Interim / Quarterly Report • Aug 7, 2020
Interim / Quarterly Report
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FinecoBank S.p.A. Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2020
Premessa alla lettura dei bilanci
2 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2020· FinecoBank
| Cariche Sociali e Società di Revisione 5 |
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|---|---|
| Premessa alla lettura della Relazione finanziaria semestrale consolidata 7 |
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| Relazione intermedia sulla gestione consolidata 9 |
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| Dati di sintesi9 | |
| Andamento della gestione 22 |
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| L'azione FinecoBank 31 |
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| I risultati conseguiti nelle principali aree di attività32 | |
| La rete dei consulenti finanziari 37 |
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| Le risorse 39 |
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| L'infrastruttura tecnologica 42 |
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| Il sistema dei controlli interni 43 |
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| Principali rischi e incertezze44 | |
| La struttura organizzativa 45 |
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| I principali aggregati patrimoniali48 | |
| I risultati economici 63 |
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| I risultati della controllante e della controllata72 | |
| Le operazioni con parti correlate83 | |
| Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo ed evoluzione prevedibile della gestione84 | |
| Schemi del bilancio consolidato semestrale 86 |
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| Stato patrimoniale consolidato86 | |
| Conto economico consolidato87 | |
| Prospetto della redditività consolidata complessiva 88 |
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| Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato 89 |
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| Rendiconto finanziario consolidato 90 |
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| Note illustrative 93 |
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| Parte A – Politiche contabili93 |
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| Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato 109 |
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| Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato140 |
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| Parte E – Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura 159 |
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| Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato 191 |
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| Parte H – Operazioni con parti correlate 203 |
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| Parte L – Informativa di settore 205 |
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| Parte M – Informativa sul leasing 206 |
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| Allegati 211 |
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| Attestazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni215 |
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| Relazione della Società di Revisione 218 |
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| Glossario221 | |
| Informativa al pubblico sulle esposizioni oggetto di misure applicate alla luce della crisi Covid-19232 | |
Indice
4 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2020· FinecoBank
Marco Mangiagalli Presidente Francesco Saita Vice Presidente
Andrea Zappia Elena Biffi Giancarla Branda Gianmarco Montanari Maria Alessandra Zunino De Pignier Marin Gueorguiev Paola Giannotti De Ponti Patrizia Albano
Consiglio di Amministrazione
Alessandro Foti Amministratore Delegato e Direttore Generale
Consiglieri
Collegio Sindacale Elena Spagnol Presidente Chiara Orlandini Massimo Gatto Membri Effettivi Giacomo Ramenghi Luisa Marina Pasotti Membri Supplenti Deloitte & Touche S.p.A. Società di revisione
Lorena Pelliciari Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale sono stati nominati dall'Assemblea ordinaria di FinecoBank del 28 aprile 2020 e rimarranno in carica fino all'approvazione del bilancio d'esercizio che verrà chiuso al 31 dicembre 2022.
Cariche Sociali e Società di Revisione
20131 Milano - Piazza Durante, 11
"FinecoBank Banca Fineco S.p.A."
o in forma abbreviata "FinecoBank S.p.A.", ovvero "Banca Fineco S.p.A." ovvero "Fineco Banca S.p.A.".
Banca iscritta all'Albo delle Banche e Capogruppo del Gruppo Bancario FinecoBank, Albo dei Gruppi Bancari n. 3015, Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia e al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi
Codice Fiscale e n° iscr. R.I. Milano-Monza-Brianza-Lodi 01392970404 – R.E.A. n° 1598155, P.IVA 12962340159
Indice
6 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2020· FinecoBank
Premessa alla lettura della Relazione finanziaria semestrale consolidata La presente Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2020 del Gruppo FinecoBank (di seguito Gruppo) è predisposta secondo quanto previsto dall'articolo 154-ter comma 2 del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n.58.
Essa è costituita dal Bilancio consolidato semestrale abbreviato, redatto in accordo con i criteri di rilevazione e valutazione previsti dai principi contabili internazionali (nel seguito "IFRS", "IAS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i relativi documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea fino al 30 giugno 2020, come previsto dal Regolamento dell'Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, recepito in Italia dal Decreto Legislativo 28 febbraio 2005 n. 38, ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2020, e, in particolare, è conforme al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34). In base al paragrafo 10 di tale principio, FinecoBank Banca Fineco S.p.A. (di seguito FinecoBank o Fineco o Banca o Capogruppo) si è avvalsa della facoltà di redigere il bilancio consolidato semestrale in versione abbreviata. Esso comprende:
ed è accompagnato:
L'eventuale mancata quadratura tra i dati esposti nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata e nel Bilancio consolidato semestrale abbreviato dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.
Si precisa che gli schemi del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2020 sono stati predisposti facendo riferimento alle istruzioni in materia di bilancio delle banche di cui alla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" e successivi aggiornamenti di Banca d'Italia.
Si ricorda, infine, che a partire dal 31 dicembre 2019 è stata apportata una variazione negli schemi di bilancio riclassificati presentati nella Relazione sulla gestione consolidata. In particolare sono stati inclusi nella voce "Risultato negoziazione, coperture e fair value" i dividendi e proventi simili su partecipazioni e titoli rappresentativi di capitale obbligatoriamente valutati al fair value presenti nella voce di bilancio "Dividendi e proventi simili", in precedenza inclusi nella voce "Dividendi e altri proventi su partecipazioni" del conto economico riclassificato. Per omogeneità sono stati riclassificati i dati di confronto inclusi nella presente Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2020 relativi al conto economico riclassificato al 30 giugno 2019. Per maggiori dettagli si rimanda agli "Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio consolidato riclassificato" e agli "Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio riclassificato" riportati negli Allegati.
Premessa alla lettura Relazione finanziaria semestrale consolidata
8 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2020· FinecoBank
Relazione intermedia sulla gestione consolidata Dati di sintesi
FinecoBank è una banca diretta multicanale e una delle più importanti banche FinTech in Europa, vanta una delle maggiori reti di consulenti finanziari ed è leader in Italia per volumi intermediati sul mercato azionario. FinecoBank propone un modello di business integrato tra banca diretta e rete di consulenti finanziari. Un unico conto con servizi di banking, credit, trading e di investimento, disponibili anche su dispositivi mobili, quali applicazioni per smartphone e tablet.
FinecoBank è quotata alla Borsa di Milano e, a partire dal 1º aprile 2016, è inserita nell'indice azionario FTSE Mib di Borsa Italiana. Il 20 marzo 2017 il titolo è entrato a far parte dello STOXX Europe 600 Index. In data 29 aprile 2020 l'agenzia S&P Global Ratings ha confermato il rating della Banca a lungo termine pari a 'BBB' e a breve termine pari a 'A-2', entrambi con outlook negativo. L'outlook negativo riflette quello della Repubblica Italiana.
FinecoBank è inclusa nello Standard Ethics Italian Banks Index© e nello Standard Ethics Italian Index (composto dalle maggiori 40 società quotate in Borsa Italiana FTSE-MIB), tra i principali indici di performance e benchmark in materia ambientale, sociale e di governance. Nel mese di luglio 2020 Standard Ethics ha alzato il rating della Banca da EE ad EE+ ("very strong"), fornendo il giudizio più elevato tra quelli assegnati agli istituti di credito. Nelle motivazioni che hanno portato alla decisione, Standard Ethics cita la rapidità con cui FinecoBank ha potenziato la propria strategia di sostenibilità di lungo periodo dal momento in cui è diventata una public company.
La recente emergenza sanitaria causata dalla propagazione della pandemia COVID-19 e l'incertezza della durata della stessa ha determinato forti ripercussioni sul sistema bancario e finanziario, la cui evoluzione nel prossimo futuro è tuttavia di difficile previsione. Pur in questo contesto, il modello di business di FinecoBank appare diversificato e ben equilibrato: il Gruppo, infatti, può contare su un modello di business le cui fonti di ricavo sono ampiamente diversificate e che permettono di affrontare situazioni di stress complesse come quella in corso. I ricavi del Gruppo FinecoBank si basano su tre componenti principali (banking, brokerage ed investing) che nelle fasi di crisi tendono ad avere andamenti non correlati.
Al 30 giugno 2020 il saldo della raccolta diretta e indiretta da clientela si attesta a 82.646 milioni di euro, registrando un incremento dell'1,5% rispetto ai 81.419 milioni di euro di fine 2019. Il saldo della raccolta dei "Guided products & services" evidenzia un'incidenza rispetto al saldo totale della raccolta gestita pari al 72,31%, in crescita rispetto al 71,07% del 31 dicembre 2019.
La raccolta netta totale realizzata nel corso del primo semestre 2020 è stata pari a 4.750 milioni di euro, in aumento rispetto al primo semestre 2019 (+42,4% a/a); la raccolta netta gestita è stata pari a 1.605 milioni di euro, la raccolta netta amministrata è stata pari a 2.576 milioni di euro e la raccolta netta diretta è stata pari a 569 milioni di euro. La raccolta dei "Guided products & services" è stata pari a 1.699 milioni di euro (+6,1% a/a).
La raccolta netta realizzata nel corso del primo semestre 2020 tramite la rete di consulenti finanziari è stata pari a 4.103 milioni di euro (+41% a/a). Il saldo della raccolta diretta ed indiretta al 30 giugno 2020 è pari a 71.687 milioni di euro (+1,4% rispetto a fine 2019).
Il saldo della raccolta diretta e indiretta riferibile alla clientela Private, ossia con asset superiori a 500.000 euro, si attesta a 33.024 milioni di euro, pari al 40% del totale raccolta diretta e indiretta del Gruppo.
Il numero dei clienti si attesta a 1.359.260. I clienti continuano a premiare la trasparenza dell'approccio Fineco, l'elevata qualità e la completezza dei servizi finanziari riassunti nel concetto di "one stop solution".
Nel corso del primo semestre 2020 sono stati erogati 78 milioni di euro di prestiti personali, 552 milioni di euro di mutui e sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 429 milioni di euro, con un incremento delle esposizioni in conto corrente di 130 milioni di euro rispetto alla fine dell'esercizio precedente; ciò ha determinato un incremento dell'aggregato complessivo dei finanziamenti verso la clientela ordinaria del 15,4%1 rispetto al 31 dicembre 2019. La qualità del credito si conferma elevata, con un costo del rischio che si attesta a 14 bp, sostenuta dal principio di offrire credito esclusivamente ai clienti esistenti, facendo leva su appropriati strumenti di analisi della ricca base informativa interna. Il costo del rischio, è strutturalmente contenuto grazie anche all'effetto dei nuovi crediti, che sono prevalentemente garantiti e a basso rischio. I crediti deteriorati al 30 giugno 2020 rappresentano lo 0,12% dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (0,11% al 31 dicembre 2019).
Per supportare le esigenze finanziarie della clientela correlate all'emergenza sanitaria COVID-19, la Banca, oltre ad attuare la sospensione delle rate dei mutui con il ricorso al Fondo CONSAP (in ottemperanza a quanto disposto dal Decreto Cura Italia), ha posto in essere alcune iniziative, in particolare:
Il risultato del periodo si attesta a 180,2 milioni di euro, evidenziando un incremento del 34,3% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Il cost/income ratio si attesta al 32,6%, in miglioramento rispetto al 31 dicembre 2019 (38,1%), a conferma dell'elevata leva operativa del Gruppo e della diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi. I risultati del primo semestre 2020 confermano la sostenibilità e la forza del modello di business, capace di generare utili in ogni condizione di mercato.
1 I finanziamenti verso clientela ordinaria comprendono solo i finanziamenti relativi ad utilizzi di aperture di credito in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie.
Escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 20202 , il risultato sarebbe pari a 181 milioni di euro, in crescita del 30,1% rispetto all'utile del primo semestre 2019, anch'esso depurato delle poste non ricorrenti registrate al 30 giugno 20193 .
L'offerta del Gruppo si articola in tre macroaree di attività integrate: (i) il banking, che include i servizi di conto corrente e di conto deposito, i servizi di pagamento ed emissione di carte di debito, credito e prepagate, i mutui, i fidi e i prestiti personali; (ii) il brokerage, che assicura il servizio di esecuzione ordini per conto dei clienti, con un accesso diretto ai principali mercati azionari mondiali e la possibilità di negoziare CFD (su valute, indici, azioni, obbligazioni e materie prime), futures, opzioni, obbligazioni, ETF e certificates; (iii) l'investing, che include l'attività di gestione del risparmio svolta dalla controllata Fineco AM, in virtù del modello di business integrato verticalmente, servizi di collocamento e distribuzione di oltre 6.300 prodotti, tra fondi comuni d'investimento e comparti di SICAV gestiti da 71 primarie case d'investimento italiane ed internazionali, prodotti assicurativi e previdenziali, nonché servizi di consulenza in materia di investimenti tramite una rete di 2.569 consulenti finanziari al 30 giugno 2020.
Il primo semestre 2020 è stato impattato dall'emergenza sanitaria causata dalla propagazione della pandemia COVID-19, la cui evoluzione nel prossimo futuro è tuttavia di difficile previsione.
In particolare, nel primo semestre del 2020 gli effetti indiretti dell'emergenza sanitaria hanno causato in un primo momento una riduzione del valore degli asset in gestione della clientela, riduzione che è stata parzialmente riassorbita già nel corso del secondo trimestre 2020. Tale impatto comunque è fortemente mitigato, rispetto ad altri competitor non essendo previste commissioni di performance, che strutturalmente sono variabili e penalizzanti nei momenti di crisi sui mercati. Viceversa, a conferma della de-correlazione delle fonti di ricavo del Gruppo, nei momenti di forte volatilità come quelli registrati nel primo semestre, ed in particolar modo nel periodo di massima propagazione della pandemia, si rileva un deciso incremento dei ricavi dall'attività di brokerage.
Per quanto riguarda gli investimenti finanziari detenuti dal Gruppo, costituiti in prevalenza da titoli di Stato, l'emergenza ha manifestato i suoi effetti diretti con una immediata riduzione del relativo fair value, valore che tuttavia al 30 giugno 2020 si è riportato ai livelli pre-emergenza. Si precisa peraltro che la maggior parte dei titoli di Stato sono detenuti dalla Banca con finalità di investimento a lungo termine e sono classificati nel portafoglio Held to Collect valutato al costo ammortizzato; pertanto le variazioni dei fair value degli strumenti finanziari, a fronte di un contesto di mercato volatile, non hanno determinato, nel complesso, impatti significativi sul bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2020.
Per quanto riguarda la determinazione delle perdite attese, la valutazione delle esposizioni creditizie, siano esse rappresentate da crediti o da titoli, prende in considerazione anche informazioni prospettiche (Forward Looking) e, conseguentemente, risente dell'evoluzione degli scenari macroeconomici utilizzati nel calcolo delle rettifiche di valore. Nell'attuale contesto di crisi, l'aggiornamento degli scenari alla base delle componenti Forward Looking risulta un esercizio particolarmente complesso. L'entità delle ripercussioni macroeconomiche dovute alla sospensione delle attività economiche e sociali durante il diffondersi di COVID19 è ancora oggetto di ampio dibattito, anche in considerazione delle iniziative di sostegno alle famiglie e imprese adottate in via straordinaria da diversi Paesi europei volte a mitigare gli impatti della crisi.
In ragione dell'incertezza generata dalla pandemia COVID19 e all'adozione delle misure di sostegno statali, le principali Autorità europee ed internazionali (IASB, EBA, BCE, Commissione Europea, ecc…) hanno fornito agli enti creditizi e finanziari indicazioni sul trattamento prudenziale e contabile delle esposizioni creditizie. Da un lato, in linea con lo spirito della norma contabile, hanno evidenziato la necessità di incorporare il deterioramento del quadro macroeconomico provocato dalla crisi; al tempo stesso, considerata la situazione di incertezza, evidenziano la possibilità di sfruttare i margini di flessibilità previsti dallo stesso principio IFRS9. La flessibilità auspicata dalle suddette Autorità consente di adottare margini di flessibilità rispetto all'applicazione meccanica degli modelli esistenti per la determinazione degli accantonamenti, stimando le perdite attese attribuendo un adeguato peso alle previsioni macroeconomiche di lungo periodo.
Infine, le citate Autorità hanno chiarito che l'applicazione di misure di sostegno alle famiglie e imprese nella forma di moratorie legislative o di categoria non si configurano, di per sé, come misure di concessione (forborne), in quanto hanno natura preventiva e portata generica (non sono formulate ad hoc per il cliente). L'applicazione di tali misure pertanto non provoca una classificazione automatica ad inadempienza probabile. Dal punto di vista contabile, è stato invece chiarito che le moratorie non determinano, di per sé, un aumento significativo del rischio di credito.
Alla luce di quanto sopra illustrato, il Gruppo, nella valutazione dei propri crediti performing al 30 giugno 2020, ha considerato uno scenario macroeconomico aggiornato per tenere conto degli effetti della crisi da COVID19. Le relative evidenze sono state opportunamente aggiustate per tenere conto degli effetti di mitigazione delle varie misure di sostegno concesse alla clientela.
Con riferimento alle controparti retail di FinecoBank, sono finora stati rilevati impatti limitati sui crediti verso clientela ordinaria, sia in termini di nuovi flussi di erogazioni sia in termini di qualità delle esposizioni creditizie. Gli effetti sulla qualità del portafoglio sono ampiamente mitigati dalla tipologia di prodotti offerti (crediti assistiti ove possibile da garanzie finanziarie ed immobiliari) e dalle prudenti politiche di erogazione della Banca. Nel caso dei mutui fondiari il loan to value medio è, infatti, pari a circa il 50% ed i fidi accordati prevedono garanzie con margini conservativi. Tale approccio è reso ancor più valido dal target di clientela retail al quale si rivolge il Gruppo. L'aggiornamento degli scenari macroeconomici ha comportato rettifiche a
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2 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -1,2 milioni di euro (-0,8 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale). 3 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -4,8 milioni di euro (-3,2 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale), impatto Patent box per un importo di 1,8 milioni di euro.
giugno 2020 per circa 0,3 milioni di euro. Le esposizioni che usufruiscono delle moratorie sono state mantenute, coerentemente con l'approccio indicato dalle Autorità sopra citate, allo Stadio 1 della staging allocation, salvo siano intervenuti o preesistessero ulteriori e specifici fattori che abbiano determinato un aumento significativo nel rischio di credito.
Per quanto concerne le restanti controparti, compresi gli emittenti titoli, l'impatto maggiore degli effetti della pandemia ha riguardato le esposizioni Sovereign. In questo caso, l'aggiornamento degli scenari macroeconomici ha determinato rettifiche per circa 3,6 milioni di euro per quanto riguarda gli emittenti titoli e circa 0,8 milioni di euro per le altre controparti, determinate sulla base delle evidenze risultanti dai modelli di impairment IFRS9 e mediante aggiustamenti previsti dal principio contabile ("post-model overlay and adjustment").
Per quanto riguarda, invece, le considerazioni sulle valutazioni condotte al 30 giugno 2020 relativamente all'impairment test delle (i) attività immateriali a vita utile definita ed indefinita, nello specifico avviamento, marchi e domini Fineco, e (ii) delle attività materiali a vita utile definita, non si rilevano indicatori tali da apportare rettifiche ai relativi valori di bilancio. Per ulteriori dettagli sulle analisi effettuate si rimanda ai relativi paragrafi presenti nelle Note illustrative.
L'emergenza sanitaria legata alla pandemia e la conseguente crisi economica e finanziaria non ha intaccato la situazione di liquidità complessiva del Gruppo, che si è mantenuta solida e stabile. Nel corso del primo semestre, anche durante la fase più acuta della pandemia, tutti gli indicatori e le analisi di adeguatezza di liquidità hanno evidenziato ampi margini di sicurezza rispetto ai limiti regolamentari ed interni. Nel primo trimestre 2020 si è registrato un rafforzamento della posizione di liquidità del Gruppo, determinato sia dalla vendita di asset da parte della clientela per effetto delle turbolenze registrate nei mercati finanziari sia da una crescita delle disponibilità liquide a vista particolarmente rilevante, che ha contributo ad un incremento delle disponibilità di High quality liquid asset (HQLA), trend iniziato già nel corso del 2019. Nel secondo trimestre le disponibilità liquide a vista si sono progressivamente e parzialmente ridotte per effetto principalmente della ripresa degli investimenti da parte della clientela, tornando comunque ad assestarsi sui livelli consolidati pre-pandemia, rappresentativi di una posizione di liquidità estremamente solida. FinecoBank, infine, non ha incontrato impedimenti o peggioramenti nelle condizioni di accesso ai mercati e di perfezionamento (volumi, prezzi) delle relative operazioni (operazioni di pronti contro termine, acquisto e vendita titoli).
Da un punto di vista strutturale, la crisi lascia presagire nel prossimo futuro una accelerazione verso soluzioni che porteranno ad un mondo più moderno e digitalizzato: la gestione dei servizi bancari da parte della clientela sarà sempre più orientata all'utilizzo di piattaforme digitali, favorendo il modello di business del Gruppo, che da sempre è orientato in questa direzione.
FinecoBank, non basando il proprio business model su una rete di filiali, è risultata meno esposta al rischio di pandemie: i clienti possono effettuare operazioni in autonomia attraverso il sito web o con la guida dei consulenti finanziari attraverso le procedure di web collaboration, senza discontinuità nei servizi offerti. Il Gruppo si è altresì attrezzato per garantire la continuità operativa e modalità di lavoro da remoto per la totalità dei dipendenti, garantendo il pieno mantenimento dei livelli di servizi e del framework di controlli senza soluzione di continuità. In particolare FinecoBank, in linea con le indicazioni ministeriali, ha adottato misure dirette ai dipendenti estendendo progressivamente a tutti il lavoro da remoto, grazie a interventi tecnologici che hanno consentito la piena operatività aziendale (es. completa decentralizzazione del call center che rappresenta un essenziale canale di interazione con la clientela) e la salvaguardia dei dipendenti, della clientela e gli altri stakeholder tra cui la rete di consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede, che già da tempo si avvale di processi interni completamente dematerializzati.
Con riferimento a Fineco AM, si precisa che la stessa monitora continuamente la situazione creatasi in conseguenza della pandemia COVID-19 e i suoi potenziali impatti, dovuti anche dalle restrizioni emanate da vari governi locali, e ritiene inalterata la piena capacità di continuare la sua normale operatività. Il management di Fineco AM rimane fiducioso nella consistenza del portafoglio e continua a valutare le opportunità che si possono manifestare per poter diversificare la strategia dei Comparti gestiti, nonostante l'impatto a lungo termine derivante dal COVID-19 sui mercati finanziari e sull'economia generale rimangono incerti. Gli assets under management (AUM) di Fineco AM all'inizio dell'anno erano pari a 13,8 miliardi di euro e al 21 febbraio 2020 hanno raggiunto 14,6 miliardi di euro. Quando la pandemia ha colpito l'Europa e il resto del mondo, l'economia globale ha subito un rallentamento che ha generato un impatto negativo sugli assets under management di Fineco AM. Al 31 marzo 2020, a causa di tale rallentamento e delle restrizioni imposte da vari governi, gli AUM sono scesi a 12,4 miliardi di euro. La riduzione degli stessi ha influito, di conseguenza, sulle commissioni di gestione, con marzo che ha mostrato ricavi inferiori rispetto ai mesi di gennaio e febbraio. Dal secondo trimestre 2020, gli AUM sono aumentati in linea con la ripresa del mercato e dell'economia e al 30 giugno 2020 ammontano a 14,2 miliardi di euro, grazie anche a una raccolta netta di periodo pari a 1 miliardo di euro.
In ottica prospettica non si rileva di conseguenza un impatto sostanziale sull'orientamento strategico, sugli obiettivi e sul modello di business del Gruppo, che viceversa ne esce rafforzato, né si stimano impatti economici e patrimoniali rilevanti a livello complessivo in relazione alla citata diversificazione delle fonti di ricavo.
Si precisa inoltre che in data 27 marzo 2020 la BCE e la Banca d'Italia hanno raccomandato alle banche di non procedere al pagamento dei dividendi almeno fino ad ottobre 2020. Al fine di incrementare la capacità di assorbimento delle perdite, e supportare il credito alle famiglie, piccole imprese ed aziende corporate, le suddette Autorità hanno invitato le banche a non corrispondere dividendi per gli anni 2019 e 2020, almeno fino all'1 ottobre 2020, e ad astenersi dal riacquisto di azioni proprie volte alla remunerazione degli azionisti. A tal proposito si ricorda che l'Assemblea ordinaria convocata per il 28 aprile 2020 ha approvato la proposta del Consiglio di Amministrazione del 6 aprile 2020 di destinare l'intero utile 2019 a riserva.
In data 28 luglio 2020 entrambe le Autorità hanno rinnovato la raccomandazione di non procedere al pagamento dei dividendi agli esercizi 2019 e 2020 (ivi incluse le distribuzioni di riserve), di non assumere alcun impegno irrevocabile per il pagamento dei dividendi relativi agli stessi esercizi e di non procedere al riacquisto di azioni miranti a remunerare gli azionisti fino al 1° gennaio 2021.
Si segnala, infine, che FinecoBank a partire dal mese di marzo 2020 ha avviato, per la prima volta, un progetto che prevede specifici investimenti in marketing mirati alla clientela residente in Inghilterra, con l'obiettivo di aumentare la propria presenza ed il proprio brand sul territorio.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| ATTIVO | 30/06/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % |
| Cassa e disponibilità liquide | 909.802 | 754.386 | 155.416 | 20,6% |
| Attività finanziarie di negoziazione | 14.591 | 7.933 | 6.658 | 83,9% |
| Finanziamenti a banche | 723.189 | 566.033 | 157.156 | 27,8% |
| Finanziamenti a clientela | 4.204.291 | 3.679.829 | 524.462 | 14,3% |
| Altre attività finanziarie | 22.946.524 | 22.304.892 | 641.632 | 2,9% |
| Coperture | 75.577 | 64.939 | 10.638 | 16,4% |
| Attività materiali | 153.685 | 152.048 | 1.637 | 1,1% |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | - | - |
| Altre attività immateriali | 36.592 | 37.492 | (900) | -2,4% |
| Attività fiscali | 4.186 | 23.444 | (19.258) | -82,1% |
| Altre attività | 254.169 | 342.309 | (88.140) | -25,7% |
| Totale dell'attivo | 29.412.208 | 28.022.907 | 1.389.301 | 5,0% |
(Importi in migliaia)
| Consistenze al | Variazioni | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 30/06/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % | |
| Debiti verso banche | 113.137 | 154.653 | (41.516) | -26,8% | |
| Debiti verso clientela | 27.021.199 | 25.919.858 | 1.101.341 | 4,2% | |
| Passività finanziarie di negoziazione | 8.209 | 3.777 | 4.432 | 117,3% | |
| Coperture | 207.116 | 94.950 | 112.166 | 118,1% | |
| Passività fiscali | 62.928 | 11.437 | 51.491 | 450,2% | |
| Altre passività | 443.965 | 455.748 | (11.783) | -2,6% | |
| Patrimonio | 1.555.654 | 1.382.484 | 173.170 | 12,5% | |
| - capitale e riserve | 1.373.995 | 1.093.117 | 280.878 | 25,7% | |
| - riserve da valutazione | 1.485 | 1.002 | 483 | 48,2% | |
| - risultato netto | 180.174 | 288.365 | (108.191) | -37,5% | |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 29.412.208 | 28.022.907 | 1.389.301 | 5,0% |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenza al | |||||
| ATTIVO | 30/06/2020 | 31/03/2020 | 31/12/2019 | 30/09/2019 | 30/06/2019 |
| Cassa e disponibilità liquide | 909.802 | 1.177.380 | 754.386 | 1.208.686 | 1.230.599 |
| Attività finanziarie di negoziazione | 14.591 | 12.888 | 7.933 | 10.592 | 7.475 |
| Finanziamenti a banche | 723.189 | 625.247 | 566.033 | 824.635 | 710.347 |
| Finanziamenti a clientela | 4.204.291 | 3.741.000 | 3.679.829 | 3.567.804 | 3.408.661 |
| Altre attività finanziarie | 22.946.524 | 23.400.694 | 22.304.892 | 21.521.272 | 19.912.177 |
| Coperture | 75.577 | 76.454 | 64.939 | 71.941 | 49.365 |
| Attività materiali | 153.685 | 152.973 | 152.048 | 148.644 | 143.801 |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 |
| Altre attività immateriali | 36.592 | 37.053 | 37.492 | 8.760 | 8.760 |
| Attività fiscali | 4.186 | 3.300 | 23.444 | 7.688 | 3.498 |
| Altre attività | 254.169 | 202.426 | 342.309 | 300.341 | 270.368 |
| Totale dell'attivo | 29.412.208 | 29.519.017 | 28.022.907 | 27.759.965 | 25.834.653 |
| Consistenze al | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 30/06/2020 | 31/03/2020 | 31/12/2019 | 30/09/2019 | 30/06/2019 |
| Debiti verso banche | 113.137 | 330.927 | 154.653 | 188.171 | 206.643 |
| Debiti verso clientela | 27.021.199 | 27.202.155 | 25.919.858 | 25.428.742 | 24.139.699 |
| Passività finanziarie di negoziazione | 8.209 | 11.039 | 3.777 | 4.734 | 2.413 |
| Coperture | 207.116 | 143.500 | 94.950 | 156.435 | 84.086 |
| Passività fiscali | 62.928 | 32.254 | 11.437 | 50.929 | 64.779 |
| Altre passività | 443.965 | 322.068 | 455.748 | 642.227 | 409.355 |
| Patrimonio | 1.555.654 | 1.477.074 | 1.382.484 | 1.288.727 | 927.678 |
| - capitale e riserve | 1.373.995 | 1.382.491 | 1.093.117 | 1.100.134 | 800.766 |
| - riserve da valutazione | 1.485 | 3.152 | 1.002 | (6.566) | (7.202) |
| - risultato netto | 180.174 | 91.431 | 288.365 | 195.159 | 134.114 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 29.412.208 | 29.519.017 | 28.022.907 | 27.759.965 | 25.834.653 |
(Importi in migliaia)
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 1° semestre | Variazioni | |||
| 2020 | 2019 | Assoluta | % | |
| Interessi netti | 138.229 | 141.767 | (3.538) | -2,5% |
| Commissioni nette | 209.739 | 158.643 | 51.096 | 32,2% |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 56.482 | 17.837 | 38.645 | 216,7% |
| Saldo altri proventi/oneri | 1.392 | 537 | 855 | 159,2% |
| MARGINE DI INTERMEDIAZIONE | 405.842 | 318.784 | 87.058 | 27,3% |
| Spese per il personale | (48.893) | (44.097) | (4.796) | 10,9% |
| Altre spese amministrative | (123.338) | (123.742) | 404 | -0,3% |
| Recuperi di spesa | 52.263 | 50.817 | 1.446 | 2,8% |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (12.268) | (10.510) | (1.758) | 16,7% |
| Costi operativi | (132.236) | (127.532) | (4.704) | 3,7% |
| RISULTATO DI GESTIONE | 273.606 | 191.252 | 82.354 | 43,1% |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (3.670) | (146) | (3.524) | n.c. |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 269.936 | 191.106 | 78.830 | 41,2% |
| Altri oneri e accantonamenti | (7.636) | (3.836) | (3.800) | 99,1% |
| Profitti netti da investimenti | (3.818) | 5.805 | (9.623) | -165,8% |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 258.482 | 193.075 | 65.407 | 33,9% |
| Imposte sul reddito del periodo | (78.308) | (58.961) | (19.347) | 32,8% |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 180.174 | 134.114 | 46.060 | 34,3% |
| RISULTATO DI PERIODO | 180.174 | 134.114 | 46.060 | 34,3% |
| RISULTATO DI PERIODO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 180.174 | 134.114 | 46.060 | 34,3% |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| 2020 | ||
| 1° Trimestre | 2° Trimestre | |
| Interessi netti | 68.164 | 70.065 |
| Commissioni nette | 104.954 | 104.785 |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 26.394 | 30.088 |
| Saldo altri proventi/oneri | 570 | 822 |
| MARGINE DI INTERMEDIAZIONE | 200.082 | 205.760 |
| Spese per il personale | (24.007) | (24.886) |
| Altre spese amministrative | (60.257) | (63.081) |
| Recuperi di spesa | 23.807 | 28.456 |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (6.058) | (6.210) |
| Costi operativi | (66.515) | (65.721) |
| RISULTATO DI GESTIONE | 133.567 | 140.039 |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (963) | (2.707) |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 132.604 | 137.332 |
| Altri oneri e accantonamenti | (1.124) | (6.512) |
| Profitti netti da investimenti | (89) | (3.729) |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 131.391 | 127.091 |
| Imposte sul reddito del periodo | (39.960) | (38.348) |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 91.431 | 88.743 |
| RISULTATO DI PERIODO | 91.431 | 88.743 |
| RISULTATO DI PERIODO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 91.431 | 88.743 |
A partire dal 30 giugno 2020 i proventi derivanti dall'attività di prestito titoli effettuata dalla Tesoreria di Capogruppo sono stati ricondotti nella voce "Interessi netti" dello schema di conto economico riclassificato, in precedenza esposti nella voce "Commissioni nette". L'attività, iniziata nel 2020, aveva generato proventi per 74 migliaia di euro nel primo trimestre 2020, pertanto nello schema di conto economico riclassificato sopra riportato sono stati riesposti.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 2019 | ||||
| 4° Trimestre | 3° Trimestre | 2° Trimestre | 1° Trimestre | |
| Interessi netti | 69.704 | 69.806 | 71.401 | 70.366 |
| Commissioni nette | 82.275 | 84.253 | 81.282 | 77.361 |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 15.323 | 11.601 | 8.026 | 9.811 |
| Saldo altri proventi/oneri | 2.924 | 147 | 341 | 196 |
| MARGINE D'INTERMEDIAZIONE | 170.226 | 165.807 | 161.050 | 157.734 |
| Spese per il personale | (23.558) | (22.497) | (22.444) | (21.653) |
| Altre spese amministrative | (60.877) | (56.019) | (58.669) | (65.073) |
| Recuperi di spesa | 26.582 | 26.669 | 24.227 | 26.590 |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (6.571) | (5.783) | (5.366) | (5.144) |
| Costi operativi | (64.424) | (57.630) | (62.252) | (65.280) |
| RISULTATO DI GESTIONE | 105.802 | 108.177 | 98.798 | 92.454 |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni |
(597) | (1.227) | 1.124 | (1.270) |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 105.205 | 106.950 | 99.922 | 91.184 |
| Altri oneri e accantonamenti | (3.536) | (19.780) | (2.856) | (980) |
| Oneri di integrazione | - | - | 2 | (2) |
| Profitti netti da investimenti | 1.122 | 450 | 6.463 | (658) |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 102.791 | 87.620 | 103.531 | 89.544 |
| Imposte sul reddito del periodo | (9.585) | (26.575) | (31.689) | (27.272) |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 93.206 | 61.045 | 71.842 | 62.272 |
| RISULTATO DI PERIODO | 93.206 | 61.045 | 71.842 | 62.272 |
| RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 93.206 | 61.045 | 71.842 | 62.272 |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze | Variazioni | |||
| 30/06/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % | |
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria ⁽¹⁾ | 3.765.567 | 3.263.940 | 501.627 | 15,4% |
| Totale dell'attivo | 29.412.208 | 28.022.907 | 1.389.301 | 5,0% |
| Raccolta diretta da clientela ² | 26.077.316 | 25.589.652 | 487.664 | 1,9% |
| Raccolta indiretta da clientela ³ | 56.569.091 | 55.829.163 | 739.928 | 1,3% |
| Totale raccolta (diretta e indiretta) da clientela | 82.646.407 | 81.418.815 | 1.227.592 | 1,5% |
| Patrimonio | 1.555.654 | 1.382.484 | 173.170 | 12,5% |
(1) I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si riferiscono ai soli finanziamenti erogati a clientela relativi ad utilizzi di aperture di credito in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie.
(2) La raccolta diretta da clientela comprende i conti correnti passivi e il conto deposito Cash Park.
(3) La raccolta indiretta da clientela si riferisce ai prodotti collocati on line o tramite i consulenti finanziari di FinecoBank.
| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 30/06/2020 | 31/12/2019 | 30/06/2019 | |
| N° Dipendenti | 1.244 | 1.225 | 1.176 |
| N° Consulenti finanziari | 2.569 | 2.541 | 2.566 |
| N° Negozi finanziari operativi ¹ | 399 | 396 | 394 |
(1) Numero negozi finanziari operativi: negozi finanziari gestiti dalla Banca e negozi finanziari gestiti dai consulenti finanziari (c.d. Fineco Center).
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Dati al | |||
| 30/06/2020 | 31/12/2019 | 30/06/2019 | |
| Interessi netti/Margine di intermediazione | 34,06% | 42,96% | 44,47% |
| Proventi di intermediazione e diversi/Margine di intermediazione | 65,94% | 57,04% | 55,53% |
| Proventi di intermediazione e diversi/Costi operativi | 202,38% | 149,66% | 138,80% |
| Cost/income ratio | 32,58% | 38,12% | 40,01% |
| Costi operativi/TFA | 0,32% | 0,33% | 0,35% |
| Cost of risk | 14 bp | 12 bp | 14 bp |
| CoR (sistema incentivante) | 13 bp | 12 bp | 13 bp |
| ROE | 29,90% | 29,02% | 32,81% |
| Rendimento delle attività | 1,23% | 1,03% | 1,04% |
| EVA (calcolato sul capitale economico) | 157.913 | 229.915 | 109.196 |
| EVA (calcolato sul patrimonio contabile) | 113.742 | 198.436 | 93.734 |
| RARORAC (calcolato sul capitale economico) | 63,98% | 31,90% | 35,54% |
| RARORAC (calcolato sul patrimonio contabile) | 15,44% | 17,90% | 18,83% |
| ROAC (calcolato sul capitale economico) | 72,99% | 40,01% | 43,65% |
| ROAC (calcolato sul patrimonio contabile) | 24,46% | 26,01% | 26,94% |
| Totale raccolta da clientela/Dipendenti medi | 66.947 | 67.990 | 64.699 |
| Totale raccolta da clientela/(Dipendenti medi + Consulenti finanziari medi) | 21.553 | 21.671 | 20.265 |
Proventi di intermediazione e diversi: Commissioni nette, Risultato di negoziazione, coperture e fair value, Saldo altri proventi/oneri.
Cost/income ratio: rapporto fra Costi operativi e Margine d'intermediazione.
Costi operativi/TFA: rapporto fra costi operativi e Total Financial Asset (raccolta diretta ed indiretta). Il TFA utilizzato per il rapporto è quello medio dell'esercizio calcolato come media tra il saldo al 30 giugno 2020 e quello del 31 dicembre precedente.
Cost of risk: rapporto fra le Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e i crediti verso clientela (media delle medie degli ultimi quattro trimestri, calcolati come media del saldo di fine trimestre e saldo del fine trimestre precedente). Il perimetro include solo i crediti di finanziamento verso clientela ordinaria.
CoR (sistema incentivante): rapporto fra Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e crediti verso clientela (media del saldo al 31 dicembre 2019 e quello del 31 dicembre precedente). Il perimetro delle esposizioni esclude le posizioni derivanti da titoli e anticipazioni ai consulenti finanziari.
ROE: rapporto fra l'utile netto e il patrimonio netto contabile (esclusi i dividendi e le eventuali erogazioni liberali, per i quali è prevista la distribuzione, e le riserve da valutazione) medio del periodo (media del saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente). Il risultato di periodo al 30 giugno 2020 e al 30 giugno 2019 è stato annualizzato. Si precisa che dal patrimonio netto contabile è stato escluso anche l'ammontare dei dividendi deliberati dal Consiglio di Amministrazione dell'11 febbraio 2020, successivamente revocati dal Consiglio di Amministrazione del 6 aprile 2020, pari a 195,1 milioni di euro.
Rendimento delle attività: rapporto tra l'utile netto e il totale attivo di bilancio. Il risultato di periodo al 30 giugno 2020 e al 30 giugno 2019 è stato annualizzato.
EVA (Economic Value Added): esprime la capacità dell'impresa di creare valore; è calcolato come differenza tra l'utile netto, escludendo gli oneri e i proventi straordinari e i relativi effetti fiscali (oneri di integrazione e i profitti netti da investimenti straordinari), e il costo figurativo del capitale allocato; quest'ultimo è stato calcolato sia utilizzando il maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico assorbito sia utilizzando il patrimonio netto contabile (media dei fine trimestri dell'anno).
RARORAC (Risk Adjusted Return on Risk Adjusted Capital): è il rapporto tra l'EVA (come sopra descritto) e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA) ed esprime in termini percentuali la capacità di creare valore per unità di capitale posto a presidio del rischio.
ROAC (Return on Allocated Capital): è il rapporto tra l'utile netto operativo e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA).
Si segnala che per quanto riguarda l'indicatore "Proventi di intermediazione e diversi/Margine di intermediazione" si è provveduto a ricalcolare, per omogeneità, il dato al 30 giugno 2019 a seguito della variazione apportata negli schemi di bilancio riclassificati, così come descritto nella "Premessa alla lettura della Relazione semestrale".
| Dati al | ||
|---|---|---|
| 30/06/2020 | 31/12/2019 | |
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo | 12,80% | 11,65% |
| Finanziamenti a banche/Totale attivo | 2,46% | 2,02% |
| Altre attività finanziarie/Totale attivo | 78,02% | 79,60% |
| Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto | 88,66% | 91,32% |
| Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto | 5,29% | 4,93% |
| Crediti verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela | 14,44% | 12,75% |
| Qualità del credito | Dati al | |
|---|---|---|
| 30/06/2020 | 31/12/2019 | |
| Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,12% | 0,11% |
| Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,05% | 0,05% |
| Coverage ¹ - Sofferenze | 90,90% | 91,39% |
| Coverage ¹ - Inadempienze probabili | 67,94% | 68,01% |
| Coverage ¹ - Esposizioni scadute deteriorate | 49,41% | 65,45% |
| Coverage ¹ - Totale crediti deteriorati | 82,80% | 85,92% |
(1) Calcolato come rapporto tra l'ammontare delle rettifiche di valore e l'esposizione lorda.
| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 30/06/2020 | 31/12/2019 | ||
| Capitale primario di classe 1 (migliaia di euro) | 816.955 | 583.031 | |
| Totale Fondi Propri (migliaia di euro) | 1.316.955 | 1.083.031 | |
| Totale attività ponderate per il rischio (migliaia di euro) | 3.387.496 | 3.216.788 | |
| Ratio - Capitale primario di classe 1 | 24,12% | 18,12% | |
| Ratio - Capitale di classe 1 | 38,88% | 33,67% | |
| Ratio - Totale Fondi Propri | 38,88% | 33,67% |
| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 30/06/2020 | 31/12/2019 | ||
| Capitale di classe 1 (Tier 1) (migliaia di euro) | 1.316.955 | 1.083.031 | |
| Esposizione ai fini della leva finanziaria (migliaia di euro) | 29.868.321 | 28.152.030 | |
| Indicatore di leva finanziaria | 4,41% | 3,85% |
I requisiti prudenziali di vigilanza al 30 giugno 2020 sono stati determinati in base alla disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 e successive Direttive/Regolamenti che ne modificano il contenuto, che traspongono nell'Unione Europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), raccolte ed attuate dalla Banca d'Italia tramite la Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 "Disposizioni di vigilanza per le banche" e successivi aggiornamenti.
Si precisa che in data 26 giugno 2020 è stato pubblicato il Regolamento (UE) 2020/873 del Parlamento EU e del Consiglio che modifica il CRR, apportando una serie di adeguamenti al quadro prudenziale di riferimento alla luce dell'emergenza sanitaria COVID-19. Per maggiori dettagli in merito al contenuto del Regolamento si rimanda alla Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato - Sezione 2 – I fondi propri e i coefficienti di vigilanza bancari delle Note illustrative.
Al 30 giugno 2020, i Fondi Propri del Gruppo ammontano a 1.317 milioni di euro, comprensivi dell'utile del primo semestre 2020 destinato ad incremento del valore delle riserve per 45 milioni di euro, assumendo soddisfatte le condizioni previste dall'art. 26, paragrafo 2, del Regolamento UE 575/2013 (CRR), e dell'intero utile dell'esercizio 2019 pari a 288,4 milioni di euro.
Si ricorda, infatti, che in data 6 aprile 2020 il consiglio di Amministrazione di FinecoBank S.p.A., tenuto conto delle Raccomandazioni della Banca Centrale Europea e della Banca d'Italia emesse in data 27 marzo 2020 relative alla politica dei dividendi nel contesto conseguente all'epidemia da COVID-19, nel pieno rispetto della normativa di riferimento e della miglior prassi consolidata in materia, ha deliberato di revocare la proposta di distribuzione del dividendo relativo agli utili 2019, per complessivi 195,1 milioni di euro, formulata dal Consiglio di Amministrazione dell'11 febbraio 2020, e deliberato, quindi, di proporre all'Assemblea di assegnare l'intero risultato dell'esercizio 2019 a riserve. Tale proposta è stata approvata dall'Assemblea degli Azionisti di FinecoBank riunitasi in data 28 aprile 2020.
L'incremento delle Attività ponderate per il rischio nel corso del primo semestre 2020 è riconducibile principalmente al rischio di credito dovuto alla crescita del business, in particolare all'attività di lending alla clientela e agli investimenti in obbligazioni garantite, ed al rischio di controparte dovuto all'attività di prestito titoli.
In riferimento ai requisiti di capitale applicabili a FinecoBank si precisa che è in corso il processo di revisione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process - SREP) condotto dalla Banca d'Italia, al termine del quale potrebbe essere richiesto un requisito patrimoniale aggiuntivo di secondo Pilastro (Pillar 2 Requirement - P2R) e una Pillar 2 Guidance (P2G) applicabili al Gruppo.
Non essendo ancora terminato il procedimento relativo all'imposizione di requisiti patrimoniali aggiuntivi che il Gruppo FinecoBank dovrà detenere oltre quello minimo regolamentare, alla data del 30 giugno 2020 il "Total SREP Capital Requirement" (TSCR) corrisponde al requisito minimo di Pillar 1.
Di seguito uno schema di sintesi dei requisiti di capitale e delle riserve per FinecoBank richiesti per giugno 2020.
| Requisiti | CET1 | T1 | TOTAL CAPITAL |
|---|---|---|---|
| A) Requisiti di Pillar 1 | 4,50% | 6,00% | 8,00% |
| B) Requisiti di Pillar 2 | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| C) TSCR (A+B) | 4,50% | 6,00% | 8,00% |
| D) Requisito combinato di riserva di capitale, di cui: | 2,503% | 2,503% | 2,503% |
| 1. riserva di conservazione del capitale (CCB) | 2,500% | 2,500% | 2,500% |
| 2. riserva di capitale anticiclica specifica per FinecoBank (CCyB) | 0,003% | 0,003% | 0,003% |
| E) Overall Capital Requirement (C+D) | 7,003% | 8,503% | 10,503% |
Al 30 giugno 2020 i requisiti sopra menzionati risultano essere rispettati dal Gruppo.
Per maggiori dettagli si rimanda alla Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato - Sezione 2 – I fondi propri e i coefficienti di vigilanza bancari delle Note illustrative.
Andamento della gestione
Il saldo della raccolta diretta da clientela registra una crescita dell'1,9% rispetto alla fine dell'anno precedente, raggiungendo 26.077 milioni di euro e confermando l'elevato grado di apprezzamento della qualità dei servizi offerti dal Gruppo da parte della clientela. Infatti, la quota preponderante della raccolta diretta è di natura "transazionale", a supporto dell'operatività complessiva dei clienti. La crescita di questa componente di raccolta conferma l'elevato e crescente grado di fidelizzazione della clientela, contribuendo ad incrementare la persistenza della raccolta stessa.
Il saldo della raccolta indiretta da clientela (Asset Under Management-AUM e Asset Under Custody-AUC) si attesta a 56.569 milioni di euro in crescita dell'1,3% rispetto al 31 dicembre 2019, grazie ad una raccolta netta di 4.750 milioni di euro registrata nel primo semestre dell'esercizio 2020, in parte compensata da un effetto mercato negativo pari a -3.522 milioni di euro.
Il saldo della raccolta totale da clientela (diretta e indiretta) ha quindi raggiunto 82.646 milioni di euro, registrando un incremento dell'1,5% rispetto a fine 2019. È stata inoltre confermata la qualità della raccolta, che evidenzia un'incidenza percentuale dei "Guided products & services" 4 sui TFA del 35,1%, in linea rispetto al 35,4% registrato al 31 dicembre 2019, e sul Risparmio Gestito del 72,3%, in miglioramento rispetto al 71,1% registrato a fine 2019, grazie al continuo perfezionamento dell'offerta.

AUC = Asset Under Custody
AUM = Asset Under Management
TFA = Total Financial Asset (raccolta diretta ed indiretta)
4 Rispettivamente prodotti e/o servizi della Banca costruiti investendo in OICR selezionati tra quelli distribuiti per ciascuna asset class avendo riguardo ai differenti profili di rischio della clientela, offerti ai clienti della Banca nell'ambito del modello di architettura aperta guidata. Alla data del presente documento, rientrano nella categoria dei guided products il fondo di fondi multicompartimentale "Core Series", "Fondi Core", i Piani individuali di risparmio "PIR" e le polizze Unit Linked "Core Unit", "Advice Unit", "Core Multiramo", "Advice Top Valor", "Old Mutual" e "Best in class", "FAM Evolution", "FAM Target", "FAM Series", "Core Pension", "Private Client Insurance" e "GP Private value", mentre rientra nella categoria dei guided services il servizio di consulenza evoluta (in materia di investimenti) "Fineco Advice", "Fineco Stars" e "Fineco Plus".
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Consistenze al | Variazioni | ||||
| 30/06/2020 | Comp% | 31/12/2019 | Comp% | Assoluta | % | |
| Conti correnti e depositi liberi | 26.076.606 | 31,6% | 25.588.332 | 31,4% | 488.274 | 1,9% |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | 710 | 0,0% | 1.320 | 0,0% | (610) | -46,2% |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA | 26.077.316 | 31,6% | 25.589.652 | 31,4% | 487.664 | 1,9% |
| Gestioni patrimoniali | 169.394 | 0,2% | 92.529 | 0,1% | 76.865 | 83,1% |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 27.657.395 | 33,5% | 28.785.791 | 35,4% | (1.128.396) | -3,9% |
| Prodotti assicurativi | 10.675.738 | 12,9% | 10.115.054 | 12,4% | 560.684 | 5,5% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza | 1.580.440 | 1,9% | 1.512.000 | 1,9% | 68.440 | 4,5% |
| SALDO RACCOLTA GESTITA | 40.082.967 | 48,5% | 40.505.374 | 49,7% | (422.407) | -1,0% |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | 16.486.124 | 19,9% | 15.323.789 | 18,8% | 1.162.335 | 7,6% |
| SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA | 16.486.124 | 19,9% | 15.323.789 | 18,8% | 1.162.335 | 7,6% |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA E INDIRETTA | 82.646.407 | 100,0% | 81.418.815 | 100,0% | 1.227.592 | 1,5% |
| di cui Guided products & services | 28.983.587 | 35,1% | 28.787.803 | 35,4% | 195.784 | 0,7% |
Nella tabella sopra riportata vengono evidenziati i dati relativi al saldo della raccolta diretta e indiretta dei clienti della Banca, sia che i medesimi siano collegati ad un consulente finanziario sia che operino esclusivamente tramite il canale online. Il saldo complessivo, pari a 82.646 milioni di euro, ha registrato un incremento dell'1,5% rispetto al 31 dicembre 2019, grazie ad una raccolta netta di 4.750 milioni di euro, in parte compensata da un effetto mercato negativo.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Consistenze al | Variazioni | ||||
| 30/06/2020 | Comp% | 31/12/2019 | Comp% | Assoluta | % | |
| Conti correnti e depositi liberi | 19.744.032 | 27,5% | 19.206.453 | 27,2% | 537.579 | 2,8% |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | 648 | 0,0% | 1.219 | 0,0% | (571) | -46,8% |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA | 19.744.680 | 27,5% | 19.207.672 | 27,2% | 537.008 | 2,8% |
| Gestioni patrimoniali | 169.394 | 0,2% | 92.529 | 0,1% | 76.865 | 83,1% |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 27.293.568 | 38,1% | 28.374.546 | 40,1% | (1.080.978) | -3,8% |
| Prodotti assicurativi | 10.600.812 | 14,8% | 10.033.227 | 14,2% | 567.585 | 5,7% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza | 1.580.425 | 2,2% | 1.511.983 | 2,1% | 68.442 | 4,5% |
| SALDO RACCOLTA GESTITA | 39.644.199 | 55,3% | 40.012.285 | 56,6% | (368.086) | -0,9% |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | 12.298.258 | 17,2% | 11.467.385 | 16,2% | 830.873 | 7,2% |
| SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA | 12.298.258 | 17,2% | 11.467.385 | 16,2% | 830.873 | 7,2% |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA E INDIRETTA - RETE CONSULENTI FINANZIARI |
71.687.137 | 100,0% | 70.687.342 | 100,0% | 999.795 | 1,4% |
| di cui Guided products & services | 28.947.306 | 40,4% | 28.754.383 | 40,7% | 192.923 | 0,7% |
Nella tabella sopra riportata vengono evidenziati i dati relativi al saldo della raccolta diretta e indiretta relativa ai soli clienti della rete dei consulenti finanziari. Il saldo complessivo, pari a 71.687 milioni di euro, ha registrato un incremento dell'1,4% rispetto al 31 dicembre 2019, grazie ad una raccolta netta di 4.103 milioni di euro, in parte compensata da un effetto mercato negativo.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 1° semestre | Comp % | 1° semestre | Comp % | Variazioni | ||
| 2020 | 2019 | Assoluta | % | |||
| Conti correnti e depositi liberi | 569.587 | 12,0% | 1.776.359 | 53,3% | (1.206.772) | -67,9% |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | (624) | 0,0% | (998) | 0,0% | 374 | -37,5% |
| RACCOLTA DIRETTA | 568.963 | 12,0% | 1.775.361 | 53,2% | (1.206.398) | -68,0% |
| Gestioni patrimoniali | 82.037 | 1,7% | 24.700 | 0,7% | 57.337 | 232,1% |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 611.529 | 12,9% | 27.069 | 0,8% | 584.460 | 2159,1% |
| Prodotti assicurativi | 757.031 | 15,9% | 1.091.919 | 32,7% | (334.888) | -30,7% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza | 154.381 | 3,3% | 274.959 | 8,2% | (120.578) | -43,9% |
| RACCOLTA GESTITA | 1.604.978 | 33,8% | 1.418.647 | 42,5% | 186.331 | 13,1% |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | 2.575.975 | 54,2% | 140.483 | 4,2% | 2.435.492 | 1733,7% |
| RACCOLTA AMMINISTRATA | 2.575.975 | 54,2% | 140.483 | 4,2% | 2.435.492 | 1733,7% |
| RACCOLTA NETTA TOTALE | 4.749.916 | 100,0% | 3.334.491 | 100,0% | 1.415.425 | 42,4% |
| di cui Guided products & services | 1.699.451 | 35,8% | 1.602.100 | 48,0% | 97.351 | 6,1% |
Nella tabella sopra riportata vengono evidenziati i dati relativi alla raccolta netta diretta, gestita e amministrata effettuata nel corso del primo semestre dell'esercizio 2020 a confronto con lo stesso periodo dell'esercizio precedente, sia che i clienti siano collegati ad un consulente finanziario sia che si tratti di clienti che operano esclusivamente online. La raccolta netta totale si attesta a 4.750 milioni di euro evidenziando un incremento del 42,4% rispetto al primo semestre 2019.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 1° semestre Comp % |
1° semestre | Comp % | Variazioni | |||
| 2020 | 2019 | Assoluta | % | |||
| Conti correnti e depositi liberi | 618.893 | 15,1% | 1.375.074 | 47,3% | (756.181) | -55,0% |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | (585) | 0,0% | (914) | 0,0% | 329 | -36,0% |
| RACCOLTA DIRETTA | 618.308 | 15,1% | 1.374.160 | 47,2% | (755.852) | -55,0% |
| Gestioni patrimoniali | 82.037 | 2,0% | 24.700 | 0,8% | 57.337 | 232,1% |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 622.502 | 15,2% | 34.007 | 1,2% | 588.495 | 1730,5% |
| Prodotti assicurativi | 757.988 | 18,5% | 1.090.256 | 37,5% | (332.268) | -30,5% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza | 154.403 | 3,8% | 274.959 | 9,5% | (120.556) | -43,8% |
| RACCOLTA GESTITA | 1.616.930 | 39,4% | 1.423.922 | 48,9% | 193.008 | 13,6% |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | 1.867.416 | 45,5% | 111.622 | 3,8% | 1.755.794 | 1573,0% |
| RACCOLTA AMMINISTRATA | 1.867.416 | 45,5% | 111.622 | 3,8% | 1.755.794 | 1573,0% |
| RACCOLTA NETTA TOTALE - RETE CONSULENTI FINANZIARI | 4.102.654 | 100,0% | 2.909.704 | 100,0% | 1.192.950 | 41,0% |
| di cui Guided products & services | 1.694.089 | 41,3% | 1.605.111 | 55,2% | 88.978 | 5,5% |
Nella tabella sopra riportata vengono evidenziati i dati relativi alla raccolta netta diretta, gestita e amministrata relativa ai soli clienti della rete dei consulenti finanziari effettuata nel corso del primo semestre dell'esercizio 2020 a confronto con lo stesso periodo dell'esercizio precedente. La raccolta netta totale si attesta a 4.103 milioni di euro evidenziando un incremento del 41% rispetto al primo semestre 2019.
Il Margine di intermediazione si attesta a 405,8 milioni di euro, registrando un incremento del 27,3% rispetto ai 318,8 milioni di euro registrati nello stesso periodo dell'esercizio 2019.
Le Commissioni nette e il Risultato negoziazione, coperture e fair value contribuiscono all'incremento del margine di intermediazione con una crescita, rispettivamente, del 32,2% e del 216,7%, mentre gli Interessi netti registrano una lieve flessione del 2,5%.
Gli Interessi netti diminuiscono di circa 3,5 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, per effetto, principalmente, della discesa dei tassi di mercato, parzialmente compensato dal contributo positivo dell'incremento dei volumi, dall'aumento dell'attività di lending e dalla gestione più dinamica della tesoreria. A tal proposito occorre sottolineare che la struttura degli investimenti realizzati dal Gruppo ha contribuito a mantenere un consistente livello degli interessi attivi, infatti il tasso medio lordo dell'attivo fruttifero è stato pari all'1,06% (1,20% al 30 giugno 2019).
Le Commissioni nette evidenziano un incremento di 51,1 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, grazie, principalmente, alle commissioni generate dal Brokerage (+36,6 milioni di euro), complice un contesto di mercato caratterizzato da una forte volatilità, un aumento della base di clientela operativa sulla piattaforma della Banca e alla rivisitazione dell'offerta, e dalle commissioni generate dal Banking (+9,1 milioni di euro), per effetto, in particolare, della modifica del costo mensile di tenuta del conto corrente in euro che ha avuto efficacia a partire dal mese di febbraio 2020. Si precisa che nella voce sono inclusi i canoni di tenuta conto – la cui introduzione è oggetto del procedimento avviato nei confronti della Banca a dicembre 2019 dall'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (A.G.C.M.) – che la Banca, tenuto in considerazione l'esito delle audizioni e delle interlocuzioni avvenute con la predetta Autorità, e pur confermando la correttezza del proprio operato, ha ritenuto opportuno assumersi l'impegno di ristorare ai clienti interessati da tale pratica commerciale, per un ammontare stimato in 4 milioni di euro al 30 giugno 2020 (già oggetto di rilevazione nella voce Altri oneri e accantonamenti a cui si rimanda). Nonostante il difficile contesto di mercato, anche le commissioni generate dall'Investing hanno registrato un incremento (+6,1 milioni di euro), grazie al continuo perfezionamento dell'offerta e alla qualità della raccolta. Si evidenzia che nel primo semestre 2020 la controllata Fineco AM ha generato commissioni nette per 32,4 milioni di euro.
Il Risultato negoziazione, coperture e fair value è determinato principalmente dagli utili realizzati dal Brokerage, che include l'attività di internalizzazione di titoli e contratti derivati regolamentati e over the counter, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei titoli e dei derivati internalizzati e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta, che evidenzia una incremento di 31,2 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, grazie alla volatilità registrata sui mercati finanziari nel corso del primo semestre 2020 che ha determinato un incremento dei volumi internalizzati di oltre il 180%. Il risultato comprende inoltre le componenti reddituali generate dagli strumenti finanziari contabilizzati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", tra i quali le preferred shares di Visa INC class "C" e l'esposizione in titoli di capitale rilevata a fronte delle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, la cui valutazione al fair value ha determinato nel primo semestre 2020, rispettivamente, un risultato positivo di 0,06 milioni di euro (+1,9 milioni di euro nel primo semestre 2019) e un risultato negativo di 1,2 milioni di euro (-4,8 milioni di euro nel primo semestre 2019). Sono presenti, infine, gli utili netti generati dalla vendita di titoli di Stato contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva", per un importo di 1,8 milioni di euro (0,7 milioni di euro nel primo semestre 2019), e contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", per un importo di 7 milioni di euro (2,1 milioni di euro nel primo semestre 2019, inclusi i titoli emessi da UniCredit).
I Costi operativi si confermano sotto controllo evidenziando un incremento di 4,7 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente (+4,8 milioni di euro relativi a "Spese per il personale", -1,9 milioni di euro relativi alle "Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa" e +1,8 milioni di euro relativi alle "Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali"). La crescita del 3,7% risulta comunque contenuta rispetto all'ampliamento di attività, masse, clientela, struttura e organico, a conferma della forte leva operativa del Gruppo e alla diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi, certificata da un cost/income ratio che si attesta al 32,6% (40% al 30 giugno 2019).
Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni del primo semestre 2020 si attestano a -3,7 milioni di euro (-0,1 milioni di euro nel primo semestre 2019) e sono principalmente influenzate dall'evoluzione degli scenari macroeconomici utilizzati nel calcolo delle rettifiche per Expected Credit Losses al 30 giugno 2020. Come descritto in precedenza negli "Eventi di rilievo del periodo", nella valutazione delle esposizioni creditizie performing al 30 giugno 2020, il Gruppo ha considerato uno scenario macroeconomico aggiornato per tenere conto degli effetti della crisi derivanti dalla pandemia da COVID-19. L'aggiornamento degli scenari macroeconomici ha comportato rettifiche per circa 0,3 milioni di euro. Per quanto concerne le restanti controparti diverse dagli emittenti titoli, l'aggiornamento degli scenari macroeconomici ha determinato rettifiche per circa 0,8 milioni di euro, determinate sulla base delle evidenze risultanti dai modelli di impairment IFRS9 e mediante aggiustamenti previsti dal principio contabile ("post-model overlay and adjustment"). Si ricorda, inoltre, che al 30 giugno 2019 il Gruppo aveva registrato riprese di valore nei confronti della controparte UniCredit S.p.A. per circa 2,3 milioni di euro, grazie sia alla diminuzione delle esposizioni sia al miglioramento del profilo di rischio della controparte, per effetto della garanzia finanziaria ricevuta nell'ambito del contratto di "Pledge Agreement" stipulato in seguito all'uscita di FinecoBank dal Gruppo Bancario UniCredit.
Gli Altri oneri e accantonamenti si attestano a -7,6 milioni di euro in aumento rispetto ai -3,8 milioni di euro registrati nel primo semestre 2019. Nel corso del primo semestre 2020 è stato rilevato il contributo ordinario annuo richiesto per l'esercizio 2020 di cui alla direttiva 2014/59/UE (Single Resolution Fund) per un importo pari a 0,7 milioni di euro di euro (nessuna contribuzione era stata richiesta per l'esercizio 2019). Nel mese di giugno 2020 Banca d'Italia ha richiamato presso il sistema bancario le contribuzioni addizionali al Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) di cui all'art. 1, comma 848, della Legge n. 208/2015; il contributo a carico della Banca è pari a 0,2 milioni di euro. Al 30 giugno 2020 gli Altri oneri e accantonamenti inoltre accolgono un accantonamento effettuato dalla Banca in relazione al procedimento avviato nei confronti della stessa a dicembre 2019 dall'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (A.G.C.M.). Si ricorda, a tal proposito, che in data 20 dicembre 2019 la Banca ha ricevuto comunicazione dall'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (A.G.C.M.) di avvio di un procedimento finalizzato a valutare la conformità al
Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005) di una pratica commerciale seguita in passato dalla Banca per promuovere l'apertura del conto corrente. Nel corso del primo semestre 2020 FinecoBank, assistita dai propri legali, ha fornito all'Autorità nei termini prescritti tutte le informazioni richieste ai fini della valutazione, illustrando le ragioni per le quali ritiene di aver operato correttamente. Tenuto in considerazione l'esito delle audizioni e delle interlocuzioni avvenute con l'Autorità, la Banca, pur confermando la correttezza del proprio operato, ha ritenuto opportuno assumersi l'impegno di ristorare i clienti interessati da tale pratica commerciale dei costi (canoni mensili di tenuta conto) addebitati nel corso del primo semestre 2020 e di non applicare tali canoni fino al 31 dicembre 2020.
Nelle more delle determinazioni dell'Autorità in merito alla proposta di impegni presentata dalla Banca, tale impegno sostanziale, assunto dalla Banca alla data della presente relazione, è stato pertanto oggetto di specifico accantonamento a Fondo rischi ed oneri al 30 giugno 2020 per un ammontare di 4 milioni di euro che, in caso di accoglimento dei suddetti impegni, verrà riconosciuto ai clienti interessati nel corso del secondo semestre 2020 tramite il ristoro puntuale dei canoni effettivamente addebitati agli stessi a decorrere dal 1° febbraio 2020.
I Profitti netti da investimenti si attestano a -3,8 milioni di euro, evidenziando una riduzione di 9,6 milioni di euro rispetto al primo semestre 2019. Come descritto in precedenza, nella valutazione delle esposizioni creditizie performing al 30 giugno 2020, il Gruppo ha considerato uno scenario macroeconomico aggiornato per tenere conto degli effetti della crisi derivanti dalla pandemia da COVID-19. Con riferimento alle esposizioni nei confronti degli emittenti titoli, per le quali l'impatto maggiore ha riguardato le esposizioni Sovereign, l'aggiornamento degli scenari macroeconomici ha determinato rettifiche per circa 3,6 milioni di euro, determinate sulla base delle evidenze risultanti dai modelli di impairment IFRS9 e mediante aggiustamenti previsti dal principio contabile ("post-model overlay and adjustment"). Si ricorda, inoltre, che al 30 giugno 2019 il Gruppo aveva registrato riprese di valore nei confronti dell'emittente UniCredit S.p.A. per circa 6,5 milioni di euro, grazie sia alla diminuzione delle esposizioni in titoli di debito sia al miglioramento del profilo di rischio dell'emittente, per effetto della garanzia finanziaria ricevuta nell'ambito del contratto di "Pledge Agreement" stipulato in seguito all'uscita di FinecoBank dal Gruppo Bancario UniCredit.
Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 258,5 milioni di euro, in aumento del 33,9% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, grazie, in particolare, alla crescita delle Commissioni nette e del Risultato negoziazione, coperture e fair value. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 2020 precedentemente illustrate5 , il Risultato lordo dell'operatività corrente sarebbe pari a 259,7 milioni di euro, in crescita del 31,3% rispetto al primo semestre dell'esercizio 2019, anch'esso depurato dalle poste non ricorrenti registrate6 .
Il Risultato del periodo si attesta a 180,2 milioni di euro, evidenziando un incremento del 34,3% rispetto ai 134,1 milioni di euro registrati nel primo semestre dell'esercizio precedente. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 2020 precedentemente illustrate7 , il Risultato di periodo sarebbe pari 181 milioni di euro, in crescita del 30,1% rispetto al risultato del primo semestre dell'esercizio 2019 anch'esso depurato dalle poste non ricorrenti registrate8 .
La Cassa e disponibilità liquide, pari a 909,8 milioni di euro, è costituita principalmente dalla liquidità depositata sul conto HAM (Home Accounting Model) presso Banca d'Italia, conto utilizzato per la gestione della liquidità di breve termine.
I Finanziamenti a banche si attestano a 723,2 milioni di euro, evidenziando un incremento del 27,8% rispetto al 31 dicembre 2019 per effetto, principalmente, di maggiori margini di variazione versati per l'operatività in derivati. La voce include anche le disponibilità liquide presso istituzioni creditizie detenute, principalmente, per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento e delle operazioni in strumenti finanziari propri e della clientela.
I Finanziamenti a clientela si attestano a 4.204,3 milioni di euro, in aumento del 14,3% rispetto al 31 dicembre 2019, grazie alla crescita dell'attività di lending. Nel corso del primo semestre 2020, infatti, sono stati erogati 78 milioni di euro di prestiti personali, 552 milioni di euro di mutui e sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 429 milioni di euro, con un incremento delle esposizioni in conto corrente di 130 milioni di euro; ciò ha determinato un incremento dell'aggregato complessivo dei finanziamenti verso la clientela ordinaria del 15,4% rispetto al 31 dicembre 2019. L'ammontare dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore è pari a 4,7 milioni di euro (3,6 milioni di euro al 31 dicembre 2019) con un coverage ratio dell'82,8%; il rapporto fra l'ammontare dei crediti deteriorati e l'ammontare dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si attesta allo 0,12% (0,11% al 31 dicembre 2019).
Le Altre attività finanziarie si attestano a 22.946,5 milioni di euro, in aumento del 2,9% rispetto al 31 dicembre 2019. Il valore di bilancio dei titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A. è pari a 6.505,8 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 7.501,4 milioni di euro presenti al 31 dicembre 2019 per effetto del rimborso dei titoli giunti a scadenza nel corso del primo semestre 2020. Gli acquisti effettuati dal Gruppo nel corso del primo semestre 2020 hanno riguardato, principalmente, titoli emessi da Stati, Enti Sovranazionali e covered bond.
I Debiti verso banche sono pari a 113,1 milioni di euro, registrando una riduzione del 26,8% rispetto al 31 dicembre 2019, riconducibile principalmente alla riduzione delle passività rappresentate da conti correnti con istituzioni creditizie e da operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità del prestatore. La voce include anche i "Debiti per leasing" verso banche, pari a 4,9 milioni di euro, che rappresentano
5 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -1,2 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale). 6 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -4,8 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale). 7 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,8 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale). 8 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -3,2 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale), beneficio fiscale rilevato grazie al c.d. regime del Patent Box per un importo di +1,8 milioni di euro.
il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.
I Debiti verso clientela si attestano a 27.021,2 milioni di euro, in aumento del 4,2% rispetto al 31 dicembre 2019, per effetto della crescita della raccolta diretta in conto corrente da clientela e delle operazioni di pronti contro termine effettuate sul mercato MTS. La voce include anche i "Debiti per leasing" verso clientela, pari a 66,4 milioni di euro, di cui 0,8 milioni di euro relativi alla controllata Fineco AM, che rappresentano il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con soggetti diversi da istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.
Il Patrimonio si attesta a 1.555,6 milioni di euro, evidenziando un incremento di 173,2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019, riconducibile principalmente all'utile conseguito nel primo semestre 2020. Si precisa che nel corso del primo semestre 2020 sono state pagate le cedole degli strumenti AT1 emessi da FinecoBank, il cui ammontare, al netto della relativa fiscalità, ha determinato una riduzione del patrimonio netto di 9,9 milioni di euro.
Il primo semestre del 2020 si è aperto con il lancio della nuova campagna di comunicazione "NOI SIAMO FINECO".
La nuova campagna di comunicazione è il risultato di un attento lavoro di ricerca sui reali motivi di insoddisfazione degli investitori verso le proprie banche e si propone di offrire una soluzione per ciascuno di essi. FinecoBank continua ad essere "la banca che semplifica la banca" e ora si evolve posizionandosi come il miglior partner per gli investimenti degli italiani, l'alternativa che le persone cercano in questo settore. Una banca smart, digitale, trasparente e con una rete di consulenti capaci di rispondere alle esigenze sempre più specifiche dei propri clienti che sono messi al centro dei propri servizi.
A fine febbraio e a metà aprile sono stati pianificati due importanti flight di comunicazione a sostegno del lancio della nuova campagna e che hanno coinvolto Tv, Stampa e digital come mezzi principali; nel mese di marzo, e in continuità fino alla fine di giugno, è stata pianificata una campagna digital sul segmento trading; inoltre, nel mese di aprile è stata attivata un'iniziativa di member get member a sostegno dei consulenti finanziari.
Nell'ambito del programma di Reputation Management - che prevede la misurazione continuativa, da parte di Reputation Institute9 , su base mensile della reputazione aziendale presso un campione rappresentativo della popolazione italiana (General Public) - nel primo trimestre 2020 l'indice reputazionale di FinecoBank è pari a 66,8/100 posizionandoci come la seconda banca per reputazione.
Per quanto riguarda gli eventi e le occasioni formative per clienti e consulenti, il primo semestre 2020 è stato segnato profondamente dall'emergenza sanitaria Covid-19 che, a seguito del lockdown, ha imposto delle modalità di svolgimento del tutto nuove, virtualizzandoli e rendendoli fruibili da remoto. Sono stati quindi organizzati oltre 700 eventi virtuali che hanno visto la partecipazione di circa 40.000 tra clienti e prospect.
Numerose sono state anche le iniziative nelle quali la Banca è stata in prima linea sui media nazionali con l'obiettivo di fornire gli strumenti per capire le implicazioni sociali ed economiche a seguito della pandemia. Nel mese di aprile, in collaborazione con Il Corriere della Sera, è stata avviata l'iniziativa "L'Italia che investe: dopo la crisi una nuova normalità", in cui tre protagonisti di primo piano, tra cui l'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fineco Alessandro Foti, hanno spiegato al grande pubblico, attraverso il canale tv del Corriere della Sera, le peculiarità della crisi sanitaria ed economica legata all'epidemia di Coronavirus.
Nel primo semestre FinecoBank ha deciso di supportare Fondazione Feltrinelli nelle sue attività di ricerca. In particolare, "Cinque lezioni di complessità" è stata un'operazione di respiro socio-filosofico che ha visto la realizzazione di 5 incontri aperti al pubblico con M. Benassyag, che ha analizzato la molteplicità di fattori che compongono la complessità della società in cui viviamo e i condizionamenti a cui è esposto ogni individuo. FinecoBank, come main sponsor, sostiene infatti il valore della semplicità in quanto diversa e contraria all'attitudine al semplicistico.
Accanto a questa attività, il Gruppo ha confermato e rafforzato l'importante collaborazione con il FAI (Fondo Ambiente Italiano) del quale da più anni FinecoBank è Corporate Golden Donor e da quest'anno Main Sponsor in tutte le iniziative del 2020 organizzate dal FAI sul territorio nazionale dedicate alla ripresa delle attività con particolare attenzione al tema culturale e ambientale. FinecoBank e FAI hanno in comune la cura del valore del patrimonio, più finanziario per il primo, artistico e paesaggistico per il secondo, ma entrambi centrati sui progetti di vita del singolo individuo. Il primo appuntamento di rilievo sono state le Giornate FAI all'aperto di giugno, il secondo saranno le Giornate FAI d'Autunno.
Anche quest'anno FinecoBank ha proseguito nel proprio impegno a sostegno di diversi progetti di solidarietà. Nel mese di marzo, a seguito dell'esplosione della pandemia Covid-19, è stata attivata una campagna di raccolta fondi sul sito FinecoBank.com a sostegno di due tra i più importanti e più impattati istituti sanitari italiani: l'ASST Fatebenefratelli Sacco e l'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive "Lazzaro Spallanzani" di Roma. Al contributo diretto di FinecoBank si sono aggiunte le donazioni dei clienti, che hanno risposto in modo molto generoso all'appello. Nell'ambito dell'emergenza Covid-19, FinecoBank ha sostenuto anche l'acquisto di un'autoambulanza a favore della Croce Rosaceleste di Milano e le comunità di CAF Onlus, per aiutare i ragazzi vittime di violenza a recuperare psicologicamente dopo il lungo lockdown. Inoltre ha effettuato una donazione a favore dell'associazione Anvolt, che sostiene i malati oncologici e le loro famiglie nel percorso di cure, organizzando il trasporto dei pazienti dal domicilio alle strutture ospedaliere per ricevere le terapie necessarie. Il contributo di FinecoBank è stato destinato all'acquisto di dispositivi di protezione individuale, per la sanificazione degli spazi e per garantire il distanziamento sociale a protezione degli assistiti.
FinecoBank è "Top Employer Italia" anche nel 2020 per l'attenzione alla valorizzazione delle risorse e allo sviluppo delle competenze, favorendo un ambiente di lavoro positivo e stimolante.
Per quanto riguarda le attività di marketing e comunicazione di Fineco in UK, ad aprile è partita la nuova campagna di comunicazione "Trade without compromise" che ha come obiettivo quello di acquisire nuovi clienti nel segmento trading.
Fineco Asset Management ("FAM") prosegue con successo sulla strada della crescita degli asset under management e dell'ampliamento della gamma di soluzioni di investimento, rispondendo tempestivamente ed efficacemente alle esigenze della rete di consulenza e della clientela finale. Anche nel primo semestre del 2020, questo trend è stato accompagnato da un'attività di comunicazione strategica mirata ad alimentare il posizionamento di FAM tra i protagonisti nell'arena del risparmio gestito. Il lancio di due nuove soluzioni di investimento, FAM Target Boost e FAM Global Defence 2023, è stato supportato da due campagne pubblicitarie ad hoc, focalizzate su testate off-line e on-line, sia nazionali sia di settore. I due nuovi prodotti sono stati al centro dell'attività di relazione con la stampa, che ha visto anche il coinvolgimento del CEO di FAM tramite interviste e approfondimenti, volti a presentare i nuovi strumenti posizionandoli strategicamente nel contesto peculiare di mercato e di settore del primo semestre, alla luce della forte
9 Il Reputation Institute ("RI") è la società di consulenza e leader nel mondo per la reputazione. Il RI consente a molte delle aziende leader a livello mondiale di prendere decisioni aziendali più sicure che costruiscono e proteggono il capitale della reputazione, analizzano gli argomenti di rischio e sostenibilità e guidano il vantaggio competitivo. Lo strumento di gestione più importante del RI è il modello RepTrak® per l'analisi della reputazione di aziende e istituzioni - meglio noto tramite il Global RepTrak® 100, lo studio più ampio e completo al mondo sulla reputazione aziendale.
volatilità sui mercati finanziari indotta dalla crisi sanitaria del Covid-19. In quest'ottica, i principi di finanza comportamentale, per la prima volta automatizzati in FAM Target Boost, sono stati tra i temi in focus dell'attività di relazione con i media, testimoniando la vocazione di FAM all'educazione finanziaria.
Infine, in chiusura di semestre, FAM ha portato sotto i riflettori dell'industria del risparmio gestito il tema della "sostenibilità oltre il prodotto": una conferenza stampa virtuale ha permesso infatti di spiegare perché per definirsi "sostenibili" non basta investire seguendo i criteri ESG. Per FAM, sostenibilità è anche avere un approccio fair nei confronti del cliente, del consulente e dell'azionista: solo con profili commissionali efficienti, che non prevedono commissioni di performance, un asset manager può davvero considerarsi sostenibile.
Per favorire il cambiamento e aumentare l'attenzione su un tema così importante per clienti, consulenti e investitori, FAM ha lanciato un bollino di "sostenibilità evoluta", a disposizione della comunità del risparmio gestito: "No Performance Fees".
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 15 gennaio 2020, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 13 gennaio 2020, ha approvato i seguenti sistemi di incentivazione successivamente approvati dall'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2020:
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank dell'11 febbraio 2020, tenuto conto del risultato positivo della verifica delle condizioni minime di accesso a livello di Gruppo e di quelle individuali (compliance dei comportamenti e occupazione continuativa), nonché del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 7 febbraio 2020, ha approvato:
con riferimento al piano "Sistema Incentivante 2018":
o con riferimento al piano "Sistema Incentivante 2019 PFA":
Il Consiglio di Amministrazione di Fineco Asset Management riunitosi il 21 aprile 2020 ha approvato il proprio Sistema Incentivante 2020 per il personale locale appartenente al "Personale più rilevante".
L'azione FinecoBank
a
Al 30 giugno 2020 il prezzo dell'azione si è attestato a quota 12,02 euro, in rialzo del 14% rispetto al prezzo di chiusura registrato a fine 2019 pari a 10,69 euro, nonostante la correzione generalizzata legata all'esplosione della pandemia Covid-19. Il risultato è infatti in controtendenza rispetto sia all'indice FTSE MIB sia all'indice Euro Stoxx Banks, che da inizio anno hanno registrato una contrazione rispettivamente del 18% e del 35%. Il valore medio registrato dall'azione nel primo semestre 2020 è stato pari a 10,12 euro e nel corso del mese di giugno ha raggiunto il proprio valore massimo storico, pari a 12,42 euro.
La capitalizzazione di mercato della società al 30 giugno 2020 risulta di 7.324 milioni di euro.
| Anno 2014 | Anno 2015 | Anno 2016 | Anno 2017 | Anno 2018 | 1° semestre 2019 | Anno 2019 | 1° semestre 2020 | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Prezzo ufficiale azione ordinaria (€) | ||||||||
| - massimo | 4,750 | 7,805 | 7,400 | 8,735 | 11,890 | 12,385 | 12,385 | 12,415 |
| - minimo | 3,808 | 4,438 | 4,622 | 5,345 | 7,956 | 8,646 | 8,514 | 6,918 |
| - medio | 4,173 | 6,479 | 5,980 | 6,914 | 9,823 | 10,498 | 10,234 | 10,124 |
| - fine periodo | 4,668 | 7,625 | 5,330 | 8,535 | 8,778 | 9,810 | 10,690 | 12,015 |
| Numero azioni (milioni) | ||||||||
| - in circolazione a fine periodo | 606,3 | 606,5 | 606,8 | 607,7 | 608,4 | 608,4 | 608,9 | 609,6 |
I risultati conseguiti nelle principali aree di attività Nelle pagine seguenti vengono riportati e commentati i principali indicatori e i risultati che identificano le macroaree di attività: Banking, Brokerage e Investing, ivi inclusa anche l'attività di gestione del risparmio svolta dalla controllata Fineco AM.
Tali macroaree, in relazione al particolare modello di business che prevede una forte integrazione verticale fra le differenti tipologie di attività, sono tra loro interdipendenti. Il Gruppo, infatti, offre i propri servizi (bancari e d'investimento) attraverso la rete dei consulenti finanziari ed i canali online e mobile che operano in modo tra loro coordinato ed integrato. La completezza dei servizi offerti consente di proporsi quale unico punto di riferimento del cliente (one stop solution) per l'operatività bancaria e le esigenze d'investimento. Questa strategia fortemente integrata e fondata sul cliente ha come conseguenza il fatto che i ricavi e i margini relativi ai diversi prodotti/servizi (investing, banking e brokerage) sono, quindi, profondamente interdipendenti.
Tutte le attività sono svolte con la finalità di ottenere risultati economici dalla gestione "industriale" dei business, minimizzando il profilo di rischio finanziario delle attività stesse. La gestione finanziaria del Gruppo è orientata ad una gestione dei rischi tesa a preservare i ritorni industriali delle diverse attività e non ad assumere, in proprio, posizioni di rischio.
Nel corso del primo semestre 2020 l'area Banking ha proseguito l'attività di ottimizzazione dei processi in tema di digitalizzazione e di ampliamento della propria offerta in termini di prodotti e servizi, attività che ha permesso anche di fronteggiare al meglio l'emergenza sanitaria COVID-19. In seguito all'emergenza sanitaria COVID-19, infatti, sono stati messi in atto nuovi processi per consentire ai consulenti finanziari Fineco di continuare l'acquisizione dei clienti anche a distanza. In particolare è stato sviluppato un processo interno alla Banca che ha consentito ai consulenti finanziari Fineco di far aprire un conto corrente ai propri clienti in completa autonomia, direttamente dall'area pubblica del sito wwwfinecobank.com, procedendo con la contestuale assegnazione.
Per quanto riguarda i nuovi prodotti e servizi offerti si evidenzia:
Per quanto riguarda, invece, l'ottimizzazione dei prodotti e servizi esistenti, si segnala:
Si ricorda, inoltre, che a partire dal mese di febbraio 2020 ha avuto efficacia la modifica del costo mensile di tenuta del conto corrente in euro e del costo mensile applicato alle sottorubriche Multicurrency CHF sottoscritte prima del 26 novembre 2016. La modifica era stata comunicata alla clientela nel mese di novembre 2019 con proposta di modifica unilaterale ai sensi dell'Art. 18 del TUB con efficacia a partire dal 1 febbraio 2020.
10 Multicurrency è il servizio gratuito integrato nel conto Fineco che consente di diversificare liquidità e investimenti e di operare direttamente nelle principali valute mondiali senza commissioni di cambio (solo spread) e direttamente nella valuta di riferimento.
Infine, è altresì continuata l'attività di progettazione e gestione di campagne di marketing e iniziative di passaparola (member gets member) rivolte ai clienti di FinecoBank.
La tabella di seguito riportata evidenzia una riduzione dello spending delle carte di credito rispetto al primo semestre 2019, imputabile principalmente alla contrazione dei consumi determinata dalla pandemia da COVID-19.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Prodotti di credito | Spending | Importo di bilancio |
Spending | Importo di bilancio |
Variazioni | |||
| 1° semestre | 1° semestre | Spending | Importo di bilancio | |||||
| 2020 | 30/06/2020 | 2019 | 31/12/2019 | Assoluta | % | Assoluta | % | |
| Carte di credito revolving | 19.409 | 38.427 | 23.817 | 43.486 | (4.408) | -18,5% | (5.059) | -11,6% |
| Carte di credito a saldo | 1.189.198 | 234.232 | 1.438.072 | 311.672 | (248.874) | -17,3% | (77.440) | -24,8% |
| Totale | 1.208.607 | 272.659 | 1.461.889 | 355.158 | (253.282) | -17,3% | (82.499) | -23,2% |
Per quanto riguarda l'attività di concessione dei finanziamenti, è proseguita l'attività di ottimizzazione dell'attuale portafoglio prodotti contestualmente all'indirizzamento delle nuove esigenze nate per fronteggiare l'emergenza sanitaria COVID-19.
Con riferimento all'ottimizzazione dell'attuale portafoglio prodotti, si evidenzia:
Per supportare le esigenze finanziarie della clientela correlate all'emergenza sanitaria COVID-19, la Banca, oltre ad attuare la sospensione delle rate dei mutui con il ricorso al Fondo CONSAP (in ottemperanza a quanto disposto dal Decreto Cura Italia), ha posto in essere alcune iniziative, in particolare:
La tabella seguente riporta le erogazioni e il saldo di bilancio di prestiti personali e sovvenzioni chirografarie a rimborso rateale, mutui e concessioni di fidi in conto corrente confrontati, rispettivamente, con le erogazioni del primo semestre 2019 e con saldo a fine 2019.
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Prodotti di credito | Erogazioni | Importo di bilancio |
Erogazioni | Importo di bilancio |
Variazioni | ||||
| 1° semestre | 1° semestre | Erogazioni | Importo di bilancio | ||||||
| 2020 | 30/06/2020 | 2019 | 31/12/2019 | Assoluta | % | Assoluta | % | ||
| Prestiti personali e sovvenzioni chirografarie a |
|||||||||
| rimborso rateale | 78.046 | 436.788 | 109.404 | 457.577 | (31.358) | -28,7% | (20.789) | -4,5% | |
| Fidi in conto corrente * | 428.908 | 1.422.227 | 451.100 | 1.292.172 | (22.192) | -4,9% | 130.055 | 10,1% | |
| Mutui | 551.914 | 1.631.511 | 170.711 | 1.156.353 | 381.203 | 223,3% | 475.158 | 41,1% | |
| Totale | 1.058.868 | 3.490.526 | 731.215 | 2.906.102 | 327.653 | 44,8% | 584.424 | 20,1% |
* Per i Fidi in conto corrente la colonna erogazioni rappresenta l'importo accordato.
Si precisa che gli affidamenti garantiti da titoli accordati nel corso dell'esercizio 2020 ammontano complessivamente a 422 milioni di euro (413 milioni di euro relativi al prodotto Credit Lombard, 6 milioni di euro garantiti da pegni e 2 milioni di euro di fidi con mandato a vendere), pari al 98% del totale dei fidi concessi.
Nel primo semestre 2020 l'intensità e la cronologia della pandemia, nonché il timing delle politiche di lockdown hanno portato ad una significativa contrazione congiunturale in tutti i continenti, provocando di contro una forte volatilità su tutti i mercati finanziari. Inoltre, la crisi ha aumentato esponenzialmente l'attenzione verso i servizi digitali e personalizzati.
La forza di un modello di business diversificato con una piattaforma integrata e completa ha permesso al Gruppo, seppur in questa complessa fase di mercato di generare risultati eccellenti.
La sostenibilità del modello di business di Fineco ha permesso al Brokerage di generare un risultato positivo di 127,9 milioni di euro nel primo semestre 2020 e di distinguersi sul mercato, grazie a un'offerta di prodotti che deve il suo successo a tre caratteristiche: facilità d'uso, qualità, ottimo rapporto di prezzo.
Nel primo semestre è proseguita l'attività di ottimizzazione dell'attuale portafoglio prodotti. In particolare, si evidenzia la revisione del piano commissionale sui futures, rendendolo ancora più conveniente, con commissioni ridotte sui futures del mercato IDEM, Eurex e CME, e l'estensione del servizio ordini automatici (Stop Loss e Take Profit) su CFD FX anche per l'operatività in Overnight. Tale servizio permette di aggiungere, modificare e cancellare ordini automatici personalizzati sia sulla posizione che sui singoli ordini 24 ore su 24, 7 giorni su 7, con l'unica eccezione del sabato e domenica nell'intervallo notturno 04:00 - 06:15. Tale funzionalità è disponibile su tutti i canali di inserimento ordine: sito web, PowerDesk e App.
La seguente tabella evidenzia il numero degli ordini su strumenti finanziari registrato nel corso del primo semestre 2020 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 1° semestre | Variazioni | ||||
| 2020 | 2019 | Assoluta | % | ||
| Ordini - Equity Italia (incluso ordini internalizzati) | 6.237.651 | 3.511.183 | 2.726.468 | 77,7% | |
| Ordini - Equity USA (incluso ordini internalizzati) | 1.752.969 | 699.139 | 1.053.830 | 150,7% | |
| Ordini - Equity altri mercati (incluso ordini internalizzati) | 648.330 | 279.799 | 368.531 | 131,7% | |
| Totale ordini Equity | 8.638.950 | 4.490.121 | 4.148.829 | 92,4% | |
| Ordini - Bond | 315.141 | 275.167 | 39.974 | 14,5% | |
| Ordini - Derivati | 5.316.469 | 1.443.485 | 3.872.984 | 268,3% | |
| Ordini - Forex | 539.991 | 231.997 | 307.994 | 132,8% | |
| Ordini - CFD | 1.388.571 | 597.657 | 790.914 | 132,3% | |
| Ordini - Fondi | 1.849.364 | 1.314.353 | 535.011 | 40,7% | |
| Totale ordini | 18.048.486 | 8.352.780 | 9.695.706 | 116,1% |
La seguente tabella evidenzia il volume delle operazioni di negoziazione in contropartita diretta con gli ordini della clientela, derivanti dall'attività di internalizzazione degli ordini ricevuti su titoli azionari, derivati, CFD e Logos, registrati nel primo semestre 2020 rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 1° semestre | Variazioni | |||||
| 2020 | 2019 | Assoluta | % | |||
| Equity (internalizzazione) | 58.416.884 | 37.195.774 | 21.221.110 | 57,1% | ||
| Derivati (di cui internalizzati) | 100.798.767 | 17.257.246 | 83.541.521 | 484,1% | ||
| Forex | 29.253.935 | 11.255.095 | 17.998.840 | 159,9% | ||
| CFD e Logos | 48.961.051 | 18.038.960 | 30.922.091 | 171,4% | ||
| Totale Volumi "internalizzati" | 237.430.637 | 83.747.075 | 153.683.562 | 183,5% |
Si segnala che la voce "Derivati (di cui internalizzati)" include l'attività di internalizzazione degli ordini ricevuti su opzioni e future iniziata, rispettivamente, nel luglio 2019 e nel marzo 2019.
Il Gruppo offre alla propria clientela, secondo un modello di business "guided open architecture", una gamma di prodotti di risparmio gestito particolarmente estesa, composta da prodotti di gestione collettiva del risparmio, quali quote di fondi comuni di investimento ed azioni di SICAV riconducibili a case d'investimento italiane ed internazionali accuratamente selezionate, prodotti previdenziali, assicurativi nonché servizi di consulenza in materia di investimenti.
Con riferimento ai prodotti di gestione collettiva del risparmio, nel corso del 2020 la gamma si è altresì ampliata con l'inserimento in piattaforma di oltre 61 nuovi ISIN a disposizione della clientela, tra cui fondi di Fineco Asset Management. Si segnala che l'offerta di FAM si è, infatti, ulteriormente allargata con l'ingresso di nuove versioni dei fondi FAM Target, appartenenti alla famiglia FAM Evolution, nati con il doppio vantaggio di entrare gradualmente sul mercato e preservare il potere d'acquisto della liquidità e dall'esigenza di fornire un servizio di Asset Allocation semplice e personalizzato. In particolare si evidenzia che è stata introdotta la versione Boost dei FAM Target, il cui lancio è avvenuto nel mese di aprile 2020, la cui caratteristica si fonda sulla capacita del piano di decumulo di sfruttare le fasi di correzione del mercato per incrementare gli investimenti programmati. Allo stesso tempo sono state lanciate due nuove strategie FAM Series, che si distinguono dalle precedenti dal momento che non si tratta di fondi a delega ma di fondi protetti, che permettono di valorizzare la liquidità in eccesso del cliente.
Sempre con riferimento ai prodotti di gestione collettiva del risparmio, si ricorda che da settembre 2019 è iniziato il collocamento dei fondi anche sul mercato UK. Alla data del presente documento sono presenti 5 Case di Investimento. Sono stati lanciati sulla nostra piattaforma 154 ISIN.
Con riferimento alle Gestioni Patrimoniali, il primo semestre del 2020, pur caratterizzato da un significativo effetto Covid-19 sui rendimenti dei portafogli esistenti, non ha modificato il trend di crescita in questo settore. Per quanto riguarda i prodotti previdenziali, cresce sempre di più l'attenzione della clientela per il fondo pensione aperto Core Pension, proposto in esclusiva per la rete FinecoBank. Proprio nell'ottica di migliorare la tecnologia a supporto di questo importante strumento e sulla scia di una proposizione paperless, dal 5 maggio 2020 è stata resa disponibile la modalità di raccolta adesioni Core Pension non soltanto mediante la procedura off line - tradizionale, ma anche in modalità digitale, tramite web collaboration.
Nell'ambito della consulenza assicurativa, nel primo semestre è proseguita la commercializzazione della Multiramo Extra, partita a fine dicembre 2019 ed è proseguita la raccolta della Multiramo Target. La vera novità dell'anno 2020 è rappresentata dal lancio della Multiramo Protetta Aviva con GS Lifin e fondo protetto.
L'attività di collocamento su mercato primario (IPO) si è svolta attraverso l'attività di collocamento di Investment Certificates. Le strutture tipologiche prevalenti sono quelle c.d. "condizionatamente protette" attraverso barriere di protezione fino al 60%, autocallable con o senza coupon fisso.
Con riferimento ai servizi di consulenza, nel corso del primo semestre 2020 sono proseguite le attività e le soluzioni della Banca volte a migliorare i servizi offerti alla clientela ed ai consulenti finanziari. Sono state introdotte nuove soluzioni guidate (portafogli modello) per incontrare le esigenze di tutti i target di clientela caratterizzanti il modello di servizio della Banca stessa.
In particolare sono stati creati:
Tutti i portafogli precedentemente citati sono caratterizzati da una reportistica dedicata aggiornata mensilmente in X-Net ad uso dei consulenti finanziari Fineco.
Si segnala, inoltre, che durante la fase legata al Covid-19 è stata incrementata la frequenza di aggiornamento della reportistica sull'andamento dei portafogli modello e dei mercati e sono state prodotte delle analisi specifiche sulla crisi finanziaria, anche attraverso incontri dedicati con le Case di Investimento.
Infine si segnala che è stato incrementato il numero dei Certificates con particolare focus sulla gamma ESG, ampliando così le soluzioni utilizzabili all'interno dei servizi di consulenza.
La seguente tabella mostra nel dettaglio la composizione dei prodotti della raccolta gestita al 30 giugno 2020, il cui saldo evidenzia una lieve riduzione rispetto al 31 dicembre 2019, a causa dell'effetto mercato negativo registrato nel primo semestre 2020.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Consistenze al | Variazioni | ||||
| 30/06/2020 | Comp % | 31/12/2019 | Comp % | Assoluta | % | |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 27.657.395 | 69,0% | 28.785.791 | 71,1% | (1.128.396) | -3,9% |
| Prodotti assicurativi | 10.675.738 | 26,6% | 10.115.054 | 25,0% | 560.684 | 5,5% |
| Gestioni patrimoniali | 169.394 | 0,4% | 92.529 | 0,2% | 76.865 | 83,1% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza | 1.580.440 | 3,9% | 1.512.000 | 3,7% | 68.440 | 4,5% |
| Totale saldo raccolta gestita | 40.082.967 | 100,0% | 40.505.374 | 100,0% | (422.407) | -1,0% |
La rete dei consulenti finanziari
L'anno 2020 è iniziato sulla scia della ritrovata fiducia da parte dei risparmiatori nei confronti delle diverse forme di investimento, in particolare verso il risparmio gestito, che aveva ricominciato a consolidarsi nel secondo semestre del 2019, grazie anche alle buone e continue performance che stavano esprimendo i mercati. Il diffondersi della pandemica da COVID-19, invece, ha arrestato l'entusiasmo iniziale e si è assistito a reazioni molto negative dei mercati. L'intero sistema si è trovato a fronteggiare una situazione mai vissuta prima, con forti timori per la salute, per l'economia e per i risparmi.
L'azione dei consulenti finanziari FinecoBank è risultata fondamentale nell'assistere, consigliare e supportare i clienti nella conferma o nella revisione dei propri obiettivi e delle proprie esigenze di fronte ad uno scenario mutato improvvisamente, ricordando i principi fondamentali basati su diversificazione ed orizzonte temporale.
Il modello Fineco si è confermato, ancora una volta, un modello vincente: il consulente finanziario, interlocutore privilegiato per curare una relazione basata sulla fiducia, supportato da una tecnologia sempre più evoluta, efficiente ed affidabile che, oltre a garantire la pianificazione degli investimenti ed il controllo e monitoraggio del rischio, ha garantito la continuità operativa. Grazie alla possibilità dell'organizzazione del lavoro in team ed alle tecniche di comunicazione a distanza (web e mobile collaboration e firma digitale), il Gruppo ha garantito piena operatività ai clienti ed ai consulenti finanziari. A conferma di ciò, il primo semestre ha evidenziato una crescita a ritmi sostenuti rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, con una Raccolta netta totale che è stata pari a 4.103 milioni di euro, +41% rispetto al primo semestre 2019. La Raccolta netta gestita si attesta a 1.617 milioni di euro (+13,6%) e la Raccolta netta in Guided Products è stata pari a 1.694 milioni di euro (+5,5%).
Più significativa, in termini di valore, la qualità della raccolta nei servizi di advisory (c.d. Guided Products), a conferma del fatto che la corretta rilevazione delle esigenze, la pianificazione degli obiettivi rispetto all'orizzonte temporale ed il controllo del rischio, consentono ai clienti di evitare azioni dettate dall'impulso emotivo e, anzi, di approfittare del momento per aumentare la quota investita.
L'acquisizione di nuova clientela ha continuato a ritmi sostenuti, grazie anche al passaparola di clienti soddisfatti della costante presenza e della continuità che il Gruppo ha saputo garantire in un momento così complesso. Nel primo semestre FinecoBank ha aperto quasi 47.226 nuovi conti.
Anche il segmento Private ha dimostrato di gradire il modello Fineco, anche in termini di "value for money" che è cresciuto di circa il 10,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, passando da 30 milioni di euro a 33 milioni di euro, pur subendo una lieve "contrazione" pari al -1,2% negli ultimi sei mesi (da 33,4 milioni di euro a 33 milioni di euro); al 30 giugno 2020 i clienti riferibili a questo target riferibili alla rete dei consulenti finanziari sono pari a 32.270 (su un totale clienti private pari a 35.765) e distribuiti nella fascia 1-5 milioni di euro.
Come in passato, anche nel corso dei primi sei mesi del 2020 è possibile parlare di crescita "sana", senza distorsioni derivanti da azioni commerciali aggressive o da particolari attività di acquisizione e reclutamento. A tal proposito, nonostante il forte calo dei valori di mercato cui si è assistito, la Rete in essere ha mantenuto il portafoglio medio pro-capite agli stessi livelli di fine 2019, con una incidenza dei c.d. Guided Products pari al 73% delle masse in risparmio gestito. A tal fine occorre precisare che il Gruppo è stato particolarmente tempestivo nel perfezionare strumenti difensivi o nel metterne a punto di nuovi, grazie all'importante contributo di FAM, per rispondere anche alle esigenze dei clienti dal profilo più cauto e per alleggerire (e ulteriormente diversificare) i portafogli esistenti. Sono state finalizzate soluzioni che secondo diversi orizzonti temporali, in base al profilo dell'investitore, offrono programmi di progressivo accumulo per consentire un aumento graduale dell'esposizione azionaria, evitando errori di market timing e garantendo al contempo adeguata diversificazione e tempestivo ribilanciamento.
FinecoBank, inoltre, ha continuato l'attività di educazione finanziaria, fronteggiando l'emergenza e rispondendo alle domande dei clienti, soprattutto in questo periodo di forte preoccupazione per effetto della pandemia. FinecoBank si è sempre distinta per la sensibilità sul tema e, ancor di più in questo particolare momento, ha aumentato in modo importante il numero di eventi dedicati alla clientela, in modalità web, e il numero dei partecipanti. In particolare, nel primo semestre 2020 sono stati organizzati 1.036 eventi di cui 882 in modalità web, con la partecipazione totale di circa 41.000 tra clienti e prospect. I temi trattati durante gli eventi hanno analizzato diversi argomenti, dall'analisi di scenario al contesto macro-economico, dalla previdenza alla finanzia comportamentale, fino ad arrivare alle risposte che specifici strumenti possono offrire a determinate esigenze. In particolari occasioni sono stati ospitati autorevoli speaker, non solo del mondo dell'asset management, ma anche economisti, strategisti, ricercatori, docenti universitari.
L'attività di reclutamento non si è fermata, continuando a rappresentare un complemento ed un completamento alla crescita ed all'innalzamento della qualità della Rete. È stato confermato l'interesse verso profili ad alto potenziale, che condividano la visione e la strategia "cliente-centrica" distintiva di FinecoBank. L'attività di selezione è, quindi, continuata intensificando i colloqui tramite l'utilizzo di piattaforme di comunicazione a distanza. Dall'inizio dell'anno sono stati inseriti 30 nuovi consulenti finanziari senior, dei quali 11 nel periodo tra marzo e giugno 2020.
Anche l'attenzione sui "millenials" non si è attenuata: la selezione di giovani neolaureati è continuata, utilizzando ancora una volta la comunicazione a distanza. Tuttavia il numero degli inserimenti ha subito un rallentamento, a causa della sospensione delle sessioni di esame presso l'OCF. Da inizio anno sono stati inseriti 25 nuovi consulenti facenti capo al c.d. "progetto giovani", dei quali 16 nel periodo marzo-giugno.
Durante il periodo di emergenza sanitaria, i negozi finanziari FinecoBank, che al 30 giugno 2020 sono pari a 399 distribuiti su tutto il territorio nazionale (per 2.569 consulenti finanziari), sono stati organizzati per garantire la massima sicurezza a clienti e consulenti finanziari.
Gli investimenti sulle strutture commerciali territoriali sono continuati anche in questo semestre, con 10 nuove aperture che contribuiranno ulteriormente a sostenere l'immagine e ad aumentare la capillarità.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 1° semestre | Comp % | 1° semestre 2019 |
Comp % | Variazioni | ||
| 2020 | Assoluta | % | ||||
| Conti correnti e depositi liberi | 618.893 | 15,1% | 1.375.074 | 47,3% | (756.181) | -55,0% |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | (585) | 0,0% | (914) | 0,0% | 329 | -36,0% |
| RACCOLTA DIRETTA | 618.308 | 15,1% | 1.374.160 | 47,2% | (755.852) | -55,0% |
| Gestioni patrimoniali | 82.037 | 2,0% | 24.700 | 0,8% | 57.337 | 232,1% |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 622.502 | 15,2% | 34.007 | 1,2% | 588.495 | 1730,5% |
| Prodotti assicurativi | 757.988 | 18,5% | 1.090.256 | 37,5% | (332.268) | -30,5% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza | 154.403 | 3,8% | 274.959 | 9,5% | (120.556) | -43,8% |
| RACCOLTA GESTITA | 1.616.930 | 39,4% | 1.423.922 | 48,9% | 193.008 | 13,6% |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | 1.867.416 | 45,5% | 111.622 | 3,8% | 1.755.794 | 1573,0% |
| RACCOLTA AMMINISTRATA | 1.867.416 | 45,5% | 111.622 | 3,8% | 1.755.794 | 1573,0% |
| RACCOLTA NETTA TOTALE - RETE CONSULENTI FINANZIARI | 4.102.654 | 100,0% | 2.909.704 | 100,0% | 1.192.950 | 41,0% |
| di cui Guided products & services | 1.694.089 | 41,3% | 1.605.111 | 55,2% | 88.978 | 5,5% |
Nella tabella sopra riportata vengono evidenziati i dati relativi alla raccolta netta diretta, gestita e amministrata relativa ai soli clienti della rete dei consulenti finanziari effettuata nel corso del primo semestre 2020 a confronto con lo stesso periodo dell'esercizio precedente.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Consistenze al | Variazioni | ||||
| 30/06/2020 | Comp% | 31/12/2019 | Comp% | Assoluta | % | |
| Conti correnti e depositi liberi | 19.744.032 | 27,5% | 19.206.453 | 27,2% | 537.579 | 2,8% |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | 648 | 0,0% | 1.219 | 0,0% | (571) | -46,8% |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA | 19.744.680 | 27,5% | 19.207.672 | 27,2% | 537.008 | 2,8% |
| Gestioni patrimoniali | 169.394 | 0,2% | 92.529 | 0,1% | 76.865 | 83,1% |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 27.293.568 | 38,1% | 28.374.546 | 40,1% | (1.080.978) | -3,8% |
| Prodotti assicurativi | 10.600.812 | 14,8% | 10.033.227 | 14,2% | 567.585 | 5,7% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza | 1.580.425 | 2,2% | 1.511.983 | 2,1% | 68.442 | 4,5% |
| SALDO RACCOLTA GESTITA | 39.644.199 | 55,3% | 40.012.285 | 56,6% | (368.086) | -0,9% |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | 12.298.258 | 17,2% | 11.467.385 | 16,2% | 830.873 | 7,2% |
| SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA | 12.298.258 | 17,2% | 11.467.385 | 16,2% | 830.873 | 7,2% |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA E INDIRETTA - RETE CONSULENTI FINANZIARI |
71.687.137 | 100,0% | 70.687.342 | 100,0% | 999.795 | 1,4% |
| di cui Guided products & services | 28.947.306 | 40,4% | 28.754.383 | 40,7% | 192.923 | 0,7% |
La tabella sopra esposta riporta la consistenza della raccolta riferibile alla rete dei consulenti finanziari al 30 giugno 2020. Il saldo della raccolta diretta, gestita e amministrata, pari a 71.687 milioni di euro, ha registrato un incremento del 1,4% rispetto al 31 dicembre 2019, grazie all'apporto positivo della raccolta realizzata nel corso del primo semestre, pari a 4.102 milioni di euro, in parte compensata da un effetto mercato negativo.
Le risorse
Al 30 giugno 2020 le risorse della Banca sono pari a 1.214 in aumento rispetto alle 1.201 presenti in azienda al 31 dicembre 2019.
Nel corso del primo semestre 2020, nonostante l'emergenza Covid-19, l'attività è proseguita senza soluzione di continuità. La quasi totalità delle risorse (96%) infatti ha potuto lavorare da remoto. Sono inoltre proseguite, con modalità "a distanza", le attività di selezione volte al rafforzamento e all'ottimizzazione delle aree dedicate allo sviluppo del business, al supporto organizzativo e tecnologico ed al controllo e gestione dei rischi. Questo ha portato all'assunzione di n. 30 risorse.
Delle 30 assunzioni, molte sono state inserite all'interno dell'area Customer Relationship Management a conferma della forte e costante attenzione riservata ai giovani neolaureati. Il Customer Relationship Management costituisce, infatti, il punto di partenza di un percorso di sviluppo professionale che può portare a ricoprire differenti ruoli in azienda. A seguito dell'uscita dal gruppo UniCredit, la Banca ha, inoltre, proceduto all'internalizzazione di alcuni processi in precedenza gestiti a livello di gruppo Unicredit. Per questo motivo è stato necessario un rafforzamento di alcune funzioni che ha comportato l'inserimento di 11 persone tra le risorse totali assunte.
In continuità con gli anni precedenti, prosegue l'impegno per attrarre nuovi talenti, con particolare focus ai Millenials, grazie anche ad iniziative di employer branding volte ad incontrare ed ingaggiare neo laureati o laureandi e comprendere al meglio le dinamiche comportamentali tipiche delle nuove generazioni. A seguito dell'emergenza COVID-19, FinecoBank ha partecipato a Career Day Digitali e ha proseguito ad utilizzare tecniche alternative di selezione, come il video colloquio e i colloqui a distanza. Anche l'onboarding si è svolto in maniera molto rapida, dotando immediatamente i nuovi assunti di tutta la strumentazione necessaria al lavoro da remoto.
Nel corso dell'anno le uscite hanno coinvolto complessivamente 17 risorse di cui:
Per quanto attiene all'inquadramento, i dipendenti sono così suddivisi:
| Uomini | Donne | Totale | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Qualifica | 30/06/2020 | 31/12/2019 | 30/06/2020 | 31/12/2019 | 30/06/2020 | 31/12/2019 | |
| Dirigenti | 23 | 24 | 6 | 5 | 29 | 29 | |
| Quadri Direttivi | 286 | 278 | 111 | 108 | 397 | 386 | |
| Aree Professionali | 388 | 388 | 400 | 398 | 788 | 786 | |
| Totale | 697 | 690 | 517 | 511 | 1.214 | 1.201 |
Al 30 giugno 2020 i part-time presenti in Banca sono 90, circa il 7% dell'organico, il personale femminile rappresenta circa il 43% della forza lavoro, l'anzianità aziendale media si attesta a circa 11 anni, mentre l'età media è pari a circa 41 anni.
La formazione dei dipendenti nel corso del 2020 si è focalizzata sia sull'acquisizione e il consolidamento delle competenze richieste dalle diverse esigenze aziendali, sia sull'aggiornamento delle conoscenze individuali, con particolare attenzione alla formazione obbligatoria, tecnica, linguistica e comportamentale-manageriale.
Di seguito il dettaglio delle ore* di formazione per area di intervento:
| Area intervento | Ore di formazione |
|---|---|
| Obbligatoria | 5.255 |
| Tecnica | 5.276 |
| Linguistica | 3.261 |
| Comportamentale – Manageriale | 142 |
| Totale | 13.934 |
*FAM inclusa
La Banca è impegnata nella costante diffusione e miglioramento della cultura del Rischio e della Compliance, elementi che permettono al business della Banca di essere, oltre che profittevole, sostenibile nel tempo.
Per questo motivo si è prestata forte attenzione alla formazione obbligatoria, estesa a tutti i dipendenti FinecoBank, che, a causa dell'emergenza sanitaria dovuta all'epidemia Covid-19, hanno potuto fruire dei corsi essenzialmente in modalità e-learning, grazie alla Piattaforma MyLearning. Inoltre, sono stati effettuati monitoraggi periodici sulla formazione obbligatoria, al fine di garantire l'apprendimento da parte di tutti i dipendenti delle materie obbligatorie e preservare la Banca dai rischi operativi, legali e reputazionali legati al mancato completamento dei corsi.
Al fine di assicurare la conformità alle disposizioni normative in tema di Salute e Sicurezza del Lavoro, la Banca garantisce a tutte le risorse impattate adeguata formazione.
Inoltre, anche nel corso del 2020 FinecoBank si è impegnata nel diffondere l'importanza della Compliance Culture, fondamentale per promuovere tra i dipendenti la consapevolezza che la trasparenza e il rispetto delle regole è alla base del business di FinecoBank.
All'interno della struttura del Customer Care, alle risorse impattate sono stati erogati corsi di formazione obbligatori in ambito assicurativo (IVASS) e di aggiornamento professionale ai fini del Regolamento intermediari Consob, adottato con delibera n. 20307 del 15 febbraio 2018.
Nel corso del 2020, compatibilmente con l'emergenza sanitaria dovuta all'epidemia COVID-19, usufruendo della collaborazione di fornitori esterni e di competenze interne, sono stati organizzati interventi formativi utili all'acquisizione di conoscenze tecniche necessarie a migliorare, non solo la produttività aziendale, ma anche il livello di specializzazione dei dipendenti.
Le risorse della Banca hanno a disposizione il catalogo formativo MyCampus, che permette di estendere ulteriormente l'offerta formativa e-learning dedicata a diverse tematiche.
All'interno della struttura del Customer Care, in ottica di mantenimento di alti standard di qualità del servizio e di attenzione al cliente, sono stati organizzati corsi di formazione sia "in ingresso" che "in itinere" per un totale di 4.452 ore, mirati all'acquisizione delle principali competenze tecniche e specifiche del ruolo.
Anche per il 2020 FinecoBank ha rinnovato l'associazione a Valore D, che offre la possibilità di accedere a contenuti e corsi pensati per valorizzare il talento femminile in azienda.
La formazione linguistica nel corso del primo semestre 2020 ha coinvolto circa 380 dipendenti in corsi di inglese sia di gruppo che individuali svolti in aula, telefonici e online. In alcuni casi per le risorse executive sono stati attivati corsi di Legal English.
A seguito dell'emergenza sanitaria dovuta all'epidemia COVID-19, le aule originariamente pianificate in presenza sono state riconvertire in aule virtuali (riprese in coincidenza della fine del lockdown).
La partecipazione dei dipendenti ai corsi di formazione linguistica viene definita sulla base delle richieste formalizzate dai singoli responsabili di struttura, in funzione delle specifiche esigenze professionali dei colleghi.
La controllata: Fineco Asset Management Designated Activity Company (Dac)
Al 30 giugno 2020 le risorse della società sono 30, di cui 9 donne e 21 uomini con un'età media pari a circa 35 anni.
Le assunzioni provenienti da mercato sono state finalizzate al completamento del set up organizzativo della società: i profili selezionati ricoprono sia funzioni di business che di supporto e controllo.
L'infrastruttura tecnologica L'attuale architettura del sistema informativo adottato da FinecoBank permette di integrare in modo molto stretto la struttura distributiva, la struttura operativa interna e gli applicativi tramite i quali i clienti accedono ai servizi loro dedicati.
L'infrastruttura tecnologica ospitata dai Datacenters si compone di:
Per quanto riguarda Fineco AM, la società utilizza una piattaforma di terzi per la gestione dei servizi di investimento.
Nel corso del primo semestre del 2020 la Direzione ICT & Security Office (CIO) è stata impegnata nella consueta attività di adeguamento tecnologico, consolidamento e sviluppo del sistema informativo, volta a fornire servizi innovativi, affidabili e ad alto valore aggiunto per la clientela.
Dal punto di vista architetturale è proseguita l'attività di ottimizzazione infrastrutturale ed applicativa, il continuo miglioramento e tuning dell'architettura deputata alla sicurezza applicativa coerentemente con adempimenti e vincoli normativi con la consueta attenzione ai temi di digitalizzazione della Banca.
Fondamentale è stata l'attività dedicata alla stabilità delle piattaforme per rispondere a condizioni di mercato caratterizzate da particolare e continua volatilità verificatasi a seguito dell'emergenza sanitaria. A tal riguardo si segnala che il Gruppo ha risposto all'emergenza garantendo l'estensione della possibilità di lavoro da remoto per la totalità dei dipendenti, mediante dotazione di apposito hardware e software e con il conseguente potenziamento dell'infrastruttura di telecomunicazione.
Dal punto di vista applicativo, invece, si riportano i principali interventi attuati per far fronte alla situazione di emergenza dovuta al COVID-19:
Il sistema dei controlli interni Il sistema dei controlli interni è un elemento fondamentale del complessivo sistema di governo delle banche; esso assicura che l'attività aziendale sia in linea con le strategie e le politiche aziendali e sia improntata a canoni di sana e prudente gestione.
La Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti definisce i principi e le linee guida cui il sistema dei controlli interni delle banche si deve uniformare; in quest'ambito sono definiti i principi generali di organizzazione, indicati il ruolo ed i compiti degli organi aziendali, delineate le caratteristiche ed i compiti delle funzioni aziendali di controllo.
I presidi relativi al sistema dei controlli interni devono coprire ogni tipologia di rischio aziendale. La responsabilità primaria è rimessa agli organi aziendali, ciascuno secondo le rispettive competenze. L'articolazione dei compiti e delle responsabilità degli organi e delle funzioni aziendali deve essere chiaramente definita.
Le banche applicano le disposizioni secondo il principio di proporzionalità, cioè tenuto conto della dimensione e complessità operative, della natura dell'attività svolta, della tipologia dei servizi prestati.
La Banca Centrale Europea o la Banca d'Italia, nell'ambito del processo di revisione e valutazione prudenziale, verificano la completezza, l'adeguatezza, la funzionalità (in termini di efficienza ed efficacia), l'affidabilità del sistema dei controlli interni delle banche.
Coerentemente a quanto statuito dalle Autorità di Vigilanza, il Sistema dei Controlli Interni della Banca è costituito dall'insieme delle regole, delle funzioni, delle strutture, delle risorse, dei processi e delle procedure che mirano ad assicurare, nel rispetto della sana e prudente gestione, il conseguimento delle seguenti finalità:
FinecoBank, in qualità di Capogruppo, ha dotato il Gruppo di un sistema unitario di controlli interni che consenta l'effettivo controllo sia sulle scelte strategiche del Gruppo nel suo complesso, sia sull'equilibrio gestionale delle singole entità del Gruppo.
Da un punto di vista metodologico, il Sistema dei Controlli Interni della Banca e di Fineco AM, unica società controllata, prevede tre tipologie di controlli:
Per quanto concerne la controllata Fineco AM, la struttura organizzativa prevede lo svolgimento delle attività di Compliance, Risk Management ed Internal Audit11 da parte di funzioni interne alla società.
11 L'attività di internal audit, svolta da un fornitore esterno, è stata internalizzata a giugno 2020.
Le funzioni aziendali deputate ai controlli di 2° e 3° livello della Capogruppo presentano annualmente agli organi aziendali una relazione che illustra le verifiche effettuate, i risultati emersi, i punti di debolezza rilevati con riferimento, oltre che alla Capogruppo medesima, anche al Gruppo bancario nel suo complesso e propongono gli interventi da adottare per la rimozione delle carenze rilevate.
Presso la Capogruppo sono inoltre istituiti controlli di vigilanza istituzionale: sono i controlli svolti dagli organi con funzioni di controllo della Banca tra i quali, in particolare, il Collegio Sindacale e l'Organismo di Vigilanza ex D.lgs. 8 giugno 2001, n. 231.
Considerando le funzioni e le strutture coinvolte, il Sistema dei Controlli Interni di FinecoBank si fonda su:
In ultimo, si precisa che ai sensi dell'articolo 49, paragrafo 1, del Regolamento (UE) n. 468/2014 della Banca Centrale Europea (BCE/2014/17) (regolamento quadro sull'MVU, Meccanismo di Vigilanza Unico), la BCE pubblica, a partire dal 4 settembre 2014, un elenco periodicamente aggiornato contenente il nome dei soggetti e gruppi vigilati che ricadono sotto la vigilanza diretta della BCE ("soggetti vigilati significativi" e "gruppi vigilati significativi", secondo la definizione di cui all'articolo 2, punti 16) e 22) del regolamento quadro sull'MVU), indicando per ciascuno la motivazione specifica della vigilanza diretta e, in caso di classificazione come "significativo" sulla base del criterio delle dimensioni, il valore totale delle attività del soggetto o del gruppo vigilato. La Banca, in quanto "ente creditizio insediato in uno Stato membro partecipante" ed appartenente al Gruppo UniCredit (classificato come "gruppo vigilato significativo"), rientrava tra i "soggetti vigilati significativi.
A seguito dell'iter di classificazione svolto dalle Autorità di Vigilanza dopo l'uscita dal gruppo UniCredit, in data 22 agosto 2019 la Banca Centrale Europea ha notificato a FinecoBank il nuovo status di Less Significant Istitution, assegnando alla Banca d'Italia i compiti di vigilanza diretta.
Nell'ambito del Single Supervisory Mechanism (SSM), la responsabilità di vigilanza sulle banche Less Significant fa capo alle National Competent Authorities (NCAs), lasciando alla BCE una oversight indiretta su tali banche, secondo un principio di proporzionalità che tiene conto della dimensione e del profilo di rischio dell'intermediario nonché del suo livello di interconnessione con il resto del sistema finanziario. Sulla base di tali criteri le LSIs sono suddivise in tre categorie (low, medium e high priority) alle quali si associa, in misura diversa, una più intensa attività di supervisione diretta da parte delle NCAs e indiretta da parte della BCE.
Ciò premesso, tramite apposita lettera (Prot. N° 0044067/20) del 14/01/2020, la Banca d'Italia ha comunicato la decisione, approvata dal Consiglio di Vigilanza della BCE in data 18 novembre 2019, di includere FinecoBank nella lista delle LSIs High Priority per l'anno 2020.
Per una compiuta descrizione dei rischi e delle incertezze che la Banca e il Gruppo devono fronteggiare nell'attuale situazione di mercato si rinvia alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura delle Note illustrative.
12 Nominato anche "Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi" ai sensi del principio 7.P.3 del codice di Autodisciplina delle società quotate.
13 Nell'ambito di tale funzione è presente anche il Servizio Antiriciclaggio e Antiterrorismo, incaricato di gestire la corretta applicazione della normativa in tema di contrasto al riciclaggio ed al finanziamento del terrorismo. Il Compliance Officer è nominato anche Responsabile della Funzione Antiriciclaggio.
14 L'ordinamento e le fonti di autoregolamentazione attribuiscono compiti di controllo a specifiche funzioni – diverse dalle funzioni aziendali di controllo – la cui attività va inquadrata in modo coerente nel Sistema dei Controlli Interni. In particolare nel caso della Banca, rilevano il Presidio Locale per la normativa in materia di Operazioni con Soggetti in conflitto di interesse (in carico alla Unit Segreteria Societaria della Direzione Legal & Corporate Affairs), il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ex art. 154-bis del TUF (identificato nel CFO della Banca), il Delegato in materia di Salute e Sicurezza sul lavoro; la funzione Human Resources, il responsabile Business Continuity & Crisis Management e il responsabile dell'Outsourcing Management (Cost Manager Assistant). Tutte le funzioni aziendali, diverse dalle funzioni aziendali di controllo, partecipano inoltre al Sistema dei Controlli Interni attraverso lo svolgimento dei controlli di primo livello incorporati nei processi aziendali di loro pertinenza.
In continuità con il progressivo adeguamento organizzativo conseguente la costituzione del Gruppo Bancario FinecoBank, nel corso del mese di aprile 2020 sono state apportate alcune modifiche alla struttura organizzativa della Direzione Chief Risk Officer, a seguito dell'ampliamento delle competenze e responsabilità della funzione di controllo dei rischi; nello specifico sono stati riallocati compiti e, quindi, identificate strutture dedicate al presidio della normativa interna in materia di rischi e alla validazione e sviluppo dei sistemi interni di misurazione del rischio.
Il modello organizzativo della Capogruppo si basa su un modello di tipo funzionale, in modo da raggruppare le attività in base ad una funzione specifica ed a processi comuni; tutte le conoscenze e le capacità, riguardo alle specifiche attività, vengono migliorate nel continuo e consolidate, creando per ogni singola struttura, e quindi per l'intera organizzazione, una conoscenza approfondita del proprio ambito. Il punto di forza della struttura funzionale è quello di promuovere economie di scala, in quanto tutti i dipendenti appartenenti alla stessa funzione possono condividere competenze e processi, evitando duplicazioni e sprechi. Inoltre, il modello funzionale facilita lo sviluppo di capacità e conoscenze verticali all'interno dell'area di appartenenza e garantisce la necessaria dinamicità decisionale, avendo una linea gerarchica ben definita. Nel modello organizzativo della Capogruppo, pur applicando il concetto di "specializzazione" funzionale, vengono garantiti i collegamenti orizzontali tra le diverse funzioni, anche grazie all'adozione di un approccio per progetti in ogni fase di definizione e rilascio di prodotti e servizi: i gruppi di progetto, infatti, prevedono la partecipazione di uno o più membri delle funzioni competenti che apportano la propria conoscenza approfondita per il proprio ambito di competenza. I collegamenti orizzontali sono inoltre garantiti dal funzionamento di appositi Comitati manageriali, che presidiano, tra le altre attività, lo stato di avanzamento dei progetti più rilevanti. Le sinergie tra i canali distributivi ed il presidio sui processi decisionali trasversali ai Department sono garantiti dal funzionamento del Management Committee.
Il modello adottato dalla Banca prevede l'identificazione delle funzioni aziendali di controllo: i) di conformità alle norme (compliance); ii) di controllo dei rischi (risk management); iii) di revisione interna (internal audit), nonché ulteriori funzioni con competenze specialistiche, tra cui il CFO – Chief Financial Officer, il Legale, le Risorse Umane, la Corporate Identity e la funzione di controllo sulla rete dei consulenti finanziari.
Inoltre, il modello identifica ulteriori tre linee Funzionali, che governano:
In breve sintesi:
La struttura organizzativa
All'Amministratore Delegato e Direttore Generale riportano le seguenti strutture organizzative: il Network PFA & Private Banking Department, il Global Business Department, il CFO (Chief Financial Officer) Department, il CRO Department (Chief Risk Officer), il Network Controls, Monitoring & Services Department, il Legal & Corporate Affairs Department, il GBS Department (Global Banking Services), la Unit Human Resources, la Unit Compliance il Team Regulatory Affairs e il Team Identity & Communications.
La Funzione di Revisione Interna (Internal Audit) riporta direttamente al Consiglio di Amministrazione, Organo con Funzione di Supervisione Strategica.


La Capogruppo FinecoBank è responsabile di massimizzare il valore di lungo termine del Gruppo nel suo complesso, garantendo il governo unitario, l'indirizzo e il controllo delle Entità del Gruppo (ovvero di Fineco AM, al momento unica società controllata).
Per tale finalità FinecoBank ha definito regole per il governo del Gruppo Bancario FinecoBank allo scopo di esercitare compiutamente il proprio ruolo di gestione e coordinamento del Gruppo15 e ha delineato il sistema di gestione manageriale/funzionale dello stesso, disciplinando i processi chiave volti a regolare i rapporti tra la Capogruppo e le Entità del Gruppo.
FinecoBank, nella sua qualità di Capogruppo, assicura il coordinamento delle attività delle Entità con un sistema manageriale di gestione basato sul concetto delle "competence line", attraverso il forte legame funzionale tra la competente struttura di Capogruppo e la struttura organizzativa – ovvero funzione omologa - delle singole Entità.
Le Competence Line sono rappresentate dalle strutture/funzioni che, operando trasversalmente tra la Capogruppo e le Entità del Gruppo, hanno l'obiettivo di indirizzare, coordinare e controllare le attività ed i rischi del Gruppo nel suo complesso e tramite le strutture/funzioni presenti localmente, delle singole Entità. Le Competence Line operano nei seguenti ambiti: Investor Relations, Finanza e Tesoreria, Pianificazione e Controllo, Vigilanza, Bilancio e Fiscale (ambito Chief Financial Officer); Risk Management e Crediti (ambito Chief Risk Officer); Legale/Societario; Compliance; Internal Audit nonché Human Resources, Identity & Communication, Organization/Business Continuity & Crisis Management/ICT/Security/Acquisti (ambito Global Banking Services).
Con l'obiettivo di realizzare un efficiente collegamento funzionale e manageriale a livello di Gruppo, nel rispetto dei vincoli posti dalle leggi e regolamenti locali applicabili, i Responsabili delle Competence Line hanno un ruolo diretto e, nel rispetto delle responsabilità degli Organi Societari di ciascuna Entità, specifici poteri di indirizzo, supporto e controllo con riferimento alle corrispondenti funzioni di ciascuna Entità, sempre in coordinamento con il Top Management della rispettiva Entità.
15 In conformità all'articolo 61 del D.Lgs. n. 385 del 1° settembre 1993 (la "Legge Bancaria Italiana") e alle Istruzioni di Vigilanza emesse dalla Banca d'Italia.
I principali aggregati patrimoniali
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||||
| ATTIVO | 30/06/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % | ||
| Cassa e disponibilità liquide | 909.802 | 754.386 | 155.416 | 20,6% | ||
| Attività finanziarie di negoziazione | 14.591 | 7.933 | 6.658 | 83,9% | ||
| Finanziamenti a banche | 723.189 | 566.033 | 157.156 | 27,8% | ||
| Finanziamenti a clientela | 4.204.291 | 3.679.829 | 524.462 | 14,3% | ||
| Altre attività finanziarie | 22.946.524 | 22.304.892 | 641.632 | 2,9% | ||
| Coperture | 75.577 | 64.939 | 10.638 | 16,4% | ||
| Attività materiali | 153.685 | 152.048 | 1.637 | 1,1% | ||
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | - | - | ||
| Altre attività immateriali | 36.592 | 37.492 | (900) | -2,4% | ||
| Attività fiscali | 4.186 | 23.444 | (19.258) | -82,1% | ||
| Altre attività | 254.169 | 342.309 | (88.140) | -25,7% | ||
| Totale dell'attivo | 29.412.208 | 28.022.907 | 1.389.301 | 5,0% |
Consistenze al Variazioni PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 30/06/2020 31/12/2019 Assoluta % Debiti verso banche 113.137 154.653 (41.516) -26,8% Debiti verso clientela 27.021.199 25.919.858 1.101.341 4,2% Passività finanziarie di negoziazione 8.209 3.777 4.432 117,3% Coperture 207.116 94.950 112.166 118,1% Passività fiscali 62.928 11.437 51.491 450,2% Altre passività 443.965 455.748 (11.783) -2,6% Patrimonio 1.555.654 1.382.484 173.170 12,5% - capitale e riserve 1.373.995 1.093.117 280.878 25,7% - riserve da valutazione 1.485 1.002 483 48,2% - risultato netto 180.174 288.365 (108.191) -37,5% Totale del passivo e del patrimonio netto 29.412.208 28.022.907 1.389.301 5,0%
(Importi in migliaia)
La Cassa e disponibilità liquide, pari a 909,8 milioni di euro, è costituita principalmente dalla liquidità depositata sul conto HAM (Home Accounting Model) presso Banca d'Italia, conto utilizzato per la gestione della liquidità di breve termine
Le Attività finanziarie di negoziazione sono pari a 14,6 milioni di euro e comprendono strumenti finanziari che soddisfano la definizione di "possedute per negoziazione", in particolare:
I CFD sono contratti derivati "Over the counter" che prevedono la liquidazione di un differenziale generato dalla differenza fra il prezzo di apertura ed il prezzo di chiusura dello strumento finanziario. La Banca copre gestionalmente lo sbilancio delle posizioni aperte nei confronti dei clienti tramite la sottoscrizione di futures o l'acquisto/vendita di titoli azionari sui medesimi sottostanti oppure effettuando delle operazioni forex con controparti istituzionali.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze | Variazioni | ||||
| 30/06/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % | ||
| Crediti verso banche centrali | 265.415 | 251.574 | 13.841 | 5,5% | |
| Crediti verso banche | 457.774 | 314.459 | 143.315 | 45,6% | |
| Conti correnti e depositi a vista | 269.810 | 250.501 | 19.309 | 7,7% | |
| Depositi a scadenza | 9.994 | 9.994 | - | 0,0% | |
| Altri finanziamenti: | 177.970 | 53.964 | 124.006 | 229,8% | |
| 1. Pronti contro termine attivi | 743 | 4.316 | (3.573) | -82,8% | |
| 2. Altri | 177.227 | 49.648 | 127.579 | 257,0% | |
| Totale | 723.189 | 566.033 | 157.156 | 27,8% |
I Finanziamenti a banche sono pari a 723,2 milioni di euro ed evidenziano un incremento del 27,8% rispetto al 31 dicembre 2019, riconducibile principalmente all'aumento dei margini di variazione nei confronti di istituzioni creditizie a fronte di operazioni in contratti derivati iscritti nella voce "Altri finanziamenti - Altri".
I "Crediti verso banche centrali" sono costituiti esclusivamente dalla Riserva obbligatoria presso Banca d'Italia.
I "Conti correnti e depositi a vista" sono costituiti dai conti correnti aperti presso istituzioni creditizie utilizzati, principalmente, per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento e delle operazioni in strumenti finanziari propri e della clientela, per la gestione della liquidità dei clienti UK e per la gestione della liquidità di Fineco AM.
I "Depositi a scadenza" sono costituiti esclusivamente dal deposito intrattenuto da Fineco AM con Intesa Sanpaolo Plc per un importo pari a 10 milioni di euro. La voce "Altri finanziamenti: Altri" si riferisce per 172 milioni di euro all'importo dei margini iniziali, di variazione e depositi a garanzia nei confronti di istituzioni creditizie a fronte di operazioni in contratti derivati (43,8 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e per 5,2 milioni di euro ai crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari (5,8 milioni di euro al 31 dicembre 2019).
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze | Variazioni | ||||||
| 30/06/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % | ||||
| Conti correnti | 1.422.227 | 1.292.172 | 130.055 | 10,1% | |||
| Pronti contro termine attivi | 153.220 | 160.112 | (6.892) | -4,3% | |||
| Mutui | 1.631.510 | 1.156.353 | 475.157 | 41,1% | |||
| Carte di credito, prestiti personali | 707.377 | 810.061 | (102.684) | -12,7% | |||
| Altri finanziamenti | 289.957 | 261.131 | 28.826 | 11,0% | |||
| Totale | 4.204.291 | 3.679.829 | 524.462 | 14,3% |
I Finanziamenti a clientela sono pari a 4.204,3 milioni di euro, in crescita del 14,3% rispetto al 31 dicembre 2019, e sono rappresentati da:
o operazioni di "Leva Multiday" con clientela retail e operazioni di stock lending con clientela istituzionale, operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli, per un importo di 153 milioni di euro;
I Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria ammontano complessivamente a 3.765,6 milioni di euro e sono costituiti principalmente da crediti per prestiti personali, mutui, utilizzi di conto corrente e carte di credito revolving e a saldo; complessivamente evidenziano un incremento del 15,4%, grazie all'erogazione, nel corso del primo semestre 2020, di 78 milioni di euro di prestiti personali e 552 milioni di euro di mutui oltre alla concessione di nuovi affidamenti in conto corrente per un importo accordato di 429 milioni di euro.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze | Variazioni | |||
| Finanziamenti a Clientela (Riclassifica Gestionale) | 30/06/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % |
| Conti correnti | 1.419.994 | 1.290.208 | 129.786 | 10,1% |
| Utilizzo carte di credito | 272.570 | 355.133 | (82.563) | -23,2% |
| Mutui | 1.631.114 | 1.155.943 | 475.171 | 41,1% |
| Prestiti personali | 433.744 | 454.043 | (20.299) | -4,5% |
| Altri finanziamenti | 4.370 | 5.312 | (942) | -17,7% |
| Finanziamenti in bonis | 3.761.792 | 3.260.639 | 501.153 | 15,4% |
| Conti correnti | 2.233 | 1.964 | 269 | 13,7% |
| Mutui | 396 | 410 | (14) | -3,4% |
| Utilizzo carte di credito | 89 | 25 | 64 | 256,0% |
| Prestiti personali | 974 | 860 | 114 | 13,3% |
| Altri finanziamenti | 83 | 42 | 41 | 97,6% |
| Finanziamenti deteriorati | 3.775 | 3.301 | 474 | 14,4% |
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 3.765.567 | 3.263.940 | 501.627 | 15,4% |
| Pronti contro termine | 152.386 | 160.112 | (7.726) | -4,8% |
| Pronti contro termine - deteriorati | 834 | - | 834 | n.c. |
| Depositi a garanzia, margini iniziali e di variazione | 182.970 | 151.555 | 31.415 | 20,7% |
| Crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari | 102.458 | 103.956 | (1.498) | -1,4% |
| Crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari - deteriorati | 76 | 266 | (190) | -71,4% |
| Crediti di funzionamento e altri crediti | 438.724 | 415.889 | 22.835 | 5,5% |
| Finanziamenti a clientela | 4.204.291 | 3.679.829 | 524.462 | 14,3% |
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo lordo | Fondo svalutazione Consistenze al |
Importo netto Consistenze al |
Coverage ratio Dati al |
|||||
| Consistenze al | ||||||||
| Categoria | 30/06/2020 | 31/12/2019 | 30/06/2020 | 31/12/2019 | 30/06/2020 | 31/12/2019 | 30/06/2020 | 31/12/2019 |
| Sofferenze | 20.232 | 19.562 | (18.391) | (17.877) | 1.841 | 1.685 | 90,9% | 91,4% |
| Inadempienze probabili | 3.808 | 4.348 | (2.587) | (2.957) | 1.221 | 1.391 | 67,9% | 68,0% |
| Scaduti | 3.210 | 1.424 | (1.586) | (932) | 1.624 | 492 | 49,4% | 65,4% |
| Totale | 27.250 | 25.334 | 22.564 | 21.766 | 4.686 | 3.568 | 82,8% | 85,9% |
La consistenza dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore si attesta a 4,7 milioni di euro, di cui 1,8 milioni di euro di crediti in sofferenza, 1,2 milioni di euro di inadempienze probabili e 1,6 milioni di euro di crediti scaduti. I crediti deteriorati rappresentano lo 0,12% dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (0,11% al 31 dicembre 2019).
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze | Variazioni | |||
| 30/06/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % | |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
10.575 | 12.226 | (1.651) | -13,5% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 149.908 | 321.699 | (171.791) | -53,4% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 22.786.041 | 21.970.967 | 815.074 | 3,7% |
| - titoli di debito emessi da banche | 8.366.161 | 8.874.329 | (508.168) | -5,7% |
| - titoli di debito emessi da clientela | 14.419.880 | 13.096.638 | 1.323.242 | 10,1% |
| Totale | 22.946.524 | 22.304.892 | 641.632 | 2,9% |
Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" sono costituite, principalmente, dalle preferred shares di Visa INC class "C", per un importo di 8,7 milioni di euro, in linea con il valore registrato al 31 dicembre 2019, e dall'esposizione in titoli di capitale contabilizzati in seguito alle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela dei Depositi, per un importo di 1,4 milioni di euro (di cui 1,1 milioni di euro relativi all'operazione Carige e 0,3 milioni di euro relativi all'operazione Carim, Carismi e CariCesena), con un impatto negativo registrato nel conto economico del primo semestre 2020 di 1,2 milioni di euro al lordo delle imposte. Per maggiori dettagli in merito all'esposizione nei confronti dello Schema Volontario si rimanda alla Parte A – Politiche contabili - Sezione 5 – Altri aspetti delle Note illustrative.
Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono costituite da titoli emessi da Stati sovrani e in parte residuale da interessenze azionarie in società nelle quali il Gruppo non esercita il controllo o l'influenza significativa per 5 migliaia di euro per le quali è stata esercitata l'opzione "FVTOCI"16. Di seguito si riporta il valore di bilancio dei titoli di Stati suddivisi per paese emittente:
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Controparte | Consistenze | Variazioni | |||
| 30/06/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % | ||
| Italia | - | 172.704 | (172.704) | -100,0% | |
| Francia | 37.016 | 36.668 | 348 | 0,9% | |
| America | 72.498 | 70.891 | 1.607 | 2,3% | |
| Irlanda | 40.390 | 41.431 | (1.041) | -2,5% | |
| Totale | 149.904 | 321.694 | (171.790) | -53,4% |
I titoli di debito emessi da banche rilevati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" comprendono titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A. per 6.505,8 milioni di euro (7.501,4 milioni di euro al 31 dicembre 2019), nonché covered bond emessi da istituzioni creditizie e titoli obbligazionari emessi da organismi sovrannazionali e agenzie governative che rientrano nella definizione di istituzioni.
16 Relativamente agli strumenti di capitale non di trading, l'IFRS 9 prevede la possibilità di classificarli al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (c.d. "FVTOCI" – Fair Value Through Other Comprehensive Income).
I titoli di debito emessi da clientela rilevati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" si riferiscono principalmente ad esposizioni Sovrane e Sovranazionali, delle quali si riporta di seguito il valore di bilancio suddiviso per emittente:
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Controparte | Consistenze | Variazioni | ||||
| 30/06/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % | |||
| Italia | 5.429.235 | 5.139.066 | 290.169 | 5,6% | ||
| Spagna | 4.094.939 | 4.081.857 | 13.082 | 0,3% | ||
| Germania | 127.100 | 127.178 | (78) | -0,1% | ||
| Polonia | 27.302 | 118.924 | (91.622) | -77,0% | ||
| Francia | 1.005.249 | 696.810 | 308.439 | 44,3% | ||
| America | 241.501 | 338.246 | (96.745) | -28,6% | ||
| Austria | 519.572 | 398.087 | 121.485 | 30,5% | ||
| Irlanda | 872.079 | 730.905 | 141.174 | 19,3% | ||
| Regno Unito | 55.439 | 58.658 | (3.219) | -5,5% | ||
| Belgio | 559.106 | 417.485 | 141.621 | 33,9% | ||
| Portogallo | 395.964 | 333.319 | 62.645 | 18,8% | ||
| Svizzera | 52.077 | - | 52.077 | n.c. | ||
| EFSF (European Financial Stability Facility) | 401.822 | 352.945 | 48.877 | 13,8% | ||
| ESM (European Stability Mechanism) | 397.223 | 303.158 | 94.065 | 31,0% | ||
| Totale | 14.178.608 | 13.096.638 | 1.081.970 | 8,3% |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze | Variazioni | |||
| 30/06/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % | |
| Derivati copertura dell'attivo - valutazioni positive | 2.949 | 21.115 | (18.166) | -86,0% |
| Derivati copertura del passivo - valutazioni positive | 18.980 | 14.944 | 4.036 | 27,0% |
| Adeguamento di valore delle attività oggetto di copertura generica | 53.647 | 28.880 | 24.767 | 85,8% |
| Totale attivo | 75.576 | 64.939 | 10.637 | 16,4% |
| di cui: | ||||
| Valutazioni positive | 22.241 | 37.199 | (14.958) | -40,2% |
| Ratei attivi e passivi ricondotti | (312) | (1.140) | 828 | -72,6% |
| Adeguamento di valore delle attività coperte | 53.647 | 28.880 | 24.767 | 85,8% |
| Totale attivo | 75.576 | 64.939 | 10.637 | 16,4% |
| Derivati copertura dell'attivo - valutazioni negative | 188.770 | 80.852 | 107.918 | 133,5% |
| Adeguamento di valore delle passività oggetto di copertura generica |
18.346 | 14.098 | 4.248 | 30,1% |
| Totale passivo | 207.116 | 94.950 | 112.166 | 118,1% |
| di cui: | ||||
| Valutazioni negative | 158.021 | 58.128 | 99.893 | 171,9% |
| Ratei attivi e passivi ricondotti | 30.750 | 22.724 | 8.026 | 35,3% |
| Adeguamento di valore delle passività coperte | 18.346 | 14.098 | 4.248 | 30,1% |
| Totale passivo | 207.117 | 94.950 | 112.167 | 118,1% |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Sintesi valutazioni derivati di copertura | Attivo | Passivo | Sbilancio |
| Valutazione derivati di copertura dell'attivo e del passivo | 22.241 | 158.021 | (135.780) |
| Adeguamento di valore delle attività /passività oggetto di copertura generica | 53.647 | 18.346 | 35.301 |
| Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura specifica | 99.593 | - | 99.593 |
| Totale | 175.481 | 176.367 | (886) |
Al 30 giugno 2020 le attività finanziarie oggetto di copertura generica sono rappresentate da mutui erogati a clientela contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", mentre le passività finanziarie oggetto di copertura generica sono rappresentate da raccolta diretta da clientela contabilizzata nelle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
Le attività finanziarie oggetto di copertura specifica sono rappresentate da titoli di debito contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
Le valutazioni positive e negative dei derivati di copertura si riferiscono a contratti derivati stipulati dal Gruppo con finalità di copertura del rischio di tasso d'interesse gravante sulle attività e passività sopra citate, il cui effetto economico, al netto di 31,1 milioni di euro di ratei interessi negativi contabilizzati nel margine di interesse, è negativo per 0,8 milioni di euro.
Le Attività materiali sono costituite da terreni, immobili, macchine elettroniche, mobili, arredi, impianti e attrezzature.
Gli investimenti in macchine elettroniche sono stati finalizzati al continuo aggiornamento di hardware utilizzato da tutte le strutture della Banca e di Fineco AM. Gli investimenti in mobili, arredi, impianti e attrezzature sono destinati sia alle sedi sia all'allestimento dei negozi finanziari.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività materiali | Saldo al 31/12/2019 |
Investimenti 1° semestre 2020 |
Altre variazioni e vendite 1° semestre 2020 |
Ammortamenti e rettifiche 1° semestre 2020 |
Saldo al 30/06/2020 |
| Terreni | 23.932 | - | - | - | 23.932 |
| Immobili | 109.602 | 11.237 | (1.500) | (6.255) | 113.084 |
| Macchine elettroniche | 12.736 | 745 | (7) | (2.330) | 11.144 |
| Mobili e arredi | 2.583 | 325 | 38 | (388) | 2.558 |
| Impianti e attrezzature | 3.195 | 269 | (43) | (454) | 2.967 |
| Totale | 152.048 | 12.576 | (1.512) | (9.427) | 153.685 |
Si precisa che le attività materiali al 30 giugno 2020 includono il "diritto d'uso" relativo agli immobili per un ammontare di 70,3 milioni di euro, il "diritto d'uso" relativo a impianti e attrezzature per un ammontare di 0,5 milioni di euro e il valore contabile dell'immobile, presso cui è stabilita la sede legale della Banca, sito in Milano, piazza Durante 11, per un importo di 64,8 milioni di euro, comprensivo del relativo terreno per un ammontare pari a 23,9 milioni di euro. Si evidenzia, infine, che sulla base delle valutazioni condotte al 30 giugno 2020 non si rilevano indicatori tali da apportare rettifiche al valore contabile dell'immobile stesso.
L'Avviamento iscritto in bilancio della Banca, pari a 89,6 milioni di euro, deriva da operazioni realizzatesi negli anni dal 2001 al 2008 e aventi ad oggetto acquisizioni e fusioni per incorporazione di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi per il tramite di consulenti finanziari (Fineco On Line Sim S.p.A., ramo d'azienda Trading e Banking di Banca della Rete, ramo d'azienda consulenti finanziari ex FinecoGroup S.p.A., UniCredit Xelion Banca S.p.A.).
Queste attività sono state completamente integrate nell'operatività corrente della Banca, per cui non risulta più possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo rispetto alla profittabilità complessiva della Banca; ciò significa che ai fini della conferma della congruità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda. La cash generating unit (CGU) è, dunque, la Banca nel suo complesso, incluso il contributo della controllata Fineco Asset Management DAC, grazie al modello di business integrato verticalmente.
Osserviamo, infatti, che in considerazione del particolare modello di business del Gruppo, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari, piattaforma trading e banking, la contabilizzazione di costi/ricavi allocati alle macro aree di attività non è considerata rilevante e significativa; la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, unitamente ai servizi di banking, brokerage ed investing.
Si evidenzia che al 30 giugno 2020 non si rilevano indicatori di impairment dell'avviamento e dei marchi e domini Fineco iscritti in bilancio. Con riferimento al test di impairment, si precisa che al 30 giugno 2020 la Banca ha effettuato un'analisi degli impatti determinati dalla pandemia da COVID-19 sui principali parametri utilizzati nel modello di valutazione (utile netto e RWA relativi agli anni 2020 e 2021 come da scenari baseline e stressato COVID-19 approvati dal Consiglio di Amministrazione del 7 luglio 2020). I risultati non hanno evidenziato impatti significativi sul valore d'uso, confermando l'esito positivo dell'impairment test svolto al 31 dicembre 2019. L'esito dello stress test conferma pertanto la sostenibilità dell'avviamento e del marchio iscritti in bilancio al 30 giugno 2020 con un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile. Per ogni altra informazione relativa al test di impairment si rimanda alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale delle Note illustrative.
Le Altre attività immateriali comprendono principalmente gli acquisti e le implementazioni delle procedure informatiche che presentano utilità pluriennale, necessarie al fine di gestire l'evoluzione e la continua offerta da parte del Gruppo di nuovi e più versatili servizi ad alto valore aggiunto per la clientela, ottimizzazioni infrastrutturali ed applicative, miglioramenti dell'architettura deputata alla sicurezza applicativa nonché sviluppi necessari per far fronte ai nuovi obblighi normativi e di reporting finanziario, nonché i Marchi e domini Fineco.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Altre variazioni e | Ammortamenti e | ||||
| Saldo al | Investimenti 1° | vendite 1° semestre | rettifiche 1° semestre | Saldo al | |
| Attività immateriali | 31/12/2019 | semestre 2020 | 2020 | 2020 | 30/06/2020 |
| Software | 9.578 | 1.926 | - | (2.732) | 8.772 |
| Marchi | 27.452 | 7 | - | - | 27.459 |
| Altre attività immateriali | 462 | 7 | - | (108) | 361 |
| Totale | 37.492 | 1.940 | - | (2.840) | 36.592 |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| 30/06/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % | |
| Attività fiscali | ||||
| Attività correnti | 373 | - | 373 | - |
| Attività fiscali anticipate | 28.105 | 47.884 | (19.779) | -41,3% |
| Attività fiscali anticipate di cui alla Legge 214/2011 | 3.300 | 3.828 | (528) | -13,8% |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 31.778 | 51.712 | (19.934) | -38,5% |
| Compensazione con Passività per imposte differite - IAS 12 | (27.592) | (28.268) | 676 | -2,4% |
| Totale Attività fiscali | 4.186 | 23.444 | (19.258) | -82,1% |
| Altre attività | ||||
| Crediti commerciali ai sensi dell'IFRS 15 | 2.931 | 4.579 | (1.648) | -36,0% |
| Crediti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi | ||||
| finanziari | 747 | 2.733 | (1.986) | -72,7% |
| Migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi | 5.704 | 6.067 | (363) | -6,0% |
| Partite definitive non imputabili ad altre voci: | 24.042 | 28.062 | (4.020) | -14,3% |
| - titoli e cedole da regolare | 1.996 | 1.537 | 459 | 29,9% |
| - altre operazioni | 22.046 | 26.525 | (4.479) | -16,9% |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali": | 158.770 | 259.098 | (100.328) | -38,7% |
| - acconti d'imposta | 151.961 | 252.251 | (100.290) | -39,8% |
| - crediti d'imposta | 6.809 | 6.809 | - | - |
| - acconti d'imposta su TFR | - | 38 | (38) | -100,0% |
| Partite in attesa di regolamento: | 4.250 | 2.495 | 1.755 | 70,3% |
| - effetti, assegni ed altri documenti | 4.250 | 2.495 | 1.755 | 70,3% |
| Partite in corso di lavorazione | 7 | 13 | (6) | -46,2% |
| Partite viaggianti non attribuite ai conti di pertinenza | 2 | 50 | (48) | -96,0% |
| Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e | ||||
| diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività | ||||
| finanziarie | 41.123 | 27.178 | 13.945 | 51,3% |
| Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli | ||||
| che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie | 16.593 | 12.034 | 4.559 | 37,9% |
| Totale Altre attività | 254.169 | 342.309 | (88.140) | -25,7% |
Precisiamo che le "Attività fiscali anticipate" sono rappresentate nello stato patrimoniale consolidato al netto delle relative "Passività fiscali differite" al sussistere dei requisiti previsti dallo IAS 12.
La riduzione delle Attività fiscali, post compensazione IAS 12, è dovuta principalmente al rigiro a conto economico della fiscalità anticipata relativa al beneficio fiscale del c.d. Patent Box iscritta al 31 dicembre 2019 in seguito al raggiungimento, ad inizio 2020, dell'accordo con l'Ufficio accordi preventivi e controversie internazionali dell'Agenzia delle Entrate in merito alla metodologia da utilizzare per il computo del contributo economico degli intangible oggetto di istanza, che esplicita i suoi effetti con la riduzione dell'imponibile nella dichiarazione dei redditi dell'anno 2020.
Per quanto riguarda le Altre attività, si evidenzia un decremento delle "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce Attività fiscali" per un importo di 100,3 milioni di euro, determinato da minori acconti versati, in qualità di sostituti di imposta, per l'imposta sostitutiva sui redditi diversi e per l'imposta di bollo, e un incremento dei "Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie" per 13,9 milioni di euro, relativi, principalmente, all'incremento dei risconti attivi a fronte di spese amministrative.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze | Variazioni | ||||
| 30/06/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % | ||
| Debiti verso banche | 113.137 | 154.653 | (41.516) | -26,8% | |
| Conti correnti e depositi a vista | 41.461 | 70.396 | (28.935) | -41,1% | |
| Finanziamenti | 54.167 | 74.067 | (19.900) | -26,9% | |
| - Pronti contro termine passivi | 54.167 | 74.067 | (19.900) | -26,9% | |
| Debiti per leasing | 4.922 | 7.207 | (2.285) | -31,7% | |
| Altri debiti | 12.587 | 2.983 | 9.604 | 322,0% | |
| Totale | 113.137 | 154.653 | (41.516) | -26,8% |
I Debiti verso banche sono pari 113,1 milioni di euro ed evidenziano una riduzione del 26,8% rispetto al 31 dicembre 2019, riconducibile principalmente alla riduzione delle passività rappresentate da conti correnti con istituzioni creditizie e da operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità del prestatore.
La voce "Conti correnti e depositi a vista" è costituita principalmente dai conti correnti aperti da banche clienti per 39,2 milioni di euro (69,6 milioni di euro al 31 dicembre 2019).
La voce "Pronti contro termine passivi" è costituita da operazioni di pronti contro termine e stock lending con istituzioni creditizie, operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli.
La voce "Debiti per leasing" rappresenta il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.
La voce "Altri debiti" comprende, principalmente, i margini di variazione ricevuti per l'operatività in derivati per 12,4 milioni di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2019).
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze | Variazioni | ||||
| 30/06/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % | ||
| Conti correnti e depositi a vista | 26.087.072 | 25.573.169 | 513.903 | 2,0% | |
| Depositi a scadenza | 733 | 1.359 | (626) | -46,1% | |
| Finanziamenti | 730.823 | 163.450 | 567.373 | 347,1% | |
| - Pronti contro termine passivi | 730.823 | 163.450 | 567.373 | 347,1% | |
| Debiti per leasing | 66.409 | 60.118 | 6.291 | 10,5% | |
| Altri debiti | 136.161 | 121.762 | 14.399 | 11,8% | |
| Debiti verso clientela | 27.021.198 | 25.919.858 | 1.101.340 | 4,2% |
I Debiti verso clientela ammontano a 27.021,2 milioni di euro, in crescita del 4,2% rispetto al 31 dicembre 2019, e sono rappresentati principalmente dai conti correnti della clientela, che evidenziano un incremento di 513,9 milioni di euro (+2%) e pronti contro termine passivi, che evidenziano un incremento di 567,4 milioni di euro.
La voce "Pronti contro termine passivi" è costituita da:
La voce "Debiti per leasing" rappresenta il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con soggetti diversi da istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.
La voce "Altri debiti" comprende i debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari, per un importo pari a 30,5 milioni di euro (41,4 milioni di euro al 31 dicembre 2019), i margini iniziali e di variazione per l'operatività in contratti derivati e strumenti finanziari, che si attestano a 46 milioni di euro (41,2 milioni di euro al 31 dicembre 2019), ed altri debiti a fronte di carte di credito ricaricabili e assegni circolari, per un importo pari a 59,7 milioni di euro (39,2 milioni di euro al 31 dicembre 2019).
Le Passività finanziarie di negoziazione sono pari a 8,2 milioni di euro e comprendono strumenti finanziari che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione", in particolare:
I CFD sono contratti derivati "Over the counter" che prevedono la liquidazione di un differenziale generato dalla differenza fra il prezzo di apertura ed il prezzo di chiusura dello strumento finanziario. La Banca copre gestionalmente lo sbilancio delle posizioni aperte nei confronti dei clienti tramite la sottoscrizione di futures o l'acquisto/vendita di titoli azionari sui medesimi sottostanti oppure effettuando delle operazioni forex con controparti istituzionali.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| 30/06/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % | |
| Passività fiscali | ||||
| Passività correnti | 62.928 | 11.437 | 51.491 | 450,2% |
| Passività fiscali differite | 27.592 | 28.268 | (676) | -2,4% |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 90.520 | 39.705 | 50.815 | 128,0% |
| Compensazione con Attività per imposte anticipate - IAS 12 | (27.592) | (28.268) | 676 | -2,4% |
| Totale Passività fiscali | 62.928 | 11.437 | 51.491 | 450,2% |
| Altre passività | ||||
| Altri debiti relativi ad Amministratori e Sindaci | 197 | 202 | (5) | -2,5% |
| Altri debiti relativi al personale dipendente | 15.313 | 13.342 | 1.971 | 14,8% |
| Contributi previdenziali da versare | 7.119 | 6.577 | 542 | 8,2% |
| Debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari | 30.732 | 25.866 | 4.866 | 18,8% |
| Debiti per accordi di pagamento basati su proprie azioni o azioni di UniCredit | 59 | 142 | (83) | -58,5% |
| Partite definitive ma non imputabili ad altre voci: | 109.521 | 57.514 | 52.007 | 90,4% |
| - titoli e cedole da regolare | 9.565 | 20.310 | (10.745) | -52,9% |
| - deleghe di pagamento | 90.278 | 22.494 | 67.784 | 301,3% |
| - altre partite | 9.678 | 14.710 | (5.032) | -34,2% |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali": | 74.623 | 133.690 | (59.067) | -44,2% |
| - somme trattenute a terzi quali sostituti d'imposta | 20.694 | 27.616 | (6.922) | -25,1% |
| - altre | 53.929 | 106.074 | (52.145) | -49,2% |
| Partite illiquide per operazioni di portafoglio | 9.728 | 20.796 | (11.068) | -53,2% |
| Partite in attesa di regolamento: | 67.972 | 74.298 | (6.326) | -8,5% |
| - bonifici in partenza | 67.935 | 74.251 | (6.316) | -8,5% |
| - POS e bancomat | 37 | 47 | (10) | -21,3% |
| Partite in corso di lavorazione: | 625 | 463 | 162 | 35,0% |
| - bonifici in arrivo | 592 | 419 | 173 | 41,3% |
| - altre partite in corso di lavorazione | 33 | 44 | (11) | -25,0% |
| Somme a disposizione della clientela | 4.652 | 3.935 | 717 | 18,2% |
| Ratei e risconti passivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e | ||||
| diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività | ||||
| finanziarie | 133 | 183 | (50) | -27,3% |
| Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
10.459 | 6.851 | 3.608 | 52,7% |
| Trattamento di fine rapporto | 4.722 | 4.810 | (88) | -1,8% |
| Fondo per rischi e oneri | 108.110 | 107.079 | 1.031 | 1,0% |
| Totale Altre passività | 443.965 | 455.748 | (11.783) | -2,6% |
Precisiamo che le "Passività fiscali differite", al sussistere dei requisiti previsti dallo IAS 12, sono rappresentate nello stato patrimoniale consolidato a compensazione delle "Attività fiscali anticipate".
Le Passività fiscali, post compensazione IAS 12, sono rappresentate principalmente da passività fiscali correnti che evidenziano un incremento di 51,5 milioni di euro.
Per quanto riguarda le Altre passività si evidenzia un decremento delle "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce Passività fiscali" per 59,1 milioni di euro, dovuto principalmente alla riduzione del debito rilevato per l'imposta di bollo e per l'imposta sostitutiva sul risparmio amministrato da versare, delle "Partite in attesa di regolamento" per 6,3 milioni di euro, dovuto alla diminuzione dei bonifici in partenza, e dalle "Partite illiquide per operazioni di portafoglio" per 11,1 milioni di euro; il decremento è compensato dall'aumento delle "Partite definitive non imputabili ad altre voci" per 52 milioni di euro, dovuto all'incremento dell'ammontare delle deleghe di pagamento, per 67,8 milioni di euro, parzialmente compensato dalla riduzione delle operazioni in "titoli e cedole da regolare" e dalle "altre partite", rispettivamente per 10,7 milioni di euro e 5 milioni di euro.
Gli esborsi, la cui scadenza stimata è superiore a 18 mesi, sono stati attualizzati utilizzando il tasso che rappresenta il valore finanziario del tempo.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze | Variazioni | |||
| 30/06/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % | |
| Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate | 67 | 21 | 46 | 219,0% |
| Controversie legali e fiscali | 28.667 | 30.910 | (2.243) | -7,3% |
| - Cause in corso | 20.832 | 22.370 | (1.538) | -6,9% |
| - Reclami | 4.099 | 4.794 | (695) | -14,5% |
| - Vertenze fiscali | 3.736 | 3.746 | (10) | -0,3% |
| Oneri per il personale | 2.480 | 4.949 | (2.469) | -49,9% |
| Altri | 76.896 | 71.199 | 5.697 | 8,0% |
| - Indennità suppletiva clientela | 64.262 | 63.618 | 644 | 1,0% |
| - Indennità contrattuale e patti di non concorrenza | 392 | 395 | (3) | -0,8% |
| - Altri fondi | 12.242 | 7.186 | 5.056 | 70,4% |
| Fondo rischi ed oneri - altri fondi | 108.043 | 107.058 | 985 | 0,9% |
| Totale fondo rischi ed oneri | 108.110 | 107.079 | 1.031 | 1,0% |
Si precisa che la voce "Oneri per il personale" accoglie, esclusivamente, gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e/o l'ammontare.
Gli "Altri fondi" includono l'accantonamento effettuato in relazione al procedimento avviato nei confronti della Banca a dicembre 2019 dall'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (A.G.C.M.). Si ricorda, a tal proposito, che in data 20 dicembre 2019 la Banca ha ricevuto comunicazione dall'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (A.G.C.M.) di avvio di un procedimento finalizzato a valutare la conformità al Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005) di una pratica commerciale seguita in passato dalla Banca per promuovere l'apertura del conto corrente. Nel corso del primo semestre 2020 FinecoBank, assistita dai propri legali, ha fornito all'Autorità nei termini prescritti tutte le informazioni richieste ai fini della valutazione, illustrando le ragioni per le quali ritiene di aver operato correttamente. Tenuto in considerazione l'esito delle audizioni e delle interlocuzioni avvenute con l'Autorità, la Banca, pur confermando la correttezza del proprio operato, ha ritenuto opportuno assumersi l'impegno di ristorare i clienti interessati da tale pratica commerciale dei costi (canoni mensili di tenuta conto) addebitati nel corso del primo semestre 2020 e di non applicare tali canoni fino al 31 dicembre 2020.
Nelle more delle determinazioni dell'Autorità in merito alla proposta di impegni presentata dalla Banca, tale impegno sostanziale, assunto dalla Banca alla data della presente relazione, è stato pertanto oggetto di specifico accantonamento a Fondo rischi ed oneri al 30 giugno 2020 per un ammontare di 4 milioni di euro che, in caso di accoglimento dei suddetti impegni, verrà riconosciuto ai clienti interessati nel corso del secondo semestre 2020 tramite il ristoro puntuale dei canoni effettivamente addebitati agli stessi a decorrere dal 1° febbraio 2020.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze | Variazioni | ||||
| 30/06/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % | ||
| Capitale sociale | 201.153 | 200.941 | 212 | 0,1% | |
| Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 | - | 0,0% | |
| Riserve | 678.378 | 397.592 | 280.786 | 70,6% | |
| - Riserva legale | 40.229 | 40.188 | 41 | 0,1% | |
| - Riserva straordinaria | 574.832 | 309.131 | 265.701 | 86,0% | |
| - Riserva azioni proprie | 7.470 | 7.351 | 119 | 1,6% | |
| - Altre riserve | 55.847 | 40.923 | 14.924 | 36,5% | |
| (Azioni proprie) | (7.470) | (7.351) | (119) | 1,6% | |
| Riserve da valutazione | 1.485 | 1.002 | 483 | 48,2% | |
| Strumenti di capitale | 500.000 | 500.000 | - | 0,0% | |
| Utile (Perdita) del periodo | 180.174 | 288.365 | (108.191) | -37,5% | |
| Totale | 1.555.654 | 1.382.484 | 173.170 | 12,5% |
Al 30 giugno 2020 il capitale sociale ammonta a 201,2 milioni di euro, composto da 609.554.043 azioni ordinarie di nominali 0,33. La Riserva Sovrapprezzi di emissione ammonta a 1,9 milioni di euro.
Le riserve sono costituite dalla:
Il patrimonio netto contabile consolidato include i seguenti strumenti finanziari:
Al 30 giugno 2020 il Gruppo, nello specifico la Banca, detiene in portafoglio numero 753.310 azioni della Capogruppo FinecoBank, in relazione ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari, corrispondenti allo 0,12% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 7,5 milioni di euro. Nel corso del primo semestre 2020 sono state acquistate 44.000 azioni in relazione al "Sistema incentivante 2019 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 11.548 e n. 16.590 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito rispettivamente del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA" e "Sistema Incentivante 2017 PFA"".
Le Riserve da valutazione è costituita:
17 Unrated e unlisted.
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank dell'11 febbraio 2020, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 7 febbraio 2020, ha approvato l'esecuzione dei seguenti sistemi di incentivazione/fidelizzazione:
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 12 marzo 2020 ha deliberato un aumento di capitale sociale a titolo gratuito al servizio dei piani di incentivazione a favore di dipendenti per un ammontare di 5.459,19 euro, mediante emissione di n. 16.543 azioni ordinarie, con efficacia 31 maggio 2020.
A fronte dei suddetti aumenti di capitale sono state conseguentemente ridotte le riserve di utili disponibili, in particolare la Riserva straordinaria, per il medesimo ammontare. La suddetta riserva è stata, inoltre, utilizzata a fronte dei costi di transazione direttamente attribuibili alle operazioni.
L'Assemblea di FinecoBank del 28 aprile 2020 ha approvato la destinazione dell'utile dell'esercizio 2019 di FinecoBank S.p.A., pari a 285,9 milioni di euro, come segue:
Si ricorda che, nel pieno rispetto della normativa di riferimento, delle indicazioni delle Autorità di Vigilanza e della miglior prassi consolidata in materia, il Consiglio di Amministrazione del 6 aprile 2020 ha deciso di revocare la proposta di distribuzione di un dividendo unitario di 0,32 euro per complessivi euro 195.052.000 deliberata dal Consiglio di Amministrazione dell'11 febbraio 2020, deliberando di proporre all'Assemblea ordinaria convocata per il 28 aprile 2020 l'assegnazione a riserve dell'utile dell'esercizio 2019.
La stessa Assemblea, su proposta del Consiglio di Amministrazione del 11 febbraio 2020, ha approvato inoltre la copertura della Riserva negativa derivante dalla prima applicazione del principio contabile IFRS 9 mediante l'utilizzo della Riserva Straordinaria per un importo pari a 4,9 milioni di euro.
Contestualmente alla rilevazione della destinazione dell'utile dell'esercizio 2019, la Riserva straordinaria è stata resa indisponibile, ai sensi dell'articolo 6 comma 2 D. Lgs 38/2005, per un ammontare pari a 5,1 milioni di euro.
La "Riserva connessa ai piani Equity Settled" si è incrementata di 2,8 milioni di euro per effetto della contabilizzazione, durante il periodo di maturazione degli strumenti, degli effetti economici e patrimoniali degli accordi di pagamento basati su azioni e regolati con azioni ordinarie FinecoBank ed è stata utilizzata per circa 0,3 milioni di euro in seguito all'assegnazione ai consulenti finanziari della seconda tranche azionaria del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA", corrispondente a 11.548 azioni ordinarie FinecoBank e della prima tranche azionaria del piano "Sistema Incentivante 2017 PFA", corrispondente a 16.590 azioni ordinarie FinecoBank.
La Riserva azioni proprie è stata incrementata complessivamente di 0,1 milioni di euro, con contestuale decremento della Riserva straordinaria, a fronte delle suddette assegnazioni a favore dei consulenti finanziari e acquisti di azioni proprie.
Raccordo tra il patrimonio netto ed il risultato di periodo di FinecoBank ed i corrispondenti dati a livello consolidato
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Descrizione | Patrimonio netto | di cui: Risultato netto al 30/06/2020 |
| Saldi di FinecoBank al 30 giugno 2020 | 1.529.701 | 169.829 |
| Effetto del consolidamento di Fineco AM | 40.177 | 24.569 |
| Dividendi incassati nel periodo da Fineco AM | (14.224) | (14.224) |
| Patrimonio e utile di pertinenza di terzi | - | - |
| Saldi di pertinenza del Gruppo al 30 giugno 2020 | 1.555.654 | 180.174 |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 1° semestre | Variazioni | ||||
| 2020 | 2019 | Assoluta | % | ||
| Interessi netti | 138.229 | 141.767 | (3.538) | -2,5% | |
| Commissioni nette | 209.739 | 158.643 | 51.096 | 32,2% | |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 56.482 | 17.837 | 38.645 | 216,7% | |
| Saldo altri proventi/oneri | 1.392 | 537 | 855 | 159,2% | |
| MARGINE DI INTERMEDIAZIONE | 405.842 | 318.784 | 87.058 | 27,3% | |
| Spese per il personale | (48.893) | (44.097) | (4.796) | 10,9% | |
| Altre spese amministrative | (123.338) | (123.742) | 404 | -0,3% | |
| Recuperi di spesa | 52.263 | 50.817 | 1.446 | 2,8% | |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (12.268) | (10.510) | (1.758) | 16,7% | |
| Costi operativi | (132.236) | (127.532) | (4.704) | 3,7% | |
| RISULTATO DI GESTIONE | 273.606 | 191.252 | 82.354 | 43,1% | |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (3.670) | (146) | (3.524) | 2413,7% | |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 269.936 | 191.106 | 78.830 | 41,2% | |
| Altri oneri e accantonamenti | (7.636) | (3.836) | (3.800) | 99,1% | |
| Profitti netti da investimenti | (3.818) | 5.805 | (9.623) | -165,8% | |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 258.482 | 193.075 | 65.407 | 33,9% | |
| Imposte sul reddito del periodo | (78.308) | (58.961) | (19.347) | 32,8% | |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 180.174 | 134.114 | 46.060 | 34,3% | |
| RISULTATO DI PERIODO | 180.174 | 134.114 | 46.060 | 34,3% | |
| RISULTATO DI PERIODO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 180.174 | 134.114 | 46.060 | 34,3% |
Gli Interessi netti del primo semestre 2020 si attestano 138,2 milioni di euro, in diminuzione del 2,5% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, per effetto, principalmente, della discesa dei tassi di mercato, parzialmente compensato dal contributo positivo dell'incremento dei volumi, dall'aumento dell'attività di lending e dalla gestione più dinamica della tesoreria. A tal proposito occorre sottolineare che la struttura degli investimenti realizzati dal Gruppo ha contribuito a mantenere un consistente livello degli interessi attivi, infatti il tasso medio lordo dell'attivo fruttifero è stato pari all'1,06% (1,20% al 30 giugno 2019). Nella voce interessi netti sono stati ricondotti anche i proventi generati dall'attività di prestito titoli effettuata dalla tesoreria di Capogruppo, avviata nel primo semestre 2020, per un importo di 0,8 milioni di euro.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Interessi Attivi | 1° semestre | Variazioni | |||
| 2020 | 2019 | Assoluta | % | ||
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | 1 | (1) | -100,0% | |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
794 | 1.653 | (859) | -52,0% | |
| Attività finanziarie obbligatoriamente al fair value | 1 | 2 | (1) | -50,0% | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da banche |
55.205 | 70.321 | (15.116) | -21,5% | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da clientela |
62.323 | 42.415 | 19.908 | 46,9% | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato - Finanziamenti a banche | 343 | 6.405 | (6.062) | -94,6% | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato - Finanziamenti a clientela | 32.133 | 30.821 | 1.312 | 4,3% | |
| Derivati di copertura | (8.880) | (3.224) | (5.656) | 175,4% | |
| Altre attività | - | 12 | (12) | -100,0% | |
| Passività finanziarie | 2.324 | 1.658 | 666 | 40,1% | |
| Proventi attività di Tesoreria | 830 | - | 830 | 0,0% | |
| Totale interessi attivi | 145.073 | 150.064 | (4.991) | -3,3% |
(Importi in migliaia)
| Interessi Passivi | 1° semestre | Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|
| 2020 | 2019 | Assoluta | % | |
| Passività finanziarie al costo ammortizzato - Debiti verso banche | (116) | (74) | (42) | 56,8% |
| Passività finanziarie al costo ammortizzato - Debiti verso clientela | (5.266) | (6.704) | 1.438 | -21,5% |
| Attività finanziarie | (1.462) | (1.519) | 57 | -3,8% |
| Totale interessi passivi | (6.844) | (8.297) | 1.453 | -17,5% |
| Interessi netti | 138.229 | 141.767 | (3.538) | -2,5% |
Gli interessi attivi su Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da banche si riferiscono, principalmente, agli interessi maturati sui titoli obbligazionari emessi da UniCredit S.p.A., la cui diminuzione è imputabile alla riduzione dei volumi per effetto del rimborso di titoli giunti a scadenza.
Gli interessi attivi su Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da clientela si riferiscono, principalmente, agli interessi maturati sui titoli emessi da Stati e Enti sovranazionali. L'incremento è imputabile alla crescita dei volumi per effetto degli acquisti effettuati nel periodo.
Gli interessi attivi rilevati su Passività finanziarie si riferiscono, principalmente, agli interessi rilevati sulle operazioni di pronti contro termine effettuate sul mercato MTS, mentre gli interessi passivi su Attività finanziarie si riferiscono, principalmente, agli interessi rilevati sui margini iniziali e i depositi a garanzia versati per l'operatività in derivati e sui mercati finanziari e sulle operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro con clientela istituzionale.
Di seguito si riporta una tabella che dettaglia la composizione degli interessi attivi relativi a finanziamenti a banche e clientela contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Dettaglio interessi attivi | 1° semestre | Variazioni | |||
| 2020 | 2019 | Assoluta | % | ||
| Interessi attivi su finanziamenti a banche | 343 | 6.405 | (6.062) | -94,6% | |
| - conti correnti | - | 5.802 | (5.802) | -100,0% | |
| - pronti contro termine | 13 | 14 | (1) | -7,1% | |
| - depositi vincolati | - | 548 | (548) | -100,0% | |
| - altri finanziamenti | 330 | 41 | 289 | 704,9% | |
| Interessi attivi su finanziamenti a clientela | 32.132 | 30.821 | 1.311 | 4,3% | |
| - conti correnti | 6.988 | 6.077 | 911 | 15,0% | |
| - pronti contro termine | 5.318 | 6.060 | (742) | -12,2% | |
| - mutui | 8.596 | 7.125 | 1.471 | 20,6% | |
| - carte di credito | 2.338 | 2.412 | (74) | -3,1% | |
| - prestiti personali | 8.859 | 9.095 | (236) | -2,6% | |
| - altri finanziamenti | 33 | 52 | (19) | -36,5% |
Gli interessi attivi su finanziamenti a banche ammontano a 0,3 milioni di euro, in diminuzione del 94,6% rispetto al primo semestre 2019. La diminuzione è riconducibile ai minori interessi rilevati sulla liquidità in valuta detenuta presso istituzioni creditizie, in particolare UniCredit S.p.A..
Gli interessi attivi su finanziamenti a clientela ammontano a 32,1 milioni di euro, registrando un incremento del 4,3% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, grazie alla crescita degli interessi relativi agli impieghi per mutui e utilizzi di aperture di credito in conto, parzialmente compensati dalla riduzione registrata degli interessi dei prestiti personali e delle operazioni di pronti contro termine, in particolare operazioni di "Leva multiday" che nel corso del primo semestre hanno registrato una contrazione dei volumi a causa della situazione determinatasi sui mercati finanziari a causa della pandemia da COVID-19.
Di seguito si riporta una tabella che dettaglia la composizione degli interessi passivi relativi a banche e clientela contabilizzati nelle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato":
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Dettaglio interessi passivi | 1° semestre | Variazioni | |||
| 2020 | 2019 | Assoluta | % | ||
| Interessi passivi su debiti verso banche | (116) | (74) | (42) | 56,8% | |
| - conti correnti | (44) | (35) | (9) | 25,7% | |
| - altri finanziamenti | (13) | (11) | (2) | 18,2% | |
| - debiti per leasing | (59) | (28) | (31) | 110,7% | |
| Interessi passivi su debiti verso clientela | (5.266) | (6.704) | 1.438 | -21,5% | |
| - conti correnti | (4.788) | (6.279) | 1.491 | -23,7% | |
| - depositi vincolati | (3) | (9) | 6 | -66,7% | |
| - debiti per leasing | (475) | (416) | (59) | 14,2% |
Gli interessi passivi su debiti verso banche ammontano a 0,1 milioni di euro e non evidenziano variazioni significative rispetto al 30 giugno 2019.
Gli interessi passivi su debiti verso clientela si attestano a 5,3 milioni di euro, in diminuzione del 21,5% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, grazie a minori interessi passivi su conti correnti della clientela.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 1° semestre | Variazioni | ||||
| 2020 | 2019 | Assoluta | % | ||
| Interessi netti | 138.229 | 141.767 | (3.538) | -2,5% | |
| Commissioni nette | 209.739 | 158.643 | 51.096 | 32,2% | |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 56.482 | 17.837 | 38.645 | 216,7% | |
| Saldo altri proventi/oneri | 1.392 | 537 | 855 | 159,2% | |
| MARGINE DI INTERMEDIAZIONE | 405.842 | 318.784 | 87.058 | 27,3% |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Riclassifica gestionale | 1° semestre | Variazioni | |||
| 2020 | 2019 | Assoluta | % | ||
| Brokerage | 73.136 | 36.532 | 36.604 | 100,2% | |
| di cui: | |||||
| Azioni | 60.989 | 30.289 | 30.700 | 101,4% | |
| Obbligazioni | 4.827 | 1.836 | 2.991 | 162,9% | |
| Derivati | 8.222 | 4.455 | 3.767 | 84,6% | |
| Altre commissioni | (902) | (48) | (854) | 1779,2% | |
| Investing | 117.892 | 111.826 | 6.066 | 5,4% | |
| di cui | |||||
| Collocamento | 3.056 | 2.471 | 585 | 23,7% | |
| Gestione | 120.767 | 116.802 | 3.965 | 3,4% | |
| Altre commissioni | (5.931) | (7.447) | 1.516 | -20,4% | |
| Banking | 19.119 | 10.047 | 9.072 | 90,3% | |
| Altro | (408) | 238 | (646) | -271,4% | |
| Totale | 209.739 | 158.643 | 51.096 | 32,2% |
Le Commissioni nette evidenziano un incremento di 51,1 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, grazie, principalmente, alle commissioni generate dal Brokerage (+36,6 milioni di euro), complice un contesto di mercato caratterizzato da una forte volatilità, un aumento della base di clientela operativa sulla piattaforma della Banca e alla rivisitazione dell'offerta, e dalle commissioni generate dal Banking (+9,1 milioni di euro), per effetto, in particolare, della modifica del costo mensile di tenuta del conto corrente in euro che ha avuto efficacia a partire dal mese di febbraio 2020. Si precisa che nella voce sono inclusi i canoni di tenuta conto – la cui introduzione è oggetto del procedimento avviato nei confronti della Banca a dicembre 2019 dall'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (A.G.C.M.) – che la Banca, tenuto in considerazione l'esito delle audizioni e delle interlocuzioni avvenute con la predetta Autorità, e pur confermando la correttezza del proprio operato, ha ritenuto opportuno assumersi l'impegno di ristorare ai clienti interessati da tale pratica commerciale, per un ammontare stimato in 4 milioni di euro al 30 giugno 2020 (già oggetto di rilevazione nella voce Altri oneri e accantonamenti a cui si rimanda). Nonostante il difficile contesto di mercato, anche le commissioni generate dall'Investing hanno registrato un incremento (+6,1 milioni di euro), grazie al continuo perfezionamento dell'offerta e alla qualità della raccolta. Si evidenzia che nel primo semestre 2020 la controllata Fineco AM ha generato commissioni nette per 32,4 milioni di euro.
Il Risultato negoziazione, coperture e fair value è determinato principalmente dagli utili realizzati dal Brokerage, che include l'attività di internalizzazione di titoli e contratti derivati regolamentati e over the counter, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei titoli e dei derivati internalizzati e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta, che evidenzia un incremento di 31,2 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, grazie alla volatilità registrata sui mercati finanziari nel corso del primo semestre 2020 che ha determinato un incremento dei volumi internalizzati di oltre il 180%. Il risultato comprende inoltre le componenti reddituali generate dagli strumenti finanziari contabilizzati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", tra i quali le preferred shares di Visa INC class "C" e l'esposizione in titoli di capitale rilevata a fronte delle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, la cui valutazione al fair value ha determinato nel primo semestre 2020, rispettivamente, un risultato positivo di 0,06 milioni di euro (+1,9 milioni di euro nel primo semestre 2019) e un risultato negativo di 1,2 milioni di euro (-4,8 milioni di euro nel primo semestre 2019). Sono presenti, infine, gli utili netti generati dalla vendita di titoli di Stato contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva", per un importo di 1,8 milioni di euro (0,7 milioni di euro nel primo semestre 2019), e contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", per un importo di 7 milioni di euro (2,1 milioni di euro nel primo semestre 2019, inclusi i titoli emessi da UniCredit).
Il Saldo altri proventi/oneri è positivo per 1,4 milioni di euro ed evidenzia un incremento di 0,9 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, grazie, principalmente, a maggiori rimborsi assicurativi percepiti nel primo semestre 2020.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 1° semestre | Variazioni | ||||
| 2020 | 2019 | Assoluta | % | ||
| Spese per il personale | (48.893) | (44.097) | (4.796) | 10,9% | |
| Altre spese amministrative | (123.338) | (123.742) | 404 | -0,3% | |
| Recuperi di spesa | 52.263 | 50.817 | 1.446 | 2,8% | |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (12.268) | (10.510) | (1.758) | 16,7% | |
| Totale costi operativi | (132.236) | (127.532) | (4.704) | 3,7% |
I Costi operativi evidenziano un incremento del 3,7% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, crescita che risulta comunque contenuta rispetto all'ampliamento di attività, masse, clientela, struttura e organico, a conferma della forte leva operativa del Gruppo e alla diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi.
Le Spese per il personale si attestano a 48,9 milioni di euro, di cui 2 milioni di euro relativi alle spese del personale della controllata Fineco AM, in aumento del 10,9% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, per effetto della continua crescita della struttura operativa. Il numero dei dipendenti, infatti, è passato dalle 1.176 unità del 30 giugno 2019 alle 1.244 unità al 30 giugno 2020.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Spese del personale | 1° semestre | Variazioni | |||
| 2020 | 2019 | Assoluta | % | ||
| 1) Personale dipendente | (47.985) | (43.401) | (4.584) | 10,6% | |
| - salari e stipendi | (32.380) | (29.955) | (2.425) | 8,1% | |
| - oneri sociali | (8.483) | (7.577) | (906) | 12,0% | |
| - indennità di fine rapporto | (434) | (420) | (14) | 3,3% | |
| - accantonamento al trattamento di fine rapporto | (33) | (63) | 30 | -47,6% | |
| - versamenti ai fondi di previdenza complementari esterni: | (2.181) | (1.786) | (395) | 22,1% | |
| a) a contribuzione definita | (2.181) | (1.786) | (395) | 22,1% | |
| - costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri | (1.881) | (1.621) | (260) | 16,0% | |
| - altri benefici a favore di dipendenti | (2.593) | (1.979) | (614) | 31,0% | |
| 2) Amministratori e sindaci | (818) | (656) | (162) | 24,7% | |
| 3) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende | 1 | 94 | (93) | -98,9% | |
| 4) Rimborsi di spese per dipendenti distaccati presso la società | (91) | (134) | 43 | -32,1% | |
| Totale spese per il personale | (48.893) | (44.097) | (4.796) | 10,9% |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Altre Spese Amministrative e Recuperi di spesa | 1° semestre | Variazioni | |||
| 2020 | 2019 | Assoluta | % | ||
| 1) IMPOSTE INDIRETTE E TASSE | (55.330) | (52.975) | (2.355) | 4,4% | |
| 2) COSTI E SPESE DIVERSE | (15.745) | (19.951) | 4.206 | -21,1% | |
| A) Spese di pubblicità - Marketing e comunicazione | (10.189) | (12.303) | 2.114 | -17,2% | |
| Comunicazioni su mass media | (9.030) | (8.842) | (188) | 2,1% | |
| Marketing e promozioni | (893) | (2.655) | 1.762 | -66,4% | |
| Sponsorizzazioni | (219) | (37) | (182) | 491,9% | |
| Convention e comunicazione interna | (47) | (769) | 722 | -93,9% | |
| B) Spese relative al rischio creditizio | (644) | (840) | 196 | -23,3% | |
| Spese recupero crediti | (107) | (307) | 200 | -65,1% | |
| Informazioni commerciali e visure | (537) | (533) | (4) | 0,8% | |
| C) Spese indirette relative al personale | (11.044) | (11.887) | 843 | -7,1% | |
| Formazione del personale | (253) | (296) | 43 | -14,5% | |
| Noleggio auto e altre spese personale | (11) | (39) | 28 | -71,8% | |
| Spese consulenti finanziari | (10.560) | (11.036) | 476 | -4,3% | |
| Spese di viaggio | (192) | (487) | 295 | -60,6% | |
| Fitti passivi per immobili ad uso del personale | (28) | (29) | 1 | -3,4% | |
| D) Spese relative all'ICT | (20.977) | (18.346) | (2.631) | 14,3% | |
| Spese hardware - affitto e manutenzione | (1.473) | (1.255) | (218) | 17,4% | |
| Spese software - affitto e manutenzione | (5.448) | (4.847) | (601) | 12,4% | |
| Sistemi di comunicazione ICT | (3.713) | (3.385) | (328) | 9,7% | |
| Service ICT: personale esterno | (3.745) | (3.504) | (241) | 6,9% | |
| Infoprovider finanziari | (6.598) | (5.355) | (1.243) | 23,2% | |
| E) Consulenze e servizi professionali | (1.907) | (2.154) | 247 | -11,5% | |
| Consulenza relativa ad attività ordinarie | (1.616) | (1.152) | (464) | 40,3% | |
| Consulenze per strategia, evoluzione del business e ottimizzazione organizzativa |
(154) | (503) | 349 | -69,4% | |
| Spese legali | (70) | (260) | 190 | -73,1% | |
| Cause legali | (67) | (239) | 172 | -72,0% | |
| F) Spese relative agli immobili | (2.382) | (4.247) | 1.865 | -43,9% | |
| Service area immobiliare | (84) | (250) | 166 | -66,4% | |
| Manutenzione mobili, macchine, impianti | (79) | (135) | 56 | -41,5% | |
| Manutenzione locali | (524) | (992) | 468 | -47,2% | |
| Fitti passivi per locazione immobili | (483) | (1.421) | 938 | -66,0% | |
| Pulizia locali | (313) | (289) | (24) | 8,3% | |
| Utenze | (899) | (1.160) | 261 | -22,5% | |
| G) Altre spese di funzionamento | (19.831) | (19.882) | 51 | -0,3% | |
| Servizi di sicurezza e sorveglianza | (99) | (202) | 103 | -51,0% | |
| Spese postali e trasporto documenti | (1.534) | (1.971) | 437 | -22,2% | |
| Servizi amministrativi e logistici | (7.718) | (8.737) | 1.019 | -11,7% | |
| Assicurazioni | (1.815) | (1.756) | (59) | 3,4% | |
| Stampati e cancelleria | (258) | (181) | (77) | 42,5% | |
| Diritti, quote e contributi ad associazioni | (7.322) | (6.779) | (543) | 8,0% | |
| Altre spese amministrative | (1.085) | (255) | (830) | 325,5% | |
| H) Rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi | (1.034) | (1.109) | 75 | -6,8% | |
| I) Recupero spese | 52.263 | 50.817 | 1.446 | 2,8% | |
| Recupero spese accessorie | 50 | 82 | (32) | -39,0% | |
| Recuperi di imposte | 52.213 | 50.735 | 1.478 | 2,9% | |
| Totale altre spese amministrative e recuperi di spesa | (71.075) | (72.925) | 1.850 | -2,5% |
Le Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa si attestano a 71,1 milioni di euro, comprensivi di 2 milioni di euro registrati dalla controllata Fineco AM, con una riduzione di 1,8 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente.
Si evidenzia un incremento relativo alle "Spese relative all'ICT", ed in particolare maggiori "Spese software – affitto e manutenzione" per 0,6 milioni di euro, "Sistemi di comunicazione ICT" per 0,3 milioni di euro, "Service ICT: personale esterno" per 0,2 milioni di euro e "Infoprovider finanziari" per 1,2 milioni di euro, oltre ad un incremento, all'interno della voce "Altre spese di funzionamento", dei "Diritti, quote e contributi ad associazioni" per 0,5 milioni di euro, riconducibili a maggiori contributi Enasarco e contributi ad associazioni di categoria, e delle "Altre spese amministrative" per 0,8 milioni di euro, riconducibili a maggiori costi connessi allo svolgimento dell'Assemblea degli Azionisti e al rinnovo del Consiglio di Amministrazione.
Nel contempo si rileva una riduzione delle "Spese di pubblicità - Marketing e comunicazione" per 2,1 milioni di euro, delle "Spese indirette relative al personale" per 0,8 milioni di euro, riconducibili alle "Spese consulenti finanziari" e "Spese di viaggio", delle "Spese relative agli immobili" per 1,9 milioni di euro e dei "Service amministrativi e logistici", all'interno della voce "Altre spese di funzionamento", per 1 milione di euro, per effetto dell'internalizzazione di alcuni servizi, fra i quali la funzione di revisione interna a partire da maggio 2019.
Le Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali evidenziano un incremento di 1,8 milioni di euro riconducibile principalmente agli ammortamenti rilevati sui diritti d'uso dei contratti di locazione iscritti tra le attività materiali, per un importo di 1,2 milioni di euro, e all'ammortamento di software e macchine elettroniche per 0,5 milioni di euro.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 1° semestre | Variazioni | ||||
| 2020 | 2019 | Assoluta | % | ||
| RISULTATO DI GESTIONE | 273.606 | 191.252 | 82.354 | 43,1% | |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni |
(3.670) | (146) | (3.524) | n.c. | |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 269.936 | 191.106 | 78.830 | 41,2% | |
| Altri oneri e accantonamenti | (7.636) | (3.836) | (3.800) | 99,1% | |
| Profitti netti da investimenti | (3.818) | 5.805 | (9.623) | -165,8% | |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 258.482 | 193.075 | 65.407 | 33,9% |
Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni del primo semestre 2020 si attestano a -3,7 milioni di euro (-0,1 milioni di euro nel primo semestre 2019) e sono influenzate dall'evoluzione degli scenari macroeconomici utilizzati nel calcolo delle rettifiche per Expected Credit Losses al 30 giugno 2020. Come descritto in precedenza negli "Eventi di rilievo del periodo", nella valutazione delle esposizioni creditizie performing al 30 giugno 2020, il Gruppo ha considerato uno scenario macroeconomico aggiornato per tenere conto degli effetti della crisi derivanti dalla pandemia da COVID-19. L'aggiornamento degli scenari macroeconomici ha comportato rettifiche per circa 0,3 milioni di euro. Per quanto concerne le restanti controparti, l'aggiornamento degli scenari macroeconomici ha determinato rettifiche per circa 0,8 milioni di euro, recepite mediante le evidenze risultanti dai modelli di impairment IFRS9 e mediante aggiustamenti previsti dal principio contabile ("post-model overlay and adjustment"). Si ricorda, inoltre, che al 30 giugno 2019 il Gruppo aveva registrato riprese di valore nei confronti della controparte UniCredit S.p.A. per circa 2,3 milioni di euro, grazie sia alla diminuzione delle esposizioni sia al miglioramento del profilo di rischio della controparte, per effetto della garanzia finanziaria ricevuta nell'ambito del contratto di "Pledge Agreement" stipulato in seguito all'uscita di FinecoBank dal Gruppo Bancario UniCredit.
Gli Altri oneri e accantonamenti si attestano a -7,6 milioni di euro in aumento rispetto ai -3,8 milioni di euro registrati nel primo semestre 2019. Nel corso del primo semestre 2020 è stato rilevato il contributo ordinario annuo richiesto per l'esercizio 2020 di cui alla direttiva 2014/59/UE (Single Resolution Fund) per un importo pari a 0,7 milioni di euro di euro (nessuna contribuzione era stata richiesta per l'esercizio 2019). Nel mese di giugno 2020 Banca d'Italia ha richiamato presso il sistema bancario le contribuzioni addizionali al Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) di cui all'art. 1, comma 848, della Legge n. 208/2015; il contributo a carico della Banca è pari a 0,2 milioni di euro. Al 30 giugno 2020 gli Altri oneri e accantonamenti inoltre accolgono un accantonamento effettuato dalla Banca in relazione al procedimento avviato nei confronti della stessa a dicembre 2019 dall'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (A.G.C.M.). Si ricorda, a tal proposito, che in data 20 dicembre 2019 la Banca ha ricevuto comunicazione dall'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (A.G.C.M.) di avvio di un procedimento finalizzato a valutare la conformità al Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005) di una pratica commerciale seguita in passato dalla Banca per promuovere l'apertura del conto corrente. Nel corso del primo semestre 2020 FinecoBank, assistita dai propri legali, ha fornito all'Autorità nei termini prescritti tutte le informazioni richieste ai fini della valutazione, illustrando le ragioni per le quali ritiene di aver operato correttamente. Tenuto in considerazione l'esito delle audizioni e delle interlocuzioni avvenute con l'Autorità, la Banca, pur confermando la correttezza del proprio operato, ha ritenuto opportuno assumersi l'impegno di ristorare i clienti interessati da tale pratica commerciale dei costi (canoni mensili di tenuta conto) addebitati nel corso del primo semestre 2020 e di non applicare tali canoni fino al 31 dicembre 2020.
Nelle more delle determinazioni dell'Autorità in merito alla proposta di impegni presentata dalla Banca, tale impegno sostanziale, assunto dalla Banca alla data della presente relazione, è stato pertanto oggetto di specifico accantonamento a Fondo rischi ed oneri al 30 giugno 2020 per un ammontare
di 4 milioni di euro che, in caso di accoglimento dei suddetti impegni, verrà riconosciuto ai clienti interessati nel corso del secondo semestre 2020 tramite il ristoro puntuale dei canoni effettivamente addebitati agli stessi a decorrere dal 1° febbraio 2020.
I Profitti netti da investimenti si attestano a -3,8 milioni di euro, evidenziando una riduzione di 9,6 milioni di euro rispetto al primo semestre 2020. Come descritto in precedenza, nella valutazione delle esposizioni creditizie performing al 30 giugno 2020, il Gruppo ha considerato uno scenario macroeconomico aggiornato per tenere conto degli effetti della crisi derivanti dalla pandemia da COVID-19. Con riferimento alle esposizioni nei confronti degli emittenti titoli, tra i quali l'impatto maggiore ha riguardato le esposizioni Sovereign, l'aggiornamento degli scenari macroeconomici ha determinato maggiori rettifiche per circa 3,6 milioni di euro, recepite mediante le evidenze risultanti dai modelli di impairment IFRS9 e mediante aggiustamenti previsti dal principio contabile ("post-model overlay and adjustment"). Si ricorda, inoltre, che al 30 giugno 2019 il Gruppo aveva registrato riprese di valore nei confronti dell'emittente UniCredit S.p.A. per circa 6,5 milioni di euro, grazie sia alla diminuzione delle esposizioni in titoli di debito sia al miglioramento del profilo di rischio dell'emittente, per effetto della garanzia finanziaria ricevuta nell'ambito del contratto di "Pledge Agreement" stipulato in seguito all'uscita di FinecoBank dal Gruppo Bancario UniCredit.
Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 258,5 milioni di euro, in aumento del 33.9% rispetto al primo semestre 2019. Il risultato è stato conseguito, principalmente, grazie alla crescita delle Commissioni nette (+51,1 milioni di euro) e del Risultato negoziazione, coperture e fair value (+38,6 milioni di euro). Escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 2020 precedentemente illustrate18, il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesterebbe a 259,7 milioni di euro, evidenziando una crescita del 31,3% rispetto al primo semestre 2019, anch'esso depurate delle poste non ricorrenti registrate19 .
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Imposte sul reddito del periodo | 1° semestre | Variazioni | |||
| 2020 | 2019 | Assoluta | % | ||
| Oneri per imposte correnti IRES | (44.435) | (44.404) | (31) | 0,1% | |
| Oneri per imposte correnti IRAP | (10.446) | (9.910) | (536) | 5,4% | |
| Oneri per imposte correnti estere | (3.550) | (3.259) | (291) | 8,9% | |
| Totale imposte correnti | (58.431) | (57.573) | (858) | 1,5% | |
| Variazione delle imposte anticipate | (19.991) | (2.499) | (17.492) | 700,0% | |
| Variazione delle imposte differite | 114 | 1.309 | (1.195) | -91,3% | |
| Totale imposte differite | (19.877) | (1.190) | (18.687) | 1570,3% | |
| Imposta sostitutiva affrancamento avviamento | - | (198) | 198 | -100,0% | |
| Imposte sul reddito del periodo | (78.308) | (58.961) | (19.347) | 32,8% |
Le Imposte sul reddito del periodo sono state calcolate sulla base delle disposizioni legislative introdotte con il D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, che ha recepito nell'ordinamento giuridico italiano i Principi contabili IAS/IFRS, del Decreto n. 48 del 1° aprile 2009 che ha introdotto disposizioni di attuazione e di coordinamento delle disposizioni fiscali per i soggetti c.d. "IAS Adopter" e successivi provvedimenti in materia.
Per la determinazione delle imposte correnti è stata applicata l'aliquota IRES del 27,5% (24% aliquota ordinaria e 3,5% aliquota addizionale per gli enti creditizi) e l'aliquota IRAP del 5,57% per l'Italia.
Per quanto riguarda Fineco AM le imposte correnti sono state determinate con l'aliquota del 12,5%, secondo il vigente regime fiscale applicabile.
La Legge n. 190/2014, così come modificata dall'art. 5 del D.L. n. 3/2015, ha introdotto nell'ordinamento italiano - a decorrere dal periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 - il c.d. regime del Patent Box: un regime opzionale di tassazione agevolata dei redditi derivanti dall'utilizzo (diretto o indiretto) di opere dell'ingegno, brevetti industriali, marchi d'impresa, disegni e modelli, processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite in campo industriale, commerciale o scientifico, giuridicamente tutelabili.
L'agevolazione consiste nell'esclusione dalla base imponibile Ires ed Irap dei redditi derivanti dai predetti intangibles in misura pari al 50%; la percentuale di esclusione, per il periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e a quello in corso al 31 dicembre 2015, è stata fissata, rispettivamente, in misura pari al 30 e al 40%. L'opzione è irrevocabile, ha durata per cinque esercizi sociali ed è rinnovabile.
18 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -1,2 milioni di euro (-0,8 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale).
19 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -4,8 milioni di euro (-3,2 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale).
Nel 2015 FinecoBank ha presentato istanza di ammissione alla procedura per il quinquennio 2015-2019 relativamente a software e al marchio.
Ad inizio 2020 è stato raggiunto un accordo con l'Ufficio accordi preventivi e controversie internazionali dell'Agenzia delle Entrate, in merito alla metodologia da utilizzare per il computo del contributo economico degli intangibles oggetto di istanza.
Tenuto conto della rinnovabilità dell'opzione per il quinquennio successivo 2020-2024, è previsto il rinnovo per quanto riguarda i software, stante l'esclusione del marchio per espressa previsione normativa.
Il Risultato del periodo, coincidente con il risultato netto di pertinenza del Gruppo essendo Fineco AM controllata al 100% da FinecoBank, si attesta a 180,2 milioni di euro, evidenziando un incremento del 34,3% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 2020 precedentemente illustrate, il Risultato del periodo sarebbe pari a 181 milioni di euro, in crescita del 30,1% rispetto al Risultato del primo semestre del 2019, anch'esso depurato delle poste non ricorrenti registrate.
Di seguito si riportano i principali indici di bilancio, gli schemi di Stato patrimoniale e Conto economico riclassificati della controllante FinecoBank S.p.A. a livello individuale, esposti a confronto con quelli del primo semestre 2019, e un'informativa sui risultati conseguiti.
I risultati della controllante e della controllata
| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 30/06/2020 | 31/12/2019 | 30/06/2019 | |
| N° Dipendenti | 1.214 | 1.201 | 1.154 |
| N° Consulenti finanziari | 2.569 | 2.541 | 2.566 |
| N° Negozi finanziari operativi ¹ | 399 | 396 | 394 |
(1) Numero negozi finanziari operativi: negozi finanziari gestiti dalla Banca e negozi finanziari gestiti dai consulenti finanziari (Fineco Center).
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze | Variazioni | |||
| 30/06/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % | |
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria ⁽¹⁾ | 3.765.567 | 3.263.940 | 501.627 | 15,4% |
| Totale dell'attivo | 29.376.269 | 27.996.389 | 1.379.880 | 4,9% |
| Raccolta diretta da clientela ² | 26.077.316 | 25.589.652 | 487.664 | 1,9% |
| Raccolta indiretta da clientela ³ | 56.569.091 | 55.829.163 | 739.928 | 1,3% |
| Totale raccolta (diretta e indiretta) da clientela | 82.646.407 | 81.418.815 | 1.227.592 | 1,5% |
| Patrimonio | 1.529.701 | 1.366.876 | 162.825 | 11,9% |
(1) I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria sono relativi ai soli finanziamenti erogati a clientela (affidamenti in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie); (2) La raccolta diretta da clientela comprende i conti correnti passivi e il conto deposito Cash Park;
(3) La raccolta indiretta da clientela si riferisce ai prodotti collocati on line o tramite le reti di vendita di FinecoBank.
| Dati al | ||
|---|---|---|
| 30/06/2020 | 31/12/2019 | |
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo | 12,82% | 11,66% |
| Finanziamenti a banche/Totale attivo | 2,39% | 1,96% |
| Altre attività finanziarie/Totale attivo | 78,12% | 79,68% |
| Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto | 88,77% | 91,40% |
| Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto | 5,21% | 4,88% |
| Crediti verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela | 14,44% | 12,75% |
| Qualità del credito | Dati al | |
|---|---|---|
| 30/06/2020 | 31/12/2019 | |
| Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,12% | 0,11% |
| Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,05% | 0,05% |
| Coverage ¹ - Sofferenze | 90,90% | 91,39% |
| Coverage ¹ - Inadempienze probabili | 67,94% | 68,01% |
| Coverage ¹ - Esposizioni scadute deteriorate | 49,41% | 65,45% |
| Coverage ¹ - Totale crediti deteriorati | 82,80% | 85,92% |
(1) Calcolato come rapporto tra l'ammontare delle rettifiche di valore e l'esposizione lorda.
| Dati al | ||
|---|---|---|
| 30/06/2020 | 31/12/2019 | |
| Capitale primario di classe 1 | 791.188 | 567.638 |
| Totale Fondi Propri | 1.291.188 | 1.067.638 |
| Totale attività ponderate per il rischio | 3.355.223 | 3.187.485 |
| Ratio - Capitale primario di classe 1 | 23,58% | 17,81% |
| Ratio - Capitale di classe 1 | 38,48% | 33,49% |
| Ratio - Totale Fondi Propri | 38,48% | 33,49% |
| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 30/06/2020 | 31/12/2019 | ||
| Capitale di classe 1 (Tier 1) | 1.291.188 | 1.067.638 | |
| Esposizione ai fini della leva finanziaria | 29.832.569 | 28.125.725 | |
| Indicatore di leva finanziaria | 4,33% | 3,80% |
I requisiti prudenziali di vigilanza della Banca al 30 giugno 2020 sono stati determinati in base alla disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 e successive Direttive/Regolamenti che ne modificano il contenuto, che traspongono nell'Unione europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), raccolte ed attuate dalla Banca d'Italia tramite la Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 "Disposizioni di vigilanza per le banche" e successivi aggiornamenti.
Si precisa che in data 26 giugno 2020 è stato pubblicato il Regolamento (UE) 2020/873 del Parlamento EU e del Consiglio che modifica il CRR, apportando una serie di adeguamenti al quadro prudenziale di riferimento alla luce dell'emergenza sanitaria COVID-19. Per maggiori dettagli in merito al contenuto del Regolamento si rimanda alla Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato - Sezione 2 – I fondi propri e i coefficienti di vigilanza bancari delle Note illustrative.
Al 30 giugno 2020, i Fondi Propri di FinecoBank ammontano a 1.291,2 milioni di euro, comprensivi dell'utile del primo semestre 2020 destinato ad incremento del valore delle riserve pari a 34,6 milioni di euro, assumendo soddisfatte le condizioni previste dall'art. 26, paragrafo 2, del Regolamento UE 575/2013 (CRR), e dell'intero utile dell'esercizio 2019 pari a 285,9 milioni di euro.
Si ricorda, infatti, che in data 6 aprile 2020 il consiglio di Amministrazione di FinecoBank S.p.A., tenuto conto della delle Raccomandazioni della Banca Centrale Europea e della Banca d'Italia emesse in data 27 marzo 2020 relative alla politica dei dividendi nel contesto conseguente all'epidemia da COVID-19, nel pieno rispetto della normativa di riferimento e della miglior prassi consolidata in materia, ha deliberato di revocare la proposta di distribuzione del dividendo relativo agli utili 2019, per complessivi 195,1 milioni di euro, formulata dal Consiglio di Amministrazione dell'11 febbraio 2020, e deliberato, quindi, di proporre all'Assemblea di assegnare l'intero risultato dell'esercizio 2019 a riserve. Tale proposta è stata approvata dall'Assemblea degli Azionisti di FinecoBank riunitasi in data 28 aprile 2020.
L'incremento delle Attività ponderate per il rischio nel corso del primo semestre 2020 è riconducibile principalmente al rischio di credito dovuto alla crescita del business, in particolare all'attività di lending alla clientela e agli investimenti in obbligazioni garantite, ed al rischio di controparte dovuto all'attività di prestito titoli.
Si precisa che alla data del 30 giugno 2020 è in corso il processo SREP condotto da Banca d'Italia che porterà alla definizione di un requisito di secondo Pilastro che il Gruppo FinecoBank dovrà rispettare.
Di seguito uno schema di sintesi dei requisiti di capitale e delle riserve per FinecoBank.
| Requisiti | CET1 | T1 | TOTAL CAPITAL |
|---|---|---|---|
| A) Requisiti di Pillar 1 | 4,50% | 6,00% | 8,00% |
| B) Requisiti di Pillar 2 | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| C) TSCR (A+B) | 4,50% | 6,00% | 8,00% |
| D) Requisito combinato di riserva di capitale, di cui: | 2,517% | 2,517% | 2,517% |
| 1. riserva di conservazione del capitale (CCB) | 2,500% | 2,500% | 2,500% |
| 2. riserva di capitale anticiclica specifica per FinecoBank (CCyB) | 0,017% | 0,017% | 0,017% |
| E) Overall Capital Requirement (C+D) | 7,017% | 8,517% | 10,517% |
Al 30 giugno 2020 i requisiti sopra menzionati risultano essere rispettati da FinecoBank.
Stato patrimoniale
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | ||||
| ATTIVO | 30/06/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % | |
| Cassa e disponibilità liquide | 909.802 | 754.386 | 155.416 | 20,6% | |
| Attività finanziarie di negoziazione | 14.591 | 7.933 | 6.658 | 83,9% | |
| Finanziamenti a banche | 700.897 | 549.632 | 151.265 | 27,5% | |
| Finanziamenti a clientela | 4.190.202 | 3.668.933 | 521.269 | 14,2% | |
| Altre attività finanziarie | 22.949.188 | 22.307.025 | 642.163 | 2,9% | |
| Coperture | 75.577 | 64.939 | 10.638 | 16,4% | |
| Attività materiali | 152.631 | 150.925 | 1.706 | 1,1% | |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | - | - | |
| Altre attività immateriali | 36.406 | 37.280 | (874) | -2,3% | |
| Attività fiscali | 3.824 | 23.450 | (19.626) | -83,7% | |
| Altre attività | 253.549 | 342.284 | (88.735) | -25,9% | |
| Totale dell'attivo | 29.376.269 | 27.996.389 | 1.379.880 | 4,9% |
(Importi in migliaia)
| Consistenze al | Variazioni | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 30/06/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % | |
| Debiti verso banche | 113.137 | 154.653 | (41.516) | -26,8% | |
| Debiti verso clientela | 27.014.501 | 25.912.444 | 1.102.057 | 4,3% | |
| Passività finanziarie di negoziazione | 8.209 | 3.777 | 4.432 | 117,3% | |
| Coperture | 207.116 | 94.950 | 112.166 | 118,1% | |
| Passività fiscali | 62.928 | 11.344 | 51.584 | 454,7% | |
| Altre passività | 440.677 | 452.345 | (11.668) | -2,6% | |
| Patrimonio | 1.529.701 | 1.366.876 | 162.825 | 11,9% | |
| - capitale e riserve | 1.358.387 | 1.079.983 | 278.404 | 25,8% | |
| - riserve da valutazione | 1.485 | 1.002 | 483 | 48,2% | |
| - risultato netto | 169.829 | 285.891 | (116.062) | -40,6% | |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 29.376.269 | 27.996.389 | 1.379.880 | 4,9% |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | |||||
| ATTIVO | 30/06/2020 | 31/03/2020 | 31/12/2019 | 30/09/2019 | 30/06/2019 |
| Cassa e disponibilità liquide | 909.802 | 1.177.380 | 754.386 | 1.208.686 | 1.230.599 |
| Attività finanziarie di negoziazione | 14.591 | 12.888 | 7.933 | 10.592 | 7.475 |
| Finanziamenti a banche | 700.897 | 598.329 | 549.632 | 784.595 | 686.998 |
| Finanziamenti a clientela | 4.190.202 | 3.724.733 | 3.668.933 | 3.559.459 | 3.397.711 |
| Altre attività finanziarie | 22.949.188 | 23.403.670 | 22.307.025 | 21.522.414 | 19.914.762 |
| Coperture | 75.577 | 76.454 | 64.939 | 71.941 | 49.365 |
| Attività materiali | 152.631 | 151.884 | 150.925 | 147.476 | 142.607 |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 |
| Altre attività immateriali | 36.406 | 36.854 | 37.280 | 8.535 | 8.521 |
| Attività fiscali | 3.824 | 3.300 | 23.450 | 7.698 | 3.498 |
| Altre attività | 253.549 | 202.097 | 342.284 | 299.610 | 269.816 |
| Totale dell'attivo | 29.376.269 | 29.477.191 | 27.996.389 | 27.710.608 | 25.800.954 |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | |||||
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 30/06/2020 | 31/03/2020 | 31/12/2019 | 30/09/2019 | 30/06/2019 |
| Debiti verso banche | 113.137 | 330.928 | 154.653 | 188.171 | 206.643 |
| Debiti verso clientela | 27.014.501 | 27.194.669 | 25.912.444 | 25.420.269 | 24.132.042 |
| Passività finanziarie di negoziazione | 8.209 | 11.039 | 3.777 | 4.734 | 2.413 |
| Coperture | 207.116 | 143.500 | 94.950 | 156.435 | 84.086 |
| Passività fiscali | 62.928 | 30.273 | 11.344 | 49.008 | 64.665 |
| Altre passività | 440.677 | 318.295 | 452.345 | 638.728 | 406.256 |
| Patrimonio | 1.529.701 | 1.448.487 | 1.366.876 | 1.253.263 | 904.849 |
| - capitale e riserve | 1.358.387 | 1.366.884 | 1.079.983 | 1.087.000 | 787.633 |
| - riserve da valutazione | 1.485 | 3.152 | 1.002 | (6.567) | (7.202) |
| - risultato netto | 169.829 | 78.451 | 285.891 | 172.830 | 124.418 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 29.376.269 | 29.477.191 | 27.996.389 | 27.710.608 | 25.800.954 |
La Cassa e disponibilità liquide, pari a 909,8 milioni di euro, è costituita principalmente dalla liquidità depositata sul conto HAM (Home Accounting Model) presso Banca d'Italia, conto utilizzato per la gestione della liquidità di breve termine.
I Finanziamenti a banche si attestano a 700,1 milioni di euro, evidenziando un incremento del 27,5% rispetto al 31 dicembre 2019 per effetto, principalmente, di maggiori margini di variazione versati per l'operatività in derivati. La voce include anche le disponibilità liquide presso istituzioni creditizie detenute, principalmente, per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento e delle operazioni in strumenti finanziari propri e della clientela.
I Finanziamenti a clientela si attestano a 4.190,2 milioni di euro, in aumento del 14,2% rispetto al 31 dicembre 2019, grazie alla crescita dell'attività di lending. Nel corso del primo semestre 2020, infatti, sono stati erogati 78 milioni di euro di prestiti personali, 552 milioni di euro di mutui e sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 429 milioni di euro, con un incremento delle esposizioni in conto corrente di 130 milioni di euro; ciò ha determinato un incremento dell'aggregato complessivo dei finanziamenti verso la clientela ordinaria del 15,4% rispetto al 31 dicembre 2019. L'ammontare dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore è pari a 4,7 milioni di euro (3,6 milioni di euro al 31 dicembre 2019) con un coverage
ratio dell'82,8%; il rapporto fra l'ammontare dei crediti deteriorati e l'ammontare dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si attesta allo 0,12% (0,11% al 31 dicembre 2019).
Le Altre attività finanziarie si attestano a 22.949,2 milioni di euro, in aumento del 2,9% rispetto al 31 dicembre 2019. Il valore di bilancio dei titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A. è pari a 6.505,8 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 7.501,4 milioni di euro presenti al 31 dicembre 2019 per effetto del rimborso dei titoli giunti a scadenza nel corso del primo semestre 2020. Gli acquisti effettuati dal Gruppo nel corso del primo semestre 2020 hanno riguardato, principalmente, titoli emessi da Stati, Enti Sovranazionali e covered bond.
I Debiti verso banche sono pari a 113,1 milioni di euro, registrando una riduzione del 26,8% rispetto al 31 dicembre 2019, riconducibile principalmente alla riduzione delle passività rappresentate da conti correnti con istituzioni creditizie e da operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità del prestatore. La voce include anche i "Debiti per leasing" verso banche, pari a 4,9 milioni di euro, che rappresentano il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.
I Debiti verso clientela si attestano a 27.014,5 milioni di euro, in aumento del 4,3% rispetto al 31 dicembre 2019, per effetto della crescita della raccolta diretta in conto corrente da clientela e delle operazioni di pronti contro termine effettuate sul mercato MTS. La voce include anche i "Debiti per leasing" verso clientela, pari a 65,6 milioni di euro, che rappresentano il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con soggetti diversi da istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.
Il Patrimonio si attesta a 1.529,7 milioni di euro, evidenziando un incremento di 162,8 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019, riconducibile principalmente all'utile conseguito nel primo semestre 2020. Si precisa che nel corso del primo semestre 2020 sono state pagate le cedole degli strumenti AT1 emessi da FinecoBank, il cui ammontare, al netto della relativa fiscalità, ha determinato una riduzione del patrimonio netto di 9,9 milioni di euro.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 1° semestre | Variazioni | |||
| 2020 | 2019 | Assoluta | % | |
| Interessi netti | 138.318 | 141.803 | (3.485) | -2,5% |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | 14.224 | 13.110 | 1.114 | 8,5% |
| Commissioni nette | 177.360 | 128.795 | 48.565 | 37,7% |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 56.408 | 17.797 | 38.611 | 217,0% |
| Saldo altri proventi/oneri | 1.530 | 562 | 968 | 172,2% |
| MARGINE D'INTERMEDIAZIONE | 387.840 | 302.067 | 85.773 | 28,4% |
| Spese per il personale | (46.871) | (41.940) | (4.931) | 11,8% |
| Altre spese amministrative | (121.375) | (122.258) | 883 | -0,7% |
| Recuperi di spesa | 52.263 | 50.817 | 1.446 | 2,8% |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (12.142) | (10.394) | (1.748) | 16,8% |
| Costi operativi | (128.125) | (123.775) | (4.350) | 3,5% |
| RISULTATO DI GESTIONE | 259.715 | 178.292 | 81.423 | 45,7% |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (3.679) | (150) | (3.529) | n.c. |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 256.036 | 178.142 | 77.894 | 43,7% |
| Altri oneri e accantonamenti | (7.636) | (3.836) | (3.800) | 99,1% |
| Profitti netti da investimenti | (3.818) | 5.805 | (9.623) | -165,8% |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 244.582 | 180.111 | 64.472 | 35,8% |
| Imposte sul reddito del periodo | (74.754) | (55.693) | (19.061) | 34,2% |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 169.829 | 124.418 | 45.411 | 36,5% |
| RISULTATO DEL PERIODO | 169.829 | 124.418 | 45.411 | 36,5% |
20 Si segnala che, come descritto nella "Premessa alla lettura ai bilanci", a partire dal 31 dicembre 2019 è stata apportata una variazione negli schemi di bilancio riclassificati presentati nella Relazione sulla gestione consolidata. In particolare sono stati inclusi nella voce "Risultato negoziazione, coperture e fair value" i dividendi e proventi simili su partecipazioni e titoli rappresentativi di capitale obbligatoriamente valutati al fair value presenti nella voce di bilancio "Dividendi e proventi simili", in precedenza inclusi nella voce "Dividendi e altri proventi su partecipazioni" del conto economico riclassificato. Per omogeneità sono stati riclassificati anche i dati di confronto relativi al primo semestre 2019. Per maggiori dettagli si rimanda agli "Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio riclassificato" riportati negli Allegati.
(Importi in migliaia)
| 2020 | ||
|---|---|---|
| 1° Trimestre | 2° Trimestre | |
| Interessi netti | 68.201 | 70.117 |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | - | 14.224 |
| Commissioni nette | 88.304 | 89.056 |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 26.322 | 30.086 |
| Saldo altri proventi/oneri | 475 | 1.055 |
| MARGINE DI INTERMEDIAZIONE | 183.302 | 204.538 |
| Spese per il personale | (23.194) | (23.677) |
| Altre spese amministrative | (59.225) | (62.150) |
| Recuperi di spesa | 23.807 | 28.456 |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (5.997) | (6.145) |
| Costi operativi | (64.609) | (63.516) |
| RISULTATO DI GESTIONE | 118.693 | 141.022 |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (946) | (2.733) |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 117.747 | 138.289 |
| Altri oneri e accantonamenti | (1.124) | (6.512) |
| Profitti netti da investimenti | (89) | (3.729) |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 116.534 | 128.048 |
| Imposte sul reddito del periodo | (38.083) | (36.670) |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 78.451 | 91.378 |
| RISULTATO DI PERIODO | 78.451 | 91.378 |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 2019 | ||||
| 4° Trimestre | 3° Trimestre | 2° Trimestre | 1° Trimestre | |
| Interessi netti | 69.729 | 69.859 | 71.422 | 70.381 |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | 35.191 | - | 13.110 | - |
| Commissioni nette | 65.890 | 68.025 | 65.757 | 63.038 |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 15.318 | 11.492 | 8.066 | 9.731 |
| Saldo altri proventi/oneri | 235 | 159 | 368 | 194 |
| MARGINE D'INTERMEDIAZIONE | 186.363 | 149.535 | 158.723 | 143.344 |
| Spese per il personale | (22.604) | (21.523) | (21.161) | (20.779) |
| Altre spese amministrative | (60.372) | (55.230) | (57.938) | (64.320) |
| Recuperi di spesa | 26.582 | 26.669 | 24.227 | 26.590 |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (6.511) | (5.723) | (5.308) | (5.086) |
| Costi operativi | (62.905) | (55.807) | (60.180) | (63.595) |
| RISULTATO DI GESTIONE | 123.458 | 93.728 | 98.543 | 79.749 |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (589) | (1.227) | 1.123 | (1.273) |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 122.869 | 92.501 | 99.666 | 78.476 |
| Altri oneri e accantonamenti | (3.536) | (19.780) | (2.856) | (980) |
| Oneri di integrazione | - | - | 2 | (2) |
| Profitti netti da investimenti | 1.123 | 449 | 6.463 | (658) |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 120.456 | 73.170 | 103.275 | 76.836 |
| Imposte sul reddito del periodo | (7.395) | (24.758) | (30.009) | (25.684) |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 113.061 | 48.412 | 73.266 | 51.152 |
| RISULTATO DI PERIODO | 113.061 | 48.412 | 73.266 | 51.152 |
21 Si segnala che, come descritto nella "Premessa alla lettura ai bilanci", a partire dal 31 dicembre 2019 è stata apportata una variazione negli schemi di bilancio riclassificati presentati nella Relazione sulla gestione consolidata. In particolare sono stati inclusi nella voce "Risultato negoziazione, coperture e fair value" i dividendi e proventi simili su partecipazioni e titoli rappresentativi di capitale obbligatoriamente valutati al fair value presenti nella voce di bilancio "Dividendi e proventi simili", in precedenza inclusi nella voce "Dividendi e altri proventi su partecipazioni" del conto economico riclassificato. Per omogeneità sono stati riclassificati anche i dati di confronto relativi all'esercizio 2019. Per maggiori dettagli si rimanda agli "Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio riclassificato" riportati negli Allegati.
Il Margine di intermediazione si attesta a 387,8 milioni di euro, registrando un aumento del 28,4% rispetto ai 302,1 milioni di euro registrati nel primo semestre dell'esercizio 2019.
Le Commissioni nette e il Risultato negoziazione, coperture e fair value contribuiscono all'incremento del margine di intermediazione con una crescita, rispettivamente, del 37,7% e del 216,9%, mentre gli Interessi netti registrano una lieve flessione del 2,5%.
Gli Interessi netti diminuiscono di circa 3,5 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, per effetto, principalmente, della discesa dei tassi di mercato, parzialmente compensato dal contributo positivo dell'incremento dei volumi, dall'aumento dell'attività di lending e dalla gestione più dinamica della tesoreria. A tal proposito occorre sottolineare che la struttura degli investimenti realizzati dal Gruppo ha contribuito a mantenere un consistente livello degli interessi attivi, infatti il tasso medio lordo dell'attivo fruttifero è stato pari all'1,06% (1,20% al 30 giugno 2019).
I Dividendi e altri proventi su partecipazioni includono esclusivamente i dividendi percepiti da Fineco AM, pari a 14,2 milioni di euro.
Le Commissioni nette evidenziano un incremento di 48,6 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, grazie, principalmente, alle commissioni generate dal Brokerage (+36,6 milioni di euro), complice un contesto di mercato caratterizzato da una forte volatilità, un aumento della base di clientela operativa sulla piattaforma della Banca e alla rivisitazione dell'offerta, e dalle commissioni generate dal Banking (+9,1 milioni di euro), per effetto, in particolare, della modifica del costo mensile di tenuta del conto corrente in euro che ha avuto efficacia a partire dal mese di febbraio 2020. Si precisa che nella voce sono inclusi i canoni di tenuta conto – la cui introduzione è oggetto del procedimento avviato nei confronti della Banca a dicembre 2019 dall'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (A.G.C.M.) – che la Banca, tenuto in considerazione l'esito delle audizioni e delle interlocuzioni avvenute con la predetta Autorità, e pur confermando la correttezza del proprio operato, ha ritenuto opportuno assumersi l'impegno di ristorare ai clienti interessati da tale pratica commerciale, per un ammontare stimato in 4 milioni di euro al 30 giugno 2020 (già oggetto di rilevazione nella voce Altri oneri e accantonamenti a cui si rimanda). Nonostante il difficile contesto di mercato, anche le commissioni generate dall'Investing hanno registrato un incremento (+3,5 milioni di euro), grazie al continuo perfezionamento dell'offerta e alla qualità della raccolta.
Il Risultato negoziazione, coperture e fair value è determinato principalmente dagli utili realizzati dal Brokerage, che include l'attività di internalizzazione di titoli e contratti derivati regolamentati e over the counter, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei titoli e dei derivati internalizzati e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta, che evidenzia un incremento di 31,2 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, grazie alla volatilità registrata sui mercati finanziari nel corso del primo semestre 2020 che ha determinato un incremento dei volumi internalizzati di oltre il 180%. Il risultato comprende inoltre le componenti reddituali generate dagli strumenti finanziari contabilizzati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", tra i quali sono presenti le preferred shares di Visa INC class "C" e l'esposizione in titoli di capitale rilevata a fronte delle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, la cui valutazione al fair value ha determinato nel primo semestre 2020, rispettivamente, un risultato positivo di 0,06 milioni di euro (+1,9 milioni di euro nel primo semestre 2019) e un risultato negativo di 1,2 milioni di euro (-4,8 milioni di euro nel primo semestre 2019). Sono presenti, infine, gli utili netti generati dalla vendita di titoli di Stato contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva", per un importo di 1,8 milioni di euro (0,7 milioni di euro nel primo semestre 2019), e contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", per un importo di 7 milioni di euro (2,1 milioni di euro nel primo semestre 2019, inclusi i titoli emessi da UniCredit).
I Costi operativi si confermano sotto controllo evidenziando un incremento di 4,3 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente (+4,9 milioni di euro relativi a "Spese per il personale", -2,3 milioni di euro relativi alle "Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa" e +1,7 milioni di euro relativi alle "Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali"). La crescita del 3,5% risulta comunque contenuta rispetto all'ampliamento di attività, masse, clientela, struttura e organico, a conferma della forte leva operativa della Banca e alla diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi, certificata da un cost/income ratio che si attesta al 33,4% (41% al 30 giugno 2019).
Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni del primo semestre 2020 si attestano a -3,7 milioni di euro (-0,1 milioni di euro nel primo semestre 2019) e sono influenzate dall'evoluzione degli scenari macroeconomici utilizzati nel calcolo delle rettifiche per Expected Credit Losses al 30 giugno 2020. Come descritto in precedenza negli "Eventi di rilievo del periodo", nella valutazione delle esposizioni creditizie performing al 30 giugno 2020, il Gruppo ha considerato uno scenario macroeconomico aggiornato per tenere conto degli effetti della crisi derivanti dalla pandemia da COVID-19. L'aggiornamento degli scenari macroeconomici ha comportato rettifiche per circa 0,3 milioni di euro. Per quanto concerne le restanti controparti, l'aggiornamento degli scenari macroeconomici ha determinato rettifiche per circa 0,8 milioni di euro, determinate sulla base delle evidenze risultanti dai modelli di impairment IFRS9 e mediante aggiustamenti previsti dal principio contabile ("post-model overlay and adjustment"). Si ricorda, inoltre, che al 30 giugno 2019 la Banca aveva registrato riprese di valore nei confronti della controparte UniCredit S.p.A. per circa 2,3 milioni di euro, grazie sia alla diminuzione delle esposizioni sia al miglioramento del profilo di rischio della controparte, per effetto della garanzia finanziaria ricevuta nell'ambito del contratto di "Pledge Agreement" stipulato in seguito all'uscita di FinecoBank dal Gruppo Bancario UniCredit.
Gli Altri oneri e accantonamenti si attestano a -7,6 milioni di euro in aumento rispetto ai -3,8 milioni di euro registrati nel primo semestre 2019. Nel corso del primo semestre 2020 è stato rilevato il contributo ordinario annuo richiesto per l'esercizio 2020 di cui alla direttiva 2014/59/UE (Single Resolution Fund) per un importo pari a 0,7 milioni di euro di euro (nessuna contribuzione era stata richiesta per l'esercizio 2019). Nel mese di giugno 2020 Banca d'Italia ha richiamato presso il sistema bancario le contribuzioni addizionali al Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) di cui all'art. 1, comma 848, della Legge n. 208/2015; il contributo a carico della Banca è pari a 0,2 milioni di euro. Al 30 giugno 2020 gli Altri oneri e accantonamenti inoltre accolgono un accantonamento effettuato dalla Banca in relazione al procedimento avviato nei confronti della stessa a dicembre 2019 dall'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (A.G.C.M.). Si ricorda, a tal proposito, che in data 20 dicembre 2019 la Banca ha ricevuto comunicazione dall'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (A.G.C.M.) di avvio di un procedimento finalizzato a valutare la conformità al Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005) di una pratica commerciale seguita in passato dalla Banca per promuovere l'apertura del conto corrente. Nel
corso del primo semestre 2020 FinecoBank, assistita dai propri legali, ha fornito all'Autorità nei termini prescritti tutte le informazioni richieste ai fini della valutazione, illustrando le ragioni per le quali ritiene di aver operato correttamente. Tenuto in considerazione l'esito delle audizioni e delle interlocuzioni avvenute con l'Autorità, la Banca, pur confermando la correttezza del proprio operato, ha ritenuto opportuno assumersi l'impegno di ristorare i clienti interessati da tale pratica commerciale dei costi (canoni mensili di tenuta conto) addebitati nel corso del primo semestre 2020 e di non applicare tali canoni fino al 31 dicembre 2020.
Nelle more delle determinazioni dell'Autorità in merito alla proposta di impegni presentata dalla Banca, tale impegno sostanziale, assunto dalla Banca alla data della presente relazione, è stato pertanto oggetto di specifico accantonamento a Fondo rischi ed oneri al 30 giugno 2020 per un ammontare di 4 milioni di euro che, in caso di accoglimento dei suddetti impegni, verrà riconosciuto ai clienti interessati nel corso del secondo semestre 2020 tramite il ristoro puntuale dei canoni effettivamente addebitati agli stessi a decorrere dal 1° febbraio 2020.
I Profitti netti da investimenti si attestano a -3,8 milioni di euro, evidenziando una riduzione di 9,6 milioni di euro rispetto al primo semestre 2020. Come descritto in precedenza, nella valutazione delle esposizioni creditizie performing al 30 giugno 2020, il Gruppo ha considerato uno scenario macroeconomico aggiornato per tenere conto degli effetti della crisi derivanti dalla pandemia da COVID-19. Con riferimento alle esposizioni nei confronti degli emittenti titoli, per le quali l'impatto maggiore ha riguardato le esposizioni Sovereign, l'aggiornamento degli scenari macroeconomici ha determinato rettifiche per circa 3,6 milioni di euro, determinate sulla base delle evidenze risultanti dai modelli di impairment IFRS9 e mediante aggiustamenti previsti dal principio contabile ("post-model overlay and adjustment"). Si ricorda, inoltre, che al 30 giugno 2019 la Banca aveva registrato riprese di valore nei confronti dell'emittente UniCredit S.p.A. per circa 6,5 milioni di euro, grazie sia alla diminuzione delle esposizioni in titoli di debito sia al miglioramento del profilo di rischio dell'emittente, per effetto della garanzia finanziaria ricevuta nell'ambito del contratto di "Pledge Agreement" stipulato in seguito all'uscita di FinecoBank dal Gruppo Bancario UniCredit.
Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 244,6 milioni di euro, in aumento del 35,8% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, grazie, in particolare, alla crescita delle Commissioni nette e del Risultato negoziazione, coperture e fair value. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 2020 precedentemente illustrate22, il Risultato lordo dell'operatività corrente sarebbe pari a 245,8 milioni di euro, in crescita del 32,9% rispetto al primo semestre dell'esercizio 2019, anch'esso depurato dalle poste non ricorrenti registrate23 .
Il Risultato del periodo si attesta a 169,8 milioni di euro, evidenziando un incremento del 36,5% rispetto ai 124,4 milioni di euro registrati nel primo semestre dell'esercizio precedente. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 2020 precedentemente illustrate24, il Risultato di periodo sarebbe pari 170,6 milioni di euro, in crescita del 31,8% rispetto al risultato del primo semestre dell'esercizio 2019 anch'esso depurato dalle poste non ricorrenti registrate25 .
22 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -1,2 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale). 23 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -4,8 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale). 24 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,8 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale). 25 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -3,2 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale), beneficio fiscale rilevato grazie al c.d. regime del Patent Box per un importo di +1,8 milioni di euro.
Fineco AM, interamente controllata da FinecoBank, è una società di gestione di OICVM, costituita il 26 ottobre 2017 nella Repubblica d'Irlanda con l'obiettivo di offrire ai clienti una gamma di O.I.C.R. con una strategia concentrata sulla definizione di asset allocation strategica e selezione dei migliori gestori internazionali, e, quindi, diversificare e migliorare l'offerta di prodotti di risparmio gestito e accrescere ulteriormente la competitività del Gruppo nell'ambito del proprio modello di business integrato verticalmente.
Gli assets gestiti da Fineco AM al 30 giugno 2020 sono pari a 14,2 miliardi di euro (13,8 miliardi di euro al 31 dicembre 2019), in particolare:
Si precisa, inoltre, che 8,9 miliardi di euro sono relativi a classi retail e 5,3 miliardi di euro sono relativi a classi istituzionali.
Al 30 giugno 2020 Fineco AM presenta un totale attivo di stato patrimoniale pari a 45,9 milioni di euro, costituito principalmente dai Finanziamenti a banche, rappresentati da un deposito vincolato per un importo di 10 milioni di euro e da disponibilità liquide depositate presso istituzioni creditizie per un importo di 12,3 milioni di euro, e dai Finanziamenti a clientela, rappresentati esclusivamente da crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi, per un importo pari a 20,8 milioni di euro.
Fineco AM detiene, inoltre, quote di propri O.I.C.R., in relazione all'attività di seeding, per un importo di 0,3 milioni di euro, contabilizzate nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", e Altre attività per un importo di 0,9 milioni di euro, relative a risconti attivi e partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali".
I Debiti verso banche e i Debiti verso clientela, pari complessivamente a 13,4 milioni di euro, sono rappresentati principalmente da debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari, relativi alle commissioni di collocamento e gestione di quote di O.I.C.R. da retrocedere ai collocatori, fra i quali la stessa FinecoBank per 6,8 milioni di euro, e agli investment advisors. Si segnala, infine, che i Debiti verso clientela includono anche i "Debiti per leasing", pari a 0,8 milioni di euro, che rappresentano il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con soggetti diversi da istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.
Le Altre passività, pari a 3,5 milioni di euro, si riferiscono principalmente a debiti verso personale dipendente e debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari.
Il Patrimonio si attesta a 28,9 milioni di euro ed è costituito dal capitale sociale per 3 milioni di euro, dal risultato netto del periodo per 24,6 milioni di euro e da riserve per 1,3 milioni di euro.
Nel corso del primo semestre 2020 Fineco AM ha generato Commissioni nette per 32,4 milioni di euro (86,1 milioni di euro di commissioni attive e 53,7 milioni di euro di commissioni passive) e il Risultato netto di periodo si attesta a 24,6 milioni di euro.
Al 30 giugno 2020 i dipendenti della società sono 30.
Il Consiglio di Amministrazione, al fine di assicurare il costante rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari attualmente vigenti in materia di informativa societaria riguardanti le operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse, ha approvato, in occasione della riunione del 5 novembre 2019, con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale, la nuova "Global Policy Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse del Gruppo FinecoBank" (la "Global Policy").
Tale Global Policy contiene le disposizioni da osservare nella gestione:
Le operazioni con parti correlate
Premesso quanto sopra, nel primo semestre del 2020 sono state poste in essere dal Gruppo operazioni con parti correlate in genere, italiane ed estere, di minore rilevanza rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, perfezionate a condizioni standard, ovvero a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti; non sono state poste in essere altre operazioni con parti correlate tali da influire in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca e del Gruppo FinecoBank, né operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate.
FinecoBank è Capogruppo del Gruppo Bancario FinecoBank.
Di seguito si riportano in forma sintetica le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 30 giugno 2020 nonché i costi (-) e ricavi (+) rilevati nel primo semestre 2020 verso Fineco AM, unica società (interamente) controllata ed oggetto di consolidamento.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività | Passività | Garanzie e impegni |
Ricavi (+) | Costi (-) | |
| Rapporti con impresa controllata Fineco Asset Management DAC | 6.987 | - | - | 55.587 | - |
Si segnala che le attività riportate nella tabella sono riferibili principalmente ai crediti di funzionamento connessi con il collocamento di prodotti finanziari da incassare dalla società controllata Fineco AM ed iscritti nella voce "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". Al tempo stesso, la colonna ricavi include le commissioni attive di collocamento e gestione retrocesse dalla controllata e contabilizzate nel primo semestre 2020 dalla Banca, oltre ai dividendi sull'utile 2019 riconosciuti da Fineco AM per complessivi 14,2 milioni di euro.
Al 30 giugno 2020 il Gruppo detiene in portafoglio numero 753.310 azioni di FinecoBank (tutte detenute dalla Banca stessa), in relazione ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari, corrispondenti allo 0,12% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 7,5 milioni di euro. Nel corso del primo semestre 2020 sono state acquistate 44.000 azioni in relazione al "Sistema incentivante 2019 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 11.548 e n. 16.590 azioni ordinarie FinecoBank detenute in portafoglio nell'ambito, rispettivamente, del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA" e Sistema Incentivante 2017 PFA".
Dopo la data di chiusura del periodo non si sono verificati eventi significativi che inducano a rettificare le risultanze esposte nel Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2020.
Lo scenario prospettico, pur in un contesto di pressione sui margini e di generale incertezza sugli effetti e sulla durata dell'epidemia da Coronavirus, vede il Gruppo sfruttare due trend strutturali che stanno trasformando la società italiana: la digitalizzazione e la richiesta di consulenza.
Le abitudini della clientela bancaria sono cambiate in modo radicale negli ultimi dieci anni ed è aumentato il bisogno della stessa di ricevere un servizio anche lontano dal proprio sportello o in orari non convenzionali, oltre alla crescente possibilità dei clienti di utilizzare Internet in qualsiasi momento della giornata e in qualsiasi luogo. Questa esigenza si è accentuata nei mesi caratterizzati dal lockdown e FinecoBank intende proseguire nella digitalizzazione e informatizzazione del business, non solo nell'interfaccia con i propri clienti ma anche nei processi operativi interni. L'obiettivo è di incrementare la digitalizzazione e permettere maggiori risparmi ed efficienze al Gruppo. La leva operativa è identificata come key point del vantaggio competitivo di Fineco grazie al core system sviluppato e gestito internamente. La solida e diffusa cultura IT interna alla Banca consente un'alta scalabilità del business, anche grazie ai Big Data Analytics sviluppati internamente. La diffusione dei dispositivi mobile e l'utilizzo di Internet offre vantaggi competitivi a una banca come FinecoBank che ha sempre puntato sulla tecnologia e, più in particolare, sul binomio tra una piattaforma digitale avanzata e una rete di consulenti finanziari specializzati.
Altro trend strutturale che favorisce il posizionamento di FinecoBank è relativo alla crescente domanda da parte della clientela di servizi di consulenza evoluta e specializzata, sostenuta dalla propensione degli italiani al risparmio. Il mercato italiano resta caratterizzato da una elevata ricchezza delle famiglie e da un alto tasso di ricchezza impiegata in investimenti immobiliari. Il maggior livello di incertezza e la volatilità dei mercati finanziari, e soprattutto la contingenza eccezionale vissuta negli ultimi mesi del primo trimestre del 2020, hanno orientato le preferenze delle famiglie verso prodotti liquidi (circolante e depositi), prodotti assicurativi e fondi pensione. Nonostante tali eventi, si registra un netto recupero degli investimenti in fondi comuni di investimento rispetto al passato anche se ancora inferiore ad altri paesi appartenenti all'Eurozona. La recente emergenza sanitaria ha contribuito a consolidare una maggiore consapevolezza dell'importanza di gestire correttamente il proprio risparmio, e a promuovere una maggiore attenzione per il mondo dei mercati. È in atto, inoltre, un cambiamento di mentalità da parte dei risparmiatori sempre più propensi ad usufruire di consulenza qualificata e a investire in modo diretto sui mercati.
Il modello di business di Fineco è perfettamente posizionato per sfruttare i trend in atto. Grazie alla sinergia che combina tecnologia e componente umana, i nostri clienti hanno potuto apprezzare, anche in questo difficile contesto, una perfetta continuità di servizio sia delle piattaforme che nel rapporto con i consulenti. Lo dimostrano i risultati in forte crescita che Fineco ha raggiunto nel primo semestre dell'anno.
Il Gruppo continuerà a perseguire la propria strategia basata sulla crescita organica, grazie all'efficienza dei processi e alla qualità dei servizi. L'obiettivo è quello di rafforzare ulteriormente il proprio posizionamento competitivo nel settore dei servizi integrati di banking, brokerage ed investing attraverso l'elevata qualità e la completezza dei servizi finanziari offerti, riassunti nel concetto di "one stop solution", grazie anche all'attività di gestione del risparmio svolta da Fineco AM che consentirà alla Banca di essere ancora più vicina alle esigenze della propria clientela, più efficiente nella selezione dei prodotti e più profittevole grazie al modello di business integrato verticalmente.
FinecoBank detiene una quota di mercato sui TFA (fonte Banca d'Italia, flussi di ritorno Bastra) pari all'1,68% al 31 marzo 2020, con interessanti potenziali margini di crescita.
Fineco intende perseguire i propri obiettivi di crescita sostenibile di lungo termine, anche in ambito ESG26, a favore della creazione di valore per gli stakeholder, mantenendo una propensione al rischio bassa. Intende farlo principalmente, attraverso la raccolta da clientela effettuata senza fare ricorso ad offerte commerciali aggressive e attraverso l'offerta di prodotti caratterizzati da fair pricing e "no performance fee", in combinazione con impieghi altamente liquidi e con basso rischio.
26 Dettagli disponibili all'interno della Dichiarazione Consolidata di Carattere Non Finanziario del 2019 del Gruppo FinecoBank pubblicata sul sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com).
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo ed evoluzione prevedibile della gestione Relazione intermedia sulla gestione consolidata
FinecoBank · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2020 85
Schemi del bilancio consolidato semestrale
Stato patrimoniale consolidato
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Voci dell'attivo 30/06/2020 |
31/12/2019 | ||
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 909.802 | 754.386 |
| 20. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 25.166 | 20.159 |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 14.591 | 7.933 | |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 10.575 | 12.226 | |
| 30. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 149.908 | 321.699 |
| 40. | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 27.713.521 | 26.216.829 |
| a) crediti verso banche | 9.089.350 | 9.440.362 | |
| b) crediti verso clientela | 18.624.171 | 16.776.467 | |
| 50. | Derivati di copertura | 21.930 | 36.059 |
| 60. | Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | 53.647 | 28.880 |
| 90. | Attività materiali | 153.685 | 152.048 |
| 100. | Attività immateriali | 126.194 | 127.094 |
| - avviamento | 89.602 | 89.602 | |
| 110. | Attività fiscali | 4.186 | 23.444 |
| a) correnti | 373 | - | |
| b) anticipate | 3.813 | 23.444 | |
| 130. | Altre attività | 254.169 | 342.309 |
| Totale dell'attivo | 29.412.208 | 28.022.907 |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Voci del passivo e del patrimonio netto | 30/06/2020 | 31/12/2019 | |
| 10. | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 27.134.336 | 26.074.511 |
| a) debiti verso banche | 113.137 | 154.653 | |
| b) debiti verso clientela | 27.021.199 | 25.919.858 | |
| 20. | Passività finanziarie di negoziazione | 8.209 | 3.777 |
| 40. | Derivati di copertura | 188.770 | 80.852 |
| 50. | Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | 18.346 | 14.098 |
| 60. | Passività fiscali | 62.928 | 11.437 |
| a) correnti | 62.928 | 11.437 | |
| 80. | Altre passività | 331.133 | 343.859 |
| 90. | Trattamento di fine rapporto del personale | 4.722 | 4.810 |
| 100. | Fondi per rischi e oneri | 108.110 | 107.079 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 67 | 21 | |
| c) altri fondi per rischi e oneri | 108.043 | 107.058 | |
| 120. | Riserve da valutazione | 1.485 | 1.002 |
| 140. | Strumenti di capitale | 500.000 | 500.000 |
| 150. | Riserve | 678.378 | 397.593 |
| 160. | Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 |
| 170. | Capitale | 201.153 | 200.941 |
| 180. | Azioni proprie (-) | (7.470) | (7.351) |
| 200. | Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) | 180.174 | 288.365 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 29.412.208 | 28.022.907 |
Conto economico consolidato
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 30/06/2020 | 30/06/2019 | |
| 10. | Interessi attivi e proventi assimilati | 144.242 | 150.064 |
| di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo | 150.797 | 151.615 | |
| 20. | Interessi passivi e oneri assimilati | (6.844) | (8.297) |
| 30. | Margine di interesse | 137.398 | 141.767 |
| 40. | Commissioni attive | 361.167 | 301.024 |
| 50. | Commissioni passive | (150.597) | (142.381) |
| 60. | Commissioni nette | 210.570 | 158.643 |
| 70. | Dividendi e proventi simili | 53 | 63 |
| 80. | Risultato netto dell'attività di negoziazione | 49.578 | 18.155 |
| 90. | Risultato netto dell'attività di copertura | (871) | (381) |
| 100. | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: | 8.821 | 2.784 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 7.051 | 2.057 | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 1.770 | 727 | |
| 110. | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | (1.099) | (2.784) |
| b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | (1.099) | (2.784) | |
| 120. | Margine di intermediazione | 404.450 | 318.247 |
| 130. | Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: | (7.457) | 5.627 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (7.451) | 5.666 | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (6) | (39) | |
| 140. | Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni | 21 | - |
| 150. | Risultato netto della gestione finanziaria | 397.014 | 323.874 |
| 180. | Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa | 397.014 | 323.874 |
| 190. | Spese amministrative: | (172.100) | (166.731) |
| a) spese per il personale | (48.893) | (44.097) | |
| b) altre spese amministrative | (123.207) | (122.634) | |
| 200. | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (6.779) | (3.804) |
| a) impegni e garanzie rilasciate | (46) | 32 | |
| b) altri accantonamenti netti | (6.733) | (3.836) | |
| 210. | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali | (9.428) | (7.861) |
| 220. | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali | (2.840) | (2.650) |
| 230. | Altri oneri/proventi di gestione | 52.621 | 50.247 |
| 240. | Costi operativi | (138.526) | (130.799) |
| 280. | Utili (Perdite) da cessione di investimenti | (6) | - |
| 290. | Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 258.482 | 193.075 |
| 300. | Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente | (78.308) | (58.961) |
| 310. | Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte | 180.174 | 134.114 |
| 330. | Utile (Perdita) del periodo | 180.174 | 134.114 |
| 350. | Utile (Perdita) del periodo di pertinenza della capogruppo | 180.174 | 134.114 |
| 1 gennaio 2020 - 30 giugno 2020 |
1 gennaio 2019 - 30 giugno 2019 |
|
|---|---|---|
| Utile per azione (euro) | 0,28 | 0,22 |
| Utile per azione diluito (euro) | 0,28 | 0,22 |
Per maggiori informazioni sull'"Utile per azione" e sull'"Utile per azione diluito" si rimanda alle note illustrative, Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato, Sezione 25.
Prospetto della redditività consolidata complessiva
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | 30/06/2020 | 30/06/2019 | |||||||
| 10. | Utile (Perdita) del periodo | 180.174 | 134.114 | ||||||
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico | |||||||||
| 70. | Piani a benefici definiti | 1.227 | (2.766) | ||||||
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico | |||||||||
| 140. | Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (744) | 5.357 | ||||||
| 170. | Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | 483 | 2.591 | ||||||
| 180. | Redditività complessiva (Voce 10+170) | 180.657 | 136.705 | ||||||
| 200. | Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo | 180.657 | 136.705 |
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Allocazione risultato Variazioni dell'esercizio esercizio |
||||||||||||||||
| precedente | Operazioni sul patrimonio netto | |||||||||||||||
| Esistenze al 31/12/2019 | Modifica saldi apertura | Esistenze al 01/01/2020 | Riserve | Dividendi e destinazioni altre |
Variazioni di riserve |
nuove azioni Emissioni |
azioni proprie Acquisto |
Distribuzione straordinaria di dividendi |
strumenti di Variazione capitale |
proprie azioni Derivati su |
Stock options | interessenze partecipative Variazioni |
complessiva al Redditività 30/06/2020 |
Patrimonio netto del gruppo al 30/06/2020 |
Patrimonio netto di terzi al 30/06/2020 |
|
| Capitale: | ||||||||||||||||
| - azioni ordinarie | 200.941 | 200.941 | 212 | 201.153 | ||||||||||||
| - altre azioni | ||||||||||||||||
| Sovrapprezzi di emissione |
1.934 | 1.934 | 1.934 | |||||||||||||
| Riserve: | ||||||||||||||||
| - di utili | 364.937 | 364.937 | 288.365 | (9.897) | (212) | 643.193 | ||||||||||
| - altre | 32.656 | 32.656 | 2.529 | 35.185 | ||||||||||||
| Riserve da valutazione |
1.002 | 1.002 | 483 | 1.485 | ||||||||||||
| Strumenti di capitale |
500.000 | 500.000 | 500.000 | |||||||||||||
| Azioni proprie | (7.351) | (7.351) | 280 | (399) | (7.470) | |||||||||||
| Utile (Perdita) di esercizio |
288.365 | 288.365 | (288.365) | 180.174 | 180.174 | |||||||||||
| Patrimonio netto del gruppo |
1.382.484 | 1.382.484 | (9.897) | 492 | (399) | 2.317 | 180.657 | 1.555.654 | ||||||||
| Patrimonio netto di terzi |
La colonna "Riserve" comprende l'utile 2019 di FinecoBank S.p.A.. Si segnala che, nel pieno rispetto della normativa di riferimento, delle indicazioni delle Autorità di Vigilanza e della miglior prassi consolidata in materia, il Consiglio di Amministrazione del 6 aprile 2020 ha deciso di revocare la proposta di distribuzione di un dividendo unitario di 0,32 euro per complessivi euro 195.052.000 deliberata dal Consiglio di Amministrazione dell'11 febbraio 2020, deliberando di proporre all'Assemblea ordinaria convocata per il 28 aprile 2020 l'assegnazione a riserve dell'utile dell'esercizio 2019. L'Assemblea ordinaria convocata per il 28 aprile 2020 ha quindi approvato la suddetta proposta.
La colonna "Stock options" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.
La colonna "Variazioni di riserve" comprende le cedole corrisposte sugli Strumenti di capitale, al netto delle relative imposte, e i costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione di nuove azioni ordinarie avvenute nel periodo, al netto delle relative imposte.
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Variazioni dell'esercizio | ||||||||||||||||
| Esistenze al 31/12/2018 | Allocazione risultato esercizio precedente |
Operazioni sul patrimonio netto | ||||||||||||||
| Modifica saldi apertura | Esistenze al 01/01/2019 | Riserve | Dividendi e destinazioni altre |
Variazioni di riserve |
nuove azioni Emissioni |
Acquisto azioni proprie |
straordinaria di Distribuzione dividendi |
strumenti di Variazione capitale |
proprie azioni Derivati su |
Stock options | interessenze partecipative Variazioni |
complessiva al Redditività 30/06/2019 |
Patrimonio netto del gruppo al 30/06/2019 |
Patrimonio netto di terzi al 30/06/2019 |
||
| Capitale: | ||||||||||||||||
| - azioni ordinarie | 200.773 | 200.773 | 168 | 200.941 | ||||||||||||
| - altre azioni | ||||||||||||||||
| Sovrapprezzi di emissione |
1.934 | 1.934 | 1.934 | |||||||||||||
| Riserve: | ||||||||||||||||
| - di utili | 321.537 | 321.537 | 56.718 | (3.074) | (168) | 375.013 | ||||||||||
| - altre | 33.872 | 33.972 | 2.703 | 36.675 | ||||||||||||
| Riserve da valutazione |
(9.794) | (9.794) | 2.591 | (7.203) | ||||||||||||
| Strumenti di capitale |
200.000 | 200.000 | 200.000 | |||||||||||||
| Azioni proprie | (13.960) | (13.960) | 345 | (181) | (13.796) | |||||||||||
| Utile (Perdita) di esercizio |
241.219 | 241.219 | (56.718) | (184.501) | 134.114 | 134.114 | ||||||||||
| Patrimonio netto del gruppo |
975.681 | 975.681 | (184.501) | (3.074) | 513 | (181) | 2.535 | 136.705 | 927.678 | |||||||
| Patrimonio netto di terzi |
L'ammontare del dividendo deliberato dall'Assemblea ordinaria nell'esercizio 2019, complessivamente pari a 184.500.820,80 euro, corrisponde ad euro 0,303 per azione.
La colonna "Stock options" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.
La colonna "Variazioni di riserve" comprende: la quota dei dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie di cui la Banca si è trovata in possesso alla record date, girata a Riserva straordinaria e le cedole corrisposte sugli Strumenti di capitale al netto delle relative imposte.
Rendiconto finanziario consolidato
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Importo | |||||
| A. ATTIVITA' OPERATIVA | 1 gennaio 2020 - 30 giugno 2020 |
1 gennaio 2019 - 30 giugno 2019 |
|||
| 1. Gestione | 380.312 | 273.825 | |||
| - risultato del periodo (+/-) | 180.174 | 134.114 | |||
| - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività valutate al fair | |||||
| value con impatto a conto economico (-/+) | 2.699 | 3.615 | |||
| - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) | 871 | 381 | |||
| - rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) | 7.688 | (5.169) | |||
| - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) | 12.268 | 10.510 | |||
| - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) | 14.803 | 10.255 | |||
| - premi netti non incassati (-) | - | - | |||
| - altri proventi/oneri assicurativi non incassati (-/+) | - | - | |||
| - imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) | 54.505 | 54.545 | |||
| - rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (-/+) | - | - | |||
| - altri aggiustamenti (+/-) | 107.304 | 65.574 | |||
| 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie | (1.211.297) | (1.459.284) | |||
| - attività finanziarie detenute per la negoziazione | (2.680) | (1.098) | |||
| - attività finanziarie designate al fair value | - | - | |||
| - altre attività obbligatoriamente valutate al fair value | 468 | (377) | |||
| - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 168.343 | 642.102 | |||
| - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (1.466.721) | (2.115.450) | |||
| - altre attività | 89.293 | 15.539 | |||
| 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie | 1.060.051 | 988.805 | |||
| - passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 1.086.569 | 1.042.478 | |||
| - passività finanziarie di negoziazione | (1.062) | (94) | |||
| - passività finanziarie designate al fair value | - | - | |||
| - altre passività | (25.456) | (53.579) | |||
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa | 229.066 | (196.654) | |||
| B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | |||||
| 1. Liquidità generata da | 1 | - | |||
| - vendite di partecipazioni | - | - | |||
| - dividendi incassati su partecipazioni | - | - | |||
| - vendite di attività materiali | 1 | - | |||
| - vendite di attività immateriali | - | - | |||
| - vendite di rami d'azienda | - | - | |||
| 2. Liquidità assorbita da | (14.516) | (72.798) | |||
| - acquisti di partecipazioni | - | - | |||
| - acquisti di attività materiali | (12.576) | (70.093) | |||
| - acquisti di attività immateriali | (1.940) | (2.705) | |||
| - acquisti di società controllate e di rami d'azienda | - | - | |||
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento | (14.515) | (72.798) | |||
| C. ATTIVITA' DI PROVVISTA | |||||
| - emissioni/acquisti di azioni proprie | 92 | 332 | |||
| - emissioni/acquisti di strumenti di capitale | - | - | |||
| - distribuzione dividendi e altre finalità | (10.391) | (189.414) | |||
| - vendita/acquisto di controllo di terzi | - | - | |||
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista | (10.299) | (189.082) | |||
| LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NEL PERIODO | 204.252 | (458.534) |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Importo | ||||
| Voci di bilancio | 1 gennaio 2020 - 30 giugno 2020 |
1 gennaio 2019 - 30 giugno 2019 |
||
| Cassa e disponibilità liquide all'inizio del periodo | 934.666 | 2.019.314 | ||
| Liquidità totale netta generata/assorbita nel periodo | 204.252 | (458.534) | ||
| Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi | (442) | 1.619 | ||
| Cassa e disponibilità liquide alla chiusura del periodo | 1.138.476 | 1.562.399 |
Legenda
(+) generata (-) assorbita
La liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie della Banca, sebbene ai sensi dello IAS 7 par. 44A sia rappresentativa di flussi derivanti dall'attività di finanziamento/provvista, è classificata, coerentemente con l'attività bancaria svolta e come richiesto dalla Circolare 262/2005 di Banca d'Italia, quale liquidità riveniente dall'attività operativa.
Con l'espressione "Cassa e disponibilità liquide" si intendono le disponibilità liquide contabilizzate nella voce 10 dell'attivo "Cassa e disponibilità liquide" e le attività liquide equivalenti contabilizzate nella voce 40 dell'attivo "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) crediti verso banche" (rappresentate da conti correnti e depositi entro 3 mesi) al netto delle passività liquide equivalenti contabilizzate nella voce 10 del passivo "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) debiti verso banche" (rappresentate da conti correnti e depositi entro 3 mesi).
La voce "Cassa e disponibilità liquide" alla chiusura del primo semestre 2020 comprende:
La voce "Cassa e disponibilità liquide" alla chiusura del primo semestre dell'esercizio precedente comprendeva:
Rendiconto finanziario consolidato Schemi del bilancio consolidato semestrale
92 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2020· FinecoBank
Note illustrative Parte A – Politiche contabili
Il presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato di FinecoBank Banca Fineco S.p.A. (di seguito FinecoBank o Fineco o Banca) è redatto in accordo con i criteri di rilevazione e valutazione previsti dai principi contabili internazionali (nel seguito "IFRS", "IAS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i relativi documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea fino al 30 giugno 2020, come previsto dal Regolamento dell'Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2002 recepito in Italia dal Decreto Legislativo 28 febbraio 2005 n. 38, ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2020, e, in particolare, è conforme al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34). In base al paragrafo 10 di tale principio, FinecoBank Banca Fineco S.p.A.) si è avvalsa della facoltà di redigere il bilancio consolidato semestrale in versione abbreviata.
Esso costituisce inoltre parte integrante della Relazione finanziaria semestrale consolidata ai sensi del comma 2 dell'articolo 154-ter del Testo Unico della Finanza (TUF, D.Lgs. 24/2/1998 n. 58). La Relazione finanziaria semestrale consolidata, come prescritto dal comma 2 del richiamato articolo del TUF, comprende il Bilancio consolidato semestrale abbreviato, la Relazione intermedia sulla gestione consolidata e l'Attestazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato, prevista dal comma 5 dell'art. 154-bis del TUF, ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni.
La redazione del presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato è avvenuta, come detto sopra, in conformità ai principi contabili internazionali omologati dalla Commissione Europea. A livello interpretativo e di supporto nell'applicazione sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non tutti omologati dalla Commissione Europea:
Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato è costituito dallo Stato Patrimoniale consolidato, dal Conto Economico consolidato, dal Prospetto della redditività consolidata complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal Rendiconto finanziario consolidato (elaborato applicando il metodo "indiretto") e dalle presenti note illustrative ed è corredato dalla Relazione degli Amministratori sull'andamento della gestione ("Relazione intermedia sulla gestione consolidata") e dagli Allegati.
Gli schemi di bilancio e le note illustrative sono redatti in migliaia di euro, salvo quando diversamente indicato, e sono stati predisposti facendo riferimento alle istruzioni in materia di bilancio delle banche di cui alla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 di Banca d'Italia e successivi aggiornamenti; si precisa che, come previsto dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005, non sono state indicate le voci degli schemi di Stato Patrimoniale consolidato, Conto Economico consolidato e Prospetto della redditività consolidata complessiva che non presentano importi né per il periodo cui il bilancio si riferisce né per l'esercizio precedente o il corrispondente periodo dello stesso, né in tali casi sono state riportate le tabelle delle note illustrative.
Lo stato patrimoniale consolidato è stato confrontato con i dati al 31 dicembre 2019, mentre il conto economico consolidato, il prospetto della redditività consolidata complessiva, le variazioni del patrimonio netto consolidato ed il rendiconto finanziario consolidato sono confrontati con i corrispondenti dati relativi al primo semestre dell'anno precedente.
L'eventuale mancata quadratura tra i dati esposti negli schemi di bilancio e i dati delle tabelle delle note illustrative dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.
Il presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato è redatto nel presupposto della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS1, non sussistendo, tenuto conto della situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo, dubbi o incertezze circa la capacità dello stesso di proseguire la propria attività e di continuare ad operare come un'entità in funzionamento per il prevedibile futuro (almeno pari a 12 mesi).
I criteri di valutazione adottati sono pertanto coerenti con tale presupposto e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività dell'informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica.
Tali criteri sono stati in parte modificati rispetto all'esercizio precedente esclusivamente con riferimento all'emanazione e all'entrata in vigore dal 1° gennaio 2020 di nuovi principi ed interpretazioni, per il dettaglio dei quali si rimanda a quanto evidenziato nella successiva Sezione 5 – "Altri aspetti" e alla Parte A.2 "Parte relativa alle principali voci di bilancio".
L'attività del Gruppo non è significativamente soggetta a stagionalità e/o ciclicità.
Per la formazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2020 sono stati utilizzati:
Il consolidamento integrale consiste nell'acquisizione "linea per linea" degli aggregati di stato patrimoniale e di conto economico della società controllata. Il valore contabile della partecipazione nella suddetta società consolidata integralmente è eliminato – a fronte dell'assunzione delle relative attività e passività – in contropartita della corrispondente frazione di patrimonio netto di pertinenza della Banca (100%, essendo la società interamente detenuta dalla Banca). I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra le società, sono elisi integralmente, coerentemente alle modalità di consolidamento adottate.
| Rapporto di partecipazione Tipo di |
||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazioni imprese | rapporto | Impresa | Quota % | Disponibilità voti | ||
| Sede operativa | Sede legale | (1) | partecipante | % (2) | ||
| 1. Fineco Asset Management DAC | Dublino | Dublino | 1 | FinecoBank | 100% | 100% effettivi |
Legenda:
(1)Tipo di rapporto:
1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria (2)Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali.
Nessun dato da segnalare.
3.1 Interessenze di terzi, disponibilità dei voti dei terzi e dividendi distribuiti ai terzi Nessun dato da segnalare.
3.2 Partecipazioni con interessenze di terzi significative: informazioni contabili Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Dopo la data di chiusura del periodo non si sono verificati eventi significativi che inducano a rettificare le risultanze esposte nel Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2020.
Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 31 luglio 2020 che ne ha autorizzato la diffusione pubblica anche ai sensi dello IAS 10.
Nel corso del primo semestre 2020 sono entrati in vigore i seguenti principi, emendamenti ed interpretazioni contabili omologati dalla Commissione Europea, applicabili ai bilanci relativi ai periodi che decorrono dal 1° gennaio 2020:
Nella misura in cui applicabili, tali principi, emendamenti ed interpretazioni contabili non hanno avuto impatti rilevanti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria consolidata al 30 giugno 2020.
In particolare, come riportato nel Bilancio consolidato 2019, al 31 dicembre 2019 il Gruppo aveva deciso di non applicare in via anticipata il Regolamento (UE) 2020/34 della Commissione del 15 gennaio 2020 pubblicato in data 16 gennaio 2020, che recepisce le "Modifiche all'IFRS 9, IAS 39 e IFRS 7: riforma dei Benchmark dei tassi di interesse" emanate dallo IASB nel mese di settembre 2019 ed applicabili dal 1° gennaio 2020, prevedendo deroghe temporanee ai requisiti richiesti per l'applicazione dell'hedge accounting al fine di mitigare l'impatto derivante dall'incertezza della riforma dell'IBOR.
A tal proposito si precisa che il Gruppo ha in essere esclusivamente coperture di fair value che prevedono lo scambio del tasso fisso contro Euribor e la cui valutazione, in quanto collateralizzati, è effettuata attualizzando i flussi futuri con la curva OIS. A seguito dell'entrata in vigore, nel 2018, del Regolamento (EU) 2016/1011 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell'8 giugno 2016 (EU Benchmark Regulation – BMR) l'Euribor è stato oggetto di un processo di riforma condotto dall'European Money Markets Institute (EMMI), amministratore dello stesso, per renderlo conforme alla BMR secondo una nuova metodologia ibrida di calcolo (basata su tre livelli) da implementarsi entro la fine del 2019. L'autorizzazione è stata concessa, ai sensi dell'art. 34 della BMR, il 2 luglio 2019 dall'autorità belga FSMA, supervisore dell'EMMI. A novembre 2019 si è conclusa la piena transizione alla nuova metodologia di calcolo e l'Euribor risulta pertanto BMR-compliant e continua ad essere utilizzato dopo il 1° gennaio 2020. Con riferimento alla curva OIS, la stessa a tendere verrà sostituita dalla curva €STR. In particolare, le clearing house (Eurex\LCH) utilizzate da FinecoBank avevano inizialmente comunicato che la curva OIS sarebbe stata sostituita con la curva €STR in data 22 giugno 2020, salvo poi posticipare la sostituzione in data 27 luglio 2020 in seguito all'emergenza COVID-19, anticipando la dismissione del tasso Eonia che, per effetto della riforma in oggetto, avverrà a fine 2021.
Il Gruppo, che ha scelto di continuare ad applicare i requisiti di hedge accounting previsti dallo IAS 39, ha tenuto conto di quanto sopra rispetto alla valutazione dell'efficacia della relazione di copertura non rilevando impatti significativi sulle relazioni di copertura in essere.
Al 30 giugno 2020 non stati emessi principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS e IFRIC omologati dall'Unione Europea ma non ancora obbligatoriamente applicabili al 30 giugno 2020.
Al 30 giugno 2020, inoltre, lo IASB risulta aver emanato i seguenti principi e interpretazioni contabili o revisioni degli stessi, la cui applicazione è tuttavia tuttora subordinata al completamento del processo di omologazione da parte degli organi competenti dell'Unione Europea non ancora conclusosi:
I possibili effetti dell'adozione futura di tali principi, interpretazioni ed emendamenti, nella misura in cui applicabili e rilevanti per il Gruppo, sono ragionevolmente stimati come non significativi; le relative analisi, anche in relazione alla non ancora avvenuta omologazione, sono comunque tuttora da completare.
FinecoBank ha aderito allo "Schema Volontario", introdotto dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), con apposita modifica del proprio statuto, nel novembre 2015. Lo Schema Volontario costituisce uno strumento per la soluzione delle crisi bancarie attraverso interventi di sostegno a favore di banche ad esso aderenti, al ricorrere delle specifiche condizioni previste dalla normativa. Lo Schema Volontario dispone di una dotazione finanziaria autonoma e le banche ad esso aderenti si impegnano a fornire le relative risorse su chiamata per l'effettuazione degli interventi.
Dal 2016 al 2018 lo Schema Volontario, in qualità di soggetto privato, ha deliberato degli interventi di sostegno a favore di alcune banche, in particolare di Cassa di Risparmio di Cesena (CariCesena), Cassa di Risparmio di Rimini (Carim), Cassa di Risparmio di San Miniato (Carismi) e Banca Carige.
A fronte degli interventi sopra citati, FinecoBank ha effettuato dei pagamenti monetari con il contestuale riconoscimento in bilancio, secondo quanto indicato al riguardo da Banca d'Italia, di strumenti di capitale dapprima classificati – in base al principio contabile IAS 39 in vigore fino al 31 dicembre 2017 – come "Attività finanziarie disponibili per la vendita" e, quindi, a partire dal 1° gennaio 2018 – in base al vigente principio contabile IFRS 9 – come "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value".
Alla data del 30 giugno 2020 l'esposizione complessiva in titoli di capitale derivante dalle suddette contribuzioni versate dalla Banca, al netto delle svalutazioni e cancellazioni operate negli esercizi precedenti e degli effetti della valutazione al fair value a tale data ammonta complessivamente a 1.437 migliaia di euro (di cui 1.116 migliaia di euro relativi ai contributi versati relativamente all'intervento a favore di Carige e 321 migliaia di euro relativi ai contributi versati per l'intervento a favore di Carimi, Carismi e CariCesena).
La valutazione al fair value al 30 giugno 2020 dei titoli di capitale rilevati dalla Banca nell'ambito dell'operazione deliberata dallo Schema Volontario per fronteggiare l'intervento di Credit Agricole CariParma a supporto di CariCesena, Cassa di Risparmio di Rimini (Carim) e Cassa di Risparmio di San Miniato (Carismi) ha evidenziato una riduzione che ha determinato la rilevazione nel conto economico del primo semestre 2020 di una ulteriore valutazione negativa di fair value pari a 1 migliaia di euro per allinearlo alla stima del fair value dei titoli della cartolarizzazione Berenice (titoli mezzanine e junior emessi per la cartolarizzazione degli NPLs delle tre banche acquistati dallo Schema Volontario) effettuata da un advisor nell'ambito dell'incarico conferitogli dal FITD ai fini della predisposizione del Rendiconto dello Schema Volontario al 31 dicembre 2019, applicando alla stessa un fair value adjustment. Il modello valutativo adottato dall'advisor incaricato dal FITD è basato sul Discounted Cash Flow model in funzione delle previsioni di recupero ipotizzate.
La valutazione al fair value al 30 giugno 2020 dei titoli di capitale rilevati dalla Banca nell'ambito dell'intervento a favore di Banca Carige S.p.A. ha evidenziato una riduzione che ha determinato la rilevazione nel conto economico del primo semestre 2020 di una ulteriore valutazione negativa di fair value pari a 1.192 migliaia di euro. Non essendo disponibili valutazioni di mercato o prezzi di titoli comparabili, il fair value dello strumento è stato determinato dal Gruppo utilizzando un modello interno basato sulla metodologia dei Multipli di mercato applicate in analisi multi-scenario, tenendo in considerazione il crollo dei titoli bancari registrato nel primo trimestre 2020 e non considerando la recente ripresa delle quotazioni di tali titoli, al fine di riflettere l'incertezza di valutazione derivante dal COVID-19.
Con riferimento agli obblighi contributivi di cui alla direttiva 2014/49/UE (Deposit Guarantee Schemes - DGS) per l'anno 2020, i contributi saranno dovuti e rilevati, in applicazione dell'IFRIC 21, nel terzo trimestre dell'esercizio.
Con riferimento agli obblighi contributivi di cui alla direttiva 2014/59/UE (Single Resolution Fund) per l'esercizio 2020, la Banca ha rilevato nella voce 190. "Spese amministrative b) altre spese amministrative" l'ammontare del contributo ordinario annuo richiesto per l'esercizio 2020 pari a 687 migliaia di euro (nessuna contribuzione è stata richiesta alla Banca sino all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019).
Si precisa inoltre che nel mese di giugno 2020 Banca d'Italia ha richiamato presso il sistema bancario le contribuzioni addizionali al Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) di cui all'art. 1, comma 848, della Legge n. 208/2015. Il contributo a carico della Banca, rilevato nella voce 190. "Spese amministrative b) altre spese amministrative", è pari a 217 migliaia di euro.
L'emergenza sanitaria causata dalla propagazione della pandemia COVID-19 e l'incertezza della durata della stessa ha determinato forti ripercussioni sul sistema bancario e finanziario, la cui evoluzione nel prossimo futuro è tuttavia di difficile previsione. Pur in questo contesto, il modello di business di FinecoBank appare diversificato e ben equilibrato: il Gruppo può, infatti, contare su un modello di business le cui fonti di ricavo sono ampiamente diversificate e che permettono di affrontare situazioni di stress complesse come quella in corso. I ricavi del Gruppo FinecoBank si basano su tre componenti principali (banking, brokerage ed investing) che nelle fasi di crisi tendono ad avere andamenti non correlati.
Nel primo semestre del 2020 gli effetti indiretti dell'emergenza sanitaria hanno causato in un primo momento una riduzione del valore degli asset in gestione della clientela, riduzione che è stata parzialmente riassorbita già nel corso del secondo trimestre 2020. Tale impatto comunque è fortemente mitigato rispetto ad altri competitor non essendo previste commissioni di performance, che strutturalmente sono variabili e penalizzanti nei momenti di crisi sui mercati. Viceversa, a conferma della de-correlazione delle fonti di ricavo del Gruppo, nei momenti di forte volatilità come quelli registrati nel primo semestre, ed in particolar modo nel periodo di massima propagazione della pandemia, si rileva un deciso incremento dei ricavi dall'attività di brokerage.
Per quanto riguarda gli investimenti finanziari detenuti dal Gruppo, costituiti in prevalenza da titoli di Stato, l'emergenza ha manifestato i suoi effetti diretti con una immediata riduzione del relativo fair value, valore che tuttavia al 30 giugno 2020 si è riportato ai livelli pre emergenza. Si precisa peraltro che la maggior parte dei titoli di Stato sono detenuti dalla Banca con finalità di investimento a lungo termine e sono contabilizzati nel portafoglio Held to Collect, quindi la valutazione al fair value non determina impatti sul conto economico consolidato e sul patrimonio netto consolidato.
Per quanto riguarda la determinazione delle perdite attese, la valutazione delle esposizioni creditizie, siano esse rappresentate da crediti o da titoli, prende in considerazione anche informazioni prospettiche (Forward Looking) e, conseguentemente, risente dell'evoluzione degli scenari
macroeconomici utilizzati nel calcolo delle rettifiche di valore. Nell'attuale contesto di crisi, l'aggiornamento degli scenari alla base delle componenti Forward Looking risulta un esercizio particolarmente complesso. L'entità delle ripercussioni macroeconomiche dovute alla sospensione delle attività economiche e sociali durante il diffondersi di COVID-19 è ancora oggetto di ampio dibattito, anche in considerazione delle iniziative di sostegno alle famiglie e imprese adottate in via straordinaria da diversi Paesi europei volte a mitigare gli impatti della crisi.
In ragione dell'incertezza generata dalla pandemia COVID-19 e all'adozione delle misure di sostegno statali, le principali Autorità europee ed internazionali (IASB, EBA, BCE, Commissione Europea, ecc.…) hanno fornito agli enti creditizi e finanziari indicazioni coerenti sul trattamento prudenziale e contabile delle esposizioni creditizie. Da un lato, in linea con lo spirito della norma contabile, hanno evidenziato la necessità di incorporare il deterioramento del quadro macroeconomico provocato dalla crisi; al tempo stesso, considerata la situazione di incertezza, evidenziano la possibilità di sfruttare i margini di flessibilità previsti dallo stesso principio IFRS9. La flessibilità auspicata dalle suddette Autorità consente di adottare margini di flessibilità rispetto all'applicazione meccanica degli modelli esistenti per la determinazione degli accantonamenti, stimando le perdite attese attribuendo un adeguato peso alle previsioni macroeconomiche di lungo periodo.
Infine, le citate Autorità hanno chiarito che l'applicazione di misure di sostegno alle famiglie e imprese nella forma di moratorie legislative o di categoria non si configurano, di per sé, come misure di concessione (forborne), in quanto hanno natura preventiva e portata generica (non sono formulate ad hoc per il cliente). L'applicazione di tali misure pertanto non provoca una classificazione automatica ad inadempienza probabile. Dal punto di vista contabile, è stato invece chiarito che le moratorie non determinano, di per sé, un aumento significativo del rischio di credito.
Alla luce di quanto sopra illustrato, il Gruppo, nella valutazione dei propri crediti performing al 30 giugno 2020, ha considerato uno scenario macroeconomico aggiornato per tenere conto degli effetti della crisi da COVID-19. Le relative evidenze sono state opportunamente corrette per tenere conto degli effetti di mitigazione delle varie misure di sostegno concesse alla clientela.
Con riferimento alle controparti retail di FinecoBank, sono finora stati rilevati impatti limitati sui crediti verso clientela ordinaria, sia in termini di nuovi flussi di erogazioni, sia in termini di qualità delle esposizioni creditizie. Gli effetti sulla qualità del portafoglio sono ampiamente mitigati dalla tipologia di prodotti offerti (crediti assistiti ove possibile da garanzie, finanziarie ed immobiliari) e dalle prudenti politiche di erogazione della Banca. Nel caso dei mutui fondiari il loan to value medio è infatti pari a circa il 50% ed i fidi accordati prevedono garanzie con margini conservativi. Tale approccio è reso ancor più valido dal target di clientela retail al quale si rivolge il Gruppo. L'aggiornamento degli scenari macroeconomici ha comportato rettifiche a giugno 2020 per 0,3 milioni di euro. Le esposizioni che usufruiscono delle moratorie sono state mantenute, coerentemente con l'approccio indicato dalle Autorità sopra citate, allo Stadio 1 della staging allocation, salvo siano intervenuti o preesistessero ulteriori specifici fattori che abbiano determinato un aumento significativo nel rischio di credito.
Per quanto concerne le restanti controparti, compresi gli emittenti titoli, l'impatto maggiore degli effetti della pandemia ha riguardato le esposizioni Sovereign. In questo caso, l'aggiornamento degli scenari macroeconomici ha determinato rettifiche per circa 3,6 milioni di euro per quanto riguarda gli emittenti titoli e circa 0,8 milioni di euro per le altre controparti, determinate sulla base delle evidenze risultante dai modelli di impairment IFRS9 e mediante aggiustamenti previsti dal principio contabile ("post-model overlay and adjustment").
L'emergenza sanitaria legata alla pandemia e la conseguente crisi economica e finanziaria non ha intaccato la situazione di liquidità complessiva del Gruppo, che si è mantenuta solida e stabile. Nel corso del primo semestre, anche durante la fase più acuta della pandemia, tutti gli indicatori e le analisi di adeguatezza di liquidità hanno evidenziato ampi margini di sicurezza rispetto ai limiti regolamentari ed interni. Nel primo trimestre 2020 si è registrato un rafforzamento della posizione di liquidità del Gruppo, determinato sia dalla vendita di asset da parte della clientela per effetto delle turbolenze registrate nei mercati finanziari sia da una crescita delle disponibilità liquide a vista particolarmente rilevante, che ha contributo ad un incremento delle disponibilità di High quality liquid asset (HQLA), trend iniziato già nel corso del 2019. Nel secondo trimestre le disponibilità liquide a vista si sono progressivamente e parzialmente ridotte per effetto principalmente della ripresa degli investimenti da parte della clientela, tornando comunque ad assestarsi sui livelli consolidati pre-pandemia, rappresentativi di una posizione di liquidità estremamente solida. FinecoBank, infine, non ha incontrato impedimenti o peggioramenti nelle condizioni di accesso ai mercati e di perfezionamento (volumi, prezzi) delle relative operazioni (operazioni di pronti contro termine, acquisto e vendita titoli). Per maggiori dettagli relativi alla gestione della liquidita ed ai rischi connessi si manda alla Parte E delle presenti note illustrative.
Da un punto di vista strutturale, la crisi lascia presagire nel prossimo futuro una accelerazione verso soluzioni che porteranno ad un mondo più moderno e digitalizzato: la gestione dei servizi bancari da parte della clientela sarà sempre più orientata all'utilizzo di piattaforme digitali, favorendo il modello di business del Gruppo, che da sempre è orientato in questa direzione.
FinecoBank, non basando il proprio business model su una rete di filiali, è risultata meno esposta al rischio di pandemie: i clienti possono effettuare operazioni in autonomia attraverso il sito web o con la guida dei consulenti finanziari attraverso le procedure di web collaboration, senza discontinuità nei servizi offerti. Il Gruppo si è altresì attrezzato per garantire la continuità operativa e modalità di lavoro da remoto per la totalità dei dipendenti, garantendo il pieno mantenimento dei livelli di servizi e del framework di controlli senza soluzione di continuità.
In ottica prospettica non si rileva di conseguenza un impatto sostanziale sull'orientamento strategico, sugli obiettivi e sul modello di business del Gruppo, che viceversa ne esce rafforzato, né si stimano impatti economici e patrimoniali rilevanti a livello complessivo in relazione alla citata diversificazione delle fonti di ricavo. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "Evoluzione prevedibile della gestione" riportato nella Relazione intermedia sulla gestione.
Per far fronte alla crisi finanziaria generata dalla pandemia sono state emanate, dalle autorità europee e nazionali, una serie di misure atte a garantire il sostegno all'economia reale; anche il governo italiano ha varato diversi provvedimenti di sostegno pubblico, rivolti sia a privati sia ad aziende.
Si riportano di seguito le principali misure adottate dalle autorità europee e nazionali, di cui può beneficiare il sistema bancario:
Si precisa inoltre che in data 27 marzo 2020 la BCE e la Banca d'Italia hanno raccomandato alle banche di non procedere al pagamento dei dividendi almeno fino ad ottobre 2020. Al fine di incrementare la capacità di assorbimento delle perdite, e supportare il credito alle famiglie, piccole imprese ed aziende corporate, le suddette Autorità invitano le banche a non corrispondere dividendi per gli anni 2019 e 2020, almeno fino all'1 ottobre 2020, e ad astenersi dal riacquisto di azioni proprie volte alla remunerazione degli azionisti. Come descritto precedentemente, si ricorda che l'Assemblea ordinaria convocata per il 28 aprile 2020 ha approvato la proposta del Consiglio di Amministrazione del 6 aprile 2020 di destinare l'intero utile 2019 a riserva.
In data 28 luglio 2020 entrambe le Autorità hanno rinnovato la raccomandazione di non procedere al pagamento dei dividendi agli esercizi 2019 e 2020 (ivi incluse le distribuzioni di riserve), di non assumere alcun impegno irrevocabile per il pagamento dei dividendi relativi agli stessi esercizi e di non procedere al riacquisto di azioni miranti a remunerare gli azionisti fino al 1° gennaio 2021.
Con riferimento alle iniziative del Governo italiano per il sostegno pubblico che il Gruppo ha adottato, anche in funzione del proprio business rivolto prevalentemente alla clientela retail, si segnala:
La ripresa del regolare piano di ammortamento avviene al termine del periodo di sospensione o della richiesta di riavvio da parte del cliente con il corrispondente allungamento del piano di ammortamento per una durata pari al periodo di sospensione.
Si precisa che entrambe le moratorie, qualora non siano presenti ulteriori elementi non prettamente connessi alla moratoria in esame, sono state rilevate contabilmente da FinecoBank applicando la c.d. modification accounting, in linea con le indicazioni ESMA. Inoltre, considerando che gli interessi matureranno sulle somme oggetto di posticipo, non si prevedono perdite significative in termini di modification loss.
In conformità agli IFRS, la direzione aziendale deve formulare valutazioni, stime ed ipotesi che influenzano l'applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio, nonché sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali. Le stime e le relative ipotesi tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione del bilancio e si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e sono state adottate per stimare il valore contabile delle attività e delle passività che non è facilmente desumibile da altre fonti.
In particolare, sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune delle poste di natura valutativa presentate nel presente bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2020, così come previsto dai principi contabili e dalle normative di riferimento sopra descritte. Detti processi sono basati in larga misura, per quanto riguarda le attività, su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio e, per quanto riguarda le passività, su stime circa la probabilità di impiego di risorse per adempiere alle proprie obbligazioni e sull'ammontare delle risorse a tal fine necessarie, secondo le regole dettate dalle norme e principi vigenti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale nel cui presupposto il presente bilancio consolidato semestrale abbreviato è redatto, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione.
I processi adottati confortano i valori di iscrizione al 30 giugno 2020. Per alcune delle suddette poste il processo valutativo risulta particolarmente complesso in considerazione della presenza di elementi di incertezza nel contesto macroeconomico e di mercato, come nel seguito meglio illustrato. Per altre poste, invece, la complessità e soggettività delle stime è influenzata dall'articolazione delle ipotesi ed assunzioni sottostanti, dalla numerosità e variabilità delle informazioni disponibili e dalle incertezze connesse ai possibili futuri esiti di procedimenti, controversie e contenziosi.
I parametri e le informazioni, anche prospettiche, utilizzati per la determinazione dei valori prima menzionati sono, quindi, significativamente influenzati da molteplici fattori che potrebbero registrare rapidi mutamenti ad oggi non prevedibili; per questo motivo non si possono escludere conseguenti futuri effetti sui valori di bilancio stimati.
Le stime e le ipotesi sottostanti sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.
Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente insito, tra gli altri, nella determinazione del valore di:
la cui quantificazione può variare nel tempo, anche in misura significativa, in funzione dell'andamento del contesto socio-economico nazionale ed internazionale e dei conseguenti riflessi sulla redditività del Gruppo, sulla solvibilità della clientela e sul merito creditizio delle controparti, dell'andamento dei mercati finanziari, che influenzano la fluttuazione dei tassi, dei prezzi e delle basi attuariali utilizzati nella determinazione delle stime, delle modifiche normative e regolamentari di riferimento, nonché dell'evoluzione e gli sviluppi dei contenziosi in essere o potenziali.
Alla data di predisposizione del presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato non riteniamo che vi siano incertezze tali da dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili in essa riflessi entro il periodo successivo. Tuttavia non è possibile escludere che, per loro natura, le ipotesi ragionevolmente assunte possano non essere confermate negli effettivi futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare, a causa, tra gli altri, degli elementi di incertezza derivanti dagli effetti presenti e futuri della pandemia da Coronavirus COVID-19 e delle misure di contenimento che potranno essere messe in atto nel caso di una ripresa dei contagi, oltre che delle misure di sostegno dell'economia, delle famiglie e delle imprese, poste in essere dalle competenti autorità, precedentemente citate.
Con specifico riferimento alla valutazione delle esposizioni creditizie si precisa che, con l'entrata in vigore del principio IFRS9, la valutazione delle stesse prende in considerazione anche le informazioni prospettiche e, in particolar modo, dell'evoluzione degli scenari macroeconomici utilizzati nel calcolo delle rettifiche di valore. Per ulteriori dettagli in merito a modelli e parametri si rimanda alla specifica sezione 18. Altre informazioni - Impairment della Parte A - Politiche contabili - A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio della Nota Integrativa consolidata del bilancio chiuso al 31 dicembre 2019. Nel quadro dei principi contabili internazionali IFRS9, ai fini delle stime di ECL (Expected Credit Loss), la Banca Centrale Europea (BCE), nell'ambito delle comunicazioni effettuate al fine di garantire coerenza e comparabilità nel sistema bancario europeo, ha raccomandato alle banche di attribuire un maggior peso allo scenario stabile di lungo periodo evidenziato dall'esperienza pregressa, in particolare laddove vi sia incertezza nell'elaborare previsioni ragionevoli e sostenibili. In particolare la BCE ha richiesto di evitare l'utilizzo di assunzioni eccessivamente pro-cicliche nella stima delle ECL durante la pandemia COVID-19; gli orientamenti riguardano anche: i) la valutazione collettiva del significativo aumento nel rischio di credito (Significant Increase in Credit Risk - SICR); ii) l'utilizzo di previsioni macroeconomiche di lungo periodo; iii) l'adozione di previsioni macroeconomiche circoscritte a specifici anni. Il Gruppo, nella valutazione dei propri crediti performing al 30 giugno 2020, ha considerato uno scenario macroeconomico aggiornato per tenere conto degli effetti della crisi da COVID19. Le relative evidenze sono state opportunamente aggiustate per tenere conto degli effetti di mitigazione delle varie misure di sostegno concesse alla clientela. Per quanto concerne le restanti controparti, compresi gli emittenti titoli, le rettifiche di valore sono state determinate sulla base delle evidenze risultanti dai modelli di impairment IFRS9 e mediante aggiustamenti previsti dal principio contabile ("post-model overlay and adjustment").
Si precisa, inoltre, che in linea con gli orientamenti espressi a livello europeo in tema di valutazione dell'aumento significativo del rischio di credito ("SICR"), l'emergenza sanitaria COVID-19 non ha variato le normative interne adottate dal Gruppo per l'assessment del merito creditizio delle esposizioni creditizie e per la loro classificazione nello Stadio 1, 2 e 3. Non hanno fatto eccezione le misure adottate nel contesto dell'epidemia (quali ad esempio la sospensione dei pagamenti delle rate dei finanziamenti o i ritardi nei pagamenti), che non sono state considerate un trigger automatico di SICR né tantomeno un trigger automatico per la classificazione tra le esposizioni forborne.
Con particolare riferimento alle proiezioni dei flussi di cassa futuri, delle assunzioni e dei parametri utilizzati ai fini della valutazione della recuperabilità dell'avviamento, dei marchi e domini Fineco iscritti in bilancio, si segnala che i parametri e le informazioni utilizzate sono significativamente influenzate dal quadro macroeconomico di mercato, che potrebbe registrare mutamenti non prevedibili alla luce delle incertezze sopra evidenziate. A tale riguardo si precisa peraltro che al 30 giugno 2020 la Banca ha effettuato un'analisi degli impatti determinati dalla pandemia da COVID-19 sui principali parametri utilizzati nel modello di valutazione (utile netto e RWA relativi agli anni 2020 e 2021 come da scenari baseline e stressato COVID-19 approvati dal Consiglio di Amministrazione del 7 luglio 2020). I risultati non hanno evidenziato impatti significativi sul valore d'uso, confermando l'esito positivo dell'impairment test svolto al 31 dicembre 2019 al cui riguardo si rimanda alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato – Sezione 10 – Attività Immateriali della Nota Integrativa consolidata del bilancio chiuso al 31 dicembre 2019.
Con particolare riferimento alle metodologie valutative, agli input non osservabili e ai parametri utilizzati nelle misurazioni di fair value e alle sensitivity a variazioni negli stessi, si rimanda alla specifica Sezione A.4 - Informativa sul fair value riportata nella Parte A delle presenti note illustrative.
Con particolare riferimento ai fondi per rischi ed oneri per i rischi derivanti da pendenze legali e reclami, si rimanda alla "Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura – Sezione 1.5 – Rischi operativi" delle presenti note illustrative.
Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2020 è sottoposto a revisione contabile limitata ai sensi del D. Lgs. 27 gennaio 2010 n.° 39 e del Regolamento (UE) n. 537/2014 da parte della società Deloitte & Touche S.p.A., incaricata della revisione legale dei conti della Banca in esecuzione della delibera assembleare del 16 aprile 2013.
I depositi dell'intero documento presso le sedi e le istituzioni competenti sono effettuati ai sensi di legge.
Per quanto riguarda i criteri di classificazione, rilevazione e valutazione delle principali voci di bilancio, si rimanda a quanto illustrato nella Parte A.2 della Nota integrativa del bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2019.
L'IFRS 9 e l'IFRS 7 permettono, successivamente alla definizione iniziale, la modifica dei propri modelli di business per la gestione delle attività finanziarie con conseguente riclassifica, ove ne ricorrano i requisiti, di tutte le attività finanziarie interessate.
Tali modifiche, che dovrebbero accadere molto raramente, sono decise dai Dirigenti con responsabilità strategiche, a seguito di cambiamenti esterni o interni e devono essere rilevanti per le operazioni del Gruppo e dimostrabili alle parti esterne. Di conseguenza il Gruppo modifica il proprio modello di business solo in caso di inizio o cessazione di un'attività rilevante, ad esempio in caso di acquisizione, cessione o cessazione di un ramo di attività.
In particolare, possono essere riclassificate:
I seguenti cambiamenti di circostanze non sono considerati riclassificazioni:
Inoltre, le seguenti situazioni non rappresentano modifiche del modello di business:
Nel corso del primo semestre 2020 il Gruppo non ha effettuato modifiche dei propri modelli di business e, conseguentemente, non ha effettuato alcuna riclassifica di attività finanziarie.
A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, valore contabile e interessi attivi
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Per una compiuta descrizione dei rischi e delle incertezze che il Gruppo deve fronteggiare nell'attuale situazione di mercato si rinvia alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura delle note illustrative.
La presente sezione comprende l'informativa sulla gerarchia del fair value richiesta da IFRS 13.
Il fair value (valore equo) è il corrispettivo che potrebbe essere ricevuto per vendere un'attività, o pagato per trasferire una passività, in una transazione ordinaria tra controparti di mercato nel mercato principale alla data di misurazione (exit price).
Il fair value di una passività finanziaria che sia esigibile (ad esempio un deposito a vista) non può essere inferiore all'importo esigibile a richiesta, attualizzato dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento.
Nel caso di strumenti finanziari quotati in mercati attivi il fair value è determinato a partire dalle quotazioni ufficiali del mercato principale (ovvero il più vantaggioso) al quale il Gruppo ha accesso (Mark to Market).
Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo se i prezzi quotati sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino, operatore (dealer), intermediario (broker), agenzia di determinazione del prezzo o autorità di regolamentazione e tali prezzi rappresentano operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni. Se la quotazione ufficiale in un mercato attivo non esiste per uno strumento finanziario nel suo complesso, ma esistono mercati attivi per le parti che lo compongono, il fair value è determinato sulla base dei pertinenti prezzi di mercato per le parti che lo compongono.
Qualora le quotazioni di mercato o altri input osservabili, quali il prezzo quotato di un'attività identica in un mercato non attivo, non risultino disponibili, il Gruppo ricorre a modelli valutativi alternativi, quali:
Il Gruppo utilizza metodi di valutazione (Mark to Model) in linea con i metodi generalmente accettati e utilizzati dal mercato. I modelli di valutazione includono tecniche basate sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri e sulla stima della volatilità e sono oggetto di revisione sia durante il loro sviluppo sia periodicamente, al fine di garantirne la piena coerenza con gli obiettivi della valutazione.
Dette metodologie utilizzano input basati sui prezzi formatisi in transazioni recenti nello strumento oggetto di valutazione e/o prezzi/quotazioni di strumenti aventi caratteristiche analoghe in termini di profilo di rischio.
Questi prezzi/quotazioni risultano, infatti, rilevanti al fine di determinare i parametri significativi, in termini di rischio credito, rischio liquidità, rischio prezzo ed ogni altro rischio rilevante, relativi allo strumento oggetto di valutazione. Il riferimento a tali parametri "di mercato" consente di limitare la discrezionalità nella valutazione, garantendo al contempo la verificabilità del risultante fair value.
Qualora, per uno o più fattori di rischio, non risulti possibile riferirsi a dati di mercato i modelli valutativi impiegati utilizzano come input stime basate su dati storici.
Ad ulteriore garanzia dell'oggettività delle valutazioni rivenienti da modelli valutativi, il Gruppo pone in essere:
I processi di verifica indipendente del prezzo prevedono che i prezzi siano mensilmente verificati dall'unità di Risk Management indipendente dalle unità che assumono l'esposizione al rischio. Tale verifica prevede la comparazione e l'adeguamento del prezzo giornaliero alle valutazioni rivenienti da partecipanti al mercato indipendenti. Nel caso di strumenti non quotati su mercati attivi, il menzionato processo di verifica assume a riferimento i prezzi contribuiti da infoprovider, attribuendo maggior peso a quei prezzi che si considerano più rappresentativi dello strumento oggetto di valutazione. Detta valutazione include: l'eventuale "eseguibilità" della transazione al prezzo osservato, il numero di contributori, il grado di similarità degli strumenti finanziari, la coerenza nel prezzo contribuito da fonti differenti, il processo seguito dall'infoprovider per ottenere il dato.
Il 15 gennaio 2020 il Consiglio di Amministrazione ha aggiornato la Global Policy "Misurazione del Fair Value e Verifica Indipendente dei Prezzi", volta a definire l'insieme di principi e regole che sovraintendono il quadro di riferimento per la misurazione del fair value ed il processo di verifica indipendente dei prezzi.
Per determinare il fair value di strumenti finanziari di Livello 2 e Livello 3 che non sono quotati e attivamente scambiati sul mercato, il Gruppo, utilizza tecniche di valutazione diffuse sul mercato che sono di seguito descritte.
Le tecniche di valutazione basate sul discounted cash flow generalmente consistono nella determinazione di una stima dei flussi di cassa futuri attesi lungo la vita dello strumento. Il modello richiede la stima dei flussi di cassa e l'adozione di parametri di mercato per lo sconto: il tasso o il margine di sconto riflette lo spread di credito e/o di finanziamento richiesti dal mercato per strumenti con profili di rischio e di liquidità simili, al fine di definire un "valore attualizzato". Il fair value del contratto è dato dalla somma dei flussi di cassa futuri attualizzati.
Tecnica di valutazione che utilizza i prezzi generati da transazioni di mercato che coinvolgono attività, passività o gruppi di attività e passività identiche o paragonabili.
Il Fair value Adjustment è definito come quella quantità che deve essere aggiunta al prezzo mid osservato sul mercato piuttosto che al prezzo teorico generato dal modello al fine di ottenere un fair value della posizione. I FVA consentono quindi di assicurare che il fair value rifletta il prezzo di realizzo di una transazione di mercato effettivamente possibile.
Il Gruppo controlla che il valore assegnato ad ogni posizione di trading rifletta il fair value corrente in modo appropriato. Le misurazioni al fair value delle attività e delle passività sono determinate utilizzando varie tecniche, fra cui modelli del tipo discounted cash flow e modelli interni di valutazione. Sulla base dell'osservabilità degli input utilizzati, tutti gli strumenti finanziari sono classificati come Livello 1, Livello 2 o Livello 3 della gerarchia del fair value. Quando una posizione è caratterizzata da uno o più input significativi che non sono direttamente osservabili, un'ulteriore procedura di verifica del prezzo è attuata. Tali procedure comprendono la revisione dei dati storici rilevanti, l'analisi dei guadagni e delle perdite, la valutazione individuale di ciascun componente di un prodotto strutturato e il benchmarking. Affinché sia assicurata la giusta separatezza tra le funzioni a capo delle attività di sviluppo e le funzioni a capo dei processi di validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati dal front office sono testati e validati in modo indipendente. L'obiettivo è quello di valutare il rischio di modello derivante dalla solidità teorica dei modelli, dalle tecniche di calibrazione quando presenti e dall'appropriatezza del modello per uno specifico prodotto in un mercato definito.
Oltre alla valutazione giornaliera mark to market o mark to model, l'Independent Price Verification (IPV) è applicato mensilmente dalla funzione Rischi di Mercato del Gruppo con l'obiettivo di fornire un fair value indipendente.
Il principio IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value in funzione del grado di osservabilità degli input delle tecniche di valutazione adottate.
Il livello di gerarchia del fair value associato alle attività e passività è definito come il livello minimo fra tutti gli input significativi utilizzati. Generalmente, un input di valutazione non è considerato significativo per il fair value di uno strumento se i restanti input spiegano la maggioranza della varianza del fair value stesso su un orizzonte temporale di tre mesi. In alcuni casi specifici, la significatività del limite è verificata in relazione al fair value dello strumento alla data di misurazione.
Sono previsti, in particolare, tre livelli:
Di seguito si riportano le informazioni richieste dall'IFRS 13.
I Titoli obbligazionari a reddito fisso sono valutati attraverso due processi principali in base alla liquidità del mercato di riferimento. Gli strumenti liquidi in mercati attivi sono valutati al prezzo di mercato (Mark-to-Market) e conseguentemente tali strumenti sono assegnati al livello 1 della gerarchia del fair value.
Gli strumenti non scambiati in mercati attivi sono valutati a mark-to-model utilizzando delle curve di credit spread impliciti derivate da strumenti di Livello 1. Il modello massimizza l'uso di parametri osservabili e minimizza l'uso dei parametri non osservabili. In questo senso, in funzione della rappresentatività della curva di credit spread applicata, le obbligazioni sono classificate, rispettivamente, come Livello 2 o Livello 3; il Livello 3 è applicato nel caso in cui sia utilizzato un credit spread significativamente non osservabile.
Nel processo di verifica indipendente dei prezzi (IPV) delle obbligazioni, l'accuratezza dei prezzi di mercato delle obbligazioni di Livello 1 e dei modelli di valutazione per le obbligazioni illiquide sono regolarmente sottoposte a verifica.
Il Gruppo determina il fair value dei prodotti finanziari strutturati utilizzando l'appropriato metodo di valutazione data la natura della struttura incorporata. Tali strumenti sono classificati al Livello 2 o al Livello 3 a seconda dell'osservabilità degli input significativi del modello.
Il fair value dei derivati non scambiati su un mercato attivo deriva dall'applicazione di tecniche di valutazione mark to model. Quando è presente un mercato attivo per i parametri di input al modello valutativo delle differenti componenti del derivato, il fair value viene determinato in base alle quotazioni di mercato delle stesse. Le tecniche di valutazione basate su input osservabili sono classificate come Livello 2, mentre quelle basate su significativi input non osservabili, sono classificate come Livello 3.
I Titoli di capitale sono assegnati al Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile e al Livello 3 quando non vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese a tempo indeterminato. Tali strumenti, se quotati, sono classificati come Livello 2 solo nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione è significativamente ridotto.
Per quanto riguarda la valutazione delle preferred shares di Visa INC class "C" il Gruppo ha adottato un modello per la determinazione del fair value che converte in euro il prezzo di mercato in dollari delle azioni Visa INC class "A" ed applica un fattore di sconto; per la valutazione al 30 giugno 2020 tale fattore è stato determinato pari al 8,91%, stimando al 30 giugno 2020 il "litigation risk" in misura pari allo 2,91% ed il "illiquidity risk" in misura pari al 6%. La componente "litigation risk" è stata estratta da una serie storica di dati forniti da Visa INC, mentre la componente "illiquidity risk" è derivata dall'illiquidità delle azioni che hanno delle limitazioni alla trasferibilità per un determinato periodo temporale. Alle preferred shares di Visa INC class "C" è stata assegnata la gerarchia di fair value 3.
Con riferimento alle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela Depositi, si precisa che il fair value dei titoli di capitale rilevati in relazione ai contributi versati per l'intervento di sostegno per il risanamento di Caricesena, Carim e Carismi è stato determinato pari alla stima del fair value dei titoli della cartolarizzazione Berenice (titoli mezzanine e junior emessi per la cartolarizzazione degli NPLs delle tre banche acquistati dallo Schema Volontario) tenuto conto della valutazione effettuata da un advisor nell'ambito dell'incarico conferitogli dal FITD ai fini della predisposizione del Rendiconto dello Schema Volontario al 31 dicembre 2019, alla quale è stato applicato un fair value adjustment. Il modello valutativo adottato dal suddetto advisor è basato sul Discounted Cash Flow model in funzione delle previsioni di recupero ipotizzate.
Il fair value dei titoli di capitale rilevati a fronte delle contribuzioni versate in relazione all'intervento a favore di Banca Carige S.p.A., invece, è stato determinato utilizzando un modello interno basato sulla metodologia dei Multipli di mercato applicata in analisi multi-scenario, tenendo in considerazione il crollo dei titoli bancari registrato nel primo trimestre 2020 e non considerando la recente ripresa delle quotazioni di tali titoli, al fine di riflettere l'incertezza di valutazione derivante dal COVID-19.
Ad entrambi i titoli è stata assegnata la gerarchia di fair value 3.
Il Gruppo può detenere investimenti in fondi di investimento che pubblicano il Net Asset Value (NAV) per quota e possono includere investimenti in fondi gestiti dal Gruppo.
I fondi sono classificati generalmente come Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile.
I fondi sono classificati come Livello 2 e Livello 3 a seconda della disponibilità del NAV, la trasparenza del portafoglio e di possibili vincoli/limitazioni.
Gli strumenti finanziari non valutati al fair value, compresi debiti e crediti valutati al costo ammortizzato, non sono gestiti sulla base del fair value. Per questi strumenti finanziari il fair value è calcolato solo ai fini di adempiere alle richieste d'informativa e non ha un impatto sul bilancio o in termini di profitti o perdite. Inoltre, la determinazione del fair value delle attività e passività che non vengono generalmente scambiate, come ad esempio crediti e debiti, si basa sull'utilizzo di parametri interni non direttamente osservabili sul mercato come definito dall'IFRS 13.
Il fair value delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, diverse da quelle il cui fair value è determinato in base a prezzi di quotazione osservati su mercati attivi alle quali è assegnato il livello 1, è principalmente determinato utilizzando un modello di valore attuale aggiustato per il rischio. Per alcuni portafogli sono applicati altri approcci semplificati, che tengono comunque in considerazione le caratteristiche finanziarie degli strumenti finanziari in essi contenuti. Alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato con durata inferiore a 12 mesi, per le quali il fair value è stato approssimato uguale al valore di bilancio, è stata assegnata la gerarchia di fair value livello 3.
Si rileva che per i titoli UniCredit contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", il fair value livello 2 è determinato utilizzando una metodologia basata sul discounted cash flow, che consiste nella determinazione di una stima dei flussi di cassa attesi lungo la vita dello strumento e la relativa attualizzazione ad un tasso che incorpora lo spread di credito. La determinazione dello spread di credito è effettuata in funzione della curva di credit spread dell'emittente, costruita selezionando emissioni, anche dal mercato secondario, omogenee per specifiche caratteristiche.
Il fair value delle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato è determinato attraverso l'utilizzo di un modello di valore attuale aggiustato per il rischio emittente associato. Alle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato con durata inferiore a 12 mesi per i quali il fair value è stato approssimato uguale al valore di bilancio è stato assegnato il livello 3 della gerarchia di fair value.
Dato il loro orizzonte a breve ed il loro trascurabile rischio di credito, il valore contabile della cassa e delle disponibilità liquide approssima il fair value.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 30/06/2020 | 31/12/2019 | ||||||
| Attività/Passività finanziarie misurate al fair value | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | ||
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 12.723 | 2.253 | 10.190 | 5.537 | 3.302 | 11.320 | |
| - Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 12.338 | 2.253 | - | 4.631 | 3.302 | - | |
| b) attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - | |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 385 | - | 10.190 | 906 | - | 11.320 | |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 149.903 | - | 5 | 321.694 | - | 5 | |
| 3. Derivati di copertura | - | 21.930 | - | - | 36.059 | - | |
| 4. Attività materiali | - | - | - | - | - | - | |
| 5. Attività immateriali | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 162.626 | 24.183 | 10.195 | 327.231 | 39.361 | 11.325 | |
| 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione | 7.032 | 1.159 | 18 | 3.217 | 560 | - | |
| 2. Passività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - | |
| 3. Derivati di copertura | - | 188.770 | - | - | 80.852 | - | |
| Totale | 7.032 | 189.929 | 18 | 3.217 | 81.412 | - |
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
La crisi determinata dalla pandemia da COVID-19 non ha avuto un impatto in termini di misurazione del fair value. In particolare, non sono state rilevate riduzioni/scomparse di prezzi quotati su mercati attivi (Livello 1) e/o di input osservabili (Livello 2), né trasferimenti tra i vari livelli della gerarchia del fair value per strumenti finanziari nei quali il Gruppo detiene investimenti significativi.
Non sono stati applicati Credit Value Adjustment (CVA) e/o Debit Value Adjustment (DVA) nella determinazione del fair value degli strumenti finanziari derivati.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Passività non misurate al fair value o misurate al fair value su base non |
30/06/2020 | 31/12/2019 | ||||||
| ricorrente | VB | L1 | L2 | L3 | VB | L1 | L2 | L3 |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
27.713.521 | 16.662.887 | 6.619.013 | 5.141.558 | 26.216.829 | 14.781.018 | 7.779.770 | 4.374.125 |
| 2. Attività materiali detenute a scopo di investimento |
1.926 | - | - | 2.367 | 1.980 | - | - | 2.950 |
| 3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 27.715.447 | 16.662.887 | 6.619.013 | 5.143.925 | 26.218.809 | 14.781.018 | 7.779.770 | 4.377.075 |
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
27.134.336 | - | 734 | 26.479.487 | 26.074.511 | - | 1.366 | 26.073.151 |
| 2. Passività associate ad attività in via di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 27.134.336 | - | 734 | 26.479.487 | 26.074.511 | - | 1.366 | 26.073.151 |
Legenda:
L1 = Livello 1 - L2 = Livello 2 - L3 = Livello 3 - VB = Valore di bilancio
Le Attività materiali detenute a scopo di investimento sono costituite da un immobile detenuto dalla Banca e il fair value indicato corrisponde al valore di mercato determinato con perizia effettuata da una società di valutazione esterna e indipendente.
Il valore di iscrizione iniziale in bilancio degli strumenti finanziari è pari al loro fair value alla medesima data.
Nel caso degli strumenti finanziari diversi da quelli rilevati al fair value con contropartita a conto economico, il fair value alla data di iscrizione è normalmente assunto pari all'importo incassato o corrisposto.
Nel caso degli strumenti finanziari di negoziazione e degli strumenti valutati al fair value, l'eventuale differenza rispetto all'importo incassato o corrisposto è iscritta a conto economico nelle voci di pertinenza al momento della prima valutazione dello strumento finanziario.
L'utilizzo di modelli valutativi prudenti, i processi di revisione di tali modelli e dei relativi parametri e gli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello assicurano che l'ammontare iscritto a conto economico non rivenga dall'utilizzo di parametri valutativi non osservabili. In particolare, la quantificazione degli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello garantisce che la parte del fair value degli strumenti in oggetto che si riferisce all'utilizzo di parametri di natura soggettiva non sia rilevata a conto economico, bensì come aggiustamento del valore di stato patrimoniale di tali strumenti. L'iscrizione a conto economico di questa quota avviene, quindi, solo in funzione del successivo prevalere di parametri oggettivi e, conseguentemente, del venir meno dei menzionati aggiustamenti.
Non risultano "day-one profit/loss" dei quali fornire informativa secondo quanto previsto dal paragrafo 28 dell'IFRS 7.
Nota integrativa consolidata Parte A - Politiche contabili
108 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2020· FinecoBank
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| 30/06/2020 | 31/12/2019 | |
| a) Cassa | 302 | 53 |
| b) Depositi a vista presso Banche Centrali | 909.500 | 754.333 |
| Totale | 909.802 | 754.386 |
La voce "(b) Depositi a vista presso Banche Centrali" rappresenta il saldo della liquidità depositata sul conto HAM (Home Accounting Model) presso Banca d'Italia.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 30/06/2020 |
Totale 31/12/2019 |
|||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | ||
| A. Attività per cassa | |||||||
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | |
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - | |
| 1.2 Altri titoli di debito | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Titoli di capitale | 6.051 | - | - | 3.289 | - | - | |
| 3. Quote di O.I.C.R. | - | - | - | 5 | - | - | |
| 4. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | |
| 4.1 Pronti contro termine | - | - | - | - | - | - | |
| 4.2 Altri | - | - | - | - | - | - | |
| Totale (A) | 6.051 | - | - | 3.294 | - | - | |
| B. Strumenti derivati | - | - | - | - | - | - | |
| 1. Derivati finanziari | 6.287 | 2.253 | - | 1.337 | 3.302 | - | |
| 1.1 di negoziazione | 6.287 | 2.253 | - | 1.337 | 3.302 | - | |
| 1.2 connessi con la fair value option | - | - | - | - | - | - | |
| 1.3 altri | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - | |
| 2.1 di negoziazione | - | - | - | - | - | - | |
| 2.2 connessi con la fair value option | - | - | - | - | - | - | |
| 2.3 altri | - | - | - | - | - | - | |
| Totale (B) | 6.287 | 2.253 | - | 1.337 | 3.302 | - | |
| Totale (A+B) | 12.338 | 2.253 | - | 4.631 | 3.302 | - |
Legenda:
L1: Livello 1 L2: Livello 2
L3: Livello 3
I derivati finanziari comprendono la valutazione positiva dei contratti CFD forex, su indici, azioni, tassi di interesse, commodities e futures utilizzati per la copertura gestionale dei CFD su indici, tassi di interesse e commodities, per un importo pari a 2.145 migliaia di euro (3.227 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).
Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni positive dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 6.394 migliaia di euro (1.412 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale | Totale 31/12/2019 |
||||||
| Voci/Valori | 30/06/2020 | |||||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |||
| 1. Titoli di debito | 43 | - | - | 32 | - | - | ||
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - | ||
| 1.2 Altri titoli di debito | 43 | - | - | 32 | - | - | ||
| 2. Titoli di capitale | 6 | - | 10.190 | 7 | - | 11.320 | ||
| 3. Quote di O.I.C.R. | 336 | - | - | 867 | - | - | ||
| 4. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | ||
| 4.1 Pronti contro termine | - | - | - | - | - | - | ||
| 4.2 Altri | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale | 385 | - | 10.190 | 906 | - | 11.320 |
Legenda:
L1: Livello 1 L2: Livello 2
L3: Livello 3
Le "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" sono costituite, principalmente, dalle preferred shares di Visa INC class "C", per un importo di 8.748 migliaia di euro, che hanno registrato una variazione positiva di fair value nel corso del primo semestre 2020 pari a 66 migliaia di euro, e dall'esposizione residua in titoli di capitale contabilizzati in conseguenza della contribuzione versata alla Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela dei Depositi per un importo di 1.437 migliaia di euro (di cui 1.116 migliaia di euro relativi all'operazione Carige e 321 migliaia di euro relativi all'operazione Carimi, Carismi e CariCesena), con un impatto negativo registrato nel conto economico del primo semestre 2020 per effetto della valutazione al fair value di 1.193 migliaia di euro. Per maggiori dettagli in merito alla valutazione al fair value degli strumenti finanziari si rimanda alla Parte A – Politiche contabili - A.4 Informativa sul fair value delle presenti Note illustrative.
Si segnala che la voce 3. "Quote di O.I.C.R." include le quote di O.I.C.R. detenute da FAM con finalità di seeding.
Il Gruppo ha classificato in stato di sofferenza dei titoli di capitale emessi da soggetti in stato di default per un importo di bilancio complessivo di 4 migliaia di euro.
Sezione 3 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva – Voce 30
3.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione merceologica
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 30/06/2020 |
Totale 31/12/2019 |
|||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | ||
| 1. Titoli di debito | 149.903 | - | - | 321.694 | - | - | |
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - | |
| 1.2 Altri titoli di debito | 149.903 | - | - | 321.694 | - | - | |
| 2. Titoli di capitale | - | - | 5 | - | - | 5 | |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 149.903 | - | 5 | 321.694 | - | 5 |
Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2 L3: Livello 3
Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono costituite da titoli emessi da Stati sovrani e, in parte residuale, ad interessenze azionarie in società nelle quali il Gruppo non esercita il controllo o l'influenza significativa per 5 migliaia di euro per le quali è stata esercitata l'opzione "FVTOCI". Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni Sovrane riportata nella Parte E delle presenti Note illustrative.
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore lordo | Rettifiche di valore complessive | ||||||||
| Primo stadio |
di cui: Strumenti con basso rischio di credito |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Write-off parziali complessivi |
||
| Titoli di debito | 149.912 | 149.912 | - | - | (9) | - | - | - | |
| Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale 30/06/2020 |
149.912 | 149.912 | - | - | (9) | - | - | - | |
| Totale 31/12/2019 |
321.720 | 321.720 | - | - | (26) | - | - | - | |
| di cui: attività finanziarie impaired deteriorate acquisite o originate |
X | X | - | - | X | - | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Totale | |||||||||||||
| Tipologia operazioni/Valori |
30/06/2020 | 31/12/2019 | ||||||||||||
| Valore di bilancio | Fair value | Valore di bilancio | Fair value | |||||||||||
| Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
di cui: impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
di cui: impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | |||
| A. Crediti verso Banche Centrali |
265.415 | - | - | - | - | 265.415 | 251.574 | - | - | - | - | 251.574 | ||
| 1. Depositi a scadenza |
- | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X | ||
| 2. Riserva obbligatoria |
265.415 | - | - | X | X | X | 251.574 | - | - | X | X | X | ||
| 3. Pronti contro termine |
- | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X | ||
| 4. Altri | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X | ||
| B. Crediti verso banche |
8.823.935 | - | - | 1.870.238 | 6.570.487 | 457.774 | 9.188.788 | - | - | 1.347.332 | 7.721.114 | 314.459 | ||
| 1. Finanziamenti | 457.774 | - | - | - | - | 457.774 | 314.459 | - | - | - | - | 314.459 | ||
| 1.1 Conti correnti e depositi a vista |
269.810 | - | - | X | X | X | 250.501 | - | - | X | X | X | ||
| 1.2. Depositi a scadenza |
9.994 | - | - | X | X | X | 9.994 | - | - | X | X | X | ||
| 1.3. Altri finanziamenti: |
177.970 | - | - | X | X | X | 53.964 | - | - | X | X | X | ||
| - Pronti contro termine attivi |
743 | - | - | X | X | X | 4.316 | - | - | X | X | X | ||
| - Finanziamenti per leasing |
- | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X | ||
| - Altri | 177.227 | - | - | X | X | X | 49.648 | - | - | X | X | X | ||
| 2. Titoli di debito | 8.366.161 | - | - | 1.870.238 | 6.570.487 | - | 8.874.329 | - | - | 1.347.332 | 7.721.114 | - | ||
| 2.1 Titoli strutturati |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 2.2 Altri titoli di debito |
8.366.161 | - | - | 1.870.238 | 6.570.487 | - | 8.874.329 | - | - | 1.347.332 | 7.721.114 | - | ||
| Totale | 9.089.350 | - | - | 1.870.238 | 6.570.487 | 723.189 | 9.440.362 | - | - | 1.347.332 | 7.721.114 | 566.033 |
Legenda: L1: Livello 1
L2: Livello 2 L3: Livello 3
I Finanziamenti a banche per "Conti correnti e depositi a vista" sono costituiti dai conti correnti presso istituzioni creditizie detenuti, principalmente, per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento e delle operazioni in strumenti finanziari propri e della clientela, per la gestione della liquidità dei clienti UK e per la gestione della liquidità di Fineco AM.
La voce "Altri finanziamenti: Altri" si riferisce per 172.076 migliaia di euro all'importo dei margini iniziali, di variazione e depositi a garanzia nei confronti di istituzioni creditizie a fronte di operazioni in contratti derivati (43.854 migliaia di euro al 31 dicembre 2019) e per 5.151 migliaia di euro ai crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari (5.793 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).
I titoli di debito sono costituiti principalmente da titoli emessi da UniCredit S.p.A. per un importo di 6.505.764 migliaia di euro (7.501.377 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 30/06/2020 |
Totale 31/12/2019 |
|||||||||||
| Valore di bilancio | Fair value | Valore di bilancio | Fair value | |||||||||
| Tipologia operazioni/Valori |
Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
di cui: impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
di cui: impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 |
| 1. Finanziamenti | 4.199.607 | 4.684 | - | - | - | 4.418.369 | 3.676.261 | 3.568 | - | - | - | 3.808.092 |
| 1.1. Conti correnti | 1.419.994 | 2.233 | - | X | X | X | 1.290.208 | 1.964 | - | X | X | X |
| 1.2. Pronti contro termine attivi |
152.386 | 834 | - | X | X | X | 160.112 | - | - | X | X | X |
| 1.3. Mutui | 1.631.114 | 396 | - | X | X | X | 1.155.943 | 410 | - | X | X | X |
| 1.4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto |
706.314 | 1.063 | - | X | X | X | 809.176 | 885 | - | X | X | X |
| 1.5 Finanziamenti per leasing |
- | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 1.6. Factoring | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 1.7. Altri finanziamenti |
289.799 | 158 | - | X | X | X | 260.822 | 309 | - | X | X | X |
| 2. Titoli di debito | 14.419.880 | - | - | 14.792.649 | 48.526 | - | 13.096.638 | - | - | 13.433.686 | 58.656 | - |
| 2.1. Titoli strutturati |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2. Altri titoli di debito |
14.419.880 | - | - | 14.792.649 | 48.526 | - | 13.096.638 | - | - | 13.433.686 | 58.656 | - |
| Totale | 18.619.487 | 4.684 | - | 14.792.649 | 48.526 | 4.418.369 | 16.772.899 | 3.568 | - | 13.433.686 | 58.656 | 3.808.092 |
Legenda:
L1: Livello 1 L2: Livello 2
L3: Livello 3
I titoli di debito sono costituiti, principalmente, da titoli emessi da Stati sovrani e Enti sovranazionali. Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni Sovrane riportata nella Parte E delle presenti Note illustrative.
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore lordo | Rettifiche di valore complessivo | |||||||||||
| Primo stadio |
di cui: Strumenti con basso rischio di credito |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Write-off parziali complessivi |
|||||
| Titoli di debito | 22.791.101 | 22.791.101 | - | - | (5.060) | - | - | - | ||||
| Finanziamenti | 4.924.027 | - | 14.329 | 27.250 | (9.232) | (6.328) | (22.566) | - | ||||
| Totale | 30/06/2020 | 27.715.128 | 22.791.101 | 14.329 | 27.250 | (14.292) | (6.328) | (22.566) | - | |||
| Totale | 31/12/2019 | 26.217.797 | 21.972.304 | 11.237 | 25.335 | (9.577) | (6.196) | (21.766) | - | |||
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
X | X | - | - | X | - | - | - |
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair Value | VN | Fair Value | VN | ||||||
| 30/06/2020 | VN | 31/12/2019 | VN | ||||||
| L1 | L2 | L3 | 30/06/2020 | L1 | L2 | L3 | 31/12/2019 | ||
| A. Derivati finanziari | |||||||||
| 1. Fair value | - | 21.930 | - | 1.150.000 | - | 36.059 | - | 1.917.423 | |
| 2. Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3. Investimenti esteri | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| B. Derivati creditizi | |||||||||
| 1. Fair value | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | - | 21.930 | - | 1.150.000 | - | 36.059 | - | 1.917.423 |
Legenda: VN = valore nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
Sezione 6 – Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 60
6.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Adeguamento di valore delle attività coperte / Valori | Totale | |
| 30/06/2020 | 31/12/2019 | |
| 1. Adeguamento positivo | 53.647 | 29.405 |
| 1.1 di specifici portafogli: | 53.647 | 29.405 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 53.647 | 29.405 |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - |
| 1.2 complessivo | - | - |
| 2. Adeguamento negativo | - | (525) |
| 2.1 di specifici portafogli: | - | (525) |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | - | (525) |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - |
| 2.2 complessivo | - | - |
| Totale | 53.647 | 28.880 |
Sezione 7 – Le partecipazioni – Voce 70 Nessun dato da segnalare.
Sezione 8 – Riserve tecniche a carico dei riassicuratori – Voce 80 Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 30/06/2020 |
Totale 31/12/2019 |
| 1. Attività di proprietà | 80.991 | 83.301 |
| a) terreni | 23.932 | 23.932 |
| b) fabbricati | 40.882 | 41.404 |
| c) mobili | 2.558 | 2.583 |
| d) impianti elettronici | 11.144 | 12.736 |
| e) altre | 2.475 | 2.646 |
| 2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing | 70.768 | 66.766 |
| a) terreni | - | - |
| b) fabbricati | 70.276 | 66.218 |
| c) mobili | - | - |
| d) impianti elettronici | - | - |
| e) altre | 492 | 548 |
| Totale | 151.759 | 150.067 |
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute | - | - |
Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della Nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2019.
Il Gruppo ha in essere operazioni di leasing operativo rappresentate per una parte da contratti di locazione per un parte della superficie suddetto immobile di proprietà.
Si evidenzia, infine, che sulla base delle valutazioni condotte al 30 giugno 2020 non si rilevano indicatori tali da apportare rettifiche al valore contabile dell'immobile.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 30/06/2020 |
Totale 31/12/2019 |
||||||
| Valore di bilancio | Fair value | Valore di bilancio | Fair value | |||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |||
| 1. Attività di proprietà | 1.926 | - | - | 2.367 | 1.980 | - | - | 2.950 |
| a) terreni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) fabbricati | 1.926 | - | - | 2.367 | 1.980 | - | - | 2.950 |
| 2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | - | - | - | - |
| a) terreni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) fabbricati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 1.926 | - | - | 2.367 | 1.980 | - | - | 2.950 |
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute | - | - | - | - | - | - | - | - |
Legenda: L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 30/06/2020 |
Totale 31/12/2019 |
||||
| Durata definita | Durata indefinita | Durata definita | Durata indefinita | |||
| A.1 Avviamento | X | 89.602 | X | 89.602 | ||
| A.1.1 di pertinenza del gruppo | X | 89.602 | X | 89.602 | ||
| A.1.2 di pertinenza di terzi | X | - | X | - | ||
| A.2 Altre attività immateriali | 9.133 | 27.459 | 10.040 | 27.452 | ||
| A.2.1 Attività valutate al costo | 9.133 | 27.459 | 10.040 | 27.452 | ||
| a) attività immateriali generate internamente | - | - | - | - | ||
| b) altre attività | 9.133 | 27.459 | 10.040 | 27.452 | ||
| A.2.2 Attività valutate al fair value | - | - | - | - | ||
| a) attività immateriali generate internamente | - | - | - | - | ||
| b) altre attività | - | - | - | - | ||
| Totale | 9.133 | 117.061 | 10.040 | 117.054 |
Le Altre attività immateriali a durata indefinita sono relative ai marchi e domini Fineco.
La vita utile dei software considerata ai fini della determinazione dell'ammortamento è di 3 anni, mentre la vita utile delle altre attività immateriali a durata definita è di 5 anni. Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della Nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2019.
Per quanto riguarda, invece, le considerazioni sulle valutazioni condotte al 30 giugno 2020 relativamente all'impairment test delle attività immateriali a vita utile definita ed indefinita, nello specifico avviamento, marchi e domini Fineco, non si rilevano indicatori tali da apportare rettifiche ai relativi valori di bilancio. Per ulteriori dettagli sulle analisi effettuate sull'impairment test delle attività immateriali a vita utile indefinita, si rimanda ai paragrafi sotto riportati.
Segnaliamo inoltre che non vi sono attività immateriali acquisite per concessione governativa; non sono state costituite attività immateriali a garanzia di propri debiti; non vi sono attività immateriali oggetto di locazione finanziaria; non vi sono attività immateriali rivalutate.
Come disposto dallo IAS 36, l'impairment test delle attività immateriali a vita utile indefinita deve essere eseguito con cadenza almeno annuale e, comunque, ogni qualvolta vi sia oggettiva evidenza del verificarsi di eventi che ne possano aver ridotto il valore.
Il valore recuperabile di un'attività è rappresentato dal maggiore tra il suo valore d'uso (valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati generabili dall'attività oggetto di valutazione) ed il relativo fair value al netto dei costi di vendita.
Il valore recuperabile delle attività oggetto di impairment test deve essere determinato per le singole attività a meno che sussistano entrambe le seguenti condizioni:
il valore d'uso dell'attività non è stimato essere prossimo al suo fair value al netto dei costi di vendita;
l'attività non è in grado di generare flussi finanziari in entrata ampiamente indipendenti da quelli derivanti da altre attività (o gruppi di attività). Quando si verificano tali condizioni l'impairment test è condotto a livello di Cash Generating Unit (CGU) alla quale l'attività appartiene, come richiesto dal principio contabile.
Ai fini della determinazione del valore d'uso delle attività soggette a impairment test, lo IAS 36 richiede che si debba fare riferimento ai flussi finanziari relativi alle attività nelle loro condizioni correnti alla data del test e che rappresentino la migliore stima effettuabile dalla Direzione aziendale riguardo l'insieme delle condizioni economiche che esisteranno nel corso della restante vita utile dell'attività.
Ai fini del test di impairment il valore d'uso della c.d. cash generating unit (CGU) alla quale sono assegnate le attività immateriali deve essere calcolato considerando i flussi di cassa per tutte le attività e passività comprese nella CGU e non solo per quelle a fronte delle quali è stato rilevato l'avviamento e/o l'attività immateriale in sede di applicazione dell'IFRS 3.
La stima del valore d'uso ai fini della verifica dell'eventuale impairment di attività immateriali, ivi incluso l'avviamento, che non generano flussi finanziari autonomi ma esclusivamente con il concorso di altre attività aziendali, richiede la preliminare attribuzione di tali attività a unità operative relativamente autonome nell'ambito gestionale (sia dal punto di vista dei flussi finanziari generati sia dal punto di vista della pianificazione e sistema di reporting direzionale interno); tali unità operative sono definite Cash Generating Unit (CGU).
Relativamente all'avviamento iscritto in bilancio della Banca, occorre sottolineare che lo stesso riguarda acquisizioni di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi tramite consulenti finanziari. Queste attività sono state completamente integrate nell'operatività corrente di FinecoBank, per cui non risulta possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo alla profittabilità complessiva della Banca; ciò significa che ai fini della conferma della recuperabilità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda.
La Banca nel suo complesso (incluso il contributo della controllata Fineco Asset Management DAC, società di gestione di diritto irlandese, grazie al modello di business integrato verticalmente) costituisce pertanto la cash generating unit (CGU) in relazione alla quale condurre il test di impairment. Infatti, considerato il particolare modello di business del Gruppo, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari e piattaforma trading e banking, per cui la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, che prevede servizi di banking, brokerage ed investing, una contabilizzazione di costi/ricavi per business unit non è rilevante e significativa. Alla medesima CGU sono attribuiti il marchio e i domini Fineco acquistati nel corso dell'esercizio 2019 da UniCredit S.p.A. a seguito dell'uscita dal relativo gruppo.
I principi contabili di riferimento richiedono che l'impairment test sia svolto raffrontando il valore contabile della CGU con il relativo valore recuperabile. Laddove quest'ultimo risultasse minore del valore contabile, una rettifica di valore dovrebbe essere rilevata in bilancio. Il valore recuperabile è il maggiore tra il suo fair value (al netto dei costi di vendita) ed il relativo valore d'uso.
Il valore recuperabile della CGU in questo caso è rappresentato dal valore d'uso, determinato sulla base dei flussi finanziari futuri.
Il calcolo del valore d'uso ai fini dell'impairment test è stato effettuato al 31 dicembre 2019 utilizzando un modello di flussi di cassa scontati (Discounted Cash Flow o DCF). Tali flussi di cassa sono determinati sottraendo dall'utile netto il fabbisogno di capitale annuo generato dalla variazione delle attività ponderate per il rischio. Tale fabbisogno di capitale è determinato considerando il livello di capitalizzazione che si intende raggiungere nel lungo periodo, anche alla luce dei livelli minimi di capitale regolamentare richiesti. Per maggio dettagli si rimanda alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato – Sezione 10 – Attività immateriali del bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019.
Con riferimento al test di impairment, si precisa che al 30 giugno 2020 la Banca ha effettuato un'analisi degli impatti determinati dalla pandemia da COVID-19 sui principali parametri utilizzati nel modello di valutazione (utile netto e RWA relativi agli anni 2020 e 2021 come da scenari baseline e stressato COVID-19 approvati dal Consiglio di Amministrazione del 7 luglio 2020). I risultati non hanno evidenziato impatti significativi sul valore d'uso, confermando l'esito positivo dell'impairment test svolto al 31 dicembre 2019. L'esito dello stress test conferma pertanto la sostenibilità dell'avviamento e del marchio iscritti in bilancio al 30 giugno 2020 con un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile.
Per ogni altra informazione relativa al test di impairment si rimanda alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato – Sezione 10 – Attività immateriali del bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019. Si evidenzia inoltre che, in relazione alle quotazioni del titolo "FinecoBank", emerge una capitalizzazione di borsa pari a 7.324 milioni di euro di euro al 30 giugno 2020, significativamente superiore al patrimonio netto consolidato e al risultato del modello utilizzato per il test di impairment, che conferma la ragionevolezza dei criteri applicati nel calcolo del valore d'uso.
La voce "Attività fiscali", pari a 4.185 migliaia di euro al 30 giugno 2020, è composta esclusivamente da "Attività fiscali anticipate". La voce "Passività fiscali", pari a 62.928 migliaia di euro alla stessa data, è composta esclusivamente da "Passività fiscali correnti".
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 30/06/2020 | Totale 31/12/2019 |
| Attività fiscali correnti | 373 | - |
| Passività fiscali correnti | 62.928 | 11.437 |
Le attività/passività fiscali anticipate/differite sono rappresentate nello Stato Patrimoniale consolidato al netto delle relative passività/attività fiscali differite/anticipate e sono di seguito dettagliate:
In linea con le disposizioni normative e regolamentari vigenti si precisa che:
Nella determinazione delle attività e passività fiscali anticipate/differite e correnti si è tenuto conto dell'aliquota IRES del 27,5% (24% aliquota ordinaria e 3,5% aliquota addizionale per gli enti creditizi) e dell'aliquota IRAP del 5,57% per l'Italia.
Per quanto riguarda Fineco AM le imposte correnti sono state determinate con l'aliquota del 12,5%.
Non vi sono imposte anticipate o differite non iscritte in bilancio in relazione a differenze temporanee. Inoltre non risultano perdite fiscali o crediti d'imposta non utilizzati.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 30/06/2020 | Totale 31/12/2019 |
| Accantonamenti in contropartita del conto economico | 27.622 | 47.086 |
| - di cui Patent Box ex D.L. n.3 del 2015 | 2.198 | 21.577 |
| - di cui Accantonamenti al Fondo rischi ed oneri | 20.210 | 19.137 |
| - di cui Altro | 5.214 | 6.372 |
| Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto | 482 | 798 |
| - di cui Riserve di valutazione in applicazione IAS 19 | 482 | 602 |
| - di cui Attività finanziarie valutate al fair value con impatto redditività complessiva | 196 | |
| Svalutazioni su crediti (di cui alla Legge 214/2011) | 3.300 | 3.828 |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 31.404 | 51.712 |
| Compensazione con Passività per imposte differite - IAS 12 | (27.591) | (28.268) |
| Totale | 3.813 | 23.444 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 30/06/2020 | Totale 31/12/2019 |
| Accantonamenti in contropartita del conto economico | 25.884 | 25.998 |
| - di cui Avviamento e Marchio | 24.978 | 24.978 |
| - di cui Esposizioni in titoli di capitale verso lo Schema Volontario | 901 | 870 |
| - di cui Altro | - | 150 |
| Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto | 1.707 | 2.270 |
| - di cui Attività finanziarie valutate al fair value con impatto redditività complessiva | 1.707 | 1.757 |
| - di cui Riserve di valutazione in applicazione IAS 19 | - | 513 |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 27.591 | 28.268 |
| Compensazione con Attività per imposte anticipate - IAS 12 | (27.591) | (28.268) |
| Totale | - | - |
Sezione 12 – Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate – Voce 120 dell'attivo e Voce 70 del passivo
Nessun dato da segnalare
13.1 Altre attività: composizione
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| 30/06/2020 | 31/12/2019 | |
| Crediti commerciali ai sensi dell'IFRS 15 | 2.931 | 4.579 |
| Crediti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari | 747 | 2.733 |
| Migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi | 5.704 | 6.067 |
| Partite definitive non imputabili ad altre voci: | 24.042 | 28.062 |
| - titoli e cedole da regolare | 1.996 | 1.537 |
| - altre operazioni | 22.046 | 26.525 |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali": | 158.770 | 259.098 |
| - acconti d'imposta | 151.961 | 252.251 |
| - crediti d'imposta | 6.809 | 6.809 |
| - acconti d'imposta su TFR | - | 38 |
| Partite in attesa di regolamento: | 4.250 | 2.495 |
| - effetti, assegni ed altri documenti | 4.250 | 2.495 |
| Partite in corso di lavorazione | 7 | 13 |
| Partite viaggianti non attribuite ai conti di pertinenza | 2 | 50 |
| Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
41.123 | 27.178 |
| Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
16.593 | 12.034 |
| Totale | 254.169 | 342.309 |
1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso banche
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | Totale 30/06/2020 |
Totale 31/12/2019 |
|||||||
| VB | Fair Value | Fair Value | |||||||
| L1 | L2 | L3 | VB | L1 | L2 | L3 | |||
| 1. Debiti verso banche centrali | - | X | X | X | - | X | X | X | |
| 2. Debiti verso banche | 113.137 | X | X | X | 154.653 | X | X | X | |
| 2.1 Conti correnti e depositi a vista | 41.461 | X | X | X | 70.396 | X | X | X | |
| 2.2 Depositi a scadenza | - | X | X | X | - | X | X | X | |
| 2.3 Finanziamenti | 54.167 | X | X | X | 74.067 | X | X | X | |
| 2.3.1 Pronti contro termine passivi | 54.167 | X | X | X | 74.067 | X | X | X | |
| 2.3.2 Altri | - | X | X | X | - | X | X | X | |
| 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali | - | X | X | X | - | X | X | X | |
| 2.5 Debiti per leasing | 4.922 | X | X | X | 7.207 | X | X | X | |
| 2.6 Altri debiti | 12.587 | X | X | X | 2.983 | X | X | X | |
| Totale | 113.137 | - | - | 113.137 | 154.653 | - | - | 154.653 |
Legenda:
VB: Valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 30/06/2020 |
Totale 31/12/2019 |
|||||||
| Tipologia operazioni/Valori | VB | Fair Value | VB | Fair Value | ||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |||
| 1. Conti correnti e depositi a vista | 26.087.072 | X | X | X | 25.573.169 | X | X | X |
| 2. Depositi a scadenza | 733 | X | X | X | 1.359 | X | X | X |
| 3. Finanziamenti | 730.823 | X | X | X | 163.450 | X | X | X |
| 3.1 Pronti contro termine passivi | 730.823 | X | X | X | 163.450 | X | X | X |
| 3.2 Altri | - | X | X | X | - | X | X | X |
| 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali |
- | X | X | X | - | X | X | X |
| 5. Debiti per leasing | 66.409 | X | X | X | 60.118 | X | X | X |
| 6. Altri debiti | 136.161 | X | X | X | 121.762 | X | X | X |
| Totale | 27.021.198 | - | 734 26.366.350 | 25.919.858 | - | 1.366 25.918.498 |
Legenda:
VB: Valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
1.3 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei titoli in circolazione
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 30/06/2020 |
Totale 31/12/2019 |
|||||||||
| Tipologia operazioni/Valori | Fair Value | Fair Value | ||||||||
| VN | L1 | L2 | L3 | Fair Value * | VN | L1 | L2 | L3 | Fair Value * | |
| A. Passività per cassa | ||||||||||
| 1. Debiti verso banche | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Debiti verso clientela | 12.691 | 902 | - | 18 | 920 | 595 | 1.908 | - | - | 1.908 |
| 3. Titoli di debito | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.1 Obbligazioni | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.1.1 Strutturate | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.1.2 Altre obbligazioni | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.2 Altri titoli | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.2.1 Strutturati | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.2.2 Altri | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| Totale (A) | 12.691 | 902 | - | 18 | 920 | 595 | 1.908 | - | - | 1.908 |
| B. Strumenti derivati | ||||||||||
| 1. Derivati finanziari | X | 6.130 | 1.159 | - | X | X | 1.309 | 560 | - | X |
| 1.1 Di negoziazione | X | 6.130 | 1.159 | - | X | X | 1.309 | 560 | - | X |
| 1.2 Connessi con la fair value option | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 1.3 Altri | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 2. Derivati creditizi | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 2.1 Di negoziazione | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 2.2 Connessi con la fair value option | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 2.3 Altri | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| Totale (B) | X | 6.130 | 1.159 | - | X | X | 1.309 | 560 | - | X |
| Totale (A+B) | X | 7.032 | 1.159 | 18 | X | X | 3.217 | 560 | - | X |
Legenda:
VN = valore nominale o nozionale
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
Fair value* = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione
I derivati finanziari comprendono la valutazione negativa dei contratti CFD forex, su indici, azioni, tassi di interesse, commodities e futures utilizzati per la copertura gestionale dei CFD su indici, tassi di interesse e commodities, per un importo pari a 1.176 migliaia di euro (580 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).
Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni negative dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 6.113 migliaia di euro (1.289 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).
Sezione 3 – Passività finanziarie designate al fair value – Voce 30 Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair value | 30/06/2020 | VN | Fair value | 31/12/2019 | VN | ||||
| L1 | L2 | L3 | 30/06/2020 | L1 | L2 | L3 | 31/12/2019 | ||
| A. Derivati finanziari | - | 188.770 | - | 5.239.522 | - | 80.852 | - | 2.687.284 | |
| 1) Fair value | - | 188.770 | - | 5.239.522 | - | 80.852 | - | 2.687.284 | |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3) Investimenti esteri | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| B. Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 1) Fair value | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | - | 188.770 | - | 5.239.522 | - | 80.852 | - | 2.687.284 |
Legenda
VN = valore nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
Sezione 5 – Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 50
5.1 Adeguamento di valore delle passività finanziarie coperte
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Adeguamento di valore delle passività coperte/ Componenti del gruppo | Totale 30/06/2020 |
Totale 31/12/2019 |
| 1. Adeguamento positivo delle passività finanziarie | 18.346 | 14.098 |
| 2. Adeguamento negativo delle passività finanziarie | - | - |
| Totale | 18.346 | 14.098 |
Sezione 6 – Passività fiscali – Voce 60 Vedi sezione 11 dell'attivo.
Sezione 7 – Passività associate ad attività in via di dismissione - Voce 70 Vedi sezione 12 dell'attivo.
8.1 Altre passività: composizione
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 30/06/2020 |
Totale 31/12/2019 |
|
| Altri debiti relativi ad Amministratori e Sindaci | 197 | 202 |
| Altri debiti relativi al personale dipendente | 15.313 | 13.342 |
| Contributi previdenziali da versare | 7.119 | 6.577 |
| Debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari | 30.732 | 25.866 |
| Debiti per accordi di pagamento basati su proprie azioni o azioni di UniCredit | 59 | 142 |
| Partite definitive ma non imputabili ad altre voci: | 109.521 | 57.512 |
| - titoli e cedole da regolare | 9.565 | 20.310 |
| - deleghe di pagamento | 90.278 | 22.494 |
| - altre partite | 9.678 | 14.708 |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali": | 74.623 | 133.690 |
| - somme trattenute a terzi quali sostituti d'imposta | 20.694 | 27.616 |
| - altre | 53.929 | 106.074 |
| Partite illiquide per operazioni di portafoglio | 9.728 | 20.796 |
| Partite in attesa di regolamento: | 67.972 | 74.298 |
| - bonifici in partenza | 67.935 | 74.251 |
| - POS e bancomat | 37 | 47 |
| Partite in corso di lavorazione: | 625 | 463 |
| - bonifici in arrivo | 592 | 419 |
| - altre partite in corso di lavorazione | 33 | 44 |
| Somme a disposizione della clientela | 4.652 | 3.935 |
| Ratei e risconti passivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
133 | 183 |
| Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
10.459 | 6.851 |
| Totale | 331.133 | 343.857 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 30/06/2020 |
Totale 31/12/2019 |
|
| A. Esistenze iniziali | 4.810 | 4.561 |
| B. Aumenti | 55 | 488 |
| B.1 Accantonamenti dell'esercizio | 20 | 71 |
| B.2 Altre variazioni | 35 | 417 |
| C. Diminuzioni | (143) | (239) |
| C.1 Liquidazioni effettuate | (13) | (196) |
| C.2 Altre variazioni | (130) | (43) |
| D. Rimanenze finali | 4.722 | 4.810 |
| Totale | 4.722 | 4.810 |
Il saldo della voce Trattamento di fine rapporto del personale al 30 giugno 2020 ammonta a 4.722 migliaia di euro (4.810 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).
La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della rimisurazione della passività.
| Descrizione delle principali ipotesi attuariali | 30/06/2020 | 31/12/2019 |
|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione | 1,10% | 0,85% |
| Tasso di inflazione atteso | 0,95% | 0,95% |
La rimisurazione al 30 giugno 2020 della passività relativa al Trattamento di fine rapporto del personale ha determinato una variazione negativa della riserva da valutazione relativa ad utili/perdite attuariali su piani previdenziali a benefici definiti di 95 migliaia di euro al netto delle relative imposte.
Per ulteriori informazioni e dettagli su importo, tempistica e incertezza dei flussi finanziari (sensitivities), si rimanda al Bilancio chiuso al 31 dicembre 2019.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci/Componenti | Totale 30/06/2020 |
Totale 31/12/2019 |
| 1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate | 67 | 21 |
| 2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate | - | - |
| 3. Fondi di quiescenza aziendali | - | - |
| 4. Altri fondi per rischi ed oneri | 108.043 | 107.058 |
| 4.1 controversie legali e fiscali | 28.667 | 30.910 |
| 4.2 oneri per il personale | 2.480 | 4.949 |
| 4.3 altri | 76.896 | 71.199 |
| Totale | 108.110 | 107.079 |
La voce 4.1 "controversie legali e fiscali" accoglie, principalmente, gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i consulenti finanziari (generalmente di stampo giuslavoristico) ed alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta, e altri soggetti per 24.931 migliaia di euro (27.164 migliaia di euro al 31 dicembre 2019) e gli accantonamenti per vertenze fiscali (sanzioni e interessi) per 3.736 migliaia di euro (3.746 migliaia di euro al 31 dicembre 2019). Tale fondo include, oltre alle spese
processuali a carico del Gruppo in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che assistono il Gruppo nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti. Tale stima è stata determinata dal Gruppo in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.
La voce 4.2 "oneri per il personale" accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e/o l'ammontare.
La voce 4.3 "Altri" accoglie il Fondo di indennità suppletiva di clientela, per un importo pari a 64.262 migliaia di euro (63.618 migliaia di euro al 31 dicembre 2019), il Fondo indennità contrattuale e patti di non concorrenza, per un importo pari a 392 migliaia di euro (395 migliaia di euro al 31 dicembre 2019) e gli altri fondi costituiti a fronte di rischi legati al business e all'operatività del Gruppo, per un importo pari a 12.243 migliaia di euro (7.186 migliaia di euro al 31 dicembre 2019), tra i quali, in particolare, gli accantonamenti effettuati a fronte di campagne di marketing e di fidelizzazione dei clienti, piani di incentivazione per consulenti finanziari, eventi formativi per consulenti finanziari e l'accantonamento effettuato in relazione al procedimento avviato nei confronti della Banca a dicembre 2019 dall'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (A.G.C.M.).
Si ricorda, a tal proposito, che in data 20 dicembre 2019 la Banca ha ricevuto comunicazione dall'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (A.G.C.M.) di avvio di un procedimento finalizzato a valutare la conformità al Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005) di una pratica commerciale seguita in passato dalla Banca per promuovere l'apertura del conto corrente. Nel corso del primo semestre 2020 FinecoBank, assistita dai propri legali, ha fornito all'Autorità nei termini prescritti tutte le informazioni richieste ai fini della valutazione, illustrando le ragioni per le quali ritiene di aver operato correttamente.
Tenuto in considerazione l'esito delle audizioni e delle interlocuzioni avvenute con l'Autorità, la Banca, pur confermando la correttezza del proprio operato, ha ritenuto opportuno assumersi l'impegno di ristorare i clienti interessati da tale pratica commerciale dei costi (canoni mensili di tenuta conto) addebitati nel corso del primo semestre 2020 e di non applicare tali canoni fino al 31 dicembre 2020.
Nelle more delle determinazioni dell'Autorità in merito alla proposta di impegni presentata dalla Banca, tale impegno sostanziale, assunto dalla Banca alla data della presente relazione, è stato pertanto oggetto di specifico accantonamento a Fondo rischi ed oneri al 30 giugno 2020 per un ammontare di 4.000 migliaia di euro che, in caso di accoglimento dei suddetti impegni, verrà riconosciuto ai clienti interessati nel corso del secondo semestre 2020 tramite il ristoro puntuale dei canoni effettivamente addebitati agli stessi a decorrere dal 1° febbraio 2020.
(Importi in migliaia)
| Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Totale | ||
| Impegni a erogare fondi | 52 | - | 2 | 54 | |
| Garanzie finanziarie rilasciate | 13 | - | - | 13 | |
| Totale | 65 | - | 2 | 67 |
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 30/06/2020 | Totale 31/12/2019 | |
| Controversie legali e fiscali | 28.667 | 30.910 |
| - Cause in corso | 20.832 | 22.370 |
| - Reclami | 4.099 | 4.794 |
| - Vertenze fiscali | 3.736 | 3.746 |
| Oneri per il personale | 2.480 | 4.949 |
| Altri | 72.896 | 71.199 |
| - Indennità suppletiva clientela | 64.262 | 63.618 |
| - Indennità contrattuale e patti di non concorrenza | 392 | 395 |
| - Altri fondi | 12.242 | 7.186 |
| Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi | 108.043 | 107.058 |
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Utilizzi | Trasferimenti e altre |
Utili (perdite) | Accantonamenti | Totale | |
| Fondo rischi e oneri | 31/12/2019 | variazioni | attuariali IAS 19R* | Netti** | 30/06/2020 | |
| Controversie legali e fiscali | 30.910 | (2.510) | - | - | 267 | 28.667 |
| - Cause in corso | 22.370 | (1.892) | 202 | - | 152 | 20.832 |
| - Reclami | 4.794 | (608) | (202) | - | 115 | 4.089 |
| - Vertenze fiscali | 3.746 | (10) | - | - | - | 3.736 |
| Oneri per il personale | 4.949 | (4.861) | - | - | 2.392 | 2.480 |
| Altri | 71.199 | (1.880) | - | (1.678) | 9.255 | 76.896 |
| - Indennità suppletiva clientela | 63.618 | (611) | - | (1.674) | 2.929 | 64.262 |
| - Indennità contrattuale | ||||||
| e patti di non concorrenza | 395 | - | - | (4) | 1 | 392 |
| - Altri fondi | 7.186 | (1.269) | - | - | 6.325 | 12.242 |
| Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi | 107.058 | (9.251) | - | (1.678) | 11.914 | 108.043 |
* La voce "Utili (perdite) attuariali IAS 19R" comprende gli utili (perdite) rilevati nella voce "Riserva da valutazione" in applicazione dello IAS 19R.
** La voce "Accantonamenti netti" comprende alcuni oneri ricompresi a voce propria di conto economico per meglio rifletterne la natura (ad esempio "Commissioni passive", "Spese per il personale", Spese amministrative" e "Interessi passivi e oneri assimilati").
La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della misurazione della passività relativa al Fondo indennità suppletiva di clientela e Fondo indennità contrattuale.
| Descrizione delle principali ipotesi attuariali | 31/12/2019 | 31/12/2019 |
|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione | 1,10% | 0,85% |
| Tasso di incremento salariale | 0,00% | 0,00% |
Per ulteriori informazioni e dettagli su importo, tempistica e incertezza dei flussi finanziari (sensitivities), si rimanda al Bilancio chiuso al 31 dicembre 2019.
Il Fondo rischi per controversie legali include gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i consulenti finanziari (generalmente di stampo giuslavoristico) ed alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta, e altri soggetti. Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico del Gruppo in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che assistono il Gruppo nelle controversie in corso. Tale stima è stata determinata dal Gruppo in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.
Il Fondo indennità suppletiva di clientela è costituito a fronte dell'indennità di fine rapporto da riconoscere alla rete dei consulenti finanziari, ai sensi dell'art. 1751 del Codice Civile, nel caso di scioglimento del contratto per fatto non imputabile al consulente, quale, ad esempio, il raggiungimento dell'età pensionabile. La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo è stata effettuata, secondo quanto previsto dallo IAS 19, avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.
Il Fondo Oneri per il personale accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e l'ammontare.
Il Fondo indennità contrattuale e patti di non concorrenza sono correlati all'operatività di un numero limitato di consulenti finanziari e sono previsti contrattualmente. In particolare, il patto di non concorrenza è un'estensione dell'obbligo di fedeltà al termine del rapporto di lavoro che protegge la Banca da un'eventuale attività di concorrenza da parte dell'ex consulente finanziario; l'indennità contrattuale è una speciale indennità che la Banca si impegna a corrispondere al consulente finanziario, che ha esercitato la facoltà di cedere a terzi i diritti e gli obblighi nascenti dal contratto stipulato con la Banca, ove questi, dopo la cessazione del rapporto di lavoro, continui a mantenere un comportamento corretto sotto il profilo etico-professionale nei confronti della Banca, con particolare riguardo al portafoglio clienti. La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo relativamente all'indennità contrattuale è stata effettuata avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.
Il Fondo rischi per controversie fiscali è costituito a fronte delle contestazioni ricevute da parte dell'Agenzia delle Entrate in seguito alle verifiche fiscali subite dalla Banca nel corso degli anni ed in relazione alle quali la Banca, ritenendo di aver calcolato le imposte correttamente e legittimamente, ha presentato ricorso nei diversi gradi di giudizio.
Nel suddetto fondo rischi ed oneri sono stati accantonati gli importi per sanzioni e interessi relativi alle maggiori imposte oggetto di contestazione e richieste dall'Amministrazione finanziaria tramite cartelle esattoriali o avvisi di pagamento e per l'onere stimato delle spese legali da sostenere nei diversi gradi di giudizio.
Per maggiori dettagli si rinvia alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 1.5 – Rischi operativi - paragrafo "Rischi derivanti da contenziosi e verifiche di natura tributaria" delle presenti Note illustrative.
Gli Altri fondi sono costituiti, principalmente, a fronte di rischi legati al business e all'operatività del Gruppo. Il fondo accoglie, in particolare, gli accantonamenti effettuati a fronte di campagne di marketing e di fidelizzazione dei clienti, piani di incentivazione per consulenti finanziari, eventi formativi per consulenti finanziari e l'accantonamento effettuato nell'ambito del procedimento avviato a dicembre 2019 dall'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (A.G.C.M.), come precedentemente descritto.
Sezione 11 – Riserve tecniche – Voce 110 Nessun dato da segnalare.
Sezione 12 – Azioni rimborsabili – Voce 130 Nessun dato da segnalare.
Al 30 giugno 2020 il capitale sociale ammonta a 201.153 migliaia di euro, composto da 609.554.043 azioni ordinarie di nominali 0,33 euro.
Al 30 giugno 2020 il Gruppo, nello specifico la Banca, detiene in portafoglio numero 753.310 azioni della Capogruppo FinecoBank, in relazione ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari, corrispondenti allo 0,12% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 7,5 milioni di euro. Nel corso del primo semestre 2020 sono state acquistate 44.000 azioni in relazione al "Sistema incentivante 2019 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 11.548 e n. 16.590 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito rispettivamente del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA" e "Sistema Incentivante 2017 PFA".
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank dell'11 febbraio 2020, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 7 febbraio 2020, ha approvato l'esecuzione dei seguenti sistemi di incentivazione/fidelizzazione:
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 12 marzo 2020 ha deliberato un aumento di capitale sociale a titolo gratuito al servizio dei piani di incentivazione a favore di dipendenti per un ammontare di 5.459,19 euro, mediante emissione di n. 16.543 azioni ordinarie, con efficacia 31 maggio 2020.
A fronte dei suddetti aumenti di capitale sono state conseguentemente ridotte le riserve di utili disponibili, in particolare la Riserva straordinaria.
| Totale 30/06/2020 | Totale 31/12/2019 | |
|---|---|---|
| Capitale sociale | 201.153 | 200.941 |
| Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 |
| Riserve | 678.378 | 397.593 |
| - Riserva legale | 40.229 | 40.188 |
| - Riserva straordinaria | 574.832 | 309.131 |
| - Riserva azioni proprie | 7.470 | 7.351 |
| - Altre riserve | 55.847 | 40.923 |
| (Azioni proprie) | (7.470) | (7.351) |
| Riserve da valutazione | 1.485 | 1.002 |
| Strumenti di capitale | 500.000 | 500.000 |
| Utile (Perdita) d'esercizio | 180.174 | 288.365 |
| Totale | 1.555.654 | 1.382.484 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci/Tipologie | Ordinarie | Altre |
| A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio | 608.176.152 | - |
| - interamente liberate | 608.913.600 | - |
| - non interamente liberate | - | - |
| A.1 Azioni proprie (-) | (737.448) | - |
| A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali | 608.176.152 | - |
| B. Aumenti | 668.581 | - |
| B.1 Nuove emissioni | 640.443 | - |
| - a pagamento: | - | - |
| - conversione di obbligazioni | - | - |
| - esercizio di warrant | - | - |
| - altre | - | - |
| - a titolo gratuito: | 640.443 | - |
| - a favore dei dipendenti | 623.900 | - |
| - a favore degli amministratori | - | - |
| - altre | 16.543 | - |
| B.2 Vendita di azioni proprie | - | - |
| B.3 Altre variazioni | 28.138 | - |
| C. Diminuzioni | (44.000) | - |
| C.1 Annullamento | - | - |
| C.2 Acquisto di azioni proprie | (44.000) | - |
| C.3 Operazioni di cessione di imprese | - | - |
| C.4 Altre variazioni | - | - |
| D. Azioni in circolazione: rimanenze finali | 608.800.733 | - |
| D.1 Azioni proprie (+) | 753.310 | - |
| D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio | 609.554.043 | - |
| - interamente liberate | 609.554.043 | - |
| - non interamente liberate | - | - |
Nella voce B.3 "Altre variazioni" sono state riportate le azioni assegnate ai consulenti finanziari nell'ambito del sistema incentivante "Sistema Incentivante 2016 PFA" e "2017 PFA PLAN" a favore dei Consulenti Finanziari e Manager di Rete della Banca.
Le azioni non sono soggette a diritti, privilegi o vincoli; non vi sono azioni riservate per emissione sotto opzione e contratti di vendita.
Le riserve di utili sono costituite dalla:
Come precedentemente descritto nel paragrafo 13.1 "Capitale e Azioni proprie: composizione", il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank dell'11 febbraio 2020 e del 12 marzo 2020 ha deliberato degli aumenti di capitale sociale a titolo gratuito al servizio dei piani di incentivazione a favore di dipendenti, a fronte dei quali sono state ridotte le riserve di utili disponibili, in particolare la Riserva straordinaria, per un importo di 211 migliaia di euro. La suddetta riserva è stata, inoltre, utilizzata a fronte dei costi di transazione direttamente attribuibili alle operazioni, pari a 13 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità.
L'Assemblea di FinecoBank del 28 aprile 2020 ha approvato la destinazione dell'utile dell'esercizio 2019 di FinecoBank S.p.A., pari a 285.891 milioni di euro, come segue:
Si ricorda che, nel pieno rispetto della normativa di riferimento, delle indicazioni delle Autorità di Vigilanza e della miglior prassi consolidata in materia, il Consiglio di Amministrazione del 6 aprile 2020 ha deciso di revocare la proposta di distribuzione di un dividendo unitario di 0,32 euro per complessivi euro 195.052.000 deliberata dal Consiglio di Amministrazione dell'11 febbraio 2020, deliberando di proporre all'Assemblea ordinaria convocata per il 28 aprile 2020 l'assegnazione a riserve dell'utile dell'esercizio 2019.
La stessa Assemblea, su proposta del Consiglio di Amministrazione del 11 febbraio 2020, ha approvato inoltre la copertura della Riserva negativa derivante dalla prima applicazione del principio contabile IFRS 9 mediante l'utilizzo della Riserva Straordinaria per un importo pari a 4.868 migliaia di euro.
Contestualmente alla rilevazione della destinazione dell'utile dell'esercizio 2019, la Riserva straordinaria è stata resa indisponibile, ai sensi dell'articolo 6 comma 2 D. Lgs 38/2005, per un ammontare pari a 5.053 migliaia di euro.
Come precedentemente descritto nel paragrafo 13.1 "Capitale e Azioni proprie: composizione", nel corso del primo semestre 2020 sono state acquistate 44.000 azioni in relazione al "Sistema incentivante 2019 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 11.548 e n. 16.590 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito rispettivamente del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA" e "Sistema Incentivante 2017 PFA". Conseguentemente la Riserva azioni proprie è stata incrementata complessivamente di 119 migliaia di euro con contestuale riduzione della Riserva straordinaria.
Infine, nel corso del primo semestre 2020, la Riserva straordinaria è stata utilizzata a fronte del pagamento delle cedole degli strumenti finanziari Additional Tier 1 emessi dalla Banca, per un importo di 9.884 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità.
Gli strumenti di capitale includono i seguenti strumenti finanziari:
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
27 Unrated e unlisted.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Valore nominale su impegni e garanzie finanziarie rilasciate | Totale 30/06/2020 |
Totale 31/12/2019 |
|||
| Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | |||
| 1. Impegni a erogare fondi | 30.364 | 232 | 155 | 30.751 | 19.105 |
| a) Banche Centrali | - | - | - | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - | - | - | - |
| c) Banche | - | - | - | - | - |
| d) Altre società finanziarie | 1 | - | - | 1 | 14 |
| e) Società non finanziarie | 122 | - | - | 122 | - |
| f) Famiglie | 30.241 | 232 | 155 | 30.628 | 19.091 |
| 2. Garanzie finanziarie rilasciate | 19.794 | - | - | 19.794 | 18.812 |
| a) Banche Centrali | - | - | - | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - | - | - | - |
| c) Banche | 17.170 | - | - | 17.170 | 17.170 |
| d) Altre società finanziarie | - | - | - | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - | - | - | - |
| f) Famiglie | 2.624 | - | - | 2.624 | 1.642 |
Gli impegni a erogare fondi comprendono, principalmente, gli impegni a erogare pronti contro termine attivi.
Le garanzie di natura finanziaria verso banche comprendono le fideiussioni rilasciate nel corso dell'esercizio 2012 all'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., a tempo indeterminato, per un importo di 17.166 migliaia di euro (17.166 migliaia di euro al 31 dicembre 2019). Si precisa che UniCredit S.p.A. ha rinnovato la richiesta di svincolo al competente ufficio della Direzione regionale della Liguria per consolidamento dei carichi pendenti e si è in attesa del relativo riscontro.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Valore nominale | Valore nominale | |
| Totale | Totale | |
| 30/06/2020 | 31/12/2019 | |
| 1. Altre garanzie rilasciate | ||
| di cui: esposizioni creditizie deteriorate | - | - |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| f) Famiglie | - | - |
| 2. Altri impegni | 1.730.256 | 1.453.932 |
| di cui: esposizioni creditizie deteriorate | 387 | 154 |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | 2.826 | 516 |
| d) Altre società finanziarie | 25.199 | 20.971 |
| e) Società non finanziarie | 825 | 90 |
| f) Famiglie | 1.701.406 | 1.432.355 |
Gli Altri impegni comprendono i margini disponibili sulle linee di credito revocabili concesse alla clientela e le operazioni di compravendita a pronti di titoli da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Portafoglio 0 |
Importo 30/06/2020 |
Importo 31/12/2019 |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | - | 133 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 83.073 | 18.300 |
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 2.842.764 | 1.763.853 |
| 4. Attività materiali | - | - |
| di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze | - | - |
Le Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni indicate nella tabella sopra riportata si riferiscono a:
Nessun dato da segnalare.
Il Gruppo svolge attività di prestito titoli con continuità e sistematicità, con l'obiettivo di soddisfare le richieste della propria clientela, delle controparti istituzionali e ottenere un profitto. Il Gruppo opera in qualità di prestatario, prendendo in prestito i titoli dai propri clienti, e li utilizza per operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro con clientela retail ed istituzionale interessata al possesso temporaneo dei titoli.
A fronte delle operazioni di prestito titoli garantite da altri titoli, il Gruppo ha costituito in garanzia titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A., contabilizzate nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", depositate in un dossier dedicato presso la banca depositaria per un ammontare superiore ai titoli presi in prestito dai clienti, con lo scopo di fornire una garanzia in monte.
Il valore nominale dei titoli sottostanti tali operazioni non iscritti nell'attivo ammonta complessivamente a 213.143 migliaia di euro, per un fair value pari a 126.775 migliaia di euro, così dettagliato:
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Tipologia titoli - Valore nominale al 30 giugno 2020 | |||
| Ceduti in pronti contro | |||
| Titoli ricevuti in prestito da: | Ceduti | termine passivi | Altre finalità |
| Banche | - | - | - |
| Società finanziarie | - | 17 | - |
| Assicurazioni | - | - | - |
| Imprese non finanziarie | - | 215 | 1 |
| Altri soggetti | 12.651 | 195.245 | 4.014 |
| Totale valore nominale | 12.651 | 195.477 | 4.015 |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Tipologia titoli - Fair value al 30 giugno 2020 | |||
| Ceduti in pronti contro | |||
| Titoli ricevuti in prestito da: | Ceduti | termine passivi | Altre finalità |
| Banche | - | - | - |
| Società finanziarie | - | 340 | - |
| Assicurazioni | - | - | - |
| Imprese non finanziarie | - | 633 | 23 |
| Altri soggetti | 921 | 116.111 | 8.747 |
| Totale fair value | 921 | 117.084 | 8.770 |
Nessun dato da segnalare.
Note illustrative Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato
FinecoBank · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2020 139
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Forme tecniche | Titoli di debito |
Finanziamenti | Altre operazioni |
Totale 30/06/2020 |
Totale 30/06/2019 |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: | 1 | - | - | 1 | 3 |
| 1.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | - | - | 1 |
| 1.2 Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - |
| 1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 1 | - | - | 1 | 2 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
794 | - | X | 794 | 1.653 |
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: | 117.528 | 32.475 | X | 150.003 | 149.962 |
| 3.1 Crediti verso banche | 55.205 | 343 | X | 55.548 | 76.726 |
| 3.2 Crediti verso clientela | 62.323 | 32.132 | X | 94.455 | 73.236 |
| 4. Derivati di copertura | X | X | (8.880) | (8.880) | (3.224) |
| 5. Altre attività | X | X | - | - | 12 |
| 6. Passività finanziarie | X | X | X | 2.324 | 1.658 |
| Totale | 118.323 | 32.475 | (8.880) | 144.242 | 150.064 |
| di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired | - | 92 | - | 92 | 104 |
| di cui: interessi attivi su leasing finanziario | - | - | - | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Forme tecniche | Debiti | Titoli | Altre operazioni | Totale 30/06/2020 |
Totale 30/06/2019 |
|
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (5.382) | - | X | (5.382) | (6.778) | |
| 1.1 Debiti verso banche centrali | - | X | X | - | - | |
| 1.2 Debiti verso banche | (116) | X | X | (116) | (74) | |
| 1.3 Debiti verso clientela | (5.266) | X | X | (5.266) | (6.704) | |
| 1.4 Titoli in circolazione | X | - | X | - | - | |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | - | - | - | - | - | |
| 3. Passività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | |
| 4. Altre passività e fondi | X | X | - | - | - | |
| 5. Derivati di copertura | X | X | - | - | - | |
| 6. Attività finanziarie | X | X | X | (1.462) | (1.519) | |
| Totale | (5.382) | - | - | (6.844) | (8.297) | |
| di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing | (534) | - | - | (534) | (443) |
2.1 Commissioni attive: composizione
| Tipologia servizi/Valori | Totale 30/06/2020 |
Totale 30/06/2019 |
|
|---|---|---|---|
| a) garanzie rilasciate | 10 | 31 | |
| b) derivati su crediti | - | - | |
| c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: | 325.791 | 271.805 | |
| 1. negoziazione di strumenti finanziari | 62.027 | 35.254 | |
| 2. negoziazione di valute | - | - | |
| 3. gestione di portafogli | 83.301 | 73.762 | |
| 3.1. individuali | - | - | |
| 3.2. collettive | 83.301 | 73.762 | |
| 4. custodia e amministrazione di titoli | 177 | 181 | |
| 5. banca depositaria | - | - | |
| 6. collocamento di titoli | 8.609 | 6.283 | |
| 7. attività di ricezione e trasmissione di ordini | 20.246 | 6.726 | |
| 8. attività di consulenza | 32.275 | 29.815 | |
| 8.1. in materia di investimenti | 32.275 | 29.815 | |
| 8.2. in materia di struttura finanziaria | - | - | |
| 9. distribuzione di servizi di terzi | 119.156 | 119.784 | |
| 9.1. gestioni di portafogli | 81.391 | 86.082 | |
| 9.1.1. individuali | 856 | 64 | |
| 9.1.2. collettive | 80.535 | 86.018 | |
| 9.2. prodotti assicurativi | 37.765 | 33.702 | |
| 9.3. altri prodotti | - | - | |
| d) servizi di incasso e pagamento | 14.119 | 16.305 | |
| e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione | - | - | |
| f) servizi per operazioni di factoring | - | - | |
| g) esercizio di esattorie e ricevitorie | - | - | |
| h) attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio | - | - | |
| i) tenuta e gestione dei conti correnti | 10.325 | 2.284 | |
| j) altri servizi | 7.492 | 7.454 | |
| k) operazioni di prestito titoli | 3.430 | 3.145 | |
| Totale | 361.167 | 301.024 |
Si segnala, infine, che la voce 9.1.2 "gestioni di portafogli collettive" include anche le commissioni di mantenimento di quote di fondi comuni di investimento pari a 78.165 migliaia di euro (84.184 migliaia di euro al 30 giugno 2019).
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Servizi/Valori | Totale 30/06/2020 |
Totale 30/06/2019 |
| a) garanzie ricevute | - | - |
| b) derivati su crediti | - | - |
| c) servizi di gestione e intermediazione: | (138.154) | (127.813) |
| 1. negoziazione di strumenti finanziari | (5.639) | (3.634) |
| 2. negoziazione di valute | - | - |
| 3. gestione di portafogli: | (12.414) | (10.027) |
| 3.1 proprie | - | - |
| 3.2 delegate a terzi | (12.414) | (10.027) |
| 4. custodia e amministrazione di titoli | (1.977) | (1.136) |
| 5. collocamento di strumenti finanziari | - | - |
| 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi | (118.124) | (113.016) |
| d) servizi di incasso e pagamento | (8.838) | (11.644) |
| e) altri servizi | (2.792) | (1.871) |
| f) operazioni di prestito titoli | (813) | (1.053) |
| Totale | (150.597) | (142.381) |
Nella voce "(c) servizi di gestione e intermediazione: 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi" sono inclusi gli oneri relativi ai piani Equity Settled e Cash Settled assegnati ai consulenti finanziari, che trovano contropartita, rispettivamente, nella voce 150. "Riserve" del patrimonio netto per 333 migliaia di euro (125 migliaia di euro al 30 giugno 2019) e nella voce 80. "Altre passività" del passivo per 3 migliaia di euro (24 migliaia di euro al 30 giugno 2019).
Si segnala che al 30 giugno 2020 le commissioni di clearing and settlement sono state esposte nella voce "e. altri servizi", mentre in precedenza venivano esposte nella voce "c. servizi di gestione e intermediazione: 4. custodia e amministrazione di titoli". Per omogeneità di confronto si è proceduto a riesporre i dati al 30 giugno 2019, effettuando la suddetta riclassifica per un importo di 1.748 migliaia di euro.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Totale 30/06/2020 |
Totale | ||||
| Voci/Proventi | 30/06/2019 | ||||
| Dividendi | Proventi simili | Dividendi | Proventi simili | ||
| A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 23 | - | 38 | - | |
| B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 30 | - | 25 | - | |
| C. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - | - | - | |
| D. Partecipazioni | - | - | - | - | |
| Totale | 53 | - | 63 | - |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) |
Utili da negoziazione (B) |
Minusvalenze (C) |
Perdite da negoziazione (D) |
Risultato netto [(A+B) = (C+D)] |
| 1. Attività finanziarie di negoziazione | 158 | 137.703 | (72) | (127.964) | 9.825 |
| 1.1 Titoli di debito | - | 4.437 | - | (3.822) | 615 |
| 1.2 Titoli di capitale | 158 | 130.896 | (72) | (121.873) | 9.109 |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | 2.370 | - | (2.269) | 101 |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 1.5 Altre | - | - | - | - | - |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | 4 | 1.234 | (78) | (1.583) | (423) |
| 2.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - |
| 2.2 Debiti | - | - | - | - | - |
| 2.3 Altre | 4 | 1.234 | (78) | (1.583) | (423) |
| 3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio |
X | X | X | X | 13.126 |
| 4. Strumenti derivati | 9.340 | 128.297 | (10.430) | (103.270) | 27.050 |
| 4.1 Derivati finanziari: | 9.340 | 128.297 | (10.430) | (103.270) | 27.050 |
| - Su titoli di debito e tassi di interesse | 108 | 926 | (98) | (904) | 32 |
| - Su titoli di capitale e indici azionari | 9.141 | 111.191 | (10.258) | (90.682) | 19.392 |
| - Su valute e oro | X | X | X | X | 3.113 |
| - Altri | 91 | 16.180 | (74) | (11.684) | 4.513 |
| 4.2 Derivati su crediti | - | - | - | - | - |
| di cui: coperture naturali connesse con la fair value option |
X | X | X | X | - |
| Totale | 9.502 | 267.234 | (10.580) | (232.817) | 49.578 |
Al 30 giugno 2019
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/componenti reddituali | Plusvalenze | Utili da | Minusvalenze | Perdite da | Risultato netto |
| (A) | negoziazione (B) | (C) | negoziazione (D) | [(A+B)-(C+D)] | |
| 1. Attività finanziarie di negoziazione | 51 | 60.689 | (12) | (55.788) | 4.940 |
| 1.1 Titoli di debito | 1 | 2.032 | - | (1.770) | 263 |
| 1.2 Titoli di capitale | 50 | 58.313 | (12) | (53.680) | 4.671 |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | 344 | - | (338) | 6 |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 1.5 Altre | - | - | - | - | - |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | 1 | 304 | (3) | (248) | 54 |
| 2.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - |
| 2.2 Debiti | - | - | - | - | - |
| 2.3 Altre | 1 | 304 | (3) | (248) | 54 |
| Attività e passività finanziarie: | |||||
| differenze di cambio | X | X | X | X | 5.785 |
| 3.Strumenti derivati | 4.962 | 26.095 | (4.741) | (21.635) | 7.376 |
| 3.1 Derivati finanziari: | 4.962 | 26.095 | (4.741) | (21.635) | 7.376 |
| - Su titoli di debito e tassi di interesse | 72 | 535 | (64) | (506) | 37 |
| - Su titoli di capitale e indici azionari | 4.861 | 23.808 | (4.614) | (19.923) | 4.132 |
| - Su valute e oro | X | X | X | X | 2.695 |
| - Altri | 29 | 1.752 | (63) | (1.206) | 512 |
| 3.2 Derivati su crediti | - | - | - | - | - |
| di cui: coperture naturali connesse con la fair value option | X | X | X | X | - |
| Totale | 5.014 | 87.088 | (4.756) | (77.671) | 18.155 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componenti reddituali/Valori | Totale 30/06/2020 |
Totale 30/06/2019 |
| A. Proventi relativi a: | ||
| A.1 Derivati di copertura del fair value | 6.740 | 14.559 |
| A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) | 120.633 | 59.587 |
| A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) | 10 | - |
| A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari | - | - |
| A.5 Attività e passività in valuta | - | - |
| Totale proventi dell'attività di copertura (A) | 127.383 | 74.146 |
| B. Oneri relativi a: | ||
| B.1 Derivati di copertura del fair value | (121.589) | (60.059) |
| B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) | (2.405) | - |
| B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) | (4.258) | (14.468) |
| B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari | - | - |
| B.5 Attività e passività in valuta | - | - |
| Totale oneri dell'attività di copertura (B) | (128.252) | (74.527) |
| C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) | (869) | (381) |
| di cui: risultato delle coperture su posizioni nette | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Componenti reddituali | Totale 30/06/2020 |
Totale 30/06/2019 |
||||
| Perdite | Risultato netto |
Utili | Perdite | Risultato netto |
||
| Attività finanziarie | ||||||
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 7.079 | (28) | 7.051 | 2.057 | - | 2.057 |
| 1.1 Crediti verso banche | - | - | - | 1.831 | - | 1.831 |
| 1.2 Crediti verso clientela | 7.079 | (28) | 7.051 | 226 | - | 226 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
1.770 | - | 1.770 | 984 | (257) | 727 |
| 2.1 Titoli di debito | 1.770 | - | 1.770 | 984 | (257) | 727 |
| 2.2 Finanziamenti | - | - | - | - | - | - |
| Totale attività (A) | 8.849 | (28) | 8.821 | 3.041 | (257) | 2.784 |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | - | - | - | - | - | - |
| 1. Debiti verso banche | - | - | - | - | - | - |
| 2. Debiti verso clientela | - | - | - | - | - | - |
| 3. Titoli in circolazione | - | - | - | - | - | - |
| Totale passività (B) | - | - | - | - | - | - |
Sezione 7 – Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 110
7.1 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle attività e passività finanziarie designate al fair value
Nessun dato da segnalare.
Al 30 giugno 2020
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) | Utili da realizzo (B) | Minusvalenze (C) | Perdite da realizzo (D) | Risultato netto [(A+B) - (C+D)] |
| 1. Attività finanziarie | 115 | 8 | (1.249) | (2) | (1.127) |
| 1.1 Titoli di debito | - | 8 | (1) | - | 7 |
| 1.2 Titoli di capitale | 38 | - | (1.196) | (1) | (1.159) |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | 77 | - | (51) | (1) | 25 |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 2. Attività finanziarie: differenze di cambio | - | - | - | - | 28 |
| Totale | 115 | 8 | (1.249) | (2) | (1.099) |
(Importi in migliaia)
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) | Utili da realizzo (B) | Minusvalenze (C) | Perdite da realizzo (D) | Risultato netto [(A+B) - (C+D)] |
|---|---|---|---|---|---|
| 1. Attività finanziarie | 1.895 | 46 | (4.763) | - | (2.822) |
| 1.1 Titoli di debito | 1 | 4 | - | - | 5 |
| 1.2 Titoli di capitale | 1.879 | 4 | (4.763) | - | (2.880) |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | 15 | 38 | - | - | 53 |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 2. Attività finanziarie: differenze di cambio | X | X | X | X | 38 |
| Totale | 1.895 | 46 | (4.763) | - | (2.784) |
8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche di valore (1) | Riprese di valore (2) | Totale | |||||
| Operazioni/Componenti reddituali | Primo e secondo | Terzo stadio | Primo e secondo | Terzo | Totale | ||
| stadio | Write -off |
Altre | stadio | stadio | 30/06/2020 | 30/06/2019 | |
| A. Crediti verso banche | (468) | - | - | 97 | - | (371) | 8.576 |
| - Finanziamenti | (268) | - | - | 96 | - | (172) | 2.082 |
| - Titoli di debito | (200) | - | - | 1 | - | (199) | 6.494 |
| di cui: crediti impaired acquisiti o originati |
- | - | - | - | - | - | - |
| B. Crediti verso clientela | (8.050) | (74) | (3.175) | 3.489 | 730 | (7.080) | (2.910) |
| - Finanziamenti | (4.441) | (74) | (3.175) | 3.487 | 730 | (3.473) | (2.260) |
| - Titoli di debito | (3.609) | - | - | 2 | - | (3.607) | (650) |
| di cui: crediti impaired acquisiti o originati |
- | - | - | - | - | - | - |
| Totale | (8.518) | (74) | (3.175) | 3.586 | 730 | (7.451) | 5.666 |
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche di valore (1) | Riprese di valore (2) | Totale | Totale | ||||
| Operazioni/Componenti reddituali | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | Primo e secondo | Terzo | 30/06/2020 | 30/06/2019 | |
| Write-off | Write-off | Altre | stadio | stadio | |||
| A. Titoli di debito | (6) | - | - | - | - | (6) | (39) |
| B. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - |
| - Verso clientela | - | - | - | - | - | - | - |
| - Verso banche | - | - | - | - | - | - | - |
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
- | - | - | - | - | - | - |
| Totale | (6) | - | - | - | - | (6) | (39) |
Sezione 9 – Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni – Voce 140 9.1 Utili (Perdite) da modifiche contrattuali: composizione
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Componenti reddituali | Totale 30/06/2020 |
||||
| Utili | Perdite | Risultato netto | |||
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 22 | (1) | 21 | ||
| 1.1 Crediti verso banche | - | - | - | ||
| 1.2 Crediti verso clientela | 22 | (1) | 21 | ||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - | - | ||
| Totale | 22 | (1) | 21 |
Sezione 10 – Premi netti – Voce 160 Nessun dato da segnalare.
Sezione 11 – Saldo altri proventi e oneri della gestione assicurativa – Voce 170 Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale |
| 30/06/2020 | 30/06/2019 | |
| 1) Personale dipendente | (47.984) | (43.307) |
| a) salari e stipendi | (32.380) | (29.955) |
| b) oneri sociali | (8.483) | (7.577) |
| c) indennità di fine rapporto | (434) | (420) |
| d) spese previdenziali | - | - |
| e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale | (33) | (63) |
| f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: | - | - |
| - a contribuzione definita | - | - |
| - a benefici definiti | - | - |
| g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: | (2.181) | (1.786) |
| - a contribuzione definita | (2.181) | (1.786) |
| - a benefici definiti | - | - |
| h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali | (1.881) | (1.621) |
| i) altri benefici a favore dei dipendenti | (2.593) | (1.979) |
| j) recuperi compensi personale distaccato | 1 | 94 |
| 2) Altro personale in attività | (91) | (134) |
| 3) Amministratori e sindaci | (818) | (656) |
| 4) Personale collocato a riposo | - | - |
| Totale | (48.893) | (44.097) |
Nella voce "1 h) Personale dipendente: costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali" sono stati ricondotti i costi sostenuti dal Gruppo in relazione agli accordi di pagamento basati su strumenti finanziari emessi da FinecoBank, che trovano contropartita nella voce 150. "Riserve" del patrimonio netto per 1.881 migliaia di euro (1.620 migliaia di euro al 30 giugno 2020).
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale |
| 30/06/2020 | 30/06/2019 | |
| Incentivi all'esodo | (18) | (5) |
| Piano medico | (869) | (536) |
| Buoni pasto | (370) | (483) |
| Altri | (1.336) | (955) |
| Totale | (2.593) | (1.979) |
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale |
|---|---|---|
| 30/06/2020 | 30/06/2019 | |
| 1) IMPOSTE INDIRETTE E TASSE | (55.330) | (52.975) |
| A) Spese di pubblicità - Marketing e comunicazione | (10.189) | (12.303) |
| Comunicazioni su mass media | (9.030) | (8.842) |
| Marketing e promozioni | (893) | (2.655) |
| Sponsorizzazioni | (219) | (37) |
| Convention e comunicazione interna | (47) | (769) |
| B) Spese relative al rischio creditizio | (644) | (840) |
| Spese recupero crediti | (107) | (307) |
| Informazioni commerciali e visure | (537) | (533) |
| C) Spese indirette relative al personale | (11.044) | (11.887) |
| Formazione del personale | (253) | (296) |
| Noleggio auto e altre spese personale | (11) | (39) |
| Spese consulenti finanziari | (10.560) | (11.036) |
| Spese di viaggio | (192) | (487) |
| Fitti passivi per immobili ad uso del personale | (28) | (29) |
| D) Spese relative all'ICT | (20.977) | (18.346) |
| Spese hardware - affitto e manutenzione | (1.473) | (1.255) |
| Spese software - affitto e manutenzione | (5.448) | (4.847) |
| Sistemi di comunicazione ICT | (3.713) | (3.385) |
| Service ICT: personale esterno | (3.745) | (3.504) |
| Infoprovider finanziari | (6.598) | (5.355) |
| E) Consulenze e servizi professionali | (1.907) | (2.154) |
| Consulenza relativa ad attività ordinarie | (1.616) | (1.152) |
| Consulenze per strategia, evoluzione del business e ottimizzazione organizzativa | (154) | (503) |
| Spese legali | (70) | (260) |
| Cause legali | (67) | (239) |
| F) Spese relative agli immobili | (2.382) | (4.247) |
| Service area immobiliare | (84) | (250) |
| Manutenzione mobili, macchine, impianti | (79) | (135) |
| Manutenzione locali | (524) | (992) |
| Fitti passivi per locazione immobili | (483) | (1.421) |
| Pulizia locali | (313) | (289) |
| Utenze | (899) | (1.160) |
| G) Altre spese di funzionamento | (19.831) | (19.882) |
| Servizi di sicurezza e sorveglianza | (99) | (202) |
| Spese postali e trasporto documenti | (1.534) | (1.971) |
| Servizi amministrativi e logistici | (7.718) | (8.737) |
| Assicurazioni | (1.815) | (1.756) |
| Stampati e cancelleria | (258) | (181) |
| Diritti, quote e contributi ad associazioni | (7.322) | (6.779) |
| Altre spese amministrative | (1.085) | (256) |
| H) Contributo ex-ante al Fondo di Risoluzione Unico e FITD | (903) | - |
| Totale | (123.207) | (122.634) |
Nella voce "C) Spese indirette relative al personale – Spese consulenti finanziari" sono inclusi gli oneri relativi al piano "PFA 2015-2017" assegnato ai consulenti finanziari, che trova contropartita nella voce 150. "Riserve" del patrimonio netto per 595 migliaia di euro (1.300 migliaia di euro al 30 giugno 2019).
Nella voce "Contributo ex-ante al Fondo di Risoluzione Unico e FITD" (punto H) della tabella sopra riportata è stato rilevato il contributo ordinario annuo richiesto per l'esercizio 2020 di cui alla direttiva 2014/59/UE (Single Resolution Fund) per un importo pari a 687 migliaia di euro di euro (nessuna contribuzione era stata richiesta per l'esercizio 2019). Inoltre nel mese di giugno 2020 Banca d'Italia ha richiamato presso il sistema bancario le contribuzioni addizionali al Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) di cui all'art. 1, comma 848, della Legge n. 208/2015; il contributo a carico della Banca è pari a 217 migliaia di euro.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche di valore | Riprese di valore | |||||
| Primo e | Primo e | |||||
| Operazioni/componenti reddituali | secondo stadio | Terzo stadio | secondo stadio | Terzo stadio | Totale 30/06/2020 | Totale 30/06/2019 |
| 1. Impegni a erogare fondi | (53) | (2) | 16 | - | (39) | (5) |
| 2. Garanzie finanziarie rilasciate | (7) | - | - | - | (7) | 37 |
| Totale | (60) | (2) | 16 | - | (46) | 32 |
Nessun dato da segnalare.
(Importi in migliaia)
| Totale 30/06/2020 | Totale 30/06/2019 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Accantonamenti | Riattribuzioni | Totale | Accantonamenti | Riattribuzioni | Totale | |
| Controversie legali e fiscali | (4.182) | 1.555 | (2.244) | (3.827) | 3.276 | (551) |
| Fondo indennità suppletiva clientela | (2.929) | - | (5.554) | (2.777) | - | (2.777) |
| Altri fondi rischi ed oneri | (1.822) | 645 | (1.225) | (768) | 260 | (508) |
| Totale | (8.933) | 2.200 | (6.733) | (7.372) | 3.536 | (3.836) |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Componente reddituali | Ammortamento | Rettifiche di valore per deterioramento | Riprese di valore | Risultato netto | Risultato netto |
| 00/01/1900 | 00/01/1900 | 00/01/1900 | 00/01/1900 | 30/06/2020 | 30/06/2019 |
| 00/01/1900 | (a) | (b) | (c) | (a + b - c) | (a + b - c) |
| A. Attività materiali | |||||
| 1 Ad uso funzionale | (9.357) | (17) | - | (9.374) | (7.807) |
| - Di proprietà | (3.673) | (11) | - | (3.684) | (3.316) |
| - Diritti d'uso acquisiti con il leasing | (5.684) | (6) | - | (5.690) | (4.491) |
| 2 Detenute a scopo d'investimento | (54) | - | - | (54) | (54) |
| - Di proprietà | (54) | - | - | (54) | (54) |
| - Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | - |
| 3 Rimanenze | X | - | - | - | - |
| Totale | (9.411) | (17) | - | (9.428) | (7.861) |
Le rettifiche di valore per deterioramento effettuate nell'anno sono di importo non rilevante e si riferiscono principalmente a mobili e impianti per i quali è stato determinato un valore d'uso pari a zero.
Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2019.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Componente reddituale | Ammortamento | Rettifiche di valore Riprese di valore per deterioramento |
Risultato netto | Risultato netto | |
| 30/06/2020 | 30/06/2019 | ||||
| (a) | (b) | (c) | (a + b - c) | (a + b - c) | |
| A. Attività immateriali | |||||
| A.1 Di proprietà | (2.840) | - | - | (2.840) | (2.650) |
| - Generate internamente dall'azienda | - | - | - | - | - |
| - Altre | (2.840) | - | - | (2.840) | (2.650) |
| A.2 Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | - |
| Totale | (2.840) | - | - | (2.840) | (2.650) |
Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2019.
Per quanto riguarda l'informativa richiesta dallo IAS 36 paragrafo 134, lettere d), e), f) e 135, lettere c), d), e) si rimanda alla Parte B paragrafo 13.3 Altre informazioni.
16.1 Altri oneri di gestione: composizione
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale |
| 30/06/2020 | 30/06/2019 | |
| Rimborsi e abbuoni | (136) | (87) |
| Penali, ammende e sentenze sfavorevoli | (46) | (372) |
| Migliorie e spese incrementative sostenute su immobili di terzi | (1.034) | (1.109) |
| Insussistenze di attività | (10) | (118) |
| Altri oneri di gestione | (359) | (110) |
| Totale | (1.585) | (1.796) |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale |
| 30/06/2020 | 30/06/2019 | |
| Recupero di spese: | 52.263 | 50.817 |
| - recupero spese accessorie | 50 | 82 |
| - recuperi di imposta | 52.213 | 50.735 |
| Fitti attivi su immobiliari | 421 | 399 |
| Altri proventi dell'esercizio corrente | 1.522 | 825 |
| Totale | 54.206 | 52.041 |
Il Gruppo non ha effettuato operazioni di sub-leasing.
Il Gruppo non ha in essere leasing finanziari. Per quanto riguarda i leasing operativi, il Gruppo ha in essere, come locatore, operazioni rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11, i cui proventi sono rilevati nella voce "Fitti attivi su immobili".
Sezione 17 – Utili (Perdite) delle partecipazioni – Voce 250 Nessun dato da segnalare.
Sezione 18 – Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali – Voce 260
Nessun dato da segnalare.
Sezione 19 – Rettifiche di valore dell'avviamento – Voce 270 Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componente reddituale/Settori | Totale 30/06/2020 |
Totale 30/06/2019 |
| A. Immobili | - | - |
| - Utili da cessione | - | - |
| - Perdite da cessione | - | - |
| B. Altre attività | (6) | - |
| - Utili da cessione | 1 | - |
| - Perdite da cessione | (7) | - |
| Risultato netto | (6) | - |
Il Gruppo non ha realizzato operazioni di vendita e retrolocazione di attività materiali.
| Componenti reddituali/Settori | Totale | Totale |
|---|---|---|
| 0 | 30/06/2020 | 30/06/2019 |
| 1. Imposte correnti (-) | (58.431) | (57.771) |
| 4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) | (19.991) | (2.499) |
| 5. Variazione delle imposte differite (+/-) | 114 | 1.309 |
| 6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5) | (78.308) | (58.961) |
Sezione 22 – Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte – Voce 320 Nessun dato da segnalare.
Sezione 23 – Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi – Voce 340 Nessun dato da segnalare.
Sezione 24 – Altre informazioni Nessun dato da segnalare.
L'utile base per azione è stato calcolato dividendo l'utile netto per la media delle azioni ordinarie in circolazione nel corso dell'esercizio.
| 30/06/2020 | 30/06/2019 | |
|---|---|---|
| Utile netto del periodo (migliaia di euro) | 180.174 | 134.114 |
| Numero medio delle azioni in circolazione | 644.924.055 | 607.364.136 |
| Numero medio delle azioni in circolazione (comprese potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo) |
646.034.283 | 608.821.074 |
| Utile per azione base | 0,28 | 0,22 |
| Utile per azione diluito | 0,28 | 0,22 |
Nessun dato da segnalare.
Nota integrativa consolidata
158 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2020· FinecoBank
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura
Al fine di garantire una efficace ed efficiente gestione dei rischi assunti, il processo di gestione dei rischi è strutturato in coerenza con quanto previsto dalle Istruzioni di Vigilanza per le Banche in materia di sistema dei controlli interni.
Il presidio ed il controllo dei rischi sono assicurati dalla funzione Risk Management del Gruppo; il modello organizzativo prevede uno specifico punto di riferimento nella funzione Chief Risk Officer, di seguito "CRO", cui sono assegnate le responsabilità relative ai rischi di credito, mercato, operativi e reputazionali.
Alla Capogruppo è affidata la responsabilità dei presidi di primo e di secondo livello, con particolare riferimento alla verifica che il livello dei rischi, individualmente assunti, sia compatibile con le indicazioni del Consiglio di Amministrazione, con la dotazione patrimoniale e le regole di Vigilanza prudenziale.
Il Sistema dei Controlli Interni di Gruppo prevede il coinvolgimento dei seguenti organi e funzioni di controllo, ciascuno per le rispettive competenze:
Gli organi aziendali e le funzioni di controllo collaborano e si coordinano tra loro sia attraverso specifici flussi informativi formalizzati nelle normative interne, sia attraverso l'istituzione di comitati manageriali dedicati a tematiche di controllo.
Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo è deputato a stabilire gli indirizzi strategici e le linee guida delle impostazioni organizzative ed operative, sovrintendendo e controllando la puntuale esecuzione delle medesime all'interno dei profili di rischio assegnati. È compito del Consiglio di Amministrazione definire ed approvare le modalità attraverso le quali i rischi siano rilevati e valutati ed approvare gli orientamenti strategici e le politiche di gestione del rischio. Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, verifica che l'assetto dei controlli interni sia coerente con la propensione al rischio stabilita ed approva le politiche per il governo dei rischi.
All'Amministratore Delegato e Direttore Generale sono conferiti dal Consiglio di Amministrazione specifici poteri in tutti i settori dell'attività del Gruppo. Tali poteri sono da esercitarsi nel rispetto della normativa di riferimento ed entro i limiti delle strategie, indirizzi, massimali, modalità di assunzione dei rischi e con le modalità operative disciplinate dalle informative di riferimento. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale predispone le misure necessarie ad assicurare l'istituzione ed il mantenimento di un Sistema di Controllo Interno efficiente ed efficace.
Il Collegio Sindacale, relativamente alla gestione dei rischi, ha la responsabilità di vigilare sulla completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità del Sistema dei Controlli Interni e del Risk Appetite Framework.
Il Comitato Rischi e Parti correlate è composto da cinque Amministratori non esecutivi e indipendenti, e ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al Sistema di Controllo Interno e Rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni finanziarie periodiche.
Il Comitato Remunerazione è composto da tre Amministratori non esecutivi e indipendenti ed ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione nelle seguenti attività principali: nella definizione della politica generale per la remunerazione dell'Amministratore Delegato, del Direttore Generale, degli altri Dirigenti con responsabilità strategiche e dell'altro Personale più rilevante; nell'esaminare i piani di incentivazione azionaria o monetaria destinati ai dipendenti e ai consulenti finanziari della Società e del Gruppo e le politiche di sviluppo strategico delle risorse umane.
Il Comitato Nomine è composto da tre Amministratori non esecutivi indipendenti, e ha il compito di supportare il Consiglio di Amministrazione nel processo di nomina e cooptazione degli Amministratori e dell'Amministratore Delegato e/o del Direttore Generale e degli altri Dirigenti con responsabilità strategiche.
Il Comitato Corporate Governance, Nomine e Sostenibilità Ambientale e Sociale è composto da tre Amministratori non esecutivi e indipendenti, e ha il compito di supportare il Consiglio di Amministrazione nelle seguenti attività principali: nella definizione del sistema di governo societario di FinecoBank, della struttura societaria e dei modelli/linee guida di governance del Gruppo; nella supervisione delle questioni di sostenibilità connesse al modello di business di FinecoBank e alle dinamiche di interazione con tutti gli stakeholder.
La funzione di Compliance presiede la gestione del rischio di non conformità, ovvero il rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, perdite finanziarie rilevanti o danni di reputazione in conseguenza di violazioni di norme imperative o autoregolamentazione.
La funzione di validazione, collocata in staff al Chief Risk Officer, è incaricata di sottoporre a validazione i modelli interni di Gruppo.
Il CRO Department è responsabile delle attività di credit operations e dell'attività di Risk Management. L'informativa, a diversi livelli, è fornita a diversi Organi (Amministratore Delegato e Direttore Generale, Consiglio di Amministrazione, Comitato Rischi e Parti Correlate). In relazione alle indicazioni del Secondo Pilastro, sono inoltre oggetto di controllo e di reporting i rischi reputazionali, di business e, in collaborazione con il CFO, i rischi di liquidità.
Il CRO ed il CFO, hanno la responsabilità di proporre il Risk Appetite Framework di Gruppo e di definire, in coerenza con le strategie e gli obiettivi aziendali, gli indirizzi e le politiche in materia di gestione dei rischi, coordinandone e verificandone l'attuazione da parte delle unità preposte, anche nei diversi ambiti societari.
Il CRO Department assicura il presidio del profilo di rischio complessivo del Gruppo monitorando le esposizioni delle diverse tipologie di rischio, coerentemente con le metodologie approvate dal Consiglio di Amministrazione.
La Unit Risk Management è deputata a prevenire e monitorare i rischi del Gruppo nelle sue diverse componenti. In particolare il Risk Management effettua un controllo dei rischi di credito, di mercato ed operativi ai quali il Gruppo è esposto. L'attività del Risk Management comporta altresì il monitoraggio dei rischi di business, reputazionale e di liquidità. La Unit Risk Management supporta il CRO, per quanto di competenza del Department, nelle attività di monitoraggio e di informativa all'Organo di Supervisione Strategica e di Gestione.
In particolare, il Risk Management di Gruppo:
La funzione svolge attività di monitoraggio e di informativa agli organi aziendali (Amministratore Delegato e Direttore Generale, Consiglio di Amministrazione, Collegio Sindacale e Comitato Rischi e Parti Correlate). L'informativa fornita agli organi aziendali è rappresentata dalla Relazione trimestrale sulle esposizioni a rischio del Gruppo; per il Comitato Rischi e Parti Correlate viene inoltre predisposta apposita reportistica con informazioni anche di tipo gestionale in relazione all'andamento di "key risk indicators" e conseguenti misure correttive.
Infine, la partecipazione al Comitato Prodotti del CRO e del Responsabile del Risk Management permette di presidiare i rischi collegati alle nuove attività di business nonché creare e diffondere la cultura del rischio nelle diverse aree funzionali del Gruppo.
ll Gruppo attribuisce una forte rilevanza alla gestione ed al controllo dei rischi, quali condizioni per garantire un'affidabile e sostenibile generazione di valore in un contesto di rischio controllato. La strategia di risk management punta ad una visione completa e coerente dei rischi, considerando sia lo scenario macroeconomico sia il profilo di rischio del Gruppo, stimolando la crescita della cultura del rischio e rafforzando una trasparente e accurata rappresentazione della rischiosità dei portafogli del Gruppo. Le strategie di assunzione dei rischi sono riassunte nel Risk Appetite Framework (RAF) del Gruppo, approvato dal Consiglio di Amministrazione. Il RAF è definito per garantire che le attività di assunzione del rischio rimangano in linea con le aspettative degli azionisti, tenendo conto della posizione di rischio in cui si trova il Gruppo e della congiuntura economica.
I principali obiettivi del Risk Appetite sono:
specificare i tipi di rischio che il Gruppo intende assumere, stabilendo target, trigger e limiti sia in condizioni operative normali che di stress;
assicurare "ex-ante" un profilo di rischio-rendimento coerente con una crescita sostenibile a lungo termine, come definita dalle proiezioni di rendimento del piano strategico/budget;
Il Risk Appetite è definito coerentemente al modello di business del Gruppo; per tale ragione, il Risk Appetite è integrato nel processo di budget e nel Multi Year Plan.
La struttura del Risk Appetite include uno Statement ed un insieme di KPI. Lo Statement definisce il posizionamento del Gruppo in termini di obiettivi strategici e dei relativi profili di rischio mentre i KPI sono volti a misurare quantitativamente il posizionamento del Gruppo nelle seguenti categorie:
Per ciascuna delle dimensioni sopramenzionate, sono identificati uno o più KPI a livello consolidato, in modo da poter misurare quantitativamente il posizionamento del Gruppo attraverso diverse modalità: valori assoluti, ratio tra misure comparabili, analisi di sensitività su parametri definiti.
I target rappresentano l'ammontare di rischio (complessivo e per tipologia) che il Gruppo intende assumere per il perseguimento dei suoi obiettivi strategici. I trigger definiscono la devianza massima dal risk appetite consentita; la soglia di tolleranza è fissata in modo da assicurare in ogni caso alla banca margini sufficienti per operare, anche in condizioni di stress, entro il massimo rischio assumibile.
I Limiti rappresentano il massimo livello di assunzione di rischio che il Gruppo è tecnicamente in grado di assumere senza violare i requisiti regolamentari o gli altri vincoli imposti dagli azionisti o dall'autorità di vigilanza.
La determinazione delle soglie è valutata caso per caso, anche attraverso decisioni manageriali da parte del Consiglio di Amministrazione, rispettando i requisiti regolamentari e degli Organi di controllo.
Le metriche sono regolarmente oggetto di monitoraggio e reportistica, almeno trimestrale. Il monitoraggio, per competenza, è effettuato dalla Direzione CRO e dalla Direzione CFO.
La definizione del Risk Appetite Framework è un processo articolato guidato dal Chief Risk Officer e dal Chief Financial Officer che si sviluppa in coerenza con i processi di ICAAP, ILAAP e Recovery Plan e rappresenta la cornice di rischio all'interno della quale sono sviluppati il Budget ed il Piano Strategico. In questo modo è garantita coerenza tra la strategia e la politica di assunzione dei rischi ed il processo di Pianificazione e di Budget.
Nell'ambito del processo di aggiornamento annuale del RAF è possibile individuare alcune fasi principali:
Il monitoraggio degli indicatori del Risk Appetite Framework non ha individuato superamenti dei livelli soglia stabiliti dal Consiglio di Amministrazione dovuti alla crisi determinata dall'emergenza sanitaria in corso.
In seguito alla crisi determinata dall'emergenza sanitaria COVID-19 alcuni Regulator europei hanno evidenziato la necessità che lo SREP 2020 si focalizzasse sui rischi rilevanti e sulle vulnerabilità determinate dalla crisi, nonché sulla capacità degli enti di fronteggiarla (inclusa la continuità operativa). A tal fine Banca d'Italia ha prorogato il termine di invio dei resoconti ICAAP e ILAAP al 30 giugno 2020, chiedendo alle Banche sotto la sua diretta supervisione di aggiornare il resoconto alla crisi COVID-19, rivedendo misurazioni e valutazioni. In tale sede è anche stato richiesto di stimare l'adeguatezza dei fondi propri e della liquidità mediante analisi di scenario basate su ipotesi di stress coerenti con l'attuale situazione di emergenza, incorporando diversi livelli di severità (base e avverso) dello shock e di rapidità di ripresa dell'economia.
FinecoBank, come chiesto da Banca d'Italia, ha provveduto ad integrare la propria informativa al fine di includere gli scenari COVID nel Resoconto ICAAP, che non hanno tuttavia fatto emergere possibili criticità o impatti significativi per il Gruppo; gli scenari condotti periodicamente ai fini ICAAP da FinecoBank sono caratterizzati da un livello di severità comparabile o superiore.
La valutazione del profilo di rischio complessivo del Gruppo è effettuata annualmente con l'ICAAP, che rappresenta il processo di autovalutazione dell'adeguatezza patrimoniale, le cui risultanze sono oggetto di discussione e analisi da parte dell'Autorità di Vigilanza.
Il processo ICAAP incorpora due prospettive complementari: la prospettiva regolamentare, nella quale si dà rappresentazione delle metriche regolamentari sui rischi di primo pilastro, e la prospettiva economica, nella quale si dà rappresentazione delle misure e metriche gestionali che coprono tutti i rischi, inclusi quelli di secondo pilastro.
In seguito alla crisi determinata dall'emergenza sanitaria COVID-19 alcuni Regulator europei hanno evidenziato la necessità che lo SREP 2020 si focalizzasse sui rischi rilevanti e sulle vulnerabilità determinate dalla crisi, nonché sulla capacità degli enti di fronteggiarla (inclusa la continuità operativa). A tal fine Banca d'Italia ha prorogato il termine di invio dei resoconti ICAAP e ILAAP al 30 giugno 2020, chiedendo alle Banche sotto la sua diretta supervisione di aggiornare il resoconto alla crisi COVID-19, rivedendo misurazioni e valutazioni. In tale sede è anche stato richiesto di stimare l'adeguatezza dei fondi propri e della liquidità mediante analisi di scenario basate su ipotesi di stress coerenti con l'attuale situazione di emergenza, incorporando diversi livelli di severità (base e avverso) dello shock e di rapidità di ripresa dell'economia.
FinecoBank, come chiesto da Banca d'Italia, ha provveduto ad integrare la propria informativa al fine di includere gli scenari COVID nel Resoconto ICAAP, che non hanno tuttavia fatto emergere possibili criticità o impatti significativi per il Gruppo; gli scenari condotti periodicamente ai fini ICAAP da FinecoBank sono caratterizzati da un livello di severità comparabile o superiore.
Come evidenziato nel Risk Appetite Framework, il Gruppo conferma l'orientamento strategico verso l'adozione di un solido modello di business con una bassa propensione al rischio al fine di creare le basi per profitti sostenibili e ritorno sul costo del capitale, garantendo continuità nella generazione dei ricavi. L'ambizione del Gruppo è raggiungere tale risultato con il supporto di un ottimale Sistema di Controlli Interni con procedure efficaci ed efficienti nella gestione di ogni rischio.
Al fine di interiorizzare tali principi valori e implementare la cultura del rischio nelle attività giornaliere sono sviluppate numerose iniziative, in particolare:
Nella presente sezione sono fornite le informazioni riferite a FinecoBank e Fineco AM, imprese incluse nel consolidato contabile.
Per quanto riguarda Fineco AM, il presidio ed il controllo dei rischi sono assicurati dalla funzione Risk Management della società, affidata al Chief Risk Officer, gerarchicamente dipendente dal CEO e funzionalmente dipendente dal CRO di FinecoBank S.p.A.. Il sistema dei controlli interni di FinecoBank è strutturato secondo le indicazioni normative previste dalla legislazione vigente. Le modalità di controllo, monitoraggio e reporting già in essere in FinecoBank sono state estese a Fineco AM modificando, qualora necessario, le modalità di analisi ed i controlli adattandoli alla dimensione, natura e complessità del business.
Nello specifico sono due le principali attività di gestione del rischio svolte: la tradizionale attività di controllo dell'aderenza del profilo di rischio/rendimento di ciascun fondo (Fund Risk Management) e l'attività di presidio dei rischi operativi (Operational Risk Management), peraltro previste dalla normativa irlandese.
A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Portafogli/qualità | Sofferenze | Esposizioni Inadempienze probabili deteriorate |
Esposizioni scadute non deteriorate |
Altre esposizioni non deteriorate |
Totale | |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
1.841 | 1.221 | 1.623 | 23.159 | 27.685.677 | 27.713.521 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività |
- | - | - | - | 149.903 | 149.903 |
| complessiva 3. Attività finanziarie designate al fair value |
- | - | - | - | - | - |
| 4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | - | - | - | 43 | 43 |
| 5. Attività finanziarie in corso di dismissione |
- | - | - | - | - | - |
| Totale 30/06/2020 |
1.841 | 1.221 | 1.623 | 23.159 | 27.835.623 | 27.863.467 |
| Totale 31/12/2019 |
1.685 | 1.391 | 492 | 19.018 | 26.515.969 | 26.538.555 |
Al 30 giugno 2020 non sono presenti crediti acquistati deteriorati.
A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Deteriorate | Non deteriorate | ||||||||
| Portafogli/qualità | Esposizione lorda |
Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta |
Write-off* parziali complessivi |
Esposizione lorda |
Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta |
Totale (esposizione netta) |
|
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
27.250 | (22.565) | 4.685 | - | 27.729.456 | (20.620) | 27.708.836 | 27.713.521 | |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività |
- | - | - | - | 149.912 | (9) | 149.903 | 149.903 | |
| complessiva 3. Attività finanziarie designate al fair value |
- | - | - | - | X | X | - | - | |
| 4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | - | - | - | X | X | 43 | 43 | |
| 5. Attività finanziarie in corso di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale 30/06/2020 |
27.250 | (22.565) | 4.685 | - | 27.879.368 | (20.629) | 27.858.782 | 27.863.467 | |
| Totale 31/12/2019 |
25.336 | (21.768) | 3.568 | - | 26.550.755 | (15.800) | 26.534.987 | 26.538.555 |
| Portafogli/qualità | Attività di evidente scarsa qualità creditizia | Altre attività | ||
|---|---|---|---|---|
| Minusvalenze cumulate | Esposizione netta | Esposizione netta | ||
| 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | 17 | 8.523 | |
| 2. Derivati di copertura | - | - | 21.930 | |
| Totale 30/06/2020 |
- | 17 | 30.453 | |
| Totale 31/12/2019 |
- | - | 40.698 |
Nessun dato da segnalare.
B.2.1 Entità strutturate consolidate prudenzialmente
Nessun dato da segnalare
Il Gruppo ha esposizioni verso entità strutturate non consolidate per effetto di investimenti in quote emesse da fondi di investimento (O.I.C.R.) che si qualificano quali entità strutturate secondo l'IFRS 12.
La seguente tabella riporta le attività, le passività e l'esposizione fuori bilancio nei confronti di entità strutturate rappresentate da quote di O.I.C.R. non consolidate.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci di bilancio / tipologia di entità strutturata |
Portafogli contabili dell'attivo |
Totale attività (a) |
Portafogli contabili del passivo |
Totale passività (b) |
Valore contabile netto (c=a-b) |
Esposizione massima al rischio di perdita (d) |
Differenza tra esposizione al rischio di perdita e valore contabile (e=d-c) |
| 1.O.I.C.R. | MFV | 336 | - | - | 336 | 336 | - |
| CA | 20.810 | CA | 8.818 | 11.991 | 11.991 | - | |
| Totale | 21.146 | 8.818 | 12.327 | 12.327 | - |
Legenda
MFV = Attività finanziarie obbligatoriamente al fair value CA: Costo Ammortizzato
Obiettivo del Gruppo è quello di fornire un'adeguata gamma di prodotti che possa soddisfare e fidelizzare la clientela mediante una offerta competitiva e completa. Lo sviluppo dei prodotti e l'offerta si conciliano con il mantenimento della qualità del portafoglio e, comunque, con adeguati processi che consentano di monitorare la redditività.
I fattori che generano il rischio di credito sono determinati da politiche di accettazione e di valutazione del merito creditizio che sono sempre adeguatamente correlate al rapporto rischio/rendimento del prodotto nonché in linea con la propensione al Rischio (Risk Appetite) stabilita dal Consiglio di Amministrazione.
La qualità del portafoglio, costantemente monitorata e supportata da strumenti di mitigazione del rischio, è presidiata con modelli di scoring che contribuiscono alla valutazione in erogazione rendendola omogenea e controllata. Il monitoraggio del portafoglio e la sua segmentazione per prodotto e anzianità consentono, oltre ad un adeguato controllo sui livelli di rischiosità, la comprensione delle migliori strategie in erogazione. L'individuazione di eventuali aree di maggior rischio consentono interventi sia sui sistemi automatizzati di valutazione sia sulle normative di erogazione, con la possibilità di agire, in via preventiva, per la limitazione del rischio di credito.
L'offerta di prodotti di credito si è evoluta nel corso degli anni, in particolar modo attraverso l'offerta di mutui fondiari e la concessione di aperture di credito in conto corrente garantite da pegno su titoli e fondi con la clausola di rotatività (Credit Lombard). Credit Lombard è la soluzione di FinecoBank adatta a chi possiede patrimoni e desidera ottenere liquidità aggiuntiva dai propri investimenti.
L'offerta di mutui riguarda, principalmente, mutui per l'acquisto di prima e seconda casa (compresa la surroga), oltre a mutui liquidità e, in via residuale, mutui su immobili non residenziali.
Il Gruppo ha inoltre continuato lo sviluppo dei prodotti già presenti in catalogo, quali l'emissione di carte di credito a saldo a favore della clientela correntista e l'erogazione di prestiti personali. Questi ultimi possono essere valutati anche con la modalità "Instant approval", servizio che consente di valutare la richiesta in pochi istanti e di erogare il prestito in tempo reale a clientela selezionata.
Le scelte di investimento della liquidità aziendale sono guidate da un approccio prudente volto al contenimento dei rischi di credito e prevedono principalmente l'acquisto di titoli governativi dell'area Euro a diversificazione dell'esposizione in strumenti obbligazionari emessi da UniCredit S.p.A
che saranno portati a scadenza. Al fine di ottimizzare il portafoglio, diversificando il rischio di controparte, nel primo semestre dell'anno il Gruppo ha incrementato l'esposizione in titoli di Stato (per maggiori dettagli si rimanda all'Informativa relativa alle esposizioni Sovrane).
Al fine di limitare gli effetti di lungo periodo della crisi scatenata dall'emergenza sanitaria COVID-19, il Governo italiano ha predisposto alcune misure di sostegno per la liquidità di imprese e famiglie. Per queste ultime, il decreto legge n. 18 del 17 marzo 202028 ha previsto l'estensione del fondo di solidarietà mutui prima casa (c.d. Fondo Gasparrini) ai lavoratori dipendenti che abbiano subito una sospensione dal lavoro o riduzione dell'orario di lavoro per un periodo di almeno trenta giorni ed ai lavoratori autonomi e liberi professionisti che autocertifichino di aver registrato un calo del fatturato superiore al 33% rispetto all'ultimo trimestre del 2019 in conseguenza delle restrizioni adottate per l'emergenza COVID-19. Il fondo prevede la sospensione della rata (per intero o per la sola quota capitale) per un periodo temporaneo, al termine del quale il piano di ammortamento riprende regolarmente.
In aggiunta a quanto previsto dal decreto legge n. 18 del 17 marzo 2020, il Gruppo FinecoBank ha aderito ad alcune iniziative promosse dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI).
Le misure di sostegno offerte dal Gruppo FinecoBank alla propria clientela sono le seguenti:
Le agevolazioni sono attivabili esclusivamente sui crediti erogati prima del 31 gennaio 2020, che non presentino rate arretrate a tale data.
Le attività di indirizzo e controllo del rischio di credito e del rischio controparte sono di responsabilità del Chief Risk Officer. All'interno del Department CRO il Team Rischi di Credito ha la responsabilità di:
La Unit Credito all'interno del Department CRO è incaricata di assicurare il corretto svolgimento del processo di gestione delle richieste di credito avanzate dalla clientela e di gestione dei crediti concessi alla clientela, nonché assicurare la corretta gestione dei crediti ad andamento anomalo.
Il processo creditizio è articolato nelle seguenti fasi:
28 Convertito in legge con la legge del 24 aprile 2020 n. 27.
La valutazione del merito creditizio diretta all'accertamento delle capacità di rimborso dei richiedenti è effettuata da apposite Unità operative centralizzate e specializzate per le diverse linee di prodotto erogate alla clientela (prestiti personali, carte di credito, linee di fido, mutui). Gli uffici incaricati provvedono alla ricezione della richiesta, alla valutazione della attendibilità della documentazione, alla valutazione della situazione patrimoniale e reddituale, alla raccolta di informazioni anche mediante consultazione di dati pubblici, banche dati private e dati di sistema quali le informazioni rivenienti dalla centrale dei rischi di Banca d'Italia.
Per la concessione dei crediti oltre, naturalmente, alla valutazione di merito creditizio, i servizi dedicati valutano la compatibilità delle richieste della clientela rispetto alla loro situazione globale; considerano le dimensioni della richiesta e, se del caso, concordano con il Cliente una nuova richiesta; valutano eventuali garanzie, le perfezionano, le collegano alle linee di credito e le conservano in modo adeguato ed in linea con gli appositi processi. Da ultimo, i soggetti delegati deliberano o respingono le richieste sulla base dei poteri conferiti o inviano le richieste al deliberante superiore.
Il controllo andamentale dei crediti è finalizzato, per le linee di fido concesse, a verificare la persistenza delle condizioni economiche del cliente e del garante che hanno determinato la delibera. Tale verifica può essere supportata dalla raccolta di dati aggiornati e di informazioni di sistema e talvolta di banche dati private. Il controllo si svolge secondo processi stabiliti e con cadenza temporale costante con variazioni operative sulla base dell'importo della linea concessa.
Relativamente ai prodotti con piano di ammortamento ed in particolare per i mutui, sono effettuate rilevazioni specifiche degli insoluti finalizzate al passaggio di stato. Tale modalità è affiancata anche alla raccolta di notizie relative al Cliente debitore già utilizzate per gli interventi sugli affidamenti.
In linea con i principi generali previsti dall'Organo di Vigilanza si provvede alla classificazione dei crediti sulla base del livello di deterioramento che può essere stabilito secondo criteri qualitativi o quantitativi.
La gestione dei crediti deteriorati è diretta ad assumere tutte le iniziative necessarie per ricondurre i crediti alla normalità o al recupero degli stessi in presenza di situazioni che impediscano il prosieguo del rapporto. Tutta l'attività è definita da appositi processi diversificati per forma tecnica, importo, persistenza dello sconfino o per la presenza di asset finanziari del cliente eventualmente offerti a garanzia. L'attività di credit collection è svolta sia mediante forme di sollecito svolte direttamente dal Gruppo sia mediante forme di sollecito e di esazione svolte con il supporto di società esterne specializzate ed autorizzate.
Da ultimo, l'attività di gestione è anche finalizzata alla previsione di perdita su base analitica che è costantemente aggiornata sulla base dell'evoluzione delle azioni di recupero o in base ad informazioni raccolte nel corso delle azioni stesse.
La misurazione ed il controllo dei rischi creditizi avviene in fase di valutazione con il supporto di strumenti di scoring che analizzano i profili sociodemografici dei clienti effettuando una valutazione delle singole controparti su base statistica ed integrando tale valutazione da un lato con il supporto dei credit bureau per la migliore conoscenza di dati pubblici e privati, e dall'altro con le informazioni di sistema rivenienti dalla centrale rischi di Banca d'Italia.
Il controllo avviene, inoltre, con la sistematica valutazione delle performances del portafoglio crediti al fine, da un lato di valutare le perdite attese, e dall'altro di intervenire sulle politiche di concessione qualora fosse necessario.
Nello svolgimento della propria attività creditizia il Gruppo è esposto al rischio che i crediti possano, a causa del deteriorarsi delle condizioni finanziarie dell'obbligato, non essere onorati alla scadenza e debbano pertanto essere svalutati in tutto o in parte. Tale rischio è sempre inerente all'attività tradizionale di erogazione del credito, a prescindere dalla forma tecnica in cui si estrinseca.
Le principali cause d'inadempienza sono riconducibili al venir meno dell'autonoma capacità del prenditore di assicurare il rimborso del debito, come pure anche al manifestarsi di circostanze macro-economiche e politiche che si riflettono sulle condizioni finanziarie del debitore.
Oltre alle attività di concessione ed erogazione del credito, il Gruppo è esposto all'ulteriore rischio di controparte. Si definisce infatti come rischio di controparte il rischio che la controparte di una delle transazioni risulti inadempiente prima del regolamento definitivo dei flussi finanziari della transazione stessa.
Altre attività bancarie, oltre alle tradizionali di prestito e deposito, possono esporre il Gruppo ad ulteriori rischi di credito. Il rischio di controparte può, per esempio, derivare da:
Le controparti di tali transazioni o gli emittenti di titoli detenuti da società del Gruppo potrebbero risultare inadempienti a causa di insolvenza, eventi politici ed economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni. Inadempimenti di un elevato numero di transazioni ovvero di una
o più operazioni di importo significativo, avrebbero un effetto materialmente negativo sull'attività, sulla condizione finanziaria e sui risultati operativi del Gruppo.
Generano inoltre "Rischio di Credito Non Tradizionale" le operazioni leva/short effettuate con prestito titoli. Le operazioni leva/short effettuate con prestito titoli, anche in presenza di stop loss automatici effettuati all'interno dei margini, possono generare rischio di credito in mancanza di liquidità del titolo (ad esempio, in caso di eventi traumatici che pregiudichino il normale funzionamento dei mercati) e/o margine non sufficiente. Per prevenire tali eventi sono periodicamente sviluppate analisi di scenario volte a valutare gli impatti e porre in essere opportune politiche di mitigazione.
Il Gruppo, pertanto, controlla e gestisce lo specifico rischio di ciascuna controparte così come il rischio complessivo del portafoglio crediti attraverso processi, strutture e regole volte ad indirizzare, controllare e standardizzare la valutazione e la gestione di tale rischio, in linea con i principi e la best practice di Gruppo.
Il rischio di credito, associato alla perdita potenziale derivante dal default del cliente/emittente o da un decremento del valore di mercato di un'obbligazione finanziaria dovuta al deterioramento del suo merito creditizio, è misurato a livello di singola controparte/transazione e a livello di intero portafoglio.
La valutazione del rischio di credito in erogazione è supportata da sistemi automatizzati di valutazione (c.d. sistemi di credit scoring). Tali sistemi sono inoltre integrati con tutte le informazioni ed evidenze disponibili: dati pubblici e privati rivenienti da Credit Bureau, flussi di Centrale Rischi o richieste di prima informazione a Banca d'Italia ed altre informazioni andamentali sulla clientela storicizzate dal Gruppo. L'attenzione in fase di erogazione è sempre posta alla possibilità di sfruttare, al meglio, tutte le informazioni relative alla clientela fornite dalla Banca e dal Sistema.
La raccolta di eventuali garanzie, la loro valutazione ed i margini tra il fair value della garanzia e la somma concessa sono di semplice supporto per la mitigazione del rischio di credito, ma non esiste una rilevante correlazione positiva tra il valore della garanzia finanziaria ed il merito creditizio del richiedente. Le regole per l'ammissibilità, la valutazione, il monitoraggio e la gestione delle garanzie all'interno del Gruppo Fineco sono disciplinate da una specifica Global Collateral Management Policy.
Il processo di monitoraggio di secondo livello, effettuato dal Risk Management, ha l'obiettivo di analizzare la qualità del credito e le dinamiche delle esposizioni a rischio calcolando indicatori sintetici di rischio e rappresentandone l'evoluzione nel tempo al fine di predisporre piani d'azione necessari a mitigare o evitare i fattori di rischio. In particolare, il Risk Management predispone:
La valutazione del rischio di controparte è effettuata nell'ambito dei limiti di rischio (plafond) assegnati al Gruppo Economico di appartenenza della controparte, ossia considerando l'esposizione del Gruppo nei riguardi di tutti i soggetti giuridicamente o economicamente collegati alla controparte. Al termine della valutazione tali plafond sono monitorati sia dalle funzioni di primo che di secondo livello.
Il Consiglio di Amministrazione, approva annualmente il Risk Appetite ed il "Piano di Investimenti"; il primo definisce la propensione ed i limiti per gli investimenti strategici di Gruppo, il secondo fornisce indicazione della composizione degli investimenti strategici del Gruppo. Sulla base delle linee guida del Consiglio di Amministrazione il Gruppo definisce specifici limiti di rischio (plafond) verso ciascuna controparte FIBS ("Istituzioni Finanziarie, Banche e Sovereign") con la quale il Gruppo avrà una esposizione creditizia, sempre nel rispetto dei limiti regolamentari delle Grandi Esposizioni ove applicabili.
La Policy "Attività creditizia con Istituzioni Finanziarie, Banche, Stati sovrani e controparti Corporate" adottata dal Gruppo a definisce i principi e le regole per un'efficiente e completa valutazione, controllo e limitazione del rischio emittente associato agli strumenti obbligazionari presenti nel portafoglio bancario. Come stabilito nella policy, il Risk Management monitora una serie di indicatori per analizzare l'esposizione al rischio emittente nel portafoglio del Gruppo; attraverso la loro analisi è possibile individuare il sorgere di situazioni anomale e valutare la necessità di intraprendere azioni correttive, per fronteggiare un deterioramento della posizione del portafoglio. Il monitoraggio del rischio di credito assunto nell'ambito dell'attività di gestione del portafoglio di negoziazione è realizzato attraverso la scomposizione per classe di rating e per settore degli emittenti che determinano la rischiosità implicita dei contratti.
A seguito dell'adozione avvenuta a partire dal 1° gennaio 2018 del principio contabile IFRS 9: Strumenti finanziari è stato introdotto un nuovo modello contabile di impairment per le esposizioni creditizie basato su (i) un approccio di "expected losses" al posto di quello precedente basato sulla rilevazione di "incurred losses" e (ii) sul concetto di perdita attesa "lifetime". Per ogni dettaglio si rimanda al paragrafo 2.3. Metodi di misurazione delle perdite attese.
Secondo le logiche previste dal principio contabile IFRS 9, sono oggetto di calcolo di impairment le attività finanziarie al costo ammortizzato, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e le rilevanti esposizioni fuori bilancio.
Tali strumenti sono classificati nello stadio 1, stadio 2 o stadio 3 a seconda della loro qualità creditizia assoluta o relativa rispetto all'erogazione iniziale. In particolare:
Per le esposizioni appartenenti allo stadio 1 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale fino ad un anno.
Per le esposizioni appartenenti agli stadi 2 o 3 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale pari alla durata residua della relativa esposizione.
Al fine di rispondere alle richieste del principio, il Gruppo ha sviluppato specifici modelli per il calcolo della perdita attesa che fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD stimati in modo conservativo e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile. In tale ambito si è altresì proceduto all'inclusione di informazioni di tipo "forward looking" attraverso l'elaborazione di specifici scenari.
La perdita attesa è calcolata per le controparti istituzionali, utilizzando i parametri creditizi forniti da UniCredit S.p.A., conformemente ad un apposito contratto di Master Service Agreement stipulato fra FinecoBank e UniCredit S.p.A..
Al fine del calcolo della perdita attesa, per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, si utilizzano proxy: si procede ad una segmentazione per tipologia di prodotto e la PD è sostituita dal tasso di decadimento medio osservato dalle matrici di transizione che definiscono il passaggio a deteriorato. Tale approccio si basa sull'assunto che, in assenza di variazioni dei criteri di valutazione del merito creditizio delle singole controparti, la qualità del credito futura sarà coerente con la qualità del credito riscontrata nelle serie storiche a disposizione. Per recepire quanto previsto dal principio contabile IFRS 9 le proxy dei parametri sono corrette mediante analisi prospettiche denominate Forward looking Information.
Un aspetto chiave derivante dal nuovo modello contabile richiesto per il calcolo della perdita creditizia attesa è rappresentato dal modello di Stage Allocation finalizzato a trasferire le esposizioni fra Stadio 1 e Stadio 2 (essendo lo Stadio 3 equivalente a quello delle esposizioni deteriorate), laddove lo Stadio 1 include principalmente (i) le esposizioni di nuova erogazione, (ii) le esposizioni che non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale e (iii) le esposizioni aventi basso rischio di credito (low credit risk exemption) alla data di reporting.
Il modello di valutazione della Stage Allocation si è basato su una combinazione di elementi relativi ed elementi assoluti. Gli elementi principali sono stati:
Con riferimento ai titoli di debito il Gruppo ha optato per l'applicazione della low credit risk exemption sui titoli investment grade in piena conformità a quanto previsto dal principio contabile.
I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull'attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale e interessi che, coerentemente al modello di gestione del portafoglio, possono fare riferimento anche ad operazioni di mercato; ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall'individuazione degli incassi stimati, dalle relative date di incasso e dal tasso di attualizzazione da applicare.
In particolare, l'importo della perdita, per le esposizioni deteriorate classificate come sofferenze, inadempienze probabili e esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, secondo le categorie più avanti specificate, è ottenuto come differenza tra il valore di iscrizione e il valore attuale degli stimati flussi di cassa, scontati al tasso di interesse originario dell'attività finanziaria.
Per tutte le posizioni a tasso fisso il tasso di interesse così determinato è mantenuto costante anche negli esercizi successivi, mentre per le posizioni a tasso variabile il tasso di interesse viene aggiornato in base alle condizioni espresse contrattualmente.
Laddove il tasso originario non sia direttamente reperibile, oppure il suo reperimento sia eccessivamente oneroso, si applica la sua migliore approssimazione, anche ricorrendo a soluzioni alternative ("practical expedients") che non alterano comunque la sostanza e la coerenza coi principi contabili internazionali.
I tempi di recupero sono stimati sulla base di business plan o di previsioni basate sull'esperienza storica dei recuperi osservati per classi omogenee di finanziamenti, tenuto conto del segmento di clientela, della forma tecnica, della tipologia di garanzia e di altri eventuali fattori ritenuti rilevanti o, qualora ne ricorrano le condizioni, di transazioni di mercato attese.
Come menzionato nel precedente paragrafo, i modelli per il calcolo della perdita attesa fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD, oltre che sul tasso di interesse effettivo. Tali modelli sono utilizzati per il calcolo delle rettifiche di valore di tutte le controparti istituzionali costituite prevalentemente da controparti FIBS (Financial Institutions, Banks and Sovereigns).
In particolare:
Tali parametri sono calcolati a partire dagli omologhi parametri utilizzati a fini regolamentari apportando specifici adeguamenti al fine di assicurare la piena coerenza, al netto delle differenti richieste normative, fra trattamento contabile e regolamentare.
I principali adeguamenti sono stati finalizzati a:
Per quanto riguarda le PD lifetime, le curve di PD through-the-cycle, ottenute adattando i tassi d'inadempienza cumulati osservati, sono stati calibrati per riflettere previsioni point-in- time e forward-looking circa i tassi d'inadempienza di portafoglio.
Il tasso di recupero incorporato nella LGD through-the-cycle è stato adattato al fine di riflettere i trend più attuali dei tassi di recupero così come le aspettative circa i trend futuri e attualizzati al tasso d'interesse effettivo o alla sua migliore approssimazione.
Con riferimento allo Stadio 3 si precisa che lo stesso comprende le esposizioni deteriorate corrispondenti, secondo quanto previsto dalle regole Banca d'Italia, definite nella Circolare n.272 del 30 luglio 2008 e successivi aggiornamenti, all'aggregato Non-Performing Exposures di cui agli ITS EBA (EBA/ITS /2013/03/rev1 24/7/2014).
In particolare si fa riferimento alla definizione di EBA delle esposizioni Non-Performing e quella di attività deteriorate stabilite da Banca d'Italia, così come riportate nella sezione Parte A – Politiche Contabili – Impairment della Nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2019.
La perdita creditizia attesa derivante dai parametri descritti nel precedente paragrafo considera previsioni macroeconomiche attraverso l'applicazione di scenari multipli ai componenti "forward looking".
Nello specifico, la componente prospettica ("forward looking") è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è lo scenario centrale di riferimento ed è quindi ritenuto la realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore.
Come illustrato nel precedente paragrafo, il principio contabile IFRS 9 prevede che ai fini della determinazione delle perdite attese siano considerate non solo le informazioni storiche e correnti, ma anche le informazioni previsionali macroeconomiche (componenti "forward looking").
Nell'attuale contesto di crisi, l'aggiornamento degli scenari alla base delle componenti Forward looking risulta un esercizio particolarmente complesso. L'entità delle ripercussioni macroeconomiche dovute alla sospensione delle attività economiche e sociali durante il diffondersi di COVID19 è ancora oggetto di ampio dibattito, anche in considerazione delle iniziative di sostegno alle famiglie e imprese adottate in via straordinaria da diversi Paesi europei e contribuiranno a mitigare gli impatti della crisi.
In risposta all'incertezza generata dalla pandemia COVID19 e all'adozione delle misure di sostegno statali, le principali Autorità europee ed internazionali (IASB, EBA, BCE, Commissione Europea, …) hanno fornito agli enti indicazioni sul trattamento prudenziale e contabile delle esposizioni creditizie.
Da un lato, in linea con lo spirito della norma contabile, hanno evidenziano la necessità di incorporare il deterioramento del quadro macroeconomico provocato dalla crisi; al tempo stesso, considerata la situazione di incertezza, evidenziano la possibilità di sfruttare i margini di flessibilità previsti dallo stesso principio IFRS9.
La flessibilità auspicata dalle suddette Autorità consente di adottare margini rispetto all'applicazione meccanica degli approcci esistenti per la determinazione degli accantonamenti, stimando le perdite attese attribuendo un sufficiente peso alle previsioni macroeconomiche di lungo periodo.
Infine, le citate Autorità hanno chiarito che l'applicazione di misure di sostegno nella forma di moratorie legislative o private non si configurano, di per sé, come misure di concessione (forborne), in quanto hanno natura preventiva e portata generica (non sono formulate ad hoc per il cliente). L'applicazione di tali misure inoltre non provoca una riduzione di valore tale da comportare una classificazione automatica ad inadempienza probabile. Dal punto di vista contabile, è stato invece chiarito che le moratorie non determinano, di per sé, un aumento significativo del rischio di credito.
Alla luce di quanto sopra illustrato, il Gruppo, nella valutazione dei propri crediti performing al 30 giugno 2020, ha considerato uno scenario macroeconomico aggiornato per tenere conto degli effetti della crisi da Covid19. Dette evidenze sono state opportunamente aggiustate per tenere conto degli effetti di mitigazione delle varie misure di sostegno concesse alla clientela.
Per quanto concerne le rettifiche sui crediti delle controparti retail di FinecoBank, sono finora stati rilevati impatti limitati sui crediti verso clientela ordinaria, sia in termini di nuovi flussi di erogazioni, sia in termini di qualità delle esposizioni creditizie. Gli effetti sulla qualità del portafoglio sono ampiamente mitigati dalla tipologia di prodotti offerti (crediti assistiti ove possibile da garanzie, finanziarie ed immobiliari) e dalle prudenti politiche di erogazione della Banca. Nel caso dei mutui fondiari il loan to value medio è, infatti, pari a circa il 50% ed i fidi accordati prevedono garanzie con margini conservativi. Tale approccio è reso ancor più valido dal target di clientela retail al quale si rivolge il Gruppo. L'aggiornamento degli scenari macroeconomici ha comportato rettifiche a giugno 2020 per circa 0,3 milioni di euro. Le esposizioni che usufruiscono delle moratorie sono state mantenute, coerentemente con l'approccio indicato dalle Autorità sopra citate, allo Stadio 1 della staging allocation, salvo siano intervenuti ulteriori fattori che abbiano determinato un aumento significativo nel rischio di credito.
Per quanto concerne le restanti controparti, compresi gli emittenti titoli, l'impatto maggiore ha riguardato le esposizioni Sovereign. In questo caso, l'aggiornamento degli scenari macroeconomici ha determinato rettifiche per circa 3,6 milioni di euro per quanto riguarda gli emittenti titoli e circa 0,8 milioni di euro per le altre controparti, recepite mediante le evidenze risultante dai modelli di impairment IFRS9 e mediante aggiustamenti previsti dal principio contabile ("post-model overlay and adjustment").
Al fine di mitigare il rischio nelle varie forme di concessione dei crediti sono acquisite diverse forme di garanzia reale. Ipoteche sui mutui fondiari, pegni su azioni, obbligazioni, fondi di investimento, assicurazioni e titoli di stato assistono, infatti, aperture di credito in conto corrente.
La presenza di garanzie reali non solleva, in ogni caso, il Gruppo dall'effettuare una valutazione complessiva del rischio di credito, incentrata principalmente sulla capacità reddituale del cliente indipendentemente dalla garanzia accessoria fornita. La valutazione delle garanzie pignoratizie è basata sul valore reale, inteso quale valore di mercato per gli strumenti finanziari quotati in un mercato regolamentato. Al valore così determinato sono applicati degli scarti percentuali, differenziati in funzione degli strumenti finanziari assunti a garanzia e dalla concentrazione dello strumento nel portafoglio del cliente fornito a garanzia.
Per le garanzie immobiliari, i principi e le regole sono descritte dalla policy "Erogazioni di mutui residenziali con garanzia ipotecaria a correntisti di FinecoBank S.p.A.". La valutazione dei beni è effettuata da tecnici esterni inseriti in nell'Albo degli Ingegneri, degli Architetti, dei Geometri o periti industriali e non è quindi soggetta a conflitti di interesse.
Le valutazioni sono, inoltre, soggette a revisione periodica.
La classificazione dei crediti scaduti deteriorati, a inadempienza probabile o sofferenza è allineata ai criteri definiti da Banca d'Italia. La classificazione a sofferenza, legata all'insolvenza del cliente, è sempre analitica e definita sulla base dell'andamento delle azioni per il recupero dei crediti. Analitica è anche la previsione di perdita per le posizioni classificate a inadempienza probabile e scaduti deteriorati.
Per gli scoperti di conto il criterio di classificazione è correlato alla effettuazione di attività volte al recupero dei crediti o alla vendita forzosa di titoli per la compensazione del credito.
Le derubricazioni dei crediti e, quindi, il passaggio da uno stato ad un altro verso classificazioni di minore rilevanza sono autorizzate soltanto in caso di completo pagamento dello scaduto considerato rispetto al piano di ammortamento originale oppure in caso di consistenti versamenti concordati che inducono a ritenere molto probabile il rientro della esposizione debitoria.
Le procedure di gestione dei crediti ad andamento anomalo prevedono, in base alla anzianità dello scaduto, specifiche azioni per il recupero del credito.
Come anticipato, l'applicazione di misure di sostegno nella forma di moratorie legislative o private non si configurano, di per sé, come misure di forbearance, né comportano la classificazione automatica a non performing29. Il Gruppo sottopone in ogni caso le esposizioni soggette a moratoria ad un attento monitoraggio volto ad identificare tempestivamente eventuali segnali di deterioramento del credito.
Al 30 giugno 2020 non risultano incrementi anomali delle esposizioni non performing riconducibili alla crisi COVID-19.
Il Gruppo procede ad iscrivere un write-off riducendo l'esposizione lorda di un'attività finanziaria qualora non abbia aspettative ragionevoli di recuperare, in tutto o in parte, l'attività medesima.
Per effetto di quanto sopra il Gruppo procede a riconoscere un write-off nei seguenti casi:
L'attuale modello di business del Gruppo e le policy aziendali approvate dal Consiglio di Amministrazione non prevedono né l'acquisizione di crediti deteriorati né l'erogazione di "nuova finanza" sotto ogni forma (prestiti personali, mutui, linee di credito in conto corrente, ecc.) a clienti già deteriorati.
A tal fine le rinegoziazioni di strumenti finanziari che determinano una modifica delle condizioni contrattuali sono contabilizzate come sopra descritto in funzione della "sostanzialità" della modifica contrattuale medesima. La valutazione circa la sostanzialità della modifica deve essere effettuata considerando sia elementi qualitativi sia, nel caso di passività finanziarie, elementi quantitativi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Rinegoziazioni" nella Parte A – Politiche contabili della Nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2019.
29 Il conteggio dei giorni di past due è determinato sulla base del piano di ammortamento modificato dalla moratoria.
A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica
A.1.1 Consolidato prudenziale – Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio)
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | ||||||||
| Portafogli/stadi di rischio | Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
|
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
19.682 | 312 | 107 | 1.205 | 955 | 898 | 35 | 39 | 3.409 | |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3. Attività finanziarie in corso di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 30/06/2020 | 19.682 | 312 | 107 | 1.205 | 955 | 898 | 35 | 39 | 3.409 |
| Totale | 31/12/2019 | 17.070 | 896 | 35 | 14 | 932 | 72 | 28 | 22 | 3.128 |
A.1.4 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione lorda | Rettifiche di valore complessive e | Esposizione | Write-off parziali | ||
| Tipologie esposizioni/valori | Deteriorate | Non deteriorate |
accantonamenti complessivi | complessivi* | |
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||
| a) Sofferenze | - | X | - | - | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | X | - | - | - |
| b) Inadempienze probabili | - | X | - | - | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | X | - | - | - |
| c) Esposizioni scadute deteriorate | - | X | - | - | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | X | - | - | - |
| d) Esposizioni scadute non deteriorate |
X | - | - | - | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
X | - | - | - | - |
| e) Altre esposizioni non deteriorate | X | 9.090.016 | (663) | 9.089.353 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
X | - | - | - | - |
| Totale (A) | - | 9.090.016 | (663) | 9.089.353 | - |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio |
|||||
| a) Deteriorate | - | X | - | - | - |
| b) Non deteriorate | X | 134.201 | (6) | 134.195 | - |
| Totale (B) | - | 134.201 | (6) | 134.195 | - |
| Totale (A+B) | - | 9.224.217 | (669) | 9.223.548 | - |
Nella tabella sopra esposta nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con le operazioni di prestito titoli e di pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 94.946 migliaia di euro.
A.1.5 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologie esposizioni/valori | Esposizione lorda | Rettifiche di valore complessive e |
Esposizione netta |
Write-off parziali complessivi* |
||
| Deteriorate | Non deteriorate | accantonamenti complessivi |
||||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||
| a) Sofferenze | 20.232 | X | (18.391) | 1.841 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 249 | X | (215) | 34 | - | |
| b) Inadempienze probabili | 3.808 | X | (2.587) | 1.221 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 446 | X | (293) | 153 | - | |
| c) Esposizioni scadute deteriorate | 3.210 | X | (1.586) | 1.624 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 6 | X | (4) | 2 | - | |
| d) Esposizioni scadute non deteriorate | X | 23.695 | (536) | 23.159 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | X | 8 | - | 8 | - | |
| e) Altre esposizioni non deteriorate | X | 18.765.702 | (19.432) | 18.746.270 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | X | 86 | (1) | 85 | - | |
| Totale (A) | 27.250 | 18.789.397 | (42.532) | 18.774.115 | - | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||
| a) Deteriorate | 542 | X | (2) | 540 | - | |
| b) Non deteriorate | X | 1.782.570 | (60) | 1.782.510 | - | |
| Totale (B) | 542 | 1.782.570 | (62) | 1.783.050 | - | |
| Totale (A+B) | 27.792 | 20.571.967 | (42.594) | 20.557.165 | - |
Nella tabella sopra esposta nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con le operazioni di prestito titoli e pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 427.535 migliaia di euro.
Al 30 giugno 2020 le "posizioni di rischio" che costituiscono una "grande esposizione" secondo quanto disciplinato dal Regolamento di Esecuzione (UE) n. 680/2014 della Commissione del 16 aprile 2014 che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda le segnalazioni degli enti a fini di vigilanza conformemente al regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, e successivi Regolamenti che ne modificano il contenuto, sono le seguenti:
Si precisa che in conformità con gli Orientamenti EBA sui clienti connessi ai sensi dell'articolo 4, paragrafo 1, punto 39), del Regolamento (UE) n. 575/2013, sono incluse tra le grandi esposizioni anche le controparti che presentano legami con amministrazioni centrali e che, pur non eccedendo singolarmente la soglia del 10% del capitale ammissibile ai fini delle grandi esposizioni, superano tale limite considerando anche l'esposizione verso lo Stato sovrano a cui sono connesse con un legame di controllo.
Si ricorda che, in seguito al deconsolidamento di FinecoBank dal Gruppo UniCredit, FinecoBank e UniCredit S.p.A. hanno stipulato un contratto (Pledge Agreement) che prevede la concessione da parte di UniCredit S.p.A. di garanzie finanziarie in favore di FinecoBank volte a garantire le esposizioni al rischio di credito rappresentate dalle obbligazioni UniCredit, fino a naturale scadenza delle stesse e dalle garanzie finanziarie rilasciate da FinecoBank a favore dell'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., fino a completa estinzione delle stesse. Tali garanzie rispondono ai requisiti richiesti dalla normativa applicabile per essere ammissibili nell'ambito delle tecniche di attenuazione del rischio di credito (CRM), con conseguente riduzione delle attività di rischio ponderate e dell'esposizione ai fini delle Grandi esposizioni del Gruppo.
Si informa, infine, che le imposte anticipate rientranti nell'esposizione verso l'Amministrazione Centrale italiana sono state esentate e, quindi, il loro valore ponderato è nullo.
Si precisa che il valore delle passività finanziarie associate esposte nella tabella sopra riportata sono state indicate al lordo delle compensazioni effettuate in bilancio ai sensi dello IAS 32.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Il Gruppo è esposto nei confronti del debito sovrano di alcuni Paesi avendo investito parte delle proprie attività in titoli di debito emessi da governi e contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". La tabella seguente indica il valore nominale, il valore di bilancio e il fair value di tali esposizioni al 30 giugno 2020. Precisiamo che il Gruppo detiene anche esposizioni Sovrane in titoli di debito classificati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" per 40 migliaia di euro.
Il Gruppo ha inoltre investito in titoli di debito emessi da Enti sovranazionali e Agenzie governative contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Valore nominale 30/06/2020 |
Valore di bilancio 30/06/2020 |
Fair value 30/06/2020 |
% | |
| Italia | 4.954.000 | 5.429.235 | 5.549.738 | 18,5% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 4.954.000 | 5.429.235 | 5.549.738 | 19,6% |
| Spagna | 3.680.000 | 4.094.939 | 4.195.701 | 13,9% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 3.680.000 | 4.094.939 | 4.195.701 | 14,8% |
| Germania | 125.000 | 127.100 | 136.016 | 0,4% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 125.000 | 127.100 | 136.016 | 0,5% |
| Polonia | 23.000 | 27.302 | 28.377 | 0,1% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 23.000 | 27.302 | 28.377 | 0,1% |
| Francia | 1.005.500 | 1.042.265 | 1.083.970 | 3,5% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività | 35.000 | 37.016 | 37.016 | 24,7% |
| complessiva Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
970.500 | 1.005.249 | 1.046.954 | 3,6% |
| Stati Uniti | 312.555 | 313.999 | 322.087 | 1,1% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività | 71.441 | 72.498 | 72.498 | 48,4% |
| complessiva Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
241.114 | 241.501 | 249.589 | 0,9% |
| Austria | 512.500 | 519.572 | 546.981 | 1,8% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 512.500 | 519.572 | 546.981 | 1,9% |
| Irlanda | 857.500 | 912.469 | 952.359 | 3,1% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività | 35.000 | 40.390 | 40.390 | 26,9% |
| complessiva Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
822.500 | 872.079 | 911.969 | 3,1% |
| Regno Unito | 54.799 | 55.439 | 55.420 | 0,2% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 54.799 | 55.439 | 55.420 | 0,2% |
| Belgio | 540.000 | 559.106 | 586.889 | 1,9% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 540.000 | 559.106 | 586.889 | 2,0% |
| Portogallo | 330.000 | 395.964 | 396.105 | 1,3% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 330.000 | 395.964 | 396.105 | 1,4% |
| Svizzera | 51.638 | 52.077 | 52.018 | 0,2% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 51.638 | 52.077 | 52.018 | 0,2% |
| Totale esposizioni sovrane | 12.446.492 | 13.529.467 | 13.905.661 | 46,0% |
Le % riportate in corrispondenza della denominazione dei singoli Stati sovrani e nella voce "Totale esposizioni sovrane" sono state determinate sul totale attivo del Gruppo, mentre le % riportate in corrispondenza delle voci di bilancio sono state determinate sul totale delle singole voci di bilancio.
Si precisa che i titoli in valuta diversa dall'euro sono stati convertiti in euro al cambio a pronti alla data di riferimento del bilancio.
Al 30 giugno 2020 l'incidenza dell'investimento in titoli di debito emessi da Stati sovrani è pari al 46,0% del totale dell'attivo del Gruppo. Tra i titoli di debito emessi da Stati sovrani detenuti dal Gruppo non vi sono titoli di debito strutturati. Il Gruppo, pertanto, risulta esposta ai movimenti dei titoli di debito pubblico degli stati sopra riportati; eventuali tensioni sul mercato dei titoli di Stato o la volatilità degli stessi potrebbero comportare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Nella tabella seguente vengono indicati i rating al 30 giugno 2020 forniti dalle società Fitch Ratings, Moody's e Standard & Poor's per gli Stati sovrani in relazione ai quali il Gruppo è esposto.
| Moody's | Fitch Ratings | Standard & Poor's | |
|---|---|---|---|
| Italia | Baa3 | BBB- | BBB |
| Spagna | Baa1 | A- | A |
| Germania | Aaa | AAA | AAA |
| Polonia | A2 | A- | A |
| Francia | Aa2 | AA | AA |
| Stati Uniti | Aaa | AAA | AA+ |
| Austria | Aa1 | AA+ | AA+ |
| Irlanda | A2 | A+ | AA |
| Belgio | Aa3 | AA- | AA |
| Portogallo | Baa3 | BBB | BBB |
| Regno Unito | Aa2 | AA- | AA |
| Svizzera | Aaa | AAA | AAA |
Il rischio di mercato deriva dall'effetto che variazioni nelle variabili di mercato (tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio, ecc.) possono generare sul valore economico del portafoglio del Gruppo, dove quest'ultimo comprende le attività detenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio di negoziazione, sia quelle iscritte nel portafoglio bancario, ovvero l'operatività connessa con le scelte di investimento strategiche.
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank stabilisce le linee guida strategiche per l'assunzione dei rischi di mercato, approva il quadro di riferimento generale per il rischio di mercato ed ogni modifica significativa, sotto il profilo della struttura organizzativa, delle strategie, delle metodologie e definisce i livelli massimi di propensione al rischio.
L'approccio strategico del Gruppo è mantenere il minimo livello di rischio di mercato compatibilmente con le esigenze di business ed i limiti stabiliti di Risk Appetite Framework approvati dal Consiglio di Amministrazione.
Il rischio di mercato in FinecoBank è definito attraverso due insiemi di limiti:
La funzione Rischi di Mercato, all'interno della Unit Risk Management, nel completo rispetto degli obblighi regolamentari e legali locali è incaricata principalmente – ma non esclusivamente - di:
Il principale strumento utilizzato dal Gruppo per la misurazione del rischio di mercato sulle posizioni di trading è il Value at Risk (VaR), calcolato secondo l'approccio della simulazione storica.
Il metodo della simulazione storica prevede la rivalutazione giornaliera delle posizioni sulla base dell'andamento dei prezzi di mercato su di un opportuno intervallo temporale di osservazione. La distribuzione di utili e perdite che ne deriverebbe è analizzata per determinare l'effetto di movimenti estremi del mercato sui portafogli. Il valore della distribuzione al percentile corrispondente all'intervallo di confidenza fissato, rappresenta la misura di VaR. I parametri utilizzati per il calcolo del VaR sono i seguenti: intervallo di confidenza 99%; orizzonte temporale di 1 giorno; aggiornamento giornaliero delle serie storiche; periodo di osservazione 250 giorni.
La responsabilità primaria per il monitoraggio ed il controllo della gestione del rischio di mercato nel portafoglio bancario risiede presso gli organi competenti del Gruppo. Il Risk Management di FinecoBank è responsabile per il processo di monitoraggio del rischio di mercato sul portafoglio bancario definendo la struttura, i dati rilevanti e la frequenza per un adeguato reporting.
Le principali componenti del rischio di mercato del portafoglio bancario sono il rischio di credit spread, il rischio di tasso d'interesse e il rischio di cambio.
Il primo deriva principalmente dagli investimenti in titoli obbligazionari detenuti a fini di liquidità. Il rischio di mercato relativo al portafoglio obbligazionario è vincolato e monitorato mediante limiti sul nozionale, misure di sensitività al Valore Economico e limiti sul Value at Risk.
La seconda componente, il rischio tasso di interesse, è gestita con la finalità di stabilizzare tale rischio. La misura di rischio di tasso di interesse per il portafoglio bancario riguarda il duplice aspetto di valore e di margine di interesse netto del Gruppo. In particolare, il rischio di tasso di interesse può essere valutato secondo due prospettive diverse ma complementari:
La terza componente è il rischio di cambio. Le fonti di questa esposizione si riferiscono principalmente allo sbilancio tra attività e passività in USD. L'attività di copertura del rischio cambio avviene mediante il pareggiamento di attività e passività in valuta o mediante operazioni di compravendita a termine di valuta.
Il Gruppo assicura che il valore applicato a ciascuna posizione del portafoglio di negoziazione rifletta adeguatamente il fair (market) value, valore equo di mercato, cioè il corrispettivo al quale un'attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli e indipendenti. Il fair value di uno strumento finanziario è basato su, o derivato da, prezzi di mercato o variabili osservabili. La disponibilità di prezzi o variabili osservabili differisce a seconda dei prodotti e dei mercati, e può modificarsi nel tempo.
Nel caso in cui i prezzi o i parametri osservabili siano prontamente e regolarmente disponibili (ossia soddisfino adeguati requisiti di liquidità), essi sono direttamente utilizzati nella determinazione del fair value (mark-to-market).
In mercati non attivi o per alcuni strumenti, per i quali prezzi o parametri osservabili non siano disponibili, il calcolo del fair value avviene attraverso tecniche di valutazione appropriate per lo strumento specifico (mark-to-model). Questo approccio prevede il ricorso a stime e giudizio e, pertanto, può richiedere rettifiche di valore che tengano conto degli spread denaro-lettera, della liquidità delle posizioni e del rischio di controparte, oltre che del modello utilizzato. Inoltre, ciascun modello di valutazione utilizzato per il calcolo del fair value è validato da una funzione dedicata indipendente dalle unità di business.
Al fine di assicurare l'adeguata separazione tra funzioni deputate alle attività di sviluppo e funzioni responsabili della validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati devono essere valutati e validati centralmente da funzioni indipendenti rispetto alle funzioni che hanno proceduto allo sviluppo. La convalida dei modelli è svolta centralmente anche nel caso di nuovi sistemi o strumenti di analisi il cui utilizzo abbia un impatto potenziale sui risultati economici del Gruppo.
In aggiunta alla valutazione giornaliera di mark-to-market o mark-to-model, è eseguita da parte del Risk Management una verifica indipendente dei prezzi (IPV, Independent Price Verification). Questo è il processo in base al quale sono verificate regolarmente l'accuratezza e l'indipendenza dei prezzi di mercato o dei parametri utilizzati dai modelli. Mentre la valutazione di mark-to-market o mark-to-model può essere eseguita dagli operatori di front-office, la validazione dei prezzi di mercato e dei parametri dei modelli è effettuata su base mensile.
Fino al 30 giugno 2020 non sono stati registrati impatti sul profilo di rischio di mercato derivanti dall'emergenza sanitaria, né per quanto riguarda il portafoglio bancario né per quanto riguarda il portafoglio di negoziazione.
Il VaR calcolato nell'ambito della misurazione dei rischi di mercato del portafoglio bancario e di negoziazione utilizza l'approccio delle simulazioni storiche. La scelta del modello prevede una serie di vantaggi:
Per contro i modelli VaR basati sulle simulazioni storiche non forniscono alcuna informazione sull'entità della perdita eccedente il VaR. È per questo motivo che il framework di Gruppo utilizza strumenti complementari quali gli stress test.
1.2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza
Il portafoglio di negoziazione è destinato ad accogliere titoli di debito (ordinari e subordinati, strutturati e plain vanilla), titoli di capitale, certificati quotati e non – strettamente rivenienti dall'attività di intermediazione con la clientela retail.
Il Gruppo non effettua trading proprietario e non assume posizioni speculative sui propri libri. Il portafoglio di negoziazione del Gruppo è movimentato in contropartita all'attività di intermediazione della clientela retail, in particolare, in sede di compravendita di strumenti OTC. Altre movimentazioni del portafoglio di negoziazione si rilevano in seguito all'attività di internalizzazione di diversi strumenti finanziari nel caso in cui il Gruppo si ponga come controparte del Cliente. Quest'ultima attività è effettuata grazie alle aperture normative di MiFID che consentono la possibilità di esecuzione degli ordini relativi a strumenti finanziari in una pluralità di sedi di esecuzione tra le quali è contemplata l'esecuzione in contro proprio.
Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l'illustrazione delle metodologie utilizzate per l'analisi della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo.
Il Gruppo monitora il VaR del Trading Book con periodicità giornaliera.
Al 30 giugno 2020 il Var giornaliero del Trading Book ammonta a 71 migliaia di euro. La media per il primo semestre 2020 è pari a 189 migliaia di euro, con un picco massimo di 556 migliaia di euro (dovuto alla fase di instabilità causata dell'inizio del lockdown italiano a causa della crisi Covid-19), ed un minimo di 13 migliaia di euro.
La volatilità nel prezzo degli strumenti determina impatti diretti a conto economico.
Il rischio di tasso di interesse consiste nelle variazioni dei tassi di interesse che si riflettono:
Il Gruppo misura e monitora ogni giorno il rischio di tasso di interesse nel quadro delle metodologie e dei corrispondenti limiti o soglie di attenzione approvate dal Consiglio di Amministrazione. Queste riguardano la sensitivity del margine di interesse ed il valore economico.
Il rischio di tasso di interesse incide su tutte le posizioni di proprietà rivenienti dalle scelte di investimento strategiche (banking book).
Le fonti principali del rischio di tasso di interesse si possono classificare come segue:
All'interno del contesto organizzativo già descritto in precedenza, il Consiglio di Amministrazione delibera i limiti di rischio tasso di interesse. Tali limiti sono definiti in termini di VaR (calcolato utilizzando la metodologia descritta in precedenza a proposito del portafoglio di negoziazione). È responsabilità della Capogruppo gestire l'esposizione al rischio di interesse entro i limiti assegnati.
Al fine di valutare gli effetti di variazioni nella curva dei tassi di interesse sul portafoglio bancario, sono effettuate analisi di scenario che prevedono spostamenti paralleli della curva dei tassi di +/- 100 bps e +/- 200 bps con cadenza settimanale; sono inoltre condotti mensilmente i sei scenari standardizzati come definiti dagli orientamenti EBA. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.
Al fine di misurare il rischio tasso di interesse insito nel bilancio del Gruppo è necessario misurare la sensibilità degli impieghi e della raccolta ai cambiamenti della curva dei tassi d'interesse. FinecoBank ha sviluppato specifici modelli comportamentali volti alla stima del profilo di scadenza delle poste dell'attivo e del passivo che non hanno una scadenza contrattuale; infatti alcune poste, percepite come esigibili a vista, in realtà sono soggette a comportamenti viscosi.
Nella tabella riepilogativa che segue sono riportati i risultati delle analisi effettuate in tutte le valute.
(Importi in migliaia)
| Analisi sul margine di | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Analisi sul valore (shift | Analisi sul valore | Analisi sul valore | interesse | Analisi sul margine di | ||
| + 200 bp) | (shift - 200 bp) | (shift +1 bp) | Irvar* | (+100 bp) | interesse (-30 bp) | |
| 30/06/2020 | 43.505 | 36.033 | 289 | 2.478 | 119.731 | -33.322 |
*Holding period 1 giorno, intervallo di confidenza 99%
L'analisi di sensitività sul valore del patrimonio, effettuata ipotizzando uno shift pari a + 200 basis point sulla curva di tasso di interesse euro, evidenzia un impatto positivo che si attesta a 43.505 migliaia di euro. Uno shift di -200 basis point evidenzia un impatto positivo di +36.033 migliaia di euro.
L'analisi di sensitivity sul valore del patrimonio ipotizzando uno shift di + 1 basis point evidenzia un impatto negativo che si attesta complessivamente a 289 migliaia di euro.
Al 30 giugno 2020 l'Interest Rate VaR del Gruppo si attesta a circa 2.478 migliaia di euro. La media per il primo semestre 2020 è pari a 3.123 migliaia di euro con un picco massimo di 5.637 migliaia di euro ed un minimo di 958 migliaia di euro.
Il VaR totale, comprensivo della componente Credit Spread Risk derivante prevalentemente dai titoli sovrani detenuti per l'impiego della liquidità e comprensivo del Credit Spread Risk dei titoli obbligazionari Unicredit, è pari a 168.141 migliaia di euro. La media per il primo semestre 2020 è pari a 116.165 migliaia di euro con un picco massimo di 173.324 migliaia di euro ed un minimo di 32.299 migliaia di euro. Nel corso dell'anno si è provveduto alla revisione della metodologia di calcolo dell'indicatore prevedendo, tra l'altro, l'inclusione degli strumenti UniCredit ed una diversa profondità delle serie storiche sottostanti.
L'analisi di sensitività sul margine d'interesse, effettuata ipotizzando uno shift pari a +100 basis point sulla curva di tasso di interesse, evidenzia un impatto positivo per 119.731 migliaia di euro. Uno shift di -30 punti base avrebbe un impatto negativo sul margine d'interesse nel corso dei prossimi 12 mesi di -33.322 migliaia di euro.
Nell'ambito dell'attività di tesoreria, il Gruppo effettua raccolta in valuta prevalentemente in dollari, tramite conti correnti passivi con clientela, impiegando la medesima principalmente in conti correnti con primari istituti di credito ed emissioni obbligazionarie nella stessa valuta. È stimato l'impatto sul valore delle poste patrimoniali utilizzando l'indicatore di Forex VaR.
Il VaR delle posizioni del Gruppo non è utilizzato per il calcolo del requisito patrimoniale di Primo Pilastro in quanto è utilizzato il metodo standardizzato. Il VaR è utilizzato a soli fini gestionali e di monitoraggio del rischio.
L'attività di copertura del rischio cambio avviene mediante il pareggiamento di attività e passività in valuta o mediante operazioni di compravendita a termine di valuta.
La componente di rischio cambio che contribuisce alla formazione del VaR complessivo è legata prevalentemente allo sbilancio tra attività e passività in dollari.
Al 30 giugno 2020 il Forex Var giornaliero del portafoglio complessivo (banking e trading) è pari a circa 75 migliaia di euro. La media per il primo semestre 2020 è pari a 46 migliaia di euro con un picco massimo di 75 migliaia di euro ed un minimo di 21 migliaia di euro.
Il rischio di liquidità può essere sinteticamente definito come il rischio che il Gruppo, anche a causa di eventi futuri inattesi, non sia in grado di far fronte ai propri obblighi di pagamento ovvero di gestire in maniera efficiente la corrispondenza dei flussi di cassa attesi in entrata e in uscita.
I diversi tipi di rischio di liquidità gestiti dal Gruppo sono:
Per affrontare la propria esposizione al rischio di liquidità il Gruppo investe la componente della propria liquidità stimata dai modelli interni come persistente e stabile (cd. liquidità core) in investimenti a medio/lungo termine, mentre la parte di liquidità caratterizzata da un profilo di persistenza inferiore (c.d. liquidità non core) è impiegata in attività liquide o facilmente liquidabili, quali, a titolo esemplificativo, depositi a vista, impieghi a breve termine o titoli governativi utilizzabili come fonte di finanziamento a breve termine presso la Banca Centrale.
Alla data del 30 giugno 2020 non esistono potenziali flussi di cassa in uscita "Contingent liquidity and funding needs", quali, ad esempio, clausole di rimborso accelerato o di rilascio di ulteriori garanzie connesse con un downgrade del Gruppo stesso.
L'obiettivo del Gruppo è mantenere la liquidità ad un livello che consenta di condurre le principali operazioni in sicurezza, finanziare le proprie attività alle migliori condizioni di tasso in normali circostanze operative e rimanere sempre nella condizione di far fronte agli impegni di pagamento. In particolare, la politica d'impiego è improntata a principi di prudenza che considerano prioritario il criterio di liquidabilità degli strumenti; risultato di tale politica si traduce in indicatori di liquidità regolamentari di gran lunga superiori ai requisiti minimi.
La "Group Liquidity Policy", direttamente applicabile alla stessa Capogruppo ed alla Società controllata, definisce l'insieme di principi e regole che sovraintendono la gestione della liquidità e dei relativi rischi nel Gruppo. In particolare, la Policy descrive la gestione della liquidità e dei suoi rischi in condizioni standard ed in condizioni di crisi, le attività di controllo di primo e di secondo livello e la governance del Gruppo in materia, definendo ruoli e responsabilità degli Organi e delle funzioni interne di Capogruppo e della società controllata.
La "Group Liquidity Policy" stabilisce i principi adottati in termini di governance interna e che prevedono il coinvolgimento delle funzioni Tesoreria e Risk Management.
La gestione operativa della liquidità è effettuata dalla funzione Tesoreria che garantisce una gestione efficace ed efficiente della liquidità a breve e medio/lungo termine, il monitoraggio dell'esposizione di liquidità e la conduzione dei controlli di primo livello sul processo di gestione.
La funzione di Controllo dei Rischi è responsabile del monitoraggio del rispetto dei limiti e delle regole sul rischio di liquidità, dell'applicazione delle metriche di rischio e della valutazione delle metodologie scelte.
A tal fine la "Group Liquidity Policy" fa esplicito riferimento ai monitoraggi di primo e di secondo livello, sia dal punto di vista regolamentare sia da quello gestionale:
Stress test: il rischio di liquidità è un evento di scarsa probabilità e di forte impatto. Pertanto, le tecniche di stress testing rappresentano uno strumento per valutare le potenziali vulnerabilità. Il Gruppo riproduce diversi scenari, spaziando dalla generale crisi di mercato alla crisi idiosincratica e loro combinazioni.
In tale contesto, il Gruppo considera tutte le attività, passività, posizioni fuori bilancio ed eventi presenti e futuri che generano flussi di cassa certi o potenziali, proteggendo così il Gruppo dai rischi correlati alla trasformazione delle scadenze.
L'obiettivo della gestione della liquidità di breve termine è di garantire che il Gruppo sia sempre nella condizione di far fronte agli impegni di pagamento, previsti o imprevisti, focalizzandosi sulle esposizioni relative ai primi dodici mesi.
Il Gruppo calcola giornalmente la Maturity Ladder operativa, che misura i flussi di liquidità in entrata e in uscita, con dettagli dei principali bucket temporali, che comportano un impatto sulla base monetaria.
L'obiettivo del Gruppo è quello di garantire un sufficiente grado di liquidità a breve volto ad affrontare uno scenario di crisi di liquidità particolarmente avverso per almeno tre mesi.
L'obiettivo della gestione della liquidità strutturale del Gruppo è quello di mantenere un adeguato rapporto tra le attività e le passività di medio/lungo termine (convenzionalmente superiore all'anno) e mira ad evitare pressioni sulle fonti, attuali e prospettiche, a breve termine. A tal fine la tipica azione svolta dal Gruppo consiste nel prudente impiego della liquidità rispetto al profilo delle scadenze della raccolta. L'indicatore utilizzato e monitorato nel più ampio ambito del Risk Appetite Framework (NSFR) garantisce che attività e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile.
Lo Stress test è una tecnica di gestione del rischio impiegata per valutare i potenziali effetti che uno specifico evento provoca sulla condizione finanziaria di un'istituzione. Trattandosi di uno strumento previsionale, lo Stress test della liquidità diagnostica il rischio di liquidità di un'istituzione.
Periodicamente il Gruppo riproduce analisi di scenario valutando l'impatto di movimenti simultanei in diversi fattori di rischio, definendo un evento di stress ipotetico e consistente i cui presupposti sono principalmente costituiti da deflussi di depositi a vista e dalla diminuzione di valore dei titoli di Stato (Counterbalancing Capacity).
FinecoBank ha sviluppato specifici modelli comportamentali volti alla stima del profilo di scadenza delle poste del passivo che non hanno una scadenza contrattuale; infatti alcune poste, percepite come esigibili a vista, in realtà sono soggette a comportamenti viscosi.
Più specificatamente, la modellizzazione del passivo mira a costruire un profilo di replica che riflette al meglio le caratteristiche comportamentali delle poste. Un esempio è costituito dalle poste a vista: le stime del profilo di scadenza riflette la vischiosità percepita. Tali modelli comportamentali sono sviluppati dalla funzione Risk Management di FinecoBank e validati dall'unità di Validazione Interna del Gruppo.
L'obiettivo del Contingency Plan sul rischio di liquidità di Gruppo, definito nella Group Liquidity Policy, è di assicurare l'attuazione tempestiva di interventi efficaci anche nella fase iniziale di una crisi di liquidità, attraverso la precisa identificazione di soggetti, poteri, responsabilità, delle procedure di comunicazione ed i relativi criteri per la reportistica, nel tentativo di incrementare le probabilità di superare con successo lo stato di emergenza. Tale scopo è raggiunto attraverso:
Conformemente alle disposizioni prudenziali, annualmente il Gruppo valuta l'adeguatezza del sistema di governo e gestione del rischio di liquidità (processo ILAAP) e ne dà informativa all'Autorità di Vigilanza secondo i termini previsti dalla normativa di riferimento.
FinecoBank, come chiesto da Banca d'Italia, ha provveduto ad integrare la propria informativa al fine di includere gli scenari COVID-19 nel Resoconto ILAAP, che non hanno tuttavia fatto emergere possibili criticità o impatti significativi per il Gruppo; gli scenari condotti periodicamente ai fini ILAAP da FinecoBank sono caratterizzati da un livello di severità superiore.
Nel corso del mese di marzo 2020 FinecoBank ha registrato un significativo aumento della raccolta diretta dovuto alla complessa fase sui mercati a causa della crisi determinata dalla pandemia da COVID-19; nel secondo trimestre 2020 la dinamica dei flussi di liquidità in entrata ed uscita si è normalizzata evidenziando una posizione di liquidità del Gruppo stabile.
1.5 – Rischi operativi
Si definisce rischio operativo il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, consulenti finanziari, sistemi o causati da eventi esterni. Tale definizione include il rischio legale e di compliance, ma esclude quello strategico e reputazionale.
Ad esempio possono essere definite operative le perdite derivanti da frodi interne o esterne, rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro, reclami della clientela, distribuzione dei prodotti, multe e altre sanzioni derivanti da violazioni normative, danni ai beni patrimoniali dell'azienda, interruzioni dell'operatività e disfunzione dei sistemi, gestione dei processi.
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato l'insieme di policy e procedure per il controllo, la misurazione e la mitigazione dei rischi operativi di Gruppo. La policy di rischio operativo e reputazionale, aggiornata dal Consiglio di Amministrazione in febbraio 2020, stabilisce il ruolo degli organi aziendali, della funzione di controllo dei rischi, nonché le interazioni con le altre funzioni coinvolte nel processo e definisce il processo di misurazione e monitoraggio dei rischi, descrive le attività svolte ai fini di prevenzione e le strategie di mitigazione.
Il Consiglio di Amministrazione è responsabile dell'approvazione di tutti gli aspetti rilevanti del framework dei rischi operativi, per la verifica dell'adeguatezza del sistema di misurazione e controllo ed è informato regolarmente circa le variazioni del profilo di rischio e l'esposizione ai rischi operativi.
La reportistica prodotta dal Risk Management per il Consiglio di Amministrazione garantisce che il Management e gli Organi di Controllo siano costantemente informati sull'andamento dei rischi operativi all'interno del Gruppo e possano intervenire attivamente nella gestione e mitigazione dei rischi. La partecipazione al Comitato Prodotti del Chief Risk Officer e del Risk Management permette inoltre di presidiare i rischi operativi collegati alle nuove attività di business del Gruppo.
Il team Operational Risk Management (ORM) è inserito in una più ampia struttura di Risk Management che riferisce al Chief Risk Officer di FinecoBank che a sua volta riporta direttamente all'Amministratore Delegato e Direttore Generale.
Le principali attività svolte dal Team nell'ambito dei rischi operativi sono:
effettuare training e supporto sul controllo dei rischi operativi alle strutture del Gruppo;
garantire il presidio del rischio reputazionale all'interno del perimetro definito dal Gruppo;
La gestione del rischio consiste nella revisione dei processi per la riduzione dei rischi rilevati, nella gestione delle relative politiche assicurative, con l'identificazione di idonee franchigie e limiti.
All'interno di Fineco è stato istituito un gruppo di lavoro "Permanent Work Group" (PWG) a cui partecipano il CRO, il Risk Manager, Information Security & Fraud Management ed Organizzazione allo scopo di condividere le rispettive conoscenze relative a progetti pianificati o in corso, nuovi processi, prodotti o modifiche degli stessi ed ogni altro elemento che possa impattare sul profilo di rischio del Gruppo; l'obiettivo ultimo del PWG è individuare e successivamente sviluppare nuove azioni di mitigazione.
Nell'ambito dell'attività di prevenzione dei rischi operativi e per il controllo a distanza dei canali di vendita, il Risk Management ha provveduto a concentrare la propria attività in controlli di prevenzione delle frodi.
Lo sviluppo dei controlli a distanza per la prevenzione delle frodi ha portato alla realizzazione di un sistema denominato "SoFIA" (System of Fraud Identification and Analysis). Il sistema consente di analizzare simultaneamente una maggiore quantità di dati ed informazioni rispetto a singoli indicatori ed inoltre permette di rilevare quotidianamente possibili anomalie attraverso un sistema di alert. In questo modo, tutti i nominativi proposti per i controlli sono valutati contemporaneamente rispetto a tutti gli indicatori per i controlli a distanza.
Gli addetti ai controlli, sulla base di valutazioni qualitative e quantitative degli indicatori stessi, selezionano eventuali casi da segnalare alla Direzione Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete – a diretto riporto dell'Amministratore Delegato - per i successivi approfondimenti. Inoltre, la struttura Rischi Operativi è portata a conoscenza dei risultati dei test annualmente effettuati secondo i Piani di Business Continuity e Disaster Recovery.
Oltre ai presidi di cui sopra, i rischi reputazionali sono presidiati tramite la valutazione dei rischi effettuata dalla funzione di controllo dei rischi lungo tutta la fase di definizione, sviluppo ed approvazione dei prodotti di Gruppo e con la partecipazione al Comitato Prodotti del Chief Risk Officer e del Risk Management.
FinecoBank applica il Metodo Standardizzato per il calcolo del requisito patrimoniale relativo al rischio operativo. Sono stati, peraltro, mantenuti la governance, i presidi ed il framework di reporting richiesti dal metodo interno per la misurazione del requisito di capitale (AMA), precedentemente adottato e sviluppato.
La funzione Rischi Operativi e Reputazionali effettua raccolta e classificazione dei dati di perdita, dei dati di perdita ipotizzati tramite analisi di scenario e degli indicatori di rischio.
L'attività di raccolta e classificazione delle perdite operative è effettuata con finalità di prevenzione e miglioramento interno. Per quanto riguarda gli indicatori, sono attualmente presenti 61 Key Risk Indicators suddivisi in aree di controllo (Carte di Pagamento, Compliance, HR, Legale, Operations Titoli, Sistemi di Pagamenti, Reclami, Risk management, Sistemi IT, Sicurezza, Amministrazione, Audit) con i quali il Gruppo si propone di misurare l'esposizione ai rischi operativi. Eventuali valori anomali assunti dai suddetti indicatori possono essere correlati a variazioni nell'esposizione ai rischi operativi.
Le analisi di scenario consentono di stimare l'esposizione del Gruppo ai rischi operativi, caratterizzati da una bassa frequenza ma da un sensibile impatto potenziale. Gli scenari sono identificati mediante l'analisi delle perdite interne, degli eventi esterni, dell'andamento degli indicatori di rischio, processi critici, prodotti e classi di rischio.
Il capitale di rischio dei rischi operativi utilizzato ai fini regolamentari in data 30 giugno 2020 risulta pari a 88.265 migliaia di euro.
Esistono procedimenti giudiziari pendenti nei confronti del Gruppo, unicamente riferiti a FinecoBank, individualmente non rilevanti, in relazione ai quali vi è incertezza circa il possibile esito e l'entità dell'eventuale onere che lo stesso potrebbe essere chiamato a sostenere. Laddove è possibile stimare in modo attendibile l'entità dell'eventuale onere e lo stesso sia ritenuto probabile, sono stati effettuati accantonamenti nella misura considerata congrua
date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali applicabili, effettuando la miglior stima possibile dell'ammontare che ragionevolmente il Gruppo dovrà sostenere per adempiere le relative obbligazioni. In particolare, a presidio delle suddette obbligazioni, nonché dei reclami della clientela non ancora sfociati in procedimenti giudiziari, FinecoBank ha in essere al 30 giugno 2020 un fondo per rischi e oneri pari a 24.931 migliaia di euro. Tale fondo include, oltre alle spese legali a carico del Gruppo in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che la assistono nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti. Tale stima è stata determinata dal Gruppo in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.
I rischi derivanti da contenziosi o verifiche di natura tributaria al 30 giugno 2020 si riferiscono principalmente ad un avviso di accertamento relativo all'esercizio 2003 ricevuto da FinecoBank nel quale è stata contestata la fruizione di crediti d'imposta per 2,3 milioni di euro, per il quale la Banca ha presentato ricorso in Cassazione ritenendo fondata la propria posizione. La Banca ha già versato le maggiori imposte e gli interessi dovuti.
A fronte del suddetto contenzioso, è già stato rilevato a conto economico l'onere per le maggiori imposte e per interessi e sanzioni in contropartita, rispettivamente, delle passività fiscali e del fondo rischi e oneri. Inoltre, sono stati rilevati i crediti verso l'erario per le somme versate.
In relazione a quanto sopra rappresentato, al 30 giugno 2020 il Gruppo ha in essere accantonamenti nella misura ritenuta congrua, date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali, a passività fiscali per maggiori imposte per complessivi 5,6 milioni di euro e al fondo rischi ed oneri a fronte di sanzioni e interessi per complessivi 3,8 milioni di euro.
Il Gruppo è da tempo sensibile alle questioni connesse al cambiamento climatico ed è costantemente impegnato a monitorarne gli effetti e a valutarne, nell'ambito del governo dei rischi, le ripercussioni ed i riflessi sulla propria attività creditizia e di asset management.
In considerazione dall'attività d'impresa svolta e del modello di business adottato, Fineco ritiene di avere un moderato impatto ambientale, nonché di essere esposto ai cambiamenti climatici in misura contenuta. La politica di impiego è infatti improntata alla concessione di credito alla clientela Retail ed all'investimento principalmente in strumenti finanziari di Amministrazioni Centrali (Titoli di Stato). Non rientra pertanto nella politica del Gruppo l'affidamento di Grandi, Piccole e Medie Imprese ed il finanziamento di progetti o impianti aziendali.
La limitata esposizione verso imprese preserva il Gruppo sia dal rischio di causare impatti indiretti sull'ambiente tramite il finanziamento di controparti ad alto rischio ambientale (es. industrie del settore energetico) sia dal rischio di subirne indirettamente l'effetto indiretto di possibili eventi ambientali sulla propria clientela. Infatti, l'elevata diversificazione del portafoglio commerciale (sia in termini individuali che territoriali) tutela infatti dall'eventuale deterioramento della solvibilità dei clienti a causa di fattori ambientali, quali ad esempio eventi atmosferici o calamità naturale.
L'impatto ambientale del Gruppo FinecoBank è pertanto principalmente riconducibile al diretto consumo di risorse presso le proprie sedi operative e i propri negozi finanziari. Per le iniziative promosse dal Gruppo, finalizzate alla riduzione dei consumi presso le proprie sedi operative, si rimanda alla Dichiarazione Non Finanziaria al 31 dicembre 2019.
Il Gruppo sta adottato tutte le necessarie misure necessarie a seguito dell'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea. FinecoBank offre alla clientela UK servizi bancari e di investimento a distanza grazie al passaporto MiFid dei prodotti finanziari. La libertà di prestazione di servizi di investimento in UK rimane valida anche successivamente all'evento Brexit. Per proseguire lo sviluppo del business nel Regno Unito, FinecoBank ha avviato le procedure propedeutiche all'apertura in territorio inglese di una branch con un ruolo di promozione, marketing e collocamento. Relativamente all'attività creditizia con banche e istituzioni finanziarie, il Gruppo non prevede impatti di rilievo intrattenendo quasi esclusivamente relazioni con controparti aventi sede legale all'interno dell'Unione Europea.
La disciplina prudenziale prevede che le banche conducano, almeno annualmente, un'analisi del rischio informatico del Gruppo sottoponendo al Consiglio di Amministrazione i risultati della valutazione effettuata.
In particolare la normativa ha introdotto standard e requisiti specifici per la gestione e la valutazione del rischio informatico prevedendo che le banche valutino l'esposizione ai rischi in oggetto non limitandosi alla raccolta ed all'analisi delle perdite economiche, ma considerando elementi addizionali, quali ad esempio gli incidenti ICT occorsi ed elementi relativi alla rischiosità degli asset informatici del Gruppo (hardware e software).
FinecoBank ha definito ed adottato un approccio per la valutazione dei rischi informatici; l'esito dell'attività di analisi, svolta con la collaborazione delle strutture di business, ICT ed Organizzazione del Gruppo è stata sottoposta all'attenzione del Consiglio di Amministrazione nel corso del 2019. L'analisi ha evidenziato che, rispetto ai volumi di business trattati ed alla complessità dei processi coinvolti, il rischio informatico residuo di FinecoBank è
mediamente basso; l'esposizione al rischio residuo è stata formalmente accettata dal Top Management di Fineco senza necessità di identificare ulteriori misure di mitigazione.
L'obiettivo del Gruppo è, inoltre, quello di proteggere i clienti e l'attività garantendo la sicurezza dei dati, declinata nelle sue caratteristiche di disponibilità, confidenzialità ed integrità. Particolare attenzione è infatti posta alle tematiche di Cyber Security & Fraud Management fin dalla fase di progettazione dei sistemi, quali elementi abilitanti alla corretta definizione di soluzioni e servizi offerti, anche cogliendo le opportunità offerte dal contesto normativo in evoluzione, allo scopo di creare piena sicurezza per il cliente pur mantenendo la semplicità di utilizzo. Per ulteriori dettagli in merito a Cyber Security e Fraud Management si rimanda alla Dichiarazione Consolidata di Carattere Non Finanziario del Gruppo FinecoBank al 31 dicembre 2019 pubblicata sul sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com).
Conformemente al 28° aggiornamento della Circolare 285 di Banca d'Italia, il Gruppo effettuerà nel corso del 2020 una valutazione dei rischi operativi e di sicurezza relativi ai servizi di pagamento prestati dal Gruppo e dell'adeguatezza delle misure di mitigazione e dei meccanismi di controllo messi in atto per affrontarli; la Relazione delle risultanze dell'analisi condotte sarà trasmessa alla Banca d'Italia entro settembre 2020, conformemente alle proroghe concesse da quest'ultima, finalizzate mitigare l'impatto del COVID-19 sul sistema bancario.
Non si registrano impatti rilevanti, se non fisiologici rallentamenti in talune attività operative legate alle prime fasi dell'emergenza e alla definizione delle procedure dipendenti dalle misure governative adottate in risposta alla crisi. I KRI disponibili non forniscono indicazioni di variazioni del profilo di rischio né si evidenziano perdite operative strettamente guidate dall'emergenza COVID-19.
L'analisi delle perdite operative consente al team ORM di formulare valutazioni sull'esposizione ai rischi operativi del Gruppo e di individuare eventuali aree critiche.
Di seguito si illustra la fonte principale delle perdite operative in funzione degli "event type", cioè delle tipologie di eventi - stabilite dall'Accordo di Basilea 2 - che le hanno generate:
Le fattispecie di rischio precedentemente descritte, pur costituendo le principali tipologie, non esauriscono il novero di tutte quelle considerate rilevanti per il Gruppo. Nell'ambito di quanto previsto dalla normativa prudenziale di Secondo Pilastro, il Gruppo ha individuato altre tipologie di rischio, oltre a credito, mercato, operativo e liquidità già descritti:
In aggiunta ai rischi sopra elencati si cita per completezza il rischio compliance (rischio di conformità alle norme), ovvero il rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, perdite finanziarie rilevanti o danni di reputazione in conseguenza di violazioni di norme imperative (di legge o di regolamenti).
Successivamente all'individuazione dei rischi rilevanti, è definito il miglior metodo di analisi degli stessi: qualitativo e quantitativo. La misurazione quantitativa è effettuata attraverso il calcolo del Capitale Interno. Quest'ultimo rappresenta il capitale necessario a fronte delle possibili perdite relative alle attività del Gruppo e prende in considerazione tutti i rischi definiti dal Gruppo come quantificabili in termini di Capitale Economico coerentemente con i requisiti di Secondo Pilastro.
I rischi di credito, mercato, operativo, di business e immobiliare sono misurati in maniera quantitativa attraverso il capitale economico e l'esecuzione periodica di stress test. Lo stress test è uno degli strumenti utilizzati per il controllo dei rischi rilevanti al fine di valutare la vulnerabilità del Gruppo ad eventi "eccezionali ma plausibili", fornendo informazioni aggiuntive rispetto alle attività di monitoraggio.
Sezione 3 – Rischi delle imprese di assicurazione Nessuna informazione da segnalare.
Sezione 4 – Rischi delle altre imprese Nessun dato da segnalare.
Il presidio dell'adeguatezza patrimoniale a livello individuale e consolidato è assicurato dall'attività di capital management nell'ambito della quale vengono definite, nel rispetto dei vincoli regolamentari e in coerenza con il profilo di rischio assunto dal Gruppo, la dimensione e la combinazione ottimale tra i diversi strumenti di patrimonializzazione.
Il Gruppo assegna un ruolo prioritario alle attività volte alla gestione ed all'allocazione del capitale in funzione dei rischi assunti, ai fini dello sviluppo della propria operatività in ottica di creazione di valore. Le attività si articolano nelle diverse fasi del processo di pianificazione e controllo e, in particolare, nei processi di piano e budget e nei processi di monitoraggio (analisi delle performance previste e conseguite, analisi e controllo dei limiti, analisi e controllo andamentale dei ratio patrimoniali). Nella gestione dinamica del capitale, pertanto, la Capogruppo elabora il piano finanziario ed effettua il monitoraggio dei requisiti patrimoniali di vigilanza anticipando gli opportuni interventi necessari all'ottenimento degli obiettivi. Il monitoraggio si riferisce da un lato sia al patrimonio netto sia alla composizione dei Fondi propri e dall'altro alla pianificazione e all'andamento dei "risk weighted asset" (RWA) e dell'esposizione ai fini della determinazione dell'indicatore di Leva finanziaria.
Il capitale e la sua allocazione, quindi, assumono un'importanza rilevante nella definizione delle strategie perché da un lato esso rappresenta l'investimento nel Gruppo da parte degli azionisti che deve essere remunerato in modo adeguato, dall'altro è una risorsa soggetta a limiti esogeni, definiti dalla normativa di vigilanza.
Gli strumenti di capitale includono i seguenti strumenti finanziari:
30 Unrated e unlisted.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci del patrimonio netto | Consolidato prudenziale |
Imprese di assicurazione |
Altre imprese |
Elisioni e aggiustamenti da consolidamento |
Totale | |
| 1. Capitale | 201.153 | - | - | - | 201.153 | |
| 2. Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | - | - | - | 1.934 | |
| 3. Riserve | 678.378 | - | - | - | 678.378 | |
| 4. Strumenti di capitale | 500.000 | - | - | - | 500.000 | |
| 5. (Azioni proprie) | (7.470) | - | - | - | (7.470) | |
| 6. Riserve da valutazione: | 1.485 | - | - | - | 1.485 | |
| - Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
2.415 | - | - | - | 2.415 | |
| - Utili (perdite) attuariali su piani previdenziali a benefici definiti |
(930) | - | - | - | (930) | |
| 7. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) del gruppo e di terzi | 180.174 | - | - | - | 180.174 | |
| Totale | 1.555.654 | - | - | - | 1.555.654 |
| Consolidato prudenziale |
Imprese di assicurazione |
Altre imprese | Elisioni e aggiustamenti da consolidamento |
Totale | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/valori | Riserva positiva |
Riserva negativa |
Riserva positiva |
Riserva negativa |
Riserva positiva |
Riserva negativa |
Riserva positiva |
Riserva negativa |
Riserva positiva |
Riserva negativa |
|
| 1. Titoli di debito | 2.415 | - | - | - | - | - | - | - | 2.415 | - | |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 30/06/2020 | 2.415 | - | - | - | - | - | - | - | 2.415 | - |
| Totale | 31/12/2019 | 3.556 | (397) | - | - | - | - | - | - | 3.556 | (397) |
(Importi in migliaia)
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Titoli di debito | Titoli di capitale | Finanziamenti | |
| 1. Esistenze iniziali | 3.159 | - | - |
| 2. Variazioni positive | 1.297 | - | - |
| 2.1 Incrementi di fair value | 1.293 | - | - |
| 2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito | 4 | X | - |
| 2.3 Rigiro a conto economico di riserve negative da realizzo | - | X | - |
| 2.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) | - | - | - |
| 2.5 Altre variazioni | - | - | - |
| 3. Variazioni negative | (2.041) | - | - |
| 3.1 Riduzioni di fair value | - | - | - |
| 3.2 Riprese di valore per rischio di credito | - | - | - |
| 3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo | (2.041) | X | - |
| 3.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) | - | - | - |
| 3.5 Altre variazioni | - | - | - |
| 4. Rimanenze finali | 2.415 | - | - |
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Utili (perdite) attuariali su piani previdenziali a benefici definiti | |
| 1. Esistenze iniziali | (2.157) |
| 2. Variazioni positive | 1.227 |
| 2.1 Incrementi di fair value | 1.227 |
| 2.2 Altre variazioni | - |
| 3. Variazioni negative | - |
| 3.1 Riduzioni di fair value | - |
| 3.2 Altre variazioni | - |
| 4. Rimanenze finali | (930) |
I Fondi propri al 30 giugno 2020 ammontano a 1.316.955 migliaia di euro e sono stati determinati in base alla disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 e successive Direttive/Regolamenti che ne modificano il contenuto, che traspongono nell'Unione europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), raccolte ed attuate dalla Banca d'Italia tramite la Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 "Disposizioni di vigilanza per le banche" e successivi aggiornamenti. In particolare, si precisa che in data 26 giugno 2020 è stato pubblicato il Regolamento (UE) 2020/873 del Parlamento EU e del Consiglio che modifica il CRR, apportando una serie di adeguamenti al quadro prudenziale di riferimento alla luce dell'emergenza sanitaria COVID-19, nello specifico:
è stata anticipata di un anno la possibilità prevista dal Regolamento (EU) 2019/876 ("CRR II") di escludere parzialmente il software dalle attività immateriali oggetto di deduzione dal capitale primario di classe 1("CET1"). Al 30 giugno 2020 l'iter normativo non si è ancora concluso, in quanto l'EBA non ha pubblicato le norme tecniche di regolamentazione, pertanto non è stato possibile applicare la parziale esclusione;
Inoltre, il Comitato di Basilea ha approvato in data 27 marzo 2020 il rinvio di un anno (al 1° gennaio 2023) del termine fissato per l'attuazione delle norme di Basilea III.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| 30/06/2020 | 31/12/2019 | |
| Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier1 - CET1) | 816.955 | 583.031 |
| Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier1 - AT1) | 500.000 | 500.000 |
| Capitale di classe 2 (TIER2 - T2) | - | - |
| Fondi propri | 1.316.955 | 1.083.031 |
Gli strumenti finanziari computati nel Capitale primario di classe 1 sono rappresentati da 609.554.043 azioni ordinarie del valore nominale di 0,33 euro, per un importo pari a 201.153 migliaia di euro, al netto di 753.310 azioni proprie detenute in portafoglio, per un importo pari a 7.470 migliaia di euro, e strumenti di CET1 propri detenuti da clienti che contestualmente hanno utilizzato una linea di fido, anche se in nessun caso concessa dalla Banca a tale scopo, per 745 migliaia di euro.
Il Capitale primario di classe 1 comprende, inoltre, l'utile del primo semestre 2020 (per la quota parte che non sarà distribuita) assumendo soddisfatte le condizioni previste dall'art. 26, paragrafo 2, del Regolamento UE 575/2013 (CRR).
Per gli altri elementi che compongono il Capitale primario di classe 1 si rimanda a quanto indicato in calce alla tabella riportata nelle Informazioni di natura quantitativa.
Il capitale aggiuntivo di classe 1 è costituito:
Alla data del 30 giugno 2020 non sono presenti elementi di Capitale di classe 2.
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| 30/06/2020 | 31/12/2019 | ||
| A | Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) prima dell'applicazione dei filtri prudenziali |
918.684 | 685.975 |
| di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie | - | - | |
| B | Filtri prudenziali del CET1 (+/-) | (466) | (506) |
| C | CET1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio (A +/- B) | 918.218 | 685.470 |
| D | Elementi da dedurre dal CET1 | 101.263 | 102.438 |
| E | Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-) | - | - |
| F | Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) (C - D +/- E) | 816.955 | 583.031 |
| G | Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio |
500.000 | 500.000 |
| di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie | - | - | |
| H | Elementi da dedurre dall'AT1 | - | - |
| I | Regime transitorio - Impatto su AT1 (+/-) | - | - |
| L | Totale capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) (G- H +/- I) | 500.000 | 500.000 |
| M | Capitale di classe 2 (Tier 2 -T2) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio |
- | - |
| di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie | - | - | |
| N | Elementi da dedurre dal T2 | - | - |
| O | Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-) | - | - |
| P | Totale Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) (M - N +/- O) | - | - |
| Q | Totale fondi propri (F + L + P) | 1.316.955 | 1.083.031 |
Dalla voce sono stati dedotti:
La voce include il filtro relativo agli aggiustamenti di valutazione supplementari (additional valuation adjustments - AVA) calcolati sulle attività e passività valutate al valore equo, per un importo pari a -466 migliaia di euro.
La presente voce include:
Per il 2020 non sono previsti aggiustamenti transitori ai fondi propri di FinecoBank.
Il Capitale aggiuntivo di classe 1 include i prestiti obbligazionari Additional Tier 1 emessi da FinecoBank in data 31 gennaio 2018 e 11 luglio 2019, come precedentemente descritto.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Dati contabili* | Ammontari rilevanti ai fini dei fondi propri** |
|
| VOCI DELL'ATTIVO | ||
| 100. Attività immateriali, di cui: | 126.194 | (126.194) |
| Avviamento | 89.602 | (89.602) |
| Altre immobilizzazioni immateriali | 36.592 | (36.592) |
| 110. Attività fiscali, di cui: | 4.185 | 25.252 |
| attività fiscali correnti | 373 | - |
| attività fiscali differite che non si basano sulla redditività futura | 3.300 | - |
| attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura | 28.104 | - |
| passività fiscali per imposte differite | (27.592) | 25.252 |
| VOCI DEL PASSIVO | ||
| 120. Riserve da valutazione, di cui: | 1.485 | 1.485 |
| Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla altre componenti reddituali |
2.415 | 2.415 |
| Riserve da valutazione degli utili (perdite) attuariali nette | (930) | (930) |
| 140. Strumenti di capitale | 500.000 | 500.000 |
| 150. Riserve | 678.379 | 678.379 |
| 160. Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 |
| 170. Capitale | 201.153 | 201.153 |
| 180. Azioni Proprie | (7.470) | (7.470) |
| 200. Utile (Perdita) del periodo | 180.174 | 44.979 |
| ALTRI ELEMENTI A QUADRATURA DEI FONDI PROPRI | ||
| Totale altri elementi, di cui: | (2.563) | |
| Strumenti propri di CET1 detenuti da clienti che contestualmente hanno utilizzato una linea di fido |
(745) | |
| Obblighi effettivi o potenziali di acquistare strumenti propri di capitale primario di classe 1 | (1.000) | |
| Filtri prudenziali (-) rettifiche di valore di vigilanza | (466) | |
| Filtri prudenziali (-) deduzione esposizione in titoli di capitale Schema Volontario con sottostante posizioni verso la cartolarizzazione |
(321) | |
| Strumenti propri di capitale primario di classe 1 detenuti dall'ente sinteticamente | (31) | |
| Totale FONDI PROPRI | 1.316.955 |
* I dati contabili del Perimetro di bilancio e del Perimetro prudenziale non presentano differenze, pertanto sono stati esposti in un'unica colonna.
** Il segno (+/-) rappresenta la contribuzione (positiva / negativa) ai Fondi Propri.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| 01/01/2020 - 30/06/2020 | 01/01/2019 - 31/12/2019 | |
| Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) | ||
| Inizio del periodo | 583.031 | 502.713 |
| Strumenti e Riserve | ||
| Strumenti di capitale e relative riserve sovrapprezzo azioni | 871 | 127 |
| di cui: strumenti propri di CET1 detenuti da clienti che contestualmente hanno utilizzato una linea di fido | 660 | (41) |
| Utili non distribuiti | 184.946 | (186) |
| Altre componenti di conto economico complessivo accumulate e altre riserve | 3.012 | 9.479 |
| Utili di periodo | 44.979 | 93.313 |
| Rettifiche regolamentari | ||
| Rettifiche di valore supplementari | 40 | (286) |
| Attività immateriali al netto delle relative passività | 1.174 | (27.887) |
| Aggiustamento transitorio connesso allo IAS 19 | (1.044) | |
| Strumenti propri di capitale primario di classe 1 detenuti dall'ente direttamente, indirettamente o sinteticamente |
(1.098) | 6.600 |
| Importo delle esposizioni che possiedono i requisiti per ricevere un fattore di ponderazione del rischio pari al 1250%, quando l'ente opta per la deduzione: posizioni verso la cartolarizzazione |
1 | 202 |
| Fine del periodo | 816.955 | 583.031 |
| Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1) | ||
| Inizio del periodo | 500.000 | 200.000 |
| Additional Tier 1 emessi nel periodo | - | 300.000 |
| Fine del periodo | 500.000 | 500.000 |
| Capitale di classe 2 (TIER 2 – T2) | ||
| Inizio del periodo | - | - |
| Fine del periodo | - | - |
| Totale FONDI PROPRI | 1.316.955 | 1.083.031 |
I requisiti prudenziali di vigilanza della Banca al 30 giugno 2020 sono stati determinati in base alla disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 e successive Direttive/Regolamenti che ne modificano il contenuto, che traspongono nell'Unione europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), raccolte ed attuate dalla Banca d'Italia tramite la Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 "Disposizioni di vigilanza per le banche" e successivi aggiornamenti.
Sulla base di tali disposizioni, il Gruppo deve soddisfare i seguenti i requisiti in materia di Fondi Propri previsti dall'articolo 92 del CRR, espressi in percentuale dell'importo complessivo dell'esposizione al rischio (RWA – Risk Weighted Assets):
A questi requisiti minimi si aggiunge il requisito combinato di riserva di capitale (combined buffer) definito dall'articolo 128(6) della Direttiva Europea 2013/36/UE. Il mancato rispetto del requisito combinato di riserva di capitale determina limitazioni alle distribuzioni, richiedendo l'applicazione del calcolo del "ammontare massimo distribuibile" (Maximum Distributable Amount - MDA), e la necessità di adottare un piano di conservazione del capitale.
Il requisito combinato di riserva di capitale applicabile a FinecoBank è composto dalle seguenti riserve:
In riferimento ai requisiti di capitale applicabili a FinecoBank si precisa che è in corso il processo di revisione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process - SREP) condotto dalla Banca d'Italia, al termine del quale potrebbe essere richiesto un requisito patrimoniale aggiuntivo di secondo Pilastro (Pillar 2 Requirement - P2R) e una Pillar 2 Guidance (P2G) applicabili al Gruppo.
Non essendo ancora terminato il procedimento relativo all'imposizione di requisiti patrimoniali aggiuntivi che il Gruppo FinecoBank dovrà detenere, oltre quello minimo regolamentare, a fronte dell'esposizione complessiva ai rischi alla data del 30 giugno 2020 il "Total SREP Capital Requirement" (TSCR) corrisponde al requisito minimo di Pillar 1.
| Requisiti | CET1 | T1 | Total capital |
|---|---|---|---|
| A) Requisiti di Pillar 1 | 4,50% | 6,00% | 8,00% |
| B) Requisiti di Pillar 2 | 0,00% | 0,00% | 0,00% |
| C) TSCR (A+B) | 4,50% | 6,00% | 8,00% |
| D) Requisito combinato di riserva di capitale, di cui: | 2,503% | 2,503% | 2,503% |
| 1. riserva di conservazione del capitale (CCB) | 2,500% | 2,500% | 2,500% |
| 2. riserva di capitale anticiclica specifica per FinecoBank (CCyB) | 0,003% | 0,003% | 0,003% |
| E) Overall Capital Requirement (C+D) | 7,003% | 8,503% | 10,503% |
Di seguito uno schema di sintesi dei requisiti di capitale e delle riserve per FinecoBank richiesti a giugno 2020.
Al 30 giugno 2020 i requisiti sopra menzionati risultano essere rispettati da FinecoBank.
Per quanto riguarda le informazioni di natura qualitativa circa le modalità utilizzate dalla Banca per la valutazione dell'adeguatezza patrimoniale dei Fondi Propri a sostegno delle attività correnti e prospettiche, si rimanda alla Sezione 1 – Il patrimonio dell'impresa della presente Parte F.
| Importi non ponderati | Importi ponderati/requisiti | |||
|---|---|---|---|---|
| CATEGORIE/VALORI | 30/06/2020 | 31/12/2019 | 30/06/2020 | 31/12/2019 |
| A. ATTIVITA' DI RISCHIO | ||||
| A.1 Rischio di credito e di controparte | 21.960.656 | 19.444.377 | 2.255.846 | 2.072.548 |
| 1. Metodologia standardizzata | 21.960.656 | 19.444.377 | 2.255.846 | 2.072.548 |
| 2. Metodologia basata sui rating interni | - | - | - | |
| 2.1 Base | - | - | ||
| 2.2 Avanzata | - | - | ||
| 3. Cartolarizzazioni | - | - | ||
| B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA | ||||
| B.1 Rischio di credito e di controparte | 180.468 | 165.804 | ||
| B.2 Rischio di aggiustamento della valutazione del credito | 81 | 80 | ||
| B.3 Rischio di regolamento | 2 | 2 | ||
| B.4 Rischi di mercato | 2.184 | 3.192 | ||
| 1. Metodologia standard | 2.184 | 3.192 | ||
| 2. Modelli interni | - | - | ||
| 3. Rischio di concentrazione | - | - | ||
| B.5 Rischio operativo | 88.265 | 88.265 | ||
| 1. Metodo base | - | - | ||
| 2. Metodo standardizzato | 88.265 | 88.265 | ||
| 3. Metodo avanzato | - | - | ||
| B.6 Altri elementi di calcolo | - | - | ||
| B.7 Totale requisiti prudenziali | 271.000 | 257.343 | ||
| C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA | ||||
| C.1 Attività di rischio ponderate | 3.387.496 | 3.216.788 | ||
| C.2 Capitale primario di classe 1/Attività di rischio ponderate (CET1 capital ratio) | 24,12% | 18,12% | ||
| C.3 Capitale di classe 1/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) | 38,88% | 33,67% | ||
| C.4 Fondi propri/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) | 38,88% | 33,67% |
Le attività di rischio ponderate sono state determinate come prodotto fra il totale dei requisiti prudenziali e 12,5 (l'inverso del coefficiente minimo obbligatorio pari all'8%).
L''incremento delle Attività di rischio ponderate a giugno 2020 è riconducibile principalmente alla crescita del business, all'attività di prestito titoli e agli investimenti in obbligazioni garantite.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 30/06/2020 | 31/12/2019 | |||||
| Portafoglio di appartenenza | Esposizione al rischio di credito e controparte |
Attività ponderate per il rischio |
Requisito patrimoniale |
Esposizione al rischio di credito e controparte |
Attività ponderate per il rischio |
Requisito patrimoniale |
| Totale con metodo IRB | - | - | - | - | - | - |
| Amministrazioni centrali e banche centrali |
14.892.276 | 67.713 | 5.417 | 14.075.686 | 127.206 | 10.177 |
| Amministrazioni regionali o autorità locali |
241.272 | - | - | - | - | - |
| Organismi del settore pubblico | 324.823 | 1 | - | 279.893 | - | - |
| Banche multilaterali di sviluppo | 630.036 | - | - | 465.887 | - | - |
| Organizzazioni internazionali | 799.045 | - | - | 656.102 | - | - |
| Enti | 1.193.953 | 222.697 | 17.816 | 572.645 | 97.290 | 7.783 |
| Imprese | 163.719 | 163.719 | 13.098 | 173.865 | 173.865 | 13.909 |
| Al dettaglio | 1.124.632 | 843.474 | 67.477 | 1.240.088 | 930.066 | 74.405 |
| Garantite da ipoteche su immobili |
1.630.978 | 571.464 | 45.717 | 1.155.945 | 404.998 | 32.400 |
| Esposizioni in stato di default | 3.779 | 3.800 | 304 | 3.502 | 3.506 | 280 |
| Posizioni associate a un rischio particolarmente elevato |
1.116 | 1.673 | 134 | 2.307 | 3.461 | 277 |
| Obbligazioni garantite | 642.615 | 66.411 | 5.313 | 544.598 | 56.612 | 4.529 |
| Esposizioni verso enti e imprese con una valutazione del merito di credito a breve termine |
- | - | - | - | - | - |
| Organismi di investimento collettivo del risparmio (O.I.C.R.) |
345 | 345 | 28 | 873 | 873 | 70 |
| Strumenti di capitale | 8.760 | 8.761 | 701 | 8.697 | 8.697 | 696 |
| Altre posizioni | 303.090 | 303.083 | 24.247 | 264.143 | 264.137 | 21.131 |
| Totale con metodo standardizzato |
21.960.439 | 2.253.141 | 180.252 | 19.444.230 | 2.070.710 | 165.657 |
| Esposizioni verso Controparti centrali nella forma di contributi prefinanziati al fondo di garanzia |
2.705 | 216 | 1.838 | 147 | ||
| Attività di rischio - Rischio di credito e controparte |
21.960.439 | 2.255.846 | 180.468 | 19.444.230 | 2.072.548 | 165.804 |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Tipologia di rischio | Metodologia utilizzata | Requisiti patrimoniali 30/06/2020 |
Requisiti patrimoniali 31/12/2019 |
| 1. Attività di rischio per cassa | Metodologia standardizzata | 171.806 | 163.483 |
| 2. Garanzie rilasciate e impegni ad erogare fondi | Metodologia standardizzata | 132 | 141 |
| 3. Contratti derivati | Metodo del valore corrente | 290 | 316 |
| 4. Operazioni SFT | CRM - Metodo integrale con rettifiche di vigilanza per volatilità |
8.024 | 1.717 |
| Requisiti patrimoniali rischio di credito e controparte | 180.252 | 165.657 | |
| Requisiti patrimoniali esposizioni verso controparti centrali nella forma di contributi prefinanziati al Fondo di Garanzia |
216 | 147 | |
| Rischi di mercato | |||
| 1. Rischio di cambio | Metodologia standard | 17 | 128 |
| 2. Rischio posizione titoli di debito | Metodologia standard | 788 | 1.758 |
| 3. Rischio posizione titoli di capitale | Metodologia standard | 1.180 | 1.202 |
| 4. Rischio di posizione su merci | Metodologia standard | 199 | 86 |
| 5. Rischio di posizione in OIC | Metodologia standard | - | 18 |
| Requisiti patrimoniali rischi di mercato | 2.184 | 3.192 | |
| 1. Rischio di concentrazione | Metodologia standard | - | |
| Requisiti patrimoniali rischio di concentrazione | - | - | |
| 1. Rischio di aggiustamento della valutazione del credito | Metodologia standard | 81 | 80 |
| Requisiti patrimoniali rischio di aggiustamento della valutazione del credito | 81 | 80 | |
| 1. Rischio di regolamento | Metodologia standard | 2 | 2 |
| Requisiti patrimoniali rischio di regolamento | 2 | 2 | |
| 1. Rischio operativo | Metodologia standard | 88.265 | 88.265 |
| Requisiti patrimoniali rischio operativo | 88.265 | 88.265 | |
| Requisiti patrimoniali totali | 271.000 | 257.343 |
Parte H – Operazioni con parti correlate
Si forniscono di seguito le informazioni sui compensi corrisposti ai dirigenti con responsabilità strategiche e sulle transazioni poste in essere con le parti correlate, ai sensi dello IAS 24.
I dirigenti con responsabilità strategiche sono i soggetti che nell'ambito della Capogruppo hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività delle Società. Sono inclusi in questa categoria, oltre ai componenti del Consiglio di Amministrazione ed i membri del Collegio Sindacale di FinecoBank in linea con le previsioni della Circolare di Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successive modifiche e aggiornamenti, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, il Vice Direttore Generale/Responsabile Direzione GBS, il Responsabile Direzione Chief Financial Officer, il Responsabile Direzione Commerciale Rete PFA e Private Banking, il Vice Direttore Generale/Responsabile Global Business.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componenti reddituali/settori | Totale 30.06.2020 | Totale 30.06.2019 |
| Compensi corrisposti ai "Dirigenti Strategici", Amministratori e Collegio sindacale | ||
| a) benefici a breve termine | 3.455 | 2.730 |
| b) benefici successivi al rapporto di lavoro | 128 | 100 |
| di cui relativi a piani a prestazioni definite | - | - |
| di cui relativi a piani a contribuzioni definite | 128 | 100 |
| c) altri benefici a lungo termine | - | - |
| d) indennità per la cessazione del rapporto di lavoro | - | - |
| e) pagamenti in azioni | 1.216 | 1.186 |
| Totale | 4.799 | 4.016 |
Il Consiglio di Amministrazione, al fine di assicurare il costante rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari attualmente vigenti in materia di informativa societaria riguardanti le operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse, ha approvato, in occasione della riunione del 5 novembre 2019, con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale, la nuova "Global Policy Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse del Gruppo FinecoBank" (la ""Global Policy").
Tale Global Policy contiene le disposizioni da osservare nella gestione:
Premesso quanto sopra, nel corso primo semestre del 2020 sono state poste in essere dal Gruppo operazioni con parti correlate in genere, italiane ed estere, di minore rilevanza rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, perfezionate a condizioni standard, ovvero a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti; non sono state poste in essere altre operazioni con parti correlate tali da influire in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca e del Gruppo FinecoBank, né operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate.
Nel prospetto che segue sono indicate le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 30 giugno 2020, distinte per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24:
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al 30 giugno 2020 | ||||||
| Amministratori, collegio sindacale e dirigenti strategici |
Altre parti correlate |
Totale | % sull'importo di bilancio |
Azionisti | % sull'importo di bilancio |
|
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela |
960 | 17 | 977 | 0,01% | 4.199 | 0,02% |
| Totale attivo | 960 | 17 | 977 | - | 4.199 | 0,01% |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) debiti verso la clientela |
1.533 | 538 | 2.071 | 0,01% | 722 | 0,00% |
| Altre passività | 135 | - | 135 | 0,04% | - | - |
| Totale del passivo | 1.668 | 538 | 2.206 | 0,01% | 722 | 0,00% |
| Garanzie rilasciate e impegni | 86 | 10 | 96 | 0,19% | - | - |
Relativamente alle operazioni di cui sopra, distinte per tipologia di parte correlata, si propone anche il dettaglio dell'impatto sulle principali voci di conto economico consolidato:
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Conto economico 1° semestre 2020 | ||||||
| Amministratori, collegio sindacale e dirigenti strategici |
Altre parti correlate |
Totale | % sull'importo di bilancio |
Azionisti | % sull'importo di bilancio |
|
| Interessi attivi e proventi assimilati | 1 | - | 1 | 0,00% | - | - |
| Commissioni attive | 3 | 2 | 5 | 0,00% | 9.010 | 2,49% |
| Commissioni passive | - | - | - | - | (1.208) | 0,80% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | - | - | - | - | (16) | 0,21% |
| Altri oneri/proventi di gestione | 24 | 3 | 27 | 0,05% | - | - |
| Totale conto economico | 28 | 5 | 33 | 7.786 |
Con riferimento alla categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" si precisa che, in applicazione della speciale disciplina prevista dall'art. 136 del D.Lgs 385/93 (TUB), le obbligazioni poste in essere nei confronti dei soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo ai sensi della richiamata norma hanno formato oggetto di unanime deliberazione del Consiglio di Amministrazione assunta con il voto favorevole di tutti i membri del Collegio Sindacale, secondo le modalità ed i criteri previsti dal citato art. 136 TUB.
La categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" comprende i rapporti nei confronti degli stessi (con esclusione dei relativi compensi di cui si è data informativa nel precedente punto 1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica) e nei confronti del Responsabile Internal Audit di FinecoBank, rappresentati principalmente da attività a fronte di crediti per utilizzo carte di credito, mutui e passività a fronte della liquidità depositata dagli stessi presso la Banca. Il conto economico del primo semestre 2020 si riferisce ai costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette.
Per quanto riguarda la categoria "Altre parti correlate" si precisa che la stessa raggruppa, ove presenti, i dati relativi:
I rapporti nei confronti di "Altre parti correlate", sono rappresentati principalmente da attività a fronte di crediti per utilizzo carte di credito e passività a fronte della liquidità depositata presso la Banca. Il conto economico del primo semestre 2020 si riferisce ai costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette.
La categoria "Azionisti" include gli azionisti e i relativi gruppi societari che alla data del 30 giugno 2020 detengono in FinecoBank una partecipazione superiore al 3% del capitale sociale rappresentato da azioni aventi diritto di voto. Le consistenze patrimoniali sono rappresentate da crediti e debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari riferiti alle commissioni da incassare e da pagare per l'attività di collocamento e gestione di prodotti del risparmio gestito. Il conto economico include le medesime commissioni attive e passive di competenza del primo semestre 2020.
Parte L – Informativa di settore
L'informativa di settore non è esposta in quanto il particolare modello di business di Fineco prevede una forte integrazione fra le differenti tipologie di attività compresa quella svolta dalla controllata Fineco Asset Management DAC in virtù del modello di business integrato verticalmente; pertanto non è significativo identificare settori operativi distinti.
I servizi bancari e d'investimento sono offerti da FinecoBank attraverso la rete dei consulenti finanziari e i canali online e mobile, che operano in modo tra loro coordinato e integrato. La completezza dei servizi offerti consente di proporsi quale unico punto di riferimento del cliente (one stop solution) per l'operatività bancaria e le esigenze d'investimento. Questa strategia fortemente integrata e fondata sul cliente ha come conseguenza il fatto che i ricavi e i margini relativi ai diversi prodotti/servizi (investing, banking e brokerage) sono, quindi, profondamente interdipendenti. Tale logica di integrazione è la stessa che ispira il top management nella definizione degli obiettivi aziendali e nell'identificazione degli strumenti atti a raggiungerli.
Per quanto riguarda le informazioni sui ricavi da clienti per ciascun prodotto/servizio, in considerazione di quanto sopra esposto, si rimanda ai risultati esposti nella Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato delle presenti Note illustrative.
Si evidenzia, infine, che la Banca opera in Italia e si rivolge, prevalentemente, a clientela retail italiana, stante il contributo non rilevante dell'operatività nei confronti dei clienti UK. La controllata Fineco Asset Management DAC svolge attività di gestione del risparmio sul territorio irlandese nei confronti di clientela retail italiana e nei confronti di clienti istituzionali, residenti principalmente in Lussemburgo e in Irlanda.
Le informazioni in merito al grado di dipendenza da eventuali principali clienti non sono considerate rilevanti dal management e quindi non vengono fornite.
Parte M – Informativa sul leasing
I contratti di leasing che rientrano nell'ambito di applicazione del principio sono rappresentati dai contratti di affitto degli immobili utilizzati dal Gruppo e dai negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari e gestiti direttamente dalla Banca, oltre ai contratti di locazione di macchinari e autovetture.
Il Gruppo è potenzialmente esposto ai flussi finanziari in uscita, per pagamenti variabili dovuti per il leasing (riferiti in particolare alla rivalutazione ISTAT), non inclusi nella valutazione iniziale della passività per leasing.
Il Gruppo ha determinato la durata del leasing, per ogni singolo contratto, considerando il periodo "non annullabile" durante il quale lo stesso ha il diritto di utilizzare l'attività sottostante e prendendo in considerazione tutti gli aspetti contrattuali che possono modificare tale durata, tra i quali, in particolare, l'eventuale presenza:
In generale, con riferimento ai contratti che prevedono la facoltà da parte della Banca o della controllata di rinnovare tacitamente la locazione al termine di un primo periodo contrattuale, la durata del leasing viene determinata basandosi sull'esperienza storica (in particolare per la Banca) e le informazioni disponibili alla data, considerando oltre al periodo non cancellabile anche il periodo oggetto di opzione di proroga (primo periodo di rinnovo contrattuale), salvo l'esistenza di piani aziendali di dismissione dell'attività locata nonché di chiare e documentate valutazioni da parte delle competenti strutture del Gruppo che inducano a ritenere ragionevole il mancato esercizio dell'opzione di rinnovo o l'esercizio dell'opzione di risoluzione, tenuto altresì conto, con riguardo in particolare ai negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari della Banca, delle strategie commerciali di reclutamento ed organizzazione territoriale della rete.
Il Gruppo non ha fornito garanzie sul valore residuo dell'attività locata e non ha impegni per la stipula dei contratti di leasing non inclusi nel valore della passività per leasing rilevata in bilancio.
In conformità con le regole del principio, che concede esenzioni al riguardo, sono stati esclusi i contratti che hanno oggetto i c.d. "low-value assets" (la cui soglia è stata identificata pari a 5 migliaia di euro) costituiti principalmente ai contratti di noleggio dei telefoni cellulari, tutti i contratti di leasing di durata contrattuale pari o inferiore ai 12 mesi (c.d. "short term lease") e si è deciso di non applicare il principio ai leasing di attività immateriali (rappresentati principalmente da locazione software). Per tali contratti, i relativi canoni sono rilevati a conto economico su base lineare per la corrispondente durata.
Per quanto riguarda le informazioni sui diritti d'uso acquisiti con il leasing si rimanda a quanto illustrato nella Parte B – Attivo - Sezione 9 – Attività materiali – Voce 90 delle presenti Note illustrative.
Per quanto riguarda le informazioni sui debiti per leasing contenute si rimanda a quanto illustrato nella Parte B – Passivo – Sezione 1 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 10 delle presenti Note illustrative.
Inoltre, con riferimento alle informazioni:
Si precisa che non stati rilevati utili e le perdite derivanti da operazioni di vendita e retrolocazione, nonché proventi derivanti da operazioni di subleasing.
Si riportano di seguito gli ammortamenti rilevati nell'esercizio per i diritti d'uso acquisiti con il leasing suddivisi per classe di attività sottostante:
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Ammortamento | |
| Attività | 1° semestre 2020 |
| Diritti d'uso acquisiti con il leasing | |
| 1. Attività materiali | (5.691) |
| 1.1 terreni | - |
| 1.2 fabbricati | (5.561) |
| 1.3 mobili | - |
| 1.4 impianti elettronici | - |
| 1.5 altre | (130) |
Alla data del 30 giugno 2020 non vi sono impegni per leasing a breve termine per i quali non sia già stato rilevato il costo nel conto economico del primo semestre 2020.
Il Gruppo ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate esclusivamente da contratti di locazione per una parte della superficie dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11, classificati in bilancio come leasing operativi.
Con riferimento alle modalità con le quali il locatore gestisce il rischio associato ai diritti che conserva sulle attività sottostanti, si precisa che i contratti includono delle clausole che vietano al conduttore di cedere a terzi il contratto senza il consenso scritto del locatore, aggiornamenti periodici del canone in funzione della variazione accertata dell'indice ISTAT per i prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati e una scadenza contrattuale al termine della quale, in caso di mancato rinnovo ove previsto, il contratto di locazione cessa e i locali rientrano nella disponibilità del locatore.
I pagamenti dovuti per il leasing operativo sono stati rilevati, per competenza, nel conto economico consolidato come proventi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella Parte C – Sezione 16 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 230 delle presenti Note illustrative.
Il Gruppo non ha rilevato finanziamenti per leasing. Per quanto riguarda le attività concesse in leasing operativo, come precedentemente descritto, il Gruppo ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11.
I pagamenti dovuti per il leasing operativo sono stati rilevati, per competenza, nel conto economico consolidato come proventi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella Parte C – Sezione 16 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 230 delle presenti Note illustrative.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Di seguito si riportano i pagamenti dovuti per il leasing da ricevere non attualizzati suddivisioni per scadenza. Si precisa che i pagamenti si riferiscono ai canoni contrattuali previsti nei contratti di locazione di parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, i quali consentono ai locatari di recedere anticipatamente nel rispetto del preavviso previsto nel contratto stesso.
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Fasce temporali | Totale 30/06/2020 pagamenti da ricevere per il leasing |
| Fino a 1 anno | 730 |
| Da oltre 1 anno fino a 2 anni | 730 |
| Da oltre 2 anni fino a 3 anni | 730 |
| Da oltre 3 anni fino a 4 anni | 730 |
| Da oltre 4 anni fino a 5 anni | 445 |
| Da oltre 5 anni | 120 |
| Totale | 3.485 |
Come indicato precedentemente, il Gruppo ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11. Per l'informativa in merito alle modalità con le quali il Gruppo gestisce il rischio associato ai diritti che conserva sulle attività sottostanti si rimanda al paragrafo "Informazioni qualitative" contenuto nella presente sezione.
Allegati Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio consolidato riclassificato
FinecoBank · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2020 209
Allegati Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio consolidato riclassificato
210 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2020· FinecoBank
Allegati
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Consistenze al | |||
| ATTIVO | 30/06/2020 | 31/12/2019 | |
| Cassa e disponibilità liquide = voce 10 | 909.802 | 754.386 | |
| Attività finanziarie di negoziazione | 14.591 | 7.933 | |
| 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico a) attività finanziarie detenute per la negoziazione |
14.591 | 7.933 | |
| Finanziamenti a banche | 723.189 | 566.033 | |
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche | 9.089.350 | 9.440.362 | |
| a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di debito | (8.366.161) | (8.874.329) | |
| Finanziamenti a clientela | 4.204.291 | 3.679.829 | |
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela | 18.624.171 | 16.776.467 | |
| a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di debito | (14.419.880) | (13.096.638) | |
| Altre attività finanziarie | 22.946.524 | 22.304.892 | |
| 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
10.575 | 12.226 | |
| 30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 149.908 | 321.699 | |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di debito | 8.366.161 | 8.874.329 | |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di debito | 14.419.880 | 13.096.638 | |
| Coperture | 75.577 | 64.939 | |
| 50. Derivati di copertura | 21.930 | 36.059 | |
| 60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica | 53.647 | 28.880 | |
| Attività materiali = voce 90 | 153.685 | 152.048 | |
| Avviamenti = voce 100. Attività immateriali di cui: avviamento | 89.602 | 89.602 | |
| Altre attività immateriali = voce 100 al netto dell'avviamento | 36.592 | 37.492 | |
| Attività fiscali = voce 110 | 4.186 | 23.444 | |
| Altre attività = voce 130 | 254.169 | 342.309 | |
| Totale dell'attivo | 29.412.208 | 28.022.907 |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Consistenze al | |||
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 30/06/2020 | 31/12/2019 | |
| Debiti verso banche | 113.137 | 154.653 | |
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) debiti verso banche | 113.137 | 154.653 | |
| Debiti verso clientela | 27.021.199 | 25.919.858 | |
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) debiti verso clientela | 27.021.199 | 25.919.858 | |
| Passività finanziarie di negoziazione = voce 20 | 8.209 | 3.777 | |
| Coperture | 207.116 | 94.950 | |
| 40. Derivati di copertura | 188.770 | 80.852 | |
| 50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica | 18.346 | 14.098 | |
| Passività fiscali = voce 60 | 62.928 | 11.437 | |
| Altre passività | 443.965 | 455.748 | |
| 80. Altre passività | 331.133 | 343.859 | |
| 90. Trattamento di fine rapporto | 4.722 | 4.810 | |
| 100. Fondo rischi ed oneri | 108.110 | 107.079 | |
| Patrimonio | 1.555.654 | 1.382.484 | |
| - capitale e riserve | 1.373.995 | 1.093.117 | |
| 140. Strumenti di capitale | 500.000 | 500.000 | |
| 150. Riserve | 678.378 | 397.593 | |
| 160. Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 | |
| 170. Capitale | 201.153 | 200.941 | |
| 180. Azioni proprie | (7.470) | (7.351) | |
| - riserve da valutazione | 1.485 | 1.002 | |
| 120. Riserve da valutazione di cui: valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 2.415 | 3.159 | |
| 120. Riserve da valutazione di cui: utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti | (930) | (2.157) | |
| - Risultato netto = voce 200 | 180.174 | 288.365 | |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 29.412.208 | 28.022.907 |
| 1° semestre CONTO ECONOMICO 2020 2019 Interessi netti 138.229 141.767 30. Margine d'interesse 137.398 141.767 831 - + commissioni nette prestito titoli di Tesoreria Dividendi e altri proventi su partecipazioni - - 70. Dividendi e proventi simili 53 63 (23) (38) a dedurre: dividendi e proventi simili su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione inclusi in voce 70 (30) (25) a dedurre: dividendi e proventi simili su partecipazioni e titoli rappresentativi di capitale obbligatoriamente valutati al fair value inclusi in voce 70 Commissioni nette = voce 60 209.739 158.643 60. Commissioni nette 210.570 158.643 (831) - a dedurre: commissioni nette prestito titoli di Tesoreria Risultato negoziazione, coperture e fair value 56.482 17.837 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 49.578 18.155 90. Risultato netto dell'attività di copertura (871) (381) 110. Risultato netto delle attività e passività valutate al fair value (1.099) (2.784) 100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 1.770 727 23 38 + dividendi e proventi simili su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione (da voce 70) 30 25 + dividendi e proventi simili su partecipazioni e titoli rappresentativi di capitale obbligatoriamente valutati al fair value (da voce 70) 7.051 2.057 + utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (non deteriorati) Saldo altri proventi/oneri 1.392 537 230. Altri oneri/proventi di gestione 52.621 50.246 (52.263) (50.817) a dedurre: altri proventi di gestione - di cui: recupero di spese 1.034 1.108 a dedurre: rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi 100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (non deteriorati) 7.051 2.057 (7.051) (2.057) a dedurre: utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (non deteriorati) MARGINE D'INTERMEDIAZIONE 405.842 318.784 Spese per il personale (48.893) (44.097) 190. Spese amministrative - a) spese per il personale (48.893) (44.097) Altre spese amministrative (123.338) (123.742) 190. Spese amministrative - b) altre spese amministrative (123.207) (122.634) 903 - a dedurre: contributi ex-ante Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) (1.034) (1.108) + rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi Recuperi di spesa 52.263 50.817 230. Altri oneri/proventi di gestione - di cui: recupero di spese 52.263 50.817 Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali (12.268) (10.510) 210. Rettifiche/riprese di valore su attività materiali (9.428) (7.860) 220. Rettifiche/riprese di valore su attività immateriali (2.840) (2.650) Costi operativi (132.236) (127.532) RISULTATO DI GESTIONE 273.606 191.252 Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (3.670) (146) 130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (7.451) 5.666 3.806 (5.844) a dedurre: rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito 130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (6) (39) a dedurre: Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli di 6 39 debito 140. Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni 21 - 200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri a) per rischio di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate (46) 32 RISULTATO NETTO DI GESTIONE 269.936 191.106 Accantonamenti per rischi ed oneri (7.636) (3.836) 200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri b) altri accantonamenti netti (6.733) (3.836) (903) - + contributi ex-ante Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) Profitti netti da investimenti (3.818) 5.805 (3.806) 5.844 + Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (6) (39) + Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli di debito 280. Utili (Perdite) da cessione di investimenti (6) - RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 258.482 193.075 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente = voce 300 (78.308) (58.961) RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 180.174 134.114 RISULTATO DEL PERIODO 180.174 134.114 |
(Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| RISULTATO DEL PERIODO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 180.174 | 134.114 |
Allegati Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio consolidato riclassificato
214 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2020· FinecoBank
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato, nel corso del primo semestre 2020.
Milano, 31 luglio 2020
FinecoBank S.p.A. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale Alessandro Foti
FinecoBank S.p.A. Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Lorena Pelliciari
Relazione della Società di Revisione Relazione della Società di Revisione
216 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2020· FinecoBank
Relazione della Società di Revisione Relazione della Società di Revisione
FinecoBank · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2020 217
Relazione della Società di Revisione
Relazione della Società di Revisione

Relazione della Società di Revisione Relazione della Società di Revisione
220 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2020· FinecoBank
Glossario
Applicando questa metodologia l'ammontare del requisito di rischio operativo è determinato per mezzo di modelli di calcolo basati su dati di perdita operativa e altri elementi di valutazione raccolti ed elaborati dalla banca. Soglie di accesso e specifici requisiti di idoneità sono previsti per l'utilizzo dei metodi Standardizzato e Avanzati. Per i sistemi AMA i requisiti riguardano, oltre che il sistema di gestione, anche quello di misurazione.
Vedi voce "RWA – Risk Weighted Assets".
Fondi comuni di investimento, gestioni patrimoniali e prodotti assicurativi.
Titoli di stato, obbligazioni ed azioni.
Processo di controllo sull'attività e sulla contabilità societaria che viene svolto sia da strutture interne (internal audit) che da società di revisione esterne (external audit).
Le AFR sono le risorse che possono essere utilizzate per tutelare la banca dall'insolvenza. Le AFR sono una misura economica che considera le riserve potenziali, gli strumenti di debito ibridi, le riserve IFRS, l'avviamento ed altri asset intangibili, le azioni proprie detenute ed i profitti attesi.
Riferito a strumenti finanziari, in particolare titoli, l'espressione identifica la parte di tali portafogli destinata all'attività "proprietaria".
Misure adottate delle competenti autorità di risoluzione che possono prevedere la conversione di strumenti di debito in azioni o la riduzione del valore delle passività, imponendo perdite ad alcune categorie di creditori ai sensi della BRRD.
Accordo internazionale sui requisiti patrimoniali delle banche in relazione ai rischi assunti dalle stesse. Tale accordo è stato recepito, a livello nazionale, dalle rispettive autorità di vigilanza competenti, ivi inclusa, con riferimento alla Repubblica Italiana, Banca d'Italia. La nuova regolamentazione prudenziale, entrata in vigore in Italia nel 2008, si basa su tre pilastri.
Accordo internazionale di modifica di Basilea 2 adottato nel dicembre 2010, contenente modifiche alla regolamentazione prudenziale in materia di capitale e liquidità delle banche, con un'entrata in vigore graduale dei nuovi requisiti prudenziali a partire dal 1° gennaio 2014 e fino al 31 dicembre 2019. Tali regole sono state attuate a livello europeo dal "Pacchetto" CRD IV.
Indica la Direttiva approvata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio, rispettivamente in data 15 aprile e 6 maggio 2014, concernente l'istituzione di un quadro di risanamento e di risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento (Bank Recovery and Resolution Directive).
Il b.p. o basis point rappresenta lo 0,01% di una determinata quantità, ovvero la centesima parte di un punto percentuale. 100 basis point equivalgono ad un 1%.
Comportamento commisurato alle esperienze più significative e/o al miglior livello raggiunto dalle conoscenze riferite ad un certo ambito tecnico/professionale.
Stato previsionale dell'andamento dei costi e dei ricavi futuri di un'azienda.
Livello di capitale richiesto a una banca per coprire le perdite che potrebbero verificarsi con un orizzonte di un anno e una certa probabilità o livello di confidenza. Il Capitale Economico è una misura della variabilità della Perdita Attesa del portafoglio e dipende dal livello di diversificazione del portafoglio stesso.
Rappresenta l'ammontare di capitale necessario per fronteggiare perdite potenziali ed è necessario per supportare le attività di business e le posizioni detenute. Il Capitale Interno è dato dalla somma del capitale economico, ottenuto tramite aggregazione delle diverse tipologie di rischio, più una riserva per considerare effetti del ciclo e rischio di modello.
La componente primaria di capitale secondo la normativa di Basilea 3, rappresentata principalmente dal capitale ordinario versato, dalle relative riserve sovrapprezzo, dall'utile di periodo, dalle riserve e da altre rettifiche regolamentari, così come previsto dal Regolamento CRR e dalle Disposizioni di Vigilanza.
Strumenti rappresentativi di capitale in linea con le disposizioni del regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) sui requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento, che presentano le seguenti caratteristiche:
Capitale di classe 1 (tier 1) comprende il Capitale primario di Classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) e il Capitale aggiuntivo di Classe 1 (Additional Tier 1 - AT1).
Contratto derivato con il quale un soggetto (venditore di protezione) si impegna, a fronte del pagamento di un importo, a corrispondere ad un altro soggetto (acquirente di protezione) un ammontare prefissato, nel caso si verifichi un prestabilito evento connesso al deterioramento del merito creditizio di una terza controparte (reference entity).
Chief Financial Officer.
Un'unità generatrice di flussi finanziari è il più piccolo gruppo identificabile di attività che genera flussi finanziari in entrata che sono ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività.
Classe, che dipende dai rating esterni, che è utilizzata per assegnare le ponderazioni di rischio nell'ambito dell'approccio standard del rischio di credito.
Azione di restituzione del bonus percepito qualora, successivamente all'erogazione, siano emersi comportamenti dolosi o colposi del dipendente che, se conosciuti al momento dell'erogazione, sarebbero stati tali da non rispettare la valutazione di conformità, ovvero tale erogazione sia stata effettuata in violazione delle disposizioni di legge o regolamentari.
Segmento di clientela corrispondente alle imprese di medie e grandi dimensioni.
Rapporto tra i costi operativi e il margine di intermediazione. È uno dei principali indicatori dell'efficienza gestionale della banca: minore è il valore espresso da tale indicatore, maggiore l'efficienza della banca.
È il rapporto tra le Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e i crediti verso clientela (media delle medie degli ultimi quattro trimestri, calcolati come media del saldo di fine trimestre e saldo del fine trimestre precedente). Il perimetro include solo i crediti di finanziamento verso clientela ordinaria. È uno degli indicatori della rischiosità degli attivi della banca: al decrescere di tale indicatore diminuisce la rischiosità degli attivi della banca.
È il rapporto fra Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e i crediti verso clientela (media del saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente). Il perimetro delle esposizioni esclude le posizioni derivanti da titoli e anticipazioni ai consulenti finanziari.
Il covenant è una clausola, concordata esplicitamente in fase di definizione contrattuale, che riconosce al soggetto finanziatore il diritto di rinegoziare o revocare il credito al verificarsi degli eventi previsti nella clausola stessa, collegando le performance economico-finanziarie del debitore ad eventi risolutivi/modificativi delle condizioni contrattuali (scadenza, tassi, ecc.).
Obbligazioni Bancarie Garantite (OBG) che, oltre alla garanzia della banca emittente, possono usufruire anche della garanzia di un portafoglio di mutui ipotecari od altri prestiti di alta qualità ceduti, per tale scopo, ad un'apposita società veicolo "SPV – Special Purpose Vehicle" (vedi voce).
EL%= EL/EAD
Rappresenta la perdita attesa come percentuale dell'esposizione in caso di default (EAD) del portafoglio in bonis.
Il perimetro è la clientela del portafoglio in bonis.
Direttive UE n. 2006/48 e 2006/49, recepite dalla Banca d'Italia con la circolare n. 263/2006 del 27 dicembre 2006 e successivi aggiornamenti. Il "Pacchetto" CRD IV invece abroga le due Direttive citate ed è composta dalla Direttiva UE 2013/36 sull'accesso all'attività degli enti creditizi e sulla vigilanza prudenziale e dal Regolamento UE 575/2013 relativo ai requisiti prudenziali, recepiti dalla Banca d'Italia con la circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti.
I crediti sono sottoposti ad una periodica ricognizione volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione (al valore di mercato pari, di norma, all'importo erogato comprensivo dei costi e ricavi di transazione che sono direttamente attribuibili all'erogazione del credito) mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Rientrano in tale ambito i crediti ai quali è stato attribuito lo status di sofferenze, inadempienze probabili e scaduti, secondo le regole di Banca d'Italia coerenti con la normativa IAS/IFRS (vedi voce).
Attenuazione del rischio di credito (Credit Risk Mitigation) è un insieme di tecniche, contratti accessori al credito o altri strumenti (ad esempio attività finanziarie, garanzie) che consentono una riduzione dei requisiti di capitale di rischio di credito.
Chief Risk Officer.
Identifica la condizione di dichiarata impossibilità ad onorare i propri debiti e/o il pagamento dei relativi interessi.
Relativa alle posizioni in o fuori bilancio, è definita come la stima del valore futuro di un'esposizione al momento del default del debitore. Sono legittimate a stimare l'EAD solo le banche che soddisfano i requisiti per l'adozione dell'approccio "IRB – Internal Rating Based" (vedi voce) avanzato. Per le altre è necessario fare riferimento alle stime regolamentari.
L'Autorità Bancaria Europea (ABE) è un'autorità indipendente dell'Unione europea (UE), che opera per assicurare un livello di regolamentazione e di vigilanza prudenziale efficace e uniforme nel settore bancario europeo.
Agenzia per il credito all'esportazione (Export Credit Agency).
Agenzia esterna per la valutazione del merito di credito (External Credit Assessment Institution).
Banca Centrale Europea (BCE). La BCE è la Banca Centrale per la moneta unica europea, l'euro.
Sono le perdite che si manifestano in media entro un intervallo temporale di un anno su ogni esposizione (o pool di esposizioni).
Indicatore della redditività di una società calcolato dividendo l'utile netto per il numero medio delle azioni in circolazione al netto delle azioni proprie.
Indicatore della redditività di una società calcolato dividendo l'utile netto per il numero medio delle azioni diluite in circolazione al netto delle azioni proprie.
Ai sensi degli Implementing Technical Standard EBA, le esposizioni non performing sono tutte le esposizioni in bilancio e fuori bilancio per le quali sono soddisfatti i seguenti criteri:
Esposizioni per cassa, diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, sono scadute o sconfinanti. Esse rappresentano l'intera esposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate nella categoria delle inadempienze probabili e delle sofferenze, che alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni nonché i requisiti fissati dalla normativa prudenziale locale per l'inclusione degli stessi nelle "esposizioni scadute" (banche standardizzate) ovvero delle "esposizioni in default" (banche IRB).
L'EVA è un indicatore del valore creato da un'azienda. Esso esprime la capacità dell'impresa di creare valore; è calcolato come differenza tra l'utile netto, escludendo gli oneri straordinari e i relativi effetti fiscali (oneri di integrazione e i profitti netti da investimenti straordinari), e il costo figurativo del capitale allocato; quest'ultimo è stato calcolato sia utilizzando il maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico assorbito sia utilizzando il patrimonio netto contabile (media dei fine trimestri dell'anno).
Corrispettivo al quale, in un mercato di libera concorrenza, un bene può essere scambiato o una passività estinta, tra parti consapevoli e indipendenti.
I Fondi propri di una banca sono costituiti da una serie di elementi normativamente definiti (al netto degli elementi negativi da dedurre) classificati in base alla qualità patrimoniale e alla capacità di assorbimento delle perdite. Dal 1° gennaio 2014, a seguito dell'entrata in vigore del CRR, i Fondi Propri sono costituiti dalla somma del capitale di classe 1 e del capitale di classe 2.
Ai sensi degli Implementing Technical Standard EBA, si definiscono Forborne le esposizioni a cui sono state estese misure di Forbearance, ossia concessioni nei confronti di un debitore che ha affrontato - oppure che è in procinto di affrontare - difficoltà a rispettare i propri impegni finanziari (financial difficulties).
Approvvigionamento, sotto varie forme, dei fondi necessari al finanziamento dell'attività aziendale o di particolari operazioni finanziarie.
Contratti standardizzati con cui le parti si impegnano a scambiarsi, a un prezzo predefinito e a una data futura, valute, valori mobiliari o beni. Tali contratti sono negoziati su mercati regolamentati, dove viene garantita la loro esecuzione.
Identifica l'avviamento pagato per l'acquisizione di una quota partecipativa, pari alla differenza tra il costo e la corrispondente quota di patrimonio netto, per la parte non attribuibile ad elementi dell'attivo della società acquisita.
Prodotti e/o servizi della Banca costruiti investendo in OICR selezionati tra quelli distribuiti per ciascuna asset class avendo riguardo ai differenti profili di rischio della clientela, offerti ai clienti della Banca nell'ambito del modello di architettura aperta guidata. Alla data del presente documento, rientrano nella categoria dei guided products il fondo di fondi multicompartimentale "Core Series", "Fondi Core", i Piani individuali di risparmio "PIR" e le polizze Unit Linked "Core Unit", "Advice Unit", "Core Multiramo", "Advice Top Valor", "Old Mutual" e "Best in class", "FAM Evolution", "FAM Target", "Core Pension", "Private Client Insurance" e "GP Private value", mentre rientra nella categoria dei guided services il servizio di consulenza evoluta (in materia di investimenti) "Fineco Advice", "Fineco Stars" e "Fineco Plus".
Rapporto fra i Guided products & services (vedi voce) e l'Asset Asset under management (vedi voce).
Rapporto fra i Guided products & services e il Total Financial Asset.
Indica la somma di tutte le esposizioni verso una controparte che sia uguale o superiore al 10% del Capitale ammissibile dell'Emittente, dove: (i) le esposizioni sono la somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio nei confronti di una controparte, così come definite dalla disciplina sui rischi di credito, senza l'applicazione dei fattori di ponderazione ivi previsti (sono escluse dalle esposizioni le attività di rischio dedotte nella determinazione dei Fondi Propri); (ii) una controparte è un cliente o un gruppo di clienti connessi.
High Net Worth Individual, che identificano i clienti Privati con un TFA superiore ad un milione di euro.
Principi contabili internazionali (International AccountingStandards - IAS) emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB), ente internazionale di natura privata costituito nell'aprile 2001, al quale partecipano le professioni contabili dei principali Paesi nonché, in qualità di osservatori, l'Unione Europea, lo IOSCO (International Organization of Securities Commissions) e il Comitato di Basilea. Tale ente ha raccolto l'eredità dell'International Accounting Standards Committee (IASC), costituito nel 1973 allo scopo di promuovere l'armonizzazione delle regole per la redazione dei bilanci delle società. Con la trasformazione dello IASC in IASB si è deciso, fra l'altro, di denominare i nuovi principi contabili "International Financial
Reporting Standards" (IFRS). A livello internazionale è in corso il tentativo di armonizzazione degli IAS/IFRS con gli "US GAAP – United States Generally Accepted Accounting Principles" (vedi voce).
Vedi voce "Basilea 2 – Pillar 2".
Nell'ambito degli "IAS/IFRS" (vedi voce), si riferisce alla perdita di valore di un'attività di bilancio, rilevata nel caso in cui il valore di bilancio sia maggiore del valore recuperabile ossia dell'importo che può essere ottenuto con la vendita o l'utilizzo dell'attività.
Esposizioni per cassa e fuori bilancio, per cui non ricorrono le condizioni per la classificazione del debitore fra le sofferenze e per le quali sussiste una valutazione di improbabilità che, in assenza di azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore sia in grado di adempiere integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione viene operata indipendentemente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati. La classificazione tra le inadempienze probabili non è necessariamente legata alla presenza esplicita di anomalie (il mancato rimborso) ma è bensì legata alla sussistenza di elementi indicativi di una situazione di rischio di inadempimento del debitore.
Polizze la cui prestazione a scadenza dipende dall'andamento di un parametro di riferimento che può essere un indice azionario, un paniere di titoli o un altro indicatore.
Metodo per la determinazione dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito nell'ambito del Pillar 1 di Basilea 2 (vedi voce). La disciplina si applica alle esposizioni del portafoglio bancario. Peraltro, nei metodi IRB le ponderazioni di rischio delle attività sono determinate in funzione delle valutazioni interne che le banche effettuano sui debitori (o, in taluni casi, sulle operazioni). Attraverso l'utilizzo dei sistemi basati sui rating interni, le banche determinano l'esposizione ponderata per il rischio. I metodi IRB si distinguono nel metodo di base e avanzato, differenziati in relazione ai parametri di rischio che le banche devono stimare: nel metodo di base le banche utilizzano proprie stime di "PD – Probabilità of Default" e i valori regolamentari per gli altri parametri di rischio; nel metodo avanzato le banche utilizzano proprie stime di "PD– Probabilità of Default", "LGD– Loss Given Default", "CCF – Credit Conversion Factor" e, ove previsto, "M - Maturity" (vedi voci). L'utilizzo dei metodi IRB ai fini del calcolo dei requisiti patrimoniali è subordinato all'autorizzazione della Banca d'Italia.
Vedi voce "Swap".
Accordo tra due o più imprese per lo svolgimento di una determinata attività economica attraverso, solitamente, la costituzione di una società per azioni.
Il costo del capitale è la remunerazione minima dell'investimento richiesta dall'azionista. È la somma di un tasso privo di rischio e un differenziale di rendimento che remuneri l'investitore per il rischio di credito e la volatilità del prezzo dell'azione. Il costo del capitale è calcolato utilizzando medie di medio-lungo periodo di parametri di mercato.
Insieme di indicatori che permettono di misurare le prestazioni di una determinata attività o processo.
Gli indicatori di rischio sono metriche quantitative che riflettono l'esposizione ai Rischi Operativi di specifici processi o prodotti: il valore espresso da un indicatore dovrebbe essere correlato a variazioni dei livelli di rischio.
Loss Confirmation Period.
Il Liquidity Coverage Ratio (LCR) è strutturato in modo da assicurare che un ente mantenga un livello adeguato di attività liquide di elevata qualità non vincolate che possano essere convertite in contanti per soddisfare il suo fabbisogno di liquidità nell'arco di 30 giorni di calendario in uno scenario di stress di liquidità particolarmente acuto specificato dalle autorità di vigilanza. L'LCR è definito come rapporto tra lo stock di attività liquide di elevata qualità e il totale dei flussi di cassa in uscita nei successivi 30 giorni di calendario.
Contratto con il quale una parte (locatore) trasferisce il diritto di utilizzo di un'attività all'altra parte (locatario) per un periodo di tempo determinato ed in cambio di un corrispettivo.
Valore atteso (eventualmente condizionato a scenari avversi) del rapporto, espresso in termini percentuali, tra la perdita a causa del default e l'importo dell'esposizione al momento del default "EAD- Exposure At Default" (vedi voce).
La Marginazione è la modalità di negoziazione che consente all'investitore di poter acquistare (Leva long o acquisto in leva) o vendere (Short Selling o vendita in leva allo scoperto) investendo soltanto una parte della liquidità necessaria.
Tipologia di contratto in forza del quale due o più parti regolano i termini essenziali di successive operazioni e/o di ulteriori contratti da porre in essere tra le stesse in futuro.
Strumento per la gestione ed il monitoraggio della liquidità a breve termine (liquidità operativa) che, attraverso la contrapposizione di attività e passività la cui scadenza è all'interno di ogni singola fascia temporale, consente di evidenziare gli sbilanci (periodali e cumulati) tra i flussi di cassa in entrata ed in uscita e, quindi, di calcolare il saldo netto del fabbisogno (o del surplus) finanziario nell'orizzonte temporale di un anno.
Le MRC sono state introdotte a livello di gruppo per caratterizzare più dettagliatamente le tipologie di perdita operativa. Esse infatti sono ottenute dalla combinazione dei sette event type previsti da Basilea II con uno o più prodotti offerti alla clientela.
L'indicatore Net Stable Funding Ratio (NSFR) è strutturato in modo da assicurare che le attività a lungo termine siano finanziate con almeno un importo minimo di passività stabili in relazione ai rispettivi profili di rischio di liquidità. L'NSFR è volto a limitare l'eccessivo ricorso alla raccolta all'ingrosso a breve termine in periodi di abbondante liquidità di mercato e a incoraggiare una migliore valutazione del rischio di liquidità basata su tutte le poste in bilancio e fuori bilancio. L'NSFR è definito come rapporto tra l'ammontare disponibile di provvista stabile e l'ammontare obbligatorio di provvista stabile.
L'indicatore NSFR Adjusted si basa sul ratio regolamentare NSFR (Net Stable Funding Ratio) ma è rettificato per scadenza (adjusted by bucket) considerando le scadenze rispettivamente superiori a 3 e 5 anni. L'NSFR Adjusted è quindi utilizzato per il monitoraggio e il controllo della situazione di liquidità strutturale sulle scadenze temporali più lunghe (oltre l'anno). L'NSFR è definito come rapporto tra le passività cumulate oltre l'anno e le attività cumulate oltre l'anno.
La voce comprende gli "OICVM – Organismi di Investimento Collettivo in Valori Mobiliari" (vedi voce) e gli altri Fondi comuni di investimento (fondi comuni di investimento immobiliare, fondi comuni di investimento chiusi).
La voce comprende i fondi comuni di investimento mobiliare aperti, italiani ed esteri, e le società di investimento a capitale variabile (Sicav). Queste ultime sono società per azioni a capitale variabile aventi per oggetto esclusivo l'investimento collettivo del patrimonio raccolto mediante l'offerta al pubblico di proprie azioni.
Rappresenta il diritto, ma non l'impegno, acquisito col pagamento di un premio, di acquistare (call option) o di vendere (put option) uno strumento finanziario a un prezzo determinato (strike price) oppure entro una data futura determinata (American option/European option).
La negoziazione OTC - Over The Counter consiste nello scambio di strumenti finanziari quali azioni, obbligazioni, derivati o merci direttamente fra due controparti. I mercati OTC non hanno contratti e modalità di compravendita standardizzati e non sono legati a una serie di norme (ammissioni, controlli, obblighi informativi, ecc.) che regolamentano i mercati ufficiali.
Indica la percentuale di utile netto distribuita agli azionisti. Tale quota dipende sostanzialmente dalle esigenze di auto finanziamento della società e dal rendimento atteso degli azionisti.
Probabilità che una controparte passi allo stato di "default" (vedi voce) entro un orizzonte temporale di un anno.
Piccole e medie imprese.
Servizi finanziari destinati alla clientela privata cosiddetta "di fascia alta" per la gestione globale delle esigenze finanziarie.
Conti correnti, pronti contro termine passivi e depositi vincolati.
È un indicatore calcolato come rapporto tra l'EVA (come sopra descritto) e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA) ed esprime in termini percentuali la capacità di creare valore per unità di capitale posto a presidio del rischio.
Indicatore dato dal rapporto tra il Capitale di Classe 1 (vedi voce) della banca e le sue attività ponderate in base al rischio "RWA – Risk Weighted Assets" (vedi voce).
Valutazione della qualità di una società o delle sue emissioni di titoli di debito sulla base della solidità finanziaria della società stessa e delle sue prospettive. Tale valutazione viene eseguita da agenzie specializzate o dalla banca sulla base di modelli interni.
Rapporto tra l'utile netto e il totale attivo di bilancio.
Segmento di clientela che comprende principalmente i privati, i professionisti, gli esercenti e gli artigiani.
Rappresenta il rischio che una variazione inattesa del merito creditizio di una controparte, del valore delle garanzie da questa prestate, o ancora dei margini da essa utilizzati in caso di insolvenza, generi una variazione inattesa nel valore della posizione creditoria della banca.
Rischio che la controparte di una transazione che riguarda strumenti finanziari possa andare in default prima del regolamento di tutti i flussi di cassa concordati.
Rappresenta il rischio che l'impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento a causa dell'incapacità di smobilizzare attività o di ottenere in modo adeguato fondi dal mercato (funding liquidity risk) ovvero a causa della difficoltà/impossibilità di monetizzare facilmente posizioni in attività finanziarie senza influenzarne in misura significativa e sfavorevole il prezzo per via dell'insufficiente profondità del mercato finanziario o di un suo temporaneo malfunzionamento (market liquidity risk).
Rappresenta l'effetto che variazioni nelle variabili di mercato possono generare sul valore economico del portafoglio, dove quest'ultimo comprende le attività detenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio di negoziazione, sia quelle iscritte nel banking book, ovvero l'operatività connessa con la gestione caratteristica della banca commerciale e con le scelte di investimento strategiche.
Rappresenta il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, sistemi o causati da eventi esterni. Tale definizione include il rischio legale e di compliance, ma esclude quello strategico e reputazionale. Ad esempio possono essere definite operative le perdite derivanti da frodi interne o esterne, rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro, reclami della clientela, distribuzione dei prodotti, multe e altre sanzioni derivanti da violazioni normative, danni ai beni patrimoniali dell'azienda, interruzioni dell'operatività e disfunzione dei sistemi, gestione dei processi.
Riserva di capitale anticiclica costituita da capitale primario di classe 1 ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza, secondo la nozione contenuta negli artt. 128 e 130 della CRD IV, pari ai Risk-Weighted Assets calcolati conformemente all'art. 92, paragrafo 3, del CRR moltiplicati per il coefficiente anticiclico specifico della Società, determinato secondo i criteri previsti dalle Disposizioni di Vigilanza in una misura compresa tra lo 0% e il 2,5%.
Secondo la nozione contenuta nell'art. 128 della CRD IV, è una riserva di capitale la cui costituzione è richiesta dalla normativa – come precisato anche dalle Disposizioni di Vigilanza – con l'obiettivo di dotare le banche di un buffer patrimoniale di elevata qualità da utilizzare nei momenti di tensione del mercato per prevenire disfunzioni del sistema bancario ed evitare interruzioni nel processo di erogazione del credito, pari al 2,5% dei Risk-Weighted Assets, calcolati conformemente all'articolo 92, paragrafo 3, del CRR su base individuale e consolidata.
Rapporto tra Available Financial Resources e Capitale Interno.
È un indicatore calcolato come rapporto tra l'utile netto operativo e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA).
Rapporto fra l'utile netto e il patrimonio netto contabile (esclusi i dividendi e le eventuali erogazioni liberali, per i quali è prevista la distribuzione, e le riserve da valutazione) medio del periodo, calcolato come media del saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente.
Si tratta del valore delle attività per cassa e fuori bilancio ponderate per il rischio in base a differenti fattori di ponderazione in funzione della classe in cui l'esposizione è classificata e della relativa qualità creditizia, ai sensi delle normative bancarie emanate dagli organi di vigilanza per il calcolo del coefficiente di solvibilità.
Identifica la situazione di maggiore o minore sensibilità con la quale determinate attività o passività reagiscono a variazioni dei tassi o di altri parametri di riferimento.
L'analisi di sensitività quantifica la variazione del valore di un portafoglio finanziario derivante da una variazione sfavorevole di fattori di rischio principali (tasso di interesse, tasso di cambio, equity).
Il complesso delle esposizioni nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dalla banca (es. indipendentemente dalla presenza di garanzie – reali o personali – a copertura delle esposizioni).
Società veicolo, entità legale (nella forma di società di persone, di capitali, trust ecc.) costituita al fine di perseguire specifici obiettivi, quali l'isolamento del rischio finanziario o l'ottenimento di particolari trattamenti regolamentari e/o fiscali riguardanti determinati portafogli di attività finanziarie. Per tale ragione l'operatività delle SPV è circoscritta attraverso la definizione di una serie di norme finalizzate a limitarne l'ambito di attività. Generalmente le SPV non sono partecipate dalla società per conto della quale sono costituite, ma al contrario il capitale è detenuto da terzi soggetti al fine di assicurare l'assenza di legami partecipativi con lo "Sponsor" (vedi voce). Le SPV sono normalmente strutture Bankruptcy remote, poiché le loro attività patrimoniali non possono essere escusse dai creditori della società per conto della quale sono costituite, anche in caso di insolvenza di quest'ultima.
Operazioni consistenti, di norma, nello scambio di flussi finanziari tra operatori secondo diverse modalità contrattuali. Nel caso di uno swap di tassi d'interesse ("IRS"), le controparti si scambiano flussi di pagamento indicizzati o meno a tassi d'interesse calcolati su un capitale nozionale di riferimento (ad esempio: una controparte corrisponde un flusso sulla base di un tasso fisso, l'altra sulla base di un tasso variabile). Nel caso di uno swap di valute (currency swap), le controparti si scambiano specifici importi di due diverse valute, restituendoli nel tempo secondo modalità predefinite che possono riguardare sia il capitale (nozionale) sia i flussi dei tassi d'interesse.
Asset Under Management (vedi voce), Asset Under Custody (vedi voce) e Raccolta diretta da clientela (vedi voce).
Le posizioni detenute a fini di negoziazione sono quelle intenzionalmente destinate a una successiva dismissione a breve termine e/o assunte allo scopo di beneficiare, nel breve termine, di differenze tra prezzi di acquisto e di vendita, o di altre variazioni di prezzo o di tasso d'interesse.
Un'unità esperta, interna ma sufficientemente indipendente giudica l'adeguatezza dei modelli interni per gli scopi interni e regolamentari e emette una conclusione formale circa la loro utilità ed efficacia. Di norma un prerequisito per il processo di validazione da parte delle autorità.
Metodo utilizzato per quantificare il livello di rischio. Misura la massima perdita potenziale che con una certa probabilità ci si attende possa essere generata con riferimento a uno specifico orizzonte temporale.
Glossario Glossario
FinecoBank · Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2020 231
GGInformativa al pubblico su lle esposizioni oggetto di misure applicate alla luce della crisi Covid-19 Con la comunicazione del 30 giugno 2020 Banca d'Italia ha dato attuazione agli Orientamenti dell'EBA relativi agli obblighi di segnalazione e di informativa al pubblico sulle esposizioni oggetto di misure applicate alla luce della crisi Covid-19 (EBA/GL/2020/07), che pertanto sono applicabili anche alle banche e ai gruppi bancari meno significativi.
Si riportano di seguito le tabelle oggetto di informativa al pubblico ai sensi dei suddetti orientamenti dell'EBA al 30 giugno 2020.
Si precisa che la Tabella 3 "Informazioni sui finanziamenti di nuova origine concessi nell'ambito dei nuovi regimi di garanzia pubblica introdotti in risposta alla crisi COVID-19" non è riportata in quanto risulta priva di valori.
| (Importi in migliaia) Valore |
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|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore contabile lordo | Rettifiche di valore cumulate, variazioni negative cumulate del fair value (valore equo) dovute al rischio di credito e accantonamenti |
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| Non deteriorate Deteriorate |
Non deteriorate | Deteriorate | ||||||||||||||
| di cui: esposizioni oggetto di misure di concession e |
di cui: strumenti con un significativ o aumento del rischio di credito dalla rilevazione iniziale (Stadio 2) |
di cui: esposizioni oggetto di misure di concession e |
di cui inadempienz e probabili che non sono scadute o sono scadute da ≤ 90 giorni |
di cui: strumenti con un significativ o aumento del rischio di credito dalla rilevazione iniziale (Stadio 2) |
di cui: strumenti con un significativ o aumento del rischio di credito dalla rilevazione iniziale (Stadio 2) |
di cui: esposizioni oggetto di misure di concession e |
di cui inadempienz e probabili che non sono scadute o sono scadute da ≤ 90 giorni |
Afflussi verso esposizio ni deteriorat e |
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| Finanziamenti soggetti a moratoria |
29.567 | 29.567 | - | 38 | - | - | (87) | (87) | - | (20) | - | - | - | - | ||
| di cui: famiglie | 29.567 | 29.567 | - | 38 | - | - | - | (87) | (87) | - | (20) | - | - | - | - | |
| di cui: garantiti da mutui residenziali |
26.840 | 26.840 | - | - | - | - | - | (51) | (51) | - | - | - | - | - | - | |
| di cui: società non finanziarie |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| di cui: piccole e medie imprese |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| di cui: garantiti da beni immobili commerciali |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
Numero di debitori Valore contabile lordo di cui: moratoria legislativa di cui: scaduti Scadenza residua della moratoria ≤ 3 mesi > 3 mesi ≤ 6 mesi > 6 mesi ≤ 9 mesi > 9 mesi ≤ 12 mesi > 1 anno Finanziamenti ai quali è stata offerta la moratoria 466 31.269 Finanziamenti soggetti a moratoria (concessa) 434 29.660 23.136 93 877 14.333 3.281 6.663 4.413 di cui: famiglie 29.660 23.136 93 877 14.333 3.281 6.663 4.413 di cui: garantiti da mutui residenziali 26.927 23.136 87 757 13.816 3.101 4.754 4.413 di cui: società non finanziarie - - - - - - - di cui: piccole e medie imprese - - - - - - - di cui: garantiti da beni immobili commerciali - - - - - - - -
(Importi in migliaia)
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