Annual Report • Apr 30, 2020
Annual Report
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Capogruppo:
Partita Iva: IT 02999990969 Registro Imprese di Milano, Monza e Brianza, Lodi Codice Fiscale: 05091320159 R.E.A. 1158694 Sede Legale e Amministrativa in Via Energy Park, 20 - 20871 Vimercate (MB) Capitale sociale sottoscritto e versato al 31/12/2019: Euro 7.860.651 www.esprinet.com - [email protected]
| * Relazione degli Amministratori sulla Gestione | |||
|---|---|---|---|
| Sintesi dei risultati di Gruppo per l'esercizio | pag. 4 | ||
| 1 Lettera del Presidente | |||
| 2 Sintesi dei risultati economico-finanziari di Gruppo | |||
| 3 Andamento del titolo | |||
| Estratto dell'avviso di convocazione di assemblea | pag. 10 | ||
| Governo societario | pag. 12 | ||
| 1 Organi di amministrazione e controllo | |||
| 2 Deroga agli obblighi informativi in occasione di operazioni straordinarie | |||
| 3 Corporate Governance | |||
| Attività e struttura del Gruppo Esprinet | pag. 13 | ||
| 1 Descrizione dell'attività | |||
| 2 Struttura del Gruppo | |||
| · Organi Sociali Struttura e andamento dei mercati di riferimento |
pag. 17 | ||
| Distribuzione B2B di IT ed elettronica di consumo | |||
| Risultati economico-finanziari di Gruppo e di Esprinet S.p.A. | pag. 20 | ||
| 1 Andamento reddituale | |||
| 2 Capitale circolante commerciale netto | |||
| 3 Posizione finanziaria netta | |||
| 4 Andamento dei ricavi per famiglia di prodotto e tipologia di cliente | |||
| Fatti di rilievo del periodo | pag. 40 | ||
| Fatti di rilievo successivi | pag. 43 | ||
| Evoluzione prevedibile della gestione | pag. 46 | ||
| Risorse umane | pag. 47 | ||
| Salute, sicurezza e ambiente | pag. 56 | ||
| Principali rischi e incertezze cui il Gruppo ed Esprinet S.p.A. sono esposti | pag. 58 | ||
| Altre informazioni rilevanti | pag. 69 | ||
| 1 Attività di ricerca e sviluppo |
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| 2 Numero e valore delle azioni proprie possedute |
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| 3 Rapporti con parti correlate |
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| 4 Aggregazioni di impresa |
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| 5 Rapporti con imprese controllate soggette ad attività di direzione e coordinamento |
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| 6 Azioni della capogruppo detenute da organi di amministrazione, controllo e dirigenti |
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| 7 Operazioni atipiche e/o inusuali |
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| 8 Infomazioni aggiuntive richieste da Banca d'Italia e Consob |
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| 9 Piani di incentivazione azionaria |
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| 10 Prospetto di raccordo tra patrimonio netto e risultato di Gruppo e corrispondenti valori capogruppo | |||
| 11 Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DNF) | |||
| 12 Altre informazioni | |||
| Proposta di approvazione del Bilancio e di destinazione dell'utile di esercizio | pag. 74 | ||
| * Bilancio consolidato1 | pag. 75 | ||
| Prospetti di bilancio del Gruppo Esprinet | |||
| Note al bilancio consolidato | |||
| * Bilancio d'esercizio1 (Bilancio separato2 ) di ESPRINET S.p.A. |
pag. 173 | ||
| Prospetti di bilancio di Esprinet S.p.A. | |||
| Note al bilancio di Esprinet S.p.A. | |||
| Attestazione del Bilancio Consolidato ai sensi dell'art.81-ter Regolamento Consob | |||
| Attestazione del Bilancio di Esercizio ai sensi dell'art.81-ter Regolamento Consob | |||
| Relazione del Collegio Sindacale | |||
| Relazioni della Società di Revisione | |||
1Ciascuna sezione è dotata di indice separato, per una migliore consultazione da parte del lettore
2Bilancio separato della Esprinet S.p.A., così come definito dai principi contabili internazionali IFRS

il Gruppo Esprinet ha chiuso l'esercizio 2019 registrando un utile netto consolidato, comprensivo della quota di pertinenza di terzi, di 23,6 milioni di euro, in aumento del +66% rispetto ai 14,2 milioni di euro del 2018 grazie ad un volume di ricavi in aumento del +10% arrivati ad un livello record di quasi 4 miliardi di euro.
Tutti i principali indicatori economico-patrimoniali si sono rivelati ampiamente positivi ed in miglioramento rispetto all'anno precedente.
Il Gruppo ha mantenuto la propria leadership sia nel mercato italiano che in quello spagnolo, migliorando significativamente la propria quota di penetrazione nel primo e mantenendola sostanzialmente stabile nel secondo.
Nel 2019 l'economia mondiale ha rallentato la propria crescita rispetto dell'anno precedente (+2,9% contro 3,6%). Tutte le principali aree geografiche ed economiche hanno sofferto di questo rallentamento prevalentemente misurato nel segmento della produzione industriale mentre il settore terziario ha ottenuto performance migliori.
Le tensioni geopolitiche unite all'incertezza sulle politiche commerciali principalmente dovuta al contenzioso tariffario tra USA e Cina sono sicuramente tra gli elementi che più hanno influito sulle dinamiche macroeconomiche. Anche l'Europa ha visto rallentare la propria dal +1,9% al +1,2%, con l'Italia che ha segnato un modesto +0,2%.
La produzione industriale europea ha subito più del settore terziario gli effetti delle tensioni tra USA e Cina e dell'incertezza sull'esito della Brexit.
Nel finale d'anno si stavano intravedendo timidi segnali di miglioramento che però sono stati completamente annullati dallo scoppio dell'emergenza Covid-19.
Il mondo intero si sta confrontando con una emergenza sanitaria ed economica in grado di impattare non solo sul livello di benessere sociale ed economico ma anche sugli stessi modelli di vita dell'intera popolazione mondiale.
Si moltiplicano gli studi da parte dei più accreditati istituti di ricerca che provano ad ipotizzare gli scenari più probabili per il resto del 2020 e per gli anni seguenti. Al momento, tuttavia, anche a causa dell'assenza di chiare indicazioni sui tempi di rientro dell'emergenza sanitaria, manca un consenso sull'evoluzione delle prospettive socio-economiche.
Molto dipenderà ovviamente dai tempi e modi di diffusione e controllo dell'epidemia e dal livello qualiquantitativo degli interventi coordinati che i governi di quasi tutte le nazioni stanno ponendo in essere per contrastare la pandemia.
Così come negli anni precedenti anche nel 2019 il segmento dei prodotti ad alta complessità tecnologica, tipicamente destinati ai "datacenter" delle imprese, ha fatto registrare i principali tassi di innovazione.
I modelli misti definiti di "Hybrid Cloud", che prevedono sia l'installazione di potenza di calcolo e di memorizzazione presso le imprese, sia la connessione a soluzioni Cloud per la gestione di particolari carichi di lavoro o fabbisogni di archiviazione dati, sono in continua evoluzione.
La progressiva migrazione di parte dei "work-load" in Cloud comporta la creazione di soluzioni software e hardware sempre più sofisticate per il controllo dei flussi di dati e per la loro messa in sicurezza. Si diffondono sempre più quindi soluzioni avanzate per il networking, la virtualizzazione e la cybersecurity.
L'"Intelligent Edge", cioè la ricollocazione di potenza di calcolo in prossimità delle aree di generazione del dato, soprattutto presso le fabbriche o in generale i luoghi che si popolano di sensoristica e di oggetti "intelligenti", alimenta flussi di investimento informatico anche nelle aree produttive e non solo negli uffici o nelle case.
L'arrivo delle soluzioni 5G permetterà di aprire nuovi spazi applicativi anche e soprattutto in ambito sanitario. In quest'area, anche alla luce dell'epidemia Covid-19, dovranno giocoforza crescere gli investimenti nella ricerca di strumenti diagnostici e di cura pienamente integrabili in reti informatiche atte a consentirne il governo e l'ottimizzazione.
Il lungo periodo di distanziamento sociale di contrasto alla diffusione del Covid-19 ha fatto crescere in modo esponenziale il tasso di utilizzo del cosiddetto Smartworking o lavoro "agile". Le imprese e gli individui avranno crescenti necessità di banda per potersi connettere a sistemi remoti e per utilizzare strumenti semplificati per la collaborazione, la videoconferenza e l'accesso remoto e sicuro ai sistemi informativi.
L'innovazione di prodotto nel segmento delle stampanti ha contribuito a contrastare parzialmente il trend di discesa strutturale, compensando con i servizi di stampa gestiti (servizi "costo copia" o "payper-page") e con il lancio di stampanti a minor consumo energetico il trend di virtualizzazione dei dati in atto da tempo alla base della costante riduzione dei volumi di stampa.
L'area dei PC ha mostrato invece una notevole resilienza in termini di volumi sia per il continuo processo di innovazione, specialmente nei Notebook, sia per processo di costante rinnovo tecnologico del parco installato.
L'elettronica di consumo continua a vivere una fase di transizione in attesa di reali innovazioni di prodotto che capaci di fornire un impulso ai consumi.
Il fenomeno degli schermi flessibili, che doveva rappresentare un momento di svolta per il comparto degli smartphone, non si è convertito in prodotti realmente fruibili; in compenso il continuo potenziamento delle telecamere e dei software di gestione dell'immagine sui telefoni mobili sono alla base della buona performance del settore.
Gli occhi sono ora puntati sull'arrivo delle nuove soluzioni 5G e, verosimilmente, sul mondo della sensoristica sanitaria integrabile con dispositivi come gli smartwatch che misurano battiti cardiaci, temperatura e grado di saturazione dell'ossigeno.
Il comparto delle TV continua a caratterizzarsi per i continui aggiornamenti degli standard di trasmissione ma i veri driver di crescita del settore nel futuro potrebbero essere la diffusione di elettrodomestici interconnessi e soprattutto la mobilità elettrica.
Nel suo complesso il mercato continua a mostrare un elevato dinamismo sotto il profilo dell'innovazione, il che contribuisce a garantire in generale delle condizioni favorevoli per lo sviluppo dell'intera filiera dell'IT e della "Consumer Electronics".
La diffusione del Covid-19, inoltre, pur rappresentando nel breve periodo un evidente fonte di criticità può agire da catalizzatore per un maggior impiego di tecnologia nel medio-lungo periodo.
In tale contesto i distributori di tecnologia, come Esprinet, sono chiamati ad ampliare la gamma di prodotti e la tipologia di servizi di supporto necessari all'ecosistema dei rivenditori professionali e dei produttori al fine di veicolare in modo efficace ed efficiente le nuove soluzioni agli utilizzatori finali.
Il settore italiano della distribuzione di tecnologia è cresciuto del +8% rispetto al 2018 ed in tale contesto il nostro Gruppo ha segnato una forte crescita della propria quota di mercato. Anche in Spagna la distribuzione complessivamente è cresciuta +6% ma la quota di mercato si è rivelata sostanzialmente stabile.
In linea con il trend osservato negli ultimi anni, è salito il peso del canale distributivo all'interno dei modelli di "go-to-market" dei produttori per effetto principalmente dell'aumento della complessità tecnologica e della connessa necessità di strutture di vendita efficienti e capillari oltre che di punti distributivi connotati da un ampio assortimento di tecnologie coerentemente con le istanze di variabilizzare delle strutture di costo dei vendor.
Nel corso del 2019 le attività italiane hanno registrato un forte aumento di fatturato per effetto della crescita della domanda di mercato oltre che per l'aumento di quota di mercato soprattutto concentrata nel segmento della clientela "retail".
E' continuata la pressione sul primo margine di prodotto derivante in larga misura da uno spostamento del mix di prodotto verso i segmenti a minor marginalità come PC e telefonia), pur in presenza di alcuni segnali iniziali di stabilizzazione dei margini su questo importante comparto merceologico.
Il segmento di mercato delle "Advanced Solutions" ha sofferto in volume anche per il mancato ripetersi del contributo che l'anno scorso era arrivato da una importante gara pubblica sul segmento dei Server.
Il controllo dei costi, il miglioramento dei volumi di vendita a fronte di modeste riduzioni del primo margine percentuale ed il completo riassorbirsi degli effetti negativi "una tantum" che nel 2018 avevano fortemente impattato la linea "Sport Technology" 2018 ci hanno permesso di presentare risultati in forte miglioramento.
Il settore distributivo nella penisola iberica è stato particolarmente brillante grazie ad una eccellente performance di quasi tutti i segmenti di mercato ad esclusione dell'accessoristica.
La pressione competitiva è rimasta elevata ed il Gruppo ha proseguito nella strategia di abbandono delle combinazioni prodotto/cliente caratterizzate da tassi di rendimento del capitale investito non soddisfacenti.
La disciplina di costo ha parzialmente compensato la riduzione dei margini in valore assoluto rivenienti dalla politica selettiva sui volumi.
Nell'ottica del raggiungimento degli obiettivi strategici di nel segmento delle "Advanced Solutions" sono stati fatti forti investimenti in capitale umano ed attività di marketing grazie ai quali si sono potuti registrare risultati di rilievo.
L''apertura di un polo logistico in prossimità di Lisbona ha consentito di migliorare il livello di servizio erogato alla clientela nel territorio portoghese ed attrarre nuovi importanti contratti distributivi.
E' proseguita nel corso dell'anno l'azione di coinvolgimento di collaboratori e clienti nella creazione di un "ecosistema" Esprinet fatto di migliore attenzione ai bisogni di questi due gruppi di "Stakeholder", di migliore comunicazione con essi e di migliore livello di servizio erogato.
La centralità del lavoro in team si è sostanziata nell'iniziativa "Together is Better" o "TIB", che riassume i nostri programmi di Employee Satisfaction e Customer Satisfaction, nella convinzione che dipendenti soddisfatti possano creare clienti soddisfatti e clienti soddisfatti possano far ottenere risultati economico-finanziari di lungo periodo in linea con le aspettative di creazione di valore dei nostri investitori.
Nel corso dell'anno, il Gruppo ha conseguentemente presentato un aggiornamento del proprio piano industriale alla comunità finanziaria che, appoggiandosi a questa visione gestionale e capitalizzando i trend di mercato descritti precedentemente, si ripropone di migliorare ulteriormente il profilo competitivo del Gruppo.
Tra i pilastri di questo piano vi sono il miglioramento del servizio alla clientela per garantire migliori margini sui segmenti di prodotto che più si sono convertiti in "commodity" negli ultimi anni (PC e smartphone).
Ad esso si affianca una forte focalizzazione sulle aree di business ad alta marginalità del segmento "Advanced Solution", la crescita in Portogallo, il miglior presidio del segmento Cloud ed in generale delle vendite "as-a-service".
Al centro della strategia rimane, però, l'attenzione al ritorno sul capitale investito che sempre più è la vera metrica di discernimento delle aree su cui porre investimenti o al contrario attivare azioni di miglioramento o addirittura di uscita.
Affiancando a queste iniziative anche un rinnovato impegno sul fronte della comunicazione alla comunità degli investitori reputiamo quindi di aver posto solide basi per poter garantire nel tempo un miglior ritorno per i nostri azionisti.
L'anno si è aperto purtroppo con una emergenza sanitaria davvero senza precedenti.
I repentini cambiamenti nel contesto macroeconomico e la necessità di garantire la salute di dipendenti e collaboratori hanno posto il nostro Gruppo davanti a sfide impegnative.
Fortunatamente, grazie ad anni di lungimirante pianificazione ed una saggia gestione dei rischi di discontinuità, uniti alla qualità eccellente del nostro team manageriale, alla solidità finanziaria e patrimoniale ed alla rete di relazioni consolidate con clienti, fornitori ed organizzazioni territoriali, oggi siamo in grado di affrontare efficacemente l'emergenza Covid-19 lasciando l'operatività del Gruppo sostanzialmente inalterata.
Nel lungo periodo, inoltre, intravvediamo opportunità importanti nella prevedibile accelerazione del processo di consolidamento del settore distributivo oltre che dalla consapevolezza del ruolo sempre più pervasivo della tecnologia anche in segmenti della popolazione più refrattarie all'innovazione.
Mai come quest'anno intendo ringraziare tutto il nostro personale che in condizioni di stress mai sperimentate prima ha garantito e continua a garantire la piena operatività per il Gruppo.
A loro ed agli altri stakeholder esterni, clienti e fornitori in primo luogo, va il mio più sentito ringraziamento.
Ma un grazie commosso rivolgo in particolar modo al personale sanitario, medici ed infermieri, che con il loro spirito di sacrificio e abnegazione hanno dato un esempio e reso orgogliosi tutti noi.
Grazie per aver investito nella nostra Società.
Maurizio Rota Presidente del Consiglio di Amministrazione
I risultati economico-finanziari del 2019 e del periodo di confronto sono stati determinati in conformità agli International Financial Reporting Standards ("IFRS") adottati dalla UE in vigore nel periodo di riferimento. Nella tabella sotto riportata, in aggiunta agli indicatori economico-finanziari convenzionali previsti dai principi contabili IFRS, vengono presentati alcuni "indicatori alternativi di performance" ancorché non previsti dagli IFRS. Tali indicatori, costantemente presentati anche in occasione delle altre rendicontazioni periodiche del Gruppo, non devono considerarsi sostitutivi a quelli convenzionali previsti dagli IFRS; essi sono utilizzati internamente dal management in quanto ritenuti particolarmente significativi al fine di misurare e controllare la redditività, la performance, la struttura patrimoniale e la posizione finanziaria del Gruppo. In calce alla tabella, in linea con gli Orientamenti ESMA/2015/1415 dell'ESMA (European Securities and Market Authority) emanati ai sensi dell'articolo 16 del Regolamento ESMA, che aggiornano la precedente raccomandazione CESR/05-178b del CESR (Committee of European Securities Regulators) e recepiti da CONSOB con Comunicazione n. 0092543 del 03/12/2015, si è fornita la metodologia di calcolo di tali indici.
| % var. | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | note | 2019 | % | 2018 | % | 19/18 | 2017 | % |
| Dati economici | ||||||||
| Ricavi da contratti con clienti | 3.945.371 | 100,0% | 3.571.190 | 100,0% | 10% | 3.217.172 100,0% | ||
| Margine commerciale lordo | 175.344 | 4,4% | 162.272 | 4,5% | 8 % |
167.763 | 5,2% | |
| EBITDA | (1) | 55.728 | 1,4% | 28.409 | 0,8% | 96% | 39.475 | 1,2% |
| Utile operativo (EBIT) | 41.068 | 1,0% | 23.720 | 0,7% | 73% | 34.347 | 1,1% | |
| Utile prima delle imposte | 31.657 | 0,8% | 19.179 | 0,5% | 65% | 33.634 | 1,0% | |
| Utile netto | 23.553 | 0,6% | 14.158 | 0,4% | 66% | 26.279 | 0,8% | |
| Dati patrimoniali e finanziari | ||||||||
| Cash flow | (2) | 38.213 | 18.847 | 31.033 | ||||
| Investimenti lordi | 2.852 | 3.064 | 3.843 | |||||
| Capitale d'esercizio netto | (3) | (122.381) | (2.224) | 107.133 | ||||
| Capitale circolante comm. netto | (4) | (121.027) | 10.443 | 104.175 | ||||
| Capitale immobilizzato | (5) | 226.007 | 118.502 | 122.403 | ||||
| Capitale investito netto | (6) | 86.747 | 101.855 | 215.128 | ||||
| Patrimonio netto | 359.022 | 342.898 | 338.188 | |||||
| Patrimonio netto tangibile | (7) | 267.826 | 251.579 | 246.522 | ||||
| Posizione finanziaria netta (PFN) | (8) | (272.275) | (241.044) | (123.058) | ||||
| Principali indicatori | ||||||||
| PFN/Patrimonio netto | (0,8) | (0,7) | (0,4) | |||||
| PFN/Patrimonio netto tangibile | (1,0) | (1,0) | (0,5) | |||||
| Utile operativo (EBIT)/Oneri finanziari netti | 4,4 | 5,2 | 45,9 | |||||
| EBITDA/Oneri finanziari netti | 5,9 | 6,3 | 52,7 | |||||
| PFN/EBITDA | (4,9) | (8,4) | (3,1) | |||||
| ROCE | (9) | 9,8% | 9,4% | 7,6% | ||||
| Dati operativi | ||||||||
| Numero dipendenti a fine periodo | 1.317 | 1.262 | 1.247 | |||||
| Numero dipendenti medi | (10) | 1.290 | 1.255 | 1.288 | ||||
| Utile per azione (euro) | ||||||||
| Utile per azione di base | 0,46 | 0,27 | 70% | 0,51 | ||||
| Utile per azione diluito | 0,45 | 0,27 | 67% | 0,50 |
(1) EBITDA pari all'utile operativo (EBIT) al lordo di ammortamenti e svalutazioni.
(2) Sommatoria di utile netto consolidato e ammortamenti.
(3) Sommatoria di attività correnti, attività non correnti possedute per la vendita e passività correnti, al lordo dei debiti finanziari correnti netti.
(4) Sommatoria di crediti verso clienti, rimanenze e debiti verso fornitori.
(5) Pari alle attività non correnti al netto delle attività finanziarie non correnti per strumenti derivati.
(6) Pari al capitale investito puntuale di fine periodo, calcolato come somma di capitale d'esercizio netto e capitale immobilizzato, al netto delle passività non finanziarie non correnti.
(7) Pari al patrimonio netto depurato dei goodwill e delle immobilizzazioni immateriali.
(8) Sommatoria di debiti finanziari, passività finanziarie per leasing, disponibilità liquide, attività e passività per strumenti derivati e crediti finanziari verso società di factoring.
(9) Pari al rapporto tra (a) EBIT corrente - escludendo gli effetti del principio contabile IFRS 16 - al netto delle imposte calcolate al tax rate effettivo dell'ultimo bilancio consolidato annuale pubblicato, e (b) il capitale investito netto medio.
(10) Calcolato come media tra saldo iniziale e finale di periodo delle società consolidate.
Le azioni ordinarie di Esprinet S.p.A. (ticker: PRT MI) sono quotate nel segmento STAR (Segmento Titoli con Alti Requisiti) del mercato MTA (Mercato Telematico Azionario) di Borsa Italiana dal 27 luglio 2001.
Il grafico che segue descrive l'andamento della quotazione del titolo dal 1 gennaio al 31 dicembre 2019:

Il titolo Esprinet ha chiuso il 2019 ad un prezzo ufficiale di 5,18 euro, in aumento del +45% rispetto alla quotazione di chiusura del 31 dicembre 2018 (3,57 euro).
Rispetto ad un prezzo di collocamento di 1,4 euro per azione nel luglio 2001, tenendo conto del frazionamento azionario in rapporto 1:10 eseguito nel corso del 2005, si osserva una rivalutazione del titolo del +270% che non tiene altresì conto dei dividendi distribuiti e del relativo reinvestimento. Nel corso dell'anno il titolo ha riportato un minimo di 2,70 euro a giugno per poi mostrare un trend crescente fino a registrare un massimo di 5,18 euro il 30 dicembre 2019.
La quotazione media nell'anno è stata pari a 3,52 euro.
Nel corso dell'anno è stato distribuito un dividendo pari a 0,135 euro per azione, con un "dividend yield" rispetto alla quotazione media dell'anno pari all'3,83%.
I volumi giornalieri scambiati medi nel 2019 sono stati pari a n. 170.355 (-25% rispetto ai volumi medi giornalieri1 scambiati nel 2018 pari a n. 225.875. Il picco massimo dei volumi è stato di n. 1.152.288 azioni scambiate il 22 novembre 2019. Nello stesso mese i volumi medi giornalieri scambiati sono stati pari a n. 344.682 azioni.
Il giorno 14 aprile 2020 il prezzo dell'azione Esprinet era pari a 3,65 euro (-30% rispetto alla quotazione di chiusura). Gli scambi medi giornalieri fino a tale data sono stati pari a n. 146.976 azioni.
1 media aritmetica semplice (fonte: Bloomberg)

Sede sociale in Vimercate (MB), Via Energy Park n. 20 Capitale Sociale euro 7.860.651,00 i.v. Iscritta al Registro Imprese di Milano, Monza Brianza, Lodi n. 05091320159 Codice Fiscale n. 05091320159 P.Iva 02999990969 – R.E.A. MB-1158694 Sito internet: www.esprinet.com
L'Assemblea Ordinaria e Straordinaria di Esprinet S.p.A. («Società» o «Esprinet») è convocata presso lo Studio Notarile Marchetti, in Milano, Via Agnello n. 18, in unica convocazione, per il giorno 25 maggio 2020 alle ore 11:00, per deliberare sul seguente
Proposta di revoca dell'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie deliberata dall'Assemblea dell'8 maggio 2019.
Si precisa che la data e/o il luogo e/o l'intervento e/o le modalità di voto e/o di svolgimento dell'Assemblea indicati nel presente Avviso di convocazione restano subordinati alla compatibilità con la normativa vigente o provvedimenti emanati dalle Autorità competenti in ragione dell'emergenza epidemiologica da "Covid-19".
Le eventuali variazioni saranno tempestivamente rese note con le stesse modalità previste per la pubblicazione dell'Avviso e/o comunque attraverso i canali informativi previsti dalla normativa tempo per tempo vigente.
In ragione dell'emergenza sanitaria in corso, nel rispetto del Decreto Legge 17 marzo 2020 n. 18 («Decreto n. 18»), la Società ha stabilito che l'intervento in Assemblea avvenga, esclusivamente, tramite rappresentante designato, ai sensi dell'art. 135undecies del Decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 («TUF»).
Al rappresentante designato potranno essere conferite anche deleghe e/o sub-deleghe ai sensi dell'articolo 135novies del TUF, in deroga all'art. 135undecies, comma 4, del medesimo decreto, al fine di consentire il più ampio utilizzo di tale strumento di voto a distanza per tutti gli azionisti, in ossequio ai fondamentali principi di tutela della salute degli azionisti, dei dipendenti, degli esponenti e dei consulenti della Società.
L'intervento all'Assemblea dei soggetti legittimati (il presidente, l'amministratore delegato, il presidente del Collegio Sindacale, gli altri componenti degli organi sociali, il segretario, il rappresentante designato, la società di revisione e/o il personale dipendente e/o i collaboratori a ciò autorizzati dal presidente), in considerazione delle limitazioni che possano presentarsi per le suddette esigenze sanitarie, potrà avvenire esclusivamente mediante mezzi di telecomunicazione che ne consentano l'identificazione, con le modalità ad essi individualmente comunicate, nel rispetto delle disposizioni normative applicabili per tale evenienza.
Per informazioni sul capitale sociale, sulla legittimazione all'intervento, sul diritto di integrazione dell'Ordine del giorno e di presentazione di nuove proposte di delibera, sulla rappresentanza in Assemblea e sul diritto di porre domande prima dell'Assemblea, si rinvia al testo integrale dell'Avviso di convocazione pubblicato sul sito internet della Società www.esprinet.com, sezione Investor Relations, Documentazione societaria - Assemblea 2020.
La documentazione relativa all'Assemblea, unitamente alle proposte di delibera, sarà messa a disposizione del pubblico entro i termini di legge con le modalità previste dalla normativa vigente, con facoltà degli Azionisti e di coloro ai quali spetta il diritto di voto di ottenerne copia. Tale documentazione sarà disponibile presso la sede sociale, nonché presso il meccanismo di stoccaggio eMarket Storage all'indirizzo e sul sito internet della Società www.esprinet.com sezione Investor Relations – Documentazione societaria – Assemblea 2020. In ottemperanza alle misure di contenimento dell'emergenza sanitaria da "Covid-19" in corso
emanate dalle competenti Autorità, si chiede al pubblico di evitare l'accesso presso la sede sociale per l'acquisizione della documentazione in oggetto fino a quando dette misure non saranno esaurite.
La Società si riserva di integrare e/o modificare il contenuto del presente Avviso qualora si rendesse necessario conseguentemente all'evolversi dell'attuale situazione emergenziale da "Covid-19".
(Scadenza: approvazione bilancio al 31 dicembre 2020)
| Presidente | Maurizio Rota | (CST) (CCS) |
|---|---|---|
| Amministratore Delegato | Alessandro Cattani | (CST) (CCS) |
| Amministratore | Valerio Casari | (CST) (CCS) |
| Amministratore | Marco Monti | (CST) |
| Amministratore | Matteo Stefanelli | (CST) (CCS) |
| Amministratore | Tommaso Stefanelli | (CST) (CCS) |
| Amministratore | Ariela Caglio | (AI) |
| Amministratore | Cristina Galbusera | (AI) (CCR) (CNR) |
| Amministratore | Mario Massari | (AI) (CCR) (CNR) |
| Amministratore | Chiara Mauri | (AI) (CNR) |
| Amministratore | Emanuela Prandelli | (AI) |
| Amministratore | Renata Maria Ricotti | (AI) (CCR) |
| Segretario | Manfredi Vianini Tolomei | Studio Chiomenti |
Legenda:
AI: Amministratore Indipendente CCR: Membro del Comitato Controllo e Rischi CNR: Membro del Comitato per le Nomine e Remunerazioni CST: Comitato Strategie CCS: Comitato competitività e sostenibilità
(Scadenza: approvazione bilancio al 31 dicembre 2020)
| Presidente | Bettina Solimando |
|---|---|
| Sindaco effettivo | Patrizia Paleologo Oriundi |
| Sindaco effettivo | Franco Aldo Abbate |
| Sindaco supplente | Antonella Koenig |
| Sindaco supplente | Mario Conti |
(Scadenza: approvazione bilancio al 31 dicembre 2027)
PricewaterhouseCoopers S.p.A.
Ai sensi di quanto previsto dall'art. 70, comma 8, e dall'art. 71, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti emanato dalla Consob, il Consiglio di Amministrazione di Esprinet S.p.A. ha deliberato, in data 21 dicembre 2012, di avvalersi della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.
Esprinet S.p.A. aderisce e si conforma al Codice di Autodisciplina delle società quotate italiane (il "Codice"), adattandolo in funzione delle proprie caratteristiche.
Allo scopo di far fronte agli obblighi di trasparenza previsti dalla normativa di settore, ogni anno viene redatta una "Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari" recante una descrizione generale del sistema di governo adottato dal Gruppo oltre alle informazioni sugli assetti proprietari, sul modello organizzativo adottato ai sensi del D. Lgs. n. 231 del 2001, nonché sul grado di adesione al Codice di Autodisciplina, ivi incluse le principali pratiche di Governance applicate e le caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria.
La "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" è pubblicata nella sezione Investor Relations - Documentazione societaria - Assemblea 2020 del sito internet della Società (www.esprinet.com).
Il Codice di Autodisciplina è consultabile sul sito di Borsa Italiana S.p.A. www.borsaitaliana.it.
Esprinet S.p.A. (nel seguito anche "Esprinet" o la "capogruppo") e le società da essa controllate (unitamente il "Gruppo Esprinet" o il "Gruppo") operano sul territorio italiano, spagnolo e portoghese.
Il Gruppo è attivo nella distribuzione "business-to-business" (B2B) di Information Technology (IT) ed elettronica di consumo ed è oggi il più grande distributore nel Sud-Europa ed il 4° operatore europeo, avendo portato a compimento una strategia totalmente focalizzata sulla pura distribuzione "business-to-business" di ICT mirata all'ottenimento della leadership in ogni paese.
Sul mercato italiano, l'attività prevalente è rappresentata dalla distribuzione di prodotti IT (hardware, software e servizi) ed elettronica di consumo. Oltre ai prodotti informatici più tradizionali (PC desktop, PC notebook, stampanti, fotocopiatrici, server, software "pacchettizzato", ecc.) e ai relativi consumabili (cartucce, nastri, toner, supporti magnetici), vengono distribuiti anche tablet, apparati di telefonia mobile (smartphone) e loro accessori, networking (modem, router, switch), prodotti digitali e di "entertainment" come TV, fotocamere, videocamere, videogiochi, lettori MP3/MP4.
La sezione "Andamento dei ricavi per famiglia di prodotto e tipologia di cliente" fornisce una descrizione più dettagliata delle principali categorie di prodotto commercializzate.
Il Gruppo Esprinet è attivo nella distribuzione di prodotti informatici di marca (hardware e software), di apparati di telefonia mobile, nonché, tramite la società controllata Celly S.p.A., nella distribuzione all'ingrosso di accessori per questi ultimi e si rivolge a una clientela costituita da rivenditori orientati a utenti finali sia di tipo "consumer" sia di tipo "business". I mercati geografici presidiati sono l'Italia e la penisola iberica.
La gamma di prodotto commercializzata comprende oltre 600 brand forniti da più di 200 primari produttori di tecnologia (c.d."vendor"), fra i quali tutte le principali case mondiali produttrici di tecnologia (HP, Apple, Samsung, Asus, Lenovo, Dell, Microsoft, Acer, Xiaomi, Epson, solo per citarne alcuni).
Il Gruppo distribuisce inoltre, in entrambi i mercati geografici, prodotti a marchio proprio realizzati da terzi su commessa: tali marchi sono Nilox, con cui vengono realizzati prodotti di entertainment sportivo e accessori per PC, e Celly con cui vengono realizzati accessori per telefonia mobile.
La clientela servita nei due territori è composita essendo costituita dalle diverse tipologie di rivenditori di informatica presenti sul mercato italiano e iberico: dai rivenditori a valore aggiunto (c.d. VAR) ai system integrator/corporate reseller, dai dealer agli shop (indipendenti e/o affiliati), dagli operatori della grande distribuzione, generalista e/o specializzata, ai sub distributori.
I clienti professionali serviti nel 2019 nell'area B2B sono stati complessivamente circa n. 36.000, di cui circa n. 23.000 in Italia e circa n. 13.000 in Spagna.
L'attività logistica è svolta presso i 3 siti logistici principali di Cambiago (MI), Cavenago (MB), Basiano (MI), Saragozza (Spagna) tutti condotti in affitto, di complessivi ca. 140.000 mq (ca. 100.000 mq in Italia e 40.000 mq in Spagna).

La struttura del Gruppo Esprinet al 31 dicembre 2019 è la seguente:
Sotto il profilo giuridico la capogruppo Esprinet S.p.A. è sorta nel settembre 2000 a seguito della fusione di due dei principali distributori operanti in Italia, Comprel S.p.A. e Celomax S.p.A.. Successivamente, per effetto dello scorporo dalla capogruppo delle attività di distribuzione di componenti micro-elettronici e delle varie operazioni di aggregazione aziendale e costituzione di nuove società effettuate negli anni, il Gruppo Esprinet ha assunto la sua attuale fisionomia.
Nel prosieguo dell'esposizione si farà riferimento al "Sottogruppo Italia" e al "Sottogruppo Iberica". Alla data di chiusura del periodo il Sottogruppo Italia comprende, oltre alla capogruppo Esprinet S.p.A., le società da essa controllate direttamente: V-Valley S.r.l., Celly S.p.A., Nilox Deutschland Gmbh (in liquidazione dal 16 settembre 2019) e 4Side S.r.l. (acquisita al 51% in data 20 marzo 2019).
Ai fini della rappresentazione all'interno del "Sottogruppo Italia" la controllata Celly S.p.A., società operante nella distribuzione "business-to-business" (B2B) di Information Technology (IT) ed elettronica di consumo e più specificatamente nella distribuzione all'ingrosso di accessori per apparati di telefonia mobile, si intende comprensiva anche della sua controllata totalitaria Celly Pacific LTD, società di diritto cinese operante nel medesimo settore operativo della holding.
Il Sottogruppo Iberica si compone invece, alla medesima data, dalle società di diritto spagnolo e portoghese operanti nella penisola iberica e cioè Esprinet Iberica S.L.U. e le sue controllate Esprinet Portugal Lda, Vinzeo Technologies S.A.U. e V-Valley Iberian S.L.U..
Esprinet S.p.A. ha sede legale e amministrativa in Italia a Vimercate (Monza e Brianza) e ha i propri siti logistici a Cambiago (Milano) e Cavenago (Monza e Brianza). Per le attività di specialist Esprinet S.p.A. si avvale dei servizi forniti da Banca IMI S.p.A..
Celly S.p.A. è stata fondata nel 1998, ha sede in Italia ed è specializzata nella progettazione, produzione e distribuzione di accessori per la telefonia mobile. L'azienda si è sempre focalizzata sullo sviluppo dei concept di italianità e di qualità dei suoi prodotti a marchio Celly.
In data 12 maggio 2014, Esprinet S.p.A. ha sottoscritto una quota pari al 60% del capitale sociale di Celly S.p.A.. Tale investimento è stato realizzato attraverso l'acquisto di azioni dai soci pre-esistenti, oltre che di azioni proprie in portafoglio della società, e la sottoscrizione di un aumento di capitale con rinuncia al diritto di opzione.
In data 20 luglio 2015 Esprinet S.p.A., nell'ambito della risoluzione dei rapporti con il co-Consigliere Delegato di Celly S.p.A. Claudio Gottero, ha acquistato da GIR S.r.l., società da questi controllata, il 20% del capitale sociale di Celly S.p.A.. Grazie a tale operazione Esprinet ha portato all'80% la sua quota di partecipazione nella società.
Nel mese di giugno 2019 il Consiglio di Amministrazione di Esprinet S.p.A., nell'ambito di un accordo più generale riguardante l'assetto di governo societario della controllata Celly S.p.A., ha approvato la rinuncia all'esercizio della "call option" europea – previa simmetrica rinuncia alla "put option" - sul residuo 20% del capitale sociale di Celly di proprietà di Stefano Bonfanti accettando, quale corrispettivo, una partecipazione pari al 5% del capitale della stessa Celly. Per effetto di tale operazione, in data 13 settembre, la quota di partecipazione di Esprinet è salita all'85%.
In data 31 ottobre 2019 la società Celly Nordic OY, già in liquidazione e controllata in via totalitaria da Celly S.p.A., è stata cancellata dal Registro del Commercio Finlandese.
Celly S.p.A. è socio unico di Celly Pacific LTD, società di diritto cinese operante nel medesimo settore.
Costituita a giugno 2010 con la ragione sociale Master Team S.r.l. poi modificata a settembre dello stesso anno in V-Valley S.r.l., ha sede legale in Vimercate (MB) ed è controllata al 100% da Esprinet S.p.A..
In tale società, operativa di fatto dal dicembre 2010, sono confluite tutte le attività di distribuzione di prodotti a "valore" (essenzialmente server, storage e networking di alta gamma, virtualizzazione, security, bar-code scanning).
Nilox Deutschland GmbH è stata costituita in data 11 luglio 2017, al fine di espandere anche al mercato tedesco le attività di distribuzione e di commercializzazione dei prodotti a marchio Nilox, brand di proprietà di Esprinet S.p.A.. La società ha sede operativa in Düsseldorf ed è divenuta operativa nel corso del primo semestre 2018. La società al 31 dicembre 2019 risulta in liquidazione.
In data 19 marzo 2019 Esprinet S.p.A. ha stipulato un accordo vincolante per l'acquisizione del 51% delle quote di 4Side S.r.l. società avente ad oggetto il marketing e la distribuzione esclusiva in Italia dei prodotti a marchio Activision Blizzard con lo scopo di posizionarsi come un operatore leader in un comparto considerato strategico per lo sviluppo del business della società. Il closing notarile dell'operazione ha avuto luogo in data 20 marzo 2019.
Originariamente costituita dal Gruppo al fine di veicolare le acquisizioni spagnole effettuate tra la fine del 2005 e la fine del 2006, a seguito delle fusioni avvenute nel 2007, Esprinet Iberica S.L.U. rappresenta, come entità singola, il terzo distributore di elettronica in Spagna. Considerando invece i valori consolidati, per effetto delle operazioni di aggregazione aziendale effettuate nel 2016, Esprinet Iberica S.L.U. rappresenta il leader di mercato.
La società possiede uffici e magazzini a Saragozza, località che dista solo 300 km ca. da tutte le principali città spagnole (Madrid, Barcellona, Bilbao e Valencia) che insieme contribuiscono per oltre l'80% al consumo di informatica in Spagna.
In data 29 aprile 2015 è stata costituita la società di diritto portoghese Esprinet Portugal Lda allo scopo di sviluppare ulteriormente le attività distributive del Gruppo sul territorio portoghese, fino a tale data svolte dalla controllata spagnola Esprinet Iberica S.L.U..
In data 1° luglio 2016 Esprinet S.p.A. ha perfezionato, attraverso la controllata totalitaria Esprinet Iberica, l'acquisizione del 100% del capitale di Vinzeo Technologies S.A.U., il quarto distributore di informatica e telefonia in Spagna.
Vinzeo detiene importanti contratti distributivi sia in ambito ICT c.d. a "volume" (tra cui HP, Samsung, Acer, Asus, Toshiba, Lenovo) che nel segmento c.d a "valore" (in particolare con HP Enterprise). Dal 2009 distribuisce i prodotti Apple (incluso iPhone, dal 2014, ed Apple Watch dal 2015). La sede operativa è a Madrid, con sedi periferiche a Barcellona e Bilbao.
V-Valley Iberian S.L.U., costituita in data 28 ottobre 2016, è divenuta operativa dal 1° dicembre 2016 a seguito dell'acquisto il giorno precedente, da Itway Iberica S.L.U., del ramo di azienda "VAD-Value Added Distribution" relativo alla distribuzione nella penisola iberica (Spagna e Portogallo) di prodotti software di sicurezza informatica, networking e software per il funzionamento dei server.
L'offerta tecnologica di V-Valley Iberian include soluzioni di ICT Security, Enterprise Software, virtualizzazione e soluzioni OpenSource/Linux, l'erogazione di corsi di formazione su alcune delle soluzioni commercializzate e servizi tecnici pre e post-vendita.
La clientela è costituita da Corporate Reseller, System Integrator, Value Added Reseller (VAR) e Tel.Co..
In generale, le modalità di distribuzione di IT e prodotti elettronici si dividono tra sistemi diretti ("Tier 1") ed indiretti ("Tier 2").
I primi consentono ai fornitori di raggiungere direttamente l'utilizzatore finale di tecnologia, mentre i secondi prevedono l'utilizzo di intermediari di primo, o "distributori", e di secondo livello, i "rivenditori". In estrema sintesi, i soggetti che compongono la filiera distributiva sono:
I "rivenditori" sono convenzionalmente codificati in funzione del segmento di clientela cui si rivolgono e della tipologia di servizi e soluzioni offerti insieme alla vendita di sistemi informatici (consulenza, installazione, realizzazione di infrastrutture, supporto a regime, outsourcing, assistenza tecnica, formazione).
In generale si è soliti operare una distinzione tra le seguenti categorie:
| VAR ("Value Added Reseller") | GDO/GDS (Grande Distribuzione Organizzata/Specializzata) | |||
|---|---|---|---|---|
| Corporate Reseller | Sub-distribuzione | |||
| System Integrator | Computer shop | |||
| Dealer | Shop on-line | |||
| Rivenditori specializzati di prodotti office e consumabili |
Nell'ambito del business system sopra descritto il settore di riferimento è definibile secondo due diverse prospettive:
Ne consegue che la dimensione del settore deve pertanto essere considerata analizzando:
la domanda di informatica (dal punto di vista dei consumi da parte dell'utente finale);
la dimensione del comparto distributivo (i.e. il valore effettivo delle vendite effettuate dai distributori ovvero il valore delle vendite indirizzabili da parte dei distributori stante la natura intrinseca dei prodotti interessati).
Il grafico che segue descrive il modello tipico della catena distributiva di prodotti informatici:

Il settore della distribuzione, misurato dalla società di ricerca inglese Context (gennaio 2020) attraverso un panel di distributori ampiamente rappresentativo dell'andamento generale, ha registrato nel 2019 ricavi per circa € 77,16 miliardi, in crescita (+3,3%) rispetto a € 74,66 miliardi del 2018. In particolare, l'andamento per trimestre evidenzia quanto segue: +5,4% Q1 2019 vs Q1 2018, +3,7% Q2 2019 vs Q2 2018, +4,5% Q3 2019 vs Q3 2018, +0,7% Q4 2019 vs Q4 2018.
Tra i Paesi più importanti per dimensione, l'Italia registra la crescita maggiore (+7,6%), seguita dalla Spagna (+6,3%). La Germania, che si conferma il primo mercato in Europa, cresce del 2,2% passando da 16,6 miliardi di euro a 17,0 miliardi di euro. Il Regno Unito, secondo per dimensione, decresce del - 1,7%. La Francia infine segna una crescita del 3,0%.
La tabella seguente riassume l'andamento della distribuzione negli ultimi due trimestri, nel secondo semestre e nell'intero 2019, confrontati con i medesimi periodi dell'anno precedente:
| Country | Q3-19 VS Q3-18 |
Q4-19 VS Q4-18 |
2H 2019 VS 2H 2018 |
2019 YTD VS 2018 YTD |
|---|---|---|---|---|
| llotal | 4.5% | 0.7% | 2.3% | 3.3% |
| Germany | 3.6% | -1.4% | 0.7% | 2.2% |
| UK & Ireland | 2.0% | -8.1 % | -3.5% | -1.7% |
| Italy | 11.6% | 6.5% | 8.5% | 7.6% |
| France | 1.7% | 0.8% | 1.2% | 3.0% |
| Spain | 6.2% | 1.4% | 3.4% | 6.3% |
| Merged Countries | -3.2% | 10.5% | 4.2% | 4.4% |
| Poland | 13.4% | 9.3% | 11.0% | 9.8% |
| Switzerland | 5.8% | 3.4% | 4 4% | 2.3% |
| Austria | 7.4% | 10.8% | 9.4% | 7.9% |
| Belgium | 11.0% | 7.3% | 8.8% | 8.9% |
| Sweden | 2.5% | -2.9% | -0.5% | 5.1% |
| Czech Republic | 3.0% | -0.5% | 0.9% | 2.8% |
| Denmark | -3.2% | -5.1% | -4.3% | -2.3% |
| Portugal | 5.5% | 6.7% | 6.2% | 7.9% |
| Finland | 4.5% | 2.0% | 3.1% | 1.6% |
| Norway | 21.1% | 1.5% | 9.3% | 10.2% |
| Baltics | 6.0% | 0.7% | 3.0% | 4.9% |
| Slovakia | -6.4% | 4.2% | -0.3% | -0.3% |
Fonte: Context, gennaio 2020
Nel 2019 il mercato italiano dell'Information & Communication Technology ("ICT")2 misurato attraverso i dati di EITO (European IT Observatory, Novembre 2019), che monitora gli acquisti degli utilizzatori finali nelle diverse nazioni europee, ha fatto segnare una crescita pari al 4,4%, passando a 21,22 miliardi di euro di ricavi da 20,33 miliardi di euro.
Tra le principali categorie di prodotto, i "Mobile Phones" hanno registrato la maggiore crescita pari al +8,3% (passando da 6,25 miliardi di euro a 6,77 miliardi di euro nel 2019). Anche i "PCs" hanno registrato una crescita (+3,4%, da 2,20 miliardi di euro a 2,27 miliardi di euro), soprattutto grazie ai "Portable PCs" (+6,2% passando da 1,57 miliardi di euro a 1,66 miliardi di euro) e più nel dettaglio grazie al segmento "Business" (+10%, da 840 milioni di euro a 924 milioni di euro). All'interno della categoria "PCs" si segnala invece la decrescita dei "Desktop PCs" (-3,5%). Da segnalare anche la crescita dello "Storage", che passando da 300 milioni di euro a 322 milioni di euro ha registrato un +7,3%, e del "Software", +5,4% arrivando a 7,09 miliardi di euro. Hanno chiuso in negativo le categorie "Servers" (-3,2%, da 614 milioni di euro a 594 milioni di euro) e "Workstations" (-6,0% da 160 milioni di euro a 150 milioni di euro).
Nel 2019 il mercato distributivo italiano (fonte: Context, gennaio 2020) ha segnato una crescita pari a +7,6% rispetto al 2018. Analizzando l'andamento per semestre, il secondo segna una crescita pari a +8,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (+11,6% Q3 2019 vs Q3 2018 e +6,8% Q4 2019 vs Q4 2018).
In questo contesto, Esprinet Italia si riconferma il distributore al vertice nel mercato italiano, secondo i dati di Context, aumentando dell'1,5% la propria quota di mercato da inizio anno grazie ad una buona performance nei business "IT Clients" e "Consumer Electronics".
2 Escludendo i segmenti IT & Business Services e Carrier Services. Risultano quindi monitorati i seguenti mercati: IT Equipment, Software e Telecommunication Equipment.
Nel 2019 il mercato spagnolo dell'Information & Communication Technology ("ICT")3 misurato attraverso i dati di EITO (European IT Observatory, Novembre 2019), che monitora gli acquisti degli utilizzatori finali nelle diverse nazioni europee, ha segnato una crescita del +4,5%, passando a 15,32 miliardi di euro di ricavi da 14,66 miliardi di euro.
Cresce il segmento software (+5%), raggiungendo 4,06 miliardi di euro. In crescita anche la categoria "Mobile Phones", +8,1% passando da 5,21 miliardi di euro nel 2018 a 5,63 miliardi nel 2019. I "PCs", 2,02 miliardi di euro nel 2019, hanno registrato un incremento del +2,7%, grazie alla crescita dei "Portable PCs" del +6,1%; i "Desktop PCs" invece sono decresciuti del -7,4%. La categoria "Workstations" ha visto un aumento del +7%, mentre i "Servers" sono passati da 383 milioni di euro nel 2018 a 394 milioni di euro nel 2019 (+2,7%). Lo "Storage" infine ha segnato una lieve decrescita del -0,5%. Negativo anche l'andamento dei "Tablet PC", che con una riduzione del -2,0% si sono attestati ad € 690 milioni di euro.
Nel 2019 il mercato distributivo spagnolo (fonte: Context, gennaio 2020) è cresciuto del +6,3% rispetto al 2018 e la quota di mercato di Esprinet ha registrato un lieve incremento del +0,2%.
Nel 2019 il mercato portoghese dell'Information & Communication Technology ("ICT")2misurato attraverso i dati di EITO (European IT Observatory, Novembre 2019), che monitora gli acquisti degli utilizzatori finali nelle diverse nazioni europee, ha registrato una crescita del +13,1%, passando a 2,92 miliardi di euro da 2,58 miliardi di euro.
La categoria "Mobile Phones" ha avuto una crescita importante del +21,8%, raggiungendo 1,06 miliardi di euro. Di rilievo anche la crescita dei "PCs" (+16,2%, passando da 368 milioni di euro nel 2018 a 427 milioni di euro nel 2019). Nel dettaglio, sono cresciuti sia i "Portable PCs" (+15,6%) sia i "Desktop PCs" (+18,8%). Il "Software" registra un incremento del +5,7%, raggiungendo 689 milioni di euro.
Nel 2019 il mercato distributivo portoghese (fonte: Context, gennaio 2020) è cresciuto del +7,9% rispetto al 2018 e la quota di mercato di Esprinet è risultata sostanzialmente invariata (-0,2%).
Si segnala che i risultati economico-finanziari dell'esercizio e del relativo periodo di confronto sono stati redatti secondo i principi contabili IFRS.
3 Escludendo i segmenti IT & Business Services e Carrier Services. Risultano quindi monitorati i seguenti mercati: IT Equipment, Software e Telecommunication Equipment.
Si precisa che il perimetro di consolidamento al 31 dicembre 2019 comprende i risultati della società 4Side S.r.l., acquisita in data 20 marzo 2019. Inoltre, si ricorda che, a partire dal 1° gennaio 2019, il Gruppo ha adottato il nuovo principio contabile IFRS 16 con metodo retrospettico modificato (opzione B, senza restatement dei contratti già in essere al 1° gennaio 2019, non applicando il principio alle attività di "modesto valore" e a breve termine).
I ricavi da contratti con clienti ammontano a 3.945,4 milioni di euro e presentano un aumento del +10% rispetto a 3.571,2 milioni di euro realizzati nel 2018.
Il margine commerciale lordo consolidato è pari a 175,3 milioni di euro ed evidenzia un aumento del +8% rispetto al 2018 quale effetto combinato dei maggiori ricavi realizzati controbilanciati da una flessione del margine percentuale (+1% depurando il risultato 2018 degli 8,4 milioni di euro di oneri non ricorrenti, ed il risultato 2019 dell'apporto positivo di 3,0 milioni di euro da parte della società 4Side S.r.l., essendo invece nullo l'effetto della prima applicazione del principio contabile IFRS 16).
L'utile operativo (EBIT) è pari a 41,1 milioni di euro e mostra un incremento del +73% rispetto al 2018 (23,7 milioni di euro), con un'incidenza sui ricavi pari a 1,04% (0,66% nel 2018).
Tali risultati beneficiano degli effetti della prima applicazione del principio contabile IFRS 16 (che ha comportato uno storno di canoni di locazione contro la contabilizzazione di minori quote di ammortamento sul diritto di utilizzo delle attività relative per 1,9 milioni di euro nell'intero esercizio) e dall'apporto positivo di 1,6 milioni di euro da parte della società 4Side S.r.l..
L'utile prima delle imposte, pari a 31,7 milioni di euro e comprensivo del positivo apporto per 1,5 milioni di euro della neo acquisita 4Side S.r.l., presenta un incremento del +65% rispetto al 2018. Il miglioramento risulta inferiore al +73% rilevato a livello di EBIT in conseguenza principalmente degli interessi passivi (3,5 milioni di euro) derivanti dalla prima contabilizzazione delle passività finanziarie per leasing (pari a 108,8 milioni di euro al 31 dicembre 2019) introdotte dal principio contabile IFRS 16, e degli oneri connessi al rimborso anticipato del finanziamento in pool in essere per 72,5 milioni di euro.
L'utile netto, pari a 23,6 milioni di euro nell'intero esercizio, evidenzia una crescita consistente rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente.
L'utile netto per azione ordinaria, pari a 0,46 euro, evidenzia un miglioramento del +70% rispetto al 2018 (0,27 euro).
I principali risultati economici, finanziari e patrimoniali del Gruppo al 31 dicembre 2019 sono di seguito illustrati:
| (euro/000) | 2019 | 2018 | Var. % |
|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 3.945.371 | 3.571.190 | 10% |
| Costo del venduto | (3.770.027) | (3.408.918) | 11% |
| Margine commerciale lordo | 175.344 | 162.272 | 8% |
| Margine commerciale lordo % | 4,44% | 4,54% | |
| Costi di marketing e vendita | (50.820) | (52.792) | -4% |
| Costi generali e amministrativi | (83.086) | (76.287) | 9 % |
| (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie | (370) | (9.473) | -96% |
| Utile operativo (EBIT) | 41.068 | 23.720 | 73% |
| EBIT % | 1,04% | 0,66% | |
| (Oneri)/proventi finanziari | (9.411) | (4.541) | 107% |
| Utile prima delle imposte | 31.657 | 19.179 | 65% |
| Imposte | (8.104) | (5.021) | 61% |
| Utile netto | 23.553 | 14.158 | 66% |
| Utile netto per azione (euro) | 0,46 | 0,27 | 70% |
Per facilitare il confronto con i dati del 2018 di seguito si riportano i principali risultati economici del Gruppo in cui i dati al 31 dicembre 2019 risultano rettificati degli effetti del principio contabile IFRS 16:
| (euro/000) | 2019 Pre-IFRS 16 |
2018 | Var. % |
|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 3.945.371 | 3.571.190 | 10% |
| Costo del venduto | (3.770.027) | (3.408.918) | 11% |
| Margine commerciale lordo | 175.344 | 162.272 | 8 % |
| Margine commerciale lordo % | 4,44% | 4,54% | |
| Costi di marketing e vendita | (53.248) | (52.792) | % 1 |
| Costi generali e amministrativi | (82.597) | (76.287) | 8 % |
| (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie | (370) | (9.473) | -96% |
| Utile operativo (EBIT) | 39.129 | 23.720 | 65% |
| EBIT % | 0,99% | 0,66% | |
| (Oneri)/proventi finanziari | (5.871) | (4.541) | 29% |
| Utile prima delle imposte | 33.258 | 19.179 | 73% |
| Imposte | (8.422) | (5.021) | 68% |
| Utile netto | 24.836 | 14.158 | 75% |
La posizione finanziaria netta è positiva per 272,3 milioni di euro e mostra un miglioramento di 31,3 milioni di euro rispetto a 241,0 milioni di euro al 31 dicembre 2018.
Essa comprende 108,8 milioni di euro di passività finanziarie per leasing non presenti al 31 dicembre 2018 in quanto conseguenti alla prima applicazione del principio contabile IFRS 16.
Il miglioramento della posizione finanziaria netta puntuale, neutralizzando quest'ultimo effetto, è pari a 140,0 milioni di euro perlopiù grazie alla riduzione nei livelli di fine esercizio del capitale circolante commerciale netto, che è negativo per 121,1 milioni di euro (con un miglioramento di 131,5 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2018).
Il valore della posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2019, così come alla fine di ogni periodo trimestrale, risulta influenzato da taluni fattori tecnici, quali le cessioni "pro-soluto" di crediti commerciali nell'ambito di programmi di factoring e cartolarizzazione, oltre che dalla stagionalità tipica del fine anno in cui si osserva un andamento dei debiti commerciali che non riflette i livelli di sostegno finanziario mediamente garantiti dai fornitori nel corso dell'anno.
Posto che i citati programmi di factoring e cartolarizzazione definiscono il completo trasferimento dei rischi e dei benefici in capo ai cessionari, i crediti oggetto di cessione vengono eliminati dall'attivo patrimoniale in ossequio al principio contabile IFRS 9.
Considerando anche forme tecniche di anticipazione dell'incasso dei crediti differenti da quelle precedentemente citate ma dotate di effetti analoghi - i.e. il "confirming" utilizzato in Spagna, l'effetto complessivo sul livello dei debiti finanziari netti consolidati al 31 dicembre 2019 è quantificabile in 480,1 milioni di euro (596,7 milioni di euro al 31 dicembre 2018).
Il patrimonio netto ammonta a 359,0 milioni di euro ed evidenzia un incremento di 16,1 milioni di euro rispetto a 342,9 milioni di euro al 31 dicembre 2018 per effetto del reinvestimento del 75% degli utili realizzati nel precedente esercizio.
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 |
|---|---|---|
| Capitale immobilizzato | 226.007 | 118.502 |
| Capitale circolante commerciale netto | (121.027) | 10.443 |
| Altre attività/passività correnti | (1.354) | (12.667) |
| Altre attività/passività non correnti | (16.879) | (14.424) |
| Totale Impieghi | 86.747 | 101.855 |
| Debiti finanziari correnti | 35.862 | 138.311 |
| Passività finanziarie per leasing | 8.597 | - |
| (Attività)/Passività finanz. correnti per derivati | - | 610 |
| Crediti finanziari verso società di factoring | (3.526) | (242) |
| Debiti per acquisto partecipazioni correnti | - | 1.082 |
| Crediti finanziari verso altri correnti | (9.719) | (10.881) |
| Disponibilità liquide | (463.777) | (381.308) |
| Debiti finanziari correnti netti | (432.563) | (252.428) |
| Debiti finanziari non correnti | 61.045 | 12.804 |
| Passività finanziarie per leasing | 100.212 | - |
| Crediti finanziari verso altri non correnti | (969) | (1.420) |
| Debiti finanziari netti (A) | (272.275) | (241.044) |
| Patrimonio netto (B) | 359.022 | 342.898 |
| Totale Fonti (C=A+B) | 86.747 | 101.855 |
Per facilitare il confronto con i dati al 31 dicembre 2018 di seguito si riportano i principali risultati finanziari e patrimoniali del Gruppo in cui i dati al 31 dicembre 2019 risultano rettificati degli effetti del principio IFRS 16:
| (euro/000) | 31/12/2019 Pre - IFRS 16 |
31/12/2018 |
|---|---|---|
| Capitale immobilizzato | 118.544 | 118.502 |
| Capitale circolante commerciale netto | (121.074) | 10.443 |
| Altre attività/passività correnti | (1.370) | (12.667) |
| Altre attività/passività non correnti | (16.879) | (14.424) |
| Totale Impieghi | (20.779) | 101.855 |
| Debiti finanziari correnti | 35.862 | 138.311 |
| Passività finanziarie per leasing | - | - |
| (Attività)/Passività finanz. correnti per derivati | - | 610 |
| Crediti finanziari verso società di factoring | (3.526) | (242) |
| Debiti per acquisto partecipazioni correnti | - | 1.082 |
| Crediti finanziari verso altri correnti | (9.719) | (10.881) |
| Disponibilità liquide | (463.777) | (381.308) |
| Debiti finanziari correnti netti | (441.160) | (252.428) |
| Debiti finanziari non correnti | 61.045 | 12.804 |
| Passività finanziarie per leasing | - | - |
| Crediti finanziari verso altri non correnti | (969) | (1.420) |
| Debiti finanziari netti (A) | (381.084) | (241.044) |
| Patrimonio netto (B) | 360.305 | 342.898 |
| Totale Fonti (C=A+B) | (20.779) | 101.855 |
I ricavi da contratti con clienti ammontano a 2.563,6 milioni di euro ed evidenziano un aumento del +12% rispetto a 2.293,9 milioni di euro del 2018.
Il margine commerciale lordo è pari a 122,9 milioni di euro ed evidenzia un aumento del +10% rispetto al 2018 per effetto dei maggiori ricavi realizzati per quanto controbilanciati da una minima riduzione del margine percentuale (crescita del +1% depurando il risultato 2018 degli 6,5 milioni di euro di oneri non ricorrenti ed il risultato 2019 dell'apporto positivo di 3,0 milioni di euro da parte della società 4Side S.r.l. neoacquisita).
L'utile operativo (EBIT) è pari a 20,8 milioni di euro, con un'incidenza sui ricavi pari a 0,81%, e mostra un incremento di 16,4 milioni di euro rispetto ai 4,4 milioni di euro dell'anno precedente.
Tale andamento risulta condizionato dalla presenza nell'esercizio precedente di oneri non ricorrenti per 15,3 milioni di euro connessi ad alcune classi di prodotto della gamma "Sport Technology" ed alla stimata riduzione di valore dei crediti vantati verso il fornitore di tali prodotti, e dagli effetti positivi nel 2019 derivanti dalla prima applicazione del principio contabile IFRS 16 (1,6 milioni di euro) e dal primo consolidamento di 4Side S.r.l. (1,6 milioni di euro).
La posizione finanziaria netta è positiva per 173,9 milioni di euro e mostra un miglioramento di 27,4 milioni di euro rispetto a 146,5 milioni di euro al 31 dicembre 2018.
Essa comprende 88,8 milioni di euro di passività finanziarie per leasing non presenti al 31 dicembre 2018 in quanto conseguenti alla prima applicazione del principio contabile IFRS 16.
Il miglioramento della posizione finanziaria netta puntuale, neutralizzando quest'ultimo effetto, è pari a 116,2 milioni di euro perlopiù grazie alla riduzione nei livelli di fine esercizio del capitale circolante commerciale netto, che è negativo per 80,3 milioni di euro (con un miglioramento di 128,6 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2018).
5 Esprinet, V-Valley, 4Side, Nilox Deutschland e Gruppo Celly
Il valore della posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2019, così come alla fine di ogni periodo trimestrale, risulta influenzato da taluni fattori tecnici, quali le cessioni "pro-soluto" di crediti commerciali nell'ambito di programmi di factoring e cartolarizzazione, oltre che dalla stagionalità tipica del fine anno in cui si osserva un andamento dei debiti commerciali che non riflette i livelli di sostegno finanziario mediamente garantiti dai fornitori nel corso dell'anno.
L'effetto al 31 dicembre 2019 del ricorso alla fattorizzazione "pro-soluto" ed alla cartolarizzazione dei crediti è pari a 268,0 milioni di euro (319,9 milioni di euro al 31 dicembre 2018).
I principali risultati economici, finanziari e patrimoniali del Sottogruppo Italia al 31 dicembre 2019 sono di seguito illustrati:
| (euro/000) | 2019 | 2018 | Var. % |
|---|---|---|---|
| Ricavi verso terzi | 2.519.351 | 2.236.833 | 13% |
| Ricavi infragruppo | 44.235 | 57.103 | -23% |
| Ricavi da contratti con clienti | 2.563.586 | 2.293.936 | 12% |
| Costo del venduto | (2.440.707) | (2.181.941) | 12% |
| Margine commerciale lordo | 122.879 | 111.995 | 10% |
| Margine commerciale lordo % | 4,79% | 4,88% | |
| Costi di marketing e vendita | (39.322) | (41.229) | -5% |
| Costi generali e amministrativi | (62.546) | (57.032) | 10% |
| (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie | (234) | (9.348) | -97% |
| Utile operativo (EBIT) | 20.777 | 4.386 | >100% |
| EBIT % | 0,81% | 0,19% |
Per facilitare il confronto con i dati del 2018 di seguito si riportano i principali risultati economici del Sottogruppo Italia in cui i dati al 31 dicembre 2019 risultano rettificati degli effetti del principio IFRS 16:
| (euro/000) | 2019 Pre-IFRS 16 |
2018 | Var. % |
|---|---|---|---|
| Ricavi verso terzi | 2.519.351 | 2.236.833 | 13% |
| Ricavi infragruppo | 44.235 | 57.103 | -23% |
| Ricavi da contratti con clienti | 2.563.586 | 2.293.936 | 12% |
| Costo del venduto | (2.440.707) | (2.181.941) | 12% |
| Margine commerciale lordo | 122.879 | 111.995 | 10% |
| Margine commerciale lordo % | 4,79% | 4,88% | |
| Costi di marketing e vendita | (41.474) | (41.229) | 1 % |
| Costi generali e amministrativi | (61.985) | (57.032) | 9 % |
| (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie | (234) | (9.348) | -97% |
| Utile operativo (EBIT) | 19.186 | 4.386 | >100% |
| EBIT % | 0,75% | 0,19% |
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 |
|---|---|---|
| Capitale immobilizzato | 204.170 | 115.414 |
| Capitale circolante commerciale netto | (80.254) | 48.346 |
| Altre attività/passività correnti | 15.311 | 830 |
| Altre attività/passività non correnti | (10.037) | (9.310) |
| Totale Impieghi | 129.190 | 155.280 |
| Debiti finanziari correnti | 24.179 | 136.269 |
| Passività finanziarie per leasing | 6.563 | - |
| Debiti per acquisto partecipazioni correnti | - | 1.082 |
| (Attività)/Passività finanz. correnti per derivati | - | 613 |
| Crediti finanziari verso società di factoring | (3.526) | (242) |
| (Crediti)/debiti finanziari v/società del Gruppo | - | (104.500) |
| Crediti finanziari verso altri correnti | (9.717) | (10.880) |
| Disponibilità liquide | (294.967) | (180.219) |
| Debiti finanziari correnti netti | (277.468) | (157.877) |
| Debiti finanziari non correnti | 22.294 | 12.804 |
| Passività finanziarie per leasing | 82.243 | - |
| Crediti finanziari verso altri non correnti | (969) | (1.420) |
| Debiti finanziari netti (A) | (173.900) | (146.493) |
| Patrimonio netto (B) | 303.090 | 301.773 |
| Totale Fonti (C=A+B) | 129.190 | 155.280 |
Per facilitare il confronto con i dati al 31 dicembre 2018 di seguito si riportano i principali risultati finanziari e patrimoniali del Sottogruppo Italia in cui i dati al 31 dicembre 2019 risultano rettificati degli effetti del principio IFRS 16:
| (euro/000) | 31/12/2019 Pre - IFRS 16 |
31/12/2018 |
|---|---|---|
| Capitale immobilizzato | 116.487 | 115.414 |
| Capitale circolante commerciale netto | (80.301) | 48.346 |
| Altre attività/passività correnti | 15.294 | 830 |
| Altre attività/passività non correnti | (10.037) | (9.310) |
| Totale Impieghi | 41.443 | 155.280 |
| Debiti finanziari correnti | 24.179 | 136.269 |
| Passività finanziarie per leasing | - | - |
| Debiti per acquisto partecipazioni correnti | - | 1.082 |
| (Attività)/Passività finanz. correnti per derivati | - | 613 |
| Crediti finanziari verso società di factoring | (3.526) | (242) |
| (Crediti)/debiti finanziari v/società del Gruppo | - | (104.500) |
| Crediti finanziari verso altri correnti | (9.717) | (10.880) |
| Disponibilità liquide | (294.967) | (180.219) |
| Debiti finanziari correnti netti | (284.031) | (157.877) |
| Debiti finanziari non correnti | 22.294 | 12.804 |
| Passività finanziarie per leasing | - | - |
| Crediti finanziari verso altri non correnti | (969) | (1.420) |
| Debiti finanziari netti (A) | (262.706) | (146.493) |
| Patrimonio netto (B) | 304.149 | 301.773 |
| Totale Fonti (C=A+B) | 41.443 | 155.280 |
I ricavi da contratti con clienti ammontano a 1.426,0 milioni di euro ed evidenziano un aumento del +7% rispetto a 1.334,4 milioni di euro del 2018.
Il margine commerciale lordo è pari a 52,3 milioni di euro ed evidenzia un aumento del +4% rispetto al 2018 quale effetto combinato dei maggiori ricavi realizzati controbilanciati da una flessione del margine percentuale.
Nell'esercizio precedente risultano altresì registrati oneri non ricorrenti connessi ad alcune classi di prodotto della gamma "Sport Technology" per 1,9 milioni di euro.
L'utile operativo (EBIT) è pari a 20,1 milioni di euro e mostra un incremento del +3% rispetto al 2018 (0,6 milioni di euro), con un'incidenza sui ricavi pari a 1,41% (1,46% nel 2018).
Gli andamenti descritti risultano condizionati dalla presenza nell'esercizio precedente dei suddetti oneri non ricorrenti per 1,9 milioni di euro e dai benefici nel 2019 di 0,4 milioni di euro derivanti dalla prima applicazione del principio contabile IFRS 16.
La posizione finanziaria netta è positiva per 98,4milioni di euro e mostra un miglioramento di 3,8 milioni di euro rispetto a 94,6 milioni di euro al 31 dicembre 2018.
Essa comprende 20,0 milioni di euro di passività finanziarie per leasing non presenti al 31 dicembre 2018 in quanto conseguenti alla prima applicazione del principio contabile IFRS 16.
Il miglioramento della posizione finanziaria netta puntuale, neutralizzando quest'ultimo effetto, è pari a 23,8 milioni di euro perlopiù grazie alla riduzione nei livelli di fine esercizio del capitale circolante commerciale netto, che è negativo per 40,4 milioni di euro (con un miglioramento di 3,1 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2018).
Il valore della posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2019, così come alla fine di ogni periodo trimestrale, risulta influenzato da taluni fattori tecnici, quali le cessioni "pro-soluto" di crediti
6 Esprinet Iberica, Esprinet Portugal, Vinzeo Technologies e V-Valley Iberian
commerciali nell'ambito di programmi di factoring e cartolarizzazione, oltre che dalla stagionalità tipica del fine anno in cui si osserva un andamento dei debiti commerciali che non riflette i livelli di sostegno finanziario mediamente garantiti dai fornitori nel corso dell'anno.
L'effetto dei programmi di cessione "pro-soluto" o di anticipazione di incasso di crediti commerciali è stimabile in 212,1 milioni di euro (276,8 milioni di euro al 31 dicembre 2018).
I principali risultati economici, finanziari e patrimoniali del Sottogruppo Spagna al 31 dicembre 2019 sono di seguito illustrati:
| (euro/000) | 2019 | 2018 | Var. % |
|---|---|---|---|
| Ricavi verso terzi | 1.426.021 | 1.334.357 | 7% |
| Ricavi infragruppo | - | - | 0 % |
| Ricavi da contratti con clienti | 1.426.021 | 1.334.357 | 7% |
| Costo del venduto | (1.373.694) | (1.283.897) | 7% |
| Margine commerciale lordo | 52.327 | 50.460 | 4% |
| Margine commerciale lordo % | 3,67% | 3,78% | |
| Costi di marketing e vendita | (11.497) | (11.563) | -1% |
| Costi generali e amministrativi | (20.581) | (19.272) | 7% |
| (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie | (136) | (125) | 9 % |
| Utile operativo (EBIT) | 20.113 | 19.500 | 3% |
| EBIT % | 1,41% | 1,46% |
Per facilitare il confronto con i dati del 2018 di seguito si riportano i principali risultati economici del Sottogruppo Spagna in cui i dati al 31 dicembre 2019 risultano rettificati degli effetti del principio IFRS 16:
| (euro/000) | 2019 Pre-IFRS 16 |
2018 | Var. % |
|---|---|---|---|
| Ricavi verso terzi | 1.426.021 | 1.334.357 | 7% |
| Ricavi infragruppo | - | - | 0 % |
| Ricavi da contratti con clienti | 1.426.021 | 1.334.357 | 7% |
| Costo del venduto | (1.373.694) | (1.283.897) | 7% |
| Margine commerciale lordo | 52.327 | 50.460 | 4% |
| Margine commerciale lordo % | 3,67% | 3,78% | |
| Costi di marketing e vendita | (11.773) | (11.563) | 2% |
| Costi generali e amministrativi | (20.653) | (19.272) | 7% |
| (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie | (136) | (125) | 9 % |
| Utile operativo (EBIT) | 19.765 | 19.500 | 1% |
| EBIT % | 1,39% | 1,46% |
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 |
|---|---|---|
| Capitale immobilizzato | 96.529 | 77.606 |
| Capitale circolante commerciale netto | (40.367) | (37.317) |
| Altre attività/passività correnti | (16.666) | (13.496) |
| Altre attività/passività non correnti | (6.842) | (5.114) |
| Totale Impieghi | 32.654 | 21.679 |
| Debiti finanziari correnti | 11.683 | 2.042 |
| Passività finanziarie per leasing | 2.034 | - |
| (Attività)/Passività finanz. correnti per derivati | - | (3) |
| (Crediti)/debiti finanziari v/società del Gruppo | - | 104.500 |
| Crediti finanziari verso altri correnti | (2) | (1) |
| Disponibilità liquide | (168.810) | (201.089) |
| Debiti finanziari correnti netti | (155.095) | (94.551) |
| Debiti finanziari non correnti | 38.751 | - |
| Passività finanziarie per leasing | 17.969 | - |
| Debiti finanziari netti (A) | (98.375) | (94.551) |
| Patrimonio netto (B) | 131.029 | 116.230 |
| Totale Fonti (C=A+B) | 32.654 | 21.679 |
Per facilitare il confronto con i dati al 31 dicembre 2018 di seguito si riportano i principali risultati finanziari e patrimoniali del Sottogruppo Spagna in cui i dati al 31 dicembre 2019 risultano rettificati degli effetti del principio IFRS 16:
| (euro/000) | 31/12/2019 Pre - IFRS 16 |
31/12/2018 |
|---|---|---|
| Capitale immobilizzato | 76.749 | 77.606 |
| Capitale circolante commerciale netto | (40.367) | (37.317) |
| Altre attività/passività correnti | (16.665) | (13.496) |
| Altre attività/passività non correnti | (6.842) | (5.114) |
| Totale Impieghi | 12.875 | 21.679 |
| Debiti finanziari correnti | 11.683 | 2.042 |
| Passività finanziarie per leasing | - | - |
| (Attività)/Passività finanz. correnti per derivati | - | (3) |
| (Crediti)/debiti finanziari v/società del Gruppo | - | 104.500 |
| Crediti finanziari verso altri correnti | (2) | (1) |
| Disponibilità liquide | (168.810) | (201.089) |
| Debiti finanziari correnti netti | (157.129) | (94.551) |
| Debiti finanziari non correnti | 38.751 | - |
| Passività finanziarie per leasing | - | - |
| Debiti finanziari netti (A) | (118.378) | (94.551) |
| Patrimonio netto (B) | 131.253 | 116.230 |
| Totale Fonti (C=A+B) | 12.875 | 21.679 |
I ricavi da contratti con clienti ammontano a 2.524,2 milioni di euro e mostrano un incremento del +11% rispetto ai 2.267,8 milioni di euro realizzati al 31 dicembre 2018.
Il margine commerciale lordo è pari a 109,8 milioni di euro ed evidenzia un incremento del +8% (incremento del +2% se si escludono le componenti di costo non ricorrenti essendo invece nullo l'effetto della prima applicazione del principio contabile IFRS 16) pari a +8,5 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2018, per effetto di una flessione della marginalità percentuale dal 4,47% al 4,35%. Nel corso del 2018 le componenti negative non ricorrenti, pari a 6,1 milioni di euro, erano dovute dalla inattesa rapida discesa dei prezzi al pubblico di alcune classi di prodotto della gamma "Nilox Sport" che, anche in conseguenza del venir meno dei meccanismi di protezione dei prezzi garantiti dal fornitore, ha generato un rilevante impatto negativo sulla marginalità lorda, oltre che dagli oneri stimati a carico del Gruppo in relazione ai resi dei prodotti in garanzia ed al contenzioso sui reciproci diritti contrattuali.
L'utile operativo (EBIT) è pari a 17,1 milioni di euro e mostra un incremento pari a 14,6 milioni di euro rispetto al 2018 (2,6 milioni di euro, che includeva 14,9 milioni di euro di oneri non ricorrenti realizzati nel 2018), con un'incidenza sui ricavi pari a 0,68% (0,11% nel 2018).
Tali risultati beneficiano degli effetti della prima applicazione del principio contabile IFRS 16 (che ha comportato uno storno di canoni di locazione contro la contabilizzazione di minori quote di ammortamento sul diritto di utilizzo delle attività relative per 1,6 milioni di euro nell'intero esercizio).
L'utile prima delle imposte, pari a 7,6 milioni di euro, presenta un incremento di 8,5 milioni di euro rispetto al risultato prima delle imposte negativo per 0,9 milioni di euro al 2018. Il miglioramento risulta inferiore rispetto a quello rilevato a livello di EBIT in conseguenza principalmente degli interessi passivi (2,9 milioni di euro) derivanti dalla prima contabilizzazione delle passività finanziarie per leasing (pari a 88,1 milioni di euro al 31 dicembre 2019) introdotte dal principio contabile IFRS 16, e degli oneri connessi al rimborso anticipato del finanziamento in pool in essere per 72,5 milioni di euro.
L'utile netto, pari a 4,6 milioni di euro nell'intero esercizio, evidenzia una crescita rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente.
La posizione finanziaria netta è positiva per 163,7 milioni di euro e mostra un miglioramento di 18,8 milioni di euro rispetto a 144,9 milioni di euro al 31 dicembre 2018.
Essa comprende 88,1 milioni di euro di passività finanziarie per leasing non presenti al 31 dicembre 2018 in quanto conseguenti alla prima applicazione del principio contabile IFRS 16.
Il miglioramento della posizione finanziaria netta puntuale, neutralizzando quest'ultimo effetto, è pari a 106,9 milioni di euro perlopiù grazie alla riduzione nei livelli di fine esercizio del capitale circolante commerciale netto, che è negativo per 135,9 milioni di euro (con un miglioramento di 118,8 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2018).
Il valore della posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2019, così come alla fine di ogni periodo trimestrale, risulta influenzato da taluni fattori tecnici, quali le cessioni "pro-soluto" di crediti commerciali nell'ambito di programmi di factoring e cartolarizzazione, oltre che dalla stagionalità tipica del fine anno in cui si osserva un andamento dei debiti commerciali che non riflette i livelli di sostegno finanziario mediamente garantiti dai fornitori nel corso dell'anno.
L'effetto al 31 dicembre 2019 del ricorso alla fattorizzazione "pro-soluto" ed alla cartolarizzazione dei crediti è pari a 258,3 milioni di euro (308,8 milioni di euro al 31 dicembre 2018).
Il patrimonio netto al 31 dicembre 2019 ammonta a 295,4 milioni di euro.
I principali risultati economici, finanziari e patrimoniali della capogruppo Esprinet S.p.A. al 31 dicembre 2019 sono di seguito illustrati:
| (euro/000) | 2019 2018 |
Var. % | |
|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 2.524.171 | 2.267.797 | 11% |
| Costo del venduto | (2.414.385) | (2.166.521) | 11% |
| Margine commerciale lordo | 109.786 | 101.276 | 8% |
| Margine commerciale lordo % | 4,35% | 4,47% | |
| Costi di marketing e vendita | (33.744) | (36.419) | -7% |
| Costi generali e amministrativi | (58.326) | (53.028) | 10% |
| (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie | (570) | (9.266) | -94% |
| Utile operativo (EBIT) | 17.146 | 2.563 | >100% |
| EBIT % | 0,68% | 0,10% | |
| (Oneri)/proventi finanziari | (7.929) | (3.457) | >100% |
| (Oneri)/proventi da investimenti | (1.600) | - | -100% |
| Risultato prima delle imposte | 7.617 | (894) | <-100% |
| Imposte | (3.013) | (136) | >100% |
| Risultato netto | 4.604 | (1.030) | <-100% |
Per facilitare il confronto con i dati del 2018 di seguito si riportano i principali risultati economici di Esprinet S.p.A. in cui i dati al 31 dicembre 2019 risultano rettificati degli effetti del principio IFRS 16:
| (euro/000) | 2019 Pre-IFRS 16 |
2018 | Var. % | |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 2.524.171 | 2.267.797 | 11% | |
| Costo del venduto | (2.414.385) | (2.166.521) | 11% | |
| Margine commerciale lordo | 109.786 | 101.276 | 8% | |
| Margine commerciale lordo % | 4,35% | 4,47% | ||
| Costi di marketing e vendita | (35.787) | (36.419) | -2% | |
| Costi generali e amministrativi | (57.885) | (53.028) | 9 % |
|
| (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie | (570) | (9.266) | -94% | |
| Utile operativo (EBIT) | 15.544 | 2.563 | >100% | |
| EBIT % | 0,62% | 0,11% | ||
| (Oneri)/proventi finanziari | (5.051) | (3.457) | 46% | |
| (Oneri)/proventi da investimenti | (1.600) | - | -100% | |
| Risultato prima delle imposte | 8.893 | (894) | <-100% | |
| Imposte | (3.249) | (136) | >100% | |
| Risultato netto | 5.644 | (1.030) | <-100% |
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
|---|---|---|---|
| Capitale immobilizzato | 205.843 | 119.848 | |
| Capitale circolante commerciale netto | (135.818) | (17.095) | |
| Altre attività/passività correnti | 70.610 | 60.358 | |
| Altre attività/passività non correnti | (8.935) | (8.034) | |
| Totale Impieghi | 131.700 | 155.077 | |
| Debiti finanziari correnti | 22.812 | 132.744 | |
| Passività finanziarie per leasing | 6.374 | - | |
| (Attività)/Passività finanz. correnti per derivati | - | 238 | |
| Crediti finanziari verso società di factoring | (3.526) | (241) | |
| (Crediti)/debiti finanziari v/società del Gruppo | 6.921 | (104.500) | |
| Crediti finanziari verso altri correnti | (9.718) | (10.880) | |
| Disponibilità liquide | (289.642) | (173.681) | |
| Debiti finanziari correnti netti | (266.779) | (156.320) | |
| Debiti finanziari non correnti | 22.294 | 12.804 | |
| Passività finanziarie per leasing | 81.742 | - | |
| Crediti finanziari verso altri non correnti | (969) | (1.420) | |
| Debiti finanziari netti (A) | (163.712) | (144.936) | |
| Patrimonio netto (B) | 295.412 | 300.013 | |
| Totale Fonti (C=A+B) | 131.700 | 155.077 |
Per facilitare il confronto con i dati al 31 dicembre 2018 di seguito si riportano i principali risultati finanziari e patrimoniali di Esprinet S.p.A. in cui i dati al 31 dicembre 2019 risultano rettificati degli effetti del principio IFRS 16:
| (euro/000) | 31/12/2019 Pre - IFRS 16 |
31/12/2018 |
|---|---|---|
| Capitale immobilizzato | 118.832 | 119.848 |
| Capitale circolante commerciale netto | (135.865) | (17.095) |
| Altre attività/passività correnti | 70.593 | 60.358 |
| Altre attività/passività non correnti | (8.935) | (8.034) |
| Totale Impieghi | 44.624 | 155.077 |
| Debiti finanziari correnti | 22.812 | 132.744 |
| Passività finanziarie per leasing | - | - |
| (Attività)/Passività finanz. correnti per derivati | - | 238 |
| Crediti finanziari verso società di factoring | (3.526) | (241) |
| Debiti per acquisto partecipazioni correnti | - | - |
| (Crediti)/debiti finanziari v/società del Gruppo | 6.921 | (104.500) |
| Crediti finanziari verso altri correnti | (9.718) | (10.880) |
| Disponibilità liquide | (289.642) | (173.681) |
| Debiti finanziari correnti netti | (273.153) | (156.320) |
| Debiti finanziari non correnti | 22.294 | 12.804 |
| Passività finanziarie per leasing | - | - |
| Crediti finanziari verso altri non correnti | (969) | (1.420) |
| Debiti finanziari netti (A) | (251.828) | (144.936) |
| Patrimonio netto (B) | 296.452 | 300.013 |
| Totale Fonti (C=A+B) | 44.624 | 155.077 |
Si riporta di seguito lo schema di conto economico consolidato riclassificato che evidenza:
| (€/000) | 2019 | 2018 | % Var. | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Pre-IFRS16 | |||||
| Ricavi da contratti con clienti | 3.945.371 | 3.945.371 | 3.571.190 | 10% | |
| Costo del venduto escluso costi finanziari cessioni | 3.764.900 | 3.764.900 | 3.394.888 | 11% | |
| Costi finanziari cessioni crediti(1) | 4.421 | 4.421 | 4.869 | -9% | |
| Margine commerciale lordo(2) | 176.050 | 176.050 | 171.433 | 3% | |
| Margine commerciale lordo % | 4,46% | 4,46% | 4,80% | ||
| Costo del personale | 64.203 | 64.203 | 61.126 | 5% | |
| Altri costi operativi | 56.117 | (11.913) | 68.030 | 64.656 | -13% |
| Margine operativo lordo (EBITDA) | 55.730 | 11.913 | 43.817 | 45.651 | 22% |
| Margine operativo lordo (EBITDA) % | 1,41% | 1,11% | 1,28% | ||
| Ammortamenti | 4.688 | 4.688 | 4.691 | 0% | |
| Ammortamenti diritti d'uso di attività (IFRS 16) | 9.974 | 9.974 | O | n/s | |
| Utile operativo (EBIT) corrente | 41.068 | 1.939 | 39.129 | 40.960 | 0% |
| Utile operativo (EBIT) % | 1.04% | 0.99% | 1.15% | ||
| Oneri non ricorrenti(3) | O | O | 17.240 | n/s | |
| Utile operativo (EBIT) | 41.068 | 1.939 | 39.129 | 23.720 | 73% |
| Utile operativo (EBIT) % | 1,04% | 0,99% | 0,66% | ||
| Interessi passivi su leasing (IFRS 16) | 3.540 | 3.540 | n/s | ||
| Altri oneri finanziari netti | 4.206 | 4.206 | 3.579 | 18% | |
| (Utili)/Perdite su cambi | 1.665 | 1.665 | 962 | 73% | |
| Utile ante imposte | 31.657 | (1.601) | 33.258 | 19.179 | 65% |
| Imposte sul reddito | 8.104 | (318) | 8.422 | 5.021 | 61% |
| Utile netto | 23.553 | (1.283) | 24.836 | 14.158 | 66% |
| (€/000) | 2019 | 2018 | % Var. | ||
|---|---|---|---|---|---|
| Pre-IFRS16 | |||||
| Ricavi da contratti con clienti Costo del venduto escluso costi finanziari cessioni Costi finanziari cessioni crediti(1) Margine commerciale lordo(2) |
2.524.171 2.411.173 2.506 110.492 |
2.524.171 2.411.173 2.506 110.492 |
2.267.797 2.156.697 3.000 108.100 |
11% 12% -16% 2% |
|
| Margine commerciale lordo % | 4.38% | 4,38% | 4,77% | ||
| Costo del personale Altri costi operativi Margine operativo lordo (EBITDA) Margine operativo lordo (EBITDA) % |
41.327 41.398 27.767 1.10% |
(9.134) 9.134 |
41.327 50.532 18.633 0.74% |
40.620 46.832 20.648 0,91% |
2% -12% 34% |
| Ammortamenti Ammortamenti diritti d'uso di attività (IFRS 16) Utile operativo (EBIT) corrente Utile operativo (EBIT) % |
3.089 7.532 17.146 0,68% |
7.532 1.602 |
3.089 O 15.544 0,62% |
3.182 17.466 0,77% |
-3% n/s -2% |
| Oneri non ricorrenti(3) Utile operativo (EBIT) Utile operativo (EBIT) % |
O 17.146 0,68% |
1.602 | O 15.544 0,62% |
14.903 5.563 0,11% |
n/s 569% |
| Interessi passivi su leasing (IFRS 16) Altri oneri finanziari netti (Utili)/Perdite su cambi Oneri/(Proventi) da investimenti Utile ante imposte Imposte sul reddito Utile netto |
2.878 3.792 1.259 1.600 7.617 3.013 4.604 |
2.878 (1.276) (236) (1.040) |
3.792 1.259 1.600 8.893 3.249 5.644 |
5.985 472 (894) 136 (1.030) |
n/s 27% >100% >100% >100% >100% >100% |
La tabella seguente riporta il dettaglio degli indici di circolante comparati con l'esercizio precedente:
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Gruppo | Italia | Iberica | Gruppo | Italia | Iberica | ||
| Crediti verso clienti [a] | 470.999 | 331.471 | 139.528 | 383.865 | 263.479 | 120.386 | ||
| Crediti verso clienti al netto IVA (1) | 387.010 | 271.698 | 115.312 | 315.459 | 215.966 | 99.493 | ||
| Ricavi da contratti con clienti (2) | 3.945.371 2.519.351 | 1.426.020 | 3.571.190 2.293.935 1.277.255 | |||||
| [A] Indice di rotazione dei crediti (gg) (3) | 36 | 39 | 30 | 32 | 34 | 28 | ||
| Rimanenze [b] | 497.220 | 343.841 | 153.379 | 494.444 | 311.280 | 183.164 | ||
| [B] Indice di rotazione delle rimanenze (gg) (4) | 48 | 51 | 42 | 53 | 52 | 54 | ||
| Debiti verso fornitori [c] | 1.089.246 | 755.566 | 333.680 | 867.866 | 526.413 | 341.453 | ||
| Debiti verso fornitori al netto IVA (1) | 895.085 | 619.316 | 275.769 | 713.679 | 431.486 | 282.193 | ||
| Costo del venduto | 3.770.027 2.440.707 | 1.329.320 | 3.408.918 2.181.941 1.226.977 | |||||
| Totale SG&A | 134.276 | 102.102 | 32.174 | 138.552 | 107.609 | 30.943 | ||
| [C] Indice di rotazione dei fornitori (gg) (5) | 84 | 89 | 74 | 73 | 6 9 |
82 | ||
| Capitale circol. comm. netto [a+b-c] | (121.027) | (80.254) | (40.773) | 10.443 | 48.346 | (37.903) | ||
| Durata media ciclo circolante [A+B-C] | - | 1 | (2) | 12 | 17 | - | ||
| Capitale circol. comm. netto/Ricavi | -3,1% | -3,2% | -2,9% | 0,3% | 2,1% | -3,0% |
(1) Al netto dell'imposta sul valore aggiunto determinata applicando l'aliquota ordinaria del 22% per il Sottogruppo Italia e del 21% per quello Spagna.
(2) Valori al netto dei ricavi intercompany.
(3) (Crediti verso clienti al netto IVA / Ricavi delle vendite e delle prestazioni) * 365.
(4) (Rimanenze / Costo del venduto) * 365.
(5) [Debiti verso fornitori al netto IVA / (Acquisti + Costi per servizi e altri costi operativi)] * 365.
A livello di Gruppo si evidenzia un miglioramento del livello di capitale circolante puntuale esistente al 31 dicembre rispetto alla fine dell'esercizio precedente (-121,0 milioni di euro contro 10,4 milioni di euro al 31 dicembre 2018).
Sulla base del livello di capitale circolante esistente al 31 dicembre, applicando la metodologia di calcolo dei giorni di rotazione descritta nelle note alla tabella precedente, si evidenzia un decremento di 16 giorni con riferimento al Sottogruppo Italia nella durata del ciclo finanziario del circolante e un rapporto ridottosi al -3,2% dal 2,1% tra circolante e ricavi.
Il Sottogruppo Spagna evidenzia decremento di 2 giorni nella durata del ciclo finanziario del circolante ed un rapporto tra circolante e ricavi che passa da un assorbimento di circolante pari al - 3,0% ad un'incidenza del finanziamento pari al -2,9%. Il miglioramento consegue pressoché interamente alla diminuzione dei giorni medi di rotazione del magazzino contro-bilanciato dalla riduzione dei giorni medi di pagamento dei fornitori e dall' aumento che dei giorni medi di incasso dei crediti verso i clienti.
Si segnala che in relazione ai processi di gestione del capitale circolante, nel corso del 2019 è proseguito sia in Italia sia in Spagna il programma di cessione pro-soluto a titolo definitivo a carattere rotativo di crediti vantati verso segmenti selezionati di clientela (in particolare operanti nell'area della grande distribuzione). Considerando anche forme tecniche di anticipazione dell'incasso dei crediti differenti dalle cessioni pro-soluto dotate tuttavia di effetti analoghi -i.e. il "confirming" utilizzato in Spagna- e il ricorso alla cartolarizzazione l'effetto complessivo sul livello dei debiti finanziari a fine anno è quantificabile in ca. 480,1 milioni di euro (ca. 596,7 milioni di euro al 31 dicembre 2018). L'effetto di tali operazioni si traduce in una riduzione dei giorni di rotazione dei crediti puntuale.
Si riporta di seguito l'evoluzione del capitale circolante di Esprinet S.p.A. negli ultimi due esercizi:
| (euro/000) | Esprinet S.p.A. | ||
|---|---|---|---|
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | ||
| Crediti verso clienti [a] | 272.957 | 199.871 | |
| Crediti verso clienti al netto IVA (1) | 223.735 | 163.829 | |
| Ricavi da contratti con clienti (2) | 2.482.066 | 2.211.043 | |
| [A] Indice di rotazione dei crediti (gg) (3) | 33 | 27 | |
| Rimanenze [b] | 335.188 | 304.237 | |
| [B] Indice di rotazione delle rimanenze (gg) (4) | 51 | 51 | |
| Debiti verso fornitori [c] | 743.963 | 521.193 | |
| Debiti verso fornitori al netto IVA (1) | 609.806 | 427.207 | |
| Costo del venduto (5) | 2.413.008 | 2.165.829 | |
| Totale SG&A (6) | 92.687 | 98.843 | |
| [C] Indice di rotazione dei fornitori (gg) (7) | 89 | 6 9 |
|
| Capitale circol. comm. netto [a+b-c] | (135.818) | (17.085) | |
| Durata media ciclo circolante [A+B-C] | (5) | 9 | |
| Capitale circol. comm. netto/Ricavi | -5,5% | -0,8% |
(1) Al netto dell'imposta sul valore aggiunto determinata applicando l'aliquota ordinaria del 22%.
(2) Al netto di ricavi infragruppo pari a 42,1 milioni di euro (56,8 milioni di euro nel 2018) come da tabella esposta nel bilancio separato.
(3) (Crediti verso clienti al netto IVA / Ricavi delle vendite e delle prestazioni) * 365.
(4) (Rimanenze / Costo del venduto) * 365.
(5) Al netto di costi infragruppo pari a 1,4 milioni di euro (0,7 milioni di euro nel 2018) come da tabella esposta nel bilancio separato.
(6) Al netto di costi e riaddebiti infragruppo pari a -0,1 milioni di euro (-0,1 milioni di euro nel 2018) come da tabella esposta nel bilancio separato. (7) [Debiti verso fornitori al netto IVA / (Acquisti + Costi per servizi e altri costi operativi)] * 365.
La durata del ciclo finanziario del circolante di Esprinet S.p.A. al 31 dicembre 2019 evidenzia un miglioramento ed il rapporto tra circolante e ricavi si è attestato al -5,5% da -0,8% del 2018. Tale miglioramento, in base alla metodologia seguita e descritta nelle note alla tabella, è riconducibile principalmente al miglioramento dell'indice di rotazione dei debiti verso fornitori, leggermente controbilanciato dal peggioramento dell'indice di rotazione dei crediti verso clienti, mentre l'indice di rotazione delle rimanenze rimane invariato rispetto l'anno precedente.
Si segnala che in relazione ai processi di gestione del capitale circolante, la Società nel corso del 2019 ha proseguito il programma di cessione pro-soluto a titolo definitivo a carattere rotativo di crediti vantati verso segmenti selezionati di clientela (in particolare operanti nell'area della grande distribuzione). Considerando anche forme tecniche di anticipazione dell'incasso dei crediti differenti dalle cessioni pro-soluto dotate tuttavia di effetti analoghi -i.e. il "confirming" utilizzato in Spagna- e il ricorso alla cartolarizzazione l'effetto complessivo sul livello dei debiti finanziari a fine anno è quantificabile in ca. 258,3 milioni di euro (ca. 309 milioni di euro al 31 dicembre 2018).
Le tabelle successive mostrano la ripartizione della posizione finanziaria netta consolidata (o "debiti finanziari netti" o "indebitamento finanziario netto") al 31 dicembre 2019 tra Sottogruppo Italia e Sottogruppo Iberica:
| (euro/000) Debiti finanziari correnti Passività finanziarie per leasing |
31/12/2019 | 31/12/2018 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Iberica | Gruppo | Italia | Iberica | Gruppo | Var. Gruppo | ||||
| 24.179 | 11.683 | 35.862 | 136.269 | 2.042 | 138.311 | (102.449) | ||||
| 6.563 | 2.034 | 8.597 | - | - | - | 8.597 | ||||
| Crediti finanziari verso altri correnti | (9.717) | (2) (9.719) |
(10.880) | (1) | (10.881) | 1.162 | ||||
| (Attività)/Passività finanz. correnti per derivati | - | - | - | 613 | (3) | 610 | (610) | |||
| Crediti finanziari verso società di factoring | (3.526) | - (3.526) |
(242) | - | (242) | (3.284) | ||||
| Debiti per acquisto partecipazioni correnti | - | - | - | 1.082 | - | 1.082 | (1.082) | |||
| (Crediti)/debiti finanziari v/società del Gruppo | - | - | - | (104.500) | 104.500 | - | ||||
| Disponibilità liquide | (294.967) | (168.810) | (463.777) | (180.219) | (201.089) | (381.308) | (82.469) | |||
| Debiti finanziari correnti netti | (277.468) | (155.095) | (432.563) | (157.877) | (94.551) | (252.428) | (180.135) | |||
| Debiti finanziari non correnti | 22.294 | 38.751 | 61.045 | 12.804 | - | 12.804 | 48.241 | |||
| Passività finanziarie per leasing | 82.243 | 17.969 | 100.212 | - | - | - | 100.212 | |||
| Crediti finanziari verso altri non correnti | (969) | - (969) |
(1.420) | - | (1.420) | 451 | ||||
| Debiti finanziari netti | (173.900) | (98.375) | (272.275) | (146.493) | (94.551) | (241.044) | (31.231) | |||
| Esprinet | Celly* | 31/12/2019 V-Valley |
Nilox Deutschland |
4Side S.r.l. | Esprinet | Celly* | 31/12/2018 V-Valley |
Nilox | ||
| GmbH | GmbH | |||||||||
| 22.812 6.374 |
1.263 6 8 |
104 - |
- - |
- 121 |
132.744 - |
2.141 - |
1.383 - |
|||
| (9.717) | - | - | - | - | (10.880) | - | - | |||
| - | - | - | - | - | 238 | - | - | |||
| 31 dicembre 2018. La posizione finanziaria netta comprende 108,8 milioni di euro di passività finanziarie per leasing non presenti al 31 dicembre 2018 in quanto conseguenti alla prima applicazione del principio contabile IFRS 16. Il miglioramento della posizione finanziaria netta puntuale, neutralizzando quest'ultimo effetto, è pari a 381,1 milioni di euro perlopiù grazie alla riduzione nei livelli di fine esercizio del capitale circolante commerciale netto, che è negativo per 121,1 milioni di euro (con un miglioramento di 131,5 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2018). Di seguito l'andamento della posizione finanziaria per singola società appartenente al Sottogruppo Italia: (euro/000) Debiti finanziari correnti Passività finanziarie per leasing Crediti finanziari verso altri correnti (Attività)/Passività finanz. correnti per derivati Crediti finanziari verso società di factoring |
(3.526) | - | - | - | - | (242) | - | - | Deutschland - - - - - |
|
| 6.921 (289.642) |
- (736) |
(7.921) (2) |
- (633) |
1.000 (3.954) |
(104.500) (173.681) |
- (820) |
- (5.508) |
- (210) |
||
| (266.778) | 595 | (7.819) | (633) | (2.833) | (156.321) | 1.321 | (4.125) | |||
| 22.294 | - | - | - | - | 12.804 | - | - | |||
| (Crediti)/debiti finanziari v/società del Gruppo Disponibilità liquide Debiti finanziari correnti netti Debiti finanziari non correnti Passività finanziarie per leasing Crediti finanziari verso altri non correnti |
81.742 (969) |
56 - |
- - |
- - |
445 - |
- (1.420) |
- - |
- - |
(210) - - - |
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Esprinet | Celly* | V-Valley | Nilox Deutschland GmbH |
4Side S.r.l. | Esprinet | Celly* | V-Valley | Nilox Deutschland GmbH |
| Debiti finanziari correnti | 22.812 | 1.263 | 104 | - | - | 132.744 | 2.141 | 1.383 | - |
| Passività finanziarie per leasing | 6.374 | 6 8 |
- | - | 121 | - | - | - | - |
| Crediti finanziari verso altri correnti | (9.717) | - | - | - | - | (10.880) | - | - | - |
| (Attività)/Passività finanz. correnti per derivati | - | - | - | - | - | 238 | - | - | - |
| Crediti finanziari verso società di factoring | (3.526) | - | - | - | - | (242) | - | - | - |
| (Crediti)/debiti finanziari v/società del Gruppo | 6.921 | - | (7.921) | - | 1.000 | (104.500) | - | - | - |
| Disponibilità liquide | (289.642) | (736) | (2) | (633) | (3.954) | (173.681) | (820) | (5.508) | (210) |
| Debiti finanziari correnti netti | (266.778) | 595 | (7.819) | (633) | (2.833) | (156.321) | 1.321 | (4.125) | (210) |
| Debiti finanziari non correnti | 22.294 | - | - | - | - | 12.804 | - | - | - |
| Passività finanziarie per leasing | 81.742 | 56 | - | - | 445 | - | - | - | - |
| Crediti finanziari verso altri non correnti | (969) | - | - | - | - | (1.420) | - | - | - |
| Debiti finanziari netti | (163.712) | 651 | (7.819) | (633) | (2.388) | (144.937) | 1.321 | (4.125) | (210) |
Per tale motivo il dato puntuale al 31 dicembre 2019, così come quello rilevato a ogni fine mese e ogni fine trimestre, non è rappresentativo dell'indebitamento finanziario netto mediamente osservabile nel periodo stesso.
Rispetto al 31 dicembre 2018 si segnala comunque una riduzione nei livelli di esposizione debitoria media verso il sistema bancario per effetto di un minor utilizzo medio delle fonti di finanziamento bancarie, a parità di costo medio del debito.
| (milioni di euro) | 2019 | % | 2018 | % | Var. | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Retailer/e-tailer | 1.933,3 | 49,0% | 1.661,7 | 46,5% | 271,6 | 16% |
| IT Reseller | 2.057,0 | 52,1% | 1.954,4 | 54,7% | 102,6 | 5% |
| Rettifiche per riconciliazione | (44,9) | -1,1% | (44,9) | -1,3% | 0,0 | 0 % |
| Ricavi da contratti con clienti | 3.945,4 | 100,0% | 3.571,2 | 100,0% | 374,2 | 10% |
La ripartizione dei Ricavi per tipologia di cliente mostra una robusta crescita in entrambi i segmenti "consumer" e "business". Particolarmente rilevante si è rivelata la crescita della categoria "Retailer/e-tailer" dove il Gruppo ha oramai consolidato una posizione di leadership assoluta. Il segmento IT Reseller, in crescita del +5%, rappresenta l'area nella quale il Gruppo intende focalizzare i propri investimenti nel corso del 2020.
| (milioni di euro) | 2019 | % | 2018 | % | Var. | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| PC (notebook, tablet, desktop, monitor) | 1.372,8 | 34,8% | 1.212,8 | 34,0% | 160,0 | 13% |
| Stampanti e consumabili | 418,3 | 10,6% | 393,1 | 11,0% | 25,2 | 6 % |
| Altri prodotti | 244,9 | 6,2% | 237,9 | 6,7% | 7,0 | 3% |
| Totale IT Clients | 2.036,0 | 51,6% | 1.843,8 | 51,6% | 192,2 | 10% |
| Hardware (networking, storage, server e altri) | 407,4 | 10,3% | 409,0 | 11,5% | (1,6) | 0 % |
| Software, Servizi, Cloud | 153,6 | 3,9% | 146,8 | 4,1% | 6,8 | 5% |
| Totale Advanced Solutions | 561,0 | 14,2% | 555,7 | 15,6% | 5,3 | 1% |
| Smartphones | 1.103,2 | 28,0% | 997,4 | 27,9% | 105,8 | 11% |
| Elettrodomestici | 55,7 | 1,4% | 37,2 | 1,0% | 18,5 | 50% |
| Gaming (hardware e software) | 43,4 | 1,1% | 29,5 | 0,8% | 13,9 | 47% |
| Altri prodotti | 191,0 | 4,8% | 152,5 | 4,3% | 38,5 | 25% |
| Totale Consumer Electronics | 1.393,3 | 35,3% | 1.216,6 | 34,1% | 176,7 | 15% |
| Rettifiche per riconciliazione | (44,9) | -1,1% | (44,9) | -1,3% | 0,0 | 0 % |
| Ricavi da contratti con clienti | 3.945,4 | 100,0% | 3.571,2 | 100,0% | 374,2 | 10% |
L'analisi dei Ricavi per linea di prodotto evidenzia un significativo incremento del segmento Consumer Electronics (1.393,3 milioni di euro, +15%), nell'ambito del quale si registrano, oltre alla crescita del +11% per gli Smartphones, performance positive per segmenti ad alto margine come Elettrodomestici (+50%) e Gaming (43,4 milioni di euro, +47% rispetto al 2018 anche grazie alla acquisizione di 4Side Srl, distributore in esclusiva per l'Italia dei prodotti Activision Blizzard). Il segmento IT Clients è trainato sia dalla positiva performance dei PC (+13%) che dalle Stampanti e Consumabili che registra ricavi pari a 418,3 milioni di euro, +6% rispetto a 393,1 milioni di euro nel 2018.
| (milioni di euro) | 2019 | % | 2018 | % | Var. | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Retailer/e-tailer | 1.117,8 | 44,3% | 897,0 | 39,6% | 220,8 | 25% |
| IT Reseller | 1.401,9 | 55,5% | 1.354,6 | 59,7% | 47,3 | 3% |
| Rettifiche per riconciliazione | 4,5 | 0,2% | 16,2 | 0,7% | (11,7) | -72% |
| Ricavi da contratti con clienti | 2.524,2 | 100,0% | 2.267,8 | 100,0% | 256,4 | 11% |
La ripartizione dei ricavi per tipologia di cliente mostra una robusta crescita in entrambi i segmenti "consumer" e "business". Particolarmente rilevante si è rivelata la crescita della categoria "Retailer/e-tailer" dove la Società ha oramai consolidato una posizione di leadership assoluta. Il segmento IT Reseller, in crescita del +3%, rappresenta l'area nella quale la Società intende focalizzare i propri investimenti nel corso del 2020.
| (milioni di euro) | 2019 | % | 2018 | % | Var. | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| PC (notebook, tablet, desktop, monitor) | 646,4 | 25,6% | 570,5 | 25,2% | 75,9 | 13% |
| Stampanti e consumabili | 306,7 | 12,2% | 288,5 | 12,7% | 18,2 | 6 % |
| Altri prodotti | 148,9 | 5,9% | 149,3 | 6,6% | (0,4) | 0 % |
| Totale IT Clients | 1.102,0 | 43,7% | 1.008,3 | 44,5% | 93,7 | 9 % |
| Hardware (networking, storage, server e altri) | 320,9 | 12,7% | 332,0 | 14,6% | (11,1) | -3% |
| Software, Servizi, Cloud | 122,8 | 4,9% | 128,7 | 5,7% | (5,9) | -5% |
| Totale Advanced Solutions | 443,7 | 17,6% | 460,7 | 20,3% | (17,0) | -4% |
| Smartphones | 731,1 | 29,0% | 601,9 | 26,5% | 129,2 | 21% |
| Elettrodomestici | 53,8 | 2,1% | 35,4 | 1,6% | 18,4 | 52% |
| Gaming (hardware e software) | 27,0 | 1,1% | 28,1 | 1,2% | (1,1) | -4% |
| Altri prodotti | 162,1 | 6,4% | 117,2 | 5,2% | 44,9 | 38% |
| Totale Consumer Electronics | 974,0 | 38,6% | 782,6 | 34,5% | 191,4 | 24% |
| Rettifiche per riconciliazione | 4,5 | 0,2% | 16,2 | 0,7% | (11,7) | -72% |
| Ricavi da contratti con clienti | 2.524,2 | 100,0% | 2.267,8 | 100,0% | 256,4 | 11% |
L'analisi dei ricavi per linea di prodotto evidenzia un significativo incremento del segmento Consumer Electronics (974,0 milioni di euro, +24%), nell'ambito del quale si registrano performance positive diffuse con la sola eccezione del Gaming (27,0 milioni di euro, -4% rispetto al 2018) conseguente anche all'acquisizione di 4Side Srl, distributore in esclusiva per l'Italia dei prodotti Activision Blizzard, che serve direttamente la clientela precedentemente fornita da Esprinet S.p.A.. Il segmento IT Clients è trainato dalla positiva performance sia dei PC (+13%) che delle Stampanti e Consumabili (+6%) rispetto al 2018. In controtendenza il segmento Advanced Solutions che mostra una flessione rispetto all'esercizio precedente (443,7 milioni di euro, -4%).
I principali fatti di rilievo avvenuti nel periodo in esame sono sinteticamente descritti nel seguito:
In data 22 febbraio 2019 è venuto a scadenza per decorso del termine di durata il patto di sindacato vigente fra i Sig.ri Francesco Monti, Paolo Stefanelli, Tommaso Stefanelli, Matteo Stefanelli, Maurizio Rota e Alessandro Cattani stipulato in data 23 febbraio 2016 e da ultimo aggiornato in data 3 agosto 2018, in relazione alle n. 15.567.317 azioni ordinarie di Esprinet S.p.A. costituenti complessivamente il 29,706% delle azioni rappresentative dell'intero capitale sociale della Società.
Si ricorda che il Patto prevedeva: (i) un sindacato di voto con riferimento all'elezione dei membri degli organi sociali; (ii) obblighi di preventiva consultazione delle parti con riferimento alle altre materie sottoposte all'assemblea dei soci; (iii) un sindacato di blocco.
In data 19 marzo 2019 Esprinet S.p.A. ha stipulato un accordo vincolante per l'acquisizione del 51% delle quote di 4Side S.r.l. società avente ad oggetto il marketing e la distribuzione esclusiva in Italia dei prodotti a marchio Activision Blizzard con lo scopo di posizionarsi come un operatore leader in un comparto considerato strategico per lo sviluppo del business della società.
Il controvalore complessivo del 51% delle summenzionate quote è pari alla quota parte di patrimonio netto di 4Side alla data di trasferimento maggiorata di un Goodwill fisso pari a 0,4 milioni di euro.
4Side S.r.l. è formata dal management storico della filiale Italiana di Activision Blizzard ed in particolare da Paolo Chisari (General Manager), Maurizio Pedroni (Sales Director), Piero Terragni (Operation Director) e Stefano Mattioli (Finance Director).
Le modalità di governo societario con le quali i soci di minoranza co-gestiranno le attività aziendali insieme ad Esprinet S.p.A. risultano definite in base alla sottoscrizione di patti parasociali con i manager venditori i quali hanno concesso ad Esprinet S.p.A. un'opzione di acquisto sul rimanente 49% delle quote esercitabile fra il 4° ed il 6° anno dalla data di trasferimento oltre che una serie di usuali garanzie tipiche per questa tipologia di transazioni.
Il closing notarile dell'operazione ha avuto luogo in data 20 marzo 2019.
In data 8 maggio 2019 si è tenuta, l'Assemblea degli azionisti di Esprinet S.p.A. che ha approvato il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2018 e la distribuzione di un dividendo unitario di 0,135 euro per ogni azione ordinaria (corrispondente ad un pay-out ratio del 49%7 ).
Il dividendo è stato messo in pagamento a partire dal 15 maggio 2019 (con stacco cedola n.14 il 13 maggio 2019 e record date il 14 maggio 2019).
7 Calcolato sull'utile netto consolidato del Gruppo Esprinet
L'Assemblea ha altresì:
Nel corso del 2019, nell'ambito di un piano di valorizzazione delle autonome capacità di affidamento delle controllate spagnole, sono stati stipulati n. 7 finanziamenti chirografari "amortising" di durata fra i 3 e i 5 anni per un importo complessivo pari a 47,0 milioni di euro, dei quali 34,0 milioni a favore di Esprinet Iberica e 13,0 milioni a favore di Vinzeo.
Nel mese di giugno 2019 il Consiglio di Amministrazione di Esprinet S.p.A. aveva approvato la rinuncia all'esercizio della "call option" di tipo europeo sul 20% del capitale sociale di Celly S.p.A. accettando quale corrispettivo il trasferimento a titolo gratuito di una quota del 5%. Tale trasferimento è stato perfezionato in data 13 settembre 2019.
In avvio del programma di acquisto di azioni proprie deliberato dell'Assemblea dei Soci di Esprinet S.p.A. del 8 maggio 2019, la Società tra il 1° luglio 2019 ed il 31 dicembre 2019 ha complessivamente acquistato n. 1.145.008 azioni ordinarie Esprinet S.p.A. (corrispondenti all' 2,18% del capitale sociale), ad un prezzo medio unitario pari a 3,36 euro per azione al netto delle commissioni.
Per effetto di tali acquisti al 31 dicembre 2019, Esprinet S.p.A. detiene complessivamente n. 2.295.008 azioni proprie, pari all' 4,38% del capitale sociale.
In data 30 settembre Esprinet S.p.A. ha sottoscritto una RCF-Revolving Credit Facility "unsecured" a 3 anni con un pool di banche domestiche e internazionali per un importo complessivo pari a 152,5 milioni di euro. Tale operazione si è perfezionata successivamente al rimborso integrale del precedente finanziamento in pool in essere per 72,5 milioni di euro essendo inutilizzata la connessa linea di credito revolving da 65,0 milioni di euro.
Il finanziamento è assistito da una struttura di covenant finanziari tipici per di operazioni di tale natura:
Inoltre, in data 7 novembre 2019 la controllata Vinzeo Technologies S.A.U. ha ottenuto l'approvazione da parte di due istituti di credito spagnoli di n. 2 finanziamenti a 5 anni per un importo complessivo pari a 10,0 milioni di euro.
Per effetto del nuovo finanziamento in pool e dei finanziamenti a medio termine ricevuti o approvati nel periodo per complessivi 72,0 milioni di euro è stata completata la revisione della struttura finanziaria del Gruppo.
In data 31 ottobre 2019 la società Celly Nordic OY, già in liquidazione al 30 settembre 2019 e controllata in via totalitaria da Celly S.p.A., è stata cancellata dal Registro del Commercio Finlandese.
Con riferimento all'atto di citazione ricevuto in data 6 febbraio 2019 dal fornitore storico della linea di prodotto "Sport Technology" rispetto a quanto rappresentato nel bilancio al 31 dicembre 2018 si segnala che in data 21 maggio 2019 il Liquidatore del suddetto fornitore ha depositato presso il competente tribunale un ricorso per l'apertura della procedura di pre-concordato ai sensi dell'art. 161, comma 6, L.F..
In relazione a tale procedura, si è appreso che l'originario termine concesso per il deposito della proposta definitiva di concordato, del piano concordatario e dell'ulteriore documentazione prevista dall'art. 161 L.F. era stato prorogato dal Tribunale sino al 4 ottobre 2019. Nonostante le verifiche costantemente effettuate presso il Registro delle Imprese non è stato sino ad ora possibile acquisire ulteriori informazioni in merito a tale procedura concordataria, che potrebbe aver subito ritardi anche per effetto dell'emergenza "Covid-19".
I principali eventi verificatisi dal 1° gennaio 2019 alla data del presente resoconto intermedio di gestione sono i seguenti:
Esprinet S.p.A. ha in essere alcuni contenziosi avverso le richieste di versamento di imposte indirette avanzate nei confronti della Società, dal valore complessivo di 18,7 milioni di euro oltre sanzioni e interessi, in relazione ad operazioni poste in essere negli anni dal 2010 al 2013. Vengono contestate operazioni di cessione effettuate senza applicazione dell'imposta sul valore aggiunto (IVA) a seguito della presentazione da parte dei clienti di dichiarazioni di intento che, successive verifiche fiscali, hanno riscontrato i clienti non avrebbero potuto rilasciare non possedendo i requisiti per essere considerati esportatori abituali.
I principali eventi verificatisi dal 1° gennaio 2019 alla data del presente resoconto intermedio sono i seguenti:
fissata per la data 25 marzo 2020 è stata rinviata a data successiva per effetto dei provvedimenti di contrasto all'emergenza epidemiologica Covid-19.
In data 18 marzo 2019 risulta notificato ad Esprinet S.p.A. l'appello dell'Agenzia delle Entrate contro la sentenza favorevole del 18 settembre 2018 della Commissione Tributaria Provinciale relativa all'avviso di rettifica e liquidazione di una maggior imposta di registro, per 182 mila euro, sull'atto di acquisto del 2016 di un ramo d'azienda da EDSlan S.p.A. (ora I-Trading S.r.l.). In data 17 maggio 2019 la Società ha depositato le proprie controdeduzioni. Il 22 gennaio 2020 si è tenuta la Commissione Tributaria Regionale e si è in attesa della sentenza.
In data 31 maggio 2019 Comprel S.r.l., società fino a luglio 2014 controllata da Esprinet S.p.A. ed a favore della quale valgono le garanzie prestate da Esprinet S.p.A. in fase di cessione delle quote societarie, ha presentato domanda di definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti (art.6 e 7 D.L.n.119/2018) in merito agli avvisi di accertamento relativi ad Ires, Irap e IVA 2006 (imposta contestata pari a 0,1 milioni di euro).
In data 16 luglio 2019 Monclick S.r.l., società fino a febbraio 2014 controllata da Esprinet S.p.A. ed a favore della quale valgono le garanzie prestate da Esprinet S.p.A. in fase di cessione delle quote societarie, ha presentato ricorso in Cassazione avverso alla sentenza di appello emessa dalla Commissione Tributaria Regionale che ha ribaltato il giudizio di primo grado in relazione ad imposte dirette dell'anno 2012 contestate per 0,1 milioni.
In data 23 luglio 2019 è stata avviata una verifica generale per l'anno 2016 ai fini delle imposte dirette, IRAP ed IVA relativa a Mosaico S.r.l., incorporata in Esprinet S.p.A. in data 1° novembre 2018, al termine del quale è stato emesso un processo verbale di contestazione.
In considerazione dei rilievi emersi e dell'assoluta esiguità degli importi, Mosaico S.r.l. si è avvalsa dell'istituto del ravvedimento operoso presentando le relative dichiarazioni integrative e versando contestualmente la modesta cifra di 10mila euro.
In seguito alla diffusione dei casi di trasmissione di Covid-19, per effetto dei vari provvedimenti emanati dagli organi di Governo che dispongono misure di contenimento nella circolazione delle persone e nello svolgimento delle attività anche giudiziarie, tutte le udienze sono state sospese e rinviate a data da destinarsi.
I principali fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo in esame sono sinteticamente descritti nel seguito:
L'emergenza sanitaria causata dalla diffusione del coronavirus, qualificata come pandemia dall'OMS-Organizzazione Mondiale della Sanità, ha provocato una crisi economica mondiale i cui effetti complessivi di medio-lungo periodo sono al momento di complessa valutazione.
A livello globale gli effetti del Covid-19 si sono manifestati inizialmente in Cina nello scorso mese di gennaio mentre l'Italia e l'Europa sono state raggiunte dalla pandemia tra la fine di febbraio e la prima metà di marzo. In Cina le attività produttive sono gradualmente ripartite mentre in Italia e in Europa si registra un forte rallentamento dovuto alle misure "draconiane" di limitazione dei movimenti delle persone e di blocco delle attività produttive disposte dai singoli governi nazionali al fine di contenere la diffusione dell'epidemia.
Tale evento, manifestatosi successivamente alla data di riferimento di bilancio, non comporta la rettifica dei valori di bilancio al 31 dicembre 2019 così come previsto dallo IAS 10.
Nel corso del periodo di "lockdown" il Gruppo Esprinet ha continuato ad operare grazie all'attivazione dei necessari presidi di "business continuity" ed al rispetto rigoroso dei protocolli sanitari atti a preservare la salute e la sicurezza di dipendenti e collaboratori, il che ha consentito di mitigare parzialmente gli effetti del Covid-19.
Anche la filiera cui il Gruppo appartiene, quella della produzione, distribuzione e commercializzazione di ICT in Italia e Spagna, non ha subito particolari interruzioni in conseguenza delle misure restrittive. La principale criticità ravvisata fino ad ora consiste nella carenza di fornitura di alcuni prodotti dovuta alla riduzione di capacità dei fornitori maggiormente dipendenti da stabilimenti produttivi insediati in aree, come Cina e Corea del Sud, che sono state fortemente impattate dalle misure restrittive adottate per il contenimento del coronavirus. Tale situazione è in via di graduale normalizzazione e per il corrente mese di aprile si assume che le fabbriche possano cominciare a lavorare a pieno regime.
Per il secondo e terzo trimestre, tuttavia, tenuto conto della rapida evoluzione del fenomeno e del persistere delle misure di blocco, ci si attende che la crisi sanitaria e sociale si trasformi in una crisi economica in grado di produrre rilevanti impatti sulle attività e sui risultati economicofinanziari del Gruppo.
Quello che si prefigura è infatti il materializzarsi di effetti, in parte già in corso, fortemente interconnessi – e scatenati dalle misure di blocco delle attività produttive e di restrizione dei movimenti individuali intra-nazionali ed internazionali - in grado di innescare un circolo perverso di (i) flessione nella domanda di beni di consumo e investimenti, (ii) interruzione delle catene logistiche, (iii) riduzione dei volumi di attività delle imprese, (iv) riduzione dei livelli occupazionali (v) riduzione del reddito disponibile, (vi) tensioni nella liquidità da parte delle imprese.
Allo stato attuale, sulla base del quadro informativo disponibile, la principale ipotesi di lavoro utilizzata al fine di stimare gli effetti del Covid-19 sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo consiste nell'adottare uno scenario "Base" ritenuto al momento come il più probabile in termini di tempi di ripartenza e prevedibili tempistiche di recupero dell'attività economica.
Tale scenario è ipotizzato simile sia per le attività basate in Italia che per quelle basate in Spagna e si concretizza nelle conseguenze di una forte recessione nel 2020, con una contrazione del PIL di dimensione molto significativa, ed una ripresa meno che compensativa nel 2021.
Nello scenario considerato non è prevista la trasmissione degli effetti sull'economia reale anche al sistema finanziario e alle banche in quanto si ritiene che la di maggiore solidità patrimoniale degli istituti sia tale da poterlo scongiurare.
L'impianto metodologico complessivo si fonda sulla individuazione degli andamenti futuri dei volumi di attività che scontino gli effetti negativi attesi dal Covid-19.
Tale scelta semplificatrice si fonda sulla mancanza di elementi informativi e di trend sufficienti per poter stimare anche le prevedibili dinamiche sul fronte delle marginalità di prodotto (in particolare derivanti dallo shortage in alcune tipologie di prodotto atteso per i mesi di aprile e maggio).
Si sono analizzate le previsioni formulate da differenti fonti accreditate per Italia e Spagna (Unicredit, Intesa Sanpaolo, La Caixa, EY, Studio Ambrosetti, Cerved, Ufficio Studi Confindustria et alt.), che conducono a stime di riduzione dei livelli di attività economica comunque nell'intorno del -10% nei casi più pessimistici.
Alla fine si sono privilegiati le fonti informative più recenti e si sono stimati i seguenti tassi di riduzione del PIL 2020: Italia -10,7%, Spagna -10,0%, Portogallo -10,0%.
I tassi di decremento utilizzati del PIL per Spagna e Portogallo sono superiori a quanto desumibile dagli studi consultati, i quali indicano un valore di -3,5% per entrambe le economie, ma sono stati allineati prudenzialmente ai dati italiani anche per coerenza rispetto allo scenario considerato.
Tali tassi riflettono mediamente uno scenario di evoluzione della crisi basato sulle seguenti ipotesi:
durata del lockdown in Italia, Spagna e Portogallo fino a metà maggio, con rilascio graduale da giugno e normalizzazione parziale nel terzo trimestre;
mancato raggiungimento dei livelli "treshold" di rottura che potrebbero pregiudicare la possibilità di una ripresa tempestiva dei livelli di attività pre-Covid inducendo effetti persistenti e strutturali;
Per il 2021 si stima un recupero parziale dei tassi di crescita ai seguenti tassi: Italia +6,6%, Spagna +6,0%, Portogallo +6,0%, pertanto con un recupero solo parziale dei volumi di attività rispetto al 2020.
I grafici seguenti sintetizzano le più recenti stime di PIL per Italia, Spagna e Portogallo:


| 2020 | 2021 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Growth forecasts (%) | 2019 | current | pre-shock | current | pre-shock |
| World economy | 2,9 | -0,4 | 3,2 | 5,6 | 3,4 |
| Advanced economies | 1,7 | -2,0 | 1,5 | 3,5 | 1,6 |
| ાર | 2,3 | -1,7 | 1,8 | 3,4 | 1,8 |
| Euro area | 1,2 | -3,1 | 1,1 | 4,4 | 1,3 |
| Germany | 0,6 | -3,1 | 0,7 | 4,1 | 1,5 |
| France | 1,2 | -2,7 | 1,4 | 4,5 | 1,5 |
| Italy | 0,2 | -4,6 | 0,5 | 5,0 | 0,7 |
| Spain | 2,0 | -3,6 | 1,5 | 5,7 | 1,5 |
| Portugal | 2,2 | -3,4 | 1,7 | 5,9 | 1,6 |
| Emerging & developing economies | 3,8 | 0,5 | 4,4 | 6,6 | 4,5 |
| China | 6,1 | 2,5 | 5,5 | 11,0 | 5,7 |
Per mancanza di dati affidabili non è stato possibile utilizzare alcuno strumento di transizione dall'andamento generale atteso per l'economia alle dinamiche attese per il settore ICT. In effetti, sebbene sia possibile inferire per il settore ICT una progressiva "anelasticizzazione" della domanda in relazione al ruolo sempre più "mission critical" dell'informatica nelle aziende, dei processi di progressiva digitalizzazione delle famiglie e di alcuni fattori congiunturali trainanti della domanda (PC e stampanti per smartworking, software per la sicurezza dai dati, servizi Cloud, piattaforme di collaboration), tali driver sono stati considerati come "upside" di scenario.
Per gli anni dal 2022 in avanti sono state mantenute le previsioni di trend per categoria merceologica extra-Covid-19 i.e. senza tenere conto di particolari impatti residui ed anzi ipotizzando di riprendere la traiettoria di crescita prevista dai Piani previsionali.
Gli impatti sul fronte dell'offerta sono da attribuire sostanzialmente a shock nella catena di approvvigionamento sia per quanto riguarda le forniture, in particolare quelle dal Far-East, sia relativamente alle catene logistiche domestiche in Italia e Spagna.
I fornitori di ICT dipendono in larga parte dalla Cina per le loro produzioni. Essendo quest'ultima come noto il primo paese a riprendersi dall'emergenza sanitaria, si è stimato– anche sulla base delle informazioni provenienti direttamente dai vendor - che le conseguenze sul lato dell'offerta siano scontate conseguenze nelle previsioni di decremento del PIL.
A completamento del programma di acquisto di azioni proprie deliberato dell'Assemblea dei Soci di Esprinet S.p.A. del 8 maggio 2019, la Società tra il 1° gennaio 2020 ed il 24 febbraio 2020 ha complessivamente acquistato n. 325.209 azioni ordinarie Esprinet S.p.A. (corrispondenti all' 0,62% del capitale sociale), ad un prezzo medio unitario pari a 5,09 euro per azione al netto delle commissioni.
Per effetto di tali acquisti alla data della presente relazione Esprinet S.p.A. detiene complessivamente n. 2.620.217 azioni proprie, pari al 5% del capitale sociale.
L'evoluzione dei contenziosi legali e fiscali avvenuta dopo la chiusura del periodo in esame è stata esposta all'interno dei Fatti di rilievo del periodo, in corrispondenza del singolo evento cui attiene, ai fini di una più efficace ed organica rappresentazione.
L'evoluzione prevedibile della gestione per l'esercizio 2020 è fortemente condizionata dagli effetti legati all'attuale emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del coronavirus a livello globale e nei paesi in cui il Gruppo è presente, come spiegato nei paragrafi "Fatti di rilievo successivi" e "Continuità aziendale".
Tali effetti saranno funzione di durata, intensità ed efficacia del contenimento e, per converso, della portata della prevista recessione e della efficacia delle politiche anti-crisi promosse nei diversi paesi nonché in sede comunitaria.
Sebbene l'emergenza sanitaria non sia considerata un evento tale da pregiudicare la continuità operativa del Gruppo Esprinet, tenuto conto anche del fatto che nel periodo di "lockdown" il Gruppo ha continuato ad operare data la peculiare natura dell'attività svolta, e del fatto che la filiera dell'ICT non ha subito delle drastiche interruzioni, nondimeno nei prossimi mesi dovrà essere affrontata una crisi dai risvolti in parte imprevedibili anche perché si è in presenza di un evento totalmente nuovo e mai sperimentato in passato.
Quello che ragionevolmente si può prevedere, tenuto conto anche della rapida evoluzione del fenomeno e del persistere delle misure di blocco, che la crisi sanitaria e sociale si trasformi in una crisi economica di tale ampiezza da produrre effetti potenzialmente sfavorevoli sui risultati economicofinanziari del Gruppo.
Si ritiene, infatti, che lo shock congiunto di offerta e di domanda possa determinare nei mercati di riferimento del Gruppo, un calo di fatturato innescato dall'interazione negativa della flessione nella domanda di beni di consumo e investimenti, della "disruption" nelle catene logistiche, della riduzione dei volumi di attività delle imprese, della riduzione dei livelli occupazionali e del reddito disponibile e, infine, delle tensioni nella liquidità da parte delle imprese dovute anche al deterioramento del merito di credito della clientela.
La consistenza di tali effetti sull'economia è funzione, inoltre, in primo luogo dei tempi di contenimento del contagio e del connesso allentamento delle misure di distanziamento sociale e di blocco delle attività d'impresa, in secondo luogo dell'efficacia delle misure di sostegno ad imprese e famiglie adottate dai governi nazionali e dagli enti sovranazionali (UE, BCE, BEI) che pure sono suscettibili di impattare negativamente sui livelli di debito pubblico già elevati di molti paesi (tra cui l'Italia e, in minor misura, la Spagna).
Per l'anno in corso si prevede che l'emergenza sanitaria possa determinare un crollo dei tassi di crescita delle economie sia in Italia che in Spagna e che tale andamento si traduca in una riduzione dei volumi di attività del Gruppo.
In questo ambito sono state attivate e pianificate una serie di azioni mirate a contenere l'impatto del Covid-19:
In una situazione caratterizzata da forti incertezze sugli effetti negativi della pandemia e su tempi e modi di risoluzione della crisi, è davvero arduo fornire delle previsioni attendibili sugli andamenti futuri del Gruppo.
Tuttavia, sulla base delle simulazioni condotte e senza tenere conto degli esiti delle azioni di razionalizzazione dei costi tese in particolare a ridurre l'effetto della leva operativa, si può prevedere una contrazione della redditività operativa rispetto a quella ipotizzabile prima dello scoppio della pandemia, per effetto di aspettative di crescita dei ricavi dei prossimi due trimestri inferiori rispetto al trend annuo riassumibili in una riduzione dell'EBIT consolidato in un range che potrebbe spingersi fino anche al -40% rispetto al budget interno.
Per quanto riguarda gli effetti sulla situazione patrimoniale e finanziaria si ritiene invece che, al momento, non esistano elementi informativi sufficienti, in particolare in ordine al possibile deterioramento del grado di solvibilità della clientela, che possano consentire una stima attendibile.
Le risorse umane sono considerate un valore primario per il conseguimento degli obiettivi del Gruppo. Il modello di gestione e sviluppo delle persone nel Gruppo Esprinet si pone principalmente l'obiettivo di motivare e valorizzare tutti i dipendenti accrescendo le loro capacità, coerentemente con la strategia di sviluppo del business.
Pur in un contesto di costante attenzione alla razionalizzazione dei costi, per raggiungere tali obiettivi gli strumenti utilizzati risultano essere, in prevalenza:
Rispetto al 31 dicembre 2018 il numero dei dipendenti di Esprinet S.p.A. alla fine dell'esercizio 2019 risulta incrementato di n. 12 unità (da n. 742 a n. 754), per effetto della chiusura delle ricerche che risultavano aperte al 31/12/2018 e chiuse ad inizio 2019 e per investimento in nuove aree di business con apertura di nuovi brand nel corso dell'anno.
Il numero medio di occupati per Esprinet S.p.A. al 31/12/2019 è aumentato di 37 unità rispetto all'esercizio precedente, arrivando a n. 748 da n. 711. Tale incremento deriva da un lato dal fatto che nel 2018 le società Edslan e Mosaico sono state fuse per incorporazione in Esprinet Spa e dall'altro dall'incremento del numero di dipendenti sopra descritto.
Non risultano invece variazioni significative nel numero di dipendenti per Celly (Celly S.p.A. e Celly Pacific Limited).
Nel Sottogruppo Italia inoltre, a decorrere dal 20/03/2019, è entrata a far parte anche la società 4Side S.r.l. che al 31/12/2019 contava 13 dipendenti.
Relativamente al gruppo Esprinet Iberica, si rileva un incremento dell'organico rispetto all'anno precedente pari a 27 unità, dovuto all'incremento di 10 dipendenti nella società Esprinet Iberica S.L.U. - al netto del passaggio a quest'ultima di 19 dipendenti dalla società V-Valley Iberian S.L.U. all'incremento di 13 unità in Vinzeo Technologies S.A.U. e di 4 in Esprinet Portugal Lda.
L'incremento dell'organico si deve in parte alla sostituzione di personale dimesso alla fine dell'anno 2018 che si è completata all'inizio del 2019 ed in parte alla crescita del numero dei dipendenti dell'area Front Office e Logistica. Per ció che riguarda il Front Office gli incrementi piú accentuati si registrano:
Per l'area Logistica si è registrato un incremento di 7 unità rispetto al 31 dicembre 2018, dovuto prevalentemente alla gestione dei maggiori volumi di attività, tipici dell'ultimo trimestre dell'anno, ed alla sostituzione di personale temporalmente assente.
Il numero medio di occupati per il totale delle società della Penisola Iberica al 31/12/2019 incrementa di 32 unità rispetto al 31/12/2018, in linea con quanto avvenuto per l'organico puntuale al 31 di dicembre e per effetto dell'incremento del numero di risorse impiegate.
L'andamento del personale del Gruppo nell'esercizio in commento è così di seguito rappresentabile:
| Dirigenti | Impiegati e quadri | Operai | Totale | Media (1) | |
|---|---|---|---|---|---|
| 31/12/2019 | |||||
| Esprinet S.p.A. | 1 8 |
736 | - | 754 | 748 |
| V-Valley S.r.l. | - | - | - | - | - |
| Celly (2) | - | 51 | - | 51 | 50 |
| Nilox Deutschland Gmbh | - | 1 | - | 1 | 1 |
| 4 Side S.r.l. | 4 | 9 | 13 | 7 | |
| Sottogruppo Italia | 22 | 797 | - | 819 | 806 |
| Esprinet Iberica S.L.U. | - | 254 | 8 7 |
341 | 327 |
| Esprinet Portugal L.d.A. | - | 1 2 |
- | 12 | 10 |
| Vinzeo Technologies S.A.U. | - | 145 | - | 145 | 138 |
| Tape S.L.U. (4) | - | - | - | - | - |
| V-Valley Iberian S.L.U. | - | - | - | - | 10 |
| Sottogruppo Iberica | - | 411 | 8 7 |
498 | 485 |
| Gruppo Esprinet | 22 | 1.208 | 8 7 |
1.317 | 1.291 |
| V-Valley S.r.l. | - | - | - | - | - |
|---|---|---|---|---|---|
| Celly (2) | 1 | 48 | - | 49 | 50 |
| Nilox Deutschland Gmbh | - | 1 | - | 1 | 1 |
| Edslan S.r.l. (3) | - | - | - | - | 26 |
| Mosaico S.r.l. (3) | - | - | - | - | 15 |
| Sottogruppo Italia | 22 | 769 | 1 | 792 | 803 |
| Esprinet Iberica S.L.U. | - | 227 | 8 5 |
312 | 294 |
| Esprinet Portugal L.d.A. | - | 8 | - | 8 | 8 |
| Vinzeo Technologies S.A.U. | - | 132 | - | 132 | 134 |
| Tape S.L.U. (4) | - | - | - | - | 1 |
| V-Valley Iberian S.L.U. | - | 1 9 |
- | 19 | 16 |
| Sottogruppo Iberica | - | 386 | 8 5 |
471 | 453 |
| Gruppo Esprinet | 22 | 1.155 | 8 6 |
1.263 | 1.256 |
31/12/2018
(1) Pari alla media tra saldo al 31/12/2018 e saldo al 31/12/2019.
(2) Si intende sottogruppo, formato da Celly S.p.A., e Celly Pacific Limited.
(3) società fuse in Esprinet S.p.A. al 31/12/2018
(4) società fusa in V-Valley Iberian S.L.U. al 31/12/2018.
La tabella seguente evidenzia un maggior numero di ingressi del Sottogruppo Italia, che derivano principalmente dall'acquisizione della società 4Side (14 dipendenti al momento dell'acquisizione) e dalla chiusura delle ricerche che risultavano aperte a fine 2018 come indicato precedentemente.
Per ciò che riguarda le società della Penisola Iberica si evidenzia uno squilibrio a favore degli incrementi di personale dipendente rispetto ai decrementi - per i motivi già indicati nel commento della tabella precedente – con una incidenza proporzionale dell'organico più elevata per Esprinet Portugal, seguita da Vinzeo Technologies e da Esprinet Iberica.
| Personale al 31/12/2018 |
Incrementi | Decrementi | Personale al 31/12/2019 |
||
|---|---|---|---|---|---|
| Esprinet S.p.A. | 742 | 95 | 83 | 754 | |
| Celly(1) | 49 | 14 | 12 | 51 | |
| Nilox Deutschland GmbH | 1 | - | - | 1 | |
| 4Side S.r.l.(2) | - | 15 | 2 | 13 | |
| V-Valley S.r.l. | - | - | |||
| Sottogruppo Italia | 792 | 124 | 97 | 819 | |
| Esprinet Iberica S.L.U. | 312 | 80 | 51 | 341 | |
| Vinzeo Technologies S.A.U. | 132 | 55 | 42 | 145 | |
| V-Valley Iberian S.L.U. (3) | 19 | 0 | 19 | - | |
| Esprinet Portugal Lda | 8 | 5 | 1 | 12 | |
| Sottogruppo Spagna | 471 | 140 | 113 | 498 | |
| Totale Gruppo | 1.263 | 264 | 210 | 1.317 |
(1) Si intende sottogruppo, formato da Celly S.p.A., Celly Nordic OY e Celly Pacific Limited.
(1) Di cui 14 incrementi legati all'acquisizione della società 4Side S.r.l.
(3) Il personale della societá è confluito nella societá Esprinet Iberica S.L.U. nel corso del 2019.
Relativamente alla suddivisione per genere, la tabella seguente evidenzia una costanza nella prevalenza dell'occupazione femminile all'interno del Gruppo: 54,7% al 31 dicembre 2019. In linea con l'anno precedente, per il Sottogruppo Italia, rimane una percentuale di occupazione femminile pressoché invariata, pari a circa il 51,4% (n. 421 unità su n. 819 unità).
Per ciò che riguarda la Penisola Iberica (Spagna e Portogallo), l'occupazione femminile continua a risultare significativamente prevalente (n. 300 unità su n. 498 unità complessive, pari al 60,2%), rimanendo sostanzialmente stabile rispetto al dato registrato al 31/12/2018 (60%).
Alla fine dell'anno la percentuale dei laureati sul totale Gruppo è pari al 36,6%; la percentuale dei diplomati è invece pari al 53,4%.
| 31/12/2019 | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Penisola Iberica (Spagna e Portogallo) | ||||||||||
| Esprinet S.p.A. |
V-Valley S.r.l. |
Celly (1) | Nilox Gmbh |
4Side S.r.l. | Esprinet Iberica S.L.U. |
Esprinet Portugal L.d.A. |
Vinzeo Technologies S.A.U. |
V-Valley Iberian S.L.U. |
Gruppo | % | |
| Uomini | 361 | - | 26 | 1 1 0 |
131 | 6 | 6 1 |
- | 596 | 45,3% | |
| Donne | 393 | - | 25 | - 3 |
210 | 6 | 8 4 |
- | 721 | 54,7% | |
| Totale | 754 | - | 51 | 1 13 |
341 | 12 | 145 | - | 1.317 | 100% | |
| Laurea | 247 | - | 31 | 1 4 |
123 | 8 | 6 8 |
482 | 36,6% | ||
| Scuola Second. Sup. | 462 | - | 1 9 |
9 | 168 | 3 | 42 | 703 | 53,4% | ||
| Scuola Second. Inf. | 45 | - | 1 | 50 | 1 | 35 | 132 | 10,0% | |||
| Totale | 754 | - | 51 | 1 13 |
341 | 12 | 145 | - | 1.317 | 100% |
(1) Si intende sottogruppo, formato da Celly S.p.A., Celly Nordic OY. e Celly Pacific Limited.
Nel corso del 2019 il Gruppo (Esprinet S.p.A., Celly S.p.A., Esprinet Iberica S.L.U, Vinzeo Technologies S.A., V-Valley Iberian S.L.U. ed Esprinet Portugal L.d.A.) ha erogato 21909 ore di formazione, in aumento rispetto alle ore erogate l'anno precedente (19.423). Esclusi amministratori e personale in stage il Gruppo Esprinet ha erogato 21.387 ore di formazione.
Per quanto riguarda il Gruppo Italia, in Esprinet S.p.A., Celly S.p.A. e 4Side S.r.l. sono state erogate complessivamente 14.886 ore di formazione, con un importante incremento rispetto allo scorso anno (13.807,5 ore). Di queste, 2608,5 ore riguardano i corsi relativi alla privacy, salute e sicurezza dei lavoratori e al D. Lgs. 231.
Anche nel corso del 2019 è stata riservata un'importante attenzione alla formazione linguistica - in particolare per la lingua inglese e spagnola. Nel 2019 sono state erogate in totale 2.243,5 ore. In particolare, per la lingua inglese sono state erogate circa 1500 ore d'aula in piccolo gruppo durante le quali sono stati coinvolti 61 partecipanti. Accanto alle sessioni formative con cadenza settimanale, sono stati mantenuti workshop di business english.
Anche la formazione interna ha mantenuto la sua struttura, secondo catalogo, con ulteriori revisioni per una risposta efficace ai bisogni formativi rilevati.
In particolare, la formazione dedicata ai neoassunti, rivolta ai colleghi in azienda da meno di 12 mesi, è stata incentrata sulle prime nozioni organizzative e sui tool aziendali e ha visto impegnati i colleghi in aula per un totale di 1.824 ore, dato in leggero decremento (2097) per sospensione di alcuni corsi di formazione a causa della revisione delle procedure oggetto della sessione. Le presenze in aula sono state 585 con più di 30 docenti interni
La formazione pensata per i profili in azienda da più di 12 mesi ha interessato 1197 persone, coinvolgendo una più ampia popolazione aziendale rispetto al 2018 (826 persone), per un totale di 8.034,5 ore, trend in crescita (nel 2018 sono state erogate 6.686 ore).
Accanto ai corsi classicamente proposti per lo sviluppo di soft skills o di competenze tecniche, da Gennaio 2019 è stata erogata una formazione sulla comunicazione nell'era del digital e sull'utilizzo dei social network per fini professionali. Il corso ha coinvolto una popolazione di 136 persone per un totale di più di 1000 ore d'aula.
Elemento formativo importante, a cui sono state dedicate più di 200 ore d'aula, è stato anche per il 2019 il corso dedicato al progetto Smart Working – ormai parte della cultura aziendale ed in continua evoluzione - principalmente rivolto ai colleghi da poco entrati in azienda.
Per ciò che riguarda la penisola Iberica, nell'anno 2019 sono state erogate un totale di 7.022,5 ore di formazione, con un importante incremento (1407,5 ore) rispetto allo scorso anno.
Esprinet Iberica e Vinzeo contribuiscono in gran parte al totale ore di formazione erogate con, rispettivamente 4.906 ore e 1.927 ore, attraverso la predisposizione di un piano annuale di formazione diviso in varie aree di competenza.
Del totale complessivo, 590 ore sono state dedicate alla formazione obbligatoria per la prevenzione dei rischi sul lavoro e continuiamo ad investire sulla formazione linguistica (in particolare di lingua inglese e italiana), con 2.565 ore dedicate nel 2019, che hanno interessato 66 dipendenti.
Esprinet Iberica ha continuato ad investire su piani formativi dedicati alla sicurezza ed al miglioramento della salute dei propri lavoratori così come alla prevenzione dello stress, dedicando 1.350 ore di formazione a corsi di correzione posturale attraverso il metodo Pilates, Mindfulness, uso del defibrillatore e conduzione sicura dei muletti elevatori per il personale del magazzino.
Grazie anche a queste iniziative, Esprinet Iberica è entrata a far parte della Red Aragonesa de Empresa Saludables, istituita dalla Comunitá Autonoma di Aragon per riconoscere il titolo di Organizzazione Salutare alle 24 aziende aragonesi che si sono distinte come per gli sforzi che hanno realizzato nel migliorare la salute ed il benestare dei propri collaboratori.
Il resto delle attivitá formative ha riguardato la formazione relativa al pacchetto office, in particolare Excel, ma anche altri software e strumenti aziendali, con un investimento di 1.251 ore di formazione, lo sviluppo e perfezionamento soft skills, nonché la formazione specialistica relativa all'attività professionale svolta in azienda.
Come negli anni precedenti, una significativa parte della formazione impartita é stata realizzata attraverso l'utilizzo di formazione finanziata, c.d. Fundae.
In Italia, nel 2019, l'attività di recruiting si è confermata intensa, con 137 ricerche per tutte le strutture delle Società italiane del Gruppo, gestite durante tutto l'anno 2019. Alcune di queste risultano ancora in corso nell'anno 2020 ed altre si sono concluse con assunzione nel 2020. Per le direzioni commerciali, è continuato il trend di inserimento di profili principalmente specialistici e con maggiore seniority, rispetto alle figure più junior.
Durante il 2019 sono inoltre continuate le attività di Employer Branding e di consolidamento delle relazioni con gli Atenei del territorio: con l'Università Bocconi, Università Cattolica e la 24ore Business School. In questi incontri i rappresentanti di strutture quali Marketing, Channel Marketing e CSR, hanno condiviso con gli studenti best practice adottate in azienda.
Anche nel 2019 il gruppo Esprinet ha investito più di 1000 ore nel progetto "Alternanza scuolalavoro"; ha dato infatti l'opportunità a 14 ragazzi, frequentanti le classi terze e quarte delle scuole superiori del territorio, di svolgere il proprio tirocinio in Esprinet, mentre 2 ragazzi hanno svolto l'esperienza in Celly. Gli studenti hanno avuto modo di confrontarsi con il mondo Esprinet e Celly e operare con i dipendenti della Società per un periodo di due settimane.
Per sostenere lo sviluppo dell'economia locale, inoltre, Esprinet ha partecipato allo Stage di reciprocità tra scuole e imprese, promosso dalla Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi e realizzato da Formaper, con l'obiettivo di migliorare le competenze dei giovani che si preparano al loro futuro professionale.
Nel corso del 2019 è continuata la collaborazione con le società di ricerca e selezione specialistiche, per la ricerca di profili senior e con competenze specifiche.
Nell'ambito dei piani di sviluppo professionali, continua l'investimento su profili interni, con la crescita verticale e orizzontale di alcuni dipendenti che nel corso del 2019 hanno cambiato ruolo assumendo maggiori responsabilità.
Il Job Posting rimane un valido sistema che favorisce la mobilità interna e agevola la crescita lavorativa ed interfunzionale. Si è inoltre confermato un valido canale di ricerca il "Link up!" sistema interno di referral che prevede un riconoscimento economico in caso di inserimento del profilo segnalato.
Per ciò che riguarda la Penisola Iberica, l'attività di recruitment del 2019 ha continuato ad essere molto intensa, non solo per un incremento del turnover del personale, ma anche per l'incremento dello stesso e la necessità di inserire nuovi profili, principalmente professionisti con pregressa esperienza lavorativa e competenze specifiche per le aree di business ad alta specializzazione, che si è affiancato allo sforzo di reclutamento di profili per la sostituzione di lavoratori temporaneamente assenti, piuttosto che per la copertura di picchi di lavoro nell'area logistica della società.
Nel corso del 2019, sono state gestite 111 ricerche di personale dipendente, alcune di queste concluse con assunzione nel 2020.
Durante il 2019 sono inoltre continuate le attività di consolidamento delle relazioni con Universitá, Scuole di Business per il reperimento di profili junior da inserire in stage o con contratti di formazione, accogliendo presso le varie sedi aziendali 22 persone in stage.
Anche nel 2019 Esprinet Iberica ha investito in progetti di "Alternanza scuola-lavoro" con alcuni studenti provenienti dall'Italia, che hanno potuto svolgere un tirocinio in azienda di 2 settimane.
Nel 2019 Esprinet Iberica ha partecipato al progetto Coach con la Camera di Commercio di Zaragoza e la Fundación EXIT dedicato a prevenire l'abbandono scolastico precoce dei giovani in situazioni di vulnerabilità sociale e dargli la possibilitá di conoscere le opportunitá professionali a cui possono accedere continuando gli studi. All'edizione 2019 hanno preso parte 29 giovani i 16 e 29 anni e 33 coach di 13 aziende di Saragozza. Il progetto è durato 2 mesi, durante i quali 2 dipendenti di Esprinet Iberica hanno svolto il ruolo di coach e mentore di un partecipante per orientarlo e motivarlo a continuare il suo percorso di studio.
Come negli scorsi anni, tutte le societá spagnole del gruppo hanno continuato a collaborare con Istituti di Formazione Professionale spagnola affinché gli studenti potessero realizzare i tirocini obbligatori previsti dal proprio piano di studi, inserendo 29 studenti presso differenti sedi e strutture aziendali.
Nel corso del 2019 è continuata la collaborazione con alcune società di ricerca e selezione specialistiche, per la ricerca di profili senior e con competenze specifiche e con le societá di somministrazione per profili piú junior e per gestire le ricerche del personale di magazzino.
Il 2019 è stato un anno importante per il Gruppo Italia, per l'attenzione rivolta al tema della customer satisfaction. Il punto di partenza è stato l'avvio del progetto TIBesprinet – Together is better, quale nuovo approccio per il miglioramento della customer experience. La prima iniziativa legata al progetto è stata l'apertura di una campagna d'ascolto, sia verso i dipendenti che verso i clienti.
Al termine della Survey interna sono state implementate diverse azioni, volte al miglioramento di alcuni aspetti emersi:
Per ciò che riguarda l'ambito delle operazioni straordinarie, in data 19 marzo 2019 Esprinet, attraverso il comunicato stampa (emanato ai sensi del Regolamento Consob n. 11971/99), ha dichiarato di aver acquisito il 51% delle quote di 4Side Srl (società formata dal management storico della filiale italiana di Activision Blizzard: Paolo Chisari - General Manager, Maurizio Pedroni - Sales Director, Piero Terragni - Operation Director e Stefano Mattioli - Finance Director) con sede a Legnano.
Per quanto riguarda la struttura interna di Esprinet Italia, sono state due le riorganizzazioni delle divisioni commerciali della Country Italia nell'ottica di ottimizzazione dei processi commerciali:
per permettere ai fornitori di raggiungere nuovi clienti o vendere nuovi prodotti; la vendita specialistica potrà sviluppare un livello di servizio superiore per il clienti (in termini di supporto alla vendita, alla prevendita, alla generazione della domanda).
Completa l'organizzazione la terza direzione, ovvero quella della prevendita tecnica e della formazione ai clienti.
Anche per ciò che riguarda il sottogruppo iberico, l'anno 2019 è stato importante per l'attenzione rivolta al tema della customer satisfaction. Seguendo la linea già marcata dalla capogruppo in Italia, nel corso dell'estate è stato avviato il progetto TIBesprinet – Together is better, quale nuovo approccio per il miglioramento della customer experience. La prima iniziativa legata al progetto è stata l'apertura di una campagna d'ascolto, sia verso i clienti che verso i dipendenti.
In relazione ai suggerimenti già pervenuti alla società da parte dei dipendenti in maniera diretta e attraverso le rappresentanze sindacali aziendali, sono state implementate diverse azioni, volte al miglioramento di alcuni aspetti:
Per ciò che riguarda la penisola Iberica, nel corso del 2019 sono stati effettuati anche alcuni cambiamenti organizzativi con l'obiettivo di adeguare la struttura aziendale alle esigenze del business, tra i piú significativi:
Nel 2019 il processo di performance management ha continuato ad essere per il Gruppo un importante momento di riflessione e condivisione, in cui ciascun manager è stato chiamato a valutare le performance del proprio team per l'anno 2018 e ad individuare i fabbisogni formativi specifici su cui lavorare con il dipartimento HR per la definizione di corsi e piani di azione sulla base di quanto emerso.
Gli incontri di calibration, momento di condivisione con la direzione HR, sono stati pianificati nel primo semestre del 2019 e sono stati più di 30; il progetto ha coinvolto 615 dipendenti di Esprinet S.p.A. e Celly S.p.A.
In Italia, cosí come per la Penisola Iberica, per i dipendenti delle strutture commerciali e i profili manageriali, come di consueto, è stato avviato un processo di incentivazione variabile, sia su obiettivi individuali che aziendali, che verrà consuntivato a marzo del 2020, a seguito dell'approvazione definitiva dei risultati del 2019.
Quest'anno, a differenza dei precedenti, l'intero piano è stato gestito per l'Italia su piattaforma web, in linea con la progressiva digitalizzazione dei principali processi HR.
In termini di compensation, nel 2019 il sistema di incentivazione variabile del personale per il gruppo Esprinet si è basato sulla valutazione della performance misurata attraverso il raggiungimento di obiettivi sia individuali, sia aziendali.
Nello specifico, l'obiettivo aziendale è stato legato ad un miglioramento della Customer Satisfaction.
E' stata, inoltre, attuata una politica retributiva del Gruppo Esprinet con interventi sia sulla retribuzione fissa che su quella variabile. Tale piano ha coinvolto circa il 36% della popolazione aziendale in Esprinet S.p.A. e Celly S.p.A ed il 13% ca. nel gruppo Esprinet Iberica (percentuali calcolate sul numero medio dipendenti dell'anno).
Per gli amministratori, i dirigenti con responsabilità strategica ed altri Key Manager del Gruppo (Italia e Spagna) è in corso il piano di incentivazione per il triennio 2018 – 2020.
Per Esprinet S.p.A, nell'ambito del progetto FOR-TE, sono state stipulate due convenzioni ex art. 14 con le quali il datore di lavoro privato, per adempiere all'obbligo di cui alla legge 68/99, può affidare una commessa di lavoro a cooperative sociali di tipo b, cioè a cooperative che svolgono attività produttive e di servizio dedicate all'integrazione lavorativa delle persone svantaggiate, tra cui sono compresi anche i disabili.
Tali convenzioni stipulate con le Province di Milano e di Monza e Brianza prevedono l'inserimento rispettivamente di 1 e 9 disabili, presso l'Esprivillage di Cesano Boscone.
L'inserimento effettuato sulla Provincia di Milano, in esubero rispetto all'obbligo di legge, è andato a compensare la scopertura risultante sulla Provincia di Ravenna, mentre i 9 inserimenti effettuati in convenzione sulla Provincia di Monza e della Brianza hanno ridotto, a decorrere da maggio 2019, l'importo dell'esonero parziale, passando da 20 ad 11 unità.
Per Celly S.p.A. e 4Side S.r.l. non risultano invece scoperture.
Per ciò che concerne le società Esprinet Iberica e Vinzeo Technologies, che sono le uniche interessate dalla normativa relativa al collocamento obbligatorio di personale diversamente abile, si segnala per il 2019 l'ottemperanza in relazione agli obiettivi occupazionali previsti dalla normativa e che continua, per ciò che riguarda solo Esprinet Iberica, il ricorso ad istituti alternativi previsti per il caso di mancato inserimento di personale disabile, attivando contratti di collaborazione con due entità dedicate all'inserimento lavorativo di persone diversamente abili, Stylepack S.L. e Ilunion.
A queste società è stata affidata la gestione di determinate attività dell'area Supply Chain, che sviluppano attraverso il contributo prevalente di lavoratori diversamente abili.
É in corso di valutazione l'estensione a Vinzeo Technologies del ricorso a questo istituto alternativo.
Il rispetto dell'ambiente e la tutela della salute e sicurezza sul lavoro sono da sempre alla base del modo di operare del Gruppo Esprinet. E' un preciso intendimento del Gruppo mantenere, consolidare e migliorare ulteriormente la posizione di leadership conquistata nel proprio settore continuando a proporre innovazione nei processi e nel servizio ai propri clienti e prestando nel contempo una costante attenzione alla sicurezza, alla salute dei lavoratori e all'ambiente circostante, nel pieno rispetto delle leggi vigenti.
Al fine di raggiungere tali obiettivi, il Gruppo ha stabilito, documentato, implementato e mantiene attivo, un Sistema di Gestione Integrato Qualità, Ambiente, Salute e Sicurezza sul Lavoro.
Esprinet S.p.A. e le controllate Esprinet Iberica S.L.U. e Vinzeo S.A.U. sono certificate Qualità (ISO 9001), Ambiente (ISO 14001) e Sicurezza sul lavoro (OHSAS 18001), mentre Celly S.p.A. è certificata per la sola Qualità.
Tutte le società sono certificate da parte di BSI, ente di Certificazione di standing internazionale ed hanno ottenuto il rinnovo delle certificazioni in essere nel corso del 2019.
Di seguito vengono elencati e descritti gli strumenti considerati essenziali per:
Il Gruppo, consapevole del ruolo primario assunto dal personale, è fortemente impegnato nella promozione di un coinvolgimento attivo e responsabile e di crescita professionale dello stesso.
Si ritiene pertanto fondamentale la costante attività di informazione e formazione al fine di una sempre maggiore sensibilizzazione di tutto il personale sulle problematiche ambientali, di sicurezza e sull'importanza del contributo di ciascuno ai fini della prevenzione e miglioramento delle condizioni generali di sicurezza del lavoro e dell'efficienza ambientale dell'organizzazione.
Il Gruppo Esprinet definisce i criteri e le modalità per la continua identificazione dei principali aspetti ambientali, dei rischi di infortunio e dei pericoli e per la misurazione dei relativi impatti verificando periodicamente i risultati ottenuti rispetto agli obiettivi prefissati, che sono definiti, monitorati e aggiornati per il loro progressivo miglioramento.
La conformità a leggi e norme emanati per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori e per il rispetto dell'ambiente sono valori imprescindibili dell'azione strategica del Gruppo.
La corretta conduzione, la manutenzione e il controllo periodico di impianti e attrezzature nonché la verifica dell'eventuale utilizzo e smaltimento di sostanze o preparati chimici pericolosi e non, attuati anche grazie al supporto di fornitori terzi qualificati, accuratamente selezionati tenendo conto delle loro capacità tecnico/professionali e di fornire prodotti e servizi che eliminino o riducano sensibilmente i rischi per l'ambiente e la salute e la sicurezza, sono tra le modalità attraverso le quali il Gruppo attua le politiche di "salute sicurezza e ambiente".
Il Gruppo è inoltre impegnato nel minimizzare il consumo di risorse naturali (energia elettrica, gas, acqua) e la produzione di rifiuti, favorendo, ove possibile, il recupero degli stessi.
Il Gruppo riconosce l'importanza del processo di "comunicazione" per tutte le parti interessate (personale, fornitori, appaltatori e subappaltatori) quale elemento basilare per la corretta gestione delle responsabilità in ambito di salute sicurezza e ambiente.
Gli Audit interni e di terza parte sono un valido strumento, alla base della cultura aziendale, per lo svolgimento delle attività di sorveglianza e controllo delle prestazioni anche in materia di salute e sicurezza e ambiente.
Esprinet S.p.A. e Celly S.p.A. aderiscono al consorzio Remedia. Entrambe le società demandano al richiamato consorzio gli aspetti operativi della gestione dei prodotti a fine vita con riferimento alla normativa sullo smaltimento dei rifiuti elettrici ed elettronici e delle pile e batterie.
La consociata spagnola Esprinet Iberica ha aderito ai consorzi Ecotic, Ecopilas e Ecoembes, Vinzeo S.A.U. ai consorzi Ecoplias e Ecoasimelec, mentre Esprinet Portugal ha aderito ai consorzi Erp, Ecophilas e Ponto Verde.
Fino alla sua abolizione, avvenuta il 31 dicembre 2018, le società italiane erano iscritte al SISTRI (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) nato nel 2009 su iniziativa del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per permettere l'informatizzazione dell'intera filiera dei rifiuti speciali a livello nazionale.
Con riferimento al documento approvato il 14 gennaio 2009 dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (Cndcec), teso a supportare la prima applicazione del D. Lgs. 32/2007 in materia informativa attinente all'ambiente e al personale si precisa quanto segue.
Relativamente al personale, nel corso dell'anno non si sono rilevate morti sul lavoro, infortuni gravi o gravissimi né addebiti in ordine a malattie professionali da parte di dipendenti o ex dipendenti né cause di "mobbing" per le quali le società del Gruppo siano state dichiarate colpevoli in via definitiva. Relativamente all'ambiente, nel corso dell'anno non si sono rilevati danni causati all'ambiente, sanzioni o pene definitive inflitte all'impresa per reati o danni ambientali, né emissioni gas a effetto serra.
Relativamente al personale, la sezione "Risorse Umane" e i "Principi Generali" del presente capitolo forniscono un quadro completo delle politiche perseguite.
L'attività di "pura" distribuzione di prodotti IT (hardware, software e servizi) e di prodotti di elettronica di consumo, svolta presso i tre siti logistici principali di Cambiago e Cavenago, per l'Italia (ca. 80.000 mq), e di Saragozza e Madrid per la Spagna (ca. 49.000 mq), non configura particolari problematiche relative all'ambiente. Ciononostante il Gruppo monitora costantemente l'utilizzo di energia nelle diverse sedi e si è dotato di stringenti procedure per la gestione dello smaltimento di qualunque tipo di rifiuto.
La gestione dei rischi rappresenta uno strumento strategico per la creazione di valore. L'attività del Gruppo Esprinet e di Esprinet S.p.A. è infatti esposta ad alcuni fattori di rischio suscettibili di influenzare la propria situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Esprinet S.p.A. ed il Gruppo Esprinet identificano, valutano e gestiscono i rischi ispirandosi a modelli e tecniche riconosciuti a livello internazionale.
A partire dal 2009 il Gruppo ha adottato un modello di operativo ed organizzativo di gestione del rischio e monitoraggio di adeguatezza nel tempo (c.d. "ERM-Enterprise Risk Management") ispirato ispirato alla metodologia del Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (c.d. "CoSO"), che consente di individuare e gestire i rischi in modo omogeneo all'interno delle società del Gruppo, Esso di basa su un framework metodologico diretto a realizzare un sistema efficace di gestione dei rischi in grado di coinvolgere, ai diversi livelli, gli attori del sistema di controllo interno cui vengono attribuiti ruoli responsabilità diverse in merito alle attività di controllo.
Il sistema di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi aziendali è basato su un processo che prevede, con frequenza almeno annuale, lo svolgimento delle seguenti fasi:
Lo scopo finale del processo descritto consiste nell'individuazione degli eventi potenziali che possano influire sull'attività d'impresa e nel mantenimento del livello di rischio entro la soglia di accettabilità definita dall'organo amministrativo ai fini del conseguimento degli obiettivi aziendali.
Nel corso del 2019 è stato adeguatamente eseguito il piano di attività previsto, comprensivo di un piano di verifiche (c.d. "Piano di audit") ed un piano di rafforzamento dei presidi sui rischi considerati prioritari.
Si è proceduto alla elaborazione di nuove procedure o alla revisione di procedure esistenti ed alla introduzione di nuove modalità di gestione supportate da sviluppi del sistema informativo.
Al termine dell'anno la "risk exposure" non presentava variazioni di rilievo rispetto all'anno precedente.
Per quanto riguarda il 2020 le attività del Gruppo saranno indirizzate prevalentemente al monitoraggio dei livelli di presidio dei rischi esistenti poiché l'annuale revisione annuale dei principali rischi aziendali ha condotto alla sostanziale conferma della mappatura esistente. Alla luce dell'incremento di incidenza degli acquisti in valuta da parte del Gruppo verranno inoltre individuati ed implementati adeguati strumenti adeguati per la gestione del rischio di cambio di natura transattiva.
Inoltre, alla luce della crescente sensibilità e competenza maturata dal Gruppo su temi «ESG-Environmental, Social, Governance» e della accresciuta percezione di severità dei rischi di noncompliance ad essi connessi, sarà operato uno screening di maggior dettaglio dei rischi di natura «non finanziaria» al fine di verificare la completezza dell'attuale mappatura ed eventualmente rivederne le attuali modalità di gestione.
L'evoluzione prevedibile della gestione per l'esercizio 2020 potrebbe essere influenzata da rischi e incertezze dipendenti da molteplici fattori esogeni al di fuori della sfera di controllo del Gruppo.
In tale contesto si collocano l'attuale emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del coronavirus e qualificata come pandemia dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), e l'impatto della conseguente crisi economica mondiale con effetti complessivi che si preannunciano di enorme portata.
Dettagli più approfonditi in merito a tale emergenza ed alle diverse azioni attuate dal Gruppo in termini valutativi e di tutela della situazione patrimoniale, economica e finanziaria sono riportati nei paragrafi "Fatti di rilievo successivi" ed "Evoluzione prevedibile della gestione" cui si rimanda.
Oltre al peggioramento del quadro macroeconomico mondiale e al forte rischio di deterioramento del profilo creditizio di alcuni segmenti di clientela, la pandemia sta determinando rallentamenti nell'attività d'impresa collegati ai provvedimenti restrittivi sulla circolazione di beni e persone emanati da autorità nazionali ed estere.
Per far fronte a tale situazione il Gruppo ha attivato i piani di Business Continuity necessari per mantenere la continuità operativa attraverso l'estensione dello «smartworking» al 100% della popolazione aziendale non operante nei magazzini. Le misure di protezione e tutela della salute dei lavoratori indicate nel protocollo Imprese-Sindacati, con riferimento ai dipendenti operanti nella logistica centralizzata e nei cash&carry «Esprivillage», sono state prontamente ed adeguatamente implementate.
I principali standard di controllo definiti per la minimizzazione dei rischi biologici da contagio sono descritti nel seguito:
Il riassetto dell'organizzazione interna del lavoro mediante remotizzazione della maggior parte delle attività, e le ricadute anche di natura emotiva legate al nuovo stato, sono suscettibili di produrre cali di produttività al momento non quantificabili.
La definizione dei principali rischi aziendali si basa sulla seguente macro-classificazione:
Nel seguito si riporta una breve descrizione dei principali rischi, questi ultimi valutati in termini lordi ossia senza considerare le azioni di risposta messe in atto o pianificate dal Gruppo al fine di ricondurre la severità dei rispettivi rischi entro livelli di accettabilità.
La situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo è influenzata dai diversi fattori che compongono il quadro macro-economico dei mercati in cui esso opera.
Tra questi si annoverano, a titolo esemplificativo e non esaustivo, l'andamento del prodotto interno lordo, il livello di fiducia dei consumatori e delle imprese, il saggio di inflazione, l'andamento dei tassi di interesse, il costo delle materie prime e il tasso di disoccupazione.
Nel corso del 2019 il mercato italiano di distribuzione della tecnologia è cresciuto del +8% rispetto al 2018, mentre quello spagnolo del +6% ed il Gruppo Esprinet ha sovraperformato il mercato con una market share di oltre il 26% confermandosi leader nell'Europa meridionale (dati Context).
Tuttavia, non vi è certezza che l'andamento del mercato possa realmente seguire le aspettative degli analisti e laddove tali aspettative non si avverassero, la situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo potrebbe subire un impatto negativo.
Il successo delle attività del Gruppo Esprinet dipende in larga misura, in ragione del ruolo di intermediario assunto nella filiera dell'Information Technology, dalla sua capacità di indirizzare e saper interpretare e soddisfare i bisogni di clienti e fornitori.
Tale capacità si traduce in una "value proposition" che consenta di rilasciare quote di valore a monte e a valle e di differenziarsi rispetto alla concorrenza riuscendo, per tale via, ad ottenere condizioni di redditività adeguate e storicamente migliori rispetto a quelle dei concorrenti diretti ed indiretti.
Qualora il Gruppo Esprinet non fosse in grado di mantenere e rinnovare tale offerta di valore ovvero di sviluppare e offrire servizi innovativi e competitivi rispetto a quelli dei principali concorrenti, le quote di mercato del Gruppo potrebbero ridursi con un impatto significativamente negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Il Gruppo opera in settori esposti a un elevato grado di concorrenza, sia in Italia sia nella penisola Iberica, in ragione della natura di intermediazione commerciale dell'attività svolta.
Il Gruppo si trova pertanto a operare in contesti altamente competitivi ed a confrontarsi, nei vari mercati geografici, sia con operatori locali fortemente radicati sul territorio che con soggetti multinazionali dotati di dimensioni e risorse significativamente superiori rispetto a quelle del Gruppo. La concorrenza nel settore della distribuzione di IT ed elettronica di consumo, che rappresenta l'attività prevalente del Gruppo, si misura sul livello dei prezzi, sulla disponibilità, la qualità e la varietà dei prodotti e dei connessi servizi di logistica ed assistenza pre e post-vendita.
Il grado concorrenziale è acuito inoltre dal fatto che il Gruppo si caratterizza come intermediario tra i grandi fornitori mondiali di tecnologia ed i rivenditori di informatica/elettronica di consumo, tra i quali spiccano alcuni operatori dotati di elevato potere contrattuale come le insegne della Grande Distribuzione, spesso potenzialmente in grado di allacciare rapporti di fornitura diretti con i produttori.
Il Gruppo concorre inoltre, sia in Italia che in penisola Iberica, con gruppi multinazionali caratterizzati da standing finanziari molto elevati.
Qualora il Gruppo Esprinet non fosse in grado di fronteggiare efficacemente il contesto esterno di riferimento si potrebbe determinare un impatto negativo sulle prospettive e sull'attività del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici e sulla sua situazione finanziaria.
Il Gruppo inoltre risulta esposto anche alla concorrenza esercitata da modelli distributivi alternativi, attuali o potenziali, quali quelli imperniati sulla vendita diretta all'utilizzatore da parte dei produttori sebbene questi ultimi abbiano rivelato in passato tutti i loro limiti.
Qualora il fenomeno della "disintermediazione", che già il Gruppo subisce nei mercati in cui opera, dovesse subire un'accelerazione nei prossimi anni, peraltro non motivata da alcuna evidenza né empirica né di razionalità economica, il Gruppo Esprinet potrebbe subire contraccolpi negativi sulla propria situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
Il settore tecnologico si caratterizza tipicamente per un trend di prezzo tendenzialmente deflattivo legato al fenomeno di elevata obsolescenza dei prodotti e alla forte competitività del mercato, oltre che a fattori maggiormente congiunturali legati all'oscillazione del dollaro USA e della valuta cinese, rappresentanti le due principali valute di denominazione all'origine del contenuto di tecnologia dei prodotti informatici.
Il Gruppo è pertanto esposto al rischio di riduzioni dei prezzi unitari dei prodotti informatici ed elettronici nella misura in cui il margine commerciale lordo, rappresentato dalla differenza tra prezzi di vendita praticati ai rivenditori e costi di acquisto dai fornitori, subisce una riduzione in valore assoluto al ridursi dei prezzi praticati al consumatore finale. Ciò accade in quanto risulta problematica, in un settore altamente concorrenziale come quello distributivo, la traslazione sui clienti dei maggiori oneri legati ai ribassi dei prezzi.
Malgrado il rischio in oggetto trovi un ammortizzatore nella capacità del Gruppo di limitare il livello dei costi fissi e gli standard di produttività a vari livelli, così da ridurre costi di processo maggiormente agganciati a driver fisici (es. numero di transazioni, numero di prodotti movimentati in magazzino o spediti per corriere), e nonostante il valore percentuale del margine lordo di vendita risulti in una certa misura indipendente dalla riduzione dei prezzi unitari di prodotto, non è possibile fornire assicurazioni sulla capacità prospettica del Gruppo di fronteggiare in maniera economica i tassi di deflazione del settore tecnologico.
Come parte integrante della propria strategia di crescita il Gruppo è solito concludere periodicamente acquisizioni di attività (rami d'azienda e/o partecipazioni societarie) ad elevata compatibilità strategica con il proprio perimetro di business.
Le operazioni di acquisizione presentano in linea di principio il rischio che non si riescano ad attivare, in tutto o in parte, le sinergie attese ovvero che i costi dell'integrazione, espliciti e/o impliciti, possano risultare superiori rispetto ai benefici dell'acquisizione.
Le problematiche di integrazione risultano amplificate qualora le aziende target siano attive in paesi e mercati diversi da quelli di presenza storica del Gruppo e presentino per tale motivo delle specificità in termini di contesti di business, normativi e culturali.
Tali problematiche sono riconducibili, oltre che all'implementazione di adeguati meccanismi organizzativi di coordinamento tra le entità acquisite e il resto del Gruppo, alla necessità di allineamento agli standard e politiche principalmente in materia di procedure di controllo interno, reportistica, gestione delle informazioni e sicurezza dei dati.
Non è possibile, pertanto, fornire alcuna garanzia riguardo alla futura capacità del Gruppo di portare a termine con successo ulteriori acquisizioni, né di saper preservare i posizionamenti competitivi degli eventuali target acquisitivi né di poter replicare favorevolmente il proprio modello di business e sistema di offerta.
Il presente bilancio consolidato è stato redatto nella prospettiva della continuazione dell'attività aziendale in quanto sussiste la ragionevole aspettativa che il Gruppo Esprinet continuerà ad operare in futuro (quantomeno in un futuro prevedibile e comunque lungo un periodo di almeno 12 mesi).
L'emergenza sanitaria Covid-19, che pure costituisce un fatto di rilievo suscettibile di produrre significativi impatti sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo, non è ritenuto un evento comunque capace di pregiudicarne la continuità operativa.
Nel corso del periodo di "lockdown", caratterizzato dalla progressiva chiusura disposta dai decreti governativi che si sono succeduti sia in Italia che in Spagna, il Gruppo Esprinet ha continuato ad operare grazie all'attivazione dei necessari presidi di "business continuity" ed al rispetto rigoroso dei protocolli sanitari atti a preservare la salute e la sicurezza di dipendenti e collaboratori.
Anche la filiera cui il Gruppo appartiene, quella della produzione, distribuzione e commercializzazione di ICT in Italia e Spagna, non ha subito interruzioni in conseguenza delle disposizioni normative.
La principale criticità ravvisata fino ad ora consiste nella carenza di fornitura di alcuni prodotti dovuta alla riduzione di capacità dei fornitori maggiormente dipendenti da stabilimenti produttivi insediati in aree, come Cina e Corea del Sud, che sono state fortemente impattate dalle misure restrittive adottate per il contenimento del coronavirus. Tale situazione è in via di graduale normalizzazione e per il corrente mese di aprile si assume che le fabbriche possano cominciare a lavorare a pieno regime.
Gli altri principali fattori che si sono considerati sono i seguenti:
Sulla base dei fattori descritti si ritiene che allo stato attuale, non vi siano elementi di incertezza sulla prospettiva della continuità aziendale per il Gruppo.
Il Gruppo Esprinet è fortemente dipendente dai sistemi informativi nello svolgimento della propria attività.
In particolare, l'economicità del proprio business dipende in notevole misura dalla capacità dei sistemi informativi di immagazzinare e processare volumi molto elevati di dati e di garantire standard di performance (velocità, qualità, affidabilità e sicurezza) elevati e stabili nel tempo.
La criticità dei sistemi informativi è acuita dalla circostanza per la quale il Gruppo faccia notevole affidamento, per motivi legati al proprio modello di business elettivo, alla piattaforma Internet, sia come strumento di trasmissione di informazioni alla clientela che di "order-processing" e "marketing intelligence". Altri fattori critici sono costituiti dalle connessioni in modalità EDI con i sistemi informativi di molti fornitori nonché dal collegamento telematico con la rete di cash & carry operante sul territorio.
Il Gruppo ha investito notevoli risorse al fine di prevenire e presidiare i rischi collegati alla dipendenza dai sistemi informativi e migliorare il grado di sicurezza informatica (come ad esempio la continua manutenzione del parco hardware installato e l'aggiornamento del relativo software, la stipula di polizze assicurative a tutela dei danni indirettamente provocati da eventuali "crash" nei sistemi, l'"housing" del "data center" in ambienti sicuri, la costruzione di difese anti-intrusione e anti-virus con l'effettuazione di "penetration test" per la verifica della tenuta delle predette difese, il continuo backup dei dati residenti sui sistemi, la previsione di piani di "business continuity" e "disaster recovery", l'effettuazione di prove di "spegnimento e ripartenza dei sistemi ridondati").
Nonostante ciò non si può escludere che il Gruppo non possa dover subire interruzioni e/o discontinuità nello svolgimento dell'attività commerciale per effetto di malfunzionamenti o veri e propri "black-out" dei propri sistemi.
Non è altresì possibile garantire che i sistemi informativi delle società e/o aziende eventualmente acquisite siano in grado, al momento dell'acquisizione, di soddisfare i requisiti minimi del Gruppo in materia di affidabilità e sicurezza.
Le attività di commercializzazione svolte dal Gruppo sono fortemente dipendenti dal funzionamento e dalla efficienza della catena logistica grazie alla quale i prodotti sono in grado di raggiungere i mercati di riferimento.
Tali catene logistiche hanno raggiunto elevati livelli di complessità ed il percorso delle merci dagli stabilimenti in cui vengono fabbricati i prodotti informatici ed elettronici commercializzati fino ai clienti finali potrebbe essere soggetto a interruzioni dovute ad eventi naturali, politici e operativi quali catastrofi naturali, mutazioni nei rapporti commerciali tra governi, restrizioni al commercio ed embarghi, crisi di solvibilità di operatori presenti nelle delle diverse fasi di trasporto e stoccaggio.
Il verificarsi di eventi sfavorevoli in tali aree, suscettibili di produrre interruzioni non brevi nella catena logistica, potrebbe incidere in maniera significativamente negativa sulle prospettive e sulla situazione economico-finanziaria del Gruppo.
Il Gruppo nel suo complesso intrattiene rapporti diretti con ca. 200 primari vendor di tecnologia tra vendor di IT, elettronica di consumo e componentistica microelettronica. Da sempre il Gruppo è infatti focalizzato nella distribuzione di prodotti di marca (c.d. "branded"), essendo ridotta in rapporto al totale la quota di ricavi derivanti dalla vendita di prodotti a marchio proprio (accessori, prodotti di consumo, micro-informatica a marchio Celly e Nilox).
Nella maggioranza dei casi i rapporti commerciali con i vendor sono disciplinati da contratti e/o accordi rinnovabili, di regola, di anno in anno.
Nonostante il numero elevato di vendor in portafoglio, il Gruppo Esprinet presenta un certo grado di concentrazione di rischio in quanto l'incidenza dei primi 10 fornitori è pari a oltre il 78% del totale (63% nel 2018).
Tenuto conto della situazione descritta, il Gruppo è esposto al rischio di mancato rinnovo dei contratti di distribuzione in essere e/o della incapacità di sostituire efficacemente tali contratti.
Il Gruppo è altresì esposto al rischio di cambiamenti rilevanti nei termini e nelle condizioni contrattuali pattuiti con i vendor, con particolare riferimento all'ammontare dei premi da questi riconosciuti al raggiungimento degli obiettivi ovvero al livello stesso e alla natura di tali obiettivi, all'importo dei fondi di co-marketing e sviluppo, alle politiche di protezione del valore economico delle scorte di magazzino e dei resi commerciali, ai tempi di pagamento e alla connessa politica di sconti.
Tali variazioni, se negative, sono suscettibili di impattare negativamente la situazione patrimoniale e i risultati economico-finanziari del Gruppo.
Storicamente il Gruppo si è tuttavia dimostrato capace di negoziare con le proprie controparti condizioni contrattuali che hanno consentito il conseguimento di una lunga serie storica di risultati economici positivi. Inoltre, il grado di partnership raggiunto con la maggior parte dei fornitori ha consentito nel tempo di avviare con i principali di essi importanti rapporti di collaborazione consolidati negli anni anche grazie al mantenimento di canali di comunicazione diretti.
Il modello logistico del Gruppo si basa sulla gestione diretta delle attività di magazzinaggio e prelievo e sull'esternalizzazione delle attività di trasporto e consegna. Tali attività rivestono un'importanza critica nell'ambito della catena del valore dei distributori di IT ed elettronica di consumo.
Per la prima delle attività citate il Gruppo si avvale della prestazione d'opera, relativamente alle attività italiane, di due cooperative di facchinaggio. Le attività di trasporto sono invece appaltate sia in Italia che in Spagna e Portogallo a vettori esterni indipendenti.
L'interruzione dei rapporti contrattuali con i suddetti fornitori di servizi, ovvero una significativa riduzione del livello di qualità ed efficienza dei servizi erogati, potrebbe produrre impatti negativi anche rilevanti sulla situazione economico-finanziaria del Gruppo.
Il continuo monitoraggio di questi fornitori e del mercato di riferimento, costituiscono fattori di mitigazione di questo rischio.
Il risultato dell'elevato grado concorrenziale cui è sottoposto il Gruppo è rappresentato dai bassi margini reddituali (margine commerciale lordo e utile operativo netto) in rapporto ai ricavi.
Tali bassi margini tendono ad amplificare gli effetti sulla redditività di variazioni impreviste nei livelli delle vendite e dei costi operativi sostenuti.
Impatti negativi sulla redditività possono essere generati anche da non corrette decisioni riguardanti il "pricing" dei prodotti e la gestione delle politiche di sconto.
Non è possibile fornire garanzie sulla capacità del Gruppo di sapere anche in futuro gestire con oculatezza e prudenza le proprie politiche di "pricing", anche in contesti congiunturali difficili.
Il costante monitoraggio dei margini di prodotto e di clientela e la ricerca del miglior mix all'interno del proprio portafoglio di fornitori e clienti costituiscono i principali fattori di mitigazione del rischio in oggetto.
Il Gruppo è soggetto al rischio di riduzioni di valore delle scorte di magazzino in dipendenza di variazioni al ribasso dei prezzi di listino dei vendor e di fenomeni di obsolescenza economica e tecnologica.
E' prassi del settore che, nel primo dei casi sopra esposti, i vendor assicurino ai distributori che intrattengano con essi rapporti di fornitura diretti forme di protezione, totali e/o parziali, contrattuali e/o non contrattuali, del valore economico delle scorte.
Nondimeno potrebbero verificarsi casi di inadempienza da parte dei vendor ovvero di mancata attivazione di protezioni non contrattuali.
Tali clausole protettive, inoltre, sono azionabili solo a determinate condizioni e quindi in condizioni di assoluto controllo e capacità di pianificazione dei propri acquisti in funzione delle potenzialità di sbocco.
Non è possibile fornire garanzie circa la futura capacità del Gruppo di gestire i livelli di stock in maniera da non subire rischi di svalutazione, anche limitata, delle giacenze ovvero da non essere in grado di attivare le protezioni contrattualmente previste con la maggioranza dei fornitori di prodotti. Tuttavia, la costante capacità di minimizzare, anche grazie al supporto di sistemi esperti di "inventory management" e "demand planning", i livelli delle scorte a parità di indici di disponibilità e conseguentemente di soddisfazione per la clientela, combinata con l'attenzione prestata al costante monitoraggio del rispetto degli accordi contrattuali in essere, tenuto conto delle consolidate prassi di settore che storicamente portano a ritenere probabile i supporto dei fornitori nella protezione del valore economico degli stock, rappresentano i principali fattori di mitigazione del rischio in oggetto.
L'attività e lo sviluppo del Gruppo Esprinet si caratterizzano per una significativa dipendenza dal contributo di alcune figure manageriali chiave, con particolare riferimento agli Amministratori Delegati, agli altri amministratori esecutivi ed alla struttura di "prima linea" e/o responsabili delle funzioni operative per le attività del Gruppo nei mercati geografici in cui esso è presente.
Il successo del Gruppo dipende dunque in larga misura dalla capacità professionale e dall'abilità di tali figure manageriali.
La perdita delle prestazioni di alcuno dei manager senza un'adeguata sostituzione, nonché l'incapacità di attrarre e trattenere risorse nuove e qualificate, potrebbe pertanto avere effetti negativi sulle prospettive, attività e risultati economico-finanziari del Gruppo.
Le politiche di sviluppo professionale e di "retention", queste ultime inquadrate in un sistema di remunerazione che prevede anche l'utilizzo di piani di incentivazione di lungo periodo, uniti alle attività di formazione continua, rappresentano le principali modalità con la quale il Gruppo fronteggia il rischio in esame.
Gli impianti generali ed i prodotti in giacenza nelle sedi operative e nei magazzini sono soggetti a rischi legati ad eventi quali terremoti, inondazioni, incendi, furti, distruzione. Tali eventi potrebbero portare ad una significativa diminuzione del valore dei beni danneggiati e alla interruzione, anche per periodi prolungati, della capacità operativa del Gruppo.
Non potendo escludere il manifestarsi di tali eventi ed i danni da essi conseguenti, e pur tenuto conto delle politiche di gestione e mitigazione di tali categorie di rischi in termini di sicurezza fisica e prevenzioni incendi realizzate essenzialmente attraverso il trasferimento dei rischi a società di assicurazioni, non si possono fornire garanzie circa gli impatti negativi che potrebbero scaturirne per la situazione economico-finanziaria di Gruppo.
Il comportamento di dipendenti infedeli potrebbe generare danni economici rilevanti tenuto in considerazione anche l'elevato numero di transazioni effettuate, l'intensivo utilizzo di sistemi informativi sia per l'effettuazione delle attività sia per l'interfacciamento con clienti e fornitori, oltre all'elevato valore unitario di alcune transazioni.
Il Gruppo Esprinet è impegnato nella riduzione della probabilità di manifestazione di tali condotte fraudolente mediante tecniche di "duty segregation", gestione degli accessi ai sistemi informativi, introduzione di procedure e controlli e diffusione del codice etico.
Non è possibile tuttavia fornire alcuna garanzia riguardo agli impatti sfavorevoli sulla situazione economico-finanziaria del Gruppo che potrebbero derivare da attività fraudolente del tipo descritto.
Le decisioni strategiche e operative, il sistema di pianificazione e reporting nonché il processo di comunicazione all'esterno di dati e informazioni economiche finanziare e patrimoniali si basa sulla affidabilità delle informazioni amministrative e contabili generate e trattate all'interno del Gruppo. La correttezza di tali informazioni dipende anche dalla presenza di procedure, regole e articolazioni organizzative, dalla preparazione professionale dei dipendenti, dalla efficacia ed efficienza dei sistemi informativi.
Il Gruppo si impegna a mantenere un elevato livello di controllo su tutte le procedure che generano, trattano e diffondono informazioni economiche, finanziare e patrimoniali. Tali procedure e i sottostanti sistemi informativi sono oggetto di periodici audit e controlli da parte di diversi attori del Sistema di Controllo Interno e vengono tenute costantemente aggiornate anche con azioni di risoluzione delle "Non Conformità"rilevate.
Il Gruppo Esprinet è esposto al rischio di violazione di numerose leggi, norme e regolamenti che ne regolano l'attività, ivi incluse le norme fiscali.
Alla data di redazione del presente bilancio risultano pendenti alcuni procedimenti giudiziari e fiscali che coinvolgono alcune società del Gruppo e che risultano potenzialmente in grado di influenzare i risultati economico-finanziari.
Nonostante le somme stanziate nei relativi fondi rischi siano ritenute sufficienti al fine della copertura di eventuali passività emergenti dalle vertenze pendenti, non è da escludersi che in caso di esito negativo superiore alle aspettative si possano produrre effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
La tipologia di vertenze giudiziarie a cui il Gruppo è esposto può essere essenzialmente suddivisa in due grandi gruppi: contenziosi di natura commerciale, aventi ad oggetto la contestazione su natura e/o quantità delle forniture di prodotti e servizi, l'interpretazione di clausole contrattuali e/o della documentazione a supporto, ovvero contenziosi di natura diversa.
Con riferimento alla prima tipologia di vertenze, i relativi rischi sono oggetto di attenta analisi mensile con il supporto dei consulenti e gli impatti economici conseguenti sono riflessi nel Fondo svalutazione crediti.
Gli altri contenziosi fanno riferimento a vari tipi di richieste che possono pervenire alle società del Gruppo a seguito della supposta violazione di obblighi normativi e/o contrattuali.
L'analisi del rischio viene effettuata periodicamente con l'ausilio di professionisti esterni e gli impatti economici conseguenti sono riflessi nella voce Fondi per rischi e oneri.
Non è possibile escludere che il Gruppo possa essere tenuto a far fronte a passività conseguenti a vertenze fiscali di varia natura. In tal caso il Gruppo potrebbe essere chiamato a liquidare delle passività straordinarie con i conseguenti effetti economici e finanziari.
L'analisi del rischio connesso alle vertenze fiscali viene effettuata periodicamente dal Gruppo in coordinamento con i professionisti esterni specificamente incaricati e gli impatti economici conseguenti sono riflessi nella voce Fondi per rischi e oneri.
Per quanto riguarda i rischi e le principali evoluzioni dei contenziosi in corso si rimanda a quanto descritto sull'argomento nella voce Fondi non correnti ed altre passività.
L'attività del Gruppo Esprinet è esposta a una serie di rischi finanziari suscettibili di influenzare la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico ed i flussi finanziari attraverso il relativo impatto sulle operazioni in strumenti finanziari poste in essere.
Tali rischi sono così riassumibili:
La responsabilità complessiva per la creazione e la supervisione di un sistema di gestione dei rischi finanziari del Gruppo compete, nell'ambito del più generale Sistema di Controllo Interno, al Consiglio di Amministrazione cui fanno capo le diverse unità organizzative responsabili funzionalmente della gestione operativa delle singole tipologie di rischio.
Tali unità, riconducibili essenzialmente alle aree Finanza e Tesoreria, definiscono, nell'ambito delle linee-guida tracciate dall'organo direttivo e per ciascun rischio specifico, gli strumenti e le modalità tecniche atte alla relativa copertura e/o trasferimento a terzi (assicurazione) ovvero valutano in via residuale i rischi non coperti né assicurati.
Nel Gruppo esistono prassi, procedure operative e politiche di gestione dei rischi ormai consolidate e permanentemente adattate alle mutevoli condizioni ambientali e di mercato - dirette all'identificazione e analisi dei rischi ai quali il Gruppo è esposto, alla definizione di appropriati presidi di controllo ed al monitoraggio costante dell'osservanza dei limiti stessi.
Nella sezione "Informativa sui rischi e strumenti finanziari" delle "Note al bilancio consolidato" viene fornita ulteriore informativa sui rischi e sugli strumenti finanziari ai sensi degli IFRS 7 e 13.
Nel seguito viene commentato il grado di significatività dell'esposizione del Gruppo alle varie categorie di rischio finanziario individuate.
Il rischio di credito rappresenta il rischio di subire una perdita finanziaria per effetto dell'inadempimento da parte di terzi di una obbligazione di pagamento.
Per Esprinet l'esposizione al rischio di credito è differente a seconda della classe di strumenti finanziari sebbene sia essenzialmente legata alle dilazioni di pagamento concesse in relazione alle attività di vendita di prodotti e servizi sui mercati di operatività del Gruppo. Le strategie di gestione di tale rischio si sostanziano:
Le politiche del Gruppo prevedono, relativamente ai crediti commerciali vantati verso la clientela, un rigido meccanismo gerarchico di autorizzazione che prevede il coinvolgimento del Comitato Crediti scalando al Consiglio di Amministrazione nei casi in cui i limiti di fido concessi in autonomia dal Gruppo eccedano i corrispondenti affidamenti concessi dall'assicurazione.
Le attività di monitoraggio del rischio di credito verso i clienti partono dal raggruppamento degli stessi sulla base dei canali di vendita, dell'anzianità del credito, dell'esistenza di precedenti difficoltà finanziarie o contestazioni e dall'eventuale esistenza di procedure legali o concorsuali in corso.
I clienti classificati a "rischio elevato" vengono inclusi in un elenco sottoposto a rigido controllo ed eventuali ordini futuri vengono evasi solo a fronte di pagamento anticipato.
Il Gruppo è solito accantonare un fondo svalutazione per perdite di valore il quale riflette sostanzialmente la stima delle perdite sui crediti commerciali quantificate sulla base di analisi e svalutazioni di ogni singola posizione individuale, tenuto conto dei benefici dell'assicurazione.
Riguardo alla concentrazione del rischio di credito, la tabella seguente riporta l'incidenza dei primi 10 clienti sui ricavi di, rispettivamente, Esprinet S.p.A. e l'intero Gruppo Esprinet:
| Ragione Sociale | % cum.primi 10 clienti |
|---|---|
| Esprinet S.p.A. | 42% |
| Gruppo Esprinet | 39% |
L'incidenza dei primi 10 clienti sui ricavi consolidati è pari al 39% circa (36% nel 2018).
Il rischio di liquidità, o rischio di finanziamento, rappresenta il rischio che il Gruppo possa incontrare delle difficoltà nel reperimento - in condizioni di economicità - dei fondi necessari ad onorare gli impegni derivanti dagli strumenti finanziari.
La politica di gestione di tale rischio è improntata a un criterio di massima prudenza orientato ad evitare, al verificarsi di eventi imprevisti, di dover sostenere oneri eccessivi ovvero di arrivare addirittura a vedere compromessa la propria reputazione sul mercato.
La gestione del rischio di liquidità si impernia sulle attività di pianificazione dei flussi di tesoreria nonché sul mantenimento di consistenti volumi di linee di credito inutilizzate, in Italia, in Spagna e in Portogallo, perlopiù di natura autoliquidante, agevolato da una politica finanziaria conservativa che privilegia il ricorso a fonti di finanziamento stabili anche per il finanziamento del capitale di esercizio. Al 31 dicembre 2019 il Gruppo disponeva di linee di affidamento inutilizzate per 459 milioni di euro (384 milioni al 31 dicembre 2018) corrispondenti al 85% ca. (76% ca. al 31 dicembre 2018) del totale degli affidamenti in essere.
La disponibilità di linee di credito inutilizzate non comporta, ad eccezione della linea Revolving, il sostenimento di costi specifici. Per maggiori informazioni si faccia riferimento al paragrafo "8.6 "Situazione degli affidamenti" del capitolo 8 "Altre informazioni rilevanti" nelle "Note al bilancio consolidato".
Il fabbisogno finanziario del Gruppo risulta significativamente coperto sia da alcuni finanziamenti a medio-lungo termine sottoscritti con Istituti Finanziari italiani e spagnoli sia una Linea Revolving in pool della durata residua di 33 mesi.
Quest'ultima costituisce uno dei pilastri della gestione del rischio di liquidità ed è soggetto al puntuale rispetto di alcuni covenant, la cui violazione concede agli istituti eroganti il diritto contrattuale di richiederne l'immediato rimborso.
L'esistenza di una struttura di covenant da un lato consente al Gruppo, in base alle prassi contrattuali internazionali, di disporre di una struttura di "funding" stabile e non soggetta a revoca e/o ridimensionamento unilaterale, dall'altra introduce elementi di instabilità legati alla possibile violazione di uno o più dei parametri finanziari soglia il cui mancato rispetto espone il Gruppo al rischio di rimborso anticipato delle somme prese a prestito.
Il rischio valutario rappresenta il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui in seguito a variazioni dei cambi. A tale riguardo va considerato che solo una parte residuale degli acquisti di prodotti del Gruppo Esprinet sono denominati in valute diverse dall'euro.
Nel 2019 la percentuale di tali acquisti, quasi interamente espressi in dollari USA, sul totale degli acquisti del Gruppo Esprinet è risultata pari al 5,8% (3,0% nel 2018).
La possibilità che le parità valutarie - e in particolare il cambio euro/dollaro USA - si possano modificare nel periodo intercorrente tra il momento della fatturazione in valuta e il momento del pagamento determina l'esposizione al rischio cambio del Gruppo nella nozione qui analizzata. Il Gruppo non dispone di altre attività e passività finanziarie, né in particolare di finanziamenti, denominati in valuta. Ne consegue che il rischio valutario è circoscritto all'operatività commerciale, come sopra descritta.
La politica finora adottata, considerato il modesto impatto potenziale, è consistita nella "ritenzione" di tale tipologia di rischio che ha portato a non attivare specifiche forme di copertura, tanto meno attraverso l'utilizzo di strumenti derivati.
Il rischio di tasso d'interesse consiste nel rischio che il valore di uno strumento finanziario e/o il livello dei flussi finanziari da esso generati, vari in seguito alle fluttuazioni dei tassi d'interesse di mercato.
Le linee bancarie di cui dispone il Gruppo Esprinet hanno un costo in larga prevalenza basato su tassi di interesse indicizzati all'"Europe Interbank Offered Rate" o Euribor. Nella quasi totalità dei contratti tale parametro ha un "floor" pari a zero, come ormai è consuetudine in presenza di tassi a breve negativi persistentemente lungo la curva dei rendimenti, il che mitiga parzialmente il livello di esposizione a tale rischio.
Il Gruppo, a seguito di valutazioni sul valore e sulla composizione dell'indebitamento finanziario complessivo, può decidere di dotarsi di strumenti di copertura parziale di tale rischio.
L'obiettivo perseguito attraverso queste operazioni di copertura del rischio di tasso di interesse consiste nel fissare il costo della provvista relativa ai contratti di finanziamento a medio termine a tasso variabile ricevuti. Lo strumento tipicamente utilizzato è un "IRS-Interest Rate Swap" di tipo "plain vanilla" anche e soprattutto alla luce della sua eleggibilità ad una contabilizzazione secondo il modello della copertura dei flussi finanziari ("hedge accounting").
Per effetto dell'estinzione anticipata del Term Loan e del relativo IRS - concesso alla capogruppo Esprinet da parte di un pool di banche ed all'ottenimento in sua sostituzione di una Linea di Credito Revolving e di una pletora di finanziamenti a medio-termine su base bilaterale perlopiù concentrati sulle controllate in Spagna (Esprinet Iberica e Vinzeo) ed in larga prevalenza a tasso fisso, sia il grado di rischio che gli strumenti utilizzabili risultano fortemente limitati. Ad oggi il Gruppo non ha in essere alcuna orma di copertura dal rischio di tasso.
Il Gruppo dispone peraltro di un sistema di monitoraggio e controllo dei rischi in grado di promuovere con efficacia e tempestività, al variare delle caratteristiche della struttura del capitale, la revisione della strategia di gestione del rischio di tasso.
Gli altri rischi di prezzo ricomprendono il rischio che il valore di un titolo mobiliare fluttui per effetto di variazioni dei prezzi di mercato derivanti sia da fattori specifici relativi al singolo titolo o al suo emittente, sia da fattori suscettibili di influenzare la totalità dei titoli mobiliari trattati sul mercato. Il Gruppo Esprinet non dispone di alcuna esposizione in titoli negoziati in mercati attivi, pertanto l'esposizione a tale tipologia di rischio è nulla.
Le attività di ricerca e sviluppo svolte dai reparti Edp e Web riguardano la definizione e la pianificazione di nuovi processi e servizi nell'ambito della piattaforma informatica in uso presso il Gruppo, al servizio dei clienti e dei fornitori sia nell'ambito di trasmissione delle informazioni che nell'ambito del processamento degli ordini di vendita e acquisto. Tali costi sono stati interamente riconosciuti a conto economico nel presente esercizio prevalentemente tra i costi del personale dei reparti di appartenenza.
Alla data di chiusura della presente relazione finanziaria Esprinet S.p.A. detiene n. 2.620.217 azioni ordinarie proprie, pari al 5% del capitale sociale, di cui n. 1.150.000 a servizio del Long Term Incentive Plan, valido per il triennio 2018-2020, approvato dall'assemblea dei soci del 4 maggio 2018, n. 1.145.008 azioni ordinarie proprie, acquistate tra il 1° luglio ed il 31 dicembre 2019 ad un prezzo medio unitario di 3,36 euro al netto delle commissioni e 325.209 azioni ordinarie proprie, acquistate tra il 1° gennaio ed il 24 febbraio 2020 ad un prezzo medio unitario di 4,50 euro al netto delle commissioni, in attuazione della delibera dall'Assemblea dei Soci di Esprinet S.p.A dell'8 maggio 2019, che saranno in seguito annullate con conseguente attribuzione proporzionale dei diritti incorporati dalle stesse a beneficio di tutte le altre azioni.
Il programma rappresenta, così, per la Società un'opzione per riconoscere ai propri azionisti ulteriore remunerazione rispetto alla distribuzione dei dividendi.
L'identificazione delle parti correlate del Gruppo Esprinet è stato effettuato in conformità con quanto disposto dallo IAS 24.
Le operazioni con parti correlate sono state effettuate nel rispetto delle disposizioni di legge vigenti, sulla base della reciproca convenienza economica.
Nel caso di prodotti venduti a persone fisiche, le condizioni applicate sono equivalenti a quelle usualmente applicate ai dipendenti.
Nel corso dell'esercizio i rapporti con parti correlate sono consistiti essenzialmente nella compravendita di prodotti e servizi, a condizioni di mercato, effettuata tra società del Gruppo ovvero società nelle quali amministratori e soci di Esprinet S.p.A. rivestono posizioni di rilievo, ivi inclusa la locazione di immobili.
Maggiori dettagli quantitativi e qualitativi in merito a tali operazioni, il cui valore complessivo, in ogni caso, non è rilevante in relazione al volume complessivo delle attività del Gruppo, sono forniti nella sezione "Rapporti con entità correlate" nelle "Note al bilancio consolidato"cui si rimanda.
I rapporti con i dirigenti aventi responsabilità strategiche si sono sostanziati nel riconoscimento della retribuzione per le prestazioni di lavoro da questi fornite, per la cui quantificazione si rinvia al paragrafo "Compensi corrisposti a organi di amministrazione e controllo e ai dirigenti con responsabilità strategiche" nelle "Note al bilancio consolidato".
Con riferimento al Regolamento Consob n.17221 del 12/03/2010 e successive modificazioni ed integrazioni, si specifica che Esprinet S.p.A. ha approvato ed implementato la procedura di gestione delle operazioni con parti correlate di cui maggior dettaglio viene dato nella "Relazione sul governo societario di Esprinet S.p.A." a cui si fa rimando.
Tale procedura è altresì disponibile sul sito internet www.esprinet.com, alla sezione Investor Relations.
In data 20 marzo 2019 Esprinet S.p.A. ha effettuato l'acquisto, acquisendone il controllo, del 51% delle quote di 4Side S.r.l., società avente ad oggetto il marketing e la distribuzione esclusiva in Italia dei prodotti gaming a marchio Activision Blizzard. L'acquisto delle quote, operato con il metodo dell'acquisizione ("acquisition method"), ha comportato l'iscrizione di un avviamento complessivo pari a 0,1 milioni di euro che deriva dalla differenza tra il corrispettivo liquidato (1,3 milioni di euro), rappresentante il fair value, rispetto alle attività e passività di 4Side S.r.l. valutate al "fair value", come sintetizzato nella tabella seguente:
| Fair value 4Side | |
|---|---|
| (euro/000) | S.r.l. |
| 20/03/2019 | |
| Immobilizzazioni materiali, immateriali, finanziarie e diritti di utilizzo di attività | 529 |
| Attività per imposte anticipate | 2.709 |
| Crediti ed altre attività non correnti | 2 |
| Crediti verso clienti | (1.698) |
| Altre attività correnti | 791 |
| Disponibilità liquide | 3.209 |
| Passività finanziarie per leasing non correnti | (317) |
| Passività per prestazioni pensionistiche | (519) |
| Debiti verso fornitori | (535) |
| Passività finanziarie per leasing correnti | (102) |
| Altre passività correnti | (1.664) |
| "Fair value" attività nette | 2.405 |
| Interessenze Soci di minoranza: 49% | (1.178) |
| "Fair value" attività nette attribuibili ai Soci di Esprinet S.p.A. | 1.227 |
| Avviamento | 121 |
| Corrispettivo a pronti | 1.348 |
Esprinet S.p.A. ed i Soci di minoranza di 4Side S.r.l. hanno sottoscritto un'opzione di acquisto del residuo 49% delle azioni di 4Side S.r.l. da parte di Esprinet S.p.A. esercitabile verso tali Soci di minoranza in un periodo compreso tra il 4° ed il 6° anno successivi alla data dell'operazione.
Il contratto di acquisto prevede inoltre le usuali garanzie fornite dai venditori, per questa tipologia di transazioni, in relazione a possibili passività successive derivanti da eventi precedenti all'operazione che dovessero emergere e che non fossero note al momento della stessa.
Il fair value dei crediti, tutti di breve periodo, è rappresentativo del valore che si stima sia recuperabile dai clienti e risulta rettificato di un fondo svalutazione pari a 1,7 milioni di euro.
I costi di transazione, non significativi, sono stati iscritti nel conto economico all'interno dei costi generali e amministrativi e sono inclusi tra i flussi di cassa operativi del rendiconto finanziario.
Come evidenziato nella tabella successiva il flusso di cassa netto dell'acquisizione è stato positivo e pari a 1,4 milioni di euro:
| (euro/000) | 4Side S.r.l. 20/03/2019 |
||
|---|---|---|---|
| Disponibilità liquide | 3.209 | ||
| Passività finanziarie per leasing | (419) | ||
| Debiti finanziari netti acquisiti | 2.790 | ||
| Corrispettivo a pronti | (1.348) | ||
| Flusso di cassa netto dell'acquisizione | 1.442 |
Si segnala infine che 4Side S.r.l., dalla data di acquisto delle quote da parte di Esprinet S.p.A., ha contribuito per 15,6 milioni di euro ai ricavi consolidati e con un risultato positivo di 0,5 milioni di euro all'utile netto del Gruppo Esprinet. Se l'acquisto delle quote fosse avvenuto all'inizio dell'anno la contribuzione di 4Side S.r.l. si stima sarebbe stata pressoché pari sia in termini di ricavi che come utile netto.
Si richiama in fine come l'utile netto realizzato da 4Side S.r.l. sia rappresentativo del solo 51% di pertinenza dei soci della controllante Esprinet S.p.A..
Esprinet S.p.A. svolge attività di direzione e coordinamento delle società controllate residenti in Italia. Tale attività consiste nella definizione degli indirizzi strategici generali ed operativi di Gruppo, nella elaborazione delle politiche generali di gestione delle risorse umane e finanziarie e nella definizione ed adeguamento:
In particolare il coordinamento del Gruppo prevede la gestione accentrata dei servizi amministrativi, societari e di tesoreria che, oltre a permettere alle società controllate di realizzare economie di scala, consente alle stesse di concentrare le proprie risorse nella gestione del core business.
A decorrere dall'esercizio 2010 la società Esprinet S.p.A. e la società V-Valley S.r.l. hanno esercitato l'opzione per il regime fiscale del "Consolidato fiscale nazionale" di cui agli articoli 117 e seguenti del D.P.R. 917/86 (TUIR), che consente di determinare l'IRES su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle singole società.
Tale opzione è stata rinnovata nel 2019 per il triennio 2019-2021.
A decorrere dall'esercizio 2015 la società Esprinet S.p.A. e la società Celly S.p.A. hanno esercitato l'opzione per il regime di tassazione consolidata avente efficacia relativa al triennio 2015-2017. Tale opzione è stata rinnovata nel 2018 per il triennio 2018-2020.
| Nominativo | Carica | N. azioni al 31/12/18 o alla data della nomina |
N. azioni assegnate |
N. azioni vendute |
Decremento per cessazione dalla carica |
N. azioni al 31/12/19 o alla data della cessazione dalla carica |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Maurizio Rota (2) | Presidente | 2.741.378 | - | - | - | 2.741.378 |
| Alessandro Cattani | Ammin. Delegato | 677.527 | - | - | - | 677.527 |
| Valerio Casari | Amministratore | 56.000 | - | - | - | 56.000 |
| Marco Monti (3) | Amministratore | - | - | - | - | - |
| Matteo Stefanelli | Amministratore | 834.507 | - | - | - | 834.507 |
| Tommaso Stefanelli | Amministratore | 885.000 | - | - | - | 885.000 |
| Mario Massari | Amministratore | - | - | - | - | - |
| Renata Maria Ricotti | Amministratore | - | - | - | - | - |
| Chiara Mauri | Amministratore | - | - | - | - | - |
| Cristina Galbusera | Amministratore | - | - | - | - | - |
| Emanuela Prandelli | Amministratore | - | - | - | - | - |
| Ariela Caglio | Amministratore | - | - | - | - | - |
| Francesco Monti (1) | Presidente | - | - | - | - | - |
| Totale Consiglio di Amministrazione | 5.194.412 | - | - | - | 5.194.412 | |
| Bettina Solimando | Presidente | - | - | - | - | - |
| Patrizia Paleologo Oriundi | Sindaco Effetivo | - | - | - | - | - |
| Franco Aldo Abbate | Sindaco Effetivo | - | - | - | - | - |
| Giorgio Razzoli | Presidente | - | - | - | - | - |
| Totale Collegio sindacale | - | - | - | - | - |
(1) titolare della piena proprietà relativamente a n. 2.058.019 azioni e del diritto di usufrutto relativamente a n. 6.174.051 azioni
(2) titolare della piena proprietà relativamente a n. 2.625.458 azioni e del diritto di usufrutto relativamente a n. 115.920 azioni
(3)titolare della nuda proprietà relativamente a n. 2.058.017 azioni
In ottemperanza alla delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999, la precedente tabella evidenzia le azioni movimentate nel corso dell'esercizio da Amministratori, Sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche di Esprinet S.p.A., ricordando che l'organigramma societario non prevede la figura del Direttore Generale.
Il management non ritiene si sia configurata alcuna operazione atipica o inusuale secondo la definizione fornita da Consob nella comunicazione n. DEM 6064293 del 28 luglio 2006.
Con riferimento al documento n. 2 del 6 febbraio 2009 e delle successive specificazioni del 3 marzo 2010, richiamanti i redattori delle relazioni finanziarie a fornire un'adeguata informativa su alcune tematiche, si riportano di seguito le sezioni in cui tale richiesta viene soddisfatta per le fattispecie applicabili al Gruppo:
Con riferimento alle informazioni richieste dalla comunicazione Consob n. DEM/11012984 del 24 febbraio 2011 "Richiesta di informazioni ai sensi dell'art.114, comma 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58, in materia di indennità per scioglimento anticipato del rapporto" si precisa che le stesse sono state fornite nella "Relazione sulla Corporate Governance" a cui si rimanda.
L'informativa richiamata dalla Comunicazione Consob n. 3907 del 19 gennaio 2015 è stata fornita nelle "Note al bilancio consolidato" all'interno delle varie aree di riferimento.
Nell'ambito delle politiche di incentivazione azionaria orientate a rafforzare la fidelizzazione dei manager ritenuti essenziali ai fini del perseguimento degli obiettivi gestionali del Gruppo, in data 4 maggio 2018 l'Assemblea dei Soci di Esprinet S.p.A., su proposta del Comitato Remunerazioni, ha approvato un nuovo Piano di compensi ("Long Term Incentive Plan") a favore di componenti del Consiglio di Amministrazione e dirigenti delle società del Gruppo, valido per il triennio 2018-2020 ed avente ad oggetto l'attribuzione di massimo n. 1.150.000 diritti di assegnazione gratuita ("stock grant") di azioni ordinarie di Esprinet S.p.A.. In data 25 giugno 2018, in esecuzione della suddetta delibera dell'Assemblea dei Soci, si è proceduto all'assegnazione gratuita di n. 1.150.000 diritti (pari al numero di diritti deliberato dall'Assemblea). Le condizioni per l'esercizio attengono al raggiungimento di obiettivi economico-finanziari per il Gruppo nel triennio 2018-2020 nonché alla permanenza del beneficiario presso il Gruppo fino alla data di presentazione del bilancio consolidato dell'esercizio 2020.
Ulteriori informazioni sono fornite nelle "Note al bilancio consolidato" – paragrafo "Costo del lavoro", a cui si rimanda.
In ottemperanza alla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si riporta di seguito la tabella di raccordo del patrimonio netto consolidato e del risultato consolidato dell'esercizio con i relativi dati della capogruppo Esprinet S.p.A.:
| Risultato netto | Patrimonio netto | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | 31/12/19 | 31/12/18 | 31/12/19 | 31/12/18 | |
| Bilancio della capogruppo Esprinet S.p.A. | 4.604 | (1.030) | 295.412 | 300.013 | |
| Effetti connessi al processo di consolidamento: | |||||
| Patrimonio netto e risultato d'esercizio società consolidate | 16.214 | 15.055 | 143.414 | 124.700 | |
| Valore di carico partecipazioni nelle società consolidate | - | - | (88.013) | (86.086) | |
| Differenza consolidamento Esprinet Iberica S.L.U. | - | - | 1.039 | 1.039 | |
| Differenza consolidamento Celly S.p.A. | - | - | 4.153 | 4.153 | |
| Differenza consolidamento 4Side srl | - | - | 121 | - | |
| Eliminazione utili non realizzati su rimanenze | 118 | (98) | (314) | (432) | |
| Eliminazione accantonamento fondo rischi su partecipate | 743 | - | 743 | - | |
| Eliminazione svalutazione Partecipazioni | 1.600 | - | 1.600 | - | |
| Opzione Celly | 274 | 231 | - | (1.356) | |
| Altre variazioni | - | - | 867 | 867 | |
| Patrimonio netto e risultato consolidato | 23.553 | 14.158 | 359.022 | 342.898 |
La società, in conformità a quanto previsto dall'articolo 5, comma 3, lettera b, del D. Lgs. 254/2016, ha predisposto la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario che costituisce una relazione distinta.
La dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2019, redatta secondo lo standard di rendicontazione "GRI Standards" è disponibile sul sito internet del Gruppo.
Il Documento Programmatico della Sicurezza (DPS) così come inizialmente previsto dal D.Lgs. 196/2003, integrato dal decreto legge n.5/2012 (decreto sulle semplificazioni) continua ad essere redatto ed applicato dalle società del Gruppo localizzate sul territorio italiano.
al termine dell'illustrazione del bilancio d'esercizio di Esprinet S.p.A. (bilancio separato) e del bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2019 nonché della relazione degli amministratori sulla gestione, sottoponiamo alla Vostra attenzione la proposta per la destinazione del risultato d'esercizio di Esprinet S.p.A..
Nel chiedere l'approvazione del nostro operato, attraverso l'assenso al Progetto di Bilancio, unitamente alla nostra Relazione e alle Note al Bilancio, proponiamo di destinare l'utile netto pari a euro 4.603.878,26;
Si precisa che non è necessario effettuare accantonamenti per la riserva legale che ha già raggiunto il 20% del Capitale Sociale.
Vimercate, 15 aprile 2020
Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Maurizio Rota.

| GRUPPO ESPRINET | |||
|---|---|---|---|
| P rospetti |
di bi lanci o consoli dato |
||
| Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata | pag. 77 | ||
| Conto economico separato consolidato | pag. 78 | ||
| Conto economico complessivo consolidato | pag. 78 | ||
| Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato | pag. 79 | ||
| Rendiconto finanziario consolidato | pag. 80 | ||
| Note al bi | lanci o consoli dato |
||
| rmazioni generali | pag. 81 | ||
| 2 Principi contabili e criteri di valutazione | pag. 81 | ||
| 2.1 | Principi contabili | ||
| 2.2 | Presentazione del bilancio | ||
| 2.3 | Principi e metodologie di consolidamento | ||
| 2.4 | Variazioni al perimetro di consolidamento | ||
| 2.5 | Modifica ai principi contabili | ||
| 2.6 | Principali criteri di valutazione e politiche contabili | ||
| 2.7 | Principali stime contabili | ||
| 2.8 | Principi contabili di recente emanazione 3 Informativa di settore |
pag. 104 | |
| 3.1 | Introduzione | ||
| 3.2 | Prospetti contabili per settore operativo | ||
| 3.3 | Altre informazioni | ||
| 4 Informativa su rischi e strumenti finanziari | pag. 108 | ||
| 5 Commento alle voci della situazione patrimoniale-finanziaria | pag. 123 | ||
| 6 Garanzie, impegni e rischi potenziali | pag. 154 | ||
| 7 Commento alle voci di conto economico | pag. 155 | ||
| 8 Altre informazioni rilevanti | pag. 162 | ||
| 8.1 | Compensi agli organi di amministrazione e controllo e ai dirigenti con responsabilità strategiche | ||
| 8.2 | Rapporti con entità correlate | ||
| 8.3 | Analisi dei flussi di cassa nel periodo | ||
| 8.4 | Indebitamento finanziario netto e analisi dei debiti finanziari | ||
| 8.5 | Finanziamenti e covenant su finanziamenti | ||
| 8.6 | Situazione degli affidamenti | ||
| 8.7 | Stagionalità dell'attività | ||
| 8.8 | Eventi e operazioni significative non ricorrenti | ||
| 8.9 | Principali contenziosi in essere | ||
| 8.10 Analisi delle operazioni relative a strumenti derivati 8.11 Fatti di rilievo successivi |
Di seguito si riporta la situazione patrimoniale-finanziaria consolidata redatta secondo i principi contabili internazionali IFRS, integrata con l'informativa richiesta ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006:
| (euro/000) | Nota di commento |
31/12/2019 | di cui parti correlate* |
31/12/2018 | di cui parti correlate* |
|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVO | |||||
| Attività non correnti | |||||
| Immobilizzazioni materiali | 1 | 11.824 | 13.327 | ||
| Diritti di utilizzo di attività | 4 | 107.310 | - | ||
| Avviamento | 2 | 90.716 | 90.595 | ||
| Immobilizzazioni immateriali | 3 | 480 | 724 | ||
| Attività per imposte anticipate | 6 | 13.469 | 11.884 | ||
| Crediti ed altre attività non correnti | 9 | 3.177 | - | 3.392 | 1.554 |
| 226.976 | - | 119.922 | 1.554 | ||
| Attività correnti | |||||
| Rimanenze | 10 | 497.220 | 494.444 | ||
| Crediti verso clienti | 11 | 470.999 | 1 | 383.865 | - |
| Crediti tributari per imposte correnti | 12 | 1.514 | 3.421 | ||
| Altri crediti ed attività correnti | 13 | 40.956 | - | 29.610 | 1.310 |
| Attività finanziarie per strumenti derivati | 14 | - | 3 | ||
| Disponibilità liquide | 17 | 463.777 | 381.308 | ||
| 1.474.466 | 1 | 1.292.651 | 1.310 | ||
| Totale attivo | 1.701.442 | 1 | 1.412.573 | 2.864 | |
| PATRIMONIO NETTO | |||||
| Capitale sociale | 19 | 7.861 | 7.861 | ||
| Riserve | 20 | 325.554 | 319.831 | ||
| Risultato netto pertinenza gruppo | 21 | 23.099 | 14.031 | ||
| Patrimonio netto pertinenza Gruppo | 356.514 | 341.723 | |||
| Patrimonio netto di terzi | 2.508 | 1.175 | |||
| Totale patrimonio netto | 359.022 | 342.898 | |||
| PASSIVO | |||||
| Passività non correnti | |||||
| Debiti finanziari Passività finanziarie per leasing |
22 31 |
61.045 100.212 |
12.804 - |
||
| Passività per imposte differite | 24 | 9.712 | 8.138 | ||
| Debiti per prestazioni pensionistiche | 25 | 4.669 | 4.397 | ||
| Fondi non correnti ed altre passività | 26 | 2.498 | 1.889 | ||
| 178.136 | 27.228 | ||||
| Passività correnti | |||||
| Debiti verso fornitori | 27 | 1.089.246 | - | 867.866 | - |
| Debiti finanziari | 28 | 35.862 | 138.311 | ||
| Passività finanziarie per leasing | 36 | 8.597 | - | ||
| Debiti tributari per imposte correnti | 29 | 27 | 103 | ||
| Passività finanziarie per strumenti derivati | 30 | - | 613 | ||
| Debiti per acquisto partecipazioni | 51 | - | 1.082 | ||
| Fondi correnti ed altre passività | 32 | 30.552 | - | 34.472 | 1.567 |
| 1.164.284 | - - |
1.042.447 | 1.567 1.567 |
||
| TOTALE PASSIVO Totale patrimonio netto e passivo |
1.342.420 1.701.442 |
- | 1.069.675 1.412.573 |
1.567 |
* Per ulteriori dettagli sulle "parti correlate" si rinvia alla sezione "Rapporti con entità correlate" nelle "Note al bilancio consolidato".
Di seguito si riporta il conto economico consolidato per "destinazione" redatto secondo i principi contabili internazionali IFRS ed integrato con l'informativa richiesta ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006:
| (euro/000) | Nota di commento |
2019 | di cui non ricorrenti |
di cui parti correlate* |
2018 | di cui non ricorrenti |
di cui parti correlate* |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 33 | 3.945.371 | - | 8 | 3.571.190 | - | 11 |
| Costo del venduto | (3.770.027) | - | - | (3.408.918) | (8.417) | - | |
| Margine commerciale lordo | 35 | 175.344 | - | 162.272 | (8.417) | ||
| Costi di marketing e vendita | 37 | (50.820) | - | - | (52.792) | - | - |
| Costi generali e amministrativi | 38 | (83.086) | - | (14) | (76.287) | - | (4.889) |
| (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie | 39 | (370) | - | (9.473) | (8.823) | ||
| Utile operativo (EBIT) | 41.068 | - | 23.720 | (17.240) | |||
| (Oneri)/proventi finanziari | 42 | (9.411) | - | 11 | (4.541) | - | 4 |
| Utile prima delle imposte | 31.657 | - | 19.179 | (17.240) | |||
| Imposte | 45 | (8.104) | - | - | (5.021) | 4.401 | - |
| Utile netto | 23.553 | - | 14.158 | (12.839) | |||
| - di cui pertinenza di terzi | 454 | 127 | |||||
| - di cui pertinenza Gruppo | 23.099 | - | 14.031 | (12.839) | |||
| Utile netto per azione - di base (euro) | 46 | 0,46 | 0,27 | ||||
| Utile netto per azione - diluito (euro) | 46 | 0,45 | 0,27 |
* Compensi ai dirigenti con responsabilità strategiche escluse.
| (euro/000) | 2019 | 2018 |
|---|---|---|
| Utile netto | 23.553 | 14.158 |
| Altre componenti di conto economico complessivo da riclassificare nel conto economico separato: |
||
| - Variazione riserva "cash flow hedge" | 500 | 7 5 |
| - Impatto fiscale su variazione riserva "cash flow hedge" | (120) | (23) |
| - Variazione riserva "conversione in euro" | (2) | 1 |
| Altre componenti di conto economico complessivo da non riclassificare nel conto economico separato: |
||
| - Variazione riserva "fondo TFR" | (195) | 185 |
| - Impatto fiscale su variazioni riserva "fondo TFR" | 47 | (51) |
| Altre componenti di conto economico complessivo | 230 | 187 |
| Totale utile/(perdita) complessiva per il periodo | 23.783 | 14.345 |
| - di cui pertinenza Gruppo | 23.336 | 14.217 |
| - di cui pertinenza di terzi | 447 | 128 |
| (euro/000) | Capitale sociale |
Riserve | Azioni proprie | Risultato di periodo |
Totale patrimonio netto |
Patrimonio netto di terzi |
Patrimonio netto di gruppo |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Saldi al 31 dicembre 2017 | 7.861 | 309.193 | (5.145) | 26.280 | 338.189 | 1.046 | 337.143 |
| Utile/(perdita) complessivo di periodo | - | 187 | - | 14.158 | 14.345 | 128 | 14.217 |
| Destinazione risultato esercizio precedente | - | 19.293 | - | (19.293) | - | - | - |
| Dividendi distribuiti | - | - | - | (6.987) | (6.987) | - | (6.987) |
| Acquisto azioni proprie | - | - | (3.929) | - | (3.929) | - | (3.929) |
| Totale operazioni con gli azionisti | - | 19.293 | (3.929) | (26.280) | (10.916) | - | (10.916) |
| Consegna azioni per piani azionari | - | (3.814) | 4.274 | - | 460 | - | 460 |
| Piani azionari in corso | - | 645 | - | - | 645 | - | 645 |
| FTA nuovi principi contabili IFRS | - | 133 | - | - | 133 | - | 133 |
| Altri movimenti | - | 42 | - | - | 42 | 1 | 41 |
| Saldi al 31 dicembre 2018 | 7.861 | 325.679 | (4.800) | 14.158 | 342.898 | 1.175 | 341.723 |
| Saldi al 31 dicembre 2018 | 7.861 | 325.679 | (4.800) | 14.158 | 342.898 | 1.175 | - 341.723 |
| Utile/(perdita) complessivo di periodo | - | 230 | - | 23.553 | 23.783 | 447 | 23.336 |
| Destinazione risultato esercizio precedente | - | 14.158 | - | (14.158) | - | - | - |
| Incremento riserve da acquisizione 4Side | - | 1.180 | - | - | 1.180 | 1.180 | - |
| Dividendi distribuiti | - | (6.919) | - | - | (6.919) | - | (6.919) |
| Rinuncia opzione acquisto 20% Celly | - | 1.082 | - | - | 1.082 | - | 1.082 |
| Incremento % controllo Gruppo Celly | - | (475) | - | - | (475) | (310) | (165) |
| Acquisto azioni proprie | - | - | (3.847) | - | (3.847) | - | (3.847) |
| Totale operazioni con gli azionisti | - | 9.026 | (3.847) | (14.158) | (8.979) | 870 | (9.849) |
| Consegna azioni per piani azionari | - | 1.251 | - | - | 1.251 | - | 1.251 |
| Altri movimenti | - | 6 9 |
- | - | 6 9 |
1 6 |
53 |
| Saldi al 31 dicembre 2019 | 7.861 | 336.255 | (8.647) | 23.553 | 359.022 | 2.508 | 356.514 |
| 2019 | 2018 | |
|---|---|---|
| Flusso monetario da attività di esercizio (D=A+B+C) | 159.869 | 127.577 |
| Flusso di cassa del risultato operativo (A) | 57.080 | 37.438 |
| Utile operativo da attività in funzionamento | 41.068 | 23.720 |
| Ammortamenti e altre svalutazioni delle immobilizzazioni | 14.662 | 4.691 |
| Variazione netta fondi | 609 | 8.208 |
| Variazione non finanziaria debiti pensionistici | (510) | (285) |
| Costi non monetari piani azionari | 1.251 | 1.104 |
| Flusso generato/(assorbito) dal capitale circolante (B) | 113.553 | 98.347 |
| (Incremento)/Decremento delle rimanenze | (2.776) | (12.893) |
| (Incremento)/Decremento dei crediti verso clienti | (88.832) | (70.792) |
| (Incremento)/Decremento altre attività correnti | (6.526) | (2.135) |
| Incremento/(Decremento) dei debiti verso fornitori | 221.128 | 177.429 |
| Incremento/(Decremento) altre passività correnti | (9.441) | 6.738 |
| Altro flusso generato/(assorbito) dalle attività di esercizio (C) | (10.764) | (8.208) |
| Interessi pagati al netto interessi ricevuti | (6.059) | (2.338) |
| Differenze cambio realizzate | (1.948) | (974) |
| Imposte pagate | (2.757) | (4.896) |
| Flusso monetario da attività di investimento (E) | (2.938) | 1.901 |
| Investimenti netti in immobilizzazioni materiali | (4.889) | (2.797) |
| Investimenti netti in immobilizzazioni immateriali | (302) | (241) |
| Altre attività e passività non correnti Acquisizione 4Side |
805 1.448 |
4.939 - |
| Flusso monetario da attività di finanziamento (F) | (74.462) | (45.139) |
| Finanziamenti a medio/lungo termine ottenuti | 72.000 | - |
| Rimborsi/rinegoziazioni di finanziamenti a medio/lungo termine | (115.408) | (38.912) |
| Rimborsi di passività per leasing | (6.115) | - |
| Variazione dei debiti finanziari | (12.427) | 13.176 |
| Variazione dei crediti finanziari e degli strumenti derivati | (1.893) | (8.617) |
| Distribuzione dividendi | (6.919) | (6.987) |
| Acquisto azioni proprie | (3.847) | (3.928) |
| Variazione Patrimonio Netto di terzi | 147 | 129 |
| Flusso monetario netto del periodo (G=D+E+F) | 82.469 | 84.339 |
| Disponibilità liquide all'inizio del periodo | 381.308 | 296.969 |
| Flusso monetario netto del periodo | 82.469 | 84.339 |
| Disponibilità liquide alla fine del periodo | 463.777 | 381.308 |
Esprinet S.p.A. (nel seguito anche "Esprinet" o la "capogruppo") e le società da essa controllate (unitamente il "Gruppo Esprinet" o il "Gruppo") operano sul territorio italiano, spagnolo e portoghese nella distribuzione "business-to-business" (B2B) di Information Technology (IT) ed elettronica di consumo.
In Italia e nella penisola Iberica il Gruppo è attivo nella sola distribuzione "business-to-business" (B2B) di Information Technology (IT) ed elettronica di consumo.
Esprinet S.p.A. ha sede legale e amministrativa in Italia a Vimercate (Monza e Brianza). Le azioni ordinarie di Esprinet S.p.A. (ticker: PRT.MI) sono quotate nel segmento STAR (Segmento Titoli con Alti Requisiti) del mercato MTA (Mercato Telematico Azionario) di Borsa Italiana dal 27 luglio 2001.
Relativamente alle informazioni richieste dall'art. 2427 22-quinquies del Codice Civile si precisa che il bilancio consolidato in oggetto rappresenta l'insieme più grande di cui Esprinet S.p.A. fa parte.
I principi contabili applicati nella preparazione del bilancio consolidato sono descritti nel seguito. Questi principi sono stati applicati uniformemente a tutti gli esercizi presentati in questo documento, salvo quanto altrimenti indicato.
Il bilancio consolidato del Gruppo Esprinet al 31 dicembre 2019 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (IFRS) emessi dall'International Accounting Standards Board (IASB) e omologati dall'Unione Europea, nonché dei provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005.
Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (IAS) e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) precedentemente denominata Standing Interpretations Committee (SIC).
Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico ad eccezione della valutazione di alcuni strumenti finanziari, per la quale si applica il criterio del fair value, nonché sul presupposto della continuità aziendale.
I prospetti di situazione patrimoniale-finanziaria, conto economico e rendiconto finanziario, presentano le seguenti caratteristiche:
Le scelte effettuate in tema di presentazione del bilancio derivano dalla convinzione che esse contribuiscano a migliorare la qualità dell'informativa fornita.
I dati contenuti nel presente documento sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente indicato. In alcuni casi le tabelle potrebbero evidenziare difetti di arrotondamento dovuti alla rappresentazione in migliaia.
Il bilancio consolidato è predisposto sulla base delle situazioni contabili della capogruppo e delle società nelle quali essa detiene, direttamente e/o indirettamente, il controllo o un'influenza notevole approvate dai rispettivi Consigli di Amministrazione9 .
Le situazioni contabili delle società controllate sono state opportunamente rettificate, ove necessario, al fine di renderle omogenee ai principi contabili della capogruppo e sono tutte relative ad esercizi sociali che hanno la medesima data di chiusura della Controllante.
Le imprese incluse nel perimetro di consolidamento al 31 dicembre 2019, di seguito presentato, sono tutte consolidate con il metodo dell'integrazione globale.
| Denominazione | Sede legale | Capitale sociale (euro) * |
Quota di Gruppo |
Socio | Quota detenuta |
|---|---|---|---|---|---|
| Controllante: | |||||
| Esprinet S.p.A. | Vimercate (MB) | 7.860.651 | |||
| Controllate direttamente: | |||||
| Celly S.p.A. | Vimercate (MB) | 1.250.000 | 85,00% | Esprinet S.p.A. | 85,00% |
| Esprinet Iberica S.L.U. | Saragozza (Spagna) | 55.203.010 | 100,00% | Esprinet S.p.A. | 100,00% |
| Nilox Deutschland GmbH | Düsseldorf (Germania) | 100.000 | 100,00% | Esprinet S.p.A. | 100,00% |
| V-Valley S.r.l. | Vimercate (MB) | 20.000 | 100,00% | Esprinet S.p.A. | 100,00% |
| 4Side S.r.l | Legnano (MI) | 100.000 | 51,00% | Esprinet S.p.A. | 51,00% |
| Controllate indirettamente: | |||||
| Celly Pacific LTD | Honk Kong (Cina) | 935 | 85,00% | Celly S.p.A. | 100,00% |
| Esprinet Portugal Lda | Porto (Portogallo) | 1.000.000 | 100,00% | Esprinet Iberica S.L.U. | 95,00% |
| Esprinet S.p.A. | 5,00% | ||||
| Vinzeo Technologies S.A.U. | Madrid (Spagna) | 30.704.180 | 100,00% | Esprinet Iberica S.L.U. | 100,00% |
| V-Valley Iberian S.L.U. | Saragozza (Spagna) | 50.000 | 100,00% | Esprinet Iberica S.L.U. | 100,00% |
(*) Il dato del capitale sociale riferito alle società che redigono il proprio bilancio in valuta differente dall'euro è presentato a valori storici.
I principi di consolidamento più significativi adottati per la redazione del bilancio consolidato sono di seguito illustrati.
Le società controllate sono entità sulle quali il Gruppo è esposto a rendimenti variabili, ha la capacità di incidervi o detiene diritti su tali rendimenti, così come previsto dall'IFRS 10 paragrafo 6). Per valutare se il Gruppo controlla un'altra entità si considera l'esistenza e l'effetto dei diritti di voto potenziali esercitabili o convertibili in quel momento. Le società controllate vengono consolidate integralmente dalla data in cui il controllo viene trasferito al Gruppo e vengono de-consolidate dalla data in cui il controllo cessa.
Gli effetti patrimoniali ed economici delle transazioni effettuate tra le società del Gruppo, inclusi eventuali utili e perdite non realizzati ed i dividendi distribuiti, vengono eliminati. Le perdite non realizzate vengono eliminate ma allo stesso tempo vengono considerate come un indicatore di perdita di valore dell'attività trasferita.
9 Ad eccezione di Celly Pacific LTD in quanto non dotata di tale Organo.
Le variazioni nell'interessenza partecipativa della controllante in una controllata che non comportano la perdita del controllo sono contabilizzate come operazioni sul capitale.
Per render conto dell'acquisizione di società controllate da parte del Gruppo viene utilizzato il metodo dell'acquisizione ("acquisition method") sinteticamente di seguito enunciato.
Il costo di un'acquisizione è valutato come somma del corrispettivo trasferito misurato al fair value (valore equo) alla data di acquisizione e dell'importo di qualsiasi partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale si valuta qualsiasi partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value (valore equo) oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati e classificati tra le spese amministrative.
Se l'aggregazione aziendale è realizzata in più fasi si procede al ricalcolo del fair value della partecipazione precedentemente detenuta e si rileva nel conto economico l'eventuale utile o perdita risultante.
Ogni corrispettivo potenziale viene rilevato al fair value alla data di acquisizione.
Il maggior valore del corrispettivo corrisposto e dell'importo riconosciuto per le quote di minoranza rispetto al valore di mercato della sola quota del Gruppo delle attività nette identificabili acquisite viene registrato come avviamento.
Se la somma del corrispettivo e delle interessenze di minoranza è inferiore al fair value delle attività nette della società controllata acquisita, la differenza viene riconosciuta direttamente nel conto economico.
Negli esercizi fino al 2009 incluso le aggregazioni aziendali venivano contabilizzate applicando il "purchase method". I costi di transazione direttamente attribuibili all'aggregazione venivano considerati come parte del costo di acquisto. Le quote di minoranza venivano misurate in base alla quota di pertinenza dell'attivo netto identificabile dell'acquisita. Le aggregazioni aziendali realizzate in più fasi venivano contabilizzate in momenti separati.
Il Gruppo applica una politica di gestione delle transazioni con i soci di minoranza come se si trattasse di terze parti esterne al Gruppo stesso.
La quota di patrimonio netto di competenza di azionisti terzi delle società controllate incluse nel consolidamento è iscritta separatamente in un'apposita voce del patrimonio netto denominata "Patrimonio netto di terzi". La quota del risultato netto degli azionisti terzi è evidenziata separatamente nel conto economico consolidato alla voce "Risultato di terzi".
Le perdite sono attribuite alle minoranze anche se questo implica che le quote di minoranza abbiano un saldo negativo.
Le partecipazioni del Gruppo in società collegate sono valutate con il metodo del "patrimonio netto". Per società collegate si considerano quelle società nelle quali il Gruppo esercita un'influenza notevole, pur non trattandosi di società controllate e/o "joint-venture".
I bilanci delle società collegate sono utilizzati dal Gruppo per l'applicazione del metodo in oggetto. Le chiusure contabili delle società collegate e del Gruppo sono effettuate alla medesima data e utilizzando i medesimi principi contabili.
Le partecipazioni in società collegate sono iscritte nella situazione patrimoniale-finanziaria al costo incrementato o diminuito delle variazioni successive all'acquisizione nella quota di pertinenza del Gruppo dell'attivo netto della società collegata, eventualmente diminuito di ogni possibile perdita di valore. L'eventuale avviamento afferente alla collegata è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad ammortamento né ad una singola verifica di riduzione durevole di valore (impairment).
Il conto economico riflette la quota di pertinenza del Gruppo del risultato dell'esercizio della società collegata. Profitti e perdite derivanti da transazioni tra il Gruppo e la collegata, sono eliminati in proporzione alla quota di partecipazione nella collegata.
Nel caso in cui una società collegata rilevi una rettifica con diretta imputazione a patrimonio netto, il Gruppo rileva anche in questo caso la sua quota di pertinenza e ne dà rappresentazione quando è applicabile nel prospetto di movimentazione del patrimonio netto.
Successivamente all'applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo valuta se sia necessario riconoscere un'ulteriore perdita di valore della propria partecipazione nella società collegata. Il Gruppo valuta ad ogni data di bilancio se ci siano evidenze obiettive che la partecipazione nella società collegata abbia subito una perdita di valore. Se ciò è avvenuto, il Gruppo calcola l'ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata ed il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio e classificandola nella "quota di pertinenza del risultato di società collegate".
Si precisa che al 31 dicembre 2019 non vi sono partecipazioni in società collegate.
I dividendi distribuiti tra società del Gruppo sono elisi nel conto economico consolidato.
Rispetto al 31 dicembre 2018 si segnalano l'ingresso nel perimetro di consolidamento della società 4Side S.r.l, il cui 51% del capitale sociale è stato acquisito in data 20 marzo 2019; l'incremento dall'80% all'85%, in data 13 settembre 2019, della quota di possesso nella società controllata Celly S.p.A. e la cancellazione della società Celly Nordic OY controllata in via totalitaria da Celly S.p.A. e già in liquidazione da giugno 2019.
Per ulteriori informazioni si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Fatti di rilievo del periodo".
Nel presente Bilancio annuale non si sono verificate variazioni nelle stime contabili effettuate in periodi precedenti ai sensi dello IAS 8. A seguito della prima applicazione dal 1° gennaio 2019 del nuovo principio internazionale IFRS 16 così come consentito non è stato necessario riflettere retrospettivamente gli effetti di tali nuove disposizioni nei dati comparativi della situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2018, del conto economico separato e complessivo, del prospetto delle variazioni di patrimonio netto, del rendiconto finanziario al 31 dicembre 2018. L'applicazione del principio alla data del 1° gennaio 2019 ha determinato per il Gruppo l'iscrizione di un "diritto di utilizzo" delle attività e di una corrispondente passività finanziaria pari a circa 114,9 milioni di euro.
Per ulteriori informazioni si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "2.8 Principi contabili di recente emanazione".
Le attività immateriali sono definibili come attività prive di consistenza fisica identificabili, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri.
Tra tali attività non correnti si include anche "l'avviamento" quando viene acquisito a titolo oneroso.
Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa. In particolare, la voce "Diritti di brevetto industriale ed utilizzazione delle opere dell'ingegno" è ammortizzata in tre esercizi.
L'avviamento e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento, ma vengono sottoposte a verifica almeno annuale di ricuperabilità (detta anche "impairment test"). Il test effettuato viene descritto nel paragrafo "Perdita di valore delle attività". La ripresa di valore, ammessa per le immobilizzazioni immateriali a vita definita e indefinita, non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripresa è rilevata a conto economico a meno che l'immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione.
Non è invece ammesso effettuare rivalutazioni dell'avviamento, neanche in applicazioni di leggi specifiche, e le sue eventuali svalutazioni non sono oggetto di successivi ripristini di valore.
Le immobilizzazioni materiali sono iscritte in bilancio al costo di acquisto o di produzione comprensivi di eventuali oneri accessori e dei costi diretti necessari a rendere l'attività disponibile per l'uso.
I costi di manutenzione e riparazione aventi natura ordinaria sono imputati al conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un aumento significativo e tangibile di produttività o di vita utile del cespite sono portate in aumento del valore del cespite e ammortizzate sulla base della relativa vita utile.
I costi per migliorie su beni di terzi sono esposte tra le immobilizzazioni materiali nella categoria cui si riferiscono.
Le singole componenti di una immobilizzazione materiale che risultino caratterizzate da vita utile differente sono rilevate separatamente per essere ammortizzate coerentemente alla loro durata secondo un approccio per componenti.
Le immobilizzazioni materiali sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio sulla base dei piani d'ammortamento ritenuti rappresentativi della vita economico-tecnica dei beni cui si riferiscono. Il valore in bilancio è esposto al netto dei fondi di ammortamento in relazione alla residua possibilità di utilizzo dei beni.
| Aliquota economico-tecnica | |
|---|---|
| Impianti di sicurezza | 25% |
| Impianti generici | da 3% a 20% |
| Altri impianti specifici | 15% |
| Impianti di condizionamento | da 3% a 14,3% |
| Impianti telefonici e apparecchiature Impianti di comunicazione e |
da 10% a 20% |
| telesegnalazione | 25% |
| Attrezzature industriali e commerciali | da 7,1% a 15% |
| Macchine d'ufficio elettroniche | da 20% a 25% |
| Mobili e arredi | da 10% a 25% |
| Altri beni | da 10% a 19% |
Le aliquote di ammortamento applicate per ciascuna categoria di bene sono indicate di seguito:
Se vi sono indicatori di svalutazione di valore, le immobilizzazioni materiali sono assoggettate a una verifica di recuperabilità (impairment test). Il test effettuato viene descritto nel paragrafo "Perdita di valore delle attività non finanziarie". Le eventuali svalutazioni possono essere oggetto di successivi ripristini di valori. I ripristini di valore non possono eccedere il valore di carico che sarebbe stato
determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti.
Tale ripristino è rilevato a conto economico a meno che l'immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso il ripristino è trattato come un incremento da rivalutazione.
I beni acquisiti mediante contratti di locazione sono iscritti, in ossequio al principio contabile internazionale IFRS 16, tra le immobilizzazioni mediante la rilevazione di una attività che rappresenta il diritto di utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto (Right of Use) rilevando in contropartita nella voce "Passività finanziarie per leasing" una passività a fronte dei pagamenti futuri per il leasing.
Successivamente alla rilevazione iniziale, il diritto d'uso è ammortizzato secondo quanto previsto dallo IAS 16, mentre il valore contabile della passività per leasing si incrementa per effetto degli interessi accantonati in ciascun periodo e si riduce per i pagamenti effettuati.
Le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto di utilizzo dell'attività vengono contabilizzate separatamente nel conto economico. I canoni futuri contrattualmente dovuti sono attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito del relativo contratto; laddove questo non sia facilmente e attendibilmente determinabile si utilizza il tasso di indebitamento incrementale del locatario.
Il principio richiede inoltre che al verificarsi di eventi determinati (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti) la passività finanziaria per leasing debba essere rimisurata con in contropartita una rettifica del diritto d'uso dell'attività.
Il principio, inoltre, stabilisce due esenzioni di applicazione in relazione alle attività considerate di "modico valore" ed ai contratti di leasing a breve termine i cui ricavi/costi sono rilevati linearmente nel conto economico lungo la durata del contratto di leasing.
Il principio contabile internazionale IAS 36 richiede di valutare l'esistenza di perdite di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali in presenza di indicatori che facciano ritenere che tale problematica possa sussistere. Nel caso dell'avviamento e delle eventuali altre attività immateriali a vita utile indefinita, tale valutazione viene effettuata almeno annualmente.
Con riferimento all'avviamento, il Gruppo sottopone alle verifiche di riduzione di valore previste dallo IAS 36 tutte le unità generatrici di flussi finanziari ("Cash Generating Unit") a cui è stato attribuito un valore di avviamento.
La recuperabilità dei valori iscritti è verificata confrontando il valore contabile iscritto in bilancio con il maggiore tra il fair value al netto dei costi di dismissione, qualora esista un mercato attivo, e il valore d'uso del bene. Il valore d'uso è definito sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo del bene o da una aggregazione di beni (Cash Generating Unit) nonché dal valore che ci si attende dalla sua dismissione al termine della sua vita utile. I flussi futuri attesi sono attualizzati con un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo d'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Una riduzione di valore è riconosciuta a conto economico quando il valore di iscrizione dell'attività, ovvero della relativa CGU a cui essa è allocata, è superiore al valore recuperabile. Le Cash Generating Unit sono state individuate, coerentemente alla struttura organizzativa e di business del Gruppo, come aggregazioni omogenee che generano flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dall'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili.
Le attività per imposte anticipate sono iscritte al valore nominale. Vengono iscritte in bilancio quando
il loro recupero è giudicato probabile. Si veda anche il commento alla voce "Imposte sul reddito".
Le attività finanziarie sono classificate sulla base del modello di business adottato dal Gruppo nella gestione dei flussi finanziari delle stesse e sulla base delle caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa ottenibili dall'attività. I modelli di business identificati sono i seguenti:
Tali attività rientrano nella categoria di attività valutate al costo ammortizzato. Si tratta prevalentemente di crediti commerciali e altri crediti, come descritto nel paragrafo "Crediti verso clienti e altri crediti". I crediti, ad eccezione dei crediti commerciali che non contengono una componente finanziaria significativa, sono rilevati inizialmente in bilancio al loro fair value; in sede di misurazione successiva sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il tasso di interesse effettivo. I crediti commerciali che non contengono una componente finanziaria significativa sono invece riconosciuti al prezzo definito per la relativa transazione (determinato secondo il disposto del principio IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers). In sede di misurazione successiva, le attività appartenenti a tale categoria sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo. Gli effetti di tale misurazione sono riconosciuti tra i componenti finanziari di reddito. Tali attività sono inoltre soggette al modello di impairment come definito nel paragrafo "Crediti verso clienti e altri crediti".
Gli acquisti e le cessioni di attività finanziarie sono contabilizzati alla data di regolamento.
In caso di iscrizione di attività finanziarie valutate al fair value, qualora le stesse siano scambiate in un mercato attivo, il fair value è determinato ad ogni data di bilancio con riferimento alle quotazioni di mercato od alle quotazioni degli operatori (prezzo di offerta per le posizioni di lungo periodo e prezzo di domanda per le posizioni di breve periodo), senza alcuna deduzione per i costi di transazione. Per gli strumenti finanziari non trattati in un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando una tecnica di valutazione. Tale tecnica può includere l'utilizzo di transazioni recenti a condizioni di mercato, oppure il riferimento al fair value attuale di un altro strumento che è sostanzialmente analogo, oppure un'analisi dei flussi di cassa attualizzati o altri modelli di valutazione.
Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto e il presunto valore di realizzo desumibile dall'andamento di mercato, tenuto conto delle specificità del settore di riferimento del Gruppo, il quale commercializza prevalentemente prodotti IT ed elettronica di consumo soggetti a un elevato tasso di obsolescenza economico-tecnica.
La configurazione del costo adottata per la valorizzazione è rappresentata dal metodo F.I.F.O..
Il costo di acquisto tiene conto degli oneri accessori sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali nonché degli sconti e premi corrisposti dai fornitori, secondo le prassi commerciali tipiche del settore, in ordine al raggiungimento degli obiettivi di vendita e allo svolgimento di attività di marketing ai fini della promozione dei brand distribuiti e dello sviluppo dei canali di vendita. Il costo tiene conto, inoltre, delle "protezioni" di magazzino accordate dai fornitori sui prezzi di acquisto.
Le scorte obsolete, in eccesso e di lento rigiro sono svalutate in ragione della loro prevedibile possibilità di realizzo.
I crediti verso clienti e gli altri crediti sono contabilizzati secondo il metodo del costo ammortizzato. In sede di iscrizione iniziale sono valutati al fair value, ad eccezione dei crediti commerciali che non includono una componente finanziaria significativa come descritto nel paragrafo "Attività finanziarie (non correnti e correnti)".
Il valore dei crediti viene ridotto, laddove ricorrano perdite di valore, al valore realizzabile.
Le svalutazioni sono effettuate sulla base della perdita attesa ("Expected Credit Loss model"). In particolare, le stesse sono determinate in relazione al grado di solvibilità dei singoli debitori, anche in funzione delle specifiche caratteristiche del rischio creditizio sotteso, tenuto conto delle coperture assicurative, delle informazioni disponibili e considerando l'esperienza storica accumulata.
Le operazioni di cessione di crediti a titolo pro-soluto, per le quali sostanzialmente tutti i rischi e benefici sono trasferiti al cessionario, determinano l'eliminazione dei crediti dall'attivo patrimoniale essendo rispettati i requisiti previsti dall'IFRS 9.
Le operazioni di cessione di crediti a titolo pro-solvendo continuano invece ad essere iscritte nell'attivo patrimoniale non essendo stati trasferiti tutti i rischi e benefici al cessionario.
Esigenze di gestione del rischio di credito, del capitale circolante e conseguentemente della tesoreria richiedono anche l'esecuzione sistematica di operazioni quali le cessioni di tali crediti ad operatori finanziari a titolo definitivo (pro-soluto) o temporaneo (pro-solvendo).
Tali operazioni si concretizzano per il Gruppo Esprinet in contrattualizzati programmi rotativi di cessione a società di factoring o a banche, ed in programmi di cartolarizzazione dei crediti.
I crediti oggetto dei suddetti programmi di cessione sono valutati, come definito al paragrafo Attività finanziarie al "fair value through profit and loss".
Le svalutazioni effettuate ai sensi dell'IFRS9 sono rilevate nel conto economico consolidato e sono rappresentate nella voce "Riduzione/riprese di valore di attività finanziarie".
Sono iscritti al "fair value" e includono quelle attività nei confronti dell'Amministrazione finanziaria esigibili o compensabili a breve termine. Si veda anche il commento alla voce "Imposte sul reddito".
Le disponibilità liquide includono il denaro in cassa e depositi presso banche ad immediata esigibilità, nonché altri impieghi in liquidità di durata inferiore a tre mesi.
Le giacenze in euro sono iscritte al valore nominale mentre le eventuali giacenze in altra valuta sono iscritte al cambio corrente alla chiusura del periodo.
Le attività non correnti possedute per la vendita (o le attività di un gruppo in dismissione) sono le attività il cui valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita anziché con il loro uso continuativo. Per tale motivo non sono soggette ad ammortamento ma sono valutate al minore tra il loro valore contabile e il fair value al netto dei costi di vendita.
Esse sono disponibili per la vendita immediata nella loro condizione attuale, soggetta a condizioni che sono d'uso e consuetudine per la vendita di tali attività (o gruppi in dismissione), e la cui vendita è altamente probabile.
Le azioni proprie sono iscritte a riduzione del patrimonio netto. In caso di eventuali vendite successive, ogni differenza tra il valore di acquisto ed il corrispettivo è rilevato a patrimonio netto.
Si tratta di passività finanziarie rilevate nella situazione patrimoniale-finanziaria solo quando il Gruppo diviene parte nelle clausole contrattuali dello strumento.
Le passività finanziarie sono iscritte inizialmente al "fair value" incrementato di eventuali costi connessi alla transazione. Successivamente alla prima iscrizione i debiti finanziari sono rilevati al costo ammortizzato utilizzando ai fini dell'attualizzazione il tasso d'interesse effettivo.
La passività finanziaria viene eliminata dalla situazione patrimoniale-finanziaria quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata oppure scaduta. La differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta o trasferita a un'altra parte e il corrispettivo pagato viene rilevata nel conto economico.
In caso di iscrizione di passività finanziarie valutate al fair value, qualora le stesse siano scambiate in un mercato attivo, il fair value è determinato ad ogni data di bilancio con riferimento alle quotazioni di mercato od alle quotazioni degli operatori (prezzo di offerta per le posizioni di lungo periodo e prezzo di domanda per le posizioni di breve periodo), senza alcuna deduzione per i costi di transazione. Per gli strumenti finanziari non trattati in un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando una tecnica di valutazione. Tale tecnica può includere l'utilizzo di transazioni recenti a condizioni di mercato, oppure il riferimento al fair value attuale di un altro strumento che è sostanzialmente analogo, oppure un'analisi dei flussi di cassa attualizzati o altri modelli di valutazione.
Gli accantonamenti ai fondi sono rilevati quando è probabile l'esistenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato e l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa razionalmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio. Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l'accantonamento è oggetto di attualizzazione; l'incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è imputato a conto economico alla voce "Oneri e Proventi finanziari".
I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi, ancorché non formalizzati, che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi "a contributi definiti" e programmi "a benefici definiti".
Nei programmi "a contributi definiti" l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi allo Stato ovvero a un patrimonio o a un'entità giuridicamente distinta (detta anche fondo), è determinata sulla base dei contributi dovuti. Fino all'entrata in vigore della Legge finanziaria 2007 e dei relativi decreti attuativi, considerate le incertezze relative al momento di erogazione, il trattamento di fine rapporto (TFR) era assimilato a un programma "a benefici definiti".
A seguito della riforma, la destinazione delle quote maturande del TFR ai fondi pensione ovvero all'INPS comporta la trasformazione della natura del programma da piano "a benefici definiti" a piano "a contributi definiti", in quanto l'obbligazione dell'impresa è rappresentata esclusivamente dal versamento dei contributi ai fondi pensione o all'INPS.
La passività relativa al TFR pregresso continua a rappresentare un piano "a benefici definiti" determinato applicando una metodologia di tipo attuariale da parte di attuari indipendenti.
Gli utili e le perdite attuariali derivanti da modifiche delle ipotesi attuariali a partire dai bilanci redatti nell'anno 2013 sono contabilizzati nelle riserve di Patrimonio Netto come stabilito dal principio IAS19R.
Ai fini dello IAS 19 la suddetta riforma ha comportato la necessità di ricalcolare il valore del fondo TFR pregresso per effetto essenzialmente dell'esclusione dalla valutazione attuariale delle ipotesi connesse agli incrementi retributivi e all'aggiornamento delle ipotesi di natura finanziaria. Questo effetto (curtailment) è stato imputato a conto economico nel 2007 come componente positiva a riduzione dei costi del lavoro.
I debiti commerciali, gli altri debiti e le altre passività sono iscritte inizialmente al "fair value" incrementato di eventuali costi connessi alla transazione.
Successivamente sono rilevati al costo ammortizzato che, non ritenendosi di dover effettuare alcuna attualizzazione e imputazione separata a conto economico degli interessi passivi espliciti o scorporati in quanto non materiali in considerazione dei tempi previsti di pagamento, coincide con il valore nominale.
Gli stanziamenti per debiti presunti sono passività da pagare per beni o servizi che sono stati ricevuti o forniti ma non pagati, inclusi gli importi dovuti ai dipendenti o ad altri soggetti.
Il grado d'incertezza relativo a tempistica o importo degli stanziamenti per debiti presunti è assai inferiore a quello degli accantonamenti.
Sulla base del modello in cinque fasi introdotto dall'IFRS 15, il Gruppo procede alla rilevazione dei ricavi dopo aver identificato i contratti con i propri clienti e le relative prestazioni da soddisfare (trasferimento di beni/servizi), determinato il corrispettivo cui ritiene di avere diritto in cambio del soddisfacimento di ciascuna di tali prestazioni, nonché valutato la modalità di soddisfacimento di tali prestazioni (adempimento in un determinato momento versus adempimento nel corso del tempo). Nello specifico, la rilevazione dei ricavi avviene solo qualora risultino soddisfatti i seguenti requisiti:
e) è probabile che il Gruppo riceverà il corrispettivo a cui avrà diritto in cambio dei beni o servizi che saranno trasferiti al cliente.
Quando i requisiti qui sopra risultano soddisfatti, il Gruppo procede alla rilevazione dei ricavi come di seguito descritto.
I ricavi delle vendite sono rilevati quando il controllo del bene oggetto della transazione è trasferito all'acquirente ovvero quando il bene è consegnato e il cliente acquisisce la capacità di decidere dell'uso del bene e di trarne sostanzialmente tutti i benefici.
I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi trattati quali componenti variabili del corrispettivo pattuito.
I ricavi delle prestazioni di servizi sono rilevati al compimento della prestazione.
Si rileva che i tempi di pagamento concessi ai clienti del Gruppo non eccedono i 12 mesi pertanto il Gruppo non rileva aggiustamenti al prezzo della transazione per considerare componenti di natura finanziaria.
I costi sono riconosciuti quando relativi a beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.
Il costo di acquisto dei prodotti è iscritto al netto degli sconti riconosciuti dai fornitori per le "protezioni" riconosciute in relazione alle riduzioni dei listini e alle sostituzioni di prodotti. I relativi accrediti sono riconosciuti per competenza in base alle comunicazioni pervenute dai fornitori.
Gli sconti cassa in fattura per pagamento previsto a presentazione fattura sono portati a riduzione del costo d'acquisto in quanto, come prassi in uso nel settore in cui opera il Gruppo, ne è ritenuta prevalente la componente commerciale.
I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'Assemblea.
Base
L'utile base per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio escludendo le eventuali azioni proprie.
L'utile diluito per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le eventuali azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo l'esercizio da parte di tutti gli assegnatari di diritti che potenzialmente hanno effetto diluitivo, mentre il risultato netto del Gruppo è rettificato per tenere conto di eventuali effetti, al netto delle imposte, dell'esercizio di detti diritti. Il risultato per azione diluito non viene calcolato nel caso di perdite, in quanto qualunque effetto diluitivo determinerebbe un miglioramento del risultato per azione.
I costi per il personale includono, coerentemente alla natura sostanziale di retribuzione che assumono, le stock option e/o stock grant in corso di maturazione alla data di chiusura del bilancio. Il costo è determinato con riferimento al "fair value" del diritto assegnato.
La quota di competenza dell'esercizio è determinata pro rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione ("vesting period").
Il "fair value" delle stock grant è rappresentato dal valore dell'opzione determinato applicando il modello di "Black-Scholes" ed è rilevato con contropartita alla voce "Riserve".
Le imposte sul reddito correnti sono calcolate, per ciascuna società appartenente al Gruppo, sulla base della stima del reddito imponibile. Il debito previsto è rilevato alla voce "Debiti tributari per imposte correnti" o, qualora ci sia un'eccedenza degli acconti versati rispetto all'onere dovuto, alla voce "Crediti tributari per imposte correnti". I debiti e i crediti tributari per imposte correnti sono rilevati al valore che si prevede di pagare/recuperare alle/dalle autorità fiscali applicando le aliquote e la normativa fiscale vigenti o sostanzialmente approvate alla data di chiusura del periodo.
Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate in base al "metodo patrimoniale (liability method)" sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. L'iscrizione di attività per imposte anticipate è effettuata quando il loro recupero è probabile.
Le imposte differite e anticipate non sono iscritte se connesse all'iscrizione iniziale di un'attività o una passività in un'operazione diversa da una Business Combination e che non ha impatto sul risultato e sull'imponibile fiscale.
Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti e sono compensate a livello di singola impresa se riferite a imposte compensabili. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce "Attività per imposte anticipate", se passivo, alla voce "Passività per imposte differite".
Le attività e le passività incluse nella presente situazione sono rappresentate nella valuta del principale ambiente economico nel quale la singola impresa opera.
I dati consolidati sono rappresentati in euro, che è la valuta funzionale del Gruppo.
I ricavi e i costi relativi a operazioni in moneta estera sono iscritti al cambio corrente del giorno in cui l'operazione è compiuta. Le attività e passività monetarie in moneta estera sono convertite in euro applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio con imputazione dell'effetto a conto economico. Le attività e passività non monetarie in moneta estera valutate al costo sono iscritte al cambio di rilevazione iniziale; quando la valutazione è effettuata al "fair value", ovvero al valore recuperabile o di realizzo, è adottato il cambio corrente alla data di determinazione del valore.
| Tassi di cambio | Puntuale al 31.12.2019 |
Medio di periodo |
|---|---|---|
| Hong Kong Dollar (HKD) | 8,75 | 8,77 |
| US Dollar (USD) | 1,12 | 1,12 |
Gli strumenti derivati sono contabilizzati sulla base dei disposti dell'IFRS 9. Alla data di stipula gli stessi sono inizialmente contabilizzati al fair value come attività finanziarie "fair value through profit and loss" il fair value è positivo o come passività finanziarie "fair value through profit and loss" quando il fair value è negativo.
I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la stessa è formalmente documentata e la sua efficacia, verificata periodicamente, è elevata.
Se i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura ("cash flow hedge", ad esempio copertura della variabilità dei flussi di cassa di attività/passività per effetto delle oscillazioni dei tassi di interesse), le variazioni del "fair value" dei derivati sono inizialmente rilevate a patrimonio netto (e dunque nel conto economico complessivo) e successivamente riversate al conto economico separato quando si manifestano gli effetti economici originati dall'oggetto di copertura.
Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione, o se viene revocata la sua designazione quale copertura, gli importi precedentemente rilevati nella riserva di "cash flow hedge" restano iscritti nel patrimonio netto fino a quando la programmata operazione coperta si verifica, momento in cui è riversata a conto economico consolidato.
Se i derivati coprono il rischio di variazione di fair value di attività e di passività iscritte in bilancio ("fair value hedge") sia le variazioni del fair value dello strumento di copertura sia le variazioni dell'oggetto di copertura sono imputate al conto economico consolidato.
Le variazioni del "fair value" dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura sono rilevate a conto economico.
Con riferimento alla informativa richiesta da Consob relativamente ad operazioni e saldi significativi con parti correlate, si specifica che le stesse, oltre a trovare evidenza in apposito paragrafo nella sezione "Altre informazioni rilevanti", sono state indicate separatamente negli schemi di bilancio, solamente ove significative.
Il settore della distribuzione di IT ed elettronica di consumo presenta talune specificità di rilievo, a quanto consta entro certi limiti indipendenti dalla localizzazione geografica, specialmente per quanto attiene alle relazioni commerciali con i fornitori di prodotti o vendor.
Tali specificità attengono in modo particolare alle condizioni e modalità di formazione del margine commerciale per la parte c.d. "back-end", che risulta funzione del prezzo di acquisto dei prodotti rispetto al prezzo di vendita all'utente finale ovvero al rivenditore a seconda delle prassi adottate da questo o quel fornitore (nel rispetto, si rammenti, della funzione precipua del distributore che rimane quella di intermediare i flussi di prodotti tra fornitori/produttori e rivenditori/dettaglianti).
Le condizioni di acquisto prevedono tipicamente uno sconto base rispetto al prezzo di listino per l'utente finale/rivenditore e una serie di condizioni accessorie che variano - per funzione e terminologia - da vendor a vendor, e che sono comunemente riconducibili ad alcune fattispecie standardizzabili:
Inoltre, sulla base degli accordi vigenti con la quasi totalità dei vendor, il Gruppo Esprinet beneficia di specifiche protezioni contrattuali rispetto al valore delle rimanenze tese a neutralizzare, entro certi limiti, il rischio economico legato a variazioni nei prezzi di listino di prodotti ordinati ("price protection") ovvero già presenti nei magazzini del distributore ("stock protection").
Nel primo caso la protezione viene generalmente riconosciuta mediante la fatturazione dei prodotti ordinati e non ancora spediti al nuovo prezzo; nel secondo caso il vendor è solito riconoscere un credito pari alla sopravvenuta riduzione del prezzo dei prodotti.
Quanto agli sconti cassa, questi vengono generalmente riconosciuti a fronte del rispetto delle condizioni di pagamento contrattualmente stabilite e costituiscono un incentivo alla puntualità nei pagamenti.
Tali condizioni prevedono per la totalità dei casi pagamenti dilazionati rispetto all'emissione della relativa fattura ovvero dell'invio della merce.
Gli sconti cassa, coerentemente con quanto avviene per gli sconti finanziari riconosciuti ad alcuni gruppi selezionati di clienti i quali vengono portati in riduzione dei ricavi, sono contabilizzati in riduzione dei costi di acquisto.
Per quanto attiene alle politiche di pagamento ai fornitori, non è possibile nell'ambito del settore individuare dei tempi di pagamento medio/normali in quanto esiste una notevole mutevolezza di condizioni a seconda dei fornitori. Più in particolare, l'intervallo delle dilazioni di pagamento previste in fattura va da un minimo di 7 a un massimo di 120 giorni, ed in rari casi è previsto il pagamento cash. In taluni casi, i tempi di pagamento previsti in fattura sono oggetto di ulteriori dilazioni concordate, a valere su singole forniture ovvero sulla base di programmi commerciali ben determinati decisi dal fornitore.
Nei casi in cui la suddetta dilazione risulti onerosa, il tasso d'interesse applicato non è, se non raramente, esplicitato. Capita sovente, inoltre, che le condizioni implicite di dilazione - talora applicate attraverso la riduzione degli sconti cassa contrattuali - non trovino riscontro con i tassi di mercato finanziario vigenti, rivelando la prevalenza della componente commerciale sull'elemento strettamente finanziario compensativo dello scarto tra il sorgere del debito e l'effettivo pagamento. Tale elemento è inoltre reso subalterno dalla durata relativamente breve, nella media, dei tempi di dilazione anche prorogati che non risultano mai, se non in rari casi, superiori ai 90 giorni.
La redazione del bilancio e delle relative note esplicative ha richiesto l'utilizzo di stime e di assunzioni sia nella determinazione di alcune attività e passività sia nella valutazione di attività e passività potenziali.
Le stime e assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza storica e su altri fattori considerati rilevanti, ivi incluse aspettative su eventi futuri la cui manifestazione è ritenuta ragionevole.
Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione a esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente che su quelli futuri.
Le assunzioni riguardanti l'andamento futuro sono caratterizzate da situazioni di incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi nel prossimo esercizio, di risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi ovviamente né stimabili, né prevedibili, anche significative, al valore contabile delle relative voci.
Le voci di bilancio principalmente interessate da tali situazioni di incertezza sono alcuni ricavi di vendita, taluni storni ai ricavi di vendita, i fondi rischi e oneri, i fondi svalutazione crediti e gli altri fondi svalutazione, gli ammortamenti, i benefici ai dipendenti, le imposte, l'avviamento, i diritti d'uso e le connesse passività finanziarie per leasing.
Nel seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le stime/assunzioni ritenute suscettibili, qualora gli eventi futuri prefigurati non dovessero realizzarsi, in tutto o in parte, di produrre effetti significativi sulla situazione economico-finanziaria del Gruppo Esprinet.
L'iscrizione iniziale di un diritto d'uso e della connessa passività finanziaria per leasing relativi a contratti di leasing di attività dipendono da diversi elementi di stima relativi, principalmente, alla durata del periodo non annullabile del contratto, al tasso di interesse implicito del leasing, ai costi di smantellamento/sostituzione/ripristino dell'attività al termine del contratto.
Alla data di decorrenza il locatario deve valutare la passività del leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing nel periodo non annullabile.
Il periodo non annullabile è a sua volta dipendente dalle valutazioni circa la probabilità di esercizio da parte del locatario delle opzioni di rinnovo o interruzione nonché, nel caso in cui il diritto di interruzione anticipata sia egualmente sotto il controllo anche del locatore, in relazione ai possibili costi conseguenti all'interruzione anche per tale soggetto.
I pagamenti dovuti per il leasing devono essere attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing, se è possibile determinarlo facilmente. Se non è possibile, il locatario deve utilizzare il suo tasso di finanziamento marginale.
Il tasso di interesse che fa sì che il valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing e del valore residuo non garantito sia uguale alla somma del fair value dell'attività sottostante e degli eventuali costi diretti iniziali del locatore.
Il tasso di finanziamento marginale è il tasso di interesse che il locatario dovrebbe pagare per un prestito, con una durata e con garanzie simili, necessario per ottenere un'attività di valore simile all'attività consistente nel diritto di utilizzo in un contesto economico simile.
Per la determinazione del periodo non annullabile di ciascun contratto, in particolare relativamente agli immobili, sono stati analizzati i termini contrattuali ed effettuate ipotesi in relazione ai possibili periodi di rinnovo connesse con l'ubicazione degli stessi, la possibilità di spostamento in altre aree, i costi connessi a tali operazioni.
I contratti di leasing in essere non evidenziano il tasso di finanziamento implicito per cui si è proceduto alla determinazione del tasso di finanziamento marginale applicabile al Gruppo, distintamente per cluster di contratti aventi una duration omogenea. Per la quantificazione del tasso di finanziamento marginale sono state effettuate valutazioni in relazione allo spread applicabile al Gruppo in base al rating della Capogruppo, ai tassi di finanziamento free risk applicabili nei paesi di operatività del Gruppo, alle garanzie da cui tali finanziamenti sarebbero sorretti, alla materialità rispetto al livello di indebitamento del Gruppo.
Le suddette valutazioni si basano su assunzioni e analisi per loro natura complesse e mutevoli nel tempo che potrebbero dunque condurre a modifiche successive, in caso di modifica del periodo non annullabile del contratto, o alla quantificazione di tassi differenti in epoche successive per i nuovi contratti cui applicarli.
Ai fini della verifica di perdita di valore degli avviamenti iscritti in bilancio si è proceduto al calcolo del valore d'uso delle "Unità Generatrici di Cassa" - Cash Generating Unit ("CGU") cui sia stato attribuito un valore di avviamento.
Tali CGU sono state individuate, coerentemente con la struttura organizzativa e di business del Gruppo, come aggregazioni omogenee capaci di generare autonomamente flussi di cassa mediante l'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili.
Il valore d'uso è stato misurato sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa attesi per ogni CGU nonché dal valore che ci si attende dalla relativa dismissione al termine della vita utile.
A tale scopo si è utilizzato il metodo finanziario c.d. "Discounted Cash Flow Model" (DCF), il quale richiede che i flussi finanziari futuri vengano scontati a un tasso di attualizzazione adeguato rispetto ai rischi specifici di ogni singola CGU.
La determinazione del valore recuperabile di ciascuna Cash Generating Unit ("CGU"), in termini di valore d'uso, è basata su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri, relativi sia al periodo del piano strategico di gruppo 2020-2024E, sia oltre tale periodo.
Nel corso dell'esercizio si è reso necessario determinare il "fair value" dei contratti di "IRS - Interest Rate Swap" stipulati ad aprile 2017 al fine di coprire il rischio di variazione dei tassi d'interesse e inquadrabili tecnicamente come "amortising - forward start". Tali contratti, estinti entro la data di chiusura del presente bilancio, sono stati contabilizzati con l'applicazione della tecnica contabile dell'"hedge accounting".
Le condizioni poste dallo IFRS 9 per l'applicazione dell'"hedge accounting" (formale designazione della relazione di copertura, relazione di copertura documentata, misurabile ed altamente efficace, effetto del rischio di credito delle due controparti non significativo rispetto al valore dello strumento derivato, indice di copertura costante nel tempo) sono state rispettate integralmente e di conseguenza i contratti di IRS sono stati trattati secondo tale tecnica contabile che prevede, nello specifico, l'imputazione a riserva di patrimonio netto alla data di stipula del contratto del relativo "fair value" limitatamente alla porzione efficace. Le successive variazioni di "fair value" conseguenti a movimenti della curva dei tassi d'interesse, sempre nei limiti della porzione efficace della copertura, sono state parimenti imputate a riserva di patrimonio netto con contabilizzazione nel conto economico complessivo.
Ai fini del presente bilancio si è reso necessario contabilizzare gli effetti economico-patrimoniali connessi con i piani di stock grant a beneficio di alcuni manager di Esprinet S.p.A. le cui modalità di funzionamento sono meglio illustrate nei paragrafi "Piani di incentivazione azionaria" e "Capitale Sociale".
In particolare il costo di tali piani sono stati determinati con riferimento al "fair value" dei diritti assegnati ai singoli beneficiari alla data di assegnazione.
Tale "fair value", tenuto conto delle particolari e composite condizioni di esercizio - in parte legate ai risultati economico-finanziari consolidati conseguiti dal Gruppo, e in parte legate alla permanenza del singolo beneficiario all'interno del Gruppo alla data di scadenza dei piani -, è stato determinato tramite l'applicazione del modello di "Black-Scholes" tenendo altresì conto della volatilità attesa, del dividend yield previsto e del livello del tasso di interesse privo di rischio.
Ai fini del riconoscimento dei ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi, laddove gli elementi informativi sulle date di effettiva consegna da parte dei trasportatori non siano sufficienti, il Gruppo è solito stimare tali date sulla base dell'esperienza storica relativa ai tempi medi di consegna differenziati in base alla localizzazione geografica del punto di destinazione.
Ai fini del riconoscimento dei ricavi per prestazioni di servizi viene considerato l'effettivo momento di erogazione della prestazione.
Il Gruppo è solito operare stime riguardanti le somme da riconoscere ai clienti a titolo di sconto per raggiungimento obiettivi, per favorire lo sviluppo delle vendite anche attraverso delle promozioni temporali, per incentivazione di vario genere.
Il Gruppo ha sviluppato una serie di procedure e controlli atte a minimizzare i possibili errori di valutazione e stima nello stanziamento delle note di credito da emettere.
In considerazione della significatività delle stime, della numerosità e varietà delle pattuizioni con i clienti, dell'articolazione dei calcoli non è possibile escludere che a consuntivo si possano determinare delle differenze tra gli importi stimati e quelli effettivamente ricevuti.
Tenuto conto delle prassi peculiari del settore in termini di definizione delle condizioni di acquisto e vendita, e in ultima analisi di formazione e rilevazione del margine commerciale, il Gruppo è solito operare alcune stime particolarmente in relazione al verificarsi di alcuni eventi la cui manifestazione è suscettibile di produrre effetti economico-finanziari anche di rilievo.
Si fa riferimento, in particolare, alle stime riguardanti l'importo delle note di credito da ricevere dai vendor alla data di redazione del presente bilancio a titolo di rebate per raggiungimento obiettivi e incentivi di vario genere, rimborso per attività di marketing congiunto, protezioni contrattuali di magazzino, ecc.
Il Gruppo ha sviluppato una serie di procedure e controlli atte a minimizzare i possibili errori di valutazione e stima nello stanziamento delle note di credito da ricevere.
In considerazione della significatività delle stime, della numerosità e varietà delle pattuizioni con i fornitori, dell'articolazione dei calcoli non è possibile escludere che a consuntivo si possano determinare delle differenze tra gli importi stimati e quelli effettivamente ricevuti.
Le immobilizzazioni materiali e immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile.
La vita utile è intesa come il periodo lungo il quale le attività saranno utilizzate dall'impresa.
Essa viene stimata sulla base dell'esperienza storica per immobilizzazioni analoghe, sulle condizioni di mercato e su altri eventi suscettibili di esercitare una qualche influenza sulla vita utile quali, a titolo esemplificativo, cambiamenti tecnologici di rilievo.
Ne consegue che l'effettiva vita economica potrebbe differire dalla vita utile stimata.
Il Gruppo è solito sottoporre a test periodici la validità della vita utile attesa per categoria di cespiti. Tale aggiornamento potrebbe produrre variazioni nei periodi di ammortamento e nelle quote di ammortamento degli esercizi futuri.
Ai fini della valutazione del presumibile grado di realizzo dei crediti il Gruppo formula delle previsioni riguardanti il grado di solvibilità attesa delle controparti ("Expected Credit Loss model") tenuto conto delle informazioni disponibili, dei collateral a contenimento del rischio di credito e considerando l'esperienza storica accumulata.
Per i crediti oggetto di programmato trasferimento a terze parti nell'ambito di programmi di cartolarizzazione o di cessione a società di fatoring o banche si procede alla valutazione del "fair value through profitt and loss".
Il valore di effettivo realizzo dei crediti potrebbe differire da quello stimato a causa dell'incertezza gravante sulle condizioni alla base dei giudizi di solvibilità formulati.
Il prolungamento e l'eventuale peggioramento dell'attuale crisi economica e finanziaria potrebbe comportare un ulteriore deterioramento delle condizioni finanziarie dei debitori del Gruppo rispetto al peggioramento già preso in considerazione nella quantificazione dei fondi iscritti in bilancio.
Il Gruppo è solito effettuare delle previsioni in relazione al valore di realizzo delle scorte di magazzino obsolete, in eccesso o a lento rigiro.
Tale stima si basa essenzialmente sull'esperienza storica, tenuto conto delle peculiarità dei rispettivi settori di riferimento cui le scorte si riferiscono.
Il valore di effettivo realizzo delle scorte potrebbe differire da quello stimato a causa dell'incertezza gravante sulle condizioni alla base delle stime adottate.
L'attuale periodo congiunturale economico e finanziario potrebbe comportare un ulteriore deterioramento delle condizioni di mercato rispetto a quanto già preso in considerazione nella quantificazione dei fondi iscritti in bilancio.
Il Gruppo effettua accantonamenti ai fondi rischi ed oneri sulla base di assunzioni essenzialmente riferite agli importi che verrebbero ragionevolmente pagati per estinguere le obbligazioni di pagamento relative a eventi passati.
Tale stima è frutto di un processo articolato, che prevede il coinvolgimento di consulenti essenzialmente in ambito legale e fiscale e che comporta giudizi soggettivi da parte della direzione del Gruppo. Gli importi effettivamente pagati per estinguere ovvero trasferire a terzi le obbligazioni di pagamento potrebbero differire anche sensibilmente da quelli stimati ai fini degli stanziamenti ai fondi. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non sia determinabile l'ammontare, tale fatto è riportato nelle note al bilancio.
Le passività per benefici ai dipendenti successivi al rapporto di lavoro rilevate in bilancio sono determinate in base allo IAS 19 attraverso l'applicazione di metodologie attuariali.
Tali metodologie hanno richiesto l'individuazione di alcune ipotesi di lavoro e stime afferenti di carattere demografico (probabilità di morte, inabilità, uscita dall'attività lavorativa, ecc.) ed economico-finanziario (tasso tecnico di attualizzazione, tasso di inflazione, tasso di aumento delle retribuzioni, tasso di incremento del TFR).
La validità delle stime adottate dipende essenzialmente dalla stabilità del quadro normativo di riferimento, dall'andamento dei tassi di interesse di mercato, dall'andamento della dinamica retributiva e dal turnover nonché dal grado di frequenza di accesso ad anticipazioni da parte dei dipendenti.
Le imposte correnti dell'esercizio sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile applicando le aliquote fiscali vigenti alla data di redazione del bilancio.
Le imposte differite e anticipate vengono determinate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, in base alle aliquote che si ritiene risulteranno in vigore al momento del realizzo dell'attività o dell'estinzione della passività. L'iscrizione di attività fiscali differite ha luogo qualora il relativo recupero sia giudicato probabile; tale probabilità dipende dall'effettiva esistenza di risultati fiscali imponibili in futuro che consentano l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili.
Nella determinazione dei risultati fiscali imponibili futuri sono stati presi in considerazione i risultati di budget ed i piani coerenti con quelli utilizzati ai fini dei test di impairment, considerando anche il fatto che le imposte differite attive fanno riferimento a differenze temporanee/perdite fiscali che, in misura significativa, possono essere recuperate in un arco temporale molto lungo, quindi compatibile con un contesto in cui l'uscita dalla situazione di crisi e la ripresa economica dovesse prolungarsi oltre l'orizzonte temporale implicito nei piani sopra citati.
I principi contabili adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 ad eccezione di quanto esposto nei principi ed emendamenti di seguito riportati, applicati con effetto 1° gennaio 2019, in quanto divenuti obbligatori a seguito del completamento delle relative procedure di omologazione da parte delle autorità competenti.
In dettaglio le principali modifiche:
IFRS 16 – Contratti di Locazione – Pubblicato nel gennaio 2016, il nuovo standard sul leasing, sostituisce lo IAS 17 Leasing, l'IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing, il SIC-15 Leasing operativo – Incentivi e il SIC-27 La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing. L'IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei leasing e richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti di leasing in bilancio sulla base di un singolo modello simile a quello utilizzato per contabilizzare i leasing finanziari in accordo con lo IAS 17. Il principio prevede due esenzioni per la rilevazione da parte dei locatari: contratti di leasing relativi ad attività di "scarso valore" e contratti di leasing a breve termine. Alla data di inizio del contratto di leasing, il locatario rileva una passività a fronte dei pagamenti del leasing (cioè la passività per leasing) ed un'attività che rappresenta il diritto all'utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto (cioè il diritto di utilizzo dell'attività). I locatari devono contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto di utilizzo dell'attività. I locatari devono anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti). Il locatario riconosce generalmente l'importo della rimisurazione della passività per leasing come una rettifica del diritto d'uso dell'attività. La contabilizzazione prevista dall'IFRS 16 per i locatori è sostanzialmente invariata rispetto alla precedente modalità di contabilizzazione in accordo allo IAS 17; i locatori continuano a classificare tutti i leasing utilizzando lo stesso principio di classificazione previsto dallo IAS 17 e distinguendo tra due tipologie di leasing: leasing operativi e leasing finanziari. L'IFRS 16 richiede ai locatari un'informativa più estesa rispetto allo IAS 17. L'IFRS 16 è entrato in vigore per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2019 o successivamente. Un locatario poteva scegliere di applicare il principio utilizzando un approccio pienamente retrospettico o un approccio retrospettico semplificato, scelta questa operata dal Gruppo e che ha consentito di non riflettere retrospettivamente gli effetti di tali nuove disposizioni nei dati comparativi della situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2018, nel conto economico separato e complessivo, nel prospetto delle variazioni di patrimonio netto e nel rendiconto finanziario. L'applicazione del principio alla data del 1° gennaio 2019 ha determinato per il Gruppo l'iscrizione di un "diritto di utilizzo" delle attività e di una corrispondente passività finanziaria pari a circa 114,9 milioni di euro. In particolare, il Gruppo ha contabilizzato, relativamente ai contratti di leasing precedentemente classificati come operativi, una passività finanziaria e un diritto d'uso pari al valore attualizzato dei pagamenti futuri residui alla data di transizione.
Sulla base delle analisi svolte i contratti individuati in cui il Gruppo si configura come locatario sono riferibili principalmente all'affitto degli immobili per uso ufficio ed operativo, alle autovetture aziendali e alle attrezzature industriali e commerciali ed altri beni.
Nell'adottare l'IFRS 16 il Gruppo si è avvalso dell'esenzione concessa dal principio in relazione agli short-term lease per tutte le classi di attività. Allo stesso modo il Gruppo si è avvalso dell'esenzione relativa ai leasing di basso valore. I pagamenti associati a tali leasing sono rilevati a quote costanti come costo a conto economico. Le attività di basso valore includono apparecchiature informatiche, piccoli articoli per ufficio e attrezzature di magazzino. I costi relativi ai leasing di modico valore ed ai leasing a breve termine nel 2019 ammontano complessivamente a 0,2 milioni di euro.
Come consentito dal principio il Gruppo non ha applicato l'IFRS 16 ai leasing delle attività immateriali.
Il principio in oggetto ha, inoltre, richiesto elementi di giudizio professionale. In particolare, per quanto riguarda il lease term, il Gruppo ha analizzato i contratti di lease, andando a definire per ciascuno di essi il periodo "non cancellabile" unitamente agli effetti di eventuali clausole di estensione o terminazione anticipata il cui esercizio è stato ritenuto ragionevolmente certo. Nello specifico, per gli immobili tale valutazione ha considerato i fatti e le circostanze specifiche di ciascuna attività. Per quanto riguarda le altre categorie di beni, principalmente auto aziendali, il Gruppo ha generalmente ritenuto non probabile l'esercizio di eventuali clausole di estensione o terminazione anticipata in considerazione della prassi abitualmente seguita dal Gruppo.
Relativamente al tasso di attualizzazione, il Gruppo ha adottato lo stimato tasso di finanziamento marginale applicabile a prestiti, con durata e garanzie simili, necessari ad ottenere un valore simile alle attività consistenti nel diritto di utilizzo in un contesto economico simile. Tale tasso risulta compreso tra 2,5% e 3,3% al 1° gennaio 2019.
Le passività per leasing al 1° gennaio 2019 possono essere riconciliate con gli impegni derivanti da leasing operativi al 31 dicembre 2018, come segue:
| 1° gennaio 2019 Gruppo Esprinet |
|---|
| 96.327 |
| 47.074 |
| (28.477) |
| 114.924 |
Gli effetti sulla situazione patrimoniale al 1° gennaio 2019 dell'applicazione dell'IFRS 16 sono riepilogati nel presente bilancio all'interno delle successive note.
Si riporta di seguito la tabella riepilogativa degli impatti dell'adozione dell'IFRS 16 sul bilancio consolidato al 31 dicembre 2019:
| (euro/000) | 31.12.2019 Pubblicato |
31.12.2019 Pre-IFRS 16 |
Impatto IFRS 16 |
|---|---|---|---|
| ATTIVO | |||
| Attività non correnti | |||
| Immobilizzazioni materiali | 11.824 | 11.824 | - |
| Diritti di utilizzo di attività | 107.310 | - | 107.310 |
| Avviamento | 90.716 | 90.716 | - |
| Immobilizzazioni immateriali | 480 | 480 | - |
| Attività per imposte anticipate | 13.469 | 13.316 | 153 |
| Crediti ed altre attività non correnti | 3.177 226.976 |
3.177 119.513 |
- 107.463 |
| Attività correnti | |||
| Rimanenze | 497.220 | 497.220 | - |
| Crediti verso clienti | 470.999 | 470.999 | - |
| Crediti tributari per imposte correnti | 1.514 | 1.349 | 165 |
| Altri crediti ed attività correnti | 40.956 | 41.105 | (149) |
| Disponibilità liquide | 463.777 1.474.466 |
463.777 1.474.450 |
- 16 |
| Totale attivo | 1.701.442 | 1.593.963 | 107.479 |
| PATRIMONIO NETTO | |||
| Capitale sociale Riserve |
7.861 325.554 |
7.861 325.554 |
- - |
| Risultato netto pertinenza gruppo | 23.099 | 24.374 | (1.275) |
| Patrimonio netto pertinenza Gruppo | 356.514 | 357.789 | (1.275) |
| Patrimonio netto di terzi | 2.508 | 2.516 | (8) |
| Totale patrimonio netto | 359.022 | 360.305 | (1.283) |
| PASSIVO | |||
| Passività non correnti | |||
| Debiti finanziari | 61.045 | 61.045 | - |
| Passività finanziarie per leasing | 100.212 | - | 100.212 |
| Passività per imposte differite | 9.712 | 9.712 | - |
| Debiti per prestazioni pensionistiche | 4.669 | 4.669 | - |
| Fondi non correnti ed altre passività | 2.498 | 2.498 | - |
| 178.136 | 77.924 | 100.212 | |
| Passività correnti | |||
| Debiti verso fornitori | 1.089.246 | 1.089.293 | (47) |
| Debiti finanziari | 35.862 | 35.862 | - |
| Passività finanziarie per leasing | 8.597 | - | 8.597 |
| Debiti tributari per imposte correnti | 27 | 27 | - |
| Fondi correnti ed altre passività | 30.552 | 30.552 | - |
| 1.164.284 | 1.155.734 | 8.550 | |
| TOTALE PASSIVO | 1.342.420 | 1.233.658 | 108.762 |
| Totale patrimonio netto e passivo | 1.701.442 | 1.593.963 | 107.479 |
| (euro/000) | 2019 Pubblicato |
2019 Pre-IFRS 16 |
Impatto IFRS 16 |
|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 3.945.371 | 3.945.371 | - |
| Costo del venduto | (3.770.027) | (3.770.027) | - |
| Margine commerciale lordo | 175.344 | 175.344 | - |
| Costi di marketing e vendita | (50.820) | (53.248) | 2.428 |
| Costi generali e amministrativi | (83.086) | (82.597) | (489) |
| (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie | (370) | (370) | - |
| Utile operativo (EBIT) | 41.068 | 39.129 | 1.939 |
| (Oneri)/proventi finanziari | (9.411) | (5.871) | (3.540) |
| Utile prima delle imposte | 31.657 | 33.258 | (1.601) |
| Imposte | (8.104) | (8.422) | 318 |
| Utile netto | 23.553 | 24.836 | (1.283) |
La ripartizione degli effetti dell'applicazione del principio contabile IFRS 16 tra "Costi di marketing e vendita" e "Costi generali e amministrativi" consegue alla differente classificazione, vista la rappresentazione per destinazione, dei canoni di locazione dei Cash & Carry all'interno dei "Costi di marketing e vendita" e degli ammortamenti tra i "Costi generali e amministrativi".
L'adozione del nuovo principio ai contratti identificati ha determinato quindi:
• nella Situazione patrimoniale-finanziaria: l'iscrizione iniziale di un'attività, rappresentativa del diritto d'uso ai sensi dell'IFRS 16, che sarà poi ammortizzata sulla durata residua dei contratti e di un debito finanziario pari al valore attuale dei canoni minimi futuri obbligatori che il conduttore dovrà pagare a partire dall'1 gennaio 2019 e che sarà successivamente ridotto man mano che i canoni di noleggio saranno pagati, oltre che la riduzione degli altri crediti ed attività correnti a seguito della riclassifica tra i diritti d'uso dei canoni pagati anticipatamente e la riduzione dei debiti verso fornitori conseguente allo storno dei canoni operativi di noleggio;
• nel Conto economico: un peggioramento dell'utile netto per l'eliminazione del canone di noleggio sostituito con la registrazione (i) dell'ammortamento del diritto d'uso e (ii) degli oneri finanziari sul debito iscritto, nonché dei connessi effetti fiscali.
La stima degli effetti di prima applicazione dell'IFRS 16 tiene conto di eventuali indicazioni fornite dall'IFRIC in vista della prima applicazione del principio nei report finanziari 2019.
L'applicazione del nuovo principio per Esprinet nella prospettiva di locatore non ha avuto impatti sul bilancio del Gruppo.
Emendamento IFRS 9 – Prepayment features with negative compensation – pubblicato in data 26 marzo 2018 con l'obiettivo di chiarire che uno strumento di debito può essere valutato al costo ammortizzato o al valore equo direttamente rilevato nel conto economico complessivo, a condizione che i flussi di cassa contrattuali siano "esclusivamente pagamenti di capitale e interessi sull'importo principale in sospeso" (criterio SPPI) e lo strumento sia detenuto all'interno del modello di business appropriato per quella classificazione. Le modifiche all'IFRS 9 chiariscono che un'attività finanziaria supera il criterio SPPI indipendentemente da un evento o circostanza che causa la risoluzione anticipata del contratto e indipendentemente da quale parte paga o riceve un ragionevole risarcimento per la risoluzione anticipata del contratto. L'emendamento, applicato dal 1° gennaio 2019, non ha determinato impatti significativi per il Gruppo sul bilancio consolidato al 31 dicembre 2019.
Documento interpretativo IFRIC 23 – Incertezza trattamento fiscale Imposte sul reddito – pubblicato in data 8 dicembre 2016, affronta il tema delle incertezze sul trattamento fiscale da adottare in materia di imposte sul reddito. Il documento prevede che le incertezze nella determinazione delle passività o attività per imposte vengano riflesse in bilancio solamente quando è probabile che l'entità pagherà o recupererà l'importo in questione. Inoltre il documento non contiene alcun obbligo di informativa ma sottolinea che l'entità dovrà stabilire se sarà necessario fornire informazioni sulle considerazioni fatte dal management e relative all'incertezza inerente alla contabilizzazione delle imposte, in accordo con quanto previsto dallo IAS 1. La nuova interpretazione, applicata dal 1° gennaio 2019, non ha determinato impatti significativi per il Gruppo sul bilancio consolidato al 31 dicembre 2019.
Emendamento allo IAS 28 – Interessi a lungo termine in società collegate o joint venture – pubblicato in data 11 febbraio 2019, con l'obiettivo di chiarire che le disposizioni sull'impairment di cui all'IFRS 9 si applicano alle interessenze a lungo termine in società collegate e joint venture quando non sono contabilizzate con il metodo del patrimonio netto. L'emendamento, applicato dal 1° gennaio 2019, non ha determinato impatti significativi per il Gruppo sul bilancio consolidato al 31 dicembre 2019.
Emendamento allo IAS 19 – Modifica, riduzione o liquidazione dei Piani a contribuzione definita – pubblicato il 14 marzo 2019 ed è volto a chiarire che in caso di variazioni al piano a contribuzione definita le società è tenuta a rideterminare il costo del servizio per la parte rimanente dopo la
modifica dello stesso utilizzando le ipotesi attuariali che riflettano i benefici offerti dal piano e le attività dello stesso dopo tale evento. La società è inoltre tenuta a determinare l'interesse netto per la parte rimanente del periodo successivo alla variazione intervenuta utilizzando la passività (attività) netta definita che riflette i benefici offerti dal piano e le attività del piano dopo tale evento e il tasso di sconto utilizzato per rimisurare la passività (attività) netta per benefici definiti. Le modifiche, applicate dal 1° gennaio 2019, non hanno determinato impatti significativi per il Gruppo sul bilancio consolidato al 31 dicembre 2019.
Miglioramenti annuali agli IFRS- Ciclo 2015-2017 – Tali modifiche sono state pubblicate in data 15 marzo 2019 e riguardano sostanzialmente lo IAS 12 Imposte sul reddito con riferimento alla modalità di rilevazione della tassazione sui dividendi in accordo con l'IFRS 9, allo IAS 23 Oneri finanziari con riferimento alla modalità di determinazione degli oneri capitalizzabili, all'IFRS 3 Aggregazioni aziendali e all'IFRS 11 Accordi a controllo congiunto. Le modifiche, applicate dal 1° gennaio 2019, non hanno determinato impatti significativi per il Gruppo sul bilancio consolidato al 31 dicembre 2019.
Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni emessi ma non ancora entrati in vigore e/o omologati alla data della presente relazione. Il Gruppo intende adottare questi principi quando entreranno in vigore:
Emendamento ai riferimenti del Conceptual framework negli IFRS: emesso nel mese di marzo 2018, la modifica è stata emessa al fine di aggiornare i riferimenti e le citazioni di alcuni IFRS per richiamare la nuova versione del Quadro concettuale e non più, salvo eccezioni, quella approvata nel 2010.
Emendamenti IAS 1 e IAS 8 – Nel mese di ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti allo IAS 1 ed allo IAS 8 che forniscono chiarimenti circa la definizione di "materialità". Gli emendamenti saranno applicabili con decorrenza dal 1° gennaio 2020.
Emendamento a IFRS9, IAS 39 e IFRS 7: Nel mese di settembre 2019 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti relativamente alla riforma dei tassi di interesse di riferimento. Le modifiche all'IFRS9, allo IAS 39 e all'IFRS 7 mirano a mitigare gli effetti della riforma dei tassi di interesse (nota come riforma IBOR) sull'informativa finanziaria. Le modifiche dovrebbero garantire che la contabilizzazione delle operazioni di copertura continui ad esistere o possa essere designata nonostante le incertezze legate alla prevista sostituzione di diversi tassi di interesse. Gli emendamenti saranno applicabili con decorrenza dal 1° gennaio 2020.
Il Gruppo adotterà tali nuovi principi, emendamenti ed interpretazioni, sulla base della data di applicazione prevista; non si ritiene che i potenziali impatti possano essere significativi per il Gruppo.
IFRS 17 – Contratti di Assicurazione - Emesso dallo IASB nel mese di maggio 2017, il nuovo principio sostituirà l'IFRS 4 e sarà applicabile con decorrenza dal 1° gennaio 2021.
Emendamenti all'IFRS 3 - Nel mese di ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti che modificano la definizione di "business". Gli emendamenti saranno applicabili con decorrenza dal 1° gennaio 2020.
Il Gruppo adotterà tali nuovi principi, emendamenti ed interpretazioni, sulla base della data di applicazione prevista, e ne valuterà i potenziali impatti, quando saranno omologati.
Un settore operativo è una componente del Gruppo:
Il Gruppo Esprinet, nello specifico, è organizzato in funzione dei mercati geografici di operatività (settori operativi), Italia e penisola iberica, nei quali opera svolgendo attività di distribuzione "business-to-business" (B2B) di IT ed elettronica di consumo.
La distribuzione "business-to-business" (B2B) di IT ed elettronica di consumo è orientata a rivenditori professionali, ivi inclusi gli operatori della grande distribuzione, riguarda prodotti informatici tradizionali (PC desktop, PC notebook, stampanti, fotocopiatrici, server, software "pacchettizzato", ecc.), consumabili (cartucce, nastri, toner, supporti magnetici), networking (modem, router, switch), tablet, apparati di telefonia mobile (smartphone) e loro accessori e prodotti digitali e di "entertainment" di ultima generazione come fotocamere, videocamere, videogiochi, TV LCD e lettori MP3.
L'attività svolta in una "area geografica" è caratterizzata da investimenti e operazioni condotte per la produzione e commercializzazione di prodotti e servizi all'interno di un particolare ambito economico soggetto a rischi e risultati attesi differenti da quelli ottenibili in altre aree geografiche.
L'attività svolta in una "area di business" è caratterizzata da operazioni condotte per la produzione e commercializzazione di prodotti e servizi che sono soggetti a rischi e risultati economici differenti rispetto a quelli realizzabili a seguito delle transazioni relative a prodotti e servizi.
Sebbene l'organizzazione per aree geografiche costituisca la forma principale di gestione e analisi dei risultati del Gruppo da parte dei CODMs (Chief Operating Decision Makers), ai fini di una più esplicita evidenziazione delle aree di business nelle quali il Gruppo è stato operativo in Italia, nei prospetti successivi sono riportati anche i risultati operativi e i saldi patrimoniali di queste ultime.
Di seguito si riportano il conto economico separato, la situazione patrimoniale-finanziaria e altre informazioni rilevanti per ciascuno dei settori operativi del Gruppo Esprinet.
| Italia | Pen. Iberica | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Distr. IT & CE B2B | Distr. It & CE B2B | Elisioni e altro |
Gruppo | |
| Ricavi verso terzi | 2.519.351 | 1.426.021 | - | 3.945.371 | |
| Ricavi fra settori | 44.235 | - | (44.235) | - | |
| Ricavi da contratti con clienti | 2.563.586 | 1.426.021 | (44.235) | 3.945.371 | |
| Costo del venduto | (2.440.707) | (1.373.694) | 44.374 | (3.770.027) | |
| Margine commerciale lordo | 122.879 | 52.327 | 139 | 175.344 | |
| Margine commerciale lordo % | 4,79% | 3,67% | 4,44% | ||
| Costi marketing e vendita | (39.322) | (11.497) | (1) | (50.820) | |
| Costi generali e amministrativi | (62.546) | (20.581) | 41 | (83.086) | |
| (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie | (234) | (136) | - | (370) | |
| Utile operativo (EBIT) | 20.777 | 20.113 | 179 | 41.068 | |
| EBIT % | 0,81% | 1,41% | 1,04% | ||
| (Oneri) proventi finanziari | (9.411) | ||||
| Utile prima delle imposte | 31.657 | ||||
| Imposte | (8.104) | ||||
| Utile netto | 23.553 | ||||
| - di cui pertinenza di terzi | 454 | ||||
| - di cui pertinenza Gruppo | 23.099 | ||||
| Ammortamenti e svalutazioni | 10.963 | 3.129 | 570 | 14.662 | |
| Altri costi non monetari | 3.880 | 9 1 |
- | 3.971 | |
| Investimenti fissi | 2.398 | 454 | - | 2.852 | |
| Totale attività | 1.221.985 | 561.129 | (81.672) | 1.701.442 |
| Italia | Pen. Iberica | |||
|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Elisioni e altro |
Gruppo | ||
| Distr. IT & CE B2B | Distr. IT & CE B2B | |||
| Ricavi verso terzi | 2.236.833 | 1.334.357 | - | 3.571.190 |
| Ricavi fra settori | 57.103 | - | (57.103) | - |
| Ricavi da contratti con clienti | 2.293.936 | 1.334.357 | (57.103) | 3.571.190 |
| Costo del venduto | (2.181.941) | (1.283.897) | 56.920 | (3.408.918) |
| Margine commerciale lordo | 111.995 | 50.460 | (183) | 162.272 |
| Margine commerciale lordo % | 4,88% | 3,78% | 4,54% | |
| Costi marketing e vendita | (41.229) | (11.563) | - | (52.792) |
| Costi generali e amministrativi | (57.032) | (19.272) | 1 7 |
(76.287) |
| (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie | (9.348) | (125) | - | (9.473) |
| Utile operativo (EBIT) | 4.386 | 19.500 | (166) | 23.720 |
| EBIT % | 0,19% | 1,46% | 0,66% | |
| (Oneri) proventi finanziari | (4.541) | |||
| Utile prima delle imposte | 19.179 | |||
| Imposte | (5.021) | |||
| Utile netto | 14.158 | |||
| - di cui pertinenza di terzi | 127 | |||
| - di cui pertinenza Gruppo | 14.031 | |||
| Ammortamenti e svalutazioni | 3.343 | 821 | 527 | 4.691 |
| Altri costi non monetari | 12.418 | 108 | - | 12.526 |
| Investimenti fissi | 2.749 | 317 | - | 3.066 |
| Totale attività | 1.012.174 | 585.994 | (185.595) | 1.412.573 |
| 31/12/2019 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Pen. Iberica | |||||||
| (euro/000) | Distr. IT & CE B2B |
Distr. IT & CE B2B |
Elisioni e altro | Gruppo | ||||
| ATTIVO | ||||||||
| Attività non correnti | ||||||||
| Immobilizzazioni materiali | 9.167 | 2.657 | - | 11.824 | ||||
| Diritti di utilizzo di attività | 87.605 | 19.705 | - | 107.310 | ||||
| Avviamento | 21.571 | 68.106 | 1.039 | 90.716 | ||||
| Immobilizzazioni immateriali | 332 | 148 | - | 480 | ||||
| Partecipazioni in altre società Attività per imposte anticipate |
75.853 7.736 |
- 5.611 |
(75.853) 122 |
- 13.469 |
||||
| Crediti ed altre attività non correnti | 2.875 | 302 | - | 3.177 | ||||
| 205.139 | 96.529 | (74.692) | 226.976 | |||||
| Attività correnti | ||||||||
| Rimanenze Crediti verso clienti |
343.841 331.471 |
153.785 139.528 |
(406) - |
497.220 470.999 |
||||
| Crediti tributari per imposte correnti | 1.417 | 9 7 |
- | 1.514 | ||||
| Altri crediti ed attività correnti | 45.150 | 2.380 | (6.574) | 40.956 | ||||
| Disponibilità liquide | 294.967 | 168.810 | - | 463.777 | ||||
| 1.016.846 | 464.600 | (6.980) | 1.474.466 | |||||
| Totale attivo | 1.221.985 | 561.129 | (81.672) | 1.701.442 | ||||
| PATRIMONIO NETTO | ||||||||
| Capitale sociale | 7.861 | 54.693 | (54.693) | 7.861 | ||||
| Riserve | 284.389 | 61.634 | (20.469) | 325.554 | ||||
| Risultato netto pertinenza gruppo | 8.290 | 14.705 | 104 | 23.099 | ||||
| Patrimonio netto pertinenza Gruppo | 300.540 | 131.032 | (75.058) | 356.514 | ||||
| Patrimonio netto di terzi | 2.550 | (3) | (39) | 2.508 | ||||
| Totale patrimonio netto | 303.090 | 131.029 | (75.097) | 359.022 | ||||
| PASSIVO | ||||||||
| Passività non correnti | ||||||||
| Debiti finanziari | 22.294 | 38.751 | - | 61.045 | ||||
| Passività finanziarie per leasing Passività per imposte differite |
82.243 3.179 |
17.969 6.533 |
- - |
100.212 9.712 |
||||
| Debiti per prestazioni pensionistiche | 4.669 | - | - | 4.669 | ||||
| Fondi non correnti ed altre passività | 2.189 | 309 | - | 2.498 | ||||
| 114.574 | 63.562 | - | 178.136 | |||||
| Passività correnti | ||||||||
| Debiti verso fornitori | 755.566 | 333.680 | - | 1.089.246 | ||||
| Debiti finanziari | 24.179 | 11.683 | - | 35.862 | ||||
| Passività finanziarie per leasing | 6.563 | 2.034 | - | 8.597 | ||||
| Debiti tributari per imposte correnti | 23 | 4 | - | 27 | ||||
| Fondi correnti ed altre passività | 17.990 | 19.137 | (6.575) | 30.552 | ||||
| TOTALE PASSIVO | 804.321 918.895 |
366.538 430.100 |
(6.575) (6.575) |
1.164.284 1.342.420 |
||||
| Totale patrimonio netto e passivo | 1.221.985 | 561.129 | (81.672) | 1.701.442 | ||||
| 31/12/2018 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Pen. Iberica | |||||||
| (euro/000) | Distr. IT & CE B2B |
Distr. IT & CE B2B |
Elisioni e altro | Gruppo | ||||
| ATTIVO | ||||||||
| Attività non correnti | ||||||||
| Immobilizzazioni materiali | 10.127 | 3.200 | - | 13.327 | ||||
| Avviamento | 21.450 | 68.106 | 1.039 | 90.595 | ||||
| Immobilizzazioni immateriali | 656 | 6 8 |
- | 724 | ||||
| Partecipazioni in altre società | 75.731 | - | (75.731) | - | ||||
| Attività per imposte anticipate | 5.776 | 5.934 | 174 | 11.884 | ||||
| Crediti ed altre attività non correnti | 3.094 | 298 | - | 3.392 | ||||
| 116.834 | 77.606 | (74.518) | 119.922 | |||||
| Attività correnti Rimanenze |
311.280 | 183.750 | (586) | 494.444 | ||||
| Crediti verso clienti | 263.479 | 120.386 | - | 383.865 | ||||
| Crediti tributari per imposte correnti | 3.085 | 336 | - | 3.421 | ||||
| Altri crediti ed attività correnti | 137.277 | 2.824 | (110.491) | 29.610 | ||||
| Attività per strumenti derivati | - | 3 | - | 3 | ||||
| Disponibilità liquide | 180.219 | 201.089 | - | 381.308 | ||||
| 895.340 | 508.388 | (111.077) | 1.292.651 | |||||
| Totale attivo | 1.012.174 | 585.994 | (185.595) | 1.412.573 | ||||
| PATRIMONIO NETTO | ||||||||
| Capitale sociale | 7.861 | 54.693 | (54.693) | 7.861 | ||||
| Riserve | 292.847 | 47.208 | (20.224) | 319.831 | ||||
| Risultato netto pertinenza gruppo | (164) | 14.336 | (141) | 14.031 | ||||
| Patrimonio netto pertinenza Gruppo | 300.544 | 116.237 | (75.058) | 341.723 | ||||
| Patrimonio netto di terzi | 1.229 | (7) | (47) | 1.175 | ||||
| Totale patrimonio netto | 301.773 | 116.230 | (75.105) | 342.898 | ||||
| PASSIVO | ||||||||
| Passività non correnti | ||||||||
| Debiti finanziari | 12.804 | - | - | 12.804 | ||||
| Passività per imposte differite | 3.053 | 5.085 | - | 8.138 | ||||
| Debiti per prestazioni pensionistiche | 4.397 | - | - | 4.397 | ||||
| Fondi non correnti ed altre passività | 1.860 | 29 | - | 1.889 | ||||
| 22.114 | 5.114 | - | 27.228 | |||||
| Passività correnti | ||||||||
| Debiti verso fornitori | 526.413 | 341.453 | - | 867.866 | ||||
| Debiti finanziari | 136.269 | 106.542 | (104.500) | 138.311 | ||||
| Debiti tributari per imposte correnti | 100 | 3 | - | 103 | ||||
| Passività finanziarie per strumenti derivati | 613 | - | - | 613 | ||||
| Debiti per acquisto partecipazioni | 1.082 | - | - | 1.082 | ||||
| Fondi correnti ed altre passività | 23.810 | 16.652 | (5.990) | 34.472 | ||||
| 688.287 | 464.650 | (110.490) | 1.042.447 | |||||
| TOTALE PASSIVO | 710.401 | 469.764 | (110.490) | 1.069.675 | ||||
| Totale patrimonio netto e passivo | 1.012.174 | 585.994 | (185.595) | 1.412.573 |
I settori operativi di azione del Gruppo sono identificati con i mercati geografici di operatività: Italia e penisola iberica.
Il settore operativo "penisola iberica" si identifica con le controllate Esprinet Iberica S.L.U., Esprinet Portugal Lda, V-Valley Iberian S.L.U. e Vinzeo Technologies S.A.U.. In merito al settore operativo "Italia" è stato esposto il settore principale della distribuzione B2B di IT ed elettronica di consumo e corrispondente alla capogruppo Esprinet S.p.A. e alle controllate V-Valley S.r.l., Nilox Deutschland Gmbh, 4Side S.r.l. e Celly S.p.A., quest'ultima con anche le sue controllate estere.
L'identificazione quindi delle operazioni tra settori, incluse quelle tra i settori minori italiani, avviene sulla base della controparte e le regole di contabilizzazione sono le stesse adoperate per le transazioni con soggetti terzi e descritte nel capitolo "Principali criteri di valutazione e politiche
contabili" cui si rimanda. Il dettaglio dei ricavi di Gruppo da clienti esterni per famiglia di prodotto e per area geografica di operatività, con evidenziazione della quota realizzata nel paese in cui ha sede la capogruppo, sono stati forniti nella sezione "Ricavi" cui si rimanda. La ripartizione per area geografica, in particolar modo, è determinata sulla base del paese di residenza della clientela.
Il Gruppo non è dipendente dai suoi principali clienti pur essendoci tra questi un cliente, considerato come unico soggetto ai sensi dell'IFRS 8.34 anche se in realtà rappresentativo di più soggetti giuridici, che rappresenta una percentuale superiore al 10% dei ricavi.
Il principio contabile internazionale IFRS 7 prescrive alle società di fornire in bilancio informazioni integrative che consentano agli utilizzatori di valutare:
I criteri contenuti in questo IFRS integrano e/o sostituiscono i criteri per la rilevazione, valutazione ed esposizione in bilancio delle attività e passività finanziarie contenuti nello IAS 32 "Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio e informazioni integrative" e nello IFRS 9 "Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione". Nella presente sezione si riporta quindi l'informativa supplementare prevista dall'IFRS 7 e IFRS 13. I principi contabili applicati nella preparazione del bilancio consolidato relativamente agli strumenti finanziari sono descritti nella sezione "Principi contabili e criteri di valutazione" mentre la definizione dei rischi finanziari, l'analisi del grado di significatività dell'esposizione del Gruppo Esprinet alle varie categorie di rischio individuate, quali:
e le modalità di gestione di tali rischi sono dettagliatamente analizzate nella sezione "Principali rischi e incertezze cui il Gruppo ed Esprinet S.p.A. sono esposti" della "Relazione sulla gestione" a cui si rimanda.
Si fornisce nella tabella successiva il raccordo tra le voci di bilancio rappresentative di strumenti finanziari e le categorie di attività e passività finanziarie previste dal principio contabile IFRS 9:
| Attivo | 31/12/2019 31/12/2018 |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Valore contabile |
Attività al FVTPL (1) |
Attività al costo ammort. |
Non IFRS 9 |
Valore contabile |
Attività al FVTPL (1) |
Attività al costo ammort. |
Non IFRS 9 |
| Crediti finanziari vs clienti | 969 | 969 | 1.420 | 1.420 | ||||
| Depositi cauzionali | 2.208 | 2.208 | 1.972 | 1.972 | ||||
| Crediti ed altre att. non corr. | 3.177 | 3.177 | - | 3.392 | 3.392 | - | ||
| Attività non correnti | 3.177 | - | 3.177 | - | 3.392 | - | 3.392 | - |
| Crediti vs clienti | 470.999 | 214.599 | 256.400 | 383.865 | 203.597 | 180.268 | ||
| Crediti verso soc. factoring | 3.526 | 3.526 | 242 | 242 | ||||
| Crediti finanziari vs altri | 9.719 | 9.719 | 10.881 | 10.881 | ||||
| Altri crediti tributari | 11.126 | - | 11.126 | 7.192 | 7.192 | |||
| Crediti verso fornitori | 10.244 | 10.244 | 5.752 | 5.752 | ||||
| Crediti verso assicurazioni | 414 | 414 | 673 | 673 | ||||
| Crediti verso dipendenti | - | - | 2 | 2 | ||||
| Crediti verso altri | 136 | 136 | 76 | 76 | ||||
| Ratei e risconti attivi 5.791 Altri crediti ed attività corr. 40.956 |
5.791 | 4.792 | 4.792 | |||||
| 24.039 | 16.917 | 29.610 | 17.626 | 11.984 | ||||
| Att. fin. per strumenti derivati | - | - | 3 | 3 | ||||
| Disponibilità liquide | 463.777 | 463.777 | 381.308 | 381.308 | ||||
| Attività correnti | 975.732 | 214.599 | 744.216 | 16.917 | 794.786 | 203.600 | 579.202 | 11.984 |
| Passivo | 31/12/2019 | 31/12/2018 | ||||||
| (euro/000) | Valore contabile |
Passività al FVTPL (1) |
Passività al costo ammort. |
Non IFRS 9 |
Valore contabile |
Passività al FVTPL (1) |
Passività al costo ammort. |
Non IFRS 9 |
| Debiti finanziari | 61.045 | 61.045 | 12.804 | 12.804 | ||||
| Passivita finanziarie per leasing | 100.212 | 100.212 | - | - | ||||
| Fondo trattamento quiescenza | 1.661 | 1.661 | 1.678 | 1.678 | ||||
| Altri fondi | 127 | 127 | 106 | 106 | ||||
| Debiti per incentivi monetari | 710 | 710 | 105 | 105 | ||||
| Fondi non correnti e altre pass. | 2.498 | 710 | 1.788 | 1.889 | 105 | 1.784 | ||
| Passività non correnti | 163.755 | - | 161.967 | 1.788 | 14.693 | - | 12.909 | 1.784 |
| Debiti vs fornitori | 1.089.246 | 1.089.246 | 867.866 | 867.866 | ||||
| Debiti finanziari | 35.862 | 35.862 | 138.311 | 138.311 | ||||
| Passivita finanziarie per leasing | 8.597 | 8.597 | - | - | ||||
| Pass. fin. per strumenti derivati | - | 613 | 613 | |||||
| Debiti acquisto partecipazioni | - | 1.082 | 1.082 | |||||
| Debiti verso istituti prev. | 4.237 | 4.237 | 3.886 | 3.886 | ||||
| Altri debiti tributari | 11.148 | 11.148 | 15.881 | 15.881 |
(1) "Fair Value Through Profit and Loss" (FVTPL): include gli strumenti derivati al "fair value" rilevato a conto economico.
Per ulteriori dettagli sul contenuto delle singole voci di bilancio si rinvia alle analisi fornite nelle sezioni specificatamente dedicate all'interno del capitolo "Commento alle voci della situazione patrimonialefinanziaria". Come emerge dalla tabella precedente, la classificazione di bilancio consente una pressoché immediata distinzione tra singole classi di strumenti finanziari caratterizzate da differenti metodologie di valutazione e livelli di esposizione ai rischi finanziari:
14.904
Fondi correnti ed altre passività 30.552 - 19.391 11.161 34.472 - 18.583 15.889 Passività correnti 1.164.257 - 1.153.096 11.161 1.042.344 1.695 1.024.760 15.889
250
13
14.430
267
8
14.430
267
8
14.904
250
13
Debiti verso altri
Ratei passivi
Risconti passivi
Il fair value delle attività e passività iscritte in bilancio al fair value, così come più dettagliatamente specificato successivamente, si qualifica come di livello gerarchico 2 ad eccezione del "Debito per acquisto partecipazioni" che, derivando anche da stime effettuate dal management, si qualifica come di livello gerarchico 3.
Le disponibilità liquide sono costituite pressoché interamente da depositi bancari immediatamente disponibili. Esse, unitamente ai crediti finanziari verso banche eventualmente rappresentati da depositi bancari aventi la caratteristica di essere vincolati per periodi superiori a tre mesi, ai crediti verso società di factoring, che costituiscono le controparti abituali per l'operatività del Gruppo, alle attività finanziarie per strumenti derivati - sebbene queste ultime siano oggetto di valutazione al "fair value" e non al costo ammortizzato – e ai depositi cauzionali, costituiti presso la controparte nell'operazione di cartolarizzazione, presentano un grado di rischio finanziario assai ridotto, di fatto circoscritto alla fattispecie del rischio di credito.
Tale ultima circostanza si ricollega allo status di primario standing delle controparti rappresentate da istituti bancari, società finanziarie o di factoring con rating elevato, nei confronti dei quali spesso sono in essere anche rapporti di debito per effetto di finanziamenti e/o anticipazioni.
Alla stessa tipologia, e di fatto al medesimo livello di rischio, sono soggetti i crediti verso società di assicurazione rappresentati da crediti per rimborsi assicurativi già riconosciuti e vantati verso soggetti di livello internazionale aventi rapporti consolidati con il Gruppo.
Alla medesima tipologia ma ad un livello di rischio ancora inferiore, sono soggetti i crediti finanziari verso clienti essendo gli stessi rappresentati da crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione italiana.
I crediti verso clienti sono soggetti al rischio di credito. Essi nascono da un processo strutturato dapprima di selezione della clientela e riconoscimento del credito e, successivamente, di monitoraggio del credito stesso. Il rischio è mitigato attraverso il ricorso all'assicurazione nelle forme tradizionali della polizza contratta con primarie società assicuratrici internazionali, al factoring prosoluto e, in via residuale, attraverso la richiesta di garanzie specifiche (tipicamente fidejussioni bancarie).
Va rilevato che in passato non si sono verificati fenomeni di insolvenza tali da produrre effetti economico-finanziari di rilievo.
I crediti verso fornitori, laddove la relazione commerciale si sia conclusa o risulti comunque particolarmente compromessa, sono soggetti al medesimo rischio di credito dei crediti verso clienti senza però quegli elementi di contenimento del rischio di cui questi ultimi beneficiano.
Tale categoria di credito è sorta nell'esercizio precedente in conseguenza dell'interruzione delle attività e dell'avvio della procedura di liquidazione volontaria da parte dello storico fornitore della linea "Sport Technology" che ha determinato una rettifica significativa nella valutazione della recuperabilità del credito.
I crediti verso altri sono soggetti ad un rischio di credito sensibilmente più contenuto rispetto ai crediti verso clienti per la presenza di garanzie fideiussorie contrattuali.
I crediti verso dipendenti, rappresentati da anticipi, presentano un livello di rischio di credito inferiore rispetto ai crediti verso clienti data la più stretta relazione di fiducia tra le parti ed in considerazione della continuità nel rapporto di lavoro.
Allo stesso livello di rischio sarebbero assoggettati i crediti verso società collegate data l'influenza notevole esercitata sulla stessa in relazione al collegamento operativo e gestionale con Esprinet S.p.A..
I debiti verso fornitori, così come i debiti diversi, i debiti finanziari per leasing ed i debiti finanziari per acquisto partecipazioni, sono soggetti al rischio di incapacità da parte del Gruppo di onorare puntualmente gli impegni di pagamento assunti (rischio di liquidità).
I debiti finanziari, ivi incluse le passività finanziarie per strumenti derivati - sebbene queste ultime risultino valutate al "fair value" e non al costo ammortizzato -, si caratterizzano rispetto ai debiti verso fornitori per l'esposizione alla medesima tipologia di rischio, ma con un grado di rischiosità superiore, stante una presumibile minore forza contrattuale verso gli istituti finanziari e la maggiore rigidità implicita nell'esistenza di covenant e obblighi usuali del tipo "negative pledge", "pari passu" e simili sui debiti finanziari a medio-lungo termine.
I debiti per acquisto partecipazioni valutati al "fair value", assoggettati al medesimo rischio di liquidità, si caratterizzano per un livello di rischio intermedio rispetto alle due fattispecie precedenti viste le obbligazioni contrattualmente assunte ma anche la tipologia di controparte rappresentata da soci di minoranza che sono anche amministratori della società sulla quale l'opzione stessa insiste.
Si riportano di seguito, distintamente per classe, la valutazione al "fair value" delle sole attività e passività finanziarie iscritte in bilancio previste dallo IFRS 9 e disciplinate dagli IFRS 7 e IFRS 13, i metodi e le principali ipotesi di valutazione applicate nella determinazione degli stessi:
| Attivo | 31/12/2019 | 31/12/2018 | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair value | Fair value | |||||||||||
| (euro/000) | Valore contabile |
Crediti verso clienti |
Crediti finanziari |
Crediti verso altri |
Crediti verso assicur. |
Crediti verso interni |
Valore contabile |
Crediti verso clienti |
Crediti finanziari |
Crediti verso altri |
Crediti verso assicur. |
Crediti verso interni |
| Crediti finanziari vs clienti | 969 | 1.036 | 1.420 | 1.518 | ||||||||
| Depositi cauzionali | 2.208 | 2.372 | - | 1.972 | 2.118 | |||||||
| Crediti e att. non corr. | 3.177 | 2.372 | 1.036 | 3.392 | 2.118 | 1.518 | ||||||
| Att. non correnti | 3.177 | 2.372 | 1.036 | - | - | - | 3.392 | 2.118 | 1.518 | - | - | - |
| Crediti verso clienti | 470.999 | 470.999 | 383.865 | 383.865 | ||||||||
| Crediti vso factoring | 3.526 | 3.526 | 242 | 242 | ||||||||
| Crediti finanziari vs altri | 9.719 | 9.719 | 10.881 | 10.881 | ||||||||
| Crediti vs fornitori | 10.244 | 10.244 | 5.752 | 5.752 | ||||||||
| Crediti vs assicurazioni | 414 | 414 | 673 | 673 | ||||||||
| Crediti vs dipendenti | - | - | 2 | 2 | ||||||||
| Crediti vso altri | 136 | 136 | 76 | 76 | ||||||||
| Altri crediti e att.corr. | 24.039 | 13.245 10.380 | 414 | - | 17.626 | 11.123 | 5.828 | 673 | 2 | |||
| Att. fin. per derivati | - | - | 3 | 3 | ||||||||
| Disponibilità liquide | 463.777 | 463.777 | 381.308 | 381.308 | ||||||||
| Attività correnti | 958.815 | 470.999 | 477.022 10.380 | 414 | - | 782.802 | 383.865 | 392.431 | 5.831 | 673 | 2 |
| Passivo | 31/12/2019 | 31/12/2018 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair value | Fair value | |||||||||
| (euro/000) | Valore contabile |
Debiti verso fornitori |
Debiti finanziari |
Derivati al FVTPL |
Debiti diversi |
Valore contabile |
Debiti verso fornitori |
Debiti finanziari |
Derivati al FVTPL |
Debiti diversi |
| Debiti finanziari | 61.045 | 60.760 | 12.804 | 12.740 | ||||||
| Debiti incent. monetari | 710 | 710 | 105 | 105 | ||||||
| Altre pass. non correnti | 710 | 710 | 105 | 105 | ||||||
| Pass.non correnti | 61.755 | - | 60.760 | - | 710 | 12.909 | - | 12.740 | - | 105 |
| Debiti verso fornitori | 1.089.246 | 1.089.246 | 867.866 | 867.866 | ||||||
| Debiti finanziari | 35.862 | 36.622 | 138.311 | 138.949 | ||||||
| Pass. fin. per derivati | - | 613 | 613 | |||||||
| Debiti acq. partecipaz. | - | 1.082 | 1.082 | |||||||
| Debiti vs istituti prev. | 4.237 | 4.237 | 3.886 | 3.886 | ||||||
| Debiti verso altri | 14.904 | 14.904 | 14.430 | 14.430 | ||||||
| Ratei passivi | 250 | 250 | 267 | 267 | ||||||
| Fdi correnti e altre pass. | 19.391 | 19.391 | 18.583 | 18.583 | ||||||
| Passività correnti | 1.144.499 | 1.089.246 | 36.622 | - | 19.391 | 1.026.455 | 867.866 | 140.031 | 613 | 18.583 |
L'IFRS 13 individua una gerarchia di tecniche valutative che si basano su tre livelli:
Data la loro scadenza a breve termine, per le attività correnti - ad esclusione delle attività finanziarie per strumenti derivati ove presenti-, i debiti verso fornitori, i debiti finanziari correnti e i debiti diversi (ad esclusione dei debiti per incentivi monetari) si è ritenuto che il valore contabile lordo possa costituire una ragionevole approssimazione del "fair value".
Il "fair value" delle attività non correnti e dei debiti finanziari non correnti è stato stimato con tecniche di attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi, sulla base dei termini e delle scadenze di ciascun contratto, di capitale e interessi, quantificati in base alla curva dei tassi d'interesse stessi in essere alla data di bilancio e corretti per gli effetti del DVA (Debit Value Adjustment) e del CVA (Credit Value Adjustment).
Il "fair value" degli strumenti finanziari derivati del tipo "IRS-Interest Rate Swap" è stato calcolato mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi sulla base dei termini e delle scadenze di ciascun contratto derivato e del relativo sottostante, utilizzando le curva dei tassi di interesse di mercato in essere alla data di bilancio e correggendo gli stessi per gli effetti del DVA (Debit Value Adjustment) e del CVA (Credit Value Adjustment).
Le curve dei tassi utilizzate sono le curve "Forward" e "Spot" al 31 dicembre così come pubblicate da provider finanziari, la seconda maggiorata, laddove presente, dello spread previsto dalle clausole contrattuali (spread non considerato nell'applicazione della medesima curva ai fini dell'attualizzazione). La tipologia dei dati di input utilizzati nel modello di valutazione determina la classificazione degli strumenti derivati a livello gerarchico 2.
La ragionevolezza delle valutazioni effettuate, limitatamente agli "IRS-Interest Rate Swap", è stata verificata attraverso il confronto con le quotazioni fornite dagli istituti emittenti.
Il debito per acquisto partecipazioni corrente del 2018 è rappresentativo della valutazione, in base alla formula contrattualmente stabilita, del prezzo da sostenere in caso di esercizio dell'opzione esercitabile dalla data del 12 maggio 2019 e nei due anni successivi, per l'acquisto del 20% del capitale residuo della controllata Celly S.p.A..
Il valore così determinato si qualifica come un fair value di livello gerarchico 3 essendo dipendente anche da stime del management in relazione agli andamenti futuri della controllata i cui principali assunti di base su cui tale valore era stato determinato erano coerenti con quelli utilizzati all'interno del "DCF Model" relativo alla CGU 2 Celly per l'anno 2018.
Tale diritto di opzione non è stato esercitato e si è quindi estinto così come riportato nei "Fatti di rilievo del periodo" all'interno della Relazione sulla Gestionecui si rimanda.
Si segnala, come evidente dalle tabelle precedenti, che non ci sono state riclassifiche tra livelli gerarchici e che l'informativa relativa agli strumenti derivati in essere è stata fornita nel paragrafo "Analisi delle operazioni relative a strumenti derivati" cui si rimanda per maggiori dettagli.
Le informazioni in merito al volume e dettaglio dei ricavi, costi, utili o perdite generati dagli strumenti finanziari sono già fornite nella tabella degli oneri e proventi finanziari nella sezione "42) Oneri e proventi finanziari".
Le rettifiche di valore di attività finanziarie, stimate in seguito ad una valutazione puntuale della solvibilità di ciascun debitore, sono rappresentate nella voce del Conto economico separato "Riduzioni/riprese di valore di attività finanziarie". Tali rettifiche ammontano complessivamente a 0,4 milioni di euro nel 2019 (9,6 milioni di euro nel 2018 comprensivi di 8,8 milioni di euro relativi all'evento non ricorrente rappresentato dalla valutazione del credito vantato nei confronti dello storico fornitore della linea "Sport Technology" che a fine 2018 ha avviato un processo di liquidazione volontaria).
Nel corso dell'esercizio, così come nell'esercizio precedente, non si è reso necessario apportare alcuna modifica nel metodo di contabilizzazione delle attività finanziarie (non rilevando a tal fine, come previsto dai principi contabili internazionali, l'iscrizione iniziale al "fair value" e la successiva contabilizzazione al costo di talune voci di bilancio).
Come già evidenziato nella sezione "Crediti verso clienti e altri crediti", il valore dei crediti viene costantemente ridotto delle perdite durevoli di valore accertate.
Tale operazione viene effettuata mediante l'iscrizione di un apposito fondo svalutazione rilevato a diretta rettifica delle attività finanziarie svalutate.
Nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, tale svalutazione è stata operata sia per i crediti commerciali che per il credito vantato nei confronti dello storico fornitore della linea "Sport Technology" in liquidazione volontaria, non essendosi ritenuta invece necessaria per le altre attività finanziarie.
Si riporta di seguito la movimentazione del fondo svalutazione crediti commerciali:
| (euro/000) | Fondo iniziale | Accantonamenti | Utilizzi | Acquisizioni | Fondo finale |
|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2019 | 5.220 | 1.389 | (1.611) | 1.661 | 6.659 |
| Esercizio 2018 | 7.099 | 823 | (2.702) | - | 5.220 |
Il Gruppo è solito effettuare operazioni di trasferimento di attività finanziarie. Tali operazioni si concretizzano nella cessione a società di factoring, sia pro-solvendo sia pro-soluto, di crediti commerciali nonché nella presentazione di effetti commerciali a istituti finanziari ai fini dell'accredito salvo buon fine.
Nel corso dell'esercizio 2019 è proseguito il programma di cartolarizzazione di crediti commerciali strutturato da Unicredit Bank AG avviato a luglio 2015 e rinnovato a luglio 2018 che prevede la cessione rotativa pro-soluto ad una società veicolo appositamente costituita ai sensi della Legge n. 130/1999.
Nel caso di cessioni di credito pro-solvendo e di anticipazioni salvo buon fine di effetti, l'ammontare dei crediti ceduti continua ad essere esposto in bilancio tra i "crediti verso clienti" con contropartita tra le passività finanziarie correnti alla voce "debiti verso altri finanziatori" e "debiti verso banche". Al 31 dicembre 2019 i crediti ceduti pro-solvendo per i quali sono state ottenute anticipazioni di portafoglio salvo buon fine ammontano a 0,6 milioni di euro (3,2 milioni di euro al 31 dicembre 2018); le anticipazioni salvo buon fine di effetti invece ammontano a 1,4 milioni di euro (0,2 milioni di euro al 31 dicembre 2018).
Il valore contabile lordo delle attività finanziarie rappresenta l'esposizione massima del Gruppo al rischio di credito.
Si riporta di seguito l'analisi dello stato dei crediti commerciali vantati verso i clienti e dell'anzianità di quelli che non hanno subito perdite durevoli di valore:
| (euro/000) | 31/12/2019 | Crediti svalutati | Crediti scaduti e non svalutati |
Crediti non scaduti e non svalutati |
|---|---|---|---|---|
| Crediti verso clienti lordi | 477.658 | 225.086 | 106.420 | 146.152 |
| Fondo svalutazione | (6.659) | (6.659) | - | - |
| Crediti verso clienti netti | 470.999 | 218.427 | 106.420 | 146.152 |
| (euro/000) | 31/12/2018 | Crediti svalutati | Crediti scaduti e non svalutati |
Crediti non scaduti e non svalutati |
|---|---|---|---|---|
| Crediti verso clienti lordi | 389.185 | 7.439 | 68.781 | 312.965 |
| Fondo svalutazione | (5.220) | (5.220) | - | - |
| Crediti verso clienti netti | 383.965 | 2.219 | 68.781 | 312.965 |
| (euro/000) | Totale | scaduto maggiore di 90 giorni |
scaduto tra 60 e 90 giorni |
scaduto tra 30 e 60 giorni |
scaduto minore di 30 giorni |
|---|---|---|---|---|---|
| Crediti scaduti non svalutati al 31/12/2019 | 106.420 | 2.668 | 3.154 | 7.411 | 93.187 |
| Crediti scaduti non svalutati al 31/12/2018 | 68.781 | 2.189 | 3.737 | 8.168 | 54.687 |
In base all'esperienza storica e a seguito dell'adozione da parte del Gruppo di una politica di accettazione di ordini da parte di clienti insoluti o fuori fido solo con pagamento anticipato, si ritiene che non sussistano i presupposti per accantonare un fondo svalutazione crediti per gli importi non ancora esigibili ad eccezione dei crediti rientranti nel cluster "hold to collect". Tale cluster riguarda i crediti destinati alla cessione a terze parti in base a programmi vincolanti per i quali si è tenuto conto del valore incassabile da tali terze parti.
Non sono presenti attività finanziarie che sarebbero altrimenti scadute o che avrebbero subito una riduzione durevole di valore, ma le cui condizioni sono state rinegoziate, fatta eccezione per alcuni piani di rientro concordati con la clientela di importo non significativo.
Quali strumenti di attenuazione del rischio di credito il Gruppo è solito ricorrere alle seguenti fattispecie (i dati percentuali sono riferiti allo stock di crediti verso clienti esistente al 31 dicembre 2018):
Tra gli strumenti di attenuazione del rischio non sono ricomprese garanzie che nel corso dell'esercizio, a seguito della loro presa di possesso, abbiano attribuito il diritto all'ottenimento di significative attività finanziarie o non finanziarie ovvero delle quali siano state consentite, in mancanza o meno di inadempimento da parte del concedente, la vendita o il trasferimento a terzi in garanzia.
Relativamente alle altre attività finanziarie disciplinate dagli IFRS 7 e IFRS 13, premesso che a parte la rettifica di valore del credito vantato nei confronti dello storico fornitore della linea "Sport Technology" in liquidazione volontaria, effettuata nell'esercizio precedente, né nell'esercizio corrente né nell'esercizio precedente esse hanno subito perdite durevoli di valore. Si riportano di seguito la movimentazione del connesso fondo svalutazione ed a seguire due tabelle riepilogative che forniscono un'informativa circa il loro status e l'anzianità dei crediti scaduti:
| (euro/000) | Fondo iniziale | Accantonamenti | Utilizzi | Fondo finale |
|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2019 | 8.823 | - | - | 8.823 |
| Esercizio 2018 | - | 8.823 | - | 8.823 |
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Valore contabile |
Crediti svalutati |
Crediti scaduti non svalutati |
Crediti non scaduti non svalutati |
Valore contabile |
Crediti svalutati |
Crediti scaduti non svalutati |
Crediti non scaduti non svalutati |
|
| Crediti finanziari vs clienti | 969 | 969 | 1.420 | 1.420 | |||||
| Depositi cauzionali | 2.208 | 2.208 | 1.972 | 1.972 | |||||
| Crediti e altre att. non correnti | 3.177 | 3.177 | 3.392 | 3.392 | |||||
| Attività non correnti | 3.177 | - | - | 3.177 | 3.392 | - | - | 3.392 | |
| Crediti verso soc. factoring | 3.526 | 192 | 3.334 | 242 | 13 | 229 | |||
| Crediti finanziari vs altri | 9.719 | 9.719 | 10.881 | 10.881 | |||||
| Crediti verso fornitori | 19.067 | 11.448 | 7.619 | 14.575 | 11.657 | 2.918 | |||
| Crediti verso assicurazioni | 414 | 377 | 37 | 673 | 573 | 100 | |||
| Crediti verso dipendenti | - | - | 2 | 2 | |||||
| Crediti verso altri | 136 | 136 | - | 76 | 75 | 1 | |||
| Altri crediti e att. correnti | 32.862 | 11.448 | 8.324 | 13.090 | 26.449 | 11.657 | 3.579 | 11.213 | |
| Att. fin. per strumenti derivati | - | - | 3 | 3 | |||||
| Disponibilità liquide | 463.777 | 463.777 | 381.308 | 381.308 | |||||
| Attività correnti lorde | 496.639 | 11.448 | 472.101 | 13.090 | 407.760 | 11.657 | 384.887 | 11.216 | |
| Fondo svalutazione | (8.823) | (8.823) | (8.823) | (8.823) | |||||
| Attività correnti nette | 487.816 | 2.625 | 472.101 | 13.090 | 398.937 | 2.834 | 384.887 | 11.216 |
| (euro/000) | scaduto Totale maggiore di 90 giorni |
scaduto tra 60 e 90 giorni |
scaduto tra 30 e 60 giorni |
scaduto minore di 30 giorni |
||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti verso società di factoring | 192 | - | - | - | 192 | |
| Crediti verso assicurazioni | 377 | 204 | 21 | 31 | 121 | |
| Crediti verso altri | 136 | 136 | - | - | - | |
| Crediti scaduti non svalutati al 31/12/2019 | 705 | 340 | 21 | 31 | 313 | |
| Crediti verso società di factoring | 13 | - | - | - | 13 | |
| Crediti verso assicurazioni | 573 | 208 | 195 | 134 | 36 | |
| Crediti verso altri | 75 | 75 | - | - | - | |
| Crediti scaduti non svalutati al 31/12/2018 | 661 | 283 | 195 | 134 | 49 |
I crediti verso società di factoring sono interamente relativi a operazioni di cessione pro-soluto, crediti la cui proprietà e rischi connessi sono dunque stati interamente trasferiti alle società di factoring. La quota scaduta è relativa a importi dovuti alla data di chiusura del bilancio il cui incasso, per motivi tecnici, è avvenuto nei primi giorni dell'esercizio successivo; la quota non scaduta riguarda invece crediti il cui pagamento è contrattualmente previsto alla data originaria di scadenza del debito dei clienti nei confronti delle società del Gruppo. Da sottolineare comunque che anche tali crediti, alla data di tale relazione, risultano pressoché interamente incassati in relazione alle scadenze maturate.
Si riporta di seguito il piano delle scadenze contrattuali delle passività finanziarie, inclusi gli interessi da versare ed esclusi gli effetti di accordi di compensazione:
| (euro/000) | Bilancio 31/12/2019 |
Flussi finanziari contrattuali |
entro 6 mesi | 6-12 mesi |
1-2 anni | 2-5 anni | oltre 5 anni |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti finanziari | 61.045 | 63.350 | 428 | 433 | 24.867 | 37.622 | - |
| Passività finanziare per leasing | 100.212 | 125.401 | 1.580 | 1.526 | 11.274 | 30.547 | 80.474 |
| Debiti per incentivi monetari | 710 | 2.290 | 1.580 | - | 628 | 82 | - |
| Fondi non correnti e altre passività | 710 | 2.290 | 1.580 | - | 628 | 82 | - |
| Passività non correnti | 161.967 | 191.041 | 3.588 | 1.959 | 36.769 | 68.251 | 80.474 |
| Debiti verso fornitori | 1.089.246 | 1.091.982 | 1.089.745 | 1.317 | 917 | 3 | - |
| Debiti finanziari | 35.862 | 35.904 | 26.690 | 9.214 | - | - | - |
| Passività finanziare per leasing | 8.597 | 8.521 | 4.236 | 4.285 | - | - | - |
| Debiti verso istituti previdenziali | 4.237 | 4.237 | 4.237 | - | - | - | - |
| Debiti verso altri | 14.904 | 14.904 | 14.904 | - | - | - | - |
| Ratei passivi | 250 | 250 | 250 | - | - | - | - |
| Fondi correnti e altre passività | 19.391 | 19.391 | 19.391 | - | - | - | - |
| Passività correnti | 1.153.096 | 1.155.798 | 1.140.062 | 14.816 | 917 | 3 | - |
| (euro/000) | Bilancio 31/12/2018 |
Flussi finanziari contrattuali |
entro 6 mesi | 6-12 mesi |
1-2 anni | 2-5 anni | oltre 5 anni |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti finanziari | 12.804 | 13.445 | 144 | 89 | 5.699 | 7.513 | - |
| Debiti per incentivi monetari | 105 | 105 | - | - | 84 | 21 | - |
| Fondi non correnti e altre passività | 105 | 105 | - | - | 84 | 21 | - |
| Passività non correnti | 12.909 | 13.550 | 144 | 89 | 5.783 | 7.534 | - |
| Debiti verso fornitori | 867.866 | 967.583 | 874.440 | 6.573 | 12.470 | 32.021 | 42.079 |
| Debiti finanziari | 138.311 | 142.124 | 138.730 | 3.394 | - | - | - |
| Pass. finanziarie per strumenti derivati | 613 | 620 | 620 | - | - | - | - |
| Debiti per acquisto partecipazioni | 1.082 | 1.082 | 1.082 | - | - | - | - |
| Debiti verso istituti previdenziali | 3.886 | 3.886 | 3.886 | - | - | - | - |
| Debiti verso altri | 14.430 | 14.430 | 14.430 | - | - | - | - |
| Ratei passivi | 267 | 267 | 267 | - | - | - | - |
| Fondi correnti e altre passività | 18.583 | 18.583 | 18.583 | - | - | - | - |
| Passività correnti | 1.026.455 | 1.129.992 | 1.033.455 | 9.967 | 12.470 | 32.021 | 42.079 |
Ai fini di una miglior comprensione delle tabelle sopra riportate si consideri quanto segue:
Le società del Gruppo hanno in essere dei contratti di finanziamento a medio-lungo termine che contengono le usuali pattuizioni che prevedono la possibile decadenza dal beneficio del termine per i rimborsi nel caso di mancato rispetto di determinati covenant economico-finanziari da verificarsi sui dati del bilancio consolidato e certificato.
Al 31 dicembre 2018 uno dei covenant cui erano assoggettati una Term Loan Facility ed una Revolving Facility sottoscritti da Esprinet S.p.A. con un pool di banche domestiche ed internazionali, e dal valore capitale residuo complessivo di 101,5 milioni di euro, risultava violato. In ragione di ciò, conformemente con i principi contabili vigenti, l'intero importo in essere della linea "amortising" oltre alla passività rappresentativa del "fair value" dei contratti di "IRS-Interest Rate Swap" stipulati ai fini della copertura del rischio di tasso di interesse, sono stati iscritti tra i debiti finanziari correnti ed i flussi finanziari contrattuali classificati entro l'orizzonte temporale di sei mesi rispetto alla data di bilancio.
La Revolving Facility, dal valore di 65,0 milioni di euro, non risultava utilizzata al 31 dicembre 2018 né è stata utilizzata nel corso dell'anno 2019 mentre i rimborsi della Term Loan Facility sono proseguiti regolarmente, secondo il piano di ammortamento inziale, nel corso dell'esercizio fino al rimborso anticipato in data 26 settembre 2019 del suo valore residuo in linea capitale di 72,5 milioni di euro. In data 30 settembre Esprinet S.p.A. ha sottoscritto una RCF-Revolving Credit Facility "unsecured" a 3 anni con il pressoché medesimo pool di banche per un importo complessivo pari a 152,5 milioni di euro assoggettato anch'esso alla verifica una struttura di covenant finanziari tipici per di operazioni di tale natura.
Ad eccezione di quanto appena descritto e del mancato rispetto, sempre senza produrre alcuna conseguenza, sia al 31 dicembre 2017 che al 31 dicembre 2016 di parte degli indici finanziari previsti dai contratti di finanziamento, il Gruppo non si è mai trovato in condizioni di inadempienza o default relativamente alle clausole riguardanti il capitale nominale, gli interessi, il piano di ammortamento o i rimborsi dei finanziamenti passivi.
Per maggiori dettagli sul tali indici si rimanda al successivo paragrafo "Finanziamenti e covenant su finanziamenti".
Il Gruppo presenta anche altri finanziamenti minori soggetti al rispetto di covenant finanziari (per maggiori dettagli si rimanda alla sezione "Finanziamenti e covenant su finanziamenti") nonché un finanziamento scadente a gennaio 2022 dal valore nominale residuo di 1,4 milioni di euro, iscritto in bilancio ad un valore pressoché identico per effetto della contabilizzazione al costo ammortizzato, ottenuto a dicembre 2013 nell'ambito delle modalità di pagamento contrattualmente previste dalla Pubblica Amministrazione per una fornitura di personal computer alla stessa effettuata dalla Capogruppo.
Il Gruppo ha concesso alla banca erogante una delega irrevocabile all'incasso dei contributi pluriennali dovuti dalla Pubblica Amministrazione e pari, sia in termine di valore sia di scadenze, al piano di rimborso del finanziamento che per tale ragione non contiene pattuizioni che prevedano la possibile decadenza dal beneficio del termine per i rimborsi.
Da evidenziare anche che il Gruppo non ha sinora emesso strumenti contenenti una componente di debito e una di capitale.
L'uso dei contratti derivati nel Gruppo Esprinet è finalizzato alla protezione di alcuni dei contratti di finanziamento sottoscritti dalle oscillazioni dei tassi d'interesse sulla base di una strategia di copertura dei flussi finanziari (c.d. "cash flow hedge").
L'obiettivo perseguito è dunque quello di fissare il costo della provvista relativa a tali contratti di finanziamento pluriennali a tasso variabile attraverso la stipula di correlati contratti derivati che consentano di incassare il tasso di interesse variabile contro il pagamento di un tasso fisso.
Nella rappresentazione di bilancio per le operazioni di copertura si verifica pertanto la rispondenza ai requisiti di conformità con le prescrizioni del principio contabile IFRS 9 in tema di applicazione dell'"hedge accounting" e a tal fine il Gruppo effettua periodicamente i test di efficacia.
Alla data di chiusura dell'esercizio il Gruppo non ha in essere alcuno strumento derivato di copertura.
Nell'esercizio 2019 la capogruppo Esprinet S.p.A., in conseguenza dell'anticipato rimborso integrale, in data 26 settembre 2019, del finanziamento in pool a medio termine denominato Term Loan Facility di originari 145,0 milioni di euro (ridottosi alla data di estinzione a 72,5 milioni di euro in linea capitale per effetto dei rimborsi previsti dal piano di ammortamento, e sostituito da una RCF-Revolving Credit Facility di 152,5 milioni di euro "unsecured" a 3 anni, sottoscritta anch'essa con un pool di banche domestiche e internazionali), ha estinto i sei contratti del tipo "IRS-Interest Rate Swap" ("IRS") sottoscritti in data 7 aprile 2017 con sei delle otto banche erogatrici tale finanziamento ed aventi finalità di "copertura", attraverso l'incasso del tasso di interesse variabile contro il pagamento del tasso fisso, di una quota pari all'81% della suddetta Term Loan Facility.
Gli IRS sono stati estinti ad un prezzo complessivo di 0,5 milioni di euro, pressoché pari al loro fair value alla data di estinzione.
Le caratteristiche principali dei sei contratti estinti sono riepilogabili come segue:
| Data di stipula | 7 aprile 2017 |
|---|---|
| Decorrenza | 31 agosto 2017 |
| Scadenza | 28 febbraio 2022 |
| Importo nozionale | 105,6 milioni di euro (soggetto a piano di ammortamento) |
| complessivamente, 58,7 milioni di euro al 26 settembre 2019 | |
| Tasso fisso | 0,21% act/360 |
| Date di pagamento del tasso fisso e del | 28 febbraio e 31 agosto di ciascun anno, a partire dal 28 febbraio |
| tasso variabile | 2018 fino al 28 febbraio 2022, soggette ad adeguamento in |
| conseguenza di convenzionali giorni di festività |
| Controparte pagatrice del tasso fisso | Esprinet S.p.A. | ||
|---|---|---|---|
| Tasso variabile | Euribor 6M, act/360, fissato il secondo giorno lavorativo | ||
| antecedente il primo giorno di ciascun periodo di calcolo degli | |||
| interessi | |||
| Controparti pagatrici del tasso variabile | Intesa Sanpaolo S.p.A., Unicredit S.p.A., Banca Nazionale del Lavoro | ||
| S.p.A., Caixabank S.A., Unione di Banche Italiane S.p.A., Banco BPM | |||
| S.p.A., ciascuna per il solo proprio contratto |
Al 31 dicembre 2018 uno dei covenant cui era assoggettata la Term Loan Facility i cui flussi finanziari erano stati "coperti" con i sopra menzionati sei contratti derivati, è stato violato. Da tale data quindi la passività rappresentativa del fair value degli strumenti derivati è stata, così come l'importo del finanziamento "coperto", interamente classificata tra le passività finanziarie correnti.
Per gli IRS estinti nel corso del 2019 sono state integralmente rispettate fino alla data del 25 settembre 2019, data immediatamente precedente all'estinzione del finanziamento "coperto" dagli stessi, le condizioni poste dall' IFRS 9 per l'applicazione dell'"hedge accounting": formale designazione della relazione di copertura, relazione di copertura documentata, misurabile ed altamente efficace, effetto del rischio di credito delle due controparti non significativo rispetto al valore dello strumento derivato, indice di copertura costante nel tempo.
La tecnica contabile del "cash flow hedge" che prevede l'imputazione a riserva di patrimonio netto, alla data di stipula del contratto del relativo "fair value" (limitatamente alla porzione efficace) e successivamente delle variazioni di "fair value" conseguenti a movimenti della curva dei tassi d'interesse, il tutto nei limiti della porzione efficace della copertura e con riconoscimento dunque nel conto economico complessivo.
Le variazioni di fair value degli IRS occorse fino al 25 settembre 2019 sono dunque state imputate a riserva di patrimonio netto mentre quelle successive, fino alla data di estinzione degli strumenti derivati, sono state riconosciute tra gli oneri e proventi finanziari direttamente nel conto economico separato a seguito della decadenza della relazione di copertura.
Alla data del 31 dicembre 2018 tra le componenti del patrimonio netto, all'interno della riserva per "cash flow hedge", risultava iscritta una ulteriore quota di 16mila euro generata dalle variazioni di fair value di precedenti strumenti derivati di copertura, sottoscritti dalla capogruppo nel 2014 ed estinti nel 2017 in occasione della sostituzione del finanziamento coperto con la Term Loan Facility rimborsata nel corso dell'esercizio. Tale riserva è stata gradualmente riversata al conto economico separato in funzione delle scadenze del finanziamento originariamente coperto (terminate in data 31 luglio 2019) in ragione del fatto che il relativo rischio di tasso di interesse era ancora esistente sia pur "traslato" nel successivo finanziamento.
Nel corso dell'esercizio precedente sono stati estinti due IRS di "copertura" sottoscritti nel 2015 dalla controllata Vinzeo Technologies S.A.U. in conseguenza del rimborso dei finanziamenti "coperti". Le caratteristiche principali dei due IRS estinti da Vinzeo Technologies S.A.U. sono riepilogabili come segue:
| Data di stipula | 9 luglio e 15 ottobre 2015 |
|---|---|
| Scadenza | 20 luglio e 20 novembre 2018 |
| Importo nozionale | 7,0 milioni di euro (soggetto a piano di ammortamento) |
| complessivamente; 3,5 milioni di euro al 31 dicembre 2017 | |
| Tasso fisso | 0,433% e 0,467%, act/360 |
| Controparte pagatrice del tasso fisso | Vinzeo Technologies S.A.U. |
| Tasso variabile | Euribor 6M, act/360, fissato il secondo giorno lavorativo |
| antecedente il primo giorno di ciascun periodo di calcolo degli | |
| interessi | |
| Controparte pagatrice del tasso variabile | Banco Santander S.A. |
Nella tabella successiva sono illustrate le seguenti informazioni riferite ai contratti derivati limitatamente alla contabilizzazione con la tecnica del cash flow hedge (fino dunque alla data del 25 settembre 2019):
| Esercizio | Importo nozionale contratti | FV contratti | Effetto a CE | Imposte su | Riserva PN | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| entro 12 mesi |
(1) (2) oltre 12 mesi |
FV contratti (3) |
(4) | ||||
| Gestione del rischio su tassi di interesse | |||||||
| - a copertura flussi di cassa su IRS 2017 Esprinet | 2019 | 58.690 | - | 577 | 28 | (132) | (417) |
| - a copertura flussi di cassa su IRS 2014 Esprinet | 2019 | - | - | - | - | - | - |
| - a copertura flussi di cassa su IRS Vinzeo | 2019 | - | - | - | - | - | |
| 2019 | 58.690 | - 577 |
28 | (132) | (417) | ||
| - a copertura flussi di cassa su IRS 2017 Esprinet | 2018 | 82.167 | - | 613 | 135 | (115) | (363) |
| - a copertura flussi di cassa su IRS 2014 Esprinet | 2018 | - | - | - | - | - | (16) |
| - a copertura flussi di cassa su IRS Vinzeo | 2018 | - | - | - | - | - | - |
| 2018 | 82.167 | - 613 |
135 | (115) | (379) |
(1) Rappresenta il valore dell'(attività)/passività iscritta nella situazione patrimoniale-finanziaria per effetto della valutazione a "fair value" dei contratti derivati contabilizzati con la tecnica del cash flow hedge.
(2) Trattasi della porzione inefficace ai fini di copertura nel senso delineato dallo IFRS 9 o di efficacia riversata a conto economico per competenza.
(3) Trattasi delle imposte (anticipate)/differite calcolate sui "fair value" dei contratti derivati contabilizzati con la tecnica del cash flow hedge.
(4) Rappresenta l'adeguamento a "fair value" dei contratti derivati contabilizzati con la tecnica del cash flow hedge iscritto progressivamente nel patrimonio netto dalla data della stipula.
Di seguito vengono invece dettagliati i fenomeni che hanno originato le variazioni verificatesi nell'esercizio nella riserva di patrimonio netto relativa agli strumenti derivati contabilizzati con la tecnica del cash flow hedge:
| 2019 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (euro/'000) | Variazione FV derivati |
Trasferimento a CE (1) |
Effetto fiscale su trasf. a CE |
Inefficacia a CE |
Effetto fiscale su var. FV derivati |
Variazione Riserva PN |
|
| - riserva per IRS 2017 Esprinet | (317) | 246 | (59) | - | 76 | (54) | |
| - riserva per IRS 2014 Esprinet | - | 21 | (5) | - | - | 16 | |
| - riserva per IRS Vinzeo | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | (317) | 267 | (64) | - | 76 | (38) |
(1) Contabilizzato a (riduzione)/incremento degli Oneri finanziari.
| 2018 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (euro/'000) | Variazione FV derivati |
Trasferimento a CE (1) |
Effetto fiscale su trasf. a CE |
Inefficacia a CE |
Effetto fiscale su var. FV derivati |
Variazione Riserva PN |
| - riserva per IRS 2017 Esprinet | (444) | 437 | (105) | - | 106 | (6) |
| - riserva per IRS 2014 Esprinet | - | 105 | (25) | - | - | 80 |
| - riserva per IRS Vinzeo | - | (29) | 7 | - | - | (22) |
| Totale | (444) | 513 | (123) | - | 106 | 52 |
(1) Contabilizzato a (riduzione)/incremento degli Oneri finanziari.
Nella tabella successiva sono indicati i periodi in cui si prevede che i flussi finanziari riferiti alle passività coperte debbano avere manifestazione ovvero si presume che possano incidere sul conto economico:
| (euro/000) | Totale | 0-6 mesi | 6-12 mesi | 1-2 anni | 2-5 anni | Oltre 5 anni |
||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Finanziamenti: | 31/12/2019 | flussi finanziari impatti economici |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
| 31/12/2018 | flussi finanziari impatti economici |
2.736 2.307 |
2.736 2.307 |
- - |
- - |
- - |
- - |
Si riportano in fine i movimenti relativi agli strumenti derivati relativamente al riconoscimento diretto nel conto economico delle variazioni di fair value conseguenti al termine della relazione di copertura:
| (euro/000) | Esercizio | FV contratti 31/12/a.p.1 |
Rate 2 scadute |
FV contratti 31/12/a.c. 3 |
|
|---|---|---|---|---|---|
| Derivati Esprinet | 2019 | 577 | (538) | (39) | - |
| Derivati Vinzeo | 2019 | n.a. | n.a. | n.a. | n.a. |
| Totale | 577 | (538) | (39) | - | |
| Derivati Esprinet | 2018 | n.a. | n.a. | n.a. | n.a. |
| Derivati Vinzeo | 2018 | n.a. | n.a. | n.a. | n.a. |
| Totale | - | - | - | - |
(1) Anno precedente che, in riferimento all'esercizio 2019, si intende il 25 settembre 2019, data di termine dell'efficacia della copertura per effetto dell'estinzione del finanziamento sottostante
(2) Comprensivo della quota di competenza maturata entro il periodo di elevata efficacia della copertura
(3) Anno corrente
Nell'ambito dell'operazione di aggregazione aziendale della società Vinzeo Technologies S.A.U. sono stati acquisiti due contratti derivati di "Interest Rate Cap" i quali prevedono, al superamento dell'Euribor a 3 mesi di determinate soglie massime, che la società riceva dalla banca controparte il differenziale rispetto alla soglia massima pattuita.
Tali strumenti sono finalizzati alla protezione del complesso di linee di affidamento a breve termine dalle oscillazioni dei tassi d'interesse sulla base di una strategia di copertura dei flussi finanziari (c.d. "cash flow hedge").
Essendo i strumenti derivati di lunga durata (scadenza per entrambi a luglio 2020), finalizzati alla copertura delle oscillazioni dei tassi di interesse rispetto ad indebitamenti di durata differente, indebitamenti incerti essendo dipendenti dal livello di utilizzo delle linee di affidamento, gli stessi non rispettano le previsioni per il trattamento contabile secondo la tecnica dell'"hedge accounting" e quindi tutte le variazioni di fair value, nonché eventuali flussi finanziari ricevuti dalle controparti, sono iscritti direttamente nel conto economico.
Si riportano di seguito i movimenti relativi agli strumenti derivati relativamente al riconoscimento diretto nel conto economico delle variazioni di fair value e degli eventuali proventi incassati:
| (euro/000) | Esercizio | FV contratti 31/12/a.p.1 |
Proventi | Variazione FV | FV contratti 1, 2 31/12/a.c. |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| Interest Rate Cap | 2019 | (3) | - | 3 | - | |
| Interest Rate Cap | 2018 | (36) | - | 33 | (3) |
(1) (Attività)/passività.
(2) Anno corrente.
Il Gruppo è sottoposto in misura ridotta al rischio di cambio e conseguentemente si è ritenuto di non effettuare analisi di sensitività sull'esposizione a tale tipologia di rischio (per maggiori dettagli si rimanda alla sezione "Principali rischi e incertezze cui il Gruppo ed Esprinet S.p.A. sono esposti" nella "Relazione sulla gestione").
Per quanto attiene al rischio di tasso d'interesse è stata effettuata un'analisi di sensitività atta a quantificare, a parità di tutte le altre condizioni, l'impatto sul risultato d'esercizio consolidato e sul patrimonio netto del Gruppo dovuto ad una variazione nel livello dei tassi di mercato. A tal fine considerato l'andamento osservato dei tassi di mercato nel corso del 2019 e quello presumibile nell'immediato futuro, si è simulata una traslazione delle curve spot/forward dei tassi di interesse di +/-100 basis points.
Le tabelle seguenti riassumono i risultati dell'analisi condotta (al netto dell'effetto imposte) con l'osservazione che tutte le voci sono comprensive delle quote correnti e non correnti:
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Patrimonio Netto |
Utile/(perdita) | Patrimonio Netto |
Utile/(perdita) | |
| Disponibilità liquide | 658 | 658 | 696 | 696 | |
| Debiti per acquisto partecipazioni | - | - | 3 | 3 | |
| Debiti finanziari (1) | (1.332) | (1.332) | (1.305) | (1.305) | |
| Passività finanziarie per strumenti derivati | 600 | 600 | 1.015 | - | |
| Totale | (74) | (74) | 409 | (606) |
(1) L'impatto sui finanziamenti coperti con IRS è limitato alla sola quota di finanziamento non soggetta a copertura.
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Patrimonio Netto |
Utile/(perdita) | Patrimonio Netto |
Utile/(perdita) | |
| Disponibilità liquide | (54) | (54) | (26) | (26) | |
| Debiti per acquisto partecipazioni | - | - | (3) | (3) | |
| Debiti finanziari (1) | 527 | 527 | 190 | 190 | |
| Passività finanziarie per strumenti derivati | (612) | (612) | (1.040) | - | |
| Totale | (139) | (139) | (879) | 161 |
(1) L'impatto sui finanziamenti coperti con IRS è limitato alla sola quota di finanziamento non soggetta a copertura.
Le immobilizzazioni materiali al 31 dicembre 2019 ammontano a 11,8 milioni di euro (13,3 milioni di euro al 31 dicembre 2018). Le variazioni intervenute nel periodo sono di seguito illustrate:
| (euro/000) | Impianti e macchinari |
Attrezz. ind. comm. e altri beni |
Imm. in corso | Totale |
|---|---|---|---|---|
| Costo storico | 15.538 | 31.754 | 1.019 | 48.311 |
| Fondo ammortamento | (11.732) | (23.252) | - | (34.984) |
| Saldo al 31/12/2018 | 3.806 | 8.502 | 1.019 | 13.327 |
| Acquisiz.in aggregazioni d'imprese - costo storico | 2 | 335 | - | 337 |
| Acquisiz.in aggregazioni d'imprese - f.do ammortam. | - | (260) | - | (260) |
| Incrementi costo storico | 441 | 2.198 | 115 | 2.754 |
| Decrementi costo storico | (112) | (1.731) | - | (1.843) |
| Riclassifiche costo storico | 34 | 985 | (1.019) | - |
| Incrementi fondo ammortamento | (1.180) | (2.929) | - | (4.109) |
| Decrementi fondo ammortamento | 97 | 1.521 | - | 1.618 |
| Totale variazioni | (718) | 119 | (904) | (1.503) |
| Costo storico | 15.903 | 33.541 | 115 | 49.559 |
| Fondo ammortamento | (12.815) | (24.920) | - | (37.735) |
| Saldo al 31/12/2019 | 3.088 | 8.621 | 115 | 11.824 |
Gli investimenti al 31 dicembre 2019 in "Impianti e macchinari" fanno riferimento principalmente all'acquisizione da parte della capogruppo di nuovi impianti di sicurezza, sorveglianza e di efficientamento energetico per il polo logistico di Cavenago.
Gli investimenti in "Attrezzature industriali e commerciali ed in altri beni" riguardano l'acquisto di macchine elettroniche d'ufficio e di mobili e arredi da parte della Capogruppo Esprinet S.p.A. e per 0,3 milioni l'acquisto di nuove attrezzature e macchine d'ufficio da parte delle controllate spagnole.
Gli investimenti in "Immobilizzazioni in corso" si riferiscono principalmente all'acquisizione da parte della Capogruppo Esprinet S.p.A. di impianti attrezzature per il polo logistico di Cavenago non ancora posti in funzione al 31 dicembre 2019.
La voce "Acquisizioni in aggregazioni d'imprese" pari ad un valore netto di 0,1 milioni di euro si riferisce all'apporto generatosi dal primo consolidamento di 4Side S.r.l. acquisita al 51% dalla capogruppo Esprinet S.p.A. in data 20 marzo 2019.
Non esistono immobilizzazioni materiali destinate alla cessione temporaneamente non utilizzate.
Le aliquote di ammortamento applicate per ciascuna categoria di bene non sono variate rispetto all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018.
La voce "Attrezzature industriali e commerciali e altri beni" è così composta:
| (euro/000) | 31/12/2019 31/12/2018 |
Var. | ||
|---|---|---|---|---|
| Macchine elettroniche | 4.372 | 3.739 | 633 | |
| Mobili e arredi | 1.537 | 1.903 | (366) | |
| Attrezzature industriali e commerciali | 1.735 | 1.704 | 31 | |
| Altri beni | 977 | 1.156 | (179) | |
| Totale | 8.621 | 8.502 | 119 |
Si riportano qui di seguito i principali elementi informativi nonché la sintesi degli impatti derivanti dall'applicazione, a partire dal 1° gennaio 2019, dell'IFRS 16 (Leasing).
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Diritto di utilizzo di attività | 107.310 | - | 107.310 |
In base a quanto previsto dall'IFRS 16, la rappresentazione contabile dei contratti di locazione passiva (che non costituiscono prestazione di servizi), avviene attraverso l'iscrizione nella situazione patrimoniale-finanziaria di una passività di natura finanziaria, rappresentata dal valore attuale dei canoni futuri, a fronte dell'iscrizione nell'attivo del diritto d'uso dell'attività presa in locazione.
| (euro/000) | Immobili | Automezzi | Attrezz. Ind. comm. e altri beni |
Totale |
|---|---|---|---|---|
| Saldo al 31/12/2018 Costo storico Fondo ammortamento |
- - |
- 140 |
- - |
- 767 |
| Valore iniziale d'iscrizione 01/01/2019 - costo storico | - 112.272 |
- 1.728 |
- 372 |
- 114.372 |
| Valore iniziale d'iscrizione 01/01/2019 - f.do ammortam. | - | - | - | - |
| Incrementi costo storico | 1.490 | 1.693 | - | 3.183 |
| Decrementi costo storico | (288) | - | - | (288) |
| Incrementi fondo ammortamento | (8.742) | (1.137) | (95) | (9.974) |
| Decrementi fondo ammortamento | 17 | - | - | 17 |
| Totale variazioni | (7.523) | 556 | (95) | (7.062) |
| Costo storico | 113.474 | 3.421 | 372 | 117.267 |
| Fondo ammortamento | (8.725) | (1.137) | (95) | (9.957) |
| Saldo al 31/12/2019 | 104.749 | 2.284 | 277 | 107.310 |
Nel Gruppo i contratti rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRS 16 si riferiscono all'utilizzo di:
Il diritto d'uso e le passività finanziarie relative ai contratti di leasing sono stati classificati su specifiche voci nella situazione patrimoniale-finanziaria.
La movimentazione avvenuta nel corso dell'esercizio, considerato come valore di partenza il valore iniziale d'iscrizione al 1° gennaio 2019, è ascrivibile principalmente a:
oltre che all'ammortamento di periodo determinato sulla base della durata residua del contratto.
Per maggiori dettagli sull'applicazione del nuovo principio IFRS 16 si veda il paragrafo 2.8 "Principi contabili di recente emanazione".
| Avviamento 90.716 90.595 121 |
(euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|---|
Gli avviamenti iscritti all'attivo derivano dalla differenza tra i prezzi pagati per le acquisizioni delle partecipazioni di controllo o dei rami aziendali meglio dettagliate nella tabella successiva, ed il "fair value" delle attività nette acquisite alla data di acquisizione.
L'incremento del valore degli avviamenti di 0,1 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente scaturisce dall'acquisizione della società 4Side S.r.l. avvenuta nel mese di marzo 2019.
Il principio contabile internazionale IAS 36 richiede di valutare l'esistenza di perdite di valore per le immobilizzazioni materiali e immateriali a vita utile definita in presenza di indicatori che facciano ritenere che tale problematica possa sussistere.
Nel caso dell'avviamento, così come delle eventuali altre attività immateriali a vita utile indefinita, tale verifica di valore viene effettuata annualmente - ovvero più frequentemente al realizzarsi di eventi straordinari negativi implicanti una presunzione di perdita di valore, i c.d. "triggering events" attraverso il processo di "impairment test".
Non rappresentando l'avviamento, in base ai principi contabili internazionali, un'attività a sé stante in quanto non capace di generare flussi di cassa indipendentemente da altre attività o gruppi di attività, esso non può essere assoggettato ad "impairment test" in via separata rispetto alle attività cui esso è riconducibile. Ne consegue che l'avviamento deve essere allocato ad una "CGU-Cash Generating Unit" ovvero un gruppo di CGU essendo il limite massimo di aggregazione coincidente con la nozione di "settore" contenuta nell'IFRS 8.
La tabella seguente riporta i valori dei singoli avviamenti suddivisi per singola operazione di aggregazione che li ha originati ed una vista nella quale vengono individuate le legal entity che hanno realizzato le aggregazioni aziendali da cui è stato generato l'avviamento:
| (euro/000) | Società | valori degli avviamenti |
|---|---|---|
| Memory Set S.a.u. e UMD S.a.u. (1) | Esprinet Iberica | 58.561 |
| Esprinet Iberica S.l.u. (2) | Esprinet Iberica | 1.040 |
| 4 Side S.r.l. | Esprinet S.p.A. | 121 |
| Assotrade S.p.A. | Esprinet S.p.A. | 5.500 |
| Pisani S.p.A. | Esprinet S.p.A. | 3.878 |
| Esprilog S.r.l. | Esprinet S.p.A. | 2.115 |
| 80% Celly S.p.A. | Celly S.p.A. | 4.153 |
| Vinzeo S.a.u. | Esprinet Iberica | 5.097 |
| V-Valley Iberian S.l.u. | Esprinet Iberica | 4.447 |
| Mosaico S.r.l. | Esprinet S.p.A. | 5.804 |
| Totale operazioni di aggregazione | 90.716 | |
| Esprinet Iberica S.L.U. | 69.145 | |
| Esprinet S.p.A. | 17.418 | |
| Celly S.p.A. | 4.153 | |
| Totale operazioni per società | 90.716 |
(1) Valore al netto della svalutazione effettuata nell'esercizio 2011 per 17,8 milioni di euro
(2) Corrisponde ai costi di transazione sostenuti per le acquisizioni UMD e Memory Set
Il procedimento di allocazione degli avviamenti alle singole CGU, intese come aggregazioni omogenee capaci di generare autonomamente flussi di cassa mediante l'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili, ha inteso ricondurre detti avviamenti alle unità organizzative elementari in cui le attività acquisite sono confluite da un punto di vista strettamente operativo.
La tabella seguente sintetizza l'allocazione degli avviamenti alle n. 3 CGU individuate, evidenziando le correlazioni fra aree di business ed entità giuridicamente autonome facenti parte del Gruppo e la movimentazione osservata nell'anno:
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. | |
|---|---|---|---|---|
| Esprinet S.p.A. | 17.418 | 17.297 | 121 | CGU 1 Distribuzione B2B di Information Technology e Consumer Electronics (Italia) |
| Celly S.p.A. | 4.153 | 4.153 | - | CGU 2 Distribuzione B2B di prodotti accessori di telefonia |
| Esprinet Iberica S.l.u. | 69.145 | 69.145 | - | CGU 3 Distribuzione B2B di Information Technology e Consumer Electronics (Penisola Iberica) |
| Totale | 90.716 | 90.595 | 121 |
Tale allocazione riflette la struttura organizzativa e di business del Gruppo, il quale opera nel core business della distribuzione "business-to-business" di tecnologia (i.e. indirizzata esclusivamente a clientela aziendale formata da rivenditori che a loro volta si rivolgono agli utilizzatori finali, sia privati che aziende) in Italia e Penisola Iberica (Spagna e Portogallo). Tali mercati sono presidiati attraverso due strutture organizzative ed operative sostanzialmente autonome ed una struttura "corporate" cui competono le funzioni di coordinamento ed indirizzo delle attività che formano il "core" della catena del valore tipica di un distributore (vendite, acquisti, marketing di prodotto, logistica).
Rispetto alla suddivisione delle aree di business individuate ai fini della Informativa di Settore prescritta dai principi contabili internazionali (c.d. "Segment Information") è presente un'ulteriore CGU operante nel settore della produzione e distribuzione "business-to-business" di accessori per la telefonia mobile coincidente con la società controllata Celly S.p.A..
La neo-acquisita 4Side, operante nella distribuzione "business-to-business" di prodotti di "game entertainment" (videogiochi, merchandising), è ritenuta omogenea rispetto alla CGU 1 pertanto il relativo avviamento viene allocato ad essa.
Nel seguito si descrive il processo seguito nella verifica di valore sugli avviamenti al 31 dicembre 2019 come sopra descritti ed i risultati di tale verifica.
Il framework valutativo e le principali impostazioni procedurali in ordine alle nozioni di valore ed ai criteri e metodologie di stima utilizzate nelle valutazioni sono sintetizzate nel seguito.
Per la determinazione del valore recuperabile delle singole CGU è stata utilizzata l'accezione del "valore d'uso". Il valore recuperabile così determinato è stato confrontato con il valore contabile ("carrying amount").
Il valore d'uso è definito come il valore attuale alla data di analisi dei flussi finanziari futuri, in entrata ed in uscita, che si stima si origineranno dall'uso continuativo dei beni riferiti ad ogni singola CGU sottoposta a verifica.
Ai fini della determinazione del valore d'uso si utilizza, quale metodologia finanziaria comunemente accettata, il modello c.d. "DCF-Discounted Cash Flow" il quale prevede l'attualizzazione dei futuri flussi di cassa stimati tramite l'applicazione di un appropriato tasso di sconto. La variante utilizzata è del tipo "asset side" e presuppone l'attualizzazione dei flussi di cassa generati dall'attività operativa al lordo delle componenti di natura finanziaria, essendo i flussi di cassa calcolati al netto delle imposte figurative attraverso l'applicazione al risultato operativo (EBIT) di un'aliquota fiscale stimata.
Per la CGU 3 domiciliata in Spagna l'aliquota fiscale effettiva stimata corrisponde a quella marginale, pari al 25%, in quanto la contribuzione delle attività portoghesi al "tax rate" medio ponderato viene omesso in quanto irrilevante.
Per le CGU 1 e 2 localizzate in Italia sono state applicate le aliquote effettive determinate in base alla legislazione fiscale italiana e derivanti dal calcolo delle diverse aliquote IRES (24%) ed IRAP (3,9%) sulle relative basi imponibili, tenuto conto della differente struttura delle basi imponibili e dei requisiti di indeducibilità di alcuni costi.
Di seguito si riportano le informazioni richieste dai principi contabili internazionali in ordine alle principali scelte operate ai fini del calcolo dei valori recuperabili.
Le valutazioni finanziarie ai fini del calcolo del "valore d'uso" si basano su piani quinquennali, approvati dal Consiglio di Amministrazione della capogruppo Esprinet in data 15 aprile 2020, costruiti partendo da un budget gestionale redatto a fini interni per l'esercizio 2020 e da questo estrapolando, mediante l'applicazione di tecniche previsionali tendenti a trattare differentemente i costi fissi da quelli variabili, i risultati per il periodo 2021-24.
Come prescritto dallo IAS 36, paragrafo 50, i flussi finanziari considerati ai fini della stima sono al lordo degli oneri finanziari, secondo l'approccio "asset side" già descritto, e sono espressi in termini nominali.
La determinazione prospettica dei flussi finanziari per ogni attività si basa sul c.d. "scenario unico" ovvero lo scenario più probabile in base alle migliori stime del management. I piani quindi non rappresentano anche i flussi medi attesi bensì identificano un profilo di flussi "normale" in quanto caratterizzato dal più elevato grado di probabilità di manifestazione (c.d. "approccio probabilistico") e quindi in grado di rappresentare la migliore stima del management circa l'evoluzione dei risultati di ciascuna attività.
L'introduzione del nuovo principio IFRS 16 ("Leases") ha richiesto la costruzione di piani previsionali in applicazione di tale principio (sostituzione di canoni di affitto e leasing operativi con ammortamenti ed interessi).
Nella prospettiva della determinazione del "valore d'uso" attraverso una metodologia basata sull'attualizzazione di flussi finanziari ciò ha comportato, al fine di preservare il principio di "neutralità valutativa" (esclusi gli effetti fiscali), alcuni aggiustamenti ai cash flow previsionali.
In particolare, al fine di garantire la sostenibilità operativa ai piani si è ipotizzato in concomitanza della decadenza dei contratti di affitto principali di stipulare nuovi contratti alle medesime condizioni. Il che si è tradotto in un flusso di investimenti figurativo corrispondente al valore del "Right of Use" dei beni ripristinati. Grazie a tale accorgimento si sono potuti correttamente catturare i fabbisogni di reinvestimento necessari per garantire la generazione di cassa prevista da piano.
Ai fini delle previsioni si è fatto strettamente riferimento alle condizioni correnti di utilizzo di ogni singola CGU, prescindendo cioè dai flussi ottenibili da eventuali investimenti incrementativi e/o ristrutturazioni che rappresentino una discontinuità rispetto alla normale operatività aziendale.
Nella predisposizione dei piani previsionali utilizzati nei modelli di "DCF-Discounted Cash Flow" i trend attesi di ricavi e margini lordi di prodotto sono stati definiti sulla base di dati ed informazioni sul settore distributivo e sui consumi di tecnologia di consenso ricavate da fonti comunemente ritenute affidabili (EITO, Euromonitor, Net Consulting Cube, GFK, Context), ipotizzando per le CGU differenti trend relativi a seconda di posizionamenti competitivi, strategie e condizioni ambientali.
La determinazione prospettica dei flussi finanziari per ogni CGU si è basata sul c.d. "scenario unico" ovvero lo scenario più probabile in base alle migliori stime del management. I piani quindi non rappresentano anche i flussi medi attesi bensì identificano un profilo di flussi "normale" in quanto caratterizzato dal più elevato grado di probabilità di manifestazione (c.d. "approccio probabilistico") e quindi in grado di rappresentare la migliore stima del management circa l'evoluzione dei risultati di ciascuna attività.
La verifica di sostenibilità operativa dei piani previsionali si è incentrata sulla tenuta dei "modelli di business" e dei vantaggi competitivi per ciascuna CGU, anche sulla base delle migliori evidenze esterne in merito alle prospettive di ciascun settore/mercato di riferimento e delle performance storicamente realizzate.
La sostenibilità finanziaria dei piani si basa sull'analisi della intrinseca coerenza tra cash-flows attesi lungo l'orizzonte di piano ei fabbisogni prospettici di investimenti in capitale circolante e fisso, tenuto conto delle riserve di liquidità.
Gli effetti dell'emergenza sanitaria da Covid-19, manifestatisi successivamente alla data del 31 dicembre 2019, non rappresentano un evento "adjusting" secondo i dettami dei principi contabili internazionali pertanto non hanno comportato impatti correttivi sui valori di bilancio.
Per la medesima ragione i piani previsionali ai fini dell'"impairment test" non riflettono gli effetti di tale emergenza sanitaria.
L'"impairment test" eseguito ha tenuto conto di alcune criticità emerse in applicazione della relativa procedura; in particolare sono state valutate le performance delle CGU in relazione agli scostamenti fra budget e consuntivi. Sono state inoltre considerate la qualità e completezza della base informativa ed il grado di verificabilità degli input di piano ed il rischio intrinseco ("inherent risk") delle attività da valutare.
Alla luce dei fattori elencati è stata identificata come critica la CGU 2 ("Distribuzione B2B di prodotti accessori per telefonia"), coincidente con il Gruppo Celly (Celly S.p.A. e Celly Pacific) in quanto connotata dai seguenti elementi:
Tali elementi hanno condotto all'adozione, in fase di verifica di valore annuale, di un grado di rischio intrinseco maggiore rispetto alle altre CGU, per cui:
Il tasso di attualizzazione utilizzato è rappresentativo del rendimento richiesto dai fornitori di capitale sia di rischio che di debito e tiene conto dei rischi specifici delle attività relative a ciascuna singola CGU. Tale tasso corrisponde ad una nozione di costo del capitale nell'accezione del "WACC-Weighted Average Cost of Capital") ed è unico per la valutazione del Valore Terminale e l'attualizzazione dei flussi nel periodo di previsione esplicita.
In particolare, ai fini della determinazione del costo del capitale proprio ("Levered Cost of Equity") si è calcolato il Coefficiente Beta Unlevered mediano di un campione di società comparabili, quotate su mercati regolamentati, operanti a livello internazionale, che successivamente è stato oggetto di "releveraging" sulla base di una struttura finanziaria-obiettivo per ciascuna delle CGU in ipotesi coincidente con la struttura finanziaria media del campione. In tal modo si è realizzata la condizione di indipendenza del tasso di sconto dalla struttura finanziaria attuale. Il campione di società comparabili utilizzato per le tre CGU è composto dalle seguenti società:
| Società | Paese | |
|---|---|---|
| Action S.A. | Polonia | |
| ALSO Holding AG | Svizzera | |
| Arrow Electronics, Inc. | USA | |
| Avnet, Inc. | USA | |
| SYNNEX Corporation | USA | |
| AB S.A. | Polonia | |
| Tech Data Corporation | USA | |
| Digital China Holdings Limited | Hong Kong | |
| Redington (India) Limited | India | |
| Datatec Limited | Sud Africa | |
| Arena Bilgisayar Sanayi ve Ticaret A.S. | Turchia | |
| ASBISc Enterprises Plc | Cipro | |
| ScanSource, Inc. | USA | |
| apposita sezione): | Nel seguito si riportano i valori attribuiti alle principali componenti del tasso di attualizzazione (con le differenziazioni per CGU escluse quelle che hanno interessato la sola CGU 2 e che sono dettagliate in |
|
| - CGU 3 (0,66%); |
il "Risk Free Rate" è pari al tasso di rendimento medio dei BTP decennali "benchmark" nel 2019 per le CGU 1 e 2 (1,91%) e pari al tasso di rendimento medio dei Bonos decennali nel 2019 per la |
|
| - | il "Market Risk Premium" è pari al 5,5% (fonte: Banca IMI, Ibbotson, Duff&Phelps et al.); | |
| - | il coefficiente Beta Levered è pari a 0,95 (basato su un Beta Levered calcolato come media a 5 | |
| anni dei Beta mensili "adjusted" del campione); | ||
| - | il costo lordo marginale del debito è stato ottenuto come somma di due componenti: il tasso di | |
| riferimento ("Base Rate"), pari alla media a 12 mesi dell'IRS decennale, ed un "credit spread" | ||
| stimato sulla base di banche dati comunemente utilizzate da analisti e investitori; |
Nel seguito si riportano i valori attribuiti alle principali componenti del tasso di attualizzazione (con le differenziazioni per CGU escluse quelle che hanno interessato la sola CGU 2 e che sono dettagliate in apposita sezione):
il costo lordo marginale del debito è stato ottenuto come somma di due componenti: il tasso di riferimento ("Base Rate"), pari alla media a 12 mesi dell'IRS decennale, ed un "credit spread"
l'aliquota fiscale utilizzata è l'aliquota nominale dell'imposta sui redditi societari dei paesi in cui le CGU sono fiscalmente domiciliate.
Lo IAS 36, par. 55, richiede che il tasso di attualizzazione sia calcolato al lordo delle imposte ("pretax"), consentendo tuttavia che l'attualizzazione dei flussi possa essere condotta anche impiegando un tasso stimato al netto dell'effetto fiscale ("post-tax"), a condizione che anche i flussi attesi siano espressi netto dell'effetto fiscale.
Nondimeno il WACC calcolato nella versione post-tax è stato anche convertito nel WACC pre-tax equivalente definito come il WACC al lordo delle imposte che conduce al medesimo risultato in termini di attualizzazione dei flussi finanziari al lordo delle imposte.
Il Valore Terminale rilevato in corrispondenza del termine del periodo di previsione esplicita è stato calcolato sulla base del "Perpetuity Method" (modello di capitalizzazione illimitata del flusso di cassa dell'ultimo anno), ipotizzando una crescita dal 5° anno in avanti del flusso finanziario sostenibile nel lungo periodo ad un tasso costante ("g").
Tale tasso è pari, per ipotesi, al tasso di inflazione atteso per il 2024 (fonte: Fondo Monetario Internazionale) in Italia (1,50%) e Spagna (1,70%) relativamente alle CGU 1 e 2 ed alla CGU 3.
La tabella seguente riporta la descrizione dei principali assunti di base su cui è stato determinato il valore recuperabile per ciascuna CGU con riferimento alle modalità tecniche con cui è stato costruito il "DCF Model":
| Italia IT&CE "B2B" CGU 1 |
Italia IT&CE "B2B" CGU 2 Celly |
Spagna IT&CE "B2B" CGU 3 |
|
|---|---|---|---|
| Flussi finanziari attesi: | |||
| Periodo di previsione analitica | 5 anni | 5 anni | 5 anni |
| "g" (tasso di crescita a lungo termine) | 1,50% | 1,50% | 1,70% |
| Tassi di attualizzazione: | |||
| Market Risk Premium | 5,5% | 5,5% | 5,5% |
| Unlevered Beta | 0,75 | 0,75 | 0,75 |
| Levered Beta | 0,95 | 0,95 | 0,95 |
| Additional Specific Risk Premium | 3,2% | 5,0% | 3,2% |
| Struttura finanziaria-obiettivo (D/D+E) | 0,26 | 0,26 | 0,26 |
| Struttura finanziaria-obiettivo (E/D+E) | 0,74 | 0,74 | 0,74 |
| Tax rate | 24,0% | 24,0% | 25,0% |
| WACC post-tax | 8,25% | 9,60% | 7,30% |
| WACC pre-tax | 11,36% | 13,28% | 9,50% |
Per quanto attiene alle assunzioni-chiave utilizzate nelle proiezioni dei flussi e nel calcolo del valore d'uso si segnala che i valori delle CGU sono particolarmente sensibili ai seguenti parametri:
E' stata valutata la sussistenza di fattori di presunzione di perdita di valore ("triggering events") sia interni che esterni.
In particolare si sono presi in esame per ciascuna CGU:
Si è concluso che nessuno degli indicatori analizzati possa risultare evocativo di una perdita di valore di alcuna delle CGU analizzate.
A livello aggregato si è inoltre valutata l'evidenza di una capitalizzazione di borsa della capogruppo Esprinet inferiore al patrimonio netto contabile, pur tenendo conto di una performance positiva del titolo Esprinet (Borsa Italiana: PRT) nel corso del 2019 come evidenziato dal grafico sottostante:

Nel corso dell'anno il titolo ha riportato un minimo di 2,70 euro a giugno per poi mostrare un trend crescente fino a rilevare un massimo proprio alla fine dell'anno di 5,18 euro. Il patrimonio netto consolidato per azione medio nell'anno è stato pari a 6,6-6,7 euro. Il "target price" di consenso da parte degli analisti si è mantenuto sempre superiore alla quotazione "pro-tempore" del titolo. Al 31 dicembre 2019 la capitalizzazione di Esprinet era pari a 271,4 milioni di euro a fronte di un valore del patrimonio netto consolidato pari a 359,0 milioni di euro (di cui 356,5 milioni di euro di pertinenza del Gruppo). La capitalizzazione media nel corso del 2019 è risultata pari a 184,6 milioni di euro. L'andamento del titolo nel corso dell'anno si dimostra ancora maggiormente positivo se si amplia la prospettiva temporale all'ultimo biennio:

La ricerca delle cause di tale scostamento ha portato alle seguenti conclusioni, le quali sono state ritenute valide ragioni a giustificazione del differenziale negativo tra prezzo di borsa e stima del valore recuperabile ed hanno consentito di convalidare la ragionevolezza delle valutazioni e delle risultanze del test di "impairment":
In conclusione si ritiene che esistano fattori legati alla "unit of valuation" nonchè fattori tecnici di mercato, perlopiù legati al grado di liquidità del titolo, tali da giustificare ampiamente il differenziale tra capitalizzazione di mercato di Esprinet e valore recuperabile delle CGU in cui esso è scomponibile.
Per effetto delle verifiche di "impairment" effettuate non si è evidenziata la necessità di svalutare alcuno dei valori degli avviamenti iscritti al 31 dicembre 2019 che vengono pertanto confermati. A seguire si riportano i parametri che avrebbero dovuto assumere le variabili WACC e "g" perché ci sia corrispondenza fra valore recuperabile e valore contabile:
| Parametri di equivalenza: Enterprise Value = Carrying Amount |
Italia IT&CE "B2B" CGU 1 |
Italia IT&CE "B2B" CGU 2 Celly |
Spagna IT&CE "B2B" CGU 3 |
|
|---|---|---|---|---|
| "g" (tasso di crescita a lungo termine) | n.s. | 7,11% | n.s. | |
| WACC post-tax | 43,95% | 9,96% | 32,94% |
In aggiunta ai flussi medio normali utilizzati per determinare il valore d'uso, a mero titolo informativo così come richiesto dallo IAS 36 e sulla base delle indicazioni contenute nel documento congiunto di Banca d'Italia/Consob/Isvap n. 4 del 3 marzo 2010, sono state effettuate anche delle analisi di sensitività sulle seguenti variabili-chiave:
I range di oscillazione rispetto allo scenario "unico" presi in esame sono i seguenti:
A seguito di tali analisi, per le CGU1 e CGU 3 in nessuno degli scenari scaturenti dalle diverse combinazioni delle assunzioni-chiave variate come sopra, ivi incluso lo scenario "worst" caratterizzato dall'utilizzo di un g pari a 0% (pari ad un "g" reale negativo rispettivamente del -1,5% e -1,7%), un WACC incrementato del +2% ed un EBITDA di piano ridotto del -20%, il valore recuperabile risulta inferiore al valore netto contabile.
Per quanto riguarda la CGU2, sulla base delle analisi di sensitività effettuate, il valore d'uso in alcuni degli scenari risulta inferiore al valore contabile dell'avviamento fino ad un estremo di oltre 4,0 milioni di euro.
Infine è stata condotta una simulazione tesa a stimare i valori recuperabili degli avviamenti in uno scenario che recepisca gli effetti economico-finanziari negativi attesi derivanti dell'emergenza sanitaria da Covid-19.
Pur in una situazione caratterizzata da forti incertezze sugli effetti negativi della pandemia e su tempi e modi di risoluzione della crisi, si è prevista una contrazione della redditività operativa rispetto a quella ipotizzabile prima dello scoppio della pandemia, per effetto di un trend di crescita dei ricavi dei prossimi due trimestri inferiori rispetto al trend annuo, ed una ripresa dell'attività nel 2021 con un effetto leva positivo sull'EBIT.
Per effetto delle ipotesi formulate nello scenario Covid-19 l'impatto negativo sui valori recuperabili è modesto e abbondantemente ricompreso negli scenari ipotizzati per le usuali analisi di sensitività precedentemente riportate.
Le immobilizzazioni immateriali al 31 dicembre 2019 ammontano a 0,4 milioni di euro (0,7 milioni di euro al 31 dicembre 2018). La tabella successiva evidenzia le variazioni intervenute nel periodo:
| (euro/000) | Costi impianto e ampliam. |
Diritti di utilizzo di opere dell'ingegno |
Concessioni licenze marchi e diritti simili |
Immob. in corso ed acconti |
Altre Immob. Immateriali |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Costo storico | 3 | 11.253 | 35 | 105 | 4 | 11.400 |
| Fondo ammortamento | (3) | (10.646) | (23) | - | (4) | (10.676) |
| Saldo al 31/12/2018 Costo storico Fondo ammortamento |
- | 607 | 12 | 105 | - | 724 |
| Acquisiz.in aggregazioni d'imprese - costo storico | - - - |
627 42 |
- - - |
140 - - |
- - - |
767 - 42 |
| Acquisiz.in aggregazioni d'imprese - f.do ammortam. | - | (1) | - | - | - | (1) |
| Incrementi costo storico | - | 162 | - | 129 | - | 291 |
| Decrementi costo storico | - | (35) | - | - | - | (35) |
| Riclassifiche | - | 105 | - | (105) | - | - |
| Incrementi fondo ammortamento | - | (577) | (2) | - | - | (579) |
| Decrementi fondo ammortamento | - | 38 | - | - | - | 38 |
| Totale variazioni | - | (266) | (2) | 24 | - | (244) |
| Costo storico | 3 | 11.527 | 35 | 129 | 4 | 11.698 |
| Fondo ammortamento | (3) | (11.186) | (25) | - | (4) | (11.218) |
| Saldo al 31/12/2019 | - | 341 | 10 | 129 | - | 480 |
Gli investimenti in "Diritti di brevetto industriale ed utilizzazione delle opere dell'ingegno" comprendono sostanzialmente i costi sostenuti per il rinnovo pluriennale e l'aggiornamento del sistema informativo gestionale (software); l'incremento è principalmente attribuibile alla Capogruppo Esprinet S.p.A. e al primo consolidamento di 4Side S.r.l..
La voce "Acquisizioni in aggregazioni d'imprese" si riferisce all'apporto generatosi dal primo consolidamento di 4Side S.r.l. acquisita al 51% dalla capogruppo Esprinet S.p.A. in data 20 marzo 2019.
Le aliquote di ammortamento applicate per ciascuna categoria di bene non sono variate rispetto all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018.
Tale voce è ammortizzata in tre esercizi.
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Attività per imposte anticipate | 13.469 | 11.884 | 1.585 |
Il saldo di questa voce è rappresentato da imposte anticipate rivenienti da perdite fiscali pregresse e da fondi tassati ed altre differenze temporanee tra valori contabili e valori fiscalmente riconosciuti che il Gruppo prevede di recuperare nei futuri esercizi a seguito della realizzazione di utili imponibili. A tal proposito si evidenzia che la recuperabilità è sorretta dai redditi previsti in base ai piani previsionali costruiti a partire dalle previsioni economico-finanziarie 2020-24E del Gruppo Esprinet approvate dal Consiglio di Amministrazione in data 15 aprile 2020.
A seguire riportiamo un dettaglio più esaustivo della composizione della voce in oggetto:
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Ammontare differenze temporanee |
Effetto fiscale (aliquota %) |
Importo | Ammontare differenze temporanee |
Effetto fiscale (aliquota %) |
Importo | |
| Imposte anticipate: | |||||||
| Riporto perdite anni precedenti | 23.879 | 24%-25%-21% | 5.831 | 19.983 | 25%-21% | 4.942 | |
| Strumenti derivati | 25 | 24%-25% | 6 | 523 | 24%-25% | 126 | |
| Ammortamenti eccedenti | 330 | 27,90% | 51 | 459 | 27,90% | 78 | |
| Svalutazione crediti | 4.855 | 24%-25% | 1.167 | 12.670 | 24,00% | 3.042 | |
| IFRS 16 - Leases | 630 | 24%-25% | 153 | - | 27,90% | - | |
| Obsolescenza magazzino | 5.285 | 27,9%-22,5% | 1.469 | 6.142 | 27,90% | 1.714 | |
| Delta rimanenze/storno margini infragruppo | 514 | 27,90% | 143 | 683 | 27,90% | 191 | |
| Compenso Ammin. non erogati | 1.725 | 27,9%-25% | 412 | 1.115 | 27,9%-25% | 276 | |
| Indennità suppletiva clientela | 634 | 27,90% | 177 | 634 | 27,90% | 177 | |
| Doppia imposizione dividendo | - | 25,00% | - | 1.733 | 25,00% | 433 | |
| Fondo resi | 1.254 | 27,9%-25%-22,5% | 339 | 1.746 | 27,9%-25%-22,5% | 469 | |
| Altro | 16.229 | 24%-25%-27,9% | 3.721 | 1.702 | 24%-25%-27,9% | 437 | |
| Attività per imposte anticipate | 13.469 | 11.884 |
La voce Altro si riferisce principalmente alle imposte anticipate che scaturiscono dalle differenze temporanee originatesi sulle perdite su cambi da valutazione, sui fondi rischi, sulla valutazione attuariale del TFR e sull'eliminazione della capitalizzazione delle immobilizzazioni immateriali in accordo con lo IAS 38.
La ripartizione temporale delle imposte anticipate è la seguente:
| (euro/000) | Entro 1 anno | 1-5 anni | Oltre 5 anni | Totale | |
|---|---|---|---|---|---|
| Attività per imposte anticipate | 31/12/2019 | 4.687 | 5.470 | 3.312 | 13.469 |
| 31/12/2018 | 4.773 | 3.948 | 3.163 | 11.884 |
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Crediti per depositi cauzionali | 2.208 | 1.972 | 236 |
| Crediti verso clienti | 969 | 1.420 | (451) |
| Crediti ed altre attività non correnti | 3.177 | 3.392 | (215) |
I Crediti per depositi cauzionali si riferiscono principalmente ai depositi cauzionali per utenze per contratti di locazione in essere.
I Crediti verso clienti si riferiscono alla quota del credito in essere nei confronti del cliente Guardia di Finanza (GdF) che ha scadenza oltre l'esercizio successivo e che ha origine da una fornitura di prodotti avvenuta nel 2011.
Tale credito prevede un piano di pagamenti annui che si estende fino a gennaio 2022 e in correlazione al quale nel 2013 Esprinet S.p.A. ha acceso un mutuo con Intesa Sanpaolo i cui canoni verranno pagati direttamente dal cliente. Essendo le controparti delle due operazioni differenti si rende necessario, sino alla loro completa estinzione, mantenere separatamente iscritti il credito nei confronti del cliente e il debito nei confronti dell'ente creditizio.
La variazione rispetto al 31 dicembre 2018 consegue al trasferimento nei crediti correnti della quota scadente entro l'esercizio successivo.
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Prodotti finiti e merce | 504.266 | 503.102 | 1.164 |
| Fondo svalutazione rimanenze | (7.046) | (8.658) | 1.612 |
| Rimanenze | 497.220 | 494.444 | 2.776 |
L'importo delle rimanenze, pari a 497,2 milioni di euro, registra un aumento di 2,8 milioni di euro rispetto allo stock esistente al 31 dicembre 2018 ma evidenziando un miglioramento nell'indice di rotazione delle scorte di 5 giorni. Per ulteriori informazioni sulla movimentazione di tale voce e più in generale del working capital si fa rimando alle dinamiche descritte nel paragrafo "Capitale circolante commerciale netto" nella Relazione Sulla Gestione.
Il Fondo svalutazione rimanenze, pari a 7,0 milioni di euro, è preordinato a fronteggiare i rischi connessi al presumibile minor valore di realizzo di stock obsoleti e a lenta movimentazione. La sua movimentazione è rappresentabile come segue:
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Fondo svalutazione rimanenze iniziale | 8.658 | 6.682 | 1.976 |
| Utilizzi/Rilasci | (6.197) | (3.634) | (2.563) |
| Accantonamenti | 4.585 | 5.610 | (1.025) |
| Fondo svalutazione rimanenze finale | 7.046 | 8.658 | (1.612) |
La voce relativa agli "Accantonamenti" riflette la migliore stima effettuata dal management sulla recuperabilità del valore delle giacenze in magazzino al 31 dicembre 2019. Nell'esercizio 2018 tale voce comprendeva anche la svalutazione di natura non ricorrente (3,7 milioni di euro) operata su alcune classi di prodotto della gamma "Sport Technology" conseguente ad un'inattesa rapida discesa dei prezzi al pubblico verificatasi nel corso del quarto trimestre 2018, oltre che al venir meno dei meccanismi di protezione garantiti dal fornitore importatore a seguito della sua messa in liquidazione.
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Crediti lordi verso clienti Fondo svalutazione crediti |
477.658 (6.659) |
389.085 (5.220) |
88.573 (1.439) |
| Crediti netti verso clienti | 470.999 | 383.865 | 87.134 |
I Crediti verso clienti derivano dalle normali operazioni di vendita poste in essere dal Gruppo nell'ambito della ordinaria attività di commercializzazione. Tali operazioni sono effettuate per la quasi totalità verso clienti residenti nei due paesi dove il Gruppo è presente, denominate quasi integralmente in euro e sono regolabili monetariamente nel breve termine.
Il valore dei crediti netti verso clienti risulta rettificato da note credito da emettere riconosciute ai clienti per un valore pari a 66,0 milioni di euro a fine 2019, 68,3 milioni di euro a fine 2018.
L'incremento dei crediti lordi è determinato sia dai maggiori volumi di fatturato che da un leggero incremento dei tempi medi di incasso dalla clientela. Incide inoltre un minore utilizzo, rispetto al 2018, delle modalità tecniche di smobilizzo dei crediti commerciali (i.e. ca. 480,1 milioni di euro a fine 2019 rispetto a 596,7 milioni nel 2018). Per ulteriori considerazioni sull'andamento di tale voce e più in generale del working capital si fa rimando alle dinamiche descritte nel paragrafo "Capitale circolante commerciale netto" nella Relazione Sulla Gestione.
L'adeguamento al valore di presunto realizzo dei crediti è ottenuto mediante l'iscrizione di un apposito fondo svalutazione crediti (per ulteriori informazioni si rimanda alla sezione "Informativa su rischi e strumenti finanziari" ) la cui incidenza sul valore dei crediti lordi è sostanzialmente stabile; la sua movimentazione è di seguito rappresentata:
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Fondo svalutazione crediti iniziale | 5.220 | 7.099 | (1.879) |
| Utilizzi/Rilasci | (1.611) | (2.702) | 1.091 |
| Accantonamenti | 1.389 | 823 | 566 |
| Acquisizioni da Aggregazioni d'impresa | 1.661 | - | 1.661 |
| Fondo svalutazione crediti finale | 6.659 | 5.220 | 1.439 |
La voce "Acquisizioni da aggregazioni di imprese" si riferisce interamente all'apporto generatosi dal primo consolidamento di 4Side S.r.l. acquisita al 51% dalla capogruppo Esprinet S.p.A. in data 20 marzo 2019.
Il saldo dei Crediti verso clienti include 35,4 milioni di euro (7,7 milioni di euro nel 2018) di crediti ceduti pro-solvendo a società di factoring.
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Crediti tributari per imposte correnti | 1.514 | 3.421 | (1.907) |
I Crediti tributari per imposte correnti sono principalmente conseguenza della prevalenza degli anticipi versati rispetto alle imposte correnti maturate con riferimento all'anno d'imposta 2019, la voce comprende inoltre 1,2 milioni di euro riferiti alla richiesta di rimborso dell'imposta Ires pagata a seguito della mancata deduzione dell'Irap dal costo del lavoro per le annualità 2004-2007 e 2008- 2011 in Esprinet S.p.A..
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Crediti verso imprese collegate (A) | - | - | - |
| Crediti tributari per imposta sul valore aggiunto | 2.219 | 2.539 | (320) |
| Crediti tributari altri | 8.907 | 4.653 | 4.254 |
| Altri crediti tributari (B) | 11.126 | 7.192 | 3.934 |
| Crediti verso società di factoring | 3.526 | 242 | 3.284 |
| Crediti finanziari verso altri | 9.719 | 10.881 | (1.162) |
| Crediti verso assicurazioni | 414 | 673 | (259) |
| Crediti verso fornitori | 10.244 | 5.752 | 4.492 |
| Crediti verso dipendenti | - | 2 | (2) |
| Crediti verso altri | 136 | 76 | 6 0 |
| Crediti verso altri (C) | 24.039 | 17.626 | 6.413 |
| Risconti attivi (D) | 5.791 | 4.792 | 999 |
| Altri crediti e attività correnti (E= A+B+C+D) | 40.956 | 29.610 | 11.346 |
I Crediti tributari per imposta sul valore aggiunto riguardano crediti IVA maturati dalle controllate V-Valley S.r.l., Celly S.p.A., Nilox Deutschland GmbH e Vinzeo Technologies S.A.U. oltre a somme richieste dalla controllante Esprinet S.p.A. a rimborso non utilizzabili in compensazione.
I Crediti tributari altri si riferiscono quasi interamente al credito della capogruppo Esprinet S.p.A. nei confronti dell'Erario conseguente al pagamento parziale, effettuato a titolo provvisorio, di cartelle esattoriali relative ad imposte indirette in relazione alle quali sono in corso dei contenziosi per i cui dettagli si rimanda alla sezione "Evoluzione dei contenziosi di Esprinet S.p.A. e del Gruppo" all'interno dei commenti alla voce "26) Fondi non correnti e altre passività".
I Crediti verso società di factoring, riferiti alla capogruppo per 3,5 milioni di euro sono ascrivibili all'ammontare residuo dei proventi non ancora incassati delle cessioni pro soluto di crediti commerciali effettuate alla fine di dicembre 2019. Alla data di redazione della presente relazione il credito scaduto risulta quasi interamente incassato.
Il sensibile incremento rispetto al saldo in essere alla chiusura dell'esercizio precedente, è riconducibile principalmente ad una differente tempistica nell'incasso dei crediti ceduti, rispetto al 31 dicembre 2018.
I Crediti finanziari verso altri si riferiscono per 9,2 milioni di euro al deposito cauzionale costituito presso l'acquirente dei crediti ceduti nell'operazione di cartolarizzazione posta in essere dal Gruppo e finalizzato ad assicurare copertura alle diluizioni che potrebbero aversi nell'ambito di tale attività o nei mesi successivi alla chiusura dell'operazione. La restante parte del saldo pari a 0,5 milioni di euro si riferisce alla quota incassabile entro l'esercizio successivo del credito derivante dalla fornitura di prodotti effettuata nel 2011 al cliente "Guardia di Finanza". Per ulteriori dettagli si faccia riferimento alla voce "Crediti ed altre attività non correnti".
I Crediti verso assicurazioni includono i risarcimenti assicurativi - al netto delle franchigie - riconosciuti dalle compagnie di assicurazione per sinistri di varia natura ed in attesa di liquidazione il cui incasso si stima che possa ragionevolmente avere luogo nell'esercizio successivo.
I Crediti verso fornitori al 31 dicembre 2019 includono 2,5 milioni di euro riferibili al credito netto vantato nei confronti del fornitore della linea "Sport Technology" che a fine 2018 ha interrotto le attività ed avviato una procedura di liquidazione volontaria.
Il credito lordo vantato verso il suddetto fornitore (già al netto di 1,0 milioni di euro per dispute relative a natura e/o ammontare dei reciproci diritti contrattuali) è pari a 11,6 milioni di euro e rettificato per 8,8 milioni di euro in relazione alla stima sulla sua recuperabilità; si riporta di seguito la movimentazione del fondo svalutazione:
| (euro/000) | Fondo iniziale | Accantonamenti | Utilizzi | Fondo finale |
|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2019 | 8.823 | - | - | 8.823 |
| Esercizio 2018 | - | 8.823 | - | 8.823 |
Per la parte residuale i crediti verso fornitori riguardano le note di credito ricevute dal valore complessivo superiore ai debiti in essere a fine dicembre per un disallineamento tra le tempistiche della loro quantificazione e quelle di pagamento dei fornitori. Inoltre, essi accolgono prevalentemente crediti per anticipazioni richieste dai fornitori prima dell'evasione degli ordini di acquisto oltre che i crediti verso spedizionieri per anticipazioni IVA e diritti doganali su importazioni.
La voce Risconti attivi è rappresentata da costi (principalmente canoni di manutenzione, premi assicurativi, affitti passivi, interessi passivi su finanziamenti non utilizzati) la cui competenza risulta posticipata rispetto alla manifestazione numeraria.
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Attività finanziarie per strumenti derivati | - | 3 | (3) |
| Attività finanziarie per strumenti derivati | - | 3 | (3) |
Il saldo in essere al 31 dicembre 2018 si riferiva al "fair value" di due contratti del tipo "Interest Rate Cap" sottoscritti dalla controllata Vinzeo Technologies S.A.U. a luglio 2015 e di durata decorrente fino a luglio 2020. Tali contratti che erano finalizzati alla copertura di incremento dei tassi applicati ad un complesso di linee di credito a breve termine ottenute dagli istituti finanziari risultano essere stati estinti anticipatamente nel corso del 2019.
Per maggiori informazioni si faccia riferimento a quanto indicato nella sezione "Strumenti derivati non di copertura" all'interno del paragrafo "Informativa su rischi e strumenti finanziari" cui si rimanda.
| (euro/000) | 31/12/2019 31/12/2018 |
Var. | |
|---|---|---|---|
| Depositi bancari e postali | 463.747 | 380.759 | 82.988 |
| Denaro e valori in cassa | 29 | 1 9 |
1 0 |
| Assegni | 1 | 530 | (529) |
| Totale disponibilità liquide | 463.777 | 381.308 | 82.469 |
Le disponibilità liquide sono pressoché interamente costituite da saldi bancari, tutti immediatamente disponibili; esse infatti si originano per effetto del normale ciclo finanziario di breve periodo di incassi/pagamenti che prevede in particolare una concentrazione di incassi da clienti a metà e fine mese, laddove le uscite finanziarie legate ai pagamenti ai fornitori hanno un andamento più lineare.
Per maggiori dettagli relativamente alla dinamica dei flussi finanziari si rimanda al Rendiconto Finanziario ed al successivo paragrafo "Analisi dei flussi di cassa nel periodo".
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Capitale sociale (A) | 7.861 | 7.861 | - |
| Riserve e utili a nuovo (B) | 334.200 | 324.631 | 9.569 |
| Azioni proprie (C) | (8.646) | (4.800) | (3.846) |
| Totale riserve (D=B+C) | 325.554 | 319.831 | 5.723 |
| Risultato dell'esercizio (E) | 23.099 | 14.031 | 9.068 |
| Patrimonio netto (F=A+D+E) | 356.514 | 341.723 | 14.791 |
| Patrimonio netto di terzi (G) | 2.508 | 1.175 | 1.332 |
| Totale patrimonio netto (H=F+G) | 359.022 | 342.898 | 16.123 |
Nel seguito sono commentate le voci che compongono il patrimonio netto:
Il Capitale sociale della società Esprinet S.p.A., interamente sottoscritto e versato al 31 dicembre 2018, è pari a 7.860.651 euro ed è costituito da n. 52.404.340 azioni del valore nominale di 0,15 euro ciascuna.
I principali elementi informativi utilizzati ai fini della contabilizzazione del valore dei diritti di assegnazione gratuita delle azioni sono descritti nella "Relazione sulla gestione" cui si rimanda. Il valore di tali diritti è stato rilevato a conto economico tra i costi del personale dipendente e tra i costi degli amministratori, trovando contropartita nello stato patrimoniale alla voce "Riserve".
Il valore delle Riserve e utili a nuovo è aumentato di 9,5 milioni di euro per l'effetto combinato della destinazione degli utili degli esercizi precedenti (pari a 14,0 milioni di euro) al netto del pagamento dei dividendi per 6,9 milioni di euro (0,135 euro per ogni azione ordinaria), avvenuto mediante la distribuzione delle riserve disponibili, l'avvicendarsi dei Piani di incentivazione azionaria posti in essere dalla Capogruppo (1,3 milioni di euro) oltre alla rinuncia da parte dei soci della capogruppo Esprinet S.p.A. all'esercizio dell'opzione per l'acquisto del capitale residuo delle azioni della controllata Celly S.p.A. (1,1 milioni di euro).
L'importo si riferisce al prezzo di acquisto totale delle n. 2.295.008 azioni Esprinet S.p.A. possedute dalla Società al 31 dicembre 2019.
L'incremento rispetto ai 1.150.000 titoli posseduti al 31 dicembre 2018 scaturisce dall'acquisto avvenuto tra il 1° luglio 2019 ed il 31 dicembre 2019 di n. 1.145.008 azioni, in attuazione della delibera dell'Assemblea dei Soci di Esprinet S.p.A. dell'8 maggio 2019, ad un prezzo medio unitario al netto delle commissioni di 3,36 euro.
Gli utili dell'esercizio di pertinenza del Gruppo ammontano a 23,1 milioni di euro, in incremento rispetto ai 14,0 milioni di euro dell'esercizio precedente.
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Debiti verso banche | 61.045 | 12.804 | 48.241 |
Debiti verso banche sono rappresentati dalla valutazione al costo ammortizzato della parte scadente oltre l'esercizio successivo dei finanziamenti a medio-lungo termine contratti dalle società del Gruppo.
Il saldo al 31 dicembre 2019 comprende un finanziamento di 15,0 milioni di euro sottoscritto dalla Capogruppo ad ottobre del 2019 oltre che le quote di lungo periodo di due finanziamenti sottoscritti a marzo 2017 (6,4 milioni di euro) e le quote non scadute del mutuo contratto dalla Società afferente ad una fornitura al cliente "Guardia di Finanza" (GdF) in relazione alla cui operazione così come già descritto nel paragrafo "9) Crediti ed altre attività non correnti", è iscritto un identico credito a lungo termine nei confronti della GdF (1,0 milioni di euro).
Il saldo comprende inoltre la quota esigibile oltre l'esercizio di n.9 finanziamenti "unsecured" a medio termine sottoscritti nel corso del 2019 da Esprinet Iberica S.L.U. (20,2 milioni di euro) e Vinzeo SAU (18,6 milioni di euro) all'interno di un piano volto a sfruttare la capacità di indebitamento delle società spagnole.
La variazione ffrispetto all'esercizio precedente è conseguente all'effetto combinato fra la sottoscrizione dei nuovi finanziamenti nel corso dell'esercizio e la riclassifica nei debiti correnti delle rate scadenti entro dodici mesi così come previsto dai loro piani di ammortamento.
Maggiori dettagli sui finanziamenti in essere sono riportati nel successivo paragrafo "Finanziamenti e covenant su finanziamenti" cui si rimanda.
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Passività finanziarie per leasing (non correnti) | 100.212 | - | 100.212 |
Il valore della passività finanziaria non corrente correlata ai Diritti d'uso al 31 dicembre 2019 è pari ad 100,2 milioni di euro, con un valore di prima iscrizione al 1° gennaio 2019 pari ad 106,4 milioni di euro e successiva variazione come meglio evidenziato dal prospetto sotto riportato:
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Passività finanziarie per leasing | - | - | - |
| Valore iniziale di iscrizione 01/01/2019 | 106.385 | - | 106.385 |
| Incremento valore contratti sottoscritti | 2.593 | - | 2.593 |
| Risoluzione/modifiche contratti | (236) | - | (236) |
| Riclassifica debito non corrente | (8.530) | - | (8.530) |
| Passività finanziarie per leasing | 100.212 | - | 100.212 |
La seguente tabella analizza la scadenze della passività finanziaria iscritta al 31 dicembre 2019:
| (euro/000) | entro 5 anni | oltre 5 anni | 31/12/2019 |
|---|---|---|---|
| Passività finanziarie per leasing (non correnti) | 30.929 | 69.283 | 100.212 |
Per maggiori dettagli sull'applicazione del nuovo principio IFRS 16 si veda il paragrafo 2.8 "Principi contabili di recente emanazione.
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Passività per imposte differite | 9.712 | 8.138 | 1.574 |
Il saldo di questa voce è rappresentato dalle maggiori imposte dovute a differenze temporanee originatesi tra i valori delle attività e passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali che il Gruppo dovrà versare nei prossimi esercizi.
Le passività per imposte differite sono riferite principalmente all'annullamento dell'ammortamento fiscale dell'avviamento.
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Ammontare differenze temporanee |
Effetto fiscale (aliquota %) |
Importo | Ammontare differenze temporanee |
Effetto fiscale (aliquota %) |
Importo | |
| Imposte differite | |||||||
| Ammortamento avviamenti | 35.867 | 27,90% | 9.260 | 29.376 | 27,90% | 7.618 | |
| Variazione TFR | - | 24,00% | - | 159 | 24,00% | 38 | |
| Utili su cambi da valutazione | 456 | 24,00% | 109 | 276 | 24,00% | 6 6 |
|
| Variazione delle rimanenze | 1.261 | 27,9%-25% | 340 | 1.158 | 27,9%-25% | 311 | |
| Altro | 8 | 24,00% | 2 | 437 | 24,00% | 105 | |
| Totale imposte differite | 9.712 | 8.138 |
La ripartizione temporale delle imposte differite è la seguente:
| Entro 1 anno | 1-5 anni | Totale | |||
|---|---|---|---|---|---|
| 31/12/2019 | 452 | - | 9.259 | 9.712 | |
| 31/12/2018 | 521 | - | 7.617 | 8.138 | |
| Oltre 5 anni |
I Debiti per prestazioni pensionistiche comprendono gli importi a titolo di fondo TFR e altri benefici maturati a fine periodo dal personale dipendente e valutati secondo criteri attuariali ai sensi dello IAS 19.
L'ammontare del fondo è interamente ascrivibile alle società italiane non essendo previste in Spagna forme integrative analoghe.
Si rammenta che a partire dal 1° gennaio 2007 sono state introdotte alcune modifiche legislative di rilievo nella disciplina del TFR inclusa l'opzione riservata al lavoratore in ordine alla destinazione del fondo TFR di prossima maturazione.
I nuovi contributi possono essere pertanto indirizzati verso forme pensionistiche prescelte ovvero mantenuti in azienda, nel qual caso è l'azienda stessa a versare i contributi ad un conto di tesoreria istituito presso l'INPS.
La tabella successiva rappresenta le variazioni intervenute in tale voce nel corso dell'esercizio:
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Saldo iniziale | 4.397 | 4.814 | (417) |
| Acquisizioni da aggregazioni di imprese | 326 | - | 326 |
| Costo del servizio | 163 | 140 | 23 |
| Oneri finanziari | 68 | 57 | 11 |
| (Utili)/perdite attuariali | 195 | (185) | 380 |
| Prestazioni corrisposte | (480) | (429) | (51) |
| Variazioni | 272 | (417) | 689 |
| Debiti per prestazioni pensionistiche | 4.669 | 4.397 | 272 |
I valori riconosciuti al conto economico nell'esercizio risultano essere i seguenti:
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Oneri contabilizzati nel "Costo del lavoro" | 163 | 140 | 23 |
| Oneri contabilizzati negli "Oneri finanziari" | 68 | 57 | 11 |
| Totale | 231 | 197 | 34 |
Lo scostamento di valore rilevato nella voce "(utili)/perdite attuariali" rispetto allo scorso anno è dovuto essenzialmente all'esperienza che recepisce gli scostamenti tra le assunzioni prospettiche utilizzate nella valutazione al 31 dicembre 2018 e l'effettiva evoluzione del fondo al 31 dicembre 2019 (aderenti, liquidazioni effettuate, rivalutazione del beneficio). Il tasso di attualizzazione esprime i rendimenti di mercato, alla data di riferimento del bilancio, di un paniere di titoli obbligazionari di aziende primarie aventi scadenza correlata alla permanenza media residua dei dipendenti delle società del Gruppo. (superiore a 10 anni) 10 .
In applicazione del principio contabile IAS 19 per la contabilizzazione dei benefici riservati ai dipendenti è stata utilizzata la metodologia denominata "Project unit credit method" mediante l'utilizzo di ipotesi demografiche e delle seguenti ipotesi economico-finanziarie:
10 In particolare, si precisa che come parametro di riferimento viene utilizzato l'indice iBoxx Eurozone Corporates AA10+.
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
|---|---|---|
| Tasso di inflazione | 1,00% | 1,50% |
| Tasso di attualizzazione (2) | 0,77% | 1,57% |
| Tasso di incremento retributivo | 2,50% | 3,00% (1) |
| Tasso annuo di rivalutazione | 2,25% | 2,63% |
(1) L'ipotesi relativa all'incremento delle retribuzioni è stata presa in considerazione solo per la società Celly S.p.A..
(1) Si precisa che come parametro di riferimento è stato utilizzato l'indice iBoxx Eurozone Corporates AA10 +.
Secondo quanto richiesto dallo IAS 19R, occorre effettuare un'analisi di sensitività al variare delle principali ipotesi attuariali inserite nel modello di calcolo.
E' stato considerato come scenario base quello descritto nei paragrafi precedenti e da quello sono state aumentate e diminuite le ipotesi più significative, ovvero il tasso medio annuo di attualizzazione, il tasso medio di inflazione ed il tasso di turn over, rispettivamente, di mezzo, di un quarto, e di due punti percentuali. I risultati ottenuti possono essere sintetizzati nella tabella seguente:
| Analisi di sensitività |
|---|
| Gruppo Esprinet |
| 4.462.387 |
| 4.891.231 |
| 4.726.248 |
| 4.612.783 |
| 4.595.241 |
| 4.766.282 |
Year 0 - 1 1 - 2 2 - 3 3 - 4 4 - 5 5 - 6 6 - 7 7 - 8 8 - 9 9 - 10 Over 10 3.918.963 299.472 351.234 298.200 376.838 (Euro) Cash Flow futuri Gruppo Esprinet 264.200 337.551 298.920 327.106 315.340 320.766
Secondo quanto stabilito dallo IAS 19 Revised, è stata effettuata la stima dei pagamenti attesi (in valore nominale) nei prossimi anni come riportato nella seguente tabella:
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Debiti per incentivi monetari | 710 | 105 | 605 |
| Fondo per trattamento di quiescienza | 1.661 | 1.678 | (17) |
| Altri fondi | 127 | 106 | 21 |
| Fondi non correnti e altre passività | 2.498 | 1.889 | 609 |
La voce Debiti per incentivi monetari si riferisce al corrispettivo in denaro maturando da parte dei beneficiari del Piano di compensi "Long Term Incentive Plan" (LTIP) la cui erogazione, previo raggiungimento di obiettivi reddituali per il Gruppo nel triennio 2018-2020 ed a condizione della permanenza del beneficiario presso il Gruppo fino alla data di presentazione del bilancio consolidato 2020.
La voce Fondo per trattamento di quiescenza accoglie l'accantonamento dell'indennità suppletiva di clientela riconoscibile agli agenti in base alle norme vigenti in materia. Nella tabella seguente viene indicata la movimentazione di tale fondo:
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Fondo per trattamento di quiescenza - iniziale | 1.678 | 1.915 | (237) |
| Utilizzi/Rilasci | (155) | (318) | 163 |
| Accantonamenti | 138 | 81 | 57 |
| Totale variazioni | (17) | (237) | 220 |
| Fondo per trattamento di quiescenza - finale | 1.661 | 1.678 | (17) |
L'importo allocato alla voce Altri fondi è finalizzato alla copertura dei rischi connessi ai contenziosi legali e fiscali in corso. Di seguito la movimentazione nel periodo:
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Altri fondi - iniziale | 106 | 589 | (483) |
| Utilizzi/Rilasci | (84) | (584) | 500 |
| Accantonamenti | 105 | 101 | 4 |
| Subtotale | 21 | (483) | 504 |
| Altri fondi - finale | 127 | 106 | 21 |
Si rappresentano di seguito i principali contenziosi promossi nei confronti del Gruppo e gli sviluppi occorsi nell'anno 2019 (e successivamente fino alla data di redazione della presente Relazione Finanziaria) in relazione ai quali il Gruppo, con il supporto del parere dei propri consulenti legali e/o fiscali, ha effettuato le relative valutazioni del rischio e, laddove ritenuto opportuno, operato i conseguenti accantonamenti al fondo rischi.
I principali contenziosi legali, per i quali non si è ritenuto sussistano gli elementi per procedere ad eventuali accantonamenti essendo il rischio stato valutato come possibile, sono di seguito rappresentati:
Così come più dettagliatamente descritto nella Relazione sulla Gestione all'interno della sezione Fatti di rilievo del periodo cui si rimanda, a dicembre 2018 lo storico importatore di prodotti della linea "Sport Technology" ha avviato una procedura di liquidazione volontaria della quale Esprinet S.p.A. ha avuto notizia solo agli inizi di gennaio 2019.
Tale fornitore operava con Esprinet da oltre 15 anni e dal 2008 gestiva per conto del Gruppo, sulla base di un contratto-quadro di esclusiva, la produzione, l'importazione e la fase post-vendita di una serie di prodotti prevalentemente appartenenti alla linea "Sport Technology".
Esprinet, alla data del 31 dicembre 2018, era titolare di 12,5 milioni di euro di crediti verso il suddetto fornitore per importi rivenienti principalmente da anticipi concessi a fronte di forniture di beni affidate a fabbriche prevalentemente localizzate in Cina e da note di credito (ritiro prodotti in garanzia, riposizionamenti e coperture da oscillazioni dei prezzi al pubblico etc.); la descritta procedura di liquidazione del fornitore ha indotto il management a stimare una possibile riduzione del valore dei crediti per 8,8 milioni di euro nonché a farsi carico di ulteriori significativi oneri connessi all'interruzione delle attività da parte del fornitore.
In data 6 febbraio 2019, il predetto importatore, nella persona del Liquidatore, ed i suoi soci, hanno promosso un'azione civile nei confronti di Esprinet S,p.A. chiedendo il risarcimento danni, in misura pari a 55 milioni di euro, per asserite condotte indebite che sarebbero state perpetrate nei rapporti commerciali intrattenuti con la importatrice e che ne avrebbero determinato lo stato di crisi.
In data 19 febbraio 2019 il socio di maggioranza del fornitore della linea Sport Technology, per il tramite del proprio Liquidatore (essendo stata nel frattempo posta in liquidazione volontaria anche tale entità), ha promosso un'ulteriore azione civile nei confronti di Esprinet S.p.A. chiedendo l'annullamento o comunque la declaratoria di invalidità ed inefficacia di una lettera di garanzia rilasciata da tale socio in favore di Esprinet S.p.A. e nell'interesse della propria società controllata,
Il Consiglio di Amministrazione di Esprinet S.p.A., anche a seguito del parere espresso dai propri consulenti, ha deliberato di costituirsi e resistere in giudizio per chiedere il rigetto integrale delle domande avverse, confidando che l'autorità giudiziaria accerterà l'infondatezza e pretestuosità dell'iniziativa giudiziale assunta da controparte.
In data 21 maggio 2019 il Liquidatore del suddetto fornitore ha depositato presso il Tribunale di Milano una domanda di concordato con riserva ai sensi dell'art. 161, comma 6, L.F. In relazione a tale
procedura, si è appreso che l'originario termine concesso per il deposito della proposta definitiva di concordato, del piano concordatario e dell'ulteriore documentazione prevista dall'art. 161 L.F. era stato prorogato dal Tribunale sino al 4 ottobre 2019. Nonostante le verifiche costantemente effettuate presso il Registro delle Imprese non è stato sino ad ora possibile acquisire ulteriori informazioni in merito a tale procedura concordataria, che potrebbe aver subito ritardi anche per effetto dell'emergenza "Covid-19".
L'elenco che segue sintetizza l'evoluzione delle principali vertenze fiscali in corso per le quali non si è ritenuto sussistano gli elementi per procedere ad eventuali accantonamenti essendo il rischio di ciascuna stato valutato come possibile.
Con riferimento al contenzioso fiscale per il periodo d'imposta 2002 relativo ad IVA, IRPEG e IRAP, di un importo pari a 6,0 milioni di euro, oltre sanzioni ed interessi, si segnala che, dopo che Esprinet S.p.A. aveva ottenuto sentenze favorevoli sia in primo che secondo grado avverso l'avviso di accertamento emesso a fine 2007, in data 3 agosto 2016 è stata depositata la sentenza della Corte di Cassazione con la quale è stato parzialmente accolto il ricorso dell'Agenzia delle Entrate con il rinvio ad altra sezione della Commissione Tributaria Regionale la quale, secondo la propria competenza di merito, dovrà determinare quale parte dell'accertamento andrà confermato in relazione alla parziale conferma dell'avviso impugnato.
La società ha riassunto il giudizio in Commissione Tributaria Regionale in data 10 novembre 2016. Ad oggi la causa risulta assegnata, ma l'udienza non è ancora stata fissata.
Relativamente ai contenziosi fiscali riferiti ad Actebis Computer S.p.A. e relativi a periodi antecedenti l'acquisizione della società (successivamente incorporata in Esprinet S.p.A.) e riportati anche nel bilancio dell'esercizio precedente, risultano risolte tutte le pendenze in essere, eccezion fatta per quella relativa all'esercizio 2005 per il quale Esprinet, su indicazione del venditore di Actebis, fallito il tentativo di accertamento con adesione, ha proceduto al pagamento delle sanzioni ridotte e al deposito del ricorso in Commissione Tributaria Provinciale. Tale ricorso è stato respinto in data 8 ottobre 2012. Esprinet S.p.A., su indicazione del consulente del venditore, ha provveduto alla predisposizione di appello che è stato depositato in Commissione Tributaria Regionale in data 20 maggio 2013.
In data 23 settembre 2014 l'appello è stato rigettato e contro la sentenza i consulenti del venditore hanno presentato ricorso in Cassazione.
Nel frattempo, Esprinet ha provveduto al versamento delle somme iscritte a ruolo a seguito della sentenza della Commissione Tributaria Regionale, avendo ricevuto le corrispondenti provviste da parte del venditore.
In data 29 dicembre 2015 è stato notificato alla Società un avviso di accertamento con il quale viene recuperata l'IVA, per un ammontare pari a 2,8 milioni di euro, oltre sanzioni ed interessi, relativa a operazioni imponibili poste in essere nei confronti di una società cliente i cui acquisti beneficiavano di esenzione dall'imposta, a seguito di dichiarazione d'intento rilasciata dalla stessa società che è poi risultata priva della qualifica di esportatore abituale.
In data 26 febbraio 2016 è stato depositato un ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale contestualmente ad una istanza di autotutela e in data 18 aprile 2016, così come previsto dalla procedura amministrativa, la società ha versato un acconto pari a 1,2 milioni di euro iscritto in bilancio nei "Crediti tributari altri".
In data 20 giugno 2016 si è tenuta la discussione e in data 26 agosto 2016 è stata depositata la sentenza della Commissione Tributaria Provinciale che ha rigettato il ricorso.
In data 10 ottobre è stato versato un ulteriore acconto pari a 3,3 milioni di euro sempre iscritto nei "Crediti tributari altri".
La società in data 14 febbraio 2017 ha presentato appello avverso la sentenza della Commissione Tributaria Provinciale.
L'udienza per la discussione si è tenuta in data 13 novembre 2017 e il 4 dicembre 2017 è stata depositata un'istanza con la quale la Commissione Tributaria Regionale ha richiesto alla Società il deposito di alcuni documenti rinviando l'udienza di trattazione, udienza che si è successivamente tenuta in data 19 marzo 2018.
La Commissione Tributaria Regionale ha depositato, il 23 marzo 2018, la sentenza con la quale ha accolto il ricorso della Società.
Le somme che la Società aveva versato in pendenza di giudizio in data 11 giugno 2019 (e successivamente in data 5 agosto 2019) sono state interamente rimborsate.
L'Agenzia delle Entrate ha rinunciato a promuovere ricorso in Cassazione avverso la sentenza di appello che è dunque passata in giudicato.
In data 30 novembre 2016 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento relativo a recupero di IVA per un ammontare pari a 1,0 milione di euro oltre a sanzioni ed interessi. Vengono contestate operazioni imponibili per le quali un cliente aveva presentato dichiarazione di intento, ma poi, a seguito di verifica fiscale, era emerso che la società cliente non aveva i requisiti per essere considerata esportatore abituale.
L'avviso di accertamento notificato fa seguito all'attività di controllo effettuata dalla Direzione Regionale delle Entrate – Ufficio grandi contribuenti con l'invio di questionari in data 3 ottobre 2016. La Società ha presentato ricorso contro l'avviso di accertamento in data 23 gennaio 2017 e così come previsto dalla procedura amministrativa, ha versato un acconto pari a 0,4 milioni di euro iscritto in bilancio nei "Crediti tributari altri".
L'udienza per la discussione del merito è stata fissata il giorno 24 novembre 2017.
In data 10 gennaio 2018 è stata depositata la sentenza che ha rigettato il ricorso di primo grado.
Il 23 febbraio 2018 è stato versato un ulteriore acconto pari a 1,5 milioni di euro anch'esso iscritto nei "Crediti tributari altri".
La Società ha presentato ricorso in appello in data 16 luglio 2018 e in data 12 febbraio 2019 si è tenuta l'udienza innanzi la Commissione Tributaria Regionale.
In data 8 maggio 2019 è stata depositata la sentenza che ha respinto l'appello, condannando la Società al pagamento delle spese processuali.
La Società ha predisposto ricorso in Cassazione.
In data 2 ottobre 2017 è stato notificato alla Società un avviso di accertamento, a seguito del quale viene recuperata l'IVA relativa alle operazioni imponibili poste in essere nei confronti di tre società cliente per 3,1 milioni di euro, oltre a sanzioni ed interessi.
L'accertamento fa riferimento ai rapporti commerciali intrattenuti con le tre società che sono state oggetto di verifica fiscale dalla quale è emerso che le stesse non possedevano i requisiti per essere considerate esportatore abituale. L'avviso di accertamento notificato alla società fa seguito all'attività di controllo effettuata dalla Direzione Regionale della Lombardia - Ufficio grandi contribuenti con l'invio dei questionari n. Q00144/2017 notificati in data 3 agosto 2017.
La Società ha presentato ricorso contro l'avviso di accertamento in data 30 novembre 2017.
In data 19 dicembre 2017 il Presidente della Commissione, ravvisando non solo il "fumus" ed il "periculum" ma anche l'eccezione di urgenza, ha sospeso provvisoriamente l'atto impugnato fino alla pronuncia collegiale sull'istanza da parte della sezione di assegnazione. L'udienza si è tenuta il 23 febbraio 2018 e la Commissione Tributaria Provinciale ha confermato l'accoglimento della domanda di sospensione.
In data 18 maggio 2018 si è tenuta la discussione nel merito a seguito della quale la Commissione Tributaria Provinciale ha invitato la parte ricorrente a depositare alcuni documenti entro il 30 giugno 2018 ed ha fissato l'udienza per la discussione il giorno 21 settembre 2018.
In data 9 ottobre 2018 è stata depositata la sentenza che ha accolto il ricorso della Società.
L'Ufficio in data 1 aprile 2019 ha presentato appello e in data 31 maggio 2019 sono state depositate le controdeduzioni della Società.
In data 31 luglio 2018 è stato notificato alla Società un avviso di accertamento, a seguito del quale viene recuperata l'IVA relativa alle operazioni imponibili poste in essere nei confronti di una società cliente per 66mila euro, oltre a sanzioni ed interessi.
L'accertamento fa riferimento ai rapporti commerciali intrattenuti con la società cliente, oggetto di verifica fiscale dalla quale è emerso che la stessa non possedeva i requisiti per essere considerata esportatore abituale.
In data 29 ottobre 2018 la Società ha presentato ricorso.
L'udienza si è tenuta il 29 gennaio 2019 e il 13 febbraio 2019 la Commissione Tributaria Provinciale ha depositato la sentenza che ha rigettato il ricorso.
La Società ha presentato ricorso in appello in Commissione Tributaria Regionale in data 10 giugno 2019. In data 29 gennaio 2020 si è tenuta l'udienza e si è in attesa della sentenza.
In data 20 dicembre 2018 è stato notificato un nuovo avviso di accertamento relativo all'anno 2013 con il quale viene rettificata la dichiarazione IVA di una maggiore imposta, pari a 14,5 milioni di euro oltre sanzioni ed interessi, per effetto di una presunta mancata applicazione dell'IVA su operazioni poste in essere con esportatori abituali.
In data 5 febbraio 2019 la Società ha presentato istanza di accertamento con adesione ai sensi dell'art.6 comma 2 del D.Lgs. 218/1997 il cui procedimento non è stato però definito.
La Società ha pertanto presentato ricorso in data 30 maggio 2019.
In data 4 giugno 2019 il Presidente della Commissione Tributaria Provinciale ha accolto l'istanza di sospensione del pagamento relativo all'accertamento fino alla pronuncia collegiale sull'istanza da parte della sezione di assegnazione. In data 11 novembre 2019 così come previsto dalla procedura amministrativa, la Società ha versato un acconto pari a 6,2 milioni di euro in relazione al contenzioso relativo all'anno di imposta 2013 (imposta contestata pari a 14,5 milioni di euro). L'udienza di primo grado, fissata per la data 25 marzo 2020 è stata rinviata a data successiva per effetto dei provvedimenti di contrasto all'emergenza epidemiologica Covid-19.
In data 7 settembre 2015 si è conclusa, con la notifica del processo verbale, una verifica fiscale posta in essere dall'Agenzia delle Entrate per il periodo di imposta 2012 (anno durante il quale la società era ancora parte del Gruppo Esprinet). Dal processo verbale di constatazione emergono alcune violazioni con recupero a tassazione per 82mila euro oltre a sanzioni ed interessi.
In data 2 novembre la Società ha depositato le proprie osservazioni. L'Agenzia delle Entrate, in data 20 luglio 2016, ha notificato avvisi di accertamento relativi ad Irap ed imposte dirette. La Società ha presentato istanza di accertamento con adesione in data 29 settembre a seguito del quale è avvenuto un contradditorio con l'Ufficio.
Lo stesso Ufficio in data 25 novembre 2016 ha rigettato l'istanza e la Società ha pertanto presentato ricorso, parziale, in data 16 gennaio 2017.
In data 26 giugno 2017 è stata discussa la causa e in data 10 luglio 2017 è stata emessa sentenza che ha accolto il ricorso della Società.
Nel mese di luglio la società ha ottenuto lo sgravio delle somme iscritte a ruolo a seguito della sentenza della Commissione Tributaria Provinciale.
In data 17 ottobre 2017 l'Agenzia delle Entrate ha notificato appello avverso la sentenza di primo grado e la società ha presentato le proprie controdeduzioni costituendosi in giudizio.
L'udienza per la discussione dell'appello si è tenuta il 3 luglio 2018 e il 20 luglio 2018 la Commissione Tributaria Regionale ha depositato la sentenza che ha accolto l'appello dell'Agenzia delle Entrate.
In data 16 luglio 2019 la Società ha presentato ricorso in Cassazione avverso alla sentenza di appello emessa dalla Commissione Tributaria Regionale che ha ribaltato il giudizio di primo grado in relazione ad imposte dirette dell'anno 2012 contestate per 0,1 milioni.
In data 4 luglio 2017 la Società ha ricevuto un avviso di rettifica e liquidazione relativo alla rideterminazione del valore del ramo d'azienda comprato in data 8 giugno 2016 dalla Società Edslan S.p.A. (ora I-Trading S.r.l.).
La maggiore imposta di registro contestata è pari a 182mila euro oltre sanzioni ed interessi.
In data 21 settembre 2017 la società ha presentato istanza di accertamento con adesione e in data 11 ottobre si è tenuto presso l'Ufficio il primo contraddittorio che ha avuto esito negativo.
In data 29 dicembre 2017 la società ha presentato ricorso, depositato alla Commissione Tributaria Provinciale in data 24 gennaio 2018.
La discussione nel merito si è tenuta in data 19 giugno 2018 e in data 18 settembre 2018 è stata depositata la sentenza che ha accolto il ricorso condannando l'Ufficio anche alle spese legali.
L'appello dell'Ufficio è stato notificato in data 18 marzo 2019 e in data 17 maggio 2019 la Società ha depositato le proprie controdeduzioni. Il 22 gennaio 2020 si è tenuta la Commissione Tributaria Regionale e si è in attesa della sentenza.
In data 16 settembre 2011 Comprel S.r.l. ha ricevuto un avviso di accertamento relativo ad Irap e IVA 2006 e uno ulteriore relativo ad Ires 2006 (quest'ultimo notificato anche ad Esprinet S.p.A. in qualità di consolidante, nell'ambito del nuovo procedimento di accertamento di cui all'art. 40-bis del D.P.R. n. 600/1973) con un recupero totale a tassazione di 99mila euro oltre sanzioni ed interessi.
In relazione a tali accertamenti Comprel ha attivato la procedura di accertamento con adesione il cui esito negativo ha portato alla presentazione di un ricorso in Commissione Tributaria Provinciale che in data 9 maggio 2013 ha depositato la sentenza n. 106/26/13 che ha respinto i ricorsi riuniti di Comprel.
In data 9 luglio 2013 è stato depositato appello avverso la citata sentenza.
In data 9 luglio 2014 è stata depositata la sentenza n. 3801/2014 che ha accolto l'appello della società relativamente ai punti 4, 6, 7 e 11 dell'appello.
In data 14 gennaio 2015 è stato depositato ricorso in Cassazione da parte dell'Avvocatura Generale dello Stato per l'impugnazione della sentenza 9 luglio 2014 n. 3801/2014 resa dalla Commissione Tributaria Regionale di Milano. La Società ha notificato controricorso e ricorso incidentale in data 20 febbraio 2015.
La Società in data 31 maggio 2019 ha presentato domanda di definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti (art. 6 e 7 D.L.n.119/2018).
In data 23 luglio 2019 è stata avviata una verifica generale per l'anno 2016 ai fini delle imposte dirette, IRAP ed IVA relativa a Mosaico S.r.l., incorporata in Esprinet S.p.A. in data 1° novembre 2018, al termine del quale è stato emesso un processo verbale di contestazione. In considerazione dei rilievi emersi e dell'assoluta esiguità degli importi, Mosaico S.r.l. si è avvalsa dell'istituto del ravvedimento operoso presentando le relative dichiarazioni integrative e versando contestualmente la modesta cifra di 10mila euro.
In seguito alla diffusione dei casi di trasmissione di Covid-19, per effetto dei vari provvedimenti emanati dagli organi di Governo che dispongono misure di contenimento nella circolazione delle persone e nello svolgimento delle attività anche giudiziarie, tutte le udienze sono state sospese e rinviate a data da destinarsi.
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Debiti verso fornitori lordi Note credito da ricevere |
1.217.536 (128.290) |
1.011.802 (143.936) |
205.734 15.646 |
| Debiti verso fornitori | 1.089.246 | 867.866 | 221.380 |
Le note credito da ricevere fanno riferimento in prevalenza a rebate per raggiungimento di obiettivi commerciali e ad incentivi di vario genere, a rimborsi per attività di marketing congiunte con i fornitori e a protezioni contrattuali del magazzino.
Il saldo netto dei Debiti verso fornitori è in crescita per effetto dei maggiori volumi di business trattati avendo lo stesso beneficiato di maggiori tempi di dilazione (+11 giorni) per l'assolvimento delle obbligazioni di pagamento nei confronti dei fornitori. Per ulteriori considerazioni sull'andamento di tale voce e più in generale del Working Capital si fa rimando alle dinamiche descritte nel paragrafo "Capitale circolante commerciale netto" nella Relazione Sulla Gestione.
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Debiti verso banche correnti | 19.830 | 112.495 | (92.665) |
| Debiti verso altri finanziatori correnti | 16.032 | 25.816 | (9.784) |
| Debiti finanziari correnti | 35.862 | 138.311 | (102.449) |
I Debiti verso banche sono rappresentati principalmente dalla valutazione al costo ammortizzato della parte scadente entro l'esercizio successivo dei finanziamenti a medio-lungo termine contratti dalle società del Gruppo, più in particolare delle quote scadenti entro 12 mesi dei n.9 finanziamenti "unsecured" stipulati nel corso del 2019 dalle società spagnole Vinzeo Technologies SAU (3,6 milioni di euro) ed Esprinet Iberica S.L.U. (7,9 milioni di euro), oltre che alle quote scadenti entro 12 mesi di due finanziamenti minori sottoscritti dalla capogruppo Esprinet S.p.A. a marzo 2017 (5,0 milioni di euro). A tale debito si aggiunge anche la quota scadente entro l'esercizio (0,4 milioni di euro) del mutuo contratto dalla Capogruppo afferente ad una fornitura al cliente "Guardia di Finanza" (GdF).
Dei summenzionati finanziamenti ne esistono n. 2, entrambi concessi ad Esprinet Iberica per originari 20,0 milioni di euro, che risultano assistiti da covenant aventi ad oggetto il rapporto massimo tra posizione finanziaria ed EBITDA ed un tetto massimo al valore totale dei finanziamenti a medio-lungo termine ottenibili dal sistema bancario.
Il saldo al 31 dicembre 2018 comprendeva invece anche la valutazione al costo ammortizzato di un finanziamento "senior" a medio-lungo termine concesso nel febbraio 2017 da un pool di banche e composto da una linea per cassa "amortising" a 5 anni di importo originario pari a 145,0 milioni di euro (tirata per 101,5 milioni di euro al 31 dicembre 2018) ed una linea per cassa "revolving" a 5 anni di importo pari a 65,0 milioni di euro (non tirata nell'esercizio).
Tale finanziamento "senior" risulta interamente rimborsato anticipatamente in data 26 settembre 2019.
In data 30 settembre la Società ha sottoscritto una RCF-Revolving Credit Facility "unsecured" a 3 anni con un pool di banche domestiche e internazionali per un importo complessivo pari a 152,5 milioni di euro. Tale operazione si è perfezionata successivamente al rimborso integrale del precedente finanziamento in pool in essere per 72,5 milioni di euro essendo inutilizzata la connessa linea di credito revolving da 65,0 milioni di euro.
Il finanziamento è assistito da una struttura di covenant finanziari tipici per operazioni di tale natura. Al 31 dicembre 2019 la linea non risulta tirata. Durante l'esercizio c'è stato un utilizzo temporaneo per un valore pari a 20,0 milioni di euro.
I Debiti verso altri finanziatori si riferiscono sostanzialmente alle anticipazioni ottenute dalle società di factoring originatesi nell'ambito delle operatività pro-solvendo abituali per il Gruppo e dagli incassi ricevuti in nome e per conto da clienti ceduti con la formula del pro-soluto. La variazione del debito è strettamente correlata al volume ed ad una differente tempistica nel regolamento finanziario delle cessioni operate.
Maggiori dettagli sui finanziamenti in essere sono riportati nel successivo paragrafo "Finanziamenti e covenant su finanziamenti" cui si rimanda.
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Passività finanziarie per leasing (correnti) | 8.597 | - | 8.597 |
Il valore della passività finanziaria corrente correlata ai Diritti d'uso al 31 dicembre 2019 è pari ad 8,6 milioni di euro, con un valore di prima iscrizione al 1° gennaio 2019 pari ad 8,5 milioni di euro e successiva variazione come meglio evidenziato dal prospetto sotto riportato:
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Passività finanziarie per leasing | - | - | - |
| Valore iniziale di iscrizione 01/01/2019 | 8.539 | - | 8.539 |
| Incremento valore contratti sottoscritti | 313 | - | 313 |
| Riclassifica debito non corrente | 8.530 | - | 8.530 |
| Interessi passivi leasing | 3.540 | - | 3.540 |
| Pagamenti | (12.325) | - | (12.325) |
| Passività finanziarie per leasing | 8.597 | - | 8.597 |
Per maggiori dettagli sull'applicazione del nuovo principio IFRS 16 si veda il paragrafo 2.8 "Principi contabili di recente emanazione".
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Debiti tributari per imposte correnti | 27 | 103 | (76) |
I Debiti tributari per imposte correnti pari a 27mila euro fanno principalmente riferimento alla prevalenza delle imposte correnti maturate delle società Esprinet Portugal Lda (4mila euro), Celly Pacific LTD (18mila euro) e V-Valley S.r.l. (5mila euro) con riferimento all'anno di imposta 2019 rispetto agli anticipi versati.
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Passività finanziarie per strumenti derivati | - | 613 | (613) |
Tale voce che al 31 dicembre 2018 era riferita al "fair value" di n. 6 contratti del tipo "IRS-Interest Rate Swap" sottoscritti ad aprile 2017 da Esprinet S.p.A. con sei delle otto banche eroganti il preesistente finanziamento "senior", risulta azzerata nel corso dell'esercizio per l'estinzione anticipata degli stessi a seguito del rimborso anticipato in data 26 settembre 2019 del finanziamento sottostante.
Per maggiori dettagli sulle diverse operazioni si vedano i successivi paragrafi "Finanziamenti e covenant su finanziamenti" e la sezione "Contabilizzazione delle operazioni di copertura" all'interno del paragrafo "Informativa su rischi e strumenti finanziari".
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Debiti per acquisto partecipazioni | - | 1.082 | (1.082) |
I Debiti per acquisto partecipazioni che al 31 dicembre 2018 erano interamente rappresentati dalla valutazione al fair value attualizzato del corrispettivo potenziale previsto per l'acquisto residuo del 20% delle azioni di Celly S.p.A., risultano azzerati al 31 dicembre 2019 a seguito della rinuncia da parte dei soci all'esercizio di summenzionata opzione come meglio descritto nei "Fatti di rilievo di periodo" riportati nella relazione sulla gestione.
L'importo della voce Fondi correnti ed altre passività include solo debiti scadenti nei 12 mesi successivi.
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Debiti verso istituti prev. sociale (A) | 4.237 | 3.886 | 351 |
| Debiti verso imprese collegate (B) | - | - | - |
| Debiti tributari per imposta sul valore aggiunto | 9.116 | 14.240 | (5.124) |
| Debiti tributari per ritenute d'acconto | 301 | 321 | (20) |
| Debiti tributari altri | 1.731 | 1.320 | 411 |
| Altri debiti tributari (C) | 11.148 | 15.881 | (4.733) |
| Debiti verso dipendenti | 6.832 | 6.764 | 6 8 |
| Debiti verso clienti | 6.146 | 6.602 | (456) |
| Debiti verso altri | 1.926 | 1.064 | 862 |
| Debiti verso altri (D) | 14.904 | 14.430 | 474 |
| Ratei e risconti passivi relativi a: | |||
| - Ratei per assicurazioni | 250 | 267 | (17) |
| - Altri risconti | 1 3 |
8 | 5 |
| Ratei e risconti passivi (E) | 263 | 275 | (12) |
| Altri debiti e passività correnti (F=A+B+C+D+E) | 30.552 | 34.472 | (3.920) |
I Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale si riferiscono ai versamenti connessi alle retribuzioni corrisposte nel mese di dicembre ed ai contributi maturati sulle mensilità differite, incentivi monetari inclusi.
I Debiti tributari per imposta sul valore aggiunto fanno riferimento al debito IVA maturato nel mese di dicembre. La variazione del saldo rispetto all'esercizio precedente è strettamente influenzata dal rapporto fra le vendite operate rispetto agli acquisti da fornitori per la controllante Esprinet S.p.A. e le controllate spagnole.
I Debiti tributari altri sono rappresentati principalmente da ritenute fiscali su retribuzioni a dipendenti erogate nel mese di dicembre.
I Debiti verso dipendenti si riferiscono alle retribuzioni di dicembre nonché a debiti per mensilità differite (ferie non godute, bonus di fine anno e incentivi monetari inclusi) complessivamente maturate a fine esercizio 2019.
I Debiti verso clienti fanno principalmente riferimento a note di credito emesse e non ancora liquidate in relazione a rapporti commerciali in essere.
I Debiti verso altri sono rappresentati essenzialmente per un importo di 1,2 milioni di euro per compensi agli amministratori maturati nell'esercizio (0,5 milioni nel 2018) oltre a 0,4 milioni di euro per provvigioni maturate e non corrisposte alla rete di agenti del Gruppo.
La voce Ratei e risconti passivi è rappresentata da proventi/oneri la cui competenza risulta posticipata/anticipata rispetto alla manifestazione numeraria.
La tabella successiva riassume gli impegni e rischi potenziali facenti capo al Gruppo:
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Beni di terzi | 51.948 | 40.333 | 11.615 |
| Fideiussioni bancarie a favore di altre imprese | 14.730 | 8.280 | 6.450 |
| Garanzie prestate | 66.678 | 48.613 | 18.065 |
L'importo si riferisce principalmente al valore delle merci di proprietà di terzi depositate presso i magazzini di Esprinet S.p.A. (per 43,5 milioni di euro), di Esprinet Iberica S.L.U. (per 4,5 milioni di euro) e di Vinzeo Technologies S.A.U (per 3,9 milioni di euro).
L'importo si riferisce in prevalenza a fideiussioni bancarie rilasciate in Italia a titolo di caparra nell'ambito dei contratti di locazione di immobili e a fideiussioni bancarie rilasciate a enti pubblici per la partecipazione a gare per l'assegnazione di servizi o forniture.
Di seguito vengono fornite alcune analisi sull'andamento dei ricavi del Gruppo nell'esercizio. Per ulteriori informazioni si faccia riferimento a quanto riportato nella Relazione sulla gestione.
| Var. | % | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (milioni di euro) | 2019 | % | 2018 | % | Var. | |
| Ricavi da vendite di prodotti | 2.513,6 | 63,7% | 2.230,2 | 62,4% | 283,4 | 13% |
| Ricavi da vendite di servizi | 5,8 | 0,1% | 6,6 | 0,2% | (0,8) | -12% |
| Ricavi Sottogruppo Italia | 2.519,4 | 63,9% | 2.236,8 | 62,6% | 282,6 | 13% |
| Ricavi per vendite di prodotti | 1.424,9 | 36,1% | 1.333,1 | 37,3% | 91,8 | 7% |
| Ricavi da vendite di servizi | 1,1 | 0,0% | 1,3 | 0,0% | (0,2) | -15% |
| Ricavi Sottogruppo Spagna | 1.426,0 | 36,1% | 1.334,4 | 37,4% | 91,6 | 7% |
| Ricavi da contratti con clienti | 3.945,4 | 100,0% | 3.571,2 | 100,0% | 374,2 | 10% |
| (milioni di euro) | 2019 | % | 2018 | % | Var. | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | 2.494,7 | 63,2% | 2.214,7 | 62,0% | 280,0 | 13% |
| Spagna | 1.378,0 | 34,9% | 1.300,2 | 36,4% | 77,8 | 6 % |
| Portogallo | 38,5 | 1,0% | 30,2 | 0,8% | 8,3 | 27% |
| Altri paesi UE | 20,1 | 0,5% | 17,5 | 0,5% | 2,6 | 15% |
| Paesi extra UE | 14,1 | 0,4% | 8,6 | 0,2% | 5,5 | 64% |
| Ricavi da contratti con clienti | 3.945,4 | 100,0% | 3.571,2 | 100,0% | 374,2 | 10% |
I Ricavi da contratti con clienti si attestano a 3.945,4 milioni di euro, +10% rispetto a 3.571,2 milioni di euro nel 2018. Nel 2019 i mercati di riferimento del Gruppo hanno registrato una significativa crescita: secondo i dati Context, il mercato in Italia è stimato pari a 8.022 milioni di euro (+8% rispetto al 2018), mentre la Spagna vale 15.561 milioni di euro (+6% rispetto al 2018). Esprinet sovraperforma il mercato e si conferma leader nell'Europa meridionale, con una market share di oltre il 26%, segnando un incremento dei Ricavi sia in Italia (2.494,7 milioni di euro, +13% rispetto al 2018) che in Spagna (1.378,0 milioni di euro, +6% rispetto al 2018).
Il Gruppo Esprinet, in applicazione del principio contabile IFRS 15, ha identificato la distribuzione dei prodotti hardware e software, la distribuzione dei prodotti a marca propria, la prestazione di servizi non intermediati come le attività in cui riveste un ruolo tale da richiedere la rappresentazione dei ricavi quale "principal". La distribuzione di software in cloud e l'intermediazione di servizi sono invece state identificate come linee di business da rappresentare in modalità "agent". Nella tabella seguente viene fornita tale distinzione.
| (milioni di euro) | 2019 | % | 2018 | % | Var. | % Var. | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con la clientela in modalità "principal" | 3.941,1 | 99,9% | 3.568,7 | 99,9% | 372,4 | 10% | |
| Ricavi da contratti con la clientela in modalità "agent" | 4,3 | 0,1% | 2,5 | 0,1% | 1,8 | 74% | |
| Ricavi da contratti con clienti Gruppo | 3.945,4 | 100,0% | 3.571,2 | 100,0% | 374,2 | 10% | |
| 35) Margine commerciale lordo |
|||||||
| Var. | % | ||||||
| (euro/000) | 2019 | % | 2018 | % | Var. | ||
| Ricavi da contratti con clienti | 3.945.371 | 100,00% | 3.571.190 | 100,00% | 374.181 | 10% | |
| Costo del venduto | 3.770.027 | 95,56% | 3.408.918 | 95,46% | 361.109 | 11% | |
| Margine commerciale lordo | 175.344 | 4,44% | 162.272 | 4,54% | 13.072 | 8 % |
|
| - di cui non ricorrenti | - | 0,00% | 8.417 | 0,24% | (8.417) | -100% | |
| Margine commerciale lordo "ricorrente" | 175.344 | 4,44% | 170.689 | 4,78% | 4.655 | 3% |
Il margine commerciale lordo consolidato è pari a 175,3 milioni di euro ed evidenzia un aumento del +8% rispetto al 2018 (+1% depurando il risultato 2018 degli 8,4 milioni di euro di oneri non ricorrenti, ed il risultato 2019 dell'apporto positivo di 3,0 milioni di euro da parte della società 4Side S.r.l., essendo invece nullo l'effetto della prima applicazione del principio contabile IFRS 16) quale effetto combinato dei maggiori ricavi realizzati controbilanciati da una contrazione del margine percentuale.
Il costo del venduto, secondo le prassi prevalenti nei settori di operatività del Gruppo, è rettificato in diminuzione per tenere conto di premi/rebate per raggiungimento obiettivi, fondi di sviluppo e comarketing, sconti cassa (c.d. "prompt payment discount" o "cash discount") e altri incentivi. Esso inoltre viene ridotto delle note credito emesse dai vendor a fronte di protezioni concordate del valore delle scorte di magazzino.
Il margine commerciale risulta ridotto della differenza tra il valore dei crediti ceduti nell'ambito del programma di cessione pro soluto a carattere rotativo in essere e gli importi incassati. Nel 2019 tale effetto è quantificabile in 4,4 milioni di euro (4,9 milioni di euro nel 2018).
| 2019 | % | 2018 | % | Var. | % | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Var. | |||||
| Ricavi da contratti con clienti | 3.945.371 | 100,00% | 3.571.190 | 100,00% | 374.181 | 10% |
| Costi di marketing e vendita | 50.820 | 1,29% | 52.792 | 1,48% | (1.972) | -4% |
| Costi generali e amministrativi | 83.086 | 2,11% | 76.287 | 2,14% | 6.799 | 9 % |
| (Riduzione)/riprese di valori di attività finanziarie | 370 | 0,01% | 9.473 | 0,27% | (9.103) | -96% |
| Costi operativi | 134.276 | 3,40% | 138.552 | 3,88% | (4.276) | -3% |
| - di cui non ricorrenti | - | 0,00% | 8.823 | 0,25% | (8.823) | -100% |
| Costi operativi "ricorrenti" | 134.276 | 3,40% | 129.729 | 3,63% | 4.547 | 4% |
Nel 2019 l'ammontare dei costi operativi, pari a 134,3 milioni di euro, evidenzia una contrazione di 4,3 milioni di euro con un'incidenza sui ricavi contenuta al 3,40% rispetto al 3,88% dell'anno precedente. Al netto delle componenti non ricorrenti, relative alla riduzione di valore dei crediti verso lo storico fornitore della gamma "Sport Technology" emersa nell'ultimo trimestre del 2018, i costi operativi mostrano un incremento di 4,6 milioni di euro.
I costi operativi del 2019 includono l'effetto positivo, pari a 1,9 milioni di euro, generato dalla prima applicazione del principio IFRS 16 che ha comportato la sostituzione di canoni di locazione con la
contabilizzazione di minori quote di ammortamento sul diritto di utilizzo delle attività cui tali canoni facevano riferimento.
Ugualmente come primo riconoscimento, i costi operativi includono 1,4 milioni di euro di oneri sostenuti dalla neo controllata 4Side S.r.l. acquisita in data 20 marzo 2019.
La tabella seguente dettaglia la composizione dei costi operativi consolidati ed il loro andamento:
| % | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | 2019 | % | 2018 | % | Var. | Var. |
| Ricavi da contratti con clienti | 3.945.371 | 3.571.190 | 374.181 | 10% | ||
| Personale marketing e vendita e oneri accessori | 44.091 | 1,12% | 43.372 | 1,21% | 719 | 2% |
| Altre spese di marketing e vendita | 6.729 | 0,17% | 9.420 | 0,26% | (2.691) | -29% |
| Costi di marketing e vendita | 50.820 | 1,29% | 52.792 | 1,48% | (1.972) | -4% |
| Personale amministrazione, IT, HR, supply chain e oneri acc. | 26.845 | 0,68% | 26.171 | 0,73% | 674 | 3% |
| Compensi e spese amministratori | 4.634 | 0,12% | 4.288 | 0,12% | 346 | 8 % |
| Consulenze | 5.829 | 0,15% | 5.613 | 0,16% | 216 | 4% |
| Costi logistica | 13.915 | 0,35% | 18.754 | 0,53% | (4.839) | -26% |
| Ammortamenti ed accantonamenti | 13.977 | 0,35% | 3.771 | 0,11% | 10.206 | 271% |
| Altre spese generali ed amministrative | 17.886 | 0,45% | 17.690 | 0,50% | 196 | 1 % |
| Costi generali ed amministrativi | 83.086 | 2,11% | 76.287 | 2,14% | 6.799 | 9 % |
| (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie | 370 | 0,01% | 9.473 | 0,27% | (9.103) | -96% |
| Costi operativi | 134.276 | 3,40% | 138.552 | 3,88% | (4.276) | -3% |
I Costi di marketing e vendita includono principalmente:
I Costi generali e amministrativicomprendono:
La voce (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie comprende l'adeguamento del valore nominale dei crediti al loro presunto valore di realizzo, la voce nel 2018 accoglieva principalmente la svalutazione di natura non ricorrente riferibile per 8,8 milioni di euro alla stimata riduzione del valore complessivo dei crediti di cui Esprinet S.p.A. è titolare nei confronti del fornitore importatore della linea di prodotto "Sport Technology" per importi rivenienti da anticipi concessi a fronte di forniture di beni affidate a fabbriche prevalentemente localizzate in Cina e da note di credito (ritiro prodotti in garanzia, riposizionamenti e coperture da oscillazioni dei prezzi al pubblico etc.).
Al fine di ampliare l'informativa fornita, si provvede a riclassificare per "natura" alcune categorie di costo che nello schema di conto economico adottato sono allocate per "destinazione".
| (euro/000) | 2019 | % | 2018 | % | Var. | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 3.945.371 | 3.571.190 | 374.181 | 10% | ||
| Salari e stipendi | 46.026 | 1,17% | 43.841 | 1,23% | 2.185 | 5% |
| Oneri sociali | 13.819 | 0,35% | 12.777 | 0,36% | 1.042 | 8% |
| Costi pensionistici | 2.412 | 0,06% | 2.355 | 0,07% | 57 | 2% |
| Altri costi del personale | 922 | 0,02% | 961 | 0,03% | (39) | -4% |
| Oneri di risoluzione rapporto | 735 | 0,02% | 835 | 0,02% | (100) | -12% |
| Piani azionari | 289 | 0,01% | 357 | 0,01% | (68) | -19% |
| Costo del lavoro (1) | 64.203 | 1,63% | 61.126 | 1,71% | 3.077 | 5% |
(1) Escluso il costo dei lavoratori interinali.
Nel 2019 il costo del lavoro ammonta a 64,2 milioni di euro ed evidenzia un incremento (+5%) leggermente superiore alla crescita delle risorse impiegate nell'esercizio precedente in ragione, principalmente, dell'acquisizione dal giorno 20 marzo 2019 della controllata italiana 4Side S.r.l. e di incrementi retributivi stabiliti dai contratti collettivi. Per maggiori dettagli si rinvia alla tabella in cui è riportata l'evoluzione del numero dei dipendenti del Gruppo integrata con la suddivisione per qualifica contrattuale indicata nella sezione "Risorse Umane" della "Relazione sulla gestione".
In data 25 giugno 2018 sono stati attribuiti i diritti di assegnazione gratuita delle azioni ordinarie di Esprinet S.p.A. previsti dal "Long Term Incentive Plan" approvato dall'Assemblea dei Soci della stessa in data 4 maggio 2018.
Le azioni ordinarie assoggettate a tale Piano di compensi erano già nella disponibilità della Società solo limitatamente a n. 111.755 azioni, dovendosi provvedere alla provvista per il quantitativo residuo necessario rispetto ai n. 1.150.000 diritti assegnati.
Il piano è stato e sarà oggetto di contabilizzazione al "fair value" determinato tramite l'applicazione del modello di "Black-Scholes", tenuto conto del dividend yield (determinato in base all'ultimo dividendo distribuito agli azionisti) e del livello del tasso di interesse privo di rischio previsti alla data di assegnazione dei diritti.
I principali elementi informativi e parametri utilizzati ai fini della valorizzazione dei diritti di assegnazione gratuita delle azioni per il suddetto Piano di compensi sono sinteticamente riportati nel prospetto seguente.
| Piano 2018-2020 | |
|---|---|
| Data di assegnazione | 25/06/18 |
| Scadenza periodo di maturazione | 30/04/21 |
| Data di esercizio | 30/06/21 |
| Numero diritti assegnazione gratuita massimo | 1.150.000 |
| Numero diritti assegnazione gratuita assegnati | 1.150.000 |
| Numero diritti assegnazione gratuita concessi | (1) 1.120.000 |
| Fair value unitario (euro) | 3,20 |
| Fair value totale (euro) | 3.584.000 |
| Tasso di interesse privo di rischio (BTP 3 anni) | 1,1% (2) |
| Volatilità implicita (260 giorni) | 36,5% (2) |
| Durata (anni) | 3 |
| Prezzo di mercato (3) | 3,58 |
| "Dividend yield" | 3,8% |
(1) Numero ridotto in considerazione del termine del rapporto di lavoro di alcuni beneficiari.
(2) Fonte: Bloomberg, 22 giugno 2018
(3) Pari al prezzo ufficiale del titolo Esprinet S.p.A. alla data di assegnazione
I costi complessivamente imputati a conto economico nel corso dell'esercizio in riferimento ai Piani di incentivazione azionaria, con contropartita nella situazione patrimoniale-finanziaria alla voce "Riserve", sono stati pari a 289mila euro relativamente ai dipendenti (357mila euro nel 2018) ed a 962mila euro relativamente agli amministratori (747mila euro nel 2018).
| % | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | 2019 | % | 2018 | % | Var. | Var. |
| Ricavi da contratti con clienti | 3.945.371 | 100,00% | 3.571.190 | 100,00% | 374.181 | 10% |
| Ammortamenti Imm. materiali | 4.109 | 0,10% | 4.104 | 0,11% | 5 | 0 % |
| Ammortamenti Imm. immateriali | 579 | 0,01% | 587 | 0,02% | (8) | -1% |
| Ammortamento diritti di utilizzo di attività | 9.974 | 0,25% | - | 0,00% | 9.974 | 100% |
| Subtot. ammortamenti | 14.662 | 0,37% | 4.691 | 0,13% | 9.971 | 213% |
| Svalutazione immobilizzazioni | - | 0,00% | - | 0,00% | - | 0 % |
| Subtot. ammort. e svalut. (A) | 14.662 | 0,37% | 4.691 | 0,13% | 9.971 | 213% |
| Acc.to fondi rischi ed oneri (B) | 243 | 0,01% | 182 | 0,01% | 6 1 |
34% |
| Totale ammort., svalutaz. e accantonamenti (C=A+B) |
14.905 | 0,38% | 4.873 | 0,14% | 10.032 | 206% |
| (euro/000) | 2019 | 2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Ammortamenti Imm. materiali ad incremento del fondo | 4.109 | 4.104 | 5 |
| Altri riaddebiti | - | - | - |
| Ammortamenti Imm. materiali | 4.109 | 4.104 | 5 |
| Ammortamenti Imm. immateriali ad incremento del fondo | 579 | 587 | (8) |
| Altri riaddebiti | - | - | - |
| Ammortamenti Imm. immateriali | 579 | 587 | (8) |
Gli ammortamenti delle immobilizzazioni, sia materiali sia immateriali, recepiscono le rettifiche evidenziate nella seconda tabella, rettifiche che consentono la riconciliazione con quanto indicato nei rispettivi prospetti di movimentazione.
I costi relativi ai leasing di modico valore ed a quelli di durata inferiore ai 12 mesi, per i quali la Società si è avvalsa dell'esclusione dall'applicazione del principio contabile IFRS 16, ammontano a 117mila euro e 40mila euro rispettivamente.
La tabella che segue contiene il dettaglio dei costi relativi ai contratti per servizi di durata pluriennale:
| % Var. | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 3.945.371 | 3.571.190 | 374.181 | 10% | ||||
| Attrezzature | 533 | 0,01% | 440 | 0,01% | 9 3 |
21% | ||
| Linee dati | 153 | 0,00% | 2.045 | 0,06% | (1.892) | -93% | ||
| Housing CED | 110 | 0,00% | 186 | 0,01% | (76) | -41% | ||
| Totale costi per servizi pluriennali | 796 | 0,02% | 2.671 | 0,07% | (1.875) | -70% | ||
| (euro/000) | 2020 | 2021 | 2022 | 2023 | 2024 | Oltre | Totale | |
| Attrezzaturettrezzature | 640 | 458 | 411 | 276 | 3 | - | 1.788 | |
| Linee dati | 210 | 210 | 143 | - | - | - | 563 | |
| Housing CED | 149 | 149 | 87 | - | - | - | 385 | |
| Impegni per servizi pluriennali | 999 | 817 | 641 | 276 | 3 | - | 2.736 |
| 2019 | % | 2018 | % | Var. | % Var. | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 3.945.371 | 3.571.190 | 374.181 | 10% | ||||
| Attrezzature | 533 | 0,01% | 440 | 0,01% | 9 3 |
21% | ||
| Linee dati | 153 | 0,00% | 2.045 | 0,06% | (1.892) | -93% | ||
| Housing CED | 110 | 0,00% | 186 | 0,01% | (76) | -41% | ||
| Totale costi per servizi pluriennali | 796 | 0,02% | 2.671 | 0,07% | (1.875) | -70% | ||
| (euro/000) | 2020 | 2021 | 2022 | 2023 | 2024 | Oltre | Totale | |
| Attrezzaturettrezzature | 640 | 458 | 411 | 276 | 3 - |
1.788 | ||
| Linee dati | 210 | 210 | 143 | - | - - |
563 | ||
| Housing CED | 149 | 149 | 87 | - | - - |
385 | ||
| Impegni per servizi pluriennali | 999 | 817 | 641 | 276 | 3 - |
2.736 | ||
| 42) Oneri e proventi finanziari (euro/000) |
2019 | % | 2018 | % | Var. | % Var. |
||
| Ricavi da contratti con clienti | 3.945.371 | 100,00% | 3.571.190 | 100,00% | 374.181 | 10% | ||
| Interessi passivi su finanziamenti | 2.068 | 0,05% | 2.706 | 0,08% | (638) | -24% | ||
| Interessi passivi verso banche | 375 | 0,01% | 381 | 0,01% | (6) | -2% | ||
| Interessi passivi verso altri | 1 9 |
0,00% | 52 | 0,00% | (33) | -63% | ||
| 730 | 0,02% | 668 | 92% | |||||
| Oneri per ammortamento upfront fee | 1.398 | 0,04% | ||||||
| Costi finanziari IAS 19 | 6 8 |
0,00% | 57 | 0,00% | 1 1 |
19% | ||
| Interessi passivi su leasing finanziario | 3.540 | 0,09% | - | 0,00% | 3.540 | -100% | ||
| Oneri per variazione di FV | 531 | 0,01% | 113 | 0,00% | 418 | |||
| Oneri finanziari (A) | 7.999 | 0,20% | 4.039 | 0,11% | 3.960 | |||
| Interessi attivi da banche | (70) | 0,00% | (34) | 0,00% | (36) | |||
| Interessi attivi da altri | (175) | 0,00% | (195) | -0,01% | 20 | >100% 98% >100% -10% |
||
| Proventi su debiti per aggregazioni aziendali | - | 0,00% | (229) | -0,01% | 229 | -100% | ||
| Proventi per variazione di FV | (8) | 0,00% | (2) | 0,00% | (6) | >100% | ||
| Proventi finanziari (B) | (253) | -0,01% | (460) | -0,01% | 207 | -45% | ||
| Oneri finanziari netti (C=A+B) | 7.746 | 0,20% | 3.579 | 0,10% | 4.167 | |||
| Utili su cambi | (726) | -0,02% | (1.061) | -0,03% | 335 | |||
| Perdite su cambi | 2.391 | 0,06% | 2.023 | 0,06% | 368 | |||
| (Utili)/perdite su cambi (D) | 1.665 | 0,04% | 962 | 0,03% | 703 | >100% -32% 18% 73% |
valore residuo delle commissioni di organizzazione del preesistente finanziamento "senior" a mediolungo termine rimborsato anticipatamente in data 26 settembre, (iii) per 0,5 milioni di euro al prezzo di estinzione anticipata dei contratti di "IRS–Interest Rate Swap" che coprivano il rischio di tasso sul pre-esistente finanziamento "senior" e (iv) per 0,7 milioni di euro a maggiori perdite nette in cambi rispetto all'esercizio precedente.
Gli interessi passivi bancari netti mostrano invece un miglioramento di 0,7 milioni di euro, da 3,1 a 2,3 milioni di euro, per effetto di un minor utilizzo medio delle fonti di finanziamento bancarie, a parità di costo medio del debito.
Gli oneri finanziari netti, pari a 7,7 milioni di euro, esprimono un saldo netto di 6,1 milioni di euro (2,3 milioni di euro nel 2018) relativamente ai soli valori che hanno determinato movimenti finanziari così come rappresentato all'interno del Rendiconto finanziario consolidato cui si rimanda. Tale saldo netto deriva da oneri finanziari pagati pari a 6,3 milioni di euro (2,6 milioni di euro nel 2018) e proventi finanziari incassati pari a 0,2 milioni di euro così come nell'esercizio precedente.
| (euro/000) | 2019 | % | 2018 | % | Var. | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 3.945.371 ##### | 3.571.190 ##### | 374.181 | 10% | ||
| Imposte correnti | 6.398 | 0,16% | 6.756 | 0,19% | (358) | -5% |
| Imposte differite | 1.706 | 0,04% | (1.735) | -0,05% | 3.441 | -198% |
| Totale imposte | 8.104 | 0,21% | 5.021 | 0,14% | 3.083 | 61% |
Di seguito la riconciliazione tra aliquota ordinaria e aliquota effettiva.
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Gruppo | Sottogr. Italia |
Sottogr. Iberica |
Gruppo | Sottogr. Italia |
Sottogr. Iberica |
| Utile ante imposte [A] | 31.477 | 13.016 | 18.461 | 19.180 | 904 | 18.276 |
| Utile operativo (EBIT) | 41.069 | 20.777 | 20.292 | 23.720 | 4.385 | 19.335 |
| (+) accantonamenti fondo svalutazione crediti | 1.137 | 1.137 | - | 9.410 | 9.410 | - |
| (+) accantonamenti fondo rischi ed oneri | 184 | 184 | - | 153 | 153 | - |
| Stima imponibile fiscale ai fini IRAP [B] | 42.390 | 22.098 | 20.292 | 33.283 | 13.948 | 19.335 |
| Imp. teoriche IRES Sottogruppo Italia (= A*24%) | 3.236 | 3.236 | - | 376 | 376 | - |
| Imp. teoriche IRAP Sottogruppo Italia (= B*3,9%) | 880 | 880 | - | 570 | 570 | - |
| Imp.teoriche sul reddito Sottogruppo Spagna [A*25,0%-21,0%] | 4.646 | - | 4.646 | 4.710 | - | 4.710 |
| Totale imposte teoriche [C] | 8.762 | 4.116 | 4.646 | 5.656 | 946 | 4.710 |
| Tax rate teorico [C/A] | 27,8% | 31,6% | 25,2% | 29,5% | >100% | 25,8% |
| (-) agevolazione fiscale per la crescita (*) | (322) | (322) | - | (405) | (405) | - |
| Altre differenze permanenti di reddito | (336) | 475 | (811) | (231) | 396 | (627) |
| Totale imposte effettive [D] | 8.104 | 4.269 | 3.835 | 5.021 | 937 | 4.083 |
| Tax rate effettivo [D/A] | 25,7% | 32,8% | 20,8% | 26,2% | >100% | 22,3% |
*Le imposte teoriche Ires/Irap sono calcolate senza tener conto di Nilox Deutschland GmbH società di diritto Tedesco.
| (euro/000) | 2019 | 2018 | Var. | % Var. |
|---|---|---|---|---|
| Utile netto | 23.553 | 14.158 | 9.395 | 66% |
| N. medio ponderato azioni in circolazione - base | 50.513.190 | 51.605.661 | ||
| N. medio ponderato azioni in circolazione - diluito | 51.184.041 | 52.017.353 | ||
| Utile per azione in euro - base | 0,46 | 0,27 | 0,19 | 70% |
| Utile per azione in euro - diluito | 0,45 | 0,27 | 0,18 | 67% |
Ai fini del calcolo dell'utile per azione "base" sono state escluse le azioni proprie in portafoglio (n. 2.295.008 unità) e le residue potenziali azioni richiamabili (n. 325.209 unità) in considerazione del limite massimo fissato dal Consiglio di Amministrazione di Esprinet S.p.A. del 27 giugno 2019. Ai fini del calcolo dell'utile per azione "diluito" sono state considerate le potenziali azioni asservite al piano di stock grant approvato in data 4 maggio 2018 dall'Assemblea dei Soci di Esprinet S.p.A.. Tale piano prevede l'assegnazione gratuita di n. 1.120.000 azioni in considerazione del termine del rapporto di lavoro di alcuni beneficiari.
| (euro/000) | Carica | Durata della carica |
Compensi fissi |
Compensi variabili non equity erogabili |
Benefici non monetari (9) |
Altri compensi | Totale generale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Consiglio di Amministrazione | |||||||
| Maurizio Rota | Presidente | 2018/21 (1) | 450 | 248 | 5 | - | 703 |
| Alessandro Cattani | Amm. Delegato | 2018/21 (1) | 450 | 248 | 4 | - | 702 |
| Valerio Casari | Amministratore | 2018/21 (1) | 349 | 199 | 4 | - | 552 |
| Marco Monti (2) | Amministratore | 2018/21 (1) | 30 | - | - | 18 | 48 |
| Matteo Stefanelli (3) | Amministratore | 2018/21 (1) | 30 | - | - | 41 | 71 |
| Tommaso Stefanelli (4) | Amministratore | 2018/21 (1) | 30 | - | - | 41 | 71 |
| Mario Massari (5) | Amministratore | 2018/21 (1) | 30 | - | - | 47 | 77 |
| Chiara Mauri (6) | Amministratore | 2018/21 (1) | 30 | - | - | 18 | 48 |
| Cristina Galbusera (5) | Amministratore | 2018/21 (1) | 30 | - | - | 36 | 66 |
| Emanuela Prandelli | Amministratore | 2018/21 (1) | 30 | - | - | - | 30 |
| Ariela Caglio | Amministratore | 2018/21 (1) | 30 | - | - | - | 30 |
| Renata Maria Ricotti (7) | Amministratore | 04.05.18/21 (1) | 30 | - | - | 18 | 48 |
| 1.519 | 695 | 13 | 220 | 2.447 | |||
| Collegio Sindacale | |||||||
| Bettina Solimando | Presidente | 04.05.18/21 (1) | 45 | - | - | - | 45 |
| Patrizia Paleologo Oriundi |
Sindaco Effettivo | 2018/21 (1) | 40 | - | - | - | 40 |
| Franco Aldo Abbate | Sindaco Effettivo | 04.05.18/21 (1) | 40 | 40 | |||
| 125 | - | - | - | 125 | |||
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | 1.644 | 695 | 13 | 220 | 2.572 | ||
| Sindaco Effettivo | |||||||
| Franco Aldo Abbate | 4Side S.r.l. | 20.03.19/22 (8) | 8 | 8 | |||
| (II) Compensi da controllate e collegate | 8 | - | - | - | 8 | ||
| (III) Totale compensi | 1.652 | 695 | 13 | 220 | 2.580 |
(1) Data di approvazione del bilancio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020.
(4) Tommaso Stefanelli – compenso per la partecipazione al Comitato Strategie 23 mila euro ed al Comitato competitività e sostenibilità 18 mila. (5) Compenso per la partecipazione al Comitato Controllo e Rischi e del Comitato Nomine e Remunerazione. Il compenso rappresenta la remunerazione complessiva per la partecipazione ad entrambi i comitati.
(6) Chiara Mauri - compenso per la partecipazione al Comitato Nomine e Remunerazione.
(7) Renata Maria Ricotti - compenso per la partecipazione al Comitato Controllo e Rischi.
(8)Franco Aldo Abbate - data di approvazione del bilancio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021.
(9) "Fringe Benefit" rappresentato dall'uso dell'autovettura aziendale.
Si riporta qui di seguito il dettaglio dei Compensi variabili no equity a favore dei componenti dell'organo di amministrazione e degli altri dirigenti con responsabilità strategica (dati in migliaia di euro):
| Beneficiari | Bonus dell'anno | Bonus di anni precedenti | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Erogabile/ Erogato |
Differito | Periodo di Riferimento |
Non più erogabili |
Erogabile/ Erogato |
Ancora differiti |
|||
| M aurizio Rota |
200 | 48 | 2019 | - | 90 | - | ||
| Alessandro Cattani | 200 | 48 | 2019 | - | 30 | - | ||
| Valerio Casari (1) | 160 | 39 | 2019 | - | 24 | - | ||
| Totale | 560 | 135 | - | 144 | - |
(1) Amministratore.
Nelle tabelle precedenti sono riportate le informazioni relative ai compensi spettanti per l'esercizio 2019 ad amministratori e sindaci di Esprinet S.p.A. nonché ai dirigenti con responsabilità strategiche in relazione agli incarichi detenuti in questa e nelle altre società del Gruppo.
Così come definito dal principio contabile IAS 24 e richiamato dalla delibera Consob n.17221 del 12 marzo 2010, "dirigenti con responsabilità strategiche sono quei soggetti che hanno il potere e la responsabilità direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della società, compresi gli amministratori (esecutivi o meno) della società stessa".
Non sono state effettuate anticipazioni e non sono stati concessi crediti agli amministratori e ai sindaci di Esprinet S.p.A. per lo svolgimento di tali funzioni anche in imprese incluse nel perimetro di consolidamento.
I compensi precedentemente esposti includono tutte le voci retributive erogate o erogabili (al lordo delle ritenute fiscali e previdenziali), i benefici in natura e i compensi percepiti quali amministratori o sindaci di società del Gruppo.
Si riporta qui di seguito la tabella inerente i Piani di Incentivazione basati su strumenti finanziari, diversi dalle Stock option, a favore dei componenti dell'organo di amministrazione e degli altri dirigenti con responsabilità strategica.
| Beneficiari | Diritti assegnati al 1° gennaio 2019 |
Diritti esercitati nel 2019 |
Diritti assegnati non attribuiti nel 2019 |
Diritti assegnati nel 2019 |
Diritti detenuti al 31 dicembre 2019 |
||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Quantità | Prezzo medio di esercizio |
Quantità | Quantità | Quantità | Quantità | Prezzo medio di esercizio |
Periodo di vesting |
||
| Maurizio Rota Alessandro Cattani Valerio Casari (1) |
264.343 264.343 242.314 |
gratuito gratuito gratuito |
- - - |
- - - |
- - - |
264.343 264.343 242.314 |
dal 25/06/2018 al 30/04/2021 |
(1) Amministratore.
Nelle tabelle successive sono riepilogati i saldi patrimoniali ed economici derivanti dalle operazioni con parti correlate, individuate secondo quanto previsto dallo IAS 24, ad eccezione dei rapporti con amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche evidenziati nel paragrafo precedente cui si rimanda.
Le operazioni intercorse tra la holding Esprinet S.p.A. e le sue controllate incluse nel perimetro di consolidamento sono state eliminate nel bilancio consolidato e non vengono pertanto evidenziate nella presente sezione.
Nella tabella seguente sono dettagliate le operazioni intercorse tra le società del Gruppo e le società nelle quali amministratori e soci di Esprinet S.p.A. rivestono posizioni di rilievo, nonché i dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo ed i loro stretti familiari.
I ricavi sono relativi a vendite di prodotti di elettronica di consumo effettuate alle normali condizioni di mercato.
Le prestazioni di servizi ricevute fanno prevalentemente riferimento ai contratti di locazione conclusi a condizioni di mercato e sottoscritti nei periodi precedenti a quello in esame, rispettivamente con le società Immobiliare Selene S.r.l., relativamente al sito logistico di Cambiago (MI) e M.B. Immobiliare S.r.l. riguardo al sito logistico di Cavenago (MB).
Il valore complessivo delle suddette operazioni non è comunque rilevante in relazione al volume complessivo delle attività del Gruppo.
| 2019 | 2018 | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Tipologia | Ricavi | Costi | Crediti | Debiti | Ricavi | Costi | Crediti | Debiti | |
| Ricavi | ||||||||||
| Infoklix S.p.A. | Vendita prodotti | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Key managers e familiari | Vendita prodotti | 8 | - | 1 | - | 11 | - | - | - | |
| Subtotale | 8 | - | 1 | - | 11 | - | - | - | ||
| Costi generali e amministrativi | ||||||||||
| Immobiliare Selene S.r.l. | Locazione immobili | - | - | - | - | - | 1.477 | 350 | 427 | |
| M.B. Immobiliare S.r.l. | Locazione immobili | - | - | - | - | - | 3.405 | 925 | 1.130 | |
| Immobiliare Selene S.r.l. | Spese varie | - | 2 | - | - | - | - | 9 | 4 | |
| M.B. Immobiliare S.r.l. | Spese varie | - | 7 | - | - | - | (2) | 26 | 6 | |
| M.B. Immobiliare S.r.l. | Manut.beni terzi logistica | - | - | - | - | - | 2 | - | - | |
| M.B. Immobiliare S.r.l. | Canoni manut.logistica | - | 5 | - | - | - | 7 | - | - | |
| Immobiliare Selene S.r.l. | Depositi cauzionali | - | - | - | - | - | - | 717 | - | |
| M.B. Immobiliare S.r.l. | Depositi cauzionali | - | - | - | - | - | - | 833 | - | |
| Subtotale | - | 14 | - | - | - | 4.889 | 2.860 | 1.567 | ||
| Oneri/proventi finanziari | ||||||||||
| Immobiliare Selene S.r.l. | Interessi su depositi | 5 | - | - | - | 2 | - | 2 | - | |
| M.B. Immobiliare S.r.l. | Interessi su depositi | 6 | - | - | - | 2 | - | 2 | - | |
| Subtotale | 11 | - | - | - | 4 | - | 4 | - | ||
| Totale complessivo | 19 | 14 | 1 | - | 15 | 4.889 | 2.864 | 1.567 |
Per effetto dell'applicazione del principio contabile IFRS 16 risultano nell'esercizio 2019 cancellati dal conto economico 4,1 milioni di euro di canoni di locazione immobili verso le parti correlate per contratti di locazione conclusi a condizioni di mercato e sottoscritti nei periodi precedenti a quello in esame, rispettivamente con le società Immobiliare Selene S.r.l., relativamente al sito logistico di Cambiago (MI) e M.B. Immobiliare S.r.l. riguardo al sito logistico di Cavenago (MB).
Come evidente dalla tabella il valore complessivo delle suddette operazioni non è rilevante in relazione al volume complessivo delle attività del Gruppo.
Come evidenziato nella tabella successiva, per effetto delle dinamiche dei flussi di cassa rappresentate nel prospetto del Rendiconto finanziario consolidato, il Gruppo Esprinet al 31 dicembre 2019 registra un surplus di liquidità di 272,3 milioni di euro rispetto al surplus di liquidità di 241,0 milioni di euro realizzato al 31 dicembre 2018.
| (euro/000) | 2019 | 2018 |
|---|---|---|
| Debiti finanziari netti | (241.044) | (123.058) |
| Flusso di cassa generato (assorbito) da attività d'esercizio | 159.869 | 127.577 |
| Flusso di cassa generato (assorbito) da attività di investimento | (2.938) | 1.901 |
| Flusso di cassa generato (assorbito) da variazioni del patrimonio netto | (10.619) | (10.786) |
| Flusso di cassa netto | 146.312 | 118.692 |
| Interessi bancari non pagati | (1.619) | (1.187) |
| Iscrizione passività finanziarie per leasing | (114.924) | - |
| Rinuncia opzione acquisto 20% Celly | 1.082 | - |
| Incremento/(Decremento) riserva "cash-flow hedge" | 380 | 52 |
| Rettifica transaction fee e crediti finanziari ex FTA IFRS9 | - | 429 |
| Debiti finanziari netti finali | (272.275) | (241.044) |
| Debiti finanziari correnti | 35.862 | 138.311 |
| Passività finanziarie per leasing | 8.597 | - |
| Crediti finanziari verso clienti | (9.719) | (10.881) |
| (Attività)/Passività finanz. correnti per derivati | - | 610 |
| Crediti finanziari verso società di factoring | (3.526) | (242) |
| Debiti per acquisto partecipazioni correnti | - | 1.082 |
| Disponibilità liquide | (463.777) | (381.308) |
| Debiti finanziari correnti netti | (432.563) | (252.428) |
| Debiti finanziari non correnti | 61.045 | 12.804 |
| Passività finanziarie per leasing | 100.212 | - |
| Crediti finanziari verso clienti | (969) | (1.420) |
| Debiti finanziari netti | (272.275) | (241.044) |
Come richiesto dalla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, la tabella successiva fornisce l'informativa relativamente all'"indebitamento finanziario netto" (o anche "posizione finanziaria netta") determinato in sostanziale conformità con i criteri indicati nella Raccomandazione del CESR (Committe of European Securities Regulators) del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi"e richiamati dalla Consob stessa.
Con riferimento alla stessa tabella, si sottolinea che l'indebitamento finanziario determinato secondo i criteri previsti dal CESR coincide per il Gruppo con la nozione di "Debiti finanziari netti".
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 |
|---|---|---|
| A. Depositi bancari e denaro in cassa | 463.776 | 380.778 |
| B. Assegni | 1 | 530 |
| C. Titoli detenuti per la negoziazione | - | - |
| D. Liquidità (A+B+C) | 463.777 | 381.308 |
| Attività finanziarie per strumenti derivati | - | 3 |
| Crediti finanziari verso altri correnti | 9.719 | 10.881 |
| Crediti finanziari verso società di factoring | 3.526 | 242 |
| E. Crediti finanziari correnti | 13.245 | 11.126 |
| F. Debiti bancari correnti | 2.879 | 3.845 |
| G. Quota corrente dell'indebitamento non corrente | 16.951 | 108.650 |
| H. Debiti verso altri finanziatori e passività finanziarie per strumenti derivati | 24.629 | 26.429 |
| I. Indebitamento finanziario corrente (F+G+H) | 44.459 | 138.924 |
| J. Indebitamento finanziario corrente netto (I-E-D) | (432.563) | (253.510) |
| K. Debiti bancari non correnti | 61.045 | 12.804 |
| L. Crediti finanziari verso altri non correnti | (969) | (1.420) |
| M. Debiti verso altri finanziatori e passività fin. non correnti per strumenti derivati | 100.212 | 1.082 |
| N. Indebitamento finanziario non corrente (K+L+M) | 160.288 | 12.466 |
| O. Indebitamento finanziario netto (J+N) | (272.275) | (241.044) |
| Ripartizione dell'indebitamento finanziario netto: | ||
| Debiti finanziari correnti | 35.862 | 138.311 |
| Passività finanziarie per leasing | 8.597 | - |
| Debiti per acquisto partecipazioni correnti | - | 1.082 |
| (Attività)/Passività finanziarie correnti per strumenti derivati | - | 610 |
| Crediti finanziari verso altri correnti | (9.719) | (10.881) |
| Crediti finanziari verso società di factoring | (3.526) | (242) |
| Disponibilità liquide | (463.777) | (381.308) |
| Debiti finanziari correnti netti | (432.563) | (252.428) |
| (Attività)/Passività finanziarie non correnti per strumenti derivati Crediti finanziari verso altri non correnti |
- (969) |
- (1.420) |
| Debiti finanziari non correnti | 61.045 | 12.804 |
| Passività finanziarie per leasing | 100.212 | - |
| Debiti finanziari netti | (272.275) | (241.044) |
| La posizione finanziaria netta di Gruppo, positiva per 272,3 milioni di euro, corrisponde a un saldo netto tra debiti finanziari lordi per 96,9 milioni di euro, crediti finanziari per 14,2 milioni di euro, passività finanziarie per leasing per 108,8 milioni di euro, disponibilità liquide per 463,8 milioni di euro. Le disponibilità liquide, costituite in prevalenza da depositi bancari, sono libere e non vincolate, ed hanno una natura transitoria in quanto si formano temporaneamente a fine mese per effetto della peculiare fisionomia del ciclo finanziario tipico del Gruppo. Tale ciclo si caratterizza infatti per una rilevante concentrazione di incassi dalla clientela e dalle società di factoring - questi ultimi a titolo di netto ricavo dalle cessioni "pro soluto" di crediti commerciali - tipicamente alla fine di ciascun mese solare mentre i pagamenti ai fornitori, pur mostrando anch'essi una qualche concentrazione a fine periodo, risultano generalmente distribuiti in maniera più lineare lungo l'arco del mese. Per tale motivo il dato puntuale alla fine di un qualunque |
||
| periodo non è rappresentativo dell'indebitamento finanziario netto e del livello delle giacenze di tesoreria medi del periodo stesso. Nel corso del 2019, nel quadro delle politiche di gestione dei livelli di capitale circolante, è proseguito |
il programma di cessione pro-soluto a titolo definitivo a carattere rotativo di crediti vantati verso segmenti selezionati di clientela, in Italia e Spagna, appartenenti perlopiù al comparto della grande distribuzione. In aggiunta a ciò è inoltre proseguito nel corso del periodo il programma di cartolarizzazione, avviato in Italia a luglio 2015 e rinnovato a luglio 2018, di ulteriori crediti commerciali. Atteso che i programmi citati realizzano il completo trasferimento dei rischi e dei benefici in capo ai cessionari, i crediti oggetto di cessione vengono eliminati dall'attivo patrimoniale in ossequio al principio contabile IFRS 9. L'effetto complessivo sul livello dei debiti finanziari netti al 31 dicembre 2019 è quantificabile in ca. 480,1 milioni di euro (ca. 596,7 milioni al 31 dicembre 2018).
Relativamente ai debiti finanziari a medio-lungo termine, si riporta nella tabella successiva, distintamente per ciascun ente erogatore, il dettaglio in linea capitale delle quote scadenti entro e oltre l'esercizio successivo dei finanziamenti ottenuti con la ripartizione tra "Sottogruppo Italia" e "Sottogruppo Iberica". Si segnala che gli importi esposti possono differire dai singoli valori contabili in quanto questi ultimi sono rappresentativi del costo ammortizzato calcolato mediante l'applicazione del metodo del tasso di interesse effettivo.
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Corr. | Non corr. | Tot. | Corr. | Non corr. | Tot. | Corr. | Non corr. | Tot. |
| Finanziamento in pool 2017 | |||||||||
| (agente: Banca IMI) | - | - | - | 101.500 | - | 101.500 | (101.500) | - | (101.500) |
| Carige | 2.521 | 2.564 | 5.085 | 2.478 | 5.085 | 7.563 | 43 | (2.521) | (2.478) |
| BCC Carate | 2.499 | 3.809 | 6.308 | 2.469 | 6.308 | 8.777 | 30 | (2.499) | (2.469) |
| Intesa Sanpaolo (mutuo GdF) | 458 | 973 | 1.431 | 439 | 1.431 | 1.870 | 19 | (458) | (439) |
| Banca Pop. di Sondrio | - | 15.000 | 15.000 | - | - | - | - | 15.000 | 15.000 |
| Totale Sottogruppo Italia | 5.478 | 22.346 | 27.824 | 106.886 | 12.824 | 119.710 | (101.408) | 9.522 | (91.886) |
| Banco Sabadell | 1.803 | 7.468 | 9.271 | 1.764 | - | 1.764 | 39 | 7.468 | 7.507 |
| Bankia | 1.966 | 6.577 | 8.543 | - | - | - | 1.966 | 6.577 | 8.543 |
| Ibercaja | 1.978 | 11.554 | 13.532 | - | - | - | 1.978 | 11.554 | 13.532 |
| Bankinter | 2.994 | 3.776 | 6.770 | - | - | - | 2.994 | 3.776 | 6.770 |
| La Caixa | 1.000 | 3.500 | 4.500 | - | - | - | 1.000 | 3.500 | 4.500 |
| Kutxabank | 750 | 1.875 | 2.625 | - | - | - | 750 | 1.875 | 2.625 |
| Cajamar | 982 | 4.018 | 5.000 | - | - | - | 982 | 4.018 | 5.000 |
| Totale Sottogruppo Spagna | 11.473 | 38.768 | 50.241 | 1.764 | - | 1.764 | 9.709 | 38.768 | 48.477 |
| Totale Gruppo | 16.951 | 61.114 | 78.065 | 108.650 | 12.824 | 121.474 | (91.699) | 48.290 | (43.409) |
Nella tabella seguente si riporta il valore contabile in linea capitale dei finanziamenti ottenuti dal Gruppo:
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Finanziamento chirografario in pool a Esprinet S.p.A. rimborsabile in rate semestrali entro febbraio 2022 |
- | 101.500 | (101.500) |
| Finanziamento da Intesa a Esprinet S.p.A. per "mutuo GdF" rimborsabile in rate annuali entro gennaio 2022 |
1.431 | 1.870 | (439) |
| Finanziamento chirografario da Carige a Esprinet S.p.A. rimborsabile in rate semestrali entro dicembre 2021 |
5.085 | 7.563 | (2.478) |
| Finanziamento chirografario da BCC Carate a Esprinet S.p.A. rimborsabile in rate semestrali entro marzo 2022 |
6.308 | 8.777 | (2.469) |
| Finanziamento chirografario da Banca Popolare di Sondrio a Esprinet S.p.A. rimborsabile in rate trimestrali entro novembre 2023 |
15.000 | - | 15.000 |
| Finanziamento chirografario da Banco Sabadell a Esprinet Iberica rimborsabile in rate trimestrali entro marzo 2024 |
4.271 | - | 4.271 |
| Finanziamento chirografario da Bankia a Esprinet Iberica rimborsabile in rate trimestrali entro febbraio 2024 |
8.543 | - | 8.543 |
| Finanziamento chirografario da Ibercaja a Esprinet Iberica rimborsabile in rate trimestrali entro febbraio 2024 |
8.532 | - | 8.532 |
| Finanziamento chirografario da Bankinter a Esprinet Iberica rimborsabile in rate trimestrali entro febbraio 2022 |
6.770 | - | 6.770 |
| Finanziamento chirografario da Banco Sabadell a Vinzeo S.A.U. rimborsabile in rate semestrali entro dicembre 2019 |
- | 1.764 | (1.764) |
| Finanziamento chirografario da Cajamar a Vinzeo S.A.U. rimborsabile in rate annuali entro dicembre 2024 |
5.000 | - | 5.000 |
| Finanziamento chirografario da Ibercaja a Vinzeo S.A.U. rimborsabile in rate semestrali entro novembre 2024 |
5.000 | - | 5.000 |
| Finanziamento chirografario da Banco Sabadell a Vinzeo rimborsabile in rate semestrali entro giugno 2023 |
5.000 | - | 5.000 |
| Finanziamento chirografario da La Caixa a Vinzeo rimborsabile in rate trimestrali entro maggio 2024 |
4.500 | - | 4.500 |
| Finanziamento chirografario da Banco Kutxabank a Vinzeo rimborsabile in rate semestrali entro marzo 2023 |
2.625 | - | 2.625 |
| Totale valore capitale | 78.065 | 121.474 | (43.409) |
Il tasso medio ponderato praticato nel corso del 2019 sui suddetti finanziamenti è stato pari all'1,5% (1,7% c.a. nel 2018) o al 1,7% (1,9% del 2018) considerando il costo dell'IRS stipulato sul Senior Loan a copertura del rischio variabilità dei tassi di interesse.
In aggiunta ai finanziamenti a medio lungo termine sopra indicati la Società, in data 30 settembre 2019, ha sottoscritto una RCF-Revolving Credit Facility "unsecured" a 3 anni con un pool di banche domestiche e internazionali per un importo complessivo pari a 152,5 milioni di euro (non utilizzata alla data di chiusura del bilancio). Tale operazione si è perfezionata successivamente al rimborso integrale del precedente finanziamento in pool in essere per 72,5 milioni di euro essendo inutilizzata la connessa linea di credito revolving da 65,0 milioni di euro.
Il finanziamento è assistito da una struttura di covenant finanziari, tipici per operazioni di tale natura, così determinati:
La controllata Esprinet Iberica nel febbraio 2019 ha stipulato con gli istituti bancari Bankia e Ibercaja, separatamente fra loro, due finanziamenti chirografari "amortising" a 5 anni per originari 10,0 milioni di euro ciascuno (8,5 milioni di valore contabile in linea capitale al 31 dicembre 2019) a fronte di una garanzia societaria da parte della capogruppo Esprinet S.p.A..
Entrambi i finanziamenti, con scadenza nel febbraio 2025, sono rimborsabili in rate trimestrali costanti e prevedono l'impegno annuale al rispetto (i) di un determinato rapporto tra posizione finanziaria netta allargata ed EBITDA a livello consolidato e (ii) di un controvalore massimo di finanziamenti a medio-lungo a favore di Esprinet Iberica.
Al 31 dicembre 2019 tutti i covenant cui sono assoggettati i vari finanziamenti, secondo le stime del management (in quanto gli stessi andranno verificati sul bilancio consolidato e certificato dalla società di revisione), risultano rispettati.
I vari contratti di finanziamento, incluso quelli che non prevedono covenant finanziari e la su menzionata Revolving Credit Facility, contengono inoltre le usuali clausole di "negative pledge", "pari passu" e simili che, alla data di redazione della presente relazione, non risultano violate.
A fronte degli utilizzi descritti nei paragrafi precedenti, il Gruppo Esprinet disponeva al 31 dicembre 2019 di linee di affidamento presso il sistema creditizio per complessivi 1.306 milioni di euro (di cui 1.281 milioni per cassa), così suddivisi per forma tecnica:
| (euro/000) | Gruppo | Sottogruppo Italia |
Sottogruppo Spagna |
|---|---|---|---|
| Smobilizzo crediti/finimport/aperture di credito | 275.490 | 172.590 | 102.900 |
| Finanziamenti a medio-lungo termine | 78.064 | 27.824 | 50.240 |
| Crediti di firma | 23.658 | 23.658 | - |
| Factoring cedente (1) | 772.805 | 435.300 | 337.505 |
| Conti correnti passivi | 1.634 | 1.457 | 177 |
| Carte di credito | 832 | 700 | 132 |
| Derivati/compravendita valuta a termine | 550 | 550 | - |
| Linea revolving | 152.500 | 152.500 | - |
| Totale | 1.305.533 | 814.579 | 490.954 |
(1) Include sia i plafond pro-soluto che pro-solvendo.
Sulla base della situazione finanziaria puntuale al 31 dicembre 2019, escludendo i plafond pro-soluto concessi dal sistema finanziario a fronte dei programmi di cessione rotativa di crediti a titolo definitivo ed i crediti di firma, il grado di utilizzo complessivo degli affidamenti era pari al 15% (24% nell'esercizio precedente) come si evince dalla tabella sottostante:
| (euro/000) | Utilizzi % | Utilizzi lordi | Affidamenti |
|---|---|---|---|
| Smobilizzo crediti/anticipi import/aperture di credito | 0% | - | 275.490 |
| Finanziamenti a medio-lungo termine | 100% | 78.064 | 78.064 |
| Linea revolving | 0% | - | 152.500 |
| Conto correnti passivi | 11% | 177 | 1.634 |
| Factoring "cedente" - pro solvendo | 6% | 334 | 5.300 |
| Altro | 0% | 33 | 25.040 |
| Totale Gruppo | 15% | 78.608 | 538.028 |
Il mantenimento di linee di credito a breve termine con tassi di utilizzo contenuti ed elevata flessibilità di utilizzo rappresenta la modalità principale di gestione del rischio di liquidità da parte del Gruppo.
La tabella sotto riportata evidenzia l'incidenza dei ricavi per trimestre solare nel biennio 2019-2018:
| 2019 | 2018 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Gruppo | Italia | Iberica | Gruppo | Italia | Iberica | |
| Ricavi Q1 | 22,2% | 23,3% | 20,4% | 21,9% | 23,3% | 19,4% |
| Ricavi Q2 | 21,3% | 21,6% | 21,0% | 21,2% | 21,7% | 20,4% |
| Ricavi 1^ semestre | 43,5% | 44,8% | 41,4% | 43,1% | 45,1% | 39,8% |
| Ricavi Q3 | 22,6% | 22,6% | 22,6% | 21,6% | 21,3% | 22,1% |
| Ricavi Q4 | 33,8% | 32,5% | 35,9% | 35,3% | 33,6% | 38,1% |
| Ricavi 2^ semestre | 56,5% | 55,2% | 58,6% | 56,9% | 54,9% | 60,2% |
| Totale anno | 100,0% | 100,0% | 100,0% | 100,0% | 100,0% | 100,0% |
Tradizionalmente il mercato dell'IT e dell'elettronica di consumo è caratterizzato, sia in Italia che in Spagna, da fenomeni di marcata stagionalità delle vendite che comportano un incremento della domanda nel quarto trimestre dell'anno solare essenzialmente in relazione alla concentrazione degli acquisti nel periodo natalizio e nel c.d. "back-to-school", per la parte "consumer", e alla dinamica di spesa dei budget di investimento in IT che presenta statisticamente una concentrazione a ridosso dei mesi di novembre/dicembre.
Tale carattere di stagionalità dei consumi influenza i volumi di attività del settore distributivo e, conseguentemente, i volumi dei ricavi del Gruppo Esprinet.
A tale andamento nel periodo invernale si contrappone una flessione di domanda nei mesi estivi, ed in particolare nel mese di agosto. Tale ultima dinamica appare altresì in corso di ridimensionamento in particolare nel segmento "business" per effetto della sempre minore propensione all'interruzione dell'attività lavorativa nei mesi estivi.
A quanto sopra si aggiunge una stagionalità dei risultati economici che, in condizioni di normale svolgimento delle operazioni di gestione, risentono in termini di variabilità dell'effetto "leva operativa" generato dalla componente dei costi fissi il cui andamento è per definizione lineare nell'esercizio. La descritta stagionalità delle vendite si riflette anche sui livelli di indebitamento finanziario per la componente strettamente legata alla necessità di finanziamento del circolante il cui livello presenta un picco nell'ultima parte di ciascun anno solare.
In relazione a tale ultima grandezza si osservano inoltre rilevanti oscillazioni infra-mensili provocate perlopiù da una certa concentrazione di incassi dalla clientela alla fine e a metà di ciascun mese in presenza di pagamenti ai fornitori distribuiti più uniformemente lungo l'arco del mese.
Si evidenzia pertanto che quest'ultimo fattore è alla base di una ridotta rappresentatività del dato puntuale di indebitamento di fine periodo, così come di ciascuna fine mese, rispetto al livello medio di indebitamento osservabile nel periodo stesso.
Gli elementi sopra descritti espongono il Gruppo ad un rischio finanziario e commerciale più elevato rispetto a situazioni caratterizzate da minore stagionalità.
Nel corso del 2019 non sono stati individuate poste di natura non ricorrente.
Nel corso del corrispondente periodo del 2018 erano state individuate come poste di natura non ricorrente:
la significativa e non usuale rilevazione di una marginalità lorda negativa, pari a 8,6 milioni di euro, su alcune classi di prodotto della gamma "Sport Technology" conseguente a due fenomeni: (i) un'inattesa rapida discesa dei prezzi al pubblico verificatasi nel corso del quarto trimestre del 2018 unita al venir meno dei meccanismi di protezione garantiti dal fornitore importatore a
seguito della sua messa in liquidazione (riduzione dei prezzi che ha comportato anche una significativa rettifica al presunto valore di realizzo delle giacenze di magazzino) e (ii) le dispute sorte con il medesimo fornitore importare relative a natura e/o ammontare dei reciproci diritti contrattuali;
la stimata riduzione per 8,7 milioni di euro del valore complessivo dei crediti di cui Esprinet S.p.A. è titolare nei confronti del suddetto fornitore per importi rivenienti da anticipi concessi a fronte di forniture di beni affidate a fabbriche prevalentemente localizzate in Cina e da note di credito (ritiro prodotti in garanzia, riposizionamenti e coperture da oscillazioni dei prezzi al pubblico etc.).
Nella tabella successiva si riporta l'esposizione nel conto economico di periodo dei suddetti eventi e operazioni (inclusi gli effetti fiscali):
| (euro/000) | Tipologia di Provento/(Onere) di natura Non Ricorrente |
2019 | 2018 | Var. |
|---|---|---|---|---|
| Costo del venduto | Rettifiche di valore per dispute su diritti contrattuali |
- | (8.417) | 8.417 |
| Margine commerciale lordo | - | (8.417) | 8.417 | |
| Costi generali e amministrativi | Rettifiche di valore crediti verso fornitori |
- | (8.823) | 8.823 |
| Totale SG&A | Costi generali e amministrativi | - | (8.823) | 8.823 |
| Utile operativo (EBIT) | Utile operativo (EBIT) | - | (17.240) | 17.240 |
| Utile prima delle imposte | Utile prima delle imposte | - | (17.240) | 17.240 |
| Imposte | Imposte su eventi non ricorrenti | 4.401 | (4.401) | |
| Utile netto/ (Perdita) | Utile netto/ (Perdita) | - | (12.839) | 12.839 |
Per una descrizione dell'evoluzione dei contenziosi legali e fiscali in essere, si fa rimando alla analoga sezione nella voce di commento "Fondi non correnti e altre passività" nelle "Note al bilancio consolidato".
Parimenti, nella "Relazione sulla Gestione" sono state delineate, al capitolo "Principali rischi e incertezze", le politiche seguite dal Gruppo per lai gestione dei contenziosi legali e fiscali.
L'analisi delle operazioni relative a strumenti derivati è stata fornita nell'ambito del paragrafo "Informativa su rischi e strumenti finanziari"cui si rimanda.
Come già riportato all'interno del paragrafo "Fatti di rilievo successivi" della Relazione sulla Gestione qui si rimanda per i dettagli, la pandemia Covid-19 ha provocato una crisi economica mondiale i cui effetti complessivi di medio-lungo periodo sono al momento di complessa valutazione. L'entità e la durata di questa pandemia rimangono incerte ma ci si aspetta un impatto sulla nostra attività.
Tale evento, manifestatosi successivamente alla data di riferimento di bilancio, non comporta la rettifica dei valori di bilancio al 31 dicembre 2019 così come previsto dallo IAS 10. Tuttavia, potrebbe avere degli impatti significativi nell'esercizio 2020, senza però pregiudicarne la continuità aziendale anche alla luce delle azioni intraprese.
Il seguente prospetto redatto ai sensi dell'art.149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2019 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa società di revisione e/o da entità appartenenti al suo network:
| Tipologia servizio | Corrispettivi (euro/000) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Soggetto erogatore Destinatario | 2019 | 2018 (1) | |||
| Revisione contabile | |||||
| PwC S.p.A. | Esprinet S.p.A. | 220,0 | 240,9 | ||
| PwC S.p.A. | Società controllate | 91,0 | 19,2 | ||
| Rete di PwC | Società controllate | 216,2 | 221,3 | ||
| Altri servizi | |||||
| PwC S.p.A. | Esprinet S.p.A. | 30,0 | 36,0 | ||
| Rete di PwC | Società controllate | 80,4 | 3,4 | ||
| Totale | 637,6 | 520,8 |
(1) Corrispettivi riferiti al precedente Revisore EY S.p.A.
In aggiunta ai corrispettivi riportati in tabella risultano 36mila euro come integrazione onorari revisione legale del 2018 del precedente revisore EY S.p.A..
Il Progetto di Bilancio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di Esprinet, che ne ha altresì approvata la pubblicazione nella riunione del 15 aprile 2020 nel corso della quale è stato inoltre dato mandato al Presidente di apportarvi le modifiche o integrazioni di perfezionamento formale che fossero ritenute necessarie od opportune per la miglior stesura e la completezza del testo, in tutti i suoi elementi.
Vimercate, 15 aprile 2020
Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Maurizio Rota

| Prospetti di bilancio | |
|---|---|
| Situazione patrimoniale-finanziaria | pag. 175 |
| Conto economico separato | pag. 176 |
| Conto economico complessivo | pag. 176 |
| Prospetto delle variazioni di patrimonio netto | pag. 177 |
| Rendiconto finanziario | pag. 178 |
| Situazione patrimoniale-finanziaria (ai sensi della delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006) | pag. 179 |
| Conto economico separato (ai sensi della delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006) | pag. 180 |
| Note al bilancio d'esercizio | |
| Informazioni generali | pag. 180 |
| Principi contabili e criteri di valutazione | pag. 180 |
| 2.1 Principi contabili | |
| 2.2 Presentazione del bilancio | |
| 2.3 Principali criteri di valutazione e politiche contabili | |
| 2.4 Principali stime contabili | |
| 2.5 Principi contabili di recente emanazione | |
| 2.6 Cambiamento nelle stime contabili e riclassifiche | |
| Commento alle voci della situazione patrimoniale-finanziaria | pag. 200 |
| Garanzie, impegni e rischi potenziali | pag. 231 |
| Commento alle voci di conto economico | pag. 231 |
| Altre informazioni rilevanti | pag. 239 |
| 6.1 Compensi corrisposti a organi di amministrazione e controllo e ai dirigenti con responsabilità strategiche | |
| 6.2 Indebitamento finanziario netto e analisi dei debiti finanziari | |
| 6.3 Finanziamenti e covenant su finanziamenti | |
| 6.4 Analisi dei flussi di cassa nel periodo | |
| 6.5 Prospetto delle partecipazioni | |
| 6.6 Sintesi dei dati essenziali dei bilanci delle società controllate | |
| 6.7 Rapporti con entità correlate | |
| 6.8 Eventi e operazioni significative non ricorrenti | |
| 6.9 Principali contenziosi in essere | |
| 6.10 Informativa su rischi e strumenti finanziari | |
| 6.11 Fatti di rilievo successivi | |
| 6.12 Corrispettivi per servizi di revisione di Esprinet S.p.A. | |
| Pubblicazione del Progetto di Bilancio | pag. 262 |
| Attestazione del Bilancio Consolidato ai sensi dell'art.81-ter Regolamento Consob | |
| Attestazione del Bilancio di esercizio ai sensi dell'art.81-ter Regolamento Consob | |
| Relazione del Collegio Sindacale | |
| Relazione della Società di Revisione |
1Bilancio Separato della Esprinet S.p.A., così come definito dai principi contabili internazionali IFRS
Di seguito si riporta la situazione patrimoniale-finanziaria di Esprinet S.p.A. redatto secondo i principi contabili internazionali IFRS11:
| (euro) | Nota di commento |
31/12/2019 | 31/12/2018 |
|---|---|---|---|
| ATTIVO | |||
| Attività non correnti | |||
| Immobilizzazioni materiali | 1 | 9.052.686 | 10.039.117 |
| Diritti di utilizzo di attività | 4 | 86.941.000 | - |
| Avviamento | 2 | 16.429.107 | 16.429.107 |
| Immobilizzazioni immateriali | 3 | 292.270 | 649.480 |
| Partecipazioni in altre società | 5 | 86.412.829 | 86.085.930 |
| Attività per imposte anticipate | 6 | 4.972.414 | 4.970.191 |
| Crediti ed altre attività non correnti | 9 | 2.712.431 | 3.094.384 |
| 206.812.737 | 121.268.209 | ||
| Attività correnti | |||
| Rimanenze | 10 | 335.188.290 | 304.236.797 |
| Crediti verso clienti | 11 | 272.957.255 | 199.870.976 |
| Crediti tributari per imposte correnti | 12 | 1.318.529 | 2.944.270 |
| Altri crediti ed attività correnti | 13 | 100.710.012 | 195.363.057 |
| Attività finanziarie per strumenti derivati | 14 | - | 375.420 |
| Disponibilità liquide | 17 | 289.641.766 | 173.680.800 |
| 999.815.852 | 876.471.320 | ||
| Totale attivo | 1.206.628.589 | 997.739.529 | |
| PATRIMONIO NETTO | |||
| Capitale sociale | 19 | 7.860.651 | 7.860.651 |
| Riserve | 20 | 282.947.632 | 293.182.393 |
| Risultato netto dell'esercizio | 21 | 4.603.878 | (1.030.313) |
| Totale patrimonio netto | 295.412.161 | 300.012.731 | |
| PASSIVO | |||
| Passività non correnti | |||
| Debiti finanziari Passività finanziarie per leasing |
22 31 |
22.293.756 81.742.000 |
12.803.943 - |
| Passività per imposte differite | 24 | 2.929.561 | 2.841.983 |
| Debiti per prestazioni pensionistiche | 25 | 3.721.068 | 3.792.658 |
| Fondi non correnti ed altre passività | 26 | 2.284.989 | 1.400.305 |
| 112.971.374 | 20.838.889 | ||
| Passività correnti | |||
| Debiti verso fornitori | 27 | 743.962.689 | 521.202.619 |
| Debiti finanziari | 28 | 30.732.740 | 132.744.200 |
| Passività finanziarie per leasing | 34 | 6.374.000 | - |
| Passività finanziarie per strumenti derivati | 30 | - | 613.039 |
| Fondi correnti ed altre passività | 32 | 17.175.625 | 22.328.051 |
| 798.245.054 | 676.887.909 | ||
| TOTALE PASSIVO | 911.216.428 | 697.726.798 | |
| Totale patrimonio netto e passivo | 1.206.628.589 | 997.739.529 |
11 Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sulla situazione patrimoniale-finanziaria di Esprinet S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema della situazione patrimoniale-finanziaria riportato nelle pagine successive e commentati nelle "Note al bilancio di Esprinet S.p.A.".
Di seguito viene riportato il conto economico per "destinazione" della società Esprinet S.p.A. redatto secondo i principi contabili internazionali IFRS12:
| (euro) | Nota di commento |
2019 2018 |
|
|---|---|---|---|
| Costo del venduto | (2.414.385.268) | (2.166.520.891) | |
| Margine commerciale lordo | 35 | 109.785.746 | 101.275.635 |
| Costi di marketing e vendita | 37 | (33.743.406) | (36.418.943) |
| Costi generali e amministrativi | 38 | (58.326.246) | (53.027.900) |
| (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie | 39 | (570.129) | (9.265.630) |
| Utile operativo (EBIT) | 17.145.965 | 2.563.162 | |
| (Oneri)/proventi finanziari | 42 | (7.928.700) | (3.457.632) |
| (Oneri)/proventi da investimenti | 43 | (1.600.000) | - |
| Risultato prima delle imposte | 7.617.265 | (894.470) | |
| Imposte | 45 | (3.013.387) | (135.843) |
| Risultato netto | 4.603.878 | (1.030.313) | |
| - di cui pertinenza di terzi | - | - | |
| - di cui pertinenza Gruppo | 4.603.878 | (1.030.313) |
| Costo del venduto Margine commerciale lordo 35 Costi di marketing e vendita 37 Costi generali e amministrativi 38 (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie 39 Utile operativo (EBIT) (Oneri)/proventi finanziari 42 (Oneri)/proventi da investimenti 43 Risultato prima delle imposte |
(2.414.385.268) 109.785.746 (33.743.406) (58.326.246) (570.129) 17.145.965 (7.928.700) |
(2.166.520.891) 101.275.635 (36.418.943) (53.027.900) (9.265.630) 2.563.162 |
|---|---|---|
| (3.457.632) | ||
| (1.600.000) | - | |
| 7.617.265 | (894.470) | |
| Imposte 45 |
(3.013.387) | (135.843) |
| Risultato netto | 4.603.878 | (1.030.313) |
| - di cui pertinenza di terzi | - | - |
| - di cui pertinenza Gruppo | 4.603.878 | (1.030.313) |
| Conto economico complessivo (euro) |
2019 | 2018 |
| Risultato netto | 4.603.878 | (1.030.313) |
| Altre componenti di conto economico complessivo da riclassificare nel conto economico separato: |
||
| - Variazione riserva "cash flow hedge" | 500.575 | 96.121 |
| - Impatto fiscale su variazione riserva "cash flow hedge" | (119.736) | (23.471) |
| Altre componenti di conto economico complessivo da non riclassificare nel conto economico separato: |
||
| - Variazione riserva "fondo TFR" | (150.108) | 221.162 |
| - Impatto fiscale su variazioni riserva "fondo TFR" | 36.026 | (61.704) |
| Altre componenti di conto economico complessivo | 266.758 | 232.108 |
| Totale utile/(perdita) complessiva per il periodo | 4.870.636 | (798.205) |
| - di cui pertinenza Gruppo | 4.870.636 | (798.205) |
| - di cui pertinenza di terzi | - | - |
12 Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul conto economico di Esprinet S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di conto economico riportato nelle pagine successive e commentati nelle
| (euro/000) | Capitale sociale |
Riserve | Azioni proprie | Risultato di periodo |
Totale patrimonio netto |
|---|---|---|---|---|---|
| Saldi al 31 dicembre 2017 | 7.861 | 292.353 | (5.145) | 10.610 | 305.679 |
| Utile/(perdita) complessivo di periodo | - | 232 | - | (1.030) | (798) |
| Destinazione risultato esercizio precedente | - | 3.623 | - | (3.623) | - |
| Dividendi distribuiti | - | - | - | (6.987) | (6.987) |
| Acquisto azioni proprie | - | - | (3.929) | - | (3.929) |
| Totale operazioni con gli azionisti | - | 3.623 | (3.929) | (10.610) | (10.916) |
| Consegna azioni per piani azionari | - | (3.814) | 4.274 | - | 460 |
| Piani azionari in corso | - | 645 | - | - | 645 |
| Variazione per operazioni di fusione | - | 4.828 | - | - | 4.828 |
| FTA principi contabili IFRS | - | 133 | - | - | 133 |
| Altri Movimenti | - | (18) | - | - | (18) |
| Saldi al 31 dicembre 2018 | 7.861 | 297.982 | (4.800) | (1.030) | 300.013 |
| Utile/(perdita) complessivo di periodo | - | 267 | - | 4.604 | 4.871 |
| Destinazione risultato esercizio precedente | - | (1.030) | - | 1.030 | - |
| Dividendi distribuiti | - | (6.919) | - | - | (6.919) |
| Acquisto azioni proprie | - | - | (3.847) | - | (3.847) |
| Totale operazioni con gli azionisti | - | (7.949) | (3.847) | 1.030 | (10.766) |
| Consegna azioni per piani azionari | - | 1.251 | - | - | 1.251 |
| Altri Movimenti | - | 43 | - | - | 43 |
| Saldi al 31 dicembre 2019 | 7.861 | 291.594 | (8.647) | 4.604 | 295.412 |
| (euro/000) | 2019 | 2018 |
|---|---|---|
| Flusso monetario da attività di esercizio (D=A+B+C) | 129.046 | 24.329 |
| Flusso di cassa del risultato operativo (A) | 29.533 | 14.773 |
| Utile operativo da attività in funzionamento | 17.146 | 2.563 |
| Ammortamenti e altre svalutazioni delle immobilizzazioni | 10.621 | 3.182 |
| Variazione netta fondi | 884 | 8.629 |
| Variazione non finanziaria dei debiti per prestazioni pensionistiche | (278) | (626) |
| Costi non monetari piani azionari | 1.160 | 1.025 |
| Flusso generato/(assorbito) dal capitale circolante (B) | 106.937 | 14.838 |
| (Incremento)/Decremento delle rimanenze | (30.951) | 15.486 |
| (Incremento)/Decremento dei crediti verso clienti | (73.086) | (12.612) |
| (Incremento)/Decremento altre attività correnti | (5.100) | (29.641) |
| Incremento/(Decremento) dei debiti verso fornitori | 223.030 | 35.364 |
| Incremento/(Decremento) altre passività correnti | (6.956) | 6.241 |
| Altro flusso generato/(assorbito) dalle attività di esercizio (C) | (7.424) | (5.282) |
| Interessi pagati al netto interessi ricevuti | (4.730) | (1.576) |
| Differenze cambio realizzate | (1.529) | (559) |
| Imposte pagate | (1.165) | (3.147) |
| Flusso monetario da attività di investimento (E) | (4.905) | (26.373) |
| Investimenti netti in immobilizzazioni materiali | (3.187) | (2.147) |
| Investimenti netti in immobilizzazioni immateriali | 6 6 |
27 |
| Altre attività e passività non correnti | 52 | 2.825 |
| Variazione partecipazione Celly | (458) | - |
| Variazione partecipazione Esprinet Portugal | (30) | - |
| Acquisizione 4Side | (1.348) | - |
| Variazione partecipazione Nilox Deutschland | - | (300) |
| Rimborsi piani azionari da controllate | - | 238 |
| Fusione Edslan e Mosaico | - | (27.016) |
| Flusso monetario da attività di finanziamento (F) | (8.180) | 10.357 |
| Finanziamenti a medio/lungo termine ottenuti | 15.000 | - |
| Rimborsi/riengoziazioni di finanziamenti a medio/lungo termine | (106.886) | (33.676) |
| Rimborsi di passività per leasing | (4.982) | - |
| Variazione dei debiti finanziari | (2.519) | 10.873 |
| Finanziamenti a breve incassati/(erogati) | 103.500 | 53.000 |
| Variazione dei crediti finanziari e degli strumenti derivati | (1.527) | (8.925) |
| Distribuzione dividendi | (6.919) | (6.987) |
| Acquisto azioni proprie | (3.847) | (3.928) |
| Flusso monetario netto del periodo (G=D+E+F) | 115.961 | 8.313 |
| Disponibilità liquide all'inizio del periodo | 173.681 | 165.368 |
| Flusso monetario netto del periodo | 115.961 | 8.313 |
| Disponibilità liquide alla fine del periodo | 289.642 | 173.681 |
13 Gli effetti dei rapporti con "altre parti correlate" sono stati omessi in quanto non significativi.
| (euro/000) | 31/12/2019 | di cui parti correlate |
31/12/2018 | |
|---|---|---|---|---|
| ATTIVO | ||||
| Attività non correnti | ||||
| Immobilizzazioni materiali | 9.053 | 10.039 | ||
| Diritti di utilizzo di attività | 86.941 | - | ||
| Avviamento | 16.429 | 16.429 | ||
| Immobilizzazioni immateriali | 292 | 649 | ||
| Partecipazioni in altre società | 86.413 | 86.086 | ||
| Attività per imposte anticipate | 4.972 | 4.970 | ||
| Crediti ed altre attività non correnti | 2.712 206.812 |
- - |
3.095 121.268 |
1.554 1.554 |
| Attività correnti | ||||
| Rimanenze | 335.188 | 304.237 | ||
| Crediti verso clienti | 272.957 | 1 | 199.871 | - |
| Crediti tributari per imposte correnti | 1.319 | 2.945 | ||
| Altri crediti ed attività correnti | 100.710 | 63.911 | 195.363 | 171.791 |
| Attività finanziarie per strumenti derivati | - | 375 | ||
| Disponibilità liquide | 289.642 | 173.681 | ||
| 999.816 | 63.912 | 876.472 | 171.791 | |
| Totale attivo | 1.206.628 | 63.912 | 997.740 | 173.345 |
| PATRIMONIO NETTO | ||||
| Capitale sociale | 7.861 | 7.861 | ||
| Riserve | 282.947 | 293.182 | ||
| Risultato netto dell'esercizio | 4.604 | (1.030) | ||
| Totale patrimonio netto | 295.412 | 300.013 | ||
| PASSIVO | ||||
| Passività non correnti | ||||
| Debiti finanziari | 22.294 | 12.804 | ||
| Passività finanziarie per leasing | 81.742 | - | ||
| Passività per imposte differite | 2.930 | 2.842 | ||
| Debiti per prestazioni pensionistiche | 3.721 | 3.793 | ||
| Fondi non correnti ed altre passività | 2.284 | 1.400 | ||
| 112.971 | 20.839 | |||
| Passività correnti | ||||
| Debiti verso fornitori | 743.963 | - | 521.203 | - |
| Debiti finanziari | 30.733 | 7.921 | 132.744 | |
| Passività finanziarie per leasing | 6.374 | - | ||
| Passività finanziarie per strumenti derivati | - | 613 | ||
| Fondi correnti ed altre passività | 17.175 | 1.079 | 22.328 | 1.822 |
| 798.245 | 9.000 | 676.888 | 1.822 | |
| TOTALE PASSIVO | 911.216 | 9.000 | 697.727 | 1.822 |
| Totale patrimonio netto e passivo | 1.206.628 | 9.000 | 997.740 | 1.822 |
Per ulteriori dettagli sulle "parti correlate" si rinvia alla sezione "Rapporti con entità correlate" nelle "Note al bilancio di Esprinet S.p.A.".
| (euro/000) | 2019 | di cui non ricorrenti |
di cui parti correlate* |
2018 | di cui non ricorrenti |
di cui parti correlate* |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 2.524.171 | - | 42.113 | 2.267.797 | - | 56.765 |
| Costo del venduto | (2.414.385) | - | (1.377) | (2.166.521) | (6.080) | (692) |
| Margine commerciale lordo | 109.786 | - | 101.276 | (6.080) | ||
| Costi di marketing e vendita | (33.744) | - | (2.362) | (36.419) | - | (2.264) |
| Costi generali e amministrativi | (58.326) | - | 2.395 | (53.028) | - | (2.495) |
| (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie | (570) | - | (9.266) | (8.823) | ||
| Utile operativo (EBIT) | 17.146 | - | 2.563 | (14.903) | ||
| (Oneri)/proventi finanziari | (7.929) | - | 327 | (3.457) | - | 634 |
| (Oneri)/proventi da investimenti | (1.600) | - | - | - | - | - |
| Risultato prima delle imposte | 7.617 | - | (894) | (14.903) | ||
| Imposte | (3.013) | - | - | (136) | 3.814 | - |
| Risultato netto | 4.604 | - | (1.030) | (11.089) | ||
| - di cui pertinenza di terzi | - | - | ||||
| - di cui pertinenza Gruppo | 4.604 | - | (1.030) | (11.089) |
(*) Compensi ai dirigenti con responsabilità strategiche escluse.
Esprinet S.p.A. è attiva nella distribuzione di Information Technology (IT) (hardware, software e servizi) ed elettronica di consumo e si rivolge a una clientela costituita da rivenditori orientati a utenti finali sia di tipo "consumer" che di tipo "business".
Esprinet S.p.A., inoltre, è la società Capogruppo che detiene direttamente e indirettamente le quote di partecipazione al capitale di società che operano sul territorio italiano, spagnolo e portoghese.
In Italia e nella penisola iberica il Gruppo è attivo nella sola distribuzione "business-to-business" (B2B) di Information Technology (IT) ed elettronica di consumo.
Esprinet S.p.A. ha sede legale e amministrativa in Italia a Vimercate (Monza e Brianza).
Le azioni ordinarie di Esprinet S.p.A. (ticker: PRT.MI) sono quotate nel segmento STAR (Segmento Titoli con Alti Requisiti) del mercato MTA (Mercato Telematico Azionario) di Borsa Italiana dal 27 luglio 2001.
Esprinet S.p.A. in qualità di capogruppo ha redatto il bilancio consolidato del Gruppo Esprinet al 31 dicembre 2019.
I principi contabili applicati nella preparazione del bilancio di esercizio di Esprinet S.p.A. sono descritti nel seguito. Questi principi sono stati applicati uniformemente a tutti gli esercizi presentati in questo documento, salvo quanto altrimenti indicato.
Il bilancio d'esercizio (o "separato" come definito dai principi contabili di riferimento) di Esprinet S.p.A. al 31 dicembre 2019 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (IFRS) emessi dall'International Accounting Standards Board (IASB) e omologati dall'Unione Europea, nonché dei provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005.
Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (IAS) e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC).
Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico ad eccezione della valutazione di alcuni strumenti finanziari, per la quale si applica il criterio del fair value, nonché sul presupposto della continuità aziendale per i cui dettagli si rimanda all'omonimo paragrafo all'interno dei "Principali rischi e incertezze cui il Gruppo ed Esprinet S.p.A. sono esposti" nella "Relazione sulla Gestione".
I prospetti di situazione patrimoniale-finanziaria, conto economico e rendiconto finanziario presentano le seguenti caratteristiche:
Le scelte effettuate in tema di presentazione del bilancio derivano dalla convinzione che esse contribuiscano a migliorare la qualità dell'informativa fornita in quanto rappresenta la presentazione più rilevante ed attendibile.
I prospetti di conto economico e della situazione patrimoniale-finanziaria sono presentati in unità di euro, mentre il rendiconto finanziario e le altre tabelle di commento sono esposte in migliaia di euro, se non diversamente indicato.
Le tabelle, inoltre, potrebbero evidenziare in alcuni casi difetti di arrotondamento dovuti alla rappresentazione in migliaia.
Le attività immateriali sono definibili come attività prive di consistenza fisica identificabili, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri.
Tra tali attività non correnti si include anche "l'avviamento" quando viene acquisito a titolo oneroso. Le attività immateriali e l'avviamento emerso dalle aggregazioni aziendali effettuate negli esercizi fino al 2009 incluso sono iscritte in bilancio al costo di acquisto comprensivo di eventuali oneri accessori e dei costi necessari a rendere l'attività disponibile per l'uso. Per le aggregazioni aziendali effettuate dal 1° gennaio 2010 l'avviamento è pari, salvo particolari casi, all'eccedenza del corrispettivo trasferito rispetto al valore netto, alla data di acquisizione, delle attività acquisite e delle passività assunte (senza l'aggiunta dei costi correlati all'acquisizione).
Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa. In particolare, la voce "Diritti di brevetto industriale ed utilizzazione delle opere dell'ingegno" è ammortizzata in tre esercizi.
L'avviamento e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento, ma vengono sottoposte a verifica almeno annuale di ricuperabilità (detta anche "impairment test"). Il test effettuato viene descritto nel paragrafo "Perdita di valore delle attività non
finanziarie". La ripresa di valore, ammessa per le immobilizzazioni immateriali a vita definita e indefinita, non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripresa è rilevata a conto economico a meno che l'immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione.
Non è invece ammesso effettuare rivalutazioni dell'avviamento, neanche in applicazioni di leggi specifiche, e le sue eventuali svalutazioni non sono oggetto di successivi ripristini di valore.
Le immobilizzazioni materiali sono iscritte in bilancio al costo di acquisto o di produzione comprensivi di eventuali oneri accessori e dei costi diretti necessari a rendere l'attività disponibile per l'uso.
I costi di manutenzione e riparazione aventi natura ordinaria sono imputati al conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un aumento significativo e tangibile di produttività o di vita utile del cespite sono portate in aumento del valore del cespite ed ammortizzate sulla base della relativa vita utile.
I costi per migliorie su beni di terzi sono esposte tra le immobilizzazioni materiali nella categoria cui si riferiscono.
Le singole componenti di una immobilizzazione materiale che risultino caratterizzate da vita utile differente sono rilevate separatamente per essere ammortizzate coerentemente alla loro durata secondo un approccio per componenti.
Le immobilizzazioni materiali sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio sulla base dei piani d'ammortamento ritenuti rappresentativi della vita economico-tecnica dei beni cui si riferiscono. Il valore in bilancio è esposto al netto dei fondi di ammortamento in relazione alla residua possibilità di utilizzo dei beni.
Le aliquote di ammortamento, sostanzialmente invariate rispetto allo scorso anno, applicate per ciascuna categoria di bene sono indicate di seguito:
| Aliquota economico-tecnica | |
|---|---|
| Impianti di sicurezza | 25% |
| Impianti generici | da 10% a 19% |
| Impianti di condizionamento | da 13% a 14,3% |
| Impianti telefonici e apparecchiature di comunicazione e |
20% |
| telesegnalazione | 25% |
| Attrezzature industriali e commerciali | da 7,1% a 14% |
| Macchine d'ufficio elettroniche | 20% |
| Mobili e arredi | 11% |
| Altri beni | da 10% a 19% |
Se vi sono indicatori di svalutazione di valore, le immobilizzazioni materiali sono assoggettate a una verifica di ricuperabilità (impairment test). Il test effettuato viene descritto nel paragrafo "Perdita di valore delle attività non finanziarie". Le eventuali svalutazioni possono essere oggetto di successivi ripristini di valore. I ripristini di valore non possono eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripristino è rilevato a conto economico a meno che l'immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso il ripristino è trattato come un incremento da rivalutazione.
I beni acquisiti mediante contratti di locazione sono iscritti, in ossequio al principio contabile internazionale IFRS 16, tra le immobilizzazioni mediante la rilevazione di una attività che rappresenta il diritto di utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto (Right of Use) rilevando in contropartita nella voce "Passività finanziarie per leasing" una passività a fronte dei pagamenti futuri per il leasing.
Successivamente alla rilevazione iniziale, il diritto d'uso è ammortizzato secondo quanto previsto dallo IAS 16, mentre il valore contabile della passività per leasing si incrementa per effetto degli interessi accantonati in ciascun periodo e si riduce per i pagamenti effettuati.
Le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto di utilizzo dell'attività vengono contabilizzate separatamente nel conto economico. I canoni futuri contrattualmente dovuti sono attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito del relativo contratto; laddove questo non sia facilmente e attendibilmente determinabile si utilizza il tasso di indebitamento incrementale del locatario.
Il principio richiede inoltre che al verificarsi di eventi determinati (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti) la passività finanziaria per leasing debba essere rimisurata con in contropartita una rettifica del diritto d'uso dell'attività. Il principio, inoltre, stabilisce due esenzioni di applicazione in relazione alle attività considerate di "modico valore" ed i contratti di leasing a breve termine i cui ricavi/costi sono rilevati linearmente nel conto economico lungo la durata del contratto di leasing.
Il principio contabile internazionale IAS 36 richiede di valutare l'esistenza di perdite di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali in presenza di indicatori che facciano ritenere che tale problematica possa sussistere. Nel caso dell'avviamento, delle eventuali altre attività immateriali a vita utile indefinita e delle partecipazioni in società controllate, collegate e in altre società, tale valutazione viene effettuata almeno annualmente.
Con riferimento all'avviamento, Esprinet S.p.A. sottopone alle verifiche di riduzione di valore previste dallo IAS 36 tutte le unità generatrici di flussi finanziari ("Cash Generating Unit") a cui è stato attribuito un valore di avviamento.
La recuperabilità dei valori iscritti è verificata confrontando il valore contabile iscritto in bilancio con il maggiore tra il fair value al netto dei costi di dismissione, qualora esista un mercato attivo, e il valore d'uso del bene. Il valore d'uso è definito sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo del bene o da una aggregazione di beni (Cash Generating Unit) nonché dal valore che ci si attende dalla sua dismissione al termine della sua vita utile. I flussi futuri attesi sono attualizzati con un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo d'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Una riduzione di valore è riconosciuta a conto economico quando il valore di iscrizione dell'attività, ovvero della relativa CGU a cui essa è allocata, è superiore al valore recuperabile. Le Cash Generating Unit sono state individuate, coerentemente alla struttura organizzativa e di business della Società, come aggregazioni omogenee che generano flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dall'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili.
In relazione alle partecipazioni in società controllate e collegate, nel caso la partecipata abbia distribuito dividendi, sono anche considerati indicatori d'impairment i seguenti aspetti:
Le partecipazioni nelle società controllate, collegate e in altre società sono valutate al costo d'acquisto o sottoscrizione.
Il costo è ridotto per perdite durevoli di valore nel caso in cui le partecipazioni abbiano sostenuto perdite e non siano prevedibili, nell'immediato futuro, utili di entità tale da assorbire le perdite sostenute; il valore originario è ripristinato negli esercizi successivi qualora vengano meno i motivi della svalutazione effettuata. Il costo per perdite durevoli di valore e l'eventuale ripristino sono contabilizzati nel conto economico separato alla voce "Oneri e proventi da altri investimenti".
La differenza positiva, emergente nell'atto di acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza della società è, pertanto, inclusa nel valore di carico della partecipazione.
Le attività per imposte anticipate sono iscritte al valore nominale. Vengono iscritte in bilancio quando il loro recupero è giudicato probabile. Si veda anche il commento alla voce "Imposte sul reddito".
Le attività finanziarie sono classificate sulla base del modello di business adottato dal Gruppo nella gestione dei flussi finanziari delle stesse e sulla base delle caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa ottenibili dall'attività. I modelli di business identificati sono i seguenti:
Tali attività rientrano nella categoria di attività valutate al costo ammortizzato. Si tratta prevalentemente di crediti commerciali e altri crediti, come descritto nel paragrafo "Crediti verso clienti e altri crediti". I crediti sono rilevati inizialmente in bilancio al loro fair value; in sede di misurazione successiva sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il tasso di interesse effettivo. I crediti commerciali che non contengono una componente finanziaria significativa sono invece riconosciuti al prezzo definito per la relativa transazione (determinato secondo il disposto del principio IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers). In sede di misurazione successiva, le attività appartenenti a tale categoria sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo. Gli effetti di tale misurazione sono riconosciuti tra i componenti finanziari di reddito. Tali attività sono inoltre soggette al modello di impairment come definito nel paragrafo "Crediti verso clienti e altri crediti" Tali attività sono inoltre soggette al modello di impairment come definito nel paragrafo "Crediti verso clienti e altri crediti".
nel periodo in cui sono rilevati. In tale categoria rientrano principalmente i crediti oggetto di cessione in modalità massiva e ricorrente.
Si veda inoltre quanto riportato nel paragrafo "Crediti verso clienti e altri crediti".
Gli acquisti e le cessioni di attività finanziarie sono contabilizzati alla data di regolamento.
In caso di iscrizione di attività finanziarie valutate al fair value, qualora le stesse siano scambiate in un mercato attivo, il fair value è determinato ad ogni data di bilancio con riferimento alle quotazioni di mercato od alle quotazioni degli operatori (prezzo di offerta per le posizioni di lungo periodo e prezzo di domanda per le posizioni di breve periodo), senza alcuna deduzione per i costi di transazione. Per gli strumenti finanziari non trattati in un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando una tecnica di valutazione. Tale tecnica può includere l'utilizzo di transazioni recenti a condizioni di mercato, oppure il riferimento al fair value attuale di un altro strumento che è sostanzialmente analogo, oppure un'analisi dei flussi di cassa attualizzati o altri modelli di valutazione.
Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto ed il presunto valore di realizzo desumibile dall'andamento di mercato, tenuto conto delle specificità del settore di riferimento della Società, il quale commercializza prevalentemente prodotti IT ed elettronica di consumo soggetti ad un elevato tasso di obsolescenza economico-tecnica.
La configurazione del costo adottata per la valorizzazione è rappresentata dal metodo F.I.F.O..
Il costo di acquisto tiene conto degli oneri accessori sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali nonché degli sconti e premi corrisposti dai fornitori, secondo le prassi commerciali tipiche del settore, in ordine al raggiungimento degli obiettivi di vendita ed allo svolgimento di attività di marketing ai fini della promozione dei brand distribuiti e dello sviluppo dei canali di vendita. Il costo tiene conto, inoltre, delle "protezioni" di magazzino accordate dai fornitori sui prezzi di acquisto.
Le scorte obsolete, in eccesso e di lento rigiro sono svalutate in ragione della loro prevedibile possibilità di realizzo.
I crediti verso clienti e gli altri crediti sono contabilizzati secondo il metodo del costo ammortizzato. In sede di iscrizione iniziale sono valutati al fair value, ad eccezione dei crediti commerciali che non includono una componente finanziaria significativa come descritto nel paragrafo "Attività finanziarie (non correnti e correnti)".
Il valore dei crediti viene ridotto, laddove ricorrano perdite di valore, al valore realizzabile.
Le svalutazioni sono effettuate sulla base della perdita attesa ("Expected Credit Loss model"). In particolare, le stesse sono determinate in relazione al grado di solvibilità dei singoli debitori, anche in funzione delle specifiche caratteristiche del rischio creditizio sotteso, tenuto conto delle coperture assicurative, delle informazioni disponibili e considerando l'esperienza storica accumulata.
Le operazioni di cessione di crediti a titolo pro-soluto, per le quali sostanzialmente tutti i rischi e benefici sono trasferiti al cessionario, determinano l'eliminazione dei crediti dall'attivo patrimoniale essendo rispettati i requisiti previsti dall'IFRS 9.
Le operazioni di cessione di crediti a titolo pro-solvendo continuano invece ad essere iscritte nell'attivo patrimoniale non essendo stati trasferiti tutti i rischi e benefici al cessionario.
Esigenze di gestione del rischio di credito, del capitale circolante e conseguentemente della tesoreria richiedono anche l'esecuzione sistematica di operazioni quali le cessioni di tali crediti ad operatori finanziari a titolo definitivo (pro-soluto) o temporaneo (pro-solvendo). Tali operazioni si concretizzano per la Società in contrattualizzati programmi rotativi di cessione a società di factoring o a banche, ed in programmi di cartolarizzazione dei crediti.
I crediti oggetto dei suddetti programmi di cessione sono valutati, come definito al paragrafo Attività finanziarie al "fair value through profit and loss". Le svalutazioni effettuate ai sensi dell'IFRS9 sono rilevate nel conto economico consolidato e sono rappresentate nella voce "Riduzione/riprese di valore di attività finanziarie".
Sono iscritti al "fair value" e includono quelle attività nei confronti della Amministrazione finanziaria esigibili o compensabili a breve termine. Si veda anche il commento alla voce "Imposte sul reddito".
Le disponibilità liquide includono il denaro in cassa e depositi presso banche ad immediata esigibilità, nonché altri impieghi in liquidità di durata inferiore a tre mesi.
Le giacenze in euro sono iscritte al valore nominale mentre le eventuali giacenze in altra valuta sono iscritte al cambio corrente alla chiusura del periodo.
Le azioni proprie sono iscritte a riduzione del patrimonio netto. In caso di eventuali vendite successive, ogni differenza tra il valore di acquisto ed il corrispettivo è rilevato a patrimonio netto.
Si tratta di passività finanziarie che sono rilevate nella situazione patrimoniale-finanziaria solo quando la Società diviene parte nelle clausole contrattuali dello strumento.
Le passività finanziarie sono iscritte inizialmente al "fair value" incrementato di eventuali costi connessi alla transazione. Successivamente alla prima iscrizione i debiti finanziari sono rilevati al costo ammortizzato utilizzando ai fini dell'attualizzazione il tasso di interesse effettivo.
La passività finanziaria viene eliminata dalla situazione patrimoniale-finanziaria quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata oppure scaduta. La differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta o trasferita ad un'altra parte e il corrispettivo pagato viene rilevata nel conto economico.
In caso di iscrizione di passività finanziarie valutate al fair value, qualora le stesse siano scambiate in un mercato attivo, il fair value è determinato ad ogni data di bilancio con riferimento alle quotazioni di mercato od alle quotazioni degli operatori (prezzo di offerta per le posizioni di lungo periodo e prezzo di domanda per le posizioni di breve periodo), senza alcuna deduzione per i costi di transazione. Per gli strumenti finanziari non trattati in un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando una tecnica di valutazione. Tale tecnica può includere l'utilizzo di transazioni recenti a condizioni di mercato, oppure il riferimento al fair value attuale di un altro strumento che è sostanzialmente analogo, oppure un'analisi dei flussi di cassa attualizzati o altri modelli di valutazione.
Gli accantonamenti ai fondi sono rilevati quando è probabile l'esistenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato e l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa razionalmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio. Quando l'effetto finanziario del tempo è
significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l'accantonamento è oggetto di attualizzazione; l'incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è imputato a conto economico alla voce "Oneri e Proventi finanziari".
I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi, ancorché non formalizzati, che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi "a contributi definiti" e programmi "a benefici definiti".
Nei programmi "a contributi definiti" l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi allo Stato ovvero a un patrimonio o a un'entità giuridicamente distinta (detta anche fondo), è determinata sulla base dei contributi dovuti. Fino all'entrata in vigore della Legge finanziaria 2007 e dei relativi decreti attuativi, considerate le incertezze relative al momento di erogazione, il trattamento di fine rapporto (TFR) era assimilato a un programma "a benefici definiti".
A seguito della riforma, la destinazione delle quote maturande del TFR ai fondi pensione ovvero all'INPS comporta la trasformazione della natura del programma da piano "a benefici definiti" a piano "a contributi definiti", in quanto l'obbligazione dell'impresa è rappresentata esclusivamente dal versamento dei contributi ai fondi pensione o all'INPS.
La passività relativa al TFR pregresso continua a rappresentare un piano "a benefici definiti" determinato applicando una metodologia di tipo attuariale da parte di attuari indipendenti.
Gli utili e le perdite attuariali derivanti da modifiche delle ipotesi attuariali a partire dai bilanci redatti nell'anno 2013 sono contabilizzati nelle riserve di Patrimonio Netto come stabilito dal principio IAS19R.
Ai fini dello IAS 19 la suddetta riforma ha comportato la necessità di ricalcolare il valore del fondo TFR pregresso per effetto essenzialmente dell'esclusione dalla valutazione attuariale delle ipotesi connesse agli incrementi retributivi e all'aggiornamento delle ipotesi di natura finanziaria. Questo effetto (curtailment) è stato imputato a conto economico nel 2007 come componente positiva a riduzione dei costi del lavoro.
I debiti commerciali, gli altri debiti e le altre passività sono iscritti inizialmente al "fair value" incrementato di eventuali costi connessi alla transazione. Successivamente sono rilevati al costo ammortizzato che, non ritenendosi di dover effettuare alcuna attualizzazione e imputazione separata a conto economico degli interessi passivi espliciti o scorporati in quanto non materiali in considerazione dei tempi previsti di pagamento, coincide con il valore nominale.
Gli stanziamenti per debiti presunti sono passività da pagare per beni o servizi che sono stati ricevuti o forniti ma non pagati, inclusi gli importi dovuti ai dipendenti o ad altri soggetti.
Il grado di incertezza relativo a tempistica o importo degli stanziamenti per debiti presunti è assai inferiore a quello degli accantonamenti.
Sulla base del modello in cinque fasi introdotto dall'IFRS 15, la Società procede alla rilevazione dei ricavi dopo aver identificato i contratti con i propri clienti e le relative prestazioni da soddisfare (trasferimento di beni/servizi), determinato il corrispettivo cui ritiene di avere diritto in cambio del soddisfacimento di ciascuna di tali prestazioni, nonché valutato la modalità di soddisfacimento di tali prestazioni (adempimento in un determinato momento versus adempimento nel corso del tempo). Nello specifico, la rilevazione dei ricavi avviene solo qualora risultino soddisfatti i seguenti requisiti:
f) le parti del contratto hanno approvato il contratto e si sono impegnate a adempiere le rispettive obbligazioni; esiste quindi un accordo tra le parti che crea diritti ed obbligazioni esigibili a prescindere dalla forma con la quale tale accordo viene manifestato;
Quando i requisiti qui sopra risultano soddisfatti, la Società procede alla rilevazione dei ricavi come di seguito descritto.
I ricavi delle vendite sono rilevati quando il controllo del bene oggetto della transazione è trasferito all'acquirente ovvero quando il bene è consegnato e il cliente acquisisce la capacità di decidere dell'uso del bene e di trarne sostanzialmente tutti i benefici.
I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi trattati quali componenti variabili del corrispettivo pattuito.
I ricavi delle prestazioni di servizi sono rilevati al compimento della prestazione.
Si rileva che i tempi di pagamento concessi ai clienti della Società non eccedono i 12 mesi pertanto la Società non rileva aggiustamenti al prezzo della transazione per considerare componenti di natura finanziaria.
I costi sono riconosciuti quando relativi a beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.
Il costo di acquisto dei prodotti è iscritto al netto degli sconti riconosciuti dai fornitori per le "protezioni" riconosciute in relazione alle riduzioni dei listini e alle sostituzioni di prodotti. I relativi accrediti sono riconosciuti per competenza in base alle comunicazioni pervenute dai fornitori.
Gli sconti cassa in fattura per pagamento previsto a presentazione fattura sono portati a riduzione del costo d'acquisto in quanto, come prassi in uso nel settore in cui opera la Società, ne è ritenuta prevalente la componente commerciale.
I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'Assemblea.
I costi per il personale includono, coerentemente alla natura sostanziale di retribuzione che assumono, le stock option e/o stock grant in corso di maturazione alla data di chiusura del bilancio. Il costo è determinato con riferimento al "fair value" del diritto assegnato.
La quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione ("vesting period").
Il "fair value" delle stock grant è rappresentato dal valore dell'opzione determinato applicando il modello di "Black-Scholes" ed è rilevato con contropartita alla voce "Riserve".
Le imposte sul reddito correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile. Il debito previsto è rilevato alla voce "Debiti tributari per imposte correnti" o, qualora ci sia un'eccedenza degli acconti versati rispetto all'onere dovuto, alla voce "Crediti tributari per imposte correnti". I debiti e i crediti tributari per imposte correnti sono rilevati al valore che si prevede di pagare/recuperare alle/dalle autorità fiscali applicando le aliquote e la normativa fiscale vigenti o sostanzialmente approvate alla data di chiusura del periodo.
Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate in base al "metodo patrimoniale (liability method)" sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. L'iscrizione di attività per imposte anticipate è effettuata quando il loro recupero è probabile.
Le imposte differite e anticipate non sono iscritte se connesse all'iscrizione iniziale di un'attività o una passività in una operazione diversa da una Business Combination e che non ha impatto sul risultato e sull'imponibile fiscale.
Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti e sono compensate a livello di singola impresa se riferite a imposte compensabili. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce "Attività per imposte anticipate", se passivo, alla voce "Passività per imposte differite".
Le attività e le passività incluse nella presente situazione sono rappresentate nella valuta del principale ambiente economico nel quale la società opera.
I dati consolidati sono rappresentati in euro, che è la valuta funzionale della Società.
I ricavi ed i costi relativi a operazioni in moneta estera sono iscritti al cambio corrente del giorno in cui l'operazione è compiuta. Le attività e passività monetarie in moneta estera sono convertite in euro applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio con imputazione dell'effetto a conto economico. Le attività e passività non monetarie in moneta estera valutate al costo sono iscritte al cambio di rilevazione iniziale; quando la valutazione è effettuata al "fair value", ovvero al valore recuperabile o di realizzo, è adottato il cambio corrente alla data di determinazione del valore.
| Tassi di cambio | Puntuale al 31.12.2019 |
Medio di periodo |
|---|---|---|
| US Dollar (USD) | 1,12 | 1,12 |
Gli strumenti derivati sono contabilizzati sulla base dei disposti dell'IFRS 9. Alla data di stipula gli stessi sono inizialmente contabilizzati al fair value come attività finanziarie "fair value through profit and loss" il fair value è positivo o come passività finanziarie "fair value through profit and loss" quando il fair value è negativo.
I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la stessa è formalmente documentata e la sua efficacia, verificata periodicamente, è elevata.
Se i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura ("cash flow hedge", ad esempio copertura della variabilità dei flussi di cassa di attività/passività per effetto delle oscillazioni dei tassi di interesse), le variazioni del "fair value" dei derivati sono inizialmente rilevate a patrimonio netto (e dunque nel conto economico complessivo) e successivamente riversate al conto economico separato quando si manifestano gli effetti economici originati dall'oggetto di copertura.
Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione, o se viene revocata la sua designazione quale copertura, gli importi precedentemente rilevati nella riserva di "cash flow hedge" restano iscritti nel patrimonio netto fino a quando la programmata operazione coperta si verifica, momento in cui è riversata a conto economico.
Se i derivati coprono il rischio di variazione di fair value di attività e di passività iscritte in bilancio ("fair value hedge") sia le variazioni del fair value dello strumento di copertura sia le variazioni dell'oggetto di copertura sono imputate al conto economico.
Le variazioni del "fair value" dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura sono rilevate a conto economico.
Con riferimento all'informativa richiesta da Consob relativamente ad operazioni e saldi significativi con parti correlate, si specifica che le stesse, oltre a trovare evidenza in apposito paragrafo nella sezione "Altre informazioni rilevanti" sono state indicate separatamente negli schemi di bilancio, solamente ove significative.
Il settore della distribuzione di IT ed elettronica di consumo presenta talune specificità di rilievo, a quanto consta entro certi limiti indipendenti dalla localizzazione geografica, specialmente per quanto attiene alle relazioni commerciali con i fornitori di prodotti o vendor.
Tali specificità attengono in modo particolare alle condizioni e modalità di formazione del margine commerciale per la parte c.d. "back-end", che risulta funzione del prezzo di acquisto dei prodotti rispetto al prezzo di vendita all'utente finale ovvero al rivenditore a seconda delle prassi adottate da questo o quel fornitore (nel rispetto, si rammenti, della funzione precipua del distributore che rimane quella di intermediare i flussi di prodotti tra fornitori/produttori e rivenditori/dettaglianti).
Le condizioni di acquisto prevedono tipicamente uno sconto base rispetto al prezzo di listino per l'utente finale/rivenditore ed una serie di condizioni accessorie che variano - per funzione e terminologia - da vendor a vendor, e che sono comunemente riconducibili ad alcune fattispecie standardizzabili:
Inoltre, sulla base degli accordi vigenti con la quasi totalità dei vendor, Esprinet S.p.A. beneficia di specifiche protezioni contrattuali rispetto al valore delle rimanenze tese a neutralizzare, entro certi limiti, il rischio economico legato a variazioni nei prezzi di listino di prodotti ordinati ("price protection") ovvero già presenti nei magazzini del distributore ("stock protection").
Nel primo caso la protezione viene generalmente riconosciuta mediante la fatturazione dei prodotti ordinati e non ancora spediti al nuovo prezzo; nel secondo caso il vendor è solito riconoscere un credito pari alla sopravvenuta riduzione del prezzo dei prodotti.
Quanto agli sconti cassa, questi vengono generalmente riconosciuti a fronte del rispetto delle condizioni di pagamento contrattualmente stabilite e costituiscono un incentivo alla puntualità nei pagamenti.
Tali condizioni prevedono per la totalità dei casi pagamenti dilazionati rispetto all'emissione della relativa fattura ovvero dell'invio della merce.
Gli sconti cassa, coerentemente con quanto avviene per gli sconti finanziari riconosciuti ad alcuni gruppi selezionati di clienti i quali vengono portati in riduzione dei ricavi, sono contabilizzati in riduzione dei costi di acquisto.
Per quanto attiene alle politiche di pagamento ai fornitori, non è possibile nell'ambito del settore individuare dei tempi di pagamento medio/normali in quanto esiste una notevole mutevolezza di condizioni a seconda dei fornitori. Più in particolare, l'intervallo delle dilazioni di pagamento previste in fattura va da un minimo di 7 a un massimo di 120 giorni, ed in rari casi è previsto il pagamento cash.
In taluni casi, i tempi di pagamento previsti in fattura sono oggetto di ulteriori dilazioni concordate, a valere su singole forniture ovvero sulla base di programmi commerciali ben determinati decisi dal fornitore.
Nei casi in cui la suddetta dilazione risulti onerosa, il tasso di interesse applicato non è, se non raramente, esplicitato. Capita sovente, inoltre, che le condizioni implicite di dilazione - talora applicate attraverso la riduzione degli sconti cassa contrattuali - non trovino riscontro con i tassi di
mercato finanziario vigenti, rivelando la prevalenza della componente commerciale sull'elemento strettamente finanziario compensativo dello scarto tra il sorgere del debito e l'effettivo pagamento. Tale elemento è inoltre reso subalterno dalla durata relativamente breve, nella media, dei tempi di dilazione anche prorogati che non risultano mai, se non in rari casi, superiori ai 90 giorni.
La redazione del bilancio e delle relative note esplicative ha richiesto l'utilizzo di stime e di assunzioni sia nella determinazione di alcune attività e passività sia nella valutazione di attività e passività potenziali.
Le stime ed assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza storica e su altri fattori considerati rilevanti, ivi incluse aspettative su eventi futuri la cui manifestazione è ritenuta ragionevole.
Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente che su quelli futuri.
Le assunzioni riguardanti l'andamento futuro sono caratterizzate da situazioni di incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi nel prossimo esercizio, di risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi ovviamente né stimabili, né prevedibili, anche significative, al valore contabile delle relative voci.
Le voci di bilancio principalmente interessate da tali situazioni di incertezza sono alcuni ricavi di vendita, taluni storni ai ricavi di vendita, i fondi rischi e oneri, i fondi svalutazione crediti e gli altri fondi svalutazione, gli ammortamenti, i benefici ai dipendenti, le imposte, l'avviamento, i diritti d'uso e le connesse passività finanziarie per leasing.
Nel seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le stime/assunzioni ritenute suscettibili, qualora gli eventi futuri prefigurati non dovessero realizzarsi, in tutto o in parte, di produrre effetti significativi sulla situazione economico-finanziaria della Società.
L'iscrizione iniziale di un diritto d'uso e della connessa passività finanziaria per leasing relativi a contratti di leasing di attività dipendono da diversi elementi di stima relativi, principalmente, alla durata del periodo non annullabile del contratto, al tasso di interesse implicito del leasing, ai costi di smantellamento/sostituzione/ripristino dell'attività al termine del contratto.
Alla data di decorrenza il locatario deve valutare la passività del leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing nel periodo non annullabile.
Il periodo non annullabile è a sua volta dipendente dalle valutazioni circa la probabilità di esercizio da parte del locatario delle opzioni di rinnovo o interruzione nonché, nel caso in cui il diritto di interruzione anticipata sia egualmente sotto il controllo anche del locatore, in relazione ai possibili costi conseguenti dall'interruzione anche per tale soggetto.
I pagamenti dovuti per il leasing devono essere attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing, se è possibile determinarlo facilmente. Se non è possibile, il locatario deve utilizzare il suo tasso di finanziamento marginale.
Il tasso di interesse che fa sì che il valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing e del valore residuo non garantito sia uguale alla somma del fair value dell'attività sottostante e degli eventuali costi diretti iniziali del locatore.
Il tasso di finanziamento marginale è il tasso di interesse che il locatario dovrebbe pagare per un prestito, con una durata e con garanzie simili, necessario per ottenere un'attività di valore simile all'attività consistente nel diritto di utilizzo in un contesto economico simile.
Per la determinazione del periodo non annullabile di ciascun contratto, in particolare relativamente agli immobili, sono stati analizzati i termini contrattuali ed effettuate ipotesi in relazione ai possibili periodi di rinnovo connesse con l'ubicazione degli stessi, la possibilità di spostamento in altre aree, i costi connessi a tali operazioni.
I contratti di leasing in essere non evidenziano il tasso di finanziamento implicito per cui si è proceduto alla determinazione del tasso di finanziamento marginale applicabile alla Società, distintamente per cluster di contratti aventi una duration omogenea. Per la quantificazione del tasso di finanziamento marginale sono state effettuate valutazioni in relazione allo spread applicabile alla Società in base al suo rating, ai tassi di finanziamento risk free applicabili nei paesi di operatività della Società, alle garanzie da cui tali finanziamenti sarebbero sorretti, alla materialità rispetto al livello di indebitamento della Società.
Le suddette valutazioni si basano su assunzioni e analisi per loro natura complesse e mutevoli nel tempo che potrebbero dunque condurre a modifiche successive, in caso di modifica del periodo non annullabile del contratto, o alla quantificazione di tassi differenti in epoche successive per i nuovi contratti cui applicarli.
Ai fini della verifica di perdita di valore degli avviamenti iscritti in bilancio si è proceduto al calcolo del valore d'uso delle "Unità Generatrici di Cassa" - Cash Generating Unit ("CGU") cui sia stato attribuito un valore di avviamento.
Tali CGU sono state individuate, coerentemente con la struttura organizzativa e di business della Società, come aggregazioni omogenee capaci di generare autonomamente flussi di cassa mediante l'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili.
Il valore d'uso è stato misurato sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa attesi per ogni CGU nonché dal valore che ci si attende dalla relativa dismissione al termine della vita utile.
A tale scopo si è utilizzato il metodo finanziario c.d. "Discounted Cash Flow Model" (DCF), il quale richiede che i flussi finanziari futuri vengano scontati ad un tasso di attualizzazione adeguato rispetto ai rischi specifici di ogni singola CGU.
La determinazione del valore recuperabile di ciascuna Cash Generating Unit ("CGU"), in termini di valore d'uso, è basata su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri, relativi sia al periodo del piano strategico di gruppo 2020-2024E, sia oltre tale periodo.
Nel corso dell'esercizio si è reso necessario determinare il "fair value" dei contratti di "IRS - Interest Rate Swap" stipulati ad aprile 2017 al fine di coprire il rischio di variazione dei tassi d'interesse e inquadrabili tecnicamente come "amortising - forward start". Tali contratti, estinti entro la data di chiusura del presente bilancio, sono stati contabilizzati con l'applicazione della tecnica contabile dell'"hedge accounting".
Le condizioni poste dallo IFRS 9 per l'applicazione dell'"hedge accounting" (formale designazione della relazione di copertura, relazione di copertura documentata, misurabile ed altamente efficace, effetto del rischio di credito delle due controparti non significativo rispetto al valore dello strumento derivato, indice di copertura costante nel tempo) sono state rispettate integralmente e di conseguenza i contratti di IRS sono stati trattati secondo tale tecnica contabile che prevede, nello specifico, l'imputazione a riserva di patrimonio netto alla data di stipula del contratto del relativo "fair value" limitatamente alla porzione efficace. Le successive variazioni di "fair value" conseguenti a movimenti della curva dei tassi d'interesse, sempre nei limiti della porzione efficace della copertura, sono state parimenti imputate a riserva di patrimonio netto con contabilizzazione nel conto economico complessivo.
Ai fini del presente bilancio si è reso necessario contabilizzare gli effetti economico-patrimoniali connessi con i piani di stock grant a beneficio di alcuni manager di Esprinet S.p.A., le cui modalità di funzionamento sono meglio illustrate nei paragrafi "Piani di incentivazione azionaria" e "Capitale Sociale".
In particolare, il costo di tali piani è stato determinato con riferimento al "fair value" dei diritti assegnati ai singoli beneficiari alla data di assegnazione.
Tale "fair value", tenuto conto delle particolari e composite condizioni di esercizio - in parte legate ai risultati economico-finanziari consolidati conseguiti dal Gruppo, e in parte legate alla permanenza del singolo beneficiario all'interno del Gruppo alla data di scadenza dei piani -, è stato determinato tramite l'applicazione del modello di "Black-Scholes" tenendo altresì conto della volatilità attesa, del dividend yield previsto e del livello del tasso di interesse privo di rischio.
Ai fini del riconoscimento dei ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi, laddove gli elementi informativi sulle date di effettiva consegna da parte dei trasportatori non siano sufficienti, la Società è solita stimare tali date sulla base dell'esperienza storica relativa ai tempi medi di consegna differenziati in base alla localizzazione geografica del punto di destinazione. Ai fini del riconoscimento dei ricavi per prestazioni di servizi viene considerato l'effettivo momento di erogazione della prestazione.
Esprinet S.p.A. è solita operare stime riguardanti le somme da riconoscere ai clienti a titolo di sconto per raggiungimento obiettivi, per favorire lo sviluppo delle vendite anche attraverso delle promozioni temporali, per incentivazione di vario genere.
La Società ha sviluppato una serie di procedure e controlli atte a minimizzare i possibili errori di valutazione e stima nello stanziamento delle note di credito da emettere.
In considerazione della significatività delle stime, della numerosità e varietà delle pattuizioni con i clienti, dell'articolazione dei calcoli non è possibile escludere che a consuntivo si possano determinare delle differenze tra gli importi stimati e quelli effettivamente ricevuti.
Tenuto conto delle prassi peculiari del settore in termini di definizione delle condizioni di acquisto e vendita, ed in ultima analisi di formazione e rilevazione del margine commerciale, la Società è solita operare alcune stime particolarmente in relazione al verificarsi di alcuni eventi la cui manifestazione è suscettibile di produrre effetti economico-finanziari anche di rilievo.
Si fa riferimento, in particolare, alle stime riguardanti l'importo delle note di credito da ricevere dai vendor alla data di redazione del presente bilancio a titolo di rebate per raggiungimento obiettivi e incentivi di vario genere, rimborso per attività di marketing congiunto, protezioni contrattuali di magazzino, ecc.
Esprinet S.p.A. ha sviluppato una serie di procedure e controlli atte a minimizzare i possibili errori di valutazione e stima nello stanziamento delle note di credito da ricevere.
In considerazione della significatività delle stime, della numerosità e varietà delle pattuizioni con i fornitori, dell'articolazione dei calcoli non è possibile escludere che a consuntivo si possano determinare delle differenze tra gli importi stimati e quelli effettivamente ricevuti.
Le immobilizzazioni materiali e immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile.
La vita utile è intesa come il periodo lungo il quale le attività saranno utilizzate dall'impresa.
Essa viene stimata sulla base dell'esperienza storica per immobilizzazioni analoghe, sulle condizioni di mercato e su altri eventi suscettibili di esercitare una qualche influenza sulla vita utile quali, a titolo esemplificativo, cambiamenti tecnologici di rilievo.
Ne consegue che l'effettiva vita economica potrebbe differire dalla vita utile stimata.
Esprinet S.p.A. è solita sottoporre a test periodici la validità della vita utile attesa per categoria di cespiti. Tale aggiornamento potrebbe produrre variazioni nei periodi di ammortamento e nelle quote di ammortamento degli esercizi futuri.
Ai fini della valutazione del presumibile grado di realizzo dei crediti Esprinet S.p.A. formula delle previsioni riguardanti il grado di solvibilità attesa delle controparti ("Expected Credit Loss model") tenuto conto delle informazioni disponibili, dei collateral a contenimento del rischio di credito e considerando l'esperienza storica accumulata.
Per i crediti oggetto di programmato trasferimento a terze parti nell'ambito di programmi di cartolarizzazione o di cessione a società di fatoring o banche si procede alla valutazione del "fair value through profitt and loss".
Il valore di effettivo realizzo dei crediti potrebbe differire da quello stimato a causa dell'incertezza gravante sulle condizioni alla base dei giudizi di solvibilità formulati.
Il prolungamento e l'eventuale peggioramento dell'attuale crisi economica e finanziaria potrebbe comportare un ulteriore deterioramento delle condizioni finanziarie dei debitori della Società rispetto al peggioramento già preso in considerazione nella quantificazione dei fondi iscritti in bilancio.
La Società è solito effettuare delle previsioni in relazione al valore di realizzo delle scorte di magazzino obsolete, in eccesso o a lento rigiro. Tale stima si basa essenzialmente sull'esperienza storica, tenuto conto delle peculiarità dei rispettivi settori di riferimento cui le scorte si riferiscono.
Il valore di effettivo realizzo delle scorte potrebbe differire da quello stimato a causa dell'incertezza gravante sulle condizioni alla base delle stime adottate.
L'attuale crisi economica e finanziaria potrebbe comportare un ulteriore deterioramento delle condizioni di mercato rispetto a quanto già preso in considerazione nella quantificazione dei fondi iscritti in bilancio.
La Società effettua accantonamenti ai fondi rischi ed oneri sulla base di assunzioni essenzialmente riferite agli importi che verrebbero ragionevolmente pagati per estinguere le obbligazioni di pagamento relative ad eventi passati.
Tale stima è frutto di un processo articolato, che prevede il coinvolgimento di consulenti essenzialmente in ambito legale e fiscale e che comporta giudizi soggettivi da parte della direzione. Gli importi effettivamente pagati per estinguere ovvero trasferire a terzi le obbligazioni di pagamento potrebbero differire anche sensibilmente da quelli stimati ai fini degli stanziamenti ai fondi. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non sia determinabile l'ammontare, tale fatto è riportato nelle note al bilancio.
Le passività per benefici ai dipendenti successivi al rapporto di lavoro rilevate in bilancio sono determinate in base allo IAS 19 attraverso l'applicazione di metodologie attuariali.
Tali metodologie hanno richiesto l'individuazione di alcune ipotesi di lavoro e stime afferenti di carattere demografico (probabilità di morte, inabilità, uscita dall'attività lavorativa, ecc.) ed economico-finanziario (tasso tecnico di attualizzazione, tasso di inflazione, tasso di aumento delle retribuzioni, tasso di incremento del TFR).
La validità delle stime adottate dipende essenzialmente dalla stabilità del quadro normativo di riferimento, dall'andamento dei tassi di interesse di mercato, dall'andamento della dinamica retributiva e del turnover nonché dal grado di frequenza di accesso ad anticipazioni da parte dei dipendenti.
Le imposte correnti dell'esercizio sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile applicando le aliquote fiscali vigenti alla data di redazione del bilancio.
Le imposte differite e anticipate vengono determinate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, in base alle aliquote che si ritiene risulteranno in vigore al momento del realizzo dell'attività o dell'estinzione della passività. L'iscrizione di attività fiscali differite ha luogo qualora il relativo recupero sia giudicato probabile; tale probabilità dipende dall'effettiva esistenza di risultati fiscali imponibili in futuro che consentano l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili.
Nella determinazione dei risultati fiscali imponibili futuri sono stati presi in considerazione i risultati di budget ed i piani coerenti con quelli utilizzati ai fini dei test di impairment, considerando anche il fatto che le imposte differite attive fanno riferimento a differenze temporanee/perdite fiscali che, in misura significativa, possono essere recuperate in un arco temporale molto lungo, quindi compatibile con un contesto in cui l'uscita dalla situazione di crisi e la ripresa economica dovesse prolungarsi oltre l'orizzonte temporale implicito nei piani sopra citati.
I principi contabili adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 ad eccezione di quanto esposto nei principi ed emendamenti di seguito riportati, applicati con effetto 1° gennaio 2019, in quanto divenuti obbligatori a seguito del completamento delle relative procedure di omologazione da parte delle autorità competenti.
In dettaglio le principali modifiche:
IFRS 16 – Contratti di Locazione – Pubblicato nel gennaio 2016, il nuovo standard sul leasing, sostituisce lo IAS 17 Leasing, l'IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing, il SIC-15 Leasing operativo – Incentivi e il SIC-27 La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing. L'IFRS 16 definisce i principi per la rilevazione, la misurazione, la presentazione e l'informativa dei leasing e richiede ai locatari di contabilizzare tutti i contratti di leasing in bilancio sulla base di un singolo modello simile a quello utilizzato per contabilizzare i leasing finanziari in accordo con lo IAS 17. Il principio prevede due esenzioni per la rilevazione da parte dei locatari: contratti di leasing relativi ad attività di "scarso valore" e contratti di leasing a breve termine. Alla data di inizio del contratto di leasing, il locatario rileva una passività a fronte dei pagamenti del leasing (cioè la passività per leasing) ed un'attività che rappresenta il diritto all'utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto (cioè il diritto di utilizzo dell'attività). I locatari devono contabilizzare separatamente le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto di utilizzo dell'attività. I locatari devono anche rimisurare la passività per leasing al verificarsi di determinati eventi (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti). Il locatario riconosce generalmente l'importo della rimisurazione della passività per leasing come una rettifica del diritto d'uso dell'attività. La contabilizzazione prevista dall'IFRS 16 per i locatori è sostanzialmente invariata rispetto alla precedente modalità di contabilizzazione in accordo allo IAS 17; i locatori continuano a classificare tutti i leasing utilizzando lo stesso principio di classificazione previsto dallo IAS 17 e distinguendo tra due tipologie di leasing: leasing operativi e leasing finanziari. L'IFRS 16 richiede ai locatari un'informativa più estesa rispetto allo IAS 17. L'IFRS 16 è entrato in vigore per gli esercizi che iniziano al 1° gennaio 2019 o successivamente. Un locatario poteva scegliere di applicare il principio utilizzando un approccio pienamente retrospettico o un approccio retrospettico semplificato, scelta questa operata dalla Società e che ha consentito di non riflettere retrospettivamente gli effetti di tali nuove disposizioni nei dati comparativi della situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2018, nel conto economico separato e complessivo, nel prospetto delle variazioni di patrimonio netto e nel rendiconto finanziario. L'applicazione del principio alla data del 1° gennaio 2019 ha determinato per la Società l'iscrizione di un "diritto di utilizzo" delle attività e di una corrispondente passività finanziaria pari a circa 93,1 milioni di euro. In particolare, la Società ha contabilizzato, relativamente ai contratti di leasing precedentemente classificati come operativi, una passività finanziaria e un diritto d'uso pari al valore attualizzato dei pagamenti futuri residui alla data di transizione.
Sulla base delle analisi svolte i contratti individuati in cui la Società si configura come locatario sono riferibili principalmente all'affitto degli immobili per uso ufficio ed operativo, alle autovetture aziendali e alle attrezzature industriali e commerciali ed altri beni.
Nell'adottare l'IFRS 16 la Società si è avvalsa dell'esenzione concessa dal principio in relazione agli short-term lease per tutte le classi di attività. Allo stesso modo si è avvalsa dell'esenzione relativa ai leasing di basso valore. I pagamenti associati a tali leasing sono rilevati a quote costanti come costo a conto economico. Le attività di basso valore includono apparecchiature informatiche, piccoli articoli per ufficio e attrezzature di magazzino. I costi relativi ai leasing di modico valore ed ai leasing a breve termine nel 2019 ammontano complessivamente a 0,1 milioni di euro e si registrano anche proventi per sub-leasing di attività consistenti nel diritto di utilizzo per 0,1 milioni di euro.
Come consentito dal principio la Società non ha applicato l'IFRS 16 ai leasing delle attività immateriali.
Il principio in oggetto ha, inoltre, richiesto elementi di giudizio professionale. In particolare, per quanto riguarda il lease term, la Società ha analizzato i contratti di lease, andando a definire per ciascuno di essi il periodo "non cancellabile" unitamente agli effetti di eventuali clausole di estensione o terminazione anticipata il cui esercizio è stato ritenuto ragionevolmente certo. Nello specifico, per gli immobili tale valutazione ha considerato i fatti e le circostanze specifiche di ciascuna attività. Per quanto riguarda le altre categorie di beni, principalmente auto aziendali, la Società ha generalmente ritenuto non probabile l'esercizio di eventuali clausole di estensione o terminazione anticipata in considerazione della prassi abitualmente seguita.
Relativamente al tasso di attualizzazione, la Società ha adottato lo stimato tasso di finanziamento marginale applicabile a prestiti, con durata e garanzie simili, necessari ad ottenere un valore simile alle attività consistenti nel diritto di utilizzo in un contesto economico simile. Tale tasso risulta compreso tra 2,5% e 3,3% al 1° gennaio 2019.
Le passività per leasing al 1° gennaio 2019 possono essere riconciliate con gli impegni derivanti da leasing operativi al 31 dicembre 2018, come segue:
| (euro/000) | 1° gennaio 2019 Esprinet SpA |
|---|---|
| Impegni per Leasing operativi in scope IFRS 16 al 31 dicembre 2018 | 78.384 |
| Passività non attualizzata per lease non operativi al 1° geannaio | |
| 2019 | 38.988 |
| Effetto attualizzazione | (24.274) |
| Impegni per leasing operativi risultante dalla transizione all'IFRS 16 al 1° | |
| gennaio 2019 | 93.098 |
Gli effetti sulla situazione patrimoniale al 1° gennaio 2019 dell'applicazione dell'IFRS 16 sono riepilogati nel presente bilancio all'interno delle successive note.
Si riporta di seguito la tabella riepilogativa degli impatti dell'adozione dell'IFRS 16 sul bilancio separato di Esprinet S.p.A. al 31 dicembre 2019:
| (euro/000) | 31.12.2019 Pubblicato |
31.12.2019 Pre-IFRS 16 |
Impatto IFRS 16 |
|
|---|---|---|---|---|
| ATTIVO | ||||
| Attività non correnti | ||||
| Immobilizzazioni materiali | 9.053 | 9.053 | - | |
| Diritti di utilizzo di attività | 86.941 | - | 86.941 | |
| Avviamento | 16.429 | 16.429 | - | |
| Immobilizzazioni immateriali | 292 | 292 | - | |
| Partecipazioni in altre società | 86.413 | 86.413 | - | |
| Attività per imposte anticipate | 4.972 | 4.902 | 70 | |
| Crediti ed altre attività non correnti | 2.712 | 2.712 | - | |
| 206.812 | 119.801 | 87.011 | ||
| Attività correnti | ||||
| Rimanenze | 335.188 | 335.188 | - | |
| Crediti verso clienti | 272.957 | 272.957 | - | |
| Crediti tributari per imposte correnti | 1.319 | 1.153 | 166 | |
| Altri crediti ed attività correnti | 100.710 | 100.858 | (148) | |
| Disponibilità liquide | 289.642 | 289.642 | - | |
| 999.816 | 999.798 | 18 | ||
| Totale attivo | 1.206.628 | 1.119.599 | 87.029 | |
| PATRIMONIO NETTO | ||||
| Capitale sociale | 7.861 | 7.861 | - | |
| Riserve | 282.947 | 282.947 | - | |
| Risultato netto pertinenza gruppo | 4.604 | 5.644 | (1.040) | |
| 295.412 | 296.452 | (1.040) | ||
| Totale patrimonio netto | 295.412 | 296.452 | (1.040) | |
| PASSIVO | ||||
| Passività non correnti | ||||
| Debiti finanziari | 22.294 | 22.294 | - | |
| Passività finanziarie per leasing | 81.742 | - | 81.742 | |
| Passività per imposte differite | 2.930 | 2.930 | - | |
| Debiti per prestazioni pensionistiche | 3.721 | 3.721 | - | |
| Fondi non correnti ed altre passività | 2.284 | 2.284 | - | |
| 112.971 | 31.229 | 81.742 | ||
| Passività correnti | ||||
| Debiti verso fornitori | 743.963 | 744.010 | (47) | |
| Debiti finanziari | 30.733 | 30.733 | - | |
| Passività finanziarie per leasing | 6.374 | - | 6.374 | |
| Fondi correnti ed altre passività | 17.175 | 17.175 | - | |
| 798.245 | 791.918 | 6.327 | ||
| TOTALE PASSIVO | 911.216 | 823.147 | 88.069 | |
| Totale patrimonio netto e passivo | 1.206.628 | 1.119.599 | 87.029 |
| (euro/000) | 2019 Pubblicato |
2019 Pre-IFRS 16 |
Impatto IFRS 16 |
|
|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 2.524.171 | 2.524.171 | - | |
| Costo del venduto | (2.414.385) | (2.414.385) | - | |
| Margine commerciale lordo | 109.786 | 109.786 | - | |
| Costi di marketing e vendita | (33.744) | (35.787) | 2.043 | |
| Costi generali e amministrativi | (58.326) | (57.885) | (441) | |
| (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie | (570) | (570) | - | |
| Utile operativo (EBIT) | 17.146 | 15.544 | 1.602 | |
| (Oneri)/proventi finanziari | (7.929) | (5.051) | (2.878) | |
| (Oneri)/proventi da investimenti | (1.600) | (1.600) | - | |
| Utile prima delle imposte | 7.617 | 8.893 | (1.276) | |
| Imposte | (3.013) | (3.249) | 236 | |
| Utile netto | 4.604 | 5.644 | (1.040) |
La ripartizione degli effetti dell'applicazione del principio contabile IFRS 16 tra "Costi di marketing e vendita" e "Costi generali e amministrativi" consegue alla differente classificazione, vista la rappresentazione per destinazione, dei canoni di locazione dei Cash & Carry all'interno dei "Costi di marketing e vendita" e degli ammortamenti tra i "Costi generali e amministrativi".
L'adozione del nuovo principio ai contratti identificati ha determinato quindi:
• nella Situazione patrimoniale-finanziaria: l'iscrizione iniziale di un'attività, rappresentativa del diritto d'uso ai sensi dell'IFRS 16, che sarà poi ammortizzata sulla durata residua dei contratti e di un debito finanziario pari al valore attuale dei canoni minimi futuri obbligatori che il conduttore dovrà pagare a partire dall'1 gennaio 2019 e che sarà successivamente ridotto man mano che i canoni di noleggio saranno pagati, oltre che la riduzione degli altri crediti ed attività correnti a seguito della riclassifica tra i diritti d'uso dei canoni pagati anticipatamente e la riduzione dei debiti verso fornitori conseguente allo storno dei canoni operativi di noleggio;
• nel Conto economico: un peggioramento dell'utile netto per l'eliminazione del canone di noleggio sostituito con la registrazione (i) dell'ammortamento del diritto d'uso e (ii) degli oneri finanziari sul debito iscritto, nonché dei connessi effetti fiscali.
La stima degli effetti di prima applicazione dell'IFRS 16 tiene conto di eventuali indicazioni fornite dall'IFRIC in vista della prima applicazione del principio nei report finanziari 2019.
Emendamento IFRS 9 – Prepayment features with negative compensation – pubblicato in data 26 marzo 2018 con l'obiettivo di chiarire che uno strumento di debito può essere valutato al costo ammortizzato o al valore equo direttamente rilevato nel conto economico complessivo, a condizione che i flussi di cassa contrattuali siano "esclusivamente pagamenti di capitale e interessi sull'importo principale in sospeso" (criterio SPPI) e lo strumento sia detenuto all'interno del modello di business appropriato per quella classificazione. Le modifiche all'IFRS 9 chiariscono che un'attività finanziaria supera il criterio SPPI indipendentemente da un evento o circostanza che causa la risoluzione anticipata del contratto e indipendentemente da quale parte paga o riceve un ragionevole risarcimento per la risoluzione anticipata del contratto. L'emendamento, applicato dal 1° gennaio 2019, non ha determinato impatti significativi per la Società sul bilancio al 31 dicembre 2019.
Documento interpretativo IFRIC 23 – Incertezza trattamento fiscale Imposte sul reddito – pubblicato in data 8 dicembre 2016, affronta il tema delle incertezze sul trattamento fiscale da adottare in materia di imposte sul reddito. Il documento prevede che le incertezze nella determinazione delle passività o attività per imposte vengano riflesse in bilancio solamente quando è probabile che l'entità pagherà o recupererà l'importo in questione. Inoltre il documento non contiene alcun obbligo di informativa ma sottolinea che l'entità dovrà stabilire se sarà necessario fornire informazioni sulle considerazioni fatte dal management e relative all'incertezza inerente alla contabilizzazione delle imposte, in accordo con quanto previsto dallo IAS 1. La nuova interpretazione, applicata dal 1° gennaio 2019, non ha determinato impatti significativi per la Società sul bilancio al 31 dicembre 2019.
Emendamento allo IAS 28 – Interessi a lungo termine in società collegate o joint venture – pubblicato in data 11 febbraio 2019, con l'obiettivo di chiarire che le disposizioni sull'impairment di cui all'IFRS 9 si applicano alle interessenze a lungo termine in società collegate e joint venture quando non sono contabilizzate con il metodo del patrimonio netto. L'emendamento, applicato dal 1° gennaio 2019, non ha determinato impatti significativi per la Società sul bilancio al 31 dicembre 2019.
Emendamento allo IAS 19 – Modifica, riduzione o liquidazione dei Piani a contribuzione definita – pubblicato il 14 marzo 2019 ed è volto a chiarire che in caso di variazioni al piano a contribuzione definita le società è tenuta a rideterminare il costo del servizio per la parte rimanente dopo la modifica dello stesso utilizzando le ipotesi attuariali che riflettano i benefici offerti dal piano e le attività dello stesso dopo tale evento. La società è inoltre tenuta a determinare l'interesse netto per la parte rimanente del periodo successivo alla variazione intervenuta utilizzando la passività (attività) netta definita che riflette i benefici offerti dal piano e le attività del piano dopo tale evento e il tasso
di sconto utilizzato per rimisurare la passività (attività) netta per benefici definiti. Le modifiche, applicate dal 1° gennaio 2019, non hanno determinato impatti significativi per la Società sul bilancio al 31 dicembre 2019.
Miglioramenti annuali agli IFRS- Ciclo 2015-2017 – Tali modifiche sono state pubblicate in data 15 marzo 2019 e riguardano sostanzialmente lo IAS 12 Imposte sul reddito con riferimento alla modalità di rilevazione della tassazione sui dividendi in accordo con l'IFRS 9, allo IAS 23 Oneri finanziari con riferimento alla modalità di determinazione degli oneri capitalizzabili, all'IFRS 3 Aggregazioni aziendali e all'IFRS 11 Accordi a controllo congiunto. Le modifiche, applicate dal 1° gennaio 2019, non hanno determinato impatti significativi per la Società sul bilancio al 31 dicembre 2019.
Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni emessi ma non ancora entrati in vigore e/o omologati alla data della presente relazione. La Società intende adottare questi principi quando entreranno in vigore:
Emendamento ai riferimenti del Conceptual framework negli IFRS: emesso nel mese di marzo 2018, la modifica è stata emessa al fine di aggiornare i riferimenti e le citazioni di alcuni IFRS per richiamare la nuova versione del Quadro concettuale e non più, salvo eccezioni, quella approvata nel 2010.
Emendamenti IAS 1 e IAS 8 – Nel mese di ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti allo IAS 1 ed allo IAS 8 che forniscono chiarimenti circa la definizione di "materialità". Gli emendamenti saranno applicabili con decorrenza dal 1° gennaio 2020.
Emendamento a IFRS9, IAS 39 e IFRS 7: Nel mese di settembre 2019 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti relativamente alla riforma dei tassi di interesse di riferimento. Le modifiche all'IFRS9, allo IAS 39 e all'IFRS 7 mirano a mitigare gli effetti della riforma dei tassi di interesse (nota come riforma IBOR) sull'informativa finanziaria. Le modifiche dovrebbero garantire che la contabilizzazione delle operazioni di copertura continui ad esistere o possa essere designata nonostante le incertezze legate alla prevista sostituzione di diversi tassi di interesse. Gli emendamenti saranno applicabili con decorrenza dal 1° gennaio 2020.
La Società adotterà tali nuovi principi, emendamenti ed interpretazioni, sulla base della data di applicazione prevista; non si ritiene che i potenziali impatti possano essere significativi.
IFRS 17 – Contratti di Assicurazione - Emesso dallo IASB nel mese di maggio 2017, il nuovo principio sostituirà l'IFRS 4 e sarà applicabile con decorrenza dal 1° gennaio 2021.
Emendamenti all'IFRS 3 - Nel mese di ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato alcuni emendamenti che modificano la definizione di "business". Gli emendamenti saranno applicabili con decorrenza dal 1° gennaio 2020.
La Società adotterà tali nuovi principi, emendamenti ed interpretazioni, sulla base della data di applicazione prevista, e ne valuterà i potenziali impatti, quando saranno omologati.
Nella presente relazione non si sono verificate variazioni nelle stime contabili utilizzate in periodi precedenti ai sensi dello IAS 8.
Non si segnalano riclassifiche di conto economico relative a bilanci pubblicati negli scorsi esercizi.
| (euro/000) | Impianti e macchinari |
Attrezz. ind. comm. e altri beni |
Imm. in corso | Totale |
|---|---|---|---|---|
| Costo storico | 11.111 | 25.748 | 1.018 | 37.877 |
| Fondo ammortamento | (8.824) | (19.014) | - | (27.838) |
| Saldo al 31/12/2018 | 2.287 | 6.734 | 1.018 | 10.039 |
| Incrementi costo storico | 376 | 1.955 | 115 | 2.446 |
| Decrementi costo storico | (23) | (1.120) | - | (1.143) |
| Riclassifiche | 34 | 984 | (1.018) | - |
| Incrementi fondo ammortamento | (763) | (2.464) | - | (3.227) |
| Decrementi fondo ammortamento | 23 | 915 | - | 938 |
| Totale variazioni | (353) | 270 | (903) | (986) |
| Costo storico | 11.498 | 27.567 | 115 | 39.180 |
| Fondo ammortamento | (9.564) | (20.563) | - | (30.127) |
| Saldo al 31/12/2019 | 1.934 | 7.004 | 115 | 9.053 |
Le immobilizzazioni materiali al 31 dicembre 2019, ammontano a 9,1 milioni di euro e risultano diminuite rispetto al valore registrato nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 per circa 1 milione di euro.
Gli investimenti al 31 dicembre 2019 hanno riguardato, principalmente, impianti di sicurezza, sorveglianza e di efficientamento energetico, nonché attrezzature per il polo logistico di Cavenago (una parte di queste ancora non posti in funzione alla data di chiusura dell'esercizio) ed a macchine elettroniche e mobili e arredi.
La voce Attrezzature industriali e commerciali e altri beni è così composta:
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Macchine elettroniche | 4.015 | 3.472 | 543 |
| Mobili e arredi | 1.247 | 1.545 | (298) |
| Attrezzature industriali e commerciali | 1.099 | 1.019 | 80 |
| Altri beni | 643 | 698 | (55) |
| Totale | 7.004 | 6.734 | 270 |
La durata della vita utile associata alle varie categorie di immobilizzazioni non ha subito modifiche rispetto allo scorso anno.
Si segnala inoltre che non esistono immobilizzazioni materiali destinate alla cessione temporaneamente non utilizzate e che gli impegni di fornitura sottoscritti entro la fine dell'esercizio, ma non riconosciuti nel bilancio, non sono significativi.
Si riportano qui di seguito i principali elementi informativi nonché la sintesi degli impatti derivanti dall'applicazione, a partire dal 1° gennaio 2019, dell'IFRS 16 (Leasing).
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Diritto di utilizzo di attività | 86.941 | - | 86.941 |
In base a quanto previsto dall'IFRS 16, la rappresentazione contabile dei contratti di locazione passiva (che non costituiscono prestazione di servizi) avviene attraverso l'iscrizione nella costofinanziaria di una passività di natura finanziaria, rappresentata dal valore attuale dei canoni futuri, a fronte dell'iscrizione nell'attivo del diritto d'uso dell'attività presa in locazione.
| (euro/000) | Immobili | Automezzi | Totale |
|---|---|---|---|
| Saldo al 31/12/2018 Costo storico Fondo ammortamento |
- - |
- 140 |
- 767 |
| Valore iniziale d'iscrizione 01/01/2019 - costo storico | - 91.864 |
- 1.234 |
- 93.098 |
| Valore iniziale d'iscrizione 01/01/2019 - f.do ammortam. | - | - | - |
| Incrementi costo storico | 455 | 1.000 | 1.455 |
| Decrementi costo storico | (97) | - | (97) |
| Incrementi fondo ammortamento | (6.774) | (758) | (7.532) |
| Decrementi fondo ammortamento | 17 | - | 17 |
| Totale variazioni | (6.399) | 242 | (6.157) |
| Costo storico | 92.222 | 2.234 | 94.456 |
| Fondo ammortamento | (6.757) | (758) | (7.515) |
| Saldo al 31/12/2019 | 85.465 | 1.476 | 86.941 |
I contratti rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRS 16 si riferiscono all'utilizzo di:
Il diritto d'uso e le passività finanziarie relative ai contratti di leasing sono stati classificati su specifiche voci nella situazione patrimoniale-finanziaria.
La movimentazione avvenuta nel corso dell'esercizio, considerato come valore di partenza il valore iniziale d'iscrizione al 1° gennaio 2019, è principalmente ascrivibile alla stipula di nuovi contratti per gli immobili ad uso operativo per 0,5 milioni di euro e nuovi contratti di noleggio delle auto aziendali per 1,0 milione di euro, oltre che all'ammortamento di periodo determinato sulla base della durata residua del contratto.
Per maggiori dettagli sull'applicazione del nuovo principio IFRS 16 si veda il paragrafo 2.5 "Principi contabili di recente emanazione".
L'avviamento totale iscritto in bilancio ammonta a 16,4 milioni e si presenta perfettamente in linea con il valore rilevato al 31 dicembre 2018.
La tabella seguente riassume i valori dei singoli avviamenti suddivisi per singola operazione di aggregazione di origine, ciascuna delle quali identificata dal nome della società di cui è stato acquisito il controllo:
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Mosaico S.r.l. | 5.803 | 5.803 | - |
| Assotrade S.p.A. | 5.500 | 5.500 | - |
| Pisani S.p.A. | 3.878 | 3.878 | - |
| Esprilog S.r.l. | 1.248 | 1.248 | - |
| Totale | 16.429 | 16.429 | - |
Mosaico S.r.l. rappresenta l'avviamento generatosi dal sovrapprezzo rispetto al valore patrimoniale netto del ramo d'azienda "VAD-Value Added Distribution" acquisito nel 2016 da Itway S.p.A. e confluito in Esprinet S.p.A. a seguito della fusione per incorporazione della preesistente Mosaico S.r.l. avvenuta nel corso del 2018.
Assotrade S.p.A. rappresenta l'acquisizione del ramo d'azienda "Distribuzione IT" mentre gli avviamenti denominati Pisani S.p.A. ed EspriLog S.r.l. rappresentano rispettivamente il disavanzo scaturito dalle fusioni per incorporazione delle società Pisani S.p.A. ed EspriLog S.r.l. in Esprinet S.p.A..
Il principio contabile internazionale IAS 36 richiede di valutare l'esistenza di perdite di valore per le immobilizzazioni materiali e immateriali a vita utile definita in presenza di indicatori che facciano ritenere che tale problematica possa sussistere.
Nel caso dell'avviamento, così come delle eventuali altre attività immateriali a vita utile indefinita, tale verifica di valore viene effettuata annualmente - ovvero più frequentemente al realizzarsi di eventi straordinari negativi implicanti una presunzione di perdita di valore, i c.d. "triggering events" attraverso il processo di "impairment test".
Non rappresentando l'avviamento, in base ai principi contabili internazionali, un'attività a sé stante in quanto incapace di generare flussi di cassa indipendentemente da altre attività o gruppi di attività, esso non può essere assoggettato a test di "impairment" in via separata rispetto alle attività cui è riconducibile ma deve essere allocato ad una "CGU-Cash Generating Unit" o ad un gruppo di CGU, essendo il limite massimo di aggregazione coincidente con la nozione di "settore" contenuta nell'IFRS 8.
Nella fattispecie non è stato individuato un livello di analisi inferiore rispetto ad Esprinet S.p.A. globalmente considerata, non essendo riscontrabile alcuna unità elementare generatrici di flussi di cassa indipendenti cui allocare in tutto o in parte gli avviamenti evidenziati.
Il processo di verifica di valore sugli avviamenti e l'impianto valutativo adottato sono analiticamente descritti nell'omologa sezione del Bilancio consolidato ed al successivo commento alla voce "Partecipazioni", a cui si rimanda.
Per effetto delle verifiche di "impairment" effettuate non si è evidenziata la necessità di svalutare alcuno dei valori degli avviamenti iscritti al 31 dicembre 2019 che vengono pertanto confermati. A seguire si riportano i parametri che avrebbero dovuto assumere le variabili WACC e "g" perché ci sia corrispondenza fra valore recuperabile e valore contabile:
| Parametri di equivalenza: | Italia |
|---|---|
| Enterprise Value = Carrying Amount | IT&CE "B2B" CGU 1 |
| "g" (tasso di crescita a lungo termine) | n.s. |
| WACC post-tax | 43,95% |
In aggiunta ai flussi medio normali utilizzati per determinare il valore d'uso, a mero titolo informativo così come richiesto dallo IAS 36 e sulla base delle indicazioni contenute nel documento congiunto di Banca d'Italia/Consob/Isvap n. 4 del 3 marzo 2010, sono state effettuate anche delle analisi di sensitività sulle seguenti variabili-chiave:
I range di oscillazione rispetto allo scenario "unico" presi in esame sono i seguenti:
A seguito di tali analisi, in nessuno degli scenari scaturenti dalle diverse combinazioni delle assunzioni-chiave variate come sopra, ivi incluso lo scenario "worst" caratterizzato dall'utilizzo di un g pari a 0% (pari ad un "g" reale negativo del -1,5%), un WACC incrementato del +2% ed un EBITDA di piano ridotto del -20%, il valore recuperabile risulta inferiore al valore netto contabile.
| (euro/000) | Diritti di utilizzo di opere dell'ingegno |
Immob. in corso ed acconti |
Totale |
|---|---|---|---|
| Costo storico | 7.150 | 105 | 7.255 |
| Fondo ammortamento | (6.606) | - | (6.606) |
| Saldo al 31/12/2018 | 544 | 105 | 649 |
| Incrementi costo storico | 17 | 129 | 146 |
| Decrementi costo storico | - | - | - |
| Riclassifiche | 105 | (105) | - |
| Incrementi fondo ammortamento | (503) | - | (503) |
| Decrementi fondo ammortamento | - | - | - |
| Totale variazioni | (381) | 24 | (357) |
| Costo storico | 7.272 | 129 | 7.401 |
| Fondo ammortamento | (7.109) | - | (7.109) |
| Saldo al 31/12/2019 | 163 | 129 | 292 |
La voce Diritti di brevetto industriale ed utilizzazione delle opere dell'ingegno comprende i costi sostenuti per il rinnovo pluriennale e l'aggiornamento del sistema informativo gestionale (software). Gli incrementi nella voce "Diritti di brevetto industriale ed utilizzazione delle opere dell'ingegno" fanno riferimento alle attività di aggiornamento di software effettuate nel corso dell'esercizio.
Tale voce è ammortizzata in tre esercizi.
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Partecipazioni in altre società | 86.413 | 86.086 | 327 |
Si forniscono di seguito alcune informazioni relative alle partecipazioni possedute in società controllate.
I dati di patrimonio netto e utile netto sono riferiti ai progetti di bilancio al 31 dicembre 2019 approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione.
| (euro) | Sede | Patrimonio netto (1) |
Utile/(perdita)(1) | % possesso | Costo | Valore |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Celly S.p.A. | Vimercate | 5.307.282 | (95.114) | 85% | 9.191.940 | 9.191.940 |
| V-Valley S.r.l. | Vimercate | 3.745.034 | 1.160.323 | 100% | 20.000 | 20.000 |
| 4Side S.r.l | Legnano | 2.735.576 | 951.473 | 51% | 1.348.143 | 1.348.143 |
| Nilox Deutschland GmbH | Düsseldorf (Germania) | (742.993) | (466.986) | 100% | - | - |
| Esprinet Iberica S.L.U. | Saragozza (Spagna) | 107.750.702 | (125.727) | 100% | 75.772.746 | 75.772.746 |
| Esprinet Portugal Lda | Porto (Portogallo) | (31.140) | (549.263) | 5% | 80.000 | 80.000 |
| Totale | 118.764.462 | 874.706 | 86.412.829 | 86.412.829 |
(1) Dati ricavati dai progetti di bilancio al 31 dicembre 2019 redatti secondo i rispettivi principi contabili nazionali.
La tabella che segue dettaglia la movimentazione nella voce "Partecipazioni":
| (euro/000) | Valore al 31/12/2018 |
Incrementi | Decrementi | Valore al 31/12/2019 |
|---|---|---|---|---|
| Celly S.p.A. | 9.935 | 457 | 1.200 | 9.192 |
| V-Valley S.r.l. | 20 | - | - | 20 |
| 4Side S.r.l. | - | 1.348 | - | 1.348 |
| Nilox Deutschland GmbH | 400 | - | 400 | - |
| Esprinet Iberica S.L.U. | 75.681 | 92 | - | 75.773 |
| Esprinet Portugal Lda | 50 | 30 | - | 80 |
| Totale | 86.086 | 1.927 | 1.600 | 86.413 |
Gli incrementi principali nell'esercizio si riferiscono:
Le riduzioni sono relative a:
La controllata Nilox Deutschland GmbH, l'unità organizzativa dedicata alla distribuzione sul mercato tedesco dei prodotti a marchio proprio "Nilox" posta in liquidazione volontaria nel settembre 2019, oltre ad essere stata integralmente svalutata è stata anche oggetto di un accantonamento al fondo perdite future al fine di fare fronte alle obbligazioni correnti della controllata ed agli oneri connessi al procedimento liquidatorio.
La partecipazione totalitaria in V-Valley S.r.l., stanti la sua natura contrattualizzata di "commissionaria" di vendita della capogruppo Esprinet S.p.A. ed il valore irrilevante rispetto al patrimonio netto di quest'ultima, non è stata assoggettata a verifica specifica.
Residuale e non rilevante si mostra la partecipazione in Esprinet Portugal (5%).
Come richiesto dal principio contabile IAS 36, la Società ha verificato la recuperabilità del valore contabile delle partecipazioni in imprese controllate al fine di determinare se tali attività possano aver subito una perdita di valore, attraverso il confronto tra valore d'uso e valore di carico Il processo di verifica di valore e l'impianto valutativo adottato sono analiticamente descritti nell'omologa sezione del Bilancio consolidato.
Il framework valutativo e le principali impostazioni procedurali in ordine alle nozioni di valore ed ai criteri e metodologie di stima utilizzate nelle valutazioni sono sintetizzate nel seguito.
Per la determinazione del valore recuperabile delle singole CGU è stata utilizzata l'accezione del "valore d'uso". Il valore recuperabile così determinato è stato confrontato con il valore contabile ("carrying amount").
Il valore recuperabile delle singole partecipazioni è stato determinato come maggiore fra valore d'uso e "fair value", quest'ultimo stimato con il metodo reddituale. Il valore recuperabile così determinato è stato confrontato con il valore contabile ("carrying amount").
Il valore d'uso è definito come il valore attuale alla data di analisi dei flussi finanziari futuri, in entrata ed in uscita, che si stima si origineranno dall'uso continuativo dei beni riferiti ad ogni singola CGU sottoposta a verifica.
Ai fini della determinazione del valore d'uso si utilizza, quale metodologia finanziaria comunemente accettata, il modello c.d. "DCF-Discounted Cash Flow" il quale prevede l'attualizzazione dei futuri flussi di cassa stimati tramite l'applicazione di un appropriato tasso di sconto La variante utilizzata è del tipo "asset side" e presuppone l'attualizzazione dei flussi di cassa generati dall'attività operativa al lordo delle componenti di natura finanziaria, essendo i flussi di cassa calcolati al netto delle imposte figurative attraverso l'applicazione al risultato operativo (EBIT) di un'aliquota fiscale stimata.
Di seguito si riportano le informazioni richieste dai principi contabili internazionali in ordine alle principali scelte operate ai fini del calcolo dei valori recuperabili.
Le valutazioni finanziarie ai fini del calcolo del "valore d'uso" si basano su piani quinquennali, approvati dal Consiglio di Amministrazione della capogruppo Esprinet in data 15 aprile 2020, costruiti partendo da un budget gestionale redatto a fini interni per l'esercizio 2020 e da questo estrapolando, mediante l'applicazione di tecniche previsionali tendenti a trattare differentemente i costi fissi da quelli variabili, i risultati per il periodo 2021-24.
Come prescritto dallo IAS 36, paragrafo 50, i flussi finanziari considerati ai fini della stima sono al lordo degli oneri finanziari, secondo l'approccio "asset side" già descritto, e sono espressi in termini nominali.
La determinazione prospettica dei flussi finanziari per ogni attività si basa sul c.d. "scenario unico" ovvero lo scenario più probabile in base alle migliori stime del management. I piani quindi non rappresentano anche i flussi medi attesi bensì identificano un profilo di flussi "normale" in quanto caratterizzato dal più elevato grado di probabilità di manifestazione (c.d. "approccio probabilistico") e quindi in grado di rappresentare la migliore stima del management circa l'evoluzione dei risultati di ciascuna attività.
L'introduzione del nuovo principio IFRS 16 ("Leases") ha richiesto la costruzione di piani previsionali in applicazione di tale principio (sostituzione di canoni di affitto e leasing operativi con ammortamenti ed interessi).
Nella prospettiva della determinazione del "valore d'uso" attraverso una metodologia basata sull'attualizzazione di flussi finanziari ciò ha comportato, al fine di preservare il principio di "neutralità valutativa" (esclusi gli effetti fiscali), alcuni aggiustamenti ai cash flow previsionali.
In particolare, al fine di garantire la sostenibilità operativa dei piani si è ipotizzato in concomitanza della decadenza dei contratti di affitto principali di stipulare nuovi contratti alle medesime condizioni, il che si è tradotto in un flusso di investimenti figurativo corrispondente al valore del "Right of Use" dei beni ripristinati. Grazie a tale accorgimento si sono potuti correttamente catturare i fabbisogni di reinvestimento necessari per garantire la generazione di cassa prevista da piano.
Ai fini delle previsioni si è fatto strettamente riferimento alle condizioni correnti di utilizzo, prescindendo cioè dai flussi ottenibili da eventuali investimenti incrementativi e/o ristrutturazioni che rappresentino una discontinuità rispetto alla normale operatività aziendale.
Nella predisposizione dei piani previsionali utilizzati nei modelli di "DCF-Discounted Cash Flow" i trend attesi di ricavi e margini lordi di prodotto sono stati definiti sulla base di dati ed informazioni sul settore distributivo e sui consumi di tecnologia di consenso ricavate da fonti comunemente ritenute affidabili (EITO, Euromonitor, Net Consulting Cube, GFK, Context), ipotizzando per le società controllate differenti trend relativi a seconda di posizionamenti competitivi, strategie e condizioni ambientali.
La determinazione prospettica dei flussi finanziari per ogni partecipata si è basata sul c.d. "scenario unico" ovvero lo scenario più probabile in base alle migliori stime del management. I piani quindi non rappresentano anche i flussi medi attesi bensì identificano un profilo di flussi "normale" in quanto caratterizzato dal più elevato grado di probabilità di manifestazione (c.d. "approccio probabilistico") e quindi in grado di rappresentare la migliore stima del management circa l'evoluzione dei risultati di ciascuna attività.
La verifica di sostenibilità operativa dei piani previsionali si è incentrata sulla tenuta dei "modelli di business" e dei vantaggi competitivi per ciascuna partecipata, anche sulla base delle migliori evidenze esterne in merito alle prospettive di ciascun settore/mercato di riferimento e delle performance storicamente realizzate.
La sostenibilità finanziaria dei piani si basa sull'analisi della intrinseca coerenza tra cash-flows attesi lungo l'orizzonte di piano e i fabbisogni prospettici di investimenti in capitale circolante e fisso, tenuto conto delle riserve di liquidità.
Gli effetti dell'emergenza sanitaria da Covid-19, manifestatisi successivamente alla data del 31 dicembre 2019, non rappresentano un evento "adjusting" secondo i dettami dei principi contabili internazionali pertanto non hanno comportato impatti correttivi sui valori di bilancio.
Per la medesima ragione i piani previsionali ai fini dell'"impairment test" non riflettono gli effetti di tale emergenza sanitaria.
L'"impairment test" eseguito ha tenuto conto di alcune criticità emerse in applicazione della relativa procedura; in particolare sono stati valutati eventuali scostamenti fra budget e consuntivi. Sono state inoltre considerate la qualità e completezza della base informativa ed il grado di verificabilità degli input di piano ed il rischio intrinseco ("inherent risk") delle attività da valutare.
Alla luce dei fattori elencati sono emersi per Celly S.p.A. i seguenti elementi:
Tali elementi hanno condotto ad adottare per la partecipata, in sede di verifica di valore annuale, un livello di rischio intrinseco maggiore per cui:
Il tasso di attualizzazione utilizzato è rappresentativo del rendimento richiesto dai fornitori di capitale sia di rischio che di debito e tiene conto dei rischi specifici delle attività relative a ciascuna partecipata. Tale tasso corrisponde ad una nozione di costo del capitale nell'accezione del "WACC-Weighted Average Cost of Capital") ed è unico per la valutazione del Valore Terminale e l'attualizzazione dei flussi nel periodo di previsione esplicita,
In particolare, ai fini della determinazione del costo del capitale proprio ("Levered Cost of Equity") si è calcolato il Coefficiente Beta Unlevered mediano di un campione di società comparabili, quotate su mercati regolamentati, operanti a livello internazionale, che successivamente è stato oggetto di "releveraging" sulla base di una struttura finanziaria-obiettivo per ciascuna delle società partecipate in ipotesi coincidente con la struttura finanziaria media del campione. In tal modo si è realizzata la condizione di indipendenza del tasso di sconto dalla struttura finanziaria attuale. Il campione di società comparabili utilizzato è composto dalle seguenti società:
| Società | Paese |
|---|---|
| Action S.A. | Polonia |
| ALSO Holding AG | Svizzera |
| Arrow Electronics, Inc. Avnet, Inc. |
USA USA |
| SYNNEX Corporation | USA |
| AB S.A. | Polonia |
| Tech Data Corporation | USA |
| Digital China Holdings Limited | Hong Kong |
| Redington (India) Limited | India |
| Datatec Limited | Sud Africa |
| Arena Bilgisayar Sanayi ve Ticaret A.S. | Turchia |
| ASBISc Enterprises Plc | Cipro |
| ScanSource, Inc. | USA |
Nel seguito si riportano i valori attribuiti alle principali componenti del tasso di attualizzazione:
Lo IAS 36, par. 55, richiede che il tasso di attualizzazione sia calcolato al lordo delle imposte ("pretax"), consentendo tuttavia che l'attualizzazione dei flussi possa essere condotta anche impiegando un tasso stimato al netto dell'effetto fiscale ("post-tax"), a condizione che anche i flussi attesi siano espressi netto dell'effetto fiscale.
Nondimeno il WACC calcolato nella versione post-tax è stato anche convertito nel WACC pre-tax equivalente definito come il WACC al lordo delle imposte che conduce al medesimo risultato in termini di attualizzazione dei flussi finanziari al lordo delle imposte.
Il Valore Terminale rilevato in corrispondenza del termine del periodo di previsione esplicita è stato calcolato sulla base del "Perpetuity Method" (modello di capitalizzazione illimitata del flusso di cassa dell'ultimo anno), ipotizzando una crescita dal 5° anno in avanti del flusso finanziario sostenibile nel lungo periodo ad un tasso costante ("g").
Tale tasso è pari, per ipotesi, al tasso di inflazione atteso per il 2024 in Italia (1,50% - fonte: Fondo Monetario Internazionale).
La tabella seguente riporta la descrizione dei principali assunti di base su cui è stato determinato il valore recuperabile per ciascuna partecipazione con riferimento alle modalità tecniche con cui è stato costruito il "DCF Model":
| Celly S.pA. | 4Side S.r.l. | ||
|---|---|---|---|
| Flussi finanziari attesi: | |||
| Periodo di previsione analitica | 5 anni | 5 anni | |
| "g" (tasso di crescita a lungo termine) | 1,50% | 1,50% | |
| Tassi di attualizzazione: | |||
| Market Risk Premium | 5,5% | 5,5% | |
| Unlevered Beta | 0,75 | 0,75 | |
| Levered Beta | 0,95 | 0,95 | |
| Additional Specific Risk Premium | 5,0% | 5,0% | |
| Struttura finanziaria-obiettivo (D/D+E) | 0,26 | 0,26 | |
| Struttura finanziaria-obiettivo (E/D+E) | 0,74 | 0,74 | |
| Tax rate | 24,0% | 24,0% | |
| WACC post-tax | 9,60% | 9,60% | |
| WACC pre-tax | 13,28% | 9,92% |
Per quanto attiene alle assunzioni-chiave utilizzate nelle proiezioni dei flussi e nel calcolo del valore d'uso si segnala che i valori delle partecipate sono particolarmente sensibili ai seguenti parametri:
Per effetto delle verifiche di "impairment" si è evidenziata la necessità di svalutare di 1,2 milioni di euro la partecipazione dell'85% in Celly S.p.A..
In aggiunta ai flussi medio normali utilizzati per determinare il valore d'uso, a mero titolo informativo così come richiesto dallo IAS 36 sono state effettuate anche delle analisi di sensitività sulle seguenti variabili-chiave:
I range di oscillazione rispetto allo scenario "unico" presi in esame sono i seguenti:
A seguito di tali analisi è emerso che alcuni degli scenari scaturenti dalle diverse combinazioni delle assunzioni-chiave variate come sopra, ivi incluso lo scenario "worst" caratterizzato dall'utilizzo di un g pari a 0% (pari ad un "g" reale negativo del -1,5%), un WACC incrementato del +2% ed un EBITDA di piano ridotto del -20%, portano ad un valore d'uso inferiore rispetto al valore contabile della partecipazione in Celly S.p.A. fino ad un valore estremo di oltre 5,0 milioni di euro.
Tenuto conto delle peculiari personalizzazioni metodologiche adottate ai fini della determinazione del "valore d'uso" della partecipazione, tuttavia, tali risultanze non sono ritenute particolarmente evocative di elementi di criticità tali da portare a tale ulteriore svalutazione in quanto amplificative rispetto al già conservativo scenario base.
In fine è stata condotta una simulazione tesa a stimare i valori recuperabili in uno scenario che recepisca gli effetti economico-finanziari negativi attesi per effetto dell'emergenza sanitaria da Covid-19.
Pur in una situazione caratterizzata da forti incertezze sugli effetti negativi della pandemia e su tempi e modi di risoluzione della crisi, si è prevista una contrazione della redditività operativa rispetto a quella ipotizzabile prima dello scoppio della pandemia, per effetto di un trend di crescita dei ricavi dei prossimi due trimestri inferiori rispetto al trend annuo, ed una ripresa dell'attività nel 2021 con un effetto leva positivo sull'EBIT.
Per effetto delle ipotesi formulate nello scenario Covid-19 l'impatto negativo sui valori recuperabili è modesto e ricompreso negli scenari ipotizzati per le usuali analisi di sensitività precedentemente riportate.
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Attività per imposte anticipate | 4.972 | 4.970 | 2 |
Il saldo di questa voce è rappresentato da imposte anticipate rivenienti da fondi tassati ed altre differenze temporanee tra valori contabili e valori fiscalmente riconosciuti che la Società prevede di recuperare nei futuri esercizi a seguito della realizzazione di utili imponibili.
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Ammontare differenze temporanee |
Effetto fiscale (aliquota %) |
Importo | Ammontare differenze temporanee |
Effetto fiscale (aliquota %) |
Importo |
| Svalutazione crediti | 3.251 | 24,00% | 780 | 11.976 | 24,00% | 2.874 |
| Compensi amministratori non erogati | 938 | 27,90% | 215 | 252 | 24,00% | 6 0 |
| F.do obsolescenza magazzino | 4.132 | 27,90% | 1.153 | 4.607 | 27,90% | 1.285 |
| IFRS 16 - Leases | 295 | 24,00% | 71 | - | 24,00% | - |
| Indennità supplettiva clientela | 634 | 27,90% | 177 | 634 | 27,90% | 177 |
| Fondo Resi | 890 | 27,90% | 248 | 855 | 27,90% | 239 |
| Fondi Rischi | 8.921 | 24,00% | 2.141 | 9 2 |
24,00% | 1 6 |
| Altro | 711 | 24%-27,9% | 187 | 1.228 | 24%-27,9% | 319 |
| Attività per imposte anticipate | 4.972 | 4.970 |
La voce Altro si riferisce principalmente alle imposte anticipate che scaturiscono dalle differenze temporanee originatesi sulle perdite su cambi da valutazione, sulla valutazione attuariale del TFR e sulla valutazione degli strumenti finanziari derivati.
Di seguito i dettagli e la ripartizione temporale dei previsti riversamenti a conto economico:
| (euro/000) | Entro 1 anno | 1-5 anni | Oltre 5 anni | Totale | |
|---|---|---|---|---|---|
| Attività per imposte anticipate | 31/12/2019 | 3.269 | 1.703 | - | 4.972 |
| 31/12/2018 | 2.991 | 1.835 | 144 | 4.970 |
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Crediti per depositi cauzionali | 1.743 | 1.675 | 6 8 |
| Crediti verso clienti | 969 | 1.420 | (451) |
| Crediti ed altre attività non correnti | 2.712 | 3.095 | (383) |
I Crediti verso clienti si riferiscono alla quota del credito in essere nei confronti del cliente Guardia di Finanza (GdF) che ha scadenza oltre l'esercizio successivo e che ha origine da una fornitura di prodotti avvenuta nel 2011.
Tale credito prevede un piano di pagamenti annui che si estende fino a gennaio 2022 e in correlazione al quale nel 2013 Esprinet S.p.A. ha acceso un mutuo con Intesa Sanpaolo i cui canoni verranno pagati direttamente dal cliente. Essendo le controparti delle due operazioni differenti si rende necessario, sino alla loro completa estinzione, mantenere separatamente iscritti il credito nei confronti del cliente e il debito nei confronti dell'ente creditizio.
La variazione rispetto al 31 dicembre 2018 consegue al trasferimento nei crediti correnti della quota scadente entro l'esercizio successivo.
I Crediti per depositi cauzionali si riferiscono principalmente ai depositi cauzionali per utenze per contratti di locazione in essere.
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Prodotti finiti e merce | 339.320 | 308.844 | 30.476 |
| Fondo svalutazione rimanenze | (4.132) | (4.607) | 475 |
| Rimanenze | 335.188 | 304.237 | 30.951 |
L'importo delle rimanenze, pari a 335,2 milioni di euro, evidenzia un incremento del 10% per effetto dell'aumento dei giorni medi di rotazione delle scorte rispetto all'esercizio precedente come meglio evidenziato nel paragrafo "Capitale circolante commerciale netto" nella Relazione sulla gestione.
Il Fondo svalutazione rimanenze, pari a 4,1 milioni di euro, è preordinato a fronteggiare i rischi connessi al presumibile minor valore di realizzo di stock obsoleti e a lenta movimentazione. La sua movimentazione è rappresentabile come segue:
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Fondo svalutazione rimanenze - iniziale | 4.607 | 2.093 | 2.514 |
| Utilizzi/Rilasci Accantonamenti |
(4.046) 3.571 |
(1.363) 3.344 |
(2.683) 227 |
| Variazioni per fusioni | - | 533 | (533) |
| Fondo svalutazione rimanenze - finale | 4.132 | 4.607 | (475) |
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Crediti lordi verso clienti | 277.038 | 203.770 | 73.268 |
| Fondo svalutazione crediti | (4.081) | (3.899) | (182) |
| Crediti netti verso clienti | 272.957 | 199.871 | 73.086 |
I Crediti verso clienti derivano dalle normali operazioni di vendita poste in essere dalla società nell'ambito della ordinaria attività di commercializzazione. Tali operazioni sono effettuate per la quasi totalità verso clienti residenti in Italia, sono denominate per la quasi totalità in euro e sono regolabili nel breve termine.
Il valore dei crediti netti verso clienti risulta rettificato da note credito da emettere riconosciute ai clienti per un valore pari a 29,0 milioni di euro a fine 2019, 24,6 milioni di euro a fine 2018.
Si rileva un incremento dei crediti lordi di 73,0 milioni di euro sostanzialmente per effetto dell'incremento dei volumi relativi al fatturato (2,5 milioni di euro nel 2019 contro un fatturato di 2,3 milioni di euro nel 2018) controbilanciato da un minore utilizzo rispetto al 2018 delle modalità tecniche di smobilizzo dei crediti commerciali (i.e. ca. 258,3 milioni di euro a fine 2019 rispetto a 309 milioni nel 2018).
Per ulteriori considerazioni sull'andamento di tale voce e più in generale del working capital si fa rimando alle dinamiche descritte nel paragrafo "Capitale circolante commerciale netto" nella Relazione Sulla Gestione.
Il saldo dei Crediti verso clienti include 34,2 milioni di euro di crediti ceduti pro-solvendo a società di factoring (3,6 milioni nel 2018).
Il fondo svalutazione crediti, attraverso il quale viene ottenuto l'adeguamento al valore di presunto realizzo dei crediti, è alimentato da accantonamenti determinati sulla base di un processo di valutazione analitica per singolo cliente in relazione ai relativi crediti scaduti ed ai contenziosi commerciali in essere, tenuto conto delle coperture assicurative (per ulteriori informazioni si rimanda alla sezione "Informativa su rischi e strumenti finanziari"). Nella tabella successiva la sua movimentazione:
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Fondo svalutazione crediti - iniziale | 3.899 | 4.381 | (482) |
| Utilizzi/Rilasci | (893) | (2.234) | 1.341 |
| Accantonamenti | 1.075 | 525 | 550 |
| Variazioni per fusioni | - | 1.227 | (1.227) |
| Fondo svalutazione crediti - finale | 4.081 | 3.899 | 182 |
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Crediti tributari per imposte correnti | 1.319 | 2.945 | (1.626) |
I Crediti tributari per imposte correnti sono principalmente conseguenza della prevalenza degli anticipi versati rispetto alle imposte correnti maturate con riferimento all'anno d'imposta 2019, la voce comprende inoltre 1,2 milioni di euro riferiti alla richiesta di rimborso dell'imposta Ires pagata a seguito della mancata deduzione dell'Irap dal costo del lavoro per le annualità 2004-2011.
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Crediti verso imprese controllate (A) | 63.911 | 170.481 | (106.570) |
| Crediti tributari per imposta sul valore aggiunto | 1 9 |
1 9 |
- |
| Crediti tributari altri | 8.875 | 4.620 | 4.255 |
| Altri crediti tributari (C) | 8.894 | 4.639 | 4.255 |
| Crediti verso società di factoring | 3.526 | 242 | 3.284 |
| Crediti finanziari verso altri | 9.717 | 10.880 | (1.163) |
| Crediti verso assicurazioni | 377 | 573 | (196) |
| Crediti verso fornitori | 9.929 | 4.680 | 5.249 |
| Crediti verso dipendenti | - | 2 | (2) |
| Crediti verso altri | 130 | 72 | 58 |
| Crediti verso altri (D) | 23.679 | 16.449 | 7.230 |
| Risconti attivi (E) | 4.226 | 3.794 | 432 |
| Altri crediti e attività correnti (F= A+B+C+D+E) | 100.710 | 195.363 | (94.653) |
Le tabelle che seguono mostrano il dettaglio dei Crediti verso imprese controllate per tipologia e per società; per ulteriori informazioni in merito all'origine dei dettagli riportati si rimanda alla sezione "Rapporti con entità correlate".
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Celly S.p.A. | 1.653 | 2.004 | (351) |
| V-Valley S.r.l. | 53.795 | 56.227 | (2.432) |
| Nilox Deutschland GmbH | 1.564 | 1.826 | (262) |
| 4Side S.r.l. | 60 | - | 60 |
| Esprinet Iberica S.L.U. | 4.192 | 5.510 | (1.318) |
| Esprinet Portugal Lda | 1.547 | 41 | 1.506 |
| Vinzeo Technologies SAU | 90 | 41 | 49 |
| V-Valley Iberian S.L.U. | 7 | 2 | 5 |
| Crediti commerciali (a) | 62.908 | 65.651 | (2.743) |
| Celly S.p.A. | - | 330 | (330) |
| V-Valley S.r.l. | 3 | - | 3 |
| Crediti per consolidato fiscale (b) | 3 | 330 | (327) |
| 4Side S.r.l. | 1.000 | - | 1.000 |
| Esprinet Iberica S.L.U. | - | 90.000 | (90.000) |
| Esprinet Portugal Lda | - | 7.500 | (7.500) |
| V-Valley Iberian S.L.U. | - | 7.000 | (7.000) |
| Crediti finanziari (c) | 1.000 | 104.500 | (103.500) |
| Totale crediti verso controllate (a+b+c) | 63.911 | 170.481 | (106.570) |
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Celly S.p.A. | 1.653 | 2.334 | (681) |
| V-Valley S.r.l. | 53.798 | 56.227 | (2.429) |
| Nilox Deutschland GmbH | 1.564 | 1.826 | (262) |
| 4Side S.r.l. | 1.060 | - | 1.060 |
| Esprinet Iberica S.L.U. | 4.192 | 95.510 | (91.318) |
| Esprinet Portugal Lda | 1.547 | 7.541 | (5.994) |
| Vinzeo Technologies SAU | 90 | 41 | 49 |
| V-Valley Iberian S.L.U. | 7 | 7.002 | (6.995) |
| Totale crediti verso controllate | 63.911 | 170.481 | (106.570) |
I Crediti tributari per imposta sul valore aggiunto riguardano somme richieste a rimborso per le quali non è consentita la compensazione con passività fiscali derivanti dall'attività operativa.
I Crediti tributari altri si riferiscono principalmente al credito generatosi nei confronti dell'Erario conseguente al pagamento parziale, effettuato a titolo provvisorio, di cartelle esattoriali relative ad imposte indirette in relazione alle quali sono in corso contenziosi per i cui dettagli si rimanda alla sezione "Evoluzione dei contenziosi" all'interno dei commenti alla voce "26) Fondi non correnti e altre passività".
I Crediti verso società di factoring esprimono le somme dovute alla Società per le operazioni di fattorizzazione pro-soluto effettuate. L'aumento del saldo rispetto all'esercizio precedente si riferisce sostanzialmente ad una differente tempistica nell'incasso dei crediti ceduti. Alla data di redazione della presente relazione il credito risulta completamente incassato.
I Crediti finanziari verso clienti si riferiscono per 9,2 milioni di euro al deposito cauzionale costituito presso l'acquirente dei crediti ceduti nell'operazione di cartolarizzazione posta in essere dalla società e finalizzato ad assicurare copertura alle diluizioni che potrebbero aversi nell'ambito di tale attività o nei mesi successivi alla chiusura dell'operazione. La restante parte del saldo pari a 0,5 milioni di euro si riferisce alla quota incassabile entro l'esercizio successivo del credito derivante dalla fornitura di prodotti effettuata nel 2011 al cliente "Guardia di Finanza". Per ulteriori dettagli si faccia riferimento alla voce "Crediti ed altre attività non correnti".
I Crediti verso assicurazioni includono i risarcimenti assicurativi - al netto delle franchigie – riconosciuti dalle compagnie di assicurazione per sinistri di varia natura ma non ancora liquidati, il cui incasso si stima che possa ragionevolmente avere luogo nell'esercizio successivo.
I Crediti verso fornitori al 31 dicembre 2019 includono 2,5 milioni di euro riferibili al credito netto vantato nei confronti del fornitore della linea "Sport Technology" che a fine dell'esercizio precedente ha interrotto le attività ed avviato una procedura di liquidazione volontaria per i cui dettagli si rimanda ai "Fatti di rilievo del periodo" all'interno della Relazione sulla gestione.
Il credito lordo vantato verso il suddetto fornitore (già al netto di 1,0 milione di euro per dispute relative a natura e/o ammontare dei reciproci diritti contrattuali) è pari a 11,6 milioni di euro e rettificato per 8,8 milioni di euro in relazione alla stima sulla sua recuperabilità; si riporta di seguito la movimentazione del fondo svalutazione:
| (euro/000) | Fondo iniziale | Accantonamenti | Utilizzi | Fondo finale | |
|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2019 | 8.823 | - | - | 8.823 | |
| Esercizio 2018 | - | 8.823 | - | 8.823 |
Per la parte residuale i crediti verso fornitori riguardano le note di credito ricevute dal valore complessivo superiore ai debiti in essere a fine dicembre per un disallineamento tra le tempistiche della loro quantificazione e quelle di pagamento dei fornitori. Inoltre, essi accolgono prevalentemente crediti per anticipazioni richieste dai fornitori prima dell'evasione degli ordini di acquisto oltre che i crediti verso spedizionieri per anticipazioni IVA e diritti doganali su importazioni.
La voce Risconti attivi è rappresentata da costi (principalmente affitti passivi, canoni di manutenzione, canoni di servizio) la cui competenza risulta posticipata rispetto alla manifestazione numeraria.
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Attività finanziarie per strumenti derivati | - | 375 | (375) |
| Attività finanziarie per strumenti derivati | - | 375 | (375) |
Il valore iscritto nella voce "Attività finanziarie per strumenti derivati" in bilancio al 31 dicembre 2018 era riferito al differenziale in essere tra la valutazione economica, operata dal management, della quota di azioni di Celly S.p.A., alla data di possibile esercizio, di un'opzione di acquisto e vendita (da esercitarsi in un periodo compreso tra il 5° ed il 7° anno successivi alla data dell'acquisizione del
Gruppo Celly occorsa il giorno 12 maggio 2014) relativa al 20% delle azioni di Celly S.p.A. di proprietà del Socio di minoranza e la valutazione alla stessa data della medesima quota di azioni della controllata in base a quanto stabilito nel contratto di concessione reciproca delle opzioni.
Tale valore risulta azzerato al 31 dicembre 2019 a seguito della rinuncia nel mese di giugno 2019 all'esercizio della "call option" di tipo europeo sul 20% del capitale sociale di Celly S.p.A. accettando quale corrispettivo il trasferimento a titolo gratuito di una quota del 5%.
Per maggiori dettagli si rinvia a quanto riportato nei "Fatti di rilievo del periodo" all'interno della Relazione sulla gestione.
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Depositi bancari e postali | 289.620 | 173.668 | 115.952 |
| Denaro e valori in cassa | 21 | 1 3 |
8 |
| Assegni | 1 | - | 1 |
| Totale disponibilità liquide | 289.642 | 173.681 | 115.961 |
Le disponibilità liquide sono costituite pressoché interamente da saldi bancari, tutti immediatamente disponibili. Tali disponibilità hanno una natura in parte temporanea in quanto si originano per effetto del normale ciclo finanziario di breve periodo di incassi/pagamenti che prevede in particolare una concentrazione di incassi da clienti a metà e fine mese, laddove le uscite finanziarie legate ai pagamenti ai fornitori hanno un andamento più lineare. Il valore di mercato delle disponibilità liquide coincide con il valore contabile.
L'aumento rispetto al 31 dicembre 2018, risulta evidenziata dal Rendiconto Finanziario cui si rimanda per maggiori dettagli.
Nel seguito sono commentate le voci che compongono il patrimonio netto:
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Capitale sociale (A) | 7.861 | 7.861 | - |
| Riserve e utili a nuovo (B) | 291.593 | 297.982 | (6.389) |
| Azioni proprie (C) | (8.646) | (4.800) | (3.846) |
| Totale riserve (D=B+C) | 282.947 | 293.182 | (10.235) |
| Risultato dell'esercizio (E) | 4.604 | (1.030) | 5.634 |
| Patrimonio netto (F=A+D+E) | 295.412 | 300.013 | (4.601) |
| Patrimonio netto di terzi (G) | - | - | - |
| Totale patrimonio netto (H=F+G) | 295.412 | 300.013 | (4.601) |
Il Capitale sociale della Società, interamente sottoscritto e versato al 31 dicembre 2019, è pari a 7.860.651 euro ed è costituito da n. 52.404.340 azioni del valore nominale di 0,15 euro ciascuna.
I principali elementi informativi utilizzati ai fini della contabilizzazione del valore dei diritti di assegnazione gratuita delle azioni sono descritti nella "Relazione sulla gestione" cui si rimanda. Il valore di tali diritti è stato rilevato a conto economico tra i costi del personale, trovando contropartita nello stato patrimoniale alla voce "Riserve".
Il valore delle Riserve e utili a nuovo è diminuito di 6,4 milioni di euro principalmente per l'effetto combinato tra la copertura della perdita dell'esercizio precedente (1,0 milioni di euro), la distribuzione delle riserve esistenti a titolo di pagamento del dividendo per 6,9 milioni di euro - 0,135 euro per ogni azione ordinaria – come deliberato dall'assemblea dell'8 maggio 2019 e l'avvicendarsi dei Piani di incentivazione azionaria posti in essere dalla Capogruppo (1,3 milioni di euro).
L'importo si riferisce al prezzo di acquisto totale delle n. 2.295.008 azioni Esprinet S.p.A. possedute dalla Società al 31 dicembre 2019.
L'incremento rispetto ai 1.150.000 titoli posseduti al 31 dicembre 2018 scaturisce dall'acquisto avvenuto tra il 1° luglio 2019 ed il 31 dicembre 2019 di n. 1.145.008 azioni, in attuazione della delibera dell'Assemblea dei Soci di Esprinet S.p.A. dell'8 maggio 2019, ad un prezzo medio unitario al netto delle commissioni di 3,36 euro.
In accordo con quanto richiesto dall'art. 2427, n. 7-bis del Codice Civile, la seguente tabella illustra la disponibilità e la distribuibilità delle riserve facenti parte del patrimonio netto, nonché la loro avvenuta utilizzazione nei precedenti esercizi.
| (euro/000) | Riepilogo delle utilizzazioni effettuate nei tre precedenti esercizi: |
||||
|---|---|---|---|---|---|
| Natura/descrizione | Importo | Possibilità di utiizzazione |
Quota disponibile | per copertura perdite |
per altre ragioni |
| Capitale sociale | 7.861 | --- | - | ||
| Riserve: | |||||
| Riserva da sovrapprezzo azioni (*) | 11.683 | A,B,C | 11.683 | ||
| Riserva di rivalutazione | 30 | A,B,C | 30 | ||
| Riserva legale | 1.572 | B | - | ||
| Riserva da fusione | 9.855 | A,B,C | 9.855 | ||
| Riserva straordinaria | 251.642 | A,B,C | 251.642 | ||
| Riserva straordinaria (**) | 8.646 | --- | - | ||
| Riserve da utili netti su cambi | 60 | --- | - | ||
| Riserve IFRS | 8.069 | --- | - | - | |
| Totale Riserve | 291.557 | 273.210 | - | - | |
| Totale Capitale sociale e Riserve | 299.418 | 273.210 | |||
| Quota non distribuibile (***) | - | ||||
| Residua quota distribuibile | 273.210 |
(*) Ai sensi dell'art. 2431 c.c. si può distribuire l'intero ammontare di tale riserva solo a condizione che la riserva legale, anche tramite trasferimento della stessa riserva sovrapprezzo azioni, abbia raggiunto il limite stabilito dall'art. 2430 c.c. Tale limite è stato raggiunto al 31 dicembre 2019.
(**) Ai sensi dell'art. 2358 c.c. rappresenta la quota non distribuibile corrispondente alle azioni proprie in portafoglio.
(***) Ai sensi dell'art. 2426, 5), rappresenta la quota non distribuibile destinata a copertura dei costi pluriennali non ancora ammortizzati.
Legenda: A=per aumento di capitale B=per copertura perdite C=per distribuzione a soci.
Le principali variazioni che hanno interessato il patrimonio netto nel corso dell'esercizio 2019 sono riportate nel "Prospetto delle variazioni del patrimonio netto"a cui si rimanda.
Il risultato netto dell'esercizio ammonta a 4,6 milioni di euro, in aumento di 5,6 milioni rispetto ad un risultato negativo di -1,0 milioni di euro dell'esercizio precedente.
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Debiti verso banche | 22.294 | 12.804 | 9.490 |
I Debiti verso banche sono rappresentati dalla valutazione al costo ammortizzato della parte scadente oltre l'esercizio successivo dei finanziamenti a medio-lungo termine.
Il saldo al 31 dicembre 2019 comprende un finanziamento di 15,0 milioni di euro sottoscritto dalla Società ad ottobre del 2019 oltre che le quote di lungo periodo di due finanziamenti sottoscritti a marzo 2017 (6,4 milioni di euro) e le quote non scadute del mutuo contratto dalla Società afferente ad una fornitura al cliente "Guardia di Finanza" (GdF) in relazione alla cui operazione così come già descritto nel paragrafo "9) Crediti ed altre attività non correnti", è iscritto un identico credito a lungo termine nei confronti della GdF (1,0 milioni di euro).
La variazione rispetto all'esercizio precedente è conseguente all'effetto combinato fra la sottoscrizione dei nuovi finanziamenti nel corso dell'esercizio e la riclassifica nei debiti correnti delle rate scadenti entro dodici mesi così come previsto dai loro piani di ammortamento.
Maggiori dettagli sui finanziamenti in essere sono riportati nel successivo paragrafo "Finanziamenti e covenant su finanziamenti" cui si rimanda.
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Passività finanziarie per leasing (non correnti) | 81.742 | - | 81.742 |
Il valore della passività finanziaria non corrente correlata ai Diritti d'uso al 31 dicembre 2019 è pari ad 81,7 milioni di euro, con un valore di prima iscrizione al 1° gennaio 2019 pari ad 86,7 milioni di euro e successiva variazione come meglio evidenziato dal prospetto sotto riportato:
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Passività finanziarie per leasing | - | - | - |
| Valore iniziale di iscrizione 01/01/2019 | 86.736 | - | 86.736 |
| Incremento valore contratti sottoscritti | 1.323 | - | 1.323 |
| Risoluzione/modifiche contratti | (80) | - | (80) |
| Riclassifica debito non corrente | (6.237) | - | (6.237) |
| Passività finanziarie per leasing | 81.742 | - | 81.742 |
La seguente tabella analizza la scadenze della passività finanziaria iscritta al 31 dicembre 2019:
| (euro/000) | entro 5 anni | oltre 5 anni | 31/12/2019 |
|---|---|---|---|
| Passività finanziarie per leasing (non correnti) | 23.282 | 58.460 | 81.742 |
Per maggiori dettagli sull'applicazione del nuovo principio IFRS 16 si veda il paragrafo 2.5 "Principi contabili di recente emanazione".
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Passività per imposte differite | 2.930 | 2.842 | 88 |
Il saldo di questa voce è rappresentato dalle maggiori imposte dovute a differenze temporanee originatesi tra i valori delle attività e passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali che la società dovrà versare nei prossimi esercizi.
Tali differenze, come dettagliato nella tabella successiva, si riferiscono principalmente all'annullamento dell'ammortamento fiscale dell'avviamento, agli utili su cambi da valutazione e all'adeguamento alla valutazione attuariale del fondo TFR.
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Ammontare differenze temporanee |
Effetto fiscale (aliquota %) |
Importo | Ammontare differenze temporanee |
Effetto fiscale (aliquota %) |
Importo |
| Imposte differite | ||||||
| Ammortamento avviamenti | 10.128 | 27,90% | 2.826 | 9.460 | 27,90% | 2.639 |
| Variazione TFR | - | 24,00% | - | 159 | 24,00% | 38 |
| Utili su cambi da valutazione | 432 | 24,00% | 104 | 247 | 24,00% | 59 |
| Altro | - | 24,00% | - | 437 | 24,00% | 105 |
| Totale imposte differite | 2.930 | 2.842 |
La ripartizione temporale delle imposte differite è la seguente:
| (euro/000) | Entro 1 anno | 1-5 anni | Oltre 5 anni | Totale | |
|---|---|---|---|---|---|
| Passività per imposte differite | 31/12/2019 | 104 | - 2.827 |
2.930 | |
| 31/12/2018 | 203 | - 2.639 |
2.842 |
I Debiti per prestazioni pensionistiche comprendono gli importi a titolo di indennità di fine rapporto ("TFR") e altri benefici maturati a fine periodo dal personale dipendente e valutati secondo criteri attuariali ai sensi dello IAS 19.
Si rammenta che a partire dal 1° gennaio 2007 sono state introdotte alcune modifiche legislative di rilievo nella disciplina del TFR inclusa l'opzione riservata al lavoratore in ordine alla destinazione del TFR di prossima maturazione.
I nuovi contributi possono essere pertanto indirizzati verso forme pensionistiche prescelte ovvero mantenuti in azienda, nel qual caso è l'azienda stessa a versare i contributi ad un conto di tesoreria istituito presso l'INPS.
La tabella successiva rappresenta le variazioni intervenute in tale voce nel corso dell'esercizio:
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Saldo iniziale | 3.793 | 3.474 | 319 |
| Costo del servizio | - | 9 | (9) |
| Oneri finanziari | 55 | 50 | 5 |
| (Utili)/perdite attuariali | 150 | (162) | 312 |
| Incrementi per fusioni | - | 737 | (737) |
| Prestazioni corrisposte | (277) | (315) | 38 |
| Variazioni | (72) | 319 | (391) |
| Debiti per prestazioni pensionistiche | 3.721 | 3.793 | (72) |
I valori riconosciuti al conto economico nell'esercizio risultano essere i seguenti:
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Oneri contabilizzati nel "Costo del lavoro" | - | 9 | (9) |
| Oneri contabilizzati negli "Oneri finanziari" | 55 | 50 | 5 |
| Totale | 55 | 59 | (4) |
La società, impiegando più di n. 50 dipendenti in data 1° gennaio 2017, trasferisce le quote di indennità di fine rapporto maturate ad entità terze.
Lo scostamento di valore rilevato nella voce "(utili)/perdite attuariali" rispetto allo scorso anno è dovuto essenzialmente all'esperienza che recepisce gli scostamenti tra le assunzioni prospettiche utilizzate nella valutazione al 31 dicembre 2018 e l'effettiva evoluzione del fondo al 31 dicembre 2019 (aderenti, liquidazioni effettuate, rivalutazione del beneficio). Il tasso di attualizzazione esprime i rendimenti di mercato, alla data di riferimento del bilancio, di un paniere di titoli obbligazionari di aziende primarie aventi scadenza correlata alla permanenza media residua dei dipendenti di Esprinet S.p.A. (superiore a 10 anni) 14 .
14 In particolare, si precisa che come parametro di riferimento viene utilizzato l'indice iBoxx Eurozone Corporates AA10+.
In applicazione del principio contabile IAS 19 per la contabilizzazione dei benefici riservati ai dipendenti è stata utilizzata la metodologia denominata "Project unit credit cost" mediante l'utilizzo delle seguenti ipotesi operative:
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
|---|---|---|
| Tasso di inflazione | 1,0% | 1,5% |
| Tasso di attualizzazione | 0,8% | 1,6% |
| Tasso di incremento retributivo | n/a | n/a |
| Tasso annuo incremento TFR | 2,3% | 2,6% |
Secondo quanto richiesto dallo IAS 19R, occorre effettuare un'analisi di sensitività al variare delle principali ipotesi attuariali inserite nel modello di calcolo.
E' stato considerato come scenario base quello descritto nei paragrafi precedenti e da quello sono state aumentate e diminuite le ipotesi più significative, ovvero il tasso medio annuo di attualizzazione, il tasso medio di inflazione ed il tasso di turn over, rispettivamente, di mezzo, di un quarto, e di due punti percentuale. I risultati ottenuti possono essere sintetizzati nella tabella seguente:
| Analisi di sensitività | |||
|---|---|---|---|
| (euro) | Esprinet S.p.A. | ||
| Past Service Liability | |||
| Tasso annuo di attualizzazione | +0,50% | 3.563.003 | |
| -0,50% | 3.890.333- | ||
| Tasso annuo di inflazione | +0,25% | 3.768.990 | |
| -0,25% | 3.673.982- | ||
| Tasso annuo di turnover | +2,00% | 3.680.880 | |
| -2,00% | 3.771.090 |
Secondo quanto stabilito dallo IAS 19 Revised, è stata effettuata la stima dei pagamenti attesi (in
| (Euro) | Cash Flow futuri |
|---|---|
| Year | Esprinet S.p.A. |
| 0 - 1 | 274.765 |
| 1 - 2 | 233.367 |
| 2 - 3 | 253.660 |
| 3 - 4 | 238.529 |
| 4 - 5 | 227.788 |
| 5 - 6 | 179.543 |
| 6 - 7 | 199.075 |
| 7 - 8 | 258.080 |
| 8 - 9 | 201.893 |
| 9 - 10 | 285.233 |
| Over 10 | 1.634.804 |
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Debiti per incentivi monetari | 260 | 105 | 155 |
| Fondo per trattamento di quiescienza | 1.171 | 1.218 | (47) |
| Altri fondi | 853 | 77 | 776 |
| Fondi non correnti e altre passività | 2.284 | 1.400 | 884 |
La voce Fondo per trattamento di quiescenza accoglie l'accantonamento dell'indennità suppletiva di clientela riconoscibile agli agenti in base alle norme vigenti in materia. Nella tabella seguente viene indicata la movimentazione di tale fondo:
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Fondo per trattamento di quiescenza - iniziale | 1.218 | 1.409 | (191) |
| Utilizzi/Rilasci | (126) | (282) | 156 |
| Accantonamenti | 79 | 56 | 23 |
| Variazioni per fusioni | - | 35 | (35) |
| Totale variazioni | (47) | (191) | 144 |
| Fondo per trattamento di quiescenza - finale | 1.171 | 1.218 | (47) |
L'importo allocato alla voce Altri fondi è finalizzato alla copertura dei rischi connessi ai contenziosi legali e fiscali in corso. Di seguito la movimentazione nel periodo:
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Altri fondi - iniziale | 77 | 185 | (108) |
| Utilizzi/Rilasci | (72) | (180) | 108 |
| Accantonamenti | 848 | 72 | 776 |
| Altri fondi - finale | 853 | 77 | 776 |
Gli accantonamenti alla voce "Altri fondi" si riferiscono per 743 mila euro la valutazione della copertura del rischio riferito alla controllata Nilox Deutschland Gmbh, in liquidazione al 31 dicembre 2019, il cui patrimonio netto risulta negativo alla data di predisposizione del bilancio.
Si rappresentano di seguito i principali contenziosi promossi nei confronti della Società e gli sviluppi occorsi nell'anno 2019 (e successivamente fino alla data di redazione della presente Relazione Finanziaria) in relazione ai quali la Società, con il supporto del parere dei propri consulenti legali e/o fiscali, ha effettuato le relative valutazioni del rischio e, laddove ritenuto opportuno, operato i conseguenti accantonamenti al fondo rischi.
I principali contenziosi legali, per i quali non si è ritenuto sussistano gli elementi per procedere ad eventuali accantonamenti essendo il rischio stato valutato come possibile, sono di seguito rappresentati:
Così come più dettagliatamente descritto nella Relazione sulla Gestione all'interno della sezione Fatti di rilievo del periodo cui si rimanda, a dicembre 2018 lo storico importatore di prodotti della linea "Sport Technology" ha avviato una procedura di liquidazione volontaria della quale Esprinet S.p.A. ha avuto notizia solo agli inizi di gennaio 2019.
Tale fornitore operava con Esprinet da oltre 15 anni e dal 2008 gestiva per conto del Gruppo, sulla base di un contratto-quadro di esclusiva, la produzione, l'importazione e la fase post-vendita di una serie di prodotti prevalentemente appartenenti alla linea "Sport Technology".
Esprinet, alla data del 31 dicembre 2018, era titolare di 12,6 milioni di euro di crediti verso il suddetto fornitore per importi rivenienti principalmente da anticipi concessi a fronte di forniture di beni affidate a fabbriche prevalentemente localizzate in Cina e da note di credito (ritiro prodotti in garanzia, riposizionamenti e coperture da oscillazioni dei prezzi al pubblico etc.); la descritta procedura di liquidazione del fornitore ha indotto il management a stimare una possibile riduzione del valore dei crediti per 8,8 milioni di euro nonché a farsi carico di ulteriori significativi oneri connessi all'interruzione delle attività da parte del fornitore.
In data 6 febbraio 2019, il predetto importatore, nella persona del Liquidatore, ed i suoi soci, hanno promosso un'azione civile nei confronti di Esprinet S,p.A. chiedendo il risarcimento danni, in misura pari a 55 milioni di euro, per asserite condotte indebite che sarebbero state perpetrate nei rapporti commerciali intrattenuti con la importatrice e che ne avrebbero determinato lo stato di crisi.
In data 19 febbraio 2019 il socio di maggioranza del fornitore della linea Sport Technology, per il tramite del proprio Liquidatore (essendo stata nel frattempo posta in liquidazione volontaria anche tale entità), ha promosso un'ulteriore azione civile nei confronti di Esprinet S.p.A. chiedendo l'annullamento o comunque la declaratoria di invalidità ed inefficacia di una lettera di garanzia rilasciata da tale socio in favore di Esprinet S.p.A. e nell'interesse della propria società controllata,
Il Consiglio di Amministrazione di Esprinet S.p.A., anche a seguito del parere espresso dai propri consulenti, ha deliberato di costituirsi e resistere in giudizio per chiedere il rigetto integrale delle domande avverse, confidando che l'autorità giudiziaria accerterà l'infondatezza e pretestuosità dell'iniziativa giudiziale assunta da controparte.
In data 21 maggio 2019 il Liquidatore del suddetto fornitore ha depositato presso il Tribunale di Milano una domanda di concordato con riserva ai sensi dell'art. 161, comma 6, L.F. In relazione a tale procedura, si è appreso che l'originario termine concesso per il deposito della proposta definitiva di concordato, del piano concordatario e dell'ulteriore documentazione prevista dall'art. 161 L.F. era stato prorogato dal Tribunale sino al 4 ottobre 2019. Nonostante le verifiche costantemente effettuate presso il Registro delle Imprese non è stato sino ad ora possibile acquisire ulteriori informazioni in merito a tale procedura concordataria, che potrebbe aver subito ritardi anche per effetto dell'emergenza "Covid-19".
L'elenco che segue sintetizza l'evoluzione delle principali vertenze fiscali in corso per le quali non si è ritenuto sussistano gli elementi per procedere ad eventuali accantonamenti essendo il rischio di ciascuna stato valutato come possibile.
Con riferimento al contenzioso fiscale per il periodo d'imposta 2002 relativo ad IVA, IRPEG e IRAP, di un importo pari a 6,0 milioni di euro, oltre sanzioni ed interessi, si segnala che, dopo che Esprinet S.p.A. aveva ottenuto sentenze favorevoli sia in primo che secondo grado avverso l'avviso di accertamento emesso a fine 2007, in data 3 agosto 2016 è stata depositata la sentenza della Corte di Cassazione con la quale è stato parzialmente accolto il ricorso dell'Agenzia delle Entrate con il rinvio ad altra sezione della Commissione Tributaria Regionale la quale, secondo la propria competenza di merito, dovrà determinare quale parte dell'accertamento andrà confermato in relazione alla parziale conferma dell'avviso impugnato.
La società ha riassunto il giudizio in Commissione Tributaria Regionale in data 10 novembre 2016. Ad oggi la causa risulta assegnata, ma l'udienza non è ancora stata fissata.
Relativamente ai contenziosi fiscali riferiti ad Actebis Computer S.p.A. e relativi a periodi antecedenti l'acquisizione della società (successivamente incorporata in Esprinet S.p.A.) e riportati anche nel bilancio dell'esercizio precedente, risultano risolte tutte le pendenze in essere, eccezion fatta per quella relativa all'esercizio 2005 per il quale Esprinet, su indicazione del venditore di Actebis, fallito il tentativo di accertamento con adesione, ha proceduto al pagamento delle sanzioni ridotte e al deposito del ricorso in Commissione Tributaria Provinciale. Tale ricorso è stato respinto in data 8 ottobre 2012. Esprinet S.p.A., su indicazione del consulente del venditore, ha provveduto alla predisposizione di appello che è stato depositato in Commissione Tributaria Regionale in data 20 maggio 2013.
In data 23 settembre 2014 l'appello è stato rigettato e contro la sentenza i consulenti del venditore hanno presentato ricorso in Cassazione.
Nel frattempo, Esprinet ha provveduto al versamento delle somme iscritte a ruolo a seguito della sentenza della Commissione Tributaria Regionale, avendo ricevuto le corrispondenti provviste da parte del venditore.
In data 29 dicembre 2015 è stato notificato alla Società un avviso di accertamento con il quale viene recuperata l'IVA, per un ammontare pari a 2,8 milioni di euro, oltre sanzioni ed interessi, relativa a operazioni imponibili poste in essere nei confronti di una società cliente i cui acquisti beneficiavano di esenzione dall'imposta, a seguito di dichiarazione d'intento rilasciata dalla stessa società che è poi risultata priva della qualifica di esportatore abituale.
In data 26 febbraio 2016 è stato depositato un ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale contestualmente ad una istanza di autotutela e in data 18 aprile 2016, così come previsto dalla procedura amministrativa, la società ha versato un acconto pari a 1,2 milioni di euro iscritto in bilancio nei "Crediti tributari altri".
In data 20 giugno 2016 si è tenuta la discussione e in data 26 agosto 2016 è stata depositata la sentenza della Commissione Tributaria Provinciale che ha rigettato il ricorso.
In data 10 ottobre è stato versato un ulteriore acconto pari a 3,3 milioni di euro sempre iscritto nei "Crediti tributari altri".
La società in data 14 febbraio 2017 ha presentato appello avverso la sentenza della Commissione Tributaria Provinciale.
L'udienza per la discussione si è tenuta in data 13 novembre 2017 e il 4 dicembre 2017 è stata depositata un'istanza con la quale la Commissione Tributaria Regionale ha richiesto alla Società il deposito di alcuni documenti rinviando l'udienza di trattazione, udienza che si è successivamente tenuta in data 19 marzo 2018.
La Commissione Tributaria Regionale ha depositato, il 23 marzo 2018, la sentenza con la quale ha accolto il ricorso della Società.
Le somme che la Società aveva versato in pendenza di giudizio in data 11 giugno 2019 (e successivamente in data 5 agosto 2019) sono state interamente rimborsate.
L'Agenzia delle Entrate ha rinunciato a promuovere ricorso in Cassazione avverso la sentenza di appello che è dunque passata in giudicato.
In data 30 novembre 2016 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento relativo a recupero di IVA per un ammontare pari a 1,0 milione di euro oltre a sanzioni ed interessi. Vengono contestate operazioni imponibili per le quali un cliente aveva presentato dichiarazione di intento, ma poi, a seguito di verifica fiscale, era emerso che la società cliente non aveva i requisiti per essere considerata esportatore abituale.
L'avviso di accertamento notificato fa seguito all'attività di controllo effettuata dalla Direzione Regionale delle Entrate – Ufficio grandi contribuenti con l'invio di questionari in data 3 ottobre 2016. La Società ha presentato ricorso contro l'avviso di accertamento in data 23 gennaio 2017 e così come previsto dalla procedura amministrativa, ha versato un acconto pari a 0,4 milioni di euro iscritto in bilancio nei "Crediti tributari altri".
L'udienza per la discussione del merito è stata fissata il giorno 24 novembre 2017.
In data 10 gennaio 2018 è stata depositata la sentenza che ha rigettato il ricorso di primo grado.
Il 23 febbraio 2018 è stato versato un ulteriore acconto pari a 1,5 milioni di euro anch'esso iscritto nei "Crediti tributari altri".
La Società ha presentato ricorso in appello in data 16 luglio 2018 e in data 12 febbraio 2019 si è tenuta l'udienza innanzi la Commissione Tributaria Regionale.
In data 8 maggio 2019 è stata depositata la sentenza che ha respinto l'appello, condannando la Società al pagamento delle spese processuali.
La Società ha predisposto ricorso in Cassazione.
In data 2 ottobre 2017 è stato notificato alla Società un avviso di accertamento, a seguito del quale viene recuperata l'IVA relativa alle operazioni imponibili poste in essere nei confronti di tre società cliente per 3,1 milioni di euro, oltre a sanzioni ed interessi.
L'accertamento fa riferimento ai rapporti commerciali intrattenuti con le tre società che sono state oggetto di verifica fiscale dalla quale è emerso che le stesse non possedevano i requisiti per essere considerate esportatore abituale. L'avviso di accertamento notificato alla società fa seguito all'attività di controllo effettuata dalla Direzione Regionale della Lombardia - Ufficio grandi contribuenti con l'invio dei questionari n. Q00144/2017 notificati in data 3 agosto 2017.
La Società ha presentato ricorso contro l'avviso di accertamento in data 30 novembre 2017.
In data 19 dicembre 2017 il Presidente della Commissione, ravvisando non solo il "fumus" ed il "periculum" ma anche l'eccezione di urgenza, ha sospeso provvisoriamente l'atto impugnato fino alla pronuncia collegiale sull'istanza da parte della sezione di assegnazione. L'udienza si è tenuta il 23 febbraio 2018 e la Commissione Tributaria Provinciale ha confermato l'accoglimento della domanda di sospensione.
In data 18 maggio 2018 si è tenuta la discussione nel merito a seguito della quale la Commissione Tributaria Provinciale ha invitato la parte ricorrente a depositare alcuni documenti entro il 30 giugno 2018 ed ha fissato l'udienza per la discussione il giorno 21 settembre 2018.
In data 9 ottobre 2018 è stata depositata la sentenza che ha accolto il ricorso della Società.
L'Ufficio in data 1 aprile 2019 ha presentato appello e in data 31 maggio 2019 sono state depositate le controdeduzioni della Società.
In data 31 luglio 2018 è stato notificato alla Società un avviso di accertamento, a seguito del quale viene recuperata l'IVA relativa alle operazioni imponibili poste in essere nei confronti di una società cliente per 66mila euro, oltre a sanzioni ed interessi.
L'accertamento fa riferimento ai rapporti commerciali intrattenuti con la società cliente, oggetto di verifica fiscale dalla quale è emerso che la stessa non possedeva i requisiti per essere considerata esportatore abituale.
In data 29 ottobre 2018 la Società ha presentato ricorso.
L'udienza si è tenuta il 29 gennaio 2019 e il 13 febbraio 2019 la Commissione Tributaria Provinciale ha depositato la sentenza che ha rigettato il ricorso.
La Società ha presentato ricorso in appello in Commissione Tributaria Regionale in data 10 giugno 2019. In data 29 gennaio 2020 si è tenuta l'udienza e si è in attesa della sentenza.
In data 20 dicembre 2018 è stato notificato un nuovo avviso di accertamento relativo all'anno 2013 con il quale viene rettificata la dichiarazione IVA di una maggiore imposta, pari a 14,5 milioni di euro oltre sanzioni ed interessi, per effetto di una presunta mancata applicazione dell'IVA su operazioni poste in essere con esportatori abituali.
In data 5 febbraio 2019 la Società ha presentato istanza di accertamento con adesione ai sensi dell'art.6 comma 2 del D.Lgs. 218/1997 il cui procedimento non è stato però definito.
La Società ha pertanto presentato ricorso in data 30 maggio 2019.
In data 4 giugno 2019 il Presidente della Commissione Tributaria Provinciale ha accolto l'istanza di sospensione del pagamento relativo all'accertamento fino alla pronuncia collegiale sull'istanza da parte della sezione di assegnazione. In data 11 novembre 2019 così come previsto dalla procedura amministrativa, la Società ha versato un acconto pari a 6,2 milioni di euro in relazione al contenzioso relativo all'anno di imposta 2013 (imposta contestata pari a 14,5 milioni di euro). L'udienza di primo grado, fissata per la data 25 marzo 2020 è stata rinviata a data successiva per effetto dei provvedimenti di contrasto all'emergenza epidemiologica Covid-19.
In data 7 settembre 2015 si è conclusa, con la notifica del processo verbale, una verifica fiscale posta in essere dall'Agenzia delle Entrate per il periodo di imposta 2012 (anno durante il quale la società era ancora parte del Gruppo Esprinet). Dal processo verbale di constatazione emergono alcune violazioni con recupero a tassazione per 82mila euro oltre a sanzioni ed interessi.
In data 2 novembre la Società ha depositato le proprie osservazioni. L'Agenzia delle Entrate, in data 20 luglio 2016, ha notificato avvisi di accertamento relativi ad Irap ed imposte dirette. La Società ha presentato istanza di accertamento con adesione in data 29 settembre a seguito del quale è avvenuto un contradditorio con l'Ufficio.
Lo stesso Ufficio in data 25 novembre 2016 ha rigettato l'istanza e la Società ha pertanto presentato ricorso, parziale, in data 16 gennaio 2017.
In data 26 giugno 2017 è stata discussa la causa e in data 10 luglio 2017 è stata emessa sentenza che ha accolto il ricorso della Società.
Nel mese di luglio la società ha ottenuto lo sgravio delle somme iscritte a ruolo a seguito della sentenza della Commissione Tributaria Provinciale.
In data 17 ottobre 2017 l'Agenzia delle Entrate ha notificato appello avverso la sentenza di primo grado e la società ha presentato le proprie controdeduzioni costituendosi in giudizio.
L'udienza per la discussione dell'appello si è tenuta il 3 luglio 2018 e il 20 luglio 2018 la Commissione Tributaria Regionale ha depositato la sentenza che ha accolto l'appello dell'Agenzia delle Entrate.
In data 16 luglio 2019 la Società ha presentato ricorso in Cassazione avverso alla sentenza di appello emessa dalla Commissione Tributaria Regionale che ha ribaltato il giudizio di primo grado in relazione ad imposte dirette dell'anno 2012 contestate per 0,1 milioni.
In data 4 luglio 2017 la Società ha ricevuto un avviso di rettifica e liquidazione relativo alla rideterminazione del valore del ramo d'azienda comprato in data 8 giugno 2016 dalla Società Edslan S.p.A. (ora I-Trading S.r.l.).
La maggiore imposta di registro contestata è pari a 182mila euro oltre sanzioni ed interessi.
In data 21 settembre 2017 la società ha presentato istanza di accertamento con adesione e in data 11 ottobre si è tenuto presso l'Ufficio il primo contraddittorio che ha avuto esito negativo.
In data 29 dicembre 2017 la società ha presentato ricorso, depositato alla Commissione Tributaria Provinciale in data 24 gennaio 2018.
La discussione nel merito si è tenuta in data 19 giugno 2018 e in data 18 settembre 2018 è stata depositata la sentenza che ha accolto il ricorso condannando l'Ufficio anche alle spese legali.
L'appello dell'Ufficio è stato notificato in data 18 marzo 2019 e in data 17 maggio 2019 la Società ha depositato le proprie controdeduzioni. Il 22 gennaio 2020 si è tenuta la Commissione Tributaria Regionale e si è in attesa della sentenza.
In data 16 settembre 2011 Comprel S.r.l. ha ricevuto un avviso di accertamento relativo ad Irap e IVA 2006 e uno ulteriore relativo ad Ires 2006 (quest'ultimo notificato anche ad Esprinet S.p.A. in qualità di consolidante, nell'ambito del nuovo procedimento di accertamento di cui all'art. 40-bis del D.P.R. n. 600/1973) con un recupero totale a tassazione di 99mila euro oltre sanzioni ed interessi.
In relazione a tali accertamenti Comprel ha attivato la procedura di accertamento con adesione il cui esito negativo ha portato alla presentazione di un ricorso in Commissione Tributaria Provinciale che in data 9 maggio 2013 ha depositato la sentenza n. 106/26/13 che ha respinto i ricorsi riuniti di Comprel. In data 9 luglio 2013 è stato depositato appello avverso la citata sentenza. In data 9 luglio 2014 è stata depositata la sentenza n. 3801/2014 che ha accolto l'appello della società relativamente ai punti 4, 6, 7 e 11 dell'appello.
In data 14 gennaio 2015 è stato depositato ricorso in Cassazione da parte dell'Avvocatura Generale dello Stato per l'impugnazione della sentenza 9 luglio 2014 n. 3801/2014 resa dalla Commissione Tributaria Regionale di Milano. La Società ha notificato controricorso e ricorso incidentale in data 20 febbraio 2015. La Società in data 31 maggio 2019 ha presentato domanda di definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti (art. 6 e 7 D.L.n.119/2018).
In data 23 luglio 2019 è stata avviata una verifica generale per l'anno 2016 ai fini delle imposte dirette, IRAP ed IVA relativa a Mosaico S.r.l., incorporata in Esprinet S.p.A. in data 1° novembre 2018, al termine del quale è stato emesso un processo verbale di contestazione. In considerazione dei rilievi emersi e dell'assoluta esiguità degli importi, Mosaico S.r.l. si è avvalsa dell'istituto del ravvedimento operoso presentando le relative dichiarazioni integrative e versando contestualmente la modesta cifra di 10mila euro.
In seguito alla diffusione dei casi di trasmissione di Covid-19, per effetto dei vari provvedimenti emanati dagli organi di Governo che dispongono misure di contenimento nella circolazione delle persone e nello svolgimento delle attività anche giudiziarie, tutte le udienze sono state sospese e rinviate a data da destinarsi.
Le politiche seguite dalla Società e dal Gruppo per la gestione dei contenziosi legali e fiscali sono riportate nella sezione "Principali rischi e incertezze cui il Gruppo ed Esprinet S.p.A. sono esposti" della Relazione sulla gestione,cui si rimanda.
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Debiti verso fornitori lordi | 835.298 | 630.641 | 204.657 |
| Note credito da ricevere | (91.335) | (109.438) | 18.103 |
| Debiti verso fornitori | 743.963 | 521.203 | 222.760 |
I debiti verso fornitori risultano aumentati del 43% rispetto all'esercizio precedente in conseguenza dei maggiori volumi di acquisti effettuati. Per ulteriori considerazioni sull'andamento di tale voce e più in generale del working capital si fa rimando alle dinamiche descritte nel paragrafo "Capitale circolante commerciale netto" nella Relazione Sulla Gestione.
Le note credito da ricevere fanno riferimento in prevalenza a rebate per raggiungimento di obiettivi commerciali e ad incentivi di vario genere, a rimborsi per attività di marketing congiunte con i fornitori e a protezioni contrattuali del magazzino.
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Debiti verso banche correnti | 6.818 | 108.220 | (101.402) |
| Debiti verso altri finanziatori correnti | 15.994 | 24.524 | (8.530) |
| Debiti finanziari verso controllate | 7.921 | - | 7.921 |
| Debiti finanziari correnti | 30.733 | 132.744 | (102.011) |
I Debiti verso banche sono rappresentati principalmente dalla valutazione al costo ammortizzato della parte scadente entro l'esercizio successivo dei finanziamenti a medio-lungo termine, più in particolare di due finanziamenti sottoscritti a marzo 2017 (5,0 milioni di euro) e la quota scadente entro l'esercizio (0,4 milioni di euro) del mutuo contratto dalla Società, afferente ad una fornitura al cliente "Guardia di Finanza" (GdF).
Il saldo al 31 dicembre 2018 comprendeva anche la valutazione al costo ammortizzato di un finanziamento "senior" a medio-lungo termine concesso nel febbraio 2017 da un pool di banche e composto da una linea per cassa "amortising" a 5 anni di importo originario pari a 145,0 milioni di euro (tirata per 101,5 milioni di euro al 31 dicembre 2018) ed una linea per cassa "revolving" a 5 anni di importo pari a 65,0 milioni di euro (non tirata nell'esercizio).
Tale finanziamento "senior" risulta interamente rimborsato anticipatamente in data 26 settembre 2019.
In data 30 settembre la Società ha sottoscritto una RCF-Revolving Credit Facility "unsecured" a 3 anni con un pool di banche domestiche e internazionali per un importo complessivo pari a 152,5 milioni di euro. Tale operazione si è perfezionata successivamente al rimborso integrale del precedente finanziamento in pool in essere per 72,5 milioni di euro essendo inutilizzata la connessa linea di credito revolving da 65,0 milioni di euro.
Il finanziamento è assistito da una struttura di covenant finanziari tipici per operazioni di tale natura. Al 31 dicembre 2019 la linea non risulta tirata. Durante l'esercizio c'è stato un utilizzo temporaneo per un valore pari a 20,0 milioni di euro.
Per maggiori dettagli su tutti i finanziamenti si rimanda al paragrafo "Finanziamenti e covenant su finanziamenti".
I Debiti verso altri finanziatori si riferiscono alle anticipazioni ottenute dalle società di factoring originatisi nell'ambito delle operatività pro-solvendo abituali per la Società e dagli incassi ricevuti in nome e per conto da clienti ceduti con la formula del pro-soluto. La riduzione del debito rispetto al 31 dicembre 2018 è una diretta conseguenza dei minori volumi di cessioni operate.
I Debiti finanziari verso controllate si riferiscono al rapporto in essere con la controllata V-Valley S.r.l. in forza del contratto di Cash Pooling sottoscritto nel corso dell'esercizio per la gestione accentrata della tesoreria.
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Passività finanziarie per leasing (correnti) | 6.374 | - | 6.374 |
Il valore della passività finanziaria corrente correlata ai Diritti d'uso al 31 dicembre 2019 è pari ad 6,4 milioni di euro, con un valore di prima iscrizione al 1° gennaio 2019 pari ad 6,4 milioni di euro e successiva variazione come meglio evidenziato dal prospetto sotto riportato:
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Passività finanziarie per leasing | - | - | - |
| Valore iniziale di iscrizione 01/01/2019 | 6.361 | - | 6.361 |
| Incremento valore contratti sottoscritti | 133 | - | 133 |
| Riclassifica debito non corrente | 6.237 | - | 6.237 |
| Interessi passivi leasing | 2.878 | - | 2.878 |
| Pagamenti | (9.235) | - | (9.235) |
| Passività finanziarie per leasing | 6.374 | - | 6.374 |
Per maggiori dettagli sull'applicazione del nuovo principio IFRS 16 si veda il paragrafo 2.5 "Principi contabili di recente emanazione".
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Passività finanziarie per strumenti derivati | - | 613 | (613) |
Il saldo in essere al 31 dicembre 2018 faceva riferimento al "fair value" di n. 6 contratti del tipo "IRS-Interest Rate Swap" sottoscritti ad aprile 2017 a copertura del rischio di variazione del tasso di interesse variabile applicato sul Term Loan Facility sottoscritto dalla Società a febbraio 2017 con un pool di n. 8 banche ed interamente rimborsato in data 26 settembre 2019.
L'azzeramento del saldo al 31 dicembre 2019 è diretta conseguenza dell'estinzione anticipata avvenuta nel corso dell'esercizio dei summenzionati contratti a del rimborso del pre-esistente "senior loan".
Per maggiori dettagli sulle operazioni si vedano i successivi paragrafi "Finanziamenti e covenant su finanziamenti" e la sezione "Contabilizzazione delle operazioni di copertura" all'interno del paragrafo "Informativa su rischi e strumenti finanziari".
L'importo della voce Fondi correnti ed altre passività include solo debiti scadenti nei 12 mesi successivi.
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Debiti verso imprese controllate e collegate (A) | 1.079 | 255 | 824 |
| Debiti verso istituti prev. sociale (B) | 3.388 | 3.164 | 224 |
| Debiti tributari per imposta sul valore aggiunto | 1.330 | 7.350 | (6.020) |
| Debiti tributari per ritenute d'acconto | 24 | 6 4 |
(40) |
| Debiti tributari altri | 1.176 | 1.193 | (17) |
| Altri debiti tributari (C) | 2.530 | 8.607 | (6.077) |
| Debiti verso dipendenti | 4.257 | 4.088 | 169 |
| Debiti verso clienti | 4.072 | 5.041 | (969) |
| Debiti verso altri | 1.586 | 898 | 688 |
| Debiti verso altri (D) | 9.915 | 10.027 | (112) |
| Ratei e risconti passivi relativi a: | |||
| - Ratei per assicurazioni | 250 | 267 | (17) |
| - Altri risconti | 1 3 |
8 | 5 |
| Ratei e risconti Passivi (E) | 263 | 275 | (12) |
| Altri debiti e passività correnti (F=A+B+C+D+E) | 17.175 | 22.328 | (5.153) |
L'ammontare dei Debiti verso imprese controllate e collegate e la scomposizione per natura, specificando che nei due esercizi a confronto i valori sono relativi esclusivamente a rapporti con imprese controllate, sono sintetizzati nelle tabelle successive:
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Celly S.p.A. | 186 | 75 | 111 |
| V-Valley S.r.l. | 1 | 95 | (94) |
| 4Side S.r.l. | 118 | - | 118 |
| Esprinet Iberica S.L.U. | 145 | 85 | 60 |
| Vinzeo Technologies S.A.U. | 35 | - | 35 |
| Debiti commerciali (a) | 485 | 255 | 230 |
| Celly S.p.A. | 594 | - | 594 |
| Debiti per consolidato fiscale (b) | 594 | - | 594 |
| Debiti per finanziamenti (c) | - | - | - |
| Totale debiti verso controllate e collegate (a+b+c) | 1.079 | 255 | 824 |
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Celly S.p.A. | 780 | 75 | 705 |
| V-Valley S.r.l. | 1 | 95 | (94) |
| 4Side S.r.l. | 118 | - | 118 |
| Esprinet Iberica S.L.U. | 145 | 85 | 60 |
| Vinzeo Technologies S.A.U. | 35 | - | 35 |
| Totale debiti verso controllate e collegate | 1.079 | 255 | 824 |
I Debiti verso Istituti di previdenza e sicurezza sociale si riferiscono ai versamenti connessi alle retribuzioni corrisposte nel mese di dicembre e ai contributi maturati sulle mensilità differite, incentivi monetari inclusi.
I Debiti tributari per imposta sul valore aggiunto fanno riferimento al debito IVA maturato nel mese di dicembre.
I Debiti tributari altri sono rappresentati per lo più da ritenute IRPEF su retribuzioni a dipendenti erogate nel mese di dicembre, ed a ritenute di acconto su compensi a professionisti.
I Debiti verso clienti si originano perlopiù da movimenti contabili legati a note di credito emesse e non ancora liquidate in relazione a rapporti commerciali in essere.
I Debiti verso dipendenti si riferiscono a debiti per mensilità differite (ferie non godute, bonus di fine anno, 14^ mensilità, incentivi monetari inclusi) complessivamente maturati a fine esercizio.
I Debiti verso altri includono essenzialmente un importo di 1,2 milioni di euro per compensi agli amministratori maturati nell'esercizio (0,5 milioni di euro nel 2018) oltre a 0,2 milioni di euro per provvigioni maturate e non corrisposte alla rete di agenti della Società.
I Ratei e risconti passivi rappresentano proventi/oneri la cui competenza risulta posticipata/anticipata rispetto alla manifestazione numeraria.
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Beni di terzi | 43.506 | 36.501 | 7.005 |
| Fideiussioni a favore di imprese controllate e collegate | 309.129 | 258.862 | 50.267 |
| Fideiussioni bancarie a favore di altre imprese | 10.831 | 6.152 | 4.679 |
| Garanzie prestate | 363.466 | 301.515 | 61.951 |
L'importo si riferisce al valore delle merci di proprietà di terzi depositate presso i magazzini di Esprinet S.p.A..
L'importo si riferisce principalmente a garanzie o patronage rilasciati a istituti di credito o factor a garanzia di fidi concessi dagli stessi istituti alle società controllate dalla Società nonché a garanzie rilasciate nei confronti di fornitori. La variazione rispetto allo scorso anno è legata principalmente all'aumento delle garanzie a favore della controllata Esprinet Iberica SLU (14,8 milioni di euro), della controllata Vinzeo Technologies S.A.U. (34,1 milioni di euro) e delle controllate Esprinet Portugal (10,0 milioni di euro) e 4Side S.r.l. (16,0 milioni di euro). Risultano invece estinte nel corso del 2019 garanzie a favore delle altre società del gruppo per 24,7 milioni di euro.
L'importo si riferisce in larga prevalenza a fideiussioni bancarie rilasciate a titolo di caparra nell'ambito dei contratti di locazione di immobili e a fidejussioni rilasciate a enti pubblici per la partecipazione a gare per l'assegnazione di servizi o forniture. La variazione rispetto allo scorso anno è legata principalmente all'estinzione di fidejussioni in essere nonché alla loro diminuzione.
Si ricorda che nella Relazione degli Amministratori sulla Gestione, dopo i commenti relativi all'andamento del Gruppo, sono state fornite alcune analisi sui risultati economici di Esprinet S.p.A., a completamento dell'informativa fornita nella seguente sezione.
Di seguito vengono fornite alcune tabelle sull'andamento dei ricavi nell'esercizio ricordando che ulteriori informazioni sul fatturato per famiglia di prodotto e per tipologia di clientela è stata fornita nella Relazione sulla Gestionea cui si rimanda.
| (milioni di euro) | 2019 | % | 2018 | % | Var. | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da vendite di prodotti | 2.518,4 | 99,8% | 2.261,2 | 99,7% | 257,3 | 11% |
| Ricavi da vendite di servizi | 5,8 | 0,2% | 6,6 | 0,3% | (0,9) | -13% |
| Ricavi da contratti con clienti | 2.524,2 | 100,0% | 2.267,8 | 100,0% | 256,4 | 11% |
| (milioni di euro) | 2019 | % | 2018 | % | Var. | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | 2.468,3 | 97,8% | 2.201,7 | 97,1% | 266,6 | 12% |
| Spagna | 38,3 | 1,5% | 54,4 | 2,4% | (16,1) | -30% |
| Portogallo | 2,9 | 0,1% | - | 0,0% | 2,9 | >100% |
| Altri paesi UE | 6,1 | 0,2% | 5,8 | 0,3% | 0,3 | 5% |
| Paesi extra UE | 8,5 | 0,3% | 5,9 | 0,3% | 2,6 | 45% |
| Ricavi da contratti con clienti | 2.524,2 | 100,0% | 2.267,8 | 100,0% | 256,4 | 11% |
La Società, in applicazione del principio contabile IFRS 15, ha identificato la distribuzione dei prodotti hardware e software, la distribuzione dei prodotti a marca propria, la prestazione di servizi non intermediati come le attività in cui riveste un ruolo tale da richiedere la rappresentazione dei ricavi quale "principal". La distribuzione di software in cloud e l'intermediazione di servizi sono invece state identificate come linee di business da rappresentare in modalità "agent". Nella tabella seguente viene fornita tale distinzione.
| (milioni di euro) | 2019 | % | 2018 | % | Var. | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con la clientela in modalità "principal" | 2.520,7 | 99,9% | 2.265,3 | 99,9% | 255,4 | 11% |
| Ricavi da contratti con la clientela in modalità "agent" | 3,5 | 0,1% | 2,5 | 0,1% | 1,0 | 40% |
| Ricavi da contratti con clienti Esprinet S.p.A. | 2.524,2 | 100,0% | 2.267,8 | 100,0% | 256,4 | 11% |
| (euro/000) | 2019 | % | 2018 | % | Var. | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 2.524.171 100,00% | 2.267.797 100,00% | 256.374 | 11% | ||
| Costo del venduto | 2.414.385 | 95,65% | 2.166.521 | 95,53% | 247.864 | 11% |
| Margine commerciale lordo | 109.786 | 4,35% | 101.276 | 4,47% | 8.510 | 8 % |
| - di cui non ricorrenti | - | 0,00% | 6.080 | 0,27% | (6.080) | -100% |
| Margine commerciale lordo "ricorrente" | 109.786 | 4,35% | 107.356 | 4,73% | 2.430 | 2% |
Il margine commerciale lordo è pari a 109,8 milioni di euro ed evidenzia un incremento del +8% (incremento del +2% se si escludono le componenti di costo non ricorrenti essendo invece nullo l'effetto della prima applicazione del principio contabile IFRS 16) pari a +8,5 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2018, per effetto di una flessione della marginalità percentuale dal 4,47% al 4,35%. Nel corso del 2018 le componenti negative non ricorrenti, pari a 6,1 milioni di euro, erano dovute dalla inattesa rapida discesa dei prezzi al pubblico di alcune classi di prodotto della gamma "Nilox Sport" che, anche in conseguenza del venir meno dei meccanismi di protezione dei prezzi
garantiti dal fornitore, ha generato un rilevante impatto negativo sulla marginalità lorda, oltre che dagli oneri stimati a carico del Gruppo in relazione ai resi dei prodotti in garanzia ed al contenzioso sui reciproci diritti contrattuali.
Il costo del venduto, secondo le prassi prevalenti nei settori di operatività della Società, è rettificato in diminuzione per tenere conto di premi/rebate per raggiungimento obiettivi, fondi di sviluppo e comarketing, sconti cassa (c.d. "prompt payment discount" o "cash discount") e altri incentivi. Esso inoltre viene ridotto delle note credito emesse dai vendor a fronte di protezioni concordate del valore delle scorte di magazzino.
Il margine commerciale risulta ridotto della differenza tra il valore dei crediti ceduti nell'ambito del programma di cessione pro soluto a carattere rotativo in essere e gli importi incassati. Nel 2019 tale effetto è quantificabile in 2,5 milioni di euro (3,0 milioni di euro nel 2018).
| (euro/000) | 2019 | % | 2018 | % | Var. | % |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Var. | ||||||
| Ricavi da contratti con clienti | 2.524.171 100,00% | 2.267.797 100,00% | 256.374 | 11% | ||
| Costi di marketing e vendita | 33.744 | 1,34% | 36.419 | 1,61% | (2.675) | -7% |
| Costi generali e amministrativi | 58.326 | 2,31% | 53.028 | 2,34% | 5.298 | 10% |
| (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie | 570 | 0,02% | 9.266 | 0,41% | (8.696) | -94% |
| Costi operativi | 92.640 | 3,67% | 98.713 | 4,35% | (6.073) | -6% |
| - di cui non ricorrenti | - | 0,00% | 8.823 | 0,39% | (8.823) | -100% |
| Costi operativi "ricorrenti" | 92.640 | 3,67% | 89.890 | 3,96% | 2.750 | 3% |
Nel 2019 l'ammontare dei costi operativi è pari a 92,6 milioni di euro e presenta una variazione percentuale pari al -6% (+3% se si escludono le componenti di costo non ricorrenti), con un'incidenza sui ricavi diminuita da 4,35% nel 2018 a 3,67% nel 2019 (diminuita da 3,96% a 3,67% se si escludono le componenti di costo non ricorrenti).
Nel corso del 2019 non sono state individuate poste di natura non ricorrente.
Nel corso del 2018 erano state individuate come poste di natura non ricorrente, la stimata riduzione, per 8,8 milioni di euro, di valore dei crediti verso il fornitore importatore della gamma di prodotto "Sport Technology" per importi rivenienti da anticipi concessi a fronte di forniture di beni affidate a fabbriche prevalentemente localizzate in Cina e da note di credito (ritiro prodotti in garanzia, riposizionamenti e coperture da oscillazioni dei prezzi al pubblico etc.).
La tabella seguente dettaglia la composizione dei costi operativi della Società e il loro andamento nei due esercizi presi a confronto:
| (euro/000) | 2019 | % | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| % | 2018 | % | Var. | Var. | ||
| Ricavi da contratti con clienti | 2.524.171 | 2.267.797 | 256.374 | 11% | ||
| Personale marketing e vendita e oneri accessori | 31.210 | 1,24% | 31.382 | 1,38% | (172) | -1% |
| Altre spese di marketing e vendita | 2.534 | 0,10% | 5.037 | 0,22% | (2.503) | -50% |
| Costi di marketing e vendita | 33.744 | 1,34% | 36.419 | 1,61% | (2.675) | -7% |
| Personale amministrazione, IT, HR, supply chain e oneri acc. 16.046 | 0,64% | 16.177 | 0,71% | (131) | -1% | |
| Compensi e spese amministratori | 3.383 | 0,13% | 3.062 | 0,14% | 321 | 10% |
| Consulenze | 3.993 | 0,16% | 4.018 | 0,18% | (25) | -1% |
| Costi logistica | 11.263 | 0,45% | 15.018 | 0,66% | (3.755) | -25% |
| Ammortamenti ed accantonamenti | 10.741 | 0,43% | 2.482 | 0,11% | 8.259 | >100% |
| Altre spese generali ed amministrative | 12.900 | 0,51% | 12.271 | 0,54% | 629 | 5% |
| Costi generali ed amministrativi | 58.326 | 2,31% | 53.028 | 2,34% | 5.298 | 10% |
| (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie | 570 | 0,02% | 9.266 | 0,41% | (8.696) | -94% |
| Costi operativi | 92.640 | 3,67% | 98.713 | 4,35% | (6.073) | -6% |
I Costi di marketing e vendita includono principalmente:
I Costi generali e amministrativicomprendono:
La voce (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie comprende l'adeguamento del valore nominale dei crediti al presunto valore di realizzo, la voce nel 2018 accoglieva principalmente la svalutazione di natura non ricorrente riferibile per 8,8 milioni di euro alla stimata riduzione del valore complessivo dei crediti di cui Esprinet S.p.A. è titolare nei confronti del fornitore importatore della linea di prodotto "Sport Technology" per importi rivenienti da anticipi concessi a fronte di forniture di beni affidate a fabbriche prevalentemente localizzate in Cina e da note di credito (ritiro prodotti in garanzia, riposizionamenti e coperture da oscillazioni dei prezzi al pubblico etc.).
Al fine di ampliare l'informativa fornita, si provvede a riclassificare per "natura" alcune categorie di costo che nello schema di conto economico adottato sono allocate per "destinazione".
| (euro/000) | 2019 | % | 2018 | % | Var. | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 2.524.171 | 100,00% | 2.267.797 100,00% | 256.374 | 11% | |
| Ammortamenti Imm. materiali | 2.798 | 0,11% | 2.849 | 0,13% | (51) | -2% |
| Ammortamenti Imm. immateriali | 291 | 0,01% | 333 | 0,01% | (42) | -13% |
| Ammortamenti diritti di utilizzo di attività | 7.532 | 0,30% | - | 0,00% | 7.532 | 100% |
| Subtot. ammortamenti | 10.621 | 0,42% | 3.182 | 0,14% | 7.439 | 234% |
| Svalutazione immobilizzazioni | - | 0,00% | - | 0,00% | - | 0 % |
| Subtot. ammort. e svalut. (A) | 10.621 | 0,42% | 3.182 | 0,14% | 7.439 | 234% |
| Acc.to fondi rischi ed oneri (B) | 927 | 0,04% | 128 | 0,01% | 799 | 624% |
| Totale ammort., svalutaz. e accantonamenti (C=A+B) | 11.548 | 0,46% | 3.310 | 0,15% | 8.238 | 249% |
| (euro/000) | 2019 | 2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Ammortamenti Imm. materiali ad incremento del fondo | 3.227 | 3.228 | (1) |
| Riaddebiti a controllate | (429) | (379) | (50) |
| Ammortamenti Imm. materiali | 2.798 | 2.849 | (51) |
| Ammortamenti Imm. materiali ad incremento del fondo | 503 | 557 | (54) |
| Riaddebiti a controllate | (212) | (224) | 12 |
| Ammortamenti Imm. immateriali | 291 | 333 | (42) |
Gli ammortamenti delle immobilizzazioni, sia materiali sia immateriali, recepiscono le rettifiche evidenziate nella seconda tabella, rettifiche che consentono la riconciliazione con quanto indicato nei rispettivi prospetti di movimentazione.
| (euro/000) | 2019 | % | 2018 | % | Var. | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 2.524.171 | 2.267.797 | 256.374 | 11% | ||
| Salari e stipendi | 28.970 | 1,15% | 28.365 | 1,25% | 605 | 2% |
| Oneri sociali | 8.871 | 0,35% | 8.664 | 0,38% | 207 | 2% |
| Costi pensionistici | 2.191 | 0,09% | 2.174 | 0,10% | 17 | 1% |
| Altri costi del personale | 819 | 0,03% | 865 | 0,04% | (46) | -5% |
| Oneri di risoluzione rapporto | 187 | 0,01% | 229 | 0,01% | (42) | -18% |
| Piani azionari | 289 | 0,01% | 323 | 0,01% | (34) | -11% |
| Costo del lavoro (1) | 41.327 | 1,64% | 40.620 | 1,79% | 707 | 2% |
(1) Non incluso il costo dei lavoratori interinali.
Nel 2019 il costo del lavoro ammonta complessivamente a 41,3 milioni di euro, in aumento del 2% rispetto al 2018, in misura meno che proporzionale rispetto alla crescita del numero di risorse mediamente impiegate nell'anno (+ 5%) in dipendenza dei differenti profili di esperienza lavorativa.
Il dettaglio dei dipendenti della Società al 31 dicembre 2019, ripartiti per qualifica contrattuale, è fornito nella sezione "Risorse umane" della Relazione sulla gestione"cui si rimanda.
In data 25 giugno 2018 sono stati attribuiti i diritti di assegnazione gratuita delle azioni ordinarie di Esprinet S.p.A. previsti dal "Long Term Incentive Plan" approvato dall'Assemblea dei Soci della stessa in data 4 maggio 2018.
Le azioni ordinarie assoggettate a tale Piano di compensi erano già nella disponibilità della Società solo limitatamente a n. 111.755 azioni, dovendosi provvedere alla provvista per il quantitativo residuo necessario rispetto ai n. 1.150.000 diritti assegnati.
Il piano è stato e sarà oggetto di contabilizzazione al "fair value" determinato tramite l'applicazione del modello di "Black-Scholes", tenuto conto del dividend yield (determinato in base all'ultimo dividendo distribuito agli azionisti) e del livello del tasso di interesse privo di rischio previsti alla data di assegnazione dei diritti.
I principali elementi informativi e parametri utilizzati ai fini della valorizzazione dei diritti di assegnazione gratuita delle azioni per il suddetto Piano di compensi, limitatamente ai diritti destinati ad amministratori e dipendenti della Società, sono sinteticamente riportati nel prospetto seguente:
| Piano 2018-2020 | |
|---|---|
| Data di assegnazione | 25/06/18 |
| Scadenza periodo di maturazione | 30/04/21 |
| Data di esercizio | 30/06/21 |
| Numero diritti assegnazione gratuita massimo | 1.070.000 |
| Numero diritti assegnazione gratuita assegnati | 1.070.000 |
| Numero diritti assegnazione gratuita concessi | (1) 1.040.000 |
| Fair value unitario (euro) | 3,20 |
| Fair value totale (euro) | 3.328.000 |
| Tasso di interesse privo di rischio (BTP 3 anni) | 1,1% (2) |
| Durata (anni) | 3 |
| Prezzo di mercato (3) | 3,58 |
| "Dividend yield" | 3,8% |
(1) Numero ridotto in considerazione del termine del rapporto di lavoro di alcuni beneficiari e sulla base della stima del raggiungimento parziale degli obiettivi di performance.
(2) Fonte: Bloomberg, 22 giugno 2018
(3) Pari al prezzo ufficiale del titolo Esprinet S.p.A. alla data di assegnazione
I costi complessivamente imputati a conto economico nel corso dell'esercizio in riferimento ai suddetti Piani, con contropartita nella situazione patrimoniale-finanziaria alla voce "Riserve", sono stati pari a 289mila euro relativamente ai dipendenti (323mila euro nel 2018) ed a 871mila euro relativamente agli amministratori (703mila euro nel 2018).
I costi relativi ai leasing di modico valore ed a quelli di durata inferiore ai 12 mesi, per i quali la Società si è avvalsa dell'esclusione dall'applicazione del principio contabile IFRS 16, ammontano a 92mila euro e 23mila euro rispettivamente.
La tabella che segue contiene il dettaglio dei costi relativi ai contratti per servizi di durata pluriennale:
| (euro/000) | 2019 | % | 2018 | % | Var. | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 2.524.171 | 2.267.797 | 256.374 | 11% | ||
| Attrezzature | 101 | 0,00% | 6 7 |
0,00% | 34 | 51% |
| Linee dati | 144 | 0,01% | 115 | 0,01% | 29 | 25% |
| Housing CED | 102 | 0,00% | 149 | 0,01% | (47) | -32% |
| Totale costi per servizi pluriennali | 347 | 0,01% | 331 | 0,01% | 16 | 5% |
Di seguito sono riportati gli impegni per futuri pagamenti relativi ai contratti per servizi di durata pluriennale:
| Attrezzaturettrezzature | 6 0 |
27 | 2 | 2 | 2 - |
9 3 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Linee dati | 210 | 210 | 143 | - | - - |
563 |
| Housing CED | 149 | 149 | 87 | - | - - |
385 |
| Impegni per servizi pluriennali | 419 | 386 | 233 | 2 | 2 - |
1.042 |
| (euro/000) | 2020 | 2021 | 2022 | 2023 | 2024 | Oltre | Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Linee dati | 210 | 210 | 143 | - | - | - | 563 | |
| Housing CED | 149 | 149 | 87 | - | - | - | 385 | |
| Impegni per servizi pluriennali | 419 | 386 | 233 | 2 | 2 | - | 1.042 | |
| 42) | Oneri e proventi finanziari | |||||||
| (euro/000) | 2019 | % | 2018 | % | Var. | % Var. |
||
| Ricavi da contratti con clienti | 2.524.171 | 100,00% | 2.267.797 | 100,00% | 256.374 | 11% | ||
| Interessi passivi su finanziamenti | 1.625 | 0,06% | 2.629 | 0,12% | (1.004) | -38% | ||
| Interessi passivi verso banche | 327 | 0,01% | 304 | 0,01% | 23 | 8 % |
||
| Interessi passivi verso altri | 3 | 0,00% | 1 4 |
0,00% | (11) | -79% | ||
| Oneri per ammortamento upfront fee | 1.389 | 0,06% | 730 | 0,03% | 659 | 90% | ||
| Costi finanziari IAS 19 | 56 | 0,00% | 50 | 0,00% | 6 | 12% | ||
| Interessi passivi su leasing finanziario | 2.878 | 0,11% | - | 0,00% | 2.878 | -100% | ||
| Oneri su strumenti derivati | 907 | 0,04% | 116 | 0,01% | 791 | >100% | ||
| Interessi passivi intercompany | 1 9 |
0,00% | - | 0,00% | 1 9 |
-100% | ||
| Oneri finanziari (A) | 7.204 | 3.843 | 0,17% | 3.361 | 87% | |||
| Interessi attivi da banche | (59) | 0,29% 0,00% |
(25) | 0,00% | (34) | >100% | ||
| Interessi attivi da altri | (130) | -0,01% | (200) | -0,01% | 70 | -35% | ||
| Interessi attivi intercompany | (335) | -0,01% | (630) | -0,03% | 295 | -47% | ||
| Proventi su strumenti finanziari derivati | (9) | 0,00% | (3) | 0,00% | (6) | >100% | ||
| Proventi finanziari (B) | (533) | -0,02% | (858) | -0,04% | 325 | -38% | ||
| Oneri finanziari netti (C=A+B) | 6.671 | 0,26% | 2.985 | 0,13% | 3.686 | >100% | ||
| Utile su cambi | (581) | -0,02% | (830) | -0,04% | 249 | -30% | ||
| Perdite su cambi | 1.840 | 0,07% | 1.302 | 0,06% | 538 | 41% | ||
| (Utili)/perdite su cambi (D) | 1.259 | 0,05% | 472 | 0,02% | 787 | >100% | ||
| Oneri/(proventi) finanziari (E=C+D) | 7.929 | 0,31% | 3.457 | 0,15% | 4.472 | >100% | ||
| Il saldo complessivo tra oneri e proventi finanziari, negativo per 7,9 milioni di euro, evidenzia un peggioramento di 4,4 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente (3,5 milioni di euro) dovuto (i) per 2,9 milioni di euro all'iscrizione di interessi passivi su leasing rilevati per effetto dell'applicazione del nuovo principio IFRS 16 dal 1° gennaio 2019, (ii) per 0,8 milioni di euro al valore residuo delle commissioni di organizzazione del preesistente finanziamento "senior" a medio lungo termine rimborsato anticipatamente in data 26 settembre, (iii) per 0,5 milioni di euro al prezzo di estinzione anticipata dei contratti di "IRS–Interest Rate Swap" che coprivano il rischio di tasso sul pre-esistente finanziamento "senior" e (iv) per 0,8 milioni di euro a maggiori perdite nette in cambi rispetto all'esercizio precedente. |
||||||||
| Gli interessi passivi bancari netti mostrano invece un miglioramento di 1,0 milioni di euro, da 2,9 a 1,9 milioni di euro, per effetto di un minor utilizzo medio delle fonti di finanziamento bancarie, a parità di costo medio del debito. Gli oneri finanziari netti, pari a 6,7 milioni di euro, esprimono un saldo netto di 4,6 milioni di euro (1,6 milioni di euro nel 2018) relativamente ai soli valori che hanno determinato movimenti finanziari così come rappresentato all'interno del |
Rendiconto finanziario consolidato | cui si rimanda. Tale saldo netto | ||||||
| deriva da oneri finanziari pagati pari a 5,2 milioni di euro (2,4 milioni di euro nel 2018) e proventi |
finanziari incassati pari a 0,5 milioni di euro (0,8 milioni di euro nell'esercizio precedente).
| (euro/000) | 2019 | % | 2018 | % | Var. | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 2.524.171 ###### | 2.267.797 #DIV/0! |
256.374 | 11% | ||
| Oneri / (Proventi) da investimenti | (1.600) | -0,06% | - | 0,00% | (1.600) | 0 % |
La voce al 31 dicembre 2019 accoglie le svalutazioni operate nell'esercizio sulle partecipazioni delle controllate Celly S.p.A. (1,2 milioni di euro) e Nilox Deutschland GmbH (0,4 milioni di euro).
Per maggiori dettagli si rinvia a quanto riportato nella presente nota integrativa alla voce "5) Partecipazioni in società controllate ed altre società".
| (euro/000) | 2019 | % | 2018 | % | Var. | % Var. |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 2.524.171 | 2.267.797 | 256.374 | 11% | ||
| Imposte correnti - IRES | 2.011 | 0,08% | 1.747 | 0,08% | 264 | 15% |
| Imposte correnti - IRAP | 922 | 0,04% | 725 | 0,03% | 197 | 27% |
| Sopravvenienze imposte anni precedenti | 34 | 0,00% | - | 0,00% | 34 | -100% |
| Imposte correnti | 2.967 | 0,12% | 2.472 | 0,11% | 495 | 20% |
| Imposte differite - IRES | 7 | 0,00% | (2.255) | -0,10% | 2.262 | <-100% |
| Imposte differite - IRAP | 39 | 0,00% | (81) | 0,00% | 120 | <-100% |
| Imposte differite | 46 | 0,00% | (2.336) | -0,10% | 2.382 | <-100% |
| Totale imposte - IRES | 2.052 | 0,08% | (508) | -0,02% | 2.560 | <-100% |
| Totale imposte - IRAP | 961 | 0,04% | 644 | 0,03% | 317 | 49% |
| Totale imposte | 3.013 | 0,12% | 136 | 0,01% | 2.877 | 2115% |
Le imposte sul reddito, pari a 3,0 mila euro, evidenziano un incremento di 2,9 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente.
La riconciliazione tra aliquota ordinaria ed aliquota effettiva può essere espressa come segue:
| (euro/000) | 2019 | 2018 |
|---|---|---|
| Risultato prima delle imposte [A] | 7.617 | (894) |
| Utile operativo (EBIT) | 17.146 | 2.563 |
| (+) costo del lavoro (+) accantonamenti fondo svalutazione crediti (+) accantonamenti fondo rischi ed oneri |
- 1.075 184 |
- 9.348 128 |
| Stima imponibile fiscale ai fini IRAP [B] | 18.405 | 12.039 |
| Imp. teoriche IRES (= A24%) Imp. teoriche IRAP (= B3,90%) |
1.828 718 |
(215) 470 |
| Totale imposte teoriche [C] | 2.546 | 255 |
| Tax rate teorico [C/A] | 33,4% | -28,5% |
| (-) agevolazione fiscale ACE (Aiuto alla Crescita Economica) Altre differenze permanenti di reddito |
(298) 765 |
(379) 260 |
| Totale imposte effettive [D] | 3.013 | 136 |
| Tax rate effettivo [D/A] | 39,6% | -15,2% |
L'informativa richiesta dalla delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e dalle successive modifiche apportate con delibera n. 15520 del 27 luglio 2006, relativa ai compensi spettanti per l'esercizio in commento di amministratori e sindaci di Esprinet S.p.A. nonché dei dirigenti con responsabilità strategiche in relazione agli incarichi detenuti esclusivamente in tale società, è stata fornita nell'omonimo paragrafo nelle "Note al bilancio consolidato"cui si rimanda.
Come richiesto dalla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, la tabella successiva fornisce l'informativa relativamente all'"indebitamento finanziario netto" (o anche "posizione finanziaria netta") determinato in sostanziale conformità con i criteri indicati nella Raccomandazione del CESR (Committe of European Securities Regulators) del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi"e richiamati dalla Consob stessa.
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 |
|---|---|---|
| A. Depositi bancari e denaro in cassa | 289.641 | 173.681 |
| B. Assegni | 1 | - |
| C. Titoli detenuti per la negoziazione | - | - |
| D. Liquidità (A+B+C) | 289.642 | 173.681 |
| Attività finanziarie per strumenti derivati | - | 375 |
| Crediti finanziari verso altri correnti | 9.718 | 10.880 |
| Crediti finanziari verso società di factoring | 3.526 | 241 |
| Crediti/(Debiti) finanziari verso società del Gruppo | (6.921) | 104.500 |
| E. Crediti finanziari correnti | 6.323 | 115.996 |
| F. Debiti bancari correnti | 1.340 | 1.334 |
| G. Quota corrente dell'indebitamento non corrente | 5.478 | 106.886 |
| H. Debiti verso altri finanziatori e passività finanziarie per strumenti derivati | 22.368 | 25.137 |
| I. Indebitamento finanziario corrente (F+G+H) | 29.186 | 133.357 |
| J. Indebitamento finanziario corrente netto (I-E-D) | (266.779) | (156.320) |
| K. Debiti bancari non correnti | 22.294 | 12.804 |
| L. Crediti finanziari verso altri non correnti | (969) | (1.420) |
| M. Debiti verso altri finanziatori e passività fin. non correnti per strumenti derivati | 81.742 | - |
| N. Indebitamento finanziario non corrente (K+L+M) | 103.067 | 11.384 |
| O. Indebitamento finanziario netto (J+N) | (163.712) | (144.936) |
| Ripartizione dell'indebitamento finanziario netto: | ||
| Debiti finanziari correnti | 22.812 | 132.744 |
| Passività finanziarie per leasing | 6.374 | - |
| (Attività)/Passività finanziarie correnti per strumenti derivati | - | 238 |
| Crediti finanziari verso altri correnti | (9.718) | (10.880) |
| Crediti finanziari verso società di factoring | (3.526) | (241) |
| (Crediti)/Debiti finanziari v/società del Gruppo | 6.921 | (104.500) |
| Disponibilità liquide | (289.642) | (173.681) |
| Debiti finanziari correnti netti | (266.779) | (156.320) |
| Crediti finanziari verso altri non correnti | (969) | (1.420) |
| Debiti finanziari non correnti | 22.294 | 12.804 |
| Passività finanziarie per leasing | 81.742 | - |
| Debiti finanziari netti | (163.712) | (144.936) |
| Con riferimento alla stessa tabella, si sottolinea che l'indebitamento finanziario determinato secondo i criteri previsti dal CESR coincide per la Società con la nozione di "Debiti finanziari netti". Il livello dei debiti finanziari netti, positivi per 163,7 milioni di euro, corrisponde a un saldo netto tra debiti finanziari lordi per 45,1 milioni di euro, debiti di natura finanziaria verso le società del Gruppo per 6,9 milioni di euro, crediti finanziari per 14,2 milioni di euro, passività finanziarie per leasing per 88,1 milioni di euro, disponibilità liquide per 289,6 milioni di euro. Le disponibilità liquide, costituite in prevalenza da depositi bancari, sono libere e non vincolate, ed hanno una natura transitoria in quanto si formano temporaneamente a fine mese per effetto della peculiare fisionomia del ciclo finanziario tipico della Società. |
||
| Tale ciclo si caratterizza infatti per una rilevante concentrazione di incassi dalla clientela e dalle società di factoring - questi ultimi a titolo di netto ricavo dalle cessioni "pro soluto" di crediti commerciali - tipicamente alla fine di ciascun mese solare mentre i pagamenti ai fornitori, pur mostrando anch'essi una qualche concentrazione a fine periodo, risultano generalmente distribuiti in |
maniera più lineare lungo l'arco del mese. Per tale motivo il dato puntuale alla fine di un qualunque periodo non è rappresentativo dell'indebitamento finanziario netto e del livello delle giacenze di tesoreria medi del periodo stesso.
Nel corso del 2019, nel quadro delle politiche di gestione dei livelli di capitale circolante, è proseguito il programma di cessione pro-soluto a titolo definitivo a carattere rotativo di crediti vantati verso segmenti selezionati di clientela appartenenti perlopiù al comparto della grande distribuzione. In aggiunta a ciò è inoltre proseguito nel corso del periodo il programma di cartolarizzazione, avviato in Italia a luglio 2015 e rinnovato a luglio 2018, di ulteriori crediti commerciali.
Atteso che i programmi citati realizzano il completo trasferimento dei rischi e dei benefici in capo ai cessionari, i crediti oggetto di cessione vengono eliminati dall'attivo patrimoniale in ossequio al principio contabile IFRS 9. L'effetto complessivo sul livello dei debiti finanziari netti al 31 dicembre 2019 è quantificabile in ca. 258,3 milioni di euro (ca. 308,8 milioni al 31 dicembre 2018).
Relativamente ai debiti finanziari a medio-lungo termine, si riporta nella tabella successiva, per ciascun finanziamento ottenuto, il dettaglio delle quote scadenti entro e oltre l'esercizio successivo in linea capitale. Si segnala che gli importi esposti possono differire dai singoli valori contabili in quanto questi ultimi sono rappresentativi del costo ammortizzato calcolato mediante l'applicazione del metodo del tasso di interesse effettivo.
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Corr. | Non corr. | Tot. | Corr. | Non corr. | Tot. | Corr. | Non corr. | Tot. | ||
| Finanziamento in pool 2017 (agente: Banca IMI) |
- | - | - | 101.500 | - | 101.500 | (101.500) | - | (101.500) | |
| Carige BCC Carate |
2.521 2.499 |
2.564 3.809 |
5.085 6.308 |
2.478 2.469 |
5.085 6.308 |
7.563 8.777 |
43 30 |
(2.521) (2.499) |
(2.478) (2.469) |
|
| Intesa Sanpaolo (mutuo GdF) |
458 | 973 | 1.431 | 439 | 1.431 | 1.870 | 19 | (458) | (439) | |
| Banca Pop. di Sondrio | - | 15.000 | 15.000 | - | - | - | - | 15.000 | 15.000 | |
| Totale finanziamenti | 5.478 | 22.346 | 27.824 | 106.886 | 12.824 | 119.710 | (101.408) | 9.522 | (91.886) |
Nella tabella seguente si riporta il valore contabile in linea capitale dei finanziamenti ottenuti dalla Società il cui tasso medio ponderato praticato nel corso del 2019 è stato pari all' 1,6% ca. (1,7% ca. nel 2018) o all'1,9% ca. (1,9% ca. nel 2018) considerando il costo dell'IRS stipulato sul Senior Loan a copertura del rischio di tasso.
| (euro/000) | 31/12/2019 | 31/12/2018 | Var. |
|---|---|---|---|
| Finanziamento chirografario in pool rimborsabile in rate semestrali entro febbraio 2022 Finanziamento da Intesa per "mutuo GdF" |
- | 101.500 | (101.500) |
| rimborsabile in rate annuali entro gennaio 2022 Finanziamento chirografario da Carige rimborsabile in rate semestrali entro dicembre 2021 |
1.431 5.085 |
1.870 7.563 |
(439) (2.478) |
| Finanziamento chirografario da BCC Carate rimborsabile in rate semestrali entro marzo 2022 |
6.308 | 8.777 | (2.469) |
| Finanziamento chirografario da Banca Popolare di Sondrio rimborsabile in rate trimestrali entro novembre 2023 Totale valore capitale |
15.000 27.824 |
- 119.710 |
15.000 (91.886) |
In aggiunta ai finanziamenti a medio lungo termine sopra indicati la Società, in data 30 settembre 2019, ha sottoscritto una RCF-Revolving Credit Facility "unsecured" a 3 anni con un pool di banche domestiche e internazionali per un importo complessivo pari a 152,5 milioni di euro (non utilizzata alla data di chiusura del bilancio). Tale operazione si è perfezionata successivamente al rimborso integrale del precedente finanziamento in pool in essere per 72,5 milioni di euro essendo inutilizzata la connessa linea di credito revolving da 65,0 milioni di euro.
Il finanziamento è assistito da una struttura di covenant finanziari, tipici per operazioni di tale natura, così determinati:
che al 31 dicembre 2019, secondo le stime del management (in quanto gli stessi andranno verificati sul bilancio consolidato e certificato dalla società di revisione), risultano rispettati.
I vari contratti di finanziamento, inclusi quelli che non prevedono covenant finanziari e la su menzionata Revolving Credit Facility, contengono inoltre le usuali clausole di "negative pledge", "pari passu" e simili che, alla data di redazione della presente relazione, non risultano violate.
| (euro/000) | 2019 | 2018 |
|---|---|---|
| Debiti finanziari netti | (144.936) | (158.757) |
| Flusso di cassa generato (assorbito) da attività d'esercizio | 129.046 | 24.329 |
| Flusso di cassa generato (assorbito) da attività di investimento | (4.905) | (26.373) |
| Flusso di cassa generato (assorbito) da variazioni del patrimonio netto | (10.765) | (10.915) |
| Flusso di cassa netto | 113.376 | (12.959) |
| Interessi bancari non pagati | (1.882) | (1.364) |
| Iscrizione passività finanziarie per leasing | (93.099) | - |
| Incremento/(Decremento) riserva "cash-flow hedge" | 381 | 73 |
| Rettifica transaction fee e crediti finanziari ex FTA IFRS9 | - | 429 |
| Debiti finanziari netti finali | (163.712) | (144.936) |
| Debiti finanziari correnti | 22.812 | 132.744 |
| Passività finanziarie per leasing | 6.374 | - |
| Crediti finanziari verso altri correnti | (9.718) | (10.880) |
| (Attività)/Passività finanz. correnti per derivati | - | 238 |
| Crediti finanziari verso società di factoring | (3.526) | (241) |
| (Crediti)/debiti finanziari v/società del Gruppo | 6.921 | (104.500) |
| Disponibilità liquide | (289.642) | (173.681) |
| Debiti finanziari correnti netti | (266.779) | (156.320) |
| Debiti finanziari non correnti | 22.294 | 12.804 |
| Passività finanziarie per leasing | 81.742 | - |
| Crediti finanziari verso altri non correnti | (969) | (1.420) |
| Debiti finanziari netti | (163.712) | (144.936) |
Come evidenziato nella tabella, per effetto delle dinamiche dei flussi di cassa rappresentate nel prospetto del Rendiconto finanziario, Esprinet S.p.A. registra un surplus di liquidità pari a 163,7 milioni di euro rispetto a 144,9 milioni di euro realizzato al 31 dicembre 2018.
A seguire viene riportato il Prospetto delle partecipazioni che riporta alcuni dati riferiti alle società partecipate ricavati dai rispettivi "reporting package" per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 redatti secondo i principi contabili IFRS:
| N. | Denominazione | Sede Legale | Quota detenuta | Quota di Gruppo | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1 | Celly S.p.A. | Vimercate (MB) - Italia | 85,00% | 85,00% | |||
| 2 | V-Valley S.r.l. | Vimercate (MB) - Italia | 100,00% | 100,00% | |||
| 3 | 4Side S.r.l. | Legnano (MI) - Italia | 51,00% | 51,00% | |||
| 4 | Nilox Deutschland GmbH | Düsseldorf - Germania | 100,00% | 100,00% | |||
| 5 | Esprinet Iberica S.L.U. | Saragozza - Spagna | 100,00% | 100,00% | |||
| 6 | Esprinet Portugal Lda | Porto - Portogallo | 5,00% | 100,00% | |||
| N. | Denominazione | Valuta | Capitale sociale | Patrimonio netto | Risultato di periodo | Valore di bilancio | |
| 1 | Celly S.p.A. | EUR | 1.250.000 | 5.820.045 | 225.004 | 9.191.940 | |
| 2 | V-Valley S.r.l. | EUR | 20.000 | 3.702.459 | 1.117.748 | 20.000 | |
| 3 | 4Side S.r.l. | EUR | 100.000 | 3.354.575 | 956.503 | 1.348.143 | |
| 4 | Nilox Deutschland GmbH | EUR | 400.000 | (742.993) | (466.986) | - | |
| 5 | Esprinet Iberica S.L.U. | EUR | 54.692.844 | 125.330.367 | 4.030.015 | 75.772.746 |
Rispetto al 31 dicembre 2018 si segnala l'acquisizione del 51% della partecipazione nel capitale della società 4Side S.r.l. avvenuta nel corso del mese di marzo 2019. Si segnala inoltre l'acquisto in data 13 settembre 2019 di un'ulteriore quota del 5% nella partecipazione di Celly S.p.A., operazione che genera un innalzamento della quota di possesso della stessa dall'80% all'85%.
Per ulteriori informazioni si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Fatti di rilievo del periodo".
A seguire sono riportati i dati essenziali dei progetti di bilancio al 31 dicembre 2019 approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione delle società controllate direttamente con l'avvertenza che i valori fanno riferimento ai principi contabili locali.
| (euro/000) | Celly S.p.A. | Nilox Deutschland GmbH |
V-Valley S.r.l. | 4 Side s.r.l. | Esprinet Iberica S.L.U. |
|---|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con clienti | 24.274 | 506 | 159.809 | 15.560 | 717.376 |
| Costo del venduto | (14.563) | (685) | (157.582) | (12.591) | (690.145) |
| Margine commerciale lordo | 9.711 | (179) | 2.227 | 2.969 | 27.232 |
| Costi di marketing e vendita | (6.926) | (234) | - | (712) | (5.223) |
| Costi generali e amministrativi | (2.946) | (54) | (841) | (912) | (19.285) |
| (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie | (62) | - | 226 | 180 | (110) |
| Utile operativo (EBIT) | (222) | (467) | 1.613 | 1.524 | 2.614 |
| (Oneri)/proventi finanziari | (157) | (0) | (14) | (4) | (772) |
| (Oneri)/proventi da investimenti | 270 | - | - | - | (1.520) |
| Risultato prima delle imposte | (109) | (467) | 1.598 | 1.520 | 322 |
| Imposte | 1 4 |
- | (438) | (569) | (447) |
| Risultato netto prima dei terzi | (95) | (467) | 1.160 | 951 | (126) |
| Risultato netto | (95) | (467) | 1.160 | 951 | (126) |
| Nilox | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Celly S.p.A. | Deutschland | V-Valley S.r.l. | 4 Side s.r.l. | Esprinet Iberica |
| GmbH | S.L.U. | ||||
| ATTIVO | |||||
| Attività non correnti | |||||
| Immobilizzazioni materiali | 49 | - | - | 144 | 2.411 |
| Diritti di utilizzo di attività | - | - | - | - | - |
| Avviamento | - | - | - | - | 35.136 |
| Immobilizzazioni immateriali | 6 | - | - | 34 | 8 1 |
| Partecipazioni in società collegate | - | - | - | - | - |
| Partecipazioni in altre società | 3 | - | - | - | 57.654 |
| Attività per imposte anticipate | 541 | - | 9 | 1.356 | 4.710 |
| Crediti ed altre attività non correnti | - | 161 | - | 2 | 320 |
| 600 | 161 | 9 | 1.536 | 100.312 | |
| Attività correnti | |||||
| Rimanenze | 6.106 | - | - | 1.057 | 74.190 |
| Crediti verso clienti | 5.088 | 6 4 |
48.416 | 5.981 | 38.614 |
| Crediti tributari per imposte correnti | 9 9 |
- | - | - | 0 |
| Altri crediti ed attività correnti | 1.583 | 79 | 9.483 | 180 | 21.546 |
| Disponibilità liquide | 531 | 633 | 2 | 3.954 | 61.376 |
| 13.407 | 776 | 57.901 | 11.172 | 195.726 | |
| Totale attivo | 14.007 | 937 | 57.910 | 12.708 | 296.038 |
| PATRIMONIO NETTO | |||||
| Capitale sociale | 1.250 | 400 | 20 | 100 | 55.203 |
| Riserve | 4.152 | (676) | 2.565 | 1.684 | 52.673 |
| Risultato netto dell'esercizio | (95) | (467) | 1.160 | 951 | (126) |
| 5.307 | (743) | 3.745 | 2.735 | 107.751 | |
| Patrimonio netto di terzi | |||||
| Totale patrimonio netto | 5.307 | (743) | 3.745 | 2.735 | 107.751 |
| PASSIVO | |||||
| Passività non correnti | |||||
| Debiti finanziari | - | - | - | - | 20.187 |
| Passività finanziarie per leasing | - | - | - | - | - |
| Passività per imposte differite | 6 | - | - | - | - |
| Debiti per prestazioni pensionistiche | 509 | - | - | 227 | - |
| Fondi non correnti ed altre passività | 1.048 | - | - | 157 | 258 |
| 1.563 | - | - | 384 | 20.445 | |
| Passività correnti | - | ||||
| Debiti verso fornitori | 3.263 | 74 | 6 2 |
7.994 | 116.097 |
| Debiti finanziari | 1.263 | - | 104 | 1.000 | 38.066 |
| Passività finanziarie per leasing | - | - | - | - | - |
| Debiti tributari per imposte correnti | - | - | 5 | - | - |
| Fondi correnti ed altre passività | 2.610 | 1.606 | 53.994 | 595 | 13.679 |
| 7.136 | 1.680 | 54.165 | 9.589 | 167.842 | |
| TOTALE PASSIVO | 8.699 | 1.680 | 54.165 | 9.973 | 188.288 |
| Totale patrimonio netto e passivo | 14.007 | 937 | 57.910 | 12.708 | 296.038 |
Nei paragrafi successivi sono dettagliati i saldi patrimoniali ed economici derivanti dalle operazioni con parti correlate, individuate secondo quanto previsto dallo IAS 24, ad eccezione dei rapporti con amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche evidenziati nell'omonimo paragrafo cui si rimanda.
Si riportano di seguito i dettagli dei ricavi e dei costi registrati da Esprinet S.p.A. nei confronti delle società appartenenti al Gruppo:
| 2019 | 2018 | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Tipologia | Ricavi | Costi | Ricavi | Costi |
| Ricavi | |||||
| Nilox Deutschland GmbH | Vendita merci | 560 | - | 1.793 | - |
| Esprinet Iberica S.L.U. | Vendita merci | 38.563 | - | 54.445 | - |
| Vinzeo SAU | Vendita merci | (237) | - | - | - |
| Esprinet Portugal Lda | Vendita merci | 2.889 | - | - | - |
| Celly S.p.A. | Vendita merci | 329 | - | 517 | - |
| Subtotale | 42.105 | - | 56.754 | - | |
| Costo del venduto | |||||
| 4Side s.r.l. | Acquisto merci | - | 352 | - | - |
| 4Side s.r.l. | Addebito trasporti | - | (6) | - | - |
| Nilox Deutschland GmbH | Addebito trasporti | (45) | (110) | ||
| Esprinet Iberica S.L.U. | Acquisto merci | - | 836 | - | 602 |
| Celly S.p.A. | Addebito trasporti | - | (6) | - | (7) |
| Celly S.p.A. | Acquisto merci | - | 246 | - | 207 |
| Subtotale | - | 1.377 | - | 692 | |
| Costi di marketing e vendita | |||||
| V-Valley S.r.l. | Commissioni su vendite | - | 2.362 | - | 2.264 |
| Subtotale | - | 2.362 | - | 2.264 | |
| Costi generali e amministrativi | |||||
| 4Side s.r.l. | Addebito servizi amministrativi | - | 152 | - | - |
| V-Valley S.r.l. | Addebito supporto hardware e software | - | (68) | - | (93) |
| V-Valley S.r.l. | Addebito servizi amministrativi | - | (98) | - | (90) |
| Esprinet Iberica S.L.U. | Addebito supporto hardware e software | - | (1.238) | - | (1.129) |
| Esprinet Iberica S.L.U. | Addebito servizi amministrativi | - | (79) | - | (58) |
| Vinzeo SAU | Addebito supporto hardware e software | - | (71) | - | (58) |
| Vinzeo SAU | Addebito servizi amministrativi | - | (49) | - | (53) |
| V-Valley Iberian S.L.U. | Addebito servizi amministrativi | - | (5) | - | (1) |
| V-Valley Iberian S.L.U. | Addebito supporto hardware e software | - | (6) | - | (5) |
| Esprinet Portugal Lda | Addebito supporto hardware e software | - | (100) | - | (24) |
| Esprinet Portugal Lda | Addebito servizi amministrativi | - | (58) | - | (53) |
| Celly S.p.A. | Addebito supporto hardware e software | - | (124) | - | (170) |
| Celly S.p.A. | Addebito servizi amministrativi | - | (666) | - | (658) |
| Subtotale | - | (2.409) | - | (2.394) | |
| Proventi/(Oneri) finanziari | |||||
| Celly S.p.A. | Interessi attivi | - | - | 9 | - |
| 4Side s.r.l. | Interessi attivi | 4 | - | - | - |
| Esprinet Portugal Lda | Interessi attivi | 43 | - | 39 | - |
| Vinzeo SAU | Interessi passivi | - | 1 8 |
- | - |
| V-Valley Iberian S.l.u. | Interessi attivi | 46 | - | 38 | - |
| V-Valley S.r.l. | Interessi passivi | 1 | |||
| Esprinet Iberica S.L.U. | Interessi attivi | 243 | - | 544 | - |
| Subtotale | 335 | 19 | 630 | - | |
| Totale | 42.440 | 1.349 | 57.385 | 561 |
Di seguito vengono riassunti i rapporti intercorsi con le società controllate da Esprinet S.p.A. con l'annotazione che i rapporti di debito e credito sono dettagliati nel "Commento alle voci della situazione patrimoniale-finanziaria". Al paragrafo precedente sono invece riepilogati i costi e ricavi infragruppo.
Si specifica che i rapporti intercorsi tra Esprinet S.p.A. e le società controllate sono stati regolati a condizioni di mercato.
Esprinet S.p.A. svolge attività di direzione e coordinamento delle società controllate residenti in Italia.
Tale attività consiste nella definizione degli indirizzi strategici generali ed operativi di Gruppo, nell'elaborazione delle politiche generali di gestione delle risorse umane e finanziarie e nella definizione ed adeguamento:
In particolare il coordinamento del Gruppo prevede la gestione accentrata dei servizi amministrativi, societari e di tesoreria che, oltre a permettere alle società controllate di realizzare economie di scala, consente alle stesse di concentrare le proprie risorse nella gestione del core business.
Esprinet S.p.A. e la società controllata Celly S.p.A. hanno esercitato l'opzione per il regime fiscale del "Consolidato fiscale nazionale" di cui agli articoli 117 e seguenti del D.P.R. 917/86 (TUIR) nel 2018 per il triennio 2018-2020.
V-Valley ha rinnovato l'adesione al "Consolidato fiscale nazionale" nel 2019 per il triennio 2019-2021. I rapporti economici, oltre che le responsabilità e gli obblighi reciproci, fra la società consolidante e le sue predette società controllate sono definiti nel "Regolamento di consolidato per le società del Gruppo Esprinet".
Il debito per imposte è rilevato alla voce Debiti tributari al netto degli acconti versati, delle ritenute subite e, in genere, dei crediti di imposta. Alla stessa voce Debiti tributari è iscritta l'IRES corrente calcolata sulla base della stima degli imponibili positivi e negativi delle società controllate che hanno aderito al Consolidato fiscale nazionale, al netto degli acconti versati, delle ritenute subite e dei crediti d'imposta di competenza delle società stesse; in contropartita al debito per imposte sono iscritti i corrispondenti crediti della società consolidante verso le società del Gruppo per l'imposta corrente corrispondente agli imponibili positivi trasferiti nell'ambito del Consolidato fiscale nazionale.
Il debito per le compensazioni dovute alle società controllate con imponibile negativo è rilevato alla voce Debiti verso imprese Controllate.
L'IRES differita e anticipata è calcolata sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività determinati secondo criteri civilistici e i corrispondenti valori fiscali esclusivamente con riferimento alle singole società.
L'IRAP corrente, differita e anticipata è determinata esclusivamente con riferimento alle singole società.
Nel corso dell'esercizio Celly S.p.A. ha acquistato merci dalla controllante per 0,3 milioni di euro e di converso ha venduto ad Esprinet S.p.A. prodotti per 0,3 milioni di euro.
Celly S.p.A. ha inoltre corrisposto alla stessa circa 0,8 milioni di euro principalmente per spese di locazione degli uffici e gestione della sede, per il riaddebito di costi del personale, di consulenze EDP, spese generali ed informatiche nonché per l'attività di tenuta delle scritture contabili, dei libri sociali e delle attività amministrative connesse all'oggetto sociale.
In forza del contratto di commissione siglato il 20 ottobre 2010, V-Valley nel corso dell'esercizio 2019 ha consentito la conclusione di contratti di compravendita in proprio nome, ma per conto della committente Esprinet S.p.A., per 158 milioni di euro (151 milioni di euro nel 2018), maturando commissioni di vendita per 2,4 milioni di euro (2,3 milioni di euro nel 2018).
Inoltre sulla base di un contratto di "service" stipulato tra le parti, V-Valley ha corrisposto alla controllante nell'esercizio 2019, 0,2 milioni di euro per noleggio di attrezzature, il riaddebito di spese generali, telefoniche ed informatiche nonché per l'attività di tenuta delle scritture contabili, dei libri sociali e delle attività amministrative connesse all'oggetto sociale.
Nel 2011, Esprinet S.p.A. ha deliberato a favore di V-Valley, un mandato di credito (conferito ad Aosta Factor ed ancora in essere nel 2019) per 20 milioni di euro, nel 2013 risulta essere stato deliberato un mandato di credito (conferito ad IFI Italia S.p.A. ed ancora in essere nel 2019) per 18 milioni di euro, oltre che un mandato di credito conferito a Ubi Factor S.p.A. nel 2018 per 5 milioni di euro mediante i quali Esprinet si rende garante a favore della società in relazione agli utilizzi da quest'ultima effettuati.
Risulta invece estinto nel corso del 2019 il mandato di credito conferito nel 2010 ad Intesa San Paolo di circa 1 milione di euro e quello conferito a MBFacta (già Creditech) del 2016 per 5 milioni di euro con i quali Esprinet si faceva garante a favore della società in relazione agli utilizzi da quest'ultima effettuati.
Nel corso dell'esercizio 4Side S.r.l. ha acquistato merci dalla controllante per 0,4 milioni di euro. 4Side S.r.l. ha inoltre corrisposto alla stessa circa 0,2 milioni di euro principalmente per attività amministrative connesse all'oggetto sociale.
Nel corso dell'esercizio Nilox Deutschland GmbH ha acquistato merci dalla controllante per 0,6 milioni di euro.
4Side S.r.l. ha inoltre corrisposto alla stessa circa 45mila euro principalmente per riaddebito costi di trasporto.
Nel corso dell'esercizio Esprinet Iberica ha acquistato merci dalla controllante per 38,6 milioni di euro e di converso ha venduto ad Esprinet S.p.A. prodotti per 0,8 milioni di euro.
Esprinet Iberica ha inoltre corrisposto alla stessa circa 1,3 milioni di euro nell'ambito di un contratto di service, per noleggio di attrezzature, utilizzo di linee dati e servizi amministrativi ed interessi attivi sul finanziamento estinto nel corso dell'esercizio per 0,2 milioni di euro.
Nel corso dell'esercizio Vinzeo ha emesso note credito nei confronti della controllante per 0,2 milioni di euro oltre che aver corrisposto alla controllante circa 0,1 milioni di euro per utilizzo di linee dati e servizi amministrativi ed interessi passivi per 18mila euro.
Nel 2019 Esprinet Portugal ha corrisposto alla controllante circa 0,2 milioni di euro principalmente per il riaddebito di consulenze EDP e di servizi amministrativi vari ed interessi attivi sul finanziamento estinto nel corso dell'esercizio per 43 mila euro.
Nel 2019 V-Valley Iberian S.L.U. ha corrisposto alla controllante circa 11 mila euro principalmente per il riaddebito di consulenze EDP e di servizi amministrativi vari ed interessi attivi sul finanziamento in essere per 46mila euro.
I ricavi realizzati sono relativi a vendite di prodotti di elettronica di consumo effettuate alle normali
| 2019 | 2018 | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Tipologia | Ricavi | Costi | Crediti | Debiti | Ricavi | Costi | Crediti | Debiti | |
| Ricavi | ||||||||||
| Infoklix S.p.A. | Vendita prodotti | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Key managers e familiari | Vendita prodotti | 8 | - | 1 | - | 11 | - | - | - | |
| Subtotale | 8 | - | 1 | - | 11 | - | - | - | ||
| Costi generali e amministrativi | ||||||||||
| Immobiliare Selene S.r.l. | Locazione immobili | - | - | - | - | - | 1.477 | 350 | 427 | |
| M.B. Immobiliare S.r.l. | Locazione immobili | - | - | - | - | - | 3.405 | 925 | 1.130 | |
| Immobiliare Selene S.r.l. | Spese varie | - | 2 | - | - | - | - | 9 | 4 | |
| M.B. Immobiliare S.r.l. | Spese varie | - | 7 | - | - | - | (2) | 26 | 6 | |
| M.B. Immobiliare S.r.l. | Manut.beni terzi logistica | - | - | - | - | - | 2 | - | - | |
| M.B. Immobiliare S.r.l. | Canoni manut.logistica | - | 5 | - | - | - | 7 | - | - | |
| Immobiliare Selene S.r.l. | Depositi cauzionali | - | - | - | - | - | - | 717 | - | |
| M.B. Immobiliare S.r.l. | Depositi cauzionali | - | - | - | - | - | - | 833 | - | |
| Subtotale | - | 14 | - | - | - | 4.889 | 2.860 | 1.567 | ||
| Oneri/proventi finanziari | ||||||||||
| Immobiliare Selene S.r.l. | Interessi su depositi | 5 | - | - | - | 2 | - | 2 | - | |
| M.B. Immobiliare S.r.l. | Interessi su depositi | 6 | - | - | - | 2 | - | 2 | - | |
| Subtotale | 11 | - | - | - | 4 | - | 4 | - | ||
| Totale complessivo | 19 | 14 | 1 | - | 15 | 4.889 | 2.864 | 1.567 |
Per effetto dell'applicazione del principio contabile IFRS 16 risultano nell'esercizio 2019 cancellati dal conto economico 4,1 milioni di euro di canoni di locazione immobili verso le parti correlate per contratti di locazione conclusi a condizioni di mercato e sottoscritti nei periodi precedenti a quello in esame, rispettivamente con le società Immobiliare Selene S.r.l., relativamente al sito logistico di Cambiago (MI) e M.B. Immobiliare S.r.l. riguardo al sito logistico di Cavenago (MB).
Come evidente dalla precedente tabella, il valore complessivo delle suddette operazioni non è rilevante in relazione al volume complessivo delle attività di Esprinet S.p.A..
Nel corso del 2019 non sono stati individuate poste di natura non ricorrente.
Nel corso del corrispondente periodo del 2018 erano state individuate come poste di natura non ricorrente:
Nella tabella successiva si riporta l'esposizione nel conto economico di periodo dei suddetti eventi e operazioni (inclusi gli effetti fiscali):
| (euro/000) | Tipologia di Provento/(Onere) di natura Non Ricorrente |
2019 | 2018 | Var. |
|---|---|---|---|---|
| Costo del venduto | Rettifiche di valore per dispute su diritti contrattuali |
- | (6.080) | 6.080 |
| Margine commerciale lordo | - | (6.080) | 6.080 | |
| Costi generali e amministrativi | Rettifiche di valore crediti verso fornitori |
- | (8.823) | 8.823 |
| Totale SG&A | Costi generali e amministrativi | - | (8.823) | 8.823 |
| Utile operativo (EBIT) | Utile operativo (EBIT) | - | (14.903) | 14.903 |
| Utile prima delle imposte | Utile prima delle imposte | - | (14.903) | 14.903 |
| Imposte | Imposte su eventi non ricorrenti | 3.814 | (3.814) | |
| Utile netto/ (Perdita) | Utile netto/ (Perdita) | - | (11.089) | 11.089 |
Per una descrizione dell'evoluzione dei contenziosi legali e fiscali in essere, si fa rimando alla analoga sezione nella voce di commento "Fondi non correnti e altre passività".
Parimenti, nella "Relazione sulla Gestione" sono state delineate, al capitolo "Principali rischi e incertezze", le politiche seguite dal Gruppo per la gestione dei contenziosi legali e fiscali.
Si fornisce nelle tabelle successive il raccordo tra le voci di bilancio rappresentative di strumenti finanziari e le categorie di attività e passività finanziarie previste dal principio contabile IFRS 9. Per ulteriori dettagli sul contenuto delle singole voci di bilancio si rinvia alle analisi fornite nelle sezioni specificatamente dedicate nel capitolo "Commento alle voci della situazione patrimonialefinanziaria".
| Attivo | 31/12/2019 | 31/12/2018 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Valore contabile |
Attività al FVTPL (1) |
Arrività al costo ammort. |
Non IFRS 9 |
Valore contabile |
Attività al FVTPL (1) |
Arrività al costo ammort. |
Non IFRS 9 |
|
| Crediti finanziari vs clienti | 969 | 969 | 1.420 | 1.420 | |||||
| Depositi cauzionali | 1.743 | 1.743 | 1.675 | 1.675 | |||||
| Crediti ed altre att. non correnti | 2.712 | 2.712 | - | 3.095 | 3.095 | - | |||
| Attività non correnti | 2.712 | - | 2.712 | - | 3.095 | - | 3.095 | - | |
| Crediti vs clienti | 272.957 | 130.230 | 142.727 | 199.871 | 77.043 | 122.828 | |||
| Crediti verso controllate | 63.911 | 63.911 | 170.481 | 170.481 | |||||
| Altri crediti tributari | 8.894 | 8.894 | 4.639 | 4.639 | |||||
| Crediti verso soc. factoring | 3.526 | 3.526 | 242 | 242 | |||||
| Crediti finanziari vs altri | 9.717 | 9.717 | 10.880 | 10.880 | |||||
| Crediti verso assicurazioni | 377 | 377 | 573 | 573 | |||||
| Crediti verso fornitori | 9.929 | 9.929 | 4.680 | 4.680 | |||||
| Crediti verso dipendenti | - | - | 2 | 2 | |||||
| Crediti verso altri | 130 | 130 | 72 | 72 | |||||
| Risconti attivi | 4.226 | 4.226 | 3.794 | 3.794 | |||||
| Altri crediti ed attività correnti | 100.710 | 87.590 | 13.120 | 195.363 | 186.930 | 8.433 | |||
| Att. fin. per strumenti derivati | - | - | 375 | 375 | |||||
| Disponibilità liquide | 289.642 | 289.642 | 173.681 | 173.681 | |||||
| Attività correnti | 663.309 | 130.230 | 519.959 | 13.120 | 569.290 | 77.418 | 483.439 | 8.433 |
| Passivo | 31/12/2019 | 31/12/2018 | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Valore contabile |
Passività al FVTPL (1) |
Passività al costo ammort. |
Non IFRS 9 |
Valore contabile |
Passività al FVTPL (1) |
Passività al costo ammort. |
Non IFRS 9 |
||
| Debiti finanziari | 22.294 | 22.294 | 12.804 | 12.804 | ||||||
| Passività finanziarie per leasing | 81.742 | 81.742 | - | - | ||||||
| Fondo trattamento quiescenza | 1.171 | 1.171 | 1.218 | 1.218 | ||||||
| Altri fondi | 853 | 853 | 77 | 77 | ||||||
| Debiti per incentivi monetari | 260 | 260 | 105 | 105 | ||||||
| Fondi non correnti e altre pass. | 2.284 | 260 | 2.024 | 1.400 | 105 | 1.295 | ||||
| Passività non correnti | 106.320 | - | 104.296 | 2.024 | 14.204 | - | 12.909 | 1.295 | ||
| Debiti vs fornitori | 743.963 | 743.963 | 521.203 | 521.203 | ||||||
| Debiti finanziari | 30.733 | 30.733 | 132.744 | 132.744 | ||||||
| Passività finanziarie per leasing | 6.374 | 6.374 | - | - | ||||||
| Pass. fin. per strumenti derivati | - | - | 613 | 613 | ||||||
| Debiti verso controllate e colleg. | 1.079 | 1.079 | 255 | 255 | ||||||
| Debiti verso istituti prev. | 3.388 | 3.388 | 3.164 | 3.164 | ||||||
| Altri debiti tributari | 2.530 | 2.530 | 8.607 | 8.607 | ||||||
| Debiti verso altri | 9.915 | 9.915 | 10.027 | 10.027 | ||||||
| Ratei passivi per assicurazioni | 250 | 250 | 267 | 267 | ||||||
| Risconti passivi | 13 | 13 | 8 | 8 | ||||||
| Fondi correnti ed altre passività | 17.175 | 14.632 | 2.543 | 22.328 | 13.713 | 8.615 | ||||
| Passività correnti | 798.245 | - | 795.702 | 2.543 | 676.888 | 613 | 667.660 | 8.615 |
(1) "Fair Value Through Profit and Loss" (FVTPL): include gli strumenti derivati al "fair value" rilevato a conto economico.
Come emerge dalla tabella precedente, la classificazione di bilancio consente una pressoché immediata distinzione tra singole classi di strumenti finanziari caratterizzate da differenti metodologie di valutazione e livelli di esposizione ai rischi finanziari:
Il fair value delle attività e passività iscritte in bilancio al fair value, così come più dettagliatamente specificato successivamente, si qualifica come di livello gerarchico 2 ad eccezione del "Debito per acquisto partecipazioni" che, derivando anche da stime effettuate dal management, si qualifica come di livello gerarchico 3.
Per una descrizione qualitativa delle differenti classi di rischio si rinvia alla medesima sezione delle "Note al bilancio consolidato".
Si riportano di seguito, distintamente per classe, la valutazione al "fair value" delle sole attività e passività finanziarie iscritte in bilancio previste dallo IFRS 9 e disciplinate dagli IFRS 7 e IFRS 13, i metodi e le principali ipotesi di valutazione applicate nella determinazione degli stessi:
| Attivo | 31/12/2019 | 31/12/2018 | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair value | Fair value | ||||||||||||
| (euro/000) | Valore contabile |
Crediti verso clienti |
Crediti finanziari |
Crediti verso assicur. |
Crediti Gruppo |
Crediti diversi |
Valore contabile |
Crediti verso clienti |
Crediti finanziari |
Crediti verso assicur. |
Crediti Gruppo |
Crediti diversi |
|
| Crediti finanziari vs clienti | 969 | 1.036 | 1.420 | 1.516 | |||||||||
| Depositi cauzionali | 1.743 | 1.831 | - | 1.675 | 1.760 | ||||||||
| Crediti e att. non corr. | 2.712 | 1.831 | 1.036 | - | 3.095 | 1.760 | 1.516 | - | |||||
| Att. non correnti | 2.712 | 1.831 | 1.036 | - | - | - | 3.095 | 1.760 | 1.516 | - | - | - | |
| Crediti verso clienti | 272.957 | 272.957 | 199.871 | 199.871 | |||||||||
| Crediti vso controllate | 63.911 | 63.911 | 170.481 | 170.481 | |||||||||
| Crediti vso factoring | 3.526 | 3.526 | 242 | 242 | |||||||||
| Crediti finanziari vs altri | 9.717 | 9.717 | 10.880 | 10.880 | |||||||||
| Crediti vs assicurazioni | 377 | 377 | 573 | 573 | |||||||||
| Crediti vs dipendenti | - | - | 2 | 2 | |||||||||
| Crediti vs fornitori | 9.929 | 9.929 | 4.680 | 4.680 | |||||||||
| Crediti vs altri | 130 | 130 | 72 | 72 | |||||||||
| Altri crediti e att.corr. | 87.590 | - | 13.243 | 377 | 63.911 10.059 | 186.930 | - | 11.122 | 573 | 170.481 | 4.754 | ||
| Att. fin. per derivati | - | - | 375 | 375 | |||||||||
| Disponibilità liquide | 289.642 | 289.642 | 173.681 | 173.681 | |||||||||
| Attività correnti | 650.189 | 272.957 | 302.885 | 377 | 63.911 10.059 | 560.857 | 199.871 | 185.178 | 573 | 170.481 | 4.754 |
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Passivo | Fair value | Fair value | |||||||||||
| (euro/000) | Valore contabile |
Debiti verso fornitori |
Debiti finanziari |
Derivati al FVTPL |
Debiti diversi |
Debiti Gruppo |
Valore contabile |
Debiti verso fornitori |
Debiti finanziari |
Derivati al FVTPL |
Debiti diversi |
Debiti Gruppo |
|
| Debiti finanziari | 22.294 | 22.319 | 12.804 | 12.740 | |||||||||
| Debiti incent. monetari | 260 | 260 | 105 | 105 | |||||||||
| Altre pass. non correnti | 260 | 260 | 105 | 105 | |||||||||
| Pass.non correnti | 22.554 | - | 22.319 | - | 260 | - | 12.909 | - | 12.740 | - | 105 | - | |
| Debiti verso fornitori | 743.963 | 743.963 | 521.203 | 521.203 | |||||||||
| Debiti finanziari | 30.733 | 31.039 | 132.744 | 133.377 | |||||||||
| Pass. fin. per derivati | - | - | 613 | 613 | |||||||||
| Debiti verso controllate e collegate | 1.079 | 1.079 | 255 | 255 | |||||||||
| Debiti vso istituti prev. | 3.388 | 3.388 | 3.164 | 3.164 | |||||||||
| Debiti verso altri | 9.915 | 9.915 | 10.027 | 10.027 | |||||||||
| Ratei pass. per assicur. | 250 | 250 | 267 | 267 | |||||||||
| Fdi correnti e altre pass. | 14.632 | 13.553 | 1.079 | 13.713 | 13.458 | 255 | |||||||
| Passività correnti | 789.328 | 743.963 | 31.039 | - | 13.553 | 1.079 | 668.273 | 521.203 | 133.377 | 613 | 13.458 | 255 |
L'IFRS 13 individua una gerarchia di tecniche valutative che si basano su tre livelli:
Data la loro scadenza a breve termine, per le attività correnti - ad esclusione delle attività finanziarie per strumenti derivati ove presenti-, i debiti verso fornitori, i debiti finanziari correnti e i debiti diversi (ad esclusione dei debiti per incentivi monetari, ove presenti) si è ritenuto che il valore contabile lordo possa costituire una ragionevole approssimazione del "fair value".
Il "fair value" delle attività non correnti e dei debiti finanziari non correnti è stato stimato con tecniche di attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi, sulla base dei termini e delle scadenze di ciascun contratto, di capitale e interessi, quantificati in base alla curva dei tassi d'interesse stessi in essere alla data di bilancio e corretti per gli effetti del DVA (Debit Value Adjustment) e del CVA (Credit Value Adjustment).
Il "fair value" degli strumenti finanziari derivati del tipo "IRS-Interest Rate Swap" è stato calcolato mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi sulla base dei termini e delle scadenze di ciascun contratto derivato e del relativo sottostante, utilizzando le curva dei tassi di interesse di mercato in essere alla data di bilancio e correggendo gli stessi per gli effetti del DVA (Debit Value Adjustment) e del CVA (Credit Value Adjustment).
Le curve dei tassi utilizzate sono le curve "Forward" e "Spot" al 31 dicembre così come pubblicate da provider finanziari, la seconda maggiorata, laddove presente, dello spread previsto dalle clausole contrattuali (spread non considerato nell'applicazione della medesima curva ai fini dell'attualizzazione). La tipologia dei dati di input utilizzati nel modello di valutazione determina la classificazione degli strumenti derivati a livello gerarchico 2.
La ragionevolezza delle valutazioni effettuate, limitatamente agli "IRS-Interest Rate Swap", è stata verificata attraverso il confronto con le quotazioni fornite dagli istituti emittenti.
L'attività finanziaria per strumenti derivati iscritta nel bilancio 2018 era rappresentativa del differenziale tra la valutazione del 20% del capitale residuo della controllata Celly S.p.A. e la valutazione del prezzo a termine da corrispondere in relazione al contratto di opzione sottoscritto con il socio di minoranza esercitabile dalla data del 12 maggio 2019 ma non esercitata di comune accordo fra le parti.
Il valore così determinato si qualificava come un fair value di livello gerarchico 3 essendo dipendente anche da stime del management in relazione agli andamenti futuri della controllata, i cui assunti di base sui quali è stato determinato tale valore sono coerenti con quelli utilizzati all'interno del "DCF Model" relativo alla CGU 2 Celly per i cui dettagli si rimanda al paragrafo "B) Assunti base/Variabili critiche" all'interno della voce "Partecipazioni in società controllate e altre società" Nelle note di commento del Bilancio d'esercizio.
Si segnala, come evidente dalle tabelle precedenti, che non ci sono state riclassifiche tra livelli gerarchici e che l'informativa relativa agli strumenti derivati in essere è stata fornita nel paragrafo "Analisi delle operazioni relative a strumenti derivati" cui si rimanda per maggiori dettagli.
Le informazioni in merito al volume e dettaglio dei ricavi, costi, utili o perdite generati dagli strumenti finanziari sono già fornite nella tabella degli oneri e proventi finanziari nella sezione "42) Oneri e proventi finanziari".
Le rettifiche di valore di attività finanziarie, stimate in seguito ad una valutazione puntuale della solvibilità di ciascun debitore, sono state rappresentate nella specifica voce del Conto economico separato "Riduzioni/riprese di valore di attività finanziarie". Tali rettifiche ammontano complessivamente a 0,6 milioni di euro (9,3 milioni di euro nel 2018 comprensivi di 8,8 milioni di euro relativi all'evento non ricorrente connesso alla valutazione del credito vantato nei confronti dello storico fornitore della linea "Sport Technology" che a fine 2018 ha avviato un processo di liquidazione volontaria).
Nel corso dell'esercizio, così come nell'esercizio precedente, non si è reso necessario apportare alcuna modifica nel metodo di contabilizzazione delle attività finanziarie (non rilevando a tal fine, come previsto dai principi contabili internazionali, l'iscrizione iniziale al "fair value" e la successiva contabilizzazione al costo di talune voci di bilancio).
Come già evidenziato nella sezione "Crediti verso clienti e altri crediti" il valore dei crediti viene costantemente ridotto delle perdite durevoli di valore accertate. Tale operazione viene effettuata mediante l'iscrizione di un apposito fondo svalutazione rilevato a diretta rettifica delle attività finanziarie svalutate.
Nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018, tale svalutazione è stata operata sia per i crediti commerciali che per il credito vantato nei confronti dello storico fornitore della linea "Sport Technology" in liquidazione volontaria, non essendosi ritenuta necessaria per le altre attività finanziarie.
Si riporta di seguito la movimentazione del fondo svalutazione crediti commerciali.
| (euro/000) | Fondo iniziale | Accantonamenti | Utilizzi | Variazioni per fusioni |
Fondo finale |
|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2019 | 3.899 | 1.075 | (893) | - | 4.081 |
| Esercizio 2018 | 4.381 | 525 | (2.234) | 1.227 | 3.899 |
Esprinet S.p.A. è solita effettuare operazioni di trasferimento di attività finanziarie.
Tali operazioni si concretizzano nella cessione a società di factoring, sia pro-solvendo sia pro-soluto, di crediti commerciali nonché nella presentazione di effetti commerciali ad istituti finanziari ai fini dell'accredito salvo buon fine.
Nel corso dell'esercizio 2019 è anche proseguito il programma di cartolarizzazione di crediti commerciali strutturato da Unicredit Bank AG avviato a luglio 2015 e rinnovato a luglio 2018 che prevede la cessione rotativa pro-soluto ad una società veicolo appositamente costituita ai sensi della Legge n. 130/1999.
Nel caso di cessioni di credito pro-solvendo e di anticipazioni salvo buon fine di effetti, l'ammontare dei crediti ceduti continua ad essere esposto in bilancio tra i "crediti verso clienti" con contropartita tra le passività finanziarie correnti alla voce "debiti verso altri finanziatori" e "debiti verso banche".
Al 31 dicembre 2019 i crediti ceduti pro-solvendo per i quali sono state ottenute anticipazioni di portafoglio salvo buon fine ammontano a 0,6 milioni euro (2,4 milioni di euro al 31 dicembre 2018); le anticipazioni salvo buon fine di effetti invece ammontano a 1,3 milioni di euro (0,2 milioni di euro al 31 dicembre 2018).
Il valore contabile lordo delle attività finanziarie rappresenta l'esposizione massima della Società al rischio di credito.
Si riporta di seguito l'analisi dello stato dei crediti commerciali vantati verso i clienti e dell'anzianità di quelli che non hanno subito perdite durevoli di valore:
| (euro/000) | 31/12/2019 | Crediti svalutati | Crediti scaduti e non svalutati |
Crediti non scaduti e non svalutati |
|
|---|---|---|---|---|---|
| Crediti verso clienti lordi | 277.038 | 137.066 | 72.676 | 67.296 | |
| Fondo svalutazione | (4.081) | (4.081) | - | - | |
| Crediti verso clienti netti | 272.957 | 132.985 | 72.676 | 67.296 |
| (euro/000) | 31/12/2018 | Crediti svalutati | Crediti scaduti e non svalutati |
Crediti non scaduti e non svalutati |
||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti verso clienti lordi Fondo svalutazione |
203.770 (3.899) |
5.245 (3.899) |
48.499 - |
15.026 - |
||
| Crediti verso clienti netti | 199.871 | 1.346 | 48.499 | 15.026 | ||
| (euro/000) | Totale | scaduto maggiore di 90 giorni |
scaduto tra 60 e 90 giorni |
scaduto tra 30 e 60 giorni |
scaduto minore di 30 giorni |
|
| Crediti scaduti non svalutati al 31/12/2019 Crediti scaduti non svalutati al 31/12/2018 |
72.676 48.499 |
993 812 |
1.447 1.391 |
591 5.642 |
69.645 40.654 |
In base all'esperienza storica e a seguito dell'adozione da parte di Esprinet S.p.A. di una politica di accettazione di ordini da parte di clienti insoluti o fuori fido solo con pagamento anticipato, si ritiene che non sussistano i presupposti per accantonare un fondo svalutazione crediti per gli importi non ancora esigibili ad eccezione dei crediti rientranti nel cluster "hold to collect". Tale cluster riguarda i crediti destinati alla cessione a terze parti in base a programmi vincolanti per i quali si è tenuto conto del valore incassabile da tali terze parti.
Non sono presenti attività finanziarie che sarebbero altrimenti scadute o che avrebbero subito una riduzione durevole di valore ma le cui condizioni sono state rinegoziate, fatta eccezione per alcuni piani di rientro concordati con la clientela di importo non significativo.
Quali strumenti di attenuazione del rischio di credito Esprinet S.p.A. è solita ricorrere alle seguenti fattispecie (i dati percentuali sono riferiti allo stock di crediti verso clienti esistente al 31 dicembre 2019):
Tra gli strumenti di attenuazione del rischio non sono ricomprese garanzie che nel corso dell'esercizio, a seguito della loro presa di possesso, abbiano attribuito il diritto all'ottenimento di significative attività finanziarie o non finanziarie ovvero delle quali siano state consentite, in mancanza o meno di inadempimento da parte del concedente, la vendita o il trasferimento a terzi in garanzia.
Relativamente alle altre attività finanziarie disciplinate dall'IFRS 7 e dall'IFRS 13, premesso che a parte la rettifica di valore del credito vantato nei confronti dello storico fornitore della linea "Sport Technology" in liquidazione volontaria, effettuata nell'esercizio precedente, né nell'esercizio corrente né nell'esercizio precedente esse hanno subito perdite durevoli di valore, si riportano di seguito la movimentazione del connesso fondo svalutazione ed a seguire due tabelle riepilogative che forniscono un'informativa circa il loro status e l'anzianità dei crediti scaduti:
| (euro/000) | Fondo iniziale | Accantonamenti | Utilizzi | Fondo finale | |
|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio 2019 | 8.823 | - | - | 8.823 | |
| Esercizio 2018 | - | 8.823 | - | 8.823 |
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Valore contabile |
Crediti svalutati |
Crediti scaduti non svalutati |
Crediti non scaduti non svalutati |
Valore contabile |
Crediti svalutati |
Crediti scaduti non svalutati |
Crediti non scaduti non svalutati |
| Crediti finanziari vs clienti | 696 | 696 | 1.420 | 1.420 | ||||
| Depositi cauzionali | 1.743 | 1.743 | 1.675 | 1.675 | ||||
| Crediti e altre att. non correnti | 2.439 | 2.439 | 3.095 | 3.095 | ||||
| Attività non correnti | 2.439 | - | - | 2.439 | 3.095 | - | - | 3.095 |
| Crediti verso controllate | 63.911 | 2.387 | 61.524 | 170.481 | 876 | 169.605 | ||
| Crediti verso soc. factoring | 3.526 | 192 | 3.334 | 242 | 13 | 239 | ||
| Crediti finanziari vs altri | 9.717 | 9.717 | 10.880 | 10.880 | ||||
| Crediti verso assicurazioni | 377 | 377 | 573 | 573 | ||||
| Crediti verso fornitori | 18.752 | 11.448 | 7.304 | 13.503 | 11.657 | 1.846 | ||
| Crediti verso dipendenti | - | - | 2 | 2 | ||||
| Crediti verso altri | 130 | 130 | 72 | 72 | ||||
| Altri crediti e att. correnti | 96.413 | 11.448 | 10.390 | 74.575 | 195.753 | 11.657 | 3.380 | 180.726 |
| Att. fin. per strumenti derivati | - | - | 375 | 375 | ||||
| Disponibilità liquide | 289.642 | 289.642 | 173.681 | 173.681 | ||||
| Attività correnti lorde Fondo svalutazione |
386.055 (8.823) |
11.448 (8.823) |
300.032 | 74.575 | 369.809 (8.823) |
11.657 (8.823) |
177.061 | 181.101 |
| Attività correnti nette | 377.232 | 2.625 | 300.032 | 74.575 | 360.986 | 2.834 | 177.061 | 181.101 |
| (euro/000) | Totale | scaduto maggiore di 90 giorni |
scaduto tra 60 e 90 giorni |
scaduto tra 30 e 60 giorni |
scaduto minore di 30 giorni |
|---|---|---|---|---|---|
| Crediti verso società controllate | 2.387 | 1.969 | 20 | (69) | 467 |
| Crediti verso società di factoring | 192 | - | - | - | 192 |
| Crediti verso assicurazioni | 377 | 204 | 21 | 31 | 121 |
| Crediti verso altri | 130 | 130 | - | - | - |
| Crediti scaduti non svalutati al 31/12/2019 | 3.086 | 2.303 | 41 | (38) | 780 |
| Crediti verso società controllate | 876 | 153 | 42 | 600 | 81 |
| Crediti verso società di factoring | 13 | - | - | - | 13 |
| Crediti verso assicurazioni | 573 | 208 | 195 | 134 | 36 |
| Crediti verso altri | 72 | 72 | - | - | - |
| Crediti scaduti non svalutati al 31/12/2018 | 1.534 | 433 | 237 | 734 | 130 |
I crediti verso società di factoring sono interamente relativi a operazioni di cessione pro-soluto, crediti la cui proprietà e rischi connessi sono dunque stati interamente trasferiti alle società di factoring.
La quota scaduta è relativa a importi dovuti alla data di chiusura del bilancio il cui incasso, per motivi tecnici, è avvenuto nei primi giorni dell'esercizio successivo; la quota non scaduta riguarda invece crediti il cui pagamento è contrattualmente previsto alla data originaria di scadenza del debito dei clienti nei confronti della Società.
Da sottolineare comunque che anche tali crediti, alla data di tale relazione, risultano pressoché interamente incassati in relazione alle scadenze maturate.
Si riporta di seguito il piano delle scadenze contrattuali delle passività finanziarie, inclusi gli interessi da versare ed esclusi gli effetti di accordi di compensazione:
| (euro/000) | Bilancio 31/12/2019 |
Flussi finanziari contrattuali |
entro 6 mesi |
6-12 mesi |
1-2 anni | 2-5 anni | oltre 5 anni |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti finanziari | 22.294 | 23.269 | 216 | 168 | 10.819 | 12.066 | - |
| Passività finanziarie per leasing | 81.742 | 103.306 | 1.294 | 1.254 | 8.646 | 23.670 | 68.442 |
| Debiti per incentivi monetari | 260 | 260 | - | - | 178 | 82 | - |
| Fondi non correnti e altre passività | 260 | 260 | - | - | 178 | 82 | - |
| Passività non correnti | 104.296 | 126.835 | 1.510 | 1.422 | 19.643 | 35.818 | 68.442 |
| Debiti verso fornitori | 743.963 | 745.005 | 744.173 | 595 | 235 | 2 | - |
| Debiti finanziari | 30.733 | 30.726 | 28.187 | 2.539 | - | - | - |
| Passività finanziarie per leasing | 6.374 | 6.312 | 3.117 | 3.195 | - | - | - |
| Debiti verso controllate e collegate | 1.079 | 1.079 | 1.079 | - | - | - | - |
| Debiti verso istituti previdenziali | 3.388 | 3.388 | 3.388 | - | - | - | - |
| Debiti verso altri | 9.915 | 9.915 | 9.915 | - | - | - | - |
| Ratei passivi per assicurazioni | 250 | 250 | 250 | - | - | - | - |
| Fondi correnti ed altre passività | 14.632 | 14.632 | 14.632 | - | - | - | - |
| Passività correnti | 795.702 | 796.675 | 790.109 | 6.329 | 235 | 2 | - |
| (euro/000) | Bilancio 31/12/2018 |
Flussi finanziari contrattuali |
entro 6 mesi |
6-12 mesi |
1-2 anni | 2-5 anni | oltre 5 anni |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti finanziari | 12.804 | 13.445 | 144 | 89 | 5.699 | 7.513 | - |
| Debiti per incentivi monetari | 105 | 105 | - | - | 84 | 21 | - |
| Fondi non correnti e altre passività | 105 | 105 | - | - | 84 | 21 | - |
| Passività non correnti | 12.909 | 13.550 | 144 | 89 | 5.783 | 7.534 | - |
| Debiti verso fornitori | 521.203 | 600.943 | 526.142 | 4.938 | 9.426 | 24.438 | 35.999 |
| Debiti finanziari | 132.744 | 136.536 | 134.035 | 2.501 | - | - | - |
| Pass. finanziarie per strumenti derivati | 613 | 620 | 620 | - | - | - | - |
| Debiti verso controllate e collegate | 255 | 255 | 255 | - | - | - | - |
| Debiti verso istituti previdenziali | 3.164 | 3.164 | 3.164 | - | - | - | - |
| Debiti verso altri | 10.027 | 10.027 | 10.027 | - | - | - | - |
| Ratei passivi per assicurazioni | 267 | 267 | 267 | - | - | - | - |
| Fondi correnti ed altre passività | 13.713 | 13.713 | 13.713 | - | - | - | - |
| Passività correnti | 668.273 | 751.812 | 674.510 | 7.439 | 9.426 | 24.438 | 35.999 |
Ai fini di una miglior comprensione delle tabelle sopra riportate si consideri quanto segue:
Al 31 dicembre 2018 uno dei covenant cui erano assoggettati una Term Loan Facility ed una Revolving Facility sottoscritti dalla Società con un pool di banche domestiche ed internazionali, e dal valore capitale residuo complessivo di 101,5 milioni di euro, risultava violato. In ragione di ciò, conformemente con i principi contabili vigenti, l'intero importo in essere della linea "amortising" oltre alla passività rappresentativa del "fair value" dei contratti di "IRS-Interest Rate Swap" stipulati ai fini della copertura del rischio di tasso di interesse, sono stati iscritti tra i debiti finanziari correnti ed i flussi finanziari contrattuali classificati entro l'orizzonte temporale di sei mesi rispetto alla data di bilancio.
La Revolving Facility , dal valore di 65,0 milioni di euro, non risultava utilizzata al 31 dicembre 2018 né è stata utilizzata nel corso dell'anno 2019 mentre i rimborsi della Term Loan Facility sono proseguiti regolarmente, secondo il piano di ammortamento inziale, nel corso dell'esercizio fino al rimborso anticipato in data 26 settembre 2019 del suo valore residuo in linea capitale di 72,5 milioni di euro.
In data 30 settembre la Società ha sottoscritto una RCF-Revolving Credit Facility "unsecured" a 3 anni con il pressoché medesimo pool di banche per un importo complessivo pari a 152,5 milioni di euro assoggettato anch'esso alla verifica una struttura di covenant finanziari tipici per di operazioni di tale natura.
Ad eccezione di quanto appena descritto e del mancato rispetto, sempre senza produrre alcuna conseguenza, sia al 31 dicembre 2017 che al 31 dicembre 2016 di parte degli indici finanziari previsti dai contratti di finanziamento, la Società non si è mai trovata in condizioni di inadempienza o default relativamente alle clausole riguardanti il capitale nominale, gli interessi, il piano di ammortamento o i rimborsi dei finanziamenti passivi.
Per maggiori dettagli sul tali indici si rimanda al successivo paragrafo "Finanziamenti e covenant su finanziamenti".
La Società presenta anche altri finanziamenti minori non soggetti al rispetto di covenant finanziari nonché un finanziamento scadente a gennaio 2022 dal valore nominale residuo di 1,4 milioni di euro, iscritto in bilancio ad un valore pressoché identico per effetto della contabilizzazione al costo ammortizzato, ottenuto a dicembre 2013 nell'ambito delle modalità di pagamento contrattualmente previste dalla Pubblica Amministrazione per una fornitura di personal computer alla stessa effettuata dalla Società (per maggiori dettagli si rimanda alla sezione "Finanziamenti e covenant su finanziamenti").
La Società ha concesso alla banca erogante una delega irrevocabile all'incasso dei contributi pluriennali dovuti dalla Pubblica Amministrazione e pari, sia in termine di valore sia di scadenze, al piano di rimborso del finanziamento che per tale ragione non contiene pattuizioni che prevedano la possibile decadenza dal beneficio del termine per i rimborsi.
Da evidenziare anche che la Società non ha sinora emesso strumenti contenenti una componente di debito e una di capitale.
L'uso dei contratti derivati in Esprinet S.p.A. è finalizzato alla protezione di alcuni dei contratti di finanziamento sottoscritti dalle oscillazioni dei tassi d'interesse sulla base di una strategia di copertura dei flussi finanziari (c.d. "cash flow hedge").
L'obiettivo perseguito è dunque quello di fissare il costo della provvista relativa a tali contratti di finanziamento pluriennali a tasso variabile attraverso la stipula di correlati contratti derivati che consentano di incassare il tasso di interesse variabile contro il pagamento di un tasso fisso.
Nella rappresentazione di bilancio per le operazioni di copertura si verifica pertanto la rispondenza ai requisiti di conformità con le prescrizioni del principio contabile IFRS 9 in tema di applicazione dell'"hedge accounting" e a tal fine la Società effettua periodicamente i test di efficacia.
Alla data di chiusura dell'esercizio la Società non ha in essere alcuno strumento derivato di copertura.
Nell'esercizio 2019 Esprinet S.p.A., in conseguenza dell'anticipato rimborso integrale, in data 26 settembre 2019, del finanziamento in pool a medio termine denominato Term Loan Facility di originari 145,0 milioni di euro (ridottosi alla data di estinzione a 72,5 milioni di euro in linea capitale per effetto dei rimborsi previsti dal piano di ammortamento, e sostituito da una RCF-Revolving Credit Facility di 152,5 milioni di euro "unsecured" a 3 anni, sottoscritta anch'essa con un pool di banche domestiche e internazionali), ha estinto i sei contratti del tipo "IRS-Interest Rate Swap" ("IRS") sottoscritti in data 7 aprile 2017 con sei delle otto banche erogatrici tale finanziamento ed aventi finalità di "copertura", attraverso l'incasso del tasso di interesse variabile contro il pagamento del tasso fisso, di una quota pari all'81% della suddetta Term Loan Facility.
Gli IRS sono stati estinti ad un prezzo complessivo di 0,5 milioni di euro, pressoché pari al loro fair value alla data di estinzione.
| 7 aprile 2017 |
|---|
| 31 agosto 2017 |
| 28 febbraio 2022 |
| 105,6 milioni di euro (soggetto a piano di ammortamento) |
| complessivamente; 58,7 milioni di euro al 26 settembre 2019 |
| 0,21% act/360 |
| 28 febbraio e 31 agosto di ciascun anno, a partire dal 28 febbraio |
| 2018 fino al 28 febbraio 2022, soggette ad adeguamento in |
| conseguenza di convenzionali giorni di festività |
| Esprinet S.p.A. |
| Euribor 6M, act/360, fissato il secondo giorno lavorativo |
| antecedente il primo giorno di ciascun periodo di calcolo degli |
| interessi |
| Intesa Sanpaolo S.p.A., Unicredit S.p.A., Banca Nazionale del Lavoro |
| S.p.A., Caixabank S.A., Unione di Banche Italiane S.p.A., Banco BPM |
| S.p.A., ciascuna per il solo proprio contratto |
Le caratteristiche principali dei sei contratti estinti sono riepilogabili come segue:
Al 31 dicembre 2018 uno dei covenant cui era assoggettata la Term Loan Facility i cui flussi finanziari erano stati "coperti" con i sopra menzionati sei contratti derivati, è stato violato. Da tale data quindi la passività rappresentativa del fair value degli strumenti derivati è stata, così come l'importo del finanziamento "coperto", interamente classificata tra le passività finanziarie correnti.
Per gli IRS estinti nel corso del 2019 sono state integralmente rispettate fino alla data del 25 settembre 2019, data immediatamente precedente all'estinzione del finanziamento "coperto" dagli stessi, le condizioni poste dall' IFRS 9 per l'applicazione dell'"hedge accounting": formale designazione della relazione di copertura, relazione di copertura documentata, misurabile ed altamente efficace, effetto del rischio di credito delle due controparti non significativo rispetto al valore dello strumento derivato, indice di copertura costante nel tempo.
La tecnica contabile del "cash flow hedge" che prevede l'imputazione a riserva di patrimonio netto, alla data di stipula del contratto del relativo "fair value" (limitatamente alla porzione efficace) e successivamente delle variazioni di "fair value" conseguenti a movimenti della curva dei tassi d'interesse, il tutto nei limiti della porzione efficace della copertura e con riconoscimento dunque nel conto economico complessivo.
Le variazioni di fair value degli IRS occorse fino al 25 settembre 2019 sono dunque state imputate a riserva di patrimonio netto mentre quelle successive, fino alla data di estinzione degli strumenti derivati, sono state riconosciute tra gli oneri e proventi finanziari direttamente nel conto economico separato a seguito della decadenza della relazione di copertura.
Alla data del 31 dicembre 2018 tra le componenti del patrimonio netto, all'interno della riserva per "cash flow hedge", risultava iscritta una ulteriore quota di 16mila euro generata dalle variazioni di fair value di precedenti strumenti derivati di copertura, sottoscritti nel 2014 ed estinti nel 2017 in occasione della sostituzione del finanziamento coperto con la Term Loan Facility rimborsata nel corso dell'esercizio. Tale riserva è stata gradualmente riversata al conto economico separato in funzione delle scadenze del finanziamento originariamente coperto (terminate in data 31 luglio 2019) in ragione del fatto che il relativo rischio di tasso di interesse era ancora esistente sia pur "traslato" nel successivo finanziamento.
Nella tabella successiva sono illustrate le seguenti informazioni riferite ai contratti derivati limitatamente alla contabilizzazione con la tecnica del cash flow hedge (fino dunque alla data del 25 settembre 2019):
| Esercizio | Importo nozionale contratti | Effetto a CE | Imposte su | Riserva PN | |||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| entro 12 mesi |
oltre 12 mesi |
(1) | (2) | FV contratti (3) |
(4) | ||
| Gestione del rischio su tassi di interesse | |||||||
| - a copertura flussi di cassa su IRS 2017 | 2019 | 58.690 | - 577 |
28 | (132) | (417) | |
| - a copertura flussi di cassa su IRS 2014 | 2019 | - | - - |
- | - | - | |
| 2019 | 58.690 | - 577 |
28 | (132) | (417) | ||
| - a copertura flussi di cassa su IRS 2017 | 2018 | 82.167 | - 613 |
135 | (115) | (363) | |
| - a copertura flussi di cassa su IRS 2014 | 2018 | - | - - |
- | - | (16) | |
| 2018 | 82.167 | - 613 |
135 | (115) | (379) |
(1) Rappresenta il valore dell'(attività)/passività iscritta nella situazione patrimoniale-finanziaria per effetto della valutazione a "fair value" dei contratti derivati contabilizzati con la tecnica del cash flow hedge.
(2) Trattasi della porzione inefficace ai fini di copertura nel senso delineato dallo IFRS 9 o di efficacia riversata a conto economico per competenza.
(3) Trattasi delle imposte (anticipate)/differite calcolate sui "fair value" dei contratti derivati contabilizzati con la tecnica del cash flow hedge.
(4) Rappresenta l'adeguamento a "fair value" dei contratti derivati contabilizzati con la tecnica del cash flow hedge iscritto progressivamente nel patrimonio netto dalla data della stipula.
Di seguito vengono invece dettagliati i fenomeni che hanno originato le variazioni verificatesi nell'esercizio nella riserva di patrimonio netto relativa agli strumenti derivati contabilizzati con la tecnica del cash flow hedge:
| (euro/000) | Esercizio | Variazione FV derivati |
Trasferimento a CE (1) |
Effetto fiscale su trasf. a CE |
Inefficacia a CE |
Effetto fiscale su var. FV derivati |
Variazione Riserva PN |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| - riserva per IRS 2017 | 2019 | (317) | 246 | (59) | - | 76 | (54) |
| - riserva per IRS 2014 | 2019 | - | 21 | (5) | - | - | 16 |
| 2018 | (317) | 267 | (64) | - | 76 | (38) | |
| - riserva per IRS 2017 | 2018 | (444) | 437 | (105) | - | 106 | (6) |
| - riserva per IRS 2014 | 2017 | - | 105 | (25) | - | - | 80 |
| 2018 | (444) | 542 | (130) | - | 106 | 74 |
(1) Contabilizzato a (riduzione)/incremento degli Oneri finanziari.
Nella tabella successiva sono indicati i periodi in cui si prevede che i flussi finanziari riferiti alle passività coperte debbano avere manifestazione ovvero si presume che possano incidere sul conto economico:
| (euro/000) | Totale | 0-6 mesi | 6-12 mesi | 1-2 anni | 2-5 anni | Oltre 5 anni |
||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Finanziamenti: | 31/12/2019 | flussi finanziari impatti economici |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
- - |
| 31/12/2018 | flussi finanziari impatti economici |
2.736 2.307 |
2.736 2.307 |
- - |
- - |
- - |
- - |
Si riportano in fine i movimenti relativi agli strumenti derivati relativamente al riconoscimento diretto nel conto economico delle variazioni di fair value conseguenti al termine della relazione di copertura:
| (euro/000) | Esercizio | FV contratti 31/12/a.p. 1 |
Rate scadute 2 |
Variazione FV rate non scadute |
FV contratti 31/12/a.c. 3 |
|---|---|---|---|---|---|
| Derivati 2014 | 2019 | 577 | (538) | (39) | - |
| Derivati 2014 | 2018 | - | - | - | - |
| Totale | 577 | (538) | (39) | - |
(1) Anno precedente che, in riferimento all'esercizio 2019, si intende il 25 settembre 2019, data di termine dell'efficacia della copertura per effetto dell'estinzione del finanziamento sottostante
(2) Comprensivo della quota di competenza maturata entro il periodo di elevata efficacia della copertura
(3) Anno corrente
Esprinet S.p.A. è sottoposta in misura ridotta al rischio di cambio e conseguentemente si è ritenuto di non effettuare analisi di sensitività sull'esposizione a tale tipologia di rischio (per maggiori dettagli si rimanda alla sezione "Principali rischi e incertezze cui il Gruppo ed Esprinet S.p.A. sono esposti" nella "Relazione sulla gestione").
Per quanto attiene al rischio di tasso d'interesse è stata effettuata un'analisi di sensitività atta a quantificare, a parità di tutte le altre condizioni, l'impatto sul risultato d'esercizio consolidato e sul patrimonio netto della Società dovuto ad una variazione nel livello dei tassi di mercato.
A tal fine, considerato l'andamento osservato dei tassi di mercato nel corso del 2019 e quello presumibile nell'immediato futuro, si è simulata una traslazione delle curve spot/forward dei tassi di interesse di +/-100 basis points. Di seguito i risultati dell'analisi condotta (al netto dell'effetto imposte) con l'osservazione che tutte le voci sono comprensive delle quote correnti e non correnti:
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |||
|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Patrimonio Netto |
Utile/(perdita) | Patrimonio Netto |
Utile/(perdita) |
| Attività finanziarie per strumenti derivati | - | - | (1) | (1) |
| Crediti finanziari | 500 | 500 | 914 | 914 |
| Disponibilità liquide | 554 | 554 | 340 | 340 |
| Debiti finanziari (1) | (1.260) | (1.260) | (1.217) | (1.217) |
| Passività finanziarie per strumenti derivati | 600 | 600 | 1.015 | - |
| Totale | 394 | 394 | 1.051 | 36 |
(1) L'impatto sul finanziamento coperto con IRS è limitato alla sola quota di finanziamento non soggetta a copertura.
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |||
|---|---|---|---|---|
| (euro/000) | Patrimonio Netto |
Utile/(perdita) | Patrimonio Netto |
Utile/(perdita) |
| Attività finanziarie per strumenti derivati | - | - | 1 | 1 |
| Crediti finanziari | (316) | (316) | (479) | (479) |
| Disponibilità liquide | (59) | (59) | (19) | (19) |
| Debiti finanziari (1) | 270 | 270 | 145 | 145 |
| Passività finanziarie per strumenti derivati | (612) | (612) | (1.040) | - |
| Totale | (717) | (717) | (1.392) | (352) |
(1) L'impatto sul finanziamento coperto con IRS è limitato alla sola quota di finanziamento non soggetta a copertura.
Come già riportato all'interno del paragrafo "Fatti di rilievo successivi" della Relazione sulla Gestione qui si rimanda per i dettagli, la pandemia Covid-19 ha provocato una crisi economica mondiale i cui effetti complessivi di medio-lungo periodo sono al momento di complessa valutazione. L'entità e la durata di questa pandemia rimangono incerte ma ci si aspetta un impatto sulla nostra attività.
Tale evento, manifestatosi successivamente alla data di riferimento di bilancio, non comporta la rettifica dei valori di bilancio al 31 dicembre 2019 così come previsto dallo IAS 10. Tuttavia, potrebbe avere degli impatti significativi nell'esercizio 2020, senza però pregiudicarne la continuità aziendale anche alla luce delle azioni intraprese.
Il seguente prospetto redatto ai sensi dell'art.149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa società di revisione e/o da entità appartenenti al suo network:
| Tipologia servizio | Corrispettivi (euro/000) | |||
|---|---|---|---|---|
| Soggetto erogatore Destinatario | 2019 | 2018 (1) | ||
| Revisione contabile | ||||
| PwC S.p.A. | Esprinet S.p.A. | 220,0 | 240,9 | |
| Altri servizi | ||||
| PwC S.p.A. | Esprinet S.p.A. | 30,0 | 36,0 | |
| Totale | 250,0 | 276,9 |
(1) Corrispettivi riferiti al precedente Revisore EY S.p.A.
In aggiunta ai corrispettivi riportati in tabella risultano 36mila euro come integrazione onorari revisione legale del 2018 del precedente revisore EY S.p.A..
Il Progetto di Bilancio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di Esprinet S.p.A., che ne ha altresì approvata la pubblicazione nella riunione del 15 aprile 2020 nel corso della quale è stato inoltre dato mandato al Presidente di apportarvi le modifiche o integrazioni di perfezionamento formale che fossero ritenute necessarie od opportune per la miglior stesura e la completezza del testo, in tutti i suoi elementi.
Vimercate, 15 aprile 2020
Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Maurizio Rota
1. I sottoscritti Alessandro Cattani, Amministratore Delegato della Esprinet S.p.A. e Pietro Aglianò, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Esprinet S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2019.
2. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018 è stata svolta in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.
Al riguardo non sono emersi aspetti di rilievo.
3. Si attesta, inoltre, che:
3.1 il bilancio consolidato al 31 dicembre 2019:
a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi ed incertezze cui sono esposti.
Vimercate, 15 aprile 2020
Amministratore Delegato Dirigente Preposto alla redazione di Esprinet S.p.A. dei documenti contabili societari di Esprinet S.p.A.
(Ing. Alessandro Cattani) (Pietro Aglianò)
1. I sottoscritti Alessandro Cattani, Amministratore Delegato della Esprinet S.p.A. e Pietro Aglianò, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Esprinet S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
- l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
- l'effettiva applicazione,
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio nel corso dell'esercizio 2019.
2. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2018 è stata svolta in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.
Al riguardo non sono emersi aspetti di rilievo.
3. Si attesta, inoltre, che:
3.1 il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019:
a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.
3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi ed incertezze cui è esposto.
Vimercate, 15 aprile 2020
Amministratore Delegato Dirigente Preposto alla redazione di Esprinet S.p.A. dei documenti contabili societari di Esprinet S.p.A.
(Ing. Alessandro Cattani) (Pietro Aglianò)
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