Pre-Annual General Meeting Information • Jun 9, 2020
Pre-Annual General Meeting Information
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포르트
( Mcc 31548
Risposta alle domande poste prima dell'Assemblea ai sensi dell'art. 127-ter del D. Lgs. n. 58/1998
Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Enel S.p.A. 14 maggio 2020
14.80

| Premessa | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| B. Domande socio Robeco Umbrella Fund I N.V. | |||||||
| Dománde socio Re:Common | |||||||
| Domande socio Piccolo Biagio | |||||||
| Domande socio D&C Governance Technologies | |||||||
| Domande socio DWS Investment | |||||||
| Domande socio Fondazione Finanza Etica | |||||||
| Domande socio Bava Marco |

Nel presente documento sono riportate le risposte a una serie di domande poste per iscritto da alcuni azionisti prima dell'Assemblea.
Si precisa; in proposito, che si è ritenuto da parte di Enel S.p.A. (nel prosieguo del presente documento "Enel" o la "Società") di dover dare risposta solo a quelle domande che risultano, ai sensi dell'art. 127-ter del Testo Unico della Finanza, essere attinenti all'ordine del giorno dell'Assemblea-medesima e segnatamente, all'approvazione del bilancio dell'esercizio 2019 cui esse prevalentemente si riferiscono. Si è pertanto soprasseduto dal dare risposta alle domande che, essendo riferite ad aspetti caratterizzati da un elevato tecnicismo o a questioni di portata circoscritta, non appaiono di interesse ai fini delle deliberazioni da assumere su tali materie. Si è soprasseduto, altrest, dal dare risposte a temi sensibili tutelati dal diritto alla riservatezza, dalla cui divulgazione possa derivare una lesione degli interessi del Gruppo.
In relazione alle suddette domande ritenute non attinenti all'ordine del giorno, resta ferma comunque la disponibilità da parte della Società a fornire, se del caso, gli opportuni chiarimenti agli azionisti interessati, che potranno avanzare in tal senso apposita richiesta agli uffici preposti alla gestione dei rapporti con gli azionisti stessi.

Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019. Relazioni del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della Società di Revisione. Deliberazioni relative. Presentazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 e della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario relativa all'esercizio 2019.
In qualità di investitori istituzionali sostenibili a lungo termine che devono gestire fondi pensione e investimenti per milioni di persone, riteniamo che il cambiamento climatico rappresenti uno dei principall rischi sistemici che dobbiamo gestire. Ringraziamo Enel per il produttivo confronto portato avanti negli ultimi anni in merito a tale questione.
Robeco elogia Enel per i progressi ottenuti durante l'ultimo anno nell'attuare con successo una strategia coerente con gli obiettivi dell'Accordo di Parigi. In particolare, Robeco apprezza Enel per:
Facendo seguito agli interventi positivi già intrapresi, Robeco desidera portare avanti la collaborazione con vol per allineare appieno la vostra attività agli obiettivi climatici dell'Accordo di Parigi.
Potreste chiarire cosa comporta l'obiettivo di raggiungere un livello completamente marginale di generazione da carbone entro il 2030?
Come verranno ridotte le emissioni di gas serra dalia generazione da carbone successivamente al 20307
Gli importanti obiettivi che il Piano Strategico di Enel si pone in termini di decarbonizzazione saranno raggiunti grazie a un'accelerazione dello sviluppo rinnovabile, contestualmente a una progressiva e accelerata riduzione della produzione degli impianti a carbone. Già al 2022 si prevede una diminuzione della produzione da carbone pari al 74%, mentre al 2030 si prevede una produzione da carbone prossima allo zero. La capacità istallata residuale prevista, inferiore a 2 GW, funzionerà da back up del sistema, esclusivamente qualora le condizioni regolatorie e di mercato non permettano la chiusura di tali impianti.
Di conseguenza, le emissioni GHG della generazione a carbone dopo il 2030 saranno totalmente trascurabili e diminuiranno progressivamente, in linea con la riduzione degli impianti a carbone fino alla loro chiusura negli anni successivi.
Enel ha altres) previsto una roadmap con obiettivi a medio termine, certificati dalla Science Based Targets Initiative (SBTi), con una riduzione attesa del 70% (rispetto ai livelli del 2017) delle emissioni di gas serra dirette per kWh al 2030, fino a raggiungere 125 g/kWheq.
Enel si è inoltre impegnata a ridurre del 16% rispetto ai dati del 2017 le proprie emissioni indirette associate alla vendita di gas naturale sul mercato refail entro il 2030.
Queste analisi avranno implicazioni rilevanti per la strategia aziendale futura?
Quali processi sono in essere per integrare questi risultati nelle funzioni chiave (ad es. risk management)?
Enel sta implementando un percorso sempre più aprofondito sugli impatii relativi al cambiamento climatio. Questo percorso è costruito con il coinvolgimento di tutte le parti rilevanti dell'Azienda, sia a livello Holding (compreso il Risk Maragement) che a livello di Business Lines. Tutte le analisi che il Gruppo sugli impatti relativi al cambiamento climatico possono essere utilizzate al momento opportuno (i.e. per meglio fare assessment di rischio/rendimento su nuovi investimenti, per proteggere il valore degli attivi esistenti) pesando i rischi e facilitando le decisioni di business. L'attività di scenario è stata introdotta nell'organizzazione per anticipare "futuri possibili" (includendo anche potenziali ed improvvise discontinuità) e per migliorare la consapevolezza di come possiamo miligare, adattare, cambiare in anticipo, al fine di cogliere e generare benefici e ridurre rischi. Le variabili climatiche gradualmente saranno integrate negli scenari di Gruppo. Un esempio concreto di come l'analisi di scenano venga implementata nella definizione della strategia, è costituito dalla determinazione del target sulle emissioni di CO2 annunciato a settembre 2019, tramite cui Enel si è impegnata a ridurre del 70% le emissioni dirette di CO2 per kWh entro il 2030, farget poi certificato da Science Based Target Initiative secondo uno scenario allineato all'accordo di Parigi (scenario "well below 2°C"). Il target così certificato riconosce che la strategia del Gruppo di ridurre le emissioni di CO2 nella generazione di energia elettrica, accelerando la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili e riducendo progressivamente la produzione da fonti fossili, è pienamente allineata alle ambizioni dell'accordo di Parigi.
Nomina dei componenti Il Consiglio di Amministrazione
Gli investitori istituzionali sostenine ritengono che una voce competente in materia climatica all'interno del consiglio possa consentire alla società di comprendere i rischi e le opportunità legati al clima e contribuire a definirne la supervisione. Un gruppo di investitori istituzionali che detengono collettivamente il 2,227% del capitale sociale di Enel, tra cui Robeco, ha proposto un nuovo candidato al consiglio con una esperienza di rilevo nella transizione energetica.
In che modo il consiglio utilizza i risultati delle analisi condotte sugli scenari climatici?
Il ruolo del cambiamento climati da esso provocati è sempre più importante. Le analisi sugli impatti derivanti dal cambiamento climatico hanno supportato la definizione della strategia di Gruppo. Vale la pena ricordare che l'azione sul Clima copre una parte del più ampio spettro della sostenibilità che Enel ha abbracciato nel suo complesso, come dimostrato nell'ultimo Piano Strategico approvato dal Consiglio di Amministrazione e presentato ai mercati come "Sostenibilità è valore". I processi per identificare i rischi e le opportunità connesse alla lotta al cambiamento climatico, inclusa l'analisi di scenari fisici e di transizione, sono diventati uno strumento essenziale nella definizione del piano strategico e di obiettivi di lungo termine (come, ad esempio, il percorso di decarbonizzazione). Tale lavoro è monitorato durante l'anno dal Consiglio di Amministrazione e dai suoi Comitati in diverse occasioni, tra cui la sessione di review della strategia del Gruppo o la pubblicazione della Relazione Finanziaria annuale e del Bilancio di Sostenibilità.
In che modo il consiglio prevede di integrare i risultati degli scenari nel corso del suo prossimo mandato triennale?
L'analisi di scenario fa parte del processo di dialogo strategico, che mira a valutare dinamicanente le potenziali opportunità è rischi per il business dell'azienda su scala globale e locale. L'analisi di scenario aiuta a valutare la resilienza della strategia del Gruppo in presenza di "futuri" diversi, definiti selezionando i principali fattori che li possano differenziare (regolamentazione, tecnologie, equilibri geopolitici, rischi di pandemia, ecc.). È uno strumento che può essere utilizzato per articolare il pensiero strategico, fissare obiettivi a lungo termine e facilitare il processo decisionale.

Le seguenti domande riguardano il punto 1 dell'Assemblea degli Azionisti concernente il bilanco di esercizio al 31 dicembre 2019 di Enel S.p.A., poiché pongono un rischio reputazionale e finanziario alla società ed ai suoi azionisti.
Domande presentate sulla base di informazioni ed analisi raccolte unitamente con il comitato No al Carbone di Brindisi.
Con Il parere n. 3250 la Commissione Tecnica di verifica dell'impatto ambientale - VIA e VAS presso il Ministero dell'ambiente in data 31/01/2020 ha sostanzialmente accolto le segnalazioni della società civile che poneva alcune specifiche oblezioni alla domanda di istanza di avvio di procedimento di verifica di assoggettabilità a VIA, presentata dalla società ENEL Produzione S.p.A. con nota di prot. ENEL-PRO-15/05/2019-7774, acquisita al prot. 12404/DVA del 16/05/2019, ai sensi dell'art. 19 del D. Lgs. 152/2006 come da ultimo modificato con D. Lgs. 104/2017, relativa al progetto "Centrale termoelettrica di Brindisi sud "Federico II" - sostituzione delle unità a carbone esistenti con nuove unità a gas".
Nessuna esenzione dalla VIA è stata concessa ad Enel, che quindi dovrà presentare una VIA per il progetto di chiusura dei quattro gruppi a carbone dell'impianto e la realizzazione di una centrale a gas di 1.680 MW nello stesso sito a Cerano.
Nel 2019 sono stati prodotti dalla centrale di Brindisi circa 4,0 TWh (il 23% in meno di quanto prodotto nel corso del 2018).
Enel è tenuta ad assicurare la disponibilità dell'impianto di Brindisi, in quanto si tratta di un impianto essenziale per il sistema elettrico nazionale. Per quanto riguarda l'operatività dei quattro gruppi di produzione, si segnala che è stato richiesto mediamente da Terna il funzionamento di un gruppo durante i giorni feriali e di due gruppi durante i weekend nonché durante i periodi di festività. Solo in presenza di specifiche diverse esigenze della rete in corrispondenza delle quali sono state in esercizio più di due unità.
Nel 2019 la centrale ha utilizzato solamente carbone. È stato utilizzato gasolio limitatamente alle fasi di primo avviamento delle unità.
I dipendenti di Enel Produzione che attualmente operano presso la centrale di Brindisi sono circa 290 e continueranno a lavorare nelle aree di business del Gruppo Enel.

Enel ha presentato la documentazione necessaria per la continuazione del processo autórizzativo in regime di VIA e il procedimento è stato avviato formalmente il 12 maggio. Con questo iter, Enel intende perseguire la chiusura dell'impianto a carbone esistente e la riconversione del sito con un impianto a gas ad altissima efficienza, necessario per garantire la sicurezza della rete elettrica nazionale. Inoltre, Enel sta sviluppando progetti per l'installazione di capacità fotovoltaica all'interno del sito, come parte della più generale iniziativa di sviluppo di nuova capacità nnovabile su tutto il territorio itali attività sono in linea con quanto previsto dal Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima. Lo sviluppo di tale nuova capacità a gas è un prerequisito richiesto da Terna per potere rilirare dal servizio le unità a carbone senza compromettere la stabilità della rete. Il processo verrà portato avanti, in un adeguato quadro di mercato e con il continuo dialogo con la comunità e le istituzioni locali, sviluppando anche altri progetti complementari di innovazione e sostenibilità, aperti al contributo di idee e alla progettualità del territorio.
Enel conferma la propria volontà di chiudere i gruppi a carbone in Italia entro il 2025; in coerenza con la propria strategia di decarbonizzazione della produzione di energia elettrica e così come previsto dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC).
Il progetto di permitting presentato per l'impianto di Brindisi è un progetto modulare che, nella prima fase, prevede la realizzazione di un impianto a gas a ciclo aperto e, nella potenziale seconda fase, un successivo completanento dell'impianto in assetto a "ciclo combinato", con l'installazione di due caldaie a recupero di calore e una turbina a vapore dedicata. Si tratta, quindi, di una possibile opzione tecnologica, da valutare in relazione agli scenari di mercato nonché alle effettive necessità incrementali di capacità produttiva del sistema elettrico nazionale.
B. Altri impianti a carbone di Enel sul territorio italiano Domande presentate sulla base di informazioni ed analisi raccolte unitamente con il comitato No Coke di Civitavecchia.
La pandemia del Covid-19, che ha dissestato anche gli equillibri economici e del mercato globale, ci pone di fronte a scelte nette e dovrebbe indurci ad accelerare sulla stransizione energetica per l'uscita dal fossili, se non vogliamo aggravare la crisi ambientale, foriera di ulteriori disastri a livello globale.
n questa prospettiva che senso ha costruire nuovi ed ulteriori impianti a gas come a Civitavecchia, quando 9. invece è possibile garantire la sicurezza energetica attuando politiche e piani basati sul ricorso a fonti energetiche rinnovabili, ad accrescere il risparmio e l'efficienza del sistema, con piani e tecnologie già disponibili ed economicamente concorrenziali?

Il piano avviato da Enel prevede una sostituzione progressiva entro il 2025 degli attuali impianti a carbone con nuova capacità da fonti rinnovabili in tutto il territorio nazionale, impianti di accumulo e, nella misura strettamente necessaria al sistema, impianti a gas nei siti in cui Enel è oggi presente con impianti a carbone.
Lo sviluppo di nuova capacità a gas è un prereguisito, richiesto da Terna, per potere ritirare dal servizio le unità a carbone senza compromettere la stabilità della rete. Il piano avviato da Enel è coerente con il Plano Nazionale Integrato Energia e Clima che prevede un rilevante programma di crescita delle fonti rinnovabili e di nuove tecnologie (come ad esempio sistemi di accumulo di energia e gestione attiva della domanda) e risponde alla necessità di nuova capacità produttiva flessible a gas per assicurare la chiusura degli impianti a carbone garantendo al contempo i servizi necessari per la sicurezza del sistema elettrico nazionale nel processo di transizione energetica verso una produzione completamente da fonti rinnovabili.
Enel ha definito una serie di azioni da attivare per tutte le parti dell'organizzazione, incluso l'intero permetro della linea di business Global Power Generation.
Con particolare riferimento alle centrali, sono state adottate misure al minimo il numero di persone presenti in impianto, riorganizzando in team più piccoli e ridefinendo le furnazioni per aumentare il distanziamento tra i colleghi. Le attività procrasinabili sono state quindi riprogrammate, garantendo la continuità operativa e il mantenimento di tutti gli standard di sicurezza e ambiente.
Sono state emesse istruzioni operative dedicate e sono stati messi a disposizione dispositivi di protezione individuale, quali ad esempio maschere facciali di tipo FFP2. Inottre, sono stati implementati sistemi di autodiagnosi dei lavoratori, come la misurazione della temperatura, e sono state intensificate le misure di igiene, inclusa la sanificazione degli ambienti. Tutte le misure adottate sono state estese anche alle imprese operanti nei siti del Gruppo, per garantire la tutela di tutti coloro che lavorano in Enel.
La transizione energelica deve puntare con decisione all'uscita dalla produzione da fonti fossili. Tale processo deve avvenire con gradualità e in modo sostenibile per il territorio, accelerando al massimo lo sviluppo di fonti rinnovabili e nuove tecnologie e, solo per quanto strettamente necessario al sistema, a nuovi impianti a gas. E prevista inoltre la completa uscita dalla produzione a carbone in Italia entro il 2025.
In questo contesto Enel ha partecipato alle aste di Capacity Market indette da Terna per gli anni 2022 e 2023 aggiudicandosi per quest'uitimo anno una quota (rinnovabili, gas e accumuli) pari a 9,9 GW di capacità esistente e 1,9 GW di nuova capacità.
Le centrali per le quali Enel ha avviato l'iter di permitting per la sostituzione degli impianti a carbone esistenti con nuova capacità a gas sono quelle di La Spezia, Fusina, Civitavecchia e Brindisi.
Si potrebbero avere le tempistiche della conversione a gas degli implanti di Civitavecchia, La Spezia e Fusina, oltre ai relativi costi di costruzione dei due nuovi implanti?
'avvio dei lavori di realizzazione degli impianti a gas nelle centrali di Civitavecchia, La Spezia e Fusina è ubordinato al completamento degli iter autorizzativi attualmente in corso, per i quali si auspicano tempi rapidi. Dal
momento dell'avvio dei lavori il cronoprogramma prevede un tempo medio di circa 24 mesi per l'avvio della nuova unità a gas nel sito. Il costo medio di realizzazione per questi impianti a gas è compreso tra circa 350.000 €/MW e circa 500.000 EMW, valori rispettivamente relativi alla realizzazione dell'impianto a ciclo aperto e dell'impianto a ciclo combinato.
ll Piano strategico 2020-2022 permetterà di aggiungere al portafoglio Enel a livello mondiale oltre 14,2 GW di capacità rinnovabile e di continuare la progressiva riduzione e della capacità a carbone nei prossimi anni, in coerenza con gli obiettivi dell'Accordo di Parigi.
In Italia, il piano avviato da Enel prevede una sostituzione progressiva entro il 2025 degli attuali impianti a carbone con nuova capacità da fonti rinnovabili in tutto il territorio nazionale, impianti di accumulo e, nella misura strettamente necessaria al sistema, impianti a gas nei siti in cui Enel è oggi presente con impianti a carbone. Tali impianti a gas avranno una funzione di back up del sistema, esclusivamente con l'obiettivo di coprire i picchi della domanda energetica e perfanto con una produzione limitata che contribuisca a garantire la sicurezza del sistema elettrico nazionale. Tale piano è coerente con il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, che (i) prevede un rilevante programma di crescita delle fonti rinnovabili e di nuove tecnologie (come ad esempio sistem) di accumulo di energia e gestione attiva della domanda), (ii) risponde alla necessità di nuova capacità produttiva flessibile a gas per assicurare la chiusura degli impianti a carbone, (ii) garantisce al contempo i servizi necessari per la sicurezza del sistema elettrico nazionale nel processo di transizione energetica verso una produzione completamente da fonti rinnovabili.
Domande presentate sulla base di informazioni ed analisi raccolte unitamente con Instituto Internacional de Derecho y Medio Ambiente, Spagna (tradotte dall'inglese a cura di Enel).
Nel mese di dicembre 2019, secondo una comunicazione della società spagnola Endesa, appartenente al Gruppo Enel, è stata richiesta la chiusura delle centrali a carbone di As Pontes e Litoral - situate rispettivamente in Galizia e Andalusia. Tuttavia, secondo le informazioni pubblicamente disponibili, la chiusura totale di queste centrali non è chiara in quanto Endesa ha condotto prove per determinare se in entrambe fosse possibile la co-combustione di carbone e biomassa.
Se da un lato sembra che questo tipo di co-combustione sia problematica nel caso della centrale di Litoral, per quella di As Pontes la possibilità è ancora aperta. Le informazioni disponibili indicano che l'anno scorso la società ha condotto prove di co-combustione utilizzando carbone e il 15% di biomasse forestali residue, tuttavia i risultati hanno mostrato che questa opzione non era fattibile. Nel prossimi mesi (tra maggio e giugno 2020) sono presumibilmente previste ulteriori prove di co-combustione per stabilire se sia fattibile una cocombustione del 50% di carbone e del 50% di acque reflue o compost ad elevato potere calorifero presso almeno una delle quattro unità termiche di As Pontes. Ciò nonostante, anche la biomassa forestale residua potrebbe essere aggiunta in una fase successiva.
Sebbene sla prevista come fonte di energia rinnovabile, la combustione di taluni tipi di biomassa non è neutra in termini di emissioni di carbonio e occorre comprendere il suo reale effetto sul clima. Gli effetti netti della combustione di biomassa forestale devono essere valutati con un approccio integrato: I flussi di anidride carbonica lungo l'Intero ciclo di vita (comprese le emissioni da combustione) nello scenario bioenergetico,
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dovrebbero essere confrontati con i fiussi di anidride carbonica in assenza di una maggiore raccolta per la bioenergia (uno scenario di riferimento). Inoltre, bruciare certi tipi di biomasse negli impianti di produzione costitulsce una fonte di inquinamento atmosferico, con i relativi effetti sulla salute pubblica. In aggiunta, come previsto nell'ultima bozza del Piano Energetico e Climatico Nazionale spagnolo (NECP, 2021-2030), "I'uso delle blomasse dovrebbe avvenire nelle strutture che sfruttano appieno il potenziale energetico (generazione di calore e co-generazioni ad elevata efficienza) mentre è sconsigliato in impianti convenzionali ad efficienza medio-bassa", come nel caso delle centrali a carbone spagnole come As Pontes.
Di conseguenza, i piani di conversione delle centrali a carbone spagnole verso le biomasse o processi di cocombustione devono essere valutati attentamente, in quanto potrebbero accelerare invece di crisi climatica.
Confermiamo che è stata ufficialmente richiesta la chiusura della centrale a carbone di Litoral. Tale richiesta è in fase di valulazione da parte delle Autorità competenti. Nel caso in cui le scadenze previste per ottenere l'autorizzazione verranno rispettate, la chiusura è prevista a giugno 2021.
Inoltre, tutti i piani relativi alla co-combustione di biomassa con gli attuali gruppi termici nella centrale di Litoral sono stati abbandonati.
Il test effettuati nel quarto trimestre del 2019 hanno dimostrato la non fattibilità tecnica, economica e ambientale della co-combustione con biomassa.
La chiusura dell'impianto di As Pontes è stata richiesta ufficialmente da Endesa ed è in fase di valutazione da parte delle autorità competenti, che hanno subordinato la loro approvazione all'esecuzione di prove che devono determinare la fattibilità tecnica, economica e ambientale della co-combustione.
I test di co-combustione effettuati lo scorso anno non hanno dimostrato la fattibilità tecnica, economica ed ambientale e quindi ad oggi la combustione di biomassa ad As Pontes non sembra fattibile,
Un nuova serie di test, con differente mix di biomassa, sono stati concordati e programmati con il Comitato Tecnico a cui partecipano il Ministerio para la Transición Ecológica y Reto Demográfico, la Xunta de Galicia, il Consiglio Comunale di As Pontes ed Endesa.
Una prima serie di test è condotta con un solo gruppo per analizzare la fattibilità preliminare della co-combustione del compost; a tal fine è possibile utilizzare qualsiasi gruppo.
Una seconda serie di test sarà effettuata sul gruppo G1 o G2, che sono quelli adeguati alle normative ambientali che entreranno in vigore dal 1º luglio 2020.
Come già evidenziato, i test di co-combustione effettuati in As Pontes lo scorso anno, non hanno raggiunto la fattibilità tecnica, economica e ambientale e di conseguenza al momento la combustione di biomassa ad As Pontes non sembra fattibile.
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I test di co-combustione si basano in ogni caso sulla combustione congiunta di carbone e compost. Nella composizione del compost la biomassa residua è il 30% ed è composta da materiali come resti di potatura, segatura, trucioli e spiga di grano al fine di fornire umidità inferiore e potere calorifico superiore. Qualora la seconda serie di test ribaltasse l'evidenza iniziale e dimostrasse la fattibilità della co-combustione, l'approvvigionamento non dipenderebbe mai dall'abbattimento di alberi.
Dalle risultanze dei test di co-combustione effettuati da Endesa in As Pontes lo scorso anno, la combustione di biomassa nell'impianto al momento non sembra tecnicamente fattibile; in attesa della valutazione definitiva che sarà effettuata con la seconda serie di test, si può comunque ipotizzare che la quantità di biomassa residua che As Pontes teoricamente potrebbe bruciare con un gruppo, tenuto conto della composizione del compost, sarebbe al massimo di 110.000 tonnellate all'anno.
In nessun caso sarebbe prevista l'importazione di biomassa forestale.
Ferme restando le premesse già fatte nelle precedenti risposte sulla fattibilità tecnico economica della combustione di biomassa residua, l'approccio di Enel a tal proposito è sempre quello di promuovere l'economia circolare e pertanto l'importazione di biomassa non è considerata in nessun caso.
Si utilizzerebbero le risorse esistenti nell'area di As Pontes e zone limitrofe.
Qualora fosse necessario il trasporto su strada di questa risorsa, il fattibilità dei progetto ne terrebbe comunque tenuto conto, anche includendo il conseguente incremento di emissioni prodotte.
D. Impianti a carbone di Bocamina 1 e 2 in Cile
Domande presentate sulla base di informazioni ed analisi raccolte unitamente con Chile Sustentable ed il Sig. Omar González Valencia
Nel corso dell'Assemblea degli azionisti 2019 Re:Common ha già avuto modo di sollevare le preoccupazioni della società civile cilena in merito agli impatti ambientali, sanitari delle centrali a carbone di Bocamina I e II a Coronel. La stampa italiana e internazionale ha ampiamente documentato tali Impatti e le presunte responsabilità di Enel. Sempre nel corso della scorsa assemblea degli azionisti, Re:Common si è fatto latore di una richiesta scritta da parte di diverse organizzazioni della società civile cilena, comitati di cittadini, ed istituzioni locali, che ad oggi non ha avuto risposta da parte dell'amministratore delegato, da cui le nostre domande seguenti di approfondimento della questione.
Le ceneri depositate nella discarica non sono rifiuti pericolosi.
Laboratori certificati dall'autorità ambientale effettuano costantemente analisi chimiche secondo gli standard stabiliti dalla legislazione vigente. I risultati sono riportati all'autorità ambientale.
La concentrazione dei metalli pesanti ha valori sensibilmente inferiori a quelli massimi previsti dalla legislazione cilena e non presenta indici di pericolosità.
La discarica delle ceneri di Bocamina ha tutti i permessi previsti dalla normativa cilena ed è coerente con il piano ·regolatore della città di Coronel vigente all'epoca della sua costruzione.
Le ceneri depositate nella discarica non sono rifluti pericolosi. Laboratori certificati dall'autorità ambientale effettuano costantemente analisi chimiche secondo gli standard stabiliti dalla legislazione vigente. I risultati sono riportati all'autorità ambientale.
La centrale di Bocamina ha tutti i permessi applicabili e opera conformente alle norme ambientali e settoriali vigenti in Clle. È provvista di impianti di abbattimento polveri, Nox e SO2, nonchè di parchi carbone coperti. Il monitoraggio delle emissioni è continuo e i dati misurati sono trasmessi on line all'autorità ambientale. A fronte del piano di decarbonizzazione sottoscritto con le autorità, Enel Chile, tenendo conto dei nuovi scenari di mercato e dello sviluppo del proprio piano di capacità rinnovabile, sta valutando un nuovo calendario per il phase out dell'impianto di Bocamina, le cui date ultime potrebbero essere anticipate.
Il deposito di ceneri di Bocamina ha i permessi e le autorizzazioni per operare in base alle leggi e ai regolamenti applicabili in Cile.
Lo stesso deposito viene periodicamente controllato dalle autorità ambientali risultando sempre conforme. La situazione ambientale è inserita nella normale attività di reporting.
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Gli studi condotti da Enel Generacion Chile dimostrano che le ceneri sono correttamente gestite secondo le autorizzazioni ambientali e non sono considerate rifluti pericolosi. Infatti, i livelli di concentrazione, analizzati e verificati attraverso test di laboratorio, si pongono ben al di sotto dei rispettivi valori massimi previsti dalla legislazione cilena. Questi risultati confermano perfanto, con ampi margini di sicurezza, le caratteristiche di non pericolosità e sono in linea con quanto previsto dai più significativi benchmark internazionali a cui II Gruppo Enel fa riferimento.
L'autorità amministrativa ha emesso due sanzioni pecuniarie per presunte infrazioni lai protocolli di sicurezza. Tali provvedimenti sono stati annullati dall'Autorità Giudiziaria.
L'impianto acque reflue della centrale Bocamina è asbestos free.
Enel Generacion Chile presidia costantemente tutte le tematiche riguardanti la salute dei lavoratori.
La Società Akeron Caf Servicios industrailes Ltda non svolge più attività.
Enel Generazione Chile ha assunto tutti i rischi di lavoro e contenzioso associato. J
ll tema rientra nell'ordinario con le organizzazioni sindacali con cui si affrontano le tematiche della sicurezza dei lavoratori. I lavoratori rientrano nel piano di sorveglianza. Le modalità di verbalizzazione sono quelle in uso per questo tipo di confronto.

Nelle precedenti udlenze il sig. Omar Gonzalez Valencia non ha formalizzato il proprio consenso alla conclusione dell'accordo proposto dalla Corte. Enel Generacion Chile è in ogni caso disponibile a valutare i termini di un eventuale accordo transattivo.
In Cile sono applicate lutte le norme settoriali vigenti in materia di ambiente e sicurezza dei lavoratori, integrate con le migliori pratiche adottate dal Gruppo Enel. Sul tema specifico il Gruppo Enel svolge in tuții gli impianti azioni continue di monitoraggio in linea con le indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) e con standard tecnici superiori rispetto a specifiche previsioni locali. Per quanto attiene la relazione con le comunità, il Gruppo ha implementato criteri di trasparenza e oggettività basafi su sfandard auditabili.
E. Importazione di carbone
Domande presentate sulla base di informazioni ed analisl raccolte unitamente con il London Mining Network.
All'assemblea degli azionisti dell'anno 2019, in risposta alle domande della Sig.ra Angelica Ortiz in merito alle controversie legali e alle sentenze di condanna della Corte Costituzionale Colombiana n° T-704 del 2016, T-256 del 2015, emesse anche nei confronti della società Carbones del Cerrejón, l'amministratore delegato dell'Enel si era impegnato in prima persona, ad approfondire la vicenda al fine di sollecitare il rispetto e l'esecuzione di dette sentenze. Citiamo testualmente: "(...) non sono sentenze che riguardano i'Enel, sono sentenze che riguardano altri soggetti, Carbon del Cerrejón, l'Alcaldia Municipal de Barranjas, l'Agua del Sur de la Guajira, sotto tutte società o amministrazioni pubbliche della Guajira che devono fare cose su cui noi non abbiamo possibilità di Intervenire, e siamo assolutamente sicuri che lo faranno, perché è loro dovere adempiere agli oneri ed agli obblighi costituzionali, tra l'altro possiamo anche prendere l'impegno con voi di chiedere che effettivamente compiano quanto la Corte Costituzionale loro obbliga, sta richiedendo".
Enel si è attivata visitando il sito minerario, le comunità vicine e Puerto Bolivar. In tale occasione il team di Enel ha potuto verificare che Cerrejón ha effettuato incontri con le comunità locali e ha avviato un dialogo costruttivo con le stesse. Inoltre, Bettercoal - l'associazione no-profit che promuove i più alti standard di sostenibilità all'interno dell'industria estrattiva del carbone - ha istituito un gruppo di lavoro in cui vengono monitorati gli aggiornamenti su tematiche di sostenibilità relativamente alla Colombia e in particolare a Cerrejón. Tale gruppo di lavoro ha anche il compito di verificare lo stato di implementazione dei piani di miglioramento concordati con i fornitori e di valutare ogni altro aspetto potenzialmente, incluso l'adempimento di prescrizioni giudiziali citate nelle sopra menzionate sentenze. Sotto questo ultimo profilo risulta che Cerrejón ha avviato un processo consultivo con le comunità locali volto a dialogare con le stesse per ottenere un consenso preliminare, libero e informato in linea con le azioni previste dalle sentenze in questione, includendo un numero maggiore di comunità rispetto a quanto stabilito dalle sentenze. In ogni caso ribadiamo che le sentenze in questione non sono collegate in alcun modo alle società del Gruppo Enel.
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della Corte costituzionale colombiana. Infatti si richiedeva a Carbones del Cerrejón Limited l'inclusione attiva delle comunità nella tavola rotonda interistituzionale, mentre le comunità hanno potuto assistere alla parte informativa e di dibattito, ma non hanno avuto accesso decisionale. L'attuazione dello spirito della sentenza comporta di ripristinare il corso del fiume nel suo letto naturale fino a quando non saranno chiarite le varie incertezze legate alle questioni sociali e ambientali, ma la società ha deciso di non fario, senza coinvolgere le comunità e un gruppo indipendente di esperti. Per questo motivo, la tavola rotonda interistituzionale non funziona. Perché Enel si ostina a comprare carbone da un'azienda che non ottempera alle sentenze? Non ritiene Enel che questa relazione con Cerrejon aumenti il rischio d'immagine per Enel?
Si precisa che la menzionata sentenza T-698 non riguarda le società del Gruppo Enel in Colombia. Da quanto comunicato ufficialmente da Cerrejon con lettera del 31/07/2019 (disponibile sul database businesshumanrights.org), le disposizioni della sentenza sono state soddisfatte. Da un punto di vista legale e ambientale, il fornitore in questione risulta conforme agli standard richiesti dallo Stato colombiano e dispone delle autorizzazioni necessarie per svolgere l'attività estrattiva.
Enel rispetta il quadro giuridico in relazione a tale attività; inoltre le licenze del fornitore sono vigenti e godono di protezione legale. In ogni caso, Enel continuerà, ovviamente, con l'impegno etico di chiedere ai propri fornitori il rispetto dei provvedimenti al fine di proteggere i diritti fondamentali delle comunità indigene interessate.
Si rinvia alla risposta alla domanda n. 33 per quanto riguarda il contenuto e adempimento della menzionata sentenza T-698 da parte di Cerrejon. In ogni caso, si ribadisce che Enel continuerà, ovviamente, con l'impegno elico di chiedere ai propri fornitori il rispetto dei provedimenti al fine di proteggere i diritti fondamentali delle comunità indigene interessate.
Si precisa che la menzionata sentenza T-614 non riguarda le società del Gruppo Enel in Colombia.
Con la decisione in questione, la Corte ordina a Cerrejon, entro un mese dalla notifica, l'attuazione di alcune attività e, in particolare (i) il monitoraggio delle emissioni, (ii) lo svolgimento di lavori di pulizia della polvere di carbone nelle abitazioni, nei pozzi d'acqua e nella vegetazione circostante, (iii) la riduzione del livello di rumore generato dalla sua attività, (iv) la prevenzione dell'inquinamento delle fonti idriche e (v) il miglioramento dei lavori di prevenzione ed estinzione di incendi.
Al riguardo, Cerrejon ha informato Emgesa di aver avviato le attività necessarie per adempiere a tale sentenza, ma la completa attuazione di alcune di esse - nello specifico quelle relative al monitoraggio delle emissioni e svolgimento dei lavori di pulizia – è stata rinviata in considerazione dello stato di emergenza sanitaria dichiarato dal Governo colombiano per il Covid-19 e delle conseguenti sospensioni delle attività.
Come accennato in precedenza nella risposta alla domanda n. 32, l'attività estrattiva svolta da questo fornitore ha ottenuto dallo Stato colombiano tutte le autorizzazioni, le licenzo e i permessi necessari dal punto di vista ambientale e legale. Emgesa rispetta quadro normativo e, sulla base di esso, intrattiene rapporti commerciali con il fornitore.
144.9
Emgesa continuerà ad adoperarsi con i propri fornitori perché diano esecuzione ai citati provvedimenti costituzionali e di conseguenza a chiedere riscontri in merito.
Enel acquista carbone della miniera Cerrejon attraverso la collegata società di marketing CMC Coal Marketing DAC l contratti attualmente in vigore a livello di Gruppo hanno scadenza tra dicembre 2020 e marzo 2021.
Nell'ambito dell'emergenza Covid-19, su esplicita richiesta di Emgesa, Cerrejon ha riferito che, per supportare in ron chieno dell'o le comunità più vulnerabili, è stato avviato un programma di assistenza umanitaria con la fornitura di been nimari quali acqua potabile e cibo. Per quanto riguarda la controversia connessa al fiume Bruno si rinvia alla risposta alla domanda n. 34.
Termozioa è una centrale termica a carbone situata a 40 km a nord della città di Bogofá. Dispone di 4 unità e ha rennoLipa o the somble di 225 MW. La generazione media negli ultimi 4 anni è stata di 370 GWh/anno, con endillazioni che sono originate dalle condizioni meteorologiche del Paese. L'impianto è essenziale per soddisfare la domanda di energia di Bogotá.
Il mercato colombiano dipende fortemente dalla produzione idroelettrica e quindi, in condizioni di siccità o di basse il merodito colonizioni e per garantire la sicurezza del sistema elettrico. In questo senso, la transizione energetica attualmente in corso in Colombia passa attraverso un periodo fransitorio in cui la sostenibilità degli impianti termici è essenziale per garantire l'affidabilità del sistema.
e contrale di Termozipa si trova nella regione orientale del Paese, che comprende la capitale e l'area più industrializzata, ed è un impianto essenziale per soddisfare la domanda di energia di Bogotá e per garantire la stabilità di tensione del sistema.
oluzille di tensione estessima.
In questo contesto, nonostante l'impianto adempia ai requisti di legge in merito alle emissioni, sono in corso ulteriori investimenti focalizzati all'incremento di efficienza e alla ulteriore riduzione delle emissioni, al fine di poter operare nivocanto con migliori standard di emissioni nel momento in cui quest'ultimo viene "chiamato" a generare dall'operatore di sistema. In particolare, si segnala che si sta, tra l'altro, portando a termine l'installazione di un sistema di riduzione degli NOx, attraverso bruciatori "ultra low NOx".
olocona e l'impianto non ha impatti significativi sulla strategia generale Enel di sostanziale azzeramento della in generazione a carbone, dato il volume di generazione non rilevante rispetto al totale, nonché in considerazione dell'impatto ambientale ridotto per l'adozione di tecnologie avanzate di abbattimento degli inquinanti.


produtive sudarivo per alle grosofia italiano sia con impianti industriali, sia con sedi aziendali di tipo "civile". Gli ili Grappo Liotto procentrali per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e termica di impiani indocitare con Power S.p.A. e di Enel Produzione S.p.A., Gli impiani di produzione sono 1.546, di cui 775 propriola e al centro e 191 al sud. Le sedi civili sono invece destinate ad attività di ufficio (con presenza quindi di al nora, boo di obita operative per la gestione e manutenzione degli impianti (utilizzate quindi anche dal personale nnipogal), la attività commerciali (Spazio Enel dedicato al contatto con i clienti). Le sedi civili inoltre possono essere anche di tipo misto, ospitando hello stesso complesso immobiliare sia uffici che attività operative (magazini, anono el 1.100 milio sopianeo in ecc.). Il Gruppo Enel dispone di 864 sedi civili in esercizio, di cui 393 al nord, 304 al centro e 167 al sud. Tutte le sedi sono gestite da Enel Italia S.p.A.
Nel rammentare che la normativa in materia di parti correlate non prevede alcuna eccezione nel caso di Nortalini Pubbliche, si chiede di conoscere quali operazioni e per quale importo siano state condotte tra la Entità i dbanoni, el chioue le altre società a partecipazione elo controllo pubblico: Leonardo, Eni, RaiWay, Poste, ecc. ed In generale con tutte le società partecipate/controllate direttamente rtalivay, 1 osto, ose in gintesa come ENTITÀ che è da considerarsi CORRELATA in quanto "è entità che uana "Reparente sulla società ai sensi dello IAS 24". Si chiede di conoscere le valutazioni espresse na un innuonez notoroio correlate" in merito alle singole operazioni concluse in regime di "esonero" e le motivazioni di tale esonero. E si chiede di conoscere quali atti di vigilanza siano stati svolti dal Collegio nivalione su tutte le operazioni tra la Società e altre Società sottoposte all'influenza della Repubblica Italiana.
nulla alla nota 35 "Informativa sulle parti correlate", pag. 131, del Bilancio di esercizio di Enel S.p.A. al 31 dicembre 2019, ove sono riportati sinteticamente i rapporti della Società con le proprie parti correlate. Per completezza si rinvia altresì alla nota n. 49 "Informativa sulle parti correlate", pag. 315, del Bilancio consolidato del ociniolo e l'intelazione finanziaria annuale consolidata') al 31 dicembre 2019, che reca una sintesi dei rapporti intrattenuti dalle società del Gruppo Enel con le parti correlate di Enel S.p.A.
inti integrazione di quanto precede, si ricorda che ai sensi della normativa vigente - come indicato anche nel Au integrazione di quano preserti correlate" della Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di Enel paragiano e. Il "Operazioni esti a Procedura per la disciplina delle operazioni con parti correlate (adottata da Enel O.P.A. per roooroiià alla disciplina Consob di riferimento) non trova applicazione a determinate tipologie di operazioni con parti correlate, tra cui le principali riguardano (i) le operazioni ordinarie che siano concluse a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard e (ii) le operazioni con o tra società controllate, anche conqizioni: oquiralenti a quandoni con società collegate ad Enel, a condizione che nelle società oongidino, collegate controparti dell'operazione non vi siano interessi significativi (come individuati nell'ambito della procedura) di altre parti correlate di Enel.
uolla procodile, nel mese di dicembre 2019 – nel rispetto di quanto previsto dall'arti. 13.3, lett. c) della Procedura aziendale sopra indicata, che recepisce le best practice affermatesi sul mercato – ha esaminato o vena i roostalli formativa, predisposta in base ai documenti contabili periodici, circa le operazioni con parti
correlate escluse dall'ambito di applicazione della medesima Procedura aziendale in quanto di natura ordinaria e concluse da parte di società del Gruppo a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard.
Nel corso del 2019, il Collegio Sindacale ha vigilato sulla corretta applicazione della disciplina in materia di operazioni parti correlate in attuazione della nomativa applicabile; per un'informativa dettagliata sui controlli e sulle verifiche eseguiti si rinvia alla "Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli Azionisti di Enel S.p.A. convocata per l'approvazione del bilancio di esercizio 2019", predisposta ai sensi dell'art. 153 del Decreto Legislativo n. 58/1998.
Nel rammentare le norme e gli orientamenti governativi che impongono una quota di investimenti di almeno il 34% nelle regioni meridionali da parte della Repubblica Italiana, si chiede di conoscere la suddivisione territoriale (regione per regione) degli investimenti effettuati nel 2019.
Nel corso del 2019 il Gruppo Enel ha investito in Italia circa 2,6 miliardi di euro, di cui il 35% al nord, il 30% al centro e il 35% al sud,
Si chiede se il Socio Stato abbia tenuto conto della rappresentanza territoriale nella nomina degli organi direzionali e di controllo. Come sono stati scelti i consiglieri designati? Perché la maggioranza vanta esperienze nelle banche d'affari mondiali? È considerato un titolo preferenziale?
in linea con quanto raccomandato dall'art: 1.C.1, lett. h) del Codice di Autodisciplina delle società quotate (edizione luglio 2018), il Consiglio di Amministrazione in scadenza della Società, in data 27 febbraio 2020, sentito il Comitato per le Nomine e le Remunerazioni e il Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità, ha approvato gli "Orientamenti del Consiglio di Amministrazione di Enel S.p.A. agli Azionisti sulla dimensione e composizione del nuovo Consiglio di Amministrazione". Tali Orientamenti, che individuano i profili manageriali e professionali itlenuti dal Consiglio uscente più opportuni a ricoprire i diversi ruoli presenti nel Consiglio di Amminlstrazione della Società, sono consultabili sul sito internet aziendale (www.enel.com).
Ciò posto, le liste dei candidati alla carica di Amministratore della Società sono state presentate dagli Azionisti a ciò legittimati, nel rispetto delle disposizioni di legge e dello statuto sociale, ed è pertanto ai medesimi Azionisti che vanno indirizzate eventuali richieste di chiarimenti circa il processo seguito nella individuazione dei profili dei candidati indicati in tali liste.
Tenuto conto delle evidenze scientifiche dal quale risulta la maggiore contagiosità mortalità del COVID nelle aree più inquinate, si chiede se e quali uffici direzionali e strutture operative si intende traslocare in regioni meridionali che oltre alla grande disponibilità di figure professionali di alto profilo godono di caratteristiche morfologiche, climatiche, ambientali tali da garantire la continuità operativa anche in caso di pandemia da virus. Si richiede di conoscere, a tal fine i tempi entro il quale il trasloco sarà effettuato. Qualora invece non sia stato programmato nessun trasloco si chiede di saper se siano quali studi siano stati fatti per la valutazione sotto il profilo dei danni economici/patrimoniali aziendali che questo mancato trasloco comporterà. Si chiede anche al Collegio Sindacale di avere valutato il rischio default dovuto al mancato trasferimento dell'operatività aziendale in territori più sicuri dal virus come quelli delle regioni meridionali, Enel non ha preso in considerazione alcun trasferimento di attività o uffici presso altre aree, non ravvisandone alcuna necessità. Enel ha adottato un modello di lavoro resillente rispetto all'impatto della pandemia, con misure di tutela nei confronti di tutto il personale a livello nazionale e internazionale.

Alla data in cui l'Assemblea degli azionisti è stata convocata l'epidemia di Covid-19 si trovava al suo picco e le misure di distanziamento sociale e di contenimento del virus adottate sia a livello nazionale che a livello locale non consentivano di prevedere, con un ragionevole grado di certezza, una evoluzione positiva dell'epidemia che potesse consentire lo svolgimento dell'Assemblea con le modalità "ordinarie". La Società ha dunque scelto di mantenere l'Assemblea nel mese di maggio, in linea con il passato, e di avvalersi dell'art. 106, comma 4, del Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito con Legge 24 aprile 2020, n. 27 (c.d. Decreto "Cura Italia"), prevedendo che l'intervento in Assembléa da parte degli aventi diritto possa avvenire esclusivamente per il tramite del rappresentante designato ai sensi dell'art. 135-undecies del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58.
La scelta della Società è stata guidata, oltre che dalla necessità di rispettare le disposizioni normative vigenti - in particolare quelle che vietavano assembramenti di persone - dalla primaria e imprescindibile esigenza di garantire la sicurezza degli Azionisti, dei dipendenti della Società, dello staff e di tutto il personale normalmente coinvolto nella gestione dell'evento assembleare.
Si tratta di una soluzione coerente con quanto indicato dalla Consob nella Comunicazione n. 3 del 10 aprile 2020, con cui l'Autorità ha invitato tutti gli emittenti ad "assumere iniziative per avvalersi di almeno uno degli strumenti di partecipazione e voto a disfanza contemplati dall'art. 106 del Decreto Cura Italia, consentendo l'esercizio del diritto dei soci a votare nelle assemblee, considerate le limitazioni imposte da misure di tutela della salute pubblica".
L'evoluzione dell'emergenza sanitaria non consente comunque di affermare ad oggi che l'eventuale convocazione in una data successiva – in ogni caso entro il termine di 180 giorni previsto dall'o Statuto di Enel e dall'art. 106, comma 1, del Decreto Cura Italia – avrebbe consentito alla Società di svolgere in sicurezza, e con la necessaria tranquilità, una Assemblea degli azionisti con partecipazione "fisica" da parte degli aventi diritto.
La società ha ritenuto di non prevedere l'intervento all'Assemblea degli azionisti del 14 maggio 2020 mediante mezzi di telecomunicazione – ai sensi dell'art. 106, comma 2; del Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito con Legge 24 aprile 2020, n. 27 ("Decreto Cura Italia") - alla luce delle seguenti considerazioni:
conoscenza dei soli titolan di diritto di voto che intendono intervenire in assemblea man mano che gli intermedian fanno pervenire all'emittente stesso le apposite comunicazioni previste dall'art. 42 del Provvedimento Unico Consob-Banca d'Italia del 13 agosto 2018.
రామాలు
Sebbene l'art. 83-sexies, comma 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 preveda che tali comunicazioni debbano pervenire all'emittente entro la fine del terzo giorno di mercato aperto precedente la data dell'assemblea, la medesima norma precisa al contempo che "resta ferma la legittimazione àll'intervento e al voto qualora le comunicazioni siano pervenute all'emittente oltre i termini indicati nel presente comma, purché entro l'inizio dei lavori assembleari della singola convocazione". Nell'esperienza di Enel è tutt'altro che infrequente che le comunicazioni pervengano all'emittente oltre il termine sopra indicato e, sovente, proprio nell'imminenza dell'avvio dei lavori assembleari.
Di fatto, quindi, alla luce del sistema sopra descritto (che non dipende in alcun modo dagli emittenti), sarebbe a dir poco assai difficile per l'emittente inviare tempestivamente a ciascun titolare del diritto di voto appositi codici riservati per la partecipazione ad un evento assembleare con collegamento audio e/o video, con il rischio di non soddisfare la legittima aspettativa di azionisti la cui comunicazione assembleare fosse pervenuta "in limine" dell'avvio dei lavori assembleari;
fermo quanto precede, lo svolgimento di una Assemblea "virtuale" pone diverse criticità legate in particolare alla difficoltà (i) di accertare l'effettiva identità dei soggetti collegati tramite mezzi di telecomunicazione e (ii) di gestire eventuali interruzioni o disservizi dei sistemi di telecomunicazione che potrebbero mettere a rischio l'inizio o la prosecuzione dei lavori assembleari per tutti o solo per alcuni dei partecipanti.
Sulla base di quanto sopra esposto, pertanto, la Società ha ritenuto opportuno avvalersi della facoltà prevista dall'art. 106, comma 4, del Decreto Cura Italia, prevedendo che l'intervento in Assemblea da parte degli aventi diritto possa avvenire esclusivamente per il tramite del rappresentante designato dalla Società al sensi dell'art. 135-undecies del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (i.e., Computershare S.p.A.).
Tale decisione è stata presa nell'ambito di una specifica discussione di Consiglio di Amministrazione?
Qualora la risposta fosse Si si chiede inoltre "Vi sono stati consiglieri non favorevoli o astenuti"?
Qualora la riposta fosse No si chiede inoltre "Perché? E chi ha assunto la decisione?"
La decisione di convocare l'Assemblea con le modalità indicate nell'avviso di convocazione è stata assunta all'unanimità dal Consiglio di Amministrazione della Società.
Dalla lettura dell'avviso di convocazione sembrerebbe evidente che l'unica modalità consentita ai soci di porre domande in relazione all'assemblea convocata è tramite le domande "pro assembleari", è così? Oppure è consentito chiedere al dell'art.135-novies, (ancorché questo sia debba essere lo Studio Legale Trevisan e Associati) - di porre domande per nostro conto?
Come ritiene la società di rispettare il diritto di intervento del socio non prevedendo la possibilità che Il socio invii domande tramite il rappresentante designato?
Si ricorda all'uopo che l'art. 106 del Decreto Legge 17 marzo 2020 n. 18 'Cura Italia' indica chiaramente che al rappresentante designato "possono essere conferite anche deleghe o subdeleghe ai sensi dell'articolo 135-novies del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, - 1 destinatari di tali deleghe sono autorizzati a porre domande per conto del delegante nel corso dell'assemblea."
Come rittene la società di poter rispettare il diritto di replica dei soci alle risposte ricevute tramite la modalità "domande pre assembleari"?

· Qualora la riposta fosse "No, è consentito porre domande tramite il Rappresentante Designato" si chiede inoltre:
Quali sono le modalità per trasmettere le domande al Rappresentante Designato?
Perché II modulo disponibile sul sito internet della società non prevede una sezione per fornire
istruzioni di Intervento/domande?
La Società ha svolto alcuni approfondimenti sulla circostanza che l'art. 106, comma 4 del Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito con Legge 24 aprile 2020, n. 27 ("Decreto Cura Italia") consente che al Rappresentante Designato siano conferite deleghe o subdeleghe ai sensi dell'art. 135-novies del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (ossia deleghe c.d. "ordinarie"), e che ciò possa avvenire in deroga rispetto a quanto disposto dal quarto comma dell'art. 135-undecies dello stesso Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (il quale stabilisce che al Rappresentante Designato possano essere conferite deleghe esclusivamente nel rispetto della disciplina di cui al medesimo art. 135-undecies).
Sebbene il dettato normativo non sia chiaro circa la latitudine della deroga da ultimo indicata, nell'interesse dei propri Azionisti Enel ha ritenuto di dare un'interpretazione favorevole ai titolari del diritto di voto che dovessero. conferire delega al Rappresentante Designato ai sensi dell'art. 135-novies del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (per le relative modalità e tempistica è possibile consultare la seguente pagina sito internet aziendale https://www.enel.com/it/investitori/governance/assemblea-azionisti/14-maggio-2020/diritti-azionisti a tendina intitolato "Delega/subdelega ordinaria al Rappresentante unico e notifica"), i quali, quindi, hanno poluto innanzitutto porre domande attinenti alle materie all'ordine del giorno prima dell'Assemblea ai sensi dell'art. 127-ter del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, trasmettendole alla Società – secondo le modalità riportate nel menu a tendina intitolato "Diritto di porre domande prima dell'Assemblea" della pagina del sito internet Enei in precedenza indicata - entro e non oltre il 5 maggio 2020.
Alle domande pervenute entro tale termine è stata data risposta da parte della Società, mediante pubblicazione nella medesima sezione del sito internet aziendale dedicata alla presente Assemblea, entro il termine previsto dalla normativa (i.e., 12 maggio 2020). Analoga facoltà è riconosciuta ai titolari dei diritto di voto che hanno rilasciato della al Rappresentante Designato secondo le modalità previste dall'art. 135-undecies del Decreto Legislativo 24 tebbraio 1998, n. 58 (per le quali si rinvia a quanto illustrato nel menu a tendina intitolato "Delega al Rappresentante runio in qualità di rappresentante designato dalla Società" della pagina del sito internet Enel in precedenza indicata).
inamo restando quanto precede, inoltre, i titolari del diritto di voto che dovessero conferire delega al Rappresentate Designato al sensi dell'art. 135-novies del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 possono porre domande attinenti alle materie all'ordine del giorno:
indicazioni fornite dalla Consob nella Comunicazione n. 3 del 10 aprile 2020, "...in via generale, la disciplina del rappresentante designato dall'emittente ex art. 135-undecies del Testo Unico della Finanza prevede che a quest'ultimo possano essere esclusivamente conferite deleghe con istruzioni di voto nel rispetto di quanto previsto dal medesimo articolo ... ".
Per quanto riguarda eventuali domande attinenti agli argomenti all'ordine del giorno che i titolari di voto, che abbiano conferito delega al Rappresentante Designato ai sensi dell'art. 135-novies del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, dovessero fare pervenire all'account PEC del medesimo Rappresentate Designato durante lo svolgimento dei lavori assembleari, troveranno applicazione le disposizioni déll'art. 6.2 del Regolamento delle Assemblee degli azionisti di Enel, in base al quale "la richiesta di intervento può essere avanzata dal momento dell'assemblea e fino a quando il presidente non abbia dichiarato chiusa la discussione sull'argomento oggetto della stessa". In pratica, in base a tale disposizione, una volta che il Presidente abbia dichiarato chiusa la discussione su uno specifico argomento all'ordine del giorno, eventuali interventi attinenti detto argomento che dovessero essere trasmessi successivamente all'indicato account PEC del Rappresentante Designato non potranno essere ammessi ai sensi del Regolamento assembleare.
Alla luce di quanto sopra, ove si intendesse formulare un intervento attinente uno o più argomenti all'ordine del giorno prendendo spunto dalle risposte alle domande ante Assemblea pubblicate dalla Società sul proprio sito internet, si suggerisce di trasmettere tale intervento alla medesima Società (secondo le modalità sopra indicate) entro e non oltre l'avvio dei lavori assembleari, al fine assicurarsi che tale intervento non risulti tardivo.
Il modulo per la delega elo subdelega ordinaria ex art. 135-novies del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 messo a disposizione dalla Società non prevede un'apposita sezione per formulare domande; in linea con guanto avvenuto negli anni scorsi, si è infatti ritenuto preferibile lasciare ciascun Azionista libero di individuare il formato ritenuto migliore in quanto la nomativa applicabile non pone vincoli al risposte alle domande pervenute secondo le due suddette modalità saranno allegate al verbale dell'Assemblea degli azionisti che sarà pubblicato entro il 13 giugno 2020.
Se sì, quali sono le modalità?
Qualora un Azionista conferisca una delega/subdelega al Rappresentante Designato ai sensi dell'art. 135-novies del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, può trasmettere a detto Rappresentate - unitamente alla delegalsubdelega e secondo le medesime modalità indicate per quest'ultima nella sezione del sito internet aziendale dedicato alla presente Assemblea degli azionisti – dichiarazioni di voto che saranno consegnate al Presidente e riportate nel verbale assembleare.
Le deleghe ex art. 135-novies conferibili solo al Rappresentante Designato sono a titolo gratuito per il delegante? Nel caso in cui lo siano si chiede perché non lo si sia specificato nel testo in cui siano a pagamento si chiede di conoscere e rendere edotti tutti i soci del costo.
Il conferimento di deleghe ai sensi dell'art. 135-novies del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 al Rappresentante Designato non comporta alcuna spesa per il delegante, salvo le spese di trasmissione o spedizione. L'elemento della gratuità non è stato precisato in deleghe conferite ex lege al Rappresentante Designato dalla Società, che opera nell'ambito delineata dall'articolo 135-undecies del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58; trova applicazione in contemplata ai sensi della quale il conferimento della delega non comporta spese per il socio.
. È corretto ritenere che le deleghe ex art. 135-novies possano essere conferite con un qualsiasi tipo di modulofformato standard normalmente utilizzato ed accettato nelle assemblee precedenti e che il modulo di delega art. 135-novies presente sul sito sia solo un'opzione? Qualora la risposta sia "no, il modulo sul sito è obbligatorio" si chiede inoltre "quale è il riferimento normativo che obbliga Il delegante ex art. 135-novies ad utilizzare un modulo prefissato dalla società o dal rappresentante designato"? Si, è corretto.
Se la risposta è "A distanza", si chiede inoltre quale sia la modalità tecnica prescelta per verificare con certezza l'identità del Rappresentante Designato e quali strumenti sono stati scelti per verificare la sicurezza dei dati trasmessi nel corso dell'assemblea?
Si prevede l'intervento di persona del Rappresentante Designato.
Non è prevista la partecipazione all'Assemblea degli azionisti del 14 maggio 2020 da parte di giomalisti e analisti finanziari, neanche tramite modalità di collegamento da remoto.
Con che modalità la società garantisce che il Rappresentante Designato e l'incaricato dell'attività servizio titoli verifichino fino al momento precedente l'inizio del lavori assembleari che siano arrivate le predette comunicazioni per garantire la validità della delega di voto?
Le comunicazioni ex art. 83-sexies del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 vengono inviate alla Società dagli intermediari aderenti al sistema di gestione accentrata di Monte Titoli S.p.A. tramite l'utilizzo di piattaforme telematiche, cui aderiscono tutti i partecipanti, al sistema di gestione accentrata stesso: emittenti azioni dematerializzate, intermediari e centri servizi che per conto degli emittenti gestiscono il servizio itioli (per quanto riguarda Enel, Computershare S.p.A.).
Tali piattaforme garantiscono in ogni momento tempestività dei flussi contenenti le comunicazioni e vengono costantemente monitorate fino all'apertura dei lavori assembleari. Pertanto, per quanto concerne la società emittente, nulla cambia rispetto a quanto avviene in situazioni non emergenziali.
In relazione alla diffusione del Covid-19 su scala globale, già nella prima metà di marzo la Società ha disposto lo smart working continuativo per tutti i propri dipendenti a livello globale, fatte salve le esigenze improrogabili correlate ad attività necessarie per la continuità del servizio e la sicurezza dei sistemi elettrici nazionali.
Lo smart working continuativo è stato applicato pertanto al 55% dei 68.000 dipendenti del Gruppo.
Per i colleghi che hanno continuato a lavorare sul campo, in quanto impiegati in attività non remolizzabili, sono state previste misure di prevenzione e protezione per garantire lo svolgimento del lavoro nella massima sicurezza, a

partire dalle regole di distanziamento, la fornitura di idonei dispositivi individuale, misure di igiene, sistemi di diagnosi della salute, nonché misure preventive anche più cautelative rispetto a quelle disposte dalle Autorità Sanitarie nazionali, quali la domiciliazione anche in casi di potenziali o sospetti contagi.
Inoltre, Enel ha implementato una serie di iniziative per sostenere i propri dipendenti nell'emergenza, sia dal punto di vista professionale che personale.
Enel ha stipulato una polizza assicurativa per tutelare i 68.000 dipendenti del Gruppo in tutto il mondo in caso di ricovero da virus Covid-19. La polizza, che è stata strutturata specificamente per le esigenze del Gruppo Enel, rappresenta in assoluto il primo intervento assicurativo al mondo volto a garantire assistenza a livello globale rispetto ad un fenomeno di pandemia. Attraverso la polizza, Enel garantisce un'indennità in denaro per i suoi dipendenti ricoverati in ospedale dopo aver contratto il virus o dopo aver subito cure interisive.
In lfalia, Enel ha inottre istituito una "Barca Ferie", siglando un accordo con le segreterie nazionali delle Organizzazioni Sindacali dei settore elettrico volto a tutelare i lavoratori dell'Azienda impegnati in attività operative che non possono essere effettuate da remoto e che, in ottica di sicurezza legata all'emergenza Covid-19, sono state ridotte o sosoese durante il periodo di lockdown. L'accordo utilizza misure contrattuali straordinarie e innovalive attraverso strumenti come la flessibilità con recupero dell'orario solidaristico attivo su base volontaria di clascun lavoratore, manager compresi, e dell'Azienda con la donazione delle ferie. Nello specifico, Enel ha donato 29.700 giorni di ferie a cui si sommano i giorni donati volontariamente da parte dei colleghi, che al 6 maggio ammontavano a quasi 22.000 giorni donati da quasi 12.000 colleghi.
L'Azienda ha anche messo a disposizione dei propri dipendenti un servizio di supporto psicologico framite un numero verde dedicato. Chi lo desidera, può parlare, in forma anonima, gratuita e confidenziale, con uno psicologo psicoterapeuta iscritto all'albo nazionale.
Ai colleghi è stata infine garantita un'informativa costante circa l'evoluzione della situazione, le misure igienicosanitare da adottare sul lavoro e nella propria vita privata, le azioni intraprese da parte di Enel volte a lutelare la salute e la sicurezza delle persone: ciò è stato realizzato attraverso email, SMS e la intranet aziendale, dove sono state messe a disposizione di tutti i colleghi informazioni, procedure, interviste al fop management e al personale operativo.
È prevista la possibilità che le riunioni degli organi societari - consiglio di amministrazione e collegio 12. sindacale - si svolgano da remoto - collegamento video e audio -? Qualora la risposta fosse SI si chiede anche
Come viene garantita la riservatezza dei lavori, in particolare l'impossibilità per terzi di intrusione (via Trojan ad es.) o per i partecipanti di consentire a terzi l'accesso, in remoto o registrato? Qualora la risposta fosse NO si chiede anche
"Vi sono state rlunioni degli organi societari nel periodo successivo all'inizio dell'emergenza COVID19 ed in particolare in presenza di restrizioni alla mobilità?
E se sì, vi sono stati assenti giustificati?
E perché non ci si è avvalsi di strumenti di partecipazione a distanza?
L'art. 16.2 e l'art. 25.4 dello Statuto sociale prevedono espressamente che le riunioni del Consiglio Amministrazione e del Collegio Sindacale possono tenersi anche mezzi di telecomunicazione, a condizione che tutti i partecipanti possano essere identificazione si dia atto nel relativo verbale e
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sia loro consentito di seguire la discussione e di intervenire in tempo reale alla trattazione degli argomenti affrontati, scambiando se del casó documentazione.
Nel corso del 2019, non si sono svolte riunioni del Consiglio di Amministrazione o del Collegio Sindacale nelle quali la totalità degli Amministratori e dei Sindaci fossero collegati mediante mezzi di telecomunicazione; nel corso del 2020, invece, alla luce dello stato di emergenza derivante dall'epidemia da Covid-19, n. 4 riunioni del Consiglio di Amministrazione e n. 6 riunioni del Collegio Sindacale hanno avuto luogo mediante collegamento in teleconferenza di tutti gli Amministratori e i Sindaci che vi hanno partecipato. Fermo restando quanto precede, nel corso del 2019 e del 2020 si sono svolte alcune riunioni di entrambi gli organi sociali sopra indicati cui uno o più Amministratori o Sindaci hanno partecipato collegandosi tramite strumenti di teleconferenza; a tale riguardo, i verbali delle riunioni recano sempre l'indicazione dei partecipanti in sede di apertura dei lavori e le modalità di partecipazione di ciascuno, nonché la tempistica di accesso e allontanamento dalle riunioni anche per coloro che sono collegati tramite mezzi di telecomunicazione.
Si segnala in ogni caso che, durante le riunioni, viene costantemente verificato il permanere della connessione, anche attraverso un team dedicato di tecnici della Società tenuto ad obblighi di riservatezza, che monitora costantemente la continuità dei collegamenti e la qualità della connessione.
l verbali delle riunioni degli organi sono messi a disposizione di ciascuno dei rispettivi componenti e, per quanto concerne il Consiglio di Amministrazione, i relativi verbali sono messi a disposizione anche del Collegio Sindacale per l'esercizio delle funzioni di controllo.
Il collegamento da remoto dei componenti gli organi sociali e dei manager che partecipano alle riunioni avviene tramite piattaforme che garantiscono la riservatezza delle riunioni, nonché l'impossibilità di intrusione da parte di terzi o per i partecipanti di consentire a terzi l'accesso, in remoto o registrato. La Società è infatti dotata di una sofisticata rete di misure di sicurezza informatiche e di criplazione audio video, che è volta anche a tutelare la riservatozza delle sedute dei lavori consiliari attraverso meccanismi di controllo e riconoscimento dei partecipanti autorizzati al collegamento.
Come indicato nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di Enel S.p.A. per l'esercizio 2019, la "board review" riferita a tale esercizio tanto del Consiglio di Amministrazione e dei relativi Comitati quanto del Collegio Sindacale è stata effettuata con il supporto della società specializzata indipendente Korn Ferry International Str.I., e si è svolta seguendo le modalità della "peer-to-peer review", ossia mediante la valutazione non solo del funzionamento dell'organo di volta interessato nel suo insieme, ma anche dello stile e del contenuto del contributo fornito da ciascuno degli Amministratori/Sindaci che ne fanno parte. Il corrispettivo fissato per il supporto da parte di Korn Ferry International S.r.l. allo svolgimento dell'insieme di tali attività è pari a 75.000 euro, spese incluse.
Dagli esiti della board review per l'esercizio 2019 è emerso che l'evoluzione accelerata del settore e dei mercati internazionali nei quali opera il Gruppo Enel richiede un'attenzione costante allo sviluppo continuo di competenze e di conoscenze. In particolare, la sostenibilità e la digital transformation sono state individuate come le aree che presentano maggior dinamicità, imprevedibilità di sviluppi e pervasività d'impatto, e sulle quali è stato quindi raccomandato di continuare a investire in termini di formazione e induction degli amministratori.
Ulteriori approfondimenti sono disponibili nel paragrafo n. 1.10, della Relazione sul Assetti Proprietari di Enel S.p.A. per l'esercizio 2019, intitolato "Valutazione del funzionamento del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati".
A tutte le riunioni del Consiglio di Amministrazione svolte nel corso stati invitati a prendere parte uno o più responsabili delle funzioni aziendali competenti sulle diverse materie all'ordine del giorno, i quali hanno provveduto, su invito dell'Amministratore Delegato, a fornire gli opportuni approfondimenti in discussione.
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Nel Consiglio di amministrazione di Enel S.p.A., nominato dall'Assemblea del 4 maggio 2017 e con scadenza alla data della presente Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2019, non vi sono consiglieri che hanno ricoperto la carica per più di nove esercizi.
Non è prevista tale possibilità, come espressamente indicato tanto nella prima sezione della Relazione sulla Remunerazione 2019 (par. 1.2.3 "Amministratore Delegato/Direttore Generale", a pag. 18), approvata dall'Assemblea ordinaria del 16 maggio 2019, quanto nella Relazione sulla politica in materia di remunerazione per il 2020 e sui compensi corrisposti nel 2019, di cui all'ordine del giorno della presente Assemblea (par. 1.2.4 "Amministratore Delegato/Direttore Generale", a pag. 24).
Nel 2019 il numero totale di donne manager nel Gruppo è aumentato del 7,4% rispetto all'anno precedente. Inoltre il numero delle donne manager sul totale dei manager del Gruppo è passato dal 20%.
A fine 2019 sono state coinvolte dallo smart working oltre 10:000 persone in Italia e oltre 17.000 nell'intero Gruppo, pari a circa il 25% dei dipendenti.
Si è proceduto per gradi: prima sono stati convolti i dipendenti delle zone focolaio, subito dopo gli uffici principali, e a seguire la modalità smart working è stata estesa a tutto. Il territorio nazionale e a tutti i Paesi di presenza del Gruppo, portando a oltre 37.000 persone la diffusione dello smart working (pari a circa il 55% dei dipendenti).
Enel ritiene conforme a un proprio specifico interesse, oltre che un dovere nei confronti del mercato, assicurare un rapporto costante e proficuo, fondato sulla comprensione reciproca dei ruoli, con la generalità degli azionisti nonché con gli investitori istituzionali, al fine di accrescere il relativo livello di comprensione delle attività svolte dal Gruppo. In tale contesto, Enel intrattiene con gli investitori un dialogo basato sui principi di correttezza e trasparenza, nel rispetto della disciplina comunitaria e nazionale in tema di abusi di mercato, nonché in linea con le migliori pratiche internazionali. Nel corso del 2019 sono stati organizzati incontri - in forma di roadshows, one-to-one, group meetings e conferenze - con 672 investitori, rappresentanti più del 70% della base istituzionale di Enel.
Tali incontri, a cui ha partecipato il Top Management e l'unità di Investor Relations, si sono tenuti in Europa, Nord America e Australia. Il 90% circa degli incontri si è tenuta con investitori equity e il restante 10% con investitori fixed income. Le informazioni condivise con gli investitori hanno avuto natura sia finanziaria, ovverosia in relazione a specifici temi ESG (Environnental, Social e Governance), essendo tali tematiche sempre più parte degli elementi di valutazione inclusi dagli investitori istituzionali nelle loro scelte di investimento. In generale, gli argomenti di maggiore interesse sono la creazione di valore, la buona governance ed i rischi e le opportunità per il Gruppo derivanti dalla transizione energetica.
Individuando i bisogni sociali locali più urgenti, le principali categorie di azione riguardano:
Salute (sistema sanitario): 169 iniziative, per circa 50 milioni di euro, relative alla donazione di dispositivi di protezione individuale a operatori sanitari, donazione di macchinari per terapia intensiva, kit per individuazione dei contagiati, suppellettili e apparati medicali, contributo monetario a ospedali o enti di protezione civile. Inoltre in alcuni Paesi è stata garantita la fornitura gratuita di tutta l'energia necessaria e spazi di proprietà aziendale per la costruzione di "ospedali da campo" o ricoveri per persone in quarantena,
Urgenze socio-economiche per le comunità in cui Enel è presente: 108 iniziative, per circa 7 milioni di euro, relative a bisogni di base come cibo, acqua, materiale per igiene personale e sanificazione delle abitazioni o di spazi comunitari, campagne informative e di supporto alle fasce più deboli.
A questo si aggiunge l'impegno assunto dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel, nonché dal top imanagement a suo diretto riporto, di donare un importo pari alla remunerazione loro spettante per il periodo di lockdown in Italia, causato dalla crisi sanitaria in atto (ed equivalente a circa il 15% della remunerazione annuale), a sostegno di inizialive di solidarietà per fronteggiare l'emergenza da Covid-19. Tale importo sarà raddoppiato da Enel Cuore.
A tale riguardo, ed in ottemperanza delle misure restrittive alla circolazione derivante dalla crisi sanitaria in corso vi preghiamo di comunicarci quali sono le modalità telematiche da utilizzare per la visione.
La documentazione richiesta verrà fornita nei giorni successivi allo svolgimento dell'Assemblea degli azionisti al vostro indirizzo di posta elettronica certificata.
La documentazione richiesta verrà fornita nei giorni successivi allo svolgimento dell'Assemblea degli azionisti al vostro indirizzo di posta elettronica certificata.
In qualità di azionisti di Enel, in attesa della vostra Assemblea ordinaria degli azionisti del 2020, vorremmo condividere con vol le nostre osservazioni e le nostre domande.
Rilasclamo la presente dichiarazione non solo in qualità di azionisti ma anche di sostenitori dell'iniziativa degli investitori Climate Action 100+ allo scopo di collaborare con vol per potenziare la governance del cambiamento climatico, tagliare le emissioni e rafforzare l'informativa finanziaria legata al clima con rilevanti opportunità di gestire il cambiamento climatico.
Vi ringraziamo anticipatamente per la vostra attenzione e per le vostre risposte.
Si segnala che pubblicheremo le nostre domande anche sul nostro sito www.dws.com il giorno dell'assemblea. In qualità di rappresentanti principali degli interessi degli azionisti, in quanto componenti del consiglio avete l'importante responsabilità di monitorare in modo critico e guidare Enel verso una performance e una crescita all'Insegna della sostenibilità a lungo termine. Di conseguenza, noi di DWS crediamo fortemente che amministratori qualificati, esperti e indipendenti siano essenziali competenti ed eterogenei garantiscano processi decisionali efficienti.
Soprattutto in periodi difficili come questo, diventa sempre più chiaro come i nostri sistemi sociali e il mercato dei capitali a livello globale siano vulnerabili di fronte a situazioni impreviste di questa portata e come sia necessario agire insieme per affrontare una problematica globale – che si tratti di una pandemia mondiale o del cambiamento climatico.
Alla luce di clò, vorremmo esprimere il nostro apprezzamento per il vostro costante impegno e la vostra continua prontezza nell'affrontare le problematiche legate al cambiamento cilimatico attraverso la vostra adesione agli obiettivi definiti dall'Accordo di Parigi e ai Sustainable Development Goals.
Considerati gli effetti straordinari della crisi del COVID-19 su tutti i settori dell'economia a livello mondiale, la vostra attenzione è comprensibilmente rivolta al mantenimento della salute e della sicurezza del vostro personale, alla disponibilità dei vostri asset e a una fornitura affidabile di elettricità. Sulla scorta della vostra gestione della crisi, vorremmo chiedervi quanto segue:
Al primo manifestarsi del Covid-19, il Gruppo Enel ha immediatamente trasformato il modo di lavorare dei suoi dipendenti, attivando in ogni Paese le migliori modalità che consentissero la prosecuzione delle attività e tutelassero la salute dei lavoratori. Considerata tale nuova modalità lavoraliva, Enel ha definito, per ciascun business e per le unità di supporto, una serie di indicatori segnaletici, della produttività condotte da remoto (smart working). La misura di tali indicatori ha evidenziato una sostanziale continuità dell'operatività di tutte le unità senza particolari impatti sulla capacità di delivery. Oltre a monitorare dello smart working, Enel ha organizzato una raccolta strutturata e settimanale di dati mirati a monitorare l'andamento dei principali indicatori operativi delle attività di business per verificare l'eventuale impatto della pandemia su queste ultime. Si riportano di seguito alcune evidenze dei trend rilevati per le principali Business Line:
Global Power Generation: si è registrato un decremento medio della produzione di circa il 20% rispetto alla produzione rilevata nel periodo pre-crisi. Tale decremento è stato più marcato in Italia e nei Paesi dell'America Latina, in particolare Argentina, Perù e Brasile. Nell'ultima settimana tuttavia è stato possibile notare una lieve ripresa della produzione in Italia e in Brasile. Per quanto riguarda la capacità aggiuntiva si cominciano a registrare alcuni ritardi dovuti ai limiti imposti al movimento di cose e persone. Si stanno tuttavia pianificando tutte le azioni necessarie a recuperare i possibili, ritardi di esecuzione.
Infrastructure & Networks: è stata rilevata una diminuzione media dell'energia distribuita, rispetto ai valori precrisi, di circa il 23%, valore diffuso in tutte le country in cui è presente Enel, con picchi tuttavia in Italia. Perù Argentina e Romania e impatti più contenuti in Spagna, Cile e Colombia. Nelle ultime due settimane del periodo in osservazione, si è registrata, comunque, una ripresa del volume dell'energia distribuita in Italia, Spagna, Cile e Colombia. Il perdurare del lockdown sta comportando inoltre un rallentamento dell'attività di installazione degli smart meter di seconda generazione per il blocco delle attività operative differibili. Si stanno tuttavia studiando tutte le iniziative per accelerare il piano di posa dei gruppi di misura con particolare impatto nella seconda metà dell'anno.
Mercato: l'energia consumata; nel periodo in esame, ha avuto un decremento medio del 15% a livello globale rispetto al periodo pre-crisi. Si rileva in particolare un rallentamento dei consumi nel segmento B2B, solo parzialmente compensato da una crescita di quelli del segmento B2C, agevolato dai maggiori consumi domestici indotti dalla quarantena (circa +5%). Nell'ultima settimana si registra una lieve ripresa dei consumi in ttalia (+6%) e in Spagna (+5%). Dalle rilevazioni si nota inoltre un generalizzato ralientamento nell'acquisizione dei clienti: durante l'ultima settimana, tuttavia, le attività commerciali stanno iniziando a riattivarsi; in Italia, ad esempio, si è avuta la riapertura di alcuni spazi "Enel partner" (negozi indiretti). La curva di incassi ha subito un lieve peggioramento rispetto al periodo pre-crisi soprattuito nei Paesi in cui il pagamento delle bollette attraverso canali digitali/automatici risulta meno diffuso (in particolare l'Italia e alcuni Paesi dell'America Latina).
La crisi causata dalla pandemia Covid-19 rappresenta un evento senza prècedenti, che potrebbe avere impatti nel breve periodo ma non nel posizionamento strategico di medio e lungo periodo. La strategia del Gruppo è infatti basata su trend di lungo periodo, che non risultano al momento a rischio a causa della crisi. Al contrario, si itiene che le utilities giocheranno un ruolo fondamentale nella ripresa economica, in particolare attraverso investimenti accelerati per la decarbonizzazione e l'elettrificazione dei consumi; due frend che sono alla base della strategia del Gruppo. L'impatto finanziario nel breve termine dipenderà dalla fasi di lockdown nei diversi Paesi in cui il Gruppo opera, nonché dalla rapidità del recupero dell'economia locale e globale. La crisi non impatta i target finanziari di medio periodo, che confermano una crescita sostenibile a vantaggio di tutte le categorie di stakefolder.
Nella risposta alla crisi pubblicata sul vostro sito web avete menzionato che il percorso verso la digitalizzazione che avete intrapreso qualche tempo fa ha contribuito a prepararvi per questa circostanza. Alla luce di ciò, ritenete che sia necessario ripensare a come e dove il lavoro viene svolto e accelerare l'ulteriore adozione di capacità di automazione e digitalizzazione?
Negli ultimi anni, Enel ha aumentato la propria resilienza grazie ad importanti investimenti digitali, principalmente in:

Questo percorso di digitalizzazione ha permesso di garantire la continuità operativa anche durante l'attuale crisi. Allo stesso tempo, questa emergenza ha fornito utili elementi per meglio definire la struttura futura:
Per quanto concerne il Consiglio di Amministrazione, la lista presentata dagli investitori istituzionali ha nominato un candidato alla carica di amministratore indipendente che potrebbe rafforzare la competenza del Consiglio in materia di clima.
Questa è stata una delle priorità principali dell'iniziativa Climate 100+ in termini di governance, che anche noi sosteniamo con forza.
Come noto, il Piano Strategico 2020-2022, presentato a novembre 2019, si focalizza su un modello di business sostenibile e pienamente integrato, in grado di cogliere le opportunità derivanti dalla transizione energetica é legate a trend globali che stanno cambiando il settore energelico: decarbonizzazione ed elettrificazione. La digitalizzazione delle reti e l'adozione di piattaforme per tutte le attività relative ai clienti sono fattori ablitanti della strategia del Gruppo, che mira ad accelerare lo sviluppo delle fonti rinnovabili riducendo al contempo la generazione da fonti termiche.
In particolare, gli investimenti previsti nell'arco di Piano agiranno direttamente su tre SDG principali: SDG 7 (Energia Pulita e Accessibile), SDG 9 (Industria, Innovazione e Infrastrutture) e SDG 11 (Città e Comunità Sostenibili), contribuendo, dunque, all'SDG 13 relativo al cambiamento climatico.
Come illustrato nel Bilancio di sostenibilità relativo all'esercizio 2019 (pagg. 12 e 48), Enel si è dotata, da diversi anni, di una specifica struttura di governance che si ispira alle miglion pratiche internazionali e permea i diversi processi aziendali, decisionali e operativi, lungo l'intera catena del valore. L'integrazione dei fattori ambientali, sociali e di governance è garantita attraverso processi strutturati che prevedono: l'analisi del contesto di sostenibilità, l'identificazione delle priorità per l'Azienda e gli stakeholder, la pianificazione di sostenibilità, la realizzazione di specifiche azioni, il reporting e la gestione dei rating ESG e degli indici di sostenibilità
Per quanto concerne le competenze degli organi sociali in materia di cambiamento climatico, il Consiglio di Amministrazione di Enel S.p.A. è responsabile dell'esame e della strategia aziendale, inclusi il budget annuale e il Piano Industriale del Gruppo, che incorporano i principali obiettivi e le azioni che la Società ha
intenzione di intraprendere per guidare la transizione energetica e fronteggiare il cambiamento climatico. Nel 2019, il Consiglio di Amministrazione ha affrontato questioni legate al clima, riflesse nelle strategie e nelle operazioni aziendali e di sostenibilità, in 8 delle 14 riunioni svolte. Sul tema dei cambiamento climatico il Consiglio di Amministrazione è supportato principalmente dal Comitato per la Corporate Governance e la Sostenbillità e dal Comitato Controllo e Rischi.
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In particolare, il Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità ha il compito di assistere il Consiglio di Amministrazione nella valutazione e nelle decisioni relative, tra l'altro, alle tematiche di sostenibilità, comprese eventuali questioni climatiche ille attività della Società e alle dinamiche di interazione di quest ultima con tutti gli stakeholder. Nel 2019, questo Comitato ha trattato questioni legate nelle strategie e nelle operazioni aziendali e di sostenibilità, in 5 delle 8 riunioni svolte.
Il Comitato Controllo e Rischi supportá il Consiglio di Amministrazione nell'espletamento dei compili a quest'ultimo demandali in materia di controllo interno e di gestione dei rischi. Procede inoltre all'esame dei contenuti in materia di cambiamento climatico illustrati nella Relazione Finanziaria Annuale e nel Bilancio di Sostenibilità, ilasciando in proposito un parere preventivo al Consiglio di Amministrazione chiamato ad approvare tali documenti. Nel 2019, il Comitato ha trattato questioni legate al clima, riflesse nelle operazioni aziendali e di sostenibilità, in 6 delle 12 riunioni svolte.
L'Assemblea degli Azionisti del 14 maggio 2020 nominerà il nuovo Consiglio di Amministrazione, il quale provederà a istituire i comitati e a individuame i componenti, tenendo anche conto del background dei singoli Amministratori, oltre che dell'assetto di governance adottato dalla Società anche in materia di sostenibilità. ·
Per quanto concerne gli argomenti riguardanti la remunerazione dei dirigenti, apprezziamo molto che abbiate deciso di destinare parte della vostra remunerazione a iniziative di solidarietà. Sul fronte delle altre modifiche alla politica di remunerazione per quest'anno, avete anche deciso di rivedere al rialzo la remunerazione dell'Amministratore Delegato/Direttore Generale per il periodo 2020-2023.
Nel predisporte la politica in materia di remunerazione per l'esercizio 2020; e, quindi, nel definire il trattamento economico dell'Amministratore Delegato/Direttore Generale per il 2020, il Comitato per le Nomine e le Remunerazioni si è avvalso del supporto della società di consulenza indipendente Willis Towers Watson. Tale società ha sottoposto al Comitato per le Nomine e le Remunerazioni un'analisi di benchmark relativa al posizionamento competitivo del trattamento retributivo riconosciuto allo stesso Amministratore Delegalo/Direttore Generale per il mandato 2017/2019.
L'analisi è stata predisposta da Willis Towers Watson sulla base dei dati indicati nella remunerazione, nelle relazioni sulla corporato governance e nelle relazioni finanziarie in occasione della stagione assembleare 2019 dagli emittenti parte dei due peer group presi in considerazione, ossia (i) un peer group costituito da società europee appartenenti al settore utilities ("Peer Group Europeo di Uffilities"), nonché (il) un peer group di società appartenenti all'indice FTSE MIB ("Peer Group Italiano"), secondo quanto dettagliatamente indicato nel paragrafo 1.1.3 "Esperti indipendenti intervenuti nella predisposizione della Relazione sulla politica in materia di remunerazione per il 2020 e sui compensi corrisposti nel 2019, a cui si rinvia.
Pertanto, ai fini della definizione del trattamento retributivo dell'Amministratore Delegato/Direttore Generale per il 2020 è stato innanzi tutto preso in considerazione il posizionamento di Enel rispetto al Peer Group Italiano e al Peer

È stato quindi esaminato il posizionamento dell'Amministratore Delegato/Direttore Generale di Enel relativa al mandato 2017/2019 rispetto a quella dei CEO dei Peer Group sopra indicati, avendo riguardo a futte le sue componenti. In particolare, la remunerazione variabile di breve e di lungo termine è stata valutata sia al livello target che al livello massimo di performance.
Dall'analisi - i cui dettagli sono indicati nella citata Relazione sulla politica in materia di remunerazione per il 2020 e sui compensi corrisposti nel 2019, in particolare si veda il paragrafo 1.2.4 "Amministratore Delegato/Direttore Generale") - è emersa l'esigenza di allineare ai valori di mercato gli importi concernenti (i) la componente variable di breve termine al livello massimo di performance e (ii) la componente variabile di lungo termine al livello farget.
L'indicata analisi di benchmark ha infatti evidenziato che il trattamento economico complessivo riconosciuto all'Amministratore Delegato/Direttore Generale di Enel per il mandato 2017/2019 non riflette appieno il posizionamento di Enel in termini dimensionali, di proiezionale e di capitalizzazione rispetto sia al Peer Group Italiano che al Peer Group Europeo di Utilities.
In considerazione di quanto precede e in linea con l'opinion rilasciata da Willis Towers Watson, la politica per la remunerazione introduce per il 2020 una revisione del trattamento economico dell'Amministratore Delegato/Direttore Generale, ai fini di un suo più corretto posizionamento rispetto ai peers di riferimento, nonché per conseguire un ulteriore allineamento del pay-mix alle best practice di mercato, specie per quanto riguarda l'aumento del peso della componente variabile di lungo termine al livello farget.
Prevedete di integrare ulteriori impegni verso i singoli SDG nei plani di remunerazione dei dirigenti? In particolare, come prevedete di integrare ulteriormente specifici aspetti climatici nei vostri piani di remunerazione dei dirigenti?
La politica di remunerazione 2020 di Enel è strettamente legata al Piano Strategico 2020-2022, che pone la sostenibilità al centro, con l'obiettivo di creare valore nel medio-lungo per tutti gli stakeholder. In particolare, oltre il 90% degli investimenti totali previsti riguarda gli SDG 7 (Energia pulita e accessibile), SDG 9 (Industria, innovazione e infrastrutture) ed SDG 11 (Città e comunità sostenibili), che contribuiscono complessivamente al raggiungimento dell'SDG 13 (Lotta al cambiamento climatico).
Nella politica proposta per il 2020, il peso degli obièttivi di sostenibilità sale dal 10% al 30% per la componente variabile di breve termine (15% legato a temi safety e 15% legato a una efficace gestione dell'emergenza Covid-19) e dal 10% al 25% per quella di lungo ternine. Questi ultimi sono interamente riferiti a obiettivi legati al cambiamento climatico: per il 10% alla riduzione delle emissioni di CO2 (SDG 13) e per il 15% all'aumento del rapporto tra la capacità installata netta consolidata da fonti rinnovabili e la capacità installata netta consolidata totale (SDG 7).
Apprezziamo le modifiche che avete apportato in direzione di una maggiore attenzione verso la sostenibilità e in particolare per gli obiettivi legati al clima nella politica remunerativa per il 2020.
Riteniamo che questo rafforzi il nostro supporto a tale politica, in quanto meglio allineata al vostro Plano Strategico 2020-2022.
Una delle priorità di Impegno identificate dall'iniziativa Climate Action 100+ per il futuro riguarda l'informativa concernente le attività di lobbying climatica.
In base a una relazione pubblicata dalla InfluenceMap sul lobbying climatico aziendale', siete tra i leader in termini di sostegno fornito alle politiche climatiche.
ttps://influencemap.org/climate-lobbying.

Nel 2019, con riferimento al supporto a tali politiche, avete riferito dei vostri contributi destinati ad associazioni di categoria o associazioni degli imprenditori.
7 Siete a conoscenza di qualche associazione di settore a cul appartenete che si sia opposta a politiche climatiche? Come garantite in termini di governance che le vostre posizioni e prassi di lobbying siano pienamente in linea con la vostra strategia a supporto di una politica climatica significativa e con l'attuazione dell'Accordo di Parigi?
Il Gruppo Enel svolge un ruolo attivo in diverse associazioni di settore, con l'obiettivo di promuovere i temi relativi alla transizione energetica a livello sia globale, anche attraverso la presenza nel relativi organi sociali, La valutazioni/organizzazioni cui partecipare prevede un'analisi dei loro scopi e attività al fine di garantire un allineamento con gli impegni di Sostenibilità 2019 sono riportate alcune delle associazioni nazionali con cui Enel ha collaborato attivamente nel 2019, insieme a informazioni aggregate sui contributi economici forniti a tali associazioni di categoria. Inoltre, abbiamo deciso di istituire, ormai da diversi anni una specifica unità dedicata a consolidare e rappresentare la posizione del Gruppo sulle politiche che si riferiscono ai cambiamenti climatici, alle strategie a bassa emissione di carbonio, alla regolamentazione internazionale del mercato del carbonio, all'ambiente e alla sicurezza degli approvvigionamenti, Attraverso questa unità, supportiamo quindi la difesa del clima e seguiamo il coinvolgimento degli stakeholder istituzionali, delle associazioni di categoria, delle organizzazioni non governalive e del mondo accademico.
L'anno scorso avete presentato il Piano Strategico 2020-2022 che, se da un lato conferma la direzione strategica glà stabilita, Integra anche esplicitamente gli obiettivi SDG nella vostra strategia finanziaria.
La granularità dell'informativa riguardante la destinazione del CAPEX organico lordo ai quattro SDG che avete identificato nella vostra strategia ci risulta estremamente utile in quanto investitori responsabili.
Inoltre, l'analisi degli Scope 1, 2 e 3, l'aggiornamento di nuovi obiettivi certificativa Science-Based Targets oltre al vostro focus su una transizione giusta ed inclusiva, contribuiscono ad alimentare la nostra fiducia verso la vostra strategia climatica. Per concludere, vorremmo ringraziare cordialmente voi e tutti i dipendenti di Enel per l'impegno e la dedizione profusi nello scorso anno ma anche in questi momenti difficili, nel bel mezzo della crisi del COVID-19, contribuendo al successo di Enel nella sua dedizione al supporto alla società.
Vi ringraziamo anticipatamente per le vostre risposte. Con l'occasione esprimiamo il nostro consenso alla pubblicazione del nome della nostra azienda nelle vostre risposte.
Distribuzione di energia
Distribuzione di Gruppo Enel nel 2019 è stato generato dalla distribuzione di energia elettrica. Si tratta, di n 40% del Lotta ucreppo innortante del Gruppo, seguito dalla produzione di energia da fonti rinnovabili grari ungu, della vendita di energia a cilenti retail (18%) e dalla produzione di energia da fonti fossili (9%).
ll 47% dell'Ebitda dalla distribuzione di energia è stato prodotto in Italia, contro il 27% dell'area Iberia e il 25% dell'America Latina.
1.1 · Qual è la quota di mercato di Enel nel mercato della distribuzione di energia elettrica in Italia (includendo anche i DSO controliati da azionisti pubblici)?
anono ta di mercato di Enel nel mercato della distribuzione di energia elettrica in Italia è pari a circa i 85%.
del metobato : UNARETI (con il 3%), IRETI (con il 2%) ed EDINA (con lo 0,6%).
Nel mercato della distribuzione di energia elettrica in Spagna, oltre ad Endesa che risulta essere il primo DSO con e-distribucion (con una quota di mercato di circa il 43%), sono presenti operatori: Ibercrola (39%), Union Fenosa (13%), Viesgo (2%) e Hidrocantabrico (2%).
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1.10 In quali mercati dell'America Latina Enel è maggiormente presente come DSO e quale quota di mercato ha nei tre maggiori mercati dell'America Latina?
Enel, attraverso le controllate di Enel Americas, è presente in Brasile con una quota del 21% (1º DSO), in Colombia con una quota del 23% (2° DSO), in Argentina con una quota del 18% (2° DSO) e in Perù con una quota del 19% (2º DSO); Enel è altres) presente in Cile, attraverso la controllata Enel Chile, con una quota del 30% (2º DSO).
1.11 In Italia il WACC è parì al 5,9% e sarà sottoposto a revisione nel 2022 per Il periodo regolatorio (di 4 anni) che inizierà nel 2024. Come si è evoluto il WACC in Italia da quando è stato introdotto?
Il tasso di remunerazione del capitale investito (WACC-Weighted Average Cost of Capital) per il servizio di distribuzione è stato definito dall'Autorità fin dal primo periodo di regolazione avviato nel 2000. Il WACC è determinato al fine di fornire un livello di remunerazione adeguato dell'impresa regolata, che tenga conto sia del costo dell'equity che del costo del profilo di rischio di rischio del settore. Nei vari periodi regolatori, il WACC ha assunto valori fra il 5,6% e il 7,6%. A partire dal 2016, l'Autorità di settore ha modificato i criteri di determinazione e aggiornamento del WACC, in linea con la prassi adottata in altri Paesi europei, al fine di aumentare la certezza e stabilità del quadro regolatorio nell'interesse degli investitori e degli utenti finali. La formula del WACC è stata quindi aggiornata introducendo anche riferimenti internazionali, quali i rendimenti dei Paesi europei con rating elevato, nonché un parametro che tiene conto del rischio Paese dell'Italia (c.d. Country Risk Premium) misurato dallo spread Bto-Bund. Nell'ultimg aggiornamento, il WACC per il triennio 2019-2021 è passato da 5,6%, inflettendo in particolare l'aumento del Country Risk Premium.
1.12 Quali sono i fattori che potrebbero portare a una riduzione del WACC da parte del regolatore italiano e come Incorpora Enel Il rischio di una tale riduzione all'interno dei suoi piani strategici?
Il WACC per e-distribuzione, pari al 5,9% (real pre-tax), è fissato dal regolatore ARERA per gli anni 2020 e 2021; la prossima revisione del WACC è prevista per il secondo semiperiodo 2022-2024.
Il regolatore utilizza una formula per il calcolo del WACC che tiene conto principalmente dei seguenti parametri. risk free rate, Country Risk Premium, parametro 13, rapporto debito equity, costo del l'eguity.
Al momento non prevediamo che la revisione dei parametri della formula nel complesso possa determinare sostanziali modifiche rispetto al livello attuale.
1.13 Nella regione Iberia il WACC è pari al 6%. Il prossimo periodo regolatorio (di 6 anni) inizierà nel 2026. Come si è evoluto il WACC in Spagna e Portogallo da quando è stato introdotto?
Si segnala preliminarmente che per quanto riguarda la distribuzione elettrica nella regione Iberia, il Gruppo Enel opera solo in Spagna.
Il WACC appera introdotto in Spagna (Tasa de Retribuciòn Financiera), per il nuovo ciclo regolatorio 2020-2026, è calcolato con una metodologia basata sul costo medio ponderato del capitale ed è stato definito in misura pari al 6% nel 2020 e in misura pari al 5,58% annuo fino al 2025.
Il valore applicato in precedenza era invece definito dalla media dei buoni di stato spagnoli a 10 anni con l'aggiunta di uno spread: Il WACC del periodo 2014-2019 è stato pari al 6,503% (nominale pre-tax), calcolato
come somma della media dei rendimenti dei buoni di stato spagnoli a 10 anni fissati nel secondo trimestre 2013 (pari a 4,503%) + uno spread di 200 bps.
1.14 Quali sono i fattori che potrebbero portare a una riduzione del WACC da parte del regolatore spagnolo e portoghese come incorpora Enel il rischio di una tale riduzione all'interno dei suoi piani strategici? II WACC appena introdotto in Spagna (Tasa de Retribuciòn Financiera) viene calcolato con una metodologia che definisce il costo medio ponderato del capitale. In particolare, i parametri utilizzati per il calcolo sono principalmente: risk free rate, parametro is, rapporto debito/equity, costo del debito e dell'equity. Il regolatore spagnolo (CNMC) ha fissato il WACC per il nuovo ciclo regolatorio in misura pari al 6% nel 2020 e in misura pari al 5,58% annuo fino al 2025, senza revisioni fino al termine di tale periodo.
1.15 In America Latina il WACC è particolarmente elevato (12,5% in Brasile, 12,3% In Brasile, 10% in Cile, 11,79% in Colombia e 12% in Perù). Quali sono i fattori che potrebbero portare a una riduzione del WACC da parte dei regolatori dei rispettivi Paesi e come incorpora Enel il rischio di una tale riduzione all'interno dei suoi piani strategici?
Il livello dei WACC per la distribuzione elettrica in America Latina sconta la diversa rischiosità dei Paesi rispetto all'Europa. La definizione del WACC avviene coerentemente con i cicli regolatori (ad esempio nell'anno 2023 per le anciale di tributini del Gruppo in Brasile) e non sono attesi fattori che portino a riduzioni in generale. Per quanto riguarda il Cile, in vista del prossimo periodo regolatorio in vigore dal 2021, sulla base delle discussioni in corso si prevede un leggero adeguamento al ribasso.
1.16 Il Capex previsto per "Global Infrastructures & Networks" in Italia sarà pari a 1,9 miliardi di euro nel 2020, n 8 millardi di euro nel 2021 e 1,8 miliardi di euro nel 2022. Come saranno suddivisi tali investimenti per tipologia, in percentuale?
Gli investimenti previsti per "Global Infrastructures & Networks" in Italia nel Piano 2020-22 saranno destinati: per circa il 24% a interventi volti al mantenimento della rete, per circa il 23% a connessioni e altre richieste dei clienti, ore circa il 21% all'installazione di smart meter e per circa il 30% a interventi volti a migliorare la qualità del servizio della rete elettrica.
2.1 Il 67% dell'EBITDA nella vendita di energia è generato in Italia. Al 2022 tale percentuale sul totale è prevista in lieve calo (64%), a fronte di un aumento dell'importanza relativa delle regioni Iberia e America Latina, più ni no occionale rispetto al previsto aumento dell'EBITDA per l'italia (che passerà da 2,2 miliardi di euro a 2,3 miliardi di euro). Qual è la quota di mercato di Enel nella vendita di energia in Italia?
La quota di mercato relativa ai volumi di Enel in Italia, nella vendita di energia elettrica sul mercato libero, nel 2019 è pari al 27%.
ನ್ನೇ

1) Enel (27%)
2) Enigaseluce (5%)
3) Hera (4%)
2.8 Come si prevede che aumenterà tale percentuale al 2022? Si prevede che la percentuale di clienti retail che utilizzerà l'energia verde nel 2022 sarà in crescita.
2.9 Qual è il livello di redditività (in termini di tasso di rendimento Interno IRR o di altri indici comparabili) attualmente generato dai seguenti business di Enel: distribuzione di energia (in media tra i vari mercati globali), produzione di energia da fonti rinnovabili; produzione di energia da fonti fossili, vendita di energia al settore retail (come media tra settori regolati e non regolati)?
Il livello di redditività in termini di IRR varia in base al business, alle geografie e quindi al relativo costo del capitale. I ritorni a livello di distribuzione di energia si attestano in valori superiori al costo del capitale per circa 200 punti base; per la generazione rinnovabile i valori sono intorno ai 200 punti base.
Per quanto riguarda il business retail (energia e gas) il Piano Strategico prevede un incremento di EBITDA al 2022 di circa il 13% (rispetto al 2019) grazie alla crescita del mercato libero che bilancia la contrazione attesa, specialmente in Italia, del mercato regolato. In particolare sul mercato libero, si provede al 2022 un livello Ebitda di circa 84 Elcliente con un sostanziale incremento di base clienti fino a 35 milioni, nonché un piano di efficienza derivante da un programma di platformization che parzialmente compensa l'atteso incremento di competitività.
Il Piano Strategico al 2022 prevede per la vendita di energia e gas un incremento di EBITDA di circa il 13% rispetto al 2019 grazie alla crescita del mercato libero che bilancia la contrazione attesa, specialmente in Italia, del mercato regolato.
In particolare, sul mercato libero, si prevede per il 2022 un livello EBITDA di circa 84 Elcliente con un sostanziale incremento della base clienti fino a 35 milioni e un piano di efficienza derivante da programma di platformization che compensa parzialmente l'atteso incremento di competitività.
4.1 Enel ha valutato la possibilità e il rischio che il legislatore europeo si orienti verso un unbundling totale della gestione delle reti rispetto alla generazione o alla vendita di energia?
La disciplina comunitària prevede, per i distributori facenti parte di un gruppo verticalmente integrato, un unbundling di tipo contabile, legale e funzionale. La disciplina di unbundling italiana, tra le più stringenti a livello europeo, prevede obblighi di separazione funzionale volti a garantire, tra l'altro, la neutralità della gestione delle infrastrutture essenziali, la non discriminazione nell'accesso e nell'uso delle informazioni commercialmente sensibili, nonché a favorire lo sviluppo della concorrenza e impediati incrociati di risorse. Il legislatore europeo non ha ritenuto opportuno rafforzare tale disciplina con l'entrata in vigore del Clean Energy Package (2019), lasciando l'obbligo di separazione proprietaria per i soli TSO (operatori della rete di trasmissione) e per gli Stati membri che intendano applicarlo. Considerando le attuali priorità a livello comunitario nel settore energia, non si rittene che il legislatore europeo abbia in programma un rafforzamento della disciplina esistente.
4.2 Se sì, la generazione di energia da fonti rinnovabili e il settore retail sarebbero in grado di compensare lo scorporo del business legato alla distribuzione di energia in Europa? In che modo?
Nel verficarsi di questa circostanza, nitenuta ad oggi, come detto, improbabile, e relativamente alla quale sarebbero in ogni caso rilevanii le modalità di realizzazione, Enel continuerebbe comunque a investire nella transizione energetica e ad accrescere il proprio portafoglio integrato. Gli impianti da fonti rinnovabili sono al centro del processo di decarbonizzazione in tutti i Paesi e la leadership globale di Enel nel settore permetterà un'ulteriore crescita addizionale. Il trend di elettritcazione porterà i clienti ad aumentare i loro consumi elettrici, a interessarsi sempre più al temi di flessibilità e ai servizi integrati nei vari ecosistemi (casa, ambiente urbano, industra, ecc.) e a guidare la loro evoluzione verso consumi più verdi e più consapevoli. Inoltre, la leadership nella gestione delle reti di distribuzione sarebbe comunque esercitata in tutte le altre parti del mondo ittenute interessanti, a partire dalla prosecuzione del lavoro di innovazione e automazione sugli asset di rete già operativi in Sud America che potrebbe estendersi anche in altre regioni. La diversificazione geografica e di business è un valore che rende il Gruppo più resiliente.
Nonostante l'attuale situazione di emergenza dovuta alla pandemia da Covid-19, che avrebbe dovuto consigliare prudenza nelle scelte finanziarie, con la diminuzione o l'azzeramento del dividendo o, almeno, la rinuncia al programma di riacquisto di azioni proprie. Enel ha deciso di pagare comunque il saldo dei dividendo 2019 e di mettere in votazione il riacquisto di azioni proprie per un massimo del 4,92% del capitale società, che ha tra i principali obiettivi quello di "offrire agli azionisti uno strumento ulteriore di monetizzazione del proprio investimento"
5.1 In base a quali valutazioni Enel ha deciso di pagare comunque un dividendo agli azionisti e di non portare invece a nuovo la parte dell'utile non destinata a riserva, considerata la situazione di estrema incertezza causata dalla crisi del Covid-19?
Durante la crisi conseguente alla diffusione del Covid-19, il management dell'azienda ha rafforzato ulteriormente le pratiche di monitoraggio delle principali variabili di business e di potenziali rischi. Il Gruppo gode di una ottima solidità finanziaria e di un'ampia disponibilità liquida, che consentono di affrontare i mesi di incertezza passati e futuri. Sin dai primi giorni, sono state attivate diverse iniziative tese a proteggere i diversi stakeholders aziendali, inclusi i dipendenti, i clienti, i fornitori, le comunità dei Paesi in cui il Gruppo opera e i portatori di capitale. La decisione di pagamento del dividendo nentra nel quadro strategico del Gruppo di mantenere un'adeguata remunerazione del capitale di rischio sempre commisurata al mantenimento di un solido merito creditizio. Altri operatori possono aver preso decisioni differenti in presenza di altri elementi di volatilità (i.e. prezzo del petrolio per
O&G) o di discontinuità certe del business provocate dal Covid-19 (i.e. settori in cui i ricavi sono stati ridotti O&O) o ur discontinuta cono con posizioni previste da lockdown e distanziamento sociale).
5.2 In base a quali valutazioni Enel ha deciso di confermare il programma di acquisto di azioni proprie, per un in base a quali valulazioni Lierna dolla sociatà, nonostante la situazione di estrema incertezza causata dalla crisi del Covid-19?
causata dalla crisi del Covid-19, il management dell'azienda ha rafforzato ulteritità dell'internacibile fonno al che i Sin bal pinni gioni al chisi Ooke-10, il management d'ampialità disponibile finno sì che il del pusiness e inomitoraggio dello scenario mantenendo intatte le proprie direntifolo includine income ani Grogramma di riacquisto di azioni proprie costituisce una delle opzioni di allocazione di capitale insignito investito programma di nacquisio di zioni proprio oscaniche, al fine di massimizzare il ritorno sul capitale investico, mantenendo allo stesso tempo un'ottimale e solido livello di indebitamento.

1) VISTO CHE AVETE RITENUTO DI avvalervi dell'art. 106 del DL. 18/20 17 marzo 2020, n. 18, recante "Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie. Iavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19", concernenti - in particolare - le modalità di intervento in Assemblea ed il conferimento di deleghe al rappresentante designato al sensi dell'art. 135-undecies del Testo Unico della Finanza , che ritengo anticostituzionale in quanto viola gli art. 3 e 47 della Costituzione perché discrimina gli azionisti delle società quotate in borsa in quanto non gli consente di intervenire in assemblea. Le premesse poste dall'art. 106 del decreto "Cura Italia" sono anticostituzionali per la violazione dell'art. 3 e 47 della Costituzione, uguaglianza fra i cittadini, e quindi per la partecipazione alle assemblee di tutti gli azionisti, al fine sia di votare ma soprattutto di intervenire, come è garantito sia dall'art: 47 della Costituzione sia dall'art. 2372 cc. Le sedute parlamentari, i congressi e le lezioni universitarie sì terranno con mezzi elettronici, perché le assemblee delle società quotate no? Il ruolo di controllo degli azionisti di minoranza ha è stato confermato in molti crack finanziari, porche si vuole tappare la voce degli azionisti scomodi? Per queste ragioni intendo citarvi in giudizio al fine di richiedere un risarcimento del danno immateriale, da devolvere in beneficenza per non aver pofuto esercitare II mlo diritto di partecipare all'assemblea anche perché:
L'art.135-undecies del decreto legislativo 24.02.1998 n. 58 non permette la non partecipazione degli a) azionisti alle assemblee;
b) Il punto 1 del 106 ammette ammette che in deroga a quanto previsto dagli art. 2364 2 c, e 2478-bis l'assemblea ordinaria può essere convocata entro 180 gg dalla chiusura dell'esercizio;
c) Quindi non è possibile, secondo il nostro ordinamento vietare per qualche ragione la partecipazione dei soci, per cui basta farlo via internet.
d) Per cui essendo anticostituzionale l'art. 106 del decreto utilizzato per negarmi l'intervento in assemblea attraverso la causa chiederò al giudice il ricorso incidentale alla Corte Costituzionale.
Polché non avete fatto l'assemblea ONLINE su piattaforma internet chiedo che venga messa al voto l'azione di responsabilità nei confronti del cda.
Come specificato nell'avviso di convocazione, in considerazione dell'emergenza sanitaria in corso connessa all'epidemia da Covid-19 e tenuto conto delle previsioni normative emanate per il contenimento del contagio, Enel ha ritenuto opportuno avvalersi dell'a espressamente prevista dall'art. 106, comma 4, del Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito con Legge 24 aprile 2020, n. 27 (c.d. Decreto "Cura Italia"), prevedendo che l'intervento in Assemblea da parte degli aventi diritto possa avvenire esclusivamente per il tramite del Rappresentante Designato dalla Società al sensi dell'art. 135-undecies del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (i.e., Computershare S.p.A.); secondo le modalità illustrate nel medelità è conforme alle disposizioni normative vigenti. Il controllo di legittimità costituzionale delle leggi e degli atti aventi forza di legge in ltalia è oggetto di sindacato giurisdizionale da parte della Corte Costituzionale.
Fermo restando quanto precede, l'azione di responsabilità proposta si ritiene inammissibile poiché, non essendo attinente a fatti di competenza dell'esercizio cui si riferisce il bilancio sottoposto ad approvazione assembleare, non ricorrono i presupposti previsti dall'art. 2393, comma 2, cod. civ.
Con riferimento all'attività svolta dalla società di revisione EY nel corso del 2019 sulla società Enel S.p.A., si evidenzia che la stessa EY non ha ricevuto incarichi di consulenza fiscale. Si rammenta a tale proposito che, in base all'art. 5, paragrafo 1, comma 2, lett. a vii) del Regolamento (UE) n. 537/2014, tali incarichi risultano vietati al revisore della società.
Comesso che Enel non è responsabile del servizio elettrico in tutte le isole dell'arcipelago, ma solo in alcune, Enel ha già sviluppato un importante progetto per rendere il sistema elettrico delle Isole Eolie più sostenibile, efficiente e nu graficiente, attraverso soluzioni di elettrificazione avanzata e di ottimizzazione energetica, nonché incrementando la produzione da energie rinnovabili. Inoltre, l'utilizzo di appositi sistemi d'accumulo garanirebbe flessibilità alla rete elettrica delle isole favorendo l'integrazione delle fonti rinnovabili installate a livello centralizzato nosolulità dia rolo piano, e in particolare un'ampia diffusione della generazione fotovoltaica, risulta tuttavia condizionato dalla sfavorevole composizione orografica del vincoli di natura ambientale e paesaggistica che insistono sull'arcipelago (sito UNESCO), nonché dalla necessità di dotare queste isole di un paccaggiono di remunerazione specifico considerato il loro status di sistemi isolati. Si segnala, comunque, che gil mecoanistrio di remanerazione del 2012 ad oggi, di interventi di manutenzione o di sostituzione completa dei generatori, al fine di migliorarne le prestazioni ambientali sia in termini di emissioni di particolato che di impatto garoruon, al line che risultano inferiori al limiti stabili dalle attuali normativo delle vigenti Autorizzazioni Uniche Ambientali rilasciate dalla Città Metropolitana di Messina.
Come mai A GINOSTRA il fotovoltaico da 100 kw è guasto da 5 anni ed il gasollo arriva con l'elicottero una volta al mese passando 10 volte a giorno con una tonnellata di gasolio per la centrale diese! sotto i pannelll?
parmolli.
Enel ha già sviluppato e presentato a livello comunale e regionale un progetto di ammodernamento della centrale di Ginostra; tale progetto, una volta autorizzato e realizzato, permetterà di coprire il 100% del fabbisogno del borgo, utilizzando pannelli fotovoltaici abbinati a innovativi sistemi di accumulo stagionali. Ad oggi il progetto è in attesa della concessione a Enel dell'area da parte del Comune, titolo autorizzativo necessario per l'ammodernamento della della condo la vigente normativa regionale (D.R. 387/2003). Nelle more della definizione del progetto, considerato impervio del versante dell'isola di Stromboli dove si trova Ginostra, non esiste una logistica del combustibile alternativa al trasporto via elicottero. Enel comunque si è dotata di appositi contenitori elitrasportabili per la movimentazione del gasolio in sicurezza. Si precisa infine che la gestione dell'attuale impianto entrado di Ginostra non è più sotto la responsabilità di Enel dal 2011 (quando è ritornato di competenza comunale).
aa Lorer de Verne sistema elettrico delle Isole più sostenibile, efficiente e autosufficiente, massimizzando la copertura con energie rinnovabili e attraverso soluzioni di elettrificazione avanzata, nonché di ottimizzazione energetica. Lo ellergio minovabir o attreversella condizionato sia dalla presenza di stringenti vincoli autorizzativi, di natura ambientale e paesaggistica, sia dalla mancata attuazione di strumenti volti a sostenere la penetrazione delle fonti rinnovabili nel sistema elettrico isolano.
Quante centrali a carbone abbiamo ancora oltre quella di Civitavecchia?

Le cinque centrali Enel attive in Italia sono localizzate a Brindisi, Civitavecchia, Fusina (Venezia), Sulcis e La Spezia. Per quanto riguarda la centrale Torrevaldaliga Nord di Civitavecchia, l'impianto nel corso del 2019 ha utilizzato circa 1,8 milioni di tonnellate di carbone (in riduzione del 45% rispetto all'anno precedente). Inoltre nel 2019 è stato concluso il processo di riesame dell'Autorizzazione Integrata Ambientale, con limiti di funzionamento più stringenti rispetto a quanto previsto dalle migliori pratiche ambientali (Best Available Technologies - BAT) definite a livello europeò. Enel, in coerenza con la propria strategia di decarbonizzazione e in linea con il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, ha avviato l'iter autorizzativo per la sostituzione, entro il 2025, delle unità a carbone della centrale di Torrevaldaliga Nord con un nuovo impianto a gas flessibile e ad alta efficienza.
Nella centrale di Cerano il carbone prima di arrivare alla centrale percorre circa 15 km di dispersione nell'aria in una zona agricola. HA SENSO?
Il carbone utilizzato nella centrale di Brindisi viene scaricato sulla banchina di Costa Morena, all'interno del Porto di Brindisi, e trasferito con un sistema di nastri della lunghezza di circa 12 km totalmente chiusi, evitando così, nell'ottica di garantire il rispetto dei miglion standard ambientali, la dispersione dell'ambiente circostante. Una volta raggiunta la centrale, il carbone viene conservato all'interno di depositi di stoccaggio ("Dome") completamente chiusi secondo quanto previsto dalle migliori tecnologie disponibili (Best Available Technologies -BAT).
La centrale di Brindisi è attualmente dichiarata da Terna un impianto essenziale per garantire la gestione in sicurezza della rete elettrica nazionale del centro-sud, fintanto che non saranno sviluppate opere di miglioramento della rete elettrica e di tecnologia flessibile in grado di fornire i servizi richiesti dalla rete. In linea con il piano di decarbonizzazione della propria produzione di energia elettrica, Enel ha avviato negli scorsi mesi l'iter di permitting per la chiusura dell'impianto di Brindisi a carbone entro il 2025 e la sostituzione con un impianto a gas. Inoltre, Enef sta sviluppando progetti per l'installazione di capacità fotovoltaica all'interno del sito.
Il valore di 17 metri si riferisce alla distanza media dove termina la rete di accesso di OF nel cosidetto cluster C&D. Tale distanza rientra nelle condizioni dei bandi di gara Infratel aggiudicati a Open Fiber, che prevedono di terminare la rete di accesso a una distanza massima di 40 metri dall'unità immobiliare/proprietà privata: tale soluzione tecnica, risponde alle caratteristiche socio-demografiche delle aree C&D, caratterizzate da bassa concentrazione abitativa sul territorio. Nel momento di attivazione da parte dei partier commerciali, Open Fiber completa il roll out fino alla casa del cliente finale.
Diversa la situazione nelle aree a competizione di mercato, dove Open Fiber sviluppa contestualmente, nella gran parte dei casi, la porzione di rete orizzontale, completando l'ultimo tratto di collegamento fino alle abitazioni al momento della richiesta di connessione da parte del cliente finale.
'Enel, in qualità di azionista al 50% di Open Fiber, è in grado di commentare solo quanto previsto nel piano industriale approvato dalla società e comunicato al mercato. Per quanto riguarda i dialoghi tra la società Open Fiber e TIM, di cui hanno nel tempo riferito varie fonti di stampa, Enel non è in grado di fare alcun commento. Ciò detto, Enel è aperta a tutte le opportunità che possano aumentare la creazione di valore, nel rispetto delle norme antitrust in Italia e in Europa.
Open Fiber non ha al momento in nvestire direttamente nella tecnologia 5G, che invece è oggetto di investimento degli operatori mobili quali W3, TIM o Vodafone. Il 5G rappresenta tuttavia un'opportunità per Open Fiber in quanto nei prossimi anni è previsto da parte degli operatori mobili un forte incremento del numero di siti 5G, che dovranno essere necessariamente rilegati in fibra per garantire la connettività idonea a soddisfare le performance di rete e la crescente domanda di traffico dati. Open Fiber può dunque sfruttare la sua capillarità territoriale e la qualità tecnologica della rete di accesso per indirizzare un'ampia fetta del mercato futuro di connettività. Una rete in fibra ottica può funzionare senza 5G, una rete 5G non può esistere senza fibra ottica.
Quando la crisi Covid-19 sarà cessata, il Gruppo prevede una ripresa generalizzata dell'economia in tutti i Paesi e una normalizzazione progressiva delle principali variabili che possono impattare l'attività di Enel. In particolare, non si prevedono deviazioni dal percorso strategico intrapreso dall'azienda anni fa e confermato nel 2019 in occasione della presentazione ai mercati dell'ultimo piano strategico 2020-2022.
Nel 2017, il Sistema di Gestione Anti-corruzione ("Anti-Bribery Management System" - ABMS) di Enel S.p.A. ha ottenuto la certificazione di conformità ai requisiti dello standard internazionale ISO 37001:2016, confermata in occasione delle successive verifiche di mantenimento svolte, rispettivamente, nel corso del 2019. Ad aprile 2020, la conformità del Sistema di Gestione Anticorruzione di Enel S.p.A. è stata riconfermata a seguito di l apposito audit di ricertificazione. A valle dell'ottenimento della certificazione anti-corruzione ex ISO 37001 da parte di Enel S.p.A., il piano di certificazione 37001 è stato progressivamente esteso a ulteriori società controllate del Gruppo, italiane ed estere, tra le quali: Enel Green Power S.p.A. (in estensione ad alcune società controllate estere di quest'ultima), Enel Global Trading S.p.A., Enel Produzione S.p.A., e-distribuzione S.p.A., Enel Sole S.r.l., Enel si S.r.l., Enel Energia S.p.A., Servizio Elettrico Nazionale S.p.A., Enel X S.r.l., Enel Global Infrastructure & Networks S.r.l., e, con riguardo al perimetro delle società estere del Gruppo, per Endesa S.A. e le sue controllate, Enel Américas S.A., Enel Generación Chile S.A., Enel Distribución Chile S.A. , Edesur S.A., Emgesa S.A., Emgesa S.A., Enel Distribución Perú S.A., Enel Generación Perú S.A. e le società operanti in Romania.
La domanda non è attinente ai punti all'ordine del giorno.
Nel corso del 2019 non risulta essere stata irrogata a Enel S.p.A. alcuna "multa internazionale".
Come indicato alla nota 34.1 del Bilancio consolidato 2019, nel periodo tra il 23 settembre 2019 Enel S.p.A. ha acquistato, tramite un intermediario abilitato, n. 1.549.152 azioni proprie. Tale acquisto è stato effettuato nell'ambito di un programma approvato dal Consiglio di Amministrazione il 19 settembre 2019 in attuazione dell'autorizzazione conferita dall'Assemblea degli azionisti del 16 maggio 2019. Le citate azioni proprie sono state acquistate esclusivamente per essere al servizio del Piano di incentivazione a lungo termine 2019, anchesso deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 16 maggio 2019. A tale riguardo si rimanda al paragrafo "Il sistema di incentivazione" nel capitolo "Governance" e della Relazione Finanziaria Annuale Consolidata 2019. Le azioni proprie sono iscritte al loro valore complessivo di 10 milioni di euro tra le riserve di patrimonio netto senza generare effetti nel conto economico della società.
A chi bisogna rivolgersi per proporre l'acquisto di cloccolatini promozionali, brevetti, marchi e startup? I fornitori che intendono proporsi a Enel possono registrarsi attraverso il portale Procurement accessibile al link https://globalprocurement.enel.com/it.html, secondo le istruzioni e modalità ivi riportate. Le start up che intendono proporre un prodotto, servizio, business elo model innovativo possono accedere al sito "Openinnovability" (https://openinnovability.enel.com/submit-your-project/startup) e, una volta ricevuta l'approvazione da parte del team di innovazione dell'Enel, possono procedere alla registrazione e qualificazione attraverso il portale Procurement accessibile al link https://globalprocurement.enel.com/it.html, secondo le istuzioni e modalità ivi riportate nel percorso dedicato alle New Innovative Firms: https://globalprocurement.enel.com/ft.
Avete Intenzione di realizzare in favore degli azionisti come i centri medici realizzati dalla BANCA D'ALBA?
Al momento tale iniziativa non è allo studio.
Il TIR è il Tasso interno di ritorno di un investimento, mentre il WACC è il costo medio ponderato del capitale e rnisura il costo con cui si finanzia un'azienda, ponderando il costo del debito ed il rendimento minimo atteso da un azionista per remunerare il suo rischio imprenditoriale. Un investimento genera valore se il Tir è maggiore del WACC. Il ritorno degli investimenti del Gruppo è mediamente superiore al WACC di almeno 200 punti base.
in considerazione dell'importanza per il Gruppo Enel dei profili di sostenibilità, nell'ambito della valutazione compiuta circa l'opportunità di avvalersi delle "benefit corporation", la Società già nel 2016 ha proveduto a confrontarsi con le esperienze più innovative e, in particolare, a testare il "B Impact Assessment" per integrare i propri modelli di analisi e valulazione. Enel S.p.A. si è inoltre dotata di un sistema di gestione anticoruzione che è stato certificato, a partire dal 2017, conforme allo standard internazionale ISO 37001:2016. Per ulteriori dettagli si rimanda alla risposta alla domanda n. 11.
L'art. 11.3 dello Statuto sociale di Enel S.p.A. dispone che il Consiglio di Amministrazione possa prevedere, in relazione a singole Assemblee, che coloro ai quali spetta la legittimazione all'intervento in Assemblea e all'esercizio del diritto di volo possano partecipare alla stessa con mezzi elettronici. In tal caso, l'avviso di convocazione specificherà, anche mediante il rifernet della Società, le predette modalità di partecipazione. Si segnala che, sino ad oggi, la Società non ha ritenuto che sussistessero le condizioni per dare effettiva attuazione a tale disposizione.

Come annunciato il 26 novembre 2019 in sede di presentazione del nuovo Piano strategico 2020 - 2022, il Gruppo Enel sta portando avanti un programma di rotazione del portafoglio di asset. Nell'ambito di tale piano, sono state finalizzate cessioni per circa 9 miliardi di euro nel periodo 2015 – 2019, liberando risorse che sono state reinvestite per oltre 5 miliardi di euro in acquisto di asset e per circa 3 miliardi di euro in riacquisto di quote detenute da azionisti di minoranza in società controllate dal Gruppo Enel.
In coerenza con quanto fatto finora, Enel monitora costantemente opportunità di acquisizione e di cesset in diversi settori e aree geografiche. Seguendo una logica di gestione di portafoglio, Enel si focalizzerà (i) sul fronte delle cessioni, sulla vendita di impianti termici convenzionali, valutando eventualmente opportunità sejezionate nel settore delle energie rinnovabili, (ii) sul fronte delle acquisizioni, Enel si focalizzerà invece a) su reti di distribuzione e asset utili alla crescita di Enel X e b) sul riacquisto di "minorities" in alcune società controllate.
Oltre a gueste opzioni strategiche sarà possibile considerare il potenziale acquisto di azioni proprie.
Il Gruppo ha conti correnti in tutti i Paesi in cui opera, il cui profilo di rischio è stato valutato e viene costantemente monitorato sia nella logica industriale che finanziaria.
Il Consiglio di Amministrazione della Società non ha in programma di proporre all'Assemblea degli azionisti modifiche allo statuto sociale volte all'introduzione del voto maggiorato.
I clienti italiani dell'Enel sono assistiti da contact center che si trovano esclusivamente in Italia, mentre per i clienti delle società Enel presenti in altre nazioni esistono dei contact center locali.
Enel è associata a Confindustria dal 2004. Con l'obiettivo di ottimizzare i costi associativi e nello spirito della "Riforma Pesenti", che promuove la riorganizzazione e l'efficientamento del sistema confindustriale, nel 2016 Enel ha rinegoziato i criteri di adesione a Confindustria, sottoscrivendo una nuova convenzione quadriennale che prevede quote associative in costante e progressiva riduzione. La quota associativa del 2019 è stata pari a 1,8 milioni di euro.
A fine 2019 il debito netto del Gruppo ammontava a 45,2 miliardi di euro, segnando una variazione di circa 2,7 miliardi di euro rispetto al debito di fine 2018, tenuto conto dell'impatto del principio contabile IFRS 16. Di seguito le principali componenti che hanno determinato tale variazione: (i) sono stati generali flussi di cassa operativi per 1,7

millardi di euro, (ii) sono stati pagati dividendi agli azionisti per circa 4 miliardi di euro, (iii) sono stafi incassati 600 milioni di euro da attività straordinaria sul portafoglio di asset e (iv) si è registrato un impatto negativo da svalutazione cambi rispetto all'euro di circa 1,1 miliardi di euro.
Nonostante l'aumento dell'indebitamento netto, si segnala che le principali metriche di solidità patrimoniale rimangono inalterate; infatti a fine 2019 il rapporto Debito Netto/MOL era di circa 2,5x, totalmente in linea con l'anno precedente.
L'energia prodotta da fonti rinovabili viene prevalentemente venduta a prezzi di mercato, ovvero attraverso la sottoscrizione di accordi bilaterali con soggetti privati e pubblici. Inoltre in Italia, Spagna, Romania e Stati Uniti parte dell'energia prodotta viene incentivata meccanismi quali certificali verdi, "capacity payment" e incentivi fiscali (attraverso "tax particolare, si segnala che in Italia la quota di produzione rinnovabile incentivata ammonta a un totale pari a circa 3,6 TWh (inclusa la quota relativa all'idroelettico di Enel Produzione). Per l'energia prodotta da fonti rinnovabili il peso complessivati sul totale dei ricavi è parì al 10,5%. L'aumento rispetto all'anno precedente (quando l'incidenza essere pari al 10,1%) è rionnducibile principalmente all'incremento dei ricavi da "tax partnership" negli Stati Uniti, compensato in parte dalla riduzione dei ricavi incentivati in Italia, legata alla progressiva scadenza di incentivazione e alla diminuzione dei prezzi riconosciuti.
L'Organismo di Vigilanza ("Odv") è l'organo chiamato a vigilare sull'effettiva applicazione del Modello organizzalivo e gestionale ex D. Lgs. 231/2001 e a monitorarne le attività di aggiornamento. Esso può essere formato da tre a cinque membri nominati dal Consiglio di Ammihistrazione; possono entrare a farne parte sia componenti interni che esterni alla Società e al Gruppo, dotati di specifica competenza professionale. Alle riunioni dell'Organismo di Vigilanza partecipa, inoltre, di regola il Responsabile dell'Audit interno di Enel.
Nel corso del 2019 l'Organismo di Vigilanza è risultato composto da tre membri esterni dotali di specifiche competenze professionali in materia di organizzazione aziendale, individuati nelle persone del Prof. Matteo Giuliano Caroli (cui è stata affidata la Presidenza dell'organismo stesso), del Dott. Nicola Nicoletti e dell'Avv. Claudio Sartorelli.
La durata in carca dei componenti dell'OdV è allineata a quella del Consiglio di Amministrazione della Società e, pertanto, la relativa scadenza è fissata in occasione dell'approvazione dell'esercizio 2019. Il costo complessivo per il 2019 è stato di 100.000 euro.
Nel 2019 e-distribuzione ha sponsorizzato il Meeting di Rimini 2019 per un importo pari a 150.000 euro, La sponsorizzazione è stata sostenuta per attività di brand awareness grazie alla presenza sui diversi materiali di
comunicazione e uno spazio espositivo per la promozione dei servizi di e-distribuzione.
'In particolare la manifestazione è stata occasione per far conoscere Open Meter e il piano di sostituzione dei contatori di seconda generazione che in Emilia Romagna coinvolge diversi Comuni.
Il Meeting rappresenta un'occasione di confronto diretto con gli stakeholder e un appuntamento di grande visibilità mediatica e grande affluenza di pubblico.
Di seguito si riportano alcuni dati significativi registrati nell'ultima edizione del 2019:
circa 800.000 visitatori da 70 nazioni diverse;
170 sponsor,

La Società, in linea con II Codice Etico adottato, non ha erogato nel corso del 2019 alcun finanziamento della natura sopra indicata nei confronti di partiti e/o movimenti politici.
L'a risposta è negativa.
Pur non trattandosi di investimenti in senso stretto, si segnala la disponibilità di "Goverment bond" per circa 76 milloni di euro, inclusi tra gli strumenti finanziari in cui le società assicurative del Gruppo investono parte della loro liquidità.
Il costo complessivo del servizio titoli per l'esercizio 2019, prestato da Computershare S.p.A., è stato pari a 377.280 il Good Somprende anche il servizio di rappresentante designato ex art. 135-undecies del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (per un costo pari a 11.500 euro).
In Italia prosegue l'applicazione dei piano di turnover definito per il periodo 2016-20 con l'accordo del 27 novembre 2015, nel risoetto di quanto da quest'ultimo indicato. In tale data Enel ha difatti stipulato un apposito accordo con le 2010, in rippicazione dell'art. 4 della Legge n. 92/2012) in base al quale è previsto nel o inquendo 2016-2020 l'accompagnamento alla pensione, su base volontaria, dei dipendenti che raggiungono i requisiti per il pensionamento nei quattro anni successivi alla cessazione del rapporto. Tale strumento consente di reare le condizioni per un ricambio generazionale e di assicurare il "tumover" delle competenze professionali necessarie. A fronte di circa 6.000 uscite di potenziali aventi diritto nel quinquennio, la Società prevede di operare all'interno del Gruppo un vasto processo di ricollocazione geografica/professionale e di realizzare altresi, nel antitorio corrca 3.000 assunzioni di giovani. L'art. 4 della Legge- n. 92/2012 viene applicato per il puinquennio 2016/2020 anche al personale dirigente, in forza dell'accordo sindacale sottoscritto il 23 dicembre 2015.
C'è un impegno di riacquisto di prodotti da clienti dopo un certo tempo? Come viene contabilizzato? All'interno dell'offerta commerciale dei servizi e prodotti alla clientela nei vai segmenti B2C/B2B/B2G non è presente la possibilità di riacquisto dei prodotti dai clienti dopo un determinato arco di tempo.
Gli amministratori attuali e del passato sono indagati per reati ambientali, RICICLAGGIO O ALTRI che riguardano la società? CON QUALI POSSIBILI DANNI ALLA SOCIETA"?
In tema di reati ambientali, riciclaggio e autoriciclaggio, non risultano procedimenti a carico dei componenti del Consiglio di Amministrazione attuali e dei passato correlati al loro incarico.
In linea con quanto indicato nella prima sezione della Relazione sulla politica in materia di remunerazione per il 2020 e sui compensi corrisposti nel 2019, sottoposta al voto della presente Assemblea (cfr. paragrafo 1.2.4 "Amministratore Delegato/Direttore Generale"), l'indennità di fine mandato, prevista per il solo Amministratore Delegato/Direttore Generale di Enel, è fissata in due annualità della remunerazione fissa (riferita sia al rapporto di amministrazione che a quello dirigenziale), in linea con quanto previsto dalla Raccomandazione comunitaria n 385/2009.
È previsto che l'erogazione di tale indennità abbia luogo solo nel caso di (i) revoca o mancato innovo del rapporto di amministrazione e/o licenziamento in assenza di giusta causa ex art. 2119 cod. civ, ovvero (ii) dimissioni dell'interessato dal rapporto di amministrazione elo dal rapporto dirigenziale per effetto di una giusta causa. Non è previsto il riconoscimento di alcuna indennità di fine mandato per gli altri Amministratori di Enel.
Ogni anno la valutazione dell'intero portafoglio immobiliare ai fini della congruità del valore di bilancio viene svolfa da una società specializzata individuata tramite gara, a cui viene affidato un incarico per un massimo di tre anni. A fine 2019 la valutazione è stata effettuata dalla società Praxi S.p.A.

Con riferimento a Enel S.p.A. il limite (per sinistro ed aggregato annuo) assicurato dalla suddetta polizza è pari a 200.000.000 euro per la copertura delle seguenti fattispecie:
Il costo relativo alla competenza 2019, al netto della tassazione (pari al 22,25% del premio), sostenuto dalla sola Enel S.p.A. è pari a circa 400.000 euro, valore che non costituisce "fringe benefi" e non concorre alla formazione del reddito di lavoro dipendente dei soggetti beneficiari, come da Risoluzione dell'Agenzia dell'Agenzia dell'Altri del 9 settembre 2003.
Sono state stipulate polizze a garanzia dei prospetti informativi (relativamente ai presiti obbligazionari)? Non sono state stipulate polizze a garanzia dei prospetti informativi.
Quali sono gli importi per assicurazioni non finanziarle e previdenziali (differenziati per macroarea, differenziati per stabilimento industriale, quale struttura interna delibera e gestisce le polizze, broker utilizzato e compagnie)?
I programmi assicurativi di maggiore rilevanza sottoscritti annualmente da Enel a copertura dei rischi di Gruppo sono quelli sui danni ai beni di proprietà e terrorismo, sulla responsabilità civile generale e ambientale, sugli infortuni dei dipendenti, sui trasporti di commodities e macchinari nonché sul montaggio di nuovi impianti produttivi rinnovabili. La ripartizione per macroarea dei premi annuali relativi ai programmi menzionali, al netto dell'imposizione fiscale variabile da Paese a Paese, è la seguente:
Europa: circa 94 milioni di euro;
Al fine di determinare un importante effetto portafoglio, tali programmi assicurativi (e di conseguenza i costi) non sono differenziali per singoli stabili. La responsabilità di sottoscrivere e gestire le assicurazioni non finanziarie e previdenziali fa capo all'Unità "Finance" di Holding, parte della Funzione Amministrazione, Finanza e Controllo. I servizi di brokeraggio assicurati attraverso processi competitivi. Con riferimento all'annualità 2019, sulle differenti linee di rischio sopra menzionate hanno operato i seguenti broker. AON S.p.A., Marsh S.p.A. e Willis Towers Watson S.p.A. Con riferimento all'annualità 2019, sulle differenti linee di rischio sopra menzionate hanno sottoscritto frontalmente le seguenti Compagnie assicurative: Generali Italia, AXA-XL Insurance Company, Mapfre Global Risks, Allianz Global Corporate & Specialty, Chubb European Group Limited, AIG Europe Ltd.
Gli investimenti organici complessivi per le energie rinnovabili nel periodo 2020-2022 sono pari a 12,5 millardi di euro, di cui 11,5 miliardi di euro destinati alla crescita e circa 1 miliardo di euro destinato a investimenti di mantenimento. Si prevede che l'importo di 12,5 miliardi di euro sia distribuito per il 41% in Europa (concentrato principalmente in Spagna e in Italia, e rispettivamente pari al 24% e al 14% degli investimenti complessivi), per il 36% in America Latina, per il 21% in Nord America e per il 2% nel resto del mondo (Asia, Africa ed Australia). P progetti rinnovabili sono finanziati attraverso un mix di strumenti che comprendono il ricorso a capitale proprio, finanziamenti intercompany, operazioni e finanziamenti strutturati, con l'obiettivo di ottenere le migliori condizioni e preservare la redditività dei progetti. Il periodo di recupero degli investimente pari a 10 anni.
Tra il 2018 e il 2019 è stata registrata una generale riduzione del totale delle spese di comunicazione in Italia e in altri Paesi. In particolare, si sono ridotte le spese di adventising, mentre sono aumentate le spese per sponsorizzazioni.
Come ribadito nel Codice Etico, nel Global Compliance Program e nella Policy sui Diritti Umani, Enel opera in coerenza con le Convenzioni fondamentali del("LO, e tutte le sue procedure e regole interne sono conformi a tall Convenzioni. In particolare, dal 2013 Enel ha adottato una politica ai diritti umani, approvata dal Consiglio di Amministrazione, che esprime gli impegni e le responsabilità nei confronti di tutti i Diritti Umani, e specialmente

quelli applicabili alla conduzione delle attività aziendali, assunti dai collaboratori di Enel S.p.A. e delle Società da essa controllate, siano essi amministratori o dipendenti in ogni accezione di tali imprese. Enel promuove ili rispetto di futti i Diritti Umani nell'ambito dei suoi rapporti d'affari e l'adesione agli stessi standard sui Diritti Umani da parte degli appaltatori, fornitori e partner commerciali, prestando particolare al contesti ad alto rischio o interessati da confliti. Il principio 2.1.1 della politica si riferisce in modo specifico al Rifiuto del lavoro forzato o obbligatorio e del lavoro minorile: "Enel rifiuta l'uso di qualsiasi tipo di lavoro forzato o obbligatorio, così come definito dalla Convenzione n. 29 dell'ILO, né confisca denaro o documenti di identità all'inizio del rapporto di l'avoro allo scopo di trattenere il lavoratore contro la propria volontà. Enel rifiuta l'impiego del lavoro minorile, come definito dalla legislazione vigente nel Paese di esecuzione delle attività, ma in ogni caso non inferiore all'età minima stabilita dalla Convenzione n. 138 dell'ILO".
Lo standard SA8000 di Social Accountability International è uno standard internazionale volto a certificare alcuni aspetti della gestione aziendale attinenti la responsabilità sòciale d'impresa e, in particolare; il rispetto dei diritti umani e dei diritti dei lavoratori, la tutela contro lo sfruttamento dei minori e le garanzie di sicurezza e salubrità sul posto di lavoro, come identificati dalle Convenzioni fondamentali dell'ILO. Enei non è certificata SA8000. Tale standard è prevalentemente utilizzato da società di medio/piccole dimensioni. Come ribadito nel Codice Elico, nel Global Compliance Program e nella Policy sui Diritti Umani, Enel opera in coerenza con le Convenzioni fondamentali dell'ILO cui si riferisce lo standard SA8000, e tutte le sue procedure e regole interne sono conformi a tali Convenzioni.
Non vi sono informazioni disponibili alla data dell'Assemblea. L'indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 rrerre 2020 è pari a 47,1 miliardi di euro, in aumento di 1,9 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2019, sostanzialmente per effetto degli investimenti del periodo.
A partire dalla quotazione delle azioni Enel (novembre 1999), la Società non ha mai ricevuto a proprio carico provvedimenti di carattere sanzionatorio né da parte della Consob, né di Borsa Italiana, ne di altre autorità di vigilanza dei mercati finanziari esteri in cui le proprie azioni sono state quotate.
Enel opera nel più rigoroso rispetto della nomativa tributaria in vigore nei Paesi nei quali è presente e procede alla corretta determinazione e liquidazione delle imposte sugli imponibili ivi generati, essendo consapevole che il gettifo derivante dai tributi costituisce una delle principali fonti di contribuzione allo sviluppo economico e sociale. Si fa presente peraltro che, a seguito delle attività di verifica poste in essere dalle competenti autorità tributarie, si possono avere casi di accertamento seguiti da contenzioso tributario. Tali contenziosi sono rappresentati nel bilancio consolidato, in conformità con i principi contabili applicabili.
Vorrei conoscere: VARIAZIONE PARTECIPAZIONI RISPETTO ALLA RELAZIONE IN DISCUSSIONE

Il Gruppo Enel comprende poco meno di mille società, il cui dettaglio è riportato in allegato al bilancio consolidato. Sebbene risulti quindi frequente che si verifichino variazioni nell'ambito del perimetro di consolidamento, nel corso del primo trimestre 2020 non si sono registrate particolari variazioni dello stesso, come è possibile riscontrare anche dall'apposita informativa riportata nel Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2020, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 6 maggio 2020 e messo a disposizione del pubblico (anche) sul sito internet aziendale (www.enel.com) in data 13 maggio 2020.
Con riferimento al bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2019, si evidenzia che alla nota n. 26 del bilancio stesso sono riportati i dettagli dei titoli e delle partecipazioni non rilevanti detenute nelle società i cui titoli azionari possono essere quotati in mercati borsistici regolamentati. Non si rilevano plusvalenze su titoli quotati in Borsa a conto economico in quanto l'eventuale variazione nella quotazione di tali titoli è integralmente rilevata in una apposita riserva di patrimonio netto ("other comprehensive incomè"), in base ai principi contabili internazionali adottati dal Gruppo.
L'andamento del fatturato per settore a data più recente è riportato nel Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2020, pubblicato (anche) sul sito internet aziendale (www.enel.com) in data 13 maggio 2020.
Enel non effettua frading su azioni proprie. Sono stati effettuali acquisti di azioni proprie a servizio del piano LTI, (Long Term Incentive) 2019. ··
Tale acquisto non è stato effettuato per interposta società, bensì dando mandato a un internediario finanziario, che ha adottato le decisioni in merito agli acquisti in piera indipendenza anche in relazione alla tempistica delle operazioni, nel rispetto dei limiti di prezzo, dei volumi giornalieri e di quanto previsto dall'art. 5 del Regolamento (UE) 596/2014 in materia di abusi di mercato e dall'art. 3 del Regolamento delegato (UE) 2016/1052. Non è stato effettuato alcun altro acquisto di azioni oltre a quanto sopra descritto.
Sono state acquistate azioni proprie al servizio del piano LTI 2019 per i seguenti importi, prezzo e controvalore:
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Nº azioni riacquistate: 1.549.152;
Prezzo medio di riacquisto: 6,7779 euro;
Tot controvalore: circa 10.500.000,00 euro;
Data primo giorno di acquisto: 23/09/2019;
Data ultimo giorno di acquisto: 02/12/2019.

Lo scostamento fra prezzo di nacquisto medio e prezzo medio di chiusura del titolo Enel (prendendo a riferimento il periodo dal 23/09/2019 al 02/12/2019) è stato pari a -0,11%.
'. Vorrei conoscere NOMINATIVO DEI PRIMI 20 AZIONISTI PRESENTI IN SALA CON LE RELATIVE % DI POSSESSO, DEI RAPPRESENTANTI CON LA SPECIFICA DEL TIPO DI PROCURA O DELEGA.
Le informazioni richieste saranno riportate nel verbale assembleare, che verrà messo a disposizione del pubblico (anche) sul sito internet aziendale (www.enel.com) entro trenta giorni dalla data dell'Assemblea.
Vorrei conoscere in particolare quali sono i fondi pensione azionisti e per quale quota? Si rinvia alla risposta alla domanda n. 57.
Vorrei conoscere IL NOMINATIVO DEI GIORNALISTI PRESENTI IN SALA O CHE SEGUONO L'ASSEMBLEA ATTRAVERSO IL CIRCUITO CHIUSO DELLE TESTATE CHE RAPPRESENTANO E SE FRA ESSI VE NE SONO che hanno Rapporti di consulenza diretta ed indiretta con societa' del Gruppo anche CONTROLLATE e se comunque hanno ricevuto denaro o benefit direttamente o Indirettamente da società controllate, collegate, controllanti.
Qualora si risponda con "non è pertinente", denuncio il fatto al collegio sindacale ai sensi dell'art. 2408 cc. All'Assemblea degli Azionisti Enel 2020 non è prevista la parte di giornalisti e analisti finanziari, neanche tramite modalità di collegamento da remoto.
Gli investimenti pubblicitari sono gestiti dalle competenti strutture aziendali con il supporto di un centro media esterno qualificato e certificato, selezionato a seguito di una procedura di gara internazionale.
Al fine di ottimizzare gli investimenti sui media, in telazione al contesto e in base ai diversi target e obiettivi delle campagne, si pianifica un media mix ottimale che, pur nel rispetto dei target prefissati, nel complesso rispetta gli equilibri tra tutti i principali editori.
Non sono stati effettuali versamenti a giornali o testate giornalistiche e internet per studi e consulenze.
Sulla base delle informazioni risultanti dal libro soci, da ultimo aggiornato con i dati relativi al pagamento dell'acconto-sul dividendo relativo all'esercizio 2019, la compagine azionaria è composta da circa 650.000 azionisti, così suddivisi:
| da | a | Azionisti | azioni | |
|---|---|---|---|---|
| gg | 15.362 | 614.720 | ||
| 2 | 100 | පිරිසි | 364.264 | 166.730.031 |
| 3 | 1.000 | ਹੈ ਰੋਰੇਰੇ | 251.093 | 639.005.038 |
| 10.000 | ਰੇਰੇ ਰੋਰੇ ਰੋਡਿੰਗ | 20.249 | 461.947.719 |
| Totale (1) | 654.387 | 10.135.665.651 | ||
|---|---|---|---|---|
| 1.000.000 | 9.999.999.999 | 872 : | 8.056.056.227 | |
| 100.000 | 999.999 | 2.547 | 811.311.916 |
(1) Non sono allo stato pervenute segnalazioni per n. 31.014.295 azioni. Di tali azionisti il 40,11% islede in Ilalia e il restante 59,89% all'estero
Per quanto riguarda il tema dei finanziamenti erogati nel corso del 2019 dalla Società a:
Nessuna tangente è stata mai pagata alla Società. Riguardo a eventuali meccanismi di "retrocessione" da parte dei fornitori, si precisa innanzitutto che essi attengono a strumenti definiti contrattualmente e che in ogni caso la retrocessione non avviene nei confronti dell'ufficio acquisti, utilizzatrici dei servizi erogati. Si precisa inoltre che tali meccanismi di "retrocessione" tengono conto degli ordini complessivi ricevuti e fatturati nell'anno è che gli unici meccanismi che trovano concreta applicazione sono quelli relativi all'acquisto di carburante, alle prestazioni professionali fornite dalla società collegata CESI S.p.A., al noleggio a lungo termine di mezzi operativi (nei casi di percorrenze inferiori al chilometraggio concordato si procede difatii al riconoscimento di un rimborso), nonché all'acquisto di spazi pubblicitari (con la precisazione che non trattasi di retrocessione di somme d denaro, ma di fornitura di spazi pubblicitari supplementari).
La risposta è negativa.
La risposta è negativa.
Nessun Amministratore o Dirigente con responsabilità strategiche di Enel risulta possedere quote di partecipazione o interessenze in società fornitrici di Enel.
In linea con quanto previsto dall'art. 1, commi 125 e 126, della legge n. 124/2017 e successive modificazioni, nella ni linco pon quanto province e le informazioni in merito alle erogazioni ricevute da enti e rconziono i indinziano, nonché le erogazioni concesse a imprese, persone ed enti pubblici e privati da anninotozioni pabileno naneno, risultano consolidate integralmente (vedi nota 50 della Relazione Enore dallo bolulo 2019). L'informativa include le erogazioni di importo superiore a 10.000 euro e il criterio di rilevazione vilizzato è quello cosiddetto di "cassa"; l'importo complessivo di tali erogazioni è stato pari per il 2019 a 12,05 milioni di euro. La gestione di tali erogazioni è normata da procedure interne in linea con il Codice Efico rzioo finioni di Garol La godito e la Politica sui Diritti Umani, nell'ottica della più ampia trasparenza e prevenzione dei rischi di impresa. Enel Cuore Onlus ed Enel Foundation rappresentano, nel rispetto trasparerezzo e provenzione comessali veicoli ai quali il Gruppo demanda la gestione delle erogazioni liberali a sostegno di iniziative che afferiscono agli ambiti di intervento delle stesse. Anche nel corso del 2019 Enel lioriali a dottogno di militàri sono alla solidarietà sociale e nel sostegno alle comunità, non na ospiooo in manere in un'ottica più ampia di valorizzazione del ruolo sociale d'impresa cui la Società si ispira. Le ovio por illantopia niano i temi dell'istruzione, dell'arte, della musica e della cultura. Inoltre, nell'ottica della strategia open innovability, con la quale si è aperta al contributo strutturato di tutti gli stakeholder, Enel ha individuato una forma di collaborazione innovativa, attraverso accordi di partnership, unendo le diverse competenze inal rialiato al fine di accelerare e massimizzare l'impatto del settore privato nel raggiungimento dell'Agenda tra cualchilio di line di diversi contesti geografici, economici e socio-politici, in piena linea con la definizione e i target dell'SDG 17 (Partnership per gli obiettivi) dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, considerato abilitante per tutti gli altri SDG e capace di accelerare il raggiungimento degli stessi.
Vorrei conoscere se Vi sono cause in corso con varie antitrust?
Si rinvia a quanto descritto nelle note di commento al bilancio consolidato di Enel al 31 dicembre 2019 in relazione al procedimento nei confronti di Enel S.p.A., Enel Energia S.p.A. e Servizio Elettrico Nazionale S.p.A. e a quello relativo agli Incentivi ambientali in Spagna (pagg. 323 e 325). Inoltre, si rinvia alla Memoria de las Cuentas Anuales di Endesa al 31/12/2019 per la descrizione di un ulteriore contenzioso pendente che riguarda Energia XXI Comercializadora de Referencia S.L.
Non risultano procedimenti per fatti riguardanti le funzioni svolte nel Gruppo Enel a carico dei componenti del Consiglio di Amministrazione della Società, sia attuali che del passato, né nei confronti del Collegio Sindacale.
Con riferimento alle principali effettuate nel corso dell'esercizio 2019 nell'ambito del Gruppo Enel si segnala quanto segue:
1 miliardo di euro a tasso fisso 0,375%, con scadenza nel mese di giugno 2027 legata a SDG 7 (capacità rinnovabile installata consolidata/ totale capacità installata >55% al 2021);
500 milioni di euro a tasso fisso 1,125%, con scadenza nel mese di ottobre 2034 legata a SDG 13 (Co2 < 0,125 g/kWheq al 31/12/2030). Le banche che hanno partecipato all'operazione sono: Banca IMI, Barclays, BBVA, BNP Paribas, BofA Merrill Lynch, CaixaBank, Credit Agricole ClB, Credit Suisse, Deutsche Bank, Goldman Sachs International, HSBC, ING, J.P. Morgan, Mediobanca, Mizuho, MUFG, Natixis, Santander Corporate & Investment Banking, SMBC Nikko, Unicredit.
Il costo del venduto non è un indicatore adottato dal Gruppo per valutare le performance del business elettrico.
A QUANTO SONO AMMONTATE LE SPESE PER:
ACQUISIZIONI E CESSIONI DI PARTECIPAZIONI.
· RISANAMENTO AMBIENTALE.
Con riferimento all'acquisizione e cessione di partecipazioni significative, si rinvia a quanto riportato nella nota 6 del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2019.
Con riferimento al risanamento ambientale, si segnala che le spese per il ripristino della qualità dell'ambiente, inteso secondo la classificazione CEPA (Classification of Environmental Protection Activities and expenditures), sono ammontate nel 2019 a circa 51 milioni di euro e hanno riguardato: (i) la prevenzione delle infiltrazioni di sostanze inquinanti; (ii) la decontaminazione dei corpi idrici; (iii) la protezione del suolo dall'erosione e da altre forme di degrado fisico; (iv) il monitoraggio e i controlli. Gli investimenti hanno riguardato principalmente la gestione delle acque reflue, progetti di protezione della biodiversità e dei paesaggio, caratterizzazione di sili e bonifiche, azioni di miglioramento su emissioni e mitigazione impatti sul clima in Argentina, Perù, Spagna e Italia.
Si segnala che, nel rispetto della normativa appiicabile, tali benefici e bonus risultano indicati nella Relazione sulla politica in materia di remunerazione per il 2020 e sui compensi corrisposti nel 2019 sottoposta alla presente Assemblea con riferimento ai compensi degli Amministratori, dei Sindaci, del Direttore Generale e dei Dirigenti con responsabilità strategiche (questi ultimi in forma aggregata) di Enel.
principali caratteristiche della politica per la remunerazione di Enel", nonché ai paragrafi 1.2.4 "Amministratore Delegato/Direttore Generale" e " 1.2.7 Dirigenti con responsabilità strategiche".
b. QUANTO SONO VARIATI MEDIAMENTE NELL'ULTIMO ANNO GLI STIPENDI DEI MANAGERS e degli a.d. illuminati, rispetto a quello DEGLI IMPIEGATI E DEGLI OPERAI?
Gli aumenti degli stipendi differiscono a seconda del Paese considerato, a causa delle diverse dinamiche che caratterizzano i mercati del lavoro, gli andamenti inflattivi e la situazione economica complessiva dei singoli Paesi. Gli aumenti medi per i manager del Gruppo variano tra il 4%. Gli aumenti medi registrati per gli impiegati e operai del Gruppo variano tra il 2% ed il 26% circa.
Il rapporto tra costo medio dirigenti/altri dipendenti è pari a circa 3,6.
d. Vorrei conoscere NUMERO DEI DIPENDENTI SUDDIVISI PER CATEGORIA, CI SONO STATE CAUSE PER MOBBING, PER ISTIGAZIONE AL SUICIDIO, INCIDENTI SUL LAVORO e con quali esiti? PERSONALMENTE NON POSSO ACCETTARE IL DOGMA DELLA RIDUZIONE ASSOLUTA DEL PERSONALE
La consistenza puntuale al 31 dicembre 2019 è pari a 68.253 dipendenti così suddivisa:
Non vi sono state cause per mobbing, né per isligazione al suicidio. Nel corso del 2019 sono intervenute alcune decisioni non definitive relative ad alcuni contenziosi isolati sul lavoro con esiti vari in relazione a società operative del Gruppo. Enel adotta le pratiche considerate benchmark di settore per la prevenzione dei rischi sul lavoro e la sicurezza dei lavoratori, che rappresentano una priorità assoluta per il Gruppo, come confermato anche in occasione dell'emergenza sanitaria in corso connessa al Covid-19. Neppure Enel accetta il dogma della riduzione assoluta del personale.
Al netto dell'inflazione e delle variazioni dei cambi valulari, il Gruppo Enel ha conseguito nel 2019 efficienze per 313 milioni di euro, pari al 3,6% della base costi iniziale, con un contributo particolarmente significativo in Italia (158 milioni di euro) e nei Paesi dell'America Latina (114 milioni di vista delle filiere di business, il maggior contributo viene da Global Infrastructure & Networks (161 milioni di euro) e Retail (106 milioni di euro).
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Non esistono società che ricadono nella fattispecie indicata
Complessivamente il Gruppo Enel ha gestito nel 2019 oltre 33 miliardi di gas a livello globale. Tali volumi coprono i consumi e le vendite nei principali mercati di operatività del Gruppo (in particolare, Italia, Spagna, America Latina, Russia) è le vendite di GNL sui mercati internazionali. I volumi sono acquistati (i) in modo prevalente per i mercati europei il Gruppo, sulla base di contratti di approvvigionamento di lungo termine (GNL e via gasdotti) con primari produttori internazionali (tra cui i principali sono stati Algeria, Nigeria e USA), (ii) attraverso contratti di fornitura con operatori locali (schema prevalente in Russia o in Paesi dell'America Latina) e infine (iii) sulla base di contratti di breve durata (o spot) sui mercati più liquidi. Le condizioni economiche dei contratti, coperte da strettissime clausole di confidenzialità, sono basate su prezzi variabili e indicizzati alle commodity energetiche, e sono normalmente differenziate in relazione ai mercati di acquisto, nonché alla tipologia di fornitura (i.e., GNL o via gasdotto, contratti FOB o contratti con consegna nel Paese di consumo). In tale ottica, ferma restando la confidenzialità dei dati, non è significativo parlare di un prezzo medio di approvvigionamento.
Nel 2019 non sono stati stipulati consulenza con Roland Berger, né con il dott. Braggiotti, qualora si intendesse riferirsi a Gerardo Braggiotti, o società a quest'ultimo facenti capo. Per quanto riguarda il nominativo "Erede", qualora si intendesse indicare complessivamente lo studio legale Bonelli Erede Lombardi, si segnala che nel corso del 2019 le società del Gruppo Enel hanno stipulato contratti per 112.500 euro. Per quanto ilguarda il nominativo "Trevisan", qualora si intendesse indicare lo studio Trevisan & associati, si segnala che nel corso del 2019 Enel non ha affidato incarichi professionali.
Con specifico riferimento all'Assemblea degli azionisti di Enel del 14 maggio 2020, il costo complessivo risulta pari a circa 128.000, di cui 100.000 euro per l'organizzazione generale (assistenza notaio, supporto tecnico servizio titoli, servizio di "rappresentante unico" da parte di Computershare S.p.A., allestimenti tecnici, personale di staff) e 28.000 euro per gli avvisi relativi alla convocazione dell'Assemblea stessa, al pagamento del dividendo e alla messa a disposizione del verbale assembleare.
Con riferimento alle società italiane del Gruppo Enel, il costo di competenza dell'esercizio 2019 relativo all'imposta di bollo è pari a circa 2,9 milioni di euro.
Il processo di gestione dei rifiuti prodotti dalle attività del Gruppo è costantemente tracciato. Gli stessi sono interamente conferiti a siti autorizzati in base alla loro classificazione, prediligendo sempre, in linea con la normativa e con le politiche adottate dal Gruppo, le destinazioni a recupero. Inoltre, il Gruppo Enel ha
implementato sistemi di gestione ambientale certificati ISO 14001, che prevedono specifiche procedure per garantire una costante e corretta gestione e tracciabilità dei rifluti.
All'Ing. Starace è stata assegnata un'autovettura acquisita dall'azienda in regime di noleggio a lurgo termine per uso promiscuo per il rapporto dirigenziale (sulla base del valore assoggettato previdenzialmente e fiscalmente, come previsto dalle tabelle ACI). Il controvalore del benefit fissato dal legislatore è pari a 454,45 euro mensili. A carico dell'ing. Starace ricade il pagamento dell'IRPEF e dei contributi previdenziali. Il Presidente non ha un'autovettura assegnata come benefit.
se le risposte sono "Le altre domande non sono pertinenti rispetto ai punti all'ordine del giorno" denuncio tale reticenza al collegio sindacale ai sensi deil'art. 2408 cc.
La Società non dispone di mezzi di trasporto aerei.
Al fine di tenere conto di eventuali creditorie, la cui recuperabilità presenta un certo profilo di rischio, il Gruppo Enel ha stanziato, nei vari esercizi, un fondo svalutazione crediti che, al 31 dicembre 2019, ammonta a 2.980 milioni di euro (si rinvia alla nota 29 al bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2019). Per un'analisi del rischio di credito del Gruppo, si rinvia invece a quanto contenuto nella nota 44 " Risk management" ed in particolare al paragrafo "Rischio del medesimo bilancio consolidato all'interno del quale è riportata una analisi dei crediti commerciali e del relativo fondo svalutazione in base alla rispettiva scadenza.
Nel Gruppo Enel è vigente un sistema di relazioni industriali nel quale è particolarmente valorizzata la "bilateralità", ossia un moderno strumento relazionale attraverso cui le parti (azienda e sindacati) perseguono obiettivi di reciproco interesse, operando all'interno di specifici. Si tratta, nello specifico, di otto Comitati nazionali (e rispettive articolazioni regionali/territoriali), costituiti su argomenti che spaziano dalla sicurezza sul lavoro, alla formazione, al "welfare" aziendale, alla "corporate social responsibility", alle pari opportunità, alla classificazione e conciliazione, agli scenari economici e mercato dell'energia; a questi si aggiungono tre "Multifateral Committees" a livello globale costituiti su "safety", "training" e "diversity", nell'ambito del "Global Framework Agreement" di Enel. I componenti effettivi dei Comitati nazionali sono 48, cui si aggiungono altrettanti componenti a livello regionale e terntoriale; il numero dei componenti dei Comitati è pari a 30. L'accordo del 22 maggio 2012, che regolamenta la materia, ha previsto un contributo annuo alle Organizzazioni Sindacali chiamate a far parte dei suddetti organismi pari a 600.000 euro per tener conto degli oneri connessi alla gestione di tale complesso sistema (compresa ogni forma di rimborso per la partecipazione agli organismi), nonché per studi, analisi e ricerche sulle tematiche affidate ai predetti Comitati.
Le cessioni dei crediti effettuate nel 2019 hanno avuto in media un costo pari a circa lo 0,22% del valore nominale dell'importo ceduto. Il suddetto costo complessivo è così composto:
0,02% commissioni ("credit premium");
Se la risposta è: "Il relativo costo non è specificamente enucleabile in quanto rientra in un più ampio insieme di attività correlate all'assemblea degli azionisti." Oltre ad indicare gravi mancanze nel sistema di controllo, la denuncio al collegio sindacale ai sensi dell'art. 2408 cc.
Si rinvia alla risposta alla domanda n. 34
Pur non trattandosi di investimenti in senso stretto, si segnala la disponibilità di "Government bond" per circa 76 milioni di euro, inclusi tra gli strumenti finanziari in cui le società assicurative dei Gruppo investono parte della loro liquidità.
I debiti per contributi assistenziali (INPS, INAIL, etc.) relativi alle società italiane del Gruppo Enel ammontano al 31 dicembre 2019 a circa 164 milioni di euro, mentre i debiti verso l'Amministrazione finanziaria, anch'essi riferiti alle società italiane, sono pari a circa 235 milioni di euro; tali debiti sono compensati dai crediti verso la stessa Amministrazione finanziaria, pari a circa 187 milioni di euro. A tale riguardo, si fa presente che l'esistenza di debiti previdenziali e fiscali è circostanza fisiologica in ragione del lasso temporale intercorrente tra la fase di rilevazione dei debiti e il momento in cui avviene il relativo pagamento che, di norma, sulla base delle scadenze fissate per legge, viene effettuato nei mesi successivi (ad es. le ritenute previdenziali e fiscali del mese di dicembre devono essere versate entro il giorno 16 del successivo mese di gennaio).
Enel aderisce al regime del consolidato fiscale nazionale disciplinato dagli articoli 117 e seguenti del Testo Unico delle imposte sui redditi, che consente di determinare un'unica base imponibile ai fini IRES (imposta sul reddito delle società). Il reddito imponibile del consolidato per l'anno 2019 (stimato) ammonta a circa 3,24 miliardì di euro. A tale reddito è applicata l'aliquota nominale IRES pari al 24%.
L'onere IRES ammonta a circa 776,67 milioni di euro, a titolo di imposte correnti.
Si fornisce l'elenco delle società partecipanti al consolidato fiscale IRES per l'anno 2019:
Enel S.p.A.
Da ultimo si rappresenta che l'IRAP (imposta regionale sulle attività produttiva) è autonomamente determinata e liquidata dalle società italiane del Gruppo.
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