Remuneration Information • Mar 29, 2021
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Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti


INTRODUZIONE LA VISIONE INTEGRATA DEI NOSTRI REPORT WE, GENERALI
LETTERA DEL PRESIDENTE DEL COMITATO PER LE NOMINE E LA REMUNERAZIONE INTERVENTI DELLA POLITICA RETRIBUTIVA 2021 SINTESI DELLA POLITICA RETRIBUTIVA PRINCIPI DELLA POLITICA RETRIBUTIVA STRUTTURA DELLA REMUNERAZIONE REMUNERAZIONE DELL'AMMINISTRATORE DELEGATO/GROUP CEO REMUNERAZIONE DEI DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE E DELL'ALTRO PERSONALE RILEVANTE REMUNERAZIONE DEL PERSONALE RILEVANTE DELLE FUNZIONI FONDAMENTALI REMUNERAZIONE E SOSTENIBILITÀ TRATTAMENTI ECONOMICI IN CASO DI RISOLUZIONE DEL RAPPORTO GOVERNANCE E COMPLIANCE
INTRODUZIONE PARTE I PARTE II
SEZIONE III VERIFICHE DELLE FUNZIONI FONDAMENTALI
INFORMATIVA AI SENSI DELL'ARTICOLO 84-BIS, COMMA 5, DEL REGOLAMENTO CONSOB
GLOSSARIO
CONTATTI












Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti
| DATI SIGNIFICATIVI DEL GRUPPO | |
|---|---|
| LA STRATEGIA GENERALI 2021 |












PRINCIPI GOVERNANCE PAY-MIX REMUNERAZIONE E PERFORMANCE SOSTENIBILE MALUS, CLAWBACK E HEDGING TRATTAMENTI ECONOMICI IN CASO DI RISOLUZIONE DEL RAPPORTO REMUNERAZIONE DELL'AMMINISTRATORE DELEGATO/GROUP CEO
EQUITÀ E COERENZA ALLINEAMENTO ALLA STRATEGIA E CREAZIONE DI VALORE SOSTENIBILE COMPETITIVITÀ VALORIZZAZIONE DI MERITO E PERFORMANCE GOVERNANCE CHIARA E COMPLIANCE
DESTINATARI DELLA POLITICA RETRIBUTIVA ELEMENTI DEL PACCHETTO RETRIBUTIVO
PACCHETTO RETRIBUTIVO REMUNERAZIONE VERSO IL MERCATO E IL CONTESTO REGOLAMENTARE COMPONENTI DELLA REMUNERAZIONE
PACCHETTO RETRIBUTIVO REMUNERAZIONE VERSO IL MERCATO E IL CONTESTO REGOLAMENTARE COMPONENTI DELLA REMUNERAZIONE LINEE GUIDA INTERNE DI GRUPPO SULLA REMUNERAZIONE CONFORMI ALLE RICHIESTE REGOLAMENTARI NAZIONALI E INTERNAZIONALI
PACCHETTO RETRIBUTIVO REMUNERAZIONE VERSO IL MERCATO E IL CONTESTO REGOLAMENTARE COMPONENTI DELLA REMUNERAZIONE
DIVERSITY & INCLUSION GENDER BALANCE & PAY EQUITY PIANO DI AZIONARIATO PER I DIPENDENTI DEL GRUPPO GENERALI
POLITICA APPLICABILE AGLI AMMINISTRATORI POLITICA APPLICABILE ALL'AMMINISTRATORE DELEGATO/GROUP CEO POLITICA APPLICABILE AL RESTANTE PERSONALE RILEVANTE
SISTEMA DI GOVERNANCE POLITICA RETRIBUTIVA PER GLI ORGANI SOCIALI
Cari Azionisti,
Il 2020 è stato un anno di cambiamenti senza precedenti che ha messo le nostre persone e il nostro business di fronte a un'importante prova di resilienza. La risposta data a questi eventi straordinari ha superato le nostre aspettative e ha dimostrato ancora una volta il nostro impegno concreto verso gli obiettivi prefissati.
I risultati raggiunti lo scorso anno testimoniano la solidità di un Gruppo capace, anche in un contesto così imprevedibile, di rafforzare la propria leadership in Europa e di cogliere opportunità di sviluppo e integrazione. Un Gruppo che ha impresso un'ulteriore accelerazione alla strategia di trasformazione digitale e di distribuzione multicanale, confermando la sua costante crescita e la solida posizione patrimoniale con un livello di Regulatory Solvency Ratio oltre il 220%, nonostante l'attuale contesto.
Nell'incertezza globale abbiamo rafforzato il nostro ruolo di "Partner di Vita" per i clienti e le nostre attività di Responsabilità Sociale verso le comunità nelle quali operiamo, istituendo un Fondo Straordinario Internazionale da 100 milioni di euro per l'emergenza Covid-19, a cui si sono sommate anche la decisione volontaria del Top Management di ridurre la propria remunerazione fissa del 20%, da aprile 2020 fino a fine anno, e iniziative di tipo analogo dei componenti del Consiglio di Amministrazione.
Nonostante il complesso scenario economico globale, guardiamo con fiducia al 2021, ultimo anno di implementazione del nostro piano strategico triennale fondato su tre pilastri: Crescita Profittevole; Capital Management e Ottimizzazione Finanziaria; Innovazione e Trasformazione Digitale.
Nel percorso intrapreso verso la "nuova normalità", in un'epoca profondamente mutata da un punto di vista economico, culturale e sociale con impatto su tutti i mercati, la politica retributiva rappresenta una leva fondamentale per l'attuazione della strategia aziendale. Oggi più che mai, si rivela uno strumento chiave per garantire che la sostenibilità e il fattore umano rimangano sempre al centro dei nostri sfidanti obiettivi, finanziari e non finanziari.
In continuità con gli anni precedenti, i principi ispiratori della nostra Politica sono alla base della nostra filosofia retributiva, volta a premiare il merito e il rispetto dei valori di Gruppo, con l'obiettivo di valorizzare il talento e di riconoscere il raggiungimento di risultati durevoli e la creazione di valore sostenibile e condiviso, in linea con le aspettative degli stakeholder e con costante attenzione alla promozione della D&I, della sostenibilità e dell'empowerment delle persone.
La forte condivisione all'interno del nostro Gruppo dei principi di equità retributiva, di competitività, di valorizzazione del merito e di performance allineate alle strategie aziendali rappresenta la migliore condizione per creare, motivare e fidelizzare un management team all'altezza delle sfide dei prossimi anni. Una visione possibile perché sostenuta da una Governance rigorosa fondata sulla trasparenza e sull'esecuzione disciplinata dei processi.
Anche quest'anno la Politica 2021 arriva a valle di una mappatura delle migliori prassi di mercato e di un dialogo costante e proficuo con voi Azionisti e gli stakeholder, che hanno portato alla costruzione partecipata di uno strumento ancora più trasparente e immediato nella sua articolazione.


Per rispondere in modo concreto alle aspettative degli Azionisti, sono stati apportati alcuni cambiamenti alla Politica, in particolare:
Le decisioni di Politica retributiva che presentiamo in questa Relazione ci pongono convintamente in una posizione di mercato competitiva, in linea con i nostri Principi e funzionale ad attrarre, motivare e trattenere i migliori talenti in questa fase evolutiva del business e del nostro Gruppo.
In un contesto di grandi sfide legate all'insorgere di nuovi paradigmi economici e socioculturali, riteniamo che una politica equa e trasparente sia uno degli strumenti fondamentali per il raggiungimento dei nostri obiettivi di lungo periodo, anche in termini di ritorno per gli Azionisti.
Certa della fiducia che vorrete accordarci, insieme ai miei colleghi componenti del Comitato concludo ringraziando voi Azionisti per la consueta disponibilità al confronto e per l'interesse che ogni anno riservate alla nostra Politica retributiva.
Presidente del Comitato per le Nomine e la Remunerazione di Assicurazioni Generali

LE SCELTE IN MATERIA DI REMUNERAZIONE TRA CONTINUITÀ E INNOVAZIONE
Le politiche in materia di remunerazione vivono un momento di grande evoluzione, sia in Italia che in Europa. Come molti altri settori, anche l'Executive Compensation registra oggi spinte evolutive che riflettono, da un lato, i cambiamenti del mercato e, dall'altro, i nuovi orientamenti normativi.
In questo nuovo scenario, Assicurazioni Generali ha scelto di percorrere la strada del dialogo con investitori e proxy advisor, accogliendo all'interno dei propri programmi, facendole proprie, le proposte emerse durante la precedente stagione assembleare.
Il risultato è una Politica retributiva allineata alla strategia di trasformazione Generali e in perfetta continuità con le decisioni elaborate all'inizio del piano triennale 2019-2021, ma al contempo arricchita da una serie di interventi mirati alla naturale evoluzione dei sistemi retributivi e da un pieno recepimento delle recenti previsioni normative.
Gli interventi promossi da Assicurazioni Generali nell'ambito della Politica retributiva 2021 afferiscono a diversi ambiti e tengono in considerazione anche le raccomandazioni degli azionisti e del mercato.
In particolare, tra settembre 2020 e febbraio 2021, il Presidente del Comitato per le Nomine e la Remunerazione ha preso parte attivamente a 28 incontri con investitori e proxy advisor volti ad approfondire le tematiche inerenti all'analisi degli esiti del voto assembleare del 2020 e alle raccomandazioni ricevute e illustrare gli indirizzi evolutivi della politica retributiva 2021 e i relativi razionali.
Di seguito vengono rappresentati in sintesi i principali provvedimenti adottati:
1. Incremento della disclosure relativa agli obiettivi legati alla componente annuale monetaria della remunerazione variabile (STI) dell'Amministratore Delegato/Group CEO, con dettaglio di obiettivi, pesi e, da una parte, l'indicazione dei range percentuali per la disclosure ex-ante e, dall'altra, la rappresentazione in valori assoluti per quella ex-post.
Tale approccio ha un duplice scopo: da un lato, tutela la sensibilità del dato ex ante e il vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza; dall'altro, favorisce la massima trasparenza sui risultati effettivamente conseguiti, in linea con le best practice di mercato.
1 Risultato della valutazione ESG fornita da MSCI (Morgan Stanley Capital International) nel settore multi-line insurance & brokerage.
2 Posizionamento del punteggio fornito da Standard & Poor's Global Corporate Sustainability Assessment nel settore insurance.

La Politica in materia di remunerazione si fonda su principi chiari, condivisi e coerenti a livello globale, declinati sotto forma di programmi retributivi conformi con le leggi e le specificità locali. Ogni intervento delle politiche retributive può essere ricondotto a questi principi ispiratori che sottendono a tutte le decisioni prese.

Il modello di governance di Assicurazioni Generali e del Gruppo è stato pensato per garantire la massima chiarezza, trasparenza e affidabilità nei processi decisionali e un efficace controllo delle politiche retributive e di gestione del rischio.
Rigore, indipendenza e responsabilità sono gli elementi fondanti con cui è stato costruito un solido sistema di regole di governo delle remunerazioni che assicura un adeguato controllo delle prassi retributive in tutto il gruppo, la tutela degli interessi degli stakeholder e una corretta informativa nel pieno rispetto delle normative vigenti.
La Politica di remunerazione è approvata dall'Assemblea degli Azionisti, su proposta del Consiglio di Amministrazione e previo parere del Comitato per le Nomine e la Remunerazione secondo quanto previsto dalla normativa regolamentare e dalle applicabili procedure di governance.
Al fine di garantire il pieno rispetto dei requisiti legali per operare sul mercato con successo e in conformità alle previsioni di legge, un ruolo importante nel processo di definizione e implementazione della Politica retributiva è svolto dalle Funzioni Fondamentali. In tale ottica, le funzioni di Risk Management e di Compliance redigono, per quanto di competenza, una relazione circa l'allineamento della Politica retributiva alla normativa applicabile. Inoltre, la funzione di Audit redige una relazione in cui viene analizzata in dettaglio la corretta implementazione della politica approvata l'anno precedente. Queste relazioni sono riportate nella Sezione III del presente documento, mentre un approfondimento sui processi di governance è presente nel capitolo dedicato della Relazione.
Il pacchetto retributivo è composto da una remunerazione fissa, una remunerazione variabile e da benefit, strutturati in modo da assicurare un corretto bilanciamento tra queste diverse componenti. Generali conduce regolarmente analisi sulla struttura dei sistemi, al fine di assicurare un giusto equilibrio delle varie componenti per promuovere l'impegno dei manager nel contribuire al raggiungimento di risultati sostenibili.

| La Componente | Finalità e caratteristiche | |||
|---|---|---|---|---|
| La remunerazione fissa | Remunera il ruolo ricoperto e le responsabilità assegnate, tenendo conto dell'esperienza e delle competenze di ciascun manager e avendo altresì a riferimento i livelli e le prassi dei peer di mercato in termini di attrattività, competitività e retention. |
|||
| La remunerazione variabile | Viene definita attraverso piani di incentivazione annuali monetari e differiti in azioni volti a motivare il management al raggiungimento degli obiettivi di business sostenibili attraverso il collegamento diretto tra incentivi e obiettivi di Gruppo, Business Unit, Paese, funzione e individuali, sia finanziari che non finanziari. |
|||
| I benefit | Rappresentano una componente sostanziale del pacchetto retributivo – in un approccio di Total Reward – come elemento integrativo ai pagamenti monetari e azionari. I benefit si differenziano sulla base della categoria di destinatari, sia nel tipo sia nel valore complessivo. |
In termini di remunerazione complessiva target, l'intenzione del Gruppo è quella di allineare la remunerazione a un livello competitivo, tra mediana e quartile superiore del mercato specifico di riferimento, con il posizionamento individuale legato alla valutazione di performance e potenziale e alla strategicità della risorsa, secondo un approccio segmentato.
La Politica retributiva fornisce disclosure completa del panel peer group di riferimento definito dal Consiglio di Amministrazione su parere del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, con il supporto di PwC quale consulente esterno indipendente.
La componente variabile della remunerazione è basata su un approccio meritocratico e su un orizzonte pluriennale, includendo una parte di breve termine (annuale) e una di lungo termine (differita), basate su una combinazione di obiettivi di business sostenibile con collegamento diretto tra incentivi e risultati di Gruppo, Business Unit, Paese, funzione e individuali, sia finanziari che non finanziari.
Gli obiettivi sono predefiniti, misurabili, collegati al raggiungimento di risultati economici, operativi, finanziari e non finanziari e di sostenibilità. In linea con quanto previsto nella strategia di Gruppo, gli obiettivi tengono conto dei rischi assunti e vengono valutati non solo rispetto al raggiungimento dei target quantitativi, ma anche considerando i comportamenti agiti per raggiungerli e alla loro coerenza rispetto ai valori del Gruppo.
In Generali la remunerazione differita ricopre un ruolo particolarmente significativo, al fine di rafforzare il collegamento con la creazione di valore sostenibile nel lungo periodo per gli Azionisti. Ha un impatto proporzionato al livello di influenza diretta sui risultati di Gruppo che ciascuna risorsa può potenzialmente produrre.
Per il personale rilevante, la componente remunerazione variabile (comprensiva di una componente annuale monetaria e una differita in azioni) nel suo complesso:

Sono sempre previsti limiti massimi alla remunerazione variabile, sia a livello complessivo che individuale, collegati all'effettivo raggiungimento delle condizioni di performance e degli obiettivi definiti.
Per rispondere all'esigenza di allineamento ai principi regolamentari e a quella di incentivare opportunamente i manager al migliore svolgimento dei propri compiti, per i responsabili e i dirigenti di primo riporto delle Funzioni Fondamentali è previsto un sistema di incentivazione variabile specifico, basato su obiettivi qualitativi individuati in relazione ai propri compiti e attività di controllo, erogato in quote c.d. up-front e differite, escludendo qualunque forma di incentivazione basata su obiettivi economici e finanziari.
| Componente | Caratteristiche | Criteri e Parametri |
|---|---|---|
| Componente annuale monetaria - Group Short Term Incentive (STI) |
Piano in base al quale può essere maturato annualmente un bonus cash all'interno dei cap massimi predefiniti |
Funding Pool di Gruppo, connesso ai risultati raggiunti in ● termini di Utile Netto Rettificato e Risultato Operativo di Gruppo con verifica del raggiungimento del livello soglia di Regulatory Solvency Ratio; Raggiungimento di obiettivi finanziari e non finanziari definiti ● nelle Balanced Scorecard individuali in termini di creazione di valore sostenibile, profittabilità corretta in base ai rischi, implementazione di progetti strategici, sostenibilità, clienti e people value; Cap massimo alla remunerazione variabile STI rispetto alla ● remunerazione fissa pari al 200% per l'Amministratore Delegato/Group CEO e pari mediamente al 170% per i Dirigenti con Responsabilità Strategiche (esclusi quelli appartenenti alle Funzioni Fondamentali, che partecipano allo specifico piano ad essi dedicati, con un cap massimo rispetto alla remunerazione fissa pari al 75%). |
| Componente differita in azioni - Group Long Term Incentive (LTI) |
Piano pluriennale, basato su azioni di Assicurazioni Generali, soggetto ad approvazione dell'Assemblea degli Azionisti, con attribuzione in un arco temporale di 6-7 anni all'interno dei cap massimi predefiniti |
Performance complessiva triennale con obiettivi collegati ● alla strategia e alle priorità di business del Gruppo con verifica del raggiungimento del livello soglia di Regulatory Solvency Ratio; Indicatori di performance riferiti a Net Holding Cash Flow3 , ● relative TSR4 e obiettivi ESG; Attribuzione delle azioni con periodi di differimento e ● indisponibilità in un arco temporale di 6-7 anni, a seconda della popolazione di riferimento; Cap massimo alla remunerazione variabile LTI rispetto alla ● remunerazione fissa pari al 200% per l'Amministratore Delegato/Group CEO e per i Dirigenti con Responsabilità Strategiche. |
Tutti i piani di remunerazione variabile annuali e differiti prevedono meccanismi di malus e clawback.
Nessun incentivo viene erogato in caso di condotte dolose, gravemente colpose o in caso di violazione del Codice di Condotta, o di violazione delle disposizioni normative applicabili al perimetro di attività gestite, in particolar modo quelle a tutela degli assicurati, del trattamento dei dati personali e in materia di antiriciclaggio e contrasto al finanziamento del terrorismo ovvero di mancato raggiungimento dei risultati prefissati o in caso di significativo deterioramento della situazione patrimoniale o finanziaria di Gruppo.
3 Flussi di cassa netti disponibili a livello della capogruppo in un dato periodo, dopo le spese di holding e i costi per interessi. Le sue principali componenti, considerate in un'ottica di cassa, sono: le rimesse delle controllate; il risultato della riassicurazione centralizzata; gli interessi sul debito finanziario; le spese e le tasse pagate o rimborsate a livello di Capogruppo. 4 Ritorno complessivo dell'investimento per l'azionista calcolato come variazione del prezzo di mercato delle azioni, ivi inclusi le distribuzioni o i dividendi reinvestiti in azioni.

Qualsiasi importo erogato è soggetto a clawback nel caso in cui le performance considerate si siano rivelate non durature o effettive per effetto di condotte dolose o gravemente colpose ovvero in caso di violazione del Codice di Condotta, o di violazione delle disposizioni normative applicabili al perimetro di attività gestite.
Le previsioni di malus e clawback trovano applicazione anche nel caso in cui i dati sulla cui base sia stato determinato l'incentivo dovessero rivelarsi manifestamente errati.
In linea con la regolamentazione europea (Solvency II), la Società richiede ai beneficiari dei piani di incentivazione attraverso specifiche pattuizioni inserite nei documenti contrattuali che disciplinano i piani stessi, di non avvalersi di strategie di copertura personale o assicurativa (c.d. hedging) che possano alterare o inficiare gli effetti di allineamento al rischio insiti nei meccanismi di remunerazione variabile.
In caso di revoca/licenziamento di un Amministratore o di un'altra posizione inclusa nel personale rilevante, la Società deve necessariamente rispettare - nell'attuale contesto normativo - le previsioni di legge e/o di contratto applicabili.
In particolare, in caso di risoluzione consensuale del rapporto con una posizione inclusa nel personale rilevante, i relativi termini economici vengono definiti sulla base delle circostanze e motivazioni della cessazione - con particolare riferimento alla performance realizzata, ai rischi assunti e ai reali risultati operativi della Società, dimodoché, in particolare, nessun importo possa essere corrisposto in presenza di condotte dolose o gravemente colpose.
La Politica retributiva di Assicurazioni Generali prevede una revisione in senso significativamente più restrittivo della politica sui trattamenti economici in caso di risoluzione del rapporto, che si concretizza in due interventi principali: (1) la definizione di un nuovo cap pari a 24 mensilità di remunerazione ricorrente inclusivo sia della severance massima erogabile sia dei patti di non concorrenza; (2) l'introduzione di una formula predefinita per il calcolo della severance, che combina criteri predeterminati e oggettivi, in aggiunta all'anzianità di servizio.
La nuova politica rappresenta un ulteriore allineamento alle stringenti aspettative del mercato, applicando un approccio equilibrato, nel pieno rispetto delle richieste del regolatore e della specificità delle normative locali inderogabili relative in particolare al periodo di preavviso.
La modifica alla politica determina una riduzione fino al -32% del cap sugli eventuali trattamenti economici in caso di risoluzione del rapporto rispetto al cap della politica precedente. Tale impatto, dovuto dalla duplice introduzione del nuovo limite massimo e del calcolo della severance attraverso una formula predefinita, determina a seconda delle anzianità di servizio, una riduzione media del cap pari al -16% (che può arrivare fino al -32%) degli eventuali trattamenti economici complessivi per le posizioni di vertice aziendale in caso di risoluzione del rapporto.
La remunerazione dell'Amministratore Delegato/Group CEO è strutturata in linea con le prassi di mercato ed i requisti regolamentari, in modo da assicurare un corretto bilanciamento tra componente fissa e variabile, prevedendo un'adeguata ripartizione tra la componente legata a obiettivi annuali e quella legata a obiettivi pluriennali.
La remunerazione è costituita da compensi fissi, incentivi variabili legati a obiettivi predefiniti e misurabili di breve e lungo termine, oltre che dai benefit addizionali in linea con le policy di Gruppo.
In piena coerenza con le aspettative del mercato, la Relazione sulla Remunerazione 2021 di Assicurazioni Generali presenta nel capitolo dedicato e nella sezione II un adeguato livello di disclosure relativamente in particolare ai seguenti elementi del pacchetto retributivo dell'Amministratore Delegato/Group CEO:

livelli di payout, sia per l'ex ante che per l'ex post. Nel caso di raggiungimento di risultati intermedi viene espresso anche il metodo di calcolo di interpolazione lineare del valore dell'incentivo;
La nostra politica è fondata su principi chiari e condivisi che guidano i programmi retributivi e le azioni che ne conseguono.

Oltre a essere in linea con quanto previsto dai contratti nazionali e aziendali in vigore, la remunerazione deve essere coerente con:
Ciò vale sia per le posizioni di vertice di Gruppo sia per le altre fasce della popolazione aziendale.
In un Gruppo globale come il nostro, il principio di coerenza si traduce in un'uniformità di approccio da tenere nelle diverse Business Unit, Paesi e Funzioni, per indirizzare correttamente tutte le nostre persone verso gli obiettivi del Gruppo ed essere allo stesso tempo sempre conformi alle normative e ai regolamenti locali.
I principi di Equità e Coerenza rispetto al ruolo e alla posizione occupata orientano, infine, anche la struttura dei pacchetti retributivi che viene definita, anche tenendo conto delle migliori prassi di mercato, calibrando le diverse forme di remunerazione (variabile e fissa, monetaria e non monetaria, di breve e di medio/lungo termine).
I sistemi retributivi sono uno strumento fondamentale per allineare l'operato dei manager alle strategie aziendali. In questo senso, i nostri sistemi di incentivazione sono strutturati in modo che i ruoli siano remunerati sulla base del raggiungimento di risultati finanziari e non finanziari sostenibili di Gruppo e che i target siano fissati – sia su base annuale, che pluriennale, sia in ottica prospettica – prendendo in considerazione i risultati effettivi ottenuti nel corso del tempo. Il fine è quello di mantenere un livello di performance sostenibile in termini di risultati e rischi assunti, in linea con le richieste degli Azionisti e i requisiti regolamentari.
In particolare, nell'ambito della parte annuale della remunerazione variabile (STI), le c.d. "Balanced Scorecard" di tutti i partecipanti comprendono una percentuale rilevante di obiettivi legati alla realizzazione di progetti strategici di Gruppo e/o Piani locali. Il budget complessivo o Funding Pool stanziato per il piano STI varia tra un valore minimo e un valore massimo in relazione al grado di conseguimento dei livelli di risultato di Gruppo (Utile Netto Rettificato e Risultato Operativo). Analogamente, gli obiettivi della parte differita della remunerazione variabile (LTI) sono strettamente legati alle priorità di business strategiche del Gruppo.
Tutti i sistemi di incentivazione prevedono anche una forte componente relativa alla Sostenibilità, sia attraverso specifici parametri e obiettivi di performance non finanziari e di sostenibilità, sia attraverso i c.d. "gate" legati al livello di

"solvency" (il cui mancato superamento determina l'impossibilità di erogare remunerazioni variabili) e tramite KPI finanziari aggiustati per i rischi calcolati in linea con il Risk Appetite Framework del Gruppo.
La politica retributiva di Generali viene definita autonomamente dal Gruppo, tenendo conto delle caratteristiche e peculiarità proprie, senza prendere a modello politiche di altre società. Allo stesso tempo, per assicurare che le nostre politiche retributive siano aggiornate rispetto ai trend di mercato, viene effettuato un monitoraggio costante delle prassi dei nostri peer e delle tendenze generali, in termini sia di pay-mix, livelli retributivi e sistemi, che di allineamento al contesto regolamentare e alle tipicità dei differenti settori di business.
Il confronto con i peer è essenziale per valutare sia la performance di Assicurazioni Generali in termini assoluti e relativi, che la competitività dei pacchetti retributivi dei destinatari delle politiche di remunerazione in ottica di total reward e di attrazione dei talenti. Indicazioni circa il peer group utilizzato quale riferimento e i criteri utilizzati per la relativa definizione sono fornite nel capitolo relativo alla remunerazione dell'Amministratore Delegato/Group CEO (e richiamate nel successivo capitolo relativo ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche).
In termini di remunerazione complessiva target, l'intenzione del Gruppo è quella di allineare la remunerazione a un livello competitivo, tra mediana e quartile superiore del mercato specifico di riferimento, con il posizionamento individuale legato alla valutazione di performance e potenziale e alla strategicità della risorsa, secondo un approccio segmentato.
Le analisi di mercato sui peer di riferimento definiti vengono condotte da due consulenti esterni indipendenti (Mercer e PwC) che forniscono le informazioni e le evidenze di mercato rilevanti agli organi sociali e al vertice aziendale della Compagnia, al fine di informare qualsiasi decisione retributiva per le popolazioni di riferimento rispetto alle prassi in uso a livello internazionale nel settore assicurativo e finanziario.
A livello locale e di Gruppo, l'analisi comparativa è condotta prendendo in considerazione specifici gruppi di peer, per poter garantire l'allineamento con il mercato di riferimento. La competitività di ogni struttura retributiva locale, definita sulla base dei benchmark di riferimento, deve, in ogni caso, essere coerente con i principi generali della Politica retributiva di Gruppo.
Il merito è un punto cardine della Politica retributiva di Gruppo. Il sistema con cui viene valorizzato è basato su diversi elementi:
I nostri incentivi premiano il raggiungimento di obiettivi di performance, sia finanziari che non finanziari, attraverso il pagamento della remunerazione variabile, come verrà poi meglio dettagliato in seguito. Stabilire un pacchetto retributivo equilibrato per tutti i ruoli manageriali è considerato un driver chiave per l'allineamento agli obiettivi di Gruppo. Il peso e la struttura della remunerazione variabile sono bilanciati in modo da incentivare il raggiungimento di risultati sostenibili nel tempo prendendo in dovuta considerazione il framework di rischio del Gruppo per evitare comportamenti non proporzionati al grado di propensione al rischio proprio dell'azienda.

Tutti gli obiettivi utilizzati nei sistemi di incentivazione vengono definiti selezionando, quali indicatori di performance per i piani annuali e di lungo termine, parametri coerenti e a supporto della strategia di Gruppo.
Il Gruppo Generali ha predisposto un processo di governance che coinvolge sia gli organi sociali che parte del management aziendale, con la finalità di definire, regolare, implementare e gestire le politiche retributive.
Rigore, indipendenza e responsabilità sono gli elementi fondanti del sistema di governo che assicura sia un adeguato controllo delle prassi retributive che la tutela degli interessi degli stakeholder.
Compliance normativa, allineamento alla strategia di business e ai valori di Gruppo orientano, invece, i criteri con cui vengono definite le specifiche competenze degli organi sociali, nonché i processi e i ruoli per la definizione, l'approvazione e l'implementazione della Politica di remunerazione.
Il modello di governance Generali prevede, infine, la facoltà da parte del Consiglio di Amministrazione di disporre di discrezionalità sulle previsioni della Politica retributiva in circostanze eccezionali. Questo avviene all'interno di rigorosi processi di governance del Gruppo, previo esperimento ove necessario della procedura per le operazioni con Parti Correlate, come previsto dalla normativa, e fermo restando il rispetto dei requisiti di solvibilità.
Siamo convinti che ispirandoci a tali principi possiamo gestire i sistemi retributivi come elemento chiave per attrarre, sviluppare e fidelizzare i talenti e le persone chiave con competenze critiche e ad alto potenziale, favorendo un indirizzo corretto nell'allineamento della loro performance ai risultati aziendali e costruendo le premesse per risultati solidi e sostenibili nel tempo.

FOCUS SU AMMINISTRATORE DELEGATO/GROUP CEO, DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE E ALTRO PERSONALE RILEVANTE
La Politica retributiva contenuta nella Sezione I della presente Relazione si applica ai componenti degli organi sociali (il Consiglio di Amministrazione, ivi incluso l'Amministratore Delegato/Group CEO e il Collegio Sindacale) nonché al "personale rilevante", inclusi i Dirigenti con Responsabilità Strategiche, identificato sulla base dei criteri indicati all'art. 2, comma 1, lett. m) del Regolamento IVASS n. 38/2018, ovvero: "i direttori generali, i dirigenti con compiti strategici, i titolari e il personale di livello più elevato delle Funzioni Fondamentali e le altre categorie del personale la cui attività può avere un impatto significativo sul profilo di rischio dell'impresa" e quindi rispettivamente:
In linea con la strategia di Gruppo adottata, che mira a incrementare l'integrazione internazionale del Gruppo e rafforzare il suo ruolo a livello internazionale, e in coerenza con il quadro regolamentare, i principi contenuti nella presente Politica retributiva di Gruppo sono coerenti a livello globale, e dunque per tutto il personale rilevante di Gruppo, fermo restando il rispetto delle leggi e delle specificità locali/di settore.
Inoltre, il Gruppo pone una specifica attenzione ai processi di governance relativi ai componenti del Global Leadership Group (GLG)8 , che rappresentano i circa 200 ruoli con maggior peso organizzativo di Gruppo e impatto sui risultati e sul processo di declinazione della strategia, nonché, limitatamente al piano di Long Term Incentive (LTI) di Gruppo, ai Talenti e agli altri ruoli chiave identificati selettivamente.
L'Amministratore Delegato/Group CEO e il personale rilevante non appartenente alle Funzioni Fondamentali sono destinatari di un pacchetto retributivo complessivo costituito da una remunerazione fissa e una remunerazione variabile (annuale in denaro e differita in azioni) e da benefit.
I principi sulla base dei quali il pacchetto retributivo è definito sono quelli già esplicitati all'inizio della Relazione e qui ripresi e articolati. In particolare:
5 Attualmente identificati nei seguenti ruoli Group Chief Financial Officer; Group Chief Risk Officer; Group Chief Marketing & Customer Officer; Group Chief Insurance and Investment Officer; CEO Asset & Wealth Management; Country Manager Italy & Global Business Lines; CEO International; Group Chief Transformation Officer; Country Manager Germany; Country Manager France & Europ Assistance; Austria, CEE & Russia Officer; Group Chief HR & Organization Officer. Di questi non sono dipendenti del Gruppo in Italia, il Country Manager France & Europ Assistance e l'Austria, CEE & Russia Officer. Pertanto per tali soggetti la Politica retributiva e la governance illustrate nel prosieguo del presente documento sono oggetto di applicazione in conformità alle rispettive governance e compatibilmente con le normative locali.
6 Head of Group Audit, Group Chief Risk Officer, Group Compliance Officer e Group Head of Actuarial Function e i loro dirigenti di primo riporto. La funzione facente capo al Group Anti Money Laundering Officer è assimilata alle Funzioni Fondamentali per quanto concerne l'applicazione delle regole di remunerazione e incentivazione. Le specifiche disposizioni previste per i Responsabili delle Funzioni Fondamentali si applicano anche al Group Chief Risk Officer, ancorché membro del Group Management Committee (GMC).
7 Attualmente identificati nei seguenti ruoli: Group General Counsel; Group Communications & Public Affairs Director; Head of Corporate Affairs & Company Secretary; Group Head of Mergers & Acquisitions. Tra i riporti del Consiglio di Amministrazione vi sono anche l'Head of Group Audit e il Group Compliance Officer appartenenti alle funzioni fondamentali. 8 Compongono il Global Leadership Group (GLG) circa 200 ruoli, annualmente identificati tra le posizioni con maggior peso organizzativo e impatto sui risultati e sul processo di
declinazione della strategia, quali tra gli altri i CEO delle società controllate, i responsabili di Branch, le posizioni strategiche all'interno dei Paesi, le linee di business e le posizioni di Head Office con impatto globale sui risultati del Gruppo, per i quali si applicano in particolare le previsioni relative ai piani di Short Term Incentive (STI) e di Long Term Incentive (LTI).

Vengono condotte analisi sulla struttura del pacchetto retributivo al fine di assicurare il bilanciamento della remunerazione fissa, della remunerazione variabile e dei benefit al fine di promuovere l'impegno dei manager nel contribuire al raggiungimento di risultati sostenibili, come ulteriormente specificato successivamente. In particolare, la remunerazione viene determinata in un ammontare tale da non incentivare assunzioni di rischio inappropriate da parte del manager e da consentire l'efficace operatività, al teorico ricorrere dei relativi presupposti, degli appositi meccanismi di correzione ex post (malus e clawback) sulla remunerazione variabile.
Anche sulla valorizzazione dei benefit, i mercati sono costantemente monitorati con l'obiettivo dell'allineamento con le prassi di mercato principali, anche conducendo indagini per famiglie professionali, linea di business e area geografica.
Specifiche linee guida sul bilanciamento delle diverse componenti della remunerazione vengono definite per ogni popolazione target e, con particolare riferimento ai componenti del Group Management Committee (GMC), il Consiglio di Amministrazione, previo parere del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, stabilisce a livello di Gruppo la politica di posizionamento complessivo in termini di valore della remunerazione, definendo altresì linee guida per la revisione della remunerazione e del pay-mix ove necessari, in linea con le tendenze di mercato e le analisi interne.
Il Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, approva annualmente i criteri e la struttura dei piani di incentivazione per i destinatari della presente politica, assicurando il bilanciamento appropriato delle opportunità di remunerazione variabile nella struttura di pay-mix.

Per quanto riguarda la politica di pay-mix per il personale rilevante delle Funzioni Fondamentali, il bilanciamento è definito dal Comitato Controllo e Rischi in favore della componente fissa con un approccio alla remunerazione variabile coerente con la finalità di assicurare la loro indipendenza e l'obiettività della loro azione di controllo.
La remunerazione fissa viene determinata e adeguata nel tempo in considerazione del ruolo ricoperto e delle responsabilità assegnate, tenendo anche conto dell'esperienza e delle competenze di ciascun manager.
Il peso della remunerazione fissa è tale da remunerare in maniera adeguata ad attrarre e trattenere le persone chiave e contestualmente deve essere sufficiente a remunerare il ruolo correttamente, anche qualora la remunerazione variabile non dovesse essere erogata a seguito del mancato raggiungimento degli obiettivi individuali, aziendali o di Gruppo, per evitare comportamenti non proporzionati al grado di propensione al rischio proprio dell'azienda.
Anche il livello di remunerazione fissa, come le altre componenti del pacchetto retributivo, viene valutato regolarmente rispetto all'evoluzione del mercato.
La remunerazione variabile mira a motivare il management al raggiungimento degli obiettivi di business attraverso il collegamento diretto tra incentivi e:
La performance viene valutata con un approccio multidimensionale che tiene conto, a seconda dell'arco temporale di valutazione considerato, dei risultati conseguiti dai singoli individui, di quelli conseguiti dalle strutture in cui gli individui operano e dei risultati di Gruppo nel suo complesso.
L'impatto della remunerazione variabile su quella complessiva varia a seconda del livello organizzativo, della possibilità di influenzare direttamente i risultati di Gruppo e dell'impatto che il singolo ruolo ha sul business. Inoltre, l'orizzonte temporale di maturazione ed erogazione della remunerazione variabile differisce sulla base del ruolo, secondo i criteri meglio specificati di seguito.
Le linee guida di Gruppo sulla remunerazione variabile assicurano l'allineamento con le previsioni regolamentari e con le raccomandazioni relative alle Funzioni Fondamentali.
Gli accordi individuali con i manager destinatari delle politiche retributive contengono di norma dettagli specifici relativi alla componente variabile della remunerazione distinta tra parte annuale e differita della stessa.
Con riferimento alla remunerazione variabile, vengono adottati piani di incentivazione sia annuali sia differiti stabilendo in particolare che:
9 Utile Netto di Gruppo dichiarato in bilancio, rettificato escludendo qualsiasi componente straordinaria non prevedibile derivante da, a titolo esemplificativo e non esaustivo: amortization/goodwill depreciation, rilevanti cambiamenti di legge/regolatori/normativi, impatti significativi derivanti da modifiche relative al trattamento fiscale, plusvalenze/minusvalenze da M&A e approvato dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato per le Nomine e la Remunerazione secondo queste linee guida. 10 Fatta eccezione per il personale rilevante la cui remunerazione variabile rappresenti almeno il 70% di quella complessiva, per cui si applica quanto previsto al punto precedente.

Il cap massimo della remunerazione variabile rispetto alla remunerazione fissa per l'Amministratore Delegato/Group CEO è pari al:
Il cap massimo della remunerazione variabile rispetto alla remunerazione fissa per i Dirigenti con Responsabilità Strategiche è pari mediamente al:
Il processo per la definizione e coerente applicazione della Politica retributiva per le società del Gruppo è gestito all'interno della governance di Gruppo, anche tramite l'adozione di specifiche policy interne, prendendo in considerazione le caratteristiche e specificità locali/di settore, con particolare attenzione, oltre che ai requisiti normativi, alle prassi locali in termini di livelli, pay-mix ed eleggibilità ai piani di incentivazione con l'obiettivo di mantenere i nostri pacchetti competitivi rispetto ai mercati locali e attrarre le migliori persone chiave.
Tutti i piani di remunerazione variabile – annuali in denaro e differiti in azioni – prevedono meccanismi di malus e clawback in linea con le policy di Gruppo.
Nessun incentivo viene erogato in caso di condotte dolose, gravemente colpose o in caso di violazione del Codice di Condotta, o di violazione delle disposizioni normative applicabili al perimetro di attività gestite, in particolar modo quelle a tutela degli assicurati, del trattamento dei dati personali e in materia di antiriciclaggio e contrasto al finanziamento del terrorismo ovvero di mancato raggiungimento dei risultati prefissati o in caso di significativo deterioramento della situazione patrimoniale o finanziaria di Gruppo.
Qualsiasi importo erogato è soggetto a clawback nel caso in cui le performance considerate si siano rivelate non durature o effettive per effetto di condotte dolose o gravemente colpose ovvero in caso di violazione del Codice di Condotta, o di violazione delle disposizioni normative applicabili al perimetro di attività gestite.
Le previsioni di malus e clawback trovano applicazione anche nel caso in cui i dati sulla cui base sia stato determinato l'incentivo dovessero rivelarsi manifestamente errati.
Con particolare riferimento ai piani di incentivazione, la valutazione finale del livello di raggiungimento degli obiettivi prende anche in considerazione una valutazione individuale di integrità dei comportamenti (in linea con le previsioni del Codice di Condotta), di conformità alle disposizioni normative applicabili al perimetro di attività gestite, del completamento della formazione obbligatoria e della risoluzione delle azioni di rimedio definite nell'ambito di attività di audit. Tale valutazione sarà effettuata e utilizzata come meccanismo di calibrazione o di malus/clawback dove necessario.
Al di là delle conseguenze previste in termini di remunerazione variabile, chiunque tenti di violare o violi le previsioni normative interne e/o esterne applicabili al perimetro di attività gestite, è soggetto a possibili conseguenze sanzionatorie sul piano disciplinare modulate a seconda della gravità della condotta e in coerenza con la normativa giuslavoristica localmente applicabile (es. dalla lettera di richiamo fino al licenziamento).

In linea con la regolamentazione europea (Solvency II), la Società richiede ai beneficiari dei piani di incentivazione, attraverso specifiche pattuizioni inserite nei documenti contrattuali che disciplinano i piani stessi, di non avvalersi di strategie di copertura personale o assicurativa (c.d. hedging) che possano alterare o inficiare gli effetti di allineamento al rischio insiti nei meccanismi di remunerazione variabile.
In continuità con gli anni passati, la componente annuale monetaria della remunerazione variabile si sostanzia nel c.d. Short Term Incentive (STI), basato su un periodo di valutazione della performance annuale e che prevede il pagamento di una remunerazione monetaria al raggiungimento di obiettivi predeterminati.
Sono previsti piani di Short Term Incentive (STI) specifici per l'Amministratore Delegato/Group CEO, per Dirigenti con Responsabilità Strategiche11 , inclusi i componenti del Group Management Committee (GMC), e per i responsabili e i dirigenti di primo riporto delle Funzioni Fondamentali.
In particolare, i piani di Short Term Incentive (STI) per l'Amministratore Delegato/Group CEO e per i per Dirigenti con Responsabilità Strategiche, inclusi i componenti del Group Management Committee (GMC), vengono determinati dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato per le Nomine e la Remunerazione; mentre il piano per i responsabili e i dirigenti di primo riporto delle Funzioni Fondamentali è approvato dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato Controllo e Rischi.
I sistemi di incentivazione annuale per l'Amministratore Delegato/Group CEO e per i componenti del Group Management Committee (GMC) mirano ad ancorare l'incentivo al raggiungimento degli obiettivi di business attraverso il collegamento diretto tra incentivi e obiettivi di Gruppo (garantendo la sostenibilità del pagamento dei bonus rispetto ai risultati di Gruppo in termini di Risultato Operativo e Utile Netto Rettificato) e obiettivi a livello di Business Unit, Paese o funzione e individuali, sia finanziari che non finanziari.
Il piano di remunerazione variabile dedicato ai responsabili e ai dirigenti di primo riporto delle Funzioni Fondamentali è coerente con le attività specifiche di ciascuna di queste funzioni, indipendente dai risultati conseguiti dalle unità operative soggette al loro controllo e legato al raggiungimento di obiettivi connessi all'efficacia e alla qualità dell'azione di controllo, ed è definito in maniera tale da non essere fonte di anche solo potenziali conflitti di interesse.
La remunerazione variabile differita di Generali si sostanzia in piani pluriennali (c.d. Long Term Incentive Plan – LTI) di tempo in tempo approvati dagli organi competenti, di cui possono essere destinatari l'Amministratore Delegato/Group CEO, i componenti del Group Management Committee (GMC), il restante personale rilevante (ad eccezione dei responsabili e dei dirigenti di primo riporto delle Funzioni Fondamentali), gli altri componenti del Global Leadership Group (GLG) e altri selezionati dipendenti di Generali.
Dal 2013, Generali ha adottato piani basati su un unico ciclo triennale, al termine del quale possono essere assegnate azioni gratuite, soggette a determinati periodi di holding/lock-up. Sono attualmente in corso, in particolare, i piani LTI 2018, 2019 e 2020. L'attribuzione azionaria relativa al piano LTI 2018, il cui ciclo di performance si è chiuso alla fine del 2020, ha luogo ad aprile 2021, mentre quelle relative ai piani LTI 2019 e 2020 potranno avere luogo rispettivamente nel 2022 e 2023.
A partire dal 2019, la struttura dei piani LTI prevede un sistema di attribuzione delle azioni con periodi di differimento e indisponibilità in un arco temporale di 6-7 anni, a seconda della popolazione di riferimento.
11 Sistema esteso anche al restante personale rilevante nonché gli altri componenti del Global Leadership Group.

I benefit rappresentano un elemento sostanziale del pacchetto retributivo – in un approccio di total reward – a integrazione delle componenti monetaria e azionaria. I benefit si differenziano sulla base della categoria di destinatari, sia nel tipo sia nel valore complessivo.
Specificatamente per quanto riguarda l'Amministratore Delegato/Group CEO e gli altri destinatari della Politica nell'ambito di Assicurazioni Generali, il trattamento di previdenza complementare e l'assistenza sanitaria sono disciplinati dalla normativa contrattuale individuale e di settore e da quelle integrative del Gruppo Generali. A livello di contratto integrativo sono altresì contemplate altre garanzie quali la Long Term Care, per il caso di disabilità permanente, e quelle per il caso morte e invalidità permanente totale da infortunio o malattia, professionale ed extraprofessionale.
Con riferimento al trattamento di previdenza complementare, è previsto il versamento al Fondo Pensione per i dirigenti destinatari della presente politica del Gruppo Generali (GenFonDir), di una determinata percentuale della remunerazione fissa stabilita dalla contrattazione integrativa aziendale ovvero dal contratto individuale (e compresa fra il 13% e il 16,5%).
Il pacchetto di benefit può includere inoltre, a titolo esemplificativo, la disponibilità di un'autovettura aziendale a uso promiscuo con carta carburante (in alternativa può essere erogata una car allowance), l'assistenza in caso di situazioni di emergenza e convenzioni con gli operatori aeroportuali (ad esempio corporate frequent flyer card). Possono infine essere riconosciute, nel rispetto di ogni normativa, condizioni contrattuali di favore per quanto riguarda, ad esempio, la sottoscrizione di prodotti assicurativi, bancari o l'acquisto di altri prodotti del Gruppo Generali, agevolazioni nell'accesso a prestiti, mutui ipotecari per l'acquisto dell'abitazione o dell'autovettura, oltre a rimborsi spese e altri benefit o rimborsi, correlati a eventi o iniziative aziendali specifiche.
Inoltre, in caso di trasferimento della sede di lavoro all'interno del Paese o in un altro Paese ovvero di assunzioni di personale da sedi o Paesi diversi, in linea con le prassi di mercato, possono essere previsti benefit integrativi relativi, a titolo esemplificativo, all'alloggio, al supporto per l'istruzione dei figli e a tutti gli aspetti connessi allo spostamento e alla mobilità nazionale e internazionale, per un periodo di tempo definito.
Nell'ottica di attrarre o trattenere figure chiave, possono essere accordati trattamenti specifici in fase di assunzione o in costanza di rapporto.
Queste componenti, che vengono previste solo per selezionate figure manageriali di elevato profilo, possono essere costituite ad esempio da (a) entry bonus collegati alla perdita di incentivi da parte del precedente datore di lavoro e collegati, ove possibile, all'impegno di mantenere il rapporto di lavoro con l'azienda per un periodo determinato; (b) componenti variabili garantite solo per il primo anno di assunzione; (c) erogazioni collegate alla stabilità del rapporto nel tempo.
È altresì facoltà della Società corrispondere eventuali premi in connessione con operazioni e/o risultati straordinari (quali, ad esempio, dismissioni, acquisizioni, fusioni, processi di riorganizzazione o efficientamento), di significatività tale da impattare in maniera sostanziale sul valore e sui volumi di attività della Società e/o sulla relativa redditività e in quanto tali insuscettibili di trovare adeguata risposta negli ordinari sistemi di remunerazione variabile, sì da giustificare tale erogazione aggiuntiva. Il parametro per individuare eventuali operazioni o risultati straordinari eventualmente meritevoli di riconoscimento è legato alla soglia di rilevanza dell'operazione in questione che, in considerazione delle dimensioni del Gruppo Generali, può verificarsi solo in relazione a operazioni di straordinaria e inusuale dimensione economica o organizzativa. I criteri per determinare l'ammontare dell'eventuale premio sarebbero, da un lato, legati al valore dell'operazione e terrebbero conto, dall'altro, della remunerazione complessiva già riconosciuta al beneficiario nell'ambito degli ordinari sistemi di remunerazione.
Di tali eventuali erogazioni, determinate nel rispetto dei processi di governance in materia di remunerazione applicabili alle diverse categorie di destinatari, ed erogate secondo termini e modalità coerenti con la normativa regolamentare vigente12 (fermo il complessivo pay-mix target, ove applicabile), viene data adeguata disclosure secondo quanto previsto dalla normativa vigente, nella Sezione II di informativa della prima Relazione sulla Remunerazione successiva all'erogazione.
12 Ciò tenendo conto di altri incentivi eventualmente erogati al beneficiario quali elementi della relativa componente variabile complessiva (e di relativi termini e modalità di erogazione).

L'Amministratore Delegato/Group CEO e gli altri destinatari della Politica retributiva nell'ambito di Assicurazioni Generali non possono percepire emolumenti e/o gettoni di presenza per altri incarichi svolti su indicazione della Capogruppo in società controllate e partecipate, enti, associazioni, salvo apposita deroga, adeguatamente motivata e formalizzata, autorizzata volta per volta dagli organi competenti.
Infine, si rimanda alle successive sezioni per le politiche relative alla polizza di assicurazione D&O e per i trattamenti economici in caso di cessazione del rapporto.
Su proposta del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, il Consiglio di Amministrazione ha definito l'introduzione di una linea guida sul possesso azionario (Share Ownership Guidelines) di Gruppo per l'Amministratore Delegato/Group CEO e per i Dirigenti con Responsabilità Strategiche appartenenti al Group Management Committee (GMC)13, al fine di ulteriormente allineare gli interessi manageriali a quelli degli Azionisti.
Tale linea guida prevede che:
Tali livelli devono essere raggiunti entro 5 anni dalla nomina e devono essere mantenuti per tutta la durata dell'incarico ricoperto.
In linea con i requisiti normativi e i principi della Politica retributiva, i destinatari delle Share Ownership Guidelines sono tenuti a non avvalersi di strategie di copertura personale o assicurativa (c.d. hedging) che possano alterare o inficiare gli effetti di allineamento al rischio insiti nei meccanismi di remunerazione.
13 Escluso il personale appartenente alle Funzioni Fondamentali.
La remunerazione dell'Amministratore Delegato/Group CEO è strutturata in linea con le prassi di mercato e i requisti regolamentari, in modo da assicurare un corretto bilanciamento tra componente fissa e variabile, prevedendo un'adeguata ripartizione tra la componente legata a obiettivi annuali e quella legata a obiettivi pluriennali.
La remunerazione è costituita da compensi fissi, incentivi variabili legati a obiettivi predefiniti e misurabili di breve e lungo termine, oltre che dai benefit addizionali in linea con le policy di Gruppo e specifiche linee guida sul possesso azionario.


La Politica retributiva del Gruppo Generali prevede un continuo monitoraggio del contesto regolamentare, delle prassi di remunerazione dei peer e delle tendenze generali di mercato, in termini di pay-mix, livelli e sistemi retributivi, al fine di assicurare la competitività dell'offerta retributiva e garantire la capacità del Gruppo di attrarre, trattenere e motivare le persone chiave.
Il panel di riferimento per il benchmarking retributivo dell'Amministratore Delegato/Group CEO è definito, con il supporto di PwC in qualità di consulente esterno indipendente del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, secondo una metodologia basata su criteri dimensionali e di business specifici che ne assicurano la significatività.
Il panel di riferimento definito include società europee di dimensioni comparabili a Generali, appartenenti al settore assicurativo e bancario, in considerazione della convergenza delle prassi retributive e regolamentari in atto tra i due settori e della prossimità dei due comparti per quanto riguarda il mercato del lavoro.
Per la valutazione della comparabilità dimensionale rispetto a Generali, è adottata una metodologia che prevede l'analisi di un set di indicatori economici e patrimoniali (ricavi, valore della capitalizzazione di mercato, valore degli asset, numero di dipendenti) tali per cui il posizionamento dimensionale di Generali rispetto alle società del panel è allineato ai valori mediani (53mo percentile) del panel.
Nella scelta delle società del panel di confronto si è inoltre tenuto conto di elementi di comparabilità del modello di business, dell'assetto societario e della presenza internazionale, nonché della rappresentatività geografica delle aziende selezionate.

Sulla base dei criteri descritti, sono state individuate 15 società per la costruzione del panel di confronto:
Il panel di confronto è utilizzato, oltre che per confrontare i livelli retributivi di Generali rispetto al mercato esterno, anche per valutare la coerenza tra remunerazione e performance aziendale.
Il grafico che segue illustra la relazione tra il posizionamento della remunerazione totale media dell'Amministratore Delegato/Group CEO nell'ultimo triennio14 rispetto al panel di confronto e al livello di performance in termini di Total Shareholder Return (TSR) nel periodo corrispondente.
La remunerazione effettivamente erogata all'Amministratore Delegato/Group CEO nel periodo e i risultati di TSR di Generali si collocano pienamente nella fascia di coerenza di mercato in termini di Pay for Performance tra il 70mo e l'80mo percentile rispetto al peer group di riferimento.
14 Analisi effettuata sui dati pubblici disponibili nel periodo 2017-2019.


La remunerazione dell'Amministratore Delegato/Group CEO è stata determinata all'inizio del mandato triennale (relativo agli esercizi 2019 – 2021) in coerenza con il ruolo ricoperto e le rilevanti sfide manageriali e strategiche di profonda trasformazione del Gruppo alla base del piano strategico triennale 2019-2021 in termini di crescita profittevole, gestione del capitale e ottimizzazione finanziaria, innovazione e trasformazione digitale e accelerazione sugli Enablers chiave della strategia correlati a persone, clienti e sostenibilità.
La remunerazione fissa è costituita dai compensi in ragione del rapporto di lavoro dirigenziale e da emolumenti come amministratore definiti tenendo a riferimento altresì i livelli e le prassi dei peer di mercato.
L'Amministratore Delegato/Group CEO partecipa a uno specifico Sistema di incentivazione di Gruppo che prevede la corresponsione di un incentivo monetario variabile, che può arrivare fino a un massimo del 200% della remunerazione fissa, al raggiungimento di obiettivi annuali misurabili e predeterminati, definiti in linea con la strategia di business del Gruppo e declinati in una Balanced Scorecard (BSC) individuale che include indicatori di performance finanziaria corretti per il rischio e indicatori di performance non finanziaria basati sull'evidenza di specifici KPI di riferimento.
Gli obiettivi di performance dell'Amministratore Delegato/Group CEO per il 2021, il relativo peso nella determinazione dell'importo dell'incentivo annuale e la scala utilizzata per la misurazione sono:

| Prospettiva | Peso | KPI | Livello di Payout | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 0% | 60% | 100% | 150% | 200% | |||
| Performance economica & finanziaria rettificata per il rischio (60%) |
40% | Utile Netto Rettificato di Gruppo |
<85% | 85% | 100% | 110% | 120% |
| 20% | RORC (Return on Risk Capital) di Gruppo |
<85% | 85% | 100% | 110% | 120% | |
| Misurazione vs. Budget | |||||||
| Performance non finanziaria (40%) |
20% | Innovation & Digital Transformation % Polizze digitali % clienti registrati su Mobile & Web Hub (Seamless Omnichannel Experience) |
Non raggiunto | Parzialmente Raggiunto |
Raggiunto | Superato | Ampiamente Superato |
| 20% | Generali 2021 Enablers People Value: Qualità e solidità del piano di successione D&I Index Brand & Lifetime Partner Transformation: Relationship NPS Impegno per la Sostenibilità: Iniziative di Gruppo sulla Sostenibilità con focus su aumento Prodotti Green & Social |
Non raggiunto | Parzialmente raggiunto |
Raggiunto | Superato | Ampiamente superato |
|
| Misurazione rispetto a specifici KPI strategici |
Le performance fissate a livello target sono in linea con i valori di budget annuale, a loro volta collegati al piano strategico triennale di Generali15. I parametri individuati riflettono le priorità del piano strategico: crescita profittevole, gestione del capitale e ottimizzazione finanziaria, innovazione e trasformazione digitale e gli Enablers chiave della strategia.
In particolare:
15 Il livello target degli obiettivi in valore assoluto non viene riportato in considerazione della riservatezza e market sensitivity dell'informazione anche in termini di strategic competitive advantage.
16 Quali, a titolo esemplificativo, ammortamenti/svalutazione dell'avviamento, significative modifiche legislative/normative/regolamentari ed effetti rilevanti derivanti da modifiche del trattamento fiscale, plusvalenze/minusvalenze da operazioni M&A.

La determinazione del grado di raggiungimento degli obiettivi viene effettuata dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato per le Nomine e la Remunerazione sulla base degli effettivi risultati ottenuti. In particolare, i parametri non finanziari riflettono gli Enablers chiave della Strategia e l'impegno sostenibile di Generali: la loro valutazione è basata sull'evidenza di specifici KPI di riferimento e su una valutazione complessiva del Consiglio di Amministrazione.
Il valore effettivo dell'incentivo viene determinato sulla base del grado di raggiungimento degli obiettivi assegnati e corrisponde:
Nessuna erogazione è prevista al verificarsi di uno dei seguenti fattori:
Nel caso di raggiungimento di risultati intermedi, il valore dell'incentivo collegato agli obiettivi finanziari è calcolato per interpolazione lineare, come di seguito rappresentato.

Il livello soglia del Regulatory Solvency Ratio è pari al 130%17 per l'anno 2021, in coerenza con il livello «hard limit» definito nel Risk Appetite Framework di Gruppo, approvato dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 16 dicembre 2020.
17 Soglia soggetta a possibile revisione in caso di cambiamenti eccezionali non prevedibili delle condizioni macroeconomiche o di un peggioramento del contesto finanziario. In caso di elevata discontinuità, il Consiglio di Amministrazione rivaluterà l'equità e la coerenza dei sistemi di incentivazione (clausola «Market Adverse Change»).

Il Piano prevede una clausola Market Adverse Change, sulla base della quale, in caso di circostanze eccezionali non prevedibili, quali cambiamenti significativi del contesto macroeconomico e finanziario, il Consiglio di Amministrazione potrà rivalutare l'equità e la coerenza dei sistemi di incentivazione, ponendo in essere i necessari correttivi (e ciò anche e in particolare con riferimento agli obiettivi di riferimento, le relative metriche e modalità di valutazione) in quanto funzionali a mantenere invariati – nei limiti consentiti dalla normativa di tempo in tempo applicabile, e fermo il rispetto dei limiti e principi generali della presente Politica – i contenuti sostanziali ed economici essenziali dei sistemi, conservandone le principali finalità incentivanti.
Il Piano prevede altresì clausole di malus e clawback in linea con la policy di Gruppo.
L'Amministratore Delegato/Group CEO è destinatario del piano di incentivazione di lungo termine basato su azioni di Assicurazioni Generali – Long Term Incentive di Gruppo (LTI) 2021–2023, sottoposto ad approvazione dell'Assemblea degli Azionisti e previsto anche per gli altri top manager e beneficiari del Gruppo.
In particolare, il Piano prevede l'attribuzione di azioni alla conclusione di un periodo di performance triennale, subordinatamente alla verifica del raggiungimento di un livello minimo di Regulatory Solvency Ratio e in relazione al raggiungimento di condizioni di performance di Gruppo.
I parametri previsti per la determinazione dell'incentivo sono:
Come ulteriormente rappresentato nella sezione successiva della Relazione che include la descrizione di dettaglio del piano LTI 2021-2023 di Gruppo a cui partecipa anche l'Amministratore Delegato/Group CEO, i parametri di performance ed i livelli target di riferimento sono stati definiti in allineamento e a supporto della strategia di Gruppo, considerando in particolare:
La scelta di optare per l'inserimento di indici ESG esterni nel piano LTI 2021-2023 è una soluzione specifica finalizzata ad introdurre fin da subito ulteriori indicatori di sostenibilità che si aggiungono a quelli interni già considerati nel sistema di incentivazione annuale di breve termine.
Dal 2022, nei successivi cicli dei piani LTI, saranno considerati indicatori operativi di ESG facendo leva sui nuovi obiettivi di sostenibilità interni a Generali che saranno definiti in coerenza con il prossimo piano strategico triennale 2022-2024.

Questo a conferma della forte impronta culturale che il Gruppo vuole imprimere alle sue politiche sottolineando il ruolo strategico della sostenibilità in ogni decisione di business.
Con riferimento alle azioni attribuibili all'Amministratore Delegato/Group CEO ed i relativi periodi di differimento e indisponibilità, questi sono definiti su un orizzonte di 7 anni di calendario, come rappresentato nel seguente schema:

Il numero massimo di azioni attribuibili viene determinato all'inizio del piano sulla base del rapporto tra l'importo massimo e il valore dell'azione alla data di assegnazione.
Il valore effettivo dell'incentivo in azioni viene determinato sulla base del grado di raggiungimento degli obiettivi assegnati e corrisponde:
Per livelli intermedi di performance, il numero delle azioni da attribuire sarà calcolato per interpolazione lineare.
Nessuna erogazione è prevista in caso di performance inferiori ai livelli minimi (soglia) o del mancato raggiungimento del livello soglia di Regulatory Solvency Ratio.
Il Piano prevede altresì clausole di malus e clawback in linea con la policy di Gruppo.
Il Piano è ulteriormente rappresentato nella sezione successiva della relazione che include la descrizione di dettaglio del piano LTI 2021-2023 di Gruppo a cui partecipa anche l'Amministratore Delegato/Group CEO.
L'Amministratore Delegato/Group CEO partecipa a un piano azionario speciale di co-investimento legato al mandato 2019-2021, già approvato dall'Assemblea nel 2020, che prevede come prerequisito il mantenimento per l'intera durata del mandato di un significativo, diretto e personale co-investimento iniziale, a fronte del quale è prevista l'attribuzione di azioni, subordinata al positivo raggiungimento di obiettivi di performance estremamente sfidanti collegati al completamento e superamento dei target di piano strategico triennale e alle aspettative di ritorno per gli Azionisti.

Le caratteristiche del Piano - anche in considerazione del rilevante livello di esposizione personale connesso al coinvestimento - risultano coerenti con il profilo specifico dell'attuale Amministratore Delegato/Group CEO e sono strettamente connesse alla realizzazione delle importanti sfide manageriali e strategiche di profonda trasformazione del Gruppo alla base del piano strategico triennale 2019-2021.
Il Piano favorisce un diretto allineamento con la prospettiva degli investitori in virtù del co-investimento iniziale da parte dell'Amministratore Delegato/Group CEO, nonché degli indicatori di performance e ritorno per gli Azionisti cui è collegato. È infatti prevista l'effettiva attribuzione delle azioni solo al raggiungimento e superamento di obiettivi che riflettono la creazione di valore misurati nell'arco del triennio del mandato tali per cui il piano remuneri la realizzazione delle ambizioni strategiche e di trasformazione senza precedenti del Gruppo in termini dimensionali, di business e capitalizzazione. Di contro, in caso di mancato raggiungimento, il meccanismo del co-investimento espone l'Amministratore Delegato/Group CEO al rischio di una significativa perdita finanziaria personale completamente allineata alla prospettiva di mercato, come già registrato anche in corso di periodo.
Inoltre, in connessione all'assegnazione del piano azionario di co-investimento, è stata contestualmente definita dal Consiglio di Amministrazione una riduzione del cap massimo del piano di incentivazione di lungo termine di Gruppo (LTI) per l'Amministratore Delegato/Group CEO da 250% a 200% della remunerazione fissa.
Il Piano azionario di co-investimento legato al mandato è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 20 giugno 2019 e dall'Assemblea degli Azionisti del 30 aprile 2020; maggiori dettagli relativi al Piano sono riportati nel Documento informativo.
Il Piano prevede il mantenimento, da parte dell'Amministratore Delegato/Group CEO, a partire da settembre 2019 e fino alla fine dell'attuale mandato triennale di amministratore, di un co-investimento iniziale in 550.000 azioni della Società a un prezzo di riferimento definito a inizio piano pari a € 16,56.
Gli obiettivi del Piano, fra loro indipendenti, sono valutati su un orizzonte temporale triennale e prevedono il raggiungimento e superamento di indicatori con target determinati rispetto agli obiettivi di piano strategico. Sono definiti in termini di:
Il Piano è subordinato al superamento della soglia minima dell'indicatore Regulatory Solvency Ratio definita per il sistema di incentivazione.
Il numero massimo di azioni che potranno essere attribuite è pari a 550.000; il numero effettivo di azioni che saranno attribuite è determinato sulla base del livello di raggiungimento degli obiettivi secondo il seguente schema:
| KPI | AZIONI GRATUITE | |
|---|---|---|
| TSR | ≥ 46% | 275.000 |
| Tra 22% e 46% | 137.500 – 275.000 | |
| < 22% | o | |
| EPS Growth | ≥ 8% | 275.000 |
| Tra 6% e 8% | 137.500 – 275.000 | |
| < 6% | 0 |
Per risultati intermedi, il numero effettivo di azioni da attribuire sarà calcolato per interpolazione lineare.
Il seguente grafico, illustrativo del funzionamento del Piano, dà evidenza del rischio di mercato connesso al coinvestimento personale dell'Amministratore Delegato/Group CEO.


La tabella riporta il valore nominale del co-investimento personale dell'Amministratore Delegato/Group CEO alle date considerate e la variazione rispetto al valore nominale all'avvio del Piano.
| Data | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 20 giugno 2019 (avvio del Piano) |
31 dicembre 2019 | 20 giugno 2020 | 31 dicembre 2020 | ||
| Prezzo azione di riferimento (media trimestre precedente) |
€16,56* | €18,41 | €12,78 | €13,26 | |
| Valore nominale del co-investimento |
€9.108.000 | €10.125.500 | €7.029.000 | €7.293.000 | |
| Variazione valore nominale del co-investimento rispetto al valore all'avvio del piano |
+€1.017.500 | -€2.079.000 | -€1.815.000 |
L'effettiva attribuzione delle azioni gratuite eventualmente maturate, in funzione del livello di raggiungimento degli obiettivi definiti, avverrà in due tranche in un orizzonte complessivo di 7 anni in analogia agli altri piani di Gruppo:
Il 50% delle azioni eventualmente attribuite per ciascuna tranche sarà soggetta a un ulteriore holding period di un anno.
L'effettiva attribuzione delle azioni è subordinata al superamento della soglia prevista in termini di Regulatory Solvency Ratio e al mancato verificarsi di condizioni di malus e clawback come da policy di Gruppo.
È inoltre prevista l'eventuale attribuzione di azioni aggiuntive, determinate in base all'importo dei dividendi complessivamente distribuiti nel periodo di riferimento (ossia nel periodo di performance e nel corso dei due anni di ulteriore differimento).
Il Piano è subordinato al mantenimento della carica di Amministratore Delegato fino al termine del corrente mandato, con perdita di ogni diritto derivante dal piano in caso di cessazione del rapporto di amministrazione, prima di tale termine, per dimissioni volontarie o revoca per giusta causa (e mantenimento invece dei diritti pro rata temporis – subordinatamente al raggiungimento degli obiettivi e fermi gli ulteriori termini e condizioni del Piano – negli altri casi di cessazione).
La remunerazione dell'Amministratore Delegato/Group CEO include benefit volti a integrare la componente ricorrente della remunerazione come da policy di Gruppo descritta in precedenza. In particolare, il pacchetto dei benefit per l'Amministratore Delegato/Group CEO, come per gli altri destinatari della politica nell'ambito di Assicurazioni Generali, prevede il trattamento previdenziale complementare e l'assistenza sanitaria, disciplinati dalla normativa contrattuale

individuale e di settore e da quelle integrative del Gruppo Generali. A livello di contratto integrativo sono altresì contemplate altre garanzie quali la Long Term Care, per il caso di disabilità permanente, e quelle per il caso morte e invalidità permanente totale da infortunio o malattia, professionale ed extraprofessionale. Il pacchetto di benefit include inoltre la disponibilità di un'autovettura aziendale ad uso promiscuo con carta carburante, l'assistenza in caso di situazioni di emergenza e convenzioni con gli operatori aeroportuali e ulteriori benefit integrativi relativi all'alloggio e al supporto per aspetti connessi allo spostamento e alla mobilità nazionale e internazionale.
Inoltre, su proposta del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, il Consiglio di Amministrazione ha definito l'introduzione di una linea guida sul possesso azionario (Share Ownership Guidelines) per cui si prevede che l'Amministratore Delegato/Group CEO detenga per tutta la durata dell'incarico un numero minimo di azioni Generali di controvalore pari al 300% della remunerazione fissa annua.
Infine, quanto alle previsioni relative ai trattamenti economici in caso di risoluzione del rapporto (ulteriormente dettagliati nella specifica Sezione della Relazione) sono previsti un patto di non concorrenza della durata di 6 mesi successivi alla cessazione (a fronte di un corrispettivo pari alla remunerazione fissa prevista per il periodo di riferimento corrispondente e una penale pari al doppio di tale importo) e un trattamento di severance in aggiunta al periodo di preavviso dovuto per legge e contratto collettivo, pari a 24 mensilità di remunerazione annua ricorrente (calcolata anche sul compenso da amministratore).
Il trattamento è dovuto nei casi di licenziamento senza giusta causa, ovvero dimissioni per giusta causa, ipotesi che comprende i casi di revoca della carica (in assenza di giusta causa), mancato rinnovo della carica e sostanziale riduzione dei poteri (in assenza di giusta causa) o attribuzione ad altri di poteri sostanzialmente equivalenti o comunque di rilievo tale da incidere sostanzialmente sulla sua posizione di vertice.
A partire dal piano LTI 2019 è previsto, nell'ambito delle intese contrattuali con l'Amministratore Delegato/Group CEO, che, in ipotesi di cessazione dell'incarico in corso di mandato triennale, egli mantenga i diritti derivanti dal piano solo pro rata temporis e solo nelle ipotesi cosiddette "good leaver" (subordinatamente al raggiungimento degli obiettivi e fermi gli ulteriori termini e condizioni del relativo regolamento).
È invece previsto che, in quelle cosiddette "bad leaver", l'Amministratore Delegato/Group CEO perda tutti i diritti derivanti dai piani in essere e relativi al periodo di tale mandato. Per "bad leaver" si intendono i casi di rinuncia volontaria all'incarico in corso di mandato triennale e di revoca del medesimo per giusta causa. Per "good leaver" si intendono tutte le altre ipotesi di risoluzione del rapporto.
La remunerazione dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche (non appartenenti alle Funzioni Fondamentali) è strutturata in linea con le prassi di mercato e i requisti regolamentari, in modo da assicurare un corretto bilanciamento tra componente fissa e variabile, prevedendo un'adeguata ripartizione tra la componente legata a obiettivi annuali e quella legata a obiettivi pluriennali. La remunerazione è costituita da compensi fissi, incentivi variabili legati a obiettivi predefiniti e
misurabili di breve e lungo termine, oltre che dai benefit addizionali in linea con le policy di Gruppo e specifiche linee guida sul possesso azionario per i componenti del Group Management Commmitee (GMC).
| PAY MIX | ELEMENTI | CRITERI E PARAMETRI | |||
|---|---|---|---|---|---|
| 32% 22% |
Remunerazione Fissa | Determinata in misura adeguata al ruolo ricoperto e definita in linea con le prassi e i livelli di mercato |
|||
| 26% 36% |
Remunerazione Variabile annuale in denaro (STI) Incidenza massima pari mediamente al 170% della remunerazione fissa |
Obiettivi non finanziari Obiettivi finanziari con peso medio del 40% e focus su: con peso medio del 60% e focus su: · Iniziative e progetti · Utile Netto Rettificato strategici collegati a Total Remittance specifici KPI RORC · Generali 2021 Enablers KPI |
|||
| 42% 42% |
Remunerazione variabile differita in azioni (LTI) Incidenza massima pari mediamente al 200% della remunerazione fissa |
Moltiplicatore/Riduttore ESG Obiettivi finanziari Rating, presenza e · Net Holding Cash Flow posizionamento nei principali indici di ESG (50%) · Relative TSR (50%) (MSCI e S&P) con funzione di moltiplicatore/riduttore da x0,8 a x1,2 |
|||
| TARGET MASSIMO 100% - |
Benefit | Previdenza integrativa e altri benefit in linea con le policy di Gruppo |
|||
| REMUNERAZIONE: FISSSA Variabile annuale Variabile differita |
Share Ownership Guidelines |
150% della remunerazione fissa per i componenti del Group Management Committee (GMC) |

La Politica retributiva del Gruppo Generali prevede un continuo monitoraggio del contesto regolamentare, delle prassi di remunerazione dei peer e delle tendenze generali di mercato, in termini di pay-mix, livelli e sistemi retributivi, al fine di assicurare la competitività dell'offerta retributiva e garantire la capacità del Gruppo di attrarre, trattenere e motivare le persone chiave.
Il panel di riferimento per il benchmarking retributivo dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche è analogo a quello descritto per l'Amministratore Delegato/Group CEO, definito secondo una metodologia basata su criteri dimensionali e di business specifici che ne assicurano la significatività.
La remunerazione fissa viene determinata e adeguata nel tempo in considerazione del ruolo ricoperto e delle responsabilità assegnate, tenendo conto dell'esperienza e delle competenze di ciascun manager e avendo altresì a riferimento i livelli e le prassi dei peer di mercato in termini di attrattività, competitività e retention.
Il sistema di incentivazione annuale per i Dirigenti con Responsabilità Strategiche18, inclusi i componenti del Group Management Committee (GMC), per il restante personale rilevante e per gli altri componenti del Global Leadership Group (GLG), mira ad allineare l'incentivo alla performance effettiva sia dei singoli destinatari sia del Gruppo nel suo complesso, attraverso quattro rigorose fasi di processo articolate nella definizione di:
18 Escluso il personale appartenente alle Funzioni Fondamentali.


Il Funding Pool rappresenta l'ammontare complessivo messo a disposizione all'inizio di ciascun esercizio per il pagamento dello Short Term Incentive per i componenti del Group Management Committee (GMC), il restante personale rilevante e gli altri componenti del Global Leadership Group (GLG) sulla base delle performance di Gruppo. Il meccanismo del Funding Pool garantisce il completo allineamento della performance e incentivi individuali con i risultati complessivi di Gruppo.
ossia degli importi delle remunerazioni variabili da erogare ai singoli manager beneficiari del piano STI in caso di conseguimento dei risultati a un livello target.
Il Funding Pool è definito con modalità di interpolazione lineare sulla base del livello di raggiungimento dell'Utile Netto Rettificato e del Risultato Operativo di Gruppo all'interno dei range fissati nella matrice di funding (rappresentata di seguito nella tabella). Il Funding Pool è in ogni caso subordinato alla verifica del raggiungimento di una soglia d'accesso, rappresentata da uno specifico livello di Regulatory Solvency Ratio. Tale livello è pari al 130%19 per l'anno 2021, limite fissato considerando il livello di «hard limit» definito nel Risk Appetite Framework di Gruppo, approvato dal Consiglio di Amministrazione nel dicembre 2020.
È inoltre prevista la facoltà del Consiglio di Amministrazione di prevedere una eventuale riduzione del Funding Pool a disposizione nel caso in cui il Regulatory Solvency Ratio risultasse inferiore al livello di "soft limit" previsto dal Risk Appetite Framework, pari al 150% - ma comunque superiore al predetto "hard limit" (130%).
19 Soglia soggetta a possibile revisione in caso di cambiamenti eccezionali non prevedibili delle condizioni macroeconomiche o di un peggioramento del contesto finanziario. In caso di elevata discontinuità, il Consiglio di Amministrazione rivaluterà l'equità e la coerenza dei sistemi di incentivazione (clausola «Market Adverse Change»).

| Risultato Operativo di Gruppo | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| % vs. budget | < 85% | 85% | 100% | ≥ 120% | ||
| < 80% | 0% | 0% | 0% | 0% | ||
| Utile Netto | 80% | 0% | 60% | 75% | 90% | |
| Rettificato di Gruppo* |
100% | 0% | 100% | 115% | 130% | |
| ≥ 120% | 0% | 120% | 135% | 150% |
L'effettivo Funding Pool disponibile per l'erogazione degli incentivi Short Term Incentive (STI) viene determinato nell'esercizio successivo a quello di riferimento, a valle della verifica del livello di raggiungimento dell'Utile Netto Rettificato di Gruppo e del Risultato Operativo di Gruppo deliberato dal Consiglio di Amministrazione. L'Amministratore Delegato/Group CEO propone il Funding Pool finale al Comitato per le Nomine e la Remunerazione che esprime il proprio parere ai fini dell'approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione.
Al di sotto del risultato minimo del budget rispetto agli obiettivi di Gruppo, non è previsto alcun Funding Pool né pagamento di incentivi.
Il Consiglio di Amministrazione inoltre (i) può autorizzare un Funding Pool ad hoc, pur in caso di risultati di Gruppo al di sotto del minimo previsto per gli obiettivi di Gruppo fissati dal Consiglio di Amministrazione per l'anno di riferimento; ovvero (ii) può autorizzare una quota aggiuntiva – pari al massimo al 10% del funding effettivo – con l'obiettivo di remunerare singoli soggetti le cui performance siano risultate particolarmente rilevanti. Tali misure possono essere previste al ricorrere dei presupposti definiti dall'art 123 ter del TUF in tema di deroghe temporanee alla politica in materia di remunerazione, su proposta dell'Amministratore Delegato/Group CEO, previo esperimento della procedura per l'approvazione delle operazioni con Parti Correlate, e solo a condizione che il Regulatory Solvency Ratio sia stato raggiunto.
Infatti, sulla base del meccanismo del Funding Pool, può verificarsi la teorica possibilità che, in ragione del grado di raggiungimento dei risultati di Gruppo, manager che abbiano raggiunto o ampiamente superato tutti gli obiettivi assegnati, ricevano purtuttavia un bonus inferiore all'importo target o, addirittura, non ricevano alcun bonus, a causa dell'azzeramento o della significativa riduzione del c.d. Funding Pool disponibile. In tale situazione limite, gli strumenti correttivi illustrati, peraltro ad oggi mai utilizzati, hanno la funzione di intervenire - all'esito del rigoroso processo di governance descritto e solo ove sia stata comunque raggiunta la soglia minima di accesso, a garanzia della stabilità patrimoniale del Gruppo – al fine di destinare un importo aggiuntivo al Funding Pool e correggere simili situazioni.
L'esercizio di tale facoltà da parte del Consiglio di Amministrazione avviene, come descritto, all'interno di rigorosi processi di governance del Gruppo, previo esperimento della procedura per le operazioni con Parti Correlate ove necessario, come previsto dalla normativa, e fermo restando il rispetto dei requisiti di solvibilità.
La presenza di margini di flessibilità nella Politica retributiva rappresenta un elemento di valore a fini, in particolare, della capacità dell'azienda di attrarre, motivare e trattenere le persone chiave, ancorché tale facoltà non sia mai stata ad oggi utilizzata, nemmeno nel contesto di forte discontinuità del 2020. Tale ultima circostanza rappresenta, tra l'altro, un'ulteriore conferma che i sistemi adottati nelle politiche di remunerazione siano efficaci e si adattino alle variabili di mercato allineando chiaramente la remunerazione alla performance effettiva, la solidità patrimoniale e i requisiti di solvency.
A ciascun partecipante viene assegnata una Balanced Scorecard (BSC), che viene predisposta secondo le seguenti linee guida.
La Balanced Scorecard di norma include massimo di 6-8 obiettivi basati sulle seguenti 3 prospettive:

| PROSPETTIVE | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| PERFORMANCE ECONOMICA & FINANZIARIA AGGIUSTATA PER IL RISCHIO |
>50% | Core Business Key Performance Indicator (KPI) con priorità su: · Utile Netto Rettificato a livello di Gruppo/Country/Business Unit (BU) · Total Remittance a livello di Gruppo/Country/Business Unit (BU) · RORC a livello di Gruppo/Country/Business Unit (BU) |
|||
| SPECIFICI OBIETTIVI DI COUNTRY/BUTE PROGETTI STRATECT DI CRUPPO |
15-35% | Iniziative e progetti strategici a livello di Gruppo//Country/Business Unit (BU) collegati a specifici KPI (eg. Combined Ratio Best Estimate; New Business Margin) |
|||
| GENERALI 2021 ENABLERS |
20-30% | Valutazione basata sull'evidenza di KPI specifici relativi a: People Value Brand & Lifetime Partner Impegno per la Sostenibilità |
Nelle diverse prospettive sono inseriti obiettivi predeterminati e misurabili, finanziari e non finanziari (inclusi indicatori di sostenibilità), che consentono di monitorare molteplici aspetti della performance aziendale; tali obiettivi sono inoltre differenziati in ragione delle diverse competenze e ambiti di operatività dei destinatari.
Il peso complessivo degli obiettivi economico-finanziari nelle BSC individuali è almeno pari al 50% per i ruoli di business.
Gli obiettivi finanziari maggiormente utilizzati sono: Utile Netto Rettificato, Total Remittance20 e Return on Risk Capital (RORC). Questi obiettivi a seconda delle specifiche posizioni vengono declinati a livello di Gruppo, Business Unit o Paese.
In particolare, in continuità con lo scorso anno, al fine di confermare il legame tra remunerazione e rischio, in tutte le Balanced Scorecard è, di norma, previsto l'obiettivo di Return on Risk Capital a livello di Gruppo, Business Unit o Paese, con un peso fino al 20%.
Viene inoltre confermato il focus specifico su obiettivi non finanziari riferiti ai Generali 2021 Enablers (People Value, Brand & Lifetime Partner e Impegno per la Sostenibilità) che includono indicatori collegati ad alcuni ambiti chiave del piano strategico:
20 Dividendi ed equivalenti transazioni permanenti o di medio-lungo termine (riduzioni di capitale, rimborsi di debito, finanziamenti alla capogruppo non a copertura di riserve vita) misurate per cassa e approvate dall'Head Office di Gruppo e/o dai pertinenti organi societari in accordo con la normativa interna di Gruppo.

| KPI CLUSTER | ESEMPI DI INDICATORI | |||
|---|---|---|---|---|
| PEOPLE VALUE |
Con priorità su qualità e solidità del piano di successione, indice D&I (che comprende la misurazione di diverse componenti relative a genere, età, formazione, esperienza internazionale, cultura e inclusione, misurate su specifici parametri e KPI), Reskilling program execution ("Turn to the new" index), Group Engagement index |
|||
| BRAND & LIFETIME | Con priorità su Relationship Net Promoter Score (NPS), Customer Retention, Brand | |||
| PARTNER | Preference | |||
| IMPEGNO PER LA | Con priorità su iniziative di Gruppo/locali con focus su aumento prodotti green & social, | |||
| SOSTENIBILITÀ | green & sustainable investments, THSN development, Climate Strategy implementation |
I parametri non finanziari riflettono gli Enablers chiave della strategia e l'impegno sostenibile di Generali: la loro valutazione è basata su specifici KPI fondamentali e su una valutazione delle evidenze complessive sui risultati.
Per ogni obiettivo finanziario inserito nella scheda individuale (BSC), viene definito il target atteso e il range entro il quale l'obiettivo viene considerato raggiunto. Se il grado di conseguimento dell'obiettivo si colloca al di sotto o al di sopra di tale range, l'obiettivo è da considerarsi rispettivamente non raggiunto o superato.
Per ogni obiettivo non finanziario inserito nella scheda individuale (BSC), il livello di raggiungimento viene calcolato con una valutazione basata su KPI e target predefinitivi che supporta la definizione del grado di conseguimento in funzione dell'evidenze complessive sui risultati conseguiti rispetto alle aspettative e ambizioni di piano strategico.
Una volta consuntivati tutti gli obiettivi finanziari e non finanziari, viene definita matematicamente una valutazione complessiva della performance individuale sulla base di una metodologia predefinita di conversione della valutazione degli obiettivi inseriti nella scheda individuale (BSC) in un rate di performance iniziale complessiva (c.d. "rate") su una scala da 1 a 5 (da «Unsatisfactory» a «Exceptional»).


Questo rate di performance iniziale (definito su una scala da 1 a 5, dove 5 rappresenta il valore massimo e 3 il valore target) viene poi "calibrato" per definire il rate di performance finale individuale. Il processo di "calibrazione" viene comunque definito nel rispetto del cap di Funding Pool complessivo disponibile e considera i seguenti fattori:
In ogni caso, qualora la scheda individuale includa target fissati in termini di budget/riduzione di costi, nella valutazione circa il grado di raggiungimento dell'obiettivo vengono neutralizzati eventuali costi sostenuti per l'approntamento di azioni di mitigazione dei rischi di compliance (incluso il rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo). Più in particolare, qualora la società datrice di lavoro, previa valutazione positiva delle competenti funzioni di Gruppo, si trovi a dover affrontare spese non previste dal budget concordato, derivanti dall'approntamento di misure per far fronte a requisiti di compliance di Gruppo, tali spese vengono trattate come "extra budget" ai fini della consuntivazione dell'obiettivo.
La verifica dei risultati raggiunti e la successiva determinazione degli incentivi competono:
Considerando il complessivo Funding Pool e la distribuzione della performance, il payout STI (Short Term Incentive) individuale viene definito per ogni «rate» di valutazione come percentuale della baseline individuale, ossia degli importi delle remunerazioni variabili da erogare ai singoli manager beneficiari del piano STI.
L'ammontare dell'incentivo può arrivare a un massimo del 200% della baseline individuale (questo cap è pari mediamente a una incidenza massima del 170% rispetto alla remunerazione fissa per i Dirigenti con Responsabilità Strategiche). Tale massimo può essere corrisposto con elevatissima selettività in limitati casi di performance estremamente significativa molto al di sopra di target e aspettative.
L'ammontare target dell'incentivo è definito al 100% della baseline individuale, pari pertanto a una incidenza media dell'85% rispetto alla remunerazione fissa per i Dirigenti con Responsabilità Strategiche.
L'incentivo monetario effettivo è determinato in relazione alla capienza del Funding Pool effettivo disponibile e al livello di distribuzione delle performance individuali.
Il Piano prevede altresì clausole di malus e clawback in linea con la policy di Gruppo.
In caso di elevata discontinuità di mercato (ad esempio al verificarsi di variazioni materiali nelle condizioni macroeconomiche o di peggioramento del contesto finanziario) il Consiglio di Amministrazione, nell'ambito dei processi di governance in materia di remunerazione, potrà rivalutare l'equità e la coerenza complessiva dei sistemi di incentivazione (c.d. clausola «Market Adverse Change») ponendo in essere i necessari correttivi, e ciò anche e in particolare con riferimento agli obiettivi di riferimento, le relative metriche e modalità di valutazione, in quanto funzionali a mantenere invariati – nei limiti consentiti dalla normativa di tempo in tempo applicabile, e fermo il rispetto dei limiti e principi generali della presente Politica – i contenuti sostanziali ed economici essenziali dei sistemi, conservandone le principali finalità incentivanti.

In continuità con gli scorsi anni, viene sottoposto all'approvazione dell'Assemblea degli Azionisti un piano di incentivazione di lungo termine basato su azioni di Assicurazioni Generali – Long Term Incentive di Gruppo (LTI) 2021 – 2023.
Il Piano prevede l'assegnazione di Azioni alla conclusione di un periodo di performance triennale, subordinatamente alla verifica del raggiungimento di un livello minimo di Regulatory Solvency Ratio e in relazione al raggiungimento di condizioni di performance di Gruppo, come descritti di seguito e nel relativo Documento informativo.
Il perimetro dei beneficiari del piano Long Term Incentive (LTI) comprende l'Amministratore Delegato/Group CEO, i Dirigenti con Responsabilità Strategiche, inclusi i componenti del Group Management Committee (GMC), il restante personale rilevante, gli altri componenti del Global Leadership Group (GLG), i Talenti e altri ruoli chiave di Gruppo identificati selettivamente sulla base del ruolo ricoperto, della performance espressa e del potenziale di crescita, con finalità di "attraction" e "retention"21 .
In linea con la prassi di mercato e con un processo iniziato già nel 2014, al fine di promuovere l'engagement dei manager e l'empowerment dei talenti chiave per l'esecuzione della strategia del Gruppo, il piano di Long Term Incentive 2021-2023 prevede la sostanziale conferma della popolazione dei destinatari in linea con lo scorso anno, fino a raggiungere complessivamente un massimo di circa 600 beneficiari selettivamente identificati sulla base di criteri comuni definiti a livello di Gruppo e validati attraverso il processo di Talent Review.
Al fine di garantire la massima coerenza, equità e omogeneità nell'individuazione dei beneficiari, come primo requisito viene verificato il raggiungimento di elevati standard di performance costanti nel tempo e il possesso di alto potenziale di crescita che, congiuntamente a consolidate capacità manageriali, possano consentire alle persone identificate di raggiungere sfidanti obiettivi di carriera e arrivare a ricoprire posizioni di leadership all'interno del nostro Gruppo. Altri criteri rilevanti al fine di identificare tali beneficiari sono, tra l'altro, il possesso di solide competenze tecniche, il rispetto e la promozione dei valori del Gruppo e l'aspirazione a crescere ricoprendo nel breve termine ruoli strategici a livello internazionale.
In conformità alle previsioni regolamentari specifiche, il personale appartenente alle Funzioni Fondamentali non è incluso tra i potenziali beneficiari del piano.
La struttura del piano di incentivazione di lungo termine è differenziata in termini di durata complessiva e periodi di differimento per due diverse categorie di beneficiari secondo le previsioni normative:
21 I componenti del Global Leadership Group (GLG), i Talenti e gli altri ruoli chiave di Gruppo appartenenti a Banca Generali saranno beneficiari (previa approvazione dei competenti organi sociali di Banca Generali) di un piano LTI triennale basato su azioni di Banca Generali, con caratteristiche strutturali analoghe a quelle del Piano LTI di Gruppo (salve le specificità legate al necessario rispetto della regolamentazione bancaria applicabile). Dettagliate informazioni sul piano saranno pubblicate da Banca Generali nel documento informativo del piano (ex art. 114 bis TUF) e nella relativa relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti.
22 Fatta eccezione per il personale rilevante la cui remunerazione variabile rappresenti almeno il 70% di quella complessiva, per cui si applica quanto previsto al punto precedente.

Tali diverse strutture sono rappresentate nella seguente tabella:


In ciascun anno del piano e alla fine del periodo di performance triennale, il Consiglio di Amministrazione effettua una valutazione circa il livello di raggiungimento della soglia di accesso, definita in termini di Regulatory Solvency Ratio pari al 130%23 - limite fissato considerando il livello di «hard limit» definito nel Risk Appetite Framework (RAF) di Gruppo - o la diversa percentuale di tempo in tempo fissata dal Consiglio di Amministrazione.
Tale valutazione rappresenta un meccanismo di malus in base al quale il numero di azioni da attribuire definitivamente potrà essere ridotto o azzerato dal Consiglio di Amministrazione qualora il valore di Regulatory Solvency Ratio dovesse risultare inferiore alla soglia definita.
È inoltre prevista la facoltà del Consiglio di Amministrazione di prevedere una eventuale riduzione del numero di azioni da attribuire definitivamente nel caso in cui il Regulatory Solvency Ratio risultasse inferiore al livello di "soft limit" previsto dal RAF, pari al 150% - ma comunque superiore al 130%.
23 Tale percentuale verrà applicata a tutti Piani di incentivazione outstanding.

Appurato il conseguimento del livello soglia di Regulatory Solvency Ratio, viene quindi verificato nel triennio complessivo il raggiungimento degli obiettivi e degli indicatori di performance definiti a livello di Gruppo.
Per il Piano LTI 2021-2023, vengono confermate struttura e meccanismi del piano in linea con lo scorso anno, con una revisione degli indicatori, delle relative soglie e del peso percentuale alla luce del contesto di riferimento:
I parametri di performance ed i livelli target di riferimento sono stati definiti in allineamento e a supporto della strategia di Gruppo, considerando in particolare:
| 50% | + | 50% | ESG MOLTIPLICATORE/RIDUTTORE | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| % LTI Vesting | Net Holding Cash Flow |
Sostenibilità | |||||
| rTSR | Fattore | MSCI rating 2023 |
S&P Risultato medio triennale |
||||
| 0% | ≤ 6.6 bln | 0.8 | 2023 rating <A |
< 75° perc. | |||
| Target Vesting | ≥ 7.1bln | ≥ 50° perc. | × | 1 | 2023 rating ≥AA |
≥ 90° perc. | |
| Maximum Vesting | ≥ 8.1 bin | ≥ 90° perc. | 1.2 | 2023 rating AAA |
≥ 95° perc. |
Tali indicatori sono individuati e fissati all'avvio del ciclo triennale del piano e mantenuti nel tempo coerenti con le priorità di business del Gruppo.
Il livello di performance massimo è pari al 200% complessivo per i componenti del Group Management Committee (GMC), 175% complessivo per il restante personale rilevante e gli altri componenti del Global Leadership Group (GLG); mentre è pari all'87,5% complessivo per Talenti e altri ruoli chiave28 .
24 Flussi di cassa netti disponibili a livello della capogruppo in un dato periodo, dopo le spese di holding e i costi per interessi. Le sue principali componenti, considerate in un'ottica di cassa, sono: le rimesse delle controllate; il risultato della riassicurazione centralizzata; gli interessi sul debito finanziario, le spese e le tasse pagate o rimborsate a livello di Capogruppo. 25 Ritorno complessivo dell'investimento per l'azionista calcolato come variazione del prezzo di mercato delle azioni, ivi inclusi le distribuzioni o i dividendi reinvestiti in azioni rispetto a una lista selezionata di peer.
26 Risultato della valutazione ESG fornita da MSCI (Morgan Stanley Capital International) nel settore multi-line insurance & brokerage.
27 Posizionamento del punteggio fornito da S&P (Standard & Poor's) global corporate sustainability assessment nel settore insurance.
28 I target di performance sono rispettivamente pari a 150%, 100% e 50% per: (i) i componenti del GMC; (ii) il restante personale rilevante e gli altri membri del Global Leadership Group (GLG) non compresi nelle precedenti categorie; (iii) Talenti e altri ruoli chiave.

Il livello di performance è espresso in percentuale rispetto al livello di raggiungimento del Net Holding Cash Flow, del TSR relativo determinato con riferimento a 2 basket indipendenti.
I risultati finali dei basket del Net Holding Cash Flow, del relative TSR sono calcolati utilizzando la metodologia di interpolazione lineare.
Al termine del triennio di performance, il Consiglio di Amministrazione avrà la facoltà, a valle della consuntivazione matematica in base alla scala predefinita, di effettuare una valutazione sul livello di raggiungimento degli indicatori economici tenendo conto, in particolare, della coerenza dell'indicatore Net Holding Cash Flow con l'Utile Netto in termini di composizione ed evoluzione e della distribuzione dei flussi di Net Holding Cash Flow nel periodo.
In continuità con lo scorso anno, il relative TSR viene confrontato con il seguente panel peer group 29 , definito dal Consiglio di Amministrazione considerando in particolare le aziende del settore insurance incluse nell'indice Eurostoxx e altri player specifici di riferimento per Generali:
| Panel 2021 | ||
|---|---|---|
| 1 | AEGON | |
| 2 | AGEAS | |
| 3 | ALLIANZ | |
| 4 | ASR NEDERLAND | |
| 5 | AVIVA | |
| 6 | 2 | AXA |
| 7 | CATTOLICA | |
| 8 | CNP ASSURANCES | |
| 9 | INTESA SANPAOLO | |
| 10 | MAPFRE | |
| 11 | 2 | NN GROUP |
| 12 | POSTE ITALIANE | |
| 13 | > POWSZECHNY ZAKLAD UBEZPIECZEN (PZU) | |
| 14 | SAMPO | |
| 15 | UNIPOL | |
| 16 | UNIQA | |
| 17 | > VIENNA INSURANCE GROUP | |
| 18 | ZURICH |
Infine, il meccanismo di moltiplicatore/riduttore utilizzato per gli obiettivi ESG considererà i seguenti elementi:
Il meccanismo del moltiplicatore/riduttore, calcolato utilizzando la metodologia di interpolazione lineare, non può in ogni caso superare i cap massimi dell'incentivo come precedentemente definito.
La scelta di optare per l'inserimento di indici ESG esterni nel piano LTI 2021-2023 è una soluzione specifica finalizzata ad introdurre fin da subito ulteriori indicatori di sostenibilità che si aggiungono a quelli interni già considerati nel sistema di incentivazione annuale di breve termine.
Dal 2022, nei successivi cicli dei piani LTI, saranno considerati indicatori operativi di ESG facendo leva sui nuovi obiettivi di sostenibilità interni a Generali che saranno definiti in coerenza con il prossimo piano strategico triennale 2022-2024.
Questo a conferma della forte impronta culturale che il Gruppo vuole imprimere alle sue politiche sottolineando il ruolo strategico della sostenibilità in ogni decisione di business.
29 È fatta salva la possibilità per il Consiglio di Amministrazione di riconsiderare l'inclusione di peer soggetti a take-over o operazioni societarie straordinarie.

Il numero massimo di azioni assegnabili viene determinato all'inizio del piano. Il bonus massimo potenziale da erogarsi in azioni corrisponde al 200% della remunerazione annua lorda per l'Amministratore Delegato/Group CEO e i componenti del Group Management Committee (GMC), al 175% della remunerazione annua lorda per gli altri Dirigenti con Responsabilità Strategiche, per il restante personale rilevante e gli altri componenti del Global Leadership Group (GLG) e all'87,5% per gli altri beneficiari Talenti e altri ruoli chiave30 .
Pertanto, il numero massimo di azioni assegnabili è dato dal rapporto fra l'importo massimo di incentivo e il valore dell'azione, quest'ultimo calcolato come media del prezzo dell'azione stessa nei tre mesi precedenti la seduta del Consiglio di Amministrazione chiamato a deliberare in merito al progetto di bilancio di esercizio della Capogruppo e al bilancio consolidato relativi all'esercizio precedente a quello di avvio del piano.
Al termine del triennio di performance, quando viene effettuata la valutazione finale sul raggiungimento effettivo degli obiettivi definiti su base triennale complessiva, è prevista l'attribuzione delle azioni - sempreché sia ancora in essere alla conclusione del triennio di riferimento il rapporto con la Società ovvero con altra società del Gruppo, salvo condizioni espressamente previste dal regolamento del piano (e illustrate nel relativo documento informativo) e salva diversa determinazione da parte del Consiglio di Amministrazione o soggetto da esso delegato31 .
Con riferimento a modalità e tempi di attribuzione delle azioni, questi sono differenziati per:
Quanto sopra salvo l'obbligo per gli Amministratori che partecipano al piano di mantenere un adeguato numero di azioni assegnate fino alla fine del mandato in corso alla data di svincolo.
I vincoli di indisponibilità sulle azioni, come sopra indicati, permangono anche successivamente alla cessazione del rapporto con il beneficiario, salva la facoltà del Consiglio di Amministrazione, o di un suo componente appositamente delegato, di ridefinire i termini e le modalità di tutti i vincoli di indisponibilità sopra indicati, eventualmente anche valutando nel complesso la remunerazione a favore del beneficiario, ovvero anche con riferimento ad azioni assegnate in esecuzione di diversi piani di incentivazione.
30 Salva la possibilità per il Consiglio di Amministrazione di determinare, all'esito dei processi di governance previsti in materia di remunerazione, misure differenti dell'incentivo a favore di singoli beneficiari o di categorie di beneficiari anche in ottemperanza alla normativa locale/di business vigente.
31 Come già segnalato nella relazione sulla remunerazione dello scorso anno, e come illustrato altresì sopra nel paragrafo dedicato all'Amministratore Delegato /Group CEO, nell'ambito delle intese contrattuali con l'Amministratore Delegato/Group CEO, è previsto che, in ipotesi di cessazione dell'incarico in corso di mandato triennale, egli mantenga i diritti derivanti dal piano solo pro rata temporis e solo nelle ipotesi cosiddette "good leaver" (subordinatamente al raggiungimento degli obiettivi e fermi gli ulteriori termini e condizioni del relativo regolamento). È invece previsto che, in quelle cosiddette "bad leaver", egli perda tutti i diritti derivanti dai piani in essere e relativi al periodo di tale mandato. Per "bad leaver" si intenderanno i casi di rinuncia volontaria all'incarico in corso di mandato triennale e di revoca del medesimo per giusta causa. Per "good leaver" si intenderanno tutte le altre ipotesi di cessazione del rapporto.
32 Salvo in specifiche ipotesi di cessazione del rapporto quali i casi di morte, invalidità permanente, pensionamento, cessazione a iniziativa della società per motivi oggettivi/organizzativi, risoluzione consensuale e/o altre ipotesi contrattualmente predeterminate.
33 Fatta eccezione per il personale rilevante la cui remunerazione variabile rappresenti almeno il 70% di quella complessiva, per cui si applica quanto previsto al punto precedente.

Inoltre, il piano prevede - in continuità con i piani precedenti - un meccanismo di riconoscimento dei dividendi distribuiti durante il triennio di riferimento34 (c.d. dividend equivalent). In particolare, qualora l'Assemblea procedesse alla distribuzione di dividendi a favore degli Azionisti nel corso del triennio di riferimento38, alla scadenza del medesimo, verrà corrisposto ai beneficiari un numero di azioni aggiuntive determinato in base all'importo dei dividendi complessivamente distribuiti nel triennio di riferimento. Le azioni aggiuntive saranno attribuite contestualmente e in relazione alle altre azioni attribuite a ciascun beneficiario, saranno anch'esse sottoposte ai vincoli di indisponibilità (holding period) sopra descritti e verranno determinate considerando il valore dell'azione al momento dell'attribuzione, calcolato come la media dei tre mesi precedenti la seduta del Consiglio di Amministrazione chiamato a deliberare in merito al progetto di bilancio di esercizio della Capogruppo e al bilancio consolidato relativi all'esercizio precedente a quello di avvio del piano.
Ai fini dell'attuazione del piano, le azioni oggetto di attribuzione gratuita ai destinatari del piano, alle condizioni sopra indicate, riverranno, in tutto o in parte, da apposito aumento del capitale sociale gratuito mediante utilizzo di utili e/o riserve di utili ai sensi dell'art. 2349, primo comma, del Codice Civile e/o dalla provvista di azioni proprie eventualmente acquistate dalla Società in esecuzione della relativa autorizzazione assembleare ai sensi degli artt. 2357 e 2357-ter del Codice Civile. Il numero massimo di azioni assegnabili è 12.100.000 pari allo 0,77% del capitale sociale attualmente sottoscritto.
In presenza di fattori suscettibili di influire su elementi costitutivi del piano (tra cui, a titolo meramente esemplificativo e non esaustivo, operazioni straordinarie riguardanti Assicurazioni Generali e/o il Gruppo Generali, operazioni sul capitale, modifiche normative o al perimetro di Gruppo, compliance con specifiche normative di settore o straniere applicabili a singole società del Gruppo Generali, modifiche ai piani strategici pluriennali, eccetera) il Consiglio di Amministrazione potrà apportare alla struttura del piano i necessari correttivi al fine di mantenere invariati - nei limiti consentiti dalla normativa di tempo in tempo applicabile - i suoi contenuti sostanziali ed economici.
Il Piano prevede altresì clausole di malus e clawback in linea con la policy di Gruppo.
Inoltre, in caso di elevata discontinuità di mercato (ad esempio al verificarsi di variazioni materiali nelle condizioni macroeconomiche o di peggioramento del contesto finanziario) il Consiglio di Amministrazione, nell'ambito dei processi di governance in materia di remunerazione, potrà rivalutare la generale coerenza e correttezza dei sistemi di incentivazione (c.d. clausola «Market Adverse Change») ponendo in essere i necessari correttivi, e ciò anche e in particolare con riferimento agli obiettivi di riferimento, le relative metriche e modalità di valutazione, in quanto funzionali a mantenere invariati – nei limiti consentiti dalla normativa di tempo in tempo applicabile, e fermo il rispetto dei limiti e principi generali della presente Politica – i contenuti sostanziali ed economici essenziali dei sistemi, conservandone le principali finalità incentivanti. La Società ha la facoltà di corrispondere anche a singoli beneficiari del piano, in luogo e in sostituzione - totale o parziale - dell'assegnazione delle azioni, un importo in denaro calcolato sulla base del valore delle azioni nel mese precedente la data di attribuzione fermo restando il rispetto degli altri termini e delle condizioni rilevanti del piano applicabili.
La remunerazione dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche e dell'altro personale rilevante include benefit volti a integrare la componente ricorrente della remunerazione come da policy di Gruppo descritta in precedenza.
Specificatamente per quanto riguarda i Dirigenti con Responsabilità Strategiche e l'altro personale rilevante destinatari della politica nell'ambito di Assicurazioni Generali, il trattamento di previdenza complementare e l'assistenza sanitaria sono disciplinati dalla normativa contrattuale individuale e di settore e da quelle integrative del Gruppo Generali. A livello di contratto integrativo sono altresì contemplate altre garanzie quali la Long Term Care, per il caso di disabilità permanente, e quelle per il caso morte e invalidità permanente totale da infortunio o malattia, professionale ed extraprofessionale.
Con riferimento al trattamento di previdenza complementare, è previsto il versamento al Fondo Pensione per i Dirigenti destinatari della presente Politica del Gruppo Generali (GenFonDir), di una predeterminata percentuale della remunerazione fissa stabilita dalla contrattazione integrativa aziendale ovvero dal contratto individuale (e compresa fra il 13% e il 16,5%).
34 E durante l'ulteriore periodo di differimento per l'Amministratore Delegato/Group CEO, i componenti del Group Management Committee (GMC) e il personale rilevante la cui remunerazione variabile rappresenti almeno il 70% di quella complessiva.

Inoltre, su proposta del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, il Consiglio di Amministrazione ha definito l'introduzione di una linea guida sul possesso azionario (Share Ownership Guidelines) per cui si prevede che i Dirigenti con Responsabilità Strategiche appartenenti al Group Management Committee (GMC) 35 detengano per tutta la durata dell'incarico un numero minimo di azioni Generali di controvalore pari al 150% della remunerazione fissa annua
Infine, quanto alle previsioni relative ai trattamenti economici in caso di risoluzione del rapporto si rimanda alla sezione specifica di riferimento.
In tutti i Paesi nei quali il Gruppo opera, l'implementazione della Politica retributiva di Gruppo avviene in piena conformità alle leggi e regolamenti applicabili al Paese o al rilevante settore di business.
In particolare, è stata predisposta dalla Società, in quanto Capogruppo, un'apposita Group Remuneration Internal Policy (GRIP), in conformità con le previsioni internazionali e nazionali al fine di assicurare a livello di Gruppo la coerente applicazione delle politiche di remunerazione e dei sistemi di incentivazione annuali e differiti, come previsto dal Regolamento IVASS n° 38/2018, nonché la conformità delle remunerazioni delle società del Gruppo ai principi di cui al citato Regolamento, come pure l'assenza di contrasto con il quadro normativo e la regolamentazione di settore applicabili a tali società.
La diffusione della GRIP alle società del Gruppo tiene conto - tra l'altro - della rilevanza delle stesse in termini di attività svolta, di profilo di rischio e di contributo alla rischiosità di gruppo, secondo quanto previsto dalla normativa. La GRIP ha l'obiettivo infatti di garantire che le politiche di remunerazione siano adeguatamente calibrate tenendo conto delle caratteristiche delle società del Gruppo - comprese quelle con sede legale all'estero - conformemente ai limiti previsti dal quadro normativo locale e nel rispetto degli obblighi regolamentari.
In particolare, all'interno della GRIP il Gruppo identifica, attraverso un processo strutturato e formalizzato che tiene conto, tra l'altro, dell'impatto delle posizioni sul profilo di rischio e strategico del Gruppo, i destinatari delle politiche (il c.d. "personale rilevante di Gruppo")36 .
Mediante la GRIP, vengono illustrati i principi della Politica di remunerazione del Gruppo adottata dall'Assemblea degli Azionisti, spiegando come debbano essere trasposti e applicati in concreto.
Sono disciplinati anche i casi e le procedure di governance attraverso cui le società del Gruppo possono richiedere e, se ve ne siano i presupposti, ottenere dalla capogruppo l'autorizzazione ad adattare e diversamente declinare tali principi, ove ciò si rendesse strettamente necessario al fine di assicurare il rispetto delle leggi, dei regolamenti, dei contratti collettivi di lavoro locali e della relativa struttura organizzativa e/o del modello operativo e di business.
Attraverso questi meccanismi, la definizione dei pacchetti e sistemi retributivi - pur avendo luogo in coerenza con i principi della Politica di remunerazione di Gruppo - prende in dovuta considerazione tutte le previsioni regolamentari dei Paesi e dei settori di business rilevanti per il titolare del ruolo. La definizione dei pacchetti retributivi di questi ultimi avviene infatti non solo in coerenza con le richieste dei regolatori locali – sviluppate in conformità alle leggi applicabili - ma anche del quadro regolamentare applicabile a specifici settori di business come, ad esempio, quello bancario e finanziario (es. CRD IV, AIFMD, UCITS), che possono prevedere tra l'altro meccanismi di erogazione specifici in termini di differimento e utilizzo di strumenti finanziari.
Analogamente, il processo per la definizione di regole globali che si applichino ai piani di incentivazione parte da un'analisi dettagliata delle potenziali implicazioni da un punto di vista normativo (giuslavoristico, regolamentare e fiscale). Così, ad esempio, i piani che prevedono un pagamento "cash" sono adattati ove necessario per essere conformi a eventuali obblighi di differimento, alle implicazioni fiscali e alle previsioni dei contratti nazionali e individuali. Analogamente, per i piani di incentivazione azionaria per i quali sia richiesta l'approvazione da parte dell'Assemblea degli Azionisti, vengono redatte specifiche appendici nelle quali vengono introdotti/modificati/emendati gli articoli potenzialmente in conflitto con le
35 Escluso il personale appartenente alle Funzioni Fondamentali.
36 Rientrano nel perimetro del personale rilevante di Gruppo: i componenti del Group Management Committee (GMC), gli c.d. Other Group Relevant Roles – identificati sulla base dell'impatto sul profilo strategico del Gruppo –, i c.d. Risk Relevant Roles - identificati sulla base dell'impatto significativo sul profilo di rischio del Gruppo – e le Relevant Key Functions. Il Gruppo pone inoltre particolare attenzione ai processi di governance di altre posizioni, anche se non direttamente identificate come personale rilevante perché non responsabili di rischi significativi a livello di Gruppo. Rientrano pertanto nella più ampia c.d. Target population della Group Remuneration Internal Policy anche tutti i componenti del Global Leadership Group (GLG).

legislazioni locali o di settore. Le appendici vengono redatte sulla base delle deleghe di potere che l'Assemblea degli Azionisti fornisce al Consiglio di Amministrazione e/o all'Amministratore Delegato/Group CEO. Può dunque rendersi necessario introdurre, per i manager di singoli Paesi o settori di business interessati, modifiche rispetto ai principi e meccanismi descritti nella presente Relazione (con riguardo, a mero titolo esemplificativo, a soglie di accesso, tipologia di obiettivi di performance, periodi di lock-up e minimum holding, differimento, meccanismi di correzione ex-post).
Il processo per la definizione e l'approvazione, da parte delle singole società del Gruppo, di una Politica retributiva conforme ai principi contenuti della politica di Gruppo di cui alla presente Sezione I segue le previsioni, anche in materia di diritto societario, applicabili localmente, con conseguente coinvolgimento, a seconda dei casi, delle assemblee e/o degli organi amministrativi delle singole società.
La Politica retributiva rivolta agli intermediari assicurativi viene definita dalle società in favore delle quali gli stessi prestano la loro attività ed è fondata sui principi della Politica retributiva di Gruppo, adottando un approccio volto a conseguire, anche per questi ruoli, compensi e incentivi coerenti con:
Inoltre, vengono disincentivate condotte contrarie all'obbligo di comportarsi secondo correttezza nei confronti degli assicurati. I meccanismi remunerativi del personale addetto alla distribuzione devono essere definiti in modo da non disincentivare l'applicazione degli obblighi normativi antiriciclaggio, in particolare nel caso in cui da questi derivi l'obbligo di rifiuto di clienti anche effetto di meccanismi di condivisione di informazioni all'interno del Gruppo.
Il rispetto dei principi di cui agli artt. 40 e 57 del Regolamento IVASS 38/2018, nei casi di esternalizzazione di attività essenziali o importanti è assicurato dalla Outsourcing Group Policy.
In entrambi i casi, è fatto obbligo di evitare politiche di remunerazione basate in modo esclusivo o prevalente su risultati di breve termine, tali da incentivare un'eccessiva esposizione al rischio.
La remunerazione dei responsabili e dei dirigenti primi riporti delle Funzioni Fondamentali 37 è strutturata in linea con le prassi di mercato e i requisti regolamentari.
La remunerazione è costituita da compensi fissi, da una remunerazione variabile legata alla partecipazione a uno specifico piano di incentivazione monetario differito, oltre che dai benefit addizionali in linea con le policy di Gruppo.
| PAY MIX | ELEMENTI | CRITERI E PARAMETRI | ||
|---|---|---|---|---|
| 78% 70% |
Remunerazione Fissa | Adeguata rispetto al livello di responsabilità e all'impegno connessi al ruolo e appropriata a garantire il livello di autonomia richiesta |
||
| 13% 18% 9% 12% MASSIMO TARGET 100% ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- |
Piano di incentivazione annuale monetario con pagamento differito |
Modalità di pagamento Obiettivi non finanziari Pagamento monetario Obiettivi individuali di natura differito nell'arco di 3 anni non finanziaria legati all'attività della funzione soggetto a verifica della presidiata ed indipendenti continuità e sostenibilità della performance su base dai risultati di business pluriennale |
||
| REMUNERAZIONE: Fissa Variabile annuale Variabile differita |
Benefit | Previdenza integrativa e altri benefit in linea con le policy di Gruppo |
37 Attualmente identificate nelle funzioni di Audit, Risk Management, Compliance e funzione Attuariale. La funzione Anti Money Laundering è equiparata alle Funzioni Fondamentali ai fini dell'applicazione delle regole di remunerazione e incentivazione.

La Politica retributiva del Gruppo Generali prevede anche per il personale delle Funzioni Fondamentali un continuo monitoraggio del contesto regolamentare, delle prassi di remunerazione dei peer e delle tendenze generali di mercato, in termini di pay-mix, livelli e sistemi retributivi, al fine di assicurare la competitività dell'offerta retributiva e garantire la capacità del Gruppo di attrarre, trattenere e motivare le persone chiave.
Più in particolare, già a partire dal 2014, sono state introdotte significative modifiche nello schema retributivo del personale rilevante appartenente alle Funzioni Fondamentali, rivedendo il bilanciamento tra remunerazione fissa e variabile a beneficio della prima ed eliminando qualunque forma di incentivazione basata su obiettivi economici e finanziari (ivi compreso il meccanismo di c.d. Funding Pool) e/o su strumenti finanziari.
La remunerazione variabile è coerente con le attività specifiche di ciascuna delle Funzioni Fondamentali, è indipendente dai risultati conseguiti dalle unità operative soggette al controllo delle Funzioni Fondamentali ed è legata al raggiungimento di obiettivi connessi all'efficacia e alla qualità dell'azione di controllo38, a condizione che non sia fonte di conflitti di interesse, come previsto dall'art. 55 del Reg. IVASS n. 38/2018.
L'incidenza della remunerazione variabile sulla remunerazione complessiva risulta essere molto contenuta rispetto ai ruoli di business e rispetto alle prassi rilevate sul mercato nei principali peer internazionali.
La corresponsione di remunerazione variabile monetaria, seppur in misura contenuta, rappresenta un importante strumento sia in termini di attrattività e retention di persone chiave sia in termini di indirizzo, controllo e monitoraggio da parte del Comitato Controllo e Rischi e del Consiglio di Amministrazione, tramite l'assegnazione di obiettivi e la verifica di risultati, continuità e progressi.
La remunerazione fissa39 rappresenta la parte preponderante del pacchetto retributivo ed è adeguata rispetto al livello di responsabilità e all'impegno connessi al ruolo e appropriata a garantire il livello di autonomia richiesta.
La remunerazione fissa viene determinata e adeguata nel tempo in considerazione del ruolo ricoperto e delle responsabilità assegnate, tenendo conto dell'esperienza e delle competenze di ciascun manager e avendo altresì a riferimento i livelli e le prassi dei peer di mercato in termini di attrattività, competitività e retention.
La remunerazione variabile è legata alla partecipazione a uno specifico piano di incentivazione monetario differito collegato a obiettivi di natura pluriennale connessi esclusivamente all'efficacia e qualità dell'azione di controllo.
In luogo dei due piani previsti per la generalità dei manager (annuale monetario e differito in azioni) è stato infatti introdotto un unico piano di remunerazione variabile. Nell'ambito di tale piano, al raggiungimento degli obiettivi, i manager possono maturare un incentivo monetario, erogato in quote c.d. upfront e differite, quest'ultime subordinate alla permanenza in servizio e alla verifica circa il carattere effettivo e duraturo dei risultati delle attività di controllo raggiunti nel primo anno di ciascun ciclo di performance.
In continuità con il 2020, la struttura del sistema di incentivazione delle Funzioni Fondamentali è differenziato per cluster di beneficiari:
38 In particolare, nelle schede obiettivo individuali dei responsabili delle Funzioni Fondamentali è inserito anche un obiettivo di Sostenibilità e un obiettivo di People Value. 39 Incluse eventuali indennità fisse di ruolo.

La quota di remunerazione variabile dei responsabili delle Funzioni Fondamentali viene determinata dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato Controllo e Rischi.

La verifica del grado di raggiungimento dei predetti obiettivi assegnati ai responsabili delle Funzioni Fondamentali (e successivamente circa il carattere effettivo e duraturo di tale performance) è effettuata dal Consiglio di Amministrazione, previo parere del Comitato Controllo e Rischi e sentito il Collegio Sindacale, per gli ambiti di competenza40. Solo nel caso in cui il Consiglio di Amministrazione ritenga soddisfacenti i risultati raggiunti e la qualità dell'azione di controllo, i responsabili delle Funzioni Fondamentali potranno accedere ai programmi di incentivazione.
È prevista altresì l'applicazione di condizioni sospensive e meccanismi di malus e clawback in linea con la policy di Gruppo.
La remunerazione del personale rilevante delle Funzioni Fondamentali include benefit volti a integrare la componente ricorrente della remunerazione come da policy di Gruppo descritta in precedenza.
Specificatamente per quanto riguarda i destinatari della politica nell'ambito di Assicurazioni Generali, il trattamento di previdenza complementare e l'assistenza sanitaria sono disciplinati dalla normativa contrattuale individuale e di settore e da quelle integrative del Gruppo Generali. A livello di contratto integrativo sono altresì contemplate altre garanzie quali la Long Term Care, per il caso di disabilità permanente, e quelle per il caso morte e invalidità permanente totale da infortunio o malattia, professionale ed extraprofessionale.
Con riferimento al trattamento di previdenza complementare, è previsto il versamento al Fondo Pensione per i dirigenti destinatari della presente politica del Gruppo Generali (GenFonDir), di una predeterminata percentuale della remunerazione fissa stabilita dalla contrattazione integrativa aziendale ovvero dal contratto individuale (e compresa fra il 13% e il 16,5%).
40 Secondo la governance stabilita, i Comitati competenti e il Consiglio di Amministrazione effettuano una calibrazione delle performance dei Responsabili delle Funzioni Fondamentali tenendo conto di tutti gli aspetti della performance dell'anno e sulla base delle evidenze raccolte.

Quanto alle previsioni relative ai trattamenti economici in caso di risoluzione del rapporto si rimanda alla sezione specifica di riferimento.
Infine, i soggetti considerati non possono percepire emolumenti e gettoni di presenza per altri incarichi svolti su indicazione della Capogruppo in società controllate e partecipate, enti, associazioni, salvo apposita deroga da parte del Consiglio di Amministrazione, anche in questo caso adeguatamente motivata e formalizzata.
La sostenibilità, intesa come capacità delle aziende di creare valore economico nel lungo periodo, salvaguardando allo stesso tempo l'ambiente e generando benessere per la collettività, è un fattore competitivo distintivo per il Gruppo, che pone al centro tutti i suoi interlocutori: non solo gli Azionisti e i clienti, ma anche i dipendenti, i fornitori, le comunità locali e la società in generale.
La sostenibilità è infatti uno degli Enabler della strategia Generali 2021, frutto di un percorso radicato su solide fondamenta quali governance, politiche, linee guida e una rendicontazione integrata seria e affidabile.
L'integrazione della sostenibilità nella remunerazione del management è un passaggio chiave per garantire un sempre più solido legame tra performance individuale e sostenibilità del business. In linea con le ambizioni di Gruppo e in continuità con il 2020, è stato inserito uno specifico indicatore di performance nelle Balanced Scorecard (BSC) del management attraverso un paniere di obiettivi strategici di Sostenibilità che riflettono le priorità della strategia Generali 2021 e sono la diretta manifestazione dei criteri ESG di Gruppo. Questi ultimi sono a loro volta coerenti con la "Analisi di Materialità" inserita nella sezione di carattere non finanziario della rendicontazione integrata di Gruppo e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

I criteri ESG inseriti nel Sistema di incentivazione rappresentano un fattore di competitività sul mercato e nell'attrazione di talenti e mirano ad andare oltre i ritorni economico-finanziari, favorendo il raggiungimento di risultati sostenibili di lungo periodo. È per questo che Sostenibilità in Generali è sinonimo di un'attività ad ampio raggio, che mira a essere parte integrante del modo di condurre le attività di business, per avere un impatto positivo sull'ambiente, la comunità, l'inclusione sociale e il personale, tramite attività volte al miglioramento delle condizioni di lavoro, equità e parità di trattamento retributivo.
Un sistema societario di Governance, conforme alle migliori pratiche internazionali, monitora attentamente tutte le attività e garantisce il rispetto dei parametri di sostenibilità e la loro integrazione concreta nelle decisioni quotidiane in ogni aspetto del business, in coerenza con l'obiettivo di favorire uno sviluppo sostenibile dell'attività d'impresa e di generare valore durevole nel tempo per l'economia reale.
Attraverso la Politica di Remunerazione, Generali sostiene la diversità e l'inclusione realizzando iniziative mirate a ridurre il Gender Pay Gap, la formazione permanente e il miglioramento delle competenze della propria popolazione attraverso attività di upskilling e reskilling e progetti di largo respiro per il riconoscimento delle nostre persone, come il Piano di azionariato per i dipendenti.
Rispetto al 2020, l'anno di performance 2021 vede accrescere ulteriormente il peso degli indicatori ESG nel sistema di incentivazione:

La previsione di specifici indicatori di performance legati a fattori ESG e la valutazione del livello di raggiungimento degli obiettivi, in base anche a quanto disposto dalle normative interne per la gestione degli investimenti responsabili, rendono la Politica di remunerazione coerente con l'integrazione dei rischi di sostenibilità nelle decisioni di investimento, sia da un punto di vista di performance individuale che di allineamento e tutela degli interessi di investitori e stakeholder.
Ed è, tra il resto, proprio l'inclusione in tutti i sistemi di incentivazione di indicatori di sostenibilità (in particolare nelle sue varie declinazioni legate a benessere, inclusione, valorizzazione della diversità, reskilling e crescita complessiva dei dipendenti), a rappresentare uno degli elementi principali attraverso i quali le politiche di remunerazione di Generali si riflettono positivamente su compensi e condizioni di lavoro della generalità dei dipendenti del Gruppo.

Il Gruppo ha impresso un'accelerazione alla promozione di un ambiente e di una cultura organizzativa inclusivi, che valorizzano ogni diversità. L'inclusione è un elemento fondamentale per creare valore per i dipendenti e i clienti, in particolare quando il contesto socioeconomico diventa complesso. La nostra strategia di Diversity and Inclusion (D&I) è basata su quattro priorità di genere, generazioni, culture e inclusione e si fonda su piani di azione strutturati, orchestrati a livello globale e locale.
Nel 2019, abbiamo introdotto il D&I Index per misurare i progressi del Gruppo rispetto alle ambizioni per il 2021 determinate internamente sulla base delle quattro priorità.

L'incremento del D&I Index al 106% è dovuto ai risultati molto positivi di alcuni progetti chiave del Gruppo focalizzati sull'aumento della percentuale di donne manager, di giovani talenti e la partecipazione dei dipendenti ai programmi di upskilling e reskilling. Positiva è anche la crescita del numero delle entità organizzative che hanno introdotto policy di smart working e piani d'azione sulla disabilità.

Come evidenziato in maggiore dettaglio nella sezione dedicata al Gender Balance & Pay Equity, Generali ha l'ambizione di riequilibrare la presenza femminile nelle posizioni di leadership e nei piani di successione. E' stato perciò avviato un duplice programma a livello di Gruppo:
Questi due programmi sono affiancati da oltre 60 azioni avviate a livello locale, come Women Mentoring e STEM Women Recruitment Programs.
I risultati delle azioni locali e di Gruppo stanno avendo un impatto positivo sulla rappresentatività delle donne nelle posizioni apicali e manageriali. Nelle posizioni di leadership la percentuale delle donne si attesta al 15% (13% nel 2019), le senior manager in posizioni strategiche di Gruppo sono al 25% (23% nel 2019), le donne manager sono cresciute al 35% (32% nel 2019), mentre alla base della piramide i dati confermano una sostanziale parità di genere (51%).
L'obiettivo di questa priorità è quello di assicurare un equilibrio tra le diverse generazioni presenti in azienda e prestare attenzione ai giovani talenti. A questo scopo, nel 2020 è stato lanciato FUTURE OWNERS, un programma a candidatura spontanea volto a valorizzare i giovani talenti nelle diverse società del Gruppo e accelerare il loro percorso di carriera attraverso iniziative di sviluppo dedicate.
In questo ambito l'ambizione è sostenere il progetto di trasformazione del Gruppo attraendo e trattenendo persone con background diversi, competenze innovative e forma mentis globale. A questo fine, sono stati avviati programmi di upskilling e reskilling che permettano a tutti i dipendenti di acquisire competenze per poter contribuire in prima persona alla trasformazione digitale in corso nel business.
Inclusione in Generali significa promuovere mindset e comportamenti che sappiano valorizzare le differenze. A sostegno di questa priorità, è nato CONSCIOUS INCLUSION RAPID LEARNING SERIES, un programma finalizzato ad accrescere la consapevolezza sui pregiudizi inconsci che influiscono sui processi decisionali.
Numerose sono anche le iniziative per rafforzare ulteriormente il rispetto di persone con disabilità e diverso orientamento sessuale. Il D&I Council, guidato da Business Leader delle principali geografie, ha approvato i piani di azione di Gruppo in relazione a Disability e LGBTQI+.
Per Generali, essere sostenibili vuol dire creare valore a lungo termine per tutti gli stakeholder, incluse le nostre persone: il loro talento, la loro diversità e la loro capacità di essere inclusivi permettono a Generali di essere un Gruppo ancor più innovativo e capace di diventare partner di vita dei propri clienti.
L'impegno del Gruppo per l'equità di trattamento e la parità salariale tra donne e uomini in tutti i livelli dell'organizzazione consiste in ambizioni numeriche ben definite per garantire una migliore rappresentatività delle donne nelle posizioni apicali e manageriali e una remunerazione adeguata ed equa ai dipendenti.

La cultura di remunerazione si fonda sulla meritocrazia: la convinzione che a parità di mansione debba corrispondere anche parità salariale, dando alle persone lo stesso accesso alle opportunità, indipendentemente dal loro genere o da quali siano le loro caratteristiche personali.
Per raggiungere questo obiettivo, nel 2020 sono state condotte analisi specifiche a livello locale per esaminare i progressi all'interno dell'azienda al fine di continuare a promuovere una cultura basata sull'equità di trattamento e la parità di remunerazione. Le analisi sono state effettuate applicando una metodologia comune in tutto il Gruppo, volte ad approfondire tematiche retributive legate a:
La metodologia di Gruppo è stata sviluppata in collaborazione con Mercer, una società di consulenza internazionale che, in qualità di consulente esterno indipendente, ha supervisionato tutte le fasi del progetto, fornendo supporto nella configurazione e gestione delle analisi, nella raccolta dei dati e nell'aggregazione e presentazione dei risultati a livello di Gruppo, garantendo ulteriore solidità a tutte le fasi del processo.
A tal proposito, la valutazione di Mercer evidenzia come:

Questo progetto rappresenta l'inizio di un percorso di lungo termine nella realizzazione di un ambiente di lavoro sempre più equo a livello di Gruppo e locale. A tal fine, in allineamento alle altre iniziative di Diversity & Inclusion, è stato definito un processo di "Fairness Opinion" che consiste nel monitoraggio annuale dei risultati, delle azioni di mitigazione e dei miglioramenti. Sono otto le aree chiave di valutazione che sono state analizzate in termini di Gender Balance & Pay Equity, secondo la metodologia di valutazione di Mercer: impegno dell'organizzazione e della leadership; metodologia e metriche dell'analisi dei dati; il sistema di "Job Architecture"; risultati; azioni di mitigazione; collegamento con altri processi HR del Gruppo; continuo monitoraggio dei dati; pubblicazione dei risultati. Sulla base di questa valutazione, riteniamo che il lavoro di Generali nell'ambito Gender Balance & Pay Equity sia in linea, e talvolta più avanzato, rispetto alle "best practice" attuali e internazionali.
I risultati aggregati a livello di Gruppo evidenziano che la remunerazione fissa mediana delle donne è -2,8% rispetto a quella degli uomini a parità di mansione (Equal Pay Gap), mentre in termini di divario retributivo tra donne e uomini, a prescindere dalla mansione nell'ambito dell'intera organizzazione, la differenza è del -13,9% (Gender Pay Gap).
In termini di remunerazione complessiva, il divario di accesso alla remunerazione variabile tra donne e uomini è pari a -5,1%.

Tutti gli indicatori41 sono monitorati e calcolati su un popolazione di riferimento pari a circa l'80% del totale delle nostre persone nel Gruppo.
Il risultato dell'Equal Pay Gap a livello di Gruppo è rappresentativo delle evidenze a livello locale: l'80% dei dipendenti oggetto dell'analisi appartengono a paesi e Business Unit con un Equal Pay Gap ricompreso nel "range" del ± 5% (range di riferimento in linea con gli standard internazionali sulla parità di genere).
In termini di divario retributivo di genere tra donne e uomini nell'ambito dell'intera organizzazione, a prescindere dalla mansione (Gender Pay Gap), il principale fattore che influisce sui risultati è la mansione, ovvero la diversa rappresentanza di uomini e donne, come evidenziato da:
Questi fattori influiscono sul risultato del divario di accesso e retributivo sulla remunerazione variabile tra donne e uomini. Tali risultati riflettono principalmente l'attuale struttura organizzativa ed evidenziano la necessità di rafforzare la rappresentatività delle donne nelle posizioni apicali e manageriali, in totale allineamento con la strategia e ambizione di Diversity & Inclusion di Gruppo.
All'interno della Generali People Strategy, il Gruppo ha definito nel 2019 una chiara strategia di "Diversity & Inclusion" che si sviluppa attraverso un piano di azioni a livello di Gruppo, oltre a 200 azioni a livello locale. L'impegno relativamente al Genere è una delle quattro priorità della strategia insieme a Generazioni, Cultura e Inclusione.
In questo contesto, in base ai risultati delle analisi, tutti i Paesi e Business Unit proseguiranno nello sviluppo di specifiche azioni di mitigazione a livello locale, con l'obiettivo di ridurre progressivamente i divari osservati nei prossimi 4-5 anni.
Le azioni di mitigazione prevedono iniziative volte a incidere positivamente sull'equilibrio di genere e sulla parità salariale, sia a livello locale, sia legate alla strategia di Gruppo sulla diversità e l'inclusione.
41 In aggiunta alla remunerazione fissa mediana, sono monitorati ulteriori componenti della remunerazione (anche con riferimento ai valori medi), sia a parità di mansione (Equal Pay Gap), sia nell'ambito dell'intera organizzazione a prescindere dalla mansione (Gender Pay Gap).
In particolare, in termini di remunerazione fissa media l'Equal Pay Gap è del -2,9% e il Gender Pay Gap del -19,2%. In termini di remunerazione complessiva (remunerazione fissa e variabile annuale) l'Equal Pay Gap è del -4,1% sulla mediana (-5,0% sulla media) e il Gender Pay Gap è del -19,9% sulla mediana (-25,4% sulla media). Osservando la sola remunerazione variabile annuale, l'Equal Pay Gap è del +0,7% sulla mediana (-3,0% sulla media) e il Gender Pay Gap è del -34,3% sulla mediana (-45% sulla media).

Alcuni esempi di tali azioni sono:
Con l'obiettivo di supportare i Paesi e le Business Unit in questo percorso, è stato introdotto un processo di monitoraggio annuale ricorrente per valutare i risultati nell'intera organizzazione e l'efficacia delle azioni di mitigazione.
We SHARE, il primo Piano di azionariato diffuso per dipendenti del Gruppo Generali, approvato dall'Assemblea del 7 maggio 2019, rappresenta un'iniziativa chiave a supporto del Piano Strategico Generali 2021.
Il piano promuove il coinvolgimento diretto dei dipendenti verso gli obiettivi strategici di Gruppo, una cultura di "Ownership" e la partecipazione attiva alla creazione di valore sostenibile.
We SHARE prevede l'opportunità di acquistare azioni di Assicurazioni Generali a condizioni agevolate, assegnando, in caso di apprezzamento del valore dell'azione, azioni gratuite ("matching" e "dividend equivalent") definite in proporzione al numero di azioni acquistate e ai dividendi distribuiti.
Il piano, ora nella sua fase di implementazione, ha avuto inizio a ottobre 2019, ha durata di 3 anni ed è stato offerto ai dipendenti con un rapporto di lavoro in essere con Assicurazioni Generali o una società del Gruppo, a eccezione dei componenti del Group Management Committee (GMC) e del Global Leadership Group (GLG).
Durante il periodo di sottoscrizione, We SHARE è stato offerto globalmente in 35 Paesi a circa 60.000 dipendenti, riscuotendo l'adesione di 21.430 persone e un tasso di partecipazione del 35% circa.
In connessione al Piano, oltre € 420.000 sono stati devoluti alla Fondazione The Human Safety Net grazie alle donazioni dei dipendenti insieme a quella assegnata da Generali per ogni partecipante.
Di seguito si riepilogano le caratteristiche essenziali del Piano:


In caso di apprezzamento del valore dell'azione, ciascun partecipante avrà la possibilità di decidere se vendere tutte le azioni (opzione "sell all"), ricevendo il controvalore in denaro, o se continuare a detenerle, fatta eccezione per le azioni che saranno comunque vendute per pagare le imposte dovute (opzione "sell to cover").
Il numero massimo di azioni a servizio del Piano è di 6.000.000, pari allo 0,38% del capitale sociale attuale. Il Piano è attuato mediante l'acquisto di azioni proprie sul mercato, senza quindi diluizione di capitale.
L'alto tasso di partecipazione dei dipendenti e le proposte di contribuzione superiori ai 6 milioni di azioni disponibili confermano la buona riuscita del Piano We SHARE, che riconosce il ruolo fondamentale dei dipendenti Generali che hanno creduto e investito nel successo dell'azienda.

La revisione in senso significativamente più restrittivo delle previsioni relative ai trattamenti economici in caso di risoluzione consensuale del rapporto rappresenta uno degli elementi evolutivi maggiormente significativi della Politica retributiva di Gruppo. Tale revisione si fonda su un approccio equilibrato che ha cercato di bilanciare le aspettative del mercato, le richieste prospettiche del regolatore e gli imprescindibili requisiti di legge di ciascun Paese - particolarmente rigorosi e specifici nel contesto italiano – volti alla massimizzazione dell'interesse aziendale per la riduzione del contenzioso e dei rischi connessi.
L'intervento si è concretizzato non solo nella definizione di un nuovo cap pari a 24 mensilità di remunerazione ricorrente inclusivo sia della severance massima erogabile sia dei patti di non concorrenza, ma anche nell'introduzione di una formula predefinita per il calcolo della severance, che combina criteri predeterminati e oggettivi, in aggiunta all'anzianità di servizio.
La modifica alla politica determina una riduzione fino al -32% del cap sugli eventuali trattamenti economici in caso di risoluzione del rapporto rispetto al cap della politica precedente. Tale impatto, dovuto dalla duplice introduzione del nuovo limite massimo e del calcolo della severance attraverso una formula predefinita, determina a seconda delle anzianità di servizio, una riduzione media del cap pari al -16% (che può arrivare fino al -32%) degli eventuali trattamenti economici complessivi per le posizioni di vertice aziendale in caso di risoluzione del rapporto.
In particolare, relativamente ai trattamenti per il caso di cessazione del rapporto, sono previste regole distinte per quanto concerne, rispettivamente, gli Amministratori in generale, l'Amministratore Delegato/Group CEO e i dirigenti appartenenti al c.d. "personale rilevante" (anche alla luce della diversa natura e disciplina normativa di tali rapporti).
Con riferimento agli Amministratori (che non intrattengano al contempo un rapporto di lavoro subordinato con la Società), trova applicazione quanto segue.
Per quanto riguarda la durata di eventuali contratti e il periodo di preavviso, gli Amministratori operano in forza del relativo mandato sociale triennale, e in genere non hanno in essere alcun contratto o accordo con la Società, né si applica loro, coerentemente con la natura del relativo rapporto, alcun periodo di preavviso.
Quanto ai criteri per la determinazione di eventuali compensi per la cessazione del rapporto:

- in caso di cessazione concordata della carica prima della relativa scadenza, l'eventuale importo da erogarsi a favore dell'interessato viene definito sulla base delle circostanze e motivazioni della cessazione del rapporto (con particolare riferimento alla performance realizzata, ai rischi assunti e ai reali risultati operativi della Società, dimodoché, in particolare, nessun importo può essere pagato in presenza di condotte dolose o gravemente colpose), comunque entro il limite massimo sopra indicato per il caso di revoca anticipata in difetto di giusta causa.
Quanto alle componenti considerate nel calcolo di eventuali compensi riconosciuti ai sensi di quanto sopra, gli stessi sono quantificati sulla base degli emolumenti previsti a favore degli Amministratori, che non comprendono alcuna componente variabile).
Con gli Amministratori non sono in essere patti di non concorrenza, e non è di norma previsto il mantenimento di benefit non monetari o la stipula di contratti di consulenza successivamente alla cessazione della relativa carica.
Per quanto riguarda la durata del contratto dell'Amministratore Delegato/Group CEO, questi intrattiene con la Società al contempo un rapporto di amministrazione (di durata triennale, salvo i rinnovi di tempo in tempo eventualmente deliberati dall'Assemblea) e un rapporto di lavoro subordinato dirigenziale a tempo indeterminato, regolato dal Contratto Collettivo per i Dirigenti delle Imprese Assicurative, e cui trova dunque applicazione, ai sensi di legge, un periodo di preavviso nella misura prevista dal citato contratto collettivo42 .
Il contratto individuale in essere con l'Amministratore Delegato/Group CEO – come modificato a seguito del suo rinnovo quale consigliere (nel maggio 2019) – contiene una specifica disciplina convenzionale della cessazione del rapporto.
In particolare (e come già illustrato nelle precedenti Relazioni del 2019 e 2020), il contratto prevede - nei casi di licenziamento senza giusta causa ovvero dimissioni per giusta causa, ipotesi che comprende i casi di revoca della carica (in assenza di giusta causa), mancato rinnovo della carica e sostanziale riduzione dei poteri (in assenza di giusta causa) o attribuzione ad altri di poteri sostanzialmente equivalenti o comunque di rilievo tale da incidere sostanzialmente sulla sua posizione di vertice - l'erogazione, in aggiunta al periodo di preavviso dovuto per legge e contratto collettivo43, di una severance pari a 24 mensilità di remunerazione ricorrente (che include, quali componenti del calcolo, la remunerazione fissa e della media della remunerazione variabile annuale degli ultimi tre anni, includendo anche i compensi percepiti in qualità di amministratore), da erogarsi per il 40% alla cessazione del rapporto e per il restante 60% in rate differite in un arco temporale quinquennale (soggette all'applicazione delle clausole di malus e clawback previste dalla Politica di remunerazione).
L'importo della severance, in quanto calcolato sulla base della remunerazione ricorrente - che, come illustrato, include a sua volta la media delle remunerazioni variabili annuali dell'ultimo triennio – dipende, nel suo effettivo ammontare, dalle performance mediamente realizzate dall'Amministratore Delegato Group/CEO nel periodo precedente la cessazione del rapporto. Inoltre, come rilevato, la severance è soggetta alle clausole di malus previste dalla Politica di remunerazione (dimodoché le rate non ancora erogate sono soggette a riduzione o azzeramento in caso di significativo deterioramento della situazione finanziaria della Società).
Il contratto prevede, altresì, un patto di non concorrenza della durata di 6 mesi successivi alla cessazione a fronte di un corrispettivo pari alla remunerazione fissa prevista per il periodo di riferimento corrispondente e una penale pari al doppio di tale importo.
Con riferimento agli effetti della cessazione del rapporto sui piani di incentivazione, come illustrato nei paragrafi di riferimento della presente Relazione:
42 In base all'anzianità aziendale dell'Amministratore Delegato/Group CEO, il relativo periodo di preavviso è attualmente pari a 9 mesi.
43 O all'erogazione della relativa indennità sostitutiva, calcolata come per legge e contratto collettivo.

Delegato/Group CEO, (i) in ipotesi di cessazione della carica di amministratore come good leaver44 in corso di mandato triennale, questi mantiene i diritti maturati nell'ambito dei piani in essere pro rata temporis mentre (ii) in ipotesi di cessazione della carica di amministratore come bad leaver45 in corso di mandato triennale, questi perde tutti i diritti connessi ai piani in essere e relativi al periodo di svolgimento di tale mandato;
Il contratto attualmente in essere non prevede la sottoscrizione di contratti di consulenza o il mantenimento di benefit non monetari per un periodo successivo alla cessazione del rapporto46 (fatto salvo quanto di seguito previsto in linea generale anche per il restante personale rilevante).
Con riferimento alla categoria del restante personale rilevante (che ricomprende anche i Dirigenti con Responsabilità Strategiche), non sono di norma in essere accordi che disciplinino ex ante la cessazione del rapporto (salvo quanto di seguito precisato con riferimento ai patti di non concorrenza).
Eventuali trattamenti riconosciuti in caso di cessazione del rapporto vengono dunque determinati sulla base delle regole generali di seguito illustrate.
Per quanto riguarda la durata dei contratti, i dirigenti appartenenti al c.d. personale rilevante operano di norma nell'ambito di un contratto di lavoro subordinato dirigenziale a tempo indeterminato47, disciplinato dalle previsioni inderogabili di legge.
In particolare, esemplificando, nel caso di dirigenti assunti presso Assicurazioni Generali e per i Dirigenti delle Imprese Assicurative in Italia, le previsioni relative alla disciplina del contratto collettivo di riferimento (CCNL) prevedono che:
Ciò detto, quanto ai criteri per la determinazione di eventuali compensi per la cessazione del rapporto:
48 Salvo il caso di recesso per "giusta causa" ai sensi dell'art. 2119 c.c..
44 Ossia i casi diversi da quelli di bad leaver di cui alla nota che segue.
45 Ossia i casi di rinuncia volontaria alla Carica o revoca della stessa in assenza di giusta causa.
46 Questo con l'eccezione di alcuni trattamenti – quale l'assistenza sanitaria – che in forza delle previsioni della contrattazione collettiva applicabile continuano a trovare applicazione per un determinato periodo successivo alla cessazione del rapporto.
47 Attualmente non vi sono presso Assicurazioni Generali Dirigenti con Responsabilità Strategiche assunti con contratto a tempo determinato.
49 Per membri del personale rilevante assunti presso consociate estere può trovare applicazione una diversa disciplina prevista dalla normativa locale (che a sua volta può prevedere un periodo di preavviso ovvero altri strumenti o istituti assimilabili).

Con particolare riferimento alla severance, la stessa viene di norma quantificata attraverso la seguente formula predefinita:
L'Importo Base viene calcolato in termini di mensilità di remunerazione ricorrente (che comprende, come componenti della base di calcolo, la remunerazione fissa e la media delle remunerazioni variabili annuali effettivamente erogate all'interessato nell'ultimo triennio, o minor periodo di durata del rapporto), sulla base dell'anzianità di servizio del manager interessato/a, secondo il seguente schema:
| Anzianità di servizio | Superiore a 3 annı |
Superiore a 6 Fino a 3 anni anni e sino a 6 anni e sino a 10 anni e sino a 15 anni |
Superiore a 10 anni |
Superiore a 15 anni |
|
|---|---|---|---|---|---|
| Numero di mensilità |
6 | 00 | 10 | 12 | 15 |
L'Importo Base, quantificato come sopra, può poi variare, in diminuzione o in incremento, sulla base di determinati fattori predefiniti (i "Fattori Predefiniti"), che tengono in considerazione elementi oggettivi e soggettivi quali:
A esito dell'eventuale applicazione dei Fattori Predefiniti, l'Importo Base può variare in diminuzione fino all'azzeramento e/o in aumento fino a un massimo di + 60% (fermo in ogni caso il limite massimo di 24 mesi di remunerazione ricorrente, comprensivo del corrispettivo di eventuali patti di non concorrenza).
Gli specifici Fattori Predefiniti e il range percentuale di incidenza di ciascuno vengono definiti annualmente dal Consiglio di Amministrazione (a valle dell'approvazione della Politica di remunerazione) e non possono essere modificati in corso di esercizio.
Con i membri del personale rilevante possono essere stipulati - tanto in fase di assunzione quanto in costanza o alla cessazione del rapporto - patti di non concorrenza, non sollecitazione o di riservatezza per un periodo di tempo successivo alla cessazione del rapporto. Il corrispettivo di tali ultimi patti, di durata comunque limitata, è determinato in funzione dell'estensione temporale e territoriale del vincolo e al pregiudizio che potrebbe derivare alla Società e/o al Gruppo nel caso in cui l'interessato esercitasse attività in concorrenza a quella della Società e/o del Gruppo o divulgasse informazioni che potrebbero anch'esse arrecare nocumento alla Società e/o al Gruppo, tenendo altresì conto di ruolo e responsabilità precedentemente ricoperte dall'interessato.
In particolare, con i membri del Group Management Committee (GMC) – come con l'Amministratore Delegato/Group CEO - sono ad oggi in essere patti di non concorrenza della durata di sei mesi successivi alla cessazione del rapporto, a fronte di un corrispettivo pari alla remunerazione fissa prevista per il periodo di riferimento corrispondente e una penale pari al doppio di tale importo.
L'importo complessivamente erogato in caso di risoluzione consensuale del rapporto (in aggiunta al preavviso e al TFR e altre ordinarie competenze di fine rapporto previste per legge50), comprensivo:
50 Ovvero altri istituti o pagamenti di natura assimilabile previsti dalla normativa applicabile al rapporto di lavoro.

non può in nessun caso superare il limite massimo pari a 24 mesi di remunerazione ricorrente (che include, quali componenti del calcolo, la remunerazione fissa e della media della remunerazione variabile annuale degli ultimi tre anni).
Gli importi eventualmente concordati in occasione di una risoluzione consensuale vengono erogati nell'ambito e in esecuzione di accordi che prevedono la rinuncia in via generale dell'interessato/a ad ogni diritto comunque connesso, direttamente e/o indirettamente, al rapporto di lavoro con Assicurazioni Generali S.p.A. o con una delle società controllate e alla sua risoluzione, nonché a ogni diritto, pretesa e/o azione nei confronti delle altre società del Gruppo per qualsivoglia titolo direttamente o indirettamente connesso con il rapporto di lavoro stesso e con la sua definitiva accettata cessazione. La rinuncia si estende ai diritti di natura risarcitoria ex artt. 2043, 2059, 2087 e 2116 cod. civ. nonché ai diritti di natura economica connessi al rapporto di lavoro e alla sua cessazione.
Fermi restando i limiti e le condizioni definite in precedenza, l'eventuale severance viene erogata secondo tempi, modalità e termini definiti, in coerenza con i requisiti del Regolamento IVASS n.38/2018.
Nel caso di amministratori esecutivi che siano al contempo dirigenti, la Società ha facoltà di prevedere - in luogo dell'applicazione delle due distinte discipline di severance applicabili rispettivamente al rapporto di amministrazione e di lavoro subordinato - l'applicazione unicamente della disciplina di severance sopra illustrata per il rapporto di lavoro dipendente, in tal caso computandosi - ai fini del calcolo dell'importo che potrà essere riconosciuto all'interessato - anche quanto da questi percepito a titolo di emolumento fisso e variabile annuale (sempre sulla base della media dell'ultimo triennio) per l'esercizio della carica (e ferma altresì la facoltà di prevedere l'applicazione, all'intera severance così determinata, dei termini di erogazione previsti per il rapporto di amministrazione).
Con riferimento agli effetti della cessazione del rapporto sui piani di incentivazione, come illustrato nei paragrafi di riferimento della presente Relazione:
Non sono attualmente in essere - e di norma non vengono stipulati - con i membri del personale rilevante, contratti di consulenza per un periodo successivo alla cessazione del rapporto. È fatta salva peraltro tale possibilità, ove ciò risponda a comprovate esigenze di continuare ad avvalersi, nell'interesse aziendale, per un periodo di tempo limitato successivamente alla cessazione del rapporto, delle competenze e dell'apporto del manager per lo svolgimento di specifiche e predeterminate attività (a fronte di un compenso opportunamente parametrato all'oggetto e alla portata dell'attività richiesta).
Neppure sono attualmente in essere - e di norma non vengono stipulati - accordi che prevedano l'assegnazione o il mantenimento di benefit non monetari52 per il periodo successivo alla cessazione del rapporto (salvo la possibilità di concedere il mantenimento dell'uso di beni quali autovettura o alloggio o di specifici servizi53 per un limitato periodo di tempo successivo alla cessazione, e fermo il limite massimo complessivo sopra indicato, il cui rispetto viene verificato computando anche il controvalore dell'eventuale mantenimento di tali benefit).
51 Tra cui i casi di morte, invalidità, pensionamento, ecc.
52 Questo con l'eccezione di alcuni trattamenti – quale l'assistenza sanitaria – che in forza delle previsioni della contrattazione collettiva applicabile continuano a trovare applicazione per un determinato periodo successivo alla cessazione del rapporto.
53 Quale ad esempio, per i manager con contratto di "expatriate", l'assistenza fiscale legata alla permanenza all'estero.
Il Gruppo Generali ha predisposto un processo di governance che coinvolge sia gli organi sociali che parte del management aziendale, con la finalità di definire, regolare, implementare e gestire le politiche retributive.
Rigore, indipendenza e responsabilità sono gli elementi fondanti del sistema di governo che assicura sia un adeguato controllo delle prassi retributive che la tutela degli interessi degli stakeholder.
Compliance normativa, allineamento alla strategia di business e ai valori di Gruppo orientano, invece, i criteri con cui vengono definite le specifiche competenze degli organi sociali, nonché i processi e i ruoli per la definizione, l'approvazione e l'implementazione della Politica di remunerazione.
Il modello di governance Generali prevede, infine, la facoltà da parte del Consiglio di Amministrazione di disporre di discrezionalità sulle previsioni della Politica Retributiva in circostanze eccezionali. Questo avviene all'interno di rigorosi processi di governance del Gruppo, previo esperimento ove necessario della procedura per le operazioni con Parti Correlate, come previsto dalla normativa, e fermo restando il rispetto dei requisiti di solvibilità.
I principali soggetti coinvolti sono:
In generale, oltre a quanto di seguito specificato in dettaglio per ciascun organo, le proposte relative alla definizione delle politiche volte agli organi sociali e al "personale rilevante" (come definito in precedenza per i "destinatari della politica" ai sensi dell'art. 2, comma 1, lett. m) del Regolamento IVASS n. 38/2018) vengono predisposte con il supporto della funzione Group HR & Organization, coinvolgendo, a seconda delle competenze richieste, le funzioni di Internal Audit, Compliance e Risk Management di Gruppo. La funzione Group HR & Organization si avvale altresì del contributo di altre funzioni e strutture di Gruppo, quali il Corporate Affairs, il Group Legal Affairs, il Group Strategic Planning & Control, raccogliendo e coordinando i relativi contributi.
Le proposte sono quindi sottoposte all'Amministratore Delegato/Group CEO che ne valida i contenuti e la formulazione e, richieste eventuali integrazioni e modifiche, le presenta al Consiglio di Amministrazione, che delibera nel merito - previo parere del Comitato per le Nomine e la Remunerazione (ovvero del Comitato Controllo e Rischi, con riferimento al personale rilevante delle Funzioni Fondamentali) - il quale esprime il proprio parere in merito e le sottopone a sua volta alla delibera del Consiglio di Amministrazione.
Per quanto riguarda invece la Politica retributiva riguardante l'Amministratore Delegato/Group CEO, la proposta è formulata dal Comitato per le Nomine e la Remunerazione, con il supporto della funzione Group HR & Organization, e presentata al Consiglio di Amministrazione per le relative determinazioni.
Una volta deliberata dall'organo consiliare, la politica è quindi sottoposta all'approvazione dell'Assemblea degli Azionisti della Compagnia.
Di seguito sono illustrati i ruoli dei diversi soggetti coinvolti nelle fasi di definizione, approvazione, attuazione e successiva verifica delle politiche di remunerazione.

Ai sensi della normativa applicabile e dello Statuto della Compagnia, l'Assemblea degli Azionisti:
Inoltre, ai sensi dell'art. 123-ter, comma 6, TUF, l'Assemblea degli Azionisti esprime voto consultivo con riferimento all'informativa sui compensi corrisposti di cui alla Sezione II della relazione sulla remunerazione.
Il Consiglio di Amministrazione definisce e rivede periodicamente, secondo una procedura trasparente e sentito il parere del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, le politiche di remunerazione a favore dei componenti degli organi sociali e del personale rilevante, inclusi i piani di remunerazione basati su strumenti finanziari, in modo che siano funzionali al perseguimento del Successo Sostenibile e tengano conto della necessità di disporre, trattenere e motivare persone dotate della competenza e della professionalità richieste dal ruolo ricoperto nella società: il Consiglio ne monitora la concreta applicazione, per assicurare che la remunerazione effettivamente erogata sia coerente con i principi e i criteri definiti nella prima sezione della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti.
Inoltre il Consiglio di Amministrazione è responsabile della loro corretta applicazione, oltreché della (a) complessiva coerenza delle politiche e prassi di remunerazione del Gruppo, verificandone la loro coerente attuazione, (b) conformità delle remunerazioni delle società del Gruppo a quanto previsto dalla Legge e, nel caso di società estere, dell'assenza di contrasto con il quadro normativo dello stato estero e della regolamentazione di settore e (c) adeguata gestione dei rischi significativi a livello di Gruppo connessi ad aspetti attinenti alle remunerazioni delle società del Gruppo.
In relazione a ciò, il Consiglio di Amministrazione delibera in merito alle politiche di remunerazione a favore del personale rilevante, e successive revisioni, ai fini dell'approvazione da parte dell'Assemblea degli Azionisti della Compagnia garantendone, su base continuativa, l'aggiornamento, la coerenza con i principi di sana e prudente gestione, nonché l'allineamento agli interessi degli stakeholder. A tal fine utilizza periodicamente benchmark elaborati sia dalle competenti funzioni aziendali sia da società di consulenza esterne, in particolare per quanto riguarda la verifica del posizionamento retributivo rispetto ai mercati considerati. Può ricorrere inoltre ai consulenti esterni anche per la modifica o la predisposizione della Politica retributiva.
Il Consiglio di Amministrazione è altresì responsabile della corretta attuazione delle politiche di remunerazione approvate dall'Assemblea degli Azionisti.
Per alcune categorie di destinatari ciò si esplica direttamente nella determinazione delle relative remunerazioni; in tal senso, il Consiglio di Amministrazione, nel rispetto delle politiche di remunerazione definite e sentito il parere del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, il Comitato Controllo e Rischi e il Collegio Sindacale, come necessario:

In particolare, per assicurare la corretta e coerente attuazione delle politiche di remunerazione approvate dall'Assemblea da parte di tutte le società del Gruppo, comprese quelle aventi sede all'estero, garantendo l'adeguata calibrazione delle politiche stesse rispetto alle caratteristiche di ciascuna società, ai limiti previsti dal quadro normativo locale, nonché al rispetto degli obblighi regolamentari, il Consiglio di Amministrazione della Società adotta altresì la Group Remuneration Internal Policy, contenente le linee guida sull'applicazione delle politiche di remunerazione stesse all'interno del Gruppo.
Il Consiglio di Amministrazione sottopone a sua volta all'Assemblea degli Azionisti un'informativa annuale, corredata da informazioni quantitative, sull'applicazione delle politiche di remunerazione. In questo contesto si precisa che Assicurazioni Generali, per la predisposizione della Politica retributiva, si è avvalsa delle società di consulenza Mercer e PwC e non ha utilizzato come riferimento le politiche di remunerazione di altre società.
Il Comitato per le Nomine e la Remunerazione è titolare di funzioni consultive, propositive e istruttorie nei confronti del Consiglio di Amministrazione in materia di remunerazione. Il Comitato per le Nomine e la Remunerazione esprime inoltre il proprio parere in ordine alle operazioni con Parti Correlate aventi ad oggetto i compensi dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche, in conformità a quanto disciplinato dalle procedure in materia di operazioni con Parti Correlate approvate dal Consiglio di Amministrazione.
Più in particolare, costituiscono compiti del Comitato per le Nomine e la Remunerazione quelli di:
- assistere il Consiglio nell'espletamento dei compiti allo stesso attribuiti dalla Legge e dal Codice di Corporate Governance;

Il Presidente del Comitato o un altro componente dello stesso possono riferire all'Assemblea annuale sulle modalità di esercizio delle funzioni demandate al Comitato.
Nello svolgimento delle sue funzioni, questo Comitato ha la facoltà di accedere alle informazioni ed alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei compiti che gli sono stati affidati. I sindaci sono invitati a partecipare alle sedute del Comitato dove sono trattate tematiche di remunerazione.

Il Comitato svolge regolarmente le attività propositive e consultive che gli sono proprie, redige i relativi verbali e le relazioni richieste dallo svolgimento dell'attività della Compagnia.
Il Comitato in carica alla stesura della presente Relazione è stato nominato dal Consiglio di Amministrazione riunitosi il 7 maggio 2019 e resterà in carica fino all'Assemblea che approverà il bilancio al 31 dicembre 2021 e ha la seguente composizione:
| Nome e Cognome | Ruolo | Componente del Comitato per le tematiche di remunerazione |
Componente del Comitato per le tematiche di nomine |
|---|---|---|---|
| Diva Moriani | Presidente Amministratore non esecutivo e indipendente |
(3) | (3) |
| Alberta Figari | Componente del Comitato Amministratore non esecutivo e indipendente |
() | () |
| Lorenzo Pellicioli | Componente del Comitato Amministratore non esecutivo e non indipendente |
() | () |
| Romolo Bardin | Componente del Comitato Amministratore non esecutivo e indipendente |
(3) | |
| Sabrina Pucci | Componente del Comitato Amministratore non esecutivo e indipendente |
(3) | |
| Francesco Gaetano Caltagirone | Componente del Comitato Amministratore non esecutivo e non indipendente |
(3) | |
| Clemente Rebecchini | Componente del Comitato Amministratore non esecutivo e non indipendente |
() |
Il Consiglio di Amministrazione ha accertato che il Comitato è composto da Amministratori non esecutivi, in prevalenza indipendenti. Si precisa che tutti i componenti del Comitato sono in possesso di una adeguata conoscenza in materia di politiche retributive.
Qualora uno o più componenti del Comitato per le Nomine e la Remunerazione dichiarino la sussistenza di rapporti di correlazione in relazione a un'operazione sottoposta al suo esame, il Comitato è integrato, limitatamente all'esame di detta operazione, dagli altri Amministratori indipendenti facenti parte del Consiglio di Amministrazione a partire dal più anziano d'età. In mancanza di almeno due Amministratori indipendenti che formino il Comitato per le Nomine e la Remunerazione, il parere o la proposta sono resi da un esperto indipendente nominato dal Consiglio di Amministrazione.
Dalla sua istituzione, Giuseppe Catalano funge da segretario del Comitato.
Ove il Presidente lo ritenga opportuno, partecipano alle sedute, su invito dello stesso, i componenti del Group Management Committee (GMC), il responsabile della funzione Group HR & Organization nonché i dirigenti e i funzionari della Società aventi competenza in relazione agli argomenti che, di volta in volta, vengono sottoposti all'approvazione del Comitato.
Peraltro, sempre al fine di evitare situazioni di conflitto di interesse, nessun amministratore o dirigente partecipa o comunque è presente a sedute del Comitato in cui si discuta della relativa remunerazione.
L'avviso di convocazione è trasmesso al Collegio Sindacale, al fine di consentire all'organo di controllo di partecipare alle sedute.
I componenti del Comitato per le Nomine e la Remunerazione attualmente in carica ricevono un compenso annuo lordo (€ 40.000 per il Presidente, € 30.000 per i componenti e € 20.000 per i componenti del Comitato soltanto in relazione alle tematiche di nomine), un gettone di presenza di importo lordo pari ad € 2.000 per seduta e il rimborso delle spese sostenute per intervenire alle riunioni.
In occasione della riunione del Comitato tenutasi il 12 febbraio 2021 lo stesso ha determinato in € 200.000 il proprio budget di spesa per l'esercizio 2021, che è stato successivamente approvato dal Consiglio di Amministrazione in occasione della seduta del 18 febbraio 2021.
Nel corso del 2020 si sono tenute 10 riunioni del Comitato per le Nomine e la Remunerazione nella composizione competente in materia di remunerazione. Si sono inoltre tenute 3 riunioni del Comitato nella composizione competente in materia di nomine.
Si è registrata la partecipazione di tutti i componenti a tutte le sedute del Comitato.
Delle riunioni è sempre stato redatto dal Presidente e dal Segretario un processo verbale poi approvato nelle successive riunioni.

Il numero di riunioni del 2020 è in linea con il 2019, con significativo aumento della durata media, comprensiva della trattazione di entrambe le materie, che nel 2020 è stata di 2 ore e 34 minuti (rispetto a 1 ora e 41 minuti circa nel 2019).
Nell'anno 2021 sono state finora tenute 7 riunioni in materia di remunerazione e 3 riunioni in materia di nomine, con un aumento molto significativo rispetto allo stesso periodo del 2020 (4 riunioni in materia di remunerazione e 1 riunione in materia di nomine nel primo trimestre).
Tra settembre 2020 e febbraio 2021, il Presidente del Comitato per le Nomine e la Remunerazione ha inoltre preso parte attivamente a 28 incontri con investitori e proxy advisor volti ad approfondire le tematiche inerenti all'analisi degli esiti del voto assembleare del 2020 e alle raccomandazioni ricevute e illustrare le evoluzioni della politica retributiva 2021 e i relativi razionali.
Sulla base delle deleghe attribuitegli dal Consiglio di Amministrazione in materia di gestione delle risorse umane e organizzazione, l'Amministratore Delegato/Group CEO formula proposte riguardanti le linee guida in tema di politiche retributive della Compagnia e del Gruppo.
Inoltre, l'Amministratore Delegato/Group CEO formula le proposte riguardanti le politiche di remunerazione per i Dirigenti con Responsabilità Strategiche, i presidenti, gli amministratori esecutivi e i direttori generali (o dirigenti che ricoprono ruoli equivalenti) delle società Controllate aventi rilevanza strategica come di tempo in tempo definite dal Consiglio di Amministrazione, i loro amministratori non esecutivi, se individuati tra figure esterne alla Società e al Gruppo e i componenti dei loro collegi sindacali (e, comunque, di analoghi organi sociali) e ha, in particolare, la competenza di formulare le proposte in merito alle remunerazioni dei componenti del Group Management Committee (GMC), fermo il parere del Comitato Controllo e Rischi con riferimento al Group Chief Risk Officer.
Per quanto riguarda gli altri primi riporti dell'Amministratore Delegato/Group CEO che non sono componenti del Group Management Committee (GMC), le remunerazioni sono determinate dall'Amministratore Delegato/Group CEO in linea con le politiche definite dal Consiglio di Amministrazione per tali soggetti.
È inoltre incaricato della definizione del trattamento economico del personale di ogni ordine e grado della Compagnia e del Gruppo, salve le competenze del Consiglio di Amministrazione.
Il Collegio Sindacale ha il compito, ai sensi dell'art. 36.1 dello Statuto Sociale, di esprimere pareri sulla remunerazione degli Amministratori investiti di particolari cariche.
Inoltre, esprime il proprio parere sulla remunerazione del responsabile della funzione di Internal Audit.
Per quanto riguarda invece il Comitato Controllo e Rischi, quest'organo esprime il proprio parere in merito alla determinazione della remunerazione rispettivamente del responsabile della funzione di Internal Audit, in questo caso vincolante, e degli altri responsabili delle Funzioni Fondamentali, da sottoporre al Consiglio di Amministrazione.
Le funzioni interne che sono coinvolte e collaborano a vario titolo nella definizione e/o successiva verifica della corretta attuazione delle politiche retributive sono:
- la funzione di Compliance, la quale verifica che le politiche di remunerazione siano coerenti con gli obiettivi di rispetto della normativa vigente in materia di remunerazioni, incluse le disposizioni previste dalle Autorità regolamentari nonché dallo Statuto Sociale, dal Codice di Autodisciplina delle società quotate e dal Codice di Condotta, nell'ottica di prevenire i rischi di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, perdite patrimoniali e danni di reputazione. La funzione riferisce agli organi preposti sugli esiti delle verifiche effettuate, indicando altresì eventuali misure correttive;

Group Strategic Planning e altre funzioni facenti capo al Chief Financial Officer della Società sono coinvolte in fase di definizione della Politica retributiva per l'individuazione e la consuntivazione dei parametri quantitativi relativi agli obiettivi strategici da collegare alla componente variabile.
Gli organi competenti valutano la rilevanza delle informazioni ricevute dalle Funzioni Fondamentali di cui sopra ai fini di una pronta informativa all'IVASS.
La funzione Group HR & Organization garantisce ausilio tecnico - anche in termini di reportistica - e predispone il materiale di supporto propedeutico alla definizione delle politiche di remunerazione. In particolare, le funzioni coinvolte sono:
In aggiunta a quanto sopra, con particolare riferimento alle remunerazioni dei responsabili e dirigenti di primo riporto delle Funzioni Fondamentali, la funzione Group HR & Organization è coinvolta nel processo di definizione. Queste vengono infatti proposte dal titolare di ciascuna funzione, vagliate dalla funzione Group HR & Organization, dando informativa al Comitato Controllo e Rischi affinché esso valuti la presenza di equilibrio e coerenza retributiva all'interno della rispettiva funzione. La funzione Group HR & Organization è responsabile della predisposizione della reportistica presentata al Consiglio di Amministrazione al fine di verificare la corretta attuazione delle politiche di remunerazione definite per tali soggetti.
La vigente Politica retributiva per tutti gli Amministratori non muniti di deleghe esecutive (indipendenti e non), prevede che la remunerazione sia composta da un emolumento annuo fisso e dalla corresponsione di un gettone di presenza per ciascuna seduta del Consiglio di Amministrazione a cui partecipano, oltre al rimborso delle spese sostenute per la partecipazione alle riunioni.
Agli Amministratori che sono anche componenti di Comitati Consiliari sono corrisposti degli emolumenti aggiuntivi rispetto a quanto già percepito in qualità di componenti del Consiglio di Amministrazione (con l'eccezione di coloro che sono anche dirigenti del Gruppo Generali), in funzione delle competenze attribuite a tali Comitati e all'impegno richiesto per la partecipazione ai lavori di questi ultimi in termini di numero di adunanze e di attività propedeutiche alle stesse. Tali compensi sono stabiliti dal Consiglio di Amministrazione, ai sensi dell'art. 2389, 3° comma, del Codice Civile italiano.
Inoltre, in linea con la normativa regolamentare e le migliori pratiche di mercato internazionali, non è prevista la corresponsione di alcuna remunerazione variabile.

La Politica retributiva a favore del Presidente prevede la corresponsione degli emolumenti quale componente del Consiglio di Amministrazione, come sopra indicato, e di un compenso fisso annuo determinato sulla base di analisi comparative con figure analoghe nazionali e internazionali. Per quanto riguarda la remunerazione variabile, il Presidente - al pari di tutti gli Amministratori non muniti di deleghe esecutive - non partecipa ai piani di incentivazione a breve e medio-lungo termine. La politica per tale figura prevede inoltre l'attribuzione di alcuni benefit, quali, a titolo esemplificativo, coperture assicurative per il caso morte e invalidità permanente totale da infortunio o malattia, nonché l'assistenza sanitaria e la disponibilità di un'autovettura aziendale ad uso promiscuo con autista.
Infine, si rimanda alle successive sezioni per le politiche relative alla polizza di assicurazione D&O e per i trattamenti economici in caso di risoluzione del rapporto (previsioni di severance).
La politica per tali soggetti prevede la corresponsione di un compenso annuo lordo fisso per tutta la durata del mandato, con una maggiorazione di importo (entro il 50%) per il Presidente del Collegio Sindacale considerando le relative attività di coordinamento. Non sono previste componenti variabili della remunerazione.
I livelli dei compensi dei componenti dell'Organo di Controllo sono definiti tenendo in considerazione, tra l'altro, il benchmark di riferimento e le dimensioni/complessità della Società.
Ai componenti dell'Organo compete inoltre il rimborso delle spese incontrate nell'esercizio delle loro funzioni e beneficiano infine della polizza di assicurazione D&O come illustrato in seguito.
Gli attuali termini della polizza assicurativa a copertura della responsabilità civile degli Amministratori e dei Sindaci della Società (Directors' and Officers' Liability Insurance - D&O), nonché del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Compagnia, sono i seguenti:
La copertura D&O include tutte le società, assicurative e non assicurative del perimetro del bilancio consolidato del Gruppo (controllate) nonché tutti i loro manager. Il Gruppo ha pertanto stipulato una polizza unica a livello globale che tiene conto delle specificità giuridiche ed economiche dei singoli territori. È stato pertanto raggiunto l'obiettivo, in linea con l'esperienza dei principali concorrenti gruppi assicurativi mondiali, di avere condizioni di copertura omogenee per i manager del Gruppo e riduzione complessiva dei costi per il tramite di una gestione centrale della polizza e degli eventuali sinistri.
La definizione, approvazione, attuazione e successiva verifica delle politiche retributive è di competenza di organi e/o funzioni diverse e richiede il coinvolgimento e contributo di soggetti differenti a seconda dei destinatari a cui la politica è rivolta.

REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI NON MUNITI DI DELEGHE ESECUTIVE REMUNERAZIONE DEI COMPONENTI DEL COLLEGIO SINDACALE REMUNERAZIONE DELL'AMMINISTRATORE DELEGATO/GROUP CEO REMUNERAZIONE DEGLI ALTRI DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE (NON APPARTENENTI ALLE FUNZIONI FONDAMENTALI) REMUNERAZIONE DEI RESPONSABILI E DEL PERSONALE DI LIVELLO PIÙ ELEVATO DELLE FUNZIONI FONDAMENTALI
TABELLE

Anche nell'attuale contesto di mercato caratterizzato da rapidi cambiamenti globali e sfide senza precedenti, il Gruppo ha portato avanti l'esecuzione della Strategia "Generali 2021" facendo grandi progressi. Il piano strategico 2019-2021 si sta dimostrando pienamente efficace e le previsioni confermano il completo raggiungimento degli obiettivi prefissati. Generali oggi affronta la più grave crisi mondiale dal dopoguerra facendo leva sui propri punti di forza: l'esecuzione disciplinata della strategia, il focus sull'eccellenza tecnica, una forte rete distributiva, e un modello di business diversificato. Tutto questo è reso possibile dalla presenza di un management internazionale all'altezza delle sfide del mercato dei prossimi anni e da dipendenti competenti, motivati e ingaggiati verso l'implementazione del piano strategico.
La Relazione sui compensi corrisposti arriva al termine di un lungo, costante e proficuo dialogo con Azionisti e proxy advisor che ha portato, assieme all'analisi del voto assembleare del 2020, a un'evoluzione dei sistemi retributivi caratterizzata, tra l'altro, anche da una maggiore disclosure di alcuni elementi chiave per gli investitori.
In tale ambito e in conformità con le previsioni normative, viene fornita disclosure relativamente ai seguenti soggetti destinatari delle politiche di remunerazione:
Malgrado la crisi pandemica, il Gruppo ha raggiunto nel 2020 una elevata solidità di risultati.
Le performance hanno confermato la maggiore resilienza di Generali rispetto ad altri player di settore, sia dal punto di vista di business e di mercato, che dal punto di vista prettamente tecnico della solidità patrimoniale, sancita da un livello di Regulatory Solvency Ratio del 224%, che beneficia di una generazione di capitale record pari a 4 miliardi di euro.
Per il secondo anno consecutivo, il Gruppo ha registrato il miglior Risultato Operativo della sua lunga storia, superiore a 5 miliardi di euro, grazie in particolare al positivo contributo dei segmenti Danni, Asset Management e Holding e altre attività.
Il Gruppo ha mantenuto significativi livelli di profittabilità con un Utile Netto normalizzato superiore ai 2 miliardi di euro mentre i flussi di cassa netti per la Holding sono cresciuti a un livello record di circa € 3,7 miliardi, beneficiando di rimesse di cassa solide dalle compagnie, dell'efficace implementazione delle iniziative di gestione del capitale, della minore incidenza delle spese per interessi passivi e di alcuni impatti fiscali favorevoli.
Attraverso l'esecuzione disciplinata della strategia, Generali ha, inoltre, rafforzato la propria leadership in Europa, colto opportunità di crescita e accelerato la propria trasformazione digitale, per garantire un modello di distribuzione che unisca, sempre di più, dimensione fisica e digitale per essere sempre più vicini ai nostri clienti con un approccio innovativo.
Nell'incertezza globale, il Gruppo ha saputo, da un lato, proteggere i propri dipendenti, in remote working fin dall'inizio della pandemia e, dall'altro, rafforzare le attività di Responsabilità Sociale istituendo un Fondo Straordinario Internazionale da 100 milioni di euro per l'emergenza Covid-19, a cui si sono sommate anche la decisione volontaria del Top Management di ridurre la propria remunerazione fissa del 20%, da aprile 2020 fino a fine anno, e iniziative di tipo analogo dei componenti del Consiglio di Amministrazione.
54 Identificati nei seguenti ruoli (oltre all'Amministratore Delegato/Group CEO): General Manager; Group Chief Financial Officer; Group Chief Risk Officer; Group Chief Marketing & Customer Officer; Group Chief Investment Officer and CEO Asset & Wealth Management; Country Manager Italy & Global Business Lines; CEO International; Country Manager Germany; Country Manager France & Europ Assistance; Austria CEE & Russia Officer; Group General Counsel; Group Strategy & Business Accelerator Director; Group Communications & Public Affairs Director; Group Head of Mergers & Acquisitions; Head of Corporate Affairs & Company Secretary; Head of Group Audit; Group Head of Actuarial Function; Group Compliance Officer; Group Chief HR & Organization Officer.

Nel contesto di forte discontinuità del 2020, i risultati raggiunti sono riflessi all'interno dei sistemi di incentivazione del Gruppo, in grado di riconoscere in modo mirato e selettivo l'eccellenza, il merito e la creazione di valore sostenibile, ancora più straordinaria quest'anno considerate le difficili condizioni di performance.
In termini complessivi, i livelli di performance dei sistemi di incentivazione di Gruppo hanno registrato nel 2020 una riduzione media di circa il 30% rispetto al 2019, in conseguenza in particolare dell'andamento dell'Utile Netto di Gruppo nell'attuale contesto. Ciò ad ulteriore conferma che i sistemi adottati nelle politiche di remunerazione siano efficaci e si adattino alle variabili di mercato allineando chiaramente la remunerazione ai risultati effettivi rispetto ai target predeterminati.
Anche in uno scenario straordinario come il 2020, Generali ha confermato il livello degli obiettivi come erano stati predefiniti in linea con le significative ambizioni di piano strategico triennale, senza considerare alcun restatement o variazione.
Con questo si riafferma il rigoroso approccio di governance del Gruppo in termini di politica retributiva, volta a premiare - anche significativamente - l'effettiva overperformance, ma coerente nel ridurre gli incentivi in presenza di risultati annuali di profittabilità di Gruppo che, seppur molto significativi nell'attuale contesto, sostenibili e allineati al raggiungimento degli obiettivi triennali definiti, non confermano completamente nel 2020 la totalità degli indicatori target di performance prefissati nell'ambito dei processi di pianificazione precedenti alla pandemia, superando comunque gli elevati standard di solidità patrimoniale, generazione di cassa e solvency.
Informazioni di dettaglio sono rappresentate nella presente sezione della relazione, divisa in due parti:
Infine, sono fornite le informazioni relative al piano azionario di Long Term Incentive di Gruppo 2018-2020. A conclusione del periodo di performance di riferimento, il Consiglio di Amministrazione, verificato il livello di raggiungimento degli obiettivi triennali a suo tempo fissati, ha deliberato l'attribuzione - previo apposito aumento di capitale, nei termini autorizzati dall'Assemblea a servizio del piano - di n. 5.017.194 azioni complessive (a fronte di un numero massimo di 11.500.000 di azioni potenzialmente attribuibili). Maggiori dettagli sono presenti nella Tabella 3 A della seconda parte della presente Sezione. Le azioni assegnate saranno soggette ai vincoli di c.d. lock-up espresse nella modalità di funzionamento del piano.
Come viene illustrato nel seguito del documento (e in particolare nella Prima Parte di questa Sezione), le remunerazioni erogate (e maturate a titolo di variabile) sono coerenti con la Politica retributiva dell'esercizio di riferimento (2020), anche e in particolare in termini di coerenza tra remunerazioni variabili maturate e grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati. Ciò è ulteriormente confermato dalle analisi ex post effettuate dalla funzione Internal Audit (di cui viene dato conto nell'apposita Sezione III).
Con riferimento al 2020 non è stata applicata alcuna deroga temporanea (ai sensi dell'art. 123-ter, TUF) rispetto alla Politica retributiva relativa al medesimo esercizio né è stato applicato – in particolare relazione ad amministratori o Dirigenti con Responsabilità Strategiche – alcun meccanismo di correzione ex post (malus o clawback).

L'Assemblea del 7 maggio 2019 ha determinato che, per il triennio 2019-2021, a ciascun componente del Consiglio di Amministrazione spetti:
Si specifica inoltre che non esistono accordi con gli Amministratori non esecutivi relativi a trattamenti economici in caso di risoluzione del rapporto (previsioni di severance).
Ai componenti dei Comitati Consiliari e dell'Organismo di Vigilanza in carica alla stesura della presente relazione è attribuito, ai sensi dell'art. 2389 c.c., il seguente compenso:
| Ruolo | Compenso annuo lordo (EUR) |
Gettone di presenza per seduta (EUR) |
|---|---|---|
| Componenti del Comitato Controllo e Rischi | 40.000 | 2.000 |
| Presidente del Comitato Controllo e Rischi | 60.000 | 2.000 |
| Componenti del Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità sociale ed ambientale | 20.000 | 2.000 |
| Presidente del Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità sociale ed ambientale | 30.000 | 2.000 |
| Componenti del Comitato per gli Investimenti | 30.000 | 2.000 |
| Presidente del Comitato per gli Investimenti e del Comitato per le Operazioni Strategiche* | nessun compenso | nessun compenso |
| Componenti del Comitato per le Operazioni Strategiche | 10.000 | 2.000 |
| Componenti del Comitato Nomine e Remunerazione ** | 30.000/20.000 | 2.000 |
| Presidente del Comitato Nomine e Remunerazione | 40.000 | 2.000 |
| Componenti del Comitato Operazioni Parti Correlate | 20.000 | 2.000 |
| Presidente del Comitato Operazioni Parti Correlate | 25.000 | 2.000 |
| Componenti dell'Organismo di Vigilanza*** | 25.000 | 0 |
| Presidente dell'Organismo di Vigilanza | 35.000 | 0 |
* L'incarico di Presidente del Comitato per gli Investimenti e del Comitato per le Operazioni Strategiche è ricoperto dall'Amministratore Delegato/Group CEO e non prevede corresponsione di compensi.
** Il diverso compenso si riferisce, rispettivamente, ai componenti coinvolti in tematiche di nomine e remunerazione ovvero coinvolti nelle sole tematiche di nomine.
*** Il compenso del componente che riveste altresì il ruolo di dirigente di Generali è assorbito negli emolumenti già previsti a suo favore in ragione del suddetto ruolo.
Relativamente alla remunerazione del Presidente del Consiglio di Amministrazione, il Consiglio di Amministrazione in carica a partire dal 7 maggio 2019 ha deliberato, in continuità con il mandato precedente, di riconoscergli, oltre a quanto previsto per gli altri amministratori non esecutivi, un emolumento in ragione dei poteri conferitigli, nella misura di € 850.000 annui lordi, compenso in linea con gli emolumenti percepiti da soggetti sia italiani sia esteri che ricoprono ruoli analoghi in aziende assimilabili, per dimensioni e caratteristiche, ad Assicurazioni Generali.
In aggiunta a quanto sopra sono stati deliberati i seguenti benefit:

Il Presidente ha infine percepito gli emolumenti e i gettoni di presenza connessi all'incarico di Presidente del Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità sociale e ambientale e di componente del Comitato per gli Investimenti.
Si specifica che non è in essere alcun accordo con il Presidente in relazione ai trattamenti economici in caso di risoluzione del rapporto (previsioni di severance), riguardo ai quali, dunque, ferme le previsioni di legge, troverebbe applicazione, in caso di cessazione della carica, la Politica retributiva in vigore per l'anno di riferimento.
Il dettaglio degli emolumenti relativi all'esercizio 2020 del Presidente e degli Amministratori è riportato nella tabella 1. La rappresentazione tiene altresì conto della riduzione volontaria dei compensi nell'ambito delle iniziative di solidarietà legate al contesto dell'emergenza Covid-19.
La tabella 4 riporta le partecipazioni possedute dai soggetti considerati.
L'Assemblea del 30 aprile 2020 ha approvato gli emolumenti da corrispondere al Collegio Sindacale, deliberando in € 130.000 annui lordi il compenso spettante ai Sindaci effettivi, per ciascuno degli esercizi sociali 2020, 2021 e 2022 e in € 180.000 annui lordi per il Presidente del Collegio Sindacale considerando le relative attività di coordinamento.
Il dettaglio degli emolumenti relativi all'esercizio 2020 è riportato nella tabella 1, mentre la tabella 4 riporta le partecipazioni possedute dai soggetti considerati.
In linea con le politiche di remunerazione 2020, l'Amministratore Delegato/Group CEO ha percepito i seguenti compensi nell'anno di riferimento.
I compensi fissi dell'Amministratore Delegato/Group CEO includono la remunerazione annua lorda in qualità di Dirigente pari a € 1.350.000 e un compenso annuo lordo in qualità di Amministratore Delegato pari a € 350.000, comprensivo degli emolumenti e dei gettoni di presenza previsti per i componenti del Consiglio di Amministrazione e di quelli in qualità di componente di Comitati Consiliari interni. Nel corso del 2020, all'insorgere della pandemia da Covid-19, l'Amministratore Delegato/Group CEO ha deciso, su base volontaria, di rinunciare al 20% dei propri compensi fissi da aprile fino a fine anno, condividendo e apprezzando il sostegno del Gruppo Generali a specifiche iniziative, a beneficio della comunità, tese a fronteggiare l'emergenza. Il valore dei compensi fissi effettivamente percepiti nel corso del 2020 è dunque pari a € 1.435.357 lordi.
Il pacchetto di remunerazione dell'Amministratore Delegato/Group CEO prevede il riconoscimento di un bonus collegato al raggiungimento di obiettivi annuali, che al livello target è di € 1.700.000 lordi - pari al 100% della remunerazione fissa e può arrivare sino a un cap del 200% in caso di over-performance. L'ammontare della parte annuale della componente variabile per l'esercizio 2020 è di € 1.459.318 lordi, pari a ca. 85,84% della remunerazione fissa (come riferimento, nell'esercizio precedente l'ammontare è stato pari a ca. 157,14%).
L'ammontare per l'esercizio 2020 è stato determinato sulla base del grado di raggiungimento degli obiettivi definiti dal Consiglio di Amministrazione nella scheda individuale 2020:


Il livello di payout 55 della componente annuale monetaria della remunerazione variabile per l'Amministratore Delegato/Group CEO riflette la performance 2020 in termini di risultati finanziari e non finanziari, valutati dal Consiglio di Amministrazione in linea rispetto alle aspettative di piano strategico. Più in particolare:
55 Nella tabella sono rappresentati i dati di riferimento per il calcolo della componente annuale monetaria della remunerazione variabile per l'Amministratore Delegato/Group CEO (peso, obiettivo, misurazione vs budget, risultato, payout ponderato). Il livello di payout di ciascun obiettivo calcolato rispetto al risultato effettivo (prima della ponderazione rispetto al peso assegnato) è pari a: 60% per Utile Netto Rettificato di Gruppo; 103,80% per la Total Remittance da società controllate; 67,21% per RORC di Gruppo; 100% per l'attuazione dei pilastri della strategia di Generali; 100% per Generali 2021 Enablers. Il payout ponderato complessivo è pari a 85,84224%.

Management. E' stato inoltre raggiunto l'obiettivo di Total Remittance in termini di flusso di cassa netto per la holding pur nel contesto di forte discontinuità del 2020.
Il pacchetto di remunerazione dell'Amministratore Delegato/Group CEO prevede una parte differita in azioni della componente variabile della remunerazione per cui, a fronte del raggiungimento degli obiettivi assegnati, può essere riconosciuto un importo massimo complessivo pari, a partire dal piano LTI 2019-2021, al 200% della remunerazione fissa.
A conclusione del periodo di performance del piano LTI 2018-2020, è stata deliberata l'attribuzione all'Amministratore Delegato/Group CEO di n. 167.325 azioni, inclusive delle azioni aggiuntive attribuite in funzione del meccanismo di dividend equivalent, a fronte di un livello di performance pari al 162% rispetto a un massimo del 250%56 (come riferimento, nell'esercizio precedente il livello di performance è stato pari a 199%). Le azioni attribuite sono soggette ai periodi di lockup previsti dal Piano.
56 A partire dal piano 2019-2021, il valore massimo dell'assegnazione è stato ridotto ed è pari al 200% della remunerazione fissa.


La remunerazione dell'Amministratore Delegato/Group CEO include la partecipazione al piano azionario di coinvestimento legato al mandato che prevede una prima tranche di attribuzione di azioni nel 2022, subordinatamente al mantenimento in portafoglio da parte dell'Amministratore Delegato/Group CEO di un co-investimento personale in 550.000 azioni e in funzione del livello di raggiungimento degli obiettivi di performance previsti dal Piano. Nessuna erogazione è stata fatta nel corso del 2020.
I benefit dell'Amministratore Delegato/Group CEO includono:
Il dettaglio degli emolumenti percepiti dall'Amministratore Delegato/Group CEO per l'esercizio 2020 è riportato nella tabella 1; le tabelle 3.A e 3.B riferiscono sui piani di incentivazione mentre la tabella 4 riporta le partecipazioni azionarie.
Per quanto riguarda le informazioni di dettaglio relative alla componente variabile a lungo termine, si rimanda anche ai documenti informativi elaborati ai sensi dell'art. 114 bis del T.U.F. presenti nel sito Internet della Compagnia nella sezione "Governance, Remunerazione".

I contenuti di maggior dettaglio dell'accordo individuale dell'Amministratore Delegato/Group CEO in relazione alla severance e al patto di non concorrenza sono illustrati nel paragrafo dedicato in materia di severance alla Sezione I.
La tabella riporta la composizione del pacchetto retributivo dell'Amministratore Delegato/Group CEO effettivo, in considerazione dei compensi effettivamente percepiti per il 2020:

L'ammontare riportato per la componente differita in azioni (LTI 2018-2020) rappresenta il valore delle n. 167.325 azioni attribuite a conclusione del periodo di performance del piano al prezzo per azione di € 16,62 al momento della delibera di attribuzione da parte del Consiglio di Amministrazione del 10 marzo 2021 (come riportato nella tabella 3A).
Con riferimento al piano azionario di co-investimento legato al mandato, nel corso del 2020 non è stata effettuata alcuna attribuzione di azioni a favore dell'Amministratore Delegato/Group CEO.
Infatti, a differenza dei piani LTI "rolling" di cui è destinatario - che prevedono assegnazioni con frequenza annuale - il piano azionario di co-investimento legato al mandato prevede un'unica assegnazione valida per l'intero triennio del mandato. L'eventuale attribuzione effettiva di azioni gratuite potrà avvenire solo a partire dal 2022, in funzione del livello di raggiungimento degli obiettivi e le altre condizioni del piano.
La tabella riporta la variazione della remunerazione totale dell'Amministratore Delegato/Group CEO, della remunerazione totale media dei dipendenti e dei principali indicatori di performance del Gruppo nel biennio 2019-2020.
57 In particolare, trattamento di severance pari a quanto previsto dalle applicabili previsioni di contratto come indennità di mancato preavviso più 24 mensilità di remunerazione annua ricorrente (calcolata anche sul compenso da amministratore in base ai criteri illustrati alla Sezione I, par. 10). Il trattamento è dovuto nei casi di licenziamento senza giusta causa ovvero dimissioni per giusta causa, ipotesi che comprende i casi di revoca della carica (in assenza di giusta causa), mancato rinnovo della carica e sostanziale riduzione dei poteri (in assenza di giusta causa) o attribuzione ad altri di poteri sostanzialmente equivalenti o comunque di rilievo tale da incidere sostanzialmente sulla sua posizione di vertice. Per quanto riguarda gli effetti della cessazione del rapporto sui diritti assegnati nell'ambito di piani di incentivazione azionari, le intese contrattuali in essere prevedono che, in caso di cessazione del rapporto di lavoro con l'Amministratore Delegato/Group CEO a iniziativa della Società (anche per effetto di mancato rinnovo) in assenza di giusta causa, egli mantenga il diritto a ricevere l'incentivo azionario di cui ai piani (subordinatamente al raggiungimento dei relativi obiettivi di performance e a tutti gli altri termini e condizioni di cui ai relativi regolamenti). A partire dal piano LTI 2019 è previsto, nell'ambito delle intese contrattuali con l'Amministratore Delegato/Group CEO, che, in ipotesi di cessazione dell'incarico in corso di mandato triennale, egli mantenga i diritti derivanti dal piano solo pro rata temporis e solo nelle ipotesi cosiddette "good leaver" (subordinatamente al raggiungimento degli obiettivi e fermi gli ulteriori termini e condizioni del relativo regolamento). È invece previsto che, in quelle cosiddette "bad leaver", egli perda tutti i diritti derivanti dai piani in essere e relativi al periodo di tale mandato. Per "bad leaver" si intendono i casi di rinuncia volontaria all'incarico in corso di mandato triennale e di revoca del medesimo per giusta causa. Per "good leaver" si intendono tutte le altre ipotesi di cessazione del rapporto.

È inoltre indicato il rapporto tra la remunerazione totale dell'Amministratore Delegato/Group CEO e la remunerazione totale media dei dipendenti.
| Variazione remunerazione totale media 2019-2020 | |
|---|---|
| Philippe DONNET, Amministratore Delegato/Group CEO | |
| Variazione remunerazione totale 2019-2020 | -28,6% |
| Performance Generali (Gruppo) | |
| Utile Netto di bilancio normalizzato 2019-2020 | -12,7% |
| Risultato Operativo 2019-2020 |
Inoltre, il rapporto tra la remunerazione totale 2020 dell'Amministratore Delegato/Group CEO rispetto alla remunerazione media dei dipendenti (c.d. pay ratio) risulta pari a 44:1.
La remunerazione totale include la componente fissa e variabile annuale monetaria ed il fair value dei piani di incentivazione basati su azioni (per la parte rilevata nel bilancio per esercizio di competenza in base ai principi contabili internazionali). La remunerazione totale tiene conto della riduzione volontaria dei compensi nell'ambito delle iniziative di solidarietà legate al contesto dell'emergenza Covid-19.
Il perimetro dei "dipendenti" considerato corrisponde ai dipendenti della Emittente (Assicurazioni Generali S.p.A.) con esclusione dell'Amministratore Delegato/Group CEO.
Dall'analisi dei peer di riferimento che hanno fornito disclosure nel 2020, risulta che il dato medio del rapporto tra remunerazione del CEO e remunerazione dei dipendenti è stato pari a circa 60:1, all'interno di un range compreso tra 33:1 e 92:1. Si specifica che le modalità di calcolo e le metodologie di analisi utilizzate dai diversi peer non sono omogenee in termini di perimetro dipendenti ed elementi retributivi considerati.
Per quanto riguarda invece la variazione dei compensi di tutti gli altri soggetti per i quali la disclosure sulla remunerazione è nominativa (amministratori, sindaci), i dati sono riportati nell'apposita tabella in calce alla Tabella 1 della Seconda Parte della Sezione II.
Nel corso del 2020, nell'ambito della composizione del management, si registra la presenza complessiva di 16 soggetti nella categoria dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche (non appartenenti alle Funzioni Fondamentali).
In linea con le politiche di remunerazione 2020, i Dirigenti con Responsabilità Strategiche hanno percepito i seguenti compensi nell'anno di riferimento.

La remunerazione fissa complessiva è stata pari a € 7.420.929 lordi. Nel corso del 2020, è stato in particolare previsto un adeguamento retributivo per 1 soggetto, tenendo conto delle evidenze di benchmark di mercato e secondo la governance definita. Nel corso del 2020, all'insorgere della pandemia da Covid-19, i Dirigenti con Responsabilità Strategiche hanno deciso, su base volontaria, di rinunciare al 20% dei propri compensi fissi da aprile fino a fine anno, condividendo e apprezzando il sostegno del Gruppo Generali a specifiche iniziative, a beneficio della comunità, tese a fronteggiare l'emergenza.
Il pacchetto di remunerazione dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche prevede il riconoscimento di un bonus collegato al raggiungimento di obiettivi annuali, che può arrivare sino a un livello massimo medio pari al 170% della remunerazione fissa in caso di over-performance (cap). L'ammontare complessivo della parte annuale della componente variabile per l'esercizio 2020 è di € 5.772.965 lordi, pari mediamente al ca.70% delle remunerazioni fisse complessive dei soggetti in questione (come riferimento, nell'esercizio precedente l'ammontare è stato mediamente pari a ca. 124%).
Tale importo è stato determinato sulla base del:
- Funding Pool complessivo di Gruppo per i Dirigenti con Responsabilità Strategiche e l'altro personale appartenente al Global Leadership Group (GLG) - escluse le Funzioni Fondamentali – pari nel 2020 all'83,6% in funzione dei livelli di Utile Netto Rettificato e Risultato Operativo di Gruppo (come sotto rappresentato). Il meccanismo del Funding Pool garantisce il completo allineamento della performance e incentivi individuali con i risultati complessivi di Gruppo (come riferimento, nell'esercizio precedente il Funding Pool è stato pari a 122,1%).
| Risultato Operativo di Gruppo | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| % vs. budget | < 85% | 85% | 100% | ≥ 120% | |
| Utile Netto Rettificato di Gruppo* |
< 80% | 0% | 0% | 0% | 0% |
| 80% | 0% | 60% | 75% | 90% | |
| 100% | 0% | 100% | 115% | 130% | |
| ≥ 120% | 0% | 120% | 135% | 150% |
| PAYOUT 2020 | Risultato Operativo di Gruppo | 98,64% | |
|---|---|---|---|
| Utile Netto Rettificato di Gruppo* |
85% | 83,6% |
- Livello di payout correlato al grado di raggiungimento degli obiettivi finanziari e non finanziari, come calibrato dal Consiglio di Amministrazione sulla base delle schede individuali predefinite, pari mediamente nel 2020 al ca. 70% della remunerazione fissa rispetto a un livello massimo mediamente pari al 170%.


Il pacchetto di remunerazione dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche prevede una parte differita in azioni della componente variabile della remunerazione per cui, a fronte del raggiungimento degli obiettivi assegnati, può essere riconosciuto un importo massimo complessivo sino a un massimo del 175% della remunerazione fissa (e, a partire dal piano LTI 2019-2021, pari al 200% della remunerazione fissa per i componenti del Group Management Committee).
A conclusione del periodo di performance del piano LTI 2018-2020, è stata deliberata l'attribuzione ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche di n. 625.863 azioni, inclusive delle azioni aggiuntive attribuite in funzione del meccanismo di dividend equivalent, a fronte di un livello di performance pari al 102,3% rispetto a un massimo del 175%. (come riferimento, nell'esercizio precedente il livello di performance è stato pari a 124,4%). Le azioni attribuite sono soggette ai periodi di lock-up previsti dal Piano.

I trattamenti economici in caso di risoluzione del rapporto di lavoro per i Dirigenti con Responsabilità Strategiche in forza sono definiti, in occasione della cessazione del rapporto, in coerenza con la politica definita per l'anno 2020 di riferimento, secondo la quale può essere riconosciuto un importo massimo pari a 24 mensilità di remunerazione ricorrente (remunerazione annua lorda aumentata della media di quanto percepito a titolo di variabile a breve termine nell'ultimo triennio) in aggiunta a quanto dovuto in base alle applicabili previsioni di legge e di contratto come indennità di mancato preavviso. Non sono previsti allo stato accordi con Dirigenti con Responsabilità Strategiche che predetermino ex ante i trattamenti dovuti in caso di futura cessazione del rapporto.
Nel corso dell'esercizio 2020 non sono state definite cessazioni di rapporto con Dirigenti con Responsabilità Strategiche.
Il dettaglio degli emolumenti percepiti dai Dirigenti con Responsabilità Strategiche per l'esercizio 2020 è riportato nella tabella 1; le tabelle 3.A e 3.B riferiscono sui piani di incentivazione mentre la tabella 4 riporta le partecipazioni azionarie dei soggetti in questione.
Per quanto riguarda le informazioni di dettaglio relative alla componente variabile a lungo termine, si rimanda anche ai documenti informativi elaborati ai sensi dell'art. 114 bis del T.U.F. presenti nel sito Internet della Compagnia nella sezione "Governance, Remunerazione".

Nel corso del 2020, gli avvicendamenti manageriali hanno comportato per l'esercizio in oggetto la presenza complessiva, in corso d'anno o frazione dello stesso di 26 soggetti nella categoria dei manager delle Funzioni Fondamentali (compresi i Responsabili delle Funzioni Fondamentali inclusi tra i Dirigenti con Responsabilità Strategiche).
Come già specificato nella Relazione sulla Remunerazione dello scorso anno, a partire dall'anno 2014, per tali funzioni è previsto uno schema retributivo dedicato, in linea con gli specifici requisiti regolamentari. A partire dall'esercizio 2015 tale sistema è stato esteso anche al personale di livello più elevato della funzione attuariale.
Per l'esercizio in oggetto ai responsabili delle Funzioni Fondamentali e ai loro dirigenti di primo riporto sono stati erogati i seguenti compensi, in linea con l'esercizio precedente.
| Compensi (in Euro) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Componente fissa della |
Componente variabile e altri bonus |
Altri compensi e benefici non |
Ind. Fine carica o cessaz. rapp. lavoro |
|||||||
| remunerazione (1) | Bonus dell'anno | Bonus di anni precedenti | monetari | |||||||
| Upfront Differito (2) |
Differito (3) | Totale | ||||||||
| Responsabili e personale di livello più elevato delle Funzioni Fondamentali |
4.944.776,71 | 1.407.526,70 | 931.817,78 | 713.361,58 | 229.535.82 | 8.227.018.58 | 620.000.00 |
Il dettaglio degli emolumenti percepiti dai Dirigenti con Responsabilità Strategiche appartenenti alle Funzioni Fondamentali per l'esercizio 2020 è incluso nella tabella 1; la tabella 3.B riferisce sui piani di incentivazione.
Nel corso dell'esercizio 2020 non sono state definite cessazioni di rapporto con manager delle Funzioni Fondamentali appartenenti alla categoria dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche.
Tabella 1 – Compensi corrisposti ai componenti degli organi di Amministrazione e di controllo, ai Direttori Generali e agli altri Dirigenti con Responsabilità Strategiche
| Compensi (in Euro) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Periodo per Emolumenti per la carica Compensi variabili non equity |
Ind. fine | ||||||||||
| Soggetto | cui è stata ricoperta |
Scadenza della |
Compensi per | Bonus e altri |
Benefici non |
Altri | Fair value dei compensi |
carica o cessaz |
|||
| Nome e cognome Carica ricoperta |
la carica | carica | Compensi (1) fissi |
la partecipazione a Comitati |
incentivi | Partecipazione agli utili |
monetari | compensi | Totale | equity | rapp. lavoro |
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | |||||||||||
| Gabriele GALATERI DI GENOLA | Totale | 960.000,00 | 92.000,00 | 9.592,68 | 1.061.592,68 | ||||||
| Presidente | 1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
850.000,00 | 64.000,00 | 9.592,68 | 923.592,68 | |||||
| Membro CdA | 1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
50.000,00 | 50.000,00 | |||||||
| Presidente Comitato Corporate Governance e Sostenibilità Sociale e ambientale |
1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
30.000.00 | 12.000.00 | 42.000,00 | ||||||
| Membro Comitato per gli Investimenti |
1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
30.000.00 | 16.000,00 | 46.000,00 | ||||||
| Francesco Gaetano CALTAGIRONE | Totale | 180.000.00 | 108.000.00 | 288.000,00 | |||||||
| Membro CdA | 1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
100.000,00 | 60.000,00 | 160.000,00 | ||||||
| Membro Comitato per le Nomine e la Remunerazione |
1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
20.000,00 | 6.000.00 | 26.000,00 | ||||||
| Membo Comitato Corporate Governance e Sostenibilità Sociale 1.1-31.12.2020 e ambientale |
Approvazione Bil 2021 |
20.000,00 | 10.000,00 | 30.000,00 | |||||||
| Membro Comitato per gli Investimenti |
1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
30.000,00 | 14.000,00 | 44.000,00 | ||||||
| Membro Comitato Operazioni Strategiche |
1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
10.000,00 | 18.000,00 | 28.000.00 | ||||||
| Philippe DONNET | Totale | 1.435.357,13 | 1.459.318,00 | 234.965,09 | 3.129.640,22 | 2.380.350,23 | |||||
| Amministratore Delegato e Group CEO (2) |
1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
1.435.357,13 | 1.459.318,00 | 234.965,09 | 3.129.640,22 | 2.380.350,23 | (**) | |||
| Membro CdA | 1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
|||||||||
| Presidente Comitato per gli Investimenti |
1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
|||||||||
| Presidente Comitato Operazioni Strategiche |
1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
|||||||||
| Lorenzo PELLICIOLI | Totale | 70.000,00 | 110.000,00 | 180.000,00 | |||||||
| Membro CdA | 1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
56.000,00 | 56.000,00 | |||||||
| Membro Comitato per le Nomine e la Remunerazione |
1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
30.000,00 | 22.000,00 | 52.000,00 | ||||||
| Membro Comitato per gli Investimenti |
1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
30.000,00 | 14.000,00 | 44.000,00 | ||||||
| Membro Comitato Operazioni Strategiche |
1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
10.000,00 | 18.000,00 | 28.000,00 | ||||||
| Clemente REBECCHINI | Totale | 170.000,00 | 156.000,00 | 326.000,00 | (3) | ||||||
| Membro CdA | 1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
50.000,00 | 64.000,00 | 114.000,00 | ||||||
| Membro Comitato per le Nomine e la Remunerazione |
1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
20.000,00 | 6.000,00 | 26.000,00 | ||||||
| Membo Comitato Corporate Governance e Sostenibilità Sociale 1.1-31.12.2020 e ambientale |
Approvazione Bil 2021 |
20.000,00 | 12.000,00 | 32.000,00 | |||||||
| Membro Comitato per gli Investimenti |
1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
30.000,00 | 16.000,00 | 46.000,00 | ||||||
| Membro Comitato Operazioni Strategiche |
1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
10.000.00 | 20.000.00 | 30.000,00 | ||||||
| Membro Comitato Controllo e Rischi |
1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
40.000,00 | 38.000,00 | 78.000,00 |

| Compensi (in Euro) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Soggetto | Periodo per cui è stata |
Scadenza | Emolumenti per la carica | Compensi per | Bonus | Compensi variabili non equity | Benefici | Fair value | Ind. fine carica o |
||
| Nome e cognome Carica ricoperta |
ricoperta la carica |
della carica |
Compensi (1) fissi |
la partecipazione a Comitati |
e altri incentivi |
Partecipazione | non monetari |
Altri | Totale | dei compensi | cessaz. |
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | agli utili | compensi | equity | rapp. lavoro | |||||||
| Alberta FIGARI | Totale | 190.000,00 | 124.000,00 | -- | 314.000,00 | -- | |||||
| Membro CdA | 1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
100.000,00 | 64.000,00 | 164.000,00 | ||||||
| Presidente Comitato Controllo e Rischi |
1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
60.000,00 | 38.000,00 | 98.000,00 | ||||||
| Membro Comitato per le Nomine e la Remunerazione |
1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
30.000,00 | 22.000,00 | 52.000,00 | ||||||
| Sabrina PUCCI | Totale | 140.000,00 | 108.000,00 | 248.000,00 | |||||||
| Membro CdA | 1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
80.000,00 | 64.000,00 | 144.000,00 | ||||||
| Membro Comitato Controllo e Rischi |
1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
40.000,00 | 38.000,00 | 78.000,00 | ||||||
| Membro Comitato per le Nomine e la Remunerazione |
1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
20.000,00 | 6.000,00 | 26.000,00 | ||||||
| Romolo BARDIN | Totale | 165.000,00 | 106.000,00 | 271.000,00 | |||||||
| Membro CdA | 1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
85.000,00 | 60.000,00 | 145.000,00 | ||||||
| Membro Comitato Operazioni Parti Correlate |
1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
20.000,00 | 6.000,00 | 26.000,00 | ||||||
| Membro Comitato per le Nomine e la Remunerazione |
1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
20.000,00 | 6.000,00 | 26.000,00 | ||||||
| Membro Comitato per gli Investimenti |
1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
30.000,00 | 14.000,00 | 44.000,00 | ||||||
| Membro Comitato Operazioni Strategiche |
1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
10.000,00 | 20.000,00 | 30.000,00 | ||||||
| Diva MORIANI | Totale | 130.000,00 | 88.000,00 | 218.000,00 | |||||||
| Membro CdA | 1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
70.000,00 | 60.000,00 | 130.000,00 | ||||||
| Membro Comitato Operazioni Parti Correlate |
1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
20.000,00 | 6.000,00 | 26.000,00 | ||||||
| Presidente Comitato per le Nomine e la Remunerazione |
1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
40.000,00 | 22.000,00 | 62.000,00 | ||||||
| Paolo DI BENEDETTO | Totale | 145.000,00 | 82.000,00 | 227.000,00 | |||||||
| Membro CdA | 1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
100.000,00 | 64.000,00 | 164.000,00 | ||||||
| Presidente Comitato Operazioni Parti Correlate |
1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
25.000,00 | 6.000,00 | 31.000,00 | ||||||
| Membro Comitato Corporate Governance e Sostenibilità Sociale e ambientale |
1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
20.000,00 | 12.000,00 | 32.000,00 | ||||||
| Roberto PEROTTI | Totale | 170.000,00 | 116.000,00 | 286.000,00 | |||||||
| Membro CdA | 1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
100.000,00 | 64.000,00 | 164.000,00 | ||||||
| Membro Comitato Controllo e Rischi |
1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
40.000,00 | 36.000,00 | 76.000,00 | ||||||
| Membro Comitato per gli Investimenti |
1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
30.000,00 | 16.000.00 | 46.000,00 | ||||||
| Ines MAZZILLI | Totale | 140.000,00 | 106.000,00 | 246.000,00 | |||||||
| Membro CdA | 1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
80.000,00 | 64.000,00 | 144.000,00 | ||||||
| Membro Comitato Controllo e Rischi |
1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
40.000,00 | 36.000,00 | 76.000,00 | ||||||
| Membro Comitato Operazioni Parti Correlate |
1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
20.000,00 | 6.000,00 | 26.000,00 | ||||||
| Antonella MEI-POCHTLER | Totale | 140.000,00 | 82.000,00 | 222.000,00 | |||||||
| Membro CdA | 1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
100.000,00 | 64.000,00 | 164.000,00 | ||||||
| Membro Comtato Governance e Sostenibilità Sociale e ambientale |
1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
20.000,00 | 12.000,00 | 32.000,00 | ||||||
| Membro Comitato Operazioni Parti Correlate |
1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2021 |
20.000,00 | 6.000,00 | 26.000,00 | ||||||

| Compensi (in Euro) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Periodo per | Emolumenti per la carica | Compensi variabili non equity | Ind. fine | ||||||||
| Soggetto Nome e cognome Carica ricoperta |
cui è stata ricoperta la carica |
Scadenza della carica |
Compensi fissi |
Compensi per la partecipazione (1) a Comitati |
Bonus e altri incentivi |
Partecipazione agli utili |
Benefici non monetari |
Altri compensi |
Totale | Fair value dei compensi equity |
carica o cessaz. rapp. lavoro |
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | |||||||||||
| Carolyn DITTMEIER | Totale | 170.000,00 | = | = | = | = | 170.000,00 | = | |||
| Presidente Collegio Sindacale | 1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2022 |
170.000,00 | 170.000.00 | |||||||
| Lorenzo POZZA | Totale | 120.000,00 | 120.000,00 | ||||||||
| Sindaco Effettivo | 1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2022 |
120.000,00 | 120.000,00 | |||||||
| Antonia DI BELLA | Totale | 120.000,00 | - | 120.000,00 | |||||||
| Sindaco Effettivo | 1.1-31.12.2020 | Approvazione Bil 2022 |
120.000,00 | 120.000,00 | |||||||
| Altri Dirigenti con Responsabilità Strategiche (4) | Totale | 8.657.416,72 | 6.696.662,75 | = | 1.033.485,66 | 16.387.565,13 | 6.947.234,64 | (*) | |||
| TOTALE (**) | 13.102.773,85 | 1.278.000.00 | 8.155.980.75 | 1.278.043.43 | 23.814.798,03 | 9.327.584,87 |
La tabella rappresenta la variazione nel biennio 2019-2020 del compenso dei soggetti per i quali la disclosure sulla remunerazione è nominativa, della remunerazione dei dipendenti e della performance della società:
| Gabriele GALATERI di GENOLA Remunerazione1 2019-2020 |
-1,4% |
|---|---|
| Francesco Gaetano CALTAGIRONE Remunerazione1 2019-2020 |
+12.5% |
| Philippe DONNET Remunerazione 2019-2020 |
-28,6% |
| Lorenzo PELLICIOLI Remunerazione1 2019-2020 |
-30,0% |
| Clemente REBECCHINI Remunerazione1 2019-2020 |
-2.8% |
| Alberta FIGARI Remunerazione1 2019-2020 |
+10,8% |
| Sabrina PUCCI Remunerazione1 2019-2020 |
-0.3% |
| Romolo BARDIN Remunerazione1 2019-2020 |
+2.0% |
| Diva MORIANI Remunerazione1 2019-2020 |
-8.1% |
| Paolo DI BENEDETTO Remunerazione1 2019-2020 |
+6.4% |
| Roberto PEROTTI Remunerazione1 2019-2020 |
+7.9% |
| Ines MAZZILLI Remunerazione1 2019-2020 |
+47,5% |
|---|---|
| Antonella MEI-POCHTLER Remunerazione1 2019-2020 |
+58,9% |
| Carolyn DITTMEIER Remunerazione1 2019-2020 |
+13,3% |
| Lorenzo POZZA Remunerazione1 2019-2020 |
+20.0% |
| Antonia DI BELLA Remunerazione1 2019-2020 |
+20.0% |
| Dipendenti Remunerazione 2019-2020 |
+1.7% |
| Performance Generali (Gruppo) Utile Netto di bilancio normalizzato 2019-2020 |
-12,7% |
| Risultato Operativo 2019-2020 | +0.3% |

Tabella 2 – Stock-option assegnate ai componenti dell'organo di Amministrazione, ai Direttori Generali e agli altri Dirigenti con Responsabilità Strategiche
| Opzioni detenute all'inizio dell'esercizio |
Opzioni assegnate nel corso dell'esercizio |
Opzioni esercitate nel corso dell'esercizio |
Opzioni scadute nell'esercizio |
Opzioni dell'esercizio |
Opzioni di detenute competenza alla fine dell'esercizio |
||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| A | B | (1) | (2) | (3) | (4) | (5) | (6) | (7) | (8) | (0) | (10) | (11) | (12) | (13) | (14) | (15) = 2+5-11-14 |
(16) |
| Nome e Cognome |
Carica | Piano | Numero opzioni |
Prezzo QI esercizio |
Periodo possibile esercizio |
Numero opzioni |
Prezzo di esercizio |
Periodo possibile esercizio |
Fair value alla data di assegnazione |
Data di assegnazione |
Prezzo di mercato azioni sottostanti all'assegnazione delle opzioni |
Numero opzioni |
Prezzo di esercizio |
Prezzo di mercato azioni sottostanti alla data di esercizio |
Numero opzioni |
Numero opzioni |
Fair value |
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio | |||||||||||||||||
| (II) Compensi da controllate e collegate | |||||||||||||||||
| (III) Totale |
Tabella 3A - Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari, diversi dalle stock option, a favore dei componenti dell'organo di Amministrazione, dei Direttori Generali e degli altri Dirigenti con Responsabilità Strategiche
| Strumenti finanziari assegnati negli esercizi precedenti non vested nel corso dell'esercizio |
Strumenti finanziari assegnati nel corso dell'esercizio | Strumenti finanziari vested nel corso dell'esercizio e non attribuiti |
Strumenti finanziari vested nel corso dell'esercizio e attribuibili |
Strumenti finanziari di competenza dell'esercizio |
||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (1) | (2) | (3) | (4) | (5) | (6) | (7) | (8) | (9) | (10) | (11) | (12) | |||
| Nome e cognome |
Carica | Piano | Numero e tipologia di strumenti finanziari |
Periodo di vesting |
Numero e tipologia strumenti finanziari |
Fair value alla data di assegnazione |
Periodo di vesting |
Data di assegnazione |
Prezzo di mercato all'assegnazione |
Numero e tipologia di strumenti finanziari |
Numero e tipologia di strumenti finanziari |
Valore alla data di maturazione |
Fair value |
| LTI 2018-2020 | 49.916 | 167.325 | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (delibera assembleare 19.04.2018) (a) |
azioni non attribuibili (b) |
azioni attribuibili |
€ | 2.780.942 € | 719.035 | ||||||||||
| Philippe DONNET | LTI 2019-2021 (delibera assembleare 07.05.2019) (c) |
224.332 azioni potenzialmente attribuibili |
2019-2021 | e | 540.881 | ||||||||||
| Amministratore Delegato/ | LTI 2020-2022 | 192.025 | |||||||||||||
| Group CEO | (delibera assembleare 30.04.2020) (d) |
azioni potenzialmente attribuibili |
2.499.205 | 2020-2022 | 30.04.2020 | € | 13.015 | e | 296.074 | ||||||
| Piano azionario di co- investimento legato al mandato (delibera assembleare 30.04.2020) (e) |
550.000 azioni potenzialmente attribuibili |
7.158.250 | 2019-2022 | 30.04.2020 | 6 | 13.015 | e | 824.360 | |||||||
| LTI 2018-2020 (delibera assembleare |
215.450 azioni non |
625.863 azioni |
്ച് | 10.401.843 | € | 2.910.634 | |||||||||
| 19.04.2018) (a) | attribuibili (b) | attribuibili | |||||||||||||
| LTI 2019-2021 | 899.555 | ||||||||||||||
| Altri Dirigenti con Responsabilità Strategiche |
(delibera assembleare 07.05.2019) (c) |
azioni potenzialmente attribuibili |
2019-2021 | € | 2.119.067 | ||||||||||
| LTI 2020-2022 | 817,449 | ||||||||||||||
| (delibera assembleare 30.04.2020) (d) |
azioni potenzialmente attribuibili |
10.639.099 | 2020-2022 | 30.04.2020 | E | 13.015 | € | 1.917.533 | |||||||
| (III) Totale (*) | 1.123.887 | 1.559.474 | 265.366 | 793.188 | ত | 13.182.785 € | 9.327.585 |

Tabella 3B - Piani di incentivazione monetari a favore dei componenti dell'organo di Amministrazione, dei Direttori Generali e degli altri Dirigenti con Responsabilità Strategiche
| в A |
(1) | (2) | (3) | (4) | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Bonus dell'anno | Bonus di anni precedenti | Altri Bonus | ||||||
| (A) | (B) | (C) | (A) | (B) | (C) | |||
| Nome e Carica cognome |
Piano | Erogabile/ Erogato |
Differito | Periodo di differimento |
Non più erogabili |
Erogabili/Erogati | Ancora Differiti | |
| (I) Compensi nella società che redige il bilancio (€) | ||||||||
| Amministratore Philippe Delegato/ DONNET Group CEO |
ST 2020 (delibera Consiglio di Amministrazione 12.03.2020) |
1,459,318 | ||||||
| STI 2020 (delibera Consiglio di Amministrazione 12.03.2020) |
6,397,305 | 416,227 | 2023 | |||||
| Altri Dirigenti con Responsabilità Strategiche (a) |
STI 2019 (b) (delibera Consiglio di Amministrazione 13.03.2019) |
299,358 | ||||||
| Altri bonus | ||||||||
| (III) Totale (*) | 7,856,623 | 416,227 | 299,358 | 0 |
Tabella 4 - Partecipazioni dei componenti degli organi di Amministrazione e di controllo, dei Direttori Generali e degli altri Dirigenti con Responsabilità Strategiche
| Nome e Cognome | Società partecipata |
Numero azioni possedute alla fine dell'esercizio precedente |
Numero azioni acquistate |
Numero azioni vendute |
Numero azioni possedute alla fine dell'esercizio in corso |
|---|---|---|---|---|---|
| Gabriele GALATERI DI GENOLA | Generali | 26.800 | 7.900 | 34.700 | |
| Presidente del Consiglio di Amministrazione | |||||
| Francesco Gaetano CALTAGIRONE | Generali | 78.500.000 (1) | 7.900.000 (2) | 1.900.000 (2) | 84.500.000 (3) |
| Vice-presidente del Consiglio di Amministrazione | |||||
| Philippe DONNET | Generali | 687 950 | 228.872 (4) | 916.822 | |
| Amm. Delegato e Group CEO | |||||
| Romolo BARDIN | Generali | 3.000 | 3.000 | ||
| Consigliere | |||||
| Altri Dirigenti | Generali | 786_848 | 743.676 (6) | 143.650 | 1.386.874 |
| con Responsabilità Strategiche (5) |

VERIFICHE DELLE FUNZIONI DI COMPLIANCE E RISK MANAGEMENT VERIFICHE EX POST DELLA FUNZIONE DI INTERNAL AUDIT


Il Regolamento IVASS n. 38/2018, dispone che la definizione e l'attuazione delle politiche di remunerazione adottate dall'impresa siano soggette, con cadenza almeno annuale, a una verifica da parte delle Funzioni Fondamentali, secondo l'ambito di rispettiva competenza.
La funzione di Compliance, in particolare, ai sensi dell'art. 58 del citato Regolamento IVASS n. 38/2018, ha il compito di verificare che le predette politiche rispettino le norme in materia di Politica di remunerazione e incentivazione di cui alla Parte II, Capo VII del Regolamento IVASS n. 38/2018, lo Statuto Sociale, eventuali codici etici o altri standard di condotta nonché indicazioni fornite dalle Autorità di Vigilanza italiane ed europee applicabili alla Compagnia, in modo da prevenire e contenere i rischi legali e reputazionali.
La funzione di Risk Management ha invece il compito di contribuire ad assicurare la coerenza delle politiche di remunerazione con la propensione al rischio anche attraverso la definizione degli indicatori di rischio e la verifica del relativo corretto utilizzo.
Con particolare riferimento alla Politica di remunerazione, la funzione di Compliance e la funzione di Risk Management hanno esaminato ex ante, per gli aspetti di rispettiva competenza, il testo che verrà sottoposto, previa revisione del Consiglio di Amministrazione, all'approvazione della prossima Assemblea degli Azionisti.
In particolare, sono stati oggetto di valutazione i seguenti aspetti:

rischi, implementazione di nuovi progetti strategici, sostenibilità e people value mentre gli obiettivi della componente differita in azioni sono strettamente legati alla strategia e alle priorità di business del Gruppo;


In questo contesto, la funzione di Risk Management ha verificato la coerenza dei criteri identificati e dei relativi indicatori utilizzati per la valutazione della performance rispetto alle strategie di gestione dei rischi stabilite dal Consiglio di Amministrazione, con particolare riferimento al Risk Appetite Framework e al Recovery Plan.
Ad esito delle valutazioni:
Ai sensi degli artt. 58 e 93 del Regolamento IVASS n. 38/2018, la funzione di Revisione Interna ha verificato la corretta applicazione delle Politiche in materia di Remunerazione sulla base degli indirizzi definiti dal Consiglio di Amministrazione in ottica di efficienza e salvaguardia del patrimonio dell'impresa e del Gruppo. Tali attività integrano quelle già svolte dalle altre funzioni di controllo (Compliance e Risk Management).
La funzione ha verificato, per i destinatari delle Politiche in materia di Remunerazione, sia la corretta liquidazione e corresponsione nel 2020 delle componenti fisse e variabili attribuite sulla base della Politica 2019, sia la corretta applicazione della Politica 2020. Entrambe le analisi sono successive e conseguenti alle varie deliberazioni assunte sul tema dall'Assemblea degli Azionisti del 30 aprile 2020.
Tali verifiche, basate su analisi dati e test campionari, non hanno fatto emergere eccezioni degne di nota ai fini della presente relazione.

Con riferimento al Piano Long Term Incentive 2018-2020 approvato dall'Assemblea degli Azionisti in data 19 aprile 2018, il Consiglio di Amministrazione di Assicurazioni Generali S.p.A., in data 10 marzo 2021, su proposta del Comitato per le Nomine e la Remunerazione, verificato il raggiungimento delle condizioni di performance previste dal piano, ha assegnato a n. 454 beneficiari complessive n. 5.017.194 azioni Generali, già inclusivo anche del numero di azioni aggiuntive determinato in base all'importo dei dividendi complessivamente distribuiti nel triennio di riferimento (c.d. dividend equivalent).
Con riferimento al Piano Long Term Incentive 2020-2022 approvato dall'Assemblea degli Azionisti in data 30 aprile 2020, il Consiglio di Amministrazione di Assicurazioni Generali S.p.A., in data 24 giugno 2020, su proposta del Comitato per le Nomine la Remunerazione, ha deliberato di dare attuazione a tale piano. Sono quindi stati individuati circa n. 530 beneficiari, cui è stato assegnato, con effetto dal 2020, il diritto a ricevere complessivamente sino a n. 9.500.000 azioni Generali, che potranno essere attribuite al termine di un periodo di vesting triennale, subordinatamente al verificarsi delle condizioni previste dal piano.
Inoltre come previsto dal regolamento del piano e riportato nella relazione dello scorso esercizio, potrà essere corrisposto ai beneficiari un numero di azioni aggiuntive determinato in base all'importo dei dividendi complessivamente distribuiti nel triennio di riferimento (c.d. dividend equivalent).
Per maggiori dettagli sul Piano Long Term Incentive 2018-2020 e sugli altri Piani di Long Term Incentive si rinvia ai documenti informativi disponibili sul sito internet dell'emittente www.generali.com.

| A | B | (1) | (2) | (3) | (4) | (ર) | (6) | (7) | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Nome e cognome o categoria |
Carica | Data della delibera assembleare |
Tipologia degli strumenti finanziari |
Numero strumenti finanziari |
Data di assegnazione |
Eventuale prezzo di acquisto degli strumenti |
Prezzo di mercato all'assegnazione |
Periodo di vesting |
|
| Philippe DONNET | Amm. Del. / Group CEO (*) |
LTI 2018-2020 (delibera assembleare 19.04.2018) (a) |
Azioni ordinarie di Assicurazioni Generali |
167.325 azioni attribuibili |
19.04.2018 | € | 16,545 | 2018-2020 | |
| LTI 2019-2021 (delibera assembleare 07.05.2019) (b) |
Azioni ordinarie di Assicurazioni Generali |
224.332 azioni potenzialmente attribuibili |
07.05.2019 | € | 17,127 | 2019-2021 | |||
| Altri Dirigenti con Responsabilità Strategiche (*) |
LTI 2018-2020 (delibera assembleare 19.04.2018) (a) |
Azioni ordinarie di Assicurazioni Generali |
625.863 azioni attribuibili |
19.04.2018 | € | 16,545 | 2018-2020 | ||
| LTI 2019-2021 (delibera assembleare 07.05.2019) (b) |
Azioni ordinarie di Assicurazioni Generali |
899 555 azioni potenzialmente attribuibili |
07.05.2019 | € | 17.127 | 2019-2021 | |||
| LTI 2018-2020 (delibera assembleare 19.04.2018) (a) |
Azioni ordinarie di Assicurazioni Generali |
4.224.006 azioni attribuibili |
19.04.2018 | € | 16,545 | 2018 - 2020 | |||
| Altri manager (*) | LT 2019-2021 (delibera assembleare 07.05.2019) (b) |
Azioni ordinarie di Assicurazioni Generali |
7.374.629 azioni potenzialmente attribuibili |
07.05.2019 | € | 17,127 | 2018 - 2020 |

| A | B | (1) | (2) | (3) | (4) | (ર) | (6) | (7) |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Nome e cognome o categoria |
Carica | Data della delibera assembleare |
Tipologia degli strumenti finanziari |
Numero strumenti finanziari |
Data di assegnazione |
Eventuale prezzo di acquisto degli strumenti |
Prezzo di mercato all'assegnazione |
Periodo di vesting |
| Philippe DONNET |
Amm. Del. / Group CEO (*) |
LTI 2020-2022 (delibera assembleare 30.04.2020) (a) |
Azioni ordinarie di Assicurazioni Generali |
192.025 azioni potenzialmente attribuibili |
30.04.2020 | € 13.015 |
2020 - 2022 | |
| Piano azionario di co- investimento legato al mandato (delibera assembleare 30.04.2020) (b) (c) |
Azioni ordinarie di Assicurazioni Generali |
550.000 azioni potenzialmente attribuibili |
30.04.2020 | € 16.560 |
ਵ 13,015 |
2019-2022 | ||
| Altri Dirigenti con Responsabilità Strategiche (*) |
LTI 2020-2022 (delibera assembleare 30.04.2020) (a) |
Azioni ordinarie di Assicurazioni Generali |
817 449 azioni potenzialmente attribuibili |
30.04.2020 | € 13,015 |
2020 - 2022 | ||
| Altri manager (*) | LTI 2020-2022 (delibera assembleare 30.04.2020) (a) |
Azioni ordinarie di Assicurazioni Generali |
6.537.268 azioni potenzialmente attribuibili |
30.04.2020 | € 13.015 |
2020 - 2022 |
106
I componenti del Consiglio di Amministrazione della Società.
Il Chief Executive Officer, principale responsabile della gestione della Società e del Gruppo.
Gli amministratori della Società in possesso del requisito di indipendenza previsto dal Codice di Corporate Governance (CG), accertato dal Consiglio.
L'Assemblea degli Azionisti della Compagnia.
Gli Azionisti della Compagnia.
Assicurazioni Generali S.p.A. in qualità di holding.
Cod. civ. / c.c.
Il Codice civile.
Il Codice di autodisciplina delle società quotate, approvato a gennaio 2020 dal Comitato per la Corporate Governance, promosso da Borsa Italiana S.p.A., ABI, ANIA, Assogestioni, Assonime e Confindustria, pubblicato sul sito www.borsaitaliana.it, cui la Società ha aderito con delibera del Consiglio di Amministrazione.
Il Collegio Sindacale della Compagnia.
Il Comitato Controllo e Rischi della Compagnia, istituito nel rispetto delle raccomandazioni del Codice di Autodisciplina (art. 7).
Il Comitato per gli Investimenti e le Operazioni Strategiche della Compagnia.
Il Comitato per gli Investimenti della Compagnia
Il Comitato per la Corporate Governance e la Sostenibilità sociale e ambientale della Compagnia.
Il Comitato per le Nomine e la Remunerazione della Compagnia, istituito nel rispetto delle raccomandazioni del Codice di Autodisciplina (artt. 5 e 6).
Il Comitato per le Operazioni con Parti Correlate della Compagnia.
Il Comitato per le Operazioni Strategiche della Compagnia
Dal 7 maggio 2019 si intendono il CCR, il COPC, il CNR, il CGS, il CI e il COS.

Assicurazioni Generali S.p.A.
Il Consiglio di Amministrazione della Società.
La Commissione Nazionale per le Società e la Borsa.
La/le società controllata/e da Assicurazioni Generali S.p.A., anche indirettamente, ai sensi di quanto previsto dalla normativa di volta in volta applicabile.
Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Compagnia, ai sensi dell'art. 154-bis del TUIF.
Differenza in percentuale tra il tasso di accesso alla remunerazione variabile tra donne e uomini nell'ambito dell'intera organizzazione.
Divario retributivo tra donne e uomini sulla remunerazione mediana a parità di mansione, confrontando donne e uomini a parità di famiglia professionale e livello organizzativo. È calcolato applicando una metodologia comune in tutto il Gruppo, come percentuale della differenza tra la remunerazione delle donne meno quella degli uomini a parità di mansione, diviso la remunerazione degli uomini. Se il risultato è positivo, il divario indica il genere femminile come maggiormente retribuito; vice versa, se il risultato è negativo, il divario indica il genere maschile come maggiormente retribuito.
Le funzioni di Internal Audit, Compliance, Risk Management e Attuariale.
Divario retributivo tra donne e uomini sulla remunerazione mediana nell'ambito dell'intera organizzazione a prescindere dalla mansione. È calcolato applicando una metodologia comune in tutto il Gruppo, come percentuale della differenza tra la remunerazione delle donne meno quella degli uomini, diviso la remunerazione degli uomini. Se il risultato è positivo, il divario indica il genere femminile come maggiormente retribuito; vice versa, se il risultato è negativo, il divario indica il genere maschile come maggiormente retribuito.
L'insieme dei manager della Società e del Gruppo che ricoprono i ruoli con maggior peso organizzativo e impatto sui risultati e sul processo di declinazione della strategia, quali tra gli altri i CEO delle società controllate, i responsabili di branch, le posizioni strategiche all'interno dei Paesi, le linee di business e le posizioni di head office con impatto globale sui risultati di Gruppo.
L'insieme dei manager della Società e del Gruppo, con funzioni di supporto all'Amministratore Delegato/Group CEO, che si riuniscono per discutere scelte fondamentali per il Gruppo, verificare proposte da sottoporre al Consiglio, valutare i principali rischi, gli investimenti e i risultati finanziari e industriali.
La Società e le società di diritto italiano ed estero soggette al controllo della stessa, ai sensi dell'articolo 93 del TUIF.
L'Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni. Autorità che esercita la vigilanza sul mercato assicurativo italiano, per garantirne la stabilità e tutelare il consumatore.
Risultato della valutazione ESG del 2023 fornita da MSCI (Morgan Stanley Capital International) nel settore multi-line insurance & brokerage.

Flussi di cassa netti disponibili a livello della capogruppo in un dato periodo, dopo le spese di holding e i costi per interessi. Le sue principali componenti, considerate in un'ottica di cassa, sono: le rimesse delle controllate; il risultato della riassicurazione centralizzata; gli interessi sul debito finanziario, le spese e le tasse pagate o rimborsate a livello di capogruppo.
L'organismo di vigilanza della Compagnia, previsto dal Decreto Legislativo 231/01.
I direttori generali, i dirigenti con compiti strategici, i titolari e il personale di livello più elevato delle Funzioni Fondamentali e le altre categorie del personale la cui attività può avere un impatto significativo sul profilo di rischio dell'impresa, secondo quanto stabilito nel Regolamento IVASS n.38/2018, art. 2, comma 1, lettera m).
Colui che ricopre la carica di Presidente del Consiglio di Amministrazione della Compagnia.
Il Regolamento IVASS 3 luglio 2018, n° 38 (Regolamento IVASS recante disposizioni in materia di sistema di governo societario).
Rapporto tra fondi propri ammissibili e il relativo requisito patrimoniale di solvibilità di Gruppo, entrambi calcolati in linea con la normativa SII. I fondi propri ammissibili sono al netto del dividendo proposto.
La presente "Relazione sulla Politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti" approvata dal Consiglio di Amministrazione il 10 marzo 2021, predisposta in adempimento a quanto previsto dall'art. 123-ter del T.U.F., nonché dall'art. 41 del Regolamento IVASS n. 38/2018.
Il Return on Risk Capital (RORC) è un indicatore di performance aggiustata al rischio che mette in relazione la profittabilità di un business con il rischio da esso generato.
Il RORC è calcolato come rapporto tra Utile Netto Rettificato e Solvency Capital Requirement (SCR) medio.
Il Risultato Operativo corrisponde all'utile del periodo prima delle imposte, al lordo degli interessi passivi relativi al debito finanziario, di alcuni redditi netti finanziari e dei costi e ricavi non ricorrenti.
Posizionamento medio triennale del punteggio fornito da Standard & Poor's Global Corporate Sustainability Assessment nel settore assicurativo.
Il/i componente/i effettivo/i o supplente/i del Collegio Sindacale della Compagnia.
L'insieme di norme legislative e regolamentari introdotte in seguito all'emanazione della direttiva n° 2009/138/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 novembre 2009, in materia di accesso ed esercizio delle attività di assicurazione e di riassicurazione, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea del 17 dicembre 2009.
Lo statuto sociale della Compagnia.
Il decreto legislativo 24 febbraio 1998, n° 58, "Testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, ai sensi degli articoli 8 e 21 della legge 6 febbraio 1996, n° 52", nella formulazione vigente alla data della Relazione.

Dividendi ed equivalenti transazioni permanenti o di medio-lungo termine (riduzioni di capitale, rimborsi di debito, finanziamenti alla capogruppo non a copertura di riserve vita) misurate per cassa e approvate dall'Head Office di Gruppo e/o dai pertinenti organi societari in accordo con la normativa interna di Gruppo.
Ritorno complessivo dell'investimento per l'azionista calcolato come variazione del prezzo di mercato delle azioni, ivi inclusi le distribuzioni o i dividendi reinvestiti in azioni rispetto a una lista selezionata di peer.
Utile Netto di Gruppo dichiarato in bilancio, rettificato escludendo qualsiasi componente straordinaria non prevedibile (derivante da, a titolo esemplificativo e non esaustivo: amortization/goodwill depreciation, rilevanti cambiamenti di legge/regolatori/normativi, impatti significativi derivanti da modifiche relative al trattamento fiscale, plusvalenze/minusvalenze da M&A) e approvato dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato per le Nomine e la Remunerazione secondo queste linee guida.
[email protected] Responsabile: Massimo Romano
[email protected] Responsabile: Giuseppe Catalano
[email protected] Responsabile: Roberto Alatri
Responsabile: Giovanni Lanati
[email protected] Responsabile: Lucia Silva
[email protected] Responsabile: Giulia Raffo
& GOVERNANCE [email protected] Responsabile: Michele Amendolagine
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