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CIR Group

AGM Information May 15, 2020

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AGM Information

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BILANCIO CONSOLIDATO, BILANCIO DI ESERCIZIO E RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI ESERCIZIO 2019

ORGANI SOCIALI
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 5
AVVISO DI CONVOCAZIONE 7
LETTERA AGLI AZIONISTI 13
RELAZIONE SULLA GESTIONE
1. SINTESI DEI PRINCIPALI RISULTATI 16
2. ANDAMENTO DEL GRUPPO 20
3. ANDAMENTO DELLA CAPOGRUPPO 23
4. PROSPETTO DI RACCORDO TRA I DATI DEL BILANCIO DELLA CAPOGRUPPO
E I DATI DEL BILANCIO CONSOLIDATO 24
5. ANDAMENTO DELLE SOCIETA' CONTROLLATE 26
6. PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE 30
7. PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE CUI CIR S.P.A. (GIA' COFIDE S.P.A.) E IL GRUPPO SONO ESPOSTI 31
8. ALTRE INFORMAZIONI 33
BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2019
1. PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE‐FINANZIARIA 39
2. PROSPETTO DEL CONTO ECONOMICO 40
3. PROSPETTO DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO 41
4. PROSPETTO DEL RENDICONTO FINANZIARIO 42
5. PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO 43
6. NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO 44
ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELL'ART. 154‐BIS DEL D.LGS 58/98………………133
BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2019
1. PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE‐FINANZIARIA 135
2. PROSPETTO DEL CONTO ECONOMICO 136
3. PROSPETTO DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO 137
4. PROSPETTO DEL RENDICONTO FINANZIARIO 138
5. PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO 139
6. NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO D'ESERCIZIO 140
ATTESTAZIONE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO AI SENSI DELL'ART. 154‐BIS DEL D.LGS 58/98…….……………174
ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI AL 31 DICEMBRE 2019 176
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 186
RELAZIONI DELLA SOCIETA' DI REVISIONE 194

La presente Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2019 è redatta ai sensi dell'art. 154 ter del D. Lgs. 58/1998 e predisposta in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005.

CIR S.p.A. Compagnie Industriali Riunite (già Cofide - Gruppo De Benedetti S.p.A.)

Capitale Sociale € 638.603.657 Registro Imprese e Codice Fiscale 01792930016 Società soggetta all'attività di direzione e coordinamento di FRATELLI DE BENEDETTI S.p.A.

Sede legale e operativa 20121 Milano, Via Ciovassino 1 Te. (02)72270.1 Telefax (02) 72270.270

ORGANI SOCIALI

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente Onorario CARLO DE BENEDETTI
Presidente RODOLFO DE BENEDETTI (*)
Amministratore Delegato
e Direttore Generale
MONICA MONDARDINI (*)
Consiglieri MASSIMO CREMONA (1) (2) (3)
EDOARDO DE BENEDETTI
MARCO DE BENEDETTI
PAOLA DUBINI (1) (2)
FRANCESCO GUASTI (1) (2)
PIA HAHN MAROCCO (2)
MARIA SERENA PORCARI (2)

Segretario del Consiglio MASSIMO SEGRE

COLLEGIO SINDACALE

Presidente RICCARDO ZINGALES
Sindaci Effettivi TIZIANO BRACCO
ANTONELLA DELLATORRE
Sindaci Supplenti LUIGI NANI
LUIGI MACCHIORLATTI VIGNAT
PAOLA ZAMBON

SOCIETÀ DI REVISIONE

KPMG S.p.A.

Segnalazione ai sensi della raccomandazione di cui alla comunicazione Consob DAC/RM/97001574 del 20 febbraio 1997

(*) Poteri come da Corporate Governance

(1) Membro del Comitato Nomine e Remunerazione

(2) Membro del Comitato Controllo e Rischi

(3) Lead Independent Director

CONVOCAZIONE DI ASSEMBLEA

I signori Azionisti sono convocati in Assemblea, in sede Ordinaria e Straordinaria, in unica convocazione per il giorno 8 giugno 2020 alle ore 11,00, presso la Sede Legale, in Via Ciovassino n. 1, in Milano per discutere e deliberare sul seguente

ORDINE DEL GIORNO

Parte Ordinaria

    1. Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019. Delibere relative. Presentazione bilancio consolidato al 31 dicembre 2019.
    1. Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019 di "CIR S.p.A. COMPAGNIE INDUSTRIALI RIUNITE" C.F. 00519120018 incorporata in "COFIDE - Gruppo De Benedetti S.p.A." C.F. 01792930016 (ora "CIR S.p.A. - COMPAGNIE INDUSTRIALI RIUNITE"). Delibere relative.
    1. Determinazione del numero degli Amministratori, nomina dei componenti il Consiglio di Amministrazione per gli esercizi 2020-2022 e determinazione dei relativi compensi.
    1. Nomina del Collegio Sindacale per gli esercizi 2020-2022 e determinazione dei relativi emolumenti.
    1. Proposta di revoca della delibera del 29 aprile 2019 relativa all'autorizzazione ad acquistare e disporre di azioni proprie.
    1. Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti. Delibere relative.
    1. Proposta in merito all'approvazione del Piano di Stock Grant 2020.

Parte Straordinaria

  1. Proposta di revoca della delega al Consiglio di Amministrazione ad aumentare il capitale sociale e ad emettere obbligazioni deliberata dall'Assemblea Straordinaria del 27 aprile 2018 e attribuzione di nuove deleghe ai sensi degli artt. 2443 e 2420 ter del Codice Civile.

INFORMAZIONI SUL CAPITALE SOCIALE

Il capitale sociale è di € 638.603.657,00 suddiviso in n. 1.277.207.314 azioni ordinarie del valore nominale di € 0,50 cadauna aventi tutte diritto di voto ad eccezione delle azioni proprie il cui diritto di voto è sospeso. Ad ogni azione è attribuito un voto ovvero due voti ai sensi dell'art. 8 dello Statuto Sociale, nelle ipotesi di positivo accertamento di tale diritto effettuato dall'organo amministrativo.

INTERVENTO E RAPPRESENTANZA ALL'ASSEMBLEA

Ai sensi dell'art. 106, comma 4, del Decreto-Legge 17 marzo 2020, n. 18 (il "Decreto Cura Italia"), è consentito l'intervento degli Azionisti in Assemblea esclusivamente tramite il Rappresentante Designato Studio Segre S.r.l., con le modalità e termini previsti nel prosieguo del presente avviso.

La legittimazione all'intervento in Assemblea ed all'esercizio del diritto di voto è attestata da una comunicazione – effettuata da un intermediario abilitato ai sensi dell'art. 83-sexies del D. Lgs. n. 58/1998 e sue successive modifiche e integrazioni (TUF) – in favore del soggetto cui spetta il diritto di voto sulla base delle evidenze relative al termine della giornata contabile di giovedì 28 maggio 2020, settimo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea in unica convocazione. Coloro che diventeranno titolari solo successivamente a tale data non avranno diritto di intervenire e di votare in Assemblea.

Gli Azionisti titolari di azioni eventualmente non ancora dematerializzate dovranno preventivamente consegnare le stesse ad un intermediario abilitato per la loro immissione nel sistema di gestione accentrata in regime di dematerializzazione, ai sensi dell'art. 36 del Provvedimento unico sul post-trading della Consob e della Banca d'Italia del 13 agosto 2018, e chiedere la trasmissione della comunicazione sopra citata.

Coloro ai quali spetta il diritto di voto possono farsi rappresentare in Assemblea a norma dell'art. 2372 C.C. nonché delle altre disposizioni, anche regolamentari, applicabili. E' possibile utilizzare alternativamente la formula di delega inserita in calce alla comunicazione rilasciata dall'intermediario abilitato oppure il modulo di delega pubblicato sul sito internet della Società www.cirgroup.it nella sezione Governance. Come previsto dal comma 4 dell'art. 106 del Decreto Cura Italia, ed ai sensi dell'art. 135-novies del TUF, la delega o subdelega dev'essere conferita esclusivamente al Rappresentante Designato Studio Segre S.r.l. elettronicamente mediante invio all'indirizzo di posta elettronica certificata [email protected] unitamente alle istruzioni di voto ed a copia di un documento in corso di validità del delegante oppure, ai sensi dell'art. 135-undecies del TUF, la delega può essere conferita al medesimo Rappresentante Designato, mediante sottoscrizione di apposito modulo reperibile nella suddetta sezione del sito internet. In tal ultimo caso, il modulo firmato deve essere consegnato al Rappresentante Designato mediante invio a mezzo posta elettronica certificata all'indirizzo [email protected], entro la fine del secondo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea in unica convocazione (ossia entro giovedì 4 giugno 2020). La delega non ha effetto per le proposte in relazione alle quali non siano state conferite istruzioni di voto. La delega e le istruzioni di voto sono revocabili entro i medesimi termini entro i quali possono essere conferite.

La comunicazione alla Società effettuata dall'intermediario abilitato attestante la legittimazione all'intervento in Assemblea è necessaria anche in caso di conferimento della delega al Rappresentante Designato dalla Società; pertanto, in mancanza della predetta comunicazione, la delega dovrà considerarsi priva di effetto.

DIRITTO DI PORRE DOMANDE SULLE MATERIE ALL'ORDINE DEL GIORNO

Ai sensi dell'art. 127-ter del TUF, gli Azionisti che intendono porre domande sulle materie all'ordine del giorno dell'Assemblea possono inviarle a mezzo raccomandata A.R. presso la Sede Legale della Società o mediante un messaggio di posta elettronica certificata all'indirizzo [email protected] allegando, alternativamente, la certificazione, rilasciata da un intermediario abilitato, comprovante la legittimazione all'esercizio del diritto, ovvero la comunicazione attestante la legittimazione all'intervento in Assemblea e all'esercizio del diritto di voto. Le domande devono pervenire entro la fine del quinto giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea in unica convocazione, ovvero entro lunedì 1 giugno 2020.

La Società fornirà una risposta scritta entro le ore 12,00 di giovedì 4 giugno 2020 mediante la pubblicazione sul sito internet della Società nella sezione Governance. Le domande aventi lo stesso contenuto riceveranno una risposta unitaria.

INTEGRAZIONE DELL'ORDINE DEL GIORNO E PRESENTAZIONE DI NUOVE PROPOSTE DI DELIBERAZIONE

Ai sensi dell'art. 126-bis del TUF, gli Azionisti che rappresentino, anche congiuntamente, almeno un quarantesimo del capitale sociale, possono chiedere, entro dieci giorni dalla pubblicazione del presente avviso, l'integrazione delle materie da trattare, indicando nella domanda gli ulteriori argomenti proposti ovvero presentare proposte di deliberazione su materie già all'ordine del giorno. Si ricorda, peraltro, che l'integrazione delle materie da trattare non è ammessa per gli argomenti sui quali l'Assemblea, a norma di legge, delibera su proposta degli Amministratori o sulla base di un progetto o di una relazione da essi predisposta, diversa da quelle di cui all'art. 125-ter, comma 1, del TUF.

Le domande devono essere presentate, a mezzo raccomandata A.R. presso la Sede Legale della Società ovvero per posta elettronica certificata all'indirizzo [email protected] e devono essere corredate da una relazione sulle materie di cui viene proposta la trattazione, nonché dalla/e certificazione/i rilasciata/e da un intermediario abilitato comprovante la legittimazione all'esercizio del diritto. Delle eventuali integrazioni all'ordine del giorno e presentazione di nuove proposte di deliberazione verrà data notizia, nelle stesse forme di cui al presente avviso di convocazione, almeno quindici giorni prima della data fissata per l'Assemblea in unica convocazione, termine entro il quale sarà messa a disposizione del pubblico la relazione predisposta dai soci proponenti.

Ai sensi dell'art. 126-bis, comma 1, terzo paragrafo, del TUF, tenuto conto delle modalità di intervento in Assemblea, coloro ai quali spetta il diritto di voto possono presentare individualmente proposte di delibera sulle materie all'ordine del giorno entro il 25 maggio 2020. Tali proposte devono essere presentate a mezzo raccomandata A.R. presso la Sede Legale della Società ovvero per posta elettronica certificata all'indirizzo [email protected] e devono essere corredate da un testo di delibera sulla materia posta all'ordine del giorno, nonché dalla/e certificazione/i rilasciata/e da un intermediario abilitato comprovante la legittimazione all'esercizio del diritto.

Le proposte presentate saranno pubblicate sul sito internet della Società www.cirgroup.it nella sezione Governance entro il 1° giugno 2020 cosicché i titolari del diritto di voto possano prenderne visione al fine del conferimento delle deleghe o subdeleghe al Rappresentante Designato.

In caso di proposte di delibera sulle materie all'ordine del giorno alternative rispetto a quelle formulate dal Consiglio, verrà prima posta in votazione la proposta dell'organo amministrativo (salvo che non venga ritirata) e solo nel caso in cui tale proposta fosse respinta, verranno poste in votazione le proposte degli Azionisti. Tali proposte, qualora alternative tra loro, verranno sottoposte all'Assemblea a partire dalla proposta presentata dagli Azionisti che rappresentano la percentuale maggiore del capitale sociale. Solo nel caso in cui la proposta posta per prima in votazione fosse respinta, sarà posta in votazione la successiva proposta in ordine di capitale rappresentato e così a seguire.

NOMINA DEGLI ORGANI SOCIALI

Alla nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale si procede rispettivamente ai sensi degli artt. 147-ter e 148 del TUF e degli artt. 11 e 22 dello Statuto sociale ai quali si rinvia. Gli Amministratori e i Sindaci vengono nominati dall'Assemblea sulla base di liste presentate dagli Azionisti nelle quali i candidati devono essere elencati mediante un numero progressivo. Hanno diritto di presentare le liste soltanto gli Azionisti che, da soli o insieme ad altri Azionisti, rappresentino almeno il 2,5% (due virgola cinque per cento) del capitale sociale sia per la nomina degli Amministratori sia per la nomina dei Sindaci. Si invitano gli Azionisti che intendessero presentare liste per la nomina dei componenti gli organi di amministrazione e controllo a prendere visione delle raccomandazioni contenute nella comunicazione Consob DEM/9017893 del 26 febbraio 2009. Le liste, sottoscritte dall'Azionista o dagli Azionisti che le presentano, anche per delega a uno di essi, e corredate dalla documentazione richiesta, devono essere, a cura degli Azionisti presentatori, depositate presso la Sede Legale della Società oppure trasmesse all'indirizzo di posta elettronica certificata [email protected] entro il 14 maggio 2020 e saranno rese pubbliche secondo le disposizioni vigenti.

Le liste devono essere corredate:

  • delle informazioni relative all'identità degli Azionisti che le hanno presentate, con l'indicazione della percentuale di partecipazione complessivamente detenuta e di una (o più) certificazione/i, da depositarsi presso la Sede legale contestualmente o, comunque, entro il 18 maggio 2020, da cui risulti la titolarità di tale/i partecipazione/i alla data di presentazione delle liste;

  • di una dichiarazione degli Azionisti diversi da quelli che detengono, anche congiuntamente, una partecipazione di controllo o di maggioranza relativa, attestante l'assenza di rapporti di collegamento come indicati dalle disposizioni di legge e di regolamento vigenti;

  • di una esauriente descrizione delle caratteristiche personali e professionali dei candidati, di una dichiarazione dei medesimi attestante il possesso dei requisiti previsti dalle norme vigenti e dallo Statuto e della loro accettazione della candidatura, nonché, per l'elezione degli Amministratori, dell'eventuale idoneità a qualificarsi come Indipendenti ai sensi di legge o di regolamento e, per l'elezione dei Sindaci, dell'elenco degli incarichi di amministrazione e di controllo dagli stessi ricoperti presso altre Società.

Le liste presentate senza l'osservanza delle disposizioni che precedono sono considerate come non presentate. Un Azionista o gruppo di Azionisti non può presentare e votare più di una lista, neppure per interposta persona o per il tramite di fiduciari. Nessuno può essere candidato in più di una lista e l'accettazione della candidatura in più liste costituisce causa di ineleggibilità.

NOMINA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

In relazione al terzo punto dell'Ordine del Giorno, si ricorda che, ai sensi dell'art. 30 dello Statuto sociale, con effetto dalla data di efficacia della nota operazione di fusione CIR-COFIDE, è giunto a scadenza il mandato del Consiglio di Amministrazione della società incorporante COFIDE S.p.A. (ora denominata CIR S.p.A.). In tale sede dovranno quindi essere nominati i nuovi componenti per gli esercizi 2020-2022. Fermo quanto sopra indicato con riferimento alla nomina degli organi sociali, i candidati alla carica di Consigliere di Amministrazione devono essere in possesso dei requisiti inderogabilmente richiesti dalla disciplina vigente nonché dichiarare eventuali attività svolte in concorrenza. Ai sensi dell'art. 11 dello Statuto sociale, qualora venga presentata o ammessa al voto una sola lista, tutti i Consiglieri sono tratti da tale lista. Nel caso in cui non sia stata presentata alcuna lista oppure risulti eletto un numero di Amministratori inferiore al numero determinato dall'Assemblea, l'Assemblea stessa dovrà essere riconvocata per la nomina dell'intero Consiglio di Amministrazione. Le liste devono includere candidati appartenenti ad entrambi i generi, almeno nella proporzione prescritta dalla normativa vigente in materia di equilibrio fra i generi.

NOMINA DEL COLLEGIO SINDACALE

In relazione al punto quarto dell'Ordine del Giorno, si informa che con la prossima Assemblea giunge a scadenza il mandato del Collegio Sindacale; in tale sede dovranno quindi essere nominati i nuovi membri per gli esercizi 2020-2022. Non può assumere la carica, e se eletto ne decade, chi superi i limiti imposti dalle vigenti norme di legge e di regolamento relative al cumulo degli incarichi di componente degli organi di amministrazione e controllo delle Società. Ciascuna lista è composta di due sezioni: una per i candidati alla carica di Sindaco effettivo, l'altra per i candidati alla carica di Sindaco supplente ed, in ciascuna sezione, i candidati sono elencati in ordine progressivo. Nel caso in cui alla data di scadenza del termine di presentazione delle liste sia stata depositata una sola lista, ovvero soltanto liste presentate da Azionisti collegati tra loro ai sensi delle disposizioni applicabili, ex art. 144-sexies del Regolamento Emittenti approvato con Delibera Consob n. 11971 e successive modifiche e integrazioni, possono essere presentate liste sino al terzo giorno successivo a tale data e cioè entro il 17 maggio 2020 (da intendersi prorogato al 18 maggio, primo giorno successivo non festivo). In questo caso, le soglie per la presentazione delle liste sono ridotte alla metà e quindi all'1,25% (uno virgola venticinque per cento) del capitale sociale. Qualora venga presentata o ammessa al voto una sola lista, tutti i membri del Collegio Sindacale sono tratti da tale lista. Le liste che presentano un numero di candidati pari o superiore a tre devono includere in ciascuna sezione candidati appartenenti ad entrambi i generi.

ULTERIORI INFORMAZIONI

Si precisa che le informazioni contenute nel presente avviso di convocazione – e, in particolare, la data, il luogo e/o l'orario dell'adunanza assembleare, i termini per l'esercizio da parte degli Azionisti dei diritti, le modalità di partecipazione alla seduta assembleare e/o le modalità di tenuta della stessa – potranno subire modifiche, aggiornamenti o precisazioni in considerazione dell'attuale situazione di emergenza legata al COVID19 e dei conseguenti provvedimenti tempo per tempo adottati dalle competenti Autorità, oltre che al fine di consentire il rigoroso rispetto dei fondamentali principi di salvaguardia della sicurezza e della salute degli Azionisti, dei dipendenti, degli esponenti e dei consulenti della Società. Eventuali modifiche, aggiornamenti o precisazioni delle informazioni riportate nel presente avviso verranno rese tempestivamente disponibili tramite il sito internet della Società www.cirgroup.it nella sezione Governance e con le altre modalità previste dalla legge.

DOCUMENTAZIONE

La documentazione relativa agli argomenti posti all'Ordine del Giorno, prevista dalla normativa vigente, comprendente, fra l'altro, il testo integrale delle proposte di deliberazione, sarà a disposizione del pubblico nei termini di legge, presso la Sede Legale (in Milano, Via Ciovassino n. 1), presso Borsa Italiana S.p.A., sul meccanismo di stoccaggio autorizzato eMarket STORAGE all'indirizzo e sul sito internet della Società www.cirgroup.it nella sezione Governance; gli Azionisti hanno facoltà di ottenerne copia.

Le relazioni finanziarie relative all'esercizio 2019 saranno messe a disposizione del pubblico con le medesime modalità.

Lo Statuto sociale è disponibile sul sito www.cirgroup.it nella sezione Governance/sistema di Governance.

Milano, 27 aprile 2020

p. il Consiglio di Amministrazione Il Presidente – Dott. Rodolfo De Benedetti

Signori Azionisti,

nel momento in cui ci dirigiamo a voi con questa lettera annuale per darvi conto dell'evoluzione del Gruppo nel corso del 2019, siamo confrontati ad una sfida inimmaginabile per la sua natura ed i suoi impatti sulla vita di ciascuno di noi e delle nostre imprese, la pandemia Covid‐19.

Ciononostante, è nostro dovere commentare quanto il gruppo ha fatto nel 2019 e coglieremo questa opportunità per informarvi anche della situazione attuale delle nostre imprese.

Nel 2019 abbiamo realizzato tre importanti operazioni che hanno ridisegnato la struttura e il perimetro del gruppo e che sono state accolte positivamente dal mercato.

Abbiamo avviato la fusione tra CIR e COFIDE, che ha permesso di accorciare e semplificare la catena di controllo rispetto alle partecipate, ridurre i costi operativi legati al mantenimento di due holding quotate e rendere il titolo più liquido grazie al maggiore flottante.

Abbiamo inoltre concluso l'accordo con EXOR N.V. per la cessione della partecipazione di CIR in GEDI Gruppo Editoriale. La vendita di GEDI, primaria società editoriale di cui CIR ha detenuto il controllo per oltre trent'anni, si inquadra nella strategia di CIR, volta a focalizzare l'impegno manageriale e le risorse finanziarie su settori in cui è già presente, con maggiore potenziale di creazione di valore.

È stato infine compiuto il primo passo per l'espansione all'estero delle attività core della controllata KOS, tramite l'acquisizione dell'azienda tedesca Charleston che opera nel settore del long‐term care. Charleston rappresenta per KOS un incremento di dimensione del 30% e l'avvio di un percorso di crescita internazionale che si aggiunge all'intensa attività di consolidamento in Italia.

Per quanto riguarda i risultati del Gruppo nel 2019, i ricavi consolidati pro‐forma sono ammontati a € 2,1 miliardi, in linea con il 2018, il margine operativo lordo è ammontato a € 290,3 milioni, in flessione del 7,4% a parità di criteri contabili, e il risultato netto prima degli effetti sul nostro bilancio della partecipazione GEDI è stato positivo per € 14,3 milioni, in linea con il 2018 escludendo elementi non ricorrenti e cambiamenti di principi contabili; includendo GEDI, il gruppo ha registrato una perdita di € 122,4 milioni, quale conseguenza del risultato registrato da GEDI nell'esercizio e dell'adeguamento del valore di carico della partecipazione al prezzo concordato per la sua cessione.

La struttura patrimoniale della nostra holding è solida, con una posizione finanziaria netta positiva per € 295,7 milioni a fine 2019.

Per quanto riguarda l'andamento delle nostre controllate, KOS, società ideata e sviluppata da CIR, ha registrato ricavi in aumento del 9,2%. La società ha proseguito il proprio piano di sviluppo grazie alla crescita organica e alle nuove acquisizioni, consolidando la propria leadership nella sanità socio‐ assistenziale in Italia e espandendo le attività long‐term care in Germania.

Sogefi ha registrato una buona tenuta dei ricavi, in flessione rispetto al 2018 del 3,3% in un mercato che ha visto la produzione mondiale automotive contrarsi del 5,8%. La redditività complessiva dell'esercizio è scesa rispetto al 2018, dando luogo ad un risultato al di sotto delle aspettative. Ciò nondimeno nel secondo semestre dell'anno la tendenza è stata invertita, registrandosi un miglioramento rispetto ai valori del primo semestre e a quelli dell'equivalente periodo del 2018, grazie al contributo dei direttori generali delle divisioni Sospensioni e Filtrazione, nominati nel 2018. Siamo fiduciosi che insieme al nuovo Amministratore Delegato del gruppo, il management affronterà con determinazione le sfide che caratterizzano il settore.

Il Consiglio di Amministrazione di CIR ha proposto all'Assemblea degli azionisti di distribuire un dividendo, il cui valore per azione è allineato al livello della remunerazione 2018 degli azionisti CIR. Ci preme sottolineare che le controllate operative non distribuiranno dividendi, mantenendo tutte le proprie risorse al servizio della fase eccezionale che stanno vivendo.

Passando all'attualità, l'emergenza sanitaria provocata da Covid‐19 ha stravolto le nostre vite e la nostra società ne subisce l'impatto. L'Italia è stata colpita dalla velocità del contagio prima e più degli altri paesi europei e per prima nel nostro continente ha dovuto comprendere come difendersi da questo virus sconosciuto e come organizzarsi per contenerlo e ridurlo, nella prospettiva di una prossima ripartenza graduale della vita delle comunità e di tutte le attività produttive.

Lo scenario globale e nazionale in poco più di due mesi è radicalmente cambiato, gli impatti sociali ed economici sono profondi. Tutti abbiamo dovuto adattarci all'epidemia e far fronte a una nuova e mai sperimentata gerarchia delle necessità e delle speranze. Abbiamo dovuto fermarci, distanziarci, cambiare le nostre abitudini e cambiare il nostro modo di lavorare.

In Italia, come in tutte le altre nazioni colpite dalla pandemia, la salute delle persone è diventata la priorità e le misure di lockdown previste dal governo si sono rivelate indispensabili.

Dall'inizio del contagio abbiamo fatto il possibile affinché le nostre aziende proteggessero i propri lavoratori e la propria continuità, intraprendendo tutte le azioni necessarie per salvaguardare le risorse e limitare gli impatti in maniera tempestiva.

Certo, i problemi e le sfide posti dalla pandemia sono diversi in funzione delle attività delle nostre controllate.

Il gruppo KOS in Italia e in Germania si prende cura di più di 11.000 pazienti grazie al lavoro di oltre 11.000 tra medici, infermieri, operatori sociosanitari, tecnici e di 2.000 liberi professionisti.

L'attività in cui opera KOS è tra le più esposte ai rischi legati alla pandemia e l'esperienza comune delle strutture sanitarie pubbliche e private in Italia e all'estero ha purtroppo evidenziato quanto sia difficile fermare i contagi nelle residenze, in un contesto di stress estremo del sistema sanitario. Anche le strutture di KOS stanno affrontando una durissima prova. Il personale in servizio ogni giorno affronta nuove emergenze e i responsabili delle strutture devono gestire costantemente e velocemente il reperimento di nuove risorse quando si riscontrano casi di positività di medici o infermieri che si ritirano in quarantena.

Al fine di monitorare il personale e i pazienti e di arginare quanto più possibile la diffusione del virus nelle strutture, KOS si è dotata di strumenti di diagnosi rapida del virus. Sono stati sottoscritti accordi con diversi laboratori privati autorizzati per l'esecuzione degli esami sui tamponi e sono stati acquistati 16.000 test rapidi anticorpali, che possono essere utilizzati nelle strutture dallo stesso personale sanitario. Inoltre, sono stati acquisiti la strumentazione e i reattivi per l'effettuazione diretta di 16.000 test biomolecolari su tamponi orofaringei, nella versione rapida approvata dal Ministero il 3 aprile, per i quali la società è in attesa di autorizzazione regionale.

Nelle regioni Lombardia, Marche e Campania KOS sta lavorando con i Servizi Sanitari Regionali per curare circa 300 pazienti contagiati, in parte con le sue due strutture ospedaliere e in parte con strutture convertite alla cura del Covid‐19 sulla base delle esigenze territoriali.

Vogliamo esprimere la nostra profonda gratitudine ai dottori, agli infermieri, agli operatori sociosanitari e a tutto il personale, perché con il loro impegno in un momento così difficile hanno dimostrato straordinaria passione e convinto altruismo.

Per quanto riguarda Sogefi, nel corso del mese di marzo, il gruppo ha disposto la sospensione delle attività produttive nella gran parte degli stabilimenti, a partire da Italia, Francia e Spagna. La decisione ha tenuto conto, in primo luogo, della necessaria tutela della salute e della sicurezza dei dipendenti, ed è in linea con le disposizioni governative adottate nei paesi dove sono localizzati i siti produttivi e con le decisioni assunte dalle case automobilistiche.

Siamo vicini a tutti i collaboratori del gruppo e impegnati insieme al management a pensare al futuro dell'azienda, nella prospettiva di una ripresa delle attività.

La pandemia in Italia come in altri paesi sta rallentando, ma ci vorrà tempo per risolvere le gravi conseguenze sanitarie, sociali ed economiche che ha generato. Ci aspettano altri mesi difficili ma continueremo a fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità affinché le nostre aziende mettano in campo tutto quanto necessario per proteggere la salute dei dipendenti e assicurare i mezzi per la continuità e la ripresa.

Rodolfo De Benedetti Monica Mondardini

Presidente Amministratore Delegato

Signori Azionisti,

Nel corso dell'esercizio 2019 sono state realizzate importanti operazioni, che hanno ridisegnato la struttura ed il perimetro del gruppo.

É stata avviata la fusione tra COFIDE S.p.A. e la sua controllata CIR S.p.A., approvata dai rispettivi Consigli di Amministrazione in data 11 marzo 2019 e divenuta efficace in data 19 febbraio 2020, è stato concluso l'accordo con EXOR N.V. per la cessione della partecipazione di CIR in GEDI S.p.A., é stato fatto il primo passo per l'espansione all'estero delle attività "core" della controllata KOS tramite l'acquisizione dell'azienda tedesca Charleston.

La fusione ha permesso di accorciare e semplificare la catena di controllo, di ridurre costi improduttivi e di rendere il titolo più liquido, grazie al maggiore flottante. Il mercato ha reagito positivamente.

La cessione di GEDI, gruppo di cui l'incorporata CIR deteneva il controllo da più di trent'anni, si inquadra nella strategia dell'incorporata CIR di focalizzare il proprio impegno manageriale e le proprie risorse verso i settori in cui é presente, con maggiore potenziale di creazione di valore. Il trasferimento del controllo alla holding EXOR garantisce a GEDI, che opera in un mercato altamente sfidante, di poter contare su un azionista forte, con esperienza nel settore e con un progetto di lungo termine. L'accordo prevede un prezzo per azione che incorpora un premio di circa 70% rispetto al valore di borsa del titolo e il mercato ha reagito positivamente all'operazione per l'incorporata CIR. Ciò nondimeno, l'incorporata CIR ha registrato una significativa perdita in quanto il prezzo di cessione é stato inferiore al valore di carico.

Infine, l'acquisizione di Charleston, azienda che opera nel settore delle residenze sanitarie assistenziali con 47 strutture per un totale di 4.050 posti letto e prevede un fatturato 2020 di € 175 milioni, rappresenta per KOS un incremento di dimensione del 30% e l'avvio di un percorso di crescita internazionale che si aggiunge all'intensa attività di consolidamento in Italia.

1. Sintesi dei principali risultati

Il bilancio 2019, come già ampiamente commentato nei resoconti intermedi di gestione, é stato formulato applicando il nuovo principio contabile IFRS 16 che, come noto, ha determinato variazioni su tutti i principali indicatori economici, l'EBITDA in particolare, e la rilevazione quale debito del valore attuale dei futuri canoni di affitto1 .

1 Dal 1° gennaio 2019 si applica il principio contabile IFRS 16 che, in sintesi, comporta che tutti i beni in locazione debbano essere rilevati nello stato patrimoniale, all'attivo quale immobilizzazione e al passivo quale debito finanziario, determinandone i valori in base all'attualizzazione dei canoni futuri fino alla scadenza del contratto di locazione. L'applicazione del principio, oltre a riflettersi sullo stato patrimoniale, ha un impatto anche sul conto economico in quanto i canoni precedentemente rilevati fra i costi operativi vengono attualmente registrati in parte quali ammortamenti ed in parte quali oneri finanziari. L'informativa finanziaria al 31 dicembre 2019 è stata formulata applicando il principio IFRS 16 e gli impatti di quest'ultimo, quando significativi, vengono sistematicamente segnalati nel prosieguo della relazione.

Inoltre, in seguito all'operazione annunciata in data 2 dicembre 20192 , la partecipazione in GEDI é stata classificata, secondo il principio IFRS 53 , quale "Attività destinata alla dismissione".

I risultati consolidati 2019 di CIR (già COFIDE) hanno risentito della perdita registrata dall'incorporata CIR sulla cessione di GEDI che, al netto dei terzi, è stata pari a € 77,6 milioni, importo che si compone del risultato netto pro quota dell'esercizio 2019 di GEDI, gravato da svalutazioni di avviamenti e valori delle testate, e dell'adeguamento del valore di carico al prezzo pattuito per la cessione.

I dati economici di seguito presentati, relativi al bilancio consolidato 2019, in applicazione del principio IFRS 5, non includono GEDI, salvo l'effetto del deconsolidamento sul risultato netto e sul patrimonio netto.

Il gruppo ha registrato ricavi consolidati pari a € 2.114,4 milioni, sostanzialmente stabili rispetto al 2018, con KOS in crescita del +9,2% e Sogefi in flessione del 3,3%.

Il margine operativo lordo (EBITDA) consolidato è ammontato a € 290,3 milioni (13,7% dei ricavi); ante applicazione del principio IFRS16, l'EBITDA 2019 risulterebbe pari a € 238,6 milioni, in riduzione del 7,4% rispetto al valore del 2018 (€ 257,7 milioni), a causa dell'andamento non favorevole del mercato automotive, in cui opera Sogefi, e dei significativi oneri non ricorrenti sostenuti per la realizzazione di operazioni straordinarie, in particolare l'acquisizione del gruppo Charleston da parte di KOS e la fusione CIR/COFIDE.

Il risultato operativo (EBIT) consolidato è stato pari a € 85,5 milioni (4,0% dei ricavi), rispetto a € 109,6 milioni nel 2018 e la diminuzione è dovuta ai fattori già sopra menzionati.

Il risultato netto delle attività destinate a continuare è stato positivo per € 7,8 milioni; includendo GEDI, il gruppo ha registrato una perdita di € 69,8 milioni.

KOS, con ricavi pari a € 595,2 milioni, in crescita del 9,2% rispetto al 2018, ha registrato un incremento del fatturato dell'attività Long Term Care del 9,5% (incluso l'apporto del gruppo Charleston per gli ultimi due mesi dell'esercizio) e dei servizi di diagnostica e oncologia dell'11,7%. L'EBIT è ammontato a € 63,3 milioni; esclusi gli oneri per l'operazione Charleston e l'impatto del principio IFRS16, l'EBIT 2019 sarebbe stato di € 66,5 milioni, in linea con € 66,3 milioni nel 2018. Il risultato netto è stato pari a € 30,3 milioni e, escludendo nuovamente gli oneri non ricorrenti e a parità di principi contabili, si eleverebbe a € 36,5 milioni rispetto a € 35,2 milioni nel 2018. Nel 2019, é stata dunque confermata la solidità dei risultati dell'attività, in sistematica crescita, nonché l'esistenza di significative opportunità di sviluppo, in Italia e all'estero, e la capacità di KOS di catturarle.

2 In data 2 dicembre 2019, la controllata incorporata CIR S.p.A. ed EXOR N.V. hanno sottoscritto un contratto di compravendita della partecipazione detenuta da CIR in GEDI, pari al 43,78% del capitale sociale di quest'ultima, per un ammontare pari ad € 102,4 milioni, il cui perfezionamento è subordinato alla condizione sospensiva del rilascio delle necessarie autorizzazioni da parte delle competenti autorità antitrust. A seguito di tale operazione, EXOR N.V. lancerà un' OPA sulla parte restante del capitale sociale. CIR intende reinvestire nella nuova società, al valore corrispondente al prezzo dell'OPA, acquisendo una quota pari al 5% di GEDI in trasparenza.

3 Tali principio comporta (i) l'eliminazione della situazione economico-patrimoniale della partecipata dal prospetto di consolidamento, (ii) la rilevazione patrimoniale di tutte le attività e le passività della partecipata GEDI al "fair value" nella voce "Attività destinate alla dismissione" e (iii) la rilevazione a conto economico del risultato pro quota di periodo e dell'adeguamento del valore di carico della partecipazione al corrispettivo di vendita al netto dei costi sostenuti per la transazione nella linea "Utile/(perdita) delle attività destinate alla dismissione".

Quanto all'acquisizione realizzata, si precisa che Charleston é un gruppo tedesco attivo nella prestazione di servizi residenziali per anziani non autosufficienti e di servizi ancillari per pazienti anziani e con elevata disabilità, che, come accennato, gestisce 47 residenze per un totale di 4.050 posti letto. I risultati economici di tale partecipazione sono stati consolidati solamente per due mesi, a partire dal 1° novembre 2019.

Sogefi ha registrato ricavi pari a € 1.519,2 milioni, in calo del 3,3% rispetto al 2018, dato che, confrontato con la flessione della produzione mondiale automotive del 5,8%, indica una buona tenuta dei volumi del gruppo. L'EBIT è stato pari a € 39,6 milioni, rispetto a € 60,1 milioni dell'esercizio precedente (l'EBIT rettificato per tener conto dei risultati non ricorrenti é stato pari a € 43 milioni, a fronte di € 53,5 milioni nel 2018). Il risultato operativo ha mostrato una buona crescita in Europa, grazie alle azioni poste in atto nel periodo, mentre hanno inciso negativamente l'andamento sfavorevole dei mercati cinese e sudamericano, nonché i costi di avviamento dello stabilimento per la produzione di filtri in Marocco e di quello per la produzione di componenti per sospensioni in Romania. Il risultato netto è ammontato a € 3,2 milioni e si confronta con un risultato dell'esercizio 2018 pari ad € 14,0 milioni. Da notare che la redditività del secondo semestre del 2019, a parità di criteri contabili, ha registrato un miglioramento rispetto ai valori del primo semestre, collocandosi anche al di sopra dell'equivalente periodo del 2018.

Il portafoglio di investimenti finanziari della capogruppo CIR (già COFIDE) e delle controllate non industriali ha registrato un rendimento del 3,2%, leggermento superiore ai benchmark di mercato in tutte le categorie di assets.

L'indebitamento finanziario netto consolidato al 31 dicembre 2019, ante IFRS 16, ammontava a € 327,7 milioni, in aumento di € 107,9 milioni rispetto al 31 dicembre 2018 (€ 220,3 milioni). A fronte di un free cash flow consolidato pari a circa € 66 milioni, KOS ha realizzato investimenti in acquisizioni e greenfield per € 117,7 milioni, Sogefi ha realizzato investimenti in nuovi plants per € 10,5 milioni, sono stati distribuiti dividendi per complessivi € 40,9 milioni e sono state acquistate azioni proprie per € 4,7 milioni.

La posizione finanziaria netta della capogruppo (incluse le controllate non industriali) al 31 dicembre 2019 era positiva per € 295,7 milioni, sostanzialmente in linea con quella al 31 dicembre 2018 (€ 299,6 milioni).

I debiti finanziari per diritti d'uso ex IFRS 16 al 31 dicembre 2019 ammontavano complessivamente a € 800,1 milioni e pertanto l'indebitamento finanziario netto consolidato complessivo ammontava a € 1.127,7 milioni. I debiti ex IFRS16 riguardano principalmente la controllata KOS (€ 737,3 milioni), che opera avvalendosi di immobili prevalentemente in locazione (da notare che Charleston opera esclusivamente in locazione).

Il patrimonio netto consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2019 era pari a € 432,4 milioni rispetto a € 515,8 milioni al 31 dicembre 2018 e la riduzione è riconducibile alla perdita registrata su GEDI (-€ 77,6 milioni), alla distribuzione di dividendi e all'acquisto di azioni proprie per complessivi € 11,5 milioni.

Allo scopo di fornire ulteriori informazioni sull'andamento economico-patrimoniale nel corso del 2019, vengono presentati il conto economico e la struttura patrimoniale che evidenziano la contribuzione delle società controllate al risultato netto ed al patrimonio netto di CIR (già COFIDE).

Il conto economico si presenta come segue:

(in milioni di euro) 2019 2018
Contribuzioni delle partecipazioni in società controllate:
- incorporata CIR S.p.A. (69,0) (3,3)
TOTALE CONTRIBUZIONI (69,0) (3,3)
Proventi ed oneri netti da negoziazione e valutazione titoli 2,4 (0,8)
Proventi ed oneri finanziari netti (0,8) (0,9)
Costi netti di gestione (2,3) (1,4)
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (69,7) 4,2
Imposte sul reddito (0,1) 0,3
RISULTATO NETTO (69,8) 4,5

La struttura patrimoniale al 31 dicembre 2019 presenta, a fronte di un patrimonio netto di € 432,4 milioni, un indebitamento finanziario netto della capogruppo di € 23,6 milioni e immobilizzazioni finanziarie per € 456,5 milioni.

(in milioni di euro) 31.12.2019 31.12.2018
incorporata CIR S.p.A. 443,4 528,7
PARTECIPAZIONI IMMOBILIZZATE 443,4 528,7
Altre immobilizzazioni finanziarie 13,1 13,5
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE 456,5 542,2
Immobilizzazioni materiali 1,1 1,1
Saldo crediti e debiti d'esercizio (1,6) (1,6)
CAPITALE INVESTITO NETTO 456,0 541,7
Finanziato da:
Patrimonio netto 432,4 515,8
Indebitamento finanziario netto (23,6) (25,9)

Le "Altre immobilizzazioni finanziarie", pari a € 13,1 milioni, sono principalmente costituite per € 2,3 milioni dall'investimento effettuato da Cofide nel fondo di investimento immobiliare Jargonnant, per € 9,8 milioni dall'investimento nel fondo Three Hills Decalia, dedicato a investimenti in piccole e medie imprese europee, a da altri investimenti in partecipazioni non strategiche per complessivi € 0,9 milioni. Tale valore è in linea con quello del precedente esercizio.

2. Andamento del Gruppo

I ricavi consolidati del 2019 sono stati pari a € 2.114,4 milioni, in linea con i ricavi dell'esercizio 2018 (€ 2.115,6 milioni), grazie alla crescita dei ricavi di KOS, mentre Sogefi ha registrato una flessione del 3,3%. I ricavi conseguiti all'estero rappresentano il 71,1% del totale, tenuto conto della presenza internazionale di Sogefi.

Variazione
(in milioni di euro) 2019
%
2018 (*)
% assoluta %
Sanità
Gruppo KOS 595,2 28,1 544,9 25,8 50,3 9,2
Componentistica per autoveicoli
Gruppo Sogefi 1.519,2 71,9 1.570,7 74,2 (51,5) (3,3)
Totale ricavi consolidati 2.114,4 100,0 2.115,6 100,0 (1,2) (0,1)
di cui: ITALIA 610,7 28,9 604,5 28,6 6,2 1,0
ESTERO 1.503,7 71,1 1.511,1 71,4 (7,4) (0,5)

(*) Il valore 2018 non comprende i risultati della partecipata GEDI, in quanto ritrattata secondo l'IFRS5 quale "Attività destinata alla vendita".

Il conto economico consolidato sintetico è il seguente:

(in milioni di euro) 2019 % 2018 (1) %
Ricavi 2.114,4 100,0 2.115,6 100,0
Margine operativo lordo (EBITDA) consolidato (2) 290,3 13,7 257,7 12,2
Risultato operativo (EBIT) consolidato 85,5 4,0 109,6 5,2
Risultato gestione finanziaria
(3)
(34,3) (1,6) (28,4) (1,3)
Imposte sul reddito (23,2) (1,1) (32,8) (1,6)
Risultato delle attività operative in esercizio 28,0 1,3 48,4 2,3
Utile (perdita) da attività destinate alla dismissione (294,7) (13,9) (30,9) (1,5)
Risultato netto inclusa la quota di terzi (266,7) (12,6) 17,5 0,8
Risultato di terzi 196,9 9,3 (13,0) (0,6)
Risultato netto del Gruppo (69,8) (3,3) 4,5 0,2

(1) I valori dell'esercizio 2018 sono stati riclassificati per tenere conto dell'applicazione del principio IFRS 5 alla partecipazione GEDI.

(2) La voce corrisponde alla somma delle linee "risultato operativo" e "ammortamenti e svalutazioni" del conto economico consolidato.

(3) La voce corrisponde alla somma delle linee "proventi finanziari", "oneri finanziari", "dividendi", "proventi da negoziazione titoli"," oneri da negoziazione titoli", "quota dell'utile (perdita) delle partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto" e "rettifiche di valore di attività finanziarie" del conto economico consolidato.

Il margine operativo lordo (EBITDA) consolidato è ammontato a € 290,3 milioni e a € 238,6 (11,3% dei ricavi) escludendo gli effetti del principio IFRS16, rispetto a € 257,7 milioni del 2018 (12,2% dei ricavi), in diminuzione di € 19,0 milioni, a causa della flessione registrata da Sogefi e degli oneri non ricorrenti dovuti alle operazioni straordinarie, in particolare l'acquisizione di Charleston e Ia fusione CIR/COFIDE.

Il risultato operativo (EBIT) consolidato è stato di € 85,5 milioni, rispetto a € 109,6 milioni nel 2018; la riduzione riflette l'evoluzione dell'EBITDA.

I proventi/oneri della gestione finanziaria presentano un saldo negativo di € 34,3 milioni; ante applicazione dell'IFRS 16, l'onere ammonta a €22,1 milioni a fronte di € 28,4 milioni nel 2018; gli oneri finanziari netti sono stabili a circa € 33 milioni e la riduzione dell'onere finanziario complessivo dipende dalle rettifiche di valore sul portafoglio di investimenti finanziari e partecipazioni non strategiche.

Il risultato netto consolidato delle attività destinate a continuare è stato positivo per € 7,8 milioni; la perdita generata dalle attività destinate alla dismisisone é ammontata, come anticipato, a € 77,6 milioni e pertanto il risultato netto consolidato è stato negativo per € 68,9 milioni.

Si riporta qui di seguito la struttura patrimoniale consolidata sintetica del Gruppo CIR (già COFIDE) al 31 dicembre 2019, confrontata con l'analoga situazione al 31 dicembre 2018; per facilità di confronto, si include anche una situazione pro-forma al 31 dicembre 2018, ossia con il gruppo GEDI già classificato alla voce "Attività e passività destinate alla dismissione".

(in milioni di euro) 31.12.2019 31.12.2018
(pro-forma)
31.12.2018
Immobilizzazioni
(1)
2.256,7 1.337,2 2.103,6
Altre attività e passività non correnti nette (2) (52,3) (31,9) (185,8)
Attività e passività destinate alla dismissione 225,9 528,4 4,2
Capitale circolante netto
(3)
(185,6) (177,9) (163,0)
Capitale investito netto 2.244,7 1.655,8 1.759,0
Indebitamento finanziario netto
(4)
(1.127,7) (219,8) (323,0)
Patrimonio netto totale 1.117,0 1.436,0 1.436,0
Patrimonio netto di Gruppo 432,4 515,8 515,8
Patrimonio netto di terzi 684,6 920,2 920,2

(1) La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "immobilizzazioni immateriali", "immobilizzazioni materiali", "investimenti immobiliari", "diritti d'uso", "partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto" e "altre partecipazioni" dello stato patrimoniale consolidato.

(2) La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "altri crediti", "altre attività finanziarie" e "attività per imposte differite" delle attività non correnti e delle linee "altri debiti", "passività per imposte differite", "fondi per il personale" e "fondi per rischi ed oneri" delle passività non correnti dello stato patrimoniale consolidato.

(3) La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "rimanenze", "lavori in corso su ordinazione", "crediti commerciali", "altri crediti" delle attività correnti e delle linee "debiti commerciali", "altri debiti" e "fondi per rischi ed oneri" delle passività correnti dello stato patrimoniale consolidato.

(4) La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "crediti finanziari", "titoli", "altre attività finanziarie" e "disponibilità liquide e mezzi equivalenti" delle attività correnti, delle linee "prestiti obbligazionari", "altri debiti finanziari" e "debiti finanziari per diritti d'uso" delle passività non correnti e delle linee "debiti verso banche", "prestiti obbligazionari", "altri debiti finanziari" e "debiti finanziari per diritti d'uso" delle passività correnti dello stato patrimoniale consolidato.

Il capitale investito netto al 31 dicembre 2019 si attestava a € 2.244,7 milioni rispetto a € 1.759,0 milioni al 31 dicembre 2018 (€ 1.655,8 milioni esclusa GEDI). La variazione di +€ 588,9 milioni è sostanzialmente determinata in aumento dall'applicazione del principio IFRS16, che ha comportato l'iscrizione, tra le attività non correnti, della voce "Diritti d'uso" (€ 866,0 milioni) e in diminuzione dalla perdita registrata su GEDI.

La posizione finanziaria netta consolidata al 31 dicembre 2019, prima dell'applicazione del principio IFRS16, presentava un indebitamento di € 327,6 milioni (rispetto a € 219,8 milioni al 31 dicembre 2018) articolato in:

  • un'eccedenza finanziaria di CIR (già COFIDE) e controllate non industriali di € 296,2 milioni (€ 299,6 milioni al 31 dicembre 2018); il flusso della gestione é stato positivo per € 22,2 milioni, sono stati distribuiti dividendi per un importo di € 20,9 milioni e acquisite azioni proprie per € 4,7 milioni;
  • un indebitamento complessivo netto delle controllate industriali di € 623,8 milioni (€ 519,4 milioni al 31 dicembre 2018 esclusa GEDI); l'incremento dell'indebitamento é dovuto agli investimenti in

acquisizioni e green field e ai dividendi del gruppo KOS (€ 117,7 milioni e € 35,9 milioni rispettivamente), mentre l'indebitamento di Sogefi é risultato sostanzialmente stabile.

L'applicazione del principio contabile IFRS16 ha comportato la registrazione da parte delle controllate industriali di debiti finanziari per diritti d'uso al 31 dicembre 2019 pari ad € 800,1 milioni, che sommati all'importo di cui sopra, da luogo ad un indebitamento finanziario netto consolidato complessivo pari a € 1.127,7 milioni.

Il patrimonio netto di Gruppo al 31 dicembre 2019 era pari a € 432,4 milioni rispetto a € 515,8 milioni al 31 dicembre 2018, con una riduzione netta di € 83,4 milioni. La riduzione è riconducibile alla perdita registrata su GEDI (-€ 77,6 milioni) e alla distribuzione di dividendi e all'acquisto di azioni proprie per complessivi € 11,5 milioni.

L'evoluzione del patrimonio netto consolidato è riportata nelle note esplicative ai prospetti contabili.

È qui di seguito riportato il rendiconto finanziario consolidato dell'esercizio 2019, redatto secondo uno schema "gestionale" che evidenzia le variazioni della posizione finanziaria netta.

2019 2018
(in milioni di euro) (pro-forma) (pro-forma) 2018
FONTI DI FINANZIAMENTO
Risultato derivante dalle attività operative in esercizio 28,0 48,4 17,5
Ammortamenti, svalutazioni ed altre variazioni non monetarie 172,3 166,6 204,6
Autofinanziamento 200,3 215,0 222,1
Variazione del capitale circolante e altre attività e passività non
correnti (4,4) (5,4) 10,7
FLUSSO GENERATO DALLA GESTIONE 195,9 209,6 232,8
Aumenti di capitale 0,1 0,9 0,9
TOTALE FONTI 196,0 210,5 233,7
IMPIEGHI
Investimenti netti in immobilizzazioni (166,7) (170,3) (184,0)
Corrispettivo pagato per aggregazioni aziendali (98,4) (21,5) (21,5)
Posizione finanziaria netta delle società acquisite 3,3 0,6 0,6
Acquisto di azioni proprie (4,7) (15,0) (15,0)
Pagamento di dividendi (40,9) (33,2) (33,2)
Altre variazioni (2,7) (2,4) --
TOTALE IMPIEGHI (310,1) (241,8) (253,1)
AVANZO (DISAVANZO) FINANZIARIO DELLE ATTIVITA' OPERATIVE IN
ESERCIZIO (114,1) (31,3) (19,4)
FLUSSO/POSIZIONE FINANZIARIA DA ATTIVITA' DESTINATE ALLA
DISMISSIONE 6,3 -- --
AVANZO/(DISAVANZO) FINANZIARIO (107,8) (31,3) (19,4)
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO DI INIZIO PERIODO (219,8) (188,5) (303,6)
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO DI FINE PERIODO ANTE IFRS 16 (327,6) (219,8) (323,0)
PRIMA APPLICAZIONE IFRS 16 (800,1) -- --
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO DI FINE PERIODO POST IFRS 16 (1,127,7) (219,8) (323,0)

L'analisi della posizione finanziaria netta è riportata nelle Note esplicative ai prospetti contabili.

Nel 2019, il Gruppo ha registrato un disavanzo finanziario di € 107,8 milioni, le cui cause sono già state illustrate in precedenza, commentando l'incremento dell'indebitamento netto.

Al 31 dicembre 2019 il Gruppo COFIDE impiegava 18,648 dipendenti rispetto ai 14,006 del 31 dicembre 2018. L'incremento é dovuto all'acquisizione di Charleston, che impiega 3,981 persone.

3. Andamento della capogruppo

La capogruppo CIR S.p.A. (già Cofide S.p.A.) ha chiuso il 2019 con un utile netto di € 13,4 milioni rispetto a un utile netto di € 11,1 milioni nel 2018.

Il conto economico sintetico di CIR S.p.A. (già Cofide S.p.A.), confrontato con l'analogo conto economico del 2018, si presenta come segue:

(in milioni di euro) 2019 2018
Costi netti di gestione
(1)
(1,6) (0,8)
Altri costi operativi e ammortamenti
(2)
(0,7) (0,6)
Risultato della gestione finanziaria
(3)
15,8 12,1
Risultato prima delle imposte 13,5 10,7
Imposte sul reddito (0,1) 0,4
Risultato netto 13,4 11,1

(1) La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "ricavi e proventi diversi", "costi per acquisto di beni", "costi per servizi" e "costi del personale" del conto economico della capogruppo CIR S.p.A. (già Cofide S.p.A.).

(2) La voce corrisponde alla somma delle linee "altri costi operativi" e "ammortamenti e svalutazioni" del conto economico della capogruppo CIR S.p.A. (già Cofide S.p.A.).

(3) La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "proventi finanziari", "oneri finanziari", "dividendi", "proventi da negoziazione titoli"," oneri da negoziazione titoli" e "rettifiche di valore di attività finanziarie" del conto economico della capogruppo CIR S.p.A. (già Cofide S.p.A.).

Il risultato della gestione finanziaria è stato positivo per € 15,8 milioni (rispetto a un valore positivo di € 12,1 milioni del precedente esercizio) e deriva dai dividendi della controllata incorporata CIR per € 14,2 milioni, da oneri netti da negoziazione titoli per € 1,3 milioni, da rettifiche di valore positive di attività finanziarie per € 3,7 milioni e da oneri finanziari per € 0,8 milioni.

Lo stato patrimoniale sintetico di CIR S.p.A. (già Cofide S.p.A.) al 31 dicembre 2019, confrontato con la situazione al 31 dicembre 2018, è il seguente:

(in milioni di euro) 31.12.2019 31.12.2018
Immobilizzazioni
(1)
574,9 575,0
Altre attività e passività non correnti nette
(2)
13,1 13,4
Capitale circolante netto
(3)
(1,5) (1,5)
Capitale investito netto 586,5 586,9
Posizione finanziaria netta
(4)
(23,6) (25,9)
Patrimonio netto 562,9 561,0

(1) La voce corrisponde alla somma delle linee, "immobilizzazioni materiali", "investimenti immobiliari" e "partecipazioni in imprese controllate" dello stato patrimoniale della capogruppo CIR S.p.A. (già Cofide S.p.A.).

(2) La voce corrisponde alla somma algebrica della linea "altre attività finanziarie" e "altri crediti" delle attività non correnti e delle linee "altri debiti" e "passività per imposte differite" delle passività non correnti dello stato patrimoniale della capogruppo CIR S.p.A. (già Cofide S.p.A.).

(4) La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "titoli" e "disponibilità liquide e mezzi equivalenti" delle attività correnti, della linea "altri debiti finanziari" delle passività non correnti e della linea "altri debiti finanziari" delle passività correnti dello stato patrimoniale della capogruppo CIR S.p.A. (già Cofide S.p.A.).

(3) La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "altri crediti" delle attività correnti e delle linee "debiti commerciali" e "altri debiti" delle passività correnti dello stato patrimoniale della capogruppo CIR S.p.A. (già Cofide S.p.A.).

L'indebitamento finanziario netto della capogruppo CIR (già Cofide) al 31 dicembre 2019 era pari a € 23,6 milioni rispetto a € 25,9 milioni al 31 dicembre 2018.

Il patrimonio netto al 31 dicembre 2019 era pari a € 562,9 milioni rispetto a € 561,0 milioni al 31 dicembre 2018. Il patrimonio netto si è movimentato, in aumento, per il risultato dell'esercizio di € 13,4 milioni e, in diminuzione, per la distribuzione di dividendi di € 10 milioni e per l'acquisto di azioni proprie di € 1,5 milioni.

4. Prospetto di raccordo tra i dati del Bilancio della capogruppo e i dati del Bilancio consolidato

Di seguito si riporta il prospetto di raccordo tra il risultato dell'esercizio ed il patrimonio netto di gruppo con i corrispondenti valori di bilancio della capogruppo.

Patrimonio netto Risultato netto
(in migliaia di euro) 31.12.2019 2019
Bilancio della capogruppo CIR S.p.A. (già COFIDE S.p.A.) 562.851 13.406
Eliminazione del valore di carico delle partecipazioni consolidate (573.821) --
Rilevazione del patrimonio netto e del risultato di periodo delle
partecipazioni controllate 443.401 (69.026)
Avviamenti -- --
Dividendi da società incluse nel consolidamento -- (14.187)
Eliminazione rettifiche di valore delle partecipazioni consolidate -- --
Altre rettifiche di consolidamento -- --
Bilancio consolidato, quota del Gruppo 432.431 (69.807)

Principali partecipazioni del Gruppo al 31 dicembre 2019

(*) La percentuale è calcolata al netto delle azioni proprie in portafoglio

(**) partecipazione classificata secondo il principio contabile IFRS 5 ''Attività destinate alla dismissione''. Vedi nota 2, Capitolo 1 Sintesi dei principali risultati della presente Relazione sulla Gestione.

5. Andamento delle società controllate

GRUPPO CIR - Nel 2019 il gruppo CIR ha realizzato una perdita netta consolidata di € 121,7 milioni rispetto ad un utile di € 12,9 milioni nel corrispondente periodo del 2018.

Di seguito si riporta una sintesi della contribuzione al risultato ed al patrimonio netto consolidato di CIR distinta per settori di attività:

(in milioni di euro) 2019 2018
CONTRIBUZIONI AL RISULTATO NETTO
Gruppo Sogefi 1,8 8,0
Gruppo KOS 18,0 20,9
Totale principali controllate 19,8 28,9
Altre società controllate (0,3) (0,1)
CIR e altre controllate non industriali (4,5) (1,2)
Attività destinate alla dismissione (Gruppo GEDI) (136,7) (14,7)
Risultato netto del gruppo CIR (121,7) 12,9

Il contributo delle controllate industriali al risultato consolidato è ammontato a € 19,8 milioni, rispetto a € 28,9 milioni del 2018.

Il patrimonio netto consolidato passa da € 936,2 milioni al 31 dicembre 2018 a € 781,6 milioni al 31 dicembre 2019, con un decremento netto di 154,6 milioni. La variazione è sostanzialmente dovuta al alla perdita registrata su GEDI (-€ 136,7 milioni) e alla distribuzione di dividendi e all'acquisto di azioni proprie.

(in milioni di euro) 31.12.2019 31.12.2018
CONTRIBUZIONI AL PATRIMONIO NETTO
Gruppo Sogefi 107,0 109,5
Gruppo GEDI 102,4 239,2
Gruppo KOS 170,2 173,5
Altre controllate 0,4 0,8
Totale controllate industriali 380,0 523,0
CIR e altre controllate non industriali 401,6 413,2
- capitale investito 82,3 87,7
- posizione finanziaria netta 319,3 325,5
Patrimonio netto del gruppo CIR 781,6 936,2

Di seguito si fornisce una analisi più approfondita sull'andamento dei settori di attività del gruppo CIR.

SETTORE DELLA SANITÀ

Nel corso degli ultimi anni la spesa sanitaria pubblica ha subito una profonda revisione, collegata ad una riorganizzazione dei servizi, una maggiore efficienza negli acquisti e una migliore gestione di ricoveri e prestazioni ambulatoriali. Dopo quasi un decennio di contrazione del finanziamento pubblico, di regioni in Piano di Rientro con limiti importanti di spesa che hanno creato una riduzione di servizi e prestazioni per i cittadini, con il nuovo Patto per la Salute, siglato a fine 2019, è emersa la necessità di dare nuove risorse e riequilibrare le differenze nel rispetto del principio universalistico della salute. Tale Patto per la Salute ha previsto un incremento del finanziamento al SSN di euro 3,5 miliardi per il biennio 2020-2021. Il finanziamento pubblico complessivo sarà quindi pari a 116,47 miliardi di euro per l'anno 2020 e 117,97 miliardi di euro per il 2021. D'altra parte, si conferma la significativa crescita della spesa privata, che ha in parte sostituito la spesa pubblica per alcune prestazioni sanitarie (prevalentemente ambulatoriali) a seguito dell'incremento del ticket sanitario e dell'allungamento dei tempi di attesa nelle strutture pubbliche.

L'attività del gruppo KOS é articolata come segue (dati riferiti al 31/12/2019):

  • 1) Long Term Care: gestione di residenze per anziani in Italia, principalmente con il marchio Anni Azzurri ( 52 strutture e 5.670 posti letto operativi), di strutture di riabilitazione funzionale e psichiatrica, di comunità terapeutiche psichiatriche e centri ambulatoriali, principalmente con i marchi Santo Stefano -riabilitazione- e Neomesia -psichiatria- (35 strutture e 2.613 posti letto); gestione di residenze per anziani in Germania, Charleston ( 45 strutture e 4.050 posti letto, di cui 3.843 operativi); in totale 147 strutture e 12.249 posti letto;
  • 2) Diagnostica e cure oncologiche: gestione in appalto di servizi ad alta tecnologia di diagnostica e radioterapia all'interno di strutture sia pubbliche che private, gestione di centri radiologici accreditati e poliambulatori, con il marchio Medipass in 16 strutture in Italia, in 3 strutture nel Regno Unito e in 16 strutture in India;
  • 3) Acuti: gestione in concessione dell'ospedale pubblico di Suzzara, per un totale di 123 posti letto.

Nel corso del 2019 sono in particolare state acquisite: Charleston Holding GmbH, società tedesca attiva nella fornitura di servizi residenziali per anziani non autosufficienti e di servizi ancillari per pazienti anziani e con elevata disabilità, che gestisce 47 residenze per un totale di 4.050 posti letto; Villa Pineta S.r.l., ospedale privato a Modena, con 203 posti letto, di cui 151 accreditati con sistema sanitario regionale dell'Emilia Romagna, specializzato nella riabilitazione respiratoria, cardiologica, neuromotoria e ortopedica; Casa Serena S.r.l., residenza protetta con sede a Carasco (GE) che può accogliere fino a 54 ospiti, sia autosufficienti che non autosufficienti; SELEMAR S.r.l., che gestisce un laboratorio analisi a Urbino; Laboratorio Gamma S.r.l., presente a Grosseto da oltre quarant'anni e accreditata dal Servizio Sanitario Nazionale.

Nel 2019 i ricavi consolidati di KOS sono aumentati del 9,2% a € 595,2 milioni; si presenta qui di
seguito la ripartizione per aree di attività.
2019 2018 Variazione
(in milioni di euro) Valori % Valori % %
Long Term Care 480,5 80,7 438,9 80,6 9,5
Diagnostica e cure oncologiche 78,1 13,2 69,9 12,8 2611,7
Acuti 36,5 6,1 36,1 6,6 1,1
TOTALE 595,2 100,0 544,9 100,0 9,2

L'area Long Term Care ha registrato un incremento dei ricavi del 9,5%, grazie alla crescita organica e al contributo delle acquisizioni effettuate nel 2018 e 2019; anche l'area Diagnostica e cure oncologiche è cresciuta significativamente (+11,7%), grazie all'evoluzione del portafoglio di contratti.

L'EBITDA consolidato è stato pari a € 141,3 milioni (€ 102,0 milioni escluso l'effetto derivante dal principio IFRS16, in linea con l'importo registrato nel precedente esercizio). I benefici derivanti dalle nuove acquisizioni, in particolare da Charleston, emergeranno già a partire dal 2020 e andranno a regime nel corso del prossimo triennio.

L'EBIT consolidato è stato di € 67,7 milioni, leggermente superiore a quello registrato nel 2018 (€ 66,3 milioni).

L'utile netto consolidato è ammontato a € 30,3 milioni, in flessione rispetto a €35,2 milioni registrati nel 2018, a causa dei maggiori oneri finanziari (€ 1,9 milioni), dell'impatto negativo del principio IFRS16 (€ 2,5 milioni) e degli oneri straordinari sostenuti per le acquisizioni.

Al 31 dicembre 2019 il gruppo KOS presentava un indebitamento finanziario netto ante IFRS16 di € 368,0 milioni rispetto a € 259,4 milioni al 31 dicembre 2018; il cash flow é stato positivo per circa € 44 milioni, sono state realizzate acquisizioni per € 99 milioni e sviluppi greenfield per € 18,7 milioni; infine sono stati distribuiti dividendi per € 35,9 milioni.

Al 31 dicembre 2019 il patrimonio netto consolidato ammontava a € 292,2 milioni, rispetto a € 297,7 milioni al 31 dicembre 2018.

I dipendenti del gruppo al 31 dicembre 2019 erano 11.804 rispetto a 7.006 al 31 dicembre 2018. Tale incremento è dovuto principalmente alle variazioni di perimetro e all'apertura di nuove strutture in particolare nell'area RSA.

Per quanto riguarda l'evoluzione prevedibile della gestione, nel corso del 2020 KOS prevede un incremento dei ricavi dell'ordine del 30%, grazie alla crescita delle attività italiane (intorno al 5%) e al consolidamento di Charleston sull'intero esercizio; tuttavia in termini di reddittività i frutti degli investimenti più recenti si svilupperanno nell'arco dei prossimi 3-5 anni.

SETTORE DELLA COMPONENTISTICA PER AUTOVEICOLI

Nel 2019, il mercato automobilistico mondiale ha registrato un calo della produzione del 5,8% rispetto al 2018: -4,7% in Europa, -3,9% in Nord America, -8,9% in Asia e -4% in Sud America. Nel quarto trimestre, la flessione è stata del 5,4%, con l'Europa e NAFTA molto deboli (-6,3% e -8,9%, rispettivamente).

Sogefi ha registrato ricavi pari a € 1.519,2 milioni, in flessione del 3,3% rispetto al 2018. La flessione è stata complessivamente più contenuta di quella registrata dal mercato (-5,8%) grazie al migliore andamento del fatturato in Europa. Si riporta qui di seguito la ripartizione dei ricavi consolidati del gruppo per area di attività.

2019 2018 Variazione
(in milioni di euro) Valori % Valori % %
Sospensioni 549,7 36,2 602,6 38,4 (8,8)
Filtrazione 546,4 36,0 537,2 34,2 1,7
Aria e raffreddamento 426,1 28,0 433,5 27,6 (1,7)
Eliminazioni infragruppo (3,0) (0,2) (2,6) (0,2) n.s.
TOTALE 1.519,2 100,0 1.570,7 100,0 (3,3)

Per settore di attività, Filtrazione, con una crescita del 1,7% è in controtendenza rispetto al mercato, Aria e Raffreddamento ha registrato una flessione più contenuta del mercato (-1,7%), mentre il fatturato delle Sospensioni ha registrato un calo del 5,6%, in linea con il mercato.

L'EBITDA è ammontato a € 174,3 milioni (di cui € 12,4 milioni per l'applicazione del principio IFRS 16), e la redditività (EBITDA / Ricavi %), nonostante il calo dei volumi, è stata pari all' 11,5%, valore in linea con quello dell'esercizio precedente a criteri contabili costanti ed escludendo nel 2018 il provento non ricorrente di € 6,6 milioni derivante dalla chiusura dei claims qualità di Systèmes Moteurs S.A.S..

L'EBIT è stato pari a € 39,6 milioni (€ 43 milioni escludendo i write-off di alcuni progetti) a fronte di € 60,1 milioni nel 2018 (€ 53,5 milioni senza considerare il già citato provento non ricorrente di € 6,6 milioni). Il risultato operativo ha mostrato una buona crescita in Europa grazie alle azioni intraprese nel periodo, mentre hanno inciso negativamente fattori congiunturali che hanno interessato le attività nordamericane del gruppo, l'andamento sfavorevole del mercato cinese e sudamericano e i costi di avviamento dei nuovi plants in Marocco (Filtrazione) e Romania (Sospensioni).

L'utile netto è ammontato a € 3,2 milioni rispetto a € 14,0 milioni nel 2018.

Il Free Cash Flow del 2019 è stato positivo per € 8,4 milioni rispetto a € 2,9 milioni nel 2018, che includeva l'esborso per l'acquisto delle minoranze della filiale indiana (€ 16,7 milioni).

L'indebitamento finanziario netto ante IFRS 16 al 31 dicembre 2019 era pari a € 256,2 milioni, in leggero calo rispetto a € 260,5 milioni a fine 2018. Includendo l'importo di € 62,7 milioni derivante dall'applicazione dell'IFRS 16, l'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2019 ammontava a € 318,9 milioni.

Al 31 dicembre 2019 il patrimonio netto consolidato ammontava a € 207,8 milioni (€ 213,8 milioni al 31 dicembre 2018).

I dipendenti del gruppo Sogefi al 31 dicembre 2019 erano 6.818, rispetto a 6.967 al 31 dicembre 2018. La riduzione è dovuta, al calo dell'attività e alla cessione del sito di Fraize che occupava 127 dipendenti al 31 dicembre 2018.

In merito alla prevedibile evoluzione della gestione, le fonti settoriali, per il 2020, prevedono una lieve flessione della produzione mondiale di automobili nel 2020, con l'Europa a -1,4%; per il primo trimestre 2020 l'andamento dovrebbe essere significativamente in calo, principalmente in Cina, con un recupero nei trimestri successivi. Ciò premesso, è opportuno sottolineare che le prospettive del mercato restano altamente incerte e la visibilità ridotta.

Tenuto conto del proprio portafoglio di contratti, Sogefi prevede un andamento del fatturato sostanzialmente in linea con il 2019 e leggermente superiore al mercato, una tenuta della redditività in Europa, grazie alle misure adottate principalmente nel business Sospensioni, e un miglioramento della redditività in Nord America, grazie ai nuovi contratti acquisiti dal business Aria e Raffreddamento.

Tali previsioni non incorporano gli effetti del Coronavirus; tenuto conto dell'esposizione relativamente contenuta di Sogefi al mercato cinese, il rischio principale è costituito dall'impatto sull'economia mondiale e sulla produzione di auto nel mondo.

SETTORE MEDIA

Nel 2019 il gruppo GEDI ha conseguito un fatturato consolidato di € 603,5 milioni in calo del 7,0% rispetto al 2018, a causa della contrazione del mercato pubblicitario e della perdurante flessione delle copie vendute di quotidiani e periodici. Il risutato operativo rettificato, ante oneri non ricorrenti e IFRS16, é stato pari a € 26,9 milioni, a fronte di € 33,1 milioni nel 2018. Nel 2019 sono state registrate significative svalutazioni sui valori di carico delle testate, in un quadro di mercato deterioratosi al di là delle previsioni. In particolare, GEDI ha svalutato il valore delle testate La Repubblica e La Stampa per un importo di € 105,6 milioni al netto delle imposte differite iscritte a bilancio su tali assets. Inoltre, nel corso del 2019, é stata ceduta la partecipazione detenuta in Persidera, registrando una minusvalenza pari ad € 16,5 milioni. Infine, è stato costituito un fondo per ristrutturazioni aziendali per € 25,1 milioni. Tenuto conto di quanto precede, il gruppo GEDI ha registrato una perdita netta di € 129,0 milioni.

Al 31 dicembre 2019 l'indebitamento finanziario netto consolidato esclusi gli impatti del principio IFRS16 ammontava a € 44,1 milioni in diminuzione di € 59,1 milioni rispetto a € 103,2 milioni al 31 dicembre 2018, per effetto dell'incasso derivante dalla cessione di Persidera (€ 71,1 milioni). Includendo l'impatto dell'IFRS16, l'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2019 ammontava ad € 99,4 milioni.

NON-CORE INVESTMENTS

Si tratta di investimenti in fondi di private equity, partecipazioni non strategiche e altri investimenti per un valore al 31 dicembre 2019 di € 61,4 milioni, rispetto a € 72,5 milioni al 31 dicembre 2018.

Private Equity

CIR International S.A. gestisce un portafoglio diversificato di investimenti in fondi di "private equity". Il fair value complessivo del portafoglio al 31 dicembre 2019, determinato sulla base dei NAV comunicati dai relativi fondi, era di € 44,5 milioni, in diminuzione di € 1,5 milioni rispetto al 31 dicembre 2018. Nel 2019 il risultato della gestione, al netto delle commissioni, differenze cambio e adeguamento a fair value, è stato negativo per € 1,0 milioni. Gli impegni residui in essere al 31 dicembre 2019 ammontano a € 20,5 milioni.

Altri investimenti

Al 31 dicembre 2019, la controllata incorporata CIR deteneva direttamente e indirettamente, investimenti in partecipazioni non strategiche per un valore pari a € 10,2 milioni e un portafoglio di non performing loans per un valore netto di € 6,7 milioni.

6. Prevedibile evoluzione della gestione

L'evoluzione dei risultati dipenderà da quella dei settori in cui operano le sue partecipazioni strategiche, oltre che dall'andamento dei mercati finanziari, cui sono legati i rendimenti dell'attivo finanziario gestito dalle società non industriali.

Le previsioni di cui il Gruppo e le sue partecipate dispongono allo stato attuale non tengono conto dell'epidemia Covid19, in quanto tanto l'evoluzione del fenomeno come gli impatti sulle attività del Gruppo non sono ad oggi prevedibili e quindi non sono quantificabili.

KOS, a prescindere dal fenomeno Covid-19, per il 2020 ha previsto un incremento dei ricavi dell'ordine del 30%, grazie alla crescita delle attività italiane (intorno al 5%) e al consolidamento di Charleston sull'intero esercizio; la redditività degli investimenti più recenti andrà a regime nell'arco dei prossimi 3-5 anni.

Nel settore "automotive" l'incertezza sulle prospettive del mercato risulta oggi accentuata dall'imprevedibilità dell'evoluzione del fenomeno Covid-19 e dei suoi effetti sull'economia mondiale e sul commercio internazionale. Il gruppo ha un'esposizione diretta al mercato cinese ridotta (la Cina rappresenta il 5% del fatturato), ma indubbiamente sussiste il rischio della diffusione globale del Coronavirus e degli impatti che potranno registrarsi in un mercato già in situazione di debolezza. Prescindendo dal rischio Coronavirus, oggi non prevedibile, sulla base del proprio portafoglio contratti e delle previsioni sull'evoluzione del mercato, Sogefi ha previsto un fatturato in linea con quello del 2019, dato confermato nel primo bimestre del 2020, la tenuta della redditività in Europa e il miglioramento della redditività in Nordamerica, grazie ai nuovi contratti acquisiti dalla business unit Aria e Raffreddamento.

Le Società del Gruppo sono impegnate nel fare tutto quanto in loro potere per garantire la salute e sicurezza per i propri dipendenti, clienti e fornitori, nel rispetto delle indicazioni fornite dall'OMS, dal Ministero della salute italiano, nonché dalle Autorità e organismi preposti nei differenti paesi in cui operano. Esse seguono l'evolversi del fenomeno attraverso un monitoraggio costante della situazione, al fine di garantire una adeguata pianificazione delle attività operative e idonee misure per contrastare i rischi cui sono esposte.

7. Principali rischi e incertezze cui CIR S.p.A. (già Cofide S.p.A.) e il Gruppo sono esposti

Rischi connessi ai risultati del Gruppo

Il Gruppo opera, tra l'altro, nel settore della componentistica per autoveicoli, soggetto a fattori di ciclicità, nel settore sanità, mentre il settore "media" è in corso di cessione.

L'ampiezza e la durata dei diversi cicli economici sono di difficile previsione. Pertanto, ogni evento macroeconomico, quale un calo significativo di un mercato, la volatilità dei mercati finanziari, un incremento dei prezzi dell'energia, la fluttuazione nei prezzi delle materie prime, etc, potrebbe incidere sulle prospettive e sull'attività del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici e sulla sua situazione finanziaria. Inoltre, un'eventuale diminuzione della capacità di spesa dello Stato e degli altri enti pubblici potrebbe pregiudicare l'attività del settore sanità nonché la sua situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

L'esercizio 2020 in corso sarà inoltre fortemente condizionato dalla diffusione a livello mondiale del Covid-19 (Coronavirus). Alla data della presente relazione il governo italiano ha varato provvedimenti tesi al contenimento del contagio molto stringenti che dimostrano la gravità della situazione che si sta delineando. Questo evento comporterà quasi con certezza effetti negativi sull'economia mondiale di grandi proporzioni che, tuttavia, alla data attuale non sono prevedibili in quanto dipendono dalla durata della pandemia e dalla capacità del suo contenimento.

Per quanto riguarda i settori in cui il gruppo opera, con riguardo al settore "sanità", KOS potrà subire impatti (attualmente non quantificabili) sia in termini di minori ricavi da ricoveri sia per l'aumento dei costi correlati alle forniture di presidi di protezione individuale e di materiali per la sanificazione; con riguardo al settore automotive i processi produttivi di Sogefi potrebbero subire dei rallentamenti riconducibili alle difficoltà contingenti del mercato; con riferimento all'attività svolta dalla capogruppo CIR (già Cofide) e delle sue controllate non industriali gli effetti più rilevanti si potranno riflettere in una maggiore volatilità dei mercati sia dei cambi sia delle borse valori con principale effetto sugli investimenti detenuti, in particolare i titoli e private equity.

Rischi connessi al fabbisogno di mezzi finanziari

Il Gruppo prevede di far fronte ai fabbisogni derivanti dai debiti finanziari in scadenza e dagli investimenti previsti attraverso i flussi derivanti dalla gestione operativa, la liquidità disponibile, il rinnovo o il rifinanziamento dei prestiti bancari e/o obbligazionari. Anche nell'attuale contesto di mercato, il Gruppo ha l'obiettivo di mantenere un'adeguata capacità di generare risorse finanziarie con la gestione operativa.

Il Gruppo investe la liquidità disponibile frazionando gli investimenti su un congruo numero di primarie controparti, mantenendo in ogni caso una correlazione tra la vita residua di tali investimenti e le scadenze degli impegni sul lato della provvista. Tuttavia, anche in considerazione della crisi finanziaria in corso, non si possono escludere situazioni del mercato bancario e monetario che siano di ostacolo alla normale operatività nelle transazioni finanziarie.

Rischi connessi alla fluttuazione dei tassi di cambio e di interesse

Una parte rilevante dell'indebitamento finanziario del Gruppo prevede il pagamento di oneri finanziari determinati sulla base di tassi di interesse variabili, prevalentemente legati al tasso Euribor. Un eventuale aumento dei tassi di interesse potrebbe, pertanto, determinare un aumento dei costi connessi ai finanziamenti ovvero al rifinanziamento del debito contratto dalle società del Gruppo.

Il Gruppo, al fine di limitare il rischio derivante dalla fluttuazione dei tassi di interesse, fa ricorso a contratti derivati su tassi finalizzati a mantenerli entro un intervallo di valori prestabiliti.

Alcune società del Gruppo, in particolare nel gruppo Sogefi, svolgono la propria attività in Stati europei non aderenti alla c.d. "area Euro" nonché al di fuori del mercato europeo, e – pertanto operano in valute diverse esponendosi ai relativi rischi derivanti da eventuali fluttuazioni delle valute nei confronti dell'Euro. Il gruppo, in coerenza con la propria politica di gestione dei rischi, al fine di contenere i rischi di oscillazione dei tassi di cambio pone anche in essere operazioni di copertura di tali rischi.

Nonostante le operazioni di copertura finanziaria attivate dal Gruppo, repentine fluttuazioni dei tassi di cambio e di interesse potrebbero avere un impatto negativo sui risultati economici e finanziari del Gruppo.

Rischi connessi ai rapporti con clienti e fornitori

Nei rapporti con i clienti, il Gruppo gestisce il rischio della concentrazione della domanda mediante opportuna diversificazione del portafoglio clienti, sia dal punto di vista geografico che per differenziazione di canale distributivo. Con riguardo al rapporto con i fornitori si evidenzia un approccio differenziato a seconda del settore di riferimento. Il gruppo Sogefi, in particolare, attua una importante diversificazione conseguita mediante ricorso a più fornitori operanti nelle diverse parti del mondo che consente la riduzione del rischio di variazione dei prezzi delle materie prime e di eccessiva dipendenza da fornitori chiave.

Rischi connessi alla competitività nei settori in cui il Gruppo opera

Il Gruppo opera in mercati che godono di oggettive barriere all'entrata di nuovi competitori conseguenti a gap di natura tecnologica e qualitativa, alla necessità di significativi investimenti iniziali ed al fatto di operare in settori regolamentati per i quali sono richieste speciali autorizzazioni delle autorità competenti.

Peraltro, è rilevante come la capacità di sviluppare e offrire prodotti innovativi e competitivi possa permettere alle società del Gruppo risultati economici e finanziari in linea con le previsioni strategiche.

Rischi connessi alla politica ambientale

Il Gruppo opera anche in settori fortemente soggetti a molteplici norme e regolamenti (locali, nazionali e sovranazionali) in materia ambientale e tale regolamentazione è spesso oggetto di revisione in senso restrittivo. L'evoluzione di tale normativa ed il rispetto della stessa può comportare il sostenimento di costi elevati nonché potenziali impatti sulla redditività del gruppo.

Rischi connessi al quadro normativo e regolamentare di riferimento

Alcune delle società del Gruppo svolgono la propria attività in settori disciplinati da norme di legge e regolamentari europee, nazionali, regionali. Non può escludersi che le disposizioni normative, che verranno, di volta in volta, emanate dall'Unione Europea, dalla Repubblica Italiana, dalle regioni nelle quali le società del Gruppo operano, possano avere un impatto significativo sulla situazione economico-patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

**************

La Società, nella sua posizione di Capogruppo, è esposta, nella sostanza, ai medesimi rischi e incertezze sopra descritti con riferimento al gruppo.

8. Altre informazioni

Azioni proprie

Al 31 dicembre 2019 la Capogruppo possedeva n° 27.214.899 azioni proprie (pari al 3,784% del capitale).

Per informazioni di maggior dettaglio in merito alle azioni proprie possedute, si rimanda a quanto riportato a commento del patrimonio netto nelle note esplicative al bilancio.

Rapporti infragruppo e con parti correlate

In data 28 ottobre 2010 la Società ha adottato la Procedura ai sensi del Regolamento approvato dalla CONSOB con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, pubblicata sul sito internet della Società www.cirgroup.it nella sezione "Governance".

La procedura ha la finalità di stabilire i principi di comportamento che la Società è tenuta ad adottare per garantire una corretta gestione delle operazioni con parti correlate e a tal fine:

  • 1) determina i criteri e le modalità per l'identificazione delle parti correlate della Società;
  • 2) detta i principi per l'individuazione delle operazioni con parti correlate;
  • 3) disciplina le procedure per l'effettuazione delle operazioni con parti correlate;
  • 4) stabilisce le modalità di adempimento dei relativi obblighi informativi.

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre nominato il Comitato per le operazioni con parti correlate stabilendo che i relativi membri coincidano con i componenti del Comitato per il controllo interno, fatto salvo il sistema di supplenze previsto nelle procedure.

Sono state identificate come parti correlate:

  • l'entità controllante diretta della Società, le sue controllate, anche in via congiunta e le sue collegate;
  • le entità controllate (i cui rapporti sono eliminati nel processo di consolidamento), a controllo congiunto nonché le entità collegate della Società;
  • figure con responsabilità strategiche, i loro familiari stretti ed eventuali società da questi direttamente o indirettamente controllate o sottoposte a controllo congiunto od influenza notevole;

I rapporti con la società controllata incorporata CIR S.p.A. sono consistiti nella fruizione di servizi amministrativi e finanziari. L'interesse della Società, relativamente a queste prestazioni, consiste nella qualità e nella particolare efficienza assicurata nella erogazione dei servizi prestati, conseguente alla specifica conoscenza dell'attività del Gruppo.

Si segnala inoltre che la Società ha stipulato un contratto di locazione con la società ROMED S.p.A. I rapporti con parti correlate del Gruppo sono regolati da normali condizioni di mercato tenuto conto della qualità e della specificità dei servizi prestati.

Per l'analisi dei rapporti economici e patrimoniali si rimanda a quanto descritto nelle Note esplicative al bilancio.

Relazione sulla Corporate Governance

Il modello di Corporate Governance del Gruppo si basa sulle linee guida contenute nel codice di autodisciplina redatto dal comitato per la Corporate Governance della Borsa Italiana e pubblicato nel luglio 2014 con le integrazioni e gli adeguamenti conseguenti alle caratteristiche del Gruppo.

In ottemperanza agli obblighi normativi viene annualmente redatta la "Relazione sulla Corporate Governance" che contiene una descrizione generale del sistema di governo societario adottato dal Gruppo e riporta le informazioni sugli assetti proprietari e sull'adesione al Codice di Autodisciplina, ivi incluse le principali pratiche di governance applicate e le caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria.

Si segnala che il testo integrale della "Relazione annuale sulla Corporate Governance" per l'esercizio 2019 è stato approvato - nella sua interezza - dal Consiglio di Amministrazione convocato per l'approvazione del Progetto di Bilancio al 31 dicembre 2019.

La Relazione annuale sulla Corporate Governance è disponibile per chiunque ne faccia richiesta, secondo le modalità previste da Borsa Italiana per la messa a disposizione del pubblico della stessa. La Relazione è inoltre disponibile sul sito internet della Società (www.cirgroup.it) nella sezione "Governance".

In relazione al D.Lgs. 231/01, emanato al fine di adeguare la normativa in materia di responsabilità amministrativa delle persone giuridiche alle convenzioni internazionali sottoscritte dall'Italia, il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato in data 7 marzo 2003 l'adozione di un Codice Etico del Gruppo, allegato alla "Relazione Annuale sulla Corporate Governance", che definisce l'insieme dei valori ai quali il Gruppo si ispira per raggiungere i propri obiettivi e stabilisce principi vincolanti di comportamento per gli Amministratori, i dipendenti e coloro che intrattengono rapporti con il Gruppo. Inoltre, in data 5 settembre 2003, il Consiglio di Amministrazione della Società ha approvato il "Modello organizzativo - Modello di Organizzazione e di Gestione ex D.Lgs. n. 231/01", in linea con le prescrizioni del decreto stesso, finalizzato ad assicurare condizioni di correttezza e trasparenza nella conduzione degli affari e delle attività aziendali.

Il Modello di Organizzazione e di Gestione ex dlgs 231/01 è aggiornato in via continuativa dal Consiglio di Amministrazione per tener conto dell'ampliamento dell'ambito della normativa.

In relazione agli obblighi richiamati dall'art. 2.6.2, comma 8, del Regolamento di Borsa Italiana, tenuto conto dei disposti degli artt. 36 e 37 della Delibera Consob 16191, si conferma che non sussistono condizioni tali da inibire la quotazione delle azioni Cofide sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A. in quanto le società estere controllate non appartenenti all'Unione Europea, che rivestono significativa rilevanza per la Società, rendono pubblici i propri statuti, la composizione e i poteri dei propri organi sociali, secondo la legislazione ad esse applicabile o volontariamente, forniscono al revisore della Società le informazioni necessarie per condurre l'attività di controllo dei conti annuali e infra-annuali della Società e dispongono di un sistema amministrativo contabile idoneo a far pervenire regolarmente alla Direzione e al revisore della Società i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari per la redazione del bilancio consolidato. Inoltre - relativamente alla soggezione all'attività di direzione e coordinamento della controllante Fratelli De Benedetti S.p.A. - la Società ha adempiuto agli obblighi di pubblicità previsti dall'articolo 2497-bis del codice civile, ha una autonoma capacità negoziale nei rapporti con la clientela e i fornitori, non ha in essere con Fratelli De Benedetti S.p.A. un rapporto di tesoreria accentrata, nel Consiglio di Amministrazione della Società su un totale di 9 membri, 5 consiglieri posseggono i requisiti di indipendenza e pertanto gli stessi sono in numero tale da garantire che il loro giudizio abbia un peso significativo nell'assunzione delle decisioni consiliari.

Si segnala infine che le società del Gruppo hanno provveduto agli adempimenti previsti dall'art. 2497-bis c.c.

Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (D.Lgs. 254/2016)

Il Gruppo, in conformità a quanto previsto dall'articolo 5, comma 3, lettera b, del D. Lgs. 254/2016, ha predisposto la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario che costituisce una relazione distinta. La dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2019, redatta secondo lo standard di rendicontazione "GRI Standards" e sottoposta ad esame limitato da parte di KPMG S.p.A., è disponibile sul sito internet della Società (www.cirgroup.it).

Redazione del "Documento Programmatico sulla Sicurezza (DPS)"

In ordine alla conformità dei trattamenti di dati personali al D.Lgs. 196/03 – Codice in materia di protezione dei dati personali, il Decreto Legge 9 febbraio 2012, n. 5, noto come "Decreto Semplificazioni", ha abrogato l'obbligo di redigere il Documento Programmatico sulla Sicurezza. Rimangono vigenti tutti gli altri obblighi.

Il venir meno di tale documento non riduce tuttavia il livello di presidio sulla conformità alla normativa citata.

La conformità dei trattamenti aziendali al Codice in materia di protezione dei dati personali è verificata attraverso il documento di analisi dei rischi che viene annualmente prodotto e di un separato documento di mappatura dei trattamenti, aggiornato in caso intervengano variazioni.

Attività di ricerca e sviluppo

Nel corso del 2019, l'attività di ricerca e sviluppo a livello di Gruppo è stata principalmente concentrata nel settore della componentistica. Nel gruppo Sogefi le spese di ricerca e sviluppo dell'esercizio sono state pari a € 97,3 milioni (€ 104,1 milioni nell'esercizio precedente), principalmente orientate all'incremento di capacità produttiva, all'industrializzazione di nuovi prodotti, al miglioramento di processi industriali e alla crescita della produttività.

Eventi di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio

COVID-19

All'inizio di gennaio 2020, l'OMS divulgava la notizia della diffusione del coronavirus in Cina, in particolare nella città di Wuhan. A partire dal 30 gennaio l'OMS dichiarava l'emergenza sanitaria a livello internazionale. In Italia le casistiche erano ancora molto contenute.

Nel corso del mese di febbraio veniva registrata la diffusione del virus in Italia e il 4 marzo il governo italiano decideva la chiusura delle scuole e delle università in tutta Italia fino a metà marzo. Domenica 8 marzo il governo ha emesso il decreto che prevede l'isolamento della regione Lombardia e di altre 14 province.

Alla luce di questa situazione la società, oltre a mettere in atto, fin da subito, tutte le iniziative resesi necessarie per garantire la sicurezza dei lavoratori, ha avviato le procedure che prevedono lo svolgimento dell'attività lavorativa da casa in modo da ridurre il rischio di contagio e garantire la continuità delle attività.

Allo stato attuale, sulla base delle informazioni disponibili, la pandemia COVID-19, in linea con l'applicazione dei principi contabili internazionali, è stata classificata come evento "Non Adjusting" (IAS 10), la natura dell'evento è stata descritta nel presente paragrafo e, dato il contesto di generale incertezza, non vi sono allo stato elementi per quantificarne l'impatto che, anche in funzione dell'evolversi del contagio, potrebbe avere effetti non prevedibili e potenzialmente rilevanti sulle attività commerciali e operative future e quindi, sui valori economici, patrimoniali e finanziari del Gruppo.

I dati e le informazioni previsionali contenuti all'interno del paragrafo "Prevedibile evoluzione della gestione" devono ritenersi "forward-looking statements" e pertanto, non basandosi su meri fatti storici, hanno per loro natura una componente di rischiosità e di incertezza, poiché dipendono anche dal verificarsi di eventi e sviluppi futuri al di fuori del controllo del Gruppo, tra i quali, in particolare, il recente fenomeno del COVID-19. I dati e le informazioni previsionali si riferiscono alle informazioni disponibili alla data della loro diffusione e i dati consuntivi potranno pertanto variare anche in misura sostanziale rispetto alle previsioni.

Fusione

In data 03 febbraio 2020 è stato stipulato l'atto di fusione tra Cofide S.p.A. e CIR S.p.A. a cui ha fatto seguito in data 14 febbraio il rilascio del provvedimento di Borsa Italiana S.p.A. di ammissione alle negoziazioni sul Mercato Telematico Azionario delle azioni ordinarie della Incorporante emesse a servizio della Fusione.

In data 19 febbraio 2020, è divenuta efficace la fusione per incorporazione di CIR S.p.A. - Compagnie Industriali Riunite (l'"Incorporata") in COFIDE – Gruppo De Benedetti S.p.A. (l'"Incorporante"), con conseguente estinzione dell'Incorporata ("Fusione").

Questo rappresenta pertanto l'ultimo bilancio della società CIR S.p.A., e tutte le sue attività e passività, nonché i rapporti contrattuali con i dipendenti, le relazioni commerciali e fiscali sono state trasferite alla società COFIDE S.p.A.

Successivamente alla Fusione COFIDE S.p.A. ha cambiato la propria denominazione sociale in "CIR S.p.A. – Compagnie Industriali Riunite".

Deroga all'obbligo di pubblicazione di documenti informativi ai sensi degli articoli 70, comma 8 e 71, comma 1-bis del Regolamento Emittenti

Il Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'art. 70, comma 8, e dell'art. 71, comma 1-bis, del Regolamento Consob n. 11971/99, così come modificati dalla Delibera n. 18079 del 20 gennaio 2012, ha deliberato di avvalersi della facoltà di derogare all'obbligo di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in caso di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

Altro

La società CIR S.p.A. (già COFIDE S.p.A.) ha sede legale in Via Ciovassino n. 1, 20121 Milano, Italia e sede secondaria in Via del Tritone n. 169, Roma, Italia.

Il titolo CIR è quotato presso la Borsa Italiana (codice Reuters: CIRX.MI, codice Bloomberg CIR IM, segmento MTA).

La presente relazione, relativa al periodo 1° gennaio – 31 dicembre 2019, è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 09 marzo 2020.

CIR S.p.A. (già COFIDE S.p.A.) è soggetta all'attività di direzione e coordinamento di F.lli De Benedetti S.p.A.

CIR S.p.A. – Compagnie Industriali Riunite (già COFIDE – Gruppo De Benedetti S.p.A.)

Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019

PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA PROSPETTO DEL CONTO ECONOMICO PROSPETTO DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO PROSPETTO DEL RENDICONTO FINANZIARIO PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO

1. Prospetto della Situazione patrimoniale ‐ finanziaria

(in migliaia di euro)
ATTIVITA' Note 31.12.2019 (*) 31.12.2018
ATTIVITA' NON CORRENTI 2.436.085 2.328.789
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI (7.a.) 670.368 1.139.840
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI (7.b.) 701.188 822.444
INVESTIMENTI IMMOBILIARI (7.c.) 16.481 18.677
DIRITTI D'USO (7.d.) 865.988 ‐‐
PARTECIPAZIONI CONTABILIZZATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO (7.e.) 851
110.179
ALTRE PARTECIPAZIONI (7.f.) 1.863 12.525
ALTRI CREDITI (7.g.) 45.982 50.655
ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE (7.h.) 67.866 75.469
ATTIVITA' PER IMPOSTE DIFFERITE (7.i.) 65.498 99.000
ATTIVITA' CORRENTI 1.055.007 1.218.476
RIMANENZE (8.a.) 119.985 134.218
CREDITI COMMERCIALI (8.b.) 241.762 420.969
di cui verso parti correlate (**) (8.b.) 611 690
ALTRI CREDITI (8.c.) 61.029 79.283
di cui verso parti correlate (**) (8.c.) 105 105
CREDITI FINANZIARI (8.d.) 23.135 25.773
TITOLI (8.e.) 35.482 33.563
ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE (8.f.) 264.278 276.880
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI (8.g.) 309.336 247.790
ATTIVITÀ DESTINATE ALLA DISMISSIONE (8.h.) 722.587 13.599
TOTALE ATTIVITA' 4.213.679 3.560.864
PASSIVITA' Note 31.12.2019 (*) 31.12.2018
PATRIMONIO NETTO 1.116.971 1.436.037
CAPITALE SOCIALE (9.a.) 345.998 347.523
RISERVE (9.b.) 43.355 51.490
UTILI (PERDITE) PORTATI A NUOVO (9.c.) 112.885 112.263
UTILE (PERDITA) DEL PERIODO (69.807) 4.535
PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO 432.431 515.811
PATRIMONIO NETTO DI TERZI 684.540 920.226
PASSIVITA' NON CORRENTI 1.801.985 1.046.239
PRESTITI OBBLIGAZIONARI (10.a.) 310.671 270.254
ALTRI DEBITI FINANZIARI (10.b.) 472.677 365.004
DEBITI FINANZIARI PER DIRITTI D'USO (10.c.) 786.980 ‐‐
ALTRI DEBITI 60.112 63.003
PASSIVITA' PER IMPOSTE DIFFERITE (7.i.) 56.852 169.864
FONDI PER IL PERSONALE (10.d.) 85.906 135.091
FONDI PER RISCHI ED ONERI (10.e) 28.787 43.023
PASSIVITA' CORRENTI 798.080 1.069.224
DEBITI VERSO BANCHE (8.g.) 8.455 13.046
PRESTITI OBBLIGAZIONARI (11.a.) 40.180 113.801
ALTRI DEBITI FINANZIARI (11.b.) 68.946 144.874
DEBITI FINANZIARI PER DIRITTI D'USO (11.c.) 72.065 ‐‐
DEBITI COMMERCIALI (11.d.) 396.391 497.420
di cui verso parti correlate (**) (11.d.) ‐‐ 2.238
ALTRI DEBITI (11.e.) 153.992 212.706
FONDI PER RISCHI ED ONERI (10.e) 58.051 87.377
PASSIVITÀ DESTINATE ALLA DISMISSIONE (8.h.) 496.643 9.364
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 4.213.679 3.560.864

(*) Il Gruppo ha applicato il nuovo principio contabile IFRS 16 "Leases" dalla data di prima applicazione (ossia il 1° gennaio 2019) utilizzando il metodo retroattivo modificato. Pertanto, l'effetto cumulativo dell'adozione dell'IFRS 16 è stato rilevato a rettifica del saldo di apertura degli utili portati a nuovo al 1° gennaio 2019, senza rideterminare le informazioni comparative.

(**) Come da comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006

2. Prospetto del Conto economico

(in migliaia di euro)
Note 2019 (*) 2018 (***)
RICAVI (12) 2.114.431 2.115.636
VARIAZIONE DELLE RIMANENZE (274) (1.680)
COSTI PER ACQUISTO DI BENI (13.a.) (890.171) (916.021)
COSTI PER SERVIZI (13.b.) (326.583) (369.888)
di cui verso parti correlate (**) (13.b.) (228) (298)
COSTI DEL PERSONALE (13.c.) (556.592) (529.516)
ALTRI PROVENTI OPERATIVI (13.d.) 26.704 25.946
di cui verso parti correlate (**) (13.d.) 688 1.003
ALTRI COSTI OPERATIVI (13.e.) (77.179) (66.810)
AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI (204.845) (148.075)
RISULTATO OPERATIVO 85.491 109.592
PROVENTI FINANZIARI
di cui verso parti correlate (**)
(14.a.)
(14.a.)
-- 7.117 -- 8.680
ONERI FINANZIARI (14.b.) (52.411) (42.209)
DIVIDENDI 42 2.783
PROVENTI DA NEGOZIAZIONE TITOLI (14.c.) 6.382 14.553
ONERI DA NEGOZIAZIONE TITOLI (14.d.) (2.949) (986)
QUOTA DELL'UTILE (PERDITA) DELLE PARTECIPAZIONI CONTABILIZZATE
CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO (7.e.) 43 (48)
RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE (14.e.) 7.404 (11.179)
RISULTATO ANTE IMPOSTE 51.119 81.186
IMPOSTE SUL REDDITO (15) (23.151) (32.731)
RISULTATO DERIVANTE DALLE ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO 27.968 48.455
UTILE/(PERDITA) DERIVANTE DA ATTIVITÀ DESTINATE ALLA DISMISSIONE (16) (294.716) (30.938)
UTILE/(PERDITA) DELL'ESERCIZIO INCLUSA LA QUOTA DI TERZI (266.748) 17.517
- (UTILE) PERDITA DI TERZI
- UTILE (PERDITA) DI GRUPPO
196.941
(69.807)
(12.982)
4.535
UTILE (PERDITA) DI GRUPPO BASE PER AZIONE (in euro) (17) (0,1008) 0,0065
UTILE (PERDITA) DI GRUPPO DILUITO PER AZIONE (in euro) (17) (0,1008) 0,0065
RISULTATO DELLE ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO BASE PER AZIONE (in euro) (17) 0,0404 0,0695
RISULTATO DELLE ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO DILUITO PER AZIONE (in euro) (17) 0,0404 0,0695

(*) Il Gruppo ha applicato il nuovo principio contabile IFRS 16 "Leases" dalla data di prima applicazione (ossia il 1° gennaio 2019) utilizzando il metodo retroattivo modificato. Pertanto, l'effetto cumulativo dell'adozione dell'IFRS 16 è stato rilevato a rettifica del saldo di apertura degli utili portati a nuovo al 1° gennaio 2019, senza rideterminare le informazioni comparative.

(**) Come da comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006

(***) I valori dell'esercizio 2018, relativi alle "Attività destinate alla dismissione", sono stati riclassificati a seguito dell'applicazione del principio IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate" alla linea "Utile (perdita) da attività destinate alla dismissione"

(in migliaia di euro)

2019 (*) 2018 (**)
RISULTATO DERIVANTE DALLE ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO 27.968 48.455
ALTRE COMPONENTI DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
COMPONENTI CHE NON SARANNO MAI RICLASSIFICATE NELL'UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO
- UTILI (PERDITE) ATTUARIALI (6.699) 2.420
- EFFETTO FISCALE DELLE COMPONENTI CHE NON SARANNO MAI RICLASSIFICATE NELL'UTILE (PERDITA) DEL PERIODO 1.410 (570)
SUBTOTALE COMPONENTI CHE NON SARANNO MAI RICLASSIFICATE NELL'UTILE (PERDITA) DEL PERIODO (5.289) 1.850
COMPONENTI CHE POSSONO ESSERE RICLASSIFICATE SUCCESSIVAMENTE NELL'UTILE (PERDITA) DEL PERIODO
- DIFFERENZE DI CAMBIO DA CONVERSIONE DELLE GESTIONI ESTERE (3.474) (10.687)
- VARIAZIONE NETTA DELLA RISERVA DI CASH FLOW HEDGE 957 2.004
- ALTRE COMPONENTI DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO -- --
- EFFETTO FISCALE DELLE COMPONENTI CHE POSSONO ESSERE
RICLASSIFICATE SUCCESSIVAMENTE NELL'UTILE (PERDITA) DEL PERIODO (230) (481)
SUBTOTALE COMPONENTI CHE POSSONO ESSERE RICLASSIFICATE NELL'UTILE (PERDITA) DEL PERIODO (2.747) (9.164)
TOTALE ALTRE COMPONENTI DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO (8.036) (7.314)
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DELLE ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO 19.932 41.141
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DERIVANTE DA ATTIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE (294.716) (30.938)
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO (274.784) 10.203
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO ATTRIBUIBILE A:
SOCI DELLA CONTROLLANTE
(72.373) 2.164
INTERESSENZE DI PERTINENZA DI TERZI (202.411) 8.039
UTILE COMPLESSIVO BASE PER AZIONE (IN EURO) (0,1045) 0,0031
UTILE COMPLESSIVO DILUITO PER AZIONE (IN EURO) (0,1045) 0,0031
UTILE COMPLESSIVO DELLE ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO BASE PER AZIONE (IN EURO) 0,0288 0,0590
UTILE COMPLESSIVO DELLE ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO DILUITO PER AZIONE (IN EURO) 0,0288 0,0590

(*) Il Gruppo ha applicato il nuovo principio contabile IFRS 16 "Leases" dalla data di prima applicazione (ossia il 1 ° gennaio 2019) utilizzando il metodo retroattivo modificato. Pertanto, l'effetto cumulativo dell'adozione dell'IFRS 16 è stato rilevato a rettifica del saldo di apertura degli utili portati a nuovo al 1° gennaio 2019, senza rideterminare le informazioni comparative.

(**) I valori dell'esercizio 2018, relativi alle "Attività destinate alla dismissione", sono stati riclassificati a seguito dell'applicazione del principio IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate" alla linea "Utile (perdita) da attività destina te alla dismissione".

(in migliaia di euro)

2019 (*) 2018 (**)
ATTIVITÀ OPERATIVA
RISULTATO DERIVANTE DALLE ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO 27.968 48.455
RETTIFICHE:
AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI 204.845 148.075
INTERESSI PASSIVI SU DEBITI FINANZIARI PER DIRITTI D'USO 13.871 --
ADEGUAMENTO PARTECIPAZIONI CONTABILIZZATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO (43) 48
COSTI PER PIANI DI STOCK OPTION/STOCK GRANT 2.358 2.953
VARIAZIONE FONDI PER IL PERSONALE, FONDI RISCHI ED ONERI 10.113 (11.208)
RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE (7.394) 11.179
PERDITE (PROVENTI) DA CESSIONE ATTIVO IMMOBILIZZATO (2.839) (11.328)
ALTRE VARIAZIONI NON MONETARIE (2.938) (3.559)
AUMENTO (DIMINUZIONE) DEI CREDITI/DEBITI NON CORRENTI (5.193) (3.340)
(AUMENTO) DIMINUZIONE DEI CREDITI/DEBITI CORRENTI (4.362) 23.948
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITA' OPERATIVA 236.386 205.223
di cui:
- interessi incassati (pagati) (27.783) (29.627)
- pagamenti per imposte sul reddito (31.230) (26.845)
ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
CORRISPETTIVO PAGATO PER AGGREGAZIONI AZIENDALI (98.384) (21.533)
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DELLE SOCIETA' ACQUISITE 4.615 551
VARIAZIONE ALTRI CREDITI FINANZIARI 1.824 (3.464)
(ACQUISTO) CESSIONE DI TITOLI 25.207 (20.700)
CESSIONE ATTIVO IMMOBILIZZATO 6.668 10.196
ACQUISTO ATTIVO IMMOBILIZZATO (180.555) (167.631)
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO (240.625) (202.581)
ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO
INCASSI PER AUMENTI DI CAPITALE 79 928
ALTRE VARIAZIONI (163) 1.566
ACCENSIONE/(ESTINZIONE) DI ALTRI DEBITI/CREDITI FINANZIARI 250.038 28.209
RIMBORSO DEBITI FINANZIARI PER DIRITTI D'USO (63.118) --
ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE DEL GRUPPO (4.686) (15.043)
DIVIDENDI PAGATI (40.919) (33.234)
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO 141.231 (17.574)
AUMENTO (DIMINUZIONE) DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE DELLE ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO 136.992 (14.932)
FLUSSO/DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE DI INIZIO ESERCIZIO DERIVANTI DA ATTIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE 6.334 (73.027)
DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE DI INIZIO ESERCIZIO 157.555 245.514
DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE DI FINE ESERCIZIO 300.881 157.555

(*) Il Gruppo ha applicato il nuovo principio contabile IFRS 16 "Leases" dalla data di prima applicazione (ossia il 1° gennaio 2019) utilizzando il metodo retroattivo modificato. Pertanto, l'effetto cumulativo dell'adozione dell'IFRS 16 è stato rilevato a rettifica del saldo di apertura degli utili portati a nuovo al 1° gennaio 2019, senza rideterminare le informazioni comparative.

(**) I valori dell'esercizio 2018, relativi alle "Attività destinate alla dismissione", sono stati riclassificati a seguito dell'applicazione del principio IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate" alla linea "Utile (perdita) da attività destinate alla dismissione"

5. Prospetto delle variazioni del patrimonio netto

Attri
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Cap
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6. Note esplicative al bilancio consolidato

1. Struttura e contenuto del bilancio

Il presente bilancio consolidato, predisposto sulla base del principio di continuità aziendale, è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standars adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lsg. 38/05. Si rimanda al paragrafo "Adozione di nuovi principi contabili, interpretazioni ed emendamenti" per una illustrazione dei nuovi principi in vigore a far data dal 1° gennaio 2019. Si precisa che il 2019 è il primo esercizio in cui il Gruppo applica l'IFRS 16 i cui effetti sono nel seguito esposti.

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 include la capogruppo CIR S.p.A. (già COFIDE S.p.A.) e le società da essa controllate ed è stato predisposto utilizzando le situazioni delle singole società incluse nell'area di consolidamento, corrispondenti ai relativi bilanci individuali ("separati" nella terminologia IAS/IFRS), ovvero consolidati per i sottogruppi, esaminati e approvati dagli organi sociali e opportunamente modificati e riclassificati, ove necessario, per adeguarli ai principi contabili di seguito elencati e compatibilmente con la normativa italiana.

Gli schemi di classificazione adottati sono i seguenti:

  • la situazione patrimoniale finanziaria è strutturata a partite contrapposte in base alle attività e passività correnti e non correnti;
  • il conto economico è presentato per natura di spesa;
  • il conto economico complessivo evidenzia le componenti del risultato sospese a patrimonio netto;
  • il rendiconto finanziario è stato predisposto con il metodo indiretto;
  • lo schema di variazione del patrimonio netto riporta in analisi le variazioni intervenute nell'esercizio e nell'esercizio precedente.

Si precisa che la classificazione, la forma, l'ordine e la natura delle voci di bilancio non sono cambiati rispetto al bilancio consolidato approvato al 31 dicembre 2018, ad eccezione delle componenti riferibili all'applicazione, a partire dal 1° gennaio 2019, del principio contabile IFRS 16 che ha comportato, nello schema della situazione patrimoniale – finanziaria, l'apertura di nuove voci specifiche inerenti il principio stesso.

I bilanci di ciascuna società all'interno dell'area di consolidamento vengono preparati nella valuta dell'area geografica primaria in cui essa opera (valuta funzionale). Ai fini della presentazione del bilancio consolidato le attività e le passività delle società estere consolidate con valute funzionali diverse dall'euro, incluso l'avviamento e gli adeguamenti al fair value generati dall'acquisizione di un'impresa estera, sono convertite ai cambi correnti alla data di chiusura dell'esercizio. I ricavi e proventi e i costi e oneri sono convertiti ai cambi medi dell'esercizio che approssimano quelli di svolgimento delle relative operazioni. Le differenze cambio sono rilevate tra le componenti di Conto economico complessivo e presentate nel prospetto delle variazioni del Patrimonio netto nella "Riserva di conversione". Gli utili e le perdite su cambi derivanti da crediti o debiti monetari verso gestioni estere, il cui incasso o pagamento non è né pianificato né probabile nel prevedibile futuro, vengono considerati parte dell'investimento netto in gestioni estere e sono contabilizzati tra le altre componenti di Conto economico complessivo e presentati nel prospetto delle variazioni del Patrimonio netto nella "Riserva di conversione".

Il bilancio consolidato è redatto considerando la prevista cessione del gruppo GEDI (settore Media) in conseguenza dell'accordo datato 2 dicembre 2019 con il quale la controllata incorporata CIR ed EXOR hanno sottoscritto un contratto per l'acquisto da parte di EXOR, tramite un veicolo appositamente costituito e interamente detenuto da EXOR ("BidCo"), della intera partecipazione in GEDI detenuta dalla controllata incorporata CIR, pari al 43,78 % del capitale sociale di quest'ultima.

Il corrispettivo complessivo riconosciuto da EXOR alla controllata incorporata CIR per l'acquisto della partecipazione è pari a € 0,46 per azione, per un importo complessivo di € 102,4 milioni.

Si segnala che il perfezionamento del trasferimento ad EXOR della partecipazione è subordinato al verificarsi di alcune condizioni sospensive. Le parti hanno concordato che qualora, per qualsivoglia ragione, una o più delle condizioni sospensive non si avveri entro il 31 maggio 2020, il Contratto di Compravendita GEDI si intenderà definitivamente e automaticamente risolto e privo di efficacia.

Conseguentemente, essendo state riscontrate le condizioni previste dall'IFRS 5 "Non-current assets held for sale and discontinued operations", il gruppo GEDI è stato rappresentato come una Discontinued Operation.

A riguardo, al 31 dicembre 2019 nel bilancio consolidato si registra quanto segue:

  • nella situazione patrimoniale-finanziaria le attività e le passività riferibili al settore Media sono state riclassificate tra le "Attività e Passività destinate alla dismissione";
  • il conto economico e il conto economico complessivo al 31 dicembre 2019 e, ai fini comparativi al 31 dicembre 2018, le voci di ricavi e proventi e di costi e oneri nonché l'adeguamento del valore di bilancio al fair value, per un importo pari a € 167.945 migliaia, meno i costi di vendita, delle attività che costituiscono le Discontinued Operations sono stati riclassificati nella voce "Utile (Perdita) derivante da attività destinate alla dismissione";
  • nel rendiconto finanziario per il periodo chiuso al 31 dicembre 2019 e, ai fini comparativi per il 31 dicembre 2018, i singoli flussi generati dalle attività che costituiscono le Discontinued Operations sono stati riclassificati nella voce "Flusso generato da attivitò destinate alla dismissione" escludendo gli effetti dei flussi del gruppo GEDI che vengono presentati nel paragrafo successivo.

1.a. Informazioni rilevanti relative al gruppo GEDI

Nel seguito sono presentati nel dettaglio il conto economico, il conto economico complessivo ed il rendiconto finanziario del gruppo GEDI al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018 nonché la situazione patrimoniale e finanziaria al 31 dicembre 2019.

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO – GRUPPO GEDI

(in migliaia di euro)

2019 2018
RICAVI 603.508 648.736
RISULTATO OPERATIVO (129.589) (11.084)
PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI (7.829) (22.791)
VALUT. PARTECIPAZIONI A PATRIMONIO NETTO 440 648
IMPOSTE 24.460 1.092
UTILE (PERDITA) DERIVANTE DA ATTIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE (16.467) 77
UTILE/(PERDITA) DELL'ESERCIZIO INCLUSA LA QUOTA DI TERZI (128.985) (32.058)

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO – GRUPPO GEDI

(in migliaia di euro)

2019 2018
RISULTATO DERIVANTE DALLE ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO (112.518) (32.135)
COMPONENTI CHE NON SARANNO MAI RICLASSIFICATI NELL'UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO
UTILI/(PERDITE) ATTUARIALI (1.737) 1.005
EFFETTO FISCALE DELLE COMPONENTI CHE NON SARANNO MAI RICLASSIFICATE
NELL'UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO 419 (241)
SUBTOTALE COMPONENTI CHE NON SARANNO MAI RICLASSIFICATE
NELL'UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO (1.318) 764
SUBTOTALE COMPONENTI CHE POSSONO ESSERE RICLASSIFICATE
NELL'UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO -- --
TOTALE ALTRE COMPONENTI DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO (1.318) 764
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DELLE ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO (113.836) (31.371)
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DERIVANTE DA ATTIVITA' DESTINATE ALLA DI
SMISSIONE (16.467) 77
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO (130.303) (31.294)

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA AL 31 DICEMBRE 2019 – GRUPPO GEDI

(in migliaia di euro)
ATTIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE 31.12.2019
ATTIVITA' NON CORRENTI 629.313
ATTIVITA' CORRENTI 261.219
TOTALE ATTIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE 890.532
PASSIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE 31.12.2019
PASSIVITA' NON CORRENTI 194.413
PASSIVITA' CORRENTI 302.230
TOTALE PASSIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE 496.643

RENDICONTO FINANZIARIO AL 31 DICEMBRE 2019 – GRUPPO GEDI (in migliaia di euro)

2019 2018
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITA' OPERATIVA 14.561 21.504
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO 61.083 (4.878)
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (101.626) (2.904)
AUMENTO (DIMINUZIONE) DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE
DELLE ATTIVITA' OPERATIVE (25.982) 13.722
FLUSSO/DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE DI INIZIO ESERCIZIO
DERIVANTI DA ATTIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE -- --
DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE DI INIZIO ESERCIZIO 77.189 63.467
DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE DI FINE ESERCIZIO 51.207 77.189

Nella tabella seguente sono evidenziati gli adeguamenti di valore al fair value delle attività che costituiscono la Discontinued Operations che sono stati riclassificati nella voce "Utile (Perdita) derivante da attività destinate alla dismissione". In applicazione del principio contabile IAS 36 l'adeguamento di valore ha interessato le voci "Immobilizzazioni immateriali", "Immobilizzazioni materiali" e "Diritti d'uso".

(in migliaia di euro)
ATTIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE Bilancio
Gruppo
GEDI
Adeguamenti
al fair value
Bilancio con
solidato CIR
(già COFIDE)
ATTIVITA' NON CORRENTI 629.313 (167.945) 461.368
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 435.569 (130.060) 305.509
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 73.158 (21.845) 51.313
DIRITTI D'USO 53.717 (16.040) 37.677
PARTECIPAZIONI CONTABILIZZATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO 17.891 -- 17.891
ALTRE ATTIVITA' 10.169 -- 10.169
ATTIVITA' PER IMPOSTE DIFFERITE 38.809 -- 38.809
ATTIVITA' CORRENTI 261.219 -- 261.219
RIMANENZE 15.919 -- 15.919
CREDITI COMMERCIALI 173.042 -- 173.042
ALTRE ATTIVITA' 20.840 -- 20.840
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI 51.418 -- 51.418
TOTALE ATTIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE 890.532 (167.945) 722.587

La seguente tabella riepiloga gli importi riclassificati nella voce "Utile (Perdita) derivante da attività destinate alla

dismissione" nel conto economico consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2019.

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2019
Perdita del periodo inclusa la quota di terzi del gruppo GEDI A (128.985)
Adeguamento dei valori di bilancio al fair value B (167.945)
Costi di vendita C (1.803)
Perdita derivante da attività destinate alla dismissione D=A+B+C (298.733)
di cui:
Perdita di pertinenza del Gruppo (77.569)
Perdita di pertinenza dei terzi (221.164)

In conformità a quanto previsto dal paragrafo 17 dello IAS 10, si rende noto che il bilancio è stato autorizzato alla pubblicazione dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 9 marzo 2020.

2. Principi di consolidamento

2.a. Metodologie di consolidamento

Sono incluse nel perimetro di consolidamento tutte le società nelle quali il Gruppo detiene il controllo secondo quanto stabilito dall'IFRS 10.

In base alla definizione di "controllo" un investitore controlla un'entità oggetto di investimento quando ha potere sulle attività rilevanti, è esposto a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l'entità oggetto di investimento e ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.

Le società controllate sono consolidate integralmente a partire dalla data in cui ha avuto inizio il controllo da parte del Gruppo mentre sono deconsolidate dal momento in cui tale controllo cessa. Il consolidamento viene effettuato con il metodo dell'integrazione globale.

I criteri adottati per l'applicazione di tale metodo sono principalmente i seguenti:

  • il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte del relativo patrimonio netto e la differenza tra il costo di acquisizione ed il patrimonio netto delle società partecipate viene imputata, se ne sussistono le condizioni, agli elementi dell'attivo e del passivo inclusi nel consolidamento. L'eventuale differenziale negativo viene contabilizzato a conto economico, se positivo in una voce dell'attivo denominata "Avviamento". Quest'ultima viene assoggettata alla cosiddetta analisi di "determinazione del valore recuperabile" (impairment test);
  • vengono eliminate le operazioni significative avvenute tra società consolidate, così come i debiti, i crediti e gli utili non ancora realizzati derivanti da operazioni fra società del Gruppo, al netto dell'eventuale effetto fiscale;
  • le quote del patrimonio netto e del risultato del periodo di competenza di terzi sono evidenziate in apposite voci dello stato patrimoniale e del conto economico consolidati.

Società Collegate

Sono considerate società collegate tutte le società nelle quali il Gruppo ha un'influenza significativa, senza averne il controllo, secondo quanto stabilito dallo IAS 28. Si presume l'esistenza di influenza significativa nel caso in cui il Gruppo possegga una percentuale di diritti di voto compresa tra il 20% e il 50% (esclusi i casi in cui vi sia controllo congiunto). Le società collegate sono consolidate con il metodo del patrimonio netto a partire dalla data in cui il Gruppo esercita l'influenza notevole sulla società collegata mentre sono deconsolidate dal momento in cui cessa di esistere tale influenza. I criteri adottati per l'applicazione del metodo del patrimonio netto sono principalmente i seguenti:

  • il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte della relativa quota di patrimonio netto e dell'eventuale differenza positiva, identificata al momento dell'acquisizione, al netto di eventuali perdite di valore calcolate tramite la cosiddetta analisi di "determinazione del valore recuperabile" (impairment test); la corrispondente quota di utili o di perdite del periodo è iscritta a conto economico. Quando la quota di perdite cumulate del Gruppo diventa pari o eccede il valore di iscrizione della società collegata, quest'ultimo è annullato e il Gruppo non iscrive ulteriori perdite a meno che non abbia delle obbligazioni contrattuali in tal senso;
  • gli utili e le perdite non realizzati originatisi per operazioni avvenute con società del Gruppo sono elisi ad eccezione delle perdite rappresentative di una perdita permanente di valore delle attività della società collegata;
  • i principi contabili della società collegata sono modificati, ove necessario, al fine di renderli omogenei con i principi contabili adottati dal Gruppo.

Società a controllo congiunto

Le società a controllo congiunto sono contabilizzate secondo il metodo del patrimonio netto in conformità a quanto stabilito dall'IFRS 11.

Ai fini del consolidamento, tutti i bilanci delle società del Gruppo sono predisposti alla stessa data e sono riferiti ad un esercizio di uguale durata.

2.b. Conversione in euro dei bilanci di società estere

La conversione in euro dei bilanci delle società controllate estere di Paesi non aderenti alla moneta unica viene effettuata adottando i cambi correnti in essere alla data di bilancio per lo stato patrimoniale, mentre il conto economico viene convertito utilizzando i cambi medi del periodo. Le differenze cambio derivanti dalla conversione del patrimonio netto ai cambi correnti di fine periodo e dalla conversione del conto economico ai cambi medi dell'esercizio vengono contabilizzate nella voce "Altre riserve" del patrimonio netto.

2019 2018
Cambio medio 31.12.2019 Cambio medio 31.12.2018
Dollaro USA 1,1196 1,1234 1,1810 1,1450
Sterlina Inglese 0,8773 0,8508 0,8847 0,8945
Real Brasiliano 4,4135 4,5157 4,3087 4,4440
Peso Argentino 53,7924 67,2749 32,9056 43,1593
Renminbi Cinese 7,7340 7,8205 7,8076 7,8751
Rupia indiana 78,8644 80,1870 80,7103 79,7298
Nuovo Leu Rumeno 4,7456 4,7830 4,6540 4,6635
Dollaro Canadese 1,4858 1,4598 1,5302 1,5605
Peso Messicano 21,5564 21,2202 22,7169 22,4921
Dirham marocchino 10,7666 10,7810 11,0840 10,9390
Dollaro Hong Kong 8,7727 8,7473 9,2601 8,9675

I principali cambi utilizzati sono i seguenti:

IAS 29 - Rendicontazione contabile in economie iperinflazionate

I bilanci delle imprese consolidate argentine, nell'ambito del gruppo Sogefi, sono stati predisposti al 31 dicembre 2019 nella valuta funzionale tenendo conto degli effetti dell'applicazione dello IAS 29 "Rendicontazione contabile in economie iperinflazionate" al fine di rappresentare i risultati operativi e la situazione patrimoniale e finanziaria al potere d'acquisto corrente alla fine del periodo di riferimento.

Il presente IFRS non stabilisce un valore assoluto del tasso d'inflazione al di sopra del quale si è in presenza di iperinflazione. La necessità di rideterminare i valori del bilancio, secondo quanto previsto dal presente IFRS, deve essere oggetto di valutazione. Fra le situazioni indicative di iperinflazione vi sono le seguenti:

a) la collettività preferisce impiegare la propria ricchezza in attività non monetarie o in una valuta estera relativamente stabile. La moneta locale posseduta viene investita immediatamente per conservare il potere di acquisto;

b) la collettività considera i valori monetari non tanto rispetto alla moneta locale, bensì rispetto a una valuta estera relativamente stabile. I prezzi possono essere espressi in tale valuta;

c) le vendite e gli acquisti a credito avvengono a prezzi che compensano le perdite attese di potere di acquisto durante il periodo della dilazione, anche se breve;

d) i tassi di interesse, i salari e i prezzi sono collegati a un indice dei prezzi;

e) il tasso cumulativo di inflazione nell'arco di un triennio si avvicina, o supera, il 100%.

I bilanci delle imprese consolidate argentine sono stati predisposti tenendo conto dell'applicazione dello IAS 29 poiché il tasso cumulativo di inflazione argentino negli ultimi tre anni risulta essere pari al 120% circa.

I valori non monetari del prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria sono rideterminati applicando la variazione dell'indice generale dei prezzi intervenuta dalla data di iscrizione in bilancio alla data di chiusura dell'esercizio. Gli elementi monetari non sono rideterminati perché essi sono già espressi nell'unità di misura corrente alla data di chiusura dell'esercizio. Tutte le voci del prospetto di conto economico sono espresse nell'unità di misura corrente alla data di chiusura dell'esercizio, applicando la variazione dell'indice generale dei prezzi intervenuta dalla data alla quale i proventi e i costi furono registrati inizialmente nel bilancio.

Si evidenzia che l'applicazione di tale principio ha comportato la rideterminazione all'unità di misura corrente delle poste economiche e delle seguenti voci non monetarie: "Immobilizzazioni materiali", "Immobilizzazioni Immateriali", "Rimanenze", "Imposte differite", "Tooling contract liabilities" (passività iscritte a fronte dell'adozione dell'IFRS15).

2.c. Area di consolidamento

L'area di consolidamento del Gruppo al 31 dicembre 2019 include la capogruppo CIR (già COFIDE) e tutte le società direttamente ed indirettamente controllate, controllate congiuntamente o collegate. Le attività e le passività di cui è prevista la dismissione vengono riclassificate nelle voci dell'attivo e del passivo destinate ad evidenziare tali fattispecie.

L'elenco delle partecipazioni incluse nell'area di consolidamento, con l'indicazione della metodologia utilizzata, e di quelle escluse è riportato nell'apposita sezione del presente fascicolo.

Con riferimento alle disposizioni previste dall'IFRS 12 si riporta di seguito l'informativa in merito ai non-controlling interests presenti nelle partecipazioni di minoranza e alle collegate ritenute rilevanti per il Gruppo.

Il Gruppo ha definito come rilevanti a tali fini le società che rappresentano almeno il 2% del totale attivo, al netto delle attività in via di dismissione, o il 5% del totale dei ricavi del Gruppo.

Al 31 dicembre 2019 non vi sono società rilevanti aventi significativi non-controlling interests.

2.d. Variazioni dell'area di consolidamento

Le principali variazioni dell'area di consolidamento rispetto all'esercizio precedente riguardano:

SETTORE MEDIA

A seguto dell'accordo datato 2 dicembre 2019 con il quale la controllata incorporata CIR ed EXOR hanno sottoscritto un contratto per l'acquisto da parte di EXOR della intera partecipazione in GEDI detenuta dalla controllata incorporata CIR, pari al 43,78 % del capitale sociale di quest'ultima, ed essendosi riscontrate le condizioni previste dall'IFRS 5 "Non-current assets held for sale and discontinued operations", il gruppo GEDI è stato rappresentato come una Discontinued Operation.

SETTORE COMPONENTISTICA PER AUTOVEICOLI

Si segnalano nel seguito le variazioni del perimetro di consolidamento avvenute nel corso dell'esercizio relative al gruppo SOGEFI:

  • la controllata Sogefi Engine Systems Hong Kong Ltd ha ceduto la sua quota della controllata MARK IV Asset (Shanghai) Auto Parts al socio della JV (Shanghai Asset Industrial).

Nel corso del periodo non sono intervenute ulteriori variazioni nell'aerea di consolidamento.

SETTORE SANITÀ

Nel corso dell'esercizio si segnalano le seguenti acquisizioni:

  • 100% del capitale di laboratorio SELEMAR S.r.l. La società è stata fusa per incorporazione nella controllante KOS Care S.r.l. a partire dal 1° luglio 2019;
  • nel mese di luglio è stata costituita KOS Germany GmbH, veicolo societario attraverso il quale è stata formalizzata l'acquisizione di Charleston Holding GmbH, società tedesca attiva nella fornitura di servizi residenziali per anziani non autosufficienti e di servizi ancillari per pazienti anziani e con elevata disabilità. Gestisce 47 residenze per un totale di 4.050 posti letto e ricavi generati nel 2018 pari a circa € 152 milioni. Il closing dell'operazione è avvenuto alla fine del mese di ottobre.
  • nel mese di settembre è stato acquisito il 100% del capitale di Laboratorio Gamma S.r.l.;
  • nel mese di ottobre è stata finalizzata l'acquisizione dell'intero capitale di Casa Serena S.r.l.;
  • nel mese di novembre è stato acquisito il 100% del capitale di Villa Pineta S.r.l..

ALTRE SOCIETÀ

Nel corso del mese di luglio si è concluso il processo di liquidazione della società controllata IEPL – Institut D'Ecole Primaire Leman S.A..

3. Principi contabili applicati

3.a. Immobilizzazioni immateriali (IAS 38)

Le immobilizzazioni immateriali sono rilevate contabilmente solo se analiticamente identificabili, se è probabile che generino benefici economici futuri e se il loro costo può essere determinato attendibilmente.

Le immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo di acquisizione o di produzione.

Il costo di acquisizione è rappresentato dal fair value dei mezzi di pagamento utilizzati per acquisire l'attività e da ogni costo diretto sostenuto per predisporre l'attività al suo utilizzo. Il costo di acquisizione è l'equivalente prezzo per contanti alla data di rilevazione e pertanto, qualora il pagamento sia differito oltre i normali termini di dilazione del credito, la differenza rispetto all'equivalente prezzo per contanti è rilevata come interesse lungo il periodo di dilazione.

Le immobilizzazioni immateriali a durata definita sono valutate al costo di acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate.

L'ammortamento è calcolato linearmente e parametrato al periodo della prevista vita utile ed inizia quando l'attività è disponibile per l'uso.

Costi di sviluppo

I costi di sviluppo sono capitalizzati solo se il costo attribuibile all'attività durante il suo sviluppo può essere valutato attendibilmente, il prodotto o il processo è fattibile in termini tecnici e commerciali, sono probabili benefici economici futuri e il Gruppo intende e dispone delle risorse sufficienti a completarne lo sviluppo e ad usare o vendere l'attività. Gli altri costi di sviluppo sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio nel momento in sui sono sostenuti. I costi di sviluppo capitalizzati sono iscritti al costo al netto dell'ammortamento cumulato e delle eventuali perdite per riduzione di valore cumulate.

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili, inizialmente rilevati al costo, sono successivamente contabilizzati al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate. Il periodo di ammortamento è definito dal minore tra l'eventuale durata contrattuale di utilizzo e la vita utile del bene.

Avviamento

Nel caso di acquisizione di aziende, le attività, le passività e le passività potenziali acquisite e identificabili sono rilevate al loro fair value alla data di acquisizione. La differenza positiva tra il costo d'acquisto e la quota di interessenza del Gruppo nel fair value di tali attività e passività è classificata come avviamento ed è iscritta in bilancio come attività immateriale. L'eventuale differenza negativa è invece rilevata a conto economico al momento dell'acquisizione.

Dopo l'iniziale iscrizione, l'avviamento viene valutato al costo diminuito delle eventuali perdite di valore accumulate. L'avviamento è sempre riferito ad attività reddituali identificate la cui capacità di reddito e di generazione di flussi di cassa viene costantemente monitorata ai fini della sua valutazione (impairment test).

Le eventuali riduzioni di valore che emergono dall'impairment test sono contabilizzate a conto economico nella voce "Ammortamenti e svalutazioni" e non sono ripristinate nei periodi successivi.

3.b. Immobilizzazioni materiali (IAS 16)

Le immobilizzazioni materiali sono rilevate inizialmente al prezzo di acquisto o al costo di produzione. Nel costo sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti, sostenuti nel momento dell'acquisizione e necessari a rendere fruibile il bene. Gli oneri finanziari derivanti da specifici finanziamenti relativi ad investimenti di lungo periodo vengono capitalizzati fino alla data di entrata in funzione del bene.

La capitalizzazione dei costi inerenti all'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività. I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati a conto economico.

In presenza di obbligazioni contrattuali inerenti allo smantellamento, la rimozione o la bonifica di siti ove siano installate immobilizzazioni, il valore rilevato include anche i costi stimati, ed attualizzati, da sostenere al momento della loro dismissione.

Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni periodo in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni.

Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Il valore ammortizzabile di ciascun componente significativo di un'immobilizzazione materiale, avente differente vita utile, è ripartito in quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso.

I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative.

I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono ammortizzati per il periodo più breve tra la durata residua del contratto d'affitto e la vita utile residua del cespite cui si riferiscono.

Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui vi sia evidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l'uso. I terreni, le immobilizzazioni in corso e gli acconti non sono oggetto di ammortamento.

Gli immobili ed i terreni non detenuti a fini strumentali nell'esercizio delle attività sociali sono classificati in un'apposita voce dell'attivo e registrati contabilmente in base a quanto previsto dallo IAS 40 "Investimenti immobiliari" (si veda il successivo paragrafo 3.d.).

Al verificarsi di eventi che possano far presumere una riduzione durevole di valore dell'attività, viene verificata la sussistenza del relativo valore contabile tramite il confronto con il valore "recuperabile", rappresentato dal maggiore tra il fair value ed il valore d'uso. Il fair value è definito sulla base dei valori espressi dal mercato attivo, da transazioni recenti, ovvero dalle migliori informazioni disponibili al fine di determinare il potenziale ammontare ottenibile dalla vendita del bene. Il valore d'uso è determinato mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa derivanti dall'uso atteso del bene stesso, applicando le migliori stime circa la vita utile residua ed un tasso che tenga conto anche del rischio implicito degli specifici settori di attività in cui opera il Gruppo.

In caso di differenze negative tra i valori sopra citati ed il valore contabile si procede ad una svalutazione, mentre nel momento in cui vengono meno i motivi della perdita di valore l'attività viene rivalutata. Svalutazioni e rivalutazioni sono imputate a conto economico.

3.c. Contributi Pubblici

I contributi pubblici sono rilevati quando sussiste, indipendentemente dall'esistenza di una formale delibera di concessione, una ragionevole certezza che la società beneficiaria rispetterà le condizioni previste per la concessione e che pertanto i contributi saranno ricevuti.

I contributi in conto capitale sono rilevati nello stato patrimoniale o come ricavo differito, che viene accreditato a conto economico in base alla vita utile del bene in relazione al quale è stato concesso, in modo da rettificare in diminuzione le quote di ammortamento, oppure a diretta deduzione del bene cui si riferiscono.

I contributi pubblici ottenibili a rimborso di spese e costi già sostenuti, o con lo scopo di fornire un immediato aiuto finanziario alla società destinataria senza che vi siano costi futuri ad essi correlati, sono rilevati come provento nel periodo in cui diventano esigibili.

3.d. Investimenti immobiliari (IAS 40)

Un investimento immobiliare è una proprietà, terreno o fabbricato – o parte di fabbricato – o entrambi, posseduta dal proprietario o dal locatario, anche tramite un contratto di leasing finanziario, al fine di conseguire canoni di locazione o per l'apprezzamento del capitale investito o per entrambe le motivazioni, piuttosto che per l'uso diretto nella produzione o nella fornitura di beni o di servizi o nell'amministrazione aziendale o la vendita, nel normale svolgimento dell'attività imprenditoriale.

Il costo di un investimento immobiliare è rappresentato dal costo di acquisto, dai miglioramenti, dalle sostituzioni e manutenzioni straordinarie.

Per le costruzioni in economia si valutano tutti i costi sostenuti alla data in cui la costruzione o lo sviluppo è terminato. Fino a quella data si applicano le condizioni previste dallo IAS 16.

Il Gruppo ha optato per il metodo del costo, da applicare a tutti gli investimenti immobiliari detenuti. Secondo il metodo del costo, la valutazione è effettuata al netto degli ammortamenti e delle perdite accumulate per riduzione di valore.

3.e. Perdita di valore delle immobilizzazioni immateriali e materiali (IAS 36)

Il Gruppo verifica, almeno una volta all'anno, la recuperabilità del valore contabile delle attività immateriali e materiali, al fine di determinare se vi sia qualche indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, il valore di carico delle attività è ridotto al relativo valore recuperabile.

Un'attività immateriale con vita utile indefinita è sottoposta a verifica per riduzione di valore ogni anno o più frequentemente, ogniqualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore.

Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, il Gruppo stima il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari cui il bene appartiene.

Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore d'uso.

Per determinare il valore d'uso di un'attività il Gruppo calcola il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, applicando un tasso di sconto coerente con i flussi di cassa, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Una perdita di valore è iscritta se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile.

Quando, successivamente, una perdita su attività, diverse dall'avviamento, viene meno o si riduce, il valore contabile dell'attività o dell'unità generatrice di flussi finanziari è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico.

3.f. Partecipazioni in società collegate e a controllo congiunto (IAS 28)

Per joint venture (società a controllo congiunto) si intendono le società su cui il Gruppo detiene il controllo congiunto e vanta diritti sulle attività nette delle stesse. Per controllo congiunto si intende la condivisione del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando per le decisioni riguardanti le attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.

Per società collegate si intendono le società su cui il Gruppo esercita un'influenza notevole. L'influenza notevole è il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto.

Le partecipazioni in imprese collegate e le joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto (equity method). Con l'applicazione di tale metodo, tali partecipazioni sono rilevate inizialmente al costo allocando nel valore contabile delle stesse il fair value delle attività acquisite e delle passività assunte, nonché l'eventuale avviamento emergente dalla differenza tra il costo della partecipazione e la quota di interessenza del Gruppo alla data di acquisizione; tale avviamento non viene sottoposto separatamente a verifica per riduzione di valore. Successivamente, il costo della partecipazione è rettificato per rilevare la quota di pertinenza del Gruppo dell'utile (perdita) complessivo della collegata o joint venture, realizzato a partire dalla data di acquisizione. Le componenti di Conto economico complessivo relative a tali partecipazioni sono presentate come specifiche voci delle altre componenti di Conto economico complessivo del Gruppo. I dividendi ricevuti da partecipazioni in imprese collegate e joint venture sono contabilizzati a rettifica del valore contabile della partecipazione. Gli utili e le perdite derivanti da transazioni tra il Gruppo e una società collegata o joint venture sono rilevati nel Bilancio consolidato soltanto limitatamente alla quota d'interessenza di terzi nella collegata o nella joint venture. I bilanci delle società collegate e delle joint venture sono presentati per lo stesso periodo contabile del Gruppo, apportando, se necessario, le eventuali rettifiche per garantire la conformità ai principi contabili di Gruppo.

Successivamente all'applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo valuta se è necessario rilevare una perdita per riduzione di valore relativa alla partecipazione nella collegata o joint venture. Se vi sono indicazioni che la partecipazione ha subito una perdita di valore, il Gruppo determina l'ammontare dell'impairment tramite un apposito test mediante il quale viene determinato il valore recuperabile delle partecipazioni.

3.g. Altre partecipazioni (IFRS 9)

Le partecipazioni in società dove la Capogruppo non esercita un'influenza significativa sono trattate secondo quanto previsto dal principio IFRS 9 e quindi sono classificate come altre partecipazioni e sono valutate al fair value.

3.h. Attività destinate alla dismissione (IFRS 5)

Le attività non correnti (o gruppi in dismissione) il cui valore contabile sarà recuperato principalmente attraverso la vendita anziché con il loro utilizzo continuativo sono classificate come destinate alla dismissione e rappresentate separatamente dalle altre attività e passività della Situazione finanziaria-patrimoniale. Perché ciò si verifichi, l'attività (o gruppo in dismissione) deve essere disponibile per la vendita immediata nella sua condizione attuale, soggetta a condizioni che sono d'uso e consuetudine per la vendita di tali attività (o gruppi in dismissione) e la vendita deve essere altamente probabile entro un anno. Se tali criteri vengono soddisfatti dopo la data di chiusura dell'esercizio, l'attività non corrente (o gruppo in dismissione) non viene classificata come posseduta per la vendita. Tuttavia, se tali condizioni sono soddisfatte successivamente alla data di chiusura dell'esercizio ma prima della autorizzazione alla pubblicazione del bilancio, opportuna informativa viene fornita nelle note esplicative. Le attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come possedute per la vendita, sono rilevate al minore tra il valore cantabile e il relativo fair value, al netto dei costi di vendita; i corrispondenti valori patrimoniali dell'esercizio precedente non sono riclassificati.

Un'attività operativa cessata ("discontinued operation") rappresenta una parte dell'impresa che è stata dismessa o classificata come posseduta per la vendita, e:

• rappresenta un importante ramo di attività o area geografica di attività;

• è parte di un piano coordinato di dismissione di un importante ramo di attività o area geografica di attività; o

• è una società controllata acquisita esclusivamente allo scopo di essere rivenduta.

I risultati delle attività operative cessate, siano esse dismesse oppure classificate come possedute per la vendita e in corso di dismissione, sono esposti separatamente nel Conto economico, al netto degli effetti fiscali. I corrispondenti valori relativi all'esercizio precedente, ove presenti, sono riclassificati ed esposti separatamente nel Conto economico, al netto degli effetti fiscali, e nel Rendiconto finanziario ai fini comparativi.

3.i. Imposte sul reddito (IAS 12)

Le imposte correnti sono iscritte e determinate sulla base di una realistica stima del reddito imponibile in conformità alle vigenti normative fiscali dello Stato in cui ha sede la società e tenendo conto delle eventuali esenzioni applicabili e dei crediti di imposta spettanti.

Le imposte differite sono determinate sulla base delle differenze temporanee tassabili o deducibili tra il valore contabile di attività e passività ed il loro valore fiscale e sono classificate tra le attività e le passività non correnti.

Un'attività fiscale differita è rilevata se è probabile il realizzo di un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la differenza temporanea deducibile.

Il valore contabile delle attività fiscali differite è oggetto di analisi periodica e viene ridotto nella misura in cui non sia più probabile il conseguimento di un reddito imponibile sufficiente a consentire l'utilizzo del beneficio derivante da tale attività differita.

3.j. Rimanenze (IAS 2)

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione, determinato secondo il metodo del costo medio ponderato, ed il valore di presunto realizzo.

3.k. Patrimonio netto

Le azioni ordinarie sono iscritte al valore nominale. I costi direttamente attribuibili all'emissione di nuove azioni sono portati in diminuzione delle riserve di patrimonio netto, al netto di ogni eventuale beneficio fiscale collegato.

Le azioni proprie sono classificate in una apposita voce a riduzione delle riserve; le eventuali successive operazioni di vendita, riemissione o cancellazione non comportano alcun impatto successivo al conto economico ma esclusivamente al patrimonio netto.

La riserva di copertura (hedging) si genera nel momento in cui si rilevano le variazioni di fair value dei derivati che, ai fini dello IAS 39, sono stati designati come "strumenti a copertura dei flussi di cassa" (Cash Flow Hedge) o come "strumenti di copertura degli investimenti netti in partecipate estere" (hedge of a net investment in a foreign operation).

La porzione di utile o perdita ritenuta "efficace" viene rilevata a patrimonio netto e viene contabilizzata a conto economico nei periodi, e con le modalità, in cui gli elementi coperti affluiscono al conto economico stesso, ovvero al momento della cessione della controllata.

Quando una società controllata redige il proprio bilancio in una moneta diversa da quella di presentazione utilizzata dal Gruppo, il bilancio d'esercizio della controllata è tradotto classificando le differenze derivanti da tali conversioni in una apposita riserva. Nel momento in cui la controllata viene venduta la riserva è trasferita al conto economico con esposizione degli utili o delle perdite derivanti dalla dismissione.

La voce "Utili (perdite) portati a nuovo" accoglie i risultati accumulati ed il trasferimento da altre riserve del patrimonio netto nel momento in cui queste si liberano da eventuali vincoli a cui sono sottoposte.

Questa voce rileva inoltre l'effetto cumulativo dei cambiamenti nei principi contabili e/o eventuali correzioni di errori che vengono contabilizzati secondo quanto previsto dallo IAS 8.

3.l. Fondi per rischi e oneri (IAS 37)

I fondi per rischi e oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incerta derivanti da eventi passati il cui accadimento comporterà un esborso finanziario. Gli accantonamenti sono stanziati esclusivamente in presenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, nei confronti di terzi che rende necessario l'impiego di risorse economiche e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'obbligazione stessa. L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per l'adempimento dell'obbligazione attuale alla data di rendicontazione. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di rendicontazione e rettificati in modo da rappresentare la migliore stima corrente. Le variazioni di stima sono imputate a conto economico.

Laddove sia previsto che l'esborso finanziario relativo all'obbligazione avvenga oltre i normali termini di pagamento e l'effetto di attualizzazione sia rilevante, l'accantonamento è rappresentato dal valore attuale, calcolato ad un tasso nominale senza rischi, dei pagamenti futuri attesi per l'estinzione dell'obbligazione.

Le attività e passività potenziali (attività e passività possibili, o non iscritte perché di ammontare non attendibilmente determinabile) non sono contabilizzate. Al riguardo viene fornita tuttavia adeguata informativa.

3.m. Ricavi provenienti da contratti con i clienti (IFRS 15)

Il Gruppo ha adottato l'IFRS 15 dal 1° gennaio 2018. Per informazioni sui criteri di valutazione applicati ai contratti con i clienti, si veda il paragrafo 6 che descrive anche gli effetti derivanti dalla prima applicazione dell'IFRS 15. Il principio stabilisce, quindi, un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applica a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti di assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi, secondo il nuovo modello, sono:

  • Identificazione del contratto con il cliente;
  • Identificazione delle performance obligations del contratto;
  • Determinazione del prezzo;
  • Allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto;
  • Criteri di iscrizione del ricavo quando l'entità soddisfa ciascuna performance obligation.

3.n. Benefici per i dipendenti (IAS 19)

I benefici a dipendenti erogati successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro e gli altri benefici a lungo termine sono oggetto di valutazione attuariali.

Seguendo tale metodologia le passività iscritte risultano rappresentative del valore attuale dell'obbligazione rettificata per eventuali perdite od utili attuariali non contabilizzati.

La legge finanziaria n. 296/2006 ha apportato modifiche importanti alla disciplina del TFR introducendo la possibilità per il lavoratore di trasferire il TFR che matura a partire dal 1° gennaio 2007 a forme pensionistiche prescelte. Pertanto, il TFR maturato al 31 dicembre 2006 relativo ai dipendenti che hanno esercitato l'opzione prospettata, pur rimanendo nell'ambito dei piani a benefici definiti, è stato determinato con tecniche attuariali che, però, escludono le componenti attuariali / finanziarie relative alla dinamica delle retribuzioni future.

Il Gruppo, in accordo con il principio, procede alla valorizzazione ed alla rilevazione del costo figurativo rappresentato dalle stock option e dalle stock grant rilevato a conto economico tra i costi per il personale e ripartito lungo il periodo di maturazione del beneficio, con contropartita ad apposita riserva di patrimonio netto.

Il costo dell'opzione viene determinato al momento dell'assegnazione del piano utilizzando specifici modelli e moltiplicato per il numero di opzioni esercitabili nel periodo di riferimento, queste ultime determinate mediante l'ausilio di opportune variabili attuariali.

Analogamente, l'onere derivante dall'attribuzione delle c.d. phantom stock option viene determinato con riferimento al fair value delle opzioni alla data di assegnazione e rilevato a conto economico tra i costi del personale in base al periodo di maturazione; la contropartita, a differenza delle stock option e delle stock grant, è costituita da una posta del passivo (fondi diversi del personale) e non da una riserva di patrimonio netto. Fino a quando tale passività non viene estinta il fair value viene ricalcolato ad ogni rendicontazione e alla data di effettivo esborso rilevando tutte le variazioni di fair value a conto economico.

3.o. Strumenti derivati (IAS 32 e 39)

Il Gruppo utilizza gli strumenti finanziari derivati per coprire la propria esposizione ai rischi di cambio e di tasso di interesse. I derivati incorporati sono separati dal contratto primario e contabilizzati separatamente quando vengono soddisfatti determinati criteri.

Il Gruppo utilizza strumenti derivati principalmente al fine di coprire i rischi con particolare riferimento alle fluttuazioni dei tassi d'interesse, delle valute estere e delle commodities. La classificazione di un derivato ai fini di copertura è formalmente documentata attestando l'"efficacia" della copertura stessa.

Gli strumenti finanziari derivati sono valutati inizialmente al fair value; eventuali costi di transazione attribuibili sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio nel momento in cui sono sostenuti. Dopo la rilevazione iniziale, i derivati sono valutati al fair value.

Ai fini contabili le operazioni di copertura sono classificate come:

  • "fair value hedge" (copertura del rischio di variazione del fair value) in cui gli effetti della copertura sono imputati a conto economico;
  • "cash flow hedge" (copertura del rischio di variazione dei flussi di cassa) in cui la variazione di fair value è rilevata direttamente a patrimonio netto per la parte "efficace" mentre la parte "non efficace" è contabilizzata a conto economico;
  • "hedge of a net investment in a foreign operation" (copertura degli investimenti netti in partecipate estere) – in cui la variazione di fair value è rilevata direttamente a patrimonio netto per la parte "efficace" mentre la parte "non efficace" è contabilizzata a conto economico.

La contabilizzazione di copertura cessa prospetticamente se si prevede che l'operazione programmata non si verificherà più, la copertura non soddisfa più i criteri richiesti per tale contabilizzazione, lo strumento di copertura giunge a scadenza oppure è venduto, cessato o esercitato, o la designazione è revocata. Se ci si attende che l'operazione programmata non debba più accadere, il saldo cumulato nel patrimonio netto viene immediatamente riclassificato nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

3.p. Conversione delle poste in valuta estera (IAS 21)

La moneta di presentazione del Gruppo è l'euro, che rappresenta la valuta in cui viene predisposto e pubblicato il bilancio. Le società del Gruppo redigono il proprio bilancio nella moneta funzionale.

Le transazioni effettuate in valuta diversa dalla valuta funzionale sono rilevate inizialmente al tasso di cambio alla data dell'operazione.

Alla data di chiusura del bilancio le attività e le passività monetarie denominate in valuta diversa dalla valuta funzionale sono convertite al tasso di cambio vigente a tale data.

Le voci non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione.

Le voci non monetarie iscritte al fair value sono convertite utilizzando il tasso di cambio alla data di determinazione del valore di bilancio.

Le attività e le passività delle società del Gruppo aventi valuta funzionale differente dall'euro sono valutate in base alle seguenti modalità:

  • le attività e le passività sono convertite utilizzando il cambio in essere alla data di chiusura del bilancio;
  • i costi e i ricavi sono convertiti utilizzando il cambio medio del periodo.

Le differenze di cambio sono rilevate direttamente a patrimonio netto in una specifica riserva. Al verificarsi dell'eventuale dismissione di una partecipazione estera, le differenze di cambio accumulate e contabilizzate a riserva di patrimonio netto sono imputate al conto economico.

3.q. Utile per azione (IAS 33)

L'utile base per azione è determinato rapportando l'utile netto, il risultato derivante dalle attività operative in esercizio e l'utile/(perdita) derivante da attività destinate alla dismissione del periodo attribuibile agli Azionisti possessori di azioni ordinarie della Capogruppo al numero medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione nel periodo.

L'utile diluito per azione è calcolato rettificando il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione per tener conto di tutte le azioni ordinarie potenziali, derivanti ad esempio dalla possibilità di esercizio dei piani di stock option e stock grant assegnati, che possono determinare un effetto diluitivo. Dal calcolo delle azioni ordinarie in circolazione sono escluse le azioni proprie in portafoglio.

3.r. Aggregazioni aziendali (IFRS 3)

Le acquisizioni di imprese sono rilevate utilizzando i metodi del purchase ed acquisition method in ossequio a quanto previsto dall'IFRS 3, in base al quale il costo dell'acquisizione è pari al fair value alla data di scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte. Gli oneri accessori alle operazioni di aggregazione aziendale sono rilevati a conto economico nel periodo in cui sono sostenuti. I corrispettivi sottoposti a condizione sono considerati parte del prezzo di trasferimento delle attività nette acquisite e sono valutati al fair value alla data di acquisizione. Analogamente, se il contratto di aggregazione prevede il diritto alla restituzione di alcune componenti del prezzo al verificarsi di alcune condizioni, tale diritto è classificato come attività dall'acquirente.

Eventuali successive variazioni di tale fair value sono rilevate a rettifica del trattamento contabile originario solo se esse sono determinate da maggiori o migliori informazioni circa tale fair value e se si verificano entro dodici mesi dalla data di acquisizione; tutte le altre variazioni devono sono rilevate a conto economico.

Nel caso di acquisizione per fasi di una società controllata, la partecipazione di minoranza precedentemente detenuta, sino a quel momento contabilizzata secondo quanto indicato dall'IFRS 9 – Strumenti Finanziari: Rilevazione, oppure secondo lo IAS 28 – Partecipazioni in imprese collegate o secondo l'IFRS 11 "Joint Arrangements – Accounting for acquisitions of interests in joint operations", è trattata come se fosse stata venduta e riacquisita alla data in cui si acquisisce il controllo. Tale partecipazione è pertanto valutata al suo fair value alla data di "cessione" e gli utili e le perdite conseguenti a tale valutazione sono rilevati nel conto economico. Inoltre, ogni valore precedentemente rilevato nel patrimonio netto come Altri utili e perdite complessive, è imputato a conto economico a seguito della cessione dell'attività cui si riferisce, è riclassificato nel conto economico. Il goodwill o il provento (in caso di badwill) derivanti dall'affare concluso con la successiva acquisizione è determinato come sommatoria tra il prezzo corrisposto per l'ottenimento del controllo, il valore delle interessenze di pertinenza di terzi (valutate secondo uno dei metodi consentiti dal principio), il fair value della partecipazione di minoranza precedentemente detenuta, al netto del fair value delle attività nette identificabili acquisite.

Le attività, le passività potenziali identificabili dell'impresa acquisita che rispettano le condizioni per l'iscrizione sono contabilizzate ai loro fair value alla data di acquisizione. L'eventuale eccedenza positiva del costo di acquisto rispetto al fair value della quota delle attività nette acquisite di pertinenza del Gruppo è contabilizzata come avviamento o, se negativa, rilevata a conto economico. Dopo l'iniziale iscrizione, l'avviamento viene valutato al costo diminuito delle eventuali perdite di valore accumulate. L'avviamento è sempre riferito ad attività reddituali identificate la cui capacità di reddito e di generazione di flussi di cassa viene costantemente monitorata ai fini della sua valutazione (impairment test).

La contabilizzazione dell'acquisizione di ulteriori quote di partecipazione in società già controllate sono considerate come transazioni con i soci e, pertanto, le differenze tra i costi di acquisizione ed il valore contabile delle quote di minoranza acquisite sono imputate al patrimonio netto di gruppo. Parimenti, le vendite di quote di minoranza senza perdita del controllo non generano utili/perdite nel conto economico ma variazioni del patrimonio netto di gruppo.

L'allocazione iniziale alle attività, passività di cui sopra, avvalendosi dell'opzione di cui all'IFRS3, può essere determinata provvisoriamente entro la fine dell'esercizio in cui l'operazione è stata realizzata, ed è possibile rilevare la rettifica di valori provvisoriamente assegnati nella contabilizzazione iniziale entro dodici mesi dalla data di acquisizione del controllo.

3.s. Uso di stime

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione il ricorso a stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio.

Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente, sia su quelli futuri.

Le voci di bilancio principalmente interessate da questo processo estimativo sono l'avviamento, le imposte differite, i fondi per rischi ed oneri, fondi per il personale, il fair value degli strumenti finanziari, delle stock options e delle stock grant e la stima della durata dei leasing che prevedono opzioni di rinnovo.

Si rimanda alle specifiche aree per maggiori dettagli.

4. Strumenti finanziari

Il Gruppo ha adottato l'IFRS 9 Strumenti finanziari a partire dal 1° gennaio 2018 (data di applicazione iniziale), ad eccezione delle nuove disposizioni sulle operazioni di copertura (hedging accounting) poiché continua ad adottare le precedenti disposizioni previste dallo IAS 39 per tutte le coperture già designate in hedge accounting al 31 dicembre 2017.

Le perdite per riduzione di valore delle attività finanziarie sono presentate in una voce distinta del prospetto dell'utile/(perdita) e delle altre componenti del conto economico complessivo.

Rilevazione e valutazione

I crediti commerciali e i titoli di debito emessi sono rilevati nel momento in cui sono originati. Tutte le altre attività e passività finanziarie sono rilevate inizialmente alla data di negoziazione, cioè quando il Gruppo diventa una parte contrattuale dello strumento finanziario.

Fatta eccezione per i crediti commerciali che non contengono una significativa componente di finanziamento, le attività finanziarie sono valutate inizialmente al fair value più o meno, nel caso di attività o passività finanziarie non valutate al FVTPL, i costi dell'operazione direttamente attribuibili all'acquisizione o all'emissione dell'attività finanziaria. Al momento della rilevazione iniziale, i crediti commerciali che non hanno una significativa componente di finanziamento sono valutati al loro prezzo dell'operazione.

Nella tabella che segue riporta la suddivisione delle categorie di attività e passività finanziarie esposte in bilancio e la loro classificazione:

Categoria di attività e passività finanziarie Classificazione
ATTIVITA' NON CORRENTI
ALTRE PARTECIPAZIONI FVTOCI
ALTRI CREDITI Costo ammortizzato
ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE FVTPL
ATTIVITA' CORRENTI
CREDITI COMMERCIALI Costo ammorizzato, expected loss rischio di
controparte
ALTRI CREDITI Costo ammorizzato, expected loss rischio di
controparte
CREDITI FINANZIARI Costo ammorizzato, expected loss rischio di
controparte
TITOLI FVTPL
ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE FVTPL
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI Costo ammorizzato, expected loss rischio di
controparte
PASSIVITA' NON CORRENTI
PRESTITI OBBLIGAZIONARI Costo ammortizzato
ALTRI DEBITI FINANZIARI Costo ammortizzato
DEBITI FINANZIARI PER DIRITTI D'USO Costo
PASSIVITA' CORRENTI
DEBITI VERSO BANCHE Costo ammortizzato
PRESTITI OBBLIGAZIONARI Costo ammortizzato
ALTRI DEBITI FINANZIARI Costo ammortizzato
DEBITI FINANZIARI PER DIRITTI D'USO Costo
DEBITI COMMERCIALI Costo ammortizzato

Classificazione e valutazione successiva – Attività finanziarie

Al momento della rilevazione iniziale, un'attività finanziaria viene classificata in base alla sua valutazione: costo ammortizzato; fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (FVOCI) - titolo di debito; FVOCI – titolo di capitale; o al fair value rilevato nell'utile/(perdita) dell'esercizio (FVTPL).

Le attività finanziarie non sono riclassificate successivamente alla loro rilevazione iniziale, salvo che il Gruppo modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tal caso, tutte le attività finanziarie interessate sono riclassificate il primo giorno del primo esercizio successivo alla modifica del modello di business.

Un'attività finanziaria deve essere valutata al costo ammortizzato se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni e non è designata al FVTPL:

  • l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso delle attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei relativi flussi finanziari contrattuali; e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Un'attività finanziaria deve essere valutata al FVOCI se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni e non è designata al FVTPL:

  • l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita delle attività finanziarie; e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Al momento della rilevazione iniziale di un titolo di capitale non detenuto per finalità di trading, il Gruppo può compiere la scelta irrevocabile di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti del conto economico complessivo. Tale scelta viene effettuata per ciascuna attività. Tutte le attività finanziarie non classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVOCI, come indicato in precedenza, sono valutate al FVTPL. Al momento della rilevazione iniziale, il Gruppo può designare irrevocabilmente l'attività finanziaria come valutata al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio se così facendo elimina o riduce significativamente un'asimmetria contabile che altrimenti risulterebbe dalla valutazione dell'attività finanziaria al costo ammortizzato o al FVOCI.

Il Gruppo valuta l'obiettivo del modello di business nell'ambito del quale l'attività finanziaria è detenuta a livello di portafoglio in quanto riflette al meglio la modalità con cui l'attività è gestita e le informazioni comunicate alla direzione aziendale. Tali informazioni comprendono:

  • i criteri enunciati e gli obiettivi del portafoglio e l'applicazione pratica di detti criteri, inclusi, tra gli altri, se la strategia della direzione aziendale si basa sull'ottenimento di interessi attivi dal contratto, sul mantenimento di un determinato profilo dei tassi di interesse, sull'allineamento della durata delle attività finanziarie a quella delle passività correlate o sui flussi finanziari attesi o sulla raccolta di flussi finanziari attraverso la vendita delle attività;
  • le modalità di valutazione della performance del portafoglio e le modalità della comunicazione della performance ai dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo;
  • i rischi che incidono sulla performance del modello di business (e delle attività finanziarie possedute nell'ambito del modello di business) e il modo in cui tali rischi sono gestiti;

  • le modalità di retribuzione dei dirigenti dell'impresa (per esempio, se la retribuzione è basata sul fair value delle attività gestite o sui flussi finanziari contrattuali raccolti);

  • la frequenza, il valore e la tempistica delle vendite delle attività finanziarie negli esercizi precedenti, le ragioni delle vendite e le aspettative riguardo alle vendite future.

I trasferimenti di attività finanziarie a terzi nell'ambito di operazioni che non comportano l'eliminazione contabile non sono considerati delle vendite ai fini della valutazione del modello di business, in linea con il mantenimento in bilancio di tali attività da parte del Gruppo.

Le attività finanziarie che soddisfano la definizione di attività finanziarie possedute per negoziazione o il cui andamento è valutato sulla base del fair value sono valutate al FVTPL.

Le attività finanziarie valutate al FVTPL sono valutate successivamente al fair value. Gli utili e le perdite nette, compresi i dividendi o gli interessi ricevuti, sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono valutate successivamente al costo ammortizzato in conformità al criterio dell'interesse effettivo. Il costo ammortizzato viene diminuito delle perdite per riduzione di valore. Gli interessi attivi, gli utili e le perdite su cambi e le perdite per riduzione di valore sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio così come gli eventuali utili o perdite da eliminazione contabile.

I titoli di debito valutati al FVOCI sono valutati successivamente al fair value. Gli interessi attivi calcolati in conformità al metodo dell'interesse effettivo, gli utili e le perdite su cambi e le perdite per riduzione di valore sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio. Gli altri utili e perdite netti sono rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo. Al momento dell'eliminazione contabile, gli utili o le perdite accumulate nelle altre componenti del conto economico complessivo sono riclassificati nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

I titoli di capitale valutato al FVOCI sono valutati successivamente al fair value. I dividendi sono rilevati nell'utile/(perdita) d'esercizio a meno che rappresentino chiaramente un recupero di parte del costo dell'investimento. Gli altri utili e perdite nette sono rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo e non sono mai riclassificati nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Classificazione e valutazione successiva - Passività finanziarie:

Le passività finanziarie sono classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVTPL. Una passività finanziaria viene classificata al FVTPL quando è posseduta per la negoziazione, rappresenta un derivato o è designata come tale al momento della rilevazione iniziale.

Le passività finanziarie al FVTPL sono valutate al fair value e le eventuali variazioni, compresi gli interessi passivi, sono rilevate nell'utile/(perdite) dell'esercizio. Le altre passività finanziarie sono valutate successivamente al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo. Gli interessi passivi e gli utili/(perdite) su cambi sono rilevati nell'utile/(perdite) dell'esercizio, così come gli eventuali utili o perdite derivanti dall'eliminazione contabile.

Eliminazione contabile – Attività e passività finanziarie

Le attività finanziarie vengono eliminate dal bilancio quando i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle stesse scadono, quando i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari nell'ambito di un'operazione in cui sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà dell'attività finanziaria sono trasferiti o quando il Gruppo non trasferisce né mantiene sostanzialmente tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà dell'attività finanziaria e non mantiene il controllo dell'attività finanziaria.

Il Gruppo è coinvolto in operazioni che prevedono il trasferimento di attività rilevate nel proprio prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, ma mantiene tutti o sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dall'attività trasferita. In questi casi, le attività trasferite non sono eliminate contabilmente.

Il Gruppo procede all'eliminazione contabile di una passività finanziaria quando l'obbligazione specificata nel contratto è stata adempiuta o cancellata oppure è scaduta. Il Gruppo elimina contabilmente una passività finanziaria anche in caso di variazione dei relativi termini contrattuali e i flussi finanziari della passività modificata sono sostanzialmente diversi. In tal caso, si rileva una nuova passività finanziaria al fair value sulla base dei termini contrattuali modificati.

La differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta e il corrispettivo versato (comprese le attività non rappresentate da disponibilità liquide trasferite o le passività assunte) è rilevata nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Perdite per riduzione di valore

Il Gruppo rileva dei fondi svalutazione per le perdite attese su crediti relative a:

  • attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • titoli di debito valutati al FVOCI; e
  • attività derivanti da contratto.

Il Gruppo valuta i fondi svalutazione a un importo pari alle perdite attese lungo tutta la vita del credito, fatta eccezione per quanto indicato di seguito, per i dodici mesi successivi:

  • titoli di debito con un rischio di credito basso alla data di chiusura del bilancio; e
  • altri titoli di debito e conti correnti bancari il cui rischio di credito (ossia il rischio di inadempimento che si manifesta lungo la vita attesa dello strumento finanziario) non è significativamente aumentato dopo la rilevazione iniziale.

I fondi svalutazione dei crediti commerciali e delle attività derivanti da contratto sono sempre valutati a un importo pari alle perdite attese lungo tutta la vita del credito.

Per stabilire se il rischio di credito relativo a un'attività finanziaria è aumentato in misura significativa dopo la rilevazione iniziale al fine di stimare le perdite attese su crediti, il Gruppo considera le informazioni ragionevoli e dimostrabili che siano pertinenti e disponibili senza eccessivi costi o sforzi. Sono incluse le informazioni quantitative e qualitative e le analisi, basate sull'esperienza storica del Gruppo, sulla valutazione del credito nonché sulle informazioni indicative degli sviluppi attesi ('forward-looking information').

Le perdite attese su crediti di lunga durata sono le perdite attese su crediti derivanti da tutte le possibili inadempienze lungo la vita attesa di uno strumento finanziario.

Le perdite attese su crediti a 12 mesi sono le perdite attese su crediti derivanti da possibili inadempienze nell'arco di dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio (o entro un periodo più breve se la vita attesa di uno strumento finanziario è inferiore a 12 mesi).

Il periodo massimo da prendere in considerazione nella valutazione delle perdite attese su crediti è il periodo contrattuale massimo durante il quale il Gruppo è esposto al rischio di credito.

Ad ogni data di chiusura dell'esercizio, il Gruppo valuta se le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e i titoli di debito al FVOCI sono deteriorate. Un'attività finanziaria è 'deteriorata' quando si sono verificati uno o più eventi che hanno un impatto negativo sui futuri flussi finanziari stimati dell'attività finanziaria.

Costituiscono prove che l'attività finanziaria è deteriorata i dati osservabili relativi ai seguenti eventi:

  • significative difficoltà finanziarie dell'emittente o debitore;
  • una violazione del contratto, quale un inadempimento o una scadenza non rispettata da più di 90 giorni;
  • la ristrutturazione di un debito o un anticipo da parte del Gruppo a condizioni che il Gruppo non avrebbe altrimenti preso in considerazione;
  • sussiste la probabilità che il debitore dichiari fallimento o altre procedure di ristrutturazione finanziaria;
  • la scomparsa di un mercato attivo di quell'attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie.

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I fondi svalutazione delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono dedotti dal valore contabile lordo delle attività.

Per i titoli di debito al FVOCI, il fondo svalutazione viene accantonato nell'utile/(perdita) dell'esercizio e rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo.

Fair value

Il fair value, come definito dall'IFRS 13, è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.

Il fair value delle passività finanziarie con esigibilità a richiesta (i.e. depositi a vista) non è inferiore all'importo esigibile a richiesta attualizzato a partire dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento.

Per gli strumenti finanziari quotati in mercati attivi, il fair value è determinato sulla base dei prezzi ufficiali nel mercato principale al quale il Gruppo ha accesso (Mark to Market).

Uno strumento finanziario si considera quotato in un mercato attivo se i prezzi di quotazione sono prontamente e regolarmente disponibili presso un sistema di quotazione, dealer, broker, etc., e questi prezzi rappresentano operazioni di mercato reali e regolari. Se per uno strumento finanziario considerato nella sua totalità non esiste una quotazione di mercato in un mercato attivo ma esiste per alcune sue componenti, il fair value è determinato sulla base degli specifici prezzi di mercato per le sue componenti.

Se non sono disponibili prezzi osservabili in un mercato attivo per un identico elemento posseduto da un altro operatore come attività, o se i prezzi non sono disponibili, utilizzando altri input osservabili, quali il prezzo quotato in un mercato non attivo per l'elemento identico posseduto da un altro operatore come attività, il Gruppo valuterà il fair value utilizzando un'altra tecnica di valutazione, quale:

  • un metodo reddituale (per esempio una tecnica del valore attuale che tenga conto dei futuri flussi finanziari che un operatore di mercato si aspetterebbe di percepire dal possedere la passività finanziaria, uno strumento rappresentativo di capitale o un'attività);
  • un metodo basato sulla valutazione di mercato (per esempio, utilizzando i prezzi quotati per passività o strumenti rappresentativi di capitale similari posseduti da terzi come attività);
  • le valutazioni effettuate utilizzando, anche solo in parte, input non desunti da parametri osservabili sul mercato, per i quali si fa ricorso a stime ed assunzioni formulate dal valutatore (Mark to Model). Il Gruppo utilizza modelli di valutazione (Mark to Model) che sono generalmente accettati e usati dal mercato. I modelli di valutazione includono tecniche di valutazione basate sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri e stime sulla volatilità (se presente una componente opzionale), essi sono soggetti a revisione periodicamente al fine di assicurarne la coerenza con gli obiettivi della valutazione.

Tali metodi usano input basati sui prezzi fissati in transazioni recenti e/o prezzi/quotazioni per strumenti che hanno simili caratteristiche in termini di profilo di rischio.

Il Gruppo come ulteriore garanzia dell'oggettività delle valutazioni derivate dai modelli di valutazione utilizza il fair value adjustments (FVAs), per tenere in considerazione i rischi principalmente associati con liquidità limitata delle posizioni, i modelli valutativi utilizzati e i rischi di controparte.

La scelta tra le suddette metodologie non è opzionale, dovendo le stesse essere applicate in ordine gerarchico: se, in particolare, è disponibile un prezzo espresso da un mercato attivo non si potrà ricorrere ad uno degli altri approcci valutativi.

Relativamente alla determinazione del fair value dei contratti derivati deve essere considerato il rischio di inadempimento, recepito attraverso credit value adjustment (CVA) e debit value adjustment (DVA).

Sono previsti in particolare tre livelli:

  • Livello 1: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base dei prezzi di quotazione (non rettificati) osservabili su mercati attivi;
  • Livello 2: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base di modelli di valutazione che utilizzano input osservabili su mercati attivi (diversi dai prezzi quotati inclusi nel livello 1 osservabili sia direttamente che indirettamente);
  • Livello 3: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base di modelli di valutazione che utilizzano prevalentemente input non osservabili su mercati attivi. Le valutazioni sono effettuate utilizzando input diversi, non tutti desunti direttamente da parametri osservabili sul mercato e comporta stime ed assunzioni da parte del valutatore.

5. Cambiamento di principi contabili, di stime ed errori

I criteri di stima e di valutazione sono riesaminati periodicamente e si basano sull'esperienza storica e su elementi quali le aspettative correlate alla ragionevole e concreta realizzazione di determinati eventi.

Se l'applicazione iniziale di un principio ha effetto sull'esercizio in corso o su quello precedente, tale effetto viene rilevato indicando il cambiamento derivante da eventuali disposizioni transitorie, la natura del cambiamento, la descrizione delle disposizioni transitorie, che possono avere effetto anche su esercizi futuri, nonché l'importo delle rettifiche relative ad esercizi antecedenti a quelli presentati.

Se un cambiamento volontario di un principio ha effetto sull'esercizio corrente o precedente tale effetto viene rilevato indicando la natura del cambiamento, le ragioni per l'adozione del nuovo principio, l'importo delle rettifiche relative ad esercizi antecedenti a quelli presentati.

Nel caso di un nuovo principio/interpretazione emesso ma non ancora in vigore vengono indicati il fatto, il possibile impatto, il titolo del principio/interpretazione, la data di entrata in vigore e la data di prima applicazione dello stesso.

Il cambiamento di stime contabili prevede l'indicazione della natura e dell'impatto del cambiamento. Le stime sono utilizzate principalmente per rilevare perdite di valore relativamente ad attività iscritte, accantonamenti per rischi, benefici ai dipendenti, imposte ed altri accantonamenti e fondi. Le stime e le assunzioni vengono riesaminate periodicamente e gli effetti delle eventuali variazioni sono riflessi a conto economico.

La rilevazione di errori contabili, infine, prevede l'indicazione della natura, dell'importo delle rettifiche e delle correzioni all'inizio del primo periodo di rendicontazione successivo alla rilevazione stessa.

6. Adozione di nuovi principi contabili, interpretazioni ed emendamenti

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS applicati dal 1° gennaio 2019:

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2019.

Applicazione nuovo principio contabile IFRS 16

L'IFRS 16 introduce un unico modello di contabilizzazione dei leasing nel bilancio dei locatari secondo cui il Gruppo, in qualità di locatario, ha rilevato un'attività che rappresenta il diritto d'uso del bene sottostante e una passività che riflette l'obbligazione per il pagamento dei canoni di locazione. Il Gruppo ha applicato l'IFRS 16 utilizzando il metodo dell'applicazione retroattiva modificata in virtù del quale l'effetto cumulativo dell'applicazione iniziale è rilevato tra gli utili portati a nuovo al 1° gennaio 2019. Pertanto, le informazioni relative al 2018 non sono state rideterminate - ovvero, sono presentate secondo lo IAS 17 e le relative interpretazioni.

I dettagli degli impatti derivanti dall'applicazione del suddetto principio sono indicati di seguito.

In precedenza, il Gruppo stabiliva all'inizio del contratto se il contratto era, o conteneva, un leasing secondo l'IFRIC 4. In conformità all'IFRS 16, il Gruppo valuta se il contratto è un leasing o lo contiene sulla base della nuova definizione di leasing. Secondo l'IFRS 16 infatti, il contratto è, o contiene un leasing se, in cambio di un corrispettivo, trasferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività identificata per un periodo di tempo.

Alla data di applicazione iniziale dell'IFRS 16, il Gruppo ha deciso di adottare l'espediente pratico che consente di non riesaminare quali operazioni costituiscono un leasing. L'IFRS 16 è stato applicato solo ai contratti che erano già stati individuati in precedenza come leasing. I contratti che non erano stati identificati come leasing applicando lo IAS 17 e l'IFRIC 4 non sono stati valutati nuovamente al fine di stabilire se rappresentassero un leasing. Pertanto, la definizione di leasing contenuta nell'IFRS 16 è stata applicata solo ai contratti sottoscritti o modificati il 1° gennaio 2019 o in data successiva.

All'inizio del contratto o alla data di nuova valutazione di un contratto che contiene una componente leasing, il Gruppo attribuisce il corrispettivo del contratto a ciascuna componente leasing e non leasing sulla base del relativo prezzo a sé stante.

In qualità di locatario, in precedenza il Gruppo classificava i leasing come operativi o finanziari valutando se il leasing trasferiva sostanzialmente tutti i rischi e i benefici connessi alla proprietà. Secondo l'IFRS 16, il Gruppo rileva nella situazione patrimoniale-finanziaria le attività per il diritto d'uso e le passività del leasing per la maggior parte dei leasing.

Tuttavia, il Gruppo ha deciso di non rilevare le attività per il diritto d'uso e le passività relative ai leasing di attività di modesto valore. Pertanto, il Gruppo rileva i pagamenti dovuti per il leasing relativi ai predetti leasing come costo con un criterio a quote costanti lungo la durata del leasing.

Il Gruppo espone le attività per il diritto d'uso che non soddisfano la definizione di investimenti immobiliari nella voce "diritti d'uso". I valori contabili per natura delle attività per il diritto d'uso sono nel seguito esposti.

Il Gruppo espone le passività del leasing nella voce 'passività finanziarie per diritti d'uso' nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria.

Alla data di decorrenza del leasing, il Gruppo rileva l'attività per il diritto d'uso e la passività del leasing. L'attività per il diritto d'uso viene inizialmente valutata al costo, e successivamente al costo al netto dell'ammortamento e delle perdite per riduzione di valore cumulati, e rettificata al fine di riflettere le rivalutazioni della passività del leasing.

Il Gruppo valuta la passività del leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per i leasing non versati alla data di decorrenza, attualizzandoli utilizzando il tasso di finanziamento marginale quale tasso di sconto.

La passività del leasing viene successivamente incrementata degli interessi che maturano su detta passività e diminuita dei pagamenti dovuti per il leasing effettuati ed è rivalutata in caso di modifica

dei futuri pagamenti dovuti per il leasing derivanti da una variazione dell'indice o tasso, in caso di modifica dell'importo che il Gruppo prevede di dover pagare a titolo di garanzia sul valore residuo o quando il Gruppo modifica la sua valutazione con riferimento all'esercizio o meno di un'opzione di acquisto, di proroga o risoluzione.

Il Gruppo ha stimato la durata del leasing di alcuni contratti nei quali agisce da locatario e che prevedono opzioni di rinnovo. La valutazione del Gruppo circa l'esistenza o meno della ragionevole certezza di esercitare l'opzione influenza la stima della durata del leasing, impattando in maniera significativa l'importo delle passività del leasing e delle attività per il diritto d'uso rilevate.

Alla data di applicazione iniziale, nel caso dei leasing classificati come operativi secondo lo IAS 17, le passività del leasing sono state determinate al valore attuale dei pagamenti residui dovuti per i leasing, attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento marginale del Gruppo al 1° gennaio 2019.

Le attività per il diritto d'uso sono valutate ad un importo pari alla passività del leasing, rettificato dell'importo degli eventuali pagamenti anticipati o accumulati dovuti per il leasing.

Il Gruppo ha utilizzato i seguenti espedienti pratici per applicare l'IFRS 16 ai leasing classificati in precedenza come operativi secondo lo IAS 17.

  • Ha applicato l'esenzione dalla rilevazione delle attività per il diritto d'uso e delle passività del leasing ai leasing la cui durata è inferiore a 12 mesi.
  • Ha escluso i costi diretti iniziali dalla valutazione dell'attività per il diritto d'uso alla data dell'applicazione iniziale in quanto ritenuti non rilevanti.
  • Si è basato sulle esperienze acquisite nel determinare la durata del leasing contenente opzioni di proroga o di risoluzione del leasing.

Il Gruppo detiene in leasing alcuni asset che erano classificati come leasing finanziari secondo lo IAS 17. Per tali leasing, il valore contabile dell'attività per il diritto d'uso e della passività del leasing al 1° gennaio 2019 corrisponde al valore contabile del bene oggetto di leasing e della passività del leasing secondo lo IAS 17 immediatamente prima di tale data.

A seguito della prima applicazione dell'IFRS 16 ai leasing classificati in precedenza come finanziari, il Gruppo ha rilevato attività per il diritto d'uso e passività del leasing pari, rispettivamente, a € 87,3 milioni e € 70,1 milioni.

In fase di applicazione iniziale dell'IFRS 16, il Gruppo ha rilevato ulteriori attività per il diritto d'uso e altre passività del leasing pari, rispettivamente, a € 386,9 milioni e € 392,8 milioni. Le differenze sono state rilevate tra gli utili portati a nuovo.

La tabella seguente sintetizza gli effetti dell'applicazione dell'IFRS 16 al 1° gennaio 2019.

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

(in migliaia di euro)

ATTIVITA' 31.12.2018 01.01.2019 Differenza
Immobilizzazioni materiali 822.444 735.175 (87.269)
Diritti d'uso -- 474.139 474.139
Attività per imposte differite 99.000 100.195 1.195
Altri crediti attività correnti 79.283 78.257 (26)
PASSIVITA' 31.12.2018 01.01.2019 Differenza
Patrimonio netto di Gruppo 515.811 513.724 (2.087)
Patrimonio netto di terzi 920.226 915.834 (4.392)
Altri debiti finanziari passività non
correnti 365.004 307.340 (57.664)
Debiti finanziari per diritti d'uso
passività non correnti -- 412.211 412.211
Fondi per rischi ed oneri passività
non correnti 43.023 47.565 4.542
Altri
debiti
finanziari
passività
correnti 144.874 132.419 (12.455)
Debiti finanziari per diritti d'uso
passività correnti -- 50.734 50.734
Altri debiti passività correnti 212.706 209.856 (2.850)

Per effetto di tale diversa classificazione dei canoni di leasing, il conto economico consolidato del Gruppo dell'esercizio 2019 ha registrato, per effetto di minori costi per servizi, un miglioramento del margine operativo lordo (EBITDA) pari a € 51,7 milioni, un incremento degli ammortamenti di € 46,3 milioni, un incremento degli oneri finanziari di € 12,2 milioni e un decremento delle imposte di € 1,7 milioni. L'impatto sull'utile netto del Gruppo è stato negativo per € 2 milioni.

L'impatto dell'IFRS 16 sull'indebitamento finanziario netto consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2019 è stato negativo per € 800,1 milioni (€ 737,3 relativo al gruppo KOS, € 62,3 milioni relativo al gruppo Sogefi e € 0,5 milioni relativo alla controllata incorporata CIR S.p.A.). Si precisa che l'applicazione del nuovo principio non ha alcun effetto sulla determinazione dei covenants.

Altri principi

  • Emendamento all'IFRS 9 "Prepayment features with Negative Compensation" (pubblicato in data 12 ottobre 2017 e omologato dalla Commissione Europea nel marzo del 2018). L'emendamento propone che agli strumenti finanziari con pagamento anticipato, che potrebbero dar esito ad una compensazione negativa, possa essere applicato il metodo del costo ammortizzato o del fair value through other comprehensive income a seconda del modello di business adottato.
  • IFRIC 23 Uncertainty over income taxes treatment. Nel giugno 2017 lo IASB ha pubblicato l'interpretazione IFRIC 23 - Uncertainty over income tax treatments. L'interpretazione chiarisce l'applicazione dei requisiti di riconoscimento e di misurazione stabilite nello IAS 12 Income Taxes quando esiste incertezza sui trattamenti fiscali.
  • Emendamento allo IAS 28 "Long-term Interests in Associates and Joint Ventures" (pubblicato in data 12 ottobre 2017). L'emendamento chiarisce che ai crediti a lungo termine verso una società collegata o joint venture, che, nella sostanza, fanno parte dell'investimento netto nella società collegata o joint venture, si applica l'IFRS 9. L'emendamento prevede inoltre che l'IFRS 9 sia appli-

cato a tali crediti prima dell'applicazione dello IAS 28, in modo che l'entità non tenga conto di eventuali rettifiche ai long-term interests derivanti dall'applicazione del suddetto IAS.

  • Documento "Annual Improvements to IFRS Standards 2015-2017 Cycle" (pubblicato in data 12 dicembre 2017). Le modifiche introdotte, rientranti nell'ordinaria attività di razionalizzazione e di chiarimento dei principi contabili internazionali, riguardano i seguenti principi: IAS 12 Income Taxes, IAS 23 Borrowing Costs e IFRS 3 Business Combination.
  • Emendamento allo IAS 19 Plan Amendment, Curtailment or Settlement (pubblicato in febbraio 2018). L'emendamento chiarisce che è richiesto l'aggiornamento delle ipotesi attuariali utilizzate per la valutazione delle passività/attività nette per benefici definiti quando si verifica una modifica nel piano a benefici definiti, pertanto il costo relativo alle prestazioni di lavoro corrente e gli interessi netti del periodo che intercorre tra la data di modifica del piano e la data di chiusura del bilancio devono essere calcolati sulla base delle nuove assunzioni attuariali.
  • Definizione di rilevanza: migliorata la definizione di rilevanza riportata nello IAS 1 al fine di identificare se un'informazione, una transazione, un evento debba essere fornita agli utilizzatori del bilancio. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2020.
  • Modifiche al Conceptual Framework. Nel marzo 2018 lo IASB ha pubblicato una nuova versione del "Quadro concettuale per la rendicontazione finanziaria" ("Conceptual Framework for Financial Reporting" o, più brevemente, "Conceptual Framework"), che ha sostituito il precedente documento pubblicato nel 20011, e parzialmente rivisto nel 2010. Il Conceptual Framework fornisce una descrizione dei concetti che sono alla base della rendicontazione finanziaria redatta in conformità agli IFRS e ha la finalità di assistere lo IASB per lo sviluppo dei nuovi principi contabili, i redattori dei bilanci per definire un principio contabile in assenza di una specifica disposizione degli IFRS e tutti coloro che devono comprendere e interpretare gli IFRS [CF.SP1.1]. Il nuovo Conceptual Framework non è oggetto di omologazione da parte dell'Unione Europea, perché è un documento che fornisce solo un quadro concettuale degli IFRS e non è un principio contabile. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2020.

Tali emendamenti/miglioramenti/interpretazioni non hanno comportato effetti rilevanti per le società del Gruppo.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS non ancora omologati dall'Unione Europea:

Alla data di riferimento del presente bilancio consolidato gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti. Al momento gli amministratori stanno valutando i possibili effetti dell'introduzione di queste modifiche sul bilancio consolidato del Gruppo.

  • Definizione di business: si chiarisce la definizione di business dell'IFRS 3, fornendo delle specifiche linee guide per la sua corretta applicazione distinguendo l'acquisizione di un "business" dall'acquisizione di un "gruppo". Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2020.
  • IFRS 17 Contratti assicurativi. La data di entrata in vigore è al momento differita al 1° gennaio 2022.
  • Classificazione di debiti tra correnti e non correnti (amendment allo IAS 1)

StatoPatrimoniale

7. Attività non correnti

7.a. Immobilizzazioni immateriali

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Le immobilizzazioni immateriali passano da € 1.139.840 migliaia al 31 dicembre 2018 a € 670.368 migliaia al 31 dicembre 2019. Il saldo della colonna "Attività destinate alla dismissione" si riferisce al cambiamento

ALIQUOTE DI AMMORTAMENTO

Descrizione %
Costi di sviluppo capitalizzati 20-33%
Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno 4-50%
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 16-33,33%
Altre immobilizzazioni immateriali 16-33,33%

AVVIAMENTO

La diminuzione dei saldi al 31 dicembre 2019 si riferisce alla riclassifica delle attività facenti capo al gruppo GEDI in applicazione del principio contabile IFRS 5 relative principalmente alle voci "Testate e Marchi" (€ 432.485 migliaia) e "Frequenze" (€ 91.242 migliaia).

Avviamento:

(in migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2018
Settore Automotive (Gruppo Sogefi) 128.637 128.637
Settore Media (Gruppo GEDI) -- 32.929
Settore Sanità (Gruppo KOS) 390.222 289.336
Totale 518.859 450.902

La diminuzione del periodo nel settore Media si riferisce alla riclassifica delle attività facenti capo al gruppo GEDI in applicazione del principio contabile IFRS 5.

La variazione del periodo nel settore Sanità è riferibile alle acquisizioni effettuate nel corso dell'esercizio dal gruppo KOS. In particolare, l'impatto dell'acquisizione del Gruppo Charleston è stato pari a € 88.801 migliaia.

L'avviamento è allocato alle cash-generating unit ("CGU") identificate, coerentemente con le modalità con le quali il management della Capogruppo opera e gestisce i suoi assets, vale a dire sulla base dei settori operativi del Gruppo. La precedente tabella evidenzia l'allocazione degli avviamenti per settore di operatività del Gruppo.

Ai fini della determinazione dell'impairment test dell'avviamento la stima del valore recuperabile di ciascuna cash generating unit, definita in conformità a quanto previsto dallo IAS 36, è stata effettuata sulla base del valore d'uso (value in use) ovvero del fair value less costs to dispose, anche considerando – ove applicabili alle singole fattispecie - le linee guida del documento "Impairment test dell'avviamento in contesti di crisi finanziaria e reale - linee guida" emesso dall'O.I.V..

Il valore d'uso è stato calcolato attualizzando, ad un appropriato tasso di sconto, i flussi finanziari futuri, generati dall'unità nella fase produttiva ed al momento della sua dismissione (metodo del discounted cash flow). In particolare, in conformità a quanto richiesto dai principi contabili internazionali, ai fini della verifica del valore sono stati considerati i flussi di cassa senza tenere conto di quelli, in entrata e in uscita, generati dalla gestione finanziaria e dei flussi monetari connessi alla gestione fiscale. I flussi da scontare, pertanto, sono flussi di cassa operativi, unlevered, differenziali (perché riferiti alla singola unità).

I flussi di cassa delle singole unità operative sono stati desunti dai budget e dai piani previsionali predisposti dal management delle rispettive unità operative ed approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione. Tali piani sono stati elaborati sulla base del trend economico registrato negli esercizi precedenti e proiettando le ipotesi di primari analisti sull'andamento dei mercati di riferimento e più in generale sull'evoluzione di ciascun settore.

Per stimare correttamente il valore d'uso di una Cash Generating Unit, è stato necessario valutare l'entità dei flussi di cassa attesi dall'unità, le attese riguardanti le possibili variazioni in ordine all'ammontare e ai tempi di manifestazione dei flussi, il tasso di attualizzazione da impiegare ed altri eventuali fattori di rischiosità riconducibili alla specifica unità.

Nella determinazione del tasso di attualizzazione da utilizzare si procede alla stima del costo medio ponderato del capitale investito (WACC) a livello di settore, indipendentemente dalla struttura finanziaria della singola società/sottogruppo.

I valori utilizzati nel calcolo del costo medio del capitale (estrapolati dalle principali fonti finanziarie) sono i seguenti:

  • rendimento delle attività prive di rischio: per il gruppo KOS pari alla media a dodici mesi dei tassi di rendimento relativi a titoli di debito italiano con scadenza 10 anni (Fonte: Bloomberg) e per il gruppo Sogefi pari alla media annuale dei titoli di debito a 10 anni dei principali paesi in cui opera il gruppo ponderata in base ai ricavi;
  • premio per il rischio azionario di mercato: misurato quale differenziale di rendimento (storico di lungo periodo) tra i titoli azionari e obbligazionari sui mercati finanziari maturi;
  • coefficiente Beta unlevered: determinato con riferimento ai Beta di società comparabili di settore;
  • struttura finanziaria: la struttura delle fonti finanziarie utilizzata per la ponderazione del costo del capitale è stata determinata sulla base di un rapporto di indebitamento (D/D+E) di mercato, derivante da un campione di società comparabili di settore;
  • premio per il rischio dimensionale: basato su osservazioni di lungo periodo dei premi di rendimento connessi all'investimento nel capitale di rischio di società di media dimensione (Fonte: Ibbotson Associates)

Il fair value less costs to dispose di un'attività o di un gruppo di attività (ad esempio una Cash Generating Unit) trova la migliore espressione nel prezzo definito in un accordo vincolante di vendita tra controparti indipendenti, al netto dei costi diretti di dismissione del bene. Nei casi in cui tale evidenza non sia disponibile, il fair value al netto dei costi di cessione è stato determinato facendo riferimento, in ordine di importanza, ai seguenti valori di scambio:

  • il prezzo corrente negoziato in un mercato attivo;
  • il prezzo relativo a precedenti transazioni similari;
  • il prezzo stimato sulla base di altre informazioni attinte dall'azienda.

Per la stima del valore recuperabile di ciascun bene si è fatto riferimento al maggiore tra il fair value less costs to dispose e il valore d'uso, ove disponibili.

Sintesi delle risultanze degli impairment test

Gli impairment test effettuati sugli avviamenti allocati al Settore Sanità e al Settore Automotive hanno accertato che non sussistono perdite di valore.

Tuttavia, considerato che il valore recuperabile è determinato sulla base di stime, il Gruppo non può assicurare che non si verifichi una perdita di valore degli avviamenti in periodi futuri. Stante l'attuale contesto di crisi del mercato, infatti, i diversi fattori utilizzati nell'elaborazione delle stime potrebbero essere rivisti al verificarsi di condizioni non in linea con quelle oggetto di previsione.

Di seguito si riporta una descrizione delle analisi effettuate con riferimento ad ogni Settore.

Settore automotive (Gruppo SOGEFI)

L'avviamento allocato al settore automotive, che coincide con il perimetro del Gruppo Sogefi, è pari a circa € 128,6 milioni. Il gruppo ha, quindi, allocato tutto l'avviamento su un'unica CGU "automotive" procedendo, peraltro, nell'ambito delle analisi svolte ai fini della stima dei flussi cassa per il test di impairment all'identificazione di specifiche CGU secondo le logiche gestionali adottate dalla subholding Sogefi.

In particolare, ai soli fini della determinazione del valore d'uso, in conformità al precedente esercizio, sono stati considerati i flussi di cassa operativi generati dal Gruppo Sogefi, in linea con le logiche gestionali adottate dal management della sub-holding, relativi alle tre unità di business derivanti da acquisizioni:

  • filtrazione fluida;
  • filtrazione aria e raffreddamento;
  • componenti sospensioni auto.

La recuperabilità dei valori iscritti è stata verificata confrontando il valore netto contabile attribuito alle CGU, compreso l'avviamento (Carrying Amount) con il valore recuperabile individuato dal valore d'uso, rappresentato dal valore attuale dei flussi finanziari futuri che si stima deriveranno dall'uso continuativo dei beni riferiti alle cash generating unit e dal valore terminale attribuibile alle stesse.

Si è utilizzata la metodologia dei flussi di cassa operativi attualizzati (Discounted Cash Flow Unlevered), basata sulle proiezioni elaborate nel budget 2020 (approvato da Consiglio di Amministrazione in data 27 gennaio 2020) e, per gli anni successivi, le previsioni incluse nel piano 2021-2024 (rettificati al fine di escludere i benefici stimati rivenienti da progetti futuri e da future riorganizzazioni) approvate dal Consiglio di Amministrazione in data 24 febbraio 2020. Il budget e il piano sono stati preparati tenendo conto delle previsioni sull'andamento del settore automotive, così come elaborate dalle più importanti fonti del settore.

Il tasso di attualizzazione sulla base del costo medio ponderato del capitale è pari al 8,82%.

Il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa utilizzato è stato il medesimo per tutte e tre le unità di business. Si stima infatti che il rischio sia il medesimo sulla base del fatto che le divisioni in oggetto operano nello stesso settore e con la stessa tipologia di clienti.

Infine il valore terminale è stato calcolato con la formula della "rendita perpetua", ipotizzando un tasso di crescita del 2% (che si considera prudenziale se confrontato alle previsioni sull'andamento del settore automotive elaborate dalle più importanti fonti del settore al 31 dicembre 2019) e considerando un flusso di cassa operativo basato sull'ultimo anno del piano pluriennale (2024), rettificato al fine di proiettare "in perpetuo" una situazione stabile, utilizzando in particolare le seguenti ipotesi principali:

  • bilanciamento tra investimenti ed ammortamenti (nella logica di considerare un livello di investimenti necessario per il "mantenimento" del business);
  • variazione di capitale circolante pari a zero.

Il costo medio del capitale è il risultato della media ponderata del costo del debito (elaborato considerando i tassi di riferimento più uno "spread") e del costo del capitale proprio, costruito sulla base dei parametri relativi ad un gruppo di aziende operanti nel settore della componentistica auto europea giudicate "peers" di Sogefi da parte dei principali analisti finanziari che seguono tale comparto. I valori utilizzati nel calcolo del costo medio del capitale sono i seguenti:

  • struttura finanziaria di settore: 30,8%;
  • beta levered di settore: 1,29%;

  • tasso risk free: 3,5% (media annuale dei titoli risk free a 10 anni dei principali paesi in cui opera il gruppo ponderata in base ai ricavi);

  • premio per il rischio: 6,3% (media del premio per il rischio, calcolato da una fonte indipendente, dei principali paesi in cui opera il gruppo ponderato in base ai ricavi);
  • spread sul costo del debito: 3% (stimato sulla base del budget 2020).

In tema di analisi di sensitività si precisa che:

  • l'impairment test raggiunge un livello di break even con i seguenti tassi di attualizzazione (mantenendo inalterato il tasso di crescita del valore terminale al 2% e tutte le altre assunzioni del piano): 13,6% per la C.G.U. filtrazione, 24,8% per la C.G.U. aria e raffreddamento e 11,0% per la C.G.U. sospensioni auto;
  • l'impairment test raggiunge un livello di break even con una riduzione significativa dell'Ebit nel periodo esplicito di piano e trascinata anche nel valore terminale (mantenendo inalterate tutte le altre assunzioni del piano): -43% nella C.G.U. filtrazione, -72,5% nella C.G.U. aria e raffreddamento e -27,1% nella C.G.U. sospensioni auto;
  • l'impairment test raggiunge un livello di break even con i seguenti tassi di riduzione ("g- rate") del valore terminale (mantenendo inalterate tutte le altre assunzioni del piano): -5,4% nella C.G.U. filtrazione, -53% nella C.G.U. aria e raffreddamento e -0,8% nella C.G.U. sospensioni auto.

Si è proceduto inoltre ad effettuare un test di impairment di secondo livello, che ha riguardato l'impresa nel suo insieme, teso quindi a verificare la recuperabilità del valore contabile dell'insieme delle CGU e dei corporate cost/asset dell'impresa nel suo complesso non allocati a livello di singola CGU. L'impairment test di secondo livello è stato effettuato considerando la sommatoria dei flussi di cassa delle singole CGU già considerate in sede di impairment di primo livello includendo, oltre alla valutazione dei costi non allocati, anche i flussi delle CGU "sospensioni veicoli industriali" e "molle di precisione". Ciò ha comportato la stima del valore attuale dei costi corporate (non allocati alle CGU); il valore attuale di tali costi è stato considerato a riduzione del valore globale dell'impresa nel suo complesso ed è stato stimato utilizzando flussi netto imposte ed un tasso di attualizzazione netto imposte analogo a quello utilizzato per il test di I° livello. Per la proiezione dei costi corporate e la determinazione dei flussi di cassa sono stati utilizzati criteri in linea con quelli applicati ai fini dell'impairment test di primo livello in termini di orizzonte di previsione esplicita e in termini di crescita (oltre l'orizzonte di previsione esplicita).

La verifica effettuata del valore attuale dei flussi di cassa attesi evidenzia un valore d'uso della CGU Sogefi superiore al suo valore contabile; pertanto non è stata effettuata alcuna svalutazione.

Settore sanità (Gruppo KOS)

L'avviamento allocato al settore sanità, che coincide sostanzialmente con il perimetro del gruppo KOS, è pari a circa € 390 milioni. Il gruppo ha, quindi, allocato tutto l'avviamento su un'unica CGU "Sanità" procedendo, peraltro, nell'ambito delle analisi svolte ai fini della stima dei flussi cassa per il test di impairment all'identificazione di specifiche CGU secondo le logiche gestionali adottate dalla sub-holding KOS. Ai fini della verifica di perdita di valore degli avviamenti e delle attività immobilizzate iscritti in bilancio si è proceduto al calcolo del valore d'uso delle cash generating unit a cui è stato attribuito a livello di sub-holding KOS un valore di avviamento.

In applicazione della metodologia prevista dallo IAS 36, il gruppo KOS ha provveduto all'individuazione delle CGU che rappresentano il più piccolo gruppo identificabile di attività in grado di generare flussi di cassa ampiamente indipendenti all'interno del proprio bilancio consolidato. Per individuare le CGU si è tenuto conto della struttura organizzativa, della tipologia di business e delle modalità attraverso cui viene esercitato il controllo sull'operatività delle CGU stesse.

Il gruppo opera in due diverse ASA (Aree strategiche di affari) ovvero la Long Term Care e la Gestioni Ospedaliere a loro volta suddivise in tre settori operativi; Long Term Care (Riabilitazione e gestione di RSA), Acuti (Ospedale di Suzzara) e Diagnostica e Cure Oncologiche (sotto il marchio Medipass). Le CGU individuate dal management di Kos a livello della sub-holding sono le seguenti:

  • nel settore "Long Term Care" le CGU sono state individuate a livello regionale e nazionale ed in particolare: Lombardia, Piemonte, Toscana, Liguria, Emilia-Romagna, Veneto, Marche, Lazio, Trentino, Campania, Umbria e Germania;
  • nel settore "Acuti", l'unica CGU individuata è rappresentata dalla società Ospedale di Suzzara;
  • nel settore "Cure oncologiche e diagnostica" (marchio di riferimento: Medipass) sono state identificate per paese: Italia, UK e India.

La recuperabilità dei valori iscritti è stata verificata confrontando il valore netto contabile attribuito alle CGU, compreso l'avviamento (Carrying Amount) con il valore recuperabile individuato dal valore d'uso, rappresentato dal valore attuale dei flussi finanziari futuri che si stima deriveranno dall'uso continuativo dei beni riferiti alle cash generating unit e dal valore terminale attribuibile alle stesse.

In particolare, nella tabella sono riportati i valori degli avviamenti allocati ai settori operativi da parte del management di KOS nonché gli ulteriori avviamenti allocati al settore Sanità che a livello di Gruppo costituiscono, come detto, una unica CGU. Il livello di allocazione dell'avviamento sulla CGU "Sanità", ancorché testato anche a livello inferiore, si ritiene significativo in quanto fornisce una rappresentazione coerente con la visione strategica dell'impresa che hanno gli amministratori di CIR rispetto alla specificità del settore di appartenenza del gruppo KOS.

(in migliaia di euro) 31.12.2019
Long Term Care 352.922
Cure Oncologiche e Diagnostica 35.841
Corporate 516
Avviamento ulteriore allocato a CGU Sanità 943
Totale 390.222

Nello sviluppo del test di impairment sono stati utilizzati i più recenti dati di natura previsionale relativi all'evoluzione economico-finanziaria basata sulle proiezioni elaborate nel budget 2020 e, per gli anni successivi, le previsioni incluse nel piano 2021-2024 approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 25 febbraio 2020. Nell'elaborare i dati di natura previsionale il management ha effettuato ipotesi basandosi sull'esperienza passata e le attese circa gli sviluppi dei settori operativi con cui opera.

Per il calcolo del valore terminale è stato utilizzato un tasso di crescita pari dell'1,5% in Italia, del 2% in UK, dell'1,9% in Germania e del 4,2% in India, in linea con il tasso medio di crescita a lungo termine della produzione, del settore di riferimento e del paese in cui l'impresa opera.

Il tasso di attualizzazione utilizzato riflette le correnti valutazioni di mercato del costo del denaro e tiene conto dei rischi specifici dell'attività. Tale tasso di attualizzazione per le attività in Italia, al netto delle imposte (WACC after-tax), è pari al 5,61%, per le attività in UK è pari al 5,07%, per le attività in Germania è pari al 4,45% mentre per le attività in India è pari al 8,42%.

Nel corso degli ultimi anni si sono succeduti alcuni provvedimenti normativi aventi ad oggetto misure finalizzate alla riduzione della spesa pubblica e, in particolare, della spesa sanitaria. Sulla base delle migliori informazioni disponibili, il piano industriale elaborato recepisce le considerazioni effettuate dal management di KOS su tali provvedimenti e, conseguentemente, le stime effettuate in merito alla recuperabilità delle immobilizzazioni immateriali (ed in particolare dell'avviamento) e materiali, considerano l'effetto sulla redditività prospettica prodotto da tali provvedimenti.

Dal test svolto non sono emerse situazioni di perdite di valore e pertanto non sono state effetuate svalutazioni.

Si evidenzia inoltre che, considerato che il valore recuperabile è determinato sulla base di stime, il gruppo non può assicurare che non si verifichi una perdita di valore degli avviamenti in periodi futuri. Stante il permanere del contesto di crisi del mercato i diversi fattori utilizzati nell'elaborazione delle stime potrebbero essere rivisti.

Il gruppo ha provveduto ad elaborare l'analisi di sensitività considerando il variare degli assunti di base del test di impairment ed in particolar modo sulle variabili che incidono maggiormente sul valore recuperabile (tasso di attualizzazione, tassi di crescita, valore terminale) determinando il livello di tali variabili che rendono il valore d'uso pari al valore contabile come di seguito esposto:

Long Term Care: l'analisi di sensitività elaborata sul primo livello del test (Regione) evidenzia risultati positivi anche considerando un tasso di crescita pari a zero e un WACC apprezzabilmente superiore a quello utilizzato nel test su tutte le regioni considerate ad eccezione delle Regioni Piemonte, Liguria, Toscana, Lazio, Veneto, Umbria e Campania per le quali la cover diviene negativa se si considera un tasso g pari a zero.

Diagnostica e Cure Oncologiche: l'analisi di sensitività elaborata evidenzia risultati positivi anche considerando un tasso di crescita pari a zero e un WACC apprezzabilmente superiore a quello utilizzato nel test per tutti i Paesi considerati nel primo livello di test. Ulteriori scenari basati su un peggioramento delle variabili maggiormente sensibili non risultano essere significativi operando il settore in oggetto prevalentemente sulla base di contratti già acquisiti.

Inoltre, il Gruppo coerentemente con le analisi svolte dalla sub-holding KOS ha provveduto ad elaborare l'analisi di sensitività considerando il variare degli assunti di base del test di impairment ed in particolar modo sulle variabili che incidono maggiormente sul valore recuperabile (tasso di attualizzazione, tassi di crescita, valore terminale).

Tale analisi, condotta sui livelli di test sopra evidenziati (regioni e settori operativi e quindi a livello di CGU Sanità), anche considerando un tasso di crescita pari a zero e un WACC apprezzabilmente superiore a quello utilizzato nel test, non ha evidenziato situazioni problematiche o di eccedenza significativa del valore contabile rispetto al valore recuperabile.

Infine si segnala come i risultati ottenuti dalle analisi effettuate ai fini della determinazione del value in use della CGU sanità abbiano peraltro trovato ampia conferma anche dal fair value espresso dagli analisti del settore.

7.b. Immobilizzazioni materiali

Nella pagina seguente viene riportata la movimentazione delle "Immobilizzazioni materiali" nel corso dell'esercizio.

7.b. Immobilizzazioni materiali

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Le immobilizzazioni materiali passano da € 822.444 migliaia al 31 dicembre 2018 a € 701.188 migliaia al 31 dicembre 2019. Il saldo della colonna "FTA - IFRS16" si riferisce alla riclassifica effettuata alla voce 3.d."Diritti d'uso", alla data di prima applicazione del principio contabile IFRS16, relativamente ai leasing finanziari contabilizzati in base allo IAS 17 già in essere al 31 dicembre 2018. Il saldo della colonna "Attività destinate alla dismissione" si riferisce al cambiamento del metodo di consolidamento del gruppo Gedi in applicazione del principio contabile IFRS 5. Si segnala che il saldo al 31 dicembre 2019 delle voci "Attrezzature industriali e commerciali" e "Immobilizzazzioni in corso e acconti" include gli investimenti, rispettivamente per € 47.870 migliaia e per € 50.700 migliaia, effettuati dal gruppo Sogefi nei "Tooling".

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7.c. Investimenti immobiliari

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Gli investimenti immobiliari passano da € 18.677 migliaia al 31 dicembre 2018 ad € 16.481 migliaia al 31 dicembre 2019, principalmente per effetto degli ammortamenti del periodo e per un disinvestimento effettuato dal gruppo KOS. Il valore di mercato è significativamente superiore ai valori di bilancio.

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Relativamente alle immobilizzazioni materiali e immateriali si segnala che, nell'ambito del settore automotive, a partire dall'esercizio 2018, a seguito dei negativi risultati economici e finanziari della controllata Sogefi Filtration do Brasil Ltda e del debole andamento del mercato automobilistico sudamericano, è stata effettuata una verifica su eventuali riduzioni di valore di tali immobilizzazioni. Tale verifica è stata effettuata seguendo la procedura richiesta dallo IAS 36, confrontando il valore netto contabile di tali assets (pari a € 11,4 milioni, inclusi i diritti d'uso, relativi alle immobilizzazioni materiali) con il valore in uso dato dal valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati che si suppone deriveranno dall'uso continuativo dell'attività oggetto di impairment test.

Si è utilizzata la metodologia dei flussi di cassa operativi attualizzati (Discounted Cash Flow Unlevered). La controllata ha preso in considerazione gli andamenti attesi risultanti dal budget 2020 e dai successivi 5 anni (si stima che tale arco temporale corrisponda alla residua vita utile dei cespiti) approvati dal Consiglio Consultivo della stessa in data 21 febbraio 2020.

Il budget e il piano sono stati preparati tenendo conto delle previsioni sull'andamento del settore automotive in Brasile elaborate dalle più importanti fonti del settore, e prevedendo un recupero dei ricavi e dei margini per ritornare ai livelli di redditività antecedenti al periodo di crisi.

Il tasso di attualizzazione utilizzato, basato sul costo medio ponderato del capitale, è pari al 14,03%.

Il costo medio del capitale è la risultante della media ponderata del costo del debito (elaborato considerando i tassi di riferimento più uno "spread") e del costo del capitale proprio, costruito sulla base dei parametri relativi ad un gruppo di aziende operanti nel settore della componentistica auto europea giudicate "peers" di Sogefi da parte dei principali analisti finanziari che seguono tale comparto. I valori utilizzati nel calcolo del costo medio del capitale (estrapolati dalle principali fonti finanziarie) sono i seguenti:

  • struttura finanziaria di settore: 30,8%
  • beta levered di settore: 1,29%
  • tasso risk free: 7,88% (media annuale dei titoli di Stato brasiliani a 10 anni)
  • premio per il rischio: 8,16% (media del premio per il rischio, calcolato da una fonte indipendente)
  • costo del debito: 9,4%

La verifica effettuata del valore attuale dei flussi di cassa attesi evidenzia un valore d'uso delle immobilizzazioni materiali inferiore al valore contabile degli stessi. Pertanto è stata apportata una svalutazione pari a € 1,4 milioni.

7.d. Diritti d'uso

2019 Situazione iniziale Movimenti del periodo Situazione finale
Costo Fondi ammortamento Saldo Incrementi Aggregazioni Differenze Altri Disinvestimenti Ammortamenti e Costo Fondi ammortamento Saldo
originario e svalutazioni 01.01.2019 cessioni di imprese cambio movimenti netti svalutazioni originario e svalutazioni 31.12.2019
(in migliaia di euro) incrementi decrementi
Terreni 3.503 -- 3.503 -- -- -- -- (1.580) -- -- 1.923 -- 1.923
Fabbricati strumentali 459.173 (26.972) 432.201 27.341 418.263 -- 647 1.334 (438) (45.549) 906.063 (72.264) 833.799
Impianti e macchinari 70.863 (39.536) 31.327 97 -- -- 83 (3.484) -- (4.848) 49.014 (25.839) 23.175
Attrezzature industriali e commerciali 1.195 (975) 220 68 -- -- -- 324 -- (162) 1.767 (1.317) 450
Altri beni 6.998 (110) 6.888 2.327 812 -- (58) (365) (49) (2.914) 9.607 (2.966) 6.641
Immobilizzazioni in corso e acconti -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- --
Totale 541.732 (67.593) 474.139 29.833 419.075 -- 672 (3.771) (487) (53.473) 968.374 (102.386) 865.988

I diritti d'uso ammontano a € 865.988 migliaia al 31 dicembre 2019 e si riferiscono per € 804.573 migliaia al gruppo KOS, per € 60.923 migliaia al gruppo Sogefi e per € 492 migliaia alla controllata incorporata CIR S.p.A.. Alla data di prima applicazione dell'IFRS 16 (01.01.2019) sono stati rilevati diritti d'uso per € 474.139 migliaia. Nel periodo si sono registrati invrementi netti per € 29.833 migliaia compensati da ammortamenti e svalutazioni per € 53.473 migliaia. Il saldo degli incrementi per aggregazioni di imprese si riferisce all'acquisizione da parte del gruppo KOS del gruppo Charleston.

7.e. Partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto

(in migliaia di euro)
2019 Saldo Incrementi Svalutazioni Dividendi Quota parte Altri movi Saldo
31.12.2018 (Decrementi) del risultato menti 31.12.2019
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Editoriale Libertà S.p.A. 13.291 -- -- -- -- -- (13.291) --
Editoriale Corriere di Romagna S.r.l. 3.389 -- -- -- -- -- (3.389) --
Altrimedia S.p.A. 739 -- -- -- -- -- (739) --
Le Scienze S.p.A. 88 -- -- -- -- -- (88) --
Devil Peak S.r.l. -- -- -- -- -- -- -- --
Apokos Rehab PVT Ltd 808 -- -- -- -- 43 -- 851
Huffingtonpost Italia S.r.l. 446 -- -- -- -- -- (446) --
Totale 110.179 -- -- -- -- 43 (109.371) 851

Il saldo della colonna "Altri movimenti" si riferisce al cambiamento del metodo di consolidamento del gruppo GEDI in applicazione del principio contabile IFRS 5.

Si segnala che, a seguito del cambiamento del metodo di consolidamento del gruppo GEDI in applicazione del principio contabile IFRS 5, la quota dell'utile, pari a € 725 migliaia, delle partecipazioni detenute dal gruppo GEDI è stato riclassificato dalla voce del conto economico "Quota dell'utile (perdita) delle partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto" alla voce "Utile (perdita) derivante da attività destinate alla dismissione".

Si ricorda inoltre che In data 2 dicembre 2019, GEDI Gruppo Editorile S.p.A., dopo aver ottenuto le necessarie autorizzazioni regolamentari, ha perfezionato la vendita del proprio 30% di Persidera a F2i TLC 2 e a Ei Towers. Il corrispettivo complessivo per GEDI, originariamente pari a €74,5 milioni, è stato incrementato degli interessi maturati dall'1° di agosto 2019 per € 0,9 milioni ed è stato erogato al netto dei dividendi già incassati per €4,3 milioni. L'operazione ha determinato una riduzione di € 71,1 milioni dell'indebitamento finanziario netto del gruppo GEDI mentre sul conto economico ha comportato un effetto negativo di € 16,5 milioni risultante dalla svalutazione della partecipazione per € 16,9 milioni effettuata al fine di adeguare, in base al principio IFRS 5, il valore contabile al fair value, incrementata di € 0,4 milioni relativi ai costi di vendita (cost to sell) e diminuita di € 0,9 milioni relativi agli interessi maturati dal 1° agosto sul corrispettivo.

7.f. Altre partecipazioni

(in migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2018
Radio Italia S.p.A. -- 6.500
Ansa S. Coop. A.R.L. -- 2.173
D-Share S.r.l. -- 1.000
Emittenti Titoli S.p.A. -- --
Altre 1.863 2.852
Totale 1.863 12.525

La diminuzione della voce è riconducibile al cambiamento del metodo di consolidamento del gruppo GEDI in applicazione del principio contabile IFRS 5.

I valori di iscrizione in bilancio corrispondono al costo, ridotto, ove applicabile, per perdite di valore e sono considerati sostanzialmente corrispondenti al fair value delle medesime.

7.g. Altri crediti

Gli "Altri crediti" al 31 dicembre 2019 ammontavano a € 45.982 migliaia, rispetto a € 50.655 migliaia al 31 dicembre 2018, ed erano principalmente composti da:

  • € 6.257 migliaia (€ 9.247 migliaia al 31 dicembre 2018) di crediti (chirografari e ipotecari) detenuti da CIR International S.A.. La diminuzione del saldo è riconducibile alla svalutazione effettuata nel corso dell'esercizio per un importo pari a € 2.090 migliaia e agli incassi per € 900 migliaia;
  • € 3.194 migliaia relativi a depositi cauzionali;
  • € 20.644 migliaia di crediti verso l'erario, nell'ambito del gruppo Sogefi, prevalentemente relativi a crediti fiscali per l'attività di ricerca e sviluppo delle controllate francesi.

Si segnala che il saldo al 31 dicembre 2018 includeva € 1.159 migliaia relativi al gruppo GEDI.

7.h. Altre attività finanziarie

Le "Altre attività finanziarie" al 31 dicembre 2019 ammontavano a complessivi € 67.866 migliaia (€ 75.469 migliaia al 31 dicembre 2018) e si riferivano principalmente ad investimenti in fondi di "private equity" ed in partecipazioni minoritarie. La valutazione a fair value di tali investimenti ha comportato adeguamenti negativi netti a conto economico per € 4.192 migliaia iscritti nella voce 14.e "Rettifiche di valore di attività finanziarie". Nel corso dell'esercizio sono stati realizzati utili netti per un importo pari a € 1.828 migliaia (€ 11.339 migliaia nel 2018) iscritti alle voci 14.c "Proventi da negoziazione titoli" e 14.d "Oneri da negoziazione titoli".

Al 31 dicembre 2018 l'impegno residuo per investimenti in fondi di private equity era di € 20,5 milioni.

7.i. Attività e Passività per Imposte differite

Gli importi sono relativi alle imposte risultanti dalle differenze temporanee deducibili e dai benefici connessi alle perdite fiscali di esercizi precedenti, giudicate recuperabili in un orizzonte temporale ragionevole.

Il dettaglio delle "Imposte differite attive e passive" suddivise per tipologia di differenza temporanea, è il seguente:

(in migliaia di euro) 2019 2018
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Effetto
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Ammontare
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temporanee
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fiscale
Differenza temporanea passiva da:
- svalutazione attività correnti 21.013 5.332 62.250 12.282
- svalutazione attività immobilizzate 66.358 16.231 80.805 21.284
- rivalutazione passività correnti 30.555 8.743 24.138 7.179
- rivalutazione fondi per il personale 69.617 15.223 74.592 16.913
- rivalutazione fondi per rischi ed oneri 26.691 7.198 61.898 15.539
- rivalutazione debiti a lungo -- -- -- --
- svalutazione strumenti finanziari 520 135 1.542 379
- perdite fiscali d'esercizi precedenti 51.500 12.636 96.296 25.424
Totale imposte differite attive 266.254 65.498 401.521 99.000
Differenza temporanea attiva da:
- rivalutazione attività correnti 19.548 5.165 8.241 2.018
- rivalutazione attività immobilizzate 164.881 40.927 587.901 159.601
- svalutazione passività correnti 49.924 11.092 38.637 7.396
- valutazione fondi per il personale (1.758) (466) 2.983 715
- svalutazione fondi per rischi ed oneri 448 134 448 133
- rivalutazione strumenti finanziari -- -- 2 1
Totale imposte differite passive 233.043 56.852 638.212 169.864
Imposte differite nette 8.646 (70.864)

Si segnala che la voce "Imposte differite attive" e la voce "Imposte differite passive" al 31 dicembre 2018 includevano rispettivamente € 39.228 migliaia ed € 114.905 migliaia relativi al gruppo GEDI.

Relativamente alle imposte differite attive si rileva che le stesse sono state iscritte, a livello di subholding operative, valutandone la recuperabilità nell'ambito dei relativi piani aziendali.

Le perdite fiscali pregresse non utilizzate ai fini del calcolo delle imposte differite riguardano la società CIR International per circa € 372,3 milioni illimitatamente riportabili e per circa € 104,4 milioni le altre società del Gruppo. Si precisa che su tali perdite non sono state conteggiate imposte differite attive in quanto non sussistono al momento condizioni che possano confortare sulla probabilità della loro recuperabilità tramite futuri redditi imponibili.

La movimentazione delle "Imposte differite attive e passive" nel corso dell'esercizio è la seguente:

2019 Saldo al Utilizzo Imposte Differenze cambio Attività Saldo al
31.12.2018 imposte differite di differite sorte e altri movimenti destinate 31.12.2019
(in migliaia di euro) esercizi precedenti nell'esercizio alla
dismissione
Imposte differite attive:
- a conto economico 79.867 (3.142) 6.116 -- (39.228) 43.613
- a patrimonio netto 19.133 (268) 781 2.239 -- 21.885
Imposte differite passive:
- a conto economico (147.000) 384 (3.018) -- 113.630 (36.004)
- a patrimonio netto (22.864) 337 -- 404 1.275 (20.848)
Imposte differite nette (70.864) (2.689) 3.879 2.643 75.677 8.646

8. Attività correnti

8.a. Rimanenze

Le rimanenze sono così ripartite:

(in migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2018
Materie prime, sussidiarie e di consumo 58.624 76.890
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 14.915 16.586
Prodotti finiti e merci 46.276 40.742
Acconti 170 --
Totale 119.985 134.218

Si segnala che la voce "Materie prime, sussidiarie e di consumo" al 31 dicembre 2018 includeva € 14.902 migliaia relativi al gruppo GEDI.

Il valore del magazzino è esposto al netto delle svalutazioni effettuate nei passati esercizi e nell'esercizio in corso, che tengono conto dell'obsolescenza dei prodotti finiti, merci e materie sussidiarie.

8.b. Crediti commerciali

(in migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2018
Crediti verso clienti 241.152 420.279
Crediti verso imprese controllate 610
Crediti verso imprese collegate -- 690
Totale 241.762 420.969

Si segnala che la voce "Crediti verso clienti" al 31 dicembre 2018 includeva € 186.447 migliaia relativi al gruppo GEDI.

L'incremento della voce, a perimetro omogeneo, è essenzialmente riferito alle acquisizioni avvenute nel corso del 2019 da parte del gruppo KOS, il cui impatto è stato pari ad € 8.393 migliaia.

I "Crediti verso clienti" sono infruttiferi e hanno una scadenza media in linea con le condizioni di mercato.

I crediti commerciali sono registrati al netto di svalutazioni che tengono conto del rischio di credito.

Nel corso del 2019 sono stati effettuati accantonamenti al fondo svalutazione crediti per un importo di € 4.558 migliaia rispetto ad € 6.809 migliaia del 2018.

La voce "Crediti verso imprese controllate" si riferisce a crediti della controllata incorporata CIR S.p.A. vantati nei confronti della controllata GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.

La voce "Crediti verso imprese collegate" al 31 dicembre 2018 si riferiva a crediti verso società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto nell'ambito del gruppo GEDI.

8.c. Altri crediti

(in migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2018
Crediti verso imprese collegate 105 105
Crediti tributari 36.421 35.552
Crediti verso altri 24.503 43.626
Totale 61.029 79.283

Si segnala che le voci "Crediti tributari" e "Crediti verso altri" al 31 dicembre 2018 includevano rispettivamente € 6.617 migliaia e € 22.218 migliaia relativi al gruppo GEDI.

8.d. Crediti finanziari

I "Crediti finanziari" passano da € 25.773 migliaia al 31 dicembre 2018 a € 23.135 migliaia al 31 dicembre 2019. La voce include € 6.803 migliaia relativi alla valutazione a fair value dei contratti di Cross Currency Swap, sottoscritti dal gruppo Sogefi con la finalità di coprire il rischio di tasso e di cambio relativi al private placement obbligazionario di USD 115 milioni ed € 9.175 migliaia di crediti vantati dal gruppo KOS nei confronti di società di factoring per cessioni pro-soluto.

Si segnala inoltre che la voce al 31 dicembre 2018 includeva € 814 migliaia relativi al gruppo GEDI.

8.e. Titoli

La voce è composta dalle seguenti categorie di titoli:

(in migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2018
Partecipazioni in altre imprese 32 133
Fondi di investimento ed assimilati 24.956 22.563
Titoli diversi 10.494 10.867
Totale 35.482 33.563

Al 31 dicembre 2019 la voce ammontava a complessivi € 35.482 migliaia (€ 33.563 migliaia al 31 dicembre 2018) ed include quote detenute in fondi di investimento da parte della società controllata CIR Investimenti S.p.A. per € 14.028 migliaia (€ 14.202 migliaia al 31 dicembre 2018) e dalla controllante CIR S.p.A. (già Cofide S.p.A.) per € 10.928 migliaia (€ 8.361 migliaia al 31 dicembre 2018), un titolo strutturato per € 10.494 migliaia (€ 10.867 migliaia al 31 dicembre 2018) e titoli azionari detenuti dalla controllantre CIR S.p.A (già Cofide S.p.A.).

La valutazione a fair value della voce "Titoli" ha comportato un adeguamento positivo a conto economico pari a € 3.853 migliaia.

8.f. Altre attività finanziarie

La voce pari a € 264.278 migliaia (€ 276.880 migliaia al 31 dicembre 2018) è costituita per € 43.075 migliaia (€ 37.920 migliaia al 31 dicembre 2018) da quote di "hedge funds" e azioni redimibili di società d'investimento detenute da CIR International S.A.. La liquidità dell'investimento è funzione dei tempi di riscatto dai fondi che normalmente variano da uno a tre mesi.

La valutazione a fair value di tali fondi ha comportato un adeguamento positivo a conto economico per un importo pari a € 5.470 migliaia. Nel corso dell'esercizio sono stati realizzati utili per un importo pari a € 1.541 migliaia (€ 2.783 migliaia nel 2018) iscritti alla voce 14.c "Proventi da negoziazione titoli".

La voce include inoltre € 221.203 migliaia (€ 238.960 migliaia al 31 dicembre 2018) relativi alla sottoscrizione, da parte della controllata CIR Investimenti S.p.A., di polizze assicurative a vita intera e polizze di capitalizzazione con rendimenti collegati a gestioni separate assicurative e, in alcuni casi, a fondi unit linked, con primari istituti assicurativi. Il rendimento netto nel corso dell'esercizio è stato pari a € 2.938 migliaia (€ 3.377 migliaia nel 2018). La valutazione a fair value, della parte relativa alle polizze con rendimenti collegati a fondi unit linked, ha comportato un adeguamento positivo a conto economico per un importo pari a € 2.263 migliaia.

8.g. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti – Debiti verso banche

Le "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" passano da € 247.790 migliaia al 31 dicembre 2018, che includevano € 77.279 migliaia relativi al gruppo GEDI, a € 309.336 migliaia al 31 dicembre 2019.

I "Debiti verso banche" passano da € 13.046 migliaia al 31 dicembre 2018, che includevano € 90 migliaia relativi al grippo GEDI, a € 8.455 migliaia al 31 dicembre 2018.

L'analisi della variazione dell'esercizio delle due voci è indicata nel prospetto del rendiconto finanziario.

8.h. Attività e passività destinate alla dismissione

In data 2 dicembre 2019 la controllata incorporata CIR ha sottoscritto con EXOR il Contratto di Compravendita GEDI relativo all'acquisto da parte di EXOR, tramite un veicolo appositamente costituito e interamente detenuto da EXOR, della partecipazione detenuta dalla controllata incorporata CIR in GEDI Gruppo Editoriale S.p.A., pari al 43,78% del capitale sociale di quest'ultima. Il perfezionamento del trasferimento ad EXOR della partecipazione detenuta dalla controllata incorporata CIR in GEDI è subordinato al rilascio delle necessarie autorizzazioni da parte dell'AgCom e delle competenti autorità antitrust. In ragione della tempistica dei predetti procedimenti autorizzativi si prevede che l'operazione possa essere completata entro il primo quadrimestre del 2020.

L'intesa ha comportato un corrispettivo per la controllata incorporata CIR S.p.A. pari a € 102.444 migliaia. L'operazione ha determinato una svalutazione delle attività del gruppo GEDI per un importo pari a € 167.945 migliaia al fine di adeguare, in base al principio IFRS 5, il valore contabile al fair value, incrementata di € 1.803 migliaia relativi ai costi di vendita (costs to sell). L'insieme di tali effetti economici è esposto per un importo pari a € 169.748 migliaia nella voce 16 "Utile/(perdita) derivante da attività destinate alla dismissione".

Nel seguito sono presentati nel dettaglio il conto economico, il conto economico complessivo ed il rendiconto finanziario del gruppo GEDI al 31 dicembre 2019 ed al 31 dicembre 2018 nonché la situazione patrimoniale e finanziaria al 31 dicembre 2019.

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO – GRUPPO GEDI

(in migliaia di euro)

2019 2018
RICAVI 603.508 648.736
RISULTATO OPERATIVO (129.589) (11.084)
PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI (7.829) (22.791)
VALUT. PARTECIPAZIONI A PATRIMONIO NETTO 440 648
IMPOSTE 24.460 1.092
UTILE (PERDITA) DERIVANTE DA ATTIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE (16.467) 77
UTILE/(PERDITA) DELL'ESERCIZIO INCLUSA LA QUOTA DI TERZI (128.985) (32.058)

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO – GRUPPO GEDI

(in migliaia di euro)

2019 2018
RISULTATO DERIVANTE DALLE ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO (112.518) (32.135)
COMPONENTI CHE NON SARANNO MAI RICLASSIFICATI NELL'UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO
UTILI/(PERDITE) ATTUARIALI (1.737) 1.005
EFFETTO FISCALE DELLE COMPONENTI CHE NON SARANNO MAI RICLASSIFICATE
NELL'UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO 419 (241)
SUBTOTALE COMPONENTI CHE NON SARANNO MAI RICLASSIFICATE
NELL'UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO (1.318) 764
SUBTOTALE COMPONENTI CHE POSSONO ESSERE RICLASSIFICATE
NELL'UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO -- --
TOTALE ALTRE COMPONENTI DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO (1.318) 764
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DELLE ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO (113.836) (31.371)
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DERIVANTE DA ATTIVITA' DESTINATE ALLA DI
SMISSIONE (16.467) 77
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO (130.303) (31.294)

SITUAZIONE PATRIMONIALE-FINANZIARIA AL 31 DICEMBRE 2019 – GRUPPO GEDI

(in migliaia di euro)
ATTIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE 31.12.2019
ATTIVITA' NON CORRENTI 629.313
ATTIVITA' CORRENTI 261.219
TOTALE ATTIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE 890.532
PASSIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE 31.12.2019
PASSIVITA' NON CORRENTI 194.413
PASSIVITA' CORRENTI 302.230
TOTALE PASSIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE 496.643

RENDICONTO FINANZIARIO AL 31 DICEMBRE 2019 – GRUPPO GEDI (in migliaia di euro)

2019 2018
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITA' OPERATIVA 14.561 21.504
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO 61.083 (4.878)
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (101.626) (2.904)
AUMENTO (DIMINUZIONE) DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE
DELLE ATTIVITA' OPERATIVE (25.982) 13.722
FLUSSO/DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE DI INIZIO ESERCIZIO
DERIVANTI DA ATTIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE -- --
DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE DI INIZIO ESERCIZIO 77.189 63.467
DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE DI FINE ESERCIZIO 51.207 77.189

Nella tabella seguente sono evidenziati gli adeguamenti di valore al fair value delle attività che costituiscono la Discontinued Operations che sono stati riclassificati nella voce "Utile (Perdita) derivante da attività destinate alla dismissione". In applicazione del principio contabile IAS 36 l'adeguamento di valore ha interessato le voci "Immobilizzazioni immateriali", "Immobilizzazioni materiali" e "Diritti d'uso".

(in migliaia di euro)

ATTIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE Bilancio
Gruppo
GEDI
Adeguamenti
al fair value
Bilancio con
solidato CIR
(già COFIDE)
ATTIVITA' NON CORRENTI 629.313 (167.945) 461.368
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 435.569 (130.060) 305.509
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 73.158 (21.845) 51.313
DIRITTI D'USO 53.717 (16.040) 37.677
PARTECIPAZIONI CONTABILIZZATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO 17.891 -- 17.891
ALTRE ATTIVITA' 10.169 -- 10.169
ATTIVITA' PER IMPOSTE DIFFERITE 38.809 -- 38.809
ATTIVITA' CORRENTI 261.219 -- 261.219
RIMANENZE 15.919 -- 15.919
CREDITI COMMERCIALI 173.042 -- 173.042
ALTRE ATTIVITA' 20.840 -- 20.840
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI 51.418 -- 51.418
TOTALE ATTIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE 890.532 (167.945) 722.587

La seguente tabella riepiloga gli importi riclassificati nella voce "Utile (Perdita) derivante da attività destinate alla

dismissione" nel conto economico consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2019.

(in migliaia di euro) 31 dicembre 2019
Perdita del periodo inclusa la quota di terzi del gruppo GEDI A (128.985)
Adeguamento dei valori di bilancio al fair value B (167.945)
Costi di vendita C (1.803)
Perdita derivante da attività destinate alla dismissione D=A+B+C (298.733)
di cui:
Perdita di pertinenza del Gruppo (77.569)
Perdita di pertinenza dei terzi (221.164)

Al 31 dicembre 2018 la voce comprendeva le attività e le passività dello stabilimento di Fraize, della controllata francese Sogefi Air & Cooling S.A.S., classificato come "Attività posseduta per la vendita" e ceduto nel corso del primo semestre 2019. Per maggiori dettagli si rimanda alla nota 16 "Utile/(perdita) derivante da attività destinate alla dismissione.

9. Patrimonio netto

9.a. Capitale sociale

Il capitale sociale al 31 dicembre 2019 ammontava a € 359.604.959,00, invariato rispetto al 31 dicembre 2018, e risulta composto da n. 719.209.918 azioni ordinarie da nominali € 0,50 cadauna.

Al 31 dicembre 2019 la Società possedeva n. 27.214.899 azioni proprie (3,784% del capitale) per un valore di € 15.345 migliaia, rispetto a n. 24.164.055 azioni proprie (3,36% del capitale) per un valore di € 13.840 migliaia al 31 dicembre 2018.

In applicazione dello IAS 32 le azioni proprie detenute dalla capogruppo sono portate in diminuzione del patrimonio netto.

Il capitale sociale è interamente sottoscritto e versato.

Si ricorda che in data 29 aprile 2019 l'Assemblea ordinaria degli Azionisti ha deliberato di revocare la precedente delibera di acquisto azioni proprie e di conferire una nuova autorizzazione, per un periodo di diciotto mesi dal giorno successivo a tale data, ad acquistare un numero massimo di 70.000.000 azioni proprie nonché a disporre delle stesse.

L'azionista di controllo della Società è la Fratelli De Benedetti S.p.A. con sede legale in via Valeggio n. 41 – Torino.

9.b. Riserve

Il dettaglio della voce "Riserve" è riportato di seguente:

(in migliaia di euro) Riserva da
sovrapprezzo
delle
azioni
Riserva
legale
Riserva da
fair value
Riserva da
conversione
Riserva per
azioni
proprie
in portafoglio
Altre
riserve
Totale
riserve
Saldo al 31 dicembre 2017 5.044 23.585 22.854 (11.935) 9.594 30.719 79.861
Rettifiche alla data di appli
cazione iniziale dell'IFRS 15
(al netto delle imposte)
-- -- -- 116 -- (3.628) (3.512)
Saldo rideterminato al 31
dicembre 2017
5.044 23.585 22.854 (11.819) 9.594 27.091 76.349
Rettifiche alla data di appli
cazione iniziale dell'IFRS 9 (al
netto delle imposte)
-- -- (24.302) (3.677) -- (770) (28.749)
Saldo rideterminato al 1°
gennaio 2018 5.044 23.585 (1.448) (15.496) 9.594 26.321 47.600
Utili portati a nuovo -- 707 -- -- -- -- 707
Adeguamento per operazioni
su azioni proprie
-- -- -- -- 2.488 (2.477) 11
Valutazione al fair value degli
strumenti di copertura -- -- 490 -- -- -- 490
Effetti derivanti da variazioni
patrimoniali delle società
controllate
-- -- (30) (320) -- 5.893 5.543
Differenze cambio da
conversione -- -- -- (3.411) -- -- (3.411)
Utili (perdite) attuariali -- -- -- -- -- 550 550
Saldo al 31 dicembre 2018 5.044 24.292 (988) (19.227) 12.082 30.287 51.490
Rettifiche alla data di appli
cazione iniziale dell'IFRS 16
(al netto delle imposte)
Saldo rideterminato al 1° -- -- -- -- -- 385 385
gennaio 2019 5.044 24.292 (988) (19.227) 12.082 30.672 51.875
Utili portati a nuovo -- 554 -- -- -- 887 1.441
Dividendi agli azionisti -- -- -- -- -- (10.034) (10.034)
Adeguamento per operazioni
su azioni proprie
-- -- -- -- 1.525 (1.505) 20
Valutazione al fair value degli
strumenti di copertura -- -- 235 -- -- -- 235
Effetti derivanti da variazioni
patrimoniali delle società
controllate
Differenze cambio da
conversione
--
--
--
--
53
--
(50)
(1.086)
--
--
2.616
--
2.619
(1.086)
Utili (perdite) attuariali -- -- -- -- -- (1.715) (1.715)
Saldo al 31 dicembre 2019 5.044 24.846 (700) (20.363) 13.607 20.921 43.355

La "Riserva da fair value", al netto degli effetti fiscali, negativa per € 700 migliaia, si riferisce alla valutazione degli strumenti di copertura (€ 609 migliaia relativi al gruppo Sogefi ed € 91 migliaia relativi al gruppo KOS).

La "Riserva da conversione" al 31 dicembre 2019, negativa per € 20.363 migliaia, era così composta:

(in migliaia di euro) 31.12.2018 Incrementi Decrementi 31.12.2018
Gruppo Sogefi (19.160) -- (1.286) (20.446)
Groppo KOS 13 70 -- 83
Altre (80) 80 -- --
Totale (19.227) 150 (1.286) (20.363)

La voce "Altre riserve" al 31 dicembre 2019 risulta così composta

(in migliaia di euro)
Avanzo di fusione 43
Riserva rivalutazione art. 6 D.lgs. 38/2005 887
Altro 19.991
Totale 20.921

Il movimento delle azioni proprie nel corso dell'esercizio è stato il seguente:

(in migliaia di euro) Numero azioni Controvalore
Saldo al 31 dicembre 2018 24.164.055 13.840
Incrementi/decrementi 3.050.844 1.505
Saldo al 31 dicembre 2019 27.214.899 15.345

9.c. Utili (perdite) portati a nuovo

Le variazioni degli Utili e (perdite) portati a nuovo sono riportate nel "Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto".

10. Passività non correnti

10.a. Prestiti obbligazionari

Il dettaglio della voce "Prestiti Obbligazionari" è il seguente:

(in migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2018
Prestito Obbligazionario Sogefi S.p.A. 2013/2023 in USD 43.722 57.197
Prestito Obbligazionario Sogefi S.p.A. 2013/2020 -- 24.981
Prestito Obbligazionario convertibile Sogefi S.p.A. 2% 2014/2021 93.739 89.574
Prestito Obbligazionario Sogefi S.p.A. 2019/2025 74.610
Private Placement Kos S.p.A. 2017/2024 63.625 63.684
Private Placement Kos S.p.A. 2017/2025 34.975 34.818
Totale 310.671 270.254

Si precisa che € 14.624 migliaia relativi al prestito obbligazionario Sogefi S.p.A. 2013/2023 in USD e il prestito obbligazionario Sogefi S.p.A. 2013/2020, sono stati riclassificati nella voce 11.a "Prestiti obbligazionari" delle passività correnti.

Nel mese di novembre 2019 Sogefi S.p.A. ha emesso un prestito obbligazionario per un ammontare di € 75 milioni sottoscritto da tre primari investitori istituzionali. Tale prestito, non garantito, ha una durata complessiva di sei anni, con rimborsi a partire dal secondo anno, e prevede una cedola fissa annuale del 3%.

10.b. Altri debiti finanziari

(in migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2018
Finanziamenti da banche assistiti da garanzia reale 35.202 36.903
Altri finanziamenti da banche 435.145 267.830
Leasing -- 57.664
Altri debiti 2.330 2.607
Totale 472.677 365.004

La voce è costituita da finanziamenti a società del gruppo KOS per € 303.391 migliaia, da finanziamenti a società del gruppo Sogefi per € 133.499 migliaia e da finanziamenti della capogruppo CIR (già Cofide) per € 35.787 migliaia.

Si segnala che il 27 luglio 2019 Kos S.p.a. ha stipuato con BNP, successivamente sindacato con altri istituti di credito (Banco BPM, Credit Agricole, IntesaSanpaolo, ING Bank) un finanziamento per € 95 milioni, della durata di 5 anni, per finanziare l'acquisizione della società tedesca, Charleston Gmbh, avvenuta in data 31 ottobre 2019, e che nel mese di dicembre la stessa KOS S.p.A. ha proceduto al tiraggio dell'intera linea di credito concessa da Mediobanca, per € 35 milioni, della durata di 5 anni, finalizzata a supportare lo svolgimento dell'attività ordinaria del gruppo, investimenti in immobilizzazioni e acquisizioni.

Si segnala inoltre che a seguito dell'efficacia della fusione CIR/COFIDE il finanziamento della capogruppo CIR (già Cofide) è stato rimborsato in data 20 febbraio 2020.

La voce "Altri finanziamenti da banche" al 31 dicembre 2018 includeva € 3.507 migliaia relativi al gruppo GEDI.

Si segnala che la voce "Leasing" è stata riclassificata, alla data di prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16, alla voce 10.c. "Debiti finanziari per diritti d'uso".

10.c. Debiti finanziari per diritti d'uso

La voce pari a € 786.980 migliaia si riferisce a debiti finanziari per diritti d'uso relativi a società del gruppo KOS, che opera avvalendosi di immobili prevalentemente in locazione, per € 734.176 migliaia, a società del gruppo Sogefi per € 52.481 migliaia e alla capogruppo CIR S.p.A per € 323 migliaia.

La voce include i debiti per leasing finanziari per un importo di € 57.664 migliaia in essere al 31 dicembre 2018 e riclassificati in tale voce alla data di prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16, dalla voce 10.b. "Altri debiti finanziari".

10.d. Fondi per il personale

Il dettaglio dei fondi è il seguente:

(in migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2018
Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato (TFR) 31.499 77.657
Fondi quiescenza e obbligazioni simili 54.407 57.434
Totale 85.906 135.091
(in migliaia di euro) 31.12.2018 31.12.2018
Saldo iniziale 135.091 139.735
Accantonamento per prestazioni di lavoro dell'esercizio 12.571 27.044
Incrementi per interessi finanziari 1.459 2.045
Costi o ricavi attuariali 4.957 (1.085)
Benefici pagati (6.936) (11.211)
Incrementi o decrementi dovuti a variazioni perimetro di consolidamento 887 1.618
Attività destinate alla dismissione (54.814) --
Altre variazioni (7.309) (23.055)
Saldo finale 85.906 135.091

Le principali ipotesi utilizzate per la stima attuariale dei "Fondi per il personale" sono state le seguenti:

Tasso annuo tecnico di attualizzazione 0,37% - 2,10%
Tasso annuo di inflazione 1,20% - 3,10%
Tasso annuo aumento retribuzioni 0,50% - 3,60%
Tasso annuo incremento TFR 2,40%

Il saldo della voce "Attività destinate alla dismissione" si riferisce al cambiamento del metodo di consolidamento del gruppo GEDI in applicazione del principio contabile IFRS 5.

La voce "Fondi quiescenza e obbligazioni simili" si riferisce principalmente a quanto accantonato, nell'ambito del gruppo Sogefi, alla fine dell'esercizio dalle varie società estere del gruppo a fronte delle passività dei diversi fondi pensione.

Vengono di seguito riassunti i trattamenti previdenziali esistenti nelle aree geografiche di maggior impatto del gruppo:

Gran Bretagna

In Gran Bretagna i piani previdenziali hanno prevalentemente natura privatistica e sono stipulati con società di gestione e amministrati indipendentemente dalla società.

Vengono classificati come piani a prestazione definita, soggetti a valutazione attuariale e contabilizzati secondo quanto previsto e consentito dallo IAS 19.

In merito alla governance del piano, gli amministratori, costituiti da rappresentanti dei dipendenti, degli ex dipendenti e del datore di lavoro, per legge devono agire nell'interesse del fondo e di tutti i principali stakeholders e sono responsabili delle politiche di investimento con riferimento alle attività del piano.

Per quanto riguarda la natura dei benefici ai dipendenti, questi hanno diritto di ricevere, successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro, un importo annuo calcolato moltiplicando una quota del salario percepito all'età di pensionamento per ogni anno di servizio prestato fino all'età di pensionamento.

Francia

In Francia le pensioni sono fondate su piani statali e la responsabilità della società è limitata al pagamento dei contributi stabiliti per legge.

In aggiunta a tale assistenza garantita dallo Stato i dipendenti che vanno in pensione hanno diritto ad ammontari aggiuntivi definiti dal contratto collettivo e determinati sulla base dell'anzianità di servizio e del livello salariale, da corrispondere solo se il dipendente raggiunge l'età pensionabile in azienda. Tali ammontari non vengono riconosciuti se il dipendente lascia la società prima del raggiungimento dell'età pensionabile.

I benefici aggiuntivi vengono riconosciuti come passività per l'azienda e, in accordo con lo IAS 19, vengono considerati come piani a prestazione definita e sono soggetti a valutazione attuariale.

In aggiunta all'indennità di pensionamento, viene riconosciuto, in base ad un accordo collettivo, un "Jubilee benefit" (calcolato con modalità differenti in ognuna delle controllate francesi) in occasione del raggiungimento dei 20, 30, 35 e 40 anni di lavoro prestati in azienda. Il "Jubilee benefit" è considerato, in accordo con lo IAS 19, nella categoria residuale degli "Altri benefici a lungo termine" ed è soggetto a valutazione attuariale; gli utili (perdite) attuariali devono essere riconosciute nel Conto Economico dell'esercizio. Tale premio maturato in occasione degli anniversari di permanenza in azienda non viene riconosciuto se il dipendente lascia la società prima del raggiungimento delle soglie sopra indicate.

10.e. Fondi per rischi ed oneri

(in migliaia di euro) Fondo
vertenze in corso
Fondo oneri
ristrutturazione
Fondo
garanzia prodotti
Fondo
rischi diversi
Totale
Saldo al 31 dicembre 2018 12.833 1.545 4.281 24.364 43.023
Accantonamenti dell'esercizio -- 1.859 2.974 3.279 8.112
Utilizzi (1.758) (1.151) (2.001) (2.657) (7.567)
Differenze cambio -- -- 48 (175) (127)
Attività destinate alla dismissione (8.478) -- -- (16.051) (24.529)
Altri movimenti -- (15) (624) 10.514 9.875
Saldo al 31 dicembre 2019 2.597 2.238 4.678 19.274 28.787

La composizione e la movimentazione della parte non corrente di tali fondi è la seguente:

La voce altri movimenti della colonna "Fondo rischi diversi" include, nell'ambito del gruppo Sogefi, l'importo di € 4.542 migliaia relativi al fondo per ripristino diritti d'uso iscritto il 1° gennaio 2019 in sede di prima applicazione del principio contabile IFRS 16.

La composizione e la movimentazione della parte corrente di tali fondi è la seguente:

Fondo Fondo Fondo Totale
(in migliaia di euro) vertenze in corso oneri
ristrutturazione
rischi diversi
Saldo al 31 dicembre 2018 6.173 21.531 59.673 87.377
Accantonamenti dell'esercizio -- -- 12.402 12.402
Utilizzi -- -- (7.136) (7.136)
Differenze cambio -- -- 57 57
Attività destinate alla dismissione (6.173) (21.531) (7.054) (34.758)
Altri movimenti -- -- 109 109
Saldo al 31 dicembre 2019 -- -- 58.051 58.051

Il saldo della voce "Attività destinate alla dismissione" si riferisce al cambiamento del metodo di consolidamento del gruppo GEDI in applicazione del principio contabile IFRS 5.

Il "Fondo vertenze in corso" include i rischi legati a vertenze di natura commerciale e cause di lavoro.

Il "Fondo oneri di ristrutturazione" comprende importi accantonati per operazioni di ristrutturazione annunciate e comunicate alle controparti interessate e si riferisce in particolare a riorganizzazioni produttive riguardanti società del gruppo Sogefi.

Il "Fondo garanzia prodotti" è relativo al gruppo Sogefi.

Il "Fondo per rischi diversi" è stato accantonato principalmente a fronte di contenziosi di varia natura in capo a diverse società del Gruppo.

In particolare, il gruppo KOS è parte in diversi procedimenti civili connessi alla pratica medica e chirurgica, da cui potrebbero scaturire obblighi risarcitori a carico della stessa. Sono state valutate le potenziali passività che potrebbero derivare dalle vertenze pendenti ed è stato pertanto stanziato in bilancio un fondo a copertura dei rischi di soccombenza nei predetti procedimenti. Le cause e i contenziosi possono derivare da problematiche complesse e difficili, soggette a un diverso grado di incertezza e connotate da diversi gradi di giudizio in un ampio arco temporale. La stima che ne deriva è frutto di un processo articolato, che prevede il coinvolgimento di consulenti essenzialmente in ambito legale e medico che comporta giudizi soggettivi da parte della direzione della società del gruppo. A fronte delle valutazioni fatte, risultano a bilancio fondi stanziati per vertenze nei confronti di terzi e del personale per un importo pari ad € 9.602 migliaia, di cui € 8.105 migliaia classificati nei fondi rischi diversi correnti.

Si segnala, al riguardo che i medici operanti presso le strutture del gruppo KOS hanno in essere polizze assicurative a parziale copertura dei rischi connessi alle richieste di risarcimento avanzate dai pazienti o dai loro parenti per danni subiti in occasione di incidenti avvenuti durante la permanenza presso la struttura dovuti sia alle asserite disfunzioni dei servizi sanitari resi dalla struttura sia dal personale operante presso le relative strutture.

Segnaliamo inoltre l'inclusione, nei fondi rischi diversi, di fondi per il personale per un importo pari ad € 27.947 migliaia.

11. Passività correnti

11.a. Prestiti obbligazionari

La voce pari a € 40.180 migliaia si riferisce per € 24.995 migliaia alla parte corrente del Prestito Obbligazionario Sogefi S.p.A. 2013/2020, per € 14.624 migliaia alla parte corrente del Prestito Obbligazionario Sogefi S.p.A. 2013/2023 in USD e per € 561 migliaia alla parte corrente dei Private Placement emessi da KOS S.p.A.

La voce al 31 dicembre 2018 includeva € 98.884 migliaia relativa alla parte corrente del Prestito obbligazionario GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. 2014/2019 rimborsato in data 9 aprile 2019.

(in migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2018
Finanziamenti da banche assistiti da garanzia reale 8.762 8.285
Altri finanziamenti da banche 53.898 44.493
Leasing -- 12.455
Altri debiti finanziari 6.286 79.641
Totale 68.946 144.874

11.b. Altri debiti finanziari

La voce si riferisce a finanziamenti a società del gruppo Sogefi per € 39.162 migliaia e a finanziamenti a società del gruppo KOS per € 29.784 migliaia.

Si segnala che le voci "Altri finanziamenti da banche" e "Altri debiti finanziari" al 31 dicembre 2018 includevano rispettivamente € 2.842 migliaia e € 75.950 migliaia relativi al gruppo GEDI.

Si segnala che la voce "Leasing" è stata riclassificata, alla data di prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16, alla voce 11.c. "Debiti finanziari per diritti d'uso".

11.c. Debiti finanziari per diritti d'uso

La voce pari a € 72.065 migliaia si riferisce a debiti finanziari per diritti d'uso relativi a società del gruppo KOS per € 56.857 migliaia, a società del gruppo Sogefi per € 15.044 migliaia e alla controllata CIR S.p.A per € 164 migliaia.

La voce include i debiti per leasing finanziari per un importo di € 12.455 migliaia in essere al 31 dicembre 2018 e riclassificati in tale voce alla data di prima applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16, dalla voce 11.b. "Altri debiti finanziari".

11.d. Debiti commerciali

(in migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2018
Debiti verso imprese controllate e a controllo congiunto -- 9
Debiti verso imprese collegate -- 2.229
Debiti verso fornitori 357.690 456.799
Acconti 38.701 38.383
Totale 396.391 497.420

La voce "Debiti verso fornitori" si riferisce per € 272.244 migliaia al gruppo Sogefi e per € 84.552 migliaia al gruppo KOS.

La voce "Acconti" include principalmente le passività iscritte, nell'ambito del gruppo Sogefi, a seguito dell'adozione dell'IFRS 15. Tali passività rappresentano i corrispettivi ricevuti dai clienti per la vendita dei tooling e dei prototipi che verranno riconosciuti a conto economico lungo la vita del prodotto.

Si segnala che la voce "Debiti commerciali" al 31 dicembre 2018 includeva € 110.208 migliaia relativi al gruppo GEDI così dettagliati:

(in migliaia di euro) 31.12.2018
Debiti verso imprese controllate e a controllo congiunto 9
Debiti verso imprese collegate 2.229
Debiti verso fornitori 107.824
Acconti 146
Totale 110.208

11.e. Altri debiti

(in migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2018
Verso personale dipendente 61.421 75.681
Debiti tributari 29.337 44.215
Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale 29.883 50.682
Altri debiti 33.351 42.128
Totale 153.992 212.706

Si segnala che la voce "Altri debiti" al 31 dicembre 2018 includeva € 71.074 migliaia relativi al gruppo GEDI così dettagliati:

(in migliaia di euro) 31.12.2018
Verso personale dipendente 24.273
Debiti tributari 11.598
Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale 19.223
Altri debiti 15.980
Totale 71.074

Conto economico

12. Ricavi

RIPARTIZIONE PER SETTORE DI ATTIVITÀ

(in milioni di euro) 2019 2018 Variazione
importo % importo % %
Componentistica per autoveicoli 1.519,2 71,9 1.570,7 74,2 (3,3)
Sanità 595,2 28,1 544,9 25,8 9,2
Totale ricavi consolidati 2.114,4 100,0 2.115,6 100,0 (0,1)

RIPARTIZIONE PER AREA GEOGRAFICA

(in milioni di euro)

Totale Italia Altri Paesi Nord Sud Asia Altri
2019 ricavi europei America America Paesi
Componentistica per autoveicoli 1.519,2 73,0 825,5 300,6 159,5 152,3 8,3
Sanità 595,2 537,7 36,8 -- -- 20,7 --
Totale ricavi consolidati 2.114,4 610,7 862,3 300,6 159,5 173,0 8,3
Percentuali 100,0% 28,9% 40,8% 14,2% 7,5% 8,2% 0,4%

(in milioni di euro)

Totale Italia Altri Paesi Nord Sud Asia Altri
2018 ricavi europei America America Paesi
Componentistica per autoveicoli 1.570,7 83,6 830,5 310,3 175,2 164,6 6,5
Sanità 544,9 520,9 9,5 -- -- 14,5 --
Totale ricavi consolidati 2.115,6 604,5 840,0 310,3 175,2 179,1 6,5
Percentuali 100,0% 28,6% 39,7% 14,7% 8,3% 8,4% 0,3%

La tipologia dei prodotti commercializzati dal Gruppo e dei settori in cui esso opera fa sì che i ricavi seguano un andamento ragionevolmente lineare nel corso dell'anno e non soggetto a particolari fenomeni di ciclicità a parità di perimetro di business.

13. Costi e proventi operativi

13.a. Costi per acquisto di beni

La voce in oggetto passa da € 916.021 migliaia nel 2018 a € 890.171 nel 2019. Il decremento della voce è riconducibile prevalentemente al gruppo Sogefi.

13.b. Costi per servizi

La voce in oggetto passa da € 369.888 migliaia al 31 dicembre 2018 a € 326.583 migliaia al 31 dicembre 2019, come risulta dalla seguente analisi:

(in migliaia di euro) 2019 2018
Prestazione di servizi da società controllate 228 298
Consulenze tecniche e professionali 105.475 93.126
Costi di distribuzione e trasporti 19.067 20.107
Lavorazioni esterne 22.062 18.086
Altre spese 179.751 238.271
Totale 326.583 369.888

Il decremento della voce "Costi per servizi" riflette essenzialmente il diverso trattamento dei canoni di locazione a seguito dell'applicazione, a partire dal 1° gennaio 2019, del principio contabile IFRS 16 per un importo di circa € 51,7 milioni.

La voce "Prestazione di servizi da controllate" si riferisce al contratto di locazione stipulato con A. Manzoni & C. S.p.A., società del gruppo GEDI, dalla controllata incorporata CIR S.p.A. per l'affitto degli uffici della sede secondaria di Milano in via Nervesa 21. Il contratto è scaduto il 5 ottobre del 2019 e non è stato oggetto di rinnovo.

13.c. Costi del personale

I costi per il personale ammontano a € 556.592 migliaia nel 2019 (€ 529.516 migliaia nel 2018).

(in migliaia di euro) 2019 2018
Salari e stipendi 392.879 366.353
Oneri sociali 118.403 113.276
Trattamento di fine rapporto 10.921 10.442
Trattamento di quiescenza e simili 1.650 4.493
Valutazione piani di stock option e stock grant 2.358 2.953
Altri costi 30.381 31.999
Totale 556.592 529.516

La media del numero dei dipendenti del Gruppo nell'esercizio 2019 è stata di 16.914 unità (16.213 nell'esercizio 2018).

L'incremento della voce "Costi del personale" è riconducibile essenzialmente al gruppo KOS a seguito delle acquisizioni effettuate nell'esercizio oltre che all'internalizzazione di alcuni servizi precedentemente acquistati esternamente.

13.d. Altri proventi operativi

La voce è così analizzabile:

(in migliaia di euro) 2019 2018
Prestazione di servizi a società controllate 500 800
Contributi in conto esercizio 56 71
Plusvalenze da alienazioni beni 6.979 10.209
Altri proventi 19.169 14.866
Totale 26.704 25.946

I ricavi da servizi a controllate si riferiscono all'addebito di prestazioni a fronte dell'attività di supporto strategico e gestionale e della specifica assistenza amministrativa, finanziaria e fiscale prestata a favore di GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.

La voce "Altri proventi" dello scorso esercizio includeva l'importo di € 6.565 migliaia relativo, nell'ambito del gruppo Sogefi, al rilascio degli accantonamenti effettuati al "Fondo garanzia prodotti" negli esercizi precedenti per la favorevole chiusura di alcuni contenziosi.

13.e. Altri costi operativi

La voce è così analizzabile:

(in migliaia di euro) 2019 2018
Svalutazioni e perdite su crediti 6.737 5.337
Accantonamenti ai fondi per rischi e oneri 8.396 9.149
Imposte e tasse indirette 34.465 30.709
Oneri di ristrutturazione -- 758
Minusvalenze da alienazione beni 7.009 10.318
Altri oneri 20.572 10.539
Totale 77.179 66.810

L'incremento della voce è riconducibile essenzialmente al gruppo Sogefi e al gruppo KOS.

14. Proventi e oneri finanziari

14.a. Proventi finanziari

Tale voce risulta così composta:

(in migliaia di euro) 2019 2018
Interessi attivi su conti bancari 522 370
Interessi attivi su titoli 700 700
Altri interessi attivi 3.678 4.563
Derivati su tassi di interesse 2.187 2.251
Differenze cambio attive 30 796
Totale 7.117 8.680

14.b. Oneri finanziari

Tale voce risulta così composta:

(in migliaia di euro) 2019 2018
Interessi passivi su conti bancari 14.254 11.827
Interessi passivi su prestiti obbligazionari 11.476 11.806
Interessi passivi su debiti finanziari per diritti d'uso 13.871 --
Interessi passivi su debiti per leasing -- 2.030
Altri interessi 4.368 8.002
Derivati su tassi di interesse 436 2.645
Differenze cambio passive 765 --
Altri oneri finanziari 7.241 5.899
Totale 52.411 42.209

14.c. Proventi da negoziazione titoli

Il dettaglio dei proventi da negoziazione titoli è il seguente:

(in migliaia di euro) 2019 2018
Titoli azionari altre imprese -- --
Altri titoli e altri proventi 6.382 14.553
Totale 6.382 14.553

14.d. Oneri da negoziazione titoli

Il dettaglio degli "Oneri da negoziazione titoli" è il seguente:

(in migliaia di euro) 2019 2018
Titoli azionari altre imprese -- 11
Altri titoli e altri oneri 2.949 975
Totale 2.949 986

14.e. Rettifiche di valore di attività finanziarie

La voce in oggetto positiva per € 7.404 migliaia, si riferisce per € 11.586 migliaia alla positiva valutazione a fair value dei "Titoli" e delle "Altre attività finanziarie" iscritti nelle attività correnti, per € 4.182 migliaia alla valutazione negativa delle "Altre attività finanziarie", delle "Altre partecipazioni" e degli "Altri crediti" iscritti nelle attività non correnti.

15. Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito sono così suddivise:

(in migliaia di euro) 2019 2018
Imposte correnti 25.653 30.364
Imposte differite (2.502) 2.405
Oneri fiscali di esercizi precedenti -- (38)
Totale 23.151 32.731

La seguente tabella presenta la riconciliazione delle aliquote di imposta ordinaria ed effettiva per l'esercizio 2019:

(in migliaia di euro) 2019
Utile (Perdita) prima delle imposte delle attività operative in esercizio risultante dal bilancio 51.119
Imposte sul reddito teoriche 12.268
Effetto fiscale relativo a costi non deducibili 3.547
Effetto fiscale correlato a perdite di esercizi precedenti che originano
imposte differite attive nell'esercizio (2.549)
Effetto fiscale correlato a perdite esercizi precedenti che non avevano originato
imposte differite attive (350)
Effetto fiscale su differenziali di tasso di società estere 157
Contributi non tassabili --
Altro 5.462
Imposte sul reddito 18.535
Aliquota media effettiva 36,26
Aliquota teorica 24,0
IRAP e altre imposte 4.616
Oneri fiscali di esercizi precedenti --
Totale imposte da bilancio 23.151

16. Utile/(Perdita) derivante da attività destinate alla dismissione

La voce in oggetto negativa per € 294.716 migliaia si riferisce, per € 128.985 migliaia (€ 32.058 migliaia nel 2018) alla perdita realizzata nel corso dell'esercizio dal gruppo Gedi e per € 167.945 migliaia alla svalutazione, a seguito della sottoscrizione dell'accordo tra CIR ed Exor per la cessione della partecipazione in GEDI Gruppo Editoriale S.p.A., effettuata al fine di adeguare il valore contabile al fair value secondo quanto previsto dal principio IFRS 5, incrementata di € 1.803 migliaia relativa ai costi di vendita. Gli effetti sui flussi finanziari relativi alle attività destinate alla dismissione relativi alla cessione del gruppo GEDI, negativi per € 915 migliaia, sono evidenziati in una voce specifica nel "prospetto del rendiconto finanziario".

Il saldo al 31 dicembre 2019 include inoltre l'utile di € 4.017 migliaia derivante alla cessione, nell'ambito del gruppo Sogefi, del sito produttivo di Fraize della controllata francese Sogefi Air & Cooling S.A.S. dedicato a un non-core business. Il sito è stato ceduto nel mese di Aprile 2019. Si precisa che al 31 dicembre 2018 le attività e passività relative al sito di Fraize erano state classificate come attività e passività possedute per la vendita. Nel corso del 2019 si sono rese disponibili tutte le informazioni necessarie per determinare gli effetti economici relativi a tale attività cessata. Si è pertanto provveduto a iscrivere nella voce "Utile(perdita) derivante da attività destinate alla dismissione" il risultato operativo dell'esercizio 2019, pari a € 1.574 migliaia (€ 1.120 migliaia nel 2018) e la relativa plusvalenza da cessione, al netto degli effetti fiscali, pari a € 2.443 migliaia.

Gli effetti sui flussi finanziari relativi alle attività destinate alla dismissione nell'ambito del gruppo Sogefi, positivi per € 7.249 migliaia, sono evidenziati in una voce specifica nel "prospetto del rendiconto finanziario".

17. Utile per azione

L'utile (perdita) base per azione è calcolato dividendo il risultato netto dell'esercizio, il risultato derivante dalle attività operative in esercizio e l'utile/(perdita) derivante da attività destinate alla dismissione attribuibili agli Azionisti ordinari per il numero medio ponderato delle azioni in circolazione durante l'esercizio. L'utile (perdita) diluito per azione è calcolato dividendo il risultato netto dell'esercizio, il risultato derivante dalle attività operative in esercizio e l'utile/(perdita) derivante da attività destinate alla dismissione attribuibili agli Azionisti ordinari per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, rettificato per gli effetti diluitivi delle opzioni in essere. Dal calcolo delle azioni in circolazione sono escluse le azioni proprie in portafoglio. La Società non ha opzioni in essere, pertanto l'utile diluito per azione corrisponde all'utile base per azione.

2019 2018
Utile (perdita) netto attribuibile agli Azionisti (in migliaia di euro) (69.807) 4.535
N. medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione 692.326.476 697.049.390
Utile (perdita) per azione (euro) (0,1008) 0,0065
2019 2018
Utile (perdita) netto del conto economico complessivo
attribuibile agli Azionisti (in migliaia di euro)
(72.373) 2.164
N. medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione 692.326.476 697.049.390
Utile (perdita) per azione (euro) (0,1045) 0,0031
2019 2018
Risultato derivante delle attività operative in esercizio attribuibile agli
Azionisti (in migliaia di euro)
27.968 48.455
N. medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione 692.326.476 697.049.390
Utile (perdita) per azione (euro) 0,0404 0,0695
2019 2018
Risultato derivante delle attività operative in esercizio del conto economico
complessivo attribuibile agli Azionisti (in migliaia di euro)
19.932 41.141
N. medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione 692.326.476 697.049.390
Utile (perdita) per azione (euro) 0,0288 0,0590
2019 2018
Utile (perdita) derivante da attività destinate alla dismissione attribuibile
agli Azionisti (in migliaia di euro)
(294.716) (30.938)
N. medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione 692.326.476 697.049.390
Utile (perdita) per azione (euro) (0,4257) (0,0444)

Di seguito sono esposte le informazioni sulle azioni ai fini del calcolo dell'utile per azione:

2019 2018
Utile (perdita) derivante da attività destinate alla dismissione del conto
economico complessivo attribuibile agli Azionisti (in migliaia di euro) (294.716) (30.938)
N. medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione 692.326.476 697.049.390
Utile (perdita) per azione (euro) (0,4257) (0,0444)

18. Dividendi pagati

I dividendi pagati nel corso dell'esercizio ammontano a € 10.034 migliaia, pari a € 0,0145 per azione.

19. Gestione rischi finanziari: informazioni integrative

Il Gruppo opera in differenti settori dell'industria e dei servizi sia in ambito nazionale sia internazionale e di conseguenza le sue attività sono esposte a diverse tipologie di rischi finanziari, tra i quali i rischi di mercato (rischio di cambio e rischio di prezzo), il rischio di credito, il rischio di liquidità ed il rischio di tasso di interesse.

Al fine di minimizzare determinate tipologie di rischi il Gruppo fa ricorso a strumenti finanziari derivati di copertura.

La gestione del rischio è effettuata dalla funzione centrale di finanza e tesoreria sulla base di politiche approvate dalla Direzione e trasmesse alle società controllate in data 25 luglio 2003.

19.a. Rischio di mercato

Rischio di cambio (foreign currency risk)

Il Gruppo, operando a livello internazionale in particolare nell'ambito del gruppo Sogefi, potrebbe essere soggetto al rischio che variazioni nel tasso di cambio di valute estere impattino il fair value di talune sue attività o passività. Il gruppo Sogefi produce e vende principalmente nell'area dell'Euro ma è soggetto a rischio valutario specialmente nei confronti delle valute Sterlina inglese, Real brasiliano, Dollaro statunitense, Peso argentino, Renminbi cinese e Dollaro canadese.

Relativamente al rischio di cambio legato alla conversione dei bilanci delle controllate estere, generalmente le società operative hanno una sostanziale convergenza tra le valute di fatturazione attiva e quelle di fatturazione valuta locale, sono attive sia nel proprio mercato interno sia all'estero e, in caso di fabbisogno, i mezzi finanziari sono reperiti localmente.

Di seguito si riporta la tabella di analisi di sensitività relativa al rischio cambio:

Sensitivity Analisys cambio EUR/USD 31.12.2019 31.12.2018
Shift del tasso di cambio EUR/USD -5% +5% -5% +5%
Variazione a Conto Economico (EUR/migliaia) 1.195 (1.089) 1.367 (1.047)
Variazione a Patrimonio Netto (EUR/migliaia) 1.195 (1.089) 1.367 (1.047)

19.b. Rischio di credito

Il rischio di credito può essere valutato sia in termini commerciali correlati alla tipologia dei clienti, ai termini contrattuali ed alla concentrazione delle vendite, sia in termini finanziari connessi alla tipologia delle controparti utilizzate nelle transazioni finanziarie. All'interno del Gruppo non vi sono significative concentrazioni del rischio di credito.

Sono state da tempo poste in essere adeguate politiche per assicurare che le vendite siano effettuate a clienti con un'appropriata storia di credito. Le controparti per i prodotti derivati e le cash transaction sono esclusivamente istituzioni finanziarie con alto livello di credito. Il Gruppo attua inoltre politiche che limitano l'esposizione di credito con le singole istituzioni finanziarie.

Il rischio credito si presenta differenziato a secondo del settore di attività a cui si fa riferimento.

Con riferimento al settore "Componentistica per autoveicoli" non si evidenziano eccessive concentrazioni di rischio di credito in quanto i canali distributivi di "Original Equipment" e "After market" con cui opera sono costituiti da case automobilistiche o da grandi Gruppi d'acquisto senza riscontrare particolari concentrazioni di rischio.

Il settore della "Sanità" presenta diverse concentrazioni dei crediti in funzione della natura delle attività svolte dalle società operative, nonché dai loro diversi clienti di riferimento, peraltro mitigate dal fatto che l'esposizione creditoria è suddivisa su un largo numero di controparti e clienti. Ad esempio la concentrazione dei crediti è inferiore nel caso della gestione di residenze sanitarie per anziani, i cui ricavi derivano per oltre la metà dalla pluralità degli ospiti presenti nella struttura e i cui crediti iscritti a bilancio nei confronti di enti pubblici (principalmente ASL e comuni) sono vantati verso una pluralità di soggetti. La concentrazione dei crediti è superiore nel caso delle gestioni ospedaliere (o dei reparti di diagnostica per immagini all'interno di ospedali) per il fatto che la quasi totalità dei ricavi deriva da un unico soggetto.

Le attività di monitoraggio del rischio di credito verso i clienti partono dal raggruppamento degli stessi sulla base della tipologia, dell'anzianità del credito, dell'esistenza di precedenti difficoltà finanziarie o contestazioni e dall'eventuale esistenza di procedure legali o concorsuali in corso.

19.c. Rischio di liquidità

Una gestione prudente del rischio di liquidità implica il mantenimento di sufficienti liquidità e titoli negoziabili e la disponibilità di risorse ottenibili tramite un adeguato livello di linee di credito.

Il Gruppo rispetta sistematicamente le scadenze degli impegni, comportamento che consente di operare nel mercato con la necessaria flessibilità e affidabilità al fine di mantenere un corretto equilibrio fra approvvigionamento e impiego delle risorse finanziarie.

Le società che presiedono i tre più significativi settori di attività gestiscono direttamente ed autonomamente il rischio di liquidità. Viene assicurato uno stretto controllo sulla posizione finanziaria netta e sulla sua evoluzione di breve, medio e lungo periodo. In generale il Gruppo segue una politica di struttura finanziaria molto prudenziale con ricorso a strutture di finanziamento in gran parte a medio lungo termine. I gruppi operativi gestiscono la tesoreria in modo centralizzato.

19.d. Rischio di tasso di interesse (di fair value e di cash flow)

Il rischio di tasso di interesse dipende dalle variazioni dei tassi sul mercato che possono determinare variazioni del fair value dei flussi finanziari di un'attività o passività finanziaria.

Il rischio di tasso di interesse riguarda principalmente i prestiti obbligazionari a lungo temine che essendo emessi a tasso fisso espongono il Gruppo al rischio di variazione del fair value dei prestiti stessi al variare dei tassi di interesse.

Nel rispetto delle politiche di gestione del rischio finanziario la Capogruppo e le società controllate hanno stipulato nel corso degli anni diversi contratti IRS con primarie istituzioni finanziarie per coprire il rischio tasso di interesse su proprie obbligazioni e su contratti di finanziamento.

Sensitivity analysis

La variazione in aumento o in diminuzione di un punto percentuale "Parallel shift" sulla curva Euribor 3 mesi relativa alle attività e passività a tasso variabile del Gruppo evidenzia i seguenti effetti:

(importi in migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2018
Variazioni -% +% -1% +1%
Variazione a Conto Economico 401 (2.120) 326 (147)
Variazione a Patrimonio Netto 401 (2.120) 326 (147)

Si evidenzia che per il gruppo Kos, poiché sia nell'esercizio 2019 e sia nell'esercizio 2018 i tassi di interesse hanno raggiunto livelli bassi tendenti allo zero, si è deciso di valutare l'effetto sul Conto Economico e sullo Stato Patrimoniale della sola variazione positiva pari a + 1%.

19.e. Strumenti derivati

Gli strumenti derivati sono rilevati al loro fair value.

Ai fini contabili le operazioni di copertura vengono classificate come:

  • fair value hedge (copertura del valore di mercato) se sono soggette a rischio di variazione nel valore di mercato dell'attività o della passività sottostante;
  • cash flow hedge (copertura dei flussi finanziari) se vengono poste in essere a fronte del rischio di variabilità nei flussi finanziari derivanti o da un'attività o passività esistente, o da una operazione futura;
  • hedge of a net investment in a foreign operation (copertura degli investimenti netti in partecipate estere) se vengono poste in essere a fronte del rischio cambi connesso alla conversione del patrimonio di controllate con valuta funzionale diversa da quella del Gruppo.

Per gli strumenti derivati classificati come fair value hedge sia gli utili e le perdite derivanti dalla determinazione del loro valore di mercato sia gli utili e le perdite derivanti dall'adeguamento al fair value dell'elemento sottostante alla copertura vengono imputati a conto economico.

Per gli strumenti classificati come cash flow hedge (per esempio gli interest rate swap) gli utili e le perdite derivanti dalla loro valutazione al mercato sono imputati direttamente a patrimonio netto per la parte che copre in modo "efficace" il rischio per il quale sono state poste in essere, mentre viene registrata a conto economico l'eventuale parte "non efficace".

Per gli strumenti classificati come hedge of a net investment in a foreign operation gli utili e le perdite derivanti dalla loro valutazione al mercato sono imputati direttamente a patrimonio netto per la parte che copre in modo "efficace" il rischio per il quale sono state poste in essere, mentre viene registrata a conto economico l'eventuale parte "non efficace".

Gli strumenti derivati di copertura, in fase di prima rilevazione (hedge accounting), sono accompagnati da una relazione di efficacia (hedging relationship) con cui si designa il singolo strumento come di copertura e si esplicitano i parametri di efficacia della stessa rispetto allo strumento finanziario coperto.

Periodicamente viene valutato il livello di efficacia della copertura e la parte efficace è imputata a patrimonio netto mentre l'eventuale parte non efficace è imputata a conto economico.

Più in particolare, la copertura è considerata efficace quando la variazione del fair value o dei flussi finanziari dello strumento coperto è compensata "quasi completamente" dalla variazione del fair value o dei flussi finanziari dello strumento di copertura ed i risultati a consuntivo rientrano in un intervallo tra l'80% ed il 125%.

Al 31 dicembre 2019 in particolare, il Gruppo aveva in essere i seguenti contratti derivati contabilizzati come di copertura, espressi al valore nozionale:

  • a) copertura interessi:
  • copertura per finanziamenti bancari gruppo Kos, valore nozionale € 88,8 milioni.
  • b) copertura cambi:
  • vendite a termine per un valore totale di USD 55,8 milioni a copertura investimenti di CIR International S.A. in "hedge fund", con scadenza marzo 2020;

Nell'ambito del gruppo Sogefi sono state poste in essere le seguenti operazioni di copertura:

  • vendita a termine di USD 0,35 milioni e acquisto di BRL con scadenza 2020;
  • acquisto a termine di euro 0,15 milioni e vendita di BRL con scadenza 2020;
  • acquisto a termine di USD 0,6 milioni e vendita di ARS con scadenza 2020;
  • sottoscrizione di contratti di cross currency swap con scadenza 2023 a copertura del private placement obbligazionario per un nozionale di USD 82,1 milioni.

19.f. Parametri patrimoniali

Il management modula l'utilizzo del leverage per garantire solidità e flessibilità alla struttura patrimoniale misurando l'incidenza delle fonti di finanziamento sull'attività di investimento.

19.g. Clausole contrattuali dei debiti finanziari

Alcuni dei contratti di finanziamento a favore del Gruppo contengono specifiche pattuizioni che prevedono, nel caso di mancato rispetto di determinati covenants economico-finanziari, la possibilità delle banche finanziatrici di rendere i finanziamenti erogati suscettibili di rimborso, qualora la società interessata non ponga rimedio alla violazione dei covenants stessi, nei termini e con le modalità previste dai contratti di finanziamento.

Al 31 dicembre 2018 tutte le clausole contrattuali relative a passività finanziarie a medio e lungo termine sono state ampiamente rispettate dal Gruppo.

Di seguito si riporta una descrizione sintetica dei principali covenants relativi alle posizioni debitorie delle sub-holding operative esistenti alla fine dell'esercizio.

▪ Gruppo Sogefi

Di seguito si riporta la descrizione dei covenant relativi alle posizioni debitorie esistenti al 31 dicembre 2019:

  • prestito di € 20.000 migliaia Mediobanca S.p.A.: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l'EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 4; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 3;
  • prestito di € 25.000 migliaia Mediobanca S.p.A.: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l'EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 4; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 3;
  • prestito di € 50.000 migliaia Unicredit S.p.A.: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l'EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 4; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 3;

  • prestito di € 80.000 migliaia Banca Nazionale del Lavoro S.p.A.: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l'EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 4; rapporto tra EBIT-DA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 3;

  • prestito di € 55.000 migliaia Ing Bank N.V.: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l'EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 4; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 3;
  • prestito di € 50.000 migliaia Intesa Sanpaolo S.p.A.: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l'EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 4; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 3;
  • prestito obbligazionario di USD 115.000 migliaia: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l'EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 3,5; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 4;
  • prestito obbligazionario di € 25.000 migliaia: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l'EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 3,5; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 4;
  • prestito obbligazionario di € 75.000 migliaia: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata e l'EBITDA consolidato normalizzato minore o uguale a 4; rapporto tra EBITDA consolidato normalizzato e oneri finanziari netti consolidati non inferiore a 3.

Si precisa che i covenants relativi a: i) prestito di € 20.000 migliaia Mediobanca S.p.A., ii) prestito di € 50.000 migliaia Unicredit S.p.A., iii) prestito di € 80.000 migliaia Banca Nazionale del Lavoro S.p.A., iv) prestito di € 55.000 migliaia Ing Bank N.V., v) prestito di € 50.000 migliaia Intesa Sanpaolo S.p.A., vi) prestito obbligazionario di USD 115.000 migliaia sono stati rinegoziati a seguito dell'introduzione dell'IFRS 16.

Al 31 dicembre 2019 tali covenant risultano rispettati.

▪ Gruppo KOS

Il Gruppo KOS in relazione ad alcuni finanziamenti si è impegnata a rispettare una serie di covenants di seguito riassunti:

  • finanziamenti ottenuti dalla Capogruppo KOS: rapporto tra la posizione finanziaria netta consolidata ed EBITDA minore o uguale di 3,5, rapporto tra EBITDA e gli oneri finanziari maggiore o uguale di 3 e un Loan to value minore del 60%;
  • finanziamenti ottenuti da KOS Care: rapporto tra posizione finanziaria netta consolidata ed EBIT-DA minore o uguale di 3,5;
  • finanziamento ottenuto da Sanatrix Gestione S.r.l.: rapporto tra posizione finanziaria netta consolidata ed EBITDA minore o uguale di 4;
  • finanziamento ottenuto da HSS Real Estate S.r.l.: rapporto tra posizione finanziaria netta consolidata ed EBITDA minore o uguale di 4;

Si precisa che ai fini del calcolo dei covenants la posizione finanziaria netta consolidata e l'EBITDA non considerano gli impatti dell'IFRS 16.

Al 31 dicembre 2019 tali covenant risultano rispettati.

19.h. Valutazione delle attività e passività finanziarie e gerarchia del fair value

Il fair value delle attività e passività finanziarie è determinato come segue:

  • il fair value di attività e passività finanziarie con condizioni e termini standard e quotati in un mercato attivo è misurato con riferimento alle quotazioni di prezzo pubblicate nel mercato attivo;
  • il fair value delle altre attività e passività finanziarie (esclusi gli strumenti derivati) è misurato facendo uso di tecniche di valutazione comunemente accettate e basate su modelli di analisi tramite flussi di cassa attualizzati utilizzando quali variabili i prezzi osservabili derivanti da transazioni di mercato recenti e da quotazioni di broker per strumenti simili;
  • il fair value degli strumenti derivati se quotati in un mercato attivo è determinato sulla base di prezzi di mercato; se tali prezzi non sono pubblicati, si fa uso di tecniche valutative diverse a seconda della tipologia di strumento.

In particolare, per la valutazione di alcuni investimenti in strumenti obbligazionari in assenza di un regolare funzionamento del mercato, ovvero di un sufficiente e continuativo numero di transazioni e di uno spread denaro-lettera e volatilità sufficientemente contenuti, la determinazione del fair value di tali strumenti si è prevalentemente realizzata grazie all'utilizzo di quotazioni fornite da primari broker internazionali su richiesta della Società, validate mediante confronto con le quotazioni presenti sul mercato, sebbene di numero contenuto, ovvero osservabili per strumenti aventi caratteristiche simili.

Nella valutazione degli investimenti in fondi di private equity il fair value viene determinato sulla base dei NAV comunicati dai relativi fund administrator alla data di riferimento di bilancio. Nei casi in cui tale informazione non fosse disponibile alla data di predisposizione del bilancio, viene utilizzata l'ultima comunicazione ufficiale disponibile, comunque non oltre i tre mesi precedenti dalla data di chiusura del bilancio, eventualmente validata dalle informazioni successive rese disponibili agli investitori da parte dei gestori dei fondi.

Con riferimento alle polizze assicurative di capitalizzazione, tali strumenti non possono essere classificati come fair value di livello 1. Questo in quanto non risultano essere quotati e il prezzo non è desumibile da info provider pubblici. Si consideri inoltre che, considerando l'impossibilità da parte dell'investitore/assicurato di vendere a terzi tali strumenti (sono legati alla vita umana dell'assicurato), non sono presenti nemmeno transazioni che possono identificare lo strumento come "liquido".

Il fair value si configura invece come di livello 2 in quanto, pur non trattandosi di strumenti quotati, la modalità di determinazione del valore di tali strumenti risulta essere la medesima per tutti gli assicurati che investono nello stesso fondo, e basato su informazioni fornite dalla controparte o disponibili sui siti internet delle controparti assicurative.

La tabella che segue riporta la suddivisione delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con l'indicazione se i fair value sono determinati, in tutto o in parte, facendo diretto riferimento alle quotazioni del prezzo pubblicato in un mercato attivo ("Livello 1") o sono stimati utilizzando prezzi desumibili dalle quotazioni di mercato di attività simili o mediante tecniche di valutazione per le quali tutti i fattori significativi sono desunti da dati osservabili di mercato ("Livello 2") oppure da tecniche di valutazione che si fondano, in misura rilevante, su dati significativi non desumibili dal mercato che comportano, pertanto, stime ed assunzioni da parte del management ("Livello 3").

CATEGORIE DI ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE ESPOSTE IN BILANCIO

Categoria di attività e passività finanziarie al 31 dicembre 2019 Classificazione Valore
contabile
Fair
value
Livello
1
Fair
value
Livello 2
Fair
value
Livello 3
ATTIVITA' NON CORRENTI
ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE FVTPL 67.866 -- 65.732 2.134
ATTIVITA' CORRENTI
TITOLI FVTPL 35.482 14.028 21.454 --
ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE FVTPL 264.278 -- 264.278 --

Nel corso dell'esercizio non vi sono stati trasferimenti tra i diversi livelli di gerarchia del fair value.

Nel dettaglio le attività finanziarie classificate come livello 3 si riferiscono per € 134 migliaia ad investimenti di venture capital, detenuti dalla controllata CIR International S.A., relativamente ad investimenti in società operative nel settore delle tecnologie informatiche e di comunicazione ed € 2.000 migliaia all'investimento effettuato da CIR S.p.A. nella società Lendix S.A.

CATEGORIE DI ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE ESPOSTE IN BILANCIO

Categoria di attività e passività finanziarie al 31 dicembre 2019 Classificazione Valore contabile
ATTIVITA' NON CORRENTI
ALTRE PARTECIPAZIONI FVTOCI 1.863
ALTRI CREDITI Costo ammortizzato 45.982
ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE FVTPL 67.866
ATTIVITA' CORRENTI
CREDITI COMMERCIALI Costo ammorizzato, expected loss
rischio di controparte
241.762
ALTRI CREDITI Costo ammorizzato, expected loss
rischio di controparte
61.029
CREDITI FINANZIARI Costo ammorizzato, expected loss
rischio di controparte
23.135
TITOLI FVTPL 35.482
ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE FVTPL 264.278
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI Costo ammorizzato, expected loss
rischio di controparte
309.336
PASSIVITA' NON CORRENTI
PRESTITI OBBLIGAZIONARI Costo ammortizzato 310.671
ALTRI DEBITI FINANZIARI Costo ammortizzato 472.677
DEBITI FINANZIARI PER DIRITTI D'USO Costo 786.980
PASSIVITA' CORRENTI
DEBITI VERSO BANCHE Costo ammortizzato 8.455
PRESTITI OBBLIGAZIONARI Costo ammortizzato 40.180
ALTRI DEBITI FINANZIARI Costo ammortizzato 68.946
DEBITI FINANZIARI PER DIRITTI D'USO Costo 72.065
DEBITI COMMERCIALI Costo ammortizzato 396.391

RISCHIO CREDITO

(in migliaia di euro)

Situazione al 31 dicembre 2019 Voci di Totale A scadere Scaduto da > 0 - 30 gg 30 - 60 gg 60 - 90 gg oltre 90 Scaduto Svalutazioni
bilancio negoziato
Altri crediti (attività non correnti) (*) 7.g. 24.861 18.604 6.257 -- -- -- 6.257 --
Credito lordo 34.108 18.890 15.218 -- -- -- 15.218 --
Fondo svalutazione (9.247) (286) (8.961) -- -- -- (8.961) -- (2.090)
Crediti commerciali 8.b. 241.762 171.113 70.649 24.718 9.000 3.173 33.758 --
Credito lordo 274.591 172.620 101.971 25.288 9.338 3.531 63.814 --
Fondo svalutazione (32.829) (1.507) (31.322) (570) (338) (358) (30.056) -- (4.558)
Altri crediti (attività correnti) (**) 8.c. 24.608 24.608 -- -- -- -- -- --
Credito lordo 25.458 24.608 850 -- -- -- 850 --
Fondo svalutazione (850) -- (850) -- -- -- (850) -- --
Totale 291.231 214.325 76.906 24.718 9.000 3.173 40.015 -- (6.648)

(*) Non inclusi € 21.121 migliaia relativi a crediti tributari

(**) Non inclusi € 36.421 migliaia relativi a crediti tributari

(in migliaia di euro)
Situazione al 31 dicembre 2018 Voci di Totale A scadere Scaduto da > 0 - 30 gg 30 - 60 gg 60 - 90 gg oltre 90 Scaduto Svalutazioni
bilancio credito negoziato
Altri crediti (attività non correnti) (*) 7.g. 25.161 13.996 11.165 -- -- -- 11.165 --
Credito lordo 35.090 14.282 20.808 -- -- -- 20.808 --
Fondo svalutazione (9.929) (286) (9.643) -- -- -- (9.643) -- (450)
Crediti commerciali 8.b. 420.969 296.522 124.447 54.872 16.338 11.092 42.145 --
Credito lordo 469.653 302.112 167.541 60.820 16.923 11.570 78.228 --
Fondo svalutazione (48.684) (5.590) (43.094) (5.948) (585) (478) (36.083) -- (6.809)
Altri crediti (attività correnti) (**) 8.c. 43.731 43.731 -- -- -- -- -- --
Credito lordo 50.795 47.030 3.765 -- -- -- 3.765 --
Fondo svalutazione (7.064) (3.299) (3.765) -- -- -- (3.765) -- (981)
Totale 489.751 354.139 135.612 54.872 16.338 11.092 53.310 -- (8.240)

(*) Non inclusi € 25.494 migliaia relativi a crediti tributari

(**) Non inclusi € 35.552 migliaia relativi a crediti tributari

FONDO SVALUTAZIONE CREDITI

(in migliaia di euro)

Situazione al 31 dicembre 2019 Saldo iniziale Svalutazioni Utilizzi Differenza Attvità destinate Aggregazioni Altri movimenti Saldo
cambio +/- alla dismissione aziendali +/- finale
Fondo svalutazione crediti (65.677) (6.648) 9.438 7 21.107 (1.153) -- (42.926)

Il saldo della colonna "Attività destinate alla dismissione" si riferisce al cambiamento del metodo di consolidamento del gruppo GEDI in applicazione del principio contabile IFRS 5.

(in migliaia di euro)

Situazione al 31 dicembre 2018 Saldo iniziale Svalutazioni Utilizzi Differenza Attvità destinate Aggregazioni Altri movimenti Saldo
cambio +/- alla dismissione aziendali +/- finale
Fondo svalutazione crediti (61.873) (8.240) 5.870 74 -- (322) (1.186) (65.677)

RISCHIO LIQUIDITÀ - ESERCIZIO 2019

<1 >1 <2 >2 <3 >3 <4 >4 <5 >5 Totale
(in migliaia di euro) anno anni anni anni anni anni
Passività finanziarie non derivate
Prestiti obbligazionari 42.860 119.054 25.315 25.315 74.237 80.529 367.310
Altri debiti finanziari:
- Debiti verso banche per finanziamenti 104.783 84.845 200.096 117.946 67.443 20.732 595.845
- Debiti verso altri finanziatori 1.223 239 477 483 482 681 3.585
Debiti verso banche 8.624 -- -- -- -- -- 8.624
Debiti commerciali 396.391 -- -- -- -- -- 396.391
Passività finanziarie derivate
Derivati di copertura (196) (663) (306) (90) -- (1.255)
Derivati non di copertura -- -- -- -- -- -- --
TOTALE 553.685 203.475 225.582 143.654 142.162 101.942 1.370.500

RISCHIO LIQUIDITÀ - ESERCIZIO 2018

<1 >1 <2 >2 <3 >3 <4 >4 <5 >5 Totale
(in migliaia di euro) anno anni anni anni anni anni
Passività finanziarie non derivate
Prestiti obbligazionari 126.638 48.275 110.184 18.897 17.767 101.725 423.486
Altri debiti finanziari:
- Debiti verso banche per finanziamenti 64.674 95.873 47.451 120.767 30.145 28.680 387.590
- Debiti verso società di leasing 14.588 7.467 12.232 12.696 8.961 20.842 76.786
- Debiti verso altri finanziatori 76.370 276 228 464 477 1.162 78.977
Debiti verso banche 13.731 -- -- -- -- -- 13.731
Debiti commerciali 497.420 -- -- -- -- -- 497.420
Passività finanziarie derivate
Derivati di copertura 1.280 936 664 306 90 3.276
Derivati non di copertura -- -- -- -- -- -- --
TOTALE 794.701 152.827 170.759 153.130 57.440 152.409 1.481.266

20. Garanzie e impegni

Al 31 dicembre 2019 la situazione delle garanzie e impegni era la seguente:

CIR (già COFIDE)

A fronte dei finanziamenti stipulati sono state depositate in pegno, a favore degli istituti eroganti, azioni della controllata incorporata CIR S.p.A. per un valore contabile complessivo pari a € 335.278 migliaia.

Si ricorda che a seguito dell'efficacia della fusione CIR/COFIDE il finanziamento è stato rimborsato in data 20 febbraio 2020.

▪ CIR e holding finanziarie

Impegni per investimenti in fondi di private equity da parte di CIR International per € 20,5 milioni.

▪ Gruppo Sogefi

Impegni per investimenti

Al 31 dicembre 2019 esistono impegni vincolanti per investimenti relativi ad acquisti di immobilizzazioni materiali per € 1.195 migliaia.

Garanzie prestate

Il dettaglio delle garanzie è il seguente:

(in migliaia di euro) 31.12.2018 31.12.2018
Fidejussioni a favore di terzi 2.697 4.661
Altre garanzie personali a favore di terzi 2.813 2.690
Garanzie reali per debiti iscritti in bilancio 665 1.116

Le fidejussioni rilasciate a favore di terzi si riferiscono a garanzie concesse ad alcuni clienti da parte della controllata Sogefi Suspensions Heavy Duty Italy S.r.l., al fornitore di un contratto di leasing operativo da parte della controllata Sogefi Filtration do Brasil Ltda e della controllata Sogefi Filtration Ltd; le fidejussioni sono iscritte per un valore pari all'impegno in essere alla data di bilancio. Tali poste evidenziano i rischi, gli impegni e le garanzie prestate dalle società del gruppo a terzi.

La voce "Altre garanzie personali a favore di terzi" è relativa all'impegno della controllata Sogefi HD Suspensions Germany GmbH verso il fondo pensione dipendenti dei due rami di azienda al tempo dell'acquisizione avvenuta nel 1996; tale impegno è coperto dagli obblighi contrattuali della società venditrice che è un primario operatore economico tedesco.

Le "Garanzie reali prestate" si riferiscono alla controllata Allevard IAI Suspensions Pvt Ltd che, a fronte dei finanziamenti ottenuti, hanno concesso agli istituti finanziatori garanzie reali sulle immobilizzazioni materiali e crediti commerciali.

Altri rischi

Il gruppo Sogefi al 31 dicembre 2019 ha beni e materiali di terzi presso le proprie società per € 14.984 migliaia.

▪ Gruppo Kos

Di seguito la composizione delle fidejussioni bancarie e altre garanzie prestate da KOS S.p.A. e/o dalle società controllate a valere sui fidi di KOS S.p.A. pari a € 22.901 migliaia:

  • fidejussione nell'interesse di KOS S.p.A. per la locazione degli uffici di via Durini per € 46 migliaia;
  • fidejussione nell'interesse di KOS Care S.r.l. per contratti di locazione per € 22.499 migliaia;
  • fidejussione nell'interesse di Medipass S.r.l. e sue controllate per contratti di locazione per € 131 migliaia;
  • fidejussione a favore del Comune Sanremo per cauzione oneri urbanizzazione per € 225 migliaia.

Al 31 dicembre 2019 gli altri impegni e rischi ammontano a € 10.629 migliaia e riguardano prevalentemente:

  • beni in comodato d'uso per un importo pari a € 3.013 migliaia;
  • polizze fidejussorie rilasciate da Ospedale di Suzzara a favore di F.lli Montecchi, per € 953 migliaia;
  • gare di appalto per € 1.558 migliaia;
  • impegni contrattuali per circa € 5.105 migliaia.

21. Informativa di settore

I settori di attività coincidono con i gruppi di società di cui CIR S.p.A. (già COFIDE S.p.A.) detiene il controllo tramite CIR. In particolare:

  • il gruppo Sogefi: componentistica per autoveicoli;
  • il gruppo GEDI: media;
  • il gruppo KOS: sanità.

Sotto il profilo geografico l'attività, con esclusione del gruppo Sogefi, viene svolta quasi esclusivamente in Italia.

L'analisi reddituale e di composizione della struttura patrimoniale per il settore primario è illustrata nelle due pagine seguenti, mentre il dettaglio dei ricavi per area geografica (settore secondario) è fornito nelle note al bilancio riguardanti i ricavi (nota 12).

L'analisi per area geografica delle attività, degli investimenti e degli ammortamenti e svalutazioni è riportata nella tabella che segue.

(in migliaia di euro) Attività Investimenti Ammortamenti /
Svalutazioni
Italia 5.132.114 36.429 106.232
Altri Paesi Europei 1.421.993 174.485 79.360
Nord America 172.026 18.480 25.042
Sud America 82.713 4.242 9.412
Asia 206.868 21.742 19.413
Rettifiche di consolidamento (2.802.035) (1.690) (34.614)
Totale 4.213.679 253.688 204.845

CONTO ECONOMICO PER SETTORE DI ATTIVITÀ E CONTRIBUZIONI AI RISULTATI DEL GRUPPO

(*) I valori dell'esercizio 2018, relativi alle "Attività destinate alla dismissione", sono stati riclassificati a seguito dell'applicazione del principio IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate" alla linea "Utile (perdita) da attività destinate alla dismissione"

1) La voce corrisponde alla somma delle linee "variazione delle rimanenze", "costi per acquisto di beni, "costi per servizi", "costi del personale" del conto economico consolidato. Tale voce non considera l'effetto di € (1,3) milioni di elisioni intercompany.

2) La voce corrisponde alla somma delle linee "altri proventi operativi" e "altri costi operativi" del conto economico consolida to. Tale voce non considera l'effetto dell'elisione di € 1,3 milioni di elisioni intercompany.

3) La voce corrisponde alla somma delle linee "proventi finanziari" e "oneri finanziari" del conto economico consolidato.

4) La voce corrisponde alla somma delle linee "dividendi", "proventi da negoziazione titoli", "oneri da negoziazione titoli" e " rettifiche di valore di attività finanziarie" del conto economico consolidato.

STRUTTURA PATRIMONIALE CONSOLIDATA PER SETTORE DI ATTIVITÀ

(in milioni di euro) 31.12.2019
CONSOLIDATO Immobilizzazioni Altre attività e
passività non
Attività e passività
destinate alla
Capitale circolante
netto
Posizione
finanziaria netta
Patrimonio netto
totale
Patrimonio
netto di terzi
Patrimonio netto
di Gruppo
Patrimonio netto di
Gruppo
AGGREGATO correnti nette dismissione
(1) (2) (3) (4)
Gruppo Kos 1.500,8 (23,7) -- (79,6) (1.105,3) 292,2 195,7 96,5 98,0
Gruppo Sogefi 733,3 (102,9) -- (104,1) (318,5) 207,8 147,1 60,7 61,8
Gruppo GEDI -- -- 225,9 -- -- 225,9 167,8 58,1 135,1
Altre controllate -- (0,7) -- 0,7 0,4 0,4 0,2 0,2 0,4
Totale controllate industriali 2.234,1 (127,3) 225,9 (183,0) (1.423,4) 726,3 510,8 215,5 295,3
Incorporata CIR e altre controllate non industriali 21,5 61,9 -- (1,1) 319,3 401,6 173,8 227,8 233,4
CIR (già Cofide)
Immobilizzazioni 1,1 1,1 1,1 1,1
Altre attività e passività non correnti nette 13,1 13,1 13,1 13,4
Attivitò e passivitò destinate alla dismissione -- -- -- --
Capitale circolante netto (1,5) (1,5) (1,5) (1,5)
Posizione finanziaria netta (23,6) (23,6) (23,6) (25,9)
Totale consolidato di Gruppo 2.256,7 (52,3) 225,9 (185,6) (1.127,7) 1.117,0 684,6 432,4 515,8

Il Gruppo ha applicato il nuovo principio contabile IFRS 16 "Leases" dalla data di prima applicazione (ossia il 1° gennaio 2019) utilizzando il metodo retroattivo modificato. Pertanto, l'effetto cumulativo dell'adozione dell'IFRS 16 è stato rilevato a rettifica del saldo di apertura degli utili portati a nuovo al 1° gennaio 2019, senza rideterminare le informazioni comparative.

1) La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "immobilizzazioni immateriali", "immobilizzazioni materiali", "diritti d 'uso", "investimenti immobiliari", "partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto" e "altre partecipazioni" dello stato patrimoniale consolidato.

2) La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "altri crediti", "altre attività finanziarie" e "attività per imposte di fferite" delle attività non correnti e delle linee "altri debiti", "passività per imposte differite", "fondi per il personale" e "fondi per rischi ed oneri" delle passività non correnti dello stato patrimoniale consolidato.

  • 3) La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "rimanenze", "lavori in corso su ordinazione", "crediti commerciali", "a ltri crediti" delle attività correnti e delle linee "debiti commerciali", "altri debiti" e "fondi per rischi ed oneri" delle passività correnti dello stato patrimoniale consolidato.
  • 4) La voce corrisponde alla somma algebrica delle linee "crediti finanziari", " titoli", "altre attività finanziarie" e "disponi bilità liquide e mezzi equivalenti" delle attività correnti, delle linee "prestiti obbligazionari", "altri debiti finanziari" e "debiti finanziari per dirittio d'uso" delle passività non correnti e delle linee "debiti verso banche", "prestiti obbligazionari", "altri debiti finanziari" e "debiti finanziariper diritti d'uso" delle passività correnti dello stato patrimoniale consolidato.

22. Società a controllo congiunto

Il Gruppo non detiene partecipazioni dirette in società a controllo congiunto al 31 dicembre 2019.

23. Posizione finanziaria netta

La posizione finanziaria netta, ai sensi della comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006, è così analizzabile:

(in migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2018
A. Cassa e depositi bancari 309.336 247.790
B. Altre disponibilità liquide 264.278 276.880
C. Titoli detenuti per la negoziazione 35.482 33.563
D. Liquidità (A) + (B) + (C) 609.096 558.233
E. Crediti finanziari correnti 23.135 25.773
F. Debiti bancari correnti (*)
(71.115)
(65.824)
G. Obbligazioni emesse (40.180) (113.801)
H. Parte corrente dell'indebitamento non corrente (6.286) (92.096)
I. Debiti finanziari per diritti d'uso (72.065) --
J. Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) + (I) (189.646) (271.721)
K. Posizione finanziaria corrente netta (J) + (E) + (D) 442.585 312.285
L. Debiti bancari non correnti (**)
(470.347)
(304.733)
M. Obbligazioni emesse (310.671) (270.254)
N. Altri debiti non correnti (**)
(2.330)
(60.271)
O. Debiti finanziari per diritti d'uso (786.980) --
P. Indebitamento finanziario non corrente (L) + (M) + (N) + (O) (1.570.328) (635.258)
Q. Posizione finanziaria netta (K) + (P) (1.127.743) (322.973)

(*) L'importo di € 62.660 migliaia (€ 71.115 - € 8.455) è classificato nello Stato patrimoniale alla voce "Altri debiti finanziari". (**) Classificati alla voce "Altri debiti finanziari" – Passività non correnti.

24. Informativa sui piani di incentivazione basati su strumenti finanziari

Nella tabella che segue si riportano i piani di stock option e stock grant della controllata incorporata CIR S.p.A..

CIR ‐PIANI DI STOCK OPTION AL 31 DICEMBRE 2019

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0,6
9
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00.
000
1,5
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CIR ‐ PIANI DI STOCK GRANT AL 31 DICEMBRE 2019

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48.
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1,1
159

Incorporata CIR S.p.A. - piani di stock grant

I piani di stock grant consistono nell'attribuzione gratuita di diritti condizionati (denominati "Units"), non trasferibili a terzi o ad altri beneficiari, ciascuno dei quali attributivo del diritto all'assegnazione di una azione di CIR S.p.A.. I Piani prevedono due categorie di diritti: le Time-based Units, la cui maturazione è subordinata al decorrere dei termini fissati e le Performance Units, la cui maturazione è subordinata al decorrere dei termini e al raggiungimento degli obiettivi di valore normale dell'azione (determinato ai sensi dell'art. 9, comma 4 lettera a, del TUIR) fissati nel regolamento. I regolamenti prevedono una parziale indisponibilità delle azioni oggetto del piano ("minimum holding").

Le azioni assegnate in esecuzione dei piani verranno messe a disposizione utilizzando esclusivamente le azioni proprie detenute da CIR S.p.A.. I regolamenti prevedono come condizione essenziale per l'assegnazione delle azioni il permanere del rapporto di lavoro o amministrazione con la Società o le società controllate durante il periodo di maturazione dei diritti e la data di esercizio degli stessi.

Con riferimento alle emissioni effettuate negli ultimi tre esercizi si segnala che:

  • In data 28 aprile 2017 l'Assemblea dei Soci ha approvato il piano di Stock Grant 2017 destinato a dirigenti e/ amministratori della Società, della società controllante e delle società controllate, per un massimo complessivo di "Units" attribuibili nell'anno pari a n. 2.000.000. Il piano di Stock Grant consiste nell'attribuzione gratuita di diritti condizionati (le "Units") non trasferibili a terzi o ad altri beneficiari, ciascuna delle quali attributiva del diritto all'assegnazione gratuita di una azione CIR, al decorrere dei termini e subordinatamente al verificarsi delle condizioni previste dal Piano. Le "Units" matureranno in tranches pari al 12,5% del relativo totale, ciascuna delle quali maturerà con cadenza trimestrale a partire dal 30 aprile 2019 sino al 31 gennaio 2021. Le azioni assegnate in esecuzione del piano verranno messe a disposizione utilizzando esclusivamente azioni proprie detenute dalla Società in portafoglio. Nel corso dell'anno sono state assegnate n. 777.800 "Time Units", la cui maturazione è subordinata al permanere del rapporto di lavoro, e n. 777.800 "Performance Units" la cui maturazione sarà subordinata al raggiungimento di obbiettivi di performance borsistica dell'Azione rispetto all'indice FTSE Italia Mid Cap. Il valore iniziale delle "Performance Units" è pari a € 1,4359.
  • In data 27 aprile 2018 l'Assemblea dei Soci ha approvato il piano di Stock Grant 2018 destinato a dirigenti e/ amministratori della Società, della società controllante e delle società controllate, per un massimo complessivo di "Units" attribuibili nell'anno pari a n. 2.000.000. Il piano di Stock Grant consiste nell'attribuzione gratuita di diritti condizionati (le "Units") non trasferibili a terzi o ad altri beneficiari, ciascuna delle quali attributiva del diritto all'assegnazione gratuita di una azione CIR, al decorrere dei termini e subordinatamente al verificarsi delle condizioni previste dal Piano. Le "Units" matureranno in tranches pari al 12,5% del relativo totale, ciascuna delle quali maturerà con cadenza trimestrale a partire dal 30 aprile 2020 sino al 31 gennaio 2022. Le azioni assegnate in esecuzione del piano verranno messe a disposizione utilizzando esclusivamente azioni proprie detenute dalla Società in portafoglio. Nel corso dell'anno sono state assegnate n. 1.036.743 "Time Units", la cui maturazione è subordinata al permanere del rapporto di lavoro, e n. 1.036.743 "Performance Units" la cui maturazione sarà subordinata al raggiungimento di obbiettivi di performance borsistica dell'Azione rispetto all'indice FTSE Italia Mid Cap. Il valore iniziale delle "Performance Units" è pari a € 1,0798.
  • In data 29 aprile 2019 l'Assemblea dei Soci ha approvato il piano di Stock Grant 2019 destinato a dirigenti e/ amministratori della Società, della società controllante e delle società controllate, per un massimo complessivo di "Units" attribuibili nell'anno pari a n. 2.200.000. Il piano di Stock Grant consiste nell'attribuzione gratuita di diritti condizionati (le "Units") non trasferibili a terzi o ad altri beneficiari, ciascuna delle quali attributiva del diritto all'assegnazione gratuita di una azione CIR, al decorrere dei termini e subordinatamente al verificarsi delle condizioni previste dal Piano. Le "Units" matureranno in tranches pari al 12,5% del relativo totale, ciascuna delle quali ma-

turerà con cadenza trimestrale a partire dal 30 aprile 2021 sino al 31 gennaio 2023. Le azioni assegnate in esecuzione del piano verranno messe a disposizione utilizzando esclusivamente azioni proprie detenute dalla Società in portafoglio. Nel corso dell'anno sono state assegnate n. 1.021.530 "Time Units", la cui maturazione è subordinata al permanere del rapporto di lavoro, e n. 1.021.530 "Performance Units" la cui maturazione sarà subordinata al raggiungimento di obbiettivi di performance borsistica dell'Azione rispetto all'indice FTSE Italia Mid Cap. Il valore iniziale delle "Performance Units" è pari a € 1,0709.

Il costo figurativo di competenza dell'esercizio relativo ai suddetti piani è di € 1.864 migliaia, registrato a conto economico nella voce "Costi del personale".

Sogefi S.p.A.

Sogefi S.p.A. attua piani di incentivazione basati su azioni di Sogefi S.p.A. destinati a dipendenti della Società e di società controllate che ricoprono posizioni di rilievo all'interno del Gruppo, con la finalità di fidelizzare il loro rapporto con il Gruppo e di fornire un incentivo volto ad accrescerne l'impegno per il miglioramento delle performances aziendali e la generazione del valore nel lungo termine.

I piani di incentivazione basati su azioni di Sogefi S.p.A. sono approvati preliminarmente dall'Assemblea degli Azionisti.

Eccetto quanto evidenziato nei successivi paragrafi "Piani di stock grant", "Piani di stock option", il Gruppo non ha effettuato nessuna altra operazione che preveda l'acquisto di beni o servizi con pagamenti basati su azioni o su ogni altro strumento rappresentativo di quote di capitale e pertanto non è necessario presentare il fair value di tali beni o servizi.

Oltre a quello emesso nel 2019, il Gruppo ha emesso piani dal 2009 al 2018 di cui si riportano nel seguito le caratteristiche principali.

Piani di stock grant

I piani di stock grant consistono nell'attribuzione gratuita di diritti condizionati (denominati "Units"), non trasferibili a terzi o ad altri beneficiari, ciascuno dei quali attributivo del diritto all'assegnazione gratuita di una azione di Sogefi S.p.A. Il piano prevede due categorie di diritti: le Time-based Units, la cui maturazione è subordinata al decorrere dei termini fissati e le Performance Units, la cui maturazione è subordinata al decorrere dei termini e al raggiungimento degli obiettivi fissati nel regolamento.

Il regolamento prevede una parziale indisponibilità delle azioni oggetto del piano ("minimum holding").

Le azioni assegnate in esecuzione dei piani verranno messe a disposizione utilizzando esclusivamente le azioni proprie detenute da Sogefi S.p.A. Il regolamento prevede come condizione essenziale per l'assegnazione delle azioni il permanere del rapporto di lavoro o amministrazione con la Società o le società controllate durante il periodo di maturazione dei diritti.

In data 22 luglio 2019, il Consiglio di Amministrazione, ha dato esecuzione al piano di stock grant 2019 (approvato dall'Assemblea degli Azionisti in pari data per un numero massimo di 500.000 diritti condizionati) riservato a dipendenti della Società e di sue controllate mediante attribuzione agli stessi di complessivi n. 482.244 Units (di cui n. 219.635 Time-based Units e n. 262.609 Performance Units). Le Time-based Units matureranno in tranches, trimestrali, pari al 12,5% del relativo totale, dal 22 ottobre 2021 al 22 luglio 2023.

Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che l'incremento del valore normale delle azioni di Sogefi S.p.A. a ciascuna data di maturazione sia superiore all'incremento dell'Indice di Settore (come definito nel Regolamento) alla medesima data.

Alla data del 31 dicembre 2019 n. 34.322 Time-based Units e n. 41.036 Performance Units sono decadute a termine di regolamento.

Il fair value dei diritti assegnati nel corso del 2019 è stato calcolato al momento dell'assegnazione, con il modello binomiale per la valutazione di opzioni americane (c.d modello di Cox, Ross e Rubinstein) ed è complessivamente pari a € 552 migliaia.

In particolare, i dati di input utilizzati per la valutazione del fair value del piano di Stock Grant 2019 sono di seguito riassunti:

  • curva dei tassi di interesse EUR/GBP/SEK/CHF-riskless alla data del 22 luglio 2019;

  • prezzi del sottostante (uguale al prezzo del titolo Sogefi S.p.A. al 22 luglio 2019 e pari a euro 1,27) e dei titoli presenti nel paniere benchmark, sempre rilevati al 22 luglio 2019;

  • prezzi normali del titolo Sogefi S.p.A. e dei titoli presenti nel paniere benchmark dal 21 giugno 2019 al 21 luglio 2019, per la determinazione della barriera delle Performance Units dello Stock Grant;

  • volatilità storiche a 260 giorni dei titoli e dei cambi, osservate al 22 luglio 2019;

  • dividend yield nullo per la valutazione dello stock grant;

  • serie storiche dei rendimenti logaritmici dei titoli coinvolti e dei cambi EUR/GBP, EUR/SEK e EUR/CHF per il calcolo delle correlazioni tra i titoli e delle correlazioni tra i 3 titoli in valuta diversa dall'EUR ed i relativi cambi (per l'aggiustamento dell'evoluzione stimata), calcolati per il periodo intercorrente dal 22 luglio 2018 al 22 luglio 2019.

Si riportano di seguito le principali caratteristiche dei piani di stock grant deliberati in esercizi precedenti ed ancora in essere:

• piano di stock grant 2011 per un numero massimo di 1.250.000 diritti condizionati, riservato al Consigliere che ricopriva la carica di Amministratore Delegato della Capogruppo alla data di emissione del relativo piano e a dipendenti della Società e di sue controllate mediante attribuzione agli stessi di complessivi n. 757.500 Units (di cui n. 320.400 Time-based Units e n. 437.100 Performance Units).

La maturazione delle Time-based Units era prevista in tranches, trimestrali, pari al 12,5% del relativo totale, dal 20 aprile 2013 al 20 gennaio 2015.

La maturazione delle Performance Units era prevista alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che il valore normale delle azioni a ciascuna data di maturazione fosse almeno pari alla percentuale di Valore iniziale indicata nel regolamento.

Alla data del 31 dicembre 2019 n. 29.837 Time-based Units e n. 134.866 Performance Units sono decadute a termine di regolamento, n. 291.325 Time-based Units e n. 298.333 Performance Units sono state esercitate.

• piano di stock grant 2012 per un numero massimo di 1.600.000 diritti condizionati, riservato al Consigliere che ricopriva la carica di Amministratore Delegato della Capogruppo alla data di emissione del relativo piano e a dipendenti della Società e di sue controllate mediante attribuzione agli stessi di complessivi n. 1.152.436 Units (di cui n. 480.011 Time-based Units e n. 672.425 Performance Units).

La maturazione delle Time-based Units era prevista in tranches trimestrali, pari al 12,5% del relativo totale, dal 20 aprile 2014 al 31 gennaio 2016.

La maturazione delle Performance Units era prevista alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che l'incremento del valore normale delle azioni di Sogefi S.p.A. a ciascuna data di maturazione fosse superiore all'incremento dell'Indice di Settore (come definito dal regolamento) alla medesima data.

Alla data del 31 dicembre 2019 n. 82.374 Time-based Units e n. 596.630 Performance Units sono decadute a termine di regolamento, n. 392.252 Time-based Units e n. 74.852 Performance Units sono state esercitate.

• piano di stock grant 2013 per un numero massimo di 1.700.000 diritti condizionati, riservato a dipendenti della Società e di sue controllate mediante attribuzione agli stessi di complessivi n. 1.041.358 Units (di cui n. 432.434 Time-based Units e n. 608.924 Performance Units).

La maturazione delle Time-based Units era prevista in tranches, trimestrali, pari al 12,5% del relativo totale, dal 20 aprile 2015 al 31 gennaio 2017.

La maturazione delle Performance Units era prevista alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che l'incremento del valore normale delle azioni di Sogefi S.p.A. a ciascuna data di maturazione sia superiore all'incremento dell'Indice di Settore (come definito dal regolamento) alla medesima data.

Alla data del 31 dicembre 2019 n. 256.954 Time-based Units e n. 608.924 Performance Units sono decadute a termine di regolamento, n. 167.665 Time-based Units sono state esercitate.

• piano di stock grant 2014 per un numero massimo di 750.000 diritti condizionati, riservato a dipendenti della Società e di sue controllate mediante attribuzione agli stessi di complessivi n. 378.567 Units (di cui n. 159.371 Time-based Units e n. 219.196 Performance Units).

Le Time-based Units maturano in tranches, trimestrali, pari al 12,5% del relativo totale, dal 20 aprile 2016 al 20 gennaio 2018.

Le Performance Units maturano alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che l'incremento del valore normale delle azioni di Sogefi S.p.A. a ciascuna data di maturazione sia superiore all'incremento dell'Indice di Settore (come definito dal regolamento) alla medesima data.

Alla data del 31 dicembre 2019 n. 109.543 Time-based Units e n. 219.196 Performance Units sono decadute a termine di regolamento, n. 48.472 Time-based Units sono state esercitate.

• piano di stock grant 2015 per un numero massimo di 1.500.000 diritti condizionati, riservato a dipendenti della Società e di sue controllate mediante attribuzione agli stessi di complessivi 441.004 Units (di cui n. 190.335 Time-based Units e n. 250.669 Performance Units).

Le Time-based Units maturano in tranches, trimestrali, pari al 12,5% del relativo totale, dal 20 ottobre 2017 al 20 luglio 2019.

Le Performance Units maturano alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che l'incremento del valore normale delle azioni di Sogefi S.p.A. a ciascuna data di maturazione sia superiore all'incremento dell'Indice di Settore (come definito dal regolamento) alla medesima data.

Alla data del 31 dicembre 2019 n. 56.911 Time-based Units e n. 179.805 Performance Units sono decadute a termine di regolamento, n. 118.124 Time-based Units e n. 66.365 Performance Units sono state esercitate.

• piano di stock grant 2016 per un numero massimo di 750.000 diritti condizionati, riservato a dipendenti della Società e di sue controllate mediante attribuzione agli stessi di complessivi 500.095 Units (di cui n. 217.036 Time-based Units e n. 283.059 Performance Units).

Le Time-based Units matureranno in tranches, trimestrali, pari al 12,5% del relativo totale, dal 27 luglio 2018 al 27 aprile 2020.

Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che l'incremento del valore normale delle azioni di Sogefi S.p.A. a ciascuna data di maturazione sia superiore all'incremento dell'Indice di Settore (come definito dal regolamento) alla medesima data.

Alla data del 31 dicembre 2019 n. 75.771 Time-based Units e n. 98.826 Performance Units sono decadute a termine di regolamento, n. 105.366 Time-based Units e n. 137.409 Performance Units sono state esercitate.

• piano di stock grant 2017 per un numero massimo di 750.000 diritti condizionati, riservato a dipendenti della Società e di sue controllate mediante attribuzione agli stessi di complessivi 287.144 Units (di cui n. 117.295 Time-based Units e n. 169.849 Performance Units).

Le Time-based Units matureranno in tranches, trimestrali, pari al 12,5% del relativo totale, dal 26 luglio 2019 al 26 aprile 2021.

Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che l'incremento del valore normale delle azioni di Sogefi S.p.A. a ciascuna data di maturazione sia superiore all'incremento dell'Indice di Settore (come definito dal regolamento) alla medesima data.

Alla data del 31 dicembre 2019 n. 32.345 Time-based Units e n. 51.440 Performance Units sono decadute a termine di regolamento, n. 21.173 Time-based Units sono state esercitate.

• piano di stock grant 2018 per un numero massimo di 500.000 diritti condizionati, riservato a dipendenti della Società e di sue controllate mediante attribuzione agli stessi di complessivi 415.000 Units (di cui n. 171.580 Time-based Units e n. 243.420 Performance Units).

Le Time-based Units matureranno in tranches, trimestrali, pari al 12,5% del relativo totale, dal 23 luglio 2020 al 23 aprile 2022.

Le Performance Units matureranno alle medesime date di maturazione previste per le Time-based Units, ma solo a condizione che l'incremento del valore normale delle azioni di Sogefi S.p.A. a ciascuna data di maturazione sia superiore all'incremento dell'Indice di Settore (come definito dal regolamento) alla medesima data.

Alla data del 31 dicembre 2019 n. 77.208 Time-based Units e n. 112.939 Performance Units sono decadute a termine di regolamento.

Il costo figurativo di competenza dell'anno 2019 relativo ai piani di stock grant in essere è di € 178 migliaia.

Nella tabella seguente vengono riportati il numero complessivo di diritti esistenti con riferimento ai piani del periodo 2011 – 2019:

2019 2018
Non esercitati/non esercitabili all'inizio dell'anno 1.109.427 1.036.192
Concessi nell'anno 469.577 415.000
Annullati nell'anno (425.999) (129.295)
Esercitati durante l'anno (225.965) (212.470)
Non esercitati/non esercitabili alla fine dell'anno 927.040 1.109.427
Esercitabili alla fine dell'anno 50.113 87.650

La linea "Non esercitate/non esercitabili alla fine dell'anno" si riferisce all'ammontare totale delle opzioni al netto di quelle esercitate o annullate nell'esercizio in corso e nei precedenti.

La linea "Esercitabili alla fine dell'anno" si riferisce all'ammontare totale delle opzioni maturate alla fine dell'esercizio e non ancora sottoscritte.

Piani di stock option

I piani di stock option prevedono la facoltà per i beneficiari di esercitare ad un determinato prezzo ed entro un arco temporale predefinito un'opzione per la sottoscrizione di azioni Sogefi di nuova emissione. Il regolamento prevede, inoltre, come condizione essenziale per l'esercizio dell'opzione, il permanere del rapporto di lavoro o di amministrazione con la Società o le società controllate durante il periodo di maturazione.

Si riportano di seguito le principali caratteristiche del piano di stock option deliberato in esercizi precedenti ed ancora in essere:

piano di stock option 2010 riservato al Consigliere che ricopriva la carica di Amministratore Delegato di Sogefi S.p.A. alla data di assegnazione del piano e a dipendenti di Sogefi S.p.A. e di sue controllate per massime n. 2.440.000 azioni (2,03% del capitale sociale al 31 dicembre 2019) con prezzo di sottoscrizione pari a € 2,3012, esercitabili tra il 30 settembre 2010 e il 30 settembre 2020.

Nella tabella seguente vengono riportati il numero complessivo di opzioni esistenti con riferimento ai piani del periodo 2009-2010 e il loro prezzo medio di esercizio:

2019 2018
N. Opzioni Prezzo medio
d'esercizio
N. Opzioni Prezzo medio
d'esercizio
Non esercitate/non esercitabili all'inizio
dell'anno
75.000 1,88 285.000 1,91
Concesse nell'anno -- -- -- --
Annullate nell'anno (55.000) 1,73 (40.000) 1,67
Esercitate durante l'anno -- -- (130.000) 1,95
Scadute durante l'anno -- -- (40.000) 2,10
Non esercitate/non esercitabili alla fine
dell'anno
20.000 2.30 75.000 1,88
Esercitabili alla fine dell'anno 20.000 2.30 75.000 1,88

La linea "Non esercitate/non esercitabili alla fine dell'anno" si riferisce all'ammontare totale delle opzioni al netto di quelle esercitate o annullate nell'esercizio in corso e nei precedenti.

La linea "Esercitabili alla fine dell'anno" si riferisce all'ammontare totale delle opzioni maturate alla fine dell'esercizio e non ancora sottoscritte.

Di seguito si riporta il dettaglio del numero di opzioni esercitabili al 31 dicembre 2019:

N. opzioni residue ed esercitabili al 31 dicembre 2018 75.000
Opzioni maturate nell'anno --
Opzioni annullate nell'anno (55.000)
Opzioni esercitate nell'anno --
Opzioni scadute nell'anno --
N. opzioni residue ed esercitabili al 31 dicembre 2019 20.000

KOS

KOS S.p.A. ha in essere alcuni piani di stock option, intesi a dotare il gruppo di uno strumento di incentivazione e di fidelizzazione di amministratori e dipendenti, che rafforzi per le risorse chiave, il senso di appartenenza all'azienda, favorendo nel tempo una costante tensione alla creazione di valore per la Società.

L'esercizio delle opzioni è subordinato a specifici vincoli temporali di durata del rapporto o del mandato.

La Società valuta le proprie stock option con metodologia Black-Scholes.

Di seguito si riportano le informazioni sui piani di stock option in essere nel gruppo KOS:

KOS ‐ PIANI DI STOCK OPTION AL 31 DICEMBRE 2019

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25. Attività/Passività potenziali

Attività potenziali

Gruppo Sogefi

Nel 2006, la società Sogefi Filtration do Brasil Ltda ha avviato un processo giudiziario al fine di ottenere il diritto di escludere l'ICMS (imposta sul valore aggiunto sulle vendite) dalla base di calcolo delle imposte PIS (programma di integrazione sociale) e COFINS (imposta federale sul contributo sociale sui ricavi) per il periodo da gennaio 2002 a luglio 2019.

Il 25 luglio 2019, il tribunale corrispondente si è espresso a favore della società che ha pertanto ottenuto il diritto legale di riconoscere tali crediti d'imposta.

Si fa notare, inoltre, che nel mese di ottobre 2017 la Corte suprema brasiliana (STF) ha espresso un giudizio favorevole per i contribuenti con riferimento alla tematica in oggetto; tale decisione ha generato una giurisprudenza generale nel paese. La Corte suprema, tuttavia, non ha precisato la metodologia di calcolo che i contribuenti dovrebbero applicare, tenendo conto delle diverse normative in materia di calcolo fiscale. Una nuova sentenza della Corte suprema è programmata per il 1 ° aprile 2020, data in cui è prevista la definizione della metodologia di calcolo.

Al 31 dicembre 2019, prudenzialmente la società non ha iscritto in bilancio alcun credito tributario con riferimento alla tematica in oggetto attendendo il chiarimento della Suprema corte circa la metodologia di calcolo.

Passività potenziali

Si ricorda che presso alcune società del Gruppo esistono situazioni di contenzioso a fronte delle quali i rispettivi Amministratori hanno stanziato appositi fondi rischi nella misura ritenuta congrua, anche secondo l'opinione dei propri consulenti, rispetto al probabile verificarsi di passività potenziali significative.

Gruppo Sogefi

Nel mese di ottobre 2016 Sogefi S.p.A. ha ricevuto quattro avvisi di accertamento, relativi ai periodi d'imposta 2011 e 2012, a seguito di una verifica fiscale effettuata nel primo semestre 2016, contenente i seguenti due rilievi: i) indebita detrazione di € 0,6 milioni di Iva assolta su acquisti di beni e servizi, ii) indebita deducibilità ai fini IRES (e relativa indetraibilità IVA di € 0,2 milioni) dei costi per servizi resi dalla controllante CIR S.p.A. per l'importo imponibile complessivo di € 1,3 milioni, più interessi e sanzioni.

Gli avvisi sono stati impugnati di fronte alla Commissione Tributaria Provinciale di Mantova, la quale in data 14 luglio 2017 ha depositato la sentenza n. 119/02/2017 completamente favorevole alla Società. La sentenza è stata parzialmente appellata dall'Agenzia delle Entrate che ha chiesto la conferma dei soli avvisi di accertamento notificati ai fini IVA, rinunciando definitivamente agli avvisi di accertamento emessi ai fini IRES. La Società ha presentato controdeduzioni contro tale appello parziale. In data 19 Novembre 2019 si è tenuta l'udienza presso la Commissione Tributaria regionale della Lombardia che ha accolto la tesi dell'Ufficio. La sentenza potrà essere impugnata dalla società entro il 2 Luglio 2020 di fronte alla Suprema Corte di Cassazione.

Gli Amministratori, anche sulla base del parere espresso dal consulente fiscale, ritengono che il rischio di soccombenza sia possibile, ma non probabile.

La società Sogefi Filtration Italy S.p.A. ha in essere un contenzioso con l'amministrazione Finanziaria per l'anno di imposta 2004. Il giudizio, sorto nel 2009, ha ad oggetto la contestazione di elusione/abuso dell'operazione di fusione per incorporazione mediante annullamento azioni della "vecchia" Sogefi Filtration S.p.A. in Filtrauto Italia S.r.l., che ha comportato il disconoscimento del disavanzo da annullamento (generato dalla fusione) imputato in parte ad avviamento e in parte a rivalutazione di un bene immobile, oltre agli interessi sul finanziamento erogato da Sogefi S.p.A. a Filtrauto S.r.l. nell'ambito dell'operazione.

La società ha impugnato gli avvisi di accertamento difendendo la piena legittimità del proprio operato. Nel 2012 la Commissione Tributaria Provinciale di Milano annullava gli avvisi di accertamento per la parte relativa al rilievo di elusione/abuso. L'Ufficio impugnava le suddette sentenze dinanzi alla Commissione Tributaria Regionale di Milano. Il 21 marzo 2014 la Commissione tributaria regionale di Milano depositava la sentenza con la quale confermava l'annullamento degli atti già disposto in primo grado. In data 16 giugno 2014 l'Agenzia delle Entrate, per il tramite dell'Avvocatura dello Stato, presentava ricorso per cassazione. La Società si costituiva con controricorso. Il 5 dicembre 2019 la Suprema Corte ha accolto uno dei motivi di ricorso proposti dall'Avvocatura di Stato e, per l'effetto, cassato la sentenza resa dal giudice di secondo grado. La valutazione di tale aspetto è stata quindi demandata alla Commissione tributaria regionale, che sarà chiamata a pronunciarsi con istanza di riassunzione da proporsi entro il prossimo 5 giugno 2020.

La società, sulla base del parere espresso dal consulente fiscale che segue il contenzioso e considerata l'opinione quasi unanime della migliore dottrina favorevole alle argomentazione addotte dalla società in tema di elusione e abuso del diritto e condivise dalle sentenze di primo e secondo grado, ritiene che il rischio di soccombenza al 31 dicembre 2019, relativo a imposte contestate per circa € 3 milioni, sanzioni di pari importo e interessi stimati per circa € 2 milioni, per un totale stimato pari a Euro 8 milioni circa, sia possibile ma non probabile.

Conseguentemente, per le passività potenziali il gruppo Sogefi non ha stanziato oneri per rischi fiscali nel bilancio al 31 dicembre 2019.

Gruppo Gedi

In data 21 marzo 2018 GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. è stata informata dell'esistenza di un procedimento penale per l'ipotesi aggravata di concorso nel reato previsto dall'art. 640, comma 2, n. 1 nei confronti dell'Amministratore Delegato, del Direttore Centrale delle Risorse Umane e del Direttore Generale Stampa Nazionale, nonché per il reato di cui all'art. 24 del D. Lgs. 231/2001 (a seguito di illecito commesso da persone fisiche nell'interesse o a vantaggio dell'ente) nei confronti della Società e di alcune delle sue controllate.

L'indagine condotta dalla Procura di Roma riguarda una presunta truffa ai danni dell'INPS in relazione all'accesso, asseritamente irregolare, da parte di alcuni dipendenti nel periodo fra il 2012 e il 2015, alla c.d. CIGS, finalizzato al prepensionamento ex L. 416/81.

Nella consapevolezza di aver sempre agito nel rispetto della normativa vigente, circostanza che risulta corroborata anche da verifiche interne finalizzate all'esame del rispetto dell'iter procedurale previsto dalla normativa di riferimento e da un autorevole parere legale giuslavorista, la Società rappresenta che allo stato attuale non si trova per ragioni oggettive nelle condizioni di potere valutare né le specifiche condotte che asseritamente integrerebbero le ipotesi di reato, né il numero degli ex dipendenti che avrebbero avuto illegittimamente accesso al pensionamento anticipato, né conseguentemente l'eventuale danno erariale risarcibile. Non risultano pervenuti atti giudiziari e/o notifiche integrative o modificative di quelle ricevute in data 21 marzo 2018. Tale situazione rende pertanto allo stato impossibile la valutazione del grado di rischio e la conseguente quantificazione dello stesso, secondo quanto previsto dallo IAS 37.

In caso di condanna definitiva per l'illecito amministrativo ex art. 24 D. Lgs. 231/2001, le sanzioni amministrative pecuniarie sarebbero quelle previste dal combinato disposto degli articoli 10,11 e 24 del medesimo decreto.

26. Altre informazioni

INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART. 149-DUODECIES DEL REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione, resi dalla società di revisione KPMG S.p.A. e da altre entità appartenenti alla sua rete:

(in migliaia di euro) 2019
Verso la Società Capogruppo:
a) dalla società di revisione, per la prestazione di servizi di revisione 56
b) dalla società di revisione:
- per la prestazione di altri servizi 102
c) da entità appartenenti alla rete della società di revisione, per la prestazione di altri servizi --
Verso le società controllate:
a) dalla società di revisione, per la prestazione di servizi di revisione 2.965
b) dalla società di revisione:
- per la prestazione di altri servizi 183
c) da entità appartenenti alla rete della società di revisione, per la prestazione di altri servizi 84

DATI ESSENZIALI SULLA CONTROLLANTE FRATELLI DE BENEDETTI S.p.A

CIR S.p.A. (già Cofide S.p.A.) è soggetta all'attività di direzione e coordinamento della controllante Fratelli De Benedetti S.p.A. (art. 2497-bis del codice civile).

EVENTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

COVID-19

All'inizio di gennaio 2020, l'OMS divulgava la notizia della diffusione del coronavirus in Cina, in particolare nella città di Wuhan. A partire dal 30 gennaio l'OMS dichiarava l'emergenza sanitaria a livello internazionale. In Italia le casistiche erano ancora molto contenute.

Nel corso del mese di febbraio veniva registrata la diffusione del virus in Italia e il 4 marzo il governo italiano decideva la chiusura delle scuole e delle università in tutta Italia fino a metà marzo. Domenica 8 marzo il governo ha emesso il decreto che prevede l'isolamento della regione Lombardia e di altre 14 province.

Alla luce di questa situazione la società, oltre a mettere in atto, fin da subito, tutte le iniziative resesi necessarie per garantire la sicurezza dei lavoratori, ha avviato le procedure che prevedono lo svolgimento dell'attività lavorativa da casa in modo da ridurre il rischio di contagio e garantire la continuità delle attività.

Allo stato attuale, sulla base delle informazioni disponibili, la pandemia COVID-19, in linea con l'applicazione dei principi contabili internazionali, è stata classificata come evento "Non Adjusting" (IAS 10), la natura dell'evento è stata descritta nel presente paragrafo e, dato il contesto di generale incertezza, non vi sono allo stato elementi per quantificarne l'impatto che, anche in funzione dell'evolversi del contagio, potrebbe avere effetti non prevedibili e potenzialmente rilevanti sulle attività commerciali e operative future e quindi, sui valori economici, patrimoniali e finanziari del Gruppo.

I dati e le informazioni previsionali contenuti all'interno del paragrafo "Prevedibile evoluzione della gestione" della "Relazione sulla gestione" devono ritenersi "forward-looking statements" e pertanto, non basandosi su meri fatti storici, hanno per loro natura una componente di rischiosità e di incertezza, poiché dipendono anche dal verificarsi di eventi e sviluppi futuri al di fuori del controllo del Gruppo, tra i quali, in particolare, il recente fenomeno del COVID-19. I dati e le informazioni previsionali si riferiscono alle informazioni disponibili alla data della loro diffusione e i dati consuntivi potranno pertanto variare anche in misura sostanziale rispetto alle previsioni.

Fusione

In data 19 febbraio 2020, è divenuta efficace la fusione per incorporazione di CIR S.p.A. - Compagnie Industriali Riunite (l'"Incorporata") in COFIDE – Gruppo De Benedetti S.p.A. (l'"Incorporante"), con conseguente estinzione dell'Incorporata ("Fusione").

Questo rappresenta pertanto l'ultimo bilancio della società CIR S.p.A., e tutte le sue attività e passività, nonché i rapporti contrattuali con i dipendenti, le relazioni commerciali e fiscali sono state trasferite alla società COFIDE S.p.A.

Successivamente alla Fusione COFIDE S.p.A. ha cambiato la propria denominazione sociale in "CIR S.p.A. – Compagnie Industriali Riunite".

INFORMATIVA EX ART. 1, COMMA 125, DELLA LEGGE 4 AGOSTO 2017 N. 124

Nel corso dell'esercizio 2019 le società controllate che hanno dei contributi pubblici di cui all'oggetto hanno fornito informativa nei rispettivi bilanci d'esercizio.

INFORMATIVA AI SENSI DELL'ART 2427, 22-QUINQUIES E DELL'ART 2427, 22-SEXIES

L'impresa che redige il bilancio consolidato nell'insieme più grande di imprese di cui l'impresa fa parte in quanto impresa controllata è la Fratelli De Benedetti S.p.A. con sede legale in Via Valeggio n. 41 – Torino, il cui bilancio è depositato presso la sede legale.

RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

In data 28 ottobre 2010 la Società ha adottato la Disciplina delle operazioni con parti correlate prevista dal Regolamento Consob, emanato con Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 così come successivamente modificata e integrata dalla Delibera n. 17389 del 23 giugno 2010.

La procedura ha la finalità di stabilire i principi di comportamento che la Società è tenuta ad adottare per garantire una corretta gestione delle operazioni con parti correlate e a tal fine:

  • 1) determina i criteri e le modalità per l'identificazione delle parti correlate della Società;
  • 2) detta i principi per l'individuazione delle operazioni con parti correlate;
  • 3) disciplina le procedure per l'effettuazione delle operazioni con parti correlate;
  • 4) stabilisce le modalità di adempimento dei relativi obblighi informativi.

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre nominato il Comitato per le operazioni con parti correlate stabilendo che i relativi membri coincidano con i componenti del Comitato per il controllo interno, fatto salvo il sistema di supplenze previsto nelle procedure.

Sono state identificate come parti correlate:

• l' entità controllante diretta di CIR S.p.A. (già COFIDE S.p.A.), le sue controllate, anche in via congiunta e le sue collegate;

  • le entità controllate (i cui rapporti sono eliminati nel processo di consolidamento), a controllo congiunto nonché le entità collegate di CIR S.p.A. (già COFIDE S.p.A.);
  • figure con responsabilità strategiche, i loro familiari stretti ed eventuali società da questi direttamente o indirettamente controllate o sottoposte a controllo congiunto od influenza notevole;

I rapporti con la società controllata incorporata CIR S.p.A. sono consistiti nella fruizione di servizi amministrativi e finanziari. L'interesse di CIR S.p.A. (già COFIDE S.p.A.), relativamente a queste prestazioni, consiste nella qualità e nella particolare efficienza assicurata nella erogazione dei servizi prestati, conseguente alla specifica conoscenza dell'attività del Gruppo.

Si segnala inoltre che CIR S.p.A (già COFIDE S.p.A.) ha stipulato un contratto di locazione con la società ROMED S.p.A..

I rapporti con parti correlate del Gruppo sono regolati da normali condizioni di mercato tenuto conto della qualità e della specificità dei servizi prestati.

Si precisa che il Gruppo non ha effettuato con parti correlate, secondo la definizione richiamata dalla Consob né con soggetti diversi da parti correlate, operazioni di carattere atipico o inusuale, estranee alla normale gestione d'impresa o tali da incidere significativamente sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo stesso.

Di seguito viene riportato il prospetto riepilogativo dei rapporti economici e patrimoniali con le parti correlate:

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

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STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

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CIR S.p.A. – Compagnie Industriali Riunite (già COFIDE – Gruppo De Benedetti S.p.A.)

Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019

PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA PROSPETTO DEL CONTO ECONOMICO PROSPETTO DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO PROSPETTO DEL RENDICONTO FINANZIARIO PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO D'ESERCIZIO

1. Prospetto della situazione patrimoniale ‐ finanziaria

(in euro)

ATTIVITA' Note 31.12.2019 31.12.2018
ATTIVITA' NON CORRENTI 588.135.050 588.558.471
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 5.a. 219.931 274.450
INVESTIMENTI IMMOBILIARI 5.b. 851.763 851.763
PARTECIPAZIONI IN IMPRESE CONTROLLATE 5.c. 573.821.503 573.821.503
ALTRE PARTECIPAZIONI 5.d. ‐‐ ‐‐
ALTRI CREDITI 5.e. 122.343 121.285
ALTRE ATTIVITA' FINANZIARIE 5.f. 13.119.510 13.489.470
ATTIVITA' CORRENTI 12.322.105 12.325.600
ALTRI CREDITI 6.a. 126.200 510.496
di cui: con parti correlate (*) 5.425 253.845
TITOLI 6.b. 10.959.354 8.493.950
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI 6.c. 1.236.551 3.321.154
TOTALE ATTIVITA' 600.457.155 600.884.071
PASSIVITA' 31.12.2019 31.12.2018
PATRIMONIO NETTO 562.850.855 560.983.664
CAPITALE SOCIALE 7.a. 345.997.510 347.522.932
RISERVE 7.b. 152.361.608 160.933.811
UTILI (PERDITE) ACCUMULATI 7.c. 51.085.968 41.447.662
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO 13.405.769 11.079.259
PASSIVITA' NON CORRENTI 35.910.130 37.901.424
ALTRI DEBITI FINANZIARI 8.a. 35.787.786 37.701.279
ALTRI DEBITI 8.b. 34.582 34.582
PASSIVITA' PER IMPOSTE DIFFERITE 8.c. 87.762 165.563
FONDI PER IL PERSONALE 8.d. ‐‐ ‐‐
PASSIVITA' CORRENTI 1.696.170 1.998.983
ALTRI DEBITI FINANZIARI 9.a. ‐‐ ‐‐
DEBITI COMMERCIALI 9.b. 94.040 401.193
di cui: con parti correlate (*) ‐‐ ‐‐
ALTRI DEBITI 9.c. 1.602.130 1.597.790
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 600.457.155 600.884.071

(*) Come da comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006

2. Prospetto del conto economico

(in euro)
Note 2019 2018
RICAVI E PROVENTI DIVERSI 10 394.475 128.661
di cui con parti correlate (*) 85.000 85.000
COSTI PER ACQUISTO DI BENI 11 (1.375) (1.877)
COSTI PER SERVIZI 12 (2.042.868) (941.528)
di cui con parti correlate (*) (122.000) (122.000)
COSTI DEL PERSONALE 13 ‐‐ ‐‐
ALTRI COSTI OPERATIVI 14 (607.381) (540.261)
AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI 15 (54.519) (54.518)
RISULTATO OPERATIVO (2.311.668) (1.409.523)
PROVENTI FINANZIARI 16 4.689 13.437
ONERI FINANZIARI 17 (821.850) (881.860)
DIVIDENDI 18 14.187.075 13.823.304
di cui con parti correlate (*) 14.187.075 13.823.304
PROVENTI DA NEGOZIAZIONE TITOLI 19 363.970 386.156
ONERI DA NEGOZIAZIONE TITOLI 20 (1.702.167) (331.300)
RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE 21 3.738.912 (869.338)
RISULTATO ANTE IMPOSTE 13.458.961 10.730.876
IMPOSTE SUL REDDITO 22 (53.192) 348.383
RISULTATO DERIVANTE DALLE ATTIVITA' OPERATIVE IN ESERCIZIO 13.405.769 11.079.259
UTILE (PERDITA) DERIVANTE DA ATTIVITÀ DESTINATE ALLA DISMISSIONE ‐‐ ‐‐
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO 13.405.769 11.079.259
UTILE (PERDITA) BASE PER AZIONE (in euro) 23 0,0194 0,0159
UTILE(PERDITA) DILUITI PER AZIONE (in euro) 23 0,0194 0,0159

(*) Come da comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006

3. Prospetto del conto economico complessivo

(in euro)

2019 2018
Utile (Perdita) dell'esercizio 13.405.769 11.079.259
Altre componenti del conto economico complessivo
Componenti che possono essere riclassificate successivamente nell'utile (perdita)
dell'esercizio
Variazione netta di fair value delle attività finanziarie disponibili per la vendita ‐‐ ‐‐
Effetto fiscale relativo alle componenti che possono essere riclassificate successivamente
nell'utile (perdita) dell'esercizio
‐‐ ‐‐
Subtotale componenti che possono essere riclassificate successivamente nell'utile (perdita)
dell'esercizio
‐‐ ‐‐
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DELL'ESERCIZIO 13.405.769 11.079.259
UTILE (PERDITA) BASE PER AZIONE (in euro) 0,0194 0,0159
UTILE (PERDITA) DILUITI PER AZIONE (in euro) 0,0194 0,0159

(in euro)

Note 2019 2018
ATTIVITÀ OPERATIVA
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO 13.405.769 11.079.259
RETTIFICHE:
AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI 15 54.519 54.518
IMPOSTE 21 (77.801) (348.383)
PERDITE (PROVENTI) DALLA CESSIONE DI TITOLI 1.690.703 321.918
RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE 21 (3.738.912) 869.338
(AUMENTO) DIMINUZIONE DEI CREDITI/DEBITI 81.482 (448.066)
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITA' OPERATIVA 11.415.760 11.528.584
ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
VARIAZIONI IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI E INVESTIMENTI IMMOBILIARI -- --
VARIAZIONI PARTECIPAZIONI IN IMPRESE CONTROLLATE -- --
VARIAZIONE ALTRI CREDITI IMMOBILIZZATI (1.058) (1.058)
VARIAZIONE DEI TITOLI CORRENTI (47.234) 7.754.792
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (48.292) 7.753.734
ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO
VARIAZIONE ALTRI DEBITI FINANZIARI (1.913.493) (5.324.374)
VARIAZIONE DEI TITOLI CORRENTI -- 59.823
ACQUISTO AZIONI PROPRIE (1.504.650) (2.476.975)
DIVIDENDI PAGATI (10.033.928) (9.800.299)
FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (13.452.071) (17.541.825)
AUMENTO (DIMINUZIONE) DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE (2.084.603) 1.740.493
DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE DI INIZIO ESERCIZIO 3.321.154 1.580.661
DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE DI FINE ESERCIZIO 1.236.551 3.321.154

5. Prospetto delle variazioni del patrimonio netto

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1. Struttura del bilancio

Il presente bilancio d'esercizio, predisposto sulla base del principio di continuità aziendale, è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standars adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lsg. 38/05. Si rimanda al paragrafo "Adozione di nuovi principi contabili, interpretazioni ed emendamenti" per una illustrazione dei nuovi principi in vigore a far data dal 1° gennaio 2019.

Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari, nel rispetto del principio della competenza economica nonché sul presupposto della continuità aziendale. La Società, infatti, ha valutato che non sussistono significative incertezze, come definite dal paragrafo 24 del Principio IAS 1, sulla continuità aziendale.

Gli schemi di classificazione adottati sono i seguenti:

la situazione patrimoniale – finanziaria è strutturata a partite contrapposte in base alle attività e passività correnti e non correnti;

il conto economico è presentato per natura di spesa;

il conto economico complessivo evidenzia le componenti del risultato sospese a patrimonio netto;

il rendiconto finanziario è stato predisposto con il metodo indiretto;

lo schema di variazione del patrimonio netto riporta in analisi le variazioni intervenute nell'esercizio e nell'esercizio precedente.

Il bilancio d'esercizio della Società è corredato dalla Relazione degli Amministratori sulla Gestione cui si fa rinvio per ciò che concerne la natura dell'attività dell'impresa, i fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio e i rapporti con controparti correlate, il rendiconto finanziario, il conto economico e lo stato patrimoniale riclassificati e l'evoluzione prevedibile della gestione.

Nel corso dell'esercizio non si sono verificati casi eccezionali che abbiano reso necessario il ricorso alle deroghe di cui allo IAS 1. Gli IFRS sono stati applicati in modo coerente a tutti i periodi presentati nel presente fascicolo. Dal 2019 è entrato in vigore il nuovo principio contabile IFRS 16 che non ha prodotto effetti sul bilancio d'esercizio della Società al 31 dicembre 2019.

Il presente bilancio è redatto in euro per quanto riguarda gli schemi di bilancio, ed in migliaia di euro per quanto riguarda la nota integrativa. L'euro rappresenta la moneta "funzionale" e "di presentazione" della Società secondo quanto previsto dallo IAS 21, tranne quando diversamente indicato.

Eventi successivi alla data di riferimento al bilancio

COVID-19

All'inizio di gennaio 2020, l'OMS divulgava la notizia della diffusione del coronavirus in Cina, in particolare nella città di Wuhan. A partire dal 30 gennaio l'OMS dichiarava l'emergenza sanitaria a livello internazionale. In Italia le casistiche erano ancora molto contenute.

Nel corso del mese di febbraio veniva registrata la diffusione del virus in Italia e il 4 marzo il governo italiano decideva la chiusura delle scuole e delle università in tutta Italia fino a metà marzo. Domenica 8 marzo il governo ha emesso il decreto che prevede l'isolamento della regione Lombardia e di altre 14 province.

Alla luce di questa situazione la Società, oltre a mettere in atto, fin da subito, tutte le iniziative resesi necessarie per garantire la sicurezza dei lavoratori, ha avviato le procedure che prevedono lo svolgimento dell'attività lavorativa da casa in modo da ridurre il rischio di contagio e garantire la continuità delle attività.

Allo stato attuale, sulla base delle informazioni disponibili, la pandemia COVID-19, in linea con l'applicazione dei principi contabili internazionali, è stata classificata come evento "Non Adjusting" (IAS 10), la natura dell'evento è stata descritta nel presente paragrafo e, dato il contesto di generale incertezza, non vi sono allo stato elementi per quantificarne l'impatto che, anche in funzione dell'evolversi del contagio, potrebbe avere effetti non prevedibili e potenzialmente rilevanti sulle attività commerciali e operative future e quindi, sui valori economici, patrimoniali e finanziari della Società.

Fusione

In data 19 febbraio 2020, è divenuta efficace la fusione per incorporazione di CIR S.p.A. - Compagnie Industriali Riunite (l'"Incorporata") in COFIDE – Gruppo De Benedetti S.p.A. (la "Società" o l'"Incorporante"), con conseguente estinzione dell'Incorporata ("Fusione").

Questo rappresenta pertanto l'ultimo bilancio della società CIR S.p.A., e tutte le sue attività e passività, nonché i rapporti contrattuali con i dipendenti, le relazioni commerciali e fiscali sono state trasferite alla società COFIDE S.p.A.

Successivamente alla Fusione COFIDE S.p.A. ha cambiato la propria denominazione sociale in "CIR S.p.A. – Compagnie Industriali Riunite".

In conformità a quanto previsto dal paragrafo 17 dello IAS 10, si rende noto che il bilancio è stato autorizzato alla pubblicazione dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 9 marzo 2020. L'Assemblea ha facoltà di apportare modifiche al bilancio.

2. Principi contabili applicati

2.a. Immobilizzazioni materiali (IAS 16)

Le immobilizzazioni materiali sono rilevate al prezzo di acquisto o al costo di produzione ed iscritte al netto dei relativi ammortamenti accumulati.

Nel costo sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti sostenuti nel momento dell'acquisizione e necessari a rendere fruibile il bene.

Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate in ogni periodo in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni.

Considerata l'omogeneità dei beni compresi nelle singole categorie delle immobilizzazioni, si ritiene che la loro vita utile sia rappresentata dalle seguenti aliquote:

Aliquote
Immobili strumentali 3%
Automezzi 25%
Macchine elettroniche ufficio 20%
Mobili e arredi 15%
Impianti allarme 30%
Impianti telefonici 20%
Beni spesabili nell'esercizio 100%

Gli immobili non detenuti a fini strumentali nell'esercizio delle attività sociali sono classificati in un'apposita voce delle attività e registrati contabilmente in base a quanto previsto dallo IAS 40 "Investimenti immobiliari".

Al verificarsi di eventi che possano far presumere una riduzione durevole di valore dell'attività, viene verificata la sussistenza del relativo valore contabile tramite il confronto con il valore "recuperabile", rappresentato dal maggiore tra il fair value ed il valore d'uso.

Il fair value è definito sulla base dei valori espressi dal mercato attivo, da transazioni recenti, ovvero dalle migliori informazioni disponibili al fine di determinare il potenziale ammontare ottenibile dalla vendita del bene. Il valore d'uso è determinato mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa derivanti dall'uso atteso del bene stesso, applicando le migliori stime circa la vita utile residua ed un tasso che tenga conto anche del rischio implicito degli specifici settori di attività in cui opera la Società. Tale valutazione è effettuata a livello di singola attività o del più piccolo insieme identificabile di attività generatrici di flussi di cassa indipendenti (CGU).

In caso di differenze negative tra i valori sopra citati ed il valore contabile si procede ad una svalutazione, mentre nel momento in cui vengono meno i motivi della perdita di valore l'attività viene ripristinata. Svalutazioni e ripristini sono imputati a conto economico.

2.b. Investimenti immobiliari (IAS 40)

Un investimento immobiliare è una proprietà, terreno o fabbricato – o parte di fabbricato – o entrambi, posseduta dal proprietario o dal locatario, anche tramite un contratto di leasing finanziario, al fine di conseguire canoni di locazione o per l'apprezzamento del capitale investito o per entrambe le motivazioni, piuttosto che per l'uso diretto nella produzione o nella fornitura di beni o di servizi o nell'amministrazione aziendale o per la vendita, nel normale svolgimento dell'attività imprenditoriale. Il costo di un investimento immobiliare è rappresentato dal costo di acquisto, dai miglioramenti, dalle sostituzioni e dalle manutenzioni straordinarie. La Società ha optato per il metodo del costo da applicare a tutti gli investimenti immobiliari posseduti. Secondo il metodo del costo, la valutazione è effettuata al netto degli eventuali ammortamenti e delle perdite accumulate per riduzione di valore. Al momento della dismissione, o in caso di permanente inutilizzo del bene, i proventi o gli oneri conseguenti devono essere imputati a conto economico.

2.c. Partecipazioni in imprese controllate e collegate (IFRS 10, IAS 27 e IAS 28)

Le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono iscritte al costo rettificato in presenza di perdite di valore.

La differenza positiva, emergente all'atto dell'acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza della Società è, pertanto, inclusa nel valore di carico della partecipazione.

Le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono sottoposte ogni anno, o se necessario più frequentemente, a verifica circa eventuali perdite di valore attraverso lo svolgimento di test di impairment.

Nel caso l'eventuale quota delle perdite della partecipata di pertinenza della Società ecceda il valore contabile della partecipazione, e la Società abbia l'obbligo o l'intenzione di risponderne, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nelle passività. Qualora, successivamente, la perdita di valore venga meno o si riduca, è rilevato a conto economico un ripristino di valore nei limiti del costo.

2.d. Perdita di valore delle attività (IAS 36)

La Società verifica, almeno una volta all'anno, la recuperabilità del valore contabile delle attività immateriali, materiali e delle partecipazioni in imprese controllate e collegate, al fine di determinare se vi sia qualche indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, il valore di carico dell'attività viene ridotto al relativo valore recuperabile.

Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il fair value al netto dei costi di dismissione ed il suo valore in uso.

Il valore equo è stimato sulla base dei valori espressi da un mercato attivo, da transazioni recenti ovvero sulla base delle migliori informazioni disponibili per riflettere quanto l'impresa potrebbe ottenere dalla vendita del bene. Il valore d'uso è rappresentato dal valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette la valutazione corrente di mercato del costo del denaro rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Una riduzione di valore è riconosciuta nel conto economico qualora il valore di iscrizione dell'attività sia superiore al valore recuperabile.

Quando, successivamente, una perdita di valore di un'attività viene meno o si riduce, il valore contabile dell'attività è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile e non può eccedere il valore che sarebbe stato determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore. Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico.

2.e. Imposte sul reddito (IAS 12)

Le imposte correnti sono iscritte e determinate sulla base di una realistica stima del reddito imponibile in conformità alle vigenti normative fiscali e tenendo conto delle eventuali esenzioni applicabili e dei crediti di imposta spettanti.

Le imposte differite sono determinate sulla base delle differenze temporanee tassabili o deducibili tra il valore contabile di attività e passività ed il loro valore fiscale. Sono classificate tra le attività e le passività non correnti.

Un'attività fiscale differita è rilevata se è probabile il realizzo di un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la differenza temporanea deducibile.

Il valore contabile delle attività fiscali differite è oggetto di analisi periodica e viene ridotto nella misura in cui non sia più probabile il conseguimento di un reddito imponibile sufficiente a consentire l'utilizzo del beneficio derivante da tale attività differita.

2.f. Patrimonio netto

Le azioni ordinarie sono iscritte al valore nominale. I costi direttamente attribuibili all'emissione di nuove azioni sono portati in diminuzione delle riserve di patrimonio netto, al netto di ogni eventuale beneficio fiscale collegato.

Le azioni proprie sono classificate in una apposita voce a riduzione delle riserve; le eventuali successive operazioni di vendita, riemissione o cancellazione non comportano alcun impatto successivo al conto economico ma esclusivamente al patrimonio netto.

La voce "Utili (perdite) portati a nuovo" accoglie i risultati accumulati ed il trasferimento da altre riserve del patrimonio netto nel momento in cui queste si liberano da eventuali vincoli a cui sono sottoposte. Questa voce rileva inoltre l'eventuale effetto cumulativo dei cambiamenti nei principi contabili e/o eventuali correzioni di errori che vengono contabilizzati secondo quanto previsto dallo IAS 8.

2.g. Fondi per rischi ed oneri (IAS 37)

I fondi per rischi e oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incerta derivanti da eventi passati il cui accadimento comporterà un esborso finanziario. Gli accantonamenti sono stanziati esclusivamente in presenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, nei confronti di terzi che rende necessario l'impiego di risorse economiche e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'obbligazione stessa. L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima dell'esborso finanziario per l'adempimento dell'obbligazione attuale alla data di rendicontazione. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di rendicontazione e rettificati in modo da rappresentare la migliore stima corrente. Le variazioni di stima sono imputate a conto economico.

Laddove sia previsto che l'esborso finanziario relativo all'obbligazione avvenga oltre i normali termini di pagamento e l'effetto di attualizzazione sia rilevante, l'accantonamento è rappresentato dal valore attuale, calcolato ad un tasso nominale senza rischi, dei pagamenti futuri attesi per l'estinzione dell'obbligazione.

Nelle note al bilancio sono illustrate le passività potenziali rappresentate da: (i) obbligazioni possibili (ma non probabili), derivanti da eventi passati, la cui esistenza sarà confermata solo al verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell'impresa; (ii) obbligazioni attuali derivanti da eventi passati il cui ammontare non può essere stimato attendibilmente o il cui adempimento è probabile che non sia oneroso.

2.h. Ricavi e proventi (IFRS 15)

I ricavi per prestazioni di servizi sono riconosciuti al momento di effettuazione della prestazione, avendo a riferimento lo stato di completamento dell'attività alla data di bilancio.

I proventi per dividendi, interessi e royalties sono rilevati rispettivamente:

  • dividendi, nell'esercizio in cui sono incassati;
  • interessi, in applicazione del metodo del tasso di interesse effettivo.

2.i. Strumenti derivati (IAS 32 e 39)

Gli strumenti derivati sono valutati al fair value.

I derivati non di copertura sono classificati come strumenti finanziari valutati al fair value (valore equo) con contropartita a conto economico (fair value through profit and loss – FVTPL).

La classificazione di un derivato ai fini di copertura è formalmente documentata attestando l'"efficacia" della copertura stessa.

Ai fini contabili le operazioni di copertura sono classificate come:

  • "fair value hedge" (copertura del rischio di variazione del fair value) in cui gli effetti della copertura sono imputati a conto economico;
  • "cash flow hedge" (copertura del rischio di variazione dei flussi di cassa) in cui la variazione di fair value è rilevata direttamente a patrimonio netto per la parte "efficace" mentre la parte "non efficace" è contabilizzata a conto economico.
  • "hedge of a net investment in a foreign operation" (copertura degli investimenti netti in partecipate estere) – in cui la variazione di fair value è rilevata direttamente a patrimonio netto per la parte "efficace" mentre la parte "non efficace" è contabilizzata a conto economico.

2.j. Conversione delle poste in valuta estera (IAS 21)

La moneta funzionale della Società è l'euro, che rappresenta la valuta in cui viene predisposto e pubblicato il bilancio.

Le transazioni effettuate in valuta estera sono rilevate inizialmente al tasso di cambio alla data dell'operazione.

Alla chiusura del bilancio le attività e le passività monetarie denominate in valuta estera sono convertite al tasso di cambio vigente a tale data.

Le partite non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data dell'operazione.

Le partite non monetarie iscritte al fair value sono convertite utilizzando il tasso di cambio alla data di determinazione del valore di bilancio.

2.k. Utile per azione (IAS 33)

L'utile base per azione è determinato rapportando il risultato economico netto dell'esercizio attribuibile agli Azionisti al numero medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione nel periodo, escludendo le eventuali azioni proprie in portafoglio.

L'utile diluito per azione è calcolato rettificando il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione per tener conto di tutte quelle potenzialmente derivanti in caso di conversione di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo.

2.l. Uso di stime

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte della direzione il ricorso a stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio.

Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti. I risultati che si consuntiveranno potrebbero pertanto differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente, sia su quelli futuri.

Le voci di bilancio principalmente interessate da questo processo estimativo sono la valutazione delle imprese controllate e collegate, le imposte differite, i fondi per rischi ed oneri e il fair value degli strumenti finanziari.

Si rimanda alle specifiche aree per maggiori dettagli.

2.m. Adozione di nuovi Principi contabili, interpretazioni ed emendamenti

Applicazione nuovo principio contabile IFRS 16

L'IFRS 16 introduce un unico modello di contabilizzazione dei leasing nel bilancio dei locatari secondo cui la Società, in qualità di locataria, rileva un'attività che rappresenta il diritto d'uso del bene sottostante e una passività che riflette l'obbligazione per il pagamento dei canoni di locazione.

In precedenza, la Società stabiliva all'inizio del contratto se il contratto era, o conteneva, un leasing secondo l'IFRIC 4. In conformità all'IFRS 16, la Società valuta se il contratto è un leasing o lo contiene sulla base della nuova definizione di leasing. Secondo l'IFRS 16 infatti, il contratto è, o contiene un leasing se, in cambio di un corrispettivo, trasferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività identificata per un periodo di tempo.

Alla data di applicazione iniziale dell'IFRS 16, la Società ha deciso di adottare l'espediente pratico che consente di non riesaminare quali operazioni costituiscono un leasing. L'IFRS 16 è stato applicato solo ai contratti che erano già stati individuati in precedenza come leasing. I contratti che non erano stati identificati come leasing applicando lo IAS 17 e l'IFRIC 4 non sono stati valutati nuovamente al fine di stabilire se rappresentassero un leasing. Pertanto, la definizione di leasing contenuta nell'IFRS 16 è stata applicata solo ai contratti sottoscritti o modificati il 1° gennaio 2019 o in data successiva.

All'inizio del contratto o alla data di nuova valutazione di un contratto che contiene una componente leasing, la Società attribuisce il corrispettivo del contratto a ciascuna componente leasing e non leasing sulla base del relativo prezzo a sé stante.

In qualità di locatario, in precedenza la Società classificava i leasing come operativi o finanziari valutando se il leasing trasferiva sostanzialmente tutti i rischi e i benefici connessi alla proprietà. Secondo l'IFRS 16, la Società rileva nella situazione patrimoniale-finanziaria le attività per il diritto d'uso e le passività del leasing per la maggior parte dei leasing.

Tuttavia, la Società ha deciso di non rilevare le attività per il diritto d'uso e le passività relative ai leasing di attività di modesto valore. Pertanto, la Società rileva i pagamenti dovuti per il leasing relativi ai predetti leasing come costo con un criterio a quote costanti lungo la durata del leasing.

La Società espone le attività per il diritto d'uso che non soddisfano la definizione di investimenti immobiliari nella voce "diritti d'uso".

La Società espone le passività del leasing nella voce 'passività finanziarie per diritti d'uso' nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria.

Alla data di decorrenza del leasing, la Società rileva l'attività per il diritto d'uso e la passività del leasing. L'attività per il diritto d'uso viene inizialmente valutata al costo, e successivamente al costo al netto dell'ammortamento e delle perdite per riduzione di valore cumulati, e rettificata al fine di riflettere le rivalutazioni della passività del leasing.

La Società valuta la passività del leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per i leasing non versati alla data di decorrenza, attualizzandoli utilizzando il tasso di finanziamento marginale quale tasso di sconto.

La passività del leasing viene successivamente incrementata degli interessi che maturano su detta passività e diminuita dei pagamenti dovuti per il leasing effettuati ed è rivalutata in caso di modifica dei futuri pagamenti dovuti per il leasing derivanti da una variazione dell'indice o tasso, in caso di modifica dell'importo che la Società prevede di dover pagare a titolo di garanzia sul valore residuo o quando la Società modifica la sua valutazione con riferimento all'esercizio o meno di un'opzione di acquisto, di proroga o risoluzione.

La Società ha utilizzato i seguenti espedienti pratici per applicare l'IFRS 16 ai leasing classificati in precedenza come operativi secondo lo IAS 17.

  • Ha applicato l'esenzione dalla rilevazione delle attività per il diritto d'uso e delle passività del leasing ai leasing la cui durata è inferiore a 12 mesi.
  • Ha escluso i costi diretti iniziali dalla valutazione dell'attività per il diritto d'uso alla data dell'applicazione iniziale in quanto ritenuti non rilevanti.
  • Si è basato sulle esperienze acquisite nel determinare la durata del leasing contenente opzioni di proroga o di risoluzione del leasing.

In fase di applicazione iniziale dell'IFRS 16, la Società non ha rilevato attività per il diritto d'uso e altre passività del leasing.

Altri principi

  • Emendamento all'IFRS 9 "Prepayment features with Negative Compensation" (pubblicato in data 12 ottobre 2017 e omologato dalla Commissione Europea nel marzo del 2018). L'emendamento propone che agli strumenti finanziari con pagamento anticipato, che potrebbero dar esito ad una compensazione negativa, possa essere applicato il metodo del costo ammortizzato o del fair value through other comprehensive income a seconda del modello di business adottato.
  • IFRIC 23 Uncertainty over income taxes treatment. Nel giugno 2017 lo IASB ha pubblicato l'interpretazione IFRIC 23 - Uncertainty over income tax treatments. L'interpretazione chiarisce l'applicazione dei requisiti di riconoscimento e di misurazione stabilite nello IAS 12 Income Taxes quando esiste incertezza sui trattamenti fiscali.
  • Emendamento allo IAS 28 "Long-term Interests in Associates and Joint Ventures" (pubblicato in data 12 ottobre 2017). L'emendamento chiarisce che ai crediti a lungo termine verso una società collegata o joint venture, che, nella sostanza, fanno parte dell'investimento netto nella società collegata o joint venture, si applica l'IFRS 9. L'emendamento prevede inoltre che l'IFRS 9 sia applicato a tali crediti prima dell'applicazione dello IAS 28, in modo che l'entità non tenga conto di eventuali rettifiche ai long-term interests derivanti dall'applicazione del suddetto IAS.
  • Documento "Annual Improvements to IFRS Standards 2015-2017 Cycle" (pubblicato in data 12 dicembre 2017). Le modifiche introdotte, rientranti nell'ordinaria attività di razionalizzazione e di

chiarimento dei principi contabili internazionali, riguardano i seguenti principi: IAS 12 Income Taxes, IAS 23 Borrowing Costs e IFRS 3 Business Combination.

  • Emendamento allo IAS 19 Plan Amendment, Curtailment or Settlement (pubblicato in febbraio 2018). L'emendamento chiarisce che è richiesto l'aggiornamento delle ipotesi attuariali utilizzate per la valutazione delle passività/attività nette per benefici definiti quando si verifica una modifica nel piano a benefici definiti, pertanto il costo relativo alle prestazioni di lavoro corrente e gli interessi netti del periodo che intercorre tra la data di modifica del piano e la data di chiusura del bilancio devono essere calcolati sulla base delle nuove assunzioni attuariali.
  • Definizione di rilevanza: migliorata la definizione di rilevanza riportata nello IAS 1 al fine di identificare se un'informazione, una transazione, un evento debba essere fornita agli utilizzatori del bilancio. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2020.
  • Modifiche al Conceptual Framework. Nel marzo 2018 lo IASB ha pubblicato una nuova versione del "Quadro concettuale per la rendicontazione finanziaria" ("Conceptual Framework for Financial Reporting" o, più brevemente, "Conceptual Framework"), che ha sostituito il precedente documento pubblicato nel 20011, e parzialmente rivisto nel 2010. Il Conceptual Framework fornisce una descrizione dei concetti che sono alla base della rendicontazione finanziaria redatta in conformità agli IFRS e ha la finalità di assistere lo IASB per lo sviluppo dei nuovi principi contabili, i redattori dei bilanci per definire un principio contabile in assenza di una specifica disposizione degli IFRS e tutti coloro che devono comprendere e interpretare gli IFRS [CF.SP1.1]. Il nuovo Conceptual Framework non è oggetto di omologazione da parte dell'Unione Europea, perché è un documento che fornisce solo un quadro concettuale degli IFRS e non è un principio contabile. Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2020.

Tali emendamenti/miglioramenti/interpretazioni non hanno comportato effetti rilevanti per la Società.

Principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS non ancora omologati dall'Unione Europea:

Alla data di riferimento del presente bilancio gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti. Al momento gli amministratori stanno valutando i possibili effetti dell'introduzione di queste modifiche sul bilancio della Società.

  • Definizione di business: si chiarisce la definizione di business dell'IFRS 3, fornendo delle specifiche linee guide per la sua corretta applicazione distinguendo l'acquisizione di un "business" dall'acquisizione di un "gruppo". Le modifiche si applicano a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2020.
  • IFRS 17 Contratti assicurativi. La data di entrata in vigore è al momento differita al 1° gennaio 2022.
  • Classificazione di debiti tra correnti e non correnti (amendment allo IAS 1)

3. Strumenti finanziari

La Società ha adottato l'IFRS 9 Strumenti finanziari a partire dal 1° gennaio 2018 (data di applicazione iniziale), ad eccezione delle disposizioni sulle operazioni di copertura (hedging accounting) poiché continua ad adottare le precedenti disposizioni previste dallo IAS 39 per tutte le coperture già designate in hedge accounting al 31 dicembre 2017.

Le perdite per riduzione di valore delle attività finanziarie sono presentate in una voce distinta del prospetto dell'utile/(perdita) e delle altre componenti del conto economico complessivo.

Rilevazione e valutazione

I crediti commerciali e i titoli di debito emessi sono rilevati nel momento in cui sono originati. Tutte le altre attività e passività finanziarie sono rilevate inizialmente alla data di negoziazione, cioè quando la Società diventa una parte contrattuale dello strumento finanziario.

Fatta eccezione per i crediti commerciali che non contengono una significativa componente di finanziamento, le attività finanziarie sono valutate inizialmente al fair value più o meno, nel caso di attività o passività finanziarie non valutate al FVTPL, i costi dell'operazione direttamente attribuibili all'acquisizione o all'emissione dell'attività finanziaria. Al momento della rilevazione iniziale, i crediti commerciali che non hanno una significativa componente di finanziamento sono valutati al prezzo dell'operazione.

Nella tabella che segue riporta la suddivisione delle categorie di attività e passività finanziarie esposte in bilancio e la loro classificazione:

Categoria di attività e passività finanziarie Classificazione
ATTIVITA' NON CORRENTI
ALTRI CREDITI Costo ammortizzato
ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE FVTPL
ATTIVITA' CORRENTI
ALTRI CREDITI Costo ammorizzato, expected loss rischio di
controparte
TITOLI FVTPL
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI Costo ammorizzato, expected loss rischio di
controparte
PASSIVITA' NON CORRENTI
ALTRI DEBITI FINANZIARI Costo ammortizzato
ALTRI DEBITI Costo ammortizzato
PASSIVITA' CORRENTI
DEBITI VERSO BANCHE Costo ammortizzato
ALTRI DEBITI FINANZIARI Costo ammortizzato
ALTRI DEBITI Costo ammortizzato
DEBITI COMMERCIALI Costo ammortizzato

Classificazione e valutazione successiva – Attività finanziarie

Al momento della rilevazione iniziale, un'attività finanziaria viene classificata in base alla sua valutazione: costo ammortizzato; fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (FVOCI) - titolo di debito; FVOCI – titolo di capitale; o al fair value rilevato nell'utile/(perdita) dell'esercizio (FVTPL).

Le attività finanziarie non sono riclassificate successivamente alla loro rilevazione iniziale, salvo che la Società modifichi il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. In tal caso, tutte le attività finanziarie interessate sono riclassificate il primo giorno del primo esercizio successivo alla modifica del modello di business.

Un'attività finanziaria deve essere valutata al costo ammortizzato se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni e non è designata al FVTPL:

  • l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso delle attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei relativi flussi finanziari contrattuali; e

  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Un'attività finanziaria deve essere valutata al FVOCI se sono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni e non è designata al FVTPL:

  • l'attività finanziaria è posseduta nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita delle attività finanziarie; e
  • i termini contrattuali dell'attività finanziaria prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Al momento della rilevazione iniziale di un titolo di capitale non detenuto per finalità di trading, la Società può compiere la scelta irrevocabile di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti del conto economico complessivo. Tale scelta viene effettuata per ciascuna attività. Tutte le attività finanziarie non classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVOCI, come indicato in precedenza, sono valutate al FVTPL. Al momento della rilevazione iniziale, la Società può designare irrevocabilmente l'attività finanziaria come valutata al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio se così facendo elimina o riduce significativamente un'asimmetria contabile che altrimenti risulterebbe dalla valutazione dell'attività finanziaria al costo ammortizzato o al FVOCI.

La Società valuta l'obiettivo del modello di business nell'ambito del quale l'attività finanziaria è detenuta a livello di portafoglio in quanto riflette al meglio la modalità con cui l'attività è gestita e le informazioni comunicate alla direzione aziendale. Tali informazioni comprendono:

  • i criteri enunciati e gli obiettivi del portafoglio e l'applicazione pratica di detti criteri, inclusi, tra gli altri, se la strategia della direzione aziendale si basa sull'ottenimento di interessi attivi dal contratto, sul mantenimento di un determinato profilo dei tassi di interesse, sull'allineamento della durata delle attività finanziarie a quella delle passività correlate o sui flussi finanziari attesi o sulla raccolta di flussi finanziari attraverso la vendita delle attività;
  • le modalità di valutazione della performance del portafoglio e le modalità della comunicazione della performance ai dirigenti con responsabilità strategiche della Società;
  • i rischi che incidono sulla performance del modello di business (e delle attività finanziarie possedute nell'ambito del modello di business) e il modo in cui tali rischi sono gestiti;
  • le modalità di retribuzione dei dirigenti dell'impresa (per esempio, se la retribuzione è basata sul fair value delle attività gestite o sui flussi finanziari contrattuali raccolti);
  • la frequenza, il valore e la tempistica delle vendite delle attività finanziarie negli esercizi precedenti, le ragioni delle vendite e le aspettative riguardo alle vendite future.

I trasferimenti di attività finanziarie a terzi nell'ambito di operazioni che non comportano l'eliminazione contabile non sono considerati delle vendite ai fini della valutazione del modello di business, in linea con il mantenimento in bilancio di tali attività da parte della Società.

Le attività finanziarie che soddisfano la definizione di attività finanziarie possedute per negoziazione o il cui andamento è valutato sulla base del fair value sono valutate al FVTPL.

Le attività finanziarie valutate al FVTPL sono valutate successivamente al fair value. Gli utili e le perdite nette, compresi i dividendi o gli interessi ricevuti, sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono valutate successivamente al costo ammortizzato in conformità al criterio dell'interesse effettivo. Il costo ammortizzato viene diminuito delle perdite per riduzione di valore. Gli interessi attivi, gli utili e le perdite su cambi e le perdite per riduzione di valore sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio così come gli eventuali utili o perdite da eliminazione contabile.

I titoli di debito valutati al FVOCI sono valutatisuccessivamente al fair value. Gli interessi attivi calcolati in conformità al metodo dell'interesse effettivo, gli utili e le perdite su cambi e le perdite per riduzione di valore sono rilevati nell'utile/(perdita) dell'esercizio. Gli altri utili e perdite netti sono rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo. Al momento dell'eliminazione contabile, gli utili o le perdite accumulate nelle altre componenti del conto economico complessivo sono riclassificati nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

I titoli di capitale valutato al FVOCI sono valutati successivamente al fair value. I dividendi sono rilevati nell'utile/(perdita) d'esercizio a meno che rappresentino chiaramente un recupero di parte del costo dell'investimento. Gli altri utili e perdite nette sono rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo e non sono mai riclassificati nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Classificazione e valutazione successiva - Passività finanziarie:

Le passività finanziarie sono classificate come valutate al costo ammortizzato o al FVTPL. Una passività finanziaria viene classificata al FVTPL quando è posseduta per la negoziazione, rappresenta un derivato o è designata come tale al momento della rilevazione iniziale.

Le passività finanziarie al FVTPL sono valutate al fair value e le eventuali variazioni, compresi gli interessi passivi, sono rilevate nell'utile/(perdite) dell'esercizio. Le altre passività finanziarie sono valutate successivamente al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo. Gli interessi passivi e gli utili/(perdite) su cambi sono rilevati nell'utile/(perdite) dell'esercizio, così come gli eventuali utili o perdite derivanti dall'eliminazione contabile.

Eliminazione contabile – Attività e passività finanziarie

Le attività finanziarie vengono eliminate dal bilancio quando i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle stesse scadono, quando i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari nell'ambito di un'operazione in cui sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà dell'attività finanziaria sono trasferiti o quando la Società non trasferisce né mantiene sostanzialmente tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà dell'attività finanziaria e non mantiene il controllo dell'attività finanziaria.

La Società è coinvolta in operazioni che prevedono il trasferimento di attività rilevate nel proprio prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, ma mantiene tutti o sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dall'attività trasferita. In questi casi, le attività trasferite non sono eliminate contabilmente.

La Società procede all'eliminazione contabile di una passività finanziaria quando l'obbligazione specificata nel contratto è stata adempiuta o cancellata oppure è scaduta. La Società elimina contabilmente una passività finanziaria anche in caso di variazione dei relativi termini contrattuali e i flussi finanziari della passività modificata sono sostanzialmente diversi. In tal caso, si rileva una nuova passività finanziaria al fair value sulla base dei termini contrattuali modificati.

La differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta e il corrispettivo versato (comprese le attività non rappresentate da disponibilità liquide trasferite o le passività assunte) è rilevata nell'utile/(perdita) dell'esercizio.

Perdite per riduzione di valore

La Società rileva dei fondi svalutazione per le perdite attese su crediti relative a:

  • attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • titoli di debito valutati al FVOCI; e
  • attività derivanti da contratto.

La Società valuta i fondi svalutazione a un importo pari alle perdite attese lungo tutta la vita del credito, fatta eccezione per quanto indicato di seguito, per i dodici mesi successivi:

  • titoli di debito con un rischio di credito basso alla data di chiusura del bilancio; e
  • altri titoli di debito e conti correnti bancari il cui rischio di credito (ossia il rischio di inadempimento che si manifesta lungo la vita attesa dello strumento finanziario) non è significativamente aumentato dopo la rilevazione iniziale.

I fondi svalutazione dei crediti commerciali e delle attività derivanti da contratto sono sempre valutati a un importo pari alle perdite attese lungo tutta la vita del credito.

Per stabilire se il rischio di credito relativo a un'attività finanziaria è aumentato in misura significativa dopo la rilevazione iniziale al fine di stimare le perdite attese su crediti, la Società considera le informazioni ragionevoli e dimostrabili che siano pertinenti e disponibili senza eccessivi costi o sforzi. Sono incluse le informazioni quantitative e qualitative e le analisi, basate sull'esperienza storica della Società, sulla valutazione del credito nonché sulle informazioni indicative degli sviluppi attesi ('forward-looking information').

Le perdite attese su crediti di lunga durata sono le perdite attese su crediti derivanti da tutte le possibili inadempienze lungo la vita attesa di uno strumento finanziario.

Le perdite attese su crediti a 12 mesi sono le perdite attese su crediti derivanti da possibili inadempienze nell'arco di dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio (o entro un periodo più breve se la vita attesa di uno strumento finanziario è inferiore a 12 mesi).

Il periodo massimo da prendere in considerazione nella valutazione delle perdite attese su crediti è il periodo contrattuale massimo durante il quale la Società è esposta al rischio di credito.

Ad ogni data di chiusura dell'esercizio, la Società valuta se le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e i titoli di debito al FVOCI sono deteriorate. Un'attività finanziaria è 'deteriorata' quando si sono verificati uno o più eventi che hanno un impatto negativo sui futuri flussi finanziari stimati dell'attività finanziaria.

Costituiscono prove che l'attività finanziaria è deteriorata i dati osservabili relativi ai seguenti eventi:

  • significative difficoltà finanziarie dell'emittente o debitore;
  • una violazione del contratto, quale un inadempimento o una scadenza non rispettata da più di 90 giorni;
  • la ristrutturazione di un debito o un anticipo da parte della Società a condizioni che la Società non avrebbe altrimenti preso in considerazione;
  • sussiste la probabilità che il debitore dichiari fallimento o altre procedure di ristrutturazione finanziaria;
  • la scomparsa di un mercato attivo di quell'attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie.

I fondi svalutazione delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono dedotti dal valore contabile lordo delle attività.

Per i titoli di debito al FVOCI, il fondo svalutazione viene accantonato nell'utile/(perdita) dell'esercizio e rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo. Fair value

Il fair value, come definito dall'IFRS 13, è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione.

Il fair value delle passività finanziarie con esigibilità a richiesta (i.e. depositi a vista) non è inferiore all'importo esigibile a richiesta attualizzato a partire dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento.

Per gli strumenti finanziari quotati in mercati attivi, il fair value è determinato sulla base dei prezzi ufficiali nel mercato principale al quale la Società ha accesso (Mark to Market).

Uno strumento finanziario si considera quotato in un mercato attivo se i prezzi di quotazione sono prontamente e regolarmente disponibili presso un sistema di quotazione, dealer, broker, etc., e questi prezzi rappresentano operazioni di mercato reali e regolari. Se per uno strumento finanziario considerato nella sua totalità non esiste una quotazione di mercato in un mercato attivo ma esiste per alcune sue componenti, il fair value è determinato sulla base degli specifici prezzi di mercato per le sue componenti.

Se non sono disponibili prezzi osservabili in un mercato attivo per un identico elemento posseduto da un altro operatore come attività, o se i prezzi non sono disponibili, utilizzando altri input osservabili, quali il prezzo quotato in un mercato non attivo per l'elemento identico posseduto da un altro operatore come attività, la Società valuterà il fair value utilizzando un'altra tecnica di valutazione, quale:

  • un metodo reddituale (per esempio una tecnica del valore attuale che tenga conto dei futuri flussi finanziari che un operatore di mercato si aspetterebbe di percepire dal possedere la passività finanziaria, uno strumento rappresentativo di capitale o un'attività);
  • un metodo basato sulla valutazione di mercato (per esempio, utilizzando i prezzi quotati per passività o strumenti rappresentativi di capitale similari posseduti da terzi come attività);
  • le valutazioni effettuate utilizzando, anche solo in parte, input non desunti da parametri osservabili sul mercato, per i quali si fa ricorso a stime ed assunzioni formulate dal valutatore (Mark to Model). La Società utilizza modelli di valutazione (Mark to Model) che sono generalmente accettati e usati dal mercato. I modelli di valutazione includono tecniche di valutazione basate sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri e stime sulla volatilità (se presente una componente opzionale), essi sono soggetti a revisione periodicamente al fine di assicurarne la coerenza con gli obiettivi della valutazione.

Tali metodi usano input basati sui prezzi fissati in transazioni recenti e/o prezzi/quotazioni per strumenti che hanno simili caratteristiche in termini di profilo di rischio.

La Società come ulteriore garanzia dell'oggettività delle valutazioni derivate dai modelli di valutazione utilizza il fair value adjustments (FVAs), per tenere in considerazione i rischi principalmente associati con liquidità limitata delle posizioni, i modelli valutativi utilizzati e i rischi di controparte.

La scelta tra le suddette metodologie non è opzionale, dovendo le stesse essere applicate in ordine gerarchico: se, in particolare, è disponibile un prezzo espresso da un mercato attivo non si potrà ricorrere ad uno degli altri approcci valutativi.

Relativamente alla determinazione del fair value dei contratti derivati deve essere considerato il rischio di inadempimento, recepito attraverso credit value adjustment (CVA) e debit value adjustment (DVA).

Sono previsti in particolare tre livelli:

  • Livello 1: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base dei prezzi di quotazione (non rettificati) osservabili su mercati attivi;
  • Livello 2: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base di modelli di valutazione che utilizzano input osservabili su mercati attivi (diversi dai prezzi quotati inclusi nel livello 1 osservabili sia direttamente che indirettamente);
  • Livello 3: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base di modelli di valutazione che utilizzano prevalentemente input non osservabili su mercati attivi.

Le valutazioni sono effettuate utilizzando input diversi, non tutti desunti direttamente da parametri osservabili sul mercato e comporta stime ed assunzioni da parte del valutatore.

4. Cambiamenti di principi contabili, di stime ed errori

I criteri di stima e di valutazione sono riesaminati periodicamente e si basano sull'esperienza storica e su elementi quali le aspettative correlate alla ragionevole e concreta realizzazione di determinati eventi.

Se l'applicazione iniziale di un principio ha effetto sull'esercizio in corso o su quello precedente, tale effetto viene rilevato indicando il cambiamento derivante da eventuali disposizioni transitorie, la natura del cambiamento, la descrizione delle disposizioni transitorie, che possono avere effetto anche su esercizi futuri, nonché l'importo delle rettifiche relative ad esercizi antecedenti a quelli presentati.

Se un cambiamento volontario di un principio ha effetto sull'esercizio corrente o precedente, tale effetto viene rilevato indicando la natura del cambiamento, le ragioni per l'adozione del nuovo principio, l'importo delle rettifiche relative ad esercizi antecedenti a quelli presentati.

Nel caso di un nuovo principio/interpretazione emesso ma non ancora in vigore vengono indicati il fatto, il possibile impatto, il titolo del principio/interpretazione, la data di entrata in vigore e la data di prima applicazione dello stesso.

Il cambiamento di stime contabili prevede l'indicazione della natura e dell'impatto del cambiamento. Le stime sono utilizzate principalmente per rilevare perdite di valore relativamente ad attività iscritte, accantonamenti per rischi, benefici ai dipendenti, imposte ed altri accantonamenti e fondi. Le stime e le assunzioni vengono riesaminate periodicamente e gli effetti delle eventuali variazioni sono riflessi a conto economico.

La rilevazione di errori contabili, infine, prevede l'indicazione della natura, dell'importo delle rettifiche e delle correzioni all'inizio del primo periodo di rendicontazione successivo alla rilevazione stessa.

Stato Patrimoniale

5. Attività non correnti

5.a. Immobilizzazioni materiali

2018 Situazione iniziale Movimentazione dell'esercizio Situazione finale
Costo Fondi di Saldo Acquisizioni Disinvestimenti e rettifiche Ammortamenti Costo Fondi di Saldo
(in euro) originario ammortamento 01.01.2018 costo fondo originario ammortamento 31.12.2018
Fabbricati
-
Immobile strumentale in Roma
1.315.924 (1.024.558) 291.366 -- -- -- (39.478) 1.315.924 (1.064.036) 251.888
Totale 1.315.924 (1.024.558) 291.366 -- -- -- (39.478) 1.315.924 (1.064.036) 251.888
Attrezzature industriali e commerciali
-
Automezzi
60.161 (22.559) 37.602 -- -- -- (15.040) 60.161 (37.599) 22.562
-
Macchine elettroniche ufficio
61.993 (61.993) -- -- -- -- -- 61.993 (61.993) --
-
Mobili e arredi
396.735 (396.735) -- -- -- -- -- 396.735 (396.735) --
-
Impianti allarme
47.889 (47.889) -- -- -- -- -- 47.889 (47.889) --
-
Impianti telefonici
12.041 (12.041) -- -- -- -- -- 12.041 (12.041) --
-
Macchinari ed attrezzature varie
28.373 (28.373) -- -- -- -- -- 28.373 (28.373) --
-
Beni spesabili nell'esercizio
20.973 (20.973) -- -- -- -- -- 20.973 (20.973) --
Totale 628.165 (590.563) 37.602 -- -- -- (15.040) 628.165 (605.603) 22.562
Totale immobilizzazioni materiali 1.944.089 (1.615.121) 328.968 -- -- -- (54.518) 1.944.089 (1.669.639) 274.450
2019 Situazione iniziale Movimentazione dell'esercizio Situazione finale
Costo Fondi di Saldo Acquisizioni Disinvestimenti e rettifiche Ammortamenti Costo Fondi di Saldo
(in euro) originario ammortamento 01.01.2019 costo fondo originario ammortamento 31.12.2019
Fabbricati
-
Immobile strumentale in Roma
1.315.924 (1.064.036) 251.888 -- -- -- (39.478) 1.315.924 (1.103.514) 212.410
Totale 1.315.924 (1.064.036) 251.888 -- -- -- (39.478) 1.315.924 (1.103.514) 212.410
Attrezzature industriali e commerciali
-
Automezzi
60.161 (37.599) 22.562 -- -- -- (15.041) 60.161 (52.640) 7.521
-
Macchine elettroniche ufficio
61.993 (61.993) -- -- -- -- -- 61.993 (61.993) --
-
Mobili e arredi
396.735 (396.735) -- -- -- -- -- 396.735 (396.735) --
-
Impianti allarme
47.889 (47.889) -- -- -- -- -- 47.889 (47.889) --
-
Impianti telefonici
12.041 (12.041) -- -- -- -- -- 12.041 (12.041) --
-
Macchinari ed attrezzature varie
28.373 (28.373) -- -- -- -- -- 28.373 (28.373) --
-
Beni spesabili nell'esercizio
20.973 (20.973) -- -- -- -- -- 20.973 (20.973) --
Totale 628.165 (605.603) 22.562 -- -- -- (15.041) 628.165 (620.644) 7.521
Totale immobilizzazioni materiali 1.944.089 (1.669.639) 274.450 -- -- -- (54.519) 1.944.089 (1.724.158) 219.931

5.b. investimenti immobiliari

la voce è così movimentata:

2018 Situazione iniziale Movimenti dell'esercizio Situazione finale
Costo Fondi Saldo Acquisizioni Disinvestimenti Ammortamenti Costo Fondi Saldo
(in
euro)
originario
ammortamento
01.01.2018
costo
fondo
originario ammortamento 31.12.2018
Fabbricati:
-Immobile non strumentale in Milano 853.714 (1.951) 851.763 -- -- -- -- 853.714 (1.951) 851.763
Totale 853.714 (1.951) 851.763 -- -- -- -- 853.714 (1.951) 851.763
2019 Situazione iniziale Movimenti dell'esercizio Situazione finale
Costo Fondi Saldo Acquisizioni Disinvestimenti Ammortamenti Costo Fondi Saldo
(in euro) originario ammortamento 01.01.2019 costo fondo originario ammortamento 31.12.2019
Fabbricati:
-Immobile non strumentale in Milano 853.714 (1.951) 851.763 -- -- -- -- 853.714 (1.951) 851.763
Totale 853.714 (1.951) 851.763 -- -- -- -- 853.714 (1.951) 851.763

Trattasi di un immobile ubicato nel centro di Milano, il cui valore di mercato, € 2 milioni, è sensibilmente superiore a quello iscritto in bilancio.

5.c. Partecipazioni in imprese controllate

La voce si è così movimentata:

2018 Situazione iniziale Movimenti dell'esercizio Situazione finale
Svalutazion
01.01.2018 Incrementi Decrementi 31.12.2018
n.
import
n. i
(in euro) n. azioni importo azioni o azioni importo importo n. azioni importo
363.771.16 573.821.50
CIR S.P.A. 4 3 -- -- -- -- -- 363.771.164 573.821.503
573.821.50
Totale 3 -- -- -- -- -- 573.821.503
2019 Situazione iniziale Movimenti dell'esercizio Situazione finale
Svalutazion
01.01.2019 Incrementi Decrementi i 31.12.2019
n.
import
import
(in euro) n. azioni importo azioni o n. azioni o importo n. azioni importo
363.771.16 573.821.50
CIR S.P.A. 4 3 -- -- -- -- -- 363.771.164 573.821.503
573.821.50
Totale 3 -- -- -- -- -- 573.821.503

Si riportano di seguito alcune sintetiche informazioni sulla incorporata CIR S.p.A. desunte dal progetto di bilancio approvato dal Consiglio di Amministrazione della controllata (valori in euro):

Denominazione Sede Legale Capitale
31.12.2019
Patrimonio
Netto
31.12.2019
Utile
(perdita)
2019
Percentuale
controllo
diretto
Percentuale
controllo
indiretto
CIR S.p.A. (*) Milano - Via Ciovassino 1 397.146.183 681.380.469 (161.443.333) 45,8% 56,7%

(*) La percentuale di controllo indiretto comprende le azioni proprie CIR

Come richiesto dai principi IFRS, la partecipazione nella controllata incorporata CIR S.p.A. posseduta a fine esercizio è stata sottoposta al test di impairment al fine di verificare se esistono obiettive evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione dell'attività stessa.

Ai fini dell'effettuazione dell'impairment test nel bilancio separato, tale partecipazione non ha assunto rilevanza individualmente ma, considerata la natura di holding della partecipata, è rientrata nell'impairment test delle CGU svolto a livello consolidato.

Le verifiche dei valori recuperabili sono state condotte con riferimento alla nozione VU della partecipazione. La verifica del valore recuperabile della partecipazione detenuta da CIR S.p.A. (già Cofide S.p.A.) in CIR S.p.A. (controllata incorporata) è stata condotta sulla base del metodo del patrimonio netto rettificato per tenere conto dei valori correnti delle partecipazioni da questa detenute in Sogefi e KOS. Non sono stati applicati riferimenti di Fair Value.

5.d. Altre partecipazioni

La voce si è così movimentata:

2018 Situazione iniziale Movimenti dell'esercizio Situazione finale
01.01.2018 Incrementi Decrementi Svalutazioni 31.12.2018
(in euro) n. azioni importo n. azioni importo n. azioni importo importo n. azioni importo
KIWI.COM. SERVICOS DE
CONSULTORIA S.A.
3.812.055 -- -- -- -- -- -- 3.812.055 --
C IDC S.p.A.
(in liquidazione ed in concordato
preventivo)
1.231.319 -- -- -- -- -- -- 1.231.319 --
Totale -- -- -- -- -- -- --
2019 Situazione iniziale Movimenti dell'esercizio Situazione finale
01.01.2019 Incrementi Decrementi Svalutazioni 31.12.2019
(in euro) n. azioni importo n. azioni importo n. azioni importo importo n. azioni importo
KIWI.COM. SERVICOS DE
CONSULTORIA S.A.
3.812.055 -- -- -- -- -- -- 3.812.055 --
C IDC S.p.A.
(in liquidazione ed in concordato
preventivo)
1.231.319 -- -- -- -- -- -- 1.231.319 --
Totale -- -- -- -- --

Trattasi di partecipazioni già completamente svalutate nei precedenti esercizi.

5.e. Altri Crediti

La voce è così composta:

(in euro) 31.12.2019 31.12.2018
Crediti verso l'Erario 107.202 106.144
Crediti verso altri 15.141 15.141
Totale 122.343 121.285

5.f. Altre attività finanziarie

La voce è così composta:

(in euro) 31.12.2019 31.12.2018
Fondi d'investimento 13.119.510 13.489.470
Totale 13.119.510 13.489.470

In applicazione del principio contabile IFRS 9, la valutazione al fair value di fine esercizio ha comportato un adeguamento netto positivo di € 1.273.508 rilevato a conto economico.

6. Attività correnti

6.a. Altri crediti

La voce è così composta:

(in euro) 31.12.2019 31.12.2018
Crediti verso l'Erario 32.464 171.335
Crediti verso altri 88.311 85.316
Altri crediti verso parti correlate 5.425 253.845
Totale 126.200 510.496

6.b. Titoli

La voce è così composta:

(in euro) 31.12.2019 31.12.2018
Partecipazioni in altre imprese 31.715 133.267
Fondi d'investimento 10.927.639 8.360.683
Totale 10.959.354 8.493.950

La valutazione al fair value di fine esercizio dei titoli ha comportato un adeguamento netto positivo per € 2.465.404 rilevato a conto economico.

6.c. Disponibilità liquide

Le disponibilità liquide si decrementano di € 2.084.603 passando da € 3.321.154 ad € 1.236.551.

L'analisi dell'evoluzione è indicata nel rendiconto finanziario.

7. Patrimonio netto

7.a. Capitale sociale

Il capitale sociale di € 359.604.959 è formato da n. 719.209.918 azioni ordinarie del valore nominale unitario di € 0,50 ed è rimasto invariato rispetto al precedente esercizio.

Al 31 dicembre 2019 la Società possedeva n. 27.214.899 azioni proprie (3,78% del capitale) per un controvalore di € 15.345 migliaia.

In applicazione dello IAS 32 le azioni proprie sono portate in diminuzione del patrimonio netto.

Il capitale sociale sottoscritto è interamente versato. Non esistono azioni gravate da diritti, privilegi e vincoli nella distribuzione di dividendi, fatta eccezione per le azioni proprie.

Si ricorda che in data 29 aprile 2019 l'Assemblea ordinaria degli Azionisti ha deliberato di revocare la precedente delibera di acquisto di azioni proprie e di conferire una nuova autorizzazione, per un periodo di diciotto mesi dal giorno successivo a tale data, ad acquistare un numero massimo di 70.000.000 azioni proprie nonché a disporre delle stesse.

L'azionista di controllo della Società è la Fratelli De Benedetti S.p.A. con sede legale in via Valeggio n. 41 – Torino.

7.b. Riserve

Le movimentazioni delle riserve di patrimonio netto sono contenute nella tabella riportata nella pagina successiva.

Al fine di una migliore chiarezza espositiva, si è mantenuta la distinzione delle riserve in funzione della rispettiva origine.

7.c. Utili (perdite) accumulati

In tale voce è stata inizialmente riclassificata, in applicazione dei principi contabili internazionali, la riserva da rivalutazione partecipazioni utilizzata sino al 31 dicembre 2004 per la valutazione con il metodo del patrimonio netto delle partecipazioni in imprese controllate.

La voce è passata da € 41.447.662 ad € 51.085.968 con un incremento di € 9.638.306 derivante dalla destinazione a nuovo di parte dell'utile netto conseguito nell'esercizio 2018.

Le informazioni sulla possibilità di utilizzazione e distribuibilità delle voci di patrimonio netto sono riportate nell'allegato n. 1).

MOVIMENTAZIONE RISERVE DI PATRIMONIO NETTO:

Riserva sovrapprezzo
azioni
Riserva
legale
Avanzo di
fusione
Ripristino
costo storico
Riserva
transizione
Riserva di fair
value
Riserva.
rivalutazione
Riserva per
azioni proprie
TOTALE
(in euro) partecipazioni IAS "Altre attività
finanziarie"
in portafoglio
SALDO AL 1° GENNAIO 2018 5.044.115 23.584.429 42.975 121.706.098 243.375 10.193.282 -- 9.594.279 170.408.553
Destinazione a riserva risultato 2017 -- 707.767 -- -- -- -- -- -- 707.767
Variazioni riserva di fair value:
Riclassifica IFRS9 -- -- -- -- -- (10.193.282) -- -- (10.193.282)
Adeguamento per operazioni su azioni proprie -- -- -- (2.476.975) -- -- -- 2.487.748 10.773
SALDO AL 31 DICEMBRE 2018 5.044.115 24.292.196 42.975 119.229.123 243.375 -- -- 12.082.027 160.933.811
Destinazione a riserva risultato 2018 -- 553.963 -- -- -- -- 886.990 -- 1.440.953
Distribuzione agli azionisti -- -- -- (10.033.928) -- -- -- -- (10.033.928)
Adeguamento per operazioni su azioni proprie -- -- -- (1.504.650) -- -- -- 1.525.422 20.772
SALDO AL 31 DICEMBRE 2019 5.044.115 24.846.159 42.975 107.690.545 243.375 -- 886.990 13.607.449 152.361.608

8. Passività non correnti

8.a. Altri debiti finanziari

La voce è così composta:

(in euro) 31.12.2019 31.12.2018
Finanziamenti bancari assistiti da garanzia reale 35.787.786 37.701.279
Totale 35.787.786 37.701.279

Trattasi di finanziamento di iniziali euro 45.000.000, scadente il 30 giugno 2022 e regolato al tasso euribor a tre mesi maggiorato di uno spread di 195 basis point in ragione d'anno. Comprende una componente "revolving" di € 20.000.000 e una componente a termine di € 25.000.000. Al termine dell'esercizio ammonta ad € 36.000.000 in linea capitale.

Al 31 dicembre 2019 il tasso d'interesse applicato al finanziamento è dell'1,552%.

I covenants contrattuali del finanziamento, con i quali la Società si obbliga a mantenere un rapporto inferiore al 40% tra l'ammontare dell'indebitamento finanziario netto ed il valore complessivo delle partecipazioni e dei titoli posseduti senza vincoli di garanzia, risultano pienamente rispettati.

Si segnala che a seguito dell'efficacia della fusione CIR/COFIDE il finanziamento è stato rimborsato in data 20 febbraio 2020.

Un secondo finanziamento di tipo "revolving" di un ammontare massimo di € 20.000.000, scadente il 30 giugno 2022 e regolato al tasso euribor a tre mesi maggiorato di uno spread di 220 basis point in ragione d'anno, è stato estinto volontariamente in via anticipata a far data dal 31 dicembre 2019.

8.b. Altri debiti

La voce è così composta:

(in euro) 31.12.2019 31.12.2018
Debiti vari esigibili oltre il successivo esercizio 34.582 34.582
Totale 34.582 34.582

8.c. Fondi per imposte differite

La voce è così composta:

(in euro) 31.12.2019 31.12.2018
Ammontare
delle differenze
temporanee
Effetto
fiscale
Ammontare
delle differenze
temporanee
Effetto
fiscale
Valutazione attività finanziarie disponibili per la vendita 1.828.392 87.762 3.449.229 165.563
Totale imposte differite 1.828.392 87.762 3.449.229 165.563

Le imposte differite sono esposte al netto di imposte anticipate, conteggiate tenendo conto della recuperabilità delle perdite fiscali pregresse, in quanto rileva il diritto legalmente esercitabile di compensare gli importi rilevati.

In applicazione del principio contabile IFRS 9 le imposte differite, inerenti la valutazione degli strumenti finanziari, sono state iscritte a conto economico.

9. Passività correnti

9.a. Debiti commerciali

Si riferiscono a debiti verso fornitori, passati da € 401.193 ad € 94.040. Non esistono debiti commerciali nei confronti di parti correlate.

9.b. Altri debiti

La voce è così composta:

(in euro) 31.12.2019 31.12.2018
Debiti verso l'Erario 1.360.435 1.358.119
Debiti verso istituti previdenziali 13.448 10.887
Altri debiti 228.247 228.784
Totale 1.602.130 1.597.790

Conto Economico

10. Ricavi e proventi diversi

La voce è così composta:

(in euro) 2019 2018
Proventi immobiliari da controllate 85.000 85.000
Proventi immobiliari 27.800 27.800
Altri proventi, sopravvenienze e recuperi di costi da terzi 281.675 15.861
Totale 394.475 128.661

11. Costi per acquisto di beni

La voce esprime il valore degli acquisti di beni di consumo effettuati dalla Società. Variano da € 1.877 a € 1.375.

12. Costi per servizi

La voce è così composta:

(in euro) 2019 2018
Prestazioni di servizi da controllate 122.000 122.000
Consulenze amministrative, fiscali, legali e societarie 1.239.249 265.308
Emolumenti agli organi sociali 421.928 410.342
Altre spese di gestione 259.691 143.878
Totale 2.042.868 941.528

Le prestazioni di servizi da controllate si riferiscono all'attività di assistenza finanziaria, legale ed amministrativa svolta a normali condizioni di mercato dalla controllata incorporata Cir S.p.A. Le consulenze amministrative, fiscali, legali e societarie relative all'esercizio 2019 comprendono i costi di assistenza legale e di consulenza sostenuti in relazione all'operazione di fusione per incorporazione di CIR S.p.A. in COFIDE S.p.A.

13. Altri costi operativi

La voce è così composta:

(in euro) 2019 2018
Imposte, tasse e diritti 161.624 109.878
Contribuzioni obbligatorie e quote associative 151.909 157.187
Beneficenze 232.500 232.500
Altri oneri e spese 61.348 40.696
Totale 607.381 540.261

14. Ammortamenti e svalutazioni

La voce comprende esclusivamente gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali di € 54.519, invariati rispetto all'esercizio precedente.

15. Proventi finanziari

La voce è così composta:

(in euro) 2019 2018
Interessi attivi su depositi 2.833 851
Altri proventi finanziari 1.856 12.586
Totale 4.689 13.437

16. Oneri finanziari

La voce è così composta:

(in euro) 2019 2018
Interessi passivi ed oneri finanziari su finanziamenti bancari 702.395 764.702
Interessi passivi, commissioni su c/c bancari e altri oneri finanziari 85.391 69.895
Commissioni varie 34.064 47.263
Totale 821.850 881.860

17. Dividendi

La voce è così composta:

(in euro) 2019 2018
Dividendi da partecipazioni in imprese controllate 14.187.075 13.823.304
Totale dividendi 14.187.075 13.823.304

La voce comprende esclusivamente i dividendi incassati dalla controllata incorporata CIR S.p.A.

18. Proventi da negoziazione titoli

La voce è così composta:

(in euro) 2019 2018
Proventi da negoziazione di partecipazioni in altre imprese 275.553 9.382
Proventi da fondi d'investimento 88.417 376.774
Totale 363.970 386.156

19. Oneri da negoziazione titoli

La voce è così composta:

(in euro) 2019 2018
Oneri da fondi d'investimento 1.702.167 331.300
Totale 1.702.167 331.300

20. Rettifiche di attività finanziarie

Ai sensi dell'art. 6 del D.Lgs. 38/2005, si evidenzia che, in applicazione del principio contabile IFRS9, sono iscritte rettifiche nette positive di fair value riferite a strumenti finanziari non destinati alla negoziazione per complessivi € 1.273.508.

La voce è così composta:

(in euro) 2019 2018
Rivalutazioni di fondi di investimento 5.132.054 1.399.443
Svalutazioni di fondi di investimento (1.291.590) (1.519.630)
Rivalutazioni di partecipazioni in altre imprese -- 2.534
Svalutazioni di partecipazioni in altre imprese (101.552) (751.685)
Totale 3.738.912 (869.338)

21. Imposte sul reddito

La voce è così composta:

(in euro) 2019 2018
Imposte correnti (130.993) --
Imposte differite 77.801 348.383
Totale (53.192) 348.383

A seguito delle novità introdotte dal principio contabile IFRS 9 nella valutazione degli strumenti finanziari, sono state iscritte imposte differite con contropartita a conto economico, tenendo conto della recuperabilità delle perdite fiscali.

22. Utile (perdita per azione)

L'utile o la perdita base per azione sono calcolati dividendo il risultato economico netto del periodo attribuibile agli Azionisti ordinari per il numero medio ponderato delle azioni in circolazione. L'utile o la perdita diluiti per azione sono calcolati dividendo il risultato economico netto del periodo attribuibile agli Azionisti ordinari per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo, rettificati per gli effetti diluitivi delle opzioni in essere. Dal calcolo delle azioni in circolazione sono escluse le azioni proprie in portafoglio. La Società non ha opzioni in essere, pertanto l'utile diluito per azione corrisponde all'utile base per azione.

Di seguito sono esposte le informazioni sulle azioni ai fini del calcolo dell'utile o della perdita per azione base e diluiti (valori in euro):

2019 2018
Risultato economico netto attribuibile agli Azionisti 13.405.769 11.079.259
Numero medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione 692.326.476 697.049.390
Utile (perdita) per azione 0,0194 0,0159
2019 2018
Risultato del conto economico complessivo attribuibile agli Azionisti 13.405.769 11.079.259
Numero medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione 692.326.476 697.049.390
Utile (perdita) per azione 0,0194 0,0159

23. Operazioni con parti correlate

Informazioni dell'incidenza che le operazioni con parti correlate hanno sulla situazione patrimoniale, finanziaria e sul risultato dell'esercizio sono fornite nei commenti alle singole voci dei prospetti contabili.

Nel paragrafo "Altre informazioni" della relazione degli Amministratori sull'andamento della gestione è riportato uno schema riepilogativo degli effetti delle suddette operazioni.

24. Posizione finanziaria netta

La posizione finanziaria netta, ai sensi della delibera Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006, è così analizzabile:

(in euro) 31.12.2019 31.12.2018
A. Cassa e depositi bancari 1.236.551 3.321.154
B. Altre disponibilità liquide -- --
C. Titoli detenuti per la negoziazione 10.959.354 8.493.950
D. Liquidità 12.195.905 11.815.104
E. Crediti finanziari correnti -- --
F. Debiti bancari correnti -- --
G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente -- --
H. Altri debiti finanziari correnti -- --
I. Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) -- --
J. Indebitamento (avanzo) finanziario corrente netto (I) – (E) – (D) (12.195.905) (11.815.104)
K. Debiti bancari non correnti 35.787.786 37.701.279
L. Indebitamento finanziario non corrente 35.787.786 37.701.279
M. Indebitamento (avanzo) finanziario netto (J) + (L) 23.591.881 25.886.175

25. Altre informazioni

IFRS 7 - GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI: INFORMAZIONI INTEGRATIVE

Nell'ambito dei rischi d'impresa, i principali rischi finanziari identificati, monitorati e attivamente gestiti dalle Società sono i seguenti:

  • a) il rischio tasso derivante dall'esposizione alle fluttuazioni dei tassi di interesse;
  • b) il rischio credito derivante dalla possibilità di default di una controparte;
  • c) il rischio liquidità derivante dalla mancanza di risorse finanziarie per far fronte agli impegni a breve.

Rischio di tasso di interesse

Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività finanziarie e sul livello degli oneri finanziari netti.

La Società valuta nel continuo l'esposizione al rischio di variazione dei tassi di interesse e gestisce tali rischi attraverso impieghi in strumenti finanziari in coerenza con la raccolta finanziaria.

Rischio credito

Il rischio credito rappresenta l'esposizione dell'impresa a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte. In particolare, per quanto attiene al rischio di controparte finanziaria derivante dall'impiego della liquidità e delle posizioni in contratti derivati, l'identificazione delle controparti fa riferimento ad apposite linee guida, in base alle quali sono state definite le caratteristiche dei soggetti idonei ad essere controparte nelle transazioni finanziarie. La lista delle specifiche controparti comprende imprese nazionali ed estere contraddistinte da rating elevato. La Società non ha avuto casi di mancato adempimento delle controparti.

Al 31 dicembre 2019 non vi sono concentrazioni significative di rischio di credito.

Rischio liquidità

Il rischio liquidità rappresenta il rischio che le risorse finanziarie possano non essere disponibili o essere disponibili solo a costo denaro. Allo stato attuale la Società ritiene in base alle disponibilità ed ai flussi di cassa in entrata attesi ed agli accordi già in atto con il sistema creditizio, di soddisfare le prevedibili necessità finanziarie. L'obiettivo della gestione del rischio di liquidità è comunque non solo quella di garantire risorse finanziarie disponibili che siano sufficienti a coprire gli impegni a breve, ma anche di assicurare ove necessario, la disponibilità di un adeguato livello di elasticità operativa per i programmi di sviluppo all'interno del Gruppo.

Valutazione delle attività e passività finanziarie e gerarchia del fair value

Il fair value delle altre attività e passività finanziarie (esclusi gli strumenti derivati) è misurato facendo uso di tecniche di valutazione comunemente accettate e basate su modelli di analisi tramite flussi di cassa attualizzati utilizzando quali variabili i prezzi osservabili derivanti da transazioni di mercato recenti e da quotazioni di broker per strumenti simili.

Nella tabella di seguito riportata si evidenziano per livello gerarchico le attività che sono valutate al fair value per gli esercizi 2019 e 2018 (valori in euro).

Nel corso dell'esercizio non vi sono stati trasferimenti tra i livelli di gerarchia di fair value.

2019 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
ATTIVITA' NON CORRENTI
Attività finanziarie valutate a fair value
con contropartita conto economico
Altre attività finanziarie:
- Partecipazioni in altre imprese -- -- -- --
- Fondi di investimento -- 13.119.510 -- 13.119.510
Totale -- 13.119.510 -- 13.119.510
Attività finanziarie valutate a fair value
con contropartita patrimonio netto -- -- -- --
Totale altre attività finanziarie -- 13.119.510 -- 13.119.510
ATTIVITA' CORRENTI
Attività finanziarie valutate a fair value
con contropartita conto economico
Titoli posseduti per la negoziazione:
- Partecipazioni in altre imprese -- 31.715 -- 31.715
- Fondi d'investimento -- 10.927.639 -- 10.927.639
Totale -- 10.959.354 -- 10.959.354
Totale titoli -- 10.959.354 -- 10.959.354
2018 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
ATTIVITA' NON CORRENTI
Attività finanziarie valutate a fair value
con contropartita patrimonio netto
Attività finanziarie disponibili per la vendita:
- Partecipazioni in altre imprese -- -- -- --
- Fondi di investimento -- 13.489.470 -- 13.489.470
Totale -- 13.489.470 -- 13.489.470
Attività finanziarie valutate a fair value
con contropartita conto economico -- -- -- --
Totale attività finanziarie disponibili per la vendita -- 13.489.470 -- 13.489.470
ATTIVITA' CORRENTI
Attività finanziarie valutate a fair value
con contropartita conto economico
Titoli posseduti per la negoziazione:
- Partecipazioni in altre imprese -- 133.267 -- 133.267
- Fondi d'investimento -- 8.360.683 -- 8.360.683
Totale -- 8.493.950 -- 8.493.950
Totale titoli -- 8.493.950 -- 8.493.950

RISCHIO CREDITO - ESERCIZIO 2019

(in migliaia di euro)

Situazione al 31 dicembre 2019 Voci di
bilancio
Totale
credito
A scadere Scaduto da > 0 - 30 gg 30 -
60 gg
60 -
90 gg
oltre 90 Scaduto
negoziato
Svalutazioni
Altre partecipazioni attività
non correnti
5.d.
Fair Value 953 953 -- -- -- -- -- -- --
Fondo svalutazione (953) (953) -- -- -- -- -- -- --
Altri crediti attività
non correnti
5.e.
Credito lordo 15 15 -- -- -- -- -- -- --
Fondo svalutazione -- -- -- -- -- -- -- -- --
Altri crediti attività
correnti
6.a.
Credito lordo 94 94 -- -- -- -- -- -- --
Fondo svalutazione -- -- -- -- -- -- -- -- --
Totale 109 109 -- -- -- -- -- -- --

RISCHIO CREDITO - ESERCIZIO 2018

(in migliaia di euro)

Voci di Totale A scadere Scaduto da > 0 -
30 gg
30 -
60 gg
60 -
90 gg
oltre 90 Scaduto Svalutazioni
Situazione al 31 dicembre 2018 bilancio credito negoziato
Altre partecipazioni attività
non correnti
5.d.
Fair Value 953 953 -- -- -- -- -- -- --
Fondo svalutazione (953) (953) -- -- -- -- -- -- --
Altri crediti attività
non correnti
5.e.
Credito lordo 15 15 -- -- -- -- -- -- --
Fondo svalutazione -- -- -- -- -- -- -- -- --
Altri crediti attività
correnti
6.a.
Credito lordo 339 339 -- -- -- -- -- -- --
Fondo svalutazione -- -- -- -- -- -- -- -- --
Totale 354 354 -- -- -- -- -- -- --

RISCHIO LIQUIDITÀ - ESERCIZIO 2019

(in migliaia di euro)

<1 >1 <2 >2 <3 >3 <4 >4 <5 >5 Totale
anno anni anni anni anni anni
Passività finanziarie derivate -- -- -- -- -- -- --
Passività finanziarie non derivate
Passività non correnti
Altri debiti finanziari -- -- 35.788 -- -- -- 35.788
Altri debiti -- -- -- -- -- 35 35
Passività correnti
Altri debiti finanziari -- -- -- -- -- -- --
Debiti commerciali 94 -- -- -- -- -- 94
Totale 94 -- 35.788 -- -- 35 35.917

RISCHIO LIQUIDITÀ - ESERCIZIO 2018

(in migliaia di euro)

<1 >1 <2 >2 <3 >3 <4 >4 <5 >5 Totale
anno anni anni anni anni anni
Passività finanziarie derivate -- -- -- -- -- -- --
Passività finanziarie non derivate
Passività non correnti
Altri debiti finanziari -- -- -- 37.701 -- -- 37.701
Altri debiti -- -- -- -- -- 35 35
Passività correnti
Altri debiti finanziari -- -- -- -- -- -- --
Debiti commerciali 401 -- -- -- -- -- 401
Totale 401 -- -- 37.701 -- 35 38.137

In funzione della peculiare natura di linea di credito, nella voce "altri debiti finanziari" è stato indicato il valore di bilancio quale rappresentazione del rischio di liquidità. Non sono allo stato attuale ragionevolmente prevedibili significative variazioni nel tasso di interesse applicato.

GARANZIE ED IMPEGNI

A fronte dei finanziamenti scadenti nel mese di giugno 2022 sono state depositate in pegno, a favore degli istituti eroganti, azioni della controllata incorporata CIR S.p.A. per un valore contabile complessivo di € 335.278.154.

Si ricorda che a seguito dell'efficacia della fusione CIR/COFIDE il finanziamento è stato rimborsato in data 20 febbraio 2020.

ATTIVITA' DI DIREZIONE E COORDINAMENTO

La Società è soggetta all'attività di direzione e coordinamento della F.lli De Benedetti S.p.A.

Ai sensi dell'art. 2497-bis del Codice civile, si riporta nell'allegato n. 2) un prospetto riepilogativo dei dati essenziali dell'ultimo bilancio approvato della Società che esercita l'attività di direzione e coordinamento.

PROPOSTA DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO DELL'ESERCIZIO

Signori Azionisti,

il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019, che sottoponiamo alla Vostra approvazione, chiude con un utile netto di € 13.405.769,67 di cui Vi proponiamo di destinare:

  • € 670.288,48 alla riserva legale;
  • € 1.273.508,00 alla "Riserva rivalutazioni altre attività finanziarie" per la parte non distribuibile ai sensi dell'art. 6 D.Lgs. 38/2005;
  • la differenza, di € 11.461.973,19, alla voce "Utili accumulati".

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Milano, 9 marzo 2020

PATRIMONIO NETTO – Possibilità di utilizzazione e distribuibilità

(valori in euro)

Natura Importo Possibilità
di utilizzazione
Quota
disponibile
Capitale sociale 359.604.959 = =
Riserve di capitale:
Riserva sovrapprezzo azioni
Avanzo di fusione
5.044.115
42.975
A, B
A, B, C
5.044.115
42.975
Riserve di utili:
Riserva legale
Utili accumulati
Ripristino costo storico partecipazioni
Riserva transizione IAS
24.846.159
51.085.968
107.690.545
243.375
B
A, B, C
A, B, C
A, B, C
=
51.085.968
107.690.545
243.375
TOTALE
Quota non distribuibile:
Riserva sovrapprezzo azioni, non avendo la
riserva legale raggiunto il quinto del capitale
164.106.978
sociale - art. 2431 C.c. (5.044.115)
Residua quota distribuibile 159.062.863

LEGENDA:

Possibilità di utilizzazione:

  • A: per aumento capitale
  • B: per copertura perdite
  • C: per distribuzione ai soci

PROSPETTO RIEPILOGATIVO DEI DATI ESSENZIALI DELL'ULTIMO BILANCIO DELLA SOCIETA' CHE ESERCITA L'ATTIVITA' DI DIREZIONE E COORDINAMENTO

Si riportano i dati essenziali del bilancio F.lli De Benedetti S.p.A. al 31 dicembre 2018

(valori in euro)

STATO PATRIMONIALE

ATTIVO
B) IMMOBILIZZAZIONI 245.310.097
C) ATTIVO CIRCOLANTE 517.075
D) RATEI E RISCONTI 23.291
Totale attivo 245.850.463

PASSIVO

A) PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 170.820.000
Riserve 19.338.729
Utile (perdita) dell'esercizio 4.600.337
D) DEBITI 51.028.343
E) RATEI E RISCONTI 63.054
Totale passivo 245.850.463

CONTO ECONOMICO

A) Valore della produzione 13.689
B) Costi della produzione (310.954)
C) Proventi ed (oneri) finanziari 4.897.602
Utile (perdita) dell'esercizio 4.600.337

ELENCO DELLE PARTECIPAZIONI

AL 31 DICEMBRE 2019

ai sensi dell'Art. 38.2 del D. Lgs. n. 127/91

SOCIETÀ CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO DELL'INTEGRAZIONE GLOBALE

(in euro o valuta)

Ragione sociale Sede
legale
Capitale
sociale
Valuta Imprese
partecipanti
% di
part. sul
cap. soc.
GRUPPO CIR (già COFIDE)
CIR S.P.A. (*) Italia 397.146.183,50 CIR S.p.A. (già COFIDE S.p.A.) 45,80
GRUPPO CIR
CIR INTERNATIONAL S.A. Lussemburgo 15.000.000,00 CIR S.p.A. 100,00
CIGA LUXEMBOURG S.À.R.L. Lussemburgo 1.000.000,00 CIR S.p.A. 100,00
NEXENTI ADVISORY S.R.L. Italia 100.000,00 CIR S.p.A. 100,00
NEXENTI S.R.L. Italia 50.000,00 CIR S.p.A. 100,00
JUPITER MARKETPLACE S.R.L. Italia 100.000,00 NEXENTI S.r.l. 100,00
CIR INVESTIMENTI S.P.A. Italia 19.426.162,00 CIR S.p.A. 100,00
Italia 76.303.571,85 CIR S.p.A. 43,78
Italia 195.044.788,00 GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A. 99,85
Italia 21.933.535,00 GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A. 68,39
GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 31,61
100,00
Italia 33.637.114,00 GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 100,00
Italia 677.608,00 GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A. 100,00
Italia 25.000.000,00 GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A. 100,00
Italia 278.846,00 GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A. 82,07
GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 17,93
100,00
Italia 35.800,00 GEDI DIGITAL S.r.l 83,00







(**) consolidata in applicazione del principio contabile IFRS 5

GRUPPO SOGEFI
SOGEFI S.P.A. (****) Italia 62.461.355,84 CIR S.p.A. 55,60
SOGEFI FILTRATION ITALY S.P.A. Italia 8.000.000,00 SOGEFI FILTRATION S.A. 99,88
SOGEFI FILTRATION S.A. Francia 120.596.780,00 SOGEFI S.p.A. 99,99998
SOGEFI FILTRATION LTD Regno Unito 5.126.737,00 GBP SOGEFI FILTRATION S.A. 100,00
SOGEFI FILTRATION SPAIN S.A.U. Spagna 14.249.084,96 SOGEFI FILTRATION S.A. 100,00
SOGEFI FILTRATION D.O.O. Slovenia 10.291.798,00 SOGEFI FILTRATION S.A. 100,00
SOGEFI SUSPENSIONS S.A. Francia 73.868.383,00 SOGEFI S.p.A. 99,999
FILTER SYSTEMS MAROC S.A.R.L. Marocco 95.000.000,00 MAD SOGEFI FILTRATION S.A. 100,00
SOGEFI FILTRATION RUSSIA LLC Russia 6.800.000,00 RUB SOGEFI FILTRATION S.A. 100,00
SOGEFI GESTION S.A.S. Francia 100.000,00 SOGEFI S.p.A. 100,00
SOGEFI U.S.A. INC. Stati Uniti 20.055.000 USD SOGEFI S.p.A. 100,00
SOGEFI AIR & COOLING S.A.S. Francia 54.938.125,00 SOGEFI S.p.A. 100,00
SOGEFI FILTRATION DO BRASIL LTDA Brasile 97.008.787,00 BRL SOGEFI FILTRATION S.A. 91,132266
SOGEFI FILTRATION SPAIN S.A.U. 8,867733
SOGEFI SUSPESION BRASIL Ltda 0,000001
100,00
SOGEFI FILTRATION ARGENTINA S.A. Argentina 118.423.329,00 ARP SOGEFI FILTRATION S.A. 99,681788
SOGEFI FILTRATION ITALY S.p.A. 0,31821
99,999998

(*) 56,73 al netto delle azioni proprie in portafoglio

(***) 45,44% al netto delle azioni proprie in portafoglio

(****) 56,67% al netto delle azioni proprie in portafoglio

( (in euro o valuta)

Ragione sociale Sede
legale
Capitale
sociale
Valuta Imprese
partecipanti
% di
part. sul
cap. soc.
SHANGHAI SOGEFI AUTO PARTS CO., LTD Cina 13.000.000,00 USD SOGEFI S.p.A. 100,00
SOGEFI (SUZHOU) AUTO PARTS CO., LTD Cina 37.400.000,00 USD SOGEFI S.p.A. 100,00
ALLEVARD SPRINGS LTD Regno Unito 4.000.002,00 GBP SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 100,00
SOGEFI PC SUSPENSIONS GERMANY GMBH Germania 50.000,00 SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 100,00
SOGEFI SUSPENSION ARGENTINA S.A. Argentina 61.356.535,00 ARP SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 89,999
SOGEFI SUSPENSIONS BRASIL Ltda 9,9918
99,99
IBERICA DE SUSPENSIONES S.L. (ISSA) Spagna 10.529.668,00 SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 50.00
SOGEFI SUSPENSION BRASIL LTDA Brasile 37.161.683,00 BRL SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 99,997
ALLEVARD SPRINGS Ltd 0,003
100,00
UNITED SPRINGS LTD Regno Unito 4.500.000,00 GBP SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 100,00
UNITED SPRINGS B.V. Olanda 254.979,00 SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 100,00
SHANGHAI ALLEVARD SPRING CO., LTD Cina 5.335.308,00 SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 60,58
UNITED SPRINGS S.A.S. Francia 5.109.000,00 SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 100,00
SOGEFI HD SUSPENSIONS GERMANY GMBH Germania 50.000,00 SOGEFI PC SUSPENSIONS GERMANY 100,00
GmbH
S.ARA COMPOSITE S.A.S. Francia 13.000.000,00 SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 96,15
SOGEFI ENGINE SYSTEMS INDIA PVT LTD India 21.254.640,00 INR SOGEFI FILTRATION S.A. 64,29
SOGEFI AIR & COOLING S.A.S. 35,69
SYSTEMES MOTEURS CHINA S.à.r.l. 0,02
100,00
ALLEVARD IAI SUSPENSIONS PVT LTD India 432.000.000,00 INR SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 74,23
SOGEFI AIR & COOLING CANADA CORP. Canada 9.393.000,00 CAD SOGEFI AIR & COOLING S.A.S. 100,00
SOGEFI AIR & COOLING USA INC. Stati Uniti 100,00 USD SOGEFI AIR & COOLING S.A.S. 100,00
SYSTÈMES MOTEURS CHINA S.À.R.L. Lussemburgo 12.500,00 SOGEFI AIR & COOLING S.A.S. 100,00
SOGEFI ENGINE SYSTEMS MEXICO S. DE R.L. DE C.V. Messico 126.246.760,00 MXN SOGEFI AIR & COOLING CANADA 99,9999992
CORP.
SOGEFI AIR & COOLING S.A.S. 0,0000008
100,00
S.C. SOGEFI AIR & COOLING S.R.L. Romania 7.087.610,00 RON SOGEFI AIR & COOLING S.A.S. 99,9997
SOGEFI FILTRATION SPAIN S.A.U. 0,0003
100,00
SOGEFI ENGINE SYSTEMS HONG KONG LTD Hong Kong 1.000,00 HKD SYSTÈMES MOTEURS CHINA S.à.r.l. 100,00
SOGEFI SUSPENSIONS HEAVY DUTY ITALY S.P.A. Italia 6.000.000,00 SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 99,88
SOGEFI SUSPENSIONS PASSENGER CAR ITALY S.P.A. Italia 8.000.000,00 SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 99,88
SOGEFI SUSPENSION EASTERN EUROPE S.R.L. Romania 31.395.890,00 RON SOGEFI SUSPENSIONS S.A. 100,00
(in euro o valuta)
Ragione sociale Sede
legale
Capitale
sociale
Valuta Imprese
partecipanti
% di
part. sul
cap. soc.
GRUPPO KOS
KOS S.P.A.
Italia 8.848.103,70 CIR S.p.A. 59,53
OSPEDALE DI SUZZARA S.P.A. Italia 120.000,00 KOS S.p.A. 99,90
MEDIPASS S.R.L. Italia 700.000,00 KOS S.p.A. 100,00
ELSIDA S.R.L. Italia 100.000,00 MEDIPASS S.r.l. 100,00
ECOMEDICA S.P.A. Italia 380.000,00 MEDIPASS S.r.l. 98,31
MEDIPASS HEALTHCARE LTD Regno Unito 5.997,00 GBP MEDIPASS S.r.l. 98,00
CLEARMEDI HEALTHCARE LTD India 18.791.790,00 INR MEDIPASS S.r.l. 84,65
CLEARVIEW HEALTHCARE LTD 15,35
100,00
MEDIPASS HEALTHCARE LEEDS & BELFAST LTD Regno Unito 1.000,00 GBP MEDIPASS HEALTHCARE LTD 100,00
MEDIPASS LEEDS LTD Regno Unito 2,00 GBP MEDIPASS HEALTHCARE LEEDS 100,00
MEDIPASS BELFAST LTD Regno Unito 2,00 GBP &BELFAST LTD
MEDIPASS HEALTHCARE LEEDS
100,00
KOS CARE S.R.L. Italia 2.550.000,00 &BELFAST LTD
KOS S.p.A.
100,00
CLEARVIEW HEALTHCARE LTD India 4.661.880,00 INR MEDIPASS S.r.l. 85,19
HSS REAL ESTATE S.R.L. Italia 2.064.000,00 KOS S.p.A. 100,00
ABITARE IL TEMPO S.R.L. Italia 100.826,00 KOS CARE S.r.l. 54,00
SANATRIX S.R.L. Italia 843.700,00 KOS CARE S.r.l. 91,27
SANATRIX GESTIONI S.R.L. Italia 300.000,00 SANATRIX S.r.l. 99,61
JESILAB S.R.L. Italia 80.000,00 KOS CARE S.r.l. 100,00
FIDIA S.R.L. Italia 10.200,00 KOS CARE S.r.l. 60,00
VILLA MARGHERITA S.R.L. Italia 20.000,00 KOS CARE S.r.l. 100,00
CASA DI CURA SANT'ALESSANDRO S.R.L. Italia 10.000,00 KOS CARE S.r.l. 100,00
CASA SERENA S.R.L. Italia 10.000,00 KOS CARE S.r.l. 100,00
VILLA PINETA S.R.L. Italia 78.000,00 KOS CARE S.r.l. 100,00
LABORATORIO GAMMA S.R.L. Italia 45.516,00 SANATRIX GESTIONI S.r.l. 100,00
KOS GERMANY GMBH Germania 25.000,00 KOS Care S.r.l. 100,00
CHARLESTON HOLDING GMBH Germania 1.025.000,00 KOS Germany GmbH 100,00
REGENTA BETRIEBSGESELLSCHAFT MBH Germania 250.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
ELISABETHENHAUS BETRIEBSGESELLSCHAFT MBH Germania 250.000,00 Charleston Holding GmbH 100,00
DIENSTLEISTUNGSGESELLSCHAFT FÜR
SOZIALEINRICHTUNGEN MBH
Germania 25.600 Charleston Holding GmbH 100,00
WOHN- UND PFLEGEZENTRUM FRIESENHOF GMBH Germania 25.000 Charleston Holding GmbH 100,00
WOHN- & PFLEGEZENTRUM GUT HANSING GMBH Germania 50.000 Charleston Holding GmbH 100,00
RDS RESIDENZPARK DIENSTLEISTUNG & SERVICE GMBH Germania 25.000 Wohn- & Pflegezentrum Gut
Hansing GmbH
100,00
WOHN- UND PFLEGEZENTRUM HAUS TEICHBLICK GMBH Germania 128.150 Charleston Holding GmbH 100,00
DIENSTLEISTUNGSGESELLSCHAFT FÜR
SOZIALEINRICHTUNGEN - NORD MBH
Germania 25.000 Wohn- und Pflegezentrum
Haus Teichblick GmbH
100,00
WOHN- UND PFLEGEZENTRUM HAUS AM BAHNHOF GMBH Germania 51.150 Charleston Holding GmbH 100,00
RSG ROTENBURGER SERVICEGESELLSCHAFT AM BAHNHOF Germania 25.000 € Charleston Holding GmbH 100,00
MBH
WOHN- UND PFLEGEZENTRUM HAUS OTTERSBERG GMBH
Germania 51.150 Charleston Holding GmbH 100,00
OSW OTTERSBERGER SERVICEGESELLSCHAFT WÜMMEBLICK Germania 25.000 Wohn- und Pflegezentrum 100,00
MBH
WOHN- & PFLEGEZENTRUM SEEHOF GMBH
Germania 51.200 Haus Ottersberg GmbH
Charleston Holding GmbH
100,00

179

(in euro o valuta)

Ragione sociale Sede
legale
Capitale
sociale
Valuta Imprese
partecipanti
% di
part. sul
cap. soc.
DGS DIENSTLEISTUNGSGESELLSCHAFT SEEHOF MBH Germania 26.000 Wohn- & Pflegezentrum
Seehof GmbH
100,00
WOHN- UND PFLEGEZENTRUM HAUS SCHWANEWEDE GMBH Germania 27.500 Charleston Holding GmbH 100,00
PROGUSTO SCHWANEWEDER SERVICEGESELLSCHAFT MBH Germania 25.000 Wohn- und Pflegezentrum
Haus Schwanewede GmbH
100,00
ALTEN- UND PFLEGEZENTRUM ZU BAKUM GMBH Germania 51.129 Charleston Holding GmbH 100,00
APZ ZU BAKUM SERVICEGESELLSCHAFT MBH Germania 25.000 Alten- und Pflegezentrum zu
Bakum GmbH
100,00
CURATUM BETEILIGUNGS- UND
VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH
Germania 25.000 Charleston Holding GmbH 100,00
SENIORENDOMIZIL HAUS AM PARK GMBH Germania 50.000 Curatum Beteiligungs- und
Verwaltungsgesellschaft mbH
100,00
VSG VÖRDER SERVICE GESELLSCHAFT MBH Germania 25.000 Seniorendomizil Haus am
Park GmbH
100,00
WOHN- UND PFLEGEZENTRUM BURG AUF FEHMARN GMBH Germania 25.000 Curatum Beteiligungs- und
Verwaltungsgesellschaft mbH
100,00
FFH FEHMARNSCHE FLINKE HÄNDE SERVICEGESELLSCHAFT
MBH
Germania 25.000 Wohn- und Pflegezentrum
Burg auf Fehmarn GmbH
100,00
LANDHAUS GLÜCKSTADT WOHN- & PFLEGEZENTRUM GMBH Germania 51.129 Curatum Beteiligungs- und
Verwaltungsgesellschaft mbH
100,00
LH GLÜCKSTADT SERVICEGESELLSCHAFT MBH Germania 25.000 Landhaus Glückstadt Wohn-
& Pflegezentrum GmbH
100,00
WOHN- UND PFLEGEZENTRUM HAUS AM GOLDBACH GMBH Germania 50.000 Curatum Beteiligungs- und
Verwaltungsgesellschaft mbH
100,00
GBS GOLDBACH SERVICEGESELLSCHAFT MBH Germania 25.000 Wohn- und Pflegezentrum
Haus am Goldbach GmbH
100,00
WOHN- & PFLEGEZENTRUM UP'N KAMP GMBH Germania 26.000 Curatum Beteiligungs- und
Verwaltungsgesellschaft mbH
100,00
BSG BÖRDE SERVICEGESELLSHCAFT MBH Germania 25.565 Wohn- & Pflegezentrum Up'n
Kamp GmbH
100,00
SENIORENSITZ "ZWEI EICHEN" GMBH Germania 25.000 Charleston Holding GmbH 100,00
SSB SERVICEGESELLSCHAFT SELSINGER BÖRDE MBH Germania 25.000 Seniorensitz "Zwei Eichen"
GmbH
100,00
CHARLESTON - AMBULANTE DIENSTE GMBH Germania 25.000 Charleston Holding GmbH 100,00
SENOVUM GMBH Germania 226.000 Charleston Holding GmbH 100,00
WOHN- UND PFLEGEHEIM LESMONA GMBH Germania 25.000 Charleston Holding GmbH 100,00
WPH LESMONA SERVICEGESELLSCHAFT MBH Germania 25.000 Wohn- und Pflegeheim
Lesmona GmbH
100,00
SENIOREN- UND PFLEGEHAUS "DRENDEL" BETRIEBS GMBH Germania 30.000 Charleston Holding GmbH 100,00
WOHN- UND PFLEGEEINRICHTUNG BAD CAMBERG GMBH -
ANNA-MÜLLER-HAUS
Germania 100.000 Charleston Holding GmbH 100,00
WOHN- UND PFLEGEZENTRUM HAUS KIKRA GMBH Germania 26.000 Charleston Holding GmbH 100,00
MPS CATERING GMBH Germania 25.000 Charleston Holding GmbH 100,00
BAYERNSTIFT - GESELLSCHAFT FÜR SOZIALE DIENSTE UND
GESUNDHEIT MBH
Germania 250.000 Charleston Holding GmbH 100,00
BAYERNSTIFT SERVICE GMBH Germania 25.000 BayernStift - Gesellschaft für
Soziale Dienste und
Gesundheit mbH
100,00
SLW ALTENHILFE LIEBFRAUENHAUS GMBH Germania 50.000 BayernStift - Gesellschaft für
Soziale Dienste und
Gesundheit mbH
100,00
BAYERNSTIFT MOBIL GMBH Germania 25.000 BayernStift - Gesellschaft für
Soziale Dienste und
Gesundheit mbH
100,00
DIE FRANKENSCHWESTERN GMBH Germania 25.000 Bayernstift Mobil GmbH 60,00
BRISA MANAGEMENT GMBH Germania 25.000 Charleston Holding GmbH 100,00
WOHNPARK DR. MURKEN GMBH Germania 25.000 Brisa Management GmbH 100,00

(in euro o valuta)

Ragione sociale Sede
legale
Capitale
sociale
Valuta Imprese
partecipanti
% di
part. sul
cap. soc.
WOHNPARK KLOSTERGARTEN GMBH Germania 26.000 Brisa Management GmbH 100,00
WOHNPARK SCHRIEWESHOF GMBH Germania 25.000 Brisa Management GmbH 100,00
WOHNPARK LUISENHOF GMBH Germania 25.000 Brisa Management GmbH 100,00
CHRISTOPHORUS SENIORENRESIDENZEN GMBH Germania 25.000 Brisa Management GmbH 100,00
CHRISTOPHORUS PFLEGE- UND BETREUUNGSDIENSTE GMBH Germania 25.000 Brisa Management GmbH 100,00
CHRISTOPHORUS INTENSIVPFLEGEDIENSTE GMBH Germania 25.000 Brisa Management GmbH 100,00
WOHN- UND PFLEGEZENTRUM ESSEN GMBH Germania 25.000 Charleston Holding GmbH 100,00
WOHN- UND PFLEGEZENTRUM MÜLHEIM GMBH Germania 25.000 Charleston Holding GmbH 100,00
CHARLESTON DIENSTLEISTUNGSGESELLSCHAFT RUHR MBH Germania 25.000 Charleston Holding GmbH 100,00
INOS 18-027 GMBH Germania 25.000 Charleston Holding GmbH 100,00
SIG GMBH Germania 25.000 Brisa Management GmbH 100,00
GSA GP GMBH Germania 25.000 Brisa Management GmbH 100,00
GSA GMBH & CO. IMMOBILIEN VERWALTUNGS KG Germania 5.000 Brisa Management GmbH 100,00
QLT.CARE GMBH Germania 25.000 Charleston Holding GmbH 100,00
KOS SERVIZI SOCIETÀ CONSORTILE a r.l. Italia 115.000,00 KOS S.p.A. 3,68
KOS CARE S.r.l. 81,76
MEDIPASS S.r.l. 2,07
OSPEDALE DI SUZZARA S.p.A. 2,15
SANATRIX GESTIONI S.r.l. 3,02
ABITARE IL TEMPO S.r.l. 4,94
FIDIA S.r.l. 0,43
JESILAB S.r.l. 0,43
ECOMEDICA S.p.A. 0,43
HSS REAL ESTATE S.r.l. 0,43
VILLA MARGHERITA S.r.l. 0,43
ELSIDA S.r.l. 0,23
100,00

PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ COLLEGATE VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

(in euro o valuta) Sede Capitale Imprese % di
Ragione sociale legale sociale Valuta partecipanti part. sul
cap. soc.
GRUPPO CIR
DEVIL PEAK S.R.L. Italia 69.659,00 NEXENTI S.r.l. 36,16
GRUPPO GEDI
LE SCIENZE S.P.A. Italia 103.400,00 GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A. 50,00
HUFFINGTONPOST ITALIA S.R.L. Italia 250.000,00 GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A. 49,00
EDITORIALE CORRIERE ROMAGNA S.R.L. Italia 1.756.766,00 GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 49,00
EDITORIALE LIBERTÀ S.P.A. Italia 1.000.000,00 GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 35,00
ALTRIMEDIA S.P.A. Italia 517.000,00 GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 35,00
GRUPPO CIR INTERNATIONAL
KTP GLOBAL FINANCE S.C.A. Lussemburgo 566.573,75 CIR INTERNATIONAL S.A. 47,55
GRUPPO KOS
APOKOS REHAB PVT LTD India 169.500.000,00 INR KOS S.p.A. 50,00

PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ CONTROLLATE E COLLEGATE VALUTATE CON IL METODO DEL COSTO (*)

(in euro o valuta)
Ragione sociale Sede
legale
Capitale
sociale
Valuta Imprese
partecipanti
% di
part. sul
cap. soc.
GRUPPO GEDI
KSOLUTIONS S.R.L. (in liquidazione) Italia 100.000,00 GEDI DIGITAL S.r.l. 100,00
CLUB D.A.B. ITALIA – CONSORTILE S.P.A. Italia 240.000,00 ELEMEDIA S.p.A. 37,50
LIGURIA PRESS S.R.L. Italia 240.000,00 GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 20,00
GRUPPO KOS
OSIMO SALUTE S.P.A. Italia 750.000,00 ABITARE IL TEMPO S.r.l. 25,50
STUDIO LABORATORIO BIEMME S.R.L. Italia 10.000 SANATRIX GESTIONI S.r.l. 100,00
GRUPPO CIR INTERNATIONAL
KTP GLOBAL FINANCE MANAGEMENT S.A. Lussemburgo 31.000,00 CIR INTERNATIONAL S.A. 46,00

(*) Partecipazioni non significative, non operative o di recente acquisizione, se non diversamente indicato

PARTECIPAZIONI IN ALTRE SOCIETÀ VALUTATE CON IL METODO DEL COSTO

(in euro o valuta)
Ragione sociale Sede Capitale Imprese %di
legale sociale Valuta partecipanti part. sul
cap. soc.
GRUPPO GEDI
AGENZIA A.N.S.A. S. COOP. A.R.L. Italia 10.783.362,00 GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A. 3,82
GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 21,37
25,19
CONSULEDIT S. CONSORTILE A.R.L.
(IN LIQUIDAZIONE)
Italia 20.000,00 GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A. 6,64
GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 9,18
15,82
IMMOBILIARE EDITORI GIORNALI S.R.L. Italia 830.462,00 GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 7,96
CONSORZIO EDICOLA ITALIANA Italia 15.539,00 GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A. 16,67
GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 16,67
33,34
AGENZIA INFORMATIVA ADRIATICA D.O.O. Slovenia 12.768,00 GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 19,00
AUDIRADIO S.R.L.
(IN LIQUIDAZIONE)
Italia 258.000,00 A. MANZONI & C. S.p.A. 7,50
PRESTO TECHNOLOGIES INC. Stati 7.663.998,4 USD GEDI DIGITAL S.r.l. 7,83
(NON OPERATIVA) Uniti
TELELIBERTÀ S.P.A. Italia 2.200.000,00 GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 4,32
PREMIUM PUBLISHER NETWORK CONSORZIO Italia 8.095,00 GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A. 16,96
GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 7,00
23,96
TAVOLO EDITORI RADIO S.R.L. Italia 160.000,00 ELEMEDIA S.p.A. 11,70
C.S.E.D.I. CONSORZIO Italia 103.291,38 GEDI DISTRIBUZIONE S.p.A. 11,11
FIDIMPRESA LIGURIA S. COOP P.A. Italia 15.480.000,00 GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 0,01
TRENTO PRESS SERVICE S.R.L. Italia 260.000,00 GEDI NEWS NETWORK S.p.A. 1,60
RADIO ITALIA S.P.A. Italia 580.000,00 GEDI GRUPPO EDITORIALE S.p.A. 10,00

GRUPPO SOGEFI

AFICO FILTERS S.A.E. Egitto 14.000.000,00 EGP
SOGEFI FILTRATION ITALY S.p.A.
17,77
GRUPPO KOS
FONDO SPAZIO SANITÀ Italia 107.649.500
KOS CARE S.r.l.
1,11

PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ CONTROLLATE E COLLEGATE E IN ALTRE SOCIETÀ NON INCLUSE NEL BILANCIO CONSOLIDATO

(in euro o valuta)
Ragione sociale Sede Capitale Imprese % di
legale sociale Valuta partecipanti part. sul
cap. soc.
GRUPPO CIR
FINAL S.A. (in liquidazione) Francia 2.324.847,00 CIGA LUXEMBOURG S.à.r.l. 47,73
Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2019
include avviamento per €518,9 milioni.
La recuperabilità dell'avviamento iscritto in
bilancio è verificata dagli Amministratori della
Società almeno annualmente ed ogni volta
che si manifestano indicatori di potenziale
riduzione di valore, confrontando il valore
contabile con la stima del valore recuperabile
attraverso impairment test, tenuto conto delle
analoghe verifiche di recuperabilità svolte
dagli Amministratori delle società controllate.
Il Gruppo ha determinato il valore
recuperabile dell'avviamento stimando il
valore d'uso con la metodologia della
attualizzazione dei flussi finanziari futuri
attesi. Tale metodologia è caratterizzata da
un elevato grado di complessità e dall'utilizzo
di stime, per loro natura incerte e soggettive,
con riferimento ai seguenti elementi:
i flussi finanziari attesi, determinati
tenendo conto dell'andamento
economico generale e del settore di
appartenenza, dei flussi finanziari
consuntivati negli ultimi esercizi e dei
tassi di crescita previsionali;
i parametri finanziari utilizzati ai fini della
determinazione del tasso di
attualizzazione.
Per tali ragioni abbiamo considerato la
recuperabilità dell'avviamento un aspetto
chiave dell'attività di revisione.
Le procedure di revisione da noi svolte,
tenuto conto dell'attività svolta dai team di
revisione delle componenti nell'ambito dei
rispettivi incarichi conferiti dalle controllate
Sogefi S.p.A. e KOS S.p.A., hanno incluso:
comprensione del processo adottato
nella predisposizione dell'impairment
test approvato dal Consiglio di
Amministrazione della Società;
comprensione del processo adottato
nella predisposizione dei dati previsionali
dai quali sono estratti i flussi finanziari
attesi alla base dell'impairment test;
analisi della ragionevolezza delle ipotesi
adottate dal Gruppo nella
predisposizione dei dati previsionali;
esame degli scostamenti tra i dati
previsionali degli esercizi precedenti e i
dati consuntivati al fine di comprendere
l'accuratezza del processo di stima
adottato dal Gruppo;
confronto tra i flussi finanziari futuri attesi
alla base dell'impairment test e i flussi
previsti nei dati previsionali ed analisi
della ragionevolezza degli eventuali
scostamenti;
coinvolgimento di esperti del network
KPMG nell'esame della ragionevolezza
del modello dell'impairment test e delle
relative assunzioni;
esame dell'adeguatezza dell'informativa
fornita dagli Amministratori nelle note
esplicative al bilancio consolidato con
riferimento alla recuperabilità
dell'avviamento.
Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
A seguito della sottoscrizione, in data 2
dicembre 2019, del contratto di cessione
della controllata GEDI Gruppo Editoriale
Le procedure di revisione svolte hanno
incluso:
S.p.A., nel bilancio consolidato al 31
dicembre 2019 sono esposte attività e
passività destinate alla dismissione,
riconducibili al gruppo che fa capo a tale
controllata, rispettivamente pari a € 722,6
milioni e a € 496,6 milioni ed una perdita
derivante dalle medesime attività e passività,
derivante dall'adeguamento al fair value
delle attività e delle passività stesse, pari a €
294,7 milioni.
Gli Amministratori hanno ritenuto soddisfatti i
requisiti previsti dall'IFRS 5 per la rilevazione
delle attività e delle passività riconducibili al
gruppo GEDI come destinate alla
dismissione e le hanno pertanto valutate al
minore tra il valore contabile e il relativo fair
value.
comprensione del processo e dei
controlli rilevanti posti in essere dal
Gruppo in relazione alla predetta
operazione;
analisi della documentazione relativa
all'operazione al fine di verificare la
sussistenza dei requisiti previsti
dall'IFRS 5 per la qualificazione di
attività e passività destinate alla
dismissione;
verifica dell'adeguata determinazione
degli effetti dell'operazione e della sua
rappresentazione rispetto ai principi
contabili di riferimento;
Abbiamo ritenuto che la fattispecie in oggetto
e la relativa informativa resa dagli
Amministratori costituiscano un aspetto
chiave dell'attività di revisione in
considerazione delle implicazioni strategiche
dell'operazione e della rilevanza degli effetti
contabili dalla stessa derivanti.
esame dell'adeguatezza dell'informativa
fornita dagli Amministratori nel bilancio
consolidato con riferimento alle attività e
passività destinate alla dismissione.
Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
Il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019
include partecipazioni in imprese controllate
Le procedure di revisione svolte hanno
incluso:
per €573,8 milioni, riferite alla società
controllata CIR S.p.A., successivamente
oggetto di fusione per incorporazione in CIR
S.p.A. - Compagnie Industriali Riunite (già
COFIDE – Gruppo De Benedetti S.p.A.) con
efficacia dal 19 febbraio 2020.
comprensione del processo adottato
nella predisposizione dell'impairment
test approvato dal Consiglio di
Amministrazione della Società;
Almeno annualmente gli Amministratori
verificano la presenza di indicatori di
potenziale riduzione di valore di tali
partecipazioni e, qualora ve ne siano,
procedono all'analisi della recuperabilità del
valore di carico confrontandolo con il valore
determinato tramite attualizzazione dei flussi
finanziari futuri attesi (impairment test). Tale
metodologia è caratterizzata da un elevato
grado di complessità e dall'utilizzo di stime,
per loro natura incerte e soggettive, con
riferimento ai seguenti elementi:
comprensione del processo adottato
nella predisposizione dei dati previsionali
dai quali sono estratti i flussi finanziari
attesi alla base dell'impairment test;
analisi della ragionevolezza delle ipotesi
adottate dalla Società nella
predisposizione dei dati previsionali;
esame degli scostamenti tra i dati
previsionali degli esercizi precedenti e i
dati consuntivati al fine di comprendere il
grado di accuratezza del processo di
stima adottato dalla Società;
i flussi finanziari attesi, determinati
tenendo conto dell'andamento
economico generale e del settore di
appartenenza, dei flussi finanziari
consuntivati negli ultimi esercizi e dei
tassi di crescita previsionali;
confronto tra i flussi finanziari attesi alla
base dell'impairment test e i flussi
previsti nei dati previsionali ed analisi
della ragionevolezza degli eventuali
scostamenti;
- i parametri finanziari utilizzati ai fini della
determinazione del tasso di
attualizzazione.
coinvolgimento di esperti del network
KPMG nell'esame della ragionevolezza
del modello di impairment test e delle
relative assunzioni, anche attraverso il
Per tali ragioni, abbiamo considerato la
valutazione delle partecipazioni in imprese
confronto con dati e informazioni esterni;
controllate un aspetto chiave dell'attività di
revisione.
esame dell'adeguatezza dell'informativa
fornita dagli Amministratori nelle note
esplicative al bilancio d'esercizio con

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