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Banca Popolare di Sondrio

Quarterly Report May 27, 2020

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RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE CONSOLIDATO AL 31 MARZO 2020

Banca Popolare di Sondrio

RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE CONSOLIDATO AL 31 MARZO 2020

Banca Popolare di Sondrio

Fondata nel 1871

RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE CONSOLIDATO AL 31 MARZO 2020

Società cooperativa per azioni Sede sociale e Direzione generale: I - 23100 Sondrio SO - Piazza Garibaldi 16 Tel. 0342 528.111 - Fax 0342 528.204 Indirizzo Internet: http://www.popso.it - E-mail: [email protected] - Indirizzo PEC: [email protected]

Iscritta al Registro delle Imprese di Sondrio al n. 00053810149 - Iscritta all'Albo delle Banche al n. 842 Iscritta all'Albo delle Società Cooperative al n. A160536 Capogruppo del Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio, iscritto all'Albo dei Gruppi bancari al n. 5696.0 - Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Codice fiscale e Partita IVA: 00053810149

Capitale sociale: 1.360.157.331 – Riserve: 983.893.092 (Dati approvati dall'Assemblea dei soci del 27 aprile 2019)

Rating:

  • l Rating rilasciato alla Banca Popolare di Sondrio scpa da Fitch Ratings in data 24 marzo 2020:
    • Long-term (lungo termine): BB+
    • Short-term (breve termine): B
    • Viability Rating: bb+
  • Outlook: Rating watch negative
  • Long-term Deposit Rating: BBB-
  • Long-term subordinated debt: BB-
  • l Rating rilasciato alla Banca Popolare di Sondrio scpa da DBRS Morningstar in data 2 aprile 2020:
    • Long-Term Issuer Rating: BBB (low)
  • Short-Term Issuer Rating: R-2 (middle)
  • Trend (prospettiva): negativo
  • Long-Term Deposit Rating: BBB
  • Short-Term Deposit Rating: R-2 (high)
  • l Rating rilasciato alla Banca Popolare di Sondrio scpa da Scope Ratings in data 8 aprile 2020:
    • Issuer rating: BBB-
    • Outlook (prospettiva): Stabile

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente VENOSTA cav.prof.avv. FRANCESCO Vicepresidente STOPPANI dott. LINO ENRICO* Consigliere delegato PEDRANZINI cav.uff.rag.dott. MARIO ALBERTO** Consiglieri BIGLIOLI dott.prof. PAOLO CARRETTA dott.prof. ALESSANDRO CORRADINI dott.ssa CECILIA CREDARO LORETTA* DEPPERU dott.ssa.prof.ssa DONATELLA FALCK dott.ing. FEDERICO FERRARI dott. ATTILIO PIERO GALBUSERA rag.a CRISTINA* PROPERSI dott.prof. ADRIANO RAINOLDI dott.ssa ANNALISA* ROSSI dott.ssa.prof.ssa SERENELLA

COLLEGIO SINDACALE

Presidente FORNI prof. PIERGIUSEPPE
Sindaci effettivi VITALI dott.ssa LAURA
ZOANI dott. LUCA
Sindaci supplenti GARBELLINI dott. BRUNO
MORELLI dott. DANIELE

TRIACCA DOMENICO*

COLLEGIO DEI PROBIVIRI

Probiviri effettivi CRESPI prof.avv. ALBERTO GUARINO on.prof.avv. GIUSEPPE † MONORCHIO cav.gr.cr.dott.prof. ANDREA

Probiviri supplenti BRACCO cav.lav.dott.ssa DIANA LA TORRE prof. ANTONIO

DIREZIONE GENERALE

Direttore generale PEDRANZINI cav.uff.rag.dott. MARIO ALBERTO

Vicedirettori generali RUFFINI rag. GIOVANNI ERBA rag. MARIO GUSMEROLI rag. MILO POLETTI rag. dott. CESARE

Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari BERTOLETTI rag.dott. MAURIZIO

** Membri del Comitato di presidenza

** Membro del Comitato di presidenza e Segretario del Consiglio di amministrazione

PREMESSA

Il Decreto legislativo 15 febbraio 2016 n. 25, intervenuto a modifica del Testo Unico della Finanza, ha fatto venir meno gli obblighi di informativa relativamente al primo e al terzo trimestre dell'anno cui erano tenuti gli emittenti, fatta salva la possibilità per la Consob di obbligare gli emittenti stessi a fornire informazioni finanziarie periodiche aggiuntive.

Da parte del nostro Gruppo, si è ritenuto di privilegiare l'informativa al mercato e si è pertanto provveduto, in continuità con il passato, alla predisposizione del presente resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2020, in accordo con i criteri di rilevazione e valutazione previsti dai principi contabili internazionali IAS/IFRS adottati dalla Comunità Europea oggi in vigore.

Il presente resoconto intermedio di gestione consolidato non è soggetto a controllo contabile da parte della società di revisione.

PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE

I prospetti contabili riportati nel resoconto intermedio di gestione consolidato sono conformi agli schemi obbligatori previsti per il bilancio dal Provvedimento Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005, 6° aggiornamento del 30 novembre 2018.

Nel periodo in rassegna i principi contabili adottati sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto all'esercizio precedente.

Per un'informativa dettagliata concernente l'applicazione dei principi contabili si rimanda al bilancio consolidato al 31 dicembre 2019.

Nei prospetti contabili i valori sono espressi in migliaia di euro.

Lo stato patrimoniale è comparato con lo stato patrimoniale del bilancio al 31 dicembre 2019.

Il conto economico è comparato con il conto economico al 31 marzo 2019.

La preparazione del resoconto intermedio di gestione consolidato richiede abitualmente un uso più esteso di metodi di stima rispetto all'informativa annuale, in particolare nei casi in cui la rappresentazione contabile non rifletta puntualmente il criterio di competenza, sia con riguardo a poste dell'attivo e del passivo patrimoniale e sia relativamente a voci di conto economico.

IL GRUPPO BANCARIO BANCA POPOLARE DI SONDRIO

Il Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio risulta così composto:

Capogruppo:

Banca Popolare di Sondrio s.c.p.a. - Sondrio;

Società del Gruppo:

Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA - Lugano CH.

La Capogruppo detiene totalmente il capitale della Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA di 180.000.000 di franchi svizzeri.

Factorit spa - Milano.

La Capogruppo detiene il 60,5% del capitale di Factorit spa, pari a 85.000.002 euro.

Sinergia Seconda Srl - Milano

La Capogruppo detiene totalmente il capitale di Sinergia Seconda Srl, pari a 60.000.000 di euro.

Banca della Nuova Terra spa – Sondrio

La Capogruppo detiene totalmente il capitale di Banca della Nuova Terra spa, pari a 31.315.321 euro.

Popso Covered Bond srl – Conegliano.

La Capogruppo detiene il 60% del capitale di Popso Covered Bond srl, pari a 10.000 euro.

AREA E METODI DI CONSOLIDAMENTO

Il resoconto intermedio di gestione consolidato rappresenta unitariamente la situazione patrimoniale, finanziaria e i risultati economici al 31 marzo 2020 del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio, che comprende la Capogruppo, la Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, Factorit spa, Sinergia Seconda Srl, Banca della Nuova Terra spa e Popso Covered Bond srl, e delle entità di cui il Gruppo detiene il controllo come definito dall'IFRS 10.

Il consolidamento integrale riguarda le seguenti società controllate:

PARTECIPAZIONI CONSOLIDATE INTEGRALMENTE:

Denominazione Sede Capitale Sociale (in migliaia) Quota di partecip. %
Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA Lugano (CHF) 180.000 100
Factorit spa Milano 85.000 60,5
Sinergia Seconda Srl Milano 60.000 100
Banca della Nuova Terra spa Sondrio 31.315 100
Pirovano Stelvio spa * Sondrio 2.064 100
Servizi Internazionali e Strutture Integrate 2000 srl *Milano 75 100
Immobiliare San Paolo srl * Tirano 10** 100
Immobiliare Borgo Palazzo srl * Tirano 10** 100
Popso Covered Bond srl Conegliano 10 60

** partecipazioni non rientranti nel gruppo bancario

** partecipata da Sinergia Seconda srl

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Inoltre, è stato oggetto di consolidamento il Fondo Immobiliare Centro delle Alpi Real Estate, di cui la Capogruppo detiene la totalità delle quote.

Sono altresì comprese nell'area di consolidamento le partecipate su cui la Capogruppo esercita un'influenza notevole in quanto la quota detenuta, direttamente o indirettamente, è compresa tra il 20% e il 50%, oppure, anche nel caso di un'interessenza minore, si è in presenza di una o più delle seguenti circostanze:

  • a) la rappresentanza nel consiglio di amministrazione o nell'organo equivalente della partecipata;
  • b) la partecipazione nel processo decisionale, inclusa la partecipazione alle decisioni in merito ai dividendi;

c) il verificarsi di rilevanti operazioni tra la partecipante e la partecipata;

d)l'interscambio di personale dirigente;

e) la fornitura di informazioni tecniche essenziali.

Queste società vengono valutate al patrimonio netto, con esclusione di quelle poco significative che sono valutate al costo.

Il metodo del patrimonio netto prevede l'iscrizione iniziale della partecipazione al costo e il suo successivo adeguamento di valore sulla base delle quote di pertinenza del patrimonio netto. La quota di pertinenza dei risultati d'esercizio della partecipata è rilevata a specifica voce del conto economico.

Ogni cambiamento nelle altre componenti di conto economico complessivo relativo a queste partecipate è presentato come parte del conto economico complessivo del Gruppo. Inoltre, nel caso in cui una società collegata o una joint venture rilevi una variazione con diretta imputazione al patrimonio netto, il Gruppo rileva la sua quota di pertinenza, ove applicabile, nel prospetto delle variazioni nel patrimonio netto. Gli utili e le perdite non realizzate derivanti da transazioni tra il Gruppo e società collegate o joint venture sono eliminati in proporzione alla quota di partecipazione nelle collegate o joint venture.

L'avviamento afferente alla collegata od alla joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad una verifica separata di perdita di valore (impairment).

Successivamente all'applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo valuta se sia necessario riconoscere una perdita di valore della propria partecipazione nelle società collegate o joint venture. Il Gruppo valuta a ogni data di bilancio se vi siano evidenze obiettive che le partecipazioni nelle società collegate o joint venture abbiano subito una perdita di valore. In tal caso, il Gruppo calcola l'ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata o della joint venture e il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella voce «quota di pertinenza del risultato di società collegate o joint venture».

Eventuali successive riprese di valore non possono eccedere l'ammontare delle perdite da impairment in precedenza registrate. All'atto della perdita dell'influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su una joint venture, il Gruppo valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico.

Le percentuali di possesso sono specificate nella tabella seguente:

PARTECIPAZIONI CONSOLIDATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO:

Denominazione Sede Capitale Sociale (in migliaia) Quota di partecip. %
Alba Leasing spa Milano 357.953 19,264
Arca Vita spa Verona 208.279 14,837
Arca Holding spa Milano 50.000 36,825
Unione Fiduciaria spa Milano 5.940 24,000
Polis Fondi Sgrpa Milano 5.200 19,600
Sofipo SA * Lugano (CHF) 2.000 30,000
Rent2Go srl Bolzano 11.400 33,333
Cossi Costruzioni spa Sondrio 12.598 18,250
Rajna Immobiliare srl Sondrio 20 50,000

** partecipata da Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA.

CONVERSIONE DEI BILANCI IN MONETA DIVERSA DALL'EURO

La valorizzazione in euro della situazione trimestrale della Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA avviene applicando il cambio ufficiale alla data di chiusura del periodo per attività e passività di stato patrimoniale, mentre i costi e i ricavi sono stati convertiti sulla base di un cambio medio di periodo. Le differenze da conversione dei dati di bilancio sono rilevate nel prospetto della redditività consolidata complessiva all'interno del patrimonio netto consolidato.

EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO INFRANNUALE

Nel periodo di tempo intercorso tra la data di riferimento del presente resoconto intermedio di gestione consolidato e la sua approvazione da parte del Consiglio di amministrazione avvenuta il 12 maggio 2020 non sono intervenuti fatti che comportino una rettifica dei dati approvati in tale sede, né si sono verificati fatti di rilevanza tale da richiedere un'integrazione all'informativa fornita.

CENNI INTERNAZIONALI

Gli effetti della pandemia di Covid 19 hanno coinvolto, se non addirittura travolto, l'attività produttiva e la domanda aggregata a livello globale. L'epidemia, nata in Cina, si è in pochi mesi estesa a livello mondiale, toccando, in particolare, l'Europa e gli Stati Uniti. Gli effetti delle misure di contenimento via via adottate hanno avuto profonde ripercussioni sui sistemi produttivi, con conseguenze assai pesanti anche sui flussi commerciali. Il commercio internazionale, in rallentamento già nell'ultimo trimestre del 2019, ha subito un repentino quanto deciso calo in ragione della riduzione degli scambi fra i vari Paesi e della sostanziale cessazione dei flussi turistici.

Nel tentativo di contenere gli effetti negativi della pandemia su imprese e famiglie, le Autorità di governo e monetarie hanno adottato quasi ovunque misure straordinarie per intensità e dimensione, con inevitabili riflessi, fra l'altro, sulla grandezza dei debiti pubblici.

L'impatto del Covid 19 sulla crescita mondiale è di difficile quantificazione, ma non vi è dubbio alcuno che esso sarà assai rilevante. Le previsioni effettuate dalle istituzioni internazionali sono state progressivamente e nettamente riviste al ribasso. Le prospettive di una ripresa sono inevitabilmente condizionate dalla capacità delle misure economiche e finanziarie adottate di intervenire con efficacia e tempestività per evitare che quanto accaduto possa avere effetti persistenti sulla fiducia, sugli investimenti e sulla solidità dei sistemi finanziari.

Il rapido estendersi dell'epidemia ai Paesi dell'area dell'euro ha determinato un forte peggioramento delle prospettive economiche. Le istituzioni europee hanno approntato e messo in campo una serie di misure di contrasto agli effetti negativi determinati dal virus in campo economico, ma senza dubbio lo shock determinato sui sistemi nazionali sarà profondo in termini di caduta dell'attività e della domanda aggregata.

In Italia, il Paese europeo colpito per primo, il Pil ha subito una contrazione stimata per il primo trimestre attorno al 5%. Il protrarsi degli effetti del virus e delle misure per il suo contenimento non mancheranno di condizionare fortemente l'attività economica anche nel prosieguo dell'anno. A penalizzare l'Italia concorrono fattori di debolezza ormai "storici", quali l'alto indebitamento pubblico e l'incapacità del sistema economico nazionale di sviluppare, anche nei periodi positivi, ritmi di sviluppo analoghi a quelli dei principali competitori. Si confida che le misure di sostegno poste in essere dal Governo possano, in fattiva cooperazione con gli interventi a livello europeo, fra cui spicca l'azione prontamente esercitata dalla Banca Centrale Europea, garantire la tenuta del sistema produttivo nazionale.

SINTESI DEI RISULTATI

(in milioni di euro)
Dati patrimoniali 31/03/2020 31/12/2019 Var. %
Finanziamenti verso clientela 27.619 27.387 0,84
Finanziamenti verso clientela valutati al costo ammortizzato 27.285 27.096 0,70
Finanziamenti verso clientela valutati al fair value
con impatto sul conto economico 334 291 14,60
Finanziamenti verso banche 1.167 1.067 9,33
Attività finanziarie che non costituiscono finanziamenti 9.356 9.723 -3,77
Partecipazioni 298 295 1,27
Totale dell'attivo 41.683 41.146 1,30
Raccolta diretta da clientela 31.787 32.622 -2,56
Raccolta indiretta da clientela 30.240 33.764 -10,44
Raccolta assicurativa 1.604 1.608 -0,21
Massa amministrata della clientela 63.632 67.993 -6,41
Altra provvista diretta e indiretta 11.063 10.068 9,87
Patrimonio netto 2.757 2.842 -2,99
Dati economici 31/03/2020 31/03/2019 Var. %
Margine di interesse 112 120 -6,70
Margine di intermediazione 133 227 -41,51
Risultato della gestione operativa -71 46
Utile (Perdita) di periodo -47 35
Coefficienti patrimoniali
CET1 Capital ratio 15,28% 15,75%
Total Capital ratio 18,01% 18,64%
Eccedenza patrimoniale 1.738 1.832
Altre informazioni gruppo bancario
Numero dipendenti 3.287 3.299
Numero filiali 366 365

Anche la Confederazione Elvetica è stata toccata dall'epidemia di Covid 19 e le misure sanitarie di contenimento hanno comportato una significativa riduzione della produzione, delle attività commerciali e dei consumi privati. Nel contempo, il repentino peggioramento della congiuntura internazionale si è riflesso pesantemente sulle esportazioni. Pertanto, è attesa una rilevante riduzione del Pil, con un sostanzioso incremento della disoccupazione. Da parte sua, l'Autorità monetaria ha confermato un orientamento espansivo e, a fronte dell'apprezzamento del franco svizzero, l'impegno a interventi massicci sul mercato dei cambi per contribuire a una stabilizzazione del quadro generale.

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE 31/03/2020 31/12/2019
Indici di Bilancio
Patrimonio netto/Raccolta diretta da clientela 8,67% 8,71%
Patrimonio netto/Crediti verso clientela 9,98% 10,38%
Patrimonio netto/Attività finanziarie 29,46% 29,23%
Patrimonio netto/Totale attivo 6,61% 6,91%
Indicatori di Profittabilità
Cost/Income 100,78% 57,32%
Margine di interesse/Margine di intermediazione 84,53% 50,97%
Spese amministrative/Margine di intermediazione 106,26% 58,17%
Margine di interesse/Totale attivo* 0,27% 0,29%
Risultato netto della gestione finanziaria/Totale attivo* 0,15% 0,45%
Indicatori della Qualità del Credito
Texas ratio 54,45% 56,00%
Sofferenze nette/Patrimonio netto 23,12% 23,51%
Sofferenze nette/Crediti verso clientela 2,31% 2,44%
Crediti verso clientela/Raccolta diretta da clientela 86,89% 83,95%
Costo del credito 0,87% 0,78%

Cost/Income: rapporto tra i costi operativi e il margine di intermediazione

Texas ratio: rapporto tra i crediti deteriorati e la differenza, al denominatore, del patrimonio netto e le attività immateriali

Costo del credito: rapporto delle Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di crediti del Conto Economico sul totale dei crediti verso clientela

* I dati comparativi sono riferiti al 31-03-2019

RACCOLTA

Anche nei primi mesi del 2020 è continuata da parte della Banca Centrale Europea una politica monetaria espansiva, che ha mantenuto nel sistema economico un'elevata liquidità, pure in ragione della debolezza degli investimenti, mentre è continuata la preferenza da parte della clientela per gli assets liquidi. Pertanto a livello di sistema si registra un aumento della raccolta sotto forma di depositi e un trend negativo per la raccolta obbligazionaria. Il costo della raccolta è conseguentemente rimasto sostanzialmente stabile. In tale contesto, il nostro Gruppo ha registrato complessivamente un andamento positivo della raccolta, sostanzialmente in linea con il mercato.

La raccolta diretta da clientela si è attestata a 31.787 milioni, +4,23% su base annua, mentre rispetto al 31 dicembre si evidenzia una contrazione del 2,56%.

La raccolta indiretta da clientela è stata pari a 30.240 milioni, -10,44%. La raccolta assicurativa ha segnato 1.604 milioni, -0,21%.

La raccolta globale da clientela si è pertanto affermata a 63.632 milioni, -6,41%.

I debiti verso banche sono ammontati a 5.584 milioni, +29,03%. Ricomprendono, come già nei precedenti esercizi, operazioni di rifinanziamento in essere con la Banca Centrale Europea che dai 2.700 milioni di fine 2019 sono saliti a 3.700 milioni. L'indiretta da banche è scesa da 5.741 a 5.479 milioni, -4,57%.

La raccolta globale da clientela e banche è quindi ammontata a 74.694 milioni, -4,31%.

Quanto alle singole componenti, i conti correnti, in euro e in valuta, sono scesi da 27.618 a 26.879 milioni, -2,68%, e hanno costituito l'84,56% dell'intera raccolta diretta.

Le obbligazioni sono rimaste sostanzialmente stabili a 2.710 milioni, -0,08%. I conti vincolati sono ammontati a 852 milioni, -9,83%. I pronti contro termine sono saliti a 519 milioni, +1,93%; pure in aumento i depositi a risparmio a 526 milioni, +1,35%. I certificati di deposito sono ammontati a 1,4 milioni, confermandosi componente del tutto marginale. Gli assegni circolari hanno cifrato 83 milioni, -9,27%.

(in migliaia di euro) 31/03/2020 Compos. % 31/12/2019 Compos. % Variaz. %
Depositi a risparmio 525.934 1,65 518.948 1,59 1,35
Certificati di deposito 1.392 0,00 1.391 0,00 0,07
Obbligazioni 2.709.740 8,52 2.711.880 8,31 -0,08
Pronti contro termine 519.232 1,63 509.383 1,56 1,93
Assegni circolari e altri 83.004 0,26 91.482 0,28 -9,27
Conti correnti 24.409.464 76,80 25.259.856 77,44 -3,37
Conti vincolati 852.436 2,68 945.335 2,90 -9,83
Conti in valuta 2.469.424 7,77 2.358.120 7,22 4,72
Passività Leasing 216.445 0,69 225.354 0,70 -3,95
Totale 31.787.071 100,00 32.621.749 100,00 -2,56

RACCOLTA DIRETTA DA CLIENTELA

RACCOLTA GLOBALE

(in migliaia di euro) 31/03/2020 Compos. % 31/12/2019 Compos. % Variaz. %
Totale raccolta diretta da clientela 31.787.071 42,55 32.621.749 41,78 -2,56
Totale raccolta indiretta da clientela 30.240.396 40,49 33.763.873 43,25 -10,44
Totale raccolta assicurativa 1.604.168 2,15 1.607.591 2,06 -0,21
Totale 63.631.635 85,19 67.993.213 87,10 -6,41
Debiti verso banche 5.583.995 7,48 4.327.709 5,54 29,03
Raccolta indiretta da banche 5.478.695 7,33 5.740.763 7,35 -4,57
Totale generale 74.694.325 100,00 78.061.685 100,00 -4,31

FINANZIAMENTI VERSO CLIENTELA

In tema di finanziamenti alla clientela, non si può prescindere dal richiamare l'emergenza Covid 19. La crisi attuale, ormai da considerarsi globale, che secondo alcuni è la recessione più severa dalla Grande depressione del 1929, ha già provocato, specialmente in taluni settori, profonde difficoltà economiche e finanziarie, che hanno richiesto consistenti interventi pubblici.

Le misure inizialmente introdotte dal Governo e dalle Amministrazioni locali al fine di contenere il contagio hanno avuto un'inevitabile ricaduta soprattutto sui settori ricettivi e della ristorazione, dei viaggi, dei trasporti e dei servizi ricreativi. Successivamente al 22 marzo, i provvedimenti hanno riguardato tutti i settori definiti "non essenziali". In tale contesto, anche il nostro Gruppo è stato chiamato ad affrontare complessità inusitate, in particolare negli interventi a sostegno della clientela per dare esecuzione, per quanto attiene al credito, a quanto previsto dal decreto "Cura Italia". In particolare, numerose moratorie e sospensioni ex "Cura Italia", ma anche ulteriori sospensioni di rate e allungamenti di scadenze estranee al predetto decreto, ma comunque ritenute opportune (sospensioni volontarie per le famiglie, moratorie PMI "ABI addendum Covid", moratorie volontarie e rivolte a tutta la clientela).

Di tale stato di cose, in conformità a quanto previsto dal principio contabile IFRS 9, è stato giocoforza tenerne conto in sede di valutazione dei crediti verso clientela, anche se allo stato attuale sono di difficile valutazione l'impatto e la durata della crisi sulle attività economiche. Si è ritenuto di adottare un approccio che rispetto agli scenari precedentemente usati privilegiasse un aggiustamento in senso prudenziale degli scenari previsionali rientranti nel procedimento di quantificazione delle rettifiche da rischio di credito, tenendo conto dell'evoluzione del contesto macroeconomico in senso ulteriormente sfavorevole derivante dalla crisi epidemiologica da Covid 19, anche se in queste circostanze, senza precedenti, è difficile poter contare su modelli che abbiano la capacità di effettuare delle analisi complete dei vari scenari e di fornire delle certezze. La necessità di effettuare delle valutazioni corrette della ECL (Expected Credit Loss) in conformità ai principi contabili si accompagna alla necessità a che le moratorie concesse ai clienti non debbano essere considerate come un generalizzato incremento del rischio di credito; considerando anche che al momento non sono ancora facilmente valutabili gli effetti dei provvedimenti introdotti dal Governo a sostegno di imprese e famiglie.

A livello di sistema, i finanziamenti a clientela hanno registrato un leggero aumento, sia su base annua e sia rispetto al 31 dicembre 2019, in parte riconducibile agli effetti delle diverse moratorie attuate a marzo e al maggior utilizzo di linee di credito. Permane una situazione di tassi d'interesse applicati a imprese e famiglie su livelli particolarmente bassi e si continua a registrare una dinamica modesta degli investimenti.

Per il nostro Gruppo gli impieghi hanno sommato 27.619 milioni, in aumento dello 0,84%. Il rapporto crediti verso clientela/raccolta diretta da clientela si è attestato all'86,89% rispetto all'83,95% dell'esercizio precedente.

Alla dinamica degli impieghi, le diverse forme tecniche hanno contribuito in varia misura e con andamenti contrastanti. Dette voci sono pari alla somma dei finanziamenti ricompresi nella voce «40 attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – b) crediti verso clientela» e nella voce «20 attività finanziarie valutate al fair value con impatto sul conto economico – c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value».

Buona la dinamica dei mutui ipotecari che si sono attestati a 10.832 milioni, +1,63%, e costituiscono la principale componente dei finanziamenti a clientela con il 39,22%. Sempre di rilievo l'incremento dei mutui ipotecari residenziali da parte della controllata Banca Popolare di Sondrio (SUIS-SE) SA.

In espansione le altre operazioni e mutui chirografari: +5,05% a 6.665 milioni, pari al 24,13% dei crediti verso clientela. Nel complesso sono ricomprese attività cedute non cancellate per 1.713 milioni in relazione all'operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite (Covered Bond). Non si è proceduto alla cancellazione di tali mutui in quanto la struttura prescelta non soddisfa i requisiti previsti dallo IAS 39. In aumento i finanziamenti in valuta, +0,49% a 994 milioni e gli anticipi, +15,48% a 540 milioni. I conti correnti sono diminuiti del 2,09%, passando da 3.929 a 3.847 milioni. In contrazione anche i PCT, che rappresentano l'impiego di temporanee eccedenze di liquidità con controparti istituzionali, passati da 1.099 a 891 milioni, -18,97%, e i prestiti personali, -1,16%, da 478 a 472 milioni, così pure le operazioni di factoring -6,77% da 2.222 milioni a 2.072. I titoli di debito, pari a fine 2019 a 206 milioni, sono risultati in crescita, +75,44%, ammontano a 361 milioni e derivano da operazioni di cartolarizzazione di finanziamenti a clientela effettuate dalle partecipate Banca della Nuova Terra spa e Alba Leasing spa.

(in migliaia di euro) 31/03/2020 Compos. % 31/12/2019 Compos. % Variaz. %
Conti correnti 3.846.948 13,93 3.929.023 14,35 -2,09%
Finanziamenti in valuta 994.303 3,60 989.436 3,61 0,49%
Anticipi 539.650 1,95 467.330 1,71 15,48%
Anticipi s.b.f. 222.465 0,81 239.783 0,88 -7,22%
Portafoglio scontato 4.200 0,02 4.738 0,02 -11,36%
Prestiti e mutui artigiani 62.297 0,23 59.767 0,22 4,23%
Prestiti agrari 18.385 0,07 21.079 0,08 -12,78%
Prestiti personali 472.196 1,71 477.733 1,74 -1,16%
Altre operazioni e mutui chirografari 6.665.108 24,13 6.344.987 23,17 5,05%
Mutui ipotecari 10.832.187 39,22 10.658.264 38,92 1,63%
Crediti in sofferenza 637.227 2,31 668.068 2,44 -4,62%
Pronti contro termine 890.584 3,21 1.099.082 4,00 -18,97%
Factoring 2.071.580 7,50 2.222.085 8,11 -6,77%
Titoli di debito 361.437 1,31 206.022 0,75 75,44%
Totale 27.618.567 100,00 27.387.397 100,00 0,84%

FINANZIAMENTI VERSO CLIENTELA

L'aggregato crediti deteriorati netti è sceso del 5,74%, portandosi a 1.484 milioni rispetto a 1.574 milioni; nel 2019 si era evidenziata una riduzione del 14,96%. Tale aggregato è pari al 5,37% (5,75%) della voce finanziamenti verso clientela. La contrazione deriva sia da un miglioramento della qualità del credito bancario e sia dalla prosecuzione della politica di rafforzamento delle strutture preposte all'erogazione, gestione e monitoraggio del credito.

L'ammontare delle rettifiche complessive riferite ai crediti deteriorati è stato pari a 2.200 milioni, +1,92%, corrispondenti al 59,72% dell'importo lordo degli stessi, rispetto al 57,83% dell'anno precedente e al 55,63% di fine 2018. Le rettifiche di periodo sono state superiori a quelle dell'anno precedente come già accennato in premessa.

L'apposita tabella riporta una sintetica esposizione dei crediti dubbi e in bonis.

(in migliaia di euro) 31.03.2020 31.12.2019 Variazioni
assolute
Variazioni
%
Crediti Deteriorati Esposizione lorda 3.683.190 3.732.063 -48.872 -1,31%
Rettifiche di valore 2.199.515 2.158.087 41.428 1,92%
Esposizione netta 1.483.675 1.573.976 -90.301 -5,74%
– Sofferenze Esposizione lorda 2.287.800 2.264.503 23.297 1,03%
Rettifiche di valore 1.650.607 1.596.444 54.163 3,39%
Esposizione netta 637.192 668.059 -30.866 -4,62%
– Inadempienze probabili Esposizione lorda 1.334.543 1.401.400 -66.857 -4,77%
Rettifiche di valore 539.449 552.225 -12.777 -2,31%
Esposizione netta 795.094 849.175 -54.080 -6,37%
– Esposizioni scadute
– e/o sconfinanti
– deteriorate
Esposizione lorda 60.848 66.160 -5.312 -8,03%
Rettifiche di valore 9.459 9.417 42 0,44%
Esposizione netta 51.389 56.742 -5.354 -9,44%
Crediti in bonis Esposizione lorda 26.264.886 25.937.252 327.634 1,26%
Rettifiche di valore 129.995 123.831 6.163 4,98%
Esposizione netta 26.134.892 25.813.421 321.471 1,25%
Totale crediti
verso clientela
Esposizione lorda 29.948.076 29.669.315 278.762 0,94%
Rettifiche di valore 2.329.510 2.281.918 47.592 2,09%
Esposizione netta 27.618.567 27.387.397 231.170 0,84%

FINANZIAMENTI VERSO CLIENTELA - PARTITE DETERIORATE E BONIS

Le sofferenze nette, depurate dalle svalutazioni, sono ammontate a 637 milioni, -4,62% (-12,15% a dicembre 2019), e corrispondono al 2,31% del totale dei crediti verso la clientela, rispetto al 2,44% al 31 dicembre 2019. E' la conferma di un'inversione di tendenza dopo anni di crescita. Da evidenziare che le sofferenze nette si sono mantenute su percentuali contenute, benché superiori al sistema, essenzialmente in relazione al fatto di non aver ad oggi ancora perfezionato consistenti operazioni di cessione di NPL. Ciò riflette anche le consistenti rettifiche apportate in applicazione a criteri di valutazione prudenziali, in specie sulle posizioni assistite da garanzie reali costituite da immobili, recependo al riguardo le indicazioni a suo tempo impartite dall'Organo di Vigilanza nel corso delle varie visite ispettive. A fronte delle perdite presunte sulle sofferenze in essere, le rettifiche di valore sono passate a 1.651 milioni, +3,39%, pari al 72,15% dell'importo lordo di tali crediti, rispetto al 70,50% dell'anno precedente. È una delle percentuali di copertura più elevate a livello nazionale. Se si tiene conto degli importi passati a conto economico in anni precedenti su posizioni già a sofferenze per le quali si mantiene un'evidenza contabile, a fronte di una prospettiva di eventuali recuperi, la copertura per tali crediti si attesta all'82,18%.

Le inadempienze probabili, costituite dalle esposizioni creditizie diverse dalle sofferenze e per le quali si giudica improbabile che il debitore, fatto salvo il ricorso della banca ad azioni tutorie quali l'escussione delle garanzie, adempia integralmente alle sue obbligazioni, sono diminuite, al netto delle svalutazioni, a 795 milioni, -6,37%, corrispondenti al 2,88% del totale dei crediti verso la clientela, rispetto al 3,10% dell'anno precedente. Le relative rettifiche, con l'attuale grado di copertura del 40,42 %, sono pari a 539 milioni, -2,31% sul periodo di confronto quando ammontavano a 552 milioni; l'anno precedente il grado di copertura era del 39,41%.

La diminuzione delle inadempienze probabili e dei relativi accantonamenti è da ricollegarsi sia al rigiro a sofferenza delle posizioni maggiormente a rischio, sia alla riduzione dei flussi in entrata rispetto a quelli in uscita.

Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, che ricomprendono esposizioni diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, sono scadute e/o sconfinanti da oltre 90 giorni e superano una prefissata soglia di materialità, sono state pari a 51 milioni, -9,44%, e rappresentano lo 0,19% del totale dei crediti verso la clientela, rispetto allo 0,21% dell'anno precedente.

I crediti in bonis sono ammontati a 26.135 milioni, +1,25%, e i relativi accantonamenti hanno sommato 130 milioni, pari allo 0,49% degli stessi, rispetto allo 0,48%.

L'ammontare complessivo delle rettifiche è pervenuto a 2.330 milioni, quindi +2,09%.

ATTIVITÀ IN TITOLI E TESORERIA

Sui mercati si sono registrate forti turbolenze che hanno spinto al ribasso i corsi azionari e impresso ampie oscillazioni ai rendimenti dei titoli di Stato in un contesto di ridotta liquidità, aumento dell'avversione al rischio ed elevata volatilità. Nel mese di marzo, in seguito all'allargamento delle misure finalizzate al contenimento dell'epidemia nelle principali economie avanzate, si è fortemente accentuata la preferenza degli investitori per attività ritenute maggiormente sicure, con riflessi sui relativi rendimenti. Questo ha comportato un deciso aumento dei differenziali d'interesse per i Paesi dell'area colpita, tra cui l'Italia: tensione in parte rientrata dopo le decisioni del Consiglio Direttivo della BCE di promuovere un nuovo consistente programma di acquisti di attività. Mentre a gennaio si registravano ancora consistenti acquisti da parte di investitori esteri, nelle settimane più recenti si è avuta una diminuzione della propensione a investire in titoli italiani, in un contesto caratterizzato da incertezza sulle prospettive macroeconomiche globali e da tensioni sui mercati finanziari.

Al 31 marzo 2020 la posizione interbancaria netta segnava un saldo negativo di 4.417 milioni, rispetto a un saldo negativo di 3.261 milioni di fine 2019. Le disponibilità di cassa e liquide ammontavano a 2.409 milioni rispetto a 1.826 milioni.

A fine periodo la Capogruppo aveva in essere due operazioni T-LTRO con la BCE per complessivi 3.700 milioni. La prima operazione in essere è stata accesa per 1.600 milioni lo scorso 18 dicembre, con scadenza 21 dicembre 2022 e facoltà di rimborso anticipato trimestrale a partire da settembre 2021. La seconda è stata perfezionata in data 25 marzo 2020 per l'importo di 2.100 milioni con scadenza al 29 marzo 2023 con facoltà di rimborso volontario anticipato da settembre 2021. Entrambe le operazioni sono a tasso 0, ma entrambe maturano interessi negativi a favore della Capogruppo qualora i finanziamenti erogati siano superiori al target assegnato dalla BCE. Sempre in data 25 marzo si è provveduto al rimborso del residuo finanziamento per 1.100 milioni relativo al programma di rifinanziamento TLTRO-II. Al netto delle citate operazioni, il saldo sarebbe pertanto stato negativo per 717 milioni.

In particolare, la situazione di liquidità è rimasta per tutto il periodo buona. L'esposizione al rischio di liquidità viene monitorata avuto riguardo sia al breve termine, cioè su un arco temporale di tre mesi, con cadenza giornaliera, sia al lungo periodo, con frequenza mensile. Gli indicatori previsti dalla normativa di Basilea 3, quello a breve termine (Liquidity Coverage Ratio) e quello strutturale (Net Stable Funding Ratio), si posizionano entrambi su livelli superiori ai minimi previsti. Lo stock di attività finanziarie di elevata qualità rifinanziabili presso la BCE, al netto degli haircut applicati, è ammontato a 11.287 milioni, di cui 6.483 milioni liberi e 4.804 impegnati.

L'operatività della tesoreria che ha potuto usufruire dell'abbondante liquidità del sistema - quest'ultima rimasta elevata per l'effetto degli interventi espansivi della BCE -, è stata come sempre intensa e ha evidenziato la prevalenza di operazioni di raccolta. Con l'introduzione del meccanismo di tiering, avvenuta lo scorso anno, che permette di depositare in BCE un ammontare pari a 6 volte la riserva obbligatoria a un tasso fisso di remunerazione favorevole pari allo 0%, si è ridimensionato l'utilizzo del deposit facility. È cresciuto notevolmente il volume di operazioni di pronti contro termine sul mercato MMF, che usufruisce della garanzia della Cassa di Compensazione e Garanzia.

Al 31 marzo 2020 i portafogli di attività finanziarie rappresentate da titoli ammontavano complessivamente a 9.356 milioni, con un calo del 3,77%, rispetto al 2019. La flessione è imputabile soprattutto alla vendita di titoli governativi italiani (BTP e CTZ a breve scadenza) dal comparto HTCS del portafoglio, in ottica di alleggerimento del rischio sovrano Italia. Il prospetto che segue evidenzia la consistenza delle singole attività e le variazioni percentuali.

(in migliaia di euro) 31/03/2020 31/12/2019 Variaz. %
Attività finanziarie detenute per la negoziazione 220.346 214.466 2,74
di cui prodotti derivati 45.433 32.161 41,27
Altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
381.679 399.779 -4,53
Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva
2.224.633 2.591.229 -14,15
Attività finanziarie valutate
al costo ammortizzato
6.528.970 6.517.073 0,18
Totale 9.355.628 9.722.547 -3,77

In linea di continuità con il passato, il portafoglio vede la forte prevalenza di titoli di Stato domestici, nonostante i realizzi, in particolare, di titoli prossimi alla scadenza. Il primo trimestre è stato caratterizzato da una buona movimentazione in consistente aumento rispetto al periodo di raffronto, movimentazione che ha interessato in prevalenza il portafoglio HTCS. Gli acquisti effettuati al fine di diversificare il portafoglio hanno riguardato titoli corporate (soprattutto senior e, in misura minore, senior non preferred bancari). La politica espansiva della BCE aveva portato i rendimenti dei titoli di debito pubblico sui minimi storici, prima che i mercati finanziari si caratterizzassero per una elevata volatilità a seguito delle previsioni negative sull'andamento economico. La duration del portafoglio è leggermente superiore a tre anni e mezzo, in linea con l'esercizio precedente.

Attività finanziarie detenute per la negoziazione

Il portafoglio di trading che costituisce una parte poco significativa del complessivo portafoglio titoli (2,36%) ammonta a 220 milioni, in aumento del 2,74% rispetto a 214 milioni del periodo di raffronto.

(in migliaia di euro) 31/03/2020 31/12/2019 Variaz. %
Titoli di stato italiani a tasso variabile 36.428 17.590 107,09
Titoli di stato italiani a tasso fisso 24.963 65.108 -61,66
Obbligazioni bancarie 6.111
Titoli di capitale 67.357 57.212 17,73
Quote di O.I.C.R. 40.054 42.395 -5,52
Valore netto contratti derivati 45.433 32.161 41,27
Totale 220.346 214.466 2,74

Nella sua composizione il portafoglio di negoziazione si mantiene semplice e trasparente. I titoli azionari, la cui consistenza aumenta a 67 milioni, rispetto a 57 milioni dell'esercizio di raffronto (+17,73%), rappresentano il 30,57% del portafoglio, rispetto al 26,67%; diminuisce la presenza di titoli di Stato italiani, pari a 61,391 milioni, -25,77%, con una ricomposizione al suo interno che ha registrato l'incremento di quelli a tasso variabile, 36,428 milioni, e la diminuzione di quelli a tasso fisso, 24,963 milioni, -61,66%.

Altre Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

Le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value sono diminuite del 4,53% e ammontano a 382 milioni, rispetto a 400 milioni. Nel portafoglio sono caricati quasi esclusivamente Fondi e Sicav di varia natura.

(in migliaia di euro) 31/03/2020 31/12/2019 Variaz. %
Obbligazioni bancarie 17.573 17.061 3,00
Obbligazioni altre 29.379 29.992 -2,04
Titoli di capitale 0 1 -100,00
Quote di O.I.C.R. in euro 305.668 323.173 -5,42
Quote di O.I.C.R. in divisa (USD) 29.059 29.552 -1,67
Totale 381.679 399.779 -4,53

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Il portafoglio attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (HTCS) ha sommato 2.225 milioni, -14,15%. Nel periodo sono continuate le vendite, già iniziate nel secondo trimestre del 2018 e proseguite per tutto il 2019, di titoli di Stato italiani a breve scadenza in ottica di alleggerimento del rischio sovrano Italia. Le obbligazioni sono scese prevalentemente per la vendita di obbligazioni bancarie garantite. Al suo interno i titoli di Stato italiani sono diminuiti del 14,05% a complessivi 1.234 milioni, rispetto a 1.436 milioni; sono ancora la componente prevalente (55,50%), cui si affiancano, in un'ottica di diversificazione, titoli di Stato spagnoli e francesi a tasso fisso per 331 milioni. Secondo collaudati indirizzi gestionali, in questo portafoglio trova impiego parte della liquidità, investita anche con l'obiettivo di contenere, seppur parzialmente, l'impatto sul conto economico della volatilità sempre presente sui mercati finanziari. L'andamento negativo dei mercati finanziari con l'aumento del differenziale di tassi di interesse ha comunque comportato la contabilizzazione di consistenti minusvalenze rilevate a patrimonio.

Da sottolineare che nel periodo non è stato necessario procedere al cosiddetto impairment test al fine di identificare le perdite durevoli e, pertanto, non è stato necessario rilevare svalutazioni a conto economico.

(in migliaia di euro) 31/03/2020 31/12/2019 Variaz. %
Titoli di stato italiani a tasso variabile 805.789 650.637 23,85
Titoli di stato italiani a tasso fisso 428.555 785.471 -45,44
Titoli di stato esteri 330.886 304.715 8,59
Obbligazioni bancarie 439.825 639.045 -31,17
Obbligazioni altre 141.030 123.909 13,82
Titoli di capitale 78.548 87.452 -10,18
Totale 2.224.633 2.591.229 -14,15

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

I titoli valutati al costo ammortizzato, che sono allocati nelle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (HTC), ammontano a 6.529 milioni, rispetto a 6.517 milioni, sostanzialmente stabili. Anche la composizione di tale portafoglio è pressoché analoga a quella evidenziata a fine anno. Nel corso del trimestre sono state sostanzialmente mantenute le proporzioni tra i titoli di Stato italiani ed esteri e le consistenze di titoli obbligazionari. Si tratta di titoli con una duration complessiva di circa 3 anni e mezzo.

(in migliaia di euro) 31/03/2020 31/12/2019 Variaz. %
CREDITI VERSO BANCHE 477.452 480.402 -0,61
Obbligazioni bancarie italia 321.278 324.241 -0,91
Obbligazioni bancarie estere 156.174 156.161 0,01
CREDITI VERSO CLIENTELA 6.051.518 6.036.671 0,25
Titoli di stato italiani a tasso variabile 808.469 808.060 0,05
Titoli di stato italiani a tasso fisso 3.628.592 3.623.653 0,14
Titoli di stato esteri 1.436.827 1.436.621 0,01
Obbligazioni altre 177.630 168.337 5,52
Totale 6.528.970 6.517.073 0,18

Risparmio gestito

Dopo un 2019 molto positivo dei mercati finanziari, tale da permettere all'industria del risparmio gestito un nuovo record storico, la drammaticità della pandemia e il crollo dei mercati hanno fatto sì che il 1° trimestre 2020 si sia caratterizzato per un trend discendente che, vista l'incertezza del momento, potrebbe ancora continuare a lungo. Nel comparto fondi comuni è in corso un riposizionamento dei portafogli verso prodotti meno rischiosi come i monetari e gli obbligazionari, mentre pesante è stata la fuoriuscita dagli azionari e flessibili; hanno invece mantenuto le posizioni i bilanciati.

Di questo contesto ha risentito anche il nostro Gruppo, con il totale del patrimonio gestito in contrazione dell'8,7%, da 5.840 milioni a 5.332 milioni. Le gestioni patrimoniali del Gruppo sono calate a 1.533 milioni, -22%, mentre i fondi comuni di investimento e Sicav (tra le quali Popso (Suisse) investment Sicav) si attestano a 3.799 milioni, -10,46%.

INFORMATIVA IN MERITO ALL'ESPOSIZIONE VERSO DEBITORI SOVRANI

La CONSOB con comunicazione n. DEM/11070007 del 05/08/2011 ha invitato le società quotate a fornire nelle relazioni finanziarie informazioni sulle esposizioni verso debitori sovrani, intendendosi con tale termine i titoli obbligazionari emessi da governi centrali e locali, da enti governativi, nonché i prestiti erogati agli stessi.

Al riguardo si precisa che l'esposizione complessiva del Gruppo bancario al 31/03/2020 ammontava a € 8.709 milioni ed era così articolata:

a) Titoli di stato italiano: € 5.733 milioni;

b) Titoli di altri emittenti: € 1.893 milioni;

c) Finanziamenti ad amministrazioni statali e locali: € 298 milioni;

d) Finanziamenti a imprese a partecipazione statale o locale: € 614 milioni;

e) Finanziamenti ad altre amministrazioni pubbliche ed enti vari: € 171 milioni.

PARTECIPAZIONI

Le partecipazioni sono ammontate a 298 milioni, in crescita di 3 milioni. L'incremento ha risentito positivamente della valutazione al patrimonio netto della partecipate.

ATTIVITA' MATERIALI E IMMATERIALI

Le attività materiali e immateriali si sono attestate a 573 milioni, rispetto a 579 milioni di fine 2019. Le prime hanno sommato complessivamente 541 milioni, -1,05%, le seconde sono ammontate a 32 milioni, sostanzialmente stabili.

Le attività immateriali comprendono 13 milioni relativi ad avviamenti. Per questi ultimi viene effettuato con cadenza annuale il test di impairment al fine di verificare eventuali perdite di valore. L'ultimo test è stato effettuato in sede di predisposizione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019. Con riferimento alla data del 31 marzo 2020 non si è ravvisata la necessità di procedere alla ripetizione dello stesso.

FONDI DIVERSI

Sono costituiti dal TFR, che è ammontato a 43 milioni, -0,71%, e dai fondi per rischi e oneri che hanno sommato 265 milioni, -1,91% sul dato di fine 2019.

RISORSE UMANE

Al 31 marzo 2020 i dipendenti del Gruppo erano n. 3.290, in diminuzione di 12 unità rispetto ai 3.302 dell'anno precedente e in aumento di 32 rispetto al 31 marzo 2019.

Le strutture preposte sono state costantemente impegnate nelle attività di selezione, formazione e gestione del personale al fine di garantire la disponibilità delle risorse professionali necessarie allo sviluppo operativo e dimensionale del Gruppo, tenuto pure conto dei processi evolutivi in corso sui mercati di riferimento.

Al personale del Gruppo bancario vanno aggiunti i 3 dipendenti della controllata Pirovano Stelvio spa.

PATRIMONIO

Al 31 marzo 2020, il patrimonio netto, comprensivo delle riserve da valutazione e del risultato di periodo, è stato pari a 2.756,616 milioni. Si raffronta con il patrimonio al 31 dicembre 2019 pari a 2.841,780 milioni, con una contrazione di 85,164 milioni. La variazione deriva essenzialmente dalla contabilizzazione del risultato del periodo in rassegna, nonché dalla diminuzione delle riserve da valutazione conseguenti al negativo andamento dei mercati finanziari. Il Consiglio di amministrazione della Capogruppo in data 9 aprile 2020, preso atto delle raccomandazioni in tema di pagamento di dividendi della BCE e dell'attuale situazione d'emergenza dovuta alla pandemia Covid 19, ha deliberato di proporre all'Assemblea dei Soci che sarà chiamata ad approvare il bilancio in data 12 giugno 2020 di destinare l'utile interamente a riserva.

Il capitale sociale della Capogruppo, costituito da n. 453.385.777 azioni ordinarie prive di valore nominale, è ammontato a 1.360,157 milioni, senza variazioni rispetto all'esercizio di raffronto.

Invariati anche i sovrapprezzi di emissione, pari a 79,005 milioni.

La voce riserve è salita a 1.444,979 milioni, +11,37%; essenzialmente per l'utile dell'esercizio 2019.

La voce riserve da valutazione, rappresentata dal saldo tra plusvalenze e minusvalenze contabilizzate sulle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI) e tra utili e perdite attuariali sui piani a benefici definiti per i dipendenti, ha presentato un saldo negativo di 55,649 milioni, mentre a fine 2019 era negativa per 6,885 milioni; effetto da ricollegarsi all'andamento pesantemente sfavorevole dei mercati finanziari. Sostanzialmente invariate le azioni proprie in portafoglio, pari a 25,364 milioni.

In merito all'adeguatezza patrimoniale, dal 1° gennaio 2014 è entrata in vigore la nuova normativa armonizzata per le banche e per le imprese di investimento contenuta nel Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) e nella Direttiva 2013/36 UE (CRD IV). Sulla base di tale disciplina sono stati modificati con la circolare n. 285/13 dell'Organo di Vigilanza i limiti in materia di coefficienti patrimoniali che sono pari al 7% per il CET1 Ratio, all'8,50% per il Tier1 Capital Ratio e al 10,50% per il Total Capital Ratio. La Banca Centrale Europea, che nell'ambito dei propri poteri, sulla base delle evidenze raccolte nell'ambito del processo di revisione e di valutazione prudenziali, ha l'autorità per fissare coefficienti di capitale e/o di liquidità personalizzati per ciascun intermediario soggetto a supervisione comunitaria, con comunica-

zione del 13 dicembre 2019 ha trasmesso alla banca la decisione del Supervisory Board riguardo ai nuovi coefficienti minimi da applicarsi con decorrenza 1° gennaio, per l'esercizio 2020.

I livelli minimi di capitale di pertinenza del nostro Gruppo bancario prevedono:

  • un requisito minimo di Common Equity Tier1 Ratio pari al 10% (precedente 9,25%), determinato come somma del requisito minimo regolamentare di Primo Pilastro (4,50%), del Cuscinetto di Conservazione del Capitale (2,50%, precedente 2,50%) e di un requisito aggiuntivo di Secondo Pilastro (3%, precedente 2,25%);
  • un requisito minimo di Tier 1 Capital Ratio pari all'11,50%, determinato come somma del requisito minimo regolamentare di Primo Pilastro (6%), del Cuscinetto di Conservazione del Capitale (2,50%) e di un requisito aggiuntivo di Secondo Pilastro (3%, precedente 2,25%);
  • un requisito minimo di Total Capital Ratio, pari al 13,50% (precedente 12,75%), determinato come somma del requisito minimo regolamentare di Primo Pilastro (8%), del Cuscinetto di Conservazione del Capitale (2,50%, precedente 2,50%) e di un requisito aggiuntivo di Secondo Pilastro (3%, precedente 2,25%).

Mentre i due primi addendi costituenti ciascun indice sono indicati dalla normativa prudenziale e sono identici per tutte le banche di uno stesso Paese, il terzo fattore è quantificato dalla BCE sulla base dell'effettivo grado di rischiosità del singolo intermediario.

Tramite successiva comunicazione dell'8 aprile 2020, la Banca Centrale Europea, in considerazione dell'emergenza Covid 19, ha previsto con decorrenza 12 marzo 2020 che il requisito aggiuntivo di Secondo Pilastro "P2R" debba essere soddisfatto per un minimo del 56,25% da CET1 e del 75% da T1. Conseguentemente alla revisione nella distribuzione del requisito aggiuntivo di Secondo pilastro, il requisito minimo di Common Equity Tier1 Ratio è pari all'8,69%, il requisito minimo di Tier 1 Capital Ratio è pari al 10,75%, mentre il requisito minimo di Total Capital Ratio rimane invariato al 13,50%.

Contemporaneamente, è prevista quale ulteriore misura di flessibilità la possibilità di operare temporaneamente al di sotto del Cuscinetto di Conservazione del Capitale.

Dal 2017, la BCE fornisce altresì alla banca una «Linea d'orientamento di secondo pilastro» («Pillar 2 Guidance») che intende rappresentare una guida per l'evoluzione prospettica del capitale del Gruppo. Quest'ultimo parametro assume carattere riservato e non è, a differenza dei due requisiti minimi, oggetto di diffusione, trattandosi di elemento che, anche secondo l'indirizzo reso noto dalla BCE, non assume rilevanza in ordine alla determinazione dei dividendi distribuibili.

La Capogruppo è stata autorizzata dalla BCE, a partire dalle segnalazioni riferite al 30 giugno 2019, all'utilizzo del sistema interno di rating (AIRB) ai fini della misurazione dei requisiti patrimoniali sul rischio di credito.

I fondi propri consolidati ai fini delle segnalazioni di Vigilanza si sono attestati a 3.128 milioni.

Le attività di rischio ponderate consolidate sono state pari a 17.370 milioni. Per completezza d'informazione, si segnala che il Gruppo ha deciso di avvalersi del disposto del Regolamento UE 2017/2395, che ha concesso agli intermediari vigilati la possibilità di includere, in via temporanea, nel computo del proprio capitale primario di classe 1, un importo addizionale teso a «neutralizzare» gli effetti che si avrebbero a seguito dei maggiori accantonamenti contabili derivanti dall'immediata adozione del Principio contabile IFRS9 entrato in vigore il 1° gennaio 2018. Detto importo addizionale verrà applicato al valore del patrimonio CET1, tenendo conto di una percentuale di computabilità decrescente nel tempo, dal 95% nel 2018, al 70% nel 2020, al 25% nel 2022, fino al suo totale azzeramento nel 2023.

Di seguito sono riportati i coefficienti del Gruppo al 31 marzo 2020:

Phased-in Fully Phased
15,28% 15,25%
15,33% 15,30%
18,01% 17,98%

Il Leverage Ratio è pari al 5,82%, applicando i criteri transitori in vigore per il 2020 (Phased in) e al 5,81% in funzione dei criteri previsti a regime (Fully Phased). Valori questi ultimi tra i più positivi nel confronto con i principali Gruppi bancari italiani ed europei.

Rassegniamo di seguito i rapporti tra il patrimonio comprensivo del risultato di periodo e le principali voci di bilancio, raffrontati con quelli al 31 dicembre 2019:

  • – patrimonio/raccolta diretta da clientela 8,67% rispetto all'8,71%
  • – patrimonio/crediti verso clientela 9,98% rispetto al 10,38%
  • – patrimonio/attività finanziarie 29,46% rispetto al 29,23%
  • – patrimonio/totale dell'attivo 6,61% rispetto al 6,91%
  • – sofferenze nette/patrimonio 23,11% rispetto al 23,51%

L'AZIONE BANCA POPOLARE DI SONDRIO

L'azione Banca Popolare di Sondrio, negoziata sul mercato MTA di Borsa Italiana, facente parte dell'indice FTSE Italia All-Share, ha chiuso i primi tre mesi del 2020 con una performance negativa del 34,58%, segnando un prezzo di riferimento al 31 marzo 2020 di 1,379 euro, contro i 2,108 euro

di fine 2019. Nel corso del trimestre il titolo ha segnato un minimo e un massimo intraday rispettivamente di 1,19 euro il 16 marzo e di 2,74 euro il 19 febbraio. L'indice generale FTSE Italia All-Share nello stesso periodo ha registrato un ribasso del 27,54%, mentre l'indice settoriale FTSE Italia All-Share Banks è arretrato del 38,75%.

Il volume medio giornaliero dei titoli scambiati sul mercato MTA di Borsa Italiana nei primi tre mesi dell'anno è stato pari a 1,5 milioni, in deciso rialzo rispetto ai 500 mila dello stesso periodo del 2019.

Azione BANCA POPOLARE DI SONDRIO – Mercato MTA di Borsa Italiana

Fonte THOMSON REUTERS

In merito alle azioni proprie, la cui operatività è svolta nel rispetto dell'apposita delibera assembleare, si segnala che la Capogruppo deteneva in portafoglio n. 3.650.000 azioni, invariate rispetto a fine 2019. Si aggiungono le n. 24.431 azioni detenute dalla Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, nell'ambito del piano dei compensi basato su strumenti finanziari previsto dalle Politiche retributive di Gruppo. Il valore di bilancio è di 25,364 milioni, di cui 25,322 milioni costituiscono utilizzo del fondo acquisto azioni proprie della Capogruppo pari a 30 milioni.

La compagine sociale al 31 marzo 2020 risulta costituita da 164.651 soci, con una diminuzione di 1.331 soci rispetto alla fine del 2019.

IL RATING

La solvibilità della Banca Popolare di Sondrio, come dettagliatamente rappresentato nelle tabelle sottostanti, è valutata dalle agenzie di rating Fitch Ratings, DBRS Morningstar e Scope Ratings.

I giudizi riportati fanno riferimento all'azione di rating del 24 marzo 2020 per quanto attiene a Fitch Ratings nonché ai primi rilasci effettuati da parte di DBRS Morningstar e Scope Ratings avvenuti rispettivamente in data 18 e 20 novembre 2019.

FITCH RATINGS – azione di rating del 24/3/2020

LONG – TERM (lungo termine)
È una misura della probabilità di default ed esprime la capacità della banca di rim
borsare gli impieghi a medio lungo termine. È espresso su una scala da AAA a D, per
complessivi 11 livelli.
SHORT – TERM (breve termine)
Misura la capacità dell'organizzazione a cui è assegnato il rating di far fronte ai pa
gamenti in scadenza nel breve periodo, entro 13 mesi. La scala di misura comprende
sette livelli (F1, F2, F3, B, C, RD e D).
VIABILITY RATING (autosufficienza)
Mira a valutare quale sarebbe la situazione della banca se essa fosse completamen
te indipendente e non potesse fare affidamento su supporto esterno. È espresso su
una scala da aaa a d, per complessivi 11 livelli.
SUPPORT (supporto)
Esprime la valutazione di Fitch sulla probabilità che un ente esterno offra supporto
alla banca qualora quest'ultima ne abbia bisogno. La scala di misura comprende
cinque livelli da 1 (migliore) a 5 (peggiore).
SUPPORT RATING FLOOR (livello minimo di rating di supporto)
Esprime la valutazione di Fitch sul livello minimo al di sotto del quale non abbasserà
il rating di lungo periodo dell'emittente in caso di difficoltà finanziaria dello stesso,
in considerazione della propensione da parte di potenziali sostenitori (Stato o pro
prietario istituzionale) ad aiutare la banca in tali circostanze. La scala di valori asso
ciata a tale giudizio riflette quella dei Rating di lungo termine. Un ulteriore possibile
punteggio, rappresentato dal "No Floor" (NF) indica che secondo Fitch è improbabi
le che dall'esterno giunga un aiuto (probabilità di un intervento di sostegno inferiore
al 40%).
LONG-TERM DEPOSIT RATING (rating sui depositi a lungo termine)
È una misura che esprime la vulnerabilità al default dei depositi non assicurati. È
espresso su una scala analoga a quella utilizzata per il rating di lungo termine (da
AAA a D).
LONG-TERM SENIOR PREFERRED DEBT
È una misura della probabilità di default delle obbligazioni Senior Preferred che viene
espressa utilizzando una scala da AAA a D.
LONG-TERM SUBORDINATED DEBT
È una misura della probabilità di default delle obbligazioni subordinate che viene
espressa utilizzando una scala da AAA a D.

(*) NB: I giudizi contrassegnati con un asterisco sono stati posti in rating watch negativo (RWN) nell'azione di rating del 24/3/2020 che è stata intrapresa per tenere conto delle ricadute economiche negative dovute alla pandemia di Covid 19. In base alla metodologia adottata da Fitch, il RWN indica l'accresciuta probabilità di una revisione al ribasso del rating nel breve periodo.

DBRS Morningstar – rilasciato il 18 novembre 2019

GIUDIZIO
LONG – TERM (lungo termine)
BBB (low) È una misura della probabilità di default ed esprime la capacità della banca di rim
borsare gli impieghi a medio lungo termine. È espresso su una scala da AAA a D.
SHORT – TERM (breve termine)
R-2 (middle) Misura la capacità dell'organizzazione a cui è assegnato il rating di far fronte ai pa
gamenti in scadenza nel breve periodo. La scala di misura comprende sei livelli (R-1;
R-2; R-3; R-4; R-5 e D).
INTRINSIC ASSESSMENT (valutazione intrinseca)
BBB (low) Riflette il parere di DBRS sui fondamentali intrinseci della banca valutati sulla base
di elementi quantitativi e qualitativi. È espresso su una scala da AAA a CCC.
SUPPORT ASSESSMENT (valutazione del supporto)
SA3 Riflette l'opinione di DBRS sulla probabilità e sulla prevedibilità di un tempestivo
sostegno esterno per la banca in caso di necessità. La scala di misura comprende
quattro livelli da SA1 (migliore) a SA4 (peggiore).
TREND (prospettiva)
Stabile È una valutazione prospettica sulla possibile evoluzione in un periodo di 1-2 anni del
rating di lungo termine assegnato.
LONG-TERM DEPOSIT RATING (rating sui depositi a lungo termine)
BBB È una misura che esprime la vulnerabilità al default dei depositi non assicurati di
medio-lungo termine. È espresso su una scala analoga a quella utilizzata per il rating
di lungo termine (da AAA a D).
SHORT-TERM DEPOSIT RATING (rating sui depositi a breve termine)
R-2 (high) È una misura che esprime la vulnerabilità al default dei depositi non assicurati di
breve termine. È espresso su una scala analoga a quella utilizzata per il rating di
breve termine (R-1; R-2; R-3; R-4; R-5 e D).
LONG-TERM SENIOR DEBT
BBB (low) È una misura della probabilità di default delle obbligazioni Senior Preferred che viene
espressa utilizzando una scala da AAA a D.
SHORT-TERM DEBT
R-2 (middle) È una misura della probabilità di default delle obbligazioni a breve durata che viene
espressa utilizzando una scala da R-1 a D.

Scope Ratings – rilasciato il 20 novembre 2019

GIUDIZIO
ISSUER RATING (rating emittente)
Rappresenta un giudizio di credito sulla capacità di una banca di far fronte ai propri
impegni finanziari contrattuali in modo tempestivo e completo. È espresso su una
scala da AAA a D.
BBB
OUTLOOK (prospettiva)
È una valutazione prospettica sulla possibile evoluzione, in un periodo di 12-18 me
si, dell'issuer rating assegnato.
Positivo

RACCORDO TRA IL PATRIMONIO NETTO E L'UTILE DELLA CAPOGRUPPO E IL PATRIMONIO NETTO E L'UTILE CONSOLIDATI

Nel prospetto che segue si provvede al raccordo tra il patrimonio netto e l'utile della Capogruppo e quelli consolidati.

(in migliaia di euro) Patrimonio
netto
di cui: Perdita
di esercizio
Patrimonio netto della Capogruppo al 31.03.2020 2.418.092 -56.267
Rettifiche di consolidamento -5.822 -5.822
Differenza rispetto ai valori di carico delle partecipazioni in:
- società consolidate con il metodo integrale 286.580 9.377
- società valutate con il metodo del patrimonio netto 57.766 6.200
Saldo al 31.03.2020 come da bilancio consolidato di Gruppo 2.756.616 -46.512

CONTO ECONOMICO

Sul primo trimestre dell'anno si è abbattuto lo tzunami della pandemia Covid 19, che dalla Cina si è diffusa nel mondo, colpendo tra i primi e in modo assai virulento il nostro Paese. In tutte le economie avanzate sono quindi state adottate misure variamente restrittive per contenere la diffusione del contagio, cercando di bilanciare l'esigenza di tutelare la salute pubblica con quella di non penalizzare in modo eccessivo il tasso di attività economica.

Le ricadute sull'attività delle aziende, sulle opportunità lavorative e sulla capacità reddituale di larga parte della popolazione sono state profonde e rischiano di peggiorare ulteriormente, viste le sfavorevoli previsioni in arrivo. I mercati finanziari hanno reagito in modo pesantemente negativo e, da una situazione che a febbraio era ancora positiva, hanno registrato una serie di consistenti cali per effetto della speculazione, ma soprattutto per le incertezze legate al fermo dell'attività produttiva e gli effetti conseguenti su occupazione e consumi.

Il nostro Gruppo si è prontamente attivato sia per la tutela della salute dei dipendenti, favorendo diverse soluzioni operative, sia nei confronti della clientela, cercando di aiutarla a fronteggiare le difficoltà in particolare per quelle categorie che hanno avuto un fermo o una riduzione della propria attività.

I dati rassegnati scontano l'accennato contesto economico di riferimento. Il trimestre al 31 marzo chiude con risultato negativo di 46,512 milioni, rispetto ai +34,901 milioni dei primi tre mesi del 2019.

Il margine d'interesse ha continuato a risentire della politica espansiva da parte della BCE, nonché del venir meno degli interessi negativi maturati sui finanziamenti TLTRO ricevuti dalla BCE e che sono stati rimborsati nel corso del 2019.

Il margine d'interesse si è attestato a 112,174 milioni, –6,68%. Le com-

missioni nette si sono attestate a 78,926 milioni +4,50%; hanno evidenziato un incremento grazie all'intonazione positiva dei mercati finanziari nei primi due mesi e alle commissioni su finanziamenti, mentre sono rimaste stabili quelle relative a incassi e pagamenti.

I dividendi sono stati pari a 0,732 milioni, rispetto a 0,561 milioni.

Il risultato dell'attività finanziaria è stato negativo per 59,134 milioni, rispetto a uno positivo per 30,474 milioni nel periodo di raffronto. Mentre il primo trimestre 2019 aveva potuto contare su un andamento disteso dei mercati finanziari, nel trimestre, come già sopra accennato, dopo un trend positivo nella prima parte, a metà febbraio le Borse mondiali hanno subito contrazioni tali da porre termine alla fase rialzista più lunga della storia e i timori di rallentamento economico si sono riflessi sul mercato obbligazionario, innescando, soprattutto sul reddito fisso, un'elevata volatilità dei rendimenti. Tali evoluzioni hanno avuto un rilevante impatto sul valore dei titoli in portafoglio, facendo registrare consistenti minusvalenze.

Il margine d'intermediazione si è attestato a 132,698 milioni -41,48%, condizionato pesantemente dalla negatività di periodo dell'attività in titoli. Nella sua composizione il margine d'interesse ha concorso per l'84,53% rispetto al 53,01%.

L'evoluzione del contesto macroeconomico in senso ulteriormente sfavorevole a seguito della crisi epidemiologica da Covid 19, anche se nel primo trimestre non aveva ancora dispiegato appieno i suoi effetti, ha comportato la necessità di procedere ad aggiustamenti in senso prudenziale dei fattori ponderali da assegnarsi agli scenari previsionali rientranti nel procedimento di quantificazione del rischio di credito al 31 marzo. Il rallentamento registrato dal mercato degli NPL a causa delle incertezze che riguardano il mercato immobiliare e quindi, nel caso di crediti assistiti da garanzie ipotecarie, i previsti valori di recupero, unitamente anche a una maggiore avversione da parte degli investitori per gli assets illiquidi, ha comportato la necessità di rivedere le valutazioni dei crediti in corso di cessione (operazione Diana), apportando ulteriori rettifiche al conto economico.

Le rettifiche/riprese di valore per rischio di credito riferite sia all'esposizione verso clientela e verso banche e sia in titoli si sono attestate a 64,383 milioni più 48,83%.

Nelle sue componenti, la sottovoce rettifiche su attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, data dall'esposizione verso clientela e banche sia sotto forma di finanziamenti e sia di titoli, ha segnato +35,37%, dopo che nel periodo di raffronto aveva registrato +39,07%. Detta sottovoce è stata pari a 59,879 milioni e si riferisce principalmente a finanziamenti alla clientela.

L'incremento delle rettifiche su crediti verso clientela sconta, come già detto, il contesto economico negativo e la revisione dei presunti prezzi di realizzo dei crediti oggetto dell'operazione di cessione in corso.

La sottovoce 130b, relativa alle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, è stata negativa per 4,50 milioni e deriva essenzialmente dalle rettifiche di valore per rischio di credito su titoli obbligazionari classificati nel portafoglio HTCS.

La voce 140, utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni, che consegue alle modifiche apportate ai flussi di cassa contrattuali, nel periodo di riferimento ha registrato perdite per 5,306 milioni, rispetto a 0,695 milioni.

Il rapporto rettifiche nette su crediti verso clientela/crediti verso clientela, che viene definito costo del credito, è stato pari allo 0,87%, rispetto allo 0,78% di fine anno.

Il risultato della gestione finanziaria è pertanto passato da 182,810 milioni a 63,009 milioni, -65,53%.

Come sempre, c'è stata estrema attenzione al contenimento dei costi in parallelo all'efficientamento della struttura. I costi operativi sono ammontati a 133,734 milioni, -1,94%.

Il rapporto costi operativi/margine d'intermediazione, il così detto "cost income ratio", è salito dal 60,14% al 100,78%, mentre il rapporto costi operativi/totale dell'attivo si è attestato all'1,28%, rispetto all'1,26% di fine anno. Quanto alle singole componenti, le spese amministrative, normalizzate con l'esclusione dell'accantonamento dei proventi del fondo di quiescenza che hanno contropartita per pari importo negli altri oneri/proventi di gestione, hanno cifrato 141,005 milioni +1,58%; di queste, le spese per il personale sono salite da 60,785 a 62,775 milioni +3,27%, mentre le altre spese amministrative sono passate da 78,023 a 78,230 milioni. Sempre di rilievo i costi per consulenze, informatici e gli accantonamenti previsti legati ai contributi da versare al Fondo Nazionale di Risoluzione e al FITD pari a 16 milioni.

La voce "accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri" ha evidenziato rilascio di fondi per 3,830 milioni, rispetto ad accantonamenti per 1,220 milioni, sbilancio tra 4,390 milioni per rilascio dal fondo per garanzie e impegni e accantonamenti per 0,560 milioni su altri fondi.

Le rettifiche su attività materiali e gli ammortamenti per software sono stati pari a 12,750 milioni, rispetto a 12,405 milioni.

Gli altri proventi, al netto degli altri oneri di gestione, sono ammontati a 16,191 milioni.

L'aggregato utili/perdite su partecipazioni e su altri investimenti si è attestato a 6,200 milioni, +52,45%.

Il risultato complessivo al lordo delle imposte è stato negativo per 64,525 milioni, rispetto a uno positivo per 50,503 milioni. Le imposte sul reddito sono positive per 19,161 milioni, essenzialmente per le variazioni registrate nella consistenza delle attività fiscali differite (DTA). Dedotto l'utile di terzi pari a 1,148 milioni, si è determinato un risultato negativo di periodo per 46,512 milioni, a fronte di un risultato positivo per 34,901 milioni.

SINTESI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro) 31/03/2020 31/03/2019 Variazioni
assolute
Variazioni
%
Margine d'interesse 112.174 120.200 -8.026 -6,68
Dividendi 732 561 171 30,48
Commissioni nette 78.926 75.528 3.398 4,50
Risultato dell'attività finanziaria -59.134 30.474 -89.608 -294,05
Margine di intermediazione 132.698 226.763 -94.065 -41,48
Rettifiche nette su crediti e attività finanziarie -64.383 -43.259 -21.124 48,83
Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni -5.306 -695 -4.611 663,45
Risultato netto della gestione finanziaria 63.009 182.809 -119.800 -65,53
Spese per il personale -62.775 -60.785 -1.990 3,27
Altre spese amministrative -78.230 -78.023 -207 0,27
Altri oneri/ proventi di gestione 16.191 16.060 131 0,82
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 3.830 -1.220 5.050 -413,93
Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali -12.750 -12.405 -345 2,78
Costi operativi -133.734 -136.373 2.639 -1,94
Risultato della gestione operativa -70.725 46.436 -117.161 -252,31
Utili (perdite) delle partecipazioni e su altri investimenti 6.200 4.067 2.133 52,45
Risultato al lordo delle imposte -64.525 50.503 -115.028 -227,76
Imposte sul reddito dell'operatitività corrente 19.161 -15.419 34.580 -224,27
Risultato netto -45.364 35.084 -80.448 -229,30
Utili (perdite) di pertinenza di terzi -1.148 -183 -965 527,32
Utili (perdite) di pertinenza della Capogruppo -46.512 34.901 -81.413 -233,27

Note: Il risultato dell'attività finanziaria è costituito dalla somma delle voci 80 - 90 - 100 - 110 del conto economico.

DISTRIBUZIONE PER AREE GEOGRAFICHE

L'attività del Gruppo è svolta in Italia e nella vicina Confederazione Elvetica, dove opera la controllata Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA.

L'apporto di quest'ultima al Gruppo può essere sintetizzato nei dati seguenti: alla «Suisse» fanno capo il 9,32% della raccolta diretta da clientela, il 13,00% dei crediti verso clientela, il 7,00% delle commissioni nette e il 13,09% del margine di interesse.

EVENTI SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DEL TRIMESTRE E PREVEDIBILE EVOLUZIONE

In data 2 aprile 2020, l'agenzia di valutazione del merito di credito DBRS Morningstar, nell'ambito di un'azione di rating riguardante i gruppi bancari italiani, ha proceduto ad aggiornare il suo giudizio relativamente alla Capogruppo. Il giudizio sul merito creditizio a lungo termine della banca è stato confermato al livello investment grade "BBB (low)". Anche tutti gli altri rating sono stati mantenuti. Nella stessa azione, i Trend dei rating della Capogruppo sono stati invece rivisti da "Stabile" a "Negativo", per riflettere il peggioramento del quadro macroeconomico italiano dovuto alla diffusione del virus Covid 19.

Con analoghe motivazioni, anche l'agenzia Scope Ratings ha deciso di intraprendere un'azione di rating comunicandola al mercato l'8 aprile 2020. Il rating emittente della Banca Popolare di Sondrio è stato confermato al livello investment grade "BBB -" mentre è stato aggiornato l'outlook, portandolo da positivo a stabile.

Quanto alla prevedibile evoluzione, il contesto macroeconomico, pur con tutte le incertezze legate a fattori al momento non prevedibili, lascia intravvedere la concreta possibilità di una marcata recessione, con una riduzione del Pil italiano particolarmente consistente. Le cennate incertezze sono pure legate all'oggettiva difficoltà di stimare durata e intensità dell'epidemia in corso. Per il nostro Gruppo, l'andamento dell'esercizio sarà conseguentemente condizionato in maniera significativa dai cennati elementi e pure dai loro riflessi sui mercati finanziari.

Sondrio, 12 maggio 2020

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Dichiarazione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, ragionier dottor Maurizio Bertoletti, dichiara, ai sensi dell'art. 154 bis, comma 2, del Testo Unico della Finanza, che l'informativa contabile contenuta nel presente rendiconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2020 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Maurizio Bertoletti

SCHEMI DI STATO PATRIMONIALE E CONTO ECONOMICO CONSOLIDATI AL 31 MARZO 2020

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

(in migliaia di euro)

Voci dell'attivo 31/03/2020 31/12/2019
10. Cassa e disponibilità liquide 2.409.229 1.826.427
20. Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto a conto economico
935.924 905.705
a) attività finanziarie detenute
per la negoziazione 220.346 214.466
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
715.578 691.239
30. Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva 2.224.633 2.591.229
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 34.503.237 34.200.066
a) crediti verso banche 1.167.051 1.067.458
b) crediti verso clientela 33.336.186 33.132.608
70. Partecipazioni 298.351 294.609
90. Attività materiali 541.318 548.172
100. Attività immateriali 31.934 31.186
di cui:
- avviamento 12.632 12.632
110. Attività fiscali 454.315 419.295
a) correnti 4.416 4.971
b) anticipate 449.899 414.324
130. Altre attività 283.849 329.500
TOTALE DELL'ATTIVO 41.682.790 41.146.189

IL PRESIDENTE I SINDACI Francesco Venosta Piergiuseppe Forni, Presidente Laura Vitali - Luca Zoani

Voci del passivo e del patrimonio netto 31/03/2020 31/12/2019
10. Passività finanziarie valutate
al costo ammortizzato
37.371.066 36.949.458
a) debiti verso banche 5.583.995 4.327.709
b) debiti verso clientela 28.992.937 29.816.997
c) titoli in circolazione 2.794.134 2.804.752
20. Passività finanziarie di negoziazione 108.810 67.019
40. Derivati di copertura 10.489 11.320
60. Passività fiscali 39.109 46.050
a) correnti 15.850 16.843
b) differite 23.259 29.207
80. Altre passività 991.907 821.434
90. Trattamento di fine rapporto del personale 43.479 43.789
100. Fondi per rischi e oneri 265.125 270.298
a) impegni e garanzie rilasciate 39.042 43.411
b) quiescenza e obblighi simili 175.046 179.965
c) altri fondi per rischi e oneri 51.037 46.922
120. Riserve da valutazione (55.649) (6.885)
150. Riserve 1.444.979 1.297.442
160. Sovrapprezzi di emissione 79.005 79.005
170. Capitale 1.360.157 1.360.157
180. Azioni proprie (-) (25.364) (25.374)
190. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 96.189 95.041
200. Utile (Perdita) di periodo (+/-) (46.512) 137.435
TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 41.682.790 41.146.189

IL CONSIGLIERE DELEGATO E DIRETTORE GENERALE IL DIRIGENTE PREPOSTO Mario Alberto Pedranzini Maurizio Bertoletti

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro)

VOCI 31/03/2020 31/03/2019
10. Interessi attivi e proventi assimilati 137.874 148.698
di cui: Interessi attivi calcolati con il metodo
20. dell'interesse effettivo
Interessi passivi e oneri assimilati
136.042 (25.700) 146.840 (28.498)
30. Margine di interesse 112.174 120.200
40. Commissioni attive 83.615 80.491
50. Commissioni passive (4.689) (4.963)
60. Commissioni nette 78.926 75.528
70. Dividendi e proventi simili 732 561
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione (44.733) 21.004
90. Risultato netto dell'attività di copertura (51)
100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 2.126 2.783
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 176 357
b) attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
c) passività finanziarie
1.959
(9)
2.132
294
110. Risultato netto delle altre attività e passività
finanziarie valutate al fair value con impatto
a conto economico (16.476) 6.687
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
(16.476) 6.687
120. Margine di intermediazione 132.698 226.763
130. Rettifiche/Riprese di valore nette
per rischio di credito relativo a: (64.383) (43.259)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
b) attività finanziarie valutate al fair value con
(59.879) (44.234)
impatto sulla redditività complessiva (4.504) 975
140. Utili/perdite da modifiche contrattuali
senza cancellazioni (5.306) (695)
150. Risultato netto della gestione finanziaria 63.009 182.809
180. Risultato netto della gestione finanziaria
e assicurativa
63.009 182.809
190. Spese amministrative: (141.005) (141.872)
a) spese per il personale (62.775) (63.849)
b) altre spese amministrative (78.230) (78.023)
200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 3.830 (1.220)
a) impegni per garanzie rilasciate
b) altri accantonamenti netti
4.390
(560)
3.308
(4.528)
210. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (9.319) (9.388)
220. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (3.431) (3.017)
230. Altri oneri/proventi di gestione 16.191 19.124
240. Costi operativi (133.734) (136.373)
250. Utili (Perdite) delle partecipazioni 6.200 4.067
290. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo
delle imposte (64.525) 50.503
300. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente 19.161 (15.419)
310. Utile (Perdita) della operatività corrente
al netto delle imposte
(45.364) 35.084
330. Utile (Perdita) di periodo (45.364) 35.084
340. Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi (1.148) (183)
350. Utile (Perdita) di periodo di pertinenza
della capogruppo (46.512) 34.901
UTILE (PERDITA) BASE PER AZIONE (0,103) 0,077
UTILE (PERDITA) DILUITO PER AZIONE (0,103) 0,077

PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ CONSOLIDATA COMPLESSIVA

(in migliaia di euro)

VOCI 31-03-2020 31-03-2019
10. Utile (perdita) di periodo (45.364) 35.084
Altre componenti reddituali al netto
delle imposte senza rigiro a conto economico
20. Titoli di capitale designati al fair value
con impatto sulla redditività complessiva (8.472) 20.122
70. Piani a benefici definiti (585) (120)
90. Quota delle riserve da valutazione
delle partecipazioni valutate a patrimonio netto (19) 3
Altre componenti reddituali al netto
delle imposte con rigiro a conto economico
110. Differenze di cambio (367)
140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale)
valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva (34.729) 16.375
160. Quota delle riserve da valutazione
delle partecipazioni valutate a patrimonio netto (4.592) 879
170. Totale altre componenti reddituali
al netto delle imposte (48.764) 37.259
180. Redditività complessiva (Voce 10+170) (94.128) 72.343
190. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi (1.148) (183)
200. Redditività consolidata complessiva
di pertinenza della capogruppo (95.277) 72.160

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Allocazione risultato
esercizio precedente
Esistenze al
31.12.2019
Modifica saldi
apertura
Esistenze al
1.1.2020
Riserve Dividendi e
altre
destinazioni
Variazioni di
riserve
Emissione
nuove
azioni
Capitale
a) azioni ordinarie 1.393.736 1.393.736
b) altre azioni
Sovrapprezzi di emissione 83.363 83.363
Riserve
a) di utili 1.314.827 1.314.827 139.474 10.102
b) altre 37.851 37.851
Riserve da valutazione (7.056) (7.056)
Strumenti di capitale
Azioni proprie (25.374) (25.374)
Utile (Perdita) di periodo 139.474 139.474 (139.474)
Patrimonio netto del Gruppo 2.841.780 2.841.780 10.102
Patrimonio netto di Terzi 95.041 95.041

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Allocazione risultato
esercizio precedente
Esistenze al Modifica saldi Esistenze al Dividendi e
altre
Variazioni di Emissione
nuove
Capitale 31.12.2018 apertura 1.1.2019 Riserve destinazioni riserve azioni
a) azioni ordinarie 1.393.746 1.393.746
b) altre azioni
Sovrapprezzi di emissione 83.363 83.363
Riserve
a) di utili 1.207.575 1.207.575 113.962 2.638
b) altre 5.186 5.186
Riserve da valutazione (34.586) (34.586)
Strumenti di capitale
Azioni proprie (25.375) (25.375)
Utile (Perdita) di periodo 113.962 113.962 (113.962)
Patrimonio netto del Gruppo 2.650.822 2.650.822 2.638
Patrimonio netto di Terzi 93.049 93.049
Variazioni del periodo
Operazioni sul patrimonio netto
Patrimonio Patrimonio Redditività Variazioni Stock Derivati su Variazione Distribuzione Acquisto
netto di terzi complessiva netto del gruppo interessenze options proprie strumenti di straordinaria azioni
31.03.2020 31.03.2020 31.03.2020 partecipative azioni capitale dividendi proprie
33.579 1.360.157
4.358 79.005
55.318 1.409.085
1.957 35.894
(171) (55.649) (48.764)
(25.364) 10
1.148 (46.512) (45.364)
2.756.616 (95.277) 10
96.189 1.148
Variazioni del periodo
Operazioni sul patrimonio netto
Patrimonio
netto di terzi
31.03.2019
Patrimonio
complessiva netto del gruppo
31.03.2019
Redditività
31.03.2019
Variazioni
interessenze
partecipative
Stock
options
Derivati su
proprie
azioni
Variazione
strumenti di
capitale
Distribuzione
straordinaria
dividendi
Acquisto
azioni
proprie
1.360.157
79.005
1.270.896
3.229
2.806 37.259
(25.382) (7)
34.901 35.084
2.725.612 72.160 (7)
183

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

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