi tra le attività materiali e ammortizzati in base al metodo dell'unità di prodotto dal momento in cui viene iniziata la produzione di gas naturale. Fino a che l'attività di produzione non è iniziata tali costi sono sospesi tra le immobilizzazioni materiali in corso.

I costi di ricerca sono imputati a conto economico nel momento in cui sono sostenuti.

I costi di sviluppo sostenuti per l'accertamento di riserve certe, la costruzione ed installazione degli impianti necessari all'estrazione, trattamento, raccolta di idrocarburi sono imputati all'attivo patrimoniale ed ammortizzati con il metodo dell'unità di prodotto dal momento in cui viene iniziata la produzione di idrocarburi. Fino a che l'attività di produzione non è iniziata tali costi sono sospesi tra le immobilizzazioni materiali in corso. Con tale metodo l'aliquota di ammortamento è individuata rapportando la quantità estratta nel corso dell'esercizio alla quantità di riserve estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio, con riferimento all'insieme che realizza una correlazione diretta tra investimenti e riserve.

Le spese relative ai costi di sviluppo con esito minerario negativo o incidentati sono imputati a conto economico.

Le svalutazioni dei costi di sviluppo sono effettuate applicando i criteri previsti per le attività materiali.

Costi di produzione

I costi relativi all'attività di produzione (estrazione, manutenzione ordinaria dei pozzi, trasporto, etc.) sono imputati a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Perdita di valore di attività non finanziarie

La recuperabilità delle attività non finanziarie (attività materiali, attività immateriali e diritti d'uso) è verificata quando eventi o modifiche delle circostanze fanno ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile.

La valutazione di recuperabilità è effettuata per singola cash generating unit (di seguito anche "CGU") rappresentata dal più piccolo insieme identificabile di attività che genera flussi di cassa in entrata ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività.

La definizione delle CGU è operata considerando, tra l'altro, le modalità con cui il management controlla l'attività operativa (ad es. per linee di business) o assume decisioni in merito a mantenere operativi o dismettere i beni e le attività della società.

Le CGU possono includere i corporate assets, ossia attività che non generano flussi di cassa autonomi, attribuibili su basi ragionevoli e coerenti. I corporate assets non attribuibili ad una specifica CGU sono allocati ad un aggregato più ampio costituito da più CGU. Con riferimento all'avviamento, la verifica è effettuata, almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore, a livello del più piccolo aggregato sulla base del quale la Direzione Aziendale valuta, direttamente o indirettamente, il ritorno

dell'investimento che include l'avviamento stesso. I diritti d'uso, che generalmente non producono flussi di cassa autonomi, sono allocati alla CGU a cui si riferiscono; i diritti d'uso che non sono specificatamente allocabili alle CGU sono considerati corporate asset.

La recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto dei costi di dismissione, e il valore d'uso. Quest'ultimo è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'uso della CGU e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla sua cessione al termine della relativa vita utile al netto dei costi di dismissione. I flussi di cassa attesi sono determinati sulla base di assunzioni ragionevoli e supportabili rappresentative della migliore stima delle future condizioni economiche che si verificheranno nella residua vita utile della CGU, dando maggiore rilevanza alle indicazioni provenienti dall'esterno.

Per quanto riguarda i prezzi delle commodity, il management assume lo scenario prezzi adottato per le proiezioni economico-finanziarie. In particolare, per i flussi di cassa associati al gas naturale e greggio si basa sulle ipotesi relative all'evoluzione dei fondamentali e, nel breve-medio termine, considera anche le previsioni degli analisti di mercato e, laddove ci sia un sufficiente livello di liquidità e affidabilità, sulla rilevazione dei prezzi a termine desumibili dal mercato.

Nel caso di concessioni di sfruttamento minerario, i flussi di cassa attesi sono stimati tenendo conto delle riserve certe sviluppate e non sviluppate e delle riserve probabili, nonché tra l'altro dei costi attesi per le riserve da sviluppare e delle imposte sulla produzione. Il livello futuro di produzione è stimato sulla base delle assunzioni relative ad una serie di fattori, tra i quali i prezzi futuri degli idrocarburi, i costi di estrazione e di sviluppo, il declino produttivo dei giacimenti, l'offerta e la domanda di idrocarburi e gli sviluppi del quadro normativo.

Ai fini della determinazione del valore d'uso, i flussi di cassa previsti sono oggetto di attualizzazione ad un tasso che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività non riflesse nelle stime dei flussi di cassa. In particolare, il tasso di sconto utilizzato è il Weighted Average Cost of Capital (WACC) il quale è differenziato in funzione della rischiosità espressa dai settori/business in cui opera l'attività. Sono definiti specifici WACC sulla base di un campione di società comparabili.

Il valore d'uso è determinato al netto dell'effetto fiscale in quanto questo metodo produce valori sostanzialmente equivalenti a quelli ottenibili attualizzando i flussi di cassa al lordo delle imposte ad un tasso di sconto ante imposte derivato, in via iterativa, dal risultato della valutazione post imposte.

Quando il valore di iscrizione della CGU comprensivo dell'eventuale avviamento a essa attribuito, determinato tenendo conto delle eventuali svalutazioni delle attività non correnti che fanno parte della CGU, è superiore al valore recuperabile, la differenza è oggetto di svalutazione ed è attribuita in via prioritaria all'avviamento fino a concorrenza del suo ammontare; l'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto all'avviamento è imputata pro quota al valore di libro delle attività che costituiscono la CGU, fino all'ammontare del valore recuperabile delle attività a vita utile definita. Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le attività sono rivalutate e la rettifica è rilevata a conto economico; la ripresa di valore è effettuata per un importo pari al minore tra il valore recuperabile e il valore di iscrizione al lordo delle svalutazioni precedentemente effettuate e ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state rilevate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione. Le svalutazioni dell'avviamento non sono oggetto di ripresa di valore.

Avviamento

L'avviamento è sottoposto a verifica di perdita di valore almeno una volta l'anno (al 31 dicembre) e, con maggiore frequenza, quando le circostanze fanno ritenere che il valore di iscrizione potrebbe essere soggetto a perdita di valore.

Per quanto concerne la metodologia relativa al test di impairment si rimanda al paragrafo Perdita di valore di attività non finanziarie sopra riportato.

Occorre comunque precisare che nel presente esercizio il valore dell'avviamento è frutto di un'allocazione provvisoria di valore relativa all'acquisizione della Società Rete Gas Fidenza S.r.l., il quale, coerentemente con le previsioni dell'IFRS 3 – Aggregazioni Aziendali, e come riportato nel paragrafo Aggregazioni aziendali e Avviamento sarà allocato, entro un periodo di 12 mesi, una volta ottenute le informazioni adatte ad effettuare l'allocazione del plusvalore latente.

Attività finanziarie

Il principio IFRS 9, Strumenti finanziari, prevede un modello di classificazione e valutazione delle attività finanziarie basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi contrattuali delle attività finanziarie stesse, al fine di determinarne il corretto criterio di valutazione.

I criteri di valutazione che possono essere adottati per le diverse tipologie di strumenti finanziari sono: 1) attività finanziarie al costo ammortizzato; 2) attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico; 3) attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo.

La Società determina la classificazione delle proprie attività finanziarie nel momento della rilevazione iniziale e, ove adeguato e consentito, rivede tale classificazione alla chiusura di ciascun esercizio.

Tutti gli acquisti e vendite di attività finanziarie sono rilevati alla data di negoziazione, ovvero alla data in cui il Gruppo Gas Plus assume l'impegno di acquistare o vendere l'attività.

Attività finanziarie al costo ammortizzato

Le attività finanziarie al costo ammortizzato includono i finanziamenti ed i crediti con pagamenti fissi o determinabili che non sono quotati su un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività sono rilevate secondo il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel conto economico. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel conto economico come oneri finanziari. Gli utili e le perdite sono iscritti a conto economico quando i finanziamenti e crediti sono contabilmente eliminati o al manifestarsi di perdite di valore, oltre che attraverso il processo di ammortamento. Questa categoria include, normalmente, i crediti commerciali e gli altri crediti. I crediti commerciali sono iscritti al loro fair value identificato dal valore nominale e successivamente ridotto per le eventuali perdite di valore. I crediti commerciali la cui scadenza non rientra nei normali termini commerciali e che non sono produttivi di interessi, vengono attualizzati.

Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico

Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione e le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono

classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace (hedge instruments), come definito nello IFRS 9.

Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, mentre le variazioni del fair value sono rilevate tra i proventi o tra gli oneri finanziari nel conto economico.

Tutte le attività di tale categoria sono classificate come correnti se sono detenute per trading o se il loro realizzo è previsto essere effettuato entro 12 mesi dalla data di chiusura del bilancio.

Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo

Le attività finanziarie al fair value con variazione imputate al conto economico complessivo comprendono azioni e titoli di debito. Le azioni classificate in tale categoria sono quelle che non sono state classificate al fair value con variazioni imputate al conto economico. I titoli di debito rientranti in questa categoria sono quelli detenuti per un periodo di tempo indefinito e quelli che potrebbero essere venduti in risposta alle necessità di liquidità o al cambiamento delle condizioni di mercato.

Dopo la rilevazione iniziale al costo, tali attività finanziarie sono valutate al fair value e i loro utili e perdite non realizzati sono riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo, fino all'eliminazione dell'investimento – momento in cui l'utile o la perdita cumulati sono rilevati tra i proventi ed oneri diversi – ovvero fino a quando non si accerti che hanno subito una perdita di valore – nel qual caso, la perdita cumulata è stornata dalla riserva e riclassificata a conto economico tra gli oneri finanziari. I dividendi percepiti nel periodo in cui sono detenute le attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati tra i proventi diversi.

Almeno ad ogni chiusura di bilancio, il Gruppo valuta se la capacità e l'intento di vendere a breve termine le proprie attività finanziarie disponibili per la vendita sia ancora appropriato.

Valutazione del fair value degli strumenti finanziari

Il Gruppo valuta gli strumenti finanziari al fair value ad ogni chiusura di bilancio.

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.

Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:

  • Livello 1 i prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2 Input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività;
  • Livello 3 tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l'attività o per la passività.

La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione.

Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, il Gruppo determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.

Svalutazione di attività finanziarie

La stima delle perdite di valore delle attività finanziarie deve essere effettuata sulla base del modello delle perdite attese (expected credit loss model), secondo un approccio predittivo, utilizzando informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici. Tale modello deve essere applicato a tutte le categorie di attività finanziarie.

Per la svalutazione dei crediti, in particolare, il modello adottato dal Gruppo Gas Plus prevede:

  • l'utilizzo di rating ufficiali (ove presenti), per la determinazione della probabilità di default delle controparti;
  • per la clientela non caratterizzata da specifici rating, l'implementazione di un approccio semplificato basato su cluster che ripartiscono la clientela in funzione dei rischi della specifica Business Unit;
  • l'identificazione della capacità di recupero in caso di default della controparte sulla base delle esperienze pregresse, delle differenti modalità di recupero dei crediti attivabili e della posizione netta insoluta, considerando eventuali debiti commerciali nei confronti delle stesse controparti.

Cancellazione di attività finanziarie

Un'attività finanziaria (o ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parti di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata quando:

  • i diritti a ricevere i flussi finanziari dell'attività sono estinti;
  • il Gruppo ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (i) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (ii) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività e non abbia né trasferito, né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività viene rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, il Gruppo riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza del Gruppo.

Perdita di valore di attività finanziarie

Il Gruppo valuta ad ogni data di bilancio se un'attività finanziaria, o gruppo di attività finanziarie presentano indicatori di perdita di valore. Esiste una perdita di valore quando dopo la rilevazione iniziale sono intervenuti uno o più eventi (quando interviene "un evento di perdita") che hanno un impatto sui flussi di cassa futuri stimati dell'attività finanziaria o del gruppo di attività finanziarie, impatto che può essere attendibilmente stimato. Le evidenze di perdita di valore possono derivare da indicazioni che i debitori evidenzino difficoltà finanziarie, incapacità di far fronte alle obbligazioni, incapacità o ritardi nella corresponsione di interessi o di importanti pagamenti, probabilità di essere sottoposti a procedure concorsuali o altre forme di ristrutturazione finanziaria, e da dati osservabili che indichino un decremento misurabile nei flussi di cassa futuri stimati, quali cambiamenti in contesti o nella condizioni economiche che si correlano a crisi finanziaria.

Attività finanziarie iscritte al costo ammortizzato

Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato il Gruppo ha anzitutto valutato individualmente se sussistessero obiettive evidenze di perdita di valore per ogni attività finanziaria che sia individualmente significativa, o collettivamente per le attività finanziarie che non siano significative individualmente. Se il Gruppo determina che non sussistono evidenze di perdita di valore per un'attività finanziaria valutata singolarmente, significativa o meno, include l'attività in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche di rischio di credito simili e le valuta collettivamente ai fini della verifica della svalutazione. Le attività che sono valutate individualmente per la svalutazione e per i quali è rilevata, o continua ad essere rilevata, una perdita di valore non sono incluse in una valutazione collettiva per la perdita di valore.

L'ammontare di qualunque perdita di valore identificata è misurato dalla differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati (escluse le perdite di credito attese in futuro che non sono ancora avvenute). Il valore attuale dei flussi di cassa è scontato al tasso di interesse effettivo originario dell'attività finanziaria.

Il valore contabile dell'attività viene ridotto mediante l'utilizzo di un fondo svalutazione e l'importo della perdita verrà rilevato a conto economico. Gli interessi attivi continuano ad essere stimati sul valore contabile ridotto e sono accantonati applicando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della valutazione della perdita di valore. I finanziamenti e i relativi fondi sono stornati quando non vi è una realistica prospettiva di un futuro recupero e tutte le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite al Gruppo. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo che la svalutazione è stata rilevata, la svalutazione precedentemente rilevata è aumentata o diminuita rettificando il fondo. Se un'attività stornata è successivamente recuperata, il valore recuperato è accreditato a conto economico a riduzione degli oneri finanziari.

Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo

Il Gruppo valuta ad ogni data di riferimento del bilancio se vi è obiettiva evidenza che una attività o un gruppo di attività abbia subito una riduzione di valore.

Nel caso di strumenti rappresentativi di capitale classificati al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo, l'obiettiva evidenza includerebbe una significativa o prolungata riduzione nel fair value dello strumento al di sotto del suo costo. 'Significativo' è valutato rispetto al costo originario dello strumento e 'prolungato' rispetto alla durata del periodo nel quale il fair value è stato al di sotto del costo originario. Il Gruppo considera significativa una riduzione del valore del 30% al di sotto del costo e prolungata una riduzione di valore che permane per un periodo di 24 mesi. Laddove si abbia evidenza della riduzione di valore, la perdita cumulativa – misurata come differenza tra il costo d'acquisto e il fair value attuale, dedotte le perdite per riduzione di valore su quella attività finanziaria rilevate precedentemente nel conto economico – è stornata dalle altre componenti del conto economico complessivo e rilevata a conto economico. Le perdite per riduzione di valore su strumenti rappresentativi di capitale non possono essere ripristinate con effetto rilevato nel conto economico; gli incrementi nel loro fair value successivi alla riduzione di valore sono rilevati direttamente nelle altre componenti del conto economico complessivo.

Nel caso di strumenti di debito classificati come attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo, la svalutazione è valutata basandosi sui medesimi criteri utilizzati per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato. Tuttavia, l'ammontare della svalutazione è dato dalla perdita cumulata, vale a dire la differenza tra il costo ammortizzato e il fair value attuale, meno eventuali perdite di valore sull'investimento precedentemente rilevate nel conto economico.

Gli interessi attivi futuri continueranno ad essere stimati sulla base del ridotto valore contabile dell'attività e sono stimati utilizzando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della determinazione della svalutazione. Gli interessi attivi sono rilevati tra i proventi finanziari. Se, in un esercizio successivo, il fair value dello strumento di debito aumenta e l'incremento può essere obiettivamente correlato ad un evento intervenuto dopo la svalutazione che era stata rilevata nel conto economico, tale svalutazione è rettificata sempre attraverso il conto economico.

Rimanenze di magazzino

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione, determinato con il metodo del costo medio ponderato, ed il valore netto di realizzo rappresentato dall'ammontare che l'impresa si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività ovvero, relativamente ai volumi sui quali insistono contratti di cessione già stipulati, dal prezzo di vendita già pattuito.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono iscritte al valore nominale e comprendono il denaro in cassa e i depositi a vista e a breve termine, con scadenza originaria prevista non oltre i tre mesi.

Gli scoperti di conto corrente sono classificati tra le passività correnti.

Patrimonio netto

Capitale sociale

Le azioni ordinarie sono iscritte come capitale sociale e il loro valore corrisponde al valore nominale.

Riserva di traduzione cambio

Costituisce la posta del patrimonio netto consolidato che rettifica le differenze derivanti dalla conversione in Euro dei bilanci delle società controllate con valuta diversa da quella usata dalla Capogruppo.

Distribuzione di dividendi

La Società capogruppo rileva una passività a fronte della distribuzione ai suoi azionisti di disponibilità liquide quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della Società. In base al diritto societario vigente in Europa, una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente a riduzione del patrimonio netto.

Utili (Perdite) a nuovo

Accoglie tutti i risultati cumulati al netto dei dividendi pagati agli azionisti. La riserva accoglie anche i trasferimenti derivanti da altre riserve di patrimonio nel momento in cui queste si liberano da eventuali vincoli a cui sono sottoposti.

La riserva accoglie anche l'effetto cumulativo dei cambiamenti nei principi contabili o di eventuali correzioni di errori che vengano contabilizzati secondo quanto previsto nello IAS 8.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono classificate a diretta diminuzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i proventi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto, senza dare origine a nessun profitto o perdita nel conto economico.

Benefici per i dipendenti

Recependo quanto previsto dallo IAS 19, i benefici a dipendenti da erogare successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro e gli altri benefici a lungo termine (ivi compreso il Trattamento Fine Rapporto vigente in Italia) vengono sottoposti a valutazione di natura attuariale che devono considerare una serie di variabili (quali la mortalità, la previsione di future variazioni retributive, il tasso di inflazione previsto, ecc.).

Seguendo tale metodologia la passività iscritta in bilancio risulta essere rappresentativa del valore attuale dell'obbligazione, al netto di ogni eventuale attività a servizio dei piani.

Per i piani a benefici definiti (quali il TFR), la passività viene calcolata annualmente da attuari indipendenti utilizzando il metodo della proiezione dell'unità di credito (Projected Unit Credit Method), effettuando le valutazioni attuariali alla fine di ogni esercizio.

I risultati di tali valutazioni sono così classificati dal Gruppo:

  • il costo del servizio è iscritto a conto economico quale costo per prestazione di lavoro corrente o passato;
  • gli interessi sono iscritti a conto economico tra gli oneri finanziari;
  • le variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni finanziarie, demografiche o da aggiustamenti correlati all'esperienza sono iscritte come altre componenti nel conto economico complessivo.

A seguito della riforma previdenziale introdotta dalla legge finanziaria 2008, per le società del Gruppo con un numero di dipendenti superiore alle 50 unità, le quote maturande di TFR costituiscono un piano a contributi definiti e solo l'obbligazione maturata al 31 dicembre 2006 continua ad essere trattata contabilmente come un piano a benefici definiti, con la conseguente necessità di effettuare i conteggi attuariali escludendo tuttavia la componente relativa agli incrementi salariali futuri.

Allo stesso modo, i contributi consistenti nelle quote di TFR pagate ai fondi previdenziali integrativi sono esclusi dai conteggi attuariali e contabilizzati tra i costi del personale per competenza nel conto economico.

Fondi

I fondi riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura del periodo di riferimento sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando si è in presenza di una obbligazione attuale (legale o implicita) che deriva da un evento passato, qualora sia probabile un esborso di risorse per soddisfare l'obbligazione e possa essere effettuata una stima attendibile sull'ammontare dell'obbligazione.

Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura del periodo. Se l'effetto di attualizzazione è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi ad un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo. Quando viene effettuata l'attualizzazione, l'incremento del fondo dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

Il fondo di smantellamento e ripristino siti accoglie la stima dei costi che il Gruppo dovrà sostenere al termine dell'attività di produzione degli idrocarburi o della durata della concessione per la chiusura mineraria dei pozzi, la rimozione delle strutture e il ripristino dei siti. I costi di smantellamento sono stanziati in base al valore attuale dei costi attesi per regolare l'obbligazione, utilizzando flussi di cassa stimati e un tasso di attualizzazione ante-imposte che riflettono i rischi specifici connessi alla passività di smantellamento e comportano un corrispondente incremento del costo della voce dell'attivo cui si riferiscono. L'effetto dell'adeguamento della passività attualizzata è imputato nel conto economico come onere finanziario. La stima dei costi futuri di smantellamento e bonifica è rivista annualmente. Le variazioni delle stime dei costi futuri o del tasso di sconto applicato sono portate a incremento o diminuzione del costo dell'attività, nei limiti dei relativi valori di iscrizione. L'eventuale eccedenza è rilevata direttamente a conto economico, a riduzione degli ammortamenti iscritti nell'anno.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie che ricadono nel campo di applicazione dello IFRS 9 sono classificate come: 1) passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico; 2) mutui e finanziamenti. Il Gruppo determina la classificazione delle proprie passività finanziarie al momento della rilevazione iniziale.

Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value a cui si aggiungono, nel caso di mutui e finanziamenti, i costi di transazione che sono direttamente attribuibili.

Le passività finanziarie del Gruppo comprendono debiti commerciali e altri debiti, scoperti di conto corrente, mutui e finanziamenti, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.

Passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico

Le passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni imputate a conto economico.

Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle acquisite ai fini di vendita nel breve termine. Questa categoria include gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dal Gruppo che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura come definita dallo IFRS 9. I derivati impliciti scorporati sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione a meno che non siano designati come strumenti di copertura efficaci.

Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati a conto economico.

Le passività finanziarie sono designate al fair value nel conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IFRS 9 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, il Gruppo non ha designato passività finanziarie al fair value con variazioni imputate nel conto economico.

Mutui e finanziamenti

Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzate nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso d'interesse effettivo. L'ammortamento al tasso d'interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel conto economico. Gli oneri accessori

pagati per l'accensione di finanziamenti relativi a diritto di utilizzo di disponibilità finanziarie sono capitalizzati e ammortizzati per la durata del finanziamento.

Nel caso di rinegoziazione di un contratto di finanziamento, le modalità di imputazione a conto economico degli oneri correlati alle relative passività finanziarie deve essere rivista.

Garanzie finanziarie passive

Le garanzie finanziarie passive emesse dal Gruppo sono quei contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di una perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. I contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, dedotti gli ammortamenti cumulati.

Debiti commerciali

I debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali e contrattuali, non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale.

Cancellazione di passività finanziarie

Una passività finanziaria è cancellata dal bilancio quando l'obbligo sottostante la passività è estinto, o annullato o adempiuto. Nei casi in cui una passività finanziaria esistente è sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività finanziaria esistente vengono sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattata come una cancellazione contabile della passività originale e la rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a conto economico di eventuali differenze tra valori contabili.

Compensazione di strumenti finanziari

Un'attività ed una passività finanziaria possono essere compensate ed il saldo netto esposto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria se esiste un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.

Strumenti finanziari derivati e hedge accounting

Rilevazione iniziale e valutazione successiva

Il Gruppo utilizza strumenti finanziari derivati quali swap su tassi di interesse e sui prezzi di vendita delle commodity per coprire rispettivamente i rischi di tasso di interesse e i rischi di prezzo delle commodity. Tali strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il contratto derivato è sottoscritto e, successivamente, sono valutati nuovamente al fair value. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo.

Il fair value degli strumenti derivati è classificato tra le attività/passività non correnti quando la scadenza della posta oggetto di copertura è superiore a 12 mesi e tra le attività/passività correnti quando la scadenza della posta oggetto di copertura è compresa nei 12 mesi.

Eventuali utili o perdite derivanti dalle variazioni di fair value dei derivati sono rilevate direttamente nel conto economico, fatta eccezione per la parte efficace delle coperture dei flussi di cassa, che è rilevata nel conto economico complessivo e successivamente riclassificata nel conto economico, quando lo strumento di copertura influenza il risultato d'esercizio.

Ai fini dell'hedge accounting, le coperture sono classificate come:

  • coperture del fair value, se sono a fronte del rischio di variazione del fair value dell'attività o passività sottostante o a fronte di un impegno irrevocabile non rilevato;
  • coperture di flussi di cassa, se sono a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa attribuibile a un particolare rischio associato a un'attività o passività rilevata o a un'operazione programmata altamente probabile o a un rischio di valuta legato a un impegno irrevocabile non rilevato;
  • coperture di un investimento netto in una gestione estera.

All'avvio di un'operazione di copertura, il Gruppo designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita. La documentazione include l'identificazione dello strumento di copertura, dell'elemento o operazione oggetto di copertura, della natura del rischio e delle modalità con cui l'impresa intende valutare l'efficacia della copertura nel compensare l'esposizione alle variazioni del fair value dell'elemento coperto o dei flussi di cassa riconducibili al rischio coperto. Ci si attende che queste coperture siano altamente efficaci nel compensare l'esposizione dell'elemento coperto rispetto a variazioni del fair value o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto e vengono valutate su base continuativa, per determinare se tali coperture si siano effettivamente dimostrate altamente efficaci negli esercizi per i quali sono state designate come operazioni di copertura.

Ad oggi, il Gruppo utilizza solo strumenti derivati di copertura classificabili nella categoria delle coperture di flussi di cassa.

Coperture dei flussi di cassa

La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel conto economico complessivo e nel patrimonio netto nella riserva di cash flow hedge, mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel conto economico.

Per i contratti derivati su commodity, la parte non efficace dei contratti è rilevata a rettifica dei ricavi delle vendite o dei costi per acquisto di materie prime. Per i contratti derivati su tassi di interesse, la parte non efficace dei contratti è rilevata tra gli oneri finanziari.

Gli importi riconosciuti nel conto economico complessivo sono trasferiti nel conto economico nel periodo in cui l'operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio quando viene rilevato l'onere o provento sullo strumento coperto o quando si verifica una vendita prevista. Quando l'elemento oggetto di copertura è il costo di un'attività o passività non finanziaria, gli importi riconosciuti nel conto economico complessivo sono trasferiti al valore contabile iniziale dell'attività o passività non finanziaria.

Se si ritiene che l'operazione prevista o l'impegno stabilito non si verifichi più, gli utili o le perdite accumulati, già rilevati nella riserva di cash flow hedge, sono trasferiti nel conto economico. Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione, o se viene revocata la sua designazione di strumento di copertura, gli importi precedentemente rilevati nella riserva di cash flow hedge restano lì iscritti fino a quando l'operazione prevista o l'impegno stabilito impattano il conto economico.

Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.

Attività destinate alla vendita e passività direttamente associate

Le attività non correnti classificate come possedute per la vendita sono valutate al minore tra valore contabile ed il loro fair value al netto dei costi di vendita. Le attività non correnti sono classificate come possedute per la vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita anziché tramite il loro uso continuativo. Si considera rispettata tale condizione solo quando la vendita è altamente probabile e l'attività è disponibile per una vendita immediata nelle sue attuali condizioni. La Direzione aziendale deve essersi impegnata alla vendita, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione.

Nella situazione patrimoniale finanziaria, le attività destinate alla vendita e le passività direttamente associate ad esse sono rappresentate in specifiche voci dell'attivo e del passivo. Immobili, impianti e macchinari e attività immateriali una volta classificati come posseduti per la vendita non sono più ammortizzati.

Nel prospetto di conto economico, gli utili e le perdite delle attività destinate alla vendita sono rappresentati separatamente dagli utili e dalle perdite delle attività operative, sotto la linea dell'utile dopo le imposte.

Al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018, la Direzione aziendale non ritiene che vi siano delle attività non correnti da classificare come possedute per la vendita.

Ricavi e costi

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti dal Gruppo e il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile, indipendentemente dalla data di incasso. I ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o da ricevere, tenuto conto dei termini di pagamento contrattualmente definiti. Il Gruppo ha concluso che sta operando in conto proprio in tutti i contratti di vendita in quanto è il debitore primario, ha la discrezionalità sulla politica dei prezzi (salvo che nei mercati tutelati) ed è inoltre esposto al rischio di magazzino e di credito.

I seguenti specifici criteri di rilevazione dei ricavi devono essere rispettati prima dell'imputazione a conto economico:

  • I ricavi per vendita e trasporto di gas sono rilevati al momento dell'erogazione della fornitura o del servizio, ancorché non fatturati, e sono determinati integrando con opportune stime quelli rilevati in base a prefissati calendari di lettura.
  • I ricavi derivanti dalla vendita di gas naturale prodotti in campi in cui il Gruppo detiene un interesse congiuntamente con altri produttori sono iscritti in proporzione alla quantità prodotta di spettanza (entitlement method).
  • I contributi di allacciamento versati dagli utenti vengono rilevati a conto economico, al momento del loro incasso alla voce "Altri ricavi e proventi".
  • I contributi versati dagli utenti a fronte di estensione della rete di gas vengono contabilizzati, in deduzione del costo sostenuto dal Gruppo per l'estensione della rete e vengono riconosciuti a conto economico in relazione alla durata degli investimenti, a diretta riduzione dell'ammortamento economico-tecnico degli impianti.
  • I ricavi ed i costi connessi al ritiro di quantità inferiori o superiori rispetto alle quote di spettanza sono valorizzate ai prezzi previsti dal relativo contratto di acquisto o di vendita.
  • Gli stanziamenti di ricavi relativi a servizi sono rilevati per il corrispettivo maturato, sempreché sia possibile determinarne attendibilmente lo stadio di completamento e non sussistano incertezze di rilievo sull'ammontare e sull'esistenza del ricavo e dei relativi costi.
  • I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte direttamente connesse.

Il principio IFRS 15 stabilisce un modello di riconoscimento dei ricavi, che si applica a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS.

I passaggi fondamentali per la rilevazione dei ricavi secondo questo modello sono:

  • identificazione del contratto con il cliente;
  • identificazione delle performance obligations del contratto;
  • determinazione del prezzo della transazione;
  • allocazione del prezzo della transazione alle performance obligations contenute nel contratto;
  • rilevazione del ricavo quando ciascuna performance obligation risulta realizzata.

I costi rilevati a conto economico sono relativi a beni o servizi acquistati o consumati nell'esercizio oppure sono rilevati per ripartizione sistematica, ovvero imputati a conto economico integralmente quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.

Contributi

I contributi pubblici sono rilevati quando sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e tutte le condizioni ad essi riferite risultano soddisfatte. Quando i contributi in conto esercizio sono correlati a componenti di costo, sono rilevati in deduzione dei costi a cui si riferiscono. Nel caso in cui il contributo sia correlato a un'attività, il fair value viene iscritto a riduzione del valore dell'attività a cui si riferisce, con conseguente riduzione delle quote di ammortamento.

Laddove il Gruppo riceva un contributo non monetario, l'attività e il relativo contributo sono rilevati al valore nominale e rilasciati nel conto economico in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento.

Dividendi

I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento, che in genere corrisponde al momento in cui l'assemblea degli azionisti ne approva la distribuzione. I dividendi da società iscritte tra le altre attività non correnti sono classificati nel conto economico tra i proventi diversi di gestione, essendo afferenti partecipazioni del settore in cui opera il gruppo che costituiscono investimento durevole. I dividendi da altre società detenute a mero scopo di investimento finanziario sono classificati tra i proventi finanziari.

I dividendi deliberati sono riconosciuti come debito verso i soci al momento della delibera di distribuzione.

Proventi ed oneri finanziari

Su tutti gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività finanziarie fruttifere classificate come disponibili per la vendita, sono rilevati come proventi finanziari gli interessi attivi rilevati utilizzando il tasso d'interesse effettivo, che è il tasso che precisamente attualizza i flussi finanziari futuri stimati in base alla vita attesa dello strumento finanziario, rispetto al valore netto contabile dell'attività o passività finanziaria.

Gli oneri finanziari si rilevano a conto economico secondo il criterio della competenza temporale e sono iscritti per l'importo dell'interesse effettivo.

Gli oneri finanziari, qualora siano direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo di tempo abbastanza lungo prima di essere disponibile all'uso, sono capitalizzati in quanto parte del costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati come costo di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri

finanziari sono gli interessi e gli altri costi che un'entità sostiene in relazione all'ottenimento di finanziamenti.

Imposte correnti e differite sul reddito

Imposte correnti

Le imposte correnti attive e passive sono basate sul risultato imponibile dell'esercizio delle singole società, tenuto conto delle regole previste dal consolidato fiscale. Il reddito imponibile differisce dal risultato riportato nel conto economico poiché esclude componenti positivi e negativi che saranno tassabili o deducibili in altri esercizi e esclude inoltre voci che non saranno mai tassabili o deducibili. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove il Gruppo opera e genera il proprio reddito imponibile.

Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio netto sono rilevate anch'esse a patrimonio netto e non nel conto economico. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali sono soggette a interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.

Imposte differite

Le imposte differite sono calcolate usando il cosiddetto liability method alle differenze temporanee risultanti alla data di bilancio fra i valori fiscali presi a riferimento per le attività e passività ed i corrispondenti valori di bilancio.

Le imposte differite passive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee tassabili, ad eccezione dei casi in cui:

  • le differenze temporanee derivino dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non è una aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non comporti effetti né sul risultato di bilancio né sul risultato fiscale;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, il rigiro delle differenze temporanee può essere controllato ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui:

  • le differenze temporanee deducibili derivino dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non è un'aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio né sul risultato fiscale;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che le differenze temporanee deducibili si riverseranno nell'immediato futuro e che vi siano sufficienti imponibili fiscali a fronte dei quali le differenze temporanee possano essere recuperate.

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di chiusura del bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte

differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui è diventato probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.

Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che ci si attende saranno applicate all'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.

Le imposte differite relative a elementi non rilevati direttamente a conto economico sono anch'esse rilevate nel patrimonio netto o nel conto economico complessivo, coerentemente con l'elemento cui si riferiscono.

Le imposte differite attive e passive vengono compensate, qualora esista un diritto legale a compensare le attività per imposte correnti con le passività per imposte correnti e le imposte differite facciano riferimento allo stesso soggetto contribuente ed alla stessa autorità fiscale.

Imposte indirette

I costi, i ricavi, le attività e le passività sono rilevati al netto delle imposte indirette, quali l'imposta sul valore aggiunto, con le seguenti eccezioni:

  • l'imposta applicata all'acquisto di beni o servizi è indetraibile; in tal caso essa è rilevata come parte del costo di acquisto dell'attività o parte del costo rilevato nel conto economico;
  • i crediti e i debiti commerciali includono l'imposta indiretta applicabile.

L'ammontare netto delle imposte indirette sulle vendite che possono essere recuperate da o pagate all'Erario è incluso a bilancio nella voce altri crediti o altri debiti a seconda del segno del saldo.

Utile/perdita per azione

L'utile/perdita per azione è calcolato dividendo l'utile/perdita netto/a del periodo attribuibile agli azionisti ordinari della Società capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo.

L'utile/perdita per azione diluito è calcolato dividendo l'utile/perdita netto/a del periodo attribuibile agli azionisti ordinari della Società capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie e quelle potenziali in circolazione durante il periodo. Un'azione potenziale è uno strumento finanziario o altro contratto che possa attribuire al suo possessore il diritto di ottenere azioni ordinarie.

Informativa per settore

Un settore di attività è un gruppo di attività e operazioni dedicate alla produzione di beni e servizi, soggetto a rischi e rendimenti diversi da quelli di altri settori di attività.

Un settore geografico è un gruppo di attività e operazioni dedicate alla produzione di beni e servizi in un particolare mercato geografico, soggetto a rischi e rendimenti diversi da quelli di altri settori geografici.

Principi contabili ed interpretazioni adottati nell'esercizio e di efficacia successiva al 31 dicembre 2019

I principi contabili adottati per la redazione del presente bilancio consolidato sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del bilancio consolidato dell'esercizio precedente, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi principi, modifiche ed interpretazioni in vigore dal 1° gennaio 2019.

In relazione al principio IFRS 16 – Lease, il Gruppo si è avvalso della facoltà di rilevare direttamente al 1° gennaio 2019 gli effetti conseguenti alla prima applicazione del principio, senza effettuare la riesposizione dei dati comparativi degli esercizi precedenti posti a confronto (metodo retrospettivo modificato).

Alla data di prima applicazione, si è proceduto quindi all'iscrizione di un'attività per 4.979 Euro, nella voce Diritti d'uso, quale diritto d'uso (pari al valore attuale dei canoni futuri) e di un debito finanziario di pari importo, suddiviso sulla base delle scadenze contrattuali previste. Il diritto d'uso è oggetto di ammortamento sistematico sulla durata residua del contratto. Il debito finanziario iscritto si riduce nel tempo in quanto una quota del canone di noleggio/affitto pagato è utilizzata a servizio del prestito e la restante quota è contabilizzata come onere finanziario. Il canone di noleggio, quindi, non è più iscritto tra i costi della produzione.

Inoltre, si è provveduto alla riesposizione della quota non ancora ammortizzata dei costi di smantellamento e ripristino siti capitalizzati nella voce Immobili, impianti e macchinari per 6.031 Euro, poiché tali costi si riferiscono ad aree in locazione della B.U. E&P del Gruppo.

In fase di transizione è stata applicata l'esenzione dallo stanziamento delle imposte differite prevista dallo IAS 12 Imposte sul reddito.

Il Gruppo si è avvalso dell'esenzione concessa dall'IFRS 16:5(b) concernente i contratti di lease per i quali l'asset sottostante si configura come low-value asset (vale a dire, i beni sottostanti al contratto di lease non superano 5 Euro, quando nuovi). Per tali contratti l'introduzione dell'IFRS 16 non ha comportato la rilevazione della passività finanziaria del lease e del relativo diritto d'uso, ma i canoni di locazione sono rilevati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti.

Di seguito si riporta la sintesi degli effetti dell'adozione dei nuovi principi sui saldi di apertura al 1° gennaio 2019:

(Importi in migliaia di euro) Pubblicato
31 dicembre 2018
Effetti adozione
Riclassifiche
IFRS 16
Riesposto
1° gennaio 2019
Attività non correnti 464.926 4.979 - 469.905
di cui:
Immobili, impianti e macchinari 108.132 - (6.031) 102.101
Diritti d'uso - 4.979 6.031 11.010
Attività correnti 58.604 - - 58.604
TOTALE ATTIVITA' 523.530 4.979 - 528.509
PATRIMONIO NETTO DI
GRUPPO E DI TERZI 212.962 - - 212.962
Passività non correnti
di cui:
235.044 4.093 - 239.137
Debiti per lease a lungo termine - 4.093 - 4.093
Passività correnti 75.524 886 - 76.410
di cui:
Debiti per lease a breve termine - 865 - 865
Altri debiti 12.235 21 12.256
TOTALE PASSIVITA' 310.568 4.979 - 315.547
TOTALE PATRIMONIO NETTO
E PASSIVITA'
523.530 4.979 - 528.509

Di seguito si riporta la sintesi degli effetti dell'adozione dei nuovi principi sul conto economico dell'esercizio 2019, ai fini di una corretta comparazione dei dati con l'esercizio precedente:

(Importi in migliaia di euro) Ante Adozione Effetti Post Adozione
31 Dicembre 2019 Adozione IFRS 16 31 Dicembre 2019
Ricavi 84.770 - 84.770
Altri ricavi e proventi 8.774 - 8.774
Totale Ricavi 93.544 - 93.544
Costi per materie prime e materiali di consumo (28.125) - (28.125)
Costi per servizi e altri (33.701) (932) (34.633)
Costo del personale (9.938) - (9.938)
(Oneri) e Proventi diversi 2.051 - 2.051
Ammortamenti e svalutazioni (19.265) 910 (18.355)
RISULTATO OPERATIVO 4.566 (22) 4.544
Proventi finanziari 68 - 68
Oneri finanziari (5.596) 80 (5.516)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (962) 58 (904)
Imposte sul reddito 344 (13) 331
RISULTATO DEL PERIODO (618) 45 (573)

Infine, al fine di aiutare nella comprensione degli impatti della prima applicazione del principio, la tabella seguente fornisce una riconciliazione tra gli impegni futuri relativi ai contratti di lease, di cui è stata data informativa alla nota n. 30, Impegni e rischi delle Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2018, e l'impatto derivante dall'adozione dell'IFRS 16 al 1° gennaio 2019:

(Importi in migliaia di euro) 31 dicembre 2018
Impegni per lease operativi al 31 dicembre 2018 3.245
Pagamenti aggiuntivi per i lease al 31 dicembre 2018 2.285
Canoni per short-term and low value lease (esenzione) (200)
Passività finanziaria non attualizzata per i lease al 1°
gennaio 2019 5.331
Effetto di attualizzazione (352)
Passività finanziaria per i lease dovuta alla transizione
IFRS 16 al 1° gennaio 2019 4.979

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2019, senza peraltro avere effetti sul bilancio consolidato:

  • emendamento all'IFRS 9, "Prepayment Features with Negative Compensation";
  • IFRIC 23, "Uncertainty over Income Tax Treatment";
  • emendamento allo IAS 28, "Long Term Interests in Associates and Joint Ventures";
  • emendamento allo IAS 19, "Plant Amendment, Curtailment or Settlement";
  • "Annual Improvements to IFRSs: 2015-2017 Cycle".

Dal 1° gennaio 2019 saranno applicabili i seguenti emendamenti dei principi contabili internazionali:

Emendamenti allo IAS 1 e allo IAS 8 – Definition of Material

Il documento, pubblicato in data 31 ottobre 2018, ha introdotto una modifica nella definizione di "rilevante" contenuta nei principi IAS 1 – Presentation of Financial Statements e IAS 8 – Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors. Tale emendamento ha l'obiettivo di rendere più specifica la definizione di "rilevante" e introdotto il concetto di "obscured information" accanto ai concetti di informazione omessa o errata già presenti nei due principi oggetto di modifica. L'emendamento chiarisce che un'informazione è "obscured" qualora sia stata descritta in modo tale da produrre per i primari lettori di un bilancio un effetto simile a quello che si sarebbe prodotto qualora tale informazione fosse stata omessa o errata.

Le modifiche introdotte sono state omologate in data 29 Novembre 2019 e si applicano a tutte le transazioni successive al 1° gennaio 2020. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.

Emendamento al "References to the Conceptual Framework in IFRS Standards"

Il documento, pubblicato in data 29 marzo 2018, definisce i concetti fondamentali per l'informativa finanziaria e guida il Consiglio nello sviluppo degli standard IFRS. Il documento aiuta a garantire che gli Standard siano concettualmente coerenti e che transazioni simili siano trattate allo stesso modo, in modo da fornire informazioni utili a investitori, finanziatori e altri creditori.

L'emendamento è efficace per i periodi che iniziano il 1° gennaio 2020 o successivamente, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Emendamento a IFRS 9, IAS 39 e IFRS 7 - Interest Rate Benchmark Reform

Il documento, pubblicato in data 26 settembre 2019, modifica l'IFRS 9 - Financial Instruments e lo IAS 39 - Financial Instruments: Recognition and Measurement oltre che l'IFRS 7 - Financial Instruments: Disclosures. In particolare, l'emendamento modifica alcuni dei requisiti richiesti per l'applicazione dell'hedge accounting, prevedendo deroghe temporanee agli stessi, al fine di mitigare l'impatto derivante dall'incertezza della riforma dell'IBOR (tuttora in corso) sui flussi di cassa futuri nel periodo precedente il suo completamento. L'emendamento impone inoltre alle società di fornire in bilancio ulteriori informazioni in merito alle loro relazioni di copertura che sono direttamente interessate dalle incertezze generate dalla riforma e a cui applicano le suddette deroghe.

Le modifiche entrano in vigore dal 1° gennaio 2020, ma le società possono scegliere l'applicazione anticipata. Considerato che tale emendamento sarà applicato a partire dal 1° gennaio 2020, gli eventuali effetti saranno rilevati nei bilanci consolidati chiusi successivamente a tale data.

Al 31 dicembre 2019, il Gruppo non ha adottato anticipatamente nuovi principi, interpretazioni o modifiche che sono stati emessi ma non ancora in vigore.

Alla data di riferimento del presente bilancio consolidato, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione dei seguenti principi ed emendamenti:

  • emendamento all'IFRS 3, "Definition of a business";
  • principio IFRS 17, "Insurance Contracts";
  • emendamento allo IFRS 10 e allo IAS 28, "Sales or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture";
  • principio IFRS 14, "Regulatory Deferral Accounts".

Il Gruppo sta analizzando i principi e gli emendamenti indicati non ancora omologati e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.

5. Aggregazioni aziendali

Acquisizione di Rete Gas Fidenza S.r.l.

In data 26 marzo 2019, la società controllata GP Infrastrutture S.r.l., a seguito all'aggiudicazione della procedura selettiva emessa dal Comune di Fidenza (PR) per la cessione dell'intera partecipazione detenuta dallo stesso Comune in Rete Gas Fidenza S.r.l., ha stipulato l'atto di compravendita per l'acquisizione della suddetta società che è attiva nel servizio di distribuzione gas nel territorio del Comune di Fidenza (PR) e gestisce circa 12.500 PdR, con oltre 200 km di condutture.

Il corrispettivo dell'operazione, comprensivo di aggiustamenti prezzo per gli investimenti ed il risultato dell'esercizio 2018, è stato pari a complessivi 14,1 milioni di Euro. In data 28 dicembre 2018, in sede di stipula del contratto preliminare, GP Infrastrutture S.r.l. ha versato, a titolo di acconto, 1,8 milioni di Euro utilizzando le disponibilità generate dalla propria attività. In data 26 marzo 2019, è stato versato il rimanente importo pari a 12,3 milioni di Euro e rimborsato integralmente il mutuo gravante sugli immobili di proprietà della società acquisita per 1,9 milioni di Euro, grazie anche all'erogazione di una linea di credito a breve termine, sottoscritta dalla stessa GP Infrastrutture S.r.l. a tale scopo.

L'allocazione del costo dell'acquisizione ai fair values delle attività e passività acquisite nonché delle passività potenziali assunte, richiesto dall'IFRS 3 - Aggregazioni di imprese, è effettuato provvisoriamente come riportato nella seguente tabella:

Gruppo Gas Plus

Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione

(Valori in migliaia di Euro) Valori storici Valori correnti
provvisori
Immobilizzazioni immateriali 10.532 10.532
Avviamento - 3.787
Immobilizzazioni materiali 2.226 2.226
Imposte anticipate 54 54
Totale Attivo non corrente 12.812 16.598
Capitale circolante netto (611) (611)
Disponibilità liquide 237 237
Totale Attivo corrente (375) (375)
TFR 140 140
Fondi 130 130
Debiti finanziari 1.860 1.860
Totale Passività non correnti 2.130 2.130
Valore dell'acquisizione 10.307 14.094

Il conto economico consolidato recepisce i costi ed i ricavi di Rete Gas Fidenza S.r.l. a partire dalla data di acquisizione (26 marzo 2019). In dettaglio, i ricavi dalla data del 26 marzo 2019 alla chiusura dell'esercizio sono pari a 1.547 Euro, l'EBITDA è pari a 552 Euro ed il risultato netto è pari a 73 Euro.

6. Utilizzo di stime

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione l'effettuazione di valutazioni discrezionali e stime contabili che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa di bilancio. I risultati consuntivi potrebbero differire da tali stime. Le stime e le ipotesi sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflesse immediatamente a conto economico.

A tal proposito, si segnala che le stime effettuate al 31 dicembre 2019 non riflettono le conseguenze dell'acuirsi delle possibili evoluzioni legate all'attuale scenario nazionale e internazionale caratterizzato dalla diffusione del COVID-19 e dalle conseguenti misure restrittive per il suo contenimento, poste in essere da parte delle autorità pubbliche dei Paesi interessati. Tali circostanze, emerse nei primi mesi del 2020, pur configurandosi come un evento successivo che non richiede la correzione del bilancio ai sensi dello IAS 10, sono straordinarie per natura ed estensione e potranno comportare ripercussioni, dirette e indirette, sulle attività economiche, creando un contesto di generale incertezza, le cui evoluzioni e i relativi effetti non risultano allo stato attuale prevedibili. Gli effetti di tale evento dipenderanno anche dalla tempestività con cui saranno definite da parte delle istituzioni governative misure monetarie e fiscali a sostegno dei settori e degli operatori più esposti.

Qui di seguito sono presentate le ipotesi riguardanti il futuro e le stime effettuate alla data di chiusura del bilancio, che potrebbero produrre, in futuro, rettifiche significative ai valori di bilancio delle attività e passività, dei costi e dei ricavi.

Ricavi e rimanenze

La determinazione dei ricavi di competenza a fine anno si basa su stime di consumo del gas da parte degli utenti valorizzate alle tariffe unitarie vigenti alla data di redazione del bilancio. Queste stime sono influenzate dall'ultima data di lettura effettiva.

Attività mineraria

Le riserve di idrocarburi indicano i volumi stimati di greggio, gas naturale e condensati che si prevede possano essere commercialmente recuperati da giacimenti noti a partire da una certa data in avanti, nelle condizioni economiche e tecniche esistenti e con la normativa di legge vigente.

La valutazione delle riserve di idrocarburi si basa su metodi di tipo ingegneristico che hanno un margine intrinseco di aleatorietà.

Le riserve certe rappresentano le quantità stimate delle riserve di idrocarburi che sulla base dei dati geologici e di ingegneria potranno con ragionevole certezza essere estratte negli anni futuri nelle condizioni tecniche ed economiche esistenti al momento della stima. Ragionevole certezza significa che è molto più probabile che le quantità di idrocarburi siano recuperate piuttosto che non lo siano. Il relativo progetto di sviluppo deve essere iniziato oppure l'operatore deve essere ragionevolmente certo che inizierà entro un tempo ragionevole.

Le riserve probabili rappresentano le quantità stimate addizionali delle riserve di idrocarburi che hanno minore certezza di essere recuperate rispetto alle riserve certe, ma che insieme alle riserve certe hanno la stessa probabilità di essere recuperate o non esserlo.

Nonostante esistano autorevoli linee guida sui criteri ingegneristici e geologici che devono essere rispettati affinché le riserve possano essere classificate come certe o probabili, l'accuratezza delle stime delle riserve dipende dalla quantità delle informazioni disponibili e dall'interpretazione e dal giudizio che di queste dà la direzione aziendale. La produzione di idrocarburi effettivamente estratta dai pozzi e le analisi di giacimento successive possono comportare delle revisioni significative in aumento o diminuzione. Anche i cambiamenti dei prezzi degli idrocarburi possono avere un effetto sul valore delle riserve certe rispetto alla stima iniziale. Conseguentemente la stima delle riserve potrebbe differire in maniera significativa rispetto alle quantità di idrocarburi che saranno effettivamente estratte. Le stime dei volumi delle riserve sono state elaborate secondo le risultanze rinvenienti dalla perizia di un primario esperto indipendente.

Le stime delle riserve sono utilizzate nella determinazione degli ammortamenti e delle eventuali svalutazioni delle immobilizzazioni materiali e immateriali della Business Unit E&P, inclusi i costi capitalizzati di smantellamento e ripristino siti. I tassi di ammortamento delle attività di estrazione di idrocarburi in base al metodo delle unità di prodotto sono definiti rapportando la quantità estratta nel periodo alla quantità di riserve estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio. Assumendo la costanza delle altre variabili, un aumento delle riserve certe stimato per singolo giacimento riduce la quota di ammortamento a carico del periodo e viceversa. Le stime delle riserve sono utilizzate anche nel calcolo dei flussi di cassa futuri delle attività di estrazione di idrocarburi che rappresentano un elemento fondamentale per verificare, ove ne ricorrano i presupposti, il valore recuperabile delle attività minerarie e determinare l'ammontare dell'eventuale svalutazione.

Perdita di valore di attività non finanziarie

A tal proposito si rimanda a quanto riportato nella sezione Perdita di valore di attività non finanziarie riportata all'interno del paragrafo relativo ai Criteri di valutazione.

Smantellamento e ripristino di siti

Gli obblighi derivanti dallo smantellamento e ripristino delle attività materiali e di relativo ripristino ambientale comportano la rilevazione di significative passività. Tali passività riflettono la stima dei costi che il Gruppo dovrà sostenere per tali obblighi in conformità alle obbligazioni legali o implicite del settore di riferimento. La valutazione delle passività connesse ai costi futuri

di smantellamento e di ripristino è un processo complesso basato su ipotesi e criteri tecnici e metodologici validati da esperti indipendenti oltre che su valutazioni finanziarie che richiedono il giudizio e l'apprezzamento della direzione aziendale nella valutazione delle passività da sostenere e della tempistica di effettuazione di tali interventi.

I costi di smantellamento e ripristino siti sono influenzati dalla complessità tecnologica e dalle specifiche tematiche ambientali del settore. Spesso tali obblighi non sono compiutamente normati da leggi, regolamenti amministrativi o clausole contrattuali e risentono del costante aggiornamento delle tecniche, e dei relativi costi, di smantellamento e ripristino, nonché dell'evoluzione della sensibilità politica e pubblica in materia di salute e tutela ambientale.

Il fondo smantellamento e ripristino siti è calcolato sulla base di stime interne, che includono assunzioni basate sull'attuale situazione economica e ritenute ragionevoli per la finalità di stimare la passività futura. Periodicamente, la stima del fondo rischi è rivista per riflettere variazioni significative nelle assunzioni, quali le tempistiche stimate delle attività da eseguire e le relative stime dei costi da sostenere nonché dei tassi di attualizzazione adottati. Tuttavia, i costi di smantellamento e ripristino siti che saranno effettivamente sostenuti dipenderanno da prezzi di mercato e condizioni di mercato futuri. Inoltre la tempistica delle attività di smantellamento e ripristino siti dipenderà dal momento in cui i campi di produzione non saranno più economicamente produttivi, condizione che a sua volta riflette l'entità delle riserve di idrocarburi economicamente estraibili e i relativi profili di produzione dei siti.

Passività ambientali

Così come le altre società operanti nel settore, il Gruppo Gas Plus è soggetto a numerose leggi e regolamenti per la tutela dell'ambiente a livello comunitario, nazionale, regionale e locale. I costi relativi alle passività ambientali sono accantonati allorché sia probabile l'esistenza di una passività onerosa ed il suo ammontare possa essere stimato attendibilmente.

Gas Plus attualmente non ritiene che vi saranno effetti negativi particolarmente significativi sul bilancio dovuti al mancato rispetto della normativa ambientale, tuttavia non può essere escluso con certezza che Gas Plus possa incorrere in ulteriori costi o passività anche di proporzioni rilevanti perché, allo stato attuale delle conoscenze, è impossibile prevedere gli effetti dei futuri sviluppi tenendo conto dei seguenti aspetti:

  • la possibilità che emergano delle contaminazioni;
  • gli eventuali effetti di nuove leggi e regolamenti per la tutela dell'ambiente;
  • gli effetti di eventuali innovazioni tecnologiche per il risanamento ambientale;
  • la possibilità di controversie e la difficoltà di determinare le eventuali conseguenze, anche in relazione alla responsabilità di altri soggetti e ai possibili indennizzi.

Fair value degli strumenti finanziari

Quando il fair value di un'attività o passività finanziaria rilevata nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria non può essere derivato da un mercato attivo, viene determinato utilizzando diverse tecniche di valutazione, incluso il modello dei flussi di cassa attualizzati. Gli input inseriti in questo modello sono rilevati dai mercati osservabili, ove possibile, ma qualora non sia possibile, è richiesto un certo grado di stima per definire i fair values. Le stime includono considerazioni su variabili quali il rischio di liquidità, il rischio di credito e volatilità. I cambiamenti nelle assunzioni su questi elementi potrebbero avere un impatto sul fair value dello strumento finanziario rilevato.

Durata e valore residuo degli impianti di distribuzione di gas naturale in regime di concessione L'attività di distribuzione del gas naturale è svolta in regime di concessione, tramite affidamento del servizio da parte degli Enti pubblici locali. Relativamente alla durata delle concessioni, il D.Lgs. 164/00 ha stabilito il termine "ope legis" degli affidamenti entro il 31 dicembre 2012.

Con l'art. 46-bis del D.L. 159/07, il Legislatore ha istituito, in sostituzione delle gare d'ambito per singolo Comune, le gare per ambiti territoriali minimi (ATEM), delegando al Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE) i decreti attuativi. In applicazione alla delega ricevuta, il MISE ha approvato nel corso del 2011 i decreti con la definizione degli ambiti di gara (n. 177) nonché la loro formulazione con l'elenco dei Comuni appartenenti a ciascun ambito. In aggiunta e in completamento del quadro normativo il MISE ha approvato il Decreto Occupazione e il Decreto Criteri contenente le regole comuni per lo svolgimento delle gare d'ambito, nonché lo scadenziario delle stesse (previsto in 42 mesi e successivamente più volte prorogato).

Con il Decreto Legislativo 93/2011, le gare per l'affidamento del servizio di distribuzione gas sono ammesse solo per Ambito Territoriale; pertanto, nelle more della definizione degli aspetti propedeutici la gara d'ambito, i gestori continuano ad erogare il servizio, anche oltre la scadenza naturale e/o ope legis concordata.

L'anno 2013, dopo che nel 2012 sono stati approvati il Contratto di Servizio Tipo (Delibera n. 514/12) e lo schema di raccolta dei dati di consistenza (Delibera n. 532/12), ha visto l'approvazione del Decreto Legge 145/2013 (poi convertito, drasticamente modificato, in Legge n. 9 del 21.2.2014), in base al quale, in assenza di specifiche previsioni contrattuali, il valore di rimborso degli impianti viene calcolato in base alle Linee Guida del Ministero dello Sviluppo Economico con il D.M. del 22.5.2014.

Nel corso del 2015, il quadro normativo ha visto l'approvazione del DM n. 106 del 20.05.2015, con il quale il Ministero ha approvato le modifiche al DM 226/11 (Decreto Criteri), recependo in tal modo - le modifiche introdotte dalle Linee Guida approvate nel 2014 (oltre ad ulteriori modifiche che interessano la procedura delle future gara d'ATEM).

In aggiunta ai precedenti slittamenti stabiliti dal Decreto Legge n. 192/2014 (Milleproroghe 2015), sono state approvate le proroghe (12/14 mesi) con il Decreto Legge n. 210/2015 (Milleproroghe 2016, convertito in Legge n. 21/2016) dei termini di scadenza per la pubblicazione dei bandi gara che sono tutti scaduti. Con analogo provvedimento sono state eliminate le possibili sanzioni in capo agli Enti Locali nel caso di ritardo nell'iter di emanazione dei bandi di gara.

In vista delle prossime gare d'ambito al gestore uscente, a fronte della cessione delle proprie reti di distribuzione, ad esclusione dei beni gratuitamente devolvibili, è riconosciuto un indennizzo definito in base ai criteri della stima industriale. In relazione alle stime effettuate dagli amministratori in sede di determinazione del criterio di ammortamento, il valore netto contabile dei beni alla scadenza della concessione, non dovrebbe risultare superiore al predetto valore industriale.

7. Informativa di settore

L'informativa primaria di Gruppo è per settori di attività. L'attività della società è stata svolta nel 2019 quasi interamente sul territorio nazionale e pertanto non viene presentata l'informativa secondaria per settori geografici in quanto non applicabile al Gruppo Gas Plus.

Le attività nelle quali il Gruppo opera e che costituiscono l'informativa per il settore primario sono:

  • esplorazione e produzione di idrocarburi (Business Unit E&P);
  • distribuzione e trasporto di gas naturale (Business Unit Network & Transportation);
  • vendita a clienti finali (Business Unit Retail);
  • altre attività: include il settore stoccaggio di idrocarburi (Business Unit Storage), attività in fase di start up, e le funzioni comuni e servizi centralizzati della holding.

Ai fini della presente nota per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, il settore di attività "stoccaggio di idrocarburi" (per la gestione del quale nel 2006 il Gruppo ha costituito la società Gas Plus Storage S.r.l.) non è ancora ritenuto significativo in quanto in funzione della complessità tecnica e dei necessari iter autorizzativi, il settore è tuttora in fase di avviamento e non consuntiva significativi valori economici e patrimoniali. In ugual misura, non è stato ritenuto significativo il settore di attività "trasporto" in quanto l'attività, che riguarda un tratto di condotta a media pressione di 41 chilometri, non è rilevante; esso è stato accorpato con il settore di attività "distribuzione", da cui deriva. Si rinvia alla relazione sulla gestione per ulteriori approfondimenti in merito.

La struttura direzionale ed organizzativa del Gruppo riflette essenzialmente il settore primario per attività di business.

I prezzi di trasferimento applicati alle transazioni tra i settori relativi allo scambio di beni, prestazioni e servizi sono regolati secondo le usuali condizioni praticate dal mercato.

Le seguenti tabelle presentano l'informativa di settore primario per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2019 e 2018:

Informativa di settore primario, per attività (Esercizio 2019)

Altre attività
Exploration & Network & e attività non Rettifiche Totale
Production Transportation Retail allocate ed elisioni consolidato
Informazioni di natura
economica
Vendite a clienti 36.673 12.970 43.508 393 - 93.544
Vendite infrasettoriali 2.502 9.911 994 7.612 (21.019) -
Totale ricavi 39.175 22.881 44.502 8.005 (21.019) 93.544
EBITDA 10.381 6.904 6.758 (2.263) - 21.780
Ammortamenti e
svalutazioni (15.059) (3.704) (169) (333) - (19.265)
EBIT (4.678) 3.200 6.589 (2.596) - 2.515
Proventi diversi 1.857 194 - - - 2.051
Risultati operativi di
settore (2.821) 3.394 6.589 (2.596) - 4.566
Oneri finanziari netti (5.528)
Utile prima delle imposte e degli interessi di minoranza (962)
Imposte sul reddito 344
Utile netto dell'esercizio (618)
Attività e passività
Attivo immobilizzato 369.646 82.422 (2.354) 340.098 (335.478) 454.334
Capitale circolante 6.018 3.259 (1.912) (843) (201) 6.321
Fondi netti ed altre
passività (170.335) (11.319) (64) (139) - (181.857)
(Posizione) /
Indebitamento
finanziario netto (49.177) (5.781) (10.552) 131.536 - 66.026
Altre informazioni di
settore
Investimenti in
immobilizzazioni
materiali 13.750 35 12 161 - 13.958
Investimenti in
immobilizzazioni
immateriali (*) 705 1.540 1 137 - 2.383
Ammortamenti delle
immobilizzazioni
materiali (6.143) (145) (4) (64) - (6.356)
Ammortamenti delle
immobilizzazioni
immateriali (*) (7.532) (3.310) (122) (56) - (11.020)
Ammortamenti diritto
d'uso (480) (249) (43) (213) - (985)
Attività di esplorazione 904 - - - - 904

*Esclusa attività di esplorazione

Informativa di settore primario, per attività (Esercizio 2018)

Exploration & Network & Altre attività
e attività non
Rettifiche Totale
Production Transportation Retail allocate ed elisioni consolidato
Informazioni di natura
economica
Vendite a clienti 32.364 10.528 42.731 2.962 - 88.585
Vendite infrasettoriali 2.466 9.536 603 7.604 (20.209) -
Totale ricavi 34.830 20.064 43.334 10.566 (20.209) 88.585
EBITDA 12.404 6.756 5.274 (1.774) - 22.660
Ammortamenti e
svalutazioni (16.427) (2.928) (127) (105) - (19.587)
EBIT (4.023) 3.828 5.147 (1.879) - 3.073
Proventi diversi - 271 - - - 271
Risultati operativi di
settore (4.023) 4.099 5.147 (1.879) - 3.344
Oneri finanziari netti (5.857)
Utile prima delle imposte e degli interessi di minoranza (2.513)
Imposte sul reddito 667
Utile netto dell'esercizio (1.846)
Attività e passività
Attivo immobilizzato 367.496 68.960 (2.489) 456.182 (454.187) 435.962
Capitale circolante 1.860 2.936 (6.118) 2.109 (1.144) (357)
Fondi netti ed altre
passività (169.148) (14.332) (526) 3.409 - (180.597)
(Posizione) /
Indebitamento
finanziario netto (36.395) (19.249) (15.492) 113.182 - 42.046
Altre informazioni di
settore
Investimenti in
immobilizzazioni
materiali 8.555 141 - 118 - 8.814
Investimenti in
immobilizzazioni
immateriali(*) 3.623 1.235 13 27 - 4.898
Ammortamenti delle
immobilizzazioni
materiali
(5.324) (63) (4) (86) - (5.477)
Ammortamenti delle
immobilizzazioni
immateriali (*) (7.182) (2.865) (123) (19) - (10.189)
Attività di esplorazione 3.921 - - - - 3.921

*Esclusa attività di esplorazione

8. Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari hanno un valore netto di Euro 103.419 al 31 dicembre 2019 e sono dettagliabili come segue:

Terreni Fabbricati Impianti e
macchinari
(trasporto)
Impianti e
macchinari
(E&P)
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altri
beni
Immobiliz
zazioni in
corso e
acconti
Totale
31 dicembre 2018
Saldo iniziale netto 8.144 1.046 1.420 70.226 40 386 27.530 108.792
Investimenti 291 - 29 3.007 3 227 5.257 8.814
Ammortamenti e
svalutazioni
- (116) (39) (5.153) (7) (162) - (5.477)
Altre variazioni 36 - - (3.931) - - (102) (3.997)
Saldo finale netto 8.471 930 1.410 64.149 36 451 32.685 108.132
Saldo finale lordo 8.471 2.101 2.143 158.686 372 4.977 39.968 216.718
Fondo ammortamento e
Svalutazioni - (1.171) (733) (94.537) (336) (4.526) (7.283) (108.586)
Saldo finale netto 8.471 930 1.410 64.149 36 451 32.685 108.132
31 dicembre 2019
Saldo iniziale netto 8.471 930 1.410 64.149 36 451 32.685 108.132
Acquisto Rete Gas
Fidenza S.r.l. 570 1.574 - 44 37 - 2.225
Investimenti - - - 2.043 27 153 11.735 13.958
Ammortamenti e
svalutazioni
- (163) (39) (5.970) (15) (169) - (6.356)
Alienazioni (180) - - - - (10) (2.585) (2.775)
Altre variazioni (9) - - (1.447) - - (10.309) (11.765)
Saldo finale netto 8.852 2.341 1.371 58.775 92 462 31.526 103.419
Saldo finale lordo 8.852 3.675 2.143 159.282 443 5.157 38.809 218.361
Fondo ammortamento e
Svalutazioni - (1.334) (772) (100.507) (351) (4.695) (7.283) (114.942)
Saldo finale netto 8.852 2.341 1.371 58.775 92 462 31.526 103.419

Nell'esercizio 2019, la voce si decrementa per complessivi Euro 4.713 per l'effetto congiunto principalmente:

  • dell'acquisizione della società controllata Rete Gas Fidenza S.r.l. per Euro 2.225, che detiene principalmente alcuni immobili nel comune di Fidenza ad uso negozi ed uffici;
  • degli investimenti per Euro 13.958 principalmente riferiti all'avvio dell'attività di sviluppo del Progetto Midia in Romania, al completamento delle attività per il riavvio della produzione nella concessione Garaguso e ad attività propedeutiche all'avvio dell'attività di sviluppo nella concessione Longanesi;
  • ammortamenti per Euro 6.356 riferiti quasi esclusivamente ad attività di produzione della B.U. E&P in Italia;
  • alienazioni di terreni e lavori in corso per Euro 2.775 per la cessione della quota del 5% del Progetto Midia in Romania all'operatore;
  • altre variazioni per riesposizione della quota non ancora ammortizzata dei costi di smantellamento e ripristino siti capitalizzati quale diritto d'uso in sede di prima applicazione dell'IFRS 16 – Lease (Euro 6.031).

Gli investimenti relativi alle attività di estrazione (impianti e macchinari E&P) presenti nell'attivo patrimoniale sono ammortizzati con il metodo dell'unità di prodotto dal momento in cui viene iniziata la produzione di idrocarburi. Con tale metodo l'aliquota di ammortamento è individuata rapportando la quantità estratta nel corso dell'esercizio alla quantità di riserve certe estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio, con riferimento all'insieme che realizza una correlazione diretta tra investimenti e riserve. I profili di produzione attesa, cosi come le stime dei volumi delle riserve certe estraibili sono state elaborate secondo le risultanze rinvenienti dalla perizia di un primario esperto indipendente.

Gli immobili, impianti macchinari completamente ammortizzati sono di trascurabile entità e si riferiscono principalmente alle categorie attrezzature industriali e commerciali ed agli altri beni. Segnaliamo, inoltre, che non esistono immobili, impianti e macchinari temporaneamente inattivi.

9. Diritto d'uso

I diritti d'uso hanno un valore netto di Euro 12.982 al 31 dicembre 2019 e sono dettagliabili come segue:

Terreni Fabbricati Impianti e
macchinari
(E&P)
Altri beni Totale
31 dicembre 2019
Effetti adozione IFRS 16 8.277 2.566 141 26 11.010
Saldo iniziale netto 8.277 2.566 141 26 11.010
Acquisto Rete Gas Fidenza S.r.l. - 25 - 9 34
Nuovi contratti e modifiche contrattuali (27) 1.427 - - 1.400
Ammortamenti e svalutazioni (241) (653) (74) (17) (985)
Altre variazioni 1.523 - - - 1.523
Saldo finale netto 9.532 3.365 67 18 12.982
Saldo finale lordo 9.773 4.018 141 35 13.967
Fondo ammortamento (241) (653) (74) (17) (985)
Saldo finale netto 9.532 3.365 67 18 12.982

La voce diritti d'uso si riferisce principalmente a contratti di leasing aventi per oggetto la locazione di terreni ove sono presenti gli impianti di sfruttamento minerario delle società italiane della B.U. E&P e l'affitto di fabbricati destinati alle sedi operative e agli uffici del Gruppo. Nel 2019, la voce si incrementa complessivamente per Euro 1.972 principalmente per l'effetto dei nuovi contratti di leasing sottoscritti nell'anno e per la modifica delle ipotesi circa durata e opzioni contrattuali di alcuni contratti esistenti.

Nella voce terreni è inclusa la quota non ancora ammortizzata dei costi di smantellamento e ripristino siti capitalizzati per un importo pari ad Euro 7.481 al 31 dicembre 2019. In tale voce, gli ammortamenti includono un effetto positivo pari ad Euro 278 per la variazione di stima dei costi di smantellamento e ripristino siti, in conseguenza dell'aggiornamento delle ipotesi finanziarie prospettiche applicate nel corso del 2019, secondo quanto previsto dall'IFRIC 1, Changes in Existing Decomissioning, Restoration and Similar Liabilities.

10. Avviamento

L'avviamento ha un valore netto di Euro 4.537 al 31 dicembre 2019, con un incremento di Euro 3.787 rispetto al 31 dicembre 2018, esclusivamente legato alla provvisoria allocazione del maggior costo di acquisizione della partecipazione in Rete Gas Fidenza S.r.l..

L'avviamento di Euro 750 non variato rispetto all'anno scorso si riferisce all'acquisizione della società Stargas S.p.A. (attualmente denominata Gas Plus Italiana S.r.l.) avvenuta nel 2004. Il test di impairment di detto avviamento e commentato alla successiva nota n. 11, Concessioni e altre immobilizzazioni immateriali.

11. Concessioni e altre immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali hanno un valore netto di Euro 329.139 al 31 dicembre 2019 e sono dettagliabili come segue:

Concessioni
Concessioni
di
Costi di Beni in
concessione
di
distribuzione
coltivazione esplorazione (IFRIC 12) gas e altre Totale
31 dicembre 2018
Saldo iniziale netto 268.902 - 62.276 986 332.164
Riclassifica - - - (339) (339)
Investimenti - 3.309 1.106 483 4.898
Ammortamenti e svalutazioni (6.897) (3.921) (2.722) (570) (14.110)
Altre variazioni (18) 612 (55) - 539
Saldo finale netto 261.987 - 60.605 560 323.152
Saldo finale lordo 380.973 3.921 95.704 8.581 489.179
Fondo ammortamento e svalutazioni (118.986) (3.921) (35.099) (8.021) (166.027)
Saldo finale netto 261.987 - 60.605 560 323.152
31 dicembre 2018
Saldo iniziale netto 261.987 - 60.605 560 323.152
Acquisto Rete Gas Fidenza S.r.l. - - 10.479 53 10.532
Investimenti - 453 1.373 557 2.383
Ammortamenti e svalutazioni (7.272) (904) (3.128) (620) (11.924)
Alienazioni (526) - - - (526)
Altre variazioni 5.071 451 (50) 50 5.522
Saldo finale netto 259.260 - 69.279 600 329.139
Saldo finale lordo 385.518 904 107.506 9.241 503.169
Fondo ammortamento e svalutazioni (126.258) (904) (38.227) (8.641) (174.030)
Saldo finale netto 259.260 - 69.279 600 329.139

Concessioni di coltivazione

Le concessioni di coltivazione al 31 dicembre 2019 hanno un valore netto di Euro 259.260 e sono rappresentate in Italia da 45 concessioni di coltivazione, 2 istanze di concessione, 1 permesso di ricerca e 3 istanze di permesso.

Inoltre, all'estero, il Gruppo ha 1 licenza esplorativa off-shore nel Mare del Nord, detiene una partecipazione del 10% nella licenza esplorativa nei blocchi off-shore Midia e Pelican Shallow e nelle due concessioni di produzione Ana e Doina nel Mar Nero in Romania.

I titoli minerari sono ammortizzati in base al metodo dell'unità di prodotto, a partire dall'avvio della produzione delle riserve di idrocarburi rapportando la quantità estratta nel corso dell'esercizio alla quantità di riserve certe e probabili estraibili stimata giacente all'inizio dell'esercizio. Il metodo applicato realizza una correlazione diretta tra investimenti e riserve. Le

stime dei volumi delle riserve certe e probabili sono state elaborate secondo le risultanze rinvenienti dalla perizia di un primario esperto indipendente.

La voce concessioni di coltivazione include il valore di riserve provate e probabili nonché di potenziale esplorativo in alcuni siti non ancora produttivi. Al 31 dicembre 2019, tale valore risulta pari a Euro 132.680, come al termine del precedente esercizio.

Le concessioni di coltivazione sono assoggettate a verifica della recuperabilità del relativo valore di iscrizione avendo riguardo alla conferma dell'impegno a proseguire l'attività mineraria e considerando fatti e circostanze che possano evidenziare la presenza di indicatori di perdite di valore.

Costi di esplorazione

I costi di ricerca ed esplorazione dell'anno che vengono completamente ammortizzati nell'esercizio di sostenimento sono risultati pari a Euro 453 (di cui Euro 209 relativi ad attività di ricerca condotta all'estero) rispetto ad Euro 3.309 (di cui Euro 3.015 relativi ad attività di ricerca condotta all'estero) dell'esercizio 2018.

Beni in concessione (IFRIC 12)

Come già specificato nella precedente nota n. 4, Principi contabili e criteri di valutazione, in seguito all'adozione a partire dal 1° gennaio 2010 dell'IFRIC 12, Accordi per servizi in concessione, sono stati riclassificati tra le attività immateriali i fabbricati industriali e gli impianti di distribuzione detenuti in concessione dalle società controllate GP Infrastrutture S.r.l. e Rete Gas Fidenza S.r.l. per un importo complessivo al 31 dicembre 2018 di Euro 60.605 e al 31 dicembre 2019 di Euro 69.279.

I beni in concessione hanno presentato un incremento complessivo di Euro 8.674 da attribuire all'effetto congiunto dell'acquisizione degli impianti di distribuzione detenuti in concessione dalla società Rete Gas Fidenza S.r.l. per Euro 10.479, degli investimenti sugli impianti effettuati nel corso dell'esercizio per complessivi Euro 1.373, degli ammortamenti per Euro 3.128 e di dismissioni per Euro 50 sugli impianti di distribuzione detenuti in concessione.

Concessioni di distribuzione

Alla data del 31 dicembre 2019, il Gruppo Gas Plus è titolare di 40 concessioni per la distribuzione di gas nei comuni che hanno rilasciato le concessioni stesse. Il valore netto di tali concessioni al 31 dicembre 2019 ammonta a Euro 78. In alcuni casi, a fronte delle concessioni, il Gruppo Gas Plus ha pagato ai comuni un importo "una tantum", iscritto tra le immobilizzazioni immateriali ed ammortizzato sulla base della scadenza della concessione.

In merito alla scadenza delle concessioni, è utile evidenziare che, in base alla normativa primaria (art. 24 del Decreto Legislativo n. 93/11), le scadenze "ope legis" sono state prorogate fino alla gara d'ambito. Si rimanda alla nota n. 6, Utilizzo di Stime, e alla relazione sulla gestione per maggiori dettagli.

Le concessioni di distribuzione gas e gli altri diritti si decrementano di Euro 21 rispetto al precedente esercizio per gli ammortamenti registrati nell'anno.

Altre immobilizzazioni immateriali

Le altre immobilizzazioni immateriali comprendono quasi esclusivamente costi per licenze software.

Riduzione di valore delle attività (Impairment test ai sensi dello IAS 36)

Nel corso dell'esercizio sono stati rilevati indicatori di impairment relativi alla CGU E&P (Exploration & Production) a seguito della maggiorazione dei canoni di sfruttamento minerario introdotta con l'art. 11-ter, comma 12, del D. Lgs. 135/2018 (Decreto Semplificazioni), convertito nella Legge 11 febbraio 2019, n. 12, (per maggiori approfondimenti si rimanda a quanto contenuto all'interno della Relazione degli Amministratori), delle nuove modalità di determinazione delle royalties dovute allo Stato sui volumi prodotti di idrocarburi, introdotte dalla legge di Bilancio 2020 a decorrere dall'anno 2020 e, infine, alla luce dell'andamento dei prezzi del gas naturale nell'ultimo esercizio.

Alla luce di quanto sopra riportato, il Gruppo ha provveduto a sottoporre a test di impairment il valore del capitale investito netto rappresentato dalle attività e passività, ad esclusione della posizione finanziaria netta, riferibili alle società italiane della CGU E&P (CGU E&P Italia) pari ad Euro 186,2 milioni da cui non è emersa alcuna perdita di valore.

Al fine di verificare la tenuta del valore di libro del capitale investito ne è stato determinato il valore d'uso considerando i flussi di cassa delle società operative nella CGU E&P Italia desunti dai piani previsionali quinquennali approvati dagli Amministratori di tali società e incorporando la perpetuity dell'ultimo anno del piano per la determinazione del valore terminale assumendo un tasso di crescita nominale di lungo periodo pari a zero.

Le principali assunzioni che hanno determinato i flussi di cassa e gli esiti del test sono le seguenti:

  • in generale e rispetto all'esercizio precedente, lo scenario energetico predisposto per l'impairment test 2019 recepisce un peggioramento dei prezzi delle commodity energetiche (prezzi del gas in Italia e in Europa), con una ripresa dei prezzi a partire dall'esercizio 2021;
  • per i profili di produzione si è invece tenuto conto delle risultanze della perizia dell'esperto indipendente in merito alle riserve già sviluppate e da sviluppare, rese disponibili con i nuovi investimenti (tra cui si segnalano in particolare quelli della concessione Longanesi);
  • una previsione della struttura dei costi operativi in linea con i dati consuntivati nel recente passato;
  • le royalties e le imposte di piano calcolate sulla base delle normative vigenti alla data di riferimento.

Infine, i flussi, così determinati, sono stati attualizzati al costo medio ponderato del capitale investito (WACC) per la CGU E&P Italia nella sua configurazione post-imposte pari al 6,43%, in riduzione rispetto al precedente esercizio, principalmente per effetto della riduzione del risk free rate, determinato considerando il rendimento medio annuo dei government bond italiani con scadenza a 10 anni, e della riduzione del market risk premium (pari al 5,20% - fonte: Damodaran Gennaio 2020).

L'enterprise value assets side, così determinato, è stato rettificato del valore complessivo delle attività e passività (quali i fondi abbandono) riferibili alla CGU E&P Italia, ma che non concorrono alla determinazione dei flussi di cassa operativi e che pertanto occorre considerare separatamente.

Le ipotesi, non realistiche, di variazione del tasso di sconto, del tasso di crescita, della redditività o dei volumi che comportano l'azzeramento del maggior valore d'uso di Euro 21,5 milioni della CGU E&P Italia rispetto al valore di libro sono un WACC pari al 7,20%, un tasso di crescita nominale di lungo periodo negativo di -0,94% ed infine una riduzione del margine operativo lordo del valore terminale di Euro 9,5 milioni.

Inoltre, si segnala che data l'attuale situazione di incertezza in merito al futuro andamento dello scenario economico a seguito dell'emergenza sanitaria, non è stato sinora possibile definire o ottenere previsioni alternative basate su presupposti ragionevoli e attendibili. I processi valutativi e di stima relativi alla valutazione del valore recuperabile degli asset, si sono pertanto basati sui più recenti budget e previsioni pluriennali che considerano le assunzioni interne e di mercato definite precedentemente l'acuirsi di tale emergenza.

Il peggioramento dello scenario energetico per effetto del COVID-19 è stato considerato, in particolare nell'elaborazione di analisi di sensitività, condotte considerando una riduzione dei prezzi del gas naturale nel breve periodo o un aumento del tasso di attualizzazione (WACC). Tale scenario, caratterizzato comunque da un elevato grado di incertezza nelle stime, non porterebbe a risultati peggiorativi rispetto a quanto emergerebbe considerando le ipotesi di sensitività definite sopra.

12. Altre attività non correnti

31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Partecipazioni in altre società
- Serenissima Gas S.p.A. 4.279 4.279
Depositi cauzionali 199 336
Anticipi per gare d'ambito 377 333
Anticipo per acquisto Rete Gas Fidenza S.r.l. - 1.960
Credito verso CSEA 403 -
Crediti verso consorzi non correnti 1.888 -
Totale altre attività non correnti 7.146 6.908

Le altre attività non correnti sono così dettagliate:

Le partecipazioni in altre società si riferiscono a partecipazioni non di collegamento in società attive nel settore della distribuzione del gas ed utilities. Tali partecipazioni sono classificate come attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo ed imputate direttamente a patrimonio netto come riportato nella nota n. 20, Patrimonio Netto, in applicazione dello IFRS 9.

I dividendi ricevuti dalla società partecipata Serenissima Gas S.p.A. nel corso del 2019 ammontano a Euro 311 (Euro 271 nel corso del 2018), come riportato nella nota n. 30, Proventi e oneri diversi. Le altre attività non correnti si incrementano complessivamente per Euro 238, principalmente per l'effetto congiunto del decremento di Euro 1.960 in seguito al perfezionamento dell'operazione di acquisizione della partecipazione nella società Rete Gas Fidenza S.r.l., dell'incremento di Euro 1.888 dovuto alla rilevazione della plusvalenza che corrisponde al valore attualizzato del corrispettivo differito per la cessione della quota del 5% nel progetto Midia all'operatore della relativa joint-venture e della quota non corrente di Euro 403 relativa al riconoscimento ottenuto dalla CSEA (Cassa Conguaglio dei Servizi Ambientali) per la rideterminazione, ai sensi della Delibera 32/2019/R/Gas del 29 gennaio 2019 dell'ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente), del valore della componente materia prima della tariffa di vendita di gas naturale per il periodo ottobre 2010 – settembre 2012, attraverso l'aggiornamento del coefficiente K.

13. Imposte sul reddito

I saldi delle voci attività per imposte anticipate e fondo imposte differite sono dettagliati nel seguente prospetto. Le descrizioni indicano la natura delle differenze temporanee.

Gruppo Gas Plus

Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione

Migliaia di Euro 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Imposte differite attive, relative a:
Fondo svalutazione crediti 485 516
Fondo TFR 145 104
Fondo abbandono 22.336 21.153
Ammortamenti e svalutazioni civilistiche eccedenti 4.691 4.191
Fair value derivati in hedge accounting 115 8
Altro 194 12
Totale imposte differite attive 27.966 25.984
Imposte differite passive, relative a:
Plusvalore delle concessioni di coltivazione e degli impianti E&P (70.856) (71.951)
Plusvalore delle concessioni di distribuzione (10.359) (10.792)
Fair value derivati in hedge accounting (467) (37)
Totale imposte differite passive (81.682) (82.780)

I saldi delle voci di crediti per imposte correnti e debiti per imposte correnti sono dettagliati nel seguente prospetto:

Migliaia di Euro 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Crediti per imposte 278 427
Debiti per imposte (1.165) (547)
Totale crediti e (debiti) per imposte (887) (120)

La voce crediti per imposte include principalmente per Euro 237 (importo pari al 31 dicembre 2018) il credito per il rimborso IRES richiesto dalla Società capogruppo, nell'ambito del consolidato fiscale, per gli anni 2009-2010-2011-2012, per la mancata deduzione analitica dell'IRAP relativa alle spese per il personale dipendente ed assimilato, ai sensi dell'art. 2, comma 1-quater, Decreto legge n. 201/2011.

I dettagli delle imposte sul reddito dell'esercizio e la riconciliazione delle imposte teoriche con le imposte effettive sono indicati nel seguente prospetto:

Imposte sul reddito dell'esercizio 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Risultato ante imposte (962) (2.513)
Aliquota teorica (IRES e IRAP) 28,82% 28,82%
Imposte teoriche 277 724
Effetto fiscale sulle differenze permanenti:
Costi non deducibili (527) (1.113)
Plusvalenze ed altri proventi non imponibili 242 62
Effetto consolidato fiscale mondiale (52) 1.066
Altre variazioni in diminuzione 659 474
IRAP non deducibile (255) (546)
Imposte sul reddito dell'esercizio 344 667
Imposte correnti (2.955) (2.342)
Imposte differite 3.299 3.009
Imposte sul reddito dell'esercizio 344 667
Aliquota effettiva d'imposta 35,76% 26,54%

La società capogruppo Gas Plus S.p.A. e le sue controllate GP Infrastrutture S.r.l., Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., Gas Plus Storage S.r.l., Gas Plus Energia S.r.l., GP Infrastrutture

Trasporto S.r.l., a partire dall'esercizio 2010, Idrocarburi Italiana S.r.l., a partire dall'esercizio 2011, Società Padana Energia S.p.A. e, a partire dall'esercizio 2019, Gas Plus International Holding S.r.l. hanno congiuntamente esercitato (e rinnovato nell'esercizio 2015) l'opzione per la tassazione di gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R.. Gli obblighi e gli adempimenti inerenti ai versamenti dell'Ires di competenza delle suddette società sono pertanto assolti direttamente dalla capogruppo, pur rimanendo ogni società responsabile della propria dichiarazione fiscale.

Si segnala che la società capogruppo Gas Plus S.p.A., in data 29 gennaio 2019, ha presentato un'istanza di interpello, ai sensi del combinato disposto dell'art. 11 della L. 212/00, e dell'art. 132, comma 3, del D.P.R. n. 917/86 per la comunicazione di variazione dei dati per il triennio 2018- 2020. Il Gruppo ha, quindi, tacitamente rinnovato per il triennio 2018-2020 il regime di consolidato fiscale mondiale ed incluso nella determinazione della propria base imponibile anche i redditi conseguiti nell'esercizio 2018 dalle proprie controllate non residenti che possiedono i requisiti per la relativa inclusione nell'area di consolidamento (Gas Plus International B.V., Gas Plus Netherlands B.V. e Gas Plus Dacia S.r.l.). In data 24 aprile 2019, la DRE Lombardia ha comunicato il parere favorevole circa la permanenza dei requisiti e delle condizioni per il valido esercizio dell'opzione per il consolidato mondiale.

Gli effetti fiscali dell'adesione al consolidato mondiale per l'esercizio 2019 sono stati pari ad un maggior carico fiscale di Euro 52 (contro un minor carico fiscale complessivo di Euro 1.066 nel bilancio 2018).

14. Rimanenze

Le rimanenze, pari al 31 dicembre 2019 a Euro 3.518, si dettagliano come segue:

Migliaia di euro 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Materie prime, suss. e di consumo 2.874 2.723
Prodotti finiti e merci 644 800
Totale 3.518 3.523

Le rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo si riferiscono a materiali per la realizzazione e la manutenzione degli impianti di distribuzione gas e a materiali destinati all'attività di esplorazione e produzione gas.

Al 31 dicembre 2019 e 2018, la categoria "Prodotti finiti e merci" include principalmente il petrolio in stoccaggio presso la concessione Mirandola della società controllata Società Padana Energia S.p.A..

15. Crediti commerciali

I crediti commerciali pari al 31 dicembre 2019 a Euro 25.888 sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Crediti commerciali: 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Utenti civili 9.910 11.477
Utenti industriali 771 1.167
Grossisti 3.131 6.135
Altri 14.619 10.702
Totale crediti 28.431 29.481
Fondo svalutazione (2.543) (2.609)
Crediti commerciali netti 25.888 26.872
Fondo svalutazione crediti 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Fondo finale anno precedente (2.609) (2.827)
Accantonamenti (94) -
Altre variazioni (41) (22)
Utilizzi 201 240
Fondo al 31 dicembre (2.543) (2.609)

I crediti verso clienti riguardano prevalentemente l'attività di vendita di gas metano ad utenti finali e grossisti.

Il fondo svalutazione crediti si decrementa per complessivi Euro 66 per effetto congiunto dell'accantonamento dell'anno per Euro 94, degli utilizzi dell'anno per Euro 201 ed altre variazioni dovute all'acquisizione della partecipazione di Rete Gas Fidenza S.r.l..

16. Altri crediti

Gli altri crediti, pari al 31 dicembre 2019 a Euro 15.709, sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Altri crediti 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
IVA 3.452 2.156
Imposta di consumo ed add. regionale 1.479 -
Crediti verso consorzi 2.536 2.094
Crediti verso CSEA 1.208 -
Crediti contributi ARERA - Progetto TEE 4.464 4.163
Crediti diversi 184 94
Ratei e risconti 2.386 2.463
Totale altri crediti 15.709 10.970

Gli altri crediti sono prevalentemente costituiti da crediti per imposte indirette, crediti verso consorzi relativi alle concessioni di coltivazione in cui il Gruppo, per le attività della concessione, riveste il ruolo di operatore, della quota corrente di Euro 1.208 relativa al riconoscimento ottenuto dalla CSEA per la rideterminazione, ai sensi della Delibera 32/2019/R/Gas del 29 gennaio 2019 dell'ARERA, del valore della componente materia prima della tariffa di vendita di gas naturale per il periodo ottobre 2010 – settembre 2012, attraverso l'aggiornamento del coefficiente K e crediti per contributi da ricevere dall'ARERA relativamente all'importo che sarà riconosciuto alla società controllata GP Infrastrutture S.r.l. per la consegna dei certificati di efficienza energetica (TEE), secondo gli obiettivi fissati dalla stessa Autorità.

17. Crediti verso imprese controllanti

I crediti verso imprese controllanti al 31 dicembre 2019 sono pari ad Euro 193 (nessuna variazione rispetto all'esercizio precedente) ed includono per Euro 191, il credito per il rimborso IRES richiesto, nell'ambito del consolidato fiscale, dalla società consolidante US.FIN. S.r.l. per gli anni 2006-2007-2008, per la mancata deduzione analitica dell'IRAP relativa alle spese per il personale dipendente ed assimilato, ai sensi dell'art. 2, comma 1-quater, Decreto legge n. 201/2011. Tale importo è stato rimborsato al Gruppo Gas Plus dalla società consolidante US.FIN. S.r.l. nel mese di gennaio 2020, dopo aver ottenuto nel mese di dicembre 2019 il relativo rimborso dall'Agenzia delle Entrate.

18. Attività finanziarie

Le attività finanziarie che al 31 dicembre 2019 ammontano ad Euro 1.831 (al 31 dicembre 2018 erano pari ad Euro 166) sono costituite esclusivamente da strumenti derivati di copertura.

Gli strumenti finanziari derivati stipulati a fronte del rischio di oscillazione del prezzo delle commodities soddisfano i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili e sono valutati al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo.

19. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono così dettagliate:

31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
15 14
11.901 16.439
11.916 16.453

Per maggiori informazioni in relazione alle movimentazioni delle disponibilità liquide e dei mezzi equivalenti si rimanda al prospetto di rendiconto finanziario consolidato.

20. Patrimonio netto

Di seguito si forniscono indicazioni in merito alle singole componenti di patrimonio netto:

Capitale Sociale

Nel corso dell'esercizio 2019 e 2018 non vi sono state variazioni nella composizione e nel valore nominale delle azioni ordinarie della società capogruppo Gas Plus S.p.A..

Si segnala che, in data 20 dicembre 2010, l'Assemblea Straordinaria degli Azionisti della Società ha deliberato l'eliminazione del valore nominale delle azioni con la relativa modifica all'articolo 5 dello Statuto Sociale.

Il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione nell'esercizio 2019 e 2018 è pari a 44.909.620.

Il numero medio ponderato delle azioni potenziali in circolazione nell'esercizio 2019 e 2018, al netto delle azioni proprie in portafoglio pari a 1.336.677 (in entrambi i periodi in esame) ed in assenza di ulteriori effetti diluitivi, è pari a 43.572.943.

Si rimanda al prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato per l'esercizio 2019 e 2018 per una descrizione quantitativa delle riserve di patrimonio netto.

Nelle seguenti note viene riportata una breve descrizione della natura e della composizione delle principali voci del patrimonio netto.

Riserve

Le riserve sono costituite da:

  • La Riserva legale, la Riserva Versamenti c/capitale e la Riserva Sovrapprezzo azioni che non presentano variazioni rispetto all'importo iscritto al 31 dicembre 2019.
  • Azioni proprie che non presentano variazioni rispetto al 31 dicembre 2019. Al 31 dicembre 2019, la società capogruppo Gas Plus S.p.A. detiene 1.336.677 azioni proprie (pari al 2,98% del capitale sociale) per un corrispettivo complessivo di Euro 9.600. Le azioni proprie sono a disposizione del Consiglio di Amministrazione che ne può disporre

senza limiti di tempo o alienandole o quale corrispettivo di eventuali operazioni connesse alla gestione corrente o ad investimenti strategici o ancora a fronte dell'esercizio di opzioni assegnate o da assegnare ai destinatari dei Piani di Incentivazione Azionaria.

  • La riserva di cash flow hedge che accoglie le variazioni di fair value dei derivati su commodities stipulati dal Gruppo, contabilizzati in regime di hedge accounting, al netto delle variazioni di imposte differite.
  • La riserva per differenze attuariali TFR, che, come previsto dal principio IAS 19, Benefici ai dipendenti, include tutti gli utili e le perdite attuariali che emergono dal ricalcolo del valore attuale del fondo di trattamento di fine rapporto.
  • La riserva di traduzione cambi, che accoglie le differenze legate al differente cambio utilizzato per la conversione delle attività e passività delle imprese controllate estere e delle loro filiali (cambio corrente alla data di fine periodo) rispetto al cambio utilizzato per la conversione dei rispettivi proventi ed oneri (cambi medi di periodo).
  • Le altre riserve e gli utili indivisi che includono gli effetti della conversione agli IFRS. Si segnala che tali effetti sono principalmente riferibili alla valutazione a fair value delle immobilizzazioni materiali costituite dagli impianti di distribuzione del gas, valutazione effettuata utilizzando il fair value come sostituto del costo in sede di prima applicazione degli IFRS.

Dividendi

Nel corso dell'anno 2019, la Capogruppo Gas Plus S.p.A non ha erogato dividendi.

Altre componenti del conto economico complessivo

Nell'esercizio 2019, le altre componenti del conto economico complessivo transitate direttamente a patrimonio netto includono:

  • la variazione di fair value degli swap di copertura su commodities, in regime di hedge accounting, al netto delle relative imposte anticipate, per una variazione positiva di Euro 1.064 (nell'esercizio 2018 la variazione positiva era di Euro 16);
  • la variazione di fair value degli interest rate swap di copertura in regime di hedge accounting, al netto delle relative imposte anticipate, per una variazione negativa di Euro 85 (nell'esercizio 2018 non vi erano degli interest rate swap in regime di hedge accounting);
  • la riserva per differenze attuariali TFR per una variazione negativa di complessivi Euro 95, al netto delle imposte differite (nell'esercizio 2018 la variazione era positiva di Euro 106);
  • la riserva di traduzione dei bilanci esteri la cui valuta funzionale è diversa dall'euro per una variazione negativa di Euro 451 (nell'esercizio 2018 la variazione negativa era di Euro 58).

Infine, relativamente agli strumenti derivati di copertura in regime di cash flow hedge, si segnala che la variazione di fair value degli swap di copertura su commodities dell'esercizio precedente è stata contabilizzata in aumento dei ricavi delle vendite per Euro 134 e in aumento dei costi per acquisto di materie prime per Euro 29, con il corrispondente complessivo impatto netto delle imposte anticipate e differite per Euro 29.

21. Debiti finanziari a breve e a medio/lungo termine

Nella seguente tabella sono riportati i debiti finanziari del Gruppo con i dettagli relativi alla loro composizione, scadenza e condizioni:

31 dicembre 31 dicembre
Tipologia Tasso interesse effettivo % Scadenza 2019 2018
A breve termine
Scoperti bancari A richiesta 5 5
Banca IMI- incassi per crediti cartoralizzati Quindicinale 3.514 3.205
Finanziamento Banco BPM Euribor 1/3m + spread 15.000 15.000
Finanziamento Term Banca IMI-BPM Euribor 3/6m + spread 7.735 -
Finanziamento Medio Lungo termine Euribor 3/6m + spread - 12.000
Finanziamento Capex Euribor 3/6m + spread - 2.482
Fair value derivati commodities swap 355 167
Fair value derivati interest rate swap 71 323
Totale debiti finanziari a breve termine 26.680 33.182
A medio lungo termine
Fair value derivati interest rate swap 40 87
come da piano
Finanziamento Term Banca IMI-BPM Euribor 3/6m + spread di rimborso 42.485 -
come da piano
Finanziamento Capex Banca IMI-BPM Euribor 3/6m + spread di rimborso 5.078 -
come da piano
Finanziamento Medio Lungo termine Euribor 3/6m + spread di rimborso - 10.445
come da piano
Finanziamento Capex Euribor 3/6m + spread di rimborso - 14.951
Totale debiti finanziari a medio/lungo termine 47.603 25.483
Totale debiti finanziari 74.283 58.665

Al 31 dicembre 2019, il Gruppo ha in essere debiti finanziari a breve termine per 26.680 Euro e debiti finanziari a medio lungo termine per 47.603 Euro.

Per quanto concerne le linee di finanziamento a medio lungo termine, tenuto conto del posticipo degli investimenti nel settore E&P rispetto a quanto previsto al momento della sottoscrizione, Gas Plus S.p.A. ha concluso, in data 6 agosto 2019, il processo di revisione dei relativi contratti e ha stipulato un nuovo contratto con Banca IMI S.p.A. e Banco BPM S.p.A..

In particolare, è stata prevista l'estinzione dei finanziamenti in essere, ivi compresa la linea a breve termine ottenuta per l'acquisizione di Rete Gas Fidenza S.r.l., e l'erogazione di una linea a medio lungo termine dell'importo di 52 milioni di euro (Linea Banca IMI-Banco BPM) e di una linea a medio lungo termine dell'importo di 55 milioni di euro destinata a finanziare gli investimenti del Gruppo (Linea Capex Banca IMI-Banco BPM). Entrambe le linee avranno scadenza il 31 dicembre 2024.

Si descrivono qui di seguito le principali caratteristiche dei finanziamenti bancari del Gruppo:

Scoperti c/c bancario

Gli scoperti di c/c bancario, pari a 5 Euro, riguardano le società operative del Gruppo Gas Plus e comprendono principalmente le commissioni bancarie di tenuta conto di fine trimestre, addebitate sul conto corrente nei primi giorni del mese successivo.

Banca IMI – incassi per crediti cartolarizzati

A fine esercizio il debito per incassi di crediti cartolarizzati ammonta ad Euro 3.514 ed è stato regolarmente rimborsato all'istituto di credito, secondo le scadenze pattuite.

Il relativo contratto di cartolarizzazione (che è stato stipulato con Banca Imi e che prevede la cessione pro soluto dei crediti) ha scadenza nel mese di aprile del 2023, dopo il rinnovo avvenuto nel mese di settembre del 2018.

Al momento della cessione dei crediti sono riconosciuti a Banca IMI:

  • una commissione per anticipazione finanziaria indicizzata ad un tasso di interesse di mercato;
  • una commissione per rischio di credito, che varia a seconda del segmento di clientela oggetto di cessione.

Finanziamento Revolving Banco BPM

In data 14 giugno 2018, Gas Plus S.p.A. e le società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., GP Infrastrutture S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., Società Padana Energia S.p.A. ed Idrocarburi Italiana S.r.l. hanno stipulato con Banco BPM un contratto di finanziamento di tipo revolving a mediolungo termine per un importo complessivo di Euro 15 milioni, da utilizzarsi esclusivamente per cassa, e con scadenza il 14 giugno 2021. Gas Plus S.p.A. si è impegnata a garantire le obbligazioni assunte dalle altre società beneficiarie del finanziamento.

Alla data del 31 dicembre 2019, tale finanziamento risulta interamente utilizzato per Euro 15 milioni.

Il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 1/3m su base 360 giorni) e il margine previsto contrattualmente. Inoltre, il contratto di finanziamento prevede una commissione di mancato utilizzo. L'importo della commissione di mancato utilizzo al 31 dicembre 2019 è stato nullo (Euro 19 nell'esercizio 2018), poiché la linea è stata interamente utilizzata per l'intero esercizio.

Il contratto di finanziamento prevede parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente, a partire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2018 sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano attualmente essere:

  • Indebitamento finanziario netto/EBITDA;
  • Indebitamento finanziario netto/patrimonio netto

Gas Plus S.p.A. deve comunicare annualmente il rispetto di tali parametri, contestualmente alla consegna del bilancio consolidato. Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, sempre che tali parametri non siano nel frattempo stati ripristinati secondo i termini contrattuali, la banca finanziatrice ha la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo della stessa banca nel rendere disponibile ogni ulteriore utilizzo a valere sul Finanziamento Revolving. Si segnala che al 31 dicembre 2019 tali parametri risultano rispettati.

Il contratto di finanziamento prevede inoltre alcuni impegni e limitazioni per la Società e le società controllate beneficiarie della linea, tra cui il rimborso anticipato obbligatorio dell'intero finanziamento, inter alia, nel caso di cambio di controllo di Gas Plus.

Al mancato rispetto di tali impegni e limitazioni, la banca finanziatrice ha la possibilità di recedere o risolvere il contratto, salvo sanatoria entro i termini contrattuali.

Finanziamento Banca IMI-Banco BPM

In data 6 agosto 2019, Gas Plus S.p.A. ha stipulato con Banca IMI e Banco BPM un contratto di finanziamento a medio-lungo termine, utilizzabile per cassa, per un importo complessivo di 107 milioni di Euro, che prevede:

a) Linea a medio lungo termine dell'importo di Euro 52 milioni

In data 11 settembre 2019, tale linea è stata integralmente erogata. Al termine dell'esercizio 2019, Gas Plus S.p.A. ha rimborsato la rata di 1 milione di euro, rispettando la scadenza contrattuale. Il piano concordato residuo di ammortamento è il seguente:

Scadenza Importo da rimborsare
(in Euro)
30 giugno 2020 4.000.000
31 dicembre 2020 4.000.000
30 giugno 2021 5.500.000
31 dicembre 2021 5.500.000
30 giugno 2022 5.000.000
31 dicembre 2022 5.000.000
30 giugno 2023 5.500.000
31 dicembre 2023 5.500.000
30 giugno 2024 5.500.000
31 dicembre 2024 5.500.000
Totale 51.000.000

b) Linea a medio lungo termine "Capex" dell'importo di Euro 55 milioni

La linea a medio lungo termine "Capex" è utilizzabile per cassa fino al 31 dicembre 2022. Nell'anno 2019, Gas Plus S.p.A. ha utilizzato tale linea per l'importo complessivo di 6 milioni di Euro. Il piano concordato di ammortamento per l'importo utilizzato è il seguente:

Scadenza Importo da rimborsare
(in Euro)
30 giugno 2023 545.545
31 dicembre 2023 545.545
30 giugno 2024 818.181
31 dicembre 2024 4.090.729
Totale 6.000.000

Gas Plus S.p.A. potrà utilizzare tale linea di credito per finanziare il Progetto "Midia" in Romania, fino al limite di 10 milioni di Euro.

Il contratto di finanziamento prevede una commissione di mancato utilizzo, pari allo 0,50% per il primo anno dalla data di sottoscrizione ed al 25% del margine previsto per gli anni successivi, calcolato sull'importo disponibile della linea di credito. L'importo della commissione di mancato utilizzo complessivamente addebitato nel corso del 2019 è pari a Euro 68 ed è incluso negli oneri finanziari.

Il contratto di finanziamento per le linee di cui sopra prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 3/6m su base 360 giorni) ed un margine variabile, in funzione della variazione del parametro denominato Leverage Ratio (Indebitamento finanziario netto / EBITDA).

Il contratto di finanziamento prevede parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano essere:

  • il Leverage Ratio (Indebitamento finanziario netto/EBITDA);
  • il Rapporto DSCR (Debt Service Cover Ratio vale a dire il rapporto tra il flusso di cassa a servizio del debito ed il servizio del debito).

Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo delle stesse banche nel rendere disponibile, a partire dalla data del recesso, ogni ulteriore utilizzo a valere sulle linee di credito concesse. Si segnala che al 31 dicembre 2019 tali parametri risultano rispettati.

Il contratto di finanziamento prevede alcuni impegni e limitazioni per il prenditore. Al mancato rispetto di tali impegni e limitazioni, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere o risolvere il contratto, salvo sanatoria da parte del Gruppo Gas Plus nei casi consentiti.

Finanziamento Medio Lungo Termine

Gas Plus S.p.A. ha rimborsato la rata del finanziamento prevista nel primo semestre 2019, per 6 milioni di Euro, secondo la scadenza contrattuale. Successivamente, a seguito del processo di revisione dei finanziamenti sopra descritto, in data 11 settembre 2019 ha provveduto all'estinzione anticipata del finanziamento per l'importo residuo di 16,6 milioni di Euro.

Finanziamento Capex Banca IMI

Gas Plus S.p.A., in data 5 febbraio 2019, ha stipulato con Banca Imi un accordo modificativo del Finanziamento Capex che ha previsto il differimento (dalla data del 31 dicembre 2018 alla data del 30 giugno 2019) del periodo di disponibilità di una parte della linea di credito, a tale data non più utilizzabile. Si ricorda che tale finanziamento era stato stipulato in data 23 dicembre 2014 e prevedeva una linea dell'importo complessivo di Euro 64 milioni, utilizzabile per cassa fino al 31 dicembre 2018.

Nel periodo di estensione la linea è stata ulteriormente utilizzata per Euro 7.025 ai fini del finanziamento del progetto "Midia" in Romania.

Il 30 giugno 2019, Gas Plus S.p.A. ha rimborsato la prima rata del finanziamento per Euro 1.735 e successivamente, ai sensi dell'accordo modificativo, in data 1° luglio 2019, ha effettuato il rimborso anticipato obbligatorio di 3,3 milioni di Euro, pari al corrispettivo incassato alla data di perfezionamento della cessione della quota del 5% nel Progetto Midia in Romania.

Successivamente, a seguito del processo di revisione dei finanziamenti sopra descritto, in data 11 settembre 2019, ha provveduto all'estinzione anticipata del finanziamento per l'importo residuo di 19,6 milioni di Euro.

Indebitamento finanziario netto

Secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006 di seguito si evidenzia la composizione dell'indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 dicembre 2019 e 2018:

importi in migliaia di euro 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
A. Cassa 15 14
B. Conti correnti bancari 11.901 16.439
C. Titoli detenuti per la negoziazione - -
D. Liquidità (A) + (B) + (C) 11.916 16.453
E. Crediti finanziari correnti 1.831 166
F. Debiti bancari correnti (18.519) (18.210)
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente (7.735) (14.482)
H. Altri debiti correnti (1.228) (490)
I. Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) (27.482) (33.182)
J. Indebitamento finanziario corrente netto (I)-(E)-(D) (13.735) (16.563)
K. Debiti bancari non correnti (47.563) (25.396)
L. Obbligazioni emesse - -
M. Altri debiti non correnti (4.728) (87)
N. Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) (52.291) (25.483)
O. Posizione finanziaria netta (J) + (N) (66.026) (42.046)

Ai sensi dello IAS 7 – Rendiconto finanziario si riporta nella seguente tabella la riconciliazione tra il saldo iniziale ed il saldo finale della posizione finanziaria netta.

31 dicembre Flussi monetari Flussi non monetari 31 dicembre
2018 Variazione fair
value
Altre
variazioni
2019
Debiti finanziari correnti (33.182) 6.482 252 (1.034) (27.482)
Debiti finanziari non correnti (25.483) (23.232) 47 (3.623) (52.291)
Attività finanziarie correnti 166 - 1.665 - 1.831
Passività nette derivanti da attività
di finanziamento (58.499) (16.750) 1.964 (4.657) (77.942)
Disponibilità liquide e mezzi
equivalenti
16.453 (4.537) - - 11.916
Indebitamento finanziario netto (42.046) (21.287) 1.964 (4.657) (66.026)

22. Debiti finanziari per lease a breve e a medio/lungo termine

Nella seguente tabella sono riportate le movimentazioni dei debiti finanziari per lease a breve e a medio/lungo termine del Gruppo:

Totale debiti per
lease
Debiti per lease
Debiti per lease
correnti
non correnti
Saldo iniziale al 1° gennaio 2019 4.958 865 4.093
Acquisizione Rete Gas Fidenza S.r.l. 34
Nuovi contratti e modifiche contrattuali 1.418
Decrementi (840)
Oneri finanziari (80)
Saldo finale al 31 dicembre 2019 5.490 802 4.688

In applicazione del principio IFRS 16, al 31 dicembre 2019, il Gruppo ha in essere debiti finanziari per lease a breve termine per 802 Euro e debiti finanziari per lease a medio lungo termine per 4.688 Euro. Tali debiti si riferiscono principalmente a contratti di affitto aventi ad oggetto i complessi immobiliari destinati alle sedi operative e agli uffici del Gruppo, nonché a contratti di locazione dei terreni ove sono presenti gli impianti di sfruttamento minerario della Business Unit E&P.

Nel corso del 2019, i debiti finanziari per lease si incrementano complessivamente di Euro 532 principalmente per effetto dei nuovi contratti sottoscritti nel periodo e la rimisurazione del debito di alcuni dei contratti in essere, generata da un aggiornamento della componente valutativa dei contratti stessi, relativamente all'esercizio delle opzioni di rinnovo. I decrementi sono generati dal rimborso dei canoni contrattuali scaduti nell'esercizio.

23. Trattamento di fine rapporto, quiescenza e obblighi simili

I piani per benefici definiti a favore di dipendenti del Gruppo riguardano il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato disciplinato dalla legislazione italiana all'articolo 2120 del codice civile. L'indennità, erogata sotto forma di capitale, è pari alla somma di quote di accantonamento calcolate sulle voci retributive corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro e rivalutate sino al momento della cessazione dello stesso.

L'indennità di fine rapporto, quiescenza e obblighi simili del Gruppo al 31 dicembre 2019 ammonta a Euro 5.036 (al 31 dicembre 2018 era pari ad Euro 4.804) e riflette la valutazione del debito verso il personale secondo criteri attuariali ai sensi dello IAS 19. In particolare, per quanto riguarda lo scenario economico-finanziario i parametri tendenziali utilizzati per la valutazione al 31 dicembre 2019 sono i seguenti:

- Tasso di attualizzazione 0,77%
- Tasso annuo di inflazione 1,20%
- Tasso annuo di incremento TFR 2,40%
- Incremento annuo retribuzioni 3,00%
- Tasso annuo di rotazione del personale 3,00%
- Tasso annuo di anticipazioni 2,00%

Riportiamo nella seguente tabella la movimentazione intervenuta nel fondo trattamento di fine rapporto dipendenti relativa all'esercizio 2019 e 2018:

Fondo trattamento di fine rapporto 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Saldo iniziale 4.759 4.758
Altre variazioni 153 -
Benefici pagati (375) (170)
Subtotale delle variazioni di stato patrimoniale (222) (170)
Costo del servizio 246 245
Interessi netti 73 65
Subtotale incluso nel conto economico 319 310
Variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni finanziare 202 (109)
Aggiustamenti sulla base dell'esperienza (78) (30)
Subtotale incluso nel conto economico complessivo 124 (139)
Saldo finale 4.980 4.759

Qui di seguito è riportata l'analisi di sensitività ricalcolata sull'obbligazione netta del piano a benefici definiti al 31 dicembre 2019, considerando i più significativi cambiamenti nelle assunzioni chiave.

Impatto sul P.N. Impatto sul P.N.
Assunzione +0,25% (0,25%) Assunzione +0,25% (0,25%)
Tasso di
inflazione
604 754 Tasso di attualizzazione 781 575

Qui di seguito si riportano le contribuzioni attese da effettuare negli anni futuri a fronte dell'obbligazione del piano a benefici definiti:

Periodo Importo
Entro i prossimi 12 mesi 1.095
Entro 2 anni 341
Entro 3 anni 199
Entro 4 anni 318
Entro 5 anni 312

La durata media dell'obbligazione del piano a benefici definiti alla fine dell'esercizio 2019 è di 14,1 anni.

A partire dal 1° gennaio 2007, la legge Finanziaria e i relativi decreti attuativi hanno introdotto modifiche rilevanti nella disciplina del TFR, fra cui la scelta del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, per le società con più di 50 dipendenti, i nuovi flussi di TFR possono essere indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte oppure mantenute in azienda (nel qual caso, quest'ultima versa i contributi TFR ad un conto di tesoreria istituito presso l'INPS). Dette modifiche rendono le future quote di TFR un piano a contributi definiti mentre l'obbligazione maturata al 31 dicembre 2006 continua a essere trattata contabilmente come un piano a benefici definiti, con la conseguente necessità di effettuare i conteggi attuariali escludendo tuttavia la componente relativa gli incrementi salariali futuri.

In tale voce, inoltre, è incluso per Euro 56 (Euro 45 al 31 dicembre 2018) l'accantonamento del contributo "ex Fondo Gas" per i dipendenti della Società capogruppo e delle società controllate aderenti al Contratto Collettivo Nazionale Gas e Acqua ancora compresi nella forza lavoro a seguito della soppressione del fondo stesso con decorrenza 1° dicembre 2015. Le società del Gruppo interessate dovranno accantonare mensilmente tale importo fino al 1° novembre 2035, salvo erogarlo per intero al dipendente (o al relativo Fondo di Categoria), al momento della cessazione del suo rapporto di lavoro (Legge 125/2015 di conversione del D.L. 78/2015).

24. Altri debiti

31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Debiti verso CSEA 2.613 1.431
Debiti verso consorzi 2.340 3.033
Debiti verso il personale 2.178 2.106
Debiti verso istituti di previdenza 1.119 1.107
Premi comunali 270 262
Ritenute 371 370
Debiti per imposta di consumo ed add. regionale 11 1.742
IVA 12 -
Debiti per royalties 820 408
Amministratori e sindaci 235 231
Acconti 84 58
Ratei e risconti passivi 548 64
Debiti diversi 3.810 1.423
Totale altri debiti 14.411 12.235

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri debiti al 31 dicembre 2019 ed il suo confronto con l'esercizio precedente:

Gli altri debiti sono prevalentemente costituiti da debiti per imposte indirette, debiti verso consorzi relativi alle concessioni di coltivazione in cui il Gruppo partecipa come partner della concessione, ma l'operatore è un terzo soggetto, debiti verso il personale e verso gli enti previdenziali per premi, ratei di quattordicesima, ferie e permessi maturati ma non ancora goduti alla fine dell'esercizio.

Altri debiti non correnti 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Depositi cauzionali passivi 2.889 2.980
Totale altri debiti non correnti 2.889 2.980

Con riferimento ai depositi cauzionali versati dagli utenti, si segnala che tali debiti sono stati iscritti tra i debiti di durata residua superiore all'anno in quanto non risulta determinabile la data del relativo rimborso.

25. Fondi

Nella seguente tabella è riportata la movimentazione dei fondi intercorsa nell'esercizio 2018 e 2019:

Fondo smantellamento
e ripristino siti
Fondo per
contenziosi
Fondo oneri
ambientali
Altri fondi Totale
Al 31 dicembre 2017 115.449 5 4.961 65 120.480
Rilevazione iniziale e variazione di stima (3.374) - - - (3.374)
Oneri finanziari per effetto attualizzazione 3.310 - - - 3.310
Accantonamento nell'esercizio - 114 - - 114
Utilizzo nell'esercizio a fronte di oneri (1.474) (4) (15) (40) (1.533)
Al 31 dicembre 2018 113.911 115 4.946 25 118.997
Rilevazione iniziale e variazione di stima 1.524 - - - 1.524
Oneri finanziari per effetto attualizzazione 2.955 - - - 2.955
Accantonamento nell'esercizio - 247 - - 247
Utilizzo nell'esercizio a fronte di oneri (482) (115) (16) (5) (618)
Al 31 dicembre 2019 117.908 247 4.930 20 123.105

Il fondo smantellamento e ripristino siti accoglie la stima dei costi che presumibilmente saranno sostenuti al termine dell'attività di produzione degli idrocarburi o della durata della concessione per la chiusura mineraria dei pozzi, la rimozione delle strutture e il ripristino dei siti.

Nell'esercizio 2019, il fondo smantellamento e ripristino siti si incrementa complessivamente di Euro 3.997 principalmente per effetto:

  • dell'incremento per oneri finanziari conseguente all'attualizzazione dei costi di chiusura per Euro 2.955 (Euro 3.310 nell'esercizio 2018);
  • dell'incremento per la variazione di stima dei costi di chiusura per Euro 1.524 (decremento di Euro 3.374 nell'esercizio 2018);
  • della riduzione per gli utilizzi dell'esercizio per Euro 482 (Euro 1.474 nell'esercizio 2018), che si riferiscono agli oneri sostenuti per le chiusure minerarie dell'esercizio.

Tale fondo è stato iscritto tra le passività non correnti in quanto il piano di utilizzo è stimato e, comunque, riferito ad epoche future.

La valutazione delle passività future connesse ai costi di smantellamento e di ripristino siti è un processo complesso basato su ipotesi e criteri tecnici e metodologici validati da esperti indipendenti oltre che su valutazioni finanziarie che richiedono il giudizio e l'apprezzamento della Direzione aziendale nella valutazione delle passività da sostenere e delle tempistiche di effettuazione di tali interventi. Periodicamente, la stima del fondo rischi è rivista per riflettere variazioni significative nelle assunzioni, quali le tempistiche stimate delle attività da eseguire e le relative stime dei costi da sostenere nonché dai tassi di attualizzazione adottati. Tuttavia, i costi di smantellamento e ripristino che saranno effettivamente sostenuti dipenderanno da prezzi di mercato e condizioni di mercato futuri. Inoltre la tempistica delle attività di smantellamento e ripristino dipenderà dal momento in cui i campi di produzione non saranno più economicamente produttivi, condizione che a sua volta sarà influenzata dalle valutazioni relative all'entità delle riserve di idrocarburi economicamente estraibili e i relativi profili di produzione dei siti. Le stime

degli oneri di smantellamento e ripristino siti sono state elaborate dal Gruppo anche sulla base delle risultanze rinvenienti dalla relazione di un esperto indipendente.

Il fondo per contenziosi accoglie i costi previsti relativamente ad eventuali controversie in corso.

Il fondo oneri ambientali accoglie la stima degli oneri relativi ad interventi ambientali che dovranno essere svolti nei siti di produzione del gas. Nel corso dell'esercizio 2019, tale fondo è stato utilizzato per Euro 16 (Euro 15 nell'esercizio 2018).

Si segnala che, in relazione all'operazione di acquisizione della partecipazione nella controllata Società Padana Energia S.p.A., in prossimità della chiusura dell'esercizio 2012, la società acquirente (Idrocarburi Italiana S.r.l.) e la società acquisita (Società Padana Energia S.p.A.), unitamente al Venditore, hanno ricevuto un avviso di accertamento dell'importo di 6,4 milioni di euro, per la riqualificazione ai fini dell'imposta di registro, ipotecaria e catastale della suddetta operazione. Le due società controllate, congiuntamente con il Venditore, hanno impugnato tale avviso di accertamento ed ottenuto, nel mese di febbraio 2013, la sospensione dalla Commissione Tributaria Provinciale di Milano della sua esecutività.

La Commissione Tributaria Provinciale di Milano ha successivamente accolto i ricorsi presentati da Idrocarburi Italiana S.r.l., Società Padana Energia S.p.A. e da ENI e ha annullato gli avvisi di accertamento. Contro tale sentenza, in data 31 ottobre 2013, l'Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso in appello alla Commissione Tributaria Regionale della Lombardia. Tale ricorso è stato respinto con sentenza pronunciata il 13 giugno 2014. Contro la sentenza della Commissione Tributaria Regionale della Lombardia l'Agenzia delle Entrate, in data 14.11.2014, ha presentato ricorso alla Corte Suprema di Cassazione.

Le società controllate coinvolte, unitamente al Venditore, si sono nuovamente costituite in giudizio per il proseguimento del contenzioso.

Il Gruppo ha ritenuto, sulla base delle indicazioni ricevute dai propri legali, di non dover contabilizzare alcuna passività potenziale relativamente a tale accertamento, essendo remota l'evenienza di un esborso.

26. Debiti commerciali

Nella seguente tabella viene riportato il dettaglio dei debiti commerciali al 31 dicembre 2019 ed il loro confronto con l'esercizio precedente:

Debiti commerciali 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Fornitori Italia 23.397 29.424
Fornitori estero 292 136
Totale debiti commerciali 23.689 29.560

I debiti verso fornitori derivano prevalentemente dalle forniture di gas metano e di materiali per la realizzazione degli impianti gas e dai servizi di vettoriamento di gas metano.

I debiti verso fornitori sono tutti esigibili entro l'esercizio successivo.

Il profilo finanziario del Gruppo permette la liquidazione dei debiti commerciali attraverso il capitale circolante netto. I debiti hanno un tempo medio di pagamento di 30 – 90 giorni.

27. Ricavi

Per una descrizione quantitativa relativa alla composizione dei ricavi per settori di attività, si faccia riferimento alla nota n. 7, Informativa di settore ed ai commenti riportati nella relazione sulla gestione. I ricavi per tipologia sono indicati nella seguente tabella:

Ricavi 2019 2018
Vendita di gas metano
utenti civili 34.512 35.181
utenti industriali 6.734 6.720
gas prodotto 20.293 25.921
Vendita greggio 10.129 5.096
Vendita condensati 251 363
Ricavi da consorzi 2.460 1.015
Ricavi per distribuzione gas terzi 11.343 8.926
Cassa perequazione (3.003) (2.751)
Gestione calore e altri 2.051 1.561
Totale ricavi 84.770 82.032
Altri ricavi e proventi
Contributi allacciamenti 310 240
Royalties 985 1.350
Rimborso canone assicurativo 176 186
Servizi per utenti gas 385 495
Contributo ARERA - Progetto TEE 3.175 2.922
Altri ricavi di gestione 3.743 1.360
Totale altri ricavi e proventi 8.774 6.553
Totale ricavi 93.544 88.585

La voce "ricavi da consorzi" include per un importo di Euro 208 l'addebito della quota delle maggiorazioni dei canoni di sfruttamento minerario - introdotta con l'art. 11-ter, comma 12, del D. Lgs. 135/2018 (Decreto Semplificazioni), convertito nella Legge 11 febbraio 2019, n. 12 corrisposti per conto degli altri partner per le concessioni in cui il Gruppo Gas Plus assume il ruolo di operatore.

Come già evidenziato nella precedente nota n. 1, Informazioni generali, si segnala che la voce "Altri ricavi di gestione" include componenti positive non ricorrenti per un importo di Euro 2.731.

28. Costi operativi

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi operativi relativi all'esercizio 2019 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente:

2019 2018
Costi per materie prime e materiali di consumo
Materie prime e di consumo
Gas metano (23.222) (26.434)
Costi progetto TEE (3.464) (3.008)
Altri (1.223) (575)
Variazione rimanenze (216) (772)
Totale costi per materie prime (28.125) (30.789)

Gruppo Gas Plus

Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione

Totale costi per servizi ed altri (33.701) (25.954)
Accantonamenti e perdite su crediti (427) (415)
Altri servizi (3.520) (3.096)
Costo del personale in distacco - (413)
Cassa Conguaglio (5.472) (4.016)
Premi e concessioni gas (1.007) (986)
Canoni concessioni sfruttamento minerario (2.769) (157)
Royalties (815) (417)
Altri affitti e locazioni (522) (1.428)
Spese e commissioni bancarie (226) (269)
Riaddebiti servizi da consorzi (3.120) (2.452)
Servizi specialisti E&P (2.612) (2.202)
Trattamento reflui e rifiuti (1.383) (862)
Manutenzioni (4.151) (2.810)
Assicurazioni (572) (576)
Spese e consulenze professionali (3.478) (2.363)
Amministratori e sindaci (595) (579)
Misurazione / trattamento gas (1.287) (1.481)
Trasporto / stoccaggio gas (1.745) (1.432)
Costi per servizi ed altri

Nell'esercizio 2019, la voce "canoni concessioni sfruttamento minerario" per un importo di Euro 2.769 riguarda le concessioni in cui il Gruppo Gas Plus assume il ruolo di operatore e comprende anche la quota dei canoni corrisposti per conto degli altri partner e agli stessi addebitata (pari ad Euro 208). La quota dei canoni corrisposta nelle concessioni in cui il Gruppo non riveste il ruolo di operatore è invece compresa nei costi complessivamente addebitati dal partner operatore nell'ambito della voce "riaddebiti servizi da consorzi" per un importo di Euro 467. Tali importi includono la maggiorazione dei canoni di sfruttamento minerario introdotta con l'art. 11-ter, comma 12, del D. Lgs. 135/2018 (Decreto Semplificazioni), convertito nella Legge 11 febbraio 2019, n. 12. Dopo la pubblicazione, il 4 dicembre 2019, sulla Gazzetta Ufficiale n. 284, del decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico, del 18 novembre 2019, con cui si è data attuazione a tale disposizione, la Società, a tutela del proprio patrimonio di titoli minerari, ha presentato nel mese di gennaio del 2020 ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio di Roma nei confronti del citato Decreto ministeriale del 18 novembre 2019, eccependo profili di illegittimità costituzionale del menzionato art 11-ter, comma 12.

29. Costi per il personale

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi per il personale relativi all'esercizio 2019 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Costo del personale 2019 2018
Costo del personale
Salari e stipendi (7.090) (6.519)
Oneri sociali (2.341) (2.147)
TFR, trattamento di quiescenza e obblighi simili (507) (516)
Totale costo del personale (9.938) (9.182)

Per informazioni circa l'organico del Gruppo si rimanda alla Relazione sulla gestione.

30. Proventi e oneri diversi

Proventi e (oneri) diversi 2019 2018
Proventi e (oneri) diversi
Dividendi da partecipazioni iscritte nell'attivo non corrente 311 271
Altri proventi non ricorrenti 1.857 -
Altri oneri non ricorrenti (117) -
Totale proventi e (oneri) diversi 2.051 271

La voce proventi ed oneri diversi ha un saldo positivo pari ad Euro 2.051 al 31 dicembre 2019 (Euro 271 nel 2018). Oltre ai dividendi erogati dalla società partecipata Serenissima Gas S.p.A., per Euro 311 (Euro 271 nel 2018), include per Euro 1.857 una componente positiva non ricorrente per la rilevazione della plusvalenza che corrisponde al valore attualizzato del corrispettivo differito per la vendita all'operatore della quota di interesse del 5% nel progetto Midia in Romania ed un accantonamento per Euro 117 al fondo rischi per un contenzioso in essere.

31. Proventi ed oneri finanziari

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio degli oneri e proventi finanziari relativi all'esercizio 2019 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente.

Proventi (Oneri) finanziari 2019 2018
Proventi finanziari
Altri proventi finanziari 68 77
Totale proventi finanziari 68 77
Oneri finanziari
Interessi passivi su finanziamenti a m/l termine (1.056) (998)
Interessi passivi su finanziamenti a breve termine (411) (488)
Oneri finanziari per attualizzazione fondi (3.028) (3.375)
Commissioni su finanziamenti (689) (680)
Oneri finanziari per lease (80) -
Oneri finanziari da derivati su tasso di interesse (31) (72)
Oneri finanziari da derivati su commodities (12) (160)
Altri oneri finanziari (261) (174)
Totale oneri finanziari (5.568) (5.947)
Utili (Perdite) su cambi (28) 13
Proventi (Oneri) finanziari netti (5.528) (5.857)

Gli oneri finanziari netti hanno registrato una riduzione complessiva di Euro 329 principalmente per effetto del progressivo adeguamento dei tassi di attualizzazione dei fondi all'andamento del mercato (Euro 3.028 nel 2019 contro Euro 3.375 nel 2018).

32. Risultato per azione

Il risultato base per azione ordinaria è calcolato dividendo il risultato netto dell'anno attribuibile agli azionisti ordinari della Società capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'anno.

Il risultato per azione diluito è calcolato dividendo l'utile netto del periodo attribuibile agli azionisti ordinari della Società capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie e quelle potenziali in circolazione durante il periodo.

Di seguito sono esposti il reddito e le informazioni sulle azioni utilizzate ai fini del calcolo dell'utile per azione base ordinaria e diluito. Gli importi per azione sono esposti in Euro.

31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Utile netto/ (Perdita netta) di spettanza del Gruppo attribuibile agli (623) (1.851)
azionisti ordinari
Numero medio ponderato delle azioni in circolazione (nr./000) 43.573 43.573
Utile / (perdita) base per azione ordinaria (ammontare in Euro (0,01) (0,04)
per azione)
31 dicembre 2019 31 dicembre 2017
Utile netto / (Perdita netta) di spettanza del Gruppo attribuibile agli (623) (1.851)
azionisti ordinari
Numero medio ponderato delle azioni ordinarie e potenziali in 43.573 43.573
circolazione (nr./000)
Utile (perdita) base per azione diluito (ammontare in Euro per (0,01) (0,04)
azione)

33. Impegni e rischi

Impegni e rischi derivanti dall'acquisizione di Società Padana Energia S.p.A.

Il Gruppo Gas Plus, in esecuzione del contratto quadro sottoscritto con ENI il 6 agosto 2010, ha acquisito in data 19 ottobre 2010, tramite la società controllata Idrocarburi Italiana S.r.l., da ENI il 100% delle azioni di Società Padana Energia S.p.A..

Ai sensi del contratto quadro, il corrispettivo dell'operazione (totalmente liquidato dal Gruppo Gas Plus) potrà subire integrazioni. Per ciascun nuovo giacimento scoperto tra i prospectsfacenti parte del Potenziale Esplorativo, sarà dovuto un importo pari al 6,5% annuo per dodici anni del valore della produzione calcolato secondo predeterminati criteri; allo stato attuale non si configura tale fattispecie.

Il contratto di acquisizione stipulato con Eni regolamenta secondo le normali condizioni applicate a transazioni "oil & gas" gli impegni e le garanzie rilasciate dal Venditore, in particolare in materia ambientale, per la quale il Venditore ha rilasciato, a fronte di passività ambientali che si dovessero manifestare, congrua garanzia.

Impegni relativi alle concessioni di sfruttamento minerario

Al 31 dicembre 2019, il Gruppo ha impegni per canoni di superficie per le concessioni di sfruttamento minerario per complessivi Euro 17.032 Il dettaglio per scadenza di tali canoni di superficie di concessioni di sfruttamento minerario è riportato nella seguente tabella:

<1 anno >1<5 >5 Totale
Impegni per canoni di concessione 2.450 8.907 5.675 17.032

Si segnala che la Legge 11 febbraio 2019, n. 12, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 12 febbraio 2019 ed entrata in vigore il 13 febbraio 2019, ha introdotto, in sede di conversione del Decreto Legge n. 135/2018 (Decreto Semplificazioni) con un emendamento aggiuntivo dell'art. 11 ter, alcune nuove disposizioni normative riguardanti le attività di coltivazione degli idrocarburi. In particolare, l'art. 11 ter, punto 12, ha previsto, a decorrere dal 1° giugno 2019, l'aumento dei canoni di concessione di 25 volte.

Si tratta di un incremento irragionevole la cui incidenza sulla attività industriale è allo stato ancora oggetto di valutazione, avendo, da un canto, dato corso alla contestazione in sede giudiziaria dell'entità dell'incremento e, dall'altro, confidando in un ridimensionamento dell'ammontare del canone, anche dopo aver ottenuto la riduzione dell'area fisica territoriale delle concessioni (che ha ridotto proporzionalmente l'ammontare del canone).

In relazione a tali disposizioni, a tutela del proprio patrimonio di titoli minerari, ha attuato nel corso dell'anno alcune iniziative sui profili di più immediato impatto.

In particolare, la B.U. E&P ha, dapprima, presentato due ricorsi al TAR Marche nei confronti di alcune richieste di pagamento dei canoni di concessione così come maggiorati e, a seguire, nel mese di gennaio del corrente anno, ha presentato un ulteriore ricorso al TAR Lazio nei confronti del decreto attuativo del Ministero dell'Economia e delle Finanze di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico del 18 novembre 2019, recante "Modalità di versamento delle maggiorazioni dei canoni annui per le concessioni di coltivazioni e di stoccaggio nella terraferma, nel mare territoriale e nella piattaforma continentale italiana". In entrambi tali ricorsi la B.U. E&P ha sollevato profili di illegittimità costituzionale del menzionato art. 11-ter, commi 9 e 12, in relazione alla previsione dell'aumento dei canoni minerari e nell'ambito del giudizio incardinato al TAR Lazio si segnala che anche Assomineraria è intervenuta ad adiuvandum delle censure e delle questioni di costituzionalità sollevate dalla stessa Business Unit.

34. Rapporti con parti correlate

La seguente tabella mostra i valori complessivi delle transazioni intercorse nell'esercizio con la società correlata Immobiliare Forlanini S.r.l..

31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Crediti commerciali 12 5
Debiti commerciali (22) (3)
Debiti per lease correnti (397) -
Debiti per lease non correnti (2.272) -
Ricavi 9 28
Costi per servizi e altri (43) (559)
Oneri finanziari per lease (26) -

Compensi percepiti dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo

Gli amministratori nel Gruppo hanno percepito nel corso del 2019 Euro 262, rispetto a Euro 253 del precedente esercizio.

Per informativa aggiuntiva relativa ai compensi percepiti e alle partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dai sindaci, dai direttori generali e dai dirigenti con responsabilità strategica si rinvia a quanto indicato nella relazione sulla remunerazione.

Termini e condizioni delle transazioni delle parti correlate

Le vendite e le altre operazioni con parti correlate sono effettuate al prezzo ed alle condizioni di mercato. I saldi in essere a fine esercizio non sono assistiti da garanzie e non generano interessi. Non vi sono garanzie, prestate o ricevute, in relazione a crediti e debiti con parti correlate.

Rapporti con la controllante US.FIN S.r.l.

Come descritto alla nota n. 20, Patrimonio Netto, nel corso dell'esercizio 2019, la Capogruppo Gas Plus S.p.A. non ha erogato dividendi alla società controllante US.FIN. S.r.l..

Per i restanti rapporti con l'impresa controllante US.FIN. S.r.l. si veda più in dettaglio la precedente nota n. 17, Crediti verso imprese controllanti.

35. Eventi successivi alla data di bilancio

Oltre a quanto già menzionato nella presente nota integrativa e nella relazione sulla gestione, anche avuto particolare riguardo all'emergenza sanitaria, non si sono verificati fatti di rilievo dopo la chiusura dell'esercizio.

36. Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri

Il Gruppo, in relazione alla sua attività ed all'utilizzo di strumenti finanziari, è esposto, oltre al rischio generale legato alla conduzione del business, ai seguenti rischi:

  • rischio di credito;
  • rischio di liquidità;
  • rischio di mercato.

Nella presente sezione vengono fornite informazioni integrative relative all'esposizione del Gruppo a ciascuno dei rischi elencati in precedenza, agli obiettivi, alle politiche ed ai processi di gestione di tali rischi ed ai metodi utilizzati per valutarli. La presente nota contiene inoltre informazioni quantitative al fine di valutare l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari a cui il Gruppo è esposto nel corso dell'esercizio e alla data di riferimento del bilancio. Ulteriori informazioni quantitative sono esposte nelle specifiche note al bilancio relative alle attività e passività finanziarie.

La responsabilità complessiva per la creazione e la supervisione di un sistema di gestione dei rischi del Gruppo è del Consiglio di Amministrazione. La Direzione Amministrazione e Finanza è responsabile dello sviluppo e del monitoraggio delle politiche di gestione dei rischi del Gruppo ed informa periodicamente il Consiglio di Amministrazione sulle proprie attività.

Le politiche di gestione dei rischi del Gruppo hanno lo scopo di:

  • identificare ed analizzare i rischi ai quali il Gruppo è esposto;
  • definire l'architettura organizzativa, con individuazione delle unità organizzative coinvolte, relative responsabilità e sistema di deleghe;
  • individuare i principi di risk management su cui si fonda la gestione operativa dei rischi;
  • individuare le tipologie di operazioni ammesse per la copertura dell'esposizione (es. negoziazione di derivati di copertura).

La Funzione Internal Audit controlla la corretta applicazione delle policy e delle procedure applicate per la gestione dei rischi finanziari. La Funzione Internal Audit svolge verifiche periodiche riportandone gli esiti al Consiglio di Amministrazione.

1. Rischi finanziari

Rischio di credito

Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali e dagli investimenti finanziari del Gruppo. In particolare si evidenziano le seguenti tipologie:

Crediti commerciali e altri crediti

Tale rischio di credito è principalmente connesso alla possibilità che i clienti non onorino i propri debiti verso la società alle scadenze pattuite. L'esposizione del Gruppo al rischio di credito dipende sostanzialmente dalle caratteristiche specifiche di ciascun cliente e la sua entità può essere certamente maggiore per le classi dei grossisti ed utenti industriali, con un inevitabile grado di concentrazione.

Il Gruppo valuta, con modalità differenti secondo le diverse tipologie, l'affidabilità dei nuovi clienti a cui sono poi offerte le condizioni standard relativamente ai termini di pagamento. In generale per ciascun cliente non appartenente alle tipologie standard dei clienti finali domestici dell'attività di vendita al dettaglio o non considerato preventivamente come solvibile per standard creditizio vengono calcolati dei controvalori massimi di acquisto su di un arco di tempo predeterminato, rappresentativi della linea di esposizione massima; le esposizioni superiori sono soggette a continuo monitoraggio da parte delle funzioni a ciò delegate.

Per determinate tipologie di utenti, l'analisi di affidabilità si basa su valutazioni di società di rating commerciali e, a seconda dell'importanza e della disponibilità dei dati, su analisi di bilancio.

Per i grandi clienti si ottengono in genere fideiussioni bancarie o assicurative a prima richiesta per importi pari alla fornitura di due/tre mesi.

L'attività di monitoraggio del rischio di credito verso i clienti avviene in base a una reportistica che prevede una analisi dell'esposizione sulla base delle caratteristiche del credito, considerando tra l'altro se si tratta di persone fisiche o persone giuridiche, la dislocazione geografica, la classe di appartenenza e l'andamento dell'attività, l'anzianità del credito e l'esperienza storica sui pagamenti.

Il Gruppo accantona un fondo svalutazione per perdite di valore che riflette la stima delle perdite previste sui crediti commerciali e sugli altri crediti, le cui componenti principali sono svalutazioni specifiche individuali di esposizioni scadute significative e svalutazioni generiche di esposizioni omogenee per scadenze e tipologia di utenza. La svalutazione generica viene determinata anche sulla base dell'esperienza storica.

Si segnala infine che nell'ottica di procedere ad un'ottimizzazione della propria struttura finanziaria e di una sempre più efficiente gestione dei rischi su crediti, il Gruppo ha rinnovato, nel mese di settembre 2018, un contratto con Banca IMI per la cartolarizzazione del proprio portafoglio crediti con un plafond rotativo di 20 milioni di euro. Tale contratto, che ha scadenza nel mese di aprile 2023, prevede, nei limiti dello stesso plafond contrattualmente stabilito, la cessione periodica e pro-soluto dei crediti commerciali gas della B.U. Retail.

Nella nota n. 15, Crediti commerciali, sono fornite le informazioni quantitative sull'esposizione al rischio di credito, per quanto riguarda i crediti commerciali, richieste dall'IFRS 7.

Strumenti finanziari e depositi bancari

Il rischio di credito relativo a saldi con banche e istituzioni finanziarie è gestito dalla tesoreria di Gruppo in conformità alla politica del Gruppo stesso. Al fine di contenere tale rischio, l'investimento dei fondi disponibili e l'apertura di depositi bancari è fatto solo con istituzioni finanziarie primarie.

Attività finanziarie detenute per la negoziazione

In tale categoria rientrano investimenti in titoli azionari di società quotate e fondi azionari. A seguito della cessione dei titoli iscritti nell'attivo circolante nel 2017, il Gruppo non è attualmente soggetto a tali rischi.

Garanzie e fideiussioni

Al 31 dicembre 2019 il Gruppo ha in essere fideiussioni a favore di terzi per complessivi 13 milioni di euro, principalmente composte da:

  • fideiussioni per l'acquisto della società Rete Gas Fidenza S.r.l. per 4,2 milioni di euro;
  • fideiussioni per adempimento di imposta di consumo ed addizionale regionale per 2,2 milioni di euro;
  • fideiussioni per trasporto e stoccaggio strategico gas per 2,0 milioni di euro;
  • fideiussioni per garanzia esecuzione lavori di sviluppo o di ripristino nelle concessioni di coltivazione per 2,8 milioni di euro;
  • fideiussioni a favore di società di distribuzione gas metano a garanzia del rispetto dei propri obblighi contrattuali per 0,8 milioni di euro;
  • fideiussioni a favore di alcuni enti locali per il servizio di gestione della distribuzione di gas metano per 0,4 milioni di euro;
  • altre tipologie di fideiussioni per 0,6 milioni di euro.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che il Gruppo abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni derivanti da passività finanziarie.

Per quanto possibile, il Gruppo si assicura che vi siano disponibilità liquide e/o linee di credito sufficienti per coprire le necessità generate dal ciclo operativo e dagli investimenti, nonché quelle relative alle passività finanziarie. L'approccio del Gruppo prevede pertanto di garantire che vi siano sempre fondi sufficienti per adempiere alle proprie obbligazioni alla scadenza, sia in condizioni normali che di tensione finanziaria. A tale scopo, i servizi di tesoreria del Gruppo effettuano, in sede di predisposizione del budget annuale e nel corso di ogni esercizio, previsioni finanziarie basate sulle entrate ed uscite attese nei successivi periodi e, se necessario, adottano le conseguenti azioni correttive. Tuttavia, resta escluso l'effetto potenziale di circostanze estreme che non possono esser ragionevolmente previste, quali le calamità naturali.

Al 31 dicembre 2019, il Gruppo ha in essere le seguenti linee di credito:

  • 16,8 milioni di Euro per linee di credito promiscue per scoperto di conto corrente o crediti di firma, che include per 15 milioni di Euro la linea di Finanziamento Revolving Banco BPM S.p.A. (utilizzata interamente al 31 dicembre 2019) e per i restanti 1,8 milioni di Euro per linee di credito non assistite da garanzie;
  • 20 milioni di Euro per la linea di credito rotativa a fronte di cartolarizzazione (cessione prosoluto) dei crediti commerciali verso clienti civili e industriali della B.U. Retail;
  • 1,5 milioni di Euro per linee di credito promiscue autoliquidanti per anticipo fatture e per scoperto di conto corrente, non assistite da garanzie;
  • 0,5 milioni di Euro per linee di credito per scoperto di conto corrente, non assistite da garanzie;
  • 5 milioni di Euro per linee di credito promiscue per anticipo fatture, non assistite da garanzie;
  • 51 milioni di Euro per la linea a medio lungo termine del Finanziamento Banca IMI-Banco BPM (interamente erogata al 31 dicembre 2019);
  • 55 milioni di Euro per la linea Capex del Finanziamento Banca IMI-Banco BPM (utilizzata al 31 dicembre 2019 per 6 milioni di Euro);
  • 20 milioni di Euro per il Finanziamento del progetto di sviluppo dei giacimenti a gas Ana e Doina ubicati nel Mar Nero rumeno (linea non utilizzata al 31 dicembre 2019);
  • 19 milioni di Euro per crediti di firma, non assistite da garanzie;
  • 6 milioni di Euro per linea promiscua a copertura variazioni di fair value su derivati;
  • 0,2 milioni di Euro per carte di credito aziendali e Viacard.

Tutte le linee di credito per scoperto di conto corrente o autoliquidanti sono a tasso variabile + spread fisso concordato con i relativi istituti di credito.

La gestione della liquidità del Gruppo è accentrata nella controllante, che gestisce in "cash pooling" le eccedenze o esigenze di liquidità delle singole società del gruppo.

Altre informazioni di tipo quantitativo sono fornite alla nota n. 21, Debiti finanziari a breve e medio/lungo termine.

I flussi finanziari relativi al contratto di Finanziamento Banca IMI-Banco BPM ed al contratto di Finanziamento Revolving stipulato solo con Banco BPM sono soggetti al rispetto di parametri finanziari (covenants) così come previsti dai relativi contratti di finanziamento. Per una descrizione ed un'analisi di tali covenants si faccia riferimento a quanto riportato nella nota n. 21, Debiti finanziari a breve e a medio/lungo termine.

Rischio di mercato

Il rischio di mercato è il rischio che i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovute a variazioni dei tassi di cambio, di interesse e ad altri rischi di prezzo. L'obiettivo della gestione del rischio di mercato è la gestione e il controllo dell'esposizione del Gruppo a tale rischio entro livelli accettabili ottimizzando, allo stesso tempo, il rendimento degli investimenti.

Rischio di cambio

Il Gruppo opera in ambito internazionale tramite iniziative di esplorazione e sviluppo in joint venture con terzi operatori e può essere quindi esposto al rischio valutario derivante dalle fluttuazioni delle valute con cui vengono effettuate le transazioni commerciali, in particolare il dollaro statunitense.

È politica del Gruppo, qualora le previste esposizioni siano di importo significativo, fronteggiare questi rischi mediante la copertura a termine delle posizioni valutarie passive previste a date future; la copertura, che può tener conto sia del cambio previsto a budget sia delle aspettative di andamento dei cambi, può non essere attuata per la totalità delle posizioni, in modo da tener conto di possibili variazioni dell'entità delle transazioni rispetto alle previsioni e di poter beneficiare delle eventuali variazioni del cambio.

In base a tale politica, può essere quindi coperta solo una percentuale dei flussi in valuta attesi nei successivi 12 mesi. Per la parte non coperta, si determineranno differenze di cambio con impatto a conto economico.

Per la copertura del rischio di cambio, il Gruppo valuta la possibilità di avvalersi di Forward Exchange Contract o strumenti che combinano opzioni call e put con scadenza entro la fine dell'esercizio successivo.

Al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018, il Gruppo non ha in essere nessuno specifico contratto derivato per la copertura del rischio di cambio.

Rischio tasso di interesse

Esso afferisce in particolare, per quanto riguarda le attività finanziarie detenute per la negoziazione, agli effetti che le variazioni nei tassi di interesse hanno sul prezzo delle suddette attività. Considerata l'entità delle attività in portafoglio il rischio è ritenuto non significativo e, in ogni caso, le eventuali variazioni sono periodicamente imputate a conto economico.

Quanto invece alle passività finanziarie, il rischio di variazioni dei tassi di interesse può avere un effetto diretto sul conto economico determinando un minor o maggior costo per oneri finanziari. Per la copertura del suddetto rischio, relativamente al contratto Finanziamento Banca IMI-Banco BPM, in data 24 ottobre 2019, la Società ha stipulato dei contratti di Interest Rate Swap per l'80% della linea a medio lungo termine che soddisfano i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.

Rischio di variazione del prezzo delle commodity e dei flussi finanziari

Il Gruppo è esposto al rischio di oscillazione del prezzo di mercato del gas e del greggio poiché esso influisce sui ricavi e sui costi delle attività di produzione e compravendita, con possibili effetti negativi indotti sui flussi di cassa e sulle prospettive di reddito. Tali oscillazioni agiscono sia direttamente che indirettamente attraverso indicizzazioni presenti nelle formule di prezzo.

La gestione di tali rischi è in capo alle singole società/B.U. che si avvalgono, nell'attività di monitoraggio e di definizione dei livelli di rischio tollerabili, dei servizi centralizzati della Società capogruppo.

Tutti i derivati di copertura stipulati a tale scopo nel corso dell'esercizio 2019 e 2018 hanno soddisfatto i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.

Altri rischi di prezzo

Riguardano la possibilità che il fair value di uno strumento finanziario possa variare per motivi differenti dal variare dei tassi di interesse o di cambio.

Al 31 dicembre 2019, il Gruppo non è più esposto al rischio prezzo a seguito della cessione dei titoli iscritti nell'attivo circolante effettuata nel corso del 2017.

2. Esposizione al rischio

Rischio di credito

Rischio di credito delle attività finanziarie

Il valore contabile delle attività finanziarie rappresenta l'esposizione massima del Gruppo al rischio di credito. Alla data di chiusura dell'esercizio tale esposizione era la seguente:

in migliaia di Euro 2019 2018
Attività finanziarie correnti e non correnti
Altre attività non correnti, di cui:
-
partecipazione in Serenissima Gas S.p.A.
4.279 4.279
-
depositi cauzionali fornitori
199 336
-
anticipi per gare d'ambito
377 333
-
anticipo per acquisto Rete Gas Fidenza S.r.l.
- 1.960
-
Crediti verso CSEA
403 -
-
Crediti verso consorzi
1.888 -
Finanziamenti e crediti 28.426 28.968
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11.916 16.453
Strum. Fin. a fronte del rischio di oscillazione
del prezzo delle commodities 1.831 166
TOTALE 49.319 52.495

La massima esposizione al rischio di credito a fine esercizio derivante da crediti commerciali, suddivisa per tipologia di clientela (canale distributivo), era la seguente:

Crediti commerciali: 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Utenti civili 9.910 11.477
Utenti industriali 771 1.167
Grossisti 3.131 6.135
Altri 14.619 10.702
Totale crediti 28.431 29.481

Perdite per riduzione di valore

L'anzianità dei crediti commerciali alla data di bilancio era la seguente:

Crediti commerciali: 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Crediti commerciali totali 28.431 29.481
Fondo svalutazione crediti (2.543) (2.609)
Crediti commerciali netti 25.888 26.872
Crediti a scadere e scaduti da
meno di 60 gg. 24.792 26.290
Crediti scaduti da 60 a 180 gg. 127 104
Crediti scaduti da oltre 180 gg. 969 478
Totale crediti commerciali netti 25.888 26.872

Il rischio di credito legato all'anzianità dei crediti commerciali è mitigato dall'accordo quadro, rinnovato fino ad aprile 2023, con Banca IMI per la cartolarizzazione (cessione pro soluto) del proprio portafoglio dei crediti commerciali verso clienti civili e industriali della B.U. Retail. Si segnala che in applicazione di tale accordo, nel corso dell'esercizio 2019 il Gruppo ha riconosciuto a Banca IMI una commissione di sconto per i crediti ceduti per un importo pari a Euro 410 (per Euro 332 nel corso dell'esercizio 2019).

I movimenti del fondo svalutazione crediti commerciali nel corso dell'esercizio 2019 e 2018 sono stati i seguenti:

Fondo svalutazione crediti 2019 2018
Fondo finale anno precedente (2.609) (2.827)
Accantonamenti (94) -
Altre variazioni (41) (22)
Utilizzi 201 240
Fondo al 31 dicembre (2.543) (2.609)

La perdita di valore dell'esercizio viene determinata in modo che il saldo del fondo svalutazione crediti alla fine dell'esercizio rappresenti la ragionevole riduzione del valore delle attività finanziarie a fronte dei crediti ritenuti inesigibili. Essa è determinata sulla base di dati storici relativi alle perdite su crediti e delle ragionevoli prospettive di incasso, applicando a tutti i crediti in essere percentuali di svalutazione diverse a seconda della anzianità del credito.

Il Gruppo utilizza i fondi svalutazione per riconoscere le perdite di valore sui crediti commerciali; tuttavia, quando vi è la certezza che non sarà possibile recuperare l'importo dovuto, l'ammontare considerato irrecuperabile viene direttamente stornato dalla relativa attività finanziaria con contropartita, fino a capienza, il fondo svalutazione e, per l'eventuale eccedenza, il conto economico.

Rischio di liquidità

Le scadenze contrattuali delle passività finanziarie, compresa la stima degli interessi da versare, sono esposte nella tabella seguente:

31.12.2019

Valore
contabile
Flussi
contrattuali
0-3 mesi 3-6 mesi 6-12 mesi 1-2 anni 2-5 anni 5 anni
Passività finanziarie non derivate
Finanziamento Medio Lungo Termine 50.220 55.228 367 4.367 4.685 12.162 33.647 -
Finanziamento Capex 5.078 6.845 45 45 90 179 6.486 -
Debiti per lease 5.490 6.010 221 221 441 882 2.646 1.600
Finanziamento Revolving 15.000 15.121 15.030 30 - 61 - -
Scoperti di c/c bancario 5 5 5 - - - - -
Debito incassi per crediti cartolarizzati 3.514 3.514 3.514 - - - - -
Debiti commerciali e altri debiti 35.225 35.225 32.336 - - - - 2.889
Totale 114.532 121.948 51.518 4.663 5.277 13.223 42.779 4.489
di cui:
per capitale 116.234 51.056 4.201 4.401 11.802 40.406 4.369
per interessi 5.714 462 462 876 1.421 2.373 120
Contratti su commodities
Flussi in uscita (6.875) (3.668) (1.075) (2.132)
Flussi in entrata 8.393 4.446 1.359 2.588
Interest rate swap
Flussi in uscita (179) - (37) (34) (58) (43) (7)
Flussi in entrata

31.12.2018

Valore
contabile
Flussi
contrattuali
0-3 mesi 3-6 mesi 6-12 mesi 1-2 anni 2-5 anni 5 anni
Passività finanziarie non derivate
Finanziamento Medio Lungo Termine 22.445 23.158 113 6.114 6.170 10.761 - -
Finanziamento Capex 17.433 18.289 88 1.330 1.409 15.462 - -
Finanziamento Revolving 15.000 15.030 15.030 - - - - -
Scoperti di c/c bancario 5 5 5 - - - - -
Debito incassi per crediti cartolarizzati 3.205 3.205 3.205 - - - - -
Debiti commerciali e altri debiti 39.391 39.391 36.411 - - - - 2.980
Totale 97.479 99.078 54.852 7.444 7.579 26.223 - 2.980
di cui:
per capitale 97.851 54.621 7.241 7.241 25.768 - 2.980
per interessi 1.227 231 203 338 455 - -
Contratti su commodities
Flussi in uscita (3.453) (3.453)
Flussi in entrata 3.558 3.558
Interest rate swap
Flussi in uscita (326) (68) (68) (100) (90)
Flussi in entrata

I flussi futuri indicizzati all'Euribor dei contratti di finanziamento Term e Capex sottoscritti con Banca Imi e Banco BPM sono determinati in relazione all'ultimo fixing dell'Euribor alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento.

Rischio di mercato

Rischio di cambio

La tabella seguente evidenzia l'esposizione del Gruppo al rischio di cambio in base al valore nozionale:

31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
USD PLN RON USD PLN RON
Crediti commerciali 17.183 - 269 16.859 - -
Debiti finanziari (17.183) - (2.673) (16.859) (2.035) (8.443)
Disponibilità liquide 41 - 457 4 4 2
Debiti commerciali (735) - (340) (343) - -
Esposizione netta nello
Stato Patrimoniale (694) - (2.287) (339) (2.031) (8.441)

I principali tassi di cambio applicati nel corso dell'esercizio in corso ed in quello precedente sono i seguenti:

2019 2018
Medio 31/12 Medio 31/12
Dollaro statunitense 1,1195 1,1234 1,1810 1,1450
Zloty Polacco 4,2976 4,2568 4,2615 4,3014
Leu Romeno 4,7453 4,7830 4,6540 4,6635

Analisi di sensitività

Un apprezzamento dell'euro del 10% rispetto alle valute sotto riportate, avrebbe comportato al 31 dicembre un aumento (decremento) del patrimonio netto e del risultato netto per gli importi riportati nella tabella. L'analisi è stata svolta presupponendo che tutte le altre variabili siano costanti.

Patrimonio Netto Utile o Perdita
2019 2018 2019 2018
USD 63 31 61 40
PLN - (185) - -
RON (208) (767) - -

Un deprezzamento dell'euro del 10% rispetto alle valute sopra riportate avrebbe causato gli effetti sotto riportati, presupponendo che tutte le altre variabili siano costanti.

Patrimonio Netto Utile o Perdita
2019 2018 2019 2018
USD (77) (38) (80) (26)
PLN - 226 - -
RON 254 938 - -

Al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018, il Gruppo non deteneva strumenti derivati di copertura su commodities esposti al rischio di cambio.

Rischio di tasso di interesse

Il valore degli strumenti finanziari del Gruppo, distinto tra strumenti finanziari fruttiferi di interessi e strumenti infruttiferi, alla data di chiusura del bilancio era il seguente:

Valore contabile
2019 2018
Strumenti finanziari fruttiferi
Strumenti finanziari a tasso fisso
Attività finanziarie - -
Passività finanziarie - -
Strumenti finanziari a tasso variabile
Attività finanziarie - -
Passività finanziarie (78.682) (57.863)
Strumenti finanziari infruttiferi
Attività finanziarie 49.319 52.495
Passività finanziarie (35.850) (39.616)

Analisi di sensitività del fair value degli strumenti finanziari a tasso fisso

Al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018, il Gruppo non detiene strumenti finanziari fruttiferi di interessi a tasso fisso.

Analisi di sensitività dei flussi finanziari degli strumenti finanziari a tasso variabile

L'analisi di sensitività è svolta solo con riferimento ai debiti finanziari correnti e non correnti verso banche.

Se la curva dei tassi di interesse fosse aumentata/diminuita di 100 basis point alla data di chiusura del bilancio, il patrimonio netto e il risultato netto sarebbero diminuiti/aumentati di Euro 436 (al 31 dicembre 2018 -/+ 308 Euro). L'analisi è stata svolta presupponendo che le altre variabili siano rimaste costanti.

Rischio di variazione del prezzo delle commodity

Il Gruppo effettua operazioni di copertura tramite swap sul prezzo di vendita ed acquisto del gas metano e sul prezzo di vendita del brent, per evitare i possibili effetti negativi indotti sui flussi di cassa e sulle prospettive di reddito.

La copertura (di tipo economic hedging) permette di fissare mediante acquisto di strumenti derivati i prezzi di vendita e/o di approvvigionamento.

Al 31 dicembre 2019, tutte le coperture in essere rispettano i requisiti formali e sostanziali richiesti dal IFRS 9 per essere classificati come strumenti di copertura e trattati in hedge accounting. Al 31 dicembre 2019, quindi, risulta in essere una riserva di patrimonio di cash flow hedge positiva pari ad Euro 1.518 (al 31 dicembre 2018 riserva positiva pari a Euro 105), al lordo del relativo impatto fiscale.

Analisi di sensitività derivanti dall'utilizzo di strumenti finanziari

Una variazione positiva/negativa del prezzo del gas di un Euro al megawattora e/o una variazione del prezzo del brent del 10% rispetto alle quotazioni correnti a fine esercizio, avrebbe comportato un aumento (decremento) del patrimonio netto e del risultato netto in relazione agli strumenti

derivati per la copertura del rischio di oscillazione del prezzo delle commodity secondo gli importi riportati nella seguente tabella.

31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Effetto a P.N. Effetto a C.E. Effetto a C.E. Effetto a C.E.
Prezzo Brent + 10% -
e prezzo PSV + 1€/MWh (417) - (242)
Prezzo Brent – 10%
E prezzo PSV + 1€/MWh 417 - 242 -

Con riferimento ai rischi sui margini derivanti dall'oscillazione dei prezzi delle commodity, si rimanda a quanto illustrato nella Relazione sulla Gestione.

3. Gestione del capitale

L'obiettivo primario della gestione del capitale del gruppo è garantire che sia mantenuto un adeguato rating creditizio ed adeguati livelli degli indicatori di capitale in modo da supportare l'attività, massimizzare il valore per gli azionisti e ridurre il costo del capitale.

Il Gruppo gestisce la struttura del capitale e lo modifica in funzione di variazioni nelle condizioni economiche. Per mantenere o adeguare la struttura del capitale, il Gruppo può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.

Nessuna variazione è stata apportata agli obiettivi, alle politiche o alle procedure durante gli esercizi 2018 e 2019.

Il Gruppo verifica il proprio capitale mediante il rapporto di gearing, ovvero rapportando il debito netto al totale del patrimonio netto più il debito netto. La politica del gruppo mira a mantenere tale rapporto sotto il 50%, salvo operazioni straordinarie in presenza delle quali tale rapporto può non essere mantenuto. In tal caso, il Gruppo valuta la necessità di effettuare un aumento di capitale per ripristinare la soglia-obiettivo.

Il Gruppo include nel debito netto i finanziamenti onerosi al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

2019 2018
Debiti finanziari 79.773 58.665
Disponibilità (11.916) (16.453)
Debito Netto 67.857 42.212
Patrimonio Netto 212.772 212.962
Totale Capitale 280.629 255.174
Gearing ratio 24,18% 16,54%

4. Gerarchia del Fair Value secondo l'IFRS 9

L'IFRS 9 richiede che la classificazione degli strumenti finanziari al fair value sia determinata in base alla qualità delle fonti degli input usati nella valutazione del fair value. Qui di seguito, si evidenzia la classificazione IFRS 9 per gli strumenti finanziari posseduti dal Gruppo:

Totale di Totale
valutato a fair
bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 value Altro
ATTIVO
Altre attività non correnti 7.146 - - 4.279 4.279 2.867
Attività finanziarie 1.832 - 1.832 - 1.832 -
PASSIVO
Debiti finanziari non correnti 47.603 - 40 - 40 47.563
Debiti per lease non correnti 4.688 - - - - 4.688
Debiti finanziari correnti 26.680 - 426 - 426 26.254
Debiti per lease correnti 802 - - - - 802

Si precisa che la classificazione degli strumenti finanziari può comportare una significativa discrezionalità, ancorché, in accordo con gli IFRS, il Gruppo utilizza, qualora disponibili, prezzi quotati in mercati attivi come migliore stima del fair value di tutti gli strumenti derivati.

Le altre attività non correnti includono per Euro 4.279 partecipazioni non di collegamento in società attive nel settore della distribuzione del gas ed utilities, classificate come attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico. La valutazione al fair value di tali attività, classificate tra gli strumenti finanziari di livello 3, è stata effettuata con il metodo del patrimonio netto rettificato tenendo conto del fair value degli impianti di distribuzione della società partecipata.

5. Classi di strumenti finanziari

Gli strumenti finanziari iscritti nello stato patrimoniale della società sono così raggruppabili per classi (è indicato per ognuna sia il valore contabile sia il fair value):

Valore
contabile
Finanziament
i e crediti
Attività/ passività
finanziarie al fair
value a conto
economico
Attività/ passività
finanziarie in
regime di hedge
accounting
Attività
disponibili per
la vendita
Altre
passività
Costo
ammortizzato
Totale voce
contabile
Fair value
ATTIVO
Altre attività non correnti 7.146 2.867 - - 4.279 - - 7.146 7.146
Attività finanziarie 1.831 - - 1.831 - - - 1.831 1.831
Crediti commerciali 25.888 25.888 - - - - - 25.888 25.888
Crediti vs. altri 2.536 2.536 - - - - - 15.709 2.536
Crediti vs. controllanti 2 2 - - - - - 193 2
Disponibilità liquide 11.916 11.916 - - - - - 11.916 11.916
Totale 49.319 43.209 - 1.831 4.279 - - 62.683 49.319
PASSIVO
Debiti finanziari non correnti 47.603 - - 40 - - 47.563 47.603 47.603
Debiti per lease non correnti 4.688 4.688 4.688 4.688
Debiti vs. altri non correnti 2.889 - - - - 2.889 - 2.889 2.889
Debiti finanziari correnti 26.680 - - 426 - 18.519 7.735 26.680 26.680
Debiti per lease correnti 802 802 802 802
Debiti commerciali 23.689 - - - - 23.689 - 23.689 23.689
Debiti vs. altri correnti 8.647 - - - - 8.647 - 14.411 8.647
Totale 114.998 - - 466 - 53.744 60.788 120.762 114.998

31.12.2018

Valore
contabile
Finanziamen
ti e crediti
Attività/ passività
finanziarie al fair
value a conto
economico
Attività/ passività
finanziarie in
regime di hedge
accounting
Attività
disponibili per
la vendita
Altre
passività
Costo
ammortizzat
o
Totale voce
contabile
Fair value
ATTIVO
Altre attività non correnti 6.908 2.629 - - 4.279 - - 6.908 6.908
Attività finanziarie 166 - - 166 - - - 166 166
Crediti commerciali 26.872 26.872 - - - - - 26.872 26.872
Crediti vs. altri 4.163 4.163 - - - - - 10.970 4.163
Crediti vs. controllanti 2 2 - - - - - 193 2
Disponibilità liquide 16.453 16.453 - - - - - 16.453 16.453
Totale 54.564 50.119 - 166 4.279 - - 61.562 54.564
PASSIVO
Debiti finanziari non correnti 25.483 - - 87 - 14.951 10.445 25.483 25.483
Debiti vs. altri non correnti 2.980 - - - - 2.980 - 2.980 2.980
Debiti finanziari correnti 33.182 - - 490 - 20.692 12.000 33.182 33.182
Debiti commerciali 29.560 - - - - 29.560 - 29.560 29.560
Debiti vs. altri correnti 6.851 - - - - 6.851 - 12.235 6.851
Totale 98.056 - - 577 - 75.034 22.445 103.440 98.056

Criteri per la determinazione del fair value

I metodi e le principali assunzioni utilizzate per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari sono indicati di seguito.

Strumenti finanziari derivati

Il fair value dei contratti swap sull'oscillazione del prezzo del gas metano e del brent viene determinato sulla base di una modellistica interna, alimentata dalle curve dei prezzi quotati alla data di bilancio. Poiché l'orizzonte temporale di tali contratti derivati risulta inferiore ad 1 anno, si è valutato non rilevante considerare il rischio di mancata performance del Gruppo e della controparte.

Il fair value dei contratti swap su tassi di interesse viene determinato sulla base di una modellistica interna, alimentata dalle curve dei tassi di mercato quotate alla data di bilancio. Tale modello, poiché il contratto derivato sui tassi di interesse ha una durata superiore ad 1 anno, tiene conto del rischio di mancata performance del Gruppo e della controparte.

Passività finanziarie

Il fair value delle passività finanziarie è calcolato come il valore attuale dei flussi finanziari futuri attualizzato al tasso di interesse di mercato rilevato alla data di chiusura del bilancio.

Crediti commerciali ed altri crediti

Il fair value dei crediti commerciali e degli altri crediti è calcolato come il valore attuale dei flussi finanziari futuri per capitale ed interessi attualizzato al tasso di interesse di mercato rilevato alla data di chiusura del bilancio.

COMPENSI DELLA SOCIETA' DI REVISIONE CONTABILE E DELLE ENTITA' APPARTENENTI ALLA SUA RETE

Ai sensi dell'art. 149-duodecies "Pubblicità dei corrispettivi" del regolamento Emittenti, introdotto da Consob con delibera n. 15915 del 3 maggio 2008, i compensi che la società di revisione e le entità alla sua rete hanno percepito, distintamente, per incarichi di revisione e per la prestazione di altri servizi, indicati per tipo e categoria, sono riepilogati nella tabella che segue:

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Note Corrispettivi
2019
(Euro migliaia)
Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. Capogruppo Gas Plus S.p.A. 80
Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. Società controllate 117
Rete Deloitte & Touche Società controllate 7
Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A. Capogruppo Gas Plus S.p.A. (1) 6
Deloitte & Touche S.p.A. Capogruppo Gas Plus S.p.A. (3) 4
Deloitte & Touche S.p.A. Società controllate (2) 11
Deloitte & Touche S.p.A. Società controllate (3) 10
Totale 235

(1) Attestazione conformità covenants finanziari. (2) Certificazione tariffe joint ventures.

(3) Revisione dei conti annuali separati relativamente alle attività del settore gas.

GAS PLUS S.p.A.

Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019

Prospetti Contabili e Note Esplicative

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA 152
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO 154
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO 155
RENDICONTO FINANZIARIO 156
NOTE ESPLICATIVE 156
1. Informazioni societarie 157
2. Forma e contenuto del bilancio 157
3. Principi contabili e criteri di valutazione 158
4. Immobilizzazioni immateriali 174
5. Diritto d'uso 175
6. Immobili, impianti e macchinari 175
7. Partecipazioni in società controllate 176
8. Imposte sul reddito 179
9. Crediti commerciali 181
10. Crediti verso controllante 181
11. Crediti verso controllate 181
12. Altri crediti 182
13. Attività finanziarie 183
14. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 183
15. Patrimonio netto 183
16. Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine 185
17. Debiti finanziari per lease a breve e a medio/lungo termine 190
18. Trattamento di fine rapporto, quiescenza e obblighi simili 190
19. Debiti commerciali 192
20. Debiti verso controllate 192
21. Altri debiti 193
22. Ricavi 193
23. Costi per materie prime, materiali di consumo e servizi 193
24. Costi per il personale 194
25. Oneri e proventi diversi 194
26. Proventi ed oneri finanziari 195
27. Impegni e rischi 195
28. Rapporti con parti correlate 196
29. Eventi successivi alla data di bilancio 198
30. Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri 198
31. Altre informazioni 204

SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA

Al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018

Importi in Euro Note 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
ATTIVITA'
Attività non corrente
Immobilizzazioni immateriali 4 119.882 35.048
Diritto d'uso 5 1.316.078 -
Immobili, impianti e macchinari 6 139.138 121.683
Partecipazioni in società controllate 7 343.735.887 294.917.060
Imposte differite attive 8 78.650 47.277
Totale attività non corrente 345.389.635 295.121.068
Attività corrente
Crediti commerciali 9 11.615 5.429
Crediti verso controllate 11 5.726.447 35.604.259
Crediti verso controllante 10 79.610 79.610
Crediti per imposte sul reddito 8 236.885 236.885
Altri crediti 12 639.946 1.024.362
Attività finanziarie 13 1.831.278 166.342
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 14 3.105.430 10.498.321
Totale attività corrente 11.631.211 47.615.208
TOTALE ATTIVITA' 357.020.846 342.736.276
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 15 23.353.002 23.353.002
Riserve 15 189.956.551 184.699.460
Altre componenti di patrimonio netto 15 (109.280) 42.538
Risultato del periodo 15 (1.401.811) 5.214.553
TOTALE PATRIMONIO NETTO 211.798.462 213.309.553
PASSIVITA'
Passività non correnti
Debiti finanziari 16 47.603.260 25.483.536
Debiti finanziari per lease 17 1.165.051 -
TFR, quiescenza ed obblighi simili 18 1.153.004 1.175.008
Fondo imposte differite 8 - 12.147
Totale passività non correnti 49.921.315 26.670.691
Passività correnti
Debiti commerciali 19 607.669 511.092
Debiti verso controllate 20 69.271.792 70.533.610
Debiti finanziari correnti 16 23.160.596 29.972.072
Debiti finanziari per lease 17 153.341 -
Altri debiti 20 1.237.904 1.275.720
Debiti per imposte sul reddito 8 869.767 463.538
Totale passività correnti 95.301.069 102.756.032
TOTALE PASSIVITA' 145.222.384 129.426.723
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 357.020.846 342.736.276

Per un dettaglio delle transazioni con parti correlate si rinvia alla nota n. 28, Rapporti con parti correlate.

CONTO ECONOMICO

Per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018

Importi in Euro Note 2019 2018
Ricavi 20 4.197.834 3.900.537
Di cui con controllante, controllate e parti correlate: 4.197.807 3.900.537
Altri ricavi e proventi 20 38.896 49.689
Totale Ricavi 4.236.730 3.950.226
Costi per materie prime e materiali di consumo 21 (25.827) (30.266)
Costi per servizi e altri 21 (2.459.338) (2.345.808)
Di cui con controllate e parti correlate: (56.842) (249.460)
Costo del personale 22 (3.775.367) (3.397.128)
(Oneri) e Proventi diversi 23 839.190 5.747.177
Di cui con controllate e parti correlate: 839.190 5.747.177
Ammortamenti 4-5 (326.420) (98.805)
RISULTATO OPERATIVO (1.511.032) 3.825.396
Proventi finanziari 24 3.359.980 3.728.234
Di cui con controllate e parti correlate: 1.160.867 3.557.238
Oneri finanziari 24 (4.468.942) (4.415.169)
Di cui con controllate e parti correlate: (2.203.935) (177.275)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (2.619.994) 3.138.461
Imposte sul reddito 7 1.218.183 2.076.092
RISULTATO DELL'ESERCIZIO (1.401.811) 5.214.553

Per un dettaglio dei costi e ricavi verso parti correlate si veda la nota n. 28, Rapporti con parti correlate.

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

Per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018

Importi in Euro 2019 2018
Risultato del periodo (1.401.811) 5.214.553
Altre componenti di conto economico complessivo che
saranno riclassificate nel risultato di esercizio:
Delta attuariali Fondo TFR (32.200) 55.971
Imposte 7.728 (13.433)
Fair value interest rate swap (111.590)
Imposte anticipate 26.782 -
Totale utile (perdita) di Conto economico
complessivo al netto delle imposte
(109.280) 42.538
Risultato del periodo complessivo al netto delle
imposte (1.511.091) 5.257.091

Per maggiori informazioni si rinvia alla nota n. 15, Patrimonio Netto.

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

Per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018

Riserva Riserva Versamenti Riserva Riserva Riserva Utili Risultato Totale
Importi in Euro Capitale sovrap. legale C/ capitale per azioni cash flow differenze indivisi d'esercizio patrimonio
azioni proprie (1) hedge attuariali TFR
Saldo al 31 dicembre 2017 23.353.002 85.605.531 4.670.600 7.041.890 (9.599.592) - (201.468) 93.062.918 4.081.114 208.013.996
Effetto prima applicazione IFRS 9 - - - - - - - 38.466 - 38.466
Saldo al
1° gennaio 2018
23.353.002 85.605.531 4.670.600 7.041.890 (9.599.592) - (201.468) 93.101.384 4.081.114 208.052.462
Destinazione utile e dividendi - - - - - - - 4.081.114 (4.081.114) -
Risultato del periodo complessivo
al netto delle imposte - - - - - - 42.538 - 5.214.553 5.257.091
Saldo al 31 dicembre 2018 23.353.002 85.605.531 4.670.600 7.041.890 (9.599.592) - (158.930) 97.182.498 5.214.553 213.309.553
Destinazione utile e dividendi - - - - - - - 5.214.553 (5.214.553) -
Risultato del periodo complessivo
al netto delle imposte - - - - - (84.808) (24.472) - (1.401.811) (1.511.091)
Saldo al 31 dicembre 2019 23.353.002 85.605.531 4.670.600 7.041.890 (9.599.592) (84.808) (183.402) 102.397.051 (1.401.811) 211.798.462

(1) = al 31 dicembre 2019, Gas Plus S.p.A. detiene 1.336.677 azioni proprie (pari al 2,98% del capitale sociale) per un corrispettivo complessivo di 9.599.592 Euro.

RENDICONTO FINANZIARIO

Per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2019 e 31 dicembre 2018

2019 2018
Flussi finanziari dell'attività operativa
Utile netto (1.401.811) 5.214.553
Ammortamenti 326.420 98.805
(Plusvalenze) minusvalenze patrimoniali (3.642) (200)
Svalutazioni partecipazioni in imprese controllate 4.191.172 275.484
Variazione imposte differite (43.520) 13.609
Variazione crediti commerciali verso società correlate (294.501) 65.831
Variazione debiti commerciali 119.858 19.849
Variazione netta crediti/debiti da consolidato fiscale verso società
controllate 468.452 1.077.564
Variazione crediti per regime IVA di gruppo verso società controllate (370.895) 490.450
Variazione netta crediti/debiti imposte sul reddito da consolidato fiscale 406.229 105.661
Variazione netta altre attività e passività correnti 346.600 (637.549)
Variazione TFR, quiescenza ed obblighi simili (22.004) (15.216)
Flussi finanziari netti dell'attività operativa 3.722.358 6.708.841
Acquisto di beni materiali (73.943) (72.653)
Acquisto di beni immateriali (140.771) (26.100)
Investimenti in partecipazioni (53.010.000) -
Ricavi per cessione di beni materiali 3.734 200
Flussi finanziari netti utilizzati nell'attività di investimento (53.220.980) (98.553)
Variazione netta delle passività finanziarie a breve termine (1.629.326) 38.027
Variazione netta per attività di cash pooling 27.306.110 (6.813.577)
Finanziamenti ricevuti 65.024.829 15.000.000
Finanziamenti rimborsati (48.274.829) (12.000.000)
Rimborso per debiti per lease (211.773) -
Altre variazioni di patrimonio netto (109.280) 55.971
Flussi finanziari netti generati (utilizzati) nell'attività di
finanziamento 42.105.731 (3.719.579)
Incremento (decremento) delle disponibilità liquide (7.392.891) 2.890.709
Disponibilità liquide all'inizio del periodo 10.498.321 7.607.612
Disponibilità liquide alla fine del periodo 3.105.430 10.498.321
Dividendi incassati da società controllate 5.030.363 6.022.661
Imposte pagate nell'esercizio 1.623.305 1.011.680
Oneri finanziari netti pagati nell'esercizio 2.913.822 738.353

NOTE ESPLICATIVE

1. Informazioni societarie

Gas Plus S.p.A. è una società per azioni quotata sul mercato telematico azionario gestito e organizzato da Borsa Italiana S.p.A.. La società è costituita in Italia ed è iscritta al registro delle Imprese di Milano.

Gas Plus S.p.A., ha sede a Milano, in Viale Enrico Forlanini n. 17.

Gas Plus S.p.A. è controllata al 73,94% da US.FIN. S.r.l., che non esercita attività di direzione e coordinamento.

Gas Plus S.p.A. ha provveduto a redigere il bilancio consolidato che viene presentato unitamente al bilancio d'esercizio. La pubblicazione del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 14 aprile 2020.

2. Forma e contenuto del bilancio

A seguito dell'entrata in vigore del Regolamento Europeo n. 1606/2002 emanato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo nel mese di luglio 2002, le società con titoli ammessi alle negoziazioni in un mercato regolamentato degli Stati membri dell'Unione Europea devono redigere dal 2005 i loro bilanci conformemente agli IFRS.

In virtù delle opzioni offerte dal D. Lgs. 38/2005, Gas Plus S.p.A. ha optato di utilizzare i principi contabili internazionali per la redazione del bilancio individuale, separato rispetto al consolidato, dall'esercizio chiuso al 31 dicembre 2006.

Il bilancio è presentato in Euro e gli importi sono esposti in Euro, salvo quando diversamente indicato. Per quanto riguarda la presentazione del bilancio la Società ha effettuato le seguenti scelte:

  • nello stato patrimoniale sono esposte separatamente le attività correnti e non correnti e le passività correnti e non correnti. Le attività correnti che includono liquidità e mezzi equivalenti sono quelle destinate ad essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo della Società. Le attività non correnti comprendono i saldi attivi con ciclo di realizzo oltre i dodici mesi, comprese le immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie e le imposte anticipate. Le passività correnti comprendono i debiti esigibili entro i dodici mesi, compresa la quota corrente dei finanziamenti non correnti. Le passività non correnti comprendono i debiti esigibili oltre i dodici mesi, compresi i debiti finanziari, i fondi relativi al personale e le imposte differite;
  • il conto economico presenta una classificazione dei costi per natura ed evidenzia il risultato prima degli oneri finanziari e delle imposte;
  • il conto economico complessivo consolidato, presentato separatamente dal conto economico, raccoglie le variazioni non transitate a Conto Economico, ma imputate direttamente a Patrimonio Netto sulla base di specifici principi contabili IAS/IFRS;
  • il prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto riporta le informazioni con evidenza separata del risultato di esercizio complessivo e di ogni altra variazione non transitata a Conto

Economico, ma imputata direttamente a Patrimonio Netto sulla base di specifici principi contabili IAS/IFRS;

  • il rendiconto finanziario evidenzia separatamente i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa, di investimento e di finanziamento. Per la sua redazione è stato utilizzato il metodo indiretto.

3. Principi contabili e criteri di valutazione

Criteri di valutazione

Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari acquisiti separatamente sono iscritti al costo, mentre quelli acquisiti attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono contabilizzati in base al fair value determinato alla data di acquisizione.

Gli immobili, gli impianti e i macchinari sono rilevati al costo, comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato, incrementato, quando rilevante ed in presenza di obbligazioni attuali, del valore attuale del costo stimato per lo smantellamento e la rimozione dell'attività. Qualora parti significative di tali attività materiali abbiano differenti vite utili, tali componenti sono contabilizzate separatamente. I terreni, sia liberi da costruzione sia pertinenziali a fabbricati, non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.

Le vite economico-tecniche utilizzate sono le seguenti:

Aliquota
Categoria: d'ammortamento
Mobili/arredi/macchine d'ufficio 12,0%
Impianti telefonici 20,0%
Macchine elettroniche 20,0%
Automezzi 20,0-25,0%

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione e il valore di carico) viene rilevata a conto economico al momento della suddetta eliminazione. Il valore residuo del bene, la vita utile e i metodi di ammortamento applicati sono rivisti con frequenza annuale e adeguati, se necessario, alla fine di ciascun esercizio.

Attività immateriali

Un'attività immateriale viene rilevata contabilmente solo se è identificabile, controllabile, ed è prevedibile che generi benefici economici futuri e il suo costo può essere determinato in modo attendibile.

Le attività immateriali acquisite separatamente sono iscritte inizialmente al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione di imprese sono contabilizzate al fair value alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dei fondi di ammortamento e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.

La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.

Le attività immateriali con vita definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sottoposte a test di recuperabilità (impairment) ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo e il metodo di ammortamento ad esse applicato viene riesaminato alla fine di ciascun esercizio o più frequentemente se necessario. Variazioni della vita utile attesa o delle modalità con cui i futuri benefici economici legati all'attività immateriale sono conseguiti dalla Società sono rilevate modificando il periodo o il metodo di ammortamento e trattate come modifiche delle stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali con vita definita sono rilevate a conto economico nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.

I tassi annui di ammortamento utilizzati sono correlati al periodo di prevista utilità.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore, sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile; altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.

Gli utili o le perdite derivanti dall'eliminazione di un bene immateriale sono misurati come la differenza fra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale e sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui avviene l'eliminazione.

Partecipazioni in società controllate

Le partecipazioni in società controllate sono rilevate con il criterio del costo. I dividendi da società controllate sono rilevati come proventi diversi nel conto economico solo nella misura in cui si riferiscono agli utili portati a nuovo dalla controllata e generati successivamente alla data di acquisizione.

Ad ogni data di bilancio, la Società, in presenza di potenziali indicatori di perdite di valore, valuta, tramite test di impairment, il valore recuperabile delle partecipazioni e, qualora risulti inferiore al valore iscritto in bilancio, svaluta tali partecipazioni al loro valore recuperabile. Le eventuali svalutazioni sono rilevate come oneri diversi nel conto economico.

Perdita di valore di attività non finanziarie

Ad ogni chiusura di bilancio, la Società valuta l'eventuale esistenza di indicatori di perdita di valore delle attività. In tal caso, o nei casi in cui è richiesta una verifica annuale sulla perdita di valore, la Società effettua una stima del valore recuperabile. Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari al netto dei costi di vendita e il suo valore d'uso. Il valore recuperabile viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività non generi flussi finanziari che siano ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività. Se il valore contabile di un'attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile. Nel determinare il valore d'uso, la Società sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un tasso di attualizzazione post-imposte che riflette le valutazioni di mercato sul valore attuale del denaro e i rischi specifici dell'attività. Le perdite di valore subite da attività in funzionamento sono rilevate a conto economico nelle categorie di costo coerenti con la funzione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore.

Ad ogni chiusura di bilancio, la Società valuta inoltre l'eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e qualora tali indicazioni esistano, stima il nuovo valore recuperabile dell'attività. Il valore di un'attività precedentemente svalutata può essere ripristinato, ad eccezione delle svalutazioni dell'avviamento, solo se vi sono stati cambiamenti nelle stime utilizzate per determinare il valore recuperabile dell'attività successivi alla rilevazione dell'ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata registrata negli esercizi precedenti. Tale ripristino viene rilevato quale provento a conto economico, tranne quando l'attività è iscritta a un importo rivalutato, caso in cui il ripristino è trattato come una rivalutazione. Dopo che è stato rilevato un ripristino di valore, la quota di ammortamento dell'attività è rettificata nei periodi futuri, al fine di ripartire il valore contabile modificato, al netto di eventuali valori residui, lungo la restante vita utile.

Attività finanziarie

Il principio IFRS 9, Strumenti finanziari, prevede un modello di classificazione e valutazione delle attività finanziarie basato sulle modalità di gestione degli strumenti finanziari e sulle caratteristiche dei flussi contrattuali delle attività finanziarie stesse, al fine di determinarne il corretto criterio di valutazione.

I criteri di valutazione che possono essere adottati per le diverse tipologie di strumenti finanziari sono: 1) attività finanziarie al costo ammortizzato; 2) attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico; 3) attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo.

La Società determina la classificazione delle proprie attività finanziarie nel momento della rilevazione iniziale e, ove adeguato e consentito, rivede tale classificazione alla chiusura di ciascun esercizio.

Tutti gli acquisti e vendite di attività finanziarie sono rilevati alla data di negoziazione, ovvero alla data in cui la Società assume l'impegno di acquistare o vendere l'attività.

Attività finanziarie al costo ammortizzato

Le attività finanziarie al costo ammortizzato includono i finanziamenti ed i crediti con pagamenti fissi o determinabili che non sono quotati su un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività sono rilevate secondo il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel conto economico. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel conto economico come oneri finanziari. Gli utili e le perdite sono iscritti a conto economico quando i finanziamenti e crediti sono contabilmente eliminati o al manifestarsi di perdite di valore, oltre che attraverso il processo di ammortamento. Questa categoria include, normalmente, i crediti commerciali e gli altri crediti.

I crediti commerciali sono iscritti al loro fair value identificato dal valore nominale e successivamente ridotto per le eventuali perdite di valore. I crediti commerciali la cui scadenza non rientra nei normali termini commerciali e che non sono produttivi di interessi, vengono attualizzati.

Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico

Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione e le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati

come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace (hedge instruments), come definito nello IFRS 9.

Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, mentre le variazioni del fair value sono rilevate tra i proventi o tra gli oneri finanziari nel conto economico.

Tutte le attività di tale categoria sono classificate come correnti se sono detenute per trading o se il loro realizzo è previsto essere effettuato entro 12 mesi dalla data di chiusura del bilancio.

Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo

Le attività finanziarie al fair value con variazione imputate al conto economico complessivo comprendono azioni e titoli di debito. Le azioni classificate in tale categoria sono quelle che non sono state classificate al fair value con variazioni imputate al conto economico. I titoli di debito rientranti in questa categoria sono quelli detenuti per un periodo di tempo indefinito e quelli che potrebbero essere venduti in risposta alle necessità di liquidità o al cambiamento delle condizioni di mercato.

Dopo la rilevazione iniziale al costo, tali attività finanziarie sono valutate al fair value e i loro utili e perdite non realizzati sono riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo, fino all'eliminazione dell'investimento – momento in cui l'utile o la perdita cumulati sono rilevati tra i proventi ed oneri diversi – ovvero fino a quando non si accerti che hanno subito una perdita di valore – nel qual caso, la perdita cumulata è stornata dalla riserva e riclassificata a conto economico tra gli oneri finanziari. I dividendi percepiti nel periodo in cui sono detenute le attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati tra i proventi diversi.

Almeno ad ogni chiusura di bilancio, la Società valuta se la capacità e l'intento di vendere a breve termine le proprie attività finanziarie disponibili per la vendita sia ancora appropriato.

Valutazione del fair value degli strumenti finanziari

La Società valuta gli strumenti finanziari al fair value ad ogni chiusura di bilancio.

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.

Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:

  • Livello 1 i prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2 Input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività;
  • Livello 3 tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l'attività o per la passività.

La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l'input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione

Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, la Società determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull'input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio.

Svalutazione di attività finanziarie

La stima delle perdite di valore delle attività finanziarie deve essere effettuata sulla base del modello delle perdite attese (expected credit loss model), secondo un approccio predittivo, utilizzando informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici. Tale modello deve essere applicato a tutte le categorie di attività finanziarie.

Cancellazione di attività finanziarie

Un'attività finanziaria (o ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parti di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata quando:

  • i diritti a ricevere i flussi finanziari dell'attività sono estinti;
  • la Società ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (i) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (ii) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività e non abbia né trasferito, né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività viene rilevata nel bilancio della Società nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, la Società riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza della Società.

Perdita di valore di attività finanziarie

La Società verifica ad ogni data di bilancio se un'attività finanziaria, o gruppo di attività finanziarie, ha subito una perdita di valore. Esiste una perdita di valore quando dopo la rilevazione iniziale sono intervenuti uno o più eventi (quando interviene "un evento di perdita") che hanno un impatto sui flussi di cassa futuri stimati dell'attività finanziaria o del gruppo di attività finanziarie, impatto che può essere attendibilmente stimato. Le evidenze di perdita di valore possono derivare da indicazioni che i debitori evidenzino difficoltà finanziarie, incapacità di far fronte alle obbligazioni, incapacità o ritardi nella corresponsione di interessi o di importanti pagamenti, probabilità di essere sottoposti a procedure concorsuali o altre forme di ristrutturazione finanziaria, e da dati osservabili che indichino un decremento misurabile nei flussi di cassa futuri stimati, quali cambiamenti in contesti o nella condizioni economiche che si correlano a crisi finanziaria.

Attività finanziarie iscritte al costo ammortizzato

Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato, la Società ha anzitutto valutato individualmente se sussistessero obiettive evidenze di perdita di valore per ogni attività finanziaria che sia individualmente significativa, o collettivamente per le attività finanziarie che non siano significative individualmente. Se la Società determina che non sussistono evidenze di perdita di valore per un'attività finanziaria valutata singolarmente, significativa o meno, include l'attività in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche di rischio di credito simili e le valuta collettivamente ai fini della verifica della svalutazione. Le attività che sono valutate individualmente per la svalutazione e per i quali è rilevata, o continua ad essere rilevata, una perdita di valore non sono incluse in una valutazione collettiva per la perdita di valore.

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

L'ammontare di qualunque perdita di valore identificata è misurato dalla differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati (escluse le perdite di credito attese in futuro che non sono ancora avvenute). Il valore attuale dei flussi di cassa è scontato al tasso di interesse effettivo originario dell'attività finanziaria.

Il valore contabile dell'attività viene ridotto mediante l'utilizzo di un fondo svalutazione e l'importo della perdita verrà rilevato a conto economico. Gli interessi attivi continuano ad essere stimati sul valore contabile ridotto e sono accantonati applicando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della valutazione della perdita di valore. I finanziamenti e i relativi fondi sono stornati quando non vi è una realistica prospettiva di un futuro recupero e tutte le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite alla Società. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo che la svalutazione è stata rilevata, la svalutazione precedentemente rilevata è aumentata o diminuita rettificando il fondo. Se un'attività stornata è successivamente recuperata, il valore recuperato è accreditato a conto economico a riduzione degli oneri finanziari.

Attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo

La Società valuta ad ogni data di riferimento del bilancio se vi è obiettiva evidenza che una attività o un gruppo di attività abbia subito una riduzione di valore.

Nel caso di strumenti rappresentativi di capitale classificati al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo, l'obiettiva evidenza includerebbe una significativa o prolungata riduzione nel fair value dello strumento al di sotto del suo costo. 'Significativo' è valutato rispetto al costo originario dello strumento e 'prolungato' rispetto alla durata del periodo nel quale il fair value è stato al di sotto del costo originario. Il Gruppo considera significativa una riduzione del valore del 30% al di sotto del costo e prolungata una riduzione di valore che permane per un periodo di 24 mesi. Laddove si abbia evidenza della riduzione di valore, la perdita cumulativa – misurata come differenza tra il costo d'acquisto e il fair value attuale, dedotte le perdite per riduzione di valore su quella attività finanziaria rilevate precedentemente nel conto economico – è stornata dalle altre componenti del conto economico complessivo e rilevata a conto economico. Le perdite per riduzione di valore su strumenti rappresentativi di capitale non possono essere ripristinate con effetto rilevato nel conto economico; gli incrementi nel loro fair value successivi alla riduzione di valore sono rilevati direttamente nelle altre componenti del conto economico complessivo.

Nel caso di strumenti di debito classificati come attività finanziarie al fair value con variazioni imputate al conto economico complessivo, la svalutazione è valutata basandosi sui medesimi criteri utilizzati per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato. Tuttavia, l'ammontare della svalutazione è dato dalla perdita cumulata, vale a dire la differenza tra il costo ammortizzato e il fair value attuale, meno eventuali perdite di valore sull'investimento precedentemente rilevate nel conto economico.

Gli interessi attivi futuri continueranno ad essere stimati sulla base del ridotto valore contabile dell'attività e sono stimati utilizzando il tasso d'interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della determinazione della svalutazione. Gli interessi attivi sono rilevati tra i proventi finanziari. Se, in un esercizio successivo, il fair value dello strumento di debito aumenta e l'incremento può essere obiettivamente correlato ad un evento intervenuto dopo la svalutazione che era stata rilevata nel conto economico, tale svalutazione è rettificata sempre attraverso il conto economico.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono il denaro in cassa e i depositi a vista e correnti, in quest'ultimo caso con scadenza originaria prevista non oltre i tre mesi o inferiore, e sono iscritte al valore nominale.

Gli scoperti di conto corrente sono classificati tra le passività correnti.

Patrimonio netto

Capitale sociale

Le azioni ordinarie sono iscritte come capitale sociale e il loro valore corrisponde al valore nominale.

Distribuzione di dividendi

La Società rileva una passività a fronte della distribuzione ai suoi azionisti di disponibilità liquide quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della Società. In base al diritto societario vigente in Europa, una distribuzione è autorizzata quando è approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente a riduzione del patrimonio netto.

Utili (Perdite) a nuovo

Accoglie tutti i risultati cumulati al netto dei dividendi pagati agli azionisti. La riserva accoglie anche i trasferimenti derivanti da altre riserve di patrimonio nel momento in cui queste si liberano da eventuali vincoli a cui sono sottoposti.

La riserva accoglie anche l'effetto cumulativo dei cambiamenti nei principi contabili o di eventuali correzioni di errori che vengano contabilizzati secondo quanto previsto nello IAS 8.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono classificate a diretta diminuzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i proventi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto, senza dare origine a nessun profitto o perdita nel conto economico.

Benefici per i dipendenti

Recependo quanto previsto dallo IAS 19, i benefici a dipendenti da erogare successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro e gli altri benefici a lungo termine (ivi compreso il trattamento fine rapporto vigente in Italia) vengono sottoposti a valutazione di natura attuariale che devono considerare una serie di variabili (quali la mortalità, la previsione di future variazioni retributive, il tasso di inflazione previsto, ecc.).

Seguendo tale metodologia la passività iscritta in bilancio risulta essere rappresentativa del valore attuale dell'obbligazione, al netto di ogni eventuale attività a servizio dei piani.

Per i piani a benefici definiti (quali il TFR), la passività viene calcolata annualmente da attuari indipendenti utilizzando il metodo della proiezione dell'unità di credito (Projected Unit Credit Method), effettuando le valutazioni attuariali alla fine di ogni esercizio.

I risultati di tali valutazioni sono così classificati dalla Società:

  • il costo del servizio è iscritto a conto economico quale costo per prestazione di lavoro corrente o passato;
  • gli interessi sono iscritti a conto economico tra gli oneri finanziari;
  • le variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni finanziarie, demografiche o da aggiustamenti correlati all'esperienza sono iscritte come altre componenti nel conto economico complessivo.

A seguito della riforma previdenziale introdotta dalla legge finanziaria 2008, per le società con un numero di dipendenti superiore alle 50 unità, le quote maturande di TFR costituiscono un piano a contributi definiti e solo l'obbligazione maturata al 31 dicembre 2006 continua ad essere trattata contabilmente come un piano a benefici definiti, con la conseguente necessità di effettuare i conteggi attuariali escludendo tuttavia la componente relativa agli incrementi salariali futuri.

Allo stesso modo, i contributi consistenti nelle quote di TFR pagate ai fondi previdenziali integrativi sono esclusi dai conteggi attuariali e contabilizzati tra i costi del personale per competenza nel conto economico.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie che ricadono nel campo di applicazione dello IFRS 9 sono classificate come: 1) passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico; 2) mutui e finanziamenti. La Società determina la classificazione delle proprie passività finanziarie al momento della rilevazione iniziale.

Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value a cui si aggiungono, nel caso di mutui e finanziamenti, i costi di transazione che sono direttamente attribuibili.

Le passività finanziarie della Società comprendono debiti commerciali e altri debiti, scoperti di conto corrente, mutui e finanziamenti, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.

Passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico

Le passività finanziarie al fair value con variazioni imputate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni imputate a conto economico.

Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle acquisite ai fini di vendita nel breve termine. Questa categoria include gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dalla Società che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura come definita dallo IFRS 9. I derivati impliciti scorporati sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione a meno che non siano designati come strumenti di copertura efficaci.

Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati a conto economico.

Le passività finanziarie sono designate al fair value nel conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IFRS 9 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, la Società non ha designato passività finanziarie al fair value con variazioni imputate nel conto economico.

Mutui e finanziamenti

Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso d'interesse effettivo. L'ammortamento al tasso d'interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel conto economico.

Nel caso di rinegoziazione di un contratto di finanziamento, le modalità di imputazione a conto economico degli oneri correlati alle relative passività finanziarie deve essere rivista.

Garanzie finanziarie passive

Le garanzie finanziarie passive emesse dalla Società sono quei contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di una perdita da esso subita a seguito

dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. I contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, dedotti gli ammortamenti cumulati.

Debiti commerciali

I debiti commerciali, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali e contrattuali, non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale.

Cancellazione di passività finanziarie

Una passività finanziaria è cancellata dal bilancio quando l'obbligo sottostante la passività è estinto, o annullato o adempiuto. Nei casi in cui una passività finanziaria esistente è sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività finanziaria esistente vengono sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattata come una cancellazione contabile della passività originale e la rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a conto economico di eventuali differenze tra valori contabili.

Compensazione di strumenti finanziari

Un'attività ed una passività finanziaria possono essere compensate ed il saldo netto esposto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria se esiste un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.

Strumenti finanziari derivati e hedge accounting

Rilevazione iniziale e valutazione successiva

La Società utilizza strumenti finanziari derivati quali swap su tassi di interesse e sui prezzi di vendita delle commodity per coprire rispettivamente i rischi di tasso di interesse e i rischi di prezzo delle commodity. Tali strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il contratto derivato è sottoscritto e, successivamente, sono valutati nuovamente al fair value. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo.

Il fair value degli strumenti derivati è classificato tra le attività/passività non correnti quando la scadenza della posta oggetto di copertura è superiore a 12 mesi e tra le attività/passività correnti quando la scadenza della posta oggetto di copertura è compresa nei 12 mesi.

Eventuali utili o perdite derivanti dalle variazioni di fair value dei derivati sono rilevate direttamente nel conto economico, fatta eccezione per la parte efficace delle coperture dei flussi di cassa, che è rilevata nel conto economico complessivo e successivamente riclassificata nel conto economico, quando lo strumento di copertura influenza il risultato d'esercizio.

Ai fini dell'hedge accounting, le coperture sono classificate come:

  • coperture del fair value, se sono a fronte del rischio di variazione del fair value dell'attività o passività sottostante o a fronte di un impegno irrevocabile non rilevato;
  • coperture di flussi di cassa, se sono a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa attribuibile a un particolare rischio associato a un'attività o passività rilevata o a un'operazione

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

programmata altamente probabile o a un rischio di valuta legato a un impegno irrevocabile non rilevato;

  • coperture di un investimento netto in una gestione estera.

All'avvio di un'operazione di copertura, la Società designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita. La documentazione include l'identificazione dello strumento di copertura, dell'elemento o operazione oggetto di copertura, della natura del rischio e delle modalità con cui l'impresa intende valutare l'efficacia della copertura nel compensare l'esposizione alle variazioni del fair value dell'elemento coperto o dei flussi di cassa riconducibili al rischio coperto. Ci si attende che queste coperture siano altamente efficaci nel compensare l'esposizione dell'elemento coperto rispetto a variazioni del fair value o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto e vengono valutate su base continuativa, per determinare se tali coperture si siano effettivamente dimostrate altamente efficaci negli esercizi per i quali sono state designate come operazioni di copertura.

Ad oggi, la Società utilizza solo strumenti derivati di copertura classificabili nella categoria delle coperture di flussi di cassa.

Coperture dei flussi di cassa

La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel conto economico complessivo e nel patrimonio netto nella riserva di cash flow hedge, mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel conto economico.

Per i contratti derivati su tassi di interesse e su commodity, la parte non efficace dei contratti è rilevata tra gli oneri finanziari.

Gli importi riconosciuti nel conto economico complessivo sono trasferiti nel conto economico nel periodo in cui l'operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio quando viene rilevato l'onere o provento sullo strumento coperto o quando si verifica una vendita prevista. Quando l'elemento oggetto di copertura è il costo di un'attività o passività non finanziaria, gli importi riconosciuti nel conto economico complessivo sono trasferiti al valore contabile iniziale dell'attività o passività non finanziaria.

Se si ritiene che l'operazione prevista o l'impegno stabilito non si verifichi più, gli utili o le perdite accumulati, già rilevati nella riserva di cash flow hedge, sono trasferiti nel conto economico. Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione, o se viene revocata la sua designazione di strumento di copertura, gli importi precedentemente rilevati nella riserva di cash flow hedge restano lì iscritti fino a quando l'operazione prevista o l'impegno stabilito impattano il conto economico.

Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.

Ricavi e costi

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefici economici siano conseguiti dalla Società e il relativo importo possa essere determinato in modo attendibile.

Il principio IFRS 15 stabilisce un modello di riconoscimento dei ricavi, che si applica a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS.

I passaggi fondamentali per la rilevazione dei ricavi secondo questo modello sono:

  • identificazione del contratto con il cliente;

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

  • identificazione delle performance obligations del contratto;
  • determinazione del prezzo della transazione;
  • allocazione del prezzo della transazione alle performance obligations contenute nel contratto;
  • rilevazione del ricavo quando ciascuna performance obligation risulta realizzata.

I costi sono relativi a beni o servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica. Quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi sono riconosciuti ed imputati a conto economico.

I canoni relativi a leasing operativi sono imputati a conto economico lungo la durata del contratto.

Dividendi

I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto degli azionisti a ricevere il pagamento, che in genere corrisponde al momento in cui l'assemblea degli azionisti ne approva la distribuzione. I dividendi da partecipazioni dell'attivo non corrente sono iscritti nell'ambito della voce "oneri e proventi diversi", in quanto le partecipazioni detenute sono rappresentate da società controllate operanti nel settore della distribuzione e vendita del gas. I dividendi da altre società sono classificati nel conto economico tra i proventi finanziari.

I dividendi deliberati sono riconosciuti come debito verso i soci al momento della delibera di distribuzione.

Proventi ed oneri finanziari

Su tutti gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività finanziarie fruttifere classificate come disponibili per la vendita, sono rilevati come proventi finanziari gli interessi attivi rilevati utilizzando il tasso d'interesse effettivo, che è il tasso che precisamente attualizza i flussi finanziari futuri stimati in base alla vita attesa dello strumento finanziario, rispetto al valore netto contabile dell'attività o passività finanziaria.

Gli oneri finanziari si rilevano a conto economico secondo il criterio della competenza temporale e sono iscritti per l'importo dell'interesse effettivo.

Gli oneri finanziari, qualora siano direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo di tempo abbastanza lungo prima di essere disponibile all'uso, sono capitalizzati in quanto parte del costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati come costo di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri finanziari sono gli interessi e gli altri costi che un'entità sostiene in relazione all'ottenimento di finanziamenti.

Imposte correnti e differite sul reddito

Imposte correnti

La società capogruppo Gas Plus S.p.A. ha aderito al consolidato fiscale mondiale. Con tale sistema di tassazione, gli imponibili fiscali di tutte le controllate residenti ed estere sono inclusi integralmente nella base imponibile della capogruppo, venendosi così a determinare un unico reddito (perdita) imponibile. Gli effetti derivanti dal recepimento del reddito (perdita) fiscale delle società non residenti in Italia restano di competenza della società capogruppo, senza essere riconosciuti alle stesse società estere.

Le imposte correnti sono basate sul risultato imponibile dell'esercizio. Il reddito imponibile differisce dal risultato riportato nel conto economico poiché esclude componenti positivi e negativi che saranno tassabili o deducibili in altri esercizi e esclude inoltre voci che non saranno mai tassabili o deducibili.

La passività per imposte correnti è calcolata utilizzando le aliquote vigenti o di fatto vigenti alla data del bilancio. Il Management periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi rispetto alle situazioni in cui le norme fiscali sono soggette a interpretazioni e provvede a stanziare degli accantonamenti dove appropriato.

Imposte differite

Le imposte differite sono calcolate usando il cosiddetto liability method sulle differenze temporanee risultanti alla data di bilancio fra i valori fiscali presi a riferimento per le attività e passività ed i corrispondenti valori di bilancio. Le imposte differite passive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee tassabili, ad eccezione dei casi in cui:

  • le differenze temporanee derivino dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non è una aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non comporti effetti né sul risultato di bilancio né sul risultato fiscale;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, il rigiro delle differenze temporanee può essere controllato ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali portate a nuovo, eccetto il caso in cui:

  • le differenze temporanee deducibili derivino dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non è un'aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio né sul risultato fiscale;
  • con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che le differenze temporanee deducibili si riverseranno nell'immediato futuro e che vi siano sufficienti imponibili fiscali a fronte dei quali le differenze temporanee possano essere recuperate.

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di chiusura del bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui è diventato probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive. Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che ci si attende saranno applicate all'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.

Le imposte differite relative a elementi non rilevati direttamente a conto economico sono anch'esse rilevate nel patrimonio netto e nel conto economico complessivo, coerentemente con l'elemento cui si riferiscono.

Le imposte differite attive e passive vengono compensate, qualora esista un diritto legale a compensare le attività per imposte correnti con le passività per imposte correnti e le imposte differite facciano riferimento allo stesso soggetto contribuente ed alla stessa autorità fiscale.

Imposte indirette

I costi, i ricavi, le attività e le passività sono rilevati al netto delle imposte indirette, quali l'imposta sul valore aggiunto, con le seguenti eccezioni:

  • l'imposta applicata all'acquisto di beni o servizi è indetraibile; in tal caso essa è rilevata come parte del costo di acquisto dell'attività o parte del costo rilevato nel conto economico;
  • i crediti e i debiti commerciali includono l'imposta indiretta applicabile.

L'ammontare netto delle imposte indirette sulle vendite che possono essere recuperate da o pagate all'Erario è incluso a bilancio nella voce altri crediti o altri debiti a seconda del segno del saldo.

Conversione delle poste in valuta

La valuta di presentazione e funzionale della Società è l'Euro.

Le transazioni in valuta diversa dall'Euro sono rilevate inizialmente al tasso di cambio (riferito alla valuta funzionale) in essere alla data della transazione. Le attività e passività monetarie, denominate in valuta diversa dall'Euro, sono riconvertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio. Tutte le differenze di cambio sono rilevate nel conto economico. Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta diversa dall'Euro sono convertite usando i tassi di cambio in vigore alla data di iniziale rilevazione della transazione. Le poste non monetarie iscritte al fair value in valuta diversa dall'Euro sono convertite usando il tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore.

Utilizzo di stime contabili

Come illustrato nei paragrafi della presente Nota, la redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione l'effettuazione di valutazioni discrezionali e stime contabili che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa di bilancio. I risultati consuntivi potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, ammortamenti, svalutazioni di attivo, benefici ai dipendenti, imposte ed accantonamenti per rischi ed oneri. Le stime e le ipotesi sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.

A tal proposito, si segnala che le stime effettuate al 31 dicembre 2019 non riflettono le conseguenze dell'acuirsi delle possibili evoluzioni legate all'attuale scenario nazionale e internazionale caratterizzato dalla diffusione del COVID-19 e dalle conseguenti misure restrittive per il suo contenimento, poste in essere da parte delle autorità pubbliche dei Paesi interessati. Tali circostanze, emerse nei primi mesi del 2020, pur configurandosi come un evento successivo che non richiede la correzione del bilancio ai sensi dello IAS 10, sono straordinarie per natura ed estensione e potranno comportare ripercussioni, dirette e indirette, sulle attività economiche, creando un contesto di generale incertezza, le cui evoluzioni e i relativi effetti non risultano allo stato attuale prevedibili. Gli effetti di tale evento dipenderanno anche dalla tempestività con cui saranno definite da parte delle istituzioni governative misure monetarie e fiscali a sostegno dei settori e degli operatori più esposti.

Impairment test delle partecipazioni in società controllate

Ad ogni data di bilancio, la Società, in presenza di potenziali indicatori di perdita di valore, valuta, tramite test di impairment, il valore recuperabile delle partecipazioni e, qualora risulti inferiore al valore iscritto in bilancio, svaluta tali partecipazioni al loro valore recuperabile.

Sono, inoltre, effettuate analisi di sensitività dei valori risultanti dall'impairment test, rispetto a possibili variazioni degli assunti di base.

Il valore recuperabile delle partecipazioni più rilevanti è esposto al rischio di oscillazione del prezzo di mercato degli idrocarburi poiché esso influisce sui ricavi e sui costi delle loro attività di produzione e compravendita, con possibili effetti negativi indotti sui flussi di cassa e sulle prospettive di reddito di tali società. Tali effetti vengono parzialmente mitigati nelle società controllate attraverso l'utilizzo di strumenti finanziari derivati di copertura.

Valutazioni discrezionali

Gli amministratori, nell'applicare i principi contabili non hanno applicato alcuna valutazione discrezionale.

Principi contabili ed interpretazioni adottati nell'esercizio e di efficacia successiva al 31 dicembre 2019

I principi contabili adottati per la redazione del presente bilancio sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del bilancio dell'esercizio precedente, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi principi, modifiche ed interpretazioni in vigore dal 1° gennaio 2019.

In relazione al principio IFRS 16 – Lease, la società si è avvalsa della facoltà di rilevare direttamente al 1° gennaio 2019 gli effetti conseguenti alla prima applicazione del principio, senza effettuare la riesposizione dei dati comparativi degli esercizi precedenti posti a confronto (metodo retrospettivo modificato).

Alla data di prima applicazione, si è proceduto quindi all'iscrizione di un'attività per 333.284 Euro, nella voce Diritti d'uso, quale diritto d'uso (pari al valore attuale dei canoni futuri) e di un debito finanziario di pari importo, suddiviso sulla base delle scadenze contrattuali previste. Il diritto d'uso è oggetto di ammortamento sistematico sulla durata residua del contratto. Il debito finanziario iscritto si riduce nel tempo in quanto una quota del canone di noleggio/affitto pagato è utilizzata a servizio del prestito e la restante quota è contabilizzata come onere finanziario. Il canone di noleggio, quindi, non è più iscritto tra i costi della produzione.

In fase di transizione è stata applicata l'esenzione dallo stanziamento delle imposte differite prevista dallo IAS 12 Imposte sul reddito.

La società si è avvalsa dell'esenzione concessa dall'IFRS 16:5(b) concernente i contratti di lease per i quali l'asset sottostante si configura come low-value asset (vale a dire, i beni sottostanti al contratto di lease non superano 5 mila Euro, quando nuovi). Per tali contratti l'introduzione dell'IFRS 16 non ha comportato la rilevazione della passività finanziaria del lease e del relativo diritto d'uso, ma i canoni di locazione sono rilevati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti.

Di seguito si riporta la sintesi degli effetti dell'adozione dei nuovi principi sui saldi di apertura al 1° gennaio 2019.

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

(Importi in euro) Pubblicato
Effetti adozione
31 dicembre 2018
IFRS 16
Riesposto
1° gennaio 2019
Attività non correnti 295.121.068 333.284 295.454.352
di cui:
Diritti d'uso
- 333.284 333.284
Attività correnti 47.615.208 - 47.615.208
TOTALE ATTIVITA' 342.736.276 333.284 343.069.560
PATRIMONIO NETTO 213.309.553 - 213.309.553
Passività non correnti
di cui:
26.670.691 116.400 26.787.091
Debiti per lease a lungo termine - 116.400 116.400
Passività correnti
di cui:
102.756.032 216.884 102.972.916
Debiti per lease a breve termine - 216.884 216.884
TOTALE PASSIVITA' 129.426.723 333.284 129.760.007
TOTALE PATRIMONIO NETTO
E PASSIVITA'
342.736.276 333.284 343.069.560

Di seguito si riporta la sintesi degli effetti dell'adozione dei nuovi principi sul conto economico dell'esercizio 2019, ai fini di una corretta comparazione dei dati con l'esercizio precedente:

(Importi in euro) Ante Adozione Effetti Adozione Post Adozione
31 Dicembre 2019 IFRS 16 31 Dicembre 2019
Ricavi 4.197.834 - 4.197.834
Altri ricavi e proventi 38.896 - 38.896
Totale Ricavi 4.236.730 - 4.236.730
Costi per materie prime e materiali di consumo (25.827) - (25.827)
Costi per servizi e altri (2.459.338) (191.530) (2.650.868)
Costo del personale (3.775.367) - (3.775.367)
(Oneri) e Proventi diversi 839.190 - 839.190
Ammortamenti e svalutazioni (326.420) 214.087 (112.333)
RISULTATO OPERATIVO (1.511.032) 22.557 (1.488.475)
Proventi finanziari 3.359.980 - 3.359.980
Oneri finanziari (4.468.942) (7.689) (4.476.631)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (2.619.994) 14.868 (2.605.126)
Imposte sul reddito 1.218.183 (3.568) 1.214.615
RISULTATO DEL PERIODO (1.401.811) 11.300 (1.390.511)

Infine, al fine di aiutare nella comprensione degli impatti della prima applicazione del principio, la tabella seguente fornisce una riconciliazione tra gli impegni futuri relativi ai contratti di lease, di cui

è stata data informativa alla nota n. 25, Impegni e rischi delle Note esplicative al bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018, e l'impatto derivante dall'adozione dell'IFRS 16 al 1° gennaio 2019:

(Importi in euro)
Impegni per lease
operativi al 31 dicembre 2018
386.001
Pagamenti aggiuntivi per i lease
al 31 dicembre 2018
-
Canoni per short-term and low value lease (esenzione) (50.998)
Passività finanziaria non attualizzata per i lease
al 1°
gennaio 2019 330.993
Effetto di attualizzazione (1.719)
Passività finanziaria per i lease
dovuta alla
transizione IFRS 16 al 1° gennaio 2019 333.284

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2019, senza peraltro avere effetti sul bilancio separato:

  • emendamento all'IFRS 9, "Prepayment Features with Negative Compensation";
  • IFRIC 23, "Uncertainty over Income Tax Treatment";
  • emendamento allo IAS 28, "Long Term Interests in Associates and Joint Ventures";
  • emendamento allo IAS 19, "Plant Amendment, Curtailment or Settlement";
  • "Annual Improvements to IFRSs: 2015-2017 Cycle".

Dal 1° gennaio 2019 saranno applicabili i seguenti emendamenti dei principi contabili internazionali:

Emendamenti allo IAS 1 e allo IAS 8 – Definition of Material

Il documento, pubblicato in data 31 ottobre 2018, ha introdotto una modifica nella definizione di "rilevante" contenuta nei principi IAS 1 – Presentation of Financial Statements e IAS 8 – Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors. Tale emendamento ha l'obiettivo di rendere più specifica la definizione di "rilevante" e introdotto il concetto di "obscured information" accanto ai concetti di informazione omessa o errata già presenti nei due principi oggetto di modifica. L'emendamento chiarisce che un'informazione è "obscured" qualora sia stata descritta in modo tale da produrre per i primari lettori di un bilancio un effetto simile a quello che si sarebbe prodotto qualora tale informazione fosse stata omessa o errata.

Le modifiche introdotte sono state omologate in data 29 Novembre 2019 e si applicano a tutte le transazioni successive al 1° gennaio 2020. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio separato dall'adozione di tale emendamento.

Emendamento al "References to the Conceptual Framework in IFRS Standards"

Il documento, pubblicato in data 29 marzo 2018, definisce i concetti fondamentali per l'informativa finanziaria e guida il Consiglio nello sviluppo degli standard IFRS. Il documento aiuta a garantire che gli Standard siano concettualmente coerenti e che transazioni simili siano trattate allo stesso modo, in modo da fornire informazioni utili a investitori, finanziatori e altri creditori.

L'emendamento è efficace per i periodi che iniziano il 1° gennaio 2020 o successivamente, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Emendamento a IFRS 9, IAS 39 e IFRS 7 - Interest Rate Benchmark Reform

Il documento, pubblicato in data 26 settembre 2019, modifica l'IFRS 9 - Financial Instruments e lo IAS 39 - Financial Instruments: Recognition and Measurement oltre che l'IFRS 7 - Financial Instruments: Disclosures. In particolare, l'emendamento modifica alcuni dei requisiti richiesti per l'applicazione dell'hedge accounting, prevedendo deroghe temporanee agli stessi, al fine di mitigare l'impatto derivante dall'incertezza della riforma dell'IBOR (tuttora in corso) sui flussi di cassa futuri nel periodo precedente il suo completamento. L'emendamento impone inoltre alle società di fornire in bilancio ulteriori informazioni in merito alle loro relazioni di copertura che sono direttamente interessate dalle incertezze generate dalla riforma e a cui applicano le suddette deroghe.

Le modifiche entrano in vigore dal 1° gennaio 2020, ma le società possono scegliere l'applicazione anticipata. Considerato che tale emendamento sarà applicato a partire dal 1° gennaio 2020, gli eventuali effetti saranno rilevati nei bilanci separati chiusi successivamente a tale data.

Al 31 dicembre 2019, la Società non ha adottato anticipatamente nuovi principi, interpretazioni o modifiche che sono stati emessi ma non ancora in vigore.

Alla data di riferimento del presente bilancio, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione dei seguenti principi ed emendamenti:

  • emendamento all'IFRS 3, "Definition of a business";
  • principio IFRS 17, "Insurance Contracts";
  • emendamento allo IFRS 10 e allo IAS 28, "Sales or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture";
  • principio IFRS 14, "Regulatory Deferral Accounts".

La Società sta analizzando i principi indicati non ancora omologati e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.

4. Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali hanno un valore netto di Euro 119.882 al 31 dicembre 2019 e sono dettagliabili come segue:

Licenze d'uso Marchi e Migliorie su Acconti su
immobilizzazioni
software Licenze beni di terzi immateriali Totale
31 dicembre 2018
Saldo iniziale netto 26.525 - - 338.609 365.134
Riclassifica - - - (338.609) (338.609)
Investimenti 26.100 - - - 26.100
Ammortamenti (17.578) - - - (17.578)
Altre variazioni 1 - - - 1
Saldo finale netto 35.048 - - - 35.048
Saldo finale lordo 1.861.316 8.000 14.431 - 1.883.747
Fondo ammortamento e svalutazioni (1.826.268) (8.000) (14.431) - (1.848.699)
Saldo finale netto 35.048 - - - 35.048
31 dicembre 2019
Saldo iniziale netto 35.048 - - - 35.048
Investimenti 137.386 - - - 137.386
Ammortamenti (55.937) - - - (55.937)
Altre variazioni - - - 3.385 3.385
Saldo finale netto 116.497 - - 3.385 119.882
Saldo finale lordo 1.998.703 8.000 14.431 3.385 2.024.519
Fondo ammortamento e svalutazioni (1.882.206) (8.000) (14.431) - (1.904.637)
Saldo finale netto 116.497 - - 3.385 119.882

Le immobilizzazioni immateriali si incrementano complessivamente per Euro 84.834 per l'effetto combinato di:

  • un incremento di Euro 137.386 per costi capitalizzati nel corso dell'esercizio riguardanti l'acquisizione di licenze software in relazione al nuovo principio contabile internazionale IFRS 16 Lease e l'aggiornamento del software contabile ERP in seguito all'introduzione dell'obbligo di fatturazione elettronica;
  • un decremento di Euro 55.937 per effetto degli ammortamenti effettuati nell'esercizio;
  • un incremento di Euro 3.385 per acconti su immobilizzazioni immateriali.

5. Diritto d'uso

Il diritto d'uso ha un valore netto di Euro 1.316.078 al 31 dicembre 2019 e sono dettagliabili come segue:

Fabbricati Altri beni Totale
31 dicembre 2019
Effetti adozione IFRS 16 316.774 16.510 333.284
Saldo iniziale netto 316.774 16.510 333.284
Nuovi contratti e modifiche contrattuali 1.196.881 - 1.196.881
Ammortamenti e svalutazioni (207.326) (6.761) (214.087)
Saldo finale netto 1.306.329 9.749 1.316.078
Saldo finale lordo 1.513.655 16.510 1.530.165
Fondo ammortamento (207.326) (6.761) (214.087)
Saldo finale netto 1.306.329 9.749 1.316.078

La voce diritto d'uso si riferisce principalmente al contratto di affitto dell'immobile presso cui ha la sede legale la Società. Il saldo iniziale di Euro 316.774 iscritto al bilancio il 1° gennaio 2019 si è incrementato per Euro 1.196.881 in seguito al rinnovo tacito del contratto per ulteriori 6 anni e si ridotto per Euro 207.326 per gli ammortamenti dell'esercizio.

La voce residuale del diritto d'uso pari ad Euro 9.749 è relativa ai canoni di noleggio di alcune stampanti multifunzione.

6. Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari hanno un valore netto di Euro 139.138 al 31 dicembre 2019 e sono dettagliabili come segue:

Impianti e
macchinari Altri beni Totale
31 dicembre 2018
Saldo iniziale netto 3.217 127.040 130.257
Investimenti 5.800 66.853 72.653
Ammortamenti (741) (80.486) (81.227)
Alienazioni - - -
Saldo finale netto 8.276 113.407 121.683
Saldo finale lordo 23.045 1.537.725 1.560.770
Fondo ammortamento (14.769) (1.424.318) (1.439.087)
Saldo finale netto 8.276 113.407 121.683
31 dicembre 2019
Saldo iniziale netto 8.276 113.407 121.683
Investimenti - 73.943 73.943
Ammortamenti (1.044) (55.352) (56.396)
Alienazioni - (92) (92)
Saldo finale netto 7.232 131.906 139.138
Saldo finale lordo 23.045 1.548.296 1.571.341
Fondo ammortamento (15.813) (1.416.390) (1.432.203)
Saldo finale netto 7.232 131.906 139.138

Le immobilizzazioni si incrementano per effetto dell'acquisto di apparecchiature informatiche e di 3 autovetture (in sostituzione di autovetture vendute completamente ammortizzate) per complessivi Euro 73.943 e si decrementano per gli ammortamenti dell'esercizio per Euro 56.396 e per l'alienazione di un monitor per Euro 92.

7. Partecipazioni in società controllate

Le partecipazioni in società controllate hanno un valore di Euro 343.735.887, come viene evidenziato nella seguente tabella:

Versamenti
Saldo iniziale Costituzione soci Svalutazioni Saldo Finale
31 dicembre 2019
Gas Plus Energia S.r.l. 251.643 - - - 251.643
Gas Plus Italiana S.r.l. 91.000.016 - - (4.000.000) 87.000.016
GP Infrastrutture S.r.l. 65.714.019 - - - 65.714.019
Gas Plus Vendite S.r.l. 2.500.000 - - - 2.500.000
Gas Plus Storage S.r.l. 1.512.870 - 1.500.000 (191.173) 2.821.697
Idrocarburi Italiana S.r.l. 133.938.512 - 29.000.000 - 162.938.512
Gas Plus International Holding S.r.l. - 10.000 22.500.000 - 22.510.000
Totale 294.917.060 10.000 53.000.000 (4.191.173) 343.735.887

Si riportano nella seguente tabella le informazioni integrative sulle Partecipazioni in società controllate:

Dati al
31 dicembre 2019
(importi in migliaia
di euro)
Gas Plus
Italiana
S.r.l.
GP
Infrastrutture
S.r.l.
Gas Plus
Energia
S.r.l.
Gas Plus
Vendite
S.r.l.
Gas Plus
Storage
S.r.l.
Idrocarburi
Italiana S.r.l.
Gas Plus
International
Holding S.r.l.
Percentuale diretta di
partecipazione
100,00% 100,00% 85,29% 100,00 % 100,00 % 100,00 % 100,00 %
Data di chiusura del
bilancio
31.12.2019 31.12.2019 31.12.2019 31.12.2019 31.12.2019 31.12.2019 31.12.2019
Attività* 127.666 97.661 5.280 28.211 3.312 159.424 22.492
Passività* 61.740 13.067 4.514 21.996 490 300 27
Ricavi* 26.468 25.837 3.846 44.494 73 4 -
Utile/(perdita)* (3.931) 5.285 32 1.621 (191) (37) (45)
Patrimonio Netto 65.926 84.594 765 6.215 2.822 159.124 22.465
Patrimonio Netto di
Competenza
65.926 84.594 652 6.215 2.822 159.124 22.465
Valore di iscrizione al
31 dicembre 2019
87.000 65.714 252 2.500 2.822 162.939 22.510

*Dati secondo principi contabili italiani

I bilanci delle società controllate sono redatti in conformità ai principi contabili nazionali.

I rapporti creditori e debitori, i costi e i ricavi con società controllate sono riportati alla Nota n. 28, Rapporti con parti correlate.

Nel mese di gennaio 2019, Gas Plus S.p.A. ha costituito la società Gas Plus International Holding S.r.l., con atto a rogito del dott. Arrigo Roveda notaio in Milano (n. 5367 di rep. – n. 19887 di racc.). Successivamente, nel mese di febbraio 2019, la stessa società controllante ha effettuato un primo versamento soci in conto capitale di Euro 15.000.000, finalizzato principalmente all'acquisizione della partecipazione da Gas Plus Italiana S.r.l. della società controllata Gas Plus International B.V.. Inoltre, Gas Plus S.p.A. ha effettuato nel corso dell'esercizio 2019 ulteriori versamenti in conto capitale a Gas Plus International Holding S.r.l. per complessivi Euro 7.500.000 finalizzati a sostenere

gli investimenti nel progetto rumeno di sviluppo delle due concessioni di produzione Ana e Doina nel Mar Nero della società Gas Plus Dacia S.r.l., controllata indirettamente tramite Gas Plus International B.V..

Infine, nel mese di dicembre 2019, la Società ha effettuato versamenti in conto capitale, mediante conversione di crediti finanziari, per complessivi 29 milioni di Euro alla società controllata Idrocarburi Italiana S.r.l. ed un versamento in conto capitale per Euro 1.500.000 nei confronti della società controllata Gas Plus Storage S.r.l..

Informazioni in merito alla verifica delle riduzioni per perdite di valore

Gas Plus Storage S.r.l.

Nel 2019 Gas Plus Storage S.r.l. ha ricevuto nel mese di dicembre 2019 un versamento in conto capitale dalla sua controllante Gas Plus S.p.A. per Euro 1.500.000. A fine esercizio ha realizzato una perdita pari ad Euro 191.173 raggiungendo il patrimonio netto pari ad Euro 2.821.697. Gas Plus S.p.A. ha svalutato la partecipazione per la perdita dell'esercizio allineandola alla quota del patrimonio netto della controllata.

Gas Plus Italiana S.r.l.

Gas Plus Italiana S.r.l. ha conseguito nel corso dell'esercizio 2019 una perdita pari a Euro 3.931.132 ed il relativo patrimonio contabile ha raggiunto l'importo di Euro 65.925.905.

Il differenziale negativo tra valore di carico della partecipazione dopo la svalutazione dell'anno 2019 pari ad Euro 4.000.000, pari a Euro 87.000.016, e il relativo patrimonio netto, pari a Euro 65.925.905 ha pertanto raggiunto complessivamente l'importo di Euro 21.074.111.

Si segnala che a partire dal mese di febbraio 2019 è stata riavviata la produzione della concessione di Garaguso, la cui interruzione si protraeva sin dall'esercizio 2012.

L'entità delle riserve di idrocarburi provate e probabili al 31 dicembre 2019 relative ai titoli minerari è stata di recente attestata dall'esperto indipendente SIM in 1.634,8 milioni di Smc e si mantiene in linea con il dato del precedente esercizio.

Inoltre, come già sopra menzionato, si segnala che, all'inizio del 2019, Gas Plus Italiana S.r.l. ha ceduto ad una società di nuova costituzione, Gas Plus International Holding S.r.l., controllata direttamente dalla società capogruppo Gas Plus S.p.A., la partecipazione nella società Gas Plus International B.V., titolare del progetto di sviluppo in Romania, al valore di carico al 31 dicembre 2018 di Euro 12 milioni. A decorrere dal 2019, i risultati economici di Gas Plus Italiana S.r.l. non riflettono pertanto gli effetti delle iniziative E&P all'estero che nei precedenti esercizi hanno inciso negativamente sui risultati e sul patrimonio netto della partecipata.

Idrocarburi Italiana S.r.l.

Il patrimonio netto di Idrocarburi Italiana S.r.l. ammonta ad Euro 159.124.081. L'attivo patrimoniale di Idrocarburi Italiana S.r.l. è costituito quasi esclusivamente dalla partecipazione in Società Padana Energia S.p.A.. Il patrimonio netto della società controllata risulta inferiore rispetto al valore di carico della partecipazione per circa 4 milioni di Euro e tale maggior valore di iscrizione riflette il maggior valore di Società Padana Energia S.p.A. rispetto al valore di iscrizione della stessa nel bilancio di Idrocarburi Italiana S.r.l..

Il valore di iscrizione di Società Padana Energia S.p.A. è pari ad Euro 159.268.428 a fronte di una corrispondente quota di patrimonio netto pari ad Euro 170.382.358.

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Società Padana Energia S.p.A. ha chiuso l'esercizio 2019 con un risultato positivo, nonostante le maggiorazioni dei canoni di sfruttamento minerario introdotte con l'art. 11-ter comma 12, del D. Lgs. 135/2018 (Decreto Semplificazioni), convertito nella Legge 11 febbraio 2019, n. 12.

Inoltre l'entità delle riserve di idrocarburi provate e probabili al 31 dicembre 2019 relative ai titoli minerari è stata di recente attestata dall'esperto indipendente SIM in 2.586,9 milioni di Smc e si mantiene in linea con il dato del precedente esercizio.

Verifica delle riduzioni per perdite di valore di Gas Plus Italiana S.r.l. e Idrocarburi Italiana S.r.l.

Nel corso dell'esercizio sono stati rilevati indicatori di impairment delle partecipazioni operanti in Italia nella Business Unit E&P (Exploration & Production) a seguito della maggiorazione dei canoni di sfruttamento minerario introdotta con l'art. 11-ter, comma 12, del D. Lgs. 135/2018 (Decreto Semplificazioni), convertito nella Legge 11 febbraio 2019, n. 12, (per maggiori approfondimenti si rimanda a quanto contenuto all'interno della Relazione degli Amministratori), delle nuove modalità di determinazione delle royalties dovute allo Stato sui volumi prodotti di idrocarburi, introdotte dalla legge di Bilancio 2020 a decorrere dall'anno 2020 e, infine, alla luce dell'andamento dei prezzi del gas naturale nell'ultimo esercizio.

Alla luce di quanto sopra riportato la Società ha provveduto a sottoporre a test di impairment il valore di iscrizione delle partecipazioni in Gas Plus Italiana S.r.l. ed Idrocarburi Italiana S.r.l., pari ad Euro 91.000.016 ed Euro 162.938.512, rispettivamente.

Al fine di verificare la tenuta del valore di libro delle partecipazioni in dette società ne è stato determinato il valore d'uso considerando i flussi di cassa attesi di Gas Plus Italiana S.r.l. e Società Padana Energia S.p.A. (unica entità operativa generatrice di flussi di cassa detenuta da Idrocarburi Italiana S.r.l.) desunti dai piani previsionali quinquennali approvati dai rispettivi Amministratori e incorporando la perpetuity dell'ultimo anno del piano per la determinazione del valore terminale assumendo un tasso di crescita nominale di lungo periodo pari a zero.

Le principali assunzioni che hanno determinato i flussi di cassa, di entrambe le società, e gli esiti del test sono le seguenti:

  • in generale e rispetto all'esercizio precedente, lo scenario energetico predisposto per l'impairment test 2019 recepisce un peggioramento dei prezzi delle commodity energetiche (prezzi del gas in Italia e in Europa), con una ripresa dei prezzi a partire dall'esercizio 2021;
  • per i profili di produzione si è invece tenuto conto delle risultanze della perizia dell'esperto indipendente in merito alle riserve già sviluppate e da sviluppare, rese disponibili con i nuovi investimenti (tra cui si segnalano in particolare quelli della concessione Longanesi per Società Padana Energia S.p.A.);
  • una previsione della struttura dei costi operativi in linea con i dati consuntivati nel recente passato;
  • le royalties e le imposte di piano calcolate sulla base delle normative vigenti alla data di riferimento.

Infine, i flussi, così determinati, sono stati attualizzati al costo medio ponderato del capitale investito (WACC) per la business unit E&P nella sua configurazione post-imposte pari al 6,43%, in riduzione rispetto al precedente esercizio, principalmente per effetto della riduzione del risk free rate, determinato considerando il rendimento medio annuo dei government bond italiani con scadenza a 10 anni, e della riduzione del market risk premium (pari al 5,20% - fonte: Damodaran Gennaio 2020).

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Ai fini della determinazione del valore d'uso delle partecipazioni (enterprise value equity side) il valore attuale dei flussi, determinato come sopra, è stato rettificato:

  • della posizione finanziaria netta calcolata come totale dei debiti finanziari, sia a breve sia a lungo termine, al netto della cassa;
  • del valore complessivo delle attività e passività (quali fondi abbandono), riferibili a ciascuna società, ma che non concorrono alla determinazione dei flussi di cassa operativi e che pertanto occorre considerare separatamente.

Dai risultati del test di impairment è emerso relativamente alla società Gas Plus Italiana S.r.l. una svalutazione di Euro 4,0 milioni come differenziale tra il valore di carico della società ed il suo valore d'uso; mentre per quanto concerne Idrocarburi Italiana S.r.l. un maggior valore d'uso rispetto al valore di iscrizione della partecipazione pari ad Euro 8,2 milioni.

In relazione a quest'ultima partecipazione, le ipotesi, remote, di variazione del tasso di sconto, del tasso di crescita, della redditività o dei volumi che comportano l'azzeramento del maggior valore del valore d'uso rispetto al valore di libro sono un WACC pari ad 6,87%, un tasso di crescita nominale di lungo periodo negativo di -0,5% ed infine una riduzione del margine operativo lordo del valore terminale di Euro 4,4 milioni.

Inoltre, si segnala che data l'attuale situazione di incertezza in merito al futuro andamento dello scenario economico a seguito dell'emergenza sanitaria, non è stato sinora possibile definire o ottenere previsioni alternative basate su presupposti ragionevoli e attendibili. I processi valutativi e di stima relativi alla valutazione del valore recuperabile degli asset, si sono pertanto basati sui più recenti budget e previsioni pluriennali che considerano le assunzioni interne e di mercato definite precedentemente l'acuirsi di tale emergenza.

Il peggioramento dello scenario energetico per effetto del COVID-19 è stato considerato, in particolare nell'elaborazione di analisi si sensitività, condotte considerando una riduzione dei prezzi del gas naturale nel breve periodo o un aumento del tasso di attualizzazione (WACC). Tale scenario, caratterizzato comunque da un elevato grado di incertezza nelle stime, non porterebbe a risultati peggiorativi rispetto a quanto emergerebbe considerando le ipotesi di sensitività definite sopra.

Altre partecipazioni in società controllate

In considerazione dei positivi risultati conseguiti nell'esercizio e del valore del patrimonio netto delle altre società controllate, Gas Plus S.p.A. non ha individuato potenziali indicatori di perdite di valore del relativo valore di iscrizione a bilancio.

8. Imposte sul reddito

I saldi delle voci attività per imposte anticipate e passività per imposte differite sono dettagliati nel seguente prospetto. Le descrizioni indicano la natura delle differenze temporanee.

31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Imposte differite attive, relative a:
Fondo TFR 50.220 42.134
Fair value derivato di copertura Interest Rate Swap 26.782 -
Altro 1.648 5.143
Totale imposte differite attive 78.650 47.277
Imposte differite passive, relative a:
Strumenti finanziari - (12.147)
Totale fondo imposte differite attive - (12.147)

I saldi delle voci di crediti per imposte correnti e debiti per imposte correnti sono dettagliati nel seguente prospetto:

Debiti e crediti per imposte 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Crediti per imposte 236.885 236.885
Debiti per imposte (869.767) (463.538)
Totale (debiti) e crediti per imposte (632.882) (226.653)

I crediti per le imposte sul reddito pari a Euro 236.885 non sono variati rispetto all'anno precedente e sono dovuti al rimborso IRES richiesto, nell'ambito del consolidato fiscale, dalla Società per gli anni 2009-2010-2011-2012, per la mancata deduzione analitica dell'IRAP relativa alle spese per il personale dipendente e assimilato, ai sensi dell'art. 2, comma 1-quater, Decreto legge n. 201/2011.

I dettagli delle imposte sul reddito dell'esercizio e la riconciliazione delle imposte teoriche con le imposte effettive sono dettagliati nel seguente prospetto:

Imposte sul reddito dell'esercizio 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Risultato ante imposte (2.619.994) 3.138.461
Aliquota teorica (IRES e IRAP) 29,57% 29,57%
Imposte teoriche 774.732 (928.043)
Costi non deducibili (30.624) (95.433)
Plusvalenze e dividendi non imponibili 1.146.923 1.373.167
IRAP non deducibile (145.934) 174.812
Svalutazioni partecipazioni non deducibili (1.005.881) -
Effetto consolidato fiscale mondiale (52.080) 1.066.295
Altre variazioni 531.047 485.294
Imposte sul reddito dell'esercizio 1.218.183 2.076.092
Imposte correnti 1.211.963 2.062.220
Imposte anticipate 6.220 13.872
Imposte sul reddito dell'esercizio 1.218.183 2.076.092
Aliquota effettiva d'imposta 46,50% (66,15%)

La società capogruppo Gas Plus S.p.A. e le sue controllate GP Infrastrutture S.r.l., Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., Gas Plus Storage S.r.l., Gas Plus Energia S.r.l., GP Infrastrutture Trasporto S.r.l., a partire dall'esercizio 2010, Idrocarburi Italiana S.r.l., a partire dall'esercizio 2011, Società Padana Energia S.p.A. e, a partire dall'esercizio 2019, Gas Plus International Holding S.r.l. hanno congiuntamente esercitato l'opzione per la tassazione di gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R.. Gli obblighi e gli adempimenti inerenti ai versamenti dell'Ires di competenza delle suddette società sono pertanto assolti direttamente dalla capogruppo, pur rimanendo ogni società responsabile della propria dichiarazione fiscale.

Si segnala che la società capogruppo Gas Plus S.p.A., in data 29 gennaio 2019, ha presentato un'istanza di interpello, ai sensi del combinato disposto dell'art. 11 della L. 212/00, e dell'art. 132, comma 3, del D.P.R. n. 917/86 per la comunicazione di variazione dei dati per il triennio 2018-2020. Il Gruppo ha, quindi, tacitamente rinnovato per il triennio 2018-2020 il regime di consolidato fiscale mondiale ed incluso nella determinazione della propria base imponibile anche i redditi conseguiti nell'esercizio 2018 dalle proprie controllate non residenti che possiedono i requisiti per la relativa inclusione nell'area di consolidamento (Gas Plus International B.V., Gas Plus Netherlands B.V. e Gas Plus Dacia S.r.l.). In data 24 aprile 2019, la DRE Lombardia ha comunicato il parere favorevole

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

circa la permanenza dei requisiti e delle condizioni per il valido esercizio dell'opzione per il consolidato mondiale.

Gli effetti fiscali dell'adesione al consolidato mondiale sono stati riflessi nel bilancio 2019 per un maggio carico fiscale di Euro 52.080 (contro un minor carico fiscale complessivo di Euro 1.066.295 nel bilancio 2018).

I debiti per le imposte sul reddito pari a Euro 869.767 (Euro 463.538 al 31 dicembre 2018) include solo il saldo IRES dovuto dalla Società, quale società capogruppo del regime di consolidato fiscale nazionale e mondiale sopra descritto.

9. Crediti commerciali

I crediti commerciali, pari al 31 dicembre 2019 ad Euro 11.615, sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Crediti commerciali: 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Crediti per servizi 11.615 5.429
Totale crediti 11.615 5.429
Fondo svalutazione - -
Crediti commerciali netti 11.615 5.429

I crediti per servizi derivano da prestazioni svolte nelle aree amministrazione, sistemi informativi, acquisti e risorse umane.

Al 31 dicembre 2019 i crediti commerciali scaduti da più di 60 giorni ammontano ad Euro 33 (saldo nullo al 31 dicembre 2018).

10. Crediti verso controllante

I crediti verso controllante, pari ad Euro 79.610 al 31 dicembre 2019 (nessuna variazione rispetto al 31 dicembre 2018), includono per Euro 1.525 crediti commerciali per servizi che derivano da prestazioni svolte nelle aree tesoreria e segreteria di direzione e per Euro 78.085 il credito per il rimborso IRES richiesto, nell'ambito del consolidato fiscale, dalla società consolidante Us. Fin. S.r.l. per gli anni 2006-2007-2008, per la mancata deduzione analitica dell'IRAP relativa alle spese per il personale dipendente ed assimilato, ai sensi dell'art. 2, comma 1-quater, Decreto legge n. 201/2011. Tale importo è stato versato a Gas Plus S.p.A. dalla società controllante Us. Fin. S.r.l. nel mese di gennaio 2020, dopo aver ottenuto nel mese di dicembre 2019 il relativo rimborso dall'Agenzia delle Entrate.

11. Crediti verso controllate

I crediti verso controllate al 31 dicembre 2019 sono pari ad Euro 5.726.447 classificati tra le attività correnti. I crediti verso controllate correnti sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Crediti verso controllate 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Crediti finanziari 601.642 31.057.579
Crediti per consolidato fiscale 2.938.046 2.595.548
Crediti per regime IVA di Gruppo 676.585 916.848
Crediti per fair value su derivati 354.411 166.836
Crediti commerciali 1.155.763 867.448
Totale crediti verso controllate 5.726.447 35.604.259

I crediti finanziari derivano dal saldo al 31 dicembre 2019 delle operazioni di cash pooling tra Gas Plus S.p.A. e le proprie controllate e si decrementano di circa 30,5 milioni di Euro rispetto al saldo dell'anno scorso in conseguenza della loro conversione a titolo di versamento in conto capitale effettuato dalla Società durante lo scorso mese di dicembre 2019 nei confronti delle società controllate Idrocarburi Italiana S.r.l. (per 29 milioni di Euro) e Gas Plus Storage S.r.l. (per 1,5 milioni di Euro). Tali operazioni che consentono una gestione centralizzata della tesoreria a livello di gruppo sono regolate sulla base di tassi in linea con le normali condizioni di mercato.

I crediti per consolidato fiscale derivano dal trasferimento alla Società del debito IRES risultante dai bilanci al 31 dicembre 2019 delle società controllate che aderiscono all'opzione per la tassazione di gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R.. Per maggiori informazioni, si rimanda alla Nota n. 8, Imposte sul reddito.

Nel corso del mese di febbraio 2017, la Società ha presentato il Modello IVA 2018, mediante il quale ha esercitato l'opzione per l'adesione al regime IVA di Gruppo, insieme alle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., GP Infrastrutture S.r.l. e Società Padana Energia S.p.A.. Tale regime non ha subito variazioni nell'esercizio 2019. I crediti per regime IVA di Gruppo includono, quindi, il debito IVA trasferito dalle società controllate nell'ultimo trimestre dell'esercizio 2019.

I crediti per fair value su derivati includono il fair value al 31 dicembre 2019 dei contratti derivati infragruppo. In relazione alla strategia di copertura dell'esposizione ai rischi di fluttuazione dei prezzi di vendita/acquisto delle commodity delle società controllate (Gas Plus Italiana S.r.l., Società Padana Energia S.p.A. e Gas Plus Vendite S.r.l.) la Società ha stipulato nel corso dell'anno 2019, contratti derivati di copertura con gli istituti di credito. I derivati infragruppo hanno l'obiettivo di trasferire gli effetti economici dei derivati stipulati con gli istituti di credito alle società controllate. Tale trasferimento è stato effettuato sulla base dei contratti sottoscritti con le società controllate a condizioni di mercato.

I crediti commerciali verso controllate derivano da prestazioni di servizi nelle aree amministrazione e tesoreria, societario e legale, sistemi informativi, acquisti e risorse umane.

12. Altri crediti

Gli altri crediti, pari ad Euro 639.946 al 31 dicembre 2019, sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Altri crediti 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
IVA 447.335 828.078
Acconti a fornitori - 1.121
Imposta sostitutiva TFR 313 -
Credito Inail 1.997 1.108
Ratei e risconti 190.301 194.056
Totale altri crediti 639.946 1.024.363

Come già segnalato nella precedente nota n. 11, Crediti verso controllate, a partire dall'esercizio 2015, nella posizione IVA della Società confluiscono i crediti/debiti IVA anche delle società controllate che hanno aderito al regime IVA di Gruppo.

13. Attività finanziarie

Le attività finanziarie, pari a Euro 1.831.278 al 31 dicembre 2019 (Euro 166.342 al 31 dicembre 2018) includono solo il fair value di contratti derivati su commodity.

Negli esercizi 2019 e 2018, non sono stati effettuati acquisti e cessioni di partecipazioni in società quotate.

14. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti, pari a Euro 3.105.430 al 31 dicembre 2019, sono dettagliate nella tabella seguente:

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Cassa 3.199 1.053
Conti correnti bancari 3.102.231 10.497.268
Totale 3.105.430 10.498.321

Si segnala che non esistono vincoli sulle disponibilità liquide.

Per un'analisi delle movimentazioni delle disponibilità liquide e dei mezzi equivalenti si rimanda al prospetto di rendiconto finanziario.

15. Patrimonio netto

Nelle seguenti note viene riportata una breve descrizione della natura e della composizione delle principali voci del patrimonio netto. Si rimanda al prospetto delle variazioni del patrimonio netto per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018 per una descrizione puntuale della movimentazione delle singole riserve del patrimonio netto.

Capitale Sociale

Nel corso degli esercizi 2019 e 2018, il numero di azioni ed il valore del capitale sociale non hanno subito variazioni rispetto all'esercizio precedente.

Si segnala che, in data 20 dicembre 2010, l'Assemblea Straordinaria degli Azionisti della Società ha deliberato l'eliminazione del valore nominale delle azioni con la relativa modifica all'art. 5 dello Statuto Sociale.

Il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione nell'esercizio 2019 e 2018 è pari a 44.909.620.

Il numero medio ponderato delle azioni potenziali in circolazione nell'esercizio 2019 e 2018, al netto delle azioni proprie in portafoglio pari a 1.336.677 (in entrambi i periodi in esame) ed in assenza di ulteriori effetti diluitivi, è pari a 43.572.943.

Riserve

Le riserve sono costituite dalle seguenti componenti:

  • La Riserva legale, la Riserva sovraprezzo azioni e la Riserva Versamenti c/capitale che non presentano variazioni rispetto all'importo iscritto al 31 dicembre 2018.
  • Azioni proprie, che non presentano variazioni rispetto al 31 dicembre 2018. Al 31 dicembre 2019, la società detiene 1.336.677 azioni proprie (pari al 2,98% del capitale sociale) per un corrispettivo complessivo di Euro 9.599.592.

Le azioni proprie sono a disposizione del Consiglio di Amministrazione che ne può disporre senza limiti di tempo o alienandole o quale corrispettivo di eventuali operazioni connesse alla gestione corrente o ad investimenti strategici o ancora a fronte dell'esercizio di opzioni assegnate o da assegnare ai destinatari dei Piani di Incentivazione Azionaria.

  • La riserva di cash flow hedge che accoglie le variazioni di fair value degli interest rate swap stipulati dalla società, contabilizzati in regime di hedge accounting, al netto delle variazioni di imposte differite.
  • La riserva per differenze attuariali TFR, che, come previsto dal principio IAS 19, Benefici ai dipendenti, include tutti gli utili e le perdite attuariali che emergono dal ricalcolo attuariale del valore attuale del fondo di trattamento di fine rapporto.
  • Le altre riserve e gli utili indivisi che includono gli effetti della conversione agli IFRS.

Dividendi

Nel corso dell'anno 2019 la Società non ha erogato nessun dividendo.

Altre componenti del conto economico complessivo

Nell'esercizio 2019, le altre componenti del conto economico complessivo transitate direttamente a patrimonio netto includono:

  • la variazione di fair value degli interest rate swap di copertura in regime di hedge accounting, al netto delle relative imposte anticipate, per una variazione negativa di Euro 84.808 (nell'esercizio 2018 non vi erano strumenti finanziari derivati in regime di hedge accounting);
  • la riserva per differenze attuariali TFR per una variazione negativa di complessivi Euro 24.472, al netto delle imposte anticipate (nell'esercizio 2018 la variazione era positiva di Euro 42.538);

Possibilità di utilizzazione e di distribuibilità delle riserve

Si forniscono infine le informazioni richieste dall'art. 2427, n. 7-bis, del Codice Civile relativamente all'origine e alla possibilità di utilizzazione e di distribuibilità delle riserve:

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Natura/descrizione Importo Possibilità
di
Quota
disponibile
Utilizzazioni effettuate nei
tre esercizi precedenti
utilizzazione Per copertura
perdite
Per altre
ragioni
Capitale 23.353.002
Riserve di capitale:
- Riserva da sovraprezzo azioni 85.605.531 A-B-C 85.605.531
- Versamenti in conto capitale 7.041.890 A-B-C 7.041.890
Riserve di utili:
- Riserva legale 4.670.600 A-B 4.670.600
Utili portati a nuovo 91.504.300 A-B-C 91.504.300 4.357.294
Utili portati a nuovo (riserva per avanzo di
scissione) 1.024.949 A-B-C 1.024.949
Totale 213.200.272 189.847.270
Quota non distribuibile 4.670.600
Residua quota distribuibile 185.176.670

Legenda:

A disponibile per aumento di capitale

B disponibile per copertura perdite

C distribuibile ai soci

16. Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine

Nella seguente tabella sono riportati i debiti finanziari della Società, con i dettagli relativi alla loro composizione, scadenza e condizioni:

Tipologia Tasso interesse effettivo % Scadenza 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
A breve
Finanziamento Banco BPM Euribor 1/3 m + spread 15.000.000 15.000.000
Finanziamento Term Banca IMI-BPM Euribor 3/6 m + spread 7.734.863 -
Finanziamento Medio Lungo Termine Euribor 3/6 m + spread - 12.000.000
Finanziamento Capex Euribor 3/6 m + spread - 2.482.031
Fair value derivati commodities swap 354.411 166.836
Fair value derivato interest rate swap 71.322 323.204
Totale a breve termine 23.160.596 29.972.072
A medio/lungo
Finanziamento Term Banca IMI-BPM Euribor 3/6 m + spread come da piano
di rimborso
come da piano
42.484.940 -
Finanziamento Capex Banca IMI-BPM Euribor 3/6 m + spread di rimborso
come da piano
5.078.052 -
Finanziamento Medio Lungo Termine Euribor 3/6 m + spread di rimborso
come da piano
- 10.445.305
Finanziamento Capex Euribor 3/6 m + spread di rimborso - 14.950.937
Fair value derivato interest rate swap 40.268 87.295
Totale a medio/lungo termine 47.603.260 25.483.536
Totale debiti finanziari 70.763.856 55.455.608

Al 31 dicembre 2019 Gas Plus S.p.A. ha in essere debiti finanziari a breve termine per Euro 23.160.596 e debiti finanziari a medio lungo termine per Euro 47.603.260.

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Per quanto concerne le linee di finanziamento a medio lungo termine, tenuto conto del posticipo degli investimenti nel settore E&P del Gruppo rispetto a quanto previsto al momento della sottoscrizione, Gas Plus S.p.A. ha concluso, in data 6 agosto 2019, il processo di revisione dei relativi contratti e ha stipulato un nuovo contratto con Banca IMI S.p.A. e Banco BPM S.p.A..

In particolare, è stata prevista l'estinzione dei finanziamenti in essere, ivi compresa la linea a breve termine ottenuta dalla società controllata GP Infrastrutture S.r.l. per l'acquisizione di Rete Gas Fidenza S.r.l., e l'erogazione di una linea a medio lungo termine dell'importo di 52 milioni di euro (Linea Banca IMI-Banco BPM) e di una linea a medio lungo termine dell'importo di 55 milioni di euro destinata a finanziare gli investimenti del Gruppo (Linea Capex Banca IMI-Banco BPM). Entrambe le linee avranno scadenza il 31 dicembre 2024.

Si descrivono qui di seguito le principali caratteristiche dei finanziamenti bancari della Società:

Finanziamento Revolving Banco BPM

In data 14 giugno 2018, Gas Plus S.p.A. e le società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., GP Infrastrutture S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., Società Padana Energia S.p.A. ed Idrocarburi Italiana S.r.l. hanno stipulato con Banco BPM un contratto di finanziamento di tipo revolving a medio-lungo termine per un importo complessivo di Euro 15 milioni, da utilizzarsi esclusivamente per cassa, e con scadenza il 14 giugno 2021.

Alla data del 31 dicembre 2019, tale finanziamento risulta interamente utilizzato per Euro 15 milioni. Gas Plus S.p.A. è impegnata a garantire le obbligazioni assunte dalle altre società beneficiarie del finanziamento.

Il contratto di finanziamento prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 1/3m su base 360 giorni) e il margine previsto contrattualmente. Inoltre, il contratto di finanziamento prevede una commissione di mancato utilizzo. L'importo della commissione di mancato utilizzo al 31 dicembre 2019 è stata nullo (Euro 19 nell'esercizio 2018), poiché la linea è stata interamente utilizzata per l'intero esercizio.

Il contratto di finanziamento prevede parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente, a partire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2018 sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano attualmente essere:

  • Indebitamento finanziario netto/EBITDA;
  • Indebitamento finanziario netto/patrimonio netto

Gas Plus S.p.A. deve comunicare annualmente il rispetto di tali parametri, contestualmente alla consegna del bilancio consolidato. Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, sempre che tali parametri non siano nel frattempo stati ripristinati secondo i termini contrattuali, la banca finanziatrice ha la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo della stessa banca nel rendere disponibile ogni ulteriore utilizzo a valere sul Finanziamento Revolving. Si segnala che al 31 dicembre 2019 tali parametri risultano rispettati.

Il contratto di finanziamento prevede inoltre alcuni impegni e limitazioni per la Società e le società controllate beneficiarie della linea, tra cui il rimborso anticipato obbligatorio dell'intero finanziamento, inter alia, nel caso di cambio di controllo di Gas Plus.

Al mancato rispetto di tali impegni e limitazioni, la banca finanziatrice ha la possibilità di recedere o risolvere il contratto, salvo sanatoria entro i termini contrattuali.

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Finanziamento Banca IMI-Banco BPM

In data 6 agosto 2019, Gas Plus S.p.A. ha stipulato con Banca IMI e Banco BPM un contratto di finanziamento a medio-lungo termine, utilizzabile per cassa, per un importo complessivo di 107 milioni di Euro, che prevede:

a) Linea a medio lungo termine dell'importo di Euro 52 milioni In data 11 settembre 2019, tale linea è stata integralmente erogata. Al termine dell'esercizio 2019, Gas Plus S.p.A. ha rimborsato la rata di 1 milione di euro, rispettando la scadenza contrattuale. Il piano concordato residuo di ammortamento è il seguente:

Scadenza Importo da rimborsare
(in Euro)
30 giugno 2020 4.000.000
31 dicembre 2020 4.000.000
30 giugno 2021 5.500.000
31 dicembre 2021 5.500.000
30 giugno 2022 5.000.000
31 dicembre 2022 5.000.000
30 giugno 2023 5.500.000
31 dicembre 2023 5.500.000
30 giugno 2024 5.500.000
31 dicembre 2024 5.500.000
Totale 51.000.000
  • b) Linea a medio lungo termine "Capex" dell'importo di Euro 55 milioni
  • La linea a medio lungo termine "Capex" è utilizzabile per cassa fino al 31 dicembre 2022. Nell'anno 2019, Gas Plus S.p.A. ha utilizzato tale linea per l'importo complessivo di 6 milioni di Euro. Il piano concordato di ammortamento per l'importo utilizzato è il seguente:
Scadenza Importo da rimborsare
(in Euro)
30 giugno 2023 545.545
31 dicembre 2023 545.545
30 giugno 2024 818.181
31 dicembre 2024 4.090.729
Totale 6.000.000

Gas Plus S.p.A. potrà utilizzare tale linea di credito per finanziare il Progetto "Midia" in Romania, fino al limite di 10 milioni di Euro.

Il contratto di finanziamento prevede una commissione di mancato utilizzo, pari allo 0,50% per il primo anno dalla data di sottoscrizione ed al 25% del margine sopra indicato per gli anni successivi, calcolato sull'importo disponibile della linea di credito. L'importo della commissione di mancato utilizzo complessivamente addebitato dall'istituto di credito nel corso del 2019 è pari a Euro 67.903 ed è stato interamente riaddebitato alle società controllate che possono beneficiare di tale linea di finanziamento.

Il contratto di finanziamento per le linee di cui sopra prevede un tasso di interesse nominale annuo variabile, pari alla somma tra il tasso di riferimento (EURIBOR 3/6m su base 360 giorni) ed un margine variabile, in funzione della variazione del parametro denominato Leverage Ratio (Indebitamento finanziario netto / EBITDA).

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Il contratto di finanziamento prevede parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS. Tali parametri risultano essere:

  • il Leverage Ratio (Indebitamento finanziario netto/EBITDA);
  • il Rapporto DSCR (Debt Service Cover Ratio vale a dire il rapporto tra il flusso di cassa a servizio del debito ed il servizio del debito).

Al mancato rispetto di uno solo di tali parametri, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere dal contratto, facendo venir meno l'obbligo delle stesse banche nel rendere disponibile, a partire dalla data del recesso, ogni ulteriore utilizzo a valere sulle linee di credito concesse. Si segnala che al 31 dicembre 2019 tali parametri risultano rispettati.

Il contratto di finanziamento prevede alcuni impegni e limitazioni per il prenditore. Al mancato rispetto di tali impegni e limitazioni, le banche finanziatrici hanno la possibilità di recedere o risolvere il contratto, salvo sanatoria da parte di Gas Plus S.p.A. nei casi consentiti.

Finanziamento Medio Lungo Termine

Gas Plus S.p.A. ha rimborsato la rata del finanziamento prevista nel primo semestre 2019, per 6 milioni di Euro, secondo la scadenza contrattuale. Successivamente, a seguito del processo di revisione dei finanziamenti sopra descritto, in data 11 settembre 2019 ha provveduto all'estinzione anticipata del finanziamento per l'importo residuo di 16,6 milioni di Euro.

Finanziamento Capex Banca IMI

Gas Plus S.p.A., in data 5 febbraio 2019, ha stipulato con Banca Imi un accordo modificativo del Finanziamento Capex che ha previsto il differimento (dalla data del 31 dicembre 2018 alla data del 30 giugno 2019) del periodo di disponibilità di una parte della linea di credito, a tale data non più utilizzabile. Si ricorda che tale finanziamento era stato stipulato in data 23 dicembre 2014 e prevedeva una linea dell'importo complessivo di Euro 64 milioni, utilizzabile per cassa fino al 31 dicembre 2018.

Nel periodo di estensione la linea è stata ulteriormente utilizzata per Euro 7.024.829 ai fini del finanziamento del progetto "Midia" in Romania.

Il 30 giugno 2019, Gas Plus S.p.A. ha rimborsato la prima rata del finanziamento per Euro 1.734.949 e successivamente, ai sensi dell'accordo modificativo, in data 1° luglio 2019, ha effettuato il rimborso anticipato obbligatorio di 3,3 milioni di Euro, pari al corrispettivo incassato alla data di perfezionamento della cessione della quota del 5% nel Progetto Midia in Romania.

Successivamente, a seguito del processo di revisione dei finanziamenti sopra descritto, in data 11 settembre 2019, ha provveduto all'estinzione anticipata del finanziamento per l'importo residuo di 19,6 milioni di Euro.

Indebitamento finanziario netto

Secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006 di seguito si evidenzia la composizione dell'indebitamento finanziario netto della Società al 31 dicembre 2019 e 2018. Si evidenziano separatamente i crediti e i debiti correnti verso società correlate per rapporti di cash pooling.

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019

(Importi in Euro se non diversamente indicato)

31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
A. Cassa 3.199 1.054
B. Altre disponibilità liquide:
Conti correnti bancari 3.102.231 10.497.268
B. Totale altre disponibilità liquide 3.102.231 10.497.268
C. Titoli detenuti per la negoziazione - -
D. Liquidità (A)+(B)+(C) 3.105.430 10.498.322
E. Crediti finanziari correnti da parti correlate 956.053 31.224.415
F. Altri crediti correnti 1.831.278 166.342
G. Debiti bancari correnti 15.000.000 15.000.000
H. Parte corrente dell'indebitamento non corrente 7.734.863 14.482.031
I. Debiti finanziari correnti verso parti correlate 67.157.986 68.495.116
J. Altri debiti correnti 431.313 490.041
K. Indebitamento finanziario corrente (G)+(H)+(I)+(J) 90.324.162 98.467.188
L. Indebitamento finanziario netto corrente (K)–(D)-(E)-(F) 84.431.401 56.578.110
M. Debiti bancari non correnti 47.562.992 25.396.241
N. Obbligazioni emesse - -
O. Debiti finanziari non correnti verso parti correlate 1.160.244 -
P. Altri debiti non correnti 45.075 87.295
Q. Indebitamento finanziario non corrente (M)+(N)+(O)+(P) 48.768.311 25.483.536
R. Indebitamento finanziario netto (L) + (Q) 133.199.712 82.061.646

Ai sensi dello IAS 7 – Rendiconto finanziario si riporta nella seguente tabella la riconciliazione tra il saldo iniziale ed il saldo finale dell'indebitamento finanziario netto.

31 dicembre Flussi
monetari
Flussi non monetari 31 dicembre
2018 Variazione fair
value
Altre
variazioni
2019
Debiti finanziari correnti 29.972.072 (7.677.763) (64.308) 930.595 23.160.596
Debiti finanziari per lease correnti
Debiti finanziari per lease correnti verso parti
- - - 5.580 5.580
correlate - - - 147.761 147.761
Debiti finanziari correnti verso parti correlate 68.495.116 (3.149.827) 1.664.936 - 67.010.225
Crediti finanziari correnti verso parti correlate (31.224.415) 30.455.937 (187.575) - (956.053)
Debiti finanziari non correnti 25.483.536 22.634.155 (47.027) (467.404) 47.603.260
Debiti finanziari per lease non correnti
Debiti finanziari per lease non correnti verso
- - - 4.807 4.807
parti correlate - - - 1.160.244 1.160.244
Attività finanziarie correnti (166.342) - (1.664.936) (1.831.278)
Passività nette derivanti da attività di
finanziamento 92.559.967 42.262.503 (298.910) 1.781.582 136.305.142
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (10.498.321) 7.392.891 - - (3.105.430)
Indebitamento finanziario netto 82.061.646 49.655.394 (298.910) 1.781.582 133.199.712

17. Debiti finanziari per lease a breve e a medio/lungo termine

Nella seguente tabella sono riportate le movimentazioni dei debiti finanziari per lease a breve e a medio/lungo termine:

Totale debiti per
lease
Debiti per lease
correnti
Debiti per lease non
correnti
Saldo iniziale al 1° gennaio 2019 333.284 216.885 116.400
Nuovi contratti e modifiche contrattuali 1.196.881
Decrementi (204.084)
Oneri finanziari (7.689)
Saldo finale al 31 dicembre 2019 1.318.392 153.341 1.165.051

In applicazione del principio IFRS 16, al 31 dicembre 2019, Gas Plus S.p.A. ha in essere debiti finanziari per lease a breve termine per 153.341 Euro, di cui per Euro 147.761 verso parti correlate e debiti finanziari per lease a medio lungo termine per 1.165.051 Euro, di cui per Euro 1.160.244 verso parti correlate. Tali debiti si riferiscono al contratto di affitto avente ad oggetto il complesso immobiliare destinato alla sede legale della Società nonché ai canoni di noleggio di alcune stampanti multifunzione.

18. Trattamento di fine rapporto, quiescenza e obblighi simili

I piani per benefici definiti a favore di dipendenti di Gas Plus S.p.A. riguardano il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato disciplinato dalla legislazione italiana all'articolo 2120 del codice civile. L'indennità, erogata sotto forma di capitale, è pari alla somma di quote di accantonamento calcolate sulle voci retributive corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro e rivalutate sino al momento della cessazione dello stesso.

L'indennità di fine rapporto della Società al 31 dicembre 2019 ammonta a Euro 1.139.154 e riflette la valutazione del debito verso il personale secondo criteri attuariali ai sensi dello IAS 19. In particolare, per quanto riguarda lo scenario economico-finanziario i parametri tendenziali utilizzati per la valutazione al 31 dicembre 2019 sono i seguenti:

- Tasso di attualizzazione 0,77%
- Tasso annuo di inflazione 1,20%
- Tasso annuo di incremento TFR 2,40%
- Incremento annuo retribuzioni 3,00%
- Tasso annuo di rotazione del personale 3,00%
- Tasso annuo di anticipazioni 2,00%

Riportiamo nella seguente tabella la movimentazione intervenuta nel fondo trattamento di fine rapporto dipendenti relativa all'esercizio 2019 e 2018:

Fondo trattamento di fine rapporto 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Saldo iniziale 1.162.896 1.180.522
Benefici pagati (149.863) (59.757)
Trasferimenti (1.778) -
Subtotale delle variazioni di stato patrimoniale (151.641) (59.757)
Costo del servizio 78.632 82.127
Interessi netti 17.067 15.975
Subtotale incluso nel conto economico 95.699 98.102
Variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni finanziare 63.418 (32.880)
Variazioni attuariali derivanti da cambiamenti nelle assunzioni
demografiche
- -
Aggiustamenti sulla base dell'esperienza (31.218) (23.091)
Subtotale incluso nel conto economico complessivo 32.200 (55.971)
Saldo finale 1.139.154 1.162.896

Qui di seguito è riportata l'analisi di sensitività ricalcolata sull'obbligazione netta del piano a benefici definiti al 31 dicembre 2019, considerando i più significativi cambiamenti nelle assunzioni chiave.

Impatto sul P.N. Impatto sul P.N.
Assunzione +0,25% (0,25%) Assunzione +0,25% (0,25%)
Tasso di inflazione 20.895 (20.295) Tasso di attualizzazione (28.037) 29.259

Qui di seguito si riportano le contribuzioni attese da effettuare negli anni futuri a fronte dell'obbligazione del piano a benefici definiti:

Periodo Importo
Entro i prossimi 12 mesi 79.238
Entro 2 anni 55.185
Entro 3 anni 56.786
Entro 4 anni 58.235
Entro 5 anni 63.413

La durata media dell'obbligazione del piano a benefici definiti alla fine dell'esercizio 2019 è di 15,7 anni.

In tale voce, inoltre, è incluso per Euro 13.850 (per Euro 12.112 al 31 dicembre 2018) l'accantonamento del contributo "ex Fondo Gas" per i dipendenti ancora compresi nella forza lavoro a seguito della soppressione del fondo stesso con decorrenza 1° dicembre 2015. La Società dovrà accantonare mensilmente tale importo fino al 1° novembre 2035, salvo erogarlo per intero al dipendente (o al relativo Fondo di Categoria), al momento della cessazione del suo rapporto di lavoro (Legge 125/2015 di conversione del D.L. 78/2015).

19. Debiti commerciali

Nella seguente tabella viene riportato il dettaglio dei debiti commerciali al 31 dicembre 2019 ed il loro confronto con l'esercizio precedente:

Debiti commerciali 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Fornitori Italia 585.677 474.861
Fornitori estero 21.992 36.231
Totale debiti commerciali 607.669 511.092

Il profilo finanziario della società permette la liquidazione dei debiti commerciali attraverso il capitale circolante netto. I debiti hanno un tempo medio di pagamento di 60 – 90 giorni.

20. Debiti verso controllate

La seguente tabella riporta il dettaglio dei debiti verso controllate al 31 dicembre 2019 ed il suo confronto con l'esercizio precedente.

Debiti verso controllate 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Debiti finanziari 65.178.947 68.328.774
Debiti per consolidato fiscale 1.047.866 236.916
Debiti per regime IVA di Gruppo 1.175.927 1.787.085
Debiti per fair value su derivati 1.831.278 166.342
Debiti commerciali 37.774 14.493
Totale debiti verso controllate 69.271.792 70.533.610

I debiti finanziari derivano dal saldo al 31 dicembre 2019 delle operazioni di cash pooling tra Gas Plus S.p.A. e le altre società del gruppo. Tali operazioni che consentono una gestione centralizzata ed una ottimizzazione della tesoreria a livello di gruppo sono regolate sulla base di tassi in linea con le normali condizioni di mercato.

I debiti per consolidato fiscale si riferiscono al trasferimento alla società del debito IRES risultante dai bilanci al 31 dicembre 2019 delle società controllate che aderiscono all'opzione per la tassazione di gruppo ai sensi degli artt. 117 e seguenti del T.U.I.R.. Per maggiori informazioni, si rimanda alla nota n. 8, Imposte sul reddito.

Nel corso del mese di febbraio 2017, la Società ha presentato il Modello IVA 2018, mediante il quale ha esercitato l'opzione per l'adesione al regime IVA di Gruppo, insieme alle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., GP Infrastrutture S.r.l. e Società Padana Energia S.p.A.. Tale regime non ha subito variazioni nell'esercizio 2019. I debiti per regime IVA di Gruppo includono, quindi, il credito IVA trasferito dalle società controllate nell'ultimo trimestre dell'esercizio 2019.

I debiti per fair value su derivati includono il fair value al 31 dicembre 2019 dei contratti derivati infragruppo. In relazione alla strategia di copertura dell'esposizione al rischio di fluttuazione dei prezzi di vendita/acquisto delle commodity delle società controllate (Gas Plus Italiana S.r.l., Società Padana Energia S.p.A. e Gas Plus Vendite S.r.l.) la Società ha stipulato, nel corso dell'anno 2019, contratti derivati di copertura con gli istituti di credito. I derivati infragruppo hanno l'obiettivo di trasferire gli effetti economici dei derivati stipulati con gli istituti di credito alle società controllate. Tale trasferimento è stato effettuato sulla base dei contratti sottoscritti con le società controllate a condizioni di mercato.

I debiti commerciali derivano da prestazioni di servizi che sono fornite per consentire alla società Capogruppo l'erogazione dei servizi centrali.

Per il dettaglio della voce si rimanda alla nota n. 28, Rapporti con parti correlate.

21. Altri debiti

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri debiti al 31 dicembre 2019 ed il suo confronto con l'esercizio precedente:

Altri debiti 31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Debiti verso il personale 604.735 596.512
Debiti verso istituti di previdenza 348.536 370.758
Ritenute 150.642 166.231
Amministratori e sindaci 120.050 121.146
Ratei e risconti - 1.567
Altri 13.941 19.506
Totale altri debiti 1.237.904 1.275.720

22. Ricavi

I ricavi per tipologia sono indicati nella seguente tabella:

Ricavi 2019 2018
Prestazioni di servizi a:
- società controllante 1.250 1.250
- società controllate 4.192.307 3.895.037
- società correlate 4.250 4.250
- terzi 27 -
Totale ricavi 4.197.834 3.900.537
Rimborsi vari 2.767 1.629
Plusvalenza su alienazioni di imm. materiali 3.734 200
Sopravvenienze attive 32.395 47.860
Totale altri ricavi e proventi 38.896 49.689
Totale ricavi 4.236.730 3.950.226

I ricavi derivano da prestazioni di servizi erogati nei confronti di società controllate e correlate nelle aree amministrazione e tesoreria, societario e legale, sistemi informativi, acquisti e risorse umane.

23. Costi per materie prime, materiali di consumo e servizi

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi operativi relativi all'esercizio al 31 dicembre 2019 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Costi per materie prime e materiali di consumo 2019 2018
Costi per materie prime e materiali di consumo
Materie prime e di consumo
Cancelleria (6.946) (6.327)
Carburanti (15.731) (20.771)
Materiale informatico (1.693) (1.003)
Altri acquisti (1.457) (2.165)
Totale costi per materie prime e materiali di consumo (25.827) (30.266)

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

Costi per servizi ed altri 2019 2018
Servizi e altri
Amministratori, sindaci e altri organi societari (308.508) (304.611)
Spese e consulenze professionali (1.048.581) (792.645)
Assicurazioni (42.877) (44.528)
Manutenzioni (274.866) (274.331)
Utenze passive (156.307) (167.389)
Spese e commissioni bancarie (5.888) (5.680)
Altri affitti e locazioni (60.750) (284.270)
Altri servizi (210.668) (154.192)
Oneri diversi di gestione (350.893) (318.162)
Totale costi per servizi ed altri (2.459.338) (2.345.808)
Totale costi operativi (2.485.165) (2.376.074)

24. Costi per il personale

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi per il personale relativi all'esercizio al 31 dicembre 2019 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente:

Costo del personale 2019 2018
Personale
Salari e stipendi (2.832.221) (2.527.073)
Oneri sociali (764.550) (686.438)
TFR, trattamento di quiescenza ed obblighi simili (178.596) (183.617)
Totale costo del personale (3.775.367) (3.397.128)

Il costo del personale si è incrementato per complessivi Euro 378.239 rispetto al precedente esercizio, avendo recepito gli oneri del premio straordinario facente parte della politica di remunerazione in atto nell'anno.

Il numero medio dei dipendenti dell'esercizio 2019 e 2018 della Società è dettagliato nella tabella che segue:

Numero medio dipendenti 2019 2018
dirigenti
quadri / impiegati
3
37
3
40
Totale 40 43

25. Oneri e proventi diversi

Gli oneri e proventi diversi, al 31 dicembre 2019, risultano pari a Euro 839.190 (nel 2018 Euro 5.747.177).

I proventi diversi includono i dividendi ricevuti da partecipazioni iscritte nell'attivo non corrente per complessivi Euro 5.030.363. Tali dividendi sono stati distribuiti dalle controllate GP Infrastrutture S.r.l. per Euro 4.000.000 (nel 2018 per Euro 5.000.000), Gas Plus Vendite S.r.l. per Euro 1.000.000 (lo stesso importo nel 2018), Gas Plus Energia S.r.l. per Euro 30.363 (Euro 22.661 nel 2018).

Gli oneri diversi pari a Euro 4.191.173 al 31 dicembre 2019 (Euro 275.484 nel 2018) sono dovuti alla svalutazione della partecipazione nella controllata Gas Plus Italiana S.r.l. per Euro 4.000.000 per

riflettere la perdita emersa dalla verifica del valore recuperabile della partecipazione (test di impairment) e nella controllata Gas Plus Storage S.r.l. per Euro 191.173 a seguito delle perdite conseguite nell'esercizio. Per maggior dettaglio si rimanda alla nota n. 7 Partecipazioni in società controllate.

26. Proventi ed oneri finanziari

Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio degli oneri e proventi finanziari relativi all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 ed il relativo confronto con l'esercizio precedente.

Proventi (Oneri) finanziari 2019 2018
Proventi finanziari
Interessi attivi verso imprese controllate per cash pooling 676.291 679.235
Interessi attivi su conti correnti bancari 869 1.112
Proventi finanziari su derivati su commodity verso imprese
controllate e verso terzi 2.682.820 3.047.887
Totale proventi finanziari 3.359.980 3.728.234
Oneri finanziari
Interessi passivi su finanziamenti a medio/lungo termine (1.056.407) (997.847)
Interessi passivi su finanziamenti a breve termine (121.735) (41.889)
Interessi passivi verso imprese controllate per cash pooling (5.691) (7.391)
Oneri finanziari per attualizzazione fondi (17.067) (15.975)
Commissioni su finanziamenti (541.486) (228.318)
Oneri finanziari per lease (7.689) -
Altri oneri finanziari (3.399) (3.402)
Oneri finanziari liquidati su interest rate swap (31.081) (71.896)
Oneri finanziari su derivati su commodity verso imprese
controllate e verso terzi (2.682.820) (3.047.887)
Totale oneri finanziari (4.467.375) (4.414.605)
Utili (perdite) su cambi (1.567) (564)
Proventi (Oneri) finanziari netti (1.108.962) (686.935)

I proventi ed oneri finanziari includono le variazioni di fair value e i relativi importi liquidati nel periodo relativamente ai derivati stipulati dalla Società a copertura del rischio di oscillazione del prezzo delle commodity delle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Società Padana Energia S.p.A. e Gas Plus Vendite S.r.l.. L'effetto netto di tali strumenti, considerati speculativi ai fini IFRS per la Società capogruppo Gas Plus S.p.A., è nullo nel 2019 e nel 2018, grazie alla stipula di derivati infragruppo, come già segnalato nelle note n. 11, Crediti verso controllate e n. 20, Debiti verso controllate.

27. Impegni e rischi

Impegni per investimenti

Per un maggior dettaglio degli impegni rivenienti dal contratto di Finanziamento stipulato con Banca IMI e Banco BPM e dal contratto di Finanziamento Revolving stipulato con il Banco BPM, si rimanda a quanto già specificato nella nota n. 16, Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine.

Al 31 dicembre 2019, la Società non ha sottoscritto ulteriori impegni per investimenti.

Garanzie e fideiussioni

Al 31 dicembre 2019, Gas Plus S.p.A. non ha in essere garanzie.

28. Rapporti con parti correlate

La seguente tabella mostra i valori complessivi delle transazioni intercorse nell'esercizio con parti correlate. Si riportano le tabelle di sintesi dei rapporti con le società controllate e correlate:

31 dicembre 2019 31 dicembre 2018
Crediti verso società correlate
Immobiliare Forlanini S.r.l. 11.582 5.185
Totale crediti verso società correlate 11.582 5.185
Crediti verso società controllate
GP Infrastrutture S.r.l. 1.947.467 2.166.374
Gas Plus Italiana S.r.l. 244.785 249.162
Gas Plus Vendite S.r.l. 1.336.364 782.337
Gas Plus Energia S.r.l. 14.748 14.405
Gas Plus International B.V. (84.729) 95.725
Gas Plus Netherlands B.V. 9.030 -
Gas Plus Dacia S.r.l. 64.815 -
Reggente S.p.A. - 7.351
Gas Plus Storage S.r.l. 331.691 1.579.234
GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. 21.194 29.667
Società Padana Energia S.p.A. 1.514.256 1.423.762
Idrocarburi Italiana S.r.l. 276.645 29.256.242
Gas Plus International Holding S.r.l. 25.181 -
Rete Gas Fidenza S.r.l. 25.000 -
Totale crediti verso società controllate 5.726.447 35.604.259
Crediti verso società controllante
Us.Fin. S.r.l. 79.610 79.610
Totale crediti verso società controllante 79.610 79.610
Debiti verso società correlate
Immobiliare Forlanini S.r.l. (9.176) (7.866)
Totale debiti verso società correlate (9.176) (7.866)
Debiti finanziari per lease verso società correlate
Immobiliare Forlanini (1.308.005) -
Totale debiti finanziari verso società correlate (1.308.005) -
Debiti verso società controllate
Gas Plus Energia S.r.l. (608.192) (530.442)
Gas Plus Italiana S.r.l. (29.811.712) (16.754.453)
GP Infrastrutture S.r.l. (5.866.825) (17.815.444)
Gas Plus Storage S.r.l. (62.943) (54.439)
Gas Plus Vendite S.r.l. (10.462.767) (14.086.689)
GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. (572.932) (593.728)
Idrocarburi Italiana S.r.l. (154.692) (172.539)
Società Padana Energia S.p.A. (21.556.344) (20.525.876)
Gas Plus International Holding S.r.l. (175.385) -
Totale debiti verso società controllate (69.271.792) (70.533.610)
2019 2018
Ricavi con società correlate:
Immobiliare Forlanini S.r.l. 4.250 4.250
Totale ricavi con società correlate 4.250 4.250
2019 2018
Ricavi con società controllate:
GP Infrastrutture S.r.l. 900.790 886.042
Gas Plus Italiana S.r.l. 1.044.707 1.051.226
Gas Plus Vendite S.r.l. 1.033.573 1.002.831
Gas Plus Energia S.r.l. 30.288 24.794
Gas Plus Storage S.r.l. 93.992 98.500
Società Padana Energia S.p.A. 837.667 651.022
GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. 32.648 30.743
Gas Plus International B.V. 91.674 121.416
Gas Plus Dacia S.r.l. 64.815 -
Reggente S.p.A. 7.000 7.000
Idrocarburi Italiana S.r.l. 17.967 21.463
Gas Plus International Holding S.r.l. 12.186 -
Rete Gas Fidenza S.r.l. 25.000 -
Totale ricavi con società controllate 4.192.307 3.895.037
Ricavi con società controllate:
Us.Fin S.r.l. 1.250 1.250
Totale ricavi con società controllante 1.250 1.250
Totale ricavi 4.197.807 3.900.537
Proventi diversi con società controllate:
GP Infrastrutture S.r.l. 4.000.000 5.000.000
Gas Plus Vendite S.r.l. 1.000.000 1.000.000
Gas Plus Energia S.r.l. 30.363 22.661
Totale proventi diversi con società controllate 5.030.363 6.022.661
Oneri diversi con società controllate:
Gas Plus Italiana S.r.l. (4.000.000) -
Gas Plus Storage S.r.l. (191.173) (275.484)
Totale oneri diversi con società controllate (4.191.173) (275.484)
Totale proventi e (oneri) diversi con società controllate 839.190 5.747.177
Costi con società correlate:
Immobiliare Forlanini S.r.l. (4.539) (217.342)
Totale costi con società correlate (4.539) (217.342)
Costi con società controllate:
GP Infrastrutture S.r.l. (20.172) (19.638)
Gas Plus Italiana S.r.l. (32.131) (12.480)
Totale costi con società controllate (52.303) (32.118)
Totale costi (56.842) (249.460)
Proventi finanziari:
Gas Plus Italiana S.r.l. 2.596 1.344.109
Gas Plus Energia S.r.l. 3 29.444
Gas Plus Vendite S.r.l. 354.478 -
Gas Plus Storage S.r.l. 35.030 31.834
Idrocarburi Italiana S.r.l.
Società Padana Energia S.p.A.
618.125
127.501
647.346
1.504.504
Gas Plus International Holding S.r.l. 23.134 -
Totale proventi finanziari con imprese controllate 1.160.867 3.557.237
Oneri finanziari:
GP Infrastrutture S.r.l. (1.175) (1.827)
Gas Plus Energia S.r.l. (26) (34)
Gas Plus Vendite S.r.l. (1.220) (26.619)
Gas Plus Italiana S.r.l. (1.288.630) (61.223)
GP Infrastrutture Trasporto S.r.l. (66) (57)
Società Padana Energia S.p.A. (912.813) (87.515)
Gas Plus International Holding S.r.l. (5) -
Totale oneri finanziari con imprese controllate (2.203.935) (177.275)

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

I proventi e gli oneri finanziari verso imprese controllate includono:

  • i proventi ed oneri finanziari derivanti dalla gestione centralizzata della tesoreria a livello di gruppo (cash pooling), regolata sulla base di tassi in linea con le normali condizioni di mercato;
  • le variazioni positive e negative di fair value, nonché i proventi ed oneri finanziari liquidati sui derivati su commodity infragruppo stipulati nel corso dell'esercizio 2019 e 2018.

Compensi percepiti dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo

Gli amministratori della Società hanno percepito nell'esercizio 2019 compensi per 91 migliaia di euro rispetto a 88 migliaia di euro percepiti nell'esercizio 2018.

Per informativa aggiuntiva relativa ai compensi percepiti e alle partecipazioni detenute dai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, dai sindaci, dai direttori generali e dai dirigenti con responsabilità strategica si rinvia a quanto indicato nella relazione sulla remunerazione.

Termini e condizioni delle transazioni delle parti correlate

Le vendite e le altre operazioni con parti correlate sono effettuate al prezzo ed alle condizioni di mercato. I saldi in essere a fine esercizio non sono assistiti da garanzie e non generano interessi, salvo quanto inerente alla gestione in cash pooling. Non vi sono garanzie, prestate o ricevute, in relazione a crediti e debiti con parti correlate.

Rapporti con la controllante Us.fin. S.r.l.

Come descritto alla nota 15, Patrimonio Netto, nel corso dell'esercizio 2019, Gas Plus S.p.A. non ha erogato nessun dividendo.

29. Eventi successivi alla data di bilancio

Oltre a quanto già menzionato nella presente nota integrativa e nella relazione sulla gestione, anche avuto particolare riguardo all'emergenza sanitaria, non si sono verificati fatti di rilievo dopo la chiusura dell'esercizio.

30. Gestione dei rischi finanziari: obiettivi e criteri

La Società, in relazione alla sua attività ed all'utilizzo di strumenti finanziari, è esposta, oltre al rischio generale legato alla conduzione del business, ai seguenti rischi:

  • rischio di credito;
  • rischio di liquidità;
  • rischio di mercato.

Nella presente sezione vengono fornite informazioni integrative relative all'esposizione della Società a ciascuno dei rischi elencati in precedenza, agli obiettivi, alle politiche ed ai processi di gestione di tali rischi ed ai metodi utilizzati per valutarli. La presente nota contiene inoltre informazioni quantitative al fine di valutare l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari a cui la Società è esposta nel corso dell'esercizio e alla data di riferimento del bilancio. Ulteriori informazioni quantitative sono esposte nelle specifiche note al bilancio relative alle attività e passività finanziarie.

La responsabilità complessiva per la creazione e la supervisione di un sistema di gestione dei rischi della Società è del Consiglio di Amministrazione. La Direzione Amministrazione e Finanza è responsabile dello sviluppo e del monitoraggio delle politiche di gestione dei rischi della Società ed informa periodicamente il Consiglio di Amministrazione sulle proprie attività.

Le politiche di gestione dei rischi della Società hanno lo scopo di:

  • identificare ed analizzare i rischi ai quali la Società è esposta;
  • definire l'architettura organizzativa, con individuazione delle unità organizzative coinvolte, relative responsabilità e sistema di deleghe;
  • individuare i principi di risk management su cui si fonda la gestione operativa dei rischi;
  • individuare le tipologie di operazioni ammesse per la copertura dell'esposizione (es. negoziazione di derivati di copertura).

La Funzione Internal Audit controlla la corretta applicazione delle policy e delle procedure applicate per la gestione dei rischi finanziari. La Funzione Internal Audit svolge verifiche periodiche riportandone gli esiti al Consiglio di Amministrazione.

1. Rischi finanziari

Rischio di credito

Il rischio di credito è il rischio che un cliente o una delle controparti di uno strumento finanziario causi una perdita finanziaria non adempiendo ad un'obbligazione e deriva principalmente dai crediti commerciali e dagli investimenti finanziari della Società. In particolare si evidenziano le seguenti tipologie:

Crediti commerciali e altri crediti

Tale rischio di credito è principalmente connesso alla possibilità che i clienti non onorino i propri debiti verso la società alle scadenze pattuite. Per la Società, questa tipologia di rischio di credito non è significativa in quanto la quasi totalità dell'esposizione creditoria è nei confronti di società controllate e correlate che hanno conseguito negli ultimi esercizi risultati economici tali da non compromettere in nessun modo la loro capacità di assolvimento delle obbligazioni assunte (si veda per un maggior dettaglio la nota n. 7, Partecipazioni in società controllate).

Strumenti finanziari e depositi bancari

Il rischio di credito relativo a saldi con banche e istituzioni finanziarie è gestito dalla tesoreria della Società in conformità alla politica della Società stessa. Al fine di contenere tale rischio, l'investimento dei fondi disponibili e l'apertura dei depositi bancari vengono fatti solo con istituzioni finanziarie primarie.

Garanzie e fideiussioni

Al 31 dicembre 2019 Gas Plus S.p.A. non ha in essere fideiussioni.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che la Società abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni derivanti da passività finanziarie. Per quanto possibile, la Società si assicura che vi siano disponibilità liquide e/o linee di credito sufficienti per coprire le necessità generate dal ciclo operativo e dagli investimenti, nonché quelle relative alle passività finanziarie. L'approccio della Società prevede pertanto di garantire che vi siano sempre fondi sufficienti per adempiere alle proprie obbligazioni alla scadenza, sia in condizioni normali che di tensione finanziaria. A tale scopo, i servizi di tesoreria della Società effettuano, in sede di predisposizione del budget annuale e nel corso di ogni esercizio, previsioni finanziarie basate sulle entrate ed uscite attese nei successivi periodi e, se necessario, adottano le

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

conseguenti azioni correttive. Tuttavia, resta escluso l'effetto potenziale di circostanze estreme che non possono esser ragionevolmente previste, quali le calamità naturali.

Al 31 dicembre 2019, la Società ha in essere le seguenti linee di credito:

  • 16,7 milioni di Euro per linee di credito promiscue per scoperto di conto corrente o crediti di firma, che include per 15 milioni di Euro la linea di Finanziamento Revolving stipulata con Banco BPM, assistita dalle garanzie già dettagliate nella nota n. 16, Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine;
  • 5 milioni di Euro per impegni di firma di natura commerciale, utilizzabili anche dalle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Gas Plus Vendite S.r.l., GP Infrastrutture S.r.l. Società Padana Energia S.p.A., e Idrocarburi Italiana S.r.l.;
  • 51 milioni di Euro per la linea a medio lungo termine del Finanziamento Banca IMI-Banco BPM (interamente erogata al 31 dicembre 2019);
  • 55 milioni di Euro per la linea Capex del Finanziamento Banca IMI-Banco BPM;
  • 4,8 milioni di Euro per la linea promiscua a copertura delle variazioni di fair value dei derivati;
  • 0,1 milioni di Euro per carte di credito aziendali e Viacard.

Al 31 dicembre 2019, la Società ha utilizzato la linea di Finanziamento Revolving Banco BPM per un importo di Euro 15.000.000 e la linea Capex del Finanziamento Banca IMI-Banco BPM per un importo di Euro 6.000.000.

La Società opera in cash pooling con le sue società controllate, al fine di ottimizzare i costi correlati all'utilizzo delle linee di credito disponibili.

Altre informazioni di tipo quantitativo sono fornite alla nota n. 16, Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine.

Rischio di mercato

Il rischio di mercato è il rischio che i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni dei prezzi di mercato, dovuti a variazioni dei tassi di cambio, di interesse e ad altri rischi di prezzo. L'obiettivo della gestione del rischio di mercato è la gestione e il controllo dell'esposizione della Società a tale rischio entro livelli accettabili ottimizzando, allo stesso tempo, il rendimento degli investimenti.

Rischio di cambio

Non esistono problematiche relative alla gestione del rischio di cambio, salvo quanto relativo agli strumenti derivati correlati al prezzo del brent sottoscritti dalla Società nel corso dell'esercizio 2019 e 2018. La Società ha, tra l'altro, neutralizzato tale rischio di cambio, poiché gli effetti economici di copertura dei derivati sottoscritti con gli istituti bancari sono stati trasferiti interamente alla società controllata Società Padana Energia S.p.A., a condizioni di mercato, tramite la stipula di derivati infragruppo.

La quasi totalità delle altre operazioni di acquisto e di vendita sono effettuate in Euro, valuta funzionale e di presentazione di Gas Plus S.p.A..

Rischio tasso di interesse

Esso afferisce in particolare, per quanto riguarda le attività finanziarie detenute per la negoziazione, agli effetti che le variazioni nei tassi di interesse hanno sul prezzo delle suddette attività. Considerata

Note esplicative al bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 (Importi in Euro se non diversamente indicato)

l'entità delle attività in portafoglio il rischio è ritenuto non significativo e, in ogni caso, le eventuali variazioni sono periodicamente imputate a conto economico.

Quanto invece alle passività finanziarie, il rischio di variazioni dei tassi di interesse può avere un effetto diretto sul conto economico determinando un minor o maggior costo per oneri finanziari.

Per la copertura del suddetto rischio, relativamente al contratto Finanziamento Banca IMI-Banco BPM, in data 24 ottobre 2019, la Società ha stipulato dei contratti di Interest Rate Swap per l'80% della linea a medio lungo termine che soddisfano i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.

I flussi finanziari relativi al contratto di Finanziamento stipulato con Banca IMI e con Banco BPM e al contratto di Finanziamento Revolving stipulato con Banco BPM, sono soggetti al rispetto di parametri finanziari (covenants) così come previsti dai relativi contratti di finanziamento Per una descrizione ed un'analisi di tali covenants si faccia riferimento a quanto riportato nella nota n. 16, Finanziamenti a medio/lungo e a breve termine.

Il valore degli strumenti finanziari di Gas Plus S.p.A., distinto tra strumenti finanziari fruttiferi di interessi e strumenti infruttiferi, alla data di chiusura del bilancio era il seguente:

Valore contabile
2019 2018
Strumenti finanziari fruttiferi
Strumenti finanziari a tasso fisso
Attività finanziarie - -
Passività finanziarie - -
Strumenti finanziari a tasso variabile
Attività finanziarie 601.642 31.057.579
Passività finanziarie (136.795.194) (123.207.046)
Strumenti finanziari infruttiferi
Attività finanziarie - -
Passività finanziarie - -

Analisi di sensitività del fair value degli strumenti finanziari a tasso fisso

Al 31 dicembre 2019 e 2018, Gas Plus S.p.A. non detiene passività finanziarie fruttifere di interessi a tasso fisso.

Analisi di sensitività dei flussi finanziari degli strumenti finanziari a tasso variabile

L'analisi di sensitività è svolta solo con riferimento ai debiti correnti e non correnti verso banche. Se la curva dei tassi di interesse fosse aumentata/diminuita dell'1% alla data di chiusura del bilancio, il patrimonio netto e il risultato netto sarebbero diminuiti/aumentati di +/- 341.873 Euro (al 31 dicembre 2018 pari a Euro +/- 304.377).

Rischio di variazione del prezzo delle commodities e dei flussi finanziari

La Società non è esposta al rischio di oscillazione del prezzo di mercato del gas e del brent poiché, nel corso del 2019 e 2018, gli effetti economici di copertura dei derivati sottoscritti con gli istituti bancari sono stati trasferiti interamente alle società controllate Gas Plus Italiana S.r.l., Società Padana Energia S.p.A. e Gas Plus Vendite S.r.l., a condizioni di mercato, tramite la stipula di derivati infragruppo.

I risultati economici di tali derivati (sia stipulati con gli istituti bancari che infragruppo) sono registrati tra gli oneri e proventi finanziari in quanto essi non risultano di copertura ai fini contabili per la Società.

Altri rischi di prezzo

Riguardano la possibilità che il fair value di uno strumento finanziario possa variare per motivi differenti dal variare dei tassi di interesse o di cambio.

La Società non è esposta al rischio prezzo dei titoli detenuti per la negoziazione in quanto non detiene tali strumenti finanziari.

2. Gestione del capitale

L'obiettivo primario della gestione del capitale della Società è garantire che sia mantenuto un adeguato rating creditizio ed adeguati livelli degli indicatori di capitale in modo da supportare l'attività, massimizzare il valore per gli azionisti e ridurre il costo del capitale.

La Società gestisce la struttura del capitale e lo modifica in funzione di variazioni nelle condizioni economiche. Per mantenere o adeguare la struttura del capitale, la società può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.

Nessuna variazione è stata apportata agli obiettivi, alle politiche o alle procedure durante gli esercizi 2019 e 2018.

3. Gerarchia del Fair Value secondo l'IFRS 7

L'IFRS 7 richiede che la classificazione degli strumenti finanziari al fair value sia determinata in base alla qualità delle fonti degli input usati nella valutazione del fair value.

Qui di seguito, si evidenzia la classificazione IFRS 7 per gli strumenti finanziari posseduti dalla Società (importi in migliaia di Euro):

Totale
Totale di valutato a fair
bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 value Altro
ATTIVO
Crediti finanziari verso
controllate 956.053 - 354.411 - 354.411 601.642
Attività finanziarie 1.831.278 - 1.831.278 - 1.831.278 -
PASSIVO
Debiti finanziari non correnti 47.603.260 - 40.268 - 40.268 47.562.992
Debiti finanziari per lease
non correnti 1.165.051 - - - - 1.165.051
Debiti finanziari verso
controllate 67.010.225 - 1.831.278 - 1.831.278 65.178.947
Debiti finanziari correnti 23.160.596 - 425.733 - 425.733 22.734.863
Debiti finanziari per lease
correnti 153.341 - - - - 153.341

Si precisa che la classificazione degli strumenti finanziari può comportare una significativa discrezionalità, ancorché, in accordo con gli IFRS, la Società utilizza, qualora disponibili, prezzi quotati in mercati attivi come migliore stima del fair value di tutti gli strumenti derivati.

4. Classi di strumenti finanziari

Gli strumenti finanziari iscritti nello stato patrimoniale della società sono così raggruppabili per classi (è indicato per ognuna sia il valore contabile sia il fair value in migliaia di Euro):

31.12.2019
Valore
contabile
Finanziament
i e crediti
Attività/ passività
finanziarie al fair
value a conto
economico
Attività/ passività
finanziarie in
regime di hedge
accounting
Attività/ passività
finanziarie al fair
value a conto
economico
complessivo
Altre
attività/
passività
Costo
ammortizzato
Totale voce
contabile
Fair value
ATTIVO
Crediti commerciali
Crediti verso controllate
correnti
12
5.726
12
5.559
-
167
-
-
-
-
-
-
-
-
12
5.726
12
5.726
Crediiti verso controllante 2 2 - - - - - 80 2
Crediti vs. altri 2 - - - - 2 - 640 2
Attività finanziarie 1.831 1.831 - - - - 1.831 1.831
Disponibilità liquide 3.105 3.105 - - - - - 3.105 3.105
Totale 10.678 8.678 1.998 - - 2 - 11.394 10.678
PASSIVO
Debiti finanziari non correnti 47.603 - 40 - - - 47.563 47.603 47.603
Debiti per lease non correnti 1.165 - - 1.165 1.165 1.165
Debito finanziari correnti 23.161 - 426 - - 15.000 7.735 23.161 23.161
Debiti per lease correnti 153 - 153 153 153
Debiti commerciali
Debiti vs. imprese
608 - - - - 608 - 608 608
controllate 69.272 - 1.831 - - 67.441 - 69.272 69.272
Debiti vs. altri correnti 739 - - - - 739 - 1.238 739
Totale 142.701 - 2.297 - - 83.788 56.616 143.200 142.701

31.12.2018

Totale 127.238 - 743 - - 89.098 37.397 127.777 127.238
Debiti vs. altri correnti 737 - - - - 737 - 1.276 737
controllate 70.534 - 166 - - 70.368 - 70.534 70.534
Debiti commerciali
Debiti vs. imprese
511 - - - - 511 - 511 511
Debito finanziari correnti 29.972 - 490 - - 17.482 12.000 29.972 29.972
Debiti finanziari non correnti 25.484 - 87 - - - 25.397 25.484 25.484
PASSIVO
Totale 46.276 45.942 333 - - 1 - 47.377 46.276
Disponibilità liquide 10.498 10.498 - - - - - 10.498 10.498
Attività finanziarie 166 166 - - - - 166 166
Crediti vs. altri - 1 - - - 1 - 1.024 1
Crediiti verso controllante 2 2 - - - - - 80 2
Crediti commerciali
Crediti verso controllate
correnti
5
35.604
5
35.437
-
167
-
-
-
-
-
-
-
-
5
35.604
5
35.604
ATTIVO
Valore
contabile
Finanziamen
ti e crediti
Attività/ passività
finanziarie al fair
value a conto
economico
Attività/ passività
finanziarie in
regime di hedge
accounting
Attività/ passività
finanziarie al fair
value a conto
economico
complessivo
Altre
attività/
passività
Costo
ammortizzato
Totale voce
contabile
Fair value

COMPENSI DELLA SOCIETA' DI REVISIONE CONTABILE E DELLE ENTITA' APPARTENENTI ALLA SUA RETE

Ai sensi dell'art. 149-duodecies "Pubblicità dei corrispettivi" del regolamento Emittenti, introdotto da Consob con delibera n. 15915 del 3 maggio 2008, i compensi che la società di revisione e le entità alla sua rete hanno percepito, distintamente, per incarichi di revisione e per la prestazione di altri servizi, indicati per tipo e categoria, sono riepilogati nella tabella che segue:

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Note Corrispettivi
2019
(Euro migliaia)
Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. Gas Plus S.p.A. 80
Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A. Gas Plus S.p.A. (1) 6
Deloitte & Touche S.p.A. Gas Plus S.p.A. (2) 4
Totale 90

(1) Attestazione conformità covenants finanziari.

(2) Revisione dei conti annuali separati relativamente alle attività del settore gas.

Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli azionisti di Gas Plus S.p.A.

(ai sensi dell'art. 153 del Decreto Legislativo n. 58/98)

Signori Azionisti,

nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, abbiamo svolto l'attività di vigilanza in conformità alla Legge, adeguando l'operatività ai principi di comportamento del Collegio Sindacale nelle società di capitali con azioni quotate nei mercati regolamentati raccomandati dai Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, alle comunicazioni CONSOB in materia di controlli societari e di attività del Collegio Sindacale nonché alle indicazioni del Codice di Autodisciplina promosso dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana S.p.A.

Per quanto attiene ai compiti di revisione legale dei conti si ricorda che, a norma di Legge, essi sono stati attribuiti alla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. alle cui relazioni si rimanda.

Il Collegio Sindacale attualmente in carica è stato nominato dall'Assemblea del 16 maggio 2018 in base alle previsioni dello Statuto.

Il Collegio ha acquisito le informazioni strumentali allo svolgimento dei compiti di generale vigilanza a esso attribuiti mediante la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati interni, l'audizione del management e dell'internal audit della Società, nonché apposite attività di analisi e approfondimento condotte direttamente ovvero in sede di riunioni tenute congiuntamente al Comitato Controllo e Rischi.

Il Collegio ha verificato che le delibere assunte ed eseguite fossero conformi alla Legge ed allo Statuto e non fossero manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interessi e in contrasto con le delibere assunte dall'assemblea o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.

Anche in osservanza delle indicazioni fornite da CONSOB con Comunicazione DEM/1025564 del 6 aprile 2001 e successivi aggiornamenti informiamo e segnaliamo quanto segue:

  1. Sulla base delle informazioni ricevute e in esito alle apposite analisi condotte dal Collegio, con riguardo alle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale compiute nel corso del 2019, si richiama quanto segue. Con lo sblocco dell'iter autorizzativo, grazie ai decreti del Mise della fine del 2018, è ripresa l'attività di sviluppo del "Progetto Longanesi". All'estero, all'inizio del 2019, è entrato nella fase realizzativa il progetto "Midia" dopo l'approvazione da parte dei partner di Joint Venture del piano di sviluppo dei due giacimenti di Ana e Doina in Romania. E' stato inoltre perfezionato il farm-out a BSOG del 5% nell'iniziativa. Il Gruppo Gas Plus mantiene così una quota del 10%. Nel mese di giugno 2019 è stata poi completata la valutazione delle riserve da parte di un certificatore indipendente che ha quantificato la quota di pertinenza di Gas Plus (10%) in 725 milioni di standard metri cubi. Con riguardo alle attività downstream, le relative performance hanno iniziato a recepire, a partire dal secondo trimestre, il contributo degli impianti di distribuzione del comune di Fidenza (PR), acquisiti a marzo del 2019 a seguito dell'aggiudicazione della gara indetta dal medesimo comune nel 2018. Nel corso dell'anno 2019, il Gruppo Gas Plus ha concluso il processo di revisione dei contratti di finanziamento a medio lungo in essere, modificandone, in particolare, l'ammontare, la durata ed il periodo di disponibilità, tenuto conto della mutata tempistica degli investimenti. E' stata prevista l'erogazione di una linea a medio lungo termine dell'importo di 52 milioni di euro e di una ulteriore linea a medio lungo termine dell'importo di 55 milioni di euro destinata a finanziare gli investimenti del Gruppo. Entrambe le linee scadono al 31 dicembre 2024. Relativamente al progetto Midia in Romania, nel mese di dicembre 2019 i partner della joint venture hanno sottoscritto con un primario pool di banche il contratto di finanziamento del progetto. Esso prevede una linea di credito dell'importo complessivo di 200 milioni di euro. Gas Plus potrà utilizzare tale linea nel limite di 20 milioni di euro in relazione alla propria quota di partecipazione del 10%.

  2. Nel corso dell'esercizio 2019, la Società e il Gruppo Gas Plus non hanno posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali. La Relazione sulla Gestione e le Note Esplicative al bilancio consolidato descrivono le operazioni non ricorrenti e i relativi effetti sui risultati economici e la situazione patrimoniale dell'esercizio 2019.

Nelle Note Esplicative, gli amministratori evidenziano le principali operazioni infragruppo e con parti correlate, individuate sulla base dei principi contabili internazionali e delle disposizioni emanate in materia da CONSOB. Si rinvia a tali Note per quanto attiene all'individuazione della tipologia delle operazioni e dei relativi effetti economici, patrimoniali e finanziari.

Ancora in tema di operazioni con parti correlate, il Collegio Sindacale evidenzia che la Società ha adottato, in conformità alle prescrizioni regolamentari CONSOB contenute nella Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 (e successive modifiche e integrazioni), una specifica procedura che classifica le operazioni in diverse categorie, applicando a ciascuna di esse un percorso specifico di validazione e approvazione. Tale procedura è stata oggetto di revisione. Il Collegio Sindacale ha vigilato sulla conformità delle procedure adottate dalla Società ai principi indicati dalla CONSOB, oltre che sulla loro osservanza.

    1. Considerata la dimensione e la struttura del Gruppo, l'informativa riguardante le operazioni con parti correlate e infragruppo, riportate nelle note di commento al bilancio, è da considerarsi adeguata.
    1. La Società Deloitte & Touche S.p.A. ha rilasciato, in data odierna, le relazioni ai sensi dell'art. 14 del d.lgs. n. 39 del 27 gennaio 2010 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014 nelle quali si attesta che il Bilancio d'esercizio e il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 sono conformi agli IFRS adottati dall'UE, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38 del 2005, e sono redatti con chiarezza e rappresentano in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico e i flussi di cassa della Società e del Gruppo. La Società di Revisione ritiene altresì che la Relazione sulla Gestione e alcune specifiche informazioni della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 58/98 sono coerenti con il Bilancio d'esercizio della Società e con il Bilancio consolidato del Gruppo e conformi alle norme di legge.
    1. Il Collegio dà atto che non sono pervenute denunce ex art. 2408 c.c.
    1. Il Collegio rileva che non sono stati presentati esposti.
    1. Nel corso dell'anno 2019 la Società ha conferito alla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. i seguenti incarichi diversi dalla revisione dei bilanci:
- Attestazioni conformità covenants finanziari 6.000
- Certificazione tariffe joint ventures 11.000
  1. Nel corso dell'anno 2019 la Società ha conferito a soggetti legati alla rete della società di revisione incarichi per un importo complessivo pari a Euro 7.000 riferiti alle seguenti attività:
Tipologia di servizi Soggetto che
ha erogato il
servizio
Destinatario Compensi
(Euro)
Revisione contabile società
controllate estere
Rete
Deloitte
Società controllate 7.000
Totale 7.000
    1. Nel corso dell'esercizio 2019, il Collegio ha rilasciato i pareri e le osservazioni richiesti dalla normativa vigente.
    1. Nello svolgimento dell'attività di vigilanza sopra descritta, nel corso dell'esercizio 2019, il Collegio si è riunito 9 volte, ha assistito alle 6 riunioni del Consiglio di Amministrazione e ha partecipato alle 2 riunioni del Comitato Controllo e Rischi. Il Collegio ha altresì partecipato alla riunione del Comitato per le Nomine e per la Remunerazione. Il Collegio ha partecipato all'Assemblea della Società.
    1. Il Collegio ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di propria competenza, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, tramite audizioni, osservazioni dirette e incontri con il management della Società. In particolare, per quanto attiene ai processi deliberativi del Consiglio di Amministrazione, il Collegio ha vigilato, anche mediante la partecipazione alle adunanze consiliari, sulla conformità alla legge e allo statuto sociale delle scelte di gestione assunte dagli Amministratori e ha verificato che le relative delibere fossero supportate da processi di informazione adeguati.
    1. Il Collegio ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di propria competenza, sull'adeguatezza della struttura organizzativa, mediante raccolta di informazioni dal management della Società.
    1. Il Collegio ha acquisito conoscenza e ha vigilato, per quanto di propria competenza, sull'adeguatezza del sistema di controllo interno anche con periodici incontri sia con il responsabile della funzione audit, sia con l'Amministratore esecutivo incaricato di sovraintendere alla funzionalità

del sistema di controllo interno, nonché con la partecipazione alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi e con l'acquisizione della relativa documentazione. Alla luce delle verifiche effettuate, attesa la natura dinamica ed evolutiva del sistema di controllo interno e considerate le azioni del management finalizzate alla manutenzione e al miglioramento del sistema medesimo, il Collegio ritiene che non vi sono criticità significative da segnalare. Con riferimento al Decreto Legislativo n. 231/2001 e successive modifiche, la Società ha in essere un modello organizzativo e gestionale. Nello svolgimento della propria attività, il Collegio ha incontrato l'Organismo di Vigilanza per il reciproco scambio di informazioni.

  1. Il Collegio ha vigilato sull'adeguatezza del sistema amministrativocontabile, nonché sull'affidabilità dello stesso a rappresentare correttamente i fatti di gestione; ciò mediante l'ottenimento di informazioni dal responsabile della funzione, l'esame della documentazione aziendale e lo scambio di informazioni con la società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. Ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni, l'Amministratore Delegato e il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari hanno attestato: a) l'adeguatezza e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio; b) la conformità del contenuto dei documenti contabili ai principi contabili internazionali IFRS/IAS omologati dalla Comunità Europea; c) la corrispondenza dei documenti stessi alle risultanze dei libri e delle scritture contabili e la loro idoneità a rappresentare correttamente la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società; d) che la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti. Analoga attestazione è stata rilasciata con riguardo al Bilancio Consolidato del Gruppo Gas Plus. Tali attestazioni sono allegate ai fascicoli di bilancio. Il Collegio ha inoltre vigilato sul processo di informativa finanziaria, verificando, anche mediante assunzione di informazioni dal management

della Società, l'adeguatezza e l'efficacia del procedimento attraverso cui le informazioni finanziarie vengono prodotte e diffuse al pubblico. Il Collegio dà atto che la Società, nella sezione della Relazione sulla Gestione dedicata ai fatti di rilievo dopo la chiusura dell'esercizio, ha fornito idonea informativa in merito alle questioni attinenti alla diffusione del Covid-19.

    1. Il Collegio ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di sua competenza, sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle società controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, del D.Lgs. 58/98, tramite l'acquisizione di informazioni dai responsabili delle competenti funzioni aziendali ed incontri con la società di revisione, ai fini del reciproco scambio di dati ed informazioni rilevanti.
    1. Il Collegio ha tenuto periodiche riunioni con gli esponenti della società di revisione Deloitte & Touche S.p.A., ai sensi dell'art. 150, comma 3, D.Lgs. 58/98. Da tali riunioni non sono emersi dati e informazioni significativi che meritino di essere riportati nella presente relazione. Il Collegio ha esaminato i contenuti della Relazione Aggiuntiva ex art. 11 del Reg. UE 537/2014 che verrà trasmessa al Consiglio di Amministrazione. Dall'esame della Relazione in parola non sono emersi aspetti che debbano essere evidenziati nella presente relazione.
    1. Il Collegio ha vigilato sulle modalità di concreta attuazione del Codice di Autodisciplina di Gas Plus S.p.A., adottato dal Consiglio di Amministrazione, senza riscontrare criticità. Con riferimento alle raccomandazioni dettate dal Codice di Autodisciplina, di competenza del Collegio Sindacale, si comunica che:
  • a. è stata verificata la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di valutazione dell'indipendenza, adottati dal Consiglio di Amministrazione, non individuando rilievi;
  • b. per quanto riguarda la c.d. "autovalutazione" del requisito di indipendenza dei propri componenti, il Collegio ne ha verificato la sussistenza utilizzando i medesimi principi previsti per gli Amministratori;
  • c. la Società ha, da tempo, adottato una procedura per la gestione e il trattamento delle informazioni societarie riservate e privilegiate.

Tale procedura disciplina in particolare: (i) le procedure da seguire per l'individuazione delle informazioni privilegiate e la loro comunicazione all'interno del Gruppo e all'esterno; (ii) i presupposti e la procedura da seguire qualora Gas Plus, in presenza delle condizioni richieste dalla normativa applicabile, ritenga necessario ritardare la diffusione al pubblico delle informazioni privilegiate; (iii) i rapporti con i media e con gli analisti finanziari; (iv) la comunicazione di dati previsionali e di obiettivi quantitativi; (v) l'istituzione e la tenuta del Registro delle persone che hanno accesso alle informazioni privilegiate;

  • d. il Collegio ha vigilato sull'indipendenza della società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. in conformità con la normativa vigente acquisendo inoltre dal revisore medesimo la conferma annuale dell'indipendenza ai sensi dell'art. 6 par. 2 lett. A) del Regolamento Europeo 537/2014 e ai sensi del par. 17 dell'ISA Italia 260.
    1. Nel corso delle attività descritte, nonché sulla base delle informazioni periodicamente scambiate con la società di revisione Deloitte & Touche S.p.A., non sono stati rilevati omissioni e/o fatti censurabili e/o irregolarità, o comunque fatti significativi tali da richiedere la segnalazione agli organi di controllo ovvero menzione nella presente relazione. Il Collegio Sindacale segnala, inoltre, che non emergono rilievi dall'analisi dei flussi informativi ricevuti in merito all'attività svolta dagli organi di controllo delle società controllate e dalle rappresentazioni che il revisore legale ha reso in merito alle relazioni rilasciate per le medesime società controllate.
    1. Tenuto conto di tutto quanto precede, il Collegio ritiene che non sussistano motivi ostativi all'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2019 così come predisposto dal Consiglio di Amministrazione e non ha obiezioni da formulare con riguardo alle proposte di destinazione del risultato di esercizio.

Milano, 29 aprile 2020

Procedure di
revisione svolte
Le nostre procedure di revisione hanno incluso, tra le altre, le sequenti:
comprensione delle procedure e dei controlli rilevanti posti in essere dal
gruppo Gas Plus ai fini della determinazione e aggiornamento periodico
delle stime relative alle riserve di idrocarburi:
· esame del metodo adottato per la selezione e l'utilizzo del lavoro
dell'esperto indipendente incaricato dalla Direzione del Gruppo di
esprimersi in merito alla quantificazione delle riserve di idrocarburi e
valutazione dell'appropriatezza del lavoro svolto da quest'ultimo, mediante
verifica della pertinenza e ragionevolezza delle assunzioni e dei metodi
dallo stesso utilizzati, anche rispetto alle prassi di settore;
valutazione della competenza, capacità e obiettività dell'esperto
indipendente incaricato dal Gruppo:
Procedure di
revisione svolte
Le nostre procedure di revisione hanno incluso, tra le altre, le seguenti:
comprensione delle procedure e dei controlli rilevanti posti in essere dal
۰
gruppo Gas Plus per l'individuazione, la valutazione iniziale e
l'aggiornamento del fondo di smantellamento e ripristino siti;
esame dell'appropriatezza dei metodi adottati dalla Direzione per le stime
del fondo di smantellamento e ripristino siti rispetto ai principi contabili di
riferimento;
analisi dei criteri tecnici e metodologici e delle assunzioni utilizzati dalla
Direzione e dall'esperto indipendente per la stima del fondo di
smantellamento e ripristino siti, anche mediante il supporto di nostri
esperti, inclusa l'analisi della ragionevolezza delle stime dei costi, anche
mediante verifica della coerenza con i costi consuntivati dal Gruppo per la
chiusura di siti non più attivi;
· verifiche sulla pertinenza e, su base campionaria, della accuratezza dei dati
utilizzati per la determinazione del fondo smantellamento e ripristino siti.
Abbiamo infine esaminato l'adeguatezza dell'informativa resa nelle note al
bilancio e la sua conformità ai principi contabili di riferimento.
Test di impairment CGU E&P Italia
Descrizione
dell'aspetto chiave
della revisione
Al 31 dicembre 2019 l'avviamento, le immobilizzazioni immateriali e materiali
della unità generatrice dei flussi di cassa del settore Exploration & Production
(CGU E&P) ammontano rispettivamente ad Euro 750 migliaia, Euro 259.327
migliaia ed Euro 58.775 migliaia.
La CGU E&P è presente in Italia (CGU E&P Italia) con un capitale investito
netto rappresentato dal valore netto delle attività e passività alla stessa
riferibili pari ad Euro 186.261 migliaia.
Nel corso dell'esercizio la Direzione ha identificato indicatori di impairment
relativi alla CGU E&P Italia rappresentati dalla maggiorazione dei canoni di
sfruttamento minerario introdotta con l'art. 11-ter, comma 12, del D. Lgs.
135/2018 (Decreto Semplificazioni), convertito nella Legge 11 febbraio 2019
n. 12, dalle nuove modalità di determinazione delle royalties dovute allo Stato
sui volumi prodotti di idrocarburi, introdotte dalla legge di Bilancio 2020 a
decorrere dall'anno 2020 e, infine, dall'andamento dei prezzi del gas naturale
nell'ultimo esercizio.
La recuperabilità delle suddette immobilizzazioni è stata verificata
confrontando il valore di carico, identificato nel capitale investito netto della
CGU E&P Italia, con il valore recuperabile rappresentato dal maggiore tra il fair
value ed il valore d'uso.
Per l'effettuazione dell'impairment test il valore recuperabile delle attività è
stato stimato con la metodologia del valore d'uso, basandosi sulla stima dei
flussi di cassa che le attività sono in grado di generare.
All'esito dell'impairment test non sono emerse perdite di valore.
Il processo di valutazione della Direzione è complesso e si basa su assunzioni
riguardanti, tra l'altro, la previsione dei flussi di cassa attesi della CGU e la
determinazione di un appropriato tasso di attualizzazione (WACC). Data la
particolare tipologia di attività assumono rilevanza le assunzioni relative alle
stime dei volumi e dei periodi di estrazione delle riserve di idrocarburi, come
pure dei costi di smantellamento e rispristino siti, oggetto di perizie condotte
da esperti indipendenti, nonché dello scenario dei prezzi degli idrocarburi.
Inoltre, la Direzione ha predisposto analisi di sensitività in merito al test di
impairment che illustrano gli effetti che potrebbero emergere al variare di
talune assunzioni chiave, anche al fine di considerare i fattori di incertezza
connessi alla diffusione del Coronavirus COVID-19.
In considerazione della rilevanza dell'ammontare dell'avviamento, delle attività
immateriali e materiali riferite alla CGU E&P Italia iscritte in bilancio, della
soggettività delle stime attinenti la determinazione dei relativi flussi di cassa e
delle variabili chiave del modello di impairment, abbiamo considerato
l'impairment test della CGU E&P Italia un aspetto chiave della revisione del
bilancio consolidato del gruppo Gas Plus.
I paragrafi "Principi contabili e criteri di valutazione", "Utilizzo di stime" e
"Concessioni e altre immobilizzazioni immateriali - Riduzione di valore delle
attività (Impairment test ai sensi dello IAS 36)" del bilancio consolidato
riportano l'informativa relativa all'impairment test della CGU E&P Italia.
Procedure di
revisione svolte
Le nostre procedure di revisione hanno incluso, tra le altre, le seguenti:
$\bullet$
comprensione delle procedure e dei controlli rilevanti posti in essere dal
gruppo Gas Plus ai fini dell'impairment test della CGU E&P
۰
esame della metodologia adottata dalla Direzione per identificare possibili
indicatori di perdita di valore delle immobilizzazioni e per svolgere
l'impairment test;
analisi di ragionevolezza delle principali assunzioni adottate per la
formulazione delle previsioni di cassa (quali ad esempio la verifica dei
profili di produzione delle riserve di idrocarburi sulla base di quanto
riportato dal perito indipendente) e ottenimento dalla Direzione di altre
informazioni da noi ritenute rilevanti;
analisi di ragionevolezza del WACC e dei criteri per la determinazione del
terminal value nonché del tasso di crescita di lungo periodo (g-rate);
verifica dell'accuratezza matematica del modello utilizzato per la
determinazione del valore d'uso della CGU E&P Italia;
verifica della corretta determinazione del carrying amount della CGU E&P
Italia e confronto con il valore recuperabile emergente dall'impairment
test;
verifica delle analisi di sensitività predisposta dalla Direzione;
$\bullet$
esame della conformità ai principi contabili di riferimento della metodologia
$\bullet$
adottata dalla Direzione per l'impairment test.
Abbiamo infine esaminato l'adeguatezza e la conformità dell'informativa
presentata nella nota integrativa del bilancio consolidato con quanto previsto
dallo IAS 36 ivi inclusa l'analisi di sensitività che illustra gli effetti derivanti da
variazioni nelle variabili chiave utilizzate nello svolgimento del test di
impairment.
Procedure di
revisione svolte
Le nostre procedure di revisione hanno incluso, tra le altre, le sequenti:
comprensione delle procedure e dei controlli rilevanti posti in essere da
٠
Gas Plus S.p.A. ai fini dell'impairment test delle partecipazioni;
esame della metodologia adottata dalla Direzione per identificare
۰
possibili indicatori di perdita di valore delle partecipazioni e per svolgere
l'impairment test;
analisi di ragionevolezza delle principali assunzioni adottate per la
۰
formulazione delle previsioni di cassa (quali ad esempio la verifica dei
profili di produzione delle riserve di idrocarburi e dei costi di
smantellamento e ripristino siti sulla base di quanto riportato dagli
esperti indipendenti) e ottenimento dalla Direzione di altre informazioni
da noi ritenute rilevanti;
analisi di ragionevolezza del WACC e dei criteri per la determinazione
۰
del terminal value nonché del tasso di crescita di lungo periodo (q-
$rate)$ :
verifica dell'accuratezza matematica del modello utilizzato per la
۰
determinazione del valore d'uso delle partecipazioni;
verifica della corretta determinazione del carrying amount delle
۰
partecipazioni e confronto con il valore recuperabile emergente
dall'impairment test;
verifica dell'analisi di sensitività predisposta dalla Direzione:
۰
esame della conformità ai principi contabili di riferimento della
۰
metodologia adottata dalla Direzione per l'impairment test.
Abbiamo infine esaminato l'adeguatezza e la conformità dell'informativa
presentata nella nota integrativa del bilancio d'esercizio con quanto previsto
dallo IAS 36 ivi inclusa l'analisi di sensitività che illustra gli effetti derivanti
da variazioni nelle variabili chiave utilizzate nello svolgimento del test di
impairment.
Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per il bilancio d'esercizio

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