Annual Report • Aug 5, 2020
Annual Report
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Relazioni e bilancio consolidato
31 Dicembre 2019

Sede sociale: Viale dell'Agricoltura, 7 – 37135 Verona Capitale sociale € 41.280.000,00 interamente versato
Capogruppo del Gruppo doValue Iscrizione al Registro delle Imprese di Verona, codice fiscale n. 00390840239 e P.IVA n. 02659940239 www doValue it
| LETTERA AGLI AZIONISTI | 04 |
|---|---|
| DOVALUE IN BREVE | 06 |
| BUSINESS MODEL | 08 |
| MERCATO DI RIFERIMENTO | 10 |
| APPROCCIO ALLA SOSTENIBILITÀ | 14 |
| CARICHE SOCIALI E SOCIETÀ DI REVISIONE | 16 |
| STRUTTURA DEL GRUPPO | 17 |
| RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL GRUPPO | 21 |
| BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2019 | 63 |
| 1. SCHEMI DEL BILANCIO CONSOLIDATO | 65 |
| NOTA INTEGRATIVA CONSOLIDATA | 75 |
| 2. POLITICHE CONTABILI | 77 |
| INFORMAZIONI | |
| 3. STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO | 117 |
| 4. CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO | 137 |
| 5. RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA | 145 |
| 6. INFORMATIVA DI SETTORE | 155 |
| 7. OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI | |
| IMPRESE O RAMI D'AZIENDA | 159 |
| 8. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE | 167 |
| 9. ALLEGATI | 171 |
| 10. ATTESTAZIONI E RELAZIONI AL BILANCIO CONSOLIDATO | |
| DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO | 176 |
| RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE | 178 |
Presidente del Consiglio di Amministrazione Giovanni Castellaneta
è con piacere e orgoglio che presento il bilancio 2019, un'ulteriore tappa nel percorso di crescita e sviluppo del Gruppo, con significativi miglioramenti in tutti i principali indicatori economici e patrimoniali.
Nel breve arco degli ultimi 12 mesi, la vostra società ha portato a termine importanti progetti di natura straordinaria, che ne hanno trasformato il profilo e l'hanno resa ancora più pronta a interpretare il mutevole scenario macroeconomico e competitivo. Tutto ciò, salvaguardando al contempo lo sviluppo organico delle attività, con l'acquisizione di importanti nuovi mandati di gestione da primari investitori internazionali e banche di natura sistemica.
Innanzitutto, il completamento del complesso progetto di riorganizzazione che ci vede oggi una società di servicing regolata dall'articolo 115 del T.U.L.P.S., non più un Gruppo Bancario. L' attuale struttura del Gruppo è quindi maggiormente allineata al nostro core business e, l'offerta di servizi di gestione di crediti e asset real estate, ci permette un più ottimale impiego del capitale a supporto della crescita. La nuova denominazione sociale di doValue, non più doBank, riflette la rinnovata focalizzazione sulla creazione di valore per tutti gli stakeholder. L'azionariato di doValue ha poi subito una profonda trasformazione, nel senso di una maggiore apertura al mercato evidenziata dall'aumento del free float, oggi a circa il 73% del capitale.
Nel 2019 si è inoltre perfezionata l'acquisizione di Altamira Asset Management, che ha aperto il Gruppo ai mercati di Spagna, Portogallo e Cipro e al servicing di asset real estate. Grazie a questa operazione, doValue non è oggi solo un Gruppo più grande, ma significativamente più diversificato e maggiormente esposto ai mercati in crescita, essendo il Sud Europa l'area con maggiori prospettive per i servicer, grazie a pressanti necessità di miglioramento della qualità dell'attivo delle banche e forte interesse degli investitori specializzati.
A rafforzare la strategia di crescita delineata dal Business Plan 2020-2022, presentato a novembre 2019, l'annuncio dell'acquisizione del servicer greco FPS, che ci si aspetta sarà perfezionata entro maggio 2020, permette a doValue di guadagnare la posizione di leadership di mercato anche in Grecia e di rafforzare il proprio posizionamento come principale servicer indipendente in Sud Europa.
Il business model di doValue è ulteriormente rafforzato da queste operazioni, potendo contare su una maggiore diversificazione in 5 mercati del Sud Europa e su diverse classi di attivo lungo tutta la catena del credito, performing, non performing e real estate. Pur mantenendo le caratteristiche di un'offerta indipendente, rivolta a tutte le banche e gli investitori sul mercato, e "asset-light", che non prevede investimenti in portafogli di crediti, doValue è oggi ancor più in grado di gestire l'avvicendarsi di diversi cicli economici e di prodotto e di rispondere efficacemente alle sfide del mercato. Queste caratteristiche sono ancora più preziose in momenti, come quello che stiamo vivendo mentre approviamo il bilancio 2019, di maggiore incertezza macroeconomica causata da variabili esogene.
Il 2019 ha poi confermato un chiaro trend da parte dei nostri clienti: banche e investitori fanno sempre più ricorso ai servizi di operatori specializzati nel servicing di crediti e asset real estate, estendendone l'attività lungo tutta la catena del valore del credito, a partire dai crediti UTP. Ciò è testimoniato dagli oltre 13 miliardi di euro di nuove masse in gestione nel 2019, in termini di valore contabile lordo, con l'aggiunta di nuovi clienti banche e investitori in tutti i nostri mercati, e con la leadership di doValue nelle cartolarizzazioni assistite da garanzia statale ("GACS" in Italia). Banche e investitori propendono per un modello industriale che ricorre strutturalmente ai servicer nel medio-lungo periodo, a garanzia di continue opportunità di sviluppo per il Gruppo. L'attività dei servicer tende inoltre ad evolversi verso servizi di erogazione e gestione di dati sempre più sofisticati, supportando i clienti con capacità analitiche e predittive avanzate.
Guardando ai principali saldi economici e patrimoniali, nel 2019 doValue ha registrato una crescita dei ricavi del 56% fino a 364 milioni di euro, profittabilità (EBITDA esclusi gli oneri non ricorrenti) in aumento del 49%, un margine EBITDA del 39% e utile a 69 milioni di euro (+32%). Il tutto mantenendo un profilo finanziario prudente, con una leva finanziaria a 1,3x in termini di indebitamento netto in rapporto all'EBITDA.
Con questi risultati il Gruppo affronta il 2020 con la consapevolezza di giocare un ruolo importante nello sviluppo dell'economia reale, supportando banche, investitori, aziende e individui nella gestione ottimale del credito. Le priorità indicate dal Business Plan sono chiare: completare l'integrazione di Altamira Asset Management, con importanti riflessi positivi sull'attività real estate del gruppo, continuare a giocare un ruolo primario nel mercato del servicing in Sud Europa, approfittando delle opportunità di crescita che presenta e continuare a lavorare su una sempre maggiore efficienza dei costi per assicurare un futuro sostenibile al Gruppo nel lungo termine.
Colgo l'occasione per ringraziare i dipendenti del Gruppo e tutti gli stakeholder, azionisti inclusi, per il supporto ricevuto nel corso dell'anno e nei primi mesi del 2020, caratterizzati da elementi straordinari di incertezza nello scenario esterno, e il contributo fondamentale al raggiungimento dei risultati di bilancio.
Con oltre 130 miliardi di asset in gestione e 20 anni di track record, doValue è il principale fornitore di servizi di gestione di crediti e beni immobiliari in sud Europa.
La mission di doValue è creare valore per banche e investitori e contribuire alla crescita favorendo uno sviluppo sostenibile del sistema finanziario.
1° in Sud Europa presente in 5 mercati
doValue è leader di mercato in Italia, Penisola Iberica (Spagna e Portogallo), Grecia e Cipro, mercati caratterizzati da significative opportunità di crescita, in considerazione degli elevati livelli di crediti non performing e asset immobiliari e forte interesse da parte di investitori internazionali.
doValue fornisce servizi di gestione lungo tutto il ciclo di vita di gestione dei crediti e degli asset real estate
Servicing di crediti performing e early arrears Servicing di crediti UTP (unlikely-to-pay) Servicing di crediti NPL (non-performing-loans) Servicing di asset real estate Servizi di fornitura di dati e altri Servizi ancillari all'attività di servicing.
Il modello operativo di doValue prevede una capillare presenza territoriale e una profonda conoscenza delle peculiarità regionali dei territori nei quali operiamo.
Le attività di doValue sono governate da un'infrastruttura IT proprietaria sviluppata in oltre 20 anni di esperienza.
Il patrimonio di dati che doValue mette a disposizione dei propri clienti permette di ottimizzare il processo di gestione del credito, migliorando le abilità predittive e la capacità di anticipare i trend di mercato.
Nel corso degli ultimi anni, doValue ha registrato una forte espansione di tutti i principali indicatori economico-finanziari, grazie al positivo andamento del mercato di riferimento e a operazioni di M&A che ne anno accelerato la diversificazione geografica e di prodotto.
Attraverso contratti di lungo termine, doValue supporta i principali istituti finanziari nell'ottimizzazione del processo di gestione del credito, migliorando le performance e semplificando i processi. doValue supporta i principali investitori internazionali specializzati in crediti e real estate nel raggiungimento dei propri obiettivi, offrendo un portafoglio completo di servizi di gestione dei loro investimenti a partire dalla fase di due diligence e strutturazione fino alla fase di gestione.
NRI: Non Recurring Items




Tra i servizi offerti dal Gruppo, vi sono la ristrutturazione e la liquidazione del credito ("Special Servicing"), le attività di due diligence, quelle di Master Servicing e strutturazione di cartolarizzazioni, la commercializzazione, lo sviluppo e la gestione di asset real estate, la gestione e la fornitura di dati e altri servizi a supporto del Servicing.
Banche e investitori affidano la gestione di crediti e beni immobili di loro proprietà a doValue attraverso partnership di lungo termine: doValue mette a disposizione la propria esperienza ventennale, tecnologia proprietaria e efficienza di processo in cambio di commissioni fisse e variabili.
doValue quindi è caratterizzata da un business model di Servicing indipendente, aperto a tutte le banche e agli investitori specializzati sul mercato, che non prevede investimenti diretti in portafogli di crediti o beni immobiliari, dunque "asset-light".
All'interno della catena del valore della gestione degli asset, doValue si focalizza sulle attività a maggior valore aggiunto: gestione di crediti bancari di dimensione medio-grande, di origine corporate e assistiti da garanzia immobiliare. In aggiunta, doValue è in grado di assistere le banche sin dalle prime fasi di gestione del credito performing e anche nella valorizzazione ottimale del portafoglio real estate di proprietà.
doValue fornisce un insieme di servizi integrati di gestione di crediti e di asset real estate ai suoi clienti, banche e investitori proprietari degli asset, con l'obiettivo di supportarli nei loro obiettivi di creazione di valore ("Servicing").
L'attività di servicing di crediti e asset real estate in Europa beneficia di trend strutturali che spingono banche e investitori ad un maggior ricorso ad attività di outsourcing per la gestione dei propri attivi.
Nonostante la riduzione degli ultimi anni, lo stock di crediti non performing in Europa, e le relative garanzie immobiliari, costituiscono un significativo mercato di riferimento per i Servicer e continuano ad attrarre l'interesse degli investitori specializzati.
In particolare, vi è una significativa concentrazione di queste tipologie di asset in Sud Europa, mercato caratterizzato da NPL ratio superiori alla media e maggiore urgenza da parte delle istituzioni finanziarie a cedere portafogli di crediti o favorirne una gestione più efficiente, attraverso contratti di outsourcing con operatori specializzati, tra cui doValue. Questi mercati sono inoltre caratterizzati da maggiore complessità di gestione, fattore che rende ancora più indispensabile l'attività dei servicer, e da buone prospettive di crescita per il servicing di asset immobiliari. Un importante indicatore della dinamicità del mercato è costituito dal volume di transazioni attese: cessioni di portafogli di asset da banche a investitori (mercato primario) oppure tra diversi investitori (mercato secondario). Tali transazioni solitamente si traducono in un maggior coinvolgimento dei Servicer. Per il 2020 si prevede un significativo volume di attività, stimabile in oltre 20 miliardi di euro in Italia, oltre 25 miliardi di euro in Spagna e Portogallo e oltre 15 miliardi tra Grecia e Cipro.


Fonte: Deloitte, "Deleveraging Europe", October 2019

Il Gruppo doValue intende diffondere e condividere con tutti i gli stakeholder la propria cultura orientata ai valori di integrità e rispetto delle persone. doValue ha infatti intrapreso un percorso per includere sempre di più la sostenibilità nella propria strategia aziendale, promuovendo progetti innovativi e campagne di sensibilizzazione verso tutti gli stakeholder.
Sono tre i pilastri che declinano le iniziative di sostenibilità che il Gruppo promuove per costruire un futuro sostenibile e creare valore sociale, ambientale e per i propri dipendenti:
€131,5 miliardi Gross Book Value Portafoglio gestito
€ 69,1 milioni Utile netto (esclusi oneri non ricorrenti)
dipendenti di genere 56% femminile
contratti a tempo 99% indeterminato


rifiuti all'anno catturati dai mari grazie al progetto LifeGate Plas ticLess in Italia

aree boschive create nel Parco del Ticino, in Italia, equivalenti a 3.456 kg di CO2 compensate, grazie al Progetto Zero Impact® Web
energia rinnovabile sul totale di energia consumata

2.350 numero dei dipendenti ~

Numero di beneficiari dello Spazio Mamme di Save the Children in Italia
agire in modo responsabile perseguendo correttezza, collaborazione, lealtà, trasparenza e reciproco rispetto nello svolgimento di tutte le attività.
Attenzione
alle persone

Azionisti
Mercato
Collettività
Per la redazione della Dichiarazione Consolidata non Finanziaria 2019, il Gruppo doValue ha aggiornato l'analisi di materialità per individuare i temi rilevanti per il Gruppo e gli stakeholder, ossia quegli aspetti che influiscono in modo significativo sulla capacità di creare valore nel breve, medio e lungo periodo.
In linea con lo scorso anno, doValue ha identificato le macro-categorie di interlocutori fondamentali, ovvero gli stakeholder con cui la società si interfaccia nello svolgimento delle proprie attività.

Il Gruppo doValue ha svolto un'analisi di materialità che ha portato all'identificazione di diciotto temi rilevanti, valutati poi attraverso una survey sottoposta a tutti i dipendenti del Gruppo, a un gruppo di fornitori rilevanti e all'Amministratore Delegato, quale espressione del Top Management.
La survey ha consentito di fotografare le priorità del Gruppo e degli stakeholder sulle tematiche di sostenibilità etica, sociale e ambientale. Dall'analisi delle survey doValue ha identificato dodici temi materiali inerenti alle diverse dimensioni della sostenibilità.
La matrice di materialità fornisce una visione complessiva delle tematiche risultate rilevanti dal processo di analisi condotto nel 2019.

(1) Presidente Comitato per le Nomine
(2) Membro Comitato per le Nomine
(3) Presidente Comitato Rischi e Operazioni con Parti Correlate
(4) Membro Comitato Rischi e Operazioni con Parti Correlate
(5) Presidente Comitato per la Remunerazione
(6) Membro Comitato per la Remunerazione
Struttura doValue è il principale operatore in Sud Europa nei servizi per la gestione di crediti e asset immobiliari ("Servicing"), a favore di clienti banche e investitori, con asset in gestione per oltre 130 miliardi di euro a fine 2019 (gross book value).
(7) Presidente Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001
(8) Membro Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001
| Presidente | Giovanni Castellaneta (2) (4) |
|---|---|
| Amministratore Delegato | Andrea Mangoni |
| Consiglieri | Francesco Colasanti (6) Emanuela Da Rin Giovanni Battista Dagnino (3) (2) Nunzio Guglielmino (4) (5) Giovanni Lo Storto (1) (6) Giuseppe Ranieri Marella Idi Maria Villa |
| COLLEGIO SINDACALE | |
| Presidente | Chiara Molon (7) |
| Sindaci effettivi | Francesco Mariano Bonifacio (8) Nicola Lorito (8) |
| Sindaci supplenti | Sonia Peron Roberta Senni |
Dirigente preposto alla redazione Elena Gottardo dei documenti contabili societari
La composizione del Gruppo al 31 dicembre 2019, esposta nel grafico precedente, riflette il percorso di crescita e diversificazione seguito da doValue in 20 anni di attività, in un percorso organico e per linee esterne.
La Capogruppo doValue SpA, società di Servicing regolata dall'articolo 115 T.U.L.P.S.1 , svolge attività di Servicing di asset NPL, UTP e Real Estate, eroga servizi ancillari tramite doData per business information e ITF per Master Servicing e coordina le attività delle controllate, che operano su un'area di business o su un mercato geografico o sulla fornitura di servizzi tecnologici e back office (doSolutions).
doValue (già doBank) nasce dalla combinazione, nel 2016, dei due più grandi servicer italiani: UCCMB, originariamente parte del Gruppo UniCredit, e Italfondiario, attiva dal 2000 in partnership con primari investitori specializzati.
A luglio 2017 il titolo doValue debutta in Borsa, con un'offerta di collocamento conclusa in anticipo per il forte interesse dimostrato dagli investitori istituzionali, domestici e internazionali. Le azioni doValue sono identificate con codice ISIN IT0001044996 e codice alfanumerico DOV [Bloomberg: DOV IM].
Tra il 2018 e il 2019 doValue attraversa una fase di forte espansione e profonda diversificazione, con l'ingresso dapprima nel mercato greco con un mandato dalle quattro banche sistemiche locali, poi nel più ampio mercato del sud Europa, con l'acquisizione di Altamira Asset Management, Servicer attivo in Spagna, Portogallo e Cipro e leader nella gestione di asset real estate. Nel mercato italiano lo sviluppo di doValue è proseguito con l'acquisizione di nuovi mandati di gestione da parte di banche e investitori, in particolare con la leadership nel servicing di cartolarizzazioni assistite da garanzia statale "GACS".
A fine 2019 doValue annuncia l'acquisizione di FPS, Servicer greco con oltre 26 miliardi di asset in gestione, che permette al Gruppo di raggiungere la leadership anche nel promettente mercato ellenico. Il perfezionamento dell'acquisizione di FPS, atteso entro maggio 2020, rappresenta un ulteriore passo in avanti nella realizzazione del business plan 2020-2022 del Gruppo, che punta al rafforzamento della leadership di doValue nel mercato del servicing in sud Europa, attraverso un modello di business "asset-light", che non prevede investimenti diretti in portafogli di asset e perseguendo una sempre maggiore diversificazione nella catena del valore del credito.

UniCredit acquisisce Mediovenezie Banca e Fortress entra in Italfondiario
Italfondiario acquisisce una partecipazione del 45% in BCC Gestione Crediti
Mediovenezie Banca è nominata UGC Banca
Fortress acquisisce il 100% di UCCMB da uniCredit
Fortress acquisisce il 100% di Italfondiario
doBank (già Uccmb) acquisisce Italfondiario
Italfondiario incorpora la società che ha in gestione i crediti non performing del Gruppo Intesa SanPaolo
doBank è quotata alla borsa di Milano 9€/azione
UGC Banca si fonde con Capitalia Service e viene creata UCCMB (Unicredit Credit Management Bank)
€ 3bn
€ 77bn
€ 85bn € 85bn € 81bn € 38bn € 58bn 2014 2015 2004 2016 2006 2008
2000
2003
2017
doBank entra nel mercato greco del servicing e annuncia l'acquisizione di Altamira Asset Management, attiva in Spagna, Portogallo e Cipro
€ 82bn 2018
Giugno: doBank rinuncia alla licenza bancaria e prende il nome di doValue, perfeziona l'acquisizione di Altamira e diventa leader di mercato in Sud Europa
Dicembre: doValue annuncia l'acquisizione del servicer greco FPS Loans and Credits Claim management (perfezionamento entro maggio 2020)
€ 131,5bn 2019

I risultati di sintesi e gli indicatori econo mico-patrimoniali sono basati sui dati di contabilità e sono utilizzati nel reporting direzionale per il monitoraggio delle per formance da parte del management.
Essi sono altresì coerenti con le metriche di misurazione maggiormente diffuse nel settore di riferimento, a garanzia della comparabilità dei valori presentati.
Le attività del Gruppo doValue sono concentrate sulla fornitura di servizi a banche e investitori attraverso l'intero ciclo di vita dei crediti e degli asset real estate ("Servicing").
doValue è il principale servicer in sud Europa, con oltre 130 miliardi di asset in gestione (gross book value) e 20 anni di track record.
Il suo modello di business è indipendente, rivolto a tutte le banche e agli investitori sul mercato, e "asset light": non prevede investimenti diretti in portafogli di crediti.
Le attività di doValue sono remunerate attraverso contratti di lungo termine basati su una struttura commissionale che prevede, da un lato, una commissione fissa parametrata agli asset in gestione e, dall'altra, una commissione variabile legata al risultato delle attività di servicing, come gli incassi da crediti NPL o dalla vendita di beni immobiliari di proprietà dei clienti.
Il Gruppo fornisce servizi nelle seguenti categorie:
supporto di veicoli di cartolarizzazione di crediti; servizi di strutturazione di operazioni di cartolarizzazione, regolate dalla legge 130/1999, oltre all'esercizio del ruolo di "soggetto incaricato" nell'ambito di operazioni di cartolarizzazione;
∙ "Master legal": servizi preparatori e di coordinamento di attività a supporto del recupero del credito in via giudiziale, ivi incluse l'analisi documentale, la preparazione di opinioni legali e l'assistenza nella pre-
∙ "Co-investimento": attività di Co-investimento in portafogli di crediti con primari investitori finanziari, ove tale attività sia strumentale all'ottenimento di contratti di servicing. Tale attività viene svolta sottoscrivendo, in quote di minoranza, titoli emessi da veicoli di cartolarizzazione disciplinati dalla legge
Sia doValue sia Italfondiario, in qualità di Special Servicer, hanno ricevuto i seguenti giudizi di rating: "RSS1- / CSS1-" da Fitch Ratings e "Strong" da Standard & Poor's. I giudizi di Servicer Rating di doValue e di Italfondiario costituiscono i più elevati giudizi di Servicer Rating tra quelli assegnati agli operatori italiani del settore e sono stati attribuiti a doValue e a Italfondiario sin dal 2008 prima di ogni altro operatore del settore in Italia. Nel 2017 a doValue è stato assegnato anche il Master Servicer Rating di RMS2/CMS2/ABMS2 da Fitch Ratings, oltretutto migliorato nel corso del 2019 di un livello.

| (€/000) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Principali dati economici consolidati | 31/12/2019 | 31/12/2018 RESTATED (1) |
Variazione Assoluta |
Variazione 0/0 |
| Ricavi I ordi | 363.838 | 233.143 | 130.695 | 56% |
| Ricavi netti | 323.680 | 209.587 | 114.093 | 54% |
| Costi operativi | (195.914) | (125.818) | (70.096) | 56% |
| FRITDA | 127.766 | 83.769 | 43.997 | 53% |
| EBITDA margin | 35% | 36% | (1)% | (2)% |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA(2) | (12.676) | (2.712) | (9.964) | n.S. |
| EBITDA esclusi elementi non ricorrenti | 140.442 | 86.481 | 53.961 | 62% |
| EBITDA marqin esclusi elementi non ricorrenti | 39% | 37% | 2% | 4% |
| FBT | 71.205 | 79.682 | (8.477) | (11)% |
| EBT Margin | 20% | 34% | (15)% | (43)% |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
38.318 | 50.498 | (12.180) | (24)% |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della | ||||
| Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti | 69.062 | 52.282 | 16.780 | 32% |
(1) Al fine di rendere i dati del 2019 maggiormente confrontabili sono stati inclusi nei dati 2018 gli effetti derivanti dall'applicazione del nuovo standard IFRS 16 Leases applicato a partire dal 1 gennaio 2019. Si veda inoltre tabella di raccordo esposta separatamente. (2) Gli elementi non ricorrenti nei Costi operativi includono prevalentemente oneri legati al progetto di acquisizione di Altamira Asset Management S.A. e costi del progetto di riorganizzazione del Gruppo.
| (€/000) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Principali dati patrimoniali consolidati | 31/12/2019 31/12/2018 | Variazione Assoluta |
Variazione 0/0 |
|
| Cassa e titoli liquidabili | 128.162 | 74.630 | 53.532 | 72% |
| Attivita' immateriali | 340.879 | 6.847 | 334.032 | n.s. |
| Attività finanziarie | 48.609 | 36.139 | 12.470 | 35% |
| Crediti commerciali | 176.991 | 99.774 | 77.767 | 78% |
| Attività fiscali | 98.554 | 87.356 | 11.198 | 13% |
| Totale Attivo | 830.687 | 317.036 | 513-651 | n.s. |
| Passività finanziarie | 456.663 | 294 | 456.369 | n.s. |
| Debiti commerciali | 46.969 | 21.848 | 25.121 | 115% |
| Passività fiscali | 42.347 | 11.090 | 31.257 | n.s. |
| Altre passivita | 25.196 | 14.152 | 11.044 | 78% |
| Fondi rischi e oneri | 25.669 | 20.754 | 4.915 | 24% |
| Totale Passivo | 605.388 | 84.247 | 521.141 | n.s. |
| Patrimonio netto | 225.299 | 232.789 | (7.490) | (3)% |
L'economia globale nel 2019 si è sviluppata a ritmi moderati, con un tasso di crescita del PIL previsto a circa il 3%, il più basso nel periodo post crisi finanziaria del 2008-2009 e in riduzione rispetto alle stime di aprile 2019 pari a circa il 3,3%2 . Limitata la crescita in area euro, in espansione di solo l'1,2% nel 2019, mentre l'andamento del PIL globale nel 2020 sarà fortemente influenzato dagli effetti negativi sull'economia reale del COVID-19, difficilmente prevedibili alla data di approvazione del presente bilancio.
Tra i fattori che limitano la crescita, continuano a pesare le tensioni sul fronte del commercio e della geopolitica internazionale, la debolezza del settore manifatturiero, la volatilità a causa di fattori idiosincratici in varie economie emergenti e i limiti strutturali dei paesi maturi, come la bassa crescita della produttività e l'invecchiamento della popolazione.
Il settore del servicing di crediti e asset real estate in Europa nel 2019 ha continuato a beneficiare del supporto di volumi elevati di cessioni di asset e di maggiore impiego di servizi di outsourcing da parte di banche e istituzioni finanziarie, supportate dal continuo e crescente interesse degli investitori internazionali.
Infatti, secondo l'EBA, le banche europee hanno ridotto l'esposizione agli asset non performing di circa 100 miliardi di euro nell'ultimo anno3 , fino a un valore di 636 miliardi che ha portato l'NPL ratio al valore medio del 3% rispetto al 3,6% dell'anno precedente. 12 paesi in Europa continuano tuttavia a registrare NPL ratio superiori alla media e a detenere il 54% del totale degli asset non performing, rispetto al 23% degli asset bancari complessivi. A conferma dell'elevata concentrazione degli asset non performing in un numero limitato di paesi, sud Europa in particolare, l'NPL ratio rimane al 39% in Grecia, al 21% a Cipro e al 9% in Italia e Portogallo. Un esempio della rilevanza del sud Europa per il settore del servicing, è il fatto che dal 2014 al 2019 si sono registrate cessioni di asset non performing pari a oltre 220 miliardi di euro in Italia, 160 miliardi in Spagna e oltre 50 miliardi in Portogallo, Grecia e Cipro.
Nel medio termine, è prevedibile che l'attività di servicing continui a beneficiare delle iniziative adottate a livello comunitario a supporto di una più proattiva gestione degli NPL da parte delle istituzioni finanziarie. Oltre alle misure introdotte dalla Commissione Europea nel 2018 e la proposta direttiva sul settore del servicing (2018/0063/ COD), il volume di transazioni aventi oggetto portafogli di crediti non performing continua infatti ad essere supportato, in Italia, dalla Garanzia Cartolarizzazione Sofferenze ("GACS") e, in Grecia, dallo schema "Hercules", modellato sulla stessa falsa riga e in grado di facilitare un'accelerazione dell'attività del mercato già dal 2020.
(2) Fonte: Fondo Monetario Internazionale, World Economic Outlook, October 2019 (3) Fonte: Deloitte, Deleveraging Europe 2019
Allo scopo di facilitare la comprensione dell'andamento economico e finanziario, vengono riassunti nella tabella che segue gli indicatori alternativi di performance ("Indicatori Alternativi di performance" o "KPI") selezionati dal Gruppo.
| KPIS | 31/12/2019 | 31/12/2018 (1) |
|---|---|---|
| Gross Book Value (EoP) - Gruppo | 131.527.995 | 138.578.013 |
| Gross Book Value (EoP) - Italia | 78.796.103 | 82.179.013 |
| Incassi - Italia | 1.893.198 | 1.961.177 |
| Incassi Italia - Stock | 1.794.339 | 1.768.762 |
| Incassi LTM / GBV EoP - Italia | 2,40% | 2,39% |
| Incassi LTM / GBV EoP Stock - Italia | 2,47% | 2,50% |
| Staff FTE / Totale FTE | 38% | 37% |
| Incassi LTM / Servicing FTE - Italia | 2,57 | 2,66 |
| EBITDA | 127.766 | 83.769 |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA | (12.676) | (2.712) |
| EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti | 140.442 | 86.481 |
| EBITDA Margin | 35% | 36% |
| EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti | 39% | 37% |
| Risultato del periodo attribuibile agli azionisti della Capogruppo |
38.318 | 50.498 |
| Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
(31.135) | (1.784) |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti |
69.062 | 52.282 |
| Utile per azione (Euro) | 0,48 | 0,63 |
| Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti (Euro) | 0,86 | 0,65 |
| Capex | 8.086 | 5.408 |
| EBITDA - Capex | 119.680 | 78.361 |
| Capitale Circolante Netto | 130.022 | 77.376 |
| Posizione Finanziaria Netta di cassa/(debito) | (236.465) | 68.098 |
| Leverage (Debito netto / EBITDA LTM PF) | 1.3x | n.a. |
Gross Book Value EoP Gruppo/Italia: indica il valore contabile dei crediti affidati in gestione alla fine del periodo di riferimento per l'intero perimetro di Gruppo/Italia, al lordo delle rettifiche di valore dovute all'attesa di perdite su tali crediti.
Incassi Italia: utilizzati per il calcolo delle commissioni ai fini della determinazione dei ricavi dall'attività di servicing, consentono di illustrare la capacità di estrarre valore dal portafoglio in gestione. A fine periodo questo indicatore coincide con i recuperi dei dodici mesi precedenti alla data di riferimento (noti come incassi LTM)
Incassi Italia - Stock: sono i recuperi dei dodici mesi precedenti alla data di riferimento riferiti al portafoglio di Stock gestito.
Incassi LTM/GBV (Gross Book Value) EoP Italia: rapporto tra il totale degli incassi LTM lordi e il GBV di fine periodo del portafoglio complessivamente gestito. L'indicatore rappresenta una ulteriore metrica rispetto agli incassi di periodo e LTM in valore assoluto, relativa al tasso di efficacia dei recuperi, ovvero il rendimento del portafoglio in gestione in termini di incassi annui e di conseguenza di commissioni attive da gestione.
Incassi LTM/GBV (Gross Book Value) EoP Stock Italia: rapporto tra il totale degli incassi LTM lordi riferiti al portafoglio di Stock esistente all'inizio dell'esercizio di riferimento e il GBV di fine periodo del relativo portafoglio di Stock gestito. Rispetto alla precedente metrica Incassi LTM/GBV, tale indicatore rappresenta il tasso di efficacia dei recuperi "normalizzato" rispetto all'ingresso di nuovi portafogli nel corso dell'esercizio di riferimento.
Staff FTE/Totale FTE: rapporto tra il numero di dipendenti che svolgono attività di supporto e il numero di dipendenti totali del Gruppo full-time. L'indicatore consente di illustrare l'efficienza della struttura operativa e il focus relativo della stessa sulle attività di gestione.
Incassi LTM/Servicing FTE Italia: rapporto tra il totale degli incassi LTM e il numero di dipendenti che svolgono attività di servicing. L'indicatore fornisce una indicazione relativa al tasso di efficienza dei recuperi, ovvero il rendimento di ogni singolo dipendente specializzato nell'attività di servicing in termini di incassi annui effettuati sul portafoglio conferito in gestione.
EBITDA e Risultato del periodo attribuibile agli azionisti della Capogruppo: congiuntamente ad altri indicatori di redditività relativa, consentono di illustrare le variazioni della performance operativa e forniscono utili informazioni in merito alla performance economica del Gruppo. Si tratta di dati calcolati a consuntivo del periodo.
Elementi non ricorrenti: partite relative a operazioni straordinarie quali ristrutturazioni aziendali, acquisizioni o cessioni di aziende, avvio di nuove attività o ingresso in nuovi mercati.
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti: è definito come l'EBITDA riconducibile alla sola gestione caratteristica, escludendo quindi tutte le partite relative a operazioni straordinarie quali ristrutturazioni aziendali, acquisizioni o cessioni di aziende, avvio di nuove attività o ingresso in nuovi mercati.
EBITDA Margin: ottenuti dividendo l'EBITDA per i Ricavi lordi (Gross Revenues).
EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti: ottenuti dividendo l'EBITDA Ordinario per i Ricavi lordi (Gross Revenues).
Utile per azione: calcolato come rapporto tra il risultato netto del periodo e il numero di azioni in circolazione alla fine del periodo di riferimento.
Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti: è il medesimo calcolo dell'utile per azione, ma il numeratore differisce per il risultato netto del periodo esclusi gli elementi non ricorrenti al netto del relativo impatto fiscale.
EBITDA – Capex: è l'EBITDA al netto di investimenti in capitale fisso, attività materiali, immateriali e finanziarie ("Capex"), congiuntamente ad altri indicatori di redditività relativa, consente di illustrare i cambiamenti delle performance operative e fornisce una indicazione in merito alla capacità del Gruppo di generare cassa.
Capitale Circolante Netto: è rappresentato dai crediti per corrispettivi fatturati ed in maturazione al netto dei debiti verso i fornitori per fatture di acquisto contabilizzate e in maturazione nel periodo.
Posizione Finanziaria Netta: è costituita dalla cassa e dalla liquidità disponibile nonché da titoli altamente liquidabili, al netto di debiti verso banche per finanziamenti e di debiti verso la clientela per i conti correnti aperti presso il Gruppo.
Leverage: è costituito dal rapporto tra la Posizione Finanziaria Netta e l'EBITDA degli ultimi dodici mesi pro-forma per tener conto di operazioni rilevanti a partire dall'inizio dell'esercizio di riferimento. Esso rappresenta un indicatore sul livello di indebitamento del Gruppo.
(1) Al fine di rendere i dati del 2019 maggiormente confrontabili sono stati inclusi nei dati 2018 gli effetti derivanti dall'applicazione del nuovo standard IFRS 16 Leases applicato a partire dal 1 gennaio 2019. Si veda inoltre tabella di raccordo esposta separatamente

Tabella
La tabella compara il conto economico consolidato gestionale al 31 dicembre 2019 con quello al 31 dicembre 2018 riesposto ("2018 Restated") per rendere comparabili i dati e quindi di riflettere retroattivamente l'impatto derivante dall'applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 Lease.
Come evidenziato nel paragrafo Principi contabili, dal 1 gennaio 2019 l'applicazione del nuovo standard comporta un diverso calcolo nonché una diversa classificazione dei canoni di locazione rilevati fino al 31 dicembre 2018 tra le spese amministrative e pertanto inclusi nell'EBITDA: essi infatti vengono ora ripartiti tra gli ammortamenti di attività materiali e tra gli interessi e commissioni da attività finanziaria per la componente di oneri finanziari.
Al fine di consentire la comparabilità dei valori si è pertanto provveduto a determinare come segue l'esercizio 2018 "riesposto".
Si precisa che i risultati economici dell'esercizio 2019 includono Altamira Asset Management solo per il secondo semestre 2019: l'acquisizione è stata infatti perfezionata alla fine di giugno.
| 31/12/2019 | 31/12/2018 RESTATED (1) |
Variazione Assoluta |
Variazione % | |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi NPL | 268.034 | 205.538 | 62.496 | 30% |
| Ricavi REO | 57.830 | 57.830 | n.s. | |
| Ricavi da co-investimento | 564 | 911 | (347) | (38)% |
| Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori | 37.410 | 26.694 | 10.716 | 40% |
| Ricavi lordi | 363.838 | 233.143 | 130.695 | 56% |
| Commissioni passive NPL | (19.855) | (18.586) | (1.269) | 7% |
| Commissioni passive REO | (12.675) | (12.675) | n.s. | |
| Commissioni passive Ancillari | (7.628) | (4.970) | (2.658) | 53% |
| Ricavi netti | 323.680 | 209.587 | 114.093 | 54% |
| Spese per il personale(3) | (133.658) | (94.054) | (39.604) | 42% |
| Spese amministrative | (62.256) | (31.764) | (30.492) | 96% |
| di cui: IT | (20.297) | (13.576) | (6.721) | 50% |
| di cui: Real Estate | (5.192) | (6.055) | 863 | (14)% |
| di cui: SG&A | (36.767) | (12.133) | (24.634) | n.s. |
| Totale costi operativi | (195.914) | (125.818) | (70.096) | 56% |
| EBITDA | 127.766 | 83.769 | 43.997 | 53% |
| EBITDA margine | 3200 | 36% | (1)% | (2)% |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA(2) | (12.676) | (2.712) | (9.964) | n.s. |
| EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti | 140.442 | 86.481 | 53.961 | 62% |
| EBITDA margine esclusi gli elementi non ricorrenti | 39% | 37% | 2% | 4% |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali | (39.991) | (5.536) | (34.455) | n.s. |
| Accantonamenti netti | (10.732) | (317) | (10.415) | n.s. |
| Saldo rettifiche/riprese di valore | 815 | 861 | (46) | (5)% |
| Utile/perdita da partecipazioni | 919 | (919) | (100)% | |
| EBIT | 77.858 | 79.696 | (1.838) | (2)% |
| Risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al fair value |
806 | 418 | 388 | 93% |
| Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria | (7.459) | (432) | (7.027) | n.s. |
| EBT | 71.205 | 79.682 | (8.477) | (11)% |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBT | (23.949) | (23.949) | n.s. | |
| EBT esclusi gli elementi non ricorrenti | 95.154 | 79.682 | 15.472 | 19% |
| Imposte sul reddito | (29.826) | (29.184) | (642) | 2% |
| RISULTATO DEL PERIODO | 41.379 | 50.498 | (9.119) | (18)% |
| Risultato del periodo attribuibile ai Terzi | (3.061) | (3.061) | n.s. | |
| RISULTATO DEL PERIODO ATTRIBUIBILE AGLI AZIONISTI DELLA CAPOGRUPPO |
38.318 | 50.498 | (12.180) | (24)% |
| Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo (3) |
(31.135) | (1.784) | (29.351) | n.s. |
| Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo attribuibile ai Terzi |
(391) | (391) | n.s. | |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti |
69.062 | 52.282 | 16.780 | 32% |
| Risultato del periodo attribuibile ai Terzi esclusi gli elementi non ricorrenti |
3.452 | 3.452 | n.S. | |
| Utile per azione (in euro) | 0,48 | 0,63 | (0,15) | (24)% |
| coluci ali alamanti non ricorranti (i | n OF | 270/ |
(1) Al fine di rendere i dati del 2019 maggiormente confrontabili sono stati inclusi nei dati 2018 gli effetti derivanti dall'applicazione del nuovo standard IFRS 16 Leases applicato a partire dal 1 gennaio 2019. Si veda inoltre tabella di raccordo esposta separatamente
(2) Gli elementi non ricorrenti nei Costi operativi includono prevalentemente oneri legati al progetto di acquisizione di Altamira Asset Management S.A. e costi del progetto di riorganizzazione del Gruppo
(3) Gli elementi non ricorrenti inclusi sotto l'EBITDA si riferiscono a (i) piani di incentivi all'esodo pertanto riclassificati dalle spese del personale, nonchè ad imposte (ii) prevalentemente derivanti dalla cancellazione di DTA a seguto del cambio aliquota conseguente al "debanking"
La tabella di seguito esposta si pone l'obiettivo di riesporre i dati di conto economico gestionale pubblicato nel Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018 evidenziando gli impatti dell'IFRS 16 come se questo fosse stato applicato retroattivamente dal 1° gennaio 2018.
La riesposizione non viene richiesta dallo Standard ed è volutamente effettuata solo sui dati economici gestionali per rendere confrontabili i dati del 2019 con quelli del periodo precedente. Il calcolo dell'impatto IFRS 16 è pertanto frutto di una stima basata sui contratti di locazione in essere nel 2018.
| €/000) | |||
|---|---|---|---|
| Conto Economico Gestionale Consolidato | 31/12/2018 | IFRS 16 | 31/12/2018 RESTATED |
| Ricavi NPL | 205.538 | 205.538 | |
| Ricavida co-investimento | 911 | 911 | |
| Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori | 26.694 | 26 694 | |
| Ricavi lordi | 233.143 | 233.143 | |
| Commissioni passive NPL | (48.586) | (18.586) | |
| Commissioni passive Ancillari | (4.970) | (4.970) | |
| Ricavi netti | 209.587 | 209.587 | |
| Spese per il personale | (94.054) | (94.054) | |
| Spese amministrative | (34.240) | 2.476 | (31.764) |
| Totale "di cui lT" | (13.576) | (13.576) | |
| Totale "di cui Real Estate" | (8.352) | 2.297 | (6.055) |
| Totale "di cui SG&A" | (12.311) | 178 | (12.133) |
| Totale costi operativi | (128.294) | 2.476 | (125.818) |
| EBITDA | 81.293 | 2.476 | 83.769 |
| EBITDA marqine | 36% | 36% | |
| Bementi non nc orrenti inclusi nell'EBITDA | (2.712) | (2.712) | |
| EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti | 84.005 | 2.476 | 86.481 |
| EBITDA Margin e sclusi gli e le menti non rico rrenti | 37% | 37% | |
| Rettifiche divalore nette su attività materiali e immate nali | (2.755) | (2.781) | (5.536) |
| Accantonamenti netti | (314) | (3) | (317) |
| Saldo rettifiche/riprese divalore | 861 | 861 | |
| Utile/perdita da parte cipazioni | 919 | 9 19 | |
| EBIT | 80.004 | (308) | 79.696 |
| Risultato netto di attività e passi ità finanziane valutate al fair value | 4 18 | 4 18 | |
| Interessi e commissioni de rivanti da attività fin an ziaria | (220) | (212) | (432) |
| EBT | 80.202 | (520) | 79.682 |
| Bementinon ncorrenti inclusine IFBT | |||
| BT esclusi qli e le menti non ricorrenti | 80.202 | (520) | 79.682 |
| Imposte sul reddito | (29.362) | 178 | (29.184) |
| Utile/perdita delle attività dismesse e in via di dismissione al netto delle imposte | |||
| RISULTATO DEL PERIODO | 50.840 | (342) | 50.498 |
| Risultato del periodo attribuibile ai Terzi | |||
| RISULTATO DEL PERIODO ATTRIBUIBILE AGLI AZIONISTI DELLA | |||
| CAPOGRUPPO | 50.840 | (342) | 50.498 |
A fine 2019 il Portafoglio Gestito (GBV) dal Gruppo nei 5 mercati di Italia, Spagna, Portogallo, Grecia e Cipro è pari a € 131,5 miliardi, in significativa crescita rispetto al Portafoglio Gestito (GBV) del perimetro Italia pari a € 82,2 miliardi a fine 2018 (€ 138,6 miliardi il dato 2018 di Gruppo, inclusivo dell'apporto di Altamira Asset Management). Includendo nel portafoglio gestito il mandato siglato con Alpha Bank a Cipro a ottobre 2019, pari a circa € 4,3 miliardi oltre alla previsione di flussi futuri, attualmente in fase di on-boarding, il GBV del Gruppo raggiungerebbe a € 135,8 miliardi.
I grafici di seguito rappresentano la composizione del portafoglio gestito in termini di diversificazione geografica, di tipologia di asset e principali clienti:

Nel 2019, doValue ha registrato Ricavi Lordi pari a € 363,8 milioni, in aumento del +56% rispetto ai € 233,1 milioni del 2018, principalmente per la contribuzione di Altamira Asset Management, consolidata a partire dal secondo semestre.
I ricavi di Servicing di asset NPL e REO, pari ad € 325,9 milioni, evidenziano un incremento del 59% rispetto al 2018, per l'aumento di performance fees nonché per il maggior apporto di ricavi a fronte di indennità da cessioni e per la crescita del servicing di asset Real Estate. L'andamento positivo delle base fees, pur in un contesto di stabilità delle fee medie sul GBV gestito, è legato alla crescita del portafoglio in gestione e alla maggiore rilevanza di questa componente di ricavo nei mercati del Sud Europa rispetto all'Italia, elemento in grado di rafforzare ulteriormente la visibilità futura dei ricavi del Gruppo. In Italia si è registrata una riduzione delle base fees in linea all'andamento del portafoglio gestito, il quale rispetto al 2018 è inferiore del 4,1% a seguito dei recuperi effettuati e di cessioni di portafogli da parte di alcuni clienti, queste ultime concentrate in particolar modo nel primo trimestre dell'anno.
Nell'ambito dei ricavi da co-investimento l'apporto dei proventi derivanti dai titoli ABS delle due cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation è poco significativo, limitandosi ad € 564 mila (€ 911 mila nel 2018).
Più significativo invece risulta il contributo dei ricavi da prodotti ancillari e attività minori, che originano principalmente da proventi per servizi di elaborazione e fornitura di dati, e altri servizi strettamente connessi alle citate attività di servicing, come due diligence, master e structuring services e servizi legali; essi rappresentano il 10% del totale dei ricavi lordi del periodo ed evidenziano un incremento del 40% rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente. La voce include i ricavi derivanti dalla gestione del contratto con le quattro banche sistemiche greche pari a circa € 5,3 milioni.
| 31/12/2019 | 31/12/2018 RESTATED |
Variazione Assoluta |
Variazione 0/0 |
|
|---|---|---|---|---|
| Ricavi NPI | 268.034 | 205.538 | 62.496 | 30% |
| Ricavi REO | 57.830 | 57.830 | n.s. | |
| Ricavi da co-investimento | 564 | 911 | (347) | (38)% |
| Ricavi da prodotti ancillari e | ||||
| altre attività minori | 37.410 | 26.694 | 10.716 | 40% |
| Ricavi lordi | 363.838 | 233.143 | 130.695 | 56% |
| Commissioni passive NPL | (19.855) | (18.586) | (1.269) | 7% |
| Commissioni passive REO | (12.675) | (12.675) | n.s. | |
| Commissioni passive Ancillari | (7.628) | (4.970) | (2.658) | 53% |
| Ricavi netti | 323.680 | 209.587 | 114.093 | 54% |
I Ricavi Netti, pari a € 323,7 milioni nel 2019, sono in aumento del 54% rispetto a € 209,6 milioni del 2018. Nel periodo si è registrato un incremento delle commissioni passive del servicing REO legato alle maggiori masse in gestione rinvenienti dall'acquisizione di Altamira Asset Management, coerenti con la crescita del business. Rispetto al dato 2018 le commissioni passive NPL 2019 registrano un incremento del 7%, anche in ragione dell'ingresso di Altamira nel secondo semestre dell'anno. A parità di perimetro con il 2018, invece, si rileva una flessione del 24% delle suddette commissioni, in linea con l'obiettivo di ridurre il ricorso a servizi di outsourcing e agli interventi di razionalizzazione messi in atto nel periodo.
| 31/12/2019 | 31/12/2018 RESTATED |
Variazione Assoluta |
Variazione 0/0 |
|
|---|---|---|---|---|
| Spese per il personale | (133.658) | (94.054) | (39.604) | 42% |
| Spese amministrative | (62.256) | (31.764) | (30.492) | 96% |
| di cui: IT | (20.297) | (13.576) | (6.721) | 50% |
| di cui: Real Estate | (5.192) | (6.055) | 863 | (14)% |
| di cui: SG&A | (36.767) | (12.133) | (24.634) | n.S. |
| Totale costi operativi | (195.914) | (125.818) | (70.096) | 56% |
| FRITDA | 127.766 | 83.769 | 43.997 | 53% |
| di cui: Flementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA di cui: EBITDA esclusi gli |
(12.676) | (2.712) | (9.964) | n.S. |
| elementi non ricorrenti | 140.442 | 86.481 | 53.961 | 62% |
Nel corso dell'anno, il portafoglio gestito ha visto la presa in carico di oltre € 13 miliardi di nuovi mandati, siglati a partire dalla seconda metà del 2019, che includono nuovi clienti banche e investitori in tutti i principali mercati. Tra i principali nuovi mandati, si segnalano i flussi dai contratti esistenti con UniCredit e Santander e nuovi portafogli in Gestione da UBI, Carige e Iccrea in Italia, oltre a nuovi portafogli da investitori internazionali in Spagna e Portogallo.
Gli incassi di Gruppo nel 2019 ammontano a € 5,6 miliardi, in crescita del 26% rispetto a € 4,1 miliardi del dato 2018, a parità di perimetro. Gli incassi relativi ai crediti in gestione in Italia (Collections) ammontano a € 1,893 miliardi rispetto a € 1,962 miliardi del 2018. Il trend è legato al minore GBV in gestione (da € 82,2 miliardi a € 78,8 miliardi) e all'impatto dell'attività di strutturazione di una rilevante operazione di cartolarizzazione di crediti di proprietà di un cliente del Gruppo, che nel terzo trimestre dell'anno ha limitato significativamente l'attività su alcune posizioni.
Sono inclusi nell'EBT oneri non ricorrenti per € 23,9 milioni riferibili a costi per incentivi all'esodo, oltre ai costi non ricorrenti presenti nelle spese amministrative sopra menzionati.
Le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali risultano pari a € 40,0 milioni, con un incremento significativo rispetto al 2018 (+ € 34,5 milioni). La voce include principalmente le rettifiche di valore sui contratti di servicing del perimetro Altamira, classificati nello stato patrimoniale come attività immateriali, in linea con le peculiarità
Tra i costi operativi, le maggiori spese del personale rispetto al 2018, pari a € 94,1 milioni sono legate, oltre all'impatto della quota di Altamira, al rafforzamento dello staff a presidio delle nuove iniziative di sviluppo in Grecia e Italia (UTP). Si ricorda che il Business Plan 2018-2020 presentato a giugno 2018 include progetti volti al raggiungimento di una maggiore efficienza nelle spese del personale che, in linea con le attese, avranno effetto in particolare a partire dall'anno 2020.
Le spese amministrative, pari a € 62,3 milioni contro € 31,8 milioni del 2018, registrano un aumento principalmente nell'ambito di altre spese generali dove si concentrano gli elementi non ricorrenti. Oltre all'impatto dell'acquisizione di Altamira, le maggiori spese IT a parità di perimetro sono legate ad attività di sviluppo di applicativi software.
In continuità con l'esercizio 2018, tra i costi operativi del 2019 sono dunque stati individuati alcuni elementi non ricorrenti che vengono evidenziati a rettifica dell'indicatore EBITDA per favorire il confronto tra periodi e l'individuazione della profittabilità strutturale del Gruppo.
Tali elementi non ricorrenti, la cui fattispecie era già presente nell'esercizio 2018, ammontano a € 12,7 milioni relativi principalmente al progetto di acquisizione del servicer Altamira Asset Management e residualmente al progetto di riorganizzazione del Gruppo previsto nell'ambito del Business Plan 2018-2020 che include il processo di de-banking, una maggiore focalizzazione sul servicing di UTP e interventi di razionalizzazione sui processi di business del perimetro di Altamira.
L'EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti ha registrato una crescita del 62% raggiungendo € 140,4 milioni (€ 86,5 milioni nel 2018) e un margine del 39% sui ricavi, in aumento di 2 punti percentuali rispetto al periodo di raffronto. La crescita dell'EBITDA, in linea con gli obiettivi del Business Plan presentato a novembre 2019, è riconducibile al trend positivo dei ricavi, all'espansione in mercati internazionali caratterizzati da profittabilità superiore alla media del Gruppo e alle iniziative di contenimento costi portate a termine nel corso dell'anno.
Includendo gli oneri non ricorrenti, l'EBITDA raggiunge un importo di € 127,8 milioni (€ 83,8 milioni nel 2018 restated). Il restatement dell'EBITDA 2018, necessario per assicurare la comparabilità con i risultati 2019 in seguito alla transizione al principio contabile IFRS16, ha riguardato essenzialmente i costi di locazione del real estate.
L'EBIT del Gruppo è pari a € 77,9 milioni contro € 79,7 milioni del 2018 (-2%). Il trend riflette i maggiori ammortamenti di attività immateriali, principalmente il contratto con Santander e Sareb, rinvenienti dall'acquisizione di Altamira Asset Management. L'EBT ammonta a € 71,2 milioni contro € 79,7 milioni dello stesso periodo dell'esercizio precedente (-11%), in linea con i maggiori oneri finanziari connessi con il finanziamento sottoscritto per l'acquisizione Altamira.
| 31/12/2019 | 31/12/2018 RESTATED |
Variazione Assoluta |
Variazione 0/0 |
|
|---|---|---|---|---|
| FRITDA | 127.766 | 83.769 | 43.997 | 53% |
| Rettifiche di valore nette su | ||||
| attività materiali e immateriali | (39.991) | (5.536) | (34.455) | n.s. |
| Accantonamenti netti | (10.732) | (317) | (10.415) | n.s. |
| Saldo rettifiche/riprese di | 815 | 861 | (46) | (5)% |
| Utile/perdita da partecipazioni | ਰੇ 19 | (919) | (100)% | |
| EBT | 77.858 | 79.696 | (1.838) | (2)% |
| Risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al |
806 | 418 | 388 | 93% |
| Interessi e commissioni | ||||
| derivanti da attività finanziaria | (7.459) | (432) | (7.027) | n.s. |
| EBT | 71.205 | 79.682 | (8.477) | (11)% |
del mercato del servicing spagnolo che, in passato, ha visto i principali operatori investire in contratti pluriennali di gestione di asset.
Il saldo, inoltre, include la quota degli ammortamenti sui diritti d'uso derivanti dalla nuova contabilizzazione dei contratti di locazione a seguito dell'introduzione del principio IFRS 16. L'importo che influenza l'esercizio 2019 ammonta a € 5,7 milioni, mentre quello restated 2018 è pari a € 2,8 milioni. Il resto degli ammortamenti si riferisce prevalentemente a licenze software per effetto degli investimenti tecnologici effettuati dal Gruppo nel periodo finalizzati al miglioramento della piattaforma IT.
Gli accantonamenti netti a fondi rischi e oneri risultano pari a € 10,7 milioni, con un incremento significativo rispetto all'esercizio 2018 (+€ 10,4 milioni). Si tratta principalmente di accantonamenti per incentivi all'esodo erogati al personale dipendente (€ 6,5 milioni) che ha aderito al piano avviato dalla Società, in linea con gli obiettivi del Business Plan 2020-2022.
La voce utile/perdita da partecipazioni nel corso dell'esercizio non contribuisce al risultato del periodo a differenza del periodo precedente il cui ammontare rifletteva la valutazione ad equity della partecipazione in BCC Gestione Crediti S.p.A. ceduta nel terzo trimestre 2018.
| 31/12/2019 | 31/12/2018 RESTATIED |
Variazione Assoluta |
Variazione 0/0 |
|
|---|---|---|---|---|
| EBT | 71.205 | 79.682 | (8.477) | (11)% |
| Imposte sul reddito | (29.826) | (29.184) | (642) | 2% |
| Risultato di periodo | 41.379 | 50.498 | (9.119) | (18)% |
| Risultato del periodo attribuibile ai Terzi | (3.061) | (3.061) | n.s. | |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
38.318 | 50.498 | (12.180) | (24)% |
| Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato di periodo attribuibile ai Terzi |
(31.135) (391) |
(1.784) | (29.351) (391) |
n.s. n.s. |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti |
69.062 | 52.282 | 16.780 | 32% |
| Utile per azione (in Euro) Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti (in |
0,48 | 0,63 | (0,15) | (24)% |
| euro) | 0,86 | 0,65 | 0,21 | 32% |
Le imposte sul reddito del periodo risultano quantificate per competenza in € 29,8 milioni ed includono una componente non ricorrente legata alla riduzione del valore delle imposte differite attive per effetto del "debanking" di doValue che ha comportato la riduzione dell'aliquota fiscale applicata. Le imposte sul reddito includono inoltre la quota di competenza del canone DTA pari a € 1,8 milioni. Il tax rate calcolato escludendo l'importo delle componenti non ricorrenti e del canone DTA risulta pari al 27%, contro il 34% dello stesso periodo del 2018.
Al netto degli elementi non ricorrenti, tenendo conto del relativo effetto imposte, il Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti risulta pari a € 69,1 milioni, con un incremento del 32% rispetto al 2018. Includendo gli elementi non ricorrenti, il Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo, ammonta a € 38,3 milioni.

L'espansione internazionale di doValue, dapprima in Grecia e successivamente nel più ampio mercato del sud Europa con l'acquisizione di Altamira, ha portato a rivedere la modalità in cui il Management valuta e analizza il proprio business passando da una segmentazione per clienti e linee di business ad una di tipo geografico.
Questa disaggregazione è legata a fattori specifici delle entità incluse in ciascuna categoria e alla tipologia di mercato. Le regioni geografiche così individuate sono: Italia, Grecia e Cipro e Iberia (Spagna e Portogallo).
Sulla base di questi criteri, nella seguente tabella sono riportati i ricavi e l'EBITDA di periodo dei segmenti di business indicati.
| Esercizio 2019 | ||||
|---|---|---|---|---|
| Conto Economico Riclassificato Consolidato | Italia | Grecia & Cipro | Iberia (Spagna e Portogallo) |
Totale |
| Ricavidi Servicing | 195.265 | 22.226 | 108.373 | 325.864 |
| di cui NPL | 195.265 | 16.125 | 56.644 | 268.034 |
| di cui REO | 6.101 | 51.729 | 57.830 | |
| Ricavida co-investimento | 564 | 564 | ||
| Ricavida prodotti ancillarie altre attività minori | 23.732 | 5.858 | 7.820 | 37.410 |
| Ricavillordi | 2 19 .5 6 1 | 28.084 | 116 . 193 | 363.838 |
| Commissioni passive NPL | (14.2 16) | (544) | (5.095) | (19.855 |
| Commissioni passive REO | (948) | (11.727) | (12.675) | |
| Commissionipasswe ancillari | (4.847) | (194) | (2.587 | (7.628 |
| Ricavi netti | 200.498 | 26.398 | 96.784 | 323.680 |
| Spe se per il personale | (96.507) | (9.033) | (28.118) | (133.658) |
| Spe se amministrative | (38.079) | (5.125) | (19.052) | (62.256) |
| di cui IT | (13.484) | (1.367) | (5.446) | (20.297) |
| di cui Real Estate | (3.781) | (1.020) | (391) | (5.192) |
| di cui SG&A | (20.814) | (2.738) | (13.215) | (36.767) |
| Totale costi operativi | (13.4.586) | (14.158) | (47.170) | (195.914) |
| EBITDA | 65.912 | 12.240 | 49.614 | 127.766 |
| EBITDA Margin | 30% | 4 4 % | 4 3 % | 3 5% |
| EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti | 77.199 | 12.241 | 51.002 | 140.442 |
| EBITDA Margin esclusi gli elementi non ric orrenti | 35% | 4 4 % | 4 4 % | 39% |
| Contribuzione EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti | 5 % % | 9% | 36% | 10 0 % |
| Esercizio 2019 vs 2018 | ||||
|---|---|---|---|---|
| Conto Economico Riclassificato Consolidato | Italia | Grecia & Cipro | lberia (Spagna e Portogallo) |
Totale |
| Ricavi di Servicing | ||||
| Esercizio 2019 | 195.265 | 22.226 | 108.3731 | 325.864 |
| Esercizio 2018 | 205.538 | 205.538 | ||
| Variazione | (10.273) | 22.226 | 108.373 | 120.326 |
| Ricavi da co-investimento, prodotti ancillari e altre attività minori | ||||
| Esercizio 2019 | 24.296 | 5.858 | 7.820 | 37.974 |
| Esercizio 2018 | 27.605 | 27.605 | ||
| Variazione | (3.309) | 5.858 | 7.820 | 10.369 |
| Commissioni passive | ||||
| Esercizio 2019 | (19.063) | (1.686) | (19.409) | (40.158) |
| Esercizio 2018 | (23.556) | (23.556) | ||
| Variazione | 4.493 | (1.686) | (19.409) | (16.602) |
| Spese per il personale | ||||
| Esercizio 2019 | (96.507) | (9.033) | (28.118)I | (133.658) |
| Esercizio 2018 | (94.054) | (94.054) | ||
| Variazione | (2.453) | (9.033) | (28.118) I | (39.604) |
| Spese amministrative | ||||
| Esercizio 2019 | (38.079) | (5.125) | (19.052)[ | (62.256) |
| Esercizio 2018 | (31.764) | (31.764). | ||
| Variazione | (6.315) | (5.125) | (19.052) | (30.492) |
| EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti | ||||
| Esercizio 2019 | 77.199 | 12.241 | 51.002 | 140.442 |
| Esercizio 2018 | 86.481 | 86.481 | ||
| Variazione | (9.282) | 12.241 | 51.002 | 53.961 |
| EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti | ||||
| Esercizio 2019 | 35% | 44% | 44% | 39% |
| Esercizio 2018 | 37% | 37% | ||
| Variazione | (2%) | 44% | 44% - | 2% |
Nel corso del 2019 i ricavi lordi ammontano a € 363,8 milioni e l'EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti a € 140,4 milioni. Il segmento "Italia" contribuisce per il 55% all'EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti totale di Gruppo, mentre l'EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti è sostanzialmente simile tra i segmenti "Grecia e Cipro" e "Iberia" (pari al 44%) e pari al 35% sul segmento "Italia", in calo di 2pp rispetto al dato 2018 (37%).
I valori patrimoniali sono stati riclassificati sotto un profilo gestionale, maggiormente in linea con la rappresentazione del conto economico riclassificato e con la posizione finanziaria netta del Gruppo.
Al termine della presente Relazione sulla Gestione del Gruppo, in linea con la medesima modalità espositiva del conto economico, viene inserito uno schema di raccordo tra lo schema patrimoniale gestionale di seguito riportato e il prospetto esposto negli schemi del bilancio consolidato.
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazione Assoluta |
Variazione 0/0 |
|
|---|---|---|---|---|
| Cassa e titoli liquidabili | 128.162 | 74.630 | 53.532 | 72% |
| Attività finanziarie | 48.609 | 36.139 | 12.470 | 35% |
| Attivita' materiali | 23.904 | 4.290 | 19.614 | n.s. |
| Attivita immateriali | 340.879 | 6.847 | 334.032 | n.s. |
| Attività fiscali | 98.554 | 87.356 | 11.198 | 13% |
| Crediti commerciali | 176.991 | 99.224 | 77.767 | 78% |
| Attività in via di dismissione | 10 | 710 | (700) | (99)% |
| Altre attività | 13.578 | 7.840 | 5.738 | 73% |
| TOTALE ATTIVO | 830.687 | 317.036 | 513.651 | n.s. |
| Passività finanziarie: debiti verso banche | 364.627 | 364.627 | n.s. | |
| Altre passività finanziarie | 92.036 | 294 | 91.742 | n.s. |
| Debiti commerciali | 46.969 | 21.848 | 25.121 | 115% |
| Passività fiscali | 42.347 | 11.090 | 31.257 | n.s. |
| TFR | 8.544 | 9.577 | (1.033) | (11)% |
| Fondi rischi e oneri | 25.669 | 20.754 | 4.915 | 24% |
| Passività in via di dismissione | 6.532 | (6.532) | (100)% | |
| Altre passivita | 25.196 | 14.152 | 11.044 | 78% |
| TOTALE PASSIVO | 605,388 | 84.247 | 521.141 | n.s. |
| Capitale | 41.280 | 41.280 | n.s. | |
| Riserve | 145.885 | 140.915 | 4.970 | 4% |
| Azioni proprie | (184) | (246) | 62 | (25)% |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti | ||||
| della Capogruppo | 38.318 | 50.840 | (12.522) | (25)% |
| PATRIMONIO NETTO ATTRIBUIBILE AGLI | ||||
| AZIONISTI DELLA CAPOGRUPPO | 225,299 | 232.789 | (7.490) | (3)% |
| TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO ATTRIBUIBILE AGLI AZIONISTI DELLA |
||||
| 830.687 | 317.036 | 513.651 | n.S. | |
| TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 830.687 | 317.036 | 513.651 | n.s. |
L'ingresso di Altamira nel Gruppo doValue ha inciso significativamente sui saldi di fine periodo: il totale attivo passa da € 317,0 milioni a € 830,7 milioni mentre il passivo alla fine del 2018 era pari a € 84,2 milioni per crescere fino a € 605,4 milioni al termine del 2019.
Come illustrato nella specifica sezione della Nota Integrativa dedicata alle operazioni di aggregazione aziendale, i va-
L'aumento delle attività materiali pari a € 19,6 milioni risente sia dell'acquisizione di Altamira per un importo di circa € 7,6 milioni, sia dell'ingresso dei Diritti d'Uso derivanti dalla prima applicazione del principio IFRS 16, come descritto nella sezione Politiche contabili.
Le attività fiscali al 31 dicembre 2019 sono sintetizzate di seguito:
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazione Assoluta |
Variazione 0/0 |
|
|---|---|---|---|---|
| Attivita' per imposte correnti | 1.141 | 33 | 1.108 | m.s. |
| Acconti | 1.812 | 192 | 1.620 | n.s. |
| Passività fiscali | (671) | (159) | (512) | 0% |
| Attivita' per imposte anticipate | 90.740 | 81.406 | 9.334 | 11% |
| Svalutazioni su crediti | 49.329 | 55.407 | (6.078) | 0% |
| Perdite fiscali riportabili in futuro | 13.082 | 19.397 | (6.315) | 0% |
| Immobili, impianti e macchinari / attività immateriali |
22.637 | 168 | 22.469 | 0% |
| Altre attività / Altre passività | 112 | 39 | 73 | n.s. |
| Accantonamenti | 5.580 | 6.395 | (815) | 0% |
| Altri crediti di natura fiscale | 6.673 | 5.917 | 756 | 13% |
| TOTALE | 98.554 | 87.356 | 11.198 | 13% |
lori conferiti dalle società del gruppo Altamira alla data di ingresso in consolidamento ammontano a € 400,7 milioni di totale attività e € 261,1 milioni di totale passività, a cui si deve aggiungere per un quadro complessivo, l'ammontare di finanziamento ottenuto dagli istituti di credito per l'acquisizione della stessa e per il rifinanziamento del suo debito esistente, per un totale cash-out di € 356,4 milioni.
In dettaglio, le voci maggiormente impattate dall'apporto di Altamira nei saldi al 31 dicembre 2019 e che spiegano nella sostanza la variazione rispetto all'esercizio precedente, sono:
Le Attività finanziarie passano da € 36,1 milioni a € 48,6 milioni con un incremento di € 12,5 milioni giustificato nella quasi totalità dall'investimento a breve termine, di natura opportunistica e non ricorrente, effettuato su un portafoglio di crediti non-performing. La voce "Titoli di debito" comprende la limitata attività di co-investimento di doValue in notes emesse da veicoli di cartolarizzazione aventi oggetto portafogli di NPL gestiti in via esclusiva dalla Capogruppo in qualità di special servicer.
Di seguito si espone la tabella che dettaglia la composizione delle attività finanziarie.
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazione Assoluta |
Variazione 0/0 |
|
|---|---|---|---|---|
| Al fair value con impatto a CE | 33.588 | 34.346 | (758) | (2)% |
| Titoli di debito | 4.619 | 5.337 | (718) | (13)% |
| OICR | 28.973 | 28.963 | (40) | (0)% |
| Titoli di capitale | 46 | 46 | n.s. | |
| Al costo ammortizzato | 15.021 | 1.793 | 13.228 | n.s. |
| Crediti verso banche diversi da conti | ||||
| correnti e depositi a vista | 86 | 1 | 85 | n.s. |
| Crediti verso clientela | 14.935 | 1.792 | 13.143 | n.s. |
| TOTALF | 48.609 | 36.139 | 12.470 | 35% |
Le attività per imposte anticipate subiscono un incremento complessivo di € 9,3 milioni, le cui variazioni più significative derivano dalla combinazione dei seguenti effetti:
Di seguito la composizione delle passività fiscali:
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazione Assoluta | Variazione % | |
|---|---|---|---|---|
| Imposte dell'esercizio | 7.853 | 8.168 | (315) | (4)% |
| Passività per imposte differite | 24.886 | 21 | 24.865 | n.s. |
| Altri debiti di natura fiscale | 9.608 | 2.901 | 6.707 | n.s. |
| TOTALE | 42.347 | 11.090 | 31.257 | n.s. |
L'importo delle imposte differite passive indicato nella tabella che segue, si riferisce all'effetto derivante dall'operazione di aggregazione aziendale Altamira e in particolare esso risulta dalla Purchase Price Allocation come effetto fiscale degli aggiustamenti apportati ai valori di ingresso in consolidamento della società acquisita.
Tra le passività finanziarie – debiti verso banche, pari a € 364,6 milioni al 31 dicembre 2019, risulta iscritto il debito residuo del finanziamento a 5 anni (Facility Loan) sottoscritto per l'acquisizione di Altamira. L'importo nominale iniziale della linea di credito è di € 415 milioni, ad un tasso del 1,75% al 31 dicembre 2019, variabile in funzione dell'Euribor a 6 mesi e di alcuni covenants finanziari.
Le altre passività finanziarie alla fine del 2019 sono di seguito dettagliate:
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazione Assoluta | Variazione % | |
|---|---|---|---|---|
| Passività per leasing | 18.027 | 18.027 | n.s. | |
| Earn-out | 39.811 | 39.811 | n.s. | |
| Put option su minority | 33.194 | 33.194 | n.s. | |
| Derivati di copertura | 367 | 367 | n.s. | |
| Altre passività finanziarie | 637 | 294 | 343 | 117% |
| TOTALE | 92.036 | 294 | 91.742 | n.s. |
La voce Altre passività al 31 dicembre al 2019 si attesta a € 25,2 milioni: l'incremento di € 11 milioni è dovuto principalmente anche in questo caso all'ingresso di Altamira nel perimetro di consolidamento e ad altre partite debitorie verso il personale dipendente, tra le quali € 1,7 milioni non ricorrenti relative ad esodi incentivati.
Il dato di periodo pari a € 130,0 milioni è influenzato dall'ingresso di Altamira, che contribuisce significativamente a questo saldo per € 58,2 milioni (€ 82,4 milioni di crediti commerciali e € 24,2 milioni di debiti commerciali). Escludendo Altamira il capitale circolante netto ammonterebbe a € 71,8 milioni con una riduzione del 7% rispetto al 31 dicembre 2018.
La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2019, come mostra il dettaglio, riflette l'effetto dell'esborso legato al finanziamento per l'acquisizione di Altamira (€ 415 milioni) e al pagamento dei dividendi per € 36,3 milioni.
Le passività per leasing accolgono l'attualizzazione dei canoni per leasing futuri, in conformità alle previsioni dell'IFRS 16 in vigore dal 1° gennaio 2019.
La passività per Earn-out è legata all'operazione su Altamira ed è relativa ad una quota del suo prezzo di acquisizione che verrà definita entro due anni dall'accordo siglato per l'operazione, fine dicembre 2020.
La passività "Put option su minority" è legata all'opzione per l'acquisto di residue quote di minoranze con scadenza in esercizi futuri.
Tutte le passività indicate sono state attualizzate al 31 dicembre 2019.
| €/000) | ||
|---|---|---|
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| Crediti commerciali | 176.991 | 99.224 |
| Debiti commerciali | (46.969) | (21.848) |
| TOTALE | 130.022 | 77.376 |
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
|---|---|---|
| A Cassa e disponibilità liquide di conto corrente | 128.162 | 73.631 |
| Titoli liquidabili | ggg | |
| Liquidità (A)+(B) | 128.162 | 74.630 |
| Debiti bancari correnti | (79.683) | |
| Depositi della clientela | (6.532) | |
| F Posizione finanziaria netta corrente (C )+(D)+(E) | 48.479 | 68.098 |
| Debiti bancari non correnti | (284.944) | |
| H Posizione finanziaria netta (F)+(G) | (236.465) | 68.098 |
I fondi rischi e oneri evidenziano un incremento di € 4,9 milioni rispetto ai saldi di fine 2018: questo dipende prevalentemente del contributo di Altamira per nuovi accantonamenti, a fronte di una recente controversia sorta con un proprio cliente sull'interpretazione di alcune clausole contrattuali, oltre ad accantonamenti netti per complessivi € 1,7 milioni effettuati dalla Capogruppo doValue.
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | Variazione Assoluta | Variazione % | |
|---|---|---|---|---|
| Controversie legali | 14.035 | 7.421 | 6.614 | 89% |
| Oneri del personale | 7.359 | 9.627 | (2.268) | (24)% |
| Altri | 4.275 | 3.706 | 569 | 15% |
| TOTALE | 25.669 | 20.754 | 4.915 | 24% |
Il Cash Flow Operativo, evidenzia un notevole miglioramento passando da € 76,1 milioni del 2018 a € 130,2 milioni del 2019, grazie alla crescita dell'EBITDA, al positivo andamento del Capitale Circolante Netto e nonostante i maggiori investimenti.
In significativa crescita anche il Free Cash Flow, a € 117,8 milioni nel 2019 (il 99% dell'EBITDA) rispetto a € 65,7 milioni nel 2018 (l'87% dell'EBITDA), per il limitato esborso relativo alle imposte grazie all'utilizzo delle DTA.
Gli investimenti partecipativi includono l'effetto di cash-out relativo all'acquisizione di Altamira come evidenziato anche nella specifica sezione della Nota Integrativa dedicata ad operazioni di aggregazione riguardanti imprese e rami d'azienda.
A giugno 2019 si è concluso positivamente l'articolato processo di riorganizzazione societaria che ha visto doValue assumere la forma di una società di Servicing regolata dall'articolo 115 T.U.L.P.S., cessando dunque di essere un Gruppo bancario.
doValue ha scelto quindi di realizzare una maggior razionalizzazione ed efficienza del Gruppo: il progetto mira infatti a rendere la sua struttura societaria coerente con il core business della gestione e recupero di asset non performing, unlikely-to-pay e Real Estate. La nuova struttura del Gruppo è allineata alle best practice del settore e permette un più ottimale utilizzo delle sue risorse finanziarie.
La riorganizzazione ha altresì comportato dal 1° gennaio 2019 la scissione parziale operata da Italfondiario a favore di doValue (già doBank S.p.A.) del ramo "Servicing", nonché l'apporto da doValue (già doBank S.p.A.) a Italfondiario del ramo "master servicing.
Infine, il processo di "debanking", ha visto l'Assemblea straordinaria dei Soci del giorno 5 marzo 2019 approvare la proposta formulata dal Consiglio di Amministrazione e, conseguentemente, modificare l'oggetto sociale della Società che ha adottato la denominazione di doValue S.p.A. (in precedenza doBank S.p.A.).
Il 27 giugno 2019 il Consiglio di Amministrazione di doValue ha reso noto di aver perfezionato l'acquisizione di una partecipazione dell'85% nel capitale di Altamira Asset Management ("Altamira"). Il Gruppo Santander ha deciso di rimanere azionista di Altamira al 15% non esercitando il suo diritto di co-vendita.
Altamira è uno dei principali servicer di Non Performing Loans e Real Estate assets, con una presenza in Spagna, Portogallo, Cipro e Grecia. La combinazione di doValue e Altamira forma il leader del settore del credit servicing in Sud Europa, caratterizzato da oltre 650 miliardi di euro di non performing asset e da un forte interesse da parte degli investitori internazionali.
L'operazione è stata finanziata con le disponibilità di cassa di doValue e l'utilizzo di una linea di credito bancario della durata di 5 anni e ammontare fino a € 415 milioni. La struttura della transazione e i suoi termini principali sono invariati rispetto a quelli comunicati al mercato il 31 dicembre 2018, data dell'annuncio dell'acquisizione.
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
|---|---|---|
| EBITDA | 127.766 | 81.293 |
| Investimenti | (8.352) | (5.408) |
| EBITDA-Capex | 119.414 | 75.885 |
| % di EBITDA | 93% | 93% |
| Aggiustamento accrual per sistema incentivante basato su azioni | 5.926 | 5.814 |
| Variazione del CNN (Capitale Circolante Netto) | 22.397 | 890 |
| Variazione di altre attività/passività | (17.555) | (6.268) |
| Cash Flow Operativo | 130.182 | 76.321 |
| Imposte pagate (IRES/IRAP) | (12.370) | (10.480) |
| Free Cash Flow | 117.812 | 65.841 |
| (Investimenti)/disinvestimenti in attività finanziarie | (23.233) | (8.051) |
| (Investimenti)/disinvestimenti partecipativi | (356.878) | 2.610 |
| Dividendi liquidati | (42.264) | (30.907) |
| Flusso di cassa netto del periodo | (304.563) | 29.493 |
| Posizione finanziaria netta all'inizio del periodo | 68.098 | 38.605 |
| Posizione finanziaria netta alla fine del periodo | (236.465) | 68.098 |
| Variazione della posizione finanziaria netta | (304.563) | 29.493 |
Il 19 dicembre 2019 doValue ha sottoscritto con Eurobank Ergasias SA un accordo per l'acquisizione dell'80% di Eurobank FPS Loans and Credits Claim Management Company, società di servicing operante nel mercato greco con un portafoglio in gestione di circa € 27 miliardi.
L'operazione prevede anche la gestione in esclusiva dei flussi futuri di Early Arrears e NPE (Non-Performing Exposures) originati da Eurobank in Grecia per un periodo di 10 anni, consolidando così il ruolo di doValue quale partner strategico di lungo termine di una banca sistemica.
Il closing dell'operazione, in seguito al quale doValue sarà il principale servicer nel promettente mercato greco, è previsto entro maggio 2020. Si prevede che l'operazione avrà un impatto positivo sin dal 2020 su tutti i principali obiettivi finanziari di doValue.
Nel corso del 2019 doValue ha preso in carico nuovi portafogli di crediti e asset real estate per oltre € 13 miliardi, i cui accordi di gestione erano stati siglati a partire dalla seconda parte del 2018. L'importo include circa € 5 miliardi di nuovi mandati, che provengono da contratti flusso con le principali banche clienti del Gruppo, Unicredit e Santander in particolare.
Più nel dettaglio, è stata avviata la gestione di portafogli derivanti da accordi con il Gruppo bancario Iccrea, Banca Carige, UBI banca, con le quattro banche sistemiche greche e con primari investitori internazionali, che hanno affidato a doValue nuovi mandati di gestione di portafogli di crediti e asset real estate soprattutto in Italia, Spagna e Portogallo.
L' Assemblea degli Azionisti di doValue S.p.A. si è riunita in data 17 aprile 2019 in sede ordinaria ed ha approvato tutti i punti all'ordine del giorno, tra cui:
• Il Bilancio di esercizio 2018 di doValue S.p.A. al 31 dicembre 2018, che chiude con un Risultato Netto pari a € 43.374.465. Nel corso della seduta è stato presentato il Bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2018, che ha chiuso con un risultato netto esclusi oneri non ricorrenti pari a € 52,6 milioni, +17% rispetto a € 45,0 milioni
• La distribuzione di dividendi relativi all'esercizio 2018 per € 36.836.956, pari ad € 0,460, lordo da imposte, per ciascuna azione ordinaria, corrispondente al 70% dell'utile consolidato esclusi gli oneri non ricorrenti (70%
Il 29 ottobre 2019 Banca d'Italia si è espressa in favore della richiesta avviata a giugno 2019 da Italfondiario, autorizzandola ad estendere la sua operatività anche alla concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico e alla prestazione di servizi di pagamento mediante la costituzione di un Patrimonio Destinato.
In data 14 ottobre 2019, doValue ha comunicato di aver raggiunto un accordo con Alpha Bank per la gestione in esclusiva di un portafoglio cipriota di crediti non-performing ("NPEs") e asset Real Estate ("REOs") di importo lordo complessivo pari a circa € 4,3 miliardi, oltre ai flussi futuri di NPEs e REOs prodotti da Alpha a Cipro.
In dettaglio, l'accordo, include:
L'accordo si aggiunge all'insieme di contratti di lungo termine con cui doValue gestisce la produzione futura di NPEs di primarie istituzioni finanziarie, che da oggi può contare su Alpha Bank a Cipro oltre a Santander in Spagna e UniCredit in Italia. La partnership, infine, testimonia l'importanza della diversificazione geografica nel mercato sud europeo del Servicing, una delle caratteristiche chiave del business model di doValue.

Di seguito un'informativa contabile pro-forma, per rappresentare gli effetti significativi dell'acquisizione del gruppo Altamira, sul conto economico riclassificato consolidato del Gruppo doValue, qualora l'operazione avesse avuto efficacia il 1° gennaio 2019 (per il proforma dell'esercizio 2019) e il 1° gennaio 2018 (per il proforma 2018), anziché da fine giugno 2019.
Per una corretta interpretazione dai dati economici consolidati proforma relativi all'esercizio 2019 e all'esercizio 2018 è necessario considerare che:
disposizione dei dati economici consolidati proforma, non necessariamente gli effetti contabili sarebbero stati
vanti dall'acquisizione e, pertanto, non tengono conto di potenziali effetti relativi a variazioni delle politiche della
modo una previsione dell'andamento della situazione economica futura del Gruppo doValue successivamente
e. alla data presa a riferimento per la predisposizione dei dati economici consolidati pro-forma non sussistevano legami di partecipazione diretti tra le società partecipanti all'acquisizione, né le stesse risultavano "under com-
dell'operazione presentata in dettaglio nella sezione dedicata alle Operazioni di aggregazione riguardanti im-
valutazione per la predisposizione dei macro-aggregati del conto economico riclassificato uniformi a quelli applicati nel Gruppo doValue a seguito di una attività di omogeneizzazione dei criteri e principi di elaborazione e

Il prospetto presenta:
| Rettifiche Pro-forma | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| doValue - Conto economico consolidato esercizio 2019 |
Altamira - Conto economico consolidato esercizio 2019 |
Effetto del rinnovo dei contatti con Santander e relativo effetto fiscale |
Rettifiche PPA e altre rettifiche minori e relativi effetti fiscali |
doValue - Conto economico consolidato esercizio 2019 pro-forma |
|
| (1) | (2) | (3) | (4) | (5) | |
| Ricavi da Servicing | 195.265 | 283.164 | (40.275) | 438.154 | |
| di cui NPL | 195.265 | 151.599 | (17.784) | 329.080 | |
| di cui REO | 131.565 | (22.491) | 109.074 | ||
| Ricavi da co-investimento, da prodotti ancillari e altri ricavi | 29.638 | 18.151 | (601) | 47.188 | |
| Ricavi lordi | 224.903 | 301.315 | (40.876) | 485.342 | |
| Commissioni passive | (19.063 | (42.122) | (61.185) | ||
| Ricavi netti | 205.840 | 259.193 | (40.876) | 424.157 | |
| Spese per il personale | (99.031) | (79.263) | 10.381 | (167.913) | |
| Spese amministrative | (40.417) | (47.386) | 12.162 | (75.641) | |
| Totale costi operativi | (139.448) | (126.649) | 22.543 | (243.554) | |
| EBITDA | 66.392 | 132.544 | (40.876) | 22.543 | 180.603 |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA | (11.291) | (12.566) | 19.498 | (4.359) | |
| EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti | 77.683 | 145.110 | (40.876) | 3.045 | 184.962 |
| Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali | (7.818) | (162.866) | 119.592 | (51.092) | |
| Accantonamenti netti | (7.970) | (10.932) | 4.645 | (14.257) | |
| Saldo rettifiche/riprese di valore | 815 | 815 | |||
| Utile/perdita da partecipazioni | |||||
| EBIT | 51.419 | (41.254) | (40.876) | 146.780 | 116.069 |
| Risultato netto di attività e passività valutate al fair value | (7.165) | (20.854) | 5.035 | 4.113 | (18.871) |
| Interessi e commissioni derivanti da attivita finanziaria | 806 | 806 | |||
| EBT | 45.060 | (62.108) | (35.841) | 150.893 | 98.004 |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBT | (20.474) | (72.538) | 71.703 | (21.309) | |
| EBT esclusi gli elementi non ricorrenti | 65.534 | 10.430 | (35.841) | 79.190 | 119.313 |
| Imposte sul reddito Utile/perdita delle attività dismesse e in via di dismissione al netto delle imposte |
(24.820) | 12.597 | 8.961 | (35.444) | (38.706) |
| Risultato del periodo | 20.240 | (49.511) | (26.880) | 115.449 | 59.298 |
| Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato netto | (28.529) | (54.403) | 56.301 | (26.631) | |
| Risultato netto esclusi gli elementi non ricorrenti | 48.769 | 4.892 | (26.880) | 59.148 | 85.929 |
| Risultato del periodo attribuibile agli azionisti della Capogruppo | 20.240 | (42.084) | (22.848) | 106.449 | 61.757 |
| Risultato del periodo attribuibile ai Terzi | (7.427) | (4.032) | 9.000 | (2.459) |
| Rettifiche Pro-forma | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| doValue - Conto economico consolidato esercizio 2018 |
Altamira - Conto economico consolidato esercizio 2018 |
Effetto del rinnovo dei contatti con Santander e relativo effetto fiscale |
Rettifiche PPA e altre rettifiche minori e relativi effetti fiscali |
doValue - Conto economico consolidato esercizio 2018 pro-forma |
|
| (1) | (2) | (3) | (4) | (5) | |
| Ricavi da Servicing | 205.539 | 261.807 | (36.600) | 430.746 | |
| di cui NPL | 205.539 | 150.616 | (20.330) | 335.825 | |
| di cui REO | 111.191 | (16.271) | 94.920 | ||
| Ricavi da co-investimento, da prodotti andllari e altri ricavi | 27.964 | 156.804 | (122.437) | 62.331 | |
| Ricavi lordi | 233.503 | 418.611 | (159.037) | 493.077 | |
| Commissioni passive | (23.909) | (93.652) | 50.000 | (67.561) | |
| Ricavi netti | 209.594 | 324.959 | (109.037) | 425.516 | |
| Spese per il personale | (94.054) | (76.143) | 2.490 | (167.707) | |
| Spese amministrative | (34.246) | (44.025) | (78.271) | ||
| Totale costi operativi | (128.300) | (120.168) | 2.490 | (245.978) | |
| EBITDA | 81.294 | 204.791 | (109.037) | 2.490 | 179.538 |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA | (2.712) | 67.153 | (70.000) | 2.490 | (3.069) |
| EBITDA esclusi qli elementi non ricorrenti | 84.006 | 137.638 | (39.037) | 182.606 | |
| Rettifiche di valore nette su attivita materiali e immateriali | (2.750) | (129.608) | 53.969 | (78.389) | |
| Accantonamenti netti | (318) | (198) | (819) | (1.335) | |
| Saldo rettifiche/riprese di valore | 862 | 862 | |||
| Utile/perdita da partecipazioni | 917 | 12 | 929 | ||
| EBIT | 80.005 | 74.997 | (109.037) | 55.639 | 101.604 |
| Risultato netto di attività e passività valutate al fair value | 417 | (185) | 232 | ||
| Interessi e commissioni derivanti da attività finanziana | (219) | (26.494) | 2.824 | 4.733 | (19.156) |
| EBT | 80.203 | 48.503 | (106.213) | 60.188 | 82.680 |
| Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBT | (2.712) | 67.153 | (70.000) | 2.490 | (3.069) |
| EBT esclusi qli elementi non ricorrenti | 82.915 | (18.650) | (36.213) | 57.698 | 85.749 |
| Imposte sul reddito | (29.362) | (9.858) | 26.553 | (14.424) | (27.091) |
| Utile/perdita delle attività dismesse e in via di dismissione al netto delle imposte | |||||
| Risultato del periodo | 50.841 | 38.645 | (79.660) | 45.763 | 55.589 |
| Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato netto | (1.784) | 50.365 | (52.500) | (623) | (4.541) |
| Risultato netto esclusi gli elementi non ricorrenti | 52.625 | (11.720) | (27.160) | 46.386 | 60.131 |
| Risultato del periodo attribuibile agli azionisti della Capogruppo | 50.841 | 32.848 5.797 |
(67.711) | 44.630 1.133 |
60.608 |
| Risultato del periodo attribuibile ai Terzi | (11.949) | (5.019) |
| Esercizio 2019 | |||
|---|---|---|---|
| Italia | Grecia & Cipro | Iberia (Spagna e Portogallo) |
Totale |
| 195.265 | 39 969 | 202.920 | 438.154 |
| 195.265 | 31543 | 102.272 | 329.080 |
| 8.426 | 100.648 | 109.074 | |
| 24.296 | 5.995 | 16.897 | 47.188 |
| 219.561 | 45.964 | 219.817 | 485.342 |
| (19.063) | (2.642) | (39.480) | (61.185) |
| 200.498 | 43.322 | 180.337 | 424.157 |
| (96.507) | (15.172) | (56.234) | (167.913) |
| (28.966) | (7.801) | (38.874) | (75.641); |
| (125.473) | (22.973) | (95.108) | (243.554) |
| 75.025 | 20.349 | 85.229 | 180.603 |
| 34% | 44% | 39% | 37% |
| 77.199 | 20.350 | 87.413 | 184.962 |
| 35% | 44% | 40% | 38% |
| 42% | 11% | 47% | 100% |
Il Gruppo su base proforma ha generato nel periodo un EBITDA pari a € 180,6 milioni. Esclusi gli oneri non ricorrenti di periodo, pari a € 4,4 milioni, l'EBITDA è pari a € 185,0 milioni, generato per il 42% dal segmento "Italia", per l'11% dal segmento "Grecia e Cipro" e dal 47% dal segmento "Iberia". L'EBITDA margin esclusi gli elementi non ricorrenti è pari al 38%.
La posizione finanziaria del Gruppo doValue risulta adeguatamente dimensionata alle proprie esigenze, considerando l'attività svolta e i risultati
La politica finanziaria perseguita privilegia la stabilità del Gruppo, e non persegue attualmente e prospetticamente finalità speculative nella propria attività di investimento. Per quanto attiene ai principali rischi e incertezze, le attuali condizioni dei mercati finanziari e le conseguenze degli eventuali impatti economici e finanziari derivanti dalla diffusione del coronavirus, comportano inevitabili elementi di incertezza, anche in presenza di condizioni macroeconomiche stabili. Il Gruppo ritiene che al momento non vi siano in ogni caso dubbi sulla continuità aziendale.
Nei primi mesi dell'anno è stato attivato ed è tuttora in fase di studio e analisi un progetto mirato a valutare l'opportunità di esternalizzare le funzioni Information Technology e le funzioni Operations di back office a favore di un operatore specializzato in Business Process Outsourcing, anche alla luce della progressiva espansione internazionale del Gruppo. Tale iniziativa si pone come obiettivo quello di migliorare le performance operative del Gruppo ai fini dell'esecuzione di progetti evolutivi principalmente in ambito Information Technology e ottenere risparmi finanziari che permettano di ridurre il perimetro dei costi operativi e degli investimenti del Gruppo a parità di servizi e progetti eseguiti così come renderli più flessibili anche ai fini di orientare le sinergie previste dal piano di integrazione con Altamira.
Il 30 gennaio 2020 l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato l'emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale quale conseguenza della diffusione del coronavirus che sta causando il rallentamento o l'interruzione dell'attività economica e commerciale in molteplici settori. A causa di tale emergenza sanitaria internazionale si rilevano delle incertezze quali conseguenza degli eventuali impatti economici derivanti dalla diffusione del coronavirus, nel mondo, in Europa ed in Italia, che dipendono, in particolar modo, dalla durata del contagio e dalle misure poste in essere per il suo contenimento. Ci si attende pertanto che gli scenari macroeconomici di breve periodo saranno soggetti ad evoluzioni e dinamiche al momento non precisamente quantificabili.
Tuttavia, alla luce delle informazioni ad oggi disponibili, considerati gli interventi già in atto volti a garantire la continuità operativa e tenuto conto della tipologia del business condotto dal Gruppo, strutturalmente flessibile rispetto alle diverse fasi del ciclo economico, come meglio illustrato nel successivo paragrafo "Evoluzione prevedibile della gestione", si ritiene che non sussista ad oggi un rischio rilevante di dar luogo a rettifiche dei valori contabili delle attività e passività esposte nel presente bilancio. Con particolare riferimento agli assets intangibles presenti in bilancio, conseguenti all'operazione di aggregazione aziendale esterna relativa all'acquisizione della società Altamira Asset Management, le correnti analisi interne di sensitivity confermano infatti, anche in caso di contrazione delle aspettative di redditività nel breve periodo, la sostenibilità dei valori iscritti in bilancio e non si rilevano pertanto ad oggi elementi tali da indicare una possibile perdita di valore.
L'aggiornamento del Business Plan 2020-2022, presentato in data 8 novembre 2019, delinea un percorso di crescita organica di medio-lungo termine basato sui trend strutturali del mercato del servicing di crediti e asset real estate in sud Europa, area nella quale doValue è leader di mercato.
L'attuale situazione congiunturale legata agli effetti del Coronavirus, che non si prevede possa tradursi in mutamenti strutturali delle dinamiche di settore, impone un approccio cauto sull'andamento di breve periodo, in un contesto di limitata visibilità. In particolare, nonostante la continuità operativa delle operations di doValue in tutti i suoi mercati, il Gruppo monitora con attenzione l'attività del sistema giudiziario e dei servizi di pubblica utilità in genere, insieme alle decisioni sulle moratorie bancarie e alle dinamiche del settore immobiliare, in grado di influenzare i tempi di gestione delle pratiche e degli incassi. La stagionalità degli incassi del Gruppo, concentrata sull'ultimo trimestre dell'anno, la significativa diversificazione geografica, di prodotto e di cliente e la flessibilità dei costi, in particolare i costi di outsourcing e il piano
| Euro | Data |
|---|---|
| 9.00 | 14/07/2017 |
| 8.73 | 22/11/2018 |
| 14.27 | 18/10/2017 |
| 12.30 | 31/12/2019 |
| 80.000.000 | 31/12/2019 |
| 1,164,174 | 31/12/2019 |
| 984.000.000 | 31/12/2019 |
| 969,680,660 | 31/12/2019 |
Le azioni doValue sono quotate dal 14 luglio 2017 sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana (MTA). Il grafico di seguito rappresenta l'andamento del titolo dalla quotazione in borsa fino a fine 2019, in relazione all'indice dei titoli a media capitalizzazione della Borsa di Milano, di cui doValue fa parte.

0.9
Nei primi mesi del 2020, a causa del propagarsi della pandemia di Coronavirus a livello globale, i mercati finanziari, inclusi i principali indici azionari e le azioni doValue, sono stati caratterizzati da elevata volatilità e un significativo deprezzamento.
Dalla sua quotazione a fine 2019, il titolo doValue ha sovra-performato il paniere dei titoli italiani comparabili, con un apprezzamento dal valore di IPO a € 9 per azione fino a € 12,3. A tale andamento ha contribuito l'interesse degli investitori per il posizionamento strategico del gruppo, leader in un settore profittevole e in crescita. A ciò si aggiunge l'apprezzamento del mercato sia della strategia di crescita organica delineata dal Business Plan presentato nel giugno 2018 e aggiornato a novembre 2019, che delle acquisizioni di Altamira Asset Management e di FPS, quest'ultima annunciata a dicembre 2019 (closing atteso entro maggio 2020). Nel periodo, ad aumentare ulteriormente la remunerazione degli azionisti, sono stati distribuiti dividendi per € 0,394 e € 0,460 ad azione, relativi rispettivamente all'esercizio 2017 e 2018.
Le principali statistiche dell'andamento del titolo doValue sono riportate nella tabella seguente.
Al 31 dicembre 2019 le azioni della Capogruppo doValue sono possedute per il 25,05% dal socio con maggior diritto di voto Avio S.à r.l., azionista di riferimento, società di diritto lussemburghese, affiliata al Gruppo Fortress a sua volta acquisito da Softbank Group Corporation nel dicembre 2017. Un ulteriore 1,83% di azioni doValue sono detenute da altri investitori analogamente riconducibili a Softbank Group Corporation, con una quota complessiva detenuta dal medesimo pari al 26,88%.
Al 31 dicembre 2019, il residuo 71,67% delle azioni risulta collocato sul mercato e il 1,5% è costituito da n. 1.164.174 azioni proprie, valorizzate al costo, per un totale di € 184 mila detenute dalla Capogruppo medesima.
Il socio di maggioranza non esercita nei confronti di doValue alcuna attività di Direzione e Coordinamento ai sensi dell'art. 2497 e seguenti del Codice Civile in quanto non impartisce direttive a doValue e, più in generale, non si inserisce nella gestione del Gruppo. Pertanto, la determinazione degli indirizzi strategici e gestionali del Gruppo doValue e, più in generale, l'intera attività svolta, sono frutto di libera autodeterminazione degli organi sociali e non comportano etero-direzione da parte di Avio.
La Capogruppo doValue esercita nei confronti delle proprie controllate dirette l'attività di direzione e coordinamento prevista dalla normativa sopra citata.
Nel corso dell'esercizio il numero delle azioni proprie è diminuito a fronte del pagamento in azioni previsto dalle politiche retributive.
Al 31 dicembre 2019 risultano in portafoglio n. 1.164.174 azioni proprie, pari al 1,5% del capitale sociale complessivo. Il loro valore di carico è di € 184 mila e sono esposte in bilancio a diretta riduzione del patrimonio netto nella voce Azioni proprie e la voce Altre riserve è inclusa la prevista riserva patrimoniale di pari importo.
Nel corso del periodo il Gruppo ha investito in diversi progetti di innovazione tecnologica, in primis legati alla piattaforma di gestione dei crediti, che si ritiene possano essere in grado di apportare nel futuro un vantaggio competitivo.
Si comunica che doValue S.p.A. aderisce al regime di semplificazione previsto dagli artt. 70, comma 8 e 71, comma 1-bis, del Regolamento CONSOB in materia di emittenti n. 11971/1999, come successivamente modificato, avvalendosi, pertanto, della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi previsti dagli artt. 70, comma 6 e 71, comma 1 del citato Regolamento in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.
Il decreto legislativo 30 dicembre 2016, n. 254 e il D.Lgs. n. 32/2007 impone a doValue in quanto Ente di Interesse Pubblico (società con azioni quotate e dimensioni superiori alle soglie minime del decreto), la pubblicazione a cadenza annuale di informazioni in merito ai principali rischi ed incertezze ai quali la società è esposta, agli indicatori di risultato anche non finanziari, pertinenti all'attività specifica della società, e alle informazioni attinenti all'ambiente e al personale. Come per l'anno precedente, doValue si è avvalsa della facoltà prevista dal Decreto di predisporre un documento separato dalla presente relazione sulla gestione, che è approvato dal Consiglio di Amministrazione e pubblicato congiuntamente al progetto di bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019. Tale documento viene messo a disposizione nella sezione "Investor Relations / Documenti finanziari e presentazioni" del sito Internet aziendale www dovalue it.
0.10
In conformità a quanto stabilito dal "Regolamento Operazioni con Parti Correlate" oggetto di delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, successive modifiche, le eventuali operazioni con parti correlate e soggetti connessi sono approvate nel rispetto della procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione, il cui più recente aggiornamento è stato deliberato nella seduta del 7 novembre 2019.
Tale documento è a disposizione del pubblico nella sezione "Governance" del sito www.doValue.it. Con riferimento al perimetro delle parti correlate del Gruppo si rende noto che esso si è modificato in prossimità della chiusura del precedente esercizio per effetto dell'acquisizione da parte di SoftBank Group Corp. ("SoftBank" o "SBG") di Fortress Investment Group LLC ("Fortress"). Grazie al completamento dell'operazione, SBG e le sue società interamente controllate, detengono la titolarità delle azioni Fortress la quale a sua volta è riconducibile al socio con maggior diritto di voto di doValue, Avio S.à r.l.
Con riferimento al comma 8 dell'art.5 - "Informazioni al pubblico sulle operazioni con parti correlate" del Regolamento Consob recante le disposizioni in materia di operazioni con parti correlate (adottato dalla Consob con delibera n.17221 del 12 marzo 2010 e successivamente modificato con delibera n.17389 del 23 giugno 2010) si segnala che:
doValue S.p.A. in data 7 novembre 2019, nel corso del 2019 non è stata conclusa alcuna operazione di maggior
colo 2427, comma 22-bis, del codice civile, a condizioni diverse dalle normali condizioni di mercato che hanno
c. nel corso del 2019 non vi sono state modifiche o sviluppi di singole operazioni con parti correlate già descritte nell'ultima relazione annuale che abbiano avuto un effetto rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati
Per ulteriori informazioni relative alle operazioni con parti correlate si rimanda alla specifica sezione della Nota integrativa consolidata.
In conformità al terzo comma dell'art. 123 bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF), è stata predisposta una relazione distinta dalla presente relazione sulla gestione, che è approvata dal Consiglio di Amministrazione e pubblicata congiuntamente al progetto di bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019. Tale documento viene inoltre messo a disposizione nella Sezione "Governance" del sito internet aziendale www.doValue.it. Unitamente a tale Relazione viene messa a disposizione la "Relazione sulla remunerazione" redatta ai sensi dell'art. 123 ter del TUF.
| (133.658) | (94.054) | |
|---|---|---|
| (133.675) | (94.054) | |
| 17 | ||
| (62.256) | (31.764) | |
| (3.686) | (803) | |
| (3.686) | (803) | |
| (59.819) | (33.295) | |
| (20.297) | (13.576) | |
| (5.163) | (6.014) | |
| (34.359) | (13.705) | |
| (129) | (76) | |
| (29) | (41) | |
| (100) | (35) | |
| 1.413 | 2.410 | |
| 1.413 | 2.410 | |
| (35) | ||
| (35) | ||
| (20.297) | (13.576) | |
| (5.192) | (6.055) | |
| (36.767) | (12.133) | |
| (195.914) | (125.818) | |
| 127.766 | 83.769 | |
| 35% | 36% | |
| (12.676) | (2.712) | |
| 140.442 | 86.481 | |
| 39% | 37% | |
| (39.991) | (5.536) | |
| (39.991) | (5.536) | |
| (10.732) | (317) | |
| (7.193) | (2.235) | |
| (2.439) | 2.044 | |
| (369) | (126) | |
| (731) | ||
| 815 | 861 | |
| (64) | (47) | |
| 879 | 908 | |
| ਰ 19 | ||
| ਰੇ 1 ਰੇ | ||
| 77.858 | 79.696 | |
| alue | 806 | 418 |
| 806 | 418 | |
| (7.459) | (432) | |
| (7.371) | (226) | |
| (88) | (206) | |
| 71.205 | 79.682 | |
| (23.949) | ||
| 95.154 | 79.682 | |
| (29.826) | (29.184) (1.913) |
|
| (1.821) | ||
| (28.005) 41.379 |
(27.271) 50.498 |
|
| (3.061) | ||
| CAPOGRUPPO | 38.318 | 50.498 |
SEGUE
| 31/12/2019 | 31/12/2018 RESTATED |
|
|---|---|---|
| Ricavi NPL | 268.034 | 205.538 |
| di cui: Ricavi da contratti con i clienti | 266.941 | 205.538 |
| di cui: Ricavi diversi | 1.093 | |
| Ricavi REO | 57.830 | |
| di cui: Ricavi da contratti con i clienti | 57.299 | |
| di cui: Ricavi diversi | 531 | |
| Ricavi da co-investimento | 564 | 911 |
| di cui: (Oneri)/Proventi finanziari | 564 | 911 |
| Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori | 37.410 | 26.694 |
| di cui: (Oneri)/Proventi finanziari | 26 | 97 |
| di cui: Ricavi da contratti con i clienti | 6.558 | ರಿಕಲ |
| di cui: Ricavi diversi | 31.133 | 25.667 |
| di cui: Costi dei servizi resi | (597) | (354) |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione | 290 | 288 |
| Ricavi lordi | 363.838 | 233.143 |
| Commissioni passive NPL | (19.855) | (18.586) |
| di cui: Costi dei servizi resi | (19.861) | (18.090) |
| di cui: Spese amministrative | (62) | |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione | (434) | |
| di cui: Ricavi diversi | e | |
| Commissioni passive REO | (12.675) | |
| di cui: Costi dei servizi resi | (12.675) | |
| Commissioni passive Ancillari | (7.628) | (4.970) |
| di cui: Costi dei servizi resi | (2.781) | |
| di cui: Spese amministrative | (4.438) | (5.070) |
| di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione | (409) | 100 |
| Ricavi netti | 323.680 | 209.587 |
| 364.627 | ||
|---|---|---|
| 284.944 | ||
| 79.683 | ||
| 92.036 | 294 | |
| 637 | 165 | |
| 129 | ||
| 43.923 | ||
| 47.476 | ||
| 46.969 | 21.848 | |
| 46.969 | 21.848 | |
| 42.347 | 11.090 | |
| 17.461 | 11.069 | |
| 24.886 | 21 | |
| 8.544 | 9.577 | |
| 8.544 | 9.577 | |
| 25.669 | 20.754 | |
| 25.669 | 20.754 | |
| 6.532 | ||
| 6.532 | ||
| 25.196 | 14.152 | |
| 25.196 | 14.152 | |
| 605.388 | 84.247 | |
| 41.280 | 41.280 | |
| 41.280 | 41.280 | |
| 145.885 | 140.915 | |
| (13) | 593 | |
| 145.898 | 140.322 | |
| (184) | (246) | |
| (184) | (246) | |
| ogruppo | 38.318 | 50.840 |
| ippo | 38.318 | 50.840 |
| ELLA | ||
| 225.299 | 232.789 | |
| AGLI AZIONISTI | ||
| 830.687 | 317.036 | |
| 830 687 | 317 036 |
| (€/000) | ||
|---|---|---|
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| Cassa e titoli liquidabili | 128.162 | 74.630 |
| Disponibilità liquide e depositi a breve | 128 162 | 73.631 |
| Attività finanziarie correnti | ggg | |
| Attività finanziarie | 48.609 | 36.139 |
| Attività finanziarie non correnti | 48.609 | 36.139 |
| Attivita materiali | 23.904 | 4.290 |
| Immobili, impianti e macchinari | 23.767 | 3.726 |
| Rimanenze | 137 | 564 |
| Attivita' immateriali | 340.879 | 6.847 |
| Attività immateriali | 340.879 | 6.847 |
| Attività fiscali | 98.554 | 87.356 |
| Imposte differite attive | 90.740 | 81.407 |
| Altre attività correnti | 6.673 | 5.916 |
| Attività fiscali | 1.141 | 33 |
| Crediti commerciali | 176.991 | 99.224 |
| Crediti commerciali | 176.991 | 99.224 |
| Attività in via di dismissione | 10 | 710 |
| Attività destinate alla vendita | 10 | 710 |
| Altre attività | 13.578 | 7.840 |
| Altre attività correnti | 13.472 | 7.741 |
| Altre attività non correnti | 106 | dd |
| TOTALE ATTIVO | 830.687 | 317.036 |
SEGUE


SCHEMI DEL BILANCIO CONSOLIDATO
| (€/000) | |||
|---|---|---|---|
| NOTE | 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| ATTIVITA' NON CORRENTI: | |||
| Attività immateriali | 1 | 340.879 | 6.847 |
| Immobili, impianti e macchinari | 2 | 23.767 | 3.726 |
| Attività finanziarie non correnti | 3 | 48.609 | 36.139 |
| Imposte differite attive | 4 | 90.740 | 81.406 |
| Altre attività non correnti | 5 | 106 | дд |
| Totale attività non correnti | 504.101 | 128.217 | |
| ATTIVITA CORRENTI: | |||
| Rimanenze | 6 | ||
| 137 | 564 | ||
| Attività finanziarie correnti | 3 | ਰੇਰੇਰੇ | |
| Crediti commerciali | 7 | 176.991 | 99.224 |
| Attività fiscali | 8 | 1.141 | 33 |
| Altre attività correnti | 5 | 20.145 | 13.658 |
| Disponibilità liquide e depositi a breve | ਰੇ | 128.162 | 73.631 |
| Totale attività correnti | 326.576 | 188.109 | |
| Attività destinate alla dismissione | 10 | 10 | 710 |
| TOTALE ATTIVITA | 830.687 | 317.036 | |
| PATRIMONIO NETTO: | |||
| Capitale sociale | 11 | 41.280 | 41.280 |
| Riserva da valutazione | (13) | 591 | |
| Altre riserve | 11 | 145.898 | 140.324 |
| Azioni proprie | 11 | (184) | (246) |
| Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo | 38.318 | 50.840 | |
| Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo | 225.299 | 232.789 | |
| Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 225.299 | 232.789 | |
| PASSIVITA NON CORRENTI: | |||
| Prestiti e finanziamenti non correnti | 12 | 285.581 | 165 |
| Altre passività finanziarie non correnti | 13 | 43.922 | |
| Benefici ai dipendenti | 14 | 8.544 | 9.577 |
| Fondi rischi e oneri | 15 | 25.669 | 20.754 |
| Imposte differite passive | 4 | 24.886 | 21 |
| Totale passività non correnti | 388.602 | 30.517 | |
| PASSIVITA' CORRENTI: | |||
| Prestiti e finanziamenti correnti | 12 | 79.683 | 129 |
| Altre passività finanziarie correnti | 13 | 47.477 | |
| Debiti commerciali | 16 | 46.969 | 21.848 |
| Debiti tributari | 8 | 17.461 | 11.069 |
| Altre passività correnti | 17 | 25.196 | 14.152 |
| Totale passività correnti | 216.786 | 47.198 | |
| Passività associate ad attività destinate alla dismissione | 10 | 6.532 | |
| TOTALE PASSIVITA' | 605.388 | 84.247 | |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | 830.687 | 317.036 |
| PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ CONSOLIDATA COMPLESSIVA | ||
|---|---|---|
| atrimonio Netto ttribuibile agli Azionisti della apogruppo l periodo |
Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi al periodo |
Totale Patrimonio Netto al periodo |
|---|---|---|
| 41.280 | 41.280 | |
| (13) | (13) | |
| 18.606 | 18.606 | |
| 127.292 | 127.292 | |
| (184) | (184) | |
| 38.318 | 38.318 | |
| 225.299 | 225.299 | |
| 275 200 | 000 500 |
| Allocazione risultato | Variazioni dell'esercizio |
Patrimonio Netto |
|||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esistenze al 31/12 anno precedente |
Modifica saldi apertura |
Esistenze al 1/1 |
esercizio precedente | Variazioni | Operazioni sul patrimonio netto |
Redditività complessiva Capogruppo |
attribuibile agli Azionisti della |
Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi al periodo |
Totale Patrimonio Netto al periodo |
||||
| Riserve | Dividendi e altre destinazioni |
di riserve | Emissione nuove azioni |
Stock options |
Variazioni interessenze partecipative |
al periodo | al periodo | ||||||
| Capitale sociale | 41.280 | 41.280 | 41.280 | ' | 41.280 | ||||||||
| Riserve da valutazione | 1.350 | (1.125) | 225 | - | 366 | 591 | 291 | ||||||
| Altre riserve - Riserve da utili e/o in |
|||||||||||||
| sospensione d'imposta | 10.476 | 1.140 | 11.616 | (31) | 2.408 | 13.993 | 13.993 | ||||||
| - Altre | 108.874 | (36) | 108.838 | 14.087 | 3.406 | 126.331 | 126.331 | ||||||
| Azioni proprie | (277) | (277) | 31 | (246) | (246) | ||||||||
| Risultato del periodo | 44.994 | l | 44.994 | (14.087) | (30.907) | - | 50.840 | 50.840 | 50.840 | ||||
| Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo |
206.697 | (21) | 206.676 | ı | (30.907) | 5.814 | ' | 51.206 | 232.789 | - 232.789 | |||
| Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi |
|||||||||||||
| TOTALE PARIMONIO NETO |

| ി പ്രശ്വ | 31/12/2019 | 31/12/2018 |
|---|---|---|
| ATTIVITA OPERATIVA | ||
| Risultato di periodo ante imposte | 69.384 | 78.289 |
| Aqqiustamenti per riconciliare il risultato ante imposte con i flussi | ||
| finanziari netti: | 61.709 | 5.229 |
| Plus/minusvalenze su attività/passività finanziarie detenute per la | ||
| negoziazione e sulle altre attività/passività valutate al fair value con | (1.738) | (418) |
| Ammortamenti e svalutazioni | 40.459 | 2.796 |
| Variazioni negli accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri | 8.830 | (2.046) |
| (Oneri)/Proventi finanziari | 8.232 | |
| Utili/perdite su partecipazioni ed investimenti | (917) | |
| Costi per pagamenti pasati su azioni | 5.926 | 5.814 |
| Variazioni nel capitale circolante: | 22.398 | 889 |
| Variazione dei crediti commerciali | 11.364 | 113 |
| Variazione dei debiti commerciali | 11.034 | 776 |
| Variazioni nelle attività e passività finanziarie: Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività |
(9.808) | (21.689) |
| complessiva | 999 | 4 |
| Altre attività obbligatoriamente valutate al fair value | 2.485 | (10.832) |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (13.292) | 951 |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (11.812) | |
| Altre variazioni: | (40.847) | (6.261) |
| Interessi pagati | (6.568) | |
| Pagamento imposte sul reddito | (10.549) | (10.480) |
| Altre variazioni altre attività /altre passività | (23.730) | 4.219 |
| FLUSSI FINANZIARI NETTI DA ATTIVITA OPERATIVA | 102.836 | 56.457 |
| ATTIVITA DI INVESTIMENTO | ||
| 2.610 | ||
| Vendita di partecipazioni Dividendi incassati su partecipazioni |
1.186 | |
| Vendita di rimanenze | 408 | 333 |
| Vendita di immobili, impianti e macchinari | 12 | |
| Acquisto di immobili, impianti e macchinari | (1.424) | (1.235) |
| Acquisto di attività immateriali | (6.929) | (4.173) |
| Acquisto di società controllate e di rami d'azienda | (356.878) | |
| FLUSSI FINANZIARI NETTI DA ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | (364.811) | (1.279) |
| ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO | ||
| Distribuzione dividendi e altre finalità | (42.264) | (30.908) |
| Accensione finanziamenti | 405.747 | |
| Rimborso finanziamenti | (41.500) | |
| Pagamenti del capitale di passività per leasing | (5.477) | |
| FLUSSI FINANZIARI NETTI DA ATTIVITA DI FINANZIAMENTO | 316.506 | (30.908) |
| FLUSSI FINANZIARI NETTI DEL PERIODO | 54.581 | 24.270 |
| CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE ALLA FINE DEL PERIODO | 128.162 | 78.631 |
|---|---|---|
| FLUSSI FINANZIARI NETTI DEL PERIODO | 54.531 | 24.270 |
| Disponibilità liquide e depositi a breve | 73.631 | 49.361 |
| RICONCILIAZIONE |


POLITICHE CONTABILI

Il presente Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 è redatto in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) ed alle relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC), omologati dalla Commissione Europea e vigenti al 31 dicembre 2019 recepiti nel nostro ordinamento dal D.Lgs. n. 38/2005 che ha esercitato l'opzione prevista dal regolamento comunitario n. 1606/2002 in materia di principi contabili internazionali.
A livello interpretativo e di supporto nell'applicazione, sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non tutti omologati dalla Commissione Europea:
Il Bilancio consolidato è corredato dall'Attestazione del Dirigente Preposto ai sensi dell'art. 154-bis del D.Lgs. 58/1998 ed è sottoposto a revisione contabile da parte della società di revisione EY S.p.A. ai sensi del D.Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39.
Il Bilancio consolidato è redatto utilizzando l'euro quale moneta di conto, in conformità a quanto disposto dall'art. 5, comma 2, del D.Lgs n. 38/2005, ed è costituito da:
solidato, il Prospetto della redditività consolidata complessiva, il Prospetto delle variazioni del patrimonio netto
I valori ivi presenti sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente indicato.
A seguito della conclusione del processo di debanking a giugno 2019 riportato nei fatti di rilievo della Relazione sulla gestione, il Gruppo ha abbandonato gli schemi utilizzati e le connesse regole di compilazione previste dalla Circolare Banca d'Italia n. 262/2005 ed è pertanto passato a prospetti in linea con il framework previsto dallo IAS 1. Il confronto con il periodo precedente relativamente ai dati di economici e patrimoniali al 31 dicembre 2018 viene esposto di seguito tramite un raccordo tra l'attuale nuova modalità di rappresentazione dei prospetti di bilancio con i corrispettivi schemi di stato patrimoniale consolidato e conto economico consolidato presentati nelle Relazioni e Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2018.
2.1
| 41.280 | |
|---|---|
| 41.280 | |
| 291 | |
| 591 | |
| 140.324 | |
| 140.324 | |
| (246) | |
| ruppo | (246) 50.840 |
| 50.840 | |
| 8 | 232.789 |
| 232.789 | |
| 165 | |
| tizzato b) debiti verso dientela | 165 |
| 9.577 | |
| 9.577 | |
| 20.754 | |
| 20.754 | |
| 21 | |
| 21 | |
| 30.517 | |
| 129 | |
| tizzato b) debiti verso dientela | 129 |
| 21.848 | |
| e nœvute e da ricevere | 21.848 |
| 11.069 | |
| 8.168 | |
| 2.901 | |
| tre partite residuali | 14.152 14.152 |
| 47.198 | |
| 6.532 | |
| di dismissione | 6.532 |
| 84.247 | |
| 317 036 |
| ATTIVITA' | 31/12/2018 |
|---|---|
| ATTIVITA' NON CORRENTI | |
| Attività immateriali | 6.847 |
| Di qii: Attivita' immatenali 100A |
6.847 |
| Di ali: Avviamento | |
| Immobili, impianti e macchinari | 3.726 |
| Di ai: Attivita' materiali 90A |
2.246 |
| 130A Di cui: Altre attivita' - di cui miglione su beni di terzi |
1.480 |
| Partecipazioni in società collegate e jount venture | |
| 70A Di aii: Parteapazioni |
|
| Attività finanziarie non correnti | 36.139 |
| 20A Di cui: Attivita' finanziane valutate al fair value con impatto a conto economico |
34.250 |
| Di cui: Attivita' finanziane valutate al costo ammortizzato a) crediti verso bandhe 40Aa |
98 |
| 40Ab Di cui: Attivita finanziane valutate al costo ammortizzato b) crediti verso dientela |
1.777 |
| 130A Di cui: Altre attivita': ratei e risconti attivi e altre partite residuali |
14 |
| Imposte differite attive | 81.406 |
| 110A Di ali: Attivita fiscali |
81.406 |
| Altre attività non correnti | ਰੇਰੇ |
| 130A Di cui: Altre attivita': ratei e risconti attivi e altre partite residuali |
дд |
| Totale attività non correnti | 128.217 |
| ATTIVITA CORRENTI | |
| Rimanenze | 564 |
| Di cui: Attività materiali ad uso funzionale: Altre rimanenze di attività matenali 90A |
564 |
| Attività finanziarie correnti | ਰੇ ਰੇਰੇ |
| 30A Di cui: Attivita' finanziane valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
ggg |
| Crediti commerciali | 99.224 |
| 130A Di cui: Altre attivita': crediti commerciali per fatture emesse e da emettere |
99.224 |
| Attività fiscali | 33 |
| 33 | |
| Di cui: Attivita fiscali 110A |
|
| Altre attività correnti | |
| 130A Di cui: Altre attivita': partite fiscali |
|
| 130A | |
| Di cui: Altre attivita': ratei e risconti attivi e altre partite residuali | 73.631 |
| Disponibilità liquide e depositi a breve 10A Di cui: Cassa e disponibilità liquide |
|
| 40Aa Di cui: Attivital finanziane valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche 40Ab Di cui: Attivital finanziane valutate al costo ammortizzato b) crediti verso dientela |
|
| Totale attività correnti | 13.658 5.916 7.742 15 187 188.109 |
| Attività destinate alla dismissione | 73.429 710 |
| Di cui: Attivita' non correnti e gruppi di attivita' in via di dismissione 120A |
710 |
| (€/000) | ||
|---|---|---|
| CONTO ECONOMICO | 31/12/2018 | |
| Ricavi da contratti con i clienti | 206.535 | |
| 40 | Di cui: Commissioni attive | 206.535 |
| Ricavi diversi | 28.983 | |
| 230 | Di cui: Altri oneri / proventi di gestione | 28.983 |
| Totale ricavi | 235.518 | |
| Costi dei servizi resi | (18.649) | |
| 50 | Di cui: Commissioni passive | (18.649) |
| Costo del personale | (97.092) | |
| 190a Di cui: Spese amministrative: a) spese per il personale | (97.092) | |
| Spese amministrative | (42.821) | |
| 190b Di cui: Spese amministrative: b) altre spese amministrative | (42.821) | |
| (Oneri) / Proventi diversi di gestione | (247) | |
| 230 | Di cui: Altri oneri / proventi di gestione | (247) |
| Ammortamenti e svalutazioni | (2.796) | |
| 210 | Di cui: Rettifiche / riprese di valore nette su attività materiali | (696) |
| 220 | Di cui: Rettifiche / riprese di valore nette su attività immateriali | (1.706) |
| 230 | Di cui: Altri oneri / proventi di gestione | (348) |
| 130 | Di cui: Rettifiche / riprese di valore nette per rischio di credito | (46) |
| Accantonamenti a fondi rischi e oneri | 2.046 | |
| 200 | Di cui: Accantonamenti netti ai fondi per rischi e onen | 2.046 |
| Totale costi | (159.559) | |
| RISULTATO OPERATIVO | 75.959 | |
| (Oneri) / Proventi finanziari | 1.411 | |
| 10 | Di cui: Interessi attivi e proventi assimilati | 1.010 |
| 20 | ||
| Di cui: Interessi passivi e onen assimilati | (16) | |
| 110 | Di cui: Risultato netto att. e pass fin. valutate al fv con impatto a CE | 417 |
| Utili (Perdite) da partecipazioni | 919 | |
| 10 | Di cui: Interessi attivi e proventi assimilati | 2 |
| 250 | Di cui: Utili (perdite) delle partecipazioni | 917 |
| RISULTATO ANTE IMPOSTE | 78.289 | |
| Imposte sul reddito | (27.449) | |
| 300 | Di cui: Imposte sul reddito dell'eserozio dell'operatività corrente | (27.449) |
| RISULTATO NETTO DERIVANTE DALL'ATTIVITA' DI FUNZIONAMENTO | 50.840 | |
| Proventi (Oneri) netti di attività destinate alla dismissione | ||
| 320 | Di cui: Utile (perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte | |
| RISULTATO DEL PERIODO | 50.840 |
Per la predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 sono state utilizzate le situazioni contabili al 31 dicembre 2019 delle società incluse nell'area di consolidamento esposte nella tabella presentata al termine del presente paragrafo.
Le risultanze contabili delle società rientranti nel perimetro di consolidamento al 31 dicembre 2019 sono state opportunamente riclassificate e adeguate al fine di tenere conto delle esigenze di consolidamento e, ove necessario, per uniformarle ai principi contabili del Gruppo.
Tutte le società utilizzano l'euro come moneta di conto e pertanto non risulta necessaria alcuna conversione di valuta estera.
Di seguito si espongono i principi di consolidamento adottati dal Gruppo nella predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019.
Sono controllate le entità nelle quali doValue dispone di controllo diretto o indiretto. Il controllo su un'entità avviene attraverso la capacità della controllante di esercitare il potere al fine di influenzare i rendimenti variabili cui il Gruppo è esposto attraverso il suo rapporto con la stessa.
Per verificare l'esistenza di controllo si utilizzano i seguenti fattori:
• lo scopo e la costituzione della partecipata per identificare quali sono gli obiettivi dell'entità, le attività rilevanti
nare le attività rilevanti; a tal fine sono considerati solamente diritti sostanziali che forniscono capacità pratica
Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale presunzione e quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili), il Gruppo considera tutti i
Il Bilancio consolidato è stato predisposto nel presupposto della continuità dell'attività aziendale in conformità a quanto previsto dal principio contabile IAS 1, nonché secondo il principio della contabilizzazione per competenza, nel rispetto dei principi di rilevanza e significatività dell'informazione contabile, della prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica e nell'ottica di favorire la coerenza con le future presentazioni.
I criteri di iscrizione, valutazione e cancellazione delle poste dell'attivo e del passivo, e le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, adottati nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 sono stati oggetto di aggiornamento rispetto a quelli utilizzati nella redazione del Bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2018 a seguito dell'entrata in vigore a partire dal 1° gennaio 2019 del nuovo principio contabile IFRS 16 Leases.
Si rinvia a quanto esposto in dettaglio nel paragrafo "Effetti della prima applicazione dell'IFRS 16" riportato di seguito.
fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:
Il valore contabile delle interessenze partecipative in società consolidate integralmente, detenute dalla Capogruppo, è eliminato – a fronte dell'assunzione delle attività e passività delle partecipate – in contropartita della corrispondente frazione di patrimonio netto di pertinenza del Gruppo.
I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra società incluse nell'area di consolidamento sono elisi integralmente, coerentemente alle modalità di consolidamento adottate.
I costi e i ricavi di una controllata sono inclusi nel consolidato a partire dalla data di acquisizione del controllo. I costi e i ricavi di una controllata ceduta sono inclusi nel Conto economico consolidato fino alla data della cessione, vale a dire fino al momento in cui si cessa di avere il controllo della partecipata. La differenza tra il corrispettivo di cessione della controllata e il valore contabile delle sue attività nette (incluso l'avviamento) alla stessa data è rilevata nel Conto economico alla voce Utili (Perdite) da partecipazioni e investimenti per le società oggetto di consolidamento integrale. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta deve essere rilevata al fair value.
Per le società che sono incluse per la prima volta nell'area di consolidamento, il fair value del costo sostenuto per ottenere il controllo di tale partecipazione, esclusi gli oneri accessori, è misurato alla data di acquisizione. Qualora la cessione non comporti perdita di controllo, la differenza tra il corrispettivo di cessione di una quota detenuta in una controllata e il relativo valore contabile delle attività nette è rilevata in contropartita del Patrimonio netto.
In tema di Aggregazioni aziendali il principio contabile di riferimento è l'IFRS 3. Il trasferimento del controllo di un'impresa (o di un gruppo di attività e beni integrati, condotti e gestiti unitariamente) configura un'operazione di aggregazione aziendale. A tal fine il controllo si considera trasferito quando l'investitore è esposto a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con la partecipata e nel contempo ha la capacità di incidere sui rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità. L'IFRS 3 richiede che per tutte le operazioni di aggregazione venga individuato un acquirente. Quest'ultimo deve essere identificato nel soggetto che ottiene il controllo su un'altra entità o gruppo di attività. Nel caso in cui non si sia in grado di identificare un soggetto controllante seguendo la definizione di controllo sopra descritta, come per esempio nel caso di operazioni di scambio di interessenze partecipative, l'individuazione dell'acquirente deve avvenire con l'utilizzo di altri fattori quali: l'entità il cui fair value è significativamente maggiore, l'entità che eventualmente versa un corrispettivo in denaro, l'entità che emette le nuove azioni. L'acquisizione, e quindi il primo consolidamento dell'entità acquisita, deve essere contabilizzata nella data in cui l'acquirente ottiene effettivamente il controllo sull'impresa o attività acquisite. Quando l'operazione avviene tramite un'unica operazione di scambio, la data dello scambio normalmente coincide con la data di acquisizione. Tuttavia è sempre necessario verificare l'eventuale presenza di accordi tra le parti che possano comportare un trasferimento del controllo prima della data dello scambio. Il corrispettivo trasferito nell'ambito di un'operazione di aggregazione deve essere determinato come sommatoria del fair value, alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente in cambio del controllo. Nelle operazioni che prevedono il pagamento in denaro (o quando è previsto il pagamento mediante strumenti finanziari assimilabili alla cassa) il prezzo è il corrispettivo pattuito, eventualmente attualizzato nel caso in cui sia previsto un pagamento rateale con riferimento ad un periodo superiore al breve termine; nel caso in cui il pagamento avvenga tramite uno strumento diverso dalla cassa, quindi mediante l'emissione di strumenti rappresentativi di capitale, il prezzo è pari al fair value del mezzo di pagamento al netto dei costi direttamente attribuibili all'operazione di emissione di capitale. Sono inclusi nel corrispettivo dell'aggregazione aziendale alla data di acquisizione gli aggiustamenti subordinati ad eventi futuri, se previsti dagli accordi e solo nel caso in cui siano probabili, determinabili in modo attendibile e realizzati entro i dodici mesi successivi alla data di acquisizione del controllo mentre non vengono considerati gli indennizzi per riduzione del valore delle attività utilizzate in quanto già considerati o nel fair value degli strumenti rappresentativi di capitale o come riduzione del premio o incremento dello sconto sull'emissione iniziale nel caso di emissione di strumenti di debito. I costi correlati all'acquisizione sono gli oneri che l'acquirente sostiene per la realizzazione dell'aggregazione aziendale; a titolo esemplificativo questi comprendono i compensi professionali corrisposti a revisori, periti, consulenti legali, i costi per perizie e controllo dei conti, predisposizione di documenti informativi richiesti dalle norme, nonché le spese di consulenza sostenute per identificare potenziali target da acquisire se è contrattualmente stabilito che il pagamento sia effettuato solo in caso di esito positivo dell'aggregazione, nonché i costi di registrazione ed emissione di titoli di debito o titoli azionari. L'acquirente deve contabilizzare i costi correlati all'acquisizione come oneri nei periodi in cui tali costi sono sostenuti e i servizi sono ricevuti, ad eccezione dei costi di emissione di titoli azionari o di titoli di debito che devono essere rilevati secondo quanto disposto dallo IAS 32 e dallo IAS 39. Le operazioni di aggregazione aziendale sono contabilizzate secondo il "metodo dell'acquisizione", in base al quale le attività identificabili acquisite (comprese eventuali attività immateriali in precedenza non rilevate dall'impresa acquisita) e le passività identificabili assunte (comprese quelle potenziali) devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione. Inoltre per ogni aggregazione aziendale eventuali quote di minoranza nella società acquisita possono essere rilevate al fair value (con conseguente incremento del corrispettivo trasferito) o in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili delle società acquisite. Se il controllo viene realizzato attraverso acquisti successivi, l'acquirente deve ricalcolare l'interessenza che deteneva in precedenza nella società acquisita al rispettivo fair value alla data di acquisizione e rilevare nel conto economico l'eventuale differenza rispetto al precedente valore di carico. L'eccedenza tra il corrispettivo trasferito (rappresentato dal fair value delle attività trasferite, delle passività sostenute o degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente), eventualmente integrato dal valore delle quote di minoranza (determinato come sopra esposto) e dal fair value delle interessenze già possedute dall'acquirente, ed il fair value delle attività e passività acquisite deve essere rilevata come avviamento; qualora queste ultime risultino, invece, superiori alla sommatoria del corrispettivo, delle quote di minoranza e del fair value delle quote già possedute, la differenza deve essere imputata a conto economico. La contabilizzazione dell'operazione di aggregazione può avvenire provvisoriamente entro la fine dell'esercizio in cui l'aggregazione viene realizzata e deve essere perfezionata entro dodici mesi dalla data di acquisizione. Le contabilizzazioni di ulteriori quote di partecipazione in società già controllate sono considerate, ai sensi dell'IFRS 10, come operazione sul capitale, ossia operazioni con soci che agiscono nella loro qualità di soci. Pertanto le differenze tra i costi di acquisizione ed il valore contabile delle quote di minoranza acquisite sono imputate al patrimonio netto di gruppo; parimenti, le vendite di quote di minoranza senza perdita del controllo non generano utili/perdite nel conto economico ma variazioni del patrimonio netto di Gruppo. Non configurano aggregazioni aziendali le operazioni finalizzate al controllo di una o più imprese che non costituiscono un'attività aziendale o al controllo in via transitoria o, infine, se l'aggregazione aziendale è realizzata con finalità riorganizzative, quindi tra due o più imprese o attività aziendali già facenti parte del Gruppo doValue, e che non comporta cambiamento degli assetti di controllo indipendentemente dalla percentuale di diritti di terzi prima e dopo l'operazione (cosiddette aggregazioni aziendali di imprese sottoposte a controllo comune). Tali operazioni sono considerate prive di sostanza economica. Pertanto, in assenza di specifiche indicazioni previste dai principi IAS/IFRS e in aderenza con le presunzioni dello IAS 8 che richiede che – in assenza di un principio specifico – l'impresa debba fare uso del proprio giudizio nell'applicare un principio contabile che fornisca un'informativa rilevante, attendibile, prudente e che rifletta la sostanza economica dell'operazione, esse sono contabilizzate salvaguardando la continuità dei valori dell'acquisita nel bilancio dell'acquirente. Le fusioni rientrano tra le operazioni di concentrazione tra imprese, rappresentando la forma di aggregazione aziendale più completa, in quanto comportano l'unificazione sia giuridica che economica dei soggetti che vi partecipano. Le fusioni, siano esse proprie, cioè con la costituzione di un nuovo soggetto giuridico oppure "per incorporazione" con la confluenza di un'impresa in un'altra impresa già esistente, sono trattate secondo i criteri precedentemente illustrati, in particolare:
– se l'operazione comporta il trasferimento del controllo di un'impresa, essa viene trattata come un'operazione di aggregazione ai sensi dell'IFRS 3;
– se l'operazione non comporta il trasferimento del controllo, viene contabilizzata privilegiando la continuità dei valori della società incorporata.
Una società collegata è un'impresa nella quale la partecipante esercita un'influenza notevole e che non è né controllata in maniera esclusiva né controllata in modo congiunto. L'influenza notevole si presume quando la partecipante:
Si precisa che le considerazioni fatte per determinare l'influenza notevole o il controllo congiunto sono simili a quelle necessarie a determinare il controllo sulle controllate.
Le partecipazioni in società collegate sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto. Il valore di bilancio delle società collegate è testato ai sensi dello IAS 36 come un singolo asset, comparando lo stesso con il valore recuperabile (definito come il maggiore tra valore d'uso e fair value al netto dei costi di dismissione).
Con il metodo del patrimonio netto, la partecipazione in una società collegata è inizialmente rilevata al costo. La partecipazione nelle società valutate secondo il metodo del patrimonio netto include l'avviamento (al netto di qualsiasi perdita di valore) pagato per l'acquisizione. Il valore contabile della partecipazione è aumentato o diminuito per rilevare la quota di pertinenza della partecipazione agli utili e alle perdite post-acquisizione delle collegate con rilevazione a Conto economico alla voce Utili (Perdite) da partecipazioni e investimenti. L'eventuale distribuzione di dividendi è portata a riduzione del valore di iscrizione della partecipazione.
Se la quota di interessenza nelle perdite della partecipata eguaglia o supera il valore di iscrizione della stessa non sono rilevate ulteriori perdite, a meno che non siano state contratte specifiche obbligazioni a favore della società o non siano stati effettuati dei pagamenti a favore della stessa.
Gli utili e le perdite rivenienti da transazioni con società collegate o a controllo congiunto sono eliminati in proporzione della percentuale di partecipazione nella società stessa.
Le variazioni delle riserve da valutazione delle società collegate o a controllo congiunto, registrate in contropartita delle variazioni di valore dei fenomeni a tal fine rilevanti, sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività complessiva.
Al 31 dicembre 2019 non risulta presente alcuna società valutata col metodo del patrimonio netto.
Nella tabella seguente sono elencate le società incluse integralmente nell'area di consolidamento:
| Sede | Tipo di | Rapporto di partecipazione | Disponibilità | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazione imprese | legale e operativa |
Paese | rapporto (1) |
Impresa partecipante | Quota % | voti % (2) |
| Value S.p.A. (già doBank S.p.A.) | Verona | Italia | Controllante | |||
| Ifondiario S.p.A. | Roma | Italia | doValue S.p.A. | 100% | 100% | |
| Data S.r.l. | Roma | Italia | doValue S.p.A. | 100% | 100% | |
| Solutions S.p.A. | Roma | Italia | doValue S.p.A. | 100% | 100% | |
| Value Hellas Credit and Loan Servicing S.A. | Atene | Grecia | doValue S.p.A. | 100% | 100% | |
| amira Asset Management S.A. | Madrid | Spagna | doValue S.p.A. | 85% | 85% | |
| teus Asset Management, Unipessoal LDA | Lisbona | Portogallo | Altamira Asset Management S.A. | 100% | 100% | |
| amira Asset Management Cyprus limited | Nic osia | Cipro | Altamira Asset Management S.A. | 51% | 51% | |
| amira Asset Management Hellas Single-Member Company | Atene | Grecia | Altamira Asset Management S.A. | 100% | 100% | |
| Value Cyprus Limited | Nicosia | Cipro | doValue S.p.A. + Altamira AM S.A. | 94%+6% | 94%-6% |
Come riportato nei fatti di rilievo del periodo nella Relazione sulla gestione, il 2019 ha visto l'ingresso nel perimetro di consolidamento di società estere dislocate nel sud Europa. In ordine cronologico, ad aprile 2019 è stato trasferito il business già avviato presso la Branch doValue Hellas ad un servicer di nuova acquisizione, determinando la nascita di doValue Hellas. Il 27 giugno 2019, a seguito del debanking, è stata perfezionata l'acquisizione del controllo (85%) della sub-holding Altamira Asset Management S.A., la quale a sua volta controlla società in Portogallo, Cipro e Grecia. Il 12 novembre 2019 è stata costituita la società doValue Cyprus Limited, con sede a Cipro, posseduta al 94% da doValue S.p.A. e per la restante percentuale del 6% da Altamira AM S.A., la quale però grazie ad un patto parasociale, detiene il diritto a ricevere il 100% dei dividendi dalla neocostituita. Nel periodo si rileva infine la chiusura della società non operativa New Bank SC S.p.A..
Il Gruppo doValue determina l'esistenza di controllo e, conseguentemente, l'area di consolidamento verificando se ricorrono i requisiti previsti dall'IFRS 10 con riferimento alle entità nelle quali detiene esposizioni, ossia: • l'esistenza di potere sulle attività rilevanti delle entità;
I fattori considerati al fine di tale valutazione dipendono dalle modalità di governo dell'entità, dalle sue finalità e dalla struttura patrimoniale. L'analisi condotta ha portato ad includere nell'area di consolidamento al 31 dicembre 2019 le società controllate elencate al precedente paragrafo.
In relazione a quanto previsto dallo IAS 10, si informa che successivamente alla data di chiusura dell'esercizio non si sono verificati eventi significativi tali da comportare una rettifica delle risultanze esposte nel bilancio consolidato.
Si elencano di seguito gli eventi significativi intervenuti successivamente alla data di chiusura del bilancio d'esercizio che il Gruppo doValue considera non rettificativi (non-adjusting event) ai sensi dello IAS 10.
Nei primi mesi dell'anno è stato attivato ed è tuttora in fase di studio e analisi un progetto mirato a valutare l'opportunità di esternalizzare le funzioni Information Technology e le funzioni Operations di back office a favore di un operatore specializzato in Business Process Outsourcing, anche alla luce della progressiva espansione internazionale del Gruppo. Tale iniziativa si pone come obiettivo quello di migliorare le performance operative del Gruppo ai fini dell'esecuzione di progetti evolutivi principalmente in ambito Information Technology e ottenere risparmi finanziari che permettano di ridurre il perimetro dei costi operativi e degli investimenti del Gruppo a parità di servizi e progetti eseguiti, così come renderli più flessibili anche ai fini di orientare le sinergie previste dal piano di integrazione con Altamira.
Il 30 gennaio 2020 l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato l'emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale quale conseguenza della diffusione del coronavirus che sta causando il rallentamento o l'interruzione dell'attività economica e commerciale in molteplici settori. A causa di tale emergenza sanitaria internazionale si rilevano delle incertezze quali conseguenza degli eventuali impatti economici derivanti dalla diffusione del coronavirus, nel mondo, in Europa ed in Italia; che dipendono, in particolar modo, dalla durata del contagio e dalle misure poste in essere per il suo contenimento. Ci si attende pertanto che gli scenari macroeconomici di breve periodo saranno soggetti ad evoluzioni e dinamiche al momento non precisamente quantificabili.
Il Gruppo doValue considera tale accadimento un evento successivo alla chiusura di bilancio non rettificativo (non-adjusting event) ai sensi dello IAS 10.
Per quanto riguarda le informazioni previste dal paragrafo 125 dello IAS 1, che richiede all'impresa di esporre l'informativa sulle ipotesi riguardanti il futuro e sulle altre principali cause di incertezza nelle stime alla data di chiusura dell'esercizio che presentano un rischio rilevante di dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili delle attività e passività entro l'esercizio successivo, alla luce delle informazioni ad oggi disponibili, considerati gli interventi già in atto volti a garantire la continuità operativa e tenuto conto della tipologia del business condotto dal Gruppo, strutturalmente flessibile rispetto alle diverse fasi del ciclo economico, si ritiene che non sussista ad oggi un rischio rilevante di dar luogo a rettifiche dei valori contabili delle attività e passività esposte nel presente bilancio. Con particolare riferimento agli assets intangibles presenti in bilancio, conseguenti all'operazione di aggregazione aziendale esterna relativa all'acquisizione della società Altamira Asset Management, le correnti analisi interne di sensitivity confermano infatti, anche in caso di contrazione delle aspettative di redditività nel breve periodo, la sostenibilità dei valori iscritti in bilancio e non si rilevano pertanto ad oggi elementi tali da indicare una possibile perdita di valore.
L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti in bilancio e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione del bilancio, nonché ipotesi considerate ragionevoli alla luce dell'esperienza storica e del particolare momento caratterizzante i mercati finanziari. In particolare, sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2019, così come previsto dai principi contabili. Detti processi si fondano sostanzialmente su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale. Tali processi confortano i valori di iscrizione al 31 dicembre 2019. Le stime e le ipotesi sono riviste regolarmente. In considerazione della presenza di elementi di incertezza nel contesto macroeconomico e di mercato non si può escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare e pertanto i risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero differire dalle stime effettuate ai fini della redazione del bilancio con conseguente probabile necessità di apportare rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e passività iscritte in bilancio. Stante l'attuale situazione di incertezza del quadro macroeconomico, in particolare a seguito del manifestarsi dell'epidemia da Covid-19, tali stime e valutazioni sono quindi difficili e comportano inevitabili elementi di incertezza, anche in presenza di condizioni macroeconomiche stabili.
Di seguito si illustrano le politiche contabili considerate maggiormente critiche al fine della rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo, sia con riferimento alla materialità dei valori in bilancio sia per l'elevato grado di giudizio richiesto nelle valutazioni.
I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza sulla base dell'attività svolta dal Gruppo tempo per tempo, tramite l'utilizzo di procedure informatiche gestionali e di complessi processi di consuntivazione che tengono conto delle differenti specificità contrattuali di ciascun mandato. I contratti di servicing prevedono articolate clausole di diritti e doveri in capo a doValue nei rapporti con le banche aderenti, che possono generare da una parte proventi attivi e dall'altra anche passività potenziali derivanti da eventuali mancati assolvimenti di obblighi contrattuali.
Sono incluse nel prezzo dell'operazione in tutto o in parte l'importo del corrispettivo variabile stimato solo nella misura in cui è altamente probabile che quando successivamente sarà risolta l'incertezza associata al corrispettivo variabile non si verifichi un significativo aggiustamento al ribasso dell'importo dei ricavi cumulati rilevati. Alla fine dell'esercizio vengono rilevati quindi ricavi maturati nel periodo non ancora oggetto di una manifestata accettazione da parte del cliente che, a seconda delle previsioni contrattuali e dalla prassi consolidata, si può esplicare tramite l'emissione di fattura o di esplicita comunicazione. Alla data di redazione del presente bilancio la quota di ricavi di servicing privi di tale manifestata accettazione ammonta al 49% rispetto al totale delle fatture da emettere al 31 dicembre 2019 ed è pari al 14% dell'aggregato Totale Ricavi dello schema di conto economico consolidato. Inoltre, devono essere prudenzialmente determinate le eventuali passività certe o potenziali al fine di misurare la conformità agli obblighi complessivi previsti dal contratto di servicing, considerata anche la fisiologica dialettica delle interpretazioni sulle clausole contrattuali nel contesto della effettiva operatività dell'attività di recupero.
In presenza di strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi è necessario attivare adeguati processi valutativi caratterizzati da una certa componente di giudizio sulla scelta dei modelli di valutazione e dei relativi parametri di input, che potrebbero talvolta non essere osservabili sul mercato. Margini di soggettività esistono nella valutazione in merito all'osservabilità o meno di taluni parametri e nella consePolitiche contabili Politiche contabili
guente classificazione in corrispondenza dei livelli di gerarchia dei fair value. Con particolare riferimento alle metodologie valutative, agli input non osservabili eventualmente utilizzati nelle misurazioni di fair value, si rinvia alla specifica sezione – Informativa sul fair value.
Il Gruppo presenta tra le proprie attività patrimoniali significative attività fiscali per imposte anticipate principalmente derivanti da differenze temporanee tra la data di iscrizione nel conto economico di determinati costi aziendali e la data nella quale i medesimi costi potranno essere dedotti. Le attività per imposte anticipate vengono svalutate nella misura in cui le stesse vengono ritenute non recuperabili in relazione alle prospettive reddituali ed ai conseguenti redditi imponibili attesi, tenuto altresì conto della normativa fiscale, che consente la loro trasformazione in crediti di imposta, al ricorrere di determinate condizioni, a prescindere quindi dalla capacità del Gruppo di generare una redditività futura. Nella sezione contenuta nell'Attivo delle presenti Note Illustrative relativa alle attività fiscali e passività fiscali viene fornita informativa sulla natura e sulle verifiche condotte in merito all'iscrivibilità delle attività per imposte anticipate.
La complessità delle situazioni che sono alla base dei contenziosi in essere, unitamente alle problematiche interpretative riguardanti la legislazione applicabile, rende difficile la stima delle passività che potranno emergere al momento della definizione delle liti pendenti. Le difficoltà di valutazione interessano sia il quantum sia i tempi di eventuale manifestazione della passività e risultano particolarmente evidenti qualora il procedimento avviato sia nella fase iniziale e/o sia in corso la relativa istruttoria.
Per l'informativa sulle principali posizioni di rischio del Gruppo relative a controversie legali (azioni revocatorie e cause in corso) si fa rinvio alla sezione contenuta nel Passivo delle presenti Note Illustrative dedicata ai Fondi per rischi ed oneri.
Con frequenza annuale, in occasione della redazione del bilancio viene verificata l'inesistenza di perdite durevoli di valore relativamente alle attività immateriali. Tale test di impairment viene usualmente condotto determinando il valore d'uso o il fair value delle attività e verificando che il valore al quale l'attività immateriale risulta iscritta in bilancio sia inferiore al maggiore tra il rispettivo valore d'uso e il fair value al netto dei costi di vendita.
Il test di impairment riferibile alle unità generatrici di flussi finanziari, alle quali risulta attribuita la quasi totalità delle attività immateriali a vita indefinita, è condotto prendendo a riferimento il Value in Use ottenuto attraverso l'applicazione del metodo Dividend Discount Model (DDM), in base al quale il valore di un'azienda è funzione del flusso di dividendi che essa è in grado di generare in chiave prospettica. Nella fattispecie, il metodo utilizzato è il DDM nella variante Excess Capital, il quale assume che il valore economico di una società sia pari alla somma del valore attuale dei flussi di cassa futuri (Dividendi Attesi) generati nell'orizzonte temporale di pianificazione prescelto, e distribuibili agli azionisti mantenendo un livello di patrimonializzazione adeguato a garantire lo sviluppo futuro atteso, e della capitalizzazione perpetua del dividendo normalizzato dell'ultimo anno di previsione, sulla base di un pay-out ratio funzione della redditività a regime. Procedimento similare viene adottato per stimare la recuperabilità dei valori iscritti connessi ai contratti di servicing attivi di lungo periodo che devono prendere a riferimento i business plan dei portafogli under management al fine di verificare la conseguente capacità di generare adeguati flussi finanziari.
Si deve comunque sottolineare che i parametri e le informazioni utilizzati per la verifica della recuperabilità delle attività immateriali, includendo l'avviamento (in particolare i flussi di cassa previsti per le varie CGU, nonché i tassi di attualizzazione utilizzati) sono significativamente influenzati dal quadro macroeconomico e di mercato e da comportamenti delle controparti, che potrebbero registrare mutamenti ad oggi non prevedibili.
Qualora il valore recuperabile delle attività oggetto del test di impairment sia determinato sulla base del relativo fair value, si deve altresì segnalare che la significativa e perdurante volatilità manifestata dai mercati, nonche' le intrinseche difficoltà nella previsione dei flussi finanziari contrattuali non consentono di escludere che le valutazioni fondate su parametri tratti dagli stessi mercati e sulle previsioni dei flussi finanziari contrattuali possano dimostrarsi, in prospettiva, non pienamente rappresentative del fair value delle attività.
Con riferimento alle attività immateriali iscritte a seguito dell'acquisizione di Altamira Asset Management S.A. (Altami-
ra) e delle sue controllate nel mese di giugno 2019, si precisa che tali attività risultano valorizzate in base alla Purchase Price Allocation provvisoria descritta nella sezione "Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda" della presente Nota Integrativa, cui si fa rimando. Tali valori di prima iscrizione in bilancio sono stati determinati in base all'aggiornamento, effettuato contestualmente alla redazione del presente bilancio, della stima del fair value delle attività nette di Altamira al fine di tener conto di informazioni utili a fini valutativi raccolte successivamente alla data di acquisizione e non note o non disponibili alla data di acquisizione e di ingresso in consolidamento. Il processo di raccolta e analisi delle informazioni utili ai fini valutativi è tuttora in corso e non si ritiene ancora completato. Solo al termine di tale processo, da concludersi entro un anno dalla data di acquisizione della società, risulterà possibile individuare l'adeguata allocazione del goodwill alle appropriate CGU generatrici dei flussi di cassa. Si rappresenta peraltro che, anche sulla base del nuovo piano industriale del Gruppo 2020-2022 approvato nel mese di novembre 2019, non si rilevano ad oggi elementi tali da indicare una possibile perdita di valore della società rispetto al valore determinato in sede di acquisizione. Alla data di redazione del presente bilancio consolidato al 31 dicembre 2019, non risulta pertanto effettuabile un test di impairment sul valore provvisorio del goodwill. Tale test verrà effettuato in occasione della Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata del Gruppo doValue al 30 giugno 2020 sulla base dei valori di PPA definitivi.
La rilevazione delle operazioni di business combination implica l'attribuzione alle attività e passività della società acquisita della differenza tra il costo di acquisto e il valore netto contabile. Per la maggior parte delle attività e delle passività, l'attribuzione della differenza è effettuata rilevando le attività e le passività al loro fair value. La parte non attribuita se positiva è iscritta a goodwill; se negativa è imputata a conto economico come ricavo. Nel processo di attribuzione del costo dell'aggregazione, il Gruppo doValue si avvale di tutte le informazioni disponibili; tuttavia, tale processo implica, per definizione, elementi di stima complessi e soggettivi. Con riferimento all'operazione di business combination rappresentata dell'acquisizione di Altamira e delle sue controllate nel mese di giugno 2019, il fair value delle attività e passività e il goodwill residuale risultano valorizzati in base alla Purchase Price Allocation provvisoria descritta nella sezione "Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda" della presente Nota Integrativa, cui si fa rimando (cfr. anche nota precedente).
Gli interest rate swap, in quanto aventi finalità di copertura, sono valutati al fair value con contropartita alle riserve di patrimonio netto di cash flow hedge. Il predetto fair value, classificato nelle voci delle altre attività o passività correnti e non correnti, è determinato con adeguate tecniche di valutazione che utilizzano variabili finanziarie aggiornate e utilizzate dagli operatori di mercato. I contratti derivati in esame sono classificati come strumenti di copertura in quanto la relazione tra i derivati e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura è elevata. In particolare, esiste una relazione economica tra i sottostanti coperti e gli strumenti di copertura poiché le condizioni degli IRS corrispondono alle condizioni dei prestiti al tasso variabile (i.e., importo nozionale, scadenze, date di pagamento). Tale efficacia, unitamente alla soddisfazione dei requisiti definiti dallo IAS 39 ai fini dell'hedge accounting, viene verificata periodicamente. Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura sono rilevate a conto economico.
Lo standard IFRS 16, applicabile agli esercizi con decorrenza a partire dal 1° gennaio 2019, sostituisce lo IAS 17 e tutte le interpretazioni ad esso legate (IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un leasing, SIC 15 Leasing operativo – Incentivi, SIC 27 La valutazione della sostanza delle operazioni nella forma legale del leasing).
Il principio IFRS 16 ha introdotto novità rilevanti nel trattamento dei contratti di locazione passivi, eliminando la classificazione dei contratti d'affitto tra finanziari ed operativi e presentando un solo modello di contabilità per l'affittuario. Da ciò ne consegue, quindi, che tutti i contratti di locazione vengono segnalati dall'entità nello stato patrimoniale, come attività e passività, e non più fuori bilancio come per lo IAS 17 in caso del leasing operativo. Per tutti i contratti di locazione passivi vengono iscritti nello stato patrimoniale:
A livello di conto economico non sono più contabilizzati i canoni di leasing operativo tra le spese amministrative come previsto dallo IAS 17, ma sono rilevati:
Si precisa, inoltre, che in base ai requisiti del principio IFRS 16 e ai chiarimenti dell'IFRIC (documento "Cloud Computing Arrangements" del settembre 2018), i software sono esclusi dall'ambito di applicazione dell'IFRS 16; questi ultimi sono pertanto contabilizzati seguendo il principio IAS 38 ed i relativi requisiti.
Un'analisi di impatto preliminare sull'applicazione dell'IFRS 16 all'interno del Gruppo è stata realizzata nel corso del 2018 con il coinvolgimento di diverse funzioni del Gruppo.
Il Gruppo ha applicato il metodo retrospettivo modificato previsto dal par. C.5 b) del principio IFRS 16 contabilizzando l'effetto cumulativo dell'applicazione iniziale del Principio alla data di transizione (1 gennaio 2019); di conseguenza non si rilevano impatti sul patrimonio netto del Gruppo.
Il Gruppo ha scelto di utilizzare le due esenzioni contabili previste per la prima applicazione dalla norma per i seguenti contratti:
Sulla base di tale approccio, il Gruppo ha rilevato alla data del 1° gennaio 2019 un'obbligazione per leasing il cui saldo è stato determinato come attualizzazione dei canoni di locazione futuri residui alla data di prima applicazione e un'attività materiale (diritto d'uso) del medesimo importo della passività per locazione rettificato, se del caso, dell'ammontare del canone pagato in anticipo o da pagare che è stato rilevato nello stato patrimoniale immediatamente prima della data della prima applicazione.
Il tasso di sconto utilizzato per il calcolo del diritto di utilizzo e della passività di leasing è pari al 2% ed è il tasso di finanziamento marginale alla data di applicazione iniziale dell'IFRS 16, applicato in base alla restante durata del contratto a
Il Gruppo ha adottato per la prima volta alcuni principi contabili e modifiche che sono in vigore per gli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2019 dei quali si riportano di seguito gli effetti di prima applicazione.
partire dal 1° gennaio 2019.
Il perimetro di applicazione dell'IFRS16 risulta riconducibile a tutti i contratti di locazione ossia immobiliare e noleggio autoveicoli.
Relativamente al lease term sia in sede di prima applicazione che a regime in conformità con quanto previsto dalla normativa, il Gruppo ha deciso di considerare quanto segue:
• per la locazione degli immobili ad uso funzionale e contratti non ancora rinnovati si considera solo un rinnovo (generalmente di sei anni) oltre al periodo residuo in essere; per i contratti già rinnovati almeno una volta si considera solo il periodo residuo del rinnovo in corso. Questo a meno che non vi siano altre clausole contrattuali che lo vietino, ovvero, fatti o circostanze che portino a considerare rinnovi aggiuntivi o a determinare la fine del
L'adozione del nuovo principio contabile determina un incremento sia delle attività sia delle passività conseguenti alla rilevazione dei menzionati diritti di utilizzo e delle associate passività con evidenza dei valori al 1 gennaio 2019 nella tabella di dettaglio di seguito esposta. Tali valori tengono conto anche delle nuove società del gruppo Altamira entrate nel perimetro di consolidamento al 30 giugno 2019.
| Categoria leasing IFRS 16 | Passività Diritti d'Uso e Oneri | Fondo Rischi Numero | di cespiti | |
|---|---|---|---|---|
| Immobili uso ufficio | 15.466 | 15.617 | 151 | 50 |
| Immobili a dipendenti | 467 | 467 | 6 | |
| Auto aziendali | 1.135 | 1.135 | 37 | |
| Totale | 17.068 | 17.219 | 151 | 93 |
I fondi rischi e oneri includono esclusivamente l'attualizzazione degli oneri previsti per il ripristino dei locali uso ufficio che si stima verranno sostenuti al termine dei contratti di locazione.
| ATTIVITA | CONSISTENZE 31/12/2018 (A) |
Effetto di transizione a IFRS 16 (B) |
CONSISTENZE 01/01/2019 (C) = (A) + (B) |
|---|---|---|---|
| ATTIVITA' NON CORRENTI | |||
| Attività immateriali | 6.847 | 6.847 | |
| Immobili, impianti e macchinari | 3.726 | 11.769 | 15.495 |
| Partecipazioni in società collegate e jount venture | |||
| Attività finanziarie non correnti | 36.312 | 36.312 | |
| Imposte differite attive | 81.406 | 81.406 | |
| 128.291 | 11.769 | 140.060 | |
| ATTIVITÀ CORRENTI | |||
| Rimanenze | 564 | 564 | |
| Attività finanziarie correnti | ggg | ووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووو | |
| Crediti commerciali | 99.224 | 99.224 | |
| Attività fiscali | 33 | 33 | |
| Altre attività correnti | 13.771 | 13.771 | |
| Disponibilità liquide e depositi a breve | 73.444 | 73.444 | |
| 188.035 | 188.035 | ||
| Attività destinate alla vendita | 710 | 710 | |
| TOTALE ATTIVITA | 317.036 | 11.769 | 328.805 |
| CONSISTENZE | Effetto di transizione | CONSISTENZE | |
|---|---|---|---|
| PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA | 31/12/2018 (A) |
a IFRS 16 (B) |
01/01/2019 (C) = (A) + (B) |
| PATRIMONIO NETTO | |||
| Capitale sociale | 41.280 | 41.280 | |
| Riserva da valutazione | 591 | 591 | |
| Altre riserve | 140.324 | 140.324 | |
| Azioni proprie | (246) | (246) | |
| Risultato del periodo | 50.840 | 50.840 | |
| Patrimonio attribuibile agli azionisti della Capogruppo | 232.789 | 232.789 | |
| Interessi di minoranza | |||
| TOTALE PATRIMONIO NETTO | 232.789 | 232.789 | |
| PASSIVITÀ NON CORRENTI | |||
| Prestiti e finanziamenti | 165 | 165 | |
| Altre passività finanziarie non correnti | 11.618 | 11.618 | |
| Benefici a dipendenti | 9.577 | 9.577 | |
| Fondi rischi e oneri | 20.754 | 151 | 20.905 |
| Imposte differite passive | 21 | 21 | |
| 30.517 | 11.769 | 42.286 | |
| PASSIVITA' CORRENTI | |||
| Prestiti e finanziamenti | 129 | 129 | |
| Altre passività finanziarie correnti | |||
| Debiti commerciali | 21.848 | 21.848 | |
| Debiti per imposte | 11.069 | 11.069 | |
| Altre passività correnti | 14.152 | 14.152 | |
| 47.198 | 47.198 | ||
| Passività associate ad attività destinate alla vendita | 6.532 | 6.532 | |
| TOTALE PASSIVITA | 84.247 | 11.769 | 96.016 |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' | 317.036 | 11.769 | 328.805 |
Nel corso dell'esercizio non si sono registrate variazioni di rilievo nel perimetro di attività e passività interessate da questo nuovo principio e oggetto di specifica disclosure in ordine agli effetti di prima applicazione registrati nel 2018, peraltro non materiali.
Risulta confermato il mantenimento nel corso dell'esercizio del trattamento contabile adottato in sede di prima applicazione, pur se, per effetto del debanking e della conseguente modifica degli schemi di bilancio adottati a partire dall'esercizio corrente dalla capogruppo doValue, risultano non più applicabili le previste specifiche voci di stato patrimoniale previste per i bilanci degli enti finanziari.
In particolare, con riferimento a quanto esposto nel precedente esercizio si rappresenta che:
deva esclusivamente i titoli di debito (BOT) detenuti con la finalità di rispettare requisiti regolamentari in precedenza richiesti all'ente bancario. Tali titoli sono giunti a scadenza nel corso dell'esercizio e l'investimento non è
mente le quote di O.I.C.R. in Italian Recovery Fund (ex Atlante II) e i titoli ABS riferibili alle cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation. Tali strumenti finanziari risultano ora coerentemente allocati tra le "Attività finanziarie non correnti" e dettagliati nella Nota 3 tra "Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti
era costituito dai crediti verso banche e clientela. Con riferimento ai saldi del corrente esercizio i Crediti verso banche risultano allocati alla Voce "Disponibilità liquide e depositi a breve", mentre i Crediti verso la clientela risultano allocati tra le "Attività finanziarie non correnti" e dettagliati nella Nota 5 alla voce "Attività finanziarie
L'impatto economico della transazione al principio IFRS 16 viene esposta nell'ambito dei Risultati del Gruppo al 31 dicembre 2019: al fine di poter effettuare un confronto omogeneo è stato infatti predisposto un restatement economico gestionale del 2018 assumendo l'applicazione del principio IFRS 16 dal 1 gennaio 2018.
Politiche contabili Politiche contabili
Le attività immateriali sono attività non monetarie ad utilità pluriennale, identificabili pur se prive di consistenza fisica, controllate dalla Società e dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri. Le attività immateriali sono principalmente relative ad avviamento, software, marchi, brevetti e contratti attivi a lungo termine derivanti da operazioni di aggregazione aziendale esterne. L'avviamento è pari alla differenza tra il corrispettivo sostenuto per un'aggregazione aziendale ed il fair value dell'attività nette identificabili acquisite, come meglio precisato nel paragrafo "Aggregazioni aziendali". Le attività immateriali diverse dall'avviamento sono iscritte al costo d'acquisto, comprensivo di qualunque costo diretto sostenuto per predisporre l'attività all'utilizzo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore eventualmente registrate.
Le eventuali spese sostenute successivamente all'acquisto:
• sono portate ad incremento del costo iniziale, se accrescono i benefici economici futuri delle attività sottostanti
(ossia quando non producono incrementi del valore originario delle attività, ma sono destinate unicamente a
Le immobilizzazioni immateriali aventi durata definita sono ammortizzate in base alla stima della loro vita utile. Non sono, invece, ammortizzate le attività immateriali aventi vita utile indefinita.
Le immobilizzazioni immateriali aventi durata definita sono ammortizzate in base alla stima della loro vita utile. Non sono, invece, ammortizzate le attività immateriali aventi vita utile indefinita. Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività ed il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce di conto economico Ammortamenti e svalutazioni. Per le attività immateriali di durata indefinita, anche se non si rilevano indicazioni di riduzioni durevoli di valore, viene annualmente confrontato il valore contabile con il valore recuperabile. Nel caso in cui il valore contabile sia maggiore di quello recuperabile si rileva alla voce di conto economico Ammortamenti e svalutazioni una perdita pari alla differenza tra i due valori.
Qualora venga ripristinato il valore di un'attività immateriale, diversa dall'avviamento, precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti. Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento non è soggetto ad ammortamento, quindi è valutato al costo al netto delle
L'IFRS 15 ha stabilito a decorrere dal 2018 un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi che si applica a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri IAS/IFRS come i leasing, i contratti di assicurazione e gli strumenti finanziari.
Come evidenziato lo scorso esercizio in occasione della prima applicazione di detto principio, stante la tipologia del business del gruppo e pur tenendo conto dell'ampliamento di perimetro del Gruppo in ambito internazionale intervenuto nel corso dell'esercizio corrente, si conferma la sostanziale assenza di impatti quantitativi e di processo derivanti dall'applicazione di tale nuovo principio.
Per la predisposizione del presente Bilancio consolidato, oltre al principio IFRS 16 sopra indicato, il Gruppo ha adottato per la prima volta alcuni altri principi contabili e modifiche che sono in vigore per gli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2019 di cui si riporta di seguito un elenco, evidenziando che tali novità non hanno determinato effetti sostanziali sui valori patrimoniali ed economici esposti:
La Commissione Europea ha inoltre omologato i seguenti principi contabili che non trovano applicazione al 31 dicembre 2019 in quanto il Gruppo non si è avvalso, nei casi eventualmente previsti, dell'applicazione anticipata:
Al 31 dicembre 2019 si rilevano infine i seguenti nuovi principi, emendamenti e interpretazioni contabili emanati dallo IASB, ma non ancora omologati dall'Unione Europea:
perdite di valore accumulate determinate da una verifica periodica dell'adeguatezza del valore di iscrizione in bilancio. In particolare, ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore e comunque almeno una volta all'anno, viene effettuata una verifica dell'inesistenza di riduzioni durevoli di valore. A tal fine viene identificata l'unità generatrice di flussi finanziari (cash generating unit – "CGU") cui attribuire l'avviamento. L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore contabile dell'unità generatrice di flussi finanziari cui l'avviamento è stato allocato ed il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell'unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d'uso. Il valore d'uso è il valore attuale dei flussi finanziari futuri attesi dalle unità generatrici alle quali l'avviamento è stato attribuito. Le conseguenti rettifiche di valore vengono rilevate a conto economico. Non è ammessa la contabilizzazione di eventuali successive riprese di valore.
Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione o quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione e l'eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce Utili (Perdite) da partecipazioni e investimenti.
Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione o quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione e l'eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce Utili (Perdite) da partecipazioni e investimenti.
La voce include:
ed è suddivisa nelle seguenti categorie:
Sono inoltre, iscritti in questa voce i diritti d'uso (Right of use) di attività materiali acquisiti con contratti di leasing, in qualità di locatario, indipendentemente dalla qualificazione giuridica degli stessi.
Le attività ad uso funzionale hanno consistenza fisica, sono detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi e si ritiene possano essere utilizzate per più di un periodo. Le migliorie su beni di terzi sono migliorie e spese incrementative relative ad attività materiali identificabili e separabili. In tal caso la classificazione avviene nelle sottovoci specifiche di riferimento (es. impianti) in relazione alla natura dell'attività stessa. Normalmente tali investimenti sono sostenuti per rendere adatti all'utilizzo atteso gli immobili presi in affitto da terzi. Le attività detenute a scopo d'investimento si riferiscono agli investimenti immobiliari di cui allo IAS 40, cioè a quelle proprietà immobiliari possedute (in proprietà o in leasing) al fine di ricavarne canoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito.
Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla "messa in funzione" del bene (costi di transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento).
Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attività separate se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed il costo può essere at-
tendibilmente rilevato. Tutte le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel conto economico, nel periodo nel quale sono sostenute, alla voce:
• Spese amministrative, se riferite ad attività ad uso funzionale; ovvero
• Ammortamenti e svalutazioni, se riferite agli immobili detenuti a scopo di investimento.
La valutazione iniziale dell'attività consistente nel diritto d'uso comprende il valore attuale dei pagamenti futuri dovuti per il leasing, i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza del contratto, i costi diretti iniziali ed eventuali costi stimati per lo smantellamento, rimozione o ripristino dell'attività sottostante il leasing, meno eventuali incentivi ricevuti dal locatario per il leasing.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore per deterioramento.
Le immobilizzazioni a vita utile definita vengono ammortizzate a quote costanti durante la loro vita utile. Non sono, invece, ammortizzate le immobilizzazioni materiali aventi vita utile illimitata. La vita utile delle immobilizzazioni materiali viene rivista ad ogni chiusura di periodo tenendo conto delle condizioni di utilizzo delle attività, delle condizioni di manutenzione, della obsolescenza attesa ecc. e, se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per il periodo corrente e per quelli successivi viene rettificata. Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce Ammortamenti e svalutazioni di conto economico consolidato.
Qualora venga ripristinato il valore di un'attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.
Anche i diritti d'uso (Right of Use) iscritti all'attivo in relazione ad immobili acquisiti in leasing (IFRS 16) sono assoggettati periodicamente a verifica d'impairment sulla base sia di previsioni d'utilizzo, sia di opportune indicazioni di mercato rispetto al costo da sostenersi per l'affitto.
Un'attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione o quando per la stessa non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione e l'eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce Utili (Perdite) da partecipazioni e investimenti.
I costi di ristrutturazione di immobili non di proprietà vengono capitalizzati in considerazione del fatto che per la durata del contratto di affitto la società utilizzatrice ha il controllo dei beni e può trarne benefici economici futuri. I suddetti costi, classificati tra gli Immobili, impianti e macchinari e vengono ammortizzati per un periodo non superiore alla durata del contratto di affitto.
I criteri di rilevazione iniziale e valutazione successiva delle partecipazioni sono regolati dagli IFRS 10 – Bilancio Consolidato, IAS 27 – Bilancio separato -, IAS 28 – Partecipazioni in società collegate e joint venture - e IFRS 11 – Accordi a controllo congiunto -.
Tali principi sono esplicitati nella precedente sezione Area e metodi di consolidamento dove è anche fornita l'informativa sulle valutazioni e assunzioni svolte per stabilire l'esistenza di controllo o influenza notevole.
Le restanti interessenze azionarie – diverse quindi da controllate, collegate e joint ventures e da quelle eventualmente rilevate nelle voci Attività destinate alla vendita e Passività associate ad attività destinate alla vendita– sono classificate quali attività finanziarie a seconda della categoria di appartenenza.
L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e per i titoli di capitale, alla data di erogazione per i finanziamenti.
All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico vengono rilevate al fair value, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato. La voce, in particolare, include le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, rappresentate dalle attività finanziarie che non soddisfano i requisiti per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Si tratta di attività finanziarie i cui termini contrattuali non prevedono esclusivamente rimborsi del capitale e pagamenti dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" non superato) oppure che non sono detenute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (Business model "Hold to Collect") o il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie (Business model "Hold to Collect and Sell"); Trovano, quindi, evidenza in questa voce:
i titoli di debito e i finanziamenti che sono inclusi in un business model "Hold to Collect" o "Hold to Collect and Sell" ma i cui flussi di cassa non rappresentano solamente la corresponsione di capitale e interessi (in altre parole, che non superano il test SPPI);
le quote di O.I.C.R.;
gli strumenti di capitale - non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto - per cui il Gruppo non applica l'opzione prevista, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono valorizzate al fair value. Gli effetti dell'applicazione di tale criterio di valutazione sono imputati nel Conto Economico. Per i criteri di la determinazione del fair value, si rinvia alla sezione "Informativa sul Fair Value".
Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.
Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono inizialmente rilevate alla data di regolamento al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo dell'operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva qualora:
• l'obiettivo del suo business model sia perseguito mediante sia la raccolta dei flussi finanziari contrattuali sia la
camente da pagamenti di capitale e dell'interesse sull'importo del capitale residuo da restituire e pertanto viene
Dopo la rilevazione iniziale, le Attività classificate al fair value con impatto sulla reddittività complessiva, sono valutate al fair value, con la rilevazione a Conto economico degli impatti derivanti dall'applicazione del costo ammortizzato e degli effetti dell'impairment, mentre gli altri utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nel Prospetto della redditività complessiva ed esposte nella voce Riserva da valutazione del patrimonio netto che sarà oggetto
di rigiro nel conto economico al momento della cancellazione dell'attività finanziaria.
Tali strumenti sono oggetto di calcolo di perdite per riduzioni durevoli di valore, secondo quanto illustrato nella specifica sezione "Riduzione di valore (impairment) di attività finanziarie".
Tali perdite durevoli di valore sono registrate a conto economico con in contropartita il prospetto della redditività complessiva ed anch'esse esposte nella voce Riserva da valutazione del patrimonio netto.
Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.
In caso di cessione, gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel conto economico.
Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono inizialmente rilevate alla data di regolamento al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo dell'operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato qualora:
Più in particolare, formano oggetto di rilevazione in questa voce:
gli impieghi con banche nelle diverse forme tecniche che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente;
gli impieghi con clientela nelle diverse forme tecniche che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente;
Dopo l'iniziale rilevazione al fair value queste attività sono valutate al costo ammortizzato che determina la rilevazione di interessi in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata del credito. Il valore di bilancio delle attività finanziarie al costo ammortizzato è rettificato al fine di tener conto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione (impairment) e si rimanda a quanto illustrato nella specifica sezione "Riduzione di valore (impairment) di attività finanziarie".
Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.
Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.
Ad ogni data di bilancio, ai sensi dell'IFRS 9, le attività finanziarie diverse da quelle valutate al fair value con impatto a conto economico sono sottoposte ad una valutazione volta a verificare se esistano evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse. Un'analisi analoga viene effettuata anche per gli impegni ad erogare fondi e per le garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro da assoggettare ad impairment ai sensi dell'IFRS 9.
Nel caso in cui tali evidenze sussistano (c.d. "evidenze di impairment"), le attività finanziarie in questione – coerentemente, ove esistenti, con tutte quelle restanti di pertinenza della medesima controparte – sono considerate deteriorate (impaired) e confluiscono nello stage 3. A fronte di tali esposizioni, rappresentate dalle attività finanziarie classificate nelle categorie delle sofferenze, delle inadempienze probabili e delle esposizioni scadute da oltre novanta giorni, devono essere rilevate rettifiche di valore pari alle perdite attese relative alla loro intera vita residua.
Per le attività finanziarie per cui non sussistono evidenze di impairment (strumenti finanziari non deteriorati), occorre, invece, verificare se esistono indicatori tali per cui il rischio creditizio della singola operazione risulti significativamente incrementato rispetto al momento di iscrizione iniziale. Le conseguenze di tale verifica, dal punto di vista della classificazione (o, più propriamente, dello staging) e della valutazione, sono le seguenti: - ove tali indicatori sussistano, l'attività finanziaria confluisce nello stage 2. La valutazione, in tal caso, in coerenza con il dettato dei principi contabili internazionali e pur in assenza di una perdita di valore manifesta, prevede la rilevazione di rettifiche di valore pari alle perdite attese lungo l'intera vita residua dello strumento finanziario; - ove tali indicatori non sussistano, l'attività finanziaria confluisce nello stage 1. La valutazione, in tal caso, in coerenza con il dettato dei principi contabili internazionali e pur in assenza di perdita di valore manifesta, prevede la rilevazione di perdite attese, per lo specifico strumento finanziario, nel corso dei dodici mesi successivi.
Il processo di impairment di Gruppo si applica alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva, che comprendono: prestiti, crediti commerciali, attivi patrimoniali derivanti da contratto, titoli di debito, garanzie finanziarie, impegni irrevocabili ad erogare. Per i crediti commerciali, in considerazione di quanto previsto dall'IFRS 9 (par. 5.5.15-16) e della scarsa significatività della componente finanziaria di tali crediti, il Gruppo ha optato per l'"Approccio Semplificato" che prevede sostanzialmente il calcolo delle perdite totali attese sulla base della vita residua dell'attività finanziaria. Considerato che la vita residua dei crediti commerciali è generalmente inferiore all'anno, il calcolo della Perdita attesa a dodici mesi e life time coincidono.
Le voci di natura corrente accolgono essenzialmente i crediti derivanti da forniture di servizi non finanziari, partite in attesa di sistemazione e poste non riconducibili ad altre voci dello stato patrimoniale, tra cui si ricordano, le partite fiscali diverse da quelle rilevate a voce propria (ad esempio, connesse con l'attività di sostituto di imposta), e i ratei attivi diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle relative attività finanziarie, ivi inclusi quelli derivanti da contratti con i clienti ai sensi dell'IFRS 15, paragrafi 116 e successivi.
Per i crediti commerciali, in considerazione di quanto previsto dall'IFRS 9 (par. 5.5.15-16) e della scarsa significatività della componente finanziaria di tali crediti, il Gruppo ha optato per l'"Approccio Semplificato" che prevede sostanzialmente il calcolo delle perdite totali attese sulla base della vita residua dell'attività finanziaria. Considerato che la vita residua dei crediti commerciali è generalmente inferiore all'anno, il calcolo della Perdita attesa a dodici mesi e life time coincidono.
Le attività e le passività fiscali sono rilevate nello stato patrimoniale del bilancio rispettivamente nelle voci Attività fiscali dell'attivo e Debiti tributari del passivo.
In applicazione del "balance sheet method" le poste contabili della fiscalità corrente e differita comprendono:
• l'imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili deriva dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio, né sul risultato
• nel caso di differenze temporanee deducibili associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che esse si riverseranno nel futuro prevedibile e che vi saranno sufficienti imponibili fiscali che
di differenze temporanee tassabili (rappresentate principalmente dal differimento della tassazione di ricavi o
• le imposte differite passive derivano dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influenza né il risultato di bilancio né il risultato fiscale;
• il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, può essere controllato, ed è probabile che esso non si verifichi
Le attività fiscali e le passività fiscali correnti sono rilevate applicando le aliquote di imposta vigenti e sono contabilizzate come onere (provento) secondo il medesimo criterio di competenza economica dei costi e dei ricavi che le hanno originate. In particolare, la fiscalità corrente IRES ed IRAP è stata calcolata applicando le aliquote di imposta stabilite dalle disposizioni di legge in vigore, recependo ai fini IRES l'aliquota al 24% e per Italfondiario l'addizionale di 3,5 punti percentuali prevista per gli enti creditizi e finanziari (Legge 28 dicembre 2015, n. 208). In generale, le attività e le passività fiscali differite emergono nelle ipotesi in cui la deducibilità o l'imponibilità del costo o del provento sono differite rispetto alla loro rilevazione contabile. Le poste della fiscalità corrente includono gli acconti versati (attività correnti) e debiti da assolvere (passività corrente) per imposte sul reddito di competenza del periodo. I debiti per imposte correnti e i relativi crediti per acconti versati ancora in essere a fine esercizio sono iscritti in bilancio in un'unica voce per il loro ammontare netto. Le imposte anticipate e quelle differite vengono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni.
Le attività fiscali e le passività fiscali differite sono rilevate in base alle aliquote fiscali che, alla data di riferimento del bilancio, si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività, sulla base della vigente legislazione fiscale e sono periodicamente valutate al fine di tenere conto di eventuali modifiche normative. Le attività fiscali differite vengono contabilizzate soltanto nel caso in cui vi sia la probabilità del loro recupero da parte dei futuri redditi imponibili attesi valutati sulla base della capacità del gruppo di produrre redditi imponibili nei futuri esercizi. Le passività fiscali differite sono sempre contabilizzate. Presupposto per la rilevazione di tali attività per imposte anticipate è la considerazione che rispetto alle possibili evoluzioni societarie, si ritiene con ragionevole certezza che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potranno essere utilizzate le differenze temporanee deducibili. In ossequio a quanto previsto dallo IAS 12, la probabilità che esista reddito imponibile futuro sufficiente all'utilizzo delle attività fiscali differite sarà oggetto di verifica periodica. Qualora dalla suddetta verifica risulti l'insufficienza di reddito imponibile futuro, le attività fiscali differite sono corrispondentemente ridotte. Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico alla voce Imposte sul reddito, ad eccezione di quelle imposte che si riferiscono a partite che sono accreditate o addebitate, nell'esercizio stesso o in un altro, direttamente a patrimonio netto, quali, ad esempio, quelle relative a profitti o perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita, le cui variazioni di valore sono rilevate direttamente nel Prospetto della redditività complessiva tra le riserve di valutazione.
Le imposte differite attive e passive sono cancellate al momento del loro recupero/realizzo.
La voce accoglie le attività materiali classificate in base allo IAS 2 - Rimanenze, che si riferiscono al portafoglio immobiliare del Gruppo, detenuto in un'ottica di dismissione.
Gli immobili in corso di ristrutturazione sono valutati al minore tra il costo, aumentato delle spese incrementative del loro valore e degli oneri finanziari capitalizzabili, ed il corrispondente presunto valore di realizzo al netto dei costi diretti di vendita.
Gli immobili di trading sono valutati al minore tra il costo e il valore di presunto realizzo, desunto da transazioni immobiliari similari per zona e tipologia. Il presunto valore di realizzo e il valore di mercato sono determinati sulla base di perizie indipendenti ovvero di valori inferiori cui la Direzione aziendale è disposta a vendere in forza di situazioni urbanistico/ catastali non corrispondenti allo stato effettivo dei luoghi e problematiche di natura legale (quali l'occupazione abusiva dei beni).
Le eventuali svalutazioni, derivanti dalla valutazione sopra descritta, sono imputate alla relativa voce di conto economico.
Se vengono meno le ragioni che hanno comportato la svalutazione delle rimanenze, le svalutazioni iscritte in periodi precedenti sono ripristinate attraverso accredito al conto economico fino a concorrenza del minore tra il costo e il valore di presunto realizzo.
Rientrano in questa categoria le singole attività (materiali, immateriali e finanziarie) non correnti o gruppi di attività in via di dismissione, con le relative passività associate, come disciplinati dall'IFRS 5.
Le singole attività (o i gruppi di attività in via di dismissione), sono iscritte rispettivamente alle voci Attività destinate alla vendita e Passività associate ad attività destinate alla vendita al minore tra il valore contabile ed il fair value al netto dei costi di cessione.
Per le attività operative cessate, il saldo positivo o negativo dei proventi (dividendi, interessi, ecc.) e degli oneri (interessi passivi, ecc.), al netto della relativa fiscalità corrente e differita, è rilevato alla voce Proventi (oneri) netti di attività destinate alla dismissione di conto economico.
Le voci indicate accolgono passività finanziarie valutate al costo ammortizzato rappresentate da debiti verso banche, i debiti verso altri finanziatori e i Titoli in circolazione, comprendono anche gli strumenti finanziari (diversi dalle passività di negoziazione e da quelle designate al fair value) rappresentativi delle diverse forme di provvista di fondi da terzi. Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dall'impresa in qualità di locatario nell'ambito di operazioni di leasing.
Tali passività finanziarie sono registrate secondo il principio della data di regolamento e inizialmente iscritte al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria.
Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo.
Fanno eccezione le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale risulta trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato.
Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. La differenza tra valore contabile della passività e l'ammontare corrisposto per acquistarla viene registrata a Conto Economico.
La voce è rappresentata dal fondo trattamento di fine rapporto (TFR) del personale che è da intendersi come una prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti, pertanto la sua iscrizione in bilancio richiede la stima, con tecniche attuariali, dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e l'attualizzazione delle stesse. La determinazione di tali prestazioni è stata effettuata da un attuario esterno utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito". Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente. Le obbligazioni sono determinate come il valore attualizzato delle erogazioni medie future riproporzionato in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati e l'anzianità complessiva raggiunta al momento dell'erogazione del beneficio.
A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, le quote di TFR maturate fino al 31 dicembre 2006 (o sino alla data di scelta del dipendente – compresa tra il 1° gennaio 2007 e il 30 giugno 2007 – nel caso di destinazione del proprio TFR al forme di previdenza complementare) rimangono in azienda e continuano ad essere considerate come una "prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti" e sono
I fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività rilevate quando: • l'impresa ha un'obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato; • è probabile che sarà necessario l'esborso di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l'obbliga-
La voce accoglie gli accantonamenti relativi ad obbligazioni legali o connessi con rapporti di lavoro o contenziosi, anche fiscali, originati da un evento passato per i quali sia probabile l'esborso di risorse economiche per l'adempimento delle obbligazioni stesse, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare. Inoltre, vengono contabilizzate le passività potenziali per il personale dipendente, principalmente il compenso variabile. Laddove l'elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L'accantonamento è rilevato a conto economico nella voce "Accantonamenti a fondi rischi ed oneri" ed include gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo.
Gli importi accantonati sono determinati in modo che rappresentino la migliore stima della spesa richiesta per adempiere alle obbligazioni. Nel determinare tale stima si considerano i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.
In particolare, laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo, l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo che si suppone sarà necessario per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato.
I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.
Un accantonamento è utilizzato solo a fronte degli oneri per i quali è stato originariamente iscritto. L'accantonamento dell'esercizio, registrato alla voce Accantonamenti a fondi rischi e oneri del conto economico, include gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo ed è al netto delle eventuali riattribuzioni.
I ricavi rappresentano il trasferimento di beni o servizi al cliente e sono rilevati per un ammontare pari al corrispettivo che si stima di avere diritto a ricevere in cambio dei suddetti beni o servizi e sono rilevati seguendo il modello dei 5 step (identificare il contratto con il cliente; identificare le obbligazioni di fare («performance obligation») nel contratto; determinare il prezzo dell'operazione; allocare il prezzo dell'operazione alle performance obligation; rilevare il ricavo quando l'entità soddisfa la performance obligation).
I ricavi derivanti da obbligazioni contrattuali con la clientela sono rilevati al conto economico qualora sia probabile che l'entità riceva il corrispettivo a cui ha diritto in cambio dei beni o dei servizi trasferiti al cliente. Tale corrispettivo deve essere allocato alle singole obbligazioni previste dal contratto e deve trovare riconoscimento come ricavo nel conto economico in funzione delle tempistiche di adempimento dell'obbligazione. Nel dettaglio, i ricavi possono trovare riconoscimento nel conto economico in un momento preciso o nel corso del tempo, mano a mano che l'entità adempie l'obbligazione di fare. Il corrispettivo promesso nel contratto con il cliente può includere importi fissi, importi variabili o entrambi. Nel dettaglio, il corrispettivo del contratto può variare a seguito di riduzioni, sconti, rimborsi, incentivi o altri elementi analoghi e può dipendere dal verificarsi o meno di un evento futuro. In presenza di corrispettivi variabili, la rilevazione del ricavo nel conto economico viene effettuata qualora sia possibile stimare in modo attendibile il ricavo e solo se risulta altamente probabile che tale corrispettivo non debba essere successivamente stornato dal conto economico, in tutto o in una parte significativa. Qualora l'entità riceva dal cliente un corrispettivo che prevede di rimborsare al cliente stesso, in tutto o in una parte, il ricavo ottenuto, deve essere rilevata una passività a fronte dei previsti futuri rimborsi. La stima di tale passività è oggetto di aggiornamento ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale e viene condotta sulla base della quota parte del corrispettivo che l'entità si aspetta di non avere diritto.
I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza in base a quanto disciplinato nell'ambito dell'IFRS 15 (di seguito anche lo "Standard").
Il modello utilizzato per il riconoscimento dei ricavi di servicing viene allineato al soddisfacimento dell'obbligazione di fare.
In molti casi questo allineamento è già previsto dal contratto, pertanto:
Tuttavia, nel caso in cui la commissione sia ricevuta in anticipo in cambio di un obbligo di prestazione che viene fornito nel corso del tempo, lungo diversi periodi di rendicontazione, viene rinviato in bilancio l'importo complessivo della commissione e viene riconosciuta come ricavo lungo i periodi di riferimento in cui il servizio è fornito. In questi casi, la commissione verrà rilevata come ricavo in conto economico in proporzione al tempo (ossia in base a un criterio pro-quota).
I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza sulla base dell'attività svolta dal Gruppo tempo per tempo, tramite l'utilizzo di procedure informatiche gestionali
pertanto sottoposte a valutazione attuariale, seppur con una semplificazione nelle ipotesi attuariali che non tengono più conto delle previsioni sugli aumenti retributivi futuri.
Le quote maturate dal 1° gennaio 2007 (o dalla data di scelta – compresa tra il 1° gennaio 2007 e il 30 giugno 2007), destinate, a scelta del dipendente, (i) a forme di previdenza complementare o (ii) lasciate in azienda e dalla stessa versate al fondo di Tesoreria dell'INPS, sono invece considerate come un piano a "contribuzione definita".
Gli utili e le perdite attuariali, definiti quali differenza tra il valore di bilancio della passività e il valore attuale dell'obbligazione a fine periodo, sono iscritti a patrimonio netto nell'ambito della voce Riserva da valutazione in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised.
e di complessi processi di consuntivazione che tengono conto delle differenti specificità contrattuali di ciascun mandato. I contratti di servicing prevedono articolate clausole di diritti e doveri in capo a doValue nei rapporti con i clienti aderenti.
In occasione della predisposizione del bilancio annuale o infrannuale, vengono rilevati quindi ricavi maturati nel periodo non ancora oggetto di una manifestata accettazione da parte del cliente che, a seconda delle previsioni contrattuali e dalla prassi consolidata, si può esplicare tramite l'emissione di fattura o di esplicita comunicazione.
Lo Standard richiede che per la determinazione del prezzo dell'operazione l'entità debba tenere conto dei termini del contratto e delle sue pratiche commerciali abituali. Il prezzo dell'operazione è l'importo del corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento al cliente dei beni o servizi promessi. Il corrispettivo promesso nel contratto con il cliente può includere importi fissi, importi variabili o entrambi. Per determinare il prezzo dell'operazione, l'entità deve considerare l'effetto di tutti gli elementi seguenti: a) corrispettivo variabile;
Relativamente al corrispettivo variabile, esso è rappresentato ad esempio da: sconti, rimborsi, rimborsi, crediti, concessioni di prezzo, incentivi, bonus di esecuzione, penalità o altri elementi simili. Un importo di corrispettivo è considerato variabile se il diritto dell'entità al corrispettivo dipende dal verificarsi o dal non verificarsi di un evento futuro. Ad esempio, se un prodotto è stato venduto con un diritto di restituzione o un importo fisso è promesso a titolo di premio di rendimento per il raggiungimento di un obiettivo specifico.
Nell'ambito dei principali contratti di servicing del Gruppo, le seguenti tipologie di commissioni sono considerate variabili in quanto incerte:
• Indennità di cessione e indennità del personale: legate al verificarsi dell'evento di cessione di portafogli e a di-
Relativamente alla limitazione delle stime del corrispettivo variabile, le commissioni variabili che dipendono dal verificarsi di un evento futuro (ad esempio la commissione extra-performance e le indennità di cessione e del personale) non vengono iscritte a conto economico prima di essere certe mediante una stima delle stesse in quanto il risolversi dell'incertezza (ossia il verificarsi dell'evento), potrebbe comportare lo storno completo del ricavo stimato nel caso fosse stato precedentemente iscritto. Relativamente ai punti c), d) ed e), il Gruppo non rileva tra i propri contratti di servicing alcuna clausola che porti all'individuazione di tali fattispecie.
I dividendi sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione.
I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti nel rispetto del criterio della competenza. Le perdite di valore sono iscritte a conto economico nell'esercizio in cui sono rilevate.
I contributi pubblici sono rilevati quando sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e che tutte le condizioni ad essi riferiti saranno soddisfatte. I contributi correlati a componenti di costo sono rilevati come ricavi e ripartiti sistematicamente tra gli esercizi in modo da essere commisurati al riconoscimento dei costi che intendono compensare. Il contributo correlato ad una attività viene riconosciuto come ricavo in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento.
La movimentazione delle azioni proprie presenti in portafoglio è rilevata in contropartita diretta del patrimonio, ossia in riduzione di quest'ultimo per il controvalore degli acquisti e in aumento per il controvalore delle vendite. Ciò implica che, in caso di successiva cessione, la differenza tra il prezzo di vendita delle azioni proprie e il relativo costo di riacquisto, al netto dell'eventuale effetto fiscale, è rilevata integralmente in contropartita al patrimonio netto.
I ratei ed i risconti che accolgono oneri e proventi di competenza del periodo maturati su attività e passività sono iscritti in bilancio a rettifica delle attività e passività a cui si riferiscono.
Si tratta di pagamenti a favore di dipendenti o altri soggetti assimilabili, come corrispettivo delle prestazioni di lavoro o altri servizi/beni ricevuti, basati su azioni rappresentative del capitale che consistono nell'assegnazione di diritti a ricevere azioni al raggiungimento di obiettivi quanti-qualitativi.
Il costo delle operazioni regolate con strumenti di capitale è determinato dal fair value alla data in cui l'assegnazione è effettuata. Il fair value dei pagamenti regolati con l'emissione di azioni è basato sul loro valore di quotazione in Borsa. Tale costo, assieme al corrispondente incremento di patrimonio netto alla voce Altre Riserve, è rilevato tra i Costi per il personale lungo il periodo in cui sono soddisfatte le condizioni relative al raggiungimento di obiettivi e/o alla prestazione del servizio. I costi cumulati rilevati a fronte di tali operazioni alla data di chiusura di ogni esercizio fino alla data di maturazione sono commisurati alla scadenza del periodo di maturazione e alla migliore stima del numero di strumenti partecipativi che verranno effettivamente a maturazione. Il costo o ricavo nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio rappresenta la variazione del costo cumulato rilevato all'inizio e alla fine dell'esercizio.
Si illustrano, qui di seguito, alcuni concetti rilevanti ai fini dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, oltre a quelli già trattati nei capitoli precedenti.
Il costo ammortizzato di un'attività o passività finanziaria è il valore a cui questa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale, al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento complessivo calcolato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi svalutazione a seguito di una riduzione di valore o di irrecuperabilità (impairment).
Il criterio dell'interesse effettivo è il metodo di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la durata di un'attività o passività finanziaria. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri attesi lungo la vita dello strumento finanziario al valore contabile netto dell'attività o passività finanziaria. Esso include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante di tale tasso, i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti.
Tra le commissioni che sono considerate parte integrante del tasso di interesse effettivo vi sono le commissioni iniziali ricevute per l'erogazione o l'acquisto di un'attività finanziaria che non sia classificata come valutata al fair value, quali, ad esempio, quelle ricevute a titolo di compenso per la valutazione delle condizioni finanziarie del debitore, per la valutazione e la registrazione delle garanzie e, più in generale, per il perfezionamento dell'operazione.
I costi di transazione, a loro volta, includono gli onorari e le commissioni pagati ad agenti (inclusi i dipendenti che
Il fair value (valore equo) è il corrispettivo che potrebbe essere ricevuto per vendere un'attività, o pagato per trasferire una passività, in una transazione ordinaria nel mercato principale (o più vantaggioso) alla data di valutazione, alle correnti condizioni di mercato (exit price).
Con l'intento di massimizzare la coerenza e la comparabilità delle misurazioni dei fair value e della relativa informativa, l'IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value che suddivide in tre livelli i parametri utilizzati per misurare il fair value:
Tale classificazione ha l'obiettivo di stabilire una gerarchia in termini di oggettività del fair value in funzione del grado di discrezionalità adottato, dando la precedenza all'utilizzo di parametri osservabili sul mercato. La gerarchia del fair value è inoltre definita in base ai dati di input utilizzati nei modelli di determinazione del fair value e non in base ai modelli valutativi stessi.
Di seguito si riportano le informazioni richieste dall'IFRS 13 con riguardo i portafogli contabili sia valutati al fair value su base ricorrente, sia non valutati al fair value o valutati al fair value su base non ricorrente.
Gli ABS vengono valutati tramite il modello valutativo discounted cash flow che si basa sulla stima dei flussi di cassa pagati dal titolo e sulla stima di uno spread per l'attualizzazione.
la valutazione.
Quando il fair value è misurato direttamente utilizzando un prezzo osservabile e quotato in un mercato attivo, il processo di attribuzione della gerarchia assegnerà il Livello 1. Quando il fair value deve essere misurato attraverso un comparable approach o attraverso l'utilizzo di un modello di pricing, il processo di attribuzione della gerarchia assegnerà il Livello 2 o il Livello 3, a seconda dell'osservabilità di tutti gli input significativi utilizzati nella valutazione. Nella scelta fra le diverse tecniche di valutazione viene utilizzata quella che massimizza l'utilizzo degli input osservabili. Tutti i trasferimenti tra i livelli di gerarchia del fair value vengono effettuati con riferimento alla data di chiusura del periodo di bilancio.
I principali fattori che contribuiscono ai trasferimenti tra i livelli di fair value (sia tra il Livello 1 ed il Livello 2, che all'interno del Livello 3) comprendono cambiamenti nelle condizioni di mercato e affinamenti nei modelli valutativi e nei pesi relativi degli input non osservabili utilizzati nella misurazione del fair value.
I titoli di capitale sono assegnati al Livello 1 quando è disponibile una quotazione su un mercato attivo considerato liquido e al Livello 3 quando non vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese a tempo indeterminato. Tali strumenti sono classificati come Livello 2 solo nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione è significativamente ridotto.
Per i titoli di capitale valutati al costo, un impairment è previsto qualora il costo superi il valore recuperabile in modo significativo e/o prolungato nel tempo.
I fondi sono classificati come Livello 1 in caso essi siano quotati su un mercato attivo; in caso ciò non si verifichi, essi sono classificati come Livello 3 e sono valutati attraverso un credit adjustment del NAV basato sulle caratteristiche specifiche del singolo fondo.
Al fine di valutare posizioni per le quali le fonti di mercato non forniscono un prezzo di mercato direttamente osservabile vengono utilizzate specifiche tecniche di valutazione diffuse sul mercato e descritte di seguito.
Le tecniche di valutazione basate sul discounted cash flow, generalmente consistono nella determinazione di una stima dei flussi di cassa futuri attesi lungo la vita dello strumento. Il modello richiede la stima dei flussi di cassa e l'adozione di parametri di mercato per lo sconto: il tasso o il margine di sconto riflette lo spread di credito e/o di finanziamento richiesti dal mercato per strumenti con profili di rischio e di liquidità simili, al fine di definire un "valore attualizzato". Il fair value del contratto è dato dalla somma dei flussi di cassa futuri attualizzati.
Tecnica di valutazione che utilizza i prezzi generate da transazioni di mercato che coinvolgono attività, passività o gruppi di attività e passività identiche o paragonabili.
Il NAV (Net asset value) è la differenza tra il valore totale delle attività del fondo e le passività. Un aumento del NAV coincide con un aumento nella misura del fair value. Solitamente per i fondi classificati a Livello 3 il NAV rappresenta una valutazione risk-free, quindi in questo caso il NAV viene aggiustato per considerare il rischio di default dell'emittente.

Politiche contabili Politiche contabili
La tabella seguente riporta la ripartizione delle attività e passività che sono valutate al fair value, per livello gerarchico di valutazione del fair value.
All'interno del Livello 1 sono classificati, nella categoria "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva", i titoli di Stato (BOT).
Il Livello 3 della categoria "Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti di conto economico" include principalmente (i) il valore residuo delle notes emesse dalle società veicolo di cartolarizzazione Romeo SPV e Mercuzio Securitisation, pari al 5% del totale dei titoli, e (ii) nelle Quote O.I.C.R., il controvalore dell'importo versato nel 2017 e a giugno 2018 a fronte della sottoscrizione di 30 quote del fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II) al netto dei rimborsi.
Le passività finanziarie accolgono, al Livello 3, (i) l'Earn-out rappresentato dal fair value della passività relativa ad una quota del prezzo di acquisizione di Altamira che verrà definita entro due anni dall'accordo siglato per l'operazione, ossia a fine dicembre 2020 e (ii) il fair value della passività legata all'opzione per l'acquisto di residue quote di minoranze con scadenza in esercizi futuri.
Il fair value di queste passività finanziarie è stato determinato sulla base dei contratti di acquisizione delle quote societarie e dei parametri economico-finanziari desumibili dai piani pluriennali della società acquisita. Non trattandosi di parametri osservabili sul mercato (direttamente o indirettamente) tali passività rientrano sotto il profilo della gerarchia nel livello 3.
| (১/৩৩৩) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |||||
| Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | Live o 1 | Livello 2 | Livello 3 | |
| Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti di conto economico |
(33.588) | (34.346) | ||||
| Quote OICR | (28.923) | (28.963) | ||||
| Titoli di debito | (4.619) | (5.337) | ||||
| Titoli di capitale | (46) | (46) | ||||
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto Titoli di Stato |
(999) (999) |
|||||
| TOTALE | (33.588) | (999) | (34.346) | |||
| Altre passività finanziarie | 368 | 73.005 | ||||
| Farn-out | 39.811 | |||||
| Derivati di copertura | 368 | |||||
| Put option su minority | 33.194 | |||||
| TOTALF | 368 | 73.005 |


Con l'acquisizione di Altamira Asset Management il valore delle Attività immateriali vede un incremento significativo passando da € 6,8 milioni a € 340,9 milioni.
In sede di calcolo provvisorio della Purchase Price Allocation (PPA) dell'acquisizione è stato determinato il valore allocabile alle seguenti attività immateriali:
La voce residuale relativa all'Avviamento è stata valorizzata per Altamira in € 137,5 milioni. Una ulteriore minima quota di Avviamento pari ad € 0,4 milioni si riferisce all'acquisizione del servicer greco a cui nel corso del primo semestre 2019 è stata trasferita la branch operativa ad Atene insieme al contratto di servicing concluso con le quattro principali banche elleniche.
Ulteriori dettagli relativi all'acquisizione di Altamira vengono esposti nella specifica sezione dedicata a Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda.
Le rettifiche dei saldi iniziali si riferiscono all'impatto dell'IFRS 16 in base al quale, a decorrere dal 1° gennaio 2019, il Gruppo ha iscritto nella voce in oggetto i diritti d'uso derivanti prevalentemente da contratti di locazione di immobili con durata pluriennale.
Per maggiori informazioni si veda anche lo specifico paragrafo presente nelle Politiche Contabili.
Nel corso dell'esercizio il Gruppo ha rilevato incrementi di attività per € 5,7 milioni prevalentemente derivanti da diritti d'uso conseguenti alla sottoscrizione di nuovi contratti di locazione per immobili strumentali nella categoria Fabbricati; in particolare si segnala il contratto di 6 anni per la nuova sede di Verona con decorrenza 1° novembre 2019. Per un dettaglio sulla movimentazione dei diritti d'uso si rimanda alla Nota 19.
Nell'ambito degli aumenti ricade nella riga "Altre variazioni", la proroga del contratto di locazione con la parte correlata Torre SGR S.p.A. per la sede di Roma – Carucci (€ 2,2 milioni), il quale essendo scaduto al 1° gennaio 2019 non è stato pertanto incluso nelle esistenze iniziali.
L'incremento legato alle operazioni di aggregazione aziendale esterne si riferisce agli immobili, impianti e macchinari di Altamira pari a € 7,6 milioni.
| Software | Marchi | Immobilizzazioni in corso e acconti |
Avviamento | Altre attività immateriali |
Totale 31/12/2019 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|
| Esistenze iniziali lorde | 16.284 | 76 | 1.335 | 412 | 18.107 | |
| Riduzioni di valore iniziali | (10.919) | (g) | (332) | (11.260) | ||
| Esistenze iniziali nette | 5.365 | 67 | 1.335 | 80 | 6.847 | |
| Rettifiche esistenze iniziali | 1 | (1) | ||||
| Aumenti | 20.098 | 40.075 | 958 | 137,969 | 167.582 | 366.682 |
| Acquisti | 4.632 | 8 | 1.975 | 313 | 6.928 | |
| Operazioni di aggregazione aziendale | 14.457 | 40.067 | 137.969 | 167.269 | 359.762 | |
| Riprese di valore | ||||||
| Altre variazioni | 1.009 | (1.017) | (8) | |||
| Diminuzioni | (6.923) | (1.783) | (23.944) | (32.650) | ||
| Vendite | ||||||
| Operazioni di aggregazione aziendale | ||||||
| Ammortamenti | (6.923) | (1.783) | (23.944) | (32.650) | ||
| Perdita di valore | ||||||
| Altre variazioni | ||||||
| ESISTENZE FINALI LORDE | 36.383 | 40.151 | 2.293 | 137.969 | 167.993 | 384.789 |
| Riduzioni di valore finali | (17.842) | (1.792) | (24.276) | (43.910) | ||
| ESISTENZE FINALI NETTE | 18.541 | 38.359 | 2.293 | 137.969 | 143.717 | 340.879 |
| (€/000) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Fabbricati | Mobili | Impianti elettronici |
Altre | Totale | |
| Esistenze iniziali lorde | 2.837 | 2.271 | 5.933 | 317 | 11.358 |
| Riduzioni di valore iniziali | (1.357) | (1.499) | (4.462) | (314) | (7.632) |
| Esistenze iniziali nette | 1.480 | 772 | 1.471 | 3 | 3.726 |
| Rettifiche esistenze iniziali | 11.277 | 472 | 11.749 | ||
| Aumenti | 10.794 | 18 | 1.955 | 2.832 | 15.599 |
| Acquisti | 4.192 | 21 | 918 | 567 | 5.698 |
| Operazioni di aggregazione aziendale | 4.358 | 1.037 | 2.241 | 7.636 | |
| Altre variazioni | 2.244 | (3) | 24 | 2.265 | |
| Diminuzioni | (5.720) | (150) | (941) | (496) | (7.307) |
| Vendite | (12) | (12) | |||
| Ammortamenti | (5.748) | (152) | (935) | (494) | (7.329) |
| Altre variazioni | 28 | 2 | 6 | (2) | 34 |
| ESISTENZE FINALI LORDE | 24.908 | 2.289 | 7.876 | 3.621 | 38.694 |
| Riduzioni di valore finali | (7.077) | (1.649) | (5.391) | (810) | (14.927) |
| ESISTENZE FINALI NETTE | 17.831 | 640 | 2.485 | 2.811 | 23.767 |
Tra le Attività finanziarie non correnti vengono incluse le quote di O.I.C.R. che si riferiscono all'importo versato negli anni precedenti a fronte della sottoscrizione di 30 quote del fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II). A fronte dei due versamenti effettuati, al 31 dicembre 2019 residua una quota minima iscritta tra gli impegni pari ad € 1,2 milioni.
L'ammontare dei titoli di debito è rappresentato dal controvalore residuo dei titoli ABS riferibili alle cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation. L'ammontare sottoscritto da doValue corrisponde al 5% del totale delle notes emesse dai due veicoli. La variazione negativa del valore rispetto al 31 dicembre 2018 è dovuta principalmente alla diminuzione del nozionale outstanding registrato nel periodo per effetto dell'incasso delle notes, cui si contrappone un effetto positivo pari a € 688 mila derivante dall'adeguamento della valutazione al fair value.
I titoli di capitale sono riconducibili a partecipazioni di minoranza per le quali il Gruppo non ha esercitato l'opzione concessa dal nuovo principio IFRS 9 che consentirebbe di valutare questi strumenti al fair value con impatto sulla redditività complessiva senza riciclo a conto economico.
L'incremento dell'esercizio dei crediti verso clientela è riferibile ad un investimento a breve termine di € 13,0 milioni, di natura opportunistica e non ricorrente, effettuato su un portafoglio di crediti non-performing.
La voce Attività finanziarie correnti risulta azzerata in dipendenza del mancato rinnovo a scadenza del precedente investimento in titoli di Stato che risultava funzionale lo scorso esercizio alla Capogruppo bancaria per il rispetto dei requisiti prudenziali sulla liquidità a breve.
Di seguito si riporta un riepilogo delle attività finanziarie, diverse dalle disponibilità liquide, possedute dal Gruppo al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018.
| (E/U0U) | ||
|---|---|---|
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| Attività finanziarie non correnti | 48.609 | 36.139 |
| Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti di conto economico |
33.588 | 34.346 |
| Quote OICR | 28.923 | 28.963 |
| Titoli di debito | 4.619 | 5.337 |
| Titoli di capitale | 46 | 46 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 15.021 | 1.793 |
| Crediti verso clientela | 14.935 | 1.792 |
| Crediti verso banche | 86 | 1 |
| Attività finanziarie correnti | ووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووو | |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
ووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووووو | |
| Titoli di Stato | ddd | |
| TOTALE | 48.609 | 37.138 |
Le voci evidenziano la fiscalità anticipata per differenze temporanee deducibili nei futuri esercizi. La voce Imposte differite attive ricomprende le quote relative alle svalutazioni dei crediti e le attività fiscali anticipate determinate puntualmente sulla base delle consistenze mantenute delle componenti alle quali si riferiscono (cause, stanziamenti sul personale).
A tal proposito si rappresenta che la Capogruppo ha esercitato l'opzione sul mantenimento della possibilità di trasformazione in crediti di imposta di attività per imposte anticipate ai sensi dell'art. 11 D.Lgs. n. 59 del 3/5/2016 convertito dalla Legge n. 119 del 30/06/2016. Tale norma ha introdotto il regime opzionale con la finalità di rimuovere le criticità emerse in sede comunitaria circa l'incompatibilità della disciplina di trasformazione delle DTA con la normativa in materia di aiuti di Stato, facendo sì che la convertibilità in crediti d'imposta delle DTA qualificate sia garantita solo a fronte di uno specifico canone da corrispondersi sull'ammontare di tali DTA.
Con riferimento alle imposte anticipate di cui alla Legge 214/2011, per espressa previsione normativa di cui all'art. 56 del Decreto-Legge n. 225 del 29/12/2010, non sono deducibili i componenti negativi corrispondenti alle attività per imposte anticipate trasformate in credito d'imposta, procedendo ad annullare prioritariamente variazioni in diminuzione a scadenza più prossima per un ammontare cui corrisponde un'imposta pari alle DTA trasformate.
La legge di Bilancio 2019 (L. 145/2018) ha modificato il regime transitorio previsto dall'art. 16 commi 3-4 e 8-9 del DL 83/2015 in ordine alla deducibilità, sia ai fini IRES sia IRAP, delle perdite su crediti di banche, società finanziarie ed assicurazioni. La citata legge sostanzialmente ha differito al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2026, sia ai fini IRES che IRAP, la deducibilità della quota del 10% dell'ammontare delle svalutazioni e delle perdite su crediti verso la clientela iscritti in bilancio a tale titolo, originariamente prevista per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2018. Successivamente la legge di Bilancio 2020 (L. 160/2019), all'articolo 1, commi 712-715, ha disposto il differimento della deduzione dei componenti negativi IRES. Nello specifico, la deducibilità, ai fini IRES e IRAP, dellostockdi svalutazioni e perdite su crediti per gli enti creditizi e finanziari, pari al 12%, originariamente stabilita per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2019, viene rinviata ai periodi d'imposta in corso al 31 dicembre 2022 e ai tre successivi. Il differimento avviene in quote costanti.
Per effetto di tali disposizioni di legge, l'ammontare delle imposte anticipate iscritte a bilancio inizierà a "movimentarsi" a partire dal 2023, invece che dal 2022, come previsto dalla precedente proroga intervenuta con la legge di bilancio 2019.
Con riferimento a quanto previsto dallo IAS 12, le attività per imposte anticipate sono sottoposte a probability test tenendo conto di proiezioni economiche prevedibili per gli esercizi futuri e al fine di verificare che vi siano redditi imponibili futuri a fronte dei quali sia possibile utilizzare le medesime. In particolare, per i dati al 31 dicembre 2019 il test eseguito, che ha tenuto conto del Piano industriale 2020-2022 presentato il 7 novembre scorso, ha evidenziato una base imponibile capiente e in grado di assorbire la fiscalità anticipata iscritta.
I criteri utilizzati per l'iscrizione della fiscalità differita "attiva" possono essere così riassunti:
• le attività per imposte anticipate corrispondono agli importi delle imposte sul reddito recuperabili negli esercizi
• presupposto per la rilevazione di tali attività per imposte anticipate è la considerazione che, rispetto alle possibili evoluzioni societarie, si ritiene con ragionevole certezza che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del
La fiscalità IRES ed IRAP è stata calcolata applicando le aliquote di imposta stabilite dalle disposizioni di legge in vigore, recependo ai fini IRES la nuova aliquota al 24% e applicando solo ad Italfondiario l'addizionale IRES di 3,5 punti percentuali prevista per gli enti creditizi e finanziari (Legge 28 dicembre 2015, n. 208). Per effetto del "debanking", per la Capogruppo doValue non trova più applicazione la citata addizionale IRES del 3,5%. Pertanto si è reso necessario procedere all'adeguamento della consistenza dei residui delle DTA in essere al 1° gennaio 2019 alla nuova aliquota propria delle società commerciali utilizzata per il calcolo delle imposte correnti IRES del 24%. Per quanto riguarda invece la determinazione della nuova aliquota IRAP, diversamente da quanto applicato in sede di
| 31/12/2019 | 31/12/2018 |
|---|---|
| 24.866 | 20 |
| 20 | |
| 24.886 | 21 |
Relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2019, si precisa che l'articolo 162-bis del Tuir, introdotto dall'articolo 12 del Dlgs n. 142/2018, di recepimento della Direttiva ATAD (Anti Tax Avoidance Directive), definisce "società di partecipazione non finanziaria" quelle che esercitano in via esclusiva o prevalente l'attività di assunzione di partecipazioni in soggetti diversi dagli intermediari finanziari.
Con riferimento ai dati contabili al 31 dicembre 2019 e, per effetto dell'acquisizione di Altamira e dell'erogazione alla stessa di un finanziamento intercompany, la Capogruppo doValue è classificata come holding di partecipazioni non finanziaria in quanto gli elementi riferibili alle partecipazioni in società non finanziarie superano il 50% del totale attivo di bilancio. A seguito di tale classificazione doValue determina la base imponibile come le società ordinarie, oltre a tener conto della differenza tra gli interessi attivi e proventi assimilati e gli interessi passivi e oneri assimilati nei limiti previsti fiscalmente e trovando applicazione anche l'aliquota maggiorata (pari al 5,57%), come applicata agli enti creditizi e finanziari. L'effetto netto del "write-off" delle DTA al 31 dicembre 2019 risulta pari ad € 9,2 milioni.
Un ulteriore effetto sul saldo delle imposte differite attive al 31 dicembre 2019 è costituito dall'importo in aumento di € 32,7 milioni di DTA contribuite dalla nuova controllata Altamira derivanti da differenze temporanee sulla deducibilità di svalutazioni e ammortamenti di attività immobilizzate, nonché sulla componente di perdita fiscale derivante dalle svalutazioni apportate ad attività immateriali in occasione dell'acquisizione del controllo da parte di doValue.
L'importo delle imposte differite passive riferito ad operazioni di aggregazione aziendale deriva dall'esercizio provvisorio della Purchase Price Allocation e, in particolare, all'effetto fiscale complessivo degli aggiustamenti di fair value apportati ai valori di ingresso in consolidamento della società acquisita. Per maggiori dettagli si rimanda alla sezione dedicata ad operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda.
| (€/UUU) | ||
|---|---|---|
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| Svalutazioni su crediti (C.E.) | 49.329 | 55.421 |
| Perdite fiscali riportabili in futuro (C.E.) | 13.082 | 19.397 |
| Accantonamenti in contropartita P.N. | 502 | 315 |
| Accantonamenti fondo rischi e oneri (C.E.) | 4.979 | 5.791 |
| Immobili, impianti e macchinari / attività immateriali (C.E.) | 22.637 | 168 |
| Spese amministrative (C.E.) | 149 | 148 |
| Altre attività / passività (C.E.) | 112 | 166 |
| TOTALE | 90.740 | 81.406 |
| Contropartita C.E. | Contropartita P.N. | Totale | |
|---|---|---|---|
| Esistenze iniziali | 81.091 | 315 | 81.406 |
| Aumenti | 35.562 | 187 | 35.749 |
| Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | 2.822 | ರಿ8 | 2.920 |
| Altre | 2.822 | 98 | 2.920 |
| Altre variazioni | 88 | 88 | |
| Operazioni di aggregazione aziendale | 32.740 | 1 | 32.741 |
| Diminuzioni | (26.415) | (26.415) | |
| Imposte anticipate annullate nell'esercizio | (26.415) | (26.415) | |
| Rigiri | (13.753) | (13.753) | |
| Altre | (12.662) | (12.662) | |
| TOTALE | 90.238 | 502 | 90.740 |
| /000) | |||
|---|---|---|---|
| Contropartita C.E. | Contropartita P.N. | Totale | |
| Esistenze iniziali nette | 20 | 1 | 21 |
| Aumenti | 25.631 | 19 | 25.650 |
| Imposte differite rilevate nell'esercizio | 1 | 1 | |
| Altre | 1 | 1 | |
| Altre variazioni | 19 | 19 | |
| Operazioni di aggregazione aziendale | 25.630 | 25.630 | |
| Diminuzioni | (785) | (785) | |
| [mposte differite annullate nell'esercizio | (765) | (765) | |
| Rigiri | (765) | (765) | |
| Altre variazioni | (20) | (20) | |
| TOTALE | 24.866 | 20 | 24.886 |
Le altre attività non correnti includono prevalentemente depositi cauzionali.
L'incremento dei debiti tributari rispetto al 31 dicembre 2018 è sostanzialmente da riferirsi all'ingresso di Altamira nel perimetro di consolidamento, il cui ammontare per questa voce incide per € 12,8 milioni. L'importo include, tra i debiti per imposte correnti, un ammontare di € 4,6 milioni riferito ad un contenzioso fiscale su dichiarazioni di imposta riferite ad esercizi precedenti l'acquisizione da parte di doValue. La quota prevalente di tale importo (€ 4,1 milioni), verrà rimborsata dal venditore di Altamira in base alle clausole previste nello Share Purchase Agreement a titolo di aggiustamento di prezzo dell'acquisizione. La restante quota di € 0,5 milioni verrà coperta dall'attivazione della polizza assicurativa stipulata contestualmente all'acquisizione. La richiesta di indennizzo farà seguito alla liquidazione dell'importo alla Tax Autority spagnola che è previsto nel corso del secondo trimestre del 2020.
| ATTIVITÀ FISCALI | |
|---|---|
| DEBITI TRIBUTARI | |
La voce al 31 dicembre 2019 ammonta a € 137 mila (€ 564 mila al 31 dicembre 2018) e si riferisce al portafoglio immobiliare del Gruppo, rappresentato dal valore di 5 immobili. Nel corso dell'esercizio sono stati ceduti 14 immobili con una riduzione delle rimanenze dal 31 dicembre 2018 di € 408 mila. L'ulteriore decremento della voce (di € 20 mila), è dovuto alle svalutazioni effettuate sugli immobili, sulla base delle perizie fornite da società di valutazione indipendenti esterne.
Il saldo di € 128,2 milioni, con un incremento di € 54,5 milioni rispetto al saldo di € 73,6 milioni al 31 dicembre 2018, rappresenta la disponibilità liquida alla data di chiusura dell'esercizio. Altamira incide per € 45,7 milioni sul saldo di fine periodo, il quale è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al saldo alla data di ingresso in consolidamento (€ 45,3 milioni). Per l'analisi delle variazioni delle disponibilità liquide si rimanda al prospetto del Rendiconto finanziario consolidato.
Al 31 dicembre 2019 il saldo delle attività destinante alla vendita e passività associate risulta significativamente ridotto per effetto del "debanking" che si è definito nel corso del primo semestre 2019, comportando la dismissione dei conti correnti performing verso la clientela rispettivamente con saldo a credito e a debito, originati da attività bancaria. Il saldo residuale pari a € 10 mila si riferisce alla partecipazione al costo della controllata non operativa Opportunity, la quale data anche la non significatività dei valori, viene esclusa dal perimetro di consolidamento integrale.
Si espone di seguito un dettaglio della composizione delle altre attività correnti e non correnti al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018.
| (€/000) | ||
|---|---|---|
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| Altre attività non correnti | 106 | gg |
| Altre attività correnti | 20.145 | 13.658 |
| Ratei / Risconti attivi | 2.779 | 2.698 |
| Partite relative al personale dipendente | 1.453 | 869 |
| Crediti per anticipi | 6.115 | 3.796 |
| Crediti tributari | 6.673 | 5.900 |
| Altre partite | 3.125 | 395 |
| TOTALE | 20.251 | 13.757 |
Si riporta di seguito la composizione dei debiti tributari al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018.
I crediti commerciali derivano da fatture emesse e da ricavi in maturazione prevalentemente connessi all'attività di servicing e di servizi immobiliari su mandato.
L'acquisizione di Altamira e delle sue controllate incide sul saldo al 31 dicembre 2019 per € 82,4 milioni, con impatto positivo sul Capitale Circolante Netto di Gruppo pari a € 7,1 milioni rappresentato dalla variazione subita dalla voce nel secondo semestre dell'anno, a a partire dalla data di ingresso in consolidamento (€ 89,5 milioni).
| (€/000) | ||
|---|---|---|
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| Crediti | 188.228 | 99.281 |
| Crediti in maturazione (Fatture da emettere) | 108.566 | 82.463 |
| Crediti per fatture emesse non ancora incassate | 79.662 | 16.818 |
| Accantonamenti | (11.237) | (57) |
| Accantonamenti per perdite future attese sui crediti | (11.237) | (57) |
| TOTALE | 176.991 | 99.274 |
| (€/000) | ||
|---|---|---|
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| ATTIVITA' NON CORRENTI: | ||
| Attività finanziarie non correnti | 10 | 710 |
| Totale attività non correnti | 10 | 710 |
| ATTIVITA' CORRENTI: | ||
| TOTALE ATTIVITÀ DESTINATE ALLA DISMISSIONE | 10 | 710 |
| PASSIVITA' NON CORRENTI: | ||
| PASSIVITA' CORRENTI: | ||
| Altre passività finanziarie correnti | 6.532 | |
| Totale passività correnti | 6.532 | |
| TOTALE PASSIVITA' ASSOCIATE AD ATTIVITA' DESTINATE ALLA DISMISSIONE |
6.532 |
Le Altre riserve al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018 risultano così composte:
Le Altre riserve evidenziano nel periodo un incremento complessivo pari a € 5,6 milioni dovuto principalmente: • per € 6,7 milioni all'incremento della Riserva straordinaria a fronte del recepimento di quanto deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 17 aprile 2019 che ha destinato quota parte dell'utile dello scorso esercizio; • per € 7,5 milioni all'incremento della riserva di consolidamento per effetti di utili non distribuiti delle control-
| 31/12/2019 | 31/12/2018 |
|---|---|
| 41.280 | 41.280 |
| 80.000.000 | 80.000.000 |
| 0,52 | 0,52 |
| 184 | 246 |
| 1.164.174 | 1.554.353 |
| 31/12/2019 | 31/12/2018 |
|---|---|
| 18.607 | 13.993 |
| 8.256 | 8.256 |
| 2.304 | 2.305 |
| 2 | 3 |
| 8.780 | 8.780 |
| 1.140 | 1.140 |
| (9.145) | (9.145) |
| 184 | 246 |
| 7.086 | 2.408 |
| 127.291 | 126.331 |
| 102.970 | 95.860 |
| 6.103 | 6.103 |
| বাব | র ব |
| 4.179 | 4.179 |
| 579 | 578 |
| 6.849 | 5.602 |
| 21.354 | 13.965 |
| (14.787) | |
| 145.898 | 140.324 |
Oltre a ciò, la politica di remunerazione citata ha comportato una riduzione delle azioni proprie che sono state utilizzate per far fronte ai compensi in azione consuntivati. La riduzione del periodo ammonta a € 62 mila.
Le Riserve da valutazione al 31 dicembre 2019 si attestano a € -13 mila, in significativa riduzione rispetto al saldo di € 591 mila alla fine del periodo precedente. Il decremento si riferisce per € 322 mila alla valutazione del Trattamento di Fine Rapporto ai sensi dello IAS 19 e per € 279 mila dalla valutazione al fair value del contratto derivato (Interest rate swap) posto a copertura dei flussi finanziari relativi al Facility Loan legato all'acquisizione di Altamira.
Il saldo dei prestiti e finanziamenti al 31 dicembre 2019 accoglie prevalentemente il debito verso istituti di credito acceso per finanziare l'acquisizione di Altamira al termine del primo semestre 2019.
Tale finanziamento (Facility Loan) ha una durata di 5 anni e prevede un rimborso su base semestrale. Il tasso è variabile (Euribor a 6 mesi) a cui va aggiunto un margine legato ad alcuni covenants finanziari il cui monitoraggio è previsto su base trimestrale.
Al fine di coprire la variabilità del tasso è altresì prevista una copertura tramite uno strumento di cash-flow hedge che è stato attivato nel corso del terzo trimestre 2019.
Ai sensi dell'IFRS 9, la valutazione del debito avviene in base al criterio del costo ammortizzato e tiene pertanto conto degli oneri connessi alla sottoscrizione del finanziamento.
Le altre passività finanziarie sono costituite dagli elementi indicati nella tabella sopra esposta. La passività per leasing, suddivisa nella quota corrente e non corrente, è relativa alla rilevazione dell'attualizzazione dei canoni di leasing a seguito dell'introduzione dell'IFRS 16, così come spiegato nell'ambito della sezione dedicata alle politiche contabili. Si rimanda alla Nota 19 per la movimentazione dell'esercizio delle passività per leasing.
La passività per Earn-out è legata all'acquisizione Altamira ed è relativa ad una quota del prezzo di acquisizione di Altamira che verrà definita entro due anni dall'accordo siglato per l'operazione, ossia a fine dicembre 2020.
La put-option su minority rappresenta la passività legata all'opzione per l'acquisto della residua quota di minoranza di Altamira con scadenza a fine giugno 2021.
La voce derivati di copertura è costituita da Interest Rate Swap (IRS) che la società ha sottoscritto con primari istituti di credito, con decorrenza dal 28 giugno 2019 e scadenza in data 22 marzo 2024. Tali contratti si riferiscono alla copertura del rischio di oscillazione del tasso di interesse sui contratti di finanziamento rappresentati in Nota 12 "Prestiti e Finanziamenti". Gli IRS in questione sono in ammortamento, con un valore nozionale iniziale complessivo pari a € 311 milioni e residuo al 31 dicembre 2019 pari a € 280 milioni. Il fair value di tali contratti derivati è negativo e pari complessivamente ad € 0,4 milioni. Essendo state soddisfatte le condizioni di copertura dei contratti derivati con i finanziamenti sottostanti, gli stessi sono stati contabilizzati con la metodologia dell'hedging accounting con rilevazioni delle variazioni del fair value in contropartita alle riserve di patrimonio netto di cash flow hedge. Tale valore rappresenta la rilevazione iniziale nella riserva di patrimonio netto, decorrendo il derivato dall'esercizio 2019 ed essendo sempre stata rispettata la finalità di copertura.
| 31/12/2018 | 31/12/2019 |
|---|---|
| 43.922 | |
| 10.671 | |
| 33.194 | |
| 57 | |
| 47.477 | |
| 7.356 | |
| 39.811 | |
| 310 | |
| 91.399 | |
| Tasso Interesse % | Scadenza 31/12/2019 | 31/112/2018 | ||
|---|---|---|---|---|
| Prestiti e finanziamenti non correnti | 285.581 | 165 | ||
| Finanziamento bancario | 2,50% | 22/03/2024 | 284.944 | |
| Debiti versi altri finanziatori | 637 | 165 | ||
| Prestiti e finanziamenti correnti | 79.683 | 129 | ||
| Finanziamento bancario | 2,50% | 31/12/2020 | 79.683 | |
| Debiti verso altri finanziatori | 129 | |||
| TOTALF | 365.264 | 294 |
| 31/12/2019 | 31/12/2018 |
|---|---|
| 9.577 | 10.360 |
| 3.900 | 170 |
| 150 | 147 |
| 3.750 | 23 |
| (4.933) | (953) |
| (1.604) | (430) |
| (3.329) | (523) |
| 8.544 | 9.577 |
Rispetto alla Posizione finanziaria netta esposta nella Relazione sulla Gestione del Gruppo pari a € 236,5 milioni, in questo prospetto sono incluse le voci debitorie di cui alle lettere H e M per un totale di € 92,0 milioni. Di seguito si espone una tabella di riconciliazione tra le due diverse rappresentazioni:
| (€/000) | |||
|---|---|---|---|
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | ||
| A | Indebitamento finanziario netto | (328.501) | 74.336 |
| B | Altri debiti finanziari correnti | 47.477 | 129 |
| C | Altri debiti non correnti | 44.559 | 165 |
| ﮯ | Elementi esclusi dalla Posizione finanziaria netta | 92.036 | 294 |
| E | Depositi della clientela | (6.532) | |
| Elementi inclusi nella Posizione finanziaria netta ed esclusi dall'Indebitamento finanziario netto |
(6.532) | ||
| G Posizione finanziaria netta (A)+(D)+(F) | (236.465) | 68-008 |
La riduzione del saldo di € 1,0 milioni è giustificata da alcune azioni di incentivazione all'esodo messe in pratica dal Gruppo in coerenza con le previsioni incluse nel piano industriale.
Di seguito viene esposta la movimentazione del fondo TFR al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2018.
| Totale Fondi in contropartita a "Accantonamenti a FRO" | Fondi in contropartita ad altre voci |
|||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Controversie legali e fiscali |
- di cui: Controversie del personale |
Controversie stragiudiziali e altri fondi rischi |
- di cui: Controversie del personale |
Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate |
Totale Fondi in contropartita a Accantonamenti a FRO" |
Passività potenziali per il personale |
Totale | |
| Esistenze iniziali | 7.421 | 236 | 3.703 | 3 | 11.127 | 9.627 | 20.754 | |
| Rettifica saldi iniziali | 151 | 151 | 151 | |||||
| Aumenti | 7.839 | 655 | 2.659 | 10.498 | 9.117 | 19.616 | ||
| Accantonamento dell'esercizio | 2.380 | 407 | 2.230 | 4.610 | 6.850 | 11.460 | ||
| Variazioni dovute al passare del tempo e a modifiche del tasso di sconto |
(22) | 9 | (13) | 7 | (e) | |||
| Operazioni di aggregazione aziendale | 4.979 | 4.979 | 445 | 5.424 | ||||
| Altre variazioni | 502 | 248 | 420 | 922 | 1.815 | 2.737 | ||
| Diminuzioni | (1.225) | (310) | (2.241) | (3.466) | (11.386) | (14.852) | ||
| Rilascio eccedenze dell'esercizio | (266) | (53) | (1.909) | (2.175) | (455) | (2.630) | ||
| Utilizzo nell'esercizio per pagamenti | (625) | (184) | (52) | (677) | (8.237) | (8.914) | ||
| Altre variazioni | (334) | (73) | (280) | (614) | (2.694) | (3.308) | ||
| ESISTENZE FINALI | 14.035 | 581 | 4.272 | 0 | 18.310 | 7.359 | 25.669 |
Secondo quanto richiesto dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi", si riporta l'Indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 dicembre 2019.
| (€/000) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Note | 31/12/2019 | 31/12/2018 | |||
| ರಿ | A | Cassa | 8 | 15 | |
| 9 | B | Conti correnti e depositi a breve | 128,154 | 73.616 | |
| C | Titoli detenuti per la negoziazione | ||||
| D | Liquidità (A)+(B)+(C ) | 128.162 | 73.631 | ||
| 3 | E | Attività finanziarie correnti | ggg | ||
| 12 | F | Debiti bancari correnti | |||
| 12 | G | Parte corrente dell'indebitamento non corrente | (79.683) | ||
| 12, 13 | H | Altri debiti finanziari correnti | (47.477) | (129) | |
| I | Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(G)+(H) | (127.160) | (129) | ||
| J | Posizione finanziaria netta corrente (I)+(E)+(D) | 1.002 | 74.501 | ||
| 12 | K | Finanziamento bancario, non corrente | (284.944) | ||
| Obbligazioni emesse | |||||
| 12, 13 | M | Altri debiti non correnti | (44.559) | (165) | |
| N | Indebitamento finanziario non corrente (K)+(L)+(M) | (329.503) | (165) | ||
| O Indebitamento finanziario netto (J)+(N) | (328.501) | 74.336 |
| 31/12/2019 | 31/12/2018 |
|---|---|
| 2.841 | 219 |
| 11.472 | 3.409 |
| 11.380 | 3.152 |
| 92 | 257 |
| 4.902 | 4.064 |
| 3.288 | 3.431 |
| 2.245 | 2.629 |
| 448 | 400 |
| 25.196 | 14.152 |
La voce Controversie legali e fiscali contiene principalmente il fondo a presidio dei rischi per cause passive rinvenienti dall'attività core del Gruppo in aumento di € 6,6 milioni in dipendenza prevalentemente del contributo di Altamira per nuovi accantonamenti a fronte di una recente controversia sorta con un proprio cliente circa l'interpretazione di alcune clausole contrattuali. Tale passività è emersa nel corso dell'ultimo trimestre ed essendo in gran parte riferita ad elementi contrattuali esistenti alla data di acquisizione ancorché allora non rilevati, è stata inclusa nelle operazioni di aggregazione aziendale per € 5,0 milioni.
La voce Controversie stragiudiziali e altri fondi rischi comprende principalmente stanziamenti effettuati a fronte di rischi per i quali non sono attivate al momento azioni legali.
All'interno di tale voce, tra gli accantonamenti trovano copertura, per € 2,2 milioni le passività stimate a fronte dei rischi conseguenti ad obblighi di indennizzo rinvenienti da specifico Settlement Agreement; l'importo netto complessivo di tale categoria risulta mitigato in seguito alla liberazione di residui pregressi accantonamenti a fronte di possibili rischi conseguenti allo svolgimento dell'attività, in assenza di azioni giudiziali, che ora risultano venuti meno.
La voce Passività potenziali per il personale accoglie gli stanziamenti contabilizzati necessari a finanziare eventuali premi che non rispondono ad accordi preesistenti o a meccanismi di quantificazione determinabili e premi MBO. Il dimensionamento di questa componente risente anche delle politiche retributive che prevedono, per selezionate categorie di manager, una differente modulazione della retribuzione variabile, che tiene conto di differimenti temporali ed assegnazione di strumenti di capitale.
Si segnala infine che il saldo al 1 gennaio 2019 include l'importo di € 151 mila relativo al fondo per gli oneri per il ripristino dei locali uso ufficio secondo l'applicazione dell'IFRS 16. Per maggiori informazioni si veda anche lo specifico paragrafo presente nelle Politiche Contabili.
Il Gruppo opera in un contesto legale e normativo che lo espone ad una vasta tipologia di vertenze legali, connesse al core business relativo all'attività di servicing di recupero crediti in mandato, a eventuali irregolarità amministrative, alle liti giuslavoristiche.
I relativi rischi sono oggetto di periodica analisi al fine di procedere ad effettuare uno specifico stanziamento al "Fondo rischi ed oneri", qualora l'esborso sia ritenuto probabile o possibile sulla base delle informazioni di volta in volta disponibili, come previsto da specifiche policy interne in argomento.
Come per i crediti commerciali, anche il saldo al 31 dicembre 2019 dei debiti commerciali è impattato dall'ingresso in consolidamento di Altamira la quale incide per € 24,2 milioni contro € 14,1 milioni presenti alla data di ingresso in consolidamento. La variazione di € 10,1 milioni contribuisce ad incidere positivamente sul saldo del Capitale Circolante Netto di Gruppo.
| (€/000) | ||
|---|---|---|
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| Debiti verso fornitori per fatture da ricevere | 31.392 | 14.998 |
| Debiti verso fornitori per fatture da liquidare | 15.577 | 6.850 |
| TOTALE | 46.969 | 21.848 |
Si riporta di seguito la composizione delle altre passività correnti che includono prevalentemente debiti verso il personale e connessa contribuzione previdenziale. Lo scostamento di € 11,0 milioni rispetto al 31 dicembre 2018 è da riferirsi prevalentemente alla contribuzione di Altamira che vede includere all'interno di questa voce i debiti per incentivi al personale maturati nell'esercizio (bonus e
incentivi all'esodo).
L'Assemblea dei Soci di doValue, in precedenza doBank, del 17 aprile 2019 ha approvato le "Politiche di remunerazione e incentivazione 2019", che includono sistemi di remunerazione in taluni casi tramite l'utilizzo di propri strumenti finanziari.
In particolare, si tratta delle seguenti tipologie di remunerazione:
• Una parte della remunerazione fissa e l'intera componente variabile derivante dal Sistema di incentivazione annuale di tipo Management By Objectives (MBO) dell'Amministratore Delegato viene corrisposta in azioni; • Una parte della remunerazione variabile, derivante dal Sistema MBO delle Risorse Chiave (individuate tra il Personale Rilevante) e delle Risorse Selezionate (responsabilizzate rispetto alle iniziative progettuali e di pianificazione in corso) viene erogata in azioni. Ciò nel presupposto che sia stata conseguita un'over performance
La componente variabile della remunerazione sopra indicata viene corrisposta in parte a pronti (up-front) e in parte in via differita. La parte up-front viene riconosciuta dopo l'approvazione, da parte dell'Assemblea dei Soci, del bilancio di esercizio riferito al periodo di maturazione dell'incentivo (accrual period) ed entro il mese di luglio. La quota variabile differita è soggetta ad una dilazione temporale che varia da 3 a 5 anni a seconda del soggetto destinatario.
Per assicurare nel tempo la stabilità patrimoniale, la liquidità e la capacità di generare redditività corretta per il rischio, in coerenza con gli obiettivi strategici di lungo termine del Gruppo, le quote differite vengono erogate a condizione che siano raggiunti i gate relativi alla solidità finanziaria e alla liquidità, misurati con riferimento all'anno precedente alla loro maturazione (vesting period).
Per le azioni attribuite up-front è previsto un periodo di retention di due anni, mentre per le restanti quote differite è previsto un anno di retention che decorre dal momento della loro maturazione. Per le citate tipologie di remunerazione il Gruppo utilizza azioni proprie in portafoglio. Il prezzo di riferimento per il calcolo del numero di azioni da assegnare quale valore equivalente della retribuzione varia-
| Passività per leasing |
|---|
| 16.560 |
| 7.034 |
| 3.967 |
| 716 |
| 2.351 |
| (5.566) |
| (5.477) |
| (89) |
| 18.028 |
| 10.672 |
| 7.355 |
| 31/12/2019 |
|---|
| (5.741) |
| (716) |
| (6.457) |
bile in oggetto è determinato utilizzando la media dei prezzi di borsa nei 3 mesi precedenti la data di assegnazione. Per la remunerazione fissa in azioni dell'Amministratore Delegato, il prezzo di riferimento è invece determinato utilizzando la media dei prezzi di borsa nei 30 giorni precedenti la data di assegnazione.
Al fine di riflettere i livelli di performance e di rischio effettivamente assunti, nonché tener conto dei comportamenti individuali, il Gruppo prevede l'applicazione di meccanismi di correzione ex post (malus e claw-back) definiti in accordo con quanto previsto dai contratti collettivi nazionali di riferimento, ove applicabili, o degli eventuali contratti/mandati individuali.
Per un maggior dettaglio sulle modalità e termini di attribuzione delle azioni, si rinvia alla documentazione informativa pubblicata sul sito internet del Gruppo doValue www.dovalue.it (sezione "Governance / Remunerazione").
La quota imputata a conto economico per la parte di competenza dell'esercizio 2019 è pari a € 5,9 milioni ed è riflessa in contropartita ad una specifica riserva di patrimonio netto.
Il Gruppo ha contratti di leasing in essere aventi ad oggetto immobili ed autovetture che sono usati nelle attività operative o assegnati ai dipendenti. I leasing riferiti ad immobili hanno generalmente durata originaria di 6 anni, mentre quelli riferiti alle autovetture hanno generalmente una durata originaria di 4 anni. Le passività riferite a questi contratti di leasing sono garantite dal titolo di proprietà del locatore sui beni locati. Generalmente, il Gruppo non può concedere a sua volta in leasing a terzi i beni locati. La maggior parte dei contratti di leasing includono opzioni per rinnovo e cancellazione, tipiche dei contratti di locazione immobiliare, mentre non sono previsti pagamenti variabili.
Il Gruppo inoltre ha taluni leasing aventi ad oggetto impianti elettronici, immobili ed autovetture, la cui durata è uguale o inferiore ai 12 mesi o il cui valore è modesto. Il Gruppo ha scelto per questi contratti di applicare le esenzioni previstedall'IFRS16 riguardo i leasing di breve durata o di modesto valore.
Di seguito si fornisce informativa sui valori di bilancio delle attività per diritto d'uso e i loro movimenti nel periodo:
| Fabbricati | Altre attività materiali |
Totale | |
|---|---|---|---|
| Esistenze iniziali | 15.640 | 1.045 | 16.685 |
| Aumenti | 6.542 | 438 | 6.980 |
| Acquisti | 4.185 | 419 | 4.604 |
| Altre variazioni | 2.357 | 19 | 2.376 |
| Diminuzioni | (5.496) | (329) | (5.825) |
| Ammortamenti | (5.412) | (329) | (5.741) |
| Altre variazioni | (84) | (84) | |
| ESTSTENZE FINALI | 16.686 | 1.154 | 17.840 |
Di seguito si fornisce informativa sui valori di bilancio delle passività per leasing (incluse nella voce "Altre passività finanziarie") e i loro movimenti nel periodo:
Di seguito gli importi iscritti nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio:


Complessivamente la voce registra un incremento del 60% rispetto al 2018 e, a parità di perimetro, ossia escludendo l'apporto di Altamira, si registra una lieve flessione del 2%.
In particolare, il contributo della nuova acquisita ammonta a € 71,7 milioni con riferimento alla voce Servizi di servicing su mandato che registra complessivamente un incremento del 40% rispetto al 2018.
Inoltre Altamira contribuisce totalmente alla nuova linea di ricavi riferita ai Servizi immobiliari su mandato per € 57,3 milioni.
In incremento del 20% anche i ricavi da Servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione che si attestano a € 95,0 milioni.
La voce Ricavi Diversi rileva una variazione in aumento del 21% rispetto al periodo precedente. Anche in questo caso l'apporto di Altamira incide in maniera significativa, ossia per € 9,8 milioni distribuiti tra le voci Due diligence & Advisory (€ 7,7 milioni), Servizi immobiliari ancillari per la totalità dell'importo esposto e Altri ricavi per € 0,6 milioni.
La voce, che accoglie le competenze riconoscibili al network dedicato al recupero, evidenzia un sostanziale raddoppio rispetto all'esercizio precedente. Tuttavia, escludendo il contributo di Altamira riferito prevalentemente a costi per gestone pratiche in mandato (€ 8,1 milioni) e a spese di brokeraggio (€ 12,7 milioni), il costo per i servizi resi del perimetro Italia evidenzia una riduzione del 20% rispetto al 31 dicembre 2018 in linea con le aspettative rispetto all'obiettivo di ridurre il ricorso ai servizi di outsourcing.
Le spese del personale evidenziano un incremento del 49% rispetto al 31 dicembre 2018 e dell'8% a parità di perimetro, ossia escludendo Altamira, che in questa voce incide per € 40,0 milioni e contribuisce con circa 560 dipendenti sulla numerosità media del personale nel periodo.
L'incremento rilevato a parità di perimetro è dovuto alla crescita della forza lavoro dedicata ai nuovi business in Grecia e allo sviluppo del servicing UTP in Italia. Si rileva inoltre un incremento nei costi per incentivi all'esodo che nell'esercizio 2019 ammontano a € 7,2 milioni (€ 5,1 milioni escludendo Altamira), contro € 2,2 milioni del 2018.
| (€/000) | ||
|---|---|---|
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| Servizi di servicing su mandato | 178.533 | 127.613 |
| Servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione | 95.009 | 78.922 |
| Servizi immobiliari su mandato | 57.254 | |
| TOTALE | 330.796 | 206.535 |
| (£/೧೧೧) | ||
|---|---|---|
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| Servizi amministrativi / Corporate Services Provider | 10.336 | 11.327 |
| Servizi informativi | 5.416 | 4.736 |
| Recupero spese | 7.032 | 9.195 |
| Due diligence & Advisory | 8.063 | 2.530 |
| Servizi immobiliari ancillari | 1.673 | |
| Altri ricavi | 2.551 | 1.195 |
| TOTALE | 35.071 | 28.983 |
| (€/000) | ||
|---|---|---|
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| Costi per gestione pratiche in mandato | (22.900) | (18.413) |
| Spese di brokeraggio | (12.673) | |
| Costi per servizi vari | (464) | (236) |
| TOTALE | (36.037) | (18.649) |
| (€/000) | ||
|---|---|---|
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| Personale dipendente | (136.895) | (90.039) |
| Amministratori e sindaci | (7.148) | (6.831) |
| Altro personale | (511) | (222) |
| TOTALE | (144.554) | (97.092) |
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
|---|---|---|
| Personale dipendente | 1.812 | 1.239 |
| a) Dirigenti | 83 | 38 |
| b) Quadri direttivi | 709 | 515 |
| c) Restante personale dipendente | 1.024 | 686 |
| Altro personale | 12 | 11 |
| TOTALE | 1.828 | 1.250 |
La voce Spese Amministrative rileva, rispetto al periodo precedente un incremento del 54%, mentre, escludendo Altamira, l'aumento dei costi passa all'11% da ascriversi prevalentemente all'aumento delle consulenze esterne one-off riferite all'acquisizione di Altamira e a costi IT per l'attività di sviluppo su applicativi software.
L'incremento registrato nel 2019 risente del contributo di Altamira per € 32,6 milioni la cui composizione è principalmente riferita ad ammortamenti su attività immateriali (contratti di servicing, marchi, backlog & database e software). A parità di perimetro, l'incremento di € 7,9 milioni rispetto al 2018, è giustificato soprattutto dall'applicazione del nuovo principio IFRS 16, in correlazione all'iscrizione dal 1° gennaio 2019, dei diritti d'uso rinvenienti da contratti di locazione di immobili e di auto. Per maggiori dettagli si rimanda alla Nota 19 nonché alla sezione Politiche Contabili.
La voce è costituita dalle variazioni operative dei fondi per accantonamenti, ad esclusione di quelli per benefici per dipendenti (classificate nel costo per il personale), stanziati per adempiere alle obbligazioni legali e contrattuali che si presume richiederanno l'impiego di risorse economiche negli esercizi successivi. Al 31 dicembre 2019 la voce evidenzia un saldo negativo di € 2,4 milioni verso un saldo positivo di € 2,0 milioni del 2018. Tale trend è influenzato dal rilascio di eccedenze dell'esercizio precedente su alcune controversie non attivate giudizialmente la cui casistica non si è ripetuta nel periodo di riferimento. Gli accantonamenti del 2019 relativi a controversie stragiudiziali (€ 2,2 milioni) coprono i rischi conseguenti agli obblighi di indennizzo rinvenienti da uno specifico Settlement Agreement commerciale stipulato nell'esercizio, mentre i
| (0000) | ||
|---|---|---|
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| Consulenze esterne | (19.137) | (8.028) |
| Information Technology | (23.882) | (16.084) |
| Servizi Amministrativi e logistici | (3.543) | (2.421) |
| Fitti, manutenzione immobili e sorveglianza | (5.453) | (6.600) |
| Assicurazioni | (1.439) | (1.142) |
| Imposte indirette e tasse | (2.074) | (2.677) |
| Servizi postali, cancelleria | (1.839) | (1.251) |
| Spese indirette relative al personale | (2.391) | (1.432) |
| Recupero crediti | (1.306) | (1.241) |
| Utenze | (1.065) | (1.102) |
| Pubblicità e marketing | (2.092) | (429) |
| Altre spese | (1.854) | (414) |
| TOTALE | (66.075) | (42.821) |
| (€/000) | |
|---|---|
| Insussistenza di attività |
| Insussistenza di attività | (308) | 146) |
|---|---|---|
| Altri oneri | (309) | (101) |
| TOTALE | (617) | (247) |
| (€/000) | ||
|---|---|---|
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| Attività immateriali | (32.629) | (1.706) |
| Ammortamenti | (32.629) | (1.706) |
| Immobili, impianti e macchinari | (7.344) | (989) |
| Ammortamenti | (7.344) | (989) |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (63) | (45) |
| Rettifiche di valore | (78) | (94) |
| Riprese di valore | 15 | 49 |
| Rimanenze | (20) | (56) |
| Perdita di valore | (20) | (56) |
| Crediti commerciali | (730) | |
| Rettifiche di valore | (730) | |
| TOTALE | (40.786) | (2.796) |
| (€/000) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |||||
| Accantonamenti | Rilascio eccedenze |
Totale | Accantonamenti | Rilascio eccedenze |
Totale | |
| Controversie legali e fiscali | (2.358) | 266 | (2.092) | (2.754) | 2.079 | (675) |
| di cui: Controversie del personale |
(407) | 38 | (369) | (166) | 984 | 818 |
| Controversie stragiudiziali e altri fondi rischi |
(2.239) | 1.909 | (330) | (423) | 3.144 | 2.721 |
| Accantonamenti su altri impegni e altre garanzie rilasciate |
(17) | (17) | ||||
| TOTALE | (4.614) | 2.175 | (2.439) | (3.177) | 5.223 | 2.046 |

| 31/12/2019 | 31/12/2018 |
|---|---|
| (10.431) | (14.971) |
| 5.254 | C |
| 1 | |
| (23.593) | (12.484) |
| 764 | |
| (28.005) | (27.449) |
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
|---|---|---|
| IONAMENTO | 69.384 | 78.289 |
| 24% | 27,5% | |
| (16.652) | (21.529) | |
| (1.253) | 104 | |
| (387) | 234 | |
| (2.841) | (525) | |
| (4.390) | (5.557) | |
| (2.377) | (156) | |
| (8) | ||
| (97) | (20) | |
| (28.005) | (27.449) |
rilasci di poco inferiori (€ 1,9 milioni) emergono a seguito della liberazione di residui pregressi accantonamenti a fronte di possibili rischi conseguenti allo svolgimento dell'attività, in assenza di azioni giudiziali, che risultano venuti meno alla data di fine esercizio.
I proventi finanziari includono prevalentemente i ricavi derivanti dai titoli Romeo e Mercuzio, in diminuzione in dipendenza del progressivo rimborso del valore outstanding, la cui valutazione al fair value ai sensi dell'IFRS 9 ha determinato complessivamente una valutazione positiva di € 688 mila inclusa tra le componenti della variazione netta di valore delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico.
All'interno di questa categoria rientra anche l'effetto positivo legato alla valutazione delle quote O.I.C.R. Italian Recovery Fund basata sulla valorizzazione dell'operazione al 31 dicembre 2019.
Gli oneri finanziari (€ 6,9 milioni) sono interamente legati al finanziamento acceso a fine giugno per l'acquisizione di Altamira, cui si riferiscono anche gli oneri da derivati di copertura, relativi ad un Interest Rate Swap (IRS) sul medesimo finanziamento.
Gli altri oneri finanziari accolgono invece la quota di interessi calcolati ai sensi dell'IFRS 16 la cui applicazione decorre dal 1° gennaio 2019. Per un maggior dettaglio di questa voce si rimanda alla Nota 19.
Le imposte sul reddito del periodo risultano quantificate per competenza in € 28,0 milioni, sostanzialmente in linea con l'esercizio precedente. Tale importo risente principalmente:
Di seguito si riporta la riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio consolidato e l'onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote teoriche vigenti in Italia:
Ai fini di tale riconciliazione, non si tiene conto dell'IRAP in quanto trattasi di imposta con una base imponibile diversa dall'utile ante imposte. Pertanto le imposte teoriche sono state determinate applicando solo l'aliquota fiscale IRES vigente in Italia pari al 24,0% all'utile ante imposte delle attività in funzionamento.
| (E/UUU) | ||
|---|---|---|
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| Proventi finanziari | 720 | 1.012 |
| Proventi da attività finanziarie valutate al FV con impatto a CE | 567 | 912 |
| Proventi da attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 44 | 100 |
| Altri proventi finanziari | 109 | |
| Oneri finanziari | (8.432) | (15) |
| Oneri da passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (6.948) | (14) |
| Oneri da derivati di copertura | (193) | |
| Altri oneri finanziari | (1.291) | (1) |
| Variazione netta di valore delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a CE |
1.737 | 414 |
| Titoli di debito | 688 | 414 |
| Quote O.I.C.R. | 1.049 | |
| TOTALF | (5.975) | 1.411 |
La voce alla fine del 2019 non contribuisce al risultato del periodo, a differenza del periodo precedente quando, l'ammontare di € 0,9 milioni rifletteva la valutazione ad equity della partecipazione in BCC Gestione Crediti S.p.A. ceduta nel terzo trimestre 2018.
| (€/000) | ||
|---|---|---|
| 31/12/2019 | 31/12/2018 | |
| Proventi | 919 | |
| - Rivalutazioni | 2 | |
| - Utili da cessione | (58) | |
| - Riprese di valore | 975 | |
| TOTALE | 1 | 919 |


Il Gruppo doValue, in linea con le normative ad esso applicabili e le best practice di riferimento, si è dotato di un Sistema dei Controlli Interni per presidiare costantemente i principali rischi connessi alle attività di Gruppo, e poter garantire una sana e prudente gestione d'impresa coerente con gli obiettivi prefissati.
Il Sistema dei Controlli Interni del Gruppo si fonda su organi e funzioni di controllo, flussi informativi e modalità di coinvolgimento tra i soggetti coinvolti e meccanismi di governance di Gruppo. In particolare, il Gruppo ha strutturato il proprio modello organizzativo dei controlli interni perseguendo l'esigenza di garantire l'integrazione ed il coordinamento tra gli attori del Sistema dei Controlli Interni, nel rispetto dei principi di integrazione, proporzionalità ed economicità. Come più dettagliatamente rappresentato nella Relazione sul Governo Societario cui si fa rimando, nel primo semestre del 2019 l'assetto del sistema dei controlli interni è stato interessato da un'attività di revisione volta a riflettere gli impatti derivanti dal progetto di riorganizzazione del Gruppo doValue e dal mutato contesto normativo di riferimento. In particolare gli elementi essenziali di tale progetto che hanno impatto sul sistema dei controlli del Gruppo sono rappresentati da:
Tali elementi hanno guidato l'attività di revisione dell'assetto del sistema dei controlli interni che ha comportato queste principali modifiche:
• revisione del perimetro delle Funzioni Aziendali di Controllo a seguito del venir meno degli obblighi di cui alla Circolare n. 285/2013 di Banca d'Italia. Pertanto, le Funzioni Aziendali di Controllo sono attualmente costituite dalle Funzioni Internal Audit, Antiriciclaggio e Dirigente Preposto collocate in Capogruppo, la Funzione Risk Management, Compliance e AML di Italfondiario (in ottemperanza al dettato della Circolare n. 288/2015 di Banca
• revisione della definizione e del perimetro delle ulteriori Funzioni Aziendali coinvolte nella gestione del sistema dei controlli interni, a presidio di specifici ambiti normativi/di rischio, con la riconduzione a tale perimetro delle
dello coerente il nuovo assetto organizzativo della Capogruppo, nonché quelli verso l'Autorità di vigilanza per
Al netto delle suddette modifiche organizzative il Sistema dei Controlli Interni continua ad essere così strutturato:
governo, ed in particolare al Consiglio di Amministrazione, cui spettano compiti di pianificazione strategica, gestione, valutazione e monitoraggio del complessivo Sistema dei Controlli Interni. In tale ambito, in particolare, l'Amministratore Delegato riveste altresì il ruolo di Amministratore incaricato a sovrintendere alle funzionalità del sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi, ai sensi del Codice di Autodisciplina. È compito invece del Collegio Sindacale vigilare sulla completezza, adeguatezza e funzionalità del Sistema dei Controlli Interni accertandosi dell'adeguatezza delle funzioni aziendali coinvolte, il corretto svolgimento dei compiti e l'adeguato
• i controlli di terzo livello, affidati alla funzione Internal Audit, sono mirati a valutare periodicamente la completezza, la funzionalità, l'adeguatezza e l'affidabilità in termini di efficienza ed efficacia del Sistema dei Controlli Interni in relazione alla natura e all'intensità dei rischi delle esigenze aziendali, individuando, altresì, eventuali
• i controlli di secondo livello hanno l'obiettivo di assicurare la corretta attuazione del processo di gestione dei rischi, di verificare il rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative, di controllare la coerenza dell'operatività delle singole aree produttive con gli obiettivi di rischio-rendimento assegnati nonché di garantire la
funzioni aziendali cui competono le attività di business/operative le quali sono chiamate, nell'ambito dell'operatività giornaliera, ad identificare, misurare, monitorare ed attenuare i rischi derivanti dall'ordinaria attività azien-
L'adozione di un sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi è altresì coerente con quanto previsto dal Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana cui la Capogruppo doValue ha ritenuto di aderire successivamente alla sua quotazione presso il Mercato Regolamentato Italiano (MTA), nella consapevolezza che uno degli snodi cruciali della governance di una società quotata è proprio rappresentato dal sistema dei controlli interni.
Le linee di indirizzo del Sistema dei Controlli Interni e di gestione dei rischi sono definite dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in coerenza con gli indirizzi strategici e la propensione al rischio dal medesimo stabiliti. In tal modo il Consiglio, in linea con il Criterio Applicativo 7.C.1. lett. a), del Codice di Autodisciplina, assicura che i principali rischi siano correttamente identificati, misurati e monitorati in modo adeguato anche tenuto conto della loro evoluzione ed interazione.
Il Consiglio di Amministrazione effettua le valutazioni ed assume le decisioni in materia di sistema dei controlli interni e gestione dei rischi avvalendosi del supporto del Comitato Rischi e Operazioni con Soggetti Collegati.
Il Consiglio di Amministrazione promuove infine la diffusione di una cultura aziendale dei controlli interni che valorizzi le funzioni aziendali di controllo, affinché tutto il personale aziendale sia consapevole del ruolo ad esse attribuito. A tal fine, il Consiglio di Amministrazione ha approvato un Codice Etico, allegato al Modello Organizzativo e di Gestione ex D. Lgs. 231/2001, all'interno del quale sono formalizzati i principi che i componenti degli organi aziendali e i dipendenti sono tenuti a rispettare nell'espletamento delle materie attribuite.
Il Collegio Sindacale vigila sulla completezza, adeguatezza e funzionalità del Sistema dei Controlli Interni nonché dei processi di gestione e controllo dei rischi, accertando l'adeguatezza delle funzioni aziendali coinvolte, il corretto svolgimento dei compiti e l'adeguato coordinamento delle medesime nonché promuovendo gli eventuali interventi correttivi delle carenze e irregolarità rilevate.
Secondo il modello di governance adottato dal Gruppo al Collegio Sindacale della Capogruppo sono attribuite anche le funzioni di organismo di vigilanza ex D. Lgs. 231/2001.
Ad esito del perfezionamento del riassetto del sistema dei controlli interni del Gruppo di cui si è dato conto all'inizio del presente capitolo, rientrano tra le funzioni aziendali di controllo di doValue le funzioni Internal Audit e Antiriciclaggio a riporto diretto della Direzione Controlli Interni, ed il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili ai sensi della L. 262/05. Tali funzioni sono tra loro separate nonché gerarchicamente indipendenti dalle funzioni aziendali che svolgono le attività assoggettate ai loro controlli.
La Direzione Controlli Interni assicura il coordinamento a livello unitario del governo dei rischi – in coerenza con le linee di sviluppo strategico della Capogruppo – e garantisce nel continuo una valutazione di sintesi ed al tempo stesso prospettica dell'adeguatezza dei controlli implementati nei processi e nei sistemi aziendali.
Nell'ottica di assicurare il presidio accentrato ed il coordinamento delle attività di controllo nonché della pianificazione ed esecuzione delle verifiche, oltre che di fornire linee di indirizzo per il governo dei rischi, sono poste a diretto riporto del Responsabile della Direzione Controlli la Funzione Internal Audit e la Funzione Antiriciclaggio, volte a presidiare rispettivamente:
Nel contesto del modello organizzativo accentrato adottato dal Gruppo in materia di sistema dei controlli interni, la funzione Internal Audit istituita presso la Capogruppo assolve il ruolo di funzione di revisione interna per conto sia della Capogruppo sia delle società da essa controllate e provvede ad assicurare una costante, indipendente ed obiettiva valutazione del complessivo sistema dei controlli interni, affinché ne siano garantite le relative finalità e sia perseguito il miglioramento dell'efficacia ed efficienza dell'organizzazione. La Funzione comunica in via diretta alle strutture interessate i risultati degli accertamenti e delle valutazioni effettuate. Viene comunque assicurato il raccordo tra la stessa e l'Amministratore Delegato della Capogruppo attraverso adeguati flussi informativi ed il Comitato manageriale di Coordinamento del Sistema dei Controlli Interni che ha il compito di affrontate in maniera coordinata e strutturata le tematiche inerenti al corretto funzionamento del Sistema dei Controlli Interni ed ai piani di rimedio ad essi collegati nonché quelle relative alla gestione e al monitoraggio dei rischi. La Funzione ha inoltre accesso diretto al Collegio Sindacale e comunica con esso senza restrizioni o intermediazioni. In termini generali, la funzione si attiva per garantire un supporto ai vertici aziendali nel promuovere e diffondere un'adeguata e solida cultura dei controlli all'interno del Gruppo.
Pur nell'ambito di un modello di governance accentrato del framework normativo volto alla prevenzione del fenomeno del riciclaggio, in linea con il dettato della IV Direttiva Comunitaria in materia, a seguito del processo di debanking è venuto meno il modello organizzativo che prevedeva l'accentramento presso la Capogruppo della Funzione Antiriciclaggio per tutte le società destinatarie di tale normativa. In tale contesto dunque il perimetro di responsabilità diretta della Funzione Antiriciclaggio di doValue nella gestione del rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo è stato ricondotto alla sola Capogruppo ed alle Controllate non vigilate. Nell'ambito delle strutture organizzative delle controllate Italfondiario e doValue Hellas sono state dunque istituite autonome Funzioni Antiriciclaggio. Le decisioni strategiche a livello di Gruppo in materia di gestione del rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo sono rimesse agli Organi Aziendali della Capogruppo. Gli organi aziendali delle altre società appartenenti al Gruppo sono responsabili ciascuno secondo le proprie competenze, dell'attuazione nell'ambito della propria realtà aziendale delle strategie e politiche di gestione del rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo definite dalla Capogruppo.
Coerentemente con quanto disposto dalle normative di riferimento, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha nominato il Dirigente Preposto, assegnandogli le responsabilità, previste dalla normativa esterna, di definire ed implementare un idoneo sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria nell'ambito del Gruppo e di predisporre adeguate procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato, nonché di ogni altra comunicazione di carattere finanziario. Il Dirigente Preposto rilascia inoltre, unitamente all'Amministratore Delegato, un'attestazione in merito al bilancio di esercizio della Capogruppo, al bilancio consolidato ed alla relazione finanziaria semestrale consolidata concernente l'adeguatezza e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili sopra indicate nel corso del periodo cui si riferiscono tali documenti contabili, nonché l'attendibilità dei dati ivi contenuti e la loro conformità con i principi contabili di riferimento.
Infine, tale Funzione verifica e attesta, tramite apposita dichiarazione, la corrispondenza alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili degli atti e delle comunicazioni della società diffusi al mercato e relativi all'informativa contabile anche infrannuale della stessa.
Rientrano nel perimetro delle Funzioni Aziendali di Capogruppo coinvolte nella gestione del sistema dei controlli interni a presidio di specifici ambiti normativi/di rischio, e in quest'ottica di seguito rappresentate, le U.O. Operational Risk Management e Compliance & DPO di Capogruppo.
Nell'ambito del nuovo Sistema Dei Controlli Interni delineato in seguito al debanking, all'interno della U.O. Compliance & DPO sono individuati i seguenti presidi con compiti di controllo:
Il DPO di Capogruppo assolve a funzioni di supporto e controllo, consultive, formative e informative relativamente all'applicazione del GDPR e della normativa nazionale in materia di trattamento dei dati personali, coopera con l'Autorità e costituisce il punto di contatto, anche rispetto agli interessati, per le questioni connesse al trattamento dei dati personali.
Il Responsabile dell'U.O. Compliance & DPO riveste inoltre il ruolo di Responsabile Anticorruzione.
L'U.O. Operational Risk Management è collocata a diretto riporto della Direzione Operations con l'obiettivo di contribuire alla realizzazione della mission complessiva di tale Direzione, rappresentata dal governo dei costi e dei principali processi che ne generano le diverse componenti, garantendo un monitoraggio costante ed una gestione proattiva dei rischi riconducibili ai processi di business e di supporto e dei loro possibili impatti in termini di accantonamenti e perdite operative.
La Funzione ha dunque il compito di presiedere la gestione dei rischi rilevanti cui sono esposte le attività della Capogruppo, con particolare riferimento ai rischi operativi, attraverso la definizione delle relative linee guida nonché l'identificazione ed il monitoraggio dei predetti rischi, avvalendosi a tale scopo di approcci metodologici, procedure e strumenti idonei e garantendo l'opportuna informativa agli Organi Aziendali.
Si definisce rischio di credito l'eventualità per il creditore che un'obbligazione finanziaria non venga assolta né alla scadenza né successivamente generando una perdita finanziaria. L'attivo della società evidenzia che tale tipologia di rischio risulta principalmente ascrivibile a crediti di natura commerciale nonché a sofferenze di proprietà e depositi presso primarie banche e istituti finanziari.
Con riferimento ai crediti di natura commerciale, caratterizzati da una vita di brevissimo termine che si estingue con il saldo della fattura, si evidenzia che risultano sostanzialmente riconducibili alla sottoscrizione di contratti di servicing, ai sensi dei quali, le società del Gruppo maturano dei crediti verso le controparti le quali potrebbero rendersi inadempienti a causa di insolvenza, eventi economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni. Per le posizioni per le quali si rileva un'oggettiva condizione di inesigibilità parziale o totale, si procede ad una svalutazione tenendo conto dei flussi recuperabili e della relativa data d'incasso. Al 31 dicembre 2019, le principali controparti commerciali si riferiscono a banche caratterizzate da un elevato standing creditizio e da Società Veicolo costituite ai sensi della Legge n. 130 del 1999.
Per un'analisi quantitativa si rimanda alla nota sui crediti commerciali. Per quanto riguarda la componente associata alle singole posizioni a sofferenza, riconducibili ad un numero marginale di posizioni acquistate nel corso del tempo, le logiche di processo e gli strumenti a supporto dell'attività delle strutture di workout consentono sempre ai gestori delle posizioni di predisporre accurate previsioni circa gli ammontari e le tempistiche dei recuperi attesi sui singoli rapporti, in funzione del relativo stato di avanzamento nel processo gestionale di recupero. Tali valutazioni analitiche tengono conto di tutti gli elementi oggettivamente riferibili alla controparte e sono in ogni caso effettuate dai gestori della posizione nel rispetto del principio di una sana e prudente gestione.
Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire, a condizioni economiche sostenibili, le risorse finanziarie necessarie per l'operatività del Gruppo.
I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato. Il Gruppo ha adottato una serie di politiche e di processi volti a ottimizzare la gestione delle risorse finanziarie, riducendo il rischio di liquidità.
La Capogruppo doValue identifica e monitora il rischio di liquidità in un'ottica attuale e prospettica. In particolare, la valutazione prospettica tiene conto del probabile andamento dei flussi finanziari connessi con l'attività del Gruppo. Uno dei principali strumenti di mitigazione del rischio di liquidità è, inoltre, costituito dalla detenzione di riserve di attività liquide e linee revolving. La riserva di liquidità rappresenta l'importo delle attività liquide detenute dal Gruppo e prontamente utilizzabili in condizioni di stress e ritenute adeguate in relazione alla soglia di tolleranza al rischio definita. Il management ritiene che i fondi e le linee di credito attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall'attività operativa e di finanziamento, consentiranno al Gruppo di soddisfare i suoi fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.
Il Gruppo utilizza risorse finanziarie esterne sotto forma di debito e impiega le liquidità disponibili in depositi bancari. Variazioni nei livelli dei tassi d'interesse di mercato influenzano l'onerosità della raccolta e la remunerazione degli impieghi.
Al fine di neutralizzare l'esposizione al rischio di variazione dei tassi d'interesse il Gruppo ha fatto ricorso alla sottoscrizione di un Interest Rate Swap (IRS), esclusivamente per finalità di copertura. I fair value degli strumenti derivati al 31 dicembre 2019, pari a € 0,4 milioni, sono stati rilevati direttamente nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo. Il tasso di interesse oggetto di copertura è l'Euribor 6M ed il dettaglio degli strumenti finanziari oggetto di copertura è riportato in Nota 12 "Prestiti e Finanziamenti", mentre il dettaglio degli strumenti di copertura è riportato in Nota 13 "Altre passività finanziarie".
Nella sezione dedicata alle politiche contabili, al paragrafo "Gerarchia del fair value: attività e passività valutate al fair value su base ricorrente - ripartizione per livelli di fair value", in Tabella occorre includere nel Passivo anche i contratti derivati in questione, e il Livello di Fair Value è il "2".
Il 30 settembre 2016 è stata perfezionata la cessione del portafoglio non-performing della Capogruppo doValue al veicolo di cartolarizzazione Romeo SPV S.r.l. ("Romeo") costituito ai sensi della Legge 130/1999. Successivamente, nel corso del secondo trimestre 2017, è stata trasferita la quota di portafoglio unsecured a favore del veicolo Mercuzio Securitisation S.r.l. ("Mercuzio") e contestualmente è stata portata a termine l'emissione dei titoli ABS da parte di entrambe le SPV con un unico tranching di titoli.
La Capogruppo doValue, in qualità di originator, ha sottoscritto una quota nominale di notes pari al 5% del totale titoli emessi al fine di rispettare quanto previsto dalla retention rule di cui al Regolamento UE 575/2013 (CRR). In entrambe le operazioni il Gruppo doValue svolge il ruolo di Servicer e di Administrative Services Provider.
Si definisce rischio operativo il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo (inclusa la sua componente informatica) è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione. doValue adotta un complesso di presidi, principi e di regole per gestire il rischio operativo. In ambito organizzativo, all'interno della Direzione Operations della Capogruppo è istituita l'U.O. Operational Risk Management, con l'obiettivo di contribuire alla realizzazione della mission complessiva di tale Direzione, garantendo un monitoraggio costante ed una gestione proattiva dei rischi riconducibili ai processi di business e di supporto e dei loro possibili impatti in termini di accantonamenti e perdite operative. La Funzione ha dunque il compito di presiedere la gestione dei rischi rilevanti cui sono esposte le attività della Capogruppo, con particolare riferimento ai rischi operativi, attraverso la definizione delle relative linee guida nonché l'identificazione ed il monitoraggio dei predetti rischi, avvalendosi a tale scopo di approcci metodologici, procedure e strumenti idonei, e garantendo l'opportuna informativa agli Organi Aziendali, coerentemente con l'approccio delineato nell'ambito del più ampio Sistema dei Controlli di doValue. La struttura di Governance, in tema di rischi operativi, prevede oltre al diretto coinvolgimento dell'Alta Direzione anche il Comitato Rischi Operativi, che ha la responsabilità sul perimetro doValue di proporre interventi sui rischi rilevati, di esaminare i report sui rischi operativi, di proporre procedure di controllo e limiti sui rischi operativi e di monitorare le azioni di mitigazione dei rischi.
Per quanto concerne la gestione dei rischi, doValue si è dotata di un insieme strutturato di processi, di funzioni e di risorse dedicate:
• alla raccolta, registrazione e monitoraggio delle segnalazioni di rischio operativo provenienti dalle strutture di
Con riferimento a tal ultimo processo, gli indicatori sono una componente prospettica che riflette con tempestività il miglioramento o il peggioramento del profilo di rischio, a seguito delle variazioni intervenute nei segmenti di operatività, nelle risorse umane, tecnologiche ed organizzative nonché nel sistema dei controlli interni. A tale riguardo, sono stati creati appositi indici che vengono monitorati mensilmente e confrontati con il mese precedente per giustificare le principali variazioni in positivo o negativo, allo scopo di evidenziare eventuali fenomeni di rischio nei processi aziendali nonché un piano di azione per gli indicatori che non rientrano tra i range stabiliti. Infine, la Capogruppo doValue ha predisposto un sistema di reporting, con cadenze e livelli di sintesi diversificati, che assicura informazioni tempestive in materia di rischi operativi agli Organi Aziendali e ai responsabili delle funzioni organizzative interessate.
Similarmente, nella controllata Italfondiario, iscritta all'Albo degli intermediari finanziari di cui all'art. 106 del TUB nonché all'Albo degli istituti di pagamento di cui all'art. 114 – septies TUB, è in essere un framework di risk management compliant con la Circolare n. 288 del 3 aprile 2015 di banca d'Italia, che prevede per la gestione del rischio operativo processi di rilevazione non dissimili da quelli della Capogruppo.


L'informativa di Settore è stata preparata in accordo con l'IFRS 8 come ripartizione dei ricavi per Region, intesa come localizzazione della fornitura dei servizi.
A seguito dell'acquisizione di Altamira perfezionata a metà esercizio, si è delineata una suddivisione del business per area geografica all'interno della zona sud europea.
| ESERCIZIO 2019 | Italia | Grecia & Cipro |
Spagna & Portogallo |
Consolidato |
|---|---|---|---|---|
| Ricavi da contratti con i clienti Ricavi diversi |
201.096 19.880 |
22.952 5.746 |
106.748 9.445 |
330.796 35.071 |
| Totale ricavi | 220.976 | 28.698 | 116.193 | 365.867 |
| Costi dei servizi resi Costo del personale |
(14.341) (102.032) |
(2.286) (9.072) |
(19.410) (33.450) |
(36.037) (144.554) |
| Spese amministrative | (46.081) | (4.044) | (15.950) | (66.075) |
| (Oneri)/Proventi diversi di gestione | (528) | (89) | (617) | |
| Ammortamenti e svalutazioni | (7.992) | (4.923) | (27.871) | (40.786) |
| Accantonamenti a fondi rischi e oneri | (2.194) | (17) | (228) | (2.439) |
| Totale costi | (173.168) | (20.431) | (96.909) | (290.508) |
| RISULTATO OPERATIVO | 47.808 | 8.267 | 19.284 | 75.359 |
| (Oneri)/Proventi finanziari | (2.426) | (10) | (3.539) | (5.975) |
| RISULTATO ANTE IMPOSTE | 45.382 | 8.257 | 15.745 | 69.384 |
| Imposte sul reddito | (22.944) | (375) | (4.686) | (28.005) |
| RISULTATO NETTO DERIVANTE | ||||
| DALL'ATTIVITA' DI FUNZIONAMENTO | 22.438 | 7.882 | 11.059 | 41.379 |
| RISULTATO DEL PERIODO | 22.438 | 7.882 | 11.059 | 41.379 |
| TOTALE ATTIVITA | 375 358 | 48.597 | 456.802 | 830.687 |
| TOTALE PASSIVITA' | 520.740 | 22.792 | 61.856 | 605,388 |
| (€/000) | ||||
|---|---|---|---|---|
| ESERCIZIO 2018 | Italia | Grecia & Cipro |
Spagna & Portogallo |
Consolidato |
| Ricavi da contratti con i clienti | 206.535 | 206.535 | ||
| Ricavi diversi | 28.983 | 28.983 | ||
| Totale ricavi | 235.518 | 235.518 | ||
| Costi dei servizi resi | (18.649) | (18.649) | ||
| Costo del personale | (97.092) | (97.092) | ||
| Spese amministrative | (42.821) | (42.821) | ||
| (Oneri)/Proventi diversi di | (247) | (247) | ||
| Ammortamenti e svalutazioni | (2.796) | (2.796) | ||
| Accantonamenti a fondi rischi e | 2.046 | 2.046 | ||
| Totale costi | (159.559) | (159.559) | ||
| RISULTATO OPERATIVO | 75.959 | 75.959 | ||
| (Oneri)/Proventi finanziari | 1.411 | 1.411 | ||
| Utili (Perdite) da partecipazioni | 919 | ਰੇ 19 | ||
| RISULTATO ANTE IMPOSTE | 78.289 | 78.289 | ||
| Imposte sul reddito | (27.449) | (27.449) | ||
| RISULTATO NETTO | ||||
| DERIVANTE DALL'ATTIVITA' | ||||
| DI FUNZIONAMENTO | 50.840 | 50.840 | ||
| RISULTATO DEL PERIODO | 50.840 | 50.840 | ||
| TOTALE ATTIVITA | 317.036 | 317.036 | ||
| TOTALE PASSIVITA' | 84.247 | 84.247 |

OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA
In questa sezione sono fornite informazioni di dettaglio su operazioni di aggregazione aziendale riguardanti imprese e rami d'azienda, realizzate con controparti esterne al Gruppo, contabilizzate in base al purchased method così come previsto dal principio contabile IFRS 3 "Aggregazioni aziendali".
Si considerano quindi anche le operazioni di aggregazione aziendale con oggetto società o rami d'azienda già controllati direttamente o indirettamente da doValue, nell'ambito quindi di riorganizzazioni interne del Gruppo. Tali operazioni, prive di sostanza economica, sono contabilizzate nei bilanci del cedente e dell'acquirente in base al principio di continuità dei valori.
Il 27 giugno 2019 il Gruppo ha acquisito l'85% delle azioni con diritto di voto di Altamira Asset Management S.A. (Altamira), uno dei principali servicer di Non Performing Loans e Real Estate assets, con una presenza in Spagna, Portogallo, Cipro e Grecia. Si rimanda alla Relazione sulla Gestione per maggiori dettagli sulla natura strategica dell'operazione.
Di seguito si espone il fair value provvisorio delle attività nette di Altamira alla data di acquisizione.
| 221.793 |
|---|
| 167.268 |
| 157.933 |
| 9.335 |
| 14.457 |
| 40.068 |
| 7.638 |
| 32.739 |
| 262.170 |
| 89.530 |
| 2.121 |
| 1.595 |
| 45.315 |
| 138.561 |
| 400.731 |
| 144.708 |
| 1.885 |
| 4.979 |
| 25.631 |
| 177.203 |
| 40.155 |
| 3.075 |
| 14.088 |
| 16.578 |
| 10.024 |
| 83.920 |
| 261.123 |
| 139.608 |
| (20.941) |
| 137.534 |
| 256.201 |
| (39.307) |
Nonostante venga mantenuta la provvisorietà della valutazione di PPA fino al termine di un anno dall'operazione (entro il 27 giugno 2020), rispetto ai valori esposti nella Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2019, si è ritenuto di aggiornare la valutazione al fair value delle attività nette di Altamira al fine di tener conto di informazioni utili a fini valutativi raccolte nel corso del secondo semestre 2019, non note o non disponibili alla data di acquisizione e di ingresso in consolidamento.
Il processo di raccolta e analisi delle informazioni utili ai fini valutativi è tuttora in corso e non si ritiene ancora completato. Solo al termine di tale processo, da concludersi entro un anno dalla data di acquisizione della società, risulterà possibile individuare l'adeguata allocazione del goodwill alle appropriate CGU generatrici dei flussi di cassa.
La quota di Earn-out è iscritta al fair value tra le altre passività finanziarie come descritto nella Nota 13.
Alla data di acquisizione, il fair value provvisorio delle attività immateriali legate ai contratti di servicing e a backlog & database di Altamira ammonta rispettivamente a € 157,9 milioni ed € 9,3 milioni. La differenza tra il fair value provvisorio e il valore di iscrizione di questi due elementi è il risultato della valorizzazione tramite il metodo "Multi-Period Excess Earnings Method (MEEM)" che prevede l'attualizzazione del valore dei flussi di cassa netti attribuibili specificatamente a tali contratti attivi.
Relativamente al marchio Altamira esso risulta iscritto nel bilancio della società ad un valore di carico pari a € 38,8 milioni e, tramite la valutazione effettuata applicando il metodo Income approach – Relief-from-royalty method, il fair value ed esso attribuito ammonta a € 40,1 milioni.
I costi della transazione pari a € 9,1 milioni sono stati spesati nel conto economico consolidato nella voce spese amministrative.
Di seguito si espone una tabella di confronto tra i valori provvisori esposti al 30 giugno 2019 e i valori aggiornati nel secondo semestre 2019 e rendicontati nella tabella precedente.
| A fronte di tale passività risulta attivabile la clausola dello SPA che prevede l'intervento a copertura del venditore a titolo |
|---|
| di price adjustment, a saturazione della franchigia prevista nel contratto di assicurazione sottoscritto a tale scopo al |
di price adjustment, a saturazione della franchigia prevista nel contratto di assicurazione sottoscritto a tale scopo al momento dell'acquisizione.
| Fair value di acquisizione esposto al 30 giugno 2019 |
Nuova valutazione |
Nota | Fair value di acquisizione esposto al 31 dicembre 2019 |
|
|---|---|---|---|---|
| TTIVITA' NON CORRENTI | ||||
| ttività immateriali | 305.926 | (84.133) | 1 | 221.793 |
| di cui Altre attività immateriali | 251.863 | (84.595) | 167.268 | |
| > contratti di servicing (SLA) | 242.584 | (84.651) | 157.933 | |
| > backlog & database | 9.279 | 56 | 9.335 | |
| di cui Software | 13.696 | 761 | 14.457 | |
| di cui Marchi | 40.367 | (299) | 40.068 | |
| mmobili, impianti e macchinari | 7.638 | 7.638 | ||
| mposte differite attive | 11.822 | 20.917 | 2 | 32.739 |
| 325,386 | (63.216) | 262.170 | ||
| TTIVITÀ CORRENTI | ||||
| Crediti commerciali | 92.528 | (2.998) | 3 | 89.530 |
| ttività fiscali | 2.121 | 4 | 2.121 | |
| ltre attività correnti | 1.917 | (322) | 1.595 | |
| Disponibilità liquide e depositi a | 45.315 | 45.315 | ||
| 139.760 | (1.199) | 138.561 | ||
| OTALE ATTIVITÀ | 465.146 | (64.415) | 400.731 | |
| ASSIVITÀ NON CORRENTI | ||||
| restiti e finanziamenti | 144.708 | 144.708 | ||
| ltre passività finanziarie non | 1.885 | 1.885 | ||
| ondi rischi e oneri | 4.979 | 5 | 4.979 | |
| mposte differite passive | 46.664 | (21.033) | 3 | 25.631 |
| 193.257 | (16.054) | 177.203 | ||
| ASSIVITA CORRENTI | ||||
| restiti e finanziamenti | 40.155 | 40.155 | ||
| ltre passività finanziarie correnti | 3.075 | 3.075 | ||
| ebiti commerciali | 14.088 | 14.088 | ||
| Debiti tributari | 11.853 | 4.725 | 6 | 16.578 |
| ltre passività correnti | 10.024 | 10.024 | ||
| 79.195 | 4.725 | 83.920 | ||
| OTALE PASSIVITA' | 272.452 | (11.329) | 261.123 | |
| OTALE ATTIVITA' NETTE DENTIFICABILI AL FAIR |
||||
| 192.694 | (53.086) | 139.608 | ||
| nteressenze di minoranza | (28.904) | 7.963 | (20.941) | |
| vviamento derivante | ||||
| lall'acquisizione | 96.532 | 41.002 | 137.534 | |
| CORRISPETTIVO | 260.322 | (4.121) | 1 | 256.201 |
| arn-out | (39.307) | (39.307) | ||
| CORRISPETTIVO PAGATO | 221.015 | (4.121) | 216.894 |
| Prestiti e finanziamenti | 144.708 | 144.708 | ||
|---|---|---|---|---|
| Altre passività finanziarie non | 1.885 | 1.885 | ||
| Fondi rischi e oneri | 4.979 | 5 | 4.979 | |
| Imposte differite passive | 46.664 | (21.033) | 3 | 25.631 |
| 193.257 | (16.054) | 177.203 | ||
| PASSIVITA' CORRENTI | ||||
| Prestiti e finanziamenti | 40.155 | 40.155 | ||
| Altre passività finanziarie correnti | 3.075 | 3.075 | ||
| Debiti commerciali | 14.088 | 14.088 | ||
| Debiti tributari | 11.853 | 4.775 | 6 | 16.578 |
| Altre passività correnti | 10.024 | 10.024 | ||
| 79.195 | 4.725 | 83.920 | ||
| TOTALE PASSIVITA' | 272.452 | (11.329) | 261.123 | |
| TOTALE ATTIVITA' NETTE | ||||
| IDENTIFICABILI AL FAIR | 192.694 | (53.086) | 139.608 | |
| Interessenze di minoranza | (28.904) | 7.963 | (20.941) | |
| Avviamento derivante | ||||
| dall'acquisizione | 96.532 | 41.002 | 137.534 | |
| CORRISPETTIVO | 260.322 | (4.121) | 7 | 256.201 |
| Earn-out | (39.307) | (39.307) | ||
| CORRISPETTIVO PAGATO | 221.015 | (4.121) | 216.894 | |
Nota 1 Sulla base del piano industriale 2020-2022 presentato lo scorso novembre è stata aggiornata la previsione dei flussi di cassa relativi ai contratti di servicing esistenti alla data di acquisizione, con una conseguente riduzione della relativa valutazione di fair value;
Nota 2 Le imposte differite attive sono state aggiornate al fine di tener conto degli effetti derivanti dalle cospicue
La tabella che segue espone i flussi di cassa dell'acquisizione ed evidenzia pertanto l'inclusione dell'importo citato come price adjustment, non presente in occasione della scorsa Relazione semestrale consolidata al 30 giugno 2019.
| (€/000) | |
|---|---|
| Analisi dei flussi di cassa dell'acquisizione | |
| Disponibilità nette acquisite con la controllata | 45.315 |
| Corrispettivo pagato | (221.015) |
| Price adjustment | 4.121 |
| Flusso di cassa netto dell'acquisizione | (171.579) |
| Rifinanziamento del debito della controllata | (184.863) |
| Flusso di cassa complessivo dell'acquisizione | (356.447) |
In considerazione del fatto che l'acquisizione di Altamira è avvenuta alla fine di giugno 2019, la società ha contribuito all'utile netto del Gruppo solo con il secondo semestre. Al fine di apprezzare gli effetti economici dell'acquisizione come se questa fosse intervenuta all'inizio dell'anno, si rimanda a quanto esposto nella presente Relazione sulla Gestione in merito al conto economico gestionale proforma 2019.
Il 19 aprile 2019 si è perfezionata la societarizzazione della nuova subsidiary in Grecia. Ciò è avvenuto tramite alcuni passaggi successivi: in primis l'acquisizione del 100% delle azioni di un servicer locale non operativo ma in possesso di licenza al prezzo di € 488 mila e successivamente il trasferimento a quest'ultimo di tutte le attività, passività e contratti attivi e passivi fino allora riferibili alla branch doValue Hellas la quale ha contestualmente cessato di esistere.
L'acquisizione della società si configura come operazione di aggregazione aziendale esterna ed ha comportato l'emergere di un avviamento pari a € 435 mila.
Dopo il 31 dicembre 2019 il Gruppo doValue non ha effettuato operazioni di aggregazione aziendale.
Nel corso del 2019 non sono state applicate rettifiche retrospettive ad operazioni di aggregazione aziendale condotte in esercizi precedenti.
Oltre alla sopra citata operazione di trasferimento di attività e passività tra la branch doValue Hellas e la società doValue Hellas, nel corso dell'esercizio non sono state perfezionate ulteriori operazioni di aggregazione interne. Tuttavia, a partire dal 1 gennaio 2019 decorrono gli effetti delle seguenti operazioni citate già nel Bilancio Consolidato 2018:
• la scissione parziale mediante il trasferimento a doValue degli elementi patrimoniali del compendio aziendale di Italfondiario, costituito dal ramo d'azienda riferibile alle attività di special servicing che
• l'apporto a Italfondiario del ramo d'azienda di doValue che comprende, fra l'altro, le attività Master e le attività a supporto dei veicoli di cartolarizzazione e, in particolare, le attività di cash management
Tali operazioni sopramenzionate non hanno impatto sul bilancio consolidato.
7.2
7.3
Il trasferimento di attività e passività a quest'ultima si configura invece come un'operazione di aggregazione aziendale interna e pertanto tutti i relativi effetti sono stati annullati nell'ambito del processo di consolidamento. In particolare, il trasferimento in questione è stato valorizzato tramite una valutazione al fair value delle attività oggetto dell'operazione da parte di un terzo indipendente ed ha fatto emergere la valorizzazione del contratto Solar stipulato con le 4 banche greche per un importo di € 1,1 milioni il cui ammontare è stato eliminato ai fini del consolidamento.
svalutazioni di attività immateriali e della conseguente perdita fiscale di Altamira registrate in corrispondenza della data di ingresso in consolidamento;
Nota 3 I crediti commerciali sono stati ridotti al fine di tener conto dell'aggiustamento contabile riveniente da più accurata stima dei ricavi in corso di maturazione al 30 giugno 2019;
Nota 4 È stato incluso un credito d'imposta relativo alla dichiarazione fiscale 2018, contabilizzato dall'acquisita nel secondo semestre 2019;
Nota 5 Il fondo rischi e oneri è stato adeguato per riflettere l'importo di prevedibile esborso a fronte di un contraddittorio attivato nel secondo semestre dell'anno da uno dei principali clienti della società, sull'applicabilità di previsioni contrattuali preesistenti alla data di acquisizione. Tale importo risulta dimensionato a quanto riferibile a competenze maturate fino alla data di acquisizione;
Nota 6 Le imposte differite passive sono calcolate come conseguenza dell'aggiornamento della valutazione al fair value delle attività nette di Altamira;
Nota 7 I debiti tributari sono stati incrementati per tener conto dell'esito di una verifica fiscale intervenuta nel secondo semestre e riferita ad esercizi pregressi.




| e e |
Società collegate |
loint ventures |
Dirigenti con responsabilità strategiche |
Altre parti correlate |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| 764 | 764 | ||||
| 786 | 786 | ||||
| (1.158) | (1.158) | ||||
| (23) | (23) | ||||
| (786) | (786) | ||||
| (1) | (1) | ||||
| (418) | (418) |
Ai fini dell'informativa sulle parti correlate trova applicazione il testo dello IAS 24 che definisce il concetto di parte correlata ed individua il rapporto di correlazione tra questa e l'entità che redige il bilancio.
Ai sensi dello IAS 24, le parti correlate significative per il Gruppo doValue, comprendono:
In ottemperanza alla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, doValue ha adottato la "Policy per la gestione delle operazioni con parti correlate e delle operazioni in conflitto di interessi del Gruppo doValue", pubblicata sul sito istituzionale di doValue (www.doValue.it), volta a definire principi e regole per il presidio del rischio derivante da situazioni di possibile conflitto di interesse determinate dalla vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali.
Per la gestione delle operazioni con parti correlate doValue ha istituito il Comitato Rischi e Operazioni con Parti Correlate - composto da un minimo di 3 (tre) ed un massimo di 5 (cinque) componenti scelti tra i componenti del Consiglio di Amministrazione, non esecutivi e per la maggioranza in possesso dei requisiti di indipendenza - organo al quale è affidato il compito di rilasciare, nelle ipotesi disciplinate dalla procedura, pareri motivati al Consiglio di Amministrazione in merito alle operazioni con parti correlate.
Di seguito si forniscono le informazioni sui compensi ai dirigenti con responsabilità strategiche riferiti all'esercizio 2019. La definizione di dirigenti con responsabilità strategiche, secondo lo IAS 24, comprende quei soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della Società. Rientrano in questa categoria, i componenti del Consiglio di Amministrazione, compreso l'Amministratore Delegato, i Sindaci della Capogruppo e di tutte le società controllate, nonché gli altri dirigenti con responsabilità strategiche individuati nell'ambito "Personale Rilevante".
| 31/12/2019 | |
|---|---|
| Benefici a breve termine per i dipendenti | 4.109 |
| Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro | 150 |
| Pagamenti basati su azioni | 7.094 |
| Totale | 11.353 |
Nel corso del periodo sono state realizzate operazioni con parti correlate di importo esiguo, di natura ordinaria e di minor rilevanza relative, principalmente a contratti di prestazione di servizi.
Tutte le operazioni con parti correlate compiute nel corso del 2019 sono state concluse nell'interesse del Gruppo e a condizioni di mercato o standard.
Nel prospetto che segue sono indicate le attività, passività e le garanzie e gli impegni in essere al 31 dicembre 2019, distintamente per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24.
| Voci di Stato Patrimoniale | Società controllante |
Società controllate non consolidate |
Società collegate |
Joint ventures |
Dirigenti con responsabilità strategiche |
Altre parti correlate |
Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Crediti commerciali | 1.065 | 1.065 | |||||
| (mmobili, impianti e macchinari | 1.571 | 1.571 | |||||
| TOTALE ATTIVITA' | 2.636 | 2.636 | |||||
| Debiti commerciali | 123 | 123 | |||||
| Fondi rischi e oneri | ರ್ಕ | 96 | |||||
| Altre passività finanziarie correnti | 1.517 | 1.517 | |||||
| TOTALE PASSIVITA' | 1.736 | 1.736 | |||||
Con il 25,05% delle quote, la società controllante, come azionista di riferimento, è Avio S.à r.l., una società di diritto lussemburghese affiliata al Gruppo Fortress a sua volta acquisito da Softbank Group Corporation nel dicembre 2017. L'azionista di riferimento Avio S.à r.l. non esercita nei confronti di doValue l'attività di Direzione e Coordinamento così come definita dagli artt. 2497 e seguenti del Codice Civile.
I principali rapporti con le altre parti correlate sono relativi a:
• Torre SGR S.p.A.: la società offre al Gruppo il servizio di affitto di alcuni immobili per una delle principali sedi territoriali presenti a Roma. Tale contratto, scaduto a gennaio 2019 è stato prorogato in corso d'anno e contabilizzato ai sensi dell'IFRS 16; tale fattispecie ha fatto rilevare una competenza 2019 in parte tra le spese amministrative (€ 1,2 milioni) e in parte tra ammortamenti (€ 786 mila) e oneri finanziari (€ 23 mila). Le contropartite patrimoniali sono rilevate tra gli immobili, impianti e macchinari (€ 1,6 milioni), tra le altre passività finanziarie (€ 1,5 milioni) e tra i debiti commerciali (€ 50 mila); il Gruppo inoltre svolge per Torre SGR servizi IT registrati tra i
• Fortress Investment Fund III LP: Altamira Proteus, con sede in Portogallo, ha effettuato servizi di due diligence
• FIG LLC: doValue svolge attività di due diligence nei confronti della società e nell'esercizio ha maturato ricavi per
• Stresa Securitisation: il Gruppo offre servizi di master servicing alla SPV con ricavi da contratti con i clienti per
• Verbania Securitisation: il Gruppo offre servizi di master servicing alla SPV con ricavi da contratti con i clienti per
• SPV leffe: il Gruppo svolge attività di recupero e di servizi informativi per un totale ricavi di € 239 mila e crediti
• Reoco: doValue svolge attività di gestione del patrimonio immobiliare per alcune Reoco rilevando ricavi da con-


| Tipologia di servizi | Corrispettivo dell'esercizio |
Corrispettivo dell'esercizio |
||
|---|---|---|---|---|
| Corrispettivi in Euro (IVA e spese escluse) |
Soggetto che ha erogato il servizio |
doValue S.p.A. |
Soggetto che ha erogato il servizio |
Societa controllate |
| Revisione contabile | EY S.p.A. | 176.000 | BDO, Network EY (*) |
187.125 |
| Servizi di attestazione: | 24.000 | 42.510 | ||
| Verifiche per sottoscrizione dichiarazioni fiscali |
EY S.p.A. | 4.000 | Network EY | 42.510 |
| Dichiarazione Non Finanziaria | EY S.p.A. | 20.000 | ||
| Altri servizi | Network EY | 269.400 | BDO Network | 299.129 |
| Totale | 469.400 | 528.764 |
La legge 4 agosto 2017, n.124 introduce all'articolo 1, commi da 125 a 129 alcune misure finalizzate ad assicurare la trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche che si inseriscono in un contesto normativo di fonte europea, oltre che nazionale.
Da segnalare, inoltre, la circolare Assonime 5 Attività d'impresa e concorrenza, pubblicata in data 22 febbraio 2019, che contiene alcuni orientamenti ed evidenzia i punti di maggior incertezza, auspicando un intervento normativo da parte delle autorità competenti che garantisca un corretto e uniforme adempimento degli obblighi da parte delle imprese, oltre alla non applicazione delle sanzioni contenute nella norma stessa.
Ciò premesso, si riportano di seguito i principali criteri adottati da doValue S.p.A. e dalle proprie società controllate con sede in Italia in linea con la circolare di Assonime precedentemente richiamata.
Sono state considerate le sovvenzioni, i contributi e i vantaggi economici di qualunque genere ricevuti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2019. Tali benefici sono stati rilevati a conto economico a seguito della verifica del rispetto delle condizioni di erogazione, pertanto il Gruppo prevede di non essere chiamato a restituire alcun importo.
Di seguito si espongono in forma tabellare le informazioni presenti nel Gruppo.
| (€) | |
|---|---|
| Tipologia di contributo | Importo |
| Fondo occupazione | 151.763 |
| Sgravi contributivi per conciliazione vita lavoro | 212.715 |
| TOTALE | 364.478 |







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