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Sabaf

Management Reports May 4, 2020

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Management Reports

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Relazione sulla gestione

  • 111 Situazione economico–finanziaria del Gruppo
  • 114 L'acquisizione di C.M.I. s.r.l.
  • 114 Fattori di rischio
  • 116 Attività di Ricerca e Sviluppo
  • 116 Dichiarazione di carattere non finanziario
  • 116 Personale
  • 116 Ambiente
  • 116 Corporate governance
  • 116 Sistema di controllo interno sul financial reporting
  • 117 Modello 231
  • 117 Protezione dei dati personali
  • 117 Strumenti finanziari derivati
  • 117 Operazioni atipiche o inusuali
  • 117 Sedi secondarie
  • 117 Direzione e coordinamento
  • 117 Operazioni infragruppo e operazioni con parti correlate
  • 117 Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura ed evoluzione prevedibile della gestione
  • 117 Situazione economico-finanziaria di Sabaf S.p.A.
  • 119 Prospetto di raccordo tra il patrimonio netto e il risultato del periodo della Capogruppo e il patrimonio netto e il risultato del periodo consolidato
  • 119 Utilizzo del maggiore termine per la convocazione dell'assemblea
in migliaia di euro 2019 % 2018 % VARIAZIONE
2019-2018
VARIAZIONE
%
Ricavi di vendita 155.923 100% 150.642 100% 5.281 +3,5%
Margine operativo lordo (EBITDA) 27.033 17,3% 29.959 19,9% (2.926) -9,8%
Risultato operativo (EBIT) 11.896 7,6% 16.409 10,9% (4.513) -27,5%
Utile ante imposte 9.776 6,3% 20.960 13,9% (11.184) -53,4%
Utile netto di pertinenza del Gruppo 9.915 6,4% 15.614 10,4% (5.699) -36,5%
Utile base per azione (euro) 0,895 1,413 (0,518) -36,7%
Utile diluito per azione (euro) 0,895 1,413 (0,518) -36,7%

SITUAZIONE ECONOMICO–FINANZIARIA DEL GRUPPO

Nel 2019 il Gruppo Sabaf ha conseguito ricavi di vendita pari a 155,9 milioni di euro, superiori del 3,5% rispetto ai 150,6 milioni di euro del 2018 (-8,9% a parità di area di consolidamento).

Il rallentamento dell'attività organica ha in parte pesato sulla redditività che, tuttavia, si attesta a un livello elevato: l'EBITDA 2019 è stato di 27 milioni di euro, pari al 17,3% del fatturato, rispetto ai 30 milioni di euro (19,9% del fatturato) del 2018, l'EBIT ha raggiunto gli 11,9 milioni di euro, pari al 7,6% del fatturato, contro i 16,4 milioni di euro (10,9%) dell'anno precedente. Il risultato netto del 2019, pari a 9,9 milioni di euro (6,4% delle vendite), è inferiore del 36,5% rispetto ai 15,6 milioni di euro del 2018.

La suddivisione per linea di prodotto dei ricavi di vendita è dettagliata dalla tabella seguente:

in migliaia di euro 2019 % 2018 % VARIAZIONE %
Rubinetti e termostati 39.989 25,6% 48.463 32,2% -17,5%
Bruciatori 63.858 41,0% 66.953 44,4% -4,6%
Accessori 12.924 8,3% 15.422 10,2% -16,2%
Totale componenti gas domestici 116.771 74,9% 130.838 86,9% -10,8%
Componenti gas professionali 5.434 3,5% 5.331 3,5% +1,9%
Cerniere 23.774 15,2% 10.436 6,9% +127,8%
Componenti elettronici 9.944 6,4% 4.037 2,7% +146,3%
Totale 155.923 100% 150.642 100% +3,5%

Il contributo derivante dalle recenti acquisizioni ha determinato un forte incremento delle vendite di cerniere e componenti elettronici, che ha più che compensato la flessione nelle vendite dei componenti per apparecchi domestici di cottura a gas.

in migliaia di euro 2019 % 2018 % VARIAZIONE % Italia 31.161 20,0% 31.579 21,0% -1,3% Europa Occidentale 12.277 7,9% 12.337 8,2% -0,5% Europa Orientale 55.059 35,3% 46.301 30,7% +18,9% Medio Oriente e Africa 7.050 4,5% 12.303 8,2% -42,7% Asia e Oceania 9.198 5,9% 7.590 5,0% +21,2% Sud America 23.451 15,0% 25.461 16,9% -7,9% Nord America e Messico 17.727 11,4% 15.071 10,0% +17,6% Totale 155.923 100% 150.642 100% +3,5%

Per quanto riguarda la ripartizione geografica dei ricavi, essa è stata la seguente:

La dinamica dei ricavi è stata condizionata dalla complessiva incertezza del quadro macroeconomico. In Turchia, principale mercato di destinazione, il Gruppo ha registrato, a parità di area di consolidamento, una diminuzione delle vendite del 10%, più accentuata nella prima parte dell'anno e con una tendenza a un netto recupero negli ultimi mesi. In Italia, le vendite hanno sofferto della tendenza al ridimensionamento nella produzione di elettrodomestici. Flessioni sono state registrate anche in Medio Oriente e Sud America, dove hanno pesato la crisi argentina e la stagnazione della domanda in Brasile. Tra i mercati che hanno evidenziato un andamento positivo spicca la Cina, dove i ricavi hanno beneficiato di nuove forniture a primari clienti. L'acquisizione di C.M.I. ha, inoltre, determinato un incremento del peso di Nord America ed Europa Orientale nella ripartizione delle vendite. Il Nord America nel 2019 ha rappresentato oltre l'11% delle vendite totali del Gruppo (+18% rispetto al 2018).

I prezzi medi di vendita del 2019 sono stati inferiori dello 0,7% rispetto al 2018, effetto controbilanciato da una corrispondente riduzione dei prezzi medi di acquisto delle principali materie prime (leghe di alluminio, acciaio e ottone).

L'incidenza del costo del lavoro è passata dal 23,1% delle vendite del 2018 al 23,8% del 2019.

L'incidenza degli oneri finanziari netti sul fatturato rimane contenuta, pari allo 0,5% del fatturato (0,6% nel 2018). Nell'esercizio il Gruppo ha iscritto a conto economico differenze cambio negative per 1,4 milioni di euro, principalmente a seguito delle fluttuazioni dei tassi di cambio con la lira turca (5,4 milioni di euro di differenze cambio positive erano state contabilizzate nel 2018).

Nel 2019 il Gruppo ha contabilizzato imposte sul reddito positive per 0,4 milioni di euro, che includono un provento non ricorrente di 1,1 milioni di euro a seguito dell'esito favorevole di una controversia fiscale in Turchia e altri benefici fiscali relativi agli investimenti effettuati in Italia e in Turchia, illustrati nella Nota 31 del bilancio consolidato.

La situazione patrimoniale del Gruppo, riclassificata in base a criteri finanziari, si presenta come segue1 :

in migliaia di euro 31.12.2019 31.12.2018
Attività non correnti 138.506 119.527
Attività a breve 2 88.189 92.111
Passività a breve 3 (38.496) (32.381)
Capitale circolante 4 49.693 59.730
Fondi per rischi e oneri, TFR,
imposte differite
(11.966) (6.387)
Capitale investito netto 176.233 172.870
Posizione finanziaria netta
a breve termine
(3.698) (9.180)
Posizione finanziaria netta
a medio-lungo termine
(51.430) (44.344)
Indebitamento finanziario netto (55.128) (53.524)
Patrimonio netto 121.105 119.346

L'indebitamento finanziario netto e la liquidità nelle tabelle che seguono sono definiti in conformità alla posizione finanziaria netta dettagliata nella Nota 22 del bilancio consolidato, come richiesto dalla comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006

2 Somma di Rimanenze, Crediti commerciali, Crediti per imposte e Altri Crediti correnti

3 Somma di Debiti commerciali, Debiti per imposte e Altri debiti

4 Differenza tra Attività a breve e Passività a breve

I flussi finanziari dell'esercizio sono sinteticamente esposti nella seguente tabella:

in migliaia di euro 2019 2018
Liquidità iniziale 13.426 11.533
Cash flow operativo 40.932 25.814
Flusso monetario dagli investimenti (12.014) (11.467)
Free cash flow 28.918 14.347
Flusso monetario dall'attività
finanziaria
(12.080) 21.579
Acquisizioni (10.792) (24.077)
Differenze cambio di traduzione 482 (9.956)
Flusso monetario del periodo 6.528 1.893
Liquidità finale 19.954 13.426

Nel corso del 2019 il Gruppo ha generato un free cash flow di 28,9 milioni di euro (14,3 milioni di euro nel 2018). La gestione finanziaria ha beneficiato della riduzione del capitale circolante netto per 16,3 milioni di euro: oltre che per effetto dei minori livelli di attività, il miglioramento del capitale circolante netto è stato conseguito a seguito di interventi strutturali sulla logistica interna, che hanno consentito di ridurre significativamente le scorte dei prodotti in corso di lavorazione.

Al 31 dicembre 2019 il capitale circolante ammonta a 49,7 milioni di euro, rispetto ai 59,7 milioni di euro di fine 2018: la sua incidenza sul fatturato pro-forma (considerato cioè il contributo di C.M.I. per l'intero esercizio 2019) è pari al 29% (38% nel 2018).

L'indebitamento finanziario del Gruppo è prevalentemente a medio-lungo termine, la forma tecnica maggiormente utilizzata è quella dei mutui chirografari rimborsabili in 5 anni.

Il Gruppo Sabaf ha effettuato investimenti organici per 12 milioni di euro: i principali investimenti dell'esercizio sono stati finalizzati all'incremento e automazione della capacità produttiva dei bruciatori speciali e alla realizzazione di macchinari e stampi per nuovi bruciatori. Sono sistematici gli investimenti di mantenimento e sostituzione per tenere costantemente aggiornato e in efficienza l'apparato produttivo.

L'acquisizione della quota di maggioranza di C.M.I. s.r.l. (operazione descritta nel prossimo paragrafo della presente relazione) ha comportato un esborso finanziario di 10,5 milioni di euro e l'iscrizione di una passività di 8,7 milioni di euro a fronte delle opzioni put sulle quote di minoranza concesse ai venditori.

Nel corso dell'esercizio il Gruppo ha pagato dividendi per 6,1 milioni di euro.

Il 5 dicembre 2019, nell'ambito della cooperazione avviata con il gruppo giapponese Paloma, Sabaf ha ceduto 230.669 azioni proprie, pari al 2% del capitale sociale, per un controvalore di 3,1 milioni di euro. Altre 113.962 azioni proprie sono state cedute nell'ambito dell'operazione di acquisizione della quota di maggioranza di C.M.I. s.r.l., in concambio dell'8,5% delle quote di quest'ultima società. Nell'esercizio 2019 il Gruppo non ha acquistato azioni proprie.

Al 31 dicembre 2019 l'indebitamento finanziario netto è pari a 55,1 milioni di euro, contro i 53,5 milioni di euro del 31 dicembre 2018. La variazione dell'indebitamento finanziario netto avvenuta nel corso dell'esercizio è sintetizzata nella tabella seguente:

Indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2018 (53.524)
Free cash flow 28.918
Acquisizioni (10.792)
Passività finanziarie per opzioni put su quota di minoranza C.M.I. (8.700)
Indebitamento C.M.I. alla data di acquisizione (4.113)
Dividendi pagati (6.060)
Cessione di azioni proprie 3.146
Passività finanziaria per applicazione IFRS 16 (3.905)
Differenze cambio di traduzione e altre variazioni (98)
Indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2019 (55.128)

Al 31 dicembre 2019 il patrimonio netto ammonta a 121,1 milioni di euro; il rapporto tra l'indebitamento finanziario netto e il patrimonio netto è pari a 0,46 contro lo 0,45 del 2018.

Indicatori economico finanziari

2019 2018
pro-forma5 pro-forma5
Variazione del fatturato +3,5% -8,9% +0,2% -2,4%
Redditività del capitale investito (EBIT/capitale investito) 6,8% 7,1% 9,5% 11,3%
Indebitamento netto/EBITDA 2,04 1,86 1,79 1,59
Indebitamento netto/Mezzi propri 46% 45%
Capitalizzazione di mercato al 31 dicembre/Patrimonio netto 1,28 1,44
Dividendi per azione (euro) - 0,55

Rimandiamo alla parte introduttiva del Rapporto Annuale per un esame dettagliato degli altri indicatori di performance (KPI).

L'ACQUISIZIONE DI C.M.I. S.R.L.

Il 31 luglio 2019 il Gruppo ha perfezionato l'acquisizione del 68,5% della società C.M.I. s.r.l., uno dei principali player nella progettazione, produzione e vendita di cerniere per elettrodomestici (prevalentemente per lavastoviglie e forni). Il Gruppo C.M.I. opera con unità produttive in Italia (Crespellano, BO) e in Polonia e, attraverso la controllata C.G.D. s.r.l., è inoltre attivo nella produzione di stampi per l'acciaio e di articoli stampati in lamiera. L'acquisizione di C.M.I. s.r.l. consente al Gruppo Sabaf di ottenere una posizione di leadership su scala mondiale nel settore delle cerniere, proponendosi anche in questo ambito come partner di riferimento per tutti i produttori di elettrodomestici.

Il Gruppo C.M.I. è stato consolidato a partire dal 31 luglio 2019, contribuendo al fatturato consolidato 2019 per 12,5 milioni di euro, all'EBITDA consolidato per 1,9 milioni di euro e all'utile netto consolidato di pertinenza del Gruppo per 0,3 milioni di euro. Il Gruppo ha chiuso l'intero esercizio 2019 con vendite pari a 30,8 milioni di euro.

FATTORI DI RISCHIO

I risultati del processo di identificazione e valutazione dei rischi (Risk Assessment) svolto nel 2019 hanno evidenziato come il Gruppo Sabaf sia esposto ad alcuni fattori di rischio, riconducibili alle macro-categorie descritte di seguito.

Rischi di contesto esterno

Rischi derivanti dal contesto esterno in cui Sabaf opera, che potrebbero impattare negativamente sulla sostenibilità economico-finanziaria del business nel medio-lungo termine. I rischi più rilevanti che rientrano in questa categoria sono connessi alle condizioni generali dell'economia, all'andamento della domanda e alla concorrenza di prodotto, cui si aggiungono i rischi connessi alla possibile instabilità dei Paesi in cui il Gruppo opera.

Rischi strategici

Rischi strategici che potrebbero impattare negativamente sulle performance di medio termine di Sabaf, tra cui, ad esempio, i rischi connessi alla crescente customizzazione dei prodotti e la perdita di opportunità di business sul mercato cinese.

Rischi operativi

Rischi di subire perdite derivanti da inadeguatezza o disfunzione di processi, risorse umane e sistemi informativi. In tale categoria rientrano i rischi di natura finanziaria (es. perdite derivanti dalla volatilità del prezzo delle materie prime, dalle oscillazioni dei tassi di cambio ovvero dalla gestione del credito commerciale), i rischi connessi ai processi produttivi (es. responsabilità di prodotto, livello di saturazione della capacità produttiva), i rischi organizzativi (es. perdita e/o difficile reperibilità di competenze chiave, resistenza al cambiamento da parte dell'organizzazione) e i rischi di Information Technology.

Rischi legali e di compliance

Rischi connessi alle responsabilità contrattuali di Sabaf e alla compliance rispetto alle normative applicabili al Gruppo, tra cui: il D.Lgs. 231/2001, la L. 262/2005, la normativa HSE, la regolamentazione applicabile alle società quotate, la normativa fiscale, la normativa giuslavoristica, le normative inerenti al commercio internazionale e la normativa in materia di proprietà intellettuale.

Per i principali rischi, sono fornite di seguito le descrizioni analitiche e le relative azioni di risk management in essere.

Andamento del settore

La situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo è influenzata da vari fattori connessi all'andamento del settore, tra cui:

  • andamento macro-economico generale: il mercato degli elettrodomestici è influenzato da fattori macroeconomici quali l'andamento del Prodotto Interno Lordo, il livello di fiducia dei consumatori e delle imprese, l'andamento dei tassi d'interesse, il costo delle materie prime, il tasso di disoccupazione, la facilità di ricorso al credito;
  • concentrazione del mercato di sbocco: a seguito di fusioni e acquisizioni, i clienti hanno acquisito potere contrattuale;
  • stagnazione della domanda nei mercati maturi (i.e. Europa) a favore della crescita nei Paesi emergenti, caratterizzati da condizioni vendita differenti e da un contesto macro-economico più instabile;
  • inasprimento della concorrenza che, in alcuni casi, impone politiche di prezzo aggressive.

La variazione del fatturato pro-forma è calcolata a parità di area di consolidamento. La redditività del capitale investito e il rapporto indebitamento netto/EBITDA pro-forma sono calcolati considerando, per le società acquisite ed entrate nel perimetro di consolidamento in corso d'anno, l'EBIT e l'EBITDA dell'intero esercizio.

Per fronteggiare tale situazione, il Gruppo punta a mantenere invariata e, ove possibile, rafforzare la propria posizione di leadership attraverso:

  • il mantenimento di elevati standard di qualità e sicurezza, che consentono di differenziare il prodotto mediante l'impiego di risorse e l'implementazione di processi produttivi difficilmente sostenibili dai competitor;
  • lo sviluppo di nuovi prodotti, caratterizzati da prestazioni superiori rispetto agli attuali standard di mercato e personalizzati in base alle esigenze del cliente;
  • il consolidamento delle relazioni commerciali con i principali player del settore;
  • la diversificazione degli investimenti su mercati in crescita ed emergenti, con investimenti commerciali e produttivi locali;
  • l'ingresso in nuovi segmenti / settori di business.

Instabilità dei Paesi emergenti in cui il Gruppo opera

Il Gruppo risulta esposto ai rischi connessi all'instabilità (politica, economica, fiscale, normativa) di alcuni Paesi emergenti in cui produce o vende. Eventuali situazioni di embargo o di particolare instabilità politico/ economica, ovvero mutamenti nei sistemi normativi e/o giudiziari locali, ovvero l'imposizione di nuove tariffe doganali o imposte potrebbero incidere negativamente su una quota del fatturato di Gruppo e sulla relativa marginalità.

Per mitigare i fattori di rischio sopra citati, Sabaf ha adottato le seguenti misure:

  • diversificazione degli investimenti a livello internazionale, definendo diverse priorità strategiche che considerano, oltre alle opportunità di business, anche i diversi profili di rischio associati;
  • monitoraggio dell'andamento economico e sociale dei Paesi target, anche attraverso una rete locale di agenti e collaboratori;
  • tempestiva valutazione degli impatti (potenziali) conseguenti all'eventuale interruzione del business sui mercati di Paesi emergenti;
  • adozione di condizioni contrattuali di vendita che tutelano il Gruppo (es. assicurazione dei crediti commerciali o pagamenti anticipati).

Di particolare rilievo è la presenza di Sabaf in Turchia, Paese che rappresenta il principale polo di produzione di elettrodomestici a livello europeo: negli anni, l'industria locale ha attratto ingenti investimenti esteri e favorito la crescita di importanti produttori. In tale contesto, Sabaf ha creato nel 2012 uno stabilimento produttivo in Turchia che realizza oggi il 10% della produzione totale di Gruppo. Nel corso del 2018, inoltre, il Gruppo ha acquisito il 100% di Okida Elektronik, leader in Turchia nella progettazione, produzione e vendita di schede elettroniche di controllo per elettrodomestici. La Turchia rappresenta circa il 15% della produzione e il 25% delle vendite totali del Gruppo. Le tensioni socio-politiche in Turchia degli ultimi anni non hanno avuto effetto sulle attività produttive del Gruppo Sabaf, che sono proseguite nella totale ordinarietà. In considerazione della rilevanza strategica di tale Paese, il management ha valutato i rischi che potrebbero derivare dalle eventuali difficoltà/impossibilità di operare in Turchia e previsto azioni di mitigazione di tale rischio.

Concorrenza di prodotto

Il modello di business del Gruppo Sabaf è incentrato sulla produzione di componenti per la cottura a gas (rubinetti e bruciatori); pertanto esiste il rischio di non valutare correttamente le minacce e le opportunità derivanti dalla concorrenza di prodotti alternativi (quali ad esempio l'induzione), con la conseguenza di non sfruttare adeguatamente eventuali opportunità di mercato e/o risentire di impatti negativi sulla marginalità e sul fatturato.

Negli ultimi anni, il Gruppo ha effettuato operazioni strategiche volte a ridurre la dipendenza del proprio business dal settore della cottura a gas, concludendo rilevanti acquisizioni di aziende operanti in settori contigui (Okida, C.M.I.).

Inoltre, il Gruppo sta analizzando l'opportunità di ingresso nel mercato dei piani cottura a induzione, verificandone la fattibilità tecnica e commerciale.

Infine, prosegue lo sviluppo di nuovi componenti per la cottura a gas in grado di soddisfare le esigenze che portano alcuni consumatori a preferire l'induzione (fattori estetici, praticità e facilità di pulizia, integrazione tecnologica con componenti elettronici).

Perdita di opportunità di business nel mercato cinese

Con una produzione di oltre 20 milioni di piani cottura all'anno, la Cina rappresenta uno dei più importanti mercati al mondo. Dopo molti anni di sola presenza commerciale, nel 2015 Sabaf ha avviato una piccola unità produttiva, che ancora non garantisce un adeguato ritorno economico.

Il Gruppo sta rivedendo la strategia di approccio al mercato cinese e intende:

  • implementare a breve un piano adeguato a sfruttare le opportunità di crescita offerte dal mercato locale;
  • proseguire nello sviluppo di linee di prodotto in linea con le esigenze del mercato cinese e conformi alle normative locali;
  • adottare e mantenere un mix qualità prezzo in linea con le aspettative dei potenziali clienti locali.

Rischi finanziari

Il Gruppo Sabaf è esposto a una serie di rischi di natura finanziaria, riconducibili a:

  • • Volatilità dei prezzi delle materie prime: Sabaf impiega nei processi produttivi metalli e leghe, i cui prezzi sono generalmente negoziati con frequenza semestrale o annuale; di conseguenza le Società del Gruppo potrebbero non riuscire a trasferire ai clienti immediatamente in corso d'anno eventuali variazioni dei prezzi delle materie prime, con conseguenti effetti sulla marginalità.
  • Oscillazione dei tassi di cambio: il Gruppo effettua transazioni prevalentemente in euro; esistono tuttavia transazioni in altre valute, quali il dollaro USA, il real brasiliano, la lira turca e il renminbi cinese. In particolare, poiché il 16% circa del fatturato consolidato è realizzato in dollari USA, l'eventuale suo deprezzamento rispetto all'euro e al real potrebbe comportare una perdita di competitività nei mercati in cui tali vendite sono realizzate (soprattutto America Settentrionale e Meridionale).
  • Credito Commerciale: l'elevata concentrazione del fatturato su un numero limitato di clienti, genera una concentrazione dei relativi crediti commerciali, con conseguente potenziale aumento dell'impatto negativo sui risultati economico-finanziari in caso di insolvenza di uno di essi. In particolare, in considerazione delle difficoltà strutturali del settore degli elettrodomestici nei mercati maturi, è possibile che si manifestino situazioni di difficoltà finanziaria o di insolvenza da parte dei clienti.

Per approfondimenti in merito ai rischi di natura finanziaria e alle relative modalità di gestione, si rinvia alla Nota 35 del bilancio consolidato in tema di informativa rilevate ai fini dell'IFRS 7.

Rischi associati alla pandemia da coronavirus

La diffusione del nuovo coronavirus, verificatasi in Cina a partire da gennaio 2020, ha avuto inizialmente un impatto trascurabile sulle attività produttive e commerciali del Gruppo, anche in considerazione della limitata esposizione del Gruppo verso la Cina sia come mercato di approvvigionamento sia come mercato di sbocco.

La successiva propagazione del virus, dapprima in Nord Italia e poi in molte altre aree, sta modificando in modo significativo lo scenario. Il Gruppo ha istituito una task force dedicata e messo in atto azioni di mitigazione volte a ridurre le conseguenze economiche e al tempo stesso salvaguardare la sicurezza e salute dei lavoratori. Alla data della presente relazione, l'evoluzione della situazione presenta elementi di incertezza tali per cui i potenziali impatti non possono essere ragionevolmente quantificati.

Attività di Ricerca e Sviluppo

I progetti di ricerca e sviluppo più significativi condotti nel corso del 2019 sono stati i seguenti:

Componenti gas

  • sono stati sviluppati vari modelli di bruciatori customizzati;
  • a partire dalle piattaforme esistenti dei bruciatori speciali, sono in corso di sviluppo varianti di prodotto per specifici mercati o fasce di mercato;
  • sono in fase di sviluppo varianti di rubinetti volte a soddisfare esigenze tecniche specifiche di alcuni clienti.

Cerniere

  • è stato sviluppato un modello di cerniera per lavastoviglie per consentire la traslazione del pannello frontale;
  • è stato sviluppato un modello di cerniera per lavastoviglie con integrazione del freno e del sistema di bilanciamento;
  • è stata sviluppata una cerniera entro-forno motorizzata per forni da incasso;
  • è in fase di sviluppo un modello di cerniera per coperchio;
  • è in fase di sviluppo un modello di cerniera modulare per porta forno;
  • è in fase di sviluppo un modello di cerniera soft per porte forno di grandi dimensioni.

Componenti elettronici

  • è stato sviluppato un nuovo prodotto per il controllo elettronico per i piani cottura vetroceramica radianti;
  • è stata realizzata una piattaforma di controlli elettronici per forni pirolitici con sonda carne;
  • è in fase di sviluppo una piattaforma di controlli elettronici per forni con funzione vapore e microonde.

Per tutto il Gruppo, è proseguito il miglioramento dei processi produttivi, che si è accompagnato allo sviluppo e realizzazione interna di macchinari, attrezzature e stampi.

I costi di sviluppo sono stati capitalizzati per 460.000 euro, in quanto sono risultate soddisfatte tutte le condizioni previste dai principi contabili internazionali, negli altri casi sono stati imputati a conto economico.

Dichiarazione di carattere non finanziario

A partire dal 2017, il Gruppo Sabaf pubblica in una relazione distinta dalla presente relazione sulla gestione la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario prevista dal D.Lgs. 254/2016. Nella dichiarazione non finanziaria sono fornite tutte le informazioni utili ad assicurare la comprensione dell'attività del Gruppo, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dalla stessa prodotta, con particolare riferimento ai temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva, che sono rilevanti tenuto conto delle attività e delle caratteristiche del Gruppo.

La dichiarazione di carattere non finanziario è inclusa nello stesso fascicolo di stampa in cui sono pubblicati la relazione sulla gestione, il bilancio consolidato, il bilancio separato della Capogruppo Sabaf S.p.A. e la relazione sulla remunerazione.

Si evidenzia come già dal 2005, peraltro, il Gruppo Sabaf pubblica congiuntamente nel Rapporto Annuale le proprie performance di sostenibilità economiche, sociali ed ambientali.

Personale

Nel Gruppo Sabaf nel corso del 2019 non vi sono stati morti sul lavoro o infortuni gravi sul lavoro che hanno comportato lesioni gravi o gravissime per i quali è stata definitivamente accertata una responsabilità aziendale o addebiti in ordine a malattie professionali su dipendenti o ex dipendenti e cause di mobbing, per cui le società del Gruppo sono state dichiarate definitivamente responsabili.

Per ogni altra informazione si rimanda alla Dichiarazione Non Finanziaria.

Ambiente

Segnaliamo che nel corso del 2019 non vi sono stati:

  • danni causati all'ambiente per cui il Gruppo è stato dichiarato colpevole in via definitiva;

  • sanzioni o pene definitive inflitte al Gruppo per reati o danni ambientali. Per ogni altra informazione si rimanda alla Dichiarazione Non Finanziaria.

Corporate governance

Per una trattazione completa del sistema di corporate governance del Gruppo Sabaf si rimanda alla relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari, disponibile sul sito della Società alla sezione Investor Relations.

Sistema di controllo interno sul financial reporting

Il sistema di controllo interno sul financial reporting è analiticamente descritto nella relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari, alla quale si rinvia.

Con riferimento alle "condizioni per la quotazione di azioni di società controllanti società costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all'Unione Europea" di cui agli articoli 36 e 39 del Regolamento Mercati, la Società e le sue controllate dispongono di sistemi amministrativo-contabili che consentono la messa a disposizione del pubblico delle situazioni contabili predisposte ai fini della redazione del bilancio consolidato dalle società che ricadono nell'ambito di tale normativa e sono idonei a far pervenire regolarmente alla direzione e al revisore della Capogruppo

116

i dati necessari per la redazione del bilancio consolidato. Il Gruppo Sabaf dispone, inoltre, di un efficace flusso informativo verso il revisore centrale, nonché di informazioni in via continuativa in merito alla composizione degli organi sociali delle società controllate con evidenza delle cariche ricoperte e provvede alla raccolta sistematica e centralizzata, nonché al regolare aggiornamento, dei documenti formali relativi allo statuto ed al conferimento dei poteri agli organi sociali. Sussistono quindi le condizioni di cui al citato articolo 36, lettere a), b) e c) del Regolamento Mercati emanato da CONSOB. Nel corso dell'esercizio è stata effettuata la piena integrazione del sistema di financial reporting di Okida Elektronik, società con sede in Turchia acquisita a settembre 2018.

MODELLO 231

Il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo adottato ai sensi del Decreto Legislativo 231/2001 è descritto nella relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari, alla quale si rinvia.

PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI

Nel corso del 2018 Sabaf S.p.A. ha adeguato il sistema di gestione e protezione dei dati personali, adottando un Modello Organizzativo coerente con le previsioni del Regolamento Europeo 2016/679 (General Data Protection Regulation - GDPR). Specifici progetti sono in fase di implementazione per tutte le società del Gruppo per le quali è applicabile il GDPR.

STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI

Per il commento di tale voce rimandiamo alla Nota 35 del bilancio consolidato.

OPERAZIONI ATIPICHE O INUSUALI

Le società del Gruppo Sabaf non hanno compiuto operazioni atipiche o inusuali nel corso del 2019.

SEDI SECONDARIE

Né Sabaf S.p.A. né le sue controllate hanno sedi secondarie operative.

DIREZIONE E COORDINAMENTO

Sabaf S.p.A. non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di altre società.

Sabaf S.p.A. esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti delle sue controllate italiane Faringosi Hinges s.r.l., A.R.C. s.r.l., C.M.I. s.r.l. e C.G.D. s.r.l..

OPERAZIONI INFRAGRUPPO E OPERA-ZIONI CON PARTI CORRELATE

I rapporti fra le società del Gruppo, inclusi quelli con la controllante, sono regolati a condizioni di mercato, così come i rapporti con parti correlate, definite ai sensi del principio contabile Ias 24. Il dettaglio delle operazioni infragruppo e delle altre operazioni con parti correlate è esposto alla Nota 36 del bilancio consolidato e alla Nota 35 del bilancio separato di Sabaf S.p.A..

FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA ED EVOLUZIONE PREVE-DIBILE DELLA GESTIONE

Sulla base delle trattative concluse con i principali clienti, il Gruppo aveva elaborato un budget che prevedeva vendite pari a 185 milioni di euro (+19% sul 2019) e una redditività operativa lorda (EBITDA %) in netto miglioramento rispetto al 2019. L'andamento degli ordini e della produzione del primo trimestre del 2020 stava confermando una forte ripresa del livello di attività, a ritmi anche superiori rispetto alle ipotesi di budget.

La rapida diffusione dell'epidemia da coronavirus sta impattando aree in cui Sabaf ha importanti unità produttive (Lombardia). Il management ha istituito una task force dedicata che monitora costantemente l'evolversi della situazione e opera per gestirne gli effetti. Sono state adottate numerose misure per prevenire e contrastare la possibilità di contagio e gli stabilimenti di Ospitaletto (Brescia) e di Bareggio (Milano), che rappresentano circa il 60% della produzione totale del Gruppo, hanno sospeso la produzione a partire dal 16 marzo. A seguito dei provvedimenti legislativi adottati, anche gli altri stabilimenti italiani hanno interrotto l'attività da ieri, 23 marzo. Alla data odierna, negli stabilimenti esteri (Turchia, Brasile, Polonia e Cina) l'attività produttiva procede a pieno ritmo.

Allo stato attuale gli elementi di incertezza sulla diffusione dell'epidemia a livello mondiale e sull'efficacia delle misure di contrasto adottate nei vari Paesi sono tali da non permettere di quantificare gli effetti sull'attività del Gruppo e sui mercati di sbocco e non consentono al momento di confermare le precedenti stime per il 2020.

SITUAZIONE ECONOMICO – FINANZIARIA DI SABAF S.P.A.

in migliaia di euro 2019 2018 VARIAZIONE VARIAZIONE %
Ricavi di vendita 94.899 110.065 (15.166) -13,8%
Margine operativo lordo (EBITDA) 13.127 13.644 (517) -3,8%
Risultato operativo (EBIT) 2.948 5.543 (2.595) -46,8%
Utile ante imposte (EBT) 3.691 9.227 (5.536) -60,0%
Utile netto 3.822 8.040 (4.218) -52,5%

La riclassificazione della situazione patrimoniale in base a criteri finanziari si presenta come segue:

in migliaia di euro 31.12.2019 31.12.2018
Attività non correnti 6 120.147 96.495
Attività finanziarie non correnti 5.340 5.367
Attività a breve 7 50.750 64.927
Passività a breve 8 (22.751) (25.626)
Capitale circolante 9 27.999 39.301
Fondi per rischi e oneri, TFR, imposte differite (4.862) (3.278)
Capitale investito netto 148.624 138.885
Posizione finanziaria netta a breve termine (3.149) (12.056)
Posizione finanziaria netta a medio-lungo termine (36.719) (33.789)
Posizione finanziaria netta (39.868) (45.845)
Patrimonio netto 108.755 92.040

I flussi finanziari dell'esercizio sono sinteticamente esposti nella seguente tabella:

in migliaia di euro 2019 2018
Liquidità iniziale 2.169 10 2.697
Cash flow operativo 27.682 8.796
Flusso monetario da investimenti (17.903) (15.219)
Free cash flow 9.779 (6.423)
Flusso monetario da attività finanziarie (3.605) 5.685
Flusso monetario del periodo 6.174 (738)
Liquidità finale 8.343 1.959

L'indebitamento finanziario netto e la posizione finanziaria netta a breve termine nelle tabelle di cui sopra sono definiti in conformità alla posizione finanziaria netta dettagliata nella Nota 22 del bilancio separato, come richiesto dalla comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006.

L'esercizio 2019 si è chiuso con un fatturato inferiore del 13,8% rispetto al 2018, a causa del rallentamento della domanda in alcuni dei principali mercati in cui opera la Società (Turchia, Medio Oriente, Sud America).

A causa della fusione per incorporazione di Sabaf Immobiliare s.r.l., i cui effetti contabili sono stati retrodatati al 1° gennaio 2019, i dati economici dell'esercizio non sono direttamente comparabili con quelli del 2018. Si rinvia alla Nota Integrativa del bilancio separato per un'analisi dettagliata dell'andamento delle singole poste di bilancio della società.

Nel 2019 Sabaf S.p.A. ha investito circa 7 milioni di euro. I principali investimenti dell'esercizio sono stati finalizzati all'aumento e all'automazione della capacità produttiva dei bruciatori speciali e alla realizzazione di stampi per nuovi bruciatori. Sono sistematici gli investimenti di mantenimento e sostituzione per tenere costantemente aggiornato e in efficienza l'apparato produttivo.

Al 31 dicembre 2019 il capitale circolante ammonta a 28 milioni di euro, contro i 39,3 milioni di euro della fine dell'esercizio precedente: la sua incidenza percentuale sul fatturato si attesta al 29,5%, rispetto al 35,7% di fine 2018.

L'indebitamento finanziario netto è pari a 39,9 milioni di euro, rispetto ai 45,8 milioni di euro del 31 dicembre 2018.

A fine esercizio il patrimonio netto ammonta a 108,8 milioni di euro, contro i 92 milioni di euro del 2018. Il rapporto tra l'indebitamento finanziario netto e il patrimonio netto è pari al 36,7%; a fine 2018 era del 49,8%.

  • 8 Somma di Debiti commerciali, Debiti per imposte e Altri debiti
  • 9 Differenza tra Attività a breve e Passività a breve

6 Escluse le Attività finanziarie

7 Somma di Rimanenze, Crediti commerciali, Crediti per imposte e Altri crediti correnti

10 Il valore delle disponibilità liquide si riferisce al bilancio pro-forma al 31.12.2018 comprensivo di Sabaf Immobiliare s.r.l.

PROSPETTO DI RACCORDO TRA IL PATRIMONIO NETTO E IL RISULTATO DEL PERIODO DELLA CAPOGRUPPO E IL PATRIMONIO NETTO E IL RISULTATO DEL PERIODO CONSOLIDATO

Ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 si riporta il prospetto di raccordo fra il risultato dell'esercizio 2019 e il patrimonio netto al 31 dicembre 2019 di Gruppo con gli analoghi valori della Capogruppo Sabaf S.p.A.:

31.12.2019 31.12.2018
Descrizione Utile
d'esercizio
Patrimonio
netto
Utile
d'esercizio
Patrimonio
netto
Utile e patrimonio netto della Capogruppo Sabaf S.p.A. 3.822 108.755 8.040 92.039
Patrimonio e risultati società consolidate 7.833 105.637 15.324 113.123
Eliminazione del valore di carico partecipazioni consolidate 580 (81.502) 640 (83.622)
Opzioni put su minorities 168 (10.350) 55 (1.818)
Elisioni intercompany (2.189) (931) (8.005) (427)
Altre rettifiche (31) (124) (256) 51
Quota di pertinenza di terzi (268) (7.077) (184) (1.644)
Utile e patrimonio netto di pertinenza del Gruppo 9.915 114.408 15.614 117.702

UTILIZZO DEL MAGGIORE TERMINE PER LA CONVOCAZIONE DELL'ASSEMBLEA

Ai sensi del secondo comma dell'art. 2364 del codice civile, in considerazione della necessità di procedere a consolidare i bilanci delle società del Gruppo e di predisporre tutta la documentazione di supporto, gli amministratori intendono avvalersi del maggiore termine concesso alle società tenute alla redazione del bilancio consolidato per la convocazione dell'assemblea ordinaria degli azionisti chiamata ad approvare il bilancio dell'esercizio 2019. L'assemblea sarà convocata in unica data per il giorno 4 maggio 2020.

Proposta di destinazione dell'utile 2019

Ringraziando il personale dipendente, il Collegio Sindacale, la società di revisione e le Autorità di controllo per la fattiva collaborazione, invitiamo gli azionisti ad approvare il bilancio chiuso al 31 dicembre 2019, che chiude con un utile di esercizio di 3.821.876 euro.

Il Consiglio di Amministrazione, preso atto del significativo cambiamento dello scenario economico globale avvenuto a seguito del dilagare della pandemia da coronavirus, in via del tutto prudenziale, propone di destinare l'utile dell'esercizio 2019 della Capogruppo Sabaf S.p.A. interamente alla riserva straordinaria.

Ospitaletto, 24 marzo 2020

Il Consiglio di Amministrazione

Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019

  • 123 Struttura del Gruppo e organi sociali
  • 124 Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata
  • 125 Conto economico consolidato
  • 126 Conto economico complessivo consolidato
  • 126 Prospetto dei movimenti del patrimonio netto consolidato
  • 127 Rendiconto finanziario consolidato
  • 128 Nota Integrativa
  • 163 Attestazione del Bilancio consolidato
  • 164 Relazione della Società di revisione sul Bilancio consolidato

Struttura del Gruppo e organi sociali

Struttura del Gruppo

Capogruppo: SABAF S.p.A.

Società controllate e quota di pertinenza del Gruppo

Società consolidate integralmente

Faringosi Hinges s.r.l. 100%
Sabaf do Brasil Ltda. 100%
Sabaf Beyaz Esya Parcalari Sanayi
Ve Ticaret Limited Sirteki (Sabaf Turchia)
100%
Sabaf Appliance Components
Trading (Kunshan) Co., Ltd.
100%
Sabaf Appliance Components (Kunshan) Co., Ltd. 100%
A.R.C. s.r.l. 70%
Okida Elektronik Sanayi ve Tickaret A.S 100%
Sabaf US Corp. 100%
C.M.I. s.r.l. 68,5%
C.G.D. s.r.l. 68,5%
C.M.I. Polska Sp. Zoo. 68,5%
Società valutate con il metodo del patrimonio netto
Handan ARC Burners Co., Ltd. 35,7%

Consiglio di Amministrazione

Gianluca Beschi Stefania Triva

* amministratori indipendenti

Collegio Sindacale Società di revisione

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

(in migliaia di euro) NOTE 31.12.2019 31.12.2018
ATTIVO
ATTIVITÀ NON CORRENTI
Attività materiali 1 75.885 70.765
Investimenti immobiliari 2 3.976 4.403
Attività immateriali 3 51.668 39.054
Partecipazioni 4 115 380
Attività finanziarie non correnti 10 60 120
Crediti non correnti 5 297 188
Imposte anticipate 21 6.505 4.617
TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI 138.506 119.527
ATTIVITÀ CORRENTI
Rimanenze 6 35.343 39.179
Crediti commerciali 7 46.929 46.932
Crediti per imposte 8 4.458 4.466
Altri crediti correnti 9 1.459 1.534
Attività finanziarie correnti 10 1.266 3.511
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 18.687 13.426
TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI 108.142 109.048
ATTIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA 0 0
TOTALE ATTIVO 246.648 228.575
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 12 11.533 11.533
Utili accumulati, Altre riserve 13 92.580 90.555
Utile dell'esercizio 9.915 15.614
Totale quota di pertinenza del Gruppo 114.028 117.702
Interessi di Minoranza 7.077 1.644
TOTALE PATRIMONIO NETTO 121.105 119.346
PASSIVITÀ NON CORRENTI
Finanziamenti 14 44.046 42.406
Altre passività finanziarie 15 7.383 1.938
TFR e fondi di quiescenza 16 3.698 2.632
Fondi per rischi e oneri 17 995 725
Imposte differite 21 7.273 3.030
TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI 63.395 50.731
PASSIVITÀ CORRENTI
Finanziamenti 14 19.015 18.435
Altre passività finanziarie 15 4.637 7.682
Debiti commerciali 18 27.560 21.215
Debiti per imposte 19 1.802 3.566
Altri debiti
TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI
20 9.134
62.148
7.600
58.498
PASSIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA 0 0
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 246.648 228.575

Conto economico consolidato

(in migliaia di euro) NOTE 2019 2018
COMPONENTI ECONOMICHE
RICAVI E PROVENTI OPERATIVI
Ricavi 23 155.923 150.642
Altri proventi 24 3.621 3.369
TOTALE RICAVI E PROVENTI OPERATIVI 159.544 154.011
COSTI OPERATIVI
Acquisti di materiali 25 (57.464) (62.447)
Variazione delle rimanenze (8.617) 4.603
Servizi 26 (29.488) (31.297)
Costi del personale 27 (37.103) (34.840)
Altri costi operativi 28 (1.698) (1.670)
Costi per lavori interni capitalizzati 1.859 1.599
TOTALE COSTI OPERATIVI (132.511) (124.052)
RISULTATO OPERATIVO ANTE
AMMORTAMENTI, PLUS/MINUSVALENZE,
SVALUTAZIONI/RIPRISTINI DI VALORE
DI ATTIVITÀ NON CORRENTI
27.033 29.959
Ammortamenti 1, 2, 3 (15.183) (12.728)
Plusvalenze da realizzo di attività non correnti 46 28
Rettifiche di valore di attività non correnti 0 (850)
RISULTATO OPERATIVO 11.896 16.409
Proventi finanziari 638 373
Oneri finanziari 29 (1.339) (1.206)
Utili e perdite su cambi 30 (1.380) 5.384
Utili e perdite da partecipazioni 4 (39) 0
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 9.776 20.960
Imposte sul reddito 31 407 (5.162)
UTILE DELL'ESERCIZIO 10.183 15.798
di cui:
Quota di pertinenza di terzi 268 184
UTILE DI PERTINENZA DEL GRUPPO 9.915 15.614
UTILI PER AZIONE 32
Base 0,895 euro 1,413 euro
Diluito 0,895 euro 1,413 euro

Conto economico complessivo consolidato

(in migliaia di euro) 2019 2018
UTILE DELL'ESERCIZIO 10.183 15.798
Utili/perdite complessivi che non saranno successivamente
riclassificati nell'utile (perdita) dell'esercizio:
Valutazione attuariale TFR (26) 32
Effetto fiscale 6 (8)
(20) 24
Utili/perdite complessivi che saranno successivamente
riclassificati nell'utile (perdita) dell'esercizio:
Differenza cambi da traduzione bilanci in valuta (3.323) (3.940)
TOTALE ALTRI UTILI/(PERDITE) DELL'EsERcIZIO
AL NETTO IMPOSTE
(3.343) (3.916)
UTILE COMPLESSIVO 6.840 11.882
di cui:
Quota di pertinenza di terzi 268 184
UTILE COMPLESSIVO
DI PERTINENZA DEL GRUPPO
6.572 11.698

Prospetto dei movimenti del patrimonio netto consolidato

(in migliaia
di euro)
Capitale
Sociale
Riserva
sovrapprezzo
azioni
Riserva
Legale
Azioni
proprie
Riserva di
traduzione
Riserva da
attualizzazione
TFR
Altre
riserve
Utile
dell'esercizio
Totale
patrimonio
netto
del Gruppo
Interessi di
minoranza
Totale
patrimonio
netto
saldo al 31 dicembre 2017 11.533 10.002 2.307 (4.509) (12.194) (550) 92.171 14.835 113.595 1.460 115.055
Destinazione utile 2017
- dividendi pagati (6.071) (6.071) (6.071)
- a nuovo 8.764 (8.764)
Acquisto azioni proprie (2.359) (2.359) (2.359)
Valutazione IFRS 2 piano
Stock Grant
321 321 321
Altre variazioni 518 518 518
Utile complessivo
al 31 dicembre 2018
(3.940) 24 15.614 11.698 184 11.882
saldo al 31 dicembre 2018 11.533 10.002 2.307 (6.868) (16.134) (526) 101.774 15.614 117.702 1.644 119.346
Destinazione utile 2018
- dividendi pagati (6.060) (6.060) (6.060)
- a nuovo 9.554 (9.554)
Valutazione IFRS 2 piano
Stock Grant
681 681 681
Cessione azioni proprie 4.600 208 4.808 4.808
Variazione area
di consolidamento
(981) (981) 5.165 4.184
Opzione put Gruppo C.M.I. (8.700) (8.700) (8.700)
Altre variazioni 518 (512) 6 6
Utile complessivo
al 31 dicembre 2019
(3.323) (20) 9.915 6.572 268 6.840
saldo al 31 dicembre 2019 11.533 10.002 2.307 (2.268) (18.939) (546) 102.024 9.915 114.028 7.077 121.105

126

Rendiconto finanziario consolidato

(in migliaia di euro) 2019 2018
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
di inizio esercizio
13.426 11.533
Utile dell'esercizio 10.183 15.798
Rettifiche per:
- Ammortamenti 15.183 12.728
- Svalutazioni di attività non correnti 0 850
- Minusvalenze/Plusvalenze realizzate (46) (28)
- Utili e perdite da partecipazioni 681 321
- Valorizzazione piano di stock grant 39 0
- Proventi e oneri finanziari netti 701 833
- Imposte sul reddito (407) 5.162
Variazione TFR 300 (241)
Variazione fondi rischi 270 340
Variazione crediti commerciali 10.148 (3.003)
Variazione delle rimanenze 9.090 (4.374)
Variazione dei debiti commerciali (2.901) 556
Variazione del capitale circolante netto 16.337 (6.821)
Variazione altri crediti e debiti, imposte differite 1.344 2.537
Pagamento imposte (2.952) (4.860)
Pagamento oneri finanziari (1.339) (1.178)
Incasso proventi finanziari 638 373
Flussi finanziari generati dall'attività operativa 40.932 25.814
Investimenti in attività non correnti
- immateriali (1.016) (589)
- materiali (11.510) (11.348)
- finanziarie 0 (99)
Disinvestimento di attività non correnti 512 569
Flussi finanziari assorbiti dall'attività di investimento (12.014) (11.467)
Free Cash Flow 28.918 14.347
Rimborso finanziamenti (29.682) (19.579)
Accensione di finanziamenti 18.271 52. 972
Attività finanziarie a breve 2.245 (3.384)
Acquisto azioni proprie 3.146 (2.359)
Pagamento di dividendi (6.060) (6.071)
Flussi finanziari assorbiti dall'attività finanziaria (12.080) 21.579
Acquisizione Okida Elektronik (317) (24.077)
Acquisizione C.M.I. (10.475) 0
Differenze cambio di traduzione 482 (9.956)
Flussi finanziari netti dell'esercizio 6.528 1.893
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
di fine esercizio (Nota 10 e 11)
19.954 13.426
Indebitamento finanziario corrente 23.652 22.606
Indebitamento finanziario non corrente 51.430 44.344
Indebitamento finanziario netto (Nota 22) 55.128 53.524

Nota integrativa

Principi contabili

Dichiarazione di conformità e criteri di redazione

Il bilancio consolidato dell'esercizio 2019 del Gruppo Sabaf è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea. Il riferimento agli IFRS include anche tutti gli International Accounting Standards (IAS) vigenti. Esso è stato redatto in euro, che è la moneta corrente nelle economie in cui il Gruppo opera principalmente, arrotondando gli importi alle migliaia, e viene comparato con il bilancio consolidato dell'esercizio precedente redatto in omogeneità di criteri. È costituito dai prospetti della situazione patrimoniale-finanziaria, conto economico, conto economico complessivo, movimenti del patrimonio netto, rendiconto finanziario e dalle presenti note esplicative. Il bilancio è stato redatto sulla base del principio del costo storico, eccetto che per alcune rivalutazioni delle attività materiali operate in esercizi precedenti, e sul presupposto della continuità aziendale; in riferimento a tale ultimo presupposto il Gruppo ha valutato, anche in virtù del forte posizionamento competitivo, della elevata redditività e della solidità della struttura patrimoniale e finanziaria, di essere in continuità aziendale ai sensi dei paragrafi 25 e 26 del Principio IAS 1.

Schemi di bilancio

Il Gruppo ha adottato i seguenti schemi di bilancio:

  • un prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria che espone separatamente le attività correnti e non correnti e le passività correnti e non correnti;
  • un prospetto di conto economico che espone i costi usando una classificazione basata sulla natura degli stessi;
  • un prospetto di conto economico complessivo, che espone le voci di ricavo e di costo che non sono rilevate nell'utile (perdita) d'esercizio come richiesto o consentito dagli IFRS;
  • un rendiconto finanziario che presenta i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa utilizzando il metodo indiretto.

L'adozione di tali schemi permette la rappresentazione più significativa della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo.

Area di consolidamento

L'area di consolidamento al 31 dicembre 2019 comprende la Capogruppo Sabaf S.p.A. e le seguenti società di cui Sabaf S.p.A. possiede il controllo:

  • Faringosi Hinges s.r.l.
  • Sabaf do Brasil Ltda.
  • Sabaf Beyaz Esya Parcalari Sanayi Ve Ticaret Limited Sirteki (Sabaf Turchia)
  • Sabaf Appliance Components Trading (Kunshan) Co., Ltd.
  • A.R.C. s.r.l.
  • Okida Elektronik Sanayi ve Tickaret A.S
  • Sabaf U.S.
  • C.M.I. s.r.l.
  • C.G.D. s.r.l.
  • C.M.I. Polska Sp. Zoo

Handan A.R.C. Burners Co. Ltd., società collegata, è consolidata a partire dal presente esercizio secondo il metodo del patrimonio netto.

Le variazioni dell'area di consolidamento rispetto al 31 dicembre 2018 sono relative a:

  • le società del Gruppo C.M.I. (C.M.I. s.r.l., C.G.D. s.r.l. e C.M.I. Polska Sp. Zoo), di cui il Gruppo ha acquisito il controllo in data 31 luglio 2019;
  • Sabaf U.S. consolidata a partire dal presente esercizio con il metodo del consolidamento integrale.

Si segnala inoltre che il 29 novembre 2019 ha assunto efficacia verso i terzi la fusione per incorporazione di Sabaf Immobiliare s.r.l., precedentemente consolidata con il metodo dell'integrazione globale, in Sabaf S.p.A.. Gli effetti fiscali e contabili di tale operazione sono stati fatti retroagire al 1° gennaio 2019. L'approccio adottato, conforme al documento Orientamenti preliminari ASSIREVI in tema di IFRS (OPI n. 2 - revised), ha comportato il mantenimento della continuità dei valori rispetto al bilancio consolidato.

Sono considerate controllate le società sulle quali Sabaf S.p.A. possiede in contemporanea i seguenti tre elementi: (a) potere sull'impresa; (b) esposizione, o diritti, a rendimenti variabili derivanti dal coinvolgimento con la stessa; (c) capacità di utilizzare il potere per influenzare l'ammontare di tali rendimenti variabili. Le controllate sono consolidate a partire dalla data in cui inizia il controllo fino alla data in cui il controllo cessa.

Criteri di consolidamento

I dati utilizzati per il consolidamento sono desunti dalle situazioni economiche e patrimoniali predisposte da parte degli Amministratori delle singole società controllate. Tali dati sono stati opportunamente modificati e riclassificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili internazionali e ai criteri di classificazione omogenei nell'ambito del Gruppo.

I criteri adottati per il consolidamento sono i seguenti:

  • a) Le attività e le passività, i proventi e gli oneri dei bilanci oggetto di consolidamento con il metodo dell'integrazione globale sono inseriti nel bilancio di Gruppo, prescindendo dall'entità della partecipazione. È stato inoltre eliminato il valore di carico delle partecipazioni contro il patrimonio netto di competenza delle società partecipate.
  • b) Le differenze positive risultanti dall'elisione delle partecipazioni contro il valore del patrimonio netto contabile alla data del primo consolidamento vengono imputate ai maggiori valori attribuibili alle attività e alle passività e, per la parte residua, ad avviamento. In accordo con le disposizioni dell'IFRS 3. A partire dal 1° gennaio 2004, il Gruppo non ammortizza l'avviamento assoggettandolo, invece, a test di impairment.
  • c) Le partite di debito/credito, costi/ricavi tra le società consolidate e gli utili/perdite risultanti da operazioni infragruppo sono eliminate.
  • d) La quota del patrimonio netto e del risultato netto dell'esercizio di spettanza dei soci di minoranza è loro attribuita in apposite voci dello stato patrimoniale e del conto economico consolidati.

INFORMAZIONI RELATIVE ALL'IFRS 3

A partire dal 31 luglio 2019 è consolidato il Gruppo C.M.I.1 , uno dei principali player nella progettazione, produzione e vendita di cerniere per elettrodomestici, attivo con unità produttive in Italia e in Polonia. L'acquisizione di C.M.I. s.r.l. consente al Gruppo Sabaf di ottenere una posizione di leadership su scala mondiale nel settore delle cerniere, proponendosi anche in questo ambito come partner di riferimento per tutti i produttori di elettrodomestici.

L'allocazione del prezzo pagato per l'acquisizione del Gruppo C.M.I. sulle attività nette acquisite (Purchase Price Allocation) è stata completata nel corso del 2019. In particolare, ai sensi dell'IFRS 3 revised è stato rilevato il fair value di attività, passività e passività potenziali alla data di acquisizione, i cui effetti sono riportati nella tabella che segue:

Valori originari al
31.07.2019
Purchase Price
Allocation
Altri movimenti Fair value attività e
passività acquisite
ATTIVITÀ
Immobilizzazioni materiali 5.931 5.931
Immobilizzazioni immateriali 2.218 12.647 14.865
- Customer Relationship 4.315
- Brand 4.180
- Brevetti 4.152
Altre attività non correnti 127 159 286
Rimanenze 5.254 17 5.271
Crediti Commerciali 10.145 10.145
Altri crediti 1.253 1.253
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.255 1.255
TOTALE ATTIVO 26.183 12.823 39.006
PASSIVITÀ
Fondo TFR (766) (166) (932)
Fondo rischi e oneri (400) (400)
Imposte differite (217) (3.528) (3.745)
Debiti finanziari (6.511) (6.511)
Debiti verso fornitori (9.246) (9.246)
Altri debiti (1.733) (1.733)
TOTALE PASSIVO (18.473) (4.094) (22.567)
Valore delle attività nette acquisite 7.710 8.729 16.439
- % di competenza Sabaf (68,5%) (a) 5.281 5.979 11.260
Carve out avviamento iscritto in C.M.I. (b) (1.788) (1.788)
Costo totale dell'acquisizione (c) 13.392 13.392
Credito verso attuale socio di minoranza (d) 240 240
Avviamento derivante dall'acquisizione
(e = c-a-b-d)
8.111 (5.979) 1.548 3.680
Cassa e disponibilità liquide acquisite (f) 1.255 1.255
Cessione di azioni proprie in concambio (g) 1.662 1.662
Esborso di cassa netto (c-f-g) 10.475 10.475

I debiti finanziari del Gruppo C.M.I. alla data di acquisizione ammontano a 6,511 milioni di euro, di cui 2,398 milioni di euro derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16 secondo l'approccio retrospettico modificato.

Come evidenziato in tabella, la Purchase Price Allocation, effettuata con il supporto di esperti indipendenti, ha portato ad identificare e valutare i fair value delle seguenti attività immateriali acquisite:

  • Customer Relationship: fair value di 4,315 milioni di euro determinato attraverso il metodo "Multi-period Excess Earnings", prendendo come riferimento i seguenti parametri:
  • ricavi relativi ai clienti con cui è in essere una forte relazione commerciale
  • redditività in linea con la media storica
  • vita utile economica pari a 15 anni
  • tasso di sconto pari all'11,68%
  • tasso di crescita g pari all'1,15%
  • Brand: fair value di 4,180 milioni di euro determinato attraverso il metodo "Relief from Royalty", prendendo come riferimento i seguenti parametri:
  • ricavi totali alla data di valutazione
  • tasso di royalty pari al 2%
  • vita utile economica pari a 15 anni
  • tasso di sconto pari all'11,68%
  • tasso di crescita g pari all'1,15%

  • Brevetti: fair value di 4,152 milioni di euro determinato attraverso

  • il metodo "Relief from Royalty", prendendo come riferimento i seguenti parametri:
  • ricavi di prodotti coperti da brevetto alla data di valutazione
  • tasso di royalty pari al 4,10%
  • vita utile economica pari a 9 anni
  • tasso di sconto pari all'11,68%
  • tasso di crescita g pari all'1,15%

Sul fair value delle attività immateriali sopra identificate è stato contabilizzato il relativo effetto fiscale (iscrizione di imposte differite per 3,528 milioni di euro).

La Purchase Price Allocation ha inoltre determinato l'iscrizione di fondi per rischi e oneri per complessivi 0,4 milioni di euro (Nota 17).

Nel periodo per il quale il Gruppo ne ha detenuto il controllo (31 luglio 2019 – 31 dicembre 2019), il Gruppo C.M.I. ha conseguito ricavi di vendita per 12,5 milioni di euro e un utile netto di 0,43 milioni di euro.

CONVERSIONE IN EURO DELLE SITUAZIONI ECONOMICO-PATRIMONIALI REDATTE IN VALUTA ESTERA

I bilanci separati di ciascuna società appartenente al Gruppo vengono preparati nella valuta dell'ambiente economico primario in cui essa opera (valuta funzionale). Ai fini del bilancio consolidato, il bilancio di ciascuna entità estera è espresso in euro, che è la valuta funzionale del Gruppo e la valuta di presentazione del bilancio consolidato. La conversione delle poste di stato patrimoniale dei bilanci espressi in moneta diversa dall'euro è effettuata applicando i cambi correnti a fine esercizio. Le poste di conto economico sono invece convertite ai cambi medi dell'esercizio.

Le differenze cambio di conversione risultanti dal raffronto tra il patrimonio netto iniziale convertito ai cambi correnti e il medesimo convertito ai cambi storici, nonché la differenza tra il risultato economico espresso ai cambi medi e quello espresso ai cambi correnti, sono imputate alla voce di patrimonio netto "Altre riserve".

I tassi di cambio utilizzati per la conversione in euro dei bilanci delle società controllate estere, predisposti in valuta locale, sono riportati nella seguente tabella:

Descrizione della valuta CAMBIO PUNTUALE
31.12.19
CAMBIO MEDIO
2019
CAMBIO PUNTUALE
31.12.18
CAMBIO MEDIO
2018
Real brasiliano 4,5157 4,4151 4,4440 4,3085
Lira turca 6,6843 6,3486 6,0588 5,7145
Renminbi cinese 7,8205 7,7336 7,8751 7,8038
Zloty polacco 4,2568 4,3123 - -

INFORMATIVA DI SETTORE

I settori operativi del Gruppo ai sensi dell'IFRS 8 – Operating Segment sono identificati nei settori di attività che generano ricavi e costi, i cui risultati sono periodicamente rivisti dal più alto livello decisionale ai fini della valutazione delle performance e delle decisioni in merito all'allocazione delle risorse. I settori operativi del Gruppo sono i seguenti:

  • componenti gas (domestici e professionali)
  • cerniere
  • componenti elettronici per elettrodomestici.

CRITERI DI VALUTAZIONE

I principi contabili ed i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019, invariati rispetto all'esercizio precedente ad eccezione dei nuovi principi contabili adottati dal 1° gennaio 2019 (IFRS 16 e IFRIC 23), sono di seguito riportati:

Attività materiali

Sono iscritte al costo di acquisto o di costruzione. Nel costo sono compresi gli oneri accessori di diretta imputazione. Tali costi comprendono anche rivalutazioni eseguite in passato in base ad apposite norme di rivalutazione monetaria ovvero in seguito ad operazioni di fusione societaria. Gli ammortamenti sono calcolati sulla base di aliquote ritenute idonee a ripartire il valore di carico delle attività materiali sul periodo di vita utile delle stesse. La vita utile stimata espressa in anni, invariata rispetto agli esercizi precedenti, è la seguente:

Fabbricati 33
Costruzioni leggere 10
Impianti generici 10
Macchinari e impianti specifici 6 – 10
Attrezzature 4 – 10
Mobili 8
Macchine elettroniche 5
Automezzi e altri mezzi di trasporto 4 – 5

I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati al conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti, i costi incrementativi del valore o della vita utile dell'immobilizzazione sono capitalizzati ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo delle immobilizzazioni alle quali si riferiscono. I terreni non sono ammortizzati.

Beni in leasing

Il Gruppo valuta all'atto della sottoscrizione di un contratto se è, o contiene, un leasing, ovvero, se il contratto conferisce il diritto di controllare l'uso di un bene identificato per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo.

Il Gruppo adotta un unico modello di riconoscimento e misurazione per tutti i leasing, secondo il quale le attività acquisite, relative al diritto d'uso, sono esposte tra le attività al valore di acquisto diminuito dell'ammortamento, di eventuali perdite di valore, e rettificato per qualsiasi rimisurazione delle passività di leasing. Le attività sono ammortizzate in quote costanti dalla data di decorrenza del contratto fino al termine della vita utile dell'attività o, se anteriore, fino al termine della durata del contratto di leasing.

In contropartita dell'iscrizione del bene vengono contabilizzati i debiti, a breve e a medio-lungo termine, verso l'ente locatore, misurandoli al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non ancora versati; si procede inoltre all'imputazione a conto economico degli oneri finanziari di competenza del periodo.

Il Gruppo applica l'esenzione per la rilevazione dei leasing di breve durata e dei leasing relativi ad attività a modesto valore, i cui canoni sono rilevati a conto economico come costi, in quote costanti, lungo la durata del leasing.

Maggiori dettagli relativi ai criteri utilizzati per la rilevazione dei beni in leasing ed i relativi impatti sul bilancio consolidato del Gruppo sono descritti nel paragrafo "Applicazione del principio contabile IFRS 16 "Leases"".

Avviamento

L'avviamento rappresenta la differenza tra il prezzo di acquisto e il valore corrente delle attività e passività identificabili delle partecipate alla data di acquisizione.

Relativamente alle acquisizioni anteriori alla data di adozione degli IFRS, il Gruppo Sabaf si è avvalso della facoltà prevista dall'IFRS 1 di non applicare l'IFRS 3 relativo alle aggregazioni di imprese alle acquisizioni intervenute prima della data di transizione. Di conseguenza, gli avviamenti emersi in relazione ad acquisizioni intervenute in passato non sono stati rideterminati e sono stati rilevati al valore determinato sulla base dei precedenti principi contabili, al netto degli ammortamenti contabilizzati fino al 31 dicembre 2003 e delle eventuali perdite per riduzione durevole di valore. A partire dalla data di transizione l'avviamento, rappresentando un'attività immateriale con vita utile indefinita, non è ammortizzato ma è sottoposto annualmente, o più frequentemente ogni qualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test).

Partecipazioni in società collegate e joint venture

Una collegata è una società sulla quale il Gruppo esercita un'influenza notevole. Per influenza notevole si intende il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto. Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo.

La partecipazione del Gruppo in società collegate e joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto: la partecipazione è inizialmente rilevata al costo, successivamente il valore contabile della partecipazione è aumentato o diminuito per rilevare la quota di pertinenza della partecipante degli utili e delle perdite della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione. L'avviamento afferente alla collegata od alla joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad una verifica separata di perdita di valore (impairment).

Altre attività immateriali

Le altre attività immateriali acquistate o prodotte internamente sono iscritte nell'attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38, quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile. Il venir meno della sussistenza di tali benefici economici futuri, con riferimento ai costi di sviluppo, determina la loro svalutazione nell'esercizio in cui si accerta tale fattispecie.

Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, se le stesse hanno una vita utile definita. La vita utile stimata, in anni, è la seguente:

Customer relationship 15
Brand 15
Brevetti 9
Know how 7
Costi di sviluppo 10
Software 3-5

Perdite durevoli di valore

Ad ogni data di bilancio, il Gruppo rivede il valore contabile delle proprie attività materiali e immateriali per determinare se vi siano indicazioni che queste attività abbiano subito riduzioni di valore. Qualora queste indicazioni esistano, viene stimato l'ammontare recuperabile di tali attività per determinare l'importo della svalutazione. Dove non è possibile stimare il valore recuperabile di una attività individualmente, il Gruppo effettua la stima del valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari a cui l'attività appartiene.

In particolare, il valore recuperabile delle unità generatrici di flussi (che generalmente coincidono con la entità giuridica a cui le attività immobilizzate si riferiscono) è verificato attraverso la determinazione del valore d'uso. L'ammontare recuperabile è il maggiore fra il prezzo netto di vendita e il valore d'uso. Nella determinazione del valore d'uso, i flussi di cassa futuri al netto delle imposte, stimati sulla base delle esperienze passate, sono scontati al loro valore attuale utilizzando un tasso al netto delle imposte che riflette le valutazioni correnti del mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Le principali assunzioni utilizzate per il calcolo del valore d'uso riguardano il tasso di sconto, il tasso di crescita, le attese di variazione dei prezzi di vendita e dell'andamento dei costi diretti durante il periodo assunto per il calcolo. I tassi di crescita adottati si basano su previsioni di crescita del settore industriale di appartenenza. Le variazioni dei prezzi di vendita sono basate sulle passate esperienze e sulle aspettative future di mercato. Il Gruppo prepara previsioni dei flussi di cassa operativi derivanti dai più recenti budget approvati dal Consiglio di Amministrazione delle società consolidate, elabora delle previsioni per gli anni successivi e determina il valore terminale (valore attuale della rendita perpetua) sulla base di un tasso di crescita di medio e lungo termine in linea con quello dello specifico settore di appartenenza.

Se l'ammontare recuperabile di una attività (o di una unità generatrice di flussi finanziari) è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, il valore contabile dell'attività è ridotto al minor valore recuperabile, rilevando la perdita di valore nel conto economico.

Quando una svalutazione non ha più ragione di essere mantenuta, il valore contabile dell'attività (o dell'unità generatrice di flussi finanziari) - ad eccezione dell'avviamento - è incrementato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l'attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione per perdita di valore. Il ripristino del valore è imputato al conto economico.

Investimenti immobiliari

Secondo quanto consentito dallo IAS 40, gli immobili ed i fabbricati non strumentali sono valutati al costo al netto di ammortamenti e perdite per riduzione di valore accumulati. Il criterio di ammortamento utilizzato è la vita utile stimata del bene, che è stabilita in 33 anni.

Se l'ammontare recuperabile dell'investimento immobiliare - determinato sulla base del valore di mercato delle unità immobiliari - è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, il valore contabile dell'attività è ridotto al minor valore recuperabile, rilevando la perdita di valore nel conto economico.

Quando una svalutazione non ha più ragione di essere mantenuta, il valore contabile dell'attività (o dell'unità generatrice di flussi finanziari) è incrementato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l'attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione per perdita di valore. Il ripristino del valore è imputato al conto economico.

Partecipazioni e crediti non correnti

Le partecipazioni non classificate come possedute per la vendita sono valutate con il metodo del costo, che viene ridotto per perdite durevoli di valore. Il valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della svalutazione effettuata.

I crediti non correnti sono iscritti al loro presumibile valore di realizzo.

Rimanenze

Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore fra il costo di acquisto o di produzione, determinato in base al metodo del costo medio ponderato, ed il corrispondente valore di mercato rappresentato dal costo di sostituzione per i materiali di acquisto e dal presumibile valore di realizzo per i prodotti finiti e i semilavorati, calcolato tendendo conto sia degli eventuali costi di fabbricazione che dei costi diretti di vendita ancora da sostenere. Nel costo delle rimanenze sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti di produzione per la quota ragionevolmente imputabile alle stesse. Le scorte obsolete e di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo. La svalutazione delle rimanenze viene eliminata negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della stessa.

Crediti commerciali e altre attività finanziarie

Rilevazione iniziale

Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, in base alle successive modalità di misurazione, cioè al costo ammortizzato, al fair value rilevato nel conto economico complessivo OCI e al fair value rilevato nel conto economico.

La classificazione delle attività finanziarie al momento della rilevazione iniziale dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie e dal modello di business che il Gruppo usa per la loro gestione.

I crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa sono valutati al prezzo dell'operazione determinato secondo l'I-FRS 15. Si rimanda al paragrafo "Ricavi da contratti con i clienti".

Le altre attività finanziarie sono iscritte al fair value più, nel caso di un'attività finanziaria non al fair value rilevato nel conto economico, i costi di transazione. Affinché un'attività finanziaria possa essere classificata e valutata al costo ammortizzato o al fair value rilevato in OCI, deve generare flussi finanziari che dipendono solamente dal capitale e dagli interessi sull'importo del capitale da restituire (cosiddetto 'solely payments of principal and interest (SPPI)'). Questa valutazione è indicata come test SPPI e viene eseguita a livello di strumento.

Valutazione successiva

e

La valutazione delle passività finanziarie dipende dalla loro classificazione, come di seguito descritto:

Attività finanziarie al costo ammortizzato (strumenti di debito)

Tale categoria è la più rilevante per il Gruppo. Il Gruppo valuta le attività finanziarie al costo ammortizzato se entrambi i seguenti requisiti sono soddisfatti:

• l'attività finanziaria è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali

• i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono successivamente valutate utilizzando il criterio dell'interesse effettivo e sono soggette ad impairment. Gli utili e le perdite sono rilevati a conto economico quando l'attività è eliminata, modificata o rivalutata.

Tra le attività finanziarie al costo ammortizzato del Gruppo sono inclusi i crediti commerciali.

Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione, le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico, o le attività finanziarie che obbligatoriamente bisogna valutare al fair value.

Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace. Le attività finanziarie con flussi finanziari che non sono rappresentati unicamente da pagamenti di capitale e dell'interesse sono classificate e valutate al fair value rilevato a conto economico, indipendentemente dal modello di business. Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al fair value e le variazioni nette del fair value rilevate a conto economico.

In questa categoria rientrano gli strumenti derivati.

Il Gruppo non detiene attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo con riclassifica degli utili e perdite cumulate né attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo senza rigiro degli utili e perdite cumulate nel momento dell'eliminazione.

Cancellazione

Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo) quando:

• i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti, o

• il Gruppo ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), essa valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività continua ad essere rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, il Gruppo riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza del Gruppo. Quando il coinvolgimento residuo dell'entità è una garanzia sull'attività trasferita, il coinvolgimento è misurato sulla base del minore tra l'importo dell'attività e l'importo massimo del corrispettivo ricevuto che l'entità potrebbe dover ripagare.

Fondi per rischi ed oneri

I fondi per rischi ed oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti, di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura dell'esercizio non erano determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria solo quando esiste una obbligazione legale o implicita che determini l'impiego di risorse atte a produrre effetti economici per l'adempimento della stessa e se ne possa determinare una stima attendibile dell'ammontare. Nel caso in cui l'effetto sia rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici connessi alla passività.

Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato

Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (TFR) viene stanziato per coprire l'intera passività maturata nei confronti dei dipendenti in conformità alla legislazione vigente ed al contratto collettivo di lavoro e integrativo aziendale. Tale passività è soggetta a rivalutazione in base all'applicazione di indici fissati dalla normativa vigente. Sino al 31 dicembre 2006 il TFR era considerato un piano a benefici definiti, e contabilizzato in conformità allo IAS 19 utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, ed in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre per le quote maturate successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita. Gli utili o perdite attuariali sono iscritti immediatamente nel Prospetto degli "Altri utili/(perdite) complessivi".

Debiti commerciali e altre passività finanziarie

Rilevazione iniziale

Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili.

Le passività finanziarie della Società comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente e strumenti finanziari derivati.

Valutazione successiva

La valutazione delle passività finanziarie dipende dalla loro classificazione, come di seguito descritto:

Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Le passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni rilevate a conto economico. Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle assunte con l'intento di estinguerle o trasferirle nel breve termine.

Questa categoria include inoltre gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dalla Società che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura definita dallo IFRS 9. I derivati incorporati, scorporati dal contratto principale, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficaci. Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati a conto economico.

Le passività finanziarie sono designate al fair value con variazioni rilevate a conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IFRS 9 sono soddisfatti.

Finanziamenti e debiti

Questa è la categoria maggiormente rilevante per la Società, include debiti e finanziamenti fruttiferi di interessi. Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati a conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel conto economico.

Cancellazione

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero adempiuta. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a conto economico di eventuali differenze tra i valori contabili.

Criteri di conversione delle poste in valuta

I crediti ed i debiti espressi originariamente in valuta estera sono convertiti in euro ai cambi della data di effettuazione delle operazioni che li hanno originati. Le differenze cambio realizzate in occasione dell'incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte al conto economico. I proventi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta sono iscritti al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è compiuta. A fine esercizio le attività e le passività espresse in valuta estera, ad eccezione delle attività non correnti, sono iscritte al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell'esercizio ed i relativi utili e perdite su cambi sono imputati al conto economico. Se dalla conversione si origina un utile netto, per un corrispondente ammontare è vincolata una riserva non distribuibile fino al suo effettivo realizzo.

Strumenti derivati e contabilizzazione delle operazioni di copertura

Le attività del Gruppo sono esposte a rischi finanziari da variazioni nei tassi di cambio, nei prezzi delle materie prime e nei tassi di interesse. Il Gruppo utilizza strumenti derivati (principalmente contratti a termine su valute e opzioni su materie prime) per coprire i rischi derivanti da variazioni delle valute estere con riferimento a impegni irrevocabili o a operazioni future previste.

Gli strumenti derivati sono inizialmente rilevati al costo, e adeguati al fair value alle successive date di chiusura.

Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che sono designati e si rivelano efficaci per la copertura dei flussi di cassa futuri relativi ad impegni contrattuali del Gruppo e ad operazioni previste sono rilevate direttamente nel patrimonio netto, mentre la porzione inefficace viene iscritta immediatamente a conto economico. Se gli impegni contrattuali o le operazioni previste oggetto di copertura si concretizzano nella rilevazione di attività o passività, nel momento in cui le attività o le passività sono rilevate, gli utili o le perdite sul derivato che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto vengono ricompresi nella valutazione iniziale del costo di acquisizione o del valore di carico dell'attività o della passività. Per le coperture di flussi finanziari che non si concretizzano nella rilevazione di attività o passività, gli importi che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto verranno inclusi nel conto economico nello stesso periodo in cui l'impegno contrattuale o l'operazione prevista oggetto di copertura incidono sul conto economico, ad esempio, quando una vendita prevista si verifica effettivamente.

Per le coperture efficaci di un'esposizione a variazioni di fair value, la voce coperta è rettificata delle variazioni di fair value attribuibili al rischio coperto con contropartita di conto economico. Gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione del derivato sono iscritti anch'essi a conto economico.

Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.

Il metodo contabile della copertura è abbandonato quando lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto o è esercitato, oppure non è più qualificato come di copertura. In tale momento, gli utili o le perdite accumulati dello strumento di copertura rilevati direttamente nel patrimonio netto sono mantenuti nello stesso fino al momento in cui l'operazione prevista si verifica effettivamente. Se si prevede che l'operazione oggetto di copertura non si verificherà, gli utili o le perdite accumulati rilevati direttamente nel patrimonio netto sono trasferiti nel conto economico dell'esercizio.

I derivati impliciti inclusi in altri strumenti finanziari o in altri contratti sono trattati come derivati separati, quando i loro rischi e caratteristiche non sono strettamente correlati a quelli dei contratti che li ospitano e questi ultimi non sono valutati a fair value con iscrizione dei relativi utili e perdite a conto economico.

Ricavi provenienti da contratti con clienti

Il Gruppo è impegnato nella fornitura di componenti per elettrodomestici (principalmente componenti gas, quali rubinetti e bruciatori, cerniere e componenti elettronici).

I ricavi derivanti da contratti con i clienti sono rilevati quando il controllo dei beni è trasferito al cliente per un ammontare che riflette il corrispettivo che il Gruppo si aspetta di ricevere in cambio di tali beni. Il controllo del bene passa al cliente secondo i termini di resa definiti con il cliente stesso. I termini usuali di dilazione commerciale vanno dai 30 ai 120 giorni dalla spedizione, il Gruppo ritiene che il prezzo non includa componenti di finanziamento significative.

Le garanzie previste nei contratti con i clienti sono di tipo generale e non estese e sono contabilizzate in accordo con lo IAS 37.

Proventi finanziari

I proventi finanziari includono gli interessi attivi sui fondi investiti e i proventi derivanti dagli strumenti finanziari, quando non compensati nell'ambito di operazioni di copertura. Gli interessi attivi sono imputati a conto economico al momento della loro maturazione, considerando il rendimento effettivo.

Oneri finanziari

Gli oneri finanziari includono gli interessi passivi sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo e le spese bancarie. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati tra i costi di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti.

Imposte sul reddito dell'esercizio

Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile del Gruppo. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi. Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività ed il valore contabile nel bilancio consolidato, ad eccezione dell'avviamento non deducibile fiscalmente e di quelle differenze da investimenti in società controllate per le quali non si prevede l'annullamento nel prevedibile futuro. Le imposte differite attive sulle perdite fiscali e crediti d'imposta non utilizzati riportabili a nuovo sono riconosciute nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate. Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

Dividendi

I dividendi sono contabilizzati per competenza al momento in cui vi è il diritto alla percezione, che corrisponde con la delibera di distribuzione.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono a riduzione del patrimonio netto. Il valore di carico delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.

Operazioni con pagamento regolato con strumenti di capitale

Alcuni dipendenti del Gruppo ricevono parte della remunerazione sotto forma di pagamenti basati su azioni, pertanto i dipendenti prestano servizi in cambio di azioni ("operazioni regolate con strumenti di capitale"). Il costo delle operazioni regolate con strumenti di capitale è determinato dal fair value alla data in cui l'assegnazione è effettuata utilizzando un metodo di valutazione appropriato, come spiegato più in dettaglio alla Nota 37.

Tale costo, assieme al corrispondente incremento di patrimonio netto, è rilevato tra i costi per il personale (Nota 27) lungo il periodo in cui sono soddisfatte le condizioni relative al raggiungimento di obiettivi e/o alla prestazione del servizio. I costi cumulati rilevati a fronte di tali operazioni alla data di chiusura di ogni esercizio fino alla data di maturazione sono commisurati alla scadenza del periodo di maturazione e alla migliore stima del numero di strumenti partecipativi che verranno effettivamente a maturazione.

Le condizioni di servizio o di performance non vengono prese in considerazione quando viene definito il fair value del piano alla data di assegnazione. Si tiene però conto della probabilità che queste condizioni vengano soddisfatte nel definire la miglior stima del numero di strumenti di capitale che arriveranno a maturazione. Le condizioni di mercato sono riflesse nel fair value alla data di assegnazione. Qualsiasi altra condizione legata al piano, che non comporti un'obbligazione di servizio, non viene considerata come una condizione di maturazione. Le condizioni di non maturazione sono riflesse nel del piano e comportano l'immediata contabilizzazione del costo del piano, a meno che non vi siano anche delle condizioni di servizio o di performance.

Nessun costo viene rilevato per i diritti che non arrivano a maturazione in quanto non vengono soddisfatte le condizioni di performance e/o di servizio. Quando i diritti includono una condizione di mercato o una condizione di non maturazione, questi sono trattati come se fossero maturati indipendentemente dal fatto che le condizioni di mercato o le altre condizioni di non maturazione cui soggiogano siano rispettate o meno, fermo restando che tutte le altre condizioni di e/o di servizio devono essere soddisfatte. Se le condizioni del piano vengono modificate, il costo minimo da rilevare è il fair value alla data di assegnazione in assenza della modifica del piano stesso, nel presupposto che le condizioni originali del piano siano soddisfatte. Inoltre, si rileva un costo per ogni modifica che comporti un aumento del fair value totale del piano di pagamento, o che sia comunque favorevole per i dipendenti; tale costo è valutato con riferimento alla data di modifica. Quando un piano viene cancellato, qualsiasi elemento rimanente del fair value del piano viene spesato immediatamente a conto economico.

Utile per azione

L'utile base per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio. L'utile diluito per azione è calcolato dividendo l'utile o la perdita attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo.

Uso di stime

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della Direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per valutare le attività materiali ed immateriali sottoposte ad impairment test, come sopra descritto, oltre che per rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni di attivo, benefici ai dipendenti, imposte e altri accantonamenti. In particolare:

Recuperabilità del valore delle attività materiali ed immateriali

La procedura di determinazione delle perdite di valore delle attività materiali ed immateriali descritta al principio contabile "Perdite durevoli di valore" implica – nella stima del valore d'uso – l'utilizzo di Business Plan delle partecipate che sono basati su un insieme di assunzioni ed ipotesi relative ad eventi futuri ed azioni degli organi amministrativi delle partecipate, che non necessariamente si verificheranno. Nella stima del valore di mercato, invece, sono effettuate assunzioni sull'andamento prevedibile delle negoziazioni tra parti terze sulla base di andamenti storici che potrebbero non ripetersi effettivamente.

Accantonamenti per rischi su crediti

I crediti sono rettificati dal relativo fondo svalutazione per tener conto del loro valore recuperabile. La determinazione dell'ammontare delle svalutazioni richiede da parte degli Amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulla documentazione e sulle informazioni disponibili in merito anche alla solvibilità del cliente, nonché sull'esperienza e sui trend storici di incasso.

Accantonamenti per obsolescenza di magazzino

Le rimanenze di magazzino che presentano caratteristiche di obsolescenza e lento rigiro sono sistematicamente valutate e, nel caso in cui il valore recuperabile delle stesse risultasse inferiore al valore contabile, sono svalutate. Le svalutazioni sono calcolate sulla base di assunzioni e stime della direzione, derivanti dall'esperienza e dai risultati storici conseguiti.

Benefici ai dipendenti

Il valore attuale della passività per benefici a dipendenti dipende da una serie di fattori che sono determinati con tecniche attuariali utilizzando alcune assunzioni. Le assunzioni riguardano il tasso di sconto, le stime dei futuri incrementi retributivi, i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni. Ogni variazione nelle suindicate assunzioni potrebbe comportare effetti significativi sulla passività per benefici pensionistici.

Pagamenti basati su azioni

Stimare il fair value dei pagamenti basati su azioni richiede di determinare il modello di valutazione più appropriato, il che dipende dai termini e dalle condizioni in base alle quali tali strumenti sono concessi. Questo richiede anche l'individuazione dei dati per alimentare il modello di valutazione, tra cui ipotesi sul periodo di esercizio delle opzioni, la volatilità e il rendimento azionario. Per la misurazione iniziale del fair value dei pagamenti basati su azioni con i dipendenti il Gruppo utilizza un modello binomiale.

Imposte sul reddito

Il Gruppo è soggetto a diverse legislazioni fiscali sui redditi. La determinazione della passività per imposte del Gruppo richiede l'utilizzo di valutazioni da parte della Direzione con riferimento a transazioni le cui implicazioni fiscali non sono certe alla data di chiusura del bilancio. Inoltre, la valutazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di reddito attese negli esercizi futuri; la valutazione di tali redditi attesi dipende da fattori che potrebbero variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.

Altri accantonamenti e fondi

Con riferimento ai processi estimativi del rischio di passività potenziali da contenziosi, gli Amministratori fanno affidamento sulle comunicazioni ricevute in merito allo stato di avanzamento delle procedure di recupero e contenziosi comunicato dai consulenti legali che rappresentano il Gruppo nelle controversie. Tali stime sono determinate tenendo conto del progressivo evolversi delle controversie, considerando le franchigie esistenti.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.

Nuovi principi contabili

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicabili dal 1° gennaio 2019

Principio IFRS 16 "Leases" (pubblicato in data 13 gennaio 2016), che ha sostituito il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases - Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease. Il principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto. Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease anche operativo nell'attivo con contropartita un debito finanziario, fornendo inoltre la possibilità di non riconoscere come leasing i contratti che hanno ad oggetto i "low-value assets" e i leasing con una durata del contratto pari o inferiore ai 12 mesi. Al contrario, lo Standard non comprende modifiche significative per i locatori.

Gli impatti derivanti dalla prima applicazione di tale principio sono descritti in dettaglio nel paragrafo "Applicazione del principio contabile IFRS 16 "Leases"".

Interpretazione IFRIC 23 "Incertezza sui tratta menti ai fini dell'imposta sul reddito". L'Interpretazione definisce il trattamento contabile delle imposte sul reddito quando il trattamento fiscale comporta delle incertezze che hanno effetto sull'applicazione dello IAS 12. Il Gruppo definisce se considerare ogni trattamento fiscale incerto separatamente od unitamente ad altri trattamenti fiscali incerti ed usa l'approccio che consente la miglior previsione della risoluzione dell'incertezza.

Al momento dell'adozione dell'interpretazione, il Gruppo ha esaminato la sussistenza di posizioni fiscali incerte e ha determinato che è probabile che i propri trattamenti fiscali (compresi quelli delle controllate) saranno accettati dalle autorità fiscali. L'interpretazione, pertanto, non ha avuto alcun impatto sul bilancio consolidato del Gruppo.

Emendamento all'IFRS 9 "Prepayment features with negativ e compensation. Ai sensi dell'IFRS 9, uno strumento di debito può essere valutato al costo ammortizzato o al fair value nel conto economico complessivo, a condizione che i flussi finanziari contrattualizzati siano "esclusivamente pagamenti di capitale e interessi sull'importo di riferimento" (criterio SPPI) e che lo strumento sia classificato nell'appropriato modello di business. Le modifiche all'IFRS 9 chiariscono che un'attività finanziaria supera il criterio SPPI indipendentemente dall'evento o dalla circostanza che causa la risoluzione anticipata del contratto e indipendentemente da quale sia la parte che paga o che riceve un ragionevole risarcimento per la risoluzione anticipata del contratto. Queste modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio consolidato del Gruppo.

Emendamento allo IAS 19 "Plan Amendment, Curtailment or Settlement". Le modifiche chiariscono come si determinano le spese pensionistiche quando si verifica una modifica in un piano a benefici definiti. Tali modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio consolidato in quanto il Gruppo, nel periodo di riferimento, non ha registrato alcuna modifica, riduzione o regolamento dei piani.

Emendamento allo IAS 28 "Long-term Interests in Associat es and Joint Ventures". Tale documento chiarisce la necessità di applicare l'IFRS 9, inclusi i requisiti legati all'impairment, alle altre interessenze a lungo termine in società collegate e joint venture per le quali non si applica il metodo del patrimonio netto. La modifica si applica dal 1° gennaio 2019, ma è consentita un'applicazione anticipata.

Tali modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio consolidato del Gruppo, in quanto il Gruppo non detiene partecipazioni in collegate e joint venture per le quali non si applica il metodo del patrimonio netto.

Documento "Annual Improvements to IFRSs 2015-2017 Cycle", che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi:

  • IFRS 3 Business Combination: le modifiche chiariscono che, quando un'entità ottiene il controllo di un business che è una joint operation, applica i requisiti per un'aggregazione aziendale che si è realizzata in più fasi, tra cui la rimisurazione al fair value della partecipazione precedentemente detenuta nelle attività e passività della joint operation. Nel fare ciò, l'acquirente rivaluta l'interessenza precedentemente detenuta nella joint operation. Questa modifica non ha avuto alcun impatto sul bilancio consolidato del Gruppo;
  • IFRS 11 Joint Arrangements: un'entità che partecipa in una joint operation, senza avere il controllo congiunto, potrebbe ottenere il controllo congiunto della joint operation nel caso in cui l'attività della stessa costituisca un business come definito nell'IFRS 3. Le modifiche chiariscono che le partecipazioni precedentemente detenute in tale joint operation non sono rimisurate. Questa modifica non ha avuto alcun impatto sul bilancio consolidato del Gruppo;
  • IAS 12 Income Tax: le modifiche chiariscono che gli effetti delle imposte sui dividendi sono collegati alle operazioni passate o agli eventi che hanno generato utili distribuibili piuttosto che alle distribuzioni ai soci. Poiché la prassi attuale del Gruppo è in linea con tali emendamenti, il Gruppo non ha registrato alcun impatto derivante da tali modifiche sul proprio bilancio consolidato;
  • IAS 23 Borrowing costs: le modifiche chiariscono che un'entità tratta come finanziamenti non specifici qualsiasi finanziamento effettuato che fin dal principio era finalizzato a sviluppare un'attività, nel caso in cui tutte le azioni necessarie per predisporre tale attività all'uso o alla vendita sono completate. Poiché la prassi attuale del Gruppo è in linea con tali emendamenti, il Gruppo non ha registrato alcun impatto derivante da tali modifiche sul proprio bilancio consolidato.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS e IFRIC omologati dall'Unione Europea, non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo al 31 dicembre 2019

• Modifiche all'IFRS 3 "Definition of a Busin ess". Ad ottobre 2018, lo IASB ha emesso le modifiche alla definizione di attività aziendale nell'IFRS 3 per supportare le entità nel determinare se un insieme di attività e beni acquisiti costituisca un'attività aziendale o meno. Le modifiche chiariscono quali siano i requisiti minimi per avere un'attività aziendale, rimuovono la valutazione circa la possibilità degli operatori di mercato di sostituire eventuali elementi mancanti, aggiungono linee guida per supportare le entità nel valutare se un processo acquisito sia sostanziale, restringono le definizioni di attività aziendale e di output, e introducono un test opzionale sulla concentrazione del valore equo.

Poiché le modifiche si applicano prospetticamente alle transazioni o ad altri eventi che si manifestano alla data di prima applicazione o successivamente, il Gruppo non è impattato da queste modifiche.

• Modifiche allo IAS 1 e allo IAS 8 "Definition of Mat erial". Ad ottobre 2018, lo IASB ha emesso le modifiche allo IAS 1 Presentation of Financial Statements e allo IAS 8 Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors, per allineare la definizione di "rilevante" negli standard e per chiarire taluni aspetti della definizione. La nuova definizione indica che un'informazione risulta rilevante (materiale) qualora, in conseguenza della sua omissione, ovvero in seguito alla sua errata o non comprensibile presentazione ci si potrebbe ragionevolmente aspettare di influenzare le decisioni che i principali utilizzatori del bilancio farebbero sulla base delle informazioni finanziarie ivi contenute. L'applicazione è richiesta, prospetticamente, a partire dai bilanci degli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2020. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di queste modifiche.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS non ancora omologati dall'Unione Europea

Alla data di riferimento del presente bilancio consolidato gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

• Principio IFRS 17 "Insurance Contracts". Nuovo principio contabile per la contabilizzazione dei contratti assicurativi che sostituirà l'IFRS 4. Il nuovo principio sarà efficace nella predisposizione del bilancio per gli esercizi che iniziano a partire dal 1° gennaio 2021, salvo eventuali successivi differimenti a seguito dell'omologazione del principio da parte dell'Unione Europea. Gli amministratori non si attendono effetti nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di queste modifiche.

Applicazione del principio contabile IFRS 16 "Leases"

Il Gruppo ha applicato l'IFRS 16 dal 1° gennaio 2019, utilizzando il metodo retroattivo modificato. Pertanto, l'effetto cumulativo dell'adozione dell'IFRS 16 è stato rilevato a rettifica del saldo di apertura degli utili portati a nuovo al 1° gennaio 2019, senza rideterminare le informazioni comparative.

In particolare, il Gruppo, ha analizzato tutti gli accordi in vigore dal 1° gennaio 2019 e relativi all'utilizzo di beni di terzi alla luce della nuova definizione di leasing contenuta nel principio e ha rilevato:

• una passività finanziaria, la cui rilevazione iniziale è pari al valore attuale dei pagamenti futuri residui alla data di transizione.

La passività per beni in leasing viene successivamente incrementata degli interessi che maturano su detta passività e diminuita in correlazione con i pagamenti dei canoni di locazione;

• un diritto d'uso, il cui valore inizialmente è stato posto uguale al valore della passività finanziaria e successivamente ammortizzato in quote costanti fino al termine della vita utile dell'attività o, se anteriore, fino al termine della durata del leasing.

Nell'adottare il principio IFRS 16 il Gruppo si è avvalso dell'esenzione concessa al paragrafo 5 a) in relazione ai leasing di durata inferiore ai 12 mesi (c.d. short term leases) e dell'esenzione concessa dal paragrafo 5 b) per quanto concerne i contratti di leasing il cui bene sottostante si configura come low-value asset, ovvero come un bene di ammontare esiguo.

Per tali contratti i canoni di locazione sono rilevati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti.

Nella tabella seguente si riepilogano le caratteristiche principali dei contratti che sono stati oggetto delle esenzioni di cui sopra:

OGGETTO DEL CONTRATTO ESENZIONE APPLICATA VALORE DEL CONTRATTO
Carrelli elevatori Durata inferiore ai 12 mesi 25
Carrelli elevatori Low-value asset 10
Immobili Durata inferiore ai 12 mesi 25
Autovetture Durata inferiore ai 12 mesi 24
Macchinari Durata inferiore ai 12 mesi 9
Stampanti Low-value asset 6
Valore totale dei contratti oggetto di esenzione 98

In fase di valutazione delle passività del leasing, il Gruppo ha attualizzato i pagamenti dovuti per il leasing utilizzando il tasso di finanziamento marginale, la cui media ponderata è pari al 7,56% al 1° gennaio 2019 e al 7,08% al 31 dicembre 2019. Il tasso è stato definito tenendo conto anche della valuta nella quale sono denominati i contratti di leasing e del paese in cui è ubicato il bene in leasing.

La durata del lease è calcolata sulla base del periodo non cancellabile del leasing, inclusi i periodi coperti da un'opzione di estensione o risoluzione se è ragionevolmente certo che tali opzioni verranno esercitate o non esercitate, tenendo in considerazione tutti i fattori rilevanti che creano un incentivo economico afferente tali decisioni.

Inoltre, con riferimento alle regole di transizione, in sede di prima applicazione il Gruppo ha adottato alcuni espedienti pratici previsti dal Principio ed in particolare:

  • i contratti con scadenza entro 12 mesi dalla data di transizione sono stati classificati come leasing di breve durata, pertanto i relativi canoni sono iscritti a conto economico su base lineare;
  • i costi iniziali sono stati esclusi dalla valutazione dell'attività per il diritto di utilizzo alla data di applicazione iniziale;

  • sono state utilizzate le informazioni presenti alla data di transizione per la determinazione della durata del contratto, con particolare riferimento all'esercizio di opzioni di rinnovo e di chiusura anticipata;

  • i pagamenti per l'utilizzo del bene (lease component) e i pagamenti per i servizi o le manutenzioni (non-lease component) afferenti al medesimo bene non sono stati separati;
  • il Gruppo non ha modificato il valore di carico delle attività e passività alla data di prima applicazione per i leasing precedentemente classificati come finanziari, ovvero le attività per diritto d'uso e le passività per leasing sono misurate al medesimo valore che avevano applicando lo IAS 17.

Le tabelle seguenti riepilogano gli effetti derivanti dall'adozione dell'IFRS 16 secondo l'approccio retrospettico modificato alla data di prima adozione, 1° gennaio 2019, e al 31 dicembre 2019. Ulteriori dettagli sono forniti nelle note relative alle specifiche voci su cui il principio ha avuto impatto: Nota 1 "Attività materiali", Nota 2 "Investimenti immobilari" e Nota 14 "Finanziamenti".

Adozione IFRs 16
Effetti al 1° gennaio 2019
VALORE DI BILANCIO
AL 01.01.2019 IN
IPOTESI DI NON ADOZIONE
DELL'IFRS 16
EFFETTO IFRS 16 VALORE DI BILANCIO
AL 01.01.2019
ATTIVITÀ
Immobilizzazioni materiali e
investimenti immobiliari
75.168 1.209 76.377
PASSIVITÀ
Finanziamenti oltre 12 mesi 44.344 914 42.258
Finanziamenti entro 12 mesi 26.117 295 26.412
PATRIMONIO NETTO
Utili accumulati, Altre riserve 90.555 - 90.555

(in migliaia di euro)

VALORE DI BILANCIO
AL 31.12.2019
79.861
51.429
23.652
92.580
Adozione IFRs 16
Effetti al 31 dicembre 2019
VALORE DI BILANCIO
AL 31.12.2019 IN
IPOTESI DI NON ADOZIONE
DELL'IFRS 16
EFFETTO IFRS 16 VALORE DI BILANCIO
AL 31.12.2019
CONTO ECONOMICO 12 MESI 2019
Costi per servizi 30.230 (742) 29.488
Ammortamenti 14.478 705 15.183
Oneri finanziari 1.249 90 1.339
INDICATORI ECONOMICI E FINANZIARI
Patrimonio netto 121.134 (29) 121.105
Indebitamento finanziario netto 51.909 3.219 55.128
EBITDA 26.291 742 27.033
EBIT 11.859 37 11.896
Utile del periodo 9.967 (52) 9.915

Commento alle principali voci di stato patrimoniale

1. ATTIVITÀ MATERIALI

IMMOBILI IMPIANTI
E MACCHINARI
ALTRI BENI IMMOBILIZZAZIONI
IN CORSO
TOTALE
COSTO
Al 31 dicembre 2017 52.061 189.883 41.818 3.322 287.084
Incrementi 309 6.120 1.703 3.250 11.382
Cessioni - (1.644) (125) - (1.769)
Variazione area di consolidamento - 350 340 - 690
Riclassifiche 5 1.647 84 (1.770) (34)
Differenze cambio (868) (1.840) (563) (114) (3.385)
Al 31 dicembre 2018 51.507 194.516 43.257 4.688 293.968
Incrementi 236 3.946 3.932 3.282 11.396
Cessioni - (1.224) (767) - (1.991)
Prima adozione IFRS16 362 - 1.035 - 1.397
Variazione area di consolidamento 2.900 15.183 6.034 137 24.254
Riclassifiche 1.376 3.742 91 (4.850) 359
Differenze cambio (307) (532) (154) (93) (1.086)
Al 31 dicembre 2019 56.074 215.631 53.428 3.164 328.297
AMMORTAMENTI ACCUMULATI
Al 31 dicembre 2017 18.284 159.042 36.689 - 214.015
Ammortamenti dell'anno 1.466 7.781 2.125 - 11.372
Eliminazioni per cessioni - (1.178) (92) - (1.270)
Variazione area di consolidamento - 289 212 - 501
Riclassifiche 4 40 28 - 72
Differenze cambio (151) (956) (380) - (1.487)
Al 31 dicembre 2018 19.603 165.018 38.582 - 223.203
Ammortamenti dell'anno 1.681 8.168 2.339 - 12.188
Eliminazioni per cessioni - (1.593) (159) - (1.752)
Variazione area di consolidamento 1.314 12.334 5.301 - 18.949
Riclassifiche 256 49 28 - 333
Differenze cambio (75) (312) (122) - (509)
Al 31 dicembre 2019 22.779 183.664 45.969 - 252.412
VALORE CONTABILE NETTO
Al 31 dicembre 2019 33.295 31.967 7.459 3.164 75.885
Al 31 dicembre 2018 31.904 29.498 4.675 4.688 70.765

Il valore contabile netto della voce Immobili è così composto:

31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Terreni 6.659 6.699 (40)
Immobili industriali 26.636 25.205 1.431
Totale 33.295 31.904 1.391
IMMOBILI IMPIANTI
E MACCHINARI
ALTRI BENI TOTALE
1° gennaio 2019 - - - -
Prima adozione IFRS16 362 - 736 1.098
Incrementi - - 298 298
Variazione area di consolidamento 1.516 513 - 2.029
Decrementi - - - -
Ammortamenti (74) - (253) (327)
Differenze di conversione (28) - - (28)
Altri movimenti incluse riclassifiche - - - -
Al 31 dicembre 2019 1.776 513 781 3.070

A seguire si riportano i movimenti relativi alle attività materiali derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16:

I principali investimenti dell'esercizio sono stati finalizzati all'aumento e all'automazione della capacità produttiva dei bruciatori speciali. Altri investimenti sono stati destinati alla realizzazione di stampi per nuovi bruciatori. Sono sistematici gli investimenti di mantenimento e sostituzione per tenere costantemente aggiornato e in efficienza l'apparato produttivo. I decrementi sono relativi principalmente alla dismissione di macchinari non più in uso. Le immobilizzazioni in corso includono macchinari in costruzione e anticipi a fornitori di beni strumentali.

Al 31 dicembre 2019 il Gruppo ha verificato l'insussistenza di indicatori endogeni o esogeni di possibile riduzione del valore delle proprie attività materiali. Di conseguenza, il valore delle attività materiali non è stato sottoposto a test di impairment.

2. INVESTIMENTI IMMOBILIARI

COSTO
Al 31 dicembre 2017 12.937
Incrementi -
Cessioni (19)
Al 31 dicembre 2018 12.918
Incrementi -
Cessioni (1.191)
Prima adozione IFRS16 109
Al 31 dicembre 2019 11.836
AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI
Al 31 dicembre 2017 7.240
Ammortamenti dell'anno 427
Svalutazioni dell'anno 850
Eliminazioni per cessioni (2)
Al 31 dicembre 2018 8.515
Ammortamenti dell'anno 430
Svalutazioni dell'anno -
Eliminazioni per cessioni (1.085)
Al 31 dicembre 2019 7.860
VALORE CONTABILE NETTO
Al 31 dicembre 2019 3.976
Al 31 dicembre 2018 4.403

A seguire si riportano i movimenti relativi agli investimenti immobiliari derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16:

INVESTIMENTI IMMOBILIARI
1° gennaio 2019 -
Prima adozione IFRS16 109
Incrementi -
Decrementi -
Ammortamenti (36)
Differenze di conversione -
Altri movimenti incluse riclassifiche -
Al 31 dicembre 2019 73

Nella voce investimenti immobiliari sono iscritti gli immobili non strumentali di proprietà del Gruppo: si tratta principalmente di immobili ad uso residenziale da destinare alla locazione o alla vendita.

Al 31 dicembre 2019 il Gruppo ha verificato l'insussistenza di altri indicatori endogeni o esogeni di possibile riduzione del valore dei propri investimenti immobiliari. Di conseguenza, il valore degli investimenti immobiliari non è stato sottoposto a test di impairment.

3. ATTIVITÀ IMMATERIALI

AVVIAMENTO BREVETTI E
SOFTWARE
COSTI
DI SVILUPPO
ALTRE ATTIVITÀ
IMMATERIALI
TOTALE
COSTO
Al 31 dicembre 2017 10.778 6.859 5.372 793 23.802
Incrementi - 227 340 22 589
Decrementi - - (59) (19) (78)
Variazione area consolidamento 18.632 136 - 11.983 30.751
Riclassifiche - - - - -
Differenze cambio - (18) - - (18)
Al 31 dicembre 2018 29.410 7.204 5.653 12.779 55.046
Incrementi 292 356 460 200 1.308
Decrementi - (8) (102) (11) (121)
Variazione area consolidamento 3.680 1.425 717 13.664 19.486
Riclassifiche (24) - - (643) (667)
Differenze cambio (1.743) (15) - (1.030) (2.788)
Al 31 dicembre 2019 31.615 8.962 6.728 24.959 72.264
AMMORTAMENTI/sVALUTAZIONI
Al 31 dicembre 2017 4.563 6.254 3.041 661 14.519
Ammortamenti dell'anno - 261 367 288 916
Decrementi - - - (12) (12)
Variazione area consolidamento - 52 - 525 577
Riclassifiche - - - - -
Differenze cambio - (8) - - (8)
Al 31 dicembre 2018 4.563 6.559 3.408 1.462 15.992
Ammortamenti dell'anno - 296 371 1.048 1.715
Decrementi - - - - -
Variazione area consolidamento - 1.337 559 1.337 3.233
Riclassifiche (17) - - (250) (267)
Differenze cambio - (13) - (64) (77)
Al 31 dicembre 2019 4.546 8.179 4.338 3.533 20.596

VALORE CONTABILE NETTO

Al 31 dicembre 2019 27.069 783 2.390 21.426 51.668
Al 31 dicembre 2018 24.847 645 2.245 11.317 39.054

Avviamento

L'avviamento iscritto in bilancio al 31 dicembre 2019 è allocato:

  • all'unità generatrice di cassa (CGU) "Cerniere" per 4,414 milioni di euro;
  • alla CGU "Bruciatori Professionali" per 1,770 milioni di euro;
  • alla CGU "Componenti elettronici" per 17,205 milioni di euro;
  • alla CGU "Cerniere C.M.I." per 3,680 milioni di euro.

Il Gruppo verifica la recuperabilità dell'avviamento almeno una volta l'anno o più frequentemente se vi sono indicatori di perdita di valore. Il valore recuperabile è verificato attraverso la determinazione del valore d'uso, mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa attesi.

Avviamento allocato alla CGU Cerniere

Nel corso del 2019 la CGU Cerniere ha conseguito risultati molto positivi e migliori - in termini di vendite e redditività - sia nei confronti all'esercizio precedente sia rispetto al budget. Il piano previsionale 2020-2024 prospetta un ulteriore incremento delle vendite e il mantenimento di elevati livelli di redditività. Al 31 dicembre 2019 il Gruppo ha sottoposto a test di impairment - effettuato con il supporto di esperti indipendenti - il valore contabile della CGU Cerniere, determinandone il valore recuperabile, considerato pari al valore d'uso, mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi stimati nel piano previsionale elaborato dal management. Ai flussi di cassa del periodo 2020-2024 è stato sommato il cosiddetto valore terminale, espressivo dei flussi operativi che la CGU sarà in grado di generare a partire dal sesto anno all'infinito e determinato sulla base della rendita perpetua. Il valore d'uso è stato calcolato sulla base di un tasso di sconto (wacc) del 9,54% (10,45% nel test di impairment condotto in occasione della redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018) e di un tasso di crescita (g) del 2% (1,5% al 31 dicembre 2018).

Il valore recuperabile determinato sulla base delle assunzioni e delle tecniche valutative sopra citate è pari a 17,182 milioni di euro, a fronte di un valore contabile delle attività allocate all'unità Cerniere pari a 7,923 milioni di euro, di conseguenza si è ritenuto recuperabile il valore di iscrizione dell'avviamento al 31 dicembre 2019.

Analisi di sensitività

Si riportano nella tabella seguente le variazioni del valore recuperabile al variare del tasso di attualizzazione wacc e del fattore di crescita g.

migliaia di euro TASSO DI CRESCITA
TASSO DI SCONTO 1,50% 1,75% 2,00% 2,25% 2,50%
8,54% 18.807 19.376 19.988 20.649 21.365
9,04% 17.749 17.965 18.485 19.043 19.645
9,54% 16.317 16.736 17.182 17.659 18.170
10,04% 15.293 15.657 16.043 16.454 16.892
10,54% 14.383 14.702 15.038 15.395 15.775

Avviamento allocato alla CGU Bruciatori Professionali

Al 31 dicembre 2019 il Gruppo ha sottoposto a test di impairment - eff ettuato con il supporto di esperti indipendenti - il valore contabile della CGU Bruciatori Professionali, determinandone il valore recuperabile, considerato pari al valore d'uso, mediante l'attualizzazione dei fl ussi di cassa futuri attesi stimati nel piano previsionale elaborato a inizio 2020. Ai fl ussi di cassa del periodo 2020-2024 è stato sommato il cosiddetto valore terminale, espressivo dei fl ussi operativi che la CGU sarà in grado di generare a partire dal sesto anno all'infi nito e determinato sulla base della rendita perpetua. Il valore d'uso è stato calcolato sulla base di un tasso di sconto (wacc) del 6,07% (7,73% nel test di impairment condotto in occasione della redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018) e di un tasso di crescita (g) dell'1,50%, invariato rispetto al test di impairment 2018.

Il valore recuperabile determinato sulla base delle assunzioni e delle tecniche valutative sopra citate è pari a 8,961 milioni di euro, a fronte di un valore contabile delle attività allocate all'unità Bruciatori Professionali pari a 2,917 milioni di euro (inclusa la quota di pertinenza di terzi), di conseguenza si è ritenuto recuperabile il valore di iscrizione dell'avviamento al 31 dicembre 2019.

Analisi di sensitività

Si riportano nella tabella seguente le variazioni del valore recuperabile al variare del tasso di attualizzazione wacc e del fattore di crescita g.

migliaia di euro TASSO DI CRESCITA
TASSO DI SCONTO 1,00% 1,25% 1,50% 1,75% 2,00%
5,07% 10.348 10.973 11.687 12.507 13.461
5,57% 9.129 9.613 10.156 10.769 11.469
6,07% 8.152 8.536 8.961 9.435 9.968
6,57% 7.352 7.662 8.003 8.379 8.796
7,07% 6.684 6.939 7.218 7.522 7.857

Avviamento allocato alla CGU Componenti elettronici

Al 31 dicembre 2019 il Gruppo ha sottoposto a test di impairment - effettuato con il supporto di esperti indipendenti - il valore contabile della CGU Componenti Elettronici, determinandone il valore recuperabile, considerato pari al valore d'uso, mediante l'attualizzazione dei fl ussi di cassa futuri attesi stimati nel piano previsionale elaborato dal management. Ai fl ussi di cassa del periodo 2020-2024 è stato sommato il cosiddetto valore terminale, espressivo dei fl ussi operativi che la CGU sarà in grado di generare a partire dal quinto anno all'infi nito e determinato sulla base della rendita perpetua. Il valore d'uso è stato calcolato sulla base di un tasso di sconto (wacc) del 12,92% (11,05% nel test di impairment condotto in occasione della redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2018) e di un tasso di crescita (g) del 2,50%, invariato rispetto al test di impairment 2018.

Il valore recuperabile determinato sulla base delle assunzioni e delle tecniche valutative sopra citate è pari a 31,366 milioni di euro, a fronte di un valore contabile delle attività allocate all'unità Componenti Elettronici pari a 25,780 milioni di euro, di conseguenza si è ritenuto recuperabile il valore di iscrizione dell'avviamento al 31 dicembre 2019.

Analisi di sensitività

Si riportano nella tabella seguente le variazioni del valore recuperabile al variare del tasso di attualizzazione wacc e del fattore di crescita g. Analisi di sensitività Si riportano nella tabella seguente le variazioni del valore recuperabile al variare del tasso di attualizzazione wacc e del fattore di crescita g.

migliaia di euro TASSO DI CRESCITA
TASSO DI SCONTO 2,00% 2,25% 2,50% 2,75% 3,00%
11,92% 33.568 34.206 34.877 35.586 36.334
12,42% 31.869 32.436 33.032 33.659 34.318
12,92% 30.328 30.835 31.366 31.923 32.508
13,42% 28.923 29.377 29.853 30.351 30.872
13,92% 27.637 28.046 28.474 28.921 29.388

Avviamento allocato alla CGU Cerniere C.m.I.

Al 31 dicembre 2019 il Gruppo ha sottoposto a test di impairment - eff ettuato con il supporto di esperti indipendenti - il valore contabile della CGU Cerniere C.M.I, determinandone il valore recuperabile, considerato pari al valore d'uso, mediante l'attualizzazione dei fl ussi di cassa futuri attesi stimati nel piano previsionale elaborato dal management. Ai fl ussi di cassa del periodo 2020-2022 è stato sommato il cosiddetto valore terminale, espressivo dei fl ussi operativi che la CGU sarà in grado di generare a partire dal terzo anno all'infi nito e determinato sulla base della rendita perpetua. Il valore d'uso è stato calcolato sulla base di un tasso di sconto (wacc) del 10,49% e di un tasso di crescita (g) dell'1,15%, rappresentativo dei tassi di crescita futuri attesi per il mercato di riferimento.

Il valore recuperabile determinato sulla base delle assunzioni e delle tecniche valutative sopra citate è pari a 32,030 milioni di euro, a fronte di un valore contabile delle attività allocate all'unità Cerniere C.M.I. pari a 26,211 milioni di euro, di conseguenza si è ritenuto recuperabile il valore di iscrizione dell'avviamento al 31 dicembre 2019.

Analisi di sensitività

Si riportano nella tabella seguente le variazioni del valore recuperabile al variare del tasso di attualizzazione wacc e del fattore di crescita g.

migliaia di euro TASSO DI CRESCITA
TASSO DI SCONTO 0,15% 0,65% 1,15% 1,65% 2,15%
9,50% 32.449 34.089 35.926 37.997 40.349
10,00% 30.775 32.238 33.867 35.691 37.748
10,50% 29.263 30.576 32.030 33.648 35.460
11,00% 27.892 29.076 30.380 31.824 33.431
11,50% 26.643 27.715 28.891 30.186 31.621

Brevetti e software

Gli investimenti in software sono relativi all'estensione del perimetro applicativo e del perimetro societario del sistema gestionale del Gruppo (SAP).

Costi di sviluppo

I principali investimenti dell'esercizio sono relativi allo sviluppo di nuovi prodotti, tra cui bruciatori speciali e bruciatori personalizzati per alcuni clienti (le attività di ricerca e sviluppo condotte nel corso dell'esercizio sono illustrate nella Relazione sulla gestione).

Altre attività immateriali

Le altre attività immateriali iscritte nel presente bilancio consolidato rivengono principalmente dalla Purchase Price Allocation eff ettuata a seguito dell'acquisizione di Okida Elektronik e di C.M.I. Srl, quest'ultima descritta al precedente paragrafo "Informazioni relative all'IFRS 3".

Il valore netto contabile delle attività immateriali è così dettagliato:

31.12.2019 31.12.2018 VARIAZIONE
Customer Relationship 11.355 8.477 2.878
Brand 5.055 3.881
Know-how 933 1.081 (148)
Brevetti 3.960 - 3.960
Altre 123 585 (462)
Totale 21.426 11.317 10.109

Al 31 dicembre 2019 la recuperabilità del valore delle altre attività immateriali è stata verifi cata nell'ambito del test di impairment del relativo avviamento, descritto al paragrafo precedente.

4. PARTECIPAZIONI

31.12.2018 Variazioni area/criterio
di consolidamento
Cessioni 31.12.2019
Sabaf US 139 (139) - -
Handan ARC Burners Co. 201 (120) - 81
Altre partecipazioni 40 - (6) 34
Totale 380 (259) (6) 115

Le variazioni negative illustrate in Tabella riguardano, come indicato precedentemente nel paragrafo "Area di consolidamento", il consolidamento secondo il metodo integrale della controllata Sabaf U.S. ed il consolidamento secondo il metodo del patrimonio netto di Handan A.R.C. Burners Co. Ltd., il cui risultato pro quota ha contribuito negativamente al risultato del Gruppo per 39.000 euro.

Handan A.R.C. Burners Co. Ltd. è una joint venture cinese costituita con l'obiettivo di produrre e commercializzare in Cina bruciatori per la cottura professionale. La quota di interessenza di Gruppo è pari al 35,7%, detenuta attraverso ARC s.r.l. - che possiede una partecipazione nel capitale sociale della joint venture pari al 51%.

144

5. CREDITI NON CORRENTI

31.12.2019 31.12.2018 VARIAZIONE
Crediti verso l'Erario 183 145 38
Depositi cauzionali 98 43 55
Altri 16 - 16
Totale 297 188 109

I crediti verso l'Erario sono relativi a imposte indirette il cui recupero è atteso oltre il 31 dicembre 2019.

6. RIMANENZE

31.12.2019 31.12.2018 VARIAZIONE
Materie prime 14.792 14.680 112
Semilavorati 9.025 11.727 (2.702)
Prodotti finiti 14.849 15.576 (727)
Fondo svalutazione rimanenze (3.323) (2.804) (519)
Totale 35.343 39.179 (3.836)

Il valore delle rimanenze finali al 31 dicembre 2019 è notevolmente inferiore rispetto al valore dell'esercizio precedente. Tale miglioramento è stato conseguito grazie a interventi strutturali sulla logistica interna, che hanno consentito di ridurre significativamente le scorte dei prodotti in corso di lavorazione. Il fondo svalutazione è stanziato principalmente a copertura del rischio di obsolescenza. Alla fine dell'esercizio lo stanziamento viene adeguato sulla base delle analisi specifiche effettuate sugli articoli non mossi o a basso indice di rotazione.

La tabella seguente mostra la movimentazione del fondo svalutazione rimanenze avvenuta nel corso del presente esercizio:

31.12.2018 2.804
Accantonamenti 718
Utilizzi (322)
Variazione area di consolidamento 133
Delta cambi (10)
31.12.2019 3.323

7. CREDITI COMMERCIALI

31.12.2019 31.12.2018 VARIAZIONE
Totale crediti verso clienti 48.463 48.061 402
Fondo svalutazione crediti (1.534) (1.129) (405)
Totale netto 46.929 46.932 (3)

Nonostante la variazione del perimetro di consolidamento, l'importo dei crediti commerciali al 31 dicembre 2019 è sostanzialmente invariato rispetto al saldo di fine 2018 a causa dei minori livelli di attività dell'esercizio 2019. Si segnala che non sono intervenute variazioni significative nei termini di pagamento concordati con i clienti.

L'importo dei crediti commerciali iscritto in bilancio include circa 25,3 mi-

lioni di euro di crediti assicurati (26,1 milioni di euro al 31 dicembre 2018). I crediti ceduti a factor con clausola "pro soluto" sono eliminati dalla Situazione patrimoniale-finanziaria in quanto il contratto di riferimento prevede la cessione della titolarità dei crediti, unitamente alla titolarità dei flussi di cassa generanti dal credito stesso, nonché di tutti i rischi e benefici, in capo al cessionario.

31.12.2019 31.12.2018 VARIAZIONE
Crediti correnti (non scaduti) 39.789 38.980 809
Scaduto fino a 30 gg 3.718 3.972 (254)
Scaduto da 30 a 60 gg 2.102 1.019 1.083
Scaduto da 60 a 90 gg 1.261 3.062 (1.801)
Scaduto da più di 90 gg 1.593 1.028 565
Totale 48.463 48.061 402

Il fondo svalutazione crediti è stato adeguato alla migliore stima del rischio di credito e delle perdite attese (c.d. "Expected loss") alla data di chiusura dell'esercizio. La movimentazione dell'esercizio è stata la seguente:

31.12.2018 1.129
Accantonamenti 509
Utilizzi (364)
Variazione area di consolidamento 266
Delta cambi (6)
31.12.2019 1.534

8. CREDITI PER IMPOSTE

31.12.2019 31.12.2018 VARIAZIONE
Per imposte sul reddito 2.563 3.435 (872)
Per IVA e altre imposte sulle vendite 1.708 851 857
Altri crediti tributari 187 180 7
Totale 4.458 4.466 (8)

Al 31 dicembre 2019 tra i crediti per imposte sul reddito è iscritto, per 607.000 euro (1.158.000 euro al 31 dicembre 2018), l'importo residuo del credito originato dalla deducibilità integrale dall'IRES dell'IRAP relativa alle spese sostenute per il personale dipendente e assimilato per il periodo 2006-2011 (D.L. 201/2011). Nel corso del 2019 il Gruppo ha ricevuto un parziale rimborso di 551.000 euro; un ulteriore rimborso di 180.000 euro è stato ricevuto a inizio 2020.

I crediti per imposte sul reddito includono inoltre gli acconti d'imposta sui redditi 2019, per la parte eccedente l'imposta da versare.

Gli altri crediti tributari si riferiscono principalmente a crediti di imposte indirette brasiliane e turche.

9. ALTRI CREDITI CORRENTI

31.12.2019 31.12.2018 VARIAZIONE
Accrediti da ricevere da fornitori 141 385 (244)
Anticipi a fornitori 384 411 (27)
Ratei e risconti attivi 536 434 102
Altri 398 304 94
Totale 1.459 1.534 (75)

Gli accrediti da ricevere da fornitori si riferiscono principalmente a bonus riconosciuti al Gruppo a fronte del raggiungimento di obiettivi di acquisto.

10. ATTIVITÀ FINANZIARIE

31.12.2019 31.12.2018
correnti Non correnti correnti Non correnti
Conti bancari vincolati 1.233 60 3510 120
Strumenti derivati su cambi 33 - 1 -
Totale 1.266 60 3.511 120

Al 31 dicembre 2019 sono accesi:

• un deposito vincolato di 0,12 milioni di euro, con scadenza fino al 30 giugno 2021, a fronte della parte di prezzo non ancora pagata ai venditori della partecipazione di ARC (Nota 15);

• un deposito vincolato di 1,173 milioni di euro, relativo alla parte di prezzo non ancora pagata ai venditori della partecipazione di C.M.I. e depositata a titolo di garanzia secondo quanto previsto dall'accordo di acquisizione di C.M.I. (Nota 15).

146

11. DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

La voce Disponibilità liquide e mezzi equivalenti, pari a euro 18.687.000 al 31 dicembre 2019 (euro 13.426.000 al 31 dicembre 2018) è rappresentata da saldi attivi di c/c bancari per circa 18,6 milioni di euro.

12. CAPITALE SOCIALE

Il capitale sociale della Capogruppo è rappresentato da 11.533.450 azioni da nominali euro 1,00 cadauna. Il capitale sociale sottoscritto e versato non ha subito variazioni nel corso dell'esercizio. Al 31 dicembre 2019 la struttura del capitale sociale è rappresentata nella tabella sottostante.

N° AZIONI % RISPETTO AL
CAPITALE SOCIALE
DIRITTI E OBBLIGHI
Azioni ordinarie 7.065.449 61,26% --
Azioni ordinarie con voto maggiorato 4.468.001 Due diritti di voto
per ciascuna azione
Totale 11.533.450 100%

Ad eccezione del diritto al voto maggiorato, non sono presenti diritti, privilegi e vincoli sulle azioni della Capogruppo. La disponibilità delle riserve della Capogruppo è indicata nel bilancio separato di Sabaf S.p.A..

13. AZIONI PROPRIE E ALTRE RISERVE

Nel corso dell'esercizio Sabaf S.p.A. ha ceduto n. 344.631 azioni proprie con riferimento alle seguenti operazioni:

  • acquisizione del 68,5% del capitale di C.M.I. Cerniere Meccaniche Industriali s.r.l. avvenuta in data 31 luglio 2019, a seguito della quale l'8,5% del capitale è stato acquisito mediante la cessione di n. 113.962 azioni Sabaf, pari allo 0,99% del capitale sociale, ad un prezzo unitario di 14,5815 per azione;
  • accordo di partnership con il gruppo giapponese Paloma, attivo a livello globale nel settore delle apparecchiature a gas. Paloma Rheem Investments Inc. ha acquisito n. 230.669 azioni Sabaf, pari al 2% del capitale sociale, ad un prezzo unitario di 13,64 euro per azione.

A seguito delle suddette operazioni, al 31 dicembre 2019 la Capogruppo detiene in portafoglio n. 169.875 azioni proprie, pari all'1,473% del capitale sociale, iscritte in bilancio a rettifica del patrimonio netto ad un valore unitario di euro 13,35 (il valore di mercato a fine esercizio era di 13,40 euro).

Le azioni in circolazione al 31 dicembre 2019 sono pertanto 11.363.575 (11.018.944 al 31 dicembre 2018).

Le voci "Utili Accumulati, Altre riserve" pari a euro 92.580.000 comprende al 31 dicembre 2019 la riserva di Stock Grant pari ad euro 1.002.000, che accoglie la valutazione al 31 dicembre 2019 del fair value dei diritti assegnati a ricevere azioni della società Capogruppo. Per i dettagli del piano di Stock Grant si rimanda alla Nota 37.

14. FINANZIAMENTI

31.12.2019 31.12.2018
correnti Non correnti Totale correnti Non correnti Totale
Leasing 1.050 3.478 4.528 153 1.309 1.462
Mutui chirografari 14.653 40.568 55.221 10.741 41.097 51.838
Finanziamenti bancari a breve termine 1.783 - 1.783 5.247 - 5.247
Anticipi sbf su ricevute bancarie o fatture 1.523 - 1.523 1.942 - 1.942
Interessi da liquidare 6 - 6 44 - 44
Strumenti derivati su tassi - - - 308 - 308
Totale 19.015 44.046 63.061 18.435 42.406 60.841

Nel corso dell'esercizio il Gruppo ha acceso nuovi mutui chirografari per complessivi 12 milioni di euro, per finanziare gli investimenti sostenuti, con particolare riferimento all'acquisizione di C.M.I.. Tutti i mutui sono stipulati con durata originaria compresa tra 5 e 6 anni e prevedono un rimborso rateale.

Alcuni mutui chirografari in essere, presentano covenants, definiti con riferimento al bilancio consolidato alla data di chiusura di ogni esercizio, come di seguito specificato:

• impegno a mantenere un rapporto tra posizione finanziaria netta e patrimonio netto inferiore a 1 (importo residuo dei mutui al 31 dicembre 2019 pari a 19 milioni di euro)

• impegno a mantenere un rapporto tra posizione finanziaria netta ed EBITDA inferiore a 2,5 (importo residuo dei mutui al 31 dicembre 2019 pari a 31 milioni di euro)

ampiamente rispettati al 31 dicembre 2019.

Tutti i finanziamenti bancari sono denominati in euro, ad eccezione di un finanziamento a breve di 2 milioni di dollari USA.

Per gestire il rischio di tasso, i mutui chirografari sono stati stipulati a tasso fisso oppure sono coperti da IRS. Nel presente bilancio consolidato è iscritto il fair value negativo degli IRS a copertura del rischio di tasso su finanziamenti chirografari in essere, per nozionali residui 33,8 milioni di euro circa e scadenza fino al 31 dicembre 2025. In contropartita sono stati rilevati a conto economico oneri finanziari.

La tabella seguente riporta la riconciliazione tra gli impegni per i leasing operativi al 31 dicembre 2018 e le passività relative ai leasing al 31 dicembre 2019:

Impegni per leasing operativi al 31 dicembre 2018 1.301
Pagamenti relativi all'esercizio di opzioni di rinnovo relativi ai leasing operativi
al 31 Dicembre 2018
-
Tasso di finanziamento marginale al 1° gennaio 2019 7,5%
Effetto dell'attualizzazione (92)
Impegni per leasing operativo scontati al 1° gennaio 2019 1.209
Impegni relativi a leasing precedentemente classificati come leasing finanziari 1.462
Passività per leasing al 1° gennaio 2019 2.671
Variazione area di consolidamento (31 luglio 2019) 2.398
Nuovi contratti stipulati nel corso del 2019 298
Rimborsi avvenuti nel corso del 2019 (804)
Differenze cambio (35)
Passività per leasing al 31 dicembre 2019 4.528

Nella successiva Nota 35 sono fornite le informazioni sui rischi finanziari richieste dal principio contabile IFRS 7.

15. ALTRE PASSIVITÀ FINANZIARIE

31.12.2019 31.12.2018
correnti Non correnti correnti Non correnti
Debito verso ex soci Okida - - 7.622 -
Opzione su minorities A.R.C. - 1.650 - 1.818
Opzione su minorities C.M.I. 4.200 4.500 - -
Debito verso soci A.R.C. 60 60 60 120
Debito verso soci C.M.I. - 1.173 - -
Strumenti derivati su tassi 377 - - -
Totale 4.637 7.383 7.682 1.938

Nell'ambito dell'acquisizione del 100% di Okida Elektronik le parti avevano concordato che il pagamento di una parte del prezzo fosse soggetta ad aggiustamento e posticipata rispetto alla data di efficacia dell'operazione (4 settembre 2018). Il debito verso soci Okida iscritto al 31 dicembre 2018, rappresentativo della parte residua di prezzo, è stato estinto nel mese di marzo 2019.

Nell'ambito delle operazioni di acquisizione di A.R.C. s.r.l., effettuata a giugno 2016 e di C.M.I. s.r.l., effettuata a luglio 2019, sono state sottoscritte opzioni di acquisto e vendita (call/put) in favore di Sabaf. In particolare:

• Sabaf ha sottoscritto con il Sig. Loris Gasparini (attuale socio di minoranza al 30% della A.R.C.) un accordo che ha inteso regolamentare il diritto di uscita del Sig. Gasparini da A.R.C. e l'interesse di Sabaf ad acquisire il 100% delle quote una volta decorso il termine di cinque anni dalla stipula del contratto di compravendita del 24 giugno 2016, mediante la sottoscrizione di specifici patti di opzione. L'accordo prevede quindi specifici diritti di opzione ad acquistare (da parte di Sabaf) e a vendere (da parte del Sig. Gasparini) esercitabili a decorrere dal 24 giugno 2021, le restanti quote pari al 30% della A.R.C., con prezzi di esercizio definiti contrattualmente sulla base di parametri reddituali consuntivati da A.R.C. al 31 dicembre 2020.

• Sabaf ha sottoscritto con il gruppo cinese Guandong Xingye Investment, venditore di C.M.I., opzioni di acquisto in favore di Sabaf per il residuo 31,5% del capitale sociale e contestuali opzioni di vendita in favore del venditore, esercitabili in due tranche di pari entità, successivamente all'approvazione del bilancio di C.M.I. al 31 dicembre 2019 e successivamente all'approvazione del bilancio di C.M.I. al 31 dicembre 2020. I prezzi di esercizio sono definiti contrattualmente sulla base di parametri reddituali e finanziari che saranno consuntivati dal Gruppo C.M.I..

Ai sensi di quanto previsto dallo IAS 32, l'assegnazione di un'opzione a vendere (opzione put) nei termini sopra descritti richiede l'iscrizione di una passività corrispondente al valore stimato di rimborso, atteso al momento dell'eventuale esercizio dell'opzione: a tal fine nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2018, con riferimento all'opzione per l'acquisto del residuo 30% di A.R.C., era stata rilevata una passività finanziaria pari a 1,818 milioni di euro. Al 31 dicembre 2019 il Gruppo ha rivalutato la stima di esborso, sulla base dei risultati attesi di A.R.C. al 31 dicembre 2020 in coerenza con il business plan della società controllata elaborato a inizio 2020.

La rideterminazione del fair value, in conformità a quanto previsto dallo IAS 39, ha comportato una riduzione di 168.000 euro della passività; in contropartita sono stati contabilizzati proventi finanziari.

Per quanto concerne le opzioni C.M.I., nel presente bilancio consolidato è stata rilevata una passività finanziaria pari a 8,7 milioni di euro, di cui 4,2 milioni iscritti tra le passività finanziarie correnti e 4,5 milioni iscritti tra le passività finanziarie non correnti.

Il debito verso soci A.R.C., pari a 120.000 euro al 31 dicembre 2019, è relativo alla parte di prezzo non ancora liquidata ai venditori, che è stata depositata su un conto vincolato infruttifero e sarà liberata a favore dei venditori in quote costanti nei prossimi 2 anni, in coerenza con gli accordi contrattuali e alle garanzie rilasciate dai venditori.

Il debito verso soci C.M.I., pari a 1.173.000 euro al 31 dicembre 2019, è relativo alla parte di prezzo non ancora pagata al gruppo cinese Guandong Xingye Investment, venditore di C.M.I., che è stata depositata su un conto vincolato infruttifero in coerenza con gli accordi contrattuali e le garanzie rilasciate dal venditore stesso.

TFR Al 31 dicembre 2018 2.632 Accantonamenti 200 Oneri finanziari 32 Pagamenti effettuati (118) Effetto attuariale 101 Variazione area di consolidamento 864 Differenze cambio (13) Al 31 dicembre 2019 3.698

16. TFR E FONDI DI QUIESCENZA

A seguito della revisione dello IAS 19 – Benefici ai dipendenti, a partire dal 1° gennaio 2013 tutti gli utili o perdite attuariali sono iscritti immediatamente nel prospetto di conto economico complessivo ("Other comprehensive income") nella voce del conto economico complessivo "Proventi e perdite attuariali".

La valutazione del TFR si basa sulle seguenti ipotesi:

IPOTESI FINANZIARIE
31.12.2018
Tasso di sconto 0,40% 1,30%
Inflazione 1,20% 1,70%
IPOTESI DEMOGRAFICHE
31.12.2019 31.12.2018
Tasso di mortalità IPS55 ANIA ISTAT 2016 M/F
Invalidità INPS 2000 INPS 1998 M/F
Turnover del personale 3% - 6% 3% - 6%
Anticipi 5% - 7% per anno 5% - 7% per anno
Età di pensionamento in accordo con la legislazione vigente
al 31 dicembre 2019
in accordo con la legislazione vigente
al 31 dicembre 2018

17. FONDI PER RISCHI E ONERI

31.12.2018 Accantonamenti Utilizzi Variazione area
consolidamento
Differenze
di cambio
31.12.2019
Fondo indennità suppletiva di clientela 217 17 (29) - - 205
Fondo garanzia prodotto 60 38 (38) - - 60
Fondo rischi legali 175 36 (130) 400 1 482
Altri fondi rischi e oneri 273 - - - (25) 248
Totale 725 91 (197) 400 (24) 995

Il fondo indennità suppletiva di clientela copre gli importi da corrispondere agli agenti in caso di risoluzione del rapporto di agenzia da parte del Gruppo. Il fondo garanzia prodotto copre il rischio di resi o addebiti da clienti per prodotti già venduti. Il fondo è stato adeguato a fine esercizio sulla base delle analisi effettuate e dell'esperienza passata.

Il fondo rischi legali, stanziato a fronte di contenziosi di modesta entità, è stato adeguato in funzione dell'evoluzione delle controversie in essere. Si segnala, inoltre, che a seguito del processo di allocazione del prezzo pagato per l'acquisizione del Gruppo C.M.I. sulle attività nette acquisite (Purchase

Price Allocation), completato nel corso del 2019, è stato iscritto un fondo rischi legali pari ad euro 400.000.

Gli altri fondi per rischi e oneri, iscritti nell'ambito della Purchase Price Allocation conseguente all'acquisizione di Okida Elektronik, riflettono il fair value delle passività potenziali dell'entità acquisita.

Gli accantonamenti iscritti nei fondi rischi, che rappresentano la stima degli esborsi futuri elaborati anche sulla base dell'esperienza storica, non sono stati attualizzati perché l'effetto è ritenuto trascurabile.

18. DEBITI COMMERCIALI

31.12.2019 31.12.2018 VARIAZIONE
Totale 27.560 21.215 6.345

L'incremento dei debiti commerciali è correlato alla variazione del perimetro di consolidamento. I termini medi di pagamento non hanno subito variazioni rispetto all'esercizio precedente. Al 31 dicembre 2019 non sono presenti debiti scaduti di importo significativo, né il Gruppo ha ricevuto decreti ingiuntivi per debiti scaduti.

19. DEBITI PER IMPOSTE

31.12.2019 31.12.2018 VARIAZIONE
Per imposte sul reddito 506 2.672 (2.166)
Ritenute fiscali 923 680 243
Altri debiti tributari 373 214 159
Totale 1.802 3.566 (1.764)

I debiti per imposte sul reddito si riferiscono alle imposte dell'esercizio, per la quota eccedente gli acconti versati.

20. ALTRI DEBITI CORRENTI

31.12.2019 31.12.2018 VARIAZIONE
Verso il personale 5.016 4.383 633
Verso istituti previdenziali 2.403 2.148 255
Verso agenti 231 312 (81)
Acconti da clienti 411 250 161
Altri debiti correnti 1.073 507 566
Totale 9.134 7.600 1.534

A inizio 2020 i debiti verso il personale e verso istituti previdenziali sono stati liquidati secondo le scadenze di pagamento previste. Tra gli altri debiti correnti sono iscritti i ratei e i risconti passivi.

21. IMPOSTE ANTICIPATE E DIFFERITE

31.12.2019 31.12.2018 VARIAZIONE
Imposte anticipate 6.505 4.617 1.888
Imposte differite passive (7.273) (3.030) (4.243)
Posizione netta (768) 1.587 (2.355)

Di seguito è analizzata la natura delle differenze temporanee che determinano l'iscrizione di imposte differite e anticipate e la loro movimentazione durante l'esercizio in corso e quello precedente.

Attività materiali
e immateriali non
correnti
Accanto
namenti e rettifiche
di valore
Fair value
di strumenti
derivati
Avviamento Incentivi
fiscali
Perdite
fiscali
Valutazione
attuariale TFR
Altre
differenze
tempora
nee
Totale
31.12.2018 (2.216) 1.164 56 1.771 339 - 182 291 1.587
A conto economico 760 296 10 (354) 681 586 - (12) 1.967
A patrimonio netto (4.501) 25 - - - - 31 - (4.445)
Differenze cambio 194 (4) - - (66) - - (1) 123
31.12.2019 (5.763) 1.481 66 1.417 954 586 213 278 (768)

Come descritto nel paragrafo "Informazioni relative all'IFRS 3", nel presente bilancio consolidato è stata contabilizzata la fiscalità differita sulla valutazione al fair value delle attività immateriali iscritte a seguito della Purchase Price Allocation di C.M.I. s.r.l. (effetto a patrimonio netto pari a 3.528.000 euro).

Le imposte anticipate relative all'avviamento, si riferiscono all'affrancamento del valore della partecipazione in Faringosi Hinges s.r.l. effettuato nel 2011 ai sensi del D.L. 98/2011, deducibili in dieci quote a partire dall'esercizio 2018.

Le imposte anticipate relative agli incentivi fiscali sono commisurate agli investimenti effettuati in Turchia.

22. POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

Secondo quanto richiesto dalla Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si segnala che la posizione finanziaria del Gruppo è la seguente:

31.12.2019 31.12.2018 VARIAZIONE
A. Cassa (Nota 11) 19 19 -
B. Saldi attivi di c/c bancari non vincolati (Nota 11) 18.590 7.067 11.523
C. Altre disponibilità liquide (Nota 11) 79 6.340 (6.261)
D. Liquidità (A+B+c) 18.688 13.426 5.262
E. crediti finanziari correnti (Nota 10) 1.266 3.511 (2.245)
F. Debiti bancari correnti (Nota 14) 3.313 7.233 (3.920)
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente
(Nota 14)
14.653 10.741 3.912
H. Altri debiti finanziari correnti (Nota 15) 5.686 8.143 (2.457)
I. Indebitamento finanziario corrente (F+G+H) 23.652 26.117 (2.465)
J. Indebitamento finanziario corrente netto (I-D-E) 3.698 9.180 (5.482)
K. Debiti bancari non correnti (Nota 14) 40.569 41.097 (528)
L. Altri debiti finanziari non correnti (Nota 14) 10.861 3.247 7.614
M. Indebitamento finanziario non corrente (K+L) 51.430 44.344 7.086
N. Indebitamento finanziario netto (J+M) 55.128 53.524 1.604

Nel rendiconto finanziario consolidato, che espone la movimentazione della liquidità (lettera D. del presente prospetto), sono dettagliatamente descritti i flussi finanziari che hanno determinato la variazione della posizione finanziaria netta.

Commento alle principali voci di conto economico

23. RICAVI

Nel 2019, i ricavi di vendita sono stati pari a 155.923.000 euro, superiori di 5.281.000 euro (+3,51%) rispetto al 2018. A parità di area di consolidamento i ricavi sono diminuiti dell'8,9%.

Ricavi per area geografica
-- -- -- ----------------------------
2019 % 2018 % VARIAZIONE %
Italia 31.161 20,0% 31.579 21,0% -1,3%
Europa Occidentale 12.277 7,9% 12.337 8,2% -0,5%
Europa Orientale 55.059 35,3% 46.301 30,7% +18,9%
Medio Oriente e Africa 7.050 4,5% 12.303 8,2% -42,7%
Asia e Oceania 9.198 5,9% 7.590 5,0% +21,2%
Sud America 23.451 15,0% 25.461 16,9% -7,9%
Nord America e Messico 17.727 11,4% 15.071 10,0% +17,6%
Totale 155.923 100% 150.642 100% +3,5%

La dinamica dei ricavi è stata condizionata dalla complessiva incertezza del quadro macroeconomico. In Turchia, principale mercato di destinazione, il Gruppo ha registrato, a parità di area di consolidamento, una diminuzione delle vendite del 10%, più accentuata nella prima parte dell'anno e con una tendenza a un netto recupero negli ultimi mesi. In Italia, le vendite hanno sofferto della tendenza al ridimensionamento nella produzione di elettrodomestici. Flessioni sono state registrate anche in Medio Oriente e Sud America, dove hanno pesato la crisi argentina e la stagnazione della domanda in Brasile. Tra i mercati che hanno evidenziato un andamento positivo spicca la Cina, dove i ricavi hanno beneficiato di nuove forniture a primari clienti. L'acquisizione di C.M.I. ha, inoltre, determinato un incremento del peso di Nord America ed Europa Orientale nella ripartizione delle vendite. Il Nord America nel 2019 ha rappresentato oltre l'11% delle vendite totali del Gruppo (+18% rispetto al 2018).

Ricavi per famiglia di prodotto

2019 % 2018 % VARIAZIONE %
Rubinetti e termostati 39.989 25,6% 48.463 32,2% -17,5%
Bruciatori 63.858 41,0% 66.953 44,4% -4,6%
Accessori 12.924 8,3% 15.422 10,2% -16,2%
Totale componenti gas 116.771 74,9% 130.838 86,9% -10,8%
Bruciatori professionali 5.434 3,5% 5.331 3,50% +1,9%
Cerniere 23.774 15,2% 10.436 6,9% +127,8%
Componenti elettronici 9.944 6,4% 4.037 2,7% +146,3%
Totale 155.923 100% 150.642 100% +3,5%

Il contributo derivante dalle recenti acquisizioni ha determinato un forte incremento delle vendite di cerniere e componenti elettronici, che ha più che compensato la flessione nelle vendite dei componenti per apparecchi domestici di cottura a gas.

I prezzi medi di vendita del 2019 sono stati mediamente inferiori dello 0,7% rispetto al 2018.

2019 2018 VARIAZIONE
Vendita sfridi 2.072 2.507 (435)
Sopravvenienze attive 336 88 248
Affitti attivi 118 88 30
Utilizzazione fondi
rischi e oneri
64 71 (7)
Altri proventi 1.031 615 416
Totale 3.621 3.369 252

Gli altri proventi includono i ricavi per la vendita di stampi e contributi pubblici.

26. COSTI PER SERVIZI

2019 2018 VARIAZIONE
Lavorazioni esterne 8.659 10.017 (1.358)
Metano e forza
motrice
4.425 4.561 (136)
Manutenzioni 4.375 4.468 (93)
Trasporti 2.182 2.340 (158)
Consulenze 2.384 2.326 58
Spese di viaggio e
trasferta
740 780 (40)
Provvigioni 765 736 29
Compensi agli
Amministratori
723 685 38
Assicurazioni 568 545 23
Servizio mensa 437 393 44
Altri costi 4.230 4.446 (216)
Totale 29.488 31.297 (1.809)

Le principali lavorazioni esterne, effettuate dalle società italiane del Gruppo, includono la pressofusione dell'alluminio, lo stampaggio a caldo dell'ottone e la tranciatura dell'acciaio, oltre ad alcune lavorazioni meccaniche e assemblaggi. La riduzione dei costi per lavorazioni esterne riflette i minori livelli di attività rispetto all'esercizio precedente.

Gli altri costi includono costi per la registrazione di brevetti, per smaltimento rifiuti, per pulizie, per noleggio di beni di terzi e altri costi di minore rilievo.

24. ALTRI PROVENTI 25. ACQUISTI DI MATERIALI

2019 2018 VARIAZIONE
Materie prime e com
ponenti di acquisto
52.241 56.347 (4.106)
Materiale di consumo 5.223 6.100 (877)
Totale 57.464 62.447 (4.983)

Nel 2019 i prezzi effettivi di acquisto delle principali materie prime (leghe di alluminio, acciaio e ottone) sono stati mediamente inferiori rispetto al 2018, con un impatto positivo pari allo 0,8% delle vendite.

27. COSTI PER IL PERSONALE

2019 2018 VARIAZIONE
Salari e stipendi 25.080 23.141 1.939
Oneri sociali 7.905 7.429 476
Lavoro temporaneo 1.394 2.121 (727)
TFR e altri costi 2.043 1.828 215
Piano Stock Grant 681 321 360
Totale 37.103 34.840 2.263

Il numero dei dipendenti del Gruppo al 31.12.2019 è pari a 1.035, 854 al 31.12.2018: l'aumento del numero di dipendenti rispetto al precedente esercizio è stato pari a 181 unità, di cui 170 a seguito dell'acquisizione di C.M.I..

Il numero di lavoratori temporanei al 31.12.2019 è pari a 42 (57 al 31.12.2018).

La voce "Piano Stock Grant" accoglie la valutazione al 31 dicembre 2019 del fair value dei diritti all'assegnazione di azioni della società Capogruppo attribuiti ai dipendenti del Gruppo. Per i dettagli del piano di Stock Grant si rimanda alla Nota 37.

28. ALTRI COSTI OPERATIVI

2019 2018 VARIAZIONE
Imposte non sul
reddito
501 506 (5)
Oneri diversi di
gestione
496 371 125
Sopravvenienze
passive
101 217 (116)
Perdite e svalutazioni
su crediti commerciali
509 421 88
Accantonamenti per
rischi
74 127 (53)
Altri accantonamenti 17 28 (11)
Totale 1.698 1.670 28

Le imposte non sul reddito includono principalmente imposte sugli immobili di proprietà. Gli accantonamenti sono relativi agli stanziamenti ai fondi descritti alla Nota 17.

30. UTILI E PERDITE SU CAMBI 31. IMPOSTE SUL REDDITO

Nel corso del 2019 il Gruppo ha realizzato predite nette su cambi per 1.380.000 euro (utili netti per 5.384.000 euro nel 2018). La quota prevalente delle perdite su cambi 2019, è stata contabilizzata da Sabaf Turchia, ed è relativa ai debiti finanziari accesi in euro e riflette la svalutazione della lira turca avvenuta nel corso del presente esercizio.

29. ONERI FINANZIARI

2019 2018 VARIAZIONE
Interessi passivi verso
banche
890 829 61
Interessi passivi su
leasing
102 17 85
Spese bancarie 275 287 (12)
Adeguamento al
fair value opzione
ARC (Nota 15)
- 55 (55)
Altri oneri finanziari 72 18 54
Totale 1.339 1.206 133

L'incremento degli interessi passivi su leasing è relativo alla variazione dell'area di consolidamento e all'applicazione, a partire dal presente esercizio, del principio contabile IFRS 16 come descritto nell'apposito paragrafo "Applicazione del principio contabile IFRS 16 "Leases"". Tra gli interessi passivi verso banche sono contabilizzati i differenziali passivi sugli IRS accesi a copertura del rischio di tasso (Nota 35).

2019 2018 VARIAZIONE
Imposte dell'esercizio
correnti/differite
727 5.142 (4.415)
Imposte di esercizi
precedenti
(1.135) 21 (1.114)
Totale (408) 5.163 (5.571)

La riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio e l'onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote fiscali teoriche vigenti in Italia, è la seguente:

2019 2018
Imposte sul reddito teoriche 2.386 5.030
Effetto fiscale differenze permanenti (216) 937
Imposte relative ad esercizi precedenti (1.135) 18
Effetto fiscale da aliquote estere differenti 23 (25)
Effetto perdite fiscali non recuperabili 137 154
Beneficio fiscale "Patent box" (306) (323)
Beneficio fiscale "Super e Iperammortamento" (653) (449)
Incentivi fiscali per investimenti in Turchia (709) (710)
Altre differenze (206) 22
Imposte sul reddito iscritte in bilancio, esclusa IRAP
e imposte sostitutive (correnti e differite)
(680) 4.654
IRAP (corrente e differita) 272 509
Totale (408) 5.163

Le imposte teoriche sono state determinate applicando l'aliquota fiscale vigente IRES, pari al 24% al risultato ante imposte. Ai fini della riconciliazione non si tiene conto dell'IRAP in quanto, essendo questa un'imposta con una base imponibile diversa dall'utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi.

Nel presente bilancio consolidato il Gruppo ha contabilizzato:

  • il beneficio fiscale relativo al Patent Box per l'esercizio 2019, pari a euro 356.000 (306.000 per IRES e 50.000 euro per IRAP);
  • i benefici fiscali relativi al "Superammortamento" e all'"Iperammortamento", connessi agli investimenti effettuati in Italia, pari a 653.000 euro (449.000 euro nel 2018);

• i benefici fiscali derivanti dagli investimenti effettuati in Turchia, pari a 709.000 euro (710.000 euro nel 2018).

Le imposte relative agli esercizi precedenti, positive per 1.135.000 euro, includono per 1.110.000 euro il beneficio conseguente all'esito favorevole nel primo grado di giudizio di una controversia fiscale in Turchia. Il Gruppo si attende che la sentenza sarà confermata nei successivi gradi di giudizio.

Al 31 dicembre 2019 non sono in essere contenziosi fiscali di rilievo.

32. UTILE PER AZIONE

Il calcolo degli utili per azione base e diluito è basato sui seguenti dati:

2018
2019 2018
10.296 15.614
2018
2019 2018
11.363.575 11.051.570
- -
11.363.575 11.051.570
2018
2019 2018
0,895 1,413
0,895 1,413

L'utile netto per azione base è calcolato sul numero medio di azioni in circolazione, deducendo la media delle azioni proprie in portafoglio, pari a 169.875 nel 2019 (481.880 nel 2018).

L'utile netto per azione diluito è calcolato tenendo conto di eventuali azioni deliberate, ma non ancora sottoscritte, fattispecie non presente nel 2019 e nel 2018.

33. DIVIDENDI

Il 29 maggio 2019 è stato pagato agli azionisti un dividendo ordinario pari a 0,55 euro per azione (dividendi totali pari a 6.060.000 euro). Relativamente all'esercizio in corso, gli Amministratori, preso atto del significativo cambiamento dello scenario economico globale avvenuto a seguito del dilagare della pandemia da coronavirus, hanno ritenuto opportuno, in via del tutto prudenziale, proporre all'Assemblea degli azionisti di destinare l'utile dell'esercizio 2019 della Capogruppo Sabaf S.p.A. interamente alla riserva straordinaria.

34. INFORMATIVA PER SETTORE DI ATTIVITÀ

Si forniscono di seguito le informazioni per settore operativo per il 2019 e per il 2018.

ESERCIZIO 2019
Componenti gas
(domestici e professionali)
Cerniere Componenti elettronici Totale
Vendite 122.223 23.779 9.921 155.923
Risultato operativo 8.364 1.879 1.653 11.896
ESERCIZIO 2018
Componenti gas
(domestici e professionali)
Cerniere Componenti elettronici Totale
Vendite 136.211 10.407 4.024 150.642
Risultato operativo 13.540 1.315 1.554 16.409

35. INFORMAZIONI SUI RISCHI FINANZIARI

Categorie di strumenti finanziari

Ai sensi dell'IFRS 7, si riporta di seguito la suddivisione degli strumenti finanziari tra le categorie previste dallo IAS 39:

31.12.2019 31.12.2018
Attività finanziarie
Costo ammortizzato
Disponibilità liquide e cassa 18.687 13.426
Depositi bancari vincolati 1.293 3.630
Crediti commerciali e altri crediti 48.685 48.654
Fair Value a conto economico
Derivati a copertura di flussi di cassa 33 1
Passività finanziarie
Costo ammortizzato
Finanziamenti 63.061 60.533
Altre passività finanziarie 1.293 7.802
Debiti commerciali 27.560 21.215
Fair Value a conto economico
Opzione put ARC (Nota 15) 1.650 1.818
Opzioni put C.M.I. (Nota 15) 8.700 -
Derivati a copertura di flussi di cassa 377 308

Il Gruppo è esposto a rischi finanziari connessi alla sua operatività, e principalmente:

  • al rischio di credito, con particolare riferimento ai normali rapporti commerciali con i clienti;
  • al rischio di mercato, relativamente alla volatilità dei prezzi delle materie prime, dei cambi e dei tassi di interesse;
  • al rischio di liquidità, che si può manifestare con l'incapacità di reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire l'operatività del Gruppo.

Fa parte delle politiche del Gruppo Sabaf proteggere l'esposizione alla variazione dei prezzi, dei cambi e dei tassi tramite strumenti finanziari derivati. La copertura può essere effettuata utilizzando contratti a termine, opzioni, o combinazioni di questi strumenti. Generalmente, la copertura massima di queste coperture non è superiore ai 18 mesi. Il Gruppo non pone in essere operazioni di natura speculativa. Quando gli strumenti finanziari derivati utilizzati per la copertura dell'esposizione soddisfano i requisiti richiesti, sono contabilizzati come coperture (hedge accounting).

Gestione del rischio di credito

I crediti commerciali sono nei confronti di produttori di apparecchi domestici, gruppi multinazionali e produttori di minori dimensioni presenti su pochi o singoli mercati. Il Gruppo valuta l'affidabilità creditizia di tutti i clienti sia all'inizio della fornitura sia, sistematicamente, con frequenza almeno annuale. Una volta effettuata la valutazione ad ogni cliente è attribuito un limite di credito. Il Gruppo pone in essere operazioni di smobilizzo crediti con società di factoring sulla base di accordi pro soluto, cedendo pertanto il relativo rischio. È in essere una polizza di assicurazione del credito, che garantisce la coper-

tura per il 54% circa dei crediti commerciali. Il rischio di credito verso clienti operanti nei Paesi Emergenti è generalmente mitigato mediante la previsione dell'incasso a mezzo di lettere di credito.

Gestione del rischio di cambio

Le principali valute diverse dall'euro a cui il Gruppo è esposto sono il dollaro USA, il real brasiliano e la lira turca, in relazione alle vendite effettuate in dollari (principalmente su alcuni mercati asiatici ed americani) e alla presenza di unità produttive in Brasile e in Turchia. Le vendite effettuate in dollari hanno rappresentato il 23% del fatturato totale nel 2019, mentre gli acquisti in dollari hanno rappresentato il 5% del fatturato totale. Nel corso dell'esercizio le operazioni in dollari sono state parzialmente coperte tramite contratti di vendita a termine; al 31 dicembre 2019 sono in essere contratti di vendita a termine per 2 milioni di dollari con scadenza fino ad aprile 2020.

Sensitivity analysis

Con riferimento alle attività e passività finanziarie in dollari USA al 31 dicembre 2019, un'ipotetica ed immediata rivalutazione del 10% dell'euro nei confronti del dollaro avrebbe comportato una perdita di 804.000 euro.

Gestione del rischio di tasso di interesse

Stante l'attuale dinamica dei tassi d'interesse, il Gruppo privilegia l'indebitamento a tasso fisso: i finanziamenti a medio-lungo termine originati a tasso variabile sono trasformati a tasso fisso mediante la stipula, contestualmente all'apertura del finanziamento, di interest rate swap (IRS). Al 31 dicembre 2019 sono in essere IRS per complessivi 33,8 milioni di euro, specchiati a mutui di pari debito residuo, tramite i quali il Gruppo ha trasformato il tasso variabile dei mutui in tasso fisso. I contratti derivati non sono stati designati come a copertura di flussi finanziari e sono pertanto contabilizzati secondo il metodo "fair value a conto economico".

Sensitivity analysis

Considerati gli IRS in essere, a fine 2019 la quasi totalità dell'indebitamento finanziario del Gruppo è a tasso fisso. Pertanto al 31 dicembre 2019 non è stata effettuata l'analisi di sensitività, in quanto l'esposizione al rischio di tasso di interesse, legato ad un ipotetico incremento (decremento) dei tassi di interesse, non è significativa.

Gestione del rischio di prezzo delle materie prime

Una componente significativa dei costi di acquisto del Gruppo è rappresentata da leghe di alluminio, acciaio e ottone. I prezzi di vendita dei prodotti sono generalmente negoziati con frequenza annuale; di conseguenza il Gruppo non ha la possibilità di trasferire ai clienti immediatamente in corso d'anno eventuali variazioni dei prezzi delle materie prime. Il Gruppo si protegge dal rischio di variazione dei prezzi di alluminio, acciaio e ottone con contratti d'acquisto verso i fornitori per consegna fino a dodici mesi o, alternativamente, mediante strumenti finanziari derivati. Nel corso del 2019 e del 2018 il Gruppo non ha operato tramite strumenti finanziari derivati sulle materie prime. Al fine di stabilizzare i costi di acquisto delle materie prime è stata infatti privilegiata l'operatività sul mercato fisico, fissando i prezzi di acquisto con i fornitori anche per consegne differite.

Gestione del rischio di liquidità

Il Gruppo opera con un rapporto di indebitamento ritenuto fisiologico (indebitamento finanziario netto / patrimonio netto al 31 dicembre 2019 pari al 46%, indebitamento finanziario netto / risultato operativo lordo pro-forma pari a 1,86) e dispone di ampie linee di credito a breve termine non utilizzate. Al fine di minimizzare il rischio di liquidità, inoltre, la Direzione Amministrativa e Finanziaria:

  • mantiene una corretta composizione dell'indebitamento finanziario netto, finanziando gli investimenti con i mezzi propri ed eventualmente con debiti a medio-lungo termine;
  • verifica sistematicamente che i flussi finanziari attivi a breve termine (incassi da clienti e altre entrate) siano in grado di fare fronte ai flussi finanziari passivi (indebitamento finanziario a breve termine, pagamenti a fornitori e altre uscite);
  • verifica costantemente i fabbisogni finanziari previsionali al fine di porre in essere tempestivamente eventuali azioni correttive.
AL 31 DICEMBRE 2019 Valore
contabile
Flussi finanziari
contrattuali
Entro 3 mesi Da 3 mesi a 1
anno
Da 1 a 5 anni Oltre 5 anni
Finanziamenti bancari a breve termine 3.689 3.689 3.689 - - -
Mutui chirografari 55.221 56.474 2.073 13.048 40.126 1.227
Leasing finanziari 4.528 4.898 352 895 3.088 563
Debito verso soci ARC 120 120 - 60 60 -
Debito verso soci C.M.I. 1.173 1.173 - - 1.173 -
Opzione ARC 1.650 1.650 - - 1.650 -
Opzione C.M.I. 8.700 8.700 - 4.200 4.500 -
Totale debiti finanziari 75.081 76.704 6.114 18.203 50.597 1.790
Debiti commerciali 27.560 27.560 25.993 1.567 - -
Totale 102.641 104.264 32.107 19.770 50.597 1.790

Si riporta di seguito un'analisi per scadenza delle passività finanziarie al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018:

AL 31 DICEMBRE 2018 Valore
contabile
Flussi finanziari
contrattuali
Entro 3 mesi Da 3 mesi a 1
anno
Da 1 a 5 anni Oltre 5 anni
Finanziamenti bancari a breve termine 7.233 8.063 8.063 - - -
Mutui chirografari 51.838 53.219 1.947 9.256 39.603 2.413
Leasing finanziari 1.462 1.630 47 142 754 687
Debito verso soci ARC 180 180 - 60 120 -
Debito verso ex soci Okida 7.622 7.622 7.622 - - -
Opzione ARC 1.818 1.818 - - 1.818 -
Totale debiti finanziari 70.153 72.532 17.679 9.458 42.295 3.100
Debiti commerciali 21.215 21.215 20.412 803 - -
Totale 91.368 93.747 38.091 10.261 42.295 3.100

Le varie fasce di scadenza sono determinate sulla base del periodo intercorrente tra la data di riferimento del bilancio e la scadenza contrattuale delle obbligazioni, i valori indicati nella tabella corrispondono ai flussi di cassa non attualizzati. I flussi finanziari includono le quote capitale e le quote interessi; per le passività a tasso variabile le quote interessi sono determinate sulla base del valore del parametro di riferimento alla data di chiusura dell'esercizio aumentato dello spread previsto per ogni contratto.

Livelli gerarchici di valutazione del fair value

In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale al fair value, l'IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:

  • Livello 1 quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
  • Livello 2 input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
  • Livello 3 input che sono basati su dati di mercato osservabili.

La seguente tabella evidenzia le attività e passività finanziarie che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2019, per livello gerarchico di valutazione del fair value.

LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 TOTALE
Altre attività finanziarie (derivati su cambi) - 33 - -
TOTALE ATTIVITÀ - 33 - -
Altre passività finanziarie (derivati su tassi) - 377 - 377
Altre passività finanziarie (opzioni put ARC e C.M.I.) - - 10.350 10.350
TOTALE PASSIVITÀ - 377 10.350 10.727

36. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Le operazioni tra le società consolidate sono state eliminate nel bilancio consolidato e non sono evidenziate in queste note. Di seguito è riportata l'incidenza sulle voci di stato patrimoniale e di conto economico delle operazioni tra il Gruppo e altre parti correlate.

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di stato patrimoniale

TOTALE 2019 GIUSEPPE
SALERI S.A.P.A.
CONTROLLATE
NON CONSOLIDATE
ALTRI PARTI
CORRELATE
TOTALE PARTI
CORRELATE
INCIDENZA
SUL TOTALE
Crediti commerciali 46.929 - - - - 0,00%
Crediti per imposte 4.458 - - - - 0,00%
Debiti commerciali 27.560 - - 4 4 0,01%
TOTALE 2018 GIUSEPPE
SALERI S.A.P.A.
CONTROLLATE
NON CONSOLIDATE
ALTRI PARTI
CORRELATE
TOTALE PARTI
CORRELATE
INCIDENZA
SUL TOTALE
Crediti commerciali 46.932 12 88 - 100 0,21%
Crediti per imposte 4.466 1.158 - - 1.158 25,93%
Debiti commerciali 21.215 - - 5 5 0,02%

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di conto economico

TOTALE 2019 GIUSEPPE
SALERI S.A.P.A.
CONTROLLATE
NON CONSOLIDATE
ALTRI PARTI
CORRELATE
TOTALE PARTI
CORRELATE
INCIDENZA
SUL TOTALE
Altri proventi 3.621 - - - - 0,00%
Servizi (29.488) - - (21) (21) 0,07%
TOTALE 2018 GIUSEPPE
SALERI S.A.P.A.
CONTROLLATE
NON CONSOLIDATE
ALTRI PARTI
CORRELATE
TOTALE PARTI
CORRELATE
INCIDENZA
SUL TOTALE
Altri proventi 3.369 40 - - 40 1,19%
Servizi (31.297) - (263) (22) (285) 0,91%

I rapporti sono regolati da appositi contratti le cui condizioni sono in linea con quelle di mercato.

Compensi ad Amministratori, Sindaci e Dirigenti con responsabilità strategiche

Tali informazioni sono presentate nella Relazione sulla Remunerazione 2019, alla quale si fa rinvio.

37. PAGAMENTI BASATI SU AZIONI

Al fine dell'adozione di uno strumento incentivante a medio e lungo termine a favore di amministratori e dipendenti del Gruppo Sabaf, su proposta del Comitato per le Remunerazioni e le Nomine, il Consiglio di Amministrazione di Sabaf S.p.A. ha predisposto un apposito piano di assegnazione gratuita di azioni (il "Piano") con le caratteristiche di seguito descritte.

Il Piano è stato approvato dall'Assemblea degli azionisti dell'8 maggio 2018 ed il relativo Regolamento dal Consiglio di Amministrazione del 15 maggio 2018, successivamente modificato come da delibera del Consiglio di Amministrazione del 14 maggio 2019.

Finalità del piano

Il Piano intende promuovere e perseguire il coinvolgimento dei beneficiari la cui attività è ritenuta rilevante per l'attuazione dei contenuti ed il raggiungimento degli obiettivi del Piano Industriale, favorire la fidelizzazione e la motivazione dei dirigenti, accrescendone l'approccio imprenditoriale, nonché allineare maggiormente gli interessi del management e quelli degli azionisti della Società, nell'ottica di incentivare il raggiungimento di rilevanti risultati di crescita economica e patrimoniale della Società stessa e del Gruppo.

Beneficiari del piano

Il Piano è rivolto a soggetti che ricoprono o ricopriranno posizioni chiave per la Società e/o per le società controllate, con riferimento all'attuazione dei contenuti ed al raggiungimento degli obiettivi del Piano Industriale 2018 - 2020. I beneficiari sono suddivisi in due gruppi:

  • Cluster 1: beneficiari già individuati nel Piano o che saranno individuati dal Consiglio di Amministrazione entro il 30 giugno 2018 su delega dell'Assemblea degli Azionisti.
  • Cluster 2: beneficiari che saranno individuati dal Consiglio di Amministrazione dall'1° luglio 2018 al 30 giugno 2019 su delega dell'Assemblea degli Azionisti.

Il Consiglio di Amministrazione nella riunione del 15 maggio 2018 ha individuato i Beneficiari del Cluster 1 del Piano, ai quali complessivamente sono assegnati n. 185.600 diritti ed il Consiglio di Amministrazione nella riunione del 14 maggio 2019 ha individuato i Beneficiari del Cluster 2 del Piano ai quali complessivamente sono stati assegnati n. 184.400 diritti.

Oggetto del piano

Il Piano ha per oggetto l'attribuzione gratuita ai Beneficiari, al massimo, di n. 370.000 Diritti, ciascuno dei quali dà diritto di ricevere a titolo gratuito, nei termini ed alle condizioni previsti dal Regolamento del Piano, n. 1 Azione Sabaf S.p.A..

L'attribuzione gratuita delle azioni Sabaf S.p.A. è condizionata al conseguimento in tutto o in parte, con criterio di progressività, di obiettivi di business correlati agli indicatori ROI, EBITDA, TSR e di obiettivi individuali, ovvero obiettivi di performance del singolo beneficiario determinati dal Consiglio di Amministrazione su Proposta del Comitato per la Remunerazione e Nomine.

Termine del piano

Il Piano ha scadenza alla data del 31 dicembre 2022 (o al diverso successivo termine stabilito dal Consiglio di Amministrazione).

Modalità di determinazione del Fair Value

Considerando il meccanismo di assegnazione sopra esposto è stato necessario eseguire la valutazione al Fair Value dei diritti assegnati a ricevere azioni della società Capogruppo. In coerenza con la data di assegnazione dei diritti e dei termini del piano la grant date è stata individuata nel 15 maggio 2018 per il Cluster 1 e nel 14 maggio 2019 per il Cluster 2.

Di seguito si illustrano le principali assunzioni effettuate alla data iniziale del periodo di maturazione (vesting period):

CLUSTER 1

MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DEL FAIR VALUE - diritti relativi ad obiettivi misurati su roi
2018 2019 2020 2018-2020
Prezzo azione alla data di assegnazione 19,48 19,48 19,48 19,48
Probabilità attesa raggiungimento
degli obiettivi business
31% 0% 44,5% 15,5%
Totale valore su ROI 4,59
Diritti su ROI 33,40% Fair Value 1,53
MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DEL FAIR VALUE - diritti relativi ad obiettivi misurati su ebitda
2018 2019 2020
Prezzo azione alla data di assegnazione 19,48 19,48 19,48
Probabilità attesa raggiungimento
degli obiettivi business
41% 0% 60,9%
Totale valore su EBITDA 7,04
Diritti su EBITDA 33,30% Fair Value 2,35
MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DEL FAIR VALUE - diritti relativi ad obiettivi misurati su tsr
2018 2019 2020 2018 - 2020
Prezzo azione alla data iniziale
del periodo di maturazione
20,2 14,,9 12,44 20,2
Tasso no risk -0,28% -0,30% -0,38% -0,38%
Volatilità attesa 31% 18% 29% 29%
Dividend yield 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
Strike Price 22,61 17,39 14,51 28,34
Totale valore su TSR 7,57
Diritti su TSR 33,30% Fair Value 2,52
Fair Value per azione alla data iniziale del periodo di maturazione (Vesting Period) 6,40
-------------------------------------------------------------------------------------- ------

CLUSTER 2

MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DEL FAIR VALUE - diritti relativi ad obiettivi misurati su roi 2019 2020 2019-2020 Prezzo azione alla data di assegnazione 13,66 13,66 13,66 Probabilità attesa raggiungimento degli obiettivi business 0% 36,90% 15,50% Totale valore su ROI 2,80 Fair Value 0,65 Diritti su ROI 23,38%

MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DEL FAIR VALUE - diritti relativi ad obiettivi misurati su ebitda

2019 2020
Prezzo azione alla data di assegnazione 13,66 13,66
Probabilità attesa raggiungimento
degli obiettivi business
0% 53,50%
Totale valore su EBITDA 4,50
Diritti su EBITDA 23,31%

Fair Value 1,05

MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DEL FAIR VALUE - diritti relativi ad obiettivi misurati su tsr

2019 2020 2019-2020
Prezzo azione alla data iniziale
del periodo di maturazione
14,9 12,44 14,9
Tasso no risk -0,30% -0,38% -0,38%
Volatilità attesa 18% 29% 29%
Dividend yield 0,00% 0,00% 0,00%
Strike Price 17,39 14,51 22,86
Totale valore su TSR 2,53
Diritti su TSR 23,31% Fair Value 0,59
MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DEL FAIR VALUE - diritti relativi ad obiettivi iNdividuali
2019 2020
Prezzo azione alla data iniziale
del periodo di maturazione
13,66 13,66
Probabilità attesa raggiungimento
degli obiettivi
50% 50%
Totale valore su Obiettivi individuali 6,83
Diritti su Obiettivi individuali 30% Fair Value 2,05

Fair Value per azione alla data iniziale del periodo di maturazione (Vesting Period) 4,34

Gli impatti contabili del Piano sul presente bilancio consolidato sono illustrati nella Nota 13 e nella Nota 27.

38. GESTIONE DEL CAPITALE

Ai fini della gestione del capitale del Gruppo, si è definito che questo comprende il capitale sociale emesso, la riserva sovraprezzo azioni e tutte le altre riserve di capitale attribuibili agli azionisti della Capogruppo. L'obiettivo principale della gestione del capitale è massimizzare il valore per gli azionisti. Allo scopo di mantenere o rettificare la struttura patrimoniale, il Gruppo potrebbe intervenire sui dividendi pagati agli azionisti, acquistare azioni proprie, rimborsare il capitale agli azionisti o emettere nuove azioni. Il Gruppo controlla il patrimonio utilizzando un gearing ratio, costituito dal rapporto tra l'indebitamento finanziario netto (come definito alla Nota 22) e il patrimonio netto. La politica del Gruppo consiste nel mantenere

questo rapporto inferiore a 1. Allo scopo di conseguire questo obiettivo, la gestione del capitale del Gruppo mira, tra le altre cose, ad assicurare che siano rispettati i covenants, legati ai finanziamenti, che definiscono i requisiti di struttura patrimoniale. Violazioni nei covenants consentirebbero alle banche di chiedere il rimborso immediato di prestiti e finanziamenti (Nota 14). Nell'esercizio corrente non si sono verificate violazioni nei covenants legati ai finanziamenti fruttiferi ed ai prestiti.

Negli esercizi chiusi al 31 dicembre 2019 e 2018 non sono stati apportati cambiamenti agli obiettivi, politiche e procedure per la gestione del capitale.

39. EVENTI ED OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI

Anche ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, di seguito sono evidenziati e commentati gli eventi significativi non ricorrenti, le cui conseguenze sono riflesse nei risultati economici, patrimoniali e finanziari dell'esercizio:

PATRIMONIO NETTO DI
PERTINENZA DEL GRUPPO
UTILE NETTO DI
PERTINENZA DEL GRUPPO
INDEBITAMENTO
FINANZIARIO NETTO
FLUSSI
FINANZIARI
Valori di bilancio (A) 121.105 9.915 55.128 6.528
Contabilizzazione provento
fiscale Turchia (B)
(1.110) (1.110) - -
Valore figurativo
di bilancio (A+B)
119.995 8.805 55.128 6.528

Come descritto nella Nota 31, nel presente bilancio consolidato il Gruppo ha contabilizzato tra le imposte sul reddito un provento non ricorrente a seguito dell'esito favorevole di una controversia fiscale in Turchia.

Gli effetti dell'acquisizione di C.M.I. sono dettagliatamente descritti al paragrafo "Informazioni relative all'IFRS 3".

40. TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2019 il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.

41. IMPEGNI

Garanzie prestate

Il Gruppo Sabaf ha prestato fideiussioni a garanzia di prestiti al consumo e mutui ipotecari concessi da istituti bancari a favore di dipendenti del Gruppo per complessivi 4.024.000 euro (4.734.000 euro al 31 dicembre 2018).

42. AREA DI CONSOLIDAMENTO E PARTECIPAZIONI RILEVANTI

SOCIETÀ CONSOLIDATE CON IL METODO DELL'INTEGRAZIONE GLOBALE
DENOMINAZIONE SOCIALE SEDE CAPITALE
SOCI
SOCIALE
% DI
PARTECIPAZIONE
Faringosi Hinges s.r.l. Ospitaletto (BS) EUR 90.000 Sabaf S.p.A. 100%
Sabaf do Brasil Ltda Jundiaì (SP, Brasile) BRL 24.000.000 Sabaf S.p.A. 100%
Sabaf Beyaz Esya Parcalari Sanayi Ve Ticaret
Limited Sirteki
Manisa (Turchia) TRY 28.000.000
Sabaf S.p.A.
100%
Sabaf Appliance Components Ltd. Kunshan (Cina) EUR 4.900.000
Sabaf S.p.A.
100%
A.R.C. s.r.l. Campodarsego (PD)
Italia
EUR 45.000 Sabaf S.p.A. 70%
Sabaf S.p.A. 30%
Okida Elektronik Sanayi ve Tickaret A.S Istanbul (Tuchia) TRY 5.000.000 Sabaf Beyaz Esya Par
calari Sanayi Ve Ticaret
Limited Sirteki
70%
SOCIETÀ CONSOLIDATE CON IL METODO DELL'INTEGRAZIONE GLOBALE
CAPITALE
% DI
SEDE
SOCI
DENOMINAZIONE SOCIALE
SOCIALE
PARTECIPAZIONE
Sabaf US Corp. Plainfield (USA) USD 200.000 Sabaf S.p.A. 100%
C.M.I. Cerniere Meccaniche Industriali s.r.l Valsamoggia (BO) EUR 1.000.000 Sabaf S.p.A. 68,5%
C.G.D. s.r.l. Valsamoggia (BO) EUR 26.000 C.M.I. s.r.l. 100%
C.M.I. s.r.l. 97,5%
CMI Polska sp. z.o.o. Myszków (Polonia) PLN 40.000 C.G.D. s.r.l. 2,5%
SOCIETÀ CONSOLIDATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO
CAPITALE
% DI
% DI
SEDE
SOCI
DENOMINAZIONE SOCIALE
SOCIALE
PARTECIPAZIONE
INTERESSENZA
Handan ARC Burners Co., Ltd. Handan (Cina) RMB 3.000.000 A.R.C. s.r.l. 51% 35,7%

43. DATI GENERALI DELLA CAPOGRUPPO

APPENDICE

Informazioni ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento emittenti CONSOB

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2019 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione e dalla sua rete.

(in migliaia di euro) SOGGETTO CHE HA
EROGATO IL SERVIZIO
DESTINATARIO CORRISPETTIVI DI COMPETENZA
DELL'ESERCIZIO 2019
EY S.p.A. Capogruppo 43
Revisione contabile EY S.p.A. Società controllate italiane 46
Rete EY Società controllate estere 35
EY S.p.A. Capogruppo 382
Altri servizi Rete EY Società controllate estere 113
Totale 173

2 procedure concordate di revisione relativamente ai resoconti intermedi di gestione; esame limitato delle Dichiarazioni Non Finanziarie 3 assistenza fiscale

atteStazione del bilancio conSolidato

ai sensi dell'art. 154 bis del D.Lgs. 58/98

I sottoscritti Pietro Iotti, in qualità di Amministratore Delegato, e Gianluca Beschi, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Sabaf S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'eff ettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2019.

Si attesta inoltre che:

  • il bilancio consolidato:
  • è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del regolamento CE 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002 nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005;
  • corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e fi nanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
  • la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Ospitaletto, 24 marzo 2020

L'Amministratore Delegato Pietro Iotti

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Gianluca Beschi

EY S.p.A. Corso Magenta, 29 25121 Brescia

Tel: +39 030 2896111 Fax: +39 030 295437 ey.com

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

Agli azionisti della Sabaf S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Sabaf (il Gruppo), costituito dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2019, dal prospetto del conto economico e del conto economico complessivo, dal prospetto dei movimenti del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio consolidato che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2019, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Sabaf S.p.A. in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

EY S.p.A. Sede Legale: Via Lombardia, 31 - 00187 Roma Capitale Sociale Euro 2.525.000,00 i.v. Iscritta alla S.O. del Registro delle Imprese presso la C.C.I.A.A. di Roma Codice fiscale e numero di iscrizione 00434000584 - numero R.E.A. 250904 P.IVA 00891231003 Iscritta al Registro Revisori Legali al n. 70945 Pubblicato sulla G.U. Suppl. 13 - IV Serie Speciale del 17/2/1998 Iscritta all'Albo Speciale delle società di revisione Consob al progressivo n. 2 delibera n.10831 del 16/7/1997

A member firm of Ernst & Young Global Limited

Abbiamo identificato i seguenti aspetti chiave della revisione contabile:

Aspetti chiave Risposte di revisione
Purchase price allocation relativa all'acquisizione CMI
Nel corso del 2019 il Gruppo ha perfezionato
l'acquisizione del Gruppo C.M.I L'acquisizione è
stata contabilizzata sulla base di quanto previsto
dall'IFRS 3 Business Combination e,
conseguentemente, è stato completato il
Le nostre procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro,
(i) l'analisi degli accordi contrattuali stipulati per
l'operazione di acquisizione del Gruppo C.M.I. e
del relativo trattamento contabile adottato dal

processo di purchase price allocation (di seguito PPA) relativo a tale acquisizione. Il processo di PPA ha lo scopo di determinare, alla data di acquisizione, il fair value delle attività e passività identificabili acquisite. Il fair value di tali attività e passività identificate è stato stimato sulla base di assunzioni complesse che, per loro natura, implicano il ricorso al giudizio degli amministratori. Il processo ha determinato, in ultima istanza, la rilevazione di un avviamento residuo.

In considerazione della significatività della transazione e dei valori emergenti dalla PPA, della complessità delle assunzioni utilizzate nella determinazione del fair value delle attività e passività acquisite identificate e del giudizio richiesto da parte del management, abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.

La nota "Informazioni relative all'IFRS 3" del bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2019 riporta la descrizione del processo seguito dalla Direzione del Gruppo Sabaf e gli effetti sul bilancio consolidato.

Gruppo Sabaf; (ii) l'esame della documentazione predisposta dagli esperti della direzione che hanno assistito la Società nel processo di determinazione del fair value delle attività e delle passività acquisite e nel processo di allocazione del prezzo pagato; (iii) l'esame delle principali assunzioni utilizzate dalla direzione nello svolgimento delle attività sopra richiamate. Nelle nostre verifiche ci siamo avvalsi anche dell'ausilio di nostri esperti in tecniche di valutazione, che ci hanno assistito nell'esame della documentazione predisposta dagli esperti della direzione, della metodologia utilizzata e delle assunzioni.

Infine, abbiamo verificato l'adeguatezza dell'informativa fornita nelle note illustrative del bilancio e la coerenza dell'informativa fornita nella relazione sulla gestione relativamente a quest'aspetto.

Recuperabilità del valore di iscrizione dell'avviamento

L'avviamento iscritto nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 ammonta a 27,1 milioni di euro ed è allocato alle seguenti Cash Generating Units (CGUs):

  • "Cerniere" per 4,4 milioni di euro;

  • "Bruciatori Professionali" per 1,8 milioni di euro;

  • "Componenti elettronici" per 17,2 milioni di euro;

  • "Cerniere C.M.I." per 3,7 milioni di euro.

I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile delle CGU a cui è allocato l'avviamento, in termini di valore d'uso, sono basati su assunzioni a volte complesse, che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri per il periodo del business plan, alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale e alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri.

In considerazione del giudizio richiesto e della complessità delle assunzioni utilizzate nella stima del valore recuperabile dell'avviamento, abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un aspetto chiave della revisione.

L'informativa di bilancio relativa all'avviamento è riportata nel paragrafo "Avviamento" e nella nota "3. ATTIVITÀ IMMATERIALI".

Le nostre procedure di revisione in risposta all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro: (i) l'analisi della procedura e dei controlli chiave posti in essere dal Gruppo in merito alla valutazione dell'avviamento; (ii) l'esame del perimetro delle CGU e dell'allocazione dei valori contabili delle attività e passività alle singole CGU; (iii) l'analisi delle assunzioni alla base delle previsioni dei flussi di cassa futuri; (iv) l'analisi della coerenza delle previsioni dei flussi di cassa futuri delle CGU con il business plan per il periodo 2020-2024; (v) l'esame delle previsioni, rispetto all'accuratezza storica di quelle precedenti; (vi) l'esame della stima dei tassi di crescita di lungo periodo e dei tassi di attualizzazione.

Nelle nostre verifiche ci siamo anche avvalsi dell'ausilio di nostri esperti in tecniche di valutazione, che hanno eseguito un ricalcolo indipendente ed effettuato analisi di sensitività sulle assunzioni chiave, al fine di determinare i cambiamenti delle assunzioni che potrebbero impattare significativamente la valutazione del valore recuperabile.

Infine, abbiamo verificato l'adeguatezza dell'informativa fornita nelle note illustrative del bilancio e la coerenza dell'informativa fornita nella relazione sulla gestione relativamente a quest'aspetto.

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio consolidato

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato, a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Sabaf S.p.A. o per l'interruzione dell'attività, o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • · abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti od eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • · abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo;
  • · abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori e della relativa informativa;
  • · siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento;

4

  • · abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;
  • · abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dai principi di revisione internazionali (ISA Italia), tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

L'assemblea degli azionisti di Sabaf S.p.A. ci ha conferito in data 8 maggio 2018 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi con chiusura dal 31 dicembre 2018 al 31 dicembre 2026.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) n. 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58

Gli amministratori della Sabaf S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del gruppo Sabaf al 31 dicembre 2019, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B, al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, con il bilancio consolidato del gruppo Sabaf al 31 dicembre 2019 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del gruppo Sabaf al 31 dicembre 2019 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, c. 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Dichiarazione ai sensi dell'art. 4 del Regolamento Consob di attuazione del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254

Gli amministratori della Sabaf S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254. Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli amministratori della dichiarazione non finanziaria.

Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.

Brescia, 3 aprile 2020

EY S.p.A. Massimo Meloni

(Revisore Legale)

Bilancio separato al 31 dicembre 2019

  • 173 Organi sociali
  • 174 Situazione patrimoniale-finanziaria
  • 175 Conto economico
  • 176 Conto economico complessivo
  • 176 Prospetto dei movimenti del patrimonio netto
  • 177 Rendiconto finanziario
  • 178 Nota Integrativa
  • 187 Situazione patrimoniale-finanziaria riclassificata al 31 dicembre 2018
  • 188 Conto economico riclassificato al 31 dicembre 2018
  • 189 Rendiconto finanziario riclassificato al 31 dicembre 2018
  • 190 Commento alle principali voci della situazione patrimoniale-finanziaria
  • 203 Commento alle principali voci di conto economico
  • 216 Attestazione del Bilancio separato
  • 217 Relazione della Società di revisione sul Bilancio separato
  • 222 Relazione del Collegio sindacale all'Assemblea degli Azionisti di Sabaf S.p.A.

Organi sociali

Consiglio di Amministrazione

Consigliere Alessandro Potestà
Consigliere* Carlo Scarpa
Consigliere* Daniela Toscani
Stefania Triva

amministratori indipendenti

*

Collegio Sindacale Società di revisione

Situazione patrimoniale-finanziaria

(in euro) NOTE 31.12.2019 31.12.2018
ATTIVO
ATTIVITÀ NON CORRENTI
Attività materiali 1 51.470.506 30.497.881
Investimenti immobiliari 2 3.975.991 1.261.716
Attività immateriali 3 2.452.857 3.094.293
Partecipazioni 4 57.950.775 58.150.073
Attività finanziarie non correnti 5 5.340.310 5.366.725
- di cui verso parti correlate 35 5.280.310 5.246.725
Crediti non correnti 19.871 19.871
Imposte anticipate 21 4.276.366 3.471.716
TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI 125.486.676 101.862.275
ATTIVITÀ CORRENTI
Rimanenze 6 19.862.180 26.627.854
Crediti commerciali 7 28.563.314 35.157.543
- di cui verso parti correlate 35 9.094.290 6.080.706
Crediti per imposte 8 1.736.169 2.377.224
- di cui verso parti correlate 35 0 1.083.666
Altri crediti correnti 9 588.494 764.471
Attività finanziarie correnti 10 2.832.998 5.110.000
- di cui verso parti correlate 35 1.600.000 1.600.000
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 8.343.105 1.958.805
TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI 61.926.260 71.995.897
ATTIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA 0 0
TOTALE ATTIVO 187.412.936 173.858.172
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 12 11.533.450 11.533.450
Utili accumulati, Altre riserve 93.399.901 72.464.975
Utile dell'esercizio 3.821.876 8.040.214
TOTALE PATRIMONIO NETTO 108.755.227 92.038.639
PASSIVITÀ NON CORRENTI
Finanziamenti 14 35.485.756 33.669.253
Altre passività finanziarie 15 1.233.000 120.000
TFR e fondi di quiescenza 16 2.064.001 2.083.922
Fondi per rischi e oneri 17 1.064.482 1.088.183
Imposte differite 21 1.733.755 106.646
TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI 41.580.994 37.068.004
PASSIVITÀ CORRENTI
Finanziamenti 14 13.994.308 17.330.136
Altre passività finanziarie 15 331.505 1.795.310
Debiti commerciali 18 15.734.266 18.944.590
- di cui verso parti correlate 35 761.431 3.858.114
Debiti per imposte 19 695.008 589.828
- di cui verso parti correlate 35 74.375 0
Altri debiti 20 6.321.628 6.091.665
TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI 37.076.715 44.751.529
PASSIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA 0 0
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 187.412.936 173.858.172

Conto economico

(in euro) NOTE 2019 2018
COMPONENTI ECONOMICHE
RICAVI E PROVENTI OPERATIVI
Ricavi 23 94.899.421 110.065.252
- di cui verso parti correlate 35 13.984.435 11.496.883
Altri proventi 24 4.045.581 2.985.254
TOTALE RICAVI E PROVENTI OPERATIVI 98.945.002 113.050.506
COSTI OPERATIVI
Acquisti di materiali 25 (32.805.599) (45.084.626)
Variazione delle rimanenze (6.765.674) 1.858.927
Servizi 26 (20.124.041) (27.540.143)
- di cui da parti correlate 35 (1.698.535) (3.991.378)
Costi del personale 27 (26.785.293) (28.388.299)
Altri costi operativi 28 (926.250) (1.852.013)
Costi per lavori interni capitalizzati 1.588.760 1.599.795
TOTALE COSTI OPERATIVI (85.818.097) (99.406.359)
RISULTATO OPERATIVO ANTE
AMMORTAMENTI, PLUS/MINUSVALENZE,
SVALUTAZIONI/RIPRISTINI DI ATTIVITÀ
NON CORRENTI
13.126.905 13.644.147
Ammortamenti 1,2,3 (9.808.641) (8.596.924)
Plusvalenze/Minusvalenze
da realizzo attività non correnti
130.018 495.659
Svalutazioni/Ripristini di valore
di attività non correnti
4 (500.000) 0
- di cui da parti correlate (500.000) 0
RISULTATO OPERATIVO 2.948.282 5.542.882
Proventi finanziari 211.324 122.845
- di cui da parti correlate 199.308 118.874
Oneri finanziari 29 (816.612) (918.213)
Utili e perdite da partecipazioni 31 1.357.665 4.322.070
- di cui da parti correlate 1.357.665 4.322.070
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 3.690.644 9.226.686
Imposte sul reddito 32 131.232 (1.186.472)

Utili e perdite su cambi 30 (10.015) 157.102

UTILE DELL'ESERCIZIO 3.821.876 8.040.214

Conto economico complessivo

(in euro) 2019 2018
UTILE DELL'ESERCIZIO 3.821.876 8.040.214
Utili/perdite complessivi che non saranno successivamente
riclassificati nell'utile (perdita) dell'esercizio:
Valutazione attuariale TFR (63.367) 26.538
Effetto fiscale 15.208 (6.369)
TOTALE ALTRI UTILI/(PERDITE) DELL'EsERcIZIO
AL NETTO IMPOSTE
(48.159) 20.169
UTILE COMPLESSIVO 3.773.717 8.060.383

Prospetto dei movimenti del patrimonio netto

(in migliaia di euro) Capitale
Sociale
Riserva
sovrapprezzo
azioni
Riserva
Legale
Azioni
proprie
Riserva da
valutazione
attuariale TFR
Altre
riserve
Utile
dell'esercizio
Totale
patrimonio
netto
saldo al 31 dicembre 2017 11.533 10.002 2.307 (4.509) (477) 65.230 8.001 92.087
Pagamento dividendo 2018 1.930 (8.001) (6.071)
Acquisto azioni proprie (2.359) (2.359)
Piano di stock grant (IFRS 2) 322 322
Utile complessivo
al 31 dicembre 2018
20 8.040 8.060
saldo al 31 dicembre 2018 11.533 10.002 2.307 (6.868) (457) 67.482 8.040 92.039
Pagamento dividendo 2019 1.980 (8.040) (6.060)
Cessione azioni proprie 4.600 208 4.808
Piano di stock grant (IFRS 2) 680 680

Fusione Sabaf Immobiliare 13.514 13.514

al 31 dicembre 2019 (48) 3.822 3.774 saldo al 31 dicembre 2019 11.533 10.002 2.307 (2.268) (505) 83.864 3.822 108.755

Utile complessivo

Rendiconto finanziario

(in migliaia di euro) ESERCIZIO 2019 ESERCIZIO 2018
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
di inizio esercizio
2.1691 2.697
Utile dell'esercizio 3.822 8.040
Rettifiche per:
- Ammortamenti 9.809 8.597
- Plusvalenze realizzate (130) (496)
- Svalutazioni di attività non correnti 500 0
- Utili e perdite da partecipazioni (1.358) (4.322)
- Valorizzazione piano stock grant 681 321
- Proventi e oneri finanziari netti 605 795
- Differenze cambio non monetarie 34 79
- Imposte sul reddito (131) 1.186
Variazione TFR (94) (139)
Variazione fondi rischi (24) 719
Variazione crediti commerciali 6.610 (4.003)
Variazione delle rimanenze 6.766 (1.859)
Variazione dei debiti commerciali 185 2.375
Variazione del capitale circolante netto 13.561 (3.487)
Variazione altri crediti e debiti, imposte differite 1.325 (407)
Pagamento imposte (339) (1.319)
Pagamento oneri finanziari (790) (895)
Incasso proventi finanziari 211 123
Flussi finanziari generati dall'attività operativa 27.682 8.796
Investimenti in attività non correnti
- immateriali (494) (526)
- materiali (6.622) (7.836)
- finanziarie (12.314) (8.698)
Disinvestimento di attività non correnti 1.527 1.841
Flussi finanziari assorbiti dall'attività di investimento (17.903) (15.219)
Free cash Flow 9.779 (6.423)
Rimborso di finanziamenti (17.376) (14.166)
Accensione di finanziamenti 13.057 31.600
Variazione delle attività finanziarie 2.270 (7.641)
Acquisto/Cessione di azioni proprie 3.146 (2.359)
Pagamento di dividendi (6.060) (6.071)
Incasso di dividendi 1.358 4.322
Flussi finanziari assorbiti dall'attività finanziaria (3.605) 5.685
Totale flussi finanziari 6.174 (738)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
di fine esercizio (Nota 11)
8.343 1.959
Indebitamento finanziario corrente netto 11.493 14.015
Indebitamento finanziario non corrente 36.719 33.789
Indebitamento finanziario netto (Nota 22) 39.868 45.845

1 Il valore delle disponibilità liquide si riferisce alla somma dei dati di Sabaf S.p.A. e Sabaf Immobiliare s.r.l.

Nota integrativa

Principi contabili

DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ E CRITERI DI REDAZIONE

Il bilancio separato dell'esercizio 2019 di Sabaf S.p.A. è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea. Il riferimento agli IFRS include anche tutti gli International Accounting Standards (IAS) vigenti.

Il bilancio separato è redatto in euro, che è la moneta corrente nell'economia in cui opera la Società. I prospetti di Conto economico, di Conto economico complessivo e della Situazione patrimoniale-finanziaria sono presentati in unità di euro, mentre il Rendiconto finanziario, il prospetto delle Variazioni del Patrimonio netto e i valori riportati nella Nota integrativa sono presentati in migliaia di euro.

Il bilancio è stato redatto sulla base del principio del costo storico, eccetto che per alcune rivalutazioni delle attività materiali operate in esercizi precedenti, e sul presupposto della continuità aziendale; in riferimento a tale ultimo presupposto la Società ha valutato, anche in virtù del forte posizionamento competitivo, della elevata redditività e della solidità della struttura patrimoniale e finanziaria, di essere in continuità aziendale ai sensi dei paragrafi 25 e 26 del Principio IAS 1.

Sabaf S.p.A., in qualità di Capogruppo, ha inoltre predisposto il bilancio consolidato del Gruppo Sabaf al 31 dicembre 2019.

SCHEMI DI BILANCIO

La Società ha adottato i seguenti schemi di bilancio:

  • un prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria che espone separatamente le attività correnti e non correnti e le passività correnti e non correnti;
  • un prospetto di conto economico che espone i costi usando una classificazione basata sulla natura degli stessi;
  • un prospetto di conto economico complessivo, che espone le voci di ricavo e di costo che non sono rilevate nell'utile d'esercizio, come richiesto o consentito dagli IFRS;
  • un rendiconto finanziario che presenta i flussi finanziari derivanti dall'attività operativa utilizzando il metodo indiretto.

L'adozione di tali schemi permette la rappresentazione più significativa della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società.

CRITERI DI VALUTAZIONE

I principi contabili ed i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio separato al 31 dicembre 2019, invariati rispetto all'esercizio precedente ad eccezione dei nuovi principi contabili adottati dal 1° gennaio 2019 (IFRS 16 e IFRIC 23), sono di seguito riportati:

Attività materiali

Sono iscritte al costo di acquisto o di costruzione. Nel costo sono compresi gli oneri accessori di diretta imputazione. Tali costi comprendono anche rivalutazioni eseguite in passato in base ad apposite norme di rivalutazione monetaria ovvero in seguito ad operazioni di fusione societaria. Gli ammortamenti sono calcolati sulla base di aliquote ritenute idonee a ripartire il valore di carico delle attività materiali sul periodo di vita utile delle stesse. La vita utile stimata espressa in anni, che non è variata rispetto agli esercizi precedenti, è la seguente:

Fabbricati 33
Costruzioni leggere 10
Impianti generici 10
Macchinari e impianti specifici 6 – 10
Attrezzature 4
Mobili 8
Macchine elettroniche 5
Automezzi e altri mezzi di trasporto 5

I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati al conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti, i costi incrementativi del valore o della vita utile dell'immobilizzazione sono capitalizzati ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo delle immobilizzazioni alle quali si riferiscono.

I terreni non sono ammortizzati.

Investimenti immobiliari

Gli investimenti immobiliari sono valutati al costo, rivalutato in passato in base ad apposite norme di rivalutazione monetaria ovvero in seguito ad operazioni di fusione societaria.

Gli ammortamenti sono calcolati sulla base di una vita utile stimata di 33 anni.

Se l'ammontare recuperabile dell'investimento immobiliare – determinato sulla base del valore di mercato delle unità immobiliari – è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, il valore contabile dell'attività è ridotto al minor valore recuperabile, rilevando la perdita di valore nel conto economico.

Quando una svalutazione non ha più ragione di essere mantenuta, il valore contabile dell'attività (o dell'unità generatrice di flussi finanziari) è incrementato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l'attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione per perdita di valore. Il ripristino del valore è imputato al conto economico.

Attività immateriali

Le attività immateriali acquistate o prodotte internamente sono iscritte nell'attivo, secondo quanto disposto dallo IAS 38, quando è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e quando il costo dell'attività può essere determinato in modo attendibile. Il venir meno della sussistenza di tali benefici economici futuri, con riferimento ai costi di sviluppo, determina la loro svalutazione nell'esercizio in cui si accerta tale fattispecie.

Tali attività sono valutate al costo di acquisto o di produzione ed ammortizzate a quote costanti lungo la loro vita utile stimata, se le stesse hanno una vita utile definita.

La vita utile dei progetti relativamente ai quali sono stati capitalizzati costi di sviluppo è stimata pari a 10 anni.

Il sistema gestionale SAP è ammortizzato in 5 anni.

Partecipazioni

Le partecipazioni non classificate come possedute per la vendita sono iscritte al costo, rettificato in presenza di perdite di valore durevoli.

Perdite durevoli di valore

Ad ogni data di bilancio, Sabaf S.p.A. rivede il valore contabile delle proprie attività materiali, immateriali e delle partecipazioni per determinare se vi siano indicazioni che queste attività abbiano subito riduzioni di valore. Qualora queste indicazioni esistano, viene stimato l'ammontare recuperabile di tali attività per determinare l'importo della svalutazione. Dove non è possibile stimare il valore recuperabile di un'attività individualmente, la Società effettua la stima del valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari a cui l'attività appartiene. In particolare, il valore recuperabile delle unità generatrici di flussi (che generalmente coincidono con l'entità giuridica a cui le attività immobilizzate si riferiscono) è verificato attraverso la determinazione del valore d'uso. L'ammontare recuperabile è il maggiore fra il prezzo netto di vendita e il valore d'uso. Nella determinazione del valore d'uso, i flussi di cassa futuri al netto delle imposte, stimati sulla base delle esperienze passate, sono scontati al loro valore attuale utilizzando un tasso al netto delle imposte che riflette le valutazioni correnti del mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Le principali assunzioni utilizzate per il calcolo del valore d'uso riguardano il tasso di sconto, il tasso di crescita, le attese di variazione dei prezzi di vendita e dell'andamento dei costi diretti durante il periodo assunto per il calcolo. I tassi di crescita adottati si basano su previsioni di crescita del settore industriale di appartenenza. Le variazioni dei prezzi di vendita sono basate sulle passate esperienze e sulle aspettative future di mercato. La Società prepara previsioni dei flussi di cassa operativi derivanti dai più recenti budget approvati dal Consiglio di Amministrazione delle società partecipate, elabora delle previsioni per i successivi quattro anni e determina il valore terminale (valore attuale della rendita perpetua) sulla base di un tasso di crescita di medio e lungo termine in linea con quello dello specifico settore di appartenenza.

Inoltre, la Società verifica la recuperabilità del valore di carico delle società partecipate almeno una volta l'anno in occasione della predisposizione del bilancio separato.

Se l'ammontare recuperabile di un'attività (o di una unità generatrice di flussi finanziari) è stimato essere inferiore rispetto al relativo valore contabile, il valore contabile dell'attività è ridotto al minor valore recuperabile, rilevando la perdita di valore nel conto economico.

Quando una svalutazione non ha più ragione di essere mantenuta, il valore contabile dell'attività (o dell'unità generatrice di flussi finanziari) è incrementato al nuovo valore derivante dalla stima del suo valore recuperabile, ma non oltre il valore netto di carico che l'attività avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione per perdita di valore. Il ripristino del valore è imputato al conto economico.

Rimanenze

Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore fra il costo di acquisto o di produzione, determinato in base al metodo del costo medio ponderato, ed il corrispondente valore di mercato rappresentato dal costo di sostituzione per i materiali di acquisto e dal presumibile valore di realizzo per i prodotti finiti e i semilavorati, calcolato tenendo conto sia degli eventuali costi di fabbricazione che dei costi diretti di vendita ancora da sostenere. Nel costo delle rimanenze sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti di produzione per la quota ragionevolmente imputabile alle stesse. Le scorte obsolete e di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo. La svalutazione delle rimanenze viene eliminata negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della stessa.

Crediti commerciali e altre attività finanziarie

Rilevazione iniziale

Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, in base alle successive modalità di misurazione, cioè al costo ammortizzato, al fair value rilevato nel conto economico complessivo OCI e al fair value rilevato nel conto economico.

La classificazione delle attività finanziarie al momento della rilevazione iniziale dipende dalle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie e dal modello di business che la Società usa per la loro gestione.

I crediti commerciali che non contengono una componente di finanziamento significativa sono valutati al prezzo dell'operazione determinato secondo l'IFRS 15. Si rimanda al paragrafo "Ricavi da contratti con i clienti". Le altre attività finanziarie sono iscritte al fair value più, nel caso di un'attività finanziaria non al fair value rilevato nel conto economico, i costi di transazione.

Affinché un'attività finanziaria possa essere classificata e valutata al costo ammortizzato o al fair value rilevato in OCI, deve generare flussi finanziari che dipendono solamente dal capitale e dagli interessi sull'importo del capitale da restituire (cosiddetto 'solely payments of principal and interest (SPPI)'). Questa valutazione è indicata come test SPPI e viene eseguita a livello di strumento.

Valutazione successiva

La valutazione delle passività finanziarie dipende dalla loro classificazione, come di seguito descritto:

Attività finanziarie al costo ammortizzato (strumenti di debito)

Tale categoria è la più rilevante per la Società. La Società valuta le attività finanziarie al costo ammortizzato se entrambi i seguenti requisiti sono soddisfatti:

  • l'attività finanziaria è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali
  • e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono successivamente valutate utilizzando il criterio dell'interesse effettivo e sono soggette ad impairment. Gli utili e le perdite sono rilevati a conto economico quando l'attività è eliminata, modificata o rivalutata.

Tra le attività finanziarie al costo ammortizzato della Società sono inclusi i crediti commerciali.

Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione, le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico, o le attività finanziarie che obbligatoriamente bisogna valutare al fair value. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace. Le attività finanziarie con flussi finanziari che non sono rappresentati unicamente da pagamenti di capitale e dell'interesse sono classificate e valutate al fair value rilevato a conto economico, indipendentemente dal modello di business. Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al fair value e le variazioni nette del fair value rilevate a conto economico. In questa categoria rientrano gli strumenti derivati.

La Società non detiene attività finanziarie classificate come al fair value rilevato nel conto economico complessivo con riclassifica degli utili e perdite cumulate né attività finanziarie classificate come al fair value rilevato nel conto economico complessivo senza rigiro degli utili e perdite cumulate nel momento dell'eliminazione.

Cancellazione

Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria della Società) quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti, o
  • la Società ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria, oppure (b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), essa valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività continua ad essere rilevata nel bilancio della Società nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, la Società riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza della Società. Quando il coinvolgimento residuo dell'entità è una garanzia sull'attività trasferita, il coinvolgimento è misurato sulla base del minore tra l'importo dell'attività e l'importo massimo del corrispettivo ricevuto che l'entità potrebbe dover ripagare.

Fondi per rischi ed oneri

I fondi per rischi ed oneri sono stanziati per coprire perdite e debiti, di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura dell'esercizio non erano determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti sono rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria solo quando esiste una obbligazione legale o implicita che determini l'impiego di risorse atte a produrre effetti economici per l'adempimento della stessa e se ne possa determinare una stima attendibile dell'ammontare. Nel caso in cui l'effetto sia rilevante, gli accantonamenti sono calcolati attualizzando i flussi finanziari futuri stimati ad un tasso di attualizzazione stimato al lordo delle imposte tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro e dei rischi specifici connessi alla passività.

Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato

Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (TFR) viene stanziato per coprire l'intera passività maturata nei confronti dei dipendenti in conformità alla legislazione vigente ed al contratto collettivo di lavoro e integrativo aziendale. Tale passività è soggetta a rivalutazione in base all'applicazione di indici fissati dalla normativa vigente. Sino al 31 dicembre 2006 il TFR era considerato un piano a benefici definiti, e contabilizzato in conformità allo IAS 19 utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito. La disciplina di tale fondo è stata modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di tali modifiche, ed in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre per le quote maturate successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.

Gli utili o perdite attuariali sono iscritti immediatamente nel Prospetto degli "Altri utili/(perdite) complessivi".

Debiti commerciali e altre passività finanziarie

Rilevazione iniziale

Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili.

Le passività finanziarie della Società comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente e strumenti finanziari derivati.

Valutazione successiva

La valutazione delle passività finanziarie dipende dalla loro classificazione, come di seguito descritto:

Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Le passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni rilevate a conto economico. Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle assunte con l'intento di estinguerle o trasferirle nel breve termine. Questa categoria include inoltre gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dalla Società che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura definita dallo IFRS 9. I derivati incorporati, scorporati dal contratto principale, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficaci. Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati a conto economico. Le passività finanziarie sono designate al fair value con variazioni rilevate a conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IFRS 9 sono soddisfatti.

Finanziamenti e debiti

Questa è la categoria maggiormente rilevante per la Società, include de-

biti e finanziamenti fruttiferi di interessi. Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati a conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel conto economico.

Cancellazione

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero adempiuta. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a conto economico di eventuali differenze tra i valori contabili.

Criteri di conversione delle poste in valuta

I crediti ed i debiti espressi originariamente in valuta estera sono convertiti in euro ai cambi della data di effettuazione delle operazioni che li hanno originati. Le differenze cambio realizzate in occasione dell'incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte al conto economico. I proventi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta sono iscritti al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è compiuta. A fine esercizio le attività e le passività espresse in valuta estera sono iscritte al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell'esercizio ed i relativi utili e perdite su cambi sono imputati al conto economico. Se dalla conversione si origina un utile netto, per un corrispondente ammontare è vincolata una riserva non distribuibile fino al suo effettivo realizzo.

Strumenti derivati e contabilizzazione delle operazioni di copertura

Le attività della Società sono esposte a rischi finanziari da variazioni nei tassi di cambio, nei prezzi delle materie prime e nei tassi di interesse, per coprire i quali la Società può utilizzare strumenti finanziari derivati.

Gli strumenti derivati sono inizialmente rilevati al costo e adeguati al fair value alle successive date di chiusura.

Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che sono designati, e si rivelano efficaci, per la copertura dei flussi di cassa futuri relativi ad impegni contrattuali della Società e ad operazioni previste sono rilevate direttamente nel patrimonio netto, mentre la porzione inefficace viene iscritta immediatamente a conto economico. Se gli impegni contrattuali o le operazioni previste oggetto di copertura si concretizzano nella rilevazione di attività o passività, nel momento in cui le attività o le passività sono rilevate, gli utili o le perdite sul derivato che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto vengono ricompresi nella valutazione iniziale del costo di acquisizione o del valore di carico dell'attività o della passività. Per le coperture di flussi finanziari che non si concretizzano nella rilevazione di attività o passività, gli importi che sono stati rilevati direttamente nel patrimonio netto verranno inclusi nel conto economico nello stesso periodo in cui l'impegno contrattuale o l'operazione prevista oggetto di copertura incidono sul conto economico, ad esempio, quando una vendita prevista si verifica effettivamente.

Per le coperture efficaci di un'esposizione a variazioni di fair value, la voce coperta è rettificata delle variazioni di fair value attribuibili al rischio coperto con contropartita di conto economico. Gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione del derivato sono iscritti anch'essi a conto economico. Le variazioni nel fair value degli strumenti derivati che non sono qualificati di copertura sono rilevate nel conto economico del periodo in cui si verificano.

Il metodo contabile della copertura è abbandonato quando lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto o è esercitato, oppure non è più qualificato come di copertura. In tale momento, gli utili o le perdite accumulati dello strumento di copertura rilevati direttamente nel patrimonio netto sono mantenuti nello stesso fino al momento in cui l'operazione prevista si verifica effettivamente. Se si prevede che l'operazione oggetto di copertura non si verificherà, gli utili o le perdite accumulati rilevati direttamente nel patrimonio netto sono trasferiti nel conto economico dell'esercizio.

I derivati impliciti inclusi in altri strumenti finanziari o in altri contratti sono trattati come derivati separati, quando i loro rischi e caratteristiche non sono strettamente correlati a quelli dei contratti che li ospitano e questi ultimi non sono valutati a fair value con iscrizione dei relativi utili e perdite a conto economico.

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi sono iscritti al netto dei resi, degli sconti, degli abbuoni e dei premi, nonché delle imposte direttamente connesse con la vendita delle merci e la prestazione dei servizi.

I ricavi per la vendita sono riconosciuti quando l'impresa ha trasferito i rischi ed i benefici significativi connessi alla proprietà del bene e l'ammontare del ricavo può essere determinato attendibilmente.

I ricavi di natura finanziaria vengono iscritti in base alla competenza temporale.

Proventi finanziari

I proventi finanziari includono gli interessi attivi sui fondi investiti e i proventi derivanti dagli strumenti finanziari, quando non compensati nell'ambito di operazioni di copertura. Gli interessi attivi sono imputati a conto economico al momento della loro maturazione, considerando il rendimento effettivo.

Oneri finanziari

Gli oneri finanziari includono gli interessi passivi sui debiti finanziari calcolati usando il metodo dell'interesse effettivo e le spese bancarie. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati tra i costi di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti.

Imposte sul reddito dell'esercizio

Le imposte sul reddito includono tutte le imposte calcolate sul reddito imponibile della Società. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a patrimonio netto, nei cui casi l'effetto fiscale è riconosciuto direttamente a patrimonio netto. Le altre imposte non correlate al reddito, come le tasse sugli immobili, sono incluse tra gli oneri operativi. Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo dello stanziamento globale della passività. Esse sono calcolate su tutte le differenze temporanee che emergono tra la base imponibile di una attività o passività ed il valore contabile. Le attività e le passività fiscali correnti e differite sono compensate quando le imposte sul reddito sono applicate dalla medesima autorità fiscale e quando vi è un diritto legale di compensazione. Le attività e le passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

Dividendi

I dividendi sono contabilizzati per competenza al momento in cui vi è il diritto alla percezione, che corrisponde con la delibera di distribuzione.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte a riduzione del patrimonio netto. Il valore di carico delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.

Operazioni con pagamento regolato con strumenti di capitale

Alcuni dipendenti della Società ricevono parte della remunerazione sotto forma di pagamenti basati su azioni, pertanto i dipendenti prestano servizi in cambio di azioni ("operazioni regolate con strumenti di capitale"). Il costo delle operazioni regolate con strumenti di capitale è determinato dal fair value alla data in cui l'assegnazione è effettuata utilizzando un metodo di valutazione appropriato, come spiegato più in dettaglio alla Nota 41.

Tale costo, assieme al corrispondente incremento di patrimonio netto, è rilevato tra i costi per il personale (Nota 27) lungo il periodo in cui sono soddisfatte le condizioni relative al raggiungimento di obiettivi e/o alla prestazione del servizio. I costi cumulati rilevati a fronte di tali operazioni alla data di chiusura di ogni esercizio fino alla data di maturazione sono commisurati alla scadenza del periodo di maturazione e alla migliore stima del numero di strumenti partecipativi che verranno effettivamente a maturazione.

Le condizioni di servizio o di performance non vengono prese in considerazione quando viene definito il fair value del piano alla data di assegnazione. Si tiene però conto della probabilità che queste condizioni vengano soddisfatte nel definire la miglior stima del numero di strumenti di capitale che arriveranno a maturazione. Le condizioni di mercato sono riflesse nel fair value alla data di assegnazione. Qualsiasi altra condizione legata al piano, che non comporti un'obbligazione di servizio, non viene considerata come una condizione di maturazione. Le condizioni di non maturazione sono riflesse nel fair value del piano e comportano l'immediata contabilizzazione del costo del piano, a meno che non vi siano anche delle condizioni di servizio o di performance.

Nessun costo viene rilevato per i diritti che non arrivano a maturazione in quanto non vengono soddisfatte le condizioni di performance e/o di servizio. Quando i diritti includono una condizione di mercato o una condizione di non maturazione, questi sono trattati come se fossero maturati indipendentemente dal fatto che le condizioni di mercato o le altre condizioni di non maturazione cui soggiogano siano rispettate o meno, fermo restando che tutte le altre condizioni di performance e/o di servizio devono essere soddisfatte.

Se le condizioni del piano vengono modificate, il costo minimo da rilevare è il fair value alla data di assegnazione in assenza della modifica del piano stesso, nel presupposto che le condizioni originali del piano siano soddisfatte. Inoltre, si rileva un costo per ogni modifica che comporti un aumento del fair value totale del piano di pagamento, o che sia comunque favorevole per i dipendenti; tale costo è valutato con riferimento alla data di modifica. Quando un piano viene cancellato, qualsiasi elemento rimanente del fair value del piano viene spesato immediatamente a conto economico.

Uso di stime

La redazione del bilancio separato in applicazione degli IFRS richiede da parte degli Amministratori l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. I risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate per valutare attività materiali, immateriali e partecipazioni sottoposte ad impairment test, come sopra descritto, oltre che per valutare la recuperabilità delle imposte anticipate, rilevare gli accantonamenti per rischi su crediti, per obsolescenza di magazzino, ammortamenti, svalutazioni di attivo, benefici ai dipendenti, imposte, altri accantonamenti e fondi. In particolare:

Recuperabilità del valore delle attività materiali, immateriali e delle partecipazioni

La procedura di determinazione delle perdite di valore delle attività materiali ed immateriali descritta al principio contabile "Perdite durevoli di valore" implica – nella stima del valore d'uso – l'utilizzo di Business Plan delle partecipate che sono basati su un insieme di assunzioni ed ipotesi relative ad eventi futuri ed azioni degli organi amministrativi delle partecipate, che non necessariamente si verificheranno. Nella stima del valore di mercato, invece, sono effettuate assunzioni sull'andamento prevedibile delle negoziazioni tra parti terze sulla base di andamenti storici che potrebbero non ripetersi effettivamente.

Accantonamenti per rischi su crediti

I crediti sono rettificati dal relativo fondo svalutazione per tener conto del loro valore recuperabile. La determinazione dell'ammontare delle svalutazioni richiede da parte degli Amministratori l'esercizio di valutazioni soggettive basate sulla documentazione e sulle informazioni disponibili in merito anche alla solvibilità del cliente, nonché sull'esperienza e sui trend storici di incasso.

Accantonamenti per obsolescenza di magazzino

Le rimanenze di magazzino che presentano caratteristiche di obsolescenza o lento rigiro sono sistematicamente valutate e, nel caso in cui il valore recuperabile delle stesse risultasse inferiore al valore contabile, sono svalutate. Le svalutazioni sono calcolate sulla base di assunzioni e stime della direzione, derivanti dall'esperienza e dai risultati storici conseguiti.

Benefici ai dipendenti

Il valore attuale della passività per benefici a dipendenti dipende da una serie di fattori che sono determinati con tecniche attuariali utilizzando alcune assunzioni. Le assunzioni riguardano il tasso di sconto, le stime dei futuri incrementi retributivi, i tassi relativi alla mortalità e alle dimissioni. Ogni variazione nelle sopra indicate assunzioni potrebbe comportare effetti sulla passività per benefici pensionistici.

Pagamenti basati su azioni

Stimare il fair value dei pagamenti basati su azioni richiede di determinare il modello di valutazione più appropriato, il che dipende dai termini e dalle condizioni in base alle quali tali strumenti sono concessi. Questo richiede anche l'individuazione dei dati per alimentare il modello di valutazione, tra cui ipotesi sul periodo di esercizio delle opzioni, la volatilità e il rendimento azionario. Per la misurazione iniziale del fair value dei pagamenti basati su azioni con i dipendenti la Società utilizza un modello binomiale.

Imposte sul reddito

La determinazione della passività per imposte della Società richiede l'utilizzo di valutazioni da parte del management con riferimento a transazioni le cui implicazioni fiscali non sono certe alla data di chiusura del bilancio. Inoltre, la valutazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle aspettative di reddito attese negli esercizi futuri; la valutazione di tali redditi attesi dipende da fattori che potrebbero variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione delle imposte differite attive.

Altri accantonamenti e fondi

Con riferimento ai processi estimativi del rischio di passività potenziali da contenziosi, gli Amministratori fanno affidamento sulle comunicazioni ricevute in merito allo stato di avanzamento delle procedure di recupero e contenziosi comunicato dai consulenti legali che rappresentano la Società nelle controversie. Tali stime sono determinate tenendo conto del progressivo evolversi delle controversie, considerando le franchigie esistenti.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.

Nuovi principi contabili

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni applicabili dal 1° gennaio 2019

Principio IFRS 16 "Leases" (pubblicato in data 13 gennaio 2016), che ha sostituito il principio IAS 17 – Leases, nonché le interpretazioni IFRIC 4 Determining whether an Arrangement contains a Lease, SIC-15 Operating Leases - Incentives e SIC-27 Evaluating the Substance of Transactions Involving the Legal Form of a Lease. Il principio fornisce una nuova definizione di lease ed introduce un criterio basato sul controllo (right of use) di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti per servizi, individuando quali discriminanti: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici rivenienti dall'uso del bene e il diritto di dirigere l'uso del bene sottostante il contratto. Il principio stabilisce un modello unico di riconoscimento e valutazione dei contratti di leasing per il locatario (lessee) che prevede l'iscrizione del bene oggetto di lease anche operativo nell'attivo con contropartita un debito finanziario, fornendo inoltre la possibilità di non riconoscere come leasing i contratti che hanno ad oggetto i "low-value assets" e i leasing con una durata del contratto pari o inferiore ai 12 mesi. Al contrario, lo Standard non comprende modifiche significative per i locatori.

Gli impatti derivanti dalla prima applicazione di tale principio sono descritti in dettaglio nel paragrafo "Applicazione del principio contabile IFRS 16 "Leases"".

Interpretazione IFRIC 23 "Incertezza sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito". L'Interpretazione definisce il trattamento contabile delle imposte sul reddito quando il trattamento fiscale comporta delle incertezze che hanno effetto sull'applicazione dello IAS 12. La Società definisce se considerare ogni trattamento fiscale incerto separatamente od unitamente ad altri trattamenti fiscali incerti ed usa l'approccio che consente la miglior previsione della risoluzione dell'incertezza.

Al momento dell'adozione dell'interpretazione, la Società ha esaminato la sussistenza di posizioni fiscali incerte e ha determinato che è probabile che i propri trattamenti fiscali (compresi quelli delle controllate) saranno accettati dalle autorità fiscali. L'interpretazione, pertanto, non ha avuto alcun impatto sul bilancio della Società.

Emendamento all'IFRS 9 "Prepayment Features with Negative Compensation". Ai sensi dell'IFRS 9, uno strumento di debito può essere valutato al costo ammortizzato o al fair value nel conto economico complessivo, a condizione che i flussi finanziari contrattualizzati siano "esclusivamente pagamenti di capitale e interessi sull'importo di riferimento" (criterio SPPI) e che lo strumento sia classificato nell'appropriato modello di business. Le modifiche all'IFRS 9 chiariscono che un'attività finanziaria supera il criterio SPPI indipendentemente dall'evento o dalla circostanza che causa la risoluzione anticipata del contratto e indipendentemente da quale sia la parte che paga o che riceve un ragionevole risarcimento per la risoluzione anticipata del contratto. Queste modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio della Società.

Emendamento allo IAS 19 "Plan Amendment, Curtailment or Settlement". Le modifiche chiariscono come si determinano le spese pensionistiche quando si verifica una modifica in un piano a benefici definiti.

Tali modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio in quanto la Società, nel periodo di riferimento, non ha registrato alcuna modifica, riduzione o regolamento dei piani.

Emendamento allo IAS 28 "Long-term Interests in Associates and Joint Ventures". Tale documento chiarisce la necessità di applicare l'IFRS 9, inclusi i requisiti legati all'impairment, alle altre interessenze a lungo termine in società collegate e joint venture per le quali non si applica il metodo del patrimonio netto. La modifica si applica dal 1° gennaio 2019, ma è

consentita un'applicazione anticipata. Tali modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio della Società, in quanto Sabaf non detiene partecipazioni in collegate e joint venture per le quali non si applica il metodo del patrimonio netto.

Documento "Annual Improvements to IFRSs 2015-2017 Cycle", che recepisce le modifiche ad alcuni principi nell'ambito del processo annuale di miglioramento degli stessi:

  • IFRS 3 Business Combination: le modifiche chiariscono che, quando un'entità ottiene il controllo di un business che è una joint operation, applica i requisiti per un'aggregazione aziendale che si è realizzata in più fasi, tra cui la rimisurazione al fair value della partecipazione precedentemente detenuta nelle attività e passività della joint operation. Nel fare ciò, l'acquirente rivaluta l'interessenza precedentemente detenuta nella joint operation. Questa modifica non ha avuto alcun impatto sul bilancio della Società;
  • IFRS 11 Joint Arrangements: un'entità che partecipa in una joint operation, senza avere il controllo congiunto, potrebbe ottenere il controllo congiunto della joint operation nel caso in cui l'attività della stessa costituisca un business come definito nell'IFRS 3. Le modifiche chiariscono che le partecipazioni precedentemente detenute in tale joint operation non sono rimisurate. Questa modifica non ha avuto alcun impatto sul bilancio della Società;
  • IAS 12 Income Tax: le modifiche chiariscono che gli effetti delle imposte sui dividendi sono collegati alle operazioni passate o agli eventi che hanno generato utili distribuibili piuttosto che alle distribuzioni ai soci. Poiché la prassi attuale della Società è in linea con tali emendamenti, la Società non ha registrato alcun impatto derivante da tali modifiche sul proprio bilancio;
  • IAS 23 Borrowing costs: le modifiche chiariscono che un'entità tratta come finanziamenti non specifici qualsiasi finanziamento effettuato

che fin dal principio era finalizzato a sviluppare un'attività, nel caso in cui tutte le azioni necessarie per predisporre tale attività all'uso o alla vendita sono completate. Poiché la prassi attuale della Società è in linea con tali emendamenti, la Società non ha registrato alcun impatto derivante da tali modifiche sul proprio bilancio.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS e IFRIC omologati dall'Unione europea, non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata dalla Società al 31 dicembre 2019

Modifiche all'IFRS 3 "Definition of a Business". Ad ottobre 2018, lo IASB ha emesso le modifiche alla definizione di attività aziendale nell'IFRS 3 per supportare le entità nel determinare se un insieme di attività e beni acquisiti costituisca un'attività aziendale o meno. Le modifiche chiariscono quali siano i requisiti minimi per avere un'attività aziendale, rimuovono la valutazione circa la possibilità degli operatori di mercato di sostituire eventuali elementi mancanti, aggiungono linee guida per supportare le entità nel valutare se un processo acquisito sia sostanziale, restringono le definizioni di attività aziendale e di output, e introducono un test opzionale sulla concentrazione del valore equo.

Poiché le modifiche si applicano prospetticamente alle transazioni o ad altri eventi che si manifestano alla data di prima applicazione o successivamente, la Società non è impattata da queste modifiche.

Modifiche allo IAS 1 e allo IAS 8 "Definition of material". Ad ottobre 2018, lo IASB ha emesso le modifiche allo IAS 1 Presentation of Financial Statements e allo IAS 8 Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors, per allineare la definizione di "rilevante" negli standard e per chiarire taluni aspetti della definizione. La nuova definizione indica che un'informazione risulta rilevante (materiale) qualora, in conseguenza della sua omissione, ovvero in seguito alla sua errata o non comprensibile presentazione ci si potrebbe ragionevolmente aspettare di influenzare le decisioni che i principali utilizzatori del bilancio farebbero sulla base delle informazioni finanziarie ivi contenute.

L'applicazione è richiesta, prospetticamente, a partire dai bilanci degli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2020. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio della Società dall'adozione di queste modifiche.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS non ancora omologati dall'Unione europea

Alla data di riferimento del presente bilancio gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

Principio IFRS 17 "Insurance Contracts". Nuovo principio contabile per la contabilizzazione dei contratti assicurativi che sostituirà l'IFRS 4. Il nuovo principio sarà efficace nella predisposizione del bilancio per gli esercizi che iniziano a partire dal 1° gennaio 2021, salvo eventuali successivi differimenti a seguito dell'omologazione del principio da parte dell'Unione Europea. Gli amministratori non si attendono effetti nel bilancio della Società dall'adozione di queste modifiche.

Applicazione del principio contabile IFRS 16 "Leases"

La Società ha applicato l'IFRS 16 dal 1° gennaio 2019, utilizzando il metodo retroattivo modificato. Pertanto, l'effetto cumulativo dell'adozione dell'I-FRS16 è stato rilevato a rettifica del saldo di apertura degli utili portati a nuovo al 1° gennaio 2019, senza rideterminare le informazioni comparative. In particolare, la Società, ha analizzato tutti gli accordi in vigore al 1° gennaio 2019 relativi all'utilizzo di beni di terzi alla luce della nuova definizione di leasing contenuta nel principio e ha rilevato:

  • una passività finanziaria, pari al valore attuale dei pagamenti futuri residui alla data di transizione;
  • un diritto d'uso, il cui valore è stato posto uguale al valore della passività finanziaria alla data di transizione.

Nell'adottare il principio IFRS 16 la Società si è avvalsa dell'esenzione concessa al paragrafo 5 a) in relazione ai leasing di durata inferiore ai 12 mesi (c.d. short term leases) e dell'esenzione concessa dal paragrafo 5 b) per quanto concerne i contratti di leasing il cui bene sottostante si configura come low-value asset, ovvero come un bene di ammontare esiguo. Per tali contratti i canoni di locazione sono rilevati a conto economico su base lineare per la durata dei rispettivi contratti.

Nella tabella seguente si riepilogano le caratteristiche principali dei contratti che sono stati oggetto delle esenzioni di cui sopra:

(in migliaia di euro)

Oggetto del contratto Esenzione applicata Valore del
contratto
Carrelli elevatori Durata inferiore ai 12 mesi 23
Carrelli elevatori Low-value asset 8
Durata inferiore ai 12 mesi
Autovetture
24
Valore totale dei contratti oggetto di esenzione 55

L'ammontare dei canoni corrisposti per tali fattispecie contrattuali risulta non significativo alla data del 31 dicembre 2019.

In fase di valutazione delle passività del leasing, Sabaf S.p.A. ha attualizzato i pagamenti dovuti per il leasing utilizzando il tasso di finanziamento marginale al 1° gennaio 2019. La media ponderata del tasso applicato è pari all' 1,5% al 1° gennaio 2019 e al 31 dicembre 2019.

La durata del lease è calcolata sulla base del periodo non cancellabile del leasing, inclusi i periodi coperti da un'opzione di estensione o risoluzione se è ragionevolmente certo che tali opzioni verranno esercitate o non esercitate, tenendo in considerazione tutti i fattori rilevanti che creano un incentivo economico afferente tali decisioni.

Inoltre, con riferimento alle regole di transizione, la Società ha adottato alcuni espedienti pratici previsti dal Principio ed in particolare:

  • i contratti con scadenza entro 12 mesi dalla data di transizione sono stati classificati come leasing di breve durata, pertanto i relativi canoni sono iscritti a conto economico su base lineare;
  • i costi iniziali sono stati esclusi dalla valutazione dell'attività per il diritto di utilizzo alla data di applicazione iniziale;
  • sono state utilizzate le informazioni presenti alla data di transizione per la determinazione della durata del contratto, con particolare riferimento all'esercizio di opzioni di rinnovo e di chiusura anticipata;
  • i pagamenti per l'utilizzo del bene (lease component) e i pagamenti per i servizi o le manutenzioni (non-lease component) afferenti al medesimo bene non sono stati separati.

184

Le tabelle seguenti riepilogano gli effetti derivanti dall'adozione dell'IFRS 16 secondo l'approccio retrospettico modificato alla data di prima adozione, 1° gennaio 2019, e al 31 dicembre 2019. Ulteriori dettagli sono forniti nelle note relative alle specifiche voci su cui il principio ha avuto impatto: Nota 1 "Attività materiali", Nota 2 "Investimenti immobilari" e Nota 14 "Finanziamenti".

adozioNe iFrs 16 –
EFFETTI AL 1° GENNAIO 2019
VALORE DI BILANCIO
AL 01.01.2019 IN IPOTESI
DI NON ADOZIONE
DELL'IFRS 16
EFFETTO IFRS 16 VALORE
DI BILANCIO
AL 01.01.2019
Attività
Immobilizzazioni materiali 30.498 688 31.186
Passività
Finanziamenti oltre 12 mesi 33.789 460 34.249
Finanziamenti entro 12 mesi 19.125 228 19.353
Patrimonio netto
Utili accumulati, Altre riserve 72.465 - 72.465
adozioNe iFrs 16 –
EFFETTI AL 31 DICEMBRE 2019
VALORE DI
BILANCIO AL 31.12.2019 IN
IPOTESI DI NON ADOZIONE
DELL'IFRS 16
EFFETTO IFRS 16 VALORE
DI BILANCIO
AL 31.12.2019
Attività
Immobilizzazioni materiali 50.737 733 51.470
Passività
Finanziamenti oltre 12 mesi 36.239 480 36.719
Finanziamenti entro 12 mesi 14.068 258 14.326
Patrimonio netto
Utili accumulati, Altre riserve 93.400 - 93.400
Conto economico 12 mesi 2019
Costi per servizi 20.382 (258) 20.124
Ammortamenti 9.556 253 9.809
Oneri finanziari 807 10 817
Indicatori economici e finanziari
Patrimonio netto 108.760 5 108.755
Indebitamento finanziario netto 41.963 738 42.701
EBITDA 12.369 (258) 12.627
EBIT 2.943 (5) 2.948
Utile del periodo 3.827 5 3.822

Fusione di Sabaf Immobiliare S.r.l.

In data 25 giugno 2019, il Consiglio di Amministrazione di Sabaf S.p.A. ha approvato, ai sensi dell'art. 2505, comma 2 del codice civile, il progetto di fusione per incorporazione in Sabaf S.p.A. di Sabaf Immobiliare s.r.l., società a socio unico e soggetta alla direzione e coordinamento di Sabaf S.p.A..

Sabaf Immobiliare s.r.l. era attiva nella gestione del patrimonio immobiliare del Gruppo Sabaf. In dettaglio, Sabaf Immobiliare s.r.l. era proprietaria di immobili industriali concessi in locazione a Sabaf S.p.A.. Inoltre, la Società gestiva altri investimenti immobiliari di tipo residenziale, destinati alla locazione o alla vendita.

In data 18 novembre 2019, è stata data esecuzione alla fusione, con efficacia verso terzi a far data dal 29 novembre 2019. Le operazioni della incorporata Sabaf Immobiliare s.r.l. sono state imputate nel bilancio della incorporante Sabaf S.p.A. con decorrenza 1° gennaio 2019, con la medesima decorrenza ai fini fiscali.

L'operazione risponde all'esigenza di concentrare le attività delle due società, al fine di ottimizzare la gestione delle risorse, le sinergie ed i connessi flussi economico-finanziari.

La fusione per incorporazione di una società interamente posseduta è esclusa dall'ambito di applicazione dell'IFRS 3 Business Combinations, in quanto non comporta il conseguimento, da parte dell'incorporante, del controllo dell'altra impresa partecipante. L'approccio adottato risulta conforme al documento Orientamenti preliminari ASSIREVI in tema di IFRS (OPI n. 2 – Revised), relativo al trattamento contabile delle fusioni nel bilancio d'esercizio, che prevede il mantenimento della continuità dei valori rispetto al bilancio consolidato.

La fusione con natura di ristrutturazione determina la convergenza del bilancio consolidato dell'incorporante alla data di fusione verso il bilancio individuale dell'incorporante post fusione, attuando il c.d. consolidamento legale. Inoltre l'operazione di fusione di società interamente controllate che determina il passaggio da un controllo indiretto ad un controllo diretto e la continuità dei valori rispetto al bilancio consolidato, comporta la retrodatazione contabile degli effetti della fusione anche con riferimento ai costi e ricavi dell'impresa incorporata dall'inizio dell'esercizio.

In considerazione della retrodatazione degli effetti contabili della fusione al 1° gennaio 2019, sono stati predisposti appositi prospetti di bilancio riclassificati al 31 dicembre 2018, come se la fusione fosse avvenuta a partire dall'inizio dell'esercizio posto a confronto:

  • rilevazione nello Stato patrimoniale dei valori che sarebbero risultati se Sabaf S.p.A. fosse stata da sempre un'unica entità con l'incorporata;
  • collocazione nel Conto economico della somma dei relativi Conti economici;
  • eliminazione di tutte le partite con l'incorporata, ivi compreso lo storno del dividendo distribuito nel corso dell'anno dall'incorporata Sabaf Immobiliare s.r.l.;
  • iscrizione in un'apposita riserva del patrimonio netto di Sabaf S.p.A. di un avanzo di fusione derivante dell'eliminazione della partecipazione nella Sabaf Immobiliare s.r.l., inferiore all'eliminazione del valore del Patrimonio netto.

Gli effetti sono illustrati nella tabella seguente:

(in euro) 1° gennaio
2019
Patrimonio netto di Sabaf Immobiliare S.r.l. 26.989.413
Valore della partecipazione 13.475.000
Avanzo da fusione Sabaf Immobiliare S.r.l. 13.514.413

Situazione patrimoniale-finanziaria riclassificata al 31 dicembre 2018

(in euro) SABAF S.P.A.
ESERCIZIO 2018
SABAF
IMMOBILIARE
ESERCIZIO 2018
ELISIONI SABAF S.P.A.
ESERCIZIO 2018
RICLASSIFICATO
ATTIVO
Attività materiali 30.497.881 22.807.853 463.748 53.769.482
Investimenti immobiliari 1.261.716 3.140.939 4.402.655
Attività immateriali 3.094.293 (463.748) 2.630.545
Partecipazioni 58.150.073 (13.475.000) 44.675.073
Attività finanziarie non correnti 5.366.725 5.366.725
Crediti non correnti 19.871 19.871
Imposte anticipate 3.471.716 601.869 4.073.585
TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI 101.862.275 26.550.661 (13.475.000) 114.937.936
Rimanenze 26.627.854 26.627.854
Crediti commerciali 35.157.543 3.444.214 (3.428.091) 35.173.666
Crediti per imposte 2.377.224 2.377.224
Altri crediti correnti 764.471 19.596 (3.355) 780.712
Attività finanziarie correnti 5.110.000 5.110.000
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 1.958.805 210.415 2.169.220
TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI 71.995.897 3.674.225 (3.431.446) 72.238.676
ATTIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA 0 0 0
TOTALE ATTIVO 173.858.172 30.224.886 (16.906.446) 187.176.612
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO
Capitale sociale 11.533.450 25.000 (25.000) 11.533.450
Utili accumulati, Altre riserve 72.464.975 26.351.273 (10.450.000) 88.366.248
Utile dell'esercizio 8.040.214 613.140 (3.000.000) 5.653.354
TOTALE PATRIMONIO NETTO 92.038.639 26.989.413 (13.475.000) 105.553.052
Finanziamenti 33.669.253 1.308.612 34.977.865
Altre passività finanziarie 120.000 120.000
TFR e fondi di quiescenza 2.083.922 2.083.922
Fondi per rischi e oneri 1.088.183 1.088.183
Imposte differite 106.646 1.712.794 1.819.440
TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI 37.068.004 3.021.406 40.089.410
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 173.858.172 30.224.886 (16.906.446) 187.176.612
PASSIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA 0 0 0
TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI 44.751.529 214.067 (3.431.446) 41.534.150
Altri debiti 6.091.665 4.984 6.096.649
Debiti per imposte 589.828 19.801 609.629
Debiti commerciali 18.944.590 36.178 (3.431.446) 15.549.322
Altre passività finanziarie 1.795.310 1.795.310
Finanziamenti 17.330.136 153.104 17.483.240

Conto economico riclassificato al 31 dicembre 2018

(in euro) SABAF S.P.A.
ESERCIZIO 2018
SABAF
IMMOBILIARE
ESERCIZIO 2018
ELISIONI SABAF S.P.A.
ESERCIZIO 2018
RICLASSIFICATO
COMPONENTI ECONOMICHE
Ricavi 110.065.252 4.007.481 (3.973.295) 110.099.438
Altri proventi 2.985.254 35 (33.223) 2.952.066
TOTALE RICAVI E PROVENTI OPERATIVI 113.050.506 4.007.516 (4.006.518) 113.051.504
Acquisti di materiali (45.084.626) (456) (45.085.082)
Variazione delle rimanenze 1.858.927 1.858.927
Servizi (27.540.143) (94.312) 4.006.518 (23.627.937)
Costi del personale (28.388.299) (28.388.299)
Altri costi operativi (1.852.013) (214.891) (2.066.904)
Costi per lavori interni capitalizzati 1.599.795 1.599.795
TOTALE COSTI OPERATIVI (99.406.359) (309.659) 4.006.518 (95.709.500)
MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) 13.644.147 3.697.857 17.342.004
Ammortamenti (8.596.924) (1.410.022) (10.006.946)
Plusvalenze/Minusvalenze attività
non correnti
495.659 (3.871) 491.788
Svalutazioni/Ripristini di valore
di attività non correnti
0 (850.000) (850.000)
RISULTATO OPERATIVO (EBIT) 5.542.882 1.433.964 6.976.846
Proventi (oneri) finanziari netti (795.368) (18.211) (813.579)
Utili e perdite su cambi 157.102 157.102
Utili e perdite da partecipazioni 4.322.070 (3.000.000) 1.322.070
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 9.226.686 1.415.753 (3.000.000) 7.642.439
Imposte sul reddito (1.186.472) (802.613) (1.989.085)

UTILE DELL'ESERCIZIO 8.040.214 613.140 (3.000.000) 5.653.354

Rendiconto finanziario riclassificato al 31 dicembre 2018

(in migliaia di euro) SABAF S.P.A.
ESERCIZIO 2018
SABAF
IMMOBILIARE
ESERCIZIO 2018
ELISIONI SABAF S.P.A.
ESERCIZIO 2018
RICLASSIFICATO
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
di inizio esercizio
2.697 3.615 6.312
Utile dell'esercizio 8.040 613 (3.000) 5.653
Rettifiche per:
- Ammortamenti 8.597 1.410 10.007
- Plusvalenze realizzate (496) 4 (492)
- Svalutazioni di attività non correnti 0 850 850
- Utili e perdite da partecipazioni (4.322) 0 3.000 (1.322)
- Valorizzazione piano stock grant 321 0 321
- Proventi e oneri finanziari netti 795 18 813
- Differenze cambio non monetarie 79 0 79
- Imposte sul reddito 1.186 803 1.989
Variazione TFR (139) 0 (139)
Variazione fondi rischi 719 0 719
Variazione crediti commerciali (4.003) (3.425) 3.428 (4.000)
Variazione delle rimanenze (1.859) 0 (1.859)
Variazione dei debiti commerciali 2.375 32 (3.431) (1.024)
Variazione del capitale circolante netto (3.487) (3.393) (3) (6.883)
Variazione altri crediti e debiti,
imposte differite
(407) 74 3 (330)
Pagamento imposte (1.319) (643) (1.962)
Pagamento oneri finanziari (895) (1) (896)
Incasso proventi finanziari 123 0 123
Flussi finanziari generati dall'attività
operativa
8.796 (264) 8.532
Investimenti netti (15.219) 9 (15.210)
Flussi finanziari assorbiti dall'attività di
investimento
(15.219) 9 (15.210)
Rimborso di finanziamenti (14.166) (149) (14.315)
Accensione di finanziamenti 31.600 0 31.600
Variazione delle attività finanziarie (7.641) 0 (7.641)
Acquisto di azioni proprie (2.359) 0 (2.359)
Pagamento di dividendi (6.071) (3.000) 3.000 (6.071)
Incasso di dividendi 4.322 0 (3.000) 1.322
Flussi finanziari assorbiti dall'attività
finanziaria
5.685 (3.149) 2.536
Totale flussi finanziari (738) (3.404) (4.142)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
di fine esercizio
1.959 210 2.169
14.015 153 14.168
Indebitamento finanziario corrente netto 33.789 1.309 35.098
Indebitamento finanziario non corrente
Indebitamento finanziario netto
45.845 1.252 47.097

Commento alle principali voci della situazione patrimoniale-finanziaria

1. ATTIVITÀ MATERIALI

IMMOBILI IMPIANTI
E MACCHINARI
ALTRI BENI IMMOBILIZZAZIONI
IN CORSO
TOTALE
COSTO
Al 31 dicembre 2017 6.401 163.568 33.218 2.296 205.483
Incrementi 164 4.772 960 1.940 7.836
Cessioni - (3.436) (129) - (3.565)
Riclassifica 5 1.552 19 (1.589) (13)
Al 31 dicembre 2018 6.570 166.456 34.068 2.647 209.741
Incrementi 152 3.132 1.723 1.893 6.900
Fusione Sabaf Immobiliare 35.896 4.723 367 - 40.986
Beni IFRS16 - - 878 - 878
Cessioni - (1.998) (642) - (2.640)
Riclassifica 706 3.073 53 (2.323) 1.509
Al 31 dicembre 2019 43.324 175.386 36.447 2.217 257.374
AMMORTAMENTI ACCUMULATI
Al 31 dicembre 2017 3.064 140.843 29.965 - 173.872
Ammortamenti dell'anno 180 6.049 1.433 - 7.662
Eliminazioni per cessioni - (2.175) (116) - (2.291)
Al 31 dicembre 2018 3.244 144.717 31.282 - 179.243
Ammortamenti dell'anno 1.210 6.131 1.479 - 8.820
Fusione Sabaf Immobiliare 13.613 4.198 367 - 18.178
Eliminazioni per cessioni - (1.642) (44) - (1.686)
Riclassifica 464 884 - - 1.348
Al 31 dicembre 2019 18.531 154.288 33.084 - 205.903
VALORE CONTABILE NETTO
Al 31 dicembre 2019 24.793 21.098 3.363 2.217 51.471
Al 31 dicembre 2018 3.326 21.739 2.786 2.647 30.498

Il valore contabile netto della voce Immobili è così composto:

31.12.2019 31.12.2018 Variazione
Terreni 5.404 1.291 4.113
Immobili industriali 19.389 2.035 17.354
Totale 24.793 3.326 21.456

Per effetto della fusione Sabaf ha acquisito l'intero complesso industriale di Ospitaletto, dove svolge la propria attività produttiva.

IMMOBILI IMPIANTI E MACCHINARI ALTRI BENI TOTALE
1° gennaio 2019 - - - -
Prima adozione IFRS16 108 - 580 688
Incrementi - - 298 298
Decrementi - - - -
Ammortamenti (35) - (218) (253)
Differenze di conversione - - - -
Altri movimenti incluse riclassifiche - - - -
Al 31 dicembre 2019 73 - 660 733

A seguire si riportano i movimenti relativi alle attività materiali derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16:

I principali investimenti dell'esercizio sono stati finalizzati all'aumento e all'automazione della capacità produttiva dei bruciatori speciali. Altri investimenti sono stati destinati alla realizzazione di stampi per nuovi bruciatori. Sono sistematici gli investimenti di mantenimento e sostituzione per tenere costantemente aggiornato e in efficienza l'apparato produttivo. I decrementi sono relativi principalmente alla dismissione di macchinari non più in uso. Le immobilizzazioni in corso includono macchinari in costruzione e anticipi a fornitori di beni strumentali.

classe "migliorie beni di terzi", nelle rispettive classi cespiti "fabbricati" e "impianti", operazione effettuata a seguito della fusione per incorporazione di Sabaf Immobiliare s.r.l..

Le immobilizzazioni in corso includono macchinari in costruzione e anticipi a fornitori di beni strumentali.

Al 31 dicembre 2019 la Società ha verificato l'insussistenza di indicatori endogeni o esogeni di possibile riduzione del valore delle proprie attività materiali. Di conseguenza, il valore delle attività materiali non è stato sottoposto a test di impairment.

La voce riclassifica si riferisce principalmente alla rideterminazione della

2. INVESTIMENTI IMMOBILIARI

COSTO
Al 31 dicembre 2017 6.675
Incrementi -
Cessioni -
Al 31 dicembre 2018 6.675
Incrementi -
Fusione Sabaf Immobiliare 5.052
Beni IFRS16 108
Cessioni -
Al 31 dicembre 2019 11.835
AMMORTAMENTI ACCUMULATI
Al 31 dicembre 2017 5.221
Ammortamenti dell'anno 192
Al 31 dicembre 2018 5.413
Ammortamenti dell'anno 429
Fusione Sabaf Immobiliare 2.017
Al 31 dicembre 2019 7.859
VALORE CONTABILE NETTO
Al 31 dicembre 2019 3.976
Al 31 dicembre 2018 1.262

A seguire si riportano i movimenti relativi agli investimenti immobiliari derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS 16:

INVESTIMENTI IMMOBILIARI
1° gennaio 2019 -
Prima adozione IFRS16 108
Incrementi -
Decrementi -
Ammortamenti (35)
Differenze di conversione -
Altri movimenti incluse riclassifiche -
Al 31 dicembre 2019 73

In tale voce sono iscritti gli immobili non strumentali di proprietà della Società.

Al 31 dicembre 2019 la Società ha verificato l'insussistenza di indicatori endogeni o esogeni di possibile riduzione del valore dei propri investimenti immobiliari. Di conseguenza, il valore degli investimenti immobiliari non è stato sottoposto a test di impairment.

3. ATTIVITÀ IMMATERIALI

BREVETTI,
KNOw-hOw
E SOFTWARE
COSTI DI
SVILUPPO
ALTRE ATTIVITÀ
IMMATERIALI
TOTALE
COSTO
Al 31 dicembre 2017 6.603 5.264 2.369 14.236
Incrementi 153 284 89 526
Riclassificazioni - - - -
Decrementi - (59) - (59)
Al 31 dicembre 2018 6.756 5.489 2.458 14.703
Incrementi 34 460 - 494
Decrementi - - (11) (11)
Riclassificazioni - (101) (1.812) (1.913)
Al 31 dicembre 2019 6.790 5.848 635 13.273
AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI
Al 31 dicembre 2017 6.101 3.038 1.727 10.866
Ammortamenti 220 362 161 743
Decrementi - - - -
Al 31 dicembre 2018 6.321 3.400 1.888 11.609
Ammortamenti 187 367 5 559
Decrementi - - - -
Riclassificazioni - - (1.348) (1.348)
Al 31 dicembre 2019 6.508 3.767 545 10.820

VALORE CONTABILE NETTO

Al 31 dicembre 2019 282 2.081 90 2.453
Al 31 dicembre 2018 435 2.089 570 3.094

Le attività immateriali hanno vita utile definita e sono conseguentemente ammortizzate lungo la stessa. I maggiori investimenti dell'esercizio sono relativi allo sviluppo di nuovi prodotti, principalmente in relazione all'ampliamento della gamma di bruciatori (le attività di ricerca e sviluppo condotte nel corso dell'esercizio sono illustrate nella Relazione sulla gestione). La voce riclassifica si riferisce principalmente alla rideterminazione della classe "migliorie beni di terzi", nelle rispettive classi cespiti "fabbricati" e "impianti", operazione effettuata a seguito della fusione per incorporazione di Sabaf Immobiliare s.r.l..

Al 31 dicembre 2019 la Società ha verificato l'insussistenza di indicatori endogeni o esogeni di possibile ulteriore riduzione del valore delle proprie attività immateriali. Di conseguenza, il valore delle attività immateriali non è stato sottoposto a test di impairment.

4. PARTECIPAZIONI

31.12.2019 31.12.2018 VARIAZIONE
In società controllate 57.917 58.116 (199)
Altre partecipazioni 34 34 -
Totale 57.951 58.150 (199)

La movimentazione delle partecipazioni in società controllate è esposta nella seguente tabella:

SABAF
IMMOBILIARE
FARINGOSI
HINGES
SABAF
DO
BRASIL
SABAF
U.S.
SABAF
APPLIANCE
COMPONENTS
(CiNa)
SABAF A.C.
TRADING
(CiNa)
SABAF
TURCHIA
A.R.C.
S.R.L.
OKIDA C.M.I.
S.R.L.
TOTALE
COSTO STORICO
31.12.17 13.475 10.329 8.469 139 4.400 200 12.005 4.800 - - 53.817
Acquisto - - - - - - - - 8.698 - 8.698
31.12.18 13.475 10.329 8.469 139 4.400 200 12.005 4.800 8.698 - 62.515
Acquisto - - - - 500 - - - 84 13.392 13.976
Liquidazione - - - - - (200) - - - - (200)
Fusione (13.475) - - - - - - - - - (13.475)
31.12.19 0 10.329 8.469 139 4.900 0 12.005 4.800 8.782 13.392 62.816
FONDO SVALUTAZIONE
31.12.17 0 0 0 0 4.400 0 0 0 0 0 4.400
Svalutazioni - - - - - - - - - - -
31.12.18 0 0 0 0 4.400 0 0 0 0 0 4.400
Svalutazioni - - - - 500 - - - - - 500
31.12.19 0 0 0 0 4.900 0 0 0 0 0 4.900
VALORE CONTABILE NETTO
31.12.19 0 10.329 8.469 139 0 0 12.005 4.800 8.782 13.392 57.916
31.12.18 13.475 10.329 8.469 139 0 200 12.005 4.800 8.698 0 58.116
QUOTA PATRIMONIO NETTO DI PERTINENZA (DETERMINATO IN cONFORMITà AGLI IFRs)
31.12.19 0 7.319 11.524 (51) (772) 0 25.109 3.965 1.785 5.103 53.982
31.12.18 27.674 7.248 10.870 (28) (697) 248 23.425 3.630 1.719 0 74.089
DIFFERENZA TRA PATRIMONIO NETTO E VALORE CONTABILE
31.12.19 0 (3.010) 3.055 (190) (772) 0 13.104 (835) (6.997) (8.289) (3.934)
31.12.18 14.199 (3.081) 2.401 (167) (697) 48 11.420 (1.170) (6.979) 0 15.974

Faringosi hinges s.r.l.

Nel corso del 2019 Faringosi Hinges ha conseguito risultati molto positivi e migliori - in termini di vendite e redditività - sia nei confronti all'esercizio precedente sia rispetto al budget. Il piano previsionale 2020-2024, elaborato a inizio 2020, prospetta un ulteriore incremento delle vendite. Al 31 dicembre 2019 Sabaf S.p.A. ha sottoposto a test di impairment eff ettuato con il supporto di esperti indipendenti - il valore contabile della partecipazione, determinandone il valore recuperabile, considerato pari al valore d'uso più la liquidità disponibile, mediante l'attualizzazione dei fl ussi di cassa futuri attesi stimati nel piano previsionale elaborato dal management. Ai fl ussi di cassa del periodo 2020-2024 è stato sommato il cosiddetto valore terminale, espressivo dei fl ussi operativi che la partecipata sarà in grado di generare a partire dal sesto anno all'infi nito

e determinato sulla base della rendita perpetua. Il valore d'uso è stato calcolato sulla base di un tasso di sconto (wacc) del 9,54% (10,45% nel test di impairment condotto in occasione della redazione del bilancio separato al 31 dicembre 2018) e di un tasso di crescita (g) del 2%, (1,5% al 31 dicembre 2018).

Il valore recuperabile determinato sulla base delle assunzioni e delle tecniche valutative sopra citate è pari a 16,904 milioni di euro, a fronte di un valore contabile della partecipazione di 10,329 milioni di euro, di conseguenza si è ritenuto recuperabile il valore di iscrizione della partecipazione al 31 dicembre 2019.

Analisi di sensitività

Si riportano nella tabella seguente le variazioni del valore recuperabile al variare del tasso di attualizzazione wacc e del fattore di crescita g:

TASSO DI CRESCITA
1,50% 1,75% 2,00% 2,25% 2,50%
18.500 19.069 19.682 20.343 21.058
17.186 17.672 18.192 18.751 19.352
16.039 16.457 16.904 17.380 17.891
15.028 15.391 15.777 16.188 16.627
14.131 14.449 14.786 15.143 15.522

Sabaf do Brasil

Nel 2019 Sabaf do Brasil ha continuato a conseguire risultati positivi. Il patrimonio netto (convertito in euro al cambio di fi ne esercizio) è superiore rispetto al valore di iscrizione della partecipazione.

Sabaf U.S.

La società controllata Sabaf U.S. opera come supporto commerciale per il mercato nordamericano.

La diff erenza tra il valore contabile e il patrimonio netto della partecipata è attribuibile a perdite ritenute non durevoli in considerazione degli sviluppi attesi sul mercato nordamericano.

Sabaf Appliance Components

Sabaf Appliance Components (Kunshan) Co., Ltd. produce bruciatori speciali per il mercato cinese a partire dal 2015. Inoltre, la società svolge la funzione di distributore sul mercato cinese di prodotti Sabaf realizzati in Italia e in Turchia. I bassi volumi di produzione non hanno consentito alla società di raggiungere il punto di pareggio nel corso del 2019. Nel corso dell'esercizio è stato eff ettuato un aumento di capitale di euro 500.000; a fronte della perdita dell'esercizio è stata eff ettuata una svalutazione di pari importo. Al 31 dicembre 2019 è inoltre iscritto in bilancio un fondo rischi su partecipazioni di 780.000 euro (di cui euro 80.000 stanziati nel 2019), in linea con il valore del patrimonio netto negativo della società partecipata. Per maggiori dettagli si rimanda alla Nota 36.

Sabaf Appliance Components Trading

Sabaf Appliance Components Trading (Kunshan) Co., Ltd., è stata costituita nel corso del 2012 per svolgere la funzione di distributore. Nel corso del 2015 tale attività è stata accentrata presso Sabaf Appliance Components, la società pertanto è stata posta in liquidazione; il processo di liquidazione si è concluso nel corso del 2019.

Sabaf Beyaz esya Parcalari Sanayi Ve Ticaret Limited Sirteki (Sabaf Turchia)

Anche nel 2019 Sabaf Turchia ha conseguito risultati estremamente soddisfacenti. Il patrimonio netto contabile si mantiene nettamente superiore al valore di carico della partecipazione.

A.R.C. s.r.l.

Nel 2016 la Società ha acquisito la quota di controllo (70%) di A.R.C. s.r.l., società leader in Italia nella produzione di bruciatori per la cottura professionale. L'operazione ha permesso a Sabaf di entrare in un nuovo settore, contiguo a quello tradizionale dei componenti per apparecchi domestici per la cottura a gas, e di valorizzare la consolidata presenza internazionale del Gruppo Sabaf.

Al 31 dicembre 2019 la Società ha sottoposto a test di impairment - effettuato con il supporto di esperti indipendenti - il valore contabile della partecipazione, determinandone il valore recuperabile, considerato pari al valore d'uso più la liquidità disponibile, mediante l'attualizzazione dei fl ussi di cassa futuri attesi stimati nel piano previsionale elaborato a inizio 2020. Ai fl ussi di cassa del periodo 2020-2024 è stato sommato il cosiddetto valore terminale, espressivo dei fl ussi operativi che la partecipata sarà in grado di generare a partire dal quarto anno all'infi nito e determinato sulla base della rendita perpetua. Il valore d'uso è stato calcolato sulla base di un tasso di sconto (wacc) del 6,07% (7,73% nel test di impairment condotto in occasione della redazione del bilancio separato al 31 dicembre 2018) e di un tasso di crescita (g) dell'1,50% in linea con lo scorso esercizio.

La quota di pertinenza di Sabaf S.p.A. del valore recuperabile determinato sulla base delle assunzioni e delle tecniche valutative sopra citate è pari a 10,906 milioni di euro (70% del valore recuperabile totale, pari a 15,580 milioni di euro), a fronte di un valore contabile della partecipazione di 4,8 milioni di euro, di conseguenza si è ritenuto recuperabile il valore di iscrizione della partecipazione al 31 dicembre 2019.

Analisi di sensitività

Si riportano nella tabella seguente le variazioni del valore recuperabile al variare del tasso di attualizzazione wacc e del fattore di crescita g:

migliaia di euro TASSO DI CRESCITA
TASSO DI SCONTO 1,00% 1,25% 1,50% 1,75% 2,00%
5,07% 12.285 12.911 13.624 14.445 15.398
5,57% 11.071 11.554 12.097 12.711 13.411
6,07% 10.097 10.481 10.906 11.380 11.913
6,57% 9.300 9.611 9.952 10.329 10.745
7,07% 8.636 8.892 9.170 9.475 9.809

Nell'ambito dell'operazione di acquisizione del 70% di A.R.C. s.r.l., Sabaf S.p.A. ha sottoscritto con il Sig. Loris Gasparini (attuale socio di minoranza al 30% della A.R.C.) un accordo che ha inteso regolamentare il diritto di uscita del Sig. Gasparini da A.R.C. e l'interesse di Sabaf ad acquisire il 100% delle quote una volta decorso il termine di cinque anni dalla stipula del contratto di compravendita del 24 giugno 2016, mediante la sottoscrizione di specifi ci patti di opzione. L'accordo prevede quindi specifi ci diritti di opzione ad acquistare (da parte di Sabaf) e a vendere (da parte del Sig. Gasparini) esercitabili a decorrere dal 24 giugno 2021,

Okida elektronik Sanayi Limited Sirket

Nel 2018 la Società ha acquisito direttamente il 30% di Okida Elektronik (la restante quota del 70% è stata acquisita tramite la società controllata Sabaf Turchia). Okida è leader in Turchia nella progettazione e produzione di componenti elettronici per elettrodomestici (principalmente forni e cappe di aspirazione); l'operazione ha permesso a Sabaf di entrare in un nuovo settore, contiguo a quello tradizionale dei componenti per apparecchi domestici per la cottura a gas.

Al 31 dicembre 2019 la Società ha sottoposto a test di impairment - effettuato con il supporto di esperti indipendenti - il valore contabile della partecipazione, determinandone il valore recuperabile mediante l'attualizzazione dei fl ussi di cassa futuri attesi stimati nel piano previsionale elaborato a inizio 2020. Ai fl ussi di cassa del periodo 2020-2024 è stato sommato il cosiddetto valore terminale, espressivo dei fl ussi operativi le restanti quote pari al 30% della A.R.C., con prezzi di esercizio defi niti contrattualmente sulla base di parametri reddituali consuntivati da A.R.C. al 31 dicembre 2020.

L'opzione per l'acquisto del 30% residuo di A.R.C. rappresenta uno strumento derivato; dal momento che il prezzo di esercizio defi nito contrattualmente è stato ritenuto rappresentativo del fair value della quota potenzialmente acquisibile, non è stato iscritto nessun valore nel bilancio separato al 31 dicembre 2019.

che la società sarà in grado di generare a partire dal quinto anno all'infi nito e determinato sulla base della rendita perpetua. Il valore d'uso è stato calcolato sulla base di un tasso di sconto (wacc) del 12,92% (11,05% nel test di impairment condotto in occasione della redazione del bilancio separato al 31 dicembre 2018) e di un tasso di crescita (g) del 2,50%, invariato rispetto al test di impairment 2018.

La quota di pertinenza di Sabaf S.p.A. del valore recuperabile determinato sulla base delle assunzioni e delle tecniche valutative sopra citate è pari a 9,464 milioni di euro (30% dell'equity value totale, pari a 31,547 milioni di euro), a fronte di un valore contabile della partecipazione di 8,782 milioni di euro, di conseguenza si è ritenuto recuperabile il valore di iscrizione della partecipazione al 31 dicembre 2019.

Analisi di sensitività

Si riportano nella tabella seguente le variazioni del valore recuperabile al variare del tasso di attualizzazione wacc e del fattore di crescita g:

migliaia di euro TASSO DI CRESCITA
TASSO DI SCONTO 2,00% 2,25% 2,50% 2,75% 3,00%
11,92% 10.113 10.304 10.506 10.718 10.943
12,42% 9.610 9.780 9.959 10.147 10.345
12,92% 9.154 9.306 9.464 9.632 9.808
13,42% 8.738 8.874 9.017 9.166 9.323
13,92% 8.358 8.481 8.609 8.743 8.883

C.m.I. s.r.l.

Nel mese di luglio 2019 la Società ha acquisito il 68,5% di C.M.I. s.r.l., uno dei principali player nella progettazione, produzione e vendita di cerniere per elettrodomestici. L'acquisizione di C.M.I. s.r.l. consente al Gruppo Sabaf di ottenere una posizione di leadership su scala mondiale nel settore delle cerniere, proponendosi anche in questo ambito come partner di riferimento per tutti i produttori di elettrodomestici.

Al 31 dicembre 2019 la Società ha sottoposto a test di impairment - effettuato con il supporto di esperti indipendenti - il valore contabile della partecipazione, determinandone il valore recuperabile mediante l'attualizzazione dei fl ussi di cassa futuri attesi stimati nel piano previsionale elaborato dal management. Ai fl ussi di cassa del periodo 2020-2022 è stato sommato il cosiddetto valore terminale, espressivo dei fl ussi operativi che la società sarà in grado di generare a partire dal terzo anno all'infi nito e determinato sulla base della rendita perpetua. Il valore d'uso è stato calcolato sulla base di un tasso di sconto (wacc) del 10,49% e di un tasso di crescita (g) dell' 1,15%, rappresentativo dei tassi di crescita futuri attesi per il mercato di riferimento.

La quota di pertinenza di Sabaf S.p.A. del valore recuperabile determinato sulla base delle assunzioni e delle tecniche valutative sopra citate è pari a 19,102 milioni di euro (68,5% dell'equity value totale, pari a 27,886 milioni di euro), a fronte di un valore contabile della partecipazione di 13,392 milioni di euro, di conseguenza si è ritenuto recuperabile il valore di iscrizione della partecipazione al 31 dicembre 2019.

Analisi di sensitività

Si riportano nella tabella seguente le variazioni del valore recuperabile al variare del tasso di attualizzazione wacc e del fattore di crescita g:

migliaia di euro TASSO DI CRESCITA
TASSO DI SCONTO 0,15% 0,65% 1,15% 1,65% 2,15%
9,50% 19.389 20.513 21.771 23.190 24.801
10,00% 18.242 19.245 20.361 21.521 23.019
10,50% 17.207 18.107 19.102 20.211 21.452
11,00% 16.268 17.079 17.972 18.961 20.062
11,50% 15.412 16.147 16.952 17.840 18.822

L'opzione per l'acquisto del 31,5% residuo di C.M.I. rappresenta uno strumento derivato; dal momento che il prezzo di esercizio defi nito contrattualmente è stato ritenuto rappresentativo del fair value della quota potenzialmente acquisibile, non è stato iscritto nessun valore nel bilancio separato al 31 dicembre 2019.

5. ATTIVITÀ FINANZIARIE NON CORRENTI

31.12.2019 31.12.2018 VARIAZIONE
Crediti fi nanziari verso controllate 5.280 5.247 33
Conto bancario vincolato 60 120 (60)
Totale 5.340 5.367 (27)

Al 31 dicembre 2019 i crediti fi nanziari verso controllate sono costituiti da:

  • un fi nanziamento fruttifero di 2 milioni di dollari USA (1,780 milioni di euro al cambio di fi ne esercizio), concesso alla società controllata Sabaf do Brasil con l'obiettivo di ottimizzare l'esposizione al rischio di cambio del Gruppo, la cui scadenza a inizio 2019 è stata prorogata fi no a marzo 2021;
  • un fi nanziamento fruttifero di 3,5 milioni di euro alla società controllata Sabaf Turchia, erogato nel corso dell'esercizio 2018 nell'ambito del coordinamento della gestione fi nanziaria di Gruppo, con scadenza ad agosto 2021.

Nell'ambito dell'acquisizione del 70% di A.R.C., nel 2016 Sabaf S.p.A. aveva versato su un conto bancario vincolato infruttifero l'importo complessivo di 300.000 euro. Tale somma, trattenuta dal corrispettivo pattuito a garanzia degli impegni assunti dai venditori, è liberata a favore dei venditori in quote costanti in 5 anni (Nota 15). Al 31 dicembre 2019 la quota esigibile oltre 12 mesi è pari a 60.000 euro, mentre la quota esigibile entro 12 mesi è pari a 60.000 euro (Nota 10).

6. RIMANENZE

31.12.2019 31.12.2018 VARIAZIONE
Materie prime 7.248 9.358 (2.110)
Semilavorati 6.071 9.633 (3.561)
Prodotti finiti 7.833 9.231 (1.398)
Fondo svalutazione rimanenze (1.290) (1.594) 304
Totale 19.862 26.628 (6.765)

Il valore delle rimanenze finali al 31 dicembre 2019 è notevolmente inferiore rispetto al valore dell'esercizio precedente. Tale miglioramento è stato conseguito grazie a interventi strutturali sulla logistica interna, che hanno consentito di ridurre significativamente le scorte dei prodotti in corso di lavorazione. Il fondo svalutazione è stanziato a copertura del rischio di obsolescenza, quantificato sulla base delle analisi specifiche effettuate a fine esercizio sugli articoli non mossi o a basso indice di rotazione, ed è riferibile per 453.000 euro alle materie prime, per 326.000 euro ai semilavorati e per 511.000 euro ai prodotti finiti. La tabella seguente mostra la movimentazione del fondo svalutazione rimanenze avvenuta nel corso del presente esercizio:

31.12.2018 1.594
Accantonamenti 18
Utilizzi (322)
31.12.2019 1.290

7. CREDITI COMMERCIALI

31.12.2019 31.12.2018 VARIAZIONE
Totale crediti verso clienti 29.413 36.157 (6.744)
Fondo svalutazione crediti (850) (1.000) 150
Totale netto 28.563 35.157 (6.594)

Al 31 dicembre 2019 i crediti verso clienti includono saldi per 3.214.000 dollari USA, contabilizzati al cambio euro/dollaro del 31 dicembre 2019, pari a 1,1234. L'importo dei crediti commerciali iscritto in bilancio include circa 15 milioni di euro di crediti assicurati (18 milioni di euro al 31 dicembre 2018).

I crediti ceduti a factor con clausola "pro soluto" sono eliminati dalla Situazione patrimoniale-finanziaria in quanto il contratto di riferimento prevede la cessione della titolarità dei crediti, unitamente alla titolarità dei flussi di cassa generanti dal credito stesso, nonché di tutti i rischi e benefici, in capo al cessionario.

Non sono intervenute variazioni significative nei termini di pagamento concordati con i clienti.

31.12.2019 31.12.2018 VARIAZIONE
Crediti correnti (non scaduti) 21.929 29.966 (8.038)
Scaduto fino a 30 gg 2.530 1.996
534
Scaduto da 31 a 60 gg 1.935 494 1.441
Scaduto da 61 a 90 gg 1.958
3.030
(1.072)
Scaduto da più di 90 gg 1.061 671 390
Totale 29.413 36.157 (6.745)

Il fondo svalutazione crediti è stato adeguato alla migliore stima del rischio di credito e delle perdite attese (c.d. "expected loss") alla data di chiusura dell'esercizio. La movimentazione dell'esercizio è stata la seguente:

31.12.2018 ACCANTONAMENTI UTILIZZI 31.12.2019
Fondo svalutazione crediti 1.000 42 (192) 850

8. CREDITI PER IMPOSTE

31.12.2019 31.12.2018 VARIAZIONE
Per imposte sul reddito 1.323 2.002 (679)
Per IVA 413 375 38
Totale 1.736 2.377 (641)

Al 31 dicembre 2019 tra i crediti per imposte sul reddito è iscritto, per 559.000 euro (1.083.000 euro al 31 dicembre 2018), l'importo residuo del credito originato dalla deducibilità integrale dall'IRES dell'IRAP relativa alle spese sostenute per il personale dipendente e assimilato per il periodo 2009-2011 (D.L. 201/2011). Nel corso del 2019 la Società ha ricevuto un parziale rimborso di 524.000 euro; un ulteriore rimborso di 168.000 euro è stato ricevuto a inizio 2020.

I crediti per imposte sul reddito includono inoltre gli acconti d'imposta sui redditi 2019, per la parte eccedente l'imposta da versare.

9. ALTRI CREDITI CORRENTI

31.12.2019 31.12.2018 VARIAZIONE
Accrediti da ricevere da fornitori 127 374 (247)
Anticipi a fornitori 104 112 (8)
Crediti verso INAIL 31 10 21
Altri 326 268 58
Totale 588 764 (176)

Gli accrediti da ricevere da fornitori si riferiscono principalmente a bonus riconosciuti alla Società a fronte del raggiungimento di obiettivi di acquisto.

10. ATTIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI

31.12.2019 31.12.2018 VARIAZIONE
Crediti finanziari verso controllate 1.600 1.600 -
Conti bancari vincolati 1.233 3.510 (2.277)
Totale 2.833 5.110 (2.277)

I crediti finanziari verso controllate sono costituiti da finanziamenti fruttiferi della durata di 12 mesi a Sabaf Appliance Components Co., Ltd., a sostegno del capitale circolante della controllata cinese.

Al 31 dicembre 2019 sono accesi:

  • un deposito vincolato di 60 mila euro, con scadenza al 30 giugno 2021, a fronte della parte di prezzo non ancora pagata ai venditori della partecipazione di ARC;

  • un deposito vincolato di 1,173 milioni di euro, relativo alla parte di prezzo non ancora pagata ai venditori della partecipazione di C.M.I. e depositata a titolo di garanzia secondo quanto previsto dall'accordo di acquisizione di C.M.I..

11. DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

La voce Disponibilità liquide e mezzi equivalenti, pari a euro 8.343.000 al 31 dicembre 2019 (euro 1.959.000 al 31 dicembre 2018) è rappresentata quasi esclusivamente da saldi attivi di c/c bancari.

12. CAPITALE SOCIALE

Il capitale sociale della Società è rappresentato da 11.533.450 azioni da nominali euro 1,00 cadauna. Il capitale sociale sottoscritto e versato non ha subito variazioni nel corso dell'esercizio.

Al 31 dicembre 2019 la struttura del capitale sociale è rappresentata nella tabella sottostante.


AZIONI
% RISPETTO AL
CAPITALE SOCIALE
DIRITTI
E OBBLIGHI
Azioni ordinarie 7.065.449 61,26% --
Azioni ordinarie con voto maggiorato 4.468.001 38,74% Due diritti di voto
per ciascuna azione
TOTALE 11.533.450 100%

Ad eccezione del diritto al voto maggiorato, non sono presenti diritti, privilegi e vincoli sulle azioni della Società. La disponibilità delle riserve è indicata in una tabella in calce alla presente Nota Integrativa.

13. AZIONI PROPRIE E ALTRE RISERVE

Nel corso dell'esercizio Sabaf S.p.A. ha ceduto n. 344.631 azioni proprie con riferimento alle seguenti operazioni:

  • acquisizione del 68,5% del capitale di C.M.I. Cerniere Meccaniche Industriali s.r.l. avvenuta in data 31 luglio 2019, a seguito della quale l'8,5% del capitale è stato acquisito mediante la cessione di n. 113.962 azioni Sabaf, pari allo 0,99% del capitale sociale, ad un prezzo unitario di 14,5815 per azione;
  • accordo di partnership con il gruppo giapponese Paloma, attivo a livello globale nel settore delle apparecchiature a gas. Paloma Rheem Investments Inc. ha acquistato n. 230.669 azioni Sabaf, pari al 2% del capitale sociale, ad un prezzo unitario di 13,64 euro per azione.

Al 31 dicembre 2019 la Società detiene 169.875 azioni proprie, pari all'1,473% del capitale sociale (514.506 azioni proprie al 31 dicembre 2018), iscritte in bilancio a rettifica del patrimonio netto ad un valore unitario di euro 13,35 (il valore di mercato a fine esercizio era di 13,40 euro). Le azioni in circolazione al 31 dicembre 2019 sono pertanto 11.363.575 (11.018.944 al 31 dicembre 2018).

Le voci "Utili Accumulati, Altre riserve" pari a euro 93.400.000 comprende al 31 dicembre 2019:

  • la riserva di Stock Grant pari ad euro 1.002.000, che accoglie la valutazione al 31 dicembre 2019 del fair value dei diritti assegnati a ricevere azioni Sabaf. Per i dettagli del piano di Stock Grant si rimanda alla Nota 42;
  • per euro 13.514.000 l'avanzo di fusione risultante dall'incorporazione di Sabaf Immobiliare s.r.l., come illustrato nello specifico paragrafo della presente Nota Integrativa.

14. FINANZIAMENTI

31.12.2019 31.12.2018
correnti Non correnti Totale correnti Non correnti Totale
Leasing 297 1.750 2.047 - - -
Mutui chirografari 11.904 33.736 45.640 9.911 33.669 43.580
Finanziamenti bancari a breve termine 1.793 - 1.793 7.188 - 7.188
Strumenti derivati su tassi - - - 231 - 231
TOTALE 13.994 35.486 49.480 17.330 33.669 50.999

Nel corso dell'esercizio la Società ha acceso nuovi mutui chirografari per complessivi 12 milioni di euro, per finanziare gli investimenti sostenuti, con particolare riferimento all'acquisizione di C.M.I.. Tutti i mutui sono stipulati con durata originaria compresa tra 5 e 6 anni e prevedono un rimborso rateale.

Alcuni mutui chirografari in essere presentano covenants, definiti con riferimento al bilancio alla data di chiusura di ogni esercizio, come di seguito specificato:

  • impegno a mantenere un rapporto tra posizione finanziaria netta e patrimonio netto inferiore a 1 (importo residuo dei mutui al 31 dicembre 2019 pari a 19 milioni di euro)
  • impegno a mantenere un rapporto tra posizione finanziaria netta ed EBITDA inferiore a 2,5 (importo residuo dei mutui al 31 dicembre 2019 pari a 31 milioni di euro) ampiamente rispettati al 31 dicembre 2019.

Tutti i finanziamenti bancari sono denominati in euro, ad eccezione di un finanziamento a breve di 2 milioni di dollari USA.

Per gestire il rischio di tasso, i mutui chirografari sono stati stipulati a tasso fisso oppure sono coperti da IRS. Nel presente bilancio separato è iscritto il fair value negativo degli IRS a copertura del rischio di tasso su finanziamenti chirografari in essere, per nozionali residui 33,2 milioni di euro circa e scadenza fino al 30 giugno 2025. In contropartita sono stati rilevati a conto economico oneri finanziari.

A seguito della fusione per incorporazione della società Sabaf Immobiliare s.r.l., Sabaf è subentrata nel leasing finanziario per un immobile industriale, il cui debito residuo al 1° gennaio 2019 era pari a 1.462.000 euro.

La tabella seguente riporta la riconciliazione tra gli impegni per i leasing operativi al 31 dicembre 2018 e le passività relative ai leasing al 31 dicembre 2019:

698
1,5%
(10)
688
1.462
2.150
297
(400)
2.047

Nella successiva Nota 36 sono fornite le informazioni sui rischi finanziari richieste dal principio contabile IFRS 7.

15. ALTRE PASSIVITÀ FINANZIARIE

31.12.2019 31.12.2018
correnti Non correnti correnti Non correnti
Debito verso ex soci Okida - - 1.735 -
Debito verso soci A.R.C. 60 60 60 120
Debito verso soci C.M.I - 1.173 - -
Strumenti derivati su tassi 271 - - -
TOTALE 331 1.233 1.795 120

Nell'ambito dell'acquisizione del 100% di Okida Elektronik le parti avevano concordato che il pagamento di una parte del prezzo fosse soggetta ad aggiustamento e posticipata rispetto alla data di efficacia dell'operazione (4 settembre 2018). Il debito verso soci Okida iscritto al 31 dicembre 2018, rappresentativo della parte residua di prezzo, è stato estinto nel mese di marzo 2019.

Il debito verso soci A.R.C., pari a 120.000 euro al 31 dicembre 2019, è relativo alla parte di prezzo non ancora liquidata ai venditori, che è stata depositata su un conto vincolato (Nota 5) e sarà liberata a favore dei venditori in quote costanti nei prossimi 2 anni, in coerenza con gli accordi contrattuali e le garanzie rilasciate dai venditori.

Il debito verso soci C.M.I., pari a 1.173.000 euro al 31 dicembre 2019, è relativo alla parte di prezzo non ancora pagata al gruppo cinese Guandong Xingye Investment, venditore di C.M.I., che è stata depositata su un conto vincolato infruttifero in coerenza con gli accordi contrattuali e le garanzie rilasciate dal venditore stesso.

16. TFR

AL 31 DICEMBRE 2018 2.084
Oneri finanziari 26
Pagamenti effettuati (110)
Effetto attuariale 64
AL 31 DICEMBRE 2019 2.064

A seguito della revisione dello IAS 19 – Benefici ai dipendenti, a partire dal 1° gennaio 2013 tutti gli utili o perdite attuariali sono iscritti immediatamente nel prospetto di conto economico complessivo ("Other comprehensive income") nella voce del conto economico complessivo "Proventi e perdite attuariali".

La valutazione del TFR si basa sulle seguenti ipotesi:

IPOTESI FINANZIARIE
31.12.2019
31.12.2018
Tasso di sconto 0,40% 1,30%
Inflazione 1,20% 1,70%
IPOTESI DEMOGRAFICHE
31.12.2019 31.12.2018
Tasso di mortalità IPS55 ANIA ISTAT 2016 M/F
Invalidità INPS 2000 INPS 1998 M/F
Turnover del personale 6% 6%
Anticipi 5% per anno 5% per anno
Età di pensionamento in accordo con la legi
slazione vigente al
31 dicembre 2019
in accordo con la legi
slazione vigente al
31 dicembre 2018

17. FONDI PER RISCHI E ONERI

31.12.2018 ACCANTONAMENTO UTILIZZO 31.12.2019
Fondo indennità suppletiva di clientela 208 17 (27) 198
Fondo garanzia prodotto 60 38 (38) 60
Fondo rischi partecipazioni 700 80 - 780
Fondo rischi legali 120 36 (130) 26
Totale 1.088 171 (195) 1.064

Il fondo indennità suppletiva di clientela copre gli importi da corrispondere agli agenti in caso di risoluzione del rapporto di agenzia da parte della Società.

Il fondo garanzia prodotto copre il rischio di resi o addebiti da clienti per prodotti già venduti. Il fondo è stato adeguato a fine esercizio sulla base delle analisi effettuate e dell'esperienza passata.

Il fondo rischi partecipazioni è stato stanziato a fronte dei futuri esborsi previsti per ripristinare il patrimonio netto della controllata cinese Sabaf Appliance Components, che al 31 dicembre 2019 presenta un valore negativo.

Il fondo rischi legali, stanziato a fronte di contenziosi di modesta entità, è stato adeguato in funzione dell'evoluzione delle controversie in essere. Gli accantonamenti iscritti nei fondi rischi, che rappresentano la stima degli esborsi futuri elaborati anche sulla base dell'esperienza storica, non sono stati attualizzati perché l'effetto è ritenuto trascurabile.

18. DEBITI COMMERCIALI 19. DEBITI PER IMPOSTE

31.12.2019 31.12.2018 VARIAZIONE
Totale 15.734 18.945 (3.211)

I termini medi di pagamento non hanno subito variazioni rispetto all'esercizio precedente. L'importo dei debiti commerciali in valute diverse dall'euro non è significativo. Al 31 dicembre 2019 non sono presenti debiti scaduti di importo significativo, né la Società ha ricevuto decreti

31.12.2019 31.12.2018 VARIAZIONE
Verso erario
per ritenute
IRPEF
621 590 31
Altri debiti
tributari
74 - 74
Totale 695 590 105

ingiuntivi per debiti scaduti. I debiti per ritenute IRPEF, relative a lavoro dipendente e autonomo, sono state regolarmente versate alla scadenza.

20. ALTRI DEBITI CORRENTI

31.12.2019 31.12.2018 VARIAZIONE
Verso il personale 3.697 3.649 48
Verso istituti previdenziali 1.806 1.901 (95)
Acconti da clienti 165 91 74
Verso agenti 193 235 (42)
Altri debiti correnti 461 216 245
Totale 6.322 6.092 230

A inizio 2020 i debiti verso il personale e verso istituti previdenziali sono stati liquidati secondo le scadenze di pagamento previste. Tra gli altri debiti correnti sono iscritti i ratei e i risconti passivi.

21. IMPOSTE ANTICIPATE E DIFFERITE

31.12.2019 31.12.2018
Imposte anticipate 4.276 3.472
Imposte differite passive (1.734) (107)
Posizione netta 2.542 3.365

Di seguito è analizzata la natura delle differenze temporanee che determinano l'iscrizione di imposte differite e anticipate e la loro movimentazione durante l'esercizio in corso e quello precedente.

AMMORTA
MENTI
E LEASING
ACCANTONA
MENTI
E RETTIFICHE
DI VALORE
FAIR VALUE
DI STRUMEN
TI DERIVATI
AVVIAMENTO PERDITA
FISCALE
VALUTAZIONE
ATTUARIALE
TFR
ALTRE
DIFFERENZE
TEMPORA
NEE
TOTALE
Al 31 dicembre 2017 347 919 2 1.771 - 159 189 3.387
A conto economico 69 (45) 53 - - - (93) (16)
A patrimonio netto - - - - - (6) - (6)
Al 31 dicembre 2018 416 874 55 1.771 - 153 96 3.365
A conto economico 219 22 10 (354) 419 - (43) 273
A patrimonio netto (1.111) - - - - 15 - (1.096)
Al 31 dicembre 2019 (476) 896 65 1.417 419 168 53 2.542

Le imposte anticipate relative all'avviamento, si riferiscono all'affrancamento del valore della partecipazione in Faringosi Hinges s.r.l. effettuato nel 2011 ai sensi del D.L. 98/2011, deducibili in dieci quote a partire dall'esercizio 2018.

La variazione a patrimonio netto relativa alla voce Ammortamenti e leasing di circa 1,111 milioni è relativa alla fusione di Sabaf Immobiliare s.r.l..

22. POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

Secondo quanto richiesto dalla Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si segnala che la posizione finanziaria della Società è la seguente:

31.12.2019 31.12.2018 VARIAZIONE
A. Cassa (Nota 11) 8 6 2
B. Saldi attivi di c/c bancari non vincolati (Nota 11) 8.335 1.953 6.382
C. Altre disponibilità liquide - - -
D. Liquidità (A+B+c) 8.343 1.959 6.384
E. crediti finanziari correnti 2.833 5.110 (2.277)
F. Debiti bancari correnti (Nota 14) 1.793 7.419 (5.626)
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente
(Nota 14)
12.201 9.911 2.290
H. Altri debiti finanziari correnti (Nota 15) 331 1.795 (1.464)
I. Indebitamento finanziario corrente (F+G+H) 14.325 19.125 (4.800)
J. Indebitamento finanziario corrente netto (I-D-E) 3.149 12.056 (8.907)
K. Debiti bancari non correnti (Nota 14) 35.486 33.669 1.817
L. Altri debiti finanziari non correnti 1.233 120 1.113
M. Indebitamento finanziario non corrente (K+L) 36.719 33.789 2.930
N. Indebitamento finanziario netto (J+M) 39.868 45.845 (5.977)

Nel rendiconto finanziario, che espone la movimentazione della liquidità (lettera D. del presente prospetto), sono dettagliatamente descritti i flussi finanziari che hanno determinato la variazione della posizione finanziaria netta.

202

Commento alle principali voci di conto economico

23. RICAVI

Nel 2019, i ricavi di vendita sono stati pari a 94.899.421 euro, inferiori del 13,8% rispetto ai 110.065.252 euro dell'anno 2018.

Ricavi per area geografica

2019 % 2018 % VARIAZIONE %
Italia 22.053 23,2% 24.762 22,5% (10,9%)
Europa occidentale 8.661 9,1% 8.925 8,1% (3%)
Europa orientale e Turchia 30.690 32,3% 36.807 33,4% (16,6%)
Asia e Oceania (escluso M.O.) 7.808 8,2% 4.893 4,4% 59,6%
Centro e Sud America 11.389 12% 11.912 10,8% (4,4%)
Medio Oriente e Africa 6.070 6,4% 13.323 12,1% (54,4%)
Nord America e Messico 8.228 8,7% 9.443 8,6% (12,9%)
Totale 94.899 100% 110.065 100% (13,8%)

La dinamica dei ricavi è stata condizionata dalla complessiva incertezza del quadro macroeconomico. In Turchia, principale mercato di destinazione, la Società ha registrato una diminuzione delle vendite di circa il 20%, più accentuata nella prima parte dell'anno e con una tendenza a un netto recupero negli ultimi mesi. In Italia, le vendite hanno sofferto della tendenza al ridimensionamento nella produzione di elettrodomestici. Flessioni sono state registrate anche in Medio Oriente e Africa. Tra i mercati che hanno evidenziato un andamento positivo spicca la Cina, grazie all'avvio di nuove forniture a primari clienti.

Ricavi per famiglia di prodotto

2019 % 2018 % VARIAZIONE %
Rubinetti e termostati 40.003 42,2% 48.466 44,0% (17,5%)
Bruciatori 43.304 45,6% 45.838 41,6% (5,5%)
Accessori e altri ricavi 11.592 12,2% 15.761 14,3% (26,5%)
Totale 94.899 100% 110.065 100% (13,8%)

L'analisi delle vendite per categoria di prodotto evidenzia una flessione marcata dei rubinetti, mentre i bruciatori mostrano una migliore tenuta.

I prezzi medi di vendita del 2019 sono stati inferiori dello 0,4% rispetto al 2018.

24. ALTRI PROVENTI

2019 2018 VARIAZIONE
Vendita sfridi 912 1.424 (512)
Servizi a società
controllate
1.332 536 796
Royalties vs società
controllate
97 93 4
Sopravvenienze attive 317 55 262
Affitti attivi 118 87 31
Utilizzazione fondi
rischi e oneri
64 26 38
Servizi a società
controllante
- 40 (40)
Altri proventi 1.205 724 481
Totale 4.045 2.985 1.060

I servizi a società controllate si riferiscono a prestazioni amministrative, commerciali e tecniche fornite nell'ambito del Gruppo.

25. ACQUISTI DI MATERIALI

2019 2018 VARIAZIONE
Materie prime e
componenti di acquisto
29.860 41.286 (11.425)
Materiale di consumo 2.945 3.799 (854)
Totale 32.805 45.085 (12.279)

Nel 2019 i prezzi effettivi di acquisto delle principali materie prime (leghe di alluminio, acciaio e ottone) sono stati mediamente inferiori rispetto al 2018, con un impatto positivo pari allo 0,8% delle vendite.

26. COSTI PER SERVIZI

2019 2018 VARIAZIONE
Lavorazioni esterne 6.674 8.815 (2.141)
Affitti di immobili - 4.009 (4.009)
Energia elettrica
e metano
2.800 3.271 (471)
Manutenzioni 3.020 3.081 (61)
Consulenze 2.020 1.977 43
Trasporti e spese
di esportazione
1.091 1.394 (303)
Compensi agli
Amministratori
482 475 7
Assicurazioni 466 468 (2)
Provvigioni 565 631 (66)
Spese di viaggio
e trasferta
402 550 (148)
Smaltimento rifiuti 368 378 (10)
Servizio mensa 260 291 (31)
Somministrazione
lavoro temporaneo
111 196 (85)
Altri costi 1.865 2.004 (139)
Totale 20.124 27.540 (7.416)

Le principali lavorazioni esterne effettuate dalla Società includono la pressofusione dell'alluminio, lo stampaggio a caldo dell'ottone e alcune lavorazioni meccaniche e assemblaggi. La riduzione dei costi per lavorazioni esterne riflette i minori livelli di attività rispetto all'esercizio precedente. Per effetto della fusione di Sabaf Immobiliare i costi per affitti degli immo-

bili si sono azzerati.

Gli altri costi includono costi per la registrazione di brevetti, per smaltimento rifiuti, per pulizie, per noleggio di beni di terzi e altri costi di minore rilievo.

27. COSTI PER IL PERSONALE

2019 2018 VARIAZIONE
Salari e stipendi 17.996 18.744 (748)
Oneri sociali 5.764 6.099 (335)
Lavoro temporaneo 972 1.779 (807)
TFR e altri costi 1.373 1.445 (72)
Piano di Stock Grant 680 321 359
Totale 26.785 28.388 (1.282)

Il numero dei dipendenti della Società al 31 dicembre 2019 è pari a 488 (360 operai, 118 impiegati e quadri, 10 dirigenti), contro i 503 del 2018 (376 operai, 117 impiegati e quadri, 10 dirigenti). Il numero di lavoratori temporanei, con contratto di somministrazione, al 31 dicembre 2019 è pari a 18 (47 nel 2018).

La voce "Piano Stock Grant" accoglie la valutazione al 31 dicembre 2019 del fair value dei diritti all'assegnazione di azioni Sabaf attribuiti ai dipendenti. Per i dettagli del piano di Stock Grant si rimanda alla Nota 41.

28. ALTRI COSTI OPERATIVI

2019 2018 VARIAZIONE
Perdite e svalutazioni
su crediti commerciali
42 402 (360)
Imposte e tasse
non sul reddito
400 217 183
Sopravvenienze
passive
99 192 (93)
Accantonamenti
per rischi
74 77 (3)
Altri accantonamenti 97 668 (571)
Oneri diversi
di gestione
214 296 (82)
Totale 926 1.852 (926)

Le imposte non sul reddito includono principalmente l'IMU, la TASI e la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Gli accantonamenti per rischi e gli altri accantonamenti sono relativi agli stanziamenti ai fondi rischi descritti alla Nota 17.

29. ONERI FINANZIARI

2019 2018 VARIAZIONE
Interessi passivi
verso banche
592 641 (49)
Spese bancarie 173 240 (67)
Altri oneri finanziari 52 37 15
Totale 817 918 (101)

Tra gli interessi passivi verso banche sono contabilizzati i differenziali passivi sugli IRS accesi a copertura del rischio di tasso.

30. UTILI E PERDITE SU CAMBI

Nel corso del 2019 la Società ha realizzato perdite nette su cambi per 10.000 euro (utili netti per 157.000 euro nel 2018).

31. UTILI E PERDITE DA PARTECIPAZIONI

2019 2018 VARIAZIONE
Dividendi ricevuti
da Sabaf Kunshan
Trading
47 - 47
Dividendi ricevuti da
Sabaf Immobiliare
996 3.000 (2.004)
Dividendi ricevuti da
Okida Elektronik
315 1.322 (1.007)
Totale 1.358 4.322 (2.964)

Nella presente voce sono iscritti i dividendi percepiti dalle società partecipate.

32. IMPOSTE SUL REDDITO

2019 2018 VARIAZIONE
Imposte correnti 127 967 (840)
Imposte anticipate e
differite
(273) 16 (289)
Imposte relative ad
esercizi precedenti
(29) 21 (50)
Imposte su dividendi
esteri
44 182 (138)
Totale (131) 1.186 (1.317)

Le imposte correnti dell'esercizio 2019 sono relative all'IRAP (IRES per euro 672.000 e IRAP per euro 295.000 nel 2018).

Le imposte anticipate e differite includono un provento IRES di euro 419.000 relativo alla perdita fiscale dell'esercizio 2019.

La riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio e l'onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote fiscali teoriche vigenti in Italia, è la seguente:

2019 2018
Imposte sul reddito teoriche 886 2.214
Imposte relative ad esercizi precedenti (25) 18
Effetto fiscale dividendi da società partecipate (265) (803)
Effetto fiscale "Patent Box" (306) (323)
Beneficio fiscale "Iper e Superammortamento" (581) (449)
Effetto fiscale altre differenze permanenti 4 279
Altre differenze (4) 4
IRES (corrente e differita) (291) 940
IRAP (corrente e differita) 160 246
Totale (131) 1.186

Le imposte teoriche sono state determinate applicando l'aliquota fiscale vigente IRES, pari al 24% al risultato ante imposte. Ai fini della riconciliazione non si tiene conto dell'IRAP in quanto, essendo questa un'imposta con una base imponibile diversa dall'utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi.

Nel presente bilancio separato la Società ha contabilizzato il beneficio fiscale relativo al Patent Box per l'esercizio 2019, pari a euro 356.000 (306.000 per IRES e 50.000 euro per IRAP).

Al 31 dicembre 2019 non sono in essere contenziosi fiscali.

33. DIVIDENDI

Il 29 maggio 2019 è stato pagato agli azionisti un dividendo ordinario pari a 0,55 euro per azione (dividendi totali pari a 6.060.000 euro). Relativamente all'esercizio in corso, gli Amministratori, preso atto del significativo cambiamento dello scenario economico globale avvenuto a seguito del dilagare della pandemia da coronavirus, hanno ritenuto opportuno, in via del tutto prudenziale, proporre all'Assemblea degli azionisti di destinare l'utile dell'esercizio 2019 interamente alla riserva straordinaria.

34. INFORMATIVA DI SETTORE

All'interno del Gruppo Sabaf, la Società opera esclusivamente nel segmento dei componenti gas per la cottura domestica. Nel bilancio consolidato è riportata l'informativa suddivisa tra i diversi segmenti in cui opera il Gruppo.

35. INFORMAZIONI SUI RISCHI FINANZIARI

Categorie di strumenti finanziari

Ai sensi dell'IFRS 7, si riporta di seguito la suddivisione degli strumenti finanziari tra le categorie previste dall'IFRS 9.

31.12.2019 31.12.2018
Attività finanziarie
Costo ammortizzato
Disponibilità liquide e cassa 8.343 1.959
Crediti commerciali e altri crediti 29.152 35.922
Finanziamenti non correnti 1.780 5.246
Finanziamenti correnti 1.600 1.600
Altre attività finanziarie 1.293 3.630
Passività finanziarie
Fair Value a conto economico
Derivati a copertura di flussi di cassa (su tassi) 271 231
Costo ammortizzato
Finanziamenti 49.480 50.999
Altre passività finanziarie 1.293 1.915
Debiti commerciali 15.734 18.945

La Società è esposta a rischi finanziari connessi alla sua operatività, e principalmente:

  • al rischio di credito, con particolare riferimento ai normali rapporti commerciali con i clienti;
  • al rischio di mercato, relativamente alla volatilità dei prezzi delle materie prime, dei cambi e dei tassi di interesse;
  • al rischio di liquidità, che si può manifestare con l'incapacità di reperire le risorse finanziarie necessarie a garantire l'operatività della Società.

Fa parte delle politiche di Sabaf proteggere l'esposizione alla variazione dei prezzi, dei cambi e dei tassi tramite strumenti finanziari derivati. La copertura può essere effettuata utilizzando contratti a termine, opzioni, o combinazioni di questi strumenti. Generalmente, la copertura massima di queste coperture non è superiore ai 18 mesi. La Società non pone in essere operazioni di natura speculativa. Quando gli strumenti finanziari derivati utilizzati per la copertura dell'esposizione soddisfano i requisiti richiesti, sono contabilizzati come coperture (hedge accounting).

Gestione del rischio di credito

I crediti commerciali sono nei confronti di produttori di apparecchi domestici, gruppi multinazionali e produttori di minori dimensioni presenti su pochi o singoli mercati. La Società valuta l'affidabilità creditizia di tutti i clienti sia all'inizio della fornitura sia, sistematicamente, con frequenza almeno annuale. Una volta effettuata la valutazione ad ogni cliente è attribuito un limite di credito.

La Società pone in essere operazioni di smobilizzo crediti con società di factoring e sulla base di accordi pro soluto, cedendo pertanto il relativo rischio. È in essere una polizza di assicurazione del credito, che garantisce la copertura per il 54% circa dei crediti commerciali.

Il rischio di credito verso clienti operanti nei Paesi Emergenti è generalmente mitigato mediante la previsione dell'incasso a mezzo di lettere di credito.

Gestione del rischio di cambio

Il principale rapporto di cambio a cui la Società è esposta è l'euro/dollaro USA, in relazione alle vendite effettuate in dollari (principalmente sul mercato nordamericano) e, in misura inferiore, ad alcuni acquisti (principalmente da produttori asiatici). Le vendite effettuate in dollari hanno rappresentato il 14% del fatturato totale nel 2019, mentre gli acquisti in dollari hanno rappresentato il 3% del fatturato totale. Nel corso dell'esercizio le operazioni in dollari sono state parzialmente coperte tramite contratti di vendita a termine; al 31 dicembre 2019, peraltro, non sono in essere strumenti finanziari derivati su cambi.

Sensitivity analysis

Con riferimento alle attività e passività finanziarie in dollari USA al 31 dicembre 2019, un'ipotetica ed immediata rivalutazione del 10% dell'euro nei confronti del dollaro avrebbe comportato una perdita di 185.000 euro.

Gestione del rischio di tasso di interesse

Stante l'attuale dinamica dei tassi d'interesse, la Società privilegia l'indebitamento a tasso fisso: i finanziamenti a medio-lungo termine originati a tasso variabile sono trasformati a tasso fisso mediante la stipula, contestualmente all'apertura del finanziamento, di interest rate swap (IRS). Al 31 dicembre 2019 sono in essere IRS per complessivi 33,2 milioni di euro, specchiati a mutui di pari debito residuo, tramite i quali la Società ha trasformato il tasso variabile dei mutui in tasso fisso. I contratti derivati non sono stati designati come a copertura di flussi finanziari e sono pertanto contabilizzati secondo il metodo "fair value a conto economico".

Sensitivity analysis

Considerati gli IRS in essere, a fine 2019 la quasi totalità dell'indebitamento finanziario della Società è a tasso fisso. Pertanto al 31 dicembre 2019 non è stata effettuata l'analisi di sensitività, in quanto l'esposizione al rischio di tasso di interesse, legato ad un ipotetico incremento (decremento) dei tassi di interesse, non è significativa.

206

Gestione del rischio di prezzo delle materie prime

Una componente significativa dei costi di acquisto della Società è rappresentata da leghe di alluminio, acciaio e ottone. I prezzi di vendita dei prodotti sono generalmente negoziati con frequenza annuale; di conseguenza la Società non ha la possibilità di trasferire ai clienti immediatamente in corso d'anno eventuali variazioni dei prezzi delle materie prime. La Società si protegge dal rischio di variazione dei prezzi di alluminio, acciaio e ottone con contratti d'acquisto verso i fornitori per consegna fino a dodici mesi o, alternativamente, mediante strumenti finanziari derivati. Nel corso del 2019 e del 2018 la Società non ha operato tramite strumenti finanziari derivati sulle materie prime. Al fine di stabilizzare i costi di acquisto delle materie prime è stata infatti privilegiata l'operatività sul mercato fisico, fissando i prezzi di acquisto con i fornitori anche per consegne differite.

Gestione del rischio di liquidità

La gestione della liquidità e dell'indebitamento finanziario è coordinata a livello di Gruppo. Il Gruppo opera con un rapporto di indebitamento ritenuto fisiologico (indebitamento finanziario netto / patrimonio netto al 31 dicembre 2019 pari al 46%, indebitamento finanziario netto / risultato operativo lordo pro-forma2 pari a 1,86) e dispone di ampie linee di credito a breve termine non utilizzate. Al fine di minimizzare il rischio di liquidità, inoltre, la Direzione Amministrativa e Finanziaria:

  • mantiene una corretta composizione dell'indebitamento finanziario netto, finanziando gli investimenti con i mezzi propri ed eventualmente con debiti a medio-lungo termine;
  • verifica sistematicamente che i flussi finanziari attivi a breve termine (incassi da clienti e altre entrate) siano in grado di fare fronte ai flussi finanziari passivi (indebitamento finanziario a breve termine, pagamenti a fornitori e altre uscite);
  • verifica costantemente i fabbisogni finanziari previsionali al fine di porre in essere tempestivamente eventuali azioni correttive. Si riporta di seguito un'analisi per scadenza delle passività finanziarie al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018.
AL 31 DICEMBRE 2019 Valore
contabile
Flussi finanziari
contrattuali
Entro 3 mesi Da 3 mesi
a 1 anno
Da 1 a 5 anni Oltre 5 anni
Mutui chirografari 47.687 48.588 1.723 11.009 33.251 2.605
Finanziamenti bancari a breve termine 1.793 1.793 1.793 - - -
Debito verso soci ARC 120 120 - 60 60 -
Debito verso ex soci C.M.I. 1.173 1.173 - - 1.173 -
Totale debiti finanziari 50.773 51.674 3.516 11.069 34.484 2.605
Debiti commerciali 15.734 15.734 15.707 27 - -
Totale 66.507 67.408 19.223 11.096 34.484 2.605
AL 31 DICEMBRE 2018 Valore
contabile
Flussi finanziari
contrattuali
Entro 3 mesi Da 3 mesi
a 1 anno
Da 1 a 5 anni Oltre 5 anni
Mutui chirografari 43.580 44.414 1.795 8.422 32.621 1.576
Finanziamenti bancari a breve termine 7.419 7.419 7.419 - - -
Debito verso soci ARC 180 180 - 60 120 -
Debito verso ex soci Okida 1.735 1.735 1.735 - - -
Totale debiti finanziari 52.914 53.748 10.949 8.482 32.741 1.576
Debiti commerciali 18.954 18.954 18.437 517 - -
Totale 71.868 72.702 29.386 8.999 32.741 1.576

Le varie fasce di scadenza sono determinate sulla base del periodo intercorrente tra la data di riferimento del bilancio e la scadenza contrattuale delle obbligazioni, i valori indicati nella tabella corrispondono ai flussi di cassa non attualizzati. I flussi finanziari includono le quote capitale e le

quote interessi; per le passività a tasso variabile le quote interessi sono determinate sulla base del valore del parametro di riferimento alla data di chiusura dell'esercizio aumentato dello spread previsto per ogni contratto.

Livelli gerarchici di valutazione del fair value

In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale al fair value, l'IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:

  • Livello 1 quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
  • Livello 2 input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
  • Livello 3 input che sono basati su dati di mercato osservabili.

La seguente tabella evidenzia le attività e passività che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2019, per livello gerarchico di valutazione del fair value.

LIVELLO 1 LIVELLO 2 LIVELLO 3 TOTALE
Altre passività finanziarie (derivati su tassi) - (271) - (271)
Opzione su minorities A.R.C. - - - -
Totale attività e passività al fair value - (271) - (271)

36. RAPPORTI INFRAGRUPPO E CON PARTI CORRELATE

Di seguito è riportata l'incidenza sulle voci di stato patrimoniale e di conto economico delle operazioni tra Sabaf S.p.A. e le parti correlate, ad eccezione dei compensi agli Amministratori, Sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche che sono esposti nella Relazione sulla Remunerazione.

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci della situazione patrimoniale-finanziaria

TOTALE 2019 CONTROLLATE GIUSEPPE
SALERI SAPA
ALTRE PARTI
CORRELATE
TOTALE PARTI
CORRELATE
INCIDENZA
SUL TOTALE
Attività finanziarie
non correnti
5.340 5.280 - - 5.280 98,88%
Crediti commerciali 28.563 9.676 - - 9.676 33,88%
Attività finanziarie
correnti
3.421 1.600 - - 1.600 46,77%
Debiti commerciali 15.734 765 - 4 769 4,89%
TOTALE 2018 CONTROLLATE GIUSEPPE
SALERI SAPA
ALTRE PARTI
CORRELATE
TOTALE PARTI
CORRELATE
INCIDENZA
SUL TOTALE
Attività finanziarie
non correnti
5.367 5.247 - - 5.247 97,76%
Crediti commerciali 35.158 6.166 12 - 6.178 17,57%
Crediti per imposte 2.377 - 1.084 - 1.084 45,60%
Attività finanziarie
correnti
5.874 1.600 - - 1.600 27,24%
Debiti commerciali 18.945 3.895 - 5 3.900 20,59%
TOTALE 2019 CONTROLLATE GIUSEPPE
SALERI SAPA
ALTRE PARTI
CORRELATE
TOTALE PARTI
CORRELATE
INCIDENZA
SUL TOTALE
Ricavi 94.899 11.820 - - 11.820 12,46%
Altri proventi 4.045 1.760 - - 1.760 43,51%
Acquisti di materiali 32.806 1.852 - - 1.852 5,65%
Servizi 20.124 465 - 21 486 2,42%
Plusvalenze da
attività non correnti
130 90 - - 90 69,23%
Altri costi operativi 926 80 - - 80 8,64%
Svalutazioni di
attività non correnti
500 500 - - 500 100%
Proventi finanziari 211 175 - - 175 82,94%

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci di conto economico

TOTALE 2018 CONTROLLATE GIUSEPPE
SALERI SAPA
ALTRE PARTI
CORRELATE
TOTALE PARTI
CORRELATE
INCIDENZA
SUL TOTALE
Ricavi 110.065 11.520 - - 11.520 10,46%
Altri proventi 2.985 800 40 - 840 28,14%
Acquisti di materiali 45.085 1.417 - - 1.147 3,14%
Servizi 27.540 3.991 - 22 4.013 14,57%
Plusvalenze da
attività non correnti
496 467 - - 467 94,15%
Altri costi operativi 1.852 640 - - 640 34,56%
Proventi finanziari 123 119 - - 119 96,75%

I rapporti con le società controllate consistono prevalentemente in:

  • rapporti commerciali, relativi ad acquisti e cessioni di semilavorati o prodotti finiti, con Sabaf do Brasil, Faringosi Hinges, Sabaf Turchia e Sabaf Kunshan;
  • cessioni di macchinari a Sabaf do Brasil e Sabaf Turchia, che hanno generato le plusvalenze evidenziate;
  • addebito di prestazioni di servizi tecnici, commerciali e amministrativi infragruppo;
  • addebito di royalties infragruppo;
  • finanziamenti infragruppo;
  • IVA di gruppo.

I rapporti con parti correlate sono regolati da appositi contratti le cui condizioni sono in linea con quelle di mercato.

37. EVENTI ED OPERAZIONI SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI

Anche ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si segnala che nel corso dell'esercizio 2019 non si sono verificati eventi o operazioni significative non ricorrenti, così come definiti dalla Comunicazione stessa.

38. TRANSAZIONI DERIVANTI DA OPERAZIONI ATIPICHE E/O INUSUALI

Ai sensi della Comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del 2019 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa.

39. IMPEGNI

Garanzie prestate

Sabaf S.p.A. ha prestato fideiussioni a garanzia di mutui ipotecari concessi da istituti bancari a favore di suoi dipendenti per complessivi 4.024.000 euro (4.734.000 euro al 31 dicembre 2018).

40. COMPENSI AD AMMINISTRATORI, SINDACI E DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE

I compensi corrisposti ad Amministratori, Sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche sono indicati nella Relazione sulla Remunerazione che sarà presentata all'assemblea degli azionisti chiamata ad approvare il presente bilancio separato.

41. PAGAMENTI BASATI SU AZIONI

Al fine dell'adozione di uno strumento incentivante a medio e lungo termine a favore di amministratori e dipendenti del Gruppo Sabaf, su proposta del Comitato per le Remunerazioni e le Nomine, il Consiglio di Amministrazione ha predisposto un apposito piano di assegnazione gratuita di azioni (il "Piano") con le caratteristiche di seguito descritte.

Il Piano è stato approvato dall'Assemblea degli azionisti dell'8 maggio 2018 ed il relativo Regolamento dal Consiglio di Amministrazione del 15 maggio 2018, successivamente modificato come da delibera del Consiglio di Amministrazione del 14 maggio 2019.

Finalità del piano

Il Piano intende promuovere e perseguire il coinvolgimento dei beneficiari la cui attività è ritenuta rilevante per l'attuazione dei contenuti ed il raggiungimento degli obiettivi del Piano Industriale, favorire la fidelizzazione e la motivazione dei dirigenti, accrescendone l'approccio imprenditoriale, nonché allineare maggiormente gli interessi del management e quelli degli azionisti della Società, nell'ottica di incentivare il raggiungimento di rilevanti risultati di crescita economica e patrimoniale della Società stessa e del Gruppo.

Beneficiari del piano

Il Piano è rivolto a soggetti che ricoprono o ricopriranno posizioni chiave per la Società e/o per le società controllate, con riferimento all'attuazione dei contenuti ed al raggiungimento degli obiettivi del Piano Industriale 2018 - 2020. I beneficiari sono suddivisi in due gruppi:

  • Cluster 1: beneficiari già individuati nel Piano o che saranno individuati dal Consiglio di Amministrazione entro il 30 giugno 2018 su delega dell'Assemblea degli Azionisti.
  • Cluster 2: beneficiari che saranno individuati dal Consiglio di Amministrazione dal 1° luglio 2018 al 30 giugno 2019 su delega dell'Assemblea degli Azionisti.

Il Consiglio di Amministrazione del 15 maggio 2018 ha individuato i Beneficiari del Cluster 1 del Piano ai quali complessivamente sono assegnati n. 185.600 diritti ed il Consiglio di Amministrazione del 14 maggio 2019 ha individuato i Beneficiari del Cluster 2 del Piano ai quali complessivamente sono stati assegnati n. 184.400 diritti.

Oggetto del piano

Il Piano ha per oggetto l'attribuzione gratuita ai Beneficiari, al massimo, di n. 370.000 Diritti, ciascuno dei quali dà diritto di ricevere a titolo gratuito, nei termini ed alle condizioni previsti dal Regolamento del Piano, n. 1 Azione Sabaf S.p.A..

L'attribuzione gratuita delle azioni Sabaf S.p.A. è condizionata al conseguimento in tutto o in parte, con criterio di progressività, di obiettivi di business correlati agli indicatori ROI, EBITDA e TSR e di obiettivi individuali, ovvero obiettivi di performance del singolo beneficiario determinati dal Consiglio di Amministrazione su Proposta del Comitato per la Remunerazione e Nomine.

Termine del piano

Il Piano ha scadenza alla data del 31 dicembre 2022 (o al diverso successivo termine stabilito dal Consiglio di Amministrazione).

Modalità di determinazione del Fair Value

Considerando il meccanismo di assegnazione sopra esposto è stato necessario eseguire la valutazione al Fair Value dei diritti assegnati a ricevere azioni della società Capogruppo. In coerenza con la data di assegnazione dei diritti e dei termini del piano la grant date è stata individuata nel 15 maggio 2018 per il Cluster 1 e nel 14 maggio 2019 per il Cluster 2. Di seguito si illustrano le principali assunzioni effettuate alla data iniziale del periodo di maturazione (vesting period):

CLUSTER 1

MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DEL FAIR VALUE - diritti relativi ad obiettivi misurati su roi
2018 2019 2020 2018-2020
Prezzo azione alla data di assegnazione 19,48 19,48 19,48 19,48
Probabilità attesa raggiungimento
degli obiettivi business
31% 0% 44,5% 15,5%
Totale valore su ROI 4,59
Diritti su ROI 33,40% Fair Value 1,53

MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DEL FAIR VALUE - diritti relativi ad obiettivi misurati su ebitda

2018 2019 2020
Prezzo azione alla data di assegnazione 19,48 19,48 19,48
Probabilità attesa raggiungimento
degli obiettivi business
41% 0% 60,9%
Totale valore su EBITDA 7,04
Diritti su EBITDA 33,30% Fair Value
MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DEL FAIR VALUE - diritti relativi ad obiettivi misurati su tsr
2018 2019 2020 2018-2020
Prezzo azione alla data iniziale
del periodo di maturazione
20,2 14,9 12,44 20,2
Tasso no risk -0,28% -0,30% -0,38% -0,38%
Volatilità attesa 31% 18% 29% 29%
Dividend yield 0,00% 0,00% 0,00% 0,00%
Strike Price 22,61 17,39 14,51 28,34
7,57
33,30% Fair Value 2,52
Fair Value per azione alla data iniziale del periodo di maturazione (Vesting Period) 6,40
-------------------------------------------------------------------------------------- ------

CLUSTER 2

MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DEL FAIR VALUE - diritti relativi ad obiettivi misurati su roi
2018 2019 2020
Prezzo azione alla data di assegnazione 13,66 13,66 13,66
Probabilità attesa raggiungimento
degli obiettivi business
0% 36,90% 15,50%
Totale valore su ROI 2,80
Diritti su ROI 23,38% Fair Value 0,65

MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DEL FAIR VALUE - diritti relativi ad obiettivi misurati su ebitda

2019 2020
Prezzo azione alla data di assegnazione 13,66 13,66
Probabilità attesa raggiungimento
degli obiettivi business
0% 53,50%
Totale valore su EBITDA 4,50
Diritti su EBITDA 23,31% Fair Value 1,05
MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DEL FAIR VALUE - diritti relativi ad obiettivi misurati su tsr
-- -------------------------------------------------------------------------------------------
2019 2020 2019-2020
Prezzo azione alla data iniziale
del periodo di maturazione
14,9 12,44 14,9
Tasso no risk -0,30% -0,38% -0,38%
Volatilità attesa 18% 29% 29%
Dividend yield 0,00% 0,00% 0,00%
Strike Price 17,39 14,51 22,86
Totale valore su TSR 2,53
Diritti su TSR 23,31% Fair Value 0,59
MODALITÀ DI DETERMINAZIONE DEL FAIR VALUE - diritti relativi ad obiettivi iNdividuali
2019 2020
Prezzo azione alla data iniziale
del periodo di maturazione
13,66 13,66
Probabilità attesa raggiungimento
degli obiettivi
50% 50%
Totale valore su Obiettivi individuali 6,83
Diritti su Obiettivi individuali 30,00% Fair Value 2,05
Fair Value per azione alla data iniziale del periodo di maturazione (Vesting Period) 4,34

Gli impatti contabili del Piano riguardanti il presente bilancio sono illustrati nella Nota 13 e nella Nota 27.

212

Sintesi delle erogazioni pubbliche ai sensi art. 1, commi 125-129, Legge n. 124/2017

In ottemperanza agli adempimenti di trasparenza e pubblicità previsti ai sensi della Legge n. 124 del 4 agosto 2017 articolo 1 commi 125-129, che ha imposto a carico delle imprese l'obbligo di indicare in nota integrativa "sovvenzioni, contributi, e comunque vantaggi economici di qualunque genere", si riportano di seguito gli estremi dei relativi importi, rendicontati secondo il "criterio di cassa".

RIFERIMENTO
NORMATIVO
VALORE
CONTRIBUTO
SOGGETTO
EROGANTE
Patent Box 356 Stato Italiano
Super/Iper
ammortamento
581 Stato Italiano
Contributi energivori 468 Stato Italiano
Totale 1.405

Patent Box: riguardante la tassazione agevolata per i redditi da beni immateriali, la cui normativa di riferimento è contenuta nella Legge di stabilità 2015 (L. 23.12.2014 n.190) artt. da 37 a 45.

Super ammortamento: permette una supervalutazione del 130% degli investimenti strumentali nuovi acquistati o in leasing, la cui normativa di riferimento è contenuta nella Legge 27 dicembre 2017 n. 205.

Contributi energivori: contributi accessibili per le imprese a forte consumo di energia elettrica, il cui riferimento normativo è il Decreto MISE del 21 dicembre 2017.

Elenco delle partecipazioni con le informazioni integrative richieste dalla CONSOB (comunicazione DEM 6064293 del 28 luglio 2006)

In imprese controllate 3

DENOMINAZIONE SOCIALE SEDE CAPITALE
AL 31.12.2019
SOCI % DI
PARTECIPAZIONE
PATRIMONIO
NETTO AL
31.12.2019
RISULTATO
ESERCIZIO
2019
Faringosi Hinges s.r.l. Ospitaletto (BS) EUR 90.000 Sabaf S.p.A. 100% EUR 7.318.972 EUR 1.076.057
Sabaf do Brasil Ltda Jundiaì (Brasile) BRL
24.000.000
Sabaf S.p.A. 100% BRL 52.039.450 BRL 3.734.068
Sabaf US Corp. Plainfield (USA) USD 200.000 Sabaf S.p.A. 100% USD -56.826 USD 71.516
Sabaf Appliance Components (Kunshan)
Co., Ltd.
Kunshan (Cina) EUR 4.900.000 Sabaf S.p.A. 100% CNY -6.037.256 CNY -4.420.172
Sabaf Beyaz Esya Parcalari Sanayi Ve
Ticaret Limited Sirteki
Manisa (Turchia) TRY 28.000.000 Sabaf S.p.A. 100% TRY
167.844.599
TRY 25.918.705
A.R.C. s.r.l. Campodarsego (PD) EUR 45.000 Sabaf S.p.A. 70% EUR 5.663.939 EUR 571.572
Sabaf S.p.A. 30%
Okida Elektronik Sanayi ve Tickaret A.S Istanbul (Tuchia) TRY 5.000.000 Sabaf Beyaz
Esya Parcalari
Sanayi Ve Ti
caret Limited
Sirteki
70% TRY 39.770.099 TRY 12.807.253
C.M.I s.r.l. Valsamoggia (BO) EUR 1.000.000 Sabaf S.p.A. 68,5% EUR 7.450.225 EUR 481.009

Altre partecipazioni rilevanti

Nessuna.

Origine, possibilità di utilizzazione e disponibilità delle riserve

Desc
rizione
Importo Poss
ibilità
di
utilizzazione
Quota
disp
onibile
Importo soggetto
a tass
azione
in capo alla società
in caso di distribuzione
Ris
erve di
capita
le:
Riserva sovrapprezzo azioni 10.002 A, B, C 10.002 0
Riserva di rivalutazione
Legge 413/91
42 A, B, C 42 42
Riserva di rivalutazione
Legge 342/00
1.592 A, B, C 1.592 1.592
Ris
erve di
uti
li:
Riserva legale 2.307 B 0 0
Altre riserve di utili 78.960 A, B, C 78.960 0
Ris
erve di
va
lutazio
ne:
Riserva di valutazione
attuariale TFR
(505) 0 0
Riserva piano di stock grant 1.002 0 0
Tota
le
93.400 90.596 1.634

Legenda:

A: per aumento di capitale

B: per copertura perdite

C: per distribuzione agli azionisti

Prospetto delle rivalutazioni sui beni ancora in patrimonio al 31 dicembre 2019

Valore lordo Ammortamenti
cu
mulati
Valore netto
Legge 72/1983 137 (137) 0
Investimenti immobiliari Fusione 1989 516 (484) 32
Legge 413/1991 47 (44) 3
Fusione 1994 1.483 (1.136) 347
Legge 342/2000 2.870 (2.540) 330
5.053 (4.341) 712
Legge 576/75 205 (205) 0
Impianti e macchinario Legge 72/1983 2.219 (2.219) 0
Fusione 1989 6.140 (6.140) 0
Fusione 1994 6.820 (6.820) 0
15.384 (15.384) 0

Attrezzature industriali e commerciali Legge 72/1983 161 (161) 0 Altri beni Legge 72/1983 50 (50) 0 TOTALE 20.648 (19.936) 712

DATI GENERALI

Sabaf S.p.A. è una società con personalità giuridica organizzata secondo l'ordinamento giuridico della Repubblica Italiana

APPENDICE

Informazioni ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento emittenti CONSOB

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2019 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione. Non vi sono servizi resi da entità appartenenti alla sua rete.

(in migliaia di euro) SOGGETTO CHE HA EROGATO IL SERVIZIO CORRISPETTIVI DI COMPETENZA
DELL'ESERCIZIO 2019
Revisione contabile EY S.p.A. 47
Servizi di attestazione EY S.p.A. ---
Altri servizi EY S.p.A. 39 4
Totale 86

atteStazione del bilancio Separato

ai sensi dell'art. 154 bis del D.Lgs. 58/98

I sottoscritti Pietro Iotti, in qualità di Amministratore Delegato, e Gianluca Beschi, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della SABAF S.p.A., attestano, tenuto conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'eff ettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio separato nel corso dell'esercizio 2019.

Si attesta inoltre che:

  • il bilancio separato:
  • è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del regolamento CE 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002 nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005;
  • corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e fi nanziaria dell'emittente;
  • la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.

Ospitaletto, 24 marzo 2020

L'Amministratore Delegato Pietro Iotti

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Gianluca Beschi

216

EY S.p.A. Corso Magenta, 29 25121 Brescia

Tel: +39 030 2896111 Fax: +39 030 295437 ey.com

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

Agli azionisti della Sabaf S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio d'esercizio

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della Sabaf S.p.A. (la Società), costituito dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2019, dal prospetto del conto economico e del conto economico complessivo, dal prospetto dei movimenti del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2019, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data, in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

EY S.p.A. Sede Legale: Via Lombardia, 31 - 00187 Roma Capitale Sociale Euro 2.525.000,00 i.v. Iscritta alla S.O. del Registro delle Imprese presso la C.C.I.A.A. di Roma Codice fiscale e numero di iscrizione 00434000584 - numero R.E.A. 250904 P.IVA 00891231003 Iscritta al Registro Revisori Legali al n. 70945 Pubblicato sulla G.U. Suppl. 13 - IV Serie Speciale del 17/2/1998 Iscritta all'Albo Speciale delle società di revisione Consob al progressivo n. 2 delibera n.10831 del 16/7/1997

A member firm of Ernst & Young Global Limited

Abbiamo identificato il seguente aspetto chiave della revisione contabile:

Aspetto chiave Risposta di revisione
Valutazione delle partecipazioni
Le partecipazioni in società controllate al 31
dicembre 2019 ammontano a 57,9 milioni di euro.
Le partecipazioni più significative sono quelle in:
- C.M.I. S.r.l.: 13,4 milioni di euro;
- Faringosi Hinges S.r.l.: 10,3 milioni di euro;
- Sabaf do Brasil: 8,5 milioni di euro;
- Sabaf Beyaz Esya Parcalari Sanayi Ve Ticaret
Limited: 12 milioni di euro;
- A.R.C. S.r.l.: 4,8 milioni di euro;
- Okida Elektronik Sanayi Limited Sirket: 8,7 milioni
di euro.
La Direzione valuta almeno annualmente la
presenza di indicatori di impairment delle
partecipazioni, coerentemente con la propria
strategia di gestione delle entità legali all'interno
del gruppo e, qualora si manifestino, assoggetta ad
impairment test tali attività.
I processi e le modalità di valutazione e
determinazione del valore recuperabile delle
partecipazioni sono basati su assunzioni a volte
complesse, che per loro natura implicano il ricorso
al giudizio degli amministratori, in particolare con
riferimento alle assunzioni alla base delle previsioni
della redditività futura per il periodo del business
plan, della stima del valore terminale e della
determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo
e di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi
di cassa futuri.
In considerazione del giudizio richiesto e della
complessità delle assunzioni utilizzate nella stima
del valore recuperabile delle partecipazioni,
abbiamo ritenuto che tale tematica rappresenti un
aspetto chiave della revisione.
L'informativa di bilancio relativa alla valutazione
delle partecipazioni è riportata nel paragrafo "Uso
Le nostre procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave hanno riguardato, tra l'altro:
(i) l'analisi della procedura e dei controlli
chiave posti in essere dalla società in merito
alla valutazione delle partecipazioni; (ii)
l'analisi delle assunzioni alla base delle
previsioni dei flussi di cassa futuri; (iii) l'analisi
della coerenza delle previsioni dei flussi di
cassa futuri delle partecipazioni con il business
plan di Gruppo per il periodo 2020-2024; (iv)
l'esame delle previsioni, rispetto
all'accuratezza storica di quelle precedenti; (v)
l'esame della stima dei tassi di crescita di
lungo periodo e dei tassi di attualizzazione.
Nelle nostre verifiche ci siamo anche avvalsi
dell'ausilio di nostri esperti in tecniche di
valutazione, che hanno eseguito un ricalcolo
indipendente ed effettuato analisi di sensitività
sulle assunzioni chiave, al fine di determinare i
cambiamenti delle assunzioni che potrebbero
impattare significativamente la valutazione del
valore recuperabile.
Infine, abbiamo verificato l'adeguatezza
dell'informativa fornita nelle note illustrative
del bilancio e la coerenza dell'informativa
fornita nella relazione sulla gestione
relativamente a quest'aspetto.

2

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio d'esercizio

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio, a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività, o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • · abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti od eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • · abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società;

  • · abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori e della relativa informativa;

  • · siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • · abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dai principi di revisione internazionali (ISA Italia), tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014

L'assemblea degli azionisti di Sabaf S.p.A. ci ha conferito in data 8 maggio 2018 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi con chiusura dal 31 dicembre 2018 al 31 dicembre 2026.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) n. 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58

Gli amministratori della Sabaf S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Sabaf S.p.A. al 31 dicembre 2019, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B, al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, con il bilancio d'esercizio di Sabaf S.p.A. al 31 dicembre 2019 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio della Sabaf S.p.A. al 31 dicembre 2019 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, c. 2, lettera e), del D. Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Dichiarazione ai sensi dell'art. 4 del Regolamento Consob di attuazione del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254

Gli amministratori della Sabaf S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254. Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli amministratori della dichiarazione non finanziaria.

Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D. Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.

Brescia, 3 aprile 2020

EY S.p.A. Massimo Meloni

(Revisore Legale)

Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli Azionisti di SABAF S.p.A.

ai sensi dell'art. 2429, comma 2, del Codice Civile e dell'art. 153 del D.lgs. n. 58/1998

All'Assemblea degli Azionisti della Società SABAF S.p.A.

Premessa

Il Collegio Sindacale di SABAF S.p.A. (di seguito anche "SABAF" o "Società"), ai sensi dell'art. 153 del D.Lgs. n. 58 del 1998 (di seguito anche T.U.F.) e dell'art. 2429, comma 2, del Codice Civile, è chiamato a riferire all'Assemblea degli Azionisti convocata per l'approvazione del Bilancio sull'attività di vigilanza svolta nel corso dell'esercizio nell'adempimento dei propri doveri anche nella veste di "comitato per il controllo interno e la revisione contabile", sulle omissioni e sui fatti censurabili eventualmente rilevati e sui risultati dell'esercizio sociale, oltreché a formulare proposte in ordine al Bilancio, all'approvazione dello stesso e alle materie di propria competenza.

Si osserva, preliminarmente, che il Consiglio di Amministrazione ha deciso di avvalersi del maggior termine di cui all'art. 2364 c.c. e all'art. 8 dello Statuto sociale per la convocazione dell'Assemblea degli Azionisti di approvazione del bilancio 2019, stante la presenza dei relativi presupposti. La documentazione di bilancio viene comunque messa a disposizione del pubblico ampiamente nei termini di cui all'art. 154-ter T.U.F. (entro quattro mesi dalla chiusura dell'esercizio). La decisione è stata assunta dal Consiglio, come spiegato nella Relazione sulla gestione, in quanto SABAF è tenuta alla redazione del bilancio consolidato, in considerazione di esigenze connesse ai relativi obblighi e adempimenti. Si precisa in ogni caso che, a causa della situazione relativa alla diffusione dell'emergenza sanitaria legata al COVID-19, ai sensi dell'art. 106 del Decreto Legge n. 18 del 2020 "l'assemblea ordinaria è convocata entro centottanta giorni dalla chiusura dell'esercizio", in deroga alla disciplina ordinaria in materia.

Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 e sino alla data odierna, il Collegio Sindacale ha effettuato l'attività di vigilanza attenendosi a quanto previsto dalla Legge, dalle Norme di comportamento del collegio sindacale di società quotate emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, dalle disposizioni CONSOB in materia di controlli societari, dal Codice di Autodisciplina, nonché dalle previsioni contenute nell'art. 19 del D.Lgs. 39/2010.

Il Bilancio di SABAF è stato redatto in base ai principi contabili internazionali IAS/IFRS emessi dall'International Accounting Standards Board (IASB) e omologati dall'Unione Europea, nonché conformemente ai provvedimenti emanati dalla CONSOB in attuazione dell'art. 9, comma 3, del D.Lgs. 38/2005.

Il Bilancio della Società è stato redatto a norma di legge ed è accompagnato dai documenti prescritti dal Codice Civile e dal T.U.F.. Inoltre la Società, secondo le disposizioni di legge, ha predisposto il Bilancio consolidato e la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario per l'esercizio 2019.

Il Collegio Sindacale ha acquisito le informazioni strumentali allo svolgimento dei compiti di vigilanza ad esso attribuiti mediante la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endoconsiliari, le audizioni del management della Società e del Gruppo, le informazioni acquisite dalle competenti strutture aziendali, nonché mediante le ulteriori attività di controllo effettuate.

Nomina ed Indipendenza del Collegio Sindacale

Il Collegio Sindacale in carica alla data della presente Relazione è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti dell'8 maggio 2018 nelle persone di Alessandra Tronconi (Presidente), Luisa Anselmi (Sindaco Effettivo), Mauro Giorgio Vivenzi (Sindaco Effettivo), nonché di Paolo Guidetti e Stefano Massarotto (Sindaci Supplenti). L'organo di controllo resterà in carica per tre esercizi e scadrà alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del Bilancio relativo all'esercizio 2020.

La nomina è avvenuta sulla base di due liste presentate rispettivamente dagli Azionisti Giuseppe Saleri S.a.p.a e Quaestio Capital SGR S.p.A., in conformità alle disposizioni legislative, regolamentari e statutarie applicabili. Dalla lista che ha ottenuto il minor numero di voti sono stati tratti il Presidente del Collegio Sindacale ed un Sindaco Supplente.

La composizione del Collegio Sindacale rispetta il criterio di riparto fra i generi di cui all'art. 148 del D.Lgs. n. 58 del 1998.

Il Collegio Sindacale, all'atto della nomina e successivamente in data 15 maggio 2018, ha verificato la sussistenza del requisito di indipendenza nell'ambito del più ampio processo di autovalutazione dell'organo di controllo ai sensi della Norma Q.1.1. delle Norme di comportamento delle società quotate; la verifica è stata effettuata sulla base dei criteri previsti dalle suddette Norme e dal Codice di Autodisciplina applicabili agli amministratori indipendenti.

L'esito della verifica è stato comunicato (ai sensi dell'art. 144-novies comma 1-ter del Regolamento CONSOB n. 11971 del 1999, dell'articolo 8.C.1 del Codice di Autodisciplina e della Norma Q.1.1. delle Norme di comportamento delle società quotate) al Consiglio di Amministrazione che ha provveduto a diffondere il relativo comunicato in data 26 giugno 2018.

Tale valutazione è stata nuovamente condotta in data 12 marzo 2019 e 17 marzo 2020 e conseguentemente comunicata al Consiglio di Amministrazione, che l'ha resa nota dandone notizia nella Relazione redatta ex art. 123-bis del T.U.F. di entrambi gli esercizi di riferimento.

Attività di vigilanza e controllo del Collegio Sindacale

Attività di vigilanza sull'osservanza della legge e dello statuto

Il Collegio Sindacale nell'espletamento dei compiti di sua competenza ha svolto l'attività di vigilanza prescritta dall'art. 2403 del Codice Civile, dall'art. 149 del D.Lgs. n. 58 del 1998, dall'art. 19 del D.Lgs. 39/2010, dalle raccomandazioni della CONSOB in materia di controlli societari e attività del Collegio Sindacale e facendo riferimento alle indicazioni contenute nel Codice di Autodisciplina, nonché alle Norme di comportamento del Collegio Sindacale di società quotate.

Nell'ambito delle sue funzioni, quindi, il Collegio Sindacale:

  • ha partecipato alle riunioni dell'Assemblea degli Azionisti e del Consiglio di Amministrazione, vigilando sul rispetto delle norme statutarie, legislative e regolamentari che disciplinano il funzionamento degli organi della Società nonché il rispetto dei principi della corretta amministrazione;
  • ha vigilato, per quanto di sua competenza, sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, tramite osservazioni dirette, raccolta di informazioni dai responsabili di alcune funzioni aziendali e incontri con la Società di Revisione nell'ambito di un reciproco scambio di dati ed informazioni;
  • ha valutato e vigilato sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo e contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, attraverso le informazioni dei responsabili delle rispettive funzioni, l'esame di documenti aziendali e l'analisi dei risultati del lavoro svolto dalla Società di Revisione;
  • ha effettuato, nel corso dell'esercizio, 9 riunioni della durata di 2 ore e 30 circa, ha inoltre partecipato a tutte le riunioni del Consiglio di Amministrazione, nonché dei comitati endoconsiliari (Comitato Controllo e Rischi, Comitato per la Remunerazione e le Nomine);
  • ha vigilato sull'adeguatezza del flusso reciproco di informazioni tra SABAF e le sue controllate ai sensi dell'articolo 114, comma 2, del D. Lgs. n. 58 del 1998, assicurato dalle istruzioni emanate dalla direzione della Società nei confronti delle Società del Gruppo;
  • ha vigilato in merito agli adempimenti correlati alle norme del "Market abuse", della "Tutela del risparmio" e in materia di "Internal Dealing", con particolare riferimento al trattamento delle informazioni privilegiate e alla procedura di diffusione dei comunicati e delle informazioni al pubblico. È stato monitorato l'adeguamento della procedura adottata dalla Società per la gestione delle informazioni privilegiate e rilevanti redatta alla luce delle Linee Guida CONSOB n. 1/2017.

Inoltre, il Collegio:

• ha ottenuto dagli Amministratori adeguate informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società e dalle società controllate ai sensi dell'art. 150, comma 1 del T.U.F.. Al riguardo il Collegio ha posto particolare attenzione sul fatto che le operazioni deliberate e poste in essere fossero conformi alla legge, allo statuto sociale e non fossero imprudenti o azzardate, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea, in potenziale conflitto d'interessi o tali da compromettere l'integrità del patrimonio aziendale;

  • ha tenuto riunioni con i rappresentanti della Società di Revisione ai sensi dell'art. 150, comma 3 del T.U.F. e non sono emersi dati e/o informazioni rilevanti che debbano essere evidenziati nella presente Relazione;
  • ha avuto scambi di informazioni con i corrispondenti organi di controllo (laddove esistenti) delle società direttamente ed indirettamente controllate da SABAF S.p.A. ai sensi dell'art. 151, comma 1 e 2 del T.U.F.;
  • ha vigilato sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice di Autodisciplina, a cui la Società aderisce, come adeguatamente rappresentato nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari, nel rispetto dell'art. 124-ter del T.U.F. e dell'art. 89-bis del Regolamento Emittenti;
  • ha verificato, in relazione alla valutazione periodica da effettuarsi ai sensi del Criterio Applicativo 3.C.5 del Codice di Autodisciplina, nell'ambito della vigilanza sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario, la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio di Amministrazione, in merito alla valutazione positiva dell'indipendenza degli Amministratori.

Il Consiglio di Amministrazione, come richiesto dal Criterio Applicativo 1.C.1, lett. g) del Codice di Autodisciplina, ha espresso la propria valutazione in ordine alla dimensione ed alla composizione dell'organo consiliare ed al suo funzionamento nonché alla dimensione, alla composizione ed al funzionamento dei comitati endoconsiliari. Nella valutazione, effettuata sulla base delle risultanze di un questionario di autovalutazione compilato da tutti i membri del Consiglio di Amministrazione, sono stati utilizzati i criteri valutativi già adottati nel passato esercizio.

Il Collegio dà inoltre atto che ha rilasciato:

  • il proprio parere favorevole, in merito alla nomina ed alla remunerazione da attribuire al responsabile della Funzione di Internal Audit come previsto dal Criterio Applicativo 7.C.1 del Codice di Autodisciplina;
  • il proprio parere favorevole, in merito al Piano di Audit annuale predisposto dal Responsabile della Funzione di Internal Audit;
  • il proprio consenso, ai sensi dell'art. 5, comma 4, del Reg. (UE) 2014/537, in due occasioni, alla prestazione, da parte della Società di revisione EY S.p.A., di servizi diversi dalla revisione legale nei confronti della Società e di società appartenenti al Gruppo SABAF, dopo avere attentamente valutato i potenziali rischi per l'indipendenza del revisore.

Il Collegio Sindacale ha inoltre espresso il proprio consenso, ai sensi dell'art. 2426, comma 1, numero 5, del Codice Civile all'iscrizione, nel bilancio d'esercizio, di costi di sviluppo aventi utilità pluriennale per Euro 460.000.

Attività di vigilanza sull'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile e sull'attività di revisione legale dei conti

Ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. 39/2010 (Testo Unico della Revisione Legale), il Collegio Sindacale è chiamato a vigilare:

  • sul processo di informativa finanziaria;
  • sull'efficacia dei sistemi di controllo interno e di gestione del rischio;
  • sulla Revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati;

• sull'indipendenza della Società di Revisione in particolare per quanto concerne la prestazione di servizi non di Revisione.

Il Collegio Sindacale ha svolto la sua attività con la collaborazione del Comitato Controllo e Rischi al fine di coordinare le rispettive competenze ed evitare sovrapposizione di attività.

Processo di informativa finanziaria

Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'esistenza di norme e procedure relative al processo di formazione e diffusione delle informazioni finanziarie. In merito si evidenzia che la Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari illustra le modalità con cui il Gruppo ha definito il proprio Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi in relazione al processo di informativa finanziaria a livello Consolidato. Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari è Gianluca Beschi.

Il Dirigente Preposto si avvale del supporto dell'Internal Audit al fine di verificare il funzionamento delle procedure amministrativo-contabili attraverso attività di testing dei controlli. Al riguardo, si segnala che, per recepire gli sviluppi dell'attività aziendale e allineare le procedure alle prassi operative in essere, nel corso dell'esercizio 2019 sono stati apportati degli aggiornamenti, approvati dal Dirigente Preposto, a due procedure amministrativo-contabili redatte ai sensi della L. 262/2005, di cui è stata data informativa al Consiglio di Amministrazione nel mese di dicembre.

Il Collegio Sindacale dà atto di aver ricevuto adeguate informazioni sull'attività di monitoraggio dei processi aziendali ad impatto amministrativo-contabile nell'ambito del Sistema di controllo interno, effettuata sia nel corso dell'anno in relazione ai resoconti periodici sulla gestione, sia in fase di chiusura dei conti per la predisposizione del Bilancio, nel rispetto degli obblighi di monitoraggio ed attestazione a cui SABAF S.p.A. è soggetta ai sensi della Legge n. 262/2005. Il Collegio Sindacale, in particolare, ha preso atto del Risk Assessment relativo all'anno 2019, nonché dell'aggiornamento periodico sull'attività di test ex Lege n. 262/2005.

L'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile è stata valutata anche mediante l'acquisizione di informazioni dai responsabili delle rispettive funzioni e l'analisi dei risultati del lavoro svolto dalla Società di Revisione.

Non sono emerse particolari criticità ed elementi ostativi al rilascio dell'attestazione da parte del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili-societari e dell'Amministratore delegato circa l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio di SABAF S.p.A. e del Bilancio Consolidato per l'esercizio 2019.

Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'osservanza della normativa relativa alla formazione e pubblicazione della Relazione Finanziaria Semestrale e dei Resoconti Intermedi sulla Gestione, nonché sulle impostazioni date alle stesse e sulla corretta applicazione dei principi contabili, anche utilizzando le informazioni ottenute dalla Società di Revisione.

Inoltre, si dà atto che:

• la Società di Revisione incaricata della Revisione legale dei conti attualmente in carica, EY S.p.A., è stata nominata per il periodo 2018-2026 in occasione dell'Assemblea dei Soci tenutasi in data 8 maggio 2018: la procedura volta al conferimento dell'incarico è stata condotta nel rispetto di quanto previsto dall'art. 16 del Reg. UE 2014/537. Il Collegio Sindacale allora in carica ha presentato al Consiglio di Amministrazione una raccomandazione motivata contenente il nominativo di due società di revisione idonee a sostituire quella in scadenza, esprimendo preferenze per una di esse. Tale raccomandazione è stata elaborata al termine di un'articolata procedura di selezione che si è svolta nel rispetto delle prescrizioni contenute nel Reg. UE n. 2014/537;

  • la Società di Revisione incaricata della Revisione legale dei conti ha illustrato al Collegio i controlli effettuati e negli incontri periodici con il Collegio Sindacale non ha evidenziato rilievi;
  • il Collegio Sindacale ha vigilato sulla revisione dei conti annuali e consolidati informandosi e confrontandosi periodicamente con la Società di Revisione.

In particolare, sono state illustrate al Collegio tutte le principali fasi dell'attività di revisione ivi compresa l'individuazione delle aree di rischio, con descrizione delle relative procedure di revisione adottate; inoltre sono stati ripercorsi i principali principi contabili applicati da SABAF.

Il Collegio dà altresì atto che la Società di Revisione EY S.p.A. ha rilasciato i propri giudizi sul Bilancio Consolidato e sul Bilancio separato in data 3 aprile 2020 ed ha altresì rilasciato in pari data la Relazione Aggiuntiva destinata al Comitato per il Controllo interno e la revisione contabile prevista dall'art. 11 del regolamento UE 2014/537.

Dalle relazioni relative al Bilancio separato e al Bilancio Consolidato non emergono rilievi, né richiami di informativa.

Si dà altresì atto che la Società di Revisione ha espresso, nelle relazioni di cui sopra, un giudizio positivo rispetto alla coerenza con il Bilancio e alla conformità alle norme di legge con riferimento:

  • alla Relazione sulla gestione;
  • alle informazioni di cui all'art. 123-bis, comma 4, D. Lgs. 58/98 contenute nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari.

Particolare rilievo è stato prestato, nel lavoro di revisione, agli aspetti chiave inerenti la verifica del test di impairment e della Purchase Price Allocation. Dalle relazioni emesse dalla Società di Revisione non emergono inoltre carenze significative del sistema di controllo interno per l'informativa finanziaria e del sistema contabile della Società.

Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'indipendenza della Società di Revisione EY S.p.A., verificando la natura e l'entità dei servizi diversi dal controllo contabile con riferimento a SABAF ed alle società controllate ed ottenendo esplicita conferma dalla Società di Revisione circa la sussistenza del requisito dell'indipendenza da parte della stessa. La dichiarazione relativa all'indipendenza è stata inclusa, ai sensi dell'art. 11, co. 2, lett. a), del Regolamento UE 2014/537, nella suddetta Relazione Aggiuntiva.

I compensi corrisposti dal Gruppo SABAF alla Società di Revisione e alle società appartenenti alla rete della Società di Revisione medesima sono i seguenti:

Attività Importo Euro/000
Revisione contabile 124
Servizi di attestazione -
Altri servizi 49
Totale 173

Alla luce di quanto indicato, il Collegio Sindacale ritiene che sussista il requisito di indipendenza della Società di Revisione EY S.p.A..

Si precisa che nel corso del 2019 si sono verificate modifiche del perimetro oggetto della revisione, in relazione all'entrata nell'area di consolidamento della società C.M.I. s.r.l. e delle società da questa controllate (C.G.D. s.r.l. e C.M.I. Polska Sp. Zoo) in conseguenza dell'acquisizione, da parte di SA-

224

BAF, del gruppo C.M.I., avvenuta in data 31 luglio 2019. Le società del gruppo C.M.I. hanno contribuito al fatturato consolidato per 12,5 milioni di Euro.

Attività di vigilanza sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e sull'assetto organizzativo

Il Collegio Sindacale ha valutato e vigilato l'adeguatezza del controllo interno e l'efficacia dei sistemi di controllo interno e di gestione del rischio. Il Collegio Sindacale dà atto di aver verificato le attività maggiormente rilevanti svolte dal complessivo sistema di controllo interno e di gestione dei rischi tramite la partecipazione alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi (cui sono attribuite anche funzioni di Comitato Operazioni con parti Correlate) cui hanno partecipato:

  • i membri del Comitato Controllo e Rischi;
  • i membri del Collegio Sindacale;
  • l'Amministratore Delegato e incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • la funzione Internal Audit e il Responsabile della funzione stessa;
  • il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari.

Il Collegio Sindacale dà inoltre atto di aver preso parte alle periodiche riunioni tra organi di controllo della Società a cui hanno partecipato:

  • i membri del Comitato Controllo e Rischi;
  • i membri del Collegio Sindacale;
  • la Società di Revisione;
  • l'Amministratore Delegato e Incaricato del Sistema di Controllo Interno;
  • il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari;
  • la funzione Internal Audit e il Responsabile della funzione stessa;
  • l'Organismo di Vigilanza.

Nell'ambito di tali attività, in particolare, il Collegio Sindacale dà atto di aver ricevuto ed esaminato:

  • le relazioni periodiche sull'attività svolta, predisposte dal Comitato Controllo e Rischi e dalla funzione di Internal Audit;
  • i reports redatti alla conclusione delle attività di verifica e monitoraggio dalla funzione di Internal Audit, con le relative risultanze, le azioni raccomandate ed i controlli dell'attuazione delle suddette azioni;
  • gli aggiornamenti periodici sull'evoluzione del processo di gestione dei rischi, l'esito delle attività di monitoraggio ed assessment effettuate dall'Internal Audit nonché gli obiettivi raggiunti.

Il Collegio ha, quindi, esaminato con cadenza semestrale le relazioni periodiche sull'attività svolta dall'Organismo di Vigilanza ed ha esaminato il piano di attività ed il budget assegnato per l'anno 2019. Analogamente il Collegio ha preso atto dell'attività di compliance a quanto previsto dal D.Lgs. n. 231/2001 e del piano delle attività per il 2019 esaminando e condividendo le modifiche apportate nel corso dell'esercizio al Modello di Organizzazione e Gestione ex D.Lgs. n. 231/2001.

A seguito dell'attività svolta nel corso dell'esercizio 2019, come sopra dettagliata, il Collegio Sindacale ha condiviso la valutazione positiva espressa dal Comitato Controllo e Rischi in ordine all'adeguatezza del Sistema di controllo interno e gestione dei rischi.

Con riferimento al sistema di controllo interno, il Collegio Sindacale dà atto che, in data 5 febbraio 2019, la Dott.ssa Marcandalli, Responsabile della Funzione di Internal Audit e membro dell'Organismo di Vigilanza, ha presentato le proprie dimissioni, con efficacia a decorrere dal giorno 1 maggio 2019. In data 25 giugno 2019 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di affidare la Funzione di Internal Audit di Gruppo, per il periodo compreso tra l'1 luglio 2019 e il 31 dicembre 2021 a PricewaterhouseCoopers S.p.A. (PwC) e di nominare il Dott. Giuseppe Garzillo quale Responsabile della Funzione di Internal Audit per il medesimo periodo. Il Dott. Garzillo è stato nominato, inoltre, membro dell'Organismo di Vigilanza con incarico fino a maggio 2021. L'Organismo di Vigilanza risulta ora composto dall'Avv. Nicla Picchi (Presidente) e dal Dott. Giuseppe Garzillo.

Attività di vigilanza sul rispetto dei principi di corretta amministrazione

Si riassumono qui di seguito le principali operazioni poste in essere dalla Società nel corso dell'esercizio, rispetto alle quali il Collegio ha vigilato sul rispetto dei principi di corretta amministrazione.

In data 25 giugno 2019 il Consiglio di Amministrazione di SABAF S.p.A. ha approvato, ai sensi dell'art. 2505, comma 2, del Codice Civile, il progetto di fusione per incorporazione in SABAF S.p.A. di Sabaf Immobiliare s.r.l.. Alla società era affidata la gestione del patrimonio immobiliare del Gruppo Sabaf; l'operazione è stata posta in essere al fine di ottimizzare la gestione delle risorse, le sinergie ed i connessi flussi economico-finanziari. L'atto di fusione è stato stipulato in data 18 novembre 2019 con effetti a partire dall'1 gennaio 2019. Tale operazione ha generato un avanzo di fusione per un valore pari a 13,5 milioni di Euro, che è stato oggetto di iscrizione in un'apposita riserva del patrimonio netto.

Inoltre, in linea con quanto previsto dal Piano Industriale 2018-2022, SABAF ha posto in essere un'importante operazione finalizzata alla realizzazione di una crescita per vie esterne del Gruppo: come descritto nella Relazione sulla Gestione, il 31 luglio 2019 infatti il Gruppo ha perfezionato l'acquisizione del 68,5% della società C.M.I. s.r.l., uno dei principali player nella progettazione, produzione e vendita di cerniere per elettrodomestici. Il Gruppo C.M.I. opera con unità produttive in Italia (Crespellano, BO) e in Polonia e, attraverso la controllata C.G.D. s.r.l., è inoltre attivo nella produzione di stampi per l'acciaio e di articoli stampati in lamiera. L'acquisizione di C.M.I. s.r.l. consente al Gruppo SABAF di ottenere una posizione di leadership su scala mondiale nel settore delle cerniere. L'acquisizione della quota di maggioranza di C.M.I. ha comportato un investimento complessivo di 13,4 milioni di Euro. Al riguardo si evidenzia che l'accordo sottoscritto con il venditore prevede un'opzione di acquisto, per SABAF, e una contestuale opzione di vendita, per la controparte, per il residuo 31,5% del capitale di CMI s.r.l., a fronte della quale, in applicazione del principio IAS 32, nel bilancio consolidato è stata iscritta una passività finanziaria pari a 8,7 milioni di Euro che ha determinato una corrispondente variazione in diminuzione del patrimonio netto consolidato.

Infine, in data 5 dicembre 2019 la Società ha comunicato di avere avviato un'importante cooperazione con il gruppo giapponese Paloma, che fa capo a Paloma Co. Ltd, attivo a livello globale nel settore delle apparecchiature a gas. SABAF ha altresì concluso un accordo con Paloma Rheem Investments, Inc. per la cessione di azioni proprie per un totale pari al 2% circa del capitale di SABAF (230.669 azioni SABAF), ad un prezzo unitario di 13,64 Euro per azione, in conformità alla delibera assembleare del 7 maggio 2019. Tale operazione è ritenuta la base per nuove opportunità di Business e di sviluppo strategico sia per il Gruppo SABAF che per il Gruppo Paloma.

Sul piano della gestione ordinaria, l'attività di SABAF è proseguita in linea con gli esercizi precedenti ed è consistita nell'attività industriale, nel coordinamento strategico e gestionale del Gruppo, nella ricerca dell'ottimizzazione dei flussi finanziari di Gruppo, nonché nell'attività di ricerca e selezione di acquisizioni di partecipazioni con lo scopo di accelerare la crescita del Gruppo stesso.

Il Gruppo Sabaf ha inoltre effettuato investimenti organici per 12 milioni di Euro, finalizzati, principalmente, all'incremento e all'automazione della capacità produttiva dei bruciatori speciali e alla realizzazione di macchinari e stampi per nuovi bruciatori. Parte di tali investimenti è stata invece destinata alle attività di mantenimento e sostituzione per tenere costantemente aggiornato e in efficienza l'apparato produttivo.

A seguito dell'attività di vigilanza e controllo svolta nell'esercizio, il Collegio Sindacale può attestare che:

  • nel corso dell'attività svolta, non sono emerse omissioni, irregolarità né fatti censurabili o comunque significativi tali da richiederne la segnalazione agli organi di controllo o menzione nella presente Relazione;
  • non sono pervenuti al Collegio Sindacale denunce ai sensi dell'art. 2408 Codice Civile né esposti da parte di terzi;
  • non sono state individuate operazioni né con terzi, né infragruppo e/o con parti correlate tali da evidenziare profili atipici e/o inusuali, per contenuti, natura, dimensioni e collocazione temporale;
  • il complesso delle operazioni e delle scelte gestionali adottate sono ispirate al principio di corretta amministrazione e di ragionevolezza e sono conformi al Piano Industriale 2018-2022 approvato dal Consiglio di Amministrazione.

Attività di vigilanza sull'attuazione delle regole di governo societario

Il Collegio ha valutato l'applicazione delle regole sul governo societario previste dal Codice di Autodisciplina cui SABAF aderisce e il relativo grado di adesione anche tramite l'analisi della Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari e il confronto dei suoi contenuti con quanto emerso nel corso della generale attività di vigilanza svolta nel corso dell'esercizio. Inoltre si è valutato il rispetto dell'obbligo da parte di SABAF di informare il mercato, nella relazione sul governo societario, sul proprio grado di adesione al Codice stesso, anche ai sensi di quanto previsto dall'art. 123-bis del T.U.F.. E' opinione del Collegio che la relazione sulla corporate governance sia stata redatta secondo quanto previsto dall'art. 123-bis del T.U.F. e dal Codice di Autodisciplina e seguendo il Format reso disponibile dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana S.p.A..

Attività di vigilanza in relazione al Bilancio di esercizio, al Bilancio Consolidato e alla Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria

Per quanto riguarda il Bilancio separato chiuso al 31 dicembre 2019, il Bilancio consolidato chiuso alla stessa data nonché la relativa Relazione sulla gestione, si segnala quanto segue:

  • il Collegio Sindacale ha accertato, tramite verifiche dirette e informazioni assunte dalla Società di Revisione, l'osservanza delle norme di legge che ne regolano la formazione, l'impostazione del Bilancio d'esercizio, del Bilancio Consolidato e della Relazione sulla Gestione, degli schemi di bilancio adottati, attestando il corretto utilizzo dei principi contabili, descritti nelle Note al Bilancio e nella Relazione sulla gestione. In particolare, sono stati analizzati dal Collegio Sindacale gli esiti dell'impairment test effettuato, ai sensi del principio contabile IAS 36, sulle singole CGU che coincidono con le partecipazioni nelle società Faringosi Hinges S.r.l., A.R.C. S.r.l., C.M.I. S.r.l. e Okida Elektronik (CGU "Cerniere" per Faringosi Hinges S.r.l.; CGU "Bruciatori professionali" per A.R.C. S.r.l.; CGU "Cerniere C.M.I." per C.M.I. s.r.l. e CGU "componenti elettronici" per Okida Elektronik). In particolare, si rileva che il test è stato condotto:
  • ai fini del Bilancio separato di SABAF S.p.A. (e, relativamente a Okida Elektronik, di Sabaf Turchia) per valutare la recuperabilità del valore delle partecipazioni e
  • ai fini del Bilancio Consolidato per verificare che il capitale investito netto nelle CGU (incluso l'avviamento e le altre attività immateriali derivanti dall'acquisizione Okida) fosse inferiore al suo valore recuperabile.

Al riguardo si evidenzia che la Società di Revisione, nelle proprie relazioni, ha descritto le procedure di revisione svolte con riferimento agli impairment test, in quanto "aspetti chiave della revisione" ed alle quali il Collegio Sindacale fa rinvio. Il Collegio Sindacale condivide pertanto le procedure adottate e i risultati ottenuti che evidenziano valori d'uso significativamente superiori ai valori contabili delle partecipazioni e degli assets;

  • in applicazione della Delibera CONSOB n. 15519/2006 sono espressamente indicati negli schemi di bilancio gli effetti dei rapporti con parti correlate. In applicazione della medesima Delibera in Nota integrativa è specificato che nel corso dell'esercizio non si sono verificati eventi e operazioni significative non ricorrenti e non sono state realizzate transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali;
  • il Bilancio risponde ai fatti e alle informazioni di cui il Collegio Sindacale è venuto a conoscenza nell'ambito dell'esercizio dei suoi doveri di vigilanza e dei suoi poteri di controllo ed ispezione;
  • per quanto consta al Collegio Sindacale, gli Amministratori nella redazione del Bilancio non hanno derogato alle norme di legge ai sensi dell'art. 2423, comma 5, del Codice Civile;
  • l'Amministratore Delegato ed il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari hanno rilasciato l'attestazione, ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento CONSOB n. 11971/1999 e successive modifiche ed integrazioni e dell'art. 154-bis del T.U.F.;
  • la Relazione sulla Gestione risponde ai requisiti di legge ed è coerente con i dati e le risultanze del Bilancio; essa fornisce la necessaria informativa sull'attività e sulle operazioni di rilievo, di cui il Collegio Sindacale è stato messo al corrente nel corso dell'esercizio, sui principali rischi della Società e delle società controllate, sulle operazioni infragruppo e con parti correlate, nonché sul processo di adeguamento dell'organizzazione societaria ai principi di governo societario, in coerenza con il Codice di Autodisciplina delle società quotate;

• ai sensi di quanto previsto dall'art. 123-ter del T.U.F., viene presentata all'Assemblea degli Azionisti la Relazione sulla remunerazione (per approvazione nella sua prima sezione, con finalità di reporting nella sua seconda sezione), di cui il Collegio Sindacale ha esaminato e condiviso l'impostazione seguita nella predisposizione, in occasione di una riunione congiunta con il Comitato Remunerazione.

In relazione alla presentazione della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario, il Collegio, in conformità a quanto previsto dal D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, ha vigilato sull'osservanza delle disposizioni stabilite nel decreto stesso e nella delibera CONSOB n. 20267 del 18/01/2018 per la predisposizione delle dichiarazioni in oggetto acquisendo altresì l'attestazione rilasciata dal revisore designato EY S.p.A. datata 3 aprile 2020. Da tale attività non sono emersi fatti suscettibili di segnalazione nella presente relazione.

Attività di vigilanza sui rapporti con Società controllate

Il Collegio ha vigilato sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle controllate, ai sensi dell'art. 114, comma 2, del D.Lgs. n. 58 del 1998.

Dagli incontri periodici con il management e la Società incaricata dell'Internal Audit non sono emersi elementi di criticità da segnalare nella presente relazione.

Infine, si dà atto che non sono pervenute, alla data odierna, comunicazioni dagli Organi di Controllo delle Società controllate contenenti rilievi da segnalare nella presente relazione.

Attività di vigilanza sulle operazioni con parti correlate

In relazione a quanto disposto dall'art. 2391-bis del Codice Civile, il Collegio Sindacale dà atto che il Consiglio di Amministrazione ha adottato una procedura per la disciplina delle Operazioni con Parti Correlate il cui obiettivo principale è quello di definire le linee guida e i criteri per l'identificazione delle operazioni con parti correlate e declinarne ruoli, responsabilità e modalità operative atte a garantire, per tali operazioni, un'adeguata trasparenza informativa e la relativa correttezza procedurale e sostanziale. Tale procedura è stata redatta in conformità a quanto stabilito dal Regola-

mento CONSOB in materia di Parti Correlate (Reg. n. 17221 del 21 marzo 2010) ed è stata oggetto di ultimo aggiornamento, da parte del Consiglio di Amministrazione, in data 25 settembre 2018.

Il Collegio ha vigilato sull'effettiva applicazione della disciplina da parte della Società e non ha osservazioni in merito da evidenziare nella presente Relazione.

Rischi associati alla pandemia derivante dal Coronavirus

La Società, nell'ambito della Relazione sulla gestione, ha evidenziato le iniziative intraprese al fine di contenere gli impatti per la Società stessa derivanti dalla diffusione, a livello mondiale, della pandemia riconnessa al virus COVID-19. Si ricorda che il DPCM del 22 marzo 2020 ha imposto la chiusura fino alla data del 3 aprile 2020 delle unità produttive della Società e delle sue controllate italiane.

Il Gruppo SABAF ha istituito una task force dedicata ad affrontare tale situazione emergenziale e sta ponendo in essere azioni di mitigazione volte a ridurre le conseguenze economiche e al tempo stesso salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori. Alla data della Relazione sulla Gestione, 24 marzo 2020, l'evoluzione della predetta situazione presentava elementi di incertezza tali per cui i potenziali impatti sulle attività del Gruppo e sui mercati di sbocco non potevano essere ragionevolmente quantificati e le stime per l'esercizio 2020 non potevano essere confermate. La situazione ora descritta non appare aver subito cambiamenti sensibili nel periodo intercorrente tra il giorno 24 marzo e la data odierna.

Il Consiglio di Amministrazione, ad esito delle valutazioni sopra riportate, ha ritenuto opportuno, in via prudenziale, proporre all'Assemblea degli azionisti di destinare l'utile dell'esercizio 2019 della Società interamente a riserva straordinaria, con la precisazione che, come comunicato al mercato in data 24 marzo 2020, la distribuzione di un dividendo sugli utili 2019 sarà riesaminata quando la situazione legata al Coronavirus sarà superata.

Proposta all'Assemblea

Il Collegio Sindacale esprime parere favorevole all'approvazione del Bilancio separato al 31 dicembre 2019 e non ha obiezioni da formulare in merito alla proposta di deliberazione presentata dal Consiglio di Amministrazione così come formulata nella Relazione sulla gestione degli Amministratori.

Ospitaletto, 6 aprile 2020

Il Collegio Sindacale

Presidente del Collegio Sindacale Dott.ssa Alessandra Tronconi

Sindaco Effettivo Dott.ssa Luisa Anselmi

Sindaco Effettivo Dott. Mauro Vivenzi

$N^{\circ}$ 657
Vomini
Donne
$\widetilde{\mathbb{R}}$ ලා
$\sqrt{\frac{2}{5}}$
37%
63%
Crescita del

Relazione sulla remunerazione

ai sensi dell'articolo 123-ter TUF e dell'articolo 84-quater Regolamento Emittenti

  • 231 Sezione I - Politica di remunerazione
  • 237 Sezione II - Remunerazione dei componenti degli organi di amministrazione e di controllo e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche nell'esercizio 2019

Sezione I - POLITICA DI REMUNERAZIONE

La "Politica Generale per le Remunerazioni" (di seguito anche "politica di remunerazione") di Sabaf S.p.A., approvata dal Consiglio di Amministrazione il 22 dicembre 2011, aggiornata successivamente in data 20 marzo 2013, 4 agosto 2015, 26 settembre 2017 e 24 marzo 2020, definisce i criteri e le linee guida per la remunerazione dei membri del Consiglio di Amministrazione, dei Dirigenti con responsabilità strategiche e dei membri del Collegio Sindacale.

La politica di remunerazione è stata predisposta:

  • attenendosi alle raccomandazioni del Codice di Autodisciplina vigente, approvato nel marzo 2010 e successivamente modificato e integrato, con riserva di adeguamento al nuovo Codice di Corporate Governance delle società quotate, approvato a gennaio 2020 e che sarà applicabile a decorrere dal primo esercizio che inizia successivamente al 31 dicembre 2020;
  • in coerenza con le Raccomandazioni 2004/913/CE e 2009/385, alle quali è stata data attuazione legislativa con l'articolo 123-ter del Testo Unico della Finanza (T.U.F.), come da ultimo modificato dal D.Lgs. 49/19.

La politica di remunerazione ha durata di tre anni.

Rispetto alla politica di remunerazione sottoposta ai soci in occasione dell'assemblea del 7 maggio 2019, si segnala l'inserimento della facoltà per il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato per la Remunerazione e le Nomine e previo parere del Collegio Sindacale nei casi di cui all'art. 2389 cod. civ., di deliberare il riconoscimento di un bonus una tantum agli Amministratori muniti di particolari cariche e/o ai Dirigenti con responsabilità strategiche alle condizioni e nei limiti di cui all'art. 3 della politica di remunerazione.

1. Organi e soggetti coinvolti nella predisposizione, approvazione e implementazione della politica di remunerazione

ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI

  • Determina il compenso spettante ai membri del Consiglio di Amministrazione, comprensivo di un importo fisso e di gettoni di presenza
  • Delibera i piani di compensi basati sull'attribuzione di strumenti finanziari nei confronti di amministratori e dipendenti
  • Esprime un voto vincolante in merito alla Politica di Remunerazione, illustrata nella prima sezione della Relazione sulla Remunerazione
  • Esprime un voto non vincolante in merito alla seconda sezione della Relazione sulla Remunerazione

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

  • Su proposta del Comitato per la Remunerazione e le Nomine, e previo parere del Collegio Sindacale, determina il compenso per gli Amministratori muniti di particolari cariche
  • Definisce la politica di remunerazione dei Dirigenti con responsabilità strategiche
  • Sentito il parere del Comitato per la Remunerazione e Nomine, delibera la sottoscrizione di Patti di Non Concorrenza nei confronti dell'Amministratore Delegato e dei dirigenti

  • Su proposta del Comitato per la Remunerazione e le Nomine, definisce i piani di incentivazione basati su compensi variabili di breve e di lungo termine da assegnare all'Amministratore Delegato e ai Dirigenti con responsabilità strategiche

  • Su proposta dell'Amministratore Delegato, definisce i piani di incentivazione basati su compensi varabili di breve termine destinati al Management aziendale e ad altri dipendenti
  • Su proposta del Comitato Remunerazione e Nomine, delibera l'assegnazione di benefici non monetari ai dirigenti
  • Formula proposte all'Assemblea sui piani di compensi basati sull'attribuzione di strumenti finanziari nei confronti di amministratori e dipendenti
  • Predispone la Relazione sulla Remunerazione ai sensi dell'articolo 123 ter TUF e dell'articolo 84-quater Regolamento Emittenti
  • Assicura che la remunerazione erogata e maturata sia coerente con i principi e i criteri definiti nella politica di remunerazione, alla luce dei risultati conseguiti e delle altre circostanze rilevanti per la sua attuazione
  • In occasione della cessazione dalla carica e/o dello scioglimento del rapporto con l'Amministratore Delegato, con Amministratori muniti di particolari cariche o con un direttore generale, rende note mediante un comunicato, diffuso al mercato ad esito dei processi interni che conducono all'attribuzione o al riconoscimento di eventuali indennità e/o altri benefici, informazioni dettagliate in merito:

a) all'attribuzione o al riconoscimento di indennità e/o altri benefici, alla fattispecie che ne giustifica la maturazione e alle procedure deliberative seguite a tal fine all'interno della società;

b) all'ammontare complessivo dell'indennità e/o degli altri benefici, alle relative componenti (inclusi i benefici non monetari, il mantenimento dei diritti connessi a piani di incentivazione, il corrispettivo per gli impegni di non concorrenza od ogni altro compenso attribuito a qualsiasi titolo e in qualsiasi forma) e alla tempistica della loro erogazione (distinguendo la parte corrisposta immediatamente da quella soggetta a meccanismi di differimento);

c) all'applicazione di eventuali clausole di restituzione (claw-back) o trattenimento (malus) di una parte della somma;

d) alla conformità degli elementi indicati alle precedenti lettere a), b) e c) rispetto a quanto indicato nella politica per la remunerazione, con una chiara indicazione dei motivi e delle procedure deliberative seguite in caso di difformità, anche solo parziale, dalla politica stessa;

e) informazioni circa le eventuali procedure che sono state o saranno seguite per la sostituzione dell'amministratore esecutivo o del direttore generale cessato.

Per la predisposizione della politica non sono, allo stato, intervenuti esperti indipendenti o consulenti, di cui la società si riserva comunque di avvalersi all'occorrenza; la remunerazione degli amministratori, sia esecutivi che non esecutivi, e dei componenti dell'organo di controllo è stata definita tenendo conto delle pratiche di remunerazione diffuse nei settori di riferimento e per società di analoghe dimensioni.

Il Consiglio di Amministrazione è responsabile di dare corretta attuazione alla politica di remunerazione.

COMITATO PER LA REMUNERAZIONE E LE NOMINE

  • Formula proposte al Consiglio, in assenza dei diretti interessati, per la remunerazione dell'Amministratore Delegato e degli Amministratori muniti di particolari cariche
  • Esamina, con il supporto della Direzione Risorse Umane, la politica per la remunerazione dei dirigenti, con particolare riguardo ai Dirigenti con responsabilità strategiche
  • Formula suggerimenti e proposte al Consiglio di Amministrazione per la definizione degli obiettivi a cui legare la componente variabile annuale e gli incentivi di lungo termine destinati all'Amministratore Delegato, agli Amministratori muniti di particolari cariche e ai Dirigenti con responsabilità strategiche, al fine di garantirne l'allineamento con gli interessi a lungo termine degli azionisti e con la strategia aziendale
  • Monitora la concreta applicazione della politica di remunerazione e accerta il livello di raggiungimento degli obiettivi d'incentivazione variabile a breve e lungo termine degli Amministratori e dei dirigenti
  • Istruisce le proposte al Consiglio di Amministrazione dei piani di compensi basati su strumenti finanziari
  • Valuta l'adeguatezza, la concreta applicazione e la coerenza della politica di remunerazione, anche in riferimento alla effettiva performance aziendale, formulando suggerimenti e proposte di modifica
  • Segue l'evoluzione del quadro normativo di riferimento e le best practice di mercato in materia di remunerazione, cogliendo spunti per l'impostazione della politica retributiva e identificando aspetti di miglioramento della Relazione sulla Remunerazione

Il Comitato per la Remunerazione e le Nomine attualmente in carica è composto da tre membri non esecutivi, a maggioranza indipendenti (Daniela Toscani, Stefania Triva, e Alessandro Potestà), in possesso di conoscenza ed esperienza in materia contabile, finanziaria e di politiche retributive ritenute adeguate dal Consiglio.

COLLEGIO SINDACALE

  • Il Collegio Sindacale esprime i pareri richiesti dalla normativa vigente sulle proposte di remunerazione degli Amministratori che ricoprono particolari cariche
  • Alle riunioni del Comitato per la Remunerazione e le Nomine può partecipare il Collegio Sindacale, ovvero il Presidente del Collegio Sindacale o altro Sindaco da lui designato

DIREZIONE RISORSE UMANE

Attua operativamente quanto deliberato dal Consiglio.

2. Finalità perseguite con la politica di remunerazione

La Società ritiene che la Politica di remunerazione rappresenti uno strumento volto a:

  • Garantire la competitività dell'impresa sul mercato del lavoro e attrarre, motivare, fidelizzare persone con idonee competenze professionali
  • Tutelare i principi di equità interna e la diversity
  • Allineare gli interessi del management con quelli degli azionisti
  • Favorire nel medio-lungo termine la creazione di un valore sostenibile per gli azionisti e mantenere un'adeguata competitività dell'azienda nel settore in cui opera
  • Perseguire il successo sostenibile della società e tenere conto della necessità di disporre, di trattenere e di motivare persone dotate della competenza e della professionalità richieste dal ruolo ricoperto nella società

La politica di remunerazione prevede la strutturazione della remunerazione degli Amministratori Esecutivi e dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche in modo tale che essa sia costituita in misura significativa da compensi variabili, anche costituiti da strumenti finanziari: (i) la cui corresponsione è condizionata al raggiungimento di obiettivi comuni (in particolare, l'EBIT di Gruppo) e/o di obiettivi individuali, non solo di natura

economico-finanziaria, ma anche tecnico-produttivi e/o socio-ambientali; (ii) assoggettati, in parte, ad adeguati meccanismi di retention e di differimento. In tale contesto, la politica mira ad incentivare il raggiungimento degli obiettivi strategici previsti dai piani industriali pro-tempore vigenti ed a creare valore nel lungo termine per gli stakeholders, in coerenza anche con i principi della responsabilità sociale d'impresa.

232

3. Linee guida e strumenti della politica di remunerazione

La definizione di un pacchetto retributivo corretto e sostenibile tiene conto di tre principali strumenti:

  • Retribuzione fissa
  • Retribuzione variabile (di breve e di medio-lungo periodo)
  • Benefit

Di seguito vengono analizzate le singole componenti retributive.

COmPONeNTe FISSA ANNUALe

La componente fissa della remunerazione degli Amministratori è tale da attrarre e motivare individui aventi adeguate competenze per le cariche loro affidate nell'ambito del Consiglio, avendo come riferimento i compensi riconosciuti per gli stessi incarichi da altre società industriali italiane quotate in Borsa di dimensioni paragonabili.

L'Assemblea degli azionisti delibera in merito al compenso spettante ai membri del Consiglio di Amministrazione, comprensivo di un ammontare fisso e di gettoni di presenza.

Per quanto concerne la remunerazione degli Amministratori investiti di particolari cariche, il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato per la Remunerazione e le Nomine e previo parere del Collegio Sindacale, determina il compenso fisso aggiuntivo.

Agli amministratori che partecipano ai comitati interni al Consiglio (Comitato Controllo e Rischi, Comitato per la Remunerazione e le Nomine) sono riconosciuti compensi comprensivi di un ammontare in misura fissa e di gettoni di presenza volti a remunerare l'impegno loro richiesto.

Ai Dirigenti con responsabilità strategiche è riconosciuto un compenso fisso annuale, determinato in misura di per sé sufficiente a garantire un adeguato livello di retribuzione di base, anche nel caso in cui le componenti variabili non fossero erogate a causa del mancato raggiungimento degli obiettivi.

Ai membri del Collegio Sindacale è riconosciuto un emolumento fisso, il cui ammontare è determinato dall'Assemblea, all'atto della nomina.

INDeNNITÀ PeR LA CeSSAzIONe ANTICIPATA DeL RAPPORTO

Per l'Amministratore Delegato è previsto un accordo che regola ex ante la parte economica riguardante una cessazione anticipata del rapporto in essere, nel quale è predeterminato l'ammontare dell'indennità erogabile. Per gli altri Amministratori e per gli altri Dirigenti con responsabilità strategiche non sono previsti accordi che regolino ex ante la parte economica riguardante una cessazione anticipata del rapporto in essere. In caso di interruzione del rapporto per motivi diversi dalla giusta causa o giustificati motivi da parte del datore di lavoro, è politica della Società perseguire accordi consensuali per la chiusura del rapporto, nel rispetto degli obblighi di legge e di contratto.

Per gli Amministratori non è previsto un trattamento di fine mandato. Sono previsti patti di non concorrenza nei confronti dell'Amministratore Delegato e di alcuni dirigenti che a lui riportano, i cui termini sono deliberati dal Consiglio di Amministrazione, sentito il parere del Comitato per la Remunerazione e Nomine.

CARICHE SOCIETARIE
COMPONENTI
DELLA REMUNERAZIONE
Amministratori
Esecutivi
Amministratori
Non Esecutivi
Membri
di Comitati interni
al CdA
Dirigenti con
responsabilità
strategiche
Sindaci
COMPONENTI FISSE Compenso Fisso
per carica
di Amministratore
Compenso Fisso
per carica
di Amministratore
Compenso fisso per
Amministratori
membri di Comitati
interi al CdA
CCNL dei Dirigenti Emolumento Fisso
Compenso Fisso per
Amministratori investiti
di particolari cariche
Gettone di presenza Gettone di presenza Industriali
INDENNITÀ
PER CESSAZIONE
ANTICIPATA RAPPORTO
Remunerazione per pat
to di non concorrenza
(solo per Amministrato
re Delegato)
N/A N/A Remunerazione
per patto di non
concorrenza
N/A

COmPONeNTe VARIABILe DI BReVe PeRIODO (ANNUALe)

Il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato per la Remunerazione e le Nomine e in coerenza con il budget, definisce un piano di MBO, a beneficio di:

  • Dirigenti con responsabilità strategiche
  • altre persone, individuate dall'Amministratore Delegato, tra i manager che a lui riportano direttamente o che riportano ai manager suddetti

Il piano prevede la definizione di un obiettivo comune (l'EBIT di Gruppo, considerato il principale indicatore della performance economica del Gruppo) e di obiettivi individuali, quantificabili e misurabili, di natura economico-finanziaria, tecnico-produttivi e/o socio-ambientali.

Gli obiettivi dell'Amministratore Delegato e dei Dirigenti con responsabilità strategiche sono deliberati dal Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato per la Remunerazione e le Nomine, in coerenza con il budget.

Gli obiettivi degli altri destinatari dei piani di incentivazione sono definiti dall'Amministratore Delegato, in coerenza con il budget.

Il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato per la Remunerazione e le Nomine e previo parere del Collegio Sindacale nei casi di cui all'art. 2389 cod. civ., può deliberare il riconoscimento di un bonus una tantum agli Amministratori muniti di particolari cariche e/o ai Dirigenti con responsabilità strategiche. La delibera dovrà essere motivata e giustificata da circostanze eccezionali, coerenti con gli obiettivi della politica per la remunerazione e, in particolare, con quello di perseguire il successo sostenibile della società. In nessun caso il bonus una tantum potrà essere superiore ad una quota pari al 50% della componente fissa annuale della remunerazione dell'Amministratore munito di particolari cariche o del Dirigente con responsabilità strategiche interessato.

Agli amministratori non esecutivi non sono riconosciuti compensi variabili.

COmPONeNTe VARIABILe DI LUNGO TeRmINe

Nel rispetto della delibera assembleare, su proposta del Comitato per la Remunerazione e le Nomine, e sentito il parere del Collegio Sindacale, il Consiglio di Amministrazione approva un piano di incentivazione di lungo termine basato su strumenti finanziari (stock grants).

I Beneficiari, ove non già individuati nel Piano, sono individuati dal Consiglio di Amministrazione tra i componenti del Consiglio di Amministrazione e/o tra i dirigenti della Società o di Società Controllate che rivestono o rivestiranno funzioni chiave nell'attuazione del Piano Industriale. Nel caso dell'Amministratore Delegato e/o di Dirigenti con responsabilità strategiche della Società, l'individuazione è effettuata a fronte di proposta del Comitato per la Remunerazione e le Nomine.

Il Consiglio di Amministrazione individua il numero complessivo di diritti da assegnare a ciascun beneficiario (nel rispetto dei limiti fissati dall'Assemblea). L'attribuzione, totale o parziale, delle azioni è effettuata dal Consiglio di Amministrazione, al termine del periodo di maturazione dei diritti (vesting); per l'Amministratore Delegato e i Dirigenti con responsabilità strategiche l'attribuzione è effettuata a fronte di proposta del Comitato per la Remunerazione e le Nomine.

L'attribuzione delle azioni è legata a obiettivi di performance (di business e individuali) predeterminati, misurabili e collegati alla creazione di valore per gli azionisti in un orizzonte di lungo periodo.

L'attribuzione delle azioni legata al raggiungimento di obiettivi di business non è prevista, neppure in parte, in caso di mancato raggiungimento di almeno l'80% di tali obiettivi.

L'attribuzione delle azioni è condizionata alla perduranza del rapporto di lavoro e/o di collaborazione e/o di amministrazione tra il beneficiario e la società alla data di approvazione del bilancio relativo all'anno in cui è prevista l'attribuzione stessa, secondo i criteri stabiliti dal piano di incentivazione.

I piani di incentivazione basati su azioni, ove deliberati a decorrere dall'esercizio 2021, prevedranno che una parte prevalente del piano abbia un periodo complessivo di maturazione dei diritti e di mantenimento delle azioni attribuite pari ad almeno cinque anni.

MBO ANNUALE PIANO DI STOCK GRANTS
Collegato a budget dell'esercizio Collegato a Piano industriale
BENEFICIARI • AMMINISTRATORI ESECUTIVI (escluso Presidente)
• DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE
• Altri mAnAger proposti
DA AMMINISTRATORE DELEGATO
• AMMINISTRATORE DELEGATO
• CFo
• Altri mAnAger inDiViDUAti DAl CDA
che rivestono o rivestiranno funzioni chiave
nell'attuazione del Piano Industriale
BE
NE
FIC
IA
RI
OBIETTIVI • OBIETTIVO COMUNE: EBIT DI GRUPPO
• OBIETTIVI INDIVIDUALI: ECONOMICO/FINANZIARI
E TECNICO PRODUTTIVI
• oBiettiVi Di BUSINESS COMUNI: EBIT, ROI, TSR
• oBiettiVi inDiViDUAli Di perFormAnCe:
INDIVIDUATI DAL CDA
PER CIASCUN BENEFICIARIO
OB
IET
TIV
I
COMPONENTI CARICHE SOCIETARIE
DELLA REMUNERAZIONE Amministratori Esecutivi
e Dirigenti con Responsabilità
strategiche
Altre persone individuate
dall'AD/CdA
COMPONENTI COMPONENTE VARIABILE
DI BREVE PERIODO
Piano di MBO annuale basato
sul raggiungimento di un obiettivo
comune e di obiettivi individuali
Eventuale bonus una tantum
Piano di MBO annuale basato
sul raggiungimento di un obiettivo
comune e di obiettivi individuali
Eventuale bonus una tantum
VARIABILI COMPONENTE VARIABILE
DI LUNGO PERIODO
Piano di Stock Grants basato
sul raggiungimento di obiettivi
di business e obiettivi
di performance individuali
Piano di Stock Grants basato
sul raggiungimento di obiettivi
di business e obiettivi
di performance individuali

BeNeFICI NON mONeTARI

Polizza assicurativa per responsabilità civile verso terzi: a favore di Amministratori, Sindaci e dirigenti della Società è stipulata una polizza assicurativa per responsabilità civile verso terzi derivante da atto illecito commesso nell'esercizio delle rispettive mansioni, in seguito a violazioni di obblighi derivanti dalla legge, dallo Statuto, con la sola esclusione del dolo. La stipula di tale polizza è deliberata dall'Assemblea degli azionisti.

Polizza vita e copertura spese mediche: ai dirigenti sono altresì riconosciute una polizza vita e la copertura delle spese mediche (FASI), entrambe previste dal Contratto Nazionale dei Dirigenti Industriali; è inoltre stipulata una polizza integrativa per la copertura della quota di spese mediche non coperte dai rimborsi FASI.

Autovetture aziendali: su proposta del Comitato Remunerazione e Nomine, il Consiglio di Amministrazione può prevedere l'assegnazione di autovetture aziendali per i dirigenti.

Costi di alloggio: su proposta del Comitato Remunerazione e Nomine, il Consiglio di Amministrazione può prevedere per i dirigenti la messa a disposizione di un'abitazione, la possibilità di rimborsare il canone di locazione dell'abitazione o di rimborsare temporaneamente i costi per l'alloggio in una struttura alberghiera.

BONUS DI INGReSSO

Con l'obiettivo di attrarre individui di spiccata professionalità, il Consiglio può deliberare l'assegnazione di bonus di ingresso ai dirigenti neo-assunti.

CLAUSOLe DI CLAw BACK e DI mALUS

A partire dal 2018, la Società istituisce meccanismi di correzione ex-post della componente variabile della remunerazione e clausole di claw-back volte a chiedere la restituzione, in tutto o in parte, di componenti variabili della remunerazione versate (o di trattenere somme oggetto di differimento), determinate sulla base di dati che si siano rivelati in seguito manifestamente errati.

COmPeNSI PeR CARIChe IN SOCIeTÀ CONTROLLATe

Agli Amministratori e agli altri dirigenti con responsabilità strategiche possono essere riconosciuti compensi - esclusivamente in misura fissa - per cariche ricoperte in società controllate. Tali compensi, oltre all'approvazione da parte degli organi competenti delle società controllate, sono soggetti al parere favorevole del Comitato per la Remunerazione e le Nomine.

COMPONENTI CARICHE SOCIETARIE
DELLA REMUNERAZIONE Amministratori
Esecutivi
Amministratori
Non Esecutivi
Dirigenti
con responsabilità
strategiche
Sindaci
BENEFIT
E ALTRE
COMPONENTI
BENEFICI
NON
MONETARI
Polizza di Responsabilità
Civile verso terzi
Polizza di Responsabilità
Civile verso terzi
Polizza di Responsabilità
Civile verso terzi
Polizza vita, a copertura
delle spese mediche (FASI),
spese mediche integrativa
Autovetture aziendali
Polizza di Responsabilità
Civile verso terzi
CARICHE
IN SOCIETÀ
CONTROLLATE
Compensi fissi per cariche
ricoperte in società
controllate
N/A Compensi fissi per cariche
ricoperte in società
controllate
N/A

4. Remunerazione del Consiglio di Amministrazione, del Presidente del Consiglio di Amministrazione e dei Vice-Presidenti, dell'Amministratore Delegato, dei Dirigenti con responsabilità strategiche e del Collegio Sindacale

RemUNeRAzIONe DeL CONSIGLIO DI AmmINISTRAzIONe

L'Assemblea degli azionisti è responsabile della determinazione del compenso annuo lordo (importo massimale) spettante agli Amministratori, comprensivo di un importo fisso e di gettoni di presenza.

I membri del Consiglio beneficiano di una copertura assicurativa per responsabilità civile verso terzi derivante da atto illecito commesso nell'esercizio delle rispettive mansioni, in seguito a violazioni di obblighi derivanti dalla legge, dallo Statuto, con la sola esclusione del dolo. La stipula di tale polizza è deliberata dall'Assemblea degli azionisti.

RemUNeRAzIONe DeL PReSIDeNTe DeL CONSIGLIO DI AmmINISTRAzIONe e DeL VICe-PReSIDeNTe

Al Presidente e al Vice-Presidente del Consiglio di Amministrazione non sono riconosciuti compensi variabili, ma solo compensi aggiuntivi a quelli di amministratori per le particolari cariche ricoperte.

RemUNeRAzIONe DeLL' AmmINISTRATORe DeLeGATO

La remunerazione dell'Amministratore Delegato comprende le seguenti componenti:

emolumento fisso per la carica di Amministratore: l'Amministratore Delegato è destinatario del compenso fisso per la carica di Consigliere di Amministrazione (ex art. 2389 I comma c.c).

Polizza assicurativa per responsabilità civile verso terzi: è stipulata una polizza assicurativa per responsabilità civile verso terzi derivante da atto illecito commesso nell'esercizio delle rispettive mansioni, in seguito a violazioni di obblighi derivanti dalla legge, dallo Statuto, con la sola esclusione del dolo. La stipula di tale polizza è deliberata dall'Assemblea degli azionisti.

Componente variabile di lungo termine: l'incentivo di lungo termine è legato al raggiungimento di obiettivi di performance, proposti dal Comitato per la Remunerazione e le Nomine al Consiglio di Amministrazione, ed ha un orizzonte triennale, coincidente con il mandato del Consiglio di Amministrazione.

Qualora all'Amministratore Delegato sia assegnato anche un ruolo dirigenziale all'interno del Gruppo Sabaf, il Consiglio delibera in merito all'assegnazione dei seguenti strumenti di remunerazione aggiuntivi:

  • Retribuzione Annua Lorda fissa: il compenso fisso è determinato in misura di per sé sufficiente a garantire un adeguato livello di retribuzione di base, anche nel caso in cui le componenti variabili non fossero erogate a causa del mancato raggiungimento degli obiettivi.
  • Patto di Non Concorrenza: assegnazione di un compenso fisso annuo, a fronte della sottoscrizione di un Patto di Non Concorrenza con la Società.
  • Componente variabile di breve termine: incentivo annuo, legato al raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano di MBO, approvato dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato per la Remunerazione e le Nomine. In occasione dell'approvazione annuale, il Consiglio di Amministrazione delibera in merito all'importo massimo della componente variabile annuale, alle modalità e alle tempistiche per la sua liquidazione. L'Amministratore Delegato può risultare assegnatario di un bonus una tantum alle condizioni e nei limiti previsti dalla politica di remunerazione.
  • Benefit: possono essere assegnati i benefici previsti per la dirigenza della Società: Polizza vita e copertura spese mediche, assegnazione di autovettura aziendale; rimborso del canone di locazione dell'abitazione.

REMUNERAZIONE DEI DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE

Remunerazione Annua Lorda fissa: i rapporti di lavoro dei Dirigenti con responsabilità strategiche sono regolati dal Contratto Nazionale dei Dirigenti Industriali. In tale ambito, il compenso fisso è determinato in misura di per sé sufficiente a garantire un adeguato livello di retribuzione di base, anche nel caso in cui le componenti variabili non fossero erogate a causa del mancato raggiungimento degli obiettivi.

Componenti variabili di breve e lungo termine: i Dirigenti aventi responsabilità strategiche sono destinatari dei piani di incentivazione di breve e lungo termine (ref. paragrafo 3). All'atto dell'approvazione dei piani di incentivazione di breve e di lungo termine, il Consiglio di Amministrazione è incaricato di fissare gli importi massimi dei compensi variabili, le modalità e le tempistiche per la liquidazione di tale compenso. I Dirigenti con responsabilità strategiche possono risultare assegnatari di un bonus una tantum alle condizioni e nei limiti previsti dalla politica di remunerazione. Benefit: i Dirigenti con responsabilità strategiche godono dei benefici previsti per la dirigenza della Società (Polizza vita e copertura spese mediche; assegnazione di autovettura aziendale) e sono coperti da una polizza per rischi professionali.

REMUNERAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE

L'ammontare degli emolumenti dei Sindaci è determinato dall'Assemblea degli azionisti che definisce un valore fisso per il Presidente e per gli altri sindaci effettivi.

I membri del Consiglio beneficiano di una copertura assicurativa per responsabilità civile verso terzi derivante da atto illecito commesso nell'esercizio delle rispettive mansioni, in seguito a violazioni di obblighi derivanti dalla legge, dallo Statuto, con la sola esclusione del dolo. La stipula di tale polizza è deliberata dall'Assemblea degli azionisti.

5. Deroghe alla politica di remunerazione

Ai sensi dell'art. 123-ter comma 3-bis TUF, in presenza di circostanze eccezionali (come sotto definite), la società può derogare temporaneamente alla politica di remunerazione, con riguardo alle previsioni riguardanti i compensi variabili di lungo termine e le indennità per la cessazione anticipata del rapporto, di cui al paragrafo 3 della politica di remunerazione. La deroga potrà essere effettuata soltanto nel rispetto delle procedure del Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 (Operazioni con Parti Correlate).

Per circostanze eccezionali si intendono solamente situazioni in cui la deroga alla politica di remunerazione è necessaria ai fini del perseguimento degli interessi a lungo termine e della sostenibilità della società nel suo complesso o per assicurarne la capacità di stare sul mercato.

236

Sezione II - REMUNERAZIONE DEI COMPONENTI DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E DI CONTROLLO E DEGLI ALTRI DIRIGENTI CON RESPONSABILITà STRATE GICHE NELL'ESERCIZIO 2019

La presente sezione, nominativamente per gli Amministratori e i Sindaci:

  • fornisce la rappresentazione di ciascuna delle voci che compongono la remunerazione, evidenziandone la coerenza con la Politica in materia di remunerazione di Sabaf;
  • illustra analiticamente i compensi corrisposti nell'esercizio di riferimento (2019) a qualsiasi titolo e in qualsiasi forma dalla Società e da società controllate o collegate, segnalando le eventuali componenti dei suddetti compensi che sono riferibili ad attività svolte in esercizi precedenti a quello di riferimento.

Le componenti della remunerazione degli Amministratori per l'esercizio 2019

La remunerazione riconosciuta agli Amministratori in carica per l'esercizio 2019 è rappresentata dalle seguenti componenti:

  • Un compenso fisso annuo, deliberato dall'Assemblea dell'8 maggio 2018 che il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di suddividere, nel rispetto del limite massimo di euro 400.000,00 stabilito dall'Assemblea, come segue:
  • . euro 20.000 attribuiti indistintamente a ogni consigliere;
  • . euro 10.000 attribuiti a ciascun consigliere membro dei comitati costituiti in seno al Consiglio stesso (Comitato Controllo e Rischi e Comitato per la Remunerazione e le Nomine);
  • . compenso aggiuntivo di euro 160.000 suddiviso tra Presidente del Consiglio di Amministrazione, Vicepresidente e Amministratore Delegato come dettagliato nella tabella successiva;
  • Un gettone di presenza di euro 1.000 spettante soltanto agli Amministratori non esecutivi, per ogni presenza fisica alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e alle riunioni dei Comitati costituiti in seno al Consiglio.

Per i consiglieri esecutivi assunti con la qualifica di dirigenti, è riconosciuta anche una retribuzione fissa da lavoro dipendente, e un compenso fisso per le cariche ricoperte in Società controllate del Gruppo.

Con riferimento alle componenti variabili, destinate ai soli amministratori esecutivi (ad esclusione del Presidente), si evidenzia quanto segue:

  • In relazione al piano di incentivazione variabile annuale fissato per l'anno 2018, sono maturati compensi nell'esercizio precedente (ed erogati nell'anno 2019) pari a euro 99.374.
  • Con riferimento al piano di incentivazione annuale relativo all'esercizio 2019, l'Amministratore Delegato Pietro Iotti ha maturato compensi variabili pari a euro 45.000, mentre il Consigliere Gianluca Beschi ha maturato compensi variabili pari a euro 15.892, per il parziale raggiungimento degli obiettivi del piano MBO 2019.

In attuazione della Politica, nel 2018 Sabaf ha introdotto un piano di stock grants rivolto agli Amministratori esecutivi e ai Dirigenti del Gruppo che rivestono o rivestiranno funzioni chiave nell'attuazione del Piano Industriale. Tra i Beneficiari già individuati nel Piano, vi sono l'Amministratore Delegato e il Consigliere Gianluca Beschi. L'assegnazione delle azioni è subordinata al raggiungimento di obiettivi aziendali (basati sul ROI, TSR e EBITDA) e individuali nell'arco del triennio 2018-2020, coerenti con gli obiettivi del Piano Industriale. Per maggiori dettagli, si rimanda alle informazioni contenute nel Documento informativo redatto ai sensi dell'art. 114-bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, dell'art. 84-bis della delibera Consob n. 11971/99, sottoposto all'Assemblea degli Azionisti in data 8 maggio 2018.

La remunerazione dei Sindaci per l'esercizio 2019

La remunerazione riconosciuta ai Sindaci per l'esercizio 2019 è rappresentata da un compenso fisso determinato dall'Assemblea del 8 maggio 2018, pari a complessivi euro 70.000.

La remunerazione degli altri dirigenti con responsabilità strategiche per l'esercizio 2019

La remunerazione degli altri dirigenti con responsabilità strategiche (Direttore Tecnico e due Direttori Commerciali) è rappresentata da una retribuzione fissa da lavoro dipendente complessiva di euro 420.743, e dai seguenti compensi variabili:

  • Con riferimento al piano di incentivazione variabile (MBO) del 2018, nel corso del 2019 sono stati erogati compensi complessivi per euro 51.635.
  • Con riferimento al piano di incentivazione variabile (MBO) del 2019, sono maturati compensi complessivi di euro 50.890, la cui erogazione è differita e condizionata al permanere del rapporto di lavoro.

Sono stati inoltre erogati compensi da società controllate per complessivi euro 94.500.

I tre dirigenti con responsabilità strategiche rientrano tra i Beneficiari del piano di stock grants, approvato nel corso del 2018, in attuazione della Politica di Remunerazione. Per maggiori dettagli, si rimanda alle informazioni contenute nel Documento informativo redatto ai sensi dell'art. 114-bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, dell'art. 84-bis della delibera Consob n. 11971/99, sottoposto all'Assemblea degli Azionisti in data 8 maggio 2018.

Per il dettaglio dei compensi corrisposti nell'esercizio 2019, si rimanda alle tabelle seguenti (Tab. 1, Tab. 2 e Tab. 3), in cui sono indicati nominativamente i compensi corrisposti ad Amministratori, Sindaci, e, a livello aggregato, agli altri dirigenti con responsabilità strategiche, tenuto conto di eventuali cariche ricoperte per una frazione di anno. È fornita inoltre separata indicazione dei compensi percepiti da società controllate e/o collegate ad eccezione di quelli rinunciati o riversati alla Società.

Con particolare riferimento alla Tabella 1, nella colonna:

  • "Compensi fissi" sono riportati, per la parte di competenza dell'esercizio 2019, gli emolumenti fissi deliberati dall'Assemblea (e ripartiti con delibera del Consiglio di Amministrazione), ivi inclusi i compensi ricevuti per lo svolgimento di particolari cariche (ex art. 2389, comma 3, codice civile); i gettoni di presenza valorizzati secondo quanto deliberato dall'Assemblea; le retribuzioni da lavoro dipendente spettanti nell'anno, al lordo degli oneri previdenziali e fiscali a carico del dipendente.
  • "Compensi per la partecipazione ai Comitati", è riportato, per la parte di competenza dell'esercizio 2019, il compenso spettante agli Amministratori per la partecipazione ai Comitati istituiti internamente al Consiglio e i relativi gettoni di presenza.
  • "Bonus e altri incentivi" sono incluse le quote di retribuzioni variabili maturate nell'esercizio, a fronte di piani di incentivazione di tipo monetario. Tale valore corrisponde alla somma degli importi indicati nella Tabella 3, colonne "Bonus dell'anno - erogabile/erogato", "Bonus di anni precedenti - erogabili/erogati" e "Altri Bonus".
  • "Benefici non monetari" è riportato, secondo criteri di competenza e di imponibilità fiscale, il valore delle polizze assicurative in essere e delle autovetture aziendali assegnate.
  • "Altri compensi" sono riportate, per la parte di competenza dell'esercizio 2019, tutte le eventuali ulteriori retribuzioni derivanti da altre prestazioni fornite.
  • "Totale" è indicata la somma degli importi delle precedenti voci.

Per il dettaglio delle altre voci si rimanda all'allegato 3A, schemi 7-bis e 7-ter del Regolamento Consob del 14 maggio 1999, n. 11971.

Nella Tabella 2 sono riportate le informazioni relative al piano di stock grants deliberato dall'Assemblea degli Azionisti e rivolto agli amministratori esecutivi e ai dirigenti del Gruppo che rivestono o rivestiranno funzioni chiave nell'attuazione del Piano Industriale. In particolare nella colonna:

  • "Strumenti finanziari assegnati negli esercizi precedenti non vested nel corso dell'esercizio" sono riportati gli strumenti finanziari assegnati negli esercizi precedenti e non vested nel corso dell'esercizio, con indicazione del periodo di vesting;
  • "Strumenti finanziari assegnati nel corso dell'esercizio" sono indicati gli strumenti finanziari assegnati nel corso dell'anno, con indicazione del fair value alla data di assegnazione, del periodo di vesting, della data di assegnazione e del prezzo di mercato all'assegnazione;
  • "Strumenti finanziari vested nel corso dell'anno e non attribuiti" sono declinati numero e tipologia di strumenti vested nell'esercizio e non attributi;
  • "Strumenti finanziari vested nel corso dell'anno e attribuibili" sono riportate informazioni sugli strumenti vested nel corso dell'esercizio di riferimento e attribuibili, con indicazione del valore alla data di maturazione.

Per "periodo di vesting" si intende il periodo intercorrente tra il momento in cui viene assegnato il diritto a partecipare al sistema di incentivazione e quello in cui il diritto matura. Gli strumenti finanziari vested nel corso dell'esercizio e non attribuiti sono gli strumenti finanziari per i quali il periodo di vesting si è concluso nel corso dell'esercizio e che non sono stati attribuiti al destinatario per la mancata realizzazione delle condizioni a cui l'attribuzione dello strumento era condizionata (ad esempio, il mancato raggiungimento degli obiettivi di performance).

Il valore alla data di maturazione è il valore degli strumenti finanziari maturato, anche se non ancora corrisposto (ad esempio, per la presenza di clausole di lock up), alla fine del periodo di vesting.

Per il dettaglio delle altre voci si rimanda all'allegato 3A, schemi 7-bis e 7-ter del Regolamento Consob del 14 maggio 1999, n. 11971.

All'interno della Tabella 3 sono riportate le informazioni in merito ai piani di incentivazione monetari a favore dei componenti dell'organo di amministrazione, dei direttori generali e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche, in particolare sono riportate:

Per la sezione "Bonus dell'anno"

  • Nella colonna "Erogabile/Erogato" il bonus di competenza dell'esercizio maturato per gli obiettivi realizzati nell'esercizio ed erogato o erogabile perché non soggetto a ulteriori condizioni (compenso cd. upfront).
  • Nella colonna "Differito" è indicato il bonus legato a obiettivi da realizzare nell'esercizio ma non erogabile perché soggetto a ulteriori condizioni (cd. bonus differito).

Per la sezione "Bonus di anni precedenti"

  • Nella colonna "Non più erogabili" è indicata la somma dei bonus differiti in anni precedenti ancora da erogare all'inizio dell'esercizio e non più erogabili per la mancata realizzazione delle condizioni a cui sono soggetti.
  • Nella colonna "Erogabili/Erogati" è indicata la somma dei bonus differiti in anni precedenti ancora da erogare all'inizio dell'esercizio ed erogati nel corso dell'esercizio o erogabili.
  • Nella colonna "Ancora differiti" è indicata la somma dei bonus differiti in anni precedenti ancora da erogare all'inizio dell'esercizio e ulteriormente differiti.

Da ultimo, nella colonna "Altri Bonus" sono indicati i bonus di competenza dell'esercizio non inclusi esplicitamente in appositi piani definiti ex ante.

Infine, nella Tabella 4 sono indicate, ai sensi dell'art 84-quater, quarto comma, del Regolamento Emittenti Consob, le partecipazioni in Sabaf S.p.A. che risultano detenute da Amministratori e Dirigenti con responsabilità strategiche, nonché dai rispettivi coniugi non legalmente separati e figli minori, direttamente o per il tramite di società controllate, società fiduciarie o per interposta persona, risultante dal libro dei soci, dalle comunicazioni ricevute e da altre informazioni acquisite dagli stessi soggetti. Sono inclusi tutti i soggetti che, nel corso dell'esercizio, hanno ricoperto la carica anche solo per una frazione dell'anno. Il numero delle azioni è indicato nominativamente per gli amministratori e in forma aggregata per i dirigenti con responsabilità strategiche.

TAB. 1 - Compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e di controllo e agli altri dirigenti con responsabilità strategiche nell'esercizio 2019

DATI ESPRESSI IN EURO

Nome e cognome Carica Periodo per cui è stata ricoperta la carica Scadenza della carica Compensi Fissi Compensi per la partecipazione ai comitati Compensi variabili Non equity Benefici non monetari Altri compensi Totale Fair value dei compensi equity Indennità di fine carica o di cessazione del rapporto di lavoro Bonus e altri incentivi Partecipazione agli utili Giuseppe Saleri Presidente 1 gen - 31 dic 2019 Approvazione bilancio 2020 (I) Compensi in Sabaf S.p.A. 160.000(a) 0 0 0 0 0 160.000 0 0 (II) Compensi da controllate e collegate 8.000 0 0 0 0 0 8.000 0 0 (III) Totale 168.000 0 0 0 0 0 168.000 0 0 CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

(a) di cui euro 20.000 quale compenso di amministratore ed euro 140.000 quale compenso per la carica di Presidente

Nicla
Picchi
Vicepresidente 1 gen -
31 dic 2019
Approvazione
bilancio 2020
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 38.000(a) 14.000(b) 0 0 0 15.000 67.000 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 0 0 0 0 0 5.000 5.000 0 0
(III) Totale 38.000 14.000 0 0 0 20.000(c) 72.000 0 0

(a) di cui euro 20.000 quale compenso di amministratore, euro 10.000 quale compenso per la carica di Vicepresidente ed euro 8.000 quali gettoni di presenza al CdA

(b) di cui euro 10.000 quale membro del Comitato Controllo e Rischi ed euro 4.000 quali gettoni di presenza al Comitato

(c) di cui euro 15.000 quale compenso di componente dell'Organismo di Vigilanza di Sabaf S.p.A. ed euro 5.000 quale compenso di componente dell'Organismo di Vigilanza della controllata Faringosi Hinges s.r.l.

Pietro
Iotti
Amministratore
Delegato
1 gen -
31 dic 2019
Approvazione
bilancio 2020
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 330.000(a) 0 73.000 0 10.197 0 413.197 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 44.083 0 0 0 0 0 44.083 0 0
(III) Totale 374.083 0 73.000 0 10.197 0 457.280 0 0

(a) di cui euro 20.000 quale compenso di amministratore, euro 10.000 quale compenso per la carica di Amministratore Delegato e euro 300.000 quale compenso per la carica di Direttore Generale (inclusivi di € 30.000 relativi alla Remunerazione per patto di non concorrenza)

Gianluca
Beschi
Consigliere 1 gen -
31 dic 2019
Approvazione
bilancio 2020
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 161.265(a) 0 26.374 0 5.395 0 193.034 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 70.000 0 0 0 0 0 70.000 0 0
(III) Totale 231.265 0 26.374 0 5.395 0 263.034 0 0

(a) di cui euro 20.000 quale compenso di amministratore ed euro 141.265 quale compenso per la carica di Direttore Amministrazione, Finanza e Controllo

Carlo
Scarpa
Consigliere 23 gen -
31 gen 2019
Approvazione
bilancio 2020
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 13.000(b) 0 0 0 0 40.000 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 0 0 0 0 0 0 0 0 0
(III) Totale 27.000 13.000 0 0 0 0 40.000 0 0

(a) di cui euro 20.000 quale compenso di amministratore ed euro 7.000 quali gettoni di presenza al CdA

(b) di cui euro 10.000 quale membro del Comitato Controllo e Rischi ed euro 3.000 quali gettoni di presenza al Comitato

DATI ESPRESSI IN EURO

cONsIGLIO DI AMMINIsTRAZIONE

Periodo Compensi Compensi variabili
Non equity
Benefici Fair Indennità
di fine carica
Nome e
cognome
Carica per cui è stata
ricoperta
la carica
Scadenza
della carica
Compensi
Fissi
per la
partecipazione ai
comitati
Bonus
e altri
incentivi
Partecipazione
agli utili
non
monetari
Altri
compensi
Totale value dei
compensi
equity
o di cessazione
del rapporto
di lavoro
Alessandro
Potestà
Consigliere 1 gen -
31 dic 2019
Approvazione
bilancio 2020
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 14.000(b) 0 0 0 0 41.000 0 0
(I) Compensi da controllate e collegate 0 0 0 0 0 0 0 0 0
(III) Totale 27.000 14.000 0 0 0 0 41.000 0 0

(a) di cui euro 20.000 quale compenso di amministratore ed euro 7.000 quali gettoni di presenza al CdA

(b) di cui euro 10.000 quale membro del Comitato Remunerazione e Nomine ed euro 4.000 quali gettoni di presenza al Comitato

Claudio
Bulgarelli
Consigliere 1 gen -
31 dic 2019
Approvazione
bilancio 2020
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 25.000(a) 0 0 0 0 0 25.000 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 0 0 0 0 0 0 0 0 0
(III) Totale 25.000 0 0 0 0 0 25.000 0 0

(a) di cui euro 20.000 quale compenso di amministratore ed euro 5.000 quali gettoni di presenza al CdA

Daniela
Toscani
Consigliere 1 gen -
31 dic 2019
Approvazione
bilancio 2020
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 27.000(a) 27.000(b) 0 0 0 0 54.000 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 0 0 0 0 0 0 0 0 0
(III) Totale 27.000 27.000 0 0 0 0 54.000 0 0

(a) di cui euro 20.000 quale compenso di amministratore ed euro 7.000 quali gettoni di presenza al CdA

(b) di cui euro 10.000 quale membro del Comitato Controllo e Rischi, euro 10.000 quale membro del Comitato Remunerazione e Nomine ed euro 7.000 quali gettoni di presenza ai Comitati

Stefania
Triva
Consigliere 1 gen -
31 dic 2019
Approvazione
bilancio 2020
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 26.000(a) 14.000(b) 0 0 0 0 40.000 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 0 0 0 0 0 0 0 0 0
(III) Totale 26.000 14.000 0 0 0 0 40.000 0 0

(a) di cui euro 20.000 quale compenso di amministratore ed euro 6.000 quali gettoni di presenza al CdA

(b) di cui euro 10.000 quale membro del Comitato Remunerazione e Nomine ed euro 4.000 quali gettoni di presenza al Comitato

DATI ESPRESSI IN EURO

AMMINISTRATORI CESSATI NEL PERIODO DI RIFERIMENTO

Periodo Compensi Compensi variabili
Non equity
Benefici Fair Indennità
di fine carica
Nome e
cognome
Carica per cui è stata
ricoperta
la carica
Scadenza
della carica
Compensi
Fissi
per la
partecipazione ai
comitati
Bonus
e altri
incentivi
Partecipazione
agli utili
non
monetari
Altri
compensi
Totale value dei
compensi
equity
o di cessazione
del rapporto
di lavoro
Renato
Camodeca Consigliere
1 gen -
23 gen 2019
Approvazione
bilancio 2020
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 0 0 0 0 0 0 0 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 0 0 0 0 0 0 0 0 0
(III) Totale 0 0 0 0 0 0 0 0 0

cOLLEGIO sINDAcALE

Nome e
cognome
Carica Periodo
per cui è stata
ricoperta
la carica
Scadenza
della carica
Compensi
Fissi
Compensi
per la
partecipazione ai
comitati
Bonus
e altri
incentivi
Compensi variabili
Non equity
Partecipazione
agli utili
Benefici
non
monetari
Altri
compensi
Totale Fair
value dei
compensi
equity
Indennità
di fine carica
o di cessazione
del rapporto
di lavoro
Alessandra
Tronconi
Presidente 1 gen -
31 dic 2019
Approvazione
bilancio 2020
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 30.000 0 0 0 0 0 30.000 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 3.750 0 0 0 0 0 3.750 0 0
(III) Totale 33.750 0 0 0 0 0 33.750 0 0
Luisa
Anselmi
Sindaco
effettivo
1 gen -
31 dic 2019
Approvazione
bilancio 2020
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 20.000 0 0 0 0 0 20.000 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 0 0 0 0 0 0 0 0 0
(III) Totale 20.000 0 0 0 0 0 20.000 0 0
Mauro
Vivenzi
Sindaco
Effettivo
1 gen -
31 dic 2019
Approvazione
bilancio 2020
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 0 0 0 0 0 20.000 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 0 0 0 0 0 0 0 0 0

ALTRI DIRIGENTI cON REsPONsABILITà sTRATEGIcHE

(III) Totale 20.000 0 0 0 0 0 20.000 0 0

Altri dirigenti con responsabilità
strategiche (n. 3)
1 gen -
31 dic 2019
n/a
(I) Compensi in Sabaf S.p.A. 420.743(a) 0 51.635 0 15.606 0 487.984 0 0
(II) Compensi da controllate e collegate 94.500 0 0 0 0 0 94.500 0 0
(III) Totale 515.243 0 51.635 0 15.606 0 582.484 0 0

(a) compensi inclusivi di € 44.613 relativi alla Remunerazione per patto di non concorrenza

TAB. 2 - Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari, diversi dalle stock option, a favore dei componenti dell'organo di amministrazione, dei direttori generali e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche

DATI ESPRESSI IN EURO

Nome e
cognome
Carica Piano STRUMENTI FINANZIARI
Assegnati negli esercizi
precedenti non vested
nel corso dell'esercizio
Assegnati nel corso dell'esercizio Vested nel corso
dell'esercizio
e non attribuiti
Vested nel corso
dell'esercizio attribuiti
Di competenza
dell'esercizio
N° e tipologia
di strumenti
finanziari
Periodo
di vesting
N° e tipologia
di strumenti
finanziari
Fair value
alla data di
assegnazione
Periodo
di vesting
Data di
assegnazione
Prezzo
di mercato
all'assegnazione
N° e tipologia
strumenti
finanziari
N° e
tipologia
strumenti
finanziari
Valore alla
data di
maturazione
Fair value
Pietro
Iotti
Amm.re
Delegato
Compensi in Sabaf S.p.A. Piano
Stock
Grants
2018
(maggio
2018)
N. 56.000
diritti corri
spondenti
a n. 56.000
azioni
3 anni N. 54.023
diritti corri
spondenti
a n. 54.023
azioni
234.617 2 anni 14 Maggio
2019
€ 15,348 /
azione
- - - 203.076
Gianluca
Beschi
Consigliere
Compensi in Sabaf S.p.A. Piano
Stock
Grants
2018
(maggio
2018)
N. 33.600
diritti corri
spondenti
a n. 33.600
azioni
3 anni N. 32.414
diritti corri
spondenti
a n. 32.414
azioni
140.771 2 anni 14 Maggio
2019
€ 15,348 /
azione
- - - 121.846
Altri dirigenti
con responsabilità
strategiche (n. 3)
Compensi in Sabaf S.p.A. Piano
Stock
Grants
2018
(maggio
2018)
N. 46.000
diritti corri
spondenti
a n. 46.000
azioni
3 anni N. 52.092
diritti corri
spondenti
a n. 52.092
azioni
226.231 2 anni 14 Maggio
2019
€ 15,348 /
azione
- - - 177.983
TOTALE 601.619 - 502.905

242

TAB. 3 - Piani di incentivazione monetari a favore dei componenti dell'organo di amministrazione e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche

DATI ESPRESSI IN EURO

Carica Bonus dell'anno Bonus di anni precedenti
Nome e cognome Piano Erogabile /
Erogato
Differito Periodo di
differimento
Non più erogabili Erogabile /
Erogato
Ancora
Differiti
Altri bonus
Pietro
Iotti
Amministratore
Delegato
Compensi in
Sabaf S.p.A.
Piano MBO 2018
(marzo 2018)
0 0 0 73.000 0 0
Compensi in
Sabaf S.p.A.
Piano MBO 2019
(marzo 2019)
0 45.000 Marzo 2020 0 0 0 0
Gianluca
Beschi
Amministratore
Esecutivo
Compensi in
Sabaf S.p.A.
Piano MBO 2018
(marzo 2018)
0 0 0 26.374 0 0
Compensi in
Sabaf S.p.A.
Piano MBO 2019
(marzo 2019)
0 15.892 Marzo 2020 0 0 0 0
Altri dirigenti con responsabilità
strategiche (n. 3)
Compensi in
Sabaf S.p.A.
Piano MBO 2018
(marzo 2018)
0 0 0 51.635 0 0
Compensi in
Sabaf S.p.A.
Piano MBO 2019
(marzo 2019)
0 50.890 Marzo 2020 0 0 0 0
Totale 0 111.782 0 151.009 0 0

TAB. 4 - Partecipazioni dei componenti degli organi di amministrazione e controllo e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche

DATI ESPRESSI IN EURO

Cognome
e Nome
Carica Tipo di Possesso Società Partecipata Num. azioni possedute
al 31 dic 2018
Num. azioni acquistate Num. azioni vendute Num. azioni possedute
al 31 dic 2019
Saleri
Giuseppe
Indiretto tramite la
Presidente
società Giuseppe Saleri
S.a.p.A.
Sabaf S.p.A. 2.766.313 - 230.669 2.535.644
Iotti Pietro Amministratore
Delegato
Diretto Sabaf S.p.A. 11.000 6.700 - 17.700
Toscani
Daniela
Amministratore Indiretto tramite
il coniuge
Sabaf S.p.A. 2.419 - - 2.419
Diretto Sabaf S.p.A. 498 - - 498
Bulgarelli
Claudio
Amministratore Indiretto tramite la
società Fintel s.r.l.
Sabaf S.p.A. 850.000 - - 850.000
Diretto Sabaf S.p.A. 1.567 - - 1.567
Vivenzi
Mauro
Giorgio
Sindaco Indiretto tramite
il coniuge
Sabaf S.p.A. 600 - - 600

CONCEPT AND GRAPHIC DESIGN: all creative - allcreative.agency

PRINT: K.L.Z. 2000 srl

Printed on paper Fedrigoni Sirio e Favini Biancoflash Master

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