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Banca Popolare di Sondrio

Quarterly Report Nov 25, 2020

4182_10-q_2020-11-25_04a08872-d5c9-4c2d-b4c0-6e176d5ede5c.pdf

Quarterly Report

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RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE CONSOLIDATO AL 30 SETTEMBRE 2020

Banca Popolare di Sondrio

R E S O C O N T O I N T E R M E D I O D I G E S T I O N E CONSOLIDATO AL 30 SETTEMBRE 2020

Banca Popolare di Sondrio

Fondata nel 1871

RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE CONSOLIDATO AL 30 SETTEMBRE 2020

Società cooperativa per azioni Sede sociale e Direzione generale: I - 23100 Sondrio SO - Piazza Garibaldi 16 Tel. 0342 528.111 - Fax 0342 528.204 Indirizzo Internet: http://www.popso.it - E-mail: [email protected] - Indirizzo PEC: [email protected]

Iscritta al Registro delle Imprese di Sondrio al n. 00053810149 - Iscritta all'Albo delle Banche al n. 842 Iscritta all'Albo delle Società Cooperative al n. A160536 Capogruppo del Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio, iscritto all'Albo dei Gruppi bancari al n. 5696.0 - Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Codice fiscale e Partita IVA: 00053810149

Capitale sociale: 1.360.157.331 – Riserve: 1.157.414.409 (Dati approvati dall'Assemblea dei soci del 12 giugno 2020)

Rating:

  • l Rating rilasciato alla Banca Popolare di Sondrio scpa da Fitch Ratings in data 25 settembre 2020:
    • Long-term (lungo termine): BB+
    • Short-term (breve termine): B
    • Viability Rating: bb+
  • Outlook: negativo
  • Long-term Deposit Rating: BBB-
  • Long-term subordinated debt: BB-
  • l Rating rilasciato alla Banca Popolare di Sondrio scpa da DBRS Morningstar in data 2 aprile 2020: – Long-Term Issuer Rating: BBB (low)
    • Short-Term Issuer Rating: R-2 (middle)
    • Trend (prospettiva): negativo
  • Long-Term Deposit Rating: BBB
  • Short-Term Deposit Rating: R-2 (high)
  • l Rating rilasciato alla Banca Popolare di Sondrio scpa da Scope Ratings in data 8 aprile 2020:
    • Issuer rating: BBB-
    • Outlook (prospettiva): Stabile

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente VENOSTA cav.prof.avv. FRANCESCO Vicepresidente STOPPANI dott. LINO ENRICO* Consigliere delegato PEDRANZINI cav.uff.rag.dott. MARIO ALBERTO** Consiglieri BIGLIOLI dott.prof. PAOLO CARRETTA dott.prof. ALESSANDRO CORRADINI dott.ssa CECILIA CREDARO LORETTA* DEPPERU dott.ssa.prof.ssa DONATELLA FALCK dott.ing. FEDERICO FERRARI dott. ATTILIO PIERO GALBUSERA rag.a CRISTINA* PROPERSI dott.prof. ADRIANO RAINOLDI dott.ssa ANNALISA* ROSSI dott.ssa.prof.ssa SERENELLA TRIACCA DOMENICO*

COLLEGIO SINDACALE

Presidente FORNI prof. PIERGIUSEPPE
Sindaci effettivi VITALI dott.ssa LAURA
ZOANI dott. LUCA
Sindaci supplenti GARBELLINI dott. BRUNO
MORELLI dott. DANIELE

COLLEGIO DEI PROBIVIRI

Probiviri effettivi CRESPI prof.avv. ALBERTO LA TORRE prof. ANTONIO MONORCHIO cav.gr.cr.dott.prof. ANDREA

Probiviri supplenti BRACCO cav.lav.dott.ssa DIANA MIRABELLI prof. CESARE

DIREZIONE GENERALE

Direttore generale PEDRANZINI cav.uff.rag.dott. MARIO ALBERTO

Vicedirettori generali RUFFINI rag. GIOVANNI ERBA rag. MARIO GUSMEROLI rag. MILO POLETTI rag. dott. CESARE

Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari BERTOLETTI rag.dott. MAURIZIO

** Membri del Comitato di presidenza

** Membro del Comitato di presidenza e Segretario del Consiglio di amministrazione

PREMESSA

Il Decreto legislativo 15 febbraio 2016 n. 25, intervenuto a modifica del Testo Unico della Finanza, ha fatto venir meno gli obblighi di informativa relativamente al primo e al terzo trimestre dell'anno cui erano tenuti gli emittenti, fatta salva la possibilità per la Consob di obbligare gli emittenti stessi a fornire informazioni finanziarie periodiche aggiuntive.

Da parte del nostro Gruppo, si è ritenuto di privilegiare l'informativa al mercato e si è pertanto provveduto, in continuità con il passato, alla predisposizione del presente resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2020, in accordo con i criteri di rilevazione e valutazione previsti dai principi contabili internazionali IAS/IFRS adottati dalla Comunità Europea oggi in vigore.

Il presente resoconto intermedio di gestione consolidato non è soggetto a controllo contabile da parte della società di revisione.

PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE

I prospetti contabili riportati nel resoconto intermedio di gestione consolidato sono conformi agli schemi obbligatori previsti per il bilancio dal Provvedimento Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005, 6° aggiornamento del 30 novembre 2018.

Nel periodo in rassegna i principi contabili adottati sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto all'esercizio precedente.

Per un'informativa dettagliata concernente l'applicazione dei principi contabili si rimanda al bilancio consolidato al 31 dicembre 2019.

Nei prospetti contabili i valori sono espressi in migliaia di euro.

Lo stato patrimoniale è comparato con lo stato patrimoniale del bilancio al 31 dicembre 2019.

Il conto economico è comparato con il conto economico al 30 settembre 2019.

La preparazione del resoconto intermedio di gestione consolidato richiede abitualmente un uso più esteso di metodi di stima rispetto all'informativa annuale, in particolare nei casi in cui la rappresentazione contabile non rifletta puntualmente il criterio di competenza, sia con riguardo a poste dell'attivo e del passivo patrimoniale e sia relativamente a voci di conto economico.

IL GRUPPO BANCARIO BANCA POPOLARE DI SONDRIO

Il Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio risulta così composto:

Capogruppo:

Banca Popolare di Sondrio s.c.p.a. - Sondrio;

Società del Gruppo:

Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA - Lugano CH.

La Capogruppo detiene totalmente il capitale della Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA di 180.000.000 di franchi svizzeri.

Factorit spa - Milano.

La Capogruppo detiene il 60,5% del capitale di Factorit spa, pari a 85.000.002 euro.

Sinergia Seconda Srl - Milano

La Capogruppo detiene totalmente il capitale di Sinergia Seconda Srl, pari a 60.000.000 di euro.

Banca della Nuova Terra spa - Sondrio

La Capogruppo detiene totalmente il capitale di Banca della Nuova Terra spa, pari a 31.315.321 euro.

Popso Covered Bond srl - Conegliano.

La Capogruppo detiene il 60% del capitale di Popso Covered Bond srl, pari a 10.000 euro.

AREA E METODI DI CONSOLIDAMENTO

Il resoconto intermedio di gestione consolidato rappresenta unitariamente la situazione patrimoniale, finanziaria e i risultati economici al 30 settembre 2020 del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio, che comprende la Capogruppo, la Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, Factorit spa, Sinergia Seconda Srl, Banca della Nuova Terra spa e Popso Covered Bond srl, e delle entità di cui il Gruppo detiene il controllo come definito dall'IFRS 10.

Il consolidamento integrale riguarda le seguenti società controllate:

PARTECIPAZIONI CONSOLIDATE INTEGRALMENTE

Sede Capitale Sociale (in migliaia) Quota di partecip. %
Lugano (CHF) 180.000 100
Milano 85.000 60,5
Milano 60.000 100
Sondrio 31.315 100
Sondrio 2.064 100
Milano 75 100
Tirano 10** 100
Tirano 10** 100
Conegliano 10 60

* partecipazioni non rientranti nel gruppo bancario

** partecipate da Sinergia Seconda srl

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Inoltre, è stato oggetto di consolidamento il Fondo Immobiliare Centro delle Alpi Real Estate, di cui la Capogruppo detiene la totalità delle quote.

Sono altresì comprese nell'area di consolidamento le partecipate su cui la Capogruppo esercita un'influenza notevole in quanto la quota detenuta, direttamente o indirettamente, è compresa tra il 20% e il 50%, oppure, anche nel caso di un'interessenza minore, si è in presenza di una o più delle seguenti circostanze:

  • a) la rappresentanza nel consiglio di amministrazione o nell'organo equivalente della partecipata;
  • b) la partecipazione nel processo decisionale, inclusa la partecipazione alle decisioni in merito ai dividendi;
  • c) il verificarsi di rilevanti operazioni tra la partecipante e la partecipata;
  • d) l'interscambio di personale dirigente;
  • e) la fornitura di informazioni tecniche essenziali.

Queste società vengono valutate al patrimonio netto, con esclusione di quelle poco significative che sono valutate al costo.

Il metodo del patrimonio netto prevede l'iscrizione iniziale della partecipazione al costo e il suo successivo adeguamento di valore sulla base delle quote di pertinenza del patrimonio netto. La quota di pertinenza dei risultati d'esercizio della partecipata è rilevata a specifica voce del conto economico.

Ogni cambiamento nelle altre componenti di conto economico complessivo relativo a queste partecipate è presentato come parte del conto economico complessivo del Gruppo. Inoltre, nel caso in cui una società collegata o una joint venture rilevi una variazione con diretta imputazione al patrimonio netto, il Gruppo rileva la sua quota di pertinenza, ove applicabile, nel prospetto delle variazioni nel patrimonio netto. Gli utili e le perdite non realizzate derivanti da transazioni tra il Gruppo e società collegate o joint venture sono eliminati in proporzione alla quota di partecipazione nelle collegate o joint venture.

L'avviamento afferente alla collegata o alla joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto a una verifica separata di perdita di valore (impairment).

Successivamente all'applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo valuta se sia necessario riconoscere una perdita di valore della propria partecipazione nelle società collegate o joint venture. Il Gruppo valuta a ogni data di bilancio se vi siano evidenze obiettive che le partecipazioni nelle società collegate o joint venture abbiano subito una perdita di valore. In tal caso, il Gruppo calcola l'ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata o della joint venture e il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella voce «quota di pertinenza del risultato di società collegate o joint venture».

Eventuali successive riprese di valore non possono eccedere l'ammontare delle perdite da impairment in precedenza registrate. All'atto della perdita dell'influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su una joint venture, il Gruppo valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di per-

dita dell'influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico. Le percentuali di possesso sono specificate nella tabella seguente:

PARTECIPAZIONI CONSOLIDATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO:

Denominazione Sede Capitale Sociale (in migliaia) Quota di partecip. %
Alba Leasing spa Milano 357.953 19,264
Arca Vita spa Verona 208.279 14,837
Arca Holding spa Milano 50.000 34,715
Unione Fiduciaria spa Milano 5.940 24,000
Polis Fondi Sgrpa Milano 5.200 19,600
Sofipo SA * Lugano (CHF) 2.000 30,000
Rent2Go srl Bolzano 33,333
Cossi Costruzioni spa Sondrio 12.598 18,250
Rajna Immobiliare srl Sondrio 20 50,000

* partecipata da Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA.

CONVERSIONE DEI BILANCI IN MONETA DIVERSA DALL'EURO

La valorizzazione in euro della situazione trimestrale della Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA avviene applicando il cambio ufficiale alla data di chiusura del periodo per attività e passività di stato patrimoniale, mentre i costi e i ricavi sono stati convertiti sulla base di un cambio medio di periodo. Le differenze da conversione dei dati di bilancio sono rilevate nel prospetto della redditività consolidata complessiva all'interno del patrimonio netto consolidato.

EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO INFRANNUALE

Nel periodo di tempo intercorso tra la data di riferimento del presente resoconto intermedio di gestione consolidato e la sua approvazione da parte del Consiglio di amministrazione avvenuta il 9 novembre 2020 non sono intervenuti fatti che comportino una rettifica dei dati approvati in tale sede, né si sono verificati fatti di rilevanza tale da richiedere un'integrazione all'informativa fornita.

CENNI INTERNAZIONALI

L'economia globale ha evidenziato nel periodo estivo una significativa ripresa grazie, in particolare, alle eccezionali misure di stimolo adottate in tutto il mondo per far fronte alla gravissima caduta registrata dalle attività

produttive e commerciali in concomitanza e a causa dei provvedimenti introdotti per fronteggiare l'emergenza Covid-19.

Dopo la fortissima contrazione del PIL nel secondo trimestre 2020 – cui si è sottratta solo la Cina, che, colpita per prima dalla pandemia, è riuscita a far ripartire il proprio motore economico in tempi strettissimi –, il periodo estivo ha permesso a molti Paesi di riprendere un percorso di sviluppo. Su di esso gravano però elementi di incertezza che, col passare del tempo, tendono a proiettare sullo scenario mondiale ombre sempre più inquietanti. La decisa risalita dei contagi nelle più importanti aree economiche del globo, eccezion fatta per la Cina, lascia presagire nuove misure di contenimento, tanto necessarie quanto preoccupanti per le sorti della crescita economica.

D'altro canto, va sottolineato che la ripresa osservata nel terzo trimestre dell'anno non ha portato benefici generalizzati. Mentre infatti il mondo dell'industria ha saputo reagire con efficacia, il settore dei servizi ha fatto fronte con minor prontezza agli effetti di una crisi che ha continuato ad affliggere pesantemente comparti quali il turismo e il trasporto aereo. Il commercio mondiale, contrattosi di quasi il 45% nel secondo trimestre dell'anno, ha dato segnali di ripresa nel terzo, mentre l'inflazione al consumo è rimasta su valori molto bassi.

Nell'area dell'euro l'attività economica ha beneficiato nel periodo estivo di una crescita significativa, che non ha però permesso di raggiungere i livelli pre-crisi. Inflazione negativa, aumento della propensione al risparmio precauzionale da parte delle famiglie e calo dell'occupazione sono ulteriori elementi di preoccupazione a fronte dei quali la Banca Centrale Europea ha confermato l'orientamento di politica monetaria decisamente molto accomodante.

Quanto all'Italia, il terzo trimestre dell'anno ha visto il rafforzamento della congiuntura, con una crescita attorno al 12%. Anche nel nostro Paese si è però evidenziata una discrasia fra il settore industriale, in deciso progresso, e quello dei servizi, meno pronto a riprendere la via della crescita dopo il gravissimo arretramento segnato nei precedenti tre mesi. Le importanti misure di stimolo della domanda, sia monetarie sia di bilancio, hanno contribuito al significativo progresso congiunturale. Anche le famiglie nel periodo estivo hanno avvertito un certo miglioramento, ma resta alta la propensione al risparmio dettata dalle preoccupazioni per il futuro. In effetti, le più recenti evoluzioni del quadro pandemico fanno capire come la situazione di emergenza non può considerarsi alle nostre spalle.

Le dinamiche generali sopra evidenziate si sono riproposte anche in Svizzera, la cui economia, dopo un primo semestre dell'anno decisamente difficile, ha evidenziato nei successivi tre mesi una buona ripresa. Alcuni comparti hanno fatto meglio di altri, così che la ripresa è rimasta incompleta e nella maggior parte dei settori non sono stati raggiunti i livelli dell'anno precedente. Le previsioni congiunturali, riviste al rialzo a inizio autunno, sono però ora chiamate a fare i conti con il repentino ritorno della pandemia, in grado non solo di creare difficoltà nello scenario nazionale, ma di colpire i principali partner commerciali della Confederazione Elvetica, con le conseguenze facilmente intuibili.

SINTESI DEI RISULTATI

(in milioni di euro)
Dati patrimoniali 30/09/2020 31/12/2019 Var. %
Finanziamenti verso clientela 28.841 27.387 5,31
Finanziamenti verso clientela valutati al costo ammortizzato 28.466 27.096 5,06
Finanziamenti verso clientela valutati al fair value con impatto
sul conto economico
375 291 28,66
Finanziamenti verso banche 2.894 1.067 171,11
Attività finanziarie che non costituiscono finanziamenti 10.234 9.723 5,26
Partecipazioni 296 295 0,47
Totale dell'attivo 47.457 41.146 15,34
Raccolta diretta da clientela 33.193 32.622 1,75
Raccolta indiretta da clientela 32.760 33.764 -2,97
Raccolta assicurativa 1.690 1.608 5,13
Massa amministrata della clientela 67.642 67.993 -0,52
Altra provvista diretta e indiretta 15.580 10.068 54,74
Patrimonio netto 2.956 2.842 4,02
Dati economici 30/09/2020 30/09/2019
Margine di interesse 362 341 6,36
Margine di intermediazione* 600 676 -11,22
Risultato dell'operatività corrente 93 182 -48,62
Utile (Perdita) di periodo 64 123 -47,70
Coefficienti patrimoniali 30/09/2020 31/12/2019
CET1 Capital ratio (phased-in) 16,34% 15,75%
Total Capital ratio (phased-in) 18,74% 18,64%
Eccedenza patrimoniale 1.870 1.832
Altre informazioni gruppo bancario 30/09/2020 31/12/2019
Numero dipendenti 3.305 3.299
Numero filiali 366 365

* Il margine di intermediazione è rappresentato come da riclassifica effettuata nella tabella a commento del conto economico.

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE 30/09/2020 31/12/2019
Indici di Bilancio
Patrimonio netto/Raccolta diretta da clientela 8,91% 8,71%
Patrimonio netto/Crediti verso clientela 10,25% 10,38%
Patrimonio netto/Attività finanziarie 28,88% 29,23%
Patrimonio netto/Totale attivo 6,23% 6,91%
Indicatori di Profittabilità *
Cost/Income 65,18% 57,09%
Margine di interesse/Margine di intermediazione 60,37% 50,40%
Spese amministrative/Margine di intermediazione 65,81% 57,40%
Margine di interesse/Totale attivo 0,76% 0,78%
Risultato netto della gestione finanziaria/Totale attivo 0,98% 1,25%
Indicatori della Qualità del Credito
Texas ratio 42,22% 56,00%
Sofferenze nette/Patrimonio netto 14,74% 23,51%
Sofferenze nette/Crediti verso clientela 1,51% 2,44%
Crediti verso clientela/Raccolta diretta da clientela 86,89% 83,95%
Costo del credito 0,59% 0,78%

Cost/Income: rapporto tra i costi operativi e il margine di intermediazione.

Texas ratio: rapporto tra i crediti deteriorati e la differenza, al denominatore, del patrimonio netto e le attività immateriali.

Costo del credito: rapporto delle Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di crediti del Conto Economico, rettificato per le perdite e gli oneri derivanti da cessione di npl, sul totale dei crediti verso clientela. * Gli indicatori sono stati calcolati utilizzando i valori esposti come da prospetto di sintesi di conto economico riclassificato. I dati comparativi sono riferiti al 30-09-2019.

RACCOLTA

Nel periodo in esame la raccolta bancaria ha evidenziato una dinamica molto positiva, sostenuta anzi tutto dalla crescita dei depositi di famiglie e imprese. Un elemento solo in parte positivo, in quanto alla sua base vi è una finalità "precauzionale" che da un lato evidenzia il timore di molti per le prospettive future, dall'altro contribuisce a tener basso il livello dei consumi delle famiglie e quello degli investimenti da parte delle imprese. Il significativo ampliamento della raccolta trova peraltro ragione pure nell'espansione delle passività nei confronti dell'Eurosistema. L'azione della Banca Centrale Europea ha contribuito in modo determinante anche a mantenere su livelli minimi il costo della raccolta.

Quanto al nostro Gruppo, al 30 settembre 2020 la raccolta diretta da clientela ha sommato 33.193 milioni, con un incremento dell'1,75% su fine 2019, mentre, rispetto a settembre 2019, il dato ha siglato +2,44%.

La raccolta indiretta da clientela è stata pari a 32.760 milioni, -2,97% su fine 2019, con un andamento altalenante durante il periodo in esame imputabile in parte alla volatilità dei mercati finanziari.

La raccolta assicurativa è salita a 1.690 milioni, +5,13%.

La raccolta globale da clientela si è pertanto affermata a 67.642 milioni, -0,52%.

I debiti verso banche sono ammontati a 9.646 milioni, +122,90%. Il consistente incremento è essenzialmente da ricollegarsi alle operazioni di rifinanziamento in essere con la Banca Centrale Europea, che dai 2.700 milioni di fine 2019 sono saliti a 8.068 milioni. Di ciò si dà conto nel capitolo dedicato all'attività in titoli e tesoreria.

L'indiretta da banche è risultata pari a 5.934 milioni, +3,36%.

La raccolta globale, da clientela e banche, si è attestata a 83.223 milioni, +6,61%.

La tabella «Raccolta diretta da clientela» evidenzia in dettaglio le varie componenti. I conti correnti, in euro e in valuta, sono saliti a 29.001 milioni, +5,01%, e hanno costituito l'87,37% dell'intera raccolta diretta. Le obbligazioni sono lievemente diminuite a 2.669 milioni, -1,57%. I depositi a risparmio hanno sommato 526 milioni, +1,31%. I conti vincolati hanno cifrato 648 milioni, -31,44%. Pressoché nulli i pronti contro termine, 2 milioni rispetto a 509 milioni, mentre i certificati di deposito sono ammontati a 1 milione, riconfermandosi una componente del tutto marginale. Gli assegni circolari hanno cifrato 138 milioni, +50,82%. Le passività per leasing, iscritte in conformità a quanto previsto dall'IFRS 16, sono state pari a 208 milioni, -7,87%.

Riguardo al risparmio gestito si fa rinvio al capitolo della presente relazione dedicato all'attività in titoli e tesoreria.

(in migliaia di euro) 30/09/2020 Compos. % 31/12/2019 Compos. % Variaz. %
Depositi a risparmio 525.733 1,58 518.948 1,59 1,31
Certificati di deposito 887 0,00 1.391 0,00 -36,23
Obbligazioni 2.669.438 8,04 2.711.880 8,31 -1,57
Pronti contro termine 1.700 0,01 509.383 1,56 -99,67
Assegni circolari e altri 137.970 0,42 91.482 0,28 50,82
Conti correnti 26.494.418 79,82 25.259.856 77,44 4,89
Conti vincolati 648.098 1,95 945.335 2,90 -31,44
Conti in valuta 2.506.639 7,55 2.358.120 7,22 6,30
Passività Leasing 207.619 0,63 225.354 0,70 -7,87
Totale 33.192.502 100,00 32.621.749 100,00 1,75

RACCOLTA DIRETTA DA CLIENTELA

RACCOLTA GLOBALE

(in migliaia di euro) 30/09/2020 Compos. % 31/12/2019 Compos. % Variaz. %
Totale raccolta diretta da clientela 33.192.502 39,87 32.621.749 41,78 1,75
Totale raccolta indiretta da clientela 32.759.988 39,36 33.763.873 43,25 -2,97
Totale raccolta assicurativa 1.690.007 2,03 1.607.591 2,06 5,13
Totale 67.642.497 81,28 67.993.213 87,10 -0,52
Debiti verso banche 9.646.364 11,59 4.327.709 5,54 122,90
Raccolta indiretta da banche 5.933.793 7,13 5.740.763 7,35 3,36
Totale generale 83.222.654 100,00 78.061.685 100,00 6,61

FINANZIAMENTI VERSO CLIENTELA

Lasciata alle spalle la fase più acuta dell'emergenza sanitaria, la graduale ripresa iniziata nei mesi di maggio e giugno è continuata sia pur in modo parziale nel 3° trimestre. La forte domanda di fondi è stata soddisfatta anche grazie al miglioramento delle condizioni di offerta, favorito dalla garanzia pubblica sui nuovi finanziamenti e dalle misure espansive di politica monetaria.

In tema di finanziamenti verso clientela, si ribadisce il rilevante supporto fornito a famiglie e imprese nella contingente situazione di pesante crisi economico-finanziaria causata dalla pandemia da Covid-19. La Capogruppo ha tempestivamente attivato, a partire dallo scorso marzo, una serie di interventi a beneficio della clientela e dei territori presidiati, sia in ottemperanza alle misure governative introdotte principalmente dal Decreto Cura Italia e dal Decreto Liquidità, sia in aderenza a iniziative promosse dall' ABI a livello di sistema bancario, sia infine su base volontaria a beneficio di determinate categorie di soggetti e tipologie di rapporti contrattuali per lo più non aventi le caratteristiche per accedere alle prime due agevolazioni citate. Tra le principali iniziative, rileva in primis la concessione di moratorie/sospensioni sui finanziamenti accordati dall'istituto a beneficio di famiglie e imprese: a partire dal mese di marzo e sino al 30 settembre si segnalano complessivamente quasi 24 mila concessioni perfezionate per un debito residuo in linea capitale di oltre 4.500 milioni, per la maggior parte riconducibili al Decreto Cura Italia a sostegno delle PMI (60% del debito residuo) e alle famiglie (17% del debito residuo). A tale proposito, dopo la proroga della scadenza delle moratorie dal 30 settembre 2020 al 31 gennaio 2021, si dà conto della recente apertura delle competenti istituzioni comunitarie alla possibilità di ulteriore ampliamento, sino al 30 giugno 2021, della durata delle varie misure governative. Si segnala pure l'immediata attivazione, per tamponare esigenze di liquidità conseguenti anche ai limiti all'operatività delle imprese imposta dalle Autorità, della concessione di finanziamenti e prestiti personali di breve termine e di linee di cassa temporanee in sostituzione di affidamenti autoliquidanti inutilizzati, oltre che di finanziamenti e rimodulazione di pagamenti dei contributi di settore per i professionisti iscritti alle Casse di previdenza convenzionate con la Capogruppo. Si rammenta poi l'adesione all'accordo teso a regolamentare la concessione di anticipazioni delle somme dovute dall'INPS ai lavoratori in Cassa Integrazione Guadagni a seguito dell'emergenza sanitaria. Successivamente, con l'introduzione, risalente al mese di aprile, del Decreto Liquidità, sono state attivate tutte le fattispecie di finanziamento a beneficio delle imprese previste dall'articolo 13 (Fondo Centrale di Garanzia PMI) e dall'art. 1 (SACE). Si pone in particolare l'accento sui consistenti numeri inerenti ai finanziamenti di cui all'art. 13: nel complesso risultano, al 30 settembre, circa 17 mila proposte deliberate per complessivi oltre 1.719 milioni, comprendenti anche i finanziamenti integralmente garantiti dallo Stato di importo sino a 30.000 euro (13.000 pratiche per 261 milioni) e posti in essere anche per il tramite di Confidi, principalmente per la pro-

vincia di Sondrio, e ISMEA. Con riferimento alle nuove erogazioni previste dai citati art. 13 e art.1, si segnala che esse sono assistite da garanzia pubblica ricevuta complessivamente per circa l'88% dell'importo. Sono state inoltre condotte differenti analisi tese a individuare i settori economici maggiormente impattati dalla crisi, con approfondimenti anche a livello di portafoglio creditizio di singola area territoriale, oltre che promosse delle valutazioni inerenti alla qualità del portafoglio creditizio della Banca e alla capacità della clientela di far fronte agli impegni rivenienti dai propri debiti finanziari in un contesto di incertezza quale quello attuale. In aggiunta, la Capogruppo ha sempre continuato a erogare credito ordinario a supporto delle esigenze finanziarie di imprese e famiglie, a testimonianza delle confermate attenzione e vicinanza al territorio di insediamento, a maggior ragione nella critica situazione che il sistema Paese sta attraversando.

Riguardo alla comunicazione di Banca d'Italia del 30 giugno 2020 in materia di "Orientamenti dell'Autorità bancaria europea relativi agli obblighi di segnalazione e di informativa al pubblico sulle esposizioni oggetto di misure applicate alla luce della crisi Covid-19", che dà attuazione agli Orientamenti dell'Autorità Bancaria Europea (EBA/GL/2020/07), si rimanda al paragrafo della presente Relazione: "Politiche contabili rilevanti ed incertezze sull'utilizzo di stime nella predisposizione del bilancio consolidato", che illustra il trattamento contabile applicato a queste esposizioni, e all'informativa al pubblico di Terzo Pilastro pubblicata sul sito aziendale per le maggiori informazioni, anche di natura quantitativa, richieste dall'Autorità bancaria.

Di questa problematica situazione, in conformità a quanto previsto dal principio contabile IFRS 9, è stato giocoforza tenere conto in sede di valutazione dei crediti verso clientela, anche se allo stato attuale permangono di difficile valutazione l'impatto e la durata della crisi sulle attività economiche.

In continuità con quanto fatto nei trimestri precedenti, si è adottato un approccio che, rispetto agli scenari precedentemente usati, tiene conto del peggioramento degli scenari previsionali da utilizzare nel procedimento di quantificazione delle rettifiche da rischio di credito, secondo le più recenti proiezioni dell'evoluzione del contesto macroeconomico.

A livello di sistema, i finanziamenti a clientela hanno continuato a crescere in modo significativo, sia su base annua e sia rispetto al 31 dicembre 2019. Ciò è in parte riconducibile agli effetti delle diverse misure straordinarie introdotte dal Governo e dalla BCE e al maggior utilizzo di linee di credito da parte delle imprese, in concomitanza con le accresciute esigenze di liquidità conseguenti all'emergenza sanitaria e alla connessa riduzione del fatturato, mentre si registra una diminuzione della domanda delle famiglie legata al peggioramento delle prospettive del mercato degli immobili residenziali e alla riduzione delle spese per beni di consumo durevoli.

La pressione concorrenziale fra le banche ha fornito anch'essa un contributo espansivo, con il permanere dei tassi d'interesse applicati a imprese e famiglie su livelli particolarmente bassi. L'incidenza dei crediti deteriorati sul totale è diminuita leggermente, sia al lordo e sia al netto delle rettifiche, mentre il tasso di copertura è lievemente sceso in relazione alle cessioni di crediti in sofferenza. Va però rimarcato che a seguito degli effetti dell'emergenza

sanitaria ci si aspetta un aumento dei crediti più a rischio, sia pur in parte mitigato dai provvedimenti di sostegno fin qui adottati.

Per il nostro Gruppo gli impieghi hanno sommato 28.841 milioni, in aumento del 5,31%. Il rapporto crediti verso clientela/raccolta diretta da clientela si è attestato all'86,89% rispetto all'83,95% dell'esercizio precedente.

Alla dinamica degli impieghi, le diverse forme tecniche hanno contribuito in varia misura e con andamenti contrastanti. Dette voci sono pari alla somma dei finanziamenti ricompresi nella voce «40 attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – b) crediti verso clientela» e nella voce «20 attività finanziarie valutate al fair value con impatto sul conto economico – c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value».

Buona la dinamica delle altre operazioni e mutui chirografari che si sono attestati a 8.733 milioni, +37,63%, e costituiscono la seconda componente dei finanziamenti a clientela con il 30,28%. Discreto l'incremento dei mutui ipotecari: 11.083 milioni, +3,99%, che rappresentano la voce principale degli impieghi con il 38,43%. Particolarmente vivace l'andamento dei mutui ipotecari residenziali erogati dalla controllata Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA. In espansione gli anticipi, +5,42%, pari a 493 milioni.

I conti correnti sono diminuiti del 15,31%, passando da 3.929 a 3.328 milioni. Altrettanto dicasi per le operazioni di factoring, -25,22%, da 2.222 milioni a 1.662 milioni.

In contrazione anche i PCT, che rappresentano l'impiego di temporanee eccedenze di liquidità con controparti istituzionali, passati da 1.099 a 771 milioni, -29,82%, e i prestiti personali, -4,09%, da 478 a 458 milioni, come pure gli anticipi salvo buon fine, -18,61% da 240 a 195 milioni, e i finanziamenti in valuta, -5,67% da 989 a 933 milioni. I titoli di debito, pari a fine 2019 a 206 milioni, sono risultati in crescita del 222,59% a 665 milioni; derivano da operazioni di cartolarizzazione di finanziamenti a clientela effettuate dalle partecipate Banca della Nuova Terra spa e Alba Leasing spa e ricomprendono anche i titoli emessi dal SPV Diana e detenuti dalla Capogruppo. Riguardo all'obbligazione Senior emessa dal SPV Diana, con decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze firmato in data 12 agosto 2020 è stata concessa la garanzia dello Stato.

FINANZIAMENTI VERSO CLIENTELA

(in migliaia di euro) 30/09/2020 Compos. % 31/12/2019 Compos. % Variaz. %
Conti correnti 3.327.629 11,54 3.929.023 14,35 -15,31
Finanziamenti in valuta 933.352 3,24 989.436 3,61 -5,67
Anticipi 492.670 1,71 467.330 1,71 5,42
Anticipi s.b.f. 195.171 0,68 239.783 0,88 -18,61
Portafoglio scontato 2.960 0,01 4.738 0,02 -37,53
Prestiti e mutui artigiani 66.398 0,23 59.767 0,22 11,09
Prestiti agrari 15.930 0,06 21.079 0,08 -24,43
Prestiti personali 458.197 1,59 477.733 1,74 -4,09
Altre operazioni e mutui chirografari 8.732.601 30,28 6.344.987 23,17 37,63
Mutui ipotecari 11.083.176 38,43 10.658.264 38,92 3,99
Crediti in sofferenza 435.771 1,51 668.068 2,44 -34,77
Pronti contro termine 771.291 2,67 1.099.082 4,00 -29,82
Factoring 1.661.646 5,75 2.222.085 8,11 -25,22
Titoli di debito 664.615 2,30 206.022 0,75 222,59
Totale 28.841.407 100,00 27.387.397 100,00 5,31

Nell'aggregato finanziamenti sono ricomprese attività cedute non cancellate per 1.600 milioni in relazione all'operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite (Covered Bond). Non si è proceduto alla cancellazione di tali mutui in quanto la struttura prescelta non soddisfa i requisiti previsti dai principi contabili internazionali.

L'aggregato crediti deteriorati lordi è sceso del 26,14%, portandosi a 2.756 milioni, e costituisce il 9,03% del totale finanziamenti lordi rispetto al 12,58% di fine 2019. I crediti deteriorati netti sono calati a 1.236 milioni, -21,50%, rispetto a 1.574 milioni; nel 2019 si era evidenziata una riduzione del 14,96%. Tale aggregato è pari al 4,28% (ex 5,75%) della voce finanziamenti verso clientela. La contrazione deriva principalmente dalle operazioni di cessione di crediti verso clientela, ma anche dagli effetti della politica di rafforzamento delle strutture preposte all'erogazione, gestione e monitoraggio del credito.

L'ammontare delle rettifiche complessive riferite ai crediti deteriorati è stato pari a 1.521 milioni, -29,53%, corrispondenti al 55,17% dell'importo lordo degli stessi, rispetto al 57,83% dell'anno precedente e al 55,63% di fine 2018. La riduzione consegue all'operazione di cessione sopra accennata.

L'apposita tabella riporta una sintetica esposizione dei crediti dubbi e in bonis.

FINANZIAMENTI VERSO CLIENTELA - PARTITE DETERIORATE E BONIS

(in migliaia di euro) 30/09/2020 31/12/2019 Variazioni
assolute
Variazioni %
Crediti Deteriorati Esposizione lorda 2.756.426 3.732.063 -975.636 -26,14
Rettifiche di valore 1.520.807 2.158.087 -637.280 -29,53
Esposizione netta 1.235.619 1.573.976 -338.357 -21,50
– Sofferenze Esposizione lorda 1.403.269 2.264.503 -861.234 -38,03
Rettifiche di valore 967.499 1.596.444 -628.946 -39,40
Esposizione netta 435.771 668.059 -232.288 -34,77
– Inadempienze probabili Esposizione lorda 1.297.479 1.401.400 -103.921 -7,42
Rettifiche di valore 546.155 552.225 -6.070 -1,10
Esposizione netta 751.324 849.175 -97.850 -11,52
– Esposizioni scadute
– e/o sconfinanti
– deteriorate
Esposizione lorda 55.678 66.160 -10.482 -15,84
Rettifiche di valore 7.153 9.417 -2.264 -24,04
Esposizione netta 48.524 56.742 -8.218 -14,48
Crediti in bonis Esposizione lorda 27.765.269 25.937.252 1.828.017 7,05
Rettifiche di valore 159.480 123.831 35.649 28,79
Esposizione netta 27.605.788 25.813.421 1.792.367 6,94
Totale crediti
verso clientela
Esposizione lorda 30.521.695 29.669.315 852.380 2,87
Rettifiche di valore 1.680.288 2.281.918 -601.630 -26,37
Esposizione netta 28.841.407 27.387.397 1.454.011 5,31

Le sofferenze nette, depurate dalle svalutazioni, sono ammontate a 436 milioni, -34,77% (-12,15% a dicembre 2019), e corrispondono all'1,51% del totale dei crediti verso la clientela, rispetto al 2,44% al 31 dicembre 2019. L'importante riduzione è essenzialmente dovuta al perfezionamento dell'operazione di cessione di crediti in sofferenza (Progetto Diana) avvenuta lo scorso 17 giugno, che ha comportato la derecognition di sofferenze lorde per 872 milioni; di tale operazione è stata data ampia informativa nelle note illustrative della Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata al 30 giugno 2020. Le sofferenze nette si sono attestate su percentuali paragonabili a quelle di sistema. Come ormai consuetudine sono pur sempre state consistenti le rettifiche apportate in applicazione a criteri di valutazione prudenziali, in specie sulle posizioni assistite da garanzie reali costituite da immobili. In particolare, i crediti che rientrano nel perimetro dell'operazione di cessione attualmente in corso di strutturazione vengono valutati tenendo conto anche degli scenari di vendita.

A fronte delle perdite presunte sulle sofferenze in essere, le rettifiche di valore sono passate a 967 milioni, -39,40%, pari al 68,95% dell'importo lordo di tali crediti, rispetto al 70,50% dell'anno precedente. È una riduzione fisiologica, effetto della cessione precedentemente richiamata; tuttavia la percentuale di copertura è allineata alle più elevate a livello nazionale. Se si tiene conto degli importi passati a conto economico in anni precedenti su posizio-

ni già a sofferenze per le quali si mantiene un'evidenza contabile, a fronte di una prospettiva di eventuali recuperi, la copertura per tali crediti si attesta all'83,62%.

Le inadempienze probabili, costituite dalle esposizioni creditizie diverse dalle sofferenze e per le quali si giudica improbabile che il debitore, fatto salvo il ricorso della banca ad azioni tutorie quali l'escussione delle garanzie, adempia integralmente alle sue obbligazioni, sono diminuite, al netto delle svalutazioni, a 751 milioni, -11,52%, corrispondenti al 2,60% del totale dei crediti verso la clientela, rispetto al 3,10% dell'anno precedente. Le relative rettifiche, con l'attuale grado di copertura del 42,09%, sono pari a 546 milioni, -1,10% sul periodo di confronto quando ammontavano a 552 milioni; l'anno precedente il grado di copertura era del 39,41%.

La diminuzione delle inadempienze probabili e dei relativi accantonamenti è da ricollegarsi sia al rigiro a sofferenza delle posizioni maggiormente a rischio, sia a maggiori incassi.

Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, che ricomprendono esposizioni diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, sono scadute e/o sconfinanti da oltre 90 giorni e superano una prefissata soglia di materialità, sono state pari a 49 milioni, -14,48%, con un grado di copertura del 12,85% e rappresentano lo 0,17% del totale dei crediti verso la clientela, rispetto allo 0,21% dell'anno precedente.

I crediti in bonis sono ammontati a 27.606 milioni, +6,94%, e i relativi accantonamenti hanno sommato 159 milioni rispetto a 124 milioni, pari allo 0,57% degli stessi rispetto allo 0,48% dell'anno precedente. L'incremento di copertura è legato alle maggiori rettifiche operate in particolare nel terzo trimestre sia per un aggiornamento degli scenari e sia per un'azione tesa ad aumentare la copertura di portafogli omogenei ritenuti a maggior rischio.

L'ammontare complessivo delle rettifiche è pervenuto a 1.680 milioni, -26,37%.

ATTIVITÀ IN TITOLI E TESORERIA

Dopo le forti turbolenze registrate nel primo trimestre, che avevano spinto al ribasso i corsi azionari e impresso ampie oscillazioni ai rendimenti dei titoli di Stato in un contesto di ridotta liquidità, il miglioramento delle condizioni dei mercati finanziari registrato nel secondo trimestre è proseguito anche nel corso dell'estate. Vi hanno contribuito i consistenti interventi delle Autorità monetarie e le attese suscitate dai provvedimenti ad ampio raggio adottati a sostegno delle economie, tra cui ricordiamo l'accordo raggiunto dal Consiglio Europeo per lo strumento denominato Next Generation EV destinato a finanziare la ripresa dell'Unione Europea e il rafforzamento del programma di acquisto di titoli pubblici e privati per l'emergenza pandemica (PEPP, Pandemic Emergency Purchase Programme).

L'andamento dei mercati resta tuttavia condizionato dall'evoluzione

della pandemia e dalla capacità di risposta sanitaria alla recrudescenza che si è manifestata in autunno.

Dall'inizio di luglio i rendimenti dei titoli di Stato italiani si sono ridotti su tutte le scadenze e il differenziale con il rendimento dei titoli tedeschi sulle scadenze decennali è sceso, portandosi su livelli lievemente inferiori a quelli osservati prima della pandemia.

Quanto al nostro Gruppo, al 30 settembre 2020 la posizione interbancaria netta segnava un saldo negativo di 6.752 milioni, rispetto a un saldo negativo di 3.261 milioni di fine 2019. Le disponibilità di cassa e liquide ammontavano a 4.347 milioni rispetto a 1.826 milioni.

A fine periodo la Capogruppo aveva in essere tre operazioni T-LTRO con la BCE per complessivi 8.068 milioni. La prima operazione in essere è stata accesa per 1.600 milioni il 18 dicembre 2019, con scadenza 21 dicembre 2022 e facoltà di rimborso anticipato trimestrale a partire da settembre 2021. La seconda è stata perfezionata in data 25 marzo 2020 per l'importo di 2.100 milioni con scadenza al 29 marzo 2023 con facoltà di rimborso volontario anticipato da settembre 2021. La terza, di 4.368 milioni, decorre dal 24 giugno 2020 con scadenza 28 giugno 2023, anch'essa con facoltà di rimborso anticipato da settembre 2021. Tutte le operazioni sono a tasso zero, ma maturano interessi negativi a favore della Capogruppo qualora i finanziamenti erogati siano superiori al target assegnato dalla BCE. Per il periodo dal 24 giugno 2020 al 23 giugno 2021 è prevista comunque remunerazione negativa. In data 25 marzo si è provveduto al rimborso del residuo finanziamento per 1.100 milioni relativo al programma di rifinanziamento T-LTRO-II. Al netto delle citate operazioni, il saldo sarebbe stato positivo per 1.316 milioni.

La liquidità, buona nel primo semestre, grazie anche all'andamento della raccolta, è diventata abbondante in seguito alla partecipazione al nuovo rifinanziamento T-LTRO del mese di giugno, cui si è fatto cenno. L'esposizione al rischio di liquidità viene monitorata avuto riguardo sia al breve termine, cioè su un arco temporale di tre mesi, con cadenza giornaliera, sia al lungo periodo, con frequenza mensile. Gli indicatori previsti dalla normativa di Basilea 3, quello a breve termine (Liquidity Coverage Ratio) e quello strutturale (Net Stable Funding Ratio), si posizionano entrambi su livelli superiori ai minimi previsti. Lo stock di attività finanziarie di elevata qualità rifinanziabili presso la BCE, al netto degli haircut applicati, è ammontato a 14.260 milioni, di cui 5.550 milioni liberi e 8.710 impegnati.

L'operatività della tesoreria, che ha potuto usufruire anche dell'abbondante liquidità del sistema – quest'ultima rimasta elevata per effetto degli interventi espansivi della BCE –, è stata come sempre intensa e ha evidenziato una contenuta prevalenza di operazioni di raccolta. Con l'introduzione del meccanismo di tiering, avvenuta lo scorso anno, che permette di depositare in BCE un ammontare pari a 6 volte la riserva obbligatoria a un tasso fisso di remunerazione favorevole pari allo 0%, si è ridimensionato l'utilizzo del deposit facility.

È cresciuto notevolmente il volume di operazioni di pronti contro termine prevalentemente di raccolta sul mercato MMF, che usufruisce della garanzia della Cassa di Compensazione e Garanzia.

Al 30 settembre 2020 i portafogli di attività finanziarie rappresentate da titoli ammontavano complessivamente a 10.234 milioni, +5,26% rispetto al 2019. L'aumento è da ricollegarsi anche agli acquisti effettuati per impiegare parte della liquidità riveniente dai fondi presi dalla BCE nello scorso mese di giugno nell'ambito del programma T-LTRO. Gli incrementi hanno riguardato sia titoli governativi e sia corporate, prevalentemente finanziari senior, e hanno interessato il comparto HTC. Il prospetto che segue evidenzia la consistenza delle singole attività e le variazioni percentuali.

ATTIVITA' FINANZIARIE (TITOLI DI DEBITO, TITOLI DI CAPITALE, QUOTE DI OICR E DERIVATI) PER PORTAFOGLIO DI APPARTENENZA

(in migliaia di euro) 30/09/2020 31/12/2019 Variaz. %
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
di cui prodotti derivati
216.060
52.714
214.466
32.161
0,74
63,91
Altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
510.498 399.779 27,70
Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva
2.563.932 2.591.229 -1,05
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 6.943.509 6.517.073 6,54
Totale 10.233.999 9.722.547 5,26

In linea di continuità con il passato, il portafoglio vede la forte prevalenza di titoli di Stato domestici, in leggero aumento nonostante i realizzi, in particolare, di titoli prossimi alla scadenza. Il periodo è stato caratterizzato da una buona movimentazione, in consistente aumento rispetto al periodo di raffronto, movimentazione che ha interessato in particolare il portafoglio HTCS. Le cessioni effettuate hanno riguardato in buona parte il predetto portafoglio, mentre si registrano ancora consistenti minusvalenze, riflesso dell'aumentata volatilità dei mercati, sebbene in forte diminuzione rispetto ai trimestri precedenti. Come già cennato, gli acquisti sono stati effettuati anche per impiegare la liquidità derivante dalle operazioni di T-LTRO della BCE, in ottica di diversificazione del portafoglio. La duration del portafoglio è di circa tre anni e mezzo, in linea con l'esercizio precedente.

Attività finanziarie detenute per la negoziazione

Il portafoglio di trading che costituisce una parte poco significativa del complessivo portafoglio titoli (2,11%) ammonta a 216 milioni, +0,74% rispetto ai 214 milioni del periodo di raffronto.

(in migliaia di euro) 30/09/2020 31/12/2019 Variaz. %
Titoli di Stato italiani a tasso variabile 42.645 17.590 142,44
Titoli di Stato italiani a tasso fisso 25.291 65.108 -61,16
Titoli di capitale 60.010 57.212 4,89
Quote di O.I.C.R. 35.400 42.395 -16,50
Valore netto contratti derivati 52.714 32.161 63,91
Totale 216.060 214.466 0,74

Nella sua composizione si mantiene semplice e trasparente. I titoli azionari, la cui consistenza aumenta a 60 milioni, rispetto a 57 milioni dell'esercizio di raffronto (+4,89%), rappresentano il 27,77% del portafoglio, rispetto al 26,67% del 31 dicembre 2019; diminuisce la presenza di titoli di Stato italiani, pari a 68 milioni, -17,85%, con una ricomposizione al suo interno che ha registrato l'incremento di quelli a tasso variabile, 43 milioni, e la diminuzione di quelli a tasso fisso, 25 milioni, -61,16%. Diminuiscono anche le quote di O.I.C.R. a 35 milioni, -16,50%, mentre aumenta a 53 milioni il valore netto dei contratti derivati, +63,91%.

Altre Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

Le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value sono aumentate del 27,70% e ammontano a 510 milioni, rispetto a 400 milioni. Nel portafoglio prevale la componente fondi in euro, che ne rappresenta l'85,76%, e che si è incrementata con acquisti in particolare di fondi obbligazionari a breve termine.

(in migliaia di euro) 30/09/2020 31/12/2019 Variaz. %
Obbligazioni bancarie 16.542 17.061 -3,04
Obbligazioni altre 27.088 29.992 -9,68
Titoli di capitale - 1 -
Quote di O.I.C.R. in euro 437.821 323.173 35,48
Quote di O.I.C.R. in divisa (USD) 29.047 29.552 -1,71
Totale 510.498 399.779 27,70

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Il portafoglio attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (HTCS), che nel primo semestre aveva registrato una riduzione dell'11,84%, evidenzia ancora una contrazione, sia pur più contenuta, dell'1,05%. Nel periodo sono rallentate le vendite, iniziate nel secondo trimestre del 2018 e proseguite per tutto il 2019, di titoli di Stato italiani in particolare a tasso fisso BTP, mentre è aumentata la componente titoli di Stato a tasso variabile, in buona parte CCT con durata di breve/medio periodo.

Le obbligazioni bancarie sono scese prevalentemente per il rimborso di obbligazioni bancarie garantite dallo Stato, mentre sono cresciute le obbligazioni corporate. Al suo interno, i titoli di Stato italiani sono leggermente aumentati, +1,77%, a complessivi 1.461 milioni, rispetto a 1.436 milioni, con una ricomposizione a favore di quelli a tasso variabile, +66,53%, a discapito di quelli a tasso fisso, scesi del 51,88%; sono ancora la componente prevalente (57%), cui si affiancano, in un'ottica di diversificazione, titoli di Stato esteri per 427 milioni, +40,07%; sono stati oggetto di vendita i titoli francesi e di acquisto i titoli spagnoli.

I titoli di capitale aumentano del 61,38%, in buona parte per la rivalutazione dell'interessenza detenuta in Nexi Payments Spa sulla base delle valutazioni fatte in sede dell'operazione straordinaria di conferimento nella stessa di Ramo d'azienda da parte di Intesa Spa.

Secondo collaudati indirizzi gestionali, in questo portafoglio trova impiego parte della liquidità, investita anche con l'obiettivo di contenere, seppur parzialmente, l'impatto sul conto economico della volatilità sempre presente sui mercati.

L'andamento positivo delle piazze finanziarie, con la contrazione del differenziale di tassi di interesse, ha permesso il riassorbimento delle consistenti minusvalenze rilevate a patrimonio nel primo semestre.

(in migliaia di euro) 30/09/2020 31/12/2019 Variaz. %
Titoli di stato italiani a tasso variabile 1.083.486 650.637 66,53
Titoli di stato italiani a tasso fisso 378.003 785.471 -51,88
Titoli di stato esteri 426.815 304.715 40,07
Obbligazioni bancarie 370.567 639.045 -42,01
Obbligazioni altre 163.927 123.909 32,30
Titoli di capitale 141.134 87.452 61,38
Totale 2.563.932 2.591.229 -1,05

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

I titoli valutati al costo ammortizzato, che sono allocati nelle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (HTC), ammontano a 6.944 milioni, rispetto a 6.517 milioni, +6,54%.

Riguardo alla composizione del portafoglio, si registra un incremento consistente di titoli di Stato italiani a tasso variabile, con utilizzo di parte della liquidità ottenuta con l'operazione di T-LTRO del mese di giugno, pari a 1.006 milioni, +24,53%, mentre i titoli di Stato a tasso fisso diminuiscono a 3.453 milioni, -4,70%, per vendite di titoli vicini a scadenza. Le obbligazioni altre registrano un progresso di 323 milioni per acquisti di titoli corporate finanziari; in crescita anche le obbligazioni bancarie, +6,70%, e i titoli di Stato esteri, +3,04%.

Nel corso del periodo è aumentata la percentuale di titoli obbligazionari rispetto ai titoli di Stato italiani ed esteri, passando dal 9,95% al 14,45%. Il portafoglio ha una duration complessiva di circa 3 anni e mezzo.

(in migliaia di euro) 30/09/2020 31/12/2019 Variaz. %
CREDITI VERSO BANCHE 512.589 480.402 6,70
Obbligazioni bancarie italia 354.460 324.241 9,32
Obbligazioni bancarie estere 158.129 156.161 1,26
CREDITI VERSO CLIENTELA 6.430.920 6.036.671 6,53
Titoli di stato italiani a tasso variabile 1.006.268 808.060 24,53
Titoli di stato italiani a tasso fisso 3.453.454 3.623.653 -4,70
Titoli di stato esteri 1.480.230 1.436.621 3,04
Obbligazioni altre 490.968 168.337 191,66
Totale 6.943.509 6.517.073 6,54

Risparmio gestito

Dopo un 2019 molto positivo dei mercati finanziari, la drammaticità della pandemia e il crollo delle borse hanno determinato per il settore del risparmio gestito una significativa contrazione nel primo trimestre del 2020. La successiva vigorosa ripresa ha fatto sì che a settembre la raccolta complessiva si è avvicinata al record storico registrato a gennaio. Nel comparto fondi comuni si è assistito a un riposizionamento dei portafogli verso prodotti meno rischiosi come i monetari, a scapito dei flessibili. Nonostante il clima di incertezza, sono continuati i flussi verso i bilanciati e azionari.

Del contesto generale ha risentito anche il nostro Gruppo, che ha progressivamente beneficiato del miglioramento del sentiment, anche se le masse gestite sono rimaste leggermente inferiori rispetto a dicembre 2019, con il totale del patrimonio gestito in contrazione dello 0,90%, da 5.840 a 5.787 milioni. Le gestioni patrimoniali del Gruppo sono scese a 1.594 milioni, -2,13%, mentre fondi comuni di investimento e Sicav (tra cui Popso (Suisse) investment Sicav) si sono attestati a 4.193 milioni, -1,16%.

INFORMATIVA IN MERITO ALL'ESPOSIZIONE VERSO DEBITORI SOVRANI

La Consob con comunicazione n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011 ha invitato le società quotate a fornire nelle relazioni finanziarie informazioni sulle esposizioni verso debitori sovrani, intendendosi con tale termine i titoli obbligazionari emessi da governi centrali e locali, da enti governativi, nonché i prestiti erogati agli stessi.

Al riguardo si precisa che l'esposizione complessiva del Gruppo bancario al 30 settembre 2020 ammontava a 9.532 milioni ed era così articolata:

a) Titoli di Stato italiano: 5.989 milioni;

b) Titoli di altri emittenti: 2.116 milioni;

c) Finanziamenti ad amministrazioni statali e locali: 123 milioni;

d) Finanziamenti a imprese a partecipazione statale o locale: 1.062 milioni;

e) Finanziamenti ad altre amministrazioni pubbliche ed enti vari: 242 milioni.

PARTECIPAZIONI

Le partecipazioni sono ammontate a 296 milioni, in crescita di 1 milione. L'incremento deriva dalla differenza tra il risultato della valutazione al patrimonio netto delle partecipate e la diminuzione per cessioni. Nel periodo si è proceduto all'alienazione del 2,11% dell'interessenza detenuta in Arca Holding spa per l'importo di 7,279 milioni nel quadro di accordi presi con l'obiettivo di favorire la crescita della società, coinvolgendo nel corpo azionario altri soggetti di matrice bancaria.

ATTIVITA' MATERIALI E IMMATERIALI

Le attività materiali e immateriali si sono attestate a 560 milioni, rispetto a 579 milioni di fine 2019. Le prime hanno sommato complessivamente 531 milioni, -3,16%, le seconde sono ammontate a 29 milioni, -5,24%.

Le attività immateriali comprendono 13 milioni relativi ad avviamenti. Per questi ultimi viene effettuato con cadenza annuale il test di impairment al fine di verificare eventuali perdite di valore. Il test è stato effettuato in sede di predisposizione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019. Tuttavia, poiché l'epidemia di Covid-19 ha generato le condizioni per l'attivazione di indicatori di perdita di valore di cui allo IAS 36, si è proceduto ai test di impairment alla data del 30 giugno 2020. Tali test sono stati effettuati con le modalità riportate nelle note illustrative della Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2020, cui si rimanda, e hanno evidenziato che non vi era necessità di svalutazioni. Alla data del 30 settembre 2020 si è ritenuto di non dover procedere alla ripetizione dei test, non essendosi registrate variazioni significative nel quadro di riferimento.

FONDI DIVERSI

Sono costituiti dal TFR, che è ammontato a 42 milioni, -3,01%, e dai fondi per rischi e oneri, che hanno sommato 270 milioni, -0,13% sul dato di fine 2019.

RISORSE UMANE

Al 30 settembre 2020 i dipendenti del Gruppo erano n. 3.305, in aumento di 6 unità, così ripartiti: 2.774 in forza presso la Capogruppo, 341 presso la Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, 167 presso Factorit spa e 23 presso BNT spa.

Al personale del Gruppo bancario vanno aggiunti i 18 dipendenti della controllata Pirovano Stelvio spa, 15 dei quali impiegati stagionalmente.

Sicurezza dei dipendenti e continuità operativa

Di seguito si segnalano le principali iniziative intraprese per quanto attiene alla sicurezza dei dipendenti e per garantire la continuità operativa:

  • introduzione di misure atte a garantire il lavoro dei dipendenti in condizioni di sicurezza: introduzione dello smart working, turnazione dei dipendenti anche mediante l'utilizzo di permessi ad hoc, distribuzione di dispositivi di sicurezza (mascherine, gel igienizzanti per la persona e prodotti igienizzanti per le superfici) e installazione di schermi di protezione in plexiglass sia nelle postazioni di front office o di contatto diretto con il cliente e sia negli uffici per separare le postazioni dei colleghi. É stata intensificata la pulizia giornaliera degli ambienti, ricorrendo laddove necessario alla sanificazione degli spazi. Sono state impartite a tutto il personale disposizioni aziendali organizzative e operative, pure in recepimento delle disposizioni governative e regionali, atte a tutelare la salute dei dipendenti e clienti. Le attività formative previste sono state garantite mediante aule virtuali;
  • adozione di misure volte a garantire la sicurezza nell'interazione con la clientela: durante la fase più difficile dell'epidemia è stata disposta la chiusura pomeridiana delle filiali (l'apertura pomeridiana è stata riattivata dall'8 luglio) con relativa gestione delle modalità di accesso della clientela previo avviso o appuntamento, modalità mantenuta comunque attiva. La clientela è stata inoltre invitata, tramite la campagna "La Tua Banca pensa a Te #iorestoacasa – Lo faccio per me, per tutti", ad avvalersi di Carte di Pagamento e di canali digitali: SCRIGNOInternet Banking, SCRIGNOapp e SCRIGNOPago Facile. Nel periodo più critico dell'emergenza è stato attivato un centro assistenza dedicato raggiungibile tramite canale telefonico ed e-mail per fornire informazioni. Tali disposizioni sono state prontamente comunicate agli utenti mediante informativa posta agli accessi delle filiali e sul sito internet aziendale.

La Capogruppo, nel pieno rispetto delle norme e dei più alti standard di sicurezza per lavoratori e clienti, ha comunque sempre assicurato la continuità del servizio, anche fisico. Durante il periodo di lockdown oltre l'80% delle dipendenze è rimasto operativo, seppure con modalità di erogazione opportunamente modificate. La Capogruppo ha cioè scelto di non attuare chiusure massive, ma di provvedere, laddove possibile, a mantenere le dipendenze accessibili secondo le disposizioni sopra richiamate. Questo pure per assicurare l'accesso ai servizi bancari essenziali alle fasce di popolazione meno propense all'utilizzo dei canali digitali.

Il Comitato di Crisi, istituito da subito per la gestione dell'emergenza e per coordinare le attività di intervento, ha periodicamente intrattenuto il Personale e l'intero Gruppo BPS attraverso comunicazioni in merito alle azioni da mettere in atto per la salvaguardia della salute e per garantire l'operatività aziendale. La comunicazione interna è inoltre avvenuta anche sulla intranet aziendale con la pubblicazione di un "bollettino" dedicato. Le misure adottate hanno contribuito a contenere il rischio nella fase più critica dell'emergenza.

PATRIMONIO

Al 30 settembre 2020, il patrimonio netto, comprensivo delle riserve da valutazione e del risultato di periodo, è stato pari a 2.956,164 milioni. Si raffronta con il patrimonio al 31 dicembre 2019 pari a 2.841,780 milioni, con un aumento di 114,384 milioni. La variazione deriva essenzialmente dalla contabilizzazione del risultato del periodo in rassegna, nonché dal miglioramento delle riserve da valutazione conseguente alla ripresa dei mercati finanziari. L'assemblea dei Soci tenutasi il 12 giugno 2020, chiamata ad approvare il bilancio dell'esercizio 2019 e la destinazione dell'utile, ha deliberato di destinare l'utile interamente a riserva, in accordo con la raccomandazione formulata dalla BCE. Quest'ultima, con raccomandazione del 28 luglio 2020, ha esteso fino al 1° gennaio 2021 il termine per la sospensione del pagamento dei dividendi.

Il capitale sociale della Capogruppo, costituito da n. 453.385.777 azioni ordinarie prive di valore nominale, è ammontato a 1.360,157 milioni, senza variazioni rispetto all'esercizio di raffronto.

Invariati anche i sovrapprezzi di emissione, pari a 79,005 milioni.

La voce riserve è salita a 1.416,833 milioni, +9,20%, essenzialmente per l'utile dell'esercizio 2019.

La voce riserve da valutazione, rappresentata dal saldo tra plusvalenze e minusvalenze contabilizzate sulle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI) e tra utili e perdite attuariali sui piani a benefici definiti per i dipendenti, ha presentato un saldo positivo di 61,095 milioni, mentre a fine 2019 era negativa per 6,885 milioni, in graduale ma netto miglioramento nell'intero periodo, dopo i minimi raggiunti il primo trimestre quando era negativa per 55,649 milioni. Ciò, per il recupero da parte dei mercati finanziari, cui si aggiunge la consistente rivalutazione della partecipazione in Nexi Payments spa, oggetto di operazione straordinaria di conferimento di ramo d'azienda. Sostanzialmente invariate le azioni proprie in portafoglio, pari a 25,376 milioni.

In merito all'adeguatezza patrimoniale, la normativa armonizzata per le banche (il Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) e la Direttiva 2013/36 UE (CRD IV) e successivi aggiornamenti) e la Circolare n. 285/13 della Banca d'Italia definiscono i limiti generali in materia di coefficienti patrimoniali, che sono pari al 7% per il CET1 Ratio, all'8,50% per il Tier1 Capital Ratio e al 10,50% per il Total Capital Ratio. La Banca Centrale Europea, che fra i propri poteri, sulla base delle evidenze raccolte nell'ambito del processo di revisione e di valutazione prudenziali, ha l'autorità per fissare coefficienti di capitale e/o di liquidità personalizzati per ciascun intermediario soggetto a supervisione comunitaria, con comunicazione del 13 dicembre 2019 ha trasmesso alla Capogruppo la decisione del Supervisory Board riguardo ai nuovi coefficienti minimi da applicarsi con decorrenza 1° gennaio, per l'esercizio 2020.

I livelli minimi di capitale di pertinenza del nostro Gruppo bancario prevedono:

– un requisito minimo di Common Equity Tier1 Ratio pari al 10%, determinato come somma del requisito minimo regolamentare di Primo Pilastro

(4,5%), del Cuscinetto di Conservazione del Capitale (2,5%) e di un requisito aggiuntivo di Secondo Pilastro (3%);

  • un requisito minimo di Tier1 Capital Ratio pari all'11,5%, determinato come somma del requisito minimo regolamentare di Primo Pilastro (6%), del Cuscinetto di Conservazione del Capitale (2,5%) e di un requisito aggiuntivo di Secondo Pilastro (3%);
  • un requisito minimo di Total Capital Ratio, pari al 13,5%, determinato come somma del requisito minimo regolamentare di Primo Pilastro (8%), del Cuscinetto di Conservazione del Capitale (2,5%,) e di un requisito aggiuntivo di Secondo Pilastro (3%).

Mentre i due primi addendi costituenti ciascun indice sono indicati dalla normativa prudenziale e sono identici per tutte le banche di uno stesso Paese, il terzo fattore è quantificato dalla BCE sulla base dell'effettivo grado di rischiosità del singolo intermediario.

Tramite successiva comunicazione dell'8 aprile 2020, la Banca Centrale Europea, in considerazione dell'emergenza Covid-19, ha previsto con decorrenza 12 marzo 2020 che il requisito aggiuntivo di Secondo Pilastro "P2R" debba essere soddisfatto per un minimo del 56,25% da CET1 e del 75% da Tier1. Conseguentemente alla revisione nella distribuzione della componente, il requisito minimo di Common Equity Tier1 Ratio è pari all'8,69%, il requisito minimo di Tier1 Capital Ratio è pari al 10,75%, mentre il requisito minimo di Total Capital Ratio rimane invariato al 13,50%.

Contemporaneamente, è stata prevista quale ulteriore misura di flessibilità la possibilità di operare temporaneamente al di sotto del Cuscinetto di Conservazione del Capitale.

Dal 2017, la BCE fornisce altresì alla Capogruppo una «Linea d'orientamento di Secondo Pilastro» («Pillar 2 Guidance») che intende rappresentare una guida per l'evoluzione prospettica del capitale del Gruppo. Quest'ultimo parametro assume carattere riservato e non è, a differenza dei due requisiti minimi, oggetto di diffusione, trattandosi di elemento che, anche secondo l'indirizzo reso noto dalla BCE, non assume rilevanza in ordine alla determinazione dei dividendi distribuibili.

La Capogruppo si avvale del sistema interno di rating (AIRB) ai fini della misurazione dei requisiti patrimoniali sul rischio di credito.

I fondi propri consolidati ai fini delle segnalazioni di Vigilanza si sono attestati a 3.262 milioni Phased-in e a 3.245 milioni Fully Phased e non ricomprendono l'utile dei 9 mesi.

Le attività di rischio ponderate consolidate sono state pari a 17.406 milioni.

Per completezza d'informazione, si segnala che il Gruppo ha deciso di avvalersi del disposto del Regolamento UE 2017/2395, che ha concesso agli intermediari vigilati la possibilità di includere, in via temporanea, nel computo del proprio capitale primario di classe 1, un importo addizionale teso a «neutralizzare» gli effetti che si avrebbero a seguito dei maggiori accantonamenti contabili derivanti dall'immediata adozione del Principio contabile IFRS 9 entrato in vigore il 1° gennaio 2018. Con Regolamento (UE) 2020/873

del 24 giugno 2020 sono state apportate modifiche a tali disposizioni transitorie, sia riguardo all'arco temporale e sia alle percentuali di computabilità. Le rettifiche addizionali legate all'entrata in vigore del Principio contabile IFRS 9 continueranno a essere computate in ragione delle percentuali già previste, mentre, per quelle legate all'emergenza Covid-19, si applicheranno al valore del patrimonio CET1 tenendo conto di una percentuale di computabilità decrescente nel tempo, dal 100% nel 2020 e 2021, al 75% nel 2022, al 50% nel 2023, al 25% nel 2024, fino al suo totale azzeramento nel 2025.

Di seguito sono riportati i coefficienti del Gruppo al 30 settembre 2020:

Coefficienti patrimoniali Gruppo Phased-in Fully Phased
CET1 Ratio 16,34% 16,25%
Tier1 Capital Ratio 16,38% 16,29%
Total Capital Ratio 18,74% 18,66%

Il Leverage Ratio è pari al 6,23%, applicando i criteri transitori in vigore per il 2020 (Phased in) e al 5,46% in funzione dei criteri previsti a regime (Fully Phased). Il Texas Ratio, dato dal rapporto tra il totale dei crediti deteriorati e il patrimonio netto tangibile, si è ridotto ulteriormente dal 56% di fine dicembre 2019 al 42,22%.

Rassegniamo di seguito i rapporti tra il patrimonio comprensivo del risultato di periodo e le principali voci di bilancio, raffrontati con quelli al 31 dicembre 2019:

  • patrimonio/raccolta diretta da clientela 8,91% rispetto all'8,71%
  • patrimonio/crediti verso clientela 10,25% rispetto al 10,38%
  • patrimonio/attività finanziarie 28,88% rispetto al 29,23%
  • patrimonio/totale dell'attivo 6,23% rispetto al 6,91%
  • sofferenze nette/patrimonio 14,74% rispetto al 23,51%

L'AZIONE BANCA POPOLARE DI SONDRIO

L'azione Banca Popolare di Sondrio, negoziata sul mercato MTA di Borsa Italiana, facente parte dell'indice FTSE Italia All-Share, ha chiuso i primi nove mesi del 2020 con una performance negativa del 15,13%, segnando un prezzo di riferimento al 30 settembre 2020 di 1,789 euro, contro i 2,108 euro di fine 2019. Nel periodo in esame il titolo ha evidenziato un minimo e un massimo intraday rispettivamente di 1,171 euro il 20 maggio e di 2,74 euro il 19 febbraio. L'indice generale FTSE Italia All-Share nello stesso periodo ha registrato un ribasso del 18,65%, mentre l'indice settoriale FTSE Italia All-Share Banks è arretrato del 31,40%.

Il volume medio giornaliero dei titoli scambiati sul mercato MTA di Borsa Italiana nei primi nove mesi dell'anno è stato pari a 1,225 milioni, rispetto a 0,564 milioni dello stesso periodo del 2019.

Azione BANCA POPOLARE DI SONDRIO – Mercato MTA di Borsa Italiana

Fonte THOMSON REUTERS

In merito alle azioni proprie, la cui operatività è svolta nel rispetto dell'apposita delibera assembleare, si segnala che la Capogruppo deteneva in portafoglio n. 3.650.000 azioni, invariate rispetto a fine 2019. Si aggiungono le n. 29.959 azioni detenute dalla Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, nell'ambito del piano dei compensi basato su strumenti finanziari previsto dalle Politiche retributive di Gruppo. Il valore di bilancio è di 25,376 milioni, di cui 25,322 milioni costituiscono utilizzo del fondo acquisto azioni proprie della Capogruppo pari a 30 milioni.

La compagine sociale al 30 settembre 2020 risulta costituita da 163.558 soci, con una diminuzione di 2.424 soci rispetto alla fine del 2019.

IL RATING

La solvibilità del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio, come dettagliatamente rappresentato nelle tabelle sottostanti, è valutata dalle agenzie di rating Fitch Ratings, DBRS Morningstar e Scope Ratings.

Per quanto attiene a Fitch Ratings, i giudizi riportati fanno riferimento all'azione di rating del 25 settembre 2020, allorché sono stati rimossi dall'agenzia i rating watch negativi (RWN) attribuiti il 24 marzo 2020 e tutti i rating sono stati confermati (con outlook negativo). I rating assegnati da DBRS Morningstar e Scope Rating sono riconducibili rispettivamente alle decisioni del 2 aprile 2020 e dell'8 aprile 2020.

FITCH RATINGS – azione di rating del 25/09/2020

GIUDIZIO
LONG – TERM (lungo termine)
È una misura della probabilità di default ed esprime la capacità della banca di
rimborsare gli impieghi a medio lungo termine. È espresso su una scala da AAA a D,
per complessivi 11 livelli.
BB+
SHORT – TERM (breve termine)
Misura la capacità dell'organizzazione a cui è assegnato il rating di far fronte ai
pagamenti in scadenza nel breve periodo, entro 13 mesi. La scala di misura comprende
sette livelli (F1, F2, F3, B, C, RD e D).
B
VIABILITY RATING (autosufficienza)
Mira a valutare quale sarebbe la situazione della banca se essa fosse completamente
indipendente e non potesse fare affidamento su supporto esterno. È espresso su una
scala da aaa a d, per complessivi 11 livelli.
bb+
SUPPORT (supporto)
Esprime la valutazione di Fitch sulla probabilità che un ente esterno offra supporto
alla banca qualora quest'ultima ne abbia bisogno. La scala di misura comprende
cinque livelli da 1 (migliore) a 5 (peggiore).
5
SUPPORT RATING FLOOR (livello minimo di rating di supporto)
Esprime la valutazione di Fitch sul livello minimo al di sotto del quale non abbasserà
il rating di lungo periodo dell'emittente in caso di difficoltà finanziaria dello stesso,
in considerazione della propensione da parte di potenziali sostenitori (Stato o
proprietario istituzionale) ad aiutare la banca in tali circostanze. La scala di valori
associata a tale giudizio riflette quella dei Rating di lungo termine. Un ulteriore
possibile punteggio, rappresentato dal "No Floor" (NF) indica che secondo Fitch è
improbabile che dall'esterno giunga un aiuto (probabilità di un intervento di sostegno
inferiore al 40%).
No Floor
LONG-TERM DEPOSIT RATING (rating sui depositi a lungo termine)
È una misura che esprime la vulnerabilità al default dei depositi non assicurati. È
espresso su una scala analoga a quella utilizzata per il rating di lungo termine (da
AAA a D).
BBB
SHORT-TERM DEPOSIT RATING (rating sui depositi a breve termine)
È una misura che esprime la vulnerabilità al default dei depositi non assicurati in
scadenza nel breve periodo. È espresso su una scala analoga a quella utilizzata per
il rating di breve termine (F1, F2, F3, B, C, RD e D).
F3
LONG-TERM SENIOR PREFERRED DEBT
È una misura della probabilità di default delle obbligazioni Senior Preferred che viene
espressa utilizzando una scala da AAA a D.
BB+
LONG-TERM SUBORDINATED DEBT
È una misura della probabilità di default delle obbligazioni subordinate che viene
espressa utilizzando una scala da AAA a D.
BB
OUTLOOK (prospettiva)
È una valutazione prospettica sulla possibile evoluzione, in un periodo da 1 a 2 anni
dei rating dell'emittente.
Negativo

DBRS Morningstar – azione di rating del 02/04/2020

GIUDIZIO
LONG – TERM (lungo termine)
È una misura della probabilità di default ed esprime la capacità della banca di
rimborsare gli impieghi a medio lungo termine. È espresso su una scala da AAA a D.
BBB (low)
SHORT – TERM (breve termine)
Misura la capacità dell'organizzazione a cui è assegnato il rating di far fronte ai
pagamenti in scadenza nel breve periodo. La scala di misura comprende sei livelli
(R-1; R-2; R-3; R-4; R-5 e D).
R-2 (middle)
INTRINSIC ASSESSMENT (valutazione intrinseca)
Riflette il parere di DBRS sui fondamentali intrinseci della banca valutati sulla base
di elementi quantitativi e qualitativi. È espresso su una scala da AAA a CCC.
BBB (low)
SUPPORT ASSESSMENT (valutazione del supporto)
Riflette l'opinione di DBRS sulla probabilità e sulla prevedibilità di un tempestivo
sostegno esterno per la banca in caso di necessità. La scala di misura comprende
quattro livelli da SA1 (migliore) a SA4 (peggiore).
SA3
TREND (tendenza)
È una valutazione prospettica sulla possibile evoluzione in un periodo di 1-2 anni del
rating di lungo termine assegnato.
Negativo
LONG-TERM DEPOSIT RATING (rating sui depositi a lungo termine)
È una misura che esprime la vulnerabilità al default dei depositi non assicurati di
medio-lungo termine. È espresso su una scala analoga a quella utilizzata per il rating
di lungo termine (da AAA a D).
BBB
SHORT-TERM DEPOSIT RATING (rating sui depositi a breve termine)
È una misura che esprime la vulnerabilità al default dei depositi non assicurati di
breve termine. È espresso su una scala analoga a quella utilizzata per il rating di breve
termine (R-1; R-2; R-3; R-4; R-5 e D).
R-2 (high)
LONG-TERM SENIOR DEBT
È una misura della probabilità di default delle obbligazioni Senior Preferred che viene
espressa utilizzando una scala da AAA a D.
BBB (low)
SHORT-TERM DEBT
È una misura della probabilità di default delle obbligazioni a breve durata che viene
espressa utilizzando una scala da R-1 a D.
R-2 (middle)
Scope Ratings – azione di rating dell'8/04/2020
GIUDIZIO
ISSUER RATING (rating emittente)
Rappresenta un giudizio di credito sulla capacità di una banca di far fronte ai propri
impegni finanziari contrattuali in modo tempestivo e completo. È espresso su una
scala da AAA a D.
BBB
OUTLOOK (prospettiva)

È una valutazione prospettica sulla possibile evoluzione, in un periodo di 12-18 mesi, dell'issuer rating assegnato. Stabile

RACCORDO TRA IL PATRIMONIO NETTO E L'UTILE DELLA CAPOGRUPPO E IL PATRIMONIO NETTO E L'UTILE CONSOLIDATI

Nel prospetto che segue si provvede al raccordo tra il patrimonio netto e l'utile della Capogruppo e quelli consolidati.

(in migliaia di euro) Patrimonio netto di cui: Utile di
esercizio
Patrimonio netto della Capogruppo al 30.09.2020 2.609.009 42.035
Rettifiche di consolidamento -22.453 -22.453
Differenza rispetto ai valori di carico delle partecipazioni in:
- società consolidate con il metodo integrale 297.391 26.052
- società valutate con il metodo del patrimonio netto 72.217 18.816
Saldo al 30.09.2020 come da bilancio consolidato di Gruppo 2.956.164 64.450

CONTO ECONOMICO

Dopo sei mesi caratterizzati da un andamento profondamente negativo a causa della pandemia da Covid-19, il terzo trimestre ha registrato un rafforzamento della congiuntura, anche se la ripresa è stata parziale: più marcata nell'industria, con maggiori elementi di incertezza nei servizi. La dinamica si è comunque riavviata, grazie anche alle misure di stimolo della domanda, sia monetarie e sia di bilancio. Desta però preoccupazione la recrudescenza della pandemia registrata nelle ultime settimane, che ha costretto le Autorità ad introdurre nuove misure al fine di contenerne la diffusione. Il rischio è che tutto ciò si rifletta negativamente sui comportamenti di famiglie e imprese, facendo rimanere debole la domanda globale. I mercati finanziari, che avevano registrato un'elevata volatilità nel primo trimestre in parte rientrata nel secondo, hanno evidenziato un ulteriore miglioramento, favorito dagli interventi adottati dagli Stati e dalle varie Autorità pubbliche a sostegno dell'economia.

Il difficile contesto generale ha condizionato l'attività del nostro Gruppo bancario, che ha comunque realizzato un risultato di periodo che, sia pur in calo, è da ritenersi moderatamente soddisfacente: 64,450 milioni, in flessione del 47,70% sui 123,243 milioni dei primi nove mesi del 2019. Il periodo di raffronto registrava, in particolare, notevoli risultati connessi all'operatività in titoli, non ripetibili nell'esercizio in commento, sul quale è gravata anche la perdita derivante dalla cessione di crediti NPL dell'operazione Diana.

Il contesto macroeconomico ha indotto le Banche centrali a dare continuità alle misure espansive tese a garantire abbondante liquidità. Le operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine e gli acquisti di titoli hanno contribuito a mantenere i tassi su livelli minimi. I rendimenti dei titoli di Stato sono rimasti assai sacrificati; il costo del credito alle imprese è lievemente diminuito, pur a fronte di una notevole richiesta di fondi, beneficiando tale dinamica anche degli effetti delle misure di sostegno alla liquidità adottate e in ragione del persistere di una elevata pressione concorrenziale tra istituti di credito.

Nel terzo trimestre il margine d'interesse ha consolidato il trend già rilevato nel precedente trimestre, registrando una sia pur leggera inversione di tendenza rispetto ai primi mesi dell'anno. Più in particolare, il margine è cresciuto del 6,36% attestandosi a 362,212 milioni, rispetto ai 340,565 milioni del periodo di confronto, dopo aver segnato -6,68% a marzo e +1,30% a giugno. Pur rimanendo i tassi su livelli minimi, con ulteriore penalizzazione del relativo differenziale, l'andamento delle masse, caratterizzato da un forte aumento degli impieghi complessivi a fronte di una minor crescita della raccolta, unitamente alla contabilizzazione degli interessi negativi relativi alle operazioni di rifinanziamento della BCE, ha permesso il cennato miglioramento del margine d'interesse. Si è ritenuto di contabilizzare tra gli interessi attivi di competenza quelli derivanti dai tassi negativi sui fondi ricevuti dalla BCE nell'ambito delle operazioni di rifinanziamento (T-LTRO), in quanto l'andamento delle erogazioni creditizie alla data del 30 settembre 2020 fa ragionevolmente ritenere che saranno ampiamente superate le soglie cui è legata la corresponsione di interessi negativi.

Le commissioni nette hanno evidenziato una tenuta, attestandosi a 229,626 milioni, -0,18%. Al buon andamento evidenziato nei primi due mesi dell'anno è seguito un rallentamento derivante dalla contrazione delle attività economiche. Ne hanno risentito in particolare le commissioni legate a incassi e pagamenti. Una tendenza al miglioramento si è registrata a partire da maggio, con la graduale ripresa delle attività.

I dividendi incassati sono ammontati a 4,108 milioni, rispetto a 3,339 milioni.

Il risultato complessivo dell'attività in titoli, cambi e derivati (che è dato dalla somma delle voci 80, 90, 100 e 110 del conto economico riclassificate come indicato nella tabella "Sintesi di conto economico") è stato positivo per 4,023 milioni, a fronte di un risultato di 101,844 milioni.

Il risultato netto delle attività di negoziazione, voce 80, è stato negativo per 11,128 milioni a fronte di uno positivo di 53,869 milioni. Si è registrato un saldo negativo tra rivalutazioni e svalutazioni di titoli rispetto a uno positivo nel periodo di confronto; pure negativo il risultato dell'attività in derivati su titoli, mentre positivi e in aumento sono stati i proventi netti dell'attività in cambi e valute.

Gli utili da cessione o riacquisto, riclassificati, sono stati positivi per 22,675 milioni rispetto a un risultato positivo per 27,967 milioni. Ricomprendono utili per: 11,125 milioni derivanti da attività finanziarie valutate al costo ammortizzato; 11,509 milioni derivanti da attività al fair value con impatto sulla redditività complessiva e euro 41 mila derivanti dalle passività finanziarie. Rispetto a quanto esposto nella voce 100 nello schema di conto economico, 45,105 milioni, derivanti dalla cessione di crediti verso clientela chiusasi nel mese di giugno nell'ambito del progetto denominato Diana, come già riportato, sono stati ricondotti tra le rettifiche su crediti e attività finanziarie. Il risultato netto delle altre attività finanziarie valutate al fair value con impatto sul conto economico, voce 110, è stato negativo per 7,616 milioni, a fronte di un risultato positivo per 19,965 milioni.

Il risultato dell'attività di copertura è stato positivo per euro 92 mila.

Il margine di intermediazione è pertanto sceso a 599,969 milioni, rispetto a 675,782 milioni, -11,22%. Nella sua composizione il contributo del margine d'interesse è stato del 60,37%, rispetto al 50,40%.

L'andamento del quadro congiunturale, sebbene abbia registrato crediti deteriorati ancora in decelerazione, deve fare i conti con scenari macroeconomici futuri particolarmente avversi, che non inducono all'ottimismo. Il nostro Gruppo ha continuato a valutare l'esposizione verso clientela sulla base delle vigenti rigorose policies, cercando al contempo di venire incontro alle esigenze di imprese e famiglie in questo periodo di difficoltà. Il complesso di attività e processi attivati in tema di monitoraggio e controllo dei crediti verso la clientela nelle varie fasi di erogazione e gestione e il perfezionamento di un'operazione di cessione hanno contribuito a ridurre la consistenza dei crediti deteriorati.

Le rettifiche nette su crediti e attività finanziarie si sono attestate a 128,097 milioni, rispetto a 127,260 milioni, +0,66%. Tale importo ricomprende, a seguito di riclassifica come già sopra accennato, 45,105 milioni dati da perdite per cessione di notes mezzanine e junior emesse dall'SPV Diana, acquisite interamente e quindi cedute per il 95% dalla Capogruppo nell'ambito dell'operazione di cessione di crediti verso clientela (Progetto Diana) chiusasi lo scorso mese di giugno, di cui è stata data ampia informativa nella Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata al 30 giugno 2020, nonché 2,651 milioni di oneri sempre legati alla stessa cessione. Attualmente è in corso di strutturazione una seconda operazione di cessione; i crediti per cui si ipotizza la cessione vengono valutati in tale ottica, rilevando le rettifiche connesse nel conto economico. Per le posizioni rientranti in tale perimetro si procede a una valutazione sulla base di modelli in grado di stimare il potenziale di valore di recupero di tali crediti e, quindi, di formulare un prezzo di cessione, tenuto conto anche delle condizioni di mercato in cui tali posizioni dovrebbero essere cedute.

Dell'aggregato sopra richiamato, la componente data dalla voce 130 del conto economico, che riguarda l'esposizione verso clientela e banche sotto forma sia di finanziamenti e sia di titoli, è ammontata a 80,341 milioni rispetto a 127,260 milioni (che ricomprendevano anche accantonamenti relativi alla prevista operazione di cessione) ed è costituita da 79,326 milioni di rettifiche relative alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, mentre la componente rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva ha registrato accantonamenti per 1,015 milioni su titoli di debito, rispetto a riprese per 1,498 milioni nell'esercizio di raffronto.

Il rapporto rettifiche nette su crediti verso clientela/crediti verso clientela, che viene definito anche costo del credito, ha evidenziato un miglioramento, passando allo 0,59% (determinato considerando anche le perdite da cessione per omogeneità di confronto) dallo 0,78% al 31 dicembre 2019.

La voce 140, che rileva gli utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni derivanti dalle modifiche apportate ai flussi di cassa contrattuali, nel periodo di riferimento è stata negativa per 5,779 milioni, rispetto a 2,219 milioni.

Si perviene così a un risultato netto della gestione finanziaria di 466,093 milioni, rispetto a 546,303 milioni, -14,68%.

I costi operativi, al cui contenimento viene riservata la massima attenzione, hanno registrato un limitato aumento: da 385,827 a 391,060 milioni, +1,36%. Hanno risentito anche delle ormai abituali forti pressioni regolamentari che hanno ingenti impatti in termini di adeguamento di strutture operative, competenze e organici.

Il rapporto costi operativi/margine d'intermediazione, il così detto «cost income ratio», è salito dal 57,09% al 65,18%, mentre il rapporto costi operativi/totale dell'attivo annualizzato si è attestato all'1,10% dall'1,25%.

Analizzando le singole componenti, le spese amministrative, normalizzate con l'esclusione dell'accantonamento dei proventi del fondo di quiescenza che hanno contropartita per pari importo negli altri oneri/proventi di gestione, hanno cifrato 394,834 milioni, +1,80%, di cui quelle per il personale sono state pari a 184,338 milioni rispetto a 182,199 milioni, +1,17%, mentre le altre spese amministrative sono salite da 205,668 a 210,496 milioni, +2,35%. La voce spese amministrative ha registrato ancora una forte incidenza degli oneri per contributi sostenuti o previsti per i Fondi di risoluzione e Garanzia e FITD, passati da 27,813 milioni a 28,676 milioni, +3,10%. Di rilievo gli incrementi delle spese per consulenze, principalmente collegati all'operazione di cessione, e al rafforzamento delle strutture crediti, inoltre si sono mantenuti elevati i costi informatici. La voce accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri ha evidenziato un accantonamento per 3,682 milioni, rispetto a un accantonamento per 6,034 milioni, dato dalla sommatoria di accantonamenti per rischio di credito relativi ad impegni e garanzie rilasciate e accantonamenti per altri oneri.

Le rettifiche su attività materiali e gli ammortamenti per software sono stati pari a 40,012 milioni, -2,99%. Gli altri proventi, per i quali si è provveduto alle riclassifiche come riportato nell'apposita tabella, al netto degli altri oneri di gestione, sono ammontati a 47,468 milioni, -3,75%.

L'aggregato utili/perdite su partecipazioni e su altri investimenti ha evidenziato un saldo positivo per 18,414, milioni, rispetto a 21,393 milioni, -13,93%. Il risultato complessivo al lordo delle imposte ha pertanto segnato 93,447 milioni, rispetto a 181,869 milioni, -48,62%. Detratte infine le imposte sul reddito per 25,881 milioni, rispetto a 57,178 milioni, e l'utile di pertinenza di terzi pari a 3,116 milioni, consegue un utile netto d'esercizio di periodo di 64,450 milioni, rispetto a 123,243 milioni, -47,70%.

Il tasso di imposizione fiscale, inteso come semplice rapporto fra imposte sul reddito e risultato dell'operatività corrente, si è attestato al 27,70% rispetto al 31,44% dell'anno precedente.

SINTESI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro) 30/09/2020 30/09/2019 Variazioni
assolute
Variazioni
%
Margine d'interesse 362.212 340.565 21.647 6,36
Dividendi 4.108 3.339 769 23,03
Commissioni nette 229.626 230.034 -408 -0,18
Risultato dell'attività finanziaria 4.023 101.844 -97.821 -96,05
Margine di intermediazione 599.969 675.782 -75.813 -11,22
Rettifiche nette su crediti e attività finanziarie -128.097 -127.260 -837 0,66
Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni -5.779 -2.219 -3.560 160,43
Risultato netto della gestione finanziaria 466.093 546.303 -80.210 -14,68
Spese per il personale -184.338 -182.199 -2.139 1,17
Altre spese amministrative -210.496 -205.668 -4.828 2,35
Altri oneri/ proventi di gestione 47.468 49.318 -1.850 -3,75
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri -3.682 -6.034 2.352 -38,98
Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali -40.012 -41.244 1.232 -2,99
Costi operativi -391.060 -385.827 -5.233 1,36
Risultato della gestione operativa 75.033 160.476 -85.443 -53,24
Utili (perdite) delle partecipazioni e su altri investimenti 18.414 21.393 -2.979 -13,93
Risultato al lordo delle imposte 93.447 181.869 -88.422 -48,62
Imposte sul reddito dell'operatitività corrente -25.881 -57.178 31.297 -54,74
Risultato netto 67.566 124.691 -57.125 -45,81
Utili (perdite) di pertinenza di terzi -3.116 -1.448 -1.668 115,19
Utili (perdite) di pertinenza della Capogruppo 64.450 123.243 -58.793 -47,70

Note: Il risultato dell'attività finanziaria è costituito dalla somma delle voci 80 - 90 - 100 - 110 del conto economico.

Si è provveduto a riclassificare le spese del personale e gli altri proventi di gestione, riferiti al 30 settembre 2019, nettandoli della partita di giro rappresentate dai proventi del fondo di quiescenza del personale pari a 6,614 milioni.

Inoltre si è proceduto alla riclassifica delle perdite da cessione per 45,105 milioni ricompresi in conto economico alla voce 100 a), utili/perdite su attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, nonché 2,651 milioni di oneri sempre connessi all'operazione di cessione ricompresi negli altri oneri/proventi di gestione esponendoli alla riga rettifiche nette su crediti e attività finanziarie.

DISTRIBUZIONE PER AREE GEOGRAFICHE

L'attività del Gruppo è svolta in Italia e nella vicina Confederazione Elvetica, dove opera la controllata Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA.

L'apporto di quest'ultima al Gruppo può essere sintetizzato nei dati seguenti: alla «Suisse» fanno capo il 9,11% della raccolta diretta da clientela, il 12,68% dei crediti verso clientela, il 6,85% delle commissioni nette e il 12,56% del margine di interesse.

POLITICHE CONTABILI RILEVANTI ED INCERTEZZE SULL'UTILIZZO DI STIME NELLA PREDISPOSIZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO (AI SENSI DI QUANTO PREVISTO DALLO IAS 1 E DALLE RACCOMANDAZIONI CONTENUTE NEI DOCUMENTI BANCA D'ITALIA/ CONSOB/ISVAP N. 2 DEL 6 FEBBRAIO 2009 E N. 4 DEL 3 MARZO 2010)

L'adozione di alcuni principi contabili comporta necessariamente il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività iscritti nella situazione infrannuale e sull'informativa relativa alle eventuali attività e passività potenziali. Nella determinazione delle stime contabili, il Gruppo prende in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione del presente resoconto intermedio di gestione consolidato, nonché le eventuali ipotesi considerate ragionevoli sulla base di evidenze esterne e alla luce dell'esperienza storica della Capogruppo. Non si può pertanto escludere che, per quanto ragionevoli, tali stime possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. I risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero infatti discostarsi anche in maniera significativa dalle stime effettuate ai fini della redazione della situazione contabile dei primi nove mesi dell'esercizio 2020 e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e passività iscritte. Allo stato, tra i principali fattori di incertezza che potrebbero incidere sugli scenari futuri in cui il Gruppo si troverà ad operare si annoverano le conseguenze negative sull'economia globale e italiana direttamente o indirettamente collegati all'epidemia da Coronavirus (Covid-19).

Informativa impatti Covid-19

Sulla base delle indicazioni dell'ESMA contenute nei Public Statement pubblicati riguardanti le raccomandazioni aventi a oggetto le implicazioni della pandemia Covid-19 sulle relazioni finanziarie degli emittenti quotati, e sulla base di quanto indicato dai principi contabili internazionali, si riporta di seguito l'informativa relativa agli impatti dell'epidemia Covid-19 sulla valutazione della recuperabilità delle principali attività, sulle incertezze e rischi significativi, nonché sugli impatti della pandemia sui risultati economici del periodo. Si evidenzia che a oggi non si è ancora provveduto a un aggiornamento dei target previsionali, in quanto permangono ancora troppe incertezze. È prioritaria una stabilizzazione delle condizioni dell'epidemia e dell'economia per poter procedere in tal senso.

ECL – Perdite attese su crediti

Nel corso dei primi nove mesi del 2020 per la determinazione delle perdite attese sui crediti performing, oltre all'aggiornamento delle serie storiche dei parametri di rischio e dei fattori macroeconomici in base alle

ultime previsioni disponibili, inclusive degli effetti della pandemia da Covid-19, sono continuati gli interventi evolutivi nella modellistica, volti a migliorare le stime della perdita attesa, in linea con quanto richiesto dal principio contabile IFRS 9. Inoltre, per quanto attiene invece i c.d. livelli di soglie SICR alla luce del contesto macroeconomico osservato e in ottica prudenziale e prospettica, la Banca ha costituito un gruppo di lavoro dedicato all'analisi dei finanziamenti che hanno beneficiato delle moratorie applicate alla luce della crisi Covid-19; tale analisi ha avuto come obiettivo quello di identificare eventuali segnali di incremento del rischio di credito attraverso la segmentazione del portafoglio sulla base di alcuni driver di rischio quali il settore di appartenenza e il rating del debitore.

Le suddette attività hanno contribuito, assieme al consueto aggiornamento dei parametri valutativi, all'incremento delle svalutazioni collettive dei crediti, passando da 124 milioni del 31 dicembre 2019 a 159 milioni del 30 settembre 2020. In ogni caso, non si può però escludere che l'introduzione di differenti metodologie, parametri e assunzioni nella determinazione del valore recuperabile delle esposizioni creditizie performing del Gruppo possa determinare valutazioni differenti rispetto a quelle condotte ai fini della redazione della presente situazione infrannuale al 30 settembre 2020. Tutto ciò vale, a maggior ragione, anche perché le stesse assunzioni sono influenzate dall'evoluzione del contesto economico-finanziario e regolamentare che, alla luce della nuova ondata di contagi dell'autunno 2020 e delle misure di contrasto che sono e/o saranno poste in atto, si prospetta volgere verso un peggioramento degli scenari.

Moratorie e altre misure di sostegno

Al fine di valutare gli effetti sul resoconto di gestione al 30 settembre 2020 delle misure di sostegno economico realizzate dal Governo italiano e dalle associazioni di categoria che richiedono un intervento significativo del sistema bancario, si possono inquadrare tre macroclassi di misure:

  • moratorie/sospensioni su mutui e finanziamenti in favore di privati e imprese;
  • prestiti garantiti dallo Stato in favore di piccole, medie e grandi imprese;
  • anticipazione liquidità ai lavoratori, in relazione alla particolare fattispecie di credito da erogare.

I criteri di classificazione contabile dei finanziamenti sono invariati rispetto al bilancio al 31 dicembre 2019, cui si rinvia per maggiori dettagli, a eccezione di quanto segue. In particolare, stante l'eccezionalità del contesto legato alla pandemia Covid-19 e gli orientamenti delle Autorità di vigilanza, volti a utilizzare i margini di flessibilità esistenti nella normativa contabile e prudenziale, nel corso dei primi nove mesi dell'esercizio 2020 sono state tempo per tempo assunte decisioni di modifica di classificazione contabile, quali:

– le sospensioni e le concessioni (rimodulazioni/riscadenziamenti) ex lege o di sistema effettuate con finalità fido Covid-19 non sono identificate automaticamente come esposizioni forborne;

  • le sospensioni e le concessioni diverse dal punto precedente sono oggetto di specifica valutazione e considerate forborne, con conseguente passaggio in stage 2, in tutti i casi in cui la difficoltà finanziaria e/o il tipo di sostegno concesso non sia imputabile esclusivamente alla pandemia Covid-19 e/o non siano commisurati a far fronte ai suoi effetti;
  • i trigger di classificazione automatica a default in presenza di misure di forbearance già attive su clienti performing rivenienti da un precedente status di non performing sono stati disattivati al fine di evitare, in presenza di uno scaduto pari a trenta giorni, il trasferimento automatico del cliente tra i crediti deteriorati e declassati a parametri a rilevanza alta non vincolanti per monitorare in ogni modo la rischiosità di tali posizioni. Parimenti, l'adesione a una seconda moratoria, non configurandosi quale esposizione forborne, non viene considerata un parametro vincolante di inadempienza probabile;
  • in presenza di un'istruttoria per una concessione per finalità Covid-19 gli sconfinamenti continuativi e materiali per 90 giorni non comportano la classificazione automatica tra le esposizioni scadute deteriorate. Il computo dei giorni di scaduto è difatti sospeso per l'intero periodo di efficacia della sospensione.

EVENTI SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DEL TRIMESTRE E PREVEDIBILE EVOLUZIONE

In merito all'evoluzione del processo di trasformazione della Banca Popolare di Sondrio in società per azioni in base alla Legge 24 marzo 2015 n. 33, si informa che l'articolo 27, comma 3 bis, della Legge 11 settembre 2020 n. 120 (conversione con modificazioni del Decreto legge 16 luglio 2020 n. 76, recante misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale) ha prorogato di un anno, vale a dire fino al 31 dicembre 2021, il termine per la trasformazione in società per azioni delle banche popolari che superano la soglia di 8 miliardi di euro di attivo.

Il Consiglio di Stato, con propria ordinanza pubblicata lo scorso 2 ottobre, ha ritenuto di revocare le proprie ordinanze cautelari del 2 dicembre 2016 n. 5383 – integrata con chiarimenti dall'ordinanza 13 gennaio 2017 n. 111 –, 1° agosto 2018 n. 3645, 26 ottobre 2018 n. 6086, riguardanti, fra l'altro, la sospensione del termine relativo all'obbligo di trasformazione della Banca Popolare di Sondrio in società per azioni, disposta sulla scorta del quadro normativo all'epoca vigente.

La Banca Popolare di Sondrio, rimanendo in attesa della conclusione del procedimento davanti al Consiglio di Stato e sulla base di un conseguente quadro giuridico chiaro e definito, valuterà compiutamente le iniziative da assumere e porrà in essere i necessari adempimenti, sempre nel rispetto di quanto previsto dalla legge e nei termini dalla stessa stabiliti.

Con riferimento alla prevedibile evoluzione della gestione, occorre considerare che la recente grave recrudescenza della pandemia da Covid-19

ha repentinamente sovvertito le previsioni che prefiguravano per gli ultimi mesi dell'anno il consolidarsi di una generale ripresa economica. Ci si trova quindi in uno scenario dove gli elementi di incertezza sono vieppiù gravi e prevalenti. Per quel che riguarda il nostro Gruppo, proseguiremo l'attività consolidando le capacità di reagire a eventi imprevisti finora dimostrate. Stanti la solidità patrimoniale e l'ottima posizione di liquidità faremo il possibile per sopperire alle necessità di famiglie e imprese, salvaguardando la qualità degli attivi. È quindi ragionevole prevedere un positivo ulteriore incremento dell'attività bancaria caratteristica. Così che, pur non potendo prevedere l'andamento dei mercati finanziari e in assenza di segnali particolarmente negativi circa la qualità del credito, si confida di poter cogliere risultanze reddituali positive.

Sondrio, 9 novembre 2020

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Dichiarazione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, ragionier dottor Maurizio Bertoletti, dichiara, ai sensi dell'art. 154 bis, comma 2, del Testo Unico della Finanza, che l'informativa contabile contenuta nel presente resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2020 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Maurizio Bertoletti

SCHEMI DI STATO PATRIMONIALE E CONTO ECONOMICO CONSOLIDATI AL 30 SETTEMBRE 2020

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

(in migliaia di euro)

Voci dell'attivo 30/09/2020 31/12/2019
10. Cassa e disponibilità liquide 4.346.768 1.826.427
20. Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto a conto economico
1.101.313 905.705
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 216.060 214.466
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
885.253 691.239
30. Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva
2.563.932 2.591.229
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 37.791.861 34.200.066
a) crediti verso banche 2.894.289 1.067.458
b) crediti verso clientela 34.897.572 33.132.608
70. Partecipazioni 295.617 294.609
90. Attività materiali 530.859 548.172
100. Attività immateriali 29.552 31.186
di cui:
- avviamento 12.632 12.632
110. Attività fiscali 412.147 419.295
a) correnti 18.855 4.971
b) anticipate 393.292 414.324
130. Altre attività 384.538 329.500
TOTALE DELL'ATTIVO 47.456.587 41.146.189

IL PRESIDENTE I SINDACI Francesco Venosta Piergiuseppe Forni, Presidente Laura Vitali - Luca Zoani

Voci del passivo e del patrimonio netto 30/09/2020 31/12/2019
10. Passività finanziarie valutate
al costo ammortizzato
42.838.866 36.949.458
a) debiti verso banche 9.646.364 4.327.709
b) debiti verso clientela 30.384.206 29.816.997
c) titoli in circolazione 2.808.296 2.804.752
20. Passività finanziarie di negoziazione 40.302 67.019
40. Derivati di copertura 7.805 11.320
60. Passività fiscali 37.060 46.050
a) correnti 3.827 16.843
b) differite 33.233 29.207
80. Altre passività 1.165.799 821.434
90. Trattamento di fine rapporto del personale 42.472 43.789
100. Fondi per rischi e oneri 269.956 270.298
a) impegni e garanzie rilasciate 50.120 43.411
b) quiescenza e obblighi simili 179.751 179.965
c) altri fondi per rischi e oneri 40.085 46.922
120. Riserve da valutazione 61.095 (6.885)
150. Riserve 1.416.833 1.297.442
160. Sovrapprezzi di emissione 79.005 79.005
170. Capitale 1.360.157 1.360.157
180. Azioni proprie (-) (25.376) (25.374)
190. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 98.163 95.041
200. Utile (Perdita) di periodo (+/-) 64.450 137.435
TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 47.456.587 41.146.189

IL CONSIGLIERE DELEGATO E DIRETTORE GENERALE IL DIRIGENTE PREPOSTO Mario Alberto Pedranzini Maurizio Bertoletti

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro)

10.
Interessi attivi e proventi assimilati
438.913
di cui: Interessi attivi calcolati con il metodo
dell'interesse effettivo
432.930
429.170
20.
Interessi passivi e oneri assimilati
(76.701)
30.
Margine di interesse
362.212
40.
Commissioni attive
241.976
50.
Commissioni passive
(12.350)
60.
Commissioni nette
229.626
70.
Dividendi e proventi simili
4.108
80.
Risultato netto dell'attività di negoziazione
(11.128)
90.
Risultato netto dell'attività di copertura
92
100.
Utili (perdite) da cessione o riacquisto di:
(22.430)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
(33.980)
19.575
434.288
(93.723)
340.565
246.114
(16.080)
230.034
3.339
53.869
43
27.967
b) attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva
11.509
8.015
c) passività finanziarie
41
377
110.
Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie
valutate al fair value con impatto a conto economico
(7.616)
19.965
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
(7.616)
19.965
120.
Margine di intermediazione
554.864
675.782
130.
Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio
di credito relativo a:
(80.341)
(127.260)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
(79.326)
(128.758)
b) attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva
(1.015)
1.498
140.
Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni
(5.779)
(2.219)
150.
Risultato netto della gestione finanziaria
468.744
546.303
180.
Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa
468.744
546.303
190.
Spese amministrative:
(394.834)
(394.481)
a) spese per il personale
(184.338)
(188.813)
b) altre spese amministrative
(210.496)
(205.668)
200.
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
(3.682)
(6.034)
a) impegni per garanzie rilasciate
(6.681)
1.147
b) altri accantonamenti netti
2.999
(7.181)
210.
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali
(28.371)
(28.819)
220.
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali
(11.641)
(12.425)
230.
Altri oneri/proventi di gestione
44.817
55.932
240.
Costi operativi
(393.711)
(385.827)
250.
Utili (Perdite) delle partecipazioni
18.923
21.245
260.
Risultato netto della valutazione al fair value
delle attività materiali e immateriali
(518)
133
280.
Utili (Perdite) da cessione di investimenti
9
15
290.
Utile (Perdita) della operatività corrente
al lordo delle imposte
93.447
181.869
300.
Imposte sul reddito dell'esercizio
dell'operatività corrente
(25.881)
(57.178)
310.
Utile (Perdita) della operatività corrente
al netto delle imposte
67.566
124.691
330.
Utile (Perdita) di periodo
67.566
124.691
340.
Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi
(3.116)
(1.448)
350.
Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della capogruppo
64.450
123.243
UTILE (PERDITA) BASE PER AZIONE
0,142
UTILE (PERDITA) DILUITO PER AZIONE
0,142
0,272
0,272

PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ CONSOLIDATA COMPLESSIVA

(in migliaia di euro)

VOCI 30-09-2020 30-09-2019
10. Utile (perdita) di esercizio 67.566 124.691
Altre componenti reddituali al netto
delle imposte senza rigiro a conto economico
20. Titoli di capitale designati al fair value
con impatto sulla redditività complessiva
67.258 (21.565)
70. Piani a benefici definiti (1.666) (12.454)
90. Quota delle riserve da valutazione
delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
(32) (11)
Altre componenti reddituali al netto
delle imposte con rigiro a conto economico
110. Differenze di cambio (581) -
140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale)
valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
4.706 65.566
160. Quota delle riserve da valutazione
delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
(1.699) 4.335
170. Totale altre componenti reddituali
al netto delle imposte
67.986 35.871
180. Redditività complessiva (Voce 10+170) 135.552 160.562
190. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi (3.122) (1.419)
200. Redditività consolidata complessiva
di pertinenza della capogruppo
132.430 159.142
Allocazione risultato
esercizio precedente
(in migliaia di euro) Esistenze al
31.12.2019
Modifica saldi
apertura
Esistenze al
1.1.2020
Riserve Dividendi e altre
destinazioni
Variazioni
di riserve
Emissione
nuove
azioni
Capitale
a) azioni ordinarie 1.393.736 1.393.736
b) altre azioni
Sovrapprezzi di emissione 83.363 83.363
Riserve
a) di utili 1.314.827 1.314.827 139.474 (18.044)
b) altre 37.851 37.851
Riserve da valutazione (7.056) (7.056)
Strumenti di capitale
Azioni proprie (25.374) (25.374)
Utile d'esercizio 139.474 139.474 (139.474)
Patrimonio netto del Gruppo 2.841.780 2.841.780 (18.044)
Patrimonio netto di Terzi 95.041 95.041

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Allocazione risultato
esercizio precedente
Esistenze al Modifica saldi Esistenze al Dividendi e altre Variazioni Emissione
nuove
(in migliaia di euro) 31.12.2018 apertura 1.1.2019 Riserve destinazioni di riserve azioni
Capitale
a) azioni ordinarie 1.393.746 1.393.746
b) altre azioni
Sovrapprezzi di emissione 83.363 83.363
Riserve
a) di utili 1.207.575 1.207.575 91.375 16.980
b) altre 5.186 5.186 32.665
Riserve da valutazione (34.586) (34.586)
Strumenti di capitale
Azioni proprie (25.375) (25.375)
Utile d'esercizio 113.962 113.962 (91.375) (22.587)
Patrimonio netto del Gruppo 2.650.822 2.650.822 (22.587) 49.645
Patrimonio netto di Terzi 93.049 93.049

Variazioni del periodo
Operazioni sul patrimonio netto
Patrimonio netto
di terzi al
30.09.2020
Patrimonio netto
del Gruppo al
30.09.2020
Redditività
complessiva
30.09.2020
Variazioni
interessenze
partecipative
Stock options Derivati su proprie
azioni
Variazione
strumenti di
capitale
Distribuzione
straordinaria
dividendi
Acquisto azioni
proprie
33.579 1.360.157
4.358 79.005
55.318 1.380.939
1.957 35.894
(165) 61.095 67.986
(25.376) (2)
3.116 64.450 67.566
2.956.164 132.430 (2)
98.163 3.122
Operazioni sul patrimonio netto
Patrimonio netto
Patrimonio netto
Distribuzione
Variazione
Variazioni
Redditività
straordinaria
strumenti di
Derivati su proprie
interessenze
complessiva
del Gruppo al
di terzi al
dividendi
capitale
azioni
Stock options
partecipative
30.09.2019
30.09.2019
30.09.2019
1.360.157
33.579
79.005
4.358
1.262.651
53.279
35.894
1.957
35.871
1.447
(162)
11
(25.364)
124.691
123.243
1.448
11
159.142
2.837.033
Variazioni del periodo
Acquisto azioni
proprie
(10)
94.458 1.419 (10)

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Allocazione risultato

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