AI Terminal

MODULE: AI_ANALYST
Interactive Q&A, Risk Assessment, Summarization
MODULE: DATA_EXTRACT
Excel Export, XBRL Parsing, Table Digitization
MODULE: PEER_COMP
Sector Benchmarking, Sentiment Analysis
SYSTEM ACCESS LOCKED
Authenticate / Register Log In

Ascopiave

Quarterly Report Nov 9, 2020

4357_10-q_2020-11-09_e10e894c-a1e6-4c3a-888d-4b49d2b62566.pdf

Quarterly Report

Open in Viewer

Opens in native device viewer

RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2020

G r u p p o A s c o p i a v e

INFORMAZIONI GENERALI 6
Organi sociali ed informazioni societarie 6
Principali dati economici e finanziari del Gruppo Ascopiave 7
RELAZIONE SULLA GESTIONE 8
Premessa 8
La struttura del Gruppo Ascopiave 10
Andamento del titolo Ascopiave S.p.A. in Borsa 11
Controllo della società 12
Corporate Governance e Codice Etico 13
Rapporti con parti correlate e collegate 14
Fatti di rilievo intervenuti nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2020 15
Altri fatti di rilievo 20
Efficienza e risparmio energetico 20
Stipula di una proposta di convenzione con i Comuni per l'adozione di una procedura
condivisa finalizzata alla quantificazione concordata del "Valore Industriale Residuo"
delle reti 20
Contenziosi 21
Rapporti con l'Agenzia delle Entrate 27
Ambiti territoriali 27
Distribuzione dividendi 30
Azioni proprie 30
Evoluzione prevedibile della gestione 31
Evoluzione emergenza COVID 19 32
Obiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi 35
Altre informazioni 37
Stagionalità dell'attività 37
Commento ai risultati economico finanziari dei primi nove mesi dell'esercizio 2020 . 38
Indicatori di performance 38
Andamento della gestione - I principali indicatori operativi 39
Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo 40
Andamento della gestione – La situazione finanziaria 42
Andamento della gestione – Gli investimenti 44
Prospetti del Resoconto intermedio di Gestione 45
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 46
Conto economico e conto economico complessivo consolidato 47
Prospetti delle variazioni nelle voci di patrimonio netto consolidato 48
Rendiconto finanziario consolidato 49
NOTE ESPLICATIVE 50
Informazioni societarie 50
Criteri generali di redazione ed espressione di conformità agli IFRS 50
Criteri di valutazione 51
Area e criteri di consolidamento 51
Dati di sintesi delle società consolidate integralmente 53
NOTE DI COMMENTO ALLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO 54
Attività non correnti 54
Attività correnti 60
Patrimonio netto consolidato 64
Passività non correnti 65
Passività correnti 68
NOTE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 72
Ricavi 72

Proventi e oneri finanziari 77
Imposte 78
Risultato netto delle attività cessate 79
Componenti non ricorrenti 79
Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali 79
ALTRE NOTE DI COMMENTO AL RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2020 80
Impegni e rischi 80
Fattori di rischio ed incertezza 81
Gestione del Capitale 83
Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie 84
Informativa di settore 85
Rapporti con parti correlate 86
Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006 89
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 89
Conto economico complessivo consolidato 90
Rendiconto Finanziario consolidato 91
Indebitamento finanziario netto consolidato 92
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dei primi nove mesi dell'esercizio 2020 93
Obiettivi e politiche del Gruppo 94

Allegati:

Controllo interno:

  • Dichiarazione del dirigente preposto - Attestazione al Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2020 ai sensi dell'art. 81-ter del regolamento Consob n.11971

INFORMAZIONI GENERALI

Organi sociali ed informazioni societarie

Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale

Soggetto carica durata carica data inizio data fine
Cecconato Nicola Presidente del Consiglio di Amministrazione e 2017-2019 28/04/2017 29/05/2020
Amministratore delegato*
Coin Dimitri Consigliere indipendente 2017-2019 28/04/2017 29/05/2020
Martorelli Giorgio ** Consigliere indipendente 2017-2019 28/04/2017 03/02/2020
Lillo Antonella Consigliere 2017-2019 28/04/2017 29/05/2020
Pietrobon Greta Consigliere indipendente 2017-2019 28/04/2017 29/05/2020
Quarello Enrico Consigliere indipendente 2017-2019 28/04/2017 29/05/2020
Cecconato Nicola Presidente del Consiglio di Amministrazione e
Amministratore delegato* 2020-2022 29/05/2020 Approv.bilancio 2022
Pietrobon Greta Consigliere indipendente 2020-2022 29/05/2020 Approv.bilancio 2022
Quarello Enrico Consigliere indipendente 2020-2022 29/05/2020 Approv.bilancio 2022
Bet Roberto Consigliere 2020-2022 29/05/2020 Approv.bilancio 2022
Geronazzo Mariachiara Consigliere indipendente 2020-2022 29/05/2020 Approv.bilancio 2022
Vecchiato Luisa Consigliere 2020-2022 29/05/2020 Approv.bilancio 2022
Novello Cristian Consigliere indipendente 2020-2022 29/05/2020 Approv.bilancio 2022

(*) Poteri ed attribuzioni di ordinaria e straordinaria amministrazione, nei limiti previsti dalla legge e dallo Statuto e nel rispetto delle riserve di competenza dell'Assemblea dei soci, del Consiglio di Amministrazione, secondo le delibere del Consiglio di Amministrazione.

2017-2019
2017-2019
28/04/2017
28/04/2017
29/05/2020
29/05/2020
2017-2019 28/04/2017 29/05/2020
2020-2022 29/05/2020 Approv.bilancio 2022
2020-2022 29/05/2020 Approv.bilancio 2022
2020-2022 29/05/2020 Approv.bilancio 2022
Soggetto carica durata
data inizio
carica
data fine
Salvaggio Giovanni Presidente del collegio sindacale 2020-2022 29/05/2020 Approv. Bilancio 2022
Moro Barbara Sindaco effettivo 2020-2022 29/05/2020 Approv. Bilancio 2022
Biancolin Luca Sindaco effettivo 2020-2022 29/05/2020 Approv. Bilancio 2022

_____________________________________________________________________________________________

Società di Revisione PriceWaterhouseCoopers S.p.A.

Sede legale e dati societari

Ascopiave S.p.A. Via Verizzo, 1030 I-31053 Pieve di Soligo TV Italia Tel: +39 0438 980098 Fax: +39 0438 82096 Cap. Soc.: Euro 234.411.575 i.v. P.IVA 03916270261 e-mail : [email protected]

Investor relations

Tel. +39 0438 980098 Fax +39 0438 964779 e-mail : [email protected]

Principali dati economici e finanziari del Gruppo Ascopiave

Dati economici

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2020 % dei ricavi 2019 % dei ricavi
Ricavi 129.347 100,0% 90.017 100,0%
Margine operativo lordo 45.118 34,9% 30.460 33,8%
Risultato operativo 20.014 15,5% 13.048 14,5%
Risultato del periodo 28.805 22,3% 8.129 9,0%
Risultato netto da attività cessate/in dismissione 0 0,0% 30.109 33,4%
Risultato netto dell'esercizio 28.805 22,3% 38.238 42,5%

Si precisa che per margine operativo lordo si intende il risultato prima di ammortamenti, svalutazione crediti, gestione finanziaria ed imposte.

Dati patrimoniali

(migliaia di Euro) 30.09.2020 31.12.2019
Capitale circolante netto 38.714 16.891
Immobilizzazioni e altre attività non correnti (non finanziarie) 1.178.955 1.122.433
Passività non correnti (escluso finanziamenti) (54.022) (52.850)
Capitale investito netto 1.163.647 1.086.474
Posizione finanziaria netta (316.643) (212.981)
Patrimonio netto Totale (847.004) (873.492)
Fonti di finanziamento (1.163.647) (1.086.474)

Si precisa che per "Capitale circolante netto" si intende la somma di rimanenze di magazzino, crediti commerciali, crediti tributari, altre attività correnti, debiti commerciali, debiti tributari (entro 12 mesi) e altre passività correnti.

_____________________________________________________________________________________________

Dati dei flussi monetari

Primi nove mesi
(Migliaia di Euro) 2020 2019
Risultato netto del Gruppo 28.805 8.129
Flussi di cassa generati dall'attività operativa 16.962 85.758
Flussi di cassa utilizzati dall'attività di investimento (86.013) (31.902)
Flussi di cassa utilizzati dall'attività di finanziamento 4.306 (37.706)
Flusso monetario del periodo (64.744) 16.150
Disponibilità correnti periodo precedente 67.031 59.353
Disponibilità liquide periodo precedente attività in dismissione 0 7.297
Disponibilità correnti periodo corrente 2.286 82.800

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Premessa

Il Gruppo Ascopiave chiude i primi nove mesi dell'esercizio 2020 con un utile netto consolidato di 28,8 milioni di Euro (38,2 milioni di Euro al 30 settembre 2019), con un decremento pari a 9,4 milioni di Euro, rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il patrimonio netto consolidato al 30 settembre 2020 ammonta a 847,0 milioni di Euro (873,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2019), ed il capitale investito netto a 1.163,6 milioni di Euro (1.086,5 milioni di Euro al 31 dicembre 2019).

Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2020 il Gruppo ha realizzato investimenti per 86,0 milioni di Euro (21,8 milioni di Euro nello stesso periodo del 2019), prevalentemente per l'acquisto di partecipazioni per 60,6 milioni di Euro e nell'attività di installazione di misuratori elettronici, nonché nello sviluppo, manutenzione e ammodernamento delle reti e degli impianti di distribuzione del gas per 24,2 milioni di Euro (19,8 milioni di Euro nello stesso periodo del 2019).

In data 19 dicembre 2019 si è concluso il percorso teso a valorizzare le attività di vendita del gas e rafforzare e consolidare la propria presenza in quello della distribuzione. La partnership commerciale con Hera S.p.A., approvata in data 17 giugno 2019, ha sancito la nascita, attraverso EstEnergy, del maggior operatore Energy del Nord-Est cui il Gruppo Ascopiave ha contribuito con la cessione delle società di commercializzazione gas ed energia. Nell'ambito dell'operazione il Gruppo Ascopiave ha inoltre acquisito la società di nuova costituzione, consolidata integralmente, Ap Reti Gas Nord Est S.r.l., nella quale il Gruppo Hera preliminarmente aveva conferito delle concessioni per la distribuzione del gas, con circa 188.000 utenti in Veneto e Friuli-Venezia Giulia.

In conformità alle disposizioni del principio contabile IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate" i dati economici dei primi nove mesi dell'esercizio 2019 delle società di vendita oggetto di cessione furono esposti separatamente in un'unica riga del conto economico. Anche i dati finanziari vennero riesposti in ottemperanza del principio stesso, mentre i saldi patrimoniali posti a confronto, rappresentanti la situazione patrimoniale del Gruppo post-operazione, non richiesero la riesposizione.

Si segnala che i risultati economici conseguiti nei primi nove mesi dell'esercizio 2019 dalle società oggetto della partnership rappresentano il 100% del risultato che il Gruppo ha consolidato, mentre i risultati conseguiti nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2020 dal Gruppo Estenergy risultano iscritti per la quota di competenza del Gruppo (48%) nella voce "Risultato netto delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto".

Si precisa inoltre che, in data 1° luglio 2019, è avvenuta la fusione per incorporazione della società Unigas Distribuzione S.r.l. in Ascopiave S.p.A., a seguito della quale la società Unigas Distribuzione S.r.l. non viene più consolidata con il metodo del patrimonio netto, bensì consolidata integralmente. In pari data Ascopiave S.p.A. ha conferito il ramo oggetto di fusione in Edigas Distribuzione Gas S.p.A..

Attività

Il Gruppo Ascopiave opera principalmente nei settori della distribuzione, oltre che in altri settori correlati al core business, quali la cogenerazione e la gestione calore.

Attualmente è titolare di concessioni e affidamenti diretti per la gestione della distribuzione del gas in 268 Comuni, esercendo una rete distributiva che si estende per oltre 12.880 chilometri e fornendo il servizio a circa 776.000 utenti.

Obiettivi strategici

Il Gruppo Ascopiave si propone di perseguire una strategia aziendale focalizzata sulla creazione di valore per i propri stakeholders, sul mantenimento dei livelli di eccellenza nella qualità dei servizi offerti, rispettando l'ambiente e valorizzando le istanze sociali che caratterizzano il contesto in cui opera.

A tal fine intende consolidare la propria posizione di leadership nel settore del gas a livello regionale e mira a raggiungere posizioni di rilievo anche in ambito nazionale.

Le principali direttrici della sua strategia di sviluppo sono costituite dalla crescita dimensionale, dalla diversificazione in altri comparti del settore energetico sinergici con il core business e dal miglioramento dei processi operativi.

Andamento della gestione

I volumi di gas distribuiti attraverso le reti gestite dal Gruppo sono stati 948,2 milioni di metri cubi, con un incremento del 25,4% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio 2019, principalmente dovuta al consolidamento integrale di Unigas Distribuzione S.r.l. e all'ingresso nel perimetro di consolidamento di Ap Reti Gas Nord-Est S.p.A..

La rete di distribuzione al 30 settembre 2020 ha una lunghezza di 12.888 chilometri in aumento di 2.462 chilometri rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, variazione principalmente dovuta al consolidamento integrale di Unigas Distribuzione S.r.l. e all'ingresso nel perimetro di consolidamento di Ap Reti Gas Nord-Est S.p.A..

Risultati economici e situazione finanziaria

I ricavi consolidati dei primi nove mesi dell'esercizio 2020 si attestano a 129,3 milioni di Euro, contro i 90,0 milioni di Euro registrati nello stesso periodo dell'esercizio precedente. La crescita del fatturato è principalmente spiegata dall'ampliamento del perimetro di consolidamento avvenuto per effetto del consolidamento integrale di Ap Reti Gas Nord Est S.r.l. e di Unigas Distribuzione Gas S.r.l..

Il risultato operativo del Gruppo si è attestato a 20,0 milioni di Euro, in crescita di 7,0 milioni di Euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio 2019, influenzato per 5,8 milioni di Euro dall'ampliamento del perimetro di consolidamento.

Il risultato netto, pari a 28,8 milioni di Euro, evidenzia un decremento di 9,4 milioni di Euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio 2019. I risultati conseguiti nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2019 dalle società oggetto della partnership perfezionata in data 19 dicembre 2019 con il Gruppo Hera, sono iscritti nella voce "risultato netto delle attività cessate" che accoglie il 100% del risultato che il Gruppo Ascopiave ha consolidato in data 30 settembre 2019. Differentemente, a seguito della partnership descritta, i risultati conseguiti nei primi nove mesi dell'esercizio 2020 dal Gruppo Estenergy sono iscritti (pro-quota Gruppo Ascopiave, 48%) nella voce risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per Euro 11.250 migliaia. La variazione di 18,9 milioni di Euro misurata al termine dei primi nove mesi dell'anno è stata altresì influenzata dall'iscrizione nei primi nove mesi del 2019 di componenti non ricorrenti pari a 5,9 milioni di Euro, relative al riconoscimento degli importi derivanti dalla rideterminazione del coefficiente di demoltiplicazione K che era stato oggetto di modificazione con deliberazione 89/10 dell'Autorità. Tale diminuzione è stata parzialmente compensata dall'ampliamento del perimetro di consolidamento che ha determinato l'iscrizione del 100% dei risultati conseguiti da Ap Reti Gas Nord Est S.r.l. acquisita nell'ambito della stessa partnership descritta (+4,1 milioni di Euro) e dei risultati conseguiti da Unigas Distribuzione gas S.r.l. fusa per incorporazione con efficacia 1° luglio 2019. Tali Società presentano un andamento costante dei risultati nel corso dell'esercizio in quanto non condizionati dalla stagionalità.

La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo al 30 settembre 2020 è pari a 316,6 milioni di Euro, in aumento di 103,7 milioni di Euro rispetto ai 213,0 milioni di Euro del 31 dicembre 2019.

L'incremento dell'indebitamento finanziario è determinato dal cash flow dei primi nove mesi dell'esercizio 2020 (+53,9 milioni di Euro, dato dalla somma del risultato netto e degli ammortamenti) e dalla gestione del capitale circolante netto che ha assorbito risorse finanziarie per Euro 37,3 milioni. L'attività di investimento ha assorbito risorse finanziarie per 86,0 milioni di Euro. La gestione del patrimonio (dividendi distribuiti al netto dei dividendi ricevuti dalle società consolidate con il metodo del patrimonio netto ed azioni proprie acquistate) ha assorbito risorse per 34,2 milioni di Euro.

Il rapporto tra la Posizione Finanziaria Netta e il Patrimonio Netto al 30 settembre 2020 è risultato pari a 0,37 (0,24 al 31 dicembre 2019).

La struttura del Gruppo Ascopiave

Nel prospetto che segue si presenta la struttura societaria del Gruppo Ascopiave aggiornata al 30 settembre 2020.

100%
Reti Gas
ap
48% EstEnergy 100%
Reti Gas Rovigo
ci u
89% 100%
Reti Gas Vicenza
다. 미
ASCOTRADE
0
51%
100%
edigaz
ETRA creague
49%
100%
AE Asco Energy
>C ASM SET 100%
Reti Gas NordEst
a
100%
Prieta
4
100%
ASCOPIAVE ENERGIE
4
30,94%
Sinergieltaliano (in liquidazione)
100%
HERA NordEst
382
HERAcomm

Andamento del titolo Ascopiave S.p.A. in Borsa

Alla data del 30 settembre 2020 il titolo Ascopiave registrava una quotazione pari a 3,185 Euro per azione, con una diminuzione di 16,3 punti percentuali rispetto alla quotazione di inizio 2020 (3,805 Euro per azione, riferita al 02 gennaio 2020).

La capitalizzazione di Borsa al 30 settembre 2020 risultava pari a 746,50 milioni di Euro1 (895,61 milioni di Euro al 30 dicembre 2019).

La quotazione del titolo nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2020 ha registrato una flessione della performance (-16,3%). Nello stesso periodo l'indice FTSE Italia All Share ha evidenziato una diminuzione del -19,7%, l'indice FTSE Italia Star del -0,6% e l'indice settoriale FTSE Italia Servizi di Pubblica Utilità è cresciuto dello +0,1%. Nella tabella che segue si riportano i principali dati azionari e borsistici al 30 settembre 2020:

Dati azionari e borsistici 30.09.2020 30.09.2019
Utile per azione (Euro) 0,13 0,15
Patrimonio netto per azione (Euro) 3,61 1,70
Prezzo di collocamento (Euro) 1,800 1,800
Prezzo di chiusura (Euro) 3,185 3,780
Prezzo massimo annuo (Euro) 4,610 3,820
Prezzo minimo annuo (Euro) 2,720 3,095
Capitalizzazione di borsa (Milioni di Euro) 746,50 886,96
N. di azioni in circolazione 221.972.530 220.690.969
N. di azioni che compongono il capitale sociale 234.
411.575
234.411.575
N. di azioni proprie in portafoglio 12.439.045 13.720.606

1 La capitalizzazione di Borsa delle principali società quotate attive nel comparto dei servizi pubblici locali (A2A, Acea, Acsm-Agam, Hera ed Iren) al 30 settembre 2020 risultava pari a 15,8 miliardi di Euro. Dati ufficiali tratti dal sito di Borsa Italiana (www.borsaitaliana.it).

Controllo della società

Alla data del 30 settembre 2020 Asco Holding S.p.A. controlla direttamente la maggioranza del capitale di Ascopiave S.p.A. come indicato nel grafico di seguito riportato.

La composizione azionaria di Ascopiave S.p.A. (numero di azioni possedute dai soci sul totale delle azioni costituenti il capitale sociale) è la seguente:

Elaborazione interna su informazioni pervenute ad Ascopiave S.p.A. ai sensi dell'art. 120 TUF.

Corporate Governance e Codice Etico

Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2020 Ascopiave S.p.A. ha proseguito nel percorso di sviluppo del sistema di corporate governance impostato nel corso degli esercizi precedenti, rafforzando il sistema di gestione del rischio e apportando ulteriori miglioramenti agli strumenti diretti a tutelare gli interessi degli investitori.

Controllo interno

Il piano di attività del Responsabile Internal Audit è approvato con cadenza annuale dal Consiglio di Amministrazione della Società. In particolare le attività di verifica inquadrate nel suddetto piano di attività, basato su un processo di ordinamento per priorità dei principali rischi, riguardano sia ambiti di compliance sia i processi aziendali riferibili alle aree di business ritenute maggiormente strategiche.

Dirigente Preposto

Il Dirigente Preposto, con l'ausilio del Responsabile Internal Auditing e della Funzione Compliance ha rivisto, nell'ambito delle attività di verifica, l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili ed ha proseguito nell'attività di monitoraggio e aggiornamento delle procedure ritenute rilevanti ai fini della compilazione dell'informativa finanziaria. Allo scopo, la Società è dotata di strumenti di continuous auditing, che consentono l'automazione delle procedure di controllo.

Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del d.lgs. 231/2001

Ascopiave S.p.A. e le Società controllate sono dotate di un Modello di organizzazione, gestione e controllo; le stesse hanno aderito al Codice Etico della capogruppo Ascopiave. La Società, avvalendosi dell'attività dell'Organismo di Vigilanza, monitora costantemente l'efficacia e l'adeguatezza del Modello adottato. Ascopiave S.p.A. ha approvato la "Procedura di gestione delle Segnalazioni del Gruppo Ascopiave", adottata da tutte le società controllate del Gruppo, parte integrante del Modello 231 (allegato 3 del Modello 231). Le segnalazioni vengono gestite da un "Comitato Segnalazioni". La Società ha, inoltre, continuato la propria attività di promozione, conoscenza e comprensione del Codice Etico nei confronti di tutti i suoi interlocutori, specie nell'ambito dei rapporti commerciali e istituzionali. Si ricorda che il Modello 231 e il Codice Etico sono consultabili alla sezione corporate governance del sito www.gruppoascopiave.it.

Rapporti con parti correlate e collegate

Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di costi di esercizio:

  • Acquisto di servizi telematici e informatici dalla consociata ASCO TLC S.p.A.;
  • Servizi amministrativi dalla controllante Asco Holding S.p.A.;

Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di ricavi di esercizio:

  • Locazione di immobili di proprietà verso la consociata ASCO TLC S.p.A.;
  • Servizi amministrativi e del personale da Ascopiave S.p.A. con la controllante Asco Holding S.p.A.;

A seguito del perfezionamento della partnership con il Gruppo Hera avvenuto in data 19 dicembre 2019 le società di commercializzazione gas ed energia, che sino a quella data erano controllate dal Gruppo Ascopiave, risultano assoggettate al controllo di Hera S.p.A. I rapporti intrattenuti con tali società, partecipando il Gruppo Ascopiave al capitale sociale della nuova società collegata EstEnergy S.p.A., sono esposti quali rapporti con parti correlate collegate.

Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2020 i rapporti intrattenuti con le società oggetto della partnership hanno prodotto ricavi in relazione alle seguenti tipologie di servizio:

  • Interessi attivi maturati sui saldi attivi dei conti correnti infragruppo sino alla data di estinzione degli stessi;
  • Servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione locale;
  • Servizi al contatore svolti in qualità di distributori del gas naturale e servizi di lettura degli stessi;
  • Servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility.

Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2020 i rapporti intrattenuti con le società oggetto della partnership hanno prodotto costi in relazione alle seguenti tipologie di servizio:

Interessi passivi maturati sui saldi passivi dei conti correnti infragruppo sino alla data di estinzione degli stessi.

In relazione al consolidato fiscale nazionale ed ai rapporti intrattenuti in tal senso si segnala che nel corso dell'esercizio 2019 le società del Gruppo Ascopiave, controllante al 31 dicembre 2019, hanno aderito ad nuovo contratto di consolidato fiscale nazionale con la capogruppo Ascopiave S.p.A..

Si evidenzia che tali rapporti sono improntati alla massima trasparenza ed a condizioni di mercato; per quanto concerne i singoli rapporti si rimanda alle note esplicative di questa relazione.

(migliaia di Euro) Crediti
Altri
Debiti
commerci
ali
Altri
debiti
Costi Ricavi
commerci
crediti
ali
Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro
Società controllanti
Asco Holding S.p.A. 50 0 2 0 0 48 0 0 53 0
Totale controllanti 50 0 2 0 0 48 0 0 53 0
Società controllate dalla controllante
Asco TLC S.p.A. 40 0 59 0 0 527 0 0 40 0
Totale società controllate dalla controllante 40 0 59 0 0 527 0 0 40 0
Società controllate collegate
Estenergy S.p.A. 0 0 0 0 0 0 0 0 9.517 0
Ascotrade S.p.A. 3.741 0 14 0 0 92 2 0 28.251 0
Blue Meta S.p.A. 1.094 0 43 0 0 87 2 0 8.222 0
Etra Energia S.r.l. 182 0 1 0 0 140 1 0 343 0
Ascopiave Energie S.p.A. 1.251 0 53 0 0 58 3 0 5.338 0
ASM Set S.r.l. 272 0 1 0 0 148 1 0 2.262 0
Totale società collegate 6.541 0 112 0 0 524 8 0 53.933 0
Totale 6.631 0 173 0 0 1.099 8 0 54.026 0

_____________________________________________________________________________________________

La tabella che segue riporta la consistenza economica e finanziaria dei rapporti già descritti:

Fatti di rilievo intervenuti nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2020

Pubblicato il documento informativo

In data 01 gennaio 2020, Ascopiave S.p.A. ha reso noto che il documento informativo predisposto ai sensi dell'articolo 71 del Regolamento Consob n. 11971/99 in relazione all'operazione di partnership tra Ascopiave S.p.A. e il Gruppo Hera, il cui perfezionamento è stato comunicato al mercato in data 19 dicembre 2019, è stato messo a disposizione del pubblico presso la sede di Borsa Italiana S.p.A., presso la sede legale della Società, sul sito internet della Società all'indirizzo www.gruppoascopiave.it, oltre che presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket Storage" () di Spafid Connect S.p.A..

Ascopiave, crescono gli investimenti sul territorio: oltre 40 milioni di euro previsti nel 2020

In data 16 gennaio 2020 Ascopiave S.p.A. ha comunicato che il Piano di Investimenti di Ascopiave in ampliamento e miglioramento delle reti di distribuzione e in efficientamento energetico conferma il forte legame del Gruppo con il proprio territorio.

In particolare, Ascopiave S.p.A. ha comunicato che nel 2020 l'impegno economico del Gruppo – quotata sul segmento Star di Borsa Italiana, tra i principali operatori nazionali nel settore della distribuzione del gas naturale – si attesterà oltre i 40 milioni di euro, rispetto ai 31 milioni di euro del 2019. Gli interventi sono focalizzati sulla creazione di nuove infrastrutture di distribuzione, in lavori di manutenzione straordinaria e nuove lottizzazioni, oltre che sull'installazione di contatori intelligenti, pensati per aiutare i clienti a risparmiare rendendo la propria abitazione quanto più prossima alla sostenibilità energetica.

Nell'anno appena trascorso, le opere di metanizzazione del Gruppo Ascopiave hanno interessato un totale di 93 chilometri di rete nei Comuni in concessione, registrando un +25% rispetto a quanto realizzato nel 2018. Di questi, oltre 52 i chilometri in provincia di Treviso, dove gli interventi sono stati eseguiti dalla società controllata AP Reti Gas.

Sempre per ciò che concerne il solo territorio della Provincia di Treviso, gli investimenti già eseguiti o previsti nel triennio 2019 – 2021 equivalgono a 120 chilometri di rete, per un valore di circa 16 milioni di euro. Tra questi si segnalano quelli in corso a Nervesa della Battaglia dal costo di circa 2,3 milioni di euro, Castelfranco Veneto (circa 2 milioni di euro), Fontanelle (circa 1,5 milioni di euro), San Biagio di Callalta (circa 1,5 milioni di euro) e Pederobba (poco più di 1 milione di euro), a cui si aggiungono quelli previsti in altri diciotto Comuni della Marca Trevigiana.

Acquisto azioni Hera S.p.A.

A seguito del comunicato pubblicato in data 31 gennaio 2020 da Hera S.p.A., nel quale è stato reso noto che Hera S.p.A. ha acquisito una partecipazione del 2,5% di Ascopiave S.p.A., nell'ottica di rafforzare la partnership tra le due società, il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. ha deliberato di procedere all'acquisto di azioni di Hera S.p.A., per un ammontare pari ad indicativamente lo 0,4% del capitale della stessa. Ascopiave ha comunicato che provvederà a dare comunicazione al mercato al perfezionamento dell'operazione.

Dimissioni del dott. Giorgio Martorelli dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A.

In data 3 febbraio 2020 Ascopiave S.p.A. ha reso noto di aver ricevuto le dimissioni del dott. Giorgio Martorelli, componente indipendente e non esecutivo del Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., nonché componente del Comitato Controllo e Rischi, date per motivi personali.

Il dott. Martorelli era stato eletto dall'Assemblea dei Soci del 28 aprile 2017 e la sua candidatura era stata proposta, congiuntamente, da Amber Capital Italia SGR S.p.A., in qualità di gestore del fondo Alpha Ucits Sicav-Amber Equity Fund, e da ASM Rovigo S.p.A., società controllata dal Comune di Rovigo, entrambi azionisti di minoranza di Ascopiave S.p.A..

E' stato comunicato che, per quanto a conoscenza della Società, il dott. Martorelli non deteneva azioni di Ascopiave S.p.A..

A seguito delle dimissioni, il Consiglio di Amministrazione ha provveduto ad adottare i provvedimenti opportuni ai sensi di legge e dello statuto.

Acquisto azioni di Acsm Agam S.p.A.

Ascopiave S.p.A. ha informato che in data 7 febbraio 2020 ha acquistato n° 7.241.661 azioni di Acsm Agam S.p.A., Multiutility lombarda attiva nei servizi a rete e ambientali, pari a una quota del 3,67 % del capitale sociale.

Successivamente Ascopiave ha proceduto con ulteriori acquisti di azioni, fino ad arrivare a detenere una partecipazione pari al 4,99% del capitale sociale.

Detto investimento è in linea con gli obiettivi strategici del Gruppo poiché le attività ed i servizi gestiti da Acsm Agam S.p.A. sono coerenti con le linee di sviluppo cui tende il Gruppo Ascopiave.

Informativa Covid 19

Nel corso dei primi mesi del 2020 tutto il Mondo, a cominciare dai paesi asiatici per poi proseguire con diverse altre nazioni tra cui pesantemente l'Italia, è stato progressivamente colpito all'emergenza sanitaria internazionale causata dal virus Covid 19, c.d. Coronavirus, che si è rapidamente sviluppata nella nostra penisola specie nelle regioni del nord.

Il Gruppo ha attentamente e costantemente monitorato l'evolversi della situazione nel territorio in cui insistono le sue attività, ma anche lo sviluppo della pandemia a livello internazionale. Per fronteggiare l'emergenza il Gruppo ha operato, e sta operando, nel più assoluto rispetto delle ordinanze emesse dagli organismi preposti, sia a livello nazionale che locale, mettendo come priorità la salute e la sicurezza dei lavoratori tanto che a pochi giorni dall'istituzione governativa del lockdown erano state velocemente attivate le misure necessarie per consentire alla quasi totalità dei dipendenti la modalità di lavoro agile da remoto garantendo comunque la continuità aziendale in tutte le attività consentite.

Il management del Gruppo, mediante l'utilizzo di indicatori esterni e valori elaborati internamente, ha valutato gli impatti in termini di performance, in modo da poter prendere le eventuali decisioni volte a mitigare gli effetti che avrebbero potuto riflettersi sull'esecuzione del business.

Nel corso del periodo di massima emergenza, grazie ai rimedi posti in essere, gli effetti economici e finanziari negativi che si sono verificati non hanno impattato sui risultati del periodo, venendo compensati dagli effetti positivi derivanti dai rimendi messi in campo.

Nonostante nell'ambito in cui opera il Gruppo l'emergenza presenti un minor grado di criticità, il management ha continuato a monitorare l'andamento della pandemia sia a livello nazionale che internazionale per poter fronteggiare tempestivamente l'andamento della situazione emergenziale che, dopo un rallentamento nella stagione estiva, ha evidenziato una nuova significativa accelerazione nel mese di ottobre evidenziando aumento considerevolmente degli indici di contagio in tutto il territorio nazionale. A fronte dei recenti sviluppi il Gruppo ha deciso di agire preventivamente a mezzo della riprogrammazione di tutta l'attività lavorativa con una soluzione meno rigida rispetto a quella primaverile, garantendo presidi nelle sedi aziendali, ma utilizzando in larga misura il lavoro da remoto.

Patti parasociali

Ai sensi delle vigenti disposizioni di legge e regolamentari, Ascopiave ha diffuso al pubblico l'estratto dei patti parasociali tra azionisti trasmessi ad Ascopiave ai sensi dell'art. 122, co. 1 del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 e pubblicato a cura dei sottoscrittori dei patti sul quotidiano nazionale "Italia Oggi" in data 18 marzo 2020, in data 8 aprile 2020 e in data 27 maggio 2020

Assemblea straordinaria e ordinaria degli Azionisti del 29 maggio 2020

Si è riunita in data 29 maggio 2020, sotto la presidenza del dott. Nicola Cecconato, l'Assemblea degli Azionisti di Ascopiave S.p.A. in sede straordinaria e ordinaria.

L'Assemblea degli azionisti, in sede straordinaria, ha deliberato di modificare l'art. 3 (Durata) dello Statuto sociale secondo quanto proposto dal socio Asco Holding S.p.A., e cioè prorogando la durata della Società dal 2030 al 2060. Conformemente a quanto previsto dallo Statuto sociale, agli azionisti che non abbiano concorso all'approvazione di tale delibera non spetta il diritto di recesso.

L'Assemblea degli azionisti ha altresì approvato la proposta del Consiglio di Amministrazione di modifica dell'art. 6 (Azioni) dello Statuto sociale, inserendo una precisazione in merito al meccanismo di attribuzione della maggiorazione del diritto di voto già previsto dallo Statuto sociale. Tale modifica non ha comportato il diritto di recesso per gli azionisti che non hanno concorso alla sua approvazione.

In sede straordinaria, l'Assemblea degli azionisti ha altresì deliberato di introdurre, coerentemente con quanto proposto dal Consiglio di Amministrazione, il nuovo art. 6-bis dello Statuto sociale, avente ad oggetto l'introduzione di

un limite all'esercizio del diritto di voto per gli azionisti che si qualifichino (o che appartengano a un gruppo nel quale vi sia un soggetto che si qualifichi) come operatori del settore della produzione e/o distribuzione e/o trasporto e/o acquisto e/o vendita del gas naturale e/o dell'energia elettrica e/o del settore dell'efficienza energetica e/o del servizio idrico e/o del servizio a rete in generale. Tale delibera ha attribuito agli azionisti che non hanno concorso alla sua adozione (e, pertanto, agli azionisti astenuti, assenti o dissenzienti) il diritto di recesso ai sensi dell'articolo 2437, comma 1, lett. g), del codice civile (il "Diritto di Recesso").

Si precisa che termini e modalità dell'esercizio del Diritto di Recesso sono stati resi noti agli azionisti di Ascopiave nei termini e con le modalità di legge.

Secondo quanto deliberato dall'Assemblea, l'efficacia della delibera di introduzione dell'art. 6-bis nello Statuto sociale è stata soggetta alla condizione che il numero delle azioni oggetto di Diritto di Recesso che non siano state acquistate da soci o terzi nell'ambito (i) del processo di offerta in opzione delle azioni dei soci recedenti agli altri soci (l'"Offerta in Opzione"), (ii) dell'esercizio del diritto di prelazione in capo ai soci di Ascopiave sulle eventuali azioni rimaste inoptate (l'"Offerta in Prelazione") e (iii) dell'eventuale fase di collocamento a terzi, e che pertanto debbano essere acquistate dalla Società, sia inferiore al 5% del capitale sociale (corrispondente ad un esborso a carico della Società inferiore a Euro 45.771.201,21). E' stata prevista la possibilità per la Società di rinunciare a tale condizione entro 20 giorni lavorativi dalla data di chiusura del periodo di Offerta in Opzione (ovvero, qualora la Società decida di procedere al Collocamento a Terzi, entro 20 giorni lavorativi dalla data di chiusura del periodo di Collocamento a Terzi).

Si precisa che, in data 1 luglio 2020, Ascopiave S.p.A. ha informato che si sono verificate le suddette condizioni di efficacia della delibera assembleare con riferimento all'introduzione dell'art. 6-bis dello Statuto Sociale.

Infine, l'Assemblea straordinaria della Società ha deliberato di modificare gli artt. 14 e 15 dello Statuto sociale incrementando il numero di membri del Consiglio di Amministrazione da 6 (sei) a 7 (sette) e allineando quindi le relative previsioni statutarie aventi ad oggetto la nomina del Consiglio di Amministrazione.

L'Assemblea degli Azionisti, in sede ordinaria, ha approvato il bilancio di esercizio e preso atto del bilancio consolidato di gruppo al 31 dicembre 2019, e deliberato di procedere alla distribuzione di un dividendo ordinario pari a Euro 0,2133 per azione.

L'Assemblea degli Azionisti, in sede ordinaria, ha (i) approvato con voto vincolante - ai sensi e per gli effetti dell'articolo 123-ter, commi 3-bis e 3-ter, del TUF - la prima sezione della relazione sulla politica sulla remunerazione e sui compensi corrisposti redatta ai sensi dell'articolo 123-ter del TUF (i.e. la politica sulla remunerazione per l'esercizio 2020); ed (ii) espresso voto consultivo favorevole - ai sensi e per gli effetti dell'articolo 123-ter, comma 6, del TUF - sulla seconda sezione della relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti redatta ai sensi dell'articolo 123-ter del TUF (i.e. la relazione sui compensi corrisposti nell'esercizio 2019).

L'Assemblea degli Azionisti ha deliberato in sede ordinaria in merito alla nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale della Società, che resteranno in carica per tre esercizi fino all'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022.

Il Consiglio di Amministrazione nominato dall'Assemblea - il quale è entrato in carica in data 4 giugno 2020 con l'iscrizione presso il Registro delle Imprese di Treviso-Belluno delle modifiche statutarie approvate - è composto da 7 amministratori eletti sulla base delle liste di candidati presentate dagli Azionisti.

Dato l'esito delle votazioni, su n. 177.301.187 azioni presenti in Assemblea, la lista n. 1 presentata da Asco Holding S.p.A. ha ottenuto n. 121.994.222 voti pari al 68,806% delle azioni rappresentate in Assemblea e al 52,043% del capitale sociale; la lista n. 2 presentata da ASM Rovigo S.p.A. ha ottenuto n. 41.101.839 voti pari al 23,182% delle azioni rappresentate in Assemblea e al 17,534% del capitale sociale; la lista n. 3 presentata dal Comune di Spresiano unitamente ad 7 Comuni ha ottenuto n. 14.205.126 voti pari al 8,012% delle azioni rappresentate in Assemblea e al 6,060% del capitale sociale.

Pertanto, in conformità a quanto previsto dall'articolo 15.12 dello Statuto sociale, dalla lista presentata dal socio di maggioranza Asco Holding S.p.A., titolare del 52,043% del capitale sociale, sono stati eletti amministratori i Signori Greta Pietrobon, Nicola Cecconato, Roberto Bet, Mariachiara Geronazzo, Enrico Quarello, Luisa Vecchiato. Dalla lista presentata dal socio ASM Rovigo S.p.A., risultata seconda per numero di voti ottenuti, è stato eletto amministratore il signor Cristian Novello, primo candidato della lista stessa. L'Assemblea ha altresì provveduto a nominare il dott. Nicola Cecconato Presidente del Consiglio di Amministrazione.

L'Assemblea degli Azionisti ha, inoltre, deliberato di determinare in Euro 380.000 il compenso annuo complessivo spettante al Consiglio di Amministrazione da corrispondersi, nel rispetto della normativa vigente, per Euro 80.000 al

Presidente e per Euro 50.000 a ciascuno degli altri consiglieri, con decorrenza dalla data di assunzione dell'incarico e fino alla scadenza del mandato, ferma restando la competenza del Consiglio di determinare un compenso ulteriore per gli amministratori muniti di particolari cariche in conformità allo Statuto sociale secondo quanto previsto dall'articolo 2389 comma 3 del codice civile.

Dato l'esito delle votazioni per la nomina del Collegio Sindacale, su n. 177.301.187 azioni presenti in Assemblea, la lista n. 1 presentata da Asco Holding S.p.A. ha ottenuto n. 121.994.222 voti pari al 68,806% delle azioni rappresentate in Assemblea e al 52,043% del capitale sociale; la lista n. 2 presentata da ASM Rovigo S.p.A. ha ottenuto n. 41.308.493 voti pari al 23,298% delle azioni rappresentate in Assemblea e al 17,622% del capitale sociale.

Pertanto, il Collegio Sindacale nominato dall'Assemblea è stato eletto sulla base delle liste di candidati presentate dagli Azionisti. Ai sensi dell'articolo 22.5 dello Statuto sociale, dalla lista presentata dal socio di maggioranza Asco Holding S.p.A., titolare del 52,043%% del capitale sociale, la quale ha ottenuto il maggior numero di voti, sono stati eletti sindaci effettivi il dott. Luca Biancolin, e la dott.ssa Barbara Moro e sindaco supplente il dott. Matteo Cipriano. Dalla lista presentata dal socio ASM Rovigo S.p.A., titolare del 4,399% del capitale sociale, è stato eletto sindaco effettivo e Presidente del Collegio Sindacale il dott. Giovanni Salvaggio e sindaco supplente il dott. Marco Bosso.

L'Assemblea degli Azionisti ha, inoltre, fissato i compensi del Collegio Sindacale, ai sensi dell'articolo 2402 del codice civile, nell'importo di Euro 40.000 lordi annui per il Presidente del Collegio Sindacale e Euro 27.000 lordi annui per ciascun sindaco effettivo.

L'Assemblea degli Azionisti ha, altresì, deliberato, in sede ordinaria, di approvare talune modifiche al regolamento del "Piano di incentivazione a lungo termine a base azionaria LTI 2018-2020", con particolare riguardo alle procedure esistenti per la revisione del Piano e alle possibili modalità tecniche di erogazione del premio per i beneficiari cessati, principalmente allo scopo di a garantire il corretto funzionamento del Piano a seguito di eventuali operazioni e/o eventi di natura straordinaria di impatto rilevante.

L'Assemblea degli Azionisti di Ascopiave S.p.A., in sede ordinaria, ha approvato un nuovo piano di acquisto e disposizione di azioni proprie, in sostituzione dell'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie rilasciata dall'Assemblea degli Azionisti del 23 aprile 2019, che pertanto è stato revocato per la parte non eseguita.

Modalità e termini per l'esercizio del diritto di recesso spettante agli azionisti di Ascopiave S.p.A.

In data 4 giugno 2020 Ascopiave S.p.A. ha pubblicato precisazioni in merito alle modalità e termini per l'esercizio del diritto di recesso spettante agli azionisti legittimati nei termini e con le modalità di legge.

Nomina dell'Amministratore Delegato e dei Comitati interni.

Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., riunitosi in data 8 giugno 2020, ha nominato il Presidente Nicola Cecconato quale Amministratore Delegato della Società conferendogli i relativi poteri. Inoltre, sulla base delle informazioni ricevute dai diretti interessati nonché delle informazioni in proprio possesso, il Consiglio ha accertato, ai sensi delle disposizioni del Testo Unico della finanza e del Criterio Applicativo 3.C del Codice di Autodisciplina delle Società Quotate, il possesso dei requisiti di indipendenza previsti dall'art. 148, comma 3, del Testo Unico della Finanza e dall'art. 3 del Codice di Autodisciplina per le Società Quotate con riferimento agli amministratori Greta Pietrobon, Mariachiara Geronazzo, Cristian Novello ed Enrco Quarello e la conformità della composizione del Consiglio di Amministrazione alle previsioni dell'art. 147-ter del Testo Unico della Finanza e dell'art. IA.2.10.6 delle Istruzioni al Regolamento di Borsa Italiana in materia di emittenti STAR.

Il Collegio Sindacale ha verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal Consiglio per valutare l'indipendenza dei propri componenti.

In pari data, inoltre, il Collegio Sindacale ha accertato il possesso, in capo ai propri componenti, dei requisiti di indipendenza previsti dall'art. 148 comma 3, del Testo Unico della Finanza sulla base delle informazioni ricevute dai diretti interessati. La composizione del Collegio Sindacale è pertanto conforme a quanto previsto dallo stesso articolo 148 del Testo Unico della Finanza.

Il Consiglio di Amministrazione ha altresì provveduto a costituire il Comitato Controllo e Rischi, individuando quali componenti del medesimo:

  • Cristian Novello (Presidente), amministratore indipendente;
  • Roberto Bet, amministratore non esecutivo;
  • Mariachiara Geronazzo, amministratore indipendente.

Inoltre, il Consiglio di Amministrazione ha costituito il Comitato per la Remunerazione individuando, quali componenti del medesimo:

  • Greta Pietrobon (Presidente), amministratore indipendente;
  • Enrico Quarello, amministratore indipendente;
  • Luisa Vecchiato, amministratore non esecutivo.

Il curriculum vitae di ogni amministratore e sindaco, nonché le informazioni relative alle liste di provenienza sono consultabili sul sito internet di Ascopiave, all'indirizzo www.gruppoascopiave.it.

Risultati definitivi in merito all'esercizio del diritto di recesso

In data 1 luglio 2020, Ascopiave S.p.A. ha comunicato che lo scorso 19 giugno 2020 si è chiuso il periodo di esercizio del diritto di recesso spettante ai titolari di azioni di Ascopiave S.p.A. che non hanno concorso alla approvazione della delibera di introduzione dell'art. 6-bis dello statuto sociale di Ascopiave S.p.A..

Il numero di azioni per le quali è stato esercitato il recesso è inferiore al 5% del capitale sociale, e pertanto la delibera dell'assemblea avente ad oggetto l'introduzione del nuovo art. 6-bis nello statuto sociale di Ascopiave S.p.A. è pienamente efficace.

Informativa sull'acquisto di azioni proprie e informativa di avvio del piano di acquisto e disposizione di azioni proprie approvato dall'Assemblea del 29 maggio 2020

Ascopiave rende noto di aver acquistato sul mercato telematico azionario, nell'ambito dell'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie deliberata dall'Assemblea del 23 aprile 2019 nel periodo compreso tra il 01 gennaio 2020 e l'11 marzo 2020 n. 1.538.580 azioni ordinarie al prezzo medio unitario di 4,223 euro, per un controvalore complessivo di 6.497.910,18 Euro.

In data 17 giugno 2020 Ascopiave S.p.A. ha ripreso l'acquisto in attuazione del programma di acquisto e disposizione di azioni proprie approvato dall'Assemblea degli Azionisti di Ascopiave S.p.A. in data 29 maggio 2020 e, nell'ambito della medesima autorizzazione all'acquisto di azioni proprie, ha acquistato nel mercato telematico azionario nel periodo compreso tra il 29 maggio 2020 e il 30 settembre 2020 n. 444.440 azioni ordinarie al prezzo medio unitario di 3,488 euro, per un controvalore complessivo di 1.550.036,87 euro.

A seguito degli acquisti di azioni proprie effettuati, Ascopiave S.p.A. detiene complessivamente n. 12.439.045 azioni ordinarie, pari al 5,306% del capitale sociale.

Risultati definitivi in merito all'esercizio del diritto di recesso

In data 1 luglio 2020, Ascopiave S.p.A. ha comunicato che il 19 giugno 2020 si è chiuso il periodo di esercizio del diritto di recesso spettante ai titolari di azioni di Ascopiave S.p.A. che non hanno concorso alla approvazione della delibera di introduzione dell'art. 6-bis dello statuto sociale di Ascopiave S.p.A..

Ascopiave S.p.A. ha comunicato altresì che il numero di azioni per le quali è stato esercitato il recesso è stato inferiore al 5% del capitale sociale, e pertanto la delibera dell'assemblea avente ad oggetto l'introduzione del nuovo art. 6-bis nello statuto sociale di Ascopiave S.p.A. è divenuta pienamente efficace.

Avviso agli azionisti – Offerta in opzione ai sensi dell'art. 2437-quater cod. civ.

In data 3 luglio 2020, nei termini e con le modalità di legge, Ascopiave S.p.A. ha reso disponibile al pubblico l'avviso agli azionisti ai sensi dell'art. 84 del Regolamento Consob n. 11971/1999 e relativo al deposito presso l'Ufficio del Registro delle Imprese di Treviso, ai sensi dell'art. 2437-quater, comma 2, del codice civile, dell'offerta in opzione di n. 5.334.329 azioni ordinarie per le quali è stato esercitato il diritto di recesso

Altri fatti di rilievo

Efficienza e risparmio energetico

Per quanto concerne gli obiettivi cui le società di distribuzione del gas naturale del Gruppo sono obbligate relativamente ai titoli di efficienza energetica (TEE), con la consegna di fine novembre 2020 sarà completato l'obiettivo 2018 e conseguito il minimo dell'obiettivo 2019 per tutte le società obbligate. Si segnala che la scadenza naturale di consegna dei titoli di efficienza, normalmente fissata il 31 maggio di ogni anno, è stata nell'esercizio 2020 posticipata a novembre 2020 in ragione dell'emergenza sanitaria causata dalla pandemia in corso.

Per quanto riguarda l'obiettivo 2020 la somma degli obiettivi assegnati alle tre società del Gruppo obbligate ammonta a 145.846 TEE. In relazione all'obiettivo della nuova società consolidata AP Reti Gas Nord Est S.r.l., non avendo ancora ARERA attribuito l'obbligo, è stata effettuata una stima interna dei quantitativi di titoli da consegnare.

Stipula di una proposta di convenzione con i Comuni per l'adozione di una procedura condivisa finalizzata alla quantificazione concordata del "Valore Industriale Residuo" delle reti

Le modifiche normative susseguitesi negli ultimi anni ed in particolare la disciplina che ha previsto che la selezione del gestore del servizio di distribuzione con lo strumento delle c.d. "gare d'ambito", hanno comportato, tra l'altro, l'esigenza di determinare il Valore Industriale Residuo (V.I.R.) degli impianti di proprietà dei Gestori.

Relativamente a tale aspetto, le convenzioni di concessione disciplinavano due situazioni "paradigmatiche" e cioè:

  • il riscatto anticipato (normalmente regolato con il richiamo al R.D. n. 2578/1925) e

  • il rimborso dalla scadenza (naturale) della concessione.

L'evenienza di una scadenza "ope legis", precedente alla decorrenza del termine "contrattuale", (di norma) non era contemplata (e dunque regolata) negli atti concessori.

Nella sostanza, la fattispecie di cui trattasi (scadenza anticipata imposta dalla legge) rappresenta un "tertium genus", per certi versi assimilabile all'esercizio del riscatto anticipato (rispetto al quale, tuttavia, si discosta nettamente per la mancanza di una volontà autonomamente formatasi in tal senso da parte dell'Ente) e per altri simile allo spirare del termine concessorio (che tuttavia non è decorso).

Almeno sino al DM 226/2011, non c'erano norme legislative e/o regolamentari che definissero con precisione le modalità ed i criteri per determinare il V.I.R. degli impianti e che dunque potessero integrare le clausole contrattuali, non di rado carenti.

Anche il D.Lgs. 164/2000, sino alla modifica introdotta prima con il D.L. 145/2013, e poi con la L. 9/2014 si limitava a richiamare il R.D. 2578/1925 il quale, tuttavia, sanciva il metodo della stima industriale senza fissare parametri puntuali di stima.

Detta situazione rendeva oltremodo opportuna, se non necessaria, la definizione di specifiche intese con i Comuni volte ad addivenire ad una stima condivisa del Valore Industriale Residuo. Basti considerare che proprio la mancanza di tali accordi, in passato, ha condotto spesso a contenziosi in sede sia amministrativa che civile/arbitrale.

La situazione dei Comuni soci di Asco Holding era ancor più peculiare, nel senso che, con questi ultimi, non c'è un vero e proprio atto concessorio nelle forme "canoniche", ma vari atti di conferimento in Società (l'allora Azienda Speciale) che hanno sancito al tempo stesso la prosecuzione dell'affidamento del servizio in precedenza svolto dal Consorzio Bim Piave.

È evidente che, in quanto atti di conferimento, una regolamentazione propria concernente il riscatto e/o la scadenza della gestione non era contemplata, né contemplabile.

Con i suddetti Comuni, Ascopiave è quindi addivenuta alla stipula di una convenzione che prevedeva l'individuazione di un esperto di riconosciuta professionalità, competenza ed indipendenza chiamato a stabilire i criteri fondamentali da applicare per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas. La relativa procedura negoziata condotta con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, si è conclusa il 29 agosto 2011. L'esperto così individuato ha redatto la Relazione (resa disponibile il 15 novembre 2011) avente ad oggetto "Criteri fondamentali per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas naturale siti nei Comuni attualmente serviti da Ascopiave S.p.A.", approvata, in data 2 dicembre 2011, dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. nonché successivamente da tutti i 92 Enti con Delibera di Giunta Comunale.

Nel 2013 Ascopiave S.p.A. ha trasmesso lo stato di consistenza e la valorizzazione degli impianti conseguente all'applicazione dei criteri definiti nella Relazione, offrendo contestualmente la propria disponibilità al contraddittorio con i Comuni volto ad analizzare gli elaborati.

Ad oggi, all'esito del relativo contraddittorio tecnico, n. 86 Comuni (dato invariato rispetto al 31 dicembre 2015) hanno approvato le relative valorizzazioni.

Nell'ambito del predetto iter, si sono regolamentati anche i reciproci rapporti più prettamente legati alla gestione del servizio, prevedendosi la corresponsione sia di somme una tantum (2010 – stipula atti integrativi) per Euro 3.869 migliaia, che (dal 2011) di canoni veri e propri per importi variabili e pari alla differenza, se positiva, tra il 30% del Vincolo dei Ricavi riconosciuto dalla regolazione tariffaria e quanto ricevuto dal singolo Comune a titolo di dividendo 2009 (bilancio 2008).

In particolare, si sono corrisposti:

  • Euro 3.869 migliaia per il 2010;
  • Euro 4.993 migliaia per il 2011;
  • Euro 5.253 migliaia per il 2012;
  • Euro 5.585 migliaia per il 2013;
  • Euro 5.268 migliaia per il 2014;
  • Euro 5.258 migliaia per il 2015;
  • Euro 5.079 migliaia per il 2016;
  • Euro 5.190 migliaia per il 2017;
  • Euro 5.258 migliaia per il 2018;
  • Euro 5.482 migliaia per il 2019;
  • per complessivi Euro 51.235 migliaia.

Nel corso del 2015, Ascopiave S.p.A. ha reso disponibile ai Comuni appartenenti agli Ambiti Territoriali Minimi di Treviso 2 - Nord e Venezia 2 – Entroterra e Veneto Orientale (69 comuni su 92) un aggiornamento delle valorizzazioni degli impianti al 31 dicembre 2014. Successivamente, nel biennio 2016-2017, ai comuni appartenenti all'ambito di Treviso 2 - Nord e ad alcuni comuni dell'ambito Treviso 1 - Sud si è fornito un aggiornamento al 31 dicembre 2015, applicando i criteri valutativi concordati e fornendo un conteggio della valorizzazione dei contributi privati da detrarre dal valore industriale residuo ai sensi della Legge 9 / 2014.

Le stazioni appaltanti degli ambiti territoriali Treviso 2 - Nord e Venezia 2 – Entroterra e Veneto Orientale hanno inviato ad ARERA le valorizzazioni dei rimborsi di alcuni comuni ai fini delle verifiche previste dalla normativa. L'Autorità ha esplicitato talune osservazioni (poi inoltrate dalle medesime stazioni appaltanti) rispetto alle quali AP Reti Gas ha proposto le proprie "contro-deduzioni".

Contenziosi

CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – GIURISDIZIONE CIVILE

Alla data del 30 settembre 2020 sono pendenti:

COMUNE DI SANTORSO:

Un Giudizio di appello pendente c/o la Corte d'Appello di Venezia, avviato dal Comune di Santorso (impugnazione del Lodo Arbitrale del 18 luglio 2017, che ha condannato il Comune a versare ad Ascopiave la somma di Euro 1.346 migliaia più interessi (dalla pronuncia). Le spese complessive, compensate tra le Parti, sono state liquidate in circa Euro 221 migliaia.

All'udienza innanzi alla Corte di Appello di Venezia, svoltasi il 9 gennaio 2019, la Corte ha fissato l'udienza per la precisazione delle conclusioni al 27 maggio 2021.

Sono in fase avanzata le trattative per addivenire ad una soluzione transattiva (è stato raggiunto un accordo di massima ed una prima bozza di intesa è stata circolarizzata tra i legali). Si è in attesa di prendere contatto con il Comune per definire gli aspetti di dettaglio.

CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – ARBITRATI

Alla data del 30 settembre 2020 non vi sono contenziosi pendenti.

CONTENZIOSI AMMINISTRATIVI / CIVILI – RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 30 settembre 2020 sono pendenti:

COMUNE DI SOVIZZO:

Un Giudizio civile avviato dal Comune di Sovizzo, con atto di citazione notificato ad AP Reti Gas S.p.A. il 21 febbraio 2019. L'Ente richiede il pagamento di un canone concessorio, per Euro 65.000/anno a far data dal 1 gennaio 2013.

L'udienza di comparizione, inizialmente fissata al 19 giugno 2019 è stata rinviata al 10 settembre. Non vi sono ulteriori eventi processuali di rilievo.

A febbraio 2020 sono state depositate le memorie di replica.

Non vi sono ulteriori eventi processuali di rilievo.

La Società, alla luce delle intese negoziali intercorse, contesta la pretesa comunale ed ha provveduto a costituirsi nei termini.

COMUNI DI BRUSIMPIANO E MARZIO

Due Giudizi amministrativi, pendenti al TAR Lombardia (Milano), avviati da AP Reti Gas S.p.A. per l'impugnazione delle delibere di Consiglio Comunale, adottate dai due Comuni, comunicate alla Società e concernenti l'esercizio, ultra-tardivo, della facoltà negoziale assegnata ai Comuni medesimi nell'originario atto concessorio (ma con termine di esercizio fissato a 10 anni dall'inizio della concessione).

Da notizie acquisite successivamente, pare che tutti i Comuni limitrofi (cd Zona Valganna) abbiano adottato analoghe delibere (nonostante scadenze del termine decennale comprese tra il 1998 ed il 2001). Ove queste avessero ad essere trasmesse ad AP Reti Gas S.p.A., la stessa provvederà analogamente all'impugnativa.

Immediatamente dopo l'impugnativa, è stata avviata una trattativa con lo Studio legale incaricato dai Comuni (e dalla Provincia di Varese, S.A. dell'Atem Varese 1). Nell'ambito di questa è stato raggiunto un accordo, formalizzato con la proposta della Società trasmessa il 26 giugno 2020. Tutti i Comuni hanno accettato la proposta medesima, con apposita delibera di CC (che, contestualmente, ha revocato le precedenti delibere oggetto di contestazione). In forza dell'intesa raggiunta, i giudizi pendenti saranno abbandonati.

COMUNE DI FOSSALTA DI PORTOGRUARO

Giudizio amministrativo, appena concluso, pendente al TAR Veneto, avviato da AP Reti Gas per l'impugnazione della Delibera CC n. 52/2019, con cui il Comune di Fossalta di Portogruaro ha inteso avviare una procedura competitiva per la vendita dei tratti della rete distributiva di proprietà comunale, in violazione del principio di unitaria circolazione della proprietà degli impianti di distribuzione con la gestione del servizio (da ritenersi, a parere della Società, latente nell'attuale contesto disciplinare).

Oltre a tale aspetto (già di per sé dirimente), il Provvedimento appariva altresì viziato per due ulteriori aspetti:

    1. prevedeva quale base d'asta un valore (RAB) non attuale, ma meramente prospettico, conseguente esclusivamente all'approvazione dell'istanza tariffaria presentata, tempo addietro dal Comune (per il tramite di AP), ma non ancora vagliata da ARERA;
    1. presupponeva la sussistenza di obbligazioni economiche (riconoscimento di canoni o similari) in capo ad AP Reti, in violazione della regolazione negoziale vigente.

Il ricorso è stato notificato in data 18 dicembre 2019 (a fronte della scadenza per la presentazione delle offerte fissata al 19 dicembre 2019).

La gara è risultata deserta.

AP ha quindi rinunciato l'istanza cautelare (il TAR, all'udienza del 08 gennaio 2020, ha preso atto della rinuncia), ma ha ritenuto di provvedere comunque al deposito del ricorso.

Con Sentenza n. 830/2020 il TAR Veneto, preso atto che la procedura indetta dal Comune di Fossalta di Portogruaro è andata "deserta", ha ravvisato la sopravvenuta carenza di interesse rispetto alle censure con cui AP Reti Gas aveva contestato la gara e le sue regole.

La pronuncia, che ha sancito anche la compensazione delle spese, pur non accogliendo le censure proposte, appare comunque positiva in quanto, il TAR ha precisato che «un'eventuale "riapertura" del procedimento disposta dopo la definitiva chiusura dello stesso di cui il Comune ha dato atto con l'avviso del 18 dicembre 2019, si sostanzierebbe in

realtà in un completo rinnovo della procedura, supportato da un'autonoma istruttoria all'esito della quale si produrrebbe un nuovo esercizio del potere amministrativo, e ciò consentirebbe comunque alla parte ricorrente l'eventuale proposizione di un nuovo ricorso».

COMUNI DI ALBIGNASEGO E CADONEGHE

Due Giudizi amministrativi, pendenti al TAR Veneto, avviati da AcegasApsAmga (dante causa di AP Reti Gas Nord Est), nei riguardi dei Comuni di Albignasego e Cadoneghe, relativamente alla proprietà delle reti in area lottizzate. Allo stato non si segnala attività processuale. AP Reti Gas Nord Est sta valutando se proseguire o abbandonare i contenziosi anzidetti.

CONTENZIOSI AMMINISTRATIVI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 30 settembre 2020 sono pendenti:

LINEE GUIDA – DM 22 maggio 2014

Un Ricorso in appello al Consiglio di Stato, promosso (con atto del 16 gennaio 2017) da Ascopiave insieme ad altre imprese di distribuzione, nei confronti del Ministero per lo Sviluppo Economico, per l'annullamento della Sentenza n. 10341 del 17 ottobre 2016, con la quale il TAR Lazio ha respinto il Ricorso principale avverso il DM 22 magio 2014 concernente l'introduzione delle Linee Guida per la determinazione del VIR ed il Ricorso per motivi aggiunti avverso il DM 106 del 20 maggio 2015, di modifica del DM 226/2011.

Nell'ambito del medesimo giudizio si sono prospettate le questioni di legittimità costituzionale e di pregiudizialità comunitaria relativamente alle Leggi 9 e 116 del 2014, nella parte in cui hanno modificato l'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 (contributi privati e limitazione temporale alla valenza degli accordi).

Il C.d.S. ha ritenuto di rimettere la questione (di legittimità della normativa primaria) all'esame della Corte di Giustizia Europea.

La Corte di Giustizia ha sentenziato che il diritto europeo non osta alla disciplina nazionale impugnata, (ma) nel senso che il diritto medesimo non disciplina le (e dunque non è leso dalle) modalità di determinazione del valore di rimborso dei gestori uscenti.

L'udienza di "ri-assunzione" della causa avanti al CdS si è svolta il 18 luglio u.s. I legali di Ascopiave hanno ribadito la rilevanza della questione di costituzionalità della disciplina.

ARERA DELIBERE ARG/GAS 310/2014 e ARG/GAS 414/2014 (ora 905/2017)

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia – Milano nei confronti dell'ARERA, per l'annullamento delle Delibere ARG/gas 310 e 414/2014 relative alle modalità di verifica del delta VIR RAB, dovute ai sensi dell'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 (testo attuale) ove la differenza sia superiore al 10%.

Ad oggi non ci sono ulteriori atti processuali.

Le Delibere 310 e 414 sono state formalmente abrogate dalla Delibera 905/2017 che, tuttavia, nella sostanza, ha riproposto la medesima regolazione. Ascopiave S.p.A., pertanto, unitamente alle altre aziende ricorrenti e ad AP Reti Gas S.p.A. (quale avente causa di Ascopiave e soggetto passivo della normativa), al fine di evitare la declaratoria di carenza di interesse, ha provveduto all'impugnazione, con motivi aggiunti, della Delibera 905/2017.

In data 3 dicembre 2019 è pervenuto l'avviso di prossima perenzione. La Società ha conseguentemente provveduto al deposito dell'istanza di fissazione d'udienza, nei termini previsti.

LINEE GUIDA ANAC SU ART. 177 D.LGS. 50/2016

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio - Roma, promosso da AP Reti Gas S.p.A. (unitamente ad altri primari gestori di servizi di distribuzione gas ed energia elettrica, nonché con l'intervento, ad adiuvandum, di Utilitalia) per l'annullamento delle Linee Guida ANAC n. 11/2018, previste dall'art. 177 del D.Lgs. 50/2016.

L'art. 177 del D.Lgs. 50/2016 stabilisce che, dal 18 aprile 2018, i titolari di concessioni di importo pari o superiore a 150.000 euro, se individuati «senza gara», dovranno affidare una quota pari a l'80% dei propri contratti mediante procedure di evidenza pubblica, per il resto potendo ricorrere a società in house o a controllate/collegate.

L'ANAC è chiamata a vigilare secondo modalità fissate con proprie Linee Guida (n. 11/2018).

Dette Linee Guida – pur, formalmente, prive di efficacia vincolante sul punto – stabiliscono che il concessionario ha l'obbligo di mettere a gara (essendo da comprendersi nella percentuale del 80%) tutte le attività svolte nell'esercizio della concessione, comprese quelle realizzate direttamente con mezzi e risorse propri, con ciò traendo dalla norma un

obbligo di esternalizzazione. La Commissione Speciale del Consiglio di Stato ha reputato corretta tale interpretazione, ma ha rilevato che, così inteso, l'art. 177 potrebbe essere incostituzionale.

Ove applicata in detti termini la norma avrebbe un impatto oltremodo significativo sia sulle scelte imprenditoriali, sia sui livelli occupazionali delle Società titolari di rapporti concessori con affidi senza gara (peraltro, perfettamente leciti al momento della loro assegnazione).

L'art. 177, così interpretato, pertanto, pare illegittimo sia con riguardo ai principi costituzionali (es. libera iniziativa economica ex art. 42 Cost.), sia rispetto al "divieto di aggravio" sancito dal diritto comunitario.

In detto contesto, AP Reti Gas S.p.A., quale principale società di distribuzione del Gruppo, ha dato corso all'impugnativa delle Linee Guida citate, sollevando altresì questione di legittimità costituzionale e comunitaria nei riguardi della norma primaria.

Ad aggravare la tematica, il 2 novembre 2018, ANAC, a fronte di una mera raccolta dati riferita a tutte le concessioni esistenti in qualsiasi settore, ha adottato una segnalazione a Governo e Parlamento sullo stato delle concessioni (soffermandosi in particolare sul settore del gas) nella quale rileva che non sarebbero conformi all'attuale disciplina vigente. A mero titolo prudenziale si è provveduto all'integrazione del Ricorso, con motivi aggiunti concernenti la Segnalazione anzidetta.

L'udienza di discussione si è tenuta il 22 maggio 2019.

Il TAR, in linea con le precedenti pronunce relative ai giudizi proposti da altri operatori, con Sentenza n. 9326, pubblicata il 15 luglio u.s., ha dichiarato inammissibile il ricorso di AP reti Gas per mancanza di lesività degli atti impugnati.

Il punto "positivo" della pronuncia riguarda la "dequalificazione" delle Linee Guida n. 11 operata dal TAR. I Giudici, infatti, hanno ritenuto le medesime LG alla stregua di atti meramente interpretativi, per quanto riguarda la Parte I, ed atti non immediatamente lesivi, per quanto concerne la Parte II.

In particolare, la Parte I non sarebbe idonea ad individuare i soggetti obbligati ad applicare l'art. 177 e/o l'ambito e le modalità di applicazione dell'art. 177, ma avrebbe solo una "funzione ricognitiva di princìpi di carattere generale e di ausilio interpretativo alle amministrazioni cui sono rivolte …".

La Parte II, invece, pur autoqualificatasi come "vincolante", non presenterebbe carattere immediatamente lesivo perché "… gli operatori economici che ritengano di non doversi adeguare alle indicazioni ivi contenute in ragione della peculiarità del rapporto concessorio non incorrono immediatamente nella sanzione".

Deve aggiungersi che il D.L. n. 32/2019, convertito in Legge n. 55/2019, ha prorogato il termine di cui al comma 2 dell'art. 177 che ora recita: "Le concessioni di cui al comma 1 già in essere si adeguano alle predette disposizioni entro il 31 dicembre 2020".

AP Reti Gas ha provveduto ad appellare la Sentenza.

Inoltre, a mero titolo prudenziale, essenzialmente al fine di evitare censure in termini di sopravvenuta carenza di interesse, la Società ha impugnato anche la Delibera 570/2019 dell'ANAC (che ha approvato il testo aggiornato delle Linee Guida 11, pur sostanzialmente identico al precedente).

Comunicato del Presidente ANAC del 16 ottobre 2019

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio - Roma, promosso da AP Reti Gas (unitamente ad altri primari gestori di servizi di distribuzione gas ed energia elettrica), per l'annullamento del Comunicato del Presidente ANAC del 16 ottobre 2019. Detto provvedimento, nella sostanza, ha voluto estendere gli obblighi propri dei contratti soggetti all'applicazione del D.Lgs. 50/2016 (es. acquisizione CIG e pagamento contributo ANAC) anche ai contratti esclusi e finanche estranei all'applicazione del Codice.

All'esito delle interlocuzioni con altri primari operatori appartenenti ad Utilitalia, AP Reti Gas, quale maggiore impresa di distribuzione del Gruppo Ascopiave, a mero titolo prudenziale (data l'irritualità dei meri Comunicati quali fonti di norme imperative), ha ritenuto di provvedere all'impugnazione, con ricorso notificato il 24.12.2019.

ARERA DELIBERA ARG/GAS 570/2019

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia – Milano, promosso nei confronti dell'ARERA da AP Reti Gas (unitamente ad altri primari gestori di servizi di distribuzione gas), per l'annullamento della Delibera 570/2019/R/gas, recante la "regolazione tariffaria dei servizi di distribuzione e misura del gas per il periodo 2020- 2025". La nuova disciplina regolatoria prevede una forte ed ingiustificata riduzione delle voci tariffarie a copertura dei costi operativi riconosciuti ai distributori. Il ricorso è stato depositato in data 25 febbraio 2020.

A seguito di ricorso di Italgas Reti, il Tar Lombardia ha ordinato all'ARERA di esibire i documenti utilizzati per la

determinazione del tasso di remunerazione del capitale investito (parametro beta) e disporre l'accesso in forma anonima ai documenti, contabili e non, trasmessi all' ARERA.

ASCO ENERGY – CONTARINA – PROJECT FINANCING

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, avviato da Asco Energy S.p.A. il 15 dicembre 2019 per l'annullamento del provvedimento con il quale Contarina S.p.A. non ha accettato (ad avviso di Asco Energy S.p.A., in assenza di motivazioni ed in contrasto con la condotta assunta sino al momento della presentazione del progetto) la proposta di project financing presentata per la realizzazione di un impianto per la produzione di biometano dai rifiuti umidi. A fronte dell'ulteriore documentazione acquisita, sono stati proposti motivi aggiunti. Ad oggi non vi sono ulteriori atti processuali.

AGGIUDICAZIONE GARA ATEM "BELLUNO"

Ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, promosso da AP Reti Gas S.p.A. nei riguardi del provvedimento di aggiudicazione ad Italgas Reti della Gara d'Atem di "Belluno", notificato il 29 giugno 2020.

Le motivazioni principali vertono essenzialmente anomalia, dunque sulla concreta sostenibilità dell'offerta di Italgas Reti. Vengono inoltre censurate, in subordine, talune irregolarità proprie della procedura.

A seguito degli esiti degli accessi agli atti svolti in due diversi momenti, sono stati depositati due ricorsi per motivi aggiunti.

A sua volta, Italgas Reti ha proposto ricorso incidentale nei riguardi di AP Reti Gas.

Il ricorso presentato da AP Reti Gas ex art. 116 Codice di Procedura Amministrativa, per ottenere l'accesso alle parti di offerta indicate da Italgas come coperte da segreto, è stato accolto con ordinanza del 16 ottobre 2020.

Rispetto all'impugnativa principale, il 02 settembre 2020, le parti hanno rinunciato alla discussione dell'istanza cautelare sulla base dell'impegno del Comune di non procedere con la stipula del Contratto sino all'esito del contenzioso.

Va segnalato che l'intero iter amministrativo che ha condotto alla gara d'ATEM è stato fatto oggetto di un ricorso giurisdizionale, presentato dai Comuni appartenenti all'Ambito nei riguardi della Stazione Appaltante. I Comuni, in particolare, con l'azione intrapresa, mirano ad azzerare l'intera procedura. Allo stato non sia hanno notizie in merito all'esito di detta impugnativa, che risulta tuttora pendente al TAR Veneto.

CONTENZIOSI CIVILI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 30 settembre 2020 sono pendenti:

RICHIESTA DI RISARCIMENTO DANNI PER INTERRUZIONE DELLA FORNITURA VS AP RETI GAS VICENZA

Un giudizio innanzi al Tribunale di Vicenza, avviato nei riguardi di AP Reti Gas Vicenza per il risarcimento dei danni conseguenti al fermo impianto, per la temporanea interruzione della fornitura (verificatosi in occasione dello svolgimento di attività sulla rete distributiva, affidate all'appaltatore Costruire e Progettare in Lombardia), promosso da Ariston Cavi S.p.A..

La Società, si è regolarmente costituita e, nell'esercizio della manleva negoziale, ha chiamato in causa l'impresa appaltatrice.

La prossima udienza è fissata per il 12 novembre 2020.

Da segnalare che, per il medesimo episodio e per identiche ragioni, è da ritenersi probabile l'avvio di un analogo contenzioso da parte di Microfilm S.R.L..

ASCOPIAVE – CORPO B:

Al fine di ottenere il risarcimento dei danni conseguenti alla rovina della pavimentazione dell'ingresso del "Corpo B" (facente parte della sede di Pieve di Soligo), Ascopiave S.p.A., successivamente ad un procedimento di Accertamento Tecnico Preventivo, ha promosso un giudizio c/o il Tribunale di Treviso (RG 6941/2013) nei confronti di: Bandiera Architetti S.r.l. (Progettisti), Ing. Mario Bertazzon (Direttore lavori) e Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali S.r.l. (Appaltatore).

La richiesta di ristoro si riferisce ad una valorizzazione del danno compresa approssimativamente tra Euro 127 migliaia (stima CTU in sede di accertamento tecnico preventivo) ed Euro 208 migliaia (preventivo Ditta terza).

Tutte le Parti si sono regolarmente costituite.

Il Tribunale, con Provvedimento del 22 dicembre 2014, ha deciso l'integrale rinnovo della CTU. Il "nuovo" CTU ha

quantificato il danno patito da Ascopiave S.p.A. in circa Euro 120 migliaia.

Sulla base delle risultanze della relazione tecnica, il 29 marzo 2016, si è svolto il tentativo di conciliazione giudiziale, fallito essenzialmente perché non vi era accordo sulla ripartizione della somma tra i convenuti.

Con Sentenza n. 2007/2017 il Tribunale ha accolto la domanda di Ascopiave S.p.A., condannando lo Studio di progettazione (F.lli Bandiera), la relativa compagnia assicuratrice (Groupama Assicurazioni) e l'impresa esecutrice (Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali) al risarcimento del danno, quantificato in Euro 208 migliaia circa, oltre al rimborso delle spese processuali (approssimativamente determinate in complessivi Euro 17 migliaia). È stato inoltre sancito il vincolo di solidarietà tra i debitori.

La direzione lavori (con la relativa compagnia assicuratrice, Unipol Sai) è stata, invece, ritenuta estranea al danno, con diritto al ristoro delle spese processuali, quantificate in circa Euro 16 migliaia.

Con due distinti atti, Groupama Assicurazioni e Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali hanno notificato il ricorso in appello avverso la Sentenza di primo grado.

Ascopiave S.p.A. ha provveduto alla costituzione in giudizio nei termini di legge.

Con Provvedimento del 07 giugno 2018 la Corte di Appello (C.d.A.) ha parzialmente accolto la richiesta di sospensiva, limitando la provvisoria esecutività della Sentenza di primo grado all'importo di Euro 150 migliaia, rispetto al quale Ascopiave S.p.A. è legittimata alla prosecuzione dell'azione esecutiva.

I tentativi di recupero forzoso della somma anzidetta, ad oggi espletati, hanno tuttavia avuto esito negativo. All'udienza del 28 giugno 2018, la C.d.A. ha sancito la riunione dei ricorsi.

ACCESSI FORZOSI – SERVIZIO DI DEFAULT

Le società di distribuzione del Gruppo (AP Reti Gas S.p.A., AP Reti Gas Vicenza S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., AP Reti Gas Nord Est S.r.l. ed Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A.), in adempimento dell'obbligo regolamentare in tal senso (con particolare riferimento all'art. 40.2, lett. a del TIVG), agiscono al fine di ottenere l'accesso forzoso in proprietà e poter provvedere alla disalimentazione delle utenze (con misuratore in proprietà privata) servite in regime i Servizio di Default (SDD) morosità. Di prassi si procede ai sensi dell'art. 700 c.p.c. (ma non è esclusa l'eventualità di optare per il ricorso ex art. 703 c.p.c.).

I ricorsi sono rivolti nei confronti dei Clienti finali (o dei fruitori di fatto), o, più di rado, nei riguardi dei proprietari/possessori dell'immobile fornito.

Allo scopo (ed onde adempiere fedelmente alle prescrizioni normative) è stata definita una procedura gestionale che prende avvio con l'attivazione del SDD e termina con la fine (per una delle diverse ipotesi previste) del SDD.

La stessa prevede lo svolgimento di tentativi di chiusura nelle forme ordinarie, il reperimento di informazioni, l'esperimento di verifiche anagrafiche e/o di tentativi di contatto con i Clienti finali coinvolti, la trasmissione di avvisi e diffide e, infine, ove dette iniziative non abbiano esito, l'avvio delle azioni legali, normalmente nella forma del ricorso d'urgenza ex art. 700 c.p.c. (o ex art. 703 c.p.c.).

Lo status delle pratiche (con consumo annuo - ca - > 500 Smc/anno, ovvero quelle per le quali sussiste l'obbligo di provvedere anche con l'azione legale) è il seguente:

  • n. 0 pratiche trasmesse allo Studio legale (in attesa di deposito);
  • n. 9 pratiche depositate (udienze già fissate e/o già oggetto di vaglio);
  • n. 18 pratiche in fase di esecuzione forzata (16 riferire a ricorsi a suo tempo depositati da AcegasApsAmga, distributore al quale è subentrata AP Reti Gas Nord Est S.R.L.);
  • n. 2 pratiche per la quale il ricorso è stato rigettato;
  • n. 1 pratica per la quale, dopo il rigetto del ricorso, è stato respinto anche il conseguente reclamo;
  • n. 25 pratiche in fase di gestione (per le quali potrebbe perciò essere necessario il deposito del ricorso);
  • n. 404 pratiche terminate (in diverse fasi), valore che sale a 511, considerandosi anche le pratiche con ca inferiore a 500 Smc/anno.

Il numero annuo pratiche per le quali si dovrà probabilmente ricorrere all'azione legale, per tutte le società del Gruppo, è stimabile approssimativamente tra 50 e 70 azioni. A partire dal 2014 e fino al 30.09.2020, i costi legali complessivi (compresi i connessi oneri fiscali), riferiti alle pratiche trasmesse agli Studi legali, sono pari a circa Euro 414 migliaia.

Per tali spese la normativa prevede un parziale ristoro tariffario (sino ad un massimo di € 5.000 a pratica).

Rapporti con l'Agenzia delle Entrate

ROBIN TAX

Per quanto riguarda i contenziosi in essere con l'Agenzia delle Entrate si segnala che risultano in corso alcuni ricorsi presso le commissioni tributarie provinciali e regionali e presso la Cassazione relativi al silenzio diniego / diniego espresso delle istanze di rimborso della Robin Tax (addizionale Ires).

Le società coinvolte nei suddetti contenziosi sono le seguenti: Ascopiave, Ap Reti Gas Rovigo, Edigas Esercizio Distribuzione gas, Unigas Distribuzione (fusa in Ascopiave), Asco Energy (ex. Veritas Energia).

Le predette società facenti parte del gruppo Ascopiave a partire dall'anno 2008 sono state assoggettate all'addizionale Ires introdotta dall'articolo 81 DL. 112/2008. Successivamente la Corte Costituzionale nel corso del 2015 ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della suddetta imposta. A seguito di tale sentenza le società hanno richiesto il rimborso dell'imposta indebitamente versata. Avverso il silenzio rifiuto ovvero il diniego espresso sono stati così presentati i vari ricorsi sulla base di una interpretazione retroattiva della suddetta sentenza supportata anche da parere formulato da un avvocato costituzionalista. Dal punto di vista del possibile esito dei ricorsi la situazione è alquanto aleatoria considerato anche il fatto che in caso di accoglimento si genererebbe per l'amministrazione finanziaria un enorme peso finanziario a livello nazionale. Per quanto riguarda i tempi della definizione del contenzioso essi non sono stimabili anche perché sono stati assegnati a diverse commissioni tributarie le quali hanno diverse tempistiche. Attualmente sono stati discussi i soli ricorsi relativi alle società Ascopiave, Edigas Esercizio Distribuzione Gas ed Unigas Distribuzione S.r.l..

Con riferimento ai contenziosi in essere, l'esito del primo grado di giudizio è stato favorevole per l'Agenzia delle Entrate e le società hanno deciso di presentare appello contro la sentenza della commissione tributaria provinciale. Attualmente alcune commissioni tributarie regionali si sono già espresse confermando le sentenze di primo grado (Ascopiave, Edigas Esercizio Distribuzione Gas). Le altre commissioni tributarie, invece, sono ancora in attesa di giudizio. La società ha deciso di proseguire in tutti e 3 gradi di giudizio.

VERIFICA DIREZIONE REGIONALE DEL VENETO

Nel mese di settembre 2019 è iniziato un accesso breve nei confronti delle società Ascopiave S.p.A. ed Ascotrade S.p.A. da parte della Direzione Regionale del Veneto dell'Agenzia delle Entrate in relazione ai settori Ires, Irap e Iva relativamente alle annualità che vanno dal 2013 fino alla data di accesso.

Una prima fase delle attività di verifica si è conclusa in data 29 ottobre 2019 con l'emissione di un Processo Verbale di Constatazione riportante rilievi in merito alle imposte dirette ed indirette correlate alle annualità 2013 e 2014 di Ascotrade S.p.A., società ceduta il 19 dicembre 2019 al Gruppo Hera, per la cui vicenda Ascopiave ha rilasciato una apposita garanzia. In risposta al PVC, la società ha presentato le proprie memorie, a valle delle quali, in data 31 dicembre 2019, è avvenuta l'emissione da parte dell'Agenzia delle Entrate degli avvisi di accertamento a carico di Ascotrade relativo alle materie contestate per gli anni indicati.

Successivamente la società, il 27 febbraio 2020, ha presentato il ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale di Venezia, valutando del tutto legittima la condotta tenuta dalla Società.

Il 29 settembre 2020 la Direzione Regionale del Veneto dell'Agenzia delle Entrate ha emesso nei confronti di Ascotrade S.p.A., nell'ambito della stessa attività di verifica, il Processo Verbale di Constatazione riportante rilievi in merito alle imposte dirette ed indirette correlati alle successive annualità dal 2015 al 2018.

La società con il supporto del consulente fiscale ritiene il rischio come "possibile" o "remoto" e pertanto non ha provveduto ad alcun stanziamento.

Ambiti territoriali

Nel 2011, con l'emanazione di alcuni decreti ministeriali è stato ulteriormente definito il quadro normativo del settore, con particolare riferimento alle gare d'ambito.

In particolare:

  1. con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 19 gennaio 2011, emanato di concerto con il Ministero per i Rapporti con le Regioni e la Coesione Territoriale, sono stati individuati gli Ambiti Territoriali Minimi (ATEM) per lo svolgimento delle gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas, e con successivo Decreto del 18 dicembre 2011 sono stati identificati i comuni appartenenti a ciascun ambito (c.d. Decreti Ambiti);

    1. con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 21 aprile 2011 sono state dettate disposizioni per governare gli effetti sociali connessi ai nuovi affidamenti delle concessioni di distribuzione del gas in attuazione del comma 6, dell'art. 28 del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164 (c.d. Decreto Tutela Occupazionale);
    1. con Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico n. 226 del 12 novembre 2011 è stato approvato il regolamento per i criteri di gara e per la valutazione dell'offerta per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas (c.d. Decreto Criteri).

L'emanazione dei Decreti Ministeriali ha contribuito a dare certezza al contesto competitivo entro il quale gli operatori si muoveranno nei prossimi anni, ponendo le premesse perché il processo di apertura del mercato, avviato con il recepimento delle direttive europee, possa produrre concretamente i benefici auspicati.

Il Gruppo Ascopiave - come peraltro molti altri operatori - ha accolto con sostanziale favore il nuovo quadro regolamentare, ritenendo che possa creare delle opportunità di investimento e di sviluppo importanti per gli operatori qualificati di medie dimensioni, andando nella direzione di una positiva razionalizzazione dell'offerta.

A fine 2013 il Governo ha emanato il D.L. 23.12.2013, n. 145, apportando delle modifiche alle norme che regolano la determinazione del valore di rimborso degli impianti spettante al gestore uscente al termine del c.d. "Periodo Transitorio". Il Decreto è stato convertito, con modifiche, nella Legge n. 9/2014, la quale ha cambiato in misura sostanziale le originarie disposizioni del Decreto.

La legge di conversione del Decreto (Legge n. 9/2014) ha modificato il contenuto dell'articolo 15 del Decreto Legislativo n. 164/2000, prevedendo che, ai titolari degli affidamenti e delle concessioni in essere nel periodo transitorio, è riconosciuto un rimborso a carico del nuovo gestore, calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti nonché per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle linee guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. In ogni caso, dal valore di rimborso sono detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente. Qualora il valore di rimborso risulti maggiore del dieci per cento del valore delle immobilizzazioni nette di località calcolate nella regolazione tariffaria, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, l'ente locale concedente trasmette le relative valutazioni di dettaglio del valore di rimborso all'ARERA, il gas ed il sistema idrico per la verifica prima della pubblicazione del bando di gara.

La Legge n. 9/2014 ha stabilito inoltre che i termini di scadenza previsti dal comma 3 dell'articolo 4 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, siano prorogati di ulteriori quattro mesi e che le date limite di cui all'allegato 1 al regolamento di cui al Decreto del Ministro dello sviluppo economico 12 novembre 2011, n. 226 (c.d. Decreto Criteri), relative agli ambiti ricadenti nel terzo raggruppamento dello stesso allegato 1, nonché i relativi termini di cui all'articolo 3 del medesimo regolamento, siano prorogati di quattro mesi.

In data 6 giugno 2014 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 22 maggio 2014 con cui sono state approvate le "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale" ai sensi dell'articolo 4, comma 6, del D.L n. 69/2013, convertito, con modificazioni dalla L. n. 98/2013 e dell'articolo 1, comma 16, del D.L. n. 145/2013, convertito con modificazioni in L. n. 9/2014. Ai sensi della Legge n. 9/2014 le "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale" definiscono i criteri da applicare per la valorizzazioni dei rimborsi degli impianti ad integrazione di quegli aspetti che non siano già previsti nelle convenzioni o nei contratti e per quanto non sia desumibile dalla volontà delle parti.

Le "Linee Guida" presentano parecchie criticità non solo nel merito delle valorizzazioni conseguenti, ma anche in termini di ambito di applicazione, che il Ministero ha estremamente esteso, al punto di ritenere inefficaci tutti gli

accordi di valorizzazioni degli impianti stipulati tra gestori e Comuni successivamente al 12 febbraio 2012 (data di entrata in vigore del DM 226/2011). Inoltre, le stesse Linee Guida si pongono in contrasto con il disposto dall'art. 5 dello stesso DM 226/2011. Ciò in difformità alla previsione normativa che rimanda all'art. 4, comma 6 del D.L. 69/2013, il quale, a sua volta, fa esplicito richiamo all'art. 5 del DM 226/2011.

In considerazione di detti profili di illegittimità Ascopiave S.p.A. ha impugnato il DM 21 maggio 2014 (quindi delle Linee Guida) dinnanzi alla giurisdizione amministrativa (TAR Lazio). Nell'ambito del predetto giudizio è stata sollevata questione di legittimità costituzionale relativamente all'interpretazione (sostanzialmente retroattiva) della nuova disciplina sulla detrazione dei contributi privati fissata dalla Legge 9/2014.

Successivamente con la Deliberazione 310/2014/R/gas - "Disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione del gas naturale", pubblicata in data 27 giugno 2014, l'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico ha approvato disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione gas, in attuazione di quanto stabilito dall'articolo 1, comma 16, del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modifiche, dalla Legge 21 febbraio 2014, n. 9.

Tale disposizione prevede che l'Ente Locale concedente invii per verifica all'Autorità la documentazione con il calcolo dettagliato del valore di rimborso (VIR), qualora tale valore sia superiore di oltre il 10% rispetto alla RAB di località. L'Autorità effettua le verifiche previste dall'articolo 1, comma 16, del decreto-legge n. 145/13 entro il termine ordinatorio di 90 giorni dalla data di ricevimento della documentazione da parte delle Stazioni appaltanti, garantendo priorità in funzione delle scadenze previste per la pubblicazione dei bandi di gara.

Con la Legge n. 116/2014 del 11 agosto 2014 (conversione con modifiche al decreto legge 24 giugno 2014 n. 91) il legislatore ha previsto una ulteriore proroga dei termini massimi per la pubblicazione dei bandi di gara. Nello specifico per gli ambiti appartenenti al primo raggruppamento di cui allegato 1 del DM 226/2011 il termine massimo è stato posticipato di otto mesi, per gli ambiti appartenenti al secondo, terzo e quarto raggruppamento il termine è stato posticipato di sei mesi ed infine per gli ambiti del quinto e sesto raggruppamento la proroga è di quattro mesi.

Tali proroghe non si applicano invece agli ambiti che, pur ricadendo nei primi sei raggruppamenti, rientrano tra gli ambiti considerati "terremotati" poiché più del 15% dei punti di riconsegna dell'ambito ricade tra i comuni colpiti dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 in accordo a quanto stabilito nell'allegato al Decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 1° giugno 2012.

La medesima legge, apportando una ulteriore modifica all'articolo 15 comma 5 del Decreto Legislativo 2000, ha infine stabilito che il valore di rimborso debba essere calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni o nei contratti, purché questi ultimi siano stati stipulati prima della data di entrata in vigore del DM 12 novembre 2011, n. 226 cioè prima della data del 12 febbraio 2012, con ciò affermando un principio di retroattività dell'applicazione delle Linee Guida, già oggetto di impugnazione nell'ambito del ricorso giurisdizionale presentato contro le Linee Guida.

In data 14 luglio 2015 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico e del Ministro degli Affari Regionali e Autonomie n. 106 del 20 maggio 2015, recante modifiche al decreto 12 novembre 2011 n. 226 concernete i criteri di gara per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas.

Tra le modifiche più significative si segnalano:

    1. le disposizioni concernenti la valorizzazione del rimborso degli impianti da applicarsi nel caso di insussistenza di specifici accordi tra le parti intervenuti prima dell'entrata in vigore del decreto n. 226/2011, che riprendono in larga parte quanto già previsto dalle "Linee Guida".
    1. l'aumento della soglia massima dell'importo dei corrispettivi annui che possono essere offerti in gara agli enti locali, soglia elevata dal precedente 5% della quota parte del vincolo dei ricavi tariffari a copertura dei costi di capitale di località, all'attuale 10%;
    1. la disciplina di alcuni importanti aspetti tecnico-economici relativi agli investimenti di efficienza energetica di offerta, concernenti la valorizzazione degli importi da riconoscere agli enti locali ed il riconoscimento della copertura dei costi al gestore che realizza gli interventi e matura i connessi titoli di efficienza energetica.

Infine, la Legge di conversione del c.d. "Decreto Mille Proroghe" (Legge n. 21 del 25/02/2016) ha previsto un'altra proroga dei termini per la pubblicazione dei bandi di gara. Nello specifico per gli ambiti appartenenti al primo raggruppamento di cui allegato 1 del DM 226/2011 il termine massimo è stato ulteriormente posticipato di 12 mesi; per gli ambiti appartenenti al secondo, 14 mesi; per quelli del terzo, quarto e quinto raggruppamento, 13 mesi; per gli ambiti del sesto e settimo lotto, 9 mesi; 5 mesi per gli ambiti dell'ottavo raggruppamento.

La stessa norma, ha regolamentato le tempistiche degli interventi sostitutivi delle Regioni, o, in ultima istanza, del Mi.SE ed ha abrogato le sanzioni per il ritardo in precedenza previste a carico dei Comuni.

Nel corso del biennio 2015-2016 sono stati pubblicati alcuni bandi di gara per l'affidamento del servizio con procedura d'Ambito. Molti di essi non hanno seguito l'iter previsto dalla normativa, che prevede tra l'altro il preventivo esame da parte dell'Autorità sia dei valori di rimborso degli impianti spettanti ai gestori uscenti, sia dei contenuti complessivi del bando e dei suoi allegati prima della pubblicazione. La maggior parte dei bandi, inoltre, si discosta, anche in modo significativo, dalle indicazioni contenute nei regolamenti ministeriali, anche con riguardo ai criteri di valutazione delle offerte; secondo la regolazione attuale, tali scostamenti dovrebbero essere oggetto di una specifica giustificazione da parte delle Stazioni Appaltanti.

Nella situazione che si va profilando, la standardizzazione del processo di gara previsto dalla normativa sta incontrando delle serie difficoltà ad imporsi, concretizzando il rischio che le procedure possano bloccarsi per l'effetto di un ampio contenzioso.

La legge 4 agosto 2017 n. 124 (Legge annuale per il mercato e la concorrenza) ha introdotto delle novità riguardanti il settore della distribuzione del gas naturale.

In particolare, l'articolo 1, comma 93, modifica le disposizioni dell'articolo 15, comma 5, del decreto legislativo 164/00, esentando gli Enti locali dall'obbligo di invio delle valutazioni di dettaglio all'Autorità qualora sussistano congiuntamente tutti i seguenti presupposti:

  • l'Ente locale concedente possa certificare anche tramite un idoneo soggetto terzo che il valore di rimborso è stato determinato applicando le disposizioni contenute nelle Linee guida 7 aprile 2014;
  • lo scostamento VIR-RAB aggregato d'ambito non superi l'8 per cento;
  • lo scostamento VIR-RAB del singolo Comune non superi il 20 per cento;

L'articolo 1, comma 93 prevede che, nel caso di valore delle immobilizzazioni nette disallineate rispetto alle medie di settore secondo le definizioni dell'Autorità, il valore delle immobilizzazioni nette rilevante ai fini del calcolo dello scostamento sia determinato applicando i criteri di valutazione parametrica definiti dall'Autorità (si veda, a oggi, l'articolo 23, comma 1, della RTDG);

L'articolo 1, comma 94 prevede infine che l'Autorità, con propri provvedimenti, definisca procedure semplificate di valutazione dei bandi di gara, applicabili nei casi in cui tali bandi siano stati redatti in aderenza al bando di gara tipo, al disciplinare tipo e al contratto di servizio tipo, precisando che in ogni caso, la documentazione di gara non possa discostarsi dai punteggi massimi previsti per i criteri e i sub-criteri di gara dagli articoli 13, 14 e 15 del citato decreto 226/11, l se non nei limiti posti dai medesimi articoli con riguardo ad alcuni sub-criteri.

L'Autorità ha dato attuazione alle disposizioni della Legge n. 124/2017 con la deliberazione 905/2017/R/gas del 27 dicembre 2017.

Il Comune di Belluno, stazione appaltante dell'Ambito Territoriale Minimo di Belluno, dopo avere seguito l'iter previsto dalla normativa, ha pubblicato il bando di gara per l'affidamento in concessione del servizio nel dicembre 2016. Nel settembre 2017 la società del Gruppo AP Reti Gas S.p.A. ha partecipato alla gara, presentando la propria offerta.

Gli atti di gara sono stati oggetto di impugnativa da parte di un operatore partecipante alla gara. Con Sentenza n. 886/2017 il TAR Veneto ha respinto il ricorso. Contro la decisione il ricorrente ha proposto appello al Consiglio di Stato, presentando istanza di sospensiva del provvedimento di primo grado. Il Consiglio di Stato, con sentenza pubblicata il 22 gennaio 2019, ha respinto l'appello.

Nel mese di dicembre 2018 il Comune di Schio, stazione appaltante dell'Ambito Territoriale Minimo Vicenza 3 – Valli Astico Leogra e Timonchio ha emanato il bando di gara per l'affidamento in concessione del servizio di distribuzione del gas. Il Gruppo Ascopiave gestisce attualmente il servizio in 28 comuni dell'Ambito, per un totale di circa 80.000 utenze. Le società del Gruppo, AP Reti Gas S.p.A. AP Reti Gas Vicenza S.p.A., titolari di concessioni nell'Ambito, hanno impugnato il bando per irregolarità, presentando ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto. In data 8 maggio 2019 si è tenuta l'udienza di merito, ad oggi non vi sono tuttavia ulteriori evidenze.

Distribuzione dividendi

In data 29 maggio 2020, l'assemblea degli Azionisti ha approvato il bilancio di esercizio e ha deliberato la distribuzione di dividendi ordinari per Euro 0,2133 per azione con stacco della cedola in data 8 giugno 2020, record date il 9 giugno 2020 e pagamento il giorno 10 giugno 2020.

Azioni proprie

Ai sensi dell'art. 40 del D. Lgs 127 comma 2 d), si dà atto che la società alla data del 30 settembre 2020 possiede azioni proprie per un valore pari ad Euro 34.821 migliaia (Euro 26.774 migliaia al 31 dicembre 2019), che risultano contabilizzate a riduzione delle altre riserve come si può riscontrare nel prospetto di movimentazione del Patrimonio Netto.

Si segnala alla data del 30 settembre 2020 Ascopiave S.p.A. deteneva n. 12.439.045 azioni proprie, pari al 5,306% del capitale sociale, per il controvalore sopra indicato.

Evoluzione prevedibile della gestione

Per quanto riguarda l'attività di distribuzione del gas, nel 2020 il Gruppo continuerà ad essere impegnato nella normale gestione e conduzione del servizio e nello svolgimento delle attività propedeutiche alle prossime gare per l'affidamento delle concessioni, che implicano, tra l'altro, l'aggiornamento delle stima dei valori di rimborso degli impianti attualmente gestiti e la loro condivisione con gli enti locali, oltre che la messa a disposizione delle stazioni appaltanti dei dati e informazioni previsti dalla normativa.

La grande maggioranza dei comuni attualmente gestiti appartiene ad Ambiti per i quali sono previsti dei termini massimi di pubblicazione del bando di gara ad oggi scaduti. Solo le stazioni appaltanti degli Ambiti di Vicenza 3 e Vicenza 4 hanno pubblicato il bando, prevedendo la presentazione della domanda di partecipazione rispettivamente in data 31 dicembre 2020 e 31 marzo 2021. Dati i termini necessari per la presentazione delle offerte, la loro valutazione ed aggiudicazione, si ritiene che gli eventuali passaggi di gestione agli eventuali nuovi operatori aggiudicatari potranno concludersi soltanto negli anni successivi.

In merito ai risultati economici, si segnala che nel corso dell'esercizio 2019 l'Autorità ha adottato la nuova regolazione tariffaria per il quinquennio 2020-2025. La nuova disciplina prevede una sensibile riduzione delle componenti di ricavo destinate alla copertura dei costi operativi.

In merito si segnala che il Gruppo ha presentato ricorso presso il Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia – Milano unitamente ad altri primari gestori di servizi di distribuzione. Per quanto concerne gli obblighi di efficienza energetica è presumibile che il margine economico conseguibile nell'esercizio 2020 risulti in linea rispetto a quello realizzato nell'esercizio 2019, per effetto dei regolamenti vigenti che vanno a calmierare prezzi di acquisto dei titoli e contributi erogati.

Relativamente agli effetti dell'emergenza sanitaria causata dal virus Covid 19, alla luce della focalizzazione del Gruppo Ascopiave nel business della distribuzione si sono registrati impatti limitati sulla redditività dei primi nove mesi del 2020 e, avendo superato la fase più intensa dell'emergenza, si prevedono al momento riflessi poco significativi anche sulla redditività futura, essendo previsti adeguati meccanismi di copertura del rischio credito nel Codice di Rete, che disciplina l'attività dei distributori. Nonostante nell'ambito in cui opera il Gruppo l'emergenza presenti un minor grado di criticità, il management ha continuato a monitorare l'andamento della pandemia sia a livello nazionale che internazionale per poter fronteggiare tempestivamente l'andamento della situazione emergenziale che, dopo un rallentamento nella stagione estiva, ha evidenziato una nuova significativa accelerazione nel mese di ottobre evidenziando un aumento considerevole degli indici di contagio in tutto il territorio nazionale.

Per quanto riguarda l'attività di vendita del gas ed energia elettrica, Ascopiave conseguirà i benefici del consolidamento della propria quota del risultato della partecipazione di minoranza detenuta in Estenergy e dei dividendi distribuiti da Hera Comm, società entrambe controllate dal Gruppo Hera. Ascopiave detiene delle opzioni di vendita su tali partecipazioni e non è esclusa l'eventualità che esse possano essere esercitate, in tutto o in parte, con un conseguente impatto sui risultati economici e sulla struttura finanziaria del Gruppo.

Si precisa che i risultati effettivi del 2020 potranno differire rispetto a quelli sopra indicativamente prospettati in relazione a diversi fattori tra cui: le condizioni macroeconomiche generali, l'impatto delle regolamentazioni in campo energetico ed in materia ambientale, l'evoluzione dell'emergenza sanitaria in corso, il successo nello sviluppo e nell'applicazione di nuove tecnologie, cambiamenti nelle aspettative degli stakeholder e altri cambiamenti nelle condizioni di business.

Evoluzione emergenza COVID 19

Nei mesi di febbraio-marzo 2020 si è manifestata concretamente l'emergenza sanitaria causata dal Covid-19 che ha coinvolto l'intero territorio ove opera il Gruppo Ascopiave e che ha comportato una revisione integrale dell'organizzazione del lavoro per adottare tutte le misure di prevenzione necessarie per mettere in sicurezza i dipendenti e dare continuità operativa a tutte le società del Gruppo.

Dopo il primo caso di contagio in Italia, avvenuto il 21 febbraio, a cui ha fatto seguito una riunione urgente del Consiglio dei Ministri il 23 Febbraio per un primo importante intervento governativo, nella stessa giornata di domenica 23 febbraio nella sede del Gruppo Ascopiave a Pieve di Soligo, su sollecitazione e direzione del Presidente Dott. Nicola Cecconato, si è costituita, e si è riunita, un'apposita Unità di Crisi per la gestione dell'emergenza, composta da: Roberto Zava (Direttore HR e Coordinatore Operativo dell'Unità di Crisi), Antonio Vendraminelli (Direttore SBU Distribuzione), Alberto Tomasoni (RSPP), Romeo Ghizzo (IT), Luisa Bedin (Patrimonio), Gabriele Kaserer (Organizzazione), Manlio Boscheratto (Personale).

Il compito affidato all'Unità di Crisi è stato quello di fornire indicazioni operative finalizzate a supportare l'attività delle aziende del Gruppo garantendo tutte le misure necessarie per la tutela della salute dei lavoratori.

Sotto il profilo dell'informazione sono state fatte affiggere all'ingresso e nei luoghi maggiormente visibili dei locali aziendali, apposite locandine informative riguardanti una serie di obblighi a carico del lavoratore, di visitatori o ospiti, ed è stata data costante comunicazione via mail a tutti i dipendenti.

L'azienda ha assicurato la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni. Ha anche spinto al massimo sulla diffusione delle precauzioni igieniche personali, mettendo a disposizione dei lavoratori idonei mezzi detergenti per la frequente pulizia delle mani. Inoltre si è dotata ed ha fatto utilizzare a ciascun lavoratore sia le mascherine come dispositivi di protezione delle vie respiratorie che i DPI, dispositivi di protezione individuale (mascherine, guanti, occhiali, tute, cuffie, camici, ecc…) con una tipologia corrispondente alle indicazioni dall'Autorità sanitaria.

L'attenzione si è dal principio concentrata su una sede operativa in Lombardia (provincia di Bergamo), prima Regione ad adottare importanti provvedimenti restrittivi in alcune aree, per poi estendersi a tutte le sedi. In tal senso è stato monitorato costantemente l'evolversi degli eventi, individuando velocemente le più appropriate misure a sostegno dei lavoratori, della sicurezza e dei servizi, assicurando un'informazione continuativa a tutti i dipendenti e garantendo comunque sempre la continuità del servizio.

L'Unità di Crisi fin da subito ha operato favorendo la messa in atto di tutte le misure precauzionali promulgate dalle Autorità per evitare contatti tra le persone e dando ampia diffusione nelle sedi aziendali a tutte le indicazioni emanate, sia per il distanziamento sociale che per l'igiene personale. Si è proceduto a dar corso alle procedure per fronteggiare l'emergenza, per la tutela e la salute dei dipendenti e per il contrasto alla diffusione del virus nelle diverse sedi attraverso:

  • adozione di tutti i protocolli di sicurezza,
  • affissione dei decaloghi comportamentali emanati dal Ministero e dall'Istituto superiore di sanità e loro diffusione a tutti i lavoratori tramite apposite comunicazioni,
  • trasmissione a tutti i dipendenti di comunicazioni, ordinanze e dei DPCM,
  • attuazione di misure di scaglionamento e distanziamento del personale negli uffici e nei luoghi comuni,
  • attivazione di una turnazione di accesso nei locali mensa con disposizione tavoli e sedie nel rispetto delle distanze, per un primo periodo, successivamente il servizio mensa è stato sospeso,
  • riduzione al minimo degli incontri tra persone e utilizzo di audio-conferenze o videoconferenze,
  • annullamento di incontri con esterni, consulenti e collaboratori ed esclusa la loro presenza in sede,
  • riduzione di tutte le trasferte e gli spostamenti di lavoro,
  • revisione dei criteri di accesso presso le sedi del Gruppo, tanto che gli ingressi sono stati chiusi e l'accesso è stato limitato ai soli corrieri per consegne per il magazzino merci, rispettando i protocolli;
  • riprogrammazione dell'operatività per tutte le aree, tecniche, amministrative e di segreteria,
  • rafforzamento dei servizi di pulizia,
  • l'utilizzo, ove possibile, della modalità di lavoro agile con implementazione delle dotazioni tecnologiche,
  • l'utilizzo delle ferie o altre possibilità date dagli strumenti di contrattazione collettiva,
  • aumento degli acquisti di materiale per l'igiene personale, distribuiti nelle varie aree, e per le pulizie degli ambienti,

incremento delle di scorte di DPI,

attuazione di più sanificazioni dei locali.

Inoltre nel rispetto di quanto stabilito dall'art. 13 del protocollo firmato in data 15 marzo 2020 tra Governo e parti sociali, in data 17 marzo, a seguito di un'intesa con le rappresentanze aziendali interne, si è provveduto alla costituzione di un Comitato c.d. Centrale, cioè riguardante il Gruppo Ascopiave nel suo insieme, con il compito principale di valutare il "protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid-19 negli ambienti di lavoro", e poi di stabilire gli interventi necessari in considerazione dell'attività e della presenza del Gruppo Ascopiave nel suo complesso, Comitato composto da 8 persone (4 rappresentanti l'Azienda, 4 rappresentanti le parti sindacali interne), e alla convocazione di 4 Comitati c.d. Zonali, relativi alle aziende AP Reti Gas Nord Est, AP Reti Gas Vicenza, AP Reti Gas Rovigo e Edigas, con l'identico compito del Comitato Centrale ma relativo alle singole sedi, composto da 2/3 rappresentanti nominati dall'Azienda e 2/3 dalle rappresentanze sindacali.

Per quanto riguarda le funzioni della Distribuzione, è stato avviato un esercizio di riprogrammazione dell'operatività e sono state via via ridotte al minimo le attività procrastinabili. In particolare sono stati progressivamente sospesi tutti i cantieri e le mansioni operative non direttamente legate alla sicurezza e alla continuità del servizio; sono rimasti garantiti quindi tutti i servizi essenziali, in particolare il pronto intervento, la sorveglianza degli impianti e le operazioni volte a garantire la fruizione del servizio, come attivazioni e riattivazioni di clienti finali e la realizzazione di allacciamenti connessi alla attivazione di forniture, di concerto con il medico competente sono stati analizzati i rischi derivanti dalla possibile presenza di persone contagiate o in quarantena, e sono state individuate le corrette precauzioni da adottare, che prevedono l'utilizzo di appositi dispositivi di protezione individuale, distribuiti a tutto il personale operativo.

In generale la continuità dell'azienda è stata garantita in tutte le società, nonostante sia stato favorito in tutti i modi l'esodo dalle sedi lavorative. Presso gli uffici e le postazioni occupazionali è stata pianificata la presenza di personale esclusivamente previa autorizzazione del proprio responsabile e solamente per motivi indifferibili. In totale l'allontanamento ha coinvolto oltre il 95% dei dipendenti della sede di Pieve di Soligo (solitamente presenti intorno alle 200 unità), in percentuale uguale o anche superiore in altre sedi, attraverso le formule del ricorso al lavoro dal proprio domicilio per gli amministrativi o alla disposizione di non far intervenire in sede il personale operativo esterno della distribuzione, piuttosto che per ferie, permessi o altri istituti.

Gli incontri del Comitato Centrale e dei Comitati Zonali si sono svolti regolarmente con discussioni che hanno riguardato non soltanto gli aspetti relativi alla sicurezza aziendale ed alla tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, con aggiornamenti su arrivi e distribuzione dei dispositivi di protezione individuali, ma hanno spaziato anche su questioni di carattere generale in quanto dai rappresentanti dell'azienda è stato evidenziato e posto in discussione un naturale calo di attività, specialmente per alcune funzioni, e quindi la necessità di ricorrere agli strumenti ed agli istituti contrattuali previsti dalle disposizioni (smart working, rimodulazione dei livelli produttivi, piani di turnazione, riprogrammazione, ricorso a ferie, ferie arretrate, permessi, rol) finalizzati a consentire l'astensione dal lavoro senza la perdita della retribuzione. Dagli incontri non sono emerse manchevolezze nel rispetto delle ordinanze emanate.

E' stata appositamente costituita in accordo con le OOSS, per evitare il ricorso agli ammortizzatori sociali e sostenere i dipendenti in negativo di ferie ma attualmente inattivi, una "Banca Ore Solidale" che ha visto la partecipazione del Gruppo Ascopiave di una contribuzione di 480 giornate lavorative, che hanno permesso di costituire il fondo per avviare l'iniziativa, al quale è seguito, per chiudere un accordo sindacale che altrimenti si stava arenando su una questione particolare relativa al riconoscimento maggiorato del lavoro straordinario da parte dei dipendenti per il recupero delle ore in seguito all'emergenza, un intervento diretto da parte del Presidente Cecconato ed una partecipazione massiccia dei dipendenti che ha oltrepassato le 600 giornate di ferie donate; in tal modo l'offerta di giornate a disposizione ha superato la domanda attestandosi ad oltre 1.100 giornate.

Complessivamente alla data del 30 Settembre risultavano convocate e regolarmente svolte, tra ufficiali ed ufficiose, oltre una quindicina di riunioni del Comitato Centrale, mentre le comunicazioni al personale dipendente di tutto il Gruppo Ascopiave sul tema dell'emergenza, sempre alla stessa data, risultavano essere state un totale di 35 a dimostrazione di una continua, completa e capillare informazione.

La prima fase dell'emergenza per l'azienda si è conclusa il 18 maggio quando è stato coordinato un lento e programmato rientro di quasi tutte (circa l'85-90%) le unità lavorative, ad eccezione delle categorie per cui i DPCM hanno previsto l'assenza dal luogo di lavoro o nel caso di genitori con figli minori di 14 anni per cui è stata prevista la possibilità su richiesta dello smart working fino al 31 luglio (e prorogati a seguito della pubblicazione del DL 83 del 30 luglio 2020), con l'obbligo di rispetto di un rigido protocollo che prevede tutta una serie di responsabilizzazioni da

parte dei dipendenti prima di poter accedere alla sede compresa, prima di partire dalla propria abitazione, la misurazione della temperatura corporea in modo da evitare l'accesso a qualsiasi persona con temperatura superiore a 37,5°.

La gestione della prima fase ha permesso un'organizzazione in sicurezza della seconda fase, quella dei rientri e della "quasi" normalizzazione, anche con il mantenimento di un costante canale di comunicazione con i dipendenti sia per notiziarli dei continui mutamenti normativi che per invitarli costantemente all'osservanza di tutte le norme preventive per evitare contagi. L'esperienza dell'emergenza ha permesso di capire come le decisioni debbano essere prese rapidamente, specie nei luoghi di lavoro, perché lo scenario può risultare compromesso se non si interviene al minimo segnale di allarme.

Il Gruppo Ascopiave non ha registrato, al 30 settembre 2020, alcun caso di positività tra i propri dipendenti.

Successivamente però, a seguito della riapertura delle scuole e all'incremento dell'utilizzo dei mezzi di trasporto, su tutto il territorio nazionale si è assistito ad una impennata di contagi e vi è stato un aumento sempre più consistente anche di dipendenti del Gruppo Ascopiave sottoposti a test sierologici o tamponi molecolari (rino-faringei) e coinvolti in situazioni di isolamento domiciliare, per cui l'azienda, sentito il Presidente Dott. Cecconato, dal 21 ottobre ha stabilito di passare alla fase tre, meno rigida rispetto alla fase uno ma comunque improntata ad una riprogrammazione, con il coinvolgimento di dirigenti e capi funzione, di tutta l'attività lavorativa, garantendo un presidio nelle sedi ma utilizzando largamente il lavoro da remoto, per le mansioni e i compiti che possono essere svolti a distanza, ed una frequentazione delle sedi limitata al necessario. Dal punto di vista statistico, al 31 ottobre 2020, la positività al Virus è stata riscontrata in 7 dipendenti del Gruppo Ascopiave: 5 di AP Reti Gas, 1 di Ascopiave, 1 di Edigas; nessuno tra questi è stato ospedalizzato e tutti hanno seguito la profilassi prevista dai protocolli sanitari. I locali frequentati dai dipendenti sono stati sanificati secondo le procedure.

Obiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi

Rischio credito e rischio liquidità

Segnaliamo che i principali strumenti finanziari in uso presso il Gruppo sono rappresentati dalle disponibilità liquide, dall'indebitamento bancario e da altre forme di finanziamento.

Si ritiene che il Gruppo non sia esposto ad un rischio credito superiore alla media di settore, considerando che presta i propri servizi di business ad un numero limitato di operatori del settore del gas, le cui regole per l'accesso ai servizi offerti sono stabilite dalla Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente e sono previste nei codici di Rete, che dettano clausole contrattuali che riducono i rischi di inadempienza da parte dei clienti. Nei Codici è previsto, in particolare, il rilascio di idonee garanzie a parziale copertura delle obbligazioni assunte qualora il cliente non sia in possesso di un rating creditizio rilasciato da primari organismi internazionali.

A presidio di residuali rischi possibili su crediti risulta comunque stanziato un fondo svalutazione crediti che al termine del periodo risulta pari a circa il 6,04% (2,67% al 31 dicembre 2019) dell'ammontare lordo dei crediti verso terzi per fatture emesse. Le operazioni commerciali significative avvengono in Italia.

Relativamente alla gestione finanziaria della società, gli amministratori valutano la generazione di liquidità, derivante dalla gestione, congrua a coprire le sue esigenze.

Rischi relativi alle gare per l'assegnazione delle nuove concessioni di distribuzione del gas naturale

Alla data del 30 settembre 2020 il Gruppo Ascopiave detiene 268 concessioni di distribuzione di gas naturale (268 al 31 dicembre 2019). In base a quanto stabilito dalla vigente normativa applicabile alle concessioni di cui è titolare, le gare per i nuovi affidamenti del servizio di distribuzione del gas saranno bandite non più per singolo Comune, ma esclusivamente per gli ambiti territoriali determinati con i Decreti Ministeriali del 19 gennaio 2011 e del 18 ottobre 2011, e secondo le scadenze temporali indicate nell'Allegato 1 al Decreto Ministeriale sui criteri di gara e di valutazione delle offerte, emanato il 12 novembre 2011, come successivamente modificate. Con il progressivo svolgimento delle gare, il Gruppo potrebbe non aggiudicarsi la titolarità di una o più delle nuove concessioni, oppure potrebbe aggiudicarsele a condizioni meno favorevoli di quelle attuali, con possibili impatti negativi sull'attività operativa e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria, fermo restando, nel caso di mancata aggiudicazione, relativamente ai Comuni attualmente gestiti dall'impresa, l'incasso del valore di rimborso previsto a favore del gestore uscente.

Rischi relativi alla quantificazione del rimborso a carico del nuovo gestore

Con riguardo alle concessioni di distribuzione del gas relativamente alle quali il Gruppo è anche proprietario delle reti e degli impianti, la Legge n. 9 / 2014 stabilisce che il rimborso riconosciuto a carico del gestore entrante sia calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti nonché per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle linee guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. In ogni caso, dal valore di rimborso sono detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente. Inoltre, qualora il valore di rimborso risulti maggiore del dieci per cento del valore delle immobilizzazioni nette di località calcolate nella regolazione tariffaria, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, l'ente locale concedente trasmette le relative valutazioni di dettaglio del valore di rimborso all'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente per la verifica prima della pubblicazione del bando di gara.

Il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 12 novembre 2011 n. 266 stabilisce che il gestore subentrante acquisisce la proprietà dell'impianto con il pagamento del valore di rimborso al gestore uscente, ad eccezione delle eventuali porzioni di impianto di proprietà comunale.

A regime, cioè nei periodi successivi al primo, il rimborso al gestore uscente sarà comunque pari al valore delle immobilizzazioni nette di località, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, calcolato con riferimento ai criteri usati dall'Autorità per determinare le tariffe di distribuzione (RAB). Sul punto si segnala che l'Autorità è intervenuta con la Deliberazione 367/2014/R/gas, prevedendo che, il valore di rimborso, di cui all'articolo 14, comma 8, del decreto legislativo n. 164/00, al termine del primo periodo di affidamento d'ambito venga determinato come somma di: a) valore residuo dello stock esistente a inizio periodo di

affidamento, valutato per tutti i cespiti soggetti a trasferimento a titolo oneroso al gestore entrante nel secondo periodo di affidamento in funzione del valore di rimborso, di cui all'articolo 5 del decreto 226/11, riconosciuto al gestore uscente in sede di primo affidamento per ambito, tenendo conto degli ammortamenti e delle dismissioni riconosciute ai fini tariffari nel periodo di affidamento; b) valore residuo dei nuovi investimenti realizzati nel periodo di affidamento ed esistenti a fine periodo, valutati sulla base del criterio del costo storico rivalutato per il periodo in cui gli investimenti sono riconosciuti a consuntivo, come previsto dall'Articolo 56 della Regolazione delle tariffe dei servizi di distribuzione e misura del gas (RTDG), e come media tra il valore netto determinato sulla base del criterio del costo storico rivalutato e il valore netto determinato sulla base delle metodologie di valutazione a costi standard, secondo quanto previsto dal comma 3.1 della deliberazione 573/2013/R/GAS, per il periodo successivo.

RISCHI OPERATIVI

Ascopiave presidia i processi e le attività aziendali, nel rispetto della salute e sicurezza dei lavoratori, della salvaguardia dell'ambiente, della qualità e del risparmio energetico nei servizi offerti e anticorruzione.

Rischi di malfunzionamento e/o interruzione del servizio di distribuzione

Eventi imprevisti accidentali quali incidenti, guasti di apparecchiature o sistemi di controllo, calo di resa degli impianti ed eventi eccezionali come esplosioni, incendi, o altri eventi simili, determinano dei rischi di malfunzionamento dell'infrastruttura sino alla possibile imprevista interruzione del servizio di distribuzione. Tali eventi potrebbero determinare una riduzione dei ricavi ed arrecare rilevanti danni a persone, cose o all'ambiente. Il Gruppo ha stipulato specifici contratti assicurativi a copertura dei rischi descritti. Nonostante le linee assicurative attivate risultino in linea con le migliori policy, potrebbero risultare insufficienti a fronteggiare tutte le perdite che il Gruppo potrebbe subire a causa di possibili incrementi di spesa e/o di risarcimenti da erogare.

Rischi connessi alla tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza

Il Gruppo svolge la propria attività nel rispetto della normativa Italiana e dell'Unione Europea in materia di tutela dell'ambiente, osservando le leggi che normano e regolamentano in materia di ambiente e sicurezza. Nonostante l'attenzione recata a tale materia non può escludersi con certezza che il Gruppo possa incorrere in costi o responsabilità anche di entità significativa. Sono, infatti, difficilmente prevedibili le ripercussioni economico finanziarie di eventuali pregressi danni ambientali, anche in considerazione dei possibili effetti di nuove disposizioni legislative e regolamentari per la tutela dell'ambiente, dell'impatto di eventuali innovazioni tecnologiche per il risanamento ambientale, della possibilità dell'insorgere di controversie e della difficoltà di determinarne le eventuali conseguenze, anche in relazione alla responsabilità di altri soggetti. il Gruppo è impegnata in attività di bonifica di siti contaminati sostanzialmente per effetto dell'attività di rimozione e smaltimento rifiuti (prevalentemente per demolizione di strutture impiantistiche obsolete).

Rischio connesso all'installazione degli Smart Meter

Il Gruppo ha avviato da anni un piano di sostituzione di misuratori tradizionali con smart meter, che ha interessato in primis i contatori di classe superiore a G6 e successivamente anche quelli di classe inferiore. I nuovi misuratori teleletti rappresentavano nella prima fase di sostituzione una tecnologia ancora in fase di evoluzione. Le caratteristiche costruttive fissate dall'Autorità hanno comportato per i produttori la necessità di progettare e realizzare in tempi coerenti con gli obblighi fissati da ARERA un prodotto dedicato unicamente al mercato italiano. Peraltro si segnala la completa disponibilità solo dal 2015 della normativa tecnica di riferimento elaborata dal CIG (Comitato Italiano Gas, ente normatore affiliato all'UNI). Il Gruppo ha avviato l'installazione di tali apparecchi secondo le tempistiche definite dall'ARERA (solo la società del Gruppo AP Reti Gas Nord Est risulta in ritardo con il programma previsto); pertanto sussiste il rischio che si presentino livelli di malfunzionamento superiori alle performance storiche registrate per i contatori tradizionali e che si generino per la società maggiori oneri di manutenzione.

Rischi connessi ai titoli di efficienza energetica

L'art. 16.4 del D.Lgs. n. 164/2000 prevede che le imprese di distribuzione di gas naturale perseguano degli obiettivi di risparmio energetico negli utilizzi finali e nello sviluppo delle fonti rinnovabili; a fronte dei risultati raggiunti, ai distributori sono assegnati i cosiddetti Titoli di Efficienza Energetica, il cui annullamento comporta un rimborso da

parte della Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali finanziato mediante i fondi costituiti attraverso la componente RE (Risparmio Energetico) delle tariffe di distribuzione. L'ARERA determina gli obiettivi specifici di risparmio energetico in capo ai distributori di energia elettrica e di gas naturale tenedo conto dei quantitativi nazionali annui di risparmio che devono essere perseguiti attraverso il meccanismo dei certificati bianchi. Esiste un potenziale rischio di perdita economica in capo al Gruppo dovuto all'eventuale differenza negativa tra il valore medio di acquisto dei titoli e il contributo tariffario riconosciuto e/o all'eventuale mancato raggiungimento degli obiettivi assegnati.

Rischio legato all'esecuzione del piano di investimenti previsto dalle concessioni

Le concessioni di distribuzione del gas naturale prevedono impegni in capo al concessionario, tra cui impegni correlati agli investimenti da realizzarsi nel costo del periodo di perdurata della concessione. Non si può escludere che, anche per ritardi nell'ottenimento di autorizzazioni e permessi, tali investimenti siano realizzati oltre i termini temporali previsti, con il rischio che insorgano oneri a carico del Gruppo.

Rischio regolatorio

Il Gruppo svolge la propria attività in un settore regolato. Le direttive e i provvedimenti normativi emanati in materia dall'Unione Europea e dal Governo Italiano, le decisioni dell'ARERA e più in generale la modifica del contesto normativo di riferimento possono avere un impatto sull'operatività, i risultati economici e l'equilibrio finanziario del Gruppo.

Particolare importanza assume l'evoluzione dei criteri per la determinazione delle tariffe di riferimento. Non si possono escludere futuri cambiamenti nelle normative adottate dall'Unione Europea o a livello nazionale che potrebbero avere ripercussioni impreviste sul quadro normativo di riferimento e, di conseguenza, sull'attività e sui risultati del Gruppo.

Rischio legale e di non conformità

Il rischio legale e di non conformità consiste nel mancato rispetto, in tutto o in parte, delle norme a livello Europeo, nazionale, regionale e locale cui il Gruppo deve attenersi nello svolgimento delle proprie attività. La violazione delle norme può comportare sanzioni penali, civili e/o amministrative nonché danni patrimoniali, economici e/o reputazionali. Con riferimento a specifiche fattispecie, tra l'altro, la violazione della normativa a protezione della salute e sicurezza dei lavoratori e dell'ambiente e la violazione delle norme per la lotta alla corruzione, può comportare sanzioni, anche rilevanti, a carico del Gruppo in base alla normativa sulla responsabilità amministrativa degli enti (D. Lgs. n. 231/01).

Altre informazioni

Stagionalità dell'attività

Con la sottoscrizione dell'accordo di partnership con il Gruppo Hera, perfezionato il 19 dicembre 2019 con la cessione delle società di vendita, l'attività del Gruppo Ascopiave non risente in modo significativo della stagionalità. Il business della distribuzione del gas naturale è infatti meno influenzato dall'andamento termico registrato nel corso dell'anno, a meno di alcune voci di modesta entità.

Il Gruppo risulta esposto agli effetti della stagionalità in relazione alle partecipazioni in imprese collegate che saranno valutate con il metodo del patrimonio netto e che sono significativamente esposte alla stagionalità operando nel settore della vendita del gas naturale. Il consumo di gas varia in modo considerevole su base stagionale, con una maggiore richiesta nel periodo invernale in relazione ai maggiori consumi per uso riscaldamento. La stagionalità influenza l'andamento dei ricavi di vendita di gas e dei costi di approvvigionamento, mentre gli altri costi di gestione sono fissi e sostenuti dal Gruppo in modo omogeneo nel corso dell'anno. Pertanto, i dati e le informazioni contenute nei prospetti contabili intermedi non consentono di trarre immediatamente indicazioni rappresentative dell'andamento complessivo dell'anno.

Commento ai risultati economico finanziari dei primi nove mesi dell'esercizio 2020

Indicatori di performance

Ai sensi di quanto stabilito dalla comunicazione Consob DEM 6064293 del 28 luglio 2006 e dalla raccomandazione CESR/05-178b sugli indicatori alternativi di performance, si segnala che il Gruppo ritiene utili ai fini del monitoraggio del proprio business, oltre ai normali indicatori di performance stabiliti dai Principi contabili internazionali IAS/IFRS, anche altri indicatori di performance che, ancorché non specificamente statuiti dai sopraccitati principi, rivestono particolare rilevanza. In particolare si segnalano i seguenti indicatori:

  • Margine operativo lordo (Ebitda): viene definito dal Gruppo come il risultato prima di ammortamenti, svalutazione crediti, gestione finanziaria ed imposte.
  • Risultato operativo: tale indicatore è previsto anche dai principi contabili di riferimento ed è definito come il margine operativo (Ebit) meno il saldo dei costi e proventi non ricorrenti. Si segnala che tale ultima voce include le sopravvenienze attive e passive, le plusvalenze e minusvalenze per alienazione cespiti, rimborsi assicurativi, contributi e altre componenti positive e negative di minore rilevanza.
  • Ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas: viene definito dal Gruppo come l'ammontare dei ricavi realizzati dalle società di distribuzione del Gruppo per l'applicazione delle tariffe di distribuzione e misura del gas naturale ai propri clienti finali, al netto degli importi di perequazione gestiti dalla Cassa per i Servizi energetici e Ambientali.

Andamento della gestione - I principali indicatori operativi

Primi nove mesi
DISTRIBUZIONE DI GAS NATURALE 2020 2019 Var. %
Società consolidate integralmente
Numero di concessioni 268 228 40 17,5%
Lunghezza della rete di distribuzione (km) 12.888 10.426 2.462 23,6%
Numero di PDR 775.986 586.979 189.007 32,2%
Volumi di gas distribuiti (smc/mln) 948,2 713,4 234,8 32,9%
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto
Numero di concessioni 0 0 0 n.a.
Lunghezza della rete di distribuzione (km) 0 0 0 n.a.
Numero di PDR 0 0 0 n.a.
Volumi di gas distribuiti (smc/mln) 0,0 87,1 -87,1 -100,0%
Gruppo Ascopiave*
Numero di concessioni 268 228 40 17,5%
Lunghezza della rete di distribuzione (km) 12.888 10.426 2.462 23,6%
Numero di PDR 775.986 586.979 189.007 32,2%
Volumi di gas distribuiti (smc/mln) 948,2 756,0 192,2 25,4%

Nel seguito si commenta l'andamento dei principali indicatori operativi dell'attività del Gruppo.

Si precisa che il valore di ciascun indicatore è ottenuto sommando i valori degli indicatori di ciascuna società consolidata, ponderando preventivamente i dati delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per la quota di partecipazione del Gruppo.

Per quanto concerne l'attività di distribuzione del gas, nei primi nove mesi dell'esercizio 2020 i volumi erogati attraverso le reti gestite dalle società del Gruppo consolidate al 100% sono stati 948,2 milioni di metri cubi, in crescita del 32,9% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, variazione principalmente influenzata dal consolidamento integrale della società Unigas Distribuzione S.r.l. a partire dal 1° luglio 2019 e dall'ingresso nell'area di consolidamento della società Ap Reti Gas Nord-Est S.r.l..

Al 30 settembre 2020 il numero di punti di riconsegna (PDR) gestiti dalle società consolidate al 100% è pari a 776,0 migliaia e registra un incremento pari a 189,0 mila unità rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, principalmente spiegato dall'ingresso nel perimetro di consolidamento della società Ap Reti Gas Nord-Est S.r.l..

Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo

I dati economici in comparazione, riferiti ai primi nove mesi dell'esercizio 2019, sono stati oggetto di riesposizione in ottemperanza ad IFRS 5. I risultati conseguiti nel medesimo periodo dell'esercizio dalle società oggetto della partnership con il Gruppo Hera sono state isolate nella voce "Risultato delle attività cessate/in dismissione" del conto economico.

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2020 % dei ricavi 2019 % dei ricavi
Ricavi 129.347 100,0% 90.017 100,0%
Costi operativi 84.229 65,1% 59.557 66,2%
Margine operativo lordo 45.118 34,9% 30.460 33,8%
Ammortamenti e svalutazioni 25.105 19,4% 17.412 19,3%
Accantonamento rischi su crediti 0,0% 0 0,0%
Risultato operativo 20.014 15,5% 13.048 14,5%
Proventi finanziari 3.554 2,7% 107 0,1%
Oneri finanziari 1.256 1,0% 878 1,0%
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con
il metodo del patrimonio netto 11.250 8,7% 648 0,7%
Utile ante imposte 33.562 25,9% 12.926 14,4%
Imposte del periodo 4.756 3,7% 4.797 5,3%
Utile/perdita del periodo del gruppo 28.805 22,3% 8.129 9,0%
Risultato netto da attività cessate/in dismissione (0) 0,0% 30.109 33,4%
Utile/perdita del periodo 28.805 22,3% 38.238 42,5%
Risultato del periodo del Gruppo 28.805 22,3% 36.415 40,5%
Risultato del periodo di Terzi 0 0,0% 1.823 2,0%

Ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si precisa che gli indicatori alternativi di Performance sono definiti al paragrafo "Indicatori di performance" del presente documento.

Nei primi nove mesi dell'esercizio 2020 il Gruppo ha realizzato ricavi per Euro 129.347 migliaia, in crescita del 43,7% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La tabella seguente riporta il dettaglio dei ricavi.

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2020 2019
Ricavi da trasporto del gas 82.672 58.617
Ricavi per servizi di allacciamento 403 268
Ricavi da servizi di fornitura calore (0) 6
Ricavi da servizi di distribuzione 2.884 3.427
Ricavi da servizi generali a società del Gruppo 6.065 5.431
Ricavi per contributi ARERA 35.884 21.032
Altri ricavi 1.308 1.235
Ricavi 129.347 90.017

La crescita del fatturato è principalmente determinata dall'ampliamento del perimetro di consolidamento per il consolidamento integrale della società AP Reti Gas Nord Est S.r.l. e per effetto della fusione per incorporazione della società Unigas Distribuzione S.r.l. consolidata con il metodo del patrimonio netto sino al 30 giugno 2019.

I ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas (che passano da Euro 58.174 migliaia ad Euro 81.555 migliaia) evidenziano una variazione positiva pari ad Euro 23.381 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, principalmente per effetto dell'ampliamento del perimetro di consolidamento.

I ricavi da titoli di efficienza energetica (che passano da Euro 21.032 migliaia ad Euro 35.884 migliaia) evidenziano una variazione positiva pari ad Euro 14.852 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, anch'essi principalmente spiegati dall'ampliamento del perimetro.

Il risultato operativo dei primi nove mesi dell'esercizio 2020 ammonta ad Euro 20.014 migliaia, registrando un incremento di Euro 6.965 migliaia (+53,4%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il maggior risultato è dovuto ai seguenti fattori:

  • incremento dei ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas per Euro 23.381 migliaia;
  • minor margine sui titoli di efficienza energetica per Euro 161 migliaia;
  • variazione negativa delle altre voci di costo e ricavo per Euro 16.255 migliaia.

La variazione negativa delle altre voci di costo e ricavo, pari ad Euro 16.255 migliaia, è dovuta a:

  • maggiori altri ricavi per Euro 292 migliaia, principalmente legati all'ampliamento del perimetro di consolidamento;
  • maggiori costi per materiali, servizi e oneri diversi per Euro 6.084 migliaia, influenzati principalmente dall'ampliamento del perimetro di consolidamento e nello specifico dai canoni concessori maturati dalle società Ap Reti Gas Nord Est S.r.l. e dal ramo distribuzione gestito da Unigas Distribuzione S.r.l.;
  • maggior costo del personale per Euro 2.769 migliaia, principalmente spiegato dall'ampliamento del perimetro di consolidamento che ha determinato l'iscrizione dei costi del personale di AP Reti Gas Nord Est e dei costi del personale di Unigas Distribuzione a decorrere dalla data della fusione;
  • maggiori ammortamenti su immobilizzazioni per Euro 7.693 migliaia, principalmente legati all'ampliamento del perimetro di consolidamento.

L'utile netto consolidato dei primi nove mesi dell'esercizio 2020, attestandosi ad Euro 28.805 migliaia, registra una diminuzione pari ad Euro 9.433 migliaia (-24,7%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La variazione dell'utile è dovuta ai seguenti fattori:

  • maggiore risultato operativo, come precedentemente commentato, per Euro 6.965 migliaia;
  • incremento dei proventi finanziari per Euro 3.448 migliaia, derivante dai dividendi percepiti dalle partecipazioni di minoranza detenute;
  • incremento degli oneri finanziari per Euro 379 migliaia;
  • minori imposte per Euro 40 migliaia;
  • maggiore risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto per Euro 10.601 migliaia, dovuto all'inclusione nel perimetro di consolidamento della società Estenergy, società che ha accolto le società di vendita del gruppo cedute;
  • minore risultato netto da attività cessate per Euro 30.109 migliaia.

In merito alla variazione registrata dal risultato conseguito dalle società consolidate con il metodo del patrimonio netto e dal risultato netto delle attività cessate, si segnala che:

  • la valutazione delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto al 30 settembre 2020 è rappresentativa della quota di partecipazione detenuta da Ascopiave, pari al 48%, nel Gruppo EstEnergy, formatosi a valle della partnership con il Gruppo Hera,
  • i risultati conseguiti nei primi nove mesi dell'esercizio 2019 dalle società oggetto della partnership rappresentano il 100% dell'utile prodotto dalle società che risultavano consolidate dal Gruppo Ascopiave al 30 settembre 2019,
  • i risultati conseguiti dalle stesse nel corso dei primi nove mesi del 2019 beneficiavano dell'iscrizione di componenti non ricorrenti positive nette, pari ad Euro 5,9 milioni. Tale effetto positivo risultava correlato al

riconoscimento degli importi derivanti dalla rideterminazione del coefficiente di demoltiplicazione K che era stato oggetto di modificazione con deliberazione 89/10 dell'Autorità.

Si segnala altresì che, a valle dell'operazione con il Gruppo Hera, il risultato delle società di vendita precedentemente consolidate integralmente è stato sostituito dalla quota di utile proveniente dal Gruppo EstEnergy, dai dividendi provenienti da quest'ultima e da Hera Comm S.p.A., e dal margine prodotto dalla società acquisita al 100%, e consolidata integralmente, AP Reti Gas Nord Est S.r.l..

Il tax rate, calcolato normalizzando il risultato ante imposte degli effetti del consolidamento della società consolidate con il metodo del patrimonio netto, passa dal 39,1% dei primi nove mesi dell'esercizio 2019 all'attuale 25,3%.

Andamento della gestione – La situazione finanziaria

La tabella che segue mostra la composizione dell'indebitamento finanziario netto così come richiesto dalla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006:

(migliaia di Euro) 30.09.2020 31.12.2019
A Cassa 18 14
B Altre disponibilità liquide 2.268 67.017
D Liquidità (A) + (B) + (C) 2.286 67.031
E Crediti finanziari correnti 803 6.993
F Debiti bancari correnti (155.705) (106.025)
G Parte corrente dell'indebitamento non corrente (37.044) (30.778)
H Altri debiti finanziari correnti (927) (17.156)
I Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) (193.676) (153.959)
J Indebitamento finanziario corrente netto (I) - (E) - (D) (190.586) (79.935)
K Debiti bancari non correnti (127.860) (135.083)
L Obbligazioni emesse/Crediti finanziari non correnti 2.513 2.478
M Altri debiti non correnti (709) (441)
N Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) (126.056) (133.046)
O Indebitamento finanziario netto (J) + (N) (316.643) (212.981)

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questo resoconto intermedio di gestione

L'indebitamento finanziario netto passa da Euro 212.981 migliaia del 31 dicembre 2019 ad Euro 316.643 migliaia del 30 settembre 2020, registrando un aumento di Euro 103.661 migliaia. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha fatto variare la posizione finanziaria netta per somme poco significative.

Al fine di adempiere alla comunicazione Consob n.DEM/6064293/2006 si evidenzia nella seguente tabella la riconciliazione tra la Posizione finanziaria netta e la posizione finanziaria netta ESMA:

(2.478)
(212.981)
31.12.2019

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2020 2019
Risultato netto dell'esercizio 28.805 38.238
Ammortamenti 25.105 17.412
(a) Autofinanziamento 53.910 55.650
(b) Rettifiche per raccordare l'utile netto alla variazione della posizione finanziaria
generata dalla gestione operativa: (37.322) 36.646
(c) Variazione della posizione finanziaria generata dall'attività operativa = (a) + (b) 16.587 92.295
(d) Variazione della posizione finanziaria generata dall'attività di investimento (86.013) (32.939)
(e) Altre variazioni della posizione finanziaria (34.235) (134.867)
Variazione della posizione finanziaria netta = (c) + (d) + (e) (103.661) (75.511)

Il flusso di cassa generato dalla gestione operativa (lettere a + b), pari ad Euro 16.587 migliaia, è stato determinato dall'autofinanziamento per Euro 53.910 migliaia e da altre variazioni finanziarie negative per complessivi Euro 37.322 migliaia, collegate alla gestione del capitale circolante netto per Euro -26.073 migliaia e alla valutazione delle imprese consolidate con il metodo del patrimonio netto per Euro -11.250 migliaia.

La gestione del capitale circolante netto, che ha assorbito risorse finanziarie per Euro 26.073 migliaia, è stata influenzata essenzialmente dalla variazione negativa del capitale circolante netto operativo che ha assorbito risorse finanziarie per Euro 21.810 migliaia, dalla variazione negativa della posizione verso l'Erario per la maturazione delle imposte IRES e IRAP per Euro -3.772 migliaia e dalla variazione positiva della posizione IVA per Euro 446 migliaia.

Nella tabella che segue vengono riportate analiticamente le variazioni del capitale circolante netto intervenute nel corso del periodo:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2020 2019
Rimanenze di magazzino (24.256) (3.170)
Crediti e debiti commerciali 67.122 18.299
Crediti e debiti operativi (64.676) (532)
Minusvalenze / (Plusvalenze su cessione immobilizzazioni) 0 (1.247)
Fondo TFR e altri fondi 208 108
Imposte di competenza 4.756 4.797
Imposte pagate (9.335) (888)
Crediti e debiti tributari 108 4.027
Variazione capitale circolante netto (26.073) 21.394

L'attività di investimento ha generato un fabbisogno di cassa di Euro 86.013 migliaia, ed ha interessato per Euro 25.712 migliaia investimenti in immobilizzazioni immateriali e materiali, principalmente per interventi e sviluppi delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale (Euro 24.150 migliaia).

La sottoscrizione dell'aumento del capitale sociale in Estenergy, l'acquisto della partecipazione in Acsm Agam S.p.A. e la corresponsione del conguaglio contrattualizzato per l'acquisto di AP Reti Gas Nord Est S.r.l., descritti al paragrafo "fatti di rilievo intervenuti nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2020", hanno assorbito risorse per complessivi Euro 60.598 migliaia.

Le altre variazioni della Posizione Finanziaria Netta sono rappresentate dai dividendi distribuiti, che hanno assorbito risorse per Euro 47.442 migliaia, e dai dividendi ricevuti dalle società collegate, che hanno invece generato risorse per Euro 21.254 migliaia. Nel corso dei primi nove mesi del 2020 Ascopiave S.p.A. ha dato corso all'acquisto di azione proprie sul mercato telematico azionario generando un fabbisogno finanziario pari ad Euro 8.048 migliaia.

Nella tabella che segue vengono riportate analiticamente le altre variazioni della posizione finanziaria intervenute nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2020:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2020 2019
Acquisto azioni proprie (8.048) (3.880)
Dividendi distribuiti a azionisti Ascopiave S.p.A. (47.442) (75.163)
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi 0 (1.761)
Copertura perdite società collegate 21.254 2.311
Altre variazioni della posizione finanziaria (34.235) (78.493)

Andamento della gestione – Gli investimenti

Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio il Gruppo ha realizzato investimenti in immobilizzazioni immateriali e materiali per Euro 26.171 migliaia, in aumento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente di 4.338 migliaia di Euro. L'incremento è principalmente spiegato dall'ampliamento del perimetro di consolidamento che ha visto aggiungersi anche gli investimenti realizzati da AP Reti Gas Nord Est S.r.l. (pari ad Euro 4.552 migliaia) e gli investimenti realizzati nei territori in cui insiste il ramo di distribuzione precedentemente gestito da Unigas Distribuzione Gas S.r.l..

A parità di perimetro gli investimenti hanno registrato una riduzione rispetto ai dati in comparazione, flessione spiegata dall'emergenza sanitaria verificatasi nel corso dell'anno e che ha determinato per buona parte di esso una significativa frenata delle attività ed, in alcuni periodi, un totale arresto.

Gli investimenti realizzati in infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale sono risultati al termine dei primi nove mesi dell'esercizio pari ad Euro 24.150 migliaia, gli stessi hanno interessato la posa e manutenzione della rete e degli impianti di distribuzione del gas naturale, per Euro 10.772 migliaia, la realizzazione di allacciamenti alla stessa per Euro 6.899 migliaia e l'installazione di apparecchiature di misura per Euro 6.480 migliaia.

Gli altri investimenti realizzati nel corso del periodo di riferimento in altri investimenti sono stati pari ad Euro 2.021 migliaia, in aumento rispetto ai primi nove mesi dell'esercizio 2019 di Euro 51 migliaia. Gli investimenti realizzati hanno interessato principalmente l'acquisto di licenze software utilizzate dalle società di distribuzione del Gruppo per la gestione della telemisura per complessivi 1.506 migliaia di Euro.

Primi nove mesi
INVESTIMENTI (migliaia di Euro) 2020 2019
Allacciamenti 6.899 4.885
Ampliamenti, bonifiche e potenziamenti di rete 9.661 7.053
Misuratori 6.480 6.480
Manutenzioni e Impianti di riduzione 1.110 1.340
Investimenti metano 24.150 19.758
Terreni e Fabbricati 159 44
Attrezzature 63 148
Arredi 13 21
Automezzi 280 162
Hardware e Software 1.506 1.594
Altri investimenti 2.021 1.970
Investimenti 26.171 21.727
Investimenti società cessate esercizio 2019 - 106
Totale investimenti 26.171 21.834

Gruppo Ascopiave

Prospetti del Resoconto intermedio di Gestione

al 30 settembre 2020

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

(migliaia di Euro) 30.09.2020 31.12.2019
ATTIVITA'
Attivita non correnti
Avviamento (1) 49.272 47.914
Altre immobillizzazioni immateriali (2) 568.716 567.194
Immobilizzazioni materiali (3) 33.951 34.694
Partecipazioni (4) 502.670 449.945
Altre attività non correnti (5) 4.155 3.296
Attività finanziarie non correnti (6) 2.513 2.478
Crediti per imposte anticipate (7) 20.192 19.390
Attivita non correnti 1.181.467 1.124.910
Attività correnti
Rimanenze (8) 32.388 8.132
Crediti commerciali (9) 16.645 43.124
Altre attività correnti (10) 97.286 46.830
Attività finanziarie correnti (11) 803 6.993
Crediti tributari (12) 2.231 1.263
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (13) 2.286 67.031
Attività correnti 151.640 173.373
Attività 1.333.107 1.298.283
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO
Patrimonio netto Totale
Capitale sociale 234.412 234.412
Azioni proprie (34.821) (26.774)
Riserve e risultato 647.414 665.854
Patrimonio netto di Gruppo 847.004 873.492
Patrimonio Netto di Terzi 0
Patrimonio netto Totale (14) 847.004 873.492
Passività non correnti
Fondi rischi ed oneri (15) 1.668 1.344
Trattamento di fine rapporto (16) 4.428 4.931
Finanziamenti a medio e lungo termine (17) 127.860 135.083
Altre passività non correnti (18) 26.347 24.553
Passività finanziarie non correnti (19) 709 441
Debiti per imposte differite (20) 21.579 22.021
Passività non correnti 182.591 188.374
Passività correnti
Debiti verso banche e finanziamenti (21) 192.749 136.803
Debiti commerciali (22) 92.777 52.082
Debiti tributari (23) 2.353 4.728
Altre passività correnti (24) 14.370 25.549
Passività finanziarie correnti (25) 927 17.156
Passività correnti su strumenti finanziari derivati (26) 337 98
Passività correnti 303.512 236.417
Passività 486.103 424.791
Passività e patrimonio netto 1.333.107 1.298.283

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questo Resoconto intermedio di gestione.

Conto economico e conto economico complessivo consolidato

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2020 2019
Ricavi (27) 129.347 90.017
Totale costi operativi 84.229 59.557
Costi acquisto altre materie prime (28) 1.313 1.712
Costi per servizi (29) 27.585 23.831
Costi del personale (30) 13.748 10.979
Altri costi di gestione (31) 41.622 24.477
Altri proventi (32) 39 1.443
Ammortamenti e svalutazioni (33) 25.105 17.412
Risultato operativo 20.014 13.048
Proventi finanziari (34) 3.554 107
Oneri finanziari (34) 1.256 878
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del patrimonio netto (34) 11.250 648
Utile ante imposte 33.562 12.926
Imposte del periodo (35) 4.756 4.797
Risultato del periodo 28.805 8.129
Risultato netto da attività cessate/in dismissione (36) 30.109
Risultato netto del periodo 28.805 38.238
Risultato del periodo di Gruppo 28.805 36.415
Risultato del periodo di Terzi 1.823
Altre componenti del Conto Economico Complessivo
1. componenti che saranno in futuro riclassificate nel conto economico
Fair value derivati, variazione del periodo al netto dell' effetto fiscale (229) (395)
Fair value derivati relativi a società destinate alla vendita, variazione del
periodo al netto dell' effetto fiscale 785
2. componenti che non saranno riclassificate nel conto economico
(Perdita)/Utile attuariale su piani a benefici definiti
al netto dell'effetto fiscale 387 308
(Perdita)/Utile attuariale su piani a benefici definiti al netto dell'effetto
fiscale delle società destinate alla vendita 77
Risultato del conto economico complessivo 28.964 39.012
Risultato netto complessivo del Gruppo 28.964 37.098
Risultato netto complessivo di Terzi (0) 1.914
Utile base per azione 0,130 0,162
Utile netto diluito per azione 0,130 0,162

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questo Resoconto intermedio di gestione.

N.b.: L'utile per azione è calcolato dividendo l'utile netto del periodo attribuibile agli azionisti della Società per il numero medio ponderato delle azioni al netto delle azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile base per azione si precisa che al numeratore è stato utilizzato il risultato economico del periodo dedotto della quota attribuibile a terzi. Si segnala che non esistono dividendi privilegiati, conversione di azioni privilegiate e altri effetti simili che debbano rettificare il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale. L'utile diluito per azione risulta pari a quello per azione in quanto non esistono azioni ordinarie che potrebbero avere effetto diluitivo e non esistono azioni o warrant che potrebbero avere il medesimo effetto.

Prospetti delle variazioni nelle voci di patrimonio netto consolidato

(Euro migliaia) Capitale
sociale
Riserva legale Azioni proprie Riserve
differenze
attuariali IAS
19
Altre riserve Risultato del
periodo
Patrimonio
Netto del
gruppo
Risultato e
Patrimonio
Netto di Terzi
Totale
Patrimonio
Netto
Saldo al 1 gennaio 2020 234.412 46.882 (26.774) (51) 125.807 493.216 873.492 873.492
Risultato del periodo 28.805 28.805 (0) 28.805
Altri movimenti (229) (229) (0) (229)
Attualizzazione TFR IAS 19 del periodo 387 387 (0) 387
Totale risultato conto economico complessivo 387 (229) 27.859 28.018 (0) 28.964
Destinazione risultato 2019 493.216 (493.216) (0) (0)
Dividendi distribuiti ad azionisti di Ascopiave S.p.A. (47.442) (47.442) (47.442)
Acquisto azioni proprie (8.048) 37 (8.011) (8.011)
Saldo al 30 settembre 2020 234.412 46.882 (34.821) 336 571.391 27.859 846.058 (0) 847.004
Riserve
differenze Patrimonio Risultato e Totale
Capitale Riserva Azioni attuariali IAS Altre Risultato del Netto del Patrimonio Patrimonio
(migliaia di Euro) sociale legale proprie 19 riserve periodo gruppo Netto di Terzi Netto
Saldo al 1 gennaio 2019 234.412 46.882 (16.981) (35) 134.664 44.625 443.567 4.303 447.869
Risultato del periodo 36.415 36.415 1.823 38.238
di cui:
Risultato delle continuing operations 8.129 8.129 (0) 8.129
Risultato delle discontinuing operations 28.286 28.286 1.823 30.109
Altri movimenti 299 299 92 391
di cui:
Altri movimenti delle continuing operations (395) (395) (0) (395)
Altri movimenti delle discontinuing operations 694 694 92 786
Attualizzazione TFR IAS 19 dell'esercizio 386 386 (0) 385
di cui:
Attualizzazione delle continuing operations 308 308 (0) 308
Attualizzazione delle discontinuing operations 77 77 0 77
Totale risultato conto economico complessivo 386 299 36.415 37.099 1.914 39.012
Destinazione risultato 2018 44.625 (44.625) (0) (0)
Dividendi distribuiti ad azionisti di Ascopiave S.p.A. (75.163) (75.163) (75.163)
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi delle discontinuing operations (0) (1.761) (1.761)
Altri movimenti delle discontinuing operations 33 33 33
Acquisto azioni proprie (16.463) (0) (16.463) (16.463)
Aggregazioni aziendali 12.583 (377) 15.586 27.793 27.793
Saldo al 30 settembre 2019 234.412 46.882 (20.861) (26) 120.044 36.415 416.864 4.456 421.319

Rendiconto finanziario consolidato

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2020 2019
Utile netto del periodo di gruppo 28.805 8.129
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Rettif.per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide
Risultato di pertinenza di terzi delle società destinate alla vendita 0 1.823
Risultato delle società destinate alla vendita 0 28.286
Ammortamenti 25.105 17.412
Variazione del trattamento di fine rapporto (116) 38
Attività/passività correnti su strumenti finanziari e vendite/acquisti a termine 10 395
Variazione netta altri fondi 324 71
Valutaz.impr.collegate e a controllo congiunto con il metodo patr.netto (11.250) (648)
Minusvalenze/(Plusvalenze) su cessione immobilizzazioni 0 (1.247)
Interessi passivi pagati (1.227) (971)
Imposte pagate (9.335) (888)
Interessi passivi di competenza 1.143 828
Imposte di competenza 4.756 4.797
Variazioni nelle attività e passività:
Rimanenze di magazzino (24.256) (3.170)
Crediti commerciali 26.479 12.599
Altre attività correnti (51.289) (7.837)
Attività finanziarie correnti e non correnti 0 (209)
Debiti commerciali 40.643 5.700
Altre passività correnti (13.764) (57)
Altre attività non correnti (859) 2.768
Altre passività non correnti 1.793 1.832
Flussi operativi da attività/passività in dismissione 0 16.108
Totale rettifiche e variazioni (11.843) 77.629
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa 16.962 85.758
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (25.026) (19.127)
Realizzo di immobilizzazioni immateriali 291 457
Investimenti in immobilizzazioni materiali (686) (1.581)
Realizzo di immobilizzazioni materiali 6 0
Cessioni/(Acquisizioni) di partecipazioni e acconti (60.598) (11.546)
Flussi di investimento da attività/passività in dismissione 0 (105)
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento (86.013) (31.902)
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
Variazione passività finanziarie non correnti (88) 558
Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve (20.978) (2.332)
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti (9.980) 15.553
Acquisto / Cessione azioni proprie (8.048) (3.880)
Accensioni finanziamenti e mutui 194.700 292.000
Rimborsi finanziamenti e mutui (125.000) (229.000)
Esborsi relativi a diritti d'uso (112) (356)
Dividendi distribuiti a azionisti Ascopiave S.p.A. (47.442) (75.163)
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi 0 (1.761)
Dividendi incassati da società partecipate 21.254 2.311
Flussi finanziari da attività/passività in dismissione 0 (35.636)
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria 4.306 (37.706)
Variazione delle disponibilità liquide (64.744) 16.150
Disponibilità correnti periodo precedente 67.031 59.353
Disponibilità liquide periodo precedente attività in dismissione 0 7.297
Disponibilità correnti periodo corrente (2.286) (82.800)

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questo Resoconto intermedio di gestione.

NOTE ESPLICATIVE

Informazioni societarie

Ascopiave S.p.A. (di seguito "Ascopiave", la "Società" o la "Capogruppo" e, congiuntamente alle sue controllate, il "Gruppo" o il "Gruppo Ascopiave") è una persona giuridica di diritto italiano. Ascopiave S.p.A. è una società per azioni costituita e domiciliata in Italia.

Al 30 settembre 2020 il capitale sociale della Società, pari a Euro 234.411.575, era detenuto per la quota maggioritaria da Asco Holding S.p.A., la parte restante era distribuita tra altri azionisti privati. Ascopiave S.p.A. è quotata dal dicembre del 2006 al Mercato Telematico Azionario – Segmento STAR – organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A..

La sede legale della Società è a Pieve di Soligo (TV), in via Verizzo, 1030.

La pubblicazione del Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2020 del Gruppo Ascopiave è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 09 novembre 2020.

I risultati del Resoconto intermedio di gestione non sono sottoposti a revisione contabile.

L'attività del gruppo Ascopiave

Il Gruppo Ascopiave opera principalmente nei settori della distribuzione di gas naturale, oltre che in altri settori correlati al core business, quali la gestione calore e la cogenerazione.

Attualmente il Gruppo è titolare di concessioni e affidamenti diretti per la gestione della distribuzione del gas in 268 Comuni (268 Comuni al 31 dicembre 2019), esercendo una rete distributiva che si estende per oltre 12.880 chilometri (12.855 chilometri al 31 dicembre 2019) e fornendo il servizio ad un bacino di utenza di oltre un milione di abitanti.

In data 19 dicembre 2019 si è concluso il percorso teso a valorizzare le attività di vendita del gas ed energia e rafforzare e consolidare la propria presenza in quello della distribuzione, che ha portato alla sottoscrizione tra il Gruppo Ascopiave ed il Gruppo Hera di una partnership che ha sancito la nascita, attraverso EstEnergy, del maggior operatore Energy del Nord-Est. Nell'ambito dell'operazione, Ascopiave S.p.A. ha ceduto ad EstEnergy, della quale poi ha rilevato una quota del 48%, le proprie quote di partecipazione nelle società di commercializzazione, mentre il Gruppo Hera ha ceduto ad Ascopiave l'intera quota di partecipazione detenuta in Ap Reti Gas Nord Est S.r.l. oltre ad una quota del 3% in Hera Comm.

Criteri generali di redazione ed espressione di conformità agli IFRS

I risultati economico-finanziari del Gruppo Ascopiave sono elaborati in conformità con gli IFRS, intendendosi per tali tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" (IAS), tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Committee" (IFRIC), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" (SIC) che, alla data di chiusura del Resoconto intermedio di gestione, siano state oggetto di omologazione da parte dell'Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002.

Nella predisposizione del presente Resoconto intermedio di gestione, sono stati applicati gli stessi principi contabili adottati nella redazione del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2019. Si segnala che in sede di redazione del Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2019 il Gruppo ha applicato il principio contabile internazionale IFRS 5 "Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate" in ragione dell'avvio dell'operazione conclusasi in data 19 dicembre 2019 con il Gruppo Hera. In base alle disposizioni di suddetto principio, i risultati economici conseguiti dal segmento vendita nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2019 sono esposti separatamente in un'unica riga del conto economico. Le transazioni intercorse tra le continuing operations e le discontinued operations nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2019 non sono state oggetto di elisione. L'entità e la natura delle stesse avrebbe infatti determinato la rappresentazione di una situazione economica del Gruppo eccessivamente distorta non rappresentando la relativa performance come se queste fossero state attività standalone. Il presente Resoconto intermedio di gestione è redatto in euro, la moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera, ed è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata, dal Conto Economico complessivo

consolidato, dal Prospetto delle Variazioni nelle voci del Patrimonio Netto consolidato, dal Rendiconto Finanziario consolidato e dalle Note Esplicative. Tutti i valori riportati nei precisati schemi e nelle note esplicative sono espressi in migliaia di euro, salvo ove diversamente indicato.

In merito alle modalità di presentazione degli schemi di bilancio, per la Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata è stato adottato il criterio di distinzione "corrente/non corrente", per il Conto Economico complessivo consolidato lo schema scalare con la classificazione dei costi per natura e per il Rendiconto Finanziario consolidato il metodo di rappresentazione indiretto.

I valori utilizzati per il consolidamento sono desunti dalle situazioni economiche e patrimoniali predisposte da parte degli Amministratori delle singole società controllate. Tali dati sono stati opportunamente modificati e riclassificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili internazionali e ai criteri di classificazione omogenei nell'ambito del Gruppo. Il presente Resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2020 è stato approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 09 novembre 2020.

Criteri di valutazione

Utilizzo di stime

La redazione del resoconto intermedio di gestione dei primi nove mesi dell'esercizio 2020 richiede da parte della direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori dei ricavi, dei costi, delle attività e delle passività di bilancio, altri utili/perdite complessivi e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio intermedio.

Se nel futuro tali stime e assunzioni, che sono basate sulla miglior valutazione da parte della direzione, dovessero differire dalle circostanze effettive, sarebbero modificate in modo appropriato nel periodo in cui le circostanze stesse si presentano. Per una più ampia descrizione dei processi valutativi più rilevanti per il Gruppo, si rinvia a quanto indicato al paragrafo "Utilizzo di Stime" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2019.

Si segnala, inoltre, che taluni processi valutativi, in particolare quelli più complessi quali la determinazione di eventuali perdite di valore di attività non correnti, sono generalmente effettuati in modo completo solo in sede di redazione del bilancio annuale, allorquando sono disponibili tutte le informazioni eventualmente necessarie, salvo i casi in cui vi siano indicatori di impairment che richiedano un'immediata valutazione di eventuali perdite di valore.

Le imposte sul reddito sono riconosciute sulla base della miglior stima dell'aliquota effettiva attesa per l'intero esercizio da ciascuna società inclusa nell'area di consolidamento.

Area e criteri di consolidamento

Nel Resoconto intermedio di gestione sono inclusi i bilanci di tutte le società controllate. Il Gruppo controlla un'entità quando il Gruppo è esposto, o ha il diritto, alla variabilità dei risultati derivanti da tale entità ed ha la possibilità di influenzare tali risultati attraverso l'esercizio del potere sull'entità stessa. I bilanci delle società controllate sono inclusi nella relazione consolidata a partire dalla data in cui si è assunto il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere. I costi sostenuti nel processo di acquisizione sono spesati nell'esercizio in cui vengono sostenuti. Le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle imprese consolidate con il metodo dell'integrazione globale sono assunti integralmente nel bilancio consolidato; il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte del patrimonio netto delle imprese partecipate. I crediti e i debiti, nonché i costi e i ricavi derivanti da transazioni tra società incluse nell'area di consolidamento sono interamente eliminati; sono altresì eliminate le minusvalenze e le plusvalenze derivanti da trasferimenti d'immobilizzazioni tra società consolidate, le perdite e gli utili derivanti da operazioni tra società consolidate relativi a cessioni di beni che permangono come rimanenze presso l'impresa acquirente, le svalutazioni e i ripristini di valore di partecipazioni in società consolidate, nonché i dividendi infragruppo.

Alla data di acquisizione del controllo, il patrimonio netto delle imprese partecipate è determinato attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il loro valore corrente. L'eventuale differenza positiva fra il costo di acquisto ed il fair value delle attività nette acquisite è iscritta alla voce dell'attivo "Avviamento"; se negativa, è rilevata a conto economico.

Le quote del patrimonio netto e dell'utile di competenza delle interessenze di terzi sono iscritte in apposite voci del patrimonio netto e del conto economico. Nel caso di assunzione non totalitaria del controllo, la quota di patrimonio

netto delle interessenze di terzi è determinata sulla base della quota di spettanza dei valori correnti attribuiti alle attività e passività alla data di assunzione del controllo, escluso l'eventuale avviamento a essi attribuibile (cd. partial goodwill method). In relazione a ciò, le interessenze di terzi sono espresse al loro complessivo fair value includendo pertanto anche l'avviamento di loro competenza. La scelta delle modalità di determinazione dell'avviamento è operata in maniera selettiva per ciascuna operazione di business combination.

In presenza di quote di partecipazioni acquisite successivamente all'assunzione del controllo (acquisto di interessenze di terzi), l'eventuale differenza positiva tra il costo di acquisto e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquisita è rilevata a patrimonio netto; analogamente, sono rilevati a patrimonio netto gli effetti derivanti dalla cessione di quote di minoranza senza perdita di controllo. Se il valore di acquisizione delle partecipazioni è superiore al valore pro-quota del patrimonio netto delle partecipate, la differenza positiva viene attribuita, ove possibile, alle attività nette acquisite sulla base del fair value delle stesse mentre il residuo è iscritto in una voce dell'attivo denominata "Avviamento".

Il valore dell'avviamento non viene ammortizzato ma è sottoposto, almeno su base annuale, a verifica per perdita di valore e a rettifica quando fatti o cambiamenti di situazione indicano che il valore di iscrizione non può essere realizzato. L'avviamento è iscritto al costo, al netto delle perdite di valore. Se il valore di carico delle partecipazioni è inferiore al valore pro-quota del patrimonio netto delle partecipate, la differenza negativa viene accreditata a conto economico. I costi dell'acquisizione sono spesati a conto economico.

Le Società collegate sono quelle sulle quali si esercita un'influenza notevole, che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto. Le partecipazioni in società collegate sono inizialmente iscritte al costo e successivamente valutate con il metodo del patrimonio netto. Il valore contabile di tali partecipazioni risulta allineato al Patrimonio netto e comprende l'iscrizione dei maggiori valori attribuiti alle attività e alle passività e dell'eventuale avviamento individuati al momento dell'acquisizione. Gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Capogruppo/Società controllate e la partecipata valutata con il metodo del Patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nella partecipata stessa; le perdite non realizzate sono eliminate, a eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.

I bilanci delle Società controllate e a controllo congiunto utilizzate al fine della predisposizione del Resoconto intermedio di gestione sono quelle approvate dai rispettivi Consigli di Amministrazione. I dati delle Società consolidate integralmente o con il metodo del patrimonio netto sono rettificati, ove necessario, per omogeneizzarli ai principi contabili utilizzati dalla Capogruppo, che sono in conformità agli IFRS adottati dall'Unione Europea.

Le società incluse nell'area di consolidamento al 30 settembre 2020 e consolidate con il metodo integrale o con il metodo del patrimonio netto sono le seguenti:

Denominazione Sede legale Capitale sociale
versato
Quota di
controllo
diretto
Quota di
controllo
indiretto
Società capogruppo
Ascopiave S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 234.411.575
Società controllate consolidate integralmente
AP Reti Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 100,00% 100% 0%
AP Reti Gas Rovigo S.r.l. Rovigo (RO) 7.000.000 100,00% 100% 0%
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 3.000.000 100,00% 100% 0%
Asco Energy S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 100,00% 100% 0%
Ap Reti Gas Vicenza S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 10.000.000 100,00% 100% 0%
AP Reti Gas Nord Est S.r.l. Padova (PD) 15.000.000 100,00% 100% 0%
Società collegate
Estenergy S.p.A. Trieste (TS) 266.061.261 48,00% 48,00% 0%

A seguito del perfezionamento della partnership tra il Gruppo Ascopiave ed il Gruppo Hera avvenuto in data 19 dicembre 2019, con efficacia dal 31 dicembre 2019, il Gruppo ha acquisto integralmente la società Ap Reti Gas Nord Est S.r.l., quindi i dati esposti al termine dell'esercizio 2019 comprendono già i valori patrimoniali ad essa riferiti.

Si ricorda inoltre che a decorrere dal 1° luglio 2019, a seguito dell'avvenuta fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. in Ascopiave S.p.A., la stessa non risulta più consolidata con il metodo del patrimonio netto ed i suoi risultati economici e valori patrimoniali sono rappresentati all'interno di Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A, società nella quale Ascopiave S.p.A. ha conferito il ramo aziendale relativo all'attività precedentemente svolta da Unigas Distribuzione S.r.l..

Dati di sintesi delle società consolidate integralmente

Descrizione Ricavi delle
vendite e delle
prestazioni
Risultato netto Patrimonio netto Posizione finanziaria
netta (disponibilità)
Principi contabili di
riferimento
Controllante
Ascopiave S.p.A. 50.066 35.046 830.159 289.628 IFRS
Società consolidate integralmente
AP Reti Gas Nord Est S.r.l. 27.504 4.148 133.984 (6.728) IFRS
AP Reti Gas S.p.A. 64.622 11.709 310.499 (20.329) IFRS
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. 16.967 2.611 55.690 10.044 Ita Gaap
AP Reti Gas Vicenza S.p.A. 14.553 132 17.410 20.126 Ita Gaap
AP Reti Gas Rovigo S.r.l. 3.362 1.046 16.707 2.227 Ita Gaap
Asco Energy S.p.A. 417 (157) 965 23.676 Ita Gaap

Informazioni sulle società controllate consolidate con interessenze di terzi

La società Ascopiave S.p.A. non detiene partecipazioni in società controllate che presentano interessenze di terzi.

NOTE DI COMMENTO ALLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

Attività non correnti

1. Avviamento

L'avviamento, pari ad Euro 49.272 migliaia al 30 settembre 2020, evidenzia una variazione rispetto al 31 dicembre 2019 pari ad Euro 1.359 migliaia. La variazione è spiegata dal conguaglio contrattualizzato per l'acquisto della nuova società di distribuzione del gas AP Reti Gas Nord Est S.r.l..

L'importo iscritto si riferisce in parte al plusvalore risultante dal conferimento delle reti di distribuzione del gas effettuato dai comuni soci negli esercizi compresi tra il 1996 e il 1999 ed in parte al plusvalore pagato in sede di acquisizione di alcuni rami d'azienda relativi alla distribuzione del gas naturale. Tra questi gli avviamenti rilevati a seguito della fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. in Ascopiave S.p.A., per Euro 9.368 migliaia, ed a seguito dell'acquisto della totalità del capitale sociale della società di nuova costituzione AP Reti Gas Nord Est S.r.l. per Euro 15.508 migliaia (di cui 14.149 migliaia iscritti al termine dell'esercizio precedente ed Euro 1.359 migliaia correlati a conguaglio). In merito a quest'ultimo si segnala che l'allocazione effettuata sarà assoggettata ad ulteriori approfondimenti e verifiche al fine di determinare, nel termine annuale previsto dai principi contabili, la definitiva contabilizzazione dell'aggregazione aziendale.

L'avviamento, ai sensi del Principio Contabile Internazionale IAS 36, non è soggetto ad ammortamento, ma a verifica per riduzione di valore con cadenza almeno annuale.

Ai fini della determinazione del valore recuperabile l'avviamento viene allocato alla Cash Generating Unit costituita dall'attività di distribuzione del gas naturale (CGU distribuzione gas).

La seguente tabella evidenzia il saldo degli avviamenti iscritti al termine dei periodi considerati:

(migliaia di Euro) 30.09.2020 31.12.2019
Distribuzione gas naturale 49.272 47.914
Totale avviamento 49.272 47.914

Al 30 settembre 2020 gli amministratori hanno valutato gli impatti che l'emergenza sanitaria causata dal Covid-19 ha determinato sull'andamento economico finanziario del Gruppo nonché le eventuali variazioni degli indicatori esterni e dei valori interni utilizzati nella realizzazione dei test di impairment effettuati in sede di predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2019. Con il manifestarsi della pandemia nei mesi di febbraio-marzo Il Gruppo ha attentamente e costantemente monitorato l'evolversi della situazione nel territorio in cui insistono le sue attività, ma anche lo sviluppo della pandemia a livello internazionale, operando nel rispetto assoluto delle ordinanze emanate e mettendo come priorità la salute e la sicurezza dei lavoratori sviluppando le misure necessarie per consentire alla quasi totalità dei dipendenti la modalità di lavoro agile da remoto garantendo comunque la continuità aziendale in tutte le attività consentite. Ciò ha permesso al management del Gruppo di valutare i potenziali impatti in termini di performance e prendere eventuali decisioni volte a mitigare gli effetti che potevano riflettersi sull'esecuzione del business.

Visti i risultati conseguiti nel corso dei primi nove mesi, gli effetti degli interventi effettuati nel periodo di massima emergenza e di lockdown, l'evoluzione dell'emergenza sanitaria, e gli esiti dei test di impairment effettuati in sede di predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2019, gli amministratori hanno valutato le variazioni riscontrate degli indicatori esterni e dei valori interni, a suo tempo utilizzati per la stima dei valori recuperabili dalle singole unità generatrici di flussi di cassa, non significativi. Gli amministratori non hanno ritenuto pertanto necessario effettuare nuovamente un full impairment test sul valore di iscrizione degli avviamenti mantenendo comunque molto elevata l'attenzione rispetto all'evoluzione della pandemia che si sta intensificando nuovamente a decorrere dal mese di ottobre.

2. Altre immobilizzazioni immateriali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle altre immobilizzazioni immateriali al termine dei periodi considerati:

30.09.2020 31.12.2019
(migliaia di Euro) Costo
storico
Fondo
ammorta
mento
Valore
netto
contabile
Costo
storico
Fondo
ammorta
mento
Valore
netto
contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 6.600 (5.779) 821 6.600 (5.700) 900
Concessioni, licenze, marchi e diritti 15.260 (11.267) 3.993 15.256 (10.458) 4.798
Altre immobillizzazioni immateriali 9.685 (4.365) 5.320 9.685 (4.199) 5.486
Immobil.materiali in regime di concessione IFRIC 12 1.016.783 (484.144) 532.639 1.003.824 (462.330) 541.495
Imm.materiali in corso in regime di conc.IFRIC 12 23.817 0 23.817 13.649 0 13.649
Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti 2.125 0 2.125 868 0 868
Altre immobillizzazioni immateriali 1.074.271 (505.555) 568.716 1.049.882 (482.688) 567.194

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali nel periodo considerato:

31.12.2019 30.09.2020
Valore
netto
contabile
Variazione
del periodo
Decremento Ammortamenti
del periodo
Decremento
fondi
ammortamento
Valore
netto
contabile
(migliaia di Euro)
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno
900 (0) 3 75 821
Concessioni, licenze, marchi e diritti 4.798 4 809 3.993
Altre immobillizzazioni immateriali 5.486 (0) 166 5.320
Immobil.materiali in regime di concessione IFRIC 12 541.495 13.596 643 22.163 (355) 532.639
Imm.materiali in corso in regime di conc.IFRIC 12 13.649 10.169 0 0 23.817
Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti 868 1.257 0 2.125
Altre immobillizzazioni immateriali 567.194 25.026 646 23.213 (355) 568.716

Gli investimenti realizzati nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio risultano pari ad Euro 25.026 migliaia e sono principalmente relativi ai costi sostenuti per la realizzazione delle infrastrutture necessarie alla distribuzione del gas naturale.

Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzo di opere dell'ingegno

Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio la voce "diritti di brevetto industriali e opere dell'ingegno" non ha registrato investimenti e la variazione è spiegata dalle quote di ammortamento del periodo.

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

In questa voce sono iscritti i costi riconosciuti agli enti concedenti (Comuni) e/o ai gestori uscenti a seguito dell'aggiudicazione e/o del rinnovo delle relative gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale, piuttosto che i costi per l'acquisizione di licenze d'uso. Nel corso del periodo la voce non ha registrato investimenti significativi e la variazione è principalmente spiegata dalle quote di ammortamento. Gli affidamenti ottenuti, a seguito dell'attuazione del Decreto Legislativo n. 164/00 (Decreto Letta), risultano ammortizzati con una vita utile pari a 12 anni ai sensi della durata della concessione prevista dal decreto stesso.

Altre immobilizzazioni immateriali

Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio la voce non ha registrato investimenti e la variazione è spiegata dalle quote di ammortamento del periodo.

Impianti e macchinari in regime di concessione

La voce accoglie i costi sostenuti per la realizzazione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale, degli allacciamenti alla stessa, nonché per la posa di gruppi di riduzione e di misuratori. Al termine del periodo la voce ha registrato una variazione negativa netta complessiva pari ad Euro 8.855 migliaia principalmente in ragione degli investimenti e delle quote di ammortamento dell'esercizio. Gli investimenti, comprensivi delle riclassifiche delle immobilizzazioni in corso, risultano pari ad Euro 13.596 migliaia.

Le infrastrutture situate in Comuni nei quali non è stata posta in gara la concessione per la distribuzione del gas naturale sono ammortizzate applicando la minore tra la vita tecnica degli impianti e la vita utile indicata da ARERA in ambito tariffario. La vita tecnica degli impianti è stata oggetto di valutazione esterna da parte di un perito indipendente che ha determinato l'obsolescenza tecnica dei beni realizzati.

Immobilizzazioni immateriali in corso in regime di concessione

La voce accoglie i costi sostenuti per la costruzione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale realizzati parzialmente in economia e non ultimati al termine del periodo di riferimento. La voce ha registrato una variazione pari ad Euro 10.169 migliaia.

Immobilizzazioni immateriali in corso

La voce accoglie i costi sostenuti per l'acquisto e lo sviluppo di software gestionali non ultimati al termine del periodo e correlati al core business della distribuzione del gas naturale.

3. Immobilizzazioni materiali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle immobilizzazioni materiali al termine di ogni periodo considerato:

30.09.2020 31.12.2019
(migliaia di Euro) Costo
storico
Fondo
ammorta
mento
Fondo
svalutazione
da
impairment
Valore
netto
contabile
Costo
storico
Fondo
ammorta
mento
Fondo
svalutazione
da
impairment
Valore
netto
contabile
Terreni e fabbricati 43.451 (15.684) 27.768 43.451 (14.743) 28.709
Impianti e macchinari 3.783 (1.773) (995) 1.015 3.783 (1.699) (995) 1.089
Attrezzature industriali e commerciali 4.456 (3.765) 691 4.381 (3.688) 693
Altri beni 20.624 (17.754) 2.870 20.136 (17.149) 2.988
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 658 0 658 499 0 499
Diritti d'uso 1.517 (568) 950 991 (275) 716
Immobilizzazioni materiali 74.490 (39.544) (995) 33.951 73.242 (37.554) (995) 34.694

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni materiali nel periodo considerato:

31.12.2019 30.09.2020
(migliaia di Euro) Valore
netto
contabile
Variazione
del periodo
Decremento Ammortamenti
del periodo
Valore
netto
contabile
Terreni e fabbricati 28.709 (0) 6 935 27.768
Impianti e macchinari 1.089 0 74 1.015
Attrezzature industriali e commerciali 693 73 75 691
Altri beni 2.988 455 573 2.870
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 499 159 0 658
Diritti d'uso 716 468 234 950
Immobilizzazioni materiali 34.694 1.154 6 1.891 33.951

Gli investimenti realizzati nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio risultano pari ad Euro 1.154 migliaia e sono principalmente relativi ai costi sostenuti per l'acquisto di altri beni e diritti d'uso.

Terreni e fabbricati

La voce comprende prevalentemente i fabbricati di proprietà relativi alla sede aziendale, agli uffici e magazzini periferici. Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio la voce non ha evidenziato investimenti e la variazione registrata è principalmente spiegata dalle quote di ammortamento del periodo.

Impianti e macchinari

Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio la voce impianti e macchinari non ha registrato investimenti e la variazione è spiegata dalle quote di ammortamento del periodo.

Attrezzature industriali e commerciali

La voce "Attrezzature industriali e commerciali" ha registrato investimenti per Euro 73 migliaia. La voce accoglie i costi sostenuti per l'acquisto degli strumenti necessari al servizio di manutenzione degli impianti di distribuzione, ed all'attività di misura.

Altri beni

Nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio gli investimenti realizzati risultano pari ad Euro 455 migliaia e sono principalmente spiegati dai costi sostenuti per l'acquisto di hardware e telefonia (Euro 181 migliaia), nonché veicoli aziendali (Euro 280 migliaia).

Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti

La voce include essenzialmente costi sostenuti per interventi di manutenzione straordinaria delle sedi aziendali e/o magazzini periferici. Nel corso del periodo la voce ha registrato una variazione pari ad Euro 159 migliaia.

Diritti d'uso

La voce accoglie i diritti d'uso correlati all'applicazione di IFRS 16. L'applicazione del principio ha riguardato principalmente i contratti di leasing operativi relativi a immobilizzazioni materiali: quali locazione di immobili e noleggio di automezzi ed autocarri. Nel corso del periodo la variazione registrata è pari ad Euro 468 migliaia.

4. Partecipazioni

La tabella che segue mostra la movimentazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto ed in altre imprese considerati al termine di ogni periodo considerato:

31.12.2019 30.09.2020
(migliaia di Euro) Valore netto Incremento Decremento Valutazione a
patrimonio netto
Valore netto
Partecipazioni in imprese collegate 395.943 32.510 (17.764) 11.250 421.938
Partecipazioni in altre imprese 54.002 26.730 80.732
Partecipazioni 449.945 59.240 (17.764) 11.250 502.670

Nel corso dei primi nove mesi la voce partecipazioni ha registrato un incremento pari ad Euro 52.725 migliaia rispetto all'esercizio precedente. La variazione è principalmente spiegata dall'acquisto del 4,99% del capitale sociale di Acsm Agam S.p.A. descritto al paragrafo "fatti di rilievo intervenuti nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio" di questo resoconto intermedio, dalla sottoscrizione dell'aumento del capitale sociale per Euro 32.510 migliaia, dai dividendi dalla stessa erogati per Euro 17.764 migliaia e dalla valutazione con il metodo del patrimonio netto dei risultati consolidati conseguiti della collegata Estenergy S.p.A..

La valutazione con il metodo del patrimonio netto della collegata Estenergy S.p.A. rappresenta i risultati maturati nel corso del periodo dal Gruppo Estenergy, pari ad Euro 11.250 migliaia, di competenza di Ascopiave S.p.A..

L'acquisto della partecipazioni in Acsm Agam S.p.A., sopra descritto, ha determinato l'incremento della voce partecipazioni in altre imprese per complessivi Euro 26.730 migliaia.

Partecipazioni in Imprese collegate

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio risultano iscritte partecipazioni in società collegate per complessivi 420.029 migliaia di Euro, importo interamente correlato alla partecipazione del 48% detenuta in EstEnergy S.p.A., nella sua nuova configurazione. Nel corso dell'esercizio 2019 infatti, nella nuova società, sono confluite sia le attività commerciali del Gruppo Ascopiave (Ascotrade S.p.a., Ascopiave Energie S.p.a., Blue Meta S.p.a. e le joint venture Asm Set S.r.l. ed Etra Energia S.r.l.) oltre alla partecipazione in Sinergie Italiane S.r.l., sia quelle del Gruppo Hera (Hera Comm Nord-Est S.r.l).

Il capitale sociale della nuova EstEnergy è detenuto per il 52% dal Gruppo Hera e per il 48% da Ascopiave (che ha acquisito la propria quota, al prezzo sopra descritto, sulla base di un equity value del 100% di EstEnergy pari a 824.881 milioni di euro). In data 27 maggio 2020 è stato deliberato un aumento di capitale per Euro 67.729 migliaia.

La variazione registrata rappresenta la quota parte di Ascopiave dell'aumento di capitale e dei risultati consolidati conseguiti da Estenergy S.p.A. nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio al netto dei dividendi incassati.

(Valori riferiti al pro-quota di partecipazione al netto di scritture di
consolidamento ed espressi in milioni di Euro)
Primi nove mesi
2020
Attività non correnti 359,7
Attività correnti 107,5
Patrimonio netto del Gruppo 339,7
Patrimonio netto di Terzi 1,6
Passività non correnti 53,3
Passività correnti 72,7
Ricavi 249,9
Costi 225,4
Margine operativo lordo 24,5
Ammortamenti e svalutazioni 10,1
Risultato operativo 14,4
Risultato netto del Gruppo 11,2
Risultato netto di Terzi 0,7
Posizione finanziaria netta (37,0)

Altre partecipazioni

Al termine del periodo di riferimento le altre partecipazioni risultano pari ad Euro 80.732 migliaia e registrano un incremento pari ad Euro 26.730 migliaia rispetto al 31 dicembre 2019. La variazione è spiegata dall'acquisto del 4,99% del capitale sociale di Acsm Agam S.p.A..

La voce accoglie inoltre le partecipazioni iscritte al termine dell'esercizio precedente che non hanno registrato variazioni. Le stesse erano costituite per Euro 54.000 migliaia dal 3% del capitale sociale di Hera Comm, acquisito a seguito della partnership commerciale con il Gruppo Hera perfezionata in data 19 dicembre 2019, e le partecipazioni residue, pari ad Euro 2 migliaia, relative alle quote nella Banca Prealpi SanBiagio Credito Cooperativo - Soc. Coop. per Euro 1 migliaia e nella Banca Alto Vicentino S.p.A. per Euro 1 migliaia.

Si segnala che Ascopiave S.p.A. detiene delle opzioni di vendita sulle partecipazioni in imprese collegate e sulla partecipazione acquista di Hera Comm e che, al termine del periodo, le stesse hanno evidenziato fair value nullo.

5. Altre attività non correnti

La tabella che segue evidenzia i saldi delle altre attività non correnti al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2020 31.12.2019
Depositi cauzionali 1.347 1.171
Altri crediti 2.808 2.125
Altre attività non correnti 4.155 3.296

Le attività non correnti registrano una variazione complessiva rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 859 migliaia. La stessa è principalmente spiegata dall'aumento della voce altri crediti che ha registrato un incremento pari a 683 migliaia.

I crediti non correnti iscritti al termine del periodo sono relativi a depositi cauzionali per Euro 1.347 migliaia e ad altri

crediti per Euro 2.808 migliaia. Si segnala che quest'ultimi accolgono altresì il credito vantato nei confronti del comune di Santorso, pari ad Euro 748 migliaia. L'importo corrisponde al valore netto contabile degli impianti di distribuzione consegnati nell'agosto 2007 al Comune stesso in seguito al raggiungimento della scadenza naturale della concessione in data 31 dicembre 2006. Il valore del credito corrisponde a quanto è stato richiesto di retrocedere al Comune di Santorso, ai sensi del D.Lgs. "Letta", articolo 15 comma 5, a titolo di indennizzo del valore industriale della rete, in linea con le valutazione indicate in una apposita perizia.

Alla data del 30 settembre 2020 risulta in essere un contenzioso giudiziale con il comune menzionato, volto a definire il valore di indennizzo degli impianti di distribuzione consegnati. Il Gruppo, anche in base al parere dei propri consulenti legali, ritiene incerto l'esito del contenzioso. L'evoluzione delle liti è riportata nel paragrafo "Contenziosi" di questo resoconto intermedio di gestione.

6. Attività finanziarie non correnti

La tabella che segue evidenzia il saldo delle attività finanziarie non correnti al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2020 31.12.2019
Altri Crediti di natura finanziaria oltre 12 mesi 2.513 2.478
Attività finanziarie non correnti 2.513 2.478

Le attività finanziarie non correnti passano da Euro 2.478 migliaia dell'esercizio 2019, ad Euro 2.513 migliaia del periodo di riferimento non evidenziando variazioni significative. La voce accoglie il credito, che sarà oggetto di incasso oltre i 12 mesi dalla data di chiusura del periodo, vantato nei confronti del comune di Costabissara con il quale è stato sottoscritto un accordo transattivo di valorizzazione delle infrastrutture di distribuzione del gas naturale la cui consegna era avvenuta il 1° ottobre 2011. Le parti hanno ritenuto condivisibile la fissazione transattiva dell'importo dovuto in Euro 3.000 migliaia di cui, Euro 1.000 migliaia corrisposti entro 30 giorni dalla data di sottoscrizione dell'accordo, mentre il residuo sarà corrisposto in 12 rate annuali di pari importo. Il valore iscritto nella voce attività finanziarie non correnti rappresenta le quote in scadenza oltre i 12 mesi dalla data di chiusura della presente relazione e in ragione della durata della rateizzazione concordata la posta è stata oggetto di attualizzazione.

7. Crediti per imposte anticipate

La tabella che segue evidenzia il saldo delle imposte anticipate al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2020 31.12.2019
Crediti per imposte anticipate 20.192 19.390
Crediti per imposte anticipate 20.192 19.390

Le imposte anticipate passano da Euro 19.390 migliaia dell'esercizio 2019 ad Euro 20.192 migliaia del periodo di riferimento registrando un incremento di Euro 801 migliaia. Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 30 settembre 2020 e al momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.

Attività correnti

8. Rimanenze

La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni periodo considerato:

30.09.2020 31.12.2019
(migliaia di Euro) Valore lordo F.do
Svalutazione
Valore netto Valore lordo F.do
Svalutazione
Valore netto
Combustibili e materiale a magazzino 10.647 (39) 10.608 7.374 (39) 7.335
Titoli di efficienza energetica 21.780 0 21.780 797 0 797
Totale Rimanenze 32.427 (39) 32.388 8.171 (39) 8.132

Al termine dei primi nove mesi le rimanenze risultano pari ad Euro 32.388 migliaia, registrando un incremento pari ad Euro 24.256 migliaia rispetto al 31 dicembre 2019. Lo stesso è principalmente spiegato dallo stock di titoli di efficienza energetica acquistati dalla ESCO del Gruppo e non ceduti alla data di chiusura del presente resoconto intermedio di gestione determinando un aumento delle rimanenze pari ad Euro 20.983 migliaia. Si segnala altresì che nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio la controllata AP Reti Gas Nord Est S.p.A., divenuta operativa a decorrere dal 31 dicembre 2019, ha costituito le giacenze necessarie di magazzino nel periodo di riferimento determinando un aumento delle rimanenze di Euro 2.026 migliaia. Al netto delle variazioni descritte la voce ha evidenziato un incremento pari ad Euro 1.248 migliaia spiegata dal maggior quantitativo di materiale in giacenza presso i magazzini delle società di distribuzione.

I materiali a magazzino vengono utilizzati per le opere di manutenzione o per la realizzazione degli impianti di distribuzione. In quest'ultimo caso il materiale viene riclassificato tra le immobilizzazioni materiali in seguito all'installazione.

Le rimanenze sono esposte al netto del fondo svalutazione magazzino, pari ad Euro 39 migliaia, al fine di adeguare il valore delle stesse alla loro possibilità di realizzo o utilizzo.

9. Crediti commerciali

La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2020 31.12.2019
Crediti verso clienti 8.364 18.966
Crediti per fatture da emettere 8.786 24.665
Fondo svalutazione crediti (505) (506)
Crediti commerciali 16.645 43.124

I crediti commerciali passando da Euro 43.124 migliaia dell'esercizio 2019 ad Euro 16.645 migliaia del periodo di riferimento, registrano un decremento pari ad Euro 26.479 migliaia.

La diminuzione è principalmente spiegata dalla stagionalità dell'attività, effetto che è stato in parte compensato dall'ampliamento del perimetro di consolidamento avvenuto al termine dell'esercizio precedente per effetto del perfezionamento della partnership con il Gruppo Hera con l'acquisizione della società AP Reti Gas Nord Est S.r.l. che non aveva crediti attivi al termine dell'esercizio precedente, ma che al termine dei primi nove mesi dell'esercizio 2020 evidenzia crediti commerciali pari ad Euro 3.350 migliaia. I crediti commerciali sono infatti principalmente valorizzati dai crediti iscritti nei confronti delle società di vendita del gas naturale che operano nel territorio in cui insiste la rete di distribuzione del gas gestita dalle società del Gruppo.

I crediti verso clienti sono esposti al netto degli acconti di fatturazione e sono tutti esigibili entro i successivi 12 mesi. Il fondo svalutazione crediti, pari ad Euro 505 migliaia, rappresenta i rischi in capo alle società di distribuzione del Gruppo e non ha richiesto ulteriori accantonamenti in ragione dell'adeguata capienza del fondo già esistente.

La movimentazione del fondo svalutazione crediti nel corso del periodo considerato è riportata nella tabella seguente:

(migliaia di Euro) 30.09.2020 31.12.2019
Fondo svalutazione crediti iniziale 506 3.715
Fondo svalutazione crediti da ampliamento
del perimetro di consolidamento (0) 39
Riclassifica IFRS 5 per attività destinate alla
vendita (3.244)
Utilizzi (1) (3)
Fondo svalutazione crediti finale 505 506

La seguente tabella evidenzia la ripartizione dei crediti verso clienti per fatture emesse in base all'anzianità, evidenziando la capienza del fondo svalutazione crediti rispetto all'anzianità del credito:

30.09.2020 31.12.2019
8.364 18.966
(505) (506)
7.859 18.460
7.029 17.434
481 863
111 244
742 425

10.Altre attività correnti

La seguente tabella evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2020 31.12.2019
Crediti per consolidato fiscale 648 1.927
Risconti attivi annuali 1.134 687
Anticipi a fornitori 4.931 4.267
Ratei attivi annuali 21 93
Crediti verso Cassa Servizi Energetici Ambientali 87.081 35.508
Credito IVA 982 1.635
Crediti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale 40 74
Altri crediti 2.448 2.638
Altre attività correnti 97.286 46.830

Le altre attività correnti, passando da Euro 46.830 migliaia ad Euro 97.286 migliaia, registrano un incremento pari ad Euro 50.456 migliaia. L'ampliamento del perimetro di consolidamento, avvenuto con l'acquisizione di AP Reti Gas Nord Est S.r.l. a seguito del perfezionamento della partnership con il Gruppo Hera, ha determinato un aumento delle altre attività iscritte pari ad Euro 11.233 migliaia, influenzando, in particolare, i crediti iscritti nei confronti della Cassa Servizi Energetici e Ambientali (CSEA).

Al netto degli effetti descritti la voce ha evidenziato un incremento rispetto al 31 dicembre 2019 di Euro 39.223 migliaia, principalmente dovuto ai maggiori crediti iscritti nei confronti della Cassa Servizi Energetici ed Ambientali in

relazione ai titoli di efficienza energetica. L'aumento è principalmente spiegato dal posticipo della scadenza naturale prevista per l'annullamento dei titoli di efficienza, normalmente fissata al 31 maggio, e spostata a novembre 2020 a causa dell'emergenza sanitaria correlata a Covid-19. Tale dinamica ha determinato che, alla data di chiusura del presente resoconto intermedio di gestione, risultino iscritti i crediti derivanti dai titoli acquistati al fine di adempiere all'obiettivo 2019 nonché della quota parte dell'obiettivo 2020. All'effetto descritto si somma l'innalzamento degli obiettivi assegnati alle società di distribuzione del Gruppo.

Nel corso dell'esercizio 2019 è decaduto il contratto di consolidato fiscale nazionale in essere con Asco Holding S.p.A. a causa del venir meno di alcuni requisiti necessari. Si segnala che i crediti iscritti, in entrambi i periodi posti a confronto, sono relativi a posizioni pregresse in essere e non sono relative a imposte maturate nel corso dell'esercizio. Nel corso dello stesso le società del Gruppo hanno aderito al contratto di consolidato fiscale nazionale con Ascopiave S.p.A..

I crediti iscritti nei confronti della Cassa Servizi Energetici e Ambientali (CSEA), pari ad Euro 61.475 migliaia, sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli di efficienza energetica consegnati a novembre 2019 che saranno oggetto di conguaglio al termine del periodo regolamentare, nonché il quantitativo di titoli maturati sino al 30 settembre 2020 ma non ancora consegnati alla stessa data. Si segnala che il contributo unitario utilizzato per la quantificazione economica dell'adempimento è pari al fair value del contributo previsionale per i contributi in corso di maturazione, al 30 settembre 2020 pari ad Euro 250 (Euro 250 al 31 dicembre 2019; fonte STX).

11.Attività finanziarie correnti

La seguente tabella evidenzia la composizione delle attività finanziarie correnti al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2020 31.12.2019
Crediti finanziari verso società a controllo congiunto 0 6.195
Altre attività finanziarie correnti 803 798
Attività finanziarie correnti 803 6.993

Le attività finanziarie correnti registrano un decremento pari ad Euro 6.191 migliaia, passando da Euro 6.993 migliaia del 31 dicembre 2019 ad Euro 803 migliaia del periodo di riferimento. Il decremento è principalmente spiegato dall'estinzione dei conti correnti intercompany che la Capogruppo Ascopiave intratteneva con le società di commercializzazione oggetto della partnership perfezionata con il Gruppo Hera il 19 dicembre 2019 per Euro 6.195 migliaia.

Si segnala che al termine del periodo la voce accoglie altresì, la quota a breve del credito iscritto nei confronti di Hera S.p.A. relativo all'accordo transattivo sulle accise per Euro 400 migliaia, al credito verso il comune di Creazzo per Euro 138 migliaia e la quota a breve del credito iscritto nei confronti del comune di Costabissara per Euro 165 migliaia, sorto a seguito dell'accordo transattivo raggiunto con l'Ente Locale nel corso dell'esercizio 2019.

12. Crediti Tributari

La seguente tabella evidenzia la composizione dei crediti tributari al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2020 31.12.2019
Crediti IRAP 559 556
Crediti IRES 1.595 572
Altri crediti tributari 78 134
Crediti tributari 2.231 1.263

I crediti tributari, passando da Euro 1.263 migliaia ad Euro 2.231 migliaia del periodo di riferimento, registrano un incremento pari ad Euro 969 migliaia rispetto al 31 dicembre 2019. La voce accoglie il residuo credito, dedotte le imposte di competenza dell'esercizio 2020, degli acconti IRAP versati e degli acconti IRES.

13. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2020 31.12.2019
Depositi bancari e postali 2.268 67.017
Denaro e valori in cassa 18 14
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 2.286 67.031

Le disponibilità liquide passano da Euro 67.031 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 2.286 migliaia del periodo di riferimento, registrando una diminuzione pari ad Euro 64.744 migliaia e si riferiscono principalmente ai saldi contabili bancari ed alle casse sociali.

Per una migliore comprensione delle variazioni dei flussi di cassa intercorsi nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio si rimanda al rendiconto finanziario.

Posizione finanziaria netta

L'indebitamento finanziario netto del Gruppo al termine del periodo è il seguente:

(migliaia di Euro) 30.09.2020 31.12.2019
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 2.286 67.031
Attività finanziarie correnti 803 6.993
Passività finanziarie correnti (927) (17.156)
Debiti verso banche e finanziamenti (192.749) (136.803)
Posizione finanziaria netta a breve (190.586) (79.935)
Attività finanziarie non correnti 2.513 2.478
Finanziamenti a medio e lungo termine (127.860) (135.083)
Passività finanziarie non correnti (709) (441)
Posizione finanziaria netta a medio-lungo (126.056) (133.046)
Posizione finanziaria netta (316.643) (212.981)

Per i commenti alle principali dinamiche che hanno comportato la variazione della posizione finanziaria netta si rimanda all'analisi dei dati finanziari del Gruppo riportata nel paragrafo "Commento ai risultati economico finanziari dei primi nove mesi dell'esercizio 2020" e al paragrafo "Finanziamenti a medio e lungo termine" di questo Resoconto intermedio di gestione.

Patrimonio netto consolidato

14. Patrimonio Netto

Il capitale sociale di Ascopiave S.p.A. al 30 settembre 2020 è costituito da 234.411.575 azioni ordinarie, interamente sottoscritte e versate, del valore nominale di Euro 1 ciascuna.

Si evidenzia nella seguente tabella la composizione del patrimonio netto consolidato al termine dei periodi considerati:

(migliaia di Euro) 30.09.2020 31.12.2019
Capitale sociale 234.412 234.412
Riserva legale 46.882 46.882
Azioni proprie (34.821) (26.774)
Riserve e utili a nuovo 571.727 125.756
Risultato del periodo di Gruppo 28.805 493.216
Patrimonio netto di Gruppo 847.004 873.492
Patrimonio Netto di Terzi (0)
Patrimonio netto Totale 847.004 873.492

Il patrimonio netto consolidato al 30 settembre 2020 è pari ad Euro 847.004 migliaia ed evidenzia un decremento rispetto all'esercizio 2019 pari ad Euro 26.488 migliaia. Le movimentazioni del patrimonio netto consolidato intervenute dei primi nove mesi dell'esercizio, ad esclusione del risultato conseguito, sono principalmente spiegate dalla distribuzione di dividendi per Euro 47.442 migliaia e dagli acquisti di azioni proprie che sono risultati pari ad Euro 8.048 migliaia.

Al termine del periodo la società detiene azioni proprie per un valore complessivo pari ad Euro 34.821 migliaia, in aumento rispetto al 31 dicembre 2019 di Euro 8.048 migliaia.

Alla data del 30 settembre 2020 Ascopiave S.p.A., in relazione agli acquisti effettuati nel corso del periodo, detiene n. 12.439.045 azioni, pari al 5,306% del capitale sociale, per il controvalore sopra indicato.

La riserva di hedge accounting iscritta al termine del periodo rappresenta il valore corrente degli strumenti finanziari derivati sottoscritti da Ascopiave S.p.A. a copertura di possibili oscillazioni dei tassi di interesse correlate ai finanziamenti sottoscritti. La stessa, al 30 settembre 2020 evidenzia un saldo negativo pari ad Euro 327 migliaia.

In merito alle attività e passività correlate ad attività su derivati si rinvia al paragrafo "Fattori di rischio ed incertezza" di questo resoconto nel quale sono evidenziati gli effetti ad essi correlati.

Passività non correnti

15. Fondi rischi ed oneri

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2020 31.12.2019
Fondo di trattamento quiescienza e obblighi simili 1.609 1.285
Altri fondi rischi ed oneri 59 59
Fondi rischi ed oneri 1.668 1.344

I fondi rischi ed oneri, passando da Euro 1.344 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 1.668 migliaia del periodo di riferimento, registrano un incremento di Euro 324 migliaia. L'incremento registrato è principalmente spiegato dall'iscrizione dei costi maturati nel corso del periodo per piani di incentivazione a lungo termine. Tali importi contabilizzati si riferiscono alla quota maturata nei primi nove mesi del 2020 e sono relativi al triennio 2018-2020, periodo definito dai piani per la maturazione del premio.

La tabella che segue mostra la movimentazione dei primi nove mesi 2020:

Fondi rischi ed oneri al 30 settembre 2020 1.668
Accantonamenti fondi rischi e oneri 275
Fondi rischi ed oneri al 1 gennaio 2020 1.344
(migliaia euro)

Nella tabella seguente si evidenza la composizione dei fondi rischi per tipologia:

(migliaia di Euro) 30.09.2020 31.12.2019
Rischi su contenziosi con fornitori 59 59
Fondi trattamento quiescenza e obblighi simili 1.609 1.285
Totale 1.668 1.344

Il fondi trattamento quiescenza e obblighi simili accoglie anche gli impegni nei confronti dei dipendenti e amministratori relativi ai piani di incentivazione a lungo termine per la quota in denaro.

16. Trattamento fine rapporto

Il trattamento di fine rapporto passa da Euro 4.931 migliaia al 1° gennaio 2020 ad Euro 4.428 migliaia del 30 settembre 2020, registrando un decremento pari ad Euro 503 migliaia.

____________________________________________________________________________________________

La tabella di seguito riportata riepiloga la movimentazione del fondo nel periodo considerato:

(migliaia di Euro)
Trattamento di fine rapporto al 1 gennaio 2020 4.931
Liquidazioni (1.549)
Costo relativo alle prestazioni di lavoro corrente 1.015
Perdita/(profitto) attuariale del periodo (*) 30
Trattamento di fine rapporto al 30 settembre 2020 4.428

*comprensivo della quota di interest cost contabilizzata a conto economico.

17. Finanziamenti a medio e lungo termine

(migliaia di Euro) 30.09.2020 31.12.2019
Mutui passivi Cassa Centrale Banca 7.240 7.833
Mutui passivi Banca Europea per gli Investimenti 12.000 16.750
Mutui passivi INTESA SAN PAOLO SPA 35.000 40.000
Mutui passivi BNL 42.250 46.500
Mutui passivi CREDIT AGRICOLE FRIULADRIA 18.000 24.000
Mutui passivi UBI BANCA SPA 13.370
Finanziamenti a medio e lungo termine 127.860 135.083
Quota corrente finanziamenti medio-lungo termine 37.044 30.778
Finanziamenti a medio-lungo termine 164.904 165.861

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

I finanziamenti a medio lungo termine, rappresentati al 30 settembre 2020 principalmente dai debiti della Capogruppo nei confronti di BNL per Euro 50.750 migliaia, di Intesa SanPaolo per Euro 45.000 migliaia, di Credit Agricole Friuladria per Euro 24.000 migliaia, di UBI BANCA per Euro 20.000 migliaia e della Banca Europea per gli Investimenti per Euro 16.750 migliaia, passano complessivamente da Euro 165.861 migliaia ad Euro 164.904 migliaia con un decremento di Euro 957 migliaia, spiegato principalmente dalla sottoscrizione del mutuo con UBI BANCA per Euro 20.000 migliaia al netto del pagamento delle rate pagate nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio.

In particolare:

  • il finanziamento con BNL, erogato nell'agosto 2019 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 30 settembre 2020 pari ad Euro 27.000 migliaia, con l'iscrizione di Euro 6.000 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS.
  • il finanziamento con BNL, erogato nel 2017 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 30 settembre 2020 pari ad Euro 23.750 migliaia, con l'iscrizione di Euro 2.500 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS.
  • il finanziamento con Intesa SanPaolo, erogato nel novembre 2019 per complessivi Euro 50.000 migliaia, presenta un debito residuo al 30 settembre 2020 pari ad Euro 45.000 migliaia, con l'iscrizione di Euro 10.000 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS.
  • il finanziamento con Credit Agricole Friuladria, erogato nell'ottobre 2019 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 30 settembre 2020 pari ad Euro 24.000 migliaia, con l'iscrizione di Euro 6.000 tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS.
  • il finanziamento con Ubi Banca, erogato a maggio 2020 per un importo pari ad Euro 20.000 migliaia, pari al debito residuo risultante al 30 settembre 2020, vede l'iscrizione di Euro 6.630 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine.
  • il finanziamento con la Banca Europea per gli Investimenti, erogato in due tranche nel corso del 2013 per complessivi Euro 45.000 migliaia, presenta un debito residuo al 30 settembre 2020 pari a 16.750 migliaia, con l'iscrizione di Euro 4.750 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS.
  • il finanziamento con Cassa Centrale Banca, erogato ad inizio 2018 per un importo pari ad Euro 10.000 migliaia, presenta un debito residuo al 30 settembre 2020 pari ad Euro 8.029 migliaia, con l'iscrizione di Euro 789 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine.

A garanzia dell'adempimento delle obbligazioni derivanti dai contratti di finanziamento sottoscritti con BNL (solo quello erogato nel 2017) e Banca Europea per gli Investimenti, la Capogruppo ha ceduto alle banche finanziatrici una quota del credito futuro derivante dal rimborso del valore residuo dei beni relativi alle Concessioni Distribuzione Gas in capo alla società controllata AP Reti Gas S.p.A..

La tabella che segue evidenzia le scadenze dei finanziamenti a medio e lungo termine:

(migliaia di Euro) 30.09.2020
Esercizio 2020 8.881
Esercizio 2021 36.691
Esercizio 2022 36.742
Esercizio 2023 33.428
Oltre il 31 dicembre 2023 49.162
Finanziamenti a medio-lungo termine 164.904

18. Altre passività non correnti

La tabella che segue mostra la composizione delle voci al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2020 31.12.2019
Depositi cauzionali 701 401
Risconti passivi pluriennali 25.645 24.152
Altre passività non correnti 26.347 24.553

Le altre passività non correnti passano da Euro 24.553 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 26.347 migliaia del periodo di riferimento evidenziando un incremento pari ad Euro 1.209 migliaia.

La voce ha registrato un incremento pari ad Euro 1.793 migliaia in relazione all'andamento dei risconti passivi pluriennali, gli stessi sono rilevati a fronte di ricavi per contributi ricevuti da pubblici o privati per la realizzazione di allacciamenti alla rete del gas, o della stessa rete di distribuzione stessa, e legati alla vita utile degli impianti di distribuzione. La sospensione dei ricavi è spiegata dal contenuto della legge 9/2014 che ha previsto lo scomputo integrale dei contributi dei privati dal valore degli asset tecnici detenuti in concessione nell'ambito della distribuzione del gas.

I depositi cauzionali iscritti al termine dell'esercizio si riferiscono a depositi ricevuti da società di vendita del gas naturale, che operano nel territorio in cui insiste la rete di distribuzione del gas naturale gestita dal Gruppo, per il servizio di vettoriamento della materia prima.

19. Passività finanziarie non correnti

La tabella seguente mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2020 31.12.2019
Debiti finanziari IFRS 16 oltre 12 mesi 709 441
Passività finanziarie non correnti 709 441

Le altre passività correnti passano da Euro 441 migliaia ad Euro 709 migliaia con un incremento per Euro 267 migliaia. L'incremento è principalmente spiegato dalla sottoscrizione di nuovi contratti di leasing operativo per affitti di sedi aziendali ed automezzi.

20. Debiti per Imposte differite

La tabella che segue evidenzia il saldo della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2020 31.12.2019
Debiti per imposte differite 21.579 22.021
Debiti per imposte differite 21.579 22.021

I debiti per imposte differite passano da Euro 22.021 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 21.579 migliaia del periodo di riferimento con un decremento pari ad Euro 442 migliaia.

I debiti per imposte differite accolgono principalmente gli effetti fiscali derivanti dalle dinamiche degli ammortamenti sulle reti distribuzione del gas naturale. Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 30 settembre 2020 e al momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.

Passività correnti

21. Debiti verso banche e quota corrente dei finanziamenti a medio-lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2020 31.12.2019
Debiti verso banche 155.705 106.025
Quota corrente dei finanziam.medio-lungo termine 37.044 30.778
Debiti verso banche e finanziamenti 192.749 136.803

I debiti verso banche passano da Euro 136.803 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 192.749 migliaia del periodo di riferimento, evidenziando un incremento pari ad Euro 55.945 migliaia. Gli stessi sono composti da saldi contabili debitori verso istituti di credito e dalla quota a breve dei mutui.

22. Debiti commerciali

La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2020 31.12.2019
Debiti vs/ fornitori 4.314 3.046
Debiti vs/ fornitori per fatture da ricevere 88.411 49.036
Debiti commerciali 92.725 52.082

I debiti commerciali passano da Euro 52.082 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 92.725 migliaia del periodo di riferimento evidenziando una incremento pari ad Euro 40.643 migliaia. L'ampliamento del perimetro di consolidamento avvenuto con l'acquisizione di AP Reti Gas Nord Est S.r.l. a seguito della partnership commerciale perfezionata con il Gruppo Hera in data 19 dicembre 2019, ha determinato l'iscrizione di debiti commerciali per complessivi Euro 14.221 migliaia di Euro. La società è divenuta operativa in data 31 dicembre 2019 e a tale data non presentava debiti commerciali, conseguentemente i debiti commerciali maturati al termine dei primi nove mesi 2020 hanno determinato una variazione dei debiti commerciali del Gruppo di pari importo.

Al netto degli effetti descritti i debiti commerciali hanno registrato un incremento pari ad Euro 26.422 migliaia principalmente correlato agli obiettivi di efficienza energetica.

La voce accoglie principalmente i debiti iscritti per fornitori di materiali e servizi per l'estensione o la manutenzione della rete di distribuzione del gas naturale, per l'acquisto di titoli di efficienza energetica per il conseguimento degli obiettivi assegnati, nonché per la fruizione di servizi di consulenza ricevuti nel corso dell'esercizio di riferimento. I debiti collegati all'acquisto dei titoli di efficienza energetica, necessari al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico a cui le società di distribuzione del Gruppo sono assoggettate, sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli maturati sino alla data di chiusura del presente resoconto intermedio di gestione. Il costo unitario per i titoli non acquistati alla data di chiusura del periodo è pari al fair value dei prezzi registrati nel mercato di riferimento, calcolato al 30 settembre 2020 pari ad Euro 260 (Euro 260 alla data del 31 dicembre 2019).

23. Debiti tributari

La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2020 31.12.2019
Debiti IRAP 727 82
Debiti IRES 1.625 4.646
Debiti tributari 2.353 4.728

I debiti tributari, passando da Euro 4.728 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 2.353 migliaia del periodo di riferimento, registrano un decremento pari ad Euro 2.375 migliaia. L'ampliamento del perimetro di consolidamento avvenuto con l'acquisizione di AP Reti Gas Nord Est S.r.l. a seguito della partnership commerciale perfezionata con il Gruppo Hera in data 19 dicembre 2019, ha determinato l'iscrizione di debiti tributari per complessivi Euro 1.670 migliaia di Euro. La società è divenuta operativa in data 31 dicembre 2019 e a tale data non presentava debiti tributari, conseguentemente i debiti tributari maturati al termine dei primi nove mesi del 2020 hanno determinato una variazione della voce di pari importo.

Al netto della variazione descritta i debiti tributari hanno evidenziato un decremento pari ad Euro 4.045 migliaia, spiegata dal versamento delle imposte a saldo dell'esercizio precedente al netto dei debiti maturati durante il periodo di riferimento nei confronti dell'erario per IRES ed IRAP. Nel corso dell'esercizio 2019 le società del Gruppo hanno aderito al contratto fiscale nazionale con la controllante Ascopiave S.p.A..

24. Altre passività correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2020 31.12.2019
Anticipi da clienti 494 221
Debiti per consolidato fiscale 17 1.668
Debiti verso enti previdenziali 562 1.120
Debiti verso il personale 4.551 6.207
Debiti per IVA 287 495
Debiti vs Erario per ritenute alla fonte 326 966
Risconti passivi annuali 757 661
Ratei passivi annuali 578 698
Altri debiti 6.797 13.514
Altre passività correnti 14.368 25.549

Le altre passività correnti passano da Euro 25.549 migliaia dell'esercizio 2019 ad Euro 14.368 migliaia dei primi nove mesi dell'esercizio 2020 evidenziando un decremento pari ad Euro 11.182 migliaia. La variazione è principalmente

spiegata dai minori debiti iscritti al termine del periodo, per Euro 6.831 migliaia, in relazione alle componenti tariffarie correlate al vettoriamento del gas naturale.

L'ampliamento del perimetro di consolidamento avvenuto con l'acquisizione di AP Reti Gas Nord Est S.r.l. a seguito della partnership commerciale perfezionata con il Gruppo Hera in data 19 dicembre 2019, ha determinato l'iscrizione di altre passività correnti per complessivi Euro 2.692 migliaia di Euro. La società è divenuta operativa in data 31 dicembre 2019 ed a tale data presentava altre passività correnti poco significative, conseguentemente i debiti maturati al termine del periodo di riferimento hanno determinato una variazione della voce di pari importo.

Anticipi da clienti

Gli anticipi da clienti rappresentano gli importi versati dagli utenti a titolo di contributo per le opere di lottizzazione e allacciamento e di realizzazione di centrali termiche in corso alla data del 30 settembre 2020.

Debiti per consolidato fiscale

Nel corso dell'esercizio precedente è decaduto il contratto di consolidato fiscale nazionale in essere con Asco Holding S.p.A. in ragione della modifica dell'esercizio sociale effettuato dalla stessa. I saldi iscritti al 30 settembre 2020 sono relativi a posizioni pregresse.

Debiti Previdenziali

I debiti previdenziali includono i debiti relativi agli oneri maturati verso istituti previdenziali relativamente a rapporti di lavoro di dipendenti e amministratori maturati al 30 settembre 2020 non liquidati alla stessa data.

Debiti verso il personale

La voce include i debiti per ferie non godute, mensilità e premi maturati al 30 settembre 2020 non liquidati alla stessa data nonché la relativa quota contributiva. La voce evidenzia un decremento pari ad Euro 1.657 migliaia passando da Euro 6.207 migliaia dell'esercizio 2019 ad Euro 4.551 migliaia del periodo di riferimento.

Debiti IVA

I debiti verso l'erario per IVA, al termine dei primi nove mesi dell'esercizio, risultano pari ad Euro 287 migliaia e registrano un decremento rispetto al termine dell'esercizio precedente pari ad Euro 208 migliaia.

Risconti passivi annuali

Gli altri risconti passivi sono principalmente riconducibili ai contributi ricevuti per la realizzazione della rete di distribuzione del gas naturale e gli allacciamenti alla stessa.

Ratei passivi annuali

I ratei passivi sono principalmente riferiti ai canoni demaniali ed ai canoni riconosciuti agli enti locali concedenti, per le proroghe delle concessioni di distribuzione del gas metano in attesa della celebrazione delle gare di attribuzione per ambito.

Altri debiti

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio 2020 la voce ha evidenziato un saldo pari ad Euro 6.797 migliaia, registrando un decremento rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 6.717 migliaia. La voce accoglie altresì, oltre ai debiti iscritti nei confronti della Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (CSEA) in relazione alle componenti tariffarie del vettoriamento del gas naturale, i debiti corrispondenti agli oneri obbligatori del personale maturati al 30 settembre 2020.

25. Passività finanziarie correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2020 31.12.2019
Azionisti c/dividendi 5 (0)
Debiti finanziari entro 12 mesi 685 16.889
Debiti finanziari IFRS 16 entro 12 mesi 237 267
Passività finanziarie correnti 927 17.156

Le passività finanziare correnti passano da Euro 17.156 migliaia dell'esercizio 2019 ad Euro 927 migliaia del periodo di riferimento, evidenziando un decremento di Euro 16.229 migliaia.

Il decremento è principalmente spiegato dall'estinzione dei conti correnti intercompany che la Capogruppo Ascopiave intratteneva con le società di commercializzazione oggetto della partnership perfezionata con il Gruppo Hera il 19 dicembre 2019. I debiti finanziari iscritti al termine dell'esercizio precedente risultavano pari ad Euro 16.204 migliaia determinando una variazione di pari importo della voce.

I debiti finanziari correlati all'applicazione del principio contabile internazionale IFRS 16 hanno registrato una variazione pari ad Euro 30 migliaia nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio in ragione della corresponsione dei canoni del periodo. Gli stessi rappresentano i debiti finanziari in scadenza entro i dodici mesi per contratti di leasing operativo sottoscritti per affitti di sedi aziendali ed automezzi.

26. Passività correnti su strumenti finanziari derivati

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 30.09.2020 31.12.2019
Passività su derivati materia prima 337 98
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 337 98

Le passività correnti su strumenti finanziari derivati sono relativi ai contratti di copertura su tassi di interesse sottoscritti dalla Capogruppo Ascopiave nel corso dell'esercizio 2019. In merito alle attività e passività correlate ad attività su derivati si rinvia al paragrafo "Fattori di rischio ed incertezza" di questo resoconto nel quale sono evidenziati gli effetti ad essi correlati.

Le passività su derivati sono rappresentate dal fair value dei seguenti derivati in essere al 30 settembre 2020, la cui manifestazione finanziaria sarà ripartita in base alla durata del finanziamento sottostante:

Tipologia Commodity Trade Effective Expiry Nozionale
# Controparte strumento Sottostante date date date Posizione contrattuale MtM (€/000)
1 BNL Interest Rate Swap Euribor 6M 9-ago-19 9-feb-20 9-ago-24 Vanilla: Fixed - Float 27.000.000 € 193
2 Credit Agricole Interest Rate Swap Euribor 6M 27-set-19 1-ott-19 27-set-24 Vanilla: Fixed - Float 30.000.000 € 144
Totali 57.000.000 € 337

Si specifica che gli strumenti finanziari valutati al fair value appartengono al livello gerarchico di valutazione 2.

NOTE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Ricavi

27. Ricavi

La seguente tabella evidenzia la composizione della voce in base alle categorie di attività nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2020 2019
Ricavi da trasporto del gas 82.672 58.617
Ricavi per servizi di allacciamento 403 268
Ricavi da servizi di fornitura calore (0) 6
Ricavi da servizi di distribuzione 2.884 3.427
Ricavi da servizi generali a società del Gruppo 6.065 5.431
Ricavi per contributi ARERA 35.884 21.032
Altri ricavi 1.308 1.235
Ricavi 129.347 90.017

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio i ricavi conseguiti dal Gruppo Ascopiave, attestandosi ad Euro 129.347 migliaia, registrano un incremento pari ad Euro 39.330 migliaia rispetto al periodo di confronto (Euro 90.017 migliaia). L'incremento è principalmente spiegato dall'ampliamento del perimetro di consolidamento avvenuto nel corso dell'esercizio precedente con la fusione per incorporazione del ramo distribuzione gas gestito da Unigas Distribuzione S.r.l. a decorrere dal 1° luglio 2019 e dal perfezionamento della partnership con il Gruppo Hera ed il conseguente consolidamento di AP Reti Gas Nord Est S.r.l. dal 31 dicembre 2019. In merito ad Unigas Distribuzione, si segnala che l'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato il consolidamento integrale dei risultati conseguiti a decorrere da quella data, mentre in precedenza i ricavi risultavano iscritti tra i proventi ed oneri finanziari alla voce "quota utile/perdita delle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto".

La sostanziale totalità dei ricavi è realizzata in Italia.

Il servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione ha generato ricavi pari ad Euro 82.672 migliaia evidenziando un incremento pari ad Euro 24.055 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La variazione è principalmente spiegata, come precedentemente spiegato, dall'ampliamento del perimetro di consolidamento che ha determinato l'iscrizione del Vicolo dei Ricavi Totali del ramo oggetto di fusione e della nuova società consolidata.

Il Vincolo dei ricavi totali è determinato, per ciascun anno, in funzione del numero di punti di riconsegna attivi effettivamente serviti nell'anno di riferimento dall'impresa, nonché della tariffa di riferimento, i cui valori sono fissati e pubblicati da ARERA. Si segnala che la voce ricavi da trasporto del gas comprende una quota perequativa pari ad Euro 13.079 migliaia, in aumento rispetto ai primi nove mesi dell'esercizio precedente di Euro 9.963 migliaia. La quota perequativa varia in ragione della stagionalità e dell'andamento delle temperature in quanto risultante dal differenziale riscontrato tra ricavi addebitati alle società di vendita per il servizio di vettoriamento del gas naturale (contratti in ragione dei minori consumi) ed il VRT riconosciuto del periodo di riferimento.

I ricavi conseguiti per servizi svolti da distributori, attestandosi ad Euro 2.884 migliaia, evidenziano un decremento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente pari ad Euro 543 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dai minori ricavi iscritti per la cessione di materiale. All'effetto descritto si sommano le minori attività richieste dai clienti su misuratori nel corso del periodo di Lock-down imposto a livello nazionale a causa dell'emergenza sanitaria correlata al Covid_19. La diminuzione determinata da tale effetto è stata quasi integralmente inertizzata dall'ampliamento del perimetro di consolidamento che ha determinato l'iscrizione dei ricavi conseguiti dalla società consolidata AP Reti Gas Nord Est S.r.l. e dei ricavi per prestazioni eseguite nel territorio in cui operava la società Unigas Distribuzione Gas S.r.l., fusa per incorporazione dal 1° luglio 2019.

I ricavi per servizi svolti a favore di società del Gruppo evidenziano un incremento pari ad Euro 633 migliaia rispetto ai primi nove mesi dell'esercizio precedente attestandosi ad Euro 6.065 migliaia al 30 settembre 2020.

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio i contributi erogati dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente si attestano ad Euro 35.884 migliaia rilevando un incremento pari ad Euro 14.852 migliaia rispetto al periodo posto a confronto. L'incremento registrato è principalmente spiegati dall'iscrizione dei ricavi correlati agli obiettivi della società AP Reti Gas Nord Est S.r.l. e degli obiettivi correlati agli impianti gestiti dalla società Unigas Distribuzione Gas S.r.l..

I contributi sono riconosciuti per il conseguimento degli obiettivi fissati dall'Autorità stessa in materia di risparmio energetico e pubblicati mediante delibera che definisce gli obblighi specifici di risparmio di energia primaria a carico dei distributori obbligati. I contributi iscritti al 30 settembre 2020 sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli di efficienza energetica maturati rispetto all'obiettivo 2020 (periodo regolamentare giugno 2020-maggio 2021). Si segnala che a causa dell'emergenza sanitaria correlata al Covid-19 il termine fissato al 31 maggio 2020 per la consegna dei titoli di efficienza necessari all'adempimento degli obiettivi è stato posticipato al mese di novembre. Conseguentemente il contributo unitario utilizzato per la quantificazione economica dell'adempimento è pari al fair value del contributo previsionale per i contributi in corso di maturazione, al 30 settembre 2020 pari ad Euro 250 (Euro 250 al 30 settembre 2019; fonte STX).

La voce altri ricavi passa da Euro 1.235 migliaia dei primi nove mesi dell'esercizio 2019, ad Euro 1.308 migliaia del periodo di riferimento, evidenziando un incremento pari ad Euro 73 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dall'iscrizione di contributi, per Euro 397 migliaia, ottenuti dalle società che operano nel settore della distribuzione del gas naturale per attività realizzate nella sicurezza degli impianti. Tale incremento è stato parzialmente compensato dai minori ricavi conseguiti dagli impianti di fornitura calore e cogenerazione nel corso dei mesi di riferimento, i quali hanno determinato una diminuzione pari ad Euro 297 migliaia.

28. Costi acquisto altre materie prime

La seguente tabella riporta i costi relativi all'acquisto di altre materie prime nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2020 2019
Acquisti di altri materiali 1.312 1.712
Costi acquisto altre materie prime 1.312 1.712

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio i costi sostenuti per l'acquisto di altre materie prime si attestano ad Euro 1.312 migliaia, in diminuzione di Euro 401 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La variazione è principalmente spiegata dai minori costi sostenuti per manutenzioni ordinarie realizzate agli impianti. La diminuzione descritta è stata in parte compensata dall'iscrizione dei costi sostenuti nell'esecuzione delle attività sugli impianti precedentemente gestiti da Unigas Distribuzione S.r.l. avvenuta a seguito della fusione per incorporazione avvenuta in data 1° luglio 2019. L'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato il consolidamento integrale dei risultati conseguiti a decorrere da quella data, mentre in precedenza i costi risultavano iscritti tra i proventi ed oneri finanziari alla voce "quota utile/perdita delle imprese valutare con il metodo del patrimonio netto". Il consolidamento di AP Reti Gas Nord Est S.r.l. a decorrere dal 31 dicembre 2019 ha determinato l'iscrizione di costi per Euro 250 migliaia.

La voce accoglie prevalentemente i costi relativi all'acquisto dei materiali utilizzati per la manutenzione delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale ed all'odorizzazione dello stesso.

29. Costi per servizi

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi per servizi sostenuti nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2020 2019
Costi di lettura contatori 732 513
Spese postali e telegrafiche 435 100
Manutenzioni e riparazioni 2.695 2.131
Servizi di consulenza 2.810 3.292
Servizi commerciali e pubblicità 56 65
Utenze varie 1.326 1.267
Compensi ad amministratori e sindaci 1.088 917
Assicurazioni 350 443
Spese per il personale 295 478
Altre spese di gestione 793 1.157
Costi per godimento beni di terzi 17.003 13.464
Costi per servizi 27.585 23.831

I costi per servizi sostenuti nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio evidenziano un incremento pari ad Euro 3.754 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Gli stessi passano da Euro 23.831 migliaia del 30 settembre 2019 ad Euro 27.585 migliaia del periodo di riferimento, principalmente in ragione dell'ampliamento del perimetro di consolidamento che ha determinato l'iscrizione dei costi sostenuti per la gestione degli impianti di distribuzione precedentemente gestiti da Unigas Distribuzione S.r.l. sino al 1° luglio 2019 e da AP Reti Gas Nord Est S.r.l..

I costi sostenuti per la lettura dei contatori, attestandosi ad Euro 732 migliaia, evidenziano un incremento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente pari ad Euro 219 migliaia (Euro 513 migliaia al 30 settembre 2019) principalmente spiegati dall'ampliamento del perimetro di consolidamento.

I costi per manutenzioni e riparazioni passano da Euro 2.131 migliaia dei primi nove mesi del 2019, ad Euro 2.695 migliaia del periodo di riferimento, evidenziando un incremento pari ad Euro 563 migliaia, principalmente spiegati dall'ampliamento del perimetro di consolidamento. La voce accoglie principalmente i costi correlati a canoni software e costi sostenuti per la manutenzione ordinaria degli impianti.

Al termine del periodo di riferimento i costi per servizi di consulenza, attestandosi ad Euro 2.810 migliaia, hanno evidenziato un decremento pari ad Euro 482 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La variazione registrata è principalmente spiegata dai costi sostenuti nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2019 per la realizzazione delle operazioni straordinarie che risultavano in corso di esecuzione al termine del periodo in comparazione. La diminuzione dei costi sostenuti è stata quasi integralmente compensata dall'ampliamento del perimetro di consolidamento.

La voce compensi ad amministratori e sindaci ha evidenziato un incremento pari ad Euro 170 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente attestandosi ad Euro 1.088 migliaia.

Le altre spese di gestione hanno evidenziato un decremento pari ad Euro 364 migliaia rispetto al periodo precedente, attestandosi ad Euro 793 migliaia.

La voce costi per godimento beni di terzi accoglie principalmente i canoni corrisposti agli Enti Locali per la gestione delle concessioni di distribuzione del gas naturale ed ha evidenziato un aumento pari ad Euro 3.540 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La variazione è principalmente spiegata dall'iscrizione dei canoni, maturati sugli impianti precedentemente gestiti da Unigas Distribuzione S.r.l., a seguito della fusione per incorporazione avvenuta in data 1° luglio 2019, e di AP Reti Gas Nord Est S.r.l.. Relativamente alla prima si segnala che l'ampliamento del perimetro di consolidamento ha determinato il consolidamento integrale dei risultati conseguiti a decorrere da quella data, mentre in precedenza i costi risultavano iscritti tra i proventi ed oneri finanziari alla voce "quota utile/perdita delle imprese valutare con il metodo del patrimonio netto".

30. Costi del personale

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi del personale nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2020 2019
Salari e stipendi 14.421 11.369
Oneri sociali 4.600 3.581
Trattamento di fine rapporto 1.045 848
Altri costi 45 56
Totale costo del personale 20.111 15.854
Costo del personale capitalizzato (6.363) (4.875)
Costi del personale 13.748 10.979

Il costo del personale è espresso al netto dei costi capitalizzati dalle società di distribuzione del gas naturale a fronte di incrementi di immobilizzazioni immateriali per lavori eseguiti in economia; gli stessi sono direttamente imputati alla realizzazione delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale ed iscritti nell'attivo patrimoniale.

I costi del personale passano da Euro 15.854 migliaia dei primi nove mesi dell'esercizio 2019, ad Euro 20.111 migliaia del periodo di riferimento, rilevando un incremento pari ad Euro 4.257 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dall'ampliamento del perimetro di consolidamento che ha determinato l'iscrizione dei costi sostenuti dalla controllata AP Reti Gas Nord Est S.r.l. e dall'ampliamento del perimetro di consolidamento a seguito della fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. avvenuta in data 1° luglio 2019.

Si segnala altresì che al 30 settembre 2020 risultano iscritti costi per piani di incentivazione a lungo termine pari ad Euro 333 migliaia e piani di incentivazione a breve termine per Euro 380 migliaia.

Si segnala inoltre che in osservanza dell'IFRS 2 il costo dei piani di incentivazione a lungo termine ha trovato contropartita tra le riserve di patrimonio netto per Euro 38 migliaia per la quota da corrispondersi in azioni e tra i fondi di quiescenza per Euro 295 migliaia per la parte in denaro. Gli importi contabilizzati in relazione ai piani di incentivazione a lungo termine si riferiscono all'ultimo anno del triennio 2018-2020, periodo definito dai piani per la maturazione del premio.

Il costo del personale capitalizzato ha registrato un incremento pari ad Euro 1.488 migliaia passando da Euro 4.875 migliaia del periodo in comparazione, ad Euro 6.363 migliaia dei nove mesi di riferimento. L'ampliamento del perimetro di consolidamento e ha infatti più che compensato gli effetti negativi derivanti dall'emergenza sanitaria causata dal Covid-19 che, nel periodo di lock-down aveva determinato una diminuzione degli investimenti ed una conseguente contrazione delle ore dedicate dal personale alla realizzazione degli stessi.

I costi del personale hanno conseguentemente registrato una aumento complessivo pari 2.769 migliaia.

La tabella di seguito riportata evidenzia il numero medio di dipendenti del Gruppo in forza per categoria nei periodi a confronto:

Descrizione 30.09.2020 Ampliamento del
perimetro
Al netto
dell'ampliamento
del perimetro
30.09.2019 Variazione
Dirigenti (medio) 13 0 13 13 0
Impiegati (medio) 302 66 236 234 68
Operai (medio) 157 35 122 123 34
Totale personale dipendente 472 101 371 370 102

Si segnala che l'ampliamento del perimetro di consolidamento è correlato ai dipendenti medi in forza in AP Reti Gas Nord Est S.r.l., in quanto il primo consolidamento della stessa è avvenuto in data 31 dicembre 2019.

31. Altri costi di gestione

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2020 2019
Contributi associativi e ARERA 486 397
Minusvalenze 369 450
Sopravvenienze caratteristiche 199 32
Altre imposte 1.821 553
Altri costi 732 258
Costi per appalti 553 340
Titoli di efficienza energetica 37.461 22.448
Altri costi di gestione 41.622 24.477

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri costi di gestione nei periodi considerati:

Gli altri costi di gestione passano da Euro 24.477 migliaia dei primi nove mesi dell'esercizio 2019 ad Euro 41.622 migliaia del periodo di riferimento, rilevando un incremento pari ad Euro 17.145 migliaia; tale variazione è principalmente determinata dall'incremento dei costi iscritti per l'acquisto dei titoli di efficienza energetica (Euro +15.013 migliaia) correlati ai maggiori obiettivi di efficienza e risparmio energetico a cui sono obbligate le società del Gruppo. I maggiori obiettivi assegnati sono principalmente spiegati dagli obiettivi di efficienza energetica correlati all'ampliamento del perimetro di consolidamento con l'acquisizione di AP Reti Gas Nord Est S.r.l. (avvenuta a mezzo della partnership perfezionata con il Gruppo Hera in data 19 dicembre 2019) e con la fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione Gas S.r.l. efficace dal 1° luglio 2019.

I costi iscritti al termine del periodo per l'acquisto dei titoli di efficienza energetica sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli maturati rispetto all'obiettivo 2020 (periodo regolamentare giugno 2020 - maggio 2021). Il costo unitario per i titoli non acquistati alla data di chiusura della presente relazione è pari al fair value dei prezzi registrati nel mercato di riferimento, calcolato al 30 settembre 2020 pari ad Euro 260 (Euro 260 alla data del 30 settembre 2019).

L'incremento registrato dalla voce altri costi, che passa da Euro 258 migliaia ad Euro 732 migliaia del periodo di riferimento, è in parte spiegato dalle erogazioni liberali effettuate dalla Capogruppo Ascopiave S.p.A. a favore della Regione Veneto per la gestione dell'emergenza sanitaria correlata al Covid 19.

32. Altri proventi operativi

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri proventi operativi nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2020 2019
Altri proventi 39 1.443
Altri proventi 39 1.443

Al termine dei primi nove mesi gli altri proventi operativi rilevano un decremento pari ad Euro 1.404 migliaia, passando da Euro 1.443 migliaia del 30 settembre 2019, ad Euro 39 migliaia del periodo di riferimento.

Nel periodo precedente la voce accoglieva il plusvalore rilevato in seguito all'accordo transattivo perfezionato con il comune di Costabissara e concernente il valore di cessione degli impianti di distribuzione.

33. Ammortamenti e svalutazioni

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2020 2019
Immobilizzazioni immateriali 23.213 15.659
Immobilizzazioni materiali 1.657 1.594
Ammortamenti diritti d'uso 234 159
Ammortamenti e svalutazioni 25.105 17.253

La seguente tabella riporta il dettaglio degli ammortamenti nei periodi considerati:

Gli ammortamenti registrano un incremento rispetto ai primi nove mesi dell'esercizio precedente pari ad Euro 7.693 migliaia passando da Euro 17.253 migliaia del 30 settembre 2019, ad Euro 25.105 migliaia del periodo di riferimento. L'incremento registrato è principalmente spiegato dall'ampliamento del perimetro di consolidamento che ha visto l'iscrizione delle quote di ammortamento della società AP Reti Gas Nord Est S.r.l. e degli impianti precedentemente gestiti da Unigas Distribuzione S.r.l. fusa per incorporazione in data 1° luglio 2019.

Proventi e oneri finanziari

34. Proventi e oneri finanziari

La seguente tabella riporta il dettaglio dei proventi ed oneri finanziari nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2020 2019
Interessi attivi bancari e postali 1 52
Altri interessi attivi 64 55
Distribuzione dividendi da società partecipate 3.489 0
Proventi finanziari 3.554 107
Interessi passivi bancari 103 69
Interessi passivi su mutui 1.028 642
Altri oneri finanziari 124 166
Oneri finanziari 1.256 878
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo
del patrimonio netto 11.250 0
Quota risultato da società controllo congiunto 648
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo
del patrimonio netto 11.250 648
Totale (oneri)/proventi finanziari netti 13.548 (122)

Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio, il saldo tra oneri e proventi finanziari evidenzia un saldo positivo pari ad Euro 2.298 migliaia, in aumento rispetto all'esercizio precedente di Euro 3.069 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dai dividendi percepiti sulle partecipazioni detenute in HERA COMM S.p.A. per Euro 2.700 migliaia e in ACSM – AGAM S.p.A. per Euro 789 migliaia.

Le voci altri interessi attivi ed altri oneri passivi, al netto dei dividendi percepiti, evidenziano rispettivamente un decremento pari ad Euro 42 migliaia per i primi, e un incremento pari a 379 migliaia per i secondi.

La voce quota risultato da società controllo congiunto non evidenzia saldi nel periodo di riferimento, mentre registrava un saldo pari ad Euro 648 migliaia, al termine dello stesso periodo dell'esercizio precedente. La voce accoglieva i risultati economici maturati dalla società Unigas Distribuzione S.r.l. alla data del 30 giugno 2019. In data 1° luglio 2019 la società è stata oggetto di fusione per incorporazione deliberata dai Soci delle società e

conseguentemente a decorrere da quella data le voci che costituivano tale variazione netta risultano iscritte integralmente nel bilancio consolidato del Gruppo.

La voce quota utile/(perdita società contabilizzate con il metodo del patrimonio netto accoglie gli utili consolidati maturati dalla collegata Estenergy S.p.A., società partecipata al 48% dal Gruppo Ascopiave a seguito del perfezionamento della partnership commerciale con il Gruppo Hera in data 19 dicembre 2019. Al termine del periodo di riferimento i risultati consolidati della collegata hanno evidenziato utili pari ad Euro 11.250 migliaia.

Imposte

35. Imposte del periodo

La tabella che segue mostra la composizione delle imposte sul reddito nei periodi considerati, distinguendo la componente corrente da quella differita ed anticipata:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2020 2019
Imposte correnti IRES 5.404 5.167
Imposte correnti IRAP 723 802
Imposte (anticipate)/differite (1.312) (1.057)
Imposte del periodo 4.756 4.797

Le imposte maturate passano da Euro 4.797 migliaia dei primi nove mesi dell'esercizio precedente, ad Euro 4.756 migliaia del periodo di riferimento, rilevando un decremento pari ad Euro 40 migliaia.

La tabella seguente mostra l'incidenza delle imposte sul reddito sul risultato ante imposte nei periodi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2020 2019
Utile ante imposte 33.562 12.926
Imposte del periodo 4.756 4.797
Incidenza sul risultato ante imposte 14,2% 37,1%

Il tax-rate registrato al 30 settembre 2020 è pari al 14,2% ed evidenzia una diminuzione rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente pari al 22,9%. La variazione è principalmente spiegata dalla significativa variazione dei risultati conseguiti dalle società valutate con il metodo del patrimonio netto. Il tax-rate normalizzato da tale effetto e, risulta pari al 29,0%, mentre al termine dei primi nove mesi dell'esercizio 2019 è del 39,1%. La voce è stata altresì influenzata dagli effetti positivi derivanti dai decreti emanati a causa del Covid-19 che hanno determinato una diminuzione del carico fiscale.

Risultato netto delle attività cessate

La seguente tabella riporta il dettaglio del risultato netto della società cessate negli esercizi considerati:

Primi nove mesi
(migliaia di Euro) 2019 2018
Risultato netto delle società destinate
alla vendita 0 30.109

La voce evidenzia il risultato conseguito dalle attività cessate al termine dei primi nove mesi dell'esercizio precedente e riclassificato ai sensi di IFRS 5 per effetto del perfezionamento, in data 19 dicembre 2019, della partnership con il Gruppo Hera. La voce accoglie conseguentemente i risultati che le società di commercializzazione gas ed energia elettrica oggetto della partnership conseguirono a quella data. Si segnala che tale risultato beneficiava dell'iscrizione degli effetti positivi derivanti dalla rideterminazione del coefficiente k. In data 31 luglio 2019, dando seguito a quanto comunicato in data 29 gennaio 2019 dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente a mezzo della delibera 32/2019/R/GAS, la Cassa per i Servizi Energetici Ambientali (CSEA) comunicò alle società del segmento vendita del Gruppo l'ammontare di riconoscimento degli importi derivanti dalla rideterminazione del coefficiente di demoltiplicazione K che era stato oggetto di modificazione con deliberazione 89/10 dell'Autorità. Le società del segmento vendita del Gruppo avevano aderito al meccanismo proposto dall'Autorità e presentato le istanze di rimborso nei tempi previsti dalla regolamentazione vigente. Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio in comparazione risultano conseguentemente iscritti, nella voce risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto, Euro 5.896 migliaia (Euro 8.178 migliaia di maggiori ricavi di vendita del gas naturale al netto del relativo effetto fiscale), correlati a tale riconoscimento che hanno natura non ricorrente.

Componenti non ricorrenti

Ai sensi della comunicazione CONSOB n.15519/2005 si segnala che nel resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2020 non vi sono componenti non ricorrenti.

Si segnala altresì che in data 31 luglio 2019, dando seguito a quanto comunicato in data 29 gennaio 2019 dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente a mezzo della delibera 32/2019/R/GAS, la Cassa per i Servizi Energetici Ambientali (CSEA) comunicò alle società del segmento vendita del Gruppo l'ammontare di riconoscimento degli importi derivanti dalla rideterminazione del coefficiente di demoltiplicazione K che era stato oggetto di modificazione con deliberazione 89/10 dell'Autorità. Le società del segmento vendita del Gruppo aderirono al meccanismo proposto dall'Autorità e presentarono le istanze di rimborso nei tempi previsti dalla regolamentazione vigente. Al termine dei primi nove mesi dell'esercizio precedente risultano conseguentemente iscritti nella voce "risultato netto delle società destinate alla vendita", Euro 5.896 migliaia (Euro 8.178 migliaia di maggiori ricavi di vendita del gas naturale al netto del relativo effetto fiscale), correlati a tale riconoscimento e che hanno natura non ricorrente.

Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob N. DEM/6064296 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio non sono state effettuate operazioni atipiche e/o inusuali.

ALTRE NOTE DI COMMENTO AL RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2020

Impegni e rischi

Garanzie prestate

Il Gruppo ha erogato le seguenti garanzie al 30 settembre 2020:

Garanzie in carico alle società rientranti nell'area di consolidamento:

(Migliaia di Euro) 30 settembre 2020 31 dicembre 2019
Patronage su linee di credito 3.849 3.849
Su esecuzione lavori 1.694 1.292
Ad uffici UTF e regioni per imposte sul gas 0 150
Su concessione distribuzione 6.079 3.390
Su compravendite quote societarie 500 500
Su contratti di vettoriamento 0 675
Su partecipazione gara d'appalto 75 75
Totale 12.198 9.931

Garanzie in carico rilasciate da Ascopiave S.p.A. a favore di società di commercializzazione che sono state oggetto della partnership commerciale:

(Migliaia di Euro) 30 settembre 2020 31 dicembre 2019
Patronage su linee di credito 39.799 41.882
Patronage su strumenti finanziari derivati 23.400 23.400
Fidejussioni su linee di credito 0 102
Ad uffici UTF e regioni per imposte sul gas 1.850 2.510
Ad uffici UTF e regioni per imposte sull' energia elettrica 0 104
Su contratti di vettoriamento 9.724 2.852
Su contratto di trasporto di energia elettrica 0 14.700
Su contratti di acquisto gas 0 126
Totale 74.773 85.676

I patronage su linee di credito e su contratti di acquisto del gas rilasciate a favore di Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione, partecipazione ceduta al Gruppo Hera, ammontano al 30 settembre 2020 ad Euro 23.999 migliaia, con una riduzione di Euro 1.333 migliaia rispetto al 31 dicembre 2019.

Fattori di rischio ed incertezza

Informazioni relative agli accordi non risultanti dallo stato patrimoniale

Ai sensi dell'art. 2427, primo comma, punto 22-ter del Codice Civile, introdotto con Decreto Legislativo 173 il 23 novembre 2008, si segnala che la società non presenta accordi non risultanti dallo stato patrimoniale.

Gestione del rischio finanziario: obiettivi e criteri

Il finanziamento delle attività operative del Gruppo avviene principalmente mediante il ricorso a finanziamenti bancari, a breve e a medio/lungo termine, contratti di noleggio con l'opzione d'acquisto e depositi bancari a vista ed a breve termine. Il ricorso a tali forme di finanziamento, essendo in parte a tasso variabile, espone il Gruppo al rischio legato alle fluttuazioni dei tassi d'interesse, che determinano poi possibili variazioni sugli oneri finanziari.

L'attività operativa mette, invece, di fronte il Gruppo a possibili rischi di credito con le controparti.

Il Gruppo è, inoltre, soggetto al rischio di liquidità poiché le risorse finanziarie disponibili potrebbero non essere sufficienti a far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate.

Il Consiglio di Amministrazione riesamina e concorda le politiche per gestire detti rischi, di seguito descritti.

Rischio di tasso d'interesse

Il Gruppo gestisce le proprie necessità di liquidità sia tramite linee di affidamento temporanee e finanziamenti a breve termine a tassi variabili, che in ragione della loro continua fluttuazione non consentono un'agevole copertura relativa al rischio tasso, sia tramite finanziamenti a medio/lungo termine con applicazione di tassi fissi e variabili.

I finanziamenti a medio lungo termine gestiti dal Gruppo, regolati sia a tasso variabile che a tasso fisso, presentano un debito residuo al 30 settembre 2020 pari ad Euro 164.904 migliaia e scadenze comprese tra il 1° ottobre 2020 ed il 28 febbraio 2030.

I finanziamenti a medio-lungo termine a tasso variabile prevedono un rimborso compreso tra il 2020 ed il 2025, ed al 30 settembre 2020 presentavano un debito residuo complessivo di Euro 67.750 migliaia (Euro 81.500 migliaia al 31 dicembre 2019), rappresentati da:

  • finanziamento Banca Europea per gli Investimenti erogato nel mese di agosto 2013 con debito residuo al 30 settembre 2020 di Euro 16.750 migliaia,
  • finanziamento BNL erogato nel mese di agosto 2019 con debito residuo al 30 settembre 2020 di Euro 27.000 migliaia, quest'ultimo oggetto di copertura mediante la sottoscrizione di un derivato finanziario avente decorrenza febbraio 2020, per il quale quindi risulta sterilizzato il rischio di tasso,
  • finanziamento Crédit Agricole Friuladria erogato nel mese di ottobre 2019 con debito residuo al 30 settembre 2020 di Euro 24.000 migliaia, quest'ultimo oggetto di copertura mediante la sottoscrizione di un derivato finanziario, per il quale quindi risulta sterilizzato il rischio di tasso.

Si rileva che alla data del 30 settembre 2020 gli strumenti derivati di copertura del rischio di variazione dei tassi di interesse, relativi ai finanziamenti sottoscritti con BNL e Crédit Agricole – Friuladria, dettagliati nel paragrafo n. 26 "Passività correnti su strumenti finanziari derivati", presentano un mark to market complessivamente negativo per Euro 337 migliaia e presentano una situazione di efficacia.

Non risultano esposti al rischio tasso, in quanto prevedono l'applicazione del tasso fisso, i seguenti finanziamenti:

  • finanziamento BNL sottoscritto nel mese di agosto 2017, con un debito residuo al 30 settembre 2020 di Euro 23.750 migliaia,
  • finanziamento Cassa Centrale Banca sottoscritto ad inizio 2018, con un debito residuo al 30 settembre 2020 di Euro 8.029 migliaia,
  • finanziamento Intesa SanPaolo sottoscritto nel mese di novembre 2019, con un debito residuo al 30 settembre 2020 di Euro 45.000 migliaia,
  • finanziamento UBI Banca sottoscritto nel mese di maggio 2020, con un debito residuo al 30 settembre 2020 di Euro 20.000 migliaia.

____________________________________________________________________________________________

I finanziamenti rappresentati sono soggetti a covenants finanziari.

Per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo n. 17 "Finanziamenti a medio e lungo termine".

Analisi di sensitività al rischio di tasso

La seguente tabella illustra gli impatti sull'utile ante-imposte del Gruppo della possibile variazione dei tassi di interesse in un intervallo ragionevolmente possibile.

(migliaia di Euro) marzo giugno settembre
Posizione Finanziaria Netta 2020 (218.171) (297.043) (316.741)
Tasso medio attivo 0,05% 0,00% 0,00%
Tasso medio passivo 0,31% 0,33% 0,34%
Tasso medio attivo maggiorato di 200 basis point 2,05% 2,00% 2,00%
Tasso medio passivo maggiorato di 200 basis point 2,31% 2,33% 2,34%
Tasso medio attivo diminuito di 50 basis point 0,00% 0,00% 0,00%
Tasso medio passivo diminuito di 50 basis point 0,00% 0,00% 0,00%
PFN ricalcolata con maggiorazione di 200 basis point (219.259) (298.524) (318.338)
PFN ricalcolata con diminuzione di 50 basis point (217.899) (296.673) (316.342) Totale
Effetto sul risultato ante-imposte con maggiorazione
di 200 basis points (1.088) (1.481) (1.597) (4.166)
Effetto sul risultato ante-imposte con riduzione di 50
basis points 272 370 399 1.041

L'analisi di sensitività, ottenuta simulando una variazione sui tassi di interesse applicati alle linee di credito del Gruppo pari a 50 basis points in diminuzione (con il limite minimo di zero basis points), e pari a 200 basis points in aumento, mantenendo costanti tutte le altre variabili, porta a stimare un effetto sul risultato prima delle imposte compreso tra un peggioramento di Euro 4.166 migliaia ed un miglioramento di Euro 1.041 migliaia.

Rischio di credito

Alla luce della cessione delle partecipazioni attive nel business della commercializzazione del gas ed energia elettrica, l'attività operativa del Gruppo non risulta più esposta ai rischi di credito causati dal mancato rispetto dei vincoli commerciali da parte dei clienti finali.

Il Gruppo presta i propri servizi di business ad un numero limitato di operatori del settore del gas, il cui mancato o ritardato pagamento dei corrispettivi potrebbe incidere negativamente sui risultati economici e sull'equilibrio finanziario, ma la tutela del credito è supportata dall'applicazione dei meccanismi di garanzia previsti dal Codice di Rete.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta l'incapacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate, con le risorse finanziarie disponibili, a causa dell'impossibilità di reperire nuovi fondi o liquidare attività sul mercato, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui il Gruppo sia costretto a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni, o una situazione di insolvibilità con conseguente rischio per l'attività aziendale.

Il Gruppo persegue costantemente il mantenimento del massimo equilibrio e flessibilità tra fonti di finanziamento ed impieghi, minimizzando tale rischio. I due principali fattori che influenzano la liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative o d'investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito.

Rischi specifici dei settori di attività in cui opera il Gruppo

Regolamentazione

Il Gruppo Ascopiave svolge attività nel settore del gas soggette a regolamentazione. Le direttive e i provvedimenti normativi emanati in materia dall'Unione Europea e dal Governo italiano e le decisioni dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico possono avere un impatto rilevante sull'operatività, i risultati economici e

l'equilibrio finanziario. Futuri cambiamenti nelle politiche normative adottate dall'Unione Europea o a livello nazionale potrebbero avere ripercussioni non previste sul quadro normativo di riferimento e, di conseguenza, sull'attività e sui risultati del Gruppo.

Gestione del Capitale

L'obiettivo primario della gestione del capitale del Gruppo è garantire che sia mantenuto un solido rating creditizio e adeguati livelli dell'indicatore di capitale. Il Gruppo può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.

Il Gruppo verifica il proprio capitale rapportando la posizione finanziaria netta totale al Patrimonio netto.

Il Gruppo include nel debito netto finanziamenti onerosi, ed altri debiti finanziari, al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

(migliaia di Euro) 30.09.2020 31.12.2019 30.09.2019
Posizione finanziaria netta a breve 190.586 79.935 123.960
Posizione finanziaria netta a medio-lungo 126.056 133.046 69.072
Posizione finanziaria netta 316.643 212.981 193.033
Capitale sociale 234.412 234.412 234.412
Azioni proprie (34.821) (26.774) (20.861)
Riserve 618.609 172.638 171.356
Utile netto non distribuito 28.805 493.216 36.415
Patrimonio netto Totale 847.004 873.492 421.321
Totale fonti di finanziamento 1.163.647 1.086.474 614.354
Rapporto posizione finanziaria netta/
Patrimonio netto 0,37 0,24 0,46

Il rapporto PFN/patrimonio netto rilevato al 30 settembre 2020 risulta pari a 0,37, in peggioramento rispetto a quanto rilevato al 31 dicembre 2019, quando era risultato pari a 0,24, ma in miglioramento rispetto al dato al 30 settembre 2019, pari a 0,46 .

L'andamento di tale indicatore è collegato all'effetto combinato della variazione della Posizione Finanziaria Netta, peggiorata di Euro 103.760 migliaia nel corso dei primi nove mesi del 2020, e del Patrimonio Netto, che ha subito un decremento di Euro 27.434 migliaia, variazioni dovute in parte alla distribuzione dei dividendi e agli investimenti fatti nel corso del periodo di riferimento e in parte al normale flusso connesso con l'attività ordinaria.

Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie

Il dettaglio delle attività e passività finanziarie per categorie e il relativo fair value (IFRS 13) alla data di riferimento del 30 settembre 2020 e del 31 dicembre 2019 risultano essere le seguenti:

30.09.2020
A B C D Totale Fair value
3.236 3.236 3.236
2.513 2.513 2.513
107.164 107.164 107.164
803 803 803
2.286 2.286 2.286
71.654 71.654 71.654
701 701 701
709 709 709
170.771 170.771 170.771
105.897 105.897 105.897
927 927 927
337 337 337
31.12.2019
(migliaia di Euro) A B C D Totale Fair value
Altre attività non correnti 2.326 2.326 2.326
Attività non correnti su strumenti finanziari derivati 0 0
Attività finanziarie non correnti 0 0 0
Crediti commerciali e altre attività correnti 84.928 84.928 84.928
Attività finanziarie correnti 6.895 6.895 6.895
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 67.031 67.031 67.031
Attività correnti su strumenti finanziari derivati 70 70 70
Finanziamenti a medio e lungo termine 71.654 71.654 71.654
Altre passività non correnti 7.900 7.900 7.900
Passività finanziarie non correnti 33 33 33
Debiti verso banche e finanziamenti 170.771 170.771 170.771
Debiti commerciali e altre passività correnti 0 76.373 76.373 76.373
Passività finanziarie correnti 17.094 17.094 17.094

Legenda

  • A Attività e passività al fair value rilevato direttamente a conto economico
  • B Attività e passività al fair value rilevato direttamente a Patrimonio netto (inclusi derivati di copertura)

  • C Attività per finanziamenti concessi e crediti (incluse disponibilità liquide)

  • D Passività finanziarie rilevate al costo ammortizzato

Informativa di settore

L'informativa di settore è fornita con riferimento ai settori di attività in cui il Gruppo opera. I settori di attività sono stati identificati quali segmenti primari di attività. I criteri applicati per l'identificazione dei segmenti primari di attività sono stati ispirati dalle modalità attraverso le quali il management gestisce il Gruppo ed attribuisce le responsabilità gestionali.

Ai fini delle informazioni richieste dallo IFRS 8 "Informativa di settore Segmenti operativi" la società ha individuato nei segmenti di distribuzione gas e altro i settori di attività oggetto di informativa. Nello specifico il segmento altro accoglie l'attività di cogenerazione e fornitura calore e la capogruppo.

L'informativa per settori geografici non viene fornita in quanto il Gruppo non gestisce alcuna attività al di fuori del territorio nazionale.

Le tabelle seguenti presentano le informazioni sui ricavi riguardanti i segmenti di business del Gruppo dei primi nove mesi dell'esercizio 2020 e dei primi nove mesi dell'esercizio 2019.

9M 2020
(Migliaia di Euro)
Distribuzione
gas
Vendita gas Trading gas Vendita
energia
elettrica
Altro 30.09.2020
valori da
nuove
acquisizioni
Elisioni Totale
Ricavi netti a clienti terzi 97.310 0 0 0 4.840 27.197 129.347
Ricavi intragruppo tra segmenti 2.194 0 0 0 3.210 307 (5.710) 0
Ricavi del segmento 99.504 0 0 0 8.050 27.504 (5.710) 129.347
Risultato ante imposte 20.786 0 0 0 7.736 5.040 33.562
Risultato netto da attività cessate 0 0 0 0 0 0 0
9M 2019
(Migliaia di Euro)
Distribuzione
gas
Vendita gas Trading gas Vendita
energia
elettrica
Altro 30.09.2019
valori da
nuove
acquisizioni
Elisioni Totale
Ricavi netti a clienti terzi 84.222 0 0 0 5.794 0 90.017
Ricavi intragruppo tra segmenti 1.011 0 0 0 22.233 0 (23.243) (0)
Ricavi del segmento 85.233 0 0 0 28.027 0 (23.243) 90.017
Risultato ante imposte 18.859 0 0 0 (5.933) 0 12.926
Risultato netto da attività cessate 0 22.733 86 6.690 600 0 30.109

Rapporti con parti correlate

Il dettaglio dei rapporti con parti correlate nell'esercizio considerato è riepilogato nella seguente tabella:

(migliaia di Euro) Crediti
commerci
Altri Debiti
commerci
Altri Costi Ricavi
ali crediti ali debiti Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro
Società controllanti
Asco Holding S.p.A. 50 0 2 0 0 48 0 0 53 0
Totale controllanti 50 0 2 0 0 48 0 0 53 0
Società controllate dalla controllante
Asco TLC S.p.A. 40 0 59 0 0 527 0 0 40 0
Totale società controllate dalla controllante 40 0 59 0 0 527 0 0 40 0
Società controllate collegate
Estenergy S.p.A. 0 0 0 0 0 0 0 0 9.517 0
Ascotrade S.p.A. 3.741 0 14 0 0 92 2 0 28.251 0
Blue Meta S.p.A. 1.094 0 43 0 0 87 2 0 8.222 0
Etra Energia S.r.l. 182 0 1 0 0 140 1 0 343 0
Ascopiave Energie S.p.A. 1.251 0 53 0 0 58 3 0 5.338 0
ASM Set S.r.l. 272 0 1 0 0 148 1 0 2.262 0
Totale società collegate 6.541 0 112 0 0 524 8 0 53.933 0
Totale 6.631 0 173 0 0 1.099 8 0 54.026 0

Rapporti derivanti dal consolidato fiscale con Asco Holding S.p.A.:

Ascopiave S.p.A., AP Reti Gas S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. e Asco Energy S.p.A. avevano aderito al consolidamento dei rapporti tributari in capo alla controllante Asco Holding S.p.A.. Lo stesso è decaduto in ragione della modifica dell'esercizio sociale di quest'ultima, che non coincide più con il 31 dicembre. Le attività e passività correnti iscritte riferiscono conseguentemente alle sole posizioni pregresse.

Rapporti derivanti dal consolidato fiscale con Ascopiave S.p.A.:

Nel corso dell'esercizio le società AP Reti Gas S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A., AP Reti Gas Vicenza S.p.A. ed Asco Energy S.p.A. hanno aderito al consolidato fiscale nazionale con la controllante Ascopiave S.p.A.. Il contratto ha valenza triennale e decorre dall'anno d'imposta 2019.

Relativamente alle società controllanti

I ricavi iscritti nei confronti della controllante Asco Holding S.p.A. sono relativi ai servizi amministrativi, di gestione della tesoreria e del personale.

Relativamente alle società controllante dalla controllante

I costi per servizi verso la consociata Asco TLC S.p.A. si riferiscono al canone di noleggio dei server. I ricavi verso la stessa consociata derivano dal contratto di fornitura gas ed energia elettrica e dai contratti di servizio stipulati tra le parti.

Relativamente alle società cessate:

  • verso Ascotrade S.p.A.:

    • o Gli altri crediti: sono relativi ai contratti di conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A..;
  • o I crediti commerciali sono relativi al servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione iscritti da AP Reti Gas S.p.A. ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A.;

  • o I debiti commerciali sono relativi alle forniture di gas naturale ed energia elettrica sostenuti da Ascopiave S.p.A. ed AP Reti Gas S.p.A.;
  • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di gas ed energia elettrica sostenuti da AP Reti Gas S.p.A. ed Ascopiave S.p.A.;

  • o Gli altri costi sono relativi ad interessi passivi sul conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A.;
  • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione iscritti da AP Reti Gas S.p.A. e ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A.;
  • o Gli altri ricavi sono relativi a interessi maturati sul conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A..
  • verso Blue Meta S.p.A.:
    • o Gli altri debiti: sono relativi ai contratti di conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A..;
    • o I crediti commerciali sono relativi al servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione con Edigas Distribuzione Gas S.p.A. ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A.
    • o I debiti commerciali sono relativi alle forniture di gas naturale ed energia elettrica sostenuti da Edigas Distribuzione Gas S.p.A.;
    • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di gas ed energia elettrica sostenuti da Edigas Distribuzione Gas S.p.A.;
    • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di gas ed energia elettrica sostenuti da Unigas distribuzione Gas S.p.A. sino alla data della fusione per incorporazione avvenuta in data 1° luglio;
    • o Gli altri costi sono relativi ad interessi passivi sul conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A.;
    • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione iscritti da Edigas Distribuzione Gas S.p.A. e ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A.;
    • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione iscritti da Unigas distribuzione Gas S.p.A. sino alla data della fusione per incorporazione avvenuta in data 1° luglio;
    • o Gli altri ricavi sono relativi a interessi maturati sul conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A..
  • verso Amgas Blu S.r.l.:
    • o Gli altri crediti: sono relativi ai contratti di conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A..;
    • o I crediti commerciali sono relativi a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale forniti da Ascopiave S.p.A.;
    • o Gli altri costi sono relativi ad interessi passivi sul conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A.;
    • o I ricavi per servizi sono relativi a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A.;
    • o Gli altri ricavi sono relativi a interessi maturati sul conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A..
  • verso Etra Energia S.r.l.:
    • o Gli altri crediti: sono relativi ai contratti di conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A..;
    • o I crediti commerciali sono relativi al servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione iscritti da AP Reti Gas S.p.A. ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A.
    • o Gli altri costi sono relativi ad interessi passivi sul conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A.;
    • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione con AP Reti Gas S.p.A. ed AP Reti Gas Vicenza S.p.A. e ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A.;
    • o Gli altri ricavi sono relativi a interessi maturati sul conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A..
  • verso Ascopiave Energie S.p.A.:

    • o Gli altri debiti: sono relativi ai contratti di conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A..;
  • o I crediti commerciali sono relativi al servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione con AP Reti Gas S.p.A. ed AP Reti Gas Vicenza S.p.A. ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A.

  • o I debiti commerciali sono relativi alle forniture di gas naturale ed energia elettrica con Ascopiave S.p.A. ed AP Reti Gas S.p.A.;
  • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di gas ed energia elettrica sostenuti da AP Reti Gas S.p.A. ed

Ascopiave S.p.A.;

  • o Gli altri costi sono relativi ad interessi passivi sul conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A.;
  • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione con AP Reti Gas S.p.A. ed AP Reti Gas Vicenza S.p.A. ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A.;
  • o Gli altri ricavi sono relativi a interessi maturati sul conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A..

  • verso ASM Set S.r.l. :

  • o Gli altri crediti: sono relativi ai contratti di conto corrente infragruppo con Ascopiave S.p.A..;

  • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di Gas con AP Reti Gas Rovigo S.r.l.;
  • o I costi per servizi sono relativi a servizi amministrativi forniti ad Ascopiave S.p.A.;
  • o Gli altri costi sono relativi ad interessi passivi sul conto corrente di corrispondenza con Ascopiave S.p.A.;
  • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione con AP Reti Gas Rovigo S.r.l..;
  • o Gli altri ricavi sono relativi a interessi maturati sul conto corrente di corrispondenza con Ascopiave S.p.A..

Si segnala inoltre che i patronage su linee di credito e su contratti di acquisto del gas rilasciate a favore di Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione ammontano al 30 settembre 2020 ad Euro 23.999 migliaia (Euro 25.332 migliaia al 31 dicembre 2019).

Si precisa che:

  • i rapporti economici intercorsi tra le società del Gruppo e le società controllate e consociate avvengono a prezzi di mercato e sono eliminate nel processo di consolidamento;
  • le operazioni poste in essere dalle società del Gruppo con parti correlate rientrano nella normale attività di gestione e sono regolate a prezzi di mercato;
  • con riferimento a quanto previsto dall'art.150, 1° comma del D.Lgs. n.58 del 24 febbraio 1998, non sono state effettuate operazioni in potenziale conflitto di interesse con società del Gruppo, da parte dei membri del consiglio di amministrazione.

In data 24 novembre 2010, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Procedura per operazioni con parti correlate (la "Procedura"). La Procedura disciplina le operazioni con parti correlate realizzate dalla Società, direttamente o per il tramite di società controllate, secondo quanto previsto dal Regolamento adottato ai sensi dell'art. 2391-bis cod. civ. dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente modificato.

La Procedura è entrata in vigore in data 1 gennaio 2011 e ha sostituito il precedente regolamento in materia di operazioni con parti correlate, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 11 settembre 2006 (successivamente modificato).

Per i contenuti della Procedura si rimanda al documento disponibile sul sito internet dell'Emittente, all'indirizzo seguente: http://www.gruppoascopiave.it/wp-content/uploads/2015/01/Procedura-per-le-operazioni-con-particorrelate-GruppoAscopiave-20101124.pdf.

Ai fini dell'attuazione della Procedura, viene effettuata periodicamente una mappatura delle cd. Parti Correlate, in relazione alle quali sono applicabili i contenuti e i presidi di controllo previsti nel documento. Gli Amministratori sono inoltre chiamati a dichiarare, qualora sussistenti, eventuali interessi in conflitto rispetto al compimento delle operazioni in esame.

Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006

Di seguito gli schemi di bilancio con evidenza degli effetti dei rapporti con le parti correlate esposti in base alla delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006:

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

di cui correlate di cui correlate
(migliaia di Euro) 30.09.2020 A B C D
Totale
% 31.12.2019 A B C D Totale %
ATTIVITA'
Attivita non correnti
Avviamento 49.272 0 0 0 0 0
0,0%
47.914 0 0 0 0 0 0,0%
Altre immobillizzazioni immateriali 568.716 0 0 0 0 0
0,0%
567.194 0 0 0 0 0 0,0%
Immobilizzazioni materiali 33.951 0 0 0 0 0
0,0%
34.694 0 0 0 0 0 0,0%
Partecipazioni 502.670 0 0 421.938 0 421.938 83,9% 449.945 0 0 395.943 0 395.943 88,0%
Altre attività non correnti 4.155 0 0 0 0 0
0,0%
3.296 0 0 0 0 0,0%
Attività finanziarie non correnti 2.513 0 0 0 0 0
0,0%
2.478 0 0 0 0 0 0,0%
Crediti per imposte anticipate 20.192 0 0 0 0 0
0,0%
19.390 0 0 0 0 0 0,0%
Attivita non correnti 1.181.467 0 0 421.938 0 421.938 35,7% 1.124.910 0 0 395.943 0 395.943 35,2%
Attività correnti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Rimanenze 32.388 0 0 0 0 0
0,0%
8.132 0 0 0 0 0 0,0%
Crediti commerciali 16.645 50 40 6.541 0
6.631
39,8% 43.124 10 19 23.595 0 23.624 54,8%
Altre attività correnti 97.286 0
0,0%
46.830 646 0 646 1,4%
Attività finanziarie correnti 803 0 0
0,0%
6.993 0 6.195 0 6.195 88,6%
Crediti tributari 2.231 0 0 0 0 0
0,0%
1.263 0 0 0 0 0 0,0%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 2.286 0 0 0 0 0
0,0%
67.031 0 0 0 0 0 0,0%
Attività correnti 151.640 50 40 6.541 0
6.631
4,4% 173.373 656 19 29.790 0 30.465 17,6%
Attività 1.333.107 50 40 428.479 0 428.569 32,1% 1.298.283 656 19 425.733 0 426.407 32,8%
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 0 0 0 0 0
0,0%
0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio netto Totale 0 0 0 0 0
0,0%
0 0 0 0 0 0,0%
Capitale sociale 234.412 0 0 0 0 0
0,0%
234.412 0 0 0 0 0 0,0%
Azioni proprie (34.821) (0) (0) (0) (0) (0)
0,0%
(26.774) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
Riserve e risultato 647.414 0 0 0 0 0
0,0%
665.854 0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio netto di Gruppo 847.004 0 0 0 0 0
0,0%
873.492 0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio Netto di Terzi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Patrimonio netto Totale 847.004 0 0 0 0 0
0,0%
873.492 0 0 0 0 0 0,0%
Passività non correnti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Fondi rischi ed oneri 1.668 0 0 0 0 0
0,0%
1.344 0 0 0 0 0 0,0%
Trattamento di fine rapporto 4.428 0 0 0 0 0
0,0%
4.931 0 0 0 0 0 0,0%
Finanziamenti a medio e lungo termine 127.860 0 0 0 0 0
0,0%
135.083 0 0 0 0 0 0,0%
Altre passività non correnti 26.347 0 0 0 0 0
0,0%
24.553 0 0 0 0 0 0,0%
Passività finanziarie non correnti 709 0 0 0 0 0
0,0%
441 0 0 0 0 0
Debiti per imposte differite 21.579 0 0 0 0 0
0,0%
22.021 0 0 0 0 0 0,0%
Passività non correnti 182.591 0 0 0 0 0
0,0%
188.374 0 0 0 0 0 0,0%
Passività correnti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Debiti verso banche e finanziamenti 192.749 0 0 0 0 0
0,0%
136.803 0 0 0 0 0 0,0%
Debiti commerciali 92.725 2 0 112 0 114
0,1%
52.082 4 512 0 516 1,0%
Debiti tributari 2.353 0 0 0 0 0
0,0%
4.728 0 0 0 0 0 0,0%
Altre passività correnti 14.368 0 0 0 0
0,0%
25.549 0 0 0 0 0,0%
Passività finanziarie correnti 927 0 0 0 0 0
0,0%
17.156 0 0 16.204 0 16.204 94,5%
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 337 0 0 0 0 0
0,0%
98 0 0 0 0 0 0,0%
Passività correnti 303.458 2 0 112 0 114
0,0%
236.417 0 4 16.717 0 16.720 7,1%
Passività 486.049 2 0 112 0 114
0,0%
424.791 0 4 16.717 0 16.720 3,9%
Passività e patrimonio netto 1.333.107 2 0 112 0 114
0,0%
1.298.283 0 4 16.717 0 16.720 1,3%

____________________________________________________________________________________________

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

Conto economico complessivo consolidato

Primi nove Primi nove
mesi di cui correlate mesi di cui correlate
(migliaia di Euro) 2020 A B C D Totale % 2019 A B C D Totale %
Ricavi 129.347 53 40 53.933 0 54.026 41,8% 90.017 52 67 2.794 0 2.912 3,2%
Totale costi operativi 84.229 48 527 524 0 1.099 1,3% 59.557 0 679 38 1.157 1.874 3,1%
Costi acquisto altre materie prime 1.313 0 0 0 0 0 0,0% 1.712 0 0,0%
Costi per servizi 27.585 48 527 524 0 1.099 4,0% 23.831 536 38 676 1.250 5,2%
Costi del personale 13.748 0 0 0,0% 10.979 0 0 481 481 4,4%
Altri costi di gestione 41.622 0 0 0,0% 24.477 0 143 143 0,6%
Altri proventi 39 0 0 0 0 0 0,0% 1.443 0 0 0 0 0 0,0%
Ammortamenti e svalutazioni 25.105 0 0 0 0 0 0,0% 17.412 0 0 0 0 0 0,0%
Risultato operativo 20.014 5 (486) 53.409 (0) 52.927 264,5% 13.048 52 (613) 2.756 (1.157) 1.038 8,0%
Proventi finanziari 3.554 7 7 0,2% 107 0 3 0 3 2,8%
Oneri finanziari 1.256 8 8 0,7% 878 0 1 0 1 0,1%
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo
del patrimonio netto 11.250 11.250 11.250 100,0% 648 648 648 100,0%
Utile ante imposte 33.562 5 (486) 64.657 (0) 64.176 191,2% 12.926 52 (613) 3.406 (1.157) 1.688 13,1%
Imposte del periodo 4.756 0 0,0% 4.797 0 0,0%
Risultato del periodo 28.805 5 (486) 64.657 (0) 64.176 222,8% 8.129 52 (613) 3.406 (1.157) 1.688 20,8%
Risultato netto da attività cessate 0 0,0% 30.109 30.109 30.109 100,0%
Risultato netto del periodo 28.805 5 (486) 64.657 (0) 64.176 222,8% 38.238 52 613 33.515 1.157 31.797 83,2%

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

Rendiconto Finanziario consolidato

(migliaia di Euro) di cui correlate di cui correlate
Primi nove A B C D Totale Primi nove A
B
C D Totale
mesi 2020 mesi 2019
Utile netto del periodo di gruppo 28.805 8.129
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Rettif.per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide
Risultato di pertinenza di terzi delle società destinate alla vendita 0 0 1.823 0
Risultato delle società destinate alla vendita 0 0 28.286 0
Ammortamenti 25.105 0 17.412 0
Variazione del trattamento di fine rapporto (116) 0 38 0
Attività/passività correnti su strumenti finanziari e vendite/acquisti a termine 10 0 395 0
Variazione netta altri fondi 324 0 71 0
Valutaz.impr.collegate e a controllo congiunto con il metodo patr.netto (11.250) (11.250) (11.250) (648) (648) (648)
Interessi passivi pagati (1.227) 0 (971) 0
Imposte pagate (9.335) 0 (888) 0
Interessi passivi di competenza 1.143 828 0
Imposte di competenza 4.756 0 4.797 0
Variazioni nelle attività e passività: 0 0
Rimanenze di magazzino (24.256) 0 (3.170) 0
Crediti commerciali 26.479 0 12.599 0 (5) (200) 0 (205)
Altre attività correnti (51.289) (40) (21) 16.772 0 16.711 (7.837) (728) 0 0 0 (728)
Debiti commerciali 40.643 2 (4) (414) 0 (416) 5.700 0 136 0 0 136
Altre passività correnti (13.764) 0 0 326 0 326 (57) 0 0 0 0 0
Altre attività non correnti (859) 646 0 0 0 646 2.768 0
Altre passività non correnti 1.793 0 1.832 0
Flussi operativi da attività/passività in dismissione 0 0 16.108 4.645 4.645
Totale rettifiche e variazioni (11.843) 608 (25) 5.434 0 6.017 77.629 (728) 131 3.797 0 3.200
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa 16.962 608 (25) 5.434 0 6.017 85.758 (728) 131 3.797 0 3.200
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (25.026) 0 (19.127) 0
Realizzo di immobilizzazioni immateriali 291 0 457 0
Investimenti in immobilizzazioni materiali (686) 0 (1.581) 0
Realizzo di immobilizzazioni materiali 6 0 0 0
Cessioni/(Acquisizioni) di partecipazioni e acconti (60.598) 0 (11.546) 0
Flussi di investimento da attività/passività in dismissione 0 0 (105) 0
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento (86.013) 0 0 0 0 0 (31.902) 0 0 0 0 0
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
Variazione passività finanziarie non correnti (88) 0 558 0
Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve (20.978) 0 (2.332) 0
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti (9.980) 0 0 (6.521) 0 (6.521) 15.553 0 0 (568) 0 (568)
Acquisto / Cessione azioni proprie (8.048) 0 (3.880) 0
Accensioni finanziamenti e mutui 194.700 0 292.000 0
Rimborsi finanziamenti e mutui (125.000) 0 (229.000) 0
Esborsi relativi a diritti d'uso (112) 0 (356) 0
Dividendi distribuiti a azionisti Ascopiave S.p.A. (47.442) 0 (75.163) 0
Dividendi distribuiti ad azionisti terzi 0 0 (1.761) 0
Dividendi incassati da società partecipate 21.254 0 2.311 2.311 2.311
Flussi finanziari da attività/passività in dismissione 0 0 (35.636) 0
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria 4.306 0 0 (6.521) 0 (6.521) (37.706) 0 0 1.743 0 1.743
Variazione delle disponibilità liquide (64.744) 0 16.150 0
Disponibilità correnti periodo precedente 67.031 0 59.353 0
Disponibilità liquide periodo precedente attività in dismissione 0 0 7.297 0
Disponibilità correnti periodo corrente 2.286 0 (82.800) 0

Legenda intestazione colonne parti correlate:

  • A Società controllanti
  • B Società consociate
  • C Società collegate e a controllo congiunto
  • D altri parti correlate

Indebitamento finanziario netto consolidato

di cui correlate di cui correlate
(migliaia di Euro) 30.09.2020 A B C D Totale % 31.12.2019 A B C D
A Cassa 18 0 0 0 0 0 0,0% 14 0 0
0
0
B Altre disponibilità liquide 2.268 0 0 0 0 0 0,0% 67.017 0 0
0
0
C Titoli detenuti per la negoziazione 0 0 0 0 0 0,0% 0 0
0
0
D Liquidità (A) + (B) + (C) 2.286 0 0 0 0 0 0,0% 67.031 0 0
0
0
E Crediti finanziari correnti 803 0 0 0 0 0 0,0% 6.993 0 0
6.195
0
F Debiti bancari correnti (155.705) 0 0 0 0 0 0,0% (106.025) 0 0
0
0
G Parte corrente dell'indebitamento non corrente (37.044) 0 0 0 0 0 0,0% (30.778) 0 0
0
0
H Altri debiti finanziari correnti (927) 0 0 0 0 0 0,0% (17.156) 0 0
(16.204)
0
I Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) (193.676) 0 0 0 0 0 0,0% (153.959) 0 0
(16.204)
0
J Indebitamento finanziario corrente netto (I) - (E) - (D) (190.586) 0 0 0 0 0 0,0% (79.935) 0 0
(10.009)
0
K Debiti bancari non correnti (127.860) 0 0 0 0 0 0,0% (135.083) 0 0
0
0
L Obbligazioni emesse/Crediti finanziari non correnti 2.513 0 0 0 0 0 0,0% 2.478 0 0
0
0
M Altri debiti non correnti (709) 0 0 0 0 0 0,0% (441) 0 0
0
0
N Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) (126.056) 0 0 0 0 0 0,0% (133.046) 0 0
0
0
O Indebitamento finanziario netto (J) + (N) (316.643) 0 0 0 0 0 0,0% (212.981) 0 0
(10.009)
0

Legenda intestazione colonne parti correlate:

  • A Società controllanti
  • B Società consociate
  • C Società collegate e a controllo congiunto
  • D altri parti correlate

I valori riportati nelle tabelle precedenti sono relativi alle parti correlate di seguito elencate:

Gruppo A - Società controllanti:

  • Asco Holding S.p.A.

Gruppo B - Società collegate e a controllo congiunto:

  • Asco TLC S.p.A.

Gruppo C – Società consociate:

  • Estenergy S.p.A. (Gruppo)

Gruppo D - altri parti correlate:

  • Consiglio di Amministrazione
  • Sindaci
  • Dirigenti strategici

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dei primi nove mesi dell'esercizio 2020

Risultati dell'Offerta in Opzione di n. 5.334.329 azioni ordinarie per le quali è stato esercitato il diritto di recesso ai sensi dell'art. 2437-quater, commi 2 del codice civile.

In data 6 ottobre 2020 Ascopiave S.p.A. ("Ascopiave" o la "Società") ha comunicato che in data 30 settembre 2020 si è concluso il periodo di adesione all'Offerta in Opzione (di seguito "Offerta in Opzione") di n. 5.334.329 azioni ordinarie Ascopiave rivolta ai possessori di azioni ordinarie della Società, ammesse a quotazione sul Mercato Telematico Azionario (MTA), per le quali non sia stato esercitato il diritto di recesso. Ascopiave ha comunicato che, ad esito del periodo di adesione, iniziato il 3 luglio 2020 e concluso il 30 settembre 2020 (estremi inclusi), per effetto dell'esercizio di complessivi n. 147.844 Diritti di Opzione, sono state opzionate n. 3.621 Azioni, rappresentative del 0,068% delle Azioni, per un controvalore complessivo pari a Euro 14.140,73.

È stato precisato altresì che è stato esercitato il Diritto di Prelazione con riferimento a 2.895 Azioni, pari al 0,054 % delle Azioni e a un controvalore complessivo pari a Euro 11.305,55.

Pertanto, alla luce dei diritti esercitati da parte degli azionisti di Ascopiave, risultano opzionate n. 3.621 Azioni e prelazionate n. 2.895 Azioni, per un totale complessivo di n. 6.516 Azioni, rappresentative dello 0,122% delle Azioni, per un controvalore complessivo pari a Euro 25.446,29.

Ascopiave ha comunicato che residuano n. 5.327.813 Azioni, pari al 2,273% del capitale sociale della Società per un controvalore complessivo pari a Euro 20.806.175,33.

Procedura di liquidazione delle azioni residue relative all'Offerta in Opzione

Con riferimento all'offerta in opzione promossa da Ascopiave S.p.A. ("Ascopiave" o la "Società") in data 3 luglio 2020 di n. 5.334.329 azioni ordinarie Ascopiave (l'"Offerta in Opzione"), facendo seguito a quanto comunicato in data 6 ottobre 2020 a seguito della conclusione del periodo di adesione all'Offerta in Opzione, si comunica che in data odierna il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave, anche tenuto conto dell'andamento del titolo, non ha ritenuto opportuno collocare sul mercato a terzi le n. 5.327.813 azioni oggetto di recesso residue.

Il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave ha deliberato quindi di procedere con l'acquisto da parte della Società delle n. 5.327.813 azioni oggetto di recesso residue, pari al 2,273% del capitale sociale della Società per un controvalore complessivo pari a Euro 20.806.175,33, utilizzando riserve disponibili della Società.

Si segnala che il settlement del recesso (e, pertanto, il pagamento del valore di liquidazione da parte, a seconda dei casi, della Società e degli azionisti che abbiano esercitato il diritto di opzione e di prelazione) avverrà in data 10 dicembre 2020 attraverso il sistema Monte Titoli per il tramite degli intermediari depositari, senza necessità di alcun adempimento da parte degli azionisti che abbiano esercitato il diritto di recesso, nonché degli azionisti che abbiano esercitato il diritto di opzione e prelazione (purché abbiano preventivamente messo a disposizione del proprio intermediario i fondi necessari per il pagamento del prezzo delle azioni acquistate nell'esercizio dei diritti di opzione e prelazione).

Obiettivi e politiche del Gruppo

Per quanto riguarda il segmento della distribuzione del gas naturale, il Gruppo intende valorizzare il proprio portafoglio di concessioni puntando a riconfermarsi nella gestione del servizio negli ambiti territoriali minimi in cui vanta una presenza significativa, e di espandersi in altri ambiti, con l'obiettivo di incrementare la propria quota di mercato e rafforzare la propria leadership locale.

Per quanto riguarda il segmento della vendita di gas, il Gruppo ha perfezionato in data 19 dicembre 2019 la partnership commerciale con il Gruppo Hera attraverso la creazione di una primaria realtà all'interno dei territori del Nord-Est che potrà contare su oltre un milione di clienti energy, nonché, contestualmente, un riassetto delle rispettive attività di distribuzione gas.

Con questa operazione Ascopiave dà corso al piano di riposizionamento strategico, stringendo un accordo sulle aree commerciali con un primario attore e rafforzando la propria presenza nel core business della distribuzione gas.

Pieve di Soligo, 9 novembre 2020

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Nicola Cecconato

G r u p p o A s c o p i a v e

Via Verizzo, 1030 – 31053 Pieve di Soligo (TV) – Italia Tel: +39 0438 980098 – Fax: +39 0438 82096 Email: [email protected] - www.gruppoascopiave.it

Talk to a Data Expert

Have a question? We'll get back to you promptly.