Interim / Quarterly Report • Sep 14, 2020
Interim / Quarterly Report
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11 settembre 2020
| Struttura del Gruppo | 3 |
|---|---|
| Organi sociali | 4 |
| Dati di sintesi | 5 |
| Relazione intermedia sulla gestione consolidata al 30 giugno 2020 | 7 |
| Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2020 | |
| Prospetti contabili | 39 |
| Note esplicative | 44 |
| Attestazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato | 70 |
Sig. Davide Usberti Presidente e Consigliere Delegato Amministratore esecutivo
Dott. Lino Gilioli (*) (**) Vicepresidente Amministratore indipendente
Ing. Nicola De Blasio Consigliere Amministratore indipendente
Dott. Gianni Dell'Orto Consigliere
Dott.sa Lisa Orlandi Consigliere Amministratore indipendente
Avv. Roberto Pistorelli Consigliere
Ing. Cinzia Triunfo Consigliere
Dott.sa Anna Maria Varisco (**) Consigliere Amministratore indipendente
Prof. Lorenzo Pozza Presidente
Dott.sa Laura Guazzoni Sindaco Effettivo
Dott. Claudio Raimondi Sindaco Effettivo
Dott.sa Gloria Marino Sindaco Supplente
Dott. Manuel Menis Sindaco Supplente
SOCIETÀ DI REVISIONE (2) Deloitte & Touche S.p.A.
(*) Nominato Vice Presidente e Lead Indipendent Director dal Consiglio di Amministrazione del 16 maggio 2018.
(**) Membri del Comitato per le Nomine e per la Remunerazione e del Comitato Controllo e Rischi.
(1) Nominato dall'Assemblea Ordinaria del 16 maggio 2018 e con scadenza alla data di approvazione del bilancio di esercizio al 31.12.2020. (2) Nominata dall'Assemblea Ordinaria dell'11 maggio 2015 per un periodo di 9 anni e, quindi, con scadenza alla data di approvazione del bilancio di esercizio al 31.12.2023.
| Principali indicatori di mercato | 30 giugno 2020 | 30 giugno 2019 | var.% |
|---|---|---|---|
| Prezzo medio Brent spot (\$/bbl)(1) | 42,29 | 66,01 | (35,9%) |
| Cambio medio EUR/USD(2) | 1,102 | 1,130 | (2,5%) |
| Prezzo medio gas - TTF (€/Mwh)(3) Euribor - a tre mesi (%), media del periodo(4) |
7,98 | 16,65 | (52,1%) |
| (0,353) | (0,313) | (12,8%) | |
| Principali dati operativi del Gruppo | 30 giugno 2020 | 30 giugno 2019 | var.% |
| Produzione di idrocarburi (Msmce) | 70,2 | 73,0 | (3,8%) |
| Vendite di idrocarburi (MSmce) | 110,8 | 118,9 | (6,8%) |
| Volumi di gas distribuito (MSmc) | 112,8 | 114,5 | (1,4%) |
| Numero dipendenti a fine periodo | 156 | 164 | (4,9%) |
| Dati di Conto Economico (IAS / IFRS) | 30 giugno 2020 | 30 giugno 2019 | var.% |
| Ricavi da vendite | 41.276 | 52.104 | (20,8%) |
| Costi Operativi | 36.557 | 37.381 | (2,2%) |
| EBITDA | 4.719 | 14.723 | (67,9%) |
| % sui ricavi di vendita | 11,43% | 28,26% | |
| EBIT | (4.241) | 4.951 | (185,7%) |
| Risultato operativo | (3.999) | 7.120 | (156,2%) |
| % sui ricavi di vendita | (9,69%) | 13,66% | |
| Risultato prima delle imposte | (6.833) | 4.375 | (256,2%) |
| Risultato del periodo | (4.536) | 3.115 | (245,6%) |
| Dati di Stato Patrimoniale (IAS / IFRS) | 30 giugno 2020 | 30 giugno 2019 | |
| Investimenti in immobilizzazioni | 7.827 | 21.385 | |
| di cui investimenti in esplorazione Capitale circolante netto |
225 (6.204) |
400 (6.922) |
|
| Capitale investito netto (A) + (B) | 268.247 | 267.633 | |
| Indebitamento netto (A) | 58.858 | 52.156 | |
| Patrimonio netto (compresa quota terzi) (B) | 209.389 | 215.477 | |
| Indici patrimoniali ed economici | 30 giugno 2020 | 30 giugno 2019 | |
| ROI (5) | (2,44%) | 3,82% | |
| ROE (6) | (3,89%) | 1,58% | |
| Utile (perdita) per azione | (0,10) | 0,07 | |
| PFN / EBITDA (7) | 5,00 | 2,14 | |
| Indebitamento netto (A) / Patrimonio netto (B) | 0,28 | 0,24 | |
| Gearing (A/A+B) | 22% | 19% | |
(1) fonte: Reuters.
(3) fonte: ICIS.
(3) fonte: BCE.
(4) fonte: European Money Markets Institute.
(5) = Risultato operativo annualizzato / capitale investito netto medio.
(6) = Risultato annualizzato / patrimonio netto medio.
(7) = Posizione finanziaria netta / EBITDA annualizzato.
NOTA METODOLOGICA: I costi operativi sono stati determinati come somma dei costi per materie prime e materiali di consumo, costi per servizi, costo del personale.
EBITDA è stato determinato come somma del risultato operativo, ammortamenti e oneri/proventi diversi.
EBIT è stato determinato come somma del risultato operativo e oneri/proventi diversi.
L'utile per azione è stato determinato in conformità alla previsione del principio contabile IAS 33.
L'indebitamento finanziario netto (posizione finanziaria netta) è stato determinato sulla base delle indicazioni della comunicazione Consob n. DEM/6064923 del 28.07.06.
L'EBITDA, l'EBIT e l'indebitamento finanziario netto (posizione finanziaria netta), come sopra definiti, sono misure utilizzate dalla Direzione del Gruppo per monitorare e valutare l'andamento operativo dello stesso e non sono identificate come misura contabile nell'ambito degli IFRS; pertanto, non devono essere considerate una misura alternativa per la valutazione dell'andamento del risultato, della situazione patrimoniale e finanziaria e dei flussi di cassa del Gruppo. Poiché la composizione di tali misure non è regolamentata dai principi contabili di riferimento, il criterio di determinazione applicato dal Gruppo potrebbe non essere omogeneo con quello adottato da altri e pertanto potrebbe non essere comparabile.
Signori azionisti,
l'andamento economico del semestre ha risentito dell'attuale stato di emergenza sanitaria, dovuto alla diffusione del COVID-19 in un numero crescente di nazioni del mondo e destinato presumibilmente a proseguire anche nella restante parte dell'anno.
Al fine di limitare la diffusione del contagio, in diverse nazioni è stata infatti imposta la chiusura di molte attività commerciali e manifatturiere, non considerate essenziali, con un immediato impatto sulle relative economie che sono entrate in una forte fase recessiva e lo saranno almeno per tutto il 2020.
Tale contesto ha causato un eccezionale peggioramento degli scenari macroeconomici con effetti sia sulla domanda sia sui prezzi degli idrocarburi, oltreché sul possibile deterioramento della solvibilità di alcune controparti economiche.
Le attività del Gruppo, che opera prevalentemente nel settore del gas naturale (la fonte energetica prioritaria nell'attuale fase di riduzione dell'uso di combustibili fossili) ed è presente in diverse fasi di tale filiera (estrazione e produzione, distribuzione e trasporto e vendita), sono state classificate tra quelle di pubblica utilità o essenziali e non sono state soggette a interruzione dell'operatività.
Durante la fase di emergenza sanitaria il Gruppo ha pertanto continuato ad operare, attenendosi alle misure previste dai competenti organi e garantendo la tutela dei propri dipendenti, dei propri clienti e fornitori e di chiunque dovesse avere contatti con le proprie strutture.
Anche il Gruppo Gas Plus ha comunque risentito della diffusione della pandemia, pur se con impatti differenti nell'ambito delle sue diverse attività.
Nelle attività downstream (Retail e Network) gli effetti sono stati infatti sostanzialmente contenuti. In ambito Retail, in particolare, data la composizione del portafoglio clienti che è costituito per oltre l'80% da clienti domestici e pertanto meno influenzato dalla temporanea chiusura di alcune attività economiche, la flessione dei volumi venduti è stata per lo più da attribuire all'andamento climatico durante la stagione invernale, ancora più mite rispetto alla precedente. Nel periodo in esame la B.U. Retail ha infatti conseguito un Ebitda di 2,7 milioni di euro rispetto a 3,1 milioni di euro di euro del 2019 a causa di una riduzione dei volumi venduti, su cui ha inciso in misura solo limitata la situazione di emergenza sanitaria.
Anche in termini di solvibilità dei clienti, grazie alla composizione del proprio portafoglio clienti, gli effetti sono stati al momento contenuti, anche se resta tuttora di difficile valutazione l'evoluzione della situazione nei prossimi mesi. Sotto tale profilo si ricorda, in ogni caso, che è tuttora in essere il contratto di cartolarizzazione che prevede, a fronte di una linea di credito rotativa di 20 milioni di euro, la cessione pro-soluto della quasi totalità di tale portafoglio, garantendo un flusso periodico e certo di liquidità.
In ambito Network, le modalità di determinazione dell'ammontare dei ricavi annui spettante a ciascun distributore (Vincolo dei Ricavi Totali -VRT) non dipendono dai volumi distribuiti nell'anno. La riduzione del Vincolo dei Ricavi Totali -VRT del semestre non è quindi correlata agli effetti della pandemia ma alle consuete dinamiche di determinazione di tale componente. In ogni caso la B.U. Network, nel periodo in esame, ha migliorato i propri risultati economici ed ha registrato una crescita in termini di Ebitda (4,1 milioni di euro rispetto a 3,6 milioni di euro del 2019) a seguito dell'incremento del perimetro di attività, avendo potuto contare, a differenza del 2019, sul contributo dell'attività di distribuzione gas nel comune di Fidenza (PR) per l'intero periodo.
Anche per tale attività, in termini di solvibilità dei clienti, data la composizione del relativo portafoglio che vede quale maggior cliente una società del Gruppo (Gas Plus Vendite), gli effetti sono stati al momento estremamente limitati.
Come prevedibile, gli impatti della pandemia sono stati invece maggiormente significativi nell'ambito delle attività E&P a causa della conseguente eccezionale fase di debolezza degli scenari energetici.
Nel corso del primo semestre il prezzo del gas in Italia ha registrato infatti una riduzione del 51,1% rispetto allo stesso periodo del 2019 e si è attestato a 9,7 c€/smc.
A seguito della diffusione della pandemia anche i mercati del Nord Europa, in un contesto già caratterizzato da abbondanza di offerta a causa dei numerosi arrivi di GNL e a condizioni climatiche non particolarmente rigide, hanno registrato un andamento al ribasso rispetto allo stesso periodo del 2019 con riduzioni simili a quelle del mercato italiano. Il prezzo al TTF, il principale riferimento per il gas in Europa, ha registrato infatti nel semestre un valore medio di 7,98 c€/smc con una riduzione del 52,1% rispetto al 2019. Lo spread tra prezzo al PSV-TTF si è invece attestato su un dato medio di circa 1,72 c€/smc, in diminuzione del 45,7% rispetto al 2019. L'andamento dei prezzi degli idrocarburi è attualmente in lenta ripresa ma il livello dei successivi periodi dipenderà in misura preponderante anche dall'ulteriore diffusione della pandemia e dalle misure che saranno adottate dalle singole nazioni a sostegno dei differenti settori economici.
In presenza di un simile livello degli scenari energetici le attività E&P, pur mantenendo sostanzialmente costanti i propri volumi produttivi (-3,8% rispetto al 2019), hanno pertanto dovuto scontare una forte riduzione dei ricavi (circa 6,5 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2019) con un calo complessivo del 32%. Una riduzione è prevista anche nel periodo successivo seppur di minore importo.
L'Ebitda è stato a sua volta in forte calo e ha assunto un valore negativo pari a 1,7 milioni di euro, che ha però recepito componenti negative non ricorrenti per circa 2,4 milioni di euro, rispetto ad un valore positivo di 9,1 milioni di euro del 2019, che però aveva recepito componenti positive non ricorrenti per 1,1 milioni di euro.
La notevole riduzione in termini di marginalità non è però dovuta esclusivamente agli effetti della pandemia ma risente (nel 2020 ma anche nel 2019) del recente aumento delle corresponsioni a favore dello Stato e, in particolare, dell'aumento dei canoni di concessione a seguito delle disposizioni della Legge 11 febbraio 2019, n. 12, di conversione del D.L. 14 dicembre 2018, n. 135 (cd. "D.L. Semplificazioni"), pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 12 febbraio 2019 ed entrata in vigore il 13 febbraio 2019, e delle royalties a seguito della Legge di Bilancio 2020 (Legge 27/12/2019 n. 160 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 30/12/2019).
A tale proposito il Gruppo, pur ritenendo quest'ultime disposizioni applicabili alle produzioni di idrocarburi realizzate a decorrere dall'anno 2020, in presenza di dubbi interpretativi sul testo dei nuovi commi 7-bis e 7-ter dell'art. 19 del D. Lgs n. 625/96 come modificati dalla stessa Legge di Bilancio 2020 e in assenza di specifici chiarimenti in merito, ha ritenuto di stanziare in questo semestre anche l'importo delle maggiori royalties eventualmente gravanti sulle produzioni relative all'anno 2019 (pari a 2.435 migliaia di euro) e di procedere al relativo pagamento dopo la chiusura del semestre. Su tale aspetto, il Gruppo si è riservato di valutare nelle opportune sedi i profili di illegittimità in merito alla previsione di una simile decorrenza.
L'impatto economico complessivo delle suddette componenti (canoni e royalties) nel solo semestre in esame ha raggiunto quasi i 5 milioni di euro.
In termini di solvibilità dei propri principali clienti, gli effetti sono stati invece al momento limitati dato il ristretto numero di controparti e il relativo standing.
Nonostante l'andamento degli scenari energetici ed un contesto normativo nazionale estremamente penalizzante nei confronti delle società titolari di concessioni di piccola e media dimensione, le attività di estrazione e produzione sono comunque proseguite secondo le previsioni, così come le attività di investimento nei principali progetti i cui tempi di esecuzione stanno risentendo in misura solo contenuta degli effetti di diffusione della pandemia.
Con riferimento a quest'ultime si segnala infatti che, nel mese di giugno, è stato comunicato agli enti competenti l'avvio delle attività di sviluppo del progetto Longanesi, in ottemperanza alla prescrizione n. 12 della Delibera di Giunta Regionale dell'Emilia Romagna n. 2266 del 31.12.2016. L'inizio delle attività di cantiere per i lavori civili delle postazioni relative agli impianti di perforazione nelle aree pozzo è avvenuto nel mese di luglio del corrente anno.
In Romania, nel corso del semestre, sono proseguite invece le attività legate allo sviluppo dei due giacimenti a gas ed è in corso la costruzione della piattaforma di produzione e della centrale di trattamento.
Gli investimenti sostenuti complessivamente nel periodo per le attività E&P sono stati pari a oltre 6 milioni di euro.
Sotto il profilo finanziario, il Gruppo mantiene una struttura finanziaria solida ed equilibrata. Al termine del semestre l'indebitamento finanziario netto è stato ancora in calo e pari a 58,9 milioni di euro contro i 66,0 milioni di euro di fine 2019, il cui importo è comunque comprensivo per circa 5,3 milioni di euro degli effetti contabili della applicazione del principio contabile IFRS 16.
Il cash flow delle singole attività ha consentito quindi di finanziare gli investimenti netti del periodo (circa 8 milioni di euro).
A conferma della forte patrimonializzazione del Gruppo il rapporto tra indebitamento finanziario e patrimonio netto si mantiene inoltre su livelli estremamente contenuti (0,28), restando inoltre in calo rispetto al dato di fine 2019 nonostante il risultato economico del periodo.
Considerata la prosecuzione di tutte le principali attività operative anche nel corso della restante parte dell'anno e la loro capacità di generare flussi positivi di cassa anche nell'attuale situazione, il Gruppo ritiene quindi di avere già a disposizione linee (tramite contratti a medio lungo termine) sufficienti ai previsti investimenti, che saranno concentrati nel secondo semestre dell'anno e nel successivo, e non prevede pertanto impatti negativi significativi.
A fronte di tali investimenti il Gruppo dispone infatti di una linea di credito dell'importo residuo di 49 milioni di euro e, specificamente per gli investimenti in Romania, di un ulteriore linea di credito di 20 milioni di euro.
Inoltre, a maggior tutela della copertura finanziaria dei propri investimenti in un periodo di eccezionale debolezza degli scenari energetici, il Gruppo ha richiesto ed ottenuto dalle proprie banche finanziatrici (Intesa Sanpaolo - dopo il perfezionamento in data 20 luglio 2020 della fusione per incorporazione di Banca Imi S.p.A. - e Banco BPM) una modifica dell'attuale contratto di finanziamento che ha previsto la non rilevazione dei parametri finanziari (covenants) per l'anno 2020 e l'aumento del relativo livello nel successivo anno. Poiché tale modifica è stata formalizzata solo al termine del mese di luglio, è stata temporaneamente riclassificata a breve la parte dell'indebitamento bancario con scadenza oltre i 12 mesi, essendo stati superati nel frattempo i limiti contrattuali previsti alla data di chiusura del semestre.
Si riporta qui di seguito il trend delle quotazioni del Brent, espresse in dollari ed euro al barile, e del gas naturale (TTF, espresso in €/MWh):
Grafico 1 – Trend Prezzo del Brent (USD)
Grafico 3 – Trend Prezzo del gas naturale Spot TTF (Borsa del Gas Olandese)
Il titolo Gas Plus ha chiuso il primo semestre dell'anno 2020 con una quotazione in calo rispetto a quella di inizio esercizio, mostrando un trend decrescente sino alla fine del primo trimestre e lievemente crescente nel successivo in linea con il generale andamento del mercato.
La capitalizzazione di borsa, così come indicato nel bilancio del precedente esercizio, permane significativamente inferiore al patrimonio netto del Gruppo (meno del 50%).
La significativa sottocapitalizzazione di mercato rispetto al valore del patrimonio netto del Gruppo non è stata ritenuta un indicatore di perdita di valore delle attività immobilizzate in considerazione dei volumi di scambio estremamente limitati rispetto ai titoli di società dei settori di appartenenza di Gas Plus. Per tale motivo si ribadisce come i prezzi di borsa non esprimano un'indicazione rappresentativa del valore della Società che presenta un consistente patrimonio di riserve di idrocarburi in Italia e All'estero, nonché di asset downstream in portafoglio.
Di seguito si riporta l'andamento del titolo Gas Plus nel periodo in esame comparato con l'indice FTSE Mib.
Di seguito viene commentato l'andamento delle singole business unit nel corso del primo semestre dell'anno.
Nella seguente tabella, al fine di consentire una corretta comparazione dei dati, sono evidenziati i risultati delle singole società facenti parte della B.U. E&P ed operanti in Italia, ossia Gas Plus Italiana S.r.l. (di seguito branch GPI) e Società Padana Energia S.p.A. (di seguito branch SPE), e in aggregato quelli della società attive all'estero.
Per quanto riguarda quest'ultime, anche nell'ottica di avere strutture separate per le attività E&P svolte in Italia e all'estero, si segnala che, all'inizio dell'esercizio 2019, Gas Plus Italiana S.r.l. ha trasferito l'intera partecipazione detenuta in Gas Plus International B.V. ad una società di nuova costituzione nell'ambito del Gruppo Gas Plus (Gas Plus International Holding S.r.l.), società di diritto italiano direttamente controllata da Gas Plus S.p.A.. Inoltre Gas Plus International B.V., una volta avviata la fase di sviluppo del progetto "Midia" in Romania ed ottenute le necessarie autorizzazioni delle autorità competenti, ha trasferito i relativi asset, sino a quel momento iscritti nel proprio bilancio, alla società di diritto rumeno del Gruppo denominata Gas Plus Dacia S.r.l. che è attualmente partner della Joint venture e destinataria dell'apposito finanziamento del progetto.
| 30/06/2020 | ||||
|---|---|---|---|---|
| GPI SPE ESTERO |
TOTALE | |||
| Produzione netta (MSmce) | 26,0 | 41,8 | - | 67,8 |
| Ricavi (mln €) |
6,2 | 7,6 | - | 13,8 |
| EBITDA (mln €) | (0,8) | (0,6) | (0,3) | (1,7) |
| Investimenti esplorativi (mln €) | 0,1 | - | 0,1 | 0,2 |
| Investimenti di sviluppo (mln €) | 0,2 | 2,1 | 3,9 | 6,2 |
| 30/06/2019 | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| GPI SPE ESTERO TOTALE |
|||||
| Produzione netta (MSmce) | 29,3 | 40,9 | - | 70,2 | |
| Ricavi (mln €) |
9,9 | 10,4 | - | 20,3 | |
| EBITDA (mln €) | 3,6 | 6,0 | (0,5) | 9,1 | |
| Investimenti esplorativi (mln €) | 0,1 | 0,1 | 0,2 | 0,4 | |
| Investimenti di sviluppo (mln €) | 1,2 | 1,3 | 5,3 | 7,8 |
Sotto il profilo dell'andamento economico il primo semestre dell'esercizio è stato caratterizzato, a fronte di un lieve calo della produzione netta di idrocarburi (circa il 3,8%), da una forte riduzione dei ricavi (13,8 milioni di euro contro 20,3 milioni di euro del 2019), oltreché della marginalità complessiva. L'Ebitda ha assunto un valore negativo di 1,4 milioni di euro, dopo però aver scontato componenti negative non ricorrenti per circa 2,4 milioni di euro.
Sul livello di quest'ultimo ha senza dubbio inciso l'aumento delle corresponsioni allo Stato in termini di canoni di sfruttamento minerario e royalty. L'impatto di quest'ultime componenti sul semestre è stato infatti complessivamente pari a circa 5 milioni di euro. Senza tale impatto, la marginalità complessiva del 2020 sarebbe stata maggiormente soddisfacente, nonostante l'eccezionale debolezza degli scenari energetici.
Sull'andamento economico del semestre hanno inoltre inciso la temporanea interruzione della produzione nella concessione di Monte Morrone e le flessioni, in parte fisiologiche, nei livelli produttivi nei campi "maturi" della Business Unit.
Nel primo semestre 2020 la produzione lorda di gas, condensati e petrolio è stata pari a 70,2 MSmce, di cui 27,8 MSmce relativi alla branch GPI e 42,4 MSmce relativi alla branch SPE.
In termini di tipologia di prodotto la produzione lorda di gas del periodo di riferimento è stata di 51,1 MSmc contro 57,6 MSmc del 2019, mentre quella di petrolio e condensati è stata invece pari a 19,1 MSmce contro 15,5 MSmce del 2019; quest'ultimo aumento è dovuto alla maggior produzione della concessione "Mirandola".
| PRODUZIONE LORDA DI PETROLIO E CONDENSATI |
|---|
| (Msmce) |
| 2020 1° semestre |
2019 1° semestre |
Differenza 2020-2019 |
2020 1° semestre |
2019 1° semestre |
Differenza 2020-2019 |
||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| GPI | 27,5 | 31,2 | (3,7) | GPI (*) |
0,3 | 0,4 | (0,1) |
| SPE | 23,6 | 26,4 | (2,8) | SPE | 18,8 | 15,1 | 3,7 |
| Totale | 51,1 | 57,6 | (6,5) | Totale | 19,1 | 15,5 | 3,6 |
* Il dato di Produzione lorda di petrolio e condensati è comprensivo del valore della Concessione B.C7.LF S.Maria a Mare e non del valore del campo Sarago Mare.
Come già segnalato, il progetto Longanesi ha concluso la fase finale del suo iter autorizzativo e nel primo semestre 2020 sono proseguite le attività di procurement e di ingegneria. L'inizio delle attività di cantiere per i lavori civili delle postazioni relative agli impianti di perforazione nelle aree pozzo afferenti alla concessione in titolarità del Gruppo è avvenuto nel mese di luglio 2020. Si deve tuttavia evidenziare che il partner del progetto unificato non ha ancora adempiuto ad una serie di impegni, anche di natura finanziaria, assunti nei confronti sia del Gruppo sia degli Enti Pubblici interessati e di conseguenza il Gruppo assumerà le più opportune iniziative.
Sono proseguite le attività per il ripristino dell'area pozzo Cavone 15, nella concessione Mirandola e si è effettuato il ripristino dell'area pozzo Torrebianca 1 nella concessione Lucera. Sono iniziate le attività di chiusura mineraria del pozzo Porto Corsini Terra 12 bis dir nella concessione Porto Corsini Terra e sono proseguite le attività propedeutiche alla chiusura mineraria del pozzo Ovanengo 1 dir nella concessione Ovanengo.
Sono proseguite le revisioni e gli studi geologici e geofisici sui principali siti, necessari per programmare interventi di miglioramento della produzione ed identificare eventuali nuovi progetti da avviare alla ripresa degli scenari energetici.
A seguito dei riscontri del MiSE alle dichiarazioni di rinuncia per le concessioni Masseria Acquasalsa e Masseria Petrilli, le concessioni stesse devono ritenersi scadute.
Pertanto il patrimonio titoli ha subito variazioni rispetto alla fine del 2019. Il numero complessivo delle concessioni di coltivazione è pari a 43 mentre quelle che vedono il Gruppo in qualità di operatore è pari a 30.
| Gruppo operatore |
Terzi operatori |
Totale | |
|---|---|---|---|
| Istanze di permesso | 0 | 3 | 3 |
| Istanze di concessione | 1 | 1 | 2 |
| Permessi di ricerca | 0 | 1 | 1 |
| Concessioni di coltivazione | 30* | 13 | 43 |
* di cui Società Padana Energia S.p.A.: 10 Concessioni di coltivazione
Le riserve 2P rischiate complessive di idrocarburi al termine del primo semestre 2020 sono state stimate nelle seguenti quantità:
| 31/12/2019 | 30/06/2020 | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| GPI | SPE | Totale | GPI | SPE | Totale | |
| Gas naturale (milioni di metri cubi) | 1.627,0 | 2.288,0 | 3.915,0 | 1.599,5 | 2.264,4 | 3.863,9 |
| Petrolio e condensati (milioni metri cubi equiv.) | 7,8 | 283,4 | 291,2 | 7,5 | 265,6 | 273,1 |
| Totale Idrocarburi (milioni metri cubi equiv.) * | 1.634,8 | 2.571,4 | 4.206,6 | 1.607,0 | 2.530,0 | 4.137,0 |
* Il barile di petrolio e condensati è stato convertito in metri cubi di gas equivalente utilizzando il coefficiente divisore di 0,00636
Le riserve al termine del primo semestre del 2020, non avendo subito variazioni, risultano pari a quelle certificate, a fine 2019, dall'esperto indipendente meno la produzione del periodo di riferimento.
Relativamente alla concessione di Garaguso la cui attività produttiva è ripresa all'inizio del 2019, dopo la conclusione della seconda procedura arbitrale che ha previsto la destituzione dell'Operatore, è stato notificato a Gas Plus Italiana, in data 14.12.2018, un atto di citazione per l'impugnazione di detto lodo da parte dello stesso Operatore. Gas Plus Italiana si è costituita in giudizio depositando la propria comparsa di risposta in data 14.05.2019 e, dopo i vari passaggi del giudizio, è stata fissata l'udienza di precisazione delle conclusioni per il 17.11.2020.
Gas Plus Italiana ha inoltre proposto ricorso ex art. 1105 c.c. dinanzi al tribunale di Matera, in data 18.03.2019, al fine di far accertare, in esecuzione del lodo, il suo ruolo di Operatore della concessione. Con decreto reso in data 26.09.2019 il Tribunale di Matera ha dichiarato inammissibile il ricorso di Gas Plus Italiana, in quanto ha ritenuto non applicabile al caso di specie l'art. 1105 c.c.. Gas Plus Italiana ha quindi presentato reclamo avverso tale decreto davanti alla Corte di Appello di Potenza ed è stata fissata l'udienza di discussione al 10.12.2019, poi rinviata d'ufficio all'11.02.2020, all'esito della quale il Collegio si è riservato la decisione.
La Corte di Appello di Potenza ha respinto il reclamo proposto da Gas Plus Italiana, confermando l'inammissibilità del ricorso proposto ex art. 1105 c.c. dinanzi al Tribunale di Matera, ritenendo che "…esuli dall'ambito dei poteri attribuiti all'autorità giudiziaria adita ai sensi dell'art. 1105 co. 4 c.c. la pronuncia di accertamento della legittima sostituzione della Gas Plus Italiana S.r.l. nel ruolo di Operatore della concessione mineraria "Garaguso" per effetto del lodo arbitrale pronunciato il 25 giugno 2018, potendo la relativa domanda costituire oggetto soltanto di un giudizio ordinario avente natura contenziosa…".
In relazione alle disposizioni della Legge 11 febbraio 2019, n. 12, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 12 febbraio 2019 ed entrata in vigore il 13 febbraio 2019, e in particolare dell'art. 11 ter della stessa, il Gruppo, a tutela del proprio patrimonio di titoli minerari, ha attuato sin dal 2019 alcune iniziative sui profili di più immediato impatto.
In particolare, la B.U. E&P ha, dapprima, presentato due ricorsi al TAR Marche nei confronti di alcune richieste di pagamento dei canoni di concessione così come maggiorati e, a seguire, nel mese di gennaio del corrente anno, ha presentato un ulteriore ricorso al TAR Lazio nei confronti del decreto attuativo del Ministero dell'Economia e delle Finanze di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico del 18 novembre 2019, recante "Modalità di versamento delle maggiorazioni dei canoni annui per le concessioni di coltivazioni e di stoccaggio nella terraferma, nel mare territoriale e nella piattaforma continentale italiana". In entrambi tali ricorsi il Gruppo ha sollevato profili di illegittimità costituzionale del menzionato art. 11-ter, commi 9 e 12, in relazione alla previsione dell'aumento dei canoni minerari e nell'ambito del giudizio incardinato al TAR Lazio si segnala che è intervenuta ad adiuvandum delle censure e delle questioni di costituzionalità sollevate dal Gruppo anche Assomineraria.
Mentre per i due ricorsi al TAR Marche si è in attesa della fissazione delle rispettive udienze di merito, per il ricorso presentato al TAR Lazio all'esito della Camera di Consiglio del 5.02.2020 il Presidente ha disposto la fissazione dell'udienza di merito al 1.07.2020. Successivamente con ordinanza del 3.07.2020 il TAR Lazio ha respinto l'istanza cautelare ritenendo insussistente il periculum in mora, ordinanza che è stata peraltro impugnata al Consiglio di Stato con appello notificato in data 1.09.2020. In ogni caso l'ordinanza appellata ha lasciato impregiudicata ogni questione di merito e si è quindi in attesa della sentenza che definirà il giudizio di primo grado.
La B.U., per la quasi totalità dei siti in cui riveste il ruolo di operatore e senza fare acquiescenza alle novità introdotte dal richiamato art. 11-ter, ha cautelativamente presentato le istanze per ottenere la riduzione dell'area fisica territoriale delle concessioni ed ha ottenuto entro il 31 dicembre 2019 la formale approvazione da parte degli enti preposti.
Sempre in ordine all'11-ter della già citata norma, come modificata dall'art. 12, comma 4bis, del D.L. 30 dicembre 2019, n. 162 convertito, con modificazioni, dalla L. 28 febbraio 2020, n° 8, si segnala che essa ha previsto la predisposizione del Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee ("PiTESAI") da approvarsi con decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell'Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare. L'approvazione del PiTESAI ("Piano") dovrà avvenire entro 24 mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione (ossia dal 13 febbraio 2019, giorno successivo alla pubblicazione della Legge n. 12/2019 sulla Gazzetta Ufficiale del 12 febbraio 2019). Si tratterebbe di uno strumento normativo teso a definire un quadro di riferimento, condiviso con le Regioni, le Province e gli Enti locali, per la programmazione delle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi sul territorio nazionale. Limitatamente alle aree su terraferma, il Piano sarà valutato d'intesa con la Conferenza Unificata e nel caso di mancato raggiungimento di un'intesa o di un espresso diniego da parte della stessa Conferenza Unificata, il Piano sarà adottato limitatamente alle aree marine.
I criteri di individuazione delle eventuali aree idonee e non idonee non sono al momento sufficientemente definiti e pertanto non risulta ancora possibile definire il possibile impatto sulle riserve di idrocarburi producibili e sui relativi flussi di cassa. Allo stato il Gruppo, relativamente a tale normativa, non ritiene comunque probabile il coinvolgimento dei principali giacimenti in portafoglio.
Nel rispetto dei provvedimenti emanati dalle Autorità la Business Unit ha garantito le attività ritenute essenziali mentre sono state sospese le altre attività di cantiere e le manutenzioni straordinarie non necessarie.
Il personale tecnico destinato a realizzare tali attività, ove previsto dalle disposizioni vigenti, è stato dotato dei necessari strumenti di protezione individuale al fine di garantirne la sicurezza.
Le attività non essenziali sono riprese progressivamente a decorrere dal 5 maggio 2020 nei termini previsti e consentiti dal D.P.C.M. del 26 aprile 2020 e s.m.i..
Con riferimento alla solvibilità dei clienti a cui sono attualmente vendute le produzioni di idrocarburi, dato il numero limitato di controparti e l'elevato standing, non sono emerse particolari criticità sui relativi incassi e comunque tali da pregiudicare l'equilibrio finanziario della Business Unit.
Inoltre, si segnala che, considerato il peggioramento degli scenari energetici, conseguente anche all'attuale situazione di emergenza sanitaria per effetto del Covid-19, che ha penalizzato in particolar modo i risultati economici delle attività E&P in Italia, il Gruppo ha ritenuto di sottoporre a verifica del valore di recuperabilità (test di impairment) gli asset della B.U. E&P Italia al fine di valutarne gli eventuali impatti negativi. Come più ampiamente illustrato oltre a commento dei risultati economici del Gruppo, data anche la tempistica di entrata in produzione dei principali progetti, tale verifica, pur evidenziando una sensibile riduzione dei valori recuperabili rispetto al test effettuato in
sede del bilancio 2019, non ha fatto emergere perdite del valore contabile di iscrizione degli asset.
Con riferimento alle attività E&P all'estero, data la rilevanza del progetto, vengono di seguito commentate esclusivamente le attività in Romania.
Dal punto di vista amministrativo le attuali quote della concessione in acque superficiali (costituita dai blocchi XVa Midia Shallow e XIII Pelican) sono così ripartite: Black Sea Oil&Gas (BSOG) 70% Operatore, Petro Ventures 20% e Gas Plus 10%.
In data 4 febbraio 2020 i due blocchi esplorativi di tale concessione sono scaduti e le aree restituite alle Autorità della Romania. La Joint Venture ha ritagliato dal blocco XVa Midia Shallow due aree all'interno delle quali sono ubicati i giacimenti a gas Ana e Doina.
Per quanto riguarda la fase di sviluppo dei due giacimenti, il 6 febbraio 2019, a valle della positiva valutazione tecnico-economica del progetto MGD (Midia Gas Development), i partner di Joint Venture, hanno approvato la FID (Final Investment Decision) e il conseguente piano di sviluppo dei giacimenti Ana e Doina. Il 12 aprile 2019, la Joint Venture ha ricevuto inoltre l'approvazione finale da parte del governo rumeno, attraverso l'Agenzia Nazionale per le Risorse Minerarie (NAMR), del piano di sviluppo (FDP) dei due giacimenti e della delimitazione delle aree interessate.
A valle dell'approvazione del FDP la Joint Venture ha avviato le attività di ingegneria propedeutiche alla costruzione degli impianti e delle infrastrutture per la messa in produzione dei due giacimenti; dette attività sono continuate per tutto il semestre.
Contestualmente alla FID, è stato firmato l'accordo per il passaggio della quota del 5% (dell'originario 15% detenuto dal Gruppo) da Gas Plus a BSOG, approvato ufficialmente il 25 aprile 2019 dalle autorità rumene (NAMR) e poi perfezionato tra le parti il successivo 24 giugno 2019. Si ricorda che il corrispettivo per la cessione della quota del 5% è stato concordato in 5,3 milioni di euro di cui 3,3 milioni di euro corrisposti alla data di perfezionamento della cessione e 2 milioni di euro da corrispondersi a tre mesi dall'entrata in produzione del giacimento.
In parallelo alle attività di sviluppo, è stata avviata una fase di negoziazione con istituti di credito e, in data 6 dicembre 2019, è stato sottoscritto dai partner della Joint Venture con un primario pool di banche il contratto di finanziamento del progetto (denominato "Midia Gas Development" - MGD) che prevede una linea di credito dell'importo complessivo di 200 milioni di euro. Gas Plus potrà utilizzare tale linea nel limite di 20 milioni di euro in relazione alla propria quota di partecipazione del 10%.
Nel corso del primo semestre, presso le basi operative, sono proseguite le attività legate allo sviluppo dei due giacimenti. Sono in corso la costruzione della piattaforma di produzione e i lavori di approntamento della centrale di trattamento gas.
Nel mese di giugno del 2019 è stata completata la valutazione e certificazione delle riserve dei giacimenti Ana e Doina da parte di un certificatore indipendente. Le riserve 2P dei due giacimenti ammontano a 725 milioni di standard metri cubi per la quota del 10% d'interesse di Gas Plus.
Le attività nel settore dello stoccaggio di gas sono relative allo sviluppo di tre progetti, tutti in veste di operatore, che consentiranno di disporre di una capacità di stoccaggio di circa 1 miliardo di metri cubi (working gas), per circa il 60% di competenza del Gruppo Gas Plus, da raffrontare con i circa 13 miliardi di metri cubi di capacità nazionale, al netto dello stoccaggio strategico. Anche per la specifica collocazione geografica dei tre progetti, tutti lungo la dorsale adriatica nelle tre Regioni delle Marche, dell'Abruzzo e del Molise, lo sblocco, la realizzazione e l'esercizio congiunto dei tre progetti consentirebbe di beneficiare di una significativa "massa critica" in termini di volumi di gas trattabili e di importanti sinergie.
Nel corso del 2014 sono stati rilasciati i provvedimenti di compatibilità ambientale (VIA) per i progetti Poggiofiorito e San Benedetto.
Per quanto riguarda il progetto San Benedetto, il decreto VIA è stato impugnato da alcuni cittadini davanti il TAR Marche, il quale nel mese di marzo del 2018 ha dichiarato la propria incompetenza indicando quale giudice competente il TAR Lazio. I ricorrenti, con ricorso notificato e depositato il 21 aprile 2018, hanno riassunto il giudizio avanti al TAR Lazio e Gas Plus Storage si è regolarmente costituita in giudizio nel mese di luglio del 2018. Si è ora in attesa della fissazione dell'udienza di merito.
Nel frattempo il Comune di San Benedetto, con ricorso notificato a Gas Plus Storage il 26 giugno 2018, ha impugnato i provvedimenti successivi del Ministero dell'Ambiente relativi al diniego del Ministero di riaprire l'istruttoria VIA come richiesto dal Comune. Si è già tenuta la Camera di Consiglio il 18 luglio 2018 per discutere dell'istanza di sospensiva che il TAR non ha accolto, rinviando il giudizio all'udienza di merito del 22 maggio 2019. Il TAR Lazio ha successivamente depositato in data 11 giugno 2019 la relativa sentenza con cui ha accolto il ricorso presentato dal Comune, annullando i provvedimenti impugnati ed obbligando il Ministero dell'Ambiente a procedere ad un motivato riesame della richiesta del Comune ricorrente entro il termine di 60 (sessanta) giorni dalla notifica o comunicazione della sentenza.
Gas Plus Storage ha presentato entro i termini di legge appello al Consiglio di Stato impugnando la sentenza del TAR Lazio e, all'esito della Camera di Consiglio del 14 novembre 2019, il Collegio ha accolto l'istanza cautelare presentata dalla stessa ai fini della sollecita fissazione dell'udienza di merito, fissando per la discussione nel merito del ricorso la pubblica udienza nel terzo trimestre dell'anno 2020 che sarà indicata con successivo decreto presidenziale.
Nel contempo, nel mese di febbraio 2019, sono state presentate le istanze di proroga della VIA per i progetti San Benedetto e Poggiofiorito.
Quale ultimo aggiornamento si segnala che il Comune di San Benedetto ha notificato il 22 gennaio 2020 un ulteriore ricorso con il quale ha impugnato la nota del Ministero dell'Ambiente del 18 novembre 2019 ed il correlato parere della Commissione Tecnica VIA e VAS, con la quale il Ministero dell'Ambiente, in ossequio alla sentenza del TAR Lazio dell'11 giugno 2019, ha riesaminato la questione giungendo alla medesima conclusione che era già stata oggetto di impugnazione da parte del Comune. Il 26 febbraio 2020 si è tenuta l'udienza in Camera di Consiglio, nella quale il Comune di San Benedetto ha rinunciato all'istanza cautelare. Si attende quindi ora la fissazione dell'udienza di discussione del merito.
Il Gruppo, pur dovendo fronteggiare da parte dell'opinione pubblica un atteggiamento notevolmente critico rispetto alla realizzazione di nuove infrastrutture energetiche, resta costantemente impegnato nel proseguimento di tutte le attività tecniche e, eventualmente, delle azioni di carattere legale che risulteranno necessarie per completare gli iter autorizzativi di tali progetti di rilevanza energetica nazionale.
I principali dati economici della Business Unit Retail per il primo semestre del 2020 sono i seguenti:
| 30/06/20 | 30/06/19 | |
|---|---|---|
| Volumi venduti (MSmc) | 43,2 | 48,8 |
| Ricavi (mln €) | 20,1 | 26,8 |
| EBITDA (mln €) | 2,7 | 3,1 |
Il primo semestre dell'anno mostra una decisa flessione in termini di consumi che si riflette sui ricavi, anch'essi in diminuzione.
La curva termica del semestre ha fatto registrare complessivamente un lieve aumento delle temperature rispetto all'anno precedente, sia nel primo trimestre (periodo solitamente più energivoro) sia nel secondo (quando i consumi, in ogni caso, tendono a scemare); questo fatto, unitamente al calo di numerosità dei clienti serviti (-4,3%), ha portato ad una sensibile diminuzione per quanto riguarda i volumi venduti (-11,5%).
La fortissima riduzione degli scenari relativi al prezzo della materia prima (-33% nel periodo invernale, quello più rilevante in termini di volumi, e addirittura -47,5% del secondo trimestre, anche se su volumi ben più ridotti), fa sì che i ricavi si siano ridotti in modo piuttosto evidente.
Dal punto di vista economico, a distanza di un anno, l'aumento generalizzato delle marginalità unitarie in tutti i cluster, più lieve su quello Domestico (+4,1%), ben più marcato su quello delle Partite IVA (+51,4%), permette di compensare in gran parte la succitata diminuzione di volumi venduti e rende il risultato in termini di marginalità assoluta solo lievemente inferiore a quello fatto registrare alla fine del primo semestre 2019 (-3,1%).
Per effetto della riduzione dei volumi venduti nel periodo la marginalità complessiva è comunque risultata in calo e l'Ebitda ha raggiunto l'importo di 2,7 milioni di euro contro 3,1 milioni di euro del 2019.
Si confermano i focus sul tentativo di invertire la tendenza circa il calo di numerosità dei clienti serviti mediante azioni commerciali mirate, sulla spinta nei confronti della clientela attualmente servita sul Mercato di Tutela verso il Mercato Libero (a tal proposito, si ricorda che il Mercato Tutelato dovrebbe cessare a partire dal 1° gennaio 2022, termine che oramai non sembra più ulteriormente procrastinabile) e sulla consolidata prassi di massima attenzione riguardo ai criteri di selezione dei prospect ai quali proporre la contrattualizzazione, basato sull'attenta valutazione della loro affidabilità creditizia.
Come già segnalato, data la composizione del portafoglio clienti che è costituito per oltre l'80% da clienti domestici e pertanto meno influenzato dalla temporanea chiusura di alcune attività economiche, la flessione dei volumi venduti rispetto al 2019 è stata per lo più da attribuire all'andamento climatico durante la stagione invernale, ancora più mite rispetto alla precedente, oltre al calo dei clienti serviti.
Per quanto concerne invece l'impatto dell'emergenza Covid-19 sulla solvibilità dei clienti occorre innanzitutto segnalare gli effetti della delibera Arera n. 60/2020/R/COM del 12/03/2020, integrata con le successive delibere n. 117/2020/R/COM, 124/2020/R/COM E 148/2020/R/COM.
L'impatto più significativo di tali delibere sulla gestione degli incassi e della morosità è derivato dal blocco di tutte le operazioni di tutela del credito, istituito per il periodo compreso tra il 10/03/2020 ed il 17/05/2020.
Durante questo periodo la Business Unit non ha potuto quindi emettere solleciti di pagamento, né ha potuto chiedere la sospensione per morosità delle utenze che avessero insoluti. Inoltre, per i casi di morosità aperti al 10/03/2020, Arera ha previsto che le società di vendita dovessero inviare una nuova costituzione in mora al debitore, con un conseguente ulteriore allungamento dei termini di pagamento.
Sono state inoltre previste specifiche misure a sostegno dei clienti finali, tra cui la più importante ha imposto l'obbligo per le società di vendita di concedere ampie dilazioni di pagamento senza interessi, ai clienti di tipo domestico, relativamente alle fatture di competenza o in scadenza nel periodo compreso tra il 10/03/2020 e il 17/05/2020.
In tutte le comunicazioni inviate ai propri clienti, la Business Unit ha pertanto segnalato la possibilità di rateizzare il debito maturato con rate pari al numero di fatture emesse negli ultimi 12 mesi e con periodicità pari a quella di fatturazione (mensile o bimestrale) applicata al medesimo cliente.
Trattandosi comunque di un'agevolazione già concessa nel corso degli anni precedenti, le richieste di rateizzazione ricevute durante il periodo di emergenza sono state in linea con quelle del 2019 e la quasi totalità dei piani di rientro è stata frutto di accordi consensuali con la propria clientela, con dilazioni più ampie rispetto a quelle solitamente concesse, ma comunque non superiori a quanto stabilito da Arera.
La percentuale di insoluto registrata a fine giugno 2020 è stata pari al 4,7% rispetto al 3,7% del corrispondente periodo del 2019 con un incremento solamente dell'1%. Tali valori, alla fine del successivo mese di luglio 2020, si sono attestati al 2,5% per il 2020 e all'1,1% per il 2019.
Come si può notare, la media di insoluto complessivo al 30/06/2020 è peggiorata solamente dell'1% rispetto al 2019 e tale lieve deterioramento è dovuto principalmente alla concessione dei piani di rateizzazione menzionanti in precedenza.
I principali dati economici della Business Unit Network & Transportation relativi al primo semestre 2020 sono i seguenti:
| 30/06/20 | 30/06/19 |
|---|---|
| 112,8 | 114,5 |
| 13,3 | 12,3 |
| 4,1 | 3,6 |
| 1,0 | 13,0 |
Nel corso dei primi sei mesi del 2020 la Business Unit Network e Transportation ha distribuito circa 112,8 MSmc di gas. I volumi risultano in leggero decremento (-1,5%) rispetto all'analogo periodo del 2019.
Network: la Business Unit Network opera, al 30/06/2020 direttamente nell'attività di distribuzione gas in 40 Comuni.
Con la delibera n. 570/2019/R/gas l'Autorità ha approvato la metodologia di calcolo delle tariffe di distribuzione per il 5° periodo regolatorio, valido per gli anni dal 2020 al 2025.
La Business Unit, a valle dell'analisi della nuova RTDG che risulta particolarmente impattante in tema di copertura dei costi operativi e di imposizione del recupero di produttività, ha ritenuto opportuno procedere all'impugnazione davanti al giudice amministrativo.
È ancora pendente davanti al Consiglio di Stato (l'udienza è prevista per il prossimo mese di ottobre) il ricorso presentato da ARERA avverso la sentenza del TAR Lombardia (aprile 2019) con la quale il giudice di 1° grado ha accolto il ricorso presentato dalla Business Unit in merito al recupero di produttività imposto nel 4° periodo regolatorio (anni 2014-2019).
In merito ai rapporti concessori, giova evidenziare che, a seguito delle disposizioni dell'art. 24 del Decreto Legislativo 93/11, le gare per l'affidamento del servizio di distribuzione gas sono ammesse solo per Ambito Territoriale (ATEM); pertanto, nelle more della definizione degli aspetti propedeutici la gara d'ambito, i gestori continuano ad erogare il servizio, anche oltre la scadenza naturale e/o ope legis concordata.
Al 30/06/2020 sono stati pubblicati 29 bandi di gara, nessuno dei quali di interesse della Business Unit. I primi bandi e disciplinari (oggetto di numerose impugnazioni al TAR) hanno evidenziato come le procedure ed i meccanismi attuativi adottati per lo svolgimento delle gare risultino complessi e di difficile implementazione.
Tra le poche procedure che hanno visto la presentazione di offerte di gara, si segnala che, nell'ATEM di "Milano 1" la Stazione appaltante ha assegnato l'aggiudicazione provvisoria ad Unareti (gruppo A2A). A valle dei ricorsi presentati da entrambi i partecipanti, il TAR Milano ha annullato l'esito della procedura di gara.
Negli ATEM di "Torino 2", "Belluno" e "Valle d'Aosta", le relative Stazioni Appaltanti hanno provveduto all'aggiudicazione definitiva alla società Italgas Reti S.p.A., risultando così le prime gare d'ambito conclusesi dall'avvio della riforma (2011).
I termini di scadenza per la pubblicazione dei bandi di gara sono stati approvati con il Decreto Legge n. 210/2015 (Milleproroghe 2016, convertito in Legge n. 21/2016) e sono tutti scaduti. Con analogo provvedimento sono state eliminate le possibili sanzioni in capo agli Enti Locali nel caso di ritardo nell'iter di emanazione dei bandi di gara.
La Business Unit Network continua la propria attività finalizzata alla definizione del valore di rimborso degli impianti e degli ulteriori adempimenti previsti dalla normativa di settore in vista delle future gare d'ambito.
In merito all'obbligo di messa in esercizio dei gruppi di misura elettronici, conclusasi con successo la campagna di sostituzione prevista dalla ARERA con Delibera n. 554/2015/R/gas per l'anno 2018 (100% dei gruppi di misura di classe superiori a G6), si segnala che l'Autorità ha aggiornato gli obblighi prevedendo, per le società che gestiscono (al 31/12/2015) tra 50.000 e 100.000 PdR, la sostituzione, entro il 31/12/2023, di una quota pari all'85% dei misuratori tradizionali con smart meters (classe G4 e G6).
Al 30/06/2020 risultano posati oltre 25.500 G4-G6 elettronici, pari a circa il 26% del totale.
La Business Unit nel corso del primo semestre 2020 ha effettuato investimenti per circa un milione di euro. Si ricorda che l'entità degli investimenti nel corso del primo semestre dello scorso anno era dovuta all'acquisizione degli impianti di distribuzione del comune di Fidenza (PR).
Tee
Con riferimento ai certificati di risparmio energetico (TEE), sono stati determinati gli obiettivi specifici di risparmio di energia primaria nell'anno 2020 in capo ai distributori di energia elettrica e di gas naturale soggetti agli obblighi.
Si segnala che il MISE ha approvato il DM 10/5/2018 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 158 del 10/7/2018) che aggiorna il DM 11/1/2017: nel DM è stato introdotto un "cap" al riconoscimento massimo del contributo tariffario (250 €/TEE) che, insieme ad ulteriori misure previste, ha posto l'obbiettivo di riequilibrare il mercato e di calmierarne i prezzi, dopo gli elevati livelli registrati nel corso degli anni precedenti. A valle della pubblicazione del citato DM, l'ARERA ha approvato, con l'allegato A alla deliberazione n. 487/2018/R/efr, l'aggiornamento delle regole di calcolo del contributo tariffario. Con sentenza del 28/11/2019 il TAR Lombardia ha accolto il ricorso presentato da ACEA verso il Decreto Ministeriale con specifico riferimento all'introduzione del "cap" di 250 €/TEE, riconoscendo in ARERA il soggetto deputato a definire il valore del contributo tariffario. Con la recente delibera 270/2020, ARERA ha approvato le regole di calcolo del contributo tariffario valide fino all'anno d'obbligo 2020, da cui emerge, in particolare, l'inserimento di un contributo addizionale, incrementativo del valore massimo di 250,00 €/TEE (confermato rispetto alla precedente delibera).
L'obiettivo 2020 per la Business Unit Network ammonta a 28.521 TEE, da conseguire entro maggio 2023.
Transportation: la Business Unit, che fa parte del Settore Operativo Network & Transportation, è operativa dal 1° ottobre 2009, esercita l'attività di trasporto regionale in Valtrebbia (PC) mediante 31,4 chilometri di rete in media pressione ed in Valnure (PC), mediante 10,4 chilometri di rete in media pressione, tra l'altro interconnessa ad un giacimento della Business Unit E&P del Gruppo.
Al 30 giugno 2020 sono stati trasportati 5,0 MSmc, in leggero decremento rispetto all'analogo periodo dell'anno 2019 (5,5 MSmc). In merito alla determinazione delle tariffe di trasporto, si evidenzia che con la deliberazione n. 114/2019/R/gas è stata approvata la nuova regolazione valida per gli anni 2020-2023.
Nel rispetto dei provvedimenti emanati dalle Autorità la Business Unit ha garantito le sole attività ritenute essenziali mentre sono state sospese tutte le attività di cantiere.
Il personale tecnico destinato a realizzare interventi, ove previsto dalle disposizioni vigenti, è stato dotato dei necessari strumenti di protezione individuale al fine di garantirne la sicurezza.
Le attività di cantiere così come gli interventi ed i servizi presso le utenze, ivi inclusa la sostituzione dei misuratori tradizionali con smart meters, sono riprese progressivamente a decorrere dal 5 maggio 2020 nei termini previsti e consentiti dal D.P.C.M. del 26 aprile 2020 e s.m.i..
Con riferimento ai propri clienti e alla relativa solvibilità, le regole per l'accesso degli utenti al servizio di distribuzione del gas sono stabilite dall'ARERA e sono regolate nel Codice di Rete. Tale Codice definisce, per ciascuna tipologia di servizio, le norme che regolano i diritti e gli obblighi dei soggetti coinvolti nel processo di erogazione dei servizi nonché gli strumenti di mitigazione del rischio di inadempienza da parte dei clienti.
Nel periodo in esame sono pervenute alla Business Unit alcune comunicazioni da parte di società di vendita che hanno segnalato la possibilità di ricorrere, per i pagamenti in scadenza nel periodo compreso tra il mese di aprile ed il mese di giugno alle facoltà concesse dalla Delibera n. 116/2020/R/com e s.m.i., qualora ne ricorressero le condizioni.
Considerati gli operatori che hanno fatto ricorso alla facoltà concessa dalla menzionata delibera, la Business Unit non ha rilevato significative conseguenze negative sui relativi incassi e comunque tali da pregiudicare l'equilibrio finanziario della Business Unit. Per le fatture in scadenza nel periodo sopra citato l'incasso medio è stato oltre il 90% del totale.
Inoltre, l'Autorità, con la Delibera n. 248/2020/R/com del 30 giugno 2020, ha previsto il versamento, da parte delle società di vendita, di quanto fatturato dai distributori ed eventualmente non corrisposto nel periodo interessato dalle deroghe in un'unica soluzione o tramite rateizzazione a far data dal mese di settembre e comunque entro la fine del 2020.
In caso di non ottemperanza da parte delle società di vendita, la Business Unit potrà comunque avvalersi delle garanzie prestate dalle controparti così come previsto dal Codice di Rete.
Importi in migliaia di euro
| 30/06/2020 | 30/06/2019 | |
|---|---|---|
| Ricavi | 37.508 | 48.145 |
| Altri ricavi e proventi | 3.768 | 3.959 |
| TOTALE RICAVI | 41.276 | 52.104 |
| Costi per materie prime e materiali di consumo | (13.404) | (17.361) |
| Costi per servizi e altri | (18.710) | (14.878) |
| Costo del personale | (4.443) | (5.142) |
| MARGINE OPERATIVO LORDO (EBITDA) | 4.719 | 14.723 |
| Ammortamenti e svalutazioni | (8.960) | (9.772) |
| EBIT | (4.241) | 4.951 |
| Proventi diversi | 242 | 2.169 |
| RISULTATO OPERATIVO | (3.999) | 7.120 |
| Proventi finanziari | 72 | 29 |
| Oneri finanziari | (2.906) | (2.774) |
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | (6.833) | 4.375 |
| Imposte sul reddito | 2.297 | (1.260) |
| RISULTATO DEL PERIODO | (4.536) | 3.115 |
A causa dello stato di emergenza sanitaria che ha drasticamente ridotto il livello degli scenari energetici il conto economico del primo semestre dell'anno ha registrato risultati in forte calo.
I ricavi si sono ridotti da 52.104 migliaia di euro del 2019 a 41.276 migliaia di euro del 2020 ed hanno riguardato prevalentemente l'attività di vendita di gas metano, petrolio e condensati provenienti dai giacimenti del Gruppo e la vendita di gas al dettaglio. Le restanti attività forniscono infatti un contributo limitato alla formazione di tale componente, essendo l'attività di distribuzione e trasporto gas tuttora svolta per lo più a favore di società del Gruppo, con la conseguente elisione delle relative componenti economiche a livello di bilancio consolidato, e l'attività di stoccaggio ancora in una fase di start-up.
In particolare, l'attività di vendita del gas metano proveniente dai giacimenti del Gruppo ha determinato ricavi per 7.089 migliaia di euro (11.750 migliaia di euro nel 2019), mentre quella a clienti finali ricavi per 19.354 migliaia di euro (25.917 migliaia di euro nel 2019). Entrambe le componenti sono state in calo per la riduzione delle quantità prodotte e vendute e dei relativi prezzi di vendita.
Sempre a causa dell'andamento degli scenari energetici anche i ricavi per la vendita di petrolio e condensati sono risultati in forte calo (da 4.346 migliaia di euro del 2019 a 3.186 migliaia di euro del 2020) nonostante l'aumento delle quantità prodotte.
In crescita sono stati invece i ricavi dell'attività di distribuzione e trasporto gas metano (5.569 migliaia di euro contro 4.677 migliaia di euro del 2019) per effetto dell'aumento del perimetro di attività e del contributo, per l'intero semestre, dell'attività di distribuzione gas nel comune di Fidenza, acquisita a fine marzo 2019.
La voce altri ricavi e proventi ha raggiunto l'importo di 3.768 migliaia di euro contro 3.959 migliaia di euro del 2019 ed ha recepito componenti positive non ricorrenti per 584 migliaia di euro contro 1.120 migliaia di euro del 2019. Le restanti componenti sono costituite dalle royalties sull'attività di estrazione gas, dai contributi di allacciamento e dai servizi ad utenti gas e dai ricavi derivanti dall'acquisizione dei certificati di risparmio energetico (TEE), quest'ultimi in aumento rispetto al 2019.
Dal lato dei costi, si sono ridotti i costi per materie prime e materiali di consumo, passando da 17.361 migliaia di euro del 2019 a 13.404 migliaia di euro del 2020. In questo ambito si è registrata la riduzione dei costi d'acquisto della principale materia prima, il gas metano (-5.235 migliaia di euro) per l'andamento degli scenari energetici e, in linea con l'andamento dei connessi ricavi, l'aumento dei costi per l'acquisto dei certificati di risparmio energetico (TEE) (+801 migliaia di euro).
Un opposto andamento ha invece registrato la voce costi per servizi ed altri, che ha raggiunto l'importo di 18.710 migliaia di euro contro 14.878 migliaia di euro del corrispondente periodo dell'esercizio precedente con un aumento percentuale di oltre il 25%, a causa dell'aumento degli oneri gravanti sulle attività E&P.
In questo ambito si segnala infatti il forte aumento dei canoni di concessione (+987 migliaia di euro rispetto al 2019) a seguito delle disposizioni della Legge 11 febbraio 2019, n. 12, di conversione del D.L. 14 dicembre 2018, n. 135 (cd. "D.L. Semplificazioni"), pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 12 febbraio 2019 ed entrata in vigore il 13 febbraio 2019, e delle royalties (+3.343 migliaia di euro rispetto al 2019) per effetto della Legge di Bilancio 2020 (Legge 27/12/2019 n. 160 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 30/12/2019) che ha introdotto nuove modalità di determinazione del relativo importo dovuto sulle produzioni di idrocarburi.
A tale proposito il Gruppo, pur ritenendo le nuove disposizioni relative alle royalties applicabili alle produzioni di idrocarburi realizzate a decorrere dall'anno 2020, in presenza di dubbi interpretativi sul testo del nuovo comma 7-bis dell'art. 19 del D. Lgs n. 625/96 come modificato dalla stessa Legge di Bilancio 2020 e in assenza di specifici chiarimenti in merito, ha ritenuto di stanziare in questo semestre anche l'importo delle maggiori royalties eventualmente gravanti sulle produzioni relative all'anno 2019 (pari a 2.435 migliaia di euro). Il relativo importo è stato corrisposto dopo la chiusura del semestre.
Nell'ambito dei costi per servizi ed altri sono risultati poi ancora in calo rispetto all'analogo periodo del 2019 gli oneri, comprensivi delle componenti non finanziarie delle cessioni periodiche della cartolarizzazione, per perdite su crediti (da 270 migliaia di euro del 2019 a 235 migliaia di euro del 2020).
I costi del personale sono stati invece in sensibile diminuzione rispetto ai valori del corrispondente periodo del 2019, passando da 5.142 migliaia di euro a 4.443 migliaia di euro del 2020 a fronte di una riduzione dell'organico. Il primo semestre 2019 aveva tuttavia recepito gli oneri per il premio straordinario facente parte della politica di remunerazione in atto nel suddetto anno.
Come già anticipato, l'andamento delle componenti economiche sopra descritte ha determinato una forte riduzione dell'EBITDA che è passato da 14.723 migliaia di euro a 4.719 migliaia di euro.
Per il calo complessivo degli ammortamenti ha registrato una riduzione più contenuta l'EBIT che, dato il livello dell'Ebitda, è diventato però di segno negativo e pari a 4.241 migliaia di euro rispetto ad un valore positivo di 4.951 migliaia di euro dell'analogo periodo del 2019.
Nel semestre in esame non sono state comunque effettuate svalutazioni degli asset iscritti a bilancio. A tale proposito si segnala che, considerata l'attuale situazione di emergenza sanitaria per effetto del Covid-19 e il conseguente peggioramento degli scenari energetici che ha penalizzato in particolar modo i risultati economici delle attività E&P in Italia il Gruppo ha ritenuto di sottoporre a verifica del valore di recuperabilità (test di impairment) gli asset della B.U. E&P Italia al fine di valutarne gli eventuali impatti negativi.
In sede di predisposizione del bilancio dell'esercizio 2019, i processi valutativi e di stima, in particolare quelli relativi alla valutazione del valore recuperabile degli asset, erano stati basati infatti sui più recenti budget e previsioni pluriennali che consideravano però le assunzioni interne e di mercato definite precedentemente l'acuirsi di tale emergenza. Tali processi sono stati pertanto rivisti alla luce degli attuali scenari di mercato, non essendoci modifiche nelle altre assunzioni interne.
Data anche la tempistica di entrata in produzione dei principali progetti tale verifica, pur evidenziando una sensibile riduzione dei valori recuperabili rispetto al test effettuato in sede del bilancio 2019, non ha fatto emergere perdite di valore del valore contabile di iscrizione degli asset.
Il risultato operativo ha evidenziato un analogo andamento (-3.999 migliaia di euro contro +7.120 migliaia di euro del 2019) ma ha registrato una riduzione superiore in valore assoluto (-11.119 migliaia di euro). Nel 2019 tale componente aveva recepito il valore attualizzato del corrispettivo differito per la vendita della quota di interesse del 5% nel progetto Midia in Romania (1.858 migliaia di euro), oltreché maggiori dividendi dalla partecipata Serenissima Gas S.p.A. (311 migliaia di euro del 2019 contro 242 migliaia di euro del 2020).
E' stato in lieve crescita il saldo negativo della gestione finanziaria che ha raggiunto l'importo di 2.834 migliaia di euro contro 2.745 migliaia di euro del 2019, registrando in particolare l'aumento degli oneri finanziari (da 2.774 migliaia di euro a 2.906 migliaia di euro).
Nell'ambito di tale componente sono aumentati gli interessi passivi sulle linee a medio lungo termine (824 migliaia di euro contro 436 migliaia di euro del 2019) mentre si sono ridotti quelli sulle linee a breve termine (220 migliaia di euro contro 277 migliaia di euro del 2019), oltreché gli oneri su prodotti derivati (37 migliaia di euro contro 39 migliaia di euro del 2019).
Sono risultati in calo rispetto all'analogo semestre del 2019 gli oneri per attualizzazione fondi (1.433 migliaia di euro contro 1.633 migliaia di euro del 2019) per effetto del progressivo adeguamento dei relativi tassi all'andamento del mercato.
I proventi finanziari, rimasti di ridotta entità, sono stati in aumento rispetto al dato del 2019 (72 migliaia di euro contro 29 migliaia di euro del 2019).
Le imposte sul reddito, correnti, differite e anticipate hanno presentato un saldo positivo complessivamente pari a 2.297 migliaia di euro contro il saldo negativo pari a 1.260 migliaia di euro del 2019. Si segnala che le imposte sul reddito relative al primo semestre 2020 includono un beneficio pari a 368 migliaia di euro in relazione alla soppressione del saldo 2019 e del primo acconto 2020 dell'Imposta Regionale sulle Attività Produttive (IRAP) stabilita dal Decreto Rilancio.
Il primo semestre dell'esercizio 2020 si è chiuso quindi con una perdita di 4.536 migliaia di euro contro un utile di 3.115 migliaia di euro del corrispondente periodo del 2019.
Importi in migliaia di euro
| 30 giugno 2020 |
31 dicembre 2019 | |
|---|---|---|
| Capitale immobilizzato | ||
| Immobilizzazioni immateriali | 329.923 | 333.676 |
| Immobilizzazioni materiali | 120.103 | 116.401 |
| Altre attività e passività non correnti | 6.044 | 4.257 |
| Totale | 456.070 | 454.334 |
| Capitale circolante netto | ||
| Rimanenze | 3.838 | 3.518 |
| Crediti commerciali | 14.609 | 25.888 |
| Debiti commerciali | (20.811) | (23.689) |
| Altri debiti e crediti di circolante | (3.840) | 604 |
| Totale | (6.204) | 6.321 |
| Fondi rischi per oneri e imposte differite nette |
(176.537) | (176.821) |
| Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato | (5.082) | (5.036) |
| Capitale investito netto | 268.247 | 278.798 |
| Patrimonio netto | 209.389 | 212.772 |
| Posizione finanziaria netta | 58.858 | 66.026 |
| Coperture | 268.247 | 278.798 |
La situazione patrimoniale consolidata del Gruppo presenta un capitale investito netto in calo rispetto al dato del precedente esercizio (268.247 migliaia di euro contro 278.798 migliaia di euro del 31 dicembre 2019).
Il capitale immobilizzato risulta pari a 456.070 migliaia di euro contro 454.334 migliaia di euro del 2019 e registra un incremento complessivo di 1.736 migliaia di euro.
Nell'ambito di questa voce le immobilizzazioni immateriali sono pari a 329.923 migliaia di euro e si riducono complessivamente di 3.753 migliaia di euro rispetto al dato di fine 2019, mentre le immobilizzazioni materiali sono pari a 120.103 migliaia di euro ed aumentano di 3.702 migliaia di euro. La riduzione complessiva delle immobilizzazioni materiali ed immateriali (51 migliaia di euro) è determinata dal saldo tra gli incrementi netti (8.909 migliaia di euro) e gli ammortamenti effettuati nel periodo (8.960 migliaia di euro).
Le altre attività e passività non correnti, costituite dalla partecipazione in Serenissima Gas S.p.A. (5.961 migliaia di euro), dal credito non corrente conseguente alla rilevazione del corrispettivo differito per la cessione della quota del 5% nel progetto Midia (1.923 migliaia di euro) e da depositi cauzionali attivi e passivi, sono risultate in crescita e pari a 6.044 migliaia di euro contro 4.257 migliaia di euro del 2019. In questo ambito si registra l'incremento del valore di carico della partecipazione in Serenissima Gas (+1.682 migliaia di euro) a seguito dell'aggiornamento dei parametri di valutazione.
Il capitale circolante netto presenta un saldo negativo di 6.204 migliaia di euro contro un saldo positivo di 6.321 migliaia di euro di fine 2019.
Al suo interno le rimanenze sono in lieve crescita rispetto al valore di fine 2019 (3.838 migliaia di euro contro 3.518 migliaia di euro del 2019), mentre si registra una forte riduzione dei crediti commerciali (-11.279 migliaia di euro), in parte tipica del periodo per i minori consumi a conclusione del periodo invernale e in parte dovuta all'andamento degli scenari energetici, e dei debiti commerciali (-2.878 migliaia di euro).
A differenza del precedente esercizio il saldo tra gli altri debiti e crediti del circolante è diventato di segno negativo (-3.840 migliaia di euro contro +604 migliaia di euro di fine 2019). Tale voce è costituita prevalentemente da crediti e debiti di natura tributaria (imposte dirette e indirette, royalties) e nei confronti di enti pubblici quali la CSEA e risente del differente periodo di liquidazione degli stessi nel corso dell'anno. In questo ambito, in particolare, si registra un sensibile aumento dei debiti per royalties (2.783 migliaia di euro) e, a differenza del dato di fine 2019, recepisce il saldo a debito per imposta di consumo e addizionali regionali (pari a 3.006 migliaia di euro) quale differenza tra l'imposta fatturata agli utenti e quella versata in acconto agli enti competenti.
I fondi per rischi ed oneri, le cui principali componenti sono costituite dal fondo smantellamento e ripristino siti e dal fondo imposte differite nette, presentano una riduzione di 284 migliaia di euro rispetto all'importo del precedente esercizio (176.537 migliaia di euro contro 176.821 migliaia di euro del 2019).
In questo ambito il fondo smantellamento e ripristino siti risulta pari a 118.711 migliaia di euro contro 117.908 migliaia di euro del precedente esercizio mentre il fondo imposte differite nette risulta pari a 52.632 migliaia di euro contro 53.716 migliaia di euro alla fine del precedente esercizio.
Il trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato ammonta a 5.082 migliaia di euro e risulta in aumento di 46 migliaia di euro rispetto al dato del 2019.
L'indebitamento finanziario netto ammonta a 58.858 migliaia di euro contro 66.026 migliaia di euro di fine 2019 e risulta in calo nonostante gli investimenti del periodo. Si ricorda, in ogni caso, che il livello dell'indebitamento risente anche degli effetti dell'applicazione del nuovo principio contabile IFRS 16 che ha determinato l'iscrizione di passività finanziarie per circa 5.272 migliaia di euro.
Per quanto concerne la struttura finanziaria si segnala inoltre che, dopo la chiusura del semestre, il Gruppo ha ottenuto dalle proprie banche finanziatrici (Intesa Sanpaolo - dopo il perfezionamento in data 20 luglio 2020 della fusione per incorporazione di Banca Imi S.p.A. e Banco BPM) una modifica degli attuali contratti di finanziamento che ha previsto di non rilevare i parametri finanziari (covenants) per l'anno 2020 e di aumentare il relativo livello nel successivo. Poiché tale modifica è stata formalizzata solo al termine del mese di luglio del corrente anno, è stata temporaneamente riclassificata a breve la parte dell'indebitamento bancario con scadenza oltre i 12 mesi, essendo nel frattempo stati superati i limiti contrattuali previsti dei parametri finanziari alla data di chiusura del semestre.
Nell'ambito dell'indebitamento finanziario netto, si registra pertanto un forte aumento della liquidità che passa da 11.916 migliaia di euro a 17.559 migliaia di euro del 2020 e dell'indebitamento finanziario corrente che passa da 27.482 migliaia di euro a 73.585 migliaia di euro.
Senza considerare tale temporanea riclassifica, l'indebitamento finanziario corrente passerebbe da 27.482 migliaia di euro del 2019 a 31.299 migliaia di euro del 2020 per effetto delle maggiori rate da rimborsare nei successivi 12 mesi relativamente al finanziamento in essere e dei maggiori incassi su crediti già oggetto di cessione pro-soluto ai sensi del contratto di cartolarizzazione (+2.527 migliaia di euro) e pertanto da corrispondere, successivamente alla chiusura del semestre, al cessionario, mentre l'indebitamento finanziario non corrente si ridurrebbe da 52.291 migliaia di euro del 2019 a 46.727 migliaia di euro del 2020 a seguito dei rimborsi effettuati nel periodo (4.000 migliaia di euro) sul finanziamento in essere e della riclassifica a breve delle relative quote da rimborsare nei successivi dodici mesi.
L'indebitamento finanziario netto resta tuttora a livelli contenuti anche a causa dello slittamento temporale di alcuni investimenti ma è destinato ad aumentare con il loro progredire.
Il patrimonio netto ammonta a 209.389 migliaia di euro (212.772 migliaia di euro al 31 dicembre 2019) e presenta un decremento di 3.383 migliaia di euro rispetto alla fine del precedente esercizio dovuto principalmente alla perdita conseguita nel semestre, alle variazioni di fair value dei derivati di copertura contabilizzate in hedge accounting, alla variazione del valore di carico della partecipata Serenissima Gas e alla variazione della riserva di conversione cambi.
Per quanto concerne i rapporti con parti correlate, di natura commerciale o finanziaria, effettuati a valori di mercato e attentamente monitorati dagli organi preposti (Comitato Controllo e Rischi e Collegio Sindacale), si rimanda alle Note esplicative.
Il bilancio consolidato abbreviato al 30 giugno 2020 non riflette componenti di reddito e poste patrimoniali e finanziarie derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali.
Come già evidenziato, il primo semestre dell'anno è stato caratterizzato dalla situazione di emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del COVID-19.
In generale, il Gruppo ha adottato le misure atte garantire la tutela dei propri dipendenti, dei propri clienti e fornitori e di chiunque dovesse avere contatti con le proprie strutture. In particolare sono state assunte le iniziative volte a limitare la mobilità dei propri dipendenti e dei consulenti nell'ambito delle proprie sedi, adottando in misura anche più estesa di quanto previsto dai vari DPCM le modalità di lavoro agile.
Il Gruppo ha inoltre elaborato un protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid-19 negli ambienti di lavoro, costituendo un apposito comitato per la gestione dell'emergenza.
Per gli effetti di tale pandemia sulle attività e sull'andamento economico delle singole Business Unit si rimanda invece a quanto già esposto nei precedenti paragrafi della presente relazione.
Le perduranti incertezze in merito alle ripercussioni economico-sociali legate alla diffusione del COVID-19 stanno comunque pesantemente condizionando le stime di crescita economica globale e l'andamento dei mercati finanziari e, al momento, non è ancora possibile stimare la durata e l'entità del rallentamento economico nel 2020 e dei relativi effetti, che dipenderanno anche dalle misure che saranno adottate dalle Autorità di Governo a sostegno dei differenti settori economici.
Il Gruppo terrà comunque costantemente monitorato l'andamento delle attività operative e dello scenario in modo da valutarne gli impatti economici e finanziari e contenerne gli effetti.
Oltre a quanto già commentato nei paragrafi precedenti non si segnalano altri eventi significativi nel primo semestre dell'esercizio 2020.
Segnaliamo che le Aule del Senato e della Camera, rispettivamente in data 4 e 10 settembre 2020, hanno approvato nell'ambito dell'iter di conversione in legge del "Decreto Semplificazioni
Prospetti contabili e note esplicative
| SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA CONSOLIDATA SEMESTRALE 39 | ||
|---|---|---|
| CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO SEMESTRALE 40 | ||
| CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO SEMESTRALE 41 | ||
| PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO SEMESTRALE 42 | ||
| RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO SEMESTRALE 43 | ||
| NOTE ESPLICATIVE 44 | ||
| 1. | Informazioni societarie 44 | |
| 2. | Criteri di redazione e principi contabili adottati 44 | |
| 3. | Aggregazioni aziendali 47 | |
| 4. | Stagionalità dell'attività 48 | |
| 5. | Indebitamento finanziario netto 49 | |
| 6. | Utilizzo di stime 49 | |
| 7. | Dividendi 50 | |
| 8. | Informativa di settore 50 | |
| 9. | Immobili, impianti e macchinari 52 | |
| 10. | Diritti d'uso 53 | |
| 11. | Avviamento 53 | |
| 12. | Concessioni e altre immobilizzazioni immateriali 53 | |
| 13. | Altre attività finanziarie non correnti 55 | |
| 14. | Crediti commerciali 56 | |
| 15. | Altri crediti 56 | |
| 16. | Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 57 | |
| 17. | Patrimonio netto 57 | |
| 18. | Debiti finanziari a breve e a medio/lungo termine 58 | |
| 19. | Debiti finanziari per lease a breve e a medio/lungo termine 59 | |
| 20. | Debiti commerciali 60 | |
| 21. | Altri debiti correnti 60 | |
| 22. | Fondi 61 | |
| 23. | Ricavi 61 | |
| 24. | Costi operativi 62 | |
| 25. | Costi per il personale 63 | |
| 26. | Proventi diversi 63 | |
| 27. | Proventi ed oneri finanziari 63 | |
| 28. | Imposte 64 | |
| 29. | Rapporti con parti correlate 65 | |
| 30. | Strumenti e rischi finanziari 65 | |
| 31. | Eventi successivi alla data del bilancio intermedio 69 |
| Importi in migliaia di Euro | Note | 30/06/2020 | 31/12/2019 |
|---|---|---|---|
| ATTIVITÀ | |||
| Attività non correnti | |||
| Immobili, impianti e macchinari | 9 | 107.051 | 103.419 |
| Diritti d'uso | 10 | 13.052 | 12.982 |
| Avviamento | 11 | 1.634 | 4.537 |
| Concessioni e altre immobilizzazioni immateriali | 12 | 328.289 | 329.139 |
| Altre attività finanziarie non correnti | 13 | 8.863 | 7.146 |
| Imposte differite attive | 27 | 29.138 | 27.966 |
| Totale attività non correnti | 488.027 | 485.189 | |
| Attività correnti | |||
| Rimanenze | 3.838 | 3.518 | |
| Crediti commerciali | 14 | 14.609 | 25.888 |
| Crediti per imposte sul reddito | 268 | 278 | |
| Altri crediti | 15 | 17.621 | 15.709 |
| Crediti verso controllante | 2 | 193 | |
| Attività finanziarie | 1.609 | 1.831 | |
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 16 | 17.559 | 11.916 |
| Totale attività correnti | 55.506 | 59.333 | |
| TOTALE ATTIVITÀ | 543.533 | 544.522 | |
| PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO | |||
| Capitale sociale | 17 | 23.353 | 23.353 |
| Riserve | 17 | 189.302 | 189.435 |
| Altre componenti di patrimonio netto | 17 | 1.096 | 433 |
| Risultato del periodo | 17 | (4.535) | (623) |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO | 209.216 | 212.598 | |
| Patrimonio netto di terzi | 173 | 174 | |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO DI GRUPPO E DI TERZI | 209.389 | 212.772 | |
| PASSIVITÀ | |||
| Passività non correnti | |||
| Debiti finanziari a lungo termine | 18 | - | 47.603 |
| Debiti finanziari per lease a lungo termine | 19 | 4.441 | 4.688 |
| TFR, quiescenza ed obblighi simili | 5.082 | 5.036 | |
| Fondo imposte differite | 27 | 81.770 | 81.682 |
| Altri debiti | 2.819 | 2.889 | |
| Fondi | 22 | 123.905 | 123.105 |
| Totale passività non correnti | 218.017 | 265.003 | |
| Passività correnti | |||
| Debiti commerciali | 20 | 20.811 | 23.689 |
| Debiti finanziari a breve termine | 18 | 72.754 | 26.680 |
| Debiti finanziari per lease a breve termine | 19 | 831 | 802 |
| Altri debiti | 21 | 20.732 | 14.411 |
| Debiti per imposte sul reddito | 999 | 1.165 | |
| Totale passività correnti | 116.127 | 66.747 | |
| TOTALE PASSIVITÀ | 334.144 | 331.750 | |
| TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ | 543.533 | 544.522 |
| Importi in migliaia di Euro | Note | 1° Semestre 2020 | 1° Semestre 2019 |
|---|---|---|---|
| Ricavi | 23 | 37.508 | 48.145 |
| Altri ricavi e proventi | 23 | 3.768 | 3.959 |
| Totale Ricavi | 41.276 | 52.104 | |
| Costi per materie prime e materiali di consumo | 24 | (13.404) | (17.361) |
| Costi per servizi e altri | 24 | (18.710) | (14.878) |
| Costo del personale | (4.443) | (5.142) | |
| Proventi diversi | 25 | 242 | 2.169 |
| Ammortamenti e svalutazioni | 9-10-12 | (8.960) | (9.772) |
| RISULTATO OPERATIVO | (3.999) | 7.120 | |
| Proventi finanziari | 26 | 72 | 29 |
| Oneri finanziari | 26 | (2.906) | (2.774) |
| RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | (6.833) | 4.375 | |
| Imposte sul reddito | 27 | 2.297 | (1.260) |
| RISULTATO DEL PERIODO | (4.536) | 3.115 | |
| Attribuibile a: | |||
| Gruppo | (4.535) | 3.111 | |
| Terzi | (1) | 4 | |
| Risultato per azione base (importi in Euro) | (0,10) | 0,07 | |
| Risultato per azione diluito (importi in Euro) | (0,10) | 0,07 |
| Importi in migliaia di Euro | 1° semestre 2020 | 1° semestre 2019 |
|---|---|---|
| Risultato del periodo | (4.536) | 3.115 |
| Altre componenti di conto economico complessivo | ||
| che saranno riclassificate nel risultato di esercizio: | ||
| Rivalutazione a Patrimonio Netto delle attività disponibili per la | ||
| vendita | 1.682 | - |
| Imposte | (20) | - |
| Variazioni di fair value dei derivati in regime di hedge accounting | (271) | (195) |
| Imposte | 80 | 55 |
| Differenze di conversione di bilanci esteri | (377) | (254) |
| Altre componenti di conto economico complessivo | ||
| che non saranno riclassificate nel risultato di esercizio: | ||
| Delta attuariali fondo TFR | 3 | (265) |
| Imposte | (1) | 64 |
| Risultato di conto economico complessivo al netto delle imposte | 1.096 | (595) |
| Totale risultato complessivo al netto delle imposte | (3.440) | 2.520 |
| Attribuibile a: | ||
| Gruppo | (3.439) | 2.516 |
| Terzi | (1) | 4 |
| Importi in migliaia di Euro | Capitale | Riserva sovrap. azioni |
Riserva legale |
Versamenti c/ capitale |
Acquisto azioni proprie |
Riserva cash flow hedge |
Riserva attuariali |
Riserva differenze traduzione cambio |
Utili indivisi |
Risultato esercizio |
Totale patrimonio netto |
Totale patrimonio di terzi |
Totale patrimonio netto |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (1) | TFR | di gruppo | |||||||||||
| Saldo al 1° gennaio 2019 | 23.353 | 85.605 | 4.671 | 7.042 | (9.600) | 120 | (746) | (17) | 104.211 | (1.851) | 212.788 | 174 | 212.962 |
| Destinazione risultato di esercizio | - | - | - | - | - | - | - | - | (1.851) | 1.851 | - | - | - |
| Distribuzione dividendi | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (5) | (5) |
| Risultato del periodo complessivo | - | - | - | - | - | (140) | (201) | (254) | - | 3.111 | 2.516 | 4 | 2.520 |
| Saldo al 30 giugno 2019 | 23.353 | 85.605 | 4.671 | 7.042 | (9.600) | (20) | (947) | (271) | 102.360 | 3.111 | 215.304 | 173 | 215.477 |
| Saldo al 1° gennaio 2020 | 23.353 | 85.605 | 4.671 | 7.042 | (9.600) | 1.099 | (841) | (468) | 102.360 | (623) | 212.598 | 174 | 212.772 |
| Destinazione risultato di esercizio | - | - | - | - | - | - | - | - | (623) | 623 | - | - | - |
| Variazione altre riserve | - | - | - | - | - | (45) | - | - | 102 | - | 57 | - | 57 |
| Risultato del periodo complessivo | - | - | - | - | - | (191) | 2 | (377) | 1.662 | (4.535) | (3.439) | (1) | (3.440) |
| Saldo al 30 giugno 2020 | 23.353 | 85.605 | 4.671 | 7.042 | (9.600) | 863 | (839) | (845) | 103.501 | (4.535) | 209.216 | 173 | 209.389 |
(1) = al 30 giugno 2020, Gas Plus S.p.A. detiene 1.336.677 azioni proprie (pari al 2,98% del capitale sociale) per un costo complessivo di 9.600 Euro.
| Flussi finanziari dell'attività operativa Risultato netto (4.536) 3.115 Ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni materiali e immateriali (1) 8.960 9.772 Utilizzo altri fondi non monetari (547) (25) Attualizzazione fondo abbandono 1.394 1.596 Interessi attivi su crediti vs consorzi non correnti (35) - (Plusvalenze) Minusvalenze patrimoniali - (1.862) Variazione imposte differite (2.201) (1.800) Variazione delle attività e passività operative Variazione rimanenze (361) (161) Variazione crediti commerciali verso terzi e collegate 12.055 10.588 Variazione debiti commerciali verso terzi e collegate (2.878) (11.129) Oneri d'abbandono sostenuti (1.046) (258) Variazione TFR 49 (20) Variazione delle altre passività e attività operative 4.713 6.626 Flussi finanziari netti dell'attività operativa 15.567 16.442 Flussi finanziari dell'attività di investimento Acquisto beni materiali e immateriali (1) (7.827) (9.091) Acquisizioni da aggregazioni di imprese, al netto della cassa acquisita - (12.057) Ricavi per cessioni immobilizzazioni - 3.304 Flussi finanziari netti utilizzati nell'attività di investimento (7.827) (17.844) Flussi finanziari dell'attività finanziamento Variazione netta delle passività finanziarie 2.422 13.713 Nuovi finanziamenti bancari - 7.025 Finanziamenti rimborsati (4.000) (9.595) Rimborso di debiti per lease (421) (472) Dividendi pagati - (5) Flussi finanziari netti utilizzati nell' attività di finanziamento (1.999) 10.666 Effetto cambi traduzione bilanci di società estere (98) (115) Incremento (decremento) delle disponibilità liquide 5.643 9.149 Disponibilità liquide all'inizio del periodo 11.916 16.453 Disponibilità liquide alla fine del periodo 17.559 25.602 Dividendi incassati 242 311 Imposte pagate nel periodo - - |
Importi in migliaia di Euro | 1° semestre 2020 | 1° semestre 2019 |
|---|---|---|---|
| Oneri finanziari netti pagati nel periodo | (1.209) | (913) |
(1) di cui investimenti ed ammortamenti dei costi di esplorazione di riserve di idrocarburi sostenuti nell'esercizio (rispettivamente Euro 225 nel primo semestre 2020 e Euro 400 nel primo semestre 2019).
Gas Plus S.p.A. è una società per azioni quotata sul mercato telematico azionario gestito e organizzato da Borsa Italiana S.p.A.. La società è costituita in Italia, iscritta al registro delle Imprese di Milano.
Le principali attività del Gruppo Gas Plus sono:
La società capogruppo Gas Plus S.p.A. è controllata da Us. Fin S.r.l., che non esercita attività di direzione e coordinamento.
La pubblicazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo per il periodo di sei mesi al 30 giugno 2020 è stata autorizzata con delibera degli amministratori del 11 settembre 2020.
Ai sensi della Comunicazione Consob N. DEM/6064296 del 28 luglio 2006, si precisa che i risultati economici del Gruppo risentono dello stanziamento, in presenza di dubbi interpretativi sul testo dei nuovi commi 7-bis e 7-ter dell'art. 19 del D. Lgs. n. 625/96 come modificati dalla Legge di Bilancio 2020, degli oneri relativi alle maggiori royalties eventualmente gravanti sulle produzioni relative all'anno 2019 per Euro 2.435. Il pagamento di tali maggiori royalties è avvenuto dopo la chiusura del primo semestre 2020.
Si segnala, inoltre, che i risultati del conto economico complessivo del Gruppo risentono dell'aggiornamento dei parametri di valutazione della partecipazione in Serenissima Gas S.p.A., per un maggior valore di carico di Euro 1.682. Per maggiori dettagli si rinvia alla nota n. 13, Altre attività finanziarie non correnti.
Oltre a quanto qui sopra evidenziato, non vi sono state altre operazioni non ricorrenti.
Il bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2020 non riflette componenti di reddito e poste patrimoniali e finanziarie derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali.
In relazione all'area di consolidamento, non sono intervenute variazioni nel corso del primo semestre 2020. Si segnala soltanto che, in data 3 febbraio 2020, la società capogruppo Gas Plus S.p.A. ha acquisito l'intera partecipazione nella società (già controllata indirettamente) Gas Plus Netherlands B.V. dalla società controllata Gas Plus International B.V..
Il bilancio consolidato annuale del Gruppo viene preparato in conformità con i principi contabili internazionali IFRS emessi dall'International Accounting Standards Board (IASB) e omologati dalla Comunità Europea ai sensi del regolamento n. 1606/2002. Il presente bilancio consolidato semestrale abbreviato è stato redatto, in forma sintetica, in conformità allo IAS 34 "Bilanci intermedi". Tale bilancio
semestrale abbreviato non comprende pertanto tutte le informazioni richieste dal bilancio annuale e deve essere letto unitamente al bilancio annuale predisposto per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019. In considerazione delle caratteristiche proprie dei business in cui opera il Gruppo, dell'ininterrotta prosecuzione delle attività operative, nonché dei risultati delle analisi condotte circa gli impatti relativi all'epidemia di Covid-19, non sono stati ravvisati elementi che richiedessero un approfondimento riguardo la validità del presupposto della continuità aziendale.
La relazione intermedia sulla gestione, cui si rinvia, nella sezione Highlights e nelle sezioni Business Unit Exploration & Production, Retail, Network & Transportation presenta una disamina degli effetti dell'emergenza sanitaria indotta dalla diffusione del Covid-19 con riferimento ai piani posti in essere dal Gruppo per farvi fonte e ai principali aspetti che hanno interessato l'operato e l'andamento nel semestre delle singole Business Unit. In particolare il Gruppo ha continuato a operare, salvaguardando la salute dei propri dipendenti e fornitori e assicurando la continuità delle proprie attività.
L'emergenza sanitaria ha determinato un significativo peggioramento dello scenario macroeconomico con effetti sia sulla domanda sia sui prezzi degli idrocarburi, nonché sul possibile deterioramento della solvibilità delle controparti.
In occasione della predisposizione dei bilanci 2019, l'emergenza sanitaria indotta dal Covid-19 è stata considerata dai soggetti che applicano i principi contabili internazionali come un "non-adjusting event" secondo le previsioni dello IAS 10, in quanto fatto intervenuto dopo la chiusura dell'esercizio, di cui dare evidenza in termini di disclosure, ma che non ha comportato rettifiche sulla chiusura dei bilanci al 31 dicembre 2019. In linea con le direttive del Public Statement "Implications of the Covid-19 outbreak on the half early financial reports", emanato da ESMA il 20 maggio 2020, del Richiamo di attenzione Consob n. 8/20 del 16 luglio 2020 e in applicazione di quanto previsto dallo IAS 34 nei paragrafi 15-15C con riferimento ai "significant event" del periodo, nei paragrafi successivi si forniscono considerazioni specifiche sulle aree di bilancio potenzialmente impattate dal Covid-19.
In particolare, ai fini del Bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo al 30 giugno 2020, sono state identificate specifiche aree tematiche con riferimento ai singoli IFRS come di seguito riepilogato; attenzione è stata dedicata alla valutazione della recuperabilità dei crediti, alla tenuta di valore degli assets e dell'avviamento, all'efficacia delle operazioni di copertura in essere:
valutazione degli strumenti derivati (IFRS 9) gli impatti sui mercati finanziari e sui mercati delle materie prime correlati alla crisi sanitaria sono stati in parte mitigati dalle coperture in essere sulle commodities, con un incremento del fair value di tali strumenti, che hanno ridotto l'impatto del Covid-19 su patrimonio netto e conto economico. In merito agli strumenti finanziari derivati su commodity designati in hedge accounting, le transazioni future sono a tutt'oggi ancora considerate altamente probabili;
riduzione di valore delle attività (IAS 36) - l'attuale situazione di emergenza sanitaria a causa della diffusione del Covid-19 e del conseguente peggioramento degli scenari energetici ha penalizzato in particolar modo i risultati economici delle attività E&P in Italia. Il Gruppo ha ritenuto quindi di sottoporre a verifica del valore di recuperabilità gli asset della BU E&P Italia al fine di valutare gli eventuali impatti negativi. All'esito del test condotto il relativo valore recuperabile è risultato superiore al valore contabile e pertanto non ha reso necessario effettuare alcuna svalutazione. La nota n. 12, Concessioni e altre immobilizzazioni immateriali, riporta l'informativa di dettaglio in merito al test di impairment condotto ai sensi dello IAS 36.
La stima dell'impatto del Covid-19 sull'EBITDA del Gruppo nel primo semestre 2020 evidenzia una riduzione di circa 5,2 milioni di Euro per effetti in gran parte da attribuirsi alla contrazione dei prezzi di vendita delle commodities rispetto alle precedenti aspettative ed effetti non rilevanti ascrivibili al sostenimento di costi necessari per far fronte all'emergenza sanitaria nel rispetto della normativa di riferimento.
Per maggiori dettagli si rimanda a quanto commentato nella Relazione intermedia sulla gestione.
La Società continuerà a monitorare l'evoluzione della situazione: grazie al contenuto livello di indebitamento, il Gruppo mantiene una struttura finanziaria solida e può attingere a risorse adeguate a supportare sia le necessità operative, sia i piani di sviluppo del business.
I principi contabili adottati per la redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi principi, modifiche ed interpretazioni in vigore dal 1° gennaio 2020.
I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2020, senza peraltro avere effetti sul bilancio consolidato:
Nel primo semestre 2020 non sono stati emessi principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS e IFRIC omologati dall'Unione Europea ma non ancora obbligatoriamente applicabili al 30 giugno 2020.
Nel primo semestre 2020 sono stati emanati i seguenti emendamenti che non hanno ancora concluso il processo di omologazione da parte degli organi competenti dell'Unione Europea:
Il documento ha l'obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o lungo termine. Le modifiche entreranno in vigore dal 1° gennaio 2022 ma lo IASB ha emesso un exposure draft per rinviarne l'entrata in vigore al 1° gennaio 2023; è comunque consentita un'applicazione anticipata.
Le modifiche hanno lo scopo di aggiornare il riferimento presente nell'IFRS 3 al Conceptual Framework nella versione rivista, senza che ciò comporti modifiche alle disposizioni del principio IFRS 3.Tali modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2022.
Le modifiche hanno lo scopo di non consentire di dedurre dal costo delle attività materiali l'importo ricevuto dalla vendita di beni prodotti nella fase di test dell'attività stessa. Tali ricavi di vendita e i relativi costi saranno pertanto rilevati nel conto economico. Tali modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2022.
Il documento chiarisce che nella stima sull'eventuale onerosità di un contratto si devono considerare tutti i costi direttamente imputabili al contratto. Di conseguenza, la valutazione sull'eventuale onerosità di un contratto include non solo i costi incrementali (come ad esempio, il costo del materiale diretto impiegato nella lavorazione), ma anche tutti i costi che l'impresa non può evitare in quanto ha stipulato il contratto (come ad esempio, la quota del costo del personale e dell'ammortamento dei macchinari impiegati per l'adempimento del contratto). Tali modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2022.
Le modifiche sono state apportate, all'IFRS 9 Financial Instruments e agli Illustrative Examples dell'IFRS 16 Leases. Tali modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2022.
Il documento prevede per i locatari la facoltà di contabilizzare le riduzioni dei canoni connesse al Covid-19 senza dover valutare, tramite l'analisi dei contratti, se è rispettata la definizione di lease modification dell'IFRS 16. Pertanto i locatari che applicano tale facoltà potranno contabilizzare gli effetti delle riduzioni dei canoni di affitto direttamente a conto economico alla data di efficacia della riduzione. Tale modifica, pur essendo applicabile ai bilanci aventi inizio al 1° giugno 2020 salvo la possibilità da parte di una società di applicazione anticipata ai bilanci aventi inizio al 1° gennaio 2020, non è stata ancora omologata dall'Unione Europea, e pertanto non è stata applicata dal Gruppo al 30 giugno 2020.
Allo stato il Gruppo sta analizzando gli emendamenti di recente emanazione e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul bilancio.
In data 26 marzo 2019, la società controllata GP Infrastrutture S.r.l., a seguito all'aggiudicazione della procedura selettiva emessa dal Comune di Fidenza (PR) per la cessione dell'intera partecipazione detenuta dallo stesso Comune in Rete Gas Fidenza S.r.l., ha stipulato l'atto di compravendita per l'acquisizione della suddetta società che è attiva nel servizio di distribuzione gas nel territorio del Comune di Fidenza (PR) e gestisce circa 12.500 PdR, con oltre 200 km di condutture.
Il corrispettivo dell'operazione, comprensivo di aggiustamenti prezzo per gli investimenti ed il risultato dell'esercizio 2018, è stato pari a complessivi 14,1 milioni di Euro. In data 28 dicembre 2018, in sede di stipula del contratto preliminare, GP Infrastrutture S.r.l. ha versato, a titolo di acconto, 1,8 milioni di Euro utilizzando le disponibilità generate dalla propria attività. In data 26 marzo 2019, è stato versato il rimanente importo pari a 12,3 milioni di Euro e rimborsato integralmente il mutuo gravante sugli immobili di proprietà della società acquisita per 1,9 milioni di Euro, grazie anche all'erogazione di una linea di credito a breve termine, sottoscritta dalla stessa GP Infrastrutture S.r.l. a tale scopo.
La suddetta acquisizione ha dato luogo, secondo quanto previsto dal principio contabile internazionale IFRS3, Business combination ad un'aggregazione aziendale che, in quanto tale, è stata contabilizzata secondo il "purchase method".
Alla data del 31 dicembre 2019, l'allocazione del costo dell'acquisizione ai fair values delle attività e delle passività acquisite nonché delle passività potenziali assunte era stata effettuata in modalità provvisoria. Come riportato nella seguente tabella, il differenziale tra il costo dell'acquisizione e il patrimonio contabile della società acquisita è stato iscritto, in sede di contabilizzazione iniziale, integralmente ad avviamento.
Entro 12 mesi dalla data di acquisizione (come consentito dal principio contabile internazionale di riferimento) è stato completato in modo definitivo il processo di Purchase Price Allocation. Si riassumono di seguito i dati dell'allocazione provvisoria e definitiva del prezzo pagato per l'acquisizione:
| (Valori in migliaia di Euro) | Valori provvisori | Valori definitivi |
|---|---|---|
| Immobilizzazioni immateriali | 10.532 | 14.209 |
| Avviamento | 3.787 | 884 |
| Immobilizzazioni materiali | 2.226 | 2.169 |
| Imposte anticipate | 54 | 54 |
| Totale Attivo non corrente | 16.598 | 17.316 |
| Capitale circolante netto | (611) | (137) |
| Disponibilità liquide | 237 | 237 |
| Totale Attivo corrente | (375) | 100 |
| TFR | 140 | 140 |
| Fondi | 130 | 130 |
| Fondo imposte differite | - | 1.192 |
| Debiti finanziari | 1.860 | 1.860 |
| Totale Passività non correnti | 2.130 | 3.322 |
| Valore dell'acquisizione | 14.094 | 14.094 |
La principale variazione rispetto all'allocazione provvisoria è costituita dall'incremento delle immobilizzazioni immateriali alla luce della rideterminazione del valore contabile degli impianti di distribuzione, detenuti in regime di concessione, al maggior valore di rimborso, ritenuto rappresentativo del loro fair value, pari a 14,2 milioni di Euro.
Alla luce di tale rideterminazione, è stato iscritto fondo per imposte differite per 1.192 Euro e ridotto il valore dell'avviamento a Euro 884.
I costi esterni correlati all'acquisizione di Rete Gas Fidenza S.r.l., composti da spese per consulenze tecniche e legali, sono stati complessivamente pari a Euro 211, spesati integralmente nell'esercizio 2019.
Nel primo semestre 2020, il conto economico consolidato recepisce per l'intero periodo le componenti economiche della società acquisita. In dettaglio, i ricavi del primo semestre 2020 sono pari a 1.471 Euro, l'EBITDA è pari a 682 Euro ed il risultato netto è pari a 279 Euro.
Nel primo semestre 2019, il conto economico consolidato recepiva i costi ed i ricavi di Rete Gas Fidenza S.r.l. a partire dalla data di acquisizione (26 marzo 2019). In dettaglio, i ricavi dalla data del 26 marzo 2019 alla chiusura del semestre erano pari a 395 Euro, l'EBITDA era pari a 176 Euro ed il risultato netto era pari a 17 Euro.
La maggioranza dei ricavi (circa l'75%) è rappresentata dalla vendita del gas naturale a clienti grossisti, industriali e civili.
La vendita di gas per i clienti civili è soggetta a variazioni stagionali influenzate dalle condizioni climatiche. Sulla base dei dati storici, i ricavi e i profitti derivanti dalla vendita del gas ai clienti civili per i primi sei mesi sono pari a circa il 60% dei ricavi e profitti realizzati nell'intero anno.
Le voci patrimoniali che accolgono i crediti ed i debiti derivanti dalla vendita e dall'approvvigionamento del gas sono, rispettivamente, Crediti commerciali e Debiti commerciali.
Si segnala peraltro che il saldo al 30 giugno 2020 dei Crediti commerciali e Debiti Commerciali è inferiore rispetto a quello del 31 dicembre 2019, anche grazie ai maggiori flussi di cassa realizzati nel secondo trimestre 2020 rispetto al quarto trimestre 2019, legati alla stagionalità sopra evidenziata.
Secondo quanto previsto dalla Comunicazione Consob n. 6064293 del 28 luglio 2006 di seguito si evidenzia la composizione dell'indebitamento finanziario netto del Gruppo:
| 30 giugno 2020 | 31 dicembre 2019 | |
|---|---|---|
| A. Cassa | 15 | 15 |
| B. Conti correnti bancari | 17.544 | 11.901 |
| C. Titoli detenuti per la negoziazione | - | - |
| D. Liquidità (A) + (B) + (C) | 17.559 | 11.916 |
| E. Crediti finanziari correnti | 1.609 | 1.831 |
| F. Debiti bancari correnti | (21.083) | (18.519) |
| G. Parte corrente dell'indebitamento non corrente | (51.446) | (7.735) |
| H. Altri debiti correnti | (1.056) | (1.228) |
| I. Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) | (73.585) | (27.482) |
| J. Indebitamento finanziario corrente netto (I)-(E)-(D) | (54.417) | (13.735) |
| K. Debiti bancari non correnti | - | (47.563) |
| L. Obbligazioni emesse | - | - |
| M. Altri debiti non correnti | (4.441) | (4.728) |
| N. Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) | (4.441) | (52.291) |
| O. Indebitamento finanziario netto (J) + (N) | (58.858) | (66.026) |
L'indebitamento finanziario netto si è attestato a 58,9 milioni di euro ed è risultato in diminuzione rispetto al valore del 31 dicembre 2019 (66,0 milioni di euro), nonostante gli investimenti del periodo.
Si segnala inoltre che il livello di indebitamento risente degli effetti dell'applicazione del principio IFRS 16 – Lease, che determina l'iscrizione al 30 giugno 2020 di Euro 831 tra gli altri debiti correnti e di Euro 4.441 tra gli altri debiti non correnti.
Dopo la chiusura del semestre, il Gruppo ha ottenuto dalle proprie banche finanziatrici (Intesa Sanpaolo – dopo il perfezionamento in data 20 luglio 2020 della fusione per incorporazione di Banca Imi S.p.A. - e Banco BPM) una modifica degli attuali contratti di finanziamento che ha previsto di non rilevare i parametri finanziari (covenants) per l'anno 2020 e di aumentare il relativo livello nel successivo. Poiché tale modifica è stata formalizzata solo al termine del mese di luglio del corrente anno, è stata temporaneamente riclassificata a breve la parte dell'indebitamento bancario con scadenza oltre i 12 mesi, essendo nel frattempo stati superati i limiti contrattuali previsti alla data di chiusura del semestre.
Nell'ambito dell'indebitamento finanziario netto, si registra pertanto un forte aumento dell'indebitamento finanziario corrente che passa da 27.482 Euro a 73.585 Euro. Senza considerare tale temporanea riclassifica, l'indebitamento finanziario corrente passerebbe da 27.482 Euro al 31 dicembre 2019 a 31.299 Euro al 30 giugno 2020, mentre l'indebitamento finanziario non corrente si ridurrebbe da 52.291 Euro al 31 dicembre 2019 a 46.727 Euro al 30 giugno 2020.
La redazione del bilancio consolidato intermedio abbreviato richiede da parte della direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori dei ricavi, dei costi, delle attività e delle passività nonché sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio intermedio.
Se nel futuro tali stime e assunzioni, basate sulla miglior valutazione attualmente disponibile, dovessero differire dalle circostanze effettive, saranno modificate in modo conseguente nel periodo di variazione delle circostanze stesse.
In particolare, le stime sono utilizzate per rilevare quote di ricavi e rimanenze di competenza, ammortamenti, benefici ai dipendenti, imposte, accantonamenti a fondi e per valutare la recuperabilità degli investimenti relativi all'attività E&P.
Ai fini della valutazione della recuperabilità delle immobilizzazioni materiali e immateriali della B.U. Exploration & Production e della determinazione dei relativi ammortamenti ed eventuali svalutazioni, oltre che della tempistica di sostenimento dei costi di smantellamento e ripristino dei siti minerari, rileva la valutazione delle riserve di idrocarburi che si basa su metodi di tipo ingegneristico che hanno un margine intrinseco di aleatorietà. Le riserve certe rappresentano le quantità stimate delle riserve di idrocarburi che sulla base dei dati geologici e di ingegneria potranno con ragionevole certezza essere estratte negli anni futuri nelle condizioni tecniche ed economiche esistenti al momento della stima. Le riserve probabili rappresentano le quantità stimate addizionali delle riserve di idrocarburi che hanno minore certezza di essere recuperate rispetto alle riserve certe, ma che insieme alle riserve certe hanno la stessa probabilità di essere recuperate o non esserlo. Nonostante esistano autorevoli linee guida sui criteri ingegneristici e geologici che devono essere rispettati affinché le riserve possano essere classificate come certe o probabili, l'accuratezza delle stime delle riserve dipende dalla quantità delle informazioni disponibili e dall'interpretazione e dal giudizio che di queste dà la direzione aziendale.
Altre significative stime sono quelle relative agli obblighi derivanti dallo smantellamento e ripristino delle attività materiali e di relativo ripristino ambientale la cui valutazione delle passività connesse ai costi futuri di smantellamento e di ripristino è un processo complesso basato su ipotesi e criteri tecnici e metodologici validati da esperti indipendenti oltre che su valutazioni finanziarie che richiedono il giudizio e l'apprezzamento della direzione aziendale nella valutazione delle passività da sostenere e della tempistica di effettuazione di tali interventi. I costi di smantellamento e ripristino siti sono influenzati dalla complessità tecnologica e dalle specifiche tematiche ambientali del settore.
Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a conto economico.
Nel primo semestre 2020, la Capogruppo Gas Plus S.p.A., non ha erogato dividendi.
L'informativa di settore del Gruppo è fornita per settori di attività.
L'attività del Gruppo è stata svolta nel primo semestre del 2020 quasi interamente sul territorio nazionale. Il Gruppo opera nei seguenti segmenti di business:
Ai fini della presente nota, per il periodo chiuso al 30 giugno 2020, il settore di attività "stoccaggio di idrocarburi" è tuttora in fase di avviamento e non consuntiva significativi valori economici e patrimoniali, in funzione della complessità tecnica del settore e dei necessari iter autorizzativi. In ugual misura, non è stato ritenuto significativo il settore di attività "trasporto" in quanto l'attività, che riguarda un tratto di condotta a media pressione di 41 chilometri, non è rilevante; esso è stato accorpato con il settore di attività "distribuzione", da cui deriva.
La struttura direzionale ed organizzativa del gruppo riflette essenzialmente il settore primario per attività di business.
I prezzi di trasferimento applicati alle transazioni tra settori relativi allo scambio di beni, prestazioni e servizi, sono regolati secondo le usuali condizioni praticate dal mercato.
Le tabelle seguenti presentano le informazioni sui ricavi e risultati economici riguardanti i segmenti di business del Gruppo per i periodi di sei mesi chiusi rispettivamente al 30 giugno 2020 e 2019.
| Altre attività e | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Exploration & | Network & | attività non | Rettifiche | Totale | |||
| Production | Transportation | Retail | allocate | ed elisioni | consolidato | ||
| Informazioni di natura | |||||||
| economica | |||||||
| Vendite a clienti | 12.735 | 8.283 | 19.570 | 688 | 41.276 | ||
| Vendite infrasettoriali | 1.048 | 5.028 | 515 | 2.278 | (8.869) | - | |
| Totale ricavi | 13.783 | 13.311 | 20.085 | 2.966 | (8.869) | 41.276 | |
| EBITDA | (1.702) | 4.083 | 2.677 | (339) | - | 4.719 | |
| Ammortamenti e svalutazioni | (6.725) | (1.997) | (75) | (163) | - | (8.960) | |
| EBIT | (8.427) | 2.086 | 2.602 | (502) | - | (4.241) | |
| Proventi diversi | - | 242 | - | - | - | 242 | |
| Risultati operativi di settore | (8.427) | 2.328 | 2.602 | (502) | - | (3.999) | |
| Oneri finanziari netti | (2.834) | ||||||
| Risultato prima delle imposte | (6.833) | ||||||
| Imposte sul reddito | 2.297 | ||||||
| Risultato netto dell'esercizio | (4.536) | ||||||
| Altre informazioni di settore | |||||||
| Investimenti in | |||||||
| immobilizzazioni materiali | 6.533 | 27 | 28 | 6.588 | |||
| Investimenti in | |||||||
| immobilizzazioni immateriali Ammortamenti e svalutazioni |
11 | 976 | 2 | 25 | 1.014 | ||
| delle immobilizzazioni materiali | (2.747) | (84) | (2) | (28) | (2.861) | ||
| Ammortamenti e svalutazione | |||||||
| dei diritti d'uso | (336) | (125) | (22) | (105) | (588) | ||
| Ammortamenti e svalutazioni | |||||||
| delle immobilizzazioni | |||||||
| immateriali (*) | (3.417) | (1.788) | (51) | (30) | (5.286) | ||
| Attività di esplorazione | 225 | - | - | - | - | 225 |
| Altre attività e | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Exploration & | Network & | attività non | Rettifiche | Totale | ||
| Informazioni di natura | Production | Transportation | Retail | allocate | ed elisioni | consolidato |
| economica | ||||||
| Vendite a clienti | 18.977 | 6.666 | 26.258 | 203 | - | 52.104 |
| Vendite infrasettoriali | 1.353 | 5.663 | 538 | 3.746 | (11.300) | - |
| Totale ricavi | 20.330 | 12.329 | 26.796 | 3.949 | (11.300) | 52.104 |
| EBITDA | 9.089 | 3.647 | 3.141 | (1.154) | - | 14.723 |
| Ammortamenti e svalutazioni | (7.757) | (1.759) | (84) | (172) | - | (9.772) |
| EBIT | 1.332 | 1.888 | 3.057 | (1.326) | - | 4.951 |
| Proventi diversi | 1.858 | 311 | - | - | - | 2.169 |
| Risultati operativi di settore | 3.190 | 2.199 | 3.057 | (1.326) | - | 7.120 |
| Oneri finanziari netti | (2.745) | |||||
| Risultato prima delle imposte | 4.375 | |||||
| Imposte sul reddito | (1.260) | |||||
| Risultato netto dell'esercizio | 3.115 | |||||
| Altre informazioni di settore | ||||||
| Investimenti in immobilizzazioni | ||||||
| materiali | 7.782 | 20 | 12 | 99 | - | 7.913 |
| Investimenti in immobilizzazioni | ||||||
| immateriali | 5 | 658 | - | 115 | - | 778 |
| Ammortamenti e svalutazioni delle | ||||||
| immobilizzazioni materiali | (3.080) | (56) | (2) | (43) | - | (3.181) |
| Ammortamenti e svalutazione dei | ||||||
| diritti d'uso | 31 | (124) | (21) | (109) | - | (223) |
| Ammortamenti e svalutazioni delle | ||||||
| immobilizzazioni immateriali (*) | (4.308) | (1.579) | (61) | (20) | - | (5.968) |
| Attività di esplorazione | 400 | - | - | - | - | 400 |
(*) Esclusa attività di ricerca e di esplorazione
Gli immobili, impianti e macchinari hanno un valore netto di Euro 107.051 al 30 giugno 2020 e sono dettagliabili come segue:
| Terreni | Fabbricati | Impianti e macchinari (rete di trasporto) |
Impianti e macchinari (E&P) |
Attr. ind. e comm. |
Altri beni |
Immobil. in corso e acconti |
Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 30 giugno 2020 | ||||||||
| Saldo iniziale netto | 8.852 | 2.341 | 1.371 | 58.775 | 92 | 462 | 31.526 | 103.419 |
| Investimenti Ammortamenti e |
321 | - | - | 150 | - | 50 | 6.067 | 6.588 |
| Svalutazioni | - | (73) | (19) | (2.676) | (10) | (83) | - | (2.861) |
| Altre variazioni | 100 | - | - | - | - | - | (195) | (95) |
| Saldo finale netto | 9.273 | 2.268 | 1.352 | 56.249 | 82 | 429 | 37.398 | 107.051 |
| Saldo finale lordo Fondo ammortamento |
9.273 | 3.675 | 2.143 | 159.432 | 443 | 5.207 | 44.681 | 224.854 |
| e svalutazione | - | (1.407) | (791) | (103.183) | (361) | (4.778) | (7.283) | (117.803) |
| Saldo finale netto | 9.273 | 2.268 | 1.352 | 56.249 | 82 | 429 | 37.398 | 107.051 |
Le immobilizzazioni materiali presentano un incremento complessivo pari ad Euro 3.632, dovuto principalmente a:
Per quanto riguarda le aliquote di ammortamento utilizzate si fa riferimento a quanto riportato nei principi adottati per la redazione del bilancio annuale del Gruppo per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019.
I diritti d'uso hanno un valore netto di Euro 13.052 al 30 giugno 2020 e sono dettagliabili come segue:
| Terreni | Fabbricati | Impianti e macchinari (E&P) |
Altri beni | Totale | |
|---|---|---|---|---|---|
| 30 giugno 2020 | |||||
| Saldo iniziale netto | 9.532 | 3.365 | 67 | 18 | 12.982 |
| Nuovi contratti e modifiche contrattuali | - | 67 | 35 | 101 | 203 |
| Ammortamenti e svalutazioni | (211) | (322) | (37) | (18) | (588) |
| Altre variazioni | 455 | - | - | - | 455 |
| Saldo finale netto | 9.776 | 3.110 | 65 | 101 | 13.052 |
| Saldo finale lordo | 10.546 | 3.972 | 176 | 132 | 14.826 |
| Fondo ammortamento | (770) | (862) | (111) | (31) | (1.774) |
| Saldo finale netto | 9.776 | 3.110 | 65 | 101 | 13.052 |
La voce diritti d'uso si riferisce principalmente a contratti di leasing aventi per oggetto la locazione di terreni ove sono presenti gli impianti di sfruttamento minerario delle società italiane della B.U. E&P e l'affitto di fabbricati destinati alle sedi operative e agli uffici del Gruppo.
Nel primo semestre 2020, la voce presenta un incremento complessivo pari ad Euro 70, dovuto a:
L'avviamento ha un valore netto di Euro 1.634 al 30 giugno 2020, con un decremento di Euro 2.903 rispetto al 31 dicembre 2019, esclusivamente legato alla definitiva allocazione del maggior costo di acquisizione della partecipazione in Rete Gas Fidenza S.r.l.. Per maggiori dettagli su tale operazione si veda la precedente nota n. 3, Aggregazioni aziendali.
La voce avviamento si riferisce per Euro 750 (non variato rispetto al 31 dicembre 2019) all'acquisizione della società Stargas S.p.A. (attualmente denominata Gas Plus Italiana S.r.l.) avvenuta nel 2004 e per Euro 884 all'acquisizione della società Rete Gas Fidenza S.r.l. avvenuta nel 2019. Il test di impairment di detto avviamento è commentato alla successiva nota n. 12, Concessioni e altre immobilizzazioni immateriali.
Le immobilizzazioni immateriali hanno un valore netto di Euro 328.289 al 30 giugno 2020 e sono dettagliabili come segue:
| Concessioni di coltivazione |
Costi di esplorazione |
Beni in concessione (IFRIC 12) |
Concessioni di distribuzione gas e altre |
Totale | |
|---|---|---|---|---|---|
| 30 giugno 2020 | |||||
| Saldo iniziale netto | 259.260 | - | 69.279 | 600 | 329.139 |
| Allocazione definitiva Rete Gas Fidenza | - | - | 3.566 | - | 3.566 |
| Investimenti | - | 225 | 878 | 136 | 1.239 |
| Ammortamenti e svalutazioni | (3.403) | (225) | (1.692) | (191) | (5.511) |
| Altre variazioni | (88) | - | - | (56) | (144) |
| Saldo finale netto | 255.769 | - | 72.031 | 489 | 328.289 |
| Saldo finale lordo Fondo ammortamento e |
385.430 | 225 | 111.950 | 9.321 | 506.926 |
| svalutazione | (126.661) | (225) | (39.919) | (8.832) | (178.637) |
| Saldo finale netto | 255.769 | - | 72.031 | 489 | 328.289 |
Le immobilizzazioni immateriali presentano un decremento complessivo pari ad Euro 850 da attribuire principalmente a:
Nel primo semestre del 2020 sono stati sostenuti costi di ricerca ed esplorazione che sono stati completamente ammortizzati nell'esercizio per Euro 225 (di cui Euro 57 relativi ad attività di ricerca condotta all'estero).
Considerata l'attuale situazione di emergenza sanitaria per effetto del Covid-19 e il conseguente peggioramento degli scenari energetici che ha penalizzato in particolar modo i risultati economici delle attività E&P in Italia, il Gruppo ha ritenuto, come già avvenuto al 31 dicembre 2019, di sottoporre a verifica di recuperabilità (test di impairment) il valore del capitale investito netto rappresentato dalle attività e passività, ad esclusione della posizione finanziaria netta, riferibili alle società italiane della CGU E&P (asset della CGU E&P Italia) pari a 176,7 milioni di Euro, da cui non è emersa alcuna perdita di valore.
In sede di predisposizione del bilancio dell'esercizio 2019, i processi valutativi e di stima, in particolare quelli relativi alla valutazione del valore recuperabile degli asset della CGU E&P Italia, erano stati basati sui flussi di cassa delle società operative nella CGU E&P Italia desunti dai piani previsionali quinquennali approvati dagli Amministratori di tali società e incorporando la perpetuity dell'ultimo anno del piano per la determinazione del valore terminale, assumendo un tasso di crescita nominale di lungo periodo pari a zero. In particolare detti piani previsionali riflettevano i più recenti budget e previsioni pluriennali che consideravano però le assunzioni interne e di mercato definite precedentemente l'acuirsi della situazione di emergenza sanitaria causata dalla diffusione del Covid-19.
Tali processi sono stati pertanto rivisti alla luce degli attuali scenari di mercato non essendoci sostanziali modifiche nelle altre assunzioni industriali sottese ai piani previsionali. L'aggiornamento delle proiezioni non ha pertanto riguardato i profili produttivi delle riserve.
In particolare si è pertanto provveduto ad aggiornare le proiezioni dei flussi di cassa tenendo conto dei più recenti scenari di mercato. L'aggiornamento, non sussistendo ancora condizioni tali da consentire la determinazione di stime sufficientemente affidabili (attendibili) sugli impatti a lungo termine sul valore recuperabile degli assets, ha riguardato gli effetti del peggioramento dei prezzi delle commodities negli anni 2020-2024, elaborate dalla Direzione sulla base anche delle informazioni disponibili sul mercato come pure da esperti del settore, confermando il valore terminale che riflette l'ipotesi di una ripresa degli scenari energetici.
La metodologia utilizzata per l'effettuazione di tale verifica è stata sostanzialmente analoga a quella utilizzata nel bilancio dell'esercizio precedente e basata sulla documentazione già utilizzata per l'impairment test 2019.
Le principali assunzioni che hanno determinato i flussi di cassa e gli esiti del test sono le seguenti:
Infine, i flussi, così determinati, sono stati attualizzati al costo medio ponderato del capitale investito (WACC) per la CGU E&P Italia nella sua configurazione post-imposte pari al 6,22%, in riduzione rispetto al precedente esercizio (6,43% nel 2019) nonostante l'aumento del market risk premium (pari al 5,58% - fonte: Damodaran), principalmente per effetto della riduzione del risk free rate, determinato considerando il rendimento medio annuo dei government bond italiani con scadenza a 10 anni.
L'enterprise value assets side, così determinato, è stato rettificato del valore complessivo delle attività e passività (quali i fondi abbandono) riferibili alla CGU E&P Italia, ma che non concorrono alla determinazione dei flussi di cassa operativi e che pertanto occorre considerare separatamente.
Data anche la tempistica di entrata in produzione dei principali progetti, gli esiti di tale verifica non hanno fatto emergere perdite di valore del valore contabile di iscrizione degli asset ma hanno comunque evidenziato una sensibile riduzione del relativo valore recuperabile che si è mantenuto però ancora superiore al valore contabile.
L'ipotesi di variazione del tasso di sconto (+0,20%) comporta, l'azzeramento del maggior valore d'uso di Euro 5,4 milioni della CGU E&P Italia rispetto al valore di libro.
Non da ultimo si segnala che avuto riguardo alle attività E&P all'estero ed in particolare alle immobilizzazioni in corso relative al progetto Midia dei giacimenti in Romania si conferma che, pur in considerazione dell'attuale peggioramento dello scenario energetico, la Direzione non ha individuato elementi che rappresentino un indicatore di perdita di valore.
Le altre attività non correnti pari al 30 giugno 2020 ad Euro 8.863, sono dettagliate nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:
Le altre attività non correnti si incrementano complessivamente per Euro 1.717 principalmente per il maggior valore di carico per Euro 1.682 della partecipazione in Serenissima Gas S.p.A. a seguito dell'aggiornamento dei relativi parametri di valutazione, per riflettere i valori delle più recenti transazioni avvenute sul mercato ed i valori espressi nel contesto degli iter in corso delle gare d'ambito territoriale in cui l'aggiudicazione degli impianti di distribuzione avviene ad un valore prossimo alla stima del valore industriale degli impianti (VIR - come avvenuto anche nel recente caso dell'acquisizione di Rete Gas Fidenza S.r.l.).
I crediti commerciali pari al 30 giugno 2020 ad Euro 14.609 sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:
| Crediti commerciali: | 30 giugno 2020 | 31 dicembre 2019 |
|---|---|---|
| Utenti civili | 2.886 | 9.910 |
| Utenti industriali | 962 | 771 |
| Grossisti | 1.582 | 3.131 |
| Altri | 11.137 | 14.619 |
| Totale crediti | 16.567 | 28.431 |
| Fondo svalutazione | (1.958) | (2.543) |
| Crediti commerciali netti | 14.609 | 25.888 |
| Fondo svalutazione crediti | 30 giugno 2020 |
|---|---|
| Fondo al 1° gennaio 2020 | (2.543) |
| Utilizzi | 585 |
| Fondo al 30 giugno 2020 | (1.958) |
I crediti verso clienti riguardano prevalentemente l'attività di vendita di gas metano ad utenti finali e grossisti.
Il decremento nel corso del semestre dei crediti commerciali è legato ai maggiori flussi di cassa realizzati nel secondo trimestre 2020 rispetto al quarto trimestre 2019 in relazione alla stagionalità del business, oltreché alla contrazione del prezzo delle commodities energetiche registrata nel secondo trimestre 2020.
Il fondo svalutazione crediti si riduce per effetto del suo rilascio per esubero legato ad una posizione creditoria di un cliente grossista.
Gli altri crediti correnti, pari al 30 giugno 2020 ad Euro 17.621, sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:
| Altri crediti | 30 giugno 2020 | 31 dicembre 2019 |
|---|---|---|
| IVA | 3.079 | 3.452 |
| Imposta di consumo ed add. regionale | - | 1.479 |
| Crediti verso consorzi | 3.914 | 2.536 |
| Crediti verso CSEA | 805 | 1.208 |
| Crediti contributi ARERA - Progetto TEE | 7.234 | 4.464 |
| Crediti diversi | 117 | 184 |
| Ratei e risconti | 2.472 | 2.386 |
| Totale altri crediti | 17.621 | 15.709 |
Gli altri crediti sono prevalentemente costituiti da crediti per imposte indirette, crediti verso consorzi relativi alle concessioni di coltivazione in cui il Gruppo, per le attività della concessione, riveste il ruolo di operatore e crediti per contributi da ricevere dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) relativamente all'importo che sarà riconosciuto alla società controllata GP Infrastrutture S.r.l. per la consegna dei certificati di efficienza energetica (TEE), secondo gli obiettivi fissati dalla stessa Autorità.
Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono così dettagliati:
| Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 30 giugno 2020 | 31 dicembre 2019 |
|---|---|---|
| Cassa | 15 | 15 |
| Conti correnti bancari | 17.544 | 11.901 |
| Totale | 17.559 | 11.916 |
Per una migliore comprensione delle variazioni dei flussi di cassa intercorsi nel periodo si rimanda al rendiconto finanziario.
Di seguito si forniscono indicazioni in merito alla natura e alla composizione delle principali componenti di patrimonio netto:
Non ha subito variazioni rispetto al 31 dicembre 2019.
Le altre riserve sono costituite da:
La Riserva per differenze attuariali TFR, che include tutti gli utili e le perdite attuariali che emergono dal ricalcolo del valore attuale del fondo di trattamento di fine rapporto, al netto delle relative variazioni di imposte differite.
La Riserva di traduzione cambi, che accoglie le differenze legate al differente cambio utilizzato per la conversione delle attività e passività delle imprese controllate estere e delle loro filiali (cambio corrente alla data di fine periodo) rispetto al cambio utilizzato per la conversione dei rispettivi proventi ed oneri (cambi medi di periodo).
Si rimanda al prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato per i semestri chiusi al 30 giugno 2020 e al 30 giugno 2019 per una descrizione quantitativa delle riserve di patrimonio netto.
Altre componenti del conto economico complessivo
Nel primo semestre 2020, le altre componenti del conto economico complessivo includono:
Nella seguente tabella sono riportati i debiti finanziari del Gruppo al 30 giugno 2020 e al 31 dicembre 2019 con i dettagli relativi alla loro composizione, scadenza e condizioni:
| Tipologia | Tasso interesse eff. % | Scadenza | 30 giugno 2020 | 31 dicembre 2019 |
|---|---|---|---|---|
| A breve termine | ||||
| Scoperti bancari | A richiesta | 42 | 5 | |
| Banca IMI – incassi per crediti | ||||
| cartolarizzati | Quindicinale | 6.041 | 3.514 | |
| Finanziamento Banco BPM | Euribor 1/3m + spread | 15.000 | 15.000 | |
| Finanziamento Term Banca IMI-BPM | Euribor 3/6m + spread | 46.368 | 7.735 | |
| Finanziamento Capex Banca IMI-BPM | Euribor 3/6m + spread | 5.078 | - | |
| Fair value derivati commodities swap | 55 | 355 | ||
| Fair value derivati interest rate swap | 170 | 71 | ||
| Totale a breve termine | 72.754 | 26.680 | ||
| A lungo termine | ||||
| Finanziamento Term Banca IMI-BPM | Euribor 3/6m + spread | - | 42.485 | |
| Finanziamento Capex Banca IMI-BPM | Euribor 3/6m + spread | - | 5.078 | |
| Fair value der. interest rate swap | - | 40 | ||
| Totale debiti finanziari a medio/lungo termine | - | 47.603 | ||
| Totale debiti finanziari | 72.754 | 74.283 |
Dopo la chiusura del semestre, il Gruppo ha ottenuto dalle proprie banche finanziatrici (Intesa Sanpaolo – dopo il perfezionamento in data 20 luglio 2020 della fusione per incorporazione di Banca Imi S.p.A. - e Banco BPM) una modifica degli attuali contratti di finanziamento che ha previsto di non rilevare i parametri finanziari (covenants) per l'anno 2020 e di aumentare il relativo livello nel successivo. Poiché tale modifica è stata formalizzata solo al termine del mese di luglio del corrente anno, è stata temporaneamente riclassificata a breve la parte dell'indebitamento bancario con scadenza oltre i 12 mesi, essendo nel frattempo stati superati i limiti dei parametri finanziari contrattuali previsti alla data di chiusura del semestre.
Senza considerare tale temporanea riclassifica, al 30 giugno 2020 i debiti finanziari a breve termine sarebbero pari a Euro 30.468 ed i debiti finanziari a medio/lungo termine a Euro 42.286.
Gli scoperti di c/c bancario riguardano le società operative del Gruppo Gas Plus e comprendono principalmente le commissioni bancarie di tenuta conto di fine trimestre, addebitate sul conto corrente nei primi giorni del mese successivo.
Il debito per incassi di crediti cartolarizzati per Euro 6.041 è stato regolarmente rimborsato all'istituto di credito, secondo le scadenze pattuite.
Alla data del 30 giugno 2020, il Finanziamento Revolving Banco BPM risulta interamente utilizzato per Euro 15 milioni, come al termine del precedente esercizio.
Il Gruppo ha regolarmente rimborsato la rata del finanziamento a medio lungo termine prevista nel primo semestre 2020 per 4 milioni di Euro, secondo la scadenza contrattuale.
Nel primo semestre 2020, Gas Plus S.p.A. non ha richiesto erogazioni addizionali della linea a medio lungo termine "Capex", rispetto all'importo complessivo di 6 milioni di Euro utilizzato nell'anno 2019.
Nella seguente tabella sono riportate le movimentazioni dei debiti finanziari per lease a breve e a medio/lungo termine del Gruppo:
| Totale debiti per lease |
Debiti per lease correnti |
Debiti per lease non correnti |
|
|---|---|---|---|
| Saldo iniziale al 1° gennaio 2020 | 5.490 | 802 | 4.688 |
| Nuovi contratti e modifiche contrattuali | 203 | ||
| Decrementi | (382) | ||
| Oneri finanziari | (39) | ||
| Saldo finale al 30 giugno 2020 | 5.272 | 831 | 4.441 |
In applicazione del principio IFRS 16, al 30 giugno 2020, il Gruppo ha in essere debiti finanziari per lease a breve termine per 831 Euro e debiti finanziari per lease a medio lungo termine per 4.441 Euro. Tali debiti si riferiscono principalmente a contratti di affitto aventi ad oggetto i complessi immobiliari destinate alle sedi operative e agli uffici del Gruppo, nonché a contratti di locazione dei terreni ove sono presenti gli impianti di sfruttamento minerario della Business Unit E&P.
Nel primo semestre 2020, la voce presenta un decremento complessivo di Euro 218 dovuto a:
Nella seguente tabella viene riportato il dettaglio dei debiti commerciali al 30 giugno 2020 e al 31 dicembre 2019:
| Debiti commerciali | 30 giugno 2020 | 31 dicembre 2019 |
|---|---|---|
| Fornitori Italia | 20.736 | 23.397 |
| Fornitori estero | 75 | 292 |
| Totale debiti commerciali | 20.811 | 23.689 |
I debiti verso fornitori derivano prevalentemente dalle forniture di gas metano e di materiali per la realizzazione degli impianti gas.
Il decremento nel corso del semestre dei debiti commerciali è legato ai minori acquisti di materie prime effettuati nel secondo trimestre 2020 rispetto al quarto trimestre 2019 in relazione alla stagionalità del business.
Gli altri debiti correnti, pari al 30 giugno 2020 ad Euro 20.732, sono dettagliati nella seguente tabella con il relativo confronto con l'esercizio precedente:
| Altri debiti correnti | 30 giugno 2020 | 31 dicembre 2019 |
|---|---|---|
| Debti verso CSEA | 2.989 | 2.613 |
| Debiti verso consorzi | 1.421 | 2.340 |
| Debiti verso il personale | 2.531 | 2.178 |
| Debiti verso istituti di previdenza | 1.155 | 1.119 |
| Premi comunali | 563 | 270 |
| Ritenute | 266 | 371 |
| Imposta di consumo ed addizionale regionale | 3.066 | 11 |
| IVA | 286 | 12 |
| Debiti per royalties | 3.603 | 820 |
| Amministratori e sindaci | 301 | 235 |
| Acconti | 163 | 84 |
| Ratei e risconti passivi | 72 | 548 |
| Debiti per canoni di sfruttamento minerario | 3.079 | 2.133 |
| Debiti diversi | 1.297 | 1.677 |
| Totale altri debiti correnti | 20.732 | 14.411 |
Gli altri debiti sono prevalentemente costituiti da debiti per imposte indirette, debiti verso il personale ed i relativi istituti di previdenza e debiti verso consorzi relativi alle concessioni di coltivazione per le quali il Gruppo riceve i riaddebiti dai partners operatori.
Nel primo semestre 2020, la voce presenta un incremento complessivo di Euro 6.321 dovuto principalmente:
ai maggiori debiti per royalties, che risentono della modifica normativa introdotta dalle Legge di Bilancio 2020 che ha introdotto nuove modalità di determinazione del relativo importo dovuto sulle produzioni di idrocarburi;
maggiori debiti per canoni di concessione di sfruttamento minerario di competenza del primo semestre 2020, a seguito delle disposizioni della Legge 11 febbraio 2019, n. 12, di conversione del D.L. 14 dicembre 2018, n. 135 (cd. "D.L. Semplificazioni).
I fondi hanno un valore netto di Euro 123.905 al 30 giugno 2020 e sono dettagliabili come segue:
| Fondo smantellamento e ripristino siti |
Fondo per contenziosi |
Fondo oneri ambientali |
Altri fondi per rischi |
Totale | |
|---|---|---|---|---|---|
| Saldo al 1° gennaio 2020 | 117.908 | 247 | 4.930 | 20 | 123.105 |
| Rilevazione iniziale e variazione di stima | 455 | - | - | - | 455 |
| Oneri finanziari per effetto attualizzazione | 1.394 | - | - | - | 1.394 |
| Utilizzo nell'esercizio | (1.046) | - | (3) | - | (1.049) |
| Saldo al 30 giugno 2020 | 118.711 | 247 | 4.927 | 20 | 123.905 |
Il fondo smantellamento e ripristino siti accoglie la stima dei costi che presumibilmente saranno sostenuti al termine dell'attività di produzione del gas o della durata della concessione per la chiusura mineraria dei pozzi, la rimozione delle strutture e il ripristino dei siti.
Nel primo semestre 2020, il fondo smantellamento e ripristino siti si incrementa complessivamente di Euro 800 principalmente per effetto:
Per una descrizione quantitativa relativa alla composizione dei ricavi per settori di attività, si faccia riferimento anche alla Nota n. 8, Informativa di settore. Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei ricavi relativi al primo semestre 2020 ed il relativo confronto con il corrispondente periodo dell'esercizio precedente:
| Ricavi | 1° semestre 2020 | 1° semestre 2019 |
|---|---|---|
| Vendita di gas metano | ||
| utenti civili | 16.417 | 21.823 |
| utenti industriali | 2.937 | 4.094 |
| gas prodotto | 7.089 | 11.750 |
| Vendita greggio | 3.118 | 4.209 |
| Vendita condensati | 68 | 137 |
| Ricavi da consorzi | 1.379 | 528 |
| Ricavi per distribuzione gas terzi | 6.549 | 6.095 |
| Cassa perequazione | (980) | (1.418) |
| Gestione calore e altri | 931 | 927 |
| Totale ricavi | 37.508 | 48.145 |
| Altri ricavi e proventi | 1° semestre 2020 | 1° semestre 2019 |
|---|---|---|
| Contributi allacciamenti | 97 | 171 |
| Royalties | 198 | 602 |
| Rimborso canone assicurativo | 85 | 88 |
| Servizi per utenti gas | 88 | 196 |
| Contributo ARERA - Progetto TEE | 2.249 | 1.420 |
| Altri ricavi di gestione | 1.051 | 1.482 |
| Totale altri ricavi e proventi | 3.768 | 3.959 |
| Totale ricavi | 41.276 | 52.104 |
A causa principalmente della drastica riduzione del livello degli scenari energetici, i ricavi per la vendita di gas metano e greggio sono stati in calo rispetto al primo semestre 2019.
Si segnala che la voce "Altri ricavi di gestione" includeva nel primo semestre 2019 una componente positiva non ricorrente per un importo di Euro 1.120.
Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi operativi relativi al primo semestre 2020 ed il relativo confronto con il corrispondente periodo dell'esercizio precedente:
| 1° semestre 2020 | 1° semestre 2019 | |
|---|---|---|
| Costi per materie prime e materiali di consumo | ||
| Materie prime e di consumo | ||
| Gas metano | (10.135) | (15.370) |
| Costi progetto TEE | (2.398) | (1.597) |
| Altri | (734) | (323) |
| Variazione rimanenze | (137) | (71) |
| Totale costi per materie prime | (13.404) | (17.361) |
| Servizi e altri | ||
| Trasporto / stoccaggio gas | (895) | (990) |
| Misurazione / trattamento gas | (183) | (426) |
| Amministratori e sindaci | (302) | (295) |
| Spese e consulenze professionali | (1.570) | (1.887) |
| Assicurazioni | (286) | (284) |
| Manutenzioni | (1.620) | (1.501) |
| Trattamento reflui e rifiuti | (453) | (590) |
| Servizi specialistici E&P | (1.133) | (1.122) |
| Riaddebito servizi da consorzi | (1.169) | (1.186) |
| Spese e commissioni bancarie | (120) | (120) |
| Altri affitti e locazioni | (209) | (241) |
| Royalties | (3.678) | (335) |
| Canoni concessioni sfruttamento minerario | (1.213) | (226) |
| Premi e concessioni gas | (605) | (537) |
| Contributi Cassa per i Servizi Ambientali | (3.295) | (3.405) |
| Accantonamenti e perdite su crediti | (235) | (270) |
| Altri servizi | (1.744) | (1.463) |
| Totale costi per servizi ed altri | (18.710) | (14.878) |
Sempre a causa dell'andamento degli scenari energetici, il costo di acquisto della principale materia prima, il gas metano, ha subito un significativo decremento, in linea con la riduzione dei connessi ricavi.
La voce costi per servizi ed altri ha invece registrato un incremento legato all'aumento dei canoni di concessione a seguito delle disposizioni della Legge 11 febbraio 2019, n. 12, di conversione del D.L. 14 dicembre 2018, n. 135 (cd. "D.L. Semplificazioni) e delle royalties per effetto della Legge di Bilancio 2020 (Legge 27 dicembre 2019, n. 160) che ha introdotto nuove modalità di determinazione del relativo importo dovuto sulle produzioni di idrocarburi.
Come già evidenziato nella precedente nota n. 1, Informazioni generali, si segnala che la voce "Royalties" include una componente positiva non ricorrente per un importo di Euro 2.435 per l'accantonamento nel primo semestre 2020, in presenza di dubbi interpretativi sul testo dei nuovi commi 7-bis e 7-ter dell'art. 19 del D. Lgs. n. 625/96 come modificati dalla Legge di Bilancio 2020, degli oneri relativi alle maggiori royalties eventualmente gravanti sulle produzioni relative all'anno 2019. Tali maggiori royalties sono state pagate dopo la chiusura del primo semestre 2020.
Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio dei costi per il personale relativi al primo semestre 2020 ed il relativo confronto con il corrispondente periodo dell'esercizio precedente:
| Costo del personale | 1° semestre 2020 | 1° semestre 2019 |
|---|---|---|
| Costo del personale | ||
| Salari e stipendi | (3.070) | (3.678) |
| Oneri sociali | (1.115) | (1.212) |
| TFR, trattamento di quiescenza e obblighi simili | (258) | (252) |
| Totale costo del personale | (4.443) | (5.142) |
Nel corso del primo semestre 2020 si è registrata una sensibile riduzione dei costi del personale a fronte di una riduzione dell'organico. Nel primo semestre dell'esercizio precedente, la voce recepiva gli oneri per il premio straordinario erogato ad alcuni dipendenti facente parte della politica di remunerazione in atto nel suddetto anno.
La voce proventi diversi al 30 giugno 2020 include dividendi erogati dalla società partecipata Serenissima Gas S.p.A. per Euro 242 (Euro 311 nel primo semestre 2019). Nel 2019, oltre ai dividendi, la voce comprendeva anche per Euro 1.858 una componente positiva non ricorrente per la rilevazione della plusvalenza che corrispondeva al valore attualizzato del corrispettivo differito per la vendita all'operatore della quota di interesse del 5% nel progetto Midia in Romania.
Riportiamo nella seguente tabella il dettaglio degli oneri e proventi finanziari relativi al primo semestre 2020 ed il relativo confronto con l'analogo periodo dell'esercizio precedente.
| Proventi (Oneri) finanziari | 1° semestre 2020 | 1° semestre 2019 |
|---|---|---|
| Proventi finanziari | ||
| Proventi finanziari da derivati su commodities | - | 12 |
| Altri proventi finanziari | 72 | 17 |
| Totale proventi finanziari | 72 | 29 |
Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione
| 1° semestre 2020 | 1° semestre 2019 | |
|---|---|---|
| Oneri finanziari | ||
| Interessi passivi su finanziamenti a m/l termine | (824) | (436) |
| Interessi passivi su finanziamenti a breve termine | (220) | (277) |
| Oneri finanziari per attualizzazione fondi | (1.433) | (1.633) |
| Commissioni su finanziamenti | (279) | (200) |
| Oneri finanziari da derivati su tasso di interesse | (37) | (27) |
| Oneri finanziari da derivati su commodities | - | (12) |
| Oneri finanziari per lease | (39) | (39) |
| Altri oneri finanziari | (56) | (124) |
| Totale oneri finanziari | (2.888) | (2.748) |
| Utili (perdite) su cambi | (18) | (26) |
| Proventi (Oneri) finanziari netti | (2.834) | (2.745) |
I saldi delle voci attività per imposte anticipate e fondo imposte differite sono dettagliati nel seguente prospetto. Le descrizioni indicano la natura delle differenze temporanee.
| Imposte differite attive | 30 giugno 2020 | 31 dicembre 2019 |
|---|---|---|
| Imposte differite attive, relative a: | ||
| Fondo svalutazione crediti | 432 | 485 |
| Fondo TFR | 144 | 145 |
| Fondo abbandono | 22.617 | 22.336 |
| Ammortamenti e svalutazioni civilistiche eccedenti | 4.886 | 4.691 |
| Fair value derivati in hedge accounting | 47 | 115 |
| Altro | 1.012 | 194 |
| Totale imposte differite attive | 29.138 | 27.966 |
| Imposte differite passive | ||
| Imposte differite passive, relative a: | ||
| Plusvalore delle concessioni di coltivazione e degli impianti E&P | (70.128) | (70.856) |
| Plusvalore delle concessioni di distribuzione | (11.306) | (10.359) |
| Fair value derivati in hedge accounting | (319) | (467) |
| Altro | (17) | - |
| Totale imposte differite passive | (81.770) | (81.682) |
I movimenti delle voci crediti per imposte anticipate e fondo imposte differite sono dettagliati nel seguente prospetto:
| Credito per imposte | Fondo imposte | |
|---|---|---|
| anticipate | differite | |
| Saldo al 1° gennaio 2020 | 27.966 | (81.682) |
| Allocazione definitiva Rete Gas Fidenza S.r.l. | - | (1.176) |
| Accantonamenti | 1.501 | (98) |
| Utilizzi | (260) | 1.058 |
| Altre variazioni incluse nel conto economico complessivo | (69) | 128 |
| Saldo al 30 giugno 2020 | 29.138 | (81.770) |
Di seguito, è riportato il dettaglio delle imposte sul reddito relativo al primo semestre 2020 ed il relativo confronto con il corrispondente periodo dell'esercizio precedente:
Gruppo GAS PLUS Note esplicative al bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2020 Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione
| Imposte sul reddito dell'esercizio | 1° semestre 2020 | 1° semestre 2019 |
|---|---|---|
| Risultato ante imposte | (6.833) | 4.375 |
| Imposte correnti | 96 | (3.060) |
| Imposte differite | 2.201 | 1.800 |
| Totale imposte sul reddito dell'esercizio | 2.297 | (1.260) |
| Aliquota effettiva d'imposta (tax rate) | 23,62% | 28,80% |
Le operazioni tra la Società capogruppo Gas Plus S.p.A. e le sue controllate consolidate, che sono entità correlate della società stessa, sono state eliminate nel bilancio consolidato intermedio e non sono pertanto evidenziate in questa nota.
Le operazioni con parti correlate sono state effettuate nel rispetto delle disposizioni di legge vigenti, sulla base di reciproca convenienza economica. Di seguito sono riepilogati i saldi patrimoniali al 30 giugno 2020 ed al 31 dicembre 2019 ed i saldi economici derivanti dalle operazioni effettuate nel corso del primo semestre 2020 e 2019 con parti correlate, individuate secondo quanto previsto dal principio contabile internazionale IAS 24.
| Ricavi / | Costi / Oneri | Proventi/oneri | Crediti nei | Debiti commerciali |
Debiti finanziari | ||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Vendite alle | Acquisti da | finanziari di | confronti di | verso | verso | ||
| Parti correlate | parti correlate | parti correlate | parti correlate | parti correlate | parti correlate | parti correlate | |
| Controllante: | 2020 | 1 | - | - | 2 | - | - |
| 2019 | 1 | - | - | 193 | - | - | |
| Altre parti correlate: | 2020 | 2 | (28) | (14) | 3 | (95) | (2.460) |
| 2019 | 7 | (21) | (12) | 12 | (22) | (2.669) |
La voce debiti finanziari verso parti correlate include esclusivamente debiti per lease verso la società correlata Immobiliare Forlanini S.r.l., contabilizzati in applicazione del principio contabile IFRS 16 – Lease. Tale voce include debiti finanziari a breve termine per 415 Euro e debiti finanziari a medio lungo termine per 2.045 Euro, riferiti a contratti di affitto aventi ad oggetto i complessi immobiliari destinate alle sedi operative e agli uffici del Gruppo. Nel primo semestre 2020, il Gruppo ha versato canoni contrattuali per complessivi 226 Euro.
Gli amministratori nel Gruppo hanno maturato nel primo semestre del 2020 Euro 136, rispetto a Euro 131 del corrispondente periodo dell'esercizio precedente.
Di seguito si riporta un riepilogo degli strumenti finanziari posseduti dal Gruppo al 30 giugno 2020 con il relativo raffronto tra valore contabile ed il fair value:
Importi in migliaia di euro, salva diversa indicazione
| Valore contabile |
Finanziamenti e crediti |
Attività finanziarie al fair value a conto economico |
Attività finanziarie in regime di hedge accounting |
Attività disponibili per la vendita |
Totale voce contabile |
Fair value |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVO | |||||||
| Altre attività non correnti | 8.863 | 2.902 | - | - | 5.961 | 8.863 | 8.863 |
| Totale Attivo non corrente |
8.863 | 2.902 | - | - | 5.961 | 8.863 | 8.863 |
| Attività finanziarie | 1.609 | - | - | 1.609 | - | 1.609 | 1.609 |
| Crediti commerciali | 14.609 | 14.609 | - | - | - | 14.609 | 14.609 |
| Crediti vs. altri | 4.031 | 4.031 | - | - | - | 17.621 | 4.031 |
| Crediti vs. controllante | 2 | 2 | - | - | - | 2 | 2 |
| Disponibilità liquide | 17.559 | 17.559 | - | - | - | 17.559 | 17.559 |
| Totale Attivo corrente | 37.810 | 36.201 | - | 1.609 | - | 51.400 | 37.810 |
| Totale Attivo | 46.673 | 39.103 | - | 1.609 | 5.961 | 60.263 | 46.673 |
| Valore contabile |
Passività finanziarie al fair value a conto economico |
Passività finanziarie in regime di hedge accounting |
Altre passività |
Costo ammortizzato |
Totale voce contabile |
Fair value |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| PASSIVO | |||||||
| Debiti finanziari | - | - | - | - | - | - | - |
| Debiti finanziari per lease | 4.441 | 4.441 | 4.441 | 4.441 | |||
| Debiti vs. altri | 2.819 | - | - | 2.819 | - | 2.819 | 2.819 |
| Totale Passivo non corrente | 7.260 | - | - | 2.819 | 4.441 | 7.260 | 7.260 |
| Debiti finanziari | 72.754 | - | 225 | 21.083 | 51.446 | 72.754 | 72.754 |
| Debiti finanziari per lease | 831 | - | - | - | 831 | 831 | 831 |
| Debiti commerciali | 20.811 | - | - | 20.811 | - | 20.811 | 20.811 |
| Debiti vs. altri correnti | 5.713 | - | - | 5.713 | - | 20.732 | 5.713 |
| Totale Passivo corrente | 100.109 | - | 225 | 47.607 | 52.277 | 115.128 | 100.109 |
| Totale Passivo | 107.369 | - | 225 | 50.426 | 56.718 | 122.388 | 107.369 |
Le variazioni di fair value degli strumenti finanziari elencati nella colonna "attività/passività finanziarie in regime di hedge accounting" sono rilevate nel conto economico complessivo e riguardano strumenti finanziari derivati designati come coperture dei flussi di cassa.
Al 30 giugno 2020 il Gruppo ha in essere fideiussioni a favore di terzi per complessivi 12,1 milioni di euro, principalmente composte da:
0,4 milioni di euro;
Qui di seguito si segnalano le principali operazioni avvenute nel primo semestre 2020 con un significativo impatto sulla gestione del rischio del Gruppo. Per maggiori dettagli sulle politiche di gestione dei rischi finanziari si rimanda alla Nota Integrativa del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2019.
Come già segnalato nella Nota Integrativa del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2019, il Gruppo ha in essere con Banca IMI S.p.A. un'operazione di cartolarizzazione del proprio portafoglio crediti della Business Unit Retail, per un ammontare massimo di 20 milioni di Euro, con plafond rotativo, prorogata fino ad aprile 2023.
Tale operazione ha permesso al Gruppo di razionalizzare il rischio di credito dei segmenti di clientela civile ed industriale di tale Business Unit.
Con riferimento al rischio di liquidità si segnala che il Gruppo continua a mantenere adeguate liquidità e linee di credito rispetto ai previsti fabbisogni, legati alle dinamiche del capitale circolante ed ai previsti investimenti nell'attività esplorativa e di sviluppo della Business Unit E&P. Come già segnalato nella precedente nota n. 18, Debiti finanziari a breve e a medio/lungo termine, il Gruppo ha regolarmente rimborsato la rata di 4 milioni di Euro della linea di finanziamento a medio lungo termine in scadenza a fine giugno. Per quanto concerne il contratto di finanziamento Banca IMI-Banco BPM, dopo la chiusura del semestre, Gas Plus S.p.A. ha ottenuto dalle proprie banche finanziatrici una modifica contrattuale che ha previsto di non rilevare i parametri finanziari (financial covenants) per l'anno 2020 e di aumentare il relativo livello per l'anno 2021.
Il Gruppo ha in essere le seguenti linee di credito:
Per la copertura del suddetto rischio, relativamente al contratto di finanziamento Banca IMI-Banco BPM, la Società ha stipulato i contratti di Interest Rate Swap per il 80% della linea a medio e lungo termine e per il 65% dell'utilizzo della linea "Capex". Tali contratti soddisfano i criteri per il trattamento in hedge accounting ai fini contabili.
Per mitigare il rischio di oscillazione del prezzo di mercato del gas e del greggio, il Gruppo ha in essere ed ha stipulato nel corso del primo semestre 2020 una serie di contratti derivati di copertura su commodities. Tutti i contratti ancora in essere al 30 giugno 2020 rispettano i criteri per il trattamento in hedge accounting, con l'imputazione delle variazioni di fair value nel conto economico complessivo.
L'IFRS 7 richiede che la classificazione degli strumenti finanziari al fair value sia determinata in base alla qualità delle fonti degli input usati nella valutazione del fair value. Per una descrizione del significato dei 3 diversi livelli si rimanda a quanto già commentato in Nota Integrativa del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2019.
Qui di seguito, si evidenzia la classificazione IFRS 7 per gli strumenti finanziari posseduti dal Gruppo al 30 giugno 2020:
| Totale di | ||||
|---|---|---|---|---|
| bilancio | Livello 1 | Livello 2 | Livello 3 | |
| ATTIVO | ||||
| Attività finanziarie disponibili per la vendita |
||||
| Azioni | 5.961 | - | - | 5.961 |
| Attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico complessivo |
||||
| Contratti derivati su commodities | 1.609 | - | 1.609 | - |
| PASSIVO Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico |
||||
| Contratti derivati su tasso di interesse Passività finanziarie al fair value |
170 | - | 170 | - |
| rilevato a conto economico complessivo Contratti derivati su commodities |
55 | - | 55 | - |
Nel semestre chiuso al 30 giugno 2020, non vi sono stati trasferimenti tra il Livello 1 ed il Livello 2 di valutazione del fair value, e neppure con il Livello 3. Non ci sono stati nemmeno cambiamenti nella destinazione delle attività finanziarie che abbiano comportato una differente classificazione delle attività stesse.
Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono investimenti in azioni di società non quotate, attive nel settore della distribuzione del gas ed utilities. La valutazione al fair value di tali attività, classificate tra gli strumenti finanziari di livello 3, è stata effettuata con il metodo del patrimonio netto rettificato tenendo conto del fair value degli impianti di distribuzione della società partecipata.
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