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Poste Italiane

Interim / Quarterly Report Aug 7, 2020

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Interim / Quarterly Report

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RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2020

INDICE GENERALE

RELAZIONE SULLA GESTIONE AL 30 GIUGNO 20203
PREMESSA4
1. AZIONARIATO, ASSETTO SOCIETARIO E ORGANIZZATIVO5
2. CONTESTO MACROECONOMICO19
3. GESTIONE DEI RISCHI23
4. ANDAMENTO ECONOMICO FINANZIARIO E PATRIMONIALE 34
ANDAMENTO DEL TITOLO DI POSTE ITALIANE34
IMPATTI COVID-19 35
ANDAMENTO ECONOMICO DEL GRUPPO36
SINTESI DELL'ANDAMENTO ECONOMICO PER STRATEGIC BUSINESS UNIT42
STRATEGIC BUSINESS UNIT CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE44
STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI DI PAGAMENTI E MOBILE57
STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI FINANZIARI 64
STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI ASSICURATIVI 79
ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL GRUPPO92
5. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE99
6. ALTRE INFORMAZIONI101
7. APPENDICE106
BILANCIO SEMESTRALE CONSOLIDATO ABBREVIATO AL 30 GIUGNO 2020 114
1. PREMESSA 115
2. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE, METODOLOGIE E PRINCIPI CONTABILI APPLICATI 115
3. EVENTI DI RILIEVO INTERCORSI NEL SEMESTRE128
4. GRUPPO POSTE ITALIANE BILANCIO AL 30 GIUGNO 2020130
5. ANALISI E PRESIDIO DEI RISCHI189
6. FAIR VALUE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI 201
7. PROCEDIMENTI IN CORSO E PRINCIPALI RAPPORTI CON LE AUTORITA' 208
8. EVENTI O OPERAZIONI "SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI"210
9. EVENTI O OPERAZIONI "ATIPICHE E/O INUSUALI"210
10. EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DEL PERIODO 210
11. INFORMAZIONI INTEGRATIVE211
12. ATTESTAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO E RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE223

RELAZIONE SULLA GESTIONE AL 30 GIUGNO 2020

PREMESSA

La Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2020 del Gruppo Poste Italiane – approvata dal Consiglio di Amministrazione del 30 luglio 2020 che ne ha autorizzato, anche ai sensi dello IAS 10, la diffusione pubblica – comprende la Relazione sulla gestione al 30 giugno 2020 ed il Bilancio consolidato semestrale abbreviato.

Il primo semestre del 2020 è stato segnato, a partire dalla fine di febbraio, dagli impatti del Covid-19, che sono illustrati nella presente Relazione sulla gestione anche tenendo in considerazione le raccomandazioni che l'ESMA ha emanato in merito nel corso dei mesi di marzo e maggio1 , nonché del Richiamo di attenzione Consob n. 8/20 del 16 luglio 2020.

L'informativa richiesta sugli impatti della pandemia COVID-19 sul conto economico è contenuta nel paragrafo "Impatti Covid-19" all'interno del capitolo dell'andamento economico della presente Relazione sulla gestione. Nel proseguo di tale documento e nelle note del Bilancio consolidato semestrale sono contenute ulteriori informazioni relative agli impatti della pandemia (uso di stime, test di impairment, presidio dei rischi, misure adottate per fronteggiare l'emergenza).

Si segnala infine che sono stati applicati arrotondamenti ai numeri esposti in milioni di euro con la conseguenza che la somma degli importi arrotondati non in tutti i casi coincide con il totale arrotondato.

1 Orientamenti ESMA pubblicati in data 11 marzo 2020, Public Statement ESMA 32-63-951 del 25 marzo 2020 e Public Statement ESMA 32-63-972 del 20 maggio 2020.

1. AZIONARIATO, ASSETTO SOCIETARIO E ORGANIZZATIVO

AZIONARIATO

Poste Italiane è una società emittente titoli quotati sul Mercato Telematico Azionario (MTA) organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA, a partire dal 27 ottobre 2015. Al 30 giugno 2020 la Società è partecipata per il 29,3% dal Ministero dell'Economia e della Finanze (MEF), per il 35% da Cassa Depositi e Prestiti, a sua volta controllata dal MEF, e per la residua parte da investitori istituzionali e retail.

Poste Italiane – Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2020 5

ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO

Di seguito la rappresentazione degli organi di amministrazione e controllo di Poste italiane SpA. Il Consiglio di Amministrazione è stato nominato dall'Assemblea ordinaria del 15 maggio 2020 per la durata di tre esercizi e rimarrà in carica fino all'approvazione, da parte dell'Assemblea, del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022.

Consiglio di Amministrazione (1)
Presidente
Amministratore Delegato e Direttore Generale Matteo Del Fante
Consiglieri
Giovanni Azzone
Bernardo De Stasio
Daniela Favrin
Davide Iacovoni
Mimi Kung
Elisabetta Lunati
Roberto Rossi
Comitato Comitato Comitato Comitato
Controllo e Rischi (2)
Bernardo De Stasio (presidente)
Davide Iacovoni
Roberto Rossi
Remunerazioni (2)
Giovanni Azzone (presidente)
Daniela Favrin
Elisabetta Lunati
Nomine e Corporate Governance (2)
Bernardo De Stasio (presidente)
Giovanni Azzone
Mimi Kung
Parti Correlate e Soggetti Collegati (2)
Elisabetta Lunati (presidente)
Bernardo De Stasio
Mimi Kung
Comitato
Sostenibilità (2)
Daniela Favrin (presidente)
Davide Iacovoni
Roberto Rossi
Collegio Sindacale (3)
Presidente
Mauro Lonardo
Sindaci effettivi
Sindaci supplenti
Organismo di Vigilanza (4)
Presidente
Carlo Longari
Paolo Casati (5)
Componenti
Massimo Lauro
Magistrato della Corte dei Conti Delegato al controllo su Poste Italiane
Piergiorgio Della Ventura (6)
Società di revisione
Deloitte&Touche SpA (7)

(1) Il Consiglio di Amministrazione (CdA) è stato nominato dall'Assemblea ordinaria del 15 maggio 2020 per la durata di tre esercizi e rimarrà in carica fino all'approvazione, da parte dell'Assemblea, del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2022. A seguito della delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2020 il Condirettore Generale e responsabile Corporate Affairs partecipa alle riunioni del Consiglio senza diritto di voto.

(2) I componenti dei Comitati sono stati nominati dal CdA del 15 maggio 2020.

(3) Il Collegio Sindacale in carica è stato nominato dall'Assemblea ordinaria del 28 maggio 2019 per la durata di tre esercizi e rimarrà in carica fino all'approvazione, da parte dell'Assemblea, del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2021.

(4) L'Organismo di Vigilanza è stato nominato dal CdA il 30 luglio 2019 per la durata di 3 anni e rimarrà in carica fino al 30 luglio 2022.

(5) Unico componente interno, responsabile della funzione Controllo Interno di Poste Italiane SpA.

(6) Incarico assegnato dalla Corte dei Conti con decorrenza 1° gennaio 2020.

(7) Società incaricata della revisione legale dei conti per gli esercizi 2020 - 2028, con delibera dell'Assemblea ordinaria del 28 maggio 2019. L'incarico alla Deloitte&Touche è stato affidato per tutto il Gruppo.

ASSETTO SOCIETARIO DEL GRUPPO AL 30 GIUGNO 2020

Di seguito la rappresentazione dell'assetto societario del Gruppo Poste Italiane.

  • (1) ll restante 5% del Consorzio Logistica Pacchi S.c.p.A. è detenuto da Poste Assicura S.p.A.
  • (2) La partecipazione in sennder Gmbh fully diluted è pari al 1,50%
  • (3) La partecipazione in Milkman S.p.A. fully diluted è pari al 6,34%
  • (4) La partecipazione in MLK Deliveries S.p.A. fully diluted è pari al 68,49%
  • (5) La partecipazione in Tink AB fully diluted è pari al 4,79%
  • (6) La partecipazione in MFM Holding Ltd è pari al 14,10% delle azioni con diritto di voto (15,16% dei diritti patrimoniali)
  • (*) In data 26 maggio 2020 la società Poste Tributi Scpa è stata cancellata dal Registro delle Imprese di Roma.

La seguente tabella mostra le principali attività delle società del Gruppo inserendole all'interno delle Strategic Business Unit descritte meglio nel paragrafo Settori di attività e Organizzazione del Gruppo.

ATTIVITA' DELLE SOCIETA' DEL GRUPPO POSTE ITALIANE
Società per Strategic Business Unit Attività
CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE
SDA Express Courier SpA Operational Company del Gruppo che svolge prevalentemente attività a servizio dei processi logistici. Opera altresì sul mercato del Corriere
Espresso erogando soluzioni personalizzate per gestire qualunque tipologia di trasporto.
Postel SpA Società che opera nel settore dei servizi di comunicazione per le aziende e la Pubblica Amministrazione, fornendo servizi di stampa e
delivery, soluzioni di Gestione elettronica Documentale (GeD), direct marketing, e-procurement, servizi informatici e gestione siti web
(portali) per consentire l' esecuzione dei pagamenti on line.
Poste Air Cargo Srl (già Mistral Air Srl) Società che svolge attività di trasporto aereo commerciale, cargo-courier e assicura, come provider unico del Gruppo, la logistica aerea a
supporto delle operazioni di recapito di posta e pacchi.
Consorzio PosteMotori Consorzio senza scopo di lucro che svolge attività di gestione e rendicontazione del pagamento dei corrispettivi dovuti dall'utenza per le
pratiche di competenza del Dipartimento per i Trasporti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (es. rilascio foglio rosa, emissione
rinnovo validità duplicato patenti, immatricolazioni, revisioni, etc.)
Consorzio Logistica Pacchi ScpA Consorzio che coordina le attività dei consorziati (Poste Italiane, SDA, Postel e Poste Air Cargo, Poste Assicura) nel trasporto terrestre,
aereo di effetti postali, logistica integrata, stampa e imbustamento, gestione elettronica documentale, e-commerce, marketing e
telemarketing.
PatentiViaPoste ScpA Società consortile senza scopo di lucro che svolge servizi di stampa centralizzata, consegna e recapito delle nuove patenti e duplicati delle
carte di circolazione.
Address Software Srl Società che sviluppa, principalmente per Postel SpA, pacchetti software applicativi per il trattamento di dati anagrafici e territoriali
(normalizzazione indirizzi, data cleaning e geomarketing).
Europa Gestioni Immobiliari SpA Società di gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di Poste, non più strumentale; svolge attività di trasformazione urbanistica ed
edilizia, al fine della relativa commercializzazione (nuove locazioni e vendite). Inoltre opera sul mercato dell'energia elettrica come acquirente
"grossista" per il Gruppo.
ItaliaCamp Srl Società che svolge attività di intermediazione tra domanda e offerta di idee e soluzioni per la realizzazione di progetti legati a tematiche
sociali, economiche, scientifiche nonché attività di consulenza alle imprese e Enti per la fornitura di servizi relativi a progetti, sia in ambito
pubblico che privato.
Indabox Srl Società che sviluppa sistemi informatici e telematici di supporto logistico al commercio via web offrendo ai clienti un servizio di ritiro dei
pacchi acquistati on line presso pubblici esercizi convenzionati.
Kipoint SpA Società che offre, attraverso la rete dei negozi in franchising, la vendita di spedizioni nazionali e internazionali, prodotti e servizi. Inoltre, a
seguito della sottoscrizione del contratto con Grandi Stazioni, si occupa della gestione dell'attività di deposito bagagli presso le principali
stazioni ferroviarie.
Conio Inc. Società di diritto californiano che svolge attività di creazione e offerta di servizi innovativi nell'ambito delle valute digitali. Controlla al 100%
Conio Srl che si occupa di ricerca, sviluppo e sperimentazione dei risultati consistenti in soluzioni tecnologiche innovative di pagamento
elettronico (cripto-valute, bitcoin).
sennder Italia Srl partecipata da sennder Gmbh La Società svolge attività di trasporto stradale su gomma di lungo raggio nazionale ed internazionale. Il modello di business si fonda su
processi fortemente digitalizzati e piattaforme IT proprietarie, creando una gestione ottimizzata dei processi e distanze percorse.
MLK Deliveries SpA partecipata da Milkman SpA Società che svolge attività di consegna a domicilio per l'e-commerce tramite servizi di delivery innovativi e tecnologicamente evoluti, quali
Scheduled Delivery (consegna programmata) che premette al cliente di personalizzare la consegna scegliendo la data e l'ora di ricezione e
Same Day (stesso giorno in cui si effettua l'acquisto) e di disporre di un dettagliato servizio di tracciatura. La Società utilizza in licenza
esclusiva la tecnologia di Milkman SpA.
PAGAMENTI E MOBILE
PostePay SpA Società che integra servizi di monetica e pagamento, agendo come Istituto di Moneta Elettronica (IMEL), a servizi di operatore mobile virtuale
(Mobile Virtual Network Operator -MVNO) con il brand PosteMobile.
Consorzio per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA Consorzio per la fornitura dei servizi inerenti la piattaforma del "Postino Telematico", la telefonia mobile e servizi di messaggistica integrata
(servizi info dispositivi connessi a strumenti finanziari) esclusivamente per Poste Italiane
Fsia Investimenti Srl Società holding che detiene il 57,42% di SIA SpA, società che gestisce infrastrutture ed eroga servizi tecnologici nelle aree dei pagamenti,
della monetica, dei servizi di rete e dei mercati dei capitali.
Tink AB Società svedese accreditata come operatore PSD2 presso l'FSA (Financial Supervisory Authority), presente in più di 10 paesi europei (tra
cui l'Italia), è una delle principali piattaforme di open banking.Fornisce a banche e istituzioni finanziarie soluzioni tecnologiche in ottica PSD2
SERVIZI FINANZIARI
BancoPosta Fondi SpA SGR Società di gestione collettiva del risparmio che opera attraverso l'istituzione e la gestione di fondi comuni di investimento, nonché il servizio di
gestione di portafogli individuali relativi a mandati istituzionali riferibili al Gruppo.
Anima Holding SpA Holding di partecipazioni nel settore del risparmio gestito. Controlla al 100% la Anima SGR che a sua volta controlla al 100% Anima Asset
Management Ltd.
MFM Holding LTD Società di gestione digitale del risparmio, specializzata in portafogli in ETF (Exchange Traded Funds ).
SERVIZI ASSICURATIVI
Poste Vita SpA Compagnia assicurativa che svolge attività assicurativa e riassicurativa nei rami Vita.
Poste Assicura SpA Compagnia assicurativa che svolge attività per la protezione della persona (salute e infortuni), dei beni (casa e patrimonio) e del credito
(assicurazione di finanziamenti e mutui da eventi imprevisti).
Poste Insurance Broker Srl Società di intermediazione assicurativa per l'esercizio dell'attività di distribuzione e intermediazione assicurativa e riassicurativa.
Poste Welfare Servizi Srl Società che svolge attività di gestione Fondi Sanitari Integrativi, servizi di acquisizione e convalida banche dati, servizi e liquidazione delle
prestazioni per conto di fondi sanitari privati, eroga inoltre servizi per la gestione dei prodotti Salute e welfare del Gruppo Poste Vita .

OPERAZIONI SOCIETARIE INTERVENUTE NEL CORSO DEL PERIODO

sennder GmbH – sennder Italia

Nell'ambito della collaborazione con il vettore digitale tedesco sennder GmbH, il 12 febbraio 2020 Poste Italiane ha sottoscritto un aumento di capitale per 255 mila euro, nella società sennder Italia srl acquisendone una partecipazione del 75% (il 25% è detenuto da sennder GmbH). In data 25 febbraio 2020, sulla base degli accordi tra le parti e al fine di sostenere la crescita del business in fase di start up, Poste Italiane ha effettuato un ulteriore versamento in conto capitale per 3 milioni di euro.

TINK AB

Nel corso del primo trimestre 2020, nell'ambito degli accordi sottoscritti a dicembre 2019 con la società svedese Tink AB, una delle principali piattaforme di open banking2 in Europa, il Gruppo Poste ha aderito attraverso la controllata Postepay S.p.A e, con altri investitori, ad un aumento di capitale di TINK con un investimento di circa 20 milioni di euro, acquisendo una partecipazione pari al 5,1% del capitale sociale emesso, ovvero 4,8% su base fully diluted nel capitale di Tink. La sottoscrizione dell'aumento di capitale si è perfezionata il 10 marzo 2020.

Successivamente, il 18 giugno 2020, Postepay ha partecipato ad un nuovo aumento di capitale con un investimento di 0,63 milioni di euro, mantenendo inalterata la partecipazione del 4,8%. Tale aumento di capitale da parte di Tink è stato eseguito per finanziare parzialmente l'acquisizione della società spagnola Eurobits Technologies S.L competitor di Tink nel mercato delle soluzioni tecnologiche legate all'open banking e che annovera fra i suoi clienti le principali istituzioni finanziarie nel proprio mercato di riferimento.

MLK DELIVERIES SPA

Nell'ambito della collaborazione con la start up tecnologica Milkman SpA., specializzata nella gestione della logistica di "ultimo miglio" dei servizi evoluti di consegna in Italia, Poste Italiane in data 24 aprile 2020 ha sottoscritto un aumento di capitale per 15 milioni di euro nella società MLK Deliveries SpA, acquisendone una partecipazione del 70%. Il restante 30% di MLK Deliveries è posseduto da Milkman SpA.

MLK Deliveries sarà responsabile dello svolgimento dei servizi di consegna Same Day e Scheduled3 per il Gruppo Poste attraverso l'utilizzo in licenza esclusiva della tecnologia di Milkman, che a sua volta si riposizionerà come un puro provider tecnologico. Al contempo Poste Italiane ha acquisito una partecipazione di circa il 7% nel capitale sociale di Milkman partecipando a un aumento di capitale con un investimento di Euro 5 milioni. Infine, sono previste delle opzioni di acquisto e vendita che consentiranno a Poste Italiane, a partire dal secondo trimestre del 2023, di acquistare il 100% di MLK e la proprietà della tecnologia Milkman per le applicazioni in ambito e-commerce.

Tale operazione è in linea con gli obiettivi del Piano Deliver 2022 ed è finalizzata a rafforzare il presidio dell'ecommerce nazionale.

2 L'Open Banking è un modello collaborativo tra più player di mercato, bancari e non, introdotto dalla PSD2 (la direttiva europea sui servizi di pagamento diventata attuativa a partire dal 14/09/2019), che utilizzando piattaforme tecnologiche aperte, condividendo conoscenze, ambienti di lavoro, dati e base clientela, crea servizi e prodotti innovativi per il cliente

finale e aumenta la competizione del mercato. 3 I servizi "Same day" e "Scheduled Delivery" consentono rispettivamente all'e-Shopper di richiedere la consegna nello stesso giorno in cui effettua l'acquisto o in un giorno desiderato e in una fascia oraria specifica tra quelle disponibili.

MFM Holding Ltd - MFM Investments Ltd

Il 2 agosto 2019 Poste Italiane, in linea con il piano strategico, ha avviato una partnership con la società di gestione digitale del risparmio MFM Investments Ltd (Moneyfarm) per l'offerta di innovativi servizi di investimento digitali e di gestione del risparmio. L'accordo prevede che Poste Italiane distribuisca un servizio di gestione patrimoniale in Exchange Traded Funds (ETF) con 7 linee di investimento di cui 2 sviluppate esclusivamente per i propri clienti.

In data 9 agosto 2019 Poste Italiane ha sottoscritto un contratto con MFM Holding Ltd (società che controlla il 100% di Moneyfarm) che prevede un aumento di capitale da parte di quest'ultima per un valore di circa 40 milioni di euro (36 milioni di GBP) mediante l'emissione di azioni privilegiate convertibili che sono state sottoscritte da Poste Italiane, in qualità di lead investor, e da Allianz Asset Management GmbH (l'azionista di minoranza di riferimento di Moneyfarm Holding Ltd). L'operazione di aumento di capitale ha previsto due fasi. Nella prima, conclusasi nel mese di agosto 2019, Poste Italiane ha sottoscritto azioni di MFM Holding Ltd per un valore complessivo di 15 milioni di euro, rappresentative del 9,70% dei diritti di voto (10,36% dei diritti patrimoniali). Nella seconda, sono state sottoscritte ulteriori azioni MFM Holding per un valore complessivo di circa 9,6 milioni di euro, con un incremento della partecipazione fino al 14,10% dei diritti di voto (15,16% dei diritti patrimoniali). Quest'ultima si è perfezionata il 13 maggio 2020, con l'ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte delle autorità di vigilanza di Germania (Bafin) e Regno Unito (FCA).

Volanté Technologies Inc

In data 26 giugno 2020 PostePay ha sottoscritto gli accordi per la costituzione di una partnership strategica con Volanté Technologies Inc ("Volanté"), società americana specializzata nello sviluppo di soluzioni tecnologiche sottostanti i processi di pagamento. Tali accordi prevedono, oltre alla fornitura a Poste Italiane in licenza perpetua della piattaforma di pagamento Volpay per l'abilitazione dei bonifici istantanei (SEPA Credit Transfer Instant) e di servizi di supporto per lo sviluppo di sistemi evoluti di pagamento basati su tecnologia QR Code, anche l'avvio di una collaborazione strategica di lungo periodo finalizzata allo sviluppo di nuove soluzioni nel mondo dei pagamenti per arricchire l'offerta verso i clienti del Gruppo Poste.

Nell'ambito di tali accordi Postepay ha inoltre aderito, con altri investitori, ad un aumento di capitale di Volanté con un investimento di circa 5 milioni di dollari. L'efficacia dell'operazione è datata 2 luglio.

Altre operazioni infragruppo

A decorrere dal 1° marzo 2020 ha avuto efficacia l'operazione, deliberata dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane del 12 dicembre 2019, di cessione dei rami di azienda di Poste Vita, Poste Assicura e Poste Welfare Servizi, afferenti alle attività di gestione ICT, in favore di Poste italiane. L'operazione rientra nell'ambito del processo di efficientamento dei processi ICT del Gruppo Poste, mediante accentramento nella Capogruppo della gestione dei sistemi informativi delle società controllate.

In data 25 maggio 2020 il Consiglio di Amministrazione del Consorzio Logistica Pacchi S.c.p.A. ha deliberato la cessione del ramo d'azienda cd. "CLP Mercato" a favore di Poste Italiane S.p.A., costituito dalle attività: i) "Gamma BOX", ossia servizi di spedizione nazionale ed internazionale rivolti ad una clientela prevalentemente business, contrattualizzati attraverso la (ex) rete di vendita di SDA; e ii) "Prodotto prepagato IoInvio", ossia la piattaforma di spedizioni online per invii nazionali ed internazionali UE, aperta sia a clienti retail, sia a clienti business che prevedono il pagamento contestuale. L'operazione, efficace dal 1° luglio 2020, mira alla concentrazione in seno alla Capogruppo dell'offerta commerciale "pacchi e corriere espresso", sia business che retail, consentendo altresì a CLP di focalizzarsi sulle attività captive che rappresentano la sua mission principale.

Con atto notarile del 30 giugno 2020, SDA Express Courier S.p.A. ha ceduto il 5% delle azioni detenute nel Consorzio Logistica e Pacchi S.c.p.A. in favore della società Poste Assicura S.p.A.

SETTORI DI ATTIVITA' E ORGANIZZAZIONE DEL GRUPPO

L'attività del Gruppo, in coerenza con gli indirizzi strategici delineati nel Piano Industriale "Deliver 2022", è rappresentata da quattro Strategic Business Units (definite anche settori operativi all'interno dei Bilanci di Poste Italiane): Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione; Pagamenti e Mobile; Servizi Finanziari; Servizi Assicurativi.

Strategic Business Units

Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione

La SBU comprende oltre alle attività di gestione della corrispondenza e dei pacchi anche quelle relative alla rete dei venditori, degli uffici postali e alle funzioni corporate di Poste Italiane SpA che operano a supporto anche degli altri settori del Gruppo.

Pagamenti e Mobile

La SBU comprende le attività di gestione dei pagamenti, dei servizi di monetica e dei servizi di telefonia mobile e fissa da parte della società Postepay SpA. A partire dal 2020, e in coerenza con le modifiche organizzative che nel corso del 2019 hanno visto la confluenza delle attività di presidio dei canali digitali all'interno della SBU Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, è stata aggiornata la denominazione della SBU Pagamenti Mobile e Digitale in Pagamenti e Mobile.

Servizi Finanziari

La SBU si riferisce alle attività di collocamento e distribuzione di servizi finanziari e assicurativi quali conti correnti, prodotti di risparmio postale (per conto della Cassa Depositi e Prestiti), fondi comuni di investimento, finanziamenti erogati da istituti bancari partner, polizze.

Servizi Assicurativi

La SBU fa riferimento alle attività di emissione di prodotti assicurativi Vita e Danni.

STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI POSTE ITALIANE SPA

L'organizzazione di Poste Italiane SpA presenta funzioni di business specializzate sulle principali aree di offerta e due canali commerciali deputati alla vendita dei prodotti/servizi del Gruppo, cui si affiancano funzioni corporate di indirizzo, governo, controllo ed erogazione di servizi a supporto dei processi di business.

Con particolare riferimento alle funzioni corporate, la funzione Corporate Affairs, ricopre un ruolo fondamentale di indirizzo e coesione della compagine aziendale; inoltre, al responsabile Corporate Affairs è stata attribuita nel mese di maggio la qualifica di Condirettore Generale.

Nel corso del semestre è stato ridefinito l'assetto organizzativo della funzione Comunicazione in ambito Corporate Affairs, ivi inclusi i presidi di comunicazione operanti sul territorio. Tale manovra ha portato al completamento del processo di razionalizzazione dei presidi territoriali delle funzioni di staff, passando da 9 a 6 strutture territoriali.

E' stata costituita inoltre la nuova funzione Digital, Technology & Operations con l'obiettivo di realizzare un ecosistema di soluzioni di prodotti e servizi innovativi che, in logica di piattaforma, aggreghi servizi ed esperienze d'uso dei clienti massimizzandone la soddisfazione e abilitando al contempo meccanismi sincroni, tra le componenti IT ed operation, in modo da rispondere rapidamente ed efficacemente ai bisogni di business.

La funzione garantisce lo sviluppo e l'eccellenza operativa delle attività di assistenza clienti e delle lavorazioni di back office in ottica di miglioramento continuo della customer experience nonché la progettazione, lo sviluppo e il funzionamento dei sistemi IT a supporto dei processi e servizi aziendali con l'obiettivo finale di semplificare la catena del valore verso il modello di Platform Company. All'interno della neo-costituita funzione sono confluite Sistemi Informativi, Chief Operating Office e la funzione Customer Experience Transformation.

Con particolare riferimento ai canali commerciali, nel corso del mese di giugno è stato definito il nuovo modello di presidio commerciale attraverso la focalizzazione della funzione Mercato Privati sulla clientela Retail e la ricomposizione della filiera commerciale di presidio dell'intera clientela imprese per la vendita dei prodotti e servizi del Gruppo Poste Italiane nell'ambito della funzione Mercato Imprese e Pubblica Amministrazione, come maggiormente dettagliato successivamente nel paragrafo "Rete commerciale Mercato Imprese e Pubblica Amministrazione".

Nel corso del mese di luglio sono stati effettuati ulteriori interventi organizzativi:

  • in ambito Amministrazione, Finanza e Controllo, è stata costituita la funzione Gestione Partecipazioni al cui responsabile è stato attribuito il ruolo di Deputy CFO;
  • in ambito Digital, Technology & Operations si è provveduto ad accentrare le attività e i processi di supporto informatico svolti a livello territoriale dalle funzioni di Mercato Privati e Posta, Comunicazione e Logistica, allo scopo di rafforzarne il governo e garantirne una sempre maggiore efficacia ed efficienza;
  • in ambito Corporate Affairs, è stata costituita, la funzione Group Strategic Real Estate con l'obiettivo di definire un nuovo assetto strategico degli immobili non strumentali del Gruppo.

CANALI COMMERCIALI

Il Gruppo dispone di una piattaforma distributiva multicanale integrata che, attraverso una rete fisica di Uffici Postali, figure di vendita operanti sul territorio e una infrastruttura digitale con canali multimediali all'avanguardia, è in grado di servire l'intera popolazione nazionale.

I canali di contatto fisici con la clientela sono presidiati da due funzioni di Poste Italiane dedicate alla commercializzazione dei prodotti/servizi e specializzati per tipologia di clientela: Mercato Privati e Mercato Imprese e Pubblica Amministrazione.

RETE COMMERCIALE MERCATO PRIVATI

La funzione Mercato Privati governa una rete di Macro Aree territoriali, Filiali e Uffici Postali che copre tutto il territorio nazionale.

RETE COMMERCIALE MERCATO IMPRESE E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

La funzione Mercato Imprese e Pubblica Amministrazione di Poste Italiane garantisce il presidio commerciale e la vendita dei prodotti e servizi del Gruppo per le imprese e la Pubblica Amministrazione Centrale e Locale attraverso presidi centrali e territoriali.

A partire da giugno 2020, il presidio commerciale dell'intera clientela imprese è stato unificato nella funzione denominata Mercato Imprese e Pubblica Amministrazione, con confluenza dal canale Mercato Privati delle attività di gestione della clientela dei Small Business.

La riorganizzazione va a sancire anche il cambiamento del modello di presidio del mercato, che passa ad una sostanziale specializzazione della forza vendita per tipologia di prodotto. Il presidio commerciale sarà realizzato attraverso:

  • 3 Macro Aree Vendita (Lombardia Nord Ovest, Centro Nord e Nord Est, Centro Sud), con responsabilità commerciale esclusiva sui ricavi di posta e comunicazione e funzione di supporto commerciale alla forza vendita specialistica;
  • 2 Aree vendita dedicate ai prodotti/servizi di logistica e pacchi, specializzate per le principali industry (es. Health&Beauty, Elettronica e Informatica, Food&Grocery&Pet, Homeliving&Fashion, ecc);
  • 1 Area commerciale specializzata sull'offerta di prodotti finanziari e assicurativi;
  • 1 Area commerciale per la Pubblica Amministrazione Centrale e quella Locale relativa a Regioni e Città Metropolitane;
  • 1 Area commerciale POE (Piccoli Operatori Economici) che garantirà l'integrazione della forza vendita dedicata al segmento di clientela Small Business.

MACRO AREE MERCATO IMPRESE E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

CANALI DIGITALI WEB E APP

Al di fuori degli uffici postali, i servizi del Gruppo sono garantiti attraverso i canali digitali, i quali hanno assunto nel corso del primo semestre 2020 uno sviluppo significativo amplificato dalla recente emergenza Covid-19 e alle connesse misure di restrizione agli spostamenti.

Nello specifico, le digital properties del Gruppo ricomprendono:

Per maggiori dettagli sulle performance del primo semestre dei canali digitali, si rinvia al capitolo Andamento economico del Gruppo – Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione.

RETE LOGISTICA DI POSTE ITALIANE

I servizi di corrispondenza e pacchi del Gruppo sono erogati attraverso 2 network logistici integrati e sinergici fra loro, al fine di massimizzare il valore di utilizzo dei vari asset che li caratterizzano: il network della rete logistica postale per la gestione della corrispondenza, oggi evoluto per permettere anche la gestione dei pacchi di piccole dimensioni recapitati dai portalettere e il network della logistica dei pacchi che, sfruttando anche gli asset del corriere espresso del Gruppo SDA, è in grado di gestire tutte le tipologie di pacchi.

L'integrazione tra i due network è stata ulteriormente rafforzata da partire da gennaio 2020 attraverso un progetto volto ad incrementare l'interscambio tra le due reti dei volumi dei pacchi di piccole dimensioni "portalettabili" al di sotto dei 5 chili utilizzando come criterio la convenienza economica Il recapito di tali prodotti sul territorio italiano può essere effettuato in maniera indistinta dalla Rete Logistica Postale e dalla Rete Logistica dei Pacchi secondo un approccio dinamico, finalizzato a massimizzare l'efficienza per singola area territoriale.

RETE LOGISTICA POSTALE

La rete logistica postale accetta, smista e recapita i prodotti di corrispondenza e i pacchi di piccole dimensioni.

La rappresentazione che segue mostra in sintesi la catena del valore del processo logistico postale e i principali driver quantitativi.

Il modello di governo della rete logistica postale è strutturato su 6 Macro-Aree Logistiche (MAL) che gestiscono tutte le fasi della catena del valore: accettazione e raccolta, smistamento in partenza, trasporto, smistamento in arrivo e recapito. Tale modello consente di semplificare la filiera decisionale.

Di seguito, il modello di presidio territoriale adottato.

RETE PACCHI

I pacchi e i prodotti di corriere espresso di maggiori dimensioni vengono consegnati attraverso il network della società controllata SDA Express Courier.

Il flusso logistico di SDA è di seguito rappresentato

Accettazione
e Raccolta
Trasporto Smistamento Trasporto Smistamento Recapito
Linee di
pickup
SDR
Posteiniare P 1
Uffici Postali
Centro scambi internazionali
Filiali/Agenzie
22
Filiali/Agenzie
المارسة
HUB
Linee di trasporto
su strada
SDA
$-0.0$
$\overline{\text{co}}$
يملط المنامي
HUB
Filiali/Agenzie
Linee di recapito
SDR
ELEMENTI PRINCIPALI DELLA RETE LOGISTICA
ACCETTAZIONE/RACCOLTA SMISTAMENTO TRASPORTO RECAPITO
$\cdot$ ~ 5.050 linee di pick-up
• ~12.800 Uffici Postali
$\cdot$ ~ 88 Filiali/Agenzie
hub • 3 Hub automatizzati, 7 Mini • ~900 linee di trasporto su
strada
$\cdot$ ~ 5.050 linee di recapito

2. CONTESTO MACROECONOMICO

Il primo semestre dell'anno, a livello mondiale, è stato impattato dall'emergenza sanitaria dovuta alla pandemia Covid-19. I governi hanno progressivamente attuato misure restrittive per contenere l'estensione dei contagi (lockdown), che hanno portato ad un veloce e profondo calo dell'attività economica. Lo shock di natura reale ha investito contemporaneamente l'offerta (chiusura di attività) e la domanda (crollo dei consumi, riduzione dei redditi) e si è manifestato con una rapidità e intensità che non ha precedenti storici.

L'emergenza sanitaria e le connesse misure di contenimento hanno generato una recessione globale che si differenzia dai precedenti episodi storici principalmente per due aspetti: l'origine epidemiologica, del tutto esterna rispetto alle tipiche fonti di disequilibrio finanziario ed economico, e i canali di trasmissione che hanno coinvolto contemporaneamente l'offerta e la domanda con una rapidità e un'intensità eccezionali. Il volume del commercio mondiale di beni, che aveva sperimentato nel 2019 un forte rallentamento rispetto all'anno precedente per vari fattori esogeni (Brexit, guerra dei dazi, tensioni geopolitiche), nel primo trimestre di quest'anno ha registrato un brusco calo congiunturale (-2,5% da -0,5%del quarto trimestre 20194 ) e le evidenze relative al secondo trimestre 2020 indicano la caduta di importazioni ed esportazioni in tutte le economie avanzate.

Ad aprile 2020 il Fondo Monetario Internazionale (FMI) anticipava una caduta del PIL mondiale per il corrente anno del 3%, mentre nel World Economic Outlook di giugno 2020 si prospetta una contrazione ancora maggiore, pari al 4,9%5 . Le ultime settimane di giugno 2020 hanno registrato alcuni segnali di ripresa dell'attività produttiva legati al progressivo allentamento del lockdown, delineando uno scenario nel quale la caduta del PIL in tutti i Paesi avanzati potrebbe risultare concentrata nella prima metà del corrente anno. I Purchasing Managers Index (PMI) manifatturieri e dei servizi, nel mese di giugno 2020, hanno mostrato una diffusa ripresa dell'attività economica mondiale, anche se sono rimasti sotto la quota 50, che segna lo spartiacque tra espansione e contrazione. La crisi è stata, almeno in parte, mitigata dalle considerevoli contromisure messe in atto da Governi e dalle Banche Centrali.

Le principali istituzioni finanziarie internazionali hanno risposto prontamente all'emergenza sanitaria adottando misure finalizzate a dare un sostegno economico immediato ai Paesi colpiti.

Il FMI ha ampliato il ricorso ai prestiti previsti in situazioni di emergenza quali disastri naturali e conflitti, che non sono condizionati all'adozione di un programma economico di aggiustamento. Dall'inizio della pandemia Covid-19, più di 100 Paesi si sono rivolti al Fondo e per oltre 50 di loro sono stati stanziati finanziamenti per un ammontare superiore a 20 miliardi di dollari 6 .

La politica monetaria si è prontamente focalizzata sull'azione di contrasto all'emergenza economica, allentando le condizioni monetarie ed adottando ampi pacchetti di misure tra cui operazioni di rifinanziamento più espansive per sostenere la liquidità delle imprese e dei programmi di acquisto di titoli per l'emergenza pandemica.

La Banca Centrale Europea (BCE) in particolare, al fine di contrastare i differenziali di rendimento, ha ampliato gli acquisti di titoli attraverso il già esistente Expanded Asset Purchase Programme (APP). Inoltre, la BCE ha introdotto le Pandemic Emergency Longterm Refinancing Operations (PELTRO), per favorire

4 Central Planning Bureau 5 World Economic Outlook, June 2020 6 Relazione annuale BI 2020

l'accesso alla liquidità del sistema bancario e con il Pandemic Emergency Purchase Program (PEPP) ha portato il piano di acquisto dei titoli di Stato dell'area euro ad un totale di 1.350 miliardi di euro, operando con criteri di maggiore flessibilità rispetto a quelli consueti di ripartizione tra i titoli nazionali. L'Unione Europea (UE) ha deciso di sospendere temporaneamente i vincoli al deficit previsti dai Trattati europei e di permettere operazioni di ricapitalizzazione pubbliche delle imprese. Ha poi individuato quattro strumenti finanziari per contrastare gli effetti della crisi del Covid-19. Il Meccanismo Europeo di Stabilità (MES) offre prestiti senza condizionalità macroeconomiche per affrontare le spese sanitarie,e mette a disposizione degli Stati 240 miliardi di euro. Il Support to mitigate Unemployment Risks in an Emergency (Sure), messo in campo dalla Commissione europea, finanzia la cassa integrazione europea per 100 miliardi di euro. La Banca Europea degli Investimenti (BEI) ha predisposto un fondo di garanzia di 25 miliardi di euro per prestiti delle banche alle imprese. Il 21 Luglio 2020 è stato trovato l'accordo per il Recovery fund/Next Generation EU, che fornirà agli Stati 750 miliardi di euro in sovvenzioni (390 miliardi di euro) e prestiti (360 miliardi di euro), finanziati con l'emissione di titoli.

Nell'Area Euro a febbraio 2020 l'epidemia Covid-19 si è diffusa in tutti i Paesi, imponendo ai governi nazionali l'adozione di misure diversificate. Il lockdown e il blocco delle attività economiche dell'Area ha comportato un calo congiunturale del PIL del primo trimestre 2020 pari al 3,6%7 . Per fronteggiare gli effetti economici della pandemia, i governi nazionali hanno messo in atto misure fiscali espansive con notevole impatto sui bilanci pubblici e la BCE ha assecondato lo sforzo fiscale mediante un eccezionale ampliamento dei programmi di acquisto di titoli in un orizzonte temporale che sarà esteso almeno fino a fine giugno 2021. La Presidente della BCE, Christine Lagarde, ha dichiarato che continuerà a mantenere in essere il PEPP fino al superamento della fase critica legata alla pandemia Covid-198 .

La prospettiva di un possibile ulteriore aggravamento della situazione economica, con potenziali chiusure definitive di aziende e incremento della disoccupazione (7,3% ad aprile 20209 ), ha spinto molti Stati ad un allentamento delle restrizioni con la graduale riapertura delle attività economiche, favoriti anche da una progressiva, ma evidente, discesa dei contagi. Gli effetti si sono immediatamente manifestati e, a giugno, si registra un miglioramento dell'attività manifatturiera e dei servizi con gli indici PMI saliti rispettivamente a 47,4 punti, da 39,410 di maggio 2020, e a 48,3, dai 30,5 11 di maggio 2020, anche se ancora sotto la soglia dei 50 punti che separa la crescita dalla contrazione. La fine delle misure di contenimento ha permesso un incremento dei consumi che a maggio 2020 sono saliti del 17,8% su base mensile ma ancora in calo del 5,1% rispetto a maggio 201912. Lo scenario di base dell'Eurosistema pubblicato a giugno 2020, pur ipotizzando che si riesca solo in parte ad arginare la diffusione del virus e che vi sia una qualche ripresa dei contagi nei trimestri a venire, considera che il fattore di sostegno fornito dalla politica monetaria e di bilancio sia tale da contribuire al mantenimento dei livelli di reddito e limitare le cicatrici che la crisi sanitaria lascerebbe nel tessuto economico. Si assume inoltre che tali politiche riescano a evitare amplificazioni avverse attraverso i canali finanziari. Sulla base di queste ipotesi, le proiezioni indicano che il PIL in termini reali dell'Area Euro diminuirà dell'8,7% nel 2020 (-10% il FMI) e tornerà a crescere del 5,2% nel 2021 e del 3,3% nel 2022.

7 Eurostat - GDP down by 3.6% and employment down by 0.2% in the euro area - 9 June 2020 8 Ansa - La Bce rilancia il Qe pandemico, altri 600 miliardi - 5 giugno 2020 9 Eurostat - Euro area unemployment at 7.3% - 3 June 2020 10 IHS Markit - A giugno il settore manifatturiero dell'eurozona si dirige verso la stabilizzazione - 1° luglio 2020 11 IHS Markit - Forte miglioramento del PMI dell'Eurozona che segna il valore più alto in quattro mesi - 3 luglio 2020 12 Eurostat - Volume of retail trade up by 17.8% in euro area - 6 July 2020

L'Italia è stata investita dalla diffusione della pandemia alla fine di febbraio 2020 colpendo una economia già debole. Le misure introdotte dal Governo e dalle amministrazioni locali, indispensabili per limitare il contagio e l'emergenza sanitaria, hanno bloccato le attività economiche e la libertà di movimento delle persone generando uno shock generalizzato che ha coinvolto domanda e offerta in tutto il Paese.

Nel primo trimestre 2020 il PIL è diminuito del 5,3%, principalmente per la contrazione della domanda interna, particolarmente marcata per la spesa delle famiglie e per gli investimenti fissi lordi. Anche l'apporto dell'interscambio con l'estero è stato negativo, in conseguenza di una flessione delle esportazioni più ampia di quella delle importazioni. Il valore aggiunto è sceso in tutti i settori, specialmente nell'industria in senso stretto e nelle costruzioni e si è registrata una forte diminuzione delle ore lavorate pari a -7,5%. In base alle informazioni disponibili la caduta del PIL si sarebbe accentuata nel complesso del secondo trimestre 2020, attestandosi a circa il 10%13. Solo a partire da maggio 2020, con la progressiva riapertura delle attività economiche, il Paese ha iniziato a registrare un miglioramento di alcuni indicatori anticipatori. L'attività delle aziende manifatturiere italiane si è contratta a giugno 2020 anche se a un ritmo inferiore rispetto al mese precedente: l'indice PMI manifatturiero è salito a 47,5 punti dai 45,4 punti di maggio 2020. Anche il settore dei servizi ha di nuovo indicato una contrazione con un PMI salito a 46,4 punti dai 28,9 punti di maggio 2020.

La ripresa attesa nel secondo semestre 2020 non eviterà una contrazione significativa del PIL per l'intero anno. Banca d'Italia stima per il 2020 una caduta del PIL pari a circa il 10%, relativamente migliore del - 12,8% previsto dal FMI. L'inflazione già debole a inizio anno è stata negativa in maggio e giugno 2020, a seguito della forte riduzione dei prezzi dei beni energetici. La componente di fondo rimane molto bassa. Le aspettative di inflazione delle imprese continuano a prefigurare una crescita debole dei prezzi nei prossimi dodici mesi.

La diffusione della pandemia Covid-19 e la conseguente risposta della politica di bilancio hanno avuto una forte ricaduta sui conti pubblici nella prima parte del corrente anno. L'impatto dovrebbe accentuarsi nei prossimi mesi, con il pieno manifestarsi degli effetti del deterioramento del quadro macroeconomico e delle misure espansive approvate finora. La risposta della politica fiscale all'emergenza ha perseguito principalmente due finalità: da un lato ha aumentato le risorse disponibili per il sistema sanitario e di protezione civile per fronteggiare la crisi sanitaria; dall'altro ha fornito sostegno economico a lavoratori, famiglie e imprese per limitare gli effetti della pandemia Covid-19 e in particolare della forzata interruzione dell'attività produttiva. Secondo le previsioni del Governo, nel 2020 l'indebitamento netto aumenterebbe al 10,4% del PIL (dall'1,6% del 2019) e il rapporto tra il debito e il PIL crescerebbe di quasi 21 punti percentuali, al 155,7%.

Nel loro complesso, i dati più aggiornati sull'andamento dell'economia dei principali Paesi del mondo sono incoraggianti. In Europa, il ritorno alla crescita è differenziato tra i quattro grandi paesi dell'Eurozona: il ritardo nella ripresa è visibile in Italia e Germania, mentre i dati di Francia e Spagna indicano tendenze più positive e una ripresa economica già in atto. Sulla rapidità e sull'intensità della ripresa e, in generale, sulle prospettive per il prossimo biennio grava un'incertezza molto elevata, che riguarda il futuro andamento di variabili di natura non economica, quali l'evoluzione dei contagi nei diversi paesi, incluso il possibile riemergere di nuovi focolai, e la durata delle misure di contenimento. Un ulteriore elemento di incertezza riguarda la capacità

13 Bollettino economico Bankitalia n.3/2020

delle politiche di sostegno adottate nei diversi Paesi di influenzare la fiducia e i consumi delle famiglie e le aspettative e gli investimenti delle imprese.

Di seguito si riporta l'andamento nel semestre del rendimento BTP a 10 anni che ha chiuso a 126 bps in diminuzione rispetto a 152 bps del 31 marzo 2020 e 141 bps del 31 dicembre 2019.

3. GESTIONE DEI RISCHI

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E GESTIONE DEI RISCHI INTEGRATO DI POSTE ITALIANE

In un contesto caratterizzato da una elevata complessità operativa e regolamentare e dall'esigenza di competere in modo sempre più efficiente nei mercati di riferimento, la gestione dei rischi e i relativi sistemi di controllo assumono un ruolo centrale nei processi decisionali e nel processo di creazione di valore.

Per promuovere e mantenere un adeguato Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi (SCIGR), Poste Italiane utilizza strumenti organizzativi, informativi e normativi che permettono di identificare, misurare, gestire e monitorare i principali rischi di Gruppo.

Tale Sistema rappresenta un elemento fondamentale della Corporate Governance di Poste Italiane poiché consente al Consiglio di Amministrazione di perseguire l'obiettivo prioritario di creazione di valore nel mediolungo periodo definendo altresì la natura e il livello di rischio compatibili con gli obiettivi aziendali.

Per questo, l'Azienda si è adoperata per l'adozione di un SCIGR orientato al successo sostenibile, ovvero alla creazione di valore a lungo termine a beneficio degli azionisti, tenendo conto degli interessi degli altri stakeholder rilevanti per la società. Infatti, il SCIGR di Poste Italiane è integrato sia dal punto di vista interno che esterno al Sistema. Da una parte, infatti, le sue componenti devono risultare coordinate e interdipendenti tra loro e, dall'altra, il Sistema nel suo complesso, deve risultare integrato nel generale assetto organizzativo, amministrativo e contabile aziendale.

Il SCIGR di Poste Italiane è l'insieme di strumenti, strutture organizzative, norme e regole aziendali volte a consentire una conduzione d'impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi aziendali, mediante un adeguato processo di definizione di attori, compiti e responsabilità dei vari organi e funzioni di controllo, e di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, nonché mediante la strutturazione di adeguati flussi informativi volti a garantire la circolazione delle informazioni.

Il SCIGR, in linea con le normative e le best practice di riferimento, si articola su tre livelli di controllo e coinvolge una pluralità di attori presenti all'interno dell'organizzazione aziendale.

MODELLO DI RISK MANAGEMENT E ANALISI DEI RISCHI

Poste Italiane ha implementato un sistema di gestione dei rischi basato sul framework di Enterprise Risk Management (ERM), finalizzato a fornire una visione organica e integrata e una risposta univoca ed efficace ai rischi a cui il Gruppo è esposto. La funzione Governo dei Rischi di Gruppo (GRG), nell'ambito della funzione Corporate Affairs, ha il compito di garantire tali obiettivi, principalmente attraverso la definizione di un processo di risk management integrato che coinvolga in modo coordinato tutti gli attori del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi e in particolare i diversi presidi di controllo specialistico di secondo livello, l'armonizzazione dei modelli e delle metriche rispetto ai criteri di Gruppo, il disegno e l'implementazione di strumenti comuni di analisi e gestione dei rischi. A tal ultimo riguardo, nel corso del 2018 è stata implementata la Piattaforma GRC di Gruppo (Governance, Risk & Compliance) di supporto al processo di risk management integrato. Lo strumento informatico consente l'analisi e la gestione dei rischi operativi, ex D.Lgs. 231/01, di frode, di sicurezza IT, strategici, ESG e reputazionali, nonché di compliance alle norme applicabili ai servizi finanziari e di pagamento. Si realizza così lo strumento per la massima integrazione del processo di risk management di Gruppo, in grado di assicurare la condivisione delle metodologie di analisi dei rischi tra tutte le funzioni di presidio specialistico che operano al 2° livello di controllo, il miglioramento della comunicazione verso i vertici e gli organi aziendali e tra le funzioni di controllo, nonché la minimizzazione del rischio di informazioni carenti o ridondanti.

Di seguito si riportano i principali rischi connessi alle attività del Gruppo Poste Italiane.

Categoria dei rischi Descrizione
Strategici Rischi che possono influire sul raggiungimento degli obiettivi fissati nel Piano Strategico;
tali rischi sono identificati, classificati e monitorati con il coinvolgimento del Management
dalla funzione GRG, descrivendone le caratteristiche principali, le cause scatenanti e le
possibili conseguenze o effetti, sia in termini economici (e.g. perdite, maggiori costi per
ritardi/
mancata implementazione dei piani di razionalizzazione e efficienza, minori
ricavi), sia di altra natura (e.g. soddisfazione della clientela).
Operativi Rischi di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure,
Risorse umane e sistemi interni a livello di Gruppo, oppure da eventi esogeni. La
gestione dei rischi operativi avviene sia nell'ambito specialistico dei presidi esistenti nel
Gruppo (Risk Management BancoPosta, Risk Management Gruppo Poste Vita, Risk
Management BancoPosta Fondi SGR e Risk Management PostePay), in ottemperanza
alle disposizioni delle rispettive Autorità di Vigilanza, sia a livello integrato, a cura della
funzione GRG. Sono oggetto di attento monitoraggio, tra gli altri: i) il rischio informatico,
ed in particolare il rischio di malfunzionamento e/o di carenze nella sicurezza dei sistemi
informatici che potrebbero determinare perdita di integrità, violazione di dati personali,
riservatezza e confidenzialità delle informazioni nonché disservizi alla clientela; ii) il
rischio di sicurezza sul lavoro, e in particolare di infortuni a dipendenti o contrattisti sui
luoghi di lavoro derivanti dalle attività operative (es. accettazione, trasporto e
smistamento di pacchi e corrispondenza, nonché recapito dei prodotti postali con
l'utilizzo di motoveicoli e autoveicoli); iii) rischi di sicurezza fisica, in particolare di
accesso nelle sedi centrali delle aziende del Gruppo, negli Uffici Postali o in aree
riservate da parte di soggetti non adeguatamente autorizzati/identificati, nonché di
limitata protezione dei beni/patrimonio di Poste Italiane contro atti predatori (rapine,
perdite derivanti da frodi, furti, attacchi agli ATM, atti vandalici, ecc.). Rientrano inoltre
tra i rischi operativi i disagi e/o blocchi presso gli impianti produttivi del Gruppo (Centri di
Smistamento della Corrispondenza e Centri di Recapito, ecc.) derivanti da agitazioni o
scioperi sindacali.
Non conformità alle norme Rischi di violazione di norme o regolamenti esistenti, come ad esempio i rischi ex D.Lgs.
231/01, ex L. 262/05, Privacy, Market Abuse, o connessi all'introduzione di nuove
norme o regolamenti (ovvero alla diversa interpretazione di norme e regolamenti) che
hanno rilevanza generale (e.g. di natura amministrativa, contabile, fiscale, ecc.) ovvero
specifica nei settori di attività del Gruppo Poste Italiane. In particolare, rientrano in
questa tipologia di rischi quelli legati all'introduzione di nuove norme per la gestione e
sviluppo dei servizi postali universali e delle relative tariffe a remunerazione dell'attività
di Poste Italiane, nonché il rischio di mancato rispetto degli standard di qualità del
servizio regolati dalla AGCom.
ESG Rischi derivanti da fattori riconducibili a problematiche ambientali, sociali e di
governance (in particolare, collegati ai Diritti Umani e ai cambiamenti climatici).
Categoria dei rischi Descrizione
Rischi finanziari che sono regolamentati e vigilati dalle Autorità (Banca d'Italia e IVASS)
e presidiati dalle strutture di Risk Management dei rispettivi settori, coordinati dal
referente unico in ambito Governo dei Rischi di Gruppo. I rischi della
gestione
finanziaria attengono principalmente all'operatività del Patrimonio BancoPosta e del
Patrimonio Separato IMEL di PostePay (gestione attiva della liquidità raccolta su conti
correnti postali, gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi), alle
Finanziari e assicurativi operazioni di finanziamento dell'attivo e impiego della liquidità propria nonché, per
quanto riguarda il Gruppo assicurativo Poste Vita, agli investimenti effettuati a copertura
delle obbligazioni contrattuali assunte nei confronti degli assicurati. I rischi della
gestione assicurativa attengono alla stipula dei contratti assicurativi e delle condizioni
previste nei contratti stessi (basi tecniche adottate, calcolo del premio, condizioni di
riscatto, ecc.). Con riferimento alla Compagnia Poste Vita, sotto il profilo tecnico i
principali fattori di rischio sono quelli relativi alla mortalità, ossia ogni rischio
riconducibile all'aleatorietà della durata della vita degli assicurati, e ai riscatti.
Rischio riconducibile a possibili flessioni dei prezzi dei titoli obbligazionari detenuti in
portafoglio, dovute al deterioramento del merito creditizio dell'emittente. Il fenomeno è
riconducibile all'incremento del divario (cosiddetto spread) tra tassi di rendimento dei
debiti sovrani e al conseguente impatto di tale incremento sul fair value dei titoli
eurogovernativi e corporate. Per il Gruppo Poste Italiane rileva in particolare il rischio
spread dei titoli di Stato italiani che influisce sul fair value dei titoli dello Stato Italiano
presenti nei portafogli del Gruppo, il cui valore nozionale complessivo al 30 giugno 2020
ammonta a 131 miliardi di euro (154 miliardi di euro di titoli obbligazionari complessivi).
Il primo semestre del 2020, è stato caratterizzato da una riduzione dello spread fino a
Spread febbraio e da una repentina risalita nel mese successivo causata prevalentemente
dall'incertezza sui mercati dovuta all'emergenza Covid-19 successivamente attenuata
per merito degli interventi della BCE. Lo spread BTP-Bund è passato da 199,4, bps di
marzo 2020 a 171,2 bps di fine giugno 2020. Il calo dei rendimenti dei titoli di stato
italianiha determinato una diminuzione delle minusvalenze da valutazione14.
Conseguenza della diminuzione dello spread è la riduzione del volatility adjustment che,
insieme alla contestuale forte diminuzione dei tassi euroswap, ha avuto un effetto
negativo sull'indice Solvency II Ratio del Gruppo Poste Vita che al 30 giugno 2020 si
attesta a 216% rispetto al 226% al 31 marzo 2020 e al 276% rilevato a dicembre 2019.
Inoltre, la Compagnia ad agosto 2019 è stata autorizzata da IVASS all'utilizzo delle

14 Le posizioni di Poste Italiane esposte al rischio in commento riguardano, principalmente, Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo per un fair value al 30 giugno 2020 di 38 miliardi di euro. L'analisi di sensitivity effettuata sul portafoglio evidenzia come un incremento dello spread di 100 bps genererebbe un effetto negativo sulle riserve di fair value di circa 3,6 miliardi di euro al lordo del relativo effetto imposte.. I titoli a reddito fisso valutati al costo ammortizzato riferibili interamente al BancoPosta che al 30 giugno 2020 ammontano a 32,1 miliardi di euro (il cui fair value è di 30,5 miliardi di euro), a seguito di un incremento di 100 bps dello spread, subirebbero una variazione negativa del fair value, non riflessa nei dati contabili, di circa 3,5 miliardi di euro.

Con riferimento invece al Gruppo Poste Vita, il portafoglio esposto al rischio in commento ammonta complessivamente al 30 giugno 2020 a 106,4 miliardi di euro ed è costituito principalmente da Attività finanziarie rilevate nelle altre componenti di conto economico complessivo. L'analisi di sensitivity eseguita sul portafoglio complessivo evidenzia come un eventuale incremento dello spread di 100 bps genererebbe una variazione negativa di fair value di circa 8,8 miliardi di euro (8,7 miliardi di euro sarebbero attribuiti alle passività differite verso gli assicurati tramite il meccanismo dello shadow accounting).

Categoria dei rischi Descrizione
Misure Transitorie sulle riserve tecniche e l'effetto di tale applicazione ha permesso
l'innalzamento del Solvency Ratio a 250% alla fine di giugno 2020 (pari a 259% alla fine
di marzo 2020). Nel corso del 2018, la Compagnia fatto ricorso ai cd. Ancillary Own
Funds (AOF) ovvero elementi non patrimoniali rappresentati da garanzie o impegni di
firma computabili negli elementi dei fondi propri.
L'operazione di rafforzamento patrimoniale attraverso gli AOF è stata formalizzata con
la sottoscrizione a novembre 2018 da parte della Capogruppo Poste Italiane S.p.A. di
una lettera di impegno incondizionato e irrevocabile con scadenza a 5 anni, a
sottoscrivere per cassa, a mera richiesta della controllata, azioni ordinarie di futura
emissione di Poste Vita per un ammontare massimo di 1,8 miliardi di euro. A seguito
dell'autorizzazione di IVASS, avvenuta a febbraio 2019, la lettera di impegno sottoscritta
dalla Capogruppo a favore della Compagnia Poste Vita S.p.A. viene computata tra gli
elementi dei fondi accessori di livello 2 (Tier 2 - AOF), assieme al prestito subordinato, il
cui valore è risultato pari a 0,2 miliardi di euro al 30 giugno 2020. Pertanto, ai sensi della
Direttiva Solvency II e della normativa regolamentare di riferimento per le assicurazioni,
gli elementi di Tier 2 eleggibili a copertura del Requisito di Capitale risultano pari a 2
miliardi di euro al 30 giugno 2020.
Prezzo Rischio di fluttuazione del valore di uno strumento finanziario per effetto di variazioni dei
prezzi di mercato, sia che le variazioni derivino da fattori specifici relativi al singolo
strumento o al suo emittente, sia da fattori sistemici che influenzino il mercato.
Credito Rischio di inadempimento delle controparti verso le quali esistono posizioni attive, a
eccezione degli investimenti in azioni e in quote di fondi comuni. In relazione a specifici
ricavi e crediti verso lo Stato e le amministrazioni centrali e locali, regolamentati da
disposizioni di legge e da appositi contratti e convenzioni, la puntuale corresponsione
dei compensi dipende dalla disponibilità di risorse nel bilancio dello Stato o degli enti
pubblici interessati.
Rischio che il Gruppo Poste non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento per
l'impossibilità di reperire fondi (funding liquidity risk) ovvero smobilizzare i propri attivi
sul mercato (market liquidity risk) in maniera efficace o a condizioni di mercato.
Liquidità Il Gruppo Poste Italiane adotta una politica finanziaria mirata a minimizzare il rischio
attraverso: la diversificazione delle forme di finanziamento a breve e a lungo termine e
delle controparti; la disponibilità di linee di credito committed e uncommitted rilevanti in
termini di ammontare e numero di banche affidanti; la distribuzione graduale e
omogenea nel tempo delle scadenze della provvista a medio e lungo termine e
l'adozione di modelli di analisi preposti al monitoraggio delle scadenze dell'attivo e del
passivo.
Il Gruppo Poste Italiane, al fine di far fronte ad eventuali scenari avversi legati alla
pandemia COVID-19, si sta dotando di ulteriore liquidità attraverso l'utilizzo di parte
delle linee di credito e la stipula di finanziamenti a medio termine commisurati a coprire
le eventuali esigenze finanziarie. A tale riguardo, maggiori dettagli sono forniti nel
Paragrafo "Andamento patrimoniale e finanziario del Gruppo" e nel Paragrafo "Analisi e
Categoria dei rischi Descrizione
presidio dei rischi" del Bilancio Consolidato, nella sezione dedicata al Rischio liquidità.
Tasso di interesse sul fair
value
Rischio di fluttuazione del valore di uno strumento finanziario per effetto di modifiche dei
tassi di interesse sul mercato. Riguarda principalmente gli effetti delle variazioni dei
tassi di mercato sul prezzo degli strumenti finanziari a tasso fisso o trasformati in tasso
fisso mediante operazioni di copertura di cash flow hedge e, in via residuale, gli effetti
delle variazioni dei tassi di mercato sulla componente fissa (spread sul parametro di
tasso) degli strumenti finanziari a tasso variabile o trasformati in tasso variabile
mediante operazioni di copertura di fair value hedge. Tali rischi risultano tanto più
significativi quanto maggiore è la duration dello strumento finanziario.
Tasso di interesse sui flussi
finanziari
rischio legato all'incertezza del conseguimento di flussi finanziari futuri a seguito di
fluttuazioni dei tassi di interesse sul mercato. Può derivare dal disallineamento - in
termini di tipologie di tasso, modalità di indicizzazione e scadenze - delle poste
finanziarie attive e passive tendenzialmente destinate a permanere fino alla loro
scadenza contrattuale o attesa (c.d. banking book) che, in quanto tali, generano effetti
economici in termini di margine di interesse, riflettendosi sui risultati reddituali dei futuri
periodi.
Tasso di inflazione sui flussi
finanziari
Rischio legato all'incertezza del conseguimento di flussi finanziari futuri a seguito di
fluttuazioni dei tassi di inflazione rilevati sul mercato.
Valuta Rischio di fluttuazione di uno strumento finanziario per effetto di modifiche dei tassi di
cambio delle monete diverse da quella di conto. A tale rischio sono esposti
principalmente i crediti e debiti commerciali verso corrispondenti esteri, gli investimenti
in titoli azionari e le quote di taluni fondi detenuti.
Downgrading
di
Poste
Italiane15
Rischio di downgrading
del Rating assegnato a Poste Italiane. Un eventuale
downgrading dovuto a un significativo peggioramento del merito di credito di Poste
Italiane, in particolare se al di sotto della soglia investment grade, potrebbe avere un
impatto sul cost of funding di Poste Italiane e potenzialmente condizionare l'accesso di
Poste ad alcune forme di finanziamento, tra cui il mercato dei capitali.
L'ultimo aggiornamento dei rating è il seguente:
⦁ Standard & Poors: BBB/Negative (confermato il 3 marzo 2020)
⦁ Moody's: Baa3/Stable (confermato il 25 ottobre 2019 mediante emissione di Credit
Opinion).

15 I rating attualmente assegnati alla Repubblica Italiana sono i seguenti: Standard & Poors: BBB/Negative (confermato il 24 aprile 2020); Moody's: Baa3/Stable (confermato il 10 settembre 2019 mediante emissione di Credit Opinion); Fitch Ratings: BBB-/Stable (downgrading del 28 aprile 2020).

LA GESTIONE DEL RISCHIO COVID-19 IN POSTE ITALIANE

Poste Italiane, in ottemperanza ai provvedimenti governativi in materia di contenimento del virus e distanziamento interpersonale, ha continuato nel periodo a garantire il servizio su tutto il territorio nazionale, nel rispetto della preminente esigenza di tutela della salute dei propri lavoratori e della collettività tutta. L'erogazione dei servizi è stata rimodulata tenuto conto dell'evoluzione della situazione epidemiologica in atto e in costante allineamento con i provvedimenti del Governo in materia

L'Azienda ha ritenuto di fondamentale importanza garantire innanzitutto la salvaguardia della salute e dei dipendenti ricorrendo, da un lato, a forme di lavoro flessibili (Smart Working) e dall'altro - in relazione ad attività non compatibili con lo Smart Working (es. ambito postale-logistico ma anche rete di UP) - a fornire tutte le necessarie attrezzature per svolgere in sicurezza le attività operative (es. distanziamento sociale, uso di mascherine protettive e guanti, installazione di panelli di plexiglas nelle postazioni di lavoro, etc.).

Tutto ciò ha comunque comportato uno sforzo da parte di tutta l'organizzazione per garantire la continuità nell'erogazione dei servizi (con particolare riferimento al recapito), rafforzando tutte le misure necessarie per mantenere elevati gli standard in relazione alla gestione della customer journey sia "fisica" che "digitale" della clientela.

La situazione di crisi derivante dalla pandemia ha comportato la revisione tempestiva delle priorità di intervento, concentrando gli sforzi dell'Azienda a contrastare il contagio, garantendo al tempo stesso la tutela della salute e della sicurezza di dipendenti e utenti e la continuità dei servizi essenziali al Paese.

Tutte le azioni intraprese dall'inizio pandemia sono coerenti con i valori riconosciuti da Poste Italiane in relazione alla strategia di sostenibilità, fondata su otto pilastri, nonché in linea con le raccomandazioni previste dal Global Compact Network Italia, dalle linee di indirizzo UN PRI (Principles for Responsible Investment) e dalle ulteriori indicazioni fornite dalle Nazioni Unite in relazione agli impatti dell'emergenza COVID sugli SDGs16:

16 «Shared Responsability, Global Solidarity: responding to the socio-economic impacts of COVID-19», Marzo 2020

LE AZIONI INTRAPRESE

PERSONE DI POSTE ITALIANE

Istituzione di organi e strumenti finalizzati al governo unitario e coordinato a livello nazionale
delle azioni di contenimento e prevenzione (Comitato per la gestione del rischio
Coronavirus presieduto da AD e Vice Direttore Generale, Comitato Strategico di Crisi per la
gestione del rischio Coronavirus che ha coinvolto oltre 500 persone delle diverse strutture
aziendali di Tutela Aziendale, Immobiliare, Acquisti, Comunicazione, Risorse Umane, Affari
Istituzionali, Affari Regolatori, Sistemi Informativi e a tutte le Funzioni di Business)
Misure per ridurre il livello di potenzialità del contagio: misure organizzative di rimodulazione
operatività per la rete di sportelli e per le attività logistico-postali (riduzione della
concentrazione di personale per garantire la distanza di sicurezza minima interpersonale
all'interno dei siti operativi). Smart Working (circa 80% di adesioni delle risorse che operano
in funzioni di staff centrale e territoriale). Sospensione di trasferte (internazionali, nazionali,
intraregionali salvo quelle che presentavano un'assoluta indifferibilità), di formazione in
presenza a eventi interni e di partecipazione a eventi esterni. Sospensione dell'accesso dei
consulenti, dei prestatori di servizio e dei visitatori nelle sedi direzionali e, in una seconda
fase, chiusura di bar interni e mense aziendali
Costante distribuzione di DPI al personale esposto (mascherine protettive, guanti monouso,
gel disinfettante); pulizia e sanificazione straordinaria dei posti di lavoro e siti produttivi degli
UP e i CS, usando detergenti a base di alcool, nonché sanificazione della flotta aziendale
(dispositivi di nebulizzazione per veicoli)
Estensione polizza sanitaria dipendenti: ampliamento delle garanzie offerte ai sottoscrittori
di polizze salute Poste Assicura e ai propri dipendenti che abbiano aderito al piano del
Fondo sanitario del gruppo, con l'obiettivo di assistere al meglio le persone contagiate dal
Covid-19
Istituzione di un doppio canale di comunicazione per facilitare il flusso di informazioni
(portale web per permettere una tempestiva verifica delle azioni prese da Poste e un
numero verde gratuito per richiedere ulteriori informazioni)
Accordo del 10 luglio di Poste con le OOSS: il Gruppo Poste Italiane per continuare a
contenere la diffusione del virus Covid-19, ha prorogato con tale accordo le modalità di
lavoro agile per i mesi di agosto e settembre 2020 estendendo tale opportunità oltre il
termine dell'attuale periodo emergenziale previsto per il 31 Luglio 2020.
Iniziative di solidarietà Dirigenti: individuazione su base volontaria del personale dirigente
che è interessato ad aderire ad una o più iniziative (donazione dell'importo equivalente alla
retribuzione lorda di un numero di giornate di lavoro fino a quattro; rideterminazione in
riduzione da uno a 5 giorni di ferie della spettanza annuale riferita al 2020; possibilità da
parte del dirigente di aderire in misura maggiore rispetto a quanto sopra specificato. Poste
italiane, a fronte della disponibilità manifestata dai dirigenti integrerà la somma raccolta con
un proprio contributo)
Installazione di videocamere termiche per individuare la temperatura corporea nella sede
centrale (controllo della temperatura per tutte le aree di accesso obbligato presso la sede
direzionale di Roma EUR che ospita oltre 6.000 dipendenti), centri di smistamento logistico
e postale e tutti gli altri ambienti di lavoro con più di 150 dipendenti, inclusi gli HUB logistici

CLIENTI

Sospensione mutui e finanziamenti (sospensione pagamenti delle rate dei mutui ipotecari
per privati, lavoratori autonomi e liberi professionisti; sospensione "a distanza" delle rate dei
finanziamenti BancoPosta per Piccole e Medie Imprese (PMI) e lavoratori autonomi con
partita Iva)
Adozione di misure per garantire il distanziamento negli UP (es. strisce di sicurezza
tracciate sul pavimento ad ogni sportello, regolamentazione degli ingressi, etc.)
Multicanalità e crescita del comparto digitale (che assicurano il servizio anche al di fuori dai
tradizionali Uffici Postali). Adozione di strumenti per disincentivare uso di contante (es.
ATM, App, canali digitali, etc.)
Continuità nelle aperture degli UP, anche tenendo in considerazione la proporzione con gli
abitanti (almeno un giorno a settimana almeno un UP è stato aperto in ciascun
comune per limitare gli spostamenti). Continuità nell'erogazione dei servizi (es. recapito,
riscossione delle pensioni nel mese di marzo e aprile, etc.)
Rafforzamento chatbot: aggiunta al canale chat dell'Assistente Digitale Poste (chatbot),
anche quello vocale (voicebot) che ha indirizzato numerose richieste di assistenza
standardizzate e ripetitive, donando tempo prezioso ai "colleghi umani" per la gestione di
situazioni più complesse ed emergenti
Attività di comunicazione ai clienti anche tramite campagne pubblicitarie. Informativa presso
gli UP per far adottare le misure di sicurezza atte al contenimento della diffusione del virus
(27 comunicazioni via mail, intranet e push App; 40 messaggi/locandine affissi di volta in
volta su tutti gli Uffici Postali per comunicare le misure preventive assunte e i
comportamenti da adottare)
Semplificazione delle pratiche di successione allo scopo di offrire particolare assistenza,
nelle regioni maggiormente colpiti dal Covid come Lombardia, Piemonte, Liguria e Val
d'Aosta. I cittadini delle suddette regioni hanno potuto avviare online la pratica attraverso
una modalità semplificata evitando così di recarsi più volte all'ufficio postale. Con questa
richiesta il cittadino ha ottenuto la Dichiarazione di Credito, il documento necessario per la
presentazione della dichiarazione di successione all'Agenzia delle Entrate. Una volta che la
dichiarazione di credito è stata ricevuta online, l'erede o il legittimato può recarsi nell'ufficio
postale selezionato per la presentazione della dichiarazione di successione insieme ai
documenti originali, riducendo in maniera notevole i tempi dell'intera richiesta
Nuovi canali denuncia sinistri per agevolare sempre di più i clienti e dipendenti del Gruppo
Poste Italiane, oltre al canale cartaceo già disponibile, per velocizzare così le pratiche ed
evitare di uscire da casa nel periodo di emergenza sanitaria. I nuovi canali di denuncia
sinistro disponibili sono i seguenti: da Area Riservata (accedendo con le credenziali all'Area
Riservata dal sito www.poste-assicura.it); da canale telefonico (contattando il Contact
Center al numero 800.13.18.11) e da canale mail (inviando la denuncia o il Modulo di
denuncia sinistro interamente compilato alla casella di posta elettronica sinistri@poste
assicura.it)
Apertura conto BancoPosta nelle opzioni Start e Start Giovani anche da App BancoPosta. É
sufficiente scegliere la tipologia di conto e seguire le istruzioni in App avendo a portata di
mano la tessera sanitaria e un documento d'identità valido. Il conto verrà aperto in pochi

giorni e sarà attivo da subito. Poste sta offrendo sempre di più servizi avanzati e digitali in modo da affiancare ai canali tradizionali soluzioni nuove, dedicate anche ai giovani

Installazione di quasi 25.000 barriere in plexiglass sostenibile (polimetilmetacrilato - PMMA), pannelli protettivi installati in tutti gli UP che ne erano sprovvisti per proteggere staff e clienti, nonché ulteriori 300 barriere nei centri di accettazione dedicati alla clientela business

AUTORITÀ INTERNAZIONALI, NAZIONALI E LOCALI

Apertura di un canale interattivo con tutte le istituzioni potenzialmente interessate dal fenomeno a partire dalla Presidenza del Consiglio. Interazione con gli organismi governativi deputati alla gestione della crisi: Protezione Civile (Stabile e ininterrotta presenza di Poste Italiane all'interno del Comitato operativo della Protezione Civile), Prefetture e FF.OO. (Gestione delle relazioni con Prefetture e Forze dell'ordine interessate a livello locale), CODISE e COBAN (Poste Italiane partecipa ad ogni riunione del CODISE e del COBAN come operatore centrale del sistema economico-finanziario del Paese). Monitoraggio giornaliero delle disposizioni normative relativa alle misure adottate dalle autorità Accordi per il mantenimento della garanzia dei servizi (es. accordi con AGCOM per poter immettere in cassetta tutta la posta a firma o in alternativa ritirarla presso gli Uffici Postali ma con un tempo di giacenza raddoppiato rispetto al consueto, apertura degli UP in ogni area territoriale almeno una volta a settimana). Stretto confronto con le OO.SS. e aggiornamento costante rispetto al rafforzamento delle misure di contenimento dei contagi e alle misure tese a garantire la continuità del servizio Attestazione ISO 26000, uno standard internazionale per l'adozione di strategie di sviluppo sostenibile e di promozione di scelte e comportamenti virtuosi in ambito ESG (ambientale, sociale, governo d'impresa). L'attività di valutazione, alla quale Poste Italiane si è sottoposta volontariamente, è stata svolta dall'organismo indipendente DNV GL- Business Assurance e ha analizzato l'intero perimetro organizzativo del Gruppo Poste Italiane il quale si è distinto per la capacità di identificare e rivedere periodicamente le priorità su cui concentrarsi, integrandole nelle strategie di gruppo e tenendo conto dei rischi potenziali; la capacità di tenere conto nei propri processi strategici, decisionali e operativi, delle istanze di tutti gli stakeholder di riferimento, integrandole nel proprio sistema di governance; la capacità di programmare e comunicare le azioni di responsabilità sociale intraprese in modo trasparente e continuo Certificazione del proprio sistema di gestione ambientale secondo lo standard internazionale UNI EN ISO 14001:2015 rilasciata da IMQ-CSQ, uno degli organismi di certificazione accreditati più autorevoli a livello internazionale. Lo sviluppo di un Sistema di Gestione Ambientale, certificato secondo la norma UNI EN ISO 14001, ha consentito di gestire in modo sistemico gli aspetti ambientali inerenti ai processi, in ottica di efficienza e miglioramento delle performance ambientali, permettendo di ottenere importanti vantaggi, anche in una logica di sostenibilità proseguendo il percorso che ha permesso al Gruppo Poste Italiane di raggiungere nel 2019 nuovi traguardi, rendicontati per il secondo anno nel Bilancio Integrato

Convenzione tra Poste Italiane e Arma dei Carabinieri per erogazione e consegna domiciliare delle pensioni per cittadini con età superiore a 75 anni. Inoltre, richiesta esplicita verso il MEF, la Protezione Civile, il Ministero del Lavoro, l'Inps e la Banca d'Italia di

individuare una modalità di pagamento delle pensioni in forma scaglionata. Contestuale
contrattualizzazione di oltre 500 istituti di vigilanza e preso contatti con tutti i Prefetti, la
Polizia Postale, l'Arma dei Carabinieri e la Protezione Civile stessa per richiedere
collaborazione nella gestione di possibili assembramenti all'esterno degli UP
Accordi con Amministrazioni Locali per la consegna delle mascherine alla popolazione.
Strategia di ascolto e vicinanza alle istituzioni per offrire, anche in un arco di tempo limitato,
soluzioni alle criticità emergenti
Campagne diffuse di comunicazioni istituzionali ben definite ed indirizzate ai Sindaci e ai
Prefetti di tutti i territori del Paese con finalità di sensibilizzazione e veicolazione alla
cittadinanza (oltre 26 mila comunicazioni dirette a sindaci e prefetti), con particolare focus
sulle "zone rosse". Attività di comunicazione continua alle Istituzioni nazionali e locali
Ciclo di incontri "Atlante dei Territori", presentato da Poste Italiane e Fondazione
Giangiacomo Feltrinelli in forma virtuale, un viaggio in 4 tappe per discutere delle
aspirazioni e delle possibilità di cambiamento a partire dai grandi temi della salute, della
solidarietà, dell'abitare e delle fragilità territoriali delle aree interne. La crisi legata alla
pandemia ha sottolineato con più chiarezza divari, fragilità e contraddizioni fra e nei territori
e ha fatto emergere la necessità di abbracciare modelli di sviluppo più resilienti, sostenibili e
inclusivi
Prosegue il programma di iniziative di Educazione Finanziaria, Postale e Digitale sul sito
www.poste.it nella sezione web dedicata per continuare a fornire ai cittadini supporti
"educativi" anche a distanza. Sono state aggiunte alle 12 video pillole già pubblicate che
riguardano temi quali cyber security, posta elettronica e il corretto utilizzo dei social network
nuovi contenuti pensati per rendere più consapevoli e in grado di cogliere le opportunità
offerte dall'evoluzione tecnologica e digitale. È' stata pubblicata sul sito la pagina dedicata
all' Educazione Finanziaria, per aumentare con 11 video le competenze in ambito
finanziario, assicurativo e previdenziale
UNPRI engagement on Covid-19 response: adesione all'iniziativa della PRI Association,
attraverso la quale i sottoscrittori chiedono alla comunità imprenditoriale di adottare misure
di welfare aziendale per mitigare gli effetti peggiori della pandemia, a beneficio dell'intera
collettività, mercati finanziari inclusi. Adesione, inoltre, a «European alliance for a green
recovery», iniziativa della PRI Association che sostiene l'appello rivolto all'Unione Europea
a sostegno di un Green Recovery Plan
Climate Action 100+ Engagement: adesione, attraverso le partecipate PosteVita e
BancoPosta SGR, al
Climate Action 100+, un'iniziativa di engagement collaborativo
internazionale senza precedenti per sensibilizzare i più grandi emittenti di gas a effetto serra
a livello mondiale sui cambiamenti climatici. L'iniziativa ha raggiunto oggi oltre 450
investitori (circa 40 trilioni di dollari di AUM). Le aziende target dell'iniziativa hanno
rappresentato 2/3 delle emissioni industriali globali annue
Monitoraggio dei profili ESG del portafoglio investimenti: il gruppo Poste Vita e BancoPosta
Fondi SGR hanno incaricato VigeoEiris, agenzia internazionale di rating sociale ed
ambientale, di effettuare un'analisi ESG (Environmental, Social, Governance) del proprio
portafoglio periodica, per valutarne il livello di responsabilità sociale. La valutazione,
effettuata sulla base di norme e convenzioni universalmente riconosciute, emanate da
organismi internazionali in materia di diritti umani, diritti dei lavoratori e tutela ambientale,
quali l'ONU, l'OCSE, gli ILO, ha riguardato gli emittenti imprese, sia per gli investimenti
azionari, sia obbligazionari corporate, misurando la loro capacità di gestire le relazioni con i
portatori di interesse. Il processo di valutazione si è concluso con l'attribuzione di uno score
ESG finale (0 min – 100 max) per ogni impresa.
Al 30/06/2020 il punteggio medio

ponderato dei portafogli investiti in emittenti imprese è risultato pari a 51/100 in relazione alle gestioni del Gruppo Poste Vita e a 52/100 in merito alle gestioni di BancoPosta Fondi SGR. Tale risultato conferma la performance di sostenibilità degli investimenti che è superiore alla valorizzazione ESG del benchmark Ishares MSCI World ETF, utilizzato come termine di confronto, pari a 39/100 alla stessa data

Iniziative contro la violenza di genere: sottoscritto un protocollo di intesa con il Ministero per le Pari opportunità e predisposti visibilmente, sui monitor dei 7000 Postamat Atm, il numero verde e l'app 1522 per la prevenzione e il contrasto ai fenomeni di violenza, stalking e maltrattamento rivolti alle donne. Proseguono le iniziative di sostegno al reinserimento lavorativo di donne in uscita dalle case rifugio, avviate a dicembre scorso con la Rete D.i.Re e l'Associazione di volontariato "Telefono Rosa".

FORNITORI

Assessment dei fornitori che ricomprende il rischio COVID per settore specifico individuato
attraverso codice Ateco (anche sulla base dei contenuti della task force Governo-INAIL)
Trasparenza nella gestione e mantenimento delle relazioni con la supply chain, fondata su
partnership stabili e solide che permettono reattività di soddisfazione della domanda (time
to-market) anche grazie alla provenienza geografica nazionale dei fornitori
Rispetto delle modalità e dei tempi di pagamento nei confronti dei fornitori
Creazione di una nuova rete logistica, ad hoc, di approvvigionamento per importare tutti i
dispositivi di sicurezza necessari. Attivazione immediata di canali in tutto il mondo per
reperimento di mascherine (10 milioni di pezzi), gel disinfettanti (1 milione di pezzi), guanti
monouso (50 milioni di pezzi) e disinfettante per superfici (300.000 pezzi) (es. acquisto di
spazi commerciali su voli di linea per poter caricare e ricevere materiali in maniera
continuativa). Creazione di un magazzino di stoccaggio in Italia per poter rifornire
giornalmente le strutture operative (65.000 mascherine al giorno, a cui aggiungere gel,
guanti e disinfettanti)
Ingaggio di imprese specializzate per la sanificazione che interessa le oltre 13.000 sedi, siti
produttivi, uffici direzionali, uffici postali, con un cronoprogramma che ha interessato
centinaia di diverse sedi ogni giorno)
Acquisto e installazione in ogni sito logistico bagni chimici per esclusivo utilizzo dei corrieri
esterni

4. ANDAMENTO ECONOMICO FINANZIARIO E PATRIMONIALE

ANDAMENTO DEL TITOLO DI POSTE ITALIANE

Il titolo Poste Italiane nel corso dei primi sei mesi del 2020 ha perso il 24% in Borsa passando da 10,12 euro di inizio anno a 7,74 euro di fine giugno impattato dagli eventi relativi alla pandemia Covid-19. Nonostante ciò il titolo ha raggiunto il massimo storico dalla data di quotazione di 11,51 euro nel mese di febbraio. Dalla data della quotazione in Borsa (27 ottobre 2015) al 30 giugno 2020 il titolo Poste ha registrato un incremento del 15%, (mentre l'indice FTSEMIB è sceso del 14%), garantendo un ritorno complessivo per gli azionisti (TSR17) di +53.3% mentre il principale indice di borsa italiano ha registrato un -4,9%.

17 Il Total Shareholder Return (TSR) misura il tasso di rendimento annuo per un investitore (ritorno complessivo dell'investimento per l'azionista) ed è calcolato sommando all'incremento del prezzo del titolo, in un determinato intervallo temporale, l'effetto dei dividendi per azione corrisposti nello stesso periodo.

IMPATTI COVID-19

A seguito delle raccomandazioni emanate dall'ESMA nel corso del mese maggio (Public Statement ESMA 32-63-972 del 20 maggio 2020), e richiamate da Consob il 16 luglio 2020 in merito agli effetti economici derivanti dalla pandemia in corso, il presente paragrafo è volto a rappresentare in un'unica nota i suddetti effetti anche attraverso un confronto rispetto ai dati di consuntivo del periodo di comparazione.

Gli impatti economici sul primo semestre dell'anno per il Gruppo sono stati rilevanti sia in termini di riduzione del fatturato, come conseguenza del rallentamento dell'operatività, coincidente in misura rilevante con il periodo di lockdown conseguente alla diffusione del Covid-19 che ha interessato il nostro Paese, sia di marginalità come conseguenza anche dei maggiori costi straordinari generati dalla pandemia. D'altra parte, si sono registrati, quale riflesso della riduzione dell'operatività e del ricorso allo smart working, alcuni effetti che hanno consentito di incidere significativamente sulla componente variabile della struttura dei costi del Gruppo.

In particolare, il risultato operativo e il risultato netto del Gruppo hanno evidenziato uno scostamento negativo, non previsto nel Budget 2020, approvato nel mese di marzo 2020, rispetto all'analogo periodo del 2019 rispettivamente del 29,2% (-315 milioni di euro) e del 28,5% (-218 milioni di euro). Tali risultati hanno risentito in maniera significativa dei fenomeni sopra descritti e dei relativi impatti sui ricavi e costi del periodo.

Nello specifico, sul conto economico si sono registrati i seguenti impatti:

  • flessione dei ricavi rispetto al primo semestre 2019 (-7,9%, ovvero -438 milioni di euro), per via delle misure restrittive per contenere l'estensione dei contagi (lockdown) e che hanno portato a un rapido e profondo calo dell'attività economica che ha penalizzato i ricavi del Gruppo a partire dal mese di marzo, con il declino che si è concentrato soprattutto nel secondo trimestre dell'anno (- 13,1%, pari a -352 milioni di euro rispetto all'analogo periodo del 2019). Con riferimento agli scostamenti registrati all'interno delle singole Strategic Business Units, si rimanda ai successivi paragrafi di commento dell'andamento economico delle SBU.
  • sul fronte dei costi operativi, nel pieno dell'emergenza sanitaria, la priorità del Gruppo è stata quella di tutelare la salute dei propri dipendenti e della clientela e supportare le istituzioni nella gestione della crisi. A tal fine, sono stati sostenuti nel semestre costi one-off, per circa 53 milioni di euro per far fronte a spese straordinarie relative principalmente a:

a) l'acquisto di dispositivi di protezione individuale

b) le spese di sanificazione dei locali, veicoli, impianti di meccanizzazione e per l'acquisto di plexiglass

c) le maggiori spese di vigilanza presso gli uffici postali per il frazionamento dei giorni del pagamento delle pensioni

Per tener conto dei diversi scenari macroeconomici caratterizzati da maggiori profili di rischio e incertezza, a causa della pandemia in corso, all'interno dei modelli di valutazione delle perdite attese delle attività finanziarie del Gruppo sono state rilevate, tra l'altro, rettifiche di valore per circa 20 milioni di euro su crediti commerciali e titoli.

L'emergenza sanitaria ha generato per contro, minori costi variabili legati al rallentamento delle attività e minori costi legati all'adozione per oltre 16.000 dipendenti dello smart working. Le principali voci di costi per servizi che nel primo semestre sono diminuite rispetto al primo semestre 2019 e la cui riduzione può essere, in gran parte, ricondotta agli effetti del Covid-19 sono le spese per servizi del personale (principalmente per trasferta e mensa), spese per movimentazione fondi, spese per utenze energetiche e idriche, ecc.

Il cambiamento dei processi operativi e dei modelli di lavoro (es: smart working) introdotti dall'emergenza, renderanno strutturali, almeno in parte, tali risparmi di costo.

Anche sul costo del lavoro si sono registrati evidenti recuperi rispetto al primo semestre 2019 e attribuibili in parte all'emergenza sanitaria. In particolare, nel periodo rilevano recuperi di costi per 48 milioni di euro attraverso il ricorso al Fondo di Solidarietà (per i cui dettagli si rinvia a quanto riportato nel capitolo Altre informazioni, paragrafo Relazioni Industriali), nonché la decisa riduzione di taluni elementi variabili del costo del personale quali principalmente MBO e incentivazioni commerciali.

Relativamente all'evoluzione nella seconda parte dell'esercizio, il contesto permane caratterizzato da generale incertezza a fronte dell'imprevedibile evoluzione della pandemia in atto. Tuttavia, già il mese di giugno, a seguito dell'uscita dell'Italia dalla fase di lockdown, ha evidenziato netti segnali di ripresa delle prestazioni economiche grazie alla capacità del Gruppo di adeguarsi alle emergenti caratteristiche della c.d. "nuova normalità" che enfatizza e anticipa alcuni macro-trend già previsti nel Piano Deliver 2022 (calo corrispondenza, trasformazione digitale ed e-commerce).

ANDAMENTO ECONOMICO DEL GRUPPO

I risultati complessivi del Gruppo del semestre risentono dello scenario di crisi dovuto alla pandemia Covid-19, a partire dal mese di marzo.

Il secondo trimestre dell'anno ha risentito maggiormente degli impatti dell'emergenza, ed è stato in parte mitigato dal mese di giugno che mostra i segnali della ripresa dei business sulla base dei nuovi trend già previsti nel Piano Deliver 2022 e accelerati dalla pandemia.

Al fine di consentire una migliore valutazione delle performance, e una maggiore comparabilità dei dati tra i due semestri, i risultati del Gruppo sono rappresentati anche con un perimetro adjusted18.

18 Partite adjusted sui ricavi: plusvalenze su titoli (291 milioni di euro nel 1H 2020, 261 milioni di euro nel 1H 2019), plusvalenza da valutazione a fair value azioni Visa (17 milioni di euro nel 1H 2019 e plusvalenza vendita azioni Visa 1 milione di euro nel 1H 2019).

Partite adjusted sui costi: Esodi (4 milioni di euro nel 1H 2020, 9 milioni di euro nel 1H2019), rilascio accantonamenti su fondi immobiliari (15 milioni di euro nel 1H2020), minusvalenze su portafoglio titoli (57milioni nel 1H 2020 e 6 nel 1H 2019), valutazione a fair value azioni/derivato Visa (10 milioni nel 1H 2020 e 9 milioni di euro nel 1H 2019), impairment partecipazione Anima (19 milioni di euro nel 1H 2020).

ANDAMENTO ECONOMICO CONSOLIDATO

1H 2019 1H 2020 VARIAZIONI
(dati in milioni di euro)
RICAVI DA MERCATO 5.521 5.083 (438) -7,9%
Ricavi da mercato adjusted 5.242 4.792 (450) -8,6%
COSTI TOTALI 4.441 4.317 (123) -2,8%
Costi totali adjusted 4.418 4.261 (157) -3,5%
EBIT 1.081 766 (315) -29,2%
EBIT adjusted 825 531 (294) -35,6%
EBIT Margin % 19,6% 15,1%
EBIT Margin adjusted % 15,7% 11,1%
UTILE NETTO 763 546 (218) -28,5%
Utile Netto adjusted 579 399 (180) -31,0%
UTILE NETTO PER AZIONE 0,59 0,42 (0,17) -29%
CAPEX 230 210 (21) -9%
% sui ricavi 4,2% 4,1%

I ricavi totali del Gruppo ammontano a 5,1 miliardi di euro, segnando una flessione di 438 milioni di euro rispetto al primo semestre 2019 (-7,9%). In flessione i ricavi delle Strategic Business Unit Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione (-16,1%), Servizi Assicurativi (-7,2%) e Servizi Finanziari (-4,9%), in parte compensati dal positivo apporto della Strategic Business Unit Pagamenti e Mobile (+10,3%) rispetto al primo semestre 2019.

L'andamento negativo dei ricavi nel semestre risente significativamente dell'effetto lockdown intervenuto a partire dal mese di marzo, che si è tradotto in un marcato calo di operatività sia della rete degli uffici postali, che delle attività di recapito e che si è concentrata nel secondo trimestre dell'anno (-13,1%).

MASSE GESTITE

(miliardi di euro)

Le masse gestite ammontano a 548 miliardi di euro e segnano una crescita di circa 12 miliardi (+2,3%) rispetto al 31 dicembre 2019 per effetto del positivo andamento del risparmio postale, dei conti correnti e del comparto assicurativo.

COSTI TOTALI

I costi totali si attestano a 4.317 milioni di euro in diminuzione rispetto ai 4.441 milioni di euro del primo semestre 2019 (-123 milioni di euro) principalmente per effetto del minore costo del lavoro che nel primo semestre ammonta a 2.633 milioni di euro in diminuzione di 200 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dello scorso esercizio.

La diminuzione del costo del lavoro, è in parte compensata dagli altri costi operativi che ammontano a 1.346 milioni di euro e che crescono di 119 milioni di euro rispetto al primo semestre 2019 per via dei maggiori costi per beni e servizi (+69 milioni di euro), legati principalmente alle spese straordinarie sostenute per il contenimento del Covid-19 (53 milioni di euro), nonché alla crescita dei costi variabili da traffico Telco e del business pacchi. I maggiori oneri da operatività finanziaria (+61 milioni di euro), sono imputabili principalmente alle minusvalenze derivanti dalle attività di ristrutturazione del portafoglio titoli (+51 milioni di euro) completamente compensate dalle plusvalenze realizzate nel semestre.

I costi per ammortamenti e svalutazioni si riducono di 42 milioni di euro passando da 381 milioni di euro del primo semestre 2019 a 339 milioni di euro del primo semestre 2020. La variazione, risente dei minori ammortamenti registrati nel periodo a seguito della ridefinizione della vita utile residua dei principali cespiti aziendali del Gruppo e del relativo valore residuo a far data dal 1 gennaio 2020, in coerenza a quanto previsto dai principi contabili di riferimento (IAS 16, IAS 40). A seguito di tale revisione, gli ammortamenti del Gruppo risultano inferiori di 60 milioni rispetto a quelli che si sarebbero avuti con le ipotesi di vita utile e valore residuo utilizzate negli esercizi precedenti.

Per maggiori dettagli, si rimanda a quanto esposto nelle note al bilancio semestrale abbreviato.

COSTO DEL LAVORO

Il Costo del lavoro complessivo registra un decremento di 200 milioni di euro (-7,1%) rispetto al primo semestre 2019. Tale variazione è imputabile alla riduzione della componente ordinaria che passa da 2.823 milioni di euro del primo semestre 2019 a 2.625 milioni di euro del corrispondente periodo del 2020, per effetto principalmente della riduzione degli organici mediamente impiegati nel periodo (circa 5.000 FTE in meno rispetto al primo semestre 2019) e del ricorso al Fondo di Solidarietà per fronteggiare l'emergenza sanitaria.

NUMERO DI RISORSE

L'effetto prezzo (-48 milioni) è rappresentato principalmente dai minori costi per incentivazione manageriale MBO e Incentivazione commerciale della forza vendita e altre indennità varie, quali ad esempio straordinario e notturno, conseguenza della ridotta attività svolta durante il lockdown.

EBIT (in milioni di euro)

Il risultato operativo consolidato si attesta a 766 milioni di euro e registra una diminuzione di 315 milioni di euro (-29,2%) rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente (1.081 milioni di euro). L'effetto congiunto della contrazione dei ricavi correlata alle misure restrittive del Governo adottate per far fronte alla pandemia, e dei maggiori costi sostenuti per il contenimento del contagio, hanno comportato una variazione negativa del risultato operativo concentrata nei mesi del lockdown (marzo, aprile e maggio). L'andamento del secondo trimestre risulta parzialmente mitigato dal mese di giugno che evidenzia performance positive (+74,7%) rispetto all'analogo periodo del 2019 per via dei segnali di ripresa sul fronte dei ricavi e dell'effetto di riduzione dei costi operativi principalmente imputabili al minor costo del lavoro e ai minori ammortamenti, come dettagliato nel commento ai costi del Gruppo.

Tenuto conto della gestione finanziaria positiva per 8 milioni di euro e delle imposte di periodo (228 milioni di euro), il trimestre chiude con un Utile netto di 546 milioni di euro (763 milioni di euro nel primo semestre 2019).

SINTESI DELL'ANDAMENTO ECONOMICO PER STRATEGIC BUSINESS UNIT

Di seguito vengono rappresentati i principali risultati economici per Strategic Business Unit

RICAVI DA MERCATO (in milioni di euro)

I ricavi da mercato della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione si attestano a 1.472 milioni di euro evidenziando una contrazione del 16,1% (-283 milioni di euro) rispetto al primo semestre 2019, per effetto della riduzione dei ricavi del comparto corrispondenza (-27,2%, ovvero -345 milioni di euro), mitigata solo in parte dalla crescita del comparto pacchi (+18,7%, ovvero +75 milioni di euro) dovuta alle performance positive nel segmento B2C, trainato dallo sviluppo dell'e-commerce.

La Strategic Business Unit Servizi Pagamenti e Mobile ha contribuito alla formazione dei ricavi totali con 338 milioni di euro (+31 milioni di euro, +10,3%, rispetto al corrispondente periodo del 2019), registrando una crescita sia nel comparto monetica che nel comparto mobile. L'effetto negativo della pandemia sul comparto monetica è stato mitigato dall'utilizzo di canali on line.

La Strategic Business Unit Servizi Finanziari ha contribuito ai ricavi del Gruppo con 2.535 milioni di euro, con una variazione negativa di 130 milioni di euro (-4,9%) rispetto al primo semestre 2019.

La Strategic Business Unit Servizi Assicurativi ha registrato ricavi da mercato per 739 milioni di euro ed una variazione negativa del 7,2% (-57 milioni di euro) rispetto al primo semestre 2019.

EBIT (in milioni di euro)

Il risultato operativo della Strategic Business Unit dei servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione risulta negativo per 194 milioni di euro in diminuzione rispetto al valore di 81 milioni di euro realizzato nel primo semestre 2019 (-275 milioni di euro). Positive invece le performance della Strategic Business Unit Servizi di Pagamento e Mobile che registra nel semestre un risultato operativo di 126 milioni di euro (+16 milioni di euro, +14%, rispetto all'analogo periodo 2019). La Strategic Business Unit dei Servizi Finanziari contribuisce ai risultati operativi del gruppo con un EBIT positivo di 398 milioni in diminuzione di 36 milioni di euro (-8,4%) rispetto all'analogo periodo dello scorso esercizio (435 milioni di euro). L' EBIT della Strategic Business Unit dei Servizi assicurativi si attesta a 435 milioni di euro in diminuzione del 4% (-19 milioni di euro) rispetto al primo semestre 2019.

STRATEGIC BUSINESS UNIT CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE

Contesto di mercato

Il mercato postale sta attraversando una fase di profondi cambiamenti in gran parte riconducibili alla digitalizzazione, che influenza in modo diverso i volumi di lettere e di pacchi in circolazione; infatti, al continuo calo strutturale dei volumi di corrispondenza tradizionale, sostituiti da forme di comunicazione digitale (e-mail, messaggistica istantanea, ecc.), si accompagna un significativo aumento dei volumi di pacchi spediti, riconducibile alla crescita del commercio elettronico. In Italia la penetrazione dell'online sugli acquisti Retail è passata dal 4% del 2015 ad oltre il 7% nel 201919 e presenta ancora margini di crescita rispetto ai tassi a doppia cifra fatti registrare dai principali Paesi europei. Poste Italiane è oggi tra i principali operatori nel settore con una quota di mercato (B2C – Business to Consumer) che è passata dal 30% del 2017 al 35%20 nel 2019.

Nel 2020 si continua ad assistere su tutti i mercati europei e internazionali alla contrazione del mercato della corrispondenza, compensata in parte dalla crescita dei pacchi. Motore fondamentale della crescita di tale comparto si conferma l'e-commerce relativo principalmente ad articoli leggeri e di basso valore.21 In particolare è previsto in Italia un aumento dei pacchi pro capite (da 4 unità del 2019 alle 5 unità dell'anno in corso).22

In Italia, come nel resto del mondo, primi mesi del 2020 mostrano un calo ancora più significativo della corrispondenza rispetto ai trend storici per effetto del lockdown determinato dall'emergenza sanitaria, che ha provocato un rallentamento generale della economia italiana.

Con riferimento al comparto pacchi, si evidenzia che, se durante il primo trimestre del 2020 questo aveva mantenuto il trend di crescita ormai consolidato degli ultimi anni, durante il secondo trimestre del 2020 il settore ha registrato uno sviluppo esponenziale, grazie all'e-commerce, come risultato del cambio delle abitudini di acquisto degli italiani durante la pandemia. Tale fenomeno ha generato una accelerazione dei trend di crescita già previsti dal piano industriale 2018-2022. Tutto ciò rappresenta un cambiamento rivoluzionario per il Paese, che fino ad ora era stato in ritardo nella penetrazione del fenomeno dell'ecommerce.

Contesto normativo

Il Contratto di Programma regola i rapporti fra il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) e Poste Italiane per la fornitura del Servizio Postale Universale. In data 30 dicembre 2019 è stato sottoscritto dalle Parti il nuovo Contratto per gli anni 2020-2024; la sua efficacia decorre dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2024. E' in corso la procedura per l'approvazione, da parte della Commissione europea, delle somme dovute alla Società a parziale copertura dell'onere del servizio universale (OSU).

19 Fonte: Dati Osservatorio eCommerce B2C – Politecnico Milano. 20 Elaborazioni interne sulla base dei dati Cerved Databank, Netcomm 2019. 21 Fonte: Report IPC e altri operatori postali/logistici. 22 Fonte: Elaborazioni interne su dati storici e su previsioni Cerved Databank, Netcomm.

In tema di contributi statali per le agevolazioni tariffarie editoriali praticate dalla Società, la Legge di Bilancio 2020 (Legge 27 dicembre 2019, n. 160) ha ridefinito gli stanziamenti per i rimborsi, prevedendo un valore di 53,1 milioni di euro per il 2020, di 53,2 milioni di euro per il 2021 e di 52,5 milioni di euro per il 2022. Il D.L. 30 dicembre 2019, n. 162 - come convertito dalla L. 28 febbraio 2020, n. 8, ha disposto che i rimborsi delle agevolazioni tariffarie editoriali a Poste Italiane proseguano «per una durata pari a quella dell'affidamento del servizio postale universale» (ovvero fino ad aprile 2026). L'applicazione della norma è subordinata all'approvazione da parte della Commissione europea.

In data 5 febbraio 2020 il Ministero della Giustizia, al fine di favorire il pieno sviluppo del processo di liberalizzazione dei servizi di notificazione degli atti giudiziari e di violazione del Codice della Strada, avviato con la Legge n.124/2017 e proseguito con ulteriori interventi normativi e regolamentari, ha adottato le nuove Linee guida per i corsi di formazione per gli addetti alla notifica a mezzo posta, abilitando l'effettivo ingresso nel mercato ad operatori alternativi muniti di licenza speciale.

Nell'ambito dei provvedimenti adottati dal Governo per far fronte all' emergenza epidemiologica Covid-19, con il Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18 (cd. "Cura Italia" - Legge di conversione 24 aprile 2020 n. 27) e con il Decreto Legge n. 34 del 19 maggio 2020 sono state definite specifiche misure urgenti per lo svolgimento del servizio postale.

Nello specifico, il recapito di invii raccomandati, assicurati, pacchi e le notifiche a mezzo posta ex legge 890/82 (atti giudiziari e multe) sull'intero territorio nazionale e fino al 31 luglio 2020, viene effettuato, previo accertamento della presenza del destinatario o di persona abilitata al ritiro, tramite immissione dell'invio nella cassetta domiciliare o in altro luogo contestualmente indicato dal ricevente.

Evoluzione dello scenario regolatorio

Nel mese di settembre 2019 l'AGCom, con la Delibera 350/19/CONS, ha sottoposto a consultazione pubblica lo schema di provvedimento concernente l'analisi del mercato dei servizi di consegna dei pacchi, volta a monitorare il mercato per valutare se ed in che modo i cambiamenti in atto ne abbiano modificato, o possano modificarne in futuro, gli assetti competitivi. Il 1° luglio 2020 è stata pubblicata la Delibera 212/20/CONS con la quale l'Autorità individua i mercati rilevanti dei servizi di consegna pacchi e valuta il livello di concorrenzialità in ciascuno di essi. La delibera evidenzia un ruolo preponderante di Poste Italiane nel mercato C2X23, il quale ha tuttavia una incidenza marginale sul complessivo mercato dei pacchi. L'analisi rappresenta una tappa intermedia del procedimento, il cui termine conclusivo è stato prorogato con la delibera di approvazione. Nella fase successiva saranno svolti ulteriori approfondimenti ed eventualmente individuati rimedi regolamentari per gli operatori che detengono significativo potere di mercato in uno o più dei mercati rilevanti individuati.

Nel mese di ottobre 2019 AGCom ha avviato un'analisi del mercato dei servizi di corrispondenza e delle tariffe massime dei servizi postali universali con l'obiettivo di aggiornare il regime tariffario dei servizi universali alla luce del mutato contesto competitivo e delle nuove esigenze dell'utenza. Gli operatori hanno

23 Il mercato "C2X" individua i pacchi di tipo "Consumer-to-Consumer/Business" , ovvero i pacchi inviati dai consumatori sia ad altri consumatori sia ad imprese.

fornito all'Autorità le informazioni richieste ai fini della predisposizione di un documento che verrà sottoposto a consultazione pubblica.

Alla luce degli sviluppi determinati dall'emergenza sanitaria sul segmento e-commerce, AGCom ha avviato un procedimento per incentivare l'utilizzo dei "Locker" (armadietti automatici per la raccolta e consegna dei pacchi) da parte degli acquirenti online e favorirne la diffusione. I soggetti interessati hanno potuto inviare proprie osservazioni sul tema nell'ambito di un'apposita fase di pre-consultazione; seguirà la pubblicazione di uno schema di provvedimento che verrà posto a consultazione pubblica e sul quale i soggetti interessati potranno presentare le proprie osservazioni.

Con la Delibera 205/20/CONS del 1° giugno 2020 è stata indetta una consultazione pubblica per definire standard di qualità relativi alla continuità e affidabilità dei servizi erogati negli uffici postali, in relazione a: a) aperture ritardate degli uffici postali (sia a livello nazionale, sia regionale); b) chiusure anticipate degli uffici postali (sia a livello nazionale, sia regionale); c) tempi di attesa per l'accesso ai servizi postali universali; d) accessibilità per le categorie di utenti più deboli ( es. abbattimento barriere architettoniche negli uffici postali); e) riduzione dei tempi di gestione dei reclami presentati presso gli uffici postali. I soggetti interessati hanno potuto presentare le proprie osservazioni entro il 1°luglio.

Ai sensi dell'art. 2, comma 7, del Contratto di programma 2020-2024, Poste Italiane ha presentato ad AGCom in data 24 giugno u.s., una proposta di rimodulazione dei criteri di distribuzione delle cassette di impostazione, tenuto conto dell'andamento dei volumi postali e dell'effettivo utilizzo delle stesse da parte degli utenti.

ANDAMENTO ECONOMICO DELLA SBU CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE

I risultati della SBU del semestre confermano l'accelerazione del declino della corrispondenza tradizionale provocata dagli effetti del lockdown, con una decrescita che continua anche post ripresa e le cui perdite sono parzialmente compensate dalla crescita del settore pacchi registrata a partire dal mese di marzo, e confermata anche nei mesi successivi, grazie al significativo impulso dato dall'e-commerce.

(dati in milioni di euro)
Ricavi da mercato
1.755
1.472
(283)
-16,1%
Ricavi da altri settori
2.453
2.256
(197)
-8,0%
Ricavi totali
4.208
3.728
(480)
-11,4%
Ricavi totali adjusted
4.009
3.543
(466)
-11,6%
Costi
4.090
3.888
(202)
-4,9%
Costi vs altri settori
37
34
(3)
-8,9%
CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE 1H 2019 1H 2020 VARIAZIONI
Costi totali
4.127
3.922
(206)
-5,0%
Costi totali adjusted
4.119
3.919
(200)
-4,9%
EBIT
81
(194)
(275)
-338,9%
EBIT adjusted
(110)
(376)
(265)
-240,6%
EBIT Margin %
1,9%
-5,2%
RISULTATO NETTO
50
(135)
(185)
-369,5%
Principali KPI 1H 2019 1H 2020 VARIAZIONI
Corrispondenza e pacchi
Ricavi/FTE (in migliaia di euro) 32,7 30,1 (3) -8,0%
Pacchi portalettabili (volumi in milioni) 23,5 33,3 10 41,7%
Nuova Rete Punto Poste (numero di Lockers e punti di ritiro alternativi) 1 6.288 7.898 1.610 25,6%
Distribuzione
Numero Uffici Postali 1 12.809 12.809 - 0,0%
Numero di clienti (in milioni) 35,0 34,7 (0,3) -0,7%
Sale dedicate alla consulenza 6.688 6.762 74 1,1%
Rete ATM Postamat 7.425 7.731 306 4,1%

1 Il dato indicato nella colonna 1H 2019 è riferito al 31 dicembre 2019.

RICAVI DA MERCATO

Corrispondenza Pacchi Altri ricavi

I Ricavi da mercato passano da 1.755 milioni di euro del primo semestre 2019 a 1.472 milioni di euro del primo semestre 2020 ed evidenziano minori ricavi della corrispondenza tradizionale (-345 milioni di euro, pari al -27% rispetto al medesimo periodo del 2019), compensati solo in parte dalla crescita del comparto pacchi (+75 milioni di euro, pari al +18,7%, rispetto all'analogo periodo del precedente esercizio), grazie alle performance positive del segmento B2C.

La flessione dei ricavi del segmento già registrata nella prima parte dell'anno, si è acuita dal mese di marzo per via del lockdown imposto a seguito della pandemia e del sensibile calo di operatività che ne è susseguito ed è proseguita anche nel secondo trimestre con il progressivo peggioramento delle performance del settore (-19,9%, pari a -175 milioni di euro rispetto al secondo trimestre 2019). I ricavi del mese di giugno mostrano una minore flessione nel confronto con il corrispondente mese dello scorso anno (-10,9%), riflettendo i segnali dell'inizio di una ripresa.

Corrispondenza

Posta Indescritta: Servizio standard di spedizioni con recapito in cassetta postale.

Posta Descritta: Recapito alla persona con attestazione di avvenuta spedizione e tracciatura dell'invio per la clientela retail e business. Tale categoria comprende in particolare: la raccomandata, l'assicurata e l'atto giudiziario.

Direct Marketing: Servizio per l'invio da parte delle aziende e delle Pubbliche Amministrazioni di comunicazioni a contenuto pubblicitario, promozionale o informativo.

Servizi Integrati: Offerte Integrate e personalizzate per specifici segmenti di clientela, in particolare la Pubblica Amministrazione, le grandi aziende e gli studi professionali. Il servizio integrato più rilevante è il Servizio Integrato Notifica, per la gestione dell'intero processo di notifica degli atti amministrativi e giudiziari (es. le violazioni al Codice della Strada). Altro: Servizi per l'editoria, servizi multicanale, stampa, gestione documentale, altri servizi di base. La voce include, inoltre, le Integrazioni tariffarie relative a ricavi da mercato commercializzati a tariffe scontate ai sensi di legge e il Compenso per il

Servizio Postale Universale (include anche le compensazioni relative al Pacco ordinario).

I risultati dei servizi di Corrispondenza conseguiti dal Gruppo evidenziano una riduzione dei volumi e dei ricavi rispettivamente del 19,2% (-270 milioni di invii) e del 27,2% (-345 milioni di euro) rispetto al primo semestre dello scorso anno. Le cause sono principalmente imputabili alla citata riduzione delle attività per effetto delle misure restrittive imposte dal lockdown, alla quale si sono aggiunti gli effetti dell'atteso processo di e-substitution della corrispondenza tradizionale, profondamente accelerato dalla pandemia, con significativa perdita di volumi e fatturato.

La riduzione dei volumi e dei ricavi della corrispondenza tradizionale registrata nel primo semestre 2020, è distribuita indistintamente su tutte le famiglie di prodotto, con la Posta Indescritta e Descritta che evidenziano un calo dei volumi rispettivamente del 14% e del 34,8% e dei ricavi del 18,4% e del 36,7% rispetto all'analogo periodo del 2019.

Il Direct Marketing segna una flessione dei volumi del 46,1% (-109 milioni di invii) e una correlata riduzione dei ricavi del 40,5% (-25 milioni di euro). Tale flessione è legata alla contrazione delle lavorazioni delle spedizioni a carattere commerciale per la riduzione degli invii di posta commerciale da parte dei clienti.

I volumi dei Servizi integrati presentano una decrescita del 52,6% rispetto al primo semestre 2019 (circa 8 milioni di minori invii) e una riduzione dei ricavi del 57,7% (-55 milioni di euro) dovuta all'interruzione degli invii di cartelle esattoriali, delle multe per il blocco della circolazione, nonché alla sospensione del pagamento dei tributi locali e del rilascio dei permessi di soggiorno.

La voce Altro, che accoglie anche i servizi di Mass Printing commercializzati da Postel, mostra una riduzione del 7,1% dei volumi (-29 milioni di pezzi) rispetto all'analogo periodo del 2019, per effetto del calo del mercato delle stampe determinato dal rallentamento della economia italiana a seguito del lockdown. I ricavi corrispondenti accolgono anche le integrazioni tariffarie sul servizio editoriale (-4 milioni di euro rispetto al primo semestre 2019), in riduzione per il calo degli invii legati all'Editoria. Il compenso per l'Onere del Servizio Universale per il primo semestre 2020, ammonta a 131 milioni di euro, in linea con il ricavo del primo semestre 2019.

Il mese di giugno 2020, rispetto all'analogo periodo 2019, seppur in flessione, evidenzia una ripresa dei ricavi e dei volumi rispetto a quanto registrato nei mesi di piena emergenza e di lockdown. Tale recupero è particolarmente evidente sulla Posta Indescritta e sul Direct Marketing.

Pacchi

B2B: acronimo di Business to Business. Servizi per le spedizioni da azienda ad azienda. Offerta che punta su qualità e affidabilità, con opzioni di consegna con tempi definiti, spedizioni prevalentemente multicollo.

B2C: acronimo di Business to Consumer. Un'offerta modulare creata per l'e-commerce con scelta di servizi accessori.

C2C: acronimo di Consumer to Consumer. Servizi per le spedizioni da utente privato a utente privato. Offerta di base focalizzata sulla facilità di accesso (rete uffici postali e sito web).

ALTRO: include le spedizioni internazionali, le partnership con operatori logistici, i servizi dedicati, la logistica integrata e altri ricavi.

Le performance del comparto Pacchi mostrano una crescita molto significativa nel primo semestre, con una variazione positiva sia in termini di volumi che di ricavi rispettivamente pari a +31,5% (+22 milioni di invii) e +18,7% (+75 milioni di euro) rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente. La crescita si è concentrata principalmente nel secondo trimestre, a seguito del forte impulso che il lockdown ha dato allo sviluppo dell'e-commerce (+18 milioni di invii, ovvero +54%, e +65 milioni di euro di ricavi pari a +33% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente).

Il risultato del primo semestre è legato principalmente al crescente sviluppo delle attività di Poste nel segmento B2C trainato dal commercio elettronico, che ha realizzato ricavi per 254 milioni di euro, in crescita del 52% rispetto al primo semestre 2019, a fronte di 62 milioni di spedizioni realizzate (+50%). La tariffa unitaria è cresciuta nonostante un mercato di riferimento ad alta competizione. Lo sviluppo del B2C è stato profondamente rafforzato dalla crescente propensione agli acquisti online della popolazione che, a partire dal mese di marzo, ha convissuto con le misure restrittive imposte dai decreti del Governo. Tale propensione agli acquisti on-line manifestata a marzo è proseguita anche nei mesi successivi, rafforzandosi ulteriormente nel secondo trimestre e portando a considerare che tale fenomeno possa diventare, almeno in parte, strutturale. Il segmento B2C, infatti, presenta nel secondo trimestre del 2020 una fortissima crescita rispetto l'analogo periodo dell'anno precedente sia in termini di volumi che di ricavi.

Tale andamento ha permesso di compensare nel semestre la perdita registrata dal comparto del B2B (-14 milioni di euro di ricavi rispetto all'analogo periodo 2019), segmento maggiormente impattato dal lockdown per via della chiusura delle attività produttive.

COSTI

(in milioni di euro)

I Costi, comprensivi di ammortamenti e svalutazioni, ammontano a 3.922 milioni di euro, con una riduzione di 206 milioni di euro (-5,0%) rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, essenzialmente riconducibile alla riduzione del costo del lavoro. Quest'ultimo si attesta a 2.581 milioni di euro con una riduzione di 193 milioni di euro (-7% rispetto al primo semestre 2019), principalmente ascrivibile sia alla riduzione media degli organici (circa 4.800 FTE in meno) sia alla riduzione della componente del costo unitario, come descritto nel paragrafo di commento ai risultati economici del Gruppo.

L'andamento del costo del lavoro è in parte compensato dalla crescita dei costi per beni e servizi (+26 milioni di euro rispetto al primo semestre 2019), riconducibile principalmente alle spese sostenute per garantire la sicurezza dei dipendenti impegnati nelle attività operative sul territorio e per far fronte all'emergenza sanitaria. Per maggiori dettagli su tali spese si rinvia al paragrafo "Impatti Covid-19".

Si evidenzia, infine, una decrescita della voce ammortamenti e svalutazioni di circa 37 milioni di euro (-10% rispetto al primo semestre 2019), imputabile principalmente alla rivisitazione della vita utile e del valore residuo di alcuni cespiti del Gruppo, come descritto nel paragrafo di commento ai risultati economici del Gruppo e nelle note al Bilancio consolidato abbreviato.

Alla luce di quanto rappresentato, la Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione presenta un risultato operativo del semestre negativo per 194 milioni di euro, in peggioramento di 275 milioni di euro rispetto al primo semestre 2019 (81 milioni di euro).

Attività di periodo

Il Gruppo prosegue nella riorganizzazione della attività di trasporto, smistamento, recapito e customer experience, in linea con gli obiettivi di lungo periodo delineati nel Piano Deliver 2022, quali l'aumento dell'efficienza, della flessibilità e della qualità per cogliere le opportunità derivanti dallo sviluppo dell'ecommerce.

Pacchi

Con riferimento al trasporto, prosegue lo sviluppo delle connessioni aeree per favorire, in linea con la domanda di mercato, la consegna dei pacchi entro 24 ore in tutta Italia, in particolare Sicilia e Sardegna. Attualmente sono attivi 9 collegamenti aerei, di cui due introdotti nel primo trimestre 2020 sull'HUB aereoportuale di Fiumicino (direzione Catania e Cagliari). La flotta è costituita da 8 aeromobili, uno in più rispetto al 2019, per soddisfare l'incremento della frequenza delle tratte, in linea con le esigenze della clientela.

Nell'ambito del programma di ottimizzazione del trasporto su gomma a lungo raggio, avviato nel corso del 2019, è proseguita la collaborazione con il vettore digitale tedesco sennder GmbH, che ha condotto, il 12 febbraio 2020, all'acquisizione di una partecipazione del 75% in "sennder Italia srl" con l'obiettivo di aumentare la saturazione dei veicoli e ridurre i costi di trasporto su gomma. La partnership con sennder GmbH permetterà a Poste Italiane di proporsi come operatore di trasporto, sia nel mercato italiano che estero, beneficiando di economie di scala e di ottimizzazione tecnologica realizzando un modello operativo full-tracked e full-digital, in linea con le esigenze dell'e-commerce.

Con riferimento alle attività di smistamento e all'automazione dei processi produttivi, prosegue il rinnovamento degli impianti di SDA e in particolare la realizzazione di due nuovi hub siti rispettivamente al centro e nord Italia.

Per quanto riguarda l'area recapito, prosegue lo sviluppo delle potenzialità della collaborazione con Amazon in coerenza con la strategia di Poste Italiane di crescita nella logistica legata agli acquisti on line. In tale ambito si inserisce anche la "rete PuntoPoste" per il ritiro degli acquisti on line e la consegna di resi, che si compone a giugno di circa 7.900 mila punti di ritiro alternativi attivi, in prevalenza Tabaccai e Locker, che si aggiungono agli Uffici Postali.

Nell'ambito della partnership con Zalando (gestione dei resi dei clienti in Italia) nel primo semestre 2020 sono state affidate al Gruppo Poste circa 1,1 milioni di spedizioni di reso attraverso pick-up, Uffici Postali o rete PuntoPoste (circa il 26% rese attraverso il drop-off point).

Sempre nell'ambito dell'evoluzione dell'offerta di servizi di delivery, è stato lanciato il servizio "Punto Poste Da Te", che consiste nell'offerta di nuovi punti di contatto sul territorio per la fruizione dei principali servizi core di Poste Italiane direttamente a domicilio tramite locker installati all'interno di condomini e siti aziendali (sono attivi 22 Locker). Punto Poste Da Te può essere utilizzato per una serie di servizi, quali: spedizione dei pacchi prepagati e preaffrancati di Poste Italiane; ritiro dei pacchi, anche di operatori diversi da Poste Italiane, ritiro della corrispondenza registrata, funzionalità in corso di attivazione, pagamento dei bollettini postali, ricarica delle carte prepagate Postepay, e ricariche SIM, gestione degli invii personali. Il servizio innovativo e interamente digitale, completamente gestibile attraverso l'APP Ufficio Postale, ha ricevuto il premio all'innovazione "Eletto prodotto dell'anno 2020", basato esclusivamente sul voto dei consumatori, per la categoria servizi spedizione e ritiro.

Relativamente allo sviluppo di servizi di consegna innovativi e tecnologicamente evoluti nell'ambito della logistica di "ultimo miglio"24, in data 24 aprile 2020 Poste Italiane, ha acquisito una partecipazione del 70% nella società MLK Deliveries S.p.A che fornirà i servizi di consegna Same Day (recapito in giornata) e Scheduled Delivery (recapito programmato) per il Gruppo Poste. Il servizio di Scheduled Delivery, a oggi è attivo nelle città di Milano, Roma, Torino, Brescia e Verona.

Nell'ambito dell'offerta pacchi "Poste Delivery" dal mese di aprile è stata introdotta la possibilità di acquistare le spedizioni direttamente da smartphone tramite l'APP Ufficio Postale.

Relativamente al business con la Cina che ha visto, a partire dal 2018, un incremento sempre più marcato dei volumi inbound dei pacchi, è stata avviata la collaborazione con l'operatore logistico cinese Sengi Channel Supply Chain Limited che consentirà al Gruppo Poste di consolidare e spedire in Italia i volumi acquistati in Cina dagli e-shopper italiani. Inoltre, sempre nell'ambito di tale collaborazione ed in linea con l'evoluzione delle esigenze degli e-shopper, è stata avviata la sperimentazione della tracciatura E2E (End to End) delle spedizioni che permetterà di verificare sul sito di Poste Italiane lo status della spedizione per la prima volta lungo tutta la supply chain, anche oltre i confini del territorio italiano.

Progetto Piccoli Comuni

Con riferimento al programma avviato nel novembre 2018 a favore delle comunità dei Piccoli Comuni, volto a promuovere specifiche iniziative a supporto dello sviluppo del territorio, Poste Italiane ha realizzato tutti gli obiettivi a suo tempo presentati.

In continuità con il percorso avviato nel 2018, in data 28 ottobre 2019 Poste Italiane ha organizzato la seconda edizione dell'evento Sindaci d'Italia al fine di illustrare la realizzazione degli impegni assunti nel 2018 e di presentare un nuovo e articolato programma di iniziative a favore dei Piccoli Comuni.

24 Servizi che consentono all'e-shopper di richiedere la consegna di acquisti on-line "su misura", ossia nel giorno desiderato o in una fascia oraria specifica tra quelle disponibili,

Oltre a proseguire con gli impegni assunti nel 2018 più richiesti dal territorio – nessuna chiusura di Uffici Postali nei Piccoli Comuni, nuovi Postamat per servizi innovativi sul territorio, servizio di tesoreria erogato insieme a Cassa Depositi e Prestiti, installazione videosorveglianza interna ed esterna agli uffici, abbattimento delle barriere architettoniche per agevolare la fruibilità delle strutture, progetti immobiliari di decoro urbano (murales), rafforzamento delle risorse negli Uffici Postali delle zone turistiche - l'Azienda ha aggiunto nuove iniziative a favore delle comunità e nello specifico:

  • programmi di educazione finanziaria, postale e digitale;
  • servizi di pagamento con POS gratuiti per i Comuni;
  • Punto Poste da Te;
  • installazione nuove cassette postali smart;
  • servizi di informazione per i cittadini;
  • programmi di filatelia;
  • nuova flotta green con emissioni ridotte (-40%);
  • iniziative di valorizzazione del patrimonio artistico-culturale dei Piccoli Comuni.

Questi ulteriori investimenti a favore dei giovani, della scuola, delle persone meno esposte alla formazione e degli anziani delle comunità meno densamente abitate confermano l'impegno economico e sociale dell'Azienda al sostegno e allo sviluppo dei Piccoli Comuni. A seguito dello stato di emergenza sul territorio nazionale dichiarato dalle competenti Autorità relativo al rischio sanitario connesso al Coronavirus, alcune attività sono state sospese.

Di seguito l'avanzamento dei principali dati al 29 giugno 2020:

  • nessun Ufficio Postale è stato chiuso;
  • un ufficio centrale è stato dedicato al supporto dei piccoli Comuni;
  • 838 nuovi ATM sono stati installati in 836 Comuni;
  • 854 barriere architettoniche sono state abbattute in 813 Comuni;
  • 4.756 impianti di video-sorveglianza sono stati installati in 1.975 Comuni;
  • attivato il servizio di tesoreria nei comuni che ne hanno fatto richiesta;
  • 8.883 nuove cassette postali sono state installate in 4.333 Comuni, sono stati realizzati 17 murales per migliorare il decoro urbano degli Uffici Postali periferici;
  • 24 eventi di educazione finanziaria, digitale e postale erogati in 24 Comuni;
  • 2.295 Scuole abilitate dal programma "Risparmio che fa scuola" in 1.906 Comuni;
  • 121 POS attivati in 83 Comuni;
  • 43 cassette postali smart installate in 30 Comuni;
  • 1.166 Comuni serviti da Nuova Flotta Green.

Canali Digitali

Il mercato Digitale italiano è costituito da circa 50 milioni di persone che accedono on line e 35 milioni di utenti che sono attivi sui canali social. I canali digitali web e app di Poste Italiane costituiscono il punto di accesso ai servizi on line per 22,8 milioni di utenti retail (19,4 milioni di utenti al 30 giugno 2019 e 20,8 milioni al 31 dicembre 2019) e si posizionano sia come canali di vendita diretta che di post vendita. La media giornaliera degli utenti web e app è stata di circa 2,6 milioni (1,9 milioni gli utenti medi giornalieri nello stesso periodo del 2019 e 2 milioni gli utenti medi giornalieri del 2019). Crescono le transazioni sul canale digitale, raggiungendo 40,4 milioni per un valore transato di 9,4 miliardi di euro (26,7 milioni di transazioni fino a giugno 2019 per un valore transato di 7,3 miliardi di euro e 57,1 milioni di transazioni nel 2019 per un valore transato di 15,6 miliardi di euro).

Principali KPI Digital 1H 2019 1H 2020
Clienti registrati ai canali digitali (web e app) di Poste Italiane (in milioni) 1 20,8 22,8 2,0 9,7%
Utenti giornalieri (web e app) (in milioni) 2 1,9 2,6 0,8 41,6%
Numero transazioni Digitali - Consumer (in milioni) 26,7 40,4 13,7 51,3%
Download App (in milioni) 1 30,8 36,5 5,7 18,7%
Poste Italiane Digital e-Wallets (in milioni) 1 5,4 6,4 1,0 17,9%
Identità digitali (numero in milioni) 1 4,1 5,8 1,7 41,1%
Identità digitali Private (numero in milioni) 1 0,57 3,4 2,8 496,5%

1 Il dato presente nella colonna 1H 2019 si riferisce al 31 dicembre 2019

2 Media dei valori giornalieri nel periodo di riferimento.

Nel primo semestre del 2020 sono proseguite le attività volte a semplificare ed evolvere l'esperienza sui canali digitali da parte dei clienti nell'utilizzo dei servizi di Poste Italiane nell'ambito dei pagamenti, dell'offerta finanziaria, della corrispondenza e della logistica, in particolare introducendo la possibilità di sottoscrivere direttamente in app PP la Postepay Connect ed in app BP il Conto Corrente . Sul sito poste.it è stata aperta la possibilità di sottoscrivere con un processo totalmente on line un servizio di gestione patrimoniale in collaborazione con il partner Moneyfarm. Sul fronte dei pagamenti sono stati abilitati nuovi servizi in app PP come il pagamento del bollo auto e la visualizzazione e gestione delle SIM Postemobile. E'stata rilasciata la prima APP dedicata al mondo business, che accoglie in questa prima fase la gestione degli incassi tramite Codice Postepay.

Con riferimento alla soluzione Identità Digitale privata (Account di Poste) a fine giugno 2020 risultano attive oltre 3,4 milioni di Identità Digitali private. L'Identità Digitale privata è stata lanciata nel 2019 ed è funzionale all'accesso sicuro a tutte le digital properties (dati, account internet e altri diritti nel mondo digitale) di Poste.

Nuovo accordo con Microsoft per la digitalizzazione del Gruppo e del Paese

Nel corso del mese di maggio è stato compiuto un significativo passo in avanti nel percorso di trasformazione digitale del Gruppo, con il nuovo accordo siglato tra Poste Italiane e Microsoft, che mira a rafforzare la collaborazione tra i due player, con l'obiettivo di accelerare il processo di innovazione digitale di Poste Italiane mediante il potenziamento della propria rete e dei servizi offerti grazie alle piattaforme Microsoft, nonché di dare un nuovo impulso all'innovazione di PMI e Pubblica Amministrazione, con la creazione di servizi digitali innovativi sui quali le stesse potranno far leva per la loro crescita.

La collaborazione con Microsoft ha contributo negli anni all'avanzamento tecnologico di Poste e del Paese grazie alla modernizzazione dell'infrastruttura e dei servizi offerti. La nuova partnership è stata siglata in un periodo storico, che ha segnato il primo semestre dell'anno, nel quale le piattaforme e i canali digitali hanno manifestato la loro importanza sul piano organizzativo del lavoro, in un contesto mondiale segnato dalla pandemia Covid-19. Poste Italiane ha infatti fatto leva sul Cloud Microsoft e beneficiato delle tecnologie del partner per innovare il modello di lavoro anche in una logica di smartworking, nonché per migliorare la Customer Experience in tutte le aree di business del Gruppo. Poste ha inoltre evoluto l'infrastruttura IT rendendola più scalabile e sicura.

Il nuovo accordo prevede che le due aziende lavorino insieme per la creazione di una "Piattaforma di Ecosistema per le PMI" mettendo a disposizione del mercato servizi congiunti per creare applicazioni locali e su misura, oltre a supportare le aziende nell'apprendimento delle nuove competenze digitali richieste con percorsi di formazione. Inoltre, si punterà a sviluppare una Piattaforma Nazionale di Cloud Ibrido combinando i pilastri dell'architettura DataCenter di Poste Italiane con le soluzioni cloud Microsoft Azure per permettere al mondo delle aziende private e della Pubblica Amministrazione di intraprendere percorsi di trasformazione digitale e di modernizzazione dei servizi pubblici. Il modello ibrido, permetterà di definire quali informazioni e applicazioni risiedono nel cloud pubblico e quali restano nel cloud privato, con una gestione semplificata e unificata per trarre i massimi vantaggi dai due approcci. Le due aziende svilupperanno un'offerta congiunta di servizi cloud ibridi, e sarà lanciato un Hybrid Cloud Competence Center per favorire l'accelerazione dell'adozione delle soluzioni cloud computing.

Con riguardo al processo di Trasformazione Digitale di Poste Italiane, l'adozione della tecnologia Microsoft, permetterà la trasformazione delle applicazioni esistenti e lo sviluppo di nuove applicazioni cloud native. Poste adotterà inoltre una nuova tecnologia cloud di Microsoft allo scopo di guidare il cambiamento culturale dei nuovi modelli di lavoro che possano ispirare tutta la PA Italiana. I canali di relazione con la clientela verranno innovati mediante lo sviluppo di soluzioni di Intelligenza Artificiale.

Infine è previsto per i collaboratori di Poste Italiane un Programma di Formazione a aggiornamento delle competenze che farà leva sulle risorse Microsoft.

STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI DI PAGAMENTI E MOBILE

Contesto di mercato

Il primo semestre 2020 è stato fortemente influenzato dalla pandemia Covid-19 la cui progressiva diffusione a livello globale ha obbligato molti paesi ad adottare misure di contenimento progressivamente più restrittive con forte riduzione dell'attività economica.

In tale contesto economico generale, gli ultimi dati disponibili25 sul mercato italiano delle carte di pagamento evidenziano un rallentamento della crescita del transato complessivo che nel primo trimestre 2020 è pari a 58,7 miliardi di euro (+1% rispetto il primo trimestre 2019). Rallenta la crescita anche delle transazioni totali che ammontano a 1,1 miliardi, con una crescita del 7,3% guidata dalle carte prepagate che registrano un +25,6% rispetto al corrispondente periodo del 2019.

Il numero di carte attive sul mercato supera i 90 milioni (+0,4% vs il 31 dicembre 2019) di cui le carte di debito sono circa 46 milioni e le carte prepagate 29 milioni.

Il Mercato della telefonia mobile, sulla base degli ultimi dati disponibili 26, ha evidenziato una penetrazione delle linee mobili totali che si attesta a circa il 171% della popolazione, con una quota dei Mobile Virtual Network Operator (MVNO) pari al 15,5% 27. Le linee complessive al 31 marzo 2020 sono pari a 103,1 milioni comprensive di 24,7 milioni di SIM Machine to Machine (M2M). In relazione alle quote di mercato, con una quota attorno al 4,1% PosteMobile rappresenta circa il 45,6% dei clienti complessivi degli operatori mobili virtuali.

Contesto normativo

Monetica

In data 22 gennaio 2020, l'Autorità Bancaria Europea (EBA) ha pubblicato il documento che modifica gli orientamenti di settembre 2018 in merito all'obbligo della segnalazione delle frodi da parte dei Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) previsto dalla Direttiva "Payment Services Directive" (PSD2). La tematica ha impatti anche sull'attività di Bancoposta al cui contesto normativo si rimanda per gli approfondimenti.

Il 30 aprile 2020 è stato pubblicato un Comunicato della Banca d'Italia28, con il quale è stata data attuazione alle previsioni contenute nell'art.22 del Decreto Fiscale 2020 relativamente al credito di imposta di cui possono godere gli esercenti (con ricavi non superiori a 400.000 euro), pari al 30% delle commissioni addebitate dagli intermediari per l'accettazione delle transazioni effettuate con strumenti di pagamento elettronici tracciabili a partire dal 1° luglio 2020. Tale provvedimento è destinato a tutti i prestatori di servizi di pagamento - compresa PostePay S.p.A. - che hanno convenzionato esercenti residenti in Italia per l'accettazione di strumenti di pagamento presso i propri punti vendita fisici o on-line (servizi di acquiring).

25 Fonte: Elaborazioni e stime interne su dati Banca d'Italia (flussi delle segnalazioni di vigilanza) 26 Fonte: AGCom Osservatorio sulle Comunicazioni n. 2/2020, Report Operatori 27 Fonte: Stima interna PostePay- Amministrazione Pianificazione e Controllo 28 Disposizioni di attuazione dell'art. 22, comma 5, del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124 (Decreto fiscale 2020), come modificato dalla Legge di conversione 19 dicembre 2019, n. 157",

In ambito telecomunicazioni con riferimento ai servizi di terminazione29 delle chiamate vocali la Commissione Europea entro il 31 dicembre 2020, dovrà adottare un atto delegato che integri la direttiva che istituisce il codice europeo delle comunicazioni elettroniche, definendo una tariffa unica massima di terminazione per le chiamate vocali su reti mobili, e su reti fisse, nell'Unione Europea.

ANDAMENTO ECONOMICO DELLA SBU PAGAMENTI E MOBILE

Le performance della SBU si confermano positive sia in termini di ricavi da mercato, che crescono nei comparti monetica e telecomunicazioni, sia in termini di risultato operativo. La maggiore operatività delle carte di pagamento, anche grazie all'utilizzo dei canali on line, e la crescita della customer base nel TLC hanno mitigato gli effetti negativi derivanti dalle misure restrittive determinate dal Covid-19

PAGAMENTI E MOBILE 1H 2019 1H 2020 VARIAZIONI
(dati in milioni di euro)
Ricavi da mercato 306 338 +31 +10,3%
Ricavi da altri settori 190 172 (19) -9,8%
Ricavi totali 496 509 +13 +2,6%
Costi 163 206 +43 +26,1%
Costi vs altri settori 223 177 (45) -20,4%
Costi totali 386 383 (3) -0,7%
EBIT 111 126 +16 +14,2%
EBIT Margin % 22,3% 24,8%
UTILE NETTO 83 90 +7 +9,0%
Principali KPI 1H 2019 1H 2020
Monetica
Valore Transato totale delle carte (in milioni di euro) 1 14.647 16.848 2.201 15,0%
Numero di Carte (in milioni) 2 28,7 28,8 0,1 0,5%
di cui Carte Postepay (in milioni)3 21,5 21,7 0,2 0,9%
di cui Carte Postepay Evolution (in milioni) 4 7,2 7,3 0,1 0,9%
Numero transazioni delle carte (in milioni) 679 697 19 2,8%
di cui numero transazioni e-commerce (in milioni) 109 181 72 66,2%

SIM PosteMobile fisse e mobili (stock in migliaia) 3 4.416 4.566 150,3 3,4%

TLC

1 Transato relativo ai pagamenti effettuati con Postamat e PostePay.

2 Include Carte PostePay e Carte di debito. Il dato indicato nella colonna 1H 2019 è riferito al 31 dicembre 2019.

3 Il dato indicato nella colonna 1H 2019 è riferito al 31 dicembre 2019.

4 Compensivo dei clienti business. Il dato indicato nella colonna 1H 2019 è riferito al 31 dicembre 2019.

29 Affinché gli abbonati dei diversi operatori di rete fissa e mobile possano comunicare tra loro, le reti devono essere interconnesse quindi gli operatori devono stipulare contratti di interconnessione in merito alla fornitura di uno o più servizi.

RICAVI DA MERCATO (in milioni di euro)

Evolution.

Incassi e pagamenti: servizio di pagamento dei tributi tramite accettazione dei modelli F23 e F24; trasferimento fondi per l'invio di denaro all'estero tramite Moneygram e Western Union, bonifici postagiro e domiciliazioni effettuati da Postepay

Poste Italiane – Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2020 59

Monetica: carte prepagate (ricariche, pagamenti, prelievi, canone, emissione), carte di debito (postamat - interchange fee su transato delle carte); servizi di acquiring (fee su transato, canoni e servizi) legati alla fornitura di POS (mobile, fisico, virtuale) per l'accettazione di pagamenti tramite carte (debito, credito, prepagate).

TLC: telefonia mobile (ricavi da traffico, servizi a valore aggiunto VAS, prodotti) e telefonia fissa (offerta PosteMobile Casa).

I ricavi complessivi del primo semestre 2020 si attestano a 509 milioni di euro in crescita (+3%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, grazie al contributo positivo dei ricavi del comparto Telecomunicazioni e della Monetica, parzialmente compensato dalla flessione registrata nei ricavi da Incassi e Pagamenti. I ricavi da mercato del primo semestre 2020 si attestano a 338 milioni di euro in crescita (+10%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Nel dettaglio, i ricavi da mercato della Monetica passano da 161 milioni di euro del primo semestre 2019 ai 170 milioni di euro del primo semestre 2020 (+5,8%) per effetto della maggiore operatività delle carte di pagamento e dai maggiori servizi di acquiring per la crescita del transato, mentre i ricavi da Incassi e Pagamenti pari a 28 milioni di euro, registrano una diminuzione di 9 milioni di euro (-23,2%) ascrivibile prevalentemente ai minori ricavi da F23/F24 a seguito dello slittamento di alcune scadenze fiscali introdotto dal c.d. D.L. Rilancio (come convertito dalla Legge 17 luglio 2020, n.77).

Il comparto delle Telecomunicazioni registra un aumento dei ricavi da mercato che passano da 109 milioni di euro di giugno 2019 a 139 milioni di euro (+28%). Il risultato positivo è dovuto sia all'aumento dei ricavi della Telefonia Mobile per effetto di una maggiore customer base attiva sia all'aumento del ricavo medio per cliente attivo (ARPU). In crescita anche i ricavi della Telefonia Fissa dovuti alla forte crescita della customer base media passata da 138 mila linee di giugno 2019 a 210 mila di giugno 2020 (+52%).

La dinamica dei ricavi da mercato relativa al solo secondo trimestre 2020 seppur positiva rispetto all'analogo periodo del 2019 (+6 milioni di euro), ha visto un rallentamento nella crescita del semestre dovuto agli effetti della pandemia e del lockdown. In particolare, si sono confermate le ottime performance già registrate nel primo trimestre dal settore telecomunicazioni (+14 milioni di euro) e la tenuta del comparto Monetica, mentre gli altri servizi di incasso e pagamento hanno registrato una flessione rispetto all'analogo periodo del 2019 (-9 milioni di euro).

Al 30 giugno 2020 le carte Postepay in essere ammontano a 21,7 milioni (21,5 al 31 dicembre 2019), di queste circa 7,3 milioni sono rappresentate dalle carte Postepay Evolution in aumento di circa l'1% rispetto al 31 dicembre 2019. Nel corso del primo semestre 2020 le carte Postepay hanno sviluppato un transato complessivo per pagamenti di circa 9,7 miliardi di euro (+34% rispetto ai 7,2 miliardi del primo semestre 2019).

Al 30 giugno 2020 le carte Postamat in essere, pari a 7,1 milioni, risultano in leggera flessione (-1%) rispetto al 31 dicembre 2019 (7,2 milioni).

In ambito Acquiring a fronte di un numero di POS installati al 30 giugno di circa 134 mila (+5%, ovvero +6,6 mila POS rispetto a giugno 2019) il transato registrato nel primo semestre dell'anno è stato di 8,5 miliardi di euro (+8% pari a +0,7 miliardi di euro, rispetto allo stesso periodo del 2019), con una significativa crescita del transato su esercenti terzi che più che compensa la riduzione del transato sugli Uffici Postali causa lockdown.

COSTI TOTALI

I costi totali, comprensivi di ammortamenti e svalutazioni, ammontano a 383 milioni di euro segnando un decremento di 3 milioni di euro (-0,7%). In particolare, i costi per beni e servizi registrano un incremento di 34 milioni di euro per effetto principalmente dei maggiori costi variabili da traffico inerenti i servizi di telecomunicazioni fisse-mobili e quelli legati all'operatività delle carte.

I costi per servizi resi dalle altre funzioni di Poste Italiane si riducono di 45 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente per via principalmente della minore attività commerciale in ufficio postale, gestione sistemi informativi, back office, antiriciclaggio e servizi postali. Il costo del lavoro si riduce di 2 milioni di euro rispetto al primo semestre 2019 (principalmente per via della confluenza delle attività di presidio dei canali digitali all'interno della funzione DTO).

Alla luce dei risultati descritti, l'andamento economico della Strategic Business Unit Pagamenti e Mobile evidenzia un risultato della gestione operativa (EBIT) che si attesta a 126 milioni di euro, in crescita del 14% rispetto al medesimo periodo dell'esercizio precedente.

Tenuto conto della gestione finanziaria e delle imposte del periodo il settore chiude con un risultato netto di 90 milioni di euro, in crescita del 9% (+7 milioni di euro) rispetto all'analogo periodo del 2019.

Attività di periodo

In linea con gli indirizzi strategici del Piano Industriale del Gruppo sono state lanciate azioni finalizzate all'avvio del più grande ecosistema italiano di servizi di pagamento.

Monetica

È proseguita nel semestre la commercializzazione di Postepay Connect, che, integrando Carta Postepay Evolution e SIM PosteMobile in un'unica App, si è confermata un'offerta unica e distintiva sul mercato italiano.

A tale riguardo, a partire dal mese di maggio, i clienti possono procedere, tramite l'App Postepay, con la richiesta in modalità completamente digitale.

Le principali novità riguardano la possibilità di utilizzare la carta Postepay Evolution, anche prima di ricevere la Carta "fisica" e la SIM, per effettuare pagamenti in App Postepay, pagare contactless anche presso punti fisici tramite lo smartphone Android abilitato al servizio Google Pay, utilizzare i servizi Postepay per acquistare tramite l'App Postepay parcheggi, titoli di viaggio o rifornimento di carburante. Nel mese di giugno 2020 è stata altresì lanciata la nuova offerta Postepay Connect che consente ai clienti di ricevere mensilmente, per i Giga del piano tariffario non consumati, uno sconto in cashback accreditato direttamente sulla Carta Postepay Evolution e utilizzabile per qualsiasi tipologia di spesa.

In ambito Acquiring nel mese di gennaio è stato attivato il "Codice Postepay". Il servizio, lanciato in via sperimentale a fine 2019, consente agli esercenti di effettuare gli incassi mediante la funzionalità Codice Postepay che, inserita all'interno dell'App PostePay consente di scansionare i codici QR direttamente in App, in modo tale da restituire a schermo l'opzione di pagamento per poi procedere con la transazione.

Sempre in ambito acquring, con riferimento all'accordo con Lottomatica – LIS Istituto di Pagamento, è pienamente operativo il servizio di accettazione dei pagamenti bill payments effettuati sui circa 54 mila punti vendita della rete. Inoltre, da gennaio 2020, è attivo il canale per il collocamento a distanza da parte di LIS del servizio di acquiring Postepay pos fisico su tutta la rete dei tabaccai affiliati.

Sempre in ambito acquiring, sono state concluse diverse iniziative a favore della Pubblica Amministrazione tra cui il completamento dell'attivazione del servizio di acquiring Postepay per gli Archivi Notarili di Stato e per la Guardia di Finanza.

È proseguita la partnership con ENI con l'attivazione presso le stazioni di servizio aderenti all'offerta, dei servizi di acquiring Postepay pos fisico e in modalità digitale, tramite la soluzione Paga con Postepay, esposta nell'ambito dell'APP Eni. Infine, sempre nel primo semestre 2020 è stata aggiudicata a Postepay la gara indetta da Trenitalia per il merchant acquiring dei pagamenti effettuati con le carte emesse da Poste tramite tutti i canali di vendita dei biglietti.

Incassi e Pagamenti

Nel comparto Incassi le attività del primo semestre 2020 sono state orientate al consolidamento del ruolo di Poste nel sistema PagoPA30. In tale contesto, da gennaio 2020, in linea con la roadmap dei rilasci previsti per

30 Il sistema pagoPA è l'insieme di regole, standard, strutture organizzative e infrastrutture tecnologiche messe a disposizione da pagoPA S.p.A. per garantire l'interconnessione e l'interoperabilità tra le Pubbliche Amministrazioni ed i Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) abilitati, al fine di consentire i pagamenti elettronici a favore degli Enti Creditori.

la Trasformazione Digitale dei pagamenti per la Pubblica Amministrazione, è possibile pagare le cartelle esattoriali (ex RAV) tramite Poste che le veicola verso il sistema PagoPA. Inoltre nel mese di febbraio 2020 è stata ampliata l'offerta delle APP con il pagamento del Bollo auto.

Infine, dal mese di maggio PostePay SpA è attiva come prestatore di servizi di pagamento sul nodo PagoPA e pertanto è possibile effettuare i pagamenti tramite il servizio PagoPA su tutti i canali digitali e presso gli uffici postali.

Telecomunicazioni

Nell'ambito della telefonia fissa è stata introdotta "PosteMobile Casa Web", la nuova offerta 'data only' acquistabile esclusivamente online la cui installazione non necessita dell'intervento di un tecnico ed offre traffico dati senza limiti con elevate performance (velocità fino a 300 Mbps), e un Modem Wi-Fi incluso in comodato d'uso gratuito.

Sempre con riferimento alla telefonia fissa è proseguito l'arricchimento della gamma d'offerta PosteMobile Casa Standard con l'offerta voice only "PosteMobile Casa Standard", ed è proseguita l'offerta 'voice&data' "PosteMobile Casa Internet" che, lanciata da PostePay alla fine del 2019, ha consentito di ampliare il mercato target attraverso una soluzione caratterizzata da flessibilità e convenienza. L'offerta è infatti realizzata integralmente su rete radiomobile e ciò conferisce al cliente la massima flessibilità nell'utilizzo del servizio dati che può essere fruito ovunque (ad esempio presso il domicilio abituale o presso una seconda abitazione), purché il Modem WiFi sia collegato a una presa elettrica.

Nel quadro della strategia di consolidamento dei servizi di telefonia fissa e di ampliamento della gamma delle offerte rivolte al mercato consumer e business, PostePay ha siglato il 23 luglio un accordo con Open Fiber ed uno con TIM per portare ai privati e alle aziende soluzioni avanzate di connettività Internet fornendo al Paese servizi in fibra ottica mediante tecnologie a banda ultra larga.

Gli accordi con Open Fiber e TIM rafforzeranno la capacità del Gruppo di rispondere in maniera sempre più efficace alle diverse esigenze dei clienti confermando il ruolo centrale di Poste Italiane nel processo di digitalizzazione e di sviluppo economico del Paese.

STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI FINANZIARI

Contesto di mercato

Mercati finanziari

Ad inizio 2020 le politiche espansive delle principali banche centrali avevano contribuito a mantenere condizioni complessivamente distese. I tassi di interesse a lunga scadenza avevano proseguito il calo iniziato sul finire dell'anno precedente ed i premi per il rischio erano rimasti su livelli storicamente contenuti. I corsi azionari avevano raggiunto nuovi massimi storici, via via che le aspettative di una ripresa del dialogo tra Stati Uniti e Cina e di un accordo tra Regno Unito e Unione Europea divenivano più concrete, aumentando al tempo stesso le probabilità di aumento della volatilità. Questa fase di distensione è stata bruscamente interrotta dalla diffusione della pandemia Covid-19, che ha provocato una massiccia ricomposizione dei portafogli degli investitori verso attività più sicure. Nei mercati finanziari dei paesi avanzati, a partire dalla fine di febbraio, forti turbolenze hanno investito tutti i comparti, in un contesto di elevata avversione al rischio. Nei momenti peggiori della crisi, i corsi azionari sono arrivati ad accumulare perdite nell'ordine del 30% in poche settimane, con punte del 50% per i titoli dei settori più colpiti, come quelli dei trasporti aerei e del petrolio ed i premi per il rischio sulle obbligazioni private USA sono rapidamente saliti, fino all'11% per i titoli high yield e ai 5% per quelli con merito di credito più elevato31. A partire dalla fine di marzo, gli interventi delle banche centrali e dei governi hanno favorito un allentamento delle tensioni nei mercati finanziari globali consentendo nell'arco del secondo trimestre il recupero parziale dei livelli di inizio anno. Nello specifico, nel primo semestre del 2020 lo S&P 500, il Nikkei 225, l'EuroStoxx 50 hanno perso rispettivamente il 4,04%, il 5,78% e il 13,65%.

Gli spread delle obbligazioni societarie nell'Area Euro sono aumentati. Nel complesso, lo spread delle obbligazioni delle società non finanziarie investment grade nell'Area Euro si è attestato a fine giugno 2020 a circa 120 bps, con un aumento di circa 60 bps rispetto a fine 2019. Sono aumentati anche gli spread del debito del settore finanziario, il cui differenziale rispetto al tasso privo di rischio è aumentato di circa 55 bps attestandosi a circa 120 bps. La performance è stata influenzata, in un contesto di tassi privi di rischio negativi o prossimi a zero, dall'impatto del Covid-19 sui mercati e dai conseguenti interventi di banche centrali e governi per sostenere l'economia.

L'aumento degli acquisti diretti delle banche centrali è stato unito a linee di credito illimitate per le banche. In particolare, la FED ha messo a disposizione una linea swap per fornire alle altre banche centrali liquidità in dollari: ciò ha favorito il calo delle tensioni sui mercati monetari internazionali e permesso la stabilizzazione del cambio euro/dollaro. La decisione della FED di procedere con acquisti massicci di titoli americani a breve termine e la successiva estensione dei programmi di acquisto anche ai bond municipals, emessi dagli Stati e dagli enti locali, ha infatti ridotto la pressione sugli intermediari e sui mercati, che non sembravano in grado di far fronte al forte aumento della domanda di liquidità. La BCE ha seguito la FED e l'utilizzo del PEPP su titoli di durata anche inferiore all'anno stabilizzando così il mercato monetario. La strategia BCE ha fornito supporto anche ai BTP, pertanto i rendimenti dei titoli di Stato italiani, dopo avere oscillato su valori relativamente elevati, si sono ridotti su tutte le scadenze dalla metà di maggio 2020. La discesa ha rispecchiato principalmente la flessione del premio per il rischio sovrano. Lo spread decennale tra BTP e Bund a fine giugno 2020 si è riportato poco sopra i valori di inizio anno (176 bps vs 159 bps) ed il rendimento del BTP a 10 anni è sceso nel semestre dall'1,43% all'1,33%.

31 Relazione Bankitalia sul 2019

Sul mercato dei cambi l'Euro si è apprezzato sul Dollaro portandosi a fine giugno 2020 a 1,12, oscillando in un range ristretto di valori condizionati dall'evoluzione della pandemia Covid-19 nei rispettivi continenti.

1H 2019 9M 2019 2019 1Q 2020 1H 2020
BTP 10Y 2,10 0,82 1,41 1,52 1,26
SWAP 10Y 0,18 (0,15) 0,20 (0,02) (0,17)
BTP 15Y 2,55 1,37 1,89 1,92 1,68
SWAP 15Y 0,49 0,07 0,46 0,16 0,00
BTP 30Y 3,09 1,91 2,47 2,44 2,22
SWAP 30Y 0,72 0,22 0,63 0,17 0,04

Sistema creditizio

Nella prima metà del 2020 l'attività creditizia ha registrato nel complesso un andamento positivo. Dalle statistiche provvisorie fornite dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI32), a giugno 2020 i prestiti al settore privato, corretti per tener conto dei prestiti non rilevati nei bilanci bancari in quanto cartolarizzati, sono cresciuti del 2,1% su base annua (0,4% a giugno 2019) collocandosi a 1.438 miliardi di euro. A giugno 2020, i prestiti a famiglie e imprese sono aumentati del 2,8% rispetto a un anno fa. I flussi di credito, che hanno principalmente riguardato le scadenze a medio e a lungo termine, hanno riflesso la maggiore domanda connessa con l'incremento del fabbisogno di liquidità, mentre la domanda di mutui da parte delle famiglie è diminuita riflettendo il peggioramento delle prospettive del mercato degli immobili residenziali e il calo della fiducia dei consumatori. Le sofferenze del sistema bancario, al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse, sono diminuite a maggio 2020 del 19,5% su base annua, passando da 32,6 a 26,2 miliardi di euro. Il rapporto tra sofferenze e impieghi si è così ridotto in misura importante passando dall'1,9% di maggio 2019 all'1,5% di maggio 2020. Dal lato della raccolta si registra, nei primi mesi dell'anno, un andamento sostenuto di segno positivo. A giugno 2020 i depositi del settore privato (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono aumentati del 6,1% (+93,5 miliardi di

32 ABI - Economia e Mercati Finanziari-Creditizi - luglio 2020

euro) su base annua; la raccolta obbligazionaria continua a ridursi registrando a giugno 2020 un calo del 3,9% (-5,8% a giugno 2019). I tassi sulle diverse forme di raccolta da clientela hanno mostrato una sostanziale stazionarietà. Il tasso medio complessivo sui depositi si è stabilizzato a giugno 2020 intorno allo 0,35%, in linea con i valori dei mesi precedenti. Lo spread fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie è risultato a giugno 2020 pari a 181 bps (184 bps nel mese precedente).

Risparmio gestito

I dati Assogestioni evidenziano, al 31 marzo 202033, patrimoni complessivamente pari a circa 2.140 miliardi di euro, rispetto a 2.306 miliardi di euro di fine dicembre 2019 (-7,2%, quale risultante del contributo negativo delle performance pari a -6,7% e della raccolta pari a -0,5%). Tali risultati sono fortemente correlati alla situazione di emergenza sanitaria che ha colpito il mondo intero ad inizio 2020. Con riferimento alle Gestioni di portafoglio (Retail e Istituzionali), il patrimonio è risultato pari a circa 1.118 miliardi di euro, in diminuzione rispetto al dato di fine dicembre 2019, pari a 1.171 miliardi di euro (-4,5%, essenzialmente riconducibile al contributo negativo delle performance). Con riferimento alle Gestioni collettive (fondi comuni di investimento aperti e chiusi), il patrimonio della clientela è passato da circa 1.135 miliardi di euro a fine dicembre 2019 a circa 1.022 miliardi di euro a fine marzo 2020 (-9,9%). Relativamente ai soli fondi comuni di investimento di tipo aperto, le masse si sono attestate a circa 959 miliardi di euro, rispetto ai circa 1.071 miliardi di euro a fine dicembre 2019 (-10,5%, quale risultante del contributo negativo della raccolta pari a -1,1% e delle performance pari a -9,4%). In termini di raccolta netta, l'industria del risparmio gestito ha registrato, nel primo trimestre 2020, un saldo complessivamente negativo di -12 miliardi di euro (+55,4 miliardi di euro il risultato dello stesso periodo dello scorso anno).

CONTESTO NORMATIVO

In data 22 gennaio 2020, l'Autorità Bancaria Europea (EBA) ha pubblicato il documento che modifica gli orientamenti del settembre 2018 sull'obbligo della segnalazione delle frodi da parte dei Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) previsto dalla Direttiva "Payment Services Directive" (PSD2). Le modifiche, che si sono rese necessarie a seguito di alcuni chiarimenti della Commissione Europea relativamente all'applicazione dell'autenticazione forte al cliente (Strong Customer Authentication, SCA) a determinate tipologie di operazioni, sono state introdotte a partire dal 1° luglio 2020 e riguardano i formati di segnalazione dei dati sulle frodi connessi ad alcuni mezzi di pagamento. Con riferimento all'obbligo per i PSP di adottare sistemi di autenticazione forte per consentire alla clientela di effettuare pagamenti con carta, nel semestre sono state avviate la attività necessarie (piani di migrazione, iniziative di comunicazione ecc.) secondo quanto precedentemente comunicato dall'Azienda a Banca d'Italia.

Nella Gazzetta Ufficiale n. 134 del 26 maggio 2020 è stato pubblicato il Decreto Legislativo. n. 36 del 8 aprile 2020 contenente disposizioni correttive ed integrative del D. Lgs. di recepimento della Direttiva PSD2. Le nuove disposizioni sono volte anche all'adeguamento della normativa nazionale al Regolamento UE n. 751/2015 relativo alle commissioni interbancarie sulle operazioni di pagamento basate su carta.

Sempre in ambito PSD2, Banca d'Italia ha pubblicato l'8 aprile 2020, un documento contenente le Istruzioni in merito all'esenzione dall'obbligo di realizzare la procedura di contingency34, le esenzioni dall'adozione delle

33 Ultimi dati trimestrali disponibili 34 I prestatori di servizi di pagamento che detengono conti accessibili online devono predisporre un'interfaccia di accesso per consentire alle terze parti (Third Party Providers) di svolgere la propria attività. Qualora gli intermediari scelgano di

procedure di autenticazione forte del cliente per i pagamenti "corporate" e le modalità di segnalazione di problemi con le interfacce dedicate.

Relativamente ai documenti di trasparenza introdotti dalla Direttiva PAD (Payment Account Directive) dal 1° gennaio 2020 l'Azienda fornisce ai clienti il Documento Informativo sulle Spese (Fee Information Document) e si stanno finalizzando le attività per la predisposizione del Documento Riepilogo Spese (Statement of fees) riferibile al periodo che si concluderà il 31 dicembre 2020.

Sempre con riferimento alle Disposizioni di Trasparenza, il 10 gennaio 2020 Banca d'Italia ha pubblicato sul proprio sito gli aggiornamenti delle Guide sulla Centrale dei rischi, sul mutuo e sul credito ai consumatori che Poste Italiane ha provveduto a recepire nei relativi documenti di offerta.

Il 30 aprile 2020 è stato pubblicato il Provvedimento della Banca d'Italia "Disposizioni di attuazione dell'art. 22, comma 5, del D. L. 26 ottobre 2019, n. 124 (Decreto Fiscale 2020)". In particolare, il Decreto Fiscale 2020 prevede che gli esercenti possano godere di un credito di imposta pari al 30% delle commissioni addebitate dagli intermediari per l'accettazione delle transazioni di pagamento elettroniche a partire dal 1° luglio 2020. Il Provvedimento della Banca d'Italia individua le modalità e i criteri con cui i Prestatori di Servizi di Pagamento devono trasmettere agli esercenti l'elenco delle transazioni e le informazioni relative alle commissioni. L'Azienda ha avviato le analisi per l'applicazione di quanto previsto dal suddetto provvedimento per i rapporti di acquiring.

In relazione alle disposizioni in tema di prestazione dei servizi di investimento, in data 8 maggio 2020, la Consob, a conclusione della consultazione con il mercato, ha pubblicato una "Raccomandazione sulle modalità di rendicontazione ex post dei costi e degli oneri connessi alla prestazione di servizi di investimento e accessori" prevedendo apposite indicazioni: i) sulla riorganizzazione delle sezioni dell'attuale rendiconto; ii) sulla rappresentazione del portafoglio del cliente suddiviso in base alla tipologia di servizio di investimento prestato; iii) sulla facilità di riconciliazione delle voci esposte nell'informativa analitica e in quella aggregata; iv) sulle tempistiche di invio del Rendiconto annuale.

Alla luce delle forti turbolenze innescate dalla pandemia da Covid-19, la Consob ha adottato apposite misure volte a contenere la volatilità dei mercati finanziari ed a ripristinare l'integrità del mercato, anche alla luce delle misure eccezionali adottate dall'ESMA e dalle autorità di vigilanza di Spagna, Francia e Belgio; in particolare, nella seduta del 18 marzo 2020, l'Autorità, con Delibera n. 21303, ha temporaneamente introdotto un divieto di vendite allo scoperto e altre operazioni ribassiste su tutte le azioni negoziate sul mercato regolamentato italiano anche tramite derivati o altri strumenti finanziari. Tale divieto, in relazione alla progressiva normalizzazione delle condizioni generali di mercato è venuto meno nella seconda metà del mese di maggio, fermo restando il continuo monitoraggio da parte dell'Autorità.

Sempre tenuto conto della volatilità dei mercati e del conseguente incremento dei rischi di mercato, di credito e di liquidità conseguenti alla pandemia da Covid-19, il 6 maggio 2020, l'ESMA ha pubblicato un Richiamo di Attenzione sull'importanza di rispettare gli obblighi comportamentali previsti dalla MiFID II. In particolare, il Richiamo pone l'attenzione: i) sul rispetto dei requisiti in materia di Product Governance; ii) sugli obblighi informativi nei confronti dei clienti e iii) sulla valutazione di adeguatezza dei prodotti offerti con particolare attenzione alla situazione personale del cliente e al profilo di rischio degli strumenti finanziari presenti nel suo portafoglio, al fine di garantire che tali strumenti risultino adeguati per il cliente.

adottare un'interfaccia dedicata, devono realizzare un meccanismo di emergenza (cd. soluzione di fall-back o procedura di contingency); le autorità nazionali possono esonerare i prestatori di servizi di pagamento dall'obbligo di predisporre la soluzione di fall-back, in presenza di determinate condizioni.

L'ESMA ha altresì pubblicato il 5 giugno 2020, la versione finale degli Orientamenti in tema di "Guidelines on certain aspects of the MiFID II compliance function requirements", volti a chiarire l'applicazione di determinati aspetti dei requisiti organizzativi, di ownership, di skill specifici della funzione Compliance di cui alla MiFID II; in particolare, l'ESMA ha allineato gli Orientamenti del 2012 al rinnovato framework normativo dettato dalla Direttiva MiFID II, senza modificarne tuttavia la sostanza.

Sempre in ambito emergenza sanitaria da Covid-19, in data 13 maggio 2020 è stato approvato il "Decreto Legge Rilancio" (come convertito dalla Legge 17 luglio 2020, n.77), che ha introdotto modalità semplificate di conclusione a distanza dei contratti aventi ad oggetto la prestazione dei servizi di investimento, di adesione ad OICR e a contratti assicurativi; le suddette disposizioni regolano i contratti conclusi tra la data di entrata in vigore dello stato di emergenza e la sua cessazione.

Inoltre, poiché le misure governative a tutela della salute pubblica, implicando forti restrizioni nella mobilità e nei contatti delle persone fisiche avrebbero potuto precludere ai destinatari della Delibera 17297/2010 il tempestivo adempimento degli obblighi previsti, la Consob con Delibera n. 21314 del 25 marzo 2020 ha prorogato di 60 giorni il termine di invio della "Relazione sulle modalità di svolgimento dei servizi di investimento" previsto per il 31 marzo 2020. L'Azienda ha trasmesso la suddetta Relazione in data 24 aprile 2020.

Infine, sono di prossima emanazione, da parte della Consob, le modifiche al Regolamento Intermediari di cui alla Delibera n. 20307 del 15 febbraio 2018 al fine di recepire la Direttiva Insurance Distribution Directive (IDD) in tema di regole di condotta applicabili alla distribuzione dei prodotti di investimento assicurativi (Insurance-Based Investment Products - "IBIPs").

Con riferimento all'entrata in vigore del Regolamento dell'Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (IVASS) recante disposizioni in materia di Product Oversight Governance (POG35), nonché del Provvedimento recante modifiche ed integrazioni dei Regolamenti IVASS nn. 23/2008, 24/2008, 38/2018, 40/2018 e 41/201836, in entrambi i casi fissata per il 31 marzo 2020, allo stato attuale, non risulta ancora essere stata effettuata la pubblicazione dei predetti.

In data 17 marzo 2020, l'IVASS e la Banca d'Italia hanno pubblicato congiuntamente la lettera al mercato in cui è stata ribadita l'importanza dell'adozione delle corrette modalità in tema di vendita di prodotti abbinati ai finanziamenti richiamando espressamente anche la collaborazione con l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), in quanto competente in maniera trasversale per la tutela del consumatore. La lettera fornisce una serie di indicazioni sulle cautele da adottare al fine di assicurare la correttezza delle relazioni con la clientela e l'effettiva consapevolezza dei clienti su caratteristiche, obblighi e vantaggi derivanti dalla combinazione dei prodotti offerti. Il termine per l'esame degli esiti delle verifiche da parte degli organi di gestione e di controllo, originariamente fissato per il 30 settembre 2020, è stato prorogato alla fine dell'anno corrente per tener conto di situazioni di oggettivo impedimento nell'esecuzione delle citate verifiche (Comunicazione congiunta Banca d'Italia e IVASS su proroga dei termini dell'8 giugno 2020).

35 Le disposizioni del Regolamento prevedono l'obbligo in capo alle imprese e agli intermediari che realizzano e distribuiscono prodotti assicurativi di adottare specifici processi aventi a oggetto la progettazione, la revisione, il monitoraggio, la verifica e le modalità di distribuzione di ciascun nuovo prodotto assicurativo, prima che sia distribuito

alla clientela, o di un prodotto assicurativo esistente, prima della adozione di una modifica significativa. 36 Il Provvedimento IVASS completa la disciplina in materia di distribuzione dei prodotti IBIPs per i canali di competenza dell'IVASS, al fine di garantire uniformità nella vendita dei suddetti prodotti a prescindere dal canale distributivo (imprese di assicurazione o intermediari) nonché coerenza ed efficacia del sistema di vigilanza di IVASS e CONSOB, nei rispettivi ambiti di competenza.

Il 21 aprile 2020, la Banca d'Italia ha pubblicato il 32° aggiornamento della Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013, che modifica le diposizioni in materia di rischio tasso (IRRBB - Interest rate risk in the banking book) e stress test degli enti. A tale riguardo Poste Italiane, ha definito un modello interno IRRBB, che è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione il 5 marzo 2020.

ANDAMENTO ECONOMICO DELLA SBU SERVIZI FINANZIARI

Risultati economici della SBU del semestre penalizzati dalla minore operatività dovuta al lockdown. Performance dei ricavi maggiormente impattate nel secondo trimestre mitigate da una ripresa nel mese di giugno.

SERVIZI FINANZIARI 1H 2019 1H 2020 VARIAZIONI
(dati in milioni di euro)
Ricavi da mercato 2.665 2.535 (130) -4,9%
Ricavi da altri settori 372 309 (63) -16,9%
Ricavi totali 3.037 2.844 (193) -6,3%
Ricavi totali adjusted 2.758 2.553 (205) -7,4%
Costi 114 155 +42 +36,6%
Costi vs altri settori 2.488 2.291 (198) -7,9%
Costi totali 2.602 2.446 (156) -6,0%
Costi totali adjusted 2.388 2.208 (179) -7,5%
EBIT 435 398 (37) -8,4%
EBIT adjusted 370 345 (25) -6,8%
EBIT Margin % 14,3% 14,0%
UTILE NETTO 305 273 (32) -10,5%
Principali KPI 1H 2019 1H 2020
Masse Gestite (in miliardi di euro) 1 536 548 12 2,3%
Raccolta netta (in milioni di euro) 5.233 8.964 3.731 71,3%
Plusvalenze/minusvalenze latenti (in milioni di euro) (1.889) (1.411) 478 25,3%
Plusvalenze nette (in milioni di euro) 256 234 (21) -8,4%
Conti Correnti (giacenza media del periodo in miliardi di
euro)
61,6 65,4 3,7 6,1%
Rendimento complessivo raccolta 2,63% 2,40%
Risparmio Postale (giacenza media in miliardi di euro) 311 316 4,9 1,6%
Finanziamenti (erogato in milioni di euro) 1.863 1.299 (564,0) -30,3%

1 Il dato indicato nella colonna 1H 2019 è riferito al 31 dicembre 2019.

RICAVI DA MERCATO (in milioni di euro)

Distribuzione prodotti terzi: Distribuzione di prodotti erogati/emessi da partner terzi (finanziamenti, mutui, prestiti, carte di credito, ecc.)

Servizi di incasso e pagamento: Bollettini, incassi e pagamenti PP.AA., trasferimento fondi e servizi accessori conti correnti.

Gestione del risparmio: Gestione collettiva del risparmio attraverso fondi comuni di investimento e gestione di portafogli individuali relativi a mandati istituzionali riferibili al Gruppo.

Raccolta risparmio postale: Raccolta del risparmio tramite Buoni Fruttiferi Postali e Libretti Postali emessi da Cassa Depositi e Prestiti.

Interessi attivi: Interessi da impiego della liquidità raccolta tramite conti correnti postali.

Plusvalenze Lorde: Plusvalenze da vendita di titoli del Portafoglio Bancoposta.

I Ricavi da mercato del primo semestre 2020 ammontano a 2.535 milioni di euro e registrano una contrazione di 130 milioni di euro rispetto ai 2.665 milioni di euro realizzati nei primi sei mesi del 2019 (-4,9%).

Nel dettaglio, il periodo in esame mostra: (i) Interessi Attivi in leggera flessione rispetto al dato del primo semestre 2019 (-2,2%), essenzialmente per effetto del minore rendimento degli impieghi relativi alla raccolta su conto corrente della Pubblica Amministrazione; (ii) Plusvalenze pari a 291 milioni di euro, al lordo di Minusvalenze pari a 57 milioni di euro (6 milioni di euro nel primo semestre 2019), in crescita di 30 milioni di euro rispetto ai 261 milioni di euro del 2019.

I ricavi derivanti dal servizio di raccolta e gestione del Risparmio Postale si attestano a 896 milioni di euro, in linea con il primo semestre 2019, mentre quelli relativi ai servizi di incasso e pagamento risultano pari a 410 milioni di euro, in flessione rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno del 14,3% (-68 milioni di euro), ascrivibile prevalentemente a minori volumi sui bollettini.

Con riferimento ai ricavi da distribuzione di prodotti di finanziamento che si attestano a 85 milioni di euro, in diminuzione di 70 milioni di euro rispetto ai 154 milioni di euro del primo semestre 2019, la variazione è da ricondurre prevalentemente ad una diminuzione dei volumi dei prestiti personali.

I ricavi riferibili alla Gestione del Risparmio mostrano risultati in lieve flessione rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente (-4,3%).

Il secondo trimestre 2020 è quello maggiormente impattato dagli effetti del lockdown, con ricavi in flessione di 109 milioni di euro, in parte mitigato dalla ripresa del mese di giugno nel quale si registrano ricavi sostanzialmente in linea rispetto all'analogo periodo del 2019 (+0,4%), grazie soprattutto alla crescita dei ricavi derivanti dal servizio di Raccolta del Risparmio Postale (+23,6%).

Anche i ricavi da mercato adjusted37 mostrano una variazione negativa di 142 milioni di euro (-5,9%) rispetto al primo semestre 2019.

37 Partite adjusted sui ricavi: plusvalenze su titoli (291 milioni di euro nel IH 2020, 261 milioni di euro nel IH 2019), plusvalenza da valutazione a fair value azioni Visa (17 milioni di euro nel IH 2019 e plusvalenza vendita azioni Visa 1 milione di euro nel IH 2019).

Ricavi da mercato Adjusted (in milioni di euro)

GIACENZA MEDIA DEI CONTI CORRENTI (IN MILIARDI DI EURO)

Al 30 giugno 2020, la Giacenza Media dei conti correnti si incrementa passando da 61,6 miliardi di euro a 65,4 miliardi di euro. Tale aumento, pari a 3,7 miliardi di euro, è da ricondurre prevalentemente al positivo contributo della clientela Retail. Per contro si registra una lieve contrazione relativamente al segmento Clienti Corporate per via della minore raccolta e un minor ricorso all'operatività in REPO.

RISPARMIO POSTALE (GIACENZA MEDIA IN MILIONI DI EURO)

dati in milioni di euro 1H 2019 1H 2020 Var. Var. %
Raccolta Netta del Risparmio Postale (3.653) 1.491 5.144 140,8%

Il primo semestre del 2020 ha fatto registrare una Raccolta Netta del Risparmio Postale positiva e pari a 1.491 milioni di euro, in aumento di oltre 5.000 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente. Tale incremento è spiegato dalla maggior liquidità presente sui Libretti dovuta all'emergenza sanitaria Covid-19 e al contesto di mercato che hanno influenzato il comportamento della clientela, orientandola maggiormente all'utilizzo di prodotti di liquidità. Sull'andamento della raccolta netta dei Libretti ha influito anche il diverso calendario di accredito delle pensioni INPS di luglio, che sempre per emergenza Covid-19 è stato anticipato a fine giugno 2020.

COSTI TOTALI

I costi totali del settore ammontano a 2.446 milioni di euro, rispetto ai 2.602 milioni di euro del primo semestre 2019 (-156 milioni di euro, -6,0%), prevalentemente per effetto di minori costi interni verso la rete commerciale, che più che compensano l'incremento registrato nella voce altri costi operativi (+43 milioni di euro). Tale incremento è imputabile prevalentemente alle maggiori minusvalenze conseguite nel periodo (+51 milioni di euro) a valere sul portafoglio titoli (più che compensate dalle plusvalenze realizzate nell'ambito del processo di ristrutturazione dello stesso), parzialmente compensate dai rilasci di fondi rischi (15 milioni di euro) riferiti principalmente all'iniziativa volontaria di tutela, conclusa nel corso dell'esercizio 2019, per il fondo Europa Immobiliare.

Il risultato della gestione operativa (EBIT) del settore del primo semestre 2020 si attesta a 398 milioni di euro, in diminuzione dell'8,4% rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio (-37 milioni di euro).

Tenuto conto della gestione finanziaria (negativa per 14 milioni di euro) e delle imposte del periodo (112 milioni di euro), il settore chiude con un risultato netto di 273 milioni di euro, in diminuzione di 32 milioni di euro rispetto ai 305 milioni di euro del primo semestre 2019 (-10,5%).

dati in milioni di euro 1H 2019 2019 1H 2020
CET1 CAPITAL 2.285 2.388 2.383
TOTAL ASSETS 84.629 85.010 95.362
RWA - Risk Weighted Assets 13.052 13.020 13.539

Con riferimento alla struttura patrimoniale BancoPosta, si evidenzia come, a seguito della crescita dei volumi di raccolta e di variazione dello scenario di mercato, il Leverage Ratio è diminuito, posizionandosi alla fine del primo semestre 2020 al 2,7%. Il CET 1 Ratio al 30 giugno 2020, è pari al 17,6%, confermando la solidità patrimoniale di BancoPosta e registrando una contrazione prevalentemente correlata al calo dei tassi di interesse.

Attività del periodo

Gestione del portafoglio titoli

Il portafoglio titoli, in cui è impiegata la raccolta effettuata da clientela privata sui conti correnti, del valore nominale di circa 57 miliardi di euro, è costituito per circa 53,2 miliardi di euro da titoli di Stato italiani a reddito fisso e per circa 3,8 miliardi di euro da titoli di debito emessi da Cassa Depositi e Prestiti (garantiti dallo Stato italiano).

I primi due mesi del 2020 sono stati caratterizzati da mercati piuttosto stabili in linea con la fine del 2019; in particolare, lo spread BTP-Bund ha avuto un trend decrescente arrivando a toccare i 130 punti base intorno alla metà di febbraio. In questo contesto è stato portato avanti il programma di realizzazione delle plusvalenze e si è proseguito con l'efficientamento del portafoglio in asset swap iniziato a fine 2019. La strategia ha previsto la sostituzione di asset swap con scadenza decennale con asset swap con scadenza maggiore, migliorando il profilo reddituale degli interessi nel breve-medio termine.

A partire dal mese di marzo, a causa della pandemia Covid-19, si è assistito ad un progressivo incremento della volatilità su tutti i mercati mondiali e la situazione è via via peggiorata con l'espandersi della predetta, determinando un crollo generale dei mercati finanziari.

Gli spread governativi si sono allargati e, in particolare, lo spread BTP-Bund 10 anni da inizio marzo in avanti, ha assunto un valore medio di circa 207 bps.

Sul lato dei conti correnti BancoPosta si è assistito ad un consistente incremento di raccolta che ha portato ad un importante ampliamento del programma di investimenti. A più riprese, sono stati investiti circa 4,3 miliardi di nuova raccolta. Gli impieghi sono stati effettuati su quasi tutti i nodi della curva governativa italiana, i titoli acquistati hanno infatti scadenza compresa tra 2 e 30 anni. I titoli in area 3-10 anni sono a tasso fisso, quelli a 20 e 30 anni sono stati coperti dal rischio tasso mediante Interest Rate Swap fisso contro variabile. L'incremento dei rendimenti derivante dall'allargamento dello spread creditizio dell'Italia ha rappresentato un' opportunità di investimento per il portafoglio titoli BancoPosta, oltre che per l'impiego della nuova raccolta, anche per il rinnovo anticipato dei titoli in scadenza nell'anno.

Nelle diverse fasi di allargamento dello spread, inoltre, sono state effettuate delle operazioni di copertura del parametro a cui è legata la remunerazione della raccolta della Pubblica Amministrazione depositata presso il MEF. Infine, considerati i bassi livelli dei tassi di interesse monetari, sono stati stipulati nuovi pronti contro termine di raccolta con scadenza fino a 4 anni, con l'obiettivo di rinnovare anticipatamente i pronti contro termine di finanziamento strutturale del portafoglio con durata residua inferiore ai 18 mesi.

Risparmio Postale

Relativamente al Risparmio Postale, con l'obiettivo di migliorare la qualità dell'offerta alla clientela e la customer experience, è stata implementata l'operatività on line (tramite il sito poste.it e l'App BancoPosta) nell'ambito dei Buoni e Libretti dedicati ai minori. Inoltre con la ripartenza dell'attività commerciale negli Uffici Postali, a partire dall'8 maggio 2020 le condizioni economiche della gamma di offerta dei buoni fruttiferi postali sono state riviste al rialzo. Nel corso del mese di giugno 2020 sono state lanciate tre nuove offerte: il "Buono Rinnova" dedicato al reinvestimento delle scadenze di buoni fruttiferi postali, l'offerta supersmart "Premium Digital" dedicata alla nuova liquidità ed il "Buono Soluzione Eredità" rivolto ai beneficiari di un procedimento successorio. Al fine di incrementare la raccolta online sui canali digitali (Web e App) e aumentare la customer base è stata ampliata i la gamma di offerta online con il "Buono Rinnova" (per la prima volta sottoscrivibile anche online) e l'Offerta Supersmart "Premium Digital" è stata dedicata esclusivamente al canale digitale.

Inoltre, per migliorare la customer experience dei clienti digitali dei Libretti sono state aggiunte nuove funzionalità al servizio digitale del Salvadanaio (operatività in h24, versamenti ricorrenti e automatici da Conto BancoPosta e Postepay Evolution).

Conti correnti

Nel comparto dei conti correnti Retail è proseguita l'innovazione dell'offerta al fine di evolvere il posizionamento del conto BancoPosta verso il mondo digitale e raggiungere un target di clientela evoluto. E' stato avviato in via sperimentale il modello di servizio, denominato "PostePremium", dedicato alla clientela con esigenze particolarmente sofisticate. Il periodo di sperimentazione, conclusosi nel mese di giugno 2020, ha evidenziato un ottimo riscontro da parte dei clienti.

Nel comparto dei conti correnti Business e Pubblica Amministrazione, al fine di incrementare le nuove acquisizioni di valore e fidelizzare la clientela, è stata attivata da febbraio a giugno una nuova promozione che prevede il rimborso delle spese di tenuta conto per i clienti richiedenti, anche non contestualmente, l'apertura del conto corrente BancoPosta Affari con abbinato il servizio Postepay "Codice" (che consente l'effettuazione di pagamenti tramite un QR-Code mediante App) o il servizio di acquiring "Tandem POS Fisico" (che consente l'accettazione di pagamenti con carte di credito, di debito o prepagate anche in modalità contactless).

A maggio 2020, è stato attivato un nuovo canale "a distanza" per la richiesta di apertura del conto BancoPosta (nelle opzioni Giovani e Start) rappresentato dall'APP BancoPosta.

Gestione del risparmio

Nel comparto del risparmio gestito è stata avviata la distribuzione di due nuovi Fondi Comuni: una riedizione di "BancoPosta Focus Digital 2025", incentrato sul potenziale dei settori della tecnologia dell'informazione e della robotica, di cui Anima SGR è il gestore delegato, e il Fondo "Poste Investo Sostenibile", che punta su strumenti finanziari con i criteri dell'investimento sostenibile (ESG), il cui gestore delegato è Amundi SGR.

Distribuzione prodotti di terzi

Nel periodo di riferimento, in relazione alla pandemia da Covid-19 sono state emanate numerose disposizioni legislative volte a introdurre misure urgenti a sostegno delle imprese in difficoltà, nonché in materia di accesso al credito, a tutela di famiglie, micro, piccole e medie imprese. In tale contesto il Gruppo congiuntamente ai partner per i quali colloca i prodotti di finanziamento, ha posto in essere tutte le iniziative previste dalla normativa, nonché quelle su base volontaria promosse da singoli intermediari o Associazioni di categoria.

A tale riguardo è stata avviata la promozione "Riparti Italia", a condizioni economiche estremamente vantaggiose per dare nuovo impulso alla difficile congiuntura economica del Paese legata alla pandemia da Covid-19. Inoltre, è proseguita l'attività promozionale su Prestito BancoPosta Online, per incentivare l'utilizzo del canale a distanza ed è stata introdotta la facoltà di sospensione delle rate per Prestiti BancoPosta Retail e Small Business su tutto il territorio nazionale.

Nel mese di aprile 2020, Poste Italiane ha lanciato il prodotto di anticipazione del trattamento di cassa integrazione ordinaria e in deroga dedicato ai clienti BancoPosta e PostePay Evolution con accredito dello stipendio. Con questa iniziativa, Poste Italiane ha inteso offrire un sostegno concreto ai lavoratori destinatari di uno dei trattamenti di integrazione salariale ordinario o in deroga per aiutarli ad affrontare le esigenze economiche connesse all'emergenza da Covid-19. Con specifico riferimento all'offerta dei mutui, si è proceduto in accordo con i partner, a mettere a disposizione dei clienti, un modulo per la richiesta della sospensione rate fino ad un massimo di 18 mesi per l'accesso al Fondo di solidarietà, gestito da Consap, per i mutui richiesti per l'acquisto della prima casa (cd. Fondo Gasparrini). Il Fondo interviene rimborsando alle Banche il 50% degli interessi maturati durante la sospensione.

In merito al collocamento delle quote di Fondi immobiliari effettuato nel periodo 2002-2005, Poste Italiane, al fine di tutelare e mantenere nei confronti della clientela l'elevata reputazione e le credenziali di capacità operativa del Gruppo, fondati sulla fiducia e sulla trasparenza, ha intrapreso una seconda finestra di adesione all'iniziativa di tutela sul "Fondo Obelisco" dal 19 marzo al 30 giugno 2020. A causa dell'emergenza sanitaria, e alle misure restrittive conseguenti, si è deciso di estendere il periodo di adesione fino al 31 ottobre 2020.

Altre attività

Con riferimento al segmento Business e Pubblica Amministrazione, nel mese di marzo, è stato attivato il servizio di riversamento su conto di tesoreria delle somme incassate attraverso il sistema PagoPA per le Pubbliche Amministrazioni e i gestori di pubblici servizi. Tale servizio permette di trasferire le somme incassate tramite bollettino di conto corrente postale sul proprio conto corrente di Tesoreria in modalità automatica.

A partire dal mese di giugno il servizio PagoPA è stato attivato anche sul canale di Remote Banking BancoPosta Impresa Online (BPIOL). Nell'ambito investimenti, il Gruppo ha adeguato il proprio modello di "go to market" agli standard della "nuova normalità", con il lancio di un modello di consulenza "a distanza" per il collocamento di polizze Vita (dall'8 maggio 2020) e, del risparmio postale (dal 3 giugno 2020). Tale opzione, opportunamente affiancata alla proposizione presso gli Uffici Postali, rappresenta un'alternativa per le fasce di clientela più esposte al rischio Covid-19 e per le quali è opportuno limitare la presenza fisica negli Uffici Postali, oltre che, pro futuro, offre un approccio multicanale utile per rafforzare e semplificare la relazione con il cliente.

Inoltre, in data 20 febbraio 2020, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato il rinnovo della Convenzione triennale 2020 -2022 tra Poste Italiane e il Ministero delle Economie e delle Finanze che regola i servizi di tesoreria e movimento fondi per conto dello Stato.

Altre informazioni

Banca d'Italia

Il 26 febbraio 2020, la Banca d'Italia ha avviato un'ispezione ordinaria e di carattere generale su BancoPosta Fondi S.p.A. SGR, ai sensi dell'articolo 6-ter del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58. Successivamente in data 22 maggio 2020, l'Autorità ha comunicato l'interruzione dell'ispezione, in relazione all'impossibilità - dovuta all'emergenza sanitaria in corso - di completare a distanza alcune attività di verifica e che per le suddette motivazioni, non è prevista la consegna di un rapporto ispettivo ordinario.

In data 5 maggio 2020, è pervenuta la comunicazione della Banca d'Italia contenente gli esiti delle verifiche di trasparenza dalla stessa condotte, dal 22 maggio al 19 luglio 2019, presso 24 Uffici Postali, che hanno tra l'altro riguardato: la struttura organizzativa di BancoPosta, del Gruppo e della rete territoriale, la gestione dei rapporti con i partner esterni, la gestione dei disconoscimenti delle operazioni di pagamento. La Società, coerentemente con quanto richiesto dall'Autorità, sta predisponendo un piano contenente le misure correttive da porre in essere con indicazione delle modalità di attuazione e dei tempi previsti.

CONSOB

Nel mese di gennaio 2020, la Consob ha avviato un'ispezione di carattere generale ai sensi dell'articolo 6-ter comma 1 del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, volta ad accertare lo stato di adeguamento alla nuova normativa MiFID II. La verifica ispettiva è tutt'ora in corso.

STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI ASSICURATIVI

Contesto di mercato

Ramo Vita

Sulla base dei dati ufficiali disponibili alla fine del mese di maggio 202038 per effetto del lockdown, a seguito dell'emergenza sanitaria, la nuova produzione di polizze individuali sulla vita pari a 29,8 miliardi di euro alla fine di maggio 2020, ha registrato una contrazione rispetto allo stesso periodo del 2019 del 19,6%. Ove si considerino anche i nuovi premi vita del campione delle imprese UE, il dato raggiunge 33,3 miliardi di euro, e risulta in diminuzione (-18,5%) rispetto all'analogo periodo del 2019.

Analizzando i dati per ramo ministeriale, i premi di Ramo I ammontano alla fine di maggio 2020 a 20,6 miliardi di Euro, in sensibile flessione (-24,6%), stante gli effetti della emergenza sanitaria, rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente. Segna invece un andamento non particolarmente negativo, nonostante lo sfavorevole contesto di mercato, la raccolta di prodotti di Ramo III (nella forma esclusiva unit-linked) che con 8,7 miliardi di euro di premi registra un decremento del 4,6% rispetto al corrispondente periodo del 2019.

Residuale la raccolta di prodotti di capitalizzazione (pari a 0,5 miliardi di euro) che registra nei primi cinque mesi dell'anno un decremento (-20%) rispetto ai dati di fine maggio 2019.

L'andamento dei nuovi premi afferenti le polizze di malattia di lunga durata (Ramo IV) è positivo con un volume che, seppur continua ad essere contenuto (circa 11,7 milioni di euro), risulta in crescita (+4,8%) rispetto all'analogo periodo del 2019.

La modalità di versamento a premio unico continua a costituire la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, rappresentando il 95,1% del totale dei premi emessi e il 63,9% in termini di numero di polizze. Con riferimento al canale distributivo, circa il 67,3% della nuova produzione è stata intermediata fino a maggio 2020 tramite sportelli bancari e postali, con un volume premi di circa 20,1 miliardi di Euro in forte flessione (-22,5%) rispetto all'analogo periodo del 2019. Riguardo invece l'intero canale agenziale, il volume di nuovi affari distribuito ha raggiunto i 5,2 miliardi di Euro alla fine di maggio 2020, con un decremento del 4% rispetto al dato rilevato del medesimo periodo del 2019 e un'incidenza sul totale della raccolta intermediata pari al 17,3%.

Per quanto riguarda la raccolta di nuove polizze mediante il canale dei consulenti finanziari abilitati si registrano premi per 4,2 miliardi di euro, in diminuzione (-24%) rispetto a quanto collocato nell'analogo periodo dell'anno precedente e con un'incidenza rispetto al totale dei premi intermediati pari al 13,9%

38 Fonte: Ania Trends nuova produzione vita (maggio 2020)

Nuova produzione individuale Vita per ramo di attività (*)

(dati aggiornati a maggio 2020 in milioni di euro)

Premi da Variazione % 2020 vs
Premi per ramo/prodotto inizio anno 2019
Vita - ramo I 20.584 -24,6%
Unit - Linked - ramo III 8.703 -4,6%
Capitalizzazioni - ramo V 483 -20,0%
Altro 52 -
Imprese italiane - extra UE 29.822 -19,6%
Imprese UE (**) 3.509 -7,5%
Totale 33.331 -18,5%

(*) Fonte: ANIA

(**) Per imprese UEsi intendono le rappresentanze in Italia di imprese aventi sede legale in paesi dell'Unione Europea operanti in regime di stabilimento e di libera prestazione di servizi. I dati si riferiscono alle sole imprese che hanno partecipato alla rilevazione.

Nuova produzione individuale Vita per canale distributivo

(dati aggiornati a maggio 2020 in milioni di euro)

Fonte: ANIA

Ramo Danni

Per quanto attiene al mercato assicurativo danni, i premi totali del portafoglio diretto italiano, comprensivo anche della raccolta effettuata nel nostro Paese dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di quelle estere, sulla base degli ultimi dati ufficiali disponibili (fonte: ANIA) alla fine del primo trimestre del 2020, si sono attestati a 9,4 miliardi di Euro in lieve calo (-0,5%) rispetto alla fine del primo trimestre del 2019. L'inversione nel trend di crescita è attribuibile esclusivamente alla situazione emergenziale legata al diffondersi del virus Covid-19 che ha pesantemente condizionato i processi di vendita e l'operatività delle imprese di assicurazione dando dato luogo nel solo mese di marzo ad una diminuzione del 7% dei volumi raccolti rispetto allo stesso mese del 2019.

In particolare si è verificato un forte calo del settore Auto (-4,3%): il ramo R.C. Auto ha registrato una riduzione dei premi del 5,5% che si è concentrata nel mese di marzo 2020 (-12%).

Anche gli altri rami danni registrano una brusca frenata e se alla fine del primo trimestre 2019 la crescita superava il 6%, alla fine di marzo 2020 tale crescita si era più che dimezzata (+2,7%) per effetto del calo registrato nel solo mese di marzo (-2,4%).

Per quanto riguarda i canali distributivi, relativamente ai premi raccolti dalle imprese italiane e le rappresentanze di imprese extra UE, quello agenziale si conferma leader con una quota di mercato pari al 72,3%, seppure in calo rispetto al dato di fine marzo 2019 (pari al 73,9%). I broker hanno registrato una quota di mercato pari al 9,7%, rappresentando il secondo canale di distribuzione. Si registra inoltre, una crescita, seppur molto contenuta, della quota di mercato degli sportelli bancari e postali che si attesta al 7,8% (7,7% a fine marzo 2019).

L'incidenza della vendita diretta (direzione, vendita telefonica e internet) alla fine di marzo 2020 risulta pari al 9,8%, in lieve crescita rispetto al dato rilevato nel corrispondente periodo del 2019 (9,4%). I restanti 0,4% sono riferiti ai premi intermediati dai consulenti finanziari abilitati.

Premi portafoglio diretto Danni per ramo di attività (*)

(dati aggiornati a marzo 2020 in milioni di euro)

Premi da Variazione % I trim.
Premi per ramo (**) inizio anno 2020 vs I trim. 2019
Totale settore auto 4.113 -4,3%
Altri rami danni 5.330 2,7%
Totale rami danni 9.443 -0,5%

(*) Fonte: ANIA

(**) I premi si riferiscono alle imprese italiane, extra UE e alle imprese UE.

Distribuzione Premi portafoglio diretto Danni per canale distributivo (*)

(dati aggiornati a marzo 2020 in milioni di euro)

Fonte: ANIA (*) Imprese italiane e rappresentanze imprese extra-UE operanti in regime di stabilimento.

Contesto normativo

Lettera al mercato del 17 marzo 2020 – Comunicazione congiunta IVASS - Banca d'Italia: offerta di prodotti abbinati a finanziamenti.

L'Ivass ha comunicato che le banche, gli intermediari finanziari e le imprese di assicurazione che intendono offrire prodotti abbinanti a finanziamenti, dovranno applicare ed adottare specifiche procedure organizzative e di controllo interno che assicurano nel continuo una valutazione dei rischi e rispettare un insieme di regole, al fine di garantire il rispetto della normativa di riferimento e preservare l'integrità del rapporto di fiducia con la clientela. Il mancato rispetto delle regole vigenti, oltre a comportare l'applicazione delle sanzioni previste per la violazione degli obblighi di condotta verso la clientela, può esporre gli operatori a significativi rischi legali e reputazionali, con l'eventuale possibilità di un incremento dei requisiti patrimoniali delle competenti Autorità di vigilanza.

ANDAMENTO ECONOMICO DELLA SBU SERVIZI ASSICURATIVI

Risultati del semestre penalizzati dalla pandemia e dal lockdown, riflessa principalmente nelle performance del secondo trimestre, con ricavi in flessione sia sul comparto Vita che Danni, parzialmente mitigato dalla ripresa del mese di giugno.

Confermata la solidità patrimoniale del Gruppo assicurativo, con un Solvency ratio superiore sia ai vincoli regolamentari che alla managerial ambition.

SERVIZI ASSICURATIVI 1H 2019 1H 2020 VARIAZIONI
(dati in milioni di euro)
Ricavi da mercato 795 739 (57) -7,2%
Ricavi da altri settori 0 0 (0) -72,8%
Ricavi totali 796 739 (57) -7,2%
Costi 75 69 (5) -6,9%
Costi vs altri settori 267 234 (32) -12,2%
Costi totali 341 304 (38) -11,0%
EBIT 454 435 (19) -4,3%
EBIT Margin % 57,1% 58,9%
UTILE NETTO 325 317 (8) -2,5%
Principali KPI 31 dicembre
2019
30 giugno 2020 VARIAZIONI
Riserve tecniche nette Gruppo Poste Vita (in miliardi di euro)
/minusvalenze latenti (in milioni di euro)
140,2 142,0 1,7 1,2%
Ramo Vita 1H 2019 1H 2020 VARIAZIONI
Premi lordi contabilizzati - Vita (in milioni di euro) 1 10.039 7.617 (2.422) -24,1%
di cui: Rami I-IV-V 8.995 6.710 (2.285) -25,4%
di cui: Ramo III 1.044 907 (137) -13,2%
ti (erogato in milioni di euro)
Ramo Danni
1H 2019 1H 2020 VARIAZIONI
Premi lordi contabilizzati - Danni (in milioni di euro) 1 133,3 128,4 -4,9 -3,7%
Loss ratio2 28,4% 41,9%
Expenses ratio (vista ANIA)3 23,5% 27,5%
Combined ratio (vista ANIA)4 51,9% 69,5%

1 Include i premi lordi contabilizzati al lordo della riserva premi e delle cessioni in riassicurazione.

2 Corrisponde al rapporto tra gli oneri da liquidazione sinistri e i premi lordi di competenza

3 Corrisponde al rapporto tra costi di funzionamento + provvigioni e i premi lordi contabilizzati.

4 Pari alla somma di Loss ed Expenses ratio

RICAVI DA MERCATO (in milioni di euro)

*Include Poste Welfare Servizi e altri ricavi

84 Poste Italiane – Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2020

L'andamento economico della Strategic Business Unit Servizi Assicurativi evidenzia nel primo semestre 2020 un risultato della gestione operativa (EBIT) che si attesta a 435 milioni di euro, in diminuzione del 4,3% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente (454 milioni di euro).

I ricavi da mercato i passano da 795 milioni di euro del primo semestre 2019 a 739 milioni di euro del 2020 (- 7,2%) e sono essenzialmente riconducibili al business Vita che ha contribuito con 664 milioni di euro, mentre la contribuzione del ramo Danni ammonta a 70 milioni di euro, al netto dei ricavi di Poste Welfare Servizi e degli altri ricavi.

In particolare, nel semestre, i ricavi netti Vita diminuiscono rispetto al primo semestre 2019 del 7,5% (-54 milioni di euro), principalmente per effetto dei minori caricamenti (-59 milioni di euro) e del minore margine protezione Vita (-7 milioni di euro) a seguito della flessione della raccolta lorda avuta nel semestre (-2,4 miliardi di euro rispetto al primo semestre 2019), nonché dell'evoluzione delle altre riserve tecniche (-10 milioni di euro), il cui andamento risente principalmente della variazione della riserva spese, per il one-off positivo registrato a giugno 2019, correlato all'aggiornamento del tasso di attualizzazione IVASS. Tali variazioni negative sono state parzialmente compensate dal maggiore margine finanziario (+22 milioni rispetto al primo semestre 2019), che beneficia dell'incremento delle masse medie gestite.

I ricavi netti Danni si attestano a 70 milioni di euro in diminuzione del 2% rispetto all'analogo periodo del 2019, per effetto principalmente dell'evoluzione della riserva tecnica e oneri da liquidazione sinistri, che risente nel primo semestre 2020 di minori rilasci rispetto all'analogo periodo del 2019, parzialmente compensati della crescita del business (premi lordi di competenza, +10 milioni di euro, ovvero +9%)

Il secondo trimestre 2020 è quello maggiormente penalizzato dagli effetti del lockdown, con ricavi in flessione di 74 milioni di euro, -16,2% rispetto al secondo trimestre 2019. Tale andamento è imputabile sia ai minori caricamenti legati alla flessione della raccolta lorda, sia all'evoluzione della riserva spese descritta precedentemente.

La raccolta del business Vita e Danni è rappresentata nella tabella che segue:

PREMI LORDI CONTABILIZZATI (in milioni di euro)

La raccolta lorda Vita e Danni nel primo semestre 2020 è stata condizionata dalle limitazioni alla circolazione delle persone e alla chiusura degli uffici postali nei mesi di marzo e aprile a seguito dell'emergenza sanitaria Covid-19.

La raccolta lorda del business Vita ammonta a 7,6 miliardi di euro in diminuzione del 24,1% rispetto al 2019, con un mix di prodotti che si è mantenuto stabile rispetto al primo semestre 2019 con i prodotti Multiramo che hanno contribuito con il 34% e le polizze rivalutabili con il 66% della raccolta lorda Vita complessiva.

I premi lordi contabilizzati del business Danni ammontano a 128 milioni di euro, in diminuzione del 3,7% (-5 milioni di euro), rispetto all'analogo periodo del 2019, con una minor raccolta della linea Protezione Pagamenti (-52%, -14 milioni di euro) parzialmente compensata dalla maggior raccolta sui comparti Welfare (+19,5%, +8 milioni di euro) e su Protezione Beni (+1,7%).

RACCOLTA NETTA VITA – 1H 2020 (in milioni di euro)

La raccolta netta del business Vita, si attesta a 1,6 miliardi di euro e si mantiene positiva su tutti i portafogli di Gestione Separata e Fondi interni.

Il tasso di riscatto rilevato nel primo semestre 2020 è pari a 2,5%, in diminuzione rispetto al primo semestre 2019 (pari al 3,1%) anche per effetto delle limitazioni alla circolazione e alla chiusura parziale degli uffici postali a seguito del lockdown.

RISERVE TECNICHE (in milioni di euro)

Le riserve tecniche del business Vita si attestano a 141,9 miliardi di euro e crescono di 1,7 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2019 principalmente per effetto della crescita delle riserve matematiche (+2,2 miliardi di euro), supportate dalla raccolta netta positiva, parzialmente compensata dall'andamento della Deferred Policyholder Liabilities (-0,9 miliardi di euro) che accoglie le variazioni di fair value degli strumenti finanziari posti a copertura delle polizze emesse. Le riserve tecniche afferenti al ramo Danni, al netto delle cessioni in riassicurazione, ammontano alla fine del periodo a 203 milioni di euro (228 milioni di euro al lordo delle cessioni in riassicurazione), in crescita del 13% rispetto al dato rilevato alla fine del 2019 (180 milioni di euro; 207 milioni di euro al lordo delle cessioni in riassicurazione).

MOVIMENTAZIONE RISERVE TECNICHE VITA (in milioni di euro)

COSTI

(in milioni di euro)

I costi totali ammontano a 304 milioni di euro, in diminuzione di 38 milioni di euro rispetto al dato del medesimo periodo del 2019, principalmente per l'evoluzione dei costi interni essenzialmente riconducibili alle minori provvigioni corrisposte per l'attività di distribuzione, incasso e mantenimento per effetto della riduzione della raccolta lorda.

Alla luce dei risultati illustrati, l'andamento economico della Strategic Business Unit Servizi Assicurativi evidenzia nel primo semestre 2020 un risultato della gestione operativa (EBIT) che si attesta a 435 milioni di euro, in diminuzione del 4,3% rispetto all'analogo periodo dell'esercizio precedente (454 milioni di euro).

Tenuto conto delle imposte di periodo (133 milioni di euro), la Business Unit chiude con un risultato netto di 317 milioni di euro, in diminuzione del 3% rispetto ai 325 milioni del primo semestre 2019.

ANDAMENTO SOLVENCY RATIO

In un contesto di mercato di estrema volatilità e incertezza, il Solvency Ratio del Gruppo assicurativo si è attestato al 30 giugno 2020 a 216%, in diminuzione rispetto a 276% rilevato a dicembre 2019 (-60 p.p.) e continua a mantenersi a livelli superiori rispetto ai vincoli regolamentari.

La variazione del semestre è dovuta alla riduzione dei fondi propri disponibili per l'incremento delle riserve tecniche, a seguito delle dinamiche negative dei mercati finanziari con riduzione dei tassi di interesse e per la maggiore valorizzazione delle garanzie di minimo detenute dagli assicurati.

Considerato il contesto di mercato non favorevole, si registra inoltre un aumento del requisito di capitale, per il maggior assorbimento di capitale richiesto per i rischi di mercato e controparte, solo in parte compensato dai minori rischi tecnici vita collegati al minor valore dei capitali di riscatto dovuto all'andamento del mercato.

L'inclusione delle misure transitorie sulle riserve tecniche approvate nel corso del 2019, determina un aumento dei fondi propri ammissibili consentendo un aumento del Solvency Ratio a 250% al 30 giugno 2020 (312% al 31 dicembre 2019).

Attività del periodo

Nel primo semestre del 2020, in continuità con quanto già avviato nel 2019, per garantire maggiori e più completi servizi al cliente, Poste Vita ha proseguito il percorso di evoluzione della gamma Multiramo con il lancio di "Poste Nuovi Progetti Futuri" che permette di accedere alle opportunità offerte dai mercati finanziari attraverso un approccio graduale. Relativamente ai servizi di Protezione, è stata avviata l'adozione del nuovo modello "tailor made" che ha portato al lancio di "Pose Vivere Protetti", un unico prodotto che offre soluzioni personalizzate di protezione, assistenza e servizi nelle aree della persona, beni e patrimonio integrabili e modulabili tra loro. A seguito della pandemia Covid-19, Poste Italiane ha esteso ai dipendenti aderenti al Fondo Sanitario del Gruppo e ai sottoscrittori di polizze salute di Poste Assicura specifiche coperture di diaria e indennizzi; l'estensione è avvenuta a titolo gratuito e con efficacia retroattiva per i dipendenti aderenti al fondo sanitario e per i clienti in portafoglio.

Infine dal 1 giugno 2020, sono stati abilitati i primi 10 Uffici Postali, all'emissione del nuovo prodotto di Protezione Auto "Poste Guidare Sicuri", offerto in accordo di collaborazione con Poste Insurance Broker e dedicato ai dipendenti e pensionati del Gruppo Poste Italiane e ai loro familiari.

ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL GRUPPO

Dati in milioni di euro 31 dicembre
2019
30 giugno
2020
Variazioni
CAPITALE IMMOBILIZZATO 4.578 4.507 (71) -2%
CAPITALE CIRCOLANTE NETTO 1.494 2.972 +1.478 +99%
CAPITALE INVESTITO LORDO 6.072 7.479 +1.407 +23%
FONDI DIVERSI E ALTRE ATTIVITA'/PASSIVITA' (2.041) (1.746) +295 -14%
CAPITALE INVESTITO NETTO 4.031 5.733 +1.702 +42%
PATRIMONIO NETTO 9.698 8.874 (824) -8%
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA (5.667) (3.141) +2.526 -45%
Posizione finanziaria netta della SBU
Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione
815 1.502 +687 +84%

92 Poste Italiane – Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2020

Il Capitale immobilizzato del Gruppo Poste Italiane al 30 giugno 2020 si attesta a 4.507 milioni di euro, segnando un decremento di 71 milioni di euro rispetto alla situazione di fine esercizio 2019. Alla formazione del Capitale immobilizzato hanno concorso investimenti per 210 milioni di euro, più che compensati da ammortamenti per 339 milioni di euro.

Concorrono al saldo della voce, le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto per complessivi 600 milioni di euro, pressoché interamente riferibili agli investimenti in Anima Holding S.p.A. e FSIA Investimenti S.r.l.. Con riferimento alla partecipazione in Anima Holding S.p.A., si segnala che nel primo semestre è stata effettuata una rettifica per impairment di 19 milioni di euro a seguito dell'esecuzione del test di impairment effettuato sul valore dell'avviamento implicito nel valore della partecipazione, condotto alla data del 30 giugno 2020. Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo 2.4 – Uso di stime.

Gli investimenti del Gruppo nel primo semestre 2020 ammontano a 210 milioni di euro ed evidenziano un decremento del 9% rispetto al primo semestre 2019 (-21 milioni di euro). In conseguenza del particolare contesto dovuto all'emergenza Covid-19, il Gruppo ha revisionato il piano degli investimenti per verificarne la coerenza con le caratteristiche peculiari della "nuova normalità" (es.: distanziamento sociale, preferenza verso soluzioni full digital, etc.) e per tenere in considerazione la ridotta capacità produttiva dei fornitori.

Per far fronte all'emergenza sanitaria (Covid-19) sono stati abilitati tutti gli strumenti necessari per assicurare la continuità dell'operatività da remoto. Questo ha portato alla distribuzione di PC Portatili, all'adozione massiva di Office 365 e Teams, e all'attivazione di connessioni VPN e di un Service Desk dedicato. Inoltre sono stati rivisti i processi per la messa in sicurezza delle attività per garantire la continuità operativa del personale degli Uffici Postali, dei Portalettere e degli addetti del Customer Care (attivazione Voice bot ritiro pensioni, attività del Call center e Back Office da remoto). Inoltre si è provveduto a installare "Termo scanner", in grado di rilevare alterazioni della temperatura corporea presso oltre 300 edifici aziendali e sulla quasi totalità dei Centri Smistamento. Anche il modello di funzionamento ICT è stato adeguato, abilitando la remotizzazione del 100% delle attività.

In linea con quanto previsto nel programma di investimenti 2018 – 2022 a supporto degli obiettivi di Piano Strategico, circa il 75% degli Investimenti di Gruppo (160 milioni di euro) sono stati destinati al processo di trasformazione della Strategic Business Unit dei Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione. In particolare, nell'ambito di tale Business Unit è proseguito l'ammodernamento delle strutture di recapito, di automazione dei centri di smistamento e di rinnovamento degli impianti di smistamento di SDA e della corrispondenza.

Sono proseguite le attività di rinnovo della flotta aziendale che hanno portato già nel primo trimestre al completamento della fornitura dei mezzi a due ruote Euro4 (a tutt'oggi circa 2.000 nuovi mezzi) e, con la fine del lockdown, sono riprese le attività di rafforzamento della flotta green, che rappresenta uno degli obiettivi di Poste italiane per ridurre in maniera significativa le emissioni inquinanti. Tale iniziativa passa per l'inserimento in flotta di veicoli a 3 ruote elettrici o a bassa classe inquinante, che inoltre per la loro particolare conformazione presentano una maggiore stabilità e sicurezza per il conducente e permettono l'installazione di uno speciale baule che aumenta la quantità di pacchi e lettere trasportabili, consentendo di sostenere l'incremento del volume dei pacchi consegnati a seguito dell'importante sviluppo dell'e-commerce registrato per via del lockdown. Nel secondo trimestre, sono stati inseriti ulteriori 350 nuovi mezzi elettrici a tre ruote, in aggiunta ai 300 del primo trimestre, per un totale complessivo ad oggi di 650 (su un totale di 850 previsto per il 2020).

Il Capitale circolante netto al 30 giugno 2020 ammonta a 2.972 milioni di euro e si incrementa di 1.478 milioni di euro rispetto a fine esercizio 2019. A tale variazione hanno concorso:

  • maggiori Crediti per 152 milioni di euro, essenzialmente ascrivibili all'incremento dei crediti commerciali verso il MEF;
  • minori Debiti per 982 milioni di euro, relativi principalmente al decremento dei debiti verso il personale per 451 milioni di euro (incentivi e altre partite legate al pagamento dell'una-tantum a copertura della vacatio contrattuale 2019), a minori debiti tributari per 383 milioni di euro (in larga parte riconducibili alla riduzione dei debiti per imposte sulle riserve tecniche assicurative) e al pagamento di debiti verso fornitori per 166 milioni di euro.

Il saldo dei Fondi diversi e delle Altre attività/passività al 30 giugno 2020 ammonta a 1.746 milioni di euro e si incrementa di 295 milioni di euro rispetto 31 dicembre 2019 principalmente per effetto dei maggiori Crediti netti per imposte anticipate per 293 milioni di euro, in larga parte ascrivibili alla variazione negativa del fair value degli strumenti finanziari classificati nella categoria FVTOCI. A tale voce contribuisce il saldo dei Fondi per rischi e oneri che si attesta a 1.279 milioni di euro (1.218 milioni di euro a fine dicembre 2019) ed è comprensivo del Fondo di incentivazione agli esodi per 329 milioni di euro (421 milioni di euro al 31 dicembre 2019). Il saldo comprende altresì il Fondo rischi operativi relativo prevalentemente a passività derivanti dall'operatività condotta in ambito BancoPosta per 211 milioni di euro (241 milioni al 31 dicembre 2019) e il Fondo rischi vertenze con terzi per 291 milioni di euro (313 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Il Patrimonio netto al 30 giugno 2020 ammonta a 8.874 milioni di euro e, rispetto al 31 dicembre 2019, registra un decremento di 824 milioni di euro. La variazione intervenuta nel periodo risente principalmente del decremento della riserva di fair value di 998 milioni di euro, a seguito delle vendite effettuate nel semestre e delle oscillazioni di valore degli investimenti classificati nella categoria FVTOCI detenuti principalmente dalla SBU Servizi Finanziari e della distribuzione di dividendi per 402 milioni di euro quale saldo per l'esercizio 2019 (acconto di 200 milioni di euro già pagato nel mese di novembre 2019), parzialmente compensati dall'utile del periodo di 546 milioni di euro.

Posizione Finanziaria Netta Del Gruppo

La Posizione finanziaria netta complessiva al 30 giugno 2020 è in avanzo di 3.141 milioni di euro, in diminuzione di 2.526 milioni di euro rispetto ai valori al 31 dicembre 2019 (in cui presentava un avanzo di 5.667 milioni di euro). La variazione riflette principalmente il decremento registrato sul fair value degli investimenti classificati nella categoria FVTOCI detenuti dalla SBU Servizi Finanziari relativo alla parte non coperta da strumenti di fair value hedge per 1,2 miliardi di euro, la variazione negativa del capitale circolate per complessivi 1,4 miliardi di euro, la distribuzione di dividendi per 402 milioni e investimenti per 210 milioni di euro, parzialmente compensati dall'utile del periodo di 546 milioni di euro

Con riferimento agli strumenti finanziari detenuti dalla SBU Servizi Finanziari, l'oscillazione complessiva del fair value nel periodo è positiva per circa 2,1 miliardi di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per negativi 1,2 miliardi di euro per la parte non coperta da strumenti di fair value hedge, e a Conto economico per positivi 3,3 miliardi di euro per la parte coperta, compensata dalla variazione negativa di fair value degli strumenti derivati di fair value hedging. Al 30 giugno 2020 il saldo complessivo dei derivati in fair value hedge è negativo per 8,3 miliardi di euro (5,4 miliardi al 31 dicembre 2019). Inoltre, nell'ambito di tali operazioni di copertura, a seguito della variazione negativa degli strumenti derivati, la Capogruppo ha incrementato a favore delle controparti Depositi in garanzia per circa 2,2 miliardi di euro.

Al 30 giugno 2020, la SBU Servizi Finanziari è, inoltre, inclusiva delle seguenti variazioni patrimoniali rispetto al 31 dicembre 2019:

  • un incremento della raccolta su conti correnti postali per 4,7 miliardi di euro;
  • un incremento dei debiti verso istituzioni finanziarie per 4,1 miliardi di euro, in larga parte ascrivibile a operazioni in pronti contro termine passive e a operazioni ordinarie di finanziamento, finalizzate entrambi ad investimenti in titoli di Stato a reddito fisso e alla provvista per il versamento di depositi incrementali a fronte di operazioni di collateralizzazione;
  • un incremento netto dei titoli a reddito fisso valutati al costo ammortizzato per 7 miliardi di euro (inclusa la variazione positiva a Conto economico per 1,7 miliardi di euro relativa alla parte coperta da strumenti di fair value hedge);

  • un incremento netto dei titoli a reddito fisso classificati nella categoria FVTOCI per 0,5 miliardi di euro; l'oscillazione complessiva del fair value del periodo è positiva per 0,4 miliardi di euro;

  • un incremento del deposito presso il MEF per 1,5 miliardi di euro.

Posizione finanziaria netta della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione

La Posizione Finanziaria Netta della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione al 30 giugno 2020 è in disavanzo di 1.502 milioni di euro, in peggioramento di 687 milioni di euro rispetto ai valori al 31 dicembre 2019 (in cui presentava un disavanzo di 815 milioni di euro). Al netto delle passività finanziarie per leasing previste dal principio contabile IFRS 16 per 1.212 milioni di euro, la Posizione Finanziaria Netta presenta un disavanzo di 290 milioni di euro (al 31 dicembre 2019 presentava un avanzo 436 milioni di euro). Più in dettaglio, la sua evoluzione riflette principalmente:

  • una gestione operativa positiva per 281 milioni di euro (di cui 319 milioni di euro relativi agli ammortamenti del periodo, 97 milioni di euro alla variazione netta dei fondi rischi e oneri, TFR e altre partite non monetarie, parzialmente compensata dal risultato netto negativo per 135 milioni di euro);
  • un flusso monetario negativo per la variazione del capitale circolante netto per complessivi 888 milioni di euro relativo principalmente al decremento dei debiti verso il personale (incentivi e altre partite legate al pagamento dell'una-tantum a copertura della vacatio contrattuale 2019), alla variazione netta di crediti e debiti commerciali e al pagamento del saldo e degli acconti per imposte correnti;
  • investimenti per 198 milioni di euro;
  • un flusso monetario positivo da dividendi di 287 milioni di euro, che tiene conto dei dividendi pagati agli azionisti (402 milioni di euro), la rilevazione di passività finanziarie nette per leasing per ulteriori 121 milioni di euro.

I Debiti rappresentati nella Posizione Finanziaria Netta si riferiscono principalmente a:

  • tre finanziamenti a medio e lungo termine stipulati nel primo semestre 2020 per complessivi 750 milioni di euro;
  • utilizzo, nel corso del semestre, di linee di credito uncommited per finanziamenti a breve per complessivi 660 milioni di euro;
  • finanziamenti tramite operazioni di pronti contro termine su titoli di Stato per circa 508 milioni di euro;
  • finanziamento BEI di 173 milioni di euro in scadenza a marzo 2026;
  • finanziamento BEI di 400 milioni di euro in scadenza a ottobre 2026;
  • private placement per circa 50 milioni di euro.

Posizione finanziaria netta della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione

(dati in milioni di euro)
Posizione finanziaria netta ESMA 30 giugno 2020 31 dicembre 2019 Variazioni
A. Liquidità (1.977) (851) (1.126) 132,3%
B. Crediti finanziari correnti (535) (135) (400) 296,3%
C. Debiti bancari correnti 1.172 1 1.171 -
D. Debiti per leasing correnti 222 215 7 3,3%
E. Parte corrente dell'indebitamento non corrente - - - -
F. Altri debiti finanziari correnti 19 15 4 26,7%
G. Posizione finanziaria corrente (C+D+E+F) 1.413 231 1.182 511,7%
H. Posizione finanziaria netta corrente (A+B+G) (1.099) (755) (344) 45,6%
I. Debiti bancari non correnti 1.323 573 750 -
L. Obbligazioni emesse 50 50 - -
M. Debiti per leasing non correnti 990 1.036 (46) -4,4%
N. Altri debiti non correnti 62 18 44 244,4%
O. Posizione finanziaria non corrente (I+L+M+N) 2.425 1.677 748 44,6%
P. Posizione Finanziaria Netta ESMA (H+O) 1.326 922 404 43,8%
Attività finanziarie non correnti (92) (474) 382 -80,6%
Posizione Finanziaria Netta 1.234 448 786 175,4%
Crediti e Debiti finanziari intersettoriali 268 367 (99) -27,0%
Posizione Finanziaria Netta inclusi i rapporti con gli altri settori 1.502 815 687 84,3%

n.s.: non significativo

Le disponibilità liquide e le linee di credito esistenti sono commisurati a coprire le esigenze finanziarie previste. In particolare, al 30 giugno 2020 le disponibilità liquide ammontano a 2,0 miliardi di euro (di cui 1,9 miliardi riferibili alla Capogruppo), mentre gli affidamenti committed e uncommitted non utilizzati a sostegno della liquidità ammontano complessivamente a circa 2,1 miliardi di euro; in particolare:

  • linee di credito committed non utilizzate per 1.750 milioni di euro;
  • affidamenti a revoca uncommitted utilizzabili per finanziamenti a breve per 1.026 milioni di euro39, utilizzati per 660 milioni di euro.

39 Sono presenti ulteriori 683 milioni di euro di affidamenti per il rilascio di garanzie personali utilizzati per 352 milioni di euro a favore di terzi) e 173 milioni di euro per scoperto di conto corrente.

5. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

L'emergenza sanitaria in corso, legata alla diffusione del Coronavirus, ha avuto significativi impatti economici e finanziari sul sistema Paese e quindi anche sul Gruppo Poste Italiane. I mesi di marzo e aprile sono stati caratterizzati dalle misure restrittive governative progressivamente ridotte nei mesi successivi ma, ad oggi, non è ancora possibile delineare con precisione quella che sarà la "nuova normalità"; ciò rende prematuro effettuare realistiche previsioni sull'evoluzione economica e finanziaria del Gruppo nel corso del 2020.

Nell'emergenza sanitaria e umanitaria che il Covid-19 ha rappresentato in questi mesi, la priorità del Gruppo è stata fin da subito quella di tutelare la salute dei propri dipendenti e della clientela, supportando le comunità e le Istituzioni nazionali nella gestione della crisi, garantendo un livello continuativo di servizi di pubblica utilità su scala nazionale. L'ingente sforzo organizzativo ed economico effettuato ha consentito al Gruppo di adeguare la rete degli uffici postali e del recapito ai nuovi standard di sicurezza, spesso anticipando le indicazioni del Governo, a garanzia della continuità operativa.

Poste Italiane costituisce un asset per le Istituzioni nella gestione dell'emergenza e si è affermata come un punto di riferimento per tutte le aziende nazionali in quella che sarà la "nuova normalità".

Poste Italiane ha attraversato il periodo di crisi e sta affrontando il nuovo contesto facendo leva sulle sue caratteristiche di azienda sistemica, dorsale fondamentale per la continuità operativa del Paese, soprattutto nei momenti di emergenza.

Il business model diversificato ha evidenziato segmenti penalizzati dalla crisi, come la corrispondenza, ma anche segmenti in crescita come i pacchi, dove la domanda ha ricevuto un forte stimolo dagli ordini dell'ecommerce. Le digital properties del Gruppo (sito internet e APP) e le reti terze offrono ai clienti una valida alternativa all'ufficio postale, incrementando la loro rilevanza e incidenza.

La capacità di generare cassa è rimasta solida e la posizione finanziaria netta ampiamente positiva. BancoPosta e Poste Vita godono di un elevato livello di solidità patrimoniale, come dimostrato dal CET1 di BancoPosta e dal Solvency II Ratio del Gruppo Assicurativo. Il business model di BancoPosta, i cui impieghi sono limitati alla sottoscrizione di titoli emessi da investitori istituzionali, si dimostra resiliente alle fluttuazioni di rischio di credito, oltre che capital light.

Sul fronte dei costi e degli investimenti, il Gruppo ha attivato un ampio e severo programma di riduzione, con l'obiettivo principale di ottenere risparmi strutturali di medio e lungo termine. In particolare, il Gruppo ha utilizzato le leve di flessibilità sul costo del lavoro per ridurre l'organico e ha adottato misure straordinarie sui costi legati alle performance commerciali e all'incentivazione manageriale (decurtato del 50% il bonus MBO). Il Gruppo ha inoltre fatto ricorso al Fondo di solidarietà in relazione al personale nei cui confronti, durante il periodo di emergenza sanitaria, è stata disposta la riduzione/sospensione dell'attività lavorative.

Nell'emergenza il Gruppo ha attivato in tempi record lo smart working per tutte le risorse applicate ad attività compatibili (oltre 16.000 persone). Questa misura ha comportato impatti positivi sulla produttività e sul contenimento dei costi.

Infine il Gruppo ha avviato un programma che avrà l'obiettivo di strutturare interventi di valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare; le linee strategiche di tali iniziative saranno delineate nell'ambito del Piano industriale la cui finalizzazione è attesa nel quarto trimestre 2020.

Di seguito le principali iniziative evolutive in corso nelle singole SBU.

Per quanto attiene il segmento Posta, Pacchi e Distribuzione, l'emergenza ha determinato una brusca accelerazione verso il futuro, sebbene sulla base di trend già delineati: il calo della corrispondenza e la crescita dei pacchi legati all'e-commerce. Per far fronte e sostenere tale deciso incremento dei pacchi, il Gruppo sta accelerando la realizzazione di due nuovi centri di smistamento, al nord e nel centro Italia, e sta rafforzando la partnership con operatori cinesi attivi nell'e-commerce inbound.

Con la fine del lockdown, sono riprese le attività di rafforzamento della flotta green, che rappresenta uno degli obiettivi di Poste italiane per ridurre in maniera significativa le emissioni inquinanti.

Nell'ambito dei Servizi Finanziari e Assicurativi, il Gruppo continuerà a supportare le Istituzioni, anche concordando pro-attivamente l'implementazione di tutte le misure utili alla gestione dell'emergenza, così come già fatto dal mese di marzo per il pagamento anticipato delle pensioni. Poste Italiane renderà disponibili sul canale digitale nuovi servizi alla clientela, quali la possibilità di sottoscrivere contratti di consulenza ed effettuare la profilazione ai fini MiFID II e di sottoscrivere Piani di Accumulo sulla Gestione Patrimoniale.

In merito ai prodotti assicurativi d'investimento, a luglio 2020, è stata lanciata una nuova polizza multiramo che consente un accesso graduale ai mercati, con l'obiettivo di salvaguardare la redditività dell'investimento dei nostri clienti dalla volatilità di mercato, e opzioni di investimento responsabile secondo i criteri Enviromental Social Governance (ESG).

Poste Italiane, inoltre, in partnership con un primario istituto bancario, continuerà a offrire ai clienti con accredito dello stipendio la possibilità di ricevere in anticipo, senza costi aggiuntivi, le indennità di cassa integrazione guadagni (CIG).

Tra le azioni a supporto della ripresa economica del Paese, nell'ambito di quanto previsto dal Decreto "Rilancio", Poste Italiane offrirà ai propri clienti, attraverso i canali fisici e digitali, un servizio di cessione del credito d'imposta in qualità di cessionario.

Relativamente al settore Pagamenti e Mobile, PostePay S.p.A. continua a perseguire la propria mission strategica per diventare il principale ecosistema dei pagamenti in Italia e assicurare la convergenza tra pagamenti e telco e tra canali fisici e digitali, cercando di orientare il cambiamento delle abitudini dei clienti. In linea con il progressivo processo di digitalizzazione e di ampliamento dell'offerta di servizi evoluti, PostePay sarà impegnata nello sviluppo di una nuova carta, Postepay Debit, che andrà progressivamente a sostituire l'attuale carta di debito BancoPosta, garantendo così al cliente tutti i servizi attualmente disponibili sulla Carta BancoPosta, più gli elementi aggiuntivi e differenzianti dell'Ecosistema Postepay, quali ad esempio i pagamenti tramite «Codice» Postepay, ovvero altri servizi di pagamento digitale tramite l'App Postepay.

È previsto, inoltre, il lancio di una Carta prepagata full digital che potrà essere richiesta direttamente da App Postepay.

Lato acquiring si prevede l'ampliamento dei canali di vendita del Codice Postepay, grazie al lancio della vendita online e della vendita a distanza da call center e il rafforzamento delle partnership con ENI e Lottomatica LIS ampliando i punti vendita convenzionati e le funzionalità/servizi offerti.

In ambito Telefonia si investirà sullo sviluppo dell'offerta valorizzando i canali online, per intercettare un target complementare agli abituali frequentatori dell'ufficio postale.

6. ALTRE INFORMAZIONI

EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI AL 30 GIUGNO 2020

Gli accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento della Relazione finanziaria semestrale 2020 sono descritti negli altri paragrafi del documento.

OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA

Nell'ambito dell'operatività con Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le Imprese SpA, autorizzata dal Consiglio di Amministrazione in data 27 giugno 2019, previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, sono state realizzate, al 30 giugno 2020, una operazione in pronti contro termine passivi, due operazioni in Interest Rate Swap di copertura del rischio di tasso, nonché 17 operazioni di compravendita titoli di Stato.

RELAZIONI INDUSTRIALI

Emergenza COVID -19

Nel corso del mese di marzo 2020, a seguito del diffondersi dell'emergenza epidemiologica relativa al COVID-19, l'Azienda e le OO.SS. hanno sottoscritto alcuni accordi finalizzati a garantire, mediante l'adozione di misure di prevenzione, la sicurezza delle persone e il contenimento del virus.

Il 23 marzo 2020, al fine di monitorare l'evolversi della situazione ed adottare misure straordinarie per dare concreta attuazione ai provvedimenti volta per volta assunti dalle competenti Autorità, è stato istituito a livello nazionale un Comitato OPN (Organismo Paritetico Nazionale per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro) con il compito di applicare e verificare le regole individuate dal "Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro" sottoscritto da Governo e Parti Sociali il 14 marzo 2020. Il Comitato OPN, che si avvale della collaborazione diretta e costante dei componenti dell'Organismo Paritetico Nazionale, opera in stretta sinergia con gli Organismi Paritetici Regionali al fine di valorizzare la conoscenza delle specificità territoriali e nell'intento di favorire un efficace e tempestivo coordinamento tra centro e territorio. Al riguardo, il Comitato ha posto particolare attenzione alle misure di sicurezza idonee a consentire lo svolgimento dell'attività lavorativa (es. dotazione mascherine, gel, guanti, rispetto della distanza interpersonale, pulizia e sanificazione), favorendo il ricorso allo smart working e rimodulando le attività lavorative per ridurre il più possibile la presenza dei lavoratori in servizio e quindi la loro concentrazione all'interno dei luoghi di lavoro. Inoltre, al fine di adottare un approccio integrato alla valutazione e gestione del rischio connesso all'emergenza pandemica, l'Azienda, d'intesa con le Segreterie Nazionali delle Organizzazioni Sindacali e con il Comitato OPN, ha predisposto specifici Protocolli distinti per i principali ambiti organizzativi nonché le integrazioni dei DVR delle Unità Produttive e le relative Istruzioni Operative di Sicurezza, aggiornati in funzione delle diverse disposizioni normative intervenute e coerenti con la Linea Guida emanata dall'INAIL.

Sempre in data 23 marzo 2020 è stato sottoscritto un ulteriore Accordo che, tenuto conto della rimodulazione organizzativa aziendale, ha temporaneamente sospeso tutte le azioni in materia di politiche attive del lavoro da riattivare non appena le condizioni lo permetteranno. Al riguardo, tenuto conto del progressivo allentamento delle misure di restrizione disposte dal Governo e della graduale riattivazione dei processi aziendali, nel corso del mese di maggio 2020 l'Azienda ha riattivato alcune leve di politiche attive quali le trasformazioni da part time a full time in ambito nazionale, l'interpellanza portalettere verso il sud Italia ed il job posting sportelleria.

In data 30 aprile l'Azienda ed Organizzazioni Sindacali hanno sottoscritto l'accordo in materia di ricorso al Fondo di Solidarietà per i dipendenti delle Aziende del Gruppo che applicano il CCNL per il personale non dirigente di Poste Italiane. L'attivazione del Fondo di Solidarietà, che rappresenta lo strumento di ammortizzazione sociale alternativo alla Cassa Integrazione Guadagni, consentirà di coprire le assenze conseguenti alla sospensione o riduzione dell'attività lavorativa, connesse alle esigenze di procedere alla sanificazione degli ambienti di lavoro, nonché quelle derivanti dai tempi di fornitura dei dispositivi di protezione/sicurezza. Per tali assenze l'Azienda si è resa disponibile a garantire il 100% della retribuzione fissa e continuativa spettante, facendosi carico di integrare il trattamento economico che il Fondo di Solidarietà riconosce negli importi massimi previsti per gli ammortizzatori sociali; i periodi saranno considerati utili anche ai fini della maturazione degli istituti economici e normativi diretti, indiretti, immediati e differiti (es. ferie, PIR, Ex Festività, ratei di 13^ e 14^, TFR) e non determineranno decurtazioni di punteggio nelle procedure di Mobilità territoriale e nazionale.

Con la medesima intesa è stato definito che il personale avrà tempo fino al 30 settembre 2021 per recuperare i permessi concessi dall'Azienda per venire incontro alle esigenze dei dipendenti che, in relazione all'emergenza sanitaria, si siano trovati nell'impossibilità di svolgere la prestazione lavorativa (figli minori di 14 anni, familiari conviventi in situazioni di disabilità o immunodepressione, soppressione dei mezzi di trasporto pubblico, ecc.). In alternativa al recupero, i lavoratori interessati potranno optare, su loro richiesta, per la fruizione di ferie, PIR o permessi per festività soppresse.

Sempre in data 30 aprile, le Parti hanno siglato un altro accordo, con finalità solidaristiche, relativo all'attivazione della cd. Ora Etica; tale intesa ha consentito ai dipendenti delle Società del Gruppo di donare, su base volontaria, l'importo equivalente alla retribuzione netta di un'ora del proprio lavoro, attraverso una trattenuta sulla busta paga. Il Gruppo Poste Italiane, a sua volta, contribuirà all'iniziativa attraverso una donazione pari alla somma raccolta tra i dipendenti.

I contributi saranno versati sul conto corrente del Dipartimento della Protezione Civile, con l'obiettivo di fornire un concreto supporto nelle azioni volte a contrastare la diffusione del contagio e a far fronte alle necessità della popolazione connesse all'emergenza epidemiologica.

Il 14 aprile 2020, l'Azienda ha sottoscritto con Assidipost-Federmanager un accordo sulle iniziative di sostegno nei confronti delle Istituzioni maggiormente impegnate nell'emergenza sanitaria e nei confronti dei colleghi e delle loro famiglie colpiti dal contagio. L'accordo prevede che i dirigenti, su base volontaria, potranno donare parte della propria retribuzione lorda e giornate di ferie. L'Azienda, a fronte della disponibilità manifestata dai dirigenti, integrerà le donazioni con un proprio contributo.

Infine, linea con i valori di solidarietà e vicinanza alle persone e attenzione alla sostenibilità aziendale e tenendo conto dello sforzo collettivo senza precedenti in cui è impegnato l'intero Paese, l'Azienda ha deciso di decurtare il 50% del bonus "MBO 2020" per tutto il personale dirigente.

Con la finalità di dare un immediato segnale di vicinanza alle famiglie dei colleghi deceduti, sono stati inoltre adottati diversi interventi di sostegno tra i quali, un supporto economico attraverso il riconoscimento di un sussidio, l'opportunità di valutare interventi assunzionali a favore dei familiari in linea con le vigenti previsioni aziendali ed iniziative emblematiche e commemorative in ricordo dei colleghi.

Inoltre al fine di tutelare le persone contagiate dal Covid-19, sono state ampliate le coperture offerte ai dipendenti dal Fondo Sanitario di Gruppo. In particolare, è stata prevista l'introduzione, in caso di ricovero ospedaliero, di una diaria specifica - differenziata in caso di degenza in terapia intensiva - nonché un indennizzo forfettario nei casi di quarantena presso la propria abitazione imposta a seguito del test positivo al tampone Covid-19. Le citate prestazioni sono cumulabili tra loro, operano retroattivamente ed avranno efficacia fino al 31/12/2020; inoltre, le prestazioni stesse sono estese anche al nucleo familiare dei dipendenti, qualora incluso nelle coperture sanitarie.

In data 10 luglio 2020 l'Azienda e Organizzazioni Sindacali. hanno sottoscritto un accordo che prevede la proroga fino al 30 settembre 2020 della possibilità di utilizzare il Lavoro Agile attivato in relazione all'emergenza sanitaria relativa al Covid-19. L'intesa prevede inoltre che, per effettive esigenze organizzative, potranno essere disposti dei "rientri" in sede che saranno preventivamente comunicati dal Responsabile tenendo comunque conto delle esigenze di tutela della salute del lavoratore, nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di distanziamento sociale e salubrità degli ambienti di lavoro. L'intesa sottoscritta riguarda tutte le Aziende del Gruppo Poste che applicano il CCNL per il personale non dirigente di Poste Italiane SpA.

Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il personale non dirigente di Poste Italiane

Nel mese di gennaio è stato avviato il confronto, tutt'ora in corso, con le Organizzazioni Sindacali per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. In tale ambito sono state istituite tre commissioni finalizzate alla revisione del testo contrattuale con riferimento al sistema di relazioni industriali e dei diritti sindacali, alla disciplina del rapporto di lavoro e al sistema di assistenza sanitaria integrativa.

In attesa della definizione del rinnovo del CCNL, il 18 febbraio 2020 è stato sottoscritto un accordo per il riconoscimento di un importo, erogato nel mese di aprile 2020, a titolo di spettanza contrattuale omnicomprensiva a copertura dell'intero anno 2019.

Politiche attive del lavoro in ambito Mercato Privati e Posta Comunicazione e Logistica

Con riferimento alle misure di politiche attive in ambito Mercato Privati, il 14 gennaio 2020, è stata raggiunta una nuova intesa che individua le leve gestionali (sportellizzazioni, assunzioni da mercato esterno in regime part time e clausole elastiche) che saranno declinate tenendo conto delle peculiarità territoriali, al fine di consentire il potenziamento del presidio della clientela con conseguente miglioramento degli standard qualitativi.

Con riferimento alle iniziative mirate a garantire la copertura e la piena operatività del servizio di recapito, in data 20 febbraio 2020 le Parti hanno sottoscritto un accordo per l'attivazione della clausola elastica speciale, ai sensi del vigente CCNL, per il personale part time.

Il 7 luglio 2020 è stata raggiunta un'intesa con le Organizzazioni sindacali che ha definito, in coerenza con i precedenti accordi di riorganizzazione che hanno interessato la funzione, le modalità di gestione delle ricadute occupazionali derivanti dall'implementazione del nuovo modello organizzativo della filiera commerciale di Mercato Privati. Tale modello si focalizza su una logica geografica e di potenziamento del presidio delle attività commerciali a livello di Filiale, passando da un impianto definito sui singoli canali/comparti ad un modello territoriale che si pone l'obiettivo di soddisfare le complessive esigenze dei clienti, pur mantenendo un supporto commerciale dedicato su specifici prodotti/servizi (Finanziamenti e Protezione) a livello di Macro Area.

La realizzazione del progetto sarà monitorata attraverso tavoli sindacali di verifica sia nazionali che territoriali.

Trattamento economico e normativo dei lavoratori di Poste Welfare Servizi S.r.l

L'11 febbraio 2020, a seguito della disponibilità di Poste Welfare Servizi ad applicare il CCNL di Poste Italiane in luogo di quello del Commercio, le Parti hanno raggiunto un'intesa che ha definito il trattamento economico e normativo da applicare ai propri lavoratori nonché a quelli interessati, dal 1 marzo 2020, dalla cessione del ramo d'azienda afferente alle attività di gestione ICT di Poste Welfare Servizi in favore di Poste Italiane.

Ente Bilaterale per la Formazione e Riqualificazione Professionale

Nel primo semestre del 2020 è proseguita l'attività dell'Ente Bilaterale per la Formazione e Riqualificazione del personale che, attraverso un lavoro di approfondimento tecnico, ha supportato l'elaborazione, la presentazione e l'attivazione di alcuni progetti, nonché la sottoscrizione di accordi per consentire all'Azienda di accedere ai finanziamenti erogati da Fondimpresa e dal Fondo di Solidarietà.

Particolare attenzione è stata riservata alla formazione on line e alla sua finanziabilità, in considerazione dell'importante ruolo che tale modalità formativa ha assunto nel contesto della situazione emergenziale connessa alla diffusione del virus COVID-19, nonché del maggiore ricorso alla stessa da parte dell'Azienda per rispettare le indicazioni governative e per garantire le necessarie misure di sicurezza e tutela della salute dei dipendenti.

Premio di risultato

Il 23 luglio 2020 è stata sottoscritta dalle OO.SS. e validata dal Coordinamento Nazionale delle RSU l'intesa sul premio di risultato per Poste Italiane e per le Società del Gruppo Poste Vita, Poste Assicura, EGI, BancoPosta Fondi SGR e Postepay. L'accordo ha vigenza annuale e permette di valorizzare l'apporto dei dipendenti al raggiungimento degli obiettivi aziendali per il 2020. Nell'ambito dell'intesa è stata confermata la possibilità per il lavoratore di destinare, tutto o parte del premio di risultato, al Fondo Aperto di Assistenza

Integrativa Poste Vita, al Fondo Poste ovvero ad altri fondi pensionistici complementari oppure optare per servizi Welfare ad elevato impatto sociale.

CORPORATE UNIVERSITY

Nel corso del primo semestre 2020 sono state gestite complessivamente circa 2,5 milioni di ore di formazione, erogate per il 16% in aula e per l'84% in modalità online.

In relazione al nuovo contesto di emergenza sanitaria e di distanziamento sociale, la Corporate University ha rimodulato il piano formativo 2020, mettendo a disposizione un'offerta formativa interamente online, consentita anche dal recente avvio della nuova piattaforma di formazione (HCM Oracle). Contestualmente, l'adozione del pacchetto Microsoft Office365 in tutta l'azienda ha consentito la realizzazione di corsi di formazione in modalità Webinar o Virtual Classroom, abilitando la prosecuzione della didattica frontale e del contesto d'aula benché a distanza. In relazione a ciò, per garantire trasversalmente la conoscenza dello strumento Teams (e in generale della suite O365) è stato erogato il percorso Adoptions Office 365.

Tra le iniziative più rilevanti a livello trasversale, è stata resa disponibile una piattaforma di Open Learning Area (OLA) con oltre 200 corsi messi a disposizione secondo la logica dell'autoformazione e per i responsabili di struttura, la Piattaforma online Ambrosetti, con contenuti formativi tecnici, di comportamenti manageriali, di conoscenza del contesto e di confronto con gli altri mercati. In più sono stati riprogettati in modalità webinar un ciclo di incontri inizialmente previsti come workshop.

7. APPENDICE

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO 1H 2020 1H 2019 VARIAZIONI 2Q 2020 2Q 2019 VARIAZIONI
(dati in milioni di euro)
Ricavi 5.083 5.521 (438) -7,9% 2.328 2.679 (352) -13,1%
di cui:
Servizi di Corrispondenza, pacchi e distribuzione 1.472 1.755 (283) -16,1% 701 875 (174) -19,9%
Servizi di Pagamento e mobile 338 306 31 10,3% 172 167 6 3,3%
Servizi Finanziari 2.535 2.665 (130) -4,9% 1.071 1.180 (109) -9,2%
di cui plusvalenze 291 261 30 11,5% 0 0 (0) -
Servizi Assicurativi 739 795 (57) -7,2% 384 458 (74) -16,2%
Costi 3.978 4.060 (81) -2,0% 1.867 2.023 (156) -7,7%
di cui:
Costo del lavoro totale 2.633 2.833 (200) -7,1% 1.228 1.395 (167) -12,0%
di cui costo del lavoro ordinario 2.625 2.823 (198) -7,0% 1.223 1.389 (166) -11,9%
di cui incentivi all'esodo 4 9 (5) -53,3% 3 6 (3) -45,5%
di cui vertenze e altre partite straordinarie 3 1 2 257,3% 2 1 1 157,8%
Altri costi operativi 1.346 1.227 119 9,7% 638 627 11 1,7%
EBITDA 1.105 1.462 (357) -24,4% 461 657 (196) -29,8%
Ammortamenti e svalutazioni 339 381 (42) -11,0% 136 193 (57) -29,5%
EBIT 766 1.081 (315) -29,2% 325 464 (139) -29,9%
EBIT Margin 15,1% 19,6% 14,0% 17,3%
Proventi/(Oneri) finanziari 8 18 (10) -57,3% 1 12 (11) -89,3%
Utile lordo 773 1.099 (326) -29,6% 326 476 (149) -31,4%
Imposte 228 336 (108) -32,1% 87 151 (64) -42,4%
Utile netto 546 763 (218) -28,5% 239 324 (85) -26,2%
Utile netto per azione (€) 0,42 0,59 (0,17) -28,5% 0,18 0,25 (0,07) -26,2%

CONTRIBUZIONE DELLE STRATEGIC BUSINESS UNIT AL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

1H 2020 Corrispondenza,
pacchi e distribuzione
Pagamenti e
mobile
Finanziario Assicurativo Rettifiche ed elisioni Totale
(dati in milioni di euro)
Totale ricavi 3.728 509 2.844 739 (2.737) 5.083
Ricavi da terzi 1.472 338 2.535 739 5.083
Ricavi infrasettoriali 2.256 172 309 0 (2.737) -
Totale costi 3.922 383 2.446 304 (2.737) 4.317
Costo del lavoro totale 2.581 13 20 18 2.633
di cui costo del lavoro ordinario 2.576 13 20 17 2.625
di cui incentivi all'esodo 3 0 1 1 4
di cui vertenze e altre partite straordinarie 3 0 0 0 3
Altri costi operativi 987 178 134 46 1.346
Ammortamenti e svalutazioni 319 15 0 6 339
Costi infrasettoriali 34 177 2.291 234 (2.737) -
EBIT (194) 126 398 435 766
EBIT MARGIN -5,2% 24,8% 14,0% 58,9% 15,1%
Proventi/(Oneri) finanziari 6 (0) (14) 15 8
Utile lordo (187) 126 384 450 773
Imposte (53) 36 112 133 228
Utile netto (135) 90 273 317 546

CONTO ECONOMICO PER STRATEGIC BUSINESS UNIT

CONTO ECONOMICO DELLA STRATEGIC BUSINESS UNIT
CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE
1H 2020 1H 2019 VARIAZIONI 2Q 2020 2Q 2019 VARIAZIONI
(dati in milioni di euro)
Ricavi 3.728 4.208 (480) -11,4% 1.697 1.997 (300) -15,0%
Corrispondenza 924 1.269 (345) -27,2% 407 630 (222) -35,3%
Pacchi 473 399 75 18,7% 262 198 65 32,6%
Altri ricavi 75 87 (13) -14,4% 31 48 (17) -35,1%
Ricavi infrasettoriali 2.256 2.453 (197) -8,0% 996 1.122 (126) -11,2%
Costi 3.602 3.770 (168) -4,5% 1.726 1.884 (157) -8,3%
di cui:
Costo del lavoro totale 2.581 2.775 (193) -7,0% 1.206 1.368 (162) -11,8%
di cui costo del lavoro ordinario 2.576 2.766 (190) -6,9% 1.201 1.362 (160) -11,8%
di cui incentivi all'esodo 3 8 (5) -66,1% 3 6 (3) -53,7%
di cui vertenze e altre partite straordinarie 3 1 2 257,3% 2 1 1 164,5%
Altri costi operativi 987 959 29 3,0% 504 499 5 1,0%
Costi infrasettoriali 34 37 (3) -8,9% 17 17 (0) -1,8%
EBITDA 126 438 (312) -71,3% (29) 114 (143) -125,8%
Ammortamenti e svalutazioni 319 357 (37) -10,5% 128 181 (53) -29,2%
EBIT (194) 81 (275) -338,9% (157) (67) (90) -134,8%
EBIT Margin -5,2% 1,9% -9,3% -3,4%
Proventi/(Oneri) finanziari 6 4 2 47,7% 3 2 2 99,6%
Utile lordo (187) 85 (273) -319,5% (154) (65) (89) -135,7%
Imposte (53) 35 (88) -248,7% (50) (14) (36) -257,2%
Utile netto (135) 50 (185) -369,5% (104) (51) (52) -102,4%
CONTO ECONOMICO DELLA STRATEGIC BUSINESS UNIT 1H 2020 1H 2019 VARIAZIONI 2Q 2020 2Q 2019 VARIAZIONI
PAGAMENTI E MOBILE
(dati in milioni di euro)
Ricavi 509 496 13 2,6% 254 261 (7) -2,8%
Monetica 170 161 9 5,8% 86 85 0 0,5%
Altri pagamenti 28 37 (9) -23,2% 16 24 (9) -35,0%
TLC 139 109 31 28,3% 71 57 14 24,3%
Ricavi infrasettoriali 172 190 (19) -9,8% 81 94 (13) -13,8%
Costi 368 372 (4) -1,1% 188 200 (13) -6,3%
di cui:
Costo del lavoro totale 13 15 (2) -15,5% 6 6 (0) -5,3%
di cui costo del lavoro ordinario 13 15 (2) -15,5% 6 6 (0) -5,3%
di cui incentivi all'esodo 0 0 0 - 0 0 0 -
Altri costi operativi 178 134 44 32,5% 91 62 30 47,8%
Costi infrasettoriali 177 223 (45) -20,4% 90 132 (42) -31,7%
EBITDA 141 124 17 13,7% 66 61 5 8,9%
Ammortamenti e svalutazioni 15 13 1 9,3% 7 7 0 0,2%
EBIT 126 111 16 14,2% 59 54 5 10,0%
EBIT Margin 24,8% 22,3% 23,2% 20,5%
Proventi/(Oneri) finanziari (0) 4 (4) -101,3% (3) 2 (6) -253,4%
Utile lordo 126 115 12 10,1% 56 56 (0) -0,7%
Imposte 36 32 4 13,1% 16 15 1 7,7%
Utile netto 90 83 7 9,0% 39 41 (2) -3,9%
CONTO ECONOMICO DELLA STRATEGIC BUSINESS UNIT 1H 2020 1H 2019 VARIAZIONI 2Q 2020 2Q 2019 VARIAZIONI
SERVIZI FINANZIARI
(dati in milioni di euro)
Ricavi 2.844 3.037 (193) -6,3% 1.214 1.359 (145) -10,7%
Plusvalenze lorde 291 261 30 11,5% 0 0 (0) -
Interessi attivi 805 823 (18) -2,2% 401 413 (12) -2,9%
Raccolta risparmio postale 896 898 (1) -0,1% 451 431 20 4,5%
Servizi di Incasso e Pagamento 410 479 (68) -14,3% 183 233 (50) -21,5%
Distribuzione di prodotti di terzi 85 154 (70) -45,1% 13 77 (65) -83,4%
Gestione del risparmio 48 50 (2) -4,3% 23 25 (2) -7,3%
Ricavi infrasettoriali 309 372 (63) -16,9% 143 179 (36) -20,1%
Costi 2.446 2.602 (156) -0,7% 1.038 1.185 (147) -12,4%
di cui:
Costo del lavoro totale 20 22 (2) -7,3% 10 10 (1) -5,2%
di cui costo del lavoro ordinario 20 21 (1) -4,6% 9 10 (1) -9,4%
di cui incentivi all'esodo 1 1 (0) -29,0% 1 0 0 368,2%
Altri costi operativi 134 91 43 47,4% 22 48 (26) -54,7%
Costi infrasettoriali 2.291 2.488 (198) -7,9% 1.007 1.127 (120) -10,7%
EBITDA 398 435 (37) -8,4% 176 174 2 1,0%
Ammortamenti e svalutazioni 236,6 321,0 -84,4 -26,3% 0,1 0,3 (0) -51,3%
EBIT 398 434 (37) -8,4% 175 174 2 1,1%
EBIT Margin 14,0% 14,3% 14,5% 12,8%
Proventi/(Oneri) finanziari (14) (2) (11) -503,1% (12) (4) (8) -222,9%
Utile lordo 384 432 (48) -11,0% 163 170 (6) -3,8%
Imposte 112 128 (16) -12,4% 46 55 (9) -16,8%
Utile netto 273 305 (32) -10,5% 117 114 3 2,5%
CONTO ECONOMICO DELLA STRATEGIC BUSINESS UNIT
SERVIZI ASSICURATIVI
1H 2020 1H 2019 VARIAZIONI 2Q 2020 2Q 2019 VARIAZIONI
(dati in milioni di euro)
Ricavi 739 796 (57) -7,2% 384 458 (74) -16,1%
Up Front Vita 135 194 (59) -30,3% 55 80 (25) -30,8%
Margine Finanziario Vita 506 484 22 4,5% 273 279 (6) -2,2%
Margine Protezione Vita 15 23 (7) -32,0% 10 13 (4) -27,4%
Variazione altre riserve tecniche e altri proventi/oneri tecnici 8 18 (10) -54,8% 7 45 (38) -83,6%
Ricavi netti Vita 664 718 (54) -7,5% 345 418 (72) -17,3%
Premi assicurativi 118 108 10 8,9% 57 54 2 3,8%
Variazione riserve tecniche e oneri da liquidazione sinistri (46) (28) (18) -63,9% (20) (14) (6) -47,0%
Risultato della Riassicurazione (2) (9) 6 72,8% (1) (5) 4 85,5%
Proventi netti Danni 1 0 1 308,0% 1 1 0 4,9%
Ricavi netti Danni 70 72 (1) -1,9% 37 37 (0) -1,1%
Altri ricavi e proventi 4 6 (2) -30,0% 2 3 (1) -41,0%
Ricavi infrasettoriali 0 0 (0) -72,8% 0 0 0 311,0%
Costi 298 330 (32) -9,6% 135 149 (14) -9,3%
di cui:
Costo del lavoro totale 18 20 (2) -11,3% 7 10 (3) -29,7%
di cui costo del lavoro ordinario 17 20 (3) -15,5% 7 10 (3) -29,7%
di cui incentivi all'esodo 1 0 1 - 0 0 0 -
Altri costi operativi 46 43 3 7,0% 21 20 1 3,6%
Costi infrasettoriali 234 267 (32) -12,2% 107 118 (11) -9,7%
di cui provvigioni 208 252 (45) -17,7% 91 111 (20) -18,1%
EBITDA 440 466 (25) -5,4% 249 309 (60) -19,4%
Ammortamenti e svalutazioni 6 11 (6) -51,3% 1 6 (4) -76,7%
EBIT 435 454 (19) -4,3% 248 303 (56) -18,4%
EBIT Margin 58,9% 57,1% 64,5% 66,2%
Proventi/(Oneri) finanziari 15 12 3 23,9% 13 12 2 15,7%
Utile lordo 450 466 (17) -3,5% 261 315 (54) -17,1%
Imposte 133 141 (8) -5,8% 75 95 (20) -21,2%
Utile netto 317 325 (8) -2,5% 186 220 (34) -15,3%

SINTESI PATRIMONIALE

CAPITALE INVESTITO NETTO E RELATIVA COPERTURA

30 giugno 2020 31 dicembre 2019 Variazioni
(dati in milioni di euro)
Immobilizzazioni materiali 2.042 2.059 (17) -0,8%
Immobilizzazioni immateriali 656 648 8 1,2%
Attività per diritti d'uso 1.209 1.254 (45) -3,6%
Partecipazioni 600 617 (17) -2,8%
Capitale immobilizzato 4.507 4.578 (71) -1,6%
Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze 7.130 6.978 152 2,2%
Debiti commerciali e Altre passività (4.280) (5.262) 982 -18,7%
Crediti (Debiti) per imposte correnti 122 (222) 344 -155,0%
Capitale circolante netto 2.972 1.494 1.478 98,9%
Capitale investito lordo 7.479 6.072 1.407 23,2%
Fondi per rischi e oneri (1.279) (1.218) (61) 5,0%
Trattamento di fine rapporto (1.072) (1.135) 63 -5,6%
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite 605 312 293 93,9%
Capitale investito netto 5.733 4.031 1.702 42,2%
Patrimonio netto 8.874 9.698 (824) -8,5%
di cui Utile di periodo 546 1.342 (796) -59,3%
di cui Riserva di fair value 20 1.018 (998) -98,0%
Passività finanziarie 92.671 79.516 13.155 16,5%
Riserve tecniche assicurative nette 141.922 140.203 1.719 1,2%
Attività finanziarie (228.175) (218.934) (9.241) 4,2%
Cassa e depositi BancoPosta (4.222) (4.303) 81 -1,9%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (5.337) (2.149) (3.188) 148,3%
Posizione finanziaria netta (3.141) (5.667) 2.526 -44,6%
(dati in milioni di euro)
30 giugno 2020 Corrispondenza,
pacchi e
distribuzione
Pagamenti e
Mobile
Servizi
finanziari
Servizi
assicurativi
Elisioni e
rettifiche
Consolidato
Immobilizzazioni materiali 2.013 25 1 3 - 2.042
Immobilizzazioni immateriali 619 19 - 18 - 656
Attività per diritti d'uso 1.177 14 2 25 (9) 1.209
Partecipazioni 1.433 395 203 157 (1.588) 600
Capitale immobilizzato 5.242 453 206 203 (1.597) 4.507
Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze 2.805 386 2.820 2.535 (1.416) 7.130
Debiti commerciali e Altre passività (2.605) (529) (2.232) (331) 1.417 (4.280)
Crediti (Debiti) per imposte correnti 128 (32) (3) 29 - 122
Capitale circolante netto 328 (175) 585 2.233 1 2.972
Capitale investito lordo 5.570 278 791 2.436 (1.596) 7.479
Fondi per rischi e oneri (966) (8) (285) (20) - (1.279)
Trattamento di fine rapporto (1.064) (3) (3) (2) - (1.072)
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite 436 16 15 138 - 605
Capitale investito netto 3.976 283 518 2.552 (1.596) 5.733
Patrimonio netto 2.474 429 2.789 4.768 (1.586) 8.874
di cui Utile di periodo (135) 91 273 317 - 546
di cui Riserva di fair value 5 - (23) 38 - 20
Passività finanziarie 4.894 6.701 89.685 324 (8.933) 92.671
Riserve tecniche assicurative nette - - - 141.922 - 141.922
Attività finanziarie (1.415) (6.815) (85.723) (142.413) 8.191 (228.175)
Cassa e depositi BancoPosta - - (4.222) - - (4.222)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (1.977) (32) (2.011) (2.049) 732 (5.337)
Posizione finanziaria netta 1.502 (146) (2.271) (2.216) (10) (3.141)
31 dicembre 2019 Corrispondenza,
pacchi e
distribuzione
Pagamenti e
Mobile
Servizi
finanziari
Servizi
assicurativi
Elisioni e
rettifiche
Consolidato
Immobilizzazioni materiali 2.023 25 1 10 - 2.059
Immobilizzazioni immateriali 576 21 - 51 - 648
Attività per diritti d'uso 1.218 9 1 27 (1) 1.254
Partecipazioni 1.434 393 221 157 (1.588) 617
Capitale immobilizzato 5.251 448 223 245 (1.589) 4.578
Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze 2.720 233 2.843 2.428 (1.246) 6.978
Debiti commerciali e Altre passività (3.048) (398) (2.078) (984) 1.246 (5.262)
Crediti (Debiti) per imposte correnti (149) (9) 1 (65) - (222)
Capitale circolante netto (477) (174) 766 1.379 - 1.494
Capitale investito lordo 4.774 274 989 1.624 (1.589) 6.072
Fondi per rischi e oneri (857) (10) (330) (21) - (1.218)
Trattamento di fine rapporto (1.126) (3) (3) (3) - (1.135)
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite 392 16 (349) 253 - 312
Capitale investito netto 3.183 277 307 1.853 (1.589) 4.031
Patrimonio netto 2.368 479 3.987 4.452 (1.588) 9.698
di cui Utile di periodo (306) 271 640 737 - 1.342
di cui Riserva di fair value 6 - 971 41 - 1.018
Passività finanziarie 3.061 5.539 78.219 295 (7.598) 79.516
Riserve tecniche assicurative nette - - - 140.203 - 140.203
Attività finanziarie (1.395) (5.645) (77.078) (141.936) 7.120 (218.934)
Cassa e depositi BancoPosta - - (4.303) - - (4.303)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (851) (96) (518) (1.161) 477 (2.149)
Posizione finanziaria netta 815 (202) (3.680) (2.599) (1) (5.667)
(dati in milioni di euro)
Variazioni 1H 2020 vs FY 2019 Corrispondenza,
pacchi e
distribuzione
Pagamenti e
mobile
Servizi
finanziari
Servizi
assicurativi
Elisioni e
rettifiche
Consolidato
Immobilizzazioni materiali (10) - - (7) - (17)
Immobilizzazioni immateriali 43 (2) - (33) - 8
Attività per diritti d'uso (41) 5 1 (2) (8) (45)
Partecipazioni (1) 2 (18) - - (17)
Capitale immobilizzato (9) 5 (17) (42) (8) (71)
Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze 85 153 (23) 107 (170) 152
Debiti commerciali e Altre passività 443 (131) (154) 653 171 982
Crediti (Debiti) per imposte correnti 277 (23) (4) 94 - 344
Capitale circolante netto 805 (1) (181) 854 1 1.478
Capitale investito lordo 796 4 (198) 812 (7) 1.407
Fondi per rischi e oneri (109) 2 45 1 - (61)
Trattamento di fine rapporto 62 - - 1 - 63
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite 44 - 364 (115) - 293
Capitale investito netto 793 6 211 699 (7) 1.702
Patrimonio netto 106 (50) (1.198) 316 2 (824)
di cui Riserva di fair value (1) - (994) (3) - (998)
Passività finanziarie 1.833 1.162 11.466 29 (1.335) 13.155
Riserve tecniche assicurative nette - - - 1.719 - 1.719
Attività finanziarie (20) (1.170) (8.645) (477) 1.071 (9.241)
Cassa e depositi BancoPosta - - 81 - - 81
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (1.126) 64 (1.493) (888) 255 (3.188)
Posizione finanziaria netta 687 56 1.409 383 (9) 2.526

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

Poste Italiane, in linea con gli orientamenti pubblicati il 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA/2015/1415), presenta in questa Relazione, in aggiunta ai dati economico-patrimoniali e finanziari previsti dagli International Financial Reporting Standards (IFRS), alcuni indicatori da questi ultimi derivati, che forniscono al management un ulteriore parametro per la valutazione delle performance conseguite dal Gruppo. Gli indicatori alternativi di performance utilizzati sono:

CAPITALE CIRCOLANTE NETTO - è un indicatore patrimoniale rappresentato dalla somma delle Rimanenze, dei Crediti commerciali e degli Altri crediti e attività, dei Crediti per imposte correnti, dei Debiti commerciali e Altre passività e dei Debiti per imposte correnti.

Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit.

CAPITALE IMMOBILIZZATO - è un indicatore patrimoniale rappresentato dalla somma delle immobilizzazioni materiali, immateriali, e delle Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit.

CAPITALE INVESTITO NETTO - è un indicatore patrimoniale rappresentato dalla somma del Capitale immobilizzato, del Capitale circolante netto, dei Crediti per imposte anticipate, dei Debiti per imposte differite, dei Fondi per rischi e oneri, del TFR. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit.

CET 1 CAPITAL: L'indicatore include il Capitale di costituzione e le Riserve di Utili non distribuiti (capitale primario), tenuto conto del regime transitorio (Regolamento 2017/2395 EU).

CET 1 RATIO: Il coefficiente esprime l'adeguatezza del capitale primario rispetto all'esposizione ai rischi di Pillar 1 (operativi, credito, controparte, cambio). Rapporto tra il Capitale di Classe 1 (Cet 1 Capital) e il totale Risk Weighted Assets – RWA.

COMBINED RATIO è un indicatore di redditività che misura l'incidenza percentuale dei costi complessivi per sinistri e spese rispetto al valore dei premi di competenza e ai premi lordi contabilizzati nel periodo ed è calcolato come la somma del Loss ratio e dell'Expense ratio.

EBIT (Earning before interest and taxes) - indicatore che evidenzia il risultato prima degli effetti della gestione finanziaria e di quella fiscale.

EBIT margin - rappresenta un indicatore della performance operativa ed è calcolato come rapporto tra il Margine Operativo (EBIT) e i Ricavi Totali. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit.

EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization) - indicatore che evidenzia il risultato prima degli effetti della gestione finanziaria e di quella fiscale, nonché degli ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni.

EXPENSE RATIO è calcolato come il rapporto fra il totale delle spese (Costi di funzionamento e Provvigioni di competenza) e i Premi lordi contabilizzati.

LEVERAGE RATIO: Rapporto tra il Capitale di Classe 1 (Cet 1 Capital) ed il totale attivo di bilancio quest'ultimo comprensivo dei correttivi per derivati e per le esposizioni fuori bilancio.

LOSS RATIO è un indicatore di economicità della gestione tecnica di una compagnia di assicurazione operante nel ramo danni ed è calcolato come il rapporto tra gli Oneri per sinistri (comprensivi delle spese di liquidazione) e i Premi lordi di competenza.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DEL GRUPPO - è la somma delle Attività finanziarie, della Cassa e Depositi BancoPosta, delle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti, delle Riserve tecniche assicurative (esposte al netto delle Riserve tecniche a carico dei riassicuratori) e delle Passività finanziarie. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DELLA STRATEGIC BUSINESS UNIT CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE è la somma delle voci di seguito elencate, esposte secondo lo schema raccomandato dall'ESMA European Securities and Markets Authority (documento n. 319 del 2013): Passività finanziarie al netto dei rapporti intersettoriali, Attività finanziarie correnti al netto dei rapporti intersettoriali, Disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

TOTAL ASSETS: Totale attivo di Stato patrimoniale del Patrimonio Destinato BancoPosta.

RWA (Risk Weighted Assets): L'indicatore esprime la rischiosità dell'attivo secondo i requisiti normativi dettati da Basilea. Le attività ponderate per il rischio, o RWA, sono calcolate applicando alle attività esposte al rischio di credito, di controparte, di mercato e operativi un fattore di ponderazione che tiene conto della rischiosità.

TSR (Total Shareholder Return): misura il tasso di rendimento annuo per un investitore (ritorno complessivo dell'investimento per l'azionista) ed è calcolato sommando all'incremento del prezzo del titolo, in un determinato intervallo temporale, l'effetto dei dividendi per azione corrisposti nello stesso periodo.

EBIT e UTILE ADJUSTED – per consentire una migliore valutazione e una maggiore comparabilità dei dati, di seguito viene riportata la riconciliazione tra EBIT e Utile netto "reported" e EBIT e Utile netto adjusted:

Riconduzione dei valori da Reported ad Adjusted 1H2019 1H2020
RICAVI REPORTED 5.521 5.083
ADJUSTMENT 279 291
Plusvalenze 261 291
Azioni Visa (valutazione al FV ex IFRS 9 / variazioni FV derivato) 17 0
Visa plusvalenza vendita azioni 1 0
RICAVI ADJUSTED 5.242 4.792
COSTI REPORTED 4.441 4.317
ADJUSTMENT 23 56
Early Retirements 9 4
Accantonamento Fondi Immobiliari 0 (15)
Minusvalenze su Gross Capital Gains 6 57
Azioni Visa (valutazione al FV ex IFRS 9 / variazioni FV derivato) 9 10
COSTI ADJUSTED 4.418 4.261
EBIT REPORTED 1.081 766
TOTALE PARTITE ADJ (256) (235)
EBIT ADJUSTED 825 531
GESTIONE FINANZIARIA REPORTED 18 8
ADJUSTMENT 0 19
Svalutazione Anima 0 19
GESTIONE FINANZIARIA ADJUSTED 18 27
RISULTATO ANTE IMPOSTE REPORTED 1.099 773
RISULTATO ANTE IMPOSTE ADJUSTED 843 558
RISULTATO NETTO REPORTED 763 546
ADJUSTMENT (185) (147)
ADJ SU EBIT (AL NETTO DELL'EFFETTO IMPOSTE) (185) (166)
ADJ SU GESTIONE FINANZIARIA (AL NETTO DELL'EFFETTO IMPOSTE) 0 19
RISULTATO NETTO ADJUSTED 579 399

DATI SALIENTI DELLE PRINCIPALI SOCIETA' DEL GRUPPO

I valori indicati nelle tabelle che seguono riflettono i dati economici, patrimoniali e gestionali delle principali società del Gruppo elaborati secondo i principi contabili internazionali IFRS e approvati dai consigli di amministrazione delle rispettive società.

POSTE ITALIANE SPA Variazioni
(migliaia di euro) I semestre 2019 I semestre 2020 Valori %
Ricavi, proventi e altri 4.649.047 4.428.097 (220.950) -
Risultato operativo 565.204 319.459 (4.329.588) (93,1)
Risultato netto 403.190 274.944 (290.260) (51,4)
Investimenti 194.883 190.416 (212.774) (52,8)
Patrimonio netto (*) 6.327.895 5.279.778 5.084.895 n.s.
Organico stabile - medio 119.454 116.234 (6.211.661) (98,2)
Organico flessibile - medio 7.013 5.615 (113.839) (95,3)

(*) Il valore indicato nella colonna I semestre 2019 è riferito al 31 dicembre 2019

Postel SpA Variazioni
(migliaia di euro) I semestre 2019 I semestre 2020 Valori %
Ricavi, proventi e altri 100.418 86.348 (14.070) (14,0)
Risultato operativo 669 (2.932) (3.601) n.s.
Risultato netto 442 (2.073) (2.515) n.s.
Investimenti 2.651 1.034 (1.617) (61,0)
Patrimonio netto (*) 83.798 81.596 (2.202) (2,6)
Organico stabile - medio 1.016 975 (41) (4,0)
Organico flessibile - medio 35 60 25 71,4

(*) Il valore indicato nella colonna I semestre 2019 è riferito al 31 dicembre 2019

SDA Express Courier SpA Variazioni
(migliaia di euro) I semestre 2019 I semestre 2020 Valori %
Ricavi, proventi e altri 319.778 408.361 88.583 27,7
Risultato operativo (25.721) 28.168 53.889 n.s.
Risultato netto (20.896) 17.630 38.526 n.s.
Investimenti 13.738 5.446 (8.292) (60,4)
Patrimonio netto (*) 14.177 31.779 17.602 n.s.
Organico stabile - medio 1.272 1.026 (246) (19,3)
Organico flessibile - medio 65 39 (26) (40,0)

n.s.: non significativo

(*) Il valore indicato nella colonna I semestre 2019 è riferito al 31 dicembre 2019

Europa Gestioni Immobiliari SpA

Europa Gestioni Immobiliari SpA Variazioni
(migliaia di euro) I semestre 2019 I semestre 2020 Valori %
Ricavi, proventi e altri 47.812 40.712 (7.100) (14,8)
Risultato operativo 1.571 1.510 (61) (3,9)
Risultato netto 424 601 177 41,7
Investimenti 190 72 (118) (62,1)
Patrimonio netto (*) 238.413 239.009 596 0,2
Organico stabile - medio 29 30 1 3,4
Organico flessibile - medio - - - -

n.s.: non significativo

(*) Il valore indicato nella colonna I semestre 2019 è riferito al 31 dicembre 2019

Poste Air CarGo Srl Variazioni
(migliaia di euro) I semestre 2019 I semestre 2020 Valori %
Ricavi, proventi e altri 21.493 28.776 7.283 33,9
Risultato operativo 991 1.737 746 75,3
Risultato netto 202 829 627 n.s.
Investimenti 13 78 65 n.s.
Patrimonio netto (*) 1.213 1.995 782 64,5
Organico stabile - medio 82 90 8 9,8
Organico flessibile - medio 4 4 0 0,0

n.s.: non significativo

(*) Il valore indicato nella colonna I semestre 2019 è riferito al 31 dicembre 2019

BancoPosta Fondi SpA SGR Variazioni
(migliaia di euro) I semestre 2019 I semestre 2020 Valori %
Commissioni attive 57.051 56.886 (165) (0,3)
Commissioni nette 21.020 24.322 3.302 15,7
Risultato netto 7.562 9.074 1.512 20,0
Impieghi finanziari (liquidità + titoli) (*) 56.812 76.876 20.064 35,3
Patrimonio netto (*) 47.516 40.227 (7.289) (15,3)
Organico stabile - medio 39 58 19 48,5
Organico flessibile - medio - - 0 -

(*) Il valore indicato nella colonna I semestre 2019 è riferito al 31 dicembre 2019

La società, nel corso del primo semestre 2020, ha deliberato la distribuzione di dividendi per 16 milioni di euro.

Poste Vita SpA (*) Variazioni
(migliaia di euro) I semestre 2019 I semestre 2020 Valori %
Premi assicurativi (**) 10.039.480 7.617.266 (2.422.214) -
Risultato netto 296.268 292.858 (3.410) (1,2)
Attività finanziarie (***) 141.575.299 142.018.311 443.012 0,3
Riserve tecniche assicurative (***) 140.053.883 141.750.361 1.696.478 1,2
Patrimonio netto (***) 4.294.623 4.586.768 292.145 6,8
Organico stabile - medio 392 363 (29) (7,4)
Organico flessibile - medio 6 3 (3) (50,0)

n.s.: non significativo

(*) I dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nella Relazione semestrale redatta in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani.

(**) I Premi sono esposti al lordo delle cessioni in riassicurazione

(***) Il valore indicato nella colonna I semestre 2019 è riferito al 31 dicembre 2019

Poste Assicura SpA (*) Variazioni
(migliaia di euro) I semestre 2019 I semestre 2020 Valori %
Premi assicurativi (**) 108.366 117.984 (9.618) -
Risultato netto 26.028 22.450 (3.578) (13,7)
Attività finanziarie (***) 361.260 395.109 33.849 9,4
Riserve tecniche assicurative (***) 206.709 228.040 21.331 10,3
Patrimonio netto (***) 194.730 216.428 21.698 11,1
Organico stabile - medio 60 66 6 10,0
Organico flessibile - medio - - 0 -

(*) I dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nel bilancio d'esercizio redatto in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani.

(**) I Premi sono esposti al lordo delle cessioni in riassicurazione.

(***) Il valore indicato nella colonna I semestre 2019 è riferito al 31 dicembre 2019

PostePay SpA Variazioni
(migliaia di euro) I semestre 2019 I semestre 2020 Valori %
Ricavi, proventi e altri 493.438 508.946 15.508 3,1
Risultato operativo 110.560 125.444 14.884 13,5
Risultato netto 78.942 89.633 10.691 13,5
Investimenti 9.517 12.428 2.911 30,6
Patrimonio netto (*) 382.223 331.682 (50.541) (13,2)
Organico stabile - medio 324 320 (4) (1,2)
Organico flessibile - medio - 1 1 -

La società, nel corso del primo semestre 2020, ha deliberato la distribuzione di dividendi per 140 milioni di euro.

(***) Il valore indicato nella colonna I semestre 2019 è riferito al 31 dicembre 2019

BILANCIO SEMESTRALE CONSOLIDATO ABBREVIATO AL 30 GIUGNO 2020

1. PREMESSA

Poste Italiane SpA (di seguito anche la "Capogruppo"), società derivante dalla trasformazione dell'Ente Pubblico Poste Italiane disposta dalla Delibera del CIPE n. 244 del 18 dicembre 1997, ha sede legale in Roma (Italia), viale Europa n. 190.

Dal 27 ottobre 2015, le azioni di Poste Italiane sono quotate sul Mercato Telematico Azionario (MTA). Al 30 giugno 2020 la Società è partecipata per il 35% da CDP, per il 29,3% dal MEF e, per la residua parte, da azionariato istituzionale ed individuale. Al 30 giugno 2020, la Capogruppo possiede n. 5.257.965 azioni proprie (pari allo 0,4026% del capitale sociale). L'attività di indirizzo e gestione su Poste Italiane SpA è esercitata dal MEF.

Il presente Bilancio consolidato abbreviato riguarda il semestre chiuso il 30 giugno 2020 ed è redatto in euro, moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera. E' costituito dallo Stato patrimoniale consolidato, dal Prospetto dell'utile (perdita) di periodo consolidato, dal Conto economico complessivo consolidato, dal Prospetto di movimentazione del Patrimonio netto consolidato, dal Rendiconto finanziario sintetico consolidato e dalle note al bilancio. Tutti i valori indicati nei prospetti contabili e nelle note illustrative sono espressi in milioni di euro, salvo dove diversamente indicato.

L'attività del Gruppo non è significativamente soggetta a stagionalità e/o ciclicità.

Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato è corredato dall'Attestazione dell'Amministratore Delegato e del Dirigente Preposto ai sensi dell'art. 154 bis del D.Lgs. 58/1998 ed é sottoposto a revisione contabile limitata da parte della società di revisione Deloitte & Touche Spa.

2. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE, METODOLOGIE E PRINCIPI CONTABILI APPLICATI

2.1 CONFORMITA' AGLI IAS/IFRS

Il presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato è redatto secondo i princípi contabili internazionali International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) omologati dall'Unione Europea con i Regolamenti UE ed in vigore al 30 giugno 2020, relativamente ai quali non sono state effettuate deroghe.

2.2 MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEI BILANCI

Il Bilancio consolidato semestrale è redatto in conformità allo IAS 34 – Bilanci intermedi e all'articolo 154-ter (comma 3) del Testo Unico della Finanza, nonché alle disposizioni degli articoli 2 e 3 del D.Lgs 38/2005, nel presupposto della continuità aziendale della Capogruppo Poste Italiane SpA e delle imprese controllate e consolidate.

Il Gruppo Poste Italiane ha ritenuto opportuno fornire nella presente relazione finanziaria semestrale alcune informazioni normalmente richieste per i bilanci annuali per consentire una maggior comprensione degli impatti sulla situazione patrimoniale-finanziaria e sul risultato economico in conformità con quanto richiesto dal Public statement ESMA 32-63-972 del 20 maggio 2020. I contenuti informativi previsti in tale bilancio restano comunque ridotti rispetto a quelli di un bilancio annuale completo, in quanto finalizzati a fornire un aggiornamento sulle attività, fatti e circostanze intercorsi nel semestre di riferimento - se ritenuti rilevanti oltre che su alcune informazioni integrative minime espressamente richieste dal medesimo principio, omettendo pertanto informazioni, dati e note già presentati nel Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2019.

I principi contabili e i criteri di rilevazione, valutazione e classificazione adottati sono uniformi a quelli di predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019.

Per ciascuna voce dei prospetti contabili consolidati è riportato, a scopo comparativo, il corrispondente valore del precedente esercizio o periodo. A tal riguardo, si evidenzia che al fine di consentire un confronto omogeneo con i dati del semestre 2019, sono state riclassificate talune note di dettaglio.

Come previsto dalla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, negli schemi di Stato patrimoniale, Prospetto dell'utile (perdita) di periodo e Rendiconto finanziario sintetico sono evidenziati gli ammontari delle posizioni o transazioni con parti correlate. Inoltre, nel Prospetto dell'utile (perdita) di periodo sono rappresentati, ove esistenti, i proventi e oneri derivanti da operazioni significative non ricorrenti ovvero da fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento delle attività.

Con riferimento all'interpretazione e applicazione dei principi contabili internazionali di nuova pubblicazione o che sono stati oggetto di revisione, nonché per la trattazione degli aspetti fiscali40 le cui interpretazioni dottrinali e giurisprudenziali non possono ancora ritenersi esaustive, si è fatto riferimento ai prevalenti orientamenti della migliore dottrina in materia: eventuali futuri orientamenti e aggiornamenti interpretativi troveranno riflesso nei successivi esercizi, secondo le modalità di volta in volta previste dai principi contabili di riferimento.

2.3 CRITERI E METODOLOGIE DI CONSOLIDAMENTO

I criteri e metodologie di consolidamento adottati sono uniformi a quelli di predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019.

I bilanci oggetto di consolidamento integrale sono redatti al 30 giugno 2020, e ove necessario, sono opportunamente rettificati per uniformarli ai princípi contabili della Capogruppo.

Nel corso del semestre la Capogruppo ha concluso le seguenti operazioni di aggregazioni aziendali in forza delle quali ha acquisito il controllo delle entità.

sennder Italia Srl

40 In relazione agli aspetti fiscali, l'Amministrazione Finanziaria ha fornito interpretazioni ufficiali sistematiche solo su alcuni degli effetti derivanti dalle disposizioni fiscali contenute nel D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, nella Legge n. 244 del 24 dicembre 2007 (Legge Finanziaria 2008), e nel Decreto Ministeriale del 1° aprile 2009, di attuazione della Finanziaria 2008, in relazione alle numerose modifiche intervenute in tema di IRES e IRAP, mentre il Decreto del MEF dell'8 giugno 2011 contiene disposizioni di coordinamento tra i principi contabili internazionali adottati con regolamento UE ed entrati in vigore nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2009 e il 31 dicembre 2010, nonché regole di determinazione della base imponibile dell'IRES e dell'IRAP. Inoltre, ai nuovi principi sono applicate le regole contenute nei decreti fiscali di endorsement emanati dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, in applicazione di quanto previsto dalla Legge n. 10 del 26 febbraio 2011 (Decreto Milleproroghe).

Nell'ambito della collaborazione con il vettore digitale tedesco sennder GmbH, il 12 febbraio 2020 Poste Italiane ha sottoscritto un aumento di capitale per 255 mila euro nella società sennder Italia srl acquisendone una partecipazione del 75% (il 25% è detenuto da sennder GmbH). In data 25 febbraio 2020, per sostenere le esigenze di business in fase di start up, Poste Italiane ha effettuato un ulteriore versamento in conto capitale per 3 milioni di euro.

Di seguito il valore contabile delle attività acquisite e delle passività assunte alla data di acquisizione:

(migliaia di euro)
Valore
contabile
Attività nette acquisite
Attività immateriali 41
Immobili, impianti e macchinari 107
Crediti commerciali, altri crediti e altre attività 292
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 222
Trattamento di fine rapporto (13)
Debiti commerciali e altri debiti (597)
Totale attività nette acquisite 52
Patrimonio netto di pertinenza di terzi 13
Quota delle attività nette acquisite dal Gruppo 39
Avviamento 216
Corrispettivo totale 255

Di seguito i valori economici della società acquisita inclusi nel Conto economico consolidato dalla data di acquisizione:

(migliaia di euro)
Dalla data di acquisizione al 30
giugno 2020
Ricavi 22.070
Risultato operativo (311)
Utile/(perdita) di periodo (236)

MLK Deliveries SpA

Nell'ambito della collaborazione con la start up tecnologica Milkman SpA, specializzata nella gestione della logistica di "ultimo miglio" dei servizi evoluti di consegna in Italia, Poste Italiane in data 24 aprile 2020 ha sottoscritto un aumento di capitale per 15 milioni di euro nella società MLK Deliveries SpA, acquisendone una partecipazione del 70%; il residuo 30% è detenuto da Milkman SpA.

L'acquisizione prevede, inoltre, delle opzioni di acquisto e vendita che consentiranno a Poste Italiane, a partire dal secondo trimestre del 2023, di acquistare l'ulteriore 30% di MLK Deliveries SpA e la proprietà della tecnologia Milkman per le applicazioni in ambito e-commerce. Il prezzo di esercizio di tali opzioni non è fisso, ma determinato sulla base di una formula che prevede l'applicazione di un moltiplicatore ad alcuni target economico/patrimoniali della MLK Deliveries SpA.

A seguito di tale acquisizione, nel bilancio consolidato sono state rilevate:

  • le quote di Patrimonio netto di terzi;
  • la passività finanziaria stimata per tener conto del possibile esercizio delle opzioni, in contropartita del Patrimonio netto di Gruppo. Le variazioni successive di valore della passività finanziaria trovano contropartita nel Conto economico di Gruppo.

Di seguito il valore contabile delle attività acquisite e delle passività assunte alla data di acquisizione:

(migliaia di euro)
Valore
contabile
Attività nette acquisite
Attività immateriali 193
Immobili, impianti e macchinari 49
Crediti commerciali, altri crediti e altre attività 761
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 15.000
Trattamento di fine rapporto (89)
Debiti commerciali e altri debiti (878)
Totale attività nette acquisite 15.036
Patrimonio netto di pertinenza di terzi 4.511
Quota delle attività nette acquisite dal Gruppo 10.525
Avviamento 4.475
Corrispettivo totale 15.000

Di seguito i valori economici della società acquisita inclusi nel Conto economico consolidato dalla data di acquisizione:

(migliaia di euro)
Dalla data di acquisizione al 30
giugno 2020
Ricavi 2.731
Risultato operativo 10
Utile/(perdita) di periodo 10

Per le due operazioni societarie sopra esposte Poste Italiane si è avvalsa della facoltà prevista dai paragrafi 45 e seguenti dell'IFRS 3 di completare la valutazione delle business combinations entro dodici mesi dalla data di acquisizione.

Alla data di redazione della presente relazione finanziaria semestrale la differenza provvisoria tra il corrispettivo riconosciuto all'alienante e il valore netto alla data di acquisizione delle attività identificabili acquisite e delle passività identificabili assunte, valutata in conformità all'IFRS 3 in proporzione agli importi rilevati delle attività nette identificabili acquisite, è pari rispettivamente a:

• sennder Italia Srl: 216 migliaia di euro e

• MLK Deliveries SpA: 4.475 migliaia di euro.

Tale differenza al 30 giugno 2020 è iscritta tra gli Attivi immateriali in attesa si completi il processo di valorizzazione delle singole componenti del patrimonio acquisito.

Nella seguente tabella si rappresenta il numero delle società controllate per criterio di consolidamento e di valutazione:

Società controllate/controllo congiunto 30/06/2020 31/12/2019
Consolidate con il metodo integrale 16 15
Valutate con il metodo del Patrimonio netto 4 4
Totale società 20 19

Nel primo semestre 2020, oltre alle operazioni, descritte in precedenza, che hanno portato all'ingresso nell'area di consolidamento delle controllate sennder Italia e MLK Deliveries, si è conclusa la liquidazione della Poste Tributi S.c.p.A con la conseguente cancellazione dal Registro delle Imprese.

L'elenco e i dati salienti delle società controllate consolidate integralmente e delle società valutate con il criterio del Patrimonio netto sono forniti nella Nota 11 Informazioni Integrative – Dati salienti.

2.4 USO DI STIME

La predisposizione dell'informativa finanziaria richiede il ricorso a stime e assunzioni che possono determinare significativi effetti sui valori finali indicati nei prospetti contabili e nell'informativa fornita. L'elaborazione di tali stime implica l'utilizzo delle informazioni disponibili e l'adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull'esperienza storica, utilizzate ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi contabilmente nell'esercizio in cui avviene la revisione di stima, se tale revisione influenza solo l'esercizio corrente, o anche nei periodi successivi se la revisione influenza il periodo corrente e quelli futuri. Per loro natura, le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi i valori iscritti in bilancio possano variare anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.

Per la redazione del presente Bilancio intermedio si è fatto ricorso a un utilizzo più esteso dei metodi di stima rispetto all'informativa annuale, tenuto altresì conto degli effetti dell'emergenza sanitaria, legata alla diffusione pandemica del Coronavirus che ha influito in maniera decisa sul contesto economico e sociale e che rende difficile effettuare realistiche previsioni sull'evoluzione economica e finanziaria del mercato e del Gruppo Poste Italiane nel corso del 2020.

Tale contesto di profonda incertezza, rende particolarmente complesso effettuare delle stime che di norma si basano comunque su complesse valutazioni soggettive e assunzioni legate all'esperienza storica e di volta in volta ritenute ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. Pertanto, tenuto conto della eccezionalità del contesto economico e sociale dovuto alla pandemia, i fattori utilizzati per la determinazione delle stime potranno essere in futuro oggetto anche di una consistente rivisitazione con effetti anche significativi sui valori dei bilanci futuri.

Di seguito sono descritti i trattamenti contabili che richiedono una maggiore soggettività nell'elaborazione delle stime, tenuto altresì conto (in linea con le richieste dell'ESMA41, nonché del Richiamo di attenzione Consob n° 6/20 del 9 aprile 2020 e n° 8/20 del 16 luglio 2020) del contesto economico fortemente influenzato dalla pandemia. Con riferimento agli impatti dell'epidemia Covid-19 sui risultati economici di periodo e sulle valutazioni quali/quantitative effettuate dal management si veda al riguardo quanto riportato alla nota 5 – Analisi e presidio dei rischi.

Ricavi e crediti verso lo Stato

La contabilizzazione dei ricavi per attività svolte a favore o per conto dello Stato e delle Pubbliche Amministrazioni è effettuata per ammontari corrispondenti a quanto effettivamente maturato, sulla base delle leggi o delle convenzioni vigenti, avendo comunque riguardo alle disposizioni contenute in provvedimenti di Finanza Pubblica. Il contesto normativo di riferimento è tuttavia suscettibile di modifiche e, come talvolta accaduto in passato, possono intervenire circostanze tali da comportare cambiamenti nelle stime effettuate nei precedenti bilanci con effetti sul Conto economico. Il complesso processo di definizione delle partite creditorie, non ancora del tutto completato, non consente di escludere che, in esito a futuri provvedimenti normativi o a seguito della finalizzazione di contratti scaduti e in corso di rinnovo, i risultati economici dei periodi successivi a quello chiuso il 30 giugno 2020 possano riflettere variazioni delle stime formulate.

Al 30 giugno 2020, i crediti maturati dal Gruppo Poste Italiane nei confronti delle amministrazioni pubbliche centrali e locali ammontano a circa 768 milioni di euro (693 milioni di euro al 31 dicembre 2019), al lordo delle svalutazioni.

Il riepilogo delle posizioni creditorie nei confronti della Pubblica Amministrazione è riportato nella tabella che segue.

(milioni di euro)
Crediti 30.06.2020 31.12.2019
Onere Servizio Universale 162 31
Remunerazione raccolta su c/c 29 28
Servizi delegati 21 15
Rimborso di riduzioni tariffarie elettorali 1 1
Altro 3 2
Crediti commerciali vs MEF 216 77
Operazioni con azionisti:
Credito annullamento Dec. CE 16/07/08 39 39
Totale crediti verso MEF 255 116
Cred. vs Ministeri ed enti pubblici: Presidenza del Consiglio dei Ministri per agev.ni editoriali 38 50
Cred. vs Ministeri ed enti pubblici: MISE 81 80
Altri crediti commerciali vs Pubbliche Amministrazioni 337 390
Crediti commerciali vs Pubbliche Amministrazioni 456 520
Altri crediti e attività:
Crediti diversi vs Pubblica Amministrazione 1 1
Crediti su rimborso IRES 55 55
Crediti su rimborso IRAP 1 1
Crediti per imposte correnti e relativi interessi 56 56
Totale Crediti vs. MEF e Pubblica Amministrazione 768 693

41 Orientamenti ESMA pubblicati in data 11 marzo 2020, Public Statement ESMA 32-63-951 del 25 marzo 2020 e Public Statement 32-63-972 del 20 maggio 2020.

Al 30 giugno 2020, i Fondi svalutazione crediti rilevati tengono conto delle partite prive di copertura nel Bilancio dello Stato e delle condizioni di incertezza delle posizioni scadute nei confronti della Pubblica Amministrazione.

Per ulteriori approfondimenti si rimanda alle note A8 – Crediti commerciali e A9 – Altri crediti e attività.

Ricavi provenienti da contratti con i clienti

La rilevazione dei ricavi provenienti da contratti con i clienti comprende componenti variabili, tra cui particolare rilevanza assumono le penali (diverse da quelle previste per risarcimento danni). Le componenti variabili sono individuate all'inception del contratto e stimate alla fine di ogni chiusura contabile durante tutto il periodo di vigenza contrattuale, per tener conto sia delle nuove circostanze intercorse, sia dei cambiamenti nelle circostanze già considerate ai fini delle precedenti valutazioni. Tra le componenti variabili di prezzo, sono incluse le passività per rimborsi futuri (refund liabilities).

Fondi per rischi e oneri

Il Gruppo accerta nei Fondi per rischi e oneri le probabili passività riconducibili a vertenze e oneri con il personale, fornitori, terzi e, in genere, gli altri oneri derivanti da obbligazioni assunte. Tali accertamenti comprendono, tra l'altro, la valutazione di passività che potrebbero emergere da contenziosi e procedimenti di diversa natura, gli effetti economici di pignoramenti subìti e non ancora definitivamente assegnati, nonché i prevedibili conguagli o rimborsi da corrispondere alla clientela nei casi in cui non siano definitivamente determinati.

Il calcolo degli accantonamenti a Fondi per rischi e oneri comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche significativamente diversi da quelli tenuti in conto nella redazione dei presenti bilanci.

Impairment e stage allocation degli strumenti finanziari

Ai fini del calcolo dell'impairment e della determinazione della stage allocation, i principali fattori oggetto di stime da parte del Gruppo Poste Italiane sono i seguenti, relativi al modello interno elaborato per Sovereign, Banking, e Corporate:

  • stima dei rating per controparti;
  • stima della Probabilità di default "PD" per controparti.

Per quanto riguarda i crediti commerciali, invece, il Gruppo Poste Italiane non applica la cd. stage allocation in conformità a quanto consentito dal Simplified Approach. L'impairment, per tali poste di bilancio avviene sulla base di una:

  • svalutazione analitica: al superamento di una soglia di credito definita si procede ad un monitoraggio analitico della singola posizione creditoria, sulla base di elementi probativi interni o esterni; oppure
  • svalutazione forfettaria: elaborazione di una matrice di determinazione delle perdite storiche osservate.

Per ulteriori dettagli si rimanda alla Nota 5 – Analisi e presidio dei rischi.

Impairment test su avviamenti, unità generatrici di flussi di cassa e partecipazioni

L'effettuazione dei test comporta l'assunzione di stime che dipendono da fattori che possono cambiare nel corso del tempo, con conseguenti effetti anche significativi rispetto alle valutazioni delle poste oggetto del test effettuate negli esercizi precedenti.

Le previsioni dello IAS 36 richiedono che l'avviamento e gli altri attivi immobilizzati a vita utile indefinita siano sottoposti a Impairment test con cadenza almeno annuale e che venga effettuato il monitoraggio continuo di alcuni indicatori qualitativi e quantitativi di presunzione di riduzione di valore, per verificare l'eventuale esistenza di indicatori di impairment che richiedano di ripetere il test con cadenza più frequente.

Al 30 giugno 2020, sono stati identificati dei trigger event in relazione all'emergenza sanitaria COVID-19 e al conseguente impatto sull'economia reale del paese, alla luce degli scostamenti rispetto alle previsioni di budget nonché in relazione agli andamenti dei mercati finanziari.

In tale contesto, facendo seguito alle indicazione dell'ESMA, si è proceduto in particolare:

  • nella determinazione del valore recuperabile considerato il contesto di incertezza è stata effettuata una attenta valutazione della proiezione dei flussi di cassa futuri per tenere conto degli impatti del COVID-19 e le proiezioni dei flussi di cassa futuri hanno considerato (ove possibile) la definizione di scenari multipli opportunamente ponderati sulla base di stime e assunzioni ragionevoli e sostenibili;
  • le analisi di sensitività sono state aggiornate anche considerando un ampliamento dell'intervallo di variazione delle variabili significative.

Per l'esecuzione degli impairment test al 30 giugno 2020, si è fatto riferimento alle risultanze dei piani delle unità organizzative (CGU) interessate o comunque alle più recenti previsioni disponibili (salvo quanto di seguito precisato). È stato, ove previsto, applicato il metodo DCF (Discounted Cash Flow) ai valori risultanti. Per la determinazione dei valori d'uso, il NOPLAT (Net Operating Profit Less Adjusted Taxes) è stato capitalizzato utilizzando un appropriato tasso di crescita e attualizzato utilizzando il relativo WACC (Weighted Average Cost of Capital) 42.

I test di impairment previsti dallo IAS 36 – Riduzione di valore delle attività svolti, pertanto, al 30 giugno 2020 si riferiscono a:

CGU Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione

L'attuale contesto, caratterizzato da una significativa volatilità delle principali grandezze di mercato e da una profonda aleatorietà delle aspettative economiche, ulteriormente aggravate dalla pandemia in corso, nonché il declino del mercato postale in cui il Gruppo opera, rendono difficile l'elaborazione di previsioni che possano definirsi, senza alcuna incertezza, attendibili. In tale contesto, al 30 giugno 2020, anche tenuto conto di quanto previsto dal Piano Industriale 2018-2022 del Gruppo, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA in data 26 febbraio 2018, nonché del perdurare del declino del settore postale, la CGU Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione della Capogruppo è stata oggetto di impairment test al fine di determinare un valore d'uso confrontabile con il complessivo valore di bilancio del capitale investito netto.

42 Per le valutazioni al 30 giugno 2020 si è assunto un tasso di crescita di lungo periodo del 1,40%, mentre i WACC, determinati coerentemente con le migliori prassi di mercato e per Settore Operativo, sono compresi tra un valore minimo del 5,45% e un valore massimo del 8,29%. Il costo del capitale proprio (Ke) è stimato pari a 7,97% per l'attività bancaria e del 8,54% per l'attività di gestione del risparmio.

Per stimare il valore d'uso della CGU si è fatto riferimento alle previsioni economiche del Piano Industriale 2018-2022 aggiornate tuttavia per tenere conto da un lato dei consuntivi 2019 e dall'altro dei possibili effetti del lockdown sull'esercizio in corso e sui successivi. Sulla scorta delle informazioni disponibili e della revisione delle stime sottostanti sono stati elaborati diversi scenari, ponderati rispetto alla loro probabilità di accadimento, e le relative risultanze utilizzate per l'esecuzione del test di impairment. Nella determinazione del terminal value, calcolato sulla scorta dell'ultimo anno di previsione esplicita, si è proceduto alla normalizzazione del reddito, tenendo anche conto dell'esistenza di eventuali elementi positivi il cui valore non sia riflesso nelle previsioni esplicite dell'arco di piano. Inoltre, si è fatto riferimento ai prezzi di trasferimento con cui è previsto che il Patrimonio BancoPosta remunererà i servizi resi dalla rete commerciale di Poste Italiane. E' stato utilizzato un WACC del 5,45%. L'analisi ha permesso di concludere positivamente sulla congruità dei valori di bilancio, così come le relative analisi di sensitività sulle variabili significative che hanno confermato ampiamente i valori contabili.

Partecipazione in Anima Holding Spa

Con riferimento al test di impairment della partecipazione in Anima Holding SpA, il valore d'uso è stato determinato prendendo in considerazione le previsioni disponibili 2020-2022, un tasso di crescita di lungo periodo dello 1,40% (1,14% al 31 dicembre 2019) e il più aggiornato costo del capitale proprio (ke) del 8,54% (rispetto al 7,54% utilizzato al 31 dicembre 2019). Sulla base delle risultanze del test, è emersa la necessità di rettificare il valore di carico della partecipazione, con un corrispondente effetto negativo di 19 milioni di euro sul risultato economico consolidato.

Partecipazioni in FSIA Investimenti Srl

Con riferimento al test di impairment della partecipazione in FSIA Investimenti Srl, in assenza di previsioni economiche attendibili di medio periodo, al 30 giugno 2020 è stato determinato il fair value della partecipazione (livello 3 della gerarchia) mediante l'utilizzo del metodo dei multipli di mercato. Per l'individuazione del multiplo di mercato si è fatto riferimento a studi su società comparabili realizzati da primarie banche d'investimento. Il multiplo utilizzato è stato pari a 12x riferito all'EBITDA 2021. Il risultato del test non ha evidenziato criticità.

Attività materiali e immateriali

Il costo è ammortizzato in quote costanti lungo la vita utile stimata di ciascuna attività. La vita utile economica è determinata nel momento in cui le attività vengono acquistate ed è basata sull'esperienza storica per analoghi investimenti, condizioni di mercato e anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere un impatto, tra i quali le variazioni nella tecnologia. L'effettiva vita economica, pertanto, può differire dalla vita utile stimata.

Nell'ambito del più ampio processo di aggiornamento del Piano industriale, la cui finalizzazione è attesa per l'ultimo trimestre dell'esercizio in corso, è stata avviata un'analisi strategica del patrimonio immobiliare del Gruppo. Nel corso di tale analisi, è stata svolta, con il supporto tecnico/specialistico di un soggetto terzo, una complessa attività di valutazione e articolazione del portafoglio immobiliare in cluster omogenei che ha evidenziato vite utili e valori residui di talune categorie degli attivi immobilizzati diversi da quelli precedentemente stimati.

Conseguentemente, in coerenza con i principi contabili di riferimento, è stata allungata la vita economicotecnica residua di talune categorie di cespiti ed è stato la rideterminato il relativo valore residuo. Gli ammortamenti del Gruppo per il semestre chiuso al 30 giugno 2020, calcolati in accordo ai valori rideterminati a partire dal 1° gennaio, risultano inferiori per circa 60 milioni di euro rispetto agli ammortamenti che sarebbero stati determinati sulla base delle previsioni relative alle vite utili e valori residui stimate negli esercizi precedenti.

La vita utile delle principali classi di cespiti del Gruppo, rideterminata per effetto delle suddette analisi, è dettagliata nella seguente tabella:

Immobili, impianti e macchinari Anni (fino al 31 dicembre 2019) Anni (dal 1° gennaio 2020)
Fabbricati strumentali 25-33 40-59
Migliorie strutturali su immobili di proprietà 20 18-31
Impianti 4-10 8-23
Costruzioni leggere 10 10
Attrezzature 3-10 3-10
Mobili e arredi 3-8 3-8
Macchine d'ufficio elettriche ed elettroniche 3-10 3-10
Automezzi, autovetture e motoveicoli 4-10 4-10
Migliorie su beni di terzi durata stimata della locazione* durata stimata della locazione*
Altri beni 3-5 3-5
Investimenti immobiliari Anni (fino al 31 dicembre 2019) Anni (dal 1° gennaio 2020)
Immobili 25-33 39-42
Migliorie strutturali su immobili di proprietà 20 17-18

La vita utile e il valore residuo, la cui revisione periodica è richiesta dai principi contabili in occasione della predisposizione dell'informativa finanziaria, saranno ulteriormente oggetto di verifica anche in occasione degli aggiornamenti del piano industriale.

Riserve tecniche assicurative

La valutazione delle Riserve tecniche assicurative è basata su stime elaborate da attuari interni al Gruppo Poste Vita, dipendenti da diverse e rilevanti assunzioni ed ipotesi di natura tecnica, attuariale, demografica, finanziaria, nonché dalle previsioni dei flussi di cassa futuri rinvenienti dai contratti di assicurazione stipulati da Poste Vita e Poste Assicura e in essere alla data di chiusura del periodo. Al fine di verificare la congruità delle riserve tecniche è periodicamente eseguito il Liability Adequacy Test (cd. "LAT"), per misurare la capacità dei futuri flussi finanziari derivanti dai contratti assicurativi di coprire le passività nei confronti dell'assicurato. Il test LAT è condotto prendendo in considerazione il valore attuale dei cash flow futuri, ottenuti proiettando i flussi di cassa attesi generati dal portafoglio in essere alla data di chiusura del periodo sulla base di appropriate ipotesi sulle cause di decadenza (mortalità, rescissione, riscatto, riduzione) e sull'andamento delle spese. Se necessario, le riserve tecniche vengono adeguate e il relativo ammontare è imputato al Conto economico.

Pagamenti basati su azioni

Come meglio descritto nella Nota 11 – Informazioni Integrative – Accordi di pagamento basati su azioni, per la valutazione degli Accordi di pagamento basati su azioni in essere nel Gruppo Poste Italiane alla chiusura del presente Bilancio intermedio, è stato utilizzato uno strumento di pricing interno che adotta modelli di simulazione coerenti con i requisiti richiesti dai principi contabili di riferimento e che tiene conto delle specifiche caratteristiche dei Piani. Le condizioni dei Piani contemplano il verificarsi di taluni eventi futuri, quali il raggiungimento di obiettivi di performance, il verificarsi di condizioni cancello e, nell'ambito di determinati settori di attività, il conseguimento di determinati parametri di adeguatezza patrimoniale, di liquidità e/o solvibilità, in conseguenza dei quali la valutazione delle passività, della riserva di Patrimonio netto e dei corrispondenti effetti economici comporta l'assunzione di stime basate sulle attuali conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche diversi da quelli di cui si è tenuto conto nella redazione del presente bilancio.

Determinazione della passività per leasing

Per la determinazione della passività finanziaria per leasing, il Gruppo ha scelto di far riferimento a un tasso di indebitamento marginale ("Incremental Borrowing Rate" o "IBR") in linea con un ipotetico finanziamento che sarebbe stato ottenuto nel contesto economico corrente, e definito per gruppi di contratti con durata residua simile e per società di riferimento simili. In particolare, il singolo IBR tiene conto del Risk free rate individuato in base a fattori quali il contesto economico, la valuta, la scadenza contrattuale, e del Credit spread che riflette l'organizzazione e la struttura finanziaria delle società. L'IBR associato all'inizio di ciascun contratto sarà oggetto di rivisitazione in occasione di ogni lease modification, ossia di modifiche sostanziali e significative delle condizioni contrattuali nell'evolversi dell'accordo (es. durata del contratto o importo dei futuri pagamenti dovuti per il leasing).

Con riferimento invece alla determinazione della durata contrattuale alla data di inizio del contratto o che residua ad una data successiva (nel caso di modifiche sostanziali e significative delle condizioni contrattuali) e, in particolare, per gli accordi di locazione immobiliare, il Gruppo ricorre ad un approccio valutativo che si basa in primis sulla durata prevista dall'obbligazione così come pattuita e formalizzata nell'accordo tra le Parti e/o dal quadro legislativo di riferimento (Legge n. 392 del 27 luglio 1978), e ne può prevedere un'estensione temporale per effetto di un esercizio interpretativo/predittivo di fatti, circostanze e intendimenti futuri anche strategici sia del locatario che del locatore. Ne deriva un set di regole per la determinazione del lease term, da applicare agli immobili in locazione previamente ricondotti a tre distinti cluster: immobili la cui localizzazione è soggetta a vincoli normativi e immobili ad alto valore commerciale, immobili ad uso civile come le foresterie destinate al personale dipendente e dirigente, e immobili strumentali altri. La determinazione del lease term per tutti gli altri accordi di leasing coincide invece con la durata prevista dall'obbligazione pattuita tra le Parti, compatibilmente con i futuri intendimenti nel voler/poter traguardare la fine e le esperienze acquisite.

Opzioni su quote di minoranza43

Come riportato nei paragrafi che precedono, nell'ambito dell'operazione che ha portato alla detenzione del 70% del capitale di MLK Deliveries SpA sono previste opzioni di acquisto e vendita che consentiranno a Poste Italiane di acquistare l'ulteriore 30% della società, il cui prezzo di esercizio è determinato sulla base di una formula che prevede l'applicazione di un moltiplicatore ad alcuni target economico/patrimoniali della MLK Deliveries SpA. Nel bilancio consolidato è stata rilevata (oltre la quota di Patrimonio netto di pertinenza dei terzi), una passività finanziaria, per tener conto del possibile esercizio delle opzioni, in contropartita del Patrimonio netto di Gruppo, il cui valore dipende da stime effettuate internamente e che potrebbero variare anche significativamente nell'esercizio in corso e in quelli futuri. Le variazioni successive di valore della passività finanziaria troveranno contropartita nel Conto economico di Gruppo.

2.5 PRINCIPI CONTABILI E INTERPRETAZIONI DI NUOVA E DI PROSSIMA APPLICAZIONE

Principi contabili e interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2020

  • Modifiche ai riferimenti al Conceptual Framework nel corpo degli IFRS. Le modifiche aggiornano alcuni dei riferimenti e delle citazioni negli standard e nelle interpretazioni IFRS in modo che facciano riferimento al Conceptual Framework rivisto o specifichino la versione del Conceptual Framework a cui si riferiscono;
  • Modifiche allo IAS 1 - Presentazione del bilancio e allo IAS 8 - Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori finalizzate a chiarire la definizione di "rilevante" al fine di rendere più facile per le imprese formulare giudizi sulla rilevanza e per migliorare la rilevanza delle informazioni nelle note al bilancio;
  • Modifiche all'IFRS 9 - Strumenti finanziari, allo IAS 39 - Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione e all'IFRS 7 - Strumenti finanziari: informazioni integrative con le quali sono state introdotte deroghe temporanee e limitate all'applicazione delle disposizioni in materia di contabilizzazione delle operazioni di copertura in modo tale che le imprese possano continuare a rispettare le disposizioni presumendo che gli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse esistenti non siano modificati a seguito della riforma dei tassi interbancari (Interest Rate Benchmark Reform)44. Le deroghe

43 Un contratto d'opzione che consente all'entità di acquistare le partecipazioni dei soci di minoranza di una controllata in cambio di disponibilità liquide o altre attività finanziarie, dà origine nel bilancio consolidato ad una passività finanziaria per il valore attuale dell'importo da corrispondere. Ogni variazione della passività finanziaria che dovesse intervenire dalla data di iscrizione è contabilizzata con contropartita differente a seconda che si tratti di:

azionisti di minoranza direttamente interessati all'andamento del business della società controllata relativamente al passaggio dei rischi e dei benefici sulle quote soggette all'opzione. Uno tra gli indicatori dell'esistenza di tale interesse è dato dalla valutazione al fair value del prezzo d'esercizio dell'opzione. Oltre alla presenza di tale indicatore, il Gruppo procede a una valutazione caso per caso dei fatti e delle circostanze che caratterizzano le transazioni in essere. In tale fattispecie, il valore attualizzato dell'opzione viene inizialmente dedotto dalle Riserve di Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo. Eventuali successivi cambiamenti nella valutazione del prezzo d'esercizio dell'opzione transitano da Conto economico.

azionisti di minoranza non direttamente interessati all'andamento del business (es. prezzo d'esercizio dell'opzione predeterminato). Il prezzo d'esercizio dell'opzione, debitamente attualizzato, viene dedotto dal corrispondente importo di Capitale e Riserve di pertinenza di terzi. Eventuali successivi cambiamenti nella valutazione del prezzo d'esercizio dell'opzione seguono la stessa logica, senza impatti a Conto economico.

44 La riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse si riferisce alla riforma, che riguarda l'intero mercato, di un indice di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse, inclusa la sostituzione di un indice di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse con un tasso di riferimento alternativo, quale quello risultante dalle

sono finalizzate ad evitare gli effetti del discontinuing dovuti alla mera situazione di incertezza della riforma dei tassi di interesse. In particolare, per la valutazione della relazione economica, le modifiche introdotte prevedono che l'entità debba presumere che l'indice di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse dello strumento coperto e dello strumento di copertura non sia modificato a seguito della riforma dei tassi;

• Modifiche all'IFRS 3 - Aggregazioni aziendali aventi come l'obiettivo quello di chiarire la definizione di "attività aziendale" per rendere più facile l'attuazione pratica.

Si segnala inoltre che in data 28 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato una modifica al principio contabile IFRS 16 - Covid-19 Related Rent Concessions. Il documento prevede per i locatari la facoltà di contabilizzare le riduzioni dei canoni connesse al Covid-19 senza dover valutare, tramite l'analisi dei contratti, se è rispettata la definizione di lease modification dell'IFRS 16. Pertanto i locatari che applicano tale facoltà potranno contabilizzare gli effetti delle riduzioni dei canoni di affitto direttamente a conto economico alla data di efficacia della riduzione. Tale modifica, pur essendo applicabile ai bilanci aventi inizio al 1° giugno 2020 salvo la possibilità da parte di una società di applicazione anticipata ai bilanci aventi inizio al 1° gennaio 2020, non è stata ancora omologata dall'Unione Europea, e pertanto non è stata applicata dal Gruppo Poste Italiane al 30 giugno 2020. Dall'applicazione di tale modifica non si attendono effetti significativi nel bilancio consolidato del Gruppo.

Principi contabili e interpretazioni di prossima applicazione

Alla data di approvazione della Relazione semestrale in commento, risultano emessi dallo IASB ma non ancora omologati dalla Commissione Europea taluni principi contabili, emendamenti ed interpretazioni:

• IFRS 17 – Insurance Contract;

  • Modifiche allo IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current;
  • Miglioramenti annuali inerenti il principio contabile IFRS 3 Business Combinations, IAS 16 Property, Plant and Equipment e IAS 37 - Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets;
  • Modifiche all'IFRS 17 e all'IFRS 4 Insurance Contracts – deferral of IFRS 9.

I riflessi che tali principi, emendamenti e interpretazioni di prossima applicazione potranno eventualmente avere sull'informativa finanziaria del Gruppo Poste Italiane sono ancora in corso di approfondimento e valutazione.

raccomandazioni contenute nella relazione del Consiglio per la stabilità finanziaria del luglio 2014 «Reforming Major Interest Rate Benchmarks».

3. EVENTI DI RILIEVO INTERCORSI NEL SEMESTRE

3.1 PRINCIPALI OPERAZIONI SOCIETARIE

sennder Italia srl

Nell'ambito della collaborazione con il vettore digitale tedesco sennder GmbH in data 12 febbraio 2020 Poste Italiane ha sottoscritto un aumento di capitale per 255 mila euro nella società sennder Italia srl, acquisendone una partecipazione pari al 75% del capitale sociale (il 25% è detenuto da sennder GmbH). Infine, in data 25 febbraio 2020, sulla base degli accordi tra le parti e al fine di sostenere le esigenze di business in fase di start up, Poste Italiane ha effettuato un ulteriore versamento in conto capitale per 3 milioni di euro. (Per i dettagli contabili, patrimoniali ed economici, della partecipazione acquisita si rimanda al paragrafo 2.3 – Criteri e metodologie di consolidamento).

Partnership con Tink AB

In data 20 dicembre 2019, Poste Italiane ha sottoscritto degli accordi per la costituzione di una partnership strategica con la società svedese Tink AB, una delle principali piattaforme di Open banking in Europa. Nell'ambito di tali accordi, in data 10 marzo 2020 il Gruppo Poste, attraverso la propria controllata Postepay S.p.A., ha completato la sottoscrizione dell'aumento di capitale di Tink AB con un investimento di circa 20 milioni di euro, a fronte di una partecipazione del 5,1% del capitale sociale emesso, ovvero 4,8% su base fully diluted. Inoltre, il 18 giugno 2020, PostePay ha partecipato a un nuovo aumento di capitale con un investimento di circa 0,63 milioni di euro, mantenendo inalterata la partecipazione del 4,8%.

MLK Deliveries SpA

Nell'ambito della collaborazione con la start up tecnologica Milkman SpA., specializzata nella gestione della logistica di "ultimo miglio" dei servizi evoluti di consegna in Italia, Poste Italiane in data 24 aprile 2020 ha sottoscritto un aumento di capitale per 15 milioni di euro nella società MLK Deliveries SpA, acquisendone una partecipazione del 70%. Il restante 30% di MLK Deliveries è posseduto da Milkman SpA. Al contempo Poste Italiane ha acquisito una partecipazione di circa il 7% nel capitale sociale di Milkman partecipando ad un aumento di capitale con un investimento di 5 milioni di euro. Sono previste inoltre delle opzioni di acquisto e vendita che consentiranno a Poste Italiane, a partire dal secondo trimestre del 2023, di acquistare l'ulteriore 30% di MLK Deliveries e la proprietà della tecnologia Milkman per le applicazioni in ambito e-commerce. (Per i dettagli contabili, patrimoniali ed economici, della partecipazione acquisita si rimanda al paragrafo 2.3 – Criteri e metodologie di consolidamento).

Partnership con MFM Investments Ltd (Moneyfarm)

Il 2 agosto 2019 Poste Italiane ha avviato una partnership con la società di gestione digitale del risparmio MFM Investments Ltd (Moneyfarm) per l'offerta di servizi innovativi di investimento digitali e di gestione del risparmio. Nell'ambito di tale partnership Poste Italiane in data 9 agosto 2019 ha sottoscritto un contratto con MFM Holding Ltd (società che controlla il 100% di Moneyfarm) che prevede un aumento di capitale da parte di quest'ultima per un valore di circa 40 milioni di euro (36 milioni di GBP) mediante l'emissione di azioni privilegiate convertibili che saranno sottoscritte da Poste Italiane, in qualità di lead investor, e da Allianz Asset Management GmbH (l'azionista di minoranza di riferimento di Moneyfarm Holding Ltd). L'operazione di aumento di capitale ha previsto due fasi. Nella prima, conclusasi nel mese di agosto 2019, Poste Italiane ha sottoscritto azioni di MFM Holding Ltd per un valore complessivo di 15 milioni di euro, rappresentative del 9,70% dei diritti di voto (10,36% dei diritti patrimoniali). Nella seconda, sono state sottoscritte ulteriori azioni MFM Holding per un valore complessivo di circa 9,6 milioni di euro, con un incremento della partecipazione fino al 14,10% dei diritti di voto (15,16% dei diritti patrimoniali). Quest'ultima si è perfezionata il 13 maggio 2020, con l'ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte delle autorità di vigilanza Bafin e FCA.

Partnership con Volanté Technologies Inc

In data 26 giugno 2020 PostePay ha sottoscritto gli accordi per la costituzione di una partnership strategica con Volanté Technologies Inc ("Volanté"), società americana specializzata nello sviluppo di soluzioni tecnologiche sottostanti i processi di pagamento. Tali accordi prevedono, oltre alla fornitura a Poste Italiane in licenza perpetua della piattaforma di pagamento Volpay per l'abilitazione dei bonifici istantanei (SEPA Credit Transfer Instant) e l'evoluzione dei pagamenti basati su QR Code, anche l'avvio di una collaborazione strategica di lungo periodo finalizzata allo sviluppo di nuove soluzioni nel mondo dei pagamenti per arricchire l'offerta verso i clienti del Gruppo Poste.

Nell'ambito di tali accordi Postepay ha inoltre aderito, con altri investitori, ad un aumento di capitale di Volanté con un investimento di circa 5 milioni di dollari, a fronte di una partecipazione pari al 3,5% del capitale sociale emesso, ovvero 2,9% su base fully diluted. L'efficacia dell'operazione è datata 2 luglio.

Nel corso del primo semestre 2020 sono altresì intervenute le seguenti operazioni societarie:

  • A decorrere dal 1° marzo 2020 ha avuto efficacia l'operazione di cessione dei rami di azienda di Poste Vita, Poste Assicura e Poste Welfare Servizi, afferenti alle attività di gestione ICT, in favore di Poste italiane. L'operazione rientra nell'ambito del processo di efficientamento dei processi ICT del Gruppo Poste, mediante accentramento nella Capogruppo della gestione dei sistemi informativi delle società controllate.
  • In data 19 maggio 2020 l'Assemblea di Poste Tributi S.c.p.A. in liquidazione ha deliberato l'approvazione del bilancio finale di liquidazione della Società e in data 26 maggio 2020 è avvenuta la cancellazione dal Registro delle Imprese.
  • In data 25 maggio 2020 il Consiglio di Amministrazione del Consorzio Logistica Pacchi S.c.p.A. ha deliberato la cessione del ramo cd. "CLP Mercato" a favore di Poste Italiane S.p.A. L'operazione ha efficacia con decorrenza 1° luglio 2020.
  • In data 30 giugno 2020 il Consiglio di Amministrazione di SDA Express Courier S.p.A. ha deliberato la cessione del 5% delle azioni detenute nel Consorzio Logistica e Pacchi S.c.p.A. in favore della società Poste Assicura S.p.A.. L'efficacia dell'operazione decorre dal 30 giugno 2020.

4. GRUPPO POSTE ITALIANE BILANCIO AL GIUGNO 2020

4.1 PROSPETTI DI BILANCIO CONSOLIDATO

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

(milioni di euro)
ATTIVO Note 30 giugno 2020 di cui parti
correlate
31 dicembre 2019 di cui parti
correlate
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari [A1] 2.014 - 2.015 -
Investimenti immobiliari [A2] 28 - 44 -
Attività immateriali [A3] 656 - 648 -
Attività per diritti d'uso
Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto
[A4]
[A5]
1.209
600
600 1.254
617
617
Attività finanziarie [A6] 201.331 3.881 194.207 4.522
Crediti commerciali [A8] 5 - 5 -
Imposte differite attive [C13] 1.503 - 1.199 -
Altri crediti e attività [A9] 3.570 1 3.729 1
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori 56 - 58 -
Totale 210.972 203.776
Attività correnti
Rimanenze [A7] 173 - 140 -
Crediti commerciali [A8] 2.334 747 2.166 664
Crediti per imposte correnti [C13] 272 - 52 -
Altri crediti e attività
Attività finanziarie
[A9]
[A6]
1.048
26.844
3
7.235
938
24.727
2
7.220
Cassa e depositi BancoPosta [A10] 4.222 - 4.303 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti [A11] 5.337 1.979 2.149 495
Totale 40.230 34.475
TOTALE ATTIVO 251.202 238.251
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO Note 30 giugno 2020 di cui parti
correlate
31 dicembre 2019 di cui parti
correlate
Patrimonio netto
Capitale sociale [B2] 1.306 - 1.306 -
Riserve [B4] 1.721 - 2.646 -
Azioni proprie (40) (40)
Risultati portati a nuovo 5.881 - 5.786 -
Totale Patrimonio netto di Gruppo 8.868 9.698
Patrimonio netto di terzi 6 - - -
Totale 8.874 9.698
Passività non correnti
Riserve tecniche assicurative [B5] 141.978 - 140.261 -
Fondi per rischi e oneri [B6] 471 61 501 58
Trattamento di fine rapporto [B7] 1.072 - 1.135 -
Passività finanziarie [B8] 19.589 237 13.964 132
Imposte differite passive [C13] 898 - 887 -
Altre passività
Totale
[B10] 1.449
165.457
- 1.525
158.273
-
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri
[B6] 808 9 717 12
Debiti commerciali [B9] 1.486 62 1.627 98
Debiti per imposte correnti [C13] 150 - 274 -
Altre passività [B10] 1.345 75 2.110 74
Passività finanziarie [B8] 73.082 2.966 65.552 4.820
Totale 76.871 70.280
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 251.202 238.251

PROSPETTO DELL'UTILE/(PERDITA) DEL PERIODO CONSOLIDATO

(milioni di euro)
Note I Semestre 2020 di cui parti
correlate
I Semestre 2019 di cui parti
correlate
Ricavi da corrispondenza, pacchi e altro [C1] 1.472 200 1.755 250
Ricavi da pagamenti e mobile [C2] 337 14 306 26
Ricavi da servizi finanziari [C3] 2.535 989 2.664 1.013
Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riserve tecniche e oneri
relativi a sinistri
[C4] 739 8 795 8
Premi assicurativi 7.720 - 10.126 -
Proventi derivanti da operatività assicurativa 1.559 8 3.264 8
-
Variazione riserve tecniche assicurative e oneri relativi a sinistri (7.687) - (12.480) -
Oneri derivanti da operatività assicurativa
Ricavi netti della gestione ordinaria
(853)
5.083
- (115)
5.520
Costi per beni e servizi [C5] 1.149 89 1.080 87
Oneri derivanti da operatività finanziaria [C6] 95 2 35 3
Costo del lavoro [C7] 2.632 40 2.832 23
Ammortamenti e svalutazioni [C8] 339 - 381 -
Incrementi per lavori interni [C9] (18) - (14) -
Altri costi e oneri [C10] 64 1 96 1
Rettifiche/(riprese) di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività [C11] 56 2 29 -
Risultato operativo e di intermediazione 766 1.081
Oneri finanziari [C12] 35 2 40 -
Proventi finanziari [C12] 53 - 54 -
Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie 1 - - -
Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni
con il metodo del Patrimonio netto
[A5] (10) - 4 -
Risultato prima delle imposte 773 1.099
Imposte sul reddito [C13] 227 - 336 -
UTILE DEL PERIODO 546 763
di cui Quota Gruppo 546 763
di cui Quota di spettanza di Terzi - -
Utile per azione [B1] 0,419 0,587
Utile diluito per azione 0,419 0,587

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

(milioni di euro)

Note I Semestre 2020 Esercizio 2019 I Semestre 2019
Utile/(Perdita) del periodo 546 1.342 763
Voci da riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) del periodo
Strumenti di debito valutati al FVOCI
Incremento/(Decremento) di fair value nel periodo [tab. B4] (1.176) 1.767 93
Trasferimenti a Conto economico da realizzo [tab. B4] (231) (244) (211)
Incremento/(Decremento) per perdite attese 7 (2) 3
Copertura di flussi
Incremento/(Decremento) di fair value nel periodo [tab. B4] 105 95 61
Trasferimenti a Conto economico [tab. B4] (4) (59) (80)
Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da riclassificare nel Prospetto
dell'utile/(perdita) del periodo
372 (445) 39
Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto (al netto dell'effetto fiscale) - (1) (1)
Voci da non riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) del periodo
Strumenti di capitale valutati al FVOCI
Incremento/(Decremento) di fair value nel periodo 1 1 -
Trasferimenti ad altre componenti di Patrimonio netto - - -
Utili/(Perdite) attuariali da TFR [tab. B7] - (70) (62)
Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da non riclassificare nel Prospetto
dell'utile/(perdita) del periodo
- 20 18
Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto (al netto dell'effetto fiscale) - - -
Totale delle altre componenti di Conto economico complessivo (926) 1.062 (140)
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DEL PERIODO (380) 2.404 623
di cui Quota Gruppo (380) 2.404 622
di cui Quota di spettanza di Terzi - - -

PROSPETTO DI MOVIMENTAZIONE DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

(milioni di euro)
Patrimonio netto
Riserve
Capitale
sociale
Azioni
proprie
Riserva
Legale
Riserva per il
Patrimonio
BancoPosta
Riserva fair
value
Riserva Cash
flow hedge
Riserva da
partecipazioni
valutate con il
metodo del
patrimonio netto
Riserva piani di
incentivazione
Risultati
portati a
nuovo
Totale
Patrimonio
netto di
Gruppo
Capitale e
riserve di
Terzi
Totale
Patrimonio
netto
Saldo al 1° gennaio 2019 1.306 - 299 1.210 (69) 89 2 - 5.268 8.105 - 8.105
Totale conto economico complessivo del periodo - - - - (81) (14) (1) - 719 623 - 623
Dividendi distribuiti - - - - - - - - (574) (574) - (574)
Altre variazioni - (40) - - - - - - - (40) - (40)
Saldo al 30 giugno 2019 1.306 (40) 299 1.210 (150) 75 1 - 5.413 8.114 - 8.114
Totale conto economico complessivo del periodo - - - - 1.168 40 - - 573 1.781 - 1.781
Acconto dividendi - - - - - - - - (200) (200) - (200)
Piani di incentivazione - - - - - - - 2 - 2 - 2
Altre variazioni - - - - - 1 - - 1 - 1
Saldo al 31 dicembre 2019 1.306 (40) 299 1.210 1.018 115 2 2 5.786 9.698 - 9.698
Totale conto economico complessivo del periodo - - - - (998) 72 - - 546 (380) - (380)
Dividendi distribuiti - - - - - - - - (402) (402) - (402)
Operazioni con azionisti di minoranza - - - - - - - (49) (49) - (49)
Piani di incentivazione - - - - - - - 1 - 1 - 1
Variazione perimetro di consolidamento - - - - - - - - - - 6 6
Saldo al 30 giugno 2020 1.306 (40) 299 1.210 20 187 2 3 5.881 8.868 6 8.874

RENDICONTO FINANZIARIO SINTETICO CONSOLIDATO

(milioni di euro)
I Semestre
2020
I Semestre
2019
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti non vincolati all'inizio del periodo 1.265 1.639
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti non vincolati all'inizio del periodo 884 1.556
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo 2.149 3.195
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio del periodo 2.149 3.195
Risultato del periodo 546 763
Ammortamenti e svalutazioni 339 381
Perdite e svalutazioni /(Recuperi) su crediti 42 22
(Plusvalenze)/Minusvalenze per disinvestimenti (1) 1
(Incremento)/Decremento Rimanenze (34) (5)
(Incremento)/Decremento Crediti e Altre attività (242) (186)
Incremento/(Decremento) Debiti e Altre passività (1.248) (190)
Variazioni dei fondi rischi e oneri 61 (149)
Variazione del Trattamento fine rapporto e Fondo di quiescenza (63) (62)
Differenza ratei su oneri e proventi finanziari (correzione per cassa) 25 20
Altre variazioni 98 (7)
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa non finanziaria [a] (477) 588
Incremento/(Decremento) passività da operatività finanziaria, pagamenti e monetica, assicurativa 8.392 9.273
Liquidità netta generata / (assorbita) dalle attività finanziarie da operatività finanziaria, pagamenti e monetica, assicurativa (6.686) (11.858)
(Proventi)/Oneri e altre componenti non monetarie (1.326) (3.278)
Incremento/(Decremento) delle riserve tecniche assicurative nette 2.095 4.793
Liquidità generata /(assorbita) da attività/passività finanziarie dell'operatività finanziaria, pagamenti e monetica, assicurativa [b] 2.475 (1.070)
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa [c]=[a+b] 1.998 (482)
- di cui parti correlate (1.222) (7.752)
Investimenti:
Immobili, impianti e macchinari, Inv.immob.ri ed attività immateriali (209) (230)
Partecipazioni (2) -
Altre attività finanziarie (35) (1)
Disinvestimenti:
Immobili, impianti e macchinari, inv.immob.ri, attività immateriali ed attività destinate alla vendita 2 -
Partecipazioni - 1
Altre attività finanziarie 7 23
Variazione perimetro di consolidamento - -
Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento [d] (237) (207)
- di cui parti correlate (18) 19
Assunzione/(Rimborso) di debiti finanziari 1.828 (367)
(Acquisto)/Cessione azioni proprie - (40)
Dividendi pagati (402) (574)
Altre operazioni con azionisti di minoranza 1 -
Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e operazioni con gli azionisti
- di cui parti correlate
[e] 1.427
(260)
(981)
(364)
Flusso delle disponibilità liquide [f]=[c+d+e] 3.188 (1.670)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 5.337 1.525
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine del periodo 5.337 1.525
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti vincolati alla fine del periodo (2.702) (617)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti non vincolati alla fine del periodo 2.635 908

Poste Italiane – Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2020 135

4.2 NOTE ALLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

A1 - IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI (2.014 milioni di euro)

tab. A1 - Movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari (milioni di euro)
Terreni Fabbricati
strumentali
Impianti e
macchinari
Attrezzature
ind.li e comm.li
Migliorie beni di
terzi
Altri beni Immobilizz. in
corso e acconti
Totale
Costo 76 3.055 2.296 331 567 1.969 89 8.383
Fondo ammortamento - (1.984) (1.886) (293) (350) (1.777) - (6.290)
Fondo svalutazione - (56) (10) (1) (9) (2) - (78)
Saldo al 1° gennaio 2020 76 1.015 400 37 208 190 89 2.015
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni - 9 11 4 8 19 22 73
Riclassifiche - 26 9 - 7 5 (32) 15
Dismissioni - - - - - - - -
Ammortamento - (14) (23) (6) (19) (44) - (106)
(Svalutazioni) / Riprese di valore - 19 - - (1) - 18
Saldo al 30 giugno 2020 - 40 (3) (2) (5) (20) (10) -
Costo 76 3.133 2.307 335 582 1.975 79 8.487
Fondo ammortamento - (2.041) (1.900) (299) (369) (1.804) (6.413)
Fondo svalutazione - (37) (10) (1) (10) (2) - (60)
Saldo al 30 giugno 2020 76 1.055 397 35 203 169 79 2.014

La voce Immobili, impianti e macchinari al 30 giugno 2020 comprende attività della Capogruppo site in terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, gratuitamente devolvibili all'ente concedente alla scadenza del relativo diritto, per un valore netto contabile di complessivi 42 milioni di euro.

Gli investimenti del primo semestre 2020 per 73 milioni di euro sono composti principalmente da:

  • 9 milioni di euro relativi principalmente a spese per manutenzione straordinaria di locali di proprietà adibiti a Uffici Postali dislocati sul territorio e locali di staff;
  • 11 milioni di euro per impianti di cui 7 milioni di euro per la realizzazione di impianti connessi a fabbricati;
  • 8 milioni di euro per investimenti destinati a migliorare la parte impiantistica e la parte strutturale degli immobili condotti in locazione;
  • 19 milioni di euro relativi ad Altri beni, di cui 12 milioni di euro sostenuti dalla Capogruppo per l'acquisto di hardware per il rinnovo delle dotazioni tecnologiche presso gli Uffici Postali e direzionali e il consolidamento dei sistemi di storage (7 milioni di euro) e per il rinnovo della flotta di proprietà per espletare l'attività di corrispondenza e distribuzione (5 milioni di euro). Inoltre, Postepay SpA ha sostenuto investimenti per circa 4 milioni di euro per l'acquisto di apparecchiature elettroniche per i servizi relativi al postino telematico (2 milioni di euro) e per i dispositivi "PosteMobile Casa" (2 milioni di euro).

Le riclassifiche da Immobilizzazioni materiali in corso ammontano a 32 milioni di euro e si riferiscono principalmente al costo di acquisto di cespiti divenuti disponibili e pronti all'uso nel corso del periodo; in particolare sono riferiti alla Capogruppo per il completamento di ristrutturazioni straordinarie di immobili di proprietà (17 milioni di euro), migliorie su immobili condotti in locazione (7 milioni di euro) e asset tecnologici immessi nel ciclo produttivo (4 milioni di euro).

In merito all'attività di revisione delle vite utili residue e dei valori residui delle principali categorie degli attivi immobilizzati si rimanda al paragrafo 2.4 – Uso di stime.

A2 - INVESTIMENTI IMMOBILIARI (28 milioni di euro)

Gli Investimenti immobiliari riguardano principalmente alloggi di proprietà di Poste Italiane SpA ai sensi della Legge 560 del 24 dicembre 1993 e alloggi destinati in passato a essere utilizzati dai direttori degli Uffici Postali.

tab. A2 - Movimentazione degli Investimenti immobiliari (milioni di euro)

I Semestre 2020 Costo 139 Fondo ammortamento (95) Fondo svalutazione - Saldo a inizio periodo 44 Variazioni del periodo Acquisizioni - Riclassifiche (15) Dismissioni - Ammortamento (1) (Svalutazioni) / Riprese di valore - Totale variazioni (16) Costo 80 Fondo ammortamento (52) Fondo svalutazione - Saldo a fine periodo 28 Fair value a fine periodo 70

Il fair value degli Investimenti immobiliari al 30 giugno 2020 è rappresentato per 64 milioni di euro dal prezzo di vendita applicabile agli alloggi di servizio ai sensi della Legge 560 del 24 dicembre 1993 e per il rimanente ammontare è riferito a stime dei prezzi di mercato effettuate internamente all'azienda45.

In merito all'attività di revisione delle vite utili residue e dei valori residui delle principali categorie degli attivi immobilizzati si rimanda al paragrafo 2.4 – Uso di stime.

45 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato degli ex alloggi di servizio e degli altri investimenti immobiliari è di livello 3.

tab. A3 - Movimentazione delle Attività immateriali (milioni di euro)
Diritti di brevetto
ind.le e di utilizz.
opere d'ingegno,
concessioni,
licenze, marchi e
simili
Immobilizz. in
corso e acconti
Avviamento Altre Totale
Costo 3.354 221 120 106 3.801
Ammortamenti e svalutazioni cumulati (2.951) - (102) (100) (3.153)
Saldo al 1° gennaio 2020 403 221 18 6 648
Variazioni del periodo
Acquisizioni 60 76 5 - 141
Riclassifiche 160 (160) - - -
Cessazioni e Dismissioni - (1) - - (1)
Ammortamenti e svalutazioni (132) - - (1) (133)
Saldo al 30 giugno 2020 88 (85) 5 (1) 7
Costo 3.574 136 125 106 3.942
Ammortamenti e svalutazioni cumulati (3.083) - (102) (101) (3.286)
Saldo al 30 giugno 2020 492 136 23 5 656

Gli investimenti del primo semestre 2020 ammontano a 141 milioni di euro e comprendono circa 16 milioni di euro riferibili a software (e relativi oneri accessori) sviluppati all'interno del Gruppo, principalmente relativi a costi del personale (13 milioni di euro). Non sono capitalizzati costi di sviluppo diversi da quelli direttamente sostenuti per la realizzazione di prodotti software identificabili, utilizzati o destinati all'utilizzo da parte del Gruppo.

L'incremento della voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno, concessioni, licenze, marchi e simili di 60 milioni di euro si riferisce principalmente all'entrata in produzione di nuovi programmi a seguito delle acquisizioni di licenze software.

Il saldo delle Immobilizzazioni immateriali in corso comprende attività della Capogruppo principalmente volte allo sviluppo di software per la piattaforma infrastrutturale (58 milioni di euro), per i servizi Bancoposta (31 milioni di euro), per il supporto alla rete di vendita (20 milioni di euro) e per la piattaforma relativa ai prodotti postali (18 milioni di euro).

Nel corso del periodo sono state effettuate riclassifiche dalla voce Immobilizzazioni immateriali in corso alla voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno per 160 milioni di euro, dovute al completamento e messa in funzione di nuovi programmi software e all'evoluzione di quelli esistenti.

La voce Avviamento è dettagliata come di seguito:

tab. A3.1 - Avviamento (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
30.06.2020
Saldo al 31.12.19
Poste Welfare Servizi Srl 18 18
MLK Deliveries SpA 5 -
sennder Italia Srl - -
Totale 23 18

Sul valore dell'Avviamento riferito alla controllata Poste Welfare Servizi Srl sono state svolte le analisi previste dallo IAS 36 e, sulla base delle informazioni prospettiche disponibili e degli impairment test eseguiti, non è emersa la necessità di rettificare l'avviamento iscritto.

Nel primo semestre 2020 la Capogruppo ha acquisito le controllate MLK Deliveries SpA e sennder Italia Srl, la differenza provvisoria tra il corrispettivo riconosciuto all'alienante e il valore netto alla data di acquisizione delle attività identificabili acquisite e delle passività identificabili assunte, valutata in conformità all'IFRS 3 è iscritta ad avviamento rispettivamente di 4.475 migliaia di euro e 216 migliaia di euro, in attesa si completi il processo di valorizzazione delle singole componenti del patrimonio acquisito. Per i dettagli delle operazioni si rimanda al paragrafo 2.3 – Criteri e metodologie di consolidamento.

A4 - ATTIVITA' PER DIRITTI D'USO (1.209 milioni di euro)

tab. A4 - Movimentazione Attività per diritti d'uso (milioni di euro)
Immobili strumentali Flotta aziendale Veicoli uso promiscuo Altri beni Totale
Costo 1.285 136 19 43 1.482
Ammortamenti e svalutazioni cumulati (146) (61) (5) (16) (227)
Saldo al 1° gennaio 2020 1.139 76 13 26 1.254
Variazioni del periodo
Acquisizioni per nuovi contratti 56 21 1 - 78
Rettifiche 2 1 (1) - 2
Riclassifiche - - - - -
Cessazioni contrattuali (10) - - - (10)
Ammortamenti e svalutazioni (73) (33) (3) (6) (115)
Saldo al 30 giugno 2020 (25) (11) (3) (6) (45)
Costo 1.331 158 18 42 1.549
Ammortamenti e svalutazioni cumulati (217) (94) (8) (21) (340)
Saldo al 30 giugno 2020 1.114 64 10 21 1.209

Le acquisizioni del periodo si riferiscono prevalentemente alla Capogruppo (68 milioni di euro) e riguardano nuovi contratti e rinnovo di contratti esistenti all'inizio dell'esercizio di natura immobiliare (45 milioni di euro) e il noleggio di veicoli aziendali (22 milioni di euro). La voce rettifiche si riferisce alle variazioni contrattuali intercorse nel periodo in commento, ad esempio per variazioni di durata per proroga, revisione delle condizioni economiche, ecc..

A5 - PARTECIPAZIONI VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO (600 milioni di

euro)

tab. A5 - Partecipazioni (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 30.06.2020 Saldo al 31.12.19
Partecipazioni in imprese collegate 598 615
Partecipazioni in imprese controllate 2 2
Totale 600 617
tab. 5.1 - Movimentazione delle partecipazioni
Rettifiche di valore
Partecipazioni Saldo al 01.01.20 Incrementi /
(Decrementi)
valutazione a equity Rett. dividendi Saldo al 30.06.2020
in imprese collegate
Anima Holding SpA 221 - (10) (8) 203
Fsia Investimenti Srl 393 2 - - 395
Totale imprese collegate 614 2 (10) (8) 598
in imprese controllate
Kipoint SpA 1 - - - 1
Indabox Srl 1 - - - 1
Totale imprese controllate 2 - - - 2
Totale 616 2 (10) (8) 600

La voce Partecipazioni in imprese collegate (valutate col metodo del patrimonio netto) si riferisce alle società Anima Holding e FSIA Investimenti Srl.

Le variazioni del semestre della collegata Anima Holding sono riconducibili all'adeguamento netto negativo del valore di carico per circa 18 milioni di euro, di cui:

  • un incremento di 9 milioni di euro per la quota di pertinenza dei risultati economici conseguiti dalla partecipata tra il 30 settembre 2019 e il 31 marzo 2020, data dell'ultimo bilancio disponibile;
  • una rettifica per impairment di 19 milioni di euro a seguito dell'esecuzione del test di imparment effettuato sul valore dell'avviamento implicito nel valore della partecipazione condotto alla data del 30 giugno 2020;
  • un decremento di 8 milioni di euro per effetto dei dividendi percepiti a valere sul risultato dell'esercizio 2019.

Le variazioni del semestre della collegata FSIA Investimenti sono riconducibili principalmente al versamento in conto capitale effettuato dalla Capogruppo in data 23 giugno 2020 per circa 1,5 milioni di euro.

A6 - ATTIVITA' FINANZIARIE (228.175 milioni di euro)

tab. A6 - Attività finanziarie

(milioni di euro)
Saldo al 30.06.20 Saldo al 31.12.19
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
Attività finanziarie al costo ammortizzato 31.531 18.110 49.641 25.260 16.061 41.321
Attività finanziarie al FVTOCI 133.267 8.409 141.676 131.560 8.284 139.844
Attività finanziarie al FVTPL 36.423 313 36.736 37.318 378 37.696
Strumenti finanziari derivati 110 12 122 69 4 73
Totale 201.331 26.844 228.175 194.207 24.727 218.934

Attività finanziarie per settore di operatività (milioni di euro)

Saldo al 30.06.20 Saldo al 31.12.19
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
OPERATIVITA' FINANZIARIA 63.315 21.792 85.107 58.285 18.092 76.377
Attività finanziarie al costo ammortizzato 29.767 17.835 47.602 23.637 15.765 39.402
Attività finanziarie al FVTOCI 33.375 3.945 37.320 34.508 2.323 36.831
Attività finanziarie al FVTPL 63 - 63 71 - 71
Strumenti finanziari derivati 110 12 122 69 4 73
OPERATIVITA' ASSICURATIVA 137.903 4.396 142.299 135.448 6.385 141.833
Attività finanziarie al costo ammortizzato 1.706 135 1.841 1.586 156 1.742
Attività finanziarie al FVTOCI 99.837 3.948 103.785 96.615 5.851 102.466
Attività finanziarie al FVTPL 36.360 313 36.673 37.247 378 37.625
Strumenti finanziari derivati - - - - - -
OPERATIVITA' POSTALE E COMMERCIALE 92 535 627 474 135 609
Attività finanziarie al costo ammortizzato 58 19 77 37 25 62
Attività finanziarie al FVTOCI 34 516 550 437 110 547
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Strumenti finanziari derivati - - - - - -
OPERATIVITA' PAGAMENTI E MONETICA 21 121 142 - 115 115
Attività finanziarie al costo ammortizzato - 121 121 - 115 115
Attività finanziarie al FVTOCI 21 - 21
Totale 201.331 26.844 228.175 194.207 24.727 218.934

Le Attività finanziarie sono di seguito commentate per:

  • Operatività finanziaria, in cui sono rappresentate le attività finanziarie del Patrimonio BancoPosta e della società BancoPosta Fondi SpA SGR;
  • Operatività assicurativa, in cui sono rappresentate le attività finanziarie della compagnia Poste Vita SpA e della sua controllata Poste Assicura SpA;
  • Operatività postale e commerciale, in cui sono rappresentate le attività finanziarie detenute dalla Capogruppo (diverse da quelle detenute dal BancoPosta) e le altre attività finanziarie delle società operanti in ambito postale e commerciale;
  • Operatività pagamenti e monetica, in cui sono rappresentate le attività finanziarie detenute dal Patrimonio IMEL.

OPERATIVITA' FINANZIARIA

Attività finanziarie al Costo ammortizzato

tab. A6.1 - Movimentazione attività finanziarie al costo ammortizzato (milioni di euro)
Finanziamenti e
crediti
Titoli a reddito fisso Totale
Saldo al 1° gennaio 2020 14.338 25.064 39.402
Acquisti 6.169 6.169
Variaz. per costo ammortizzato - (41) (41)
Trasf.ti riserve di PN - 1 1
Variazioni del fair value a CE (1) 1.666 1.665
Var.ni per op. di CFH (*) - - -
Variazioni per impairment - (7) (7)
Variazioni nette 1.162 1.162
Effetti delle vendite a CE - (9) (9)
Ratei - 228 228
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (968) (968)
Saldo al 30 Giugno 2020 15.499 32.103 47.602

(*) La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.

Finanziamenti e Crediti

tab. A6.1.1 - Finanziamenti e crediti al costo ammortizzato (milioni di euro)
Saldo al 30.06.20 Saldo al 31.12.19
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
Finanziamenti - 925 925 - 1.158 1.158
Crediti - 14.574 14.574 - 13.180 13.180
Depositi presso il MEF
Crediti
-
-
6.245
6.248
6.245
6.248
-
-
7.064
7.066
7.064
7.066
Fondo svalutazione Depositi presso il MEF
Altri crediti finanziari
-
-
(4)
8.329
(4)
8.329
-
-
(3)
6.116
(3)
6.116
Totale - 15.499 15.499 - 14.338 14.338

La voce Finanziamenti si riferisce ad operazioni di pronti contro termine attivi stipulati con la Cassa di Compensazione e Garanzia SpA (di seguito Controparte Centrale)46. Tali operazioni risultano garantite da titoli di stato per un nozionale complessivo di 900 milioni di euro.

La voce Crediti comprende:

Depositi presso il MEF, costituiti dagli impieghi della raccolta da conti correnti postali appartenenti alla clientela pubblica, remunerati a un tasso variabile calcolato su un paniere di titoli di Stato e indici del mercato monetario47. Il deposito è rettificato da un fondo svalutazione di circa 4 milioni di euro, per tener conto del rischio di default della controparte. Nel corso del primo semestre 2020, la Capogruppo ha stipulato contratti derivati di copertura (gestionale) della componente indicizzata a

46 La Controparte Centrale è un soggetto che, in una transazione, si interpone tra due contraenti evitando che questi

siano esposti al rischio di inadempienza della propria controparte contrattuale e garantendo il buon fine dell'operazione. 47 Il tasso variabile in commento è così calcolato: per il 50% in base al rendimento BOT a 6 mesi e per il restante 50% in base al rendimento BTP a dieci anni.

10 anni a cui è legata la remunerazione della raccolta della Pubblica Amministrazione attraverso acquisti a termine di titoli di Stato per un valore nominale di 165 milioni di euro.

Altri crediti finanziari, comprendono: depositi in garanzia per 7.887 milioni di euro, di cui 7.413 milioni di euro per somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di Interest rate swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex), 324 milioni di euro per somme versate a garanzia nell'ambito del sistema di Clearing con Controparti Centrali (cd. Defaulf Fund) 48 e 150 milioni di euro per somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di repo passivi su titoli a reddito fisso (collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement).

Titoli a reddito fisso

Riguardano titoli a reddito fisso dell'area euro, detenuti dal Patrimonio BancoPosta, costituiti da titoli di Stato di emissione italiana e da titoli garantiti dallo Stato italiano del valore nominale di 25.397 milioni di euro. Il valore a cui sono iscritti di 32.103 milioni di euro è composto dal costo ammortizzato di titoli a reddito fisso non oggetto di copertura per 12.359 milioni di euro, dal costo ammortizzato di titoli a reddito fisso oggetto di copertura di fair value hedge per 15.238 milioni di euro, incrementato di 4.506 milioni di euro complessivi per tener conto degli effetti della copertura stessa. I titoli a reddito fisso rilevati al costo ammortizzato sono rettificati per tener conto del relativo impairment, il cui fondo al 30 giugno 2020 ammonta a circa 15 milioni di euro (8 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Al 30 giugno 2020 il fair value49 di tali titoli è di 30.505 milioni di euro (comprensivo di 228 milioni di euro di ratei in corso di maturazione).

La variazione di fair value a Conto economico per l'importo positivo di 1.666 milioni di euro si riferisce alle variazioni di valore dei titoli oggetto di copertura di fair value hedge intervenuta nel periodo.

Nel portafoglio sono compresi titoli a tasso fisso per un nominale di 3.750 milioni di euro emessi da Cassa Depositi e Prestiti SpA e garantiti dallo Stato italiano (al 30 giugno 2020 il valore di bilancio è pari 4.040 milioni di euro).

48 Fondo di garanzia costituito dall'insieme dei versamenti dei partecipanti diretti ai comparti derivati e azionario e al comparto obbligazionario, istituito a ulteriore garanzia delle operazioni svolte; può essere utilizzato per la copertura

degli oneri derivanti da eventuali inadempimenti dei partecipanti. 49 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 1 per 26.409 milioni di euro e di Livello 2 per 4.096 milioni di euro.

Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo

tab. A6.2- Movimentazione attività finanziarie al FVTOCI (milioni di euro)

Titoli a reddito fisso
Saldo al 1° gennaio 2020 36.831
Acquisti 9.614
Trasf.ti riserve di PN (219)
Variaz. per costo ammortizzato (18)
Variazioni del fair value a PN (1.170)
Variazioni del fair value a CE 1.625
Var.ni per op. di CFH (*) (19)
Effetti delle vendite a CE 243
Ratei 291
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (9.858)
Saldo al 30 Giugno 2020 37.320

(*) La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.

Riguardano titoli governativi a reddito fisso dell'area euro, costituiti da titoli di Stato di emissione italiana del valore nominale di 31.588 milioni di euro, detenuti principalmente dal Patrimonio BancoPosta.

L'oscillazione complessiva di fair value nel periodo in commento è positiva per 455 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per la parte non coperta da strumenti di fair value hedge (importo negativo di 1.170 milioni di euro), e a Conto economico per la parte coperta (importo positivo di 1.625 milioni di euro).

L'impairment cumulato al 30 giugno 2020 ammonta a 18 milioni di euro (11 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

tab. A6.3 - Movimentazione attività finanziarie al FVTPL (milioni di euro)
Crediti Azioni Totale
Saldo al 1° gennaio 2020 - 71 71
Acquisti - -
Variazioni del fair value vs CE - (8) (8)
Variazioni nette - -
Ratei - - -
Effetti delle vendite a CE - - -
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei - -
Saldo al 30 Giugno 2020 - 63 63

La voce pari a 63 milioni di euro rappresenta il fair value di 32.059 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock) assegnate a seguito del perfezionamento dell'operazione di cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated avvenuta nel 2016; tali titoli azionari sono convertibili in azioni ordinarie in base al rapporto di 13,72250 azioni ordinarie ogni azione di Classe C, e sono opportunamente scontate a un idoneo tasso per tener conto della loro illiquidità51. L'oscillazione complessiva del fair value nel periodo in commento è negativa per 8 milioni di euro ed è rilevata a conto economico nella voce Oneri derivanti da operatività finanziaria.

Nell'esercizio 2019, la Capogruppo ha stipulato un contratto di vendita a termine di 400.000 azioni ordinarie Visa Incorporated, al prezzo di 153,46 dollari per azione e al tasso di cambio di 1,2037 con un corrispettivo complessivo di 51 milioni di euro e con data regolamento il 1° marzo 2021. Le azioni ordinarie vendute a termine sono corrispondenti a circa 29.150 azioni privilegiate di Visa Incorporated (serie C) del proprio portafoglio al tasso di conversione in essere al 30 giugno 2020. L'oscillazione del fair value della vendita a termine nel periodo in commento, dovuta all'effetto congiunto della variazione del prezzo di mercato delle azioni in dollari e dalla variazione del cambio Euro/Dollaro, è negativa di 2 milioni di euro (tab. A6.4) ed è rilevata a conto economico nella voce Oneri derivanti da operatività finanziaria. Al 30 giugno 2020 il derivato in commento ha un fair value negativo di 17 milioni di euro.

Strumenti finanziari derivati

tab. A6.4 - Movimentazione degli Strumenti finanziari derivati (milioni di euro)
Cash flow hedging Fair value hedging FV vs CE
Acquisti a termine Vendite a termine Interest rate swaps Interest rate swaps Acquisti a termine Vendite a termine Totale
nominale fair value nominale fair value nominale fair value nominale fair value nominale fair value nominale fair value nominale fair value
Saldo al 1° gennaio 2020 - - 1.280 (36) 1.670 (4) 25.690 (5.439) - - - (15) 28.640 (5.494)
Incrementi/(decrementi) * 100 2 - 17 50 86 3.684 (3.293) 165 3 - (2) 3.999 (3.187)
Proventi/(Oneri) a CE ** - - - - - - - (3) - - - - - (3)
Operazioni completate *** - - (1.280) 19 - (15) (2.160) 431 - - - - (3.440) 436
Saldo al 30 Giugno 2020 100 2 - - 1.720 67 27.214 (8.304) 165 3 - (17) 29.199 (8.248)
Di cui:
Strumenti derivati attivi 100 2 - - 1.180 116 115 - 110 4 - - 1.505 122
Strumenti derivati passivi - - -
-
- 540 (49) 27.099 (8.304) 55 (1) - (17) 27.694 (8.370)

* Gli incrementi/(decrementi) si riferiscono al nominale delle nuove operazioni e alle variazioni di fair value intervenute nel periodo sul portafoglio complessivo.

** I Proventi ed Oneri imputati a Conto economico si riferiscono ad eventuali componenti inefficaci dei contratti di copertura che sono rilevati nei Proventi e Oneri diversi derivanti da operatività finanziaria.

*** Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione e l'estinzione di Interest rate swap relativi a titoli ceduti.

Le operazioni di cash flow hedge in interest rate swap e in acquisti a termine si riferiscono a titoli al FVTOCI per un nominale rispettivamente di 1.720 milioni di euro e di 100 milioni di euro.

Gli strumenti di copertura del rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari hanno complessivamente subito nel periodo una variazione positiva netta del fair value riferita alla componente efficace della copertura di 105 milioni di euro riflessa nella Riserva cash flow hedge.

Le operazioni di fair value hedge in interest rate swap si riferiscono a titoli classificati al costo ammortizzato per un nominale di 13.640 milioni di euro e titoli classificati al FVTOCI per un nominale di 13.574 milioni di euro.

Gli strumenti di fair value hedging hanno complessivamente subito nel semestre una variazione negativa netta efficace del fair value di 3.293 milioni di euro.

Nel periodo in commento la Capogruppo ha effettuato le seguenti operazioni:

• la regolazione di vendite a termine in essere al 31 dicembre 2019 per 1.280 milioni di euro;

50 Sino alla data della completa conversione delle azioni assegnate in azioni ordinarie, il tasso di conversione potrà

essere ridotto a seguito del manifestarsi di passività della Visa Europe Ltd ritenute oggi solo potenziali. 51 Tali azioni sono infatti convertibili in più tranches a partire dal quarto anno dal closing e sino al dodicesimo anno. In data 21 giugno 2020 (quarto anno dal closing) è iniziato il processo di determinazione della proporzione di convertibilità e del relativo tasso delle Azioni Visa Incorporated Series C Convertible Participating Preferred Stock. Il processo terminerà nel corso del terzo trimestre 2020.

  • la stipula di nuovi interest rate swap di fair value hedge per un nominale di 3.684 milioni di euro;
  • estinzione di interest rate swap di fair value hedge su titoli alienati, le cui variazioni di fair value erano oggetto di copertura, per un nozionale di 2.160 milioni di euro.

OPERATIVITA' ASSICURATIVA

Attività finanziarie al Costo ammortizzato

tab. A6.5 - Movimentazione attività finanziarie al costo ammortizzato (milioni di euro)

Finanziamenti e
crediti
Titoli a reddito fisso Totale
Saldo al 1° gennaio 2020 13 1.729 1.742
Acquisti 140 140
Variaz. per costo ammortizzato - 2 2
Variazioni del fair value a CE - - -
Var.ni per op. di CFH - - -
Variazioni per impairment -
Variazioni nette 18 18
Effetti delle vendite a CE - - -
Ratei - 18 18
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (79) (79)
Saldo al 30 Giugno 2020 31 1.810 1.841

Crediti

I crediti finanziari ammontano a 31 milioni di euro e si riferiscono a crediti per commissioni di gestione dei fondi interni di Poste Vita e crediti per quote di fondi venduti ma non ancora incassati.

Titoli a reddito fisso

I titoli a reddito fisso si riferiscono esclusivamente al patrimonio libero delle società Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA, con un fair value52 complessivo di 2.038 milioni di euro al 30 giugno 2020. Tali titoli sono rettificati per tener conto del relativo impairment, il cui fondo al 30 giugno 2020 ammonta a circa 1 milione di euro.

Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo

tab. A6.6- Movimentazione attività finanziarie al FVTOCI (milioni di euro)
Titoli a reddito fisso Altri investimenti Totale
Saldo al 1° gennaio 2020 101.927 539 102.466
Acquisti 12.338 - 12.338
Trasf.ti riserve di PN (136) - (136)
Variaz. per costo ammortizzato 75 - 75
Variazioni del fair value a PN (238) (7) (245)
Variazioni del fair value a CE - - -
Var.ni per op. di CFH - - -
Effetti delle vendite a CE 19 - 19
Ratei 724 - 724
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (11.456) - (11.456)
Saldo al 30 Giugno 2020 103.253 532 103.785

52 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 1 per 1.739 milioni di euro e di Livello 2 per 299 milioni di euro.

Gli strumenti finanziari in commento hanno registrato una variazione negativa netta di fair value per 245 milioni di euro, di cui una quota di 242 milioni di euro, dovuta principalmente a minusvalenze nette da valutazione di titoli detenuti da Poste Vita SpA, è stata retrocessa agli assicurati e rilevata nell'apposita riserva tecnica con il meccanismo dello "shadow accounting", e una quota di 3 milioni di euro si è riflessa in una corrispondente variazione negativa dell'apposita riserva di Patrimonio netto.

Titoli a reddito fisso

Al 30 giugno 2020 i titoli a reddito fisso si riferiscono a investimenti detenuti principalmente da Poste Vita SpA per 103.253 milioni di euro (valore nominale 93.172 milioni di euro) rappresentati da strumenti emessi da Stati e primarie società europei. I titoli in commento sono destinati prevalentemente alla copertura di Gestioni separate, i cui utili e perdite da valutazione vengono integralmente retrocessi agli assicurati e rilevati in apposita riserva tecnica con il meccanismo dello shadow accounting. La voce in commento comprende obbligazioni emesse dalla CDP SpA per un fair value di 754 milioni di euro. L'impairment cumulato al 30 giugno 2020 ammonta a circa 56 milioni di euro pressoché interamente retrocesso agli assicurati con il meccanismo dello shadow accounting.

Altri investimenti

Al 30 giugno 2020 gli Altri investimenti sono costituiti per 532 milioni di euro da un private placement del tipo Costant Maturity Swap di Cassa Depositi e Prestiti classificato nella categoria FVTOCI. Il decremento di fair value registrato nel periodo di 7 milioni di euro è stato retrocesso agli assicurati mediante il meccanismo dello shadow accounting.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

tab. A6.7 - Movimentazione attività finanziarie al FVTPL (milioni di euro)
Crediti Titoli a reddito fisso Quote fondi comuni
d'investimento
Azioni Altri investimenti Totale
Saldo al 1° gennaio 2020 - 1.499 35.928 177 21 37.625
Acquisti 345 2.875 103 - 3.323
Variazioni del fair value vs CE - (75) (471) (22) - (568)
Variazioni nette - -
Effetti delle vendite a CE - (3) (46) (11) - (60)
Ratei - 19 - - - 19
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (247) (3.336) (83) - (3.666)
Saldo al 30 Giugno 2020 - 1.538 34.950 164 21 36.673

Titoli a reddito fisso

Al 30 giugno 2020, i titoli a reddito fisso, pari a 1.538 milioni di euro, sono costituiti per 1.483 milioni di euro da strumenti corporate emessi da primari emittenti e per 55 milioni di euro da BTP stripped Zero Coupon. Gli strumenti finanziari in commento sono posti a copertura dei prodotti collegati a Gestioni separate per 1.136 milioni di euro, per 288 milioni di euro sono posti a copertura di polizze di Ramo III e per i rimanenti 59 milioni di euro si riferiscono al patrimonio libero della Compagnia.

Quote fondi comuni di investimento

Al 30 giugno 2020 le quote di fondi comuni di investimento pari a 34.950 milioni di euro sono posti a copertura delle gestioni separate di Ramo I (31.306 milioni di euro) e di polizze di Ramo III (3.638 milioni di euro); il complemento al saldo si riferisce a investimenti del patrimonio libero della compagnia (6 milioni di euro), si veda al riguardo anche quanto riportato nella Nota 11 – Ulteriori informazioni – Entità strutturate non consolidate. Nel periodo in commento sono stati effettuati disinvestimenti netti nei fondi per 461 milioni di euro e il fair value ha subito un decremento di circa 471 milioni di euro, effetto quasi interamente retrocesso agli assicurati con il meccanismo dello shadow accounting.

Al 30 giugno 2020 gli investimenti a prevalente composizione azionaria ammontano a 32.197 milioni di euro, le quote di fondi comuni immobiliari ammontano a 1.692 milioni di euro mentre gli investimenti in fondi comuni a prevalente composizione obbligazionaria sono pari a 1.061 milioni di euro.

Azioni

Gli investimenti in Azioni ammontano a 164 milioni di euro, e sono effettuati a fronte di prodotti di Ramo I collegati a Gestioni separate e di Ramo III. La variazione del periodo è da attribuirsi principalmente all'effetto congiunto di investimenti netti per circa 20 milioni di euro e al decremento di fair value per circa 22 milioni di euro.

Altri investimenti

Gli Altri investimenti ammontano a 21 milioni di euro e si riferiscono a un titolo del tipo Costant Maturity Swap della Cassa Depositi e Prestiti (valore nominale di 22 milioni di euro) posto a copertura dei prodotti collegati a Gestioni separate.

OPERATIVITA' POSTALE E COMMERCIALE

Attività finanziarie al Costo ammortizzato

tab. A6.8 - Finanziamenti e crediti al costo ammortizzato (milioni di euro)
Saldo al 30.06.20 Saldo al 31.12.19
Attività
non correnti
Attività
correnti
-
Totale
-
Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale
Finanziamenti 21 - -
21
-
- - -
Crediti
Depositi in garanzia
Vs. acquirenti alloggi di servizio
37
-
19
17
56
17
37
-
25
23
62
23
Vs. Altri
Fondo svalutazione crediti finanziari
3
34
-
2
20
(20)
5
54
(20)
4
33
-
2
20
(20)
6
53
(20)
Totale 58 19 77 37 25 62

La voce Finanziamenti di 21 milioni di euro si riferisce al prestito concesso alla collegata FSIA Investimenti Srl il 23 giugno 2020 e rimborsabile in un'unica soluzione il 29 settembre 2023.

I crediti per Depositi in garanzia sono relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di Interest rate swap.

I crediti verso Altri, per un valore nominale di 50 milioni di euro, si riferiscono al credito residuo verso Invitalia SpA per la cessione di Banca del Mezzogiorno-MedioCreditoCentrale SpA (BdM) avvenuta in data 7 agosto 2017.

tab. A6.9- Movimentazione attività finanziarie al FVTOCI (milioni di euro)
Titoli a reddito fisso Azioni Totale
Saldo al 1° gennaio 2020 524 23 547
Acquisti - 15 15
Trasf.ti riserve di PN - - -
Variaz. per costo ammortizzato - - -
Variazioni del fair value a PN (3) 1 (2)
Variazioni del fair value a CE (5) - (5)
Var.ni per op. di CFH - - -
Effetti delle vendite a CE - - -
Ratei 5 - 5
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (5) (5) (10)
Saldo al 30 Giugno 2020 516 34 550

Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo

Titoli a reddito fisso

I titoli a reddito fisso si riferiscono a BTP per un valore nominale complessivo di 500 milioni di euro. Di questi 375 milioni di euro sono oggetto di Interest rate swap di fair value hedge.

Azioni

La voce comprende:

  • per 75 milioni di euro la partecipazione in CAI SpA (ex Alitalia CAI SpA), acquisita nell'esercizio 2013 e interamente svalutata nell'esercizio 2014;
  • per 24 milioni di euro la partecipazione in MFM Investments Ltd, acquisita in data 9 agosto 2019 per la prima tranche di 15 milioni di euro e in data 13 maggio 2020 per la seconda tranche di 9 milioni di euro;
  • per 5 milioni di euro la partecipazione in sennder GmbH acquisita in data 11 novembre 2019;
  • per 5 milioni di euro la partecipazione di Milkman SpA acquisita in data 24 aprile 2020.

Infine, in data 9 aprile 2020 la società Innovazione e Progetti ScpA, già in liquidazione, è stata cancellata dal registro delle imprese.

Le operazioni societarie intervenute nel semestre 2020, sono descritte nella nota 3.1 – Principali operazioni societarie.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

La voce si riferisce agli strumenti finanziari partecipativi (ex art. 2346 comma 6 del Codice Civile) derivanti dalla conversione di Contingent Convertible Notes53 il cui valore, al 30 giugno 2020, è pari a zero.

53 Si tratta delle Contingent Convertible Notes di originari 75 milioni di euro e durata ventennale, emesse dalla Midco SpA, società che a sua volta detiene il 51% della compagnia Alitalia SAI SpA, sottoscritte da Poste Italiane SpA in data 23 dicembre 2014 nell'ambito dell'operazione strategica finalizzata all'ingresso della Compagnia Etihad Airways nel capitale sociale di Alitalia SAI, senza alcuna interessenza di Poste Italiane nella gestione della società emittente o della sua controllata. Il pagamento degli interessi e del capitale era previsto contrattualmente se, e nella misura in cui, fossero esistite risorse liquide disponibili. A seguito del verificarsi delle condizioni negative previste contrattualmente,

Strumenti finanziari derivati

tab. A6.10 - Movimentazione degli strumenti finanziari derivati (milioni di euro)

I° semestre 2020
Saldo al 1° gennaio 2020 Cash Flow
hedging
Fair value
hedging
Fair value vs.
conto
economico
Totale
(6) (16) - (22)
Incrementi/(decrementi) - - 1 1
Proventi / (Oneri) a CE - - - -
Operazioni completate (*) (1) 5 - 4
Saldo al 30 Giugno 2020 (7) (11) 1 (17)
di cui:
Strumenti derivati attivi - - 1 1
Strumenti derivati passivi (7) (11) - (18)

* Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione e l'estinzione di Interest rate swap relativi a titoli ceduti.

Al 30 giugno 2020 gli strumenti derivati in essere sono rappresentati:

  • da un contratto di Interest rate swap di cash flow hedging stipulato nell'esercizio 2013 per la protezione dei flussi finanziari del Prestito obbligazionario di 50 milioni di euro emesso in data 25 ottobre 2013 (Nota B8 – Passività finanziarie); con tale operazione, la Capogruppo ha assunto l'obbligazione di corrispondere il tasso fisso del 4,035% e ha venduto il tasso variabile del prestito obbligazionario pari, al 30 giugno 2020, al 0,953%.
  • da nove contratti di Interest rate swap di fair value hedging, stipulati nell'esercizio 2010 per la protezione del valore di BTP con un nozionale di 375 milioni di euro; con tali strumenti la Capogruppo ha venduto il tasso fisso dei titoli del 3,75% acquistando un tasso variabile.
  • da tre contratti di swap stipulati nel corso del primo semestre 2020 dalla Capogruppo, a copertura gestionale dei costi del carburante relativi al trasporto aereo della corrispondenza effettuato per il tramite della controllata Poste Air Cargo Srl per il triennio 2020-2022.

OPERATIVITA' PAGAMENTI E MONETICA

Attività finanziarie al Costo ammortizzato

Le attività finanziarie al costo ammortizzato si riferiscono esclusivamente a crediti finanziari del Patrimonio IMEL per un importo di 121 milioni di euro.

Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo

Le attività finanziarie al fair value rilevato nella altre componenti di Conto economico complessivo si riferiscono interamente all'investimento nella società Tink AB per un importo di 21 milioni di euro (si veda al riguardo anche quanto riportato nella nota 3.1 – Principali operazioni societarie).

nell'esercizio 2017 il prestito è stato convertito in strumenti finanziari partecipativi (ex. art. 2346 comma 6 del Codice Civile) dotati degli stessi diritti patrimoniali associati alle Notes.

A7 - RIMANENZE (173 milioni di euro)

tab. A7 - Rimanenze

Descrizione Saldo al 31.12.19 Variazioni economiche Saldo al 30.06.2020
Immobili destinati alla vendita 123 3 126
Prodotti in corso di lav.ne, semilavorati, finiti e merci 9 - 9
Materie prime, sussidiarie e di consumo 8 30 38
Totale 140 33 173

Gli immobili destinati alla vendita sono integralmente riferiti ad una porzione del portafoglio immobiliare di EGI SpA, il cui fair value54 al 30 giugno 2020 è di circa 297 milioni di euro.

La variazione della voce materie prime, sussidiarie e di consumo si riferisce principalmente ai dispositivi di protezione, gel disinfettante e altri materiali acquistati nel corso del semestre in commento e che verranno utilizzati nei prossimi mesi.

A8 - CREDITI COMMERCIALI (2.339 milioni di euro)

tab. A8 - Crediti commerciali (milioni di euro)
Descrizione Attività non
correnti
Saldo al 30.06.2020
Attività
correnti
-
Totale
-
Attività non
correnti
Saldo al 31.12.19
Attività
correnti
Totale
Crediti vs. clienti 5 2.144 2.149 5 2.113 2.118
Crediti vs. Controllante (MEF) - 183 183 - 45 45
Crediti vs. imprese controllate, collegate e a controllo congiunto - 1 1 - 1 1
Anticipi a fornitori - 6 6 - 7 7
Totale 5 2.334 2.339 5 2.166 2.171

Crediti verso clienti

tab. A8.1 - Crediti verso clienti (milioni di euro)
Saldo al 30.06.2020 Saldo al 31.12.19
Descrizione Attività non
correnti
Attività correnti -
-
Totale
-
-
Attività non
correnti
Attività
correnti
Totale
Ministeri
ed Enti Pubblici
- 456 -
456
-
- 520 520
Cassa Depositi e Prestiti - 440 440 - 451 451
Crediti per pacchi, corriere espresso e pacco celere - 537 537 - 327 327
Corrispondenti esteri - 419 419 - 357 357
Crediti per servizi SMA e altri servizi a valore aggiunto 17 235 252 17 240 257
Crediti per conti correnti con saldo debitore - 38 38 - 38 38
Crediti per altri servizi BancoPosta - 115 115 - 105 105
Crediti per gestione immobiliare - 10 10 - 8 8
Crediti verso altri clienti 1 455 456 1 579 580
Fondo svalutazione crediti verso clienti (13) (561) (574) (13) (512) (525)
Totale 5 2.144 2.149 5 2.113 2.118

Nel dettaglio55:

I crediti verso Ministeri ed Enti pubblici si riferiscono principalmente a:

– Servizi Integrati di notifica e gestione della corrispondenza per complessivi 151 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali;

54 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il

valore indicato è di livello 3. 55 Al 30 giugno 2020 nel saldo dei crediti commerciali sono compresi 11 milioni di euro, al netto del relativo fondo svalutazione crediti, riferiti a crediti per fitti attivi non rientranti nelle disposizioni dell'IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti con i clienti.

  • Rimborsi spese immobili, veicoli e vigilanza sostenute per conto del Ministero dello Sviluppo Economico per 80 milioni di euro56, di cui 62 milioni di euro oggetto di azione giudiziale intentata da Poste Italiane per il riconoscimento di oneri vari derivanti dall'utilizzo di immobili. In data 30 aprile 2020 è stata pubblicata la sentenza parzialmente favorevole per Poste Italiane, la sentenza è stata notificata al MiSE e da quest'ultimo impugnata dinanzi alla Corte di Appello con udienza, ad oggi, fissata al 30 novembre 2020.
  • Servizi di spedizione di corrispondenza senza materiale affrancatura con utilizzo dei conti di credito per complessivi 63 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali.
  • Rimborso delle Integrazioni tariffarie all'editoria, riferito alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento dell'Editoria, per complessivi 38 milioni di euro, di cui 12 milioni di euro maturati nel semestre. Di tali crediti circa 13 milioni di euro sono privi di copertura finanziaria nel Bilancio dello Stato e sono interamente svalutati.
  • Servizi di pagamento delle pensioni e voucher INPS per 21 milioni di euro.

In generale, per l'incasso di taluni crediti verso pubbliche amministrazioni centrali e locali si rilevano ritardi dovuti in prevalenza a mancanza di stanziamenti nei bilanci delle diverse amministrazioni ovvero nella stipula di contratti o convenzioni. Al riguardo, proseguono le azioni finalizzate al rinnovo delle convezioni scadute57 e a sollecitare le richieste di stanziamento.

Il fondo svalutazione crediti verso clienti è commentato nella Nota 5 – Analisi e presidio dei rischi.

(milioni di euro)
Saldo al 30.06.2020 Saldo al 31.12.19
162 31
29 28
21 15
1 1
3 2
(33) (32)
183 45

Crediti verso Controllante (MEF)

56 Vedi infra, Ricavi e crediti verso lo Stato in cui sono riportate le esposizioni complessive verso il Ministero dello

Sviluppo Economico (81 milioni di euro) comprendenti crediti per servizi di postalizzazione e altri servizi. 57 La principale convenzione scaduta riguarda i rapporti con l'Agenzia delle Entrate per il servizio di incasso e rendicontazione bollettini.

I crediti per compensi del Servizio Universale sono così composti:

tab. A8.2.1 - Crediti per Servizio Universale (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 30.06.2020 Saldo al 31.12.19
Primo semestre 2020 131 -
Residuo esercizio 2012 23 23
Residuo esercizio 2005 8 8
Totale 162 31

Nel corso del primo semestre 2020 sono maturati crediti per 131 milioni di euro, non ancora incassati al 30 giugno 2020. L'ammontare del compenso è stato rilevato in base a quanto definito nel nuovo Contratto di Programma 2020-2024, in vigore dal 1° gennaio 2020, per il quale è in corso la procedura per l'approvazione da parte della Commissione Europea.

  • I crediti per servizi delegati si riferiscono esclusivamente a quanto maturato nel semestre e sono relativi alla remunerazione dei servizi svolti dal BancoPosta per conto dello Stato e disciplinati da apposita Convenzione con il MEF sottoscritta il 22 maggio 2020 per il triennio 2020-2022.
  • I crediti per la remunerazione della raccolta su c/c si riferiscono esclusivamente a quanto maturato nel semestre e sono pressoché interamente relativi a depositi di risorse rivenienti da conti accesi dalla Pubblica Amministrazione e di pertinenza del Patrimonio BancoPosta.

Il Fondo svalutazione crediti verso Controllante è commentato nella Nota 5 – Analisi e presidio dei rischi.

tab. A9 - Altri crediti e attività (milioni di euro)
Saldo al 30.06.2020 Saldo al 31.12.19
Descrizione Note Attività non
correnti
Attività correnti -
-
Totale
-
-
Attività non
correnti
Attività correnti Totale
Crediti per sostituto di imposta 3.487 591 4.078 3.645 548 4.193
Crediti verso enti previdenziali e assistenziali (escl. accordi CTD) - 149 149 - 94 94
Crediti per accordi CTD 61 80 141 66 81 147
Crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari - 81 81 - 79 79
Ratei e risconti attivi di natura commerciale e altre attività - 17 17 - 12 12
Crediti tributari - 15 15 - 17 17
Crediti per interessi attivi su rimborso IRES - 47 47 - 47 47
Crediti per interessi attivi su rimborso IRAP - - - - - -
Crediti diversi 23 204 227 19 205 224
Fondo svalutazione crediti verso altri (1) (136) (137) (1) (145) (146)
Totale 3.570 1.048 4.618 3.729 938 4.667

A9 - ALTRI CREDITI E ATTIVITA' (4.618 milioni di euro)

In particolare:

  • I crediti per sostituto di imposta, si riferiscono principalmente:
  • per 2.185 milioni di euro ai crediti non correnti per l'anticipazione di Poste Vita SpA, per gli esercizi 2014-2019, delle ritenute e delle imposte sostitutive sui capital gain delle polizze Vita58;
  • per 1.300 milioni di euro alla rivalsa sui titolari di buoni fruttiferi postali in circolazione e di polizze assicurative dei Rami III e V dell'imposta di bollo maturata al 30 giugno 202059; un corrispondente

58 Dell'ammontare complessivo in commento, una quota di 65 milioni di euro, determinata con riferimento alle riserve risultanti alla data del 30 giugno 2020, non è stata ancora versata ed è iscritta tra gli Altri debiti tributari (tab. B10.3). 59 Introdotta dall'art. 19 del DL 201/2011 convertito con modifiche dalla Legge 214/2011 con le modalità previste con

ammontare è iscritto negli Altri debiti tributari sino alla scadenza o estinzione anticipata dei buoni fruttiferi postali o delle polizze assicurative, data in cui l'imposta dovrà essere versata all'Erario (tab. B10.3);

  • per 496 milioni di euro ad acconti versati all'Erario per imposta di bollo da assolvere in modo virtuale nel 2020 e 2021 da recuperare dalla clientela di Poste Italiane.
  • I crediti per accordi CTD sono costituiti da salari da recuperare a seguito degli accordi stipulati tra Poste Italiane SpA e le Organizzazioni Sindacali sul tema delle riammissioni giudiziali di personale già assunto in Azienda con contratto a tempo determinato. La voce, del valore attuale complessivo residuo di 141 milioni di euro, si riferisce a crediti verso: il personale, le gestioni previdenziali e i fondi pensione. In particolare, la voce comprende un credito verso INPS (ex IPOST) di 42 milioni di euro ritenuto interamente esigibile, e costituito da sei rate di 6,9 milioni di euro ciascuna scaduta tra il 30 giugno 2012 e il 31 dicembre 2014; per il recupero dello stesso sono in corso trattative e, in caso di esito negativo, Poste Italiane si riserva l'adozione di tutte le misure necessarie per la migliore tutela dei propri diritti.
  • I crediti verso enti previdenziali e assistenziali si riferiscono per 48 milioni di euro a somme relative ai periodi di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa per Covid-19, che l'Azienda ha anticipato ai propri dipendenti e che, a seguito dell'accesso alle prestazioni del Fondo di Solidarietà Bilaterale presso INPS, abilitato dalla sottoscrizione dell'accordo sindacale del 30 aprile 2020, saranno recuperate mediante conguaglio con i contributi dovuti all'Istituto Previdenziale.
  • I crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari si riferiscono per 68 milioni di euro ad ammontari pignorati e non assegnati ai creditori, in corso di recupero, e per 13 milioni di euro a somme sottratte a Poste Italiane SpA nel dicembre 2007 a seguito di un tentativo di frode, ancora oggi giacenti presso un istituto di credito estero. Con riferimento a tale ultima partita, si è in attesa che il completamento delle formalità giudiziarie ne consenta lo svincolo. Dei rischi di incasso su tali partite si tiene conto nel Fondo svalutazione crediti verso altri.
  • I crediti per interessi attivi su rimborso IRES, quasi totalmente della Capogruppo, si riferiscono agli interessi maturati sino al 30 giugno 2020 sul credito per IRES derivante dalla mancata deduzione ai fini IRAP del costo del lavoro. Per il recupero di gran parte del credito, di complessivi 55 milioni di euro, sono stati instaurati due contenziosi presso la Commissione Tributaria Provinciale di Roma, che ha accolto i ricorsi di Poste Italiane e dichiarato che l'Agenzia delle Entrate di Roma è tenuta al rimborso delle somme richieste. Avverso entrambe le sentenze, l'Agenzia delle entrate ha proposto appello alla Commissione Tributaria regionale, che, per una delle due cause, è stato accolto in data 23 marzo 2018. Poste Italiane ha impugnato tale sentenza di fronte alla Suprema Corte di Cassazione. Nell'ultimo trimestre del 2019, tuttavia, la Corte di Cassazione ha avuto modo di pronunciarsi su altro procedimento in merito alla operatività del rimborso ex. D.L. 201/11; rispetto alla sentenza emessa si riscontra una omogeneità di circostanze giuridico-formali che inducono a ritenere che il principio di diritto, di cui alla predetta sentenza della Corte di legittimità, possa esplicare i propri effetti anche nei giudizi in essere. Degli elementi di incertezza sull'esito finale della vicenda si tiene conto nel Fondo svalutazione crediti verso altri.

Decreto MEF del 24 maggio 2012: Modalità di attuazione dei commi da 1 a 3 dell'articolo 19 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, in materia di imposta di bollo su conti correnti e prodotti finanziari (G.U. n. 127 del 1° giugno 2012).

La movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso altri è commentato nella Nota 5 – Analisi e presidio dei rischi.

A10 - CASSA E DEPOSITI BANCOPOSTA (4.222 milioni di euro)

tab. A10 - Cassa e depositi BancoPosta (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 30.06.2020 Saldo al 31.12.19
Denaro e valori in cassa 2.062 3.487
Depositi bancari 2.160 816
Totale 4.222 4.303

La voce afferisce esclusivamente alle attività del Patrimonio BancoPosta.

Il denaro e i valori in cassa sono rivenienti dalla raccolta effettuata su conti correnti postali e prodotti di risparmio postale (sottoscrizione di Buoni Fruttiferi Postali e versamenti sui libretti di deposito), o da anticipazioni prelevate presso la Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali; tali disponibilità, giacenti presso gli Uffici Postali (892 milioni di euro) e presso le Società di service60 (1.170 milioni di euro), non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate. I depositi bancari sono strumentali al funzionamento del Patrimonio destinato ed includono somme versate sul conto aperto presso Banca d'Italia, destinato ai regolamenti interbancari.

A11 - DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI (5.337 milioni di euro)

tab. A11 - Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 30.06.2020 Saldo al 31.12.19
Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato 3.332 1.638
Depositi presso il MEF 1.979 495
Denaro e valori in cassa 26 16
Totale 5.337 2.149

La voce al 30 giugno 2020 comprende disponibilità vincolate per circa 2.702 milioni di euro, di cui 1.766 milioni di euro costituiti da liquidità posta a copertura di riserve tecniche assicurative, 902 milioni di euro si riferiscono a risorse sul deposito presso il MEF, cd conto "Buffer", raccolte presso la clientela e assoggettate al vincolo d'impiego, 20 milioni di euro vincolati in conseguenza di provvedimenti giudiziali relativi a contenziosi di diversa natura e 14 milioni di euro per gestioni di incassi in contrassegno e altri vincoli.

60 Svolgono attività di trasporto e custodia valori in attesa di essere versati alla Tesoreria dello Stato.

PATRIMONIO NETTO

B1 – PATRIMONIO NETTO (8.874 milioni di euro)

La seguente tabella rappresenta il raccordo del Patrimonio netto e il risultato di Poste Italiane SpA con il Patrimonio netto e il risultato del Gruppo:

tab. B1 - Raccordo del Patrimonio Netto (milioni di euro)

Patrimonio netto
30.06.20
Variazioni
patrimoniali I
Semestre 2020
Risultato I
Patrimonio netto
Semestre 2020
Bilancio Poste Italiane SpA 5.280 (1.323) 275 6.328
- Saldo dei risultati delle società partecipate consolidate 5.621 - 433 5.188
- Valutazione delle partecipazioni con il metodo del Patrimonio netto 105 - (10) 115
- Saldo delle riserve FV e CFH delle società partecipate 15 (4) - 19
- Differenze attuariali su TFR società partecipate (5) - - (5)
- Provvigioni da ammortizzare Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA (33) - 1 (34)
- Effetti conferimenti e cessioni di rami d'azienda tra società del gruppo: (70) - - (70)
- Effetti da operazioni tra società del Gruppo (inclusi dividendi) (2.397) - (164) (2.233)
- Eliminazione rettifiche di valore di partecipazioni consolidate 594 - 11 583
- Ammortamento sino al 1°gennaio 2004/ Impairment Avviamento (138) - - (138)
- Impairment gruppi di attività in dismissione (40) - - (40)
- Rilevazione delle passività per opzioni d'acquisto (49) (49) - -
- Altre rettifiche di consolidamento (15) - - (15)
Patrimonio netto del Gruppo 8.868 (1.376) 546 9.698
- Patrimonio netto di Terzi
(escluso risultato)
6 6 - -
- Risultato di Terzi - - - -
Patrimonio netto di Terzi 6 6 - -
TOTALE PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO 8.874 (1.370) 546 9.698

Al 30 giugno 2020 l'utile per azione è di 0,419 euro (0,587 euro al 30 giugno 2019).

B2 - CAPITALE SOCIALE (1.306 milioni di euro)

Il Capitale sociale di Poste Italiane SpA è costituito da n. 1.306.110.000 azioni ordinarie, prive di indicazione del valore nominale.

Al 30 giugno 2020, la Capogruppo possiede n. 5.257.965 azioni proprie (pari allo 0,4026% del capitale sociale). Tutte le azioni emesse sono sottoscritte e versate e non sono state emesse azioni privilegiate.

B3 – OPERAZIONI CON GLI AZIONISTI

Come deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 15 maggio 2020, in data 24 giugno 2020 la Capogruppo ha distribuito dividendi per 402 milioni di euro (dividendo unitario pari a euro 0,309) quale saldo per l'esercizio 2019, tenuto conto dell'acconto di 200 milioni di euro (dividendo unitario pari a euro 0,154) già pagato nel mese di novembre 2019.

.

B4 – RISERVE (1.721 milioni di euro)

tab. B4 - Riserve (milioni di euro)
Riserva legale Riserva per il
Patrimonio
BancoPosta
Riserva fair value Riserva Cash
Flow Hedge
Riserva da
partecipazioni
valutate con il
metodo del
patrimonio netto
Riserva piani di
incentivazione
Totale
Saldo al 1° gennaio 2020 299 1.210 1.018 115 2 2 2.646
Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio - - (1.175) 105 - - (1.070)
Effetto fiscale sulla variazione di fair value - - 335 (30) - - 305
Trasferimenti a Conto economico da realizzo - - (231) (4) - - (235)
Effetto fiscale sui trasferimenti a Conto economico - - 66 1 - - 67
Incremento/(Decremento) per perdite attese - - 7 - - - 7
Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto (al
netto dell'effetto fiscale)
- - - - - - -
-
Proventi/(Oneri) imputati direttamente a Patrimonio netto
- - (998) 72 - - (926)
Ricl. a riserve relative a gruppi di attività e passività in dismissione - - - - - - -
Piani di incentivazione - - - - - 1 1
Altre variazioni - - - - - - -
Saldo al 30 giugno 2020 299 1.210 20 187 2 3 1.721

La riserva fair value accoglie le variazioni di valore delle Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo. Nel corso del primo semestre 2020 la variazione negativa netta del fair value, di complessivi 1.175 milioni di euro, include:

  • per 1.170 milioni di euro, la variazione negativa netta del valore degli strumenti nell'ambito dell'Operatività Finanziaria;
  • per 3 milioni di euro, la variazione negativa netta del valore degli strumenti nell'ambito dell'Operatività Assicurativa;
  • per 2 milioni di euro, la variazione negativa netta del valore degli strumenti nell'ambito dell'Operatività Postale e Commerciale.

La riserva di cash flow hedge accoglie le variazioni di fair value della parte "efficace" degli strumenti derivati di copertura dei flussi di cassa futuri. Nel corso del primo semestre 2020 la variazione positiva netta di fair value, di complessivi 105 milioni di euro, si riferisce quasi interamente agli strumenti finanziari derivati del Patrimonio BancoPosta.

La riserva Piani di Incentivazione accoglie la stima delle valutazioni di periodo relative al piano di incentivazione a lungo termine "ILT Performance Share" e al piano di incentivazione a breve termine MBO, effettuata sulla base di quanto previsto dal principio contabile IFRS 2.

PASSIVO

B5 - RISERVE TECNICHE ASSICURATIVE (141.978 milioni di euro)

Riguardano gli impegni delle controllate Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA nei confronti degli assicurati, comprensivi delle passività differite risultanti dall'applicazione del meccanismo dello shadow accounting e sono così composte:

tab. B5 - Riserve tecniche assicurative (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
30.06.20
Saldo al
31.12.19
Riserve matematiche 125.741 123.820
Riserve per somme da pagare 1.074 663
Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati 4.238 3.930
Altre Riserve 10.697 11.641
per spese di gestione 75 79
passività differite verso gli assicurati 10.622 11.562
Riserve tecniche danni 228 207
Totale 141.978 140.261

La riserva per passività differite verso gli assicurati accoglie le quote di utili e perdite da valutazione di competenza degli assicurati, agli stessi attribuite secondo il meccanismo dello shadow accounting.

Il dettaglio delle variazioni intervenute è riportato nella tabella della Variazione riserve tecniche assicurative e oneri relativi a sinistri, nelle note al Conto economico consolidato.

B6 - FONDI PER RISCHI E ONERI (1.279 milioni di euro)

(milioni di euro)
Saldo al 1°
gennaio 2020
Accant.ti Oneri
finanziari
Assorbimenti
a Conto
economico
Utilizzi Saldo al
30.06.20
211
291
59
276
329
20
99 1 - (3) (4) 93
1.218 248 - (48) (139) 1.279
471
717 808
1.218 1.279
241
313
54
68
421
22
501
7
7
11
221
-
1
-
-
-
-
-
-
(20)
(23)
-
(2)
-
-
(17)
(6)
(6)
(11)
(92)
(3)

(1) Gli accantonamenti netti al Costo del lavoro ammontano a 9 milioni di euro. I costi per servizi (assistenze legali) ammontano a circa 2 milioni di euro.

Nel dettaglio:

• Il Fondo rischi operativi si riferisce prevalentemente a passività derivanti dall'operativa finanziaria in ambito BancoPosta. Gli accantonamenti del periodo riflettono principalmente rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale emessi in anni passati e spese da sostenersi in esito a pignoramenti subiti dal BancoPosta in qualità di terzo pignorato. Gli assorbimenti a Conto economico sono dovuti al venir meno di passività identificate in passato e si riferiscono principalmente all'iniziativa volontaria di tutela, intrapresa e conclusa nel corso dell'esercizio 2019, per il fondo Europa Immobiliare I. Gli utilizzi sono riconducibili principalmente a rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale.

  • Il Fondo vertenze con terzi è costituito a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi di varia natura con fornitori e terzi, giudiziali ed extragiudiziali, alle relative spese legali, nonché a sanzioni amministrative, penali e indennizzi nei confronti della clientela. Le variazioni intervenute nel periodo si riferiscono all'aggiornamento delle passività stimate e ad utilizzi per passività definite.
  • Il Fondo vertenze con il personale è costituito a fronte delle passività che potrebbero emergere in esito a contenziosi e vertenze di lavoro promossi a vario titolo. Gli accantonamenti netti di 11 milioni di euro riguardano l'aggiornamento delle passività stimate e delle relative spese legali, tenuto conto dei livelli complessivi di soccombenza consuntivati in esito a giudizi.
  • Il Fondo oneri del personale è costituito a copertura di prevedibili passività afferenti il costo del lavoro, certe o probabili. Si incrementa nel periodo per il valore stimato di nuove passività (221 milioni di euro) e si decrementa per passività definite (11 milioni di euro).
  • Il Fondo di incentivazione agli esodi riflette la stima delle passività che il Gruppo si è impegnato irrevocabilmente a sostenere per trattamenti di incentivazione all'esodo su base volontaria, secondo le prassi gestionali in atto con le Rappresentanze Sindacali per un definito numero di dipendenti che risolveranno il loro rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2021. Il fondo è stato utilizzato nel semestre per 92 milioni di euro.

B7 - TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO (1.072 milioni di euro)

tab. B7 - Movimentazione TFR (milioni di euro)
I° semestre
2020
Saldo al 1° gennaio 1.135
Costo relativo alle prestazioni correnti -
Componente finanziaria 4
Effetto (utili)/perdite attuariali -
Utilizzi dell'esercizio (67)
Riduzioni a seguito accordi CTD 2012 e 2013 -
Rettifiche -
Riclassifiche -
Saldo a fine periodo 1.072

Il costo relativo alle prestazioni correnti è rilevato nel costo del lavoro mentre la componente finanziaria dell'accantonamento è iscritta negli Oneri finanziari.

Le principali assunzioni attuariali applicate nel calcolo del TFR sono le seguenti:

tab. B7.1 - Basi tecniche economico-finanziarie

30.06.2020 31.12.2019
Tasso di attualizzazione 0,450% 0,550%
Tasso di inflazione 1,500% 1,500%
Tasso annuo incremento TFR 2,625% 2,625%

tab. B7.2 - Basi tecniche demografiche

30.06.2020
Mortalità ISTAT 2018 differenziata per sesso
Tassi di inabilità Tavola INPS 1998 differenziata per sesso
Tasso di Turnover del personale Tavola specifica con tassi differenziati per anzianità di servizio
Tasso di anticipazione Tavola specifica con tassi differenziati per anzianità di servizio
Pensionamento In accordo alle regole INPS

Le basi tecniche demografiche non hanno subito variazioni nel semestre in commento.

B8 - PASSIVITA' FINANZIARIE (92.671 milioni di euro)
------------------------------------------------------ -- -- --
tab. B8 - Passività finanziarie Saldo al 30.06.20 Saldo al 31.12.19 (milioni di euro)
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Passività finanziarie al costo ammortizzato 11.185 73.050 84.235 8.424 65.502 73.926
Debiti per conti correnti postali - 53.026 53.026 - 48.317 48.317
Finanziamenti 10.173 8.697 18.870 7.364 5.454 12.818
Obbligazioni 50 - 50 50 - 50
Debiti vs. istituzioni finanziarie 10.123 8.697 18.820 7.314 5.454 12.768
Debiti per leasing 1.012 226 1.238 1.060 219 1.279
MEF conto tesoreria dello Stato - 2.964 2.964 - 4.542 4.542
Altre passività finanziarie - 8.137 8.137 - 6.970 6.970
Passività finanziarie al FVTPL 49 - 49 - - -
Passività finanziaria per acquisto quote di minoranza 49 - 49 - - -
Strumenti finanziari derivati 8.355 32 8.387 5.540 50 5.590
Cash flow hedging 58 (3) 55 76 31 107
Fair Value hedging 8.297 17 8.314 5.449 18 5.467
Fair Value vs. conto economico - 18 18 15 1 16
Totale 19.589 73.082 92.671 13.964 65.552 79.516

Debiti per conti correnti postali

I Debiti per conti correnti postali rappresentano la raccolta diretta Bancoposta.

Finanziamenti

Salvo le garanzie indicate nelle note che seguono, i finanziamenti non sono assistiti da garanzie reali e non sono in essere financial covenants che obbligano le società del Gruppo al rispetto di determinati ratios economici e finanziari. Per i finanziamenti BEI è previsto il mantenimento di un livello minimo di rating pari a BBB- (o equivalente) da parte delle due agenzie di rating di Poste, salvo la facoltà della banca di richiedere garanzie o un aumento del margine, o in caso di mancato accordo il rimborso del prestito. Sono invece in essere clausole standard di negative pledge61

Obbligazioni

La voce si riferisce a un prestito iscritto al costo ammortizzato di 50 milioni di euro, emesso da Poste Italiane presso la Borsa del Lussemburgo nell'ambito del programma EMTN – Euro Medium Term Note di 2 miliardi di euro promosso nel 2013. Il prestito è stato collocato in forma privata e emesso alla pari in data 25 ottobre 2013. La durata del prestito è decennale, con pagamento di cedole annuali a tasso fisso del 3,5% per i primi due anni e, quindi, a tasso variabile (tasso EUR Constant Maturity Swap maggiorato dello 0,955%, con cap al 6% e floor allo 0%). L'esposizione del prestito al rischio di oscillazione dei relativi flussi finanziari è stata oggetto di copertura con le modalità descritte nella nota A6 – Attività finanziarie. Al 30 giugno 2020 il fair value62 del prestito è di 50 milioni di euro.

61 Impegno assunto nei confronti dei creditori di non concedere ad altri finanziatori successivi di pari status, garanzie o

altri vincoli sui beni, salvo offrire analoga tutela anche ai creditori. 62 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.

Debiti verso istituzioni finanziarie

tab. B8.1 - Debiti verso istituzioni finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 30.06.20 Saldo al 31.12.19
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Pronti contro termine 8.800 8.034 16.834 6.741 5.453 12.194
Fin.to BEI TF scad. 12/03/26 173 - 173 173 - 173
Fin.to BEI TF scad. 16/10/26 400 - 400 400 - 400
Altri finanziamenti 750 660 1.410 - - -
Scoperti di conto corrente bancario - - - - - -
Ratei di interesse - 3 3 - 1 1
Totale 10.123 8.697 18.820 7.314 5.454 12.768

TV: Finanziamento a tasso variabile. TF: Finanziamento a tasso fisso

Per i debiti verso istituzioni finanziarie sono in essere clausole standard di negative pledge63.

Le operazioni di pronti contro termine sono poste in essere dalla Capogruppo con primari operatori finanziari e Controparti Centrali. I relativi debiti (16.834 milioni di euro, per un valore nominale complessivo di titoli impegnati pari a 15.970 milioni di euro) si riferiscono per 7.118 milioni di euro a Long Term RePo e per 9.716 milioni di euro a operazioni ordinarie di finanziamento, finalizzati a investimenti in titoli di Stato a reddito fisso e alla provvista per il versamento di depositi incrementali a fronte di operazioni di collateralizzazione. Al 30 giugno 2020 il valore di bilancio dei pronti contro termine approssima il relativo fair value64.

Al 30 giugno 2020 il fair value65 dei due finanziamenti BEI di complessivi 573 milioni di euro è di 607 milioni di euro.

Nel corso del primo semestre 2020, al fine di disporre di ulteriore liquidità e far fronte ad eventuali scenari avversi legati alla pandemia COVID-19 la Capogruppo ha stipulato tre finanziamenti a medio termine per complessivi 750 milioni di euro e ha utilizzato le linee di credito uncommited per finanziamenti a breve per complessivi 660 milioni di euro.

Al 30 giugno 2020 il fair value dei finanziamenti a medio termine è di 784 milioni di euro;

Al 30 giugno 2020 le linee di credito committed e uncommitted sono le seguenti:

63 Impegno assunto nei confronti dei creditori di non concedere ad altri finanziatori successivi di pari status, garanzie

migliori o privilegi, salvo offrire analoga tutela anche ai creditori preesistenti. 64 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il

valore indicato è di livello 2. 65 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.

Descrizione Saldo al 30.06.2020 Saldo al 31.12.2019
Linee di credito committed 1.750 2.000
Finanziamenti a breve 1.750 2.000
Linee di credito uncommitted 1.882 1.964
Finanziamenti a breve 1.026 1.009
Scoperti di c/c 173 173
Credti di firma (*) 683 782
Totale 3.632 3.964
Utilizzi committed - -
Finanziamenti a breve - -
Utilizzi uncommitted 1.012 356
Finanziamenti a breve 660 -
Credti di firma 352 356
Totale 1.012 356

(*) Al 30 giugno 2020 i crediti di firma relativi alla Capogruppo sono 575 milioni di euro (675 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

A fronte delle linee di credito ottenute non è stata costituita alcuna forma di garanzia reale.

Le linee di credito a revoca uncommitted risultano disponibili anche per l'operatività overnight del Patrimonio BancoPosta.

Inoltre, a decorrere dal 26 giugno 2020 il Patrimonio BancoPosta può accedere ad una linea di finanziamento committed a tre anni concessa da Cassa Depositi e Prestiti per operazioni in pronti contro termine fino ad un massimo di 4,25 miliardi di euro.

Infine, per l'operatività interbancaria intraday, il Patrimonio BancoPosta può accedere ad un'anticipazione infragiornaliera di Banca d'Italia e garantita da titoli di valore nominale pari a 716 milioni di euro, non utilizzata al 30 giugno 2020.

Debiti per leasing

Il totale dei flussi finanziari per leasing in uscita, nel primo semestre, ammonta a 126 milioni di euro

MEF conto Tesoreria dello Stato

tab. B8.2 - MEF conto Tesoreria dello Stato (milioni di euro)
Saldo al 30.06.20 Saldo al 31.12.19
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni - 3.200 3.200 - 4.397 4.397
Saldo flussi fin.ri gestione del Risparmio Postale - (429) (429) - (47) (47)
Debiti per responsabilità connesse a rapine - 161 161 - 158 158
Debiti per rischi operativi - 32 32 - 34 34
Totale - 2.964 2.964 - 4.542 4.542

Il Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni accoglie il debito per anticipazioni erogate dal MEF necessarie a far fronte al fabbisogno di cassa del BancoPosta ed è così composto:

tab. B8.2.1 - Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni
(milioni di euro)
Saldo al 30.06.20
Saldo al 31.12.19
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Anticipazioni nette - 3.200 3.200 - 4.397 4.397
Conti correnti postali del MEF e altri debiti - 671 671 - 670 670
MEF - Gestione pensioni di Stato - (671) (671) - (670) (670)
Totale - 3.200 3.200 - 4.397 4.397

Il decremento della voce Anticipazioni nette, rispetto al 31 dicembre 2019, è dovuto principalmente al pagamento anticipato, effettuato negli ultimi giorni lavorativi del mese di giugno, del rateo di pensione di luglio per effetto di quanto previsto dall'Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 680 dell'11 giugno 2020 al fine ottemperare alle misure di contenimento della diffusione del virus COVID-19.

Il Saldo dei flussi finanziari per la gestione del risparmio postale, positivo di 429 milioni di euro, è costituito dall'eccedenza dei rimborsi sui depositi avvenuti negli ultimi due giorni del periodo e regolati nei primi giorni del periodo successivo. Al 30 giugno 2020, il saldo è rappresentato da un credito di 394 milioni di euro verso Cassa Depositi e Prestiti e da un credito di 35 milioni di euro verso il MEF per le emissioni di buoni postali fruttiferi di sua competenza.

I Debiti per responsabilità connesse a rapine subite dagli Uffici Postali di 161 milioni di euro rappresentano obbligazioni assunte nei confronti del MEF conto Tesoreria dello Stato a seguito di furti e sottrazioni. Tali obbligazioni derivano dai prelievi effettuati presso la Tesoreria dello Stato, necessari per reintegrare gli ammanchi di cassa dovuti a detti eventi criminosi in modo da garantire la continuità operativa degli Uffici Postali.

I Debiti per rischi operativi di 32 milioni di euro si riferiscono a quella parte di anticipazioni ottenute per operazioni della gestione BancoPosta per le quali sono successivamente emerse insussistenze dell'attivo certe o probabili

Altre passività finanziarie

Le altre passività finanziarie sono iscritte ad un valore che approssima il relativo fair value.

tab. B8.3 - Altre passività finanziarie (milioni di euro)

Saldo al 30.06.20 Saldo al 31.12.19
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
per gestione carte prepagate - 6.332 6.332 - 5.193 5.193
per trasferimento fondi naz. e intern.li - 883 883 - 668 668
per altre partite in corso di lavorazione - 193 193 - 246 246
per depositi in garanzia - 162 162 - 112 112
per importi da accreditare alla clientela - 162 162 - 167 167
per assegni da accreditare sui libretti di risparmio - 154 154 - 255 255
per assegni vidimati - 145 145 - 140 140
per altri importi da riconoscere a terzi - 90 90 - 164 164
altri - 16 16 - 26 26
Totale - 8.137 8.137 - 6.970 6.970

Le passività per gestione carte prepagate si riferiscono alla controllata PostePay SpA.

L'incremento della voce Trasferimento fondi nazionali e internazionali è dovuta principalmente al maggior ricorso della clientela all'utilizzo dei vaglia e dei bonifici negli ultimi giorni del mese di giugno.

I Debiti per depositi in garanzia si riferiscono a somme ricevute da controparti con le quali sono in essere operazioni di repo passivi su titoli a reddito fisso (collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement).

Passività finanziaria per acquisto quote di minoranza

La voce si riferisce alla stima del corrispettivo (opzioni di acquisto e vendita) che consentiranno a Poste Italiane, a partire dal secondo trimestre del 2023, di acquistare l'ulteriore 30% di MLK Deliveries SpA e la proprietà della tecnologia Milkman per le applicazioni in ambito e-commerce. Il prezzo di esercizio di tali opzioni non è fisso, ma determinato sulla base di una formula che prevede l'applicazione di un moltiplicatore ad alcuni target economico/patrimoniali della MLK Deliveries SpA.

Strumenti finanziari derivati

Le variazioni della voce intervenute nel periodo sono commentate in nota A6 – Attività finanziarie.

B9 - DEBITI COMMERCIALI (1.486 milioni di euro)

tab. B9 - Debiti commerciali (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 30.06.20 Saldo al 31.12.19
Debiti verso fornitori 1.108 1.274
Passività derivanti da contratti 369 345
Debiti verso imprese controllate 2 1
Debiti verso imprese collegate 7 7
Debiti verso imprese a controllo congiunto - -
Totale 1.486 1.627

Debiti verso fornitori

tab. B9.1 - Debiti verso fornitori (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 30.06.20 Saldo al 31.12.19
Fornitori Italia 970 1.129
Fornitori estero 19 34
Corrispondenti esteri (1) 119 111
Totale 1.108 1.274

(1) I debiti verso corrispondenti esteri si riferiscono ai compensi dovuti alle Amministrazioni Postali estere e ad aziende a fronte di servizi postali e telegrafici ricevuti.

Passività derivanti da contratti

tab. B9.2 - Movimentazione Passività derivanti da contratti (milioni di euro)
Descrizione Variazione per
Saldo al 1 gennaio
rilevazione dei ricavi
2020
del periodo
Altre variazioni Saldo al 30 giugno
2020
Anticipi e acconti da clienti 274 - 11 285
Altre passività derivanti da contratti 48 (36) 36 49
Passività per commissioni da retrocedere 20 28 (17) 31
Passività per sconti su volumi 3 - 1 4
Totale 345 (8) 32 369

Anticipi e acconti da clienti

Riguardano principalmente somme ricevute dalla clientela a fronte dei servizi da eseguire ed elencati di seguito:

tab. B9.2.1 - Anticipi e acconti da clienti (milioni di euro)

Descrizione Saldo al 30.06.20 Saldo al 31.12.19
Anticipi da corrispondenti esteri 198 196
Affrancatura meccanica 42 38
Spedizioni senza affrancatura 18 16
Spedizioni in abbonamento postale 6 6
Altri servizi 21 18
Totale 285 274

Le Altre passività derivanti da contratti si riferiscono principalmente a canoni su carte Postamat e carta "Postepay Evolution" riscossi anticipatamente.

Le passività per commissioni da retrocedere rappresentano la stima delle passività connesse alla restituzione di commissioni su prodotti di finanziamento collocati in data successiva al 1° Gennaio 2018, previste contrattualmente in caso di estinzione anticipata del prestito da parte del cliente.

B10 - ALTRE PASSIVITA' (2.794 milioni di euro)

tab. B10 - Altre passività
(milioni di euro)
Saldo al 30.06.20 Saldo al 31.12.19
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti verso il personale 17 477 494 21 786 807
Debiti verso ist. di previdenza e sicurezza sociale 30 362 392 30 500 530
Altri debiti tributari 1.300 386 1.686 1.370 699 2.069
Debiti diversi 94 79 173 94 93 187
Ratei e risconti passivi 8 41 49 10 32 42
Totale 1.449 1.345 2.794 1.525 2.110 3.635

Debiti verso il personale

tab. B10.1 - Debiti verso il personale (milioni di euro)
Saldo al 30.06.20 Saldo al 31.12.19
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
-
Totale
Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
per 13^ e 14^ mensilità - 224 224 - 219 219
per incentivi 17 98 115 21 358 379
per permessi e ferie maturate e non godute - 102 102 - 56 56
per altre partite del personale - 53 53 - 153 153
Totale 17 477 494 21 786 807

La riduzione del debito per incentivi è dovuta al combinato effetto delle liquidazioni effettuate nel periodo e di talune passività nei confronti del personale, di ammontare ancora in corso di definizione, che al 30 giugno 2020 sono accantonate al Fondo oneri del personale..

La riduzione della voce Altre partite del personale è dovuta al pagamento dell'una-tantum a copertura della vacatio contrattuale 2019, avvenuto nel mese di aprile 2020.

Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale

tab. B10.2 - Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale (milioni di euro)
Saldo al 30.06.20 Saldo al 31.12.19
Descrizione Passività non
correnti
Passività correnti Totale Passività non
correnti
Passività correnti Totale
Debiti verso INPS 2 271 273 2 393 395
Debiti verso fondi pensione - 71 71 - 87 87
Debiti verso INAIL 28 - 28 28 - 28
Debiti verso altri Istituti - 20 20 - 20 20
Totale 30 362 392 30 500 530

Il decremento della voce Debiti verso INPS è in parte dovuto al pagamento della componente contributiva dell'una-tantum sopra menzionata.

Altri debiti tributari

tab. B10.3 - Altri debiti tributari (milioni di euro)
Saldo al 30.06.20 Saldo al 31.12.19
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Debito per imposta di bollo 1.300 121 1.421 1.370 8 1.378
Debito per imposta sulle riserve assicurative - 65 65 - 487 487
Ritenute sui redditi di lavoro dipendente e autonomo - 78 78 - 92 92
Debito per IVA - 58 58 - 39 39
Debito per imposta sostitutiva - 21 21 - 36 36
Ritenute su c/c postali - 5 5 - 10 10
Debiti tributari diversi - 38 38 - 27 27
Totale 1.300 386 1.686 1.370 699 2.069

In particolare:

  • Il Debito per imposta di bollo è esposto al lordo del credito per gli acconti versati. La quota non corrente si riferisce a quanto maturato al 30 giugno 2020 sui buoni fruttiferi postali in circolazione e sulle polizze assicurative dei Rami III e V ai sensi della normativa richiamata nella nota A9 - Altri crediti e attività.
  • Il Debito per imposta sulle riserve assicurative si riferisce a Poste Vita SpA ed è commentato nella nota A9.

Debiti diversi

tab. B10.4 - Debiti diversi (milioni di euro)
Saldo al 30.06.20 Saldo al 31.12.19
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti diversi della gestione BancoPosta 74 11 85 74 8 82
Depositi cauzionali 11 1 12 12 1 13
Altri debiti 9 67 76 8 84 92
Totale 94 79 173 94 93 187

I Debiti diversi della gestione Bancoposta riguardano principalmente partite pregresse in corso di appuramento.

4.3 NOTE AL CONTO ECONOMICO

RICAVI PROVENIENTI DA CONTRATTI CON I CLIENTI

Ricavi provenienti da contratti con i clienti (milioni di euro)
Descrizione Note I Semestre 2020 I Semestre 2019
Ricavi da corrispondenza, pacchi e altro [C1] 1.472 1.755
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 1.406 1.732
rilevati in un determinato momento 197 279
rilevati nel corso del tempo 1.209 1.453
Ricavi da pagamenti, mobile e digitale [C2] 337 306
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 345 306
rilevati in un determinato momento 131 131
rilevati nel corso del tempo 214 175
Ricavi da servizi finanziari [C3] 2.535 2.664
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 1.388 1.511
rilevati in un determinato momento 159 209
rilevati nel corso del tempo 1.229 1.303
Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riserve tecniche e oneri relativi a sinistri [C4] 739 795
Premi assicurativi 7.720 10.126
Proventi derivanti da operatività assicurativa 1.559 3.264
Variazione riserve tecniche assicurative a oneri relativi a sinistri (7.687) (12.480)
Oneri derivanti da operatività assicurativa (853) (115)
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 5 5
rilevati in un determinato momento - -
rilevati nel corso del tempo 5 5
Totale 5.083 5.520

I ricavi provenienti da contratti con i clienti sono così ripartiti:

i Ricavi da corrispondenza, pacchi e altro sono riferiti a prestazioni fornite alla clientela mediante i canali di vendita retail e business; i ricavi conseguiti mediante il canale retail sono rilevati at point in time in ragione del numero di transazioni accettate presso i canali di vendita (Uffici Postali, call center e web) e valorizzati sulla base delle tariffe applicate; i ricavi conseguiti mediante il canale business sono generalmente disciplinati da contratti di durata annuale o pluriennale e rilevati over time sulla base del metodo degli output determinato in ragione delle spedizioni richieste e accettate. Tali contratti prevedono componenti variabili di prezzo (principalmente sconti su volumi e penali commisurate al livello qualitativo del servizio reso) la cui stima, determinata sulla base del metodo del valore atteso, è rilevata a diretta diminuzione del ricavo.

I Ricavi da servizi di pagamenti, mobile e digitale si riferiscono a:

  • i servizi di monetica relativi principalmente all'emissione di carte Postepay rilevati at point in time all'atto dell'emissione e dei servizi ad esse correlate rilevati over time in ragione della fruizione del servizio da parte del cliente. In tali servizi sono ricomprese le interchange fees riconosciute dai circuiti internazionali sulle operazioni di pagamento con carte di debito rilevate over time.
  • i servizi di telefonia di rete mobile e fissa, in cui sono ricompresi: i ricavi da "offerte standard di TLC services" rilevati over time sulla base del metodo degli output in ragione dell'offerta di traffico (voce, SMS e dati) al cliente; i ricavi relativi alla vendita della offerta fissa "PosteMobile Casa" rilevati over time sulla base del metodo degli output in ragione del canone addebitato al cliente; i ricavi relativi alle fee per l'attivazione della sim rilevati at point in time al momento della consegna della sim al cliente. Nell'ambito del Gruppo Poste Italiane i soli contratti relativi ai servizi di telefonia mobile e fissa presentano in taluni casi un bundle costituito da due performance obligation a cui allocare lo sconto implicito sulla base del relativo fair value. Tuttavia, i ricavi derivanti da questa tipologia di offerta non sono significativi rispetto alla totalità dei ricavi derivanti da servizi di pagamento, mobile e digitale.

• i servizi di pagamento relativi principalmente ai ricavi per accettazione F23 e F24 rilevati over time in ragione del livello del servizio reso.

I Ricavi per servizi finanziari sono suddivisibili in:

  • ricavi per servizi di collocamento e intermediazione: sono rilevati over time e misurati sulla base dei volumi collocati valorizzati in ragione degli accordi commerciali con gli istituti finanziari. Con riferimento alla remunerazione per l'attività di raccolta del risparmio postale, l'accordo stipulato con Cassa Depositi e Prestiti prevede la corresponsione di un corrispettivo variabile al raggiungimento di determinati livelli di raccolta la cui quantificazione è annualmente determinata in ragione dei volumi di raccolta e dei rimborsi anticipati; taluni accordi commerciali, stipulati con primari partner finanziari per il collocamento di prodotti di finanziamento, prevedono la retrocessione di commissioni di collocamento nel caso di estinzione anticipata o surroga da parte della clientela;
  • ricavi per servizi di conto corrente e servizi correlati: sono rilevati over time, misurati sulla base del servizio reso (ivi inclusi servizi correlati, es. bonifici, deposito titoli, ecc.) e valorizzati in ragione delle condizioni contrattuali offerte alla clientela;
  • ricavi per commissioni su bollettini di c/c postale: sono rilevati at point in time in ragione del numero di transazioni accettate allo sportello e valorizzate sulla base delle condizioni contrattuali di vendita.
tab. C1 - Ricavi da corrispondenza, pacchi ed altro (milioni di euro)
Descrizione I Semestre
2020
I Semestre
2019
Corrispondenza 924 1.269
Pacchi 473 399
Altri Ricavi 75 87
Totale ricavi da mercato 1.472 1.755
Compensi per Servizio Universale 131 131
Integrazioni tariffarie all'Editoria 24 29
Totale ricavi 1.627 1.915

C1 – RICAVI DA CORRISPONDENZA, PACCHI E ALTRO (1.627 milioni di euro)

I Ricavi da mercato mostrano una significativa flessione derivante dal decremento dei ricavi relativi alla Corrispondenza, solo parzialmente compensata dall'incremento dei ricavi del comparto Pacchi. Tale andamento riflette le criticità emerse in seguito all'emergenza sanitaria che ha coinvolto il nostro Paese a partire dal mese di marzo 2020 e che ha inciso significativamente sulla normale operatività.

I compensi per Servizio Universale riguardano il rimborso a carico del Ministero dell'Economia e delle Finanze dell'onere per lo svolgimento degli obblighi di Servizio Universale (OSU). L'ammontare del compenso di competenza del periodo è di 131 milioni di euro (262 milioni di euro su base annua) determinato sulla base del Contratto di Programma 2020-2024, in vigore dal 1° gennaio 2020, per il quale è in corso la procedura per l'approvazione da parte della Commissione Europea.

La voce Integrazioni tariffarie all'Editoria66 riguarda le somme a carico della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria spettanti a Poste Italiane a titolo di rimborso delle riduzioni praticate agli editori e al settore no-profit all'atto dell'impostazione. Il compenso è stato determinato sulla base delle tariffe stabilite dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell'Economia e Finanze del 21 ottobre 2010 e dal Decreto Legge n. 63 del 18 maggio 2012, come convertito dalla Legge n. 103 del 16 luglio 2012.

C2 – RICAVI DA SERVIZI DI PAGAMENTI E MOBILE (337 milioni di euro)

tab. C2 - Ricavi da servizi di pagamenti e mobile
Descrizione I Semestre 2020 I Semestre 2019
Monetica 170 161
Commissioni su emissione e utilizzo carte prepagate 140 132
Commissioni per acquiring - 1
Altre commissioni 30 28
Mobile 139 108
Servizi di pagamento 28 37
Commissioni di incasso e rendicontazione 1 2
Commissioni per accettazione F23 e F24 14 25
Servizi di trasferimento fondi 13 10
Totale 337 306

Sono costituiti dai ricavi dei servizi di telefonia Mobile e dai ricavi da prodotti di monetica e servizi di pagamento resi da PostePay SpA.

C3 – RICAVI DA SERVIZI FINANZIARI (2.535 milioni di euro)

tab. C3 - Ricavi da servizi finanziari (milioni di euro)
Descrizione I Semestre 2020 I Semestre 2019
Ricavi per servizi finanziari 2.235 2.383
Proventi derivanti da operatività finanziaria 297 281
Altri ricavi e proventi 3 -
Totale 2.535 2.664

Sono costituiti dai servizi resi nell'ambito del Patrimonio BancoPosta della Capogruppo e della controllata BancoPosta Fondi SGR.

66 La Legge n.8 del 28 febbraio 2020 ha disposto che i rimborsi delle agevolazioni tariffarie editoriali a Poste Italiane proseguano «per una durata pari a quella dell'affidamento del servizio postale universale» (ovvero fino ad aprile 2026). L'applicazione della norma è subordinata all'approvazione da parte della Commissione Europea.

tab. C3.1 - Ricavi per servizi finanziari (milioni di euro)

Descrizione I Semestre 2020 I Semestre 2019

Totale 2.235 2.383
Altri prodotti e servizi 3 3
Deposito Titoli 1 2
Commissioni da collocamento e negoziazione titoli 3 2
Servizi di trasferimento fondi 8 10
Proventi dei servizi delegati 53 48
Commissioni gestione fondi SGR 48 50
Collocamento prodotti di finanziamento 72 145
Commissioni su bollettini di c/c postale 150 197
Ricavi dei servizi di c/c 200 205
Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali 801 823
Remun.ne attività di raccolta del risparmio postale 896 898

I Ricavi per servizi finanziari mostrano una significativa flessione rispetto al periodo di confronto a causa dell'emergenza sanitaria che ha coinvolto il nostro Paese a partire dal mese di marzo 2020 e che ha inciso significativamente sulla normale operatività. I decrementi maggiori si riferiscono ai ricavi derivanti dalle commissioni su bollettini di c/c postale e alle commissioni di collocamento dei prodotti di finanziamento.

  • La Remunerazione delle attività di raccolta del risparmio postale si riferisce al servizio di emissione e rimborso di Buoni Fruttiferi Postali e al servizio di versamento e prelevamento su Libretti Postali, svolti da Pose Italiane SpA per conto della Cassa Depositi e Prestiti ai sensi della Convenzione del 14 dicembre 2017 per il triennio 2018-2020.
  • La voce Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali è di seguito dettagliata:
tab. C3.1.1 - Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali (milioni di euro)
Descrizione I Semestre 2020 I Semestre 2019
Proventi degli impieghi in titoli 777 776
Interessi su titoli al costo ammortizzato 312 260
Interessi su titoli al FVOCI 448 497
Interessi attivi (passivi) su asset swap di CFH su titoli al FVOCI e CA 11 (1)
Interessi attivi (passivi) su asset swap di FVH su titoli al FVOCI e CA (16) -
Interessi su operazioni di pronti contro termine 22 20
Proventi degli impieghi presso il MEF 23 46
Altri proventi 1 2
Totale 801 824

I proventi degli impieghi in titoli riguardano gli interessi maturati sugli impieghi dei fondi provenienti dalla raccolta effettuata presso la clientela privata. L'ammontare dei proventi comprende gli effetti della copertura dal rischio di tasso descritta nella nota A6 – Attività finanziarie.

I proventi degli impieghi presso il MEF, riguardano gli interessi maturati nel periodo sugli impieghi della raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione.

• Il dettaglio dei Proventi derivanti da operatività finanziaria è il seguente:

tab. C3.2 - Proventi derivanti da operatività finanziaria (milioni di euro)

Descrizione I Semestre 2020 I Semestre 2019
Proventi da attività finanziarie al FVOCI
Utili realizzati
291
291
261
261
Proventi da strumenti di capitale al FVPL -
-
18
17
Utili da valutazione
Utili realizzati
- 1
Proventi da attività finanziarie al FVPL 4 -
Utili da valutazione 4 -
Utili su cambi 2 2
Utili realizzati 2 2
Totale 297 281

I proventi diversi derivanti da operatività finanziaria rilevano un incremento di 16 milioni di euro rispetto al semestre 2019 principalmente dovuto a maggiori utili da realizzo da attività finanziarie al FVTOCI (+30 milioni di euro) in parte compensati dall'azzeramento degli utili da valutazione al fair value degli strumenti rilevati a Conto economico (-17 milioni di euro).

C4 – RICAVI DA SERVIZI ASSICURATIVI AL NETTO DELLE VARIAZIONI DELLE RISERVE TECNICHE E ONERI RELATIVI A SINISTRI (738 milioni di euro)

tab. C4 - Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riserve tecniche e oneri relativi ai sinistri (milioni di euro)

Descrizione I Semestre 2020 I Semestre 2019
Premi assicurativi 7.720 10.126
Proventi derivanti da operatività assicurativa 1.559 3.264
Variazione riserve tecniche assicurative e oneri relativi a sinistri (7.688) (12.480)
Oneri derivanti da operatività assicurativa (853) (115)
Totale 738 795

Il dettaglio dei Premi assicurativi con la distinzione di quelli ceduti in riassicurazione è il seguente:

tab. C4.1 - Premi assicurativi
Descrizione I Semestre 2020 I Semestre 2019
Ramo I 7.158 8.931
Ramo III 392 1.044
Ramo IV e V 67 64
Premi lordi "vita" 7.617 10.039
Premi ceduti in riassicurazione (5) (7)
Premi netti "vita" 7.612 10.032
Premi danni 118 108
Premi ceduti in riassicurazione (10) (15)
Premi netti "danni 108 94
Totale 7.720 10.126

I Premi lordi Vita ammontano a 7.617 milioni di euro, in diminuzione del 24% rispetto al primo semestre del 2019, per effetto principalmente dell'emergenza sanitaria che ha coinvolto il nostro Paese a partire dal mese di marzo 2020. Tuttavia resta rilevante e stabile la contribuzione dei prodotti Multiramo (34% dell'intera raccolta).

Il dettaglio dei Proventi da operatività assicurativa è il seguente:
tab. C4.2 - Proventi derivanti da operatività assicurativa (milioni di euro)
Descrizione I Semestre 2020 I Semestre 2019
Proventi da attività finanziarie al Costo ammortizzato
Interessi
2
2
2
2
Proventi da attività finanziarie al FVPL 264 1.936
Interessi 142 203
Utili da valutazione 95 1.698
Utili realizzati 27 35
Proventi da attività finanziarie al FVOCI 1.257 1.300
Interessi 1.191 1.255
Utili realizzati 66 45
Proventi diversi 36 26
Totale 1.559 3.264

Il decremento dei Proventi derivanti da operatività assicurativa (1.705 milioni di euro rispetto al primo semestre 2019) è principalmente riconducibile alla diminuzione degli Utili da valutazione da attività finanziarie al FVTPL a seguito delle negative dinamiche dei mercati finanziari registrate nel corso del semestre in commento rispetto a quello di comparazione, condizionate dalla nota emergenza sanitaria. Tali utili da valutazione, connessi pressoché esclusivamente agli investimenti inclusi nelle gestioni separate, sono stati quasi interamente retrocessi agli assicurati mediante il meccanismo dello shadow accounting.

Il dettaglio della variazione delle riserve tecniche e degli oneri relativi ai sinistri con la distinzione di quelli ceduti in riassicurazione è il seguente:

tab. C4.3 - Variazione delle Riserve tecniche assicurative e oneri relativi ai sinistri (milioni di euro)
Descrizione I Semestre 2020 I Semestre 2019
Somme pagate 5.587 7.671
Variazione delle Riserve matematiche 1.926 2.951
Variazione della Riserva per somme da pagare 411 (45)
Variazione delle Altre riserve tecniche (584) 1.554
Variazione delle Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati 308 329
Totale variazione riserve tecniche e oneri relativi a sinistri gestione vita 7.648 12.460
Quota a carico dei riassicuratori gestione vita (2) (6)
Totale variazione riserve tecniche e oneri relativi a sinistri gestione danni 46 28
Quota a carico dei riassicuratori gestione danni (4) (2)
Totale 7.688 12.480

La voce Variazione delle Riserve tecniche assicurative e oneri relativi ai sinistri accoglie principalmente:

  • le somme pagate nel periodo da Poste Vita SpA per sinistri, riscatti e spese di liquidazione per la gestione dei sinistri;
  • la variazione delle Riserve matematiche per l'incremento degli impegni a favore degli assicurati;
  • la variazione delle Altre riserve tecniche riconducibile integralmente alla variazione registrata nel periodo della riserva DPL, correlata alla valutazione dei titoli compresi nelle gestioni separate e classificati nella categoria FVTPL;
  • la variazione delle Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati cd. Classe D.

Il dettaglio degli Oneri da operatività assicurativa è il seguente:

tab. C4.4 - Oneri derivanti da operatività assicurativa (milioni di euro)
Descrizione I Semestre 2020 I Semestre 2019
Oneri da attività finanziarie al FVPL 771 58
Perdite da valutazione 661 35
Perdite da realizzo 110 23
Oneri da attività finanziarie al FVOCI 50 32
Interessi 3 2
Perdite da realizzo 47 30
Rettifiche/(riprese) di valore nette per risc. credito 19 10
Altri oneri 13 14
Totale 853 115

L'incremento degli Oneri derivanti da operatività assicurativa (738 milioni di euro rispetto al primo semestre 2019) è riconducibile principalmente alle dinamiche negative dei mercati finanziari registrate nel corso del semestre in commento rispetto a quello di comparazione, che hanno dato luogo alla rilevazione nei primi sei mesi del 2020 di perdite da valutazione pari a 661 milioni di euro rispetto a 35 milioni di euro dello stesso periodo del 2019.

C5 - COSTI PER BENI E SERVIZI (1.149 milioni di euro)

tab. C5 - Costi per beni e servizi (milioni di euro)
Descrizione I Semestre 2020 I Semestre 2019
Costi per servizi 1.027 989
Godimento beni di terzi 41 33
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 81 58
Totale 1.149 1.080

I Costi per beni e servizi si incrementano di complessivi 69 milioni di euro rispetto al primo semestre del 2019 principalmente per le spese straordinarie sostenute per fronteggiare l'emergenza sanitaria (53 milioni di euro per l'acquisto dei dispositivi di protezione individuale, schermi plexiglass, spese per sanificazioni, pulizie straordinarie dei locali, spese di comunicazione, ecc.).

Costi per servizi

tab. C5.1 - Costi per servizi (milioni di euro)

Descrizione I Semestre 2020 I Semestre 2019
Trasporti di corrispondenza, pacchi e modulistica 347 324
Manutenzione ordinaria e assistenza tecnica 118 117
Canoni outsourcing e oneri diversi per prestazioni esterne 102 95
Spese per servizi del personale 58 69
Utenze energetiche e idriche 55 65
Servizi di telefonia mobile per la clientela 83 52
Commissioni e oneri di gestione carte di credito/debito 57 47
Servizio movimento fondi 36 44
Pulizia, smaltimento e vigilanza 48 36
Scambio corrispondenza, telegrafia e telex 23 32
Servizi di telecomunicazione e trasmissione dati 24 25
Pubblicità e propaganda 15 25
Servizi di stampa e imbustamento 10 12
Consulenze varie e assistenze legali 8 9
Commissioni per attività di gestione patrimoni 18 15
Compensi e spese sindaci 1 1
Altro 24 21
Totale 1.027 989

Godimento beni di terzi

tab. C5.2 - Godimento beni di terzi (milioni di euro)
------------------------------------- -------------------
Descrizione I Semestre 2020 I Semestre 2019
Affitto immobili e spese accessorie 4 4
Veicoli in full rent 1 1
Noleggi apparecchiature e licenze software 29 24
Altri costi per godimento di beni di terzi 7 4
Totale 41 33

Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci

tab. C5.3 - Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci (milioni di euro)

(milioni di euro)
Descrizione Nota I Semestre 2020 I Semestre 2019
Materiale di consumo, pubblicitario e beni destinati alla vendita 87 34
Carburanti, lubrificanti e combustibili 23 25
Stampa francobolli e carte valori 1 3
SIM card e scratch card 1 1
Var.ne rimanenze prodotti in corso, semil., finiti e merci [tab. A7] (1) (2)
Var.ne rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo [tab. A7] (30) -
Var.ne immobili destinati alla vendita [tab. A7] (3) (3)
Altri 3 -
Totale 81 58

L'incremento dei materiali di consumo è da attribuire all'emergenza sanitaria che ha reso necessario l'approvvigionamento di dispositivi di protezione individuale (quali mascherine, guanti, gel detergenti e disinfettanti) al fine di garantire il mantenimento dell'operatività sia presso gli uffici postali che presso le sedi di lavorazione e smistamento della posta.

C6 - ONERI DERIVANTI DA OPERATIVITÀ FINANZIARIA (95 milioni di euro)

tab. C6 - Oneri derivanti da operatività finanziaria (milioni di euro)
Descrizione I Semestre 2020 I Semestre 2019
Oneri da attività finanziarie al FVTOCI 48 -
Perdite da realizzo 48 -
Oneri da strumenti finanziari a fair value rilveato a Conto economico 1 9
Perdite da valutazione 1 9
Oneri da strumenti di equity a fair value rilevato a Conto economico
Perdite da valutazione
Perdite da realizzo
8
7
1
-
-
Oneri da attività finanziarie al costo ammortizzato 9 6
Perdite da realizzo 9 6
Oneri da strumenti finanziari di cash flow hedge 2 -
Perdite da valutazione 2 -
Oneri da strumenti finanziari di fair value hedge 3 2
Perdite da valutazione 3 2
Interessi passivi 23 18
a favore della clientela 1 4
su operazioni di pronti contro termine 3 5
verso Controllante 3 3
su depositi in garanzia 16 6
Altri oneri 1 -
Totale 95 35

Gli oneri derivanti da operatività finanziaria si incrementano di 60 milioni di euro rispetto al primo semestre 2019 principalmente per effetto delle maggiori perdite da realizzo da attività finanziarie al FVTOCI (+48 milioni di euro) e dell'incremento degli oneri da strumenti di equity a fair value rilevato a Conto economico (+8 milioni di euro).

C7 - COSTO DEL LAVORO (2.632 milioni di euro)

Il costo del lavoro include le spese per il personale comandato o distaccato presso altre amministrazioni, i cui recuperi sono iscritti nella voce Altri ricavi e proventi, ed è così ripartito per natura:

tab. C7 - Costo del lavoro (milioni di euro)

Descrizione Nota I Semestre 2020 I Semestre 2019
Salari e stipendi 1.940 2.093
Oneri sociali 557 600
TFR: costo relativo alle prestazioni correnti [tab. B7] - -
TFR: costo relativo alla previdenza complementare e INPS 120 126
Contratti di somministrazione/a progetto 12 7
Compensi e spese amministratori 1 1
Incentivi all'esodo 4 8
Accantonamenti (rilasci) netti per vertenze con il personale [tab. B6] 9 3
Accantonamento al fondo di incentivazione agli esodi [tab. B6] - -
Recuperi del personale per vertenze (6) (3)
Pagamenti basati su azioni 2 6
Altri costi (recuperi di costo) del personale (7) (9)
Totale 2.632 2.832

Il Costo del lavoro segna un decremento di 200 milioni di euro complessivi rispetto al primo semestre del 2019, principalmente riconducibile alla componente ordinaria del costo del lavoro sulla quale incide la riduzione degli organici mediamente impiegati nel periodo (circa 5 mila FTE in meno rispetto al semestre 2019). La riduzione è altresì influenzata dal ricorso al Fondo di solidarietà i cui effetti stimati ammontano a circa 48 milioni di euro.

I recuperi di costo si riferiscono principalmente a variazioni di stime effettuate in precedenti esercizi.

Il numero medio dei dipendenti a tempo indeterminato del Gruppo è il seguente:

tab. C7.1 - Numero dei dipendenti

Unità Numero dei dipendenti (*)
Medio
I Semestre 2020 I Semestre 2019
Dirigenti 697 673
Quadri 14.812 15.184
Aree operative 97.907 105.075
Aree di base 4.790 1.505
Tot. unità tempo indeterminato 118.206 122.437

(*) Dati espressi in Full Time Equivalent

Inoltre, tenendo conto dei dipendenti con contratti di lavoro flessibile, il numero medio complessivo full time equivalent delle risorse impiegate nel periodo in commento è stato di 125.003 (nel primo semestre 2019: 129.880).

C8 - AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI (339 milioni di euro)

tab. C8 - Ammortamenti e svalutazioni (milioni di euro)
Descrizione I Semestre 2020 I Semestre 2019
Ammortamenti Immobili impianti e macchinari 106 159
Fabbricati strumentali 14 57
Impianti e macchinari 23 37
Attrezzature industriali e commerciali 6 4
Migliorie beni di terzi 19 17
Altri beni 44 44
Svalutazioni/assorbimento sval.ni/rettifiche Immobili, impianti e macchinari (18) (3)
Ammortamenti Investimenti immobiliari 1 2
Ammortamenti Attività per diritti d'uso 115 109
Immobili strumentali 73 74
Flotta aziendale 33 30
Veicoli a uso promiscuo 3 2
Altri beni 6 3
Svalutazioni/assorbimento svalutazioni/rettifiche diritto d'uso 2 -
Ammortamenti e Svalutazioni di Attività immateriali 133 114
Diritti di brev.ind.le e diritti di utiliz.opere ing., concessioni licenze, marchi e simili 132 113
Altre 1 2
Totale 339 381

Gli ammortamenti e svalutazioni rilevano un decremento di 42 milioni di euro rispetto al primo semestre del 2019 principalmente riconducibile ai minori ammortamenti (-60 milioni di euro) rilevati in seguito all'attività di revisione delle vite utili residue e dei valori residui delle principali categorie degli attivi immobilizzati (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 2.4 – Uso di stime), parzialmente compensato dai maggiori ammortamenti di attività immateriali (+20 milioni di euro) derivanti del completamento e messa in funzione di nuovi programmi software e all'evoluzione di quelli esistenti.

C9 – INCREMENTI PER LAVORI INTERNI (18 milioni di euro)

tab. C9 - Incrementi per lavori interni (milioni di euro)
Descrizione Nota I Semestre 2020 I Semestre 2019
Immobili impianti e macchinari: [A1] 2 1
per Costi per beni e servizi 2 -
per Costo del lavoro [A3] - 1
Attività immateriali: 16 13
per Costi per beni e servizi 2 4
per Costo del lavoro 13 8
per Ammortamenti 1 1
Totale 18 14

C10 - ALTRI COSTI E ONERI (64 milioni di euro)

tab. C10 - Altri costi e oneri (milioni di euro)
Descrizione Nota I Semestre 2020 I Semestre 2019
Manifestazione rischi operativi
Rapine subite
Insussitenze dell'attivo BancoPosta al netto dei recuperi
Altre perdite operative del BancoPosta
16
3
1
12
14
2
1
11
Accantonamenti netti ai (rilasci netti dai) fondi rischi e oneri
per vertenze con terzi
per rischi operativi
per altri rischi e oneri
[tab. B6]
[tab. B6]
[tab. B6]
(30)
(16)
(13)
(1)
8
6
4
(2)
Minusvalenze
IMU, TARSU/TARI/TARES e altre imposte e tasse
-
50
1
48
Altri costi correnti 28 25
Totale 64 97

Il decremento degli Altri costi e oneri di 33 milioni di euro è principalmente riconducibile ai rilasci netti dei fondi rischi e oneri (-30 milioni di euro) per i quali si rimanda alla nota B6 – Fondi per rischi e oneri.

C11 – RETTIFICHE/(RIPRESE) DI VALORE SU STRUMENTI DI DEBITO, CREDITI, E ALTRE ATTIVITA' (56 milioni di euro)

tab. C11 - Rettifiche/(riprese) di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività (milioni di euro)
Descrizione I Semestre 2020 I Semestre 2019
Svalutazioni nette e perdite su crediti e altre attività (assorbimenti del fondo svalutazione) 41 23
Svalutazione (riprese di valore) crediti verso clienti 40 20
Svalutazione (riprese di valore) crediti diversi 1 3
Svalutazione (riprese di valore) strumenti di debito al FVTOCI 7 3
Svalutazione (riprese di valore) strumenti di debito al Costo ammortizzato 8 3
Totale 56 29

L'incremento di 27 milioni di euro rispetto al primo semestre 2019 è principalmente riconducibile a maggiori svalutazioni su crediti commerciali (+18 milioni di euro) e su strumenti di debito al FVTOCI e al Costo ammortizzato (+9 milioni di euro). Le stime sono state in parte influenzate dall'effetto della crisi innescata dall'emergenza sanitaria in corso. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nella nota 5 – Analisi e presidio dei rischi.

C12 – PROVENTI (53 milioni di euro) E ONERI FINANZIARI (35 milioni di euro)

Le voci Proventi e Oneri da strumenti finanziari si riferiscono ad attività diverse da quelle tipiche del Bancoposta e delle società operanti nel settore finanziario e/o del settore assicurativo.

Proventi finanziari

tab. C12.1 - Proventi finanziari (milioni di euro)
---------------------------------- -------------------
Descrizione I Semestre 2020 I Semestre 2019
Proventi da attività finanziarie FVOCI
Interessi
Differenziali maturati su strumenti finanziari derivati di Fair Value Hedging
Proventi da realizzo
16
22
(6)
-
20
20
(5)
5
Proventi da attività finanziarie al costo ammortizzato 28 27
Proventi da attività finanziarie FVPL 1 2
Altri proventi finanziari
Proventi finanziari su crediti attualizzati
Proventi da società controllate
Altri proventi
6
1
-
5
4
3
-
1
Utili su cambi 2 1
Totale 53 54

A fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nel semestre 2020 i proventi finanziari al netto dei proventi da realizzo e degli utili su cambi ammontano complessivamente a 51 milioni di euro (48 milioni di euro nel semestre 2019).

Oneri finanziari

tab. C12.2 - Oneri finanziari (milioni di euro)
Descrizione Nota I Semestre 2020 I Semestre 2019
Oneri sulle passività finanziarie 18 26
su prestiti obbligazionari - 10
su debiti verso istituzioni finanziarie 4 1
su debiti per leasing 13 14
da strumenti finanziari derivati 1 1
Oneri diversi sulle attività finanziarie 2 -
Perdite da valutazione su attività finanziarie al FVPL 2 -
Componente finanziaria dell'accantonamento a TFR [tab. B7] 4 9
Altri oneri finanziari 8 3
Perdite su cambi 3 2
Totale 35 40

A fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nel semestre 2020 gli oneri finanziari al netto delle perdite su cambi ammontano a 32 milioni di euro (38 milioni di euro nell'esercizio 2019).

Gli oneri finanziari si decrementano rispetto al primo semestre 2019 principalmente per la riduzione degli oneri sui prestiti obbligazionari (10 milioni di euro) in seguito al rimborso, avvenuto nel mese di maggio 2019, del prestito obbligazionario del valore nominale di 750 milioni di euro, emesso da Poste Vita.

C13 - IMPOSTE SUL REDDITO (227 milioni di euro)

L'aliquota nominale dell'IRES è del 24%, mentre l'aliquota media teorica IRAP del Gruppo calcolata al 31 dicembre 2019 è del 5,84%67.

tab. C13 - Imposte sul reddito (milioni di euro)
Descrizione I Semestre 2020 I Semestre 2019
IRES IRAP Totale IRES IRAP Totale
Imposte correnti 122 26 148 272 73 345
Imposte differite attive (32) (15) (47) 23 4 27
Imposte differite passive 98 28 126 (28) (8) (36)
Totale 188 39 227 267 69 336

Le imposte correnti hanno subito un significativo decremento correlato alla diminuzione del risultato ante imposte rispetto al 30 giugno 2019. Tale effetto è in parte compensato dall'incremento delle imposte differite passive il cui incremento è sostanzialmente ascrivibile al maggiore risultato ante imposte rilevato da Poste Vita nel reporting package redatto secondo i principi contabili IAS/IFRS ai fini del consolidato di Gruppo rispetto al bilancio individuale redatto secondo principi contabili nazionali. Tale differenza ha comportato nel primo semestre 2020 lo stanziamento di imposte differite passive ai fini del bilancio consolidato.

Imposte correnti

tab. C13.1 - Movimentazione crediti/(debiti) imposte correnti (milioni di euro)
Imposte correnti I Semestre 2020
Descrizione IRES IRAP
Crediti/
(Debiti)
Crediti/
(Debiti)
Totale
Saldo al 1° gennaio (160) (62) (222)
Pagamenti 370 116 486
per acconti dell'esercizio corrente 167 49 216
per saldo esercizio precedente 203 67 270
Credito istanza di rimborso IRAP - - -
Accantonamenti a Conto Economico (122) (26) (148)
Accantonamenti a Patrimonio Netto - - -
Altro 6 (*) - 6
Saldo a fine periodo 94 28 122
di cui:
Crediti per imposte correnti 218 54 272
Debiti per imposte correnti (124) (26) (150)

Al 30 giugno 2020 i crediti per imposte correnti non includono i versamenti per acconti IRES di competenza dell'esercizio 2020 della Capogruppo e delle società rientranti nel consolidato fiscale, la cui regolazione finanziaria è avvenuta in data 1° luglio 2020.

I crediti/(debiti) per imposte correnti al 30 giugno 2020, comprendono inoltre:

67 L'aliquota nominale dell'IRAP è del 3,90% per la generalità dei soggetti passivi, del 4,20% per le imprese concessionarie diverse da quelle di costruzione e gestione di autostrade e trafori, del 4,65% per le banche e gli altri soggetti finanziari e del 5,90% per le imprese di assicurazioni (+/–0,92% per effetto delle maggiorazioni e agevolazioni regionali e +0,15% per effetto di ulteriori maggiorazioni per le regioni i cui bilanci hanno evidenziato un disavanzo sanitario).

  • il credito per imposta sostitutiva di 32 milioni di euro relativo all'affrancamento effettuato dalla Capogruppo nel corso dell'esercizio 2018, ai sensi dell'art. 15 comma 10 ter del D.L. 29 novembre 2008 n. 185, dei maggior valori, risultanti dalle Note al Bilancio consolidato al 31 dicembre 2017, dell'avviamento e delle altre attività immateriali relativi all'acquisizione della partecipazione nella società FSIA Investimenti Srl;
  • il residuo credito IRES di 8 milioni di euro da recuperare sulla mancata deduzione dell'IRAP derivante dalle istanze presentate ai sensi dell'art. 6 del D.L. 29 novembre 2008, n. 185 e dell'art. 2 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, che hanno previsto una parziale deducibilità dell'IRAP ai fini IRES (al riguardo, si veda quanto riportato sui crediti per relativi interessi nella nota A9).

Imposte differite

Totale 605 312
Imposte differite passive (898) (887)
Imposte differite attive 1.503 1.199
Descrizione Saldo al 30.06.20 Saldo al 31.12.19
tab. C13.2 - Imposte differite (milioni di euro)

Di seguito vengono illustrati i movimenti dei debiti e crediti per imposte differite:

tab. C13.3 - Movimentazione dei (debiti) e crediti per imposte differite (milioni di euro)
Descrizione I Semestre 2020 Esercizio 2019
Saldo al 1° gennaio 312 667
Proventi/(Oneri) netti imputati a Conto economico (79) 74
Proventi/(Oneri) netti imputati a Patrimonio netto 372 (429)
Saldo a fine periodo 605 312

Al 30 giugno 2020 le Imposte differite attive e passive riferite direttamente a voci incluse nel Patrimonio netto sono le seguenti:

tab. C13.4 - Imposte differite imputate a Patrimonio netto (milioni di euro)
Descrizione I Semestre 2020 Esercizio 2019
Riserva fair value per attività finanziarie al FVOCI 401 (435)
Riserva cash flow hedging per strumenti derivati di copertura (29) (10)
Utili/(Perdite) attuariali da TFR - 16
Totale 372 (429)

4.4 - INFORMATIVA PER SETTORI OPERATIVI

I Settori operativi identificati, coerenti con i nuovi indirizzi strategici del Gruppo riflessi nel Piano Industriale 2018-2022 e con le successive modifiche organizzative intervenute, sono quelli relativi a:

  • Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione
  • Pagamenti e Mobile
  • Servizi Finanziari
  • Servizi Assicurativi

Il Settore dei Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione comprende oltre alle attività di gestione della corrispondenza e dei pacchi anche quelle relative alla rete distributiva e alle funzioni corporate di Poste Italiane SpA che operano a favore degli altri settori in cui opera il Gruppo. Al riguardo, è stato predisposto un apposito Disciplinare Operativo Generale approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, che, in esecuzione di quanto previsto nel Regolamento del Patrimonio destinato, individua le attività in esame e stabilisce i criteri di valorizzazione dei rispettivi contributi apportati.

Il Settore dei Servizi Pagamenti e Mobile comprende le attività di gestione dei pagamenti, dei servizi di monetica e dei servizi di telefonia mobile e fissa da parte della società Postepay SpA. A partire dal 2020, e in coerenza con le modifiche organizzative che nel corso del 2019 hanno visto la confluenza delle attività di presidio dei canali digitali all'interno del Settore dei Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, è stata aggiornata la denominazione del Settore Pagamenti Mobile e Digitale in Pagamenti e Mobile.

Il Settore dei Servizi Finanziari si riferisce alle attività di gestione del Patrimonio BancoPosta e della BancoPosta Fondi SpA SGR.

Il Settore dei Servizi Assicurativi attiene alle attività svolte dal Gruppo Poste Vita.

La misura economica del risultato conseguito da ogni settore è il Risultato operativo e di intermediazione. Tutte le componenti reddituali presentate nell'informativa sui Settori operativi sono valutate utilizzando gli stessi criteri contabili applicati per la redazione del presente bilancio semestrale consolidato abbreviato.

I risultati che seguono, esposti separatamente coerentemente con la visione del Management e in ottemperanza ai principi contabili di riferimento, devono essere letti congiuntamente in un'ottica di integrazione dei servizi offerti dalla Rete commerciale nell'ambito dei business afferenti a tutti e quattro i settori operativi definiti, anche tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale.

(milioni di euro)
I Semestre 2020 Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione
Pagamenti e Mobile Servizi Finanziari Servizi Assicurativi Rettifiche ed
elisioni
Totale
Ricavi netti della gestione ordinaria da terzi 1.472 337 2.535 739 - 5.083
Ricavi netti della gestione ordinaria da altri settori 2.257 172 309 - (2.738) -
Ricavi netti della gestione ordinaria 3.729 509 2.844 739 (2.738) 5.083
Risultato operativo e di intermediazione (193) 126 398 435 - 766
Proventi/(oneri) finanziari (18) - (4) 40 - 18
(Rettifiche)/riprese di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività - - - (1) - (1)
Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni
con il metodo del Patrimonio netto
- - (10) - - (10)
Proventi/(oneri) finanziari da altri settori 24 - - (24) - -
Imposte del periodo 52 (35) (111) (133) - (227)
Utile/(perdita) del periodo (135) 91 273 317 - 546
di cui Ricavi terzi provenienti da contratti con i clienti 1.406 345 1.388 5 - 3.144
Rilevazione in un determinato momento 197 131 159 - - 487
Rilevazione nel corso del tempo 1.209 214 1.229 5 - 2.657
(milioni di euro)
I Semestre 2019 Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione
Pagamenti e Mobile Servizi Finanziari Servizi Assicurativi Rettifiche ed
elisioni
Totale
Ricavi netti della gestione ordinaria da terzi 1.755 306 2.664 795 - 5.520
Ricavi netti della gestione ordinaria da altri settori 2.453 191 372 - (3.015) 1
Ricavi netti della gestione ordinaria 4.208 497 3.036 795 (3.015) 5.521
Risultato operativo e di intermediazione 81 111 435 454 - 1.081
Proventi/(oneri) finanziari (21) - (1) 36 - 14
(Rettifiche)/riprese di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività - - - - - -
Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni
con il metodo del Patrimonio netto
- 4 - - - 4
Proventi/(oneri) finanziari da altri settori 25 - (1) (24) - -
Imposte del periodo (35) (32) (128) (141) - (336)
Utile/(perdita) del periodo 50 83 305 325 - 763
di cui Ricavi terzi provenienti da contratti con i clienti 1.732 306 1.512 5 - 3.556
Rilevazione in un determinato momento 279 131 209 - - 619
Rilevazione nel corso del tempo 1.453 175 1.303 5 - 2.936

L'informativa in merito alle aree geografiche, definite in funzione della sede delle società appartenenti al Gruppo oppure dell'ubicazione della clientela del Gruppo stesso, non è significativa. Al 30 giugno 2020 tutte le entità consolidate integralmente hanno sede in Italia e la clientela è localizzata principalmente in Italia: i ricavi verso clienti esteri non rappresentano una percentuale rilevante dei ricavi totali.

4.5 - PARTI CORRELATE

Rapporti economici e patrimoniali con entità correlate

Rapporti patrimoniali con entità correlate al 30 giugno 2020 (milioni di euro)
Saldo al 30.06.20
Denominazione Attività
Finanz.
Cred. comm.li Altre attività
Altri crediti
Disponibilità
liquide e
mezzi
equivalenti
Passività
finanz.
Deb. comm.li Altre pass.
Controllate
Address Software Srl
Kipoint SpA
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1
1
1
-
-
Collegate
Gruppo Anima Holding
FSIA Srl
-
21
- -
-
-
-
-
-
7 -
-
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 6.248 308 13 1.979 2.968 6 8
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 4.595 441 - - - 4 -
Gruppo Enel - 20 - - - - -
Gruppo Eni - 2 - - - 13 -
Gruppo Leonardo - 1 - - - 27 -
Gruppo Montepaschi 229 7 - - 231 - -
Altre correlate esterne 48 7 - - 3 3 67
F.do svalutaz. vs correlate esterne (25) (39) (9) - - - -
Totale 11.116 747 4 1.979 3.203 62 75

Al 30 giugno 2020, i Fondi per rischi e oneri complessivamente stanziati a fronte di probabili passività da sostenersi verso correlate esterne al Gruppo e riferiti principalmente a rapporti di natura commerciale ammontano a 70 milioni di euro (sostanzialmente invariato rispetto ai 70 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2019 (milioni di euro)
Saldo al 31.12.19
Denominazione Attività
Finanz.
Cred. comm.li Altre attività
Altri crediti
Disponibilità
liquide e mezzi
equivalenti
Passività
finanz.
Deb.
comm.li
Altre pass.
Controllate
Address Software Srl
Kipoint SpA
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1
1
1
-
-
Collegate
Gruppo Anima Holding
Indabox
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
7
-
-
-
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 7.066 191 3 495 4.546 9 8
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 4.508 453 - - - 1 -
Gruppo Enel - 25 - - - 4 -
Gruppo Eni - 8 - - - 10 -
Gruppo Equitalia - - - - - - -
Gruppo Leonardo - 1 - - - 47 -
Gruppo Montepaschi 143 9 - - 400 - -
Altre correlate esterne 49 16 - - 5 18 66
F.do svalutaz. vs correlate esterne (24) (39) - - - - -
Totale 11.742 664 3 495 4.952 98 74
Rapporti economici con entità correlate nel I° semestre 2020 (milioni di euro)
I° semestre 2020
Ricavi -
-
- Costi
-
-
-
Investimenti -
-
Spese correnti
Denominazione Ricavi e proventi Ricavi da
pagamenti e
mobili
Ricavi da
servizi
finanziari
Ricavi da servizi
assicurativi al netto
delle variazioni delle
riserve tecniche e
oneri relativi a
sinistri
Proventi
finanziari
-
-
Immob., imp.
-
e macchin.
Attività
immateriali
-
Costi per
-
beni e servizi
-
Costo del
lavoro
Altri costi e
oneri
Oneri
derivanti da
operatività
finanziaria
-
Rettifiche/(riprese
) di valore su
strumenti di
debito, crediti e
altre attività
Oneri
finanziari
Controllate
Kipoint SpA - - - - - - - 1 - - - - -
Collegate
Gruppo Anima Holding 2 - - - - - - 13 - - - - -
FSIA Srl - - - - - - - -
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 167 13 54 - - - - - - - 2 1 1
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti - - 932 8 - - 1 4 - - - 1 1
Gruppo Enel 17 1 2 - - - - - - - - - -
Gruppo Eni 4 - 1 - - - - 39 - - - - -
Gruppo Equitalia - - - - - - - - - - - - -
Gruppo Leonardo - - - - - - 4 16 - - - - -
Gruppo Montepaschi 6 - - - - - - - - - - - -
Altre correlate esterne 2 - - - - - - 15 40 1 - - -
Totale 200 14 989 8 - - 5 89 40 1 2 2 2

Rapporti economici con entità correlate nel I° semestre 2019

I° semestre 2019
Ricavi - Costi
-
-
-
-
-
Investimenti -
-
Spese correnti
Denominazione Ricavi e
proventi
Ricavi da
pagamenti e
mobili
Ricavi da
servizi
finanziari
Ricavi da servizi
assicurativi al
netto delle
variazioni delle
riserve tecniche e
oneri relativi a
sinistri
-
Proventi
-
finanziari
-
Immob.,
imp. e
macchin.
Attività
immateriali
-
Costi per
-
beni e servizi
-
Costo del
lavoro
Altri costi e
oneri
Oneri
derivanti da
operatività
finanziaria
-
Rettifiche/(ripre
se) di valore su
strumenti di
debito, crediti e
altre attività
Oneri
finanziari
Controllate
Kipoint SpA - - - - - - - 1 - - - - -
Collegate
Gruppo Anima Holding
2 - - - - - - 12 - - - - -
Correlate esterne -
Ministero Economia e Finanze 178 25 75 - - - - 1 - 1 3 - -
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 1 - 935 8 - - - 3 - - - - -
Gruppo Enel 25 1 2 - - - - - - - - - -
Gruppo Eni 9 - 1 - - - - 33 - - - - -
Gruppo Leonardo - - - - - - 3 15 - - - - -
Gruppo Montepaschi 8 - - - - - - - - - - - -
Altre correlate esterne 27 - - - - - - 22 23 1 - - -
Totale 250 26 1.013 8 - - 3 87 23 2 3 - -

La natura dei principali rapporti sopradescritti con entità correlate esterne, riferibili alla Capogruppo, è riassunta di seguito:

  • I corrispettivi riconosciuti dal MEF si riferiscono principalmente al compenso per l'espletamento del servizio universale (OSU), alla remunerazione dei servizi di gestione dei conti correnti postali, alla remunerazione dei servizi delegati, per spedizioni di corrispondenza e per il servizio integrato notifiche.
  • I corrispettivi riconosciuti dalla CDP SpA si riferiscono principalmente alla remunerazione per l'espletamento del servizio di raccolta del risparmio postale.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Enel si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza massivai senza materiale affrancatura. I costi sostenuti si riferiscono principalmente alla fornitura di gas ed energia elettrica.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo ENI si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza. I costi sostenuti si riferiscono principalmente alla fornitura di gas e carburanti per moto e autoveicoli.
  • Gli acquisti effettuati dal Gruppo Leonardo si riferiscono principalmente alla fornitura da parte di Leonardo Spa di apparati e interventi di manutenzione e assistenza tecnica su impianti di

meccanizzazione della corrispondenza, ad assistenza sistemistica e informatica per la creazione di archivi gestionali, di servizi di consulenza specialistica, manutenzione software, forniture di licenze software e di hardware.

• I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Monte dei Paschi di Siena si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza.

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate

Incidenza delle operazioni con parti correlate (milioni di euro)
Descrizione Totale voce
di bilancio
Totale
entità
correlate
Incidenza
(%)
Totale voce
di bilancio
Totale
entità
correlate
Incidenza
(%)
Saldo al 30.06.20 Saldo al 31.12.19
Rapporti patrimoniali
Attività finanziarie 228.175 11.116 4,9 218.934 11.742 5,4
Crediti commerciali 2.339 747 31,9 2.171 664 30,6
Altri crediti e attività 4.618 4 0,1 4.667 3 0,1
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 5.337 1.979 37,1 2.149 495 23,0
Fondi per rischi e oneri 1.279 70 5,5 1.218 70 5,7
Passività finanziarie 92.671 3.203 3,5 79.516 4.952 6,2
Debiti commerciali 1.486 62 4,2 1.627 98 6,0
Altre passività 2.794 75 2,7 3.635 74 2,0
Passività associate ad attività in dismissione - n.a. n.a.
I° semestre 2020 I° semestre 2019
Rapporti economici
Ricavi da servizi di posta, pacchi e commerciali 1.472 200 13,6 1.755 250 14,2
Ricavi da servizi di pagamento e mobile 337 14 4,2 306 26 8,5
Ricavi da servizi finanziari 2.535 989 39,0 2.664 1.013 38,0
Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riserve tecniche e
oneri relativi a sinistri
739 8 1,1 795 8 1,0
Costi per beni e servizi 1.149 89 7,7 1.080 87 8,1
Oneri da operatività finanziaria 95 2 2,1 35 3 8,6
Costo del lavoro 2.632 40 1,5 2.832 23 0,8
Altri costi e oneri 64 1 1,6 96 1 1,0
Oneri finanziari 35 2 5,7 40 - n.a.
Proventi finanziari 53 - n.a. 54 - n.a.
Flussi finanziari
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa 1.998 (1.222) n.a. (482) (7.752) 1608,3
Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento (237) (18) 7,6 (207) 19 n.a.
Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e operazioni con gli azionisti 1.427 (260) n.a. (981) (364) 37,1

Dirigenti con responsabilità strategiche

Per Dirigenti con responsabilità strategiche si intendono gli Amministratori, i membri del Collegio Sindacale e dell'Organismo di Vigilanza, i Responsabili di primo livello organizzativo della Capogruppo e il Dirigente Preposto di Poste Italiane. Le relative competenze, al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali, sono di seguito rappresentate:

Competenze lorde dei Dirigenti con responsabilità strategiche (migliaia di euro)

Descrizione I° semestre 2020 I° semestre 2019
Competenze con pagamento a breve/medio termine 5.248 7.351
Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro 242 237
Altri benefici con pagamento a lungo termine 309 842
Benefici per la cessazione del rapporto di lavoro - 854
Pagamenti basati su azioni 836 3.104
Totale 6.635 12.388
Compensi e spese sindaci (migliaia di euro)
Denominazione I° semestre 2020 I° semestre 2019
Compensi 647 632
Spese 8 13

Le competenze sostenute per l'Organismo di Vigilanza della Capogruppo ammontano, per il primo semestre 2020, a circa 49 migliaia di euro. Nella determinazione delle competenze non si tiene conto dei compensi attribuiti ai dirigenti di Poste Italiane membri dell'OdV, che sono riversati al datore di lavoro.

Totale 655 645

Nel corso del periodo non sono stati erogati finanziamenti a Dirigenti con responsabilità strategiche e al 30 giugno 2020 e società del Gruppo non sono creditrici per finanziamenti loro concessi.

Operazioni con fondo pensioni per dipendenti

La Capogruppo e le società controllate che applicano il CCNL aderiscono al Fondo Pensione Fondoposte, ossia il Fondo Nazionale di Pensione Complementare per il Personale di Poste Italiane SpA costituito il 31 Luglio 2002 nella forma di associazione senza scopo di lucro. Gli organi del Fondo sono l'Assemblea dei Delegati, il Consiglio di Amministrazione, il Presidente e il Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione ed il Collegio dei Revisori contabili. La rappresentanza delle imprese e dei lavoratori negli organi del Fondo è disciplinata secondo il principio di pariteticità. La partecipazione degli associati alla vita del fondo è garantita mediante l'elezione diretta dei delegati nell'Assemblea.

Altre informazioni su operazioni con parti correlate

Nel corso del primo semestre 2020 non sono state concluse operazioni con parti correlate ex art. 5, comma 8 del Regolamento "Operazioni con parti correlate" - Delibera CONSOB n.17221 del 12 marzo 2010 e s.m.i.

5. ANALISI E PRESIDIO DEI RISCHI

PREMESSA

La nota "Analisi e presidio dei rischi" fornisce una disamina sulle partite patrimoniali ed economiche soggette a rischi finanziari declinati secondo l'impostazione dell'IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative. Per quanto riguarda i rischi di altra natura, in particolare con riferimento al rischio COVID, si rimanda a quanto riportato nel paragrafo Gestione dei rischi – La gestione del rischio Covid in Poste Italiane della Relazione sulla gestione.

Nella presente Relazione finanziaria semestrale viene fornita un'informativa più estesa di quanto previsto dallo IAS 34 – Bilanci intermedi nel rispetto delle disposizioni del Public Statement ESMA 32-63-972 del 20 maggio 2020.

RISCHI FINANZIARI

Le attività di finanza di Poste Italiane SpA, relative alla tesoreria e alle operazioni di funding a medio lungo termine, anche sul mercato dei capitali, nonché le iniziative di finanza straordinaria ed agevolata sono affidate alla funzione Amministrazione, Finanza e Controllo della Capogruppo.

La gestione finanziaria del Gruppo e dei connessi profili di rischio è principalmente riconducibile a Poste Italiane SpA e al gruppo assicurativo Poste Vita.

• Con riferimento a Poste Italiane SpA, la gestione finanziaria è rappresentata prevalentemente dall'operatività del Patrimonio BancoPosta e dalle operazioni di finanziamento dell'attivo e impiego della liquidità propria.

L'operatività del Patrimonio BancoPosta è costituita, in particolare, dalla gestione attiva della liquidità raccolta su conti correnti postali, svolta in nome proprio ma con vincolo d'impiego in conformità alla normativa applicabile, e dalla gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi. Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata su conti correnti postali sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro68, mentre le risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione sono depositate presso il MEF. Il profilo di impieghi si basa sulle risultanze delle attività di continuo monitoraggio delle caratteristiche comportamentali della raccolta in conti correnti postali e sull'aggiornamento del modello statistico/econometrico dell'andamento previsionale e prudenziale di persistenza delle masse raccolte. Al riguardo, la composizione del portafoglio mira a replicare la struttura finanziaria della raccolta su conti correnti postali presso la clientela privata. Per la gestione delle relazioni finanziarie fra la struttura della raccolta e degli impieghi è stato realizzato un appropriato sistema di Asset & Liability Management. Il citato sistema costituisce dunque il riferimento tendenziale della politica degli investimenti, al fine di contenere l'esposizione al rischio di tasso di interesse e di liquidità. Le disposizioni prudenziali introdotte con il 3° aggiornamento

68 Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata su conti correnti postali sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro e, per una quota non superiore al 50% dei fondi raccolti, in altri titoli assistiti dalla garanzia dello Stato italiano (come disposto dalla Legge del 27 dicembre 2006 n.296 e successive modifiche previste dalla Legge di stabilità 2015, n.190 del 23 dicembre 2014).

della circolare 285/2013 di Banca d'Italia equiparano Bancoposta alle banche sotto il profilo dei controlli, stabilendo che le relative attività siano esercitate nel rispetto delle disposizioni del TUB e del TUF. Il Patrimonio Bancoposta deve disporre pertanto di un sistema di controlli interni in linea con le previsioni della Circolare 285, che prevede, tra l'altro, la definizione di un quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio (Risk Appetite Framework - RAF), il contenimento del rischio entro i limiti indicati dal RAF, la salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite e l'individuazione di operazioni di maggior rilievo da sottoporre al vaglio preventivo della funzione di controllo dei rischi.

Con riferimento alla struttura patrimoniale BancoPosta, si segnala che a seguito del positivo sviluppo dei volumi di raccolta e della variazione dello scenario di mercato, il Leverage Ratio ha evidenziato, nel corso del periodo, valori decrescenti, attestandosi al 30 giugno 2020 al 2,7%.

• Gli strumenti finanziari detenuti da Poste Vita SpA si riferiscono prevalentemente agli investimenti effettuati a copertura delle obbligazioni contrattuali assunte nei confronti degli assicurati, relative a polizze vita di tipo tradizionale rivalutabile e a prodotti unit linked. Ulteriori investimenti in strumenti finanziari sono relativi agli impieghi del Patrimonio libero della Compagnia.

Con riferimento alle polizze vita di tipo tradizionale (Ramo I e V) gli utili e perdite da valutazione degli investimenti a copertura delle obbligazioni contrattuali vengono integralmente retrocessi agli assicurati e rilevati in apposita riserva tecnica in base al metodo dello shadow accounting.

L'impatto economico dei rischi finanziari sugli investimenti può essere in tutto o in parte assorbito dalle passività assicurative. In particolare, tale assorbimento è generalmente funzione del livello e struttura delle garanzie di rendimento minimo (per le polizze di nuova emissione non è previsto un rendimento minimo garantito) e dei meccanismi di partecipazione all'utile della "Gestione separata" per l'assicurato. La sostenibilità dei rendimenti minimi viene valutata dalla Compagnia attraverso periodiche analisi, effettuate con l'ausilio di un modello interno finanziario-attuariale (Asset & Liability Management), che, per singola Gestione separata, simula l'evoluzione del valore delle attività finanziarie e dei rendimenti attesi, sia nell'ipotesi di uno "scenario centrale" (basato su ipotesi finanziarie e commerciali correnti) sia nell'ipotesi di scenari di stress e di diversi sviluppi commerciali. Tale modello consente una gestione quantitativa dei rischi assunti da Poste Vita SpA, favorendo una riduzione della volatilità degli utili e un'allocazione ottimale delle risorse finanziare.

I prodotti di tipo unit linked, c.d. di Ramo III, si riferiscono invece a polizze che prevedono l'investimento del premio versato in portafogli gestiti secondo la logica dei fondi comuni d'investimento. La Compagnia svolge una costante attività di monitoraggio sull'evoluzione del profilo di rischio dei singoli prodotti.

Rischio di tasso di interesse sul fair value

È il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di interesse sul mercato.

Le analisi che seguono si riferiscono principalmente agli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul prezzo degli strumenti finanziari a tasso fisso o ricondotti a tasso fisso mediante operazioni di copertura di cash flow hedge e, in via residuale, gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sulla componente fissa degli strumenti finanziari a tasso variabile o ricondotti a tasso variabile mediante operazioni di copertura di fair value hedge. Tali effetti risultano tanto più significativi quanto maggiore è la duration dello strumento finanziario.

La sensitività al rischio di tasso delle posizioni interessate è calcolata in conseguenza di un ipotetico shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps. Le misure di sensitività indicate dall'analisi svolta offrono un riferimento di base, utilizzabile per apprezzare le potenziali variazioni del fair value, in caso di oscillazioni dei tassi di interesse.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di interesse sul fair value, effettuata al 30 giugno 2020 sulle posizioni del Gruppo Poste Italiane.

Gruppo Poste Italiane - Rischio di tasso di interesse sul fair value
Descrizione
Esposizione al rischio Delta valore Effetto su Passività differite
verso gli assicurati
Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
Nominale Fair value +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
2020 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso
125.759
125.259
141.621
141.090
(8.520)
(8.518)
8.444
8.442
(7.554)
(7.552)
7.554
7.552
-
-
-
-
(966)
(966)
890
890
Altri investimenti
Attività finanziarie al FVTPL
Titoli a reddito fisso
Altri investimenti*
500
1.585
1.545
40
531
2.620
1.538
1.082
(2)
(296)
(67)
(229)
2
296
67
229
(2)
(293)
(64)
(229)
2
293
64
229
-
(3)
(3)
-
-
3
3
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Strumenti finanziari derivati
Cash flow Hedging
Fair value Hedging
210
100
-
2
2
-
(9)
(9)
-
10
10
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(9)
(9)
-
10
10
-
Fair value rilevato a CE
Passività finanziarie
110 4 - - - - - - - -
Strumenti finanziari derivati
Fair value rilevato a CE
Cash flow Hedging
Fair value Hedging
105
55
50
-
(7)
(1)
(6)
-
2
-
2
-
(1)
-
(1)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2
-
2
-
(1)
-
(1)
-
Variabilità al 30 giugno 2020 127.659 144.236 (8.823) 8.749 (7.847) 7.847 (3) 3 (973) 899

(*) Per gli Altri investimenti relativi ai Fondi comuni di investimento, il valore nominale indica il numero delle quote possedutet senza tener conto del valore facciale del titolo di capitale

Le Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo che rilevano al rischio in commento, riguardano principalmente:

  • titoli di Stato a reddito fisso detenuti da Poste Vita SpA per un fair value complessivo di 86.480 milioni di euro quasi interamente posti a copertura di impegni contrattuali di Ramo I e V collegati alle Gestioni separate;
  • titoli di Stato a reddito fisso detenuti dal Patrimonio BancoPosta per un fair value complessivo di 37.288 milioni di euro, costituiti da: titoli a tasso fisso per 15.840 milioni di euro, titoli a tasso variabile ricondotti a posizioni di tasso fisso mediante interest rate swap di cash flow hedge per 2.065 milioni di euro, titoli indicizzati all'inflazione per 2.406 milioni di euro e titoli a tasso fisso o variabile ricondotti a posizioni a tasso variabile, mediante contratti derivati di fair value hedge per 16.977 milioni di euro (di cui 14.263 milioni di euro forward start);
  • altri titoli di debito non governativi del portafoglio di Poste Vita SpA per 17.067 milioni di euro, principalmente posti a copertura di impegni assunti nei confronti degli assicurati.

Le Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico che rilevano al rischio in commento sono detenute quasi interamente da Poste Vita SpA e poste principalmente a copertura degli impegni assunti verso gli assicurati. Attengono a una quota degli investimenti impiegata in titoli a reddito fisso per complessivi 1.538 milioni di euro e alla posizione in Altri investimenti costituita principalmente da quote di fondi comuni per 1.082 milioni di euro.

Nell'ambito degli Strumenti finanziari derivati, il rischio in commento riguarda principalmente i contratti di vendita a termine di titoli di Stato per un valore nominale di 100 milioni di euro classificati come derivati di copertura di cash flow hedge e contratti di acquisto a termine di titoli di Stato per un valore nominale di 165 milioni di euro classificati come derivati gestionali, stipulati dal Patrimonio BancoPosta

Rischio spread

È il rischio riconducibile a possibili flessioni dei prezzi dei titoli obbligazionari detenuti in portafoglio, dovute al deterioramento della valutazione di mercato della qualità creditizia dell'emittente. Il fenomeno è riconducibile alla significatività assunta dall'impatto dello spread tra tassi di rendimento dei debiti sovrani sul fair value dei titoli eurogovernativi e corporate, dove lo spread riflette la percezione di mercato del merito creditizio degli enti emittenti.

La sensitività del valore del portafoglio dei Titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano al rischio creditizio della Repubblica Italiana risulta superiore a quella riferita al solo movimento dei tassi di interesse c.d. "risk free". Tale situazione ha origine dal fatto che la variazione dello spread creditizio non è oggetto di copertura e riguarda l'intero portafoglio titoli e quindi sia la componente a tasso fisso, sia quella a tasso variabile. Infatti, in quest'ultimo caso i derivati di fair value, che trasformano il titolo in tasso variabile, coprono solo il rischio tasso di interesse "risk free" e non anche il rischio creditizio. Pertanto, una variazione dello spread creditizio impatta in eguale misura tanto sui titoli a tasso fisso che sui titoli a tasso variabile.

Il primo semestre dell'esercizio 2020 è stato caratterizzato dapprima da una riduzione dei rendimenti dei titoli di stato italiani fino a febbraio, e da una successiva risalita, nel mese di marzo, causata prevalentemente dall'incertezza sui mercati dovuta all'emergenza Covid-19, che ha fatto registrare un livello del rendimento del titolo di stato italiano a dieci anni prossimo all'1,5% al 31 marzo 2020. Tale risalita dei rendimenti si è in seguito attenuata per merito degli interventi della BCE, fino a registrare alla fine del periodo in commento un livello prossimo all'1,3% portando lo spread BTP-Bund a 171,2 bps al 30 giugno 2020.

Di seguito il dettaglio degli effetti prodotti sul portafoglio del Gruppo nel periodo in commento:

  • (i) il portafoglio Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo detenuto da Poste Italiane SpA (nozionale di circa 32 miliardi di euro) ha subito una complessiva variazione netta positiva del fair value di circa 0,4 miliardi di euro: tale variazione è stata in parte rilevata a Conto economico per l'importo positivo di circa 1,6 miliardi di euro relativo alla variazione di fair value dei titoli oggetto di copertura dal rischio tasso di interesse, mentre la variazione negativa del fair value dei titoli non coperti e della componente relativa al rischio spread (non oggetto di copertura), si è riflessa nel patrimonio netto consolidato per circa 1,2 miliardi di euro;
  • (ii) il portafoglio Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo detenuto dal Gruppo assicurativo Poste Vita (nozionale dei titoli a reddito fisso di circa 93 miliardi di euro) ha registrato una variazione di fair value negativa complessiva di circa 0,2 miliardi di euro quasi interamente retrocessa agli assicurati e rilevata in apposita riserva tecnica con il meccanismo dello shadow accounting.

La sensitività allo spread è calcolata applicando uno shift di +/- 100 bps alla curva dei rendimenti dei titoli governativi italiani.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività69 del rischio spread effettuata al 30 giugno 2020 limitatamente, per rilevanza, alle posizioni della Capogruppo e del Gruppo Poste Vita.

69 Ai fini della sensitivity è stata utilizzata la curva tasso swap e la curva BTP (tasso swap a 10 anni pari circa a -17 bps e lo spread del BTP rispetto al tasso swap a 10 anni pari a circa 143 bps).

Poste Italiane SpA - Rischio spread su fair value (milioni di euro)
Descrizione Esposizione al rischio Delta valore Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
Nominale Fair value +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
2020 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 32.057 37.804 (3.635) 4.279 - - (3.635) 4.279
Titoli a reddito fisso 32.057 37.804 (3.635) 4.279 - - (3.635) 4.279
Altri investimenti - - - - - - - -
Strumenti finanziari derivati 210 6 (19) 21 (10) 11 (9) 10
Cash flow Hedging 100 2 (9) 10 - - (9) 10
Fair value Hedging - - - - - - - -
Fair value rilevato a CE 110 4 (10) 11 (10) 11 - -
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati 55 (1) (5) 5 (5) 5 - -
Fair value rilevato a CE 55 (1) (5) 5 (5) 5 - -
Cash flow Hedging - - - - - - - -
Variabilità al 30 giugno 2020 32.322 37.809 (3.659) 4.305 (15) 16 (3.644) 4.289
Gruppo Poste Vita - Rischio spread su fair value (milioni di euro)
Descrizione Esposizione al rischio
Delta valore
Effetto su Passività differite
verso gli assicurati
Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
Nozionale Fair Value +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
2020 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 93.672 103.785 (8.489) 8.489 (8.377) 8.377 - - (112) 112
Titoli a reddito fisso 93.172 103.254 (8.471) 8.471 (8.359) 8.359 - - (112) 112
Altri investimenti 500 531 (18) 18 (18) 18 - - - -
Attività finanziarie al FVTPL 1.584 2.621 (361) 361 (355) 355 (6) 6 - -
Titoli a reddito fisso 1.544 1.539 (131) 131 (125) 125 (6) 6 - -
Altri investimenti* 40
-
1.082 (230) 230 (230) 230 - - - -
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati - - - - - - - - - -
Fair value rilevato a CE - - - - - - - - - -
Cash flow Hedging - - - - - - - - - -
Fair value Hedging - - - - - - - - - -
Variabilità al 30 giugno 2020 95.256 106.406 (8.850) 8.850 (8.732) 8.732 (6) 6 (112) 112

Per completezza di informazione, si evidenzia che un'eventuale variazione dello spread non comporterebbe diretti effetti contabili sul portafoglio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato detenute dal Gruppo, ma inciderebbe unicamente sull'ammontare delle plus/minus latenti. In altri termini, i titoli a reddito fisso valutati al costo ammortizzato riferibili principalmente al Patrimonio BancoPosta che al 30 giugno 2020 ammontano a 32.103 milioni di euro (nominale di 25.397 milioni di euro) e il cui fair value è di 30.505 milioni di euro, a seguito di un incremento di 100 bps dello spread, subirebbero una variazione negativa del fair value, non riflessa nei dati contabili, di circa 3,5 miliardi di euro.

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

È definito come l'incertezza relativa al conseguimento di flussi finanziari futuri a seguito di fluttuazioni dei tassi di interesse sul mercato. Può derivare dal disallineamento - in termini di tipologie di tasso, modalità di indicizzazione e scadenze - delle poste finanziarie attive e passive tendenzialmente destinate a permanere fino alla loro scadenza contrattuale e/o attesa (c.d. banking book) che, in quanto tali, generano effetti economici in termini di margine di interesse, riflettendosi sui risultati reddituali dei futuri periodi.

Le analisi che seguono si riferiscono agli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul conseguimento di flussi finanziari derivanti da titoli a tasso variabile o resi tali per effetto di operazioni di fair value hedge.

L'analisi di sensitività al rischio di tasso dei flussi finanziari prodotti dagli strumenti interessati è effettuata ipotizzando uno shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di interesse sui flussi finanziari, effettuata al 30 giugno 2020 sulle posizioni del Gruppo Poste Italiane.

Gruppo Poste Italiane - Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari (milioni di euro)
----------------------------------------------------------------------------- -------------------
Descrizione Esposizione al
rischio
Delta valore Effetto su Passività differite
verso gli assicurati
Risultato prima
delle imposte
Nominale +100 bps -100 bps +100 bps -100 bps +100 bps -100 bps
2020 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Crediti
Depositi presso il MEF
Altri crediti finanziari
6.248
7.904
62
79
(62)
(79)
-
-
-
-
62
79
(62)
(79)
Titoli a reddito fisso 3.535 35 (35) - - 35 (35)
Attività fianziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso
Altri investimenti
Attività finanziarie al FVTPL
13.051
500
131
5
(131)
(5)
78
5
(78)
(5)
53
-
(53)
-
Titoli a reddito fisso
Altri investimenti
30
22
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Cassa e Depositi BancoPosta
Depositi bancari
2.160 22
-
(22)
-
- - 22 (22)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Depositi bancari
Depositi presso il MEF
2.337
1.979
23
21
(23)
(21)
13
-
(13)
-
10
21
-
(10)
(21)
Passività finanziarie
Finanziamenti
Obbligazioni
Debiti vs istituzioni finanziarie
-
(750)
-
(7)
-
7
-
-
-
-
-
(7)
-
7
Passività finanziarie vs imprese controllate
Altre passività finanziarie
-
(164)
-
(2)
-
2
-
-
-
-
-
(2)
-
-
2
Variabilità al 30 giugno 2020 36.852 369 (369) 96 (96) 273 (273)

Nel dettaglio, nell'ambito delle Attività finanziarie, il rischio di interesse sui flussi finanziari riguarda principalmente:

  • una quota del portafoglio titoli detenuti da Poste Vita SpA per un nominale complessivo di 8.756 milioni di euro;
  • titoli di Stato a tasso fisso detenuti dalla Capogruppo e ricondotti a posizioni a tasso variabile attraverso la stipula di contratti derivati di fair value hedge per un nominale complessivo di 8.229 milioni di euro; rileva altresì un titolo della Repubblica Italiana del valore nominale di 100 milioni di euro con rendimento legato all'inflazione, oggetto di copertura di fair value hedge;
  • crediti di complessivi 7.904 milioni di euro per depositi in garanzia prestati come collateral di passività per strumenti finanziari derivati e operatività in pronti contro termine principalmente detenuti dal Patrimonio BancoPosta;
  • l'attività di impiego della liquidità proveniente dalla raccolta su conti correnti postali della Pubblica Amministrazione impiegata dalla Capogruppo presso il MEF, per un valore di 6.248 milioni di euro.

Rischio di credito

È il rischio di inadempimento delle controparti verso le quali esistono posizioni attive, ad eccezione degli investimenti in azioni e in quote di fondi comuni.

Tenuto conto della situazione di elevata volatilità dell'attuale scenario macroeconomico e di incertezza delle prospettive future, alcune Autorità europee (quali la BCE e l'ESMA) hanno fornito talune raccomandazioni in merito all'applicazione della metodologia di impairment degli strumenti finanziari, invitando le entità a non classificare in maniera automatica eventuali crediti che presentano evidenze di deterioramento nel portafoglio non performing, ritenendo invece necessario considerare le moratorie e le misure di sostegno poste in essere dai vari Stati colpiti dall'emergenza Covid-19.

Al fine di rispondere alle disposizioni dell'IFRS 9, il quale richiede di includere nel calcolo delle perdite attese sugli strumenti finanziari un approccio forward looking, tenuto altresì conto degli effetti della pandemia Covid-19, per il presente Bilancio intermedio, il Gruppo ha ritenuto opportuno aggiornare gli scenari di previsione per tenere conto di nuovi elementi basati sulle stime della Commissione UE per l'esercizio 2020 che hanno portato ad una modifica della PD dell'Italia e delle altre controparti Sovereign rispetto a quanto utilizzato nelle valutazioni della Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2019. In merito, invece, alle controparti Corporate e Banking la metodologia utilizzata prevede un incremento della PD coerente con l'aumento di rischio settoriale registrato dalle agenzie di rating nei primi cinque mesi del 2020 per ogni livello di rating.

Per quanto riguarda i crediti commerciali, al fine di riflettere gli effetti derivanti dalla pandemia di Covid-19, si è provveduto come di seguito descritto:

  • per i crediti commerciali soggetti a svalutazione analitica è stato incrementato il livello di PD in maniera coerente all'incremento di rischio settoriale registrato dalle agenzie di rating nei primi cinque mesi del 2020;
  • per i crediti commerciali soggetti a svalutazione forfettaria, invece, ai fini del calcolo delle perdite attese si è provveduto ad individuare cluster omogenei di clientela rappresentativi della composizione del portafoglio crediti. Ad ogni cluster sono state associate differenti percentuali di svalutazione forfettaria, suddivise per fasce di scaduto, variate sulla base dell'incremento di rischio storicamente registrato nelle fasi di stress acuto.

Esposizione al rischio di credito

Per le Attività finanziarie soggette al rischio in commento e per le quali si applicano le disposizioni in materia di riduzione di valore, si riporta di seguito un'analisi dell'esposizione del Gruppo al 30 giugno 2020, riferita alle Attività finanziarie al costo ammortizzato e al Fair Value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo, per le quali è utilizzato il General deterioration model. L'analisi mostra l'esposizione per classe di attività finanziarie suddivise per stage. Gli importi si riferiscono al valore contabile lordo (costo ammortizzato al lordo dell'ECL), se non diversamente indicato, e non tengono in considerazione garanzie o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito.

Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Rating (milioni di euro)
da AAA a AA- da A+ a BBB- da BB+ a C Effetti della
Descrizione Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Not rated copertura Totale
2020 Effetti
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Finanziamenti - - 945 - - - 945
Crediti 685 - 13.327 - 233 - 14.245
Titoli a reddito fisso - - 29.424 - - - 29.424
Altri investimenti - - - - - - -
Totale Valore contabile lordo 685 - 43.696 - 233 - 44.614
Fondo a copertura perdite attese - - (40) - - - (40)
Totale costo ammortizzato al 30 giugno 2020 685 - 43.656 - 233 - 561 4.506 49.641
(milioni di euro)
da AAA a AA- da A+ a BBB- da BB+ a C Effetti della
Descrizione Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Not rated copertura Totale
2020 Effetti
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso 1.475 - 124.023 - 1.366 60 126.924
Altri investimenti - - 500 - - - 500
Totale Valore contabile lordo 1.475 - 124.523 - 1.366 60 127.424
Valore contabile - Fair value al 30 giugno 2020 1.577 - 138.694 - 1.293 56 - 141.620

Con riferimento all'analisi della concentrazione del rischio di credito per classe di attività finanziarie sulla base della controparte, al 30 giugno 2020 il Gruppo Poste Italiane è esposto principalmente verso controparti Sovereign (valore contabile lordo di 142 miliardi di euro rispetto al valore del portafoglio complessivo in attività al costo ammortizzato ed attività al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo di 172 miliardi di euro).

Misurazione dell'ECL

Nelle tabelle di seguito si forniscono, per ciascuna classe di strumento finanziario, la riconciliazione tra il saldo di apertura e il saldo di chiusura del fondo previsto dall'IFRS 9 a presidio delle perdite attese.

Attività finanziarie

Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Dettaglio fondo a copertura delle perdite attese sugli strumenti finanziari al Costo ammortizzato
Costo ammortizzato
Descrizione Crediti Titoli a reddito fisso Totale
Stage 1 Stage 1
Saldo al 1 gennaio 2020 23 9 32
Impairment titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo 1 4 5
Reversal titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo - - -
Impairment titoli/crediti acquistati/erogati nel periodo - 3 3
Reversal per write off - - -
Reversal per vendite/incasso - - -
Saldo al 30 giugno 2020 24 16 40

Al 30 giugno 2020 la stima delle perdite attese sugli strumenti finanziari al costo ammortizzato ammonta a circa 40 milioni di euro. L'incremento del Fondo a copertura delle perdite attese tiene conto dell'incremento della rischiosità causato dalla pandemia in corso.

(milioni di euro)
Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Dettaglio fondo a copertura delle perdite attese sugli strumenti finanziari al FVTOCI FVTOCI
Descrizione Crediti Titoli a reddito fisso Totale
Stage 1 Stage 1
Saldo al 1 gennaio 2020 - 13 13
Impairment titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo - 5 5
Reversal titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo - - -
Impairment titoli/crediti acquistati/erogati nel periodo - 4 4
Reversal per write off - - -
Reversal per vendite/incasso - (2) (2)
Saldo al 30 giugno 2020 - 20 20

Al 30 giugno 2020 la stima delle perdite attese sugli strumenti finanziari al Fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo ammonta a circa 20 milioni di euro. L'incremento del Fondo a copertura delle perdite attese tiene conto dell'incremento della rischiosità causato dalla pandemia in corso.

Crediti commerciali

Per ciascuna classe di Crediti commerciali viene di seguito rappresentata l'esposizione al rischio di credito del Gruppo Poste Italiane al 30 giugno 2020 in maniera separata a seconda che il modello utilizzato per la stima dell'ECL sia basato su una valutazione analitica oppure forfettaria.

Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Crediti commerciali svalutati su base analitica 30.06.2020 (milioni di euro)
Descrizione Valore contabile lordo Fondo a copertura perdite attese
Crediti commerciali
Crediti verso clienti 1.627 320
Cassa Depositi e Prestiti 440 -
Ministeri ed enti pubblici 303 125
Corrispondenti esteri 265 2
Privati 619 193
Crediti verso Controllante 213 31
Crediti vs altri 1 -
Totale 1.841 351

Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Crediti commerciali svalutati sulla base della matrice semplificata (milioni di euro)

30.06.2020
Fasce di scaduto Valore contabile
lordo
Fondo a copertura
perdite attese
Crediti commerciali non scaduti 554 16
Scaduto 0 - 1 anno 171 9
Scaduto 1 - 2 anni 123 22
Scaduto 2 - 3 anni 38 15
Scaduto 3 - 4 anni 12 9
Scaduto > 4 anni 67 65
Posizioni oggetto di recupero legale e/o in procedura concorsuale 140 120
Totale 1.105 256

La movimentazione del fondo svalutazione crediti commerciali (verso clienti e verso la Controllante) è la seguente:

Dettaglio fondo a copertura perdite attese per crediti commerciali (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.19
Acc.ti netti Utilizzi Saldo al
30.06.2020
Privati 291 32 (1) 322
Amm.ni pubbliche 162 5 - 167
Amm.ni postali estere 12 2 - 14
465 39 (1) 503
Per interessi per ritardati pagamenti 60 13 (2) 71
Crediti verso controllante 33 - - 33
Totale 558 52 (3) 607

Altri crediti e attività

Di seguito la movimentazione del fondo svalutazione crediti e altre attività.

Gruppo Poste Italiane - Movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso altri (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.19 Acc.ti netti Utilizzi Saldo al 30.06.2020
Crediti per interessi attivi su rimborso IRES 46 - - 46
Amm.ni pubbliche per servizi diversi 1 - - 1
Crediti per accordi CTD 12 - - 12
Altri crediti 86 3 (10) 79
Totale 145 3 (10) 138

Rischio prezzo

È il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di variazioni dei prezzi di mercato, sia che le variazioni derivino da fattori specifici del singolo strumento o del suo emittente, sia da fattori che influenzino tutti gli strumenti trattati sul mercato.

Le analisi che seguono si riferiscono a quelle poste finanziarie attive classificate nelle categorie "fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo" ovvero "fair value rilevato a Conto economico", nonché a taluni strumenti finanziari derivati le cui fluttuazioni di valore sono rilevate nel Conto economico.

Ai fini dell'analisi di sensitività al 30 giugno 2020, sono state prese in considerazione le posizioni potenzialmente esposte alle maggiori fluttuazioni di valore, e sottoposte a uno stress di variabilità calcolato con riferimento alla volatilità storica ad un anno, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di prezzo effettuata al 30 giugno 2020 sulle posizioni del Gruppo Poste Italiane.

Gruppo Poste Italiane - Rischio prezzo
Descrizione
Esposizione al Delta valore Effetto su Passività differite
verso gli assicurati
Risultato prima
delle imposte
(milioni di euro)
Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
rischio + Vol - Vol + Vol - Vol + Vol - Vol + Vol - Vol
2020 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTPL
34.117 6.597 (6.597) 6.570 (6.570) 27 (27) - -
Azioni 227 93 (93) 66 (66) 27 (27) - -
Altri investimenti 33.890 6.504 (6.504) 6.504 (6.504) - - - -
Strumenti finanziari derivati (17) (29) 29 - - (29) 29 - -
Fair Value rilevato a CE - - - - - - - - -
Fair Value rilevato a CE (pass.) (17) (29) 29 - - (29) 29 - -
Variabilità al 30 giugno 2020 34.100 6.568 (6.568) 6.570 (6.570) (2) 2 - -

Le Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico si riferiscono a:

  • investimenti relativi a quote di fondi comuni detenuti da Poste Vita SpA il cui fair value ammonta a complessivi 33.89070 milioni di euro, di cui circa 30.246 milioni di euro posti a copertura di polizze di Ramo I, circa 3.638 milioni di euro posti a copertura di polizze di Ramo III e per la restante parte relativa al patrimonio libero;
  • azioni detenute da Poste Vita SpA per 164 milioni di euro a fronte di prodotti di Ramo I collegati alle Gestioni separate e di Ramo III;
  • azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock) detenute dal Patrimonio BancoPosta per complessivi 63 milioni di euro. Ai fini dell'analisi di sensitivity, è stato associato il corrispondente valore delle azioni Classe A, tenuto conto della volatilità delle azioni quotate sul NYSE.

Nell'ambito degli Strumenti finanziari derivati, il rischio prezzo riguarda principalmente il contratto di vendita a termine di 400.000 azioni ordinarie Visa Incorporated stipulato dalla Capogruppo nel corso dell'esercizio 2019.

Infine, nel corso dell'esercizio 2019 e nei primi mesi dell'esercizio 2020 sono state acquisite dalla Capogruppo, come meglio descritto nelle note che precedono, le azioni nelle società Moneyfarm, sennder

70 I fondi a prevalente composizione obbligazionaria non sono assoggettabili al rischio prezzo e pertanto non considerati nell'analisi.

GmbH, Milkman e Tink classificate tra le Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo e non oggetto di sensitivity nella tabella che precede.

Rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari

E' definito come l'incertezza relativa al conseguimento di flussi finanziari futuri a seguito di fluttuazioni dei tassi di inflazione rilevati sul mercato.

Al 30 giugno 2020, il rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari riguarda i titoli di Stato indicizzati all'inflazione, che non sono stati oggetto di copertura di cash flow hedge o fair value hedge. Del valore nominale complessivo, 9.811 milioni di euro sono detenuti da Poste Vita SpA e 2.142 milioni di euro dal Patrimonio BancoPosta.

Rischio valuta

È il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di cambio delle monete diverse da quella di conto.

Al 30 giugno 2020 al rischio valuta sono esposti:

  • investimenti azionari della Capogruppo in Visa (70 milioni di USD) e Moneyfarm (22 milioni di sterline);
  • quote di taluni Fondi detenuti da Poste Vita SpA (74 milioni di USD);
  • contratto derivato sulle azioni ordinarie Visa Incorporated stipulato dalla Capogruppo nel corso dell'esercizio 2019 (al 30 giugno fair value negativo di 19 milioni di USD).

Rischio di liquidità

È il rischio di incorrere in difficoltà nel reperire fondi, a condizioni di mercato, per far fronte agli impegni iscritti nel passivo.

Al fine di far fronte a tale rischio il Gruppo Poste Italiane applica una politica finanziaria mirata a minimizzare il rischio attraverso la diversificazione delle forme di finanziamento a breve e a lungo termine e delle controparti; la disponibilità di linee di credito rilevanti in termini di ammontare e numero di banche affidanti; la distribuzione graduale e omogenea nel tempo delle scadenze della provvista a medio e lungo termine; l'adozione di modelli di analisi preposti al monitoraggio delle scadenze dell'attivo e del passivo.

Al 30 giugno 2020 le disponibilità liquide non vincolate ammontano a 2,6 miliardi di euro (di cui 1,9 miliardi riferibili alla Capogruppo). Le linee di credito committed e uncommitted a disposizione del Gruppo e i relativi utilizzi sono riepilogati nella tabella che segue.

(milioni di euro)
Descrizione Saldo al 30.06.2020 Saldo al 31.12.2019
Linee di credito committed 1.750 2.000
Finanziamenti a breve 1.750 2.000
Linee di credito uncommitted 1.882 1.964
Finanziamenti a breve 1.026 1.009
Scoperti di c/c 173 173
Credti di firma (*) 683 782
Totale 3.632 3.964
Utilizzi uncommitted 1.012 356
Finanziamenti a breve 660 -
Credti di firma 352 356
Totale 1.012 356

A fronte delle linee di credito ottenute non è stata costituita alcuna forma di garanzia reale.

Allo stato attuale, il Gruppo Poste Italiane ritiene di disporre di fonti di finanziamento adeguate a soddisfare le prevedibili necessità finanziarie. In particolare, al fine di far fronte agli scenari avversi legati alla pandemia COVID-19, si è dotata di ulteriore liquidità commisurata a coprire le eventuali esigenze finanziarie attraverso:

  • la stipula di tre finanziamenti a medio termine per un importo complessivo di 750 milioni di euro, erogati a tasso variabile al fine di una più flessibile gestione del debito, in quanto consentono il rimborso anticipato;
  • l'utilizzo di 660 milioni di euro di linee di credito uncommited per finanziamenti a breve.

Le linee di credito a revoca uncommitted risultano disponibili anche per l'operatività overnight del Patrimonio BancoPosta.

Inoltre, a decorrere dal 26 giugno 2020 il Patrimonio BancoPosta può accedere ad una linea di finanziamento committed a tre anni concessa da Cassa Depositi e Prestiti per operazioni in pronti contro termine fino ad un massimo di 4,25 miliardi di euro.

Infine, per l'operatività interbancaria intraday, il Patrimonio BancoPosta può accedere ad un'anticipazione infragiornaliera di Banca d'Italia e garantita da titoli di valore nominale pari a 716 milioni di euro, non utilizzata al 30 giugno 2020.

La Capogruppo ha in essere al 30 giugno 2020 un programma EMTN – Euro Medium Term Note di 2 miliardi di euro, grazie al quale il Gruppo può reperire sul mercato dei capitali ulteriori 1,95 miliardi di euro. Nell'ambito di tale programma nel 2013 Poste Italiane ha collocato presso la Borsa del Lussemburgo un prestito decennale di 50 milioni di euro.

6. FAIR VALUE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI

6.1 Tecniche di valutazione del fair value

Il Gruppo Poste Italiane si è dotato di una Policy sul fair value che disciplina i principi e le regole generali che governano il processo di determinazione del fair value ai fini della redazione del Bilancio, ai fini delle valutazioni di risk management e a supporto delle attività condotte sul mercato dalle funzioni di finanza delle diverse entità del Gruppo. I principi generali per la valutazione a fair value degli strumenti finanziari non sono variati rispetto al 31 dicembre 2019, fatto salvo l'opportuna integrazione per includere i modelli a supporto della valutazione delle azioni non quotate di seguito descritta, e sono stati individuati nel rispetto delle indicazioni provenienti dai principi contabili di riferimento e dai diversi Regulators (bancari ed assicurativi), garantendo omogeneità nelle tecniche di valutazione adottate nell'ambito del Gruppo. Le metodologie di dettaglio sono state aggiornate, ove necessario, per tenere conto delle evoluzioni dell'operatività e delle prassi di mercato registrate nel corso dell'esercizio.

In conformità a quanto indicato dall'IFRS 13 - Valutazione del fair value, di seguito si descrivono le tecniche di valutazione del fair value utilizzate all'interno del Gruppo Poste Italiane.

Le attività e passività interessate (nello specifico, attività e passività iscritte al fair value e attività e passività iscritte al costo ovvero al costo ammortizzato, per le quali si fornisce il fair value nelle note di bilancio) sono classificate in base ad una scala gerarchica che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni.

La scala gerarchica è composta dai 3 livelli di seguito rappresentati.

Livello 1: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate tramite prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione. Per il Gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

Titoli obbligazionari quotati su mercati attivi:

  • Titoli obbligazionari emessi da Enti governativi UE o soggetti non governativi: la valutazione viene effettuata considerando i prezzi bid secondo un ordine gerarchico che vede in primo luogo il ricorso al mercato MTS (Mercato Telematico dei Titoli di Stato all'ingrosso), quindi al mercato MILA (Milan Stock Exchange), per i titoli obbligazionari indirizzati prevalentemente alla clientela retail e, infine, al CBBT (Bloomberg Composite Price);
  • Passività finanziarie: la valutazione viene effettuata considerando i prezzi ask rilevati sul mercato CBBT (Bloomberg Composite Price).

Titoli azionari e ETF (Exchange Traded Fund) quotati in mercati attivi: la valutazione viene effettuata considerando il prezzo derivante dall'ultimo contratto scambiato nella giornata presso la Borsa di riferimento.

Fondi mobiliari di investimento aperti quotati: la valutazione viene effettuata considerando il prezzo di mercato di chiusura giornaliero come fornito dall'info provider Bloomberg o dal gestore del fondo. La quotazione degli strumenti di tipo obbligazionario di Livello 1 incorpora la componente di rischio credito. Nella valutazione degli strumenti finanziari denominati in valuta diversa dall'Euro si utilizzano i tassi di cambio forniti dalla Banca Centrale Europea.

Livello 2: appartengono a tale livello le valutazioni effettuate impiegando input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1 ed osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività. Considerate le caratteristiche dell'operatività del Gruppo Poste Italiane, i dati di input osservabili, impiegati ai fini della determinazione del fair value delle singole forme tecniche, includono curve dei rendimenti e di inflazione, tassi di cambio forniti dalla Banca Centrale Europea, superfici di volatilità su tassi, premi delle opzioni su inflazione, interest rate swap spread o credit default spread rappresentativi del merito creditizio delle specifiche controparti, eventuali adjustment di liquidità quotati da primarie controparti di mercato. Per il Gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

Titoli obbligazionari quotati su mercati non attivi o non quotati:

  • Titoli obbligazionari plain governativi e non, italiani e esteri: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito in base a spread determinati su titoli benchmark dell'emittente o di altre società con caratteristiche similari all'emittente, quotati e liquidi. La curva dei rendimenti può essere soggetta a rettifiche di importo contenuto, per tenere conto del rischio di liquidità derivante dalla mancanza di un mercato attivo.
  • Titoli obbligazionari strutturati: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente obbligazionaria e componente opzionale. La valutazione della componente obbligazionaria viene effettuata sulla base di tecniche di discounted cash flow applicabili ai titoli obbligazionari plain così come definite al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche dei titoli obbligazionari compresi nei portafogli del Gruppo Poste Italiane, è riconducibile al rischio tasso, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tale specifico fattore di rischio.

Titoli azionari non quotati: sono compresi in tale categoria i titoli azionari non quotati quando è possibile fare riferimento al prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente. Ad essi è applicato un fattore di sconto, quotato da primarie controparti di mercato, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.

Fondi mobiliari di investimento aperti non quotati: la valutazione viene effettuata considerando l'ultimo NAV (Net Asset Value) disponibile del fondo così come fornito dall'info provider Bloomberg o determinato dal gestore del fondo.

Strumenti finanziari derivati:

Interest Rate Swap:

Plain vanilla interest rate swap: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei differenziali tra i flussi cedolari propri delle due gambe (receiver e payer) previste dal contratto. La costruzione delle curve dei rendimenti per la stima dei futuri flussi contrattuali indicizzati a parametri di mercato (tassi monetari e/o inflazione) e l'attualizzazione dei differenziali viene effettuata applicando le prassi in vigore sui mercati dei capitali.

Interest rate swap con opzione implicita: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente lineare e componente opzionale. La valutazione della componente lineare viene effettuata applicando le tecniche di discounted cash flow definite per i plain vanilla interest rate swap al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche degli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli di Poste Italiane, è riconducibile ai fattori di rischio tasso o inflazione, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tali specifici fattori di rischio.

  • Bond forward: la valutazione viene effettuata attualizzando il differenziale tra il prezzo forward del titolo sottostante il derivato aggiornato alla data di valutazione ed il prezzo di regolamento.
  • Warrant: considerate le caratteristiche degli strumenti presenti in portafoglio, la valutazione viene effettuata tramite modello di equity local volatility. In particolare, poiché per tali strumenti sono stati stipulati accordi di buy-back con le controparti finanziarie strutturatrici dei warrants, e considerando che i modelli di valutazione utilizzati da queste ultime sono coerenti con quelli utilizzati dal Gruppo, la valutazione viene effettuata utilizzando le quotazioni bid fornite dalle controparti stesse.
  • Forward su Cambi: la valutazione viene effettuata facendo la differenza tra il reciproco del cambio forward registrato alla data di valutazione ed il reciproco del cambio forward fissato alla Trade Date.

Gli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli di Poste Italiane sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tener conto del merito creditizio della controparte. La curva dei rendimenti impiegata per l'attualizzazione è selezionata in coerenza con le modalità di remunerazione previste per il cash collateral. L'approccio descritto è confermato anche nel caso di garanzie rappresentate da titoli di debito, considerato il livello contenuto di rischio di credito che contraddistingue gli effettivi titoli che costituiscono il collateral per il Gruppo Poste Italiane.

Nei rari casi in cui le caratteristiche degli accordi di collateralizzazione non consentano la sostanziale riduzione del rischio di controparte, la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito dell'emittente. In alternativa, viene utilizzato il metodo del valore corrente che consente di elaborare il CVA/DVA (Credit Valuation Adjustment / Debit Valuation Adjustment) in funzione delle principali caratteristiche tecnico-finanziarie dei contratti e la probabilità di default della controparte.

Reverse Repo: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. Tali strumenti sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.

Impieghi a tasso fisso e tasso variabile: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow. Lo spread di credito della controparte viene incorporato tramite:

  • l'utilizzo della curva governativa italiana o del credit default swap (CDS) della Repubblica Italiana, in caso di Amministrazioni Centrali italiane;
  • l'utilizzo di curve CDS quotate o, se non disponibili, l'adozione di curve CDS "sintetiche" rappresentative della classe di rating della controparte, costruite a partire dai dati di input osservabili sul mercato;
  • l'utilizzo di curve dei rendimenti costruite a partire dalle quotazioni delle emissioni obbligazionarie specifiche dell'emittente.

Passività finanziarie quotate su mercati non attivi o non quotate:

  • Titoli obbligazionari plain: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito dell'emittente;
  • Titoli obbligazionari strutturati: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente obbligazionaria e componente opzionale. La valutazione della componente obbligazionaria viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow applicabili alle obbligazioni plain, così come definite al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche dei titoli obbligazionari emessi da società comprese nel gruppo Poste Italiane, è riconducibile al rischio tasso, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tale specifico fattore di rischio.
  • Debiti finanziari: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito.
  • Repo di finanziamento: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. I Repo sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.

Livello 3: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate utilizzando oltre agli input di livello 2 anche input non osservabili per l'attività o per la passività. Per il Gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

Impieghi a tasso fisso e tasso variabile: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow. Lo spread di credito della controparte viene determinato secondo le best practice di mercato, impiegando default probability e matrici di transizione elaborate da info providers esterni ed i parametri di loss given default stabiliti dalla normativa prudenziale per le banche o da valori benchmark di mercato.

Fondi chiusi non quotati: rientrano in tale categoria i fondi che investono prevalentemente in strumenti non quotati. La valutazione del fair value viene effettuata considerando l'ultimo NAV (Net Asset Value) disponibile, con periodicità almeno semestrale, comunicato dal gestore del fondo. Tale NAV viene aggiustato secondo i richiami e rimborsi comunicati dai gestori e intercorsi tra la data dell'ultima valorizzazione ufficiale al NAV e la data di valutazione.

Investimenti immobiliari (esclusi ex alloggi di servizio) e rimanenze di immobili destinati alla vendita: I valori di fair value, sia degli Investimenti Immobiliari che delle Rimanenze, sono stati determinati utilizzando principalmente la tecnica reddituale secondo cui il valore dell'immobile, deriva dall'attualizzazione dei cash flow che ci si attende verranno generati dai contratti di locazione e/o dai proventi delle vendite, al netto dei costi di pertinenza della proprietà; il procedimento utilizza un appropriato tasso di attualizzazione che considera analiticamente i rischi caratteristici dell'immobile.

Investimenti immobiliari (ex alloggi di servizio): Il prezzo degli investimenti in commento è determinato in base a criteri e parametri prestabiliti dalla normativa di riferimento (Legge 560 del 24 dicembre 1993) che ne stabilisce il prezzo di alienazione nel caso di vendita all'affittuario ovvero il prezzo minimo di alienazione nel caso in cui il bene venga venduto tramite un'asta pubblica.

Azioni non quotate: rientrano in tale categoria titoli azionari per i quali non sono disponibili prezzi osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. Per tali tipologie di strumenti, il fair value è determinato considerando la valutazione implicita al momento dell'acquisizione, rettificata da aggiustamenti di valore per tener conto di eventuali variazioni di prezzo desumibili da operazioni rilevanti71 osservabili sul mercato nei 12 mesi precedenti alla data di reporting. In via alternativa, ed in assenza di operazioni rilevanti, il fair value dell'azione è determinato mediante l'utilizzo di metodologie alternative (verifica di dati finanziari desumibili dai Business Plan della società se disponibili e analisi dell'andamento delle performance aziendali, utilizzo multipli di mercato, ecc.).

6.2 Gerarchia del fair value

La seguente tabella mostra una analisi degli strumenti finanziari misurati al fair value al 30 giugno 2020, distinti per livello di gerarchia del fair value.

71 per operazione rilevante in tale contesto si intende un investimento minimo di 10 milioni di euro oppure almeno il 5% del capitale sociale dell'entità partecipata verificatosi negli ultimi dodici mesi dalla data di reporting.

Gerarchia del fair value (milioni di euro)
30.06.2020 31.12.19
Descrizione Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 131.954 9.667 55 141.676 130.322 9.499 23 139.844
Azioni - - 55 55 - - 23 23
Titoli a reddito fisso 131.954 9.136 - 141.090 130.322 8.960 - 139.282
Altri investimenti - 531 - 531 - 539 - 539
Attività finanziarie al FVTPL 3.304 29.408 4.024 36.736 3.235 30.613 3.848 37.696
Crediti - - - - - - - -
Azioni 163 - 64 227 177 - 71 248
Titoli a reddito fisso 1.375 163 - 1.538 1.309 191 - 1.500
Altri investimenti 1.766 29.245 3.960 34.971 1.749 30.422 3.777 35.948
Strumenti finanziari derivati - 122 - 122 - 73 - 73
Totale 135.258 39.197 4.079 178.534 133.557 40.185 3.871 177.613
Passività finanziarie
Passività finanziarie al fair value - - - - - - - -
Strumenti finanziari derivati - (8.370) (17) (8.387) - (5.575) (15) (5.590)
Totale - (8.370) (17) (8.387) - (5.575) (15) (5.590)

Di seguito si riportano i trasferimenti tra livello 1 e livello 2 della gerarchia del fair value, interamente riferibili al Gruppo assicurativo Poste Vita:

Trasferimenti da Livello 1 a Livello 2 (milioni di euro)
Da Livello 1 a Livello 2 Da Livello 2 a Livello 1
Descrizione Livello 1 Livello 2 Livello 1 Livello 2
Trasferimenti Attività finanziarie (341) 341 340 (340)
Attività finanziarie al FVTOCI
Azioni - - - -
Titoli a reddito fisso (295) 295 322 (322)
Obbligazioni strutturate - - - -
Altri investimenti - - - -
Attività finanziarie al FVTPL
Crediti - - - -
Azioni - - - -
Titoli a reddito fisso (46) 46 18 (18)
Altri investimenti - - - -
Trasferimenti netti (341) 341 340 (340)

Le riclassifiche dal livello 1 al livello 2 per 341 milioni di euro, si riferiscono a strumenti finanziari il cui valore, al 30 giugno 2020, non è riscontrabile in un mercato liquido e attivo secondo i parametri stabiliti dalla Fair Value Policy di Gruppo. Le riclassifiche dal livello 2 al livello 1 per 340 milioni di euro, si riferiscono, invece, a strumenti finanziari il cui valore, al 30 giugno 2020, è risultato osservabile in un mercato liquido e attivo.

Di seguito, si riportano le variazioni di livello 3 intercorse nel primo semestre:

Variazioni strumenti finanziari livello 3 (milioni di euro)
Descrizione Attività
finanziarie al
FVTOCI
Attività
finanziarie al
FVTPL
Strumenti
finanziari
derivati
Totale
Esistenza al 1 gennaio 2020 23 3.848 - 3.871
Acquisti/Emissioni 35 377 - 412
Vendite/Estinzione Ratei iniziali - (102) - (102)
Rimborsi - - - -
Variazioni del fair value vs CE - (8) - (8)
Variazioni del fair value a PN 1 - - 1
Trasferimenti a Conto economico - - - -
Plus/Minus a Conto ecomomico per vendite - - - -
Trasferimenti nel livello 3 - - - -
Trasferimenti ad altri livelli - - - -
Variazioni per Costo ammortizzato - - - -
Write-off - (91) - (91)
Altre variazioni (compresi Ratei alla data di chiusura) (4) - - (4)
Esistenza al 30 giugno2020 55 4.024 - 4.079

Gli strumenti finanziari classificati nel livello 3 sono detenuti principalmente da Poste Vita SpA e, in via residuale, da Poste Italiane SpA.

Per la Compagnia assicurativa del Gruppo, gli strumenti di livello 3 si riferiscono principalmente a fondi che investono prevalentemente in strumenti non quotati, la cui valutazione del fair value viene effettuata in base all'ultimo Net Asset Value disponibile comunicato dal gestore del fondo, aggiornato in base ai richiami e rimborsi comunicati dai gestori e intercorsi tra la data dell'ultima valorizzazione ufficiale del NAV e la data di valutazione. I suddetti strumenti finanziari sono principalmente investimenti di tipo Private equity e, in misura minore, investimenti in fondi immobiliari totalmente posti a copertura di prodotti di Ramo I collegati a Gestioni separate. Le variazioni intervenute riguardano l'acquisto di nuovi investimenti, rimborsi di quote di Fondi chiusi non quotati, nonché le variazioni di fair value intervenute nel corso del periodo.

Le variazioni di livello 3 della gerarchia del fair value nel corso del periodo hanno inoltre interessato le passività finanziarie a seguito della stipulazione nel corso dell'esercizio 2019 da parte della Capogruppo Poste Italiane SpA di un contratto di vendita a termine di 400.000 azioni ordinarie Visa Incorporated. L'oscillazione del fair value della vendita a termine nel periodo in commento, dovuta all'effetto congiunto della variazione del prezzo di mercato delle azioni in dollari e della variazione del cambio Euro/Dollaro, è negativa di 2 milioni di euro.

7. PROCEDIMENTI IN CORSO E PRINCIPALI RAPPORTI CON LE AUTORITA'

La trattazione che segue, redatta ai sensi del principio contabile IAS 37 – Accantonamenti, passività e attività potenziali, riporta i procedimenti in corso più rilevanti e per i quali sono intervenute significative variazioni nel primo semestre 2020.

PROCEDIMENTI TRIBUTARI

Con riferimento a Postel, in data 8 ottobre 2015 si è concluso, con la consegna di un Processo Verbale di Constatazione nel quale sono stati contestati i diritti alla detrazione dell'IVA e alla deducibilità dell'IRAP, un controllo fiscale eseguito dalla Guardia di Finanza sulle imposte sui redditi e sulle ritenute, relativo ad asseriti omessi versamenti contributivi da parte di Postel negli anni dal 2010 al 2014 nei confronti di personale dipendente e/o collaborativo di un fornitore. In relazione agli avvisi di accertamento per i periodi 2010 e 2011, Postel ha deciso di avvalersi della definizione agevolata ex art. 11 del D.L. 24 aprile 2017, n. 50, mentre in merito agli altri periodi di accertamento per i quali l'Agenzia delle Entrate ha accertato maggiori IVA, IRES, IRAP e ritenute, Postel ha proposto ricorso. In data 24 giugno 2020, scaduti i termini per l'impugnazione, è passata in giudicato la pronuncia favorevole alla Società per il periodo d'imposta 2013.

PROCEDIMENTI IN MATERIA PREVIDENZIALE

A partire dall'esercizio 2012, l'Agenzia INPS di Genova Ponente ha emesso nei confronti di Postel degli avvisi di addebito, per complessivi 21,6 milioni di euro al 30 giugno 2020, con i quali è stato richiesto il pagamento di contributi previdenziali afferenti CIG, CIGS, mobilità e CUAF non coperti dal regime IPOST. Avverso tali richieste, sono stati proposti ricorsi al Tribunale di Genova.

Tenuto conto delle sentenze, delle motivazioni addotte e delle ulteriori pretese avanzate dall'INPS, la Società ha adeguato i propri Fondi rischi sulla scorta del parere dello studio legale che la assiste nel contenzioso.

Il fondo iscritto in bilancio al 30 giugno 2020 risulta pari a 11,04 milioni di euro.

PRINCIPALI PROCEDIMENTI PENDENTI E RAPPORTI CON LE AUTORITA'

AGCM

In data 19 novembre 2019, l'AGCM ha avviato un procedimento nei confronti di Poste Italiane per accertare una presunta pratica commerciale scorretta, posta in essere nell'ambito del servizio di recapito della corrispondenza e, in particolare delle raccomandate, in possibile violazione degli articoli 20, 21 e 22 del Codice del Consumo. In particolare, secondo le segnalazioni di alcuni clienti: i) le caratteristiche pubblicizzate del servizio "recapito delle raccomandate" non avrebbero trovato riscontro nel servizio effettivamente prestato; ii) non aver chiaramente dichiarato che il servizio di "ritiro digitale delle raccomandate" potrebbe in futuro non essere più gratuito. Nel mese di gennaio 2020 sono state ammesse a partecipare al procedimento alcune associazioni dei consumatori. L'Autorità ha comunicato il termine di conclusione della fase istruttoria del procedimento al 27 luglio 2020, precisando le contestazioni contenute nell'atto di avvio dell'istruttoria e fissando sempre al 27 luglio 2020 il termine per la presentazione di memorie e documenti.

In data 6 aprile 2020 l'AGCM ha avviato, ai sensi dell'art. 9 comma 3-bis della Legge n. 192/98 e dell'art. 14 Legge n. 287/90, un procedimento nei confronti di Poste Italiane, a seguito della segnalazione di un fornitore terzo che ha lamentato l'imposizione, da parte di Poste, di clausole contrattuali ingiustificatamente gravose. In particolare, a seguito dell'interruzione dei rapporti contrattuali, intervenuta a metà del 2017, il fornitore non sarebbe, di fatto, riuscito a offrire altrimenti i servizi che svolgeva nel mercato per l'obbligo di rispettare regole e parametri organizzativi ritenuti tali da irrigidire eccessivamente la struttura aziendale, rendendola inadatta a operare con soggetti diversi da Poste Italiane. In data 8 giugno del 2020 si è svolta un'audizione nella quale Poste Italiane ha esposto la propria posizione e, successivamente, l'Autorità ha chiesto la consegna di documentazione. Il procedimento è tutt'ora nella fase istruttoria.

Banca d'Italia

In data 26 febbraio 2020, la Banca d'Italia ha avviato un'ispezione ordinaria e di carattere generale sulla società BancoPosta Fondi SpA SGR, ai sensi dell'articolo 6-ter del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58. In data 22 maggio 2020, l'Autorità ha comunicato l'interruzione dell'ispezione, in relazione all'impossibilità, dovuta all'emergenza sanitaria in corso, di completare a distanza alcune attività di verifica che tipicamente vengono condotte on-site. Per tali motivazioni, non è prevista la consegna di un rapporto ispettivo ordinario.

In data 5 maggio 2020, è pervenuta la comunicazione della Banca d'Italia contenente gli esiti delle verifiche di trasparenza dalla stessa condotte, dal 22 maggio al 19 luglio 2019, presso 24 Uffici Postali, che hanno tra l'altro riguardato aspetti afferenti ad ambiti di più ampia portata quali: la struttura organizzativa di BancoPosta, del Gruppo e della rete territoriale, la gestione dei rapporti con i partner esterni, la gestione dei disconoscimenti delle operazioni di pagamento. La Società, coerentemente con quanto richiesto dall'Autorità, sta lavorando per la predisposizione di un piano contenente le misure correttive da porre in essere con indicazione delle modalità di attuazione e dei tempi previsti per il completamento delle relative attività.

Consob

Nel mese di gennaio 2020, la Consob ha avviato un'ispezione di carattere generale ai sensi dell'articolo 6-ter comma 1 del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, volta ad accertare lo stato di adeguamento alla nuova normativa MiFID II. La verifica ispettiva è tutt'ora in corso.

Autorità Garante per la protezione dei dati personali

In data 15 gennaio 2014 il Garante Privacy, al termine di un procedimento avviato nei confronti di Postel nel 2009, ha disposto l'applicazione di una sanzione di 0,34 milioni di euro dei cui effetti la società ne ha tenuto conto nel bilancio 2013. Contro tale disposizione Postel ha proposto ricorso e istanza di sospensione al Tribunale Civile di Roma, quest'ultima accolta dal giudice con ordinanza del 16 giugno 2014. In data 21 gennaio 2016 il giudice ha annullato l'ordinanza di ingiunzione del Garante Privacy limitatamente alla sanzione di 0,1 milioni di euro, rigettando invece le altre eccezioni preliminari di merito di Postel. Avverso la suddetta sentenza, per la parte della sanzione non annullata dal Tribunale, la Società ha proposto ricorso innanzi alla Corte di Cassazione. Il verdetto a conclusione della Camera di Consiglio dell'udienza tenutasi il 12 novembre 2019 non è stato ancora notificato a Postel. In data 21 marzo 2017 l'Agenzia delle Entrate – Riscossione ha notificato una cartella di pagamento in cui, oltre a richiedere il pagamento dell'importo di 0,24 milioni di euro a titolo di sanzione, come ridotta dalla sentenza del Tribunale di Roma, ha provveduto ad applicare, inter alia, una maggiorazione di 0,12 milioni di euro. Postel ha impugnato la cartella, che è stata parzialmente annullata relativamente alla richiesta di 0,12 milioni di euro dal Tribunale di Roma. Avverso tale sentenza il Garante ha proposto ricorso per Cassazione notificato il 3 agosto 2018 e Postel ha provveduto a costituirsi regolarmente in giudizio. La Corte di Cassazione, aderendo integralmente alle argomentazioni della Società, ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dall'Autorità, condannandola anche al pagamento delle spese legali. Per il recupero di tali somme, (già versate da Postel in esito al pignoramento presso terzi promosso dall'Amministrazione), Postel ha già provveduto ad avanzare formale richiesta prima al Garante e, per ultimo all'Agenzia delle Entrate – Riscossione, a cui è stata presentata richiesta di rimborso e per la quale si è in attesa di ricevere riscontro.

8. EVENTI O OPERAZIONI "SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI"

Ai sensi della comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 il Gruppo Poste Italiane non ha posto in essere eventi e operazioni significative non ricorrenti72 nel corso del primo semestre 2020.

9. EVENTI O OPERAZIONI "ATIPICHE E/O INUSUALI"

Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 il Gruppo Poste Italiane non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali73 nel corso del primo semestre 2020.

10. EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DEL PERIODO

Gli accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio sono descritti nelle Note che precedono e non vi sono ulteriori altri eventi di rilievo successivi al 30 giugno 2020.

72 Eventi e operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente, non ripetendosi frequentemente il consueto svolgimento

delle attività. 73 Operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dar luogo a dubbi sulla correttezza e/o completezza delle informazioni di bilancio, sul conflitto di interesse, sulla salvaguardia del patrimonio aziendale, nonché sulla tutela degli azionisti di minoranza.

11. INFORMAZIONI INTEGRATIVE

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

Di seguito, si riporta la posizione finanziaria netta al 30 giugno 2020 del Gruppo Poste Italiane.

Gruppo Poste Italiane

Posizione finanziaria netta al 30 giugno 2020 (milioni di euro)

Saldo al 30.06.20 Corrispondenza,
Pacchi e Distribuzione
Pagamenti,
Mobile e Digitale
Servizi
Finanziari
Servizi
Assicurativi
Elisioni Consolidato di cui parti
correlate
Passività finanziarie 4.894 6.701 89.685 324 (8.933) 92.671
Passività finanziarie al costo ammortizzato
Debiti per conti correnti postali
3.772
-
6.333
-
74.791
53.759
72
-
(733)
(733)
84.235
53.026
3.203
1
Obbligazioni 50 - - - - 50 -
Debiti vs istituzioni finanziarie 2.495 - 16.325 - - 18.820 -
Debiti per mutui - - - - - - -
Debiti per leasing 1.212 1 - 25 - 1.238 7
MEF conto tesoreria dello Stato - - 2.964 - - 2.964 2.964
Altre passività finanziarie 15 6.332 1.743 47 - 8.137 -
Passività finanziarie al FVTPL 49 - - - - 49 -
Passività finanziaria per acquisto quote di minoranza 49 - - - - 49 -
Strumenti finanziari derivati 17 - 8.370 - - 8.387 231
Passività finanziarie verso altri settori 1.056 368 6.524 252 (8.200) - -
Riserve tecniche assicurative - - - 141.978 - 141.978 -
Attività finanziarie (1.415) (6.815) (85.723) (142.413) 8.191 (228.175)
Strumenti finanziari al costo ammortizzato (77) (121) (47.602) (1.841) - (49.641) (10.563)
Strumenti finanziari al FVOCI (550) (21) (37.320) (103.785) - (141.676) (531)
Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico - - (63) (36.673) - (36.736) (21)
Strumenti finanziari derivati - - (122) - - (122) (1)
Attività finanziarie verso altri settori (788) (6.673) (616) (114) 8.191 - -
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori - - - (56) - (56) -
Indebitamento netto/(avanzo finanziario netto) 3.479 (114) 3.962 (167) (742) 6.418
Cassa e depositi BancoPosta - - (4.222) - - (4.222) -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (1.977) (32) (2.011) (2.049) 732 (5.337) (1.979)
Posizione finanziaria netta 1.502 (146) (2.271) (2.216) (10) (3.141)

Posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2019 (milioni di euro)

Saldo al 31.12.19 Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione
Pagamenti,
Mobile e Digitale
Servizi
Finanziari
Servizi
Assicurativi
Elisioni Consolidato di cui parti
correlate
Passività finanziarie 3.061 5.539 78.219 295 (7.598) 79.516
Passività finanziarie al costo ammortizzato
Debiti per conti correnti postali
1.886
-
5.194
-
67.281
48.794
42
-
(477)
(477)
73.926
48.317
4.829
1
Obbligazioni 50 - - - - 50 -
Debiti vs istituzioni finanziarie 574 - 12.194 - - 12.768 265
Debiti per mutui - - - - - - -
Debiti per leasing 1.251 1 - 27 - 1.279 9
MEF conto tesoreria dello Stato - - 4.542 - - 4.542 4.542
Altre passività finanziarie 11 5.193 1.751 15 - 6.970 12
Strumenti finanziari derivati 22 - 5.567 1 - 5.590 123
Passività finanziarie verso altri settori 1.153 345 5.371 252 (7.121) - -
Riserve tecniche assicurative - - - 140.261 - 140.261 -
Attività finanziarie (1.395) (5.645) (77.078) (141.936) 7.120 (218.934)
Strumenti finanziari al costo ammortizzato (62) (115) (39.402) (1.742) - (41.321) (11.181)
Strumenti finanziari al FVOCI (547) - (36.831) (102.466) - (139.844) (539)
Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico - - (71) (37.625) - (37.696) (21)
Strumenti finanziari derivati - - (73) - - (73) (1)
Attività finanziarie verso altri settori (786) (5.530) (701) (103) 7.120 - -
Riserve tecniche assicurative - - - (58) - (58) -
Indebitamento netto/(avanzo finanziario netto) 1.666 (106) 1.141 (1.438) (478) 785
Cassa e depositi BancoPosta - - (4.303) - - (4.303) -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (851) (96) (518) (1.161) 477 (2.149) (495)
Posizione finanziaria netta 815 (202) (3.680) (2.599) (1) (5.667)

La Posizione finanziaria netta complessiva al 30 giugno 2020 è in avanzo di 3.141 milioni di euro, in diminuzione di 2.526 milioni di euro rispetto ai valori al 31 dicembre 2019 (in cui presentava un avanzo di 5.667 milioni di euro); tale variazione riflette principalmente il decremento registrato sul fair value degli investimenti classificati nella categoria FVTOCI detenuti dalla SBU Servizi Finanziari per 1,2 miliardi di euro, la variazione negativa del capitale circolate per complessivi 1,4 miliardi di euro, la distribuzione di dividendi per 402 milioni, investimenti per 210 milioni di euro, parzialmente compensati dall'utile del periodo di 545 milioni di euro

Al 30 giugno 2020, la posizione finanziaria netta secondo la Raccomandazione ESMA n. 319/2013, con riguardo al Settore Operativo Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, è la seguente:

Posizione finanziaria netta ESMA (milioni di euro)

Al 30 giugno 2020 Al 31 dicembre 2019

A. Liquidità (1.977) (851)
B. Crediti finanziari correnti (535) (135)
C. Debiti bancari correnti 1.172 1
D. Debiti per leasing correnti 222 215
E. Parte corrente dell'indebitamento non corrente - -
F. Altri debiti finanziari correnti 19 15
G. Posizione finanziaria corrente (C+D+E+F) 1.413 231
H. Posizione finanziaria netta corrente (A+B+G) (1.099) (755)
I. Debiti bancari non correnti 1.323 573
L. Obbligazioni emesse 50 50
M. Debiti per leasing non correnti 990 1.036
N. Altri debiti non correnti 62 18
O. Posizione finanziaria non corrente (I+L+M+N) 2.425 1.677
P. Posizione Finanziaria Netta ESMA (H+O) 1.326 922
Attività finanziarie non correnti (92) (474)
Posizione Finanziaria Netta 1.234 448
Crediti e Debiti finanziari intersettoriali 268 367
Posizione Finanziaria Netta al lordo dei rapporti con gli altri settori 1.502 815

ESPOSIZIONE IN TITOLI DI DEBITO SOVRANO

Con riferimento alle attività finanziarie, di seguito si riportano le informazioni riguardo l'esposizione al debito sovrano del Gruppo al 30 giugno 2020, ai sensi della Comunicazione n. DEM/11070007 del 28 luglio 2011 di attuazione del documento n. 2011/266 pubblicato dall'ESMA e successive integrazioni.

30.06.20 31.12.19
Descrizione Valore Valore di Valore di Valore Valore di Valore di
nominale Bilancio mercato nominale Bilancio mercato
Italia 131.153 152.166 150.828 125.322 143.188 143.000
Attività finanziarie al costo ammortizzato 23.393 29.851 28.513 19.100 22.825 22.637
Attività finanziarie al FVTOCI 107.710 122.262 122.262 106.170 120.308 120.308
Attività finanziarie al FVTPL 50 53 53 52 55 55
Austria - - - - - -
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI - - - - - -
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Belgio 89 110 110 89 107 107
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 89 110 110 89 107 107
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Finlandia - - - - - -
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI - - - - - -
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Francia 151 219 219 151 203 203
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 151 219 219 151 203 203
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Germania 79 102 102 52 62 62
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 77 100 100 50 60 60
Attività finanziarie al FVTPL 2 2 2 2 2 2
Irlanda 10 14 14 10 13 13
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 10 14 14 10 13 13
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Olanda - - - - - -
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI - - - - - -
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Portogallo - - - - - -
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI - - - - - -
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Spagna 1.119 1.754 1.753 1.159 1.780 1.781
Attività finanziarie al costo ammortizzato 3 4 3 3 3 4
Attività finanziarie al FVTOCI 1.116 1.750 1.750 1.156 1.777 1.777
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Slovenia - - - - - -
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI - - - - - -
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
USA 59 59 59 1 1 1
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 59 59 59 1 1 1
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Altri Paesi - - - 20 20 20
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI - - - 20 20 20
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Totale 132.660 154.424 153.085 126.804 145.374 145.187

Gruppo Poste Italiane - Esposizione in titoli di debito sovrano (milioni di euro)

ENTITA' STRUTTURATE NON CONSOLIDATE

Al fine di disporre di forme di impiego il più possibile coerenti con i profili di rischio e rendimento delle polizze emesse, assicurando flessibilità ed efficienza della gestione, Poste Vita SpA ha acquistato quote superiori al 50% della massa amministrata di alcuni Fondi di investimento. Per tali fattispecie sono state svolte le analisi previste dai principi contabili internazionali al fine di verificare l'esistenza o meno del controllo. Gli esiti delle analisi condotte su tali Fondi inducono a concludere che la Compagnia non eserciti alcun potere di controllo nell'accezione prevista dalle disposizioni dell'IFRS 10 – Bilancio consolidato. Tali Fondi rientrano tuttavia nella definizione di Entità strutturate non consolidate: un'entità strutturata è una entità configurata in modo che i diritti di voto o similari non siano il fattore preponderante per stabilire chi controlla l'entità, come nel caso in cui i diritti di voto si riferiscano solo ad attività amministrative e le relative attività operative siano dirette mediante accordi contrattuali.

Natura del coinvolgimento nell'entità strutturata non consolidata (milioni di euro)
ISIN - Denominazione Natura dell'Entità Attività del Fondo % Investimento NAV del Fondo
Data di rif.
Importo
LU1379774190 - MULTIFLEX-DIVERSIFIED DIS-CM Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 30/06/2020 5.769
LU1407712014 - MULTIFLEX - Global Optimal Multi
Asset Fund
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 30/06/2020 4.931
LU1407712287 - MULTIFLEX - Strategic Insurance
Distribution
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 30/06/2020 4.679
LU1407711800 - MULTIFLEX - Dynamic Multi Asset
Fund
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 30/06/2020 4.164
LU1193254122 - MFX - GLOBAL FUND - ASSET
GLOBAL FUND (PIMCO MULTI ASSET)
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 30/06/2020 4.079
LU1500341240 - MULTIFLEX-LT OPTIMAL M/A-CM Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 30/06/2020 698
LU1808838863 - MULTIFLEX-OLYMPIUM OPT MA-CM Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 30/06/2020 578
LU1808839242 - MULTIFLEX-OLYMP INSURN MA-CM Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 30/06/2020 572
LU1500341752 - MULTIFLEX-DYNAMIC LT M/A-CM Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 30/06/2020 544
LU2051218035 - OLYMPIUM SEVERUM FUND Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 30/06/2020 486
PRIMA HEDGE PLATINUM GROWTH ISIN
IE00BK1KDS71
Fondo di Hedge Fund non armonizzato Perseguimento di rendimenti assoluti, con un basso livello di
volatilità e di correlazione di lungo termine rispetto ai principali
mercati finanziari
100 19/06/2020 423
IT0005174450 - FONDO DIAMOND EUROZONE
OFFICE UBS
Fondi di investimento alternativi
immobiliari chiusi
Investimento in beni immobili "core" e "core plus" destinati ad
uso lavorativo (uffici), situati nell'Eurozona, e denominati in Euro
100 31/03/2020 377
LU1500341166 - MULTIFLEX-OLYMPIUM DYNAMIC
MULTIASSET FUND
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 30/06/2020 301
IT0005247819 - Diamond Core Fondi di investimento alternativi
immobiliari chiusi
Investimento in beni immobili e diritti reali immobiliari, inclusi
quelli derivanti da contratti di leasing immobiliare con natura
traslativa e da rapporti concessori, nonché degli altri diritti
assimilabili ai sensi della normativa pro tempore vigente
100 31/12/2019 277
QU0006744795 - Prima European Direct Lending 1
Fund
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 31/03/2020 273
QU0006738052 - Prima EU Private Debt Opportunity
Fund
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 31/03/2020 250
IT0005212193 - DIAMOND ITALIAN PROPERTIES Fondi di investimento alternativi
immobiliari chiusi di diritto italiano
Investimento in beni immobili e diritti reali immobiliari, inclusi
quelli derivanti da contratti di leasing immobiliare con natura
traslativa e da rapporti concessori, nonché degli altri diritti
assimilabili ai sensi della normativa pro tempore vigente
100 31/12/2019 163
IT0005215113 - FONDO CBRE DIAMOND Fondi di investimento alternativi
immobiliari chiusi
Investimento in beni immobili, diritti reali immobiliari, compresi
quelli derivanti da contratti di leasing immobiliare, partecipazioni
in società immobiliari e quote di investimento alternativi
immobiliari
100 31/03/2020 135
QU0006738854 - Prima Credit Opportunity Fund Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 31/03/2020 118
QU0006745081 - Prima Real Estate Europe Fund I Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 25/05/2020 103
IT0005210387 - DIAMOND EUROZONE RETAIL
PROPERTY FUND
Fondi di investimento alternativi
immobiliari chiusi
Investimento in beni immobili "core" e "core plus" destinati ad
uso retail, situati nell'Eurozona, e denominati in Euro
100 31/03/2020 103
LU1081427665 - SHOPPING PROPERTY FUND 2 Fondo Chiuso Armonizzato Investe nel Shopping Property Fund 2: master fund che
principalmete investe in immobili del settore commerciale
secondariamente uffici e settori alternativi. Non investe nel
debito immobiliare
65 31/03/2020 77
LU1581282842 - Indaco SICAV SIF - Indaco CIFC US
Loan
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 31/05/2020 77
IT0005210593 - DIAMOND OTHER SECTOR ITALIA Fondi di investimento alternativi
immobiliari chiusi
Investimento in beni immobili, diritti reali immobiliari, compresi
quelli derivanti da contratti di leasing immobiliare, partecipazioni
in società immobiliari e la gestione professionale e la
valorizzazione del patrimonio del Fondo
100 31/12/2019 71
QU0006742476 - PRIMA GLOBAL EQUITY PRTNERS
FUND
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 31/03/2020 58
IT0004597396 - ADVANCE CAPITAL ENERGY FUND Fondo di Fondi Chiuso non armonizzato Investimento in imprese nel settore dell'energia allo scopo di
incrementarne il valore e mediante la successiva dismissione,
conseguirne delle plusvalenze
86 31/03/2020 20
QU0006746865 - ALC Prima European Private Credit
Feeder Fund
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds,
government bonds e equities)
100 24/06/2020 8

Natura del coinvolgimento nell'entità strutturata non consolidata

Lo scopo dell'investimento della Compagnia nei Fondi è la diversificazione del portafoglio di strumenti finanziari posti a copertura dei prodotti di Ramo I (Gestioni Separate), con l'obiettivo di mitigare la concentrazione degli impieghi in Titoli di Stato. Le entità riguardano principalmente fondi aperti armonizzati che investono in un mix di asset quali corporate bonds, government bonds ed equities e fondi chiusi di investimento immobiliare che investono in beni immobili e diritti reali immobiliari. Si riportano di seguito talune informazioni di dettaglio.

(milioni di euro)
ISIN - Denominazione Categoria di bilancio Valore contabile investimento Massima
esposizione
alla perdita
Confronto tra valore
contabile e massima
esposizione
Metodologia determinazione massima
esposizione alla perdita
LU1379774190 - MULTIFLEX-DIVERSIFIED DIS-CM Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
5.769 986 4.783 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di
5 anni e un "half life" di 1 anno
LU1407712014 - MULTIFLEX - Global Optimal Multi Asset Fund Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
4.931 961 3.970 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di
5 anni e un "half life" di 1 anno
LU1407712287 - MULTIFLEX - Strategic Insurance Distribution Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
4.679 995 3.684 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di
5 anni e un "half life" di 1 anno
LU1407711800 - MULTIFLEX - Dynamic Multi Asset Fund Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
4.164 827 3.337 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di
5 anni e un "half life" di 1 anno
LU1193254122 - MFX - GLOBAL FUND - ASSET GLOBAL FUND (PIMCO MULTI ASSET) Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
4.079 906 3.174 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di
5 anni e un "half life" di 1 anno
LU1500341240 - MULTIFLEX-LT OPTIMAL M/A-CM Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
698 151 547 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di
5 anni e un "half life" di 1 anno
LU1808838863 - MULTIFLEX-OLYMPIUM OPT MA-CM Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
578 109 469 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di
5 anni e un "half life" di 1 anno
LU1808839242 - MULTIFLEX-OLYMP INSURN MA-CM Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
572 124 448 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di
5 anni e un "half life" di 1 anno
LU1500341752 - MULTIFLEX-DYNAMIC LT M/A-CM Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
544 60 484 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di
5 anni e un "half life" di 1 anno
LU2051218035 - OLYMPIUM SEVERUM FUND Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
486 92 394 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di
1 anno
PRIMA HEDGE PLATINUM GROWTH ISIN IE00BK1KDS71 Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
423 53 370 Dato ricevuto dal gestore
LU1500341166 - MULTIFLEX-OLYMPIUM DYNAMIC-MULTIASSET FUND Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
301 23 279 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di
5 anni e un "half life" di 1 anno
IT0005174450 - FONDO DIAMOND EUROZONE OFFICE UBS Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
377 158 220 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di
1 anno
IT0005247819 - Diamond Core Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
277 90 186 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di
1 anno
QU0006744795 - Prima European Direct Lending 1 Fund Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
273 64 209 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di
1 anno
QU0006738052 - Prima EU Private Debt Opportunity Fund Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
250 34 216 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di
1 anno
IT0005212193 - DIAMOND ITALIAN PROPERTIES Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
163 50 114 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di
1 anno
IT0005215113 - FONDO CBRE DIAMOND Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
135 51 84 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di
1 anno
QU0006738854 - Prima Credit Opportunity Fund Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
118 38 80 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di
1 anno
QU0006745081 - Prima Real Estate Europe Fund I Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
103 48 55 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di
1 anno
IT0005210387 - DIAMOND EUROZONE RETAIL PROPERTY FUND Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
103 36 66 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di
1 anno
LU1581282842 - Indaco SICAV SIF - Indaco CIFC US Loan Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
77 28 49 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di
1 anno
IT0005210593 - DIAMOND OTHER SECTOR ITALIA Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
71 22 48 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di
1 anno
QU0006742476 - PRIMA GLOBAL EQUITY PRTNERS FUND Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
58 27 31 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di
1 anno
LU1081427665 - SHOPPING PROPERTY FUND 2 Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
50 21 29 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di
1 anno
IT0004597396 - ADVANCE CAPITAL ENERGY FUND Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
17 9 8 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di
1 anno
QU0006746865 - ALC Prima European Private Credit Feeder Fund Attività finanziaria a fair
value rilevato a CE
8 3 4 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di
1 anno

Natura del rischio

Gli investimenti della Compagnia nei fondi in commento sono valutati a fair value rilevato a Conto economico (principalmente livello 2 della gerarchica del fair value) sulla base del Net Asset Value comunicato periodicamente dal gestore del fondo stesso. Tali investimenti sono stati effettuati nell'ambito delle Polizze di Ramo I e pertanto le variazioni di fair value sono ribaltate all'assicurato sulla base del meccanismo dello shadow accounting.

ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU AZIONI

SISTEMA DI INCENTIVAZIONE A LUNGO TERMINE: PIANO DI PHANTOM STOCK

L'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA tenutasi in data 24 Maggio 2016 ha approvato il documento, redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sul "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016-2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock". Il sistema di incentivazione a lungo termine, costruito in linea con le prassi di mercato, ha l'obiettivo di collegare una quota della componente variabile della remunerazione di talune risorse al raggiungimento di obiettivi di redditività e di creazione di valore sostenibile per gli azionisti nel lungo periodo.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

La valutazione è stata effettuata utilizzando uno strumento di pricing interno che adotta modelli di simulazione coerenti con i requisiti richiesti dai principi contabili di riferimento e che tiene conto delle specifiche caratteristiche del Piano.

Primo Ciclo 2016-2018

Terminato il periodo di retention di un anno a cui erano sottoposte le 139.604 Phantom Stock derivanti dalla consuntivazione del Piano giunto a maturazione nel 2018, il controvalore in denaro delle quote erogate nel corso del mese di giugno 2020 è pari a circa 1,1 milioni di euro. Il costo rilevato per il semestre è stato di circa 0,1 milioni di euro mentre la passività residua iscritta tra i debiti del personale ammonta a circa 0,4 milioni di euro.

Secondo Ciclo 2017-2019

Nel 2019 è giunto a maturazione anche il Secondo Ciclo del "Piano ILT Phantom Stock" (2017-2019), assegnato nel corso del 2017. La consuntivazione del Piano ha determinato un numero complessivo di 645.673 Phantom Stock di cui 207.320 unità sottoposte ad un periodo di retention di un anno. Il controvalore in denaro delle quote erogate nel corso del mese di giugno 2020 è stato pari a circa 4,7 milioni di euro. Il costo rilevato per il semestre è stato di circa 0,1 milioni di euro, mentre la passività residua iscritta tra i debiti del personale ammonta a circa 1,6 milioni di euro..

Terzo Ciclo 2018-2020

Il numero di Phantom Stock per il Terzo Ciclo del Piano in essere alla data del 30 giugno 2020 è di 624.869 unità. Il costo rilevato per il semestre è stato di circa 0,3 milioni di euro mentre la passività iscritta tra i debiti del personale ammonta a circa 4,7 milioni di euro.

SISTEMA DI INCENTIVAZIONE A LUNGO TERMINE: PIANO DI PERFORMANCE SHARE

L'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA tenutasi in data 28 Maggio 2019 ha approvato il documento, redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sui "Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari (ILT) – Piano di Performance Share". Tale sistema d'incentivazione, ha l'obiettivo di collegare una quota della componente variabile della remunerazione di talune risorse al raggiungimento di obiettivi di redditività e di creazione di valore sostenibile per gli azionisti nel lungo periodo.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

La valutazione è stata effettuata utilizzando uno strumento di pricing interno che adotta modelli di simulazione coerenti con i requisiti richiesti dai principi contabili di riferimento e che tiene conto delle specifiche caratteristiche del Piano.

Primo ciclo 2019-2021

Il numero di Diritti a ricevere Azioni complessivamente assegnati per il Primo Ciclo del Piano è stato di 639.113 unità. Il costo rilevato per il semestre è stato di circa 1,3 milioni di euro, mentre la Riserva di Patrimonio netto appositamente creata per tale nuova fattispecie ammonta a circa 3,1 milioni di euro. Si specifica che il fair value unitario di ciascun Diritto è pari al valore nominale dello stesso alla data di assegnazione (determinato sulla base dei prezzi di borsa), scontato per il tasso di dividendo atteso e per il tasso di interesse privo di rischio.

SISTEMI DI INCENTIVAZIONE A BREVE TERMINE: MBO

La Banca d'Italia, il 27 maggio 2014, ha emanato le Disposizioni di Vigilanza per BancoPosta (Parte IV, Cap. I, "BancoPosta" inserita nella Circolare n. 285 del 17 Dicembre 2013 "Disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche") che, tenuto conto delle peculiarità normative e operative dell'attività di BancoPosta e della società Poste Italiane SpA, hanno reso applicabile al BancoPosta la disciplina prudenziale delle banche, tra cui, la normativa in materia di politiche di remunerazione e incentivazione (Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2 "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione" della Circolare n. 285 sopra richiamata). Tali disposizioni, applicabili alla sola Capogruppo Poste Italiane SpA, prevedono che parte dei premi erogati ai "Risk Takers" del Patrimonio BancoPosta vengano attribuiti mediante l'assegnazione di strumenti finanziari, in un orizzonte temporale pluriennale.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

Al 30 giugno 2020, il numero di Phantom Stock relative ai piani di incentivazione a breve termine MBO 2017 e 2018 in essere è di 174.665, relative principalmente al personale in forza nella Controllante. La valutazione è stata effettuata utilizzando uno strumento di pricing interno che adotta modelli di simulazione coerenti con i requisiti richiesti dai principi contabili di riferimento e che tiene conto delle specifiche caratteristiche del Piano. La passività iscritta al 30 giugno 2020 è di circa 1,3 milioni di euro e nel corso del semestre in commento sono stati effettuati pagamenti per 0,4 milioni di euro.

Al 30 giugno 2020, il numero di Diritti a ricevere Azioni derivanti dal piano di incentivazione a breve termine MBO 2019 è di 52.803, relativi al personale in forza alla Controllante. La valutazione attuariale del piano al 30 giugno 2020 ha portato ad una rettifica di costo pari a circa 0,1 milioni di euro, mentre la Riserva di Patrimonio netto ammonta a circa 0,4 milioni di euro.

PAGAMENTI PER LA CONCLUSIONE DEL RAPPORTO

I compensi legati alla conclusione anticipata del rapporto di lavoro per il personale Risk Takers del Patrimonio BancoPosta sono corrisposti secondo le modalità previste per la remunerazione variabile a Breve Termine per quanto attiene le modalità di differimento, il pagamento in strumenti finanziari e la verifica dei parametri minimi regolamentari di patrimonializzazione e di liquidità del Patrimonio BancoPosta.

Al 30 giugno 2020 il numero di Phantom Stock in essere è di 180.100 unità e la passività iscritta è di circa 1,4 milioni di euro. La valutazione attuariale del piano effettuata al 30 giugno 2020 ha portato ad una rettifica di costo pari a 0,3 milioni di euro.

DATI SALIENTI DELLE PARTECIPAZIONI

Elenco delle partecipazioni consolidate integralmente (migliaia di euro)
Denominazione (sede sociale) Quota %
posseduta
Capitale
sociale
Risultato
del periodo
Patrimonio
netto
BancoPosta Fondi SpA SGR (Roma) 100,00% 12.000 9.074 40.227
Consorzio Logistica Pacchi ScpA (Roma) 100,00% 516 - 738
Consorzio per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA (Roma) 100,00% 120 - 116
Consorzio PosteMotori (Roma) 80,75% 120 - 120
Europa Gestioni Immobiliari SpA (Roma) 100,00% 103.200 601 239.009
MLK Deliveries SpA (Milano) (*) 70,00% 333 10 14.990
Poste Air Cargo Srl (Roma) 100,00% 1.000 829 1.995
PatentiViaPoste ScpA (Roma) 86,86% 120 - 124
PostePay SpA (Roma) 100,00% 7.561 89.633 331.682
Poste Tributi ScpA - in liquidazione (Roma) (*) 100,00% - 901 -
Poste Vita SpA (Roma) (*) 100,00% 1.216.608 292.858 4.586.768
Poste Assicura SpA (Roma) (*) 100,00% 25.000 22.450 216.428
Postel SpA (Roma) 100,00% 20.400 (2.073) 81.596
SDA Express Courier SpA (Roma) 100,00% 5.000 17.630 31.779
sennder Italia Srl (Milano) 75,00% 40 (236) 4.153
Poste Welfare Servizi Srl (Roma) 100,00% 16 868 15.234
Poste Insurance Broker Srl (Roma) 100,00% 600 (62) 499

(*) Per tali società i dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nei bilanci di esercizio redatti in conformità al codice civile e ai principi contabili italiani.

Elenco delle partecipazioni in entità valutate con il metodo del Patrimonio netto (migliaia di euro)

Denominazione (sede sociale) Natura del
rapporto
Valore a Stato
Patrimoniale
Quota %
posseduta
Attività Passività Patrimonio netto Ricavi e proventi Risultato
del periodo
Address Software Srl (Roma) Controllata 314 51,00% 1.203 586 617 535 41
Anima Holding SpA (Milano) (c) Collegata 203.000 10,04% 2.288.543 1.095.869 1.192.674 289.996 (*) 38.564
Conio Inc. (San Francisco) (a) Collegata 378 19,74% 1.611 551 1.060 180 (1.155)
FSIA Investimenti Srl (Milano) (b) Collegata 394.666 30,00% 1.394.866 80.593 1.314.273 1.648 (**) 1.428
Indabox Srl (Roma) (a) Controllata 358 100,00% 4.920 179 313 413 (424)
ItaliaCamp Srl (Roma) (a) Collegata 235 20,00% 2.878 1.487 1.391 2.840 444
Kipoint SpA (Roma) Controllata 1.244 100,00% 4.097 2.853 1.244 2.479 75
Uptime SpA - in liquidazione (Roma) (a) Controllata - 100,00% 3.147 2.972 175 - (2)
Altra collegata del gruppo SDA Collegate 4

a. Dati dell'ultimo bilancio approvato dal CDA della società al 31.12.2019.

b. Dati comprensivi della valutazione ad equity del Gruppo SIA e degli effetti rilevati in sede di Purchase Price Allocation.

c. Dati dell'ultimo bilancio approvato dal CDA della società al 31.03.2020.

(*) Il valore comprende l'importo delle commissioni attive e degli interessi attivi e proventi assimilati.

(**) Il valore comprende l'importo dei dividendi e della valutazione delle partecipazioni al patrimonio netto.

RISPARMIO POSTALE

Il risparmio postale raccolto dalla Capogruppo in nome e per conto della Cassa Depositi e Prestiti è rappresentato di seguito, suddiviso per forma tecnica. Gli importi sono comprensivi degli interessi maturati, non ancora liquidati.

Risparmio postale (milioni di euro)
Descrizione 30.06.20 31.12.19
Libretti di deposito 104.550 101.842
Buoni Fruttiferi Postali 229.485 227.163
Cassa Depositi e Prestiti 169.635 165.548
Ministero dell' Economia e delle Finanze 59.850 61.615
Totale 334.035 329.005

INFORMAZIONI RELATIVE AI PATRIMONI GESTITI

L'ammontare dei patrimoni gestiti da BancoPosta Fondi SpA SGR, costituito dal fair value delle quote valorizzate all'ultimo giorno utile del semestre, al 30 giugno 2020 è di 9.499 milioni di euro.

IMPEGNI

Gli Impegni del Gruppo sono dettagliati nella tabella che segue.

Impegni (milioni di euro)
Descrizione 30.06.20 31.12.19
Contratti di leasing 40 50
Contratti per acquisto di Immobili, impianti e macchinari 134 94
Contratti per acquisto di Attività immateriali 66 54
Totale 240 198

La società EGI SpA al 30 giugno 2020, si è impegnata per il secondo semestre 2020 ad acquistare energia elettrica sui mercati a termine regolamentati per un valore complessivo di 12,4 milioni di euro. Al 30 giugno 2020 il corrispondente valore di mercato è di 8,4 milioni di euro.

GARANZIE

Le Garanzie personali in essere per le quali esiste un impegno del Gruppo sono le seguenti:

Garanzie (milioni di euro)
Descrizione 30.06.20 31.12.19
Fidejussioni e altre garanzie rilasciate:
da Istituti di credito/Assicurazioni nell'interesse di imprese del Gruppo a favore di terzi 353 357
dal Gruppo nel proprio interesse a favore di terzi 111 55
Totale 464 412

BENI DI TERZI

I Beni di terzi presso società del Gruppo, sono dettagliati nella tabella che segue. L'informativa rileva esclusivamente per la Capogruppo Poste Italiane SpA.

Totale 2.941 3.375
Titoli obbligazionari sottoscritti dalla clientela c/o istituti di credito terzi 2.941 3.375
Descrizione 30.06.20 31.12.19
Beni di terzi (milioni di euro)

ATTIVITA' IN CORSO DI RENDICONTAZIONE

Al 30 giugno 2020, la Capogruppo ha pagato titoli di spesa del Ministero della Giustizia per 97 milioni di euro per i quali Poste Italiane SpA, nel rispetto della Convenzione Poste Italiane - MEF, ha già ottenuto la regolazione finanziaria da parte della Tesoreria dello Stato, ma è in attesa del riconoscimento del credito da parte del Ministero della Giustizia.

12. ATTESTAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO E RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE

Poste Italiane – Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2020 223

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