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Annual Report Aug 5, 2020

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RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2017

SERVICING | LENDING | SOLUTIONS

RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2017

Sede sociale: Piazzetta Monte, 1 – 37121 Verona Capitale sociale € 41.280.000,00 interamente versato Banca iscritta all'Albo delle Banche - codice ABI: 10639 Capogruppo del Gruppo bancario doBank iscritto all'Albo dei Gruppi bancari - codice 10639 Iscrizione al Registro delle Imprese di Verona, codice fiscale n. 00390840239 e P.IVA n. 02659940239 Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi www.dobank.com

SOMMARIO

CARICHE SOCIALI E SOCIETA' DI REVISIONE ____________ 4
STRUTTURA DEL GRUPPO _____________ 5
RELAZIONE SULLA GESTIONE _________ 6
SCHEMI DEL BILANCIO CONSOLIDATO __________ 32
NOTA INTEGRATIVA CONSOLIDATA _____________ 39
PARTE A - POLITICHE CONTABILI __________ 40
PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO ____ 67
PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO ______ 90
PARTE D – REDDITIVITA' CONSOLIDATA COMPLESSIVA ______ 103
PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA _____ 105
PARTE F - INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO CONSOLIDATO _______ 130
PARTE G – OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA ____ 140
PARTE H -OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE ___________ 143
PARTE I - ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI ____ 146
PARTE L – INFORMATIVA DI SETTORE ___________ 149
ALLEGATO 1 – PROSPETTO DEI CORRISPETTIVI DI COMPETENZA DELL'ESERCIZIO A FRONTE DEI
SERVIZI FORNITI DALLA SOCIETÀ DI REVISIONE E DALLE ENTITÀ APPARTENENTI ALLA RETE DELLA
SOCIETÀ DI REVISIONE ___________ 151
ALLEGATO 2 – INFORMATIVA AL PUBBLICO STATO PER STATO _____ 153
ATTESTAZIONI E RELAZIONI AL BILANCIO CONSOLIDATO _________ 155
DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO
RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE

CARICHE SOCIALI E SOCIETA' DI REVISIONE

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente Giovanni Castellaneta
Amministratore Delegato Andrea Mangoni
Consiglieri Fabio Balbinot
Edovige Catitti (2) (5)
Francesco Colasanti (2) (4)
Nunzio Guglielmino (3) (6)
Giovanni Lo Storto (1) (4) (6)
Giuseppe Ranieri (6)
Charles Robert Spetka

COLLEGIO SINDACALE

Presidente Francesco Mariano Bonifacio (7)
Sindaci effettivi Massimo Fulvio Campanelli (8)
Nicola Lorito (8)
Sindaci supplenti Maurizio De Magistris
Giovanni Parisi

SOCIETA' DI REVISIONE EY S.p.A.

Dirigente preposto alla redazione Mauro Goatin dei documenti contabili societari

Alla data di approvazione delle Relazioni e bilancio consolidato al 31 dicembre 2017

Note

-

-

-

STRUTTURA DEL GRUPPO

Il seguente grafico mostra la composizione del Gruppo doBank alla data del 31 dicembre 2017:

doBank nasce nel 2015 dall'acquisizione, sotto la leadership di Fortress, dei due più grandi Servicer italiani indipendenti.

Nel 2016 doBank acquisisce il 100% di Italfondiario, tra i principali operatori in Italia nella gestione in outsourcing di crediti performing e non-performing: nasce il Gruppo doBank leader di mercato che conta su oltre 17 anni di esperienza nel settore in Italia.

RELAZIONE SULLA GESTIONE

PREMESSA

I risultati di sintesi e gli indicatori economico-patrimoniali sono basati sui dati di contabilità e sono utilizzati nell'ambito del monitoraggio delle performance da parte del management e nel reporting direzionale. Essi sono altresì coerenti con le metriche di misurazione maggiormente diffuse nel settore di riferimento, a garanzia della comparabilità dei valori presentati.

Si rende noto che i dati economici al 31 dicembre 2017 vengono confrontati con i dati Pro-Forma 2016 (nelle tabelle indicato con "2016 PF" o "31/12/2016 PF") i quali sono stati predisposti sulla base di quanto riportato nella Comunicazione Consob n. DEM/1052803 del 5 luglio 2001, con l'intento di riflettere retroattivamente gli effetti significativi delle operazioni straordinarie intervenute nella seconda parte del 2016 e pertanto non riflesse nella situazione contabile al 31 dicembre 2016: (i) l'acquisizione del 100% del capitale di Italfondiario, (ii) la derecognition del portafoglio crediti cartolarizzato ("Operazione Romeo"), (iii) il riconoscimento degli effetti derivanti dal contratto di servicing sullo stesso portafoglio cartolarizzato e (iv) la cessione della partecipazione Immobiliare Veronica 84 in liquidazione avvenuta il 30 settembre 2016, come se le stesse fossero state poste in essere il 1° gennaio 2016.

Non è stato predisposto lo stato patrimoniale consolidato Pro-Forma in quanto le citate operazioni sono state poste in essere e realizzate entro il 31 dicembre 2016 e, conseguentemente, esse risultano già riflesse nello stato patrimoniale consolidato al 31 dicembre 2016 incluso nel documento Relazioni Bilancio Consolidato 2016.

ATTIVITA' DEL GRUPPO

Il Gruppo doBank è leader in Italia nell'attività di gestione di crediti prevalentemente nonperforming a favore di banche, investitori e istituzioni finanziarie pubbliche e private (Servicing), con un portafoglio in gestione di circa 77 miliardi di euro (Gross Book Value) a fine 2017. Il Gruppo doBank fornisce anche prodotti e servizi ancillari di natura commerciale, immobiliare e legale (Prodotti Ancillari) oltre ad altre attività minori di natura bancaria che riguardano principalmente la gestione, l'acquisto e la vendita di crediti non-performing.

All'interno del Gruppo, doBank e la sua società controllata Italfondiario svolgono attività di Special e Master Servicing, mentre l'offerta di Prodotti Ancillari connessi con l'attività di recupero è svolta anche mediante altre società (IBIS e doRealEstate) o strutture interne (Judicial Management).

Nell'ambito del Servicing, i servizi offerti dal Gruppo doBank includono, tra l'altro:

  • "Riscossione e Recupero": attività relative all'amministrazione, alla gestione e al recupero del credito in via giudiziale e stragiudiziale per conto e su mandato di terzi, su portafogli di crediti performing, UTP (unlikely-to-pay) e non-performing (NPL, Bad Loans);
  • "Due Diligence": servizi di raccolta e organizzazione dati in ambienti di data room, nonché di consulenza per l'analisi e la valutazione dei crediti per la predisposizione di business plan riguardanti l'attività di Riscossione e Recupero;
  • "Strutturazione": servizi di strutturazione di operazioni di cartolarizzazione, regolate dalla legge 130/1999, oltre all'esercizio del ruolo di "soggetto incaricato" nell'ambito di operazioni di cartolarizzazione;
  • "Co-investimento": attività di Co-investimento in portafogli di crediti con primari investitori finanziari, ove tale attività sia strumentale all'ottenimento di contratti di servicing. Tale attività viene svolta sottoscrivendo, in quote di minoranza, titoli emessi da veicoli di cartolarizzazione disciplinati dalla legge 130/1999.
  • I Prodotti Ancillari connessi all'attività di recupero includono, tra l'altro, la raccolta,

l'elaborazione e la fornitura di informazioni commerciali, immobiliari e legali aventi ad oggetto i debitori e la prestazione di servizi legali. Tra le attività minori, il Gruppo doBank si occupa anche dell'offerta di selezionati prodotti bancari, principalmente in relazione alla propria attività nel settore del Servicing, (quali ad esempio l'erogazione di mutui, prevalentemente in fase di asta giudiziaria, e la gestione di conti depositi per clientela selezionata), insieme denominati Prodotti Ancillari e Altre Attività Minori.

Sia doBank sia Italfondiario, in qualità di special servicer, hanno ricevuto i seguenti giudizi di rating: "RSS1- / CSS1-" da Fitch Ratings e "Strong" da Standard & Poor's. I giudizi di Servicer Rating di doBank e di Italfondiario costituiscono i più elevati giudizi di Servicer Rating tra quelli assegnati agli operatori italiani del settore. Inoltre, tali giudizi sono stati attribuiti a doBank e a Italfondiario sin dal 2008 prima di ogni altro operatore del settore in Italia. Nel 2017 a doBank è stato assegnato anche il Master Servicer Rating di RMS2/CMS2/ABMS2 da Fitch Ratings.

Il Gruppo doBank è storicamente il principale partner di primari istituti finanziari e investitori istituzionali nazionali ed esteri. La base clienti del Gruppo, che nel 2017 si è ulteriormente diversificata, può essere suddivisa in due principali categorie di clienti anche in funzione del tipo di attività svolta: (i) Clienti Banche, per i quali il Gruppo svolge principalmente attività di "Riscossione e Recupero" e (ii) Clienti Investitori, per i quali doBank si occupa, oltre che della attività di "Riscossione e Recupero", anche dell'attività di "Due Diligence" e "Strutturazione"; ad entrambe le categorie di clienti doBank offre l'intera gamma di Prodotti Ancillari connessi all'attività di recupero.

CONTESTO MACRO ECONOMICO GENERALE

Nel 2017 è proseguito il graduale miglioramento dei principali indicatori di attività economica in Italia, sebbene a tassi di crescita che rimangono sensibilmente al di sotto della media europea.

Secondo le ultime previsioni dell'OCSE1 , il PIL dei paesi dell'area euro è aumentato del +2,4% nel 2017 e tenderà al +2,2% nell'anno in corso e al +1,9% nel 2019. Più modesto il percorso di crescita dell'Italia che, avendo archiviato il 2017 con un +1,6% dovrebbe svilupparsi ad un tasso del +1,5% nel 2018 e del +1,3% nel 2019.

L'andamento del PIL italiano nel 2017 risulta comunque in significativa accelerazione rispetto all'anno precedente (+1,1% nel 2016), sostenuto dai consumi privati (+1,4%), principale componente della domanda interna, investimenti ed export. Il miglioramento del contesto macroeconomico ha avuto un riflesso positivo sul tasso di disoccupazione, in riduzione nel 2017 all'11,2% rispetto all'11,7% del 2016; i livelli occupazionali sono però ancora inferiori alla media dell'area euro, che vanta un tasso di disoccupazione del 9,1% nel 2017.

Nonostante siano rientrati i timori di uno scenario deflattivo, l'inflazione nell'area euro e in Italia rimane bassa, frenata dalla crescita salariale ancora moderata. Il consiglio direttivo della BCE è orientato a mantenere condizioni monetarie espansive, puntando ad un tasso d'inflazione inferiore ma prossimo al 2%, rispetto all'attuale 1% circa.

Il settore Real Estate italiano, determinante per l'attività di special servicing di crediti secured, ha mostrato segnali incoraggianti nel 2017 come l'aumento del volume delle transazioni2 e dell'indice dei prezzi3 ; il volume di transazioni immobiliari è cresciuto del +3,1%, trainato da uffici, immobili industriali e residenziali, mentre l'indice dei prezzi è salito del +1,4% nel corso dell'anno.

Risultano in aumento anche i prestiti del sistema bancario a famiglie e imprese4 (+2,3% nel corso del 2017), a tassi medi che raggiungono il minimo storico del 2,69% (rispetto al 6,2% di fine 2007); sopra la media, al +3,4%, la crescita annua dei mutui per l'acquisto di abitazioni. Continua a destare preoccupazione l'assottigliarsi del margine tra il tasso d'interesse sui

1 OECD Economic Outlook, novembre 2017

2 PWC The Italian NPL market, dicembre 2017; numero di unità vendute, dati a giugno 2017

3 Bloomberg, Scenari Immobiliari SpA, dati a dicembre 2017

4 ABI monthly outlook, gennaio 2018

prestiti e quello sulla raccolta, fattore chiave per la redditività delle banche, pari a 1,84 punti percentuali nel 2017 rispetto a 1,98 punti nell'anno precedente.

La qualità degli attivi delle banche italiane è migliorata nel corso dell'anno, per l'impatto positivo dello scenario esterno e la centralità che l'argomento ha acquisito nelle strategie d'impresa. Le consistenze di sofferenze lorde si sono attestate a circa 1675 miliardi, in flessione rispetto ai circa 200 miliardi di fine 2016, anche per effetto di significative operazioni di vendita e cartolarizzazione di crediti, che contribuiscono a stimolare la domanda di servizi di servicing, core business di doBank. Lo stock di sofferenze nette si attesta invece a 66,3 miliardi di euro6 , in calo rispetto a dicembre 2016 (€ 86,8 miliardi). Coerentemente, il rapporto sugli impieghi totali evidenzia una flessione dal 4,89% al 3,74% nello stesso periodo.

Nel corso del 2017 si è infine assistito a rilevanti novità nell'approccio sistemico alla gestione dello stock di sofferenze bancarie italiane, anche attraverso la costituzione dell'Italian Recovery Fund (già Atlante II) e l'attività di S.G.A. S.p.A. e REV Gestione Crediti S.p.A.; questi soggetti hanno già avviato operazioni di rilevante entità e si aggiungono all'attività di primari fondi d'investimento nazionali ed internazionali che continuano a considerare con interesse il mercato NPL italiano.

5 Banca d'Italia, Banche e Moneta: serie nazionali, febbraio 2018 6 ABI monthly outlook, gennaio 2018, dato riferito a novembre 2017

PRINCIPALI DATI DEL GRUPPO

(€/000)

Esercizio Variazione
2017 2016 PF Assoluta %
213.015 206.181 6.834 3%
194.928 188.414 6.514 3%
(124.826) (124.107) (719) 1%
70.102 64.307 5.795 9%
33% 31% 2% 6%
68.134 64.222 3.912 6%
32% 31% 1% 3%
44.994 40.394 4.600 11%

(€/000)

31/12/2017 Variazione
Principali dati patrimoniali consolidati 31/12/2016 %
Crediti v erso banche 49.449 52.575 (3.126) (6)%
Attiv ità fiscali 94.187 143.030 (48.843) (34)%
Altre attiv ità 117.775 114.103 3.672 3%
Totale Attiv o 297.500 328.434 (30.934) (9)%
Altre passiv ità 37.906 55.986 (18.080) (32)%
Fondi rischi e oneri 26.579 25.371 1.208 5%
Patrimonio netto 206.697 210.744 (4.047) (2)%

(€/000)

Indicatori regolamentari ⁽¹⁾ 31/12/2017 31/12/2016 Variazione 31/12/2017
% Gruppo CRR
Fondi Propri 141.535 106.945 34.590 32% 169.066
RWA 535.492 519.347 16.145 3% 566.518
CET 1 capital ratio 26,43% 20,59% 5,84% 28% 29,84%
Total capital ratio 26,43% 20,59% 5,84% 28% 29,84%

⁽¹⁾ A seguito dei chiarimenti ricev uti da Banca d'Italia il 23 febbraio 2018, il perimetro di consolidamento da utilizzarsi ai soli fini della v igilanza prudenziale ("Gruppo CRR") prev ede al v ertice Av io S.à r.l., non consolidata nel patrimonio netto contabile. Maggiori dettagli sono forniti nella sezione "Il patrimonio e i coefficienti patrimoniali".

Allo scopo di facilitare la comprensione dell'andamento economico e finanziario del Gruppo doBank, sono stati individuati alcuni indicatori alternativi di performance ("Indicatori Alternativi di performance" o "KPI"), riassunti nella tabella di seguito.

(€/000)
Indicatori alternativi di performance 31/12/2017 31/12/2016 PF 31/12/2016
Gross Book Value (EoP) - in milioni di euro - 76.703 80.901 80.901
Incassi di periodo - in milioni di euro - 1.836 1.694 1.188
Incassi di periodo/GBV (EoP) 2,4% 2,1% 1,5%
Staff FTE/Totale FTE 37% 34% 34%
Incassi di periodo/Serv icing FTE 2.510 2.166 1.520
Cost/Income ratio 64% 66% 61%
EBITDA 70.102 64.307 58.016
EBT 68.134 64.222 78.286
EBITDA Margin 33% 31% 35%
EBT Margin 32% 31% 48%
ROE 22% 22% 28%
EBITDA – Capex 64.436 62.645 30.748
Capitale Circolante Netto 78.265 79.320 79.320
Posizione Finanziaria Netta di cassa/(debito) 38.605 29.459 29.459

Legenda

Gross Book Value (EoP): Indica il valore contabile dei crediti affidati in gestione alla fine del periodo di riferimento, al lordo delle rettifiche di valore dovute all'attesa di perdite su tali crediti.

Incassi di periodo: utilizzati per il calcolo delle commissioni ai fini della determinazione dei ricavi dall'attività di servicing, consentono di illustrare la capacità del Gruppo di estrarre valore dal portafoglio in gestione.

Incassi di periodo/GBV (Gross Book Value): rapporto tra il totale degli incassi annuali lordi e il GBV di fine periodo del portafoglio complessivamente gestito. L'indicatore rappresenta una ulteriore metrica rispetto agli incassi di periodo in valore assoluto, relativa al tasso di efficacia dei recuperi, ovvero il rendimento del portafoglio in gestione in termini di incassi annui e di conseguenza di commissioni attive da gestione.

Staff FTE/Totale FTE: rapporto tra il numero di dipendenti (con esclusione quindi di stagisti e consulenti) che svolgono attività di supporto e il numero di dipendenti totali del Gruppo full-time. L'indicatore consente di illustrare l'efficienza della struttura operativa e il focus relativo della stessa sulle attività di gestione.

Incassi di periodo/Servicing FTE: rapporto tra il totale degli incassi di periodo e il numero di dipendenti che svolgono attività di servicing. L'indicatore fornisce una indicazione relativa al tasso di efficienza dei recuperi, ovvero il rendimento di ogni singolo dipendente specializzato nell'attività di servicing in termini di incassi annui effettuati sul portafoglio conferito in gestione.

Cost/Income ratio: calcolato come rapporto tra gli oneri operativi e il totale dei ricavi operativi riportati nel conto economico riclassificato gestionale. È uno dei principali indicatori dell'efficienza gestionale del Gruppo: minore è il valore espresso da tale indicatore maggiore è l'efficienza.

EBITDA ed EBT: congiuntamente ad altri indicatori di redditività relativa, consentono di illustrare le variazioni della performance operativa e forniscono utili informazioni in merito alla performance economica del Gruppo.

EBITDA Margin ed EBT Margin: ottenuti dividendo l'EBITDA e l'EBT per i Ricavi lordi.

ROE (Return on Equity): ottenuto come rapporto tra l'utile netto di periodo e la media del patrimonio netto di inizio e fine periodo, è un indice economico della redditività del capitale proprio.

EBITDA – Capex: è l'EBITDA al netto di investimenti in capitale fisso, attività materiali, immateriali e finanziarie ("Capex"), congiuntamente ad altri indicatori di redditività relativa, consente di illustrare i cambiamenti delle performance operative e fornisce una indicazione in merito alla capacità del Gruppo di generare cassa.

Capitale Circolante Netto: è rappresentato dai crediti per corrispettivi fatturati ed in maturazione al netto dei debiti verso i fornitori per fatture di acquisto contabilizzate e in maturazione nel periodo.

Posizione Finanziaria Netta: è costituita dalla cassa e dalla liquidità disponibile nonché da titoli altamente liquidabili, al netto di debiti verso banche per finanziamenti e di debiti verso la clientela per i conti correnti aperti presso il Gruppo.

RISULTATI DEL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2017

Risultati Economici

La tabella ed i commenti che seguono espongono il conto economico consolidato riclassificato al 31 dicembre 2017 con un raffronto a parità di perimetro, ossia con il conto economico riclassificato Pro-Forma al 31 dicembre 2016 ("2016 PF" o "31/12/2016 PF"). Per completezza e per coerenza con i dati inclusi negli schemi di bilancio, la tabella espone altresì la variazione rispetto alla situazione contabile al 31 dicembre 2016.

(€/000)
---------
Conto economico riclassificato consolidato Esercizio Variazione Variazione
2017 2016 PF Assoluta % 2016 %
Ricav i di Serv icing 196.554 191.754 4.800 3% 160.512 22%
di cui v/Banche 159.763 169.305 (9.542) (6)% 149.130 7%
di cui v/Investitori 36.791 22.449 14.342 64% 11.382 n.s.
Ricav i da co-inv estimento 665 25 640 n.s. 25 n.s.
Ricav i da prodotti ancillari e altre attiv ità minori 15.796 14.402 1.394 10% 3.672 n.s.
Ricavi lordi 213.015 206.181 6.834 3% 164.209 30%
Commissioni passiv e (18.087) (17.767) (320) 2% (17.276) 5%
Ricavi netti 194.928 188.414 6.514 3% 146.933 33%
Spese per il personale (83.391) (81.570) (1.821) 2% (58.638) 42%
Spese amministrativ e (41.435) (42.537) 1.102 (3)% (30.279) 37%
di cui IT (17.784) (14.253) (3.531) 25% (12.444) 43%
di cui Real Estate (8.086) (9.114) 1.028 (11)% (6.340) 28%
di cui altre spese generali (15.565) (19.170) 3.605 (19)% (11.495) 35%
Totale costi operativi (124.826) (124.107) (719) 1% (88.917) 40%
EBITDA 70.102 64.307 5.795 9% 58.016 21%
EBITDA Margin 33% 31% 2% 6% 35% (7)%
Rettifiche/riprese di v alore nette su attiv ità materiali e immateriali (2.284) (1.720) (564) 33% (588) n.s.
Accantonamenti netti (4.041) 1.538 (5.579) n.s. 5.549 n.s.
Saldo rettifiche/riprese di v alore 1.776 114 1.662 n.s. 8.186 (78)%
Utile/perdita da partecipazioni 2.765 179 2.586 n.s. 7.625 (64)%
EBIT 68.318 64.418 3.900 6% 78.788 (13)%
Interessi e commissioni deriv anti da att. finanziaria (184) (196) 12 (6)% (502) (63)%
EBT 68.134 64.222 3.912 6% 78.286 (13)%
Imposte sul reddito (22.750) (23.550) 800 (3)% (26.763) (15)%
Utile/perdita delle attiv ità dismesse e in v ia di dismissione al netto delle imposte (390) (1.435) 1.045 (73)% (350) 11%
Risultato d'esercizio 44.994 39.237 5.757 15% 51.173 (12)%
Utile/perdita di pertinenza di terzi - - - n.s. - n.s.
Risultato netto di pertinenza del Gruppo ante PPA 44.994 39.237 5.757 15% 51.173 (12)%
Effetti economici della "Purchase Price Allocation " - 1.157 (1.157) (100)% 1.157 (100)%
Rettifiche di v alore su av v iamenti - - - n.s. - n.s.
Risultato netto di pertinenza del Gruppo 40.394 4.600 11% 52.330 (14)%
Utile per azione (in Euro) 0,58 0,52 0,06 11% 0,67 (14)%

La formazione dell'EBITDA

L'EBITDA si attesta a € 70,1 milioni in aumento del 9% rispetto al 2016 (€ 64,3 milioni) a parità di perimetro. In termini di percentuale sui ricavi, l'EBITDA migliora di circa due punti dal 31% del 2016 al 33% del 2017.

Ricavi netti Esercizio Variazione Esercizio Variazione
2017 2016 PF Assoluta % 2016 %
Ricav i di Serv icing 196.554 191.754 4.800 3% 160.512 22%
di cui v/Banche 159.763 169.305 (9.542) (6)% 149.130 7%
di cui v/Investitori 36.791 22.449 14.342 64% 11.382 n.s.
Ricav i da co-inv estimento 665 25 640 n.s. 25 n.s.
Ricav i da prodotti ancillari e altre attiv ità minori 15.796 14.402 1.394 10% 3.672 n.s.
Ricavi lordi 213.015 206.181 6.834 3% 164.209 30%
Commissioni passiv e (18.087) (17.767) (320) 2% (17.276) 5%
Ricavi netti 194.928 188.414 6.514 3% 146.933 33%

Il miglioramento dell'EBITDA, in crescita ad un tasso superiore di circa tre volte rispetto a quello dei ricavi, è trainato dall'andamento dei ricavi lordi al 31 dicembre 2017 che ammontano ad € 213,0 milioni, + 3% rispetto ai € 206,2 milioni dell'esercizio precedente pro-forma. Alla positiva performance registrata nei ricavi di servicing pari ad € 196,6 milioni (+3%) hanno contribuito sia i maggiori recuperi sia un leggero incremento della commissione media, dovuto al mix degli incassi, elementi che hanno più che compensato i minori ricavi da base fee, legati alla diminuzione del portafoglio medio lordo in gestione, e dalla lieve flessione delle indennità da cessioni.

Il significativo incremento del segmento Investitori (+64%) e la flessione del segmento Banche (-6%), è legata all'ingresso, a partire dal terzo trimestre 2017, dei ricavi sul mandato dei due portafogli Fino 1 e Fino 2 Securitisation originati dal perimetro UniCredit già in parte gestito dal Gruppo. Il volume dei recuperi in mandato, pari a € 1,84 miliardi, segna un incremento pari all'8%7 rispetto a € 1,69 miliardi nel 2016.

Nell'ambito dei ricavi da co-investimento, il 2017 beneficia dei proventi legati ai titoli ABS delle due cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation. I ricavi da prodotti ancillari e attività minori rinvenienti da attività di Master Servicing, da servizi amministrativi, immobiliari, di business information e due diligence, contribuiscono per € 15,8 milioni al totale dei ricavi lordi del periodo con un incremento del 10% rispetto al 2016 pro-forma anche grazie alla decisa crescita registrata nell'ultimo trimestre del 2017.

In linea ai ricavi lordi, i ricavi netti sono in crescita del 3% rispetto al 2016; l'incidenza sui ricavi delle commissioni passive è infatti sostanzialmente in linea nel 2017 rispetto all'anno precedente.

(€/000)
Costi operativi Esercizio Variazione Variazione
2017 2016 PF Assoluta % 2016 %
Spese per il personale (83.391) (81.570) (1.821) 2% (58.638) 42%
Spese amministrativ e (41.435) (42.537) 1.102 (3)% (30.279) 37%
di cui IT (17.784) (14.253) (3.531) 25% (12.444) 43%
di cui Real Estate (8.086) (9.114) 1.028 (11)% (6.340) 28%
di cui altre spese generali (15.565) (19.170) 3.605 (19)% (11.495) 35%
Totale costi operativi (124.826) (124.107) (719) 1% (88.917) 40%

I costi operativi sono stabili con un importo pari a € 124,8 milioni rispetto a € 124,1 milioni del 2016 nonostante il più elevato livello di incassi e a dimostrazione della leva operativa di cui beneficia il Gruppo; in particolare, le spese del personale, aumentano del 2% rispetto all'esercizio precedente in quanto subiscono l'effetto di un aumento di costo medio come diretta conseguenza del progressivo rafforzamento del top management necessario rispetto alle modifiche strutturali del Gruppo nell'anno, nonché per effetto dell'introduzione del nuovo

7 Il tasso di crescita dell'8% si riferisce ad incassi 2016 netti per Italfondiario; alternativamente, considerando incassi 2016 lordi per Italfondiario, il tasso di crescita sarebbe pari al +3%.

sistema incentivante post quotazione.

Tale incremento è compensato quasi interamente dalla riduzione delle spese amministrative, pari a € 41,4 milioni contro i € 42,5 milioni al 31 dicembre 2016 a parità di perimetro (-3%). Nell'ambito delle spese amministrative il significativo incremento dei costi IT, principalmente legato a costi straordinari ed attività progettuali come il cambio dei sistemi informativi, è stato più che compensato da risparmi di costi in ambito Real Estate (-11%) e altre spese generali (- 19%).

La formazione dell'EBIT e dell'EBT

L'EBIT del Gruppo è pari a € 68,3 milioni contro € 64,4 milioni del 2016 pro-forma (+6%) e l'EBT, di poco inferiore, ammonta a € 68,1 milioni (+6% rispetto al 2016) come dettagliato nella tabella che segue.

(€/000)

EBIT ed EBT Esercizio Variazione Variazione
2017 2016 PF Assoluta % 2016 %
EBITDA 70.102 64.307 5.795 9% 58.016 21%
Rettifiche/riprese di v alore nette su attiv ità materiali e immat. (2.284) (1.720) (564) 33% (588) n.s.
Accantonamenti netti (4.041) 1.538 (5.579) n.s. 5.549 n.s.
Saldo rettifiche/riprese di v alore 1.776 114 1.662 n.s. 8.186 (78)%
Utile/perdita da partecipazioni 2.765 179 2.586 n.s. 7.625 (64)%
EBIT 68.318 64.418 3.900 6% 78.788 (13)%
Interessi e commissioni deriv anti da att. finanziaria (184) (196) 12 (6)% (502) (63)%
EBT 68.134 64.222 3.912 6% 78.286 (13)%

Le rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali si riferiscono prevalentemente agli ammortamenti di licenze software ed evidenziano un incremento del 33% rispetto al 2016 per effetto degli investimenti tecnologici effettuati dal Gruppo nel periodo finalizzati alla sostituzione della piattaforma IT e all'uniformazione del sistema informativo nell'ambito di tutte le società che rientrano nel perimetro di consolidamento.

Gli accantonamenti netti a fondi rischi e oneri rilevano un saldo negativo di € 4,0 milioni verso un saldo positivo del 2016, che risentiva dei rilasci di stanziamenti su cause e controversie risultanti eccedenti rispetto all'effettiva passività stimata a fondi rischi e oneri. Tale incremento è influenzato dalla registrazione di nuovi stanziamenti su controversie legali e cause che pur rappresentano una percentuale limitata del GBV in gestione.

Il saldo rettifiche/riprese di valore presenta un saldo positivo di € 1,8 milioni, derivante prevalentemente ad incassi intervenuti su posizioni relative al portafoglio di proprietà nel tempo radiate.

L'utile/perdita da partecipazioni si attesta a € 2,8 milioni ed accoglie il risultato della vendita della partecipazione in Gextra S.r.l. definita nella prima parte dell'esercizio per un importo pari ad € 1,6 milioni. La voce accoglie inoltre l'effetto positivo della valutazione con il metodo del patrimonio netto della partecipazione in BCC Gestione Crediti.

La formazione del risultato di periodo

(€/000)

Risultato di periodo Esercizio Variazione Variazione
2017 2016 PF Assoluta % 2016 %
EBT 68.134 64.222 3.912 6% 78.286 (13)%
Imposte sul reddito (22.750) (23.550) 800 (3)% (26.763) (15)%
Utile/perdita delle attiv ità dismesse e in v ia di dismissione al netto delle imposte (390) (1.435) 1.045 (73)% (350) 11%
Effetti economici della "Purchase Price Allocation" - 1.157 (1.157) (100)% 1.157 (100)%
Risultato di periodo 44.994 40.394 4.600 11% 52.330 (14)%
Utile per azione (in Euro) 0,58 0,52 0,06 11% 0,67 (14)%

L'utile netto di periodo, che in assenza di utili di terzi è interamente riferibile al Gruppo, ammonta ad € 45,0 milioni, in aumento dell'11% rispetto a € 40,4 milioni al 31 dicembre 2016 pro-forma. Le imposte sul reddito incidono sull'EBT per il 33%, contro il 37% del 2016: tale miglioramento deriva dai disposti del Decreto-Legge "Salva-banche" del 3 maggio 2016 n. 59 per effetto del quale il 2017 non include il canone DTA che a fine 2016 ammontava ad € 4,1 milioni.

Il risultato di periodo è inoltre negativamente influenzato per € 390 mila dall'apporto economico della partecipazione Gextra nei primi quattro mesi di permanenza all'interno del perimetro di consolidamento.

L'utile per azione del periodo si attesta a € 0,58 verso € 0,52 del 2016 (+11%).

Segment Reporting

Il modello di business del Gruppo doBank è declinabile secondo due principali dimensioni di analisi:

• Clienti;

• Linee di Business.

La base clienti del Gruppo è stata suddivisa in due principali categorie: Banche ed Investitori. Le linee di business rappresentano l'aggregazione dei prodotti/servizi offerti dal Gruppo, e sono rappresentate da due categorie: Servicing e Prodotti Ancillari e altre attività minori.

Sulla base di questi criteri, nella seguente tabella sono riportati i ricavi e l'EBITDA di periodo dei segmenti di business indicati.

(€/000)
Esercizio 2017
Conto economico riclassificato consolidato Banche Investitori Totale
Servicing
% prodotti
ancillari e altre
attività minori
% Totale
Ricav i di Serv icing 159.668 34.983 194.651 1.903 196.554
di cui v/Banche 159.668 - 159.668 95 159.763
di cui v/Investitori - 34.983 34.983 1.808 36.791
Ricav i da co-inv estimento - - - 665 665
Ricav i da prodotti ancillari e altre attiv ità minori - - - 15.796 15.796
Ricavi lordi 159.668 34.983 194.651 91% 18.364 9% 213.015
Commissioni passiv e (14.304) (3.134) (17.438) (649) (18.087)
Ricavi netti 145.364 31.849 177.213 91% 17.715 9% 194.928
Spese per il personale (63.083) (13.822) (76.904) (6.487) (83.391)
Spese amministrativ e (29.035) (6.362) (35.397) (6.038) (41.435)
di cui IT (12.263) (2.687) (14.950) (2.834) (17.784)
di cui Real Estate (6.019) (1.319) (7.338) (748) (8.086)
di cui altre spese generali (10.753) (2.356) (13.109) (2.456) (15.565)
Totale costi operativi (92.118) (20.184) (112.301) (12.525) (124.826)
EBITDA 53.246 11.665 64.912 93% 5.190 7% 70.102
EBITDA Margin 33% 33% 33% 28% 33%

Nel corso del 2017 i ricavi lordi (€ 194,6 milioni) e l'EBITDA (€ 64,9 milioni) del segmento Servicing rappresentano più del 90% dei rispettivi totali. Il portafoglio FINO, a partire dal terzo trimestre, è stato riclassificato dal segmento Banche al segmento Investitori in corrispondenza della variazione della maggioranza della proprietà del portafoglio. Per questo motivo il segmento Investitori è cresciuto per l'apporto di € 17,8 milioni.

Situazione Patrimoniale e Finanziaria del Gruppo

(€/000)
Variazione
Principali aggregati patrimoniali consolidati 31/12/2017 31/12/2016 %
Attiv ita' finanziarie disponibili per la v endita 24.
001
1.047 22.954 n.s.
Crediti v erso banche 49.449 52.575 (3.126) (6)%
Crediti v erso clientela 2.853 10.820 (7.967) (74)%
Attiv ita' fiscali 94.187 143.030 (48.843) (34)%
Altre v oci dell'attiv o 127.010 120.962 6.048 5%
Totale attivo 297.500 328.434 (30.934) (9)%
Debiti v erso banche - 13.076 (13.076) (100)%
Debiti v erso clientela 12.106 11.060 1.046 9%
TFR e fondi rischi 36.939 35.611 1.328 4%
Altre v oci del passiv o 41.758 57.943 (16.185) (28)%
Patrimonio netto 206.697 210.744 (4.047) (2)%
Totale passivo e patrimonio netto 297.500 328.434 (30.934) (9)%

Le attività finanziarie disponibili per la vendita al 31 dicembre 2017 hanno registrato un notevole incremento rispetto al 2016 per effetto delle seguenti operazioni di co-investimento:

  • € 7,7 milioni si riferiscono alla valorizzazione dell'outstanding del 5% delle notes sottoscritte da doBank ed emesse dai veicoli di cartolarizzazione Romeo SPV e Mercuzio Securitisation;
  • € 15,2 milioni rappresentano il controvalore dell'importo versato nel mese di dicembre a fronte della sottoscrizione di 30 quote, pari ad un impegno complessivo di € 30 milioni, del fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II).

I crediti verso banche e verso clientela evidenziano la composizione esposta nella tabella che segue.

(€/000)
Crediti verso banche e verso clientela: composizione 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
merceologica %
Crediti verso banche
Conti correnti e depositi liberi 49.340 52.455 (3.115) (6)%
Titoli di debito 109 120 (11) (9)%
Totale 49.449 52.575 (3.126) (6)%
Crediti verso clientela
Conti correnti 1.338 885 453 51%
Mutui 1.209 1.443 (234) (16)%
Altri finanziamenti 306 8.492 (8.186) (96)%
Totale 2.853 10.820 (7.967) (74)%

I crediti verso banche accolgono la liquidità disponibile su conti correnti aperti presso gli istituti di credito utilizzati dal Gruppo (prevalentemente UniCredit e Banca Intesa); nonostante la liquidazione del dividendo 2016 al socio Avio, la liquidità complessiva disponibile rispetto all'inizio del 2017 si è ridotta solo del 6%, grazie ad un miglioramento sui tempi di incasso dei corrispettivi.

I crediti verso clientela evidenziano una complessiva diminuzione rispetto al 2016 (-€ 8,0 milioni) dovuta soprattutto al rimborso del "finanziamento ponte" di € 8,4 milioni concesso nel 2016 alla SPV Romeo a fronte dell'impegno alla sottoscrizione dei titoli realizzatasi nella prima parte del 2017.

Le attività fiscali al 31 dicembre 2017 sono sintetizzate nella tabella che segue:

(€/000)
Variazione
Attivita' fiscali: composizione 31/12/2017 31/12/2016 %
Attivita' per imposte correnti
Acconti 165 13.051 (12.886) (99)%
Crediti d'imposta - 36.773 (36.773) (100)%
Passiv ità fiscali - (12.102) 12.102 (100)%
Totale 165 37.722 (37.557) (100)%
Attivita' per imposte anticipate
Sv alutazioni su crediti 55.582 55.409 173 0%
Perdite fiscali riportabili in futuro 29.933 41.136 (11.203) (27)%
Altre attiv ità / Altre passiv ità 286 1.086 (800) (74)%
Accantonamenti 8.218 7.582 636 8%
Altre poste 3 95 (92) (97)%
Totale 94.022 105.308 (11.194) (11)%
Totale attività fiscali 94.187 143.030 (48.751) (34)%

Le attività per imposte correnti, che al 31dicembre 2016 erano principalmente costituite dai crediti d'imposta, risultano quasi totalmente azzerate al 31 dicembre 2017 per effetto dell'utilizzo degli stessi in compensazione di imposte indirette (IVA e ritenute fiscali).

Anche le attività per imposte anticipate subiscono un decremento che ammonta ad € 11,2 milioni ed è essenzialmente legato al reversal sulle perdite fiscali pregresse.

Come si evince dalla tabella che segue, tra le altre voci dell'attivo incidono in maniera più significativa le altre attività (+3% rispetto al 2016) che accolgono sostanzialmente i crediti per corrispettivi maturati da incassare derivanti dall'attività di recupero crediti in mandato nonché di servizi ancillari alla stessa.

Tra le partecipazioni è iscritto il valore attribuito alla società collegata BCC Gestione Crediti, la quale ha registrato un incremento al 31 dicembre 2017 per effetto della valutazione a equity risultante dalla situazione di fine periodo della società, in miglioramento rispetto all'esercizio precedente.

Altre voci dell'attivo 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
%
Cassa e disponibilità liquide 21 18 3 17%
Partecipazioni 2.879 1.608 1.271 79%
Attiv ita' materiali 1.819 638 1.181 n.s.
Attiv ita' immateriali 4.506 2.079 2.427 117%
Attiv ita' non correnti e gruppi di attiv ita' in v ia di dismissione 10 2.516 (2.506) (100)%
Altre attiv ita' 117.775 114.103 3.672 3%
Totale 127.010 120.962 6.048 5%

Le attività materiali sono triplicate dal 2016 a fronte di investimenti principalmente legati agli arredi e alla strumentazione hardware delle postazioni di lavoro, per effetto della riorganizzazione degli spazi e della logistica del Gruppo sulle varie sedi dislocate sul territorio nazionale.

Anche le attività immateriali, che accolgono principalmente licenze software, sono più che raddoppiate rispetto al 2016 per effetto degli investimenti tecnologici effettuati dal Gruppo nel periodo finalizzati alla sostituzione della piattaforma IT e all'uniformazione del sistema informativo nell'ambito di tutte le società rientranti nel perimetro di consolidamento.

Le attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione al 31 dicembre 2017 risultano quasi azzerate per effetto della cessione, intervenuta nel mese di aprile, della partecipazione in Gextra le cui poste dell'attivo – ai sensi dell'IFRS 5 - alla fine del 2016 erano state classificate in questa voce.

Tra i debiti verso banche, come si evince dalla tabella che segue, si evidenzia l'estinzione dei finanziamenti in essere al 31 dicembre 2016 a seguito del raggiungimento nel corso del 2017, di una maggiore autonomia finanziaria resa possibile anche grazie ai cospicui incassi di corrispettivi su fatture da incassare ricevuti nel periodo.

(€/000)
Debiti verso banche e verso clientela: composizione Variazione
merceologica 31/12/2017 31/12/2016 %
Debiti verso banche
Conti correnti e depositi liberi - 2.999 (2.999) (100)%
Finanziamenti - 10.032 (10.032) (100)%
Altri debiti - 45 (45) (100)%
Totale - 13.076 (13.076) (100)%
Debiti verso clientela
Conti correnti e depositi liberi 11.759 10.850 909 8%
Finanziamenti 319 - 319 n.s.
Altri debiti 28 210 (182) (87)%
Totale 12.106 11.060 1.046 9%

I debiti verso clientela includono in prevalenza i conti correnti accesi nei confronti di legali convenzionati con il Gruppo per l'attività di recupero crediti.

(€/000)
TFR e fondi rischi 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
%
TFR 10.360 10.240 120 1%
Fondi per rischi e oneri
Controv ersie legali 10.313 9.427 886 9%
Oneri del personale 8.839 9.002 (163) (2)%
Altri 7.427 6.942 485 7%
Totale 26.579 25.371 1.208 5%
Totale TFR e fondi rischi 36.939 35.611 1.328 4%

Tra i fondi per rischi e oneri, la componente delle controversie legali, cresciuta del 9% nel 2017 rispetto al 2016, si riferisce a fondi a presidio di rischi per cause passive rinvenienti dall'attività di recupero crediti. L'incremento di questa componente è in parte legato ad un nuovo stanziamento riferito alle pretese creditorie avanzate da precedenti fornitori in seguito all'intervenuta risoluzione dei rapporti contrattuali. Gli oneri del personale invece includono gli stanziamenti necessari a finanziare i premi MBO da erogare nei futuri esercizi sulla base delle politiche di remunerazione vigenti, al netto dei rilasci effettuati con riferimento ai premi erogati nel periodo, ma di competenza di esercizi precedenti. Il dimensionamento di questa componente al 31 dicembre 2017 risente anche dell'attivazione, in seguito alla quotazione, delle nuove politiche retributive che prevedono, per selezionate categorie di manager, una differente modulazione della retribuzione variabile, che tiene conto di differimenti temporali ed assegnazione di strumenti di capitale.

L'ultima componente residuale del fondo rischi accoglie stanziamenti su controversie per le quali non sono attivate al momento azioni legali.

Nell'ambito delle altre voci del passivo, di seguito riepilogate in tabella, le altre passività incidono in maniera preponderante ed accolgono per lo più i debiti verso i fornitori, il personale dipendente e verso l'Erario per IVA da liquidare.

(€/000)

Variazione
Altre voci del passivo 31/12/2017 31/12/2016 %
Passiv ita' fiscali 3.852 219 3.633 n.s.
Passiv ita' associate ad attiv ita' in v ia di dismissione - 1.738 (1.738) (100)%
Altre passiv ita' 37.906 55.986 (18.080) (32)%
Totale 41.758 57.943 (16.185) (28)%

Le passività fiscali si riferiscono ai debiti per imposte correnti e alla fiscalità differita a fronte della riserva di valutazione su titoli AFS.

Le passività associate ad attività in via di dismissione, parallelamente alla medesima voce dell'attivo, risultano azzerate nel 2017 in quanto riferite alla partecipazione in Gextra ceduta nel periodo.

Il Capitale Circolante Netto

(€/000)
Capitale circolante netto 31/12/2017 Variazione
31/12/2016 PF %
Crediti commerciali 99.337 102.685 (3.348) (3)%
Debiti commerciali (21.072) (23.365) 2.293 (10)%
Totale 78.265 79.320 (1.055) (1)%

L'aggregato di periodo si attesta ad € 78,3 milioni, in miglioramento rispetto a € 79,3 milioni al 31 dicembre 2016 pro-forma, in dipendenza di minori crediti commerciali e nonostante i maggiori ricavi.

La Posizione Finanziaria Netta

(€/000)

Posizione finanziaria netta 31/12/2016 PF Variazione
31/12/2017
%
A Cassa 21 18 3 17%
B Disponibilità liquide di conto corrente 49.340 52.575 (3.235) (6)%
C Titoli liquidabili 1.003 1.002 1 0%
D Liquidità (A)+(B)+(C ) 50.364 53.595 (3.231) (6)%
E Debiti bancari correnti - (13.076) 13.076 (100)%
F Depositi della clientela (11.759) (11.060) (699) 6%
G Altri debiti finanziari correnti - - - n.s.
H Posizione finanziaria netta corrente (D)+(E)+(F)+(G) 38.605 29.459 9.146 31%
I
Debiti bancari non correnti
- - - n.s.
J Altri debiti finanziari non correnti - - - n.s.
K Posizione finanziaria netta (H)+(I)+(J) 38.605 29.459 9.146 31%

La posizione finanziaria netta del Gruppo (cassa) al termine del 2017 risulta nettamente migliorata sia quantitativamente (€ 38,6 milioni verso € 29,5 milioni a fine 2016) sia qualitativamente, essendo sostanzialmente azzerate le fonti finanziate dall'esterno a conferma della capacità del Gruppo di generare autonomamente flussi di cassa in grado di garantire non solo una regolare operatività ordinaria, ma anche di mantenere un approccio opportunistico nel contesto di possibili co-investimenti ed acquisizioni. Nel corso dell'anno è stato inoltre finalizzato il progetto di consolidamento delle linee di credito presso la Capogruppo, attivando nuove facility bancarie a condizioni migliori e su scadenze triennali.

Il Patrimonio e i coefficienti patrimoniali

Il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2017 si attesta ad € 206,7 milioni, contro € 210,7 milioni al 31 dicembre 2016. Il raccordo con il patrimonio netto della Capogruppo, la composizione e la variazione rispetto all'esercizio precedente sono di seguito rappresentate.

(€/000)
Raccordo PN Capogruppo - PN Consolidato PN ante
risultato
Risultato
d'esercizio
PN Note
Saldi al 31 dicembre 2017 della Capogruppo doBank S.p.A. 158.027 33.930 191.957
Eliminazione del v alore di carico delle partecipazioni consolidate: -
- differenza tra il v alore di carico e v alore del PN contabile delle partecipate 3.676 - 3.676 (1)
- risultati conseguiti dalle partecipate - 10.775 10.775 (2)
Altre rettifiche di consolidamento - 289 289 (3)
Saldi al 31 dicembre 2017 di pertinenza del Gruppo 161.703 44.994 206.697

Note

(1) L'importo rappresenta la differenza tra il valore di carico ed il valore del patrimonio netto delle società partecipate

(2) L'importo rappresenta il valore dei risultati dell'esercizio 2017 delle società partecipate

(3) L'importo rappresenta altre rettifiche di consolidamento dovute principalmente alla valutazione a equity della partecipazione nella società collegata BCC Gecre ed allo storno di utili e dividendi infragruppo

(€/000)
Variazione
Composizione del patrimonio netto consolidato 31/12/2017 31/12/2016 %
Capitale 41.280 41.280 - n.s.
Riserv e da v alutazione 1.350 256 1.094 n.s.
Riserv e 119.350 117.155 2.195 2%
Azioni proprie (277) (277) - n.s.
Risultato netto di periodo 44.994 52.330 (7.336) (14)%
Patrimonio netto 206.697 210.744 (4.047) (2)%

(€/000)

Variazioni del patrimonio netto consolidato
Patrimonio netto al 31 dicembre 2016 210.744
Aumenti: 48.283
Utile del periodo 44.994
Variazioni delle riserv e da v alutazione (+) 1.094
Attribuzione di propri strumenti 2.195
Diminuzioni: (52.330)
Div idendi distrubuiti (52.330)
Variazioni delle riserv e da v alutazione (-) -
Patrimonio netto al 31 dicembre 2017 206.697

La variazione del periodo del patrimonio netto è influenzata positivamente, oltre che dal risultato economico, anche dalla riserva creata ai sensi dell'IFRS 2, a fronte di propri strumenti di capitale (azioni) attribuibili a dipendenti come conseguenza dell'applicazione delle politiche di remunerazione post IPO che prevedono in taluni casi l'attribuzione di pagamento in azioni.

Relativamente all'aspetto regolamentare del patrimonio, si riporta di seguito la tabella che espone il valore dei fondi propri e delle attività ponderate per il rischio e metriche patrimoniali consolidati, i quali sono stati calcolati in conformità ai principi regolamentari dettati dalla Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e dal Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) recepiti nelle Circolari di Banca d'Italia n. 285 e n. 286 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti.

L'applicazione dei disposti normativi citati è soggetta ad un regime transitorio durante il quale le nuove regole sono applicate – nella maggior parte dei casi – in proporzione crescente fino al 2019, quando avranno piena applicazione a regime (full application).

Al fine di consentire un confronto significativo con l'esercizio precedente, il perimetro di consolidamento prudenziale, al 31 dicembre 2017 viene esposto allineato a quello contabile.

(€/000)
Fondi propri e coefficienti patrimoniali 31/12/2017 31/12/2016 Variazione
%
Capitale primario di classe 1 (CET 1) 141.535 106.945 34.590 32%
Fondi Propri 141.535 106.945 34.590 32%
Attività ponderate per il rischio (RWA) 535.492 519.347 16.145 3%
CET 1 capital ratio 26,43% 20,59% 5,84% 28%
Total capital ratio 26,43% 20,59% 5,84% 28%

A seguito dei chiarimenti ricevuti da Banca d'Italia il 23 febbraio 2018, il perimetro di consolidamento da utilizzarsi ai soli fini della vigilanza prudenziale ("Gruppo CRR") prevede al vertice Avio S.à r.l., società finanziaria di diritto lussemburghese e socio di maggioranza di doBank S.p.A., non consolidata nel patrimonio netto contabile.

Per completezza di informativa, si riportano pertanto di seguito i ratio patrimoniali calcolati al 31 dicembre 2017 riferiti al perimetro di consolidamento del Gruppo CRR, che comprende Avio S.à r.l.

(€/000)
Fondi propri e coefficienti patrimoniali 31/12/2017
Capitale primario di classe 1 (CET 1) 169.066
Fondi Propri 169.066
Attività ponderate per il rischio (RWA) 566.518
CET 1 capital ratio 29,84%
Total capital ratio 29,84%

Nel mese di maggio 2017 si è concluso il processo di revisione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process – SREP) svolto da Banca d'Italia con riferimento ai requisiti minimi patrimoniali della Capogruppo doBank il cui esito ha previsto il rispetto di requisiti patrimoniali aggiuntivi a partire dalla segnalazione dei fondi propri riferiti al 30 giugno 2017 (Common Equity Tier 1 Ratio del 6,59%; Tier 1 Capital Ratio del 8,38% e Total Capital Ratio del 10,75%).

Al 31 dicembre 2017 i Fondi Propri consolidati, che includono la quota del risultato di periodo che non verrà distribuita pari al 30% del totale, ammontano a € 141,5 milioni, a fronte di un attivo ponderato di € 535,5 milioni, derivante in misura prevalente (62%) dal rischio operativo e, in misura minore dal rischio di credito.

Il Gruppo doBank, al 31 dicembre 2017, presenta un Total Capital Ratio pari a 26,43% (29,84% come Gruppo CRR), in miglioramento di quasi 6 punti percentuali rispetto al 2016 e ben al di sopra dei requisiti minimi regolamentari valevoli per il periodo in oggetto pari al 10,75% per il medesimo indicatore. Il CET 1 capital ratio riflette già per intero l'impegno del Gruppo ad investire € 30 milioni nel Fondo Italian Recovery Fund (già Atlante II).

FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI NEL PERIODO

Principali acquisizioni di nuovi mandati di servicing

MPS

Il 17 ottobre 2017 doBank ha annunciato di aver raggiunto un accordo preliminare per la gestione, in qualità di special servicer, di crediti in sofferenza pari a circa € 8 miliardi in termini di GBV nell'ambito dell'operazione di dismissione e cartolarizzazione di un portafoglio di crediti in sofferenza pari a circa € 26 miliardi complessivi originati dal Gruppo MPS. La cartolarizzazione delle sofferenze di MPS, elemento determinante del piano di rilancio della banca senese, rappresenta una delle più grandi mai realizzate in Europa. Con il conferimento dell'incarico, il Gruppo doBank gestirà circa il 30% del GBV totale dell'operazione con rendimenti più che proporzionali sul totale rispetto all'allocazione dei volumi di portafoglio. La gestione da parte del Gruppo doBank ha avuto inizio nel primo trimestre 2018.

BERENICE

Il 20 dicembre 2017 doBank ha comunicato di aver firmato un accordo alla luce del quale il Gruppo riceverà l'incarico per la gestione, in qualità di special servicer, di crediti in sofferenza pari a circa 1 miliardo di euro (in termini di GBV), nell'ambito della operazione di salvataggio della Cassa di Risparmio di Rimini, Cassa di Risparmio di Cesena e Cassa di Risparmio di San Miniato (altrimenti nota come operazione "Berenice") realizzata dal Fondo Italian Recovery Fund (già Atlante II).

La gestione da parte del Gruppo doBank ha avuto inizio nel primo trimestre 2018.

Progetto FINO

Il Progetto FINO ha previsto la cartolarizzazione ai sensi della legge 130/1999 di un portafoglio di sofferenze di proprietà del gruppo UniCredit per un ammontare complessivo originario pari a circa € 17,7 miliardi lordi. Tale portafoglio era già in gran parte gestito da doBank alla fine del 2016, ed è stato ulteriormente incrementato nel mese di gennaio 2017 per circa € 2,7 miliardi lordi. Il Progetto Fino ha confermato che la gestione del recupero delle posizioni rimanesse in carico a doBank.

Nel mese di luglio 2017 UniCredit ha perfezionato l'operazione, con la cessione dei crediti alle due SPV Fino 1 Securitisation e Fino 2 Securitisation con una suddivisione dei portafogli tra i due veicoli finalizzata a far beneficiare una parte dell'investimento della garanzia di stato nella forma della GACS. La maggioranza dei titoli (50,1%) è stata acquisita da fondi del gruppo Fortress; UniCredit ha inizialmente detenuto la restante quota (49,9%), per poi ridurre la propria posizione al di sotto del 20% nel mese di dicembre 2017 tramite un accordo con fondi gestiti King Street Capital Management LP.

Il Gruppo doBank, oltre ad aver incrementato l'ammontare del portafoglio gestito, ha acquisito le nuove attività di Master Servicer e Corporate Provider ed aumenterà i ricavi derivanti dai Prodotti Ancillari grazie ai servizi offerti di master legal, informazioni commerciali, perizie immobiliari, anche da parte delle proprie società controllate (doRealEstate e IBIS). L'accordo sul nuovo contratto Fino è stato finalizzato alla fine di luglio 2017.

Quotazione alla Borsa di Milano

Il 14 luglio 2017 doBank ha esordito alla Borsa di Milano con il suo primo giorno di quotazione, in anticipo rispetto alle previsioni iniziali dato il forte interesse riscosso presso gli investitori istituzionali italiani ed esteri ai quali è stato rivolto il collocamento iniziale presentato attraverso una serie di road show nelle principali piazze europee e statunitensi.

Il prezzo di offerta delle azioni è stato pari a 9 euro per azione determinando così una capitalizzazione di circa € 704 milioni al netto delle azioni proprie. Sono state collocate 38,2 milioni di azioni (pari al 47,7% del capitale sociale) post greenshoe e ivi comprese 6,2 milioni di azioni per le quali l'azionista AVIO S.à r.l. ha esercitato la facoltà di incremento.

Nuova Politica di Remunerazione Post Quotazione

A seguito della quotazione sulla Borsa di Milano, è stata adottata una nuova politica di remunerazione che coinvolge l'Amministratore Delegato e un numero selezionato di manager. Per maggiori informazioni si rimanda alla sezione "governance/remunerazione" del sito internet aziendale www.dobank.com.

Italian Recovery Fund (già Atlante II)

Il Consiglio di Amministrazione di doBank ha approvato la sottoscrizione di un impegno ad investire € 30 milioni nel Fondo Italian Recovery Fund (già Atlante II) gestito da Quaestio SGR e dedicato esclusivamente ad investimenti in tranche junior e mezzanine di cartolarizzazione con sottostante crediti deteriorati, in linea con la strategia di co-investimento di doBank. Al 31 dicembre 2017, doBank aveva sborsato € 15,2 milioni del suo complessivo impegno che andrà a completamento nel corso del 2018.

Modello di organizzazione interna

Nel corso del primo semestre del 2017 la Capogruppo doBank ha completato le attività di riorganizzazione interna con l'intento di accentrare presso di sé le funzioni di direzione, coordinamento, indirizzo e controllo ed altresì approvando, a gennaio, il nuovo progetto di Governo Societario che prevede una semplificazione della Governance della Banca e delle controllate, secondo un principio di proporzionalità, ed un rafforzamento del ruolo di direzione e coordinamento di doBank in qualità di Capogruppo. Tale modello è pertanto in grado di fornire al mercato un sistema integrato di servizi connessi principalmente al recupero del credito, nonché garantire benefici al Gruppo sotto il profilo del rapporto costi/performance, innalzando contemporaneamente il contenuto tecnologico dei servizi offerti e dei processi interni.

Progetti in ambito IT

A partire dal 1° marzo 2017 la controllata doSolutions S.p.A. rappresenta il nuovo polo tecnologico del Gruppo con l'offerta di servizi di information technology, supporto organizzativo, back office e logistica, grazie all'operazione di conferimento e scissione dei rami d'azienda rispettivamente da parte di doBank e di Italfondiario. Inoltre, la controllante doBank ha effettuato la migrazione della piattaforma IT dal fornitore UBIS del Gruppo UniCredit a una piattaforma proprietaria e ha avviato il progetto di sviluppo del Controllo di Gestione verso un nuovo modello che si è completato alla fine del 2017 con integrazione di tutte le società del Gruppo. Nell'ambito dell'information technology è proseguita quindi l'attività di progressiva sostituzione del sistema informativo delle società appartenenti al Gruppo nell'ottica di una complessiva uniformazione.

Judicial Management

La divisione Judicial Management è stata costituita nel corso dell'anno. Tra i principali sviluppi della divisione vi sono gli accordi per lo svolgimento di attività di supporto legale relativi al progetto FINO e con UniCredit; in quest'ultimo caso gli accordi riguardano il portafoglio in gestione per conto del cliente stesso.

Cessione di Gextra S.r.l.

Nel mese di aprile 2017 è stata ceduta a terzi la società Gextra S.r.l. che, nel Bilancio al 31 dicembre 2016, era classificata come attività in via di dismissione ai sensi dell'IFRS 5. La vendita di tale società rientra nell'ambito del progetto di riorganizzazione del Gruppo ed ha portato alla realizzazione di una plusvalenza complessiva pari a € 1,6 milioni, con impatto sul risultato del Gruppo dell'anno.

Accordo con REV Gestione Crediti SpA

Il 24 gennaio 2018 doBank ha comunicato di aver firmato un accordo con REV Gestione Crediti S.p.A ("REV") alla luce del quale il Gruppo doBank ha ricevuto l'incarico per la gestione, in qualità di special servicer, di un portafoglio di crediti in sofferenza di valore pari a circa 2,4 miliardi di euro (in termini di gross book value). I crediti oggetto dell'accordo sono stati originati da Banca delle Marche, Banca dell'Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio di Ferrara e Cassa di Risparmio di Chieti. La gestione da parte del Gruppo doBank è iniziata nel primo trimestre 2018.

Impatto dei nuovi principi contabili internazionali IFRS 9 e IFRS 15

Nel corso del 2017 il Gruppo ha intrapreso due progetti legati all'implementazione dei nuovi principi contabili IFRS 9 – Strumenti finanziari e IFRS 15 - Ricavi provenienti da contratti con i clienti, che sono entrati in vigore a partire dal 1° gennaio 2018.

Come illustrato in dettaglio nella Parte A della Nota Integrativa consolidata, l'impatto quantitativo derivante da questi nuovi standard è nullo (per l'IFRS 15) o poco significativo (per l'IFRS 9).

In particolare, per l'IFRS 9 la poca rilevanza dell'impatto deriva sia dal peso che dalla composizione del portafoglio delle attività finanziarie del Gruppo le quali incidono per il 26% rispetto al totale dell'attivo al 31 dicembre 2017. In termini di composizione, solo il 5% rappresentato prevalentemente da mutui e conti correnti in bonis verso clientela è sottoposto ad una revisione del calcolo dell'impairment secondo le nuove regole, con un risultato nullo in termini di maggiori rettifiche di valore, in conseguenza di un effetto compensativo tra maggiori e minori rettifiche rispettivamente su crediti verso clientela e su crediti verso banche. I crediti commerciali, classificati tra le Atre Attività dello Stato Patrimoniale, pesano il 33% del totale attivo ed il relativo impatto derivante dall'applicazione delle nuove regole di impairment ammonta a € 35 migliaia.

Per quanto attiene alla classificazione e misurazione degli asset finanziari, la modifica più significativa riguarda i titoli di debito ABS Romeo SPV e Mercuzio Securitisation e la quota O.I.C.R in Italian Recovery Fund (già Atlante II) i quali passano da una rilevazione delle variazioni di fair value con contropartita a patrimonio netto ad una registrazione di tali differenze con impatto diretto a conto economico (FVTPL). La restante quota di portafoglio, costituita da crediti verso banche per la gestione della liquidità del Gruppo (conti correnti e depositi) e da crediti acquistati (prevalentemente sofferenze) continuerà ad essere misurata al costo ammortizzato.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

In linea con le principali direttrici strategiche evidenziate nel contesto del Prospetto di quotazione, nel 2018 doBank intende rafforzare ulteriormente la propria posizione di leadership nel mercato del servicing di portafogli di crediti, principalmente non-performing.

Lo sviluppo commerciale del Gruppo sarà orientato all'ottenimento di significativi nuovi mandati di gestione da parte di gruppi bancari di grande e media dimensione e dal più ampio panorama degli investitori specializzati. Il Gruppo si attende dunque un rilevante aumento degli asset under management (in termini di Gross Book Value), anche in considerazione dell'avvio della gestione di oltre 11 miliardi di euro nel solo primo trimestre dell'anno, ed una crescita significativa degli incassi.

doBank prevede infine di sviluppare ulteriormente le attività ancillari, grazie al contributo di accordi pluriennali siglati nella seconda parte del 2017 e all'acquisizione di nuovi clienti, e di fare ricorso alla propria leva operativa, con un riflesso positivo sull'EBITDA e sulla generazione di cassa in termini di EBITDA-Capex.

PRINCIPALI RISCHI ED INCERTEZZE

In considerazione dell'attività svolta e dei risultati conseguiti, la posizione finanziaria del Gruppo doBank risulta adeguatamente dimensionata alle proprie esigenze. La politica finanziaria perseguita è infatti volta a privilegiare la stabilità del Gruppo, il quale in ragione della propria operatività non persegue attualmente e prospetticamente finalità speculative nella propria attività di investimento.

I principali rischi e incertezze originati dalle attuali condizioni dei mercati finanziari non presentano elementi di particolare criticità per l'equilibrio finanziario del Gruppo e come tali, non si ritiene possano generare dubbi sulla continuità aziendale.

Si rinvia a quanto esposto nella parte E della Nota Integrativa per l'informativa relativa ai rischi finanziari ed operativi.

L'AZIONE DOBANK

Tra gli eventi che hanno caratterizzato maggiormente il Gruppo doBank nel 2017 vi è stato il debutto in Borsa.

L'offerta di collocamento, riguardante le azioni ordinarie e rivolta esclusivamente a investitori istituzionali, italiani ed internazionali, si è conclusa il 12 luglio - in anticipo rispetto alle previsioni inziali - per il forte interesse dimostrato dagli investitori, che il top management della società ha incontrato in una serie di road show nelle principali piazze finanziarie europee e statunitensi.

Il prezzo di offerta delle azioni è stato pari a 9 euro per azione, per una capitalizzazione di circa € 704 milioni al netto delle azioni proprie. Sono state collocate 38,2 milioni di azioni (pari al 47,7% del capitale sociale) post greenshoe e ivi comprese 6,2 milioni di azioni per le quali l'azionista AVIO S.à r.l. ha esercitato la facoltà di incremento.

Dall'avvio delle negoziazioni sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana (MTA), avvenuto il 14 luglio, il titolo doBank ha registrato un progressivo e significativo apprezzamento, chiudendo il 2017 a 13,55 euro per azione, in rialzo del 50,5% rispetto al prezzo di IPO.

In termini relativi, tale performance è stata superiore al proprio indice azionario di riferimento, il FTSE Italia Mid Cap (+6,3%8), all'indice delle società italiane a maggiore capitalizzazione, il FTSE MIB (+1.7%) e alle altre IPO italiane del 20179 .

Le azioni doBank sono identificate con codice ISIN IT0001044996 e codice alfanumerico DOB [Bloomberg: DOB IM]. Il numero totale di azioni in circolazione è pari a 78,25 milioni, oltre a 1,75 milioni di azioni proprie.

Nel grafico e nella tabella seguenti si riportano l'andamento del titolo doBank nel corso del 2017 e le principali statistiche correlate.

9 IPO del segmento MTA di Borsa italiana

8 Periodo di riferimento 14 luglio – 31 dicembre 2017

Dati di sintesi Euro Data
Prezzo di IPO 9,00 14/07/2017
Prezzo minimo di chiusura 10,25 14/07/2017
Prezzo massimo di chiusura 14,27 18/10/2017
Ultimo prezzo di chiusura 13,55 29/12/2017
Ultimo prezzo ufficiale 13,49 29/12/2017
Numero di azioni emesse 80.000.000 29/12/2017
di cui azioni proprie 1.750.000 29/12/2017
Capitalizzazione 1.079.200.000 29/12/2017
Capitalizzazione (escluse azioni proprie) 1.055.592.
500
29/12/2017

doBank presidia l'attività di comunicazione e di gestione delle relazioni con il mercato finanziario attraverso la direzione Investor Relations, il cui obiettivo è facilitare la comprensione, da parte della comunità finanziaria, della strategia e degli obiettivi del Gruppo, in modo che possano essere apprezzati appieno dagli investitori.

Per assicurare una comunicazione trasparente, tempestiva e completa, nel corso del 2017 il team Investor Relations ed il top management aziendale hanno partecipato a numerosi momenti di incontro con analisti e investitori, principalmente attraverso conferenze settoriali, road shows nei principali centri finanziari internazionali, incontri ad hoc e frequenti conference calls.

Per ulteriori informazioni sull'andamento del titolo doBank e per approfondimenti circa la strategia ed i risultati del Gruppo, si invita a visitare il sito web istituzionale www.dobank.com, sezione Investor Relations.

ALTRE INFORMAZIONI

Direzione e coordinamento da parte della controllante

Al 31 dicembre 2017 le azioni della Capogruppo doBank sono possedute per il 50,1% da Avio S.à r.l., società di diritto lussemburghese, affiliata pariteticamente al Gruppo Fortress (da dicembre 2017 acquisito da Softbank Group Corp.) e a Eurocastle Investment Limited che rileva quale azionista di maggioranza.

Dopo la quotazione alla Borsa di Milano il 47,7% delle azioni risulta collocato sul mercato e il residuo 2,2% è costituito da n. 1.750.000 azioni proprie, valorizzate al costo, per un totale di € 277 mila detenute dalla Capogruppo medesima.

Il socio di maggioranza non esercita nei confronti di doBank, alcuna attività di Direzione e Coordinamento ai sensi degli artt. 2497 e segg. del Codice Civile né direttamente né tramite le società appartenenti al Gruppo Fortress e a Eurocastle Investment.

La Capogruppo doBank esercita nei confronti delle proprie controllate dirette l'attività di direzione e coordinamento prevista dalla normativa sopra citata.

Operazioni su azioni proprie

Nel corso dell'esercizio non sono state acquistate o alienate azioni della Capogruppo doBank. Al 31 dicembre 2017 risultano in portafoglio n. 1.750.000 azioni proprie, pari al 2,2% del capitale sociale complessivo. Il loro valore di carico è di € 277 mila e sono esposte in bilancio a diretta riduzione del patrimonio netto nella voce 200. "Azioni proprie". La voce 190. "Riserve" include la prevista riserva patrimoniale di pari importo.

Le attività di ricerca e sviluppo

Il Gruppo non ha svolto nel corso dell'esercizio attività di ricerca e sviluppo.

Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

In conformità al terzo comma dell'art. 123 bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF), è stata predisposta una relazione distinta dalla presente relazione sulla gestione, che è approvata dal Consiglio di Amministrazione e pubblicata congiuntamente al progetto di bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017. Tale documento viene inoltre messo a disposizione nella Sezione "Governance" del sito internet aziendale www.dobank.com.

Unitamente a tale Relazione viene messa a disposizione la "Relazione sulla remunerazione" redatta ai sensi dell'art. 123 ter del TUF.

Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria

Il decreto legislativo 30 dicembre 2016, n. 254 e il D.Lgs. n. 32/2007 impone a doBank in quanto Ente di Interesse Pubblico (Banca con azioni quotate e dimensioni superiori alle soglie minime del decreto) la pubblicazione a cadenza annuale di informazioni in merito ai principali rischi ed incertezze ai quali la società è esposta, agli indicatori di risultato anche non finanziari, pertinenti all'attività specifica della società, e alle informazioni attinenti all'ambiente e al personale. La prima data di riferimento per tale documento è il 31 dicembre 2017.

doBank si è avvalsa della facoltà prevista dal Decreto di predisporre un documento separato dalla presente relazione sulla gestione, che è approvato dal Consiglio di Amministrazione e pubblicato congiuntamente al progetto di bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017. Tale documento viene messo a disposizione nella sezione "Investor Relations / Documenti finanziari e presentazioni" del sito Internet aziendale www.dobank.com.

Informativa al Pubblico da parte degli Enti

In conformità alla Circolare Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti, è stata predisposta l'Informativa al pubblico da parte degli Enti al 31 dicembre 2017, che è approvata dal Consiglio di Amministrazione e pubblicata congiuntamente al

progetto di bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2017. Il documento viene messo a disposizione nella sezione "Investor Relations / Documenti finanziari e presentazioni" sul sito Internet aziendale www.dobank.com.

Operazioni con parti correlate

In conformità a quanto stabilito dal "Regolamento Operazioni con Parti Correlate" oggetto di delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, successivamente modificata con delibera n. 19974 del 27 aprile 2017, nonché dalle disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche di cui alla Circolare nr. 263 del 27 dicembre 2006, Titolo V, Capitolo V in tema di "Attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati" emanate dalla Banca d'Italia, le eventuali operazioni con parti correlate e soggetti connessi sono approvate nel rispetto della procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione, il cui più recente aggiornamento è stato deliberato nella seduta del 25 maggio 2017 entrato in vigore contestualmente alla quotazione alla Borsa di Milano ossia il 14 luglio 2017.

Tale documento è a disposizione del pubblico nella sezione "Governance" del sito internet aziendale www.dobank.com.

Con riferimento al perimetro delle parti correlate del Gruppo si rende noto che esso si è modificato in prossimità della chiusura dell'esercizio per effetto dell'acquisizione da parte di SoftBank Group Corp. ("SoftBank" o "SBG") di Fortress Investment Group LLC (NYSE: FIG) ("Fortress"). Grazie al completamento dell'operazione, SBG e le sue società interamente controllate, sono venute a detenere la titolarità delle azioni Fortress la quale a sua volta è riconducibile al socio di maggioranza di doBank, Avio S.à r.l..

Ai sensi del Regolamento Consob sopra citato, sono di seguito riportate le informazioni sulle operazioni con parti correlate effettuate nel corso dell'esercizio.

Operazioni di maggiore rilevanza

PORTAFOGLI FINO 1 E FINO 2

Come indicato tra i fatti di rilievo dell'esercizio, nel mese di luglio 2017 doBank ha stipulato i contratti di Master servicing, Special servicing e Corporate services con i due veicoli di cartolarizzazione Fino 1 Securitisation S.r.l. e Fino 2 Securitisation S.r.l., i cui titoli sono stati in parte sottoscritti da affiliati del Gruppo Fortress.

Il Documento Informativo dell'Operazione è stato messo a disposizione del pubblico presso la sede legale di doBank S.p.A. (Verona, Piazzetta Monte n.1), sul sito internet di doBank S.p.A. (www.dobank.com) e sul meccanismo di stoccaggio autorizzato Spafid Connect.

Altre operazioni

Nel corso dell'esercizio sono state deliberate operazioni ordinarie riferibili principalmente ad attività di due diligence svolte nei confronti di soggetti riconducibili al Gruppo Fortress.

Si rinvia inoltre a quanto descritto nella parte H della Nota Integrativa consolidata per l'informativa ai sensi dello IAS 24 in ordine alle operazioni con parti correlate.

Prospetto di raccordo tra il conto economico consolidato riclassificato e il conto economico consolidato civilistico

Raccordo tra conto economico riclassificato e civilistico
2017
2016 PF
2016
x
Ricavi di Servicing
196.554
191.754
160.512
194.746
189.820
158.871
40
commissioni attiv e
220 di cui: altri oneri / prov enti di gestione
1.808
1.934
1.641
Ricavi da co-investimento
665
25
25
10
di cui: interessi attiv i e prov enti assimilati
665
25
25
Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori
15.796
14.402
3.672
10
di cui: interessi attiv i e prov enti assimilati
75
76
62
20
di cui: interessi passiv i e prov enti assimilati
(135)
(4)
(2)
220 di cui: altri oneri / prov enti di gestione
15.520
14.561
4.024
40
di cui: commissioni attiv e
688
362
181
180b di cui spese amministrativ e: b) altre spese amministrativ e
(352)
(593)
(593)
Ricavi lordi
213.015
206.181
164.209
Commissioni passive
(18.087)
(17.767)
(17.276)
50
di cui: commissioni passiv e
(18.087)
(17.767)
(17.276)
Ricavi netti
194.928
188.414
146.933
Spese per il personale
(83.391)
(81.570)
(58.638)
180a di cui spese amministrativ e: a) spese per il personale
(83.391)
(81.570)
(58.638)
Spese amministrative
(41.435)
(42.537)
(30.279)
180b di cui spese amministrativ e: b) altre spese amministrativ e
(43.263)
(44.740)
(34.541)
220 di cui: altri oneri / prov enti di gestione
1.828
2.203
4.262
Totale costi operativi
(124.826)
(124.107)
(88.917)
EBITDA
70.102
64.307
58.016
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali
(2.284)
(1.720)
(588)
200 rettifiche / riprese di v alore nette su attiv ità materiali
(364)
(288)
(82)
210 rettifiche / riprese di v alore nette su attiv ità immateriali
(1.651)
(1.269)
(421)
220 di cui: altri oneri / prov enti di gestione
(269)
(163)
(85)
Accantonamenti netti
(4.041)
1.538
5.549
-
-
180a di cui spese amministrativ e: a) spese per il personale
(780)
190 accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
(3.243)
1.623
4.809
220 di cui: altri oneri / prov enti di gestione
(18)
(85)
740
Saldo rettifiche/riprese di valore
1.776
114
8.186
130 rettifiche / riprese di v alore nette per deterioramento
1.601
(134)
3.198
220 di cui: altri oneri / prov enti di gestione
175
7
4.600
10
-
-
147
di cui: interessi attiv i e prov enti assimilati
100 utili (perdite) da cessione o riacquisto
-
241
241
Utile/perdita da partecipazioni
2.765
179
7.625
240 utili (perdite) delle partecipazioni
1.271
179
(26)
270 utili (perdite) da cessione di inv estimenti
1.494
-
7.651
EBIT
68.318
64.418
78.788
Interessi e commissioni derivanti da att. finanziaria
(184)
(196)
(502)
10
di cui: interessi attiv i e prov enti assimilati
-
2
2
20
di cui: interessi passiv i e prov enti assimilati
(138)
(178)
(483)
110 risultato netto delle attiv ita' e passiv ita' finanziarie v alutate al fair v alue
(1)
-
50
di cui: commissioni passiv e
(45)
(20)
(21)
EBT
68.134
64.222
78.286
Imposte sul reddito
(22.750)
(23.550)
(26.763)
290 imposte sul reddito dell'esercizio dell'operativ ità corrente
(22.726)
(21.567)
(22.697)
180b di cui spese amministrativ e: b) altre spese amministrativ e
(24)
(1.983)
(4.066)
Utile/perdita delle attività dismesse e in via di dismissione al netto delle imposte
(390)
(1.435)
(350)
310 utile (perdita) dei gruppi di attiv ità in v ia di dismissione al netto delle imposte
(390)
(1.435)
(350)
Risultato d'esercizio
44.994
39.237
51.173
Risultato netto di pertinenza del Gruppo ante PPA
44.994
39.237
51.173
Effetti economici della "Purchase Price Allocation"
-
1.157
1.157
220 di cui: altri oneri / prov enti di gestione
-
1.157
1.157
Risultato netto di pertinenza del Gruppo
(€/000) Esercizio Esercizio
-
44.994 40.394 52.330

Roma, lì 13 marzo 2018 Il Consiglio di Amministrazione

SCHEMI DEL BILANCIO CONSOLIDATO

Stato patrimoniale consolidato

(€/000)

Voci dell'attivo 31/12/2016
10 Cassa e disponibilità liquide 21 18
40 Attiv ita' finanziarie disponibili per la v endita 24.001 1.047
60 Crediti v erso banche 49.449 52.575
70 Crediti v erso clientela 2.853 10.820
100 Partecipazioni 2.879 1.608
120 Attiv ita' materiali 1.819 638
130 Attiv ita' immateriali 4.506 2.079
di cui: - av v iamento - -
140 Attiv ita' fiscali 94.187 143.030
a) Correnti 165 37.722
b) Anticipate 94.022 105.308
di cui alla L. 214/2011 55.406 55.406
150 Attiv ita' non correnti e gruppi di attiv ita' in v ia di dismissione 10 2.516
160 Altre attiv ita' 117.775 114.103
Totale dell'attivo 297.500 328.434
Voci del passivo e del patrimonio netto 31/12/2017 31/12/2016
10 Debiti v erso banche - 13.076
20 Debiti v erso clientela 12.106 11.060
80 Passiv ita' fiscali 3.852 219
a) Correnti 3.405 199
b) Differite 447 20
90 Passiv ita' associate ad attiv ita' in v ia di dismissione - 1.738
100 Altre passiv ita' 37.906 55.986
110 Trattamento di fine rapporto del personale 10.360 10.240
120 Fondi rischi e oneri 26.579 25.371
a) Quiescenza e obblighi simili - -
b) Altri fondi 26.579 25.371
140 Riserv e da v alutazione 1.350 256
170 Riserv e 119.350 117.155
190 Capitale 41.280 41.280
200 Azioni proprie (-) (277) (277)
220 Utile (perdita) d'esercizio (+/-) 44.994 52.330
Totale del passivo e del patrimonio netto 297.500 328.434

Conto economico consolidato

(€/000)
Voci 31/12/2017 31/12/2016
10 Interessi attiv i e prov enti assimilati 740 235
20 Interessi passiv i e oneri assimilati (274) (485)
30 Margine di interesse 466 (250)
40 Commissioni attiv e 195.435 159.053
50 Commissioni passiv e (18.132) (17.296)
60 Commissioni nette 177.303 141.757
100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: - 241
b) Attiv ita' finanziarie disponibili per la v endita - 241
110 Risultato netto delle attiv ita' e passiv ita' finanziarie v alutate al fair v alue (1) -
120 Margine di intermediazione 177.768 141.748
130 Rettifiche/riprese di v alore nette per deterioramento di: 1.601 3.198
a) Crediti 1.601 3.333
d) altre operazioni finanziarie - (135)
140 Risultato netto della gestione finanziaria 179.369 144.946
170 Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa 179.369 144.946
180 Spese amministrativ e: (127.810) (97.838)
a) Spese per il personale (84.171) (58.638)
b) Altre spese amministrativ e (43.639) (39.200)
190 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (3.243) 4.809
200 Rettifiche/riprese di v alore nette su attiv ita' materiali (364) (82)
210 Rettifiche/riprese di v alore nette su attiv ita' immateriali (1.651) (420)
220 Altri oneri/prov enti di gestione 19.044 16.337
230 Costi operativi (114.024) (77.194)
240 Utili (Perdite) delle partecipazioni 1.271 (26)
270 Utili (Perdite) da cessione di inv estimenti 1.494 7.651
280 Utile (perdita) della operativita' corrente al lordo delle imposte 68.110 75.377
290 Imposte sul reddito dell' esercizio dell' operativ ita' corrente (22.726) (22.697)
300 Utile (perdita) della operativita' corrente al netto delle imposte 45.384 52.680
310 Utile (perdita) dei gruppi di attiv ita' in v ia di dismissione al netto delle imposte (390) (350)
320 Utile (perdita) d'esercizio 44.994 52.330
340 Utile (perdita) d' esercizio di pertinenza della Capogruppo 44.994 52.330

Prospetto della redditività consolidata complessiva

(€/000)

Voci 31/12/2017 31/12/2016
10. Utile (perdita) d'esercizio 44.994 52.330
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico
20. Attiv ità materiali - -
30. Attiv ità immateriali - -
40. Piani a benefici definiti (31) (79)
50. Attiv ità non correnti in v ia di dismissione - -
60. Quota delle riserv e da v alutazione delle partecipazioni v alutate a patrimonio netto - -
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico
70. Copertura di inv estimenti esteri - -
80. Differenze di cambio - -
90. Copertura dei flussi finanziari - -
100. Attiv ità finanziarie disponibili per la v endita 1.125 (714)
110. Attiv ità non correnti in v ia di dismissione - -
120. Quota delle riserv e da v alutazione delle partecipazioni v alutate a patrimonio netto - -
130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 1.094 (793)
140. Redditività complessiva (voce 10 + 130) 46.088 51.537
150. Redditiv ità consolidata complessiv a di pertinenza di terzi - -
160. Redditività complessiva consolidata di pertinenza della Capogruppo 46.088 51.537

Al 31/12/2016

(€/000)

36

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Al 31/12/2017

(€/000)

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(€/000)

Rendiconto finanziario consolidato (metodo indiretto) 31/12/2017 31/12/2016
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione 24.517 25.856
- Risultato d'esercizio (+/-) 44.994 52.330
Plus/minusv alenze su attiv ità finanziarie detenute per la negoziazione e su attiv ità/passiv ità
-
3 -
v alutate al fair v alue (-/+)
- Rettifiche/riprese di v alore nette per deterioramento (+/-) (1.601) 3.152
- Rettifiche/riprese di v alore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 2.014 7.940
- Accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi / ricav i (+/-) 1.972 (6.070)
- Imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) 22.125 23.131
- Rettifiche/riprese di v alore nette dei gruppi di attiv ità in v ia di dismissione al netto dell'effetto - (173)
- Altri aggiustamenti (+/-) (44.990) (54.454)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie 102.656 191.851
- Attiv ità finanziarie v alutate al fair value (3) -
- Attiv ità finanziarie disponibili per la v endita (22.954) 131
- Crediti v erso banche: a v ista 3.135 (32.298)
- Crediti v erso banche: altri crediti - 14
- Crediti v erso clientela 9.620 162.694
- Altre attiv ità 112.858 61.310
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie (69.178) (190.421)
- Debiti v erso banche: a v ista (3.137) 10.077
- Debiti v erso banche: altri debiti (10.077) (2.000)
- Debiti v erso clientela 1.039 (170.911)
- Altre passiv ità (57.003) (27.587)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa - A (+/-) 57.995 27.286
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da 4 -
- Vendite di attiv ità materiali 4 -
2. Liquidità assorbita da (5.666) (27.268)
- Acquisti di partecipazioni - (26.553)
- Acquisti di attiv ità materiali (1.548) (135)
- Acquisti di attiv ità immateriali (4.118) (580)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento - B (+/-) (5.662) (27.268)
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- Distribuzione div idendi e altre finalità (52.330) -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista - C (+/-) (52.330) -
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO - D=A+/-B+/-C 3 18
RICONCILIAZIONE
CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE ALL'INIZIO DELL'ESERCIZIO - E 18 -
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO - D 3 18
CASSA E DISPOSNIBILITA' LIQUIDE: EFFETTO DELLE VARIAZIONI DEI CAMBI - F - -

CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO - G=E+/-D+/-F 21 18

NOTA INTEGRATIVA CONSOLIDATA

PARTE A - POLITICHE CONTABILI

A.1– Parte generale

SEZIONE 1 – DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI

il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 è redatto in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) ed alle relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC), omologati dalla Commissione Europea e vigenti al 31 dicembre 2017 recepiti nel nostro ordinamento dal D. Lgs. n. 38/2005 che ha esercitato l'opzione prevista dal regolamento comunitario n. 1606/2002 in materia di principi contabili internazionali.

A livello interpretativo e di supporto nell'applicazione, sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non tutti omologati dalla Commissione Europea:

  • The Conceptual Framework for Financial Reporting;
  • Implementation Guidance, Basis for Conclusions, IFRIC ed eventuali altri documenti predisposti dallo IASB o dall'IFRIC a complemento dei principi contabili emanati;
  • i documenti interpretativi sull'applicazione degli IAS/IFRS in Italia predisposti dall'Organismo Italiano di Contabilità (OIC) e dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI);
  • i documenti ESMA (European Securities and Markets Authority) e Consob che richiamano l'applicazione di specifiche disposizioni negli IFRS.

Il Bilancio consolidato è corredato dall'Attestazione del Dirigente Preposto ai sensi dell'art. 154 bis del D. Lgs. 58/1998 ed è sottoposto a revisione contabile da parte della società di revisione EY S.p.A. ai sensi del D.Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39.

SEZIONE 2 – PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE

Il Bilancio consolidato è redatto utilizzando l'euro quale moneta di conto, in conformità a quanto disposto dall'art. 5, comma 2, del D. Lgs n. 38/2005, ed è costituito da:

  • gli schemi di Bilancio consolidato che includono lo Stato patrimoniale consolidato, il Conto economico consolidato, il Prospetto della redditività consolidata complessiva, il Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato ed il Rendiconto finanziario consolidato (elaborato applicando il "metodo indiretto");
  • la Nota Integrativa

ed è corredato della Relazione sulla gestione consolidata.

I valori ivi presenti sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente indicato.

Gli schemi utilizzati e le connesse regole di compilazione sono conformi a quelli definiti dalla circolare n. 262 emanata dalla Banca d'Italia con provvedimento del 22 dicembre 2005 (4° aggiornamento del 15 dicembre 2015). Detti schemi forniscono, oltre al dato contabile al 31 dicembre 2017, l'analoga informazione comparativa al 31 dicembre 2016 (che non ha necessitato di modifiche rispetto ai dati pubblicati in tale bilancio) e non riportano le voci e le tabelle della Nota Integrativa non applicabili per il Gruppo.

Il Bilancio consolidato è stato predisposto nel presupposto della continuità dell'attività aziendale in conformità a quanto previsto dal principio contabile IAS 1, nonché secondo il principio della contabilizzazione per competenza, nel rispetto dei principi di rilevanza e significatività dell'informazione contabile, della prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica e nell'ottica di favorire la coerenza con le future presentazioni.

Tali criteri sono stati applicati in continuità sia ai fini della redazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2017 sia nell'esposizione dei dati dell'esercizio precedente, ad eccezione di quanto evidenziato nella successiva parte A.2 "Parte relativa alle principali voci di bilancio", con riferimento all'entrata in vigore di nuovi principi ed interpretazioni del 2017.

SEZIONE 3 – AREA E METODI DI CONSOLIDAMENTO

Per la predisposizione del Bilancio consolidato 31 dicembre 2017 sono stati utilizzati:

  • il progetto di bilancio al 31 dicembre 2017 della Capogruppo doBank S.p.A.;
  • le risultanze contabili al 31 dicembre 2017 approvate dai competenti organi e funzioni delle seguenti società consolidate integralmente: doRealEstate S.p.A., Italfondiario S.p.A., IBIS S.r.l. e doSolutions S.p.A.; tali risultanze contabili sono state opportunamente riclassificate e adeguate al fine di tenere conto delle esigenze di consolidamento e, ove necessario, per uniformarle ai principi contabili del Gruppo.

Tutte le società incluse nel perimetro di consolidamento utilizzano l'euro come moneta di conto e pertanto non risulta necessaria alcuna conversione di valuta estera.

Di seguito si espongono i principi di consolidamento adottati dal Gruppo nella predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2017.

Società controllate

Sono controllate le entità nelle quali doBank dispone di controllo diretto o indiretto. Il controllo su un'entità si evidenzia attraverso la capacità della controllante di esercitare il potere al fine di influenzare i rendimenti variabili cui il Gruppo è esposto attraverso il suo rapporto con la stessa.

Al fine di verificare l'esistenza di controllo vengono considerati i seguenti fattori:

  • lo scopo e la costituzione della partecipata al fine di identificare quali sono gli obiettivi dell'entità, le attività che determinano i suoi rendimenti e come tali attività sono governate;
  • il potere al fine di comprendere se la controllante ha diritti contrattuali che attribuiscono la capacità di governare le attività rilevanti; a tal fine sono considerati solamente diritti sostanziali che forniscono capacità pratica di governo;
  • l'esposizione detenuta nei confronti della partecipata al fine di valutare se la controllante ha rapporti con la partecipata i cui rendimenti sono soggetti a variazioni dipendenti dalla performance della partecipata;
  • esistenza di potenziali relazioni "principale agente".

Il valore contabile delle interessenze partecipative in società consolidate integralmente, detenute dalla Capogruppo, è eliminato – a fronte dell'assunzione delle attività e passività delle partecipate – in contropartita della corrispondente frazione di patrimonio netto di pertinenza del Gruppo.

I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra società incluse nell'area di consolidamento sono elisi integralmente, coerentemente alle modalità di consolidamento adottate.

I costi e i ricavi di una controllata sono inclusi nel consolidato a partire dalla data di acquisizione del controllo. I costi e i ricavi di una controllata ceduta sono inclusi nel Conto economico consolidato fino alla data della cessione, vale a dire fino al momento in cui si cessa di avere il controllo della partecipata. La differenza tra il corrispettivo di cessione della controllata e il valore contabile delle sue attività nette alla stessa data è rilevata nel Conto economico alla voce 270. "Utili (Perdite) da cessione di investimenti" per le società oggetto di consolidamento integrale.

Per le società che sono incluse per la prima volta nell'area di consolidamento, il fair value del costo sostenuto per ottenere il controllo di tale partecipazione, inclusivo degli oneri accessori, è misurato alla data di acquisizione.

Qualora la cessione non comporti perdita di controllo, la differenza tra il corrispettivo di cessione di una quota detenuta in una controllata e il relativo valore contabile delle attività nette è rilevata in contropartita del Patrimonio netto.

Società collegate

Una società collegata è un'impresa nella quale la partecipante esercita un'influenza notevole e che non è né controllata in maniera esclusiva né controllata in modo congiunto. L'influenza notevole si presume quando la partecipante:

  • detiene, direttamente o indirettamente, almeno il 20% del capitale di un'altra società, oppure
  • è in grado, anche attraverso patti parasociali, di esercitare un'influenza significativa attraverso:
    • o la rappresentanza nell'organo di governo dell'impresa;
    • o la partecipazione nel processo di definizione delle politiche, ivi inclusa la partecipazione nelle decisioni relative ai dividendi oppure ad altre distribuzioni;
    • o l'esistenza di transazioni significative;
    • o lo scambio di personale manageriale;
    • o la fornitura di informazioni tecniche essenziali.

Si precisa che possono essere classificate fra le società a influenza notevole solamente quelle entità il cui governo è esercitato attraverso i diritti di voto.

Le partecipazioni in società collegate sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto. Il valore di bilancio delle società collegate è testato ai sensi dello IAS 36 come un singolo asset, comparando lo stesso con il valore recuperabile (definito come il maggiore tra valore d'uso e fair value al netto dei costi di dismissione).

Metodo del patrimonio netto

La partecipazione nelle società valutate secondo il metodo del patrimonio netto include l'avviamento (al netto di qualsiasi perdita di valore) pagato per l'acquisizione. La partecipazione agli utili e alle perdite post-acquisizione delle collegate è rilevata in Conto economico alla voce 240. "Utili (Perdite) delle partecipazioni". L'eventuale distribuzione di dividendi è portata a riduzione del valore di iscrizione della partecipazione.

Se la quota di interessenza nelle perdite della partecipata eguaglia o supera il valore di iscrizione della stessa non sono rilevate ulteriori perdite, a meno che non siano state contratte specifiche obbligazioni a favore della società o non siano stati effettuati dei pagamenti a favore della stessa.

Gli utili e le perdite rivenienti da transazioni con società collegate o a controllo congiunto sono eliminati in proporzione della percentuale di partecipazione nella società stessa.

Le variazioni delle riserve da valutazione delle società collegate o a controllo congiunto, registrate in contropartita delle variazioni di valore dei fenomeni a tal fine rilevanti, sono evidenziate separatamente nel Pro- spetto della redditività complessiva.

Al 31 dicembre 2017 risulta valutata col metodo del patrimonio netto la partecipazione in BCC Gestione Crediti.

1 - Partecipazioni in società controllate in via esclusiva

Nella tabella seguente sono elencate le società incluse integralmente nell'area di consolidamento:

Denominazione imprese Sede
legale
Tipo di
rapporto
(1)
Rapporto di partecipazione Disponibilità
Sede
operativa
Impresa
partecipante Quota %
voti % (2)
1. doBank S.p.A. Verona Verona Controllante
2. doReal Estate S.p.A. Verona Verona 1 doBank S.p.A. 100% 100%
3. Italfondiario S.p.A. Roma Roma 1 doBank S.p.A. 100% 100%
4. Ibis S.r.l. Roma Roma 1 doBank S.p.A. 100% 100%
5. doSolutions S.p.A. Roma Roma 1 doBank S.p.A. 100% 100%

Legenda

(1) Tipo di rapporto:

1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria.

2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria.

3 = accordi con altri soci.

4 = altre forme di controllo.

5 = direzione unitaria ex art. 39, comma 1, del "decreto legislativo 136/2015".

6 = direzione unitaria ex art. 39, comma 2, del "decreto legislativo 136/2015".

(2) Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali.

Variazioni nell'area di consolidamento

Nel corso del 2017 è proseguita la riorganizzazione del Gruppo, iniziata nell'ultimo trimestre 2016 con l'acquisizione della partecipazione in Italfondiario S.p.A..

Con efficacia giuridica 1° marzo 2017 è stata infatti realizzata la fusione per incorporazione di Italfondiario RE S.r.l. in doRealEstate S.p.A. finalizzata all'accentramento in un'unica società strumentale delle attività legate alla gestione immobiliare ancillari al recupero dei crediti gestiti in mandato.

Nel corso del mese di aprile 2017 è stata inoltre ceduta a terzi la società Gextra S.r.l., la quale nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2016 era esposta tra le attività in via di dismissione ai sensi dell'IFRS 5.

2 - Valutazioni e assunzioni significative per determinare l'area di consolidamento

Il Gruppo doBank determina l'esistenza di controllo e, conseguentemente, l'area di consolidamento verificando se ricorrono i requisiti previsti dall'IFRS 10 con riferimento alle entità nelle quali detiene esposizioni, ossia:

  • l'esistenza di potere sulle attività rilevanti delle entità;
  • l'esposizione alla variabilità dei risultati;
  • la capacità di influenzarne i risultati.

I fattori considerati al fine di tale valutazione dipendono dalle modalità di governo dell'entità, dalle sue finalità e dalla struttura patrimoniale.

L'analisi condotta ha portato ad includere nell'area di consolidamento al 31 dicembre 2017 le società controllate elencate al precedente paragrafo.

SEZIONE 4 – EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO

In relazione a quanto previsto dallo IAS 10, si informa che successivamente alla data di chiusura dell'esercizio non si sono verificati eventi significativi tali da comportare una rettifica delle risultanze esposte nel bilancio consolidato.

Si rinvia allo specifico paragrafo della Relazione sulla gestione consolidata per una descrizione dei fatti di rilievo più significativi intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio.

SEZIONE 5 – ALTRI ASPETTI

Rischi e incertezze legati all'utilizzo di stime

L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti in bilancio e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione del bilancio nonché ipotesi considerate ragionevoli alla luce dell'esperienza storica e del particolare momento caratterizzante i mercati finanziari.

In particolare, sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2017, così come previsto dai principi contabili. Detti processi si fondano sostanzialmente su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale. Tali processi confortano i valori di iscrizione al 31 dicembre 2017. Le stime e le ipotesi sono riviste regolarmente.

in considerazione della presenza di elementi di incertezza nel contesto macroeconomico e di mercato non si può escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare e pertanto i risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero differire dalle stime effettuate ai fini della redazione del bilancio con conseguente probabile necessità di apportare rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e passività iscritte in bilancio.

Di seguito si illustrano le politiche contabili considerate maggiormente critiche al fine della rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo, sia con riferimento alla materialità dei valori in bilancio sia per l'elevato grado di giudizio richiesto nelle valutazioni.

Stima della quota in maturazione dei ricavi di servicing e degli effetti derivanti dall'applicazione dei contratti di servicing

I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza sulla base dell'attività svolta dal Gruppo tempo per tempo, tramite l'utilizzo di procedure informatiche gestionali e di complessi processi di consuntivazione che tengono conto delle differenti specificità contrattuali di ciascun mandato. I contratti di servicing prevedono articolate clausole di diritti e doveri in capo a doBank nei rapporti con le banche aderenti, che possono generare da una parte proventi attivi e dall'altra anche passività potenziali derivanti da eventuali mancati assolvimenti di obblighi contrattuali.

Alla fine dell'esercizio vengono rilevati quindi ricavi maturati nel periodo non ancora oggetto di una manifestata accettazione da parte del cliente che, a seconda delle previsioni contrattuali e dalla prassi consolidata, si può esplicare tramite l'emissione di fattura o di esplicita comunicazione.

Alla data di redazione del presente bilancio la quota di ricavi di servicing privi di tale manifestata accettazione ammonta al 26% rispetto al totale delle fatture da emettere al 31 dicembre 2017 ed è pari al 9% della voce 40. Commissioni attive dello schema di conto economico consolidato. Inoltre, devono essere prudenzialmente determinate le eventuali passività certe o potenziali al fine di misurare la conformità agli obblighi complessivi previsti dal contratto di servicing, considerata anche la fisiologica dialettica delle interpretazioni sulle clausole contrattuali nel contesto della effettiva operatività dell'attività di recupero.

Determinazione del fair value di attività finanziarie

In presenza di strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi si rende necessario attivare adeguati processi valutativi caratterizzati da una certa componente di giudizio in merito alla scelta dei modelli di valutazione e dei relativi parametri di input, che potrebbero talvolta non essere osservabili sul mercato.

Margini di soggettività esistono nella valutazione in merito all'osservabilità o meno di taluni parametri e nella conseguente classificazione in corrispondenza dei livelli di gerarchia dei fair value.

Con particolare riferimento alle metodologie valutative, agli input non osservabili eventualmente utilizzati nelle misurazioni di fair value, si rinvia alla specifica sezione A.4 – Informativa sul fair value.

Stima della recuperabilità delle attività fiscali per imposte anticipate

Il Gruppo presenta tra le proprie attività patrimoniali significative attività fiscali per imposte anticipate principalmente derivanti da differenze temporanee tra la data di iscrizione nel conto economico di determinati costi aziendali e la data nella quale i medesimi costi potranno essere dedotti. Le attività per imposte anticipate vengono svalutate nella misura in cui le stesse vengono ritenute non recuperabili in relazione alle prospettive reddituali ed ai conseguenti redditi imponibili attesi, tenuto altresì conto della normativa fiscale, che consente la loro trasformazione in crediti di imposta, al ricorrere di determinate condizioni, a prescindere quindi dalla capacità del Gruppo di generare una redditività futura. Nella Sezione 14 – Le attività fiscali e le passività fiscali contenuta nell'attivo di Parte B della presente Nota Integrativa viene fornita informativa sulla natura e sulle verifiche condotte in merito all'iscrivibilità delle attività per imposte anticipate.

Stima dei fondi per rischi e oneri

La complessità delle situazioni che sono alla base dei contenziosi in essere, unitamente alle problematiche interpretative riguardanti la legislazione applicabile, rende difficile la stima delle passività che potranno emergere al momento della definizione delle liti pendenti. Le difficoltà di valutazione interessano sia il quantum sia i tempi di eventuale manifestazione della passività e risultano particolarmente evidenti qualora il procedimento avviato sia nella fase iniziale e/o sia in corso la relativa istruttoria.

Per l'informativa sulle principali posizioni di rischio del Gruppo relative a controversie legali (azioni revocatorie e cause in corso) si fa rinvio alla Sezione 12 – Fondi per rischi ed oneri contenuta nella Parte B – Passivo della presente Nota Integrativa.

Nuovi principi contabili

Il Gruppo ha adottato per la prima volta alcuni principi contabili e modifiche che sono in vigore per gli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2017 dei quali si riporta di seguito una sintesi, evidenziando che tali novità non hanno determinato effetti sostanziali sui valori patrimoniali ed economici esposti:

  • Amendments to IAS 7: Disclosure Initiative. Le modifiche richiedono di fornire informazioni circa le variazioni di passività legate ad attività di finanziamento, sia connesse a variazioni di cash flow che ad altre variazioni diverse da queste ultime;
  • Amendments to IAS 12 Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealized Losses. Il documento emanato mira a chiarire come contabilizzare le attività fiscale differite relative a strumenti di debito misurati al fair value.
  • Annual Improvements to IFRS Standards 2014-2016 Cycle, il ciclo di miglioramenti è volto a chiarire alcune disposizioni relative ai seguenti principi contabili IFRS:
    • IFRS 12 Disclosure of Interests in Other Entities (applicazione dal 1° gennaio 2017);
    • IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards (applicazione 1° gennaio 2018);
    • IAS 28 Investments in Associates and Joint Ventures (applicazione 1° gennaio 2018).

La Commissione Europea ha inoltre omologato i seguenti principi contabili che non trovano applicazione al 31 dicembre 2017 in quanto il Gruppo non si è avvalso, nei casi eventualmente previsti, dell'applicazione anticipata:

  • IFRS 9 Financial Instruments (applicazione dal 1° gennaio 2018);
  • IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers (applicazione dal 1° gennaio 2018);
  • IFRS 16 Leases (applicazione dal 1° gennaio 2019, non è consentita l'applicazione

anticipata);

  • Amendments to IFRS 4: Applying IFRS 9 Financial Instruments with IFRS 4 Insurance Contracts (applicazione dal 1° gennaio 2018);
  • Clarifications to IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers (applicazione dal 1° gennaio 2018);

Al 31 dicembre 2017 si rilevano infine i seguenti nuovi principi, emendamenti e interpretazioni contabili emanati dallo IASB, ma non ancora omologati dall'Unione Europea:

  • IFRS 17 Insurance contracts (applicazione dal 1° gennaio 2021, è consentita l'applicazione anticipata);
  • IFRIC Interpretation 22 Foreign Currency Transactions and Advance Consideration (applicazione dal 1° gennaio 2018);
  • IFRIC 23 Uncertainty over income tax treatment (applicazione dal 1° gennaio 2019).
  • Amendments to IFRS 2: Classification and Measurement of Share-based Payment Transactions (applicazione dal 1° gennaio 2018);
  • Amendments to IAS 40: Transfers of Investment Property (applicazione dal 1° gennaio 2018);
  • Amendments to IFRS 9: Prepayment Features with Negative Compensation (applicazione dal 1° gennaio 2019);
  • Amendments to IAS 28: Long-term Interests in Associates and Joint Ventures (applicazione dal 1° gennaio 2019);
  • Annual Improvements to IFRS Standards 2015-2017 Cycle il ciclo di miglioramenti è volto a chiarire alcune disposizioni relative ai seguenti principi contabili IFRS (applicazione dal 1° gennaio 2019):
    • IFRS 3 Business Combinations;
    • IFRS 11 Joint Arrangements;
    • IAS 12 Income Taxes;
    • IAS 23 Borrowing Costs.

IFRS 9 – Strumenti Finanziari

Il 29 novembre 2016 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il Regolamento UE 2016/2067, che ha introdotto il nuovo standard internazionale IFRS 9 Strumenti finanziari. Questo principio sostituisce, a partire dal 1° gennaio 2018, lo IAS 39 che, per i bilanci chiusi fino al 31 dicembre 2017, disciplina la classificazione e misurazione degli strumenti finanziari.

L'IFRS 9 si articola in tre diverse aree, il cui impatto per il Gruppo è limitato alle prime due:

  • Classificazione e misurazione (C&M) degli strumenti finanziari;
    • Impairment;
    • Hedge accounting.

In merito alla prima area (C&M), il nuovo standard introduce un modello per cui la classificazione delle attività finanziarie è guidata, da un lato, dalle caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa dello strumento medesimo (criterio SPPI – Solely Payments of Principal and Interests) e, dall'altro dall'intento gestionale (Business Model) col quale lo strumento è detenuto.

Le nuove disposizioni sulle attività finanziarie sostituiscono le 4 classi previste dallo IAS 39 con le seguenti categorie determinate sulla base dei due driver sopra indicati:

  • Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico;
  • Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
  • Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato.

Le attività finanziarie possono essere iscritte al costo ammortizzato o al fair value con imputazione a patrimonio netto solo se è "superato" il test sulle caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa dello strumento (Test SPPI).

I titoli di capitale sono sempre misurati al fair value con imputazione a conto economico a meno che l'entità scelga irrevocabilmente, in sede di iscrizione iniziale, per le azioni non detenute per la negoziazione, di presentare le variazioni di valore in una riserva di patrimonio netto che non verrà mai trasferita a conto economico, nemmeno in caso di cessione dello strumento finanziario (no recycling).

Con riferimento alle disposizioni sull'impairment, viene sostituito il criterio delle perdite subite (incurred losses) con quello delle perdite attese (expected losses), anticipando il riconoscimento delle svalutazioni a conto economico dal momento del deterioramento a quello che lo precede, ovvero del significativo incremento del rischio di credito e richiedendo comunque una rettifica di valore corrispondente alla perdita attesa a 12 mesi su tutto il portafoglio in bonis privo di segnali di significativo incremento del rischio. In particolare, l'IFRS 9 richiede di contabilizzare le perdite attese secondo un metodo di riduzione di valore articolato in tre stage di deterioramento:

  • Perdita attesa a 12 mesi (stage 1): si applica a tutte le esposizioni in assenza di un incremento significativo del rischio di credito;
  • Perdita attesa sulla vita residua (stage 2 e stage 3): si applica quando si è manifestato un incremento significativo del rischio di credito, a prescindere che esso sia rilevato su base individuale o collettiva.

Il Gruppo ha intrapreso nel corso del 2017 un apposito progetto con una fase di assessment iniziale per l'identificazione dei principali gap, una fase di design finalizzata ad individuare gli step necessari alla conversione a tale nuovo principio contabile ed infine una fase implementativa che si prevede verrà conclusa entro il primo trimestre del 2018.

L'intero progetto è stato sviluppato con il diretto coinvolgimento delle Funzioni di Amministrazione, Finanza e Controllo e Risk Management per la definizione delle linee guida e le policy propedeutiche all'implementazione dell'IFRS 9 le quali sono state sottoposte all'approvazione del Consiglio di Amministrazione. Considerati gli impatti pervasivi dell'IFRS 9, sono state inoltre coinvolte nel progetto altre strutture del Gruppo nell'ambito di gruppi di lavoro tematici, prevalentemente di business (Funzione Banking) e di matrice organizzativa e IT.

Relativamente all'ambito C&M, il Gruppo ha identificato i diversi modelli di business adottati per le attività finanziarie, sulla base di quanto stabilito dall'IFRS 9.

Per quel che attiene al Test SPPI delle attività finanziarie, è stata dapprima definita una metodologia interna basata su due tipologie di alberi decisionali, una rivolta ai crediti e una rivolta ai titoli di debito. Gli alberi decisionali così definiti sono stati oggetto di implementazione IT all'interno dei sistemi contabili e gestionali attualmente in uso.

Nell'ambito della Funzione Amministrazione, Finanza e Controllo della Capogruppo è' stato quindi centralizzato il test SPPI tramite l'analisi contrattuale e dei flussi di cassa delle attività finanziarie del Gruppo, il cui risultato ha portato all'individuazione della corretta classificazione degli asset finanziari al momento della loro prima adozione (First Time Adoption) di seguito riepilogata:

IAS 39 IFRS 9 - C&M Impatto FTA sulle Riserve di
Classificazione Misuraz
ione
Consistenze al 31
dicembre 2017
Business
Model
SPPI Test AC FVOCI
recycling
FVTPL FVOCI no
recycling
Riclassifica da
Riserva di
valutazione
Delta
valutazione
(Costo/FV)
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 24.001 - 1.003 23.000 - 1.127 2
Titoli di debito 23.958 - 1.003 22.955 - 1.127 -
Titoli di Stato FVOCI 1.003 HTC&S pass - 1.003 - - - -
OICR FVOCI 15.221 HTC&S fail - - 15.221 - (53) -
ABS di cartolarizzazioni FVOCI 7.734 HTC&S fail - - 7.734 - 1.180 -
FVOCI 43 - - - - 45 - 2 -
Titoli di capitale /Costo
60. Crediti verso banche AC 49.449 HTC pass 49.449 - - - - -
Disponibilità su cc 49.171 49.171 - - - - -
Depositi vincolati 169 169 - - - - -
Titoli di debito 109 109 - - - - -
70. Crediti verso clientela AC 2.853 2.853 - - - - -
Finanziamenti e conti correnti da attività bancaria AC 2.296 HTC pass 2.296 - - - - -
Crediti acquistati AC 557 HTC pass 557 - - - - -
Totale attività finanziarie 76.303 52.302 1.003 23.000 - 1.127 2

Legenda

AC Costo Ammortizzato
FVOCI recycling Fair v alue a patrimonio netto
FVTPL Fair v alue a conto economico
FVOCI no recycling Fair v alue a patrimonio netto senza rigiro a conto economico
HTC Hold to Collect
HTC&S Hold to Collect & Sell

Per quanto attiene l'ambito impairment, in conformità alle nuove logiche stabilite dal principio IFRS 9, il Gruppo ha redatto una specifica policy che regola:

  • le linee guida per la tracciatura della qualità creditizia dei portafogli di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
  • i parametri per la determinazione del significativo incremento del rischio di credito;
  • i criteri e i parametri da utilizzare per la stima dell'impairment per ciascuna tipologia di attività finanziaria in essere.

Anche relativamente all'impairment sono in corso di implementazione alcuni adeguamenti tecnologici finalizzati ad ottimizzare e standardizzare l'operatività legata al monitoraggio della qualità creditizia, allo staging, al calcolo ed alla rilevazione contabile delle rettifiche di valore delle attività finanziarie.

Il portafoglio crediti e titoli di debito in essere al 31 dicembre 2017 ammonta ad € 76,3 milioni ed incide per il 26% sul totale dell'attivo consolidato; il di cui di questo perimetro che non ha una misurazione FVTPL e pertanto sottoposto ad impairment, ammonta ad € 53,3 milioni (pari al 70% delle attività finanziarie); se si considera inoltre che la gran parte di questo importo è relativo a conti correnti bancari classificati in stage1 (€ 49,2 milioni) la percentuale di asset finanziari con potenziale incremento di impairment a seguito del nuovo standard scende al 5%.

Questo giustifica gli esigui importi indicati nella tabella sottostante che evidenziano un risultato nullo di maggior impairment delle attività finanziarie al momento della prima adozione del principio IFRS 9 per effetto della compensazione tra l'impatto di maggiori rettifiche per € 5 migliaia sui Crediti verso Clientela e l'impatto di minori rettifiche dello stesso importo sui Crediti verso Banche. Nullo anche l'impairment sui titoli di debito.

Anche relativamente ai crediti commerciali, classificati tra le Altre Attività, è stato effettuato un calcolo di impairment utilizzando le regole dettate dal nuovo principio e recepite dalla policy interna sopra indicata. Per tali crediti, che ammontano a € 99,3 milioni – di cui € 33,6 milioni si riferiscono a fatture emesse e € 65,7 milioni a fatture da emettere - ed incidono sul totale dell'attivo per il 33%, il maggior impairment calcolato è risultato essere pari ad € 35 migliaia che corrisponde allo 0,1 % delle fatture emesse al 31 dicembre 2017. (€/000)

IAS 39 IFRS 9
Classificazione Misurazione Consistenze
al 31
dicembre
2017
Impairment
(rettifiche
cumulate)
-B
AC FVOCI Stage
(1,2,3)
Impairment
(rettifiche
cumulate)
-A
Delta
Impairment
C=A-B
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 1.003 - - 1.003 - -
Titoli di debito 1.003 - 1.003 - - -
Titoli di Stato FVOCI 1.003 - - 1.003 - -
60. Crediti verso banche AC 49.449 - 49.449 - 5 5
Disponibilità su cc 49.171 - 49.171 - 1 - -
Depositi v incolati 169 - 169 - 2 3 3
Titoli di debito 109 - 109 - 1 1 1
70. Crediti verso clientela AC 2.853 472 2.853 - 467 (5)
Finanziamenti e conti correnti da attiv ità bancaria AC 2.296 2.296 - 4 4
mutui 1.094 2 1.094 - 1 2 (0)
CC 468 9 468 - 1,2 2 (7)
disponibilità su cc postale 610 - 610 - 1 - -
disponibilità su cc postale ITF 124 - 124 - 1 - -
Crediti acquistati AC 557 472 557 - 463 (9)
sofferenze acquistate 265 460 265 - 3 460 -
crediti tributari 292 12 292 - 1 3 (9)
160. Altre Attività AC 117.775 115 117.775 - 35
di cui Crediti commerciali 99.337 115 99.337 - 150 35
o/w Fatture emesse 33.658 115 33.658 - 1,3 150 35
o/w Fatture da emettere 65.679 - 65.679 - 1 - -
Totale asset sottoposti ad impairment 152.642 587 151.639 1.003 622 35

IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti con i clienti

Il 29 ottobre 2017 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il Regolamento UE 2016/1905, che ha introdotto il nuovo standard internazionale IFRS 15 Revenue from contracts with customers. Questo principio, a partire dal 1° gennaio 2018 modifica il set di principi contabili internazionali e interpretazioni sul riconoscimento dei ricavi e, in particolare, lo 18 "Ricavi".

L'IFRS 15 stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi che si applica a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell'ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti di assicurazione e gli strumenti finanziari.

Le principali novità dello standard sono:

  • un modello di riconoscimento dei ricavi in 5 step (Five steps model) focalizzato sul trasferimento del controllo e sull'allocazione del prezzo di vendita ad ogni distinta obbligazione contrattuale;
  • due possibili approcci per la rilevazione dei ricavi (at a point time o over time);
  • un chiaro quadro di riferimento per la stima dei corrispettivi variabili (contingent considerations) presenti nel contratto (bonus, penalità, ecc.);
  • la capitalizzazione dei costi di ottenimento e di esecuzione del contratto in presenza di specifiche condizioni;
  • una maggiore informativa richiesta da fornire nelle note illustrative del bilancio.

Al fine di valutare gli impatti qualitativi e quantitativi derivanti dall'introduzione del principio, il Gruppo doBank ha intrapreso nel corso del 2017 un progetto interno che ha coinvolto principalmente la Funzione Amministrazione, Finanza e Controllo.

In particolare, è stato dapprima definito uno scoping dei contratti di vendita da analizzare basato sull'incidenza degli stessi sul totale dei ricavi di vendita a livello consolidato.

Tramite una check-list desunta dai dettami dell'IFRS 15 è stata quindi effettuata un'analisi dei contratti individuati come più significativi.

La conclusione per tutte le transazioni oggetto di assessment è la sostanziale assenza di impatti quantitativi e di processo derivanti dall'applicazione del nuovo principio.

A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio

1 – Attività finanziarie disponibili per la vendita

Criteri di iscrizione

Si tratta di attività finanziarie non derivate che non sono classificate come crediti, attività finanziarie detenute sino alla scadenza, o come attività valutate al fair value. Tali attività sono detenute per un periodo di tempo non definito e rispondono all'eventuale necessità di ottenere liquidità o di far fronte a cambiamenti nei tassi di interesse, nei tassi di cambio o nei prezzi.

Criteri di classificazione

Possono essere classificati come investimenti finanziari disponibili per la vendita i titoli del mercato monetario, gli altri strumenti di debito ed i titoli azionari; sono inclusi gli investimenti azionari che configurano partecipazioni di minoranza, non qualificabili quali partecipazioni di controllo, controllo congiunto o collegamento.

Criteri di valutazione

Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono inizialmente rilevate alla data di regolamento al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo dell'operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Per gli strumenti fruttiferi gli interessi sono contabilizzati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.

Tali attività sono successivamente valutate al fair value, registrando, per gli strumenti fruttiferi, gli interessi a conto economico secondo il criterio del costo ammortizzato. Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nella voce 140. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto - ad eccezione delle perdite per riduzione durevole di valore (impairment) e degli utili e delle perdite su cambi di attività monetarie (titoli di debito) che sono esposti rispettivamente alla voce 130.b) "Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita" ed alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione" - fino a quando l'attività finanziaria non è alienata, momento in cui gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel conto economico alla voce 100.b) "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie disponibili per la vendita".

Le variazioni di fair value rilevate nella voce 140. "Riserve da valutazione" sono esposte anche nel Prospetto della redditività complessiva.

Gli strumenti rappresentativi di capitale (titoli azionari) non quotati in un mercato attivo e il cui fair value non può essere determinato in modo attendibile a causa della mancanza o non attendibilità delle informazioni atte alla valutazione del fair value sono valutati al costo, corrispondente all'ultimo fair value attendibilmente misurato.

Qualora vi sia qualche obiettiva evidenza che l'attività abbia subito una riduzione permanente di valore (impairment), la perdita cumulata, che è stata rilevata direttamente nella voce 140. del patrimonio netto "Riserve da valutazione", viene trasferita a conto economico alla voce 130.b) "Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento". Per gli strumenti di debito costituisce evidenza di perdita durevole di valore, l'esistenza di circostanze indicative di difficoltà finanziarie tali da pregiudicare l'incasso del capitale o degli interessi.

Per gli strumenti di capitale l'esistenza di perdite durevoli di valore è valutata considerando, oltre ad eventuali difficoltà nel servizio del debito da parte dell'emittente, ulteriori indicatori quali il declino del fair value al di sotto del costo e variazioni avverse nell'ambiente in cui l'impresa opera.

In particolare, nei casi in cui la riduzione del fair value al di sotto del costo sia superiore al 50% o perduri per oltre 18 mesi, la perdita di valore è normalmente ritenuta durevole.

Qualora, invece, il declino del fair value dello strumento al di sotto del costo sia inferiore o uguale al 50% ma superiore al 20% oppure perduri da non più di 18 mesi ma da non meno di 9, si procede ad analizzare ulteriori indicatori reddituali e di mercato. Qualora i risultati della detta analisi siano tali da mettere in dubbio la possibilità di recuperare l'ammontare originariamente investito, si procede alla rilevazione di una perdita durevole di valore.

L'importo trasferito a conto economico è quindi pari alla differenza tra il valore di carico (costo

di acquisizione al netto delle eventuali perdite per riduzione di valore già precedentemente rilevate nel conto economico) e il fair value corrente.

Nel caso di strumenti oggetto di valutazione al costo, l'importo della perdita è determinato come differenza tra il valore contabile degli stessi e il valore attuale dei futuri flussi di cassa stimati, attualizzato in base al tasso di rendimento corrente di mercato per attività finanziarie similari (ossia il valore recuperabile).

Se, in un periodo successivo, il fair value di uno strumento di debito aumenta e l'incremento può essere oggettivamente correlato ad un evento che si è verificato in un periodo successivo a quello in cui la perdita per riduzione di valore era stata rilevata nel conto economico, la perdita viene ripresa, rilevando il corrispondente importo alla medesima voce di conto economico. Il ripristino di valore non determina in ogni caso un valore contabile superiore a quello che risulterebbe dall'applicazione del costo ammortizzato qualora la perdita non fosse stata rilevata.

Le perdite per riduzione di valore di titoli azionari, rilevate a conto economico, sono successivamente ripristinate con effetto a patrimonio netto, qualora non sussistano più le motivazioni che hanno condotto ad appostare la svalutazione.

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono cancellate quando l'attività in esame viene ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici connessi o quando scadono i diritti contrattuali.

2 – Crediti

Criteri di iscrizione

I crediti sono costituiti da attività finanziarie non derivate verso clientela e verso banche, con pagamenti fissi o determinabili e che non sono quotate in un mercato attivo. I crediti sono iscritti alla data di sottoscrizione del contratto, che normalmente coincide con la data di erogazione alla controparte.

Nella voce crediti sono altresì rilevati, secondo la pertinente composizione merceologica, i finanziamenti oggetto di operazioni di cartolarizzazione (successive al 1° gennaio 2002) per le quali non sussistono i requisiti richiesti dallo IAS 39 per la cancellazione dal bilancio (si veda cap. 18 – Altre informazioni – Derecognition).

Criteri di valutazione

Dopo l'iniziale rilevazione al fair value, comprensivo dei costi di transazione che sono direttamente attribuibili all'acquisizione o all'erogazione dell'attività finanziaria (ancorché non ancora regolati), i crediti sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio dell'interesse effettivo, eventualmente rettificato al fine di tener conto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione.

Gli utili (o le perdite) su crediti, ove non coperti, sono rilevati nel conto economico:

o quando l'attività finanziaria in questione è eliminata, alla voce 100.a) "Utili (perdite) da cessione";

ovvero

o quando l'attività finanziaria ha subito una riduzione di valore, alla voce 130.a) "Rettifiche di valore nette per deterioramento".

Gli interessi sui crediti erogati sono classificati alla voce 10. "Interessi attivi e proventi assimilati" e sono iscritti in base al principio della competenza temporale.

I crediti sono sottoposti ad una ricognizione volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Tali crediti deteriorati sono rivisti ed analizzati periodicamente, almeno una volta all'anno.

Un credito è considerato deteriorato quando si ritiene che, probabilmente, non si sarà in grado di recuperarne l'intero ammontare, sulla base delle condizioni contrattuali originarie, o un valore equivalente.

I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull'attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale ed interessi. Ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall'individuazione

degli incassi stimati, delle relative scadenze e del tasso di attualizzazione da applicare. Per la stima degli incassi e delle relative scadenze dei crediti problematici si fa riferimento a piani di rientro analitici ove disponibili; in mancanza, si utilizzano valori stimati e forfetari desunti da serie storiche interne e da studi di settore tenuto conto della forma tecnica, della localizzazione geografica, della tipologia di garanzia e di altri eventuali fattori ritenuti rilevanti.

Tutti i crediti problematici sono rivisti ed analizzati periodicamente. Ogni cambiamento successivo nell'importo o nelle scadenze dei flussi di cassa attesi, che produca una variazione negativa rispetto alle stime iniziali, determina la rilevazione di una rettifica di valore alla voce di conto economico 130.a) "Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento dei crediti". Qualora la qualità del credito deteriorato risulti migliorata ed esista una ragionevole certezza del recupero tempestivo del capitale e degli interessi, concordemente ai termini contrattuali originari, viene appostata alla medesima voce di conto economico una ripresa di valore, nel limite massimo del costo ammortizzato che si sarebbe generato in assenza di precedenti svalutazioni.

Secondo le regole di Banca d'Italia, definite dalla Circolare n. 272 del 30 luglio e successivi aggiornamenti, le esposizioni deteriorate – che corrispondono all'aggregato Non-Performing Exposures di cui agli ITS EBA – si compongono delle seguenti categorie:

  • sofferenze individuano l'area dei crediti formalmente deteriorati, costituiti dall'esposizione verso clienti che versano in uno stato di insolvenza anche non accertato giudizialmente o in situazioni equiparabili. La valutazione avviene di norma su basa analitica ovvero, nei soli casi in cui non siano state rilevate e non risultino individuabili singolarmente riduzioni di valore, sulla base di una valutazione collettiva per tipologie di esposizioni omogenee;
  • inadempienze probabili (unlikely to pay) rappresentano le esposizioni per cassa e fuori bilancio, per cui non ricorrono le condizioni per la classificazione del debitore fra le sofferenze e per le quali sussiste una valutazione di improbabilità che, in assenza di azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore sia in grado di adempiere integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione viene operata indipendentemente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati. La classificazione tra le inadempienze probabili non è necessariamente legata alla presenza esplicita di anomalie (il mancato rimborso) ma è bensì legata alla sussistenza di elementi indicativi di una situazione di rischio di inadempimento del debitore. Le inadempienze probabili sono generalmente valutate analiticamente ovvero applicando percentuali determinate in modo forfetario per tipologie di esposizioni omogenee;
  • esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate rappresentano l'intera esposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate nelle precedenti categorie, che alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinanti. Tali esposizioni sono valutate in modo forfetario su basi storico/statistiche, applicando laddove disponibile la rischiosità rilevata dall'appropriato fattore di rischio utilizzato ai fini del Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento ("perdita in caso di inadempienza" o LGD – Loss Given Default).

La valutazione collettiva riguarda portafogli di attività non deteriorate per i quali, seppur non siano stati riscontrati singolarmente elementi oggettivi di perdita, è loro attribuibile una perdita latente misurabile anche tenendo conto dei fattori di rischio utilizzati ai fini dei requisiti della normativa prudenziale CRR.

A fronte delle posizioni di credito, il Gruppo provvede con cadenza almeno trimestrale ad una valutazione del rischio e l'allocazione di corrispondenti accantonamenti, in modo che la rappresentazione del valore netto dell'attivo sia coerente con la valutazione effettuata.

Con riferimento ai prodotti bancari, tale attività avviene per le posizioni in bonis alle scadenze di bilancio, applicando una serie di parametri esperti definiti dalla funzione Risk Management in considerazione della tipologia di prodotto, delle policy applicate in sede di erogazione del finanziamento, nonché dell'andamento della relazione, e sono rivisti nel tempo anche sulla base dell'esperienza interna.

Tale approccio prevede l'applicazione di due parametri; PD (probabilità di default della controparte) e LGD (la perdita prevista in caso di default del cliente). Il prodotto di tali parametri genera una sorta di perdita attesa teorica a cui corrisponde la rischiosità attribuita alla posizione, e conseguentemente, il livello dell'accantonamento.

Per le posizioni deteriorate la valutazione avviene caso per caso al momento della classificazione, sulla base di concrete e conservative valutazioni sulle previsioni di recupero, o nel momento della loro revisione a seguito della modifica del profilo di rischio. I criteri della policy sono da considerarsi un riferimento minimo a cui derogare solo in presenza di solidi presupposti.

La revisione delle posizioni deteriorate avviene almeno trimestralmente, coerentemente con processi aziendali vigenti.

Il Risk Management di Gruppo verifica la correttezza complessiva e coerenza degli accantonamenti, intervenendo nei casi in cui intravvedesse delle lacune.

La svalutazione per perdite su crediti è iscritta come una riduzione del valore contabile del credito.

Criteri di cancellazione

La cancellazione integrale o parziale di un credito viene registrata rispettivamente quando lo stesso è considerato definitivamente irrecuperabile, in base ad idonea documentazione, o stralciato o quando è venuta meno la ragione legale del credito.

Un credito viene inoltre cancellato quando:

  • scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dal credito stesso;
  • il credito viene ceduto trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad esso connessi;
  • non avendo trasferito né mantenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici, si sia perso il controllo del credito stesso.

Le cancellazioni sono imputate direttamente alla voce 130.a) "Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento dei crediti" di conto economico e sono rilevate in riduzione della quota capitale del credito. Recuperi di parte o di interi importi precedentemente svalutati sono iscritti alla medesima voce. Nel caso di utili/perdite da cessione, gli effetti economici sono rilevati nella voce 100.a) "Utile/perdita da cessione o riacquisto di crediti". Eventuali importi incassati a fronte di crediti in precedenza cancellati (anche se in epoca anteriore all'acquisto) sono stati rilevati alla voce 130.a) "Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento dei crediti".

3 – Partecipazioni

I criteri di rilevazione iniziale e valutazione successiva delle partecipazioni sono regolati dagli IFRS 10 – Bilancio Consolidato, IAS 27 – Bilancio separato -, IAS 28 – Partecipazioni in società collegate e joint venture - e IFRS 11 – Accordi a controllo congiunto -.

Tali principi sono esplicitati nella Sezione 3. Area e metodi di consolidamento della Parte A.1 dove è anche fornita l'informativa sulle valutazioni e assunzioni svolte per stabilire l'esistenza di controllo o influenza notevole.

Le restanti interessenze azionarie – diverse quindi da controllate, collegate e joint ventures e da quelle eventualmente rilevate nelle voci 150. "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" e 90. "Passività associate ad attività in via di dismissione" – sono classificate quali attività finanziarie disponibili per la vendita e trattate in maniera corrispondente (si veda cap. 1 – Attività finanziarie disponibili per la vendita).

4 – Attività materiali

Criteri di iscrizione

La voce include:

  • terreni e fabbricati
  • mobili ed arredi
  • impianti e macchinari
  • altre macchine e attrezzature

ed è suddivisa nelle seguenti categorie:

• attività ad uso funzionale;

• attività detenute a scopo di investimento.

Le attività ad uso funzionale hanno consistenza fisica, sono detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi e si ritiene possano essere utilizzate per più di un periodo. Le migliorie su beni di terzi sono migliorie e spese incrementative relative ad attività materiali identificabili e separabili. In tal caso la classificazione avviene nelle sottovoci specifiche di riferimento (es. impianti) in relazione alla natura dell'attività stessa. Normalmente tali investimenti sono sostenuti per rendere adatti all'utilizzo atteso gli immobili presi in affitto da terzi.

Le migliorie e spese incrementative relative ad attività materiali identificabili e non separabili sono invece incluse nella voce 160. "Altre attività".

Le attività detenute a scopo d'investimento si riferiscono agli investimenti immobiliari di cui allo IAS 40, cioè a quelle proprietà immobiliari possedute (in proprietà o in leasing finanziario) al fine di ricavarne canoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito.

Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla "messa in funzione" del bene (costi di transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento).

Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attività separate se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed il costo può essere attendibilmente rilevato.

Tutte le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel conto economico, nel periodo nel quale sono sostenute, alla voce:

  • 180.b) "Altre spese amministrative", se riferite ad attività ad uso funzionale; ovvero
    1. "Altri oneri/proventi di gestione", se riferite agli immobili detenuti a scopo di investimento.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore per deterioramento.

Le immobilizzazioni a vita utile definita vengono ammortizzate a quote costanti durante la loro vita utile.

Non sono, invece, ammortizzate le immobilizzazioni materiali aventi vita utile illimitata.

La vita utile delle immobilizzazioni materiali viene rivista ad ogni chiusura di periodo tenendo conto delle condizioni di utilizzo delle attività, delle condizioni di manutenzione, della obsolescenza attesa ecc. e, se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per il periodo corrente e per quelli successivi viene rettificata.

Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 200. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali" di conto economico consolidato.

Qualora venga ripristinato il valore di un'attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.

Criteri di cancellazione

Un'attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione o quando per la stessa non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione e l'eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce 270. "Utili (Perdite) da cessione di investimenti".

5 – Attività immateriali

Criteri di iscrizione

Le attività immateriali sono attività non monetarie ad utilità pluriennale, identificabili pur se prive di consistenza fisica, controllate dalla Società e dalle quali è probabile che affluiranno

benefici economici futuri.

Le attività immateriali sono principalmente relative ad avviamento, software, marchi e brevetti. Le attività immateriali diverse dall'avviamento sono iscritte al costo d'acquisto, comprensivo di qualunque costo diretto sostenuto per predisporre l'attività all'utilizzo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore eventualmente registrate.

Le eventuali spese sostenute successivamente all'acquisto:

  • sono portate ad incremento del costo iniziale, se accrescono i benefici economici futuri delle attività sottostanti (cioè se aumentano il loro valore o la loro capacità produttiva);
  • sono imputate in un'unica soluzione al conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute negli altri casi (ossia quando non producono incrementi del valore originario delle attività, ma sono destinate unicamente a conservarne le funzionalità originarie).

Le immobilizzazioni immateriali aventi durata definita sono ammortizzate a quote costanti in base alla stima della loro vita utile.

Non sono, invece, ammortizzate le attività immateriali aventi vita utile indefinita.

Criteri di valutazione

Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività ed il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 210. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali" di conto economico consolidato.

Per le attività immateriali aventi durata indefinita, anche se non si rilevano indicazioni di riduzioni durevoli di valore, viene annualmente confrontato il valore contabile con il valore recuperabile. Nel caso in cui il valore contabile sia maggiore di quello recuperabile si rileva alla voce 210. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali" di conto economico consolidato una perdita pari alla differenza tra i due valori.

Qualora venga ripristinato il valore di un'attività immateriale, diversa dall'avviamento, precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.

Criteri di cancellazione

Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione o quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione e l'eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce 270. "Utili (Perdite) da cessione di investimenti".

6 – Attività non correnti in via di dismissione

Rientrano in tali categorie le singole attività (materiali, immateriali e finanziarie) non correnti o gruppi di attività in via di dismissione, con le relative passività associate, come disciplinati dall'IFRS 5.

Le singole attività (o i gruppi di attività in via di dismissione), sono iscritte rispettivamente alle voci 150. "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" e 90. "Passività associate ad attività in via di dismissione" al minore tra il valore contabile ed il fair value al netto dei costi di cessione.

Il saldo positivo o negativo dei proventi (dividendi, interessi, ecc.) e degli oneri (interessi passivi, ecc.) relativi ai gruppi di attività e passività in via di dismissione, al netto della relativa fiscalità corrente e differita, è rilevato alla voce 310. "Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte" di conto economico.

7 – Fiscalità corrente e differita

Criteri di iscrizione

Le attività e le passività fiscali sono rilevate nello stato patrimoniale del bilancio rispettivamente nelle voci 140. "Attività fiscali" dell'attivo e 80. "Passività fiscali" del passivo.

In applicazione del "balance sheet method" le poste contabili della fiscalità corrente e

differita comprendono:

  • attività fiscali correnti, ossia eccedenze di pagamenti sulle obbligazioni fiscali da assolvere secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito di impresa;
  • passività fiscali correnti, ossia debiti fiscali da assolvere secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d'impresa;
  • attività fiscali differite, ossia gli importi delle imposte sul reddito recuperabili negli esercizi futuri come conseguenza di:
    • differenze temporanee deducibili (rappresentate principalmente da oneri deducibili in futuro secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d'impresa);
    • riporto a nuovo di perdite fiscali non utilizzate;
    • riporto a nuovo di crediti di imposta non utilizzati;
  • passività fiscali differite, ossia debiti per imposte sul reddito da assolvere in periodi futuri come conseguenza di differenze temporanee tassabili (rappresentate principalmente dal differimento della tassazione di ricavi o dall'anticipazione nella deduzione di oneri secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d'impresa).

Le attività fiscali e le passività fiscali correnti sono rilevate applicando le aliquote di imposta vigenti e sono contabilizzate come onere (provento) secondo il medesimo criterio di competenza economica dei costi e dei ricavi che le hanno originate. In particolare, la fiscalità corrente IRES ed IRAP è stata calcolata applicando le aliquote di imposta stabilite dalle disposizioni di legge in vigore, recependo ai fini IRES la nuova aliquota al 24% e per doBank e Italfondiario l'addizionale di 3,5 punti percentuali prevista per gli enti creditizi e finanziari (Legge 28 dicembre 2015, n.208).

In generale, le attività e le passività fiscali differite emergono nelle ipotesi in cui la deducibilità o l'imponibilità del costo o del provento sono differite rispetto alla loro rilevazione contabile.

Le poste della fiscalità corrente includono gli acconti versati (attività correnti) e debiti da assolvere (passività corrente) per imposte sul reddito di competenza del periodo. I debiti per imposte correnti e i relativi crediti per acconti versati ancora in essere a fine esercizio sono iscritti in bilancio in un'unica voce per il loro ammontare netto.

Le imposte anticipate e quelle differite vengono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni.

Criteri di valutazione

Le attività fiscali e le passività fiscali differite sono rilevate in base alle aliquote fiscali che, alla data di riferimento del bilancio, si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività, sulla base della vigente legislazione fiscale e sono periodicamente valutate al fine di tenere conto di eventuali modifiche normative.

Le attività fiscali differite vengono contabilizzate soltanto nel caso in cui vi sia la probabilità del loro recupero da parte dei futuri redditi imponibili attesi valutati sulla base della capacità del gruppo di produrre redditi imponibili nei futuri esercizi. Le passività fiscali differite sono sempre contabilizzate. Presupposto per la rilevazione di tali attività per imposte anticipate è la considerazione che rispetto alle possibili evoluzioni societarie, si ritiene con ragionevole certezza che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potranno essere utilizzate le differenze temporanee deducibili. In ossequio a quanto previsto dallo IAS 12, la probabilità che esista reddito imponibile futuro sufficiente all'utilizzo delle attività fiscali differite sarà oggetto di verifica periodica. Qualora dalla suddetta verifica risulti l'insufficienza di reddito imponibile futuro, le attività fiscali differite sono corrispondentemente ridotte.

Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico alla voce 290. "Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente", ad eccezione di quelle imposte che si riferiscono a partite che sono accreditate o addebitate, nell'esercizio stesso o in un altro, direttamente a patrimonio netto, quali, ad esempio, quelle relative a profitti o perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita, le cui variazioni di valore sono rilevate direttamente nel Prospetto della redditività complessiva tra le riserve di valutazione.

Criteri di cancellazione

Le imposte differite attive e passive sono cancellate al momento del loro recupero/realizzo.

8 – Fondi per rischi ed oneri

Criteri di iscrizione

I fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività rilevate quando:

  • l'impresa ha un'obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
  • è probabile che sarà necessario l'esborso di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l'obbligazione;
  • può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.

Se queste condizioni non sono soddisfatte, non viene rilevata alcuna passività.

Criteri di valutazione

Gli importi accantonati sono determinati in modo che rappresentino la migliore stima della spesa richiesta per adempiere alle obbligazioni. Nel determinare tale stima si considerano i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.

In particolare, laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo, l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo che si suppone sarà necessario per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato. I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.

Criteri di cancellazione

Un accantonamento è utilizzato solo a fronte degli oneri per i quali è stato originariamente iscritto.

L'accantonamento dell'esercizio, registrato alla voce 190. "Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri" del conto economico, include gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo ed è al netto delle eventuali riattribuzioni.

9 – Altre informazioni

Derecognition di attività finanziarie

La derecognition è la cancellazione dallo stato patrimoniale di un'attività o passività finanziaria rilevata precedentemente.

Prima di valutare la sussistenza delle condizioni per la cancellazione dal bilancio di attività finanziarie è necessario, secondo lo IAS 39, verificare se queste condizioni siano da applicare a tali attività nella loro interezza ovvero possano riferirsi soltanto ad una parte di esse. Le norme sulla cancellazione sono applicate ad una parte delle attività finanziarie oggetto del trasferimento soltanto se sussiste almeno uno dei seguenti requisiti:

  • la parte comprende soltanto i flussi di cassa relativi ad un'attività finanziaria (o ad un gruppo di attività) che sono identificati specificamente (ad esempio la sola quota di interessi di pertinenza dell'attività);
  • la parte comprende i flussi di cassa secondo una ben individuata quota percentuale del loro totale (ad esempio il 90% di tutti i flussi di cassa derivanti dall'attività);
  • la parte comprende una ben individuata quota di flussi di cassa specificamente identificati (ad esempio il 90% dei flussi di cassa della sola quota interessi di pertinenza dell'attività).

In assenza dei citati requisiti, le norme sull'eliminazione devono trovare applicazione all'attività finanziaria (o gruppo di attività finanziarie) nella sua interezza.

Le condizioni per l'integrale cancellazione di un'attività finanziaria sono l'estinzione dei diritti contrattuali, come la loro naturale scadenza, ovvero il trasferimento ad una controparte esterna al gruppo dei diritti all'incasso dei flussi di cassa derivanti da tale attività.

I diritti all'incasso si considerano trasferiti anche qualora vengano mantenuti i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività, ma venga assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o più entità e si verifichino tutte e tre le seguenti condizioni (accordo pass-through):

• non sussiste l'obbligo a corrispondere importi non incassati dall'attività originaria;

  • è vietata la vendita o la costituzione in garanzia dell'attività originaria, salvo quando questa è a garanzia della obbligazione a corrispondere flussi finanziari;
  • sussiste l'obbligo a trasferire senza alcun ritardo tutti i flussi finanziari che incassa e non ha diritto ad investirli, ad eccezione di investimenti in disponibilità liquide durante il breve periodo tra la data di incasso e quella di versamento, a condizione che vengano riconosciuti anche gli interessi maturati nel periodo.

Inoltre, l'eliminazione di un'attività finanziaria è subordinata alla verifica che tutti i rischi e i benefici derivanti dalla titolarità dei diritti siano stati effettivamente trasferiti (true sale). In caso di trasferimento sostanzialmente di tutti i rischi e i benefici si provvede alla cancellazione dell'attività (o gruppo di attività) cedute e si rilevano separatamente i diritti e gli obblighi relativi al trasferimento come attività o passività.

Viceversa, in caso di mantenimento dei rischi e benefici, è necessario continuare a rilevare l'attività (o gruppo di attività) cedute. In tal caso occorre rilevare anche una passività corrispondente all'importo ricevuto come corrispettivo per la cessione e registrare successivamente tutti i proventi maturati sull'attività così come tutti gli oneri maturati sulla passività.

Le principali operazioni che, in base alle regole anzidette, non consentono di operare la cancellazione integrale di un'attività finanziaria sono le operazioni di cartolarizzazione di crediti, le operazioni di pronti contro termine e le operazioni di prestito titoli.

Nel caso delle operazioni di cartolarizzazione non si procede alla cancellazione delle attività finanziarie in caso di acquisto dell'equity tranche o di fornitura di altre forme di supporto alla struttura, che determinino il mantenimento del rischio di credito associato al portafoglio cartolarizzato.

Azioni proprie

La movimentazione delle azioni proprie presenti in portafoglio è rilevata in contropartita diretta del patrimonio, ossia in riduzione di quest'ultimo per il controvalore degli acquisti e in aumento per il controvalore delle vendite.

Ciò implica che, in caso di successiva cessione, la differenza tra il prezzo di vendita delle azioni proprie e il relativo costo di riacquisto, al netto dell'eventuale effetto fiscale, è rilevata integralmente in contropartita al patrimonio netto.

Trattamento di fine rapporto del personale

Il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) del personale è da intendersi come una prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti, pertanto la sua iscrizione in bilancio richiede la stima, con tecniche attuariali, dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e l'attualizzazione delle stesse.

La determinazione di tali prestazioni è stata effettuata da un attuario esterno utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito". Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente. Le obbligazioni sono determinate come il valore attualizzato delle erogazioni medie future riproporzionato in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati e l'anzianità complessiva raggiunta al momento dell'erogazione del beneficio.

A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, le quote di TFR maturate fino al 31 dicembre 2006 (o sino alla data di scelta del dipendente – compresa tra l'1 gennaio 2007 e il 30 giugno 2007 – nel caso di destinazione del proprio TFR al forme di previdenza complementare) rimangono in azienda e continuano ad essere considerate come una "prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti" e sono pertanto sottoposte a valutazione attuariale, seppur con una semplificazione nelle ipotesi attuariali che non tengono più conto delle previsioni sugli aumenti retributivi futuri.

Le quote maturate dall'1° gennaio 2007 (o dalla data di scelta – compresa tra l'1° gennaio 07 e il 30 giugno 07), destinate, a scelta del dipendente, (i) a forme di previdenza complementare o (ii) lasciate in azienda e dalla stessa versate al fondo di Tesoreria dell'INPS, sono invece considerate come un piano a "contribuzione definita".

Gli utili e le perdite attuariali, definiti quali differenza tra il valore di bilancio della passività e il valore attuale dell'obbligazione a fine periodo, sono iscritti a patrimonio netto nell'ambito della voce 140. "Riserve da valutazione" in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised.

Pagamenti basati su azioni

Si tratta di pagamenti a favore di dipendenti o altri soggetti assimilabili, come corrispettivo delle prestazioni di lavoro o altri servizi/beni ricevuti, basati su azioni rappresentative del capitale che consistono nell'assegnazione di diritti a ricevere azioni al raggiungimento di obiettivi quanti-qualitativi.

Il fair value dei pagamenti regolati con l'emissione di azioni è basato sul loro valore di quotazione in Borsa ed è rilevato come costo a conto economico alla voce 180.a) "Spese per il personale" in contropartita della voce 170. "Riserve" del patrimonio netto, secondo il criterio di competenza in proporzione al periodo in cui viene fornita la prestazione.

Valutazione degli immobili delle società controllate

Gli immobili delle società controllate considerate Rimanenze all'interno dei singoli bilanci vengono classificati all'interno della voce "Altre attività". In conformità a quanto previsto dallo IAS 2, le rimanenze sono costituite principalmente da immobili da ristrutturare e/o in ristrutturazione e immobili di trading.

Gli immobili in corso di ristrutturazione sono valutati al minore tra il costo, aumentato delle spese incrementative del loro valore e degli oneri finanziari capitalizzabili, ed il corrispondente presunto valore di realizzo al netto dei costi diretti di vendita.

Gli immobili di trading sono valutati al minore tra il costo e il valore di presunto realizzo che di norma è rappresentato dal valore di mercato, desunto da transazioni immobiliari similari per zona e tipologia. Il presunto valore di realizzo e il valore di mercato sono determinati sulla base di perizie indipendenti ovvero di valori inferiori cui la Direzione aziendale è disposta a vendere in forza di situazioni urbanistico/catastali non corrispondenti allo stato effettivo dei luoghi e problematiche di natura legale (quali l'occupazione abusiva dei beni).

Le eventuali svalutazioni, derivanti dalla valutazione sopra descritta, sono imputate alla relativa voce di conto economico.

Se vengono meno le ragioni che hanno comportato la svalutazione delle rimanenze, le svalutazioni iscritte in periodi precedenti sono ripristinate attraverso accredito al conto economico fino a concorrenza del minore tra il costo e il valore di presunto realizzo.

RICONOSCIMENTO DEI RICAVI E DEI COSTI

Commissioni di servicing e ricavi da prodotti ancillari

Tali ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante e sono rilevati in contabilità quando possono essere attendibilmente stimati. I ricavi contabilizzati a fronte della prestazione di servizi sono iscritti coerentemente alla fase di completamento dell'operazione e sono rilevati solo quando è probabile che i benefici economici derivanti dall'operazione saranno fruiti dalla società. Tuttavia, quando la recuperabilità di un valore già ricompreso nei ricavi è connotata da incertezza, il valore non recuperabile o il valore il cui recupero non è più probabile, è rilevato a rettifica del ricavo originariamente rilevato.

Dividendi

I dividendi sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione.

Costi

I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti nel rispetto del criterio della competenza.

Le perdite di valore sono iscritte a conto economico nell'esercizio in cui sono rilevate.

DEFINIZIONI RILEVANTI AI FINI IAS/IFRS

Si illustrano, qui di seguito, alcuni concetti rilevanti ai fini dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, oltre a quelli già trattati nei capitoli precedenti.

Costo ammortizzato

Il costo ammortizzato di un'attività o passività finanziaria è il valore a cui questa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale, al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento complessivo calcolato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo su

qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi svalutazione a seguito di una riduzione di valore o di irrecuperabilità (impairment).

Il criterio dell'interesse effettivo è il metodo di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la durata di un'attività o passività finanziaria. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri attesi lungo la vita dello strumento finanziario al valore contabile netto dell'attività o passività finanziaria. Esso include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante di tale tasso, i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti.

Tra le commissioni che sono considerate parte integrante del tasso di interesse effettivo vi sono le commissioni iniziali ricevute per l'erogazione o l'acquisto di un'attività finanziaria che non sia classificata come valutata al fair value, quali, ad esempio, quelle ricevute a titolo di compenso per la valutazione delle condizioni finanziarie del debitore, per la valutazione e la registrazione delle garanzie e, più in generale, per il perfezionamento dell'operazione.

I costi di transazione, a loro volta, includono gli onorari e le commissioni pagati ad agenti (inclusi i dipendenti che svolgono la funzione di agenti di commercio), consulenti, mediatori, e operatori, i contributi prelevati da organismi di regolamentazione e dalle Borse valori, le tasse e gli oneri di trasferimento. I costi di transazione non includono invece costi di finanziamento o costi interni amministrativi o di gestione.

Riduzione di valore (impairment) di attività finanziarie

Ad ogni data di riferimento del bilancio si procede a determinare se vi è qualche obiettiva evidenza che un'attività finanziaria o un gruppo di attività finanziarie ha subito una riduzione di valore.

Un'attività o un gruppo di attività finanziarie ha subito una riduzione di valore e le perdite per riduzione di valore sono contabilizzate se, e soltanto se, vi è l'obiettiva evidenza di una riduzione di valore in seguito a uno o più eventi che si sono verificati dopo la rilevazione iniziale dell'attività e tale evento di perdita ha un impatto sui futuri flussi finanziari dell'attività che può essere stimato attendibilmente.

La riduzione di valore può anche essere causata non da un singolo evento separato, ma dall'effetto combinato di diversi eventi.

Le perdite attese come risultato di eventi futuri, indipendentemente dalla loro probabilità di verificarsi, non sono rilevate.

Se sussistono evidenze obiettive che si è incorsi in una perdita per riduzione di valore su crediti, l'importo della perdita viene misurato come la differenza tra il valore contabile dell'attività ed il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati (escludendo perdite di credito future che non si sono ancora manifestate) attualizzati al tasso di interesse effettivo originale dell'attività finanziaria. L'importo della perdita viene rilevato alla voce 130. di conto economico tra le "Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento" ed il valore contabile dell'attività viene ridotto. Per gli strumenti classificati tra le attività finanziarie disponibili per la vendita tale importo è pari al saldo della Riserva di valutazione negativa.

Il processo per la stima della riduzione di valore considera tutte le esposizioni di credito, non soltanto quelle di bassa qualità di credito, che riflettono un serio deterioramento delle posizioni.

A.4 – Informativa sul fair value

INFORMATIVA DI NATURA QUALITATIVA

Il fair value (valore equo) è il corrispettivo che potrebbe essere ricevuto per vendere un'attività, o pagato per trasferire una passività, in una transazione ordinaria nel mercato principale (o più vantaggioso) alla data di valutazione, alle correnti condizioni di mercato (exit price).

Con l'intento di massimizzare la coerenza e la comparabilità delle misurazioni dei fair value e della relativa informativa, l'IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value che suddivide in tre livelli i parametri utilizzati per misurare il fair value:

  • Livello 1: il fair value dello strumento è determinato sulla base di prezzi di quotazione osservati su mercati attivi;
  • Livello 2: il fair value dello strumento è determinato in base a modelli valutativi che utilizzano input osservabili su mercati attivi, quali ad esempio:
    • o prezzi quotati su mercati attivi per strumenti similari;
    • o parametri osservabili quali tassi di interesse o curve di rendimento, volatilità implicite, rischio di pagamento anticipato, tassi di default e fattori di illiquidità;
    • o parametri non osservabili ma supportati e confermati da dati di mercato.
  • Livello 3: il fair value dello strumento è determinato sulla base di modelli valutativi che utilizzano prevalentemente input non desumibili dal mercato che pertanto comportano l'adozione di stime ed assunzioni interne.

Tale classificazione ha l'obiettivo di stabilire una gerarchia in termini di oggettività del fair value in funzione del grado di discrezionalità adottato, dando la precedenza all'utilizzo di parametri osservabili sul mercato. La gerarchia del fair value è inoltre definita in base ai dati di input utilizzati nei modelli di determinazione del fair value e non in base ai modelli valutativi stessi.

A.4.1 – Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

Di seguito si riportano le informazioni richieste dall'IFRS13 con riguardo i portafogli contabili sia valutati al fair value su base ricorrente, sia non valutati al fair value o valutati al fair value su base non ricorrente.

Attività e Passività misurate al fair value su base ricorrente

Asset Backed Securities

Gli ABS vengono valutati tramite il modello valutativo discounted cash flow che si basa sulla stima dei flussi di cassa pagati dal titolo e sulla stima di uno spread per l'attualizzazione.

Titoli di capitale

I titoli di capitale sono assegnati al Livello 1 quando è disponibile una quotazione su un mercato attivo considerato liquido e al Livello 3 quando non vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese a tempo indeterminato. Tali strumenti sono classificati come Livello 2 solo nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione è significativamente ridotto. Per i titoli di capitale valutati al costo, un impairment è previsto qualora il costo superi il valore recuperabile in modo significativo e/o prolungato nel tempo.

Fondi di Investimento

I fondi sono classificati come Livello 1 in caso essi siano quotati su un mercato attivo; in caso ciò non si verifichi, essi sono classificati come Livello 3 e sono valutati attraverso un credit adjustment del NAV basato sulle caratteristiche specifiche del singolo fondo.

Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente

Gli strumenti finanziari non valutati al fair value, compresi debiti e crediti verso la clientela e verso banche non sono gestiti sulla base del fair value.

Cassa e disponibilità liquide

Dato il loro orizzonte a breve ed il loro trascurabile rischio di credito il valore contabile della cassa e delle disponibilità liquide approssima il fair value.

Crediti verso banche e clientela

Il fair value dei crediti verso banche e clientela, contabilizzati al costo ammortizzato, è principalmente determinato utilizzando un modello di valore attuale aggiustato per il rischio e pertanto il valore contabile dei crediti verso banche e clientela è ritenuto un'adeguata approssimazione del fair value, aspetto che comporta la classificazione nel livello 3 della gerarchia.

Descrizione delle tecniche di valutazione

Al fine di valutare posizioni per le quali le fonti di mercato non forniscono un prezzo di mercato direttamente osservabile vengono utilizzate specifiche tecniche di valutazione diffuse sul mercato e descritte di seguito.

Discounted cash flow

Le tecniche di valutazione basate sul discounted cash flow, generalmente consistono nella determinazione di una stima dei flussi di cassa futuri attesi lungo la vita dello strumento. Il modello richiede la stima dei flussi di cassa e l'adozione di parametri di mercato per lo sconto: il tasso o il margine di sconto riflette lo spread di credito e/o di finanziamento richiesti dal mercato per strumenti con profili di rischio e di liquidità simili, al fine di definire un "valore attualizzato". Il fair value del contratto è dato dalla somma dei flussi di cassa futuri attualizzati.

Market Approach

Tecnica di valutazione che utilizza i prezzi generate da transazioni di mercato che coinvolgono attività, passività o gruppi di attività e passività identiche o paragonabili.

NAV

Il NAV (Net asset value) è la differenza tra il valore totale delle attività del fondo e le passività. Un aumento del NAV coincide con un aumento nella misura del fair value. Solitamente per i fondi classificati a Livello 3 il NAV rappresenta una valutazione risk-free, quindi in questo caso il NAV viene aggiustato per considerare il rischio di default dell'emittente.

A.4.2 – Processi e sensibilità delle valutazioni

Come richiesto dall'IFRS 13, il Gruppo verifica che il valore assegnato ad ogni posizione rifletta il fair value corrente in modo appropriato. Le misurazioni al fair value delle attività e delle passività sono determinate utilizzando varie tecniche, fra cui (ma non solo) modelli del tipo discounted cash flow e modelli interni. Sulla base dell'osservabilità degli input utilizzati, tutte le misurazioni sono classificate come Livello 1, Livello 2 o Livello 3 della gerarchia del fair value.

Con riferimento agli strumenti finanziari oggetto di valutazione al fair value e classificati nel livello 3 della gerarchia del fair value (titoli ABS Romeo SPV e Mercuzio Securitisation), viene prodotta l'analisi di sensitività perché la modalità di quantificazione del fair value – il modello discounted cash flow – non consente di sviluppare alternative in merito agli input non osservabili utilizzati ai fini della valutazione.

Con riferimento alla quota OICR in Italian Resolution Fund (già Atlante II) acquisita in prossimità della fine dell'esercizio, non è stata prodotta alcuna analisi di sensitività in quanto la valutazione del fair value è stata effettuata tramite l'applicazione del valore unitario delle quote al 31 dicembre 2017 comunicato da Quaestio SGR.

A.4.3 – Gerarchia del fair value

Agli strumenti finanziari viene associato un certo livello di fair value sulla base dell'osservabilità degli input utilizzati per la valutazione.

Livello 1 (prezzi quotati in mercati attivi): prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per Quando il fair value è misurato direttamente utilizzando un prezzo osservabile e quotato in un mercato attivo, il processo di attribuzione della gerarchia assegnerà il Livello 1. Quando il fair value deve essere misurato attraverso un comparable approach o attraverso l'utilizzo di un modello di pricing, il processo di attribuzione della gerarchia assegnerà il Livello 2 o il Livello 3, a seconda dell'osservabilità di tutti gli input significativi utilizzati nella valutazione. Nella scelta fra le diverse tecniche di valutazione viene utilizzata quella che massimizza l'utilizzo degli input osservabili.

Tutti i trasferimenti tra i livelli di gerarchia del fair value vengono effettuati con riferimento alla data di chiusura del periodo di bilancio.

I principali fattori che contribuiscono ai trasferimenti tra i livelli di fair value (sia tra il Livello 1 ed il Livello 2, che all'interno del Livello 3) comprendono cambiamenti nelle condizioni di mercato e affinamenti nei modelli valutativi e nei pesi relativi degli input non osservabili utilizzati nella misurazione del fair value.

INFORMATIVA DI NATURA QUANTITATIVA

A.4.5 – Gerarchia del fair value

Le tabelle seguenti riportano pertanto la ripartizione dei portafogli di (i) attività e passività finanziarie valutati al fair value nonché di (ii) attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente, in base ai menzionati livelli.

A.4.5.1 – Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

All'interno del Livello 1 sono classificati, nella voce "Attività finanziarie disponibili per la vendita", i titoli di stato (BOT) acquisiti al fine di garantire il presidio sul requisito regolamentare europeo in termini di copertura di liquidità a breve termine, il Liquidity Coverage Ratio (LCR).

Il Livello 3 della medesima voce include principalmente il valore residuo delle notes emesse dalle SPV Romeo e Mercuzio Securitisation, pari al 5% del totale dei titoli, emessi nel corso del secondo trimestre, dopo la vendita da parte della SPV Romeo della porzione unsecured del portafoglio alla SPV Mercuzio Securitisation e per € 15,2 milioni, il controvalore dell'importo versato nel mese di dicembre a fronte della sottoscrizione di 30 quote del fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II).

(€/000)
31/12/2017 31/12/2016
Attività/Passività finanziarie misurate al fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello1 Livello 2 Livello 3
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - - - -
2. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - - -
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 1.
003
- 22.955 1.002 - -
4. Derivati di copertura - - - - - -
5. Attività materiali - - - - - -
6. Attività immateriali - - - - - -
Totale 1.003 - 22.955 1.002 - -
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione - - - - - -
2. Passività finanziarie valutate al fair value - - - - - -
3. Derivati di copertura - - - - - -
Totale - - - - - -

A.4.5.2 – Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

(€/000)

Attività
finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività
finanziarie
valutate al fair
value
Attività
finanziarie
disponibili
per la
vendita
Derivati
di
copertur
a
Attività
materiali
Attività
immateria
li
1. Esistenze iniziali -
2. Aumenti - - 25.470 - - -
2.1. Acquisti -
-
23.667 - - -
2.2. Profitti imputati a: -
-
1.627 - - -
2.2.1. Conto economico -
-
- - - -
di cui: plusvalenze -
-
- - - -
2.2.2. Patrimonio netto -
-
1.627 - - -
2.3. Trasferimenti da altri livelli -
-
- - - -
2.4. Altre variazioni in aumento -
-
176 - - -
3. Diminuzioni - - (2.515) - - -
3.1. Vendite -
-
- - - -
3.2. Rimborsi -
-
(2.442) - - -
3.3. Perdite imputate a: -
-
(73) - - -
3.3.1 Conto economico -
-
- - - -
di cui: minusvalenze -
-
- - - -
3.3.2 Patrimonio netto -
-
(73) - - -
3.4. Trasferimenti ad altri livelli -
-
- - - -
3.5. Altre variazioni in diminuzione -
-
- - - -
4. Rimanenze finali - - 22.955 - - -

A.4.5.4 – Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

(€/000)
31/12/2017 31/12/2016
Attività/Passività non misurate al fair value o misurate al fair
value su base non ricorrente
Valore di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 Valore di bilancio Livello1 Livello 2 Livello 3
1. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - - - - -
2. Crediti verso banche 49.449 - - 49.449 52.575 - 52.575 -
3. Crediti verso la clientela 2.853 - - 2.853 10.820 - 10.820 -
4. Attività materiali detenute a scopo di investimento - - - - - - - -
5. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 10 - 10 - 2.516 - 2.516 -
Totale 52.312 -
-
52.312 65.911 - - 65.911
1. Debiti verso banche - - - - 13.076 - - 13.076
2. Debiti verso clientela 12.106 - - 12.106 11.060 - - 11.060
3. Titoli in circolazione - - - - - - - -
4. Passività associate ad attività in via di dismissione - - - - 1.738 - - 1.738
Totale 12.106 -
-
12.106 25.874 - - 25.874

PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

Attivo

SEZIONE 1 – CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE – VOCE 10

1.1 – Cassa e disponibilità liquide: composizione

(€/000)
31/12/2017 31/12/2016
a) Cassa 21 18
b) Depositi liberi presso Banche Centrali - -
Totale 21 18

SEZIONE 4 – ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA – VOCE 40

4.1 – Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica

(€/000) 31/12/2017
31/12/2016
Voci / Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1.
Titoli di debito
1.003 - 7.734 1.002 - -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito 1.003 - 7.734 1.002 - -
2.
Titoli di capitale
- - 42 - - 45
2.1 Valutati al fair value - - - - - 3
2.2 Valutati al costo - - 42 - - 42
3.
Quote di O.I.C.R.
- - 15.222 - - -
4.
Finanziamenti
- - - - - -
Totale 1.003 - 22.998 1.002 - 45

La voce Attività finanziarie disponibili per la vendita accoglie principalmente:

  • per € 15,2 milioni, il controvalore dell'importo versato nel mese di dicembre a fronte della sottoscrizione di 30 quote del fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II);
  • per 7,7 milioni, il controvalore residuo dei titoli ABS riferibili alle cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation. L'ammontare sottoscritto da doBank corrisponde al 5% del totale delle notes emesse dai due veicoli nel secondo trimestre 2017, dopo la cessione da parte della SPV Romeo della quota unsecured del portafoglio alla SPV Mercuzio Securitisation;
  • per € 1,0 milione, il valore dei BOT acquistati al fine di rispettare il requisito regolamentare europeo in termini di copertura di liquidità, il Liquidity Coverage Ratio (LCR).

La voce comprende inoltre un importo residuale, inferiore ad un migliaio di euro, relativo alla quota di adesione al Fondo Interbancario di Tutela dei depositi come di seguito illustrato.

Informativa relativa alle quote del Fondo Italian Recovery Fund (già Atlante II)

Il Fondo Italian Recovery Fund (già Atlante II) è un fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato ad investitori professionali costituito nell'agosto del 2016 e gestito dalla società di gestione indipendente Quaestio Capital Management SGR S.p.A. Unipersonale ("Quaestio SGR"). Il Fondo investe unicamente in NPL e strumenti collegati ad operazioni in NPL al fine di ridurre il rischio in linea con i parametri in uso presso i maggiori investitori istituzionali del mondo. Attualmente il Fondo è coinvolto in quattro operazioni di cartolarizzazione di crediti deteriorati per un controvalore lordo pari a € 31 miliardi e per un investimento complessivo da parte del

Fondo di circa € 2,5 miliardi.

Nel rispetto della politica di investimento del Fondo, al 31 dicembre sono state effettuate tre operazioni di investimento in crediti deteriorati di banche italiane.

In data 18 dicembre 2017 doBank si è impegnata a sottoscrivere nel fondo 30 quote per un importo complessivo di € 30 milioni, di cui € 15,3 milioni sono stati oggetto di versamento nello stesso mese di dicembre 2017, mentre la restante parte di € 14,7 milioni è iscritta tra gli impegni. Le quote versate sono classificate in bilancio tra le attività disponibili per la vendita ed il fair value attribuito è in linea con il valore unitario delle quote al 31 dicembre 2017 comunicato da Quaestio SGR: rispetto al prezzo di sottoscrizione, è stata registrata una variazione negativa di fair value per € 53,2 migliaia (al netto dell'effetto fiscale) con contropartita a patrimonio netto.

Informativa relativa agli investimenti nello Schema Volontario

Il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) – che opera quale rappresentante del sistema di garanzia dei depositi nazionale ai sensi della Direttiva 2014/49/UE – con le modifiche statutarie deliberate dall'Assemblea Straordinaria del 26 novembre 2015 aveva, tra l'altro, previsto l'istituzione al proprio interno di uno Schema Volontario di intervento finalizzato ad interventi di sostegno a favore di banche in crisi ad esso aderenti, cui anche il Gruppo doBank aveva aderito. Nel 2016 lo Schema Volontario di intervento ha realizzato l'operazione di ricapitalizzazione della Cassa di Risparmio di Cesena che ha previsto dapprima un aumento di capitale, riservato allo Schema per un importo di € 280 milioni, avente la finalità di assicurare alla Banca il ripristino dei requisiti patrimoniali di vigilanza e il supporto al piano di ristrutturazione.

In data 19 gennaio 2018 il FITD ha comunicato alle banche aderenti il perfezionamento dell'intervento avvenuto il 21 dicembre 2017 il quale ha comportato:

  • la ricapitalizzazione delle tre banche da parte dello Schema Volontario;
  • la cessione delle tre banche a Credit Agricole Cariparma;

  • la sottoscrizione da parte dello Schema Volontario di € 12 milioni di titoli mezzanine e € 158 milioni di titoli junior della cartolarizzazione degli NPLs delle tre banche.

Al termine dell'operazione, lo Schema Volontario detiene quindi titoli mezzanine e junior per € 170 milioni e disponibilità di cassa per € 6 milioni.

In coerenza con le comunicazioni del FITD rimane valutata al fair value la quota di pertinenza del Gruppo pari ad € 379.

(€/000)

4.2 – Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti

Voci / Valori 31/12/2017 31/12/2016
1.
Titoli di debito
8.737 1.002
a) Gov erni e Banche Centrali 1.003 1.002
b) Altri enti pubblici - -
c) Banche - -
d) Altri emittenti 7.734 -
2.
Titoli di capitale
42 45
a) Banche - 3
b) Altri emittenti: 42 42
-Imprese di assicurazione - -
-Società finanziarie - -
-Imprese non finanziarie 42 42
-Altri - -
3.
Quote di O.I.C.R.
15.222 -
4.
Finanziamenti
- -
a) Gov erni e Banche Centrali - -
b) Altri enti pubblici - -
c) Banche - -
d) Altri soggetti - -
Totale 24.001 1.047

SEZIONE 6 – CREDITI VERSO BANCHE – VOCE 60

6.1 – Crediti verso banche: composizione merceologica

(€/000)

31/12/2017
31/12/2016
Tipologia operazioni/Valori Valore di Fair value Valore di Fair value
Bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 Bilancio Livello 1Livello 2 Livello 3
A. Crediti verso Banche Centrali
1. Depositi v incolati - - - - - - - -
2. Riserv a Obbligatoria - - - - - - - -
3. Pronti contro termine - - - - - - - -
4. Altri - - - - - - - -
B. Crediti verso banche
1. Finanziamenti 49.340 - - 49.340 52.455 - - 52.455
1.1 Conti correnti e depositi liberi 49.340 - - 49.340 52.455 - - 52.455
1.2 Depositi v incolati - - - - - - - -
1.3 Altri Finanziamenti - - - - - - - -
- Pronti contro termine attiv i - - - - - - - -
- Leasing finanziario - - - - - - - -
- Altri - - - - - - - -
2.Titoli di debito 109 - - 109 120 - - 120
2.1 Titoli strutturati - - - - - - - -
2.2 Altri titoli di debito 109 - - 109 120 - - 120
Totale 49.449 - - 49.449 52.575 - - 52.575

I Crediti verso banche, che totalizzano € 49,4 milioni, si riferiscono prevalentemente alla liquidità disponibile sui conti correnti.

La movimentazione del periodo è stata principalmente interessata dal pagamento dei dividendi al socio Avio per € 52,3 milioni e dal flusso periodico degli incassi delle commissioni verso i principali clienti e dei pagamenti verso i fornitori.

In considerazione della durata a breve termine delle esposizioni, nonché del tasso variabile a cui fanno riferimento, è ragionevole ritenere che il fair value di tali voci corrisponda al relativo

valore di bilancio.

SEZIONE 7 – CREDITI VERSO CLIENTELA – VOCE 70

7.1 - Crediti verso clientela: composizione merceologica

(€/000)

Totale 31/12/2017 Totale 31/12/2016
Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Deteriorati Deteriorati
Tipologia operazioni/Valori Non deteriorati Acquistati Altri Livello 1 Livello 2 Livello 3 Non deteriorati Acquistati Altri Livello 1 Livello 2 Livello 3
Finanziamenti
1. Conti correnti 1.204 134 - - - 1.338 636 249 - - - 885
2. Pronti contro termini attiv i - - - - - - - - - - - -
3. Mutui 1.092 117 - - - 1.209 1.171 272 - - - 1.443
4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto - - - - - - - - - - - -
5. Leasing finanziario - - - - - - - - - - - -
6. Factoring - - - - - - - - - - - -
7. Altri finanziamenti 292 14 - - - 306 8.474 18 - - - 8.492
Titoli di debito - -
8. Titoli strutturati - - - - - - - - - - - -
9. Altri titoli di debito - - - - - - - - - - - -
Totale 2.588 265 - - - 2.853 10.281 539 - - - 10.820

Al 31 dicembre 2017 la voce, che include € 265 migliaia di attività deteriorate quale residuo del portafoglio non-performing ceduto da doBank nel corso del 2016, registra una riduzione rispetto al 31dicembre 2016 dovuta principalmente al rimborso del "finanziamento ponte" di € 8,4 milioni che al 31 dicembre 2016 figurava nella voce Altri finanziamenti; tale finanziamento era riferito alla quota parte di pertinenza di doBank, pari al 5%, concesso alla SPV Romeo da parte dei soggetti che si erano impegnati a sottoscrivere le notes nel momento della loro emissione sul mercato.

I crediti in bonis, pari a € 2,6 milioni, sono costituiti per lo più da affidamenti in conto corrente e da "mutui in asta".

7.2 - Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti

(€/000)
31/12/2017 31/12/2016
Tipologia operazioni / Valori Deteriorati Non Deteriorati
Non deteriorati
Acquistati
Altri
deteriorati Acquistati Altri
1. Titoli di debito - - - - - -
a) Governi - - - - - -
b) Altri enti pubblici - - - - - -
c) Altri emittenti - - - - - -
- Imprese non finanziarie - - - - - -
- Imprese finanziarie - - - - - -
- Assicurazioni - - - - - -
- Altri - - - - - -
2. Finanziamenti verso 2.588 265 - 10.281 539 -
a) Governi 293 - - 106 - -
b) Altri enti pubblici - - - - - -
c) Altri soggetti 2.295 265 - 10.175 539 -
- Imprese non finanziarie 1.202 201 - 639 479 -
- Imprese finanziarie - - - 8.364 - -
- Assicurazioni - - - - - -
- Altri 1.093 64 - 1.172 60 -
Totale 2.588 265 - 10.281 539 -

SEZIONE 10 – LE PARTECIPAZIONI – VOCE 100

10.1 - Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi

Denominazioni Sede
legale
Sede
operativa
Tipo di rapporto Rapporto di partecipazione
Impresa partecipante
Quota % Disponibilità
di voti %
a) Imprese controllate in modo congiunto
b) Imprese sottoposte ad influenza notevole
BCC Gestione Crediti S.p.A.
Roma Roma Impresa collegata Italfondiario S.p.A. 45,00% 45,00%

10.2 - Partecipazioni significative: valore di bilancio, fair value e dividendi percepiti

(€/000)
Denominazioni Valore di
bilancio
Fair value Dividendi
percepiti
A. Imprese controllate in modo congiunto - - -
B. Imprese sottoposte ad influenza notevole
BCC Gestione Crediti S.p.A. 2.879 2.879 -
Totale 2.879 2.879 -

10.3 - Partecipazioni significative: informazioni contabili

(€/000)
Denominazioni Cassa e
disponibilità
liquide
Attività
finanziarie
Attività non
finanziarie
Passività
finanziarie
Passività
non
finanziarie
A. Imprese controllate in modo congiunto
B. Imprese sottoposte ad influenza notevole
BCC Gestione Credit S.p.A. 1 13.013 99 6.508 207
(€/000)
Denominazioni Ricavi totali Margine di
interesse
Rettifiche e
riprese di
valore su
attività
materiali e
immateriali
Utile (perdita)
della
operatività
corrente al
lordo delle
imposte
Utile
(Perdita)
della
operatività
corrente al
netto delle
Utile (perdita)
dei gruppi di
attività in via
di dismissione
al netto delle
imposte
Utile
(perdita)
d'esercizio
(1)
Altre
component
i reddituali
al netto
delle
imposte (2)
Redditività
complessiva
(3) = (1) + (2)
A. Imprese controllate in modo congiunto
B. Imprese sottoposte ad influenza notevole
BCC Gestione Credit S.p.A. 18.895 - 40 4.091 2.774 - 2.774 (6) 2.769

10.5 - Partecipazioni: variazioni annue

(€/000)
31/12/2017 31/12/2016
A. Esistenze inziali 1.608 -
B. Aumenti 1.271 1.634
B.1 Acquisti - -
B.2 Riprese di v alore - -
B.3 Riv alutazioni 1.271 -
B.4 Altre v ariazioni - 1.634
C. Diminuzioni - (26)
C.1 Vendite - -
C.2 Rettifiche di v alore - (26)
C.3 Altre v ariazioni - -
D. Rimanenze finali 2.879 1.608
E. Rivalutazioni totali - -
F. Rettifiche totali - (26)

La voce B.3 Rivalutazioni accoglie il risultato della valutazione all'equity della partecipazione in BCC Gestione Crediti S.p.A. detenuta per il 45% dalla controllata Italfondiario S.p.A..

SEZIONE 12 – ATTIVITÀ MATERIALI – VOCE 120

12.1 – Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

(€/000)
Attività/valori 31/12/2017 31/12/2016
1. Attività di proprietà 1.354 616
a) Terreni - -
b) Fabbricati - -
c) Mobili 727 253
d) Impianti elettronici 605 335
e) Altre 22 28
2. Attività acquisite in leasing finanziario 465 21
a) Terreni - -
b) Fabbricati - -
c) Mobili - -
d) Impianti elettronici 465 21
e) Altre - -
Totale 1.819 638

12.5 – Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue

(€/000)
Terreni Fabbricati Mobili Impianti
elettronici
Altre Totale
A. Esistenze iniziali lorde - - 2.566 3.951 706 7.223
A.1 Riduzioni di v alore totali nette - - (2.312) (3.594) (679) (6.585)
A.2 Esistenze iniziali nette - - 254 357 27 638
B. Aumenti: - - 594 950 5 1.549
B.1 Acquisti - - 594 950 5 1.549
B.2 Spese per migliorie capitalizzate - - - - - -
B.3 Riprese di v alore - - - - - -
B.4 Variazioni positiv e di fair value imputate a: - - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
B.5 Differenze positiv e di cambio - - - - - -
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di inv estimento - - - - - -
B.7 Altre v ariazioni - - - - - -
C. Diminuzioni: - - (121) (236) (11) (368)
C.1 Vendite - - - (4) - (4)
C.2 Ammortamenti - - (121) (232) (11) (364)
C.3 Rettifiche di v alore da deterioramento imputate a: - - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
C.4 Variazioni negativ e di fair value imputate a: - - - - - -
a) patrimonio netto - - - - - -
b) conto economico - - - - - -
C.5 Differenze negativ e di cambio - - - - - -
C.6 Trasferimenti a: - - - - - -
a) attiv ità materiali detenute a scopo di inv estimento - - - - - -
b) attiv ità in v ia di dismissione - - - - - -
C.7 Altre v ariazioni - - - - - -
D. Rimanenze finali nette - - 727 1.071 21 1.819
D.1 Riduzioni di v alore totali nette - - (2.433) (3.826) (683) (6.942)
D.2 Rimanenze finali lorde - - 3.160 4.897 704 8.761
E. Valutazione al costo - - - - - -

Gli ammortamenti sono stati calcolati in quote costanti sulla base della residua possibilità di utilizzo delle immobilizzazioni materiali.

12.7 – Impegni per acquisto di attività materiali

Alla data di chiusura del presente bilancio non sussistono impegni per acquisti di attività materiali.

SEZIONE 13 – ATTIVITÀ IMMATERIALI – VOCE 130

13.1 – Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

(€/000)
31/12/2017 31/12/2016
Attività/Valori Durata
definita
Durata
indefinita
Durata
definita
Durata
indefinita
A.1 Avviamento - - - -
A.1.1 di pertinenza del gruppo - - - -
A.1.2 di pertinenza di terzi - - - -
A.2 Altre attività immateriali 4.506 - 2.079 -
A.2.1 Attiv ità v alutate al costo: 4.506 - 2.082 -
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività 4.506 - 2.082 -
A.2.2 Attiv ità v alutate al fair value: - - (3) -
a) Attività immateriali generate internamente - - - -
b) Altre attività - - (3) -
Totale 4.506 - 2.079 -

La voce si riferisce ad applicativi software.

13.2 – Attività immateriali: variazioni annue

(€/000)
Altre attività immateriali: Altre attività immateriali:
Avviamento Durata Durata Durata Durata Totale
Definita Indefinita Definita Indefinita
A. Esistenze iniziali - - - 22.784 - 22.784
A.1 Riduzioni di v alore totali nette - - - (20.705) - (20.705)
A.2 Esistenze iniziali nette - - - 2.079 - 2.079
B. Aumenti - - - 4.120 - 4.120
B.1 Acquisti - - - 4.118 - 4.118
B.2 Incrementi di attiv ità immateriali interne - - - - - -
B.3 Riprese di v alore - - - - - -
B.4 Variazioni positiv e di fair v alue - - - - - -
- a patrimonio netto - - - - - -
- a conto economico - - - - - -
B.5 Differenze di cambio positiv e - - - - - -
B.6 Altre v ariazioni - - - 2 - 2
C. Diminuzioni - - - 1.693 - 1.693
C.1 Vendite - - - - - -
C.2 Rettifiche di v alore - - - 1.651 - 1.651
- Ammortamenti - - - 1.651 - 1.651
- Sv alutazioni - - - - - -
+ patrimonio netto - - - - - -
+ conto economico - - - - - -
C.3 Variazioni negativ e di fair v alue - - - - - -
- a patrimonio netto - - - - - -
- a conto economico - - - - - -
C.4 Trasferimenti alle attiv ità non correnti in v ia di dismissione - - - - - -
C.5 Differenze di cambio negativ e - - - - - -
C.6 Altre v ariazioni - - - 42 - 42
D. Rimanenze finali nette - - - 4.506 - 4.506
D.1 Rettifiche di v alore totali nette - - - (10.248) - (10.248)
E. Rimanenze finali lorde - - - 14.754 - 14.754
F. Valutazione al costo - - - - - -

Gli ammortamenti sono stati calcolati in quote costanti sulla base della residua possibilità di utilizzo delle immobilizzazioni immateriali.

SEZIONE 14 – LE ATTIVITÀ FISCALI E LE PASSIVITÀ FISCALI – VOCE 140 DELL'ATTIVO E VOCE 80 DEL PASSIVO

14.1 - Attività per imposte anticipate: composizione

(€/000)

31/12/2017 31/12/2016
IRES IRAP Totale IRES IRAP Totale
Accantonamenti in contropartita C.E. - spese amministrativ e 308 - 308 2.368 - 2.368
Accantonamenti in contropartita C.E. - fondo rischi e oneri 7.450 13 7.463 5.207 7 5.214
Accantonamenti in contropartita P.N. 447 - 447 - - -
Sv alutazioni su crediti 47.922 7.660 55.582 47.749 7.660 55.409
Altre attiv ità/passiv ità 238 48 286 1.029 57 1.086
Perdite fiscali riportabili in futuro 29.933 - 29.933 41.136 - 41.136
Altre poste 1 2 3 93 2 95
Totale 86.299 7.723 94.022 97.582 7.726 105.308

La voce evidenzia la fiscalità anticipata per differenze temporanee deducibili nei futuri esercizi.

La voce Attività fiscali anticipate ricomprende le quote relative alle svalutazioni dei crediti e le attività fiscali anticipate determinate puntualmente sulla base delle consistenze mantenute delle componenti alle quali si riferiscono (cause, stanziamenti sul personale).

Si rappresenta in argomento che la Capogruppo ha esercitato l'opzione sul mantenimento della possibilità di trasformazione in crediti di imposta di attività per imposte anticipate ai sensi dell'art. 11 D.Lgs. n. 59 del 3/5/2016 convertito dalla Legge n. 119 del 30/06/2016. Tale norma ha introdotto il regime opzionale con la finalità di rimuovere le criticità emerse in sede comunitaria circa l'incompatibilità della disciplina di trasformazione delle DTA con la normativa in materia di aiuti di Stato, facendo sì che la convertibilità in crediti d'imposta delle DTA qualificate sia garantita solo a fronte di uno specifico canone da corrispondersi sull'ammontare di tali DTA.

La Legge di conversione del Decreto "Salva-banche" n. 15 del 17 febbraio 2017 ha modificato la decorrenza di tale canone posticipandola dal 2015 al 2016 con conseguente proroga dell'impegno alla corresponsione di una quota annua fino all'esercizio 2030. L'esercizio dell'opzione consente di mantenere sia la possibilità di trasformare tali DTA qualificate (nel caso specifico le DTA rivenienti da rettifiche di valore su crediti) in crediti d'imposta, proporzionalmente all'eventuale perdita civilistica risultante dal bilancio approvato, sia la possibilità di non procedere alla detrazione di tali importi dai Fondi propri ai fini prudenziali, in quanto rimangono soddisfatti i requisiti richiesti dall'art. 39 della CRR 575/2013 che ne prevede l'assoggettamento al calcolo del rischio di credito con la ponderazione del 100%.

Con riferimento alle imposte anticipate di cui alla Legge 214/2011, per espressa previsione normativa di cui all'art. 56 del Decreto-Legge n. 225 del 29/12/2010, non sono deducibili i componenti negativi corrispondenti alle attività per imposte anticipate trasformate in credito d'imposta, procedendo ad annullare prioritariamente variazioni in diminuzione a scadenza più prossima per un ammontare cui corrisponde un'imposta pari alle DTA trasformate. Per effetto della disposizione di legge di cui sopra, l'ammontare delle imposte anticipate iscritte a bilancio inizierà a "movimentarsi" soltanto a partire dal 2021.

Con riferimento a quanto previsto dallo IAS 12, le attività per imposte anticipate sono sottoposte a probability test tenendo conto di proiezioni economiche prevedibili per gli esercizi futuri e al fine di verificare che vi siano redditi imponibili futuri a fronte dei quali sia possibile utilizzare le medesime.

In particolare, per i dati al 31 dicembre 2017 il test eseguito, che ha tenuto conto del Piano di evoluzione della Situazione Patrimoniale ed Economica 2017-2019 presentato agli Organi Sociali, ha evidenziato una base imponibile capiente e in grado di assorbire la fiscalità

anticipata iscritta.

Per quanto riguarda inoltre il credito d'imposta rinveniente da imposte anticipate di cui alla Legge 214/2011, il medesimo test ne garantisce il completo utilizzo a fronte della prevista fiscalità operativa.

I criteri utilizzati per l'iscrizione della fiscalità differita "attiva" possono essere così riassunti:

• le attività per imposte anticipate corrispondono agli importi delle imposte sul reddito recuperabili negli esercizi futuri riferibili a differenze temporanee;

• presupposto per la rilevazione di tali attività per imposte anticipate è la considerazione che, rispetto alle possibili evoluzioni societarie, si ritiene con ragionevole certezza che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potranno essere utilizzate le differenze temporanee deducibili.

La fiscalità IRES ed IRAP è stata calcolata applicando le aliquote di imposta stabilite dalle disposizioni di legge in vigore, recependo ai fini IRES la nuova aliquota al 24% e per doBank e Italfondiario l'addizionale di 3,5 punti percentuali prevista per gli enti creditizi e finanziari (Legge 28 dicembre 2015, n.208).

14.2 - Passività per imposte differite: composizione

(€/000)

31/12/2017 31/12/2016
IRES IRAP Totale IRES IRAP Totale
Altri strumenti finanziari / attiv ità / passiv ità 42 - 7 427 - - -
Altre poste - 20 20 20 - 20
Totale 447 - 447 20 - 20

La voce include prevalentemente la fiscalità differita a fronte della riserva di valutazione su titoli AFS.

14.3 – Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

(€/000)
---------
31/12/2017 31/12/2016
1. Importo iniziale 105.227 180.751
2. Aumenti 3.682 4.702
2.1 Imposte anticipate rilev ate nell'esercizio 3.572 2.586
a) relative a precedenti esercizi 275 -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) riprese di valore - -
d) altre 3.297 2.586
2.2 Nuov e imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti 110 2.116
3. Diminuzioni (15.335) (80.226)
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio (15.225) (17.591)
a) rigiri (14.705) (17.307)
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -
c) mutamento di criteri contabili - -
d) altre (520) (284)
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - (64)
3.3 Altre diminuzioni (110) (62.571)
a) trasformazione in crediti di imposta di cui alla Legge n. 214/2011 - (62.571)
b) altre (110) -
4. Importo finale 93.574 105.227

La voce 2.1 degli Aumenti – d) altre, riguarda principalmente la componente di fiscalità anticipata inerente agli accantonamenti a Fondi Rischi

La voce 3.1 delle Diminuzioni – a) rigiri comprende principalmente il recupero della componente di fiscalità anticipata relativa alle perdite fiscali pregresse per € 10,9 milioni, nonché il recupero della fiscalità a seguito della riduzione di valore delle differenze temporanee per stanziamenti di fondi rischi a fronte di cause passive e a fronte di oneri per il personale.

14.3.1 – Variazione delle imposte anticipate di cui alla L.214/2011 (in contropartita del conto economico)

(€/000)

31/12/2017 31/12/2016
1. Importo iniziale 55.406 117.976
2. Aumenti - -
3. Diminuzioni - (62.570)
3.1 Rigiri - -
3.2 Trasformazione in crediti d'imposta - -
a) derivante da perdite di esercizio - -
b) derivante da perdite fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - (62.570)
4. Importo finale 55.406 55.406

Le imposte anticipate di cui alla legge n. 214/2011 si riferiscono a svalutazioni di crediti non ancora dedotte ai sensi dell'art. 106, comma 3, del T.U.I.R., i cui componenti negativi sono deducibili ai fini delle imposte sui redditi in più periodi di imposta: l'art. 16 del D.Lgs. 27/06/2015 n. 83 ha introdotto una nuova forma di deducibilità delle rettifiche di valore su crediti di carattere valutativo che riformula di conseguenza il reversal delle attività fiscali anticipate pregresse. Il valore esposto rappresenta la quota che può essere considerata trasformabile in credito d'imposta secondo la richiamata legge, qualora ne sussistano i presupposti previsti dalla stessa.

La voce 3.3 Altre diminuzioni – a) comprendeva nel 2016 la componente di imposte anticipate relativa alla trasformazione in credito di imposta sulla base delle condizioni rilevate con riferimento alle risultanze del Bilancio 2015 della Capogruppo doBank.

14.4 – Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)

(€/000)
31/12/2017 31/12/2016
1. Importo iniziale 20 -
2. Aumenti - 20
2.1 Imposte differite rilev ate nell'esercizio - -
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre - -
2.2 Nuov e imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - 20
3. Diminuzioni - -
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio - -
a) rigiri - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 20 20

14.5 – Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)

(€/000)
31/12/2017 31/12/2016
1. Importo iniziale 81 90
2. Aumenti 367 -
2.1 Imposte anticipate rilev ate nell'esercizio 367 -
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento dei criteri contabili - -
c) altre 367 -
2.2 Nuov e imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - -
3. Diminuzioni - (9)
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio - (9)
a) rigiri - (9)
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -
c) dovute al mutamento dei criteri contabili - -
d) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 448 81

14.6 – Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)

(€/000)

31/12/2017 31/12/2016
1. Importo iniziale - 317
2. Aumenti 447 30
2.1 Imposte differite rilev ate nell'esercizio 447 30
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento dei criteri contabili - -
c) altre 447 30
2.2 Nuov e imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - -
3. Diminuzioni (20) (347)
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio (20) (347)
a) rigiri (20) (347)
b) dovute al mutamento dei criteri contabili - -
c) altre - -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 427 -

La voce 3.1 è interamente riconducibile alla fiscalità anticipata sulla riserva titoli AFS.

14.7 – Altre informazioni

Attività per imposte correnti: composizione

(€/000)
31/12/2017 31/12/2016
IRES IRAP Totale IRES IRAP Totale
Acconti dell'esercizio 84 81 165 10.092 2.959 13.051
Credito d'imposta di cui alla Legge n. 214/2011 - - - 30.079 4.824 34.903
Credito d'imposta da dichiarazione dei redditi - - - 1.414 454 1.868
Altri crediti - - - 2 - 2
Passiv ità fiscali - - - (7.801) (4.301) (12.102)
Totale 84 81 165 33.786 3.936 37.722

Passività per imposte correnti: composizione

(€/000)
---------
31/12/2017 31/12/2016
IRES IRAP Totale IRES IRAP Totale
Imposte dell'esercizio 11.086 4.146 15.232 201 49 250
Al netto acconti v ersati (7.820) (4.007) (11.827) (40) (11) (51)
Totale 3.266 139 3.405 161 38 199

SEZIONE 15 – ATTIVITÀ NON CORRENTI E GRUPPI DI ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE E PASSIVITÀ ASSOCIATE - VOCE 150 DELL'ATTIVO E VOCE 90 DEL PASSIVO

15.1 – Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia di attività

(€/000)
Tipologia operazioni/Valori 31/12/2017 31/12/2016
A. Singole Attività - -
A.1 Attiv ità finanziarie 10 10
A.2 Partecipazioni - -
A.3 Attiv ità materiali - -
A.4 Attiv ità immateriali - -
A.5 Altre attiv ità non correnti - -
Totale A 10 10
di cui v alutate al costo - -
di cui v alutate al fair value liv ello 1 - -
di cui v alutate al fair value liv ello 2 - -
di cui v alutate al fair value liv ello 3 10 10
B. Gruppi di attività (unità operative dismesse) - -
B.1 Attiv ità finanziarie detenute per la negoziazione - -
B.2 Attiv ità finanziarie v alutate al fair value - -
B.3 Attiv ità finanziarie disponibili per la v endita - -
B.4 Attiv ità finanziarie detenute sino alla scadenza - -
B.5 Crediti v erso banche - 302
B.6 Crediti v erso clientela - 5
B.7 Partecipazioni - -
B.8 Attiv ità materiali - 48
B.9 Attiv ità immateriali - 117
B.10 Altre attiv ità - 2.034
Totale B - 2.506
di cui v alutate al costo - -
di cui v alutate al fair value liv ello 1 - -
di cui v alutate al fair value liv ello 2 - -
di cui v alutate al fair value liv ello 3 - 2.506
C. Passività associate a singole attività in via di dismissione - -
C.1 Debiti - -
C.2 Titoli - -
C.3 Altre Passiv ità - -
Totale C - -
di cui v alutate al costo - -
di cui v alutate al fair value liv ello 1 - -
di cui v alutate al fair value liv ello 2 - -
di cui v alutate al fair value liv ello 3 - -
D. Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione - -
D.1 Debiti v erso banche - -
D.2 Debiti v erso clientela - -
D.3 Titoli in circolazione - -
D.4 Passiv ità finanziarie di negoziazione - -
D.5 Passiv ità finanziarie v alutate al fair v alue - -
D.6 Fondi - -
D.7 Altre Passiv ità - (1.738)
Totale D - (1.738)
di cui v alutate al costo - -
di cui v alutate al fair value liv ello 1 - -
di cui v alutate al fair value liv ello 2 - -
di cui v alutate al fair value liv ello 3 - (1.738)

Al 31 dicembre 2016 la voce Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione accoglieva le poste di bilancio riferite alla partecipata Gextra S.r.l. ceduta nel mese di aprile 2017.

SEZIONE 16 – ALTRE ATTIVITÀ – VOCE 160

16.1 – Altre attività: composizione

(€/000)

31/12/2017 31/12/2016
Aggiustamenti da consolidamento attiv i (Elisione IC) - 19
Ratei attiv i div ersi da quelli che v anno capitalizzati sulle relativ e attiv ità finanziarie 1.686 1.382
Partite in corso di lav orazione 17 288
Partite definitiv e ma non imputabili ad altre v oci: 70.250 78.812
- Crediti in maturazione nel periodo relativi all'attività di gestione e recupero crediti in mandato
e attività di servicing anche amministrativo svolto per società terze 65.815 74.978
- Anticipi a fornitori 85 145
- Altre residuali 4.350 3.689
Partite fiscali div erse da quelle imputate alla v oce 140 9.754 3.848
Altre partite: 36.068 29.753
- Rimanenze di attività materiali (IAS 2) 953 1.138
- Crediti maturati nel periodo non ancora riscossi, relativi all'attività di gestione e recupero crediti
in mandato e attività in gestione servicing amministrativo svolto per società terze 33.523 27.707
- Altre partite - Altre 1.592 908
Totale 117.775 114.102

La voce Partite definitive ma non imputabili ad altre voci e la voce Altre partite – Crediti maturati nel periodo non ancora riscossi ricomprendono crediti derivanti dall'attività core verso UniCredit e altri clienti per servizi di recupero resi in mandato e altre attività di servicing. Si fa presente che tali servizi non si reputano ricompresi nella definizione "Servizi Finanziari" come evidenziato nella circolare Banca d'Italia 262/2005 e pertanto non sono classificati all'interno delle voci 60 e 70, rispettivamente Crediti verso banche e Crediti verso clientela.

La voce Altre partite – Rimanenze di attività materiali accoglie gli immobili di proprietà della società doRealEstate.

Altre informazioni: Crediti di Funzionamento

(€/000)
31/12/2017 31/12/2016
Attiv ità di gestione e recupero crediti su mandato - Vs Banche 73.679 76.421
Attiv ità di gestione e recupero crediti su mandato - Vs Clientela 17.248 16.470
Attiv ità amministrativ e in outsourcing 182 742
Altre 9.821 6.627
Totale 100.930 100.260

Passivo

SEZIONE 1 – DEBITI VERSO BANCHE – VOCE 10

1.1 – Debiti verso banche: composizione merceologica

(€/000)
Tipologia operazioni / Componenti del gruppo 31/12/2017 31/12/2016
1. Debiti verso banche centrali - -
2. Debiti verso banche - 13.076
2.1 Conti correnti e depositi liberi - 2.999
2.2 Depositi v incolati - -
2.3 Finanziamenti - 10.032
2.3.1 Pronti contro termine passiv i - -
2.3.2 Altri - 10.032
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - -
2.5 Altri debiti - 45
Totale - 13.076
Fair value - livello 1 - -
Fair value - livello 2 - -
Fair value - livello 3 - 13.076
Totale fair value - 13.076

La voce Debiti verso banche risulta azzerata per effetto dell'estinzione nel corso del terzo trimestre 2017 degli utilizzi a fronte dei finanziamenti a breve termine concessi da vari istituti di credito.

SEZIONE 2 – DEBITI VERSO CLIENTELA – VOCE 20

2.1 – Debiti verso clientela: composizione merceologica

Fair value - livello 3
Totale fair value
12.106
12.106
11.060
11.060
Fair value - livello 2 - -
Fair value - livello 1 - -
Totale 12.106 11.060
5. Altri debiti 28 210
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - -
3.2 Altri 319 -
3.1 Pronti contro termine passiv i - -
3. Finanziamenti 319 -
2. Depositi v incolati - -
1. Conti correnti e depositi liberi 11.759 10.850
Tipologia operazioni/Componenti del gruppo 31/12/2017 31/12/2016
(€/000)

La voce Conti correnti e depositi liberi verso clientela ordinaria è prevalentemente costituita da rapporti nei confronti dei legali convenzionati.

Si rimanda alla Sezione 14 dell'Attivo.

SEZIONE 9 – PASSIVITÀ ASSOCIATE AD ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE – VOCE 90

Si rimanda alla Sezione 15 dell'Attivo.

SEZIONE 10 – ALTRE PASSIVITÀ – VOCE 100

10.1 – Altre passività: composizione

(€/000)

31/12/2017 31/12/2016
Ratei passiv i div ersi da quelli da capitalizzare sulle pertinenti passiv ità finanziarie 50 7
Altri debiti relativ i al personale dipendente 4.452 9.808
Altri debiti relativ i ad altro personale 256 550
Interessi e competenze da accreditare a clienti - 1.560
Somme a disposizione da riconoscere a terzi 923 3.848
Partite in corso di lav orazione 1.241 1.443
Partite definitiv e ma non imputabili ad altre v oci: 28.475 31.418
- Debiti verso fornitori 21.072 23.365
- Altre partite 7.403 8.053
Partite fiscali div erse da quelle imputate a v oce 80 2.252 7.052
Altre partite 257 300
Totale 37.906 55.986

La voce Altri debiti relativi al personale dipendente include stanziamenti a fronte di ferie non fruite e premi di redditività oltre a debiti per incentivi all'esodo.

La voce Partite definitive ma non imputabili ad altre voci – debiti verso fornitori include essenzialmente debiti verso fornitori per fatture da ricevere e per fornitori da liquidare. Nella voce Partite definitive ma non imputabili ad altre voci – altre partite sono ricompresi i debiti verso l'INPS per contributi del personale dipendente e altre partite debitorie in attesa d'imputazione definitiva.

La voce Partite fiscali diverse da quelle imputate a voce 80 si riferisce principalmente al debito verso l'Erario per IVA da liquidare. Nel dicembre 2016 la voce ricomprendeva anche l'ammontare del canone riferito all'anno 2016 (€ 2,0 milioni) relativi all'esercizio da parte della Capogruppo doBank dell'opzione sul mantenimento della possibilità di trasformazione in crediti d'imposta di attività per imposte anticipate ai sensi dell'art. 11 D.Lgs. n. 59 del 3/5/2016 convertito dalla Legge n. 119 del 30 giugno 2016. La Legge di conversione del Decreto-Legge "Salva-banche" del 17 febbraio 2017 n. 15, ha modificato la decorrenza del canone DTA posticipandola dal 2015 al 2016, stabilendo che quanto versato a suo tempo nel 2016 costituisce il canone rilevante per il medesimo periodo. Di conseguenza l'importo di € 2,0 milioni accantonato nel 2016 e pagato nel 2017 esaurisce quanto dovuto per l'esercizio appena chiuso e non risulta pertanto stanziato alcun nuovo accantonamento.

SEZIONE 11 – TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE – VOCE 110

11.1 – Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

(€/000)
31/12/2017 31/12/2016
A. Esistenze iniziali 10.240 4.629
B. Aumenti 455 5.817
B.1 Accantonamento dell'esercizio 130 108
B.2 Altre v ariazioni 325 5.709
C. Diminuzioni (335) (206)
C.1 Liquidazioni effettuate (300) (117)
C.2 Altre v ariazioni (35) (89)
D. Rimanenze finali 10.360 10.240
Totale 10.360 10.240

SEZIONE 12 – FONDI PER RISCHI E ONERI − VOCE 120

12.1 – Fondi per rischi e oneri: composizione

(€/000)
Voci/Componenti 31/12/2017 31/12/2016
1. Fondi di quiescenza aziendali - -
2. Altri fondi rischi ed oneri 26.579 25.371
2.1 Controversie legali 10.313 9.427
2.2 Oneri per il personale 8.839 9.002
2.3 Altri 7.427 6.942
Totale 26.579 25.371

La voce 2.1 Controversie legali contiene principalmente il fondo a presidio dei rischi per cause passive rinvenienti dall'attività core del Gruppo.

La voce 2.2 Oneri per il personale accoglie gli stanziamenti contabilizzati necessari a finanziare eventuali premi che non rispondono ad accordi preesistenti o a meccanismi di quantificazione determinabili e premi MBO. Il dimensionamento di questa componente al 31 dicembre 2017 risente anche dell'attivazione, in seguito alla quotazione, delle nuove politiche retributive che prevedono, per selezionate categorie di manager, una differente modulazione della retribuzione variabile, che tiene conto di differimenti temporali ed assegnazione di strumenti di capitale.

La voce 2.3 Altri comprende principalmente stanziamenti effettuati a fronte di rischi per i quali non sono attivate al momento azioni legali.

Rischi connessi ai contenziosi legali in essere

Il Gruppo opera in un contesto legale e normativo che lo espone ad una vasta tipologia di vertenze legali, connesse al core business relativo all'attività di servicing di recupero crediti in mandato, a eventuali irregolarità amministrative, alle liti giuslavoristiche.

I relativi rischi sono oggetto di periodica analisi al fine di procedere ad effettuare uno specifico stanziamento al "Fondo rischi ed oneri", qualora l'esborso sia ritenuto probabile o possibile sulla base delle informazioni di volta in volta disponibili, come previsto da specifiche policy interne in argomento.

12.2 – Fondi per rischi e oneri: variazioni annue

(€/000)
Totale
Voci/Componenti Fondi di
quiescenza
Altri fondi
A. Esistenze iniziali - 25.371
B. Aumenti - 12.370
B.1 Accantonamento dell'esercizio - 12.227
B.2 Variazioni dov ute al passare del tempo - -
B.3 Variazioni dov ute a modifiche del tasso di sconto - 81
B.4 Altre v ariazioni - 62
C. Diminuzioni - (11.162)
C.1 Utilizzo nell'esercizio - (8.612)
C.2 Variazioni dov ute a modifiche del tasso di sconto - -
C.3 Altre v ariazioni - (2.550)
D. Rimanenze finali - 26.579

Si rappresenta che alla data del presente progetto di bilancio è in corso un contraddittorio circa l'interpretazione puntuale di talune clausole contrattuali, riferite ad obblighi reciproci di comunicazione e condivisione, nell'ambito di contratti di servicing. La discussione in itinere, pur configurando un rischio possibile di incompleta conformità rispetto al dettato contrattuale, induce a valutare tale rischio come non probabile, alla luce delle argomentazioni ad oggi emerse e in corso di valutazione tra le parti. Tali considerazioni risultano peraltro supportate da specifica consulenza legale in argomento.

12.4 – Fondi per rischi ed oneri – altri fondi

(€/000)
Voci/Componenti 31/12/2017 31/12/2016
Spese legali pregresse - 320
Rischi sugli immobili 111 130
Controv ersie v erso fornitori 1.305 -
Controv ersie stragiudiziali 6.011 6.492
Totale 7.427 6.942

La voce Altri Fondi include, tra l'altro, € 5,4 milioni di stanziamenti a fronte di rischi connessi a prevedibili esborsi su posizioni in mandato per le quali vi è una pretesa di controparte al momento non sfociata in un contenzioso legale e per eventuali contestazioni su crediti commerciali verso le mandanti. Comprende, inoltre, accantonamenti per controversie verso fornitori, riferiti alle pretese creditorie derivanti da risoluzioni contrattuali.

SEZIONE 15 – PATRIMONIO DEL GRUPPO – VOCI 140, 160, 170, 180, 190, 200 E 220

15.1 – "Capitale" e "Azioni proprie": composizione

Capitale

(€/000)
31/12/2017 31/12/2016
Azioni ordinarie n. 80.000.000 41.280 41.280

Nell'ambito del progetto finalizzato all'avvio della procedura di quotazione del Gruppo doBank, si è reso necessario procedere all'aumento del numero di azioni relative al capitale sociale della banca e l'eliminazione del valore nominale, senza alcuna variazione del capitale sociale. Pertanto, nel corso dell'esercizio il numero delle azioni è variato da 8.000.000 a 80.000.000.

Azioni proprie

(€/000)
31/12/2017 31/12/2016
Azioni ordinarie n. 1.750.000 da nominali Euro 5,16 cadauna v alorizzate al costo 277 277

Tali azioni originariamente possedute dall'incorporata Federalcasse Banca S.p.A., provenendo da un processo di fusione e non rappresentando una percentuale superiore al 10% del capitale sociale, in base alla vigente legislazione possono essere mantenute nel patrimonio aziendale, senza obbligo di alienazione.

In conseguenza del citato progetto di quotazione, il numero delle azioni proprie è variato da 175.000 a 1.750.000.

15.2 – Capitale – Numero azioni della capogruppo: variazioni annue

Voci/Tipologie Ordinarie Altre
A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio 8.000.000 -
- interamente liberate 8.000.000 -
- non interamente liberate - -
A.1 Azioni proprie (-) (175.000) -
A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 7.825.000 -
B. Aumenti 70.425.000 -
B.1 Nuov e emissioni - -
- a pagamento: - -
- operazioni di aggregazioni di imprese - -
- conversione di obbligazioni - -
- esercizio di warrant - -
- altre - -
- a titolo gratuito: - -
- a favore dei dipendenti - -
- a favore degli amministratori - -
- altre - -
B.2 Vendita di azioni proprie - -
B.3 Altre v ariazioni 70.425.000 -
C. Diminuzioni - -
C.1 Annullamento - -
C.2 Acquisto di azioni proprie - -
C.3 Operazioni di cessione di imprese - -
C.4 Altre v ariazioni - -
D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 78.250.000 -
D.1 Azioni proprie (+) 1.750.000 -
D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio 80.000.000 -
- interamente liberate 80.000.000 -
- non interamente liberate - -

Come si evince dalla tabella, nel corso del periodo non sono state effettuate operazioni sul capitale, ma solo l'aumento del numero di azioni tramite il loro frazionamento.

15.4 – Riserve di utili: altre informazioni

Riserve da Utili e/o in sospensione d'imposta
31/12/2017
31/12/2016
Riserv a legale
8.256
8.256
Riserv a art. 7 L. 218/90
2.305
2.305
Riserv a in sosp. d'imposta da aggreg. az.li (UniCredit Credit Management Serv ice S.p.A.)
3
3
Riserv a da FTA IAS art. 7 c7 D. Lgs. 38/2005
8.780
8.780
Riserv a statutaria acquisto azioni proprie
277
Riserv a da utili a nuov o IAS art. 6 c2 D.Lgs. 38/2005
(9.145)
(9.145)
Totale
10.476
10.476
(€/000)
277
Altre riserve 31/12/2017 31/12/2016
Riserv a straordinaria 92.837 104.149
Riserv a D.Lgs. 153/99 6.103 6.103
Riserv a legale a fronte di utili distibuiti 44 44
Riserv a art. 7 L. 218/90 4.179 4.179
Riserv a da aggregaz. aziendali (UniCredit Credit Management Serv ice S.p.A.) 4 4
Riserv a connessa a Share Based Payments 2.195 -
Riserv a di consolidamento 3.512 (7.800)
Totale 108.874 106.679

Per quanto attiene alle Altre riserve non si rilevano nel complesso scostamenti rispetto al 31 dicembre 2016 in quanto è stato deliberato di distribuire un dividendo pari al risultato consolidato 2016. Pertanto, il dettaglio di tali riserve evidenzia una movimentazione in diminuzione di € 11,3 milioni riferita alla Riserva straordinaria e parallelamente una movimentazione in aumento di pari importo riferita alla Riserva da consolidamento.

Si evidenzia infine un aumento delle riserve per € 2,2 milioni per effetto della nuova Riserva connessa a Share Based Payments, contabilizzata ai sensi dell'IFRS 2 a seguito dell'entrata in vigore della nuova politica di remunerazione post IPO che prevede l'attribuzione a talune categorie di manager di compensi sotto forma di azioni.

ALTRE INFORMAZIONI

1 – Garanzie rilasciate e impegni

(€/000)

Operazioni 31/12/2017 31/12/2016
1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria - -
a) Banche - -
b) Clientela - -
2) Garanzie rilasciate di natura commerciale - -
a) Banche - -
b) Clientela - -
3) Impegni irrev ocabili a erogare fondi 14.706 -
a) Banche - -
i) a utilizzo certo - -
ii) a utilizzo incerto - -
b) Clientela 14.706 -
i) a utilizzo certo 14.706 -
ii) a utilizzo incerto - -
4) Impegni sottostanti ai deriv ati su crediti: v endite di protezione - -
5) Attiv ità costituite in garanzia di obbligazioni di terzi - -
6) Altri impegni - -
Totale 14.706 -

5 - Gestione e intermediazione per conto terzi

(€/000)
Tipologia servizi 31/12/2017 31/12/2016
1. Esecuzioni di ordini per conto della clientela
a) Acquisti - -
1. regolati - -
2. non regolati - -
b) Vendite - -
1. regolate - -
2. non regolate - -
2. Gestioni di portafogli
a) indiv iduali - -
b) collettiv e - -
3. Custodia e amministrazione di titoli
a) Titoli di terzi in deposito: connessi con lo sv olgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portafogli) - -
1. Titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento - -
2. Altri titoli - -
b) Titoli di terzi in deposito (escluse le gestioni di portafogli): altri - -
1. Titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento - -
2. Altri titoli - -
c) Titoli di terzi depositati presso terzi - -
d) Titoli di proprietà depositati presso terzi 42.394 27.707
4. Altre operazioni - -

La giacenza include i titoli di Stato e le partecipazioni classificate in voce 100.

PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Conto Economico

SEZIONE 1 – GLI INTERESSI – VOCE 10 E 20

1.1 – Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

(€/000)
Voci/Forme tecniche Titoli di debito Finanziamenti Altre
operazioni
31/12/2017 31/12/2016
1. Attiv ità finanziarie detenute per la negoziazione - - - - -
2. Attiv ità finanziarie v alutate al fair v alue - - - - -
3. Attiv ità finanziarie disponibili per la v endita 6
65
- - 665 24
4. Attiv ità finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - -
5. Crediti v erso banche 4 19 - 23 -
6. Crediti v erso clientela - 52 - 52 196
7. Deriv ati di copertura - - - - -
8. Altre attiv ità - - - - 15
Totale 669 71 - 740 235

La voce maggiormente significativa Attività finanziarie disponibili per la vendita rappresenta la remunerazione dei titoli ABS delle società di cartolarizzazione Romeo SPV S.r.l. e Mercuzio Securitisation costituite ai sensi della Legge n. 130 del 1999 ("Legge sulla cartolarizzazione") di cui il Gruppo detiene il 5% del totale dei titoli emessi.

1.4 – Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

(€/000)
Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre
operazioni
31/12/2017 31/12/2016
1. Debiti v erso banche centrali - - - - -
2. Debiti v erso banche (139) - - (139) (171)
3. Debiti v erso clientela (7) - - (7) (313)
4. Titoli in circolazione - - - - -
5. Passiv ità finanziarie di negoziazione - - - - -
6. Passiv ità finanziarie v alutate al fair v alue - - - - -
7. Altre passiv ità e fondi - - (128) (128) (1)
8. Deriv ati di copertura - - - - -
Totale (146) - (128) (274) (485)

Gli interessi passivi su debiti verso Banche sono riferiti prevalentemente ai finanziamenti passivi a breve termine accesi nel corso dell'anno e linee di credito concesse.

SEZIONE 2 – LE COMMISSIONI – VOCI 40 E 50

2.1 – Commissioni attive: composizione

(€/000)
Tipologia servizi / Valori 31/12/2017 31/12/2016
a) Garanzie rilasciate - -
b) Deriv ati su crediti - -
c) Serv izi di gestione, intermediazione e consulenza: - -
1. Negoziazione di strumenti finanziari - -
2. Negoziazione di v alute - -
3. Gestioni di portafogli - -
3.1. Indiv iduali - -
3.2. Collettiv e - -
4. Custodia e amministrazione di titoli - -
5. Banca depositaria - -
6. Collocamento di titoli - -
7. Attiv ità di ricezione e trasmissione di ordini - -
8. Attiv ità di consulenza - -
8.1. In materia di inv estimenti - -
8.2. In materia di struttura finanziaria - -
9. Distribuzione di serv izi di terzi - -
9.1. Gestioni di portafogli - -
9.1.1. Indiv iduali - -
9.1.2. Collettiv e - -
9.2. Prodotti assicurativ i - -
9.3. Altri prodotti - -
d) Serv izi di incasso e pagamento 47 33
e) Serv izi di serv icing per operazioni di cartolarizzazione 36.955 11.349
f) Serv izi per operazioni di factoring - -
g) Esercizio di esattorie e ricev itorie - -
h) Attiv ità di gestione di sistemi multilaterali di scambio - -
i) Tenuta e gestione di conti correnti 42 44
j) Altri serv izi 158.391 147.627
- Finanziamenti concessi:crediti a clientela ordinaria 3 6
- Operazioni su mandati 157.697 147.621
- Altri servizi 691 -
Totale 195.435 159.053

L'incremento complessivo della voce di € 36,4 milioni delle commissioni attive rispetto al 2016 è prevalentemente legato all'ampliamento dell'area di consolidamento intervenuto nella seconda parte del 2016. Lo scostamento positivo è inoltre legato al miglioramento delle performance fees trainate da maggior volume di recuperi registrato in tutto il Gruppo.

Nel corso del 2017, principalmente per effetto dei nuovi mandati Fino 1 e Fino 2, si è modificata la composizione dei portafogli con un incremento dei servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione; conseguentemente nella voce maggiormente significativa altri servizi – operazioni su mandati dove trovano iscrizione le commissioni attive maturate per la gestione e il recupero dei crediti ricevuti in mandato da altri clienti, si registra un trend in linea con il periodo precedente ancorché, come detto sopra, esso non sia completamente confrontabile con il 2016.

2.2 – Commissioni passive: composizione

(€/000)
Servizi / Valori 31/12/2017 31/12/2016
a) Garanzie ricev ute (24) (18)
b) Deriv ati su crediti - -
c) Serv izi di gestione e intermediazione: (7) -
1. Negoziazione di strumenti finanziari - -
2. Negoziazione di v alute - -
3. Gestioni di portafogli: - -
3.1 Proprie - -
3.2 Delegate da terzi - -
4. Custodia e amministrazione di titoli (7) -
5. Collocamento di strumenti finanziari - -
6. Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e serv izi - -
d) Serv izi di incasso e pagamento (259) (27)
e) Altri serv izi (17.842) (17.251)
- Su mandati ed intermediazioni diverse (17.804) (17.050)
- Altri servizi (38) (201)
Totale (18.132) (17.296)

La voce e) Altri servizi – su mandati ed intermediazioni diverse che accoglie le competenze riconoscibili all'intera Rete denota un incremento rispetto al precedente periodo attribuibile sia al cambio del perimetro del consolidamento intervenuto nella seconda parte del 2016, sia all'incremento dei recuperi registrati dalla Rete.

SEZIONE 6 – UTILI (PERDITE) DA CESSIONE/RIACQUISTO – VOCE 100

6.1 – Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

(€/000)
---------
31/12/2017 31/12/2016
Voci/Componenti reddituali Utili Perdite Risultato
Netto
Utili Perdite Risultato
Netto
Attiv ità Finanziarie
1 Crediti v erso banche - - - - - -
2 Crediti v erso clientela - - - - - -
3 Attiv ità finanziarie disponibili per la v endita - - - 241 - 241
3.1 Titoli di debito - - - 241 - 241
3.2 Titoli di capitale - - - - - -
3.3 Quote di O.I.C.R. - - - - - -
3.4 Finanziamenti - - - - - -
4 Attiv ità finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - - -
Totale attività - - - 241 - 241
Passiv ità Finanziarie
1 Debiti v erso banche - - - - - -
2 Debiti v erso clientela - - - - - -
3 Titoli in circolazione - - - - - -
Totale passività - - - - - -
Totale attvità e passività finanziarie - - - 241 - 241

SEZIONE 7 – IL RISULTATO NETTO DELLE ATTIVITA' E PASSIVITA' FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE – VOCE 110

7.1 – Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value: composizione

(€/000)

Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze
(A)
Utili da realizzo
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
realizzo
(D)
Risultato
netto
31/12/2017
[(A+B)
-(C+D)]
1. Attività finanziarie - 8 (3) (6) (1)
1.1 Titoli di debito - 8 (3) (6) (1)
1.2 Titoli di capitale - - - - -
1.3 Quote di O.I.C.R. - - - - -
1.4 Finanziamenti - - - - -
2. Passività finanziarie - - - - -
2.1 Titoli di debito - - - - -
2.2 Debiti v erso banche - - - - -
2.3 Debiti v erso clientela - - - - -
3. Attività e passività finanziarie in valuta: differenze di cambio - - - - -
4. Derivati creditizi e finanziari - - - - -
Totale derivati - - - - -
Totale - 8 (3) (6) (1)

SEZIONE 8 – LE RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE PER DETERIORAMENTO – VOCE 130

8.1 – Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione

(€/000)

Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2)
Specifiche Specifiche Di portafoglio 31/12/2016
Operazioni /
Componenti reddituali
Cancellazioni
Altre
Di portafoglio Altre riprese
Da interessi
Altre riprese
Da interessi
31/12/2017
(1) + (2)
A. Crediti verso banche - - - - - - - - -
- Finanziamenti - - - - - - - - -
- Titoli di debito - - - - - - - - -
B. Crediti verso clientela - (157) (16) 65 1.709 - - 1.601 3.333
Crediti deteriorati acquistati - (157) - 65 1.709 - - 1.617 -
- Finanziamenti - (157) - 65 1.709 - - 1.617 -
- Titoli di debito - - - - - - - - -
Altri crediti - - (16) - - - - (16) 3.333
- Finanziamenti - - (16) - - - - (16) 3.333
- Titoli di debito - - - - - - - - -
C. Totale - (157) (16) 65 1.709 - - 1.601 3.333

Nel complesso la voce registra un saldo netto positivo per effetto prevalentemente ad incassi intervenuti su posizioni relative al portafoglio non-performing di proprietà nel tempo radiate.

8.4 – Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione

(€/000)

Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2)
Operazioni / Componenti reddituali specifiche specifiche di portafoglio
cancellazioni altre di portafoglio da interessi altre riprese da interessi altre riprese 31/12/2017
(1) + (2)
31/12/2016
A. Garanzie rilasciate - - - - - - - - -
B. Deriv ati su crediti - - - - - - - - -
C. Impegni ad erogare fondi - - - - - - - - -
D. Altre operazioni - - - - - - - - (135)
E. Totale - - - - - - - - (135)

SEZIONE 11 – LE SPESE AMMINISTRATIVE – VOCE 180

11.1 - Spese per il personale: composizione

(€/000)
Tipologia di spesa / Settori 31/12/2017 31/12/2016
1) Personale dipendente (80.952) (56.183)
a) Salari e stipendi (57.841) (39.112)
b) Oneri sociali (14.715) (11.587)
c) Indennità di fine rapporto (352) -
d) Spese prev idenziali - (191)
e) Accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale 32 (544)
f) Accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e simili: - -
- a contribuzione definita - -
- a benefici definiti - -
g) Versamenti ai fondi di prev idenza complementare esterni: (4.713) (2.697)
- a contribuzione definita (4.713) (2.697)
- a benefici definiti - -
h) Costi deriv anti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali (473) -
i) Altri benefici a fav ore dei dipendenti (2.890) (2.052)
2) Altro personale in attiv ità (80) (180)
3) Amministratori e sindaci (3.139) (2.275)
4) Personale collocato a riposo - -
Totale (84.171) (58.638)

Le spese del personale evidenziano un incremento rispetto al 31 dicembre 2016 (€ 25,5 milioni) derivante principalmente dall'ampliamento del perimetro di consolidamento intervenuto nella seconda parte del 2016, oltre che dal rafforzamento progressivo del top management e dall'attivazione delle nuove politiche retributive post IPO che prevedono una differente modulazione della retribuzione variabile rispetto al passato.

11.2 - Numero medio dei dipendenti per categoria

31/12/2017 31/12/2016
Personale dipendente 1.177 1.215
a) Dirigenti 30 28
b) Quadri direttiv i 468 480
c) Restante personale dipendente 679 707
Altro personale 11 7
Totale 1.188 1.222

11.4 – Altri benefici a favore dei dipendenti

(€/000)

31/12/2017 31/12/2016
Incentiv azione all'esodo (781) (517)
Premi di anzianità 167 (19)
Spese serv izio sostitutiv o mensa dipendenti (917) (658)
Assistenza sanitaria integrativ a (1.072) (723)
Erogazioni liberali a fav ore del personale (48) (51)
Altre spese (239) (84)
Totale (2.890) (2.052)

11.5 – Altre spese amministrative: composizione

(€/000)
Tipologia di spesa / Settori 31/12/2017 31/12/2016
1) Imposte indirette e tasse
Imposte indirette e tasse
(405) (4.731)
Liquidate (405) (2.748)
Non liquidate - (1.983)
2) Costi e spese diversi
Costi e spese diversi
(43.234) (34.469)
Spese pubblicita' marketing e comunicazione (528) (186)
- Spese di Pubblicità - comunicazione su mass media (191) (49)
- Marketing e promozioni (320) (99)
- Sponsorizzazioni - (22)
- Convention e comunicazione interna (17) (16)
Spese relativ e al rischio creditizio (335) (3.016)
- Spese recupero crediti (141) (2.484)
- Informazioni commerciali e v isure (194) (532)
Spese indirette relativ e al personale (2.004) (1.132)
- Formazione del personale (114) (60)
- Noleggio auto e altre spese personale e PFA (557) (292)
- Spese di v iaggio (1.154) (564)
- Fitti passiv i per locazioni immobili ad uso del personale (179) (216)
Spese relativ e all'information communication technology (18.150) (10.431)
- Spese hardware: affitto e manutenzione (3.230) (7)
- Spese software: affitto e manutenzione (3.867) (3.990)
- Service ICT (9.334) (6.305)
- Infoprovider finanziari (1.353) (27)
- Altre spese ICT (366) (102)
Consulenze e serv izi professionali (7.667) (6.507)
- Consulenza relativ a ad attiv ità ordinarie (no progetti) (4.207) (3.078)
- Consulenze per progetti one-off di ageguamento normativ o (284) (381)
- Consulenze per strategia; Ev oluzione del business; Ottimizzazione organizzativ a (1.350) (2.283)
- Spese legali (1.826) (765)
Spese relativ e agli immobili (7.145) (5.665)
- Service area immobiliare (93) (278)
- Manutenzione mobili, macchine, impianti (11) (1)
- Manutenzione locali (443) (402)
- Fitti passiv i per locazioni immobili (5.047) (4.233)
- Pulizia locali (598) (395)
- Utenze (953) (356)
Altre spese di funzionamento (7.405) (7.532)
- Serv izi di sicurezza e sorv eglianza (355) (184)
- Spese postali e trasporto di documenti (1.027) (409)
- Serv izi amministrativ i e logistici (4.224) (5.230)
- Assicurazioni (1.365) (709)
- Stampati e cancelleria (108) (178)
- Diritti, quote e contributi ad associaz. di categoria e Fondi di tutela (154) (69)
- Contributi al Fondo di Risoluzione Unico (54) (279)
- Altre spese amministrativ e - Altre (118) (474)
Totale (43.639) (39.200)

Nel dettaglio si evidenzia che la voce Imposte indirette e tasse accoglie solo per il 2016 la rilevazione del canone DTA per € 4,1 milioni. La Legge di conversione del Decreto "Salvabanche" n. 15 del 17 febbraio 2017 ha infatti modificato la decorrenza di tale canone posticipandola dal 2015 al 2016, stabilendo che quanto versato nel 2016 costituisce il canone rilevante per il medesimo periodo. Di conseguenza l'importo accantonato nel 2016 e pagato nel primo semestre 2017 esaurisce quanto dovuto per l'anno attualmente in corso.

La voce Costi e spese diversi registra nel complesso un sensibile incremento imputabile principalmente all'ampliamento dell'area di consolidamento intervenuta nella seconda parte del 2016.

In particolare, si nota che la sottovoce Spese relative al rischio creditizio – Spese recupero crediti, che accoglie i costi di struttura e le spese legali risulta ridotta rispetto al periodo precedente in conseguenza della cessione del portafoglio crediti.

Si rileva invece nell'anno rispetto al corrispondente periodo precedente un maggior impatto dei fitti su immobili, nonché dei servizi IT connessi anche ad attività progettuali inerenti il cambio dei sistemi informativi e alla quotazione alla Borsa di Milano.

SEZIONE 12 – ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI – VOCE 190

12.1 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione

(€/000)

31/12/2017 31/12/2016
Accanto Riattribuzioni Totale Accanto Riattribuzioni
namenti di eccedenze namenti di eccedenze Totale
1. Altri fondi
1.1 Controv ersie legali (3.751) 1.763 (1.988) (1.499) 6.821 5.322
- Revocatorie - - - - - -
- Cause inerenti il personale (335) 117 (218) (37) 701 664
- Cause inerenti strum.finanz. e contratti derivati - - - - - -
- Altre (3.416) 1.646 (1.770) (1.462) 6.120 4.658
1.2 Oneri per il personale - - - (23) - (23)
1.3 Altri (1.846) 591 (1.255) (1.561) 1.071 (490)
Totale (5.597) 2.354 (3.243) (3.083) 7.892 4.809

La voce Accantonamenti netti rileva un saldo negativo di € 3,2 milioni verso un saldo positivo del 2016, che risentiva dei rilasci di stanziamenti su cause e controversie risultanti eccedenti rispetto all'effettiva passività stimata a fondi rischi e oneri. Tale incremento è influenzato dalla registrazione di nuovi stanziamenti su controversie legali e cause.

SEZIONE 13 – RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI – VOCE 200

13.1 – Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione

(€/000)
Attività / Componenti reddituali Ammortamento
(a)
Rettifiche di
valore per
deterioramento
(b)
Riprese di valore
(c)
Risultato netto
31/12/2017
(a + b - c)
A. Attiv ità materiali
A.1 Di proprietà (282) - - (282)
- ad uso funzionale (282) - - (282)
- per investimento - - - -
A.2 Acquisite in leasing finanziario (82) - - (82)
- ad uso funzionale (82) - - (82)
- per investimento - - - -
Totale (364) - - (364)

Le quote di ammortamento sono state determinate pro-rata temporis in base alla stima della vita utile dei cespiti.

SEZIONE 14 – RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI – VOCE 210

14.1 – Rettifiche di valore nette di attività immateriali: composizione

(€/000)
Attività / Componente reddituale Ammortamento
Rettifiche di
valore per
deterioramento
Riprese di valore Risultato netto
31/12/2017
(a) (b) (c) (a + b - c)
A. Attiv ità immateriali
A.1 Di proprietà (1.651) - - (1.651)
- Generate internamente dall'azienda - - - -
- Altre (1.651) - - (1.651)
A.2 Acquisite in leasing finanziario - - - -
Totale (1.651) - - (1.651)

Le quote di ammortamento sono state determinate pro-rata temporis in base alla stima della vita utile.

SEZIONE 15 – GLI ALTRI ONERI E PROVENTI DI GESTIONE – VOCE 220

15.1 - Altri oneri di gestione: composizione

(€/000)

31/12/2017 31/12/2016
Rettifiche di v alore su migliorie su beni di terzi (attiv ità non scindibili) (264) (74)
Esborsi su oneri v ari di esercizi precedenti (280) (2.001)
Altri oneri dell'esercizio corrente (414) (1.379)
Totale (958) (3.454)

15.2 – Altri proventi di gestione: composizione

(€/000)

31/12/2017 31/12/2016
Recupero di spese 3.104 3.442
Ricav i di serv izi amministrativ i contrattualizzati e ripetitiv i 9.249 4.503
Rimborsi v ari su oneri sostenuti in esercizi precedenti 472 181
Insussistenza di passiv ità - 2.283
Altri prov enti dell'esercizio corrente 7.177 9.382
Totale 20.002 19.791

La voce Ricavi di servizi contrattualizzati e ripetitivi include principalmente i ricavi per servizi di servicing amministrativi e corporate services provider.

La voce Altri proventi dell'esercizio corrente accoglie principalmente i proventi per servizi di informazione commerciale connessi all'attività di recupero crediti (€ 4,1 milioni) e proventi da Due Diligence (€ 2,4 milioni).

SEZIONE 16 – UTILI (PERDITE) DELLE PARTECIPAZIONI – VOCE 240

16.1 – Utili (perdite) delle partecipazioni: composizione

(€/000)
Componenti reddituali / Settori 31/12/2017 31/12/2016
1) Imprese a controllo congiunto
A. Proventi - -
1. Rivalutazioni - -
2. Utili da cessione - -
3. Riprese di valore - -
4. Altri Proventi - -
B. Oneri - -
1. Svalutazioni - -
2. Rettifiche di valore da deterioramento - -
3. Perdite da cessione - -
4. Altri oneri - -
Risultato netto - -
2) Imprese sottoposte a influenza notevole
A. Proventi 1.271 -
1. Rivalutazioni 1.271 -
2. Utili da cessione - -
3. Riprese di valore - -
4. Altri Proventi - -
B. Oneri - (26)
1. Svalutazioni - (26)
2. Rettifiche di valore da deterioramento - -
3. Perdite da cessione - -
4. Altri oneri - -
Risultato netto 1.271 (26)
Totale 1.271 (26)

La voce Rivalutazioni accoglie il risultato della valutazione al patrimonio netto della partecipata BCC Gestione Crediti S.p.A..

SEZIONE 19 – UTILI (PERDITE) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI – VOCE 270

19.1 – Utili (Perdite) da cessione di investimenti: composizione

(€/000)
Componenti reddituali / Settori 31/12/2017 31/12/2016
A. Immobili - -
- Utili da cessione - -
- Perdite da cessione - -
B. Altre attiv ità 1.494 7.651
- Utili da cessione 1.494 7.651
- Perdite da cessione - -
Risultato netto 1.494 7.651

La voce accoglie l'utile derivante dalla vendita effettuata nel mese di aprile 2017 della partecipazione in Gextra S.r.l. pari a € 1,6 milioni, al netto del rigiro della riserva da consolidamento presente alla data del disinvestimento pari a € 162 mila.

SEZIONE 20 – LE IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE – VOCE 290

20.1 – Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione

(€/000)

Componenti reddituali/Settori 31/12/2017 31/12/2016
1. Imposte correnti (-) (10.839) (7.653)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) (235) 26
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) - -
3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla legge n.214/2011 (+) - -
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) (11.652) (15.070)
5. Variazione delle imposte differite (+/-) - -
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5) (22.726) (22.697)

20.2 – Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

(€/000)
Componenti reddittuali/Valori 31/12/2017 31/12/2016
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte (voce 280) 68.110 75.377
Tasso teorico applicabile 27,50% 27,50%
Imposte teoriche (18.730) (20.729)
1. Aliquote fiscali differenti 136 -
2. Ricav i non tassabili - differenze permanenti 377 2.330
3. Costi fiscalmente non deducibili - differenze permanenti (814) (240)
4. IRAP (4.276) (4.120)
5. Anni precedenti e cambiamenti di aliquota - -
a) Effetto sulle imposte correnti - -
- perdite portate a nuov o - -
- altri effetti di anni precedenti - (2)
b) Effetto sulle imposte differite - -
- cambiamenti del tax rate - (68)
- riprese fiscali da anni precedenti costi deducibili (-) - -
- rettifiche fiscali temporanee costi indeducibili (+) - -
- imposizione di nuov e tasse (-) rev oca di precedenti (+) - -
6. Rettifiche nella v alutazione e non iscrizione della fiscalità anticipata/differita - -
- Sv alutazione di attiv ità per imposte anticipate - -
- Iscrizione di attiv ità per imposte anticipate - -
- Mancata iscrizione di attiv ità per imposte anticipate - (4)
- Mancata iscrizione della fiscalità anticipata/differita secondo lo IAS 12.39 e 12.44 - -
7. Valutazione delle società collegate 349 -
8. Altre differenze 232 136
Imposte sul reddito registrate in conto economico (22.726) (22.697)

La presente tabella fa riferimento all'aliquota nominale IRES del 27,50%, mentre per l'IRAP si è presa in considerazione l'aliquota del 5,57% per la Regione Veneto e 4,82% per la Regione Lazio.

SEZIONE 21 – UTILE (PERDITA) DEI GRUPPI DI ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE AL NETTO DELLE IMPOSTE – VOCE 310

21.1 - Utile (Perdita) dei gruppi di attività/passività in via di dismissione al netto delle imposte: composizione

Utile (Perdita) (390) (350)
5. Imposte e tasse (37) -
4. Utili (perdite) da realizzo - -
3. Risultatodelle v alutazioni del gruppo di attiv ità e delle passiv ità associate - -
2. Oneri (1.153) (1.152)
1. Prov enti 800 802
Componenti reddituali/Settori 31/12/2017 31/12/2016
(€/000)

La voce accoglie i proventi e gli oneri riferiti alla partecipata Gextra S.r.l. posta in cessione alla fine dello scorso esercizio e di cui è stata realizzata la vendita nel mese di aprile 2017.

SEZIONE 24 – UTILE PER AZIONE

24.1 - Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito

(€)
31/12/2017 31/12/2016
Utile netto della Capogruppo 33.930.033 41.017.846
Numero medio azioni in circolazione 78.250.000 7.825.000
Utile per azione 0,4336 5,2419

In conseguenza del progetto di quotazione, si è proceduto all'aumento del numero delle azioni e pertanto il numero delle azioni in circolazione è variato da 7.825.000 in 78.250.000.

PARTE D – REDDITIVITA' CONSOLIDATA COMPLESSIVA

PROSPETTO ANALITICO DELLA REDDITIVITA' CONSOLIDATA COMPLESSIVA

(€/000)

Voci Importo Lordo Imposta sul reddito Importo netto
10. Utile (Perdita) d'esercizio X X 44.994
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico:
20. Attiv ità materiali - - -
30. Attiv ità immateriali - - -
40. Piani a benefici definiti (389) 358 (31)
50. Attiv ità non correnti in v ia di dismissione - - -
60. Quota delle riserv e da v alutazione delle - - -
partecipazioni v alutate a patrimonio netto
Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico:
70. Copertura di inv estimenti esteri:
a) v ariazioni di fair v alue - - -
b) rigiro a conto economico - - -
c) altre v ariazioni - - -
80. Differenze di cambio:
a) v ariazioni di valore - - -
b) rigiro a conto economico - - -
c) altre v ariazioni - - -
90. Copertura dei flussi finanziari:
a) v ariazioni di fair v alue - - -
b) rigiro a conto economico - - -
c) altre v ariazioni - - -
100. Attiv ità finanziarie disponibili per la v endita:
a) v ariazioni di fair v alue 1.552 (427) 1.125
b) rigiro a conto economico - - -
- rettifiche da deterioramento - - -
- utili/perdite da realizzo - - -
c) altre v ariazioni - - -
110. Attiv ità non correnti in v ia di dismissione:
a) v ariazioni di fair v alue - - -
b) rigiro a conto economico - - -
c) altre v ariazioni - - -
120. Quota delle riserv e da v alutazione delle
partecipazioni v alutate a patrimonio netto:
a) v ariazioni di fair v alue - - -
b) rigiro a conto economico - - -
- rettifiche da deterioramento - - -
- utili/perdite da realizzo - - -
c) altre v ariazioni - - -
130. Totale altre componenti reddituali 1.163 (69) 1.094
140. Redditiv ità complessiv a (v oce 10 + 130) 46.088
150. Redditiv ità consolidata complessiv a di pertinenza di terzi -
160. Redditività consolidata complessiva dI pertinenza della capogruppo 46.088

PARTE E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA

Premessa

Il Sistema dei Controlli Interni e della gestione dei rischi è costituito dall'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire l'identificazione, la misurazione e il monitoraggio dei principali rischi. Coerentemente con quanto previsto dalla Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti, il Gruppo Bancario doBank attribuisce un rilievo strategico al Sistema dei Controlli Interni, considerandolo non solo un elemento fondamentale per garantire un efficace presidio dei rischi e per assicurare l'allineamento delle strategie e delle politiche aziendali ai principi di sana e prudente gestione, ma anche quale presupposto per la creazione di valore nel medio lungo termine, per la salvaguardia della qualità, nonché per un'appropriata allocazione del capitale.

Il Gruppo doBank ha strutturato il Sistema dei Controlli Interni perseguendo l'esigenza di garantire un elevato livello di integrazione e coordinamento tra gli attori dello stesso, nel rispetto dei principi di proporzionalità. Le linee guida del sistema sono definite in apposita normativa interna. Le disposizioni operative e informative di dettaglio in merito ai controlli posti in essere ai vari livelli sui processi aziendali sono contenute in specifiche Policy, Regolamenti e procedure interne.

In linea con l'impostazione risk-based, il Gruppo doBank controlla e gestisce i rischi ai quali è esposto attraverso metodologie e processi il cui presidio e controllo è assegnato alla Funzione Risk Management, nel rispetto della regolamentazione prudenziale di vigilanza. Tale funzione è permanente ed indipendente ed attiene ai controlli di secondo livello.

Con riferimento all'assetto organizzativo della suddetta Funzione, è stato adottato un modello organizzativo che prevede l'accentramento presso la Capogruppo doBank, così come per le altre funzioni di controllo. La messa a regime di tale modello è avvenuta il 1° aprile 2017 a seguito delle operazioni societarie avvenute nell'ultimo trimestre dell'esercizio 2016 che hanno portato alla creazione del Gruppo Bancario. Tale scelta è originata dall'esigenza di attuare un forte ed incisivo coordinamento strategico complessivo ed in particolare del Sistema dei Controlli Interni del Gruppo, assicurando una complessiva razionalizzazione operativa e una maggiore efficienza dello stesso. Nell'impostazione del modello si è in ogni caso salvaguardata la specificità operativa delle Società del Gruppo, secondo un principio di proporzionalità che ha tenuto conto delle caratteristiche dell'attività svolta e delle dimensioni aziendali.

Con riferimento al governo dei rischi, in linea con le disposizioni di vigilanza, il Gruppo doBank ne rivede almeno annualmente le direttrici strategiche nel "Risk Appetite Framework" oggetto di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della Capogruppo nonché nelle policy di gestione dei rischi.

È parte integrante del più ampio sistema di gestione dei rischi anche il processo di controllo prudenziale che il Gruppo doBank effettua in autonomia mediante attività di autovalutazione dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP), formalizzate in uno specifico documento annuale (Resoconto ICAAP).

SEZIONE 1 – RISCHI DEL GRUPPO BANCARIO

1.1 - RISCHIO DI CREDITO

Informazioni di natura qualitativa

Aspetti generali

La Capogruppo doBank nel corso dell'esercizio 2017 ha proseguito, seppur con volumi limitati, nell'esercizio dell'attività creditizia. Previa regolare attività di istruttoria, proposta e delibera nel rispetto del principio della valutazione del merito creditizio e in conformità agli indirizzi dell'Autorità di Vigilanza, sono proseguite le attività di concessione e revisione degli affidamenti, sia sotto forma di fidi a revoca in bianco sia sotto forma di finanziamenti fondiari a medio-lungo termine finalizzati all'acquisto tramite aggiudicazione in asta di compendi immobiliari oggetto di procedure esecutive e/o concorsuali radicate presso i tribunali italiani.

Politiche di gestione del rischio di credito

Aspetti organizzativi

Si definisce rischio di credito l'eventualità per il creditore che un'obbligazione finanziaria non venga assolta né alla scadenza né successivamente. A fronte di tale rischio, la Capogruppo doBank si è dotata di processi interni di gestione (misurazione del rischio, istruttoria, erogazione, controllo andamentale e monitoraggio delle esposizioni, revisione delle linee di credito, classificazione delle posizioni di rischio, interventi in caso di anomalia, criteri di classificazione, valutazione e gestione delle esposizioni deteriorate) adeguati, definiti considerando il principio di proporzionalità e sottoposti periodicamente a verifica.

L'operatività creditizia, derivante dallo svolgimento dell'attività bancaria, può esporre il Gruppo al rischio di default, ossia al rischio di sostenere perdite a causa dell'inadempienza di una controparte ai propri obblighi contrattuali o alla riduzione della qualità del credito concessa alla controparte stessa. Tale tipologia di rischio è funzione quindi sia della solvibilità intrinseca del debitore sia delle condizioni economiche del mercato di riferimento all'interno del quale il debitore opera.

Il Gruppo doBank è inoltre esposto al rischio di credito derivante dalla sottoscrizione di contratti di servicing ai sensi dei quali le società del Gruppo maturano dei crediti commerciali verso le controparti, le quali potrebbero divenire inadempienti a causa di insolvenza, eventi politici ed economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni.

La Capogruppo si è dotata di strutture organizzative funzionali alla gestione e controllo del rischio di credito. L'Unità Organizzativa Presidio Crediti, integrata nella Funzione di Risk Management, riveste un ruolo fondamentale nell'attività di valutazione del merito creditizio delle controparti, intervenendo attivamente nelle fasi che caratterizzano il processo del credito intervenendo mediante il rilascio di una "Non-Binding Opinion" che accompagna le proposte di concessione e/o modifica/revisione di un affidamento bancario prima che la stessa sia sottoposta al vaglio della valutazione decisionale del competente Organo deliberante della Banca. L'Unità interviene, inoltre, anche nelle fasi del monitoraggio del credito e soprattutto nella fase di eventuale passaggio peggiorativo di status del credito stesso delineando la situazione complessiva del cliente e coordinandosi con la funzione commerciale che gestisce il cliente. A sua volta, la funzione di Risk Management, nell'ambito della propria attività, garantisce che siano effettuati i dovuti controlli di secondo livello volti ad accertare che il monitoraggio sulle esposizioni creditizie, la loro classificazione, la misura dei relativi accantonamenti.

Il rischio di credito trova inoltre la sua collocazione anche all'interno del Risk Appetite Statement di Gruppo attraverso la declinazione di un sistema di valori soglia (Target, Trigger e Tolerance) il cui rispetto e presidio viene assicurato dalle attività di monitoraggio e controllo svolte dalla Funzione medesima.

Sistemi di gestione, misurazione e controllo

Ai fini della determinazione del requisito prudenziale per il rischio di credito, il Gruppo doBank adotta il metodo standardizzato secondo le regole della disciplina prudenziale (Regolamento UE N.575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 giugno 2013, CRR) suddividendo le proprie esposizioni in portafogli e applicando a ciascuno di essi dei trattamenti prudenziali differenziati, coerenti con le Disposizioni di Vigilanza in materia. In punto, il Gruppo non fruisce, per la valutazione del merito creditizio, di rating esterni attribuiti da agenzie esterne di valutazione (ECAI) riconosciute ai fini prudenziali sulla base di quanto previsto dalla specifica regolamentazione.

Per quanto riguarda la componente associata alle singole posizioni a sofferenza (residuate ad un numero marginale anche in termini di valori contabili), le logiche di processo e gli strumenti a supporto dell'attività delle strutture di workout consentono sempre ai referenti di predisporre accurate previsioni circa gli ammontari e le tempistiche dei recuperi attesi sui singoli rapporti, in funzione del relativo stato di avanzamento nel processo gestionale di recupero. Tali valutazioni analitiche tengono conto di tutti gli elementi oggettivamente riferibili alla controparte e sono in ogni caso effettuate dai referenti della posizione nel rispetto del principio di una sana e prudente gestione.

Per quanto riguarda la concessione di affidamenti – attività minore rispetto al core business

della Banca e del Gruppo incentrato principalmente sull'attività di servicing - la Capogruppo ha eseguito le attività di controllo sull'intero perimetro di riferimento in relazione ancora ad una numerosità non elevata. Tale metodologia consente, quindi, di captare tempestivamente eventuali situazioni di possibile deterioramento del merito creditizio di controparte, ponendo in essere conseguentemente tutte le attività ritenute opportune o necessarie al fine di assicurare il rispetto del principio di sana e prudente gestione dell'attivo bancario.

Tra le iniziative poste in essere si segnala l'aggiornamento e revisione nel corso dell'anno della Policy creditizia in materia di concessione mutui e affidamenti in conto corrente che contiene le linee guida sugli attuali due prodotti creditizi offerti alla clientela di doBank.

Nel corso del secondo semestre del corrente esercizio, il Gruppo doBank ha intrapreso un percorso funzionale all'implementazione dei principi previsti dall'IFRS 9 Financial Instruments, il nuovo Standard contabile, entrato in vigore dal 1° gennaio 2018 in sostituzione del previgente IAS 39, con impatti sulle metodologie di classificazione e misurazione degli strumenti finanziari e sulle logiche e modalità di calcolo delle rettifiche di valore.

Tale percorso assicura una implementazione operativa del principio allineata con le best practices e il più possibile fedele al significato sostanziale delle previsioni dell'IFRS 9, tenendo ugualmente in considerazione la specificità dell'attività core del Gruppo doBank. L'IFRS 9 introduce un modello per cui la classificazione delle attività finanziarie è guidata, da un lato, dalle caratteristiche contrattuali dei flussi finanziari degli strumenti e, dall'altro, dall'intento gestionale con il quale tali strumenti sono detenuti (modello di business del Gruppo).

All'interno del progetto IFRS9, il Gruppo doBank ha posto in essere approfondimenti volti ad individuare le principali aree di impatto, avviando l'implementazione di interventi applicativi ed organizzativi necessari per un'adozione coerente, organica ed efficace delle disposizioni previste all'interno del principio stesso. Si è proceduto, inoltre, ad un allineamento della normativa interna in modo da formalizzare il business model del Gruppo e la definizione di criteri di impairment.

Tecniche di mitigazione del rischio di credito

Gli interventi creditizi sotto forma di finanziamenti a medio-lungo termine, rivolti principalmente alle famiglie consumatrici ed aventi come destinazione finale l'aggiudicazione in asta/vendita di beni oggetto di procedure esecutive e/o concorsuali, sono tutti assistiti da idonee garanzie reali acquisite sotto forma di ipoteche volontarie di primo grado sostanziale che colpiscono i suddetti beni tutti classificabili in immobili ad uso residenziale.

Tali garanzie vengono acquisite, sulla base di valutazioni peritali coerenti al modello adottato e nel rispetto della regolamentazione di vigilanza in materia.

La Capogruppo doBank ha adeguato le proprie politiche in materia di concessione di finanziamenti garantiti da ipoteca su immobili alla normativa regolamentare vigente garantendo che l'acquisizione e la gestione dell'ipoteca avvenga con modalità atte a garantirne nello stesso tempo l'opponibilità e l'escutibilità in tempi ragionevoli.

Al fine di garantire l'ammissibilità delle garanzie ipotecarie su immobili residenziali e non, coerentemente con quanto previsto dalla normativa di vigilanza prudenziale, la Banca verifica l'assenza di correlazione tra il valore dell'immobile e il merito creditizio del mutuatario accertando dunque che la capacità di rimborso del debitore non dipenda in misura rilevante dai flussi finanziari generati dall'immobile che funge da garanzia, ma dalla propria capacità rimborsare il debito attingendo ad altre fonti documentate.

Al fine di assicurare una valutazione coerente, con l'effettivo rischio insito nell'attività oggetto di garanzia, la Banca sorveglia il valore del bene immobile ipotecato almeno una volta all'anno in caso di immobili "non residenziali" e una volta ogni tre anni per gli immobili "residenziali", salvo realizzare verifiche più frequenti laddove le condizioni di mercato siano soggette a variazioni significative, provvedendo a rivisitare la valutazione dell'immobile offerto in garanzia quando le informazioni disponibili, indicano che il suo valore potrebbe essere diminuito in misura rilevante in relazione ai prezzi generali del mercato di riferimento.

Attività finanziarie deteriorate

Il monitoraggio delle posizioni e la proposta della classificazione a maggior rischio è nella responsabilità delle strutture che hanno in carico la gestione della posizione, mentre la Funzione Risk Management ha la responsabilità di verificare la correttezza e coerenza delle classificazioni e la congruità degli accantonamenti.

In tale contesto, la Capogruppo doBank è organizzata con strutture e procedure informatiche per la gestione, la classificazione e il controllo dei crediti, in funzione della natura e composizione del proprio portafoglio crediti.

La Capogruppo doBank è orientata verso una metodologia di valutazione delle proprie posizioni che segue il c.d. approccio analitico in funzione delle risultanze che emergono dal processo di monitoraggio delle stesse.

Quando un debitore appartiene ad un gruppo economico, viene valutata la necessità di considerare deteriorate anche le esposizioni delle altre entità del Gruppo, qualora quest'ultime non siano già considerate in default, ad eccezione delle esposizioni interessate da dispute isolate non correlate alla solvibilità della controparte stessa.

Restano fermi i principi per la determinazione degli accantonamenti, con cadenza periodica e ad ogni occasione in presenza di fatti nuovi significativi, nonché in relazione all'evolversi delle prospettive di recupero e alle strategie messe in atto.

Gli elementi principali considerati per una corretta valutazione della previsione di perdita sono i seguenti:

  • consistenza patrimoniale del cliente e degli eventuali garanti (al netto di eventuali gravami);

  • situazione patrimoniale ed economico finanziaria attuale e prospettica dell'obbligato principale;

  • esistenza di eventuali piani di rientro, debitamente sottoscritti anche da tutti i garanti, e del loro regolare andamento;

  • consistenza ed escutibilità delle garanzie accessorie in essere;

  • garanzie reali (più spesso) o personali accessorie ottenute volontariamente o acquisite attraverso attività giudiziali.

I criteri per la determinazione delle svalutazioni si basano sull'attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale ed interessi; ai fini della determinazione del valore attuale, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall'individuazione degli incassi stimati, delle relative scadenze e del tasso di attualizzazione da applicare. Per la stima degli incassi dei crediti problematici si fa riferimento alle previsioni analitiche; per quanto riguarda la componente tempo, si fa riferimento ai piani analitici o, in mancanza, si utilizzano valori stimati, se disponibili.

Informazioni di natura quantitativa

A - QUALITÀ DEL CREDITO

A.1 - Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale

A.1.1 - Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

(€/000)

Portafogli/Qualità Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
Altre
esposizioni
deteriorate
Esposizioni non
deteriorate
Totale
1. Attiv ità finanziarie disponibili per la v endita - - - - 8.737 8.737
2. Attiv ità finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - - -
3. Crediti v erso banche - - - - 49.449 49.449
4. Crediti v erso clientela 265 - - - 2.588 2.853
5. Attiv ità finanziarie v alutate al fair v alue - - - - - -
6. Attiv ità finanziare in corso di dismissione - - - - - -
Totale 31/12/2017 265 - - - 60.774 61.039
Totale 31/12/2016 539 - - - 64.165 64.704

A.1.2 - Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

(€/000)
Attività deteriorate Attività non deteriorate
Portafogli / Qualità Esposizione
lorda
specifiche
Rettifiche
Esposizione
netta
Esposizione
lorda
Rettifiche di
portafoglio
Esposizione
netta
(esposizione
Totale
netta)
1. Attiv ità finanziarie disponibili per la v endita - - - 8.737 - 8.737 8.737
2. Attiv ità finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - - - -
3. Crediti v erso banche - - - 49.449 - 49.449 49.449
4. Crediti v erso clientela 725 (460) 265 2.610 (22) 2.588 2.853
5. Attiv ità finanziarie v alutate al fair v alue - - - - - - -
6. Attiv ità finanziare in corso di dismissione - - - - - - -
Totale 31/12/2017 725 (460) 265 60.796 (22) 60.774 61.039
Totale 31/12/2016 907 (368) 539 64.171 (6) 64.165 64.704

Come previsto dalla circolare 262 si evidenzia che, nelle tabelle seguenti relative alla qualità del credito, le esposizioni per cassa comprendono tutte le attività finanziarie per cassa vantate verso banche o clientela, qualunque sia il portafoglio di allocazione contabile, ricomprendendo pertanto anche le attività finanziarie in corso di dismissione.

A.1.3 - Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi, netti e fasce di scaduto

(€/000)
Esposizione lorda
Attività deteriorate
Tipologie esposizioni/Valori Fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi
fino a 6 mesi
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
Oltre 1 anno Attività non
deteriorate
Rettifiche di valore
specifiche
Rettifiche di valore di
portafoglio
Esposizione netta
A. Esposizioni per cassa
a) Sofferenze - - - - - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - - -
b) Inadempienze probabili - - - - - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - - -
c) Esposizioni scadute deteriorate - - - - - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - - -
d) Esposizioni scadute non deteriorate - - - - - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - - -
e) Altre esposizioni non deteriorate - - - - 49.449 - - 49.449
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - - -
Totale A - - - - 49.449 - - 49.449
B. Esposizioni fuori bilancio
a) Deteriorate - - - - - - - -
b) Non deteriorate - - - - - - - -
Totale B - - - - - - - -
Totale A+B - - - - 49.449 - - 49.449

A.1.6 - Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi, netti e fasce di scaduto

(€/000)
Esposizione lorda
Tipologie esposizioni/Valori Attività deteriorate
Da oltre 3 mesi
fino a 6 mesi
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
Oltre 1 anno Attività non
deteriorate
Rettifiche di valore
specifiche
Rettifiche di valore di
portafoglio
Esposizione netta
A. Esposizioni per cassa
a) Sofferenze - - 1 724 - (460) - 265
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - - -
b) Inadempienze probabili - - - - - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - - -
c) Esposizioni scadute deteriorate - - - - - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - - -
d) Esposizioni scadute non deteriorate - - - - 60 - (5) 55
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - - -
e) Altre esposizioni non deteriorate - - - - 11.287 - (17) 11.270
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - - -
Totale A - - 1 724 11.347 (
460)
(22) 11.590
B. Esposizioni fuori bilancio
a) Deteriorate - - - - - - - -
b) Non deteriorate - - - - 14.706 - - 14.706
Totale B - - - - 14.706 - - 14.706
Totale A+B - - 1 724 26.053 (
460)
(22) 26.296

Le esposizioni per cassa comprendono tutte le attività finanziarie per cassa vantate verso clientela, qualunque sia il loro portafoglio di allocazione contabile (negoziazione, disponibile per la vendita, detenuto sino a scadenza, crediti, attività valutate al fair value, attività finanziarie in via di dismissione), mentre l'esposizione "lorda" delle attività finanziarie per cassa corrisponde:

a) per quelle appartenenti al portafoglio valutate al fair value, al valore di libro delle rimanenze finali prima delle valutazioni di bilancio;

b) per le altre, al valore di bilancio delle attività finanziarie al lordo delle relative rettifiche di valore specifiche e di portafoglio.

A.1.7 - Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

(€/000)
Causali / Categorie Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale 907 - -
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - -
B. Variazioni in aumento 1.734 - -
B.1 Ingressi da crediti in bonis - - -
B.2 Trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate - - -
B.3 Altre v ariazioni in aumento 1.734 - -
C. Variazioni in diminuzione (1.916) - -
C.1 Uscite v erso crediti in bonis - - -
C.2 Cancellazioni - - -
C.3 Incassi (1.916) - -
C.4 Realizzi per cessioni - - -
C.5 Perdite da cessioni - - -
C.6 Trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate - - -
C.7 Altre v ariazioni in diminuzione - - -
D. Esposizione lorda finale 725 - -
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - -

A.1.8 - Gruppo bancario - Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive

(€/000)
Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute
deteriorate
Causali/Categorie Totale di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
Totale di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
A. Rettifiche complessive iniziali 367 - - - - -
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - - - -
B. Variazioni in aumento 173 - - - - -
B.1. Rettifiche di v alore 173 - - - - -
B.2 Perdite da cessione - - - - - -
B.3 Trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate - - - - - -
B.4 Altre v ariazioni in aumento - - - - - -
C. Variazioni in diminuzione (80) - - - - -
C.1 Riprese di v alore da v alutazione (80) - - - - -
C.2 Riprese di v alore da incasso - - - - - -
C.3 Utili da cessione - - - - - -
C.4 Cancellazioni - - - - - -
C.5 Trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate - - - - - -
C.6 Altre v ariazioni in diminuzione - - - - - -
D. Rettifiche complessive finali 460 - - - - -
- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - - - -

A.2 - Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni ed interni

Per la valutazione del merito creditizio, il Gruppo non utilizza rating interni e non fruisce di rating esterni attribuiti da agenzie esterne di valutazione (ECAI) riconosciute; pertanto, non si rileva alcuna classificazione.

A.2.1 – Gruppo bancario - Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" per classi di rating esterni

Per quanto riguarda la distribuzione delle esposizioni in base ai rating esterni, questa risulta poco significativa per il Gruppo, dato che la sua clientela è principalmente composta da soggetti "unrated" e pertanto si ritiene di non esporre alcun dato.

A.2.2 – Gruppo bancario - Distribuzione delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" per classi di rating interni

Il Gruppo non utilizza rating interni nella gestione del rischio di credito.

A.3 - Distribuzione delle esposizioni garantite per tipologia di garanzia

A.3.2 - Gruppo bancario - Esposizioni creditizie verso clientela garantite

(€/000)
Garanzie personali (2)
Garanzie reali (1) Derivati su crediti Crediti di firma
Altri derivati
Valore esposizione netta Immobili - ipoteche Immobili - leasing
finanziario
Titoli Altre Garanzie Reali CLN Governi e banche
centrali
Altri Enti pubblici Banche Altri soggetti Governi e Banche
centrali
Altri Enti pubblici Banche Altri soggetti Totale (1) + (2)
1. Esposizioni creditizie per cassa garantite:
1.1 Totalmente garantite 1.200 1.147 - - - - - - - - - - - 53 1.200
di cui deteriorate 108 55 - - - - - - - - - - - 53 108
1.2. Parzialmente garantite 134 52 - - - - - - - - - - - 82 134
di cui deteriorate 134 52 - - - - - - - - - - - 82 134
2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite:
2.1. Totalmente garantite - - - - - - - - - - - - - - -
di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - -
2.2. Parzialmente garantite - - - - - - - - - - - - - - -
di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - -

B - DISTRIBUZIONE E CONCENTRAZIONE DELLE ESPOSIZIONI CREDITIZIE

Come previsto dalla regolamentazione dell'Autorità di vigilanza, si evidenzia che nelle tabelle seguenti relative alla distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie, le esposizioni per cassa e fuori bilancio comprendono tutte le attività finanziarie per cassa e fuori bilancio vantate verso banche o clientela, qualunque sia il portafoglio di allocazione contabile ricomprendendo pertanto anche le attività finanziarie in corso di dismissione.

La distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" per comparto economico di appartenenza dei debitori e degli ordinanti (per le garanzie rilasciate) è effettuata secondo i criteri di classificazione previsti nel fascicolo "Classificazione della clientela per settori e gruppi di attività economica" edito dalla Banca d'Italia.

B.1 - Gruppo bancario - Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela (valore di bilancio)

(€/000)
Governi Altri enti pubblici Società finanziarie
Esposizioni / Controparti
Esposizione
netta
specifiche
Rettifiche
valore
portafoglio
Rettifiche
valore di
Esposizione
netta
specifiche
Rettifiche
valore
portafoglio
Rettifiche
valore di
Esposizione
netta
specifiche
Rettifiche
valore
portafoglio
Rettifiche
valore di
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze - - - - - - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - - - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 1.297 - (12) - - - 7.734 - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - - - -
Totale A 1.297 - (12) - - - 7.734 - -
B. Esposizioni "fuori bilancio"
B.1 Sofferenze - - - - - - - - -
B.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - -
B.3 Altre attiv ità deteriorate - - - - - - - - -
B.4 Esposizioni non deteriorate - - - - - - - - -
Totale B - - - - - - - - -
Totale 31/12/2017 (A+B) 1.297 - (12) - - - 7.734 - -
Totale 31/12/2016 (A+B) 1.108 - (3) - - - 8.365 - -
(€/000)
Società di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti
Esposizioni / Controparti
Esposizione netta Rettifiche valore
specifiche
Rettifiche valore di
portafoglio
Esposizione netta Rettifiche valore
specifiche
Rettifiche valore di
portafoglio
Esposizione netta Rettifiche valore
specifiche
Rettifiche valore di
portafoglio
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze - - - 201 (450) - 64 (10) -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - - - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate - - - 1.192 - (9) 1.102 - (2)
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - - - -
Totale A - - - 1.393 (450) (9) 1.166 (10) (2)
B. Esposizioni "fuori bilancio"
B.1 Sofferenze - - - - - - - - -
B.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - -
B.3 Altre attiv ità deteriorate - - - - - - - - -
B.4 Esposizioni non deteriorate - - - 14.706 - - - - -
Totale B - - - 14.706 - - - - -
Totale 31/12/2017 (A+B) - - - 16.099 (450) (9) 1.166 (10) (2)
Totale 31/12/2016 (A+B) - - - 1.123 (354) (2) 3.751 (13) (2)

B.2 - Gruppo bancario - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela (valore di bilancio)

(€/000)
Italia Altri Paesi Europei America Asia Resto del mondo
Esposizioni/Aree geografiche Esposizione
netta
complessive
Rettifiche di
valore
Esposizione
netta
complessive
Rettifiche di
valore
Esposizione
netta
complessive
Rettifiche di
valore
Esposizione
netta
complessive
Rettifiche di
valore
Esposizione
netta
complessive
Rettifiche di
valore
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze 265 (460) - - - - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - - - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 11.325 (22) - - - - - - - -
Totale A 11.590 (482) - - - - - - - -
B. Esposizioni "fuori bilancio"
B.1 Sofferenze - - - - - - - - - -
B.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - - -
B.3 Altre attiv ità deteriorate - - - - - - - - - -
B.4 Esposizioni non deteriorate 14.706 - - - - - - - - -
Totale B 14.706 - - - - -
Totale 31/12/2017 (A+B) 26.296 (482) - - - - - - - -
Totale 31/12/2016 (A+B) 12.690 (374) - - - - - - - -

B.3 – Gruppo bancario - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso banche (valore di bilancio)

(€/000)
Italia Altri Paesi Europei America Asia Resto del mondo
Esposizioni/Aree geografiche Esposizione netta complessive
Rettifiche di
valore
Esposizione netta complessive
Rettifiche di
valore
Esposizione netta complessive
Rettifiche di
valore
Esposizione netta complessive
Rettifiche di
valore
Esposizione netta complessive
Rettifiche di
valore
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze - - - - - - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - - - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 49.449 - - - - - - - - -
Totale A 49.449 - - - - - - - - -
B. Esposizioni "fuori bilancio"
B.1 Sofferenze - - - - - - - - - -
B.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - - -
B.3 Altre attiv ità deteriorate - - - - - - - - - -
B.4 Esposizioni non deteriorate - - - - - - - - - -
Totale B - - - - - - - - - -
Totale 31/12/2017 (A+B) 49.449 - - - - - - - - -
Totale 31/12/2016 (A+B) 17.032 - - - - - - - - -

B.4 - Grandi esposizioni

Formano oggetto di rilevazione nella presente voce l'importo (valore non ponderato e valore ponderato) e il numero delle "posizioni di rischio" che costituiscono una "grande esposizione" secondo quanto disciplinato dalla Circolare n. 286 del 17 dicembre 2013 "Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare" emanata dalla Banca d'Italia.

Di seguito la relativa tabella:

31/12/2017 31/12/2016
a) Ammontare (v alore di bilancio) 231.577 292.010
b) Ammontare (v alore ponderato) 157.278 127.708
c) Numero 13 6

Altre informazioni quantitative in materia di rischio di credito

Come descritto più ampiamente nella successiva sezione F (Modelli per la misurazione del rischio di credito), il Gruppo doBank utilizza la metodologia standardizzata.

Pertanto, il portafoglio crediti, deteriorato o meno, di cassa e di firma, viene valutato con il Metodo Standard esteso quest'ultimo anche ad altre poste residuali dell'attivo non classificate alla voce "Crediti".

Con riferimento quindi al calcolo dei Requisiti Patrimoniali e con particolare riferimento al Requisito Prudenziale sul Rischio di Credito, di seguito viene riportata la tabella degli importi segnalati con evidenza dei valori nominali e della relativa ponderazione (dati in Euro):

31/12/17
Sottovoce Valore
dell'esposizione (€)
Esposizione ponderata per il
rischio dopo l'applicazione del
fattore di supporto PMI (€)
Amministrazioni centrali e banche centrali 74.512.024 72.627.171
Enti senza scopo di lucro ed enti del settore pubblico 215.100 64.433
Intermediari vigilati 120.057.586 25.976.919
Imprese ed altri soggetti 37.932.423 41.745.885
Esposizioni al dettaglio 458.709 344.032
Esposizioni garantite da immobili 1.092.056 388.053
Esposizioni scadute 264.872 264.966
Esposizioni a breve verso intermediari vigilati e imprese 458.818 458.818
Esposizioni verso organismi di investimento collettivo del risparmio 30.216.052 45.179.393
Esposizioni in strumenti di capitale 1.687.536 4.139.546
Altre esposizioni 9.797.983 9.780.044
Rischio di Credito - Metodologia Standard 276.693.159 200.969.260

Si evidenzia che tra le attività di rischio rilevanti valutate secondo la metodologia standardizzata sono incluse anche le attività fiscali differite così suddivise:

  • quelle che non si basano sulla redditività futura e per le quali sono soddisfatti i requisiti richiesti dall'art. 39 della CRR 575/2013. Come sopra citato, per tali componenti, che ammontano a € 55,4 milioni, la normativa prevede l'applicazione di un fattore di ponderazione del rischio del 100%;

  • quelle che si basano sulla redditività futura e originano da differenze temporanee e per le quali si applica il fattore di ponderazione del 250% previsto dall'art. 48 della CRR 575/2013 in quanto contenute entro la soglia del 10% dei Fondi Propri, pari a € 7,7 milioni.

La valutazione con metodologia Standard delle poste dell'attivo consolidate, che includono tutte le attività del Gruppo Bancario doBank, ha determinato la rilevazione di un Attivo Ponderato per il Rischio (Risk Weighted Assets) pari a € 201,0 milioni a cui corrisponde un Requisito consolidato dell'8% pari a € 16,1 milioni.

C - OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE

C.1 - Operazioni di cartolarizzazione

Informazioni di natura qualitativa

In data 30 settembre 2016 è stata perfezionata la cessione del portafoglio non-performing della Capogruppo doBank al veicolo di cartolarizzazione Romeo SPV S.r.l. ("Romeo") costituito ai sensi della Legge 130/1999. Successivamente, nel corso del secondo trimestre 2017, è stata trasferita la quota di portafoglio unsecured a favore del veicolo Mercuzio Securitisation S.r.l. ("Mercuzio") e contestualmente è stata portata a termine l'emissione dei titoli ABS da parte di entrambe le SPV con un unico tranching di titoli.

doBank, in qualità di originator, ha sottoscritto una quota nominale di notes pari al 5% del totale titoli emessi al fine di rispettare quanto previsto dalla retention rule di cui al Regolamento UE 575/2013 (CRR).

In entrambe le operazioni doBank svolge il ruolo di Servicer e di Administrative Services Provider.

Informazioni sulle cartolarizzazioni

Di seguito si espongono le tabelle di sintesi relative alle operazioni di cartolarizzazione originate dalla Banca i cui titoli sono stati successivamente ceduti.

NOME CARTOLARIZZAZIONE: ROMEO SPV
Tipologia di operazione: Tradizionale
Originator: doBank S.p.A.
Emittente: Romeo SPV S.r.l.
Serv icer: doBank S.p.A.
Arranger: -
Obiettiv i dell'operazione: Funding
Tipologia delle attiv ità cartolarizzate: crediti ordinari - mutui - finanziamenti (secured)
Qualità delle attiv ità cartolarizzate: Sofferenze
Data del closing: 30/09/2016
Data di cessione a Mercuzio Securitisation: 07/04/2017
Valore nominale del portafoglio: 1.305.684.292 €
Ammontare al netto delle pre-esistenti riprese/rettifiche di v alore: 90.166.017 €
Ricav i o perdite di cessione realizzate: 0 €
Prezzo di cessione del portafoglio: 90.166.017 €
Garanzie rilasciate dalla banca: -
Garanzie rilasciate da terzi: -
Linee di Credito rilasciate dalla banca: -
Linee di Credito rilasciate da terzi: -
Altre forme di Credit Enhancements: Nessuna
Altre Informazioni rilev anti: Nessuna
Agenzie di Rating: Nessuna
Ammontare del rischi trasferiti tramite deriv ati su crediti o altra forma: -
Ammontare e condizioni del tranching:
. ISIN IT0005248981
. Tipologia Tranche unica
. Classe A
. Rating n.d.
. Borsa di quotazione non quotato
. Data di emissione 18/05/2017
. Scadenza legale 27/04/2037
. Call option nessuna
. Vita media attesa 11 anni
. Tasso 16,25%
. Grado di subordinazione nessuno
. Valore nominale emesso 128.000.000 €
. Valore nominale in essere a fine esercizio 83.113.599 €
. Sottoscrittore dei titoli Romeo S.C.S; doBank S.p.A.
Distribuzione delle attività cartolarizzate per aree territoriali
Italia - Nord-ov est 193.564.332 €
- Nord-Est 156.835.225 €
- Centro 692.852.856 €
- Sud e Isole 260.724.298 €
Altri Paesi europei - Paesi U.E. -
- Paesi non U.E. -
America -
Resto del Mondo 1.707.581 €
TOTALE 1.305.684.292 €
Principali settori di attività economica dei debitori ceduti:
Stati 81.761 €
altri enti pubblici -
banche 1.428.345 €
società finanziarie -
assicurazioni 1.173.023.756 €
imprese non finanziarie 131.150.431 €
altri soggetti -
TOTALE 1.305.684.292 €
NOME CARTOLARIZZAZIONE: MERCUZIO SECURITISATION
Tipologia di operazione: Tradizionale
Originator: Romeo SPV S.r.l.
Emittente: Mercuzio Securitisation S.r.l.
Serv icer: doBank S.p.A.
Arranger: -
Obiettiv i dell'operazione: Funding
Tipologia delle attiv ità cartolarizzate: crediti ordinari - mutui - finanziamenti (unsecured)
Qualità delle attiv ità cartolarizzate: Sofferenze
Data del closing: 07/04/2017
Valore nominale del portafoglio: 1.871.733.955 €
Ammontare al netto delle pre-esistenti riprese/rettifiche di v alore: 77.136.699 €
Ricav i o perdite di cessione realizzate: -10.409.726 €
Prezzo di cessione del portafoglio: 66.726.973 €
Garanzie rilasciate dalla banca: -
Garanzie rilasciate da terzi: -
Linee di Credito rilasciate dalla banca: -
Linee di Credito rilasciate da terzi: -
Altre forme di Credit Enhancements: Nessuna
Altre Informazioni rilev anti: Nessuna
Agenzie di Rating: Nessuna
Ammontare del rischi trasferiti tramite deriv ati su crediti o altra forma: -
Ammontare e condizioni del tranching:
. ISIN IT0005251126
. Tipologia Tranche unica
. Classe A
. Rating n.d.
. Borsa di quotazione non quotato
. Data di emissione 30/05/2017
. Scadenza legale 26/07/2037
. Call option nessuna
. Vita media attesa 10 anni
. Tasso 16,25%
. Grado di subordinazione nessuno
. Valore nominale emesso 40.000.000 €
. Valore nominale in essere a fine esercizio 35.351.514 €
. Sottoscrittore dei titoli Fortress Italian NPL
Opportunities Series Fund LLC -
Series 7; doBank S.p.A.
Distribuzione delle attività cartolarizzate per aree territoriali
Italia - Nord-ov est 309.827.093 €
- Nord-Est 287.065.495 €
- Centro 832.969.823 €
- Sud e Isole 437.609.657 €
Altri Paesi europei - Paesi U.E. -
- Paesi non U.E. -
America -
Resto del Mondo 4.261.928 €
TOTALE 1.867.472.067 €
Principali settori di attività economica dei debitori ceduti:
Stati -
altri enti pubblici 29.349 €
banche -
società finanziarie 31.574.987 €
assicurazioni -
imprese non finanziarie 1.660.615.126 €
altri soggetti 179.514.533 €
TOTALE 1.871.733.995 €

Informazioni di natura quantitativa

C.1 - Gruppo bancario - Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione "proprie" ripartite per tipologia di attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni

(€/000)
Esposizioni per cassa Garanzie rilasciate Linee di credito
Senior Mezzani Junior Senior Mezzanin Junior Senior Mezzanine Junior
Tipologia attività cartolarizzate/Esposizioni Valore di bilancio Rettifiche/Riprese di valore Valore di bilancio Rettifiche/Riprese di valore Valore di bilancio Rettifiche/Riprese di valore Valore di bilancio Rettifiche/Riprese di valore Valore di bilancio Rettifiche/Riprese di valore Valore di bilancio Rettifiche/Riprese di valore Valore di bilancio Rettifiche/Riprese di valore Valore di bilancio Rettifiche/Riprese di valore Valore di bilancio Rettifiche/Riprese di valore
A. Oggetto di integrale cancellazione dal bilancio
Attiv ità deteriorate
- A.1 Crediti in sofferenza - - - - 7.558 1.635 - - - - - - - - - - - -
Romeo SPV S.r.l. - - - - 5.351 1.195 - - - - - - - - - - - -
Mercuzio Securitisation S.r.l. - - - - 2.207 440 - - - - - - - - - - - -
B. Oggetto di parziale cancellazione dal bilancio
Tipologia di attiv ità - - - - - - - - - - - - - - - - - -
B. Non cancellate dal bilancio
Tipologia di attiv ità - - - - - - - - - - - - - - - - - -

Ai fini espositivi della tabella esposta, la quota dei titoli ABS sottoscritta dal Gruppo pari al 5% del totale, è classificata tra le esposizioni Junior nonostante le due operazioni di cartolarizzazione abbiano previsto un'unica classe di tranches.

Al fine di far prevalere la sostanza sulla forma, nella tabella sopra esposta dedicata alle cartolarizzazioni "proprie", vengono riportate entrambe le citate operazioni, nonostante da un punto di vista formale Mercuzio Securitisation S.r.l. sia stata originata dal trasferimento di portafoglio da parte di Romeo SPV S.r.l. e non direttamente originata da parte di doBank.

Tra le rettifiche/riprese di valore viene indicato l'importo di valutazione al fair value che è stato contabilizzato in apposita riserva da valutazione di patrimonio netto.

C.3 - Gruppo bancario - Interessenze in società veicolo per la cartolarizzazione

(€/000)
Attività Passività
Nome cartolarizzazione/ società veicolo Sede legale Consolidamento Crediti Titoli di
debito
Altre Senior Mezzanine Junior
Romeo SPV S.r.l.
Mercuzio Securitisation S.r.l.
Verona
Verona
NO
NO
-
-
5.351
2.207
-
-
-
-
-
-
-
-

C.4 - Gruppo bancario - Società veicolo per la cartolarizzazione non consolidate

Natura delle interessenze

Le citate società veicolo di cartolarizzazione Romeo SPV S.r.l. e Mercuzio Securitisation S.r.l.

rientrano nell'ambito delle cartolarizzazioni non consolidate in quanto l'interessenza del Gruppo è limitata alla sottoscrizione del 5% delle notes complessivamente emesse.

Natura dei rischi

Di seguito vengono indicate le esposizioni complessive verso Romeo e Mercuzio rappresentate dai titoli ABS sottoscritti, nonché l'ammontare della massima esposizione alla perdita derivante dall'interessenza nei veicoli, costituita sostanzialmente dal relativo valore di bilancio.

Non si evidenziano infatti passività né tantomeno garanzie o ulteriori finanziamenti rilasciati a tali entità, sia in forma contrattuale che implicita sotto forma di sostegno finanziario privo di obbligazione contrattuale.

(€/000)
Voci di bilancio/tipologia di entità strutturata Portafogli
contabili
dell'attivo
Totale
Attività
(A)
Portafogli
contabili del
passivo
Consistenze al 31.12.2017
Totale
Passività
(B)
Valore contabile
netto
(C=A-B)
Esposizione
massima al
rischio di
perdita
(D)
Differenza fra
esposizione al
rischio di perdita
e valore
contabile
(E=D-C)
7.558 - -
7.558
7.558 -
HFT - Debiti -
-
- -
Società Veicolo di proprie cartolarizzazioni FVO - Titoli -
-
- -
(Originator) AFS 7.558 HFT -
-
- -
HTM - FVO -
-
- -
L&R - - -
-
- -

HFT= Attività finanziarie di negoziazione Debiti= Debiti verso clientela

FVO= Attività finanziarie valutate al fair value Titoli= Titoli in circolazione

HTM= Attività finanziarie detenute sino alla scadenza HFT= Passività finanziarie di negoziazione

AFS= Attività finanziarie disponibili per la vendita FVO= Passività finanziarie valutate al fair value

L&R= Crediti verso Clientela

C.5 - Gruppo bancario - Attività di servicer - cartolarizzazioni proprie: incassi dei crediti cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi dalla società veicolo per la cartolarizzazione

(€/000) Attività cartolarizzate
(dato di fine
periodo)
Incassi crediti realizzati
nell'anno
Quota percentuale dei titoli rimborsati (dato di fine periodo)
Servicer Società veicolo Senior Mezzanine Junior
Deteriorate In bonis Deteriorate In bonis Attività
deterior
ate
Attività in
bonis
Attività
deterior
ate
Attività in
bonis
Attività in
bonis
doBank S.p.A. Romeo SPV S.r.l. 1.291.388
-
26.594 - - - - - 35% -
doBank S.p.A. Mercuzio Securitisation S.r.l. 1.823.038
-
11.777 - - - - - 11% -

F - GRUPPO BANCARIO - MODELLI PER LA MISURAZIONE DEL RISCHIO DI CREDITO

Il Gruppo doBank utilizza la metodologia standardizzata nell'ambito della quale è prevista la suddivisione delle esposizioni in diverse classi ("portafogli"), a seconda della natura della controparte ovvero delle caratteristiche tecniche del rapporto o delle modalità di svolgimento di quest'ultimo e l'applicazione a ciascun portafoglio di coefficienti di ponderazione diversificati.

In tale contesto, il Gruppo doBank non ha inteso avvalersi delle valutazioni delle agenzie di rating riconosciute.

1.2 – GRUPPO BANCARIO - RISCHI DI MERCATO

1.2.1 - Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza

Informazioni di natura qualitativa

A - Aspetti generali

I rischi finanziari consistono nelle fluttuazioni di valore delle posizioni conseguenti a variazioni nei prezzi / fattori di mercato. Il Gruppo doBank non evidenzia esposizioni interessate da tale rischio. Il Gruppo non risulta operativo nel trading e non detiene portafogli di negoziazione titoli azionari o di quote di O.I.C.R.

B - Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

Il Gruppo doBank non risulta operativo nel trading e non detiene portafogli di negoziazione titoli.

Il Gruppo doBank non ha pertanto attivato specifici processi di gestione o metodi avanzati di misurazione del rischio di tasso d'interesse e del rischio di prezzo. Viene periodicamente monitorato il rischio di tasso calcolato con le metodologie standard stabilite dalle vigenti istruzioni di vigilanza della Banca d'Italia.

Informazioni di natura quantitativa

Nessun dato da esporre.

1.2.2 - Rischio di tasso di interesse e di prezzo - portafoglio bancario

Informazioni di natura qualitativa

A - Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

La particolare natura delle poste patrimoniali del Gruppo doBank rende poco significativa la valutazione del bilanciamento delle scadenze temporali di riprezzamento. Tale situazione giustifica l'assenza di specifici processi e metodi di misurazione del rischio di tasso.

B - Attività di copertura del fair value

In considerazione della specifica natura degli assets del Gruppo tale attività non è presente.

C - Attività di copertura dei flussi finanziari

In considerazione della specifica natura degli assets del Gruppo tale attività non è presente.

Informazioni di natura quantitativa

1 - Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
Da oltre 6
mesi fino a
1 anno
Da oltre 1
anno fino a
5 anni
Da oltre 5
anni fino
a 10 anni
Oltre 10
anni
Durata
indeterminata
1. Attività per cassa 50.837 814 3 1.011 297 207 7.871 -
1.1 Titoli di debito - - - 1.004 57 52 7.734 -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - 1.004 57 52 7.734 -
1.2 Finanziamenti a banche 49.340 - - - - - - -
1.3 Finanziamenti a clientela 1.497 814 3 7 240 155 137 -
- c/c 1.204 - - - 68 66 - -
- altri finanziamenti 293 814 3 7 172 88 137 -
- con opzione di rimborso anticipato - 814 3 7 55 76 137 -
- altri 293 - - - 116 13 - -
2. Passività per cassa 11.788 30 30 62 196 - - -
2.1 Debiti v erso clientela 11.788 30 30 62 196 - - -
- c/c 11.788 - - - - - - -
- altri debiti - 30 30 62 196 - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - 30 30 62 196 - - -
2.2 Debiti v erso banche - - - - - - - -
- c/c - - - - - - - -
- altri debiti - - - - - - - -
2.3 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2.4 Altre passiv ità - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
3. Derivati finanziari - - - - - - - -
3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - -
- Opzioni - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri deriv ati - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante - - - - - - - -
- Opzioni - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri deriv ati - - - - - - - -
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
4. Altre operazioni fuori bilancio - 14.706 14.706 - - - - -
+ Posizioni lunghe - - 14.706 - - - - -
+ Posizioni corte - 14.706 - - - - - -

La voce titoli di debito include, oltre al titolo di Stato per € 1,0 milioni, il controvalore residuo dei titoli ABS riferibili alle cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation.

La voce debiti verso la clientela accoglie conti correnti e depositi liberi per € 11,8 milioni. La voce altre operazioni fuori bilancio accoglie la quota ancora da versare riferita alla sottoscrizione di n. 30 quote relative al Fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso Italian Recovery Fund (già Atlante II).

1.2.3 - Rischio di cambio

doBank e le sue controllate non sono soggette a rischio di cambio in quanto non vi sono attività e passività in valuta.

1.3 - GRUPPO BANCARIO - RISCHIO DI LIQUIDITÀ

Informazioni di natura qualitativa

A - Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è definito come il rischio per il quale la banca non sia in grado di adempiere alle proprie obbligazioni alla loro scadenza, a causa dell'incapacità di reperire fondi o per la presenza di limiti nello smobilizzo delle attività. La liquidità è la capacità di una banca di finanziare la crescita dei propri asset e di far fronte ai propri impegni di pagamento, senza incorrere in perdite o costi inaccettabili.

Facendo riferimento a definizioni condivise in ambito internazionale, si distingue tra Funding Liquidity Risk e Market Liquidity Risk.

Per Funding Liquidity Risk viene inteso il rischio che la banca non sia in grado di reperire fondi per far fronte, in maniera economicamente efficiente, alle proprie uscite di cassa sia attese sia inattese, correnti e future, senza pregiudicare l'operatività quotidiana della banca stessa.

Per Market Liquidity Risk si intende il rischio che la banca non sia in grado di liquidare un'attività finanziaria senza incorrere in perdite in conto capitale a causa della scarsa liquidità del mercato di riferimento o di disordini nello stesso. Le due forme di rischio di liquidità sono spesso correlate e possono manifestarsi a fronte dei medesimi fattori scatenanti.

Considerata l'attuale operatività del Gruppo, i processi volti a controllare e mitigare il rischio di liquidità, si focalizzano esclusivamente sull'aspetto del Funding Liquidity Risk.

Nell'ambito dell'attività di direzione e coordinamento, la Capogruppo doBank è responsabile dell'adozione di un sistema di gestione del rischio di liquidità a livello consolidato conforme ai principi normativi di vigilanza prudenziale. In tale ambito, è rimessa agli organi aziendali della Capogruppo la responsabilità delle decisioni strategiche sul governo e gestione del rischio di liquidità, della fissazione della soglia di tolleranza al rischio di liquidità e la verifica dell'affidabilità complessiva del sistema di gestione del rischio di liquidità.

Il Gruppo doBank, in considerazione della sua struttura organizzativa, ha adottato un approccio unitario e accentrato nella gestione del rischio di liquidità, prevedendo che l'Unità Organizzativa Tesoreria della Capogruppo gestisca la liquidità del Gruppo e faccia fronte a tutte le esigenze delle Società controllate coerentemente alle procedure interne, mentre è demandato alla Funzione Risk Management il monitoraggio dell'esposizione al rischio e la verifica del rispetto dei limiti definiti.

Il framework di gestione del rischio di liquidità prevede strategie e procedure idonee al presidio di tale rischio ed è volto ad assicurare, nel breve termine, il mantenimento di un ammontare sufficiente di strumenti liquidi idonei a fronteggiare gli impegni del Gruppo anche in presenza di scenari di stress, mentre nel medio-lungo termine è mirato a mantenere un adeguato equilibrio nella composizione delle attività e delle passività di bilancio del Gruppo.

Tale framework, oggetto di revisione e affinamento nel corso del 2017, si articola nelle seguenti fasi principali:

  • identificazione del rischio di liquidità;
  • monitoraggio dell'esposizione al rischio anche in condizioni di stress;
  • definizione del piano di intervento al verificarsi di situazioni di crisi
  • reporting e flussi informativi.

La Capogruppo doBank identifica e monitora il rischio di liquidità in un'ottica attuale e prospettica. In particolare, la valutazione prospettica tiene conto del probabile andamento dei flussi finanziari connessi con l'attività del Gruppo.

Ai fini di tale valutazione, la Funzione Risk Management effettua settimanalmente una ricognizione dei flussi finanziari mediante la predisposizione della Maturity Ladder (saldi

cumulati per fasce di scadenze), basata sui flussi informativi messi a disposizione tempestivamente dall'Unità Organizzativa Tesoreria. In particolare, tutti i flussi e deflussi di cassa attesi vengono suddivisi in fasce temporali: sia quelli che si avranno con ragionevole certezza, sia quelli stimati in ottica previsionale. Per ogni fascia temporale vengono calcolate le eccedenze/gli sbilanci, i quali successivamente vengono sommati per ottenere l'eccedenza/sbilancio complessivo su tutte le fasce.

Tale modello consente di monitorare la gestione della liquidità operativa ed in particolare gli eventi che possono impattare la posizione di liquidità del Gruppo nell'orizzonte temporale fino a 12 mesi con l'obiettivo primario di mantenere la capacità di far fronte agli impegni di pagamento ordinari e straordinari, minimizzando i costi. Per quanto concerne l'orizzonte temporale oltre l'anno, il monitoraggio avviene attraverso la rilevazione dell'indicatore NSFR (Net Stable Funding Ratio) al fine di verificare l'equilibrio finanziario a medio lungo termine della struttura del Gruppo.

In aggiunta alla ricognizione dei flussi di cassa attesi, il gruppo doBank monitora la sostenibilità dell'equilibrio finanziario di breve termine mediante un sistema di early warning indicator, definito in coerenza con la natura, gli obiettivi e la complessità operativa del Gruppo che serve ad anticipare l'eventuale stato di crisi, in modo da permettere alle strutture organizzative di attivare adeguate misure gestionali al fine di mitigare al meglio il rischio.

La metodologia di identificazione e monitoraggio del rischio di liquidità descritta, in particolare la Maturity Ladder, incorpora già situazioni di stress nei valori prudenziali adottati; tuttavia, il Gruppo rimane comunque esposto al rischio di eventi straordinari, derivanti da problemi informativi/procedurali (ad esempio la non corretta misurazione o previsione di flussi di cassa), di mancato regolamento di un flusso di cassa significativo da parte di una controparte ovvero di un maggior deflusso di liquidità. La Funzione Risk Management effettua, pertanto, delle prove di stress al fine di valutare in maniera prospettica l'impatto di eventi negativi sull'esposizione al rischio sotto il profilo quantitativo e qualitativo. I risultati delle prove di stress sono utilizzati per verificare la capacità del Gruppo di far fronte autonomamente a crisi di liquidità impreviste nel primo periodo in cui queste si verifichino e prima di avviare interventi strutturali volti a modificare la struttura dell'attivo/passivo nonché la coerenza dei livelli delle soglie di alert e warning degli indicatori definiti.

Tale processo è formalizzato all'interno della "Liquidity Risk Policy", oggetto di recente revisione e approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della Capogruppo nel corso del secondo semestre. Il documento contiene l'insieme dei principi, delle metodologie, delle norme e dei processi necessari a prevenire l'insorgere di situazioni di crisi di liquidità nonché le regole da adottare al verificarsi di tali crisi (Contingency Funding e Recovery Plan).

Tale sistema è integrato con il complessivo framework di gestione dei rischi del Gruppo ed è coerente con la propensione al rischio di Gruppo, definita dal Risk Appetite Framework.

Informazioni di natura quantitativa

1-Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

(€/000)

Voci/Scaglioni temporali A vista Da oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a
15 giorni
Da oltre
15 giorni
a 1 mese
Da oltre 1
mese fino a
3 mesi
Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6
mesi fino a
1 anno
Da oltre 1
anno fino
a 5 anni
Oltre 5
anni
Durata
Indetermi
nata
Attività per cassa 50.848 - - 7 27 21 1.045 533 23.892 -
A.1 Titoli di Stato - - - - - - 1.003 - - -
A.2 Altri Titoli di debito - - - - - - 1 57 7.786 -
A.3 Quote OICR - - - - - - - - 15.221 -
A.4 Finanziamenti - 50.848 - 7 27 21 41 476 885 -
- Banche - 49.340 - - - - - - - -
- Clientela - 1.508 - 7 27 21 41 476 885 -
Passività per cassa 11.786 30 - - - 30 62 196 - -
B.1 Depositi e conti correnti 11.758 - - - - - - - - -
- Banche - - - - - - - - - -
- Clientela - 11.758 - - - - - - - -
B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - -
B.3 Altre passiv ità 30 28 - - - 30 62 196 - -
Operazioni "fuori bilancio" - - - - - - 29.412 - - -
C.1 Deriv ati finanziari con scambio di capitale - - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.2 Deriv ati finanziari senza scambio di capitale - - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.3 Depositi e finanziamenti da ricev ere - - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.4 Impegni irrev ocabili a erogare fondi - - - - - - 29.412 - - -
- Posizioni lunghe - - - - - - 14.706 - - -
- Posizioni corte - - - - - 14.706 - - -
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - - - - - - - - -
C.6 Garanzie finanziarie ricev ute - - - - - - - - - -
C.7 Deriv ati creditizi con scambio di capitale - - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Deriv ati creditizi senza scambio di capitale - - - - - - - - - -
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -

1.4 - GRUPPO BANCARIO - RISCHI OPERATIVI

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

Si definisce rischio operativo il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione.

Il Gruppo doBank presta particolare attenzione ai nessi esistenti tra le diverse tipologie di rischio, individuando le possibili ricadute in termini di rischi operativi. In particolare, un puntuale rispetto delle disposizioni in tema di conformità alle norme (compliance) e ai dettati contrattuali, assume rilievo anche per la prevenzione e il contenimento dei rischi operativi.

In conformità a quanto definito dal Comitato di Basilea per la Vigilanza Bancaria (documento Sound Practices for the Management and Supervision of Operational Risk), per "appropriata gestione del Rischio Operativo" si intende: individuazione, valutazione, monitoraggio e controllo/mitigazione del rischio stesso.

Allo scopo di dotare il Gruppo di un complesso esaustivo di principi e di regole finalizzati al raggiungimento di tale appropriata gestione, la metodologia adottata dal Gruppo prevede: - l'individuazione e la valutazione del rischio operativo insito in ogni prodotto, attività, processo e sistema;

  • un processo periodico di monitoraggio dei profili di Rischio Operativo e delle esposizioni a perdite rilevanti;

  • apposite strategie, politiche, processi e procedure per controllare e/o mitigare i rischi operativi rilevanti.

Con riferimento agli aspetti organizzativi, il Gruppo doBank ha definito il sistema di gestione di rischi operativi l'insieme di politiche e procedure per il controllo, la misurazione e la mitigazione dei rischi operativi. Le politiche di rischio operativo sono principi comuni che stabiliscono il ruolo degli organi aziendali, della funzione di controllo dei rischi, nonché le interazioni con le altre funzioni coinvolte nel processo.

Il Gruppo doBank ha impostato la propria struttura di controllo dei rischi nel rispetto della normativa di Vigilanza e le relative attività ed i livelli di responsabilità sono stati definiti e formalizzati in modo appropriato nel Regolamento Interno aziendale e nella normativa aziendale.

La struttura di Governance, in tema di rischi operativi, prevede oltre al diretto coinvolgimento dell'Alta Direzione anche il Comitato Rischi Operativi, che è stato costituito per:

  • proporre interventi sui rischi rilevati o segnalati dalla struttura di Risk Management o da altre strutture;

  • esaminare i report sui rischi operativi anche delle altre società del Gruppo;

  • proporre procedure di controllo e limiti sui rischi operativi e se stabiliti anche per altre società del Gruppo;

  • monitorare le azioni di mitigazione dei rischi anche di altre società del Gruppo.

Il Comitato rischi Operativi istituito sia nella Capogruppo doBank sia nella controllata vigilata Italfondiario si riunisce trimestralmente in base ad un calendario fissato ad inizio anno oppur su richiesta di uno dei membri.

Per il controllo dei rischi operativi del Gruppo doBank, l'attività è accentrata nell'apposita Unità Organizzativa Rischi Operativi e reputazionali all'interno della più ampia Funzione di Risk Management di Capogruppo.

Infine, con riferimento al rischio informatico definito come il rischio di incorrere in perdite economiche, di reputazione e di quote di mercato in relazione alla perdita di riservatezza, integrità, disponibilità, esecuzione di operazioni non autorizzate e tracciabilità delle informazioni, in linea con quanto indicato dalle Disposizioni di Vigilanza in materia, il Gruppo doBank adotta una rappresentazione integrata dei rischi aziendali in cui il rischio informatico è considerato come componente dei rischi operativi e reputazionali.

Il processo di valutazione dei rischi informatici ha lo scopo di indentificare e valutare i rischi informatici sui processi di business e i controlli ICT esistenti che mitigano tali rischi.

A seguito dei rilevanti cambiamenti aziendali avvenuti nel corso dell'ultimo anno, la

Capogruppo doBank ha ritenuto opportuno rivedere la metodologia già adottata per il processo di valutazione e monitoraggio dei rischi IT per renderla maggiormente adeguata al nuovo contesto organizzativo. In particolare, è stata avviata un'attività progettuale per la definizione del nuovo framework del processo di gestione dei rischi ICT per tutto il Gruppo doBank che risulta formalizzato nel documento "Policy per la Gestione dei Rischi Informatici", approvato dal Consiglio di Amministrazione di doBank in data 19 dicembre 2017. All'interno di tale documento vengono definiti i ruoli e le responsabilità delle diverse funzioni coinvolte e le fasi del processo di valutazione, con indicazione dei dati utilizzati e delle attività necessarie per determinare il rischio IT e gli impatti di business ad esso collegati.

Nell'ambito dell'attività di direzione e coordinamento, alla Funzione Risk Management di Capogruppo è demandata l'attività di analisi e monitoraggio del rischio informatico per le controllate.

Il processo di analisi adottato prevede la valutazione del rischio informatico come combinazione del livello di esposizione delle risorse informatiche a determinati scenari di rischio e degli impatti che potrebbero verificarsi sul business al concretizzarsi degli stessi. Viene, nel dettaglio, individuato il rischio informatico potenziale, cioè il rischio a cui il servizio è potenzialmente esposto, e il rischio informatico residuo, cioè il rischio a cui il servizio è esposto una volta applicate le misure di sicurezza in essere. Come risultato del processo di analisi del rischio informatico vengono prodotti appositi report.

Il framework adottato, in linea con quanto previsto dalla Circolare n. 285 del 2013 di Banca d'Italia e successivi aggiornamenti, prevede lo svolgimento del processo di analisi del rischio con periodicità adeguata alla tipologia delle risorse ICT e dei rischi e in presenza di situazioni che possono modificare il complessivo livello di rischio informatico (ad esempio, Operazioni di Maggior Rilievo, progetti riconducibili a Change Rilevanti, gravi incidenti).

Informazioni di natura quantitativa

Per la gestione dei rischi operativi, il Gruppo doBank si è dotato di un insieme strutturato di processi, di funzioni e di risorse dedicate:

  • alla raccolta di dati interni di perdita operativa per le entità appartenenti al Gruppo;

  • alla determinazione e calcolo indicatori di rischio per le entità più significative del Gruppo predisposizione reporting aziendale;

  • al controllo del capitale a rischio.

Nel corso del 2017, la Capogruppo doBank ha selezionato uno strumento informatico di mercato multi-azienda, finalizzato alla gestione, in un unico ambiente, dell'analisi di processo del rischio, e delle attività legate anche alle altre funzioni di controllo. In particolare, ai fini delle attività caratterizzanti la Funzione Risk Management di Capogruppo, l'applicativo consentirà di effettuare un self risk assessment dei rischi operativi aziendali oltre alla registrazione nel medesimo ambiente delle perdite operative e la rilevazione dei rischi operativi anche per tutte le società del Gruppo. Tale progetto, attualmente in corso, verrà completato nel 2018.

Con riferimento ai dati di perdita, l'Unità Organizzativa Rischi Operativi e reputazionali di Capogruppo effettua annualmente un'analisi del piano dei conti al fine di individuare e aggiornare un elenco di conti che potenzialmente potrebbero includere perdite operative. L'analisi della movimentazione di questi conti viene effettuata trimestralmente e porta alla determinazione delle perdite operative da censire in apposito database per ciascuna società del Gruppo.

Il Gruppo doBank provvede a classificare gli eventi nelle seguenti classi di riferimento secondo quanto definito dal Nuovo Accordo di Basilea sul Capitale e dal Regolamento (UE) n. 575/2013 CRR:

  • Frode interna;

  • Frode esterna;
  • Contratto e sicurezza sul posto di lavoro;
  • Clienti, prodotti e pratiche di business;
  • Danni ai beni materiali;
  • Avarie e guasti dei sistemi;
  • Esecuzione, consegna e gestione dei processi.

Trimestralmente viene predisposta una rendicontazione di monitoraggio agli organi aziendali - Consiglio d'Amministrazione e Collegio Sindacale - contenente l'analisi delle perdite operative e del capitale a rischio operativo.

Con riferimento al 31 dicembre 2017, i dati di perdita operativa rilevati hanno maggiormente interessato l'event type "clientela" rappresentando circa il 76% del totale delle perdite operative.

Nell'ambito degli strumenti utilizzati dal Gruppo doBank per l'identificazione dei rischi operativi, gli indicatori di rischio sono una componente prospettica che riflette con tempestività il miglioramento o il peggioramento del profilo di rischio, a seguito delle variazioni intervenute nei segmenti di operatività, nelle risorse umane, tecnologiche ed organizzative nonché nel sistema dei controlli interni.

Sono stati creati appositi indicatori di rischio che vengono monitorati mensilmente per doBank e per le principali società del Gruppo. Attualmente vengono monitorati:

  • Circa 60 indicatori raggruppati in diverse aree di rischio, per la capogruppo doBank;
  • Circa 20 indicatori raggruppati in diverse aree di rischio, per la controllata doSolutions;
  • Circa 30 indicatori per la controllata Italfondiario.

Mensilmente vengono analizzati i dati relativi agli indicatori di rischio e confrontati con il mese precedente per giustificare tutte le variazioni in positivo o negativo allo scopo di evidenziare eventuali fenomeni di rischio nei processi aziendali. Vengono quindi prodotti appositi report di dettaglio dell'analisi effettuata per ogni società. Trimestralmente viene predisposta una rendicontazione apposita per il Comitato Rischi ed Operazioni con soggetti collegati oltre al Comitato Rischi Operativi.

Con riguardo alla Capogruppo doBank, inoltre, almeno trimestralmente viene predisposto un piano di azione per gli indicatori che non rientrano tra i range stabiliti dal Comitato Rischi Operativi, mentre per le controllate con particolare riguardo a Italfondiario e doSolutions gli indicatori che superano le soglie di tolleranza vengono condivisi con i relativi process owner per la comprensione dei fenomeni sottostanti e l'avvio delle eventuali attività correttive.

Infine, la Capogruppo doBank ha predisposto un sistema di reporting che assicura informazioni tempestive in materia di rischi operativi agli organi aziendali e ai responsabili delle funzioni organizzative interessate. La frequenza e il contenuto del reporting è coerente con il livello di rischio e varia in base al destinatario ed all'utilizzo dell'informazione.

Ai fini del calcolo del capitale a fronte del rischio operativo il Gruppo adotta il metodo BIA (Basic Indicator Approach - BIA), coerentemente alle disposizioni di Vigilanza in materia. Nell'ambito del metodo base, il requisito in materia di fondi propri per il rischio operativo è pari al 15 % della media triennale dell'indicatore economico rilevante come stabilito all'articolo 316 della CRR 575/2013 sulla base delle tre ultime osservazioni su base annuale effettuate alla fine dell'esercizio.

Al 31 dicembre 2017 il capitale a rischio del Gruppo doBank calcolato con il metodo BIA risulta essere pari a € 26,8 milioni.

PARTE F - INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO CONSOLIDATO

SEZIONE 1 – IL PATRIMONIO CONSOLIDATO

A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

Il patrimonio netto del Gruppo è costituito dalla sommatoria dei saldi delle seguenti voci del passivo patrimoniale consolidato:

  • Capitale al netto delle azioni proprie;
  • Sovrapprezzi di emissione;
  • Riserve;
  • Riserve da valutazione;
  • Strumenti di capitale;
  • Risultato del periodo.

Il dimensionamento del patrimonio è il risultato di politiche e scelte aziendali finalizzate ad assicurare che esso sia coerente con le attività ed i rischi ai quali il Gruppo è esposto, nel rispetto della regolamentazione prudenziale di vigilanza e della propensione al rischio definita dal Risk Appetite Framework (RAF).

Il RAF rappresenta il quadro di riferimento che consente di identificare la propensione al rischio, fissando ex ante gli obiettivi di rischio/rendimento che il Gruppo intende raggiungere e i conseguenti limiti operativi, tenendo conto delle interconnessioni tra le società facenti parte del Gruppo, sia in condizioni di normale operatività che tenendo conto di eventuali, ma possibili, scenari avversi.

Ai fini di vigilanza l'aggregato patrimoniale rilevante a tale scopo è determinato in base alle vigenti disposizioni di Banca d'Italia nonché dal framework "Basilea III" contenuto nella Direttiva (UE) 2013/36 (CRD IV) e nel Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR).

L'attività di monitoraggio del rispetto dell'adeguatezza del patrimonio regolamentare e dei requisiti minimi di vigilanza, nonché dei limiti stabiliti dal RAF, viene svolta costantemente dalle funzioni di controllo preposte e rendicontata periodicamente al Consiglio di Amministrazione.

Un'ulteriore attività di analisi e di verifica preventiva dell'adeguatezza patrimoniale del Gruppo avviene con riferimento alla valutazione delle "Operazioni di Maggior Rilievo", le quali per dimensione unitaria, tipologia o complessità possono determinare un impatto significativo sull'operatività del Gruppo, sulla sua stabilità finanziaria e patrimoniale, in termini di valore prospettico delle attività e di perdite potenziali.

Operazioni su azioni proprie

Al 31 dicembre 2017 doBank deteneva n. 1.750.000 azioni proprie per un controvalore di € 277 mila pari al valore nominale.

Nell'esercizio non sono state effettuate operazioni su azioni proprie, tuttavia nel corso del 2018 verranno effettuati pagamenti in azioni con utilizzo di azioni proprie in conformità a quanto previsto nelle politiche retributive post IPO di competenza dell'esercizio 2017.

B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

B.1 – Patrimonio consolidato: ripartizione per tipologia di impresa

(€/000)

Voci del patrimonio netto Gruppo
bancario
Imprese di
assicurazione
Altre
imprese
Elisioni e
aggiustamenti da
consolidamento
Totale
Capitale 61.750 - - (20.470) 41.280
Sovraprezzi di emissione - - - - -
Riserve 124.969 - - (5.619) 119.350
Srumenti di Capitale - - - - -
(Azioni proprie) (277) - - - (277)
Riserve da valutazione 364 - - 986 1.350
- Attiv ità finanziarie disponibili per la v endita 1.125 - - - 1.125
- Attiv ità materiali - - - - -
- Attiv ità immateriali - - - - -
- Copertura di inv estimenti esteri - - - - -
- Copertura dei flussi finanziari - - - - -
- Differenze di cambio - - - - -
- Attiv ità non correnti in v ia di dismissione - - - - -
- Utili (perdite)attuariali relativ i a piani prev idenziali a benefici definiti (1.190) - - 986 (204)
al patrimonio netto - - - - -
- Leggi speciali di riv alutazione 429 - - - 429
Utili (perdite) d'esercizio (+/-) del gruppo e di terzi 44.705 - - 289 44.994
Patrimonio netto 231.511 - - (24.814) 206.697

B.2 – Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione

(€/000)
Attività / Valori Gruppo bancario Imprese di
assicurazione
Altre imprese Elisione e aggiustamenti
da consolidamento
Totale 31/12/2017
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
1 Titoli di debito 1.179 - - - - - - - 1.179 -
2 Titoli di capitale - (1) - - - - - - - (1)
3 Quote di O.I.C.R. - (53) - - - - - - - (53)
4 Finanziamenti - - - - - - - - - -
Totale al 31/12/2017 1.179 (54) - - - - - - 1.179 (54)
Totale al 31/12/2016 - - - - - - - - - -

Il significativo incremento della riserva in oggetto è legato alla valutazione dei titoli di debito ABS Romeo SPV e Mercuzio Securitisation.

La riserva da valutazione delle Quote O.I.C.R accoglie invece la variazione di fair value delle quote sottoscritte del fondo Italian Recovery Fund (già Atlante II).

B.3 – Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue

(€/000)
Quote di
Titoli di debito Titoli di capitale O.I.C.R. Finanziamenti
1. Esistenze iniziali - - - -
2. Variazioni positive 1.179 - - -
2.1 Incrementi di fair v alue 1.179 - - -
2.2 Rigiro a conto economico di riserv e negativ e - - - -
da deterioramento - - - -
da realizzo - - - -
2.3 Altre v ariazioni - - - -
3. Variazioni negative - (1) (53) -
3.1 Riduzioni di fair v alue - (1) (53) -
3.2 Rettifiche da deterioramento - - - -
3.3 Rigiro a conto economico da riserv e positiv e:da realizzo - - - -
3.4 Altre v ariazioni - - - -
4. Rimanenze finali 1.179 (1) (53) -

B.4 – Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue

(€/000)
Gruppo bancario Imprese di
assicurazione
Altre imprese Elisione e
aggiustamenti
da
consolidamento
Totale
31/12/2017
1. Esistenze iniziali (173) - - - - (173)
2. Variazioni positive - 179 - - - 179
2.1 Utili attuariali - 144 - - - 144
2.2 Altre v ariazioni - 35 - - - 35
3. Variazioni negative (187) - - - (23) (210)
3.1 Perdite attuariali - (186) - - - (186)
3.2 Altre v ariazioni - (1) - - (23) (24)
4. Rimanenze finali (181) - - - (23) (204)

SEZIONE 2 – I FONDI PROPRI E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA BANCARI

2.1 - Ambito di applicazione della normativa

La Circolare Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013, e successivi aggiornamenti, recependo i principi regolamentari contenuti nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR), definisce che gli elementi di consolidamento prudenziale dell'attivo e del passivo vanno calcolati in base ai metodi di consolidamento previsti dalla normativa sul bilancio (Circolare Banca d'Italia n. 262).

Dal punto di vista delle segnalazioni prudenziali di vigilanza, i sopra indicati regolamenti europei sono invece stati recepiti dalla Circolare Banca d'Italia n. 286 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti.

In linea generale l'area di consolidamento prudenziale è costruita secondo la normativa prudenziale e differisce dall'area di consolidamento del bilancio consolidato, che si riferisce allo standard IAS/IFRS.

A seguito dei chiarimenti ricevuti da Banca d'Italia il 23 febbraio 2018, il perimetro di consolidamento da utilizzarsi ai soli fini della vigilanza prudenziale ("Gruppo CRR") prevede al vertice Avio S.à r.l., società finanziaria di diritto lussemburghese e socio di maggioranza di doBank S.p.A., non consolidata nel patrimonio netto contabile.

Le disposizioni normative relative ai fondi propri prevedono l'introduzione del nuovo framework regolamentare in maniera graduale attraverso un periodo transitorio, in genere fino al 2017, durante il quale alcuni elementi che a regime saranno computabili o deducibili integralmente impattano solo una quota percentuale.

A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

Ai sensi del CRR e della Circolare n. 285, l'ammontare dei fondi propri è suddiviso tra le seguenti componenti:

  • Capitale di Classe 1 (Tier 1 Capital), costituito a sua volta da:
    • Capitale primario di Classe 1 (Common Equity Tier 1 CET1) e
    • Capitale aggiuntivo di Classe 1 (Additional Tier 1 AT1);
  • Capitale di Classe 2 (Tier 2 Capital);

La somma del Capitale di Classe 1 e del Capitale di Classe 2 compone i Fondi Propri totali (Total Capital).

I requisiti minimi di capitale applicabili al 31 dicembre 2017 al Gruppo doBank sono pari ai seguenti ratio patrimoniali i quali includono la riserva di conservazione del capitale che per il 2017 è pari all'1,25% di CET1:

  • CET1: 5,75%;
  • Tier 1 Capital: 7,25%;
  • Total Capital: 9,25%.

Nel mese di maggio 2017 si è concluso il processo di revisione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process – SREP) svolto da Banca d'Italia con riferimento ai requisiti minimi patrimoniali della Capogruppo doBank il cui esito prevede il rispetto dei seguenti requisiti patrimoniali aggiuntivi a partire dalla segnalazione dei Fondi Propri riferiti al 30 giugno 2017:

  • CET1: 0,84%
  • Tier 1 Capital: 1,13%;
  • Total Capital: 1,50%.

La riserva di capitale anticiclica, da considerarsi in aggiunta al requisito SREP, è stata definita pari a zero da parte di Banca d'Italia per tutti i trimestri del 2017.

Con riferimento ai dati al 31 dicembre 2017, tenendo conto delle componenti sopra elencate, i requisiti minimi di capitale complessivi rispettati dal Gruppo doBank10, sono di seguito riepilogati:

Indicatori di adeguatezza patrimoniale Requisiti minimi
regolamentari
(art. 92 CRR)
Riserva di
conservazione
del capitale
Requisiti minimi
inclusivi della
Riserva di
conservazione del
capitale
Requisiti SREP ¹ Requisiti minimi
inclusivi dello SREP¹ e
della Riserva di
conservazione del
capitale
Riserva di
capitale
anticiclica
Requisiti minimi
complessivi
Common Equity Tier 1 Ratio 4,50% 1,25% 5,75% 0,84% 6,59% 0,00% 6,59%
Tier 1 Capital Ratio 6,00% 1,25% 7,25% 1,13% 8,38% 0,00% 8,38%
Total Capital Ratio 8,00% 1,25% 9,25% 1,50% 10,75% 0,00% 10,75%

¹ Requisiti richiesti a livello della sola Capogruppo, prudenzialmente esposti anche a livello consolidato

1. - Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1)

Il Capitale primario di classe 1 è costituito prevalentemente dai seguenti elementi: capitale sociale, sovrapprezzi di emissione, azioni proprie, utili non distribuiti, altre riserve, altre componenti di conto economico complessivo cumulate ("OCI") e interessi di minoranza per l'ammontare computabile riconosciuto dal CRR.

Nell'ambito della quantificazione del Capitale primario di classe 1, in armonia con le previsioni contenute nelle "Business plan strategic guidelines" per gli anni 2017-2019, è stata definita ammissibile nel calcolo dei Fondi propri una quota di utile in corso di formazione al 31 dicembre 2017, pari al 30% dell'utile consolidato, in funzione delle attese di distribuibilità ai soci.

Il calcolo del Capitale primario di classe 1 include inoltre i filtri prudenziali e le detrazioni regolamentari, le quali comprendono principalmente i seguenti aggregati:

  • Avviamento e altre immobilizzazioni immateriali;

  • Attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e non derivano da differenze temporanee: rientra in questa casistica il residuo delle attività differite rilevate

10 Nonostante Banca d'Italia abbia definito i requisiti SREP con riferimento ai fondi propri di doBank a livello individuale, nelle more del completamento del processo SREP anche a livello consolidato, vengono qui esposti i requisiti a valere anche in veste consolidata.

sull'imponibile fiscale negativo sorto nei precedenti esercizi prevalentemente nel bilancio della Capogruppo.

Nel corso del 2017 è stato utilizzato un diverso trattamento prudenziale relativamente alle notes emesse da veicoli Romeo SPV e Mercuzio Securitization detenute nel portafoglio AFS per complessivi € 7,7 milioni. A seguito di chiarimenti intervenuti da parte di Banca d'Italia in merito ad uno specifico quesito avanzato da doBank, tali notes, in assenza di tranching, risultano escluse dalla regolamentazione prudenziale relativa alle operazioni di cartolarizzazione e assimilate a strumenti finanziari rappresentativi dei crediti sottostanti. Ne consegue che il loro valore di bilancio non viene più dedotto dai Fondi Propri, ma assoggettato al calcolo del rischio di credito in base alla metodologia standardizzata ed applicando il "look through approach" riferito alla ponderazione media del portafoglio sottostante.

Per quanto concerne le attività fiscali differite, si rileva che l'esercizio dell'opzione sul mantenimento della possibilità di trasformazione in crediti di imposta di attività per imposte anticipate ai sensi art.11 D.Lgs. n. 59 3/5/2016 convertito dalla Legge n.119 del 30/6/2016 e modificato dalla Legge n. 15 del 17/02/2017, ha comportato la conseguenza di continuare ad escludere dal computo delle detrazioni dai Fondi Propri il valore residuo delle DTA rivenienti da rettifiche di valore su crediti per le quali rimangono pertanto soddisfatti i requisiti richiesti dall'art. 39 della CRR 575/2013 che ne prevede l'assoggettamento al calcolo del rischio di credito con la ponderazione del 100% (per complessivi € 55,4 milioni), mentre si evidenzia l'utilizzo totale del credito d'imposta.

2. - Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1)

L'AT1 è costituito prevalentemente da strumenti innovativi e non innovativi di capitale al netto delle deduzioni regolamentari.

Al 31 dicembre 2017 non si rilevano elementi costituenti il Capitale aggiuntivo di classe 1.

3. - Capitale di classe 2 (Tier 2 – T2)

Il Tier 2 è costituito principalmente da passività subordinate emesse, per la quota computabile ai sensi della normativa, al netto delle deduzioni regolamentari.

Al 31 dicembre 2017 non si rilevano voci riferibili al Capitale di classe 2.

B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

Le informazioni al 31 dicembre 2017 di seguito riportate fanno riferimento al perimetro prudenziale ex T.U.B., al fine di consentire un confronto significativo con i dati dell'esercizio precedente.

(€/000)

31/12/2017 31/12/2016
A. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 175.891 158.414
di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie - -
B. Filtri prudenziali del CET1 (+/-) - -
C. CET1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio (A +/- B) 175.891 158.414
D. Elementi da dedurre dal CET1 (34.438) (51.573)
E. Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-), inclusi gli interessi di minoranza oggetto di transizioni transitorie 104 82
F. Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) (C - D+/-E) 141.535 106.945
G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio - -
di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie - -
H. Elementi da dedurre dall'AT1 - -
I. Regime transitorio - Impatto su AT1 (+/-), inclusi gli strumenti emessi da filiazioni - -
e inclusi nell'AT1 per effetto di disposizioni transitorie - -
L. Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) (G -H +/-I) - -
M. Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio - -
di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie - -
N. Elementi da dedurre dal T2 - -
O. Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-), inclusi gli strumenti emessi da filiazioni - -
e inclusi nel T2 per effetto di disposizioni transitorie - -
P. Totale Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) (M - N+/-O) - -
Q. Totale fondi propri (F + L + P) 141.535 106.945

In considerazione dei chiarimenti ricevuti da Banca d'Italia alla fine di febbraio 2018, si riporta la medesima informazione anche con riferimento al perimetro prudenziale Gruppo CRR che comprende al vertice Avio S.à r.l. quale socio di maggioranza.

(€/000)

31/12/2017
A. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 279.758
di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie -
B. Filtri prudenziali del CET1 (+/-) -
C. CET1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio (A +/- B) 279.758
D. Elementi da dedurre dal CET1 (110.774)
E. Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-), inclusi gli interessi di minoranza oggetto di transizioni transitorie 82
F. Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) (C - D+/-E) 169.066
G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio -
di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie -
H. Elementi da dedurre dall'AT1 -
I. Regime transitorio - Impatto su AT1 (+/-), inclusi gli strumenti emessi da filiazioni -
e inclusi nell'AT1 per effetto di disposizioni transitorie -
L. Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) (G -H +/-I) -
M. Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio -
di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie -
N. Elementi da dedurre dal T2 -
O. Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-), inclusi gli strumenti emessi da filiazioni -
e inclusi nel T2 per effetto di disposizioni transitorie -
P. Totale Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) (M - N+/-O) -
Q. Totale fondi propri (F + L + P) 169.066

I Fondi propri sono calcolati tenendo conto del regime transitorio tempo per tempo applicabile.

A. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 – CET1)

La presente voce include:

  • capitale interamente versato per € 176,5 milioni;
  • altre riserve per € 59,9 milioni;
  • di interessi di minoranza per € 43,4 milioni;

D. Elementi da dedurre dal CET1

La presente voce include:

• differenza da consolidamento (avviamento) conseguente allo spareggio della partecipazione di Avio S.à r.l. in doBank S.p.A. con il relativo patrimonio netto per € 76,3 milioni; • fiscalità differita attiva rilevata sull'imponibile fiscale negativo di esercizi precedenti per €

29,9 milioni;

• altre attività immateriali, pari a € 4,5 milioni.

E. Regime transitorio – Impatto su CET1 (+/-)

La presente voce comprende il seguente aggiustamento transitorio:

• filtro positivo di € 82 mila, pari al 40% dell'ammontare relativo ai piani a benefici definiti (IAS 19).

A. INFORMAZIONE DI NATURA QUALITATIVA

Per quanto riguarda le informazioni di natura qualitativa circa le modalità utilizzate dal Gruppo per la valutazione dell'adeguatezza patrimoniale dei fondi propri a sostegno delle attività correnti e prospettiche, si rimanda alla "Sezione 1 - Il Patrimonio Consolidato" della presente Parte F.

Con riferimento al perimetro ex T.U.B., al 31 dicembre 2017 i Fondi Propri consolidati ammontano a € 141,5 milioni a fronte di un attivo ponderato di € 535,5 milioni derivante in misura prevalente dai rischi operativi e, in misura minore dai rischi di credito.

Relativamente al perimetro prudenziale Gruppo CRR, rilevato a seguito dei citati chiarimenti ricevuti da Banca d'Italia alla fine di febbraio 2018, i Fondi Propri consolidati ammontano a €169,1 milioni a fronte di un attivo ponderato di € 566,5 milioni derivante in misura prevalente dai rischi operativi e, in misura minore dai rischi di credito.

B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

Le informazioni di seguito riportate fanno riferimento al perimetro prudenziale ex T.U.B. al fine di consentire un confronto significativo con l'esercizio precedente. (€/000)

Importi non ponderati Importi ponderati/requisiti
Categorie / Valori 31/12/2017 31/12/2016 31/12/2017 31/12/2016
A. Attività di rischio
A.1 Rischio di Credito e di controparte 276.693 283.070 200.969 146.026
1. Metodologia standardizzata 276.693 283.070 200.969 146.026
2. Metodologia basata sui rating interni - - - -
2.1 Base - - - -
2.2 Av anzata - - - -
3. Cartolarizzazioni - - - -
B. Requisiti patrimoniali di vigilanza ⁽¹⁾
B.1 Rischio di credito e di controparte 16.078 11.682
B.2 Rischio di aggiustamento della valutazione del credito - -
B.3 Rischio di regolamento - -
B.4 Rischi di Mercato - -
1. Metodologia standard - -
2. Modelli interni - -
3. Rischio di concentrazione - -
B.5 Rischio operativo 26.762 29.866
1. Metodo base 26.762 29.866
2. Metodo standardizzato - -
3. Metodo av anzato - -
B.6 Altri elementi di calcolo - -
B.7 Totale requisiti patrimoniali 42.840 41.548
C. Attività di rischio e coefficienti di vigilanza
C.1 Attività di rischio ponderate ⁽²⁾ 535.492 519.347
C.2 Capitale primario di classe 1/Attività di rischio ponderate (CET1 capital ratio) 26% 21%
C.3 Capitale di classe 1/Attività di rischio ponderate (Tier1 capital ratio) 26% 21%
C.4 Totale fondi propri/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 26% 21%
Requisito aggiuntivo di riserva di conservazione del capitale 1,125% (dal 1/1/2017) ₍₃₎ 6.694 3.246
Totale requisito complessivo 49.533 44.794

Note:

(1) I requisiti patrimoniali tengono conto di una percentuale pari all'8% del relativo rischio calcolato

(2) Nelle voci C.2, C.3 e C.4 l'ammontare delle attività di rischio ponderate (C.1) è determinato, per tutte le banche, indipendentemente dall'appartenenza o meno ad un gruppo bancario, come prodotto fra il totale dei requisiti prudenziali (voce B.7) e 12,5 (inverso del coefficiente minimo obbligatorio pari all'8%)

(3) Il requisito aggiuntivo di conservazione del capitale per il 2016 era dello 0,625%

In considerazione dei chiarimenti ricevuti da Banca d'Italia alla fine di febbraio 2018, si riporta la medesima informazione anche con riferimento al perimetro prudenziale Gruppo CRR che comprende al vertice Avio S.à r.l. quale socio di maggioranza.

(€/000)
Importi non Importi
ponderati ponderati/requisiti
Categorie / Valori 31/12/2017 31/12/2017
A. Attività di rischio
A.1 Rischio di Credito e di controparte 311.436 231.937
1. Metodologia standardizzata 311.436 231.937
2. Metodologia basata sui rating interni - -
2.1 Base - -
2.2 Av anzata - -
3. Cartolarizzazioni - -
B. Requisiti patrimoniali di vigilanza ⁽¹⁾
B.1 Rischio di credito e di controparte 18.555
B.2 Rischio di aggiustamento della valutazione del credito -
B.3 Rischio di regolamento -
B.4 Rischi di Mercato -
1. Metodologia standard -
2. Modelli interni -
3. Rischio di concentrazione -
B.5 Rischio operativo 26.766
1. Metodo base 26.766
2. Metodo standardizzato -
3. Metodo av anzato -
B.6 Altri elementi di calcolo -
B.7 Totale requisiti patrimoniali 45.321
C. Attività di rischio e coefficienti di vigilanza
C.1 Attività di rischio ponderate ⁽²⁾ 566.518
C.2 Capitale primario di classe 1/Attività di rischio ponderate (CET1 capital ratio) 30%
C.3 Capitale di classe 1/Attività di rischio ponderate (Tier1 capital ratio) 30%
C.4 Totale fondi propri/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 30%
Requisito aggiuntivo di riserva di conservazione del capitale 1,125% (dal 1/1/2017) ₍₃₎ 7.081
Totale requisito complessivo 52.402

Note:

(1) I requisiti patrimoniali tengono conto di una percentuale pari all'8% del relativo rischio calcolato

(2) Nelle voci C.2, C.3 e C.4 l'ammontare delle attività di rischio ponderate (C.1) è determinato, per tutte le banche, indipendentemente dall'appartenenza o meno ad un gruppo bancario, come prodotto fra il totale dei requisiti prudenziali (voce B.7) e 12,5 (inverso del coefficiente minimo obbligatorio pari all'8%)

(3) Il requisito aggiuntivo di conservazione del capitale per il 2016 era dello 0,625%

Come risulta dalla tabella sulla composizione delle attività di rischio e sui coefficienti di vigilanza, il Gruppo doBank, al 31 dicembre 2017, presenta un Total capital ratio pari al 26%, in notevole miglioramento rispetto al 2016 e ben al di sopra dei requisiti minimi regolamentari valevoli per il periodo in oggetto pari al 10,75% per il medesimo indicatore.

I ratios prudenziali al 31 dicembre 2017 tengono conto delle rettifiche previste dalle disposizioni transitorie in essere per il 2017.

Il Total capital ratio calcolato come Gruppo CRR al 31 dicembre 2017 è pari al 30%.

PARTE G – OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA

SEZIONE 1 – OPERAZIONI REALIZZATE DURANTE L'ESERCIZIO

Nella presente sezione vengono fornite informazioni di dettaglio su operazioni di aggregazione aziendale riguardanti imprese e rami d'azienda realizzate con controparti esterne al Gruppo, le quali vengono contabilizzate in base al purchased method così come previsto dal principio contabile IFRS 3 "Aggregazioni aziendali".

Vengono quindi riportate anche le operazioni di aggregazione aziendale aventi ad oggetto società o rami d'azienda già controllati direttamente o indirettamente da doBank, nell'ambito quindi di riorganizzazioni interne del Gruppo. Tali operazioni, prive di sostanza economica, sono contabilizzate nei bilanci del cedente e dell'acquirente in base al principio di continuità dei valori.

1.1 - Operazioni di aggregazione esterne

Nel corso del 2017 non si sono realizzate operazioni di aggregazione aziendale con società esterne al Gruppo.

1.2 - Operazioni di aggregazione aziendale interne

Il Gruppo doBank ha proseguito nel 2017 con la riorganizzazione della propria struttura organizzativa e societaria tramite le seguenti due operazioni che si sono concluse nella prima parte dell'esercizio:

doSolutions S.p.A. ha avviato la propria attività a partire dal 1° marzo 2017, a seguito della patrimonializzazione mediante il conferimento di un ramo d'azienda da parte di doBank e la scissione di un ramo d'azienda da parte di Italfondiario. Tali operazioni sono state poste in essere al fine di attribuire a doSolutions le funzioni di information technology e back office fino ad allora rimaste in capo a doBank e Italfondiario.

La creazione di doSolutions persegue l'obiettivo di integrare alcune delle attività di Gruppo correntemente svolte in outsourcing. In particolare, doSolutions svolge a favore delle società del Gruppo doBank attività di:

  • Information technology e sviluppo organizzativo: funzioni connesse alla gestione del servizio e dei progetti d'information technology e al presidio della tecnologia a supporto dei processi, nonché presidio costante delle variabili organizzative dei processi aziendali e la gestione delle soluzioni idonee a soddisfare le esigenze di change management secondo le indicazioni della Capogruppo;
  • Back office e logistica: (i) gestione delle funzioni amministrative a supporto delle attività di servicing e dei servizi bancari; (ii) supporto nella gestione documentale, della corrispondenza e dei processi di postalizzazione; (iii) supporto e assistenza agli utenti.

Italfondiario RE S.r.l., con efficacia giuridica dal 1° marzo 2017, è stata fusa per incorporazione in doRealEstate, società dedicata ai servizi di real estate connessi al recupero del credito, della quale la Capogruppo detiene il 100% del capitale sociale. Quale iniziativa propedeutica, il precedente 24 ottobre 2016 era stato perfezionato l'acquisto da parte dell'emittente del 100% delle quote societarie di Italfondiario RE S.r.l., società in precedenza interamente detenuta da Italfondiario. Tale operazione è finalizzata ad accentrare in un'unica società tutte le attività dedicate al repossess e alla fornitura di servizi amministrativi, gestionali e di commercializzazione del patrimonio immobiliare connesso ai portafogli non-performing in gestione.

SEZIONE 2 – OPERAZIONI REALIZZATE DOPO LA CHIUSURA DEL PERIODO

Non si sono realizzate operazioni di aggregazione aziendale dopo la chiusura dell'esercizio 2017.

SEZIONE 3 – RETTIFICHE RETROSPETTIVE

Non sono state effettuate rettifiche retrospettive dopo la chiusura dell'esercizio 2017.

PARTE H -OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

PREMESSA

Ai fini dell'informativa sulle parti correlate trova applicazione il testo dello IAS 24 che definisce il concetto di parte correlata ed individua il rapporto di correlazione tra questa e l'entità che redige il bilancio.

Ai sensi dello IAS 24, le parti correlate significative per il Gruppo doBank, comprendono:

  • la società controllante;
  • le società collegate e le joint venture nonché le loro controllate;
  • i dirigenti con responsabilità strategiche;

• i familiari stretti dei dirigenti con responsabilità strategiche e le società controllate, anche congiuntamente, dai dirigenti con responsabilità strategiche o da loro stretti familiari.

Altresì ai fini della gestione delle operazioni con parti correlate si richiamano le disposizioni di Banca d'Italia con la Circolare n. 263/2006 (Titolo V, Capitolo 5) nonché quanto prescritto dall'art. 136 del D.Lgs. 385/1993, in forza delle quali gli esponenti aziendali possono assumere obbligazioni nei confronti della banca che amministrano, dirigono o controllano soltanto previa unanime deliberazione dell'organo di amministrazione della banca.

In ottemperanza alle norme sopra indicate nonché alla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, doBank ha adottato la "Procedura del Gruppo doBank per la gestione delle Operazioni con Soggetti Collegati, con Parti Correlate e delle Operazioni in Conflitto di Interessi", pubblicata sul sito istituzionale di doBank (www.dobank.com), volta a definire principi e regole per il presidio del rischio derivante da situazioni di possibile conflitto di interesse determinate dalla vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali.

Per la gestione delle operazioni con soggetti collegati doBank ha istituito il Comitato Rischi e Operazioni con Soggetti Collegati - composto da tre amministratori indipendenti e da un amministratore non esecutivo - organo al quale è affidato il compito di rilasciare, nelle ipotesi disciplinate dalla procedura, pareri motivati al Consiglio di Amministrazione in merito alle operazioni con soggetti collegati.

1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategiche

Di seguito si forniscono le informazioni sui compensi ai dirigenti con responsabilità strategiche riferiti all'anno 2017. La definizione di dirigenti con responsabilità strategiche, secondo lo IAS 24, comprende quei soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della Società. Rientrano in questa categoria, i componenti del Consiglio di Amministrazione, compreso l'Amministratore Delegato, i Sindaci della Capogruppo e di tutte le società controllate, nonché gli altri dirigenti con responsabilità strategiche individuati nell'ambito "Personale Rilevante" ai sensi della Circolare Banca d'Italia n. 285.

(€/000)

31/12/2017
Benefici a brev e termine per i dipendenti 4.992
Benefici successiv i alla fine del rapporto di lav oro 196
Altri benefici a lungo termine -
Indennità per la cessazione del rapporto di lav oro 415
Pagamenti basati su azioni 2.195
Totale 7.798

Si riportano di seguito le informazioni sulle operazioni poste in essere con le parti correlate ai sensi dello IAS 24.

Nel corso del periodo sono state poste in essere operazioni con parti correlate di importo esiguo, di natura ordinaria e di minor rilevanza ascrivibili principalmente a contratti di prestazione di servizi.

Tutte le operazioni con parti correlate compiute nel corso del 2017 sono state concluse nell'interesse del Gruppo e a condizioni di mercato o standard.

Nel prospetto che segue sono indicate le attività, passività e le garanzie e gli impegni in essere al 31 dicembre 2017, distintamente per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24.

(€/000)

31/12/2017
Voci di Stato Patrimoniale Società
controllante
Società controllate
non consolidate
Società
collegate
Joint
ventures
Dirigenti con
responsabilità
strategiche
Altre parti
correlate
Totale
Attiv ità finanziarie disponibili per la v endita - - - - - - -
Altre attiv ità - 82 1.113 - - 2.271 3.466
Totale attività - 82 1.113 - - 2.271 3.466
Altre passiv ità - - - - - 35 35
Totale passività - - - - - 35 35

(€/000)

31/12/2017
Voci di Conto Economico Società
controllante
Società controllate
non consolidate
Società
collegate
Joint
ventures
Dirigenti con
responsabilità
strategiche
Altre parti
correlate
Totale
Commissioni attiv e/(passiv e) - - - - - 653 653
Altri prov enti/(oneri) - - 2.546 - - (909) 1.637
Totale - - 2.546 - - (256) 2.290

La società controllante, a partire dal 1° novembre 2015, è Avio S.à r.l., una società di diritto lussemburghese affiliata pariteticamente al Gruppo Fortress (da dicembre 2017 acquisito da Softbank Group Corp.) e a Eurocastle Investment. Dopo la quotazione alla Borsa di Milano il 47,7% delle azioni risulta collocato sul mercato e il residuo 2,2% è costituito da n. 1.750.000 azioni proprie, valorizzate al costo, per un totale di € 277 mila detenute dalla Capogruppo medesima.

Il socio di maggioranza Avio S.à r.l. non esercita nei confronti di doBank l'attività di Direzione e Coordinamento così come definita dagli artt.2497 e seguenti del Codice Civile.

I rapporti con le società collegate sono relativi alle transazioni con BCC Gestione Crediti S.p.A., derivanti da prestazione di servizi e distacco di personale a favore della stessa.

I principali rapporti con le altre parti correlate sono relativi a:

  • Torre SGR S.p.A.: la società offre al Gruppo il servizio di affitto di alcuni immobili per una delle principali sedi territoriali presenti a Roma per una competenza al 31 dicembre 2017 di € 2,7 milioni inclusi negli altri oneri.

  • FIG LLC: per proventi da Due Diligence pari a € 1,3 milioni inclusi negli altri proventi e nelle Altre attività.

PARTE I - ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI

A. Informazioni di natura qualitativa

1. Descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

L'Assemblea dei soci, nella seduta del 21 giugno 2017, ha approvato le politiche di remunerazione e incentivazione del Gruppo doBank che, in funzione della quotazione alla Borsa di Milano avvenuta il 14 luglio 2017, includono sistemi di remunerazione in taluni casi tramite l'utilizzo di propri strumenti finanziari.

In particolare, si tratta delle seguenti tipologie di remunerazione:

  • Una parte della remunerazione fissa e l'intera componente variabile derivante dal Sistema di incentivazione annuale di tipo Management By Objectives (MBO) dell'Amministratore Delegato viene corrisposta in azioni;
  • Sistema IPO Bonus 2017 legato alla performance del titolo azionario: tale componente variabile agganciata è pari al 100% della remunerazione fissa, da corrispondere interamente in azioni per una sottocategoria del Personale Rilevante (Destinatari 2:1) identificata e deliberata dall'Assemblea dei soci.

La componente variabile della remunerazione sopra indicata viene corrisposta in parte a pronti (up-front) e in parte in via differita. La parte up-front viene riconosciuta dopo l'approvazione, da parte dell'Assemblea dei Soci, del bilancio di esercizio riferito al periodo di maturazione dell'incentivo (accrual period) ed entro il mese di luglio.

La quota variabile differita è soggetta ad una dilazione temporale che varia da 3 a 5 anni a seconda del soggetto destinatario.

Al fine di assicurare nel tempo la stabilità patrimoniale, la liquidità e la capacità di generare redditività corretta per il rischio, coerentemente con gli obiettivi strategici di lungo termine del Gruppo, le quote differite vengono erogate a condizione che siano raggiunti i gate relativi alla solidità finanziaria e alla liquidità, misurati con riferimento all'anno precedente alla loro maturazione (vesting period).

Per le azioni attribuite up-front è previsto un periodo di retention di due anni, mentre per le restanti quote differite è previsto un anno di retention che decorre dal momento della loro maturazione.

Per le citate tipologie di remunerazione il Gruppo utilizza azioni proprie in portafoglio. Il prezzo di riferimento per il calcolo del numero di azioni da assegnare quale valore equivalente della retribuzione variabile in oggetto è determinato utilizzando la media dei prezzi di borsa nei 30 giorni precedenti la data di assegnazione.

Al fine di riflettere i livelli di performance e di rischio effettivamente assunti, nonché tener conto dei comportamenti individuali, il Gruppo prevede l'applicazione di meccanismi di correzione ex post (malus e claw-back) definiti in accordo con quanto previsto dai contratti collettivi nazionali di riferimento, ove applicabili, o degli eventuali contratti/mandati individuali.

Per un maggior dettaglio sulle modalità e termini di attribuzione delle azioni, si rinvia alla documentazione informativa pubblicata sul sito internet del Gruppo doBank www.dobank.com (sezione "Governance / Remunerazione").

B. Informazioni di natura quantitativa

1. Variazioni annue

La tabella delle variazioni annue non viene avvalorata in quanto per il Gruppo gli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali non rientrano nella fattispecie richiesta dalla tabella stessa.

2. Altre Informazioni

La stima del costo complessivo delle remunerazioni sopra indicate attivate nel 2017 che prevedono un pagamento in azioni è pari a € 4,9 milioni ed è ripartito lungo tutto il periodo di maturazione previsto dalle relative politiche di remunerazione. La quota imputata conto economico per la parte di competenza dell'esercizio in corso è pari a € 2,2 milioni ed è riflessa in una specifica riserva di patrimonio netto.

PARTE L – INFORMATIVA DI SETTORE

Il Gruppo doBank nel 2017 ha operato nell'ambito di un unico settore di business, ossia la gestione in mandato di crediti non-performing.

Dal punto di vista della suddivisione geografica il Gruppo, nell'esercizio, ha svolto la propria attività solo sul territorio nazionale.

Si rimanda tuttavia a quanto descritto nella Relazione sulla Gestione per ciò che concerne i risultati e l'informativa sui vari ambiti di operatività del Gruppo doBank.

ALLEGATO 1 – PROSPETTO DEI CORRISPETTIVI DI COMPETENZA DELL'ESERCIZIO A FRONTE DEI SERVIZI FORNITI DALLA SOCIETÀ DI REVISIONE E DALLE ENTITÀ APPARTENENTI ALLA RETE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE

(€)
EY S.p.A.
Tipologia di servizi Corrispettivi in Euro (IVA e spese escluse) doBank S.p.A. Società controllate (*)
Rev isione legale del Bilancio 69.030 120.587
Altri serv izi 401.555 -
di cui assistenza e supporto agli adempimenti collegati alla quotazione alla Borsa di Milano 368.700 -
di cui Comfort Letter sul Piano Triennale 32.855 -
Verifiche per sottoscrizione dichiarazioni fiscali 8.088 5.211
Totale 478.673 125.798

(*) società del Gruppo Bancario e altre società controllate consolidate integralmente

ALLEGATO 2 – INFORMATIVA AL PUBBLICO STATO PER STATO

In relazione agli obblighi previsti dalla Circolare n. 285 "Disposizioni di vigilanza per le banche" del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti in materia di informativa al pubblico Stato per Stato introdotta con l'art. 89 della direttiva 2013/36/UE ("CRD IV"), si riportano di seguito le informazioni contraddistinte dalle lettere a), b), c), d), e), e f) dell'Allegato A della Parte Prima, Titolo III, Capitolo 2, con riferimento alla situazione al 31 dicembre 2017.

a) Denominazione della Società e natura dell'attività

Denominazione: Gruppo doBank - Capogruppo: doBank S.p.A.

Attività: il Gruppo doBank è specializzato nella gestione dei crediti insoluti, è operativo in tutta Italia i cui servizi possono essere sintetizzati nei concetti di "Servicing, Lending, Solutions".

Servicing: esso consiste nella gestione, ai fini del recupero, dei crediti insoluti in mandato o nella regolarizzazione dei crediti che presentano ritardi nei pagamenti. Il servizio viene svolto nei confronti di una vasta clientela, principalmente localizzata in territorio nazionale e costituita da banche, aziende commerciali e industriali, tribunali per la liquidazione degli attivi fallimentari, consorzi fidi, società finanziarie e assicurative, società di leasing, di factoring e SPV attive in operazioni di cartolarizzazione. Per garantire la massima efficienza del recupero senza compromettere i rapporti con la controparte, i processi attivati da doBank sono orientati a favorire il raggiungimento di accordi stragiudiziali con l'obbligato.

Lending: vengono offerti alla clientela dei servizi bancari specializzati quali conti correnti dedicati ai professionisti per il pagamento delle spese di giustizia online, o conti correnti rivolti ai Uffici Giudiziari, Organi delegati e altri operatori abilitati a gestire le somme derivanti da procedure giudiziarie civili e penali, da attività di custodia di beni e vendite coattive. Al fine di ampliare la partecipazione alle aste giudiziarie vengono inoltre forniti prodotti quali il "mutuo in asta" che consentono alla clientela di aggiudicarsi un immobile all'asta senza ricorrere all'utilizzo della liquidità immediata.

Solutions: il Gruppo doBank svolge una gamma di servizi e di consulenze, per il tramite delle società strumentali volti alla business information e ad individuare soluzioni concrete per il recupero del credito tramite la vendita degli immobili a garanzia dello stesso.

b) Fatturato11

€ 177.768.087

c) Numero dipendenti su base equivalente a tempo pieno12

985

d) Utile o perdita prima delle imposte13

€ 67.758.034

e) Imposte sull'utile o sulla perdita14

€ 22.763.593

f) Contributi pubblici ricevuti15

Nessuno

11 Espresso come il valore del margine di intermediazione di cui alla voce 120 del Conto Economico consolidato di Bilancio al 31 dicembre 2017.

12 Il "numero dei dipendenti su base equivalente a tempo pieno" è determinato come il rapporto tra il monte ore lavorato complessivamente da tutti i dipendenti (esclusi gli straordinari) e il totale annuo previsto per un dipendente assunto a tempo pieno.

13L'"utile o la perdita prima delle imposte" è da intendersi la somma delle voci 280 e 310 (quest'ultima al lordo delle imposte) del conto economico consolidato di cui alla Circolare n. 262.

14Le "imposte sull'utile o sulla perdita" sono da intendersi la somma delle imposte di cui alla voce 290 del conto economico consolidato di cui alla Circolare n. 262 e delle imposte sul reddito relative ai gruppi di attività in via di dismissione.

15Nella voce "Contributi pubblici ricevuti" devono essere indicati i contributi ricevuti direttamente dalle amministrazioni pubbliche. Tale voce non include le operazioni poste in essere dalle banche centrali per finalità di stabilità finanziaria oppure le operazioni aventi l'obiettivo di facilitare il meccanismo di trasmissione della politica monetaria. Analogamente, non devono essere prese in considerazione eventuali operazioni che rientrino negli schemi in materia di aiuti di Stato approvati dalla Commissione europea.

ATTESTAZIONI E RELAZIONI AL BILANCIO CONSOLIDATO

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