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Geox

Annual Report Mar 31, 2021

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Annual Report

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BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2020

SOMMARIO

Geox S.p.A. Sede in Biadene di Montebelluna (TV) - Via Feltrina Centro 16 Capitale Sociale euro 25.920.733,1 - Int. versato Codice fiscale ed iscrizione al Registro delle Imprese di Treviso n. 03348440268

RELAZIONE SULLA GESTIONE 5
Profilo 6
La ricerca e sviluppo 7
Il sistema distributivo 8
Il sistema produttivo 9
Risorse umane 10
Azionisti 11
Comunicazione finanziaria 11
Geox in Borsa 11
Controllo della società 12
Azioni detenute da amministratori e sindaci 12
Organi sociali 13
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari 14
La struttura del Gruppo 17
Principali rischi ed incertezze cui Geox S.p.A. e il Gruppo sono esposti 18
Implicazioni della pandemia da Covid-19 sul Bilancio al 31 dicembre 2020 21
Andamento economico del Gruppo 22
Risultati economici di sintesi 22
Ricavi 23
Costo del venduto e margine lordo 27
Costi operativi e risultato operativo (EBIT) 27
Svalutazione nette di immobilizzazioni 28
Imposte 28
Effetti IFRS 16 nel Conto economico dell'esercizio 2020 29
La situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo 30
Situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo 30
Effetti IFRS 16 nella situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo 32
Rendiconto finanziario consolidato e investimenti dell'esercizio 33
Effetti IFRS 16 nel rendiconto finanziario consolidato dell'esercizio 34
Azioni proprie e azioni o quote di società controllanti 35
Stock Plan 35
Rapporti con parti correlate 36
Evoluzione prevedibile della gestione 36

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Profilo

Il Gruppo Geox è attivo nella creazione, produzione e distribuzione di calzature ed abbigliamento caratterizzati dall'applicazione di soluzioni innovative e tecnologiche in grado di garantire traspirabilità ed impermeabilità.

Il successo straordinario ottenuto sin dalle fasi iniziali è dovuto alle caratteristiche tecnologiche delle calzature e dell'abbigliamento "Geox" che, grazie ad una tecnologia protetta da ben 55 brevetti e da 11 più recenti domande di brevetto, hanno delle caratteristiche tecniche tali da migliorare il comfort del piede e del corpo in modo immediatamente percepibile per il consumatore.

L'innovazione di Geox, frutto di costanti investimenti in Ricerca e Sviluppo, si basa, per le calzature, sull'ideazione e realizzazione di strutture di suole che, grazie all'inserimento di una membrana permeabile al vapore ma impermeabile all'acqua, sono in grado di garantire traspirabilità alle suole in gomma e impermeabilità a quelle in cuoio. L'innovazione introdotta nell'abbigliamento, invece, consente la fuoriuscita naturale del calore, grazie ad un'intercapedine posta sulle spalle, e garantisce la massima traspirazione del corpo.

Geox è leader in Italia nel proprio segmento e risulta essere uno dei marchi leader a livello mondiale nell' International Branded Casual Footwear Market (Fonte: Shoe Intelligence, 2020).

La ricerca e sviluppo

L'attività di ricerca applicata, svolta da Geox nell'arco del 2020, è stata diretta all'identificazione di soluzioni innovative per il miglioramento del prodotto e del processo produttivo, attraverso lo studio dell'elemento attivo traspirante della suola e del capospalla, lo sviluppo di nuovi prodotti relativi a calzature ed abbigliamento e la certificazione dei materiali impiegati.

Tale sperimentazione ha permesso di ottenere calzature e capi d'abbigliamento che coniugano caratteristiche di elevato comfort e benessere con requisiti superiori di traspirazione, impermeabilità e resistenza.

In particolare, SphericaTM, con suola all-round comfort: la suola è composta da due strati ad incastro di densità e durezza diverse, con tecnologia Zero Shock System caratterizzata da elementi sferici molto morbidi; le sfere posizionate lungo tutta la pianta del piede, agiscono come dei cuscinetti ammortizzanti che rispondono in tutte le fasi del movimento.

L'innovativa tecnologia Ventilated Cushioning System è stata ulteriormente sviluppata anche nella suola ed applicata alle linee XAND2 e XAND2S. Grazie ad un sistema di canalizzazione dell'aria, la ventilazione si integra all'ammortizzazione per assicurare comfort e un benessere totale.

In un'ottica di semplificazione del processo produttivo, è stato sviluppato un nuovo sistema di co-stampaggio della suola con la membrana impermeabile e traspirante Geox, in cui quest'ultima viene inserita direttamente nello stampo della suola, al momento della sua creazione. In questo modo si evita l'utilizzo di un materiale di sigillo addizionale, finora usato per ottenere l'impermeabilizzazione tra membrana e suola, riducendo così il numero di componenti della calzatura. Tale tecnologia permette inoltre di ottenere delle suole più flessibili e delle calzature più confortevoli, oltre a rendere il processo produttivo più sostenibile.

Per alcuni modelli da uomo di FW21 è stato poi sviluppato un nuovo sistema di chiusura della scarpa che permette di regolare la tensione del laccio di una calzatura tramite un cursore e di bloccare, in posizione aderente al collo del piede, la porzione di laccio eccedente tale cursore, che generalmente si trova libera e fluttuante; in tal modo è possibile evitare potenziali pericoli di impigliarsi in oggetti esterni o di inciampo da parte dell'utilizzatore, oltre a migliorare l'estetica della scarpa.

Per la collezione bambino è continuato lo sviluppo del dispositivo elettronico Geox Playkix™, progettato per giocare con le calzature attraverso l'utilizzo di uno smartphone con connessione senza fili. Il dispositivo elettronico, inserito nel tacco, sotto il sottopiede della calzatura, interpreta i movimenti del piede e li comunica allo smartphone; l'applicativo Geox Playkix™ legge questi segnali e permette l'utilizzo del gioco.

Nell'abbigliamento, per la linea impermeabile AMPHIBIOX™ è stato sviluppato il parka da uomo KASPAR, studiato per affrontare al meglio le giornate più fredde e piovose, che abbina l'impermeabilità a Geox Heating Technology, la soluzione riscaldante progettata per lavorare in simbiosi con la tecnologia traspirante di Geox. Il modulo riscaldante opportunamente posizionato sulla zona apicale della giacca, alimentato da un power bank compatibile (non fornito con la giacca), permette quando attivato, di selezionare 4 differenti livelli di temperatura in sequenza. Un sensore controlla l'effettivo grado di temperatura e l'autospegnimento per la massima sicurezza.

Anche nel 2020 sono proseguiti gli studi e i test prestazionali sulla nuova fascia di aerazione colorata senza utilizzo di acqua che comprende anche lo stesso materiale della giacca e l'esclusiva intercapedine tridimensionale funzionalizzata. Tali innovazioni sono integrate nella soluzione costruttiva originaria che sfrutta il principio fisico della convezione, secondo il quale l'aria calda tende a espandersi verso l'alto.

L'innovazione Geox è protetta da 55 brevetti e da 11 più recenti domande di brevetto.

Il sistema distributivo

Geox distribuisce i propri prodotti in oltre 10.000 punti vendita multimarca e tramite una rete di negozi monomarca gestiti direttamente (Directly Operated Stores) o affiliati con contratti di franchising.

Al 31 dicembre 2020 il numero totale dei "Geox Shop" era pari a 867 di cui 457 in franchising e 410 DOS.

Geox Shops

(*) Europa include: Austria, Benelux, Francia, Germania, Gran Bretagna, Penisola Iberica, Scandinavia, Svizzera

Il sistema produttivo

Il sistema produttivo di Geox è organizzato in modo da garantire il perseguimento di 3 obiettivi strategici:

  • mantenimento di elevati standard qualitativi;
  • miglioramento continuo della flessibilità e del "time to market";
  • aumento della produttività e contenimento dei costi.

La produzione avviene presso selezionati partner prevalentemente in Far East e presso lo stabilimento produttivo del gruppo con sede a Vranje, in Serbia, in un'area dove è presente un elevato know-how nella produzione di calzature.

Lo stabilimento produttivo copre ad oggi circa il 8% del fabbisogno standard annuale del Gruppo ed è stato finanziato in larga parte dalla Repubblica di Serbia.

Tutte le fasi del processo produttivo sono sotto lo stretto controllo e coordinamento dell'organizzazione Geox.

La selezione dei produttori terzi viene fatta dal Gruppo con grande attenzione, tenendo conto delle competenze tecniche dell'azienda partner, dei suoi standard qualitativi e delle sue capacità di far fronte, nei tempi richiesti, alle produzioni che le vengono assegnate.

Gli acquisti di prodotto finito vengono consolidati presso i centri di distribuzione del Gruppo in Italia per l'Europa, a Mosca per la Russia, in New Jersey per gli Stati Uniti, in Ontario per il Canada, a Tokyo per il Giappone, a Shanghai per la Cina e ad Hong Kong per l'Asia.

Risorse umane

I dipendenti del Gruppo al 31 dicembre 2020 erano 4.458, in riduzione di 712 unità rispetto alle 5.170 unità del 31 dicembre 2019.

Al 31 dicembre 2020 i dipendenti del Gruppo erano così suddivisi:

Qualifica 31-12-2020 31-12-2019
Dirigenti 48 45
Quadri e impiegati 912 975
Dipendenti negozi 2.192 2.889
Operai 1.306 1.261
Totale 4.458 5.170

Il grafico riporta i dipendenti del Gruppo, al 31 dicembre 2020, suddivisi per area geografica:

Azionisti

Comunicazione finanziaria

Geox mantiene un dialogo costante con i suoi Azionisti, Investitori e Analisti attraverso un'attiva politica di comunicazione svolta dalla funzione Investor Relations che garantisce un contatto informativo continuo del Gruppo con i mercati finanziari con l'obiettivo di mantenere e migliorare la fiducia degli investitori e il loro livello di comprensione dei fenomeni aziendali.

Sul sito istituzionale www.geox.biz alla sezione Investor Relations sono disponibili i dati economicofinanziari, le presentazioni istituzionali e le pubblicazioni periodiche, i comunicati ufficiali e gli aggiornamenti in tempo reale sul titolo.

Geox in Borsa

Geox S.p.A. è quotata alla Borsa Italiana dal 1 dicembre 2004. Nella tabella seguente si riepilogano i principali dati azionari e borsistici degli ultimi 3 anni:

Dati azionari e borsistici 2020 2019 2018
Risultato per azione [euro] (0,50) (0,10) (0,02)
Patrimonio netto per azione [euro] 0,65 1,17 1,31
Dividendo per azione [euro] - - 0,025
Pay out ratio [%] - - n.s.
Dividend yield (al 31.12) - - 2,14
Prezzo fine periodo [euro] 0,79 1,18 1,17
Prezzo massimo telematico [euro] 1,19 1,93 3,01
Prezzo minimo telematico [euro] 0,47 1,15 1,06
Prezzo per azione / Utile per azione (1,57) (12,29) (57,32)
Prezzo per azione / Patrimonio netto per azione 1,22 1,01 0,89
Capitalizzazione borsistica [migliaia di euro] 204.774 305.865 303.273
N. azioni che compongono il capitale sociale 259.207.331 259.207.331 259.207.331

Controllo della società

LIR S.r.l. detiene la partecipazione di controllo nel capitale di Geox S.p.A. con una quota pari al 71,10%. LIR S.r.l., con sede legale in Treviso – Italia, è una holding di partecipazioni interamente posseduta da Mario Moretti Polegato ed Enrico Moretti Polegato (rispettivamente titolari dell'85% e del 15% del capitale sociale).

La composizione azionaria di Geox S.p.A. in base al numero di azioni possedute è la seguente:

Composizione azionaria (*) Numero
Azionisti
Numero
azioni
da n. 1 a n. 5.000
da n. 5.001 a n. 10.000
da n. 10.001 a oltre
Mancate segnalazioni di carico/scarico da singole posizioni precedentemente
rilevate
11.280
922
799
14.883.454
7.068.355
242.772.565
(5.517.043)
Totale 13.001 259.207.331

(*) Come da ultima rilevazione Computershare S.p.A. del 31 dicembre 2020.

Azioni detenute da amministratori e sindaci

Come precedentemente indicato gli amministratori Mario Moretti Polegato ed Enrico Moretti Polegato detengono direttamente l'intero capitale sociale di LIR S.r.l., società controllante di Geox S.p.A..

Come risulta da apposite dichiarazioni ricevute, gli Amministratori, i Sindaci e i dirigenti con responsabilità strategiche non detengono azioni alla data del 31 dicembre 2020.

Organi sociali

Consiglio di Amministrazione

Livio Libralesso (1) Claudia Baggio Lara Livolsi (3) Alessandro Antonio Giusti (2) (3) Francesca Meneghel (2) (4) Consigliere indipendente Ernesto Albanese (2) Consigliere indipendente Alessandra Pavolini (3) Consigliere indipendente

Nome e cognome Carica ed indicazione dell'eventuale indipendenza

Mario Moretti Polegato (1) Presidente e consigliere esecutivo Enrico Moretti Polegato (1) Vice Presidente e consigliere esecutivo Amministratore Delegato e consigliere esecutivo (*) Consigliere Consigliere Indipendente Consigliere

(1) Componente del Comitato Esecutivo (2) Componente del Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità

(3) Componente del Comitato Nomine e Remunerazione

(4) Lead Independent Director

(*) Poteri ed attribuzioni di ordinaria e straordinaria amministrazione, nei limiti previsti dalla legge e dallo Statuto e nel rispetto delle riserve di competenza dell'Assemblea dei soci, del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo, secondo il deliberato del Consiglio di Amministrazione del 16 gennaio 2020.

Collegio Sindacale

Nome e cognome Carica
Sonia Ferrero Presidente
Francesco Gianni Sindaco Effettivo
Fabrizio Colombo Sindaco Effettivo
Fabio Antonio Vittore Caravati Sindaco Supplente
Giulia Massari Sindaco Supplente

Società di Revisione

Deloitte & Touche S.p.A.

Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

Corporate Governance

Il Gruppo Geox aderisce al Codice di Autodisciplina delle società quotate italiane edito nel marzo 2006, che a seguito dell'ultimo aggiornamento del mese di gennaio 2020 ha assunto la denominazione di "Codice di Corporate Governance", integrato e adeguato in relazione alle caratteristiche del Gruppo. In ottemperanza agli obblighi normativi viene annualmente redatta la "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari" ai sensi dell'art. 123-bis del TUF che contiene una descrizione generale del sistema di governo societario adottato dal Gruppo e riporta le informazioni sugli assetti proprietari e sull'adesione al Codice di Autodisciplina, ivi incluse le principali pratiche di governance applicate e le caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi in relazione al processo di informativa finanziaria. Sono, inoltre, riportati i meccanismi di funzionamento dell'Assemblea degli Azionisti, la composizione e il funzionamento degli organi di amministrazione e controllo e dei loro comitati. La suddetta Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari è consultabile alla sezione Governance del sito internet www.geox.biz.

Di seguito vengono sintetizzati gli aspetti rilevanti ai fini della presente Relazione sulla gestione.

Principali caratteristiche dei sistemi di gestione dei rischi e di controllo interno

Il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi aziendale è un processo posto in essere dal Consiglio di Amministrazione, dal management e da altri operatori della struttura aziendale; è costituito dall'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire l'identificazione, la misurazione, la gestione ed il monitoraggio dei principali rischi; contribuisce ad una conduzione del business coerente con gli obiettivi aziendali e concorre ad assicurare la salvaguardia del patrimonio sociale, l'efficienza ed efficacia dei processi aziendali, l'attendibilità, l'accuratezza, l'affidabilità e la tempestività dell'informativa finanziaria, il rispetto di leggi e regolamenti nonché dello statuto sociale e delle procedure interne.

La Società, sin dall'entrata in vigore della Legge n. 262/2005, ha posto in essere delle procedure finalizzate ad aumentare la trasparenza dell'informativa societaria e rendere più efficace il sistema dei controlli interni ed in particolare quelli relativi all'informativa finanziaria di cui essi sono parte.

Coerentemente con la definizione riportata, il sistema di gestione dei rischi esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria in Geox, rientra tra le componenti del più ampio Sistema di Controllo Interno e di Gestione del Rischio di Gruppo. Geox S.p.A., nell'esercizio della sua attività di direzione e coordinamento delle società controllate, stabilisce i principi generali di funzionamento del Sistema di Controllo Interno per l'intero Gruppo. Resta inteso che ogni società controllata recepisce tali principi coerentemente con le normative locali e li declina in strutture organizzative e procedure operative adeguate allo specifico contesto. Geox si è dotata di strumenti di indirizzo e di valutazione del Sistema di Controllo Interno, attribuendo ad attori ben determinati specifiche responsabilità.

L'Amministratore Delegato e il Dirigente Preposto, coerentemente con i principi di funzionamento del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi relativo al processo di informativa finanziaria, identificano annualmente i principali rischi ivi gravanti in modo prudente e scrupoloso (c.d. attività di scoping). Il processo di identificazione dei rischi passa attraverso l'individuazione delle società del Gruppo e dei flussi operativi suscettibili di errori materiali, o di frode, con riferimento alle grandezze economiche che confluiscono in voci del bilancio civilistico di Geox S.p.A. e/o nel bilancio consolidato. Le società e i processi ritenuti significativi con riferimento al processo di informativa finanziaria sono identificati mediante analisi quantitative e qualitative. L'identificazione dei rischi è operata attraverso una loro classificazione basata sulle fonti di rischio principali identificate periodicamente dall'Amministratore Incaricato al Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi. Le attività di controllo, in primis, sono le politiche e le procedure che garantiscono al management la corretta implementazione delle risposte al rischio. Le attività di controllo si attuano in tutta l'organizzazione aziendale, ad ogni livello gerarchico e funzionale. La valutazione dei controlli avviene analizzando il corretto disegno delle attività di controllo stesse e la loro effettiva ed efficace applicazione del corso del tempo. In relazione al processo di informativa finanziaria, le attività di controllo sono valutate in due sessioni semestrali seguite, eventualmente, da altrettante fasi di follow-up qualora siano identificate delle criticità.

Riepilogando, gli attori principali del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi nel processo di informativa finanziaria sono:

  • Il Dirigente Preposto ex Art. 154-bis del TUF, che ha la responsabilità di definire e valutare l'effettiva applicazione di specifiche procedure di controllo a presidio dei rischi nel processo di formazione dei documenti contabili.
  • L'Internal Auditing che, mantenendo obiettività e indipendenza, fornisce consulenza metodologica nell'attività di verifica dell'adeguatezza e dell'effettiva applicazione delle procedure di controllo definite dal Dirigente Preposto. Nella più ampia attività di valutazione del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi aziendali, inoltre, l'Internal Auditing segnala ogni circostanza rilevante di cui venga a conoscenza al Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, oltre che al Dirigente Preposto qualora tali circostanze attenessero al processo di informativa finanziaria.
  • L'Amministratore incaricato di sovrintendere alle funzionalità del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, in quanto principale attore delle iniziative in tema di valutazione e gestione dei rischi aziendali.
  • Il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, che analizza le risultanze delle attività di audit sul Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi e relaziona periodicamente il C.d.A. sulle eventuali azioni da intraprendere.
  • L'Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. 231/01, che interviene nell'ambito delle sue attività di vigilanza sui reati societari previsti dal D. Lgs. 231/01, identificando scenari di rischio e verificando in prima persona il rispetto dei presidi di controllo. L'Organismo di Vigilanza, inoltre, monitora il rispetto e l'applicazione del Codice Etico di Gruppo.

Si segnala che il Consiglio di Amministrazione del 25 febbraio 2021ha deliberato in merito all'adeguamento delle procedure interne ai dettami del nuovo codice di Corporate Governance. Nello specifico, il Consiglio ha approvato le Linee guida sul Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi.

Il Gruppo ha da tempo adottato un proprio modello di organizzazione, gestione e controllo ex D. Lgs. 231/01 che ha costantemente provveduto ad integrare con le nuove fattispecie di reato rilevanti ai fini del D. Lgs. 231/01, da ultimo in data 17 aprile 2018 e che verrà aggiornato ulteriormente nel corso del primo semestre 2021 In particolare, il processo di formazione dell'informativa finanziaria è presidiato attraverso specifiche attività di controllo lungo i processi aziendali che contribuiscono alla formazione dei valori iscritti a bilancio. Tali attività di controllo afferiscono sia alle aree più strettamente legate al business (processi di vendita, acquisto, magazzino, ecc.) sia alle aree di supporto alla gestione delle scritture contabili (processi chiusura di bilancio, di governo dei sistemi informativi, ecc.). Le procedure di controllo suddette sono definite dal Dirigente Preposto e dallo stesso soggetto vengono verificate periodicamente in relazione alla loro effettiva applicazione. L'esito delle valutazioni del Dirigente Preposto è riportato nell'attestazione di cui al comma 5 e al comma 5-bis dell'art. 154-bis del TUF.

Il Gruppo, in ottemperanza al D. Lgs. 254/2016, ha optato per la predisposizione di un apposito documento separato che accoglie le informazioni di carattere non finanziario. Tale documento, depositato nel sito internet della Società, identifica i temi ritenuti materiali ai fini della rendicontazione, considerando sia la prospettiva della propria organizzazione aziendale (tramite workshop ed interviste condotte internamente), sia i risultati emersi da attività di benchmark svolte avendo a riferimento i principali competitor del Gruppo operanti nel settore del fashion, oltre che a studi legati al mondo della sostenibilità. A conferma della continua attenzione di Geox alle tematiche inerenti alla sostenibilità, nel corso del 2019, il Gruppo ha deciso di aderire al Fashion Pact. Questo accordo riunisce una coalizione di aziende globali del settore tessile e della moda (prêt-à-porter, sport, lifestyle e lusso), oltre ai fornitori e ai distributori, tutti impegnati nel comune raggiungimento di obiettivi ambientali chiave suddivisi in tre aree: fermare il riscaldamento globale, ripristinare la biodiversità e proteggere gli oceani.

Si rimanda pertanto a tale documento per tutti gli aspetti inerenti alla rendicontazione delle informazioni previste dal decreto e relative a questioni ambientali, sociali, aspetti legati ai dipendenti, rispetto dei diritti umani, anticorruzione, diversità dei membri dell'organo amministrativo ed altri aspetti legati alla sostenibilità.

Il Consiglio di Amministrazione di Geox S.p.A. ha, altresì, approvato il "Global Compliance Program" documento rivolto alle società estere del Gruppo. Esso si qualifica come strumento di governance volto a rafforzare l'impegno etico e professionale della Società e a prevenire la commissione all'estero di illeciti (quali, ad esempio, i reati contro la pubblica amministrazione, il falso in bilancio, il riciclaggio, i reati commessi in

violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro, i reati ambientali, ecc.) da cui possa derivare responsabilità penale d'impresa e conseguenti rischi reputazionali.

Il Global Compliance Program è stato predisposto alla luce delle principali e più autorevoli fonti normative internazionali in materia (i.e., principali convenzioni internazionali in materia di contrasto alla corruzione, UK Bribery Act 2010, Good Practise Guidance on Internal Controls, Ethics, and Compliance 2010, ecc.) tenuto conto, altresì, dell'attuale assetto organizzativo del Gruppo e delle specifiche legislazioni di riferimento applicabili negli ordinamenti in cui le varie società del Gruppo operano.

Inoltre, in linea con i presidi di controllo precedentemente decritti, Geox S.p.A. ha completato positivamente il processo per l'ottenimento della certificazione ISO 37001 in materia di politiche di contrasto alla corruzione attiva e passiva.

Infine, si segnala che nel rispetto della Legge 179/2017 recante "Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell'ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato" (cd. "Legge sul Whistleblowing"), la Società ha implementato un idoneo sistema di Whistleblowing globale ed integrato a livello di Gruppo, con l'obiettivo di accertare e gestire tempestivamente eventuali comportamenti illeciti e/o violazioni riguardanti condotte sospette e non conformi a quanto stabilito dal Codice Etico della Società.

Il processo interno di Whistleblowing è stato strutturato attraverso un canale dedicato, gestito da un soggetto terzo specializzato, che comprende una piattaforma web ed una helpline multilingue in grado di garantire l'anonimato del segnalante.

La struttura del Gruppo

* Società costituita il 21 Ottobre 2020 ma non interamente operativa

La struttura del Gruppo, controllato dalla holding operativa Geox S.p.A., è suddivisa in tre macro-gruppi di società:

  • Società distributive extra-UE. Hanno il compito di sviluppare e presidiare completamente il business nei mercati di riferimento. Operano in base a contratti di licenza o distribuzione stipulati con la Capogruppo.
  • Società commerciali UE. Hanno avuto inizialmente il compito di prestare servizi commerciali di customer service e di coordinamento della rete di vendita a favore della Capogruppo, che distribuisce direttamente i prodotti a livello wholesale. Successivamente, hanno anche prestato servizi di gestione e sviluppo della rete di negozi monomarca sempre a favore della Capogruppo.
  • Società distributive Europee. Hanno il compito di sviluppare e presidiare il territorio di competenza nell'ottica di fornire un migliore servizio alla clientela andando ad aumentare la presenza diretta del Gruppo tramite forze di vendita localizzate e investimenti in show room di riferimento più vicine al mercato. Le società distributive di Svizzera, Russia e la nuova costituita Geox Distribution UK, inoltre, hanno il compito di soddisfare le esigenze di acquisto di un prodotto commercializzabile immediatamente nel territorio, avendo già adempiuto alle pratiche doganali.

Principali rischi ed incertezze cui Geox S.p.A. e il Gruppo sono esposti

Rischi di business

In termini di rischi di business il Gruppo è esposto:

  • ai rischi legati alla pandemia da Covid-19: la pandemia è un'emergenza mondiale complessa e senza precedenti nel mondo moderno, con implicazioni di rilevanza globale a livello sanitario, sociale, politico, economico e geopolitico. Geox ha creato, fin dall'inizio dell'emergenza, un team globale che ha supportato il Gruppo nella definizione della strategia volta principalmente alla salvaguardia della salute dei dipendenti e dei consumatori, nonché alla protezione del business e della liquidità aziendale;
  • all'impatto derivante dal contesto macroeconomico nonché politico e sociale, in termini di cambiamenti nel potere di acquisto dei consumatori, del loro livello di fiducia e nella loro propensione al consumo. La capacità del Gruppo di sviluppare il proprio business dipende anche dalla situazione economica dei vari Paesi in cui esso opera. Nonostante il Gruppo sia presente in un numero significativo di Paesi, l'eventuale deterioramento delle condizioni economiche, sociali, o politiche in uno o più mercati in cui esso opera potrebbe provocare conseguenze negative sulle vendite e sui risultati economici e finanziari. Anche l'introduzione da parte di enti nazionali o sovranazionali di vincoli allo spostamento di persone tra Paesi differenti -come conseguenza ad esempio di crisi internazionali o della pandemia in corso- può avere un'incidenza sulle vendite soprattutto in relazione a determinate aree geografiche in cui il Gruppo opera;
  • ai mutamenti nella regolamentazione nazionale ed internazionale: il Gruppo, operando in un contesto internazionale, è soggetto, nelle varie giurisdizioni in cui è attivo, a normative e regolamenti, che vengono costantemente monitorati, soprattutto per quanto attiene alla salute e sicurezza dei lavoratori, alla tutela dell'ambiente, alle norme sulla fabbricazione dei prodotti e sulla loro composizione, alla tutela dei consumatori, alla tutela dei diritti di proprietà industriale ed intellettuale, alle norme sulla concorrenza, a quelle fiscali e doganali, in generale, a tutte le disposizioni regolamentari di riferimento;
  • ai cambiamenti dei gusti e delle preferenze dei clienti, nonché degli stili di vita nelle diverse aree geografiche in cui il Gruppo opera;
  • all'immagine, alla percezione e alla riconoscibilità del marchio Geox da parte dei propri consumatori;
  • all'incertezza circa la capacità del management di delineare ed implementare con successo la propria strategia industriale, commerciale e distributiva. La pandemia in corso, insieme alla digitalizzazione, hanno spinto il management a rivedere il proprio modello di business, al fine di renderlo più snello, più efficiente e più rispondente al nuovo contesto operativo. Un modello di business in cui il canale fisico, in una logica di omnicanalità distributiva ed operativa, sappia sia evolvere il proprio ruolo di hub di servizi che rispecchiare condizioni contrattuali di locazione congrue con l'attuale scenario. Ciò ha comportato una definizione di un piano di razionalizzazione della rete che prevede, da un lato, la chiusura dei punti vendita in perdita o di quelli più piccoli e meno profittevoli, dall'altro l'apertura di alcuni negozi più grandi ed in locations strategiche ed il restyling dei negozi a maggiore potenziale. A tutto ciò si affiancherà un processo di ulteriore investimento, trasformazione e crescita digitale del Gruppo che punterà sui servizi di omnicanalità a vantaggio e beneficio dell'incremento delle vendite nella rete.
  • ai rischi connessi alla disponibilità di materie prime e prodotti finiti: le aree produttive di approvvigionamento del Gruppo sono l'Estremo Oriente, il bacino del mediterraneo e lo stabilimento di proprietà in Serbia. Complessivamente gli effetti della pandemia da Covid-19 sono ancora presenti ma il sistema, nel suo complesso, è attualmente operativo anche se in un contesto con una residua instabilità soprattutto sui trasporti. Tensioni politiche e sociali potrebbero inoltre comportare la difficoltà di approvvigionamento con conseguenze negative sui risultati economici del Gruppo. Tali situazioni sono costantemente monitorate dal Gruppo, con un attento bilanciamento tra il necessario alleggerimento degli acquisti, ove possibile, per ridurre il rischio e la dovuta considerazione per l'impatto sociale di una brusca uscita da tali fonti produttive.
  • all'incertezza circa la capacità di trattenere, attrarre e incentivare risorse qualificate;
  • alle politiche concorrenziali messe in atto dai competitor ed al possibile ingresso di nuovi player nel mercato.

Rischi Cyber

Il 2020 è stato caratterizzato da un acuirsi dei casi di attacchi cyber e da un contestuale sovraccarico della struttura ICT derivante dalla necessità di incrementare la flessibilità lavorativa imposta dall'avanzare della pandemia da Covid-19. Il Gruppo Geox monitora con attenzione l'aumento del numero dei casi ed è consapevole del crescente aumento del livello di pericolosità per la business continuity delle operations derivante da attacchi cyber.

Tutto ciò ha condotto il Gruppo a definire un piano di interventi mirati alla prevenzione e difesa da potenziali attacchi da un lato e al rafforzamento delle misure di contrasto e di ripristino della normale operatività dall'altro.

Il Gruppo ha quindi definito una struttura di Governance che prevede:

  • un Comitato di Sicurezza che si riunisce almeno mensilmente con lo scopo di monitorare i rischi cyber emergenti e verificare l'avanzamento delle iniziative di improvement di volta in volta definite;
  • la costituzione della figura del CISO (Chief Information Security Officer);
  • l'attivazione di una serie di misure di monitoraggio delle infrastrutture e della rete quali il SOC (Security Operation Centre) e NOC (Network Operation Center) attive 24 ore su 24;
  • monitoraggio costante degli apparati (server & personal computer) attraverso tools di End Point Detection and Response (EDR);
  • definizione di un servizio di Threat Intelligence per l'attività di monitoraggio della rete internet e del darkweb.

Rischi legati al cambiamento climatico

L'attività del Gruppo è influenzata da variabili esogene quali a titolo esemplificativo e non esaustivo variabili macroeconomiche collegate ai Paesi all'interno dei quali il Gruppo Geox opera (in termini, ad esempio, di produzione o semplicemente di commercializzazione).

In tale contesto, sono attualmente – e lo saranno sempre di più – da includere specifiche variabili collegate e riconducibili a tematiche socio-ambientali – e.g. attenzione verso prodotti rispettosi dell'ambiente.

Il Gruppo Geox, monitora dunque le evoluzioni del contesto esterno di riferimento al fine di identificare l'emergere di potenziali nuovi rischi – e gestire, ove possibile, proattivamente i possibili impatti – collegati direttamente e/o indirettamente al c.d. Climate Change nonché tutti gli aspetti normativi, regolamentari, ecc. a quest'ultimo collegati

Inoltre, il Gruppo pone massima attenzione:

  • al comportamento dei propri stakeholder (e.g. consumatori);
  • alla sempre più crescente sensibilizzazione e attenzione da parte dei consumatori ad aspetti direttamente e/o indirettamente collegati al c.d. Climate Change;
  • alle suddette evoluzioni adeguando e/o implementando costantemente e tempestivamente i fattori di mitigazione.

Il Gruppo Geox, inoltre, ha rinnovato il proprio impegno strategico e la propria responsabilità ad affrontare le evoluzioni e le sfide attuali e prospettiche attraverso la sottoscrizione del Fashion Pact e la partecipazione ai tavoli di lavoro e progettuali ad esso collegati al fine di essere in prima linea nelle attività a tutela di ambiti rilevanti quali ad esempio il cambiamento climatico, la biodiversità, gli oceani.

Rischi finanziari

Il Gruppo Geox monitora costantemente i rischi finanziari cui è esposto in modo da valutare, anticipatamente, eventuali possibili impatti negativi degli stessi ed intraprendere adeguate azioni correttive volte a mitigare o correggere i rischi in questione. Il Gruppo è esposto a una varietà di rischi di natura finanziaria: rischio di credito, rischio di tasso di interesse, rischio cambio e il rischio di liquidità.

Tali rischi vengono gestiti e coordinati a livello della Capogruppo sulla base di politiche di copertura che contemplano anche l'utilizzo di strumenti derivati con il fine di minimizzare gli effetti derivanti dalla fluttuazione dei cambi (specialmente del dollaro americano).

Rischi di credito

Il Gruppo Geox tende a ridurre il più possibile il rischio derivante dall'insolvenza dei propri clienti adottando politiche di credito volte a concentrare le vendite su clienti affidabili e solvibili. In particolare, le procedure di gestione del credito implementate dal Gruppo, che prevedono l'utilizzo di contratti con primarie società di assicurazione crediti, la valutazione delle informazioni disponibili sulla solvibilità dei clienti, l'inserimento di limiti di esposizione per cliente e lo stretto controllo del rispetto dei termini di pagamento, permettono di ridurre la concentrazione del credito e il rischio relativo.

L'esposizione creditoria risulta inoltre suddivisa su un largo numero di controparti e clienti.

Rischio di tasso di interesse

L'indebitamento verso il sistema bancario espone il Gruppo al rischio di variazioni dei tassi di interesse. In particolare i finanziamenti a tasso variabile sono soggetti a un rischio di cambiamento dei flussi di cassa.

In questo contesto, considerate le aspettative di stabilità nella dinamica dei tassi di interesse e la relativamente medio/breve scadenza del debito, la Società non ha ritenuto di porre in essere politiche generalizzate di copertura dal rischio di variazione dei tassi di interesse, ma ha stipulato due operazioni di Interest Rate Swap (IRS) a copertura del solo finanziamento a medio-lungo termine, per complessivi euro 67,5 milioni, anche con lo specifico obiettivo di poter rimuovere, su tutto l'ammontare nozionale, l'iniziale condizione di floor a zero in relazione all'Euribor inclusa nel tasso variabile.

Rischi connessi alla fluttuazione dei tassi di cambio

Lo svolgimento da parte del Gruppo Geox della propria attività, anche in paesi esterni all'area euro, rende rilevante il fattore relativo all'andamento dei cambi. Il Gruppo definisce in via preliminare l'ammontare del rischio di cambio sulla base del budget di periodo e provvede successivamente alla copertura di tale rischio in maniera graduale, durante il processo di acquisizione degli ordini, nella misura in cui gli ordini corrispondono alle previsioni del budget. La copertura viene realizzata mediante appositi contratti a termine e diritti di opzione per l'acquisto e la vendita di valuta. Il Gruppo ritiene che le politiche di gestione e contenimento di tale rischio adottate siano adeguate. Tuttavia, non può escludersi che repentine fluttuazioni nei tassi di cambio possano avere conseguenze sui risultati operativi del Gruppo Geox.

Rischio di liquidità

Il rischio in esame si può manifestare con l'incapacità di reperire, a condizioni economiche sostenibili, le risorse finanziarie necessarie per il supporto delle attività operative nella giusta tempistica. I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità del Gruppo Geox sono costantemente monitorati a livello centrale sotto il controllo della tesoreria di Gruppo al fine di garantire un'efficace ed efficiente gestione delle risorse finanziarie.

Si segnala, in particolare, come l'emergenza derivante dal Covid-19 abbia provocato, e sta tutt'ora provocando, per tutto il settore in cui la Società opera, un rilevante assorbimento una-tantum di cassa, che si va ad aggiungere alla normale stagionalità del business. Gli Amministratori tuttavia, in considerazione delle linee di credito disponibili e non utilizzate, nonché dei nuovi finanziamenti ottenuti dal sistema bancario nel corso del 2020, non ritengono che gli impatti dei suddetti eventi possano essere tali da comportare il rischio che il Gruppo non sia in grado di rispettare gli impegni di pagamento.

Implicazioni della pandemia da Covid-19 sul Bilancio al 31 dicembre 2020

I risultati del 2020 sono stati profondamente segnati dalla pandemia da Covid-19 con una significativa riduzione della mobilità delle persone, un sostanziale azzeramento dei flussi turistici e con frequenti sospensioni, tutt'ora in corso, delle attività commerciali non essenziali.

Nel corso del 2020 quasi un quarto della rete distributiva del Gruppo ha subito interruzioni della propria operatività con picchi di chiusure temporanee nel secondo e nel quarto trimestre. Tutto ciò, oltre a determinare un inevitabile e rilevante calo di fatturato e di margine, ha comportato anche importanti oneri legati all'incremento dei livelli di invenduto, alla chiusura dei negozi, alle difficoltà dei clienti.

In questo contesto Geox ha implementato le azioni necessarie a proteggere la liquidità dell'azienda ed i dipendenti, ha effettuato una incisiva azione di riduzione dei costi ed accelerato la definizione di un modello di business più snello, più efficiente e più rispondente al nuovo contesto di mercato.

La pandemia e la digitalizzazione stanno strutturalmente cambiando le abitudini di acquisto dei consumatori e richiedono pertanto una evoluzione delle strutture distributive ed operative delle imprese al fine di renderle sempre più integrate e sempre più flessibili.

Il canale digitale, in continua e costante crescita, sta diventando sempre più rilevante per tutte le tipologie di clientela e per ispirare i percorsi d'acquisto anche verso il canale fisico che rimane fondamentale per il successo e l'immagine del Brand ma deve necessariamente evolvere ampliando la propria gamma di servizi, in una perfetta integrazione con il canale digitale, e riflettere canoni di locazione più consoni al nuovo contesto operativo.

Su queste premesse il Gruppo ha pertanto recentemente approvato un documento denominato "Scenari di business plan per il periodo 2021-2024" che prevede una importante revisione del perimetro distributivo (con l'uscita, nei prossimi 3 anni, da 110 negozi meno profittevoli e non più strategici), ulteriori investimenti sul digitale (prossima apertura di un sito e-commerce diretto in Russia, rafforzamento partnership in Cina, ingresso nei marketplace di importanti Partner in Europa) e portato avanti azioni di riorganizzazione nei Paesi caratterizzati da un profilo di redditività non soddisfacente.

Queste azioni, che saranno accompagnate da ulteriori iniziative tese ad alleggerire la struttura generale dei costi e renderla più flessibile con l'andamento del business, permetteranno inoltre di liberare quelle risorse necessarie a finanziare gli altri progetti strategici volti a rinvigorire l'immagine del Brand con nuove campagne di marketing e a migliorare il mix di vendite con strumenti evoluti di merchandising.

L'andamento delle vendite negli ultimi mesi, pur nella complessità derivante dalla pandemia, evidenzia dei trend che confortano la validità del percorso strategico intrapreso. Il canale online sta ulteriormente accelerando la propria crescita (+72% da inizio 2021), Cina e Russia, mercati ad alto potenziale non più impattati dalle chiusure temporanee, stanno consolidando i segnali di ripresa evidenziati nell'ultima parte del 2020 con crescite a doppia cifra da inizio 2021.

Resta resiliente anche l'andamento del segmento bambino, sul quale la Società vanta posizioni di leadership in molti Paesi e su cui continua ad investire ed innovare. Proprio per la attuale collezione primaverile sono stati lanciati due progetti, anche con il ritorno a campagne pubblicitarie in TV. Il primo è un prodotto altamente innovativo "Playkix™" rivolto al segmento bambino e combina la tradizionale ricerca di benessere e protezione con la voglia di muoversi e divertirsi grazie alla presenza di un sensore inserito nella suola che trasforma via bluetooth i passi dei piccoli consumatori in avvincenti avventure interattive sullo smartphone. E' stato inoltre lanciato un nuovo progetto anche per il segmento adulto con "Spherica™", una sneaker caratterizzata da una eccezionale performance in termini di confort, leggerezza e benessere grazie allo zero shock system traspirante che, oltra a garantire la tradizionale traspirazione, attutisce la pressione del piede in ogni fase del movimento. I primi dati sulle vendite di entrambi sono molto confortanti.

Proprio questi due nuovi progetti, oltre a testimoniare l'impegno sulla innovazione e sulla ricerca non abbia mai subito interruzioni, segnano l'inizio di una strategia basata sulla centralità del cliente attraverso un'offerta sempre più mirata, focalizzata sui valori del Brand e maggiormente sostenuta da campagne pubblicitarie.

Il management è fiducioso e convinto che proprio l'innovazione di prodotto, il benessere delle persone e la sostenibilità, da sempre valori storici del Brand, uniti al profondo cambiamento degli stili di vita e delle abitudini di acquisto dei consumatori, sempre più rivolti ad uno stile casual con un ottimo rapporto qualità/prezzo, possano permettere una volta superata la pandemia, di tornare ad una crescita ed una redditività sostenibili.

Andamento economico del Gruppo

Risultati economici di sintesi

Nel 2020 i risultati del Gruppo Geox risultano essere pesantemente impattati dalla diffusione della pandemia da Covid-19, di seguito si riportano i risultati di sintesi:

  • ricavi netti pari a euro 534,9 milioni, registrando un decremento del 33,6% rispetto a euro 805,9 milioni del 2019;
  • risultato operativo negativo per euro 124,5 milioni rispetto a euro -15,7 milioni del 2019;
  • risultato netto di euro -128,2 milioni rispetto a euro -24,8 milioni del 2019.

Di seguito viene riportato il conto economico consolidato:

(Migliaia di euro) 2020 % 2019 %
Ricavi netti 534.897 100,0% 805.858 100,0%
Costo del venduto (303.074) (56,7%) (407.030) (50,5%)
Margine lordo 231.823 43,3% 398.828 49,5%
Costi di vendita e distribuzione (41.395) (7,7%) (44.181) (5,5%)
Costi generali ed amministrativi (278.329) (52,0%) (331.581) (41,1%)
Pubblicità e promozioni (23.049) (4,3%) (26.177) (3,2%)
Risultato operativo della gestione ordinaria (110.950) (20,7%) (3.111) (0,4%)
Costi di ristrutturazione (1.134) (0,2%) (3.245) (0,4%)
Svalutazioni nette di immobilizzazioni (12.436) (2,3%) (9.367) (1,2%)
Risultato operativo (124.520) (23,3%) (15.723) (2,0%)
Oneri e proventi finanziari (8.129) (1,5%) (8.607) (1,1%)
Risultato ante imposte (132.649) (24,8%) (24.330) (3,0%)
Imposte 4.444 0,8% (429) (0,1%)
Risultato netto (128.205) (24,0%) (24.759) (3,1%)
EBITDA (13.727) (2,6%) 96.252 11,9%
EBITDA ESCLUSO IFRS 16 (81.737) (15,3%) 25.222 3,1%

L'EBITDA è pari al Risultato operativo più ammortamenti e svalutazioni ed è direttamente desumibile dai prospetti di bilancio integrati dalle relative Note illustrative.

Si sottolinea che EBITDA e EBITDA rettificato non sono definiti dai principi contabili IFRS adottati dall'Unione Europea e pertanto la loro definizione deve essere attentamente valutata e studiata da parte dell'investitore. Tali indicatori sono inclusi all'interno della presente relazione al fine di migliorare il livello di trasparenza per la comunità finanziaria. Il Management ritiene che le misure rettificate siano utili a valutare la performance operativa del Gruppo e a compararla a quella delle società che operano nel medesimo settore e siano finalizzate a fornire una visione supplementare dei risultati che escluda l'effetto di elementi inusuali, non frequenti o non correlati alla normale operatività

Disclaimer

La presente relazione, ed in particolare la Sezione intitolata "Evoluzione prevedibile della gestione e fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo", contiene dichiarazioni previsionali ("forward-looking statements"). Queste dichiarazioni sono basate sulle attuali aspettative e proiezioni del Gruppo relativamente ad eventi futuri e, per loro natura, sono soggette ad una componente intrinseca di rischiosità ed incertezza. Sono dichiarazioni che si riferiscono ad eventi e dipendono da circostanze che possono, o non possono, accadere o verificarsi in futuro e, come tali, non si deve fare un indebito affidamento su di esse. I risultati effettivi potrebbero differire significativamente da quelli contenuti in dette dichiarazioni a causa di una molteplicità di fattori, incluse la volatilità e il deterioramento dei mercati del capitale e finanziari, variazioni nei prezzi di materie prime, cambi nelle condizioni macroeconomiche e nella crescita economica ed altre variazioni delle condizioni di business, mutamenti della normativa e del contesto istituzionale (sia in Italia che all'estero), e molti altri fattori, la maggioranza dei quali è al di fuori del controllo del Gruppo.

Ricavi

I ricavi consolidati del 2020 si sono attestati a euro 534,9 milioni, in riduzione del 33,6% rispetto all'esercizio precedente (-33,0% a cambi costanti) impattati dalla diffusione della pandemia da Covid-19 e dalla razionalizzazione distributiva effettuata in corso d'anno.

L'andamento nel quarto trimestre (-35,3% e -33,5% a cambi costanti) è dovuto principalmente a 3 fattori: le nuove chiusure temporanee decise dai Governi nei vari paesi, il completamento del piano 2020 di razionalizzazione dei negozi e la richiesta del mercato di ritardare le spedizioni di Primavera-Estate 2021.

Ricavi per Canale distributivo

(Migliaia di euro) 2020 % 2019 % Var. %
Multimarca 258.330 48,3% 360.448 44,7% (28,3%)
Franchising 43.106 8,1% 84.302 10,5% (48,9%)
DOS* 233.461 43,6% 361.108 44,8% (35,3%)
Totale Geox Shop 276.567 51,7% 445.410 55,3% (37,9%)
Totale ricavi 534.897 100,0% 805.858 100,0% (33,6%)

* Directly Operated Store, negozi a gestione diretta

I ricavi dei negozi multimarca, pari al 48,3% dei ricavi del Gruppo (44,7% nel 2019), si attestano a euro 258,3 milioni (-28,3% a cambi correnti, -27,4% a cambi costanti) rispetto ai 360,4 milioni del 2019. Il trend è dovuto alla chiusura temporanea dei punti vendita multimarca, nel secondo e nel quarto trimestre, che ha portato i nostri clienti a: richiedere cancellazioni di parte degli ordini di Primavera/Estate; ridurre i riassortimenti in stagione; prolungare il periodo di sell-out della collezione primaverile andando quindi a rivedere, in stretta cooperazione con Geox, gli ordinativi iniziali della stagione invernale; posticipare gli anticipi delle consegne della collezione SS21. Inoltre il Gruppo ha registrato minori vendite di stock di stagioni precedenti.

In miglioramento l'andamento nel quarto trimestre (-17,5% a cambi correnti, -12,2% a cambi costanti) con ricavi pari a euro 36,9 milioni (euro 44,7 milioni nel quarto trimestre 2019). Tale performance è sostanzialmente in linea con la riduzione degli acquisti per la collezione FW20 (-21%) a seguito della revisione degli ordini effettuata in stretta cooperazione con i clienti in modo da ridurre al massimo il rischio di cancellazioni. A ciò si è sommato un buon andamento dei riassortimenti in stagione della collezione FW20 a cui si è contrapposto un effetto timing negativo sulle consegne della collezione SS21.

I ricavi del canale franchising, pari all' 8,1% dei ricavi del Gruppo, si attestano ad euro 43,1 milioni, riportando una diminuzione del 48,9% (-48,3% a cambi costanti) rispetto agli 84,3 milioni del 2019. L'andamento del periodo è stato impattato dalle chiusure temporanee e dalla riduzione di perimetro (circa euro 14 milioni o il 17%) che è passato dai 386 negozi di Dicembre 2019 ai 322 di Dicembre 2020.

Nel quarto trimestre il canale ha riportato ricavi pari a euro 9,6 milioni (euro 16,7 milioni nel quarto trimestre 2019) con un calo del 42,8% (-42,2% a cambi costanti) impattato ancora sia dalla riduzione del perimetro (- 17%) che da un effetto timing negativo sulle spedizioni della SS21.

I ricavi dei negozi a gestione diretta (DOS) che rappresentano il 43,6% dei ricavi del Gruppo si attestano a euro 233,5 milioni rispetto ai 361,1 milioni del 2019 (-35,3% a cambi correnti, -34,9% a cambi costanti). Le vendite comparabili (LFL) a fine anno si attestano a -33,8% e riflettono l'elevata percentuale di negozi rimasta temporaneamente chiusa nell'anno (oltre il 20% in media) e la riduzione del traffico indotta dalle restrizioni alla mobilità delle persone. Si deve anche tenere in considerazione la razionalizzazione di perimetro (circa il 10%), già precedentemente evidenziata, con la riduzione netta di 44 DOS principalmente nella seconda metà dell'anno.

Le performance, dalla riapertura dei negozi da inizio maggio, sono state in progressivo recupero e ad agosto sono tornate nuovamente positive contestualmente alla stagione dei saldi estivi in Italia e Francia. Successivamente dall'inizio del quarto trimestre la nuova crescita dei contagi ha determinato nuove chiusure temporanee nei principali Paesi europei ed in Canada.

Il business online diretto del Gruppo ha evidenziato una crescita rilevante nell'anno, +41% rispetto al 2019 (+21% nel primo trimestre, +59% nel secondo trimestre, +37% nel terzo trimestre e +44% nel quarto trimestre) e continua a rimanere fortemente positivo anche nelle prime settimane del 2021 (+72% da inizio anno).

Nel quarto trimestre i ricavi dei negozi a gestione diretta (DOS) sono stati pari a euro 58,7 milioni in calo del 41,9% (-41,1% a cambi costanti) rispetto ai 101,0 milioni del quarto trimestre 2019. Il trend del trimestre riflette l'andamento delle vendite comparabili nel periodo (-37,9%) oltre alla già citata riduzione di perimetro.

Ricavi per Area geografica

(Migliaia di euro) 2020 2019 % Var. %
Italia 124.923 23,4% 228.453 28,3% (45,3%)
Europa (*) 250.293 46,8% 344.258 42,7% (27,3%)
Nord America 24.772 4,6% 46.189 5,7% (46,4%)
Altri Paesi 134.909 25,2% 186.958 23,2% (27,8%)
Totale ricavi 534.897 100,0% 805.858 100,0% (33,6%)

(*) Europa include: Austria, Benelux, Francia, Germania, Gran Bretagna, Penisola Iberica, Scandinavia, Svizzera.

I ricavi realizzati in Italia, che rappresenta il 23,4% dei ricavi del Gruppo (28,3% nel 2019), si attestano a euro 124,9 milioni, rispetto a euro 228,5 milioni nel 2019. La performance in Italia ha subito maggiormente gli impatti da Covid-19 rispetto agli altri Paesi Europei essendo stato il primo Paese nell'area ad essere coinvolto dalla diffusione dell'epidemia ed essendo il Paese con la maggior rilevanza per il Gruppo anche in termini di punti vendita fisici. Sulla performance annuale ha anche pesato la razionalizzazione distributiva effettuata nell'anno (46 chiusure nette, pari al 17% del perimetro).

In tale contesto tutti i canali hanno subito gli effetti derivanti dall'emergenza pandemica. I negozi a gestione diretta, che avevano riportato dati positivi ad inizio anno, hanno poi subito gli effetti delle chiusure temporanee, chiudendo il periodo con un calo delle vendite sostanzialmente in linea con il dato di Gruppo. Per quanto riguarda invece la performance del canale multimarca e di quello in franchising, le riduzioni sono state principalmente riconducibili ai fattori già precedentemente evidenziati. Il canale franchising ha in particolare risentito anche della riduzione di perimetro avvenuta nel periodo (37 chiusure nette, pari al 30% del perimetro).

La performance del canale online diretto è stata particolarmente brillante registrando un +79% a fine dicembre.

Nel quarto trimestre i ricavi in Italia sono stati pari a euro 22,7 milioni in calo del 48,9% rispetto ai 44,4 milioni del quarto trimestre 2019. Il trend del trimestre risente, oltre al citato difficile contesto, anche della razionalizzazione del perimetro distributivo. L'andamento delle vendite comparabili si è attestato a -48%, con il canale online diretto in crescita del +81%.

I ricavi generati in Europa, pari al 46,8% dei ricavi del Gruppo (42,7% nel 2019), ammontano a euro 250,3 milioni, rispetto a euro 344,3 milioni del 2019, registrando un decremento del 27,3% principalmente dovuto, come in Italia, agli effetti derivanti dalla diffusione dell'epidemia che ha determinato la chiusura temporanea dei negozi principalmente nel secondo e quarto trimestre. Sulla performance annuale ha anche pesato la razionalizzazione distributiva effettuata nell'anno (24 chiusure nette, pari al 9% del perimetro).

Dopo una partenza positiva (circa +5%), le vendite comparabili dei negozi a gestione diretta hanno chiuso l'anno in calo del 31% circa.

Anche per il mercato europeo, si segnala l'ottimo trend registrato dal canale online diretto, +39%. Per quanto riguarda infine il canale multimarca e quello in franchising le performance sono state negative ma leggermente migliori di quelle del mercato italiano in quanto impattate meno negativamente dal timing delle spedizioni.

Nel quarto trimestre i ricavi in Europa sono stati pari a euro 44,4 milioni in calo del 34,6% (-34,5% a cambi costanti) rispetto ai 67,8 milioni del quarto trimestre 2019. L'andamento delle vendite comparabili nel periodo è stato pari al -38% con il canale online diretto in aumento del +44%.

Il Nord America registra un fatturato pari a euro 24,8 milioni (4,6% del fatturato), riportando un decremento del 46,4% (-45,0% a cambi costanti). In USA ed in Canada il periodo di chiusura nella prima parte dell'anno è stato più lungo iniziando a metà marzo e finendo a metà Giugno. A causa della nuova ondata di contagi, a partire da fine Novembre sono di nuovo temporaneamente chiusi 17 negozi (74% rete) in Canada.

Nel 2020 le vendite comparabili del canale diretto sono risultate in calo del 45% circa. Nel corso del 2020 ci sono state 13 chiusure nette di negozi (35% del perimetro).

Il canale online riporta una crescita del +28%. Il canale multimarca è risultato in calo del 28%.

Nel quarto trimestre i ricavi in Nord America sono stati pari a euro 6,5 milioni in calo del 46,3% (-42,8% a cambi costanti) rispetto ai 12,0 milioni del quarto trimestre 2019. L'andamento delle vendite comparabili nel periodo è stato pari al -43% con il canale online diretto in aumento del +35%.

Gli Altri Paesi riportano un fatturato di 134,9 milioni (25,2% del fatturato vs 23,2% nel 2019) in decrescita del 27,8% rispetto al 2019 (-24,9% a cambi costanti) con un trend particolarmente diverso tra area Asia Pacifico ed Europa dell'Est.

In Cina, Hong Kong e Macao la riduzione di fatturato (-40,2% a cambi correnti, -39,3% a cambi costanti) è stata maggiormente accentuata nella prima parte dell'anno a seguito delle limitazioni alla mobilità e delle chiusure dei negozi da fine gennaio/inizio febbraio. Le riaperture dei negozi sono avvenute da inizio marzo; a partire da inizio aprile fino a metà maggio sono invece rimasti temporaneamente chiusi i negozi in Giappone sempre a seguito delle misure di contenimento imposte dal governo per limitare la diffusione pandemica. Complessivamente le vendite comparabili dei negozi a gestione diretta alla fine dell'anno registrano una diminuzione attorno al -28% con un progressivo miglioramento nella seconda parte dell'anno. Si stanno vedendo in particolare dei segnali di recupero in Cina, le cui vendite comparabili nei negozi diretti sono passate dal -50% del primo trimestre dell'anno al +4% nel quarto trimestre. Il canale online diretto dell'intera area a fine anno si è attestato a +17%.

Nel quarto trimestre i ricavi nell'Area APAC sono stati pari a euro 9,2 milioni in calo del 25,9% rispetto al quarto trimestre 2019. Il trend del trimestre ha in particolare risentito della riduzione della raccolta ordini iniziale sul canale wholesale. L'andamento delle vendite comparabili nel periodo è stato pari al -7,6% (+4% per la sola Cina) con il canale online diretto in aumento del +21%.

Per quanto riguarda invece l'Europa dell'Est i ricavi dell'area sono risultati pari a 101,3 milioni (18,9% del fatturato vs 16,2% nel 2019) in calo del 22,5%. Tutti i negozi a gestione diretta hanno temporaneamente sospeso l'attività nell'ultima parte di Marzo per poi riaprire gradualmente nel mese di Giugno. Nuove misure di lockdown sono state introdotte in alcuni Paesi a partire dal mese di Novembre. Le vendite comparabili dei negozi a gestione diretta si sono attestate a circa -17%. Molto bene il canale online (+79% rispetto a Dicembre 2019).

Nel quarto trimestre i ricavi nell'Europa dell'Est sono stati pari a euro 22,4 milioni in calo del 13,1% rispetto ai 25,8 milioni del quarto trimestre 2019. L'andamento delle vendite comparabili nel periodo è stato pari al -3% con il canale online diretto in aumento del +41%. Positiva la performance registrata in Russia (+5%) grazie soprattutto al buon andamento delle vendite comparabili dei negozi a gestione diretta (+13%).

Ricavi per Categoria Merceologica

Le calzature hanno rappresentato l'89,2% dei ricavi consolidati, attestandosi a euro 477,4 milioni, con un decremento del 33,8% (-33,2% a cambi costanti) rispetto al 2019. L'abbigliamento è stato pari al 10,8% dei ricavi consolidati attestandosi a euro 57,5 milioni (-32,4% a cambi correnti e -31,1% a cambi costanti).

(Migliaia di euro) 2020 % 2019 % Var. %
Calzature 477.379 89,2% 720.804 89,4% (33,8%)
Abbigliamento 57.518 10,8% 85.054 10,6% (32,4%)
Totale ricavi 534.897 100,0% 805.858 100,0% (33,6%)

Rete Distributiva Monomarca – Geox shops

Al 31 dicembre 2020 il numero totale dei "Geox Shops" era pari a 867 di cui 410 DOS. Nel corso del 2020 sono stati aperti 32 nuovi Geox Shops e ne sono stati chiusi 139, in linea con la programmata ottimizzazione dei negozi nei mercati più maturi e una espansione nei paesi dove la presenza del Gruppo è ancora limitata ma in positiva evoluzione.

31-12-2020 31-12-2019 2020
Geox
Shops
di cui
DOS
Geox
Shops
di cui
DOS
Aperture
Nette
Aperture Chiusure
Italia 226 139 272 148 (46) 2 (48)
Europa (*) 246 142 270 159 (24) 4 (28)
Nord America 24 24 37 37 (13) - (13)
Altri Paesi (**) 371 105 395 110 (24) 26 (50)
Totale 867 410 974 454 (107) 32 (139)

(*) Europa include: Austria, Benelux, Francia, Germania, Gran Bretagna, Penisola Iberica, Scandinavia, Svizzera.

(**) Include i negozi esistenti in paesi con contratto di licenza (pari a 135 negozi al 31 dicembre 2020 e a 134 negozi al 31 dicembre 2019). I ricavi del canale franchising non comprendono i negozi in tali paesi.

Andamento economico del Gruppo: le altre voci di conto economico

I risultati dell'anno oltre a risentire della diminuzione di fatturato dovuto alle dinamiche precedentemente descritte, sono stati impattati sia da oneri straordinari legati al Covid per circa 44 milioni di euro (svalutazione straordinaria magazzino, impairment, accantonamenti su crediti) oltre che da circa 28 milioni di euro relativi ai costi monetari dei negozi nei giorni di chiusura. A fronte di ciò il Gruppo ha portato avanti una decisa azione di efficientamento su tutte le principali voci di costo con risparmi totali per quasi 60 milioni di euro. Si evidenziano di seguito le dinamiche a livello di singola linea di conto economico.

Costo del venduto e margine lordo

Il costo del venduto è stato pari al 56,7% dei ricavi rispetto al 50,5% del 2019, determinando un margine lordo del 43,3% (49,5% nel 2019).

Il peggioramento del margine risente in particolare di una svalutazione straordinaria, pari ad euro 18,4 milioni, effettuata sul magazzino e principalmente legate alle nuove collezioni 2020 a seguito dell'eccesso di stock determinatosi con la chiusura dei negozi durante il lockdown. Al netto di questa svalutazione, il margine si sarebbe attestato al 46,8% con un calo di circa 370 punti base rispetto al 2019. Tale riduzione è principalmente riconducibile a tre fattori: (i) un minor peso dell'incidenza dei ricavi derivanti dal canale DOS a seguito del prolungato periodo di inattività post Covid-19; (ii) la chiusura dei negozi durante il periodo a prezzo pieno che ha determinato una maggior peso nell'anno delle vendite in saldo e quindi uno sconto medio più alto nonostante una politica promozionale in riduzione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente; (iii) alcune inefficienze emerse nell'impianto di proprietà in Serbia a seguito della sospensione delle attività intercorse nel secondo trimestre per il Covid-19 e, successivamente, all'elevato assenteismo legato alla pandemia.

Costi operativi e risultato operativo (EBIT)

Il totale dei costi operativi (costi generali ed amministrativi, costi di vendita e distribuzione e pubblicità) nell'anno si attesta a 342,8 milioni di euro rispetto ai 401,9 milioni del 2019, con un risparmio di circa 59 milioni di euro (-14,7%).

In particolare:

  • I costi di vendita e distribuzione si attestano a 41,4 milioni di euro e risultano in diminuzione rispetto allo scorso anno (44,2 milioni nel 2019). Tale risultato è stato conseguito grazie ai risparmi (9,3 milioni) derivanti dai minori volumi di attività nel periodo che hanno permesso di compensare alcuni accantonamenti non ordinari, pari a 6,6 milioni di euro, legati alle esposizioni creditizie verso alcune controparti trovatesi in difficoltà a seguito dell'interruzione di attività post Covid-19.

  • I costi generali e amministrativi si attestano ad euro 278,3 milioni, rispetto a euro 331,6 milioni del 2019 con una riduzione (-16,1%) di circa 53 milioni di euro. Il calo rispetto allo scorso anno deriva principalmente da questi fattori:

(i) minori costi dei negozi a gestione diretta (DOS) per euro 37,5 milioni, imputabili principalmente alla riduzione del costo del personale (complessivi euro 23,2 milioni) per l'utilizzo degli ammortizzatori sociali (circa 10 milioni), per le azioni intraprese dal management sull'efficientamento di tali costi nonché alla riduzione del perimetro dei negozi (euro 13,2 milioni), e al risparmio su costi di locazione dei negozi, inclusi i contributi statali, per 12,9 milioni;

(ii) minori costi di struttura per euro 14,0 milioni, di cui 7 milioni derivanti dal ricorso agli ammortizzatori sociali per il personale di struttura e 7 milioni da azioni di efficientamento intraprese dal Gruppo.

  • I costi di pubblicità e promozione si attestano ad euro 23,0 milioni, in riduzione rispetto a euro 26,2 milioni dell'anno precedente. La diminuzione è sostanzialmente legata alle minori iniziative di marketing intraprese nel periodo a seguito del lockdown.

Il risultato operativo della gestione ordinaria, (EBIT adjusted) si attesta ad euro -111,0 milioni contro euro -3,1 milioni del 2019 e risente principalmente degli effetti legati alla riduzione del fatturato.

Svalutazione nette di immobilizzazioni

Come descritto precedentemente, l'esercizio 2020 è stato pesantemente impattato dalla diffusione globale del Covid-19 che, per intensità e imprevedibilità, costituisce un fattore esterno di potenziale presunzione di perdita di valore (indicatore di impairment). Il risultato del test di impairment ha comportato una svalutazione netta pari ad Euro 12,4 milioni, riferibili a 95 punti vendita, oggetto di svalutazione integrale o parziale.

Il risultato operativo, comprensivo degli impatti oneri di ristrutturazione e degli effetti delle svalutazioni, si attesta ad euro -124,5 milioni contro euro -15,7 milioni del 2019.

La tabella che segue riporta la suddivisione dell'EBIT per settori di attività:

2020 % 2019 %
Calzature Ricavi 477.379 720.804
Risultato operativo (107.332) (22,5%) (11.101) (1,5%)
Abbigliamento Ricavi 57.518 85.054
Risultato operativo (17.188) (29,9%) (4.622) (5,4%)
Totale Ricavi 534.897 805.858
Risultato operativo (124.520) (23,3%) (15.723) (2,0%)

Imposte

Le imposte sul reddito dell'esercizio 2020 risultano essere positive per euro 4.444 mila, rispetto ad euro -429 mila del 2019.

Si segnala come il valore delle imposte risenta di un prudente mancato stanziamento di imposte differite attive per euro 25,1 milioni, afferenti a perdite fiscali generate nel corso del 2020 per le quali alla data della presente relazione, non vi è la ragionevole certezza che i redditi imponibili fiscali, nei prossimi tre o quattro esercizi, ne permettano il recupero in aggiunta a quello delle imposte differite attive già presenti in bilancio.

Tale valutazione fatta dal management sulla probabilità di recupero delle imposte differite attraverso redditi imponibili fiscali futuri si basa sullo sviluppo di diversi scenari alternativi con attribuzione di differenti gradi di probabilità circa il loro accadimento. Questi scenari si sono resi necessari avendo riguardo alla estrema volatilità delle previsioni in questo momento. Alla luce di ciò si preferisce attendere di aver maggiore visibilità su quando l'emergenza sanitaria possa rientrare.

Effetti IFRS 16 nel Conto economico dell'esercizio 2020

Ai fini di dare una rappresentazione più chiara dell'andamento del Gruppo e di migliorare il livello di trasparenza per la comunità finanziaria, si presenta di seguito il prospetto di riconciliazione tra i valori economici del semestre e quelli che escludono gli effetti contabili derivanti dall'applicazione del principio IFRS 16:

(Migliaia di euro) 2020 Impatto
IFRS 16
2020 -
escluso
impatto
IFRS 16
% 2019 -
escluso
impatto
IFRS 16
%
Ricavi netti 534.897 - 534.897 100,0% 805.858 100,00%
Costo del venduto (303.074) - (303.074) (56,7%) (407.030) (50,5%)
Margine lordo 231.823 - 231.823 43,3% 398.828 49,5%
Costi di vendita e distribuzione (41.395) (1.365) (42.760) (8,0%) (45.580) (5,7%)
Costi generali ed amministrativi (278.329) (284) (278.613) (52,1%) (332.222) (41,2%)
Pubblicità e promozioni (23.049) (227) (23.276) (4,4%) (26.403) (3,3%)
Risultato operativo della gestione
ordinaria
(110.950) (1.876) (112.826) (21,1%) (5.377) (0,7%)
Costi di ristrutturazione (1.134) - (1.134) (0,2%) (3.245) (0,4%)
Svalutazioni nette di immobilizzazioni (12.436) 9.239 (3.197) (0,6%) (9.367) (1,2%)
Risultato operativo (124.520) 7.363 (117.157) (21,9%) (17.989) (2,2%)
Oneri e proventi finanziari (8.129) 4.445 (3.684) (0,7%) (3.516) (0,4%)
Risultato ante imposte (132.649) 11.808 (120.841) (22,6%) (21.505) (2,7%)
Imposte 4.444 4.444 0,8% (1.019) (0,1%)
Tax rate n.a. n.a. n.a. n.a.
Risultato netto (128.205) 11.808 (116.397) (21,8%) (22.524) (2,8%)
EBITDA adjusted (13.727) (68.010) (81.737) (15,3%) 25.222 3,1%

La voce 'Impatto IFRS 16' include i seguenti effetti:

  • eliminazione degli ammortamenti relativi alle Attività per diritto d'uso per Euro 66.134 mila;
  • maggiori costi per affitti e locazioni per Euro 68.010 mila;
  • minori svalutazioni di immobilizzazioni, per la quota relativa alle Attività per diritto d'uso, per Euro 9.239 mila;
  • minori oneri finanziari relativi alle passività finanziarie per leasing per Euro 4.445 mila.

Si sottolinea che i prospetti economici sopra esposti, che escludono gli impatti derivanti dall'applicazione del principio IFRS 16, non sono da considerarsi sostitutivi a quelli definiti dai principi contabili IFRS adottati dall'Unione Europea e pertanto la loro presentazione deve essere attentamente valutata da parte del lettore della presente Relazione Finanziaria.

La situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo

Situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo

La tabella che segue riassume i dati patrimoniali consolidati riclassificati:

(Migliaia di euro) 31-12-2020 31-12-2019
Immobilizzazioni immateriali 35.834 44.131
Immobilizzazioni materiali 50.413 61.231
Attività per diritto d'uso 241.808 298.685
Altre attività non correnti - nette 47.686 40.774
Attività non correnti 375.741 444.821
Capitale circolante netto operativo 177.528 182.721
Altre attività (passività) correnti, nette (8.462) (21.899)
Capitale investito 544.807 605.643
Patrimonio netto 167.208 302.698
Fondi TFR, fondi rischi e oneri 9.849 8.114
Posizione finanziaria netta 367.750 294.831
Capitale investito 544.807 605.643

La tabella che segue mostra la composizione e l'evoluzione del capitale circolante netto operativo e delle altre attività (passività) correnti:

(Migliaia di euro) 31-12-2020 31-12-2019
Rimanenze 267.964 284.589
Crediti verso clienti 87.718 122.178
Debiti commerciali (178.154) (224.046)
Capitale circolante netto operativo 177.528 182.721
% sul totale ricavi degli ultimi dodici mesi 33,2% 22,7%
Debiti tributari (13.057) (10.502)
Altre attività correnti non finanziarie 35.093 23.458
Altre passività correnti non finanziarie (30.498) (34.855)
Altre attività (passività) correnti, nette (8.462) (21.899)

Il rapporto del capitale circolante netto operativo sui ricavi si è attestato al 33,2% rispetto al 22,7% del 2019. Tale variazione è dovuta principalmente alla riduzione di fatturato, visto che il capitale circolante si attesta a 177,5 milioni, in riduzione rispetto ai 182,7 milioni del 2019.

La tabella che segue mostra la composizione della posizione finanziaria netta:

(Migliaia di euro) 31-12-2020 31-12-2019
Cassa e valori equivalenti 83.130 48.449
Attività finanziarie correnti - esclusi contratti derivati 2.971 1.282
Debiti verso banche e altri finanziatori (61.969) (33.747)
Passività finanziarie correnti - esclusi contratti derivati (116) (82)
Posizione finanziaria netta corrente 24.016 15.902
Attività finanziarie non correnti 24 24
Debiti finanziari non correnti (113.832) (10.562)
Posizione finanziaria netta non corrente (113.808) (10.538)
Posizione finanziaria netta - ante fair value contratti derivati e IFRS 16 (89.792) 5.364
Debiti netti per leasing finanziari (267.907) (301.384)
Posizione finanziaria netta - ante fair value contratti derivati (357.699) (296.020)
Valutazione al fair value contratti derivati (10.051) 1.189
Posizione finanziaria netta (367.750) (294.831)

La posizione finanziaria netta a fine Dicembre si è attestata (ante IFRS 16) a euro -99,8 milioni (euro +6,5 milioni al 31 Dicembre 2019).

Si segnala che il Gruppo ha ritenuto opportuno sospendere il pagamento di alcuni canoni d'affitto relativamente ai periodi di chiusura dei negozi e ha poi effettuato, dalla riapertura, pagamenti proporzionati all'andamento delle vendite fino al raggiungimento di un accordo con le proprietà.

Tale approccio risulta coerente con le attuali interlocuzioni in atto con i proprietari immobiliari tese a rinegoziare le pattuizioni contrattuali ed allinearle al mutato scenario economico, rendendo i canoni variabili con i livelli di fatturato almeno fino a che duri la riduzione del traffico indotta dalle misure restrittive e dalla forte riduzione dei flussi turistici. I confronti con le proprietà immobiliari procedono in maniera serrata, sono indubbiamente difficili, ma il Gruppo ha già concluso un numero rilevante di accordi e altri sono in fase avanzata, con la convinzione però che si debba anche arrivare alla risoluzione del contratto nel caso in cui non si possano raggiungere soluzioni che rispecchino gli attuali valori di mercato.

La parte scaduta dei canoni di affitto sospesi o pagati parzialmente alla data del 31 Dicembre 2020 ammonta a circa euro 14 milioni e sono riferibili principalmente (euro 8 milioni) al secondo trimestre, ossia alla fase più acuta del lockdown.

Effetti IFRS 16 nella situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo

Ai fini di dare una rappresentazione più chiara della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo e di migliorare il livello di trasparenza per la comunità finanziaria, si presenta di seguito il prospetto di riconciliazione tra i valori patrimoniali al 31 dicembre 2020 e quelli che escludono gli effetti contabili derivanti dall'applicazione del principio IFRS 16:

(Migliaia di euro) 31-12-20 Impatto
IFRS 16
31-12-20 escluso
impatto IFRS 16
31-12-19
escluso
impatto IFRS
16
Immobilizzazioni immateriali 35.834 402 36.236 44.131
Immobilizzazioni materiali 50.413 - 50.413 61.231
Attività per diritto d'uso 241.808 (241.808) - -
Altre attività non correnti - nette 47.686 (590) 47.096 40.184
Attività non correnti 375.741 (241.996) 133.745 145.546
Capitale circolante netto operativo 177.528 (13.719) 163.809 182.721
Altre attività (passività) correnti, nette (8.462) (597) (9.059) (21.773)
Capitale investito 544.807 (256.312) 288.495 306.494
Patrimonio netto 167.208 13.402 180.610 304.933
Fondi TFR, fondi rischi e oneri 9.849 (1.807) 8.042 8.114
Posizione finanziaria netta 367.750 (267.907) 99.843 (6.553)
Capitale investito 544.807 (256.312) 288.495 306.494

La voce 'Impatto IFRS 16' include principalmente i seguenti effetti:

  • eliminazione delle Attività per diritto d'uso per Euro 241.808 mila;
  • eliminazione della riclassifica dei debiti scaduti per locazioni nelle Passività finanziarie per leasing per Euro 13.719 mila;
  • eliminazione delle Passività finanziarie per leasing per Euro 267.907 mila.

Si sottolinea che i prospetti patrimoniali sopra esposti, che escludono gli impatti derivanti dall'applicazione del principio IFRS 16, non sono da considerarsi sostitutivi a quelli definiti dai principi contabili IFRS adottati dall'Unione Europea e pertanto la loro presentazione deve essere attentamente valutata da parte del lettore della presente Relazione Finanziaria.

Rendiconto finanziario consolidato e investimenti dell'esercizio

La tabella che segue riporta il rendiconto finanziario consolidato riclassificato:

(Migliaia di euro) 2020 2019
Risultato netto (128.205) (24.759)
Ammortamenti e svalutazioni 110.793 111.975
Altre rettifiche non monetarie 26.317 2.001
8.905 89.217
Variazione capitale circolante netto operativo (29.825) 31.115
Variazione altre attività/passività correnti (5.677) 284
Cash flow attività operativa (26.597) 120.616
Investimenti monetari (18.212) (33.383)
Disinvestimenti 183 1.204
Investimenti netti (18.029) (32.179)
Free cash flow (44.626) 88.437
Incremento diritti d'uso IFRS 16 (18.317) (39.751)
Acquisto azioni proprie - (5.051)
Dividendi - (6.480)
Variazione posizione finanziaria netta (62.943) 37.155
Posizione finanziaria netta iniziale - ante fair value contratti derivati (296.020) (6.810)
Effetto prima contabilizzazione IFRS 16 al 1/01/2019 - (325.932)
Posizione finanziaria netta iniziale - ante fair value contratti derivati (296.020) (332.742)
Variazione posizione finanziaria netta (62.943) 37.155
Effetto delle differenze di conversione 1.264 (433)
Posizione finanziaria netta finale- ante fair value contratti derivati (357.699) (296.020)
Valutazione al fair value contratti derivati (10.051) 1.189
Posizione finanziaria netta finale (367.750) (294.831)

L'emergenza derivante dal Covid-19 ha provocato, per tutto il settore, un rilevante assorbimento una-tantum di cassa che si è aggiunta alla normale stagionalità del business. In particolare la sospensione temporanea dell'attività dei negozi ed il rallentamento degli incassi da parte della clientela multimarca ed in franchising, ha provocato un temporaneo cash-flow negativo dettato dall'anomalo incremento del circolante causato dai mancati incassi dei negozi, dal magazzino invenduto e dai crediti non riscossi.

Gli investimenti sono riepilogati nella seguente tabella:

(Migliaia di euro) 2020 2019
Marchi e brevetti 578 615
Aperture e rinnovi Geox Shops 7.747 17.513
Stabilimento produttivo 110 377
Attrezzature e Impianti industriali 2.334 2.933
Logistica 560 2.262
Information technology 5.958 8.156
Altri investimenti 925 1.527
Totale investimenti monetari 18.212 33.383
Diritto d'uso 20.123 39.751
Totale investimenti 38.335 73.134

Effetti IFRS 16 nel rendiconto finanziario consolidato dell'esercizio

Ai fini di dare una rappresentazione più chiara della movimentazione avvenuta nel corso dell'esercizio della posizione finanziaria netta del Gruppo e di migliorare il livello di trasparenza per la comunità finanziaria, si presenta di seguito il prospetto di riconciliazione tra i valori del rendiconto finanziario consolidato e quelli che escludono gli effetti contabili derivanti dall'applicazione del principio IFRS 16:

(Migliaia di euro) 2020 Impatto
IFRS 16
2020
escluso
impatto
IFRS 16
2019
escluso
impatto
IFRS 16
Risultato netto (128.205) 11.808 (116.397) (22.524)
Ammortamenti e svalutazioni 110.793 (75.373) 35.420 42.029
Altre rettifiche non monetarie 26.317 - 26.317 29.024
137.110 (75.373) 61.737 71.053
Variazione capitale circolante netto operativo (29.825) 13.719 (16.106) (29.825)
Variazione altre attività/passività correnti (5.677) 597 (5.080) 1.350
Cash flow attività operativa (26.597) (49.249) (75.846) 20.054
Investimenti (18.212) - (18.212) (33.383)
Disinvestimenti 183 - 183 1.204
Investimenti netti (18.029) - (18.029) (32.179)
Free cash flow (44.626) (49.249) (93.875) 23.564
Incremento diritti d'uso IFRS 16 (18.317) 18.317 - 0
Acquisto azioni proprie - - - (5.051)
Dividendi - - - (6.480)
Variazione posizione finanziaria netta (62.943) (30.932) (93.875) 12.033
Posizione finanziaria netta iniziale - ante fair value contratti
derivati (296.020) 301.384 5.364 (6.810)
Variazione posizione finanziaria netta (62.943) (30.932) (93.875) 12.033
Effetto delle differenze di conversione 1.264 (2.545) (1.281) 141
Posizione finanziaria netta finale- ante fair value contratti derivati (357.699) 267.907 (89.792) 5.364
Valutazione al fair value contratti derivati (10.051) - (10.051) 1.189
Posizione finanziaria netta finale (367.750) 267.907 (99.843) 6.553

La voce 'Impatto IFRS 16' include gli effetti descritti in precedenza sulle voci di conto economico (principalmente storno di ammortamenti relativi al diritto d'uso e considerazione dei costi per affitto e locazione) e sulla situazione patrimoniale e finanziaria (principalmente storno Attività per Diritto d'uso e Passività finanziaria per leasing).

Si sottolinea che i prospetti sopra esposti, che escludono gli impatti derivanti dall'applicazione del principio IFRS 16, non sono da considerarsi sostitutivi a quelli definiti dai principi contabili IFRS adottati dall'Unione Europea e pertanto la loro presentazione deve essere attentamente valutata da parte del lettore della presente Relazione Finanziaria.

Azioni proprie e azioni o quote di società controllanti

Geox S.p.A. ha dato avvio, a partire dal 5 giugno 2019, di un programma di acquisto di azioni proprie fino a un massimo di n. 3.996.250 azioni ordinarie (rappresentative dell'1,54% dell'attuale capitale sociale), in esecuzione della delibera assembleare del 16 aprile 2019, ai sensi degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile.

Il Programma è finalizzato all'acquisto di azioni proprie Geox da destinare a servizio del Piano di Stock Grant 2019-2021 approvato dall'Assemblea del 16 aprile 2019.

Il programma di acquisto ha avuto inizio il 5 giugno 2019 ed è terminato il 20 novembre 2019.

La Società detiene, al 31 dicembre 2020, complessive 3.996.250 azioni proprie pari all'1,54% del capitale sociale.

Stock Plan

L'Assemblea Straordinaria della società Geox S.p.A., in data 16 aprile 2019 ha revocato la delibera di aumento di capitale sociale a pagamento finalizzato all'attuazione di piani di incentivazione azionaria (c.d. stock plan) assunta dall'Assemblea degli Azionisti in data 18 dicembre 2008 ("Aumento di Capitale 2008") e successivamente approvato la proposta di aumento gratuito del capitale sociale ai sensi dell'articolo 2349, comma 1, c.c. ("Aumento di Capitale") in via scindibile a servizio di uno o più Piani di Stock Grant, tra cui il Piano di Stock Grant 2019-2021, mediante utilizzo dell'apposita riserva di utili (approvata in sede ordinaria) per un ammontare massimo di nominali Euro 1.200.000 corrispondenti a massime 12.000.000 azioni ordinarie della Società del valore nominale di Euro 0,10 cadauna, da emettere in più tranche nei termini e alle condizioni previste dal predetto Piano, con conseguente modifica dell'art. 7 dello Statuto Sociale.

Sempre la stessa Assemblea degli Azionisti in data 16 aprile 2019 ha approvato un piano di incentivazione a medio-lungo termine che prevede l'assegnazione a titolo gratuito fino ad un massimo di 5 milioni di azioni ordinarie della Società (Piano di Stock Grant 2019-2021) a favore dell'Amministratore Delegato, dei Dirigenti Strategici e di altri dirigenti e dipendenti considerati risorse chiave di Geox o di altre Società del Gruppo. Il Piano ha un vesting period di tre anni e, di conseguenza, le azioni potranno essere assegnate a decorrere dalla data di approvazione, da parte dell'Assemblea dei Soci, del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021. L'assegnazione delle azioni è inoltre condizionata e commisurata al raggiungimento di risultati di performance parametrati all'Utile Netto cumulato consolidato previsto nel Piano Strategico 2019-2021 del Gruppo Geox.

Ai sensi del Piano, dette azioni potranno essere reperite, a discrezione del Consiglio di Amministrazione, nel rispetto delle previsioni di legge applicabili, (a) da un aumento gratuito del capitale sociale ai sensi dell'articolo 2349, comma 1, del Codice Civile, da eseguire mediante l'utilizzo di una riserva di utili vincolata al servizio di detto aumento del capitale e/o (b) dalle azioni eventualmente acquistate sul mercato e/o detenute ad altro titolo dalla Società, previo rilascio da parte dell'Assemblea in sede ordinaria dell'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie ai sensi e per gli effetti degli articoli 2357 e seguenti del Codice Civile.

Attraverso l'adozione del Piano, la Società intende promuovere e perseguire i seguenti obiettivi:

  • i. coinvolgere ed incentivare i beneficiari la cui attività è ritenuta di fondamentale importanza per il raggiungimento degli obiettivi del Gruppo;
  • ii. favorire la fidelizzazione dei beneficiari, incentivandone la permanenza all'interno del Gruppo;
  • iii. attrarre nuove figure professionali altamente qualificate;
  • iv. condividere ed allineare gli interessi dei beneficiari con quelli della Società e degli azionisti nel medio-lungo periodo, riconoscendo al management il contributo dato nell'incremento di valore della Società.

Il C.d.A. di Geox S.p.A. ha deliberato di dare attuazione al Piano di Stock Grant 2019-2021, con un primo ciclo di attribuzione di nr. 3.996.250 diritti a favore di 107 beneficiari. Alla data del 31 dicembre 2020 sono in circolazione un numero di 2.870.361 diritti. Si segnala, inoltre, che in data 16 gennaio 2020, c'è stata la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro e di amministrazione con l'ex Amministratore Delegato che non ha mantenuto alcun diritto sui piani di incentivazione monetari di lungo termine precedentemente assegnati (per numero 733.855 diritti).

Per ulteriori dettagli si faccia riferimento alla Relazione sulla Remunerazione.

Rapporti con parti correlate

Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato.

Le informazioni sui rapporti con parti correlate sono presentate nella Nota 33 del Bilancio Consolidato.

Evoluzione prevedibile della gestione

L'attuale scenario rende estremamente incerta ogni previsione relativa sia alla durata che all'estensione delle nuove misure di contenimento/lockdown presenti in tutti i principali paesi.

L'andamento delle vendite nelle prime dieci settimane del 2021 risente ancora delle chiusure temporanee nei principali mercati di riferimento in Europa e la comparazione con l'esercizio precedente è ancora penalizzata dal fatto che, nel 2020, gli effetti della pandemia sono iniziati a partire dal mese di marzo.

Nei principali Paesi attualmente non più caratterizzati dalle chiusure temporanee, il trend risulta positivo. In Russia le vendite comparabili dei negozi diretti sono in crescita del +18% (+18% sul 2019). In Cina l'aumento è del +76% (anche se sotto i livelli 2019).

Inoltre il canale on-line diretto sta ulteriormente accelerando con una crescita del +72% da inizio anno. Il Gruppo sta anche iniziando il roll-out delle aperture di vetrine digitali in alcuni marketplace in Europa.

Da inizio marzo l'andamento delle vendite comparabili potrà beneficiare di una base di raffronto più supportante in considerazione del fatto che a Marzo ed Aprile 2020 mediamente oltre il 70% della rete diretta è stato temporaneamente chiuso.

Le informazioni attuali ipotizzano una graduale riapertura dei negozi attualmente chiusi a partire dalla prima metà di Aprile 2021, ma tutto resta altamente incerto viste anche le passate recrudescenze delle ondate dei contagi.

Per tali motivi ad oggi si ritiene che la prima parte dell'anno sarà ancora impattata dalle chiusure temporanee dei negozi ma con un secondo trimestre in miglioramento anche rispetto all'esercizio precedente.

Successivamente il progredire delle campagne di vaccinazione dovrebbe sostenere un graduale ritorno a condizioni ordinarie di business nella seconda metà dell'anno.

Si prevede che la crescita del canale online diretto rimanga sostenuta per tutto l'anno grazie anche ai continui investimenti, al continuo sviluppo dei progetti recentemente avviati (marketplace) e a quelli di prossimo rilascio (e-commerce diretto in Russia e rafforzamento partnership in Cina).

Il Gruppo resta inoltre concentrato nel proseguire le iniziative volte a proteggere il cash flow aziendale e a contenere i costi operativi così come fatto nel corso del 2020. In particolare si ritiene che i flussi di cassa possano complessivamente beneficiare nell'anno della vendita di parte dei prodotti relativi alle collezioni 2020 che, seppur già pagati, non sono mai stati presentati e visti dalla clientela a causa della chiusura dei negozi nonché al loro smaltimento negli outlet.

Proseguiranno nel frattempo gli investimenti ed i progetti volti alla trasformazione e all'efficientamento del modello di business basato sulla centralità del cliente, la piena omnicanalità e la segmentazione della distribuzione.

Biadene di Montebelluna, 15 marzo 2021

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Dr. Mario Moretti Polegato

PROSPETTI DI BILANCIO CONSOLIDATO E NOTE ESPLICATIVE

Conto economico consolidato

(Migliaia di euro) Note 2020 di cui
parti
correlate
2019 di cui
parti
correlate
Ricavi netti 3-33 534.897 626 805.858 386
Costo del venduto 33 (303.074) 829 (407.030) 73
Margine lordo 231.823 398.828
Costi di vendita e distribuzione (41.395) (44.181) (1)
Costi generali ed amministrativi 4-33 (278.329) 12 (331.581) (49)
Pubblicità e promozioni 33 (23.049) (145) (26.177) (155)
Costi di ristrutturazione 8 (1.134) (3.245)
Svalutazioni nette di immobilizzazioni 6 (12.436) (9.367)
Risultato operativo 3 (124.520) (15.723)
Oneri e proventi finanziari 9-33 (8.129) (579) (8.607) (476)
Risultato ante imposte (132.649) (24.330)
Imposte 10-33 4.444 (81) (429) -
Risultato netto (128.205) (24.759)
Utile / (Perdita) per azione (euro) 11 (0,50) (0,10)
Utile / (Perdita) per azione diluito (euro) 11 (0,50) (0,10)

Conto economico complessivo consolidato

(Migliaia di euro) 2020 di cui
parti
correlate
2019 di cui
parti
correlate
Risultato netto (128.205) (24.759)
Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno
successivamente riclassificati nel risultato netto:
- Utile (Perdita) attuariale su piani a benefici definiti 44 - (316) -
Altri utili/(perdite) complessivi che saranno
successivamente riclassificati nel risultato netto:
- Utile (Perdita) netta dalla valutazione Cash Flow Hedge (6.058) - (2.199) -
- Utile (Perdita) netta dalla conversione delle controllate estere (1.271) - 743 -
Risultato complessivo netto (135.490) (26.531)

Prospetto della situazione patrimoniale – finanziaria consolidata

(Migliaia di euro) Note 31-12-2020 di cui
parti
correlate
31-12-2019 di cui
parti
correlate
ATTIVO:
Immobilizzazioni immateriali 12 35.834 44.131
Immobilizzazioni materiali 13 50.413 61.231
Attività per diritto d'uso 14 241.808 298.685
Imposte differite attive 15 42.579 35.500
Attività finanziarie non correnti 20 24 24
Attività finanziarie per leasing non correnti 26 508 -
Altre attività non correnti 16 7.935 9.074
Attività non correnti 379.101 448.645
Rimanenze 17 267.964 284.589
Crediti verso clienti 18-33 87.718 1.068 122.178 329
Altre attività correnti non finanziarie 19-33 35.093 175 23.458 1.892
Attività finanziarie correnti 20-32 4.127 3.648
Cassa e valori equivalenti 21 83.130 48.449
Attività correnti 478.032 482.322
Totale attivo 857.133 930.967
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO:
Capitale sociale 22 25.921 25.921
Altre riserve 22 269.492 301.536
Risultato dell'esercizio 22 (128.205) (24.759)
Patrimonio netto 167.208 302.698
Fondo TFR 23 2.834 2.841
Fondi rischi e oneri 24 7.015 5.273
Debiti finanziari non correnti 25 113.832 10.562
Passività finanziarie per leasing non correnti 26-33 202.861 57.525 239.008 21.222
Altri debiti non correnti 27 2.828 3.800
Passività non correnti 329.370 261.484
Debiti commerciali 28-33 178.154 744 224.046 72
Altre passività correnti non finanziarie 29 30.498 34.855
Debiti tributari 30 13.057 10.502
Passività finanziarie correnti 20-33 11.323 1.259
Passività finanziarie per leasing correnti 26-33 65.554 5.143 62.376 5.671
Debiti verso banche e altri finanziatori 25 61.969 33.747
Passività correnti 360.555 366.785
Totale passivo e patrimonio netto 857.133 930.967

Rendiconto finanziario

(Migliaia di euro) Note 2020 2019
FLUSSI DI CASSA GENERATI DALL'ATTIVITA' OPERATIVA:
Risultato netto (128.205) (24.759)
Rettifiche per raccordare l'utile netto alle disponibilità
liquide generate (utilizzate) dalla gestione operativa:
Ammortamenti e Impairment 5-6 110.793 111.975
Accantonamenti (utilizzi) dei fondi e altre rettifiche non monetarie 26.317 2.001
137.110 113.976
Variazioni nelle attività e passività:
Crediti verso clienti 23.656 10.623
Altre attività (5.902) 1.365
Rimanenze di magazzino (5.461) 31.667
Debiti verso fornitori (48.020) (11.175)
Altre passività (2.793) (2.855)
Debiti tributari 3.018 1.774
(35.502) 31.399
Flussi di cassa generati dall'attività operativa (26.597) 120.616
FLUSSI DI CASSA DALL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO:
Investimenti in immobilizzazioni immateriali 12 (6.793) (10.892)
Investimenti in immobilizzazioni materiali
Investimenti in immobilizzazioni diritti d'uso
13 (10.971)
(448)
(22.491)
-
(18.212) (33.383)
Disinvestimenti in immobilizzazioni immateriali e materiali 183 1.204
(Investimenti) disinvestimenti di attività finanziarie (2.227) (159)
Flussi di cassa utilizzati dall'attività di investimento (20.256) (32.338)
FLUSSI DI CASSA DA ATTIVITA' FINANZIARIE:
Incremento (riduzione) netta dei debiti verso banche a breve
Rimborso debiti per leasing
26 (3.486)
(48.611)
(5.109)
(64.890)
Finanziamenti passivi:
- Assunzioni 157.240 40.988
- Rimborsi (22.207) (40.670)
Acquisto azioni proprie - (5.051)
Dividendi 34 - (6.480)
Flussi di cassa utilizzati dall'attività finanziaria 82.936 (81.212)
Incremento (decremento) nei conti cassa e valori equivalenti 36.083 7.066
Cassa e valori equivalenti all'inizio del periodo 21 48.449 40.972
Effetto su cassa e valori equivalenti delle differenze di conversione (1.402) 411
Cassa e valori equivalenti alla fine del periodo 21 83.130 48.449
Informazioni supplementari al rendiconto finanziario:
- Ammontare pagato nel periodo per interessi 7.159 8.225
- Ammontare incassato nel periodo per interessi 1.583 2.827
- Ammontare pagato nel periodo per imposte 2.294 3.198

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto

(Migliaia di euro) Capitale
sociale
Riserva
legale
Riserva
di sovrap-
prezzo
Riserva
di conver-
sione
Riserva
di cash
flow hedge
eser. prec.
a nuovo
Risultati Risultato
del
periodo
Patrimonio
netto
del Gruppo
Saldo al 31-12-18 25.921 5.184 37.678 (3.010) 1.617 278.661 (5.291) 340.760
Destinazione risultato
Distribuzione dividendi
Acquisto azioni proprie
Risultato complessivo
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
743
-
-
-
(2.199)
(5.291)
(6.480)
(5.051)
(316)
5.291
-
-
(24.759)
-
(6.480)
(5.051)
(26.531)
Saldo al 31-12-19 25.921 5.184 37.678 (2.267) (582) 261.523 (24.759) 302.698
Destinazione risultato
Risultato complessivo
-
-
-
-
-
-
-
(1.271)
-
(6.058)
(24.759)
44
24.759
(128.205)
-
(135.490)
Saldo al 31-12-20 25.921 5.184 37.678 (3.538) (6.640) 236.808 (128.205) 167.208

Note esplicative

1. Informazioni sulla società: l'attività del Gruppo

Il Gruppo Geox svolge attività di coordinamento di produzione e vendita a dettaglianti e a consumatori finali delle calzature e abbigliamento a marchio "Geox". Concede inoltre la distribuzione e/o l'utilizzo del marchio a terzi nei mercati dove il Gruppo ha scelto di non avere una presenza diretta. I licenziatari si occupano della produzione e commercializzazione sulla base di contratti di licenza con il riconoscimento di royalties.

Geox S.p.A., la capogruppo, è una società per azioni costituita e domiciliata in Italia ed è controllata da Lir S.r.l..

2. Principi contabili e criteri di valutazione

Contenuto e forma del bilancio consolidato

Le presenti note esplicative sono state predisposte dal Consiglio di Amministrazione sulla base delle scritture contabili aggiornate al 31 dicembre 2020 e sono corredata dalla relazione sulla gestione sull'andamento del Gruppo Geox. Il bilancio consolidato è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standard (IFRS) adottati dall'Unione Europea e in vigore alla data di bilancio. Tali principi sono omogenei, salvo quanto di seguito indicato, rispetto a quelli utilizzati nella redazione dei Bilanci comparativi.

A fini comparativi i prospetti consolidati presentano il confronto con i dati patrimoniali del bilancio al 31 dicembre 2019 e con i dati economici consolidati del 2019.

L'unità di valuta utilizzata è l'euro e tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di euro.

Impatti Covid-19

Come ampiamente indicato dagli Amministratori nella Relazione sulla Gestione, i risultati del 2020 sono stati profondamente segnati dalla pandemia da Covid-19. Le misure per il contenimento e il contrasto della diffusione del virus adottate dalle istituzioni pubbliche dei vari paesi in cui il Gruppo opera hanno determinato un generalizzato rallentamento dei consumi nel settore merceologico di riferimento, nonché una significativa riduzione della mobilità delle persone, un sostanziale azzeramento dei flussi turistici e con frequenti sospensioni, tutt'ora in corso, delle attività commerciali non essenziali. Nel corso del 2020 quasi un quarto della rete distributiva del Gruppo ha subito interruzioni della propria operatività con picchi di chiusure temporanee nel secondo e nel quarto trimestre. Tutto ciò, oltre a determinare un inevitabile e rilevante calo di fatturato e di margine, ha comportato anche importanti oneri legati all'incremento dei livelli di invenduto, alla chiusura dei negozi e alle difficoltà della clientela oltre all'esigenza di operare significative svalutazioni (si veda nota 6).

In questo contesto, gli Amministratori hanno implementato le azioni necessarie a proteggere i dipendenti e la situazione finanziaria del Gruppo, hanno effettuato una incisiva azione di riduzione dei costi e hanno accelerato la definizione di un modello di business più snello, più efficiente e più rispondente al nuovo contesto di mercato.

Si segnala, inoltre, come l'emergenza derivante dal Covid-19 abbia provocato, per tutto il settore in cui il Gruppo opera, un rilevante assorbimento una-tantum di cassa, che a partire dalla primavera del 2020 si è aggiunta alla normale stagionalità del business. In particolare, la sospensione temporanea dell'attività dei negozi ed il rallentamento degli incassi da parte della clientela multimarca ed in franchising, ha provocato, in particolare nel secondo trimestre, un importante assorbimento di risorse finanziarie dettato dall'anomalo incremento del circolante causato dai mancati incassi dei negozi (gestiti dai diversi clienti), dal magazzino invenduto e dai crediti non riscossi.

Gli Amministratori sottolineano, altresì, che le aspettative di miglioramento nel prossimo esercizio, dipendono dal progressivo allentamento, nei paesi in cui il Gruppo opera, delle restrizioni attualmente in corso, dal fatto

che non si ricada in nuovi periodi di lockdown e che la campagna dei vaccini avvenga nei tempi pianificati, tuttavia la definizione dell'ammontare di tale ripresa in termini di ricavi è soggetta a significative incertezze.

Gli Amministratori hanno formalizzato le proprie previsioni nel documento denominato "Scenari di business plan per il periodo 2021-2024" (di seguito "Scenari di business plan") che è stato oggetto di approvazione in data 15 marzo 2021 che ha la finalità di supportare le valutazioni relative al bilancio 2020 e le cui principali assunzioni sono descritte sinteticamente descritte all'interno della nota 6.

Con riferimento a tale situazione, descritta con maggiore dettaglio nella Relazione sulla Gestione, gli Amministratori, in considerazione delle previsioni contenute negli Scenari di business plan, delle attuali linee di credito disponibili e non utilizzate, nonché dei nuovi finanziamenti ottenuti dal sistema bancario nel corso del 2020, ritengono che, nonostante gli impatti dei suddetti eventi, non sussistano problematiche circa la capacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro ed in particolare nei prossimi 12 mesi.

Su tali basi, oltre che sulla struttura patrimoniale di cui il Gruppo gode, gli Amministratori hanno valutato che, pur in presenza di un difficile contesto economico e finanziario, non sussistano incertezze significative sul presupposto della continuità aziendale.

Area di consolidamento

Il bilancio annuale consolidato al 31 dicembre 2020 include, con il metodo dell'integrazione globale, tutte le società, italiane ed estere, nelle quali la Capogruppo detiene, direttamente od indirettamente, la maggioranza delle azioni o quote del capitale.

Le società considerate ai fini del consolidamento sono elencate nel prospetto allegato "Elenco delle società consolidate al 31 dicembre 2020".

Schemi di bilancio

Il Gruppo presenta il conto economico nella forma "a costo del venduto", riclassifica ritenuta più rappresentativa rispetto al settore di attività in cui il Gruppo opera. La forma scelta è, inoltre, conforme alle modalità di reporting interno e di gestione del business ed è in linea con la prassi internazionale del settore calzature e abbigliamento.

Con riferimento alle attività e passività presentate nella situazione patrimoniale-finanziaria è stata adottata una forma di riclassifica che mira a distinguere le attività e passività tra correnti e non correnti.

Il rendiconto finanziario è stato redatto secondo il metodo indiretto.

Si precisa, infine, che con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati evidenziati i rapporti significativi con parti correlate in apposite colonne, al fine di non compromettere la leggibilità complessiva dei suddetti schemi (Nota 33).

Criteri di consolidamento

I bilanci delle società controllate comprese nell'area di consolidamento sono consolidati con il metodo dell'integrazione globale, che prevede il recepimento integrale di tutte le voci dei prospetti contabili, prescindendo dalla percentuale di possesso azionario di Gruppo.

Nel caso in cui le imprese incluse nell'area di consolidamento siano soggette a discipline diverse si sono adottati gli schemi di bilancio più idonei ai fini della chiarezza, veridicità e correttezza. I bilanci delle società controllate estere sono stati opportunamente riclassificati per renderne la forma di presentazione più aderente ai criteri seguiti dalla Capogruppo. Tali bilanci sono stati rettificati per uniformarli agli IFRS.

In particolare, per le società controllate incluse nell'area di consolidamento:

  • il valore contabile delle partecipazioni incluse nell'area di consolidamento è stato eliminato a fronte del patrimonio netto delle partecipate secondo il metodo dell'integrazione globale ed ove la partecipazione diretta o indiretta risulti inferiore al 100%, viene attribuita la quota di risultato e di patrimonio netto di pertinenza di terzi;
  • l'eventuale differenza tra il costo di acquisizione ed il patrimonio netto contabile delle partecipate al momento dell'acquisizione della partecipazione, se positiva, viene allocata a specifiche attività delle società acquisite, sulla base dei loro valori correnti alla data di acquisizione ed ammortizzata in quote costanti in funzione dell'utilità futura dell'investimento, e per la parte residua, qualora ne sussistano i presupposti, ad Avviamento. In questo caso tali importi non vengono ammortizzati ma sottoposti ad impairment test almeno su base annuale e comunque ogni qualvolta se ne ravvisi l'opportunità;
  • qualora dall'eliminazione emerga una differenza negativa, questa viene iscritta a conto economico.

Vengono inoltre eliminati:

  • i debiti e i crediti, i costi e i ricavi e gli utili e le perdite risultanti da operazioni intragruppo, considerando i relativi effetti fiscali;
  • gli effetti derivanti da operazioni straordinarie che coinvolgono società del Gruppo (fusioni, conferimenti).

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicabili dal 1 Gennaio 2020

In data 31 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of Material (Amendments to IAS 1 and IAS 8)". Il documento ha introdotto una modifica nella definizione di "rilevante" contenuta nei principi IAS 1 – Presentation of Financial Statements e IAS 8 – Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors.

L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio del Gruppo.

  • In data 29 marzo 2018, lo IASB ha pubblicato un emendamento al "References to the Conceptual Framework in IFRS Standards". Il Conceptual Framework definisce i concetti fondamentali per l'informativa finanziaria e guida il Consiglio nello sviluppo degli standard IFRS. Il documento aiuta a garantire che gli Standard siano concettualmente coerenti e che transazioni simili siano trattate allo stesso modo, in modo da fornire informazioni utili a investitori, finanziatori e altri creditori. Il Conceptual Framework supporta le aziende nello sviluppo di principi contabili quando nessuno standard IFRS è applicabile ad una particolare transazione e, più in generale, aiuta le parti interessate a comprendere ed interpretare gli Standard. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio del Gruppo.
  • In data 22 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of a Business (Amendments to IFRS 3)". Il documento fornisce alcuni chiarimenti in merito alla definizione di business ai fini della corretta applicazione del principio IFRS 3. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio del Gruppo.
  • In data 28 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Covid-19 Related Rent Concessions (Amendment to IFRS 16)". Il documento prevede per i locatari la facoltà di contabilizzare le riduzioni dei canoni connesse al Covid-19 senza dover valutare, tramite l'analisi dei

contratti, se è rispettata la definizione di lease modification dell'IFRS 16. Pertanto i locatari che applicano tale facoltà potranno contabilizzare gli effetti delle riduzioni dei canoni di affitto direttamente a conto economico alla data di efficacia della riduzione. Tale modifica, si applica ai bilanci aventi inizio al 1° giugno 2020 ma la Società si è avvalsa della possibilità di applicare in via anticipata tale modifica al 1° gennaio 2020.

Nel corso del 2020, il Gruppo ha avviato importanti negoziazioni con i principali proprietari degli immobili con cui ha in essere contratti di leasing operativo, solo parte di essi hanno trovato una conclusione. L'applicazione del nuovo emendamento ha comportato un beneficio complessivo di euro 6.783 mila sul risultato dell'esercizio.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo o non omologati dall'Unione Europea

In data 27 agosto 2020 lo IASB ha pubblicato, alla luce della riforma sui tassi di interesse interbancari quale l'IBOR, il documento "Interest Rate Benchmark Reform—Phase 2". Tutte le modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2021. Gli Amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.

Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi di seguito descritti:

  • In data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts.
  • In data 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current".
  • In data 14 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato i seguenti emendamenti denominati:
    • o Amendments to IFRS 3 Business Combinations;
    • o Amendments to IAS 16 Property, Plant and Equipment;
    • o Amendments to IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets;
    • o Annual Improvements 2018-2020.

Conversione in euro dei bilanci redatti in valuta estera

I bilanci delle società estere espressi in valuta diversa dall'euro sono convertiti in euro con le seguenti modalità:

  • le voci del conto economico sono convertite ai cambi medi del periodo, mentre per le voci dello stato patrimoniale, esclusi il risultato del periodo ed il patrimonio netto, sono utilizzati i cambi di fine periodo;
  • le voci del patrimonio netto sono convertite ai cambi storici.

Il saldo di conversione originato dalla differenza tra il patrimonio netto convertito ai cambi storici e l'attivo ed il passivo dello stato patrimoniale convertiti ai cambi di fine periodo, viene iscritto nel patrimonio netto consolidato alla "Riserva di conversione" che viene classificata all'interno della voce "Altre riserve".

I tassi di cambio applicati sono riportati nelle tabelle sottostanti e corrispondono a quelli resi disponibili dalla Banca d'Italia:

Descrizione delle valute Medio Medio Puntuale
31-12-2020 31-12-2020 31-12-2019 31-12-2019
Dollaro USA 1,1413 1,2271 1,1196 1,1234
Franco Svizzero 1,0703 1,0802 1,1127 1,0854
Sterlina Inglese 0,8892 0,8990 0,8773 0,8508
Dollaro Canadese 1,5294 1,5633 1,4857 1,4598
Yen Giapponese 121,7755 126,4900 122,0564 121,9400
Renminbi (Yuan) 7,8708 8,0225 7,7339 7,8205
Corona Ceca 26,4555 26,2420 25,6698 25,4080
Rublo Russo 82,6454 91,4671 72,4593 69,9563
Zloty Polacchi 4,4432 4,5597 4,2975 4,2568
Fiorino Ungherese 351,2043 363,8900 325,2297 330,5300
Pataca Macao 9,1172 9,7996 9,0354 9,0097
Dinaro Serbo 117,6154 117,4097 117,8210 117,8319
Dong Vietnam 26.515,2500 28.331,0000 26.005,7500 26.033,0000
Rupia Indonesiana 16.619,7767 17.240,7600 15.835,9487 15.595,6000
Lira Turca 8,0436 9,1131 6,3574 6,6843
Rupia Indiana 84,5795 89,6605 78,8502 80,1870

Stime ed ipotesi

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte degli Amministratori il ricorso a stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti.

Si segnala tuttavia che le previsioni sono per loro natura soggette a notevoli fattori di incertezza, in particolar modo nell'attuale contesto economico caratterizzato dalla Pandemia da Covid-19 in corso. Pertanto, è possibile, sulla base delle conoscenze attualmente disponibili, che i risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime e potrebbero richiedere rettifiche ad oggi difficilmente stimabili e prevedibili.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima. In particolare, per quanto riguarda

il valore degli assets iscritti, poiché la pandemia da Covid-19, per intensità e imprevedibilità, costituisce un fattore esterno di potenziale presunzione di perdita di valore (indicatore di impairment), sono stati aggiornati gli impairment test, valutando l'andamento delle diverse CGU sulla base di ipotesi multi-scenario per gli anni oggetto delle previsioni degli Amministratori, come meglio descritto alla nota 6.

Le voci di bilancio principalmente interessate da tali situazioni di incertezza sono: l'asset impairment, le imposte differite attive, la passività per resi e accrediti a clienti e i fondi svalutazione magazzino, il fondo svalutazione crediti, e le passività per leasing (e le relative attività per diritto d'uso).

Di seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le assunzioni chiave utilizzate dal management nel processo di applicazione dei principi contabili riguardo al futuro e che possono avere effetti significativi sui valori rilevati nel bilancio.

Asset Impairment

Il Gruppo ha rilevato degli accantonamenti a fronte della possibilità che i valori contabili delle attività materiali, immateriali e attività per diritto d'uso possano non essere recuperabili dalle stesse tramite l'uso. Una significativa valutazione discrezionale è richiesta agli Amministratori per determinare l'ammontare di asset impairment che debba essere contabilizzato. Essi stimano la possibile perdita di valore delle immobilizzazioni in relazione ai risultati economici futuri ad essi strettamente riconducibili. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 6, tra cui le assunzioni significative utilizzate dagli Amministratori nell'ambito del test di impairment.

Imposte differite attive

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte delle perdite fiscali portate a nuovo considerate recuperabili. Una significativa valutazione discrezionale è richiesta agli Amministratori per determinare l'ammontare delle imposte differite attive da svalutare e quindi del saldo di imposte attive che possono essere contabilizzate nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati utili fiscali futuri a fronte dei quali tali perdite potranno essere utilizzate. Essi devono stimare la probabile manifestazione temporale e l'ammontare dei futuri utili fiscalmente imponibili nonché una strategia di pianificazione delle imposte future. Il valore contabile delle perdite fiscali riconosciute è fornito alla nota 15.

Passività per resi e accrediti a clienti

Il Gruppo ha rilevato degli accantonamenti a fronte della possibilità che i prodotti già venduti possano venire resi dai clienti. Per fare ciò, il Gruppo ha elaborato delle ipotesi in relazione alla quantità di prodotti resi in passato ed al valore presumibile di realizzo di tali prodotti resi. Il Gruppo ha tenuto in considerazione il mutato scenario di riferimento e ha effettuato un accantonamento per passività per resi e accrediti a clienti che rispecchia le assunzioni relative all'andamento delle vendite dei propri clienti fino a fine stagione, e pertanto dei resi attesi.

Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 28.

Accantonamenti al fondo svalutazione magazzino

Il Gruppo ha rilevato degli accantonamenti a fronte della possibilità che i prodotti presenti in giacenza debbano essere venduti a stock e quindi debbano essere adeguati al valore presumibile di realizzo. Per fare ciò il Gruppo ha elaborato delle ipotesi in relazione alla quantità di prodotti venduti a stock in passato ed alla possibilità di smaltimento di tali prodotti dagli outlet gestiti direttamente. In particolare, il Gruppo ha riflesso nel fondo svalutazione magazzino le proprie assunzioni in merito alle previsioni di smaltimento delle rimanenze di collezioni precedenti, inclusa la stima delle eccedenze relative alla collezioni correnti, considerando l'attuale scenario di incertezza.

Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 17.

Fondo svalutazione crediti

Il fondo svalutazione crediti viene determinato sulla base di un'analisi specifica sia delle pratiche in contenzioso che delle pratiche che, pur non essendo in contenzioso, presentano qualche sintomo di ritardo negli incassi. Lo stanziamento include, inoltre, la valutazione dei crediti residuali secondo la logica di perdita attesa (Expected Loss) calcolata sull'intera vita del credito. La valutazione del complessivo valore realizzabile dei crediti commerciali richiede di elaborare delle stime circa la probabilità di recupero delle

suddette pratiche, nonché delle percentuali di svalutazione applicate ai crediti non in contenzioso e pertanto essa è soggetta ad incertezza. In particolare, gli Amministratori hanno tenuto in considerazione l'attuale scenario di incertezza e hanno provveduto ad effettuare uno stanziamento a fondo svalutazione crediti coerente con la situazione dei propri crediti che, in parte, sono soggetti ad assicurazione. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 18.

Passività per leasing e attività per diritto d'uso

Il Gruppo rileva l'attività per il diritto di utilizzo e la passività del leasing. L'attività per il diritto di utilizzo viene inizialmente valutata al costo, e successivamente al costo al netto dell'ammortamento e delle perdite per riduzione di valore cumulati, e rettificata al fine di riflettere le rivalutazioni della passività del leasing.

Il Gruppo valuta la passività del leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per i leasing non versati alla data di decorrenza. La passività del leasing viene successivamente incrementata degli interessi che maturano su detta passività e diminuita dei pagamenti dovuti per il leasing effettuati ed è rivalutata in caso di modifica dei futuri pagamenti dovuti per il leasing derivanti da una variazione dell'indice o tasso, in caso di modifica dell'importo che il Gruppo prevede di dover pagare a titolo di garanzia sul valore residuo o quando il Gruppo modifica la sua valutazione con riferimento all'esercizio o meno di un'opzione di acquisto, di proroga o risoluzione.

Il Gruppo ha stimato la durata del leasing dei contratti nei quali agisce da locatario e che prevedono opzioni di rinnovo. La valutazione del Gruppo circa l'esistenza o meno della ragionevole certezza di esercitare l'opzione influenza la stima della durata del leasing, impattando in maniera significativa l'importo delle passività del leasing e delle attività per il diritto di utilizzo rilevate.

Il Gruppo ha analizzato la totalità dei contratti di lease, andando a definire per ciascuno di essi il lease term, dato dal periodo "non cancellabile" unitamente agli effetti di eventuali clausole di estensione o terminazione anticipata il cui esercizio è stato ritenuto ragionevolmente certo. Nello specifico, per gli immobili tale valutazione ha considerato i fatti e le circostanze specifiche di ciascuna attività. Per quanto riguarda le altre categorie di beni, principalmente auto aziendali ed attrezzature, il Gruppo ha generalmente ritenuto non probabile l'esercizio di eventuali clausole di estensione o terminazione anticipata in considerazione della prassi abitualmente seguita dal Gruppo.

Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 14 per quanto riguarda le Attività per diritto d'uso e alla nota 26 per quanto riguarda Attività e Passività per leasing.

Principi contabili

Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari, nonché sul presupposto della continuità aziendale, come già descritto nel paragrafo di apertura "Impatti Covid-19" delle presenti note esplicative e a quanto già indicato nella relazione degli Amministratori per ulteriori considerazioni sulla situazione finanziaria del Gruppo.

I principi contabili applicati sono esposti di seguito:

Immobilizzazioni immateriali

Le attività immateriali, aventi vita utile definita, sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, inclusivo degli oneri accessori, ed ammortizzate sistematicamente per il periodo della loro residua possibilità di utilizzazione secondo quanto previsto dallo IAS 36.

L'ammortamento si applica sistematicamente lungo la vita utile dell'attività immateriale a seconda delle prospettive di impiego economico stimate. Il valore residuo alla fine della vita utile si presume pari a zero a meno che ci sia un impegno da parte di terzi all'acquisto dell'attività alla fine della sua vita utile oppure se esiste un mercato attivo per l'attività. Per quanto riguarda la voce dei Key money, si evidenzia come in Francia le tutele fornite al conduttore dalle specifiche previsioni giuridiche, a cui si affiancano le prassi di mercato, permettano il riconoscimento di un valore delle posizioni commerciali anche a fine contratto. Ciò ha portato gli Amministratori a stimare un valore residuo, del key money pagato, alla fine di ogni contratto di locazione.

Gli Amministratori rivedono la stima della vita utile dell'immobilizzazione immateriale a ogni chiusura di periodo.

Le immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita non sono soggette ad ammortamento ma sottoposte a impairment test.

Di seguito vengono riassunti gli anni di vita utile delle differenti tipologie di immobilizzazioni immateriali:

Marchi 10 anni
Brevetti Geox 10 anni
Altri diritti di brevetto e di utilizzazione delle opere dell'ingegno 3-5 anni
Key money Durata contratto di locazione
Altre immobilizzazioni immateriali Durata contratto di locazione

Nella voce Marchi sono inclusi gli oneri a natura durevole sostenuti per la tutela e la diffusione dello stesso.

Nella voce Brevetti Geox è incluso il valore degli oneri, a natura durevole, di registrazione, protezione ed estensione di nuove soluzioni tecnologiche nei diversi paesi del mondo.

Gli altri diritti di brevetto e di utilizzazione delle opere dell'ingegno si riferiscono principalmente ai costi per l'implementazione e la personalizzazione del software che vengono ammortizzati in tre/cinque anni in considerazione del loro futuro utilizzo.

Nella voce key money sono comprese:

  • somme corrisposte per l'acquisto di aziende (negozi) gestiti direttamente o dati in locazione a terzi affiliati con contratto di franchising;
  • somme pagate per ottenere la disponibilità di immobili in locazione subentrando a contratti esistenti o ottenendo il recesso dei conduttori in modo da poter stipulare nuovi contratti con i locatori. Tali immobili sono stati poi adibiti a Geox shop.

L'avviamento viene rilevato inizialmente capitalizzando tra le immobilizzazioni immateriali l'eccedenza del costo di acquisizione sostenuto rispetto alle attività nette a valore corrente dell'impresa di nuova acquisizione. L'avviamento non viene ammortizzato, ma viene sottoposto annualmente, o più frequentemente ogni qualvolta vi sia un'indicazione di perdita di valore, a verifica di impairment per identificare eventuali perdite di valore dell'attività. Le componenti che soddisfano la definizione di "attività acquisite in un'operazione di aggregazione di imprese" sono contabilizzate separatamente soltanto se il loro "fair value" può essere determinato in modo attendibile.

Immobilizzazioni materiali

Sono iscritte al costo di acquisto o di costruzione che comprende il prezzo pagato per acquistare l'attività (al netto di sconti e abbuoni) e gli eventuali costi direttamente attribuibili all'acquisizione e messa in funzione del bene. Le attività materiali sono esposte al costo meno gli ammortamenti e le perdite di valore accumulati e comprensivo di eventuali ripristini di valore.

Il valore residuo e la vita utile delle attività viene rivisto almeno a ogni chiusura di periodo e qualora, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita di valore determinata in base all'applicazione dello IAS 36, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata. Se in esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione, il suo valore viene ripristinato.

I costi di manutenzione, aventi natura ordinaria, sono addebitati integralmente a conto economico, mentre quelli aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono e ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo degli stessi.

Di seguito si riportano i periodi temporali corrispondenti alle aliquote applicate:

Fabbricati industriali 20-30 anni
Impianti e macchinari 3-8 anni
Impianto fotovoltaico 11 anni
Attrezzature industriali e commerciali 2-4 anni
Stampi 2 anni
Mobili ufficio 8 anni
Macchine elettroniche 3-5 anni
Autovetture 4 anni
Mezzi trasporto interno 5 anni
Migliorie beni terzi Durata contratto di locazione *
Impianti negozi Minore tra durata contratto e 8 anni
Attrezzature negozi 4 anni
Concept negozi 2-4-5 anni

* Costi per migliorie su beni di terzi sono ammortizzati nel periodo più breve tra quello in cui le migliorie possono essere utilizzate e la durata residua dei contratti di locazione.

I beni acquisiti con contratti di locazione finanziaria sono iscritti nel bilancio consolidato al valore normale del bene all'inizio del contratto, con contestuale rilevazione tra le passività del corrispondente debito finanziario verso le società locatrici: i beni vengono ammortizzati sulla base del normale piano di ammortamento utilizzato per attività simili.

Beni in leasing

Il Gruppo valuta all'atto della sottoscrizione di un contratto se è, o contiene, un leasing. In altri termini, se il contratto conferisce il diritto di controllare l'uso di un bene identificato per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo.

Il Gruppo in veste di locatario

Il Gruppo adotta un unico modello di riconoscimento e misurazione per tutti i leasing, con alcune eccezioni riferibili ai leasing di breve termine ed ai leasing di beni di modico valore. Il Gruppo riconosce le passività relative ai pagamenti del leasing e l'attività per diritto d'uso che rappresenta il diritto ad utilizzare il bene sottostante il contratto.

Attività per diritto d'uso

Il Gruppo riconosce le attività per il diritto d'uso alla data di inizio del leasing (cioè la data in cui l'attività sottostante è disponibile per l'uso). Le attività per il diritto d'uso sono misurate al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore, e rettificati per qualsiasi rimisurazione delle passività di leasing. Le attività per diritto d'uso sono ammortizzate in quote costanti dalla data di decorrenza alla fine della vita utile dell'attività consistente nel diritto di utilizzo. Le attività per il diritto d'uso sono soggette a Impairment.

Passività legate al leasing

Alla data di decorrenza del leasing, il Gruppo rileva le passività di leasing misurandole al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non ancora versati a tale data. I pagamenti dovuti includono i pagamenti fissi (compresi i pagamenti fissi nella sostanza) al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere, i pagamenti variabili di leasing che dipendono da un indice o un tasso, e gli importi che si prevede dovranno essere pagati a titolo di garanzie del valore residuo. I pagamenti del leasing includono anche il prezzo di esercizio di un'opzione di acquisto se si è ragionevolmente certi che tale opzione sarà esercitata dal Gruppo e i pagamenti di penalità di risoluzione del leasing, se la durata del leasing tiene conto dell'esercizio da parte del Gruppo dell'opzione di risoluzione del leasing stesso.

I pagamenti di leasing variabili che non dipendono da un indice o da un tasso vengono rilevati come costi nel periodo in cui si verifica l'evento o la condizione che ha generato il pagamento.

Nel calcolo del valore attuale dei pagamenti dovuti, il Gruppo usa il tasso di finanziamento marginale alla data di inizio. Dopo la data di decorrenza, l'importo della passività del leasing si incrementa per tener conto degli interessi sulla passività del leasing e diminuisce per considerare i pagamenti effettuati. Inoltre, il valore contabile dei debiti per leasing è rideterminato nel caso di eventuali modifiche del leasing o per la revisione dei termini contrattuali per la modifica dei pagamenti; è rideterminato, altresì, in presenza di modifiche in merito alla valutazione dell'opzione dell'acquisto dell'attività sottostante o per variazioni dei pagamenti futuri che deriva da una modifica dell'indice o del tasso utilizzato per determinare tali pagamenti.

Leasing di breve durata e leasing di attività a modesto valore Il Gruppo applica l'esenzione per la rilevazione di leasing di breve durata e a leasing di attività a modesto valore.

Perdite di valore delle immobilizzazioni materiali ed immateriali

I valori contabili delle attività materiali e immateriali del Gruppo Geox sono oggetto di valutazione ogni qualvolta vi siano evidenti segnali interni o esterni all'impresa che indichino la possibilità del venir meno del valore dell'attività o di un gruppo di esse (definite come Unità Generatrici di Cassa o CGU). Nel caso dell'avviamento e della differenza di consolidamento, delle altre immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita l'impairment test deve essere effettuato almeno annualmente.

L'impairment test avviene confrontando il valore contabile dell'attività o della CGU con il valore recuperabile della stessa, dato dal maggiore tra il "fair value" (al netto degli eventuali oneri di vendita) e il valore dei flussi di cassa netti attualizzati che si prevede saranno prodotti dall'attività o dalla CGU.

Se il valore contabile di un'attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile.

Ciascuna unità a cui vengono allocati gli specifici valori delle attività (materiali e immateriali) rappresenta il livello più basso all'interno del Gruppo in cui le stesse attività sono monitorate ai fini della gestione interna.

Le condizioni e le modalità di eventuale ripristino di valore di un'attività in precedenza svalutata applicate dal Gruppo, escludendo comunque qualsiasi possibilità di ripristino di valore dell'avviamento, sono quelle previste dallo IAS 36.

Strumenti finanziari

Gli strumenti finanziari detenuti dal Gruppo sono inclusi nelle seguenti voci di bilancio:

  • attività finanziarie non correnti includono partecipazioni non consolidate, titoli detenuti con l'intento di mantenerli in portafoglio sino alla scadenza, crediti e finanziamenti non correnti e altre attività finanziarie non correnti disponibili per la vendita;
  • attività finanziarie correnti includono i crediti commerciali, i crediti da attività di finanziamento, titoli correnti e le altre attività finanziarie correnti (che includono il fair value positivo degli strumenti finanziari derivati), nonché le disponibilità e mezzi equivalenti;
  • cassa e valori equivalenti include i depositi bancari, quote di fondi di liquidità e altri titoli ad elevata negoziabilità che possono essere convertiti in cassa prontamente e che sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo;
  • passività finanziarie si riferiscono ai debiti finanziari, nonché alle altre passività finanziarie (che includono il fair value negativo degli strumenti finanziari derivati), ai debiti commerciali e agli altri debiti.

Le attività finanziarie non correnti, diverse dalle partecipazioni, così come le attività finanziarie correnti e le passività finanziarie, sono contabilizzate secondo quanto stabilito dallo IFRS 9.

In particolare, tutte le attività finanziarie rilevate che rientrano nell'ambito di applicazione dell'IFRS 9 devono successivamente essere rilevate al costo ammortizzato o al fair value sulla base del modello di business della Società per la gestione delle attività finanziarie e delle caratteristiche relative ai flussi finanziari contrattuali dell'attività finanziaria. Specificamente:

Strumenti di debito detenuti nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi di cassa contrattuali, e che hanno flussi di cassa

rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e da interessi sull'importo del capitale da restituire, sono successivamente valutati al costo ammortizzato;

  • Strumenti di debito detenuti nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie, e che hanno flussi di cassa rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e da interessi sull'importo del capitale da restituire, sono successivamente valutati al fair value con variazioni rilevate nelle altre componenti del conto economico complessivo (FVTOCI);
  • Tutti gli altri strumenti di debito e gli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale sono successivamente valutati al fair value, con variazioni rilevate nell'utile (perdita) d'esercizio (FVTPL).

Nonostante quanto sopra riportato, il Gruppo può effettuare la seguente designazione irrevocabile al momento della rilevazione iniziale di un'attività finanziaria:

  • Il Gruppo può compiere la scelta irrevocabile di presentare le variazioni successive del fair value di un investimento in strumenti rappresentativi di capitale che non sia né posseduto per la negoziazione, né un corrispettivo potenziale rilevato da un'acquirente in un'operazione di aggregazione aziendale nelle altre componenti di conto economico complessivo;
  • Il Gruppo può irrevocabilmente designare un investimento in strumenti di debito che soddisfi i criteri del costo ammortizzato o di FVTOCI come valutato al fair value, con variazioni rilevate nell'utile (perdita) d'esercizio (FVTPL) se così facendo elimina o riduce significativamente un'asimmetria contabile.

Nel corso dell'esercizio corrente, il Gruppo non ha designato nessuno strumento di debito che soddisfi i criteri del costo ammortizzato o di FVTOCI come valutato al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio.

Quando le attività finanziarie non hanno una scadenza prefissata, sono valutate al costo di acquisizione. I crediti con scadenza superiore ad un anno, infruttiferi o che maturano interessi inferiori al mercato, sono attualizzati utilizzando i tassi di mercato.

Sono regolarmente effettuate valutazioni al fine di verificare se esista evidenza oggettiva che un'attività finanziaria o che un gruppo di attività possa aver subito una riduzione di valore. Se esistono evidenze oggettive, la perdita di valore deve essere rilevata come costo nel conto economico del periodo.

I crediti verso clienti sono inizialmente iscritti a bilancio al loro valore corrente e sono successivamente esposti al netto del fondo svalutazione crediti necessario per adeguare gli stessi secondo la logica di impairment introdotta dall'IFRS 9 (modello delle expected losses).

Gli accantonamenti a fondo svalutazione crediti sono contabilizzati a conto economico.

I crediti soggetti a perdita di valore sono stornati quando si verifica che essi sono irrecuperabili.

I crediti ceduti al factor con clausola "pro soluto" sono eliminati dallo Stato Patrimoniale in quanto il contratto di riferimento prevede la cessione della titolarità dei crediti, unitamente alla titolarità dei flussi di cassa generanti dal credito stesso, nonché di tutti i rischi e benefici, in capo al cessionario.

Ad eccezione degli strumenti finanziari derivati, le passività finanziarie sono esposte al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo.

Le attività e le passività finanziarie coperte da strumenti derivati sono valutate secondo le modalità stabilite per l'hedge accounting, applicabili al fair value hedge: gli utili e le perdite derivanti dalle successive valutazioni al fair value, dovute a variazioni dei relativi rischi coperti, sono rilevate a conto economico e sono compensate dalla porzione efficace della perdita o dell'utile derivante dalle successive valutazioni al fair value dello strumento di copertura.

Strumenti finanziari derivati

Tutti gli strumenti finanziari derivati sono misurati al fair value, come stabilito dall'IFRS 9.

Gli strumenti finanziari derivati sono utilizzati con l'intento di copertura, al fine di ridurre il rischio di cambio e di tasso. Coerentemente con quanto stabilito dall'IFRS 9, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità stabilite per l'hedge accounting solo quando, all'inizio della copertura, esiste la designazione formale e la documentazione della relazione di copertura e la stessa copertura è

efficace sulla base della valutazione della "relazione economica" esistente tra elemento coperto ed elemento di copertura.

Quando gli strumenti finanziari hanno le caratteristiche per essere contabilizzati in hedge accounting, si applicano i seguenti trattamenti contabili:

  • Fair value hedge Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alle variazioni del fair value di un'attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l'utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del fair value dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L'utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e sono rilevati a conto economico.
  • Cash flow hedge Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa futuri di un'attività o di una passività iscritta in bilancio o di un'operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario derivato è rilevata nel patrimonio netto. L'utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a conto economico nello stesso periodo in cui è rilevato il correlato effetto economico dell'operazione oggetto di copertura. L'utile o la perdita associati ad una copertura (o a parte di copertura) divenuta inefficace, sono iscritti a conto economico immediatamente. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura sono chiusi, ma l'operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino quel momento iscritti nel patrimonio netto, sono rilevati a conto economico in correlazione con la rilevazione degli effetti economici dell'operazione coperta. Se l'operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico.

Se l'hedge accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.

Rimanenze

Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore fra il costo di acquisto e di produzione ed il valore di presumibile realizzazione o di sostituzione. Per le materie prime il costo di acquisizione è determinato in base ai costi medi ponderati dell'esercizio.

Per i prodotti finiti e le merci il costo di acquisto o di produzione è determinato in base ai costi medi ponderati dell'esercizio inclusivi degli oneri accessori d'acquisto e dei costi diretti ed indiretti di produzione per la parte ragionevolmente imputabile.

Le scorte obsolete e di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo.

Benefici per i dipendenti

I benefici garantiti ai dipendenti erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro attraverso programmi a benefici definiti (trattamento di fine rapporto) sono riconosciuti nel periodo di maturazione del diritto.

La passività relativa ai programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente alle prestazioni di lavoro necessarie per l'ottenimento dei benefici. La valutazione della passività è effettuata da attuari indipendenti.

L'importo riflette non solo i debiti maturati alla data di chiusura del bilancio, ma anche i futuri incrementi salariali e le correlate dinamiche statistiche.

I benefici garantiti ai dipendenti attraverso piani a contribuzione definita (anche in virtù dei recenti cambiamenti nella normativa nazionale in tema di previdenza) vengono rilevati per competenza e danno contestualmente luogo alla rilevazione di una passività valutata al valore nominale.

Pagamenti basati su azioni

I dipendenti del Gruppo ricevono parte della remunerazione sotto forma di pagamenti basati su azioni, pertanto i dipendenti prestano servizi in cambio di azioni ("operazioni regolate per titoli").

Il costo delle operazioni con dipendenti regolate con titoli è misurato facendo riferimento al valore equo alla data di assegnazione. Il valore equo è determinato da un valutatore esterno utilizzando un modello di valutazione appropriato, maggiori dettagli sono presentati nella nota 32.

Il costo delle operazioni regolate con titoli, assieme al corrispondente incremento del patrimonio netto, è rilevato sul periodo che parte dal momento in cui le condizioni relative al raggiungimento di obbiettivi e/o alla prestazione di servizio sono soddisfatte, e termina alla data in cui i dipendenti interessati hanno pienamente maturato il diritto a ricevere il compenso ("data di maturazione").

I costi cumulati rilevati a fronte di tali operazioni alla data di ogni chiusura di periodo fino alla data di maturazione sono commisurati alla scadenza del periodo di maturazione e alla migliore stima disponibile del numero di strumenti partecipativi che verranno effettivamente a maturazione. Il costo o ricavo a conto economico rappresenta la variazione del costo cumulato rilevato all'inizio e alla fine del periodo.

Nessun costo viene rilevato per i diritti che non arrivano a maturazione definitiva, tranne nel caso dei diritti la cui assegnazione è condizionata dalle condizioni di mercato, che sono trattati come se fossero maturati indipendentemente dal fatto che le condizioni di mercato a cui soggiacciono siano rispettate o meno, fermo restando che tutte le altre condizioni devono essere soddisfatte.

Se le condizioni iniziali sono modificate, si dovrà quanto meno rilevare un costo ipotizzando che tali condizioni siano invariate. Inoltre, si rileverà un costo per ogni modifica che comporti un aumento del valore equo totale del piano di pagamento, o che sia comunque favorevole per i dipendenti; tale costo è valutato con riferimento alla data di modifica.

Se i diritti vengono annullati, sono trattati come se fossero maturati alla data di annullamento ed eventuali costi non ancora rilevati a fronte di tali diritti sono rilevati immediatamente. Tuttavia, se un diritto annullato viene sostituito da uno nuovo e questo è riconosciuto come una sostituzione alla data in cui viene concesso, il diritto annullato e nuovo sono trattati come se fossero una modifica del diritto originale, come descritto al paragrafo precedente.

L'effetto di diluizione delle opzioni eventualmente maturate ("vested") e non ancora esercitate è riflesso nel calcolo della diluizione del risultato per azione (vedi nota 11).

Fondi per rischi ed oneri

Gli accantonamenti a fondi rischi ed oneri sono rilevati quando si è in presenza di una obbligazione attuale (legale o implicita) che deriva da un evento passato, qualora sia probabile un esborso di risorse per soddisfare l'obbligazione e possa essere effettuata una stima attendibile sull'ammontare dell'obbligazione. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura del periodo. Se l'effetto di attualizzazione del valore del denaro è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi.

Ricavi e proventi

Il Gruppo opera nella creazione, produzione e distribuzione di calzature ed abbigliamento caratterizzati dall'applicazione di soluzioni innovative e tecnologiche in grado di garantire traspirabilità ed impermeabilità. I ricavi e i proventi del Gruppo comprendono:

  • corrispettivi per vendite di beni a clienti che gestiscono punti vendita sia in spazi mono-marca (nella forma di franchising) sia all'interno di negozi multi-marca (wholesalers);
  • corrispettivi per vendite di beni al dettaglio (retail e online);
  • corrispettivi per affitti a clienti che gestiscono punti vendita in spazi mono-marca (nella forma di franchising);
  • corrispettivi per royalty.

Vendita di beni - Wholesale e Franchising

I ricavi per vendita di beni Wholesale e Franchising sono rilevati quanto il controllo del bene oggetto della transazione è trasferito all'acquirente, ovvero quanto il bene è consegnato al cliente in accordo con le previsioni contrattuali ed il cliente acquisisce la piena capacità di decidere dell'uso del bene nonché di trarne

sostanzialmente tutti i benefici. Qualora il contratto di vendita preveda sconti volume retrospettivi, il Gruppo provvede a stimarne l'effetto e a trattarlo quale componente variabile del corrispettivo pattuito. Il Gruppo provvede inoltre ad effettuare una stima dell'effetto dei possibili resi da clienti. Tale effetto è contabilizzato quale componente variabile del corrispettivo contrattuale con la contestuale presentazione di una passività per resi e della corrispondente attività nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria. Tale stima è basata sia sulla contrattualistica esistente, sia sulle politiche e prassi adottate dal Gruppo in tema di diritto ai resi, sia sui dati storici dell'andamento dei resi sulle vendite. I componenti variabili del corrispettivo (effetto sconti e resi) sono riconosciuti in bilancio solo qualora sia altamente probabile che non si verifichi in futuro un significativo aggiustamento dell'importo dei ricavi rilevati

Vendita di beni – Retail

I ricavi per vendita di beni al dettaglio sono rilevati al momento della consegna al cliente della merce presso il punto vendita. Il relativo corrispettivo è normalmente incassato contestualmente alla consegna. Eventuali pagamenti anticipati o depositi ricevuti da parte dei clienti non vengono contabilizzati come ricavi fino alla consegna del prodotto. Per quanto riguarda le vendite tramite canale e-commerce, il momento in cui il cliente ottiene il controllo del bene è identificato sulla base delle specifiche condizioni contrattuali applicate dalle piattaforme di vendita on-line utilizzate dal Gruppo. In alcuni paesi il Gruppo riconosce il diritto di restituire le merci acquistate per un certo periodo di tempo dopo l'acquisto e, conseguentemente, provvede ad effettuare una stima del relativo effetto contabilizzandolo quale componente variabile del corrispettivo contrattuale con la contestuale iscrizione delle relative partite patrimoniali (vedi Vendita di beni Wholesale e Franchising).

La stima è effettuata sulla base dell'andamento storico dei resi, tiene in considerazione il tempo trascorso dalla data della vendita ed è soggetta a rivisitazione periodica. Il componente variabile del corrispettivo è riconosciuto in bilancio solo qualora sia altamente probabile che non si verifichi in futuro un significativo aggiustamento dell'importo dei ricavi rilevati. Non vi sono altri obblighi post-consegna oltre alle garanzie sui prodotti, laddove previsto dalla normativa locale; tali garanzie non costituiscono una prestazione separata.

Programmi fedeltà

Le società della divisione Retail offrono ai propri clienti la partecipazione a programmi sconto o a programmi fedeltà similari che hanno durata di dodici mesi. I clienti che presentano una tessera fedeltà valida ricevono una scontistica concordata per una gamma prestabilita di prodotti e servizi. Anche in questo caso, i ricavi maturati nell'ambito di tali accordi sono riconosciuti al momento della consegna al cliente delle merci e della prestazione dei servizi presso il punto vendita.

Corrispettivi per affitti

I corrispettivi per affitti di spazi commerciali a clienti che gestiscono punti vendita in spazi mono-marca, nella forma di franchising, sono contabilizzati in applicazione del principio della competenza temporale.

Corrispettivi per royalty

Il Gruppo concede in licenza a terzi i diritti d'utilizzo dei marchi e/o brevetti e riconosce ricavi da royalty in base alle caratteristiche dei contratti stipulati con i clienti.

Costi e oneri

I costi e gli oneri sono contabilizzati seguendo il principio della competenza.

Contributi pubblici

I contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la società rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che i contributi stessi saranno ricevuti. I contributi sono rilevati a conto economico lungo il periodo in cui si rilevano i costi ad essi correlati.

Imposte

Imposte correnti

Le imposte correnti sul reddito del periodo sono determinate in relazione al reddito imponibile e in conformità alle disposizioni vigenti nei singoli Paesi.

La società controllante Geox S.p.A., ha aderito, in qualità di consolidante, ad un consolidato fiscale nazionale valido per il triennio 2014-2016 e successivamente rinnovato per due trienni. A tale consolidato fiscale partecipano le società italiane controllate Geox Retail S.r.l. e Xlog S.r.l..

Imposte differite

Le imposte sul reddito differite e anticipate sono contabilizzate sulle differenze temporanee tra i valori patrimoniali iscritti nel bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. Sono inoltre rilevate le attività per imposte anticipate sulle perdite fiscali riportabili a nuovo delle società del Gruppo laddove sia probabile il loro assorbimento mediante la creazione di futuri imponibili fiscali nelle stesse società.

Le attività e passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, nei periodi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

L'iscrizione di attività per imposte anticipate è effettuata nella misura in cui è probabile, sulla base di piani futuri, che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale può essere utilizzata la differenza temporanea deducibile.

Il valore contabile delle attività fiscali differite viene rivisto a ciascuna data di bilancio ed eventualmente ridotto nella misura in cui non sia più probabile realizzare un reddito imponibile sufficiente tale da consentire in tutto, o in parte, il recupero delle attività. Tali riduzioni vengono ripristinate nel caso in cui vengano meno le condizioni che le hanno determinate.

Le imposte sul reddito relative a poste rilevate direttamente a patrimonio netto sono imputate direttamente a patrimonio netto e non a conto economico.

Risultato per azione

Il risultato base per azione è calcolato dividendo il risultato attribuibile agli Azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo.

Il risultato diluito per azione è calcolato dividendo il risultato attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo (ad esempio, con riferimento ai piani di stock option ai dipendenti, qualora vi siano opzioni maturate non ancora esercitate).

Passività potenziali

Il Gruppo operando a livello globale è soggetto a rischi legali e fiscali che derivano dallo svolgimento delle normali attività. Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, il Gruppo ritiene che alla data di redazione del presente documento, i fondi accantonati in bilancio sono sufficienti a garantire la corretta rappresentazione del Bilancio Consolidato.

3. Informativa di settore

Ai fini gestionali, il Gruppo gestisce e controlla il proprio business in base alla tipologia di prodotti forniti, e presenta due settori operativi ai fini dell'informativa illustrati di seguito: il settore calzature e il settore abbigliamento.

Gli Amministratori osservano separatamente i risultati conseguiti dalle due unità di business allo scopo di prendere decisioni in merito alle risorse, all'allocazione e alla verifica del rendimento. Il rendimento dei settori è valutato sulla base del risultato operativo che viene ripartito nei diversi settori operativi secondo le seguenti modalità:

  • i ricavi netti, il costo del venduto, i costi diretti di vendita e i costi di pubblicità sono direttamente imputati ai rispettivi settori operativi in quanto chiaramente identificabili;
  • i costi generali e amministrativi, inclusi gli ammortamenti non industriali, per quanto direttamente attribuibili vengono imputati ai rispettivi segmenti. Quando tali costi risultano essere comuni a più settori operativi vengono attribuiti in proporzione alla rispettiva incidenza percentuale sul costo del venduto complessivo;
  • la gestione finanziaria del Gruppo (inclusi costi e ricavi su finanziamenti), le imposte sul reddito sono gestiti a livello di Gruppo e non sono allocati ai settori operativi;
  • non esistono prezzi di trasferimento tra i settori in quanto questi sono totalmente indipendenti tra loro.

La tabella seguente presenta i dati relativi ai settori di attività del Gruppo per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2020 e 2019:

2020 % 2019 %
Calzature Ricavi 477.379 720.804
Risultato operativo (107.332) (22,5%) (11.101) (1,5%)
Abbigliamento Ricavi 57.518 85.054
Risultato operativo (17.188) (29,9%) (4.622) (5,4%)
Totale Ricavi
Risultato operativo
534.897
(124.520)
(23,3%) 805.858
(15.723)
(2,0%)

Le attività e le passività settoriali sono gestite tutte a livello di Gruppo e quindi non vengono presentate separatamente per segmento. Unica eccezione a tale regola è rappresentata dal valore delle giacenze di magazzino che risultano essere pari ad euro 239.238 mila per le calzature (euro 255.525 mila nel 2019) e ad euro 28.726 mila per l'abbigliamento (euro 29.064 mila nel 2019).

La tabella seguente presenta i ricavi relativi ai settori geografici del Gruppo per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2020 e 2019:

(Migliaia di euro) 2020 2019 % Var. %
Italia 124.923 23,4% 228.453 28,3% (45,3%)
Europa (*) 250.293 46,8% 344.258 42,7% (27,3%)
Nord America 24.772 4,6% 46.189 5,7% (46,4%)
Altri Paesi 134.909 25,2% 186.958 23,2% (27,8%)
Totale ricavi 534.897 100,0% 805.858 100,0% (33,6%)

(*) Europa include: Austria, Benelux, Francia, Germania, Gran Bretagna, Penisola Iberica, Scandinavia, Svizzera.

4. Costi generali ed amministrativi

I costi generali ed amministrativi sono evidenziati nella seguente tabella:

2020 2019 Variazione
Salari e stipendi 84.860 117.290 (32.430)
Affitti passivi 10.976 21.636 (10.660)
Altri costi 188.277 198.596 (10.319)
Affitti attivi (2.353) (3.279) 926
Altri proventi (3.431) (2.662) (769)
Totale 278.329 331.581 (53.252)

Gli affitti passivi, relativi ai negozi ed agli immobili industriali, civili e commerciali, pari ad euro 10.976 mila, registrano un decremento rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio dovuto principalmente alla riduzione dei negozi.

Si ricorda come, a partire dal 1 gennaio 2019, nella voce Affitti passivi si contabilizzano solo quelli relativi a contratti a breve termine, a canone variabile sul fatturato e quelli relativi a contratti di lease per i quali l'asset sottostante si configura come low-value asset.

Nel corso del 2020, il Gruppo ha avviato importanti negoziazioni con i principali proprietari degli immobili con cui ha in essere contratti di leasing operativo, solo parte di essi hanno trovato una conclusione. I benefici economici che sono sorti e che sono stati rilevati nella voce Affitti passivi e spese condominiali come variazioni negative dei canoni, coerentemente con quanto previsto dall'emendamento al principio contabile IFRS 16 denominato "Covid-19 Related Rent Concessions (Amendment to IFRS 16)", sono stati pari a euro 6.783 mila.

Si segnala, inoltre, che il Gruppo ha beneficiato, per quanto riguarda la società capogruppo Geox S.p.A. e la società controllata Geox Retail S.r.l., di un credito di imposta su canoni di locazione di cui all'articolo 65 del decreto legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito con modificazioni dalla legge del 24 aprile 2020, n. 27, per un importo complessivo di euro 624 mila, e per quanto riguarda la società controllata Geox Canada Inc., di un sussidio governativo a supporto dei costi di affitto sostenuti dalla società per Euro 319 mila.

Oltre ai due benefici sopra riportati, si evidenzia che tale voce include principalmente: spese condominiali per euro 9.466 mila, a canoni variabili sul fatturato per euro 3.134 mila, a contratti a breve termine per euro 4.503 mila e a contratti relativi a low-value asset per euro 1.599 mila.

Gli affitti attivi si riferiscono ai Geox Shop di proprietà del Gruppo affittati a terzi affiliati con contratti di franchising.

Gli altri costi includono principalmente: ammortamenti, consulenze, costi per lo sviluppo del campionario, utenze, assicurazioni, manutenzioni e commissioni bancarie.

Gli altri proventi includono principalmente la vendita di merci diverse e gli indennizzi da assicurazione.

La ricerca e la continua ideazione ed attuazione di soluzioni innovative è un fattore significativo delle strategie del Gruppo in quanto, come già spiegato nella relazione sulla gestione, l'innovazione di prodotto è fondamentale per il consolidamento del vantaggio competitivo del Gruppo.

L'attività di ricerca e sviluppo è un processo aziendale complesso che va dallo studio di soluzioni tecniche legate alla traspirazione ed impermeabilità dei materiali, alla concessione di nuovi brevetti, fino allo sviluppo di nuove linee di prodotto.

Tale processo può essere distinto nelle seguenti fasi:

  • attività di ricerca pura che consiste nella verifica della performance dei materiali impiegati nelle calzature e nell'abbigliamento. Questa attività trova la sua realizzazione nella brevettazione ed implementazione di soluzioni che, tramite l'impiego di particolari materiali, consentono la traspirazione e l'impermeabilizzazione dei propri prodotti;
  • attività di ricerca in senso lato che consiste nel processo che porta alla creazione delle collezioni passando attraverso le fasi di progettazione, prototipia e modelleria.

La ricerca e sviluppo si avvale di personale dedicato, che trasmette gli esiti della ricerca a tutti coloro (designer, product manager, tecnici di produzione, ecc.) che partecipano alla definizione, industrializzazione e produzione del prodotto.

I costi per l'attività di ricerca e sviluppo vengono imputati al conto economico di esercizio e sono pari complessivamente ad euro 10.375 mila (euro 13.034 mila nel 2019).

Gli emolumenti spettanti ai membri del Consiglio di Amministrazione per l'esercizio 2020 sono pari ad euro 2.601 mila (euro 2.672 mila nel 2019).

Nel 2020 il valore complessivo dei compensi relativi ai Dirigenti con responsabilità strategiche è pari ad euro 2.470 mila (euro 1.989 mila nel 2019). I suddetti importi comprendono anche i compensi spettanti per lo svolgimento di tali funzioni in altre imprese del Gruppo.

Gli emolumenti spettanti al Collegio Sindacale per l'esercizio 2020 sono pari ad euro 175 mila (euro 175 mila nel 2019).

Nel 2020 l'ammontare dei diritti attribuiti che danno diritto all'assegnazione a titolo gratuito di n. 1 azione della Società, per ogni Diritto assegnato, a membri del Consiglio di Amministrazione e a Dirigenti con Responsabilità Strategiche è pari a numero 994.130. Si segnala, inoltre, che in data 16 gennaio 2020, c'è stata la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro e di amministrazione con l'ex Amministratore Delegato che non ha mantenuto alcun diritto sui piani di incentivazione monetari di lungo termine precedentemente assegnati (per numero 733.855 diritti).

5. Ammortamenti e costi del personale inclusi nel conto economico consolidato

La seguente tabella riporta il totale degli ammortamenti inclusi nel conto economico consolidato:

2020 2019 Variazione
Ammortamenti industriali 6.340 6.422 (82)
Ammortamenti non industriali 92.017 96.186 (4.169)
Totale 98.357 102.608 (4.251)

Gli ammortamenti ammontano complessivamente ad euro 98.357 mila, di cui euro 66.134 mila a seguito dell'applicazione del principio IFRS 16.

Il totale del costo del personale ammonta a euro 111.122 mila (euro 148.186 mila nel 2019). La significativa riduzione del costo del personale è dovuta principalmente al ricorso a forme di supporto pubblico previste dagli ordinamenti dei vari paesi o emanate in via straordinaria dai vari governi (come la Cassa Integrazione in Italia) a seguito della pandemia da Covid-19 oltre che alla chiusura di alcuni punti vendita gestiti direttamente dal Gruppo (44 chiusure nette nel corso del 2020).

6. Svalutazioni nette di immobilizzazioni (Impairment test)

Come illustrato nella relazione sulla gestione, il 2020 è stato influenzato dall'epidemia e dalla diffusione globale di Covid-19. Questo evento ha avuto, ed avrà anche nei prossimi mesi, un impatto significativo sul business del Gruppo.

In questo contesto, gli Amministratori, in accordo con le linee guida dei regulators, hanno predisposto e approvato l'impairment test finalizzato alla verifica di recuperabilità degli assets del Gruppo. Si segnala che il test è stato svolto sulla base dei flussi di cassa derivanti dalle previsioni contenute nel già citato documento denominato "Scenari di business plan per il periodo 2021-2024" predisposto e approvato dall'organo amministrativo ai fini delle valutazioni relative al bilancio 2020, le cui principali assunzioni sono sinteticamente descritte nei paragrafi seguenti.

Il test ha previsto una prima fase in cui è stata verificata la recuperabilità del capitale investito di ciascun punto vendita gestito direttamente dal Gruppo (Direct Operated Stores, DOS).

In tale fase, per ciascuna delle unità generatrici di cassa (CGUs) identificate, il valore recuperabile è basato sul suo valore d'uso determinato sulla base della stima della proiezione dei flussi finanziari futuri.

Nell'ambito degli Scenari di Business plan, e coerentemente con quanto già deliberato in precedenza dagli Amministratori, è prevista la revisione del perimetro dei negozi del Gruppo propedeutica alla rimodulazione della rete in modo più confacente con lo scenario attuale e prospettico ed in linea con quanto già implementato nel corso dell'ultimo anno.

Il management ritiene che i negozi diretti abbiano, oggi ed in futuro, un ruolo strategico per l'immagine ed il posizionamento del Brand e per la relazione e fidelizzazione del rapporto con il consumatore finale. Tale ruolo tuttavia sta cambiando profondamente. I negozi da semplici punti finali del processo di vendita devono divenire delle show-room, dei veri e propri hub territoriali con una ampia gamma di servizi grazie ad una perfetta integrazione con il canale digitale e ad una struttura logistica fluida ed omnicanale.

Alcuni negozi, che sono giunti alla fine del loro ciclo di vita, stanno quindi perdendo importanza e diventando marginali sia in alcuni centri storici che in centri commerciali. Sulla base di questa evoluzione del mercato, indotta anche dal peso crescente delle vendite on-line e delle mutate abitudini d'acquisto dei consumatori, il Gruppo porterà avanti una ulteriore ottimizzazione distributiva nei prossimi 3 anni basata sulle seguenti azioni:

  • Uscita (a scadenza, quindi senza alcun pagamento di penali) da circa 110 negozi alla fine del loro ciclo di vita, piccoli e meno profittevoli, che non hanno le caratteristiche per assumere la rilevanza strategica precedentemente descritta.
  • Azioni incisive di razionalizzazione nei casi in cui i valori degli affitti non siano più ritenuti congrui rispetto alle attuali condizioni di mercato.
  • Apertura di circa 20 negozi più grandi ed in locations strategiche.
  • Restyling dei negozi a maggiore potenziale.

A tutto ciò si affiancherà un processo di ulteriore investimento, trasformazione e crescita digitale del Gruppo che punterà sui servizi di omnicanalità a vantaggio e beneficio dell'incremento delle vendite nella rete fisica e vedrà anche l'ingresso del Gruppo nei marketplace di alcuni importanti partner. Continuerà inoltre l'investimento nel canale on-line tramite l'apertura di un sito diretto in Russia e il rafforzamento delle alleanze con i partner strategici in Cina.

Nel determinare i flussi finanziari gli Amministratori hanno considerato che i risultati economici degli ultimi esercizi sono stati inferiori alle aspettative e che il 2021 è stato e sarà ancora un anno di transizione verso l'uscita dall'emergenza pandemica con i conseguenti impatti sul business. Inoltre, appare evidente come il Covid-19 sia una variabile esogena con effetti difficilmente prevedibili, anche in termini di durata, sulla domanda dei consumatori e come, allo stato attuale, sia estremamente difficile fare previsioni. Tuttavia i governi e le società di consulenza a livello internazionale ipotizzano che il 2021 sia un anno di ripresa rispetto al 2020, in particolare per la seconda metà dell'anno. Per il 2022, invece, le aspettative sono per un ritorno ad una normalità pre-covid, seppur con alcuni cambiamenti di tipo strutturale. Il management ritiene che, ad oggi, ai fini delle valutazioni di bilancio, sia prudente allinearsi a tali previsioni relativamente alle assunzioni per il futuro.

Coerentemente con tali aspettative, gli Scenari di Business plan elaborati prevedono le seguenti assunzioni di base: per il 2021 una forte ripresa delle vendite rispetto al 2020, ma con un volume finale ancora materialmente inferiore rispetto al 2019. Successivamente la crescita permane ma su livelli più stabilizzati.

Tali assunzioni rappresentano per i punti vendita una previsione ragionevolmente prudente dei flussi di cassa realizzabili. Per ogni punto vendita, inoltre, si è considerato un orizzonte temporale coerente con la durata prevista del contratto di locazione effettuando le opportune proiezioni necessarie a coprire gli anni successivi all'orizzonte delle previsioni. Le assunzioni alla base del test di impairment riflettono le migliori stime effettuabili dal Management, sulla base delle informazioni disponibili, in merito all'operatività aziendale, al contesto di mercato e all'evoluzione dell'attività del Gruppo anche alla luce degli effetti della pandemia da Covid-19, eseguendo anche alcune analisi di sensitività.

Al fine della determinazione del valore attuale, i flussi di cassa futuri così ottenuti sono stati attualizzati ad un tasso di sconto (WACC) alla data di riferimento del test che tenesse conto delle specificità e dei rischi propri di ciascuna realtà in cui il Gruppo opera, compreso tra il 5,73% e il 8,57%.

Gli Amministratori hanno pertanto proceduto a svalutare, totalmente o parzialmente, gli assets riferibili a 95 punti vendita (CGU), rispetto ai 101 negozi svalutati al 31 dicembre 2019.

L'esecuzione di tale test ha comportato la necessità di effettuare una svalutazione netta pari euro 12.436 mila (euro 9.367 mila nel 2019). Il fondo impairment complessivamente stanziato a rettifica delle immobilizzazioni al 31 dicembre 2020, è pari ad euro 20.380 mila, mentre era pari a euro 11.338 mila al 31 dicembre 2019.

La fase successiva del test è stata effettuata dagli Amministratori a livello superiore e ha previsto la verifica della recuperabilità del capitale investito netto del Gruppo, inclusivo dell'avviamento pari ad euro 1.138 mila. Il valore recuperabile dell'avviamento e del capitale investito netto del Gruppo è stato verificato con un approccio "asset side" confrontando il valore d'uso ("value in use") della Cash Generating Unit con il valore contabile del suo capitale investito netto ("carrying amount").

Le proiezioni dei flussi di cassa considerati ai fini dell'impairment test sono state declinate in diversi scenari, per il periodo compreso tra il 2021 e il 2024. Le principali assunzioni riflesse in tale documento, per quanto riguarda lo scenario valutato il più probabile dagli Amministratori (lo scenario "intermedio" come di seguito descritto) alla luce delle informazioni ad oggi disponibili, riguardano:

  • un esercizio 2021 in ripresa rispetto al 2020, ma ancora inferiore in termini di redditività rispetto al 2019, a causa principalmente delle performance legate alla stagione Primavera/Estate 21 che si attende ancora impattata dalle misure di lockdown. La generazione di cassa, invece, dovrebbe beneficiare dello smaltimento di parte degli eccessi di magazzino generati dalla chiusura dei negozi nell'esercizio 2020.
  • Gli anni 2022, 2023 e 2024 prevedono un ritorno alla piena normalità in termini di performance, ma con una redditività in aumento rispetto al 2019, beneficiando di un business model più agile e di uno sviluppo del business in particolare sulla strategia omnicanale e su canali digitali, visti come la gestione dei siti di proprietà, dei marketplace e dei clienti multimarca operanti con vendite on line.
  • Ai fini del test di impairment è stato poi considerato un orizzonte di cinque anni, ipotizzando per il 2025 di proseguire in continuità il trend registrato nel 2024 e proiettando un tasso di crescita ("g" rate) del 1,75%.

Il tasso di sconto è stato calcolato usando il costo medio del capitale (Weighted Average Cost of Capital, "WACC"), vale a dire ponderando il tasso atteso di rendimento sul capitale investito al netto dei costi delle fonti di copertura di un campione di società appartenenti allo stesso settore. Il calcolo ha tenuto conto del mutato scenario dell'economia rispetto al precedente esercizio ed alle conseguenti implicazioni in termini di tassi di interesse. Il costo medio del capitale (WACC) è stato calcolato pari al 7,18%.

Proprio per la difficoltà nel fare previsioni a causa del Covid-19, sia in termini di durata che di effetti sulla domanda dei consumatori, gli Amministratori hanno adottato un approccio "multi-scenario": accanto allo scenario "intermedio" è stato sviluppato anche uno scenario "base", sul quale verificare la tenuta dei risultati del test di impairment effettuato tramite uno stress test, oltre ad uno scenario "best". Tale scenario "base", che prevede ipotesi di sviluppo più prudenti rispetto alle ipotesi delineate nello scenario precedente, riflette una diminuzione media di circa il 7% dei flussi di cassa generati dal business nell'orizzonte coperto dalle proiezioni finanziarie dello scenario "intermedio" (VAN).

Come risultato, l'impairment test evidenzia su tutti gli scenari sviluppati una copertura positiva, sufficiente a sostenere il capitale investito netto e l'avviamento del Gruppo e, quindi, non sono necessarie ulteriori svalutazioni rispetto a quelle già effettuate in seguito all'impairment test sui negozi.

Il Gruppo ha, inoltre, condotto le consuete analisi di sensitivity, previste dallo IAS 36, al fine di evidenziare gli effetti prodotti sul "valore d'uso" da un ragionevole cambiamento degli assunti di base (WACC e tassi di crescita). Dall'analisi di sensitivity condotta sullo scenario "intermedio", si evidenzia che per rendere il "valore d'uso" pari al valore del Capitale investito netto (ipotesi di break even), occorrerebbe una variazione dei seguenti parametri, considerati singolarmente e in costanza degli altri parametri: i) incremento del WACC al 9,10%, ii) tasso di crescita "g" utilizzato nel terminal value pari all' -0,33%.

7. Organico

Di seguito viene evidenziato il numero medio dei dipendenti in forza:

2020 2019 Variazione
Dirigenti 47 46 1
Quadri e Impiegati 943 967 (24)
Dipendenti negozi 2.479 2.808 (329)
Operai 1.254 1.254 -
Totale 4.723 5.075 (352)

Il numero medio dei dipendenti dell'esercizio 2020 era pari a 4.723, evidenziando una riduzione di 352 unità rispetto al 2019 principalmente imputabile alla chiusura di punti vendita gestiti direttamente dal Gruppo (44 chiusure nette nel 2020).

8. Costi di ristrutturazione

Nel corso del 2020 sono stati contabilizzati oneri atipici per euro 1.134 mila riferibili principalmente alla razionalizzazione della rete distributiva.

Nel corso del 2019 tale voce ammontava ad euro 3.245 mila e si riferiva principalmente a contributi "una tantum" per supportare franchisee e distributori nella difficile congiuntura economica e a costi per l'uscita del precedente Amministratore Delegato.

9. Oneri e proventi finanziari

La voce è così composta:

2020 2019 Variazione
Proventi finanziari 2.563 4.199 (1.636)
Oneri finanziari (10.650) (12.581) 1.931
Differenze cambio (42) (225) 183
Totale (8.129) (8.607) 478

I proventi finanziari sono così composti:

2020 2019 Variazione
Interessi attivi bancari 33 45 (12)
Interessi attivi da clienti - 117 (117)
Interessi attivi diversi 2.530 4.037 (1.507)
Totale 2.563 4.199 (1.636)

La voce interessi attivi diversi include principalmente l'effetto della contabilizzazione degli strumenti finanziari derivati di cui alla nota 32.

Gli oneri finanziari sono così composti:

2020 2019 Variazione
Interessi e oneri bancari 157 159 (2)
Interessi passivi su finanziamenti 1.012 252 760
Interessi passivi per leasing 4.209 5.034 (825)
Interessi passivi diversi 2.978 3.982 (1.004)
Sconti ed abbuoni finanziari 2.294 3.154 (860)
Totale 10.650 12.581 (1.931)

L'incremento della voce "Interessi passivi su finanziamenti" è dovuta principalmente all'aumento dell'indebitamento medio del Gruppo.

La voce "Interessi passivi per leasing" include l'effetto dell'applicazione del nuovo Principio Contabile IFRS 16. La media ponderata del tasso di finanziamento marginale (IBR) applicato nell'anno è pari all'1,48%.

La voce "Interessi passivi diversi" include principalmente l'effetto della contabilizzazione degli strumenti finanziari derivati di cui alla nota 32.

La voce "sconti ed abbuoni finanziari" si riferisce agli sconti concessi alla clientela a fronte di pagamenti anticipati come previsto dalle prassi in uso in vari mercati europei.

Le differenze cambio sono così composte:

2020 2019 Variazione
Differenze cambio attive 32.116 21.443 10.673
Differenze cambio passive (32.158) (21.668) (10.490)
Totale (42) (225) 183

10. Imposte sul reddito del periodo

Le imposte sul reddito dell'esercizio 2020 risultano essere positive per euro 4.444 mila, rispetto ad euro -429 mila del 2019.

Il prospetto seguente evidenzia la riconciliazione tra l'onere fiscale effettivo e quello teorico del Gruppo, calcolato sulla base dell'aliquota fiscale vigente nel periodo in oggetto in Italia (paese della controllante Geox S.p.A.):

2020 % 2019 %
Risultato ante imposte (132.649) 100,0% (24.330) 100,0%
Imposte teoriche (*) (31.836) 24,0% (5.839) 24,0%
Imposte effettive (4.444) n.a. 429 n.a.
Differenza che viene spiegata da: 27.392 n.a. 6.268 n.a.
1) differenti aliquote vigenti in altri paesi 407 n.a. 525 n.a.
2) differenze permanenti:
i) IRAP e altre imposte locali 33 n.a. 471 n.a.
ii) svalutazione e mancato stanziamento di imposte differite attive 25.083 n.a. 4.067 n.a.
iii) imposte esercizi precedenti e altro 1.869 n.a. 1.205 n.a.
Totale differenza 27.392 n.a. 6.268 n.a.

(*) Imposte teoriche calcolate applicando le aliquote di Geox S.p.A.

Si segnala come il valore delle imposte risenta di un prudente mancato stanziamento di imposte differite attive per euro 25.083 mila, afferenti a perdite fiscali generate nel corso del 2020 per le quali alla data della presente relazione, non vi è la ragionevole certezza che i redditi imponibili fiscali, nei prossimi tre o quattro esercizi, ne permettano il recupero in aggiunta a quello delle imposte differite attive già presenti in bilancio.

Tale valutazione fatta dal management sulla probabilità di recupero delle imposte differite attraverso redditi imponibili fiscali futuri si basa sui già citati scenari di Business plan. Questi scenari si sono resi necessari avendo riguardo alla estrema volatilità delle previsioni in questo momento. Alla luce di ciò si preferisce attendere di aver maggiore visibilità su quando l'emergenza sanitaria possa rientrare.

11. Risultato per azione

Il risultato per azione è calcolato dividendo il risultato netto del periodo attribuibile agli azionisti ordinari della Capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. Il risultato per azione diluito è calcolato dividendo il risultato netto del periodo attribuibile agli azionisti ordinari

della Capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali Azioni ordinarie con effetto diluitivo (ad esempio a fronte di un piano di stock option, opzioni maturate ma non ancora esercitate).

Di seguito sono esposti il risultato ed il numero delle azioni ordinarie utilizzati ai fini del calcolo del risultato per azione base e diluito, determinati secondo la metodologia prevista dal principio contabile IAS 33:

Esercizio 2020 Esercizio 2019
Utile/(Perdita) per azione (euro) (0,50) (0,10)
Utile/(Perdita) per azione diluito (euro) (0,50) (0,10)
Numero medio ponderato di azioni in circolazione:
- di base 255.211.081 257.857.268
- diluito 255.211.081 257.857.268

12. Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali sono così composte:

Saldo al
31-12-2020
Saldo al
31-12-2019
Variazione
Diritti di brevetto industriali e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno 12.714 12.865 (151)
Marchi concessioni e licenze 361 429 (68)
Key money 17.634 25.169 (7.535)
Immobilizzazioni in corso ed acconti 3.640 3.766 (126)
Altre immobilizzazioni immateriali 347 764 (417)
Avviamento 1.138 1.138 0
Totale 35.834 44.131 (8.297)

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali nel corso dell'esercizio 2020:

31-12-19 Acquisiz. Differenze Ammort. Alienaz. Altri 31-12-20
e capitaliz. convers. e svalut. Movim.
Attività immateriali a vita utile definita:
Dir.di brev.ind. e dir.ut. opere ingegno 12.865 4.361 (3) (6.634) (26) 2.151 12.714
Marchi, concessioni e licenze 429 50 - (118) - - 361
Key money e altre immobilizzazioni immateriali 25.933 343 (38) (8.208) (62) 13 17.981
Immobilizzazioni in corso ed acconti 3.766 2.039 (1) - - (2.164) 3.640
Attività a vita utile non definita:
Avviamento 1.138 - - - - - 1.138
Totale immobilizzazioni immateriali 44.131 6.793 (42) (14.960) (88) - 35.834

Gli investimenti riguardano principalmente:

  • personalizzazioni al sistema informativo gestionale e licenze per l'utilizzo dei software aziendali per complessivi euro 3.833 mila e costi sostenuti per la registrazione, l'estensione e la protezione dei brevetti nei vari paesi del mondo per euro 528 mila;
  • immobilizzazioni immateriali in corso per complessivi euro 2.039 mila. Tale ammontare include alcune personalizzazioni del sistema informativo gestionale ancora in corso.

13. Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali sono dettagliate dalla seguente tabella:

Saldo al
31-12-2020
Saldo al
31-12-2019
Variazione
Terreni e fabbricati 7.903 8.777 (874)
Impianti e macchinari 5.967 7.776 (1.809)
Attrezzature industriali e commerciali 2.634 3.342 (708)
Altri beni materiali 11.498 14.783 (3.285)
Migliorie beni terzi 22.038 25.666 (3.628)
Immobilizzazioni in corso ed acconti 373 887 (514)
Totale 50.413 61.231 (10.818)

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni materiali nell'esercizio 2020:

31-12-19 Acquisiz.
e capitaliz.
Differenze
convers.
Ammort.
e svalut.
Alienaz. Altri
Movim.
31-12-20
Terreni e fabbricati 8.777 7 29 (910) 7.903
Impianti e macchinari 7.776 343 11 (2.470) (12) 319 5.967
Attrezzature industriali e commerciali 3.342 2.244 (7) (2.939) (7) 1 2.634
Altri beni 14.783 3.276 (176) (6.226) (295) 136 11.498
Migliorie beni terzi 25.666 4.809 (208) (7.869) (700) 340 22.038
Immobilizzazioni in corso ed acconti 887 292 (10) (796) 373
Totale immobilizzazioni materiali 61.231 10.971 (361) (20.414) (1.014) - 50.413

Gli investimenti riguardano principalmente:

  • l'acquisto di impianti e macchinari da parte della Società controllata produttiva in Serbia;
  • l'acquisto di attrezzature industriali (principalmente stampi per suole) da parte della controllante Geox S.p.A. e della sua controllata produttiva in Serbia;
  • arredamento e hardware di negozi "Geox", show room e sede;
  • migliorie su immobili detenuti in locazione. Tali investimenti si riferiscono ad immobili industriali ed uffici per euro 790 mila e ad immobili adibiti a Geox Shop per euro 4.019 mila;
  • immobilizzazioni in corso per euro 292 mila. Tale ammontare include principalmente le somme versate per l'acquisto di arredi per negozi che verranno adibiti a Geox Shop e a lavori in corso nella sede della controllante.

La voce altri beni è così composta:

Saldo al
31-12-2020
Saldo al
31-12-2019
Variazione
Macchine elettroniche 2.318 2.875 (557)
Mobili ed arredi 8.594 11.497 (2.903)
Automezzi e mezzi di trasporto interno 586 411 175
Totale 11.498 14.783 (3.285)

14. Attività per diritto d'uso

Le attività per diritto d'uso sono dettagliate nella seguente tabella:

Saldo al
31-12-2020
Saldo al
31-12-2019
Variazione
Attività per Diritto d'uso - Immobili civili 510 507 3
Attività per Diritto d'uso - Immobili strumentali 240.333 297.214 (56.881)
Attività per Diritto d'uso - Autovetture e Autocarri 965 964 1
Totale attività per diritto d'uso 241.808 298.685 (56.877)

La tabella che segue riporta la movimentazione delle attività per diritto d'uso nel corso dell'esercizio 2020:

31-12-19 Incrementi
netti
Differenze
convers.
Ammortamenti e
svalutazioni
31-12-20
Diritto d'uso 298.685 20.571 (2.029) (75.419) 241.808

I principali incrementi registrati nel corso dell'esercizio si riferiscono a nuovi contratti di affitto sottoscritti nel periodo, principalmente per i punti vendita, o a rinegoziazioni di contratti esistenti. Sono altresì compresi euro 448 mila riferibili a somme pagate per ottenere la disponibilità di immobili in locazione, da adibire a Geox Shop, subentrando a contratti esistenti o ottenendo il recesso dei conduttori in modo da poter stipulare nuovi contratti con i locatori.

15. Imposte differite

Nella tabella che segue si evidenzia la dinamica dei crediti per imposte differite e la natura delle voci e delle differenze temporanee dalle quali le stesse emergono. Si segnala che il Gruppo, ai fini dell'esposizione in bilancio, ha compensato le attività e passività fiscali differite in quanto vi è il diritto legale a compensare le attività con le passività fiscali.

Saldo al
31-12-2020
Saldo al
31-12-2019
Variazione
Perdite fiscali a nuovo 4.212 4.207 5
Ammortamenti e svalutazioni 7.976 7.574 402
Valutazione Derivati 2.096 133 1.963
F.do svalutazione magazzino e resi 19.209 14.863 4.346
Indennità suppletiva di clientela 525 522 3
Altre 8.763 8.440 323
Imposte differite attive 42.781 35.739 7.042
Ammortamenti e svalutazioni (178) (175) (3)
Altre (24) (64) 40
Imposte differite passive (202) (239) 37
Totale imposte differite 42.579 35.500 7.079

Le attività per imposte anticipate sono state oggetto di analisi e svalutate, nella misura in cui non si ritiene probabile che sufficienti futuri redditi imponibili saranno disponibili per consentirne un utilizzo parziale o totale.

Per determinare le proiezioni di futuri redditi imponibili, considerati ai fini della recuperabilità delle attività per imposte anticipate del Gruppo, si è fatto riferimento agli Scenari di business plan come descritto in nota 10.

Le imposte anticipate sulle perdite fiscali, pari a euro 4.212 mila, si riferiscono alla perdita fiscale generata nel corso dell'esercizio 2019 dalla società capogruppo Geox S.p.A. nell'ambito del consolidato fiscale con Geox Retail S.r.l. e XLog S.r.l..

Tale importo è stato oggetto di una accurata valutazione da parte degli Amministratori al fine di contabilizzarlo solo nella misura in cui si ritiene recuperabile nell'arco temporale coperto agli Scenari di business plan come citato in precedenza.

I derivati che vengono definiti come cash flow hedge e valutati al fair value direttamente a patrimonio netto comportano che le relative imposte siano imputate direttamente a patrimonio netto e non a conto economico. Il valore delle imposte differite attive, imputate direttamente a patrimonio netto è pari a euro 2.096 mila (euro 133 mila al 31 dicembre 2019).

Le imposte anticipate incluse nella voce "altre" si riferiscono principalmente al fondo svalutazione crediti (nota 18) e ai fondi rischi e oneri (nota 29).

Nella determinazione delle imposte anticipate si è fatto riferimento alle aliquote fiscali previste dalle varie legislazioni.

16. Altre attività non correnti

Le altre attività non correnti sono così composte:

Saldo al
31-12-2020
Saldo al
31-12-2019
Variazione
Crediti verso altri esigibili da 1 a 5 anni 6.726 6.390 336
Crediti verso altri esigibili oltre 5 anni 1.209 2.684 (1.475)
Totale 7.935 9.074 (1.139)

La voce include principalmente i depositi cauzionali per utenze e contratti di locazione dei negozi e la quota dei crediti verso clienti esigibili oltre l'esercizio. La riduzione evidenziata nell'esercizio è relativa alla quota dei ratei e risconti attivi su canoni di locazione riclassificata nella voce Attività per diritto d'uso in seguito all'applicazione dell'IFRS 16.

17. Rimanenze

La tabella che segue evidenzia il dettaglio delle rimanenze:

Saldo al
31-12-2020
Saldo al
31-12-2019
Variazione
Materie prime 13.413 9.803 3.610
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 1.682 1.812 (130)
Prodotti finiti e merci 252.792 272.269 (19.477)
Mobili ed arredi 77 705 (628)
Totale 267.964 284.589 (16.625)

Le giacenze di prodotto finito includono anche la merce in viaggio acquistata nei paesi dell'estremo oriente e il costo relativo ai resi attesi dalla vendita dei prodotti stessi per euro 15.127 mila (euro 14.320 mila al 31 dicembre 2019).

Si evidenzia una riduzione nel valore delle rimanenze di prodotto finito pari ad euro 19.477 mila rispetto all'esercizio precedente. La sospensione temporanea dell'attività dei negozi in pieno inizio della stagione Primavera/Estate 2020 ha infatti provocato un anomalo incremento dell'invenduto di fine stagione. Per tale ragione il Gruppo ha dovuto rivalutare attentamente la strategia di immissione dei prodotti nella rete distributiva, in modo da ridurre gli acquisti delle stagioni future (Autunno/Inverno 2020 e Primavera/Estate 2021), sulla base delle disponibilità di prodotto in giacenza, cercando di utilizzarlo nei periodi di vendita successivi. La riduzione della giacenza di prodotto finito risulta inoltre coerente con la riduzione del fabbisogno dei negozi in seguito alla razionalizzazione della rete.

La voce "Mobili ed Arredi" si riferisce agli acquisti di arredamento da utilizzare o rivendere ai franchisee per l'apertura di nuovi Geox Shop.

Il valore delle rimanenze non differisce in misura apprezzabile dai costi correnti alla chiusura del periodo.

Le rimanenze sono al netto del fondo svalutazione magazzino ritenuto congruo ai fini di una prudente valutazione dei prodotti finiti di collezioni precedenti e delle materie prime non più utilizzate.

Si evidenzia di seguito la movimentazione del fondo svalutazione magazzino:

Saldo al 1 gennaio 21.085
Accantonamenti 39.628
Differenze conversione (477)
Utilizzi (20.587)

Saldo al 31 dicembre 39.649

La svalutazione riflette l'adeguamento al valore di mercato delle giacenze alla luce delle dalle previsioni di vendita precedentemente illustrati. Il significativo accantonamento effettuato nell'esercizio, principalmente legato alle collezioni 2020, riflette l'eccesso di stock determinatosi con la chiusura dei negozi durante il lockdown.

18. Crediti verso clienti

I crediti verso clienti sono così composti:

Saldo al
31-12-2020
Saldo al
31-12-2019
Variazione
Valore lordo 108.827 136.139 (27.312)
Fondo svalutazione crediti (21.109) (13.961) (7.148)
Valore netto 87.718 122.178 (34.460)

Il valore lordo dei crediti verso clienti ammonta a euro 108.827 mila al 31 dicembre 2020, in riduzione di euro 27.312 mila rispetto al 31 dicembre 2019.

Si segnala che l'andamento di tale voce, nel corso del 2020, è influenzato da operazioni di factoring pro-soluto, che alla data di chiusura dell'esercizio ammontavano ad euro 12.394 mila (euro 17.299 mila nel 2019).

Al 31 dicembre la composizione dei crediti per scadenza è la seguente:

Non scaduti Scaduti
0 - 90
giorni
Scaduti
Scaduti
91 - 180
oltre
giorni
Totale
Valore lordo dei crediti commerciali al 31 dicembre 2020 58.819 15.765 7.716 26.527 108.827
Valore lordo dei crediti commerciali al 31 dicembre 2019 89.291 26.531 8.616 11.701 136.139

In relazione alle vendite effettuate nei confronti di singoli clienti non esistono fenomeni di concentrazione significativa risultando tutti assolutamente al di sotto del parametro del 10% del fatturato.

Si precisa che il valore contabile dei crediti verso clienti coincide con il rispettivo valore equo.

Il Gruppo continua a mantenere uno stretto controllo sul credito. Questa logica gestionale permette di contenere l'investimento in capitale circolante.

L'adeguamento dei crediti al loro presunto valore di realizzo è ottenuto tramite lo stanziamento di un apposito fondo calcolato sulla base dell'esame delle singole posizioni creditorie. Il fondo esistente a fine esercizio rappresenta una stima prudenziale del rischio in essere. Si evidenzia di seguito la movimentazione del fondo:

Saldo al 1 gennaio 13.961
Accantonamenti 8.927
Differenze conversione (110)
Utilizzi (1.669)

Saldo al 31 dicembre 21.109

Si sottolinea che il rischio di insolvenza dei clienti è mitigato in modo significativo in quanto sono in essere dei contratti con primarie società di assicurazione crediti relative alla copertura del rischio credito sulla maggior parte del fatturato. Le clausole prevedono che, inizialmente, l'assicurazione si configuri esclusivamente come una richiesta di assunzione preventiva del rischio sui clienti nei limiti di fido precedentemente accordati. L'assicurazione diventa effettivamente operativa solo dopo l'effettuazione di una formale segnalazione del mancato pagamento da parte del cliente nei tempi stabiliti. L'incremento del fondo riflette le mutate condizioni di mercato indotte dall'emergenza sanitaria e il relativo effetto sulla solvibilità finanziaria di alcuni clienti.

19. Altre attività correnti non finanziarie

La voce è così composta:

Saldo al
31-12-2020
Saldo al
31-12-2019
Variazione
Crediti per imposte 4.590 4.820 (230)
Erario c/Iva 14.476 3.923 10.553
Fornitori c/anticipi 2.034 1.326 708
Crediti diversi 9.509 6.968 2.541
Ratei e risconti attivi 4.484 6.421 (1.937)
Totale 35.093 23.458 11.635

Al 31 dicembre 2020 il credito per imposte include un credito tributario nei confronti della controllante LIR S.r.l. per euro 174 mila (Euro 1.892 mila al 31 dicembre 2019), relativo ad istanze di rimborso presentate.

I crediti diversi includono principalmente:

  • euro 3.390 mila a fronte di un credito verso assicurazione crediti che rappresenta il valore dei sinistri ceduti e per i quali non è ancora stato erogato il rimborso;
  • euro 1.242 mila relativi a contributi concessi dall'amministrazione locale austriaca per fronteggiare l'emergenza sanitaria in corso;
  • euro 911 mila relativi a crediti verso istituti previdenziali per gli ammortizzatori sociali e analoghi strumenti esistenti nei vari paesi;
  • euro 846 mila a fronte dei crediti pro-soluto verso società di factor.

20. Attività e passività finanziarie

Si precisa che il valore contabile delle attività e passività finanziarie sotto riportate coincide con il rispettivo valore equo.

La tabella che segue illustra la composizione della voce:

Saldo al
31-12-2020
Saldo al
31-12-2019
Variazione
Depositi bancari - vincolati 24 24 -
Totale attività finanziarie non correnti 24 24 -
Fair value contratti derivati 1.156 2.366 (1.210)
Altri crediti 2.971 1.282 1.689
Totale attività finanziarie correnti 4.127 3.648 479
Fair value contratti derivati (11.207) (1.177) (10.030)
Altre passività finanziarie correnti (116) (82) (34)
Totale passività finanziarie correnti (11.323) (1.259) (10.064)

La voce "Depositi bancari – vincolati" pari ad euro 24 mila include somme costituite a garanzia su contratti di affitto stipulati sui negozi esteri.

Riguardo alla voce "fair value contratti derivati" si fa rinvio a quanto scritto nella nota 32.

21. Cassa e banche e valori equivalenti

L'importo di euro 83.130 mila si riferisce principalmente a: depositi vincolati a breve termine per euro 3.842 mila, a disponibilità di conto corrente in euro per 59.311 mila, in dollari per euro 7.093 mila, in renminbi per euro 1.334 mila, in dollari canadesi per euro 2.082 mila, in sterline inglesi per euro 4.796 mila, in yen giapponesi per euro 1.609 mila, a disponibilità di conto corrente in altre valute per il residuo. I depositi vincolati si riferiscono ad investimenti di liquidità remunerati ad un tasso legato all'euribor; le disponibilità di conto corrente in dollari sono connesse ai pagamenti in scadenza di forniture dall'estremo oriente. Si precisa che il valore contabile delle attività e passività finanziarie sopra riportate coincide con il rispettivo valore equo.

22. Patrimonio netto

Capitale sociale

Il capitale sociale di euro 25.921 mila è interamente sottoscritto e versato e risulta costituito da n. 259.207.331 azioni del valore nominale di euro 0,10 cadauna.

Altre riserve

La tabella che segue evidenzia il dettaglio delle altre riserve di patrimonio netto:

Saldo al
31-12-2020
Saldo al
31-12-2019
Variazione
Riserva legale 5.184 5.184 -
Riserva da sovrapprezzo 37.678 37.678 -
Riserva di conversione (3.538) (2.267) (1.271)
Riserva di cash flow hedge (6.640) (582) (6.058)
Utili a nuovo e altre riserve 236.808 261.523 (24.715)
Totale 269.492 301.536 (32.044)

La riserva legale è pari ad euro 5.184 mila. Tale riserva non è distribuibile.

La riserva sovrapprezzo azioni si è costituita principalmente nel corso del 2004 a seguito dell'offerta pubblica di azioni che ha comportato un contestuale aumento di capitale sociale per euro 850 mila ed è successivamente incrementata a seguito dell'esercizio dei piani di stock option riservati al management.

La riserva di cash flow hedge, negativa per euro 6.640 mila, si è originata per effetto della valutazione degli strumenti finanziari definiti come cash flow hedge in essere al 31 dicembre 2020. La valutazione a mercato dei derivati cash flow hedge, descritti più diffusamente nella nota 32, è riportata al netto dell'effetto fiscale. Tale riserva non è distribuibile.

La riduzione evidenziata nell'esercizio nella voce "Utili a nuovo e altre riserve" si riferisce principalmente al riporto a nuovo della perdita registrata nel 2019.

Gli importi sono al netto degli effetti fiscali ove applicabili.

Di seguito si riporta il prospetto di raccordo fra il Risultato Netto ed il Patrimonio netto di Gruppo con gli analoghi valori della Capogruppo Geox S.p.A.:

Descrizione Risultato
Netto 2020
Patrimonio
netto
31-12-2020
Risultato
Netto 2019
Patrimonio
netto
31-12-2019
Patrimonio netto e risultato della controllante (138.281) 164.071 (33.600) 308.531
Differenze tra valore di carico e valore pro-quota del
patrimonio netto delle controllate
57.276 62.728 56.853 49.301
Risultati pro quota conseguiti dalle partecipate
Effetto operazione di ristrutturazione societaria avvenuta
nel 2001
(55.419)
-
(55.419)
-
(42.109)
-
(42.109)
-
Effetto elisioni operazioni intragruppo sulle rimanenze
Elisione dividendi Intercompany
Altre rettifiche
Patrimonio netto e risultato consolidati
2.142
-
6.077
(128.205)
(11.140)
-
6.968
167.208
5.713
(3.285)
(8.331)
(24.759)
(13.200)
-
175
302.698

23. Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato

La passività per trattamento fine rapporto al 31 dicembre 2020 ammonta ad euro 2.834 mila come evidenziato nel seguente prospetto:

Saldo 31-12-2019 2.841
Incremento per acquisizione dipendenti da terzi 112
Storno ritenuta 0,50% (199)
Storno imposta sostitutiva 17% (4)
Versamenti a previdenza complementare (929)
Anticipazioni concesse ai dipendenti (314)
Accantonamento dell'esercizio 3.824
Utilizzo per risoluzione rapporti e versamenti a previdenza complementare INPS (2.440)
Variazione dovuta al calcolo attuariale (51)
Differenze di conversione (6)
Saldo 31-12-2020 2.834

Il movimento del fondo TFR nel corso del 2020 evidenzia un utilizzo pari ad euro 929 mila per versamenti ad istituti di previdenza complementare e un utilizzo pari ad euro 2.440 mila per versamenti a previdenza complementare INPS, al netto degli utilizzi per risoluzione del rapporto a carico dell'INPS. Questo in quanto, in base alle novità normative introdotte dalla Legge n. 296/06, con effetto a partire dal 30 giugno 2007, le quote di Trattamento di Fine Rapporto maturate successivamente all'1 Gennaio 2007 devono essere versate dalle imprese (con più di 50 dipendenti) ad un apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS oppure, in alternativa, su indicazione del dipendente, ai Fondi di previdenza complementare di cui al D. Lgs 252/05.

Le imprese iscrivono un debito a breve termine che è successivamente azzerato al momento del versamento all'INPS.

La valutazione attuariale del TFR è realizzata in base alla metodologia dei "benefici maturati" mediante il Projected Unit Credit Method come previsto dallo IAS 19. Tale metodologia si sostanzia in valutazioni che esprimono il valore attuale medio delle obbligazioni pensionistiche maturate in base al servizio che il lavoratore ha prestato fino all'epoca in cui la valutazione stessa è realizzata, non proiettando le retribuzioni del lavoratore secondo le modifiche normative introdotto dalla recente Riforma Previdenziale.

La metodologia di calcolo può essere schematizzata nelle seguenti fasi:

  • proiezione per ciascun dipendente in forza alla data di valutazione, del TFR già accantonato fino all'epoca aleatoria di corresponsione;
  • determinazione per ciascun dipendente dei pagamenti probabilizzati di TFR che dovranno essere effettuati dalla società in caso di uscita del dipendente causa licenziamento, dimissioni, inabilità, morte e pensionamento nonché a fronte di richiesta di anticipi;
  • attualizzazione, alla data di valutazione, di ciascun pagamento probabilizzato.

Il modello attuariale per la valutazione del TFR poggia su diverse ipotesi, sia di tipo demografico che economico-finanziario. Le principali ipotesi del modello sono:

  • tasso di mortalità: tavola di sopravvivenza RG48 pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato
  • tassi di inabilità: tavole INPS distinte per età e sesso
  • tasso di rotazione del personale: 2,0%
  • tasso di attualizzazione (indice Iboxx Corporate AA con duration 10+): 0,34%
  • tasso di incremento TFR: 2,1%
  • tasso di inflazione: 0,8%

La seguente tabella evidenzia gli effetti che ci sarebbero stati sull'obbligazione per benefici definiti a seguito delle variazioni, ragionevolmente possibili, delle ipotesi attuariali rilevanti alla fine dell'esercizio:

Variazione delle ipotesi

+1% sul tasso di turnover (44)
-1% sul tasso di turnover 51
+1/4% sul tasso annuo di inflazione 58
-1/4% sul tasso annuo di inflazione (56)
+1/4% sul tasso annuo di attualizzazione (86)
-1/4% sul tasso annuo di attualizzazione 91

24. Fondi per rischi e oneri

La voce è così composta:

Saldo al
31-12-19
Utilizzo Accantonamenti Differenze
conversione
Variazione
attuariale
Saldo al
31-12-20
Fondo indennità suppletiva di clientela
Altri fondi
4.964
309
(72)
-
222
1.562
(112)
(1)
143
-
5.145
1.870
Totale 5.273 (72) 1.784 (113) 143 7.015

Il Fondo indennità suppletiva di clientela viene stanziato sulla base delle previsioni normative e degli accordi economici collettivi riguardanti situazioni di probabile interruzione del mandato dato ad agenti. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura del periodo. L'effetto riduttivo cumulato dell'esercizio e di quelli precedenti della valutazione attuariale, calcolata secondo lo IAS 37, è pari ad euro 85 mila.

La voce "Altri Fondi" include, principalmente, la stima dei contenziosi in corso e la stima dei costi di ripristino dei locali.

25. Debiti finanziari correnti e non correnti

La voce è così composta:

Saldo
al 31-12-2020
Saldo
al 31-12-2019
Variazione
Finanziamenti bancari 113.770 10.439 103.331
Debiti verso altri finanziatori 62 123 (61)
Totale debiti finanziari non correnti 113.832 10.562 103.270
Conti correnti bancari 2.504 6.041 (3.537)
Finanziamenti bancari 59.404 27.318 32.086
Totale debiti verso banche correnti 61.908 33.359 28.549
Debiti verso altri finanziatori correnti 61 388 (327)
Totale debiti finanziari correnti 61.969 33.747 28.222

I debiti finanziari non correnti e i debiti finanziari correnti si incrementano rispettivamente per euro 103.270 mila ed euro 28.222 mila rispetto al 31 dicembre 2019. Tale incremento dell'indebitamento registrato nel 2020 è dovuto principalmente all'importante assorbimento di cassa una tantum generato dal Covid-19 a cui si è aggiunta la normale stagionalità del business.

Comunque, a fronte di tale indebitamento, il Gruppo presenta disponibilità di cassa pari a euro 83.130 mila. Tale situazione è riconducibile all'opportunità di disporre in ogni caso di linee di finanziamento non a revoca a fronte dell'elevata volatilità del contesto macro economico dovuto all'emergenza sanitaria.

Il Gruppo, pertanto, si è dotata di linee di credito committed adeguate dato che, sin dall'inizio dell'emergenza, ha implementato una strategia di copertura del fabbisogno finanziario volta al raggiungimento della massima coerenza tra fonti e fabbisogni di finanziamento in modo da avere il giusto bilanciamento tra linee di credito a breve termine da porre al servizio della ordinaria stagionalità del business, a medio termine per gestire il temporaneo assorbimento di cassa una tantum dovuto al Covid-19 e a lungo termine per supportare anche gli investimenti richiesti dall'evoluzione del modello di business verso l'omnicanalità con una perfetta integrazione tra fisico e digitale.

Si segnala che il 30 luglio 2020 il Gruppo ha completato la sua architettura finanziaria al servizio del business e degli investimenti del prossimo triennio, con la sottoscrizione di un contratto di finanziamento per un importo totale di euro 90 milioni ottenuto grazie anche al solido track-record dei suoi indicatori patrimoniali e finanziari. SACE, in conformità con quanto previsto dal Decreto Legge n. 23 dell'8 aprile 2020, ha rilasciato tempestivamente, con procedura semplificata, "la garanzia Italia" sul 90% dell'importo concesso dalle banche a valle di una approfondita istruttoria. Il finanziamento è principalmente destinato a supportare i costi del personale e gli investimenti, nonché le dinamiche di capitale circolante per stabilimenti produttivi e attività imprenditoriali localizzati in Italia. Il finanziamento ha una durata massima di 6 anni con preammortamento di 24 mesi e rimborso con rate trimestrali.

Il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (da calcolarsi ante IFRS 16), rilevati su base semestrale a giugno ed a dicembre, con riferimento ai dati consolidati del Gruppo. Tali parametri sono la Posizione Finanziaria Netta, il Rapporto di indebitamento (Posizione Finanziaria Netta / Patrimonio netto) e il rapporto tra Posizione Finanziaria Netta ed EBITDA. I valori variano lungo la durata del contratto e possono essere anche eventualmente sanati da operazioni di Equity Cure.

Sempre facendo riferimento ai dati ante IFRS16 la Posizione Finanziaria Netta deve essere minore di euro 180 milioni nel corso del solo 2021. Il Rapporto di Indebitamento deve essere minore di 1,15 a dicembre 2021, minore di 1,00 nel 2022 e minore di 0,75 dal 2023. Il Rapporto tra Posizione Finanziaria Netta ed

EBITDA deve essere minore di 3,25 a giugno 2022, minore di 3,00 a dicembre 2022, minore di 2,75 nel 2023 e minore di 2,50 dal 2024.

Sulla base delle previsioni contenute nel già citato documento Scenari di business plan, si ritiene che tali indicatori finanziari saranno rispettati nei prossimi periodi di testing.

Gli altri finanziamenti in essere non sono soggetti a covenant finanziari.

Si segnala inoltre che il Gruppo non ha fatto ricorso ad alcuna sospensione di rimborsi di rate di finanziamenti.

I debiti finanziari non correnti sono pari ad euro 113.832 mila, rispetto ad euro 10.562 mila del 31 dicembre 2019. La voce finanziamenti bancari, in particolare, comprende la quota scadente oltre 12 mesi dei finanziamenti a medio-lungo termine stipulati dalla società controllante Geox S.p.A., per euro 113.307 mila, e il finanziamento ottenuto dalla società controllata Geox Suisse SA, per euro 463 mila.

I debiti verso banche correnti sono pari ad euro 61.908 mila, rispetto ad euro 33.359 del 31 dicembre 2019. La voce finanziamenti comprende la quota scadente entro 12 mesi dei finanziamenti a medio-lungo termine.

La voce debiti verso altri finanziatori si riferisce ad un finanziamento stipulato con la società IBM Italia Servizi Finanziari S.r.l. a fronte dell'acquisto di sistemi di hardware e software.

26. Attività e passività finanziarie per leasing

La voce si riferisce al valore attuale dei pagamenti dovuti per canoni di locazione in seguito all'applicazione del principio IFRS 16.

La voce è così composta:

Saldo al Saldo al Variazione
31-12-2020 31-12-2019
Attività finanziarie non correnti per leasing verso terzi 508 - 508
Totale attività finanziarie non correnti per leasing 508 - 508
Passività finanziarie non correnti per leasing verso terzi 145.336 217.786 (72.450)
Passività finanziarie non correnti per leasing verso società correlate 57.525 21.222 36.303
Totale passività finanziarie non correnti per leasing 202.861 239.008 (36.147)
Passività correnti per leasing verso terzi 60.411 56.705 3.706
Passività correnti per leasing verso società correlate 5.143 5.671 (528)
Totale passività correnti per leasing 65.554 62.376 3.178
Totale passività finanziarie nette per leasing 267.907 301.384 (32.461)

Di seguito si riporta la movimentazione della passività per leasing avvenuta nel corso dell'esercizio:

Saldo al Incrementi Differenze Decrementi Saldo al
31/12/19 convers. 31/12/20
Totale passività finanziarie per leasing 301.384 18.316 (2.669) (49.124) 267.907

Si segnala che il Gruppo ha ritenuto opportuno sospendere il pagamento dei canoni d'affitto relativamente ai periodi di chiusura dei negozi e ha poi effettuato, dalla riapertura, pagamenti proporzionati all'andamento delle vendite. Tale approccio risulta coerente con le attuali interlocuzioni in atto con i proprietari immobiliari tese a rinegoziare le pattuizioni contrattuali ed allinearle al mutato scenario economico, rendendo i canoni variabili con i livelli di fatturato almeno fino a che duri la riduzione del traffico indotta dalle misure restrittive e dalla forte riduzione dei flussi turistici. Ad oggi i confronti con le proprietà immobiliari procedono in maniera serrata, sono indubbiamente difficili, ma il Gruppo ha già concluso un numero rilevante di accordi e altri sono in fase avanzata, con la convinzione però che si debba anche arrivare alla risoluzione del contratto nel caso in cui non si possano raggiungere soluzioni che rispecchino gli attuali valori di mercato.

La parte scaduta dei canoni di affitto sospesi o pagati parzialmente alla data del 31 dicembre 2020 ammonta a circa euro 13,7 milioni.

La media ponderata del tasso di finanziamento marginale (IBR) applicato nell'anno è pari al 1,48%.

27. Altri debiti non correnti

La voce è così composta:

Saldo al
31-12-2020
Saldo al
31-12-2019
Variazione
Debiti diversi per depositi cauzionali 169 524 (355)
Ratei e risconti passivi 2.659 3.276 (617)
Totale 2.828 3.800 (972)

I debiti per depositi cauzionali si riferiscono a depositi ricevuti da terzi a garanzia su contratti di affitto d'azienda (Geox Shop).

I ratei e risconti passivi si riferiscono principalmente alla quota rientrante oltre 12 mesi del contributo ricevuto dalla Repubblica di Serbia per la costruzione e l'avvio dello stabilimento produttivo sito in Vranje per un importo residuo di euro 2.450 mila.

28. Debiti commerciali

La voce è così composta:

Saldo al
31-12-2020
Saldo al
31-12-2019
Variazione
Debiti verso fornitori 134.928 183.898 (48.970)
Passività per resi e accrediti a clienti 43.226 40.148 3.078
Totale 178.154 224.046 (45.892)

I debiti verso fornitori ammontano al 31 dicembre 2020 ad euro 134.928 mila, in riduzione di euro 48.970 mila rispetto al 31 dicembre 2019. Tale decremento è collegato principalmente ai minori acquisti di prodotti finiti effettuati per la stagione Autunno/Inverno 20 a seguito della decisione di rimettere in collezione prodotti invenduti delle stagioni precedenti causa Covid-19.

Trattasi di debiti che scadono entro i prossimi 12 mesi. I termini e le condizioni delle passività sopra elencate sono i seguenti:

  • i debiti commerciali non producono interessi e sono normalmente regolati in un periodo compreso tra i 30 e i 120 giorni;
  • i termini e le condizioni relative alle parti correlate non differiscono da quelle applicate ai fornitori terzi.

Si precisa che il valore contabile dei debiti verso fornitori coincide con il rispettivo valore equo.

La movimentazione del fondo resi e note di accredito nell'esercizio 2020 è così riassunta:

Saldo al 1 gennaio 40.148
Accantonamenti 43.009
Differenze conversione (541)
Utilizzi (39.389)

Saldo al 31 dicembre 43.226

Il valore del fondo è stato stimato a fronte dei potenziali resi e accrediti che si manifesteranno nell'ambito degli accordi commerciali stipulati con i clienti, in particolare quelli in franchising.

L'incremento del fondo resi e note di accredito rispetto al 31 dicembre 2019 è principalmente imputabile alla previsione di maggiori resi dalla rete dei negozi in franchising in seguito alla significativa riduzione delle vendite registrate nell'esercizio.

29. Altre passività correnti non finanziarie

La voce è così composta:

Saldo al
31-12-2020
Saldo al
31-12-2019
Variazione
Debiti verso istituti previdenziali 4.629 4.514 115
Debiti verso personale 10.500 12.065 (1.565)
Fondi per rischi e oneri 7.124 9.201 (2.077)
Debiti verso altri 6.049 6.087 (38)
Ratei e risconti passivi 2.196 2.988 (792)
Totale 30.498 34.855 (4.357)

I debiti verso istituti previdenziali si riferiscono prevalentemente ai debiti per le quote previdenziali di competenza dell'anno 2020 versate nel 2021.

I debiti verso il personale includono i debiti verso dipendenti per le retribuzioni, premi e ferie maturate e non godute al 31 dicembre 2020.

I fondi rischi ed oneri includono, principalmente, la stima dei costi legati al processo di riorganizzazione e razionalizzazione della rete distributiva.

I debiti verso altri includono principalmente anticipi ricevuti da clienti e la quota corrente dei depositi cauzionali ricevuti da terzi.

I ratei e risconti passivi include la quota rientrante entro 12 mesi, pari ad euro 579 mila, del contributo ricevuto dalla Repubblica di Serbia per la costruzione e l'avvio dello stabilimento produttivo sito in Vranje.

30. Debiti tributari

La voce è così composta:

Saldo al
31-12-2020
Saldo al
31-12-2019
Variazione
Ritenute a personale dipendente 2.726 3.682 (956)
IVA a debito 9.195 6.225 2.970
Imposte sul reddito 1.136 595 541
Totale 13.057 10.502 2.555

31. Pagamenti basati su azioni

Secondo quanto previsto dal IFRS 2, l'adozione di un piano di pagamenti basati su azioni implica la rilevazione contabile di un costo pari al fair value delle opzioni alla data di assegnazione. Tale costo va riconosciuto a conto economico lungo il periodo nel quale maturano le condizioni per l'esercizio delle stesse e in contropartita viene alimentata una apposita riserva di patrimonio netto. Le opzioni vengono valutate con il metodo binomiale da un esperto indipendente al momento della loro assegnazione.

Alla data del presente bilancio è in essere solo un piano di incentivazione a medio-lungo termine che prevede l'assegnazione a titolo gratuito fino ad un massimo di 5 milioni di azioni ordinarie della Società (Piano di Stock Grant 2019-2021) a favore dell'Amministratore Delegato, dei Dirigenti Strategici e di altri dirigenti e dipendenti considerati risorse chiave di Geox o di altre Società del Gruppo. Tale piano ha un vesting period di tre anni e, di conseguenza, le azioni potranno essere assegnate a decorrere dalla data di approvazione, da parte dell'Assemblea dei Soci, del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021. L'assegnazione delle azioni è inoltre condizionata e commisurata al raggiungimento di risultati di performance parametrati all'Utile Netto cumulato consolidato previsto nel Piano Strategico 2019-2021 del Gruppo Geox.

32. Gestione dei rischi: obiettivi e criteri

Rischio di credito

Il Gruppo Geox attua una politica di garanzia dei propri crediti commerciali, che consente allo stesso di minimizzare il rischio di perdite su crediti commerciali per mancato pagamento e/o per ritardo apprezzabile nei pagamenti da parte dei propri clienti. La politica di copertura dei rischi su crediti commerciali di norma riguarda la maggioranza dei crediti commerciali del Gruppo Geox verso terzi.

Le attività finanziarie del Gruppo, che comprendono disponibilità liquide e mezzi equivalenti, strumenti derivati e altre attività finanziarie, presentano un rischio massimo pari al valore contabile di queste attività in caso di insolvenza della controparte.

Rischio di tasso di interesse

L'indebitamento verso il sistema bancario espone il Gruppo al rischio di variazioni dei tassi di interesse. In particolare i finanziamenti a tasso variabile sono soggetti a un rischio di cambiamento dei flussi di cassa. Al 31 dicembre 2020 l'indebitamento finanziario lordo del Gruppo verso il sistema bancario ammonta ad euro 175,7 milioni ed è principalmente a tasso variabile.

In questo contesto, considerate le aspettative di stabilità nella dinamica dei tassi di interesse e la relativamente medio/breve scadenza del debito, il Gruppo non ha ritenuto di porre in essere politiche generalizzate di copertura dal rischio di variazione dei tassi di interesse, ma ha stipulato due operazioni di Interest Rate Swap (IRS) a copertura del solo finanziamento a medio-lungo termine, per complessivi euro 67,5 milioni, anche con lo specifico obiettivo di poter rimuovere, su tutto l'ammontare nozionale, l'iniziale condizione di floor a zero in relazione all'Euribor inclusa nel tasso variabile.

In termini di sensitivity analysis sottolineiamo che una variazione positiva (negativa) di 50 b.p. nel livello dei tassi di interesse a breve termine applicabili alle passività finanziarie a tasso variabile avrebbe comportato un maggior (minor) onere finanziario annuo, al lordo dell'effetto fiscale, per circa euro 433 mila.

Rischio di cambio

Lo svolgimento da parte del Gruppo Geox della propria attività anche in Paesi esterni all'area euro rende rilevante il fattore relativo all'andamento dei cambi.

I principali rapporti di cambio cui il Gruppo è esposto riguardano:

  • EUR/USD, in relazione agli acquisti di prodotto finito in dollari USA effettuate da Geox S.p.A. su mercati, tipicamente del Far East, in cui il dollaro USA è valuta di riferimento per gli scambi commerciali;
  • EUR/GBP, EUR/CHF, EUR/RUB, EUR/PLN in relazione alle vendite nei mercati britannico, svizzero, russo e polacco.

Il Gruppo definisce in via preliminare l'ammontare del rischio di cambio derivante da transazioni commerciali previste nell'orizzonte di 12 mesi, sulla base del budget di periodo, e provvede, successivamente, alla copertura di tale rischio in maniera graduale, lungo il processo di acquisizione degli ordini, nella misura in cui gli ordini corrispondono alle previsioni del budget. La copertura viene realizzata mediante appositi contratti a termine e diritti di opzione per l'acquisto o vendita di valuta. La politica del Gruppo è di non effettuare operazioni su derivati a scopi speculativi.

Il management ritiene che le politiche di gestione e contenimento di tale rischio adottate dal gruppo Geox siano adeguate.

Sempre in relazione alle attività commerciali, le società del Gruppo possono trovarsi a detenere crediti o debiti commerciali denominati in valute diverse da quella di conto dell'entità che li detiene. Inoltre, le società possono indebitarsi o impiegare fondi in valuta diversa da quella di conto. La variazione dei tassi di cambio può comportare la realizzazione o l'accertamento di differenze di cambio positive o negative. E' politica del Gruppo coprire interamente, laddove possibile, le esposizioni derivanti da crediti, debiti e titoli denominati in valuta diversa da quella di conto della società detentrice.

Alcune società controllate del Gruppo sono localizzate in Paesi non appartenenti all'Unione Monetaria Europea. Poiché la valuta di riferimento per il Gruppo è l'Euro, i conti economici di tali società vengono convertiti in Euro al cambio medio di periodo e, a parità di ricavi e di margini in valuta locale, variazioni dei tassi di cambio possono comportare effetti sul controvalore in Euro di ricavi, costi e risultati economici.

Attività e passività delle società consolidate la cui valuta di conto è diversa dall'Euro possono assumere controvalori in Euro diversi a seconda dell'andamento dei tassi di cambio. Gli effetti di tali variazioni sono rilevati direttamente negli Altri utili/(perdite) complessivi, nella voce Riserva da conversione.

Nel corso del 2020 la natura e la struttura delle esposizioni al rischio di cambio e le politiche di copertura seguite dal Gruppo non sono variate in modo sostanziale rispetto all'esercizio precedente.

Il bilancio del Gruppo può essere significativamente interessato dalle variazioni dei tassi di cambio,

principalmente in riferimento alle variazioni del dollaro americano sull'euro. L'impatto sul risultato del Gruppo al 31 dicembre 2020, in conseguenza di un'ipotetica sfavorevole variazione immediata del 10% nei tassi di cambio delle principali valute estere nei confronti dell'Euro, sarebbe pari a circa euro 618 mila, mentre nel caso di un'ipotetica favorevole variazione immediata del 10% nei tassi di cambio sarebbe pari ad euro 424 mila. Si segnala come non siano considerati nell'analisi tutti i crediti, debiti e i flussi commerciali futuri a fronte dei quali sono state poste in essere apposite operazioni di copertura. Si sostiene, infatti, che la variazione dei tassi di cambio, in questi scenari, possa produrre un effetto economico opposto, di ammontare uguale, sulle transazioni sottostanti coperte.

Rischio di liquidità

Il settore a cui il Gruppo appartiene è caratterizzato da rilevanti fenomeni di stagionalità. In particolare l'esercizio può essere diviso in due collezioni (primavera-estate ed autunno-inverno) sostanzialmente coincidenti con i due semestri. Da un lato la produzione e gli acquisti si concentrano nei 3 mesi precedenti il semestre di riferimento con conseguente aumento delle scorte e, successivamente, dell'assorbimento di cassa. Dall'altro le vendite ai canali multimarca ed in franchising si concentrano nei primi 3 mesi del semestre di riferimento con la trasformazione delle scorte in crediti. In questo stesso periodo si completa il pagamento dei debiti verso fornitori. Gli incassi da clienti e dai consumatori finali avvengono invece principalmente entro il semestre di riferimento. Tali fenomeni inducono una forte stagionalità anche nel ciclo finanziario del Gruppo con picchi di assorbimento di risorse finanziarie da Gennaio ad Aprile e da Luglio ad Ottobre.

Il Gruppo gestisce il rischio di liquidità attraverso lo stretto controllo degli elementi componenti il capitale circolante operativo ed in particolare del magazzino e dei crediti verso clienti. Le politiche di copertura del rischio sul credito attuate dal Gruppo garantiscono l'incasso nel breve periodo anche dei crediti verso clienti in situazioni di difficoltà finanziaria rendendo non rilevante il rischio di insolvenza. Inoltre le quantità di prodotto finito rimaste nei negozi a fine stagione vengono poi smaltite in modo pianificato negli outlet di proprietà e con vendite promozionali verso terzi.

Il Gruppo dispone inoltre di linee di affidamento bancario in linea con la solida struttura patrimoniale di cui gode e che risultano abbondantemente capienti anche rispetto ai fenomeni di stagionalità sopra descritti.

Si segnala, inoltre, come l'emergenza derivante dal Covid-19 abbia provocato, e sta tutt'ora provocando, per tutto il settore in cui la Società opera, un rilevante assorbimento una-tantum di cassa, che si va ad aggiungere alla normale stagionalità del business. In particolare, la sospensione temporanea dell'attività dei negozi ed il rallentamento degli incassi da parte della clientela multimarca ed in franchising, ha provocato, nel secondo trimestre, un temporaneo cash-flow negativo dettato dall'anomalo incremento del circolante causato dai mancati incassi dei negozi (gestiti dai diversi clienti), dal magazzino invenduto e dai crediti non riscossi.

Con riferimento anche alla situazione appena descritta e ai diretti impatti sulla valutazione del rischio di liquidità, gli Amministratori, in considerazione delle attuali linee disponibili e non utilizzate, nonché dei nuovi finanziamenti ottenuti dal sistema bancario nel corso del 2020, non ritengono che gli impatti dei suddetti eventi possano essere tali da comportare il rischio che il Gruppo non sia in grado di rispettare gli impegni di pagamento.

Su tali basi, gli Amministratori hanno valutato che, pur in presenza di un difficile contesto economico e finanziario, non sussistano incertezze significative sul presupposto della continuità aziendale.

Valutazione del Fair value e relativi livelli gerarchici di valutazione

Al 31 dicembre 2020 gli strumenti finanziari derivati in essere sono i seguenti:

Importo
nozionale
31-12-20
Fair value
positivo al
31-12-20
Fair value
negativo al
31-12-20
Importo
nozionale
31-12-19
Fair value
positivo al
31-12-19
Fair value
negativo al
31-12-19
Contratti acquisto a termine a copertura del rischio cambio 143.559 20 (5.975) 65.208 770 (145)
Contratti vendite a termine a copertura del rischio cambio 95.862 1.136 (260) 95.050 188 (1.032)
Contratti opzione a copertura del rischio cambio 138.538 - (4.310) 245.085 1.408 -
Contratti a copertura del rischio di tasso 67.500 - (662) - - -
Altre attività/(passività) finanziarie 445.459 1.156 (11.207) 405.343 2.366 (1.177)

In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, l'IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value.

Si distinguono i seguenti livelli:

  • Livello 1 quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
  • Livello 2 input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
  • Livello 3 input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

Si evidenzia come tutte le attività e passività che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2020, sono inquadrabili nel livello gerarchico numero 2 di valutazione del fair value. Inoltre, nel corso dell'esercizio 2020 non vi sono stati trasferimenti dal Livello 1 al Livello 2 o al Livello 3 e viceversa.

In relazione agli strumenti finanziari derivati a copertura del rischio di cambio, al 31 dicembre 2020, il Gruppo detiene:

  • contratti a termine su cambi a copertura di acquisti e vendite future di divisa;
  • contratti di opzione di acquisto e di vendita a termine di divisa.

Tali strumenti sono stati designati a copertura di acquisti e vendite delle stagioni Primavera/Estate 2021 e Autunno/Inverno 2021.

La valutazione del fair value dei derivati inseriti in bilancio è stata effettuata attraverso l'utilizzo di modelli di valutazione autonomi e sulla base dei seguenti dati di mercato rilevati al 31 dicembre 2020:

  • Tassi di interesse a breve termine sulle divise di riferimento rilevate dai siti www.euribor.org e www.bba.org.uk ;
  • Tassi di cambio spot di riferimento rilevato direttamente dal sito della Banca Centrale Europea e relative volatilità rilevate da Bloomberg.

In relazione agli strumenti finanziari derivati a copertura del rischio di tasso, al 31 dicembre 2020, il Gruppo detiene due Interest Rate Swap (IRS), che vengono utilizzati per modificare il profilo dell'esposizione originaria al rischio di tasso d'interesse da tasso variabile a tasso fisso. Tali IRS prevedono, a scadenze determinate, lo scambio con le controparti di flussi di interesse, calcolati su un valore nozionale di riferimento, ai tassi fissi e variabili concordati.

33. Rapporti con parti correlate

Ai sensi dello IAS 24, le parti correlate del Gruppo sono le imprese e le persone che sono in grado di esercitare il controllo, o un'influenza significativa e le imprese collegate. Infine, sono considerate parti correlate anche i membri del Consiglio di Amministrazione, i Sindaci ed i Dirigenti con responsabilità strategica del Gruppo e relativi familiari.

Il Gruppo intrattiene rapporti con la società controllante (LIR S.r.l.), con società consociate e altre parti correlate. I rapporti commerciali intrattenuti con tali soggetti sono improntati alla massima trasparenza e a condizioni di mercato.

I rapporti economici intrattenuti con le parti correlate nel corso dell'anno 2020 e 2019 sono riepilogati nelle seguenti tabelle:

Totale 2020 Società
controllanti
Società
consociate
Altre
Società
correlate
Totale parti
correlate
Incidenza %
sulla voce
di bilancio
Ricavi netti 534.897 - 626 - 626 0,12%
Costo del venduto (303.074) - 829 - 829 (0,27%)
Costi generali e amministrativi (278.329) 38 (26) - 12 0,00%
Pubblicità e promozioni (23.049) (145) - - (145) 0,63%
Oneri e proventi finanziari (8.129) (47) (532) - (579) 7,12%
Imposte 4.444 (81) - - (81) (1,82%)
Totale 2019 Società
controllanti
Società
consociate
Altre
Società
correlate
Totale parti
correlate
Incidenza %
sulla voce
di bilancio
Ricavi netti 805.858 - 386 - 386 0,05%
Costo del venduto (407.030) - 73 - 73 (0,02%)
Costi di vendita e distribuzione (44.181) - (1) - (1) 0,00%
Costi generali ed
amministrativi
(331.581) 51 (99) (1) (49) 0,01%
Pubblicità e promozioni (26.177) (153) (2) - (155) 0,59%
Oneri e proventi finanziari (8.607) (31) (445) - (476) 5,53%

La situazione patrimoniale al 31 dicembre 2020 e 2019, con riferimento alle parti correlate, è riportata nelle seguenti tabelle:

Saldo al
31/12/2020
Società
controllanti
Società
consociate
Altre
Società
correlate
Totale
parti
correlate
Incidenza
% sulla
voce di
bilancio
Crediti verso clienti 87.718 50 1.018 - 1.068 1,22%
Altre attività correnti non finanziarie 35.093 175 - - 175 0,50%
Passività finanziarie per leasing non correnti 202.861 1.848 55.677 - 57.525 28,36%
Debiti verso fornitori 178.154 582 162 - 744 0,42%
Passività finanziarie per leasing correnti 65.555 350 4.793 - 5.143 7,85%

Saldo al
31/12/19
Società
controllanti
Società
consociate
Altre
Società
correlate
Totale
parti
correlate
Incidenza
% sulla
voce di
bilancio
Crediti verso clienti 122.178 66 263 - 329 0,27%
Altre attività correnti non finanziarie 23.458 1.892 - - 1.892 8,07%
Passività finanziarie per leasing non
correnti
239.008 1.982 19.240 - 21.222 8,88%
Debiti commerciali 224.046 32 39 1 72 0,03%
Passività finanziarie per leasing correnti 62.376 240 5.431 - 5.671 9,09%

34. Dividendi pagati e proposti

2020 2019
Dividendi dichiarati e pagati nell'anno (**): - 6.480
Dividendi dichiarati e pagati nell'anno - per azione (*): - 0,025
Dividendi proposti per approvazione all'Assemblea dei soci (non rilevati
come passività al 31/12) (**):
- -
Dividendi proposti per approvazione all'Assemblea dei soci (non rilevati
come passività al 31/12) - per azione (*):
- -

(*) Dati in euro

(**) Dati in migliaia di euro

35. Impegni e rischi

Gli impegni minimi della Società derivanti da contratti di affitto e noleggio autovetture, che non rientrano nell'ambito di applicazione dell'IFRS 16 in essere al 31 dicembre 2020 sono i seguenti:

31-12-2020
Entro un anno 14.034
Oltre l'anno ma entro 5 anni 20.507
Oltre i 5 anni 4.150

Totale 38.691

36. Informativa ai sensi della Legge n. 124/2017

In relazione a quanto richiesto dalla Legge n. 124/2017, si segnala che il Gruppo ha beneficiato, nel corso del 2020 e con riferimento alle Società italiane, di complessivi euro 759 mila come di seguito:

  • euro 471 mila relativi al credito di imposta su canoni di locazione botteghe e negozi di cui all'articolo 65 del decreto legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito con modificazioni dalla legge del 24 aprile 2020, n. 27;
  • euro 44 mila dalla Regione Veneto relativi a un contributo straordinario a favore dei servizi per la prima infanzia per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid-19, Deliberazione della Giunta Regionale n. 1116 del 6 agosto 2020, integrazione Deliberazione della Giunta Regionale n. 686 del 26 maggio 2020;
  • euro 12 mila relativi a un contributo a titolo di sostegno economico a favore dei soggetti che gestiscono i Servizi educativi dell'infanzia in relazione alla riduzione o al mancato versamento delle rette, da parte dei fruitori, determinato dalla sospensione dei servizi in presenza a seguito delle misure adottate per contrastare la diffusione del Covid-19, decreto ministeriale n 119 dell'8 settembre 2020 e decreto del Direttore Generale per gli Ordinamenti Scolastici e la Valutazione del Sistema Nazionale d'Istruzione n. 1136 del 15 settembre 2020.
  • euro 153 mila relativi al credito di imposta su canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d'azienda di cui all'articolo 28 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77.
  • euro 42 mila dal Gestore dei Servizi Energetici GSE S.p.A. per contributi tariffe incentivanti fotovoltaici;
  • euro 37 mila relativi all'esonero del versamento del saldo dell'imposta regionale sulle attività produttive relativa al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2019 e del versamento della prima rata dell'imposta regionale sulle attività produttive relativa al periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019, di cui all'articolo 24 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77.

Si precisa che i benefici ricevuti sono stati riepilogati attraverso il principio della cassa e, pertanto, quanto sopra esposto riepiloga sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque vantaggi economici che sono stati incassati nel corso dell'esercizio 2020, senza tener conto della relativa competenza economica.

Ai fini degli adempimenti sopra citati, in relazione ad eventuali altri contributi ricevuti che rientrino nelle fattispecie previste, si rinvia, inoltre, all'apposito Registro nazionale pubblicamente consultabile.

37. Fatti di rilievo intervenuti dopo il 31 dicembre 2020

AGGIORNAMENTO SULLO STATO DI OPERATIVITA' DEI NEGOZI - COVID-19 -

A partire dal mese di ottobre, la seconda ondata di Covid-19 sta inducendo i Governi di molti Paesi a reintrodurre nuove restrizioni alla mobilità o veri e propri lockdown, al fine di contenere la crescita dei contagi. Alla data del 14 Marzo, gran parte di queste limitazioni, che interessano principalmente l'Europa ed il Canada, vengono aggiornate sulla base dell'evoluzione dei contagi e quindi sono altamente suscettibili di variazioni. E' attualmente previsto che questi provvedimenti possano rimanere in vigore mediamente per gran parte del mese di marzo e inizio Aprile. Per quanto riguarda l'Italia, le attuali disposizioni prevedono il mantenimento delle misure restrittive fino al prossimo 6 aprile, con chiusura dei negozi nelle cosiddette zone rosse e chiusura indistinta dei centri commerciali nei pre-festivi e festivi.

A valle di queste disposizioni, i negozi diretti (DOS) che sono alla data del 14 marzo temporaneamente chiusi sono 89 (12 in Italia, 26 in Germania, 33 in Francia, 6 in Canada, 4 nel Regno Unito, 4 in Ungheria e 4 in Olanda), pari al 23% della attuale rete distributiva diretta. A questi punti vendita si devono aggiungere 92 DOS presenti nei centri commerciali in Italia (82), Spagna (8) e Nizza (2) che, secondo alle disposizioni governative, sono chiusi durante i giorni festivi e prefestivi. Includendo questi negozi, la rete distributiva diretta interessata dalle chiusure temporanee sale al 46%.

Sempre in base alle disposizioni governative, i negozi in franchising temporaneamente chiusi sono 69 (tra cui 17 in Portogallo, 7 in Francia 14 in Repubblica Ceca, 9 in Grecia 6 in Italia) pari al 22% della rete. A questi punti vendita si devono aggiungere 44 franchising presenti nei centri commerciali principalmente in Italia (40) che sono chiusi nei giorni festivi e prefestivi. Includendo questi negozi, la rete distributiva in franchising temporaneamente chiusa nei giorni festivi e prefestivi sale al 36%.

Nell'Area Asia Pacifico dove il Gruppo è presente, non sono al momento vigenti nuovi lockdown e quindi tutta la rete distributiva di Geox è operativa.

Complessivamente la difficile situazione sanitaria sta, di fatto, comunque facendo continuare la sostanziale riduzione dei flussi turistici nel mondo.

AGGIORNAMENTO SULL'APPROVVIGIONAMENTO DI MATERIE PRIME E PRODOTTO FINITO

Le aree produttive di approvvigionamento del Gruppo sono l'Estremo Oriente, il bacino del mediterraneo e lo stabilimento di proprietà in Serbia. Complessivamente gli effetti della pandemia da Covid-19 sono ancora presenti ma il sistema, nel suo complesso, è attualmente operativo anche se in un contesto con una residua instabilità soprattutto sui trasporti. Da una parte tutti gli operatori economici stanno sperimentando un allungamento dei tempi di trasporto via nave a causa della riduzione della frequenza nelle partenze e dell'aumento delle fermate al fine di ottimizzare gli spazi. Dall'altra ci sono meno opportunità di recuperare i ritardi di produzione con il trasporto via-aerea a causa del limitato numero di voli cargo e voli passeggeri. Questi fattori stanno portando ad un trend di aumento dei costi dei noli e del via-aerea.

In febbraio si è verificata una escalation delle tensioni politiche e sociali, con gravi ripercussioni sulla popolazione, in uno dei paesi (Myanmar) dove i fornitori del Gruppo localizzano parte della produzione. Il Gruppo, pur non avendo rapporti diretti con tale paese, sta monitorando costantemente la situazione, che è in continua evoluzione, con un attento bilanciamento tra il necessario alleggerimento degli acquisti, ove possibile, per ridurre il rischio e la dovuta considerazione per l'impatto sociale di una brusca uscita da tali fonti produttive.

Le fabbriche nel paese sono attualmente operative ma la situazione è, come sopra evidenziato, in costante evoluzione ed impone una forte prudenza ed attenzione lungo tutta la filiera con un monitoraggio costante degli eventi al fine di identificare tempestivamente situazioni di ulteriore aggravamento.

AGGIORNAMENTO SULLA RIDEFINIZIONE STRATEGICA DELLA RETE DISTRIBUTIVA DEL GRUPPO

La pandemia in corso, insieme alla digitalizzazione, hanno spinto il management nell'ultimo anno a rivedere il proprio modello di business su tutte le geografie, al fine di renderlo più snello, più efficiente e più rispondente al nuovo contesto operativo. Un modello di business in cui il canale fisico, in una logica di omnicanalità distributiva ed operativa, sappia sia evolvere il proprio ruolo di hub di servizi che rispecchiare condizioni contrattuali di locazione congrue con l'attuale scenario.

Queste le principali azioni deliberate dal management:

  • Deliberato (a gennaio 2020 prima dello scoppio della pandemia in Europa) il piano di chiusura di circa 75/80 punti vendita in perdita nel triennio 2020-2022.
  • Deliberato a gennaio 2021 l'aggiornamento dello scenario di razionalizzazione con l'uscita nel prossimo triennio da 110 negozi alla fine del loro ciclo di vita, più piccoli e meno profittevoli, che non hanno le caratteristiche per assumere la rilevanza strategica necessaria in uno scenario in cui si debba garantire una perfetta integrazione con il canale online. Tali chiusure risultano neutrali (sulla base dei risultati 2019) in termini di impatto sull'EBIT di canale ma con benefici sull'efficienza complessiva del business e del circolante. A tali azioni si accompagnerà l'apertura di circa 20 negozi più grandi ed in locations strategiche ed il restyling dei negozi a maggiore potenziale. A tutto ciò si affiancherà un processo di ulteriore investimento, trasformazione e crescita digitale del Gruppo che punterà sui servizi di omnicanalità a vantaggio e beneficio dell'incremento delle vendite nella rete fisica e vedrà anche l'ingresso del Gruppo nei marketplace di alcuni importanti partner. Continuerà inoltre l'investimento nel canale on-line tramite l'apertura di un sito diretto in Russia e il rafforzamento delle alleanze con i partner strategici in Cina.
  • Confermato il proseguimento delle azioni incisive di razionalizzazione in Canada, USA, Giappone, nel Regno Unito ed in Germania nei casi in cui i valori degli affitti non siano più ritenuti congrui rispetto alle attuali condizioni di mercato.

Proprio relativamente all'ultimo punto si deve segnalare la positiva conclusione della procedura di riorganizzazione avviata in Canada in data 08/09/2020. La Ontario Superior Court of Justice ha infatti formalmente dichiarato chiuso il procedimento Notice of Intention to make a proposal (NoI) avviato da Geox Canada Inc. con la ratifica della proposta di pagamento del debito approvata in data 28/01/2021 dal Comitato dei Creditori con una votazione favorevole per il 98%. Su tali premesse, si evidenziano di seguito i principali punti che emergono dalla chiusura della procedura:

  • Mantenimento di 20 punti vendita diretti (sui 30 totali) principalmente nelle aree di Toronto, Vancouver e Montreal con una sostanziale revisione delle precedenti condizioni contrattuali. Su 12 punti vendita i canoni di locazione sono stati convertiti in canoni variabili legati all'andamento del fatturato, mentre sui rimanenti 8 il canone fisso è stato significativamente ridotto (circa il 35% medio di riduzione). Nel 2019 l'ammontare complessivo dei canoni di locazione di questi 20 negozi si era attestato a 3,7 milioni di dollari canadesi (2,5 milioni di euro al tasso di cambio odierno). Per tutti questi punti vendita è inoltre stata concordata la libera facoltà di uscita senza penali.
  • Uscita da 10 punti vendita (7 già chiusi a fine 2020) non ritenuti strategici (ed in perdita nel 2019) principalmente nella zona di Alberta (Calgary ed Edmonton) senza alcun pagamento di penali.
  • Accordo sul debito pregresso (legato principalmente agli affitti non pagati del 2020) con un pagamento di circa 475 mila dollari canadesi (circa 300 mila euro al tasso di cambio odierno). Considerando l'effetto sul bilancio di Gruppo, la cancellazione del debito pregresso ammonta a circa 3,7 milioni di dollari canadesi (circa 2,5 milioni di euro al tasso di cambio odierno).

Con questa azione Geox potrà aprire in Canada, in cui è presente da oltre 15 anni, una nuova fase di crescita sana e sostenibile attraverso una rete fisica razionalizzata, efficiente ed integrata con il canale online. Proprio le recenti ed ottime performance del canale online (+62% nel 2020 e circa +100% da inizio 2021) oltre ad avvalorare l'alta riconoscibilità e la buona salute del Brand nel Paese rappresentano un concreto segnale di fiducia per il futuro.

Sono in fase avanzata anche le azioni di riorganizzazione intraprese in USA, Giappone e Regno Unito.

Non si segnalano altri fatti di rilievo avvenuti dopo il 31 dicembre 2020.

***

Biadene di Montebelluna, 15 marzo 2021

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Dr. Mario Moretti Polegato

Per il Consiglio di Amministrazione

Allegato 1

Biadene di Montebelluna, 15 marzo 2021

ATTESTAZIONE

DEL BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELL'ART. 154 BIS COMMA, CO. 5 E 5 BIS DEL DECRETO LEGISLATIVO 24 FEBBRAIO 1998, N. 58 "TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA"

I sottoscritti Livio Libralesso, in qualità di Amministratore Delegato di Geox S.p.A. e Massimo Nai, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di GEOX S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2020.

Si attesta, inoltre, che il bilancio consolidato:

  • a) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • b) è redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005, a quanto consta, è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'Emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria 2020;
  • d) la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione del Gruppo, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze a cui è esposto.

________________________ ___________________________ ____________________________ _____________________________________ Livio Libralesso Massimo Nai Livio Libralesso Amministratore Delegato Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Allegato 2

Ai sensi dell'Art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti:

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il
servizio
Destinatario Compensi 2020
(migliaia di euro)
Compensi 2019
(migliaia di euro)
Revisione contabile
Servizi di
attestazione
Servizi di consulenza
fiscale
Altri servizi
Revisore della capogruppo
Revisore della capogruppo
Rete del revisore della capogruppo
Revisore della capogruppo
Società
capogruppo
Società
capogruppo
Società
capogruppo
Società
capogruppo
158
-
-
-
143
-
-
6
Totale 158 149
Revisione contabile i)
Revisore della capogruppo
ii) Rete del revisore della
capogruppo
Società controllate
Società controllate
22
146
22
170
Servizi di
attestazione
i)
Revisore della capogruppo
ii) Rete del revisore della
capogruppo
Società controllate
Società controllate
-
-
-
-
Servizi di consulenza
fiscale
i)
Revisore della capogruppo
ii) Rete del revisore della
capogruppo
Società controllate
Società controllate
-
-
-
-
Altri servizi i)
Revisore della capogruppo
ii) Rete del revisore della
capogruppo
Società controllate
Società controllate
-
-
168
-
-
192
Totale 326 341

Allegato 3

ELENCO DELLE SOCIETA' CONSOLIDATE AL 31 DICEMBRE 2020

Denominazione Sede Chiusura Valuta Capitale Quota di possesso
es. sociale Sociale Diretto Indiretto Totale
- Geox S.p.A. Biadene di Montebelluna (TV), Italia 31-12 EUR 25.920.733
- Geox Deutschland Gmbh Monaco, Germania 31-12 EUR 500.000 100% 100%
- Geox Respira SL Barcellona, Spagna 31-12 EUR 1.500.000 100% 100%
- Geox Suisse SA Lugano, Svizzera 31-12 CHF 200.000 100% 100%
- Geox UK Ltd Londra, Regno Unito 31-12 GBP 1.050.000 100% 100%
- Geox Japan K.K. Tokyo, Giappone 31-12 JPY 100.000.000 100% 100%
- Geox Canada Inc. Mississauga, Canada 31-12 CAD 100 100% 100%
- S&A Distribution Inc. New York, Usa 31-12 USD 1 100% 100%
- Geox Holland B.V. Breda, Paesi Bassi 31-12 EUR 20.100 100% 100%
- Geox Retail S.r.l. Biadene di Montebelluna (TV), Italia 31-12 EUR 100.000 100% 100%
- Geox Hungary Kft Budapest, Ungheria 31-12 HUF 10.000.000 99,00% 1,00% 100%
- Geox Hellas S.A. Atene, Grecia 31-12 EUR 220.000 100% 100%
- Geox France Sarl Sallanches, Francia 31-12 EUR 15.000.000 100% 100%
- S&A Retail Inc. New York, Usa 31-12 USD 200 100% 100%
- Geox Asia Pacific Ltd Hong Kong, Cina 31-12 USD 1.282 100% 100%
- XLog S.r.l. Signoressa di Trevignano (TV), Italia 31-12 EUR 110.000 100% 100%
- Geox Rus LLC Mosca, Russia 31-12 RUB 60.000.000 100% 100%
- Geox AT Gmbh Vienna, Austia 31-12 EUR 35.000 100% 100%
- Geox Poland Sp. Z.o.o. Varsavia, Polonia 31-12 PLN 5.000 100% 100%
- Geox Portugal S.U. LDA Lisbona, Portogallo 31-12 EUR 300.000 100% 100%
- Technic Development D.O.O. Vranje Vranje, Serbia 31-12 RSD 802.468.425 100% 100%
- Geox Macau Ltd Macao, Cina 31-12 MOP 5.000.000 100% 100%
- Geox Trading Shangai Ltd Shangai, Cina 31-12 CNY 69.269.816 100% 100%
- Dongguan Technic Footwear Apparel Design Ltd Dongguan, Cina 31-12 CNY 3.795.840 100% 100%
- Technic Development Vietnam Company Ltd Ho Chi Minh City, Vietnam 31-12 VND 3.403.499.500 100% 100%
- Geox Distribution UK ltd Londra, Regno Unito 31-12 GBP 100.000 100% 100%

Dati societari e informazioni per gli azionisti

Sede legale

Via Feltrina Centro, 16 31044 Biadene di Montebelluna (TV)

Dati legali

Capitale Sociale: Euro 25.920.733,1 i.v. REA n. 265360 Codice fiscale/R. I. di Treviso n. 03348440268

Relazione con gli investitori

Simone Maggi [email protected] tel. +39 0423 282476

Documenti a disposizione degli azionisti

www.geox.biz (Sezione Investor Relations)

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