AI Terminal

MODULE: AI_ANALYST
Interactive Q&A, Risk Assessment, Summarization
MODULE: DATA_EXTRACT
Excel Export, XBRL Parsing, Table Digitization
MODULE: PEER_COMP
Sector Benchmarking, Sentiment Analysis
SYSTEM ACCESS LOCKED
Authenticate / Register Log In

Avio

Annual Report Mar 31, 2021

4127_10-k_2021-03-31_38c1fe05-f23c-49ea-8a4e-0e3f79b3c894.pdf

Annual Report

Open in Viewer

Opens in native device viewer

Sede in Roma, via Leonida Bissolati n.76 Capitale sociale versato Euro 90.964.213 i.v. Registro delle Imprese - Ufficio di Roma n. 09105940960

RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2020

INDICE

HIGHLIGHTS 4
LETTERA AGLI AZIONISTI 5
RELAZIONE SULLA GESTIONE 8
Il Gruppo Avio 9
Profilo 10
Organi sociali e Comitati 12
Storia Recente 13
Aree di business 15
Presenza geografica 15
Strategia 16
Azionariato 18
Esercizio 2020 19
Fatti di rilievo dell'esercizio 2020 20
Andamento del mercato e delle attività 26
Analisi dei risultati economici e della situazione
finanziaria e patrimoniale del Gruppo 28
Attività di ricerca e sviluppo 36
Risorse umane 39
Comunicazione e responsabilità sociale 44
Principali rischi e incertezze a cui il Gruppo è esposto 46
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio 49
Analisi dei risultati economici e della situazione
finanziaria e patrimoniale di Avio S.p.A. 51
Rapporti con imprese partecipanti, controllate, joint-venture,
collegate e partecipate 55
Altre informazioni 55
Corporate Governance 55
Proposta di destinazione del risultato di Avio S.p.A. 57
BILANCIO CONSOLIDATO 58
Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata 59
Conto Economico Consolidato 61
Conto Economico Complessivo Consolidato 62
Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto Consolidato 63
Rendiconto Finanziario Consolidato 64
Note Esplicative al Bilancio Consolidato 65


Informazioni generali
65

Principi contabili significativi
65

Composizione, commento e variazioni delle
principali voci e altre informazioni 87

Informativa per settore di attività e per area geografica
132

Impegni e rischi
132

Informativa sugli strumenti finanziari e politiche di gestione rischi
142

Operazioni con parti correlate
150

Elenco delle società del Gruppo al 31 dicembre 2020
154

Informazioni ai sensi dell'art. 149 – duodecies del
Regolamento Emittenti CONSOB 155

Informazioni relative alle erogazioni pubbliche
ex art. 1, commi 125
129, della Legge n 124/2017
156

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio
159
Relazione della Società di Revisione sul Bilancio Consolidato 160
BILANCIO DI ESERCIZIO 166
Situazione Patrimoniale-Finanziaria 167
Conto Economico 169
Conto Economico Complessivo 170
Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto 171
Rendiconto Finanziario 172
Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 173

Informazioni generali
173

Principi contabili significativi
173

Composizione, commento e variazioni
delle principali voci e altre informazioni 192

Impegni e rischi
232

Informativa sugli strumenti finanziari e politiche di gestione rischi
239

Operazioni con parti correlate
243

Informazioni per area geografica
249

Informazioni ai sensi dell'art. 149 – duodecies del
Regolamento Emittenti CONSOB 249

Informazioni relative alle erogazioni pubbliche
ex art. 1, commi 125
129, della Legge n 124/2017
250

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio
252

Proposta di destinazione del risultato di Avio S.p.A.
253
Attestazione del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato
ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971
del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni 254
Relazione della Società di Revisione sul Bilancio di Esercizio 255
Relazione del Collegio Sindacale sul Bilancio di Esercizio 261

HIGHLIGHTS

Ricavi netti(1)

322,0 milioni di Euro (-12,6% rispetto al 2019)

EBITDA

Reported: 35,2 milioni di Euro (-17,4% rispetto al 2019) Adjusted(2): 43,3 milioni di Euro (-1,6% rispetto al 2019)

EBIT

Reported: 15,9 milioni di Euro (-40,1% rispetto al 2019) Adjusted(2): 24,0 milioni di Euro (-14,1% rispetto al 2019)

Utile ante imposte

15,4 milioni di Euro (-42,9% rispetto al 2019)

Utile netto 14,9 milioni di Euro (-44,9% rispetto al 2019)

Posizione finanziaria netta

+62,6 milioni di Euro (+4,7 milioni rispetto al 31 dicembre 2019)

Investimenti 34,5 milioni di Euro (+5,9 milioni e +20,5% rispetto al 2019)

Portafoglio ordini netto(1)

735,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2020 (+67,3 milioni e +10,1% rispetto al 31 dicembre 2019)

Attività di ricerca e sviluppo

119,8 milioni di Euro di costi al netto del pass-through sostenuti nel 2020, pari al 37,2% dei ricavi al netto dei ricavi pass-through 2020 (156,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2019, pari al 42,5% dei ricavi al netto dei ricavi pass-through 2019)

Dipendenti

950 al 31 dicembre 2020 (935 al 31 dicembre 2019)

1 Al netto dei ricavi c.d. "pass-through".

2 Al netto dei costi non ricorrenti principalmente riconducibili agli effetti derivanti dall'epidemia Covid-19.

LETTERA AGLI AZIONISTI

Gentili Signori Azionisti,

l'emergenza coronavirus che ha colpito tutto il mondo nel 2020, ha comportato significativi impatti e rallentamenti di alcune attività della Società che in un contesto estremamente difficile è comunque riuscita a mantenere in continuità l'intera produzione in Italia, anche beneficiando dell'autorizzazione prefettizia rilasciata in data 24 marzo 2020 in ragione della rilevanza strategica delle attività svolte per l'economia nazionale.

A livello di Gruppo, le misure restrittive imposte dal governo e dalle autorità francesi preposte, hanno invece comportato la sospensione temporanea delle attività di colaggio e di preparazione dei lanci della controllata Regulus S.A. dalla base di Kourou in Guyana francese nei mesi da marzo a maggio 2020.

In questo contesto il Gruppo si è attivato ed adoperato al fine di fronteggiare l'emergenza epidemiologica attuando tutte le disposizioni governative, nonché mettendo in pratica tutti i protocolli nazionali e internazionali previsti.

A tal proposito, Avio ha istituito un Comitato interno COVID-19 che ha posto in essere immediate azioni di mitigazione del rischio ed ha elaborato un documento denominato "Gestione della Crisi COVID-19", contenente una serie di disposizioni rigorose per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus in accordo con il Protocollo siglato tra il Governo e le Parti Sociali in data 14 marzo 2020. Tra queste ricordiamo l'utilizzo ed agevolazione dello smart working per le attività che possono essere svolte a distanza, la limitazione degli spostamenti e accesso agli impianti estesa anche a fornitori e consulenti, nuove modalità di conduzione di riunioni e meetings nel rispetto delle norme di legge, modalità di comunicazione interna tramite diffusione tempestiva dei comunicati COVID-19 a tutti i dipendenti con utilizzo delle piattaforme informatiche.

Sono state, inoltre, attivate iniziative a supporto di tutti i dipendenti quali l'attivazione di una copertura assicurativa sanitaria aggiuntiva a sostegno economico del lavoratore in caso di infezione da COVID-19 e l'attivazione di uno sportello di supporto psicologico gratuito on-line per tutti i lavoratori al fine di fornire un supporto laddove utile connesso all'emergenza sanitaria.

Infine, in linea con la consolidata collaborazione del Gruppo con le amministrazioni locali delle aree in cui opera e del ruolo consapevole che Avio intende svolgere rispetto alle istanze economiche e sociali delle comunità di riferimento, nel mesi di marzo 2020 la Società ha effettuato due donazioni per complessivi 500.000 Euro, a favore rispettivamente dell'Ospedale di Kourou (in Guyana Francese) e alla Protezione Civile di Colleferro al fine di aiutare a contrastare l'emergenza epidemiologica.

Nel corso dell'anno, in linea con gli indirizzi strategici ed operativi sono state condotte, nonostante l'emergenza COVID-19, significative attività di produzione e di sviluppo. In particolare, relativamente alle attività di volo, sono stati effettuati con successo 3 lanci Ariane 5 mentre sono state concluse le azioni correttive a seguito la failure VV15 per il ritorno al volo di Vega con il VV16 nel settembre 2020. Tale ritorno al volo era previsto inizialmente per fine marzo 2020, tuttavia, la sospensione nello stesso mese di marzo delle attività del "Centre Spatial Guyanais" (CSG) a causa dell'emergenza COVID-19, ha determinato un primo differimento a giugno e successivamente, a causa di sfavorevoli condizioni metereologiche si è reso necessario differire il ritorno al volo al mese di settembre comportando ritardi alle attività commerciali. Il lancio è stato effettuato con successo il 2 settembre rilasciando 53 satelliti in un'unica missione per mezzo del nuovo adattatore denominato SSMS.

Il successivo volo VV17, in data 17 novembre, ha riscontrato una grave anomalia di volo che ha causato ulteriori ritardi alle attività commerciali. A seguito della failure sono stati avviati i lavori di una Commissione di Inchiesta Indipendente presieduta da ESA e Arianespace che ha rapidamente identificato le cause del fallimento della missione e definito le azioni da implementare per un ritorno al volo del lanciatore previsto per aprile 2021 con il VV18.

Tra le altre attività di rilievo condotte nel corso dell'anno si evidenzia inoltre l'avvio delle attività di costruzione dello "Space Propulsion Test Facility" (SPTF), all'interno del Poligono sperimentale di

interforze di Salto di Quirra in Sardegna per la realizzazione di un banco di prova per motori a liquido e di un impianto per la realizzazione di componenti in carbon-carbon.

Tra i principali risultati delle attività di sviluppo tecnologico si segnala il successo del test della camera di combustione del motore M10 per il Vega-E presso le facilities sperimentali della NASA del Marshall Space Flight Center di Huntsville, Alabama; l'avanzamento della qualifica del nuovo lanciatore VEGA-C (preparazione del lancio di qualifica nel 2021), la consegna dell'accenditore dello Zefiro 40 (secondo stadio del VEGA-C) per i test ambientali di qualifica le cui attività si sono completate nel 2020, la fabbricazione e testing delle prime unità di volo del nuovo lanciatore unitamente alle attività di adeguamento meccanico, elettrico e fluidico della base di lancio a Kourou rispetto alle esigenze del nuovo lanciatore ed il successo delle prove al banco del nuovo motore P120 C.

Nel corso dell'anno si segnala in particolare la firma di un nuovo contratto per Vega con Airbus Defense and Space: 4 satelliti ottici, CO3D, sviluppati con l'Agenzia Spaziale francese (CNES), che voleranno sul Vega in modalità rideshare.

Nell'anno sono stati acquisiti nuovi ordini per 389 milioni di Euro tra cui la firma del contratto del programma di sviluppo per lo Space Rider, il contratto di produzione della propulsione tattica Aster ed il contratto batch 4 per la produzione di 10 nuovi lanciatori Vega C a partire dal 2023.

L'anno fiscale 2020 si è chiuso con risultati economico-finanziari in linea con le Guidance fornita al mercato nel mese di settembre nonostante il contesto difficile legato alla pandemia con il protrarsi delle attività di ritorno al volo Vega VV16 e la successiva failure del Vega VV17 occorsa nel mese di novembre. Il risultato economico (Reported EBITDA) è stato di 35,2 milioni di Euro, in flessione rispetto ai 42,6 milioni di Euro principalmente a causa dell'incidenza di circa 8,1 milioni di Euro di costi non ricorrenti legati prevalentemente alla gestione del contesto pandemico. Il risultato in termini di Ebitda Adjusted pari a 43,3 milioni di Euro è risultato infatti sostanzialmente stabile rispetto all'esercizio precedente (43,3 milioni di Euro nel 2020 rispetto a 44,0 milioni di Euro nel 2019) costituendo un chiaro indicatore di resilienza del business. I ricavi netti sono risultati pari a 322 milioni di Euro, leggermente inferiori rispetto a quanto previsto dalla Guidance per il 2020, ed inferiori rispetto ai 369 del 2019, principalmente per il rallentamento delle attività di produzione e sviluppo in conseguenza dei ritardi nel ritorno al volo a seguito dell'impatto del COVID-19.

La gestione finanziaria al 31 dicembre 2020 si è chiusa con una solida posizione di cassa pari a 62,6 milioni di Euro in crescita rispetto ai 57,9 milioni di Euro, grazie al miglioramento della performance operativa, nonostante l'aumento degli investimenti (34,5 milioni di Euro rispetto a 28,6 milioni di Euro del 2019) e tenuto conto del completamento del programma di acquisto delle azioni proprie.

Nel mese di ottobre, infatti, la Società ha completato il programma di acquisto di azioni proprie, in esecuzione di quanto deliberato dall'Assemblea degli Azionisti nell'aprile 2019.

Al 31 dicembre 2020 a seguito degli acquisti effettuati per un importo complessivo dall'avvio del programma pari a 9,1 milioni Euro (6,4 milioni nel 2020), Avio detiene n. 671.233 azioni proprie corrispondente allo 2,55% delle azioni che costituiscono il capitale sociale.

Ad oggi la Società ritiene che non sia ancora possibile stimare quantitativamente l'impatto che la pandemia potrà continuare ad avere nel corso dell'esercizio 2021.

Per queste ragioni, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto opportuno non fornire una guidance quantitativa per il 2021, almeno non prima dell'approvazione dei risultati del primo semestre 2021. Nonostante ciò, grazie alla visibilità di una chiara roadmap di prodotto, che ha consentito di ottenere un portafoglio ordini crescente all'esito dell'ultima conferenza ministeriale, nonché di una posizione di cassa molto robusta, con l'obiettivo di continuare a garantire un adeguato livello di remunerazione agli azionisti, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all'Assemblea agli Azionisti di approvare la distribuzione di un dividendo nella misura di 0,285 Euro ad azione e di autorizzare un secondo programma di acquisto di azioni proprie fino ad un massimo di 9,1 milioni di Euro nel rispetto del limite del 20% del Capitale sociale previsto dalla normativa di riferimento.

Il Consiglio di Amministrazione ha altresì modificato la politica dei dividendi incrementando il limite di "pay-out ratio" dal 50% al 60% al fine di conferire maggiore flessibilità alla remunerazione degli azionisti.

Nel corso del 2020 e in questi primi mesi del 2021 si sta assistendo, in particolare nel mercato americano, ad una forte crescita degli investimenti di capitali privati nelle Space Ventures per mezzo

Relazione Finanziaria Annuale 2020

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Relazione Finanziaria Annuale 2020

IL GRUPPO AVIO

PROFILO

Il Gruppo Avio (nel seguito della presente Relazione sulla Gestione indicato come "Avio" o il "Gruppo") è una azienda leader mondiale nel settore aerospaziale. L'esperienza ed il know-how acquisiti nel corso degli oltre 50 anni di attività consentono ad Avio di essere un'eccellenza mondiale nel campo dei Sistemi di Lancio, della propulsione spaziale a solido, a liquido e criogenica, nonché nella propulsione per sistemi militari.

Il Gruppo occupa direttamente in Italia e all'estero circa 1.000 persone altamente qualificate, nella sede principale di Colleferro nei pressi di Roma nonché in altri siti in Campania, Piemonte e Sardegna. Ulteriori siti operativi sono presenti all'estero, in Francia ed in Guyana Francese.

Il Gruppo opera attualmente nell'ambito del settore dei Sistemi di Lancio e della propulsione spaziale, in particolare con riferimento alle attività di progettazione, sviluppo, produzione ed integrazione di:

  • sistemi di trasporto spaziale (Lanciatore Vega e future evoluzioni);
  • sistemi propulsivi a propellente solido e liquido per vettori spaziali (Lanciatore Vega, Lanciatore Ariane 5 e Lanciatore Ariane 6);
  • sistemi propulsivi a propellente solido per missili tattici (Aster, CAMM-ER, MARTE, Aspide);
  • sistemi propulsivi a propellente liquido per satelliti;
  • nuovi sistemi propulsivi a basso impatto ambientale;
  • infrastrutture di terra, cosiddette "ground" relative alle attività di preparazione e lancio dei lanciatori.

I Sistemi di Lancio con contenuto Avio sono:

  • Ariane 5 per il posizionamento in orbita geostazionaria GEO Geostationary Earth Orbit (quota 36.000 km) di satelliti di massa fino a 10 t. Dalla fine degli anni '80, Avio fornisce i booster (motori a propellente solido) e la turbopompa ad ossigeno liquido del motore Vulcain 2;
  • Ariane 6 attualmente nella sua fase di sviluppo. Il lanciatore ha due configurazioni distinte in funzione delle sue possibili missioni allo scopo di garantire una maggiore flessibilità in termini di possibili payload. In particolare, A62 (con due booster P120C a propulsione solida) e A64 (con quattro booster P120C a propulsione solida) saranno utilizzati sia per il posizionamento di satelliti in orbita geostazionaria GEO (quota 36.000 km) sia per coprire anche altri tipi di missioni, come il lancio in orbita LEO, in orbita polare elio-sincrona (SSO), in orbita terrestre media (MEO), per l'inserimento di satelliti che possono spaziare tra le 4,5 tonnellate di massa verso orbite GEO e le 20 tonnellate verso orbita LEO. In tal contesto Avio fornisce i booster a solido per entrambe le configurazioni di Ariane 6 come pure le due turbopompe ad ossigeno dei motori Vulcain 2 e Vinci degli stadi a liquido;
  • Vega, per il posizionamento in orbite basse LEO Low Earth Orbit (tra 300 e 2.000 km di altezza) di satelliti di massa fino a 2 t. Dal 2000, Avio sviluppa e realizza il vettore Vega, il lanciatore spaziale europeo per satelliti di massa fino a 2.000 kg che ha effettuato con successo il lancio di qualifica nel febbraio 2012, completato con successo nel dicembre 2015 i 5 lanci previsti dal contratto VERTA per il completamento della qualifica e effettuato nel 2016 il primo lancio della fase commerciale. Il successo di questo prodotto ha permesso all'Italia di entrare nel ristrettissimo numero di paesi al mondo in grado di sviluppare e produrre un proprio lanciatore spaziale;
  • Vega C, evoluzione dell'attuale Vega, è un lanciatore in fase di sviluppo nell'ambito del programma spaziale dell'Agenzia Spaziale Europea. Vega C è progettato per un maggior carico utile rispetto al Vega ed ottimizza nel contempo i costi di produzione grazie alla condivisione del nuovo primo stadio (P120C) con Ariane 6.

Per quanto riguarda i missili tattici, Avio partecipa ai principali programmi nazionali ed internazionali. Fra essi, citiamo:

  • ASTER, sistema d'arma terra-aria;
  • CAMM-ER, sistema d'arma terra-aria attualmente in sviluppo;
  • MARTE, sistema antinave lanciato da Elicottero e Nave.

Nel campo della propulsione satellitare, Avio ha realizzato e fornito all'ESA (l'Agenzia Spaziale Europea) ed all'ASI (l'Agenzia Spaziale Italiana) i sottosistemi propulsivi per la messa in orbita ed il

controllo di diversi satelliti, tra cui i più recenti SICRAL, Small GEO e EDRS-C. Attualmente partecipa allo sviluppo e qualifica dei sistemi propulsivi del satellite Hera e della missione Mars Sample Return, per l'Orbit Insertion Module e per il Return Module.

Il Gruppo opera nell'ambito delle seguenti linee di business:

Ariane

Ariane è un programma spaziale per le missioni GEO sponsorizzato dall'ESA, in cui ArianeGroup ("AG") ricopre il ruolo di prime contractor e Avio opera in qualità di subcontractor per la produzione dei booster a propulsione solida P230 e della turbopompa ad ossigeno liquido (LOX) per il motore Vulcain 2. Avio è anche subcontractor per il lanciatore di nuova generazione Ariane 6 il cui lancio di qualifica è previsto per il 2022; per tale lanciatore Avio, per il tramite della consociata Europropulsion, sta sviluppando e successivamente produrrà (i) il motore a propellente solido P120C, (ii) la turbopompa ad ossigeno liquido per il motore Vulcain 2 e (iii) la turbopompa ad ossigeno liquido per il motore Vinci.

Vega

Vega è un programma spaziale per le missioni LEO (il cui sviluppo è stato finanziato dall'ESA con fondi prevalentemente italiani) di cui il Gruppo è prime contractor per la produzione e l'integrazione dell'intero lanciatore, la realizzazione dei motori a propulsione solida P80, Zefiro 23 e Zefiro 9 e del modulo propulsivo a propulsione liquida AVUM. Il Gruppo riveste inoltre il ruolo di prime contractor di ESA per lo sviluppo dei lanciatori di nuova generazione Vega Consolidation ("Vega-C") e Vega Evolution ("Vega-E"), il cui lancio di qualifica è programmato rispettivamente per la fine del 2021 e per la fine del 2025. Per questi ultimi il Gruppo è responsabile dello sviluppo e della successiva produzione degli interi lanciatori spaziali, nonché dello sviluppo (i) del motore a propellente solido P120 C (primo stadio in sostituzione dell'attuale P80 che viene realizzato in sinergia al programma Ariane 6), (ii) del motore a propellente solido Z40 (secondo stadio in sostituzione dell'attuale Z23) e (iii) di un motore criogenico ad ossigeno-metano liquidi per lo stadio alto di Vega-E.

Propulsione tattica

Avio è responsabile della progettazione e della produzione dei seguenti prodotti:

  • o Aster 30, in particolare dei motori booster, del sistema di attuazione (TVC) e delle superfici di controllo aerodinamiche (ali);
  • o Aster 15, in particolare delle superfici di controllo aerodinamiche (ali);
  • o Unità propulsive dell'Aspide;
  • o Marte sustainer.

Per quanto riguarda i programmi di sviluppo:

  • o CAMM-ER, per lo sviluppo del motore booster e sustainer in unico stadio, dei cablaggi e delle superfici di controllo aerodinamiche (ali);
  • o Aster 30 MLU, per lo sviluppo del nuovo Aster 30 booster che a partire dal 2021 sostituirà in produzione l'attuale risolvendo problemi di REACH e obsolescenze;
  • o E TVC (Elettromechanic Thrust Vector Control) sistema di controllo della spinta mediante sistema elettromeccanico che sostituirà l'attuale idraulico per allungare i tempi di manutenzione e la vita operativa del missile Aster.

Con ricavi netti conseguiti nel 2020 pari a 322,0 milioni di Euro e un EBITDA Adjusted di 43,3 milioni di Euro, al netto dei costi non ricorrenti principalmente riconducibili agli effetti derivanti dall'epidemia Covid-19, il Gruppo si colloca attualmente in una posizione di vertice dell'industria spaziale italiana ed europea, alla cui competitività contribuisce in maniera sostanziale realizzando all'estero oltre il 99% dei propri ricavi.

Il contenuto fortemente tecnologico delle attività svolte ha portato Avio a sostenere attività di ricerca e sviluppo - per la parte prevalente commissionata dall'ESA, dall'ASI e dagli Stati Membri - pari al 37% dei ricavi netti nel 2020. Tali attività sono state svolte sia in proprio sia attraverso subcontractors nonché una rete di laboratori e collaborazioni con numerose università e centri di ricerca tra i più importanti a livello nazionale e internazionale.

ORGANI SOCIALI E COMITATI

Consiglio di Amministrazione

In data 6 maggio 2020 l'Assemblea degli Azionisti ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione della capogruppo Avio S.p.A., il quale a sua volta, in data 7 maggio 2020, ha deliberato in merito alle cariche interne ed all'attribuzione dei poteri utili a compiere gli atti pertinenti all'attività sociale.

Il nuovo Consiglio di Amministrazione durerà in carica per tre esercizi e scadrà con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2022.

Monica Auteri
Raffaele Cappiello
Amministratore Indipendente (a)
Amministratore Indipendente (b)
Letizia Colucci Amministratore (b)
Giovanni Gorno Tempini Amministratore Indipendente (a)
Donatella Isaia Amministratore indipendente (a)
Roberto Italia Presidente (c)
Stefano Pareglio Amministratore indipendente (c)
Luigi Pasquali Amministratore
Elena Pisonero Amministratore Indipendente (c)
Giulio Ranzo Amministratore Delegato
Donatella Sciuto Amministratore Indipendente (b)
_____________

a. Componente del Comitato Nomine e Compensi

  • b. Componente del Comitato Controllo e Rischi
  • c. Componente del Comitato Sostenibilità

È stato inoltre costituito il Comitato Pianificazione e Scenari a far data dall'approvazione del Consiglio di Amministrazione del 14 settembre 2020. ______________________________________________________________________________

Collegio Sindacale

In data 6 maggio 2020 l'Assemblea degli Azionisti della capogruppo Avio S.p.A. ha nominato il nuovo Collegio Sindacale di quest'ultima, che durerà in carica per tre esercizi e scadrà con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2022.

Vito Di Battista Presidente Mario Matteo Busso Sindaco Effettivo Michela Zeme Sindaco Effettivo

Roberto Cassader Sindaco Supplente Sara Fornasiero Sindaco Supplente

Organismo di Vigilanza

In data 7 maggio 2020 il Consiglio di Amministrazione della capogruppo Avio S.p.A. ha deliberato di confermare il nuovo Organismo di Vigilanza di quest'ultima, che durerà in carica per tre esercizi e scadrà con l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2022.

Alessandro De Nicola Presidente Giorgio Martellino Membro Raoul Vitulo Membro

Società di revisione

Deloitte & Touche S.p.A. (2017-2025)

STORIA RECENTE

1994

Il Gruppo FIAT, già attivo da inizio '900 nel settore aeronautico, acquisisce nel 1994 la BPD Difesa e Spazio, società nata nel 1912 con attività di sviluppo e produzione di munizionamento per le amministrazioni militari italiane e straniere raggiungendo una dimensione di circa 4.000 persone.

2000

Oltre alle tradizionali attività nel campo della produzione aeronautica e spaziale, nel 2000 il Gruppo, in collaborazione con l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), costituisce la ELV S.p.A., controllata al 70%, per lo sviluppo e la progettazione per intero di un nuovo lanciatore e in tale veste, sotto l'egida dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), assume il rilevante ruolo di capo-commessa per il lanciatore europeo VEGA.

2006

Il Gruppo viene acquisito da BCV Investments, società facente capo al fondo di private equity Cinven (81%), al Gruppo Finmeccanica (14%, ora Gruppo Leonardo) e altri investitori (5%).

2012

A febbraio viene qualificato il vettore spaziale europeo VEGA, progettato e realizzato da Avio. A dicembre Avio annuncia la firma di un accordo per la cessione a General Electric del proprio settore aeronautico.

2013

A maggio il nuovo lanciatore Avio denominato VEGA compie con successo il suo primo volo commerciale. Il 1° agosto 2013 viene formalmente ceduta da Avio alla General Electric la società GE Avio S.r.l. contenente le attività del settore aeronautico.

2014

A dicembre, la Conferenza Ministeriale degli Stati Membri dell'Agenzia Spaziale Europea decide di finanziare fino al suo completamento il programma di consolidamento ed evoluzione del lanciatore VEGA, che include un primo stadio comune (il P120 C) con il futuro lanciatore Ariane 6, anch'esso finanziato fino alla sua qualifica.

2015

Gli esiti della Conferenza tra i Ministri dei paesi aderenti all'ESA, tenutasi nel mese di dicembre 2014, si sono convertiti nell'agosto 2015 in importanti contratti di sviluppo per i lanciatori Vega–C e Ariane 6. Ad Avio è stato riconosciuto un ruolo molto importante grazie alla partecipazione al programma di sviluppo del P120 (motore di primo stadio comune a Vega-C e ad Ariane 6) ed alla guida con ruolo di sistemista del programma VECEP volto allo sviluppo del lanciatore Vega-C.

Per la prima volta nella storia del Centro Spaziale di Kourou si sono realizzati 12 lanci in un anno, di cui 6 per Ariane e 3 per Vega.

2016 - 2017

Nel quarto trimestre 2016 è iniziata l'operazione di acquisizione e valorizzazione in Borsa del Gruppo Avio da parte di Space2 S.p.A., SPAC italiana quotata sul mercato MIV/segmento SIV di Borsa Italiana S.p.A.

Tale operazione si è perfezionata in data 31 marzo 2017 con l'acquisizione da parte di Space2, di Leonardo S.p.A. e di In Orbit S.p.A. (una società costituita da alcuni manager di Avio), di una partecipazione pari all'85,68% del capitale sociale di Avio. La restante partecipazione era già di proprietà del socio Leonardo. Alla medesima data CONSOB ha autorizzato la pubblicazione del prospetto di quotazione delle azioni ordinarie di Space2 post fusione con Avio sul Mercato Telematico Azionario di Borsa Italiana. La fusione per incorporazione con Space2 è poi avvenuta con efficacia reale dal 10 aprile 2017.

Sempre in data 10 aprile 2017 la Space2 post fusione con Avio, di cui ha conservato la denominazione di "Avio S.p.A.", ha conseguito la quotazione presso il segmento STAR di Borsa Italiana.

2018

Nell'ambito del processo avviato da parte degli stati membri dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) per una nuova governance del settore dei lanciatori europei finalizzato a trasferire ai prime contractors (Ariane Group per Ariane 6 ed Avio per Vega-C) la responsabilità dello sfruttamento commerciale dei nuovi prodotti e dei rischi ad esso associati, nonché a seguito del completamento dei voli di accompagnamento alla qualifica del lanciatore VEGA, i soci della società ELV S.p.A. (controllata da Avio S.p.A. al 70% e partecipata dall'ASI al 30%) hanno condiviso una riorganizzazione delle attività in base alla quale le attività di sviluppo, produzione e commercializzazione dei lanciatori siano svolte dal socio industriale Avio, concentrando, invece, le attività della società ELV S.p.A. in ambito di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie e sperimentazione in ambito avionico.

Pertanto, in tale contesto, in data 1 marzo 2018, la controllata ELV S.p.A. ha ceduto ad Avio S.p.A. il ramo d'azienda inerente le attività di sviluppo, produzione e commercializzazione lanciatori. A seguito di tale riorganizzazione societaria la controllata ELV S.p.A. ha assunto, con efficacia a far data dal 9 maggio 2018, la nuova denominazione sociale di Spacelab S.p.A. dedicandosi ad attività di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie e sperimentazione di prodotti per il trasporto spaziale.

In data 7 febbraio 2018 è stata costituita la società Avio Guyane S.A.S., interamente posseduta da Avio S.p.A., operante nel sito di lancio a Kourou in Guyana Francese. La società si occupa del coordinamento delle campagne di lancio e della gestione delle infrastrutture di terra per i lanci di Vega, con l'obiettivo di ottimizzare i processi industriali ed aumentare la produttività nella prospettiva di un futuro aumento del numero di lanci Vega.

2019

In data 19 agosto 2019 è stata costituita la società Avio France S.A.S., con sede a Parigi, interamente posseduta da Avio S.p.A., il cui oggetto è costituito dalle attività di ingegneria per studi e progettazione di sistemi e sottosistemi nell'ambito del trasporto spaziale.

AREE DI BUSINESS

Principali attività: progettazione, sviluppo e produzione di sistemi propulsivi a propellente solido e liquido per vettori spaziali; progettazione, sviluppo e produzione di sistemi propulsivi a propellente solido per missili tattici; sviluppo, integrazione e fornitura di lanciatori spaziali leggeri completi (VEGA); ricerca e sviluppo di nuovi sistemi propulsivi a basso impatto ambientale e di motori di controllo assetto per satelliti.

Principali programmi: Ariane, VEGA, Aster, CAMM-ER

Principali clienti: Arianespace, ESA (European Space Agency), ArianeGroup (già Airbus Safran Launchers), ASI (Agenzia Spaziale Italiana), MBDA

Siti produttivi: Colleferro (Roma), Kourou (Guyana Francese)

PRESENZA GEOGRAFICA

ITALIA

(I) (III) (IV) Colleferro (Roma), propulsione spaziale
(III) Villaputzu (Cagliari), propulsione spaziale
(IV) Airola (Benevento)

EUROPA

(II) (IV) Parigi – Francia, Avio France S.A.
(V) Suresnes – Francia, Europropulsion S.A.
(V) Evry-Courcouronnes – Francia, Arianespace Partecipation S.A.

RESTO DEL MONDO

(II) (III) Kourou - Guyana francese, Avio Guyane S.A.S.
-- ------------ -- -- -- -- ----------------------------------------------

(II) (III) Kourou - Guyana francese, Regulus S.A. - Caricamento dei segmenti del booster a propellente solido di Ariane 5 e loro integrazione, integrazione del lanciatore VEGA

Legenda

  • (I) Direzione generale
  • (II) Società controllate
  • (III) Sede o insediamento produttivo
  • (IV) Laboratorio di ricerca
  • (V) Joint venture e società partecipate

STRATEGIA

In coerenza con gli esiti delle Conferenze Ministeriali di dicembre 2014, dicembre 2016 e dicembre 2019, che hanno confermato la strategia europea sull'evoluzione dei propri lanciatori, e nel rispetto dei contratti firmati nel 2015, 2017 e 2020, Avio sta realizzando:

  • lo sviluppo del motore P120 come "common element" di Vega-C (primo stadio) ed Ariane 6 (booster);
  • lo sviluppo del lanciatore Vega-C in sostituzione di Vega, che permetterà (i) di aumentare la performance di circa il 60% grazie ai nuovi motori P120 (primo stadio) e Z40 (secondo stadio) e a strutture più leggere, (ii) di aumentare la flessibilità del sistema di lancio grazie a serbatoi a liquido più capienti e (iii) di aumentare la quota di mercato accessibile grazie alle sue maggiori performance e quindi ad un Payload fairing di dimensioni maggiori per poter accogliere satelliti di massa e volume maggiori;
  • lo sviluppo di Vega-C+, evoluzione intermedia del lanciatore Vega-C in vista della successiva introduzione di Vega-E e che ha l'obiettivo primario di garantire il miglioramento continuo della competitività del Sistema di Lancio Vega, attraverso l'implementazione di azioni che ne riducano ulteriormente il costo di produzione, la ricerca e dimostrazione di margini aggiuntivi per supportare una flessibilità di missione aumentata e, infine, l'introduzione di prodotti specifici (adattatori per satelliti, come varianti della parte alta del lanciatore) capaci di incrementarne la versatilità per l'utilizzo con satelliti di piccole dimensioni o per servizi di lancio doppio;
  • lo sviluppo dell'Upper Stage di Vega-E con il nuovo motore M10 a propellenti criogenici Ossigeno e Metano, è frutto del contratto ottenuto attraverso ESA che vede coinvolta Avio e l'Italia in prima fila insieme a molti paesi europei. Vega-E (un lanciatore a tre stadi, P120, Z40 e Upper Stage LOx-Metano) oltre a ridurre ulteriormente il prezzo di lancio, aumenterà (i) la performance di Vega-C e (ii) la gamma e la flessibilità dei servizi ai satelliti, rendendo possibili, fra l'altro, cambi di parametri orbitali più importanti di quelli che Vega e Vega-C possono realizzare.
  • lo sviluppo dello Space Rider, il Veicolo di rientro Europeo, in cui Avio è Prime Contractor di ESA (insieme a TASI) per la fornitura del Modulo Orbitale (AOM) derivato da Vega C. Lo Space Rider è una navicella spaziale portata in orbita da Vega-C, capace di trasportare fino ad 800 kg di carico utile per diverse applicazioni, di rimanere in tale orbita per un periodo di tempo dell'ordine di 2 mesi per svolgere una serie di esperimenti o servizi orbitali ed infine rientrare a terra per il recupero dei Payloads.

Inoltre, la strategia di ampliamento del mercato accessibile di Vega e, soprattutto, la maggiore flessibilità in termini di servizi offerti al cliente finale, sono stati ulteriormente consolidati tramite l'adesione al programma ESA SSMS, che mira a fornire un servizio dedicato ai cosiddetti SmallSats (piccoli satelliti nel range di massa 1 – 400 kg); questa tipologia di satelliti (siano essi singoli o facenti parte delle cosiddette "costellazioni") rappresenta un numero sempre crescente della domanda di mercato; alcuni lanciatori della stessa classe di Vega, come il Dnepr e il PSLV, già erano equipaggiati con dispenser simili a SSMS che permettono agli stessi lanciatori di offrire un servizio di lancio multiplo dedicato ai piccoli satelliti in questo range di massa. Lo sviluppo di un dispenser ad hoc, insieme alle intrinseche caratteristiche di flessibilità e versatilità dello stadio alto di Vega, forniscono allo stesso lanciatore un vantaggio competitivo importante rispetto alla concorrenza. Il volo VV16 di settembre 2020 ha di fatto sancito il primo Rideshare europeo, con Vega equipaggiato di SSMS che ha portato in orbita 53 piccoli satelliti con una sola missione.

In parallelo, Avio ha intrapreso lo sviluppo di un derivato del Vega-C denominato Vega-C Light, un vettore per satelliti di massa inferiore ai 300 kg, da utilizzare per il mercato dei piccoli satelliti, ogniqualvolta un cliente richieda un servizio dedicato, ovvero (i) la sostituzione di un satellite in orbita, (ii) un particolare servizio orbitale, oppure (iii) un fast deployment in un'orbita ben definita e ad un ben preciso momento. Attualmente, Avio (i) ha finalizzato una configurazione di riferimento a 3 stadi (Z40, Z9 ed un nuovo piccolo stadio a propellente solido da sviluppare), (ii) sta firmando accordi con l'attuale supply chain di Vega / Vega-C per la fornitura dei sottosistemi, (iii) sta valutando alcune opzioni in Europa per una possibile base di lancio (fra queste, la Norvegia sembra essere il candidato più promettente).

La Società, attraverso la controllata Avio Guyane, ha recentemente consolidato il suo ruolo nelle cosiddette attività "ground", ovvero quelle attività meccaniche, elettriche e fluidiche sulla struttura

della base di lancio di Kourou iniziate nel 2016, che hanno costituito di fatto l'ampliamento del proprio perimetro di competenze. Ciò è avvenuto essenzialmente per il tramite di accordi raggiunti con Arianespace sul nuovo perimetro delle attività "Launch System" in Guyana Francese con applicazione, per quanto riguarda le nuove attività Avio, nella seconda campagna di lancio del 2017.

La società Avio Guyane S.A.S. ha il controllo e la gestione della Zone de Lancement Vega (ZLV); in particolare assicura la manutenzione delle principali installazioni legate alla assiematura del lanciatore (Banco di controllo, Edificio di integrazione e lancio, centraline di caricamento propellenti).

Dal 2017, la Società ha implementato il nuovo modello di governance del settore spaziale europeo di cui è stata fautrice, ciò per il tramite di un accordo firmato con le società partner ArianeGroup (Prime Contractor del lanciatore Ariane 5 e della sua evoluzione Ariane 6), Arianespace (Launch Service Provider) ed ESA come Observer. Tale modello permetterà ad Avio di avere il controllo del Business Plan di Arianespace per quanto riguarda la commercializzazione del lanciatore Vega e delle sue evoluzioni, al fine di determinare quei volumi ed i relativi prezzi che permetteranno, insieme al controllo dei costi ricorrenti di tutto il Sistema di lancio, un'espletazione bilanciata del suddetto lanciatore. La strategia della Società mira ad aumentare la cadenza di lancio Vega dagli attuali 2-3 lanci/anno a 4-5 stabilizzati/anno.

AZIONARIATO

Al 31 dicembre 2020 il capitale sociale di Avio S.p.A., pari ad Euro 90.964.212,90, è diviso in n. 26.359.346 azioni ordinarie, di cui:

  • n. 22.533.917 azioni ordinarie risultanti dall'operazione di fusione con Space2 che ha portato alla quotazione di Avio S.p.A. in data 10 aprile 2017 (la "business combination") sul segmento STAR del mercato telematico gestito da Borsa Italiana (MTA);
  • n. 1.800.000 azioni a seguito della conversione di 400.000 azioni speciali avvenuta in 2 tranche. In particolare, la prima tranche di n. 140.000 azioni speciali è stata convertita in n. 630.000 azioni ordinarie contestualmente alla data di efficacia della fusione il 10 aprile 2017, mentre la seconda tranche di n. 260.000 azioni speciali è stata convertita in n. 1.170.000 azioni ordinarie in data 17 maggio 2017;
  • n. 2.025.429 azioni a seguito dell'esercizio di n. 7.465.267 market warrant nel periodo dal 16 giugno al 16 agosto 2017.

Si segnala inoltre che Space Holding S.p.A., Società promotrice dell'operazione di business combination, detiene n. 800.000 sponsor warrant, esercitabili entro il termine di 10 anni dalla data di efficacia della fusione, 10 aprile 2017, alla condizione che il prezzo del titolo Avio S.p.A. abbia raggiunto il valore di Euro 13,00 con un rapporto di conversione con azioni Avio S.p.A. post-fusione pari a 1 a fronte del pagamento di un prezzo di esercizio pari ad Euro 13,00.

Già alla data di efficacia della fusione, il 10 aprile 2017, primo giorno di quotazione del titolo Avio S.p.A. sul MTA, si è avverata la condizione per l'esercizio degli sponsor warrant. Alla data del 31 dicembre 2020 non sono pervenute richieste di esercizio da parte dei titolari.

Alla data del 31 dicembre 2020, sulla base delle comunicazioni ricevute ai sensi dell'art. 120 del TUF e delle informazioni disponibili alla Società, l'azionariato di Avio S.p.A. risulta come segue:

Compagine sociale %
Capitale
sociale
Leonardo S.p.A. 29,63%
Space Holding S.p.A. 4,84%
In Orbit S.p.A. 4,07%
Delfin S.a.r.l. 3,79%
Azioni proprie 2,55%
Flottante rimanente su
MTA
55,12%
Totale 100,00%

Relazione Finanziaria Annuale 2020

ESERCIZIO 2020

FATTI DI RILIEVO DELL'ESERCIZIO 2020

Business

Ritorno al volo Vega

Nel corso del secondo semestre 2019 e nei primi mesi del 2020 Avio ha implementato le azioni correttive nei tempi indicati dalla Commissione di Inchiesta dopo la failure VV15 e ha soddisfatto tutti i requisiti per il ritorno al volo con il VV16 come previsto entro fine marzo 2020. Tuttavia, in data 16 marzo 2020 il "Centre Spatial Guyanais" (CSG) e Arianespace hanno reso noto che, in attuazione delle comunicazioni del Governo Francese finalizzate a contrastare il COVID-19, il CGS ha sospeso temporaneamente le attività di preparazione dei lanci dalla base di Kourou.

La campagna di lancio VV16 è stata quindi interrotta, il lanciatore è stato posto in configurazione di stoccaggio fino alla ripresa delle attività della base di lancio di Kourou avvenuta a fine maggio. Per poter riprendere la campagna di lancio, Avio ha organizzato una missione speciale per consentire ad un team di 70 professionisti (60 dipendenti Avio ed altri rappresentanti di aziende italiane della filiera dello Spazio) di raggiungere, in condizioni di elevata sicurezza sanitaria, la base spaziale di Kourou con un volo charter dedicato. L'organizzazione della missione è stata resa possibile anche grazie alla collaborazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, presso la quale dal 2018 è attivo il Comitato Interministeriale per le politiche dello Spazio, e del Ministero della Difesa.

Nel protocollo definito per garantire la sicurezza sanitaria delle persone coinvolte nella campagna di lancio VV16 è stata prevista anche la presenza di un consulente medico di Avio dedicato per tutto il periodo della missione in Guyana.

Le attività di preparazione per il ritorno al volo a seguito delle conseguenze connesse alla pandemia COVID-19 sono pertanto riprese il 24 maggio con il lancio pianificato per il 27 giugno.

Tuttavia, la missione è stata nuovamente interrotta a causa di eccezionali forti venti in alta quota, che non hanno consentito l'autorizzazione del volo in sicurezza. Un secondo tentativo è stato eseguito il 29 giugno, ma con lo stesso risultato. A questo punto il lanciatore è stato messo in configurazione di stoccaggio in attesa di un miglioramento delle condizioni meteorologiche previste per inizio settembre.

La campagna di lancio è stata ripresa ad inizio agosto e il lancio è stato effettuato con successo il 2 settembre rilasciando in orbita elio-sincrona 7 minisatelliti e circa 50 cubesat per mezzo del nuovo adattatore denominato SSMS, acronimo di Small Spacecraft Mission Service. Il nuovo adattore è una struttura modulare che può assumere diverse configurazioni in funzione del numero e della tipologia dei satelliti da alloggiare in modo da assicurare una vasta flessibilità alle capacità di carico del lanciatore VEGA.

Failure VV17

In data 17 novembre 2020, la missione Vega VV17 che trasportava i satelliti SEOSAT-Ingenio e Taranis, a circa 8 minuti dal decollo, dopo il completamento nominale della propulsione del primo, secondo e terzo stadio e la prima accensione del motore del quarto stadio, ha riscontrato un'anomalia che ha provocato una deviazione della traiettoria del lanciatore con la conseguente conclusione prematura della missione.

Una commissione di Inchiesta Indipendente presieduta da Arianespace ed ESA è stata incaricata di identificare le cause del fallimento della missione e di definire le azioni da implementare per un ritorno al volo del lanciatore in condizioni di massima affidabilità. I lavori della Commissione, pienamente supportati da Avio, si sono conclusi il 17 dicembre 2020 con l'emissione del rapporto finale che ha confermato l'ipotesi iniziale di un problema legato all'integrazione del sistema Thrust Vector Control (TVC) del motore di quarto stadio AVUM come la causa della perdita di controllo del lanciatore, prevedendo delle raccomandazioni da implementare sui prossimi voli.

In base alle previsioni contrattuali ed agli accordi tra la Società ed Arianespace si ritiene che non sussistano ulteriori oneri, oltre a quanto già riportato nelle commesse del presente bilancio, derivanti dalla failure della missione VV17 a carico della Società.

Progetto SPTF "Space Propulsion Test Facility"

A gennaio 2020 è stato presentato all'interno del Poligono sperimentale di interforze di Salto di Quirra in Sardegna il Progetto SPTF "Space Propulsion Test Facility" avviando le attività di costruzione di un banco di prova per motori a liquido (LRE, Liquid rocket engines) e di un impianto per la realizzazione di componenti in carbon-carbon.

Tiro al banco Zefiro 23

In data 27 febbraio 2020 è stato effettuato con successo il tiro al banco del motore Zefiro 23 che ha permesso di procedere con ottimismo al ritorno al volo di Vega con il lancio VV16 per la missione SSMS.

Test della camera di combustione del motore M10 per il Vega-E

In data 3 marzo 2020 si sono conclusi i test della camera di combustione dell'innovativo motore a liquido M10 con tecnologia a LOX-Metano che equipaggerà il Vega-E, andando a sostituire il 3° e 4° stadio del lanciatore Vega-C. I test si sono tenuti nelle facilities della NASA, nel Marshall Space Flight Center di Huntsville, Alabama. Il primo lancio del lanciatore Vega-E è previsto per la fine del 2025.

Attività di sviluppo Vega-C

Nonostante la pandemia COVID-19 e la failure VV17, è proseguito l'avanzamento della qualifica del lanciatore VEGA-C, il cui kick off della "Ground Qualification Review" è stato effettuato a inizio dicembre 2020.

Nel mese di ottobre 2020 è stata anche realizzata la prova a fuoco al banco statico del motore Zefiro 9, che implementa delle evoluzioni per l'impiego sul lanciatore Vega-C in particolare un nuovo accenditore e dei materiali ad elevata resistenza per l'ugello.

Infine, è stato consegnato l'accenditore dello Zefiro 40 per i test ambientali di qualifica le cui attività si sono completate nel mese di novembre 2020.

In parallelo sono state anche realizzate le attività di fabbricazione e testing delle prime unità di volo, il completamento dell'integrazione degli assiemi A2 ed A3 a Colleferro e l'inizio delle attività di integrazione dell'assieme A4. A Kourou sono proseguite le attività di adeguamento meccanico, elettrico e fluidico della base di lancio alle esigenze del nuovo lanciatore.

La failure della missione VV17 ha purtroppo causato la necessità di sospendere l'attività di spedizione degli assiemi A2 ed A3 a Kourou e di integrazione dell'assieme A4 onde verificare la non occorrenza di anomalie simili a quelle che hanno causato la failure della missione VV17. Lo sblocco delle attività industriali su Vega C da parte di ESA si è concretizzato a metà febbraio 2021 in quanto si è data priorità alla definizione ed al piano di implementazione dei correttivi per VEGA. Le attività di verifica progetto e di follow on dei fornitori non hanno invece subito impatti.

Vega-C, evoluzione di Vega, consentirà di aumentare del 60% le prestazioni, incrementando così il mercato accessibile di questo vettore nell'ambito dei satelliti LEO (Low Earth Orbit), una parte consistente dei quali trasportata mediante lanci a carico multiplo.

Ariane

Nel 2020 sono stati effettuati con successo 3 lanci Ariane 5. Nel mese di gennaio (VA251) che ha portato in orbita due satelliti EUTELSAT KONNECT, GSAT-30, tutti destinati ad offrire servizi per le telecomunicazioni. Nel mese di febbraio (VA252) che ha portato in orbita i satelliti CSAT17 per l'operatore giapponese SKY Perfect JSAT Corporation e GEOKOMPSAT-2B per l'istituto di ricerca aerospaziale coreano (KARI) tutti destinati ad offrire servizi per le telecomunicazioni. Nel mese di

agosto (VA253) che ha portato in orbita i satelliti Galaxy 30 e BSAT-4b per servizi di comunicazione video e Mission Extension Vehicle-2 o MEV-2.

Con riferimento al programma P120C SRM per Ariane 6 sono in corso le seguenti attività:

  • completamento fabbricazione involucro dei motori che equipaggeranno il primo volo Ariane 6;
  • inizio fabbricazione degli involucri dei successivi voli commerciali Ariane 6;
  • completamento integrazione e consegna del motore per la prova statica QM2.

Il tiro al banco P120C QM2, inizialmente pianificato nel primo semestre 2020, ha subito dei ritardi a causa dell'emergenza COVID-19 è stato realizzato con successo nel mese di settembre 2020. Il test QM2 era dedicato al completamento della qualifica del motore P120C per il lanciatore Ariane 6 e segue il test. I risultati di questa prova statica sono stati presi in conto nel complemento delle review di qualifica dedicate al lanciatore Ariane 6 di tutti i componenti del motore. A partire da ottobre 2020 sono quindi iniziate le review di ciascun componente principale del motore che permetteranno ad inizio 2021 di qualificare il motore P120C anche per l'uso sul lanciatore Ariane 6.

Il colaggio del propellente dei due motori per il primo volo Ariane 6 è stato eseguito ad ottobre 2020.

Per la propulsione criogenica, ai fini dell'integrazione sono state prodotte 6 turbopompe ad ossigeno liquido per la produzione Ariane 6, componenti qualificati da Avio nel 2019.

Propulsione tattica

Nell'anno sono continuate le attività di produzione e consegna dei Booster Aster 30 e dei Sustainer Marte verso Clienti Export. È stato inoltre eseguito con successo il tiro al banco di un Aster 30 Booster con E-TVC pianificato come dimostratore per evoluzioni del Booster.

Sono proseguite le attività inerenti lo sviluppo del propulsore del CAMM-ER. In particolare, è in corso il programma di qualifica e quello di "invecchiamento accelerato" per la verifica dell'andamento delle performance a metà e fine vita operativa. Sono stati svolti presso il Poligono Militare di Nettuno, i test di Insensitive Ammunitin per verificare la sicurezza del propulsore. Sono in corso inoltre le attività per l'industrializzazione della parte avvolgimento e controllo di linea.

Principali accordi ed eventi contrattuali del 2020

Con riferimento alle attività di produzione Ariane 5 e P120:

  • è stata firmata una nuova tranche del contratto MCO che coprirà le necessità della maintenance delle attrezzature di fabbricazione di Ariane 5 fino alla fine del programma sia per lo stabilimento di Colleferro che per lo stabilimento di Regulus in Guyana;
  • è stata formalizzata la riduzione del lotto finale di produzione Ariane 5 a 8 lanciatori (PC8), con la firma della variante contrattuale corrispondente per Ariane 5 MPS;
  • è stata firmata l'estensione dell'ATP per il contratto di produzione del P120C in attesa della sua finalizzazione, slittata per i ritardi del programma di sviluppo Ariane 6;
  • è stata firmata l'estensione dell'ATP per il contratto di produzione delle turbopompe V2 e Vinci in attesa della sua finalizzazione, slittata per i ritardi del programma di sviluppo Ariane 6.

Con riferimento al programma P120C SRM, a fronte dello slittamento dell'entrata in produzione del lanciatore Ariane 6 e per mantenere una continuità produttiva dei siti coinvolti nella produzione del motore, sono stati avviati contatti per il rilascio di una copertura contrattuale relativa a fabbricazioni pianificate nel biennio 2021-2022.

Con riferimento all'attività di produzione Vega, Avio S.p.A. ha firmato:

  • con il cliente Arianespace:
    • o il primo rider contrattuale del batch 3 che tiene in conto ruoli e responsabilità di Avio ed Arianespace in conformità ai principi definiti dal protocollo II.B – Vega C del LEA;
    • o un ordine per attività aggiuntive in ambito batch 2 di produzione per la parte GSM;

  • o un ordine per attività aggiuntive in ambito batch 3 di produzione per la preparazione campagna di lancio;
  • o l'ordine per l'acquisto di componenti a lungo periodo di approvvigionamento per ulteriori 10 lanciatori Vega C (Batch 4) è stato ricevuto a fine anno; le consegne di questi lanciatori sono previste nel triennio 2023-2025;
  • con il cliente ESA:
    • o un contratto per attività di accompagnamento alla produzione per il periodo 2017- 2020 richieste dai subcontractors di Avio.
    • o un contratto per le attività di accompagnamento alla produzione Vega e relative al periodo 2020-2022;
    • o un'autorizzazione a procedere per le attività di MCO (maintenance) degli impianti di produzione Vega, a coprire attività urgenti per mantenere la capacità produttiva fino alla fine del programma, prevista oggi nel 2023-2024.

Con riferimento alle attività di sviluppo Vega sono stati acquisiti:

  • nuovi Ordini cosiddetti "Return to Flight", per le attività di analisi di impatto di tale anomalia su Vega C;
  • una variante contrattuale per le attività di missionizzazione del volo di qualifica Vega C.

A seguito dell'emissione di offerte per le attività a finire per i progetti Space Rider (fasi D ed E1), SSMS-C (fasi D ed E1) e VNE (fasi C/D/E1), sono proseguite e sono state completate nel secondo semestre le negoziazioni relative; i contratti a finire per Space Rider e SSMS-C sono stati firmati, la firma del contratto per VNE è stata posticipata ad inizio 2021.

All'inizio del secondo semestre Avio ha perfezionato le offerte per un primo gruppo di attività per:

  • Vega Competitiveness Improvement Programme (CIP)
  • Vega E Preparation Programme

a fronte delle relative Richieste di Offerta da parte di ESA. Le autorizzazioni a procedere per le attività iniziali dei due programmi sono state ricevute a fine anno.

Con riferimento alle attività di propulsione per satelliti, a valle della specifica offerta Avio inviata all'inizio del secondo semestre 2020, è stato autorizzato da parte del cliente OHB l'inizio delle attività per lo sviluppo e fabbricazione del sistema di propulsione chimica (CPS) per la sonda Hera. La sonda sarà lanciata a fine 2024, come parte di un progetto congiunto NASA/ESA, per lo studio degli effetti di deviazione di un asteroide a rischio d'impatto con la Terra.

Infine, con riferimento alle attività della tattica, è stata acquisita una prima tranche di un contratto di produzione dell'Aster Booster, che coprirà oltre cinque anni di produzione.

Altri fatti di rilievo

COVID-19

Come indicato nella sezione "Principali rischi e incertezze a cui il Gruppo è esposto", a cui si rinvia per approfondimenti, con il perdurare della pandemia Covid-19, molti paesi hanno imposto, mantenuto o rafforzato limitazioni o sospensioni di alcune attività commerciali e adottato restrizioni di viaggio e misure di quarantena. Le interruzioni sono state più immediate e pronunciate in alcuni settori come turismo, ospitalità, trasporti, vendita al dettaglio e intrattenimento, generando comunque effetti indiretti anche in altri settori come quello manifatturiero.

La pandemia ha comportato effetti sui mercati finanziari. Il titolo Avio in Borsa ha subito una diminuzione di valore sostanzialmente in linea con l'indice di riferimento del segmento STAR.

L'epidemia di coronavirus si è verificata in Cina verso la fine di dicembre 2019 e ha continuato ad evolversi successivamente. In Italia tale pandemia ha dapprima principalmente colpito le regioni del Nord Italia, con una successiva graduale diffusione, anche se meno virulenta, nel resto del paese. Il Governo Italiano ha emanato diversi Decreti della Presidenza del Consiglio, che hanno introdotto nei mesi più critici di marzo ed aprile misure via via sempre più restrittive delle attività commerciali e

dei comportamenti di aggregazione sociale al fine di contenere il rischio di contagio su tutto il territorio Italiano (cd "lock-down").

Ciononostante, Avio ha ottenuto in data 24 marzo 2020 l'autorizzazione prefettizia a proseguire le proprie attività industriali, rientrando nel novero di quelle a rilevanza strategica per l'economia nazionale italiana, che pertanto sono proseguite seppur non in condizioni di normalità a causa del fermo o rallentamento delle attività della filiera produttiva costituita da fornitori e sub-contractors italiani ed esteri. Ciò ha comportato il concentrarsi da parte di Avio sulle attività proprie interne, con un rallentamento invece sulle attività, tipicamente di sviluppo, che coinvolgono fornitori e subcontractors terzi.

L'epidemia e le misure restrittive imposte dal governo e dalle autorità francesi preposte hanno comportato a far data dal 16 marzo 2020 la sospensione temporanea delle attività di preparazione dei lanci dalla base di Kourou in Guyana francese e l'arresto a circa 10 giorni dal lancio delle attività di integrazione del lanciatore VV16 costringendo Avio a riprogrammare il lancio per il mese di giugno. A causa delle condizioni meteorologiche sfavorevoli in Guyana francese il lancio VV16 è stato poi ulteriormente posticipato a inizio settembre 2020.

In tale contesto, a partire dal 25 febbraio 2020, Avio si è sempre attivata ed adoperata al fine di fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19 attuando immediatamente tutte le disposizioni governative, nonché mettendo in pratica tutti i protocolli nazionali previsti con aggiornamento continuo sia del Documento DVR sia inviando comunicazioni ai dipendenti inerenti le misure di contenimento del Covid-19 al fine di istruirli sui comportamenti da adottare. A tal proposito, Avio ha istituito all'uopo un Comitato interno COVID-19 che ha posto in essere immediate azioni di mitigazione del rischio ed ha elaborato un documento denominato "Gestione della Crisi COVID 19", contenente una serie di disposizioni via via sempre più stringenti per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus in accordo al Protocollo siglato tra il Governo e le Parti Sociali del 14 marzo 2020. Tra queste, l'utilizzo ed agevolazione dello smart working e del cosiddetto lavoro agile per le attività che possono essere svolte a distanza, la limitazione degli spostamenti e accesso agli impianti estesa anche a fornitori e consulenti, modalità di conduzione di riunioni e meetings nel rispetto delle norme di legge, modalità di comunicazione interna tramite diffusione tempestiva dei comunicati COVID-19 a tutti i dipendenti con utilizzo della piattaforma informatica.

Sono state, inoltre, attivate iniziative a supporto di tutti i dipendenti quali l'attivazione di una copertura assicurativa sanitaria aggiuntiva a sostegno economico del lavoratore in caso di infezione da COVID-19 e l'attivazione di uno sportello di supporto psicologico gratuito on-line per tutti i lavoratori al fine di fornire un supporto laddove utile connesso all'emergenza COVID-19.

Con riferimento alla raccomandazione ESMA del 28 ottobre 2020 e al richiamo di attenzione n. 1/21 del 16 febbraio 2021 pubblicato da Consob, nel processo di pianificazione, la Società ha rappresentato nel presente bilancio i possibili impatti sugli obiettivi e sui rischi di impressa derivanti dalla pandemia COVID-19, dall'utilizzo delle misure di sostegno all'economia e dalla loro eventuale interruzione.

Nel corso degli ultimi mesi si sono susseguite numerose disposizioni legislative atte a definire le modalità e le regole di contrasto alla diffusione del COVID-19, volte a definire misure sia di carattere generale, ovvero ad interesse di qualsiasi cittadino, sia nella definizione di regolamentazione nei contesti lavorativi.

Sono state disposte e implementate le procedure atte a definire le modalità di accesso in azienda, chiarendo anche i casi in cui tale accesso non sarà in ogni caso consentito ed i criteri per una comunicazione tempestiva di eventuale contatto con persone risultate positive o sottoposte a regime di quarantena.

È stata elaborata una procedura di emergenza dedicata atta a programmare, la gestione di una persona con contagio sospetto o con contagio accertato;

Sono state predisposte idonee procedure atte a gestire le modalità d'ingresso di personale esterno e attuata dai Responsabili delle Direzioni richiedenti.

Sono state attivate tempestivamente precise disposizioni, tra le quali:

• Controllo della temperatura all'ingresso in azienda con consegna di una mascherina chirurgica o FFP2;

  • Posizionamento in luoghi di passaggio ed aree comuni, dispenser per l'igienizzazione delle mani con soluzioni idroalcoliche;
  • Sanificazione periodiche di uffici, navette e mezzi aziendali
  • Collaborazione del Datore di Lavoro per eventuali Misure aggiuntive;
  • Supporto continuo di "medico specialista in malattie infettive e tropicali", per collaborare al controllo sanitario della popolazione aziendale e di un supporto psicologico;
  • Istituzione di una procedura di emergenza per la gestione di eventuali casi interni;
  • Limitazione di accesso di personale esterno ai Siti Avio;
  • Riorganizzazione delle postazioni di lavoro e delle aree di transito;
  • Implementazione dello smart working per i lavoratori per la cui mansione è possibile regolato secondo accordi specifici con RSU e gestito dalle Direzioni di appartenenza;
  • Definizione di percorsi unidirezionali, al fine di minimizzare gli incroci delle persone;
  • Definizione di regole categoriche nella gestione degli spazi comuni quali mensa, aree fumatori, distributori automatici, le quali prevedono un accesso contingentato;
  • Definizione di modalità di entrata/uscita e di spostamento interno, con particolare riferimento alle navette ed ai mezzi aziendali che sono state raddoppiate per consentire il distanziamento
  • Organizzazione di diversi protocolli dinamici per lo screening di contrasto alla diffusione di contagio al COVID-19. Lo screening viene implementato su tutta la popolazione lavorativa e su base volontaria.
  • Informazione e formazione dedicate (video tutorial) a tutti i dipendenti attraverso le piattaforme ufficiali nonché intranet aziendale, organizzazione di webinar dedicati con l'amministratore Delegato ed esperto infettivologo
  • Riorganizzazione delle trasferte (trasporti con mezzi propri, esecuzioni di tamponi da e per, rispetto delle eventuali quarantene)

Nonostante il proseguimento delle attività produttive della Società, a causa delle misure contenitive e restrittive direttamente conseguenti al COVID-19 adottate dalle diverse autorità governative in Europa e nel resto del mondo (non solo relative alla chiusura temporanea della base di lancio a Kourou, ma anche al fermo o rallentamento delle attività della filiera produttiva costituita da fornitori e sub-contractors italiani ed esteri), Avio ha concentrato la propria attenzione sulle attività proprie interne, con un rallentamento invece sulle attività che coinvolgono la filiera di fornitori e subcontractors terzi, e consuntivato minori costi industriali rispetto al semestre precedente per utilities e per monitoraggio interno, con un conseguente contenimento dell'effetto sulle marginalità.

Per quanto attiene invece l'impatto che tale epidemia ha avuto nel corso dell'esercizio, esso riflette l'effetto negativo del rallentamento nello svolgimento delle attività sia a causa delle misure contenitive e restrittive direttamente conseguenti al COVID-19 adottate dalle diverse autorità governative in Europa e nel resto del mondo (in particolare la sospensione temporanea delle attività della base di lancio a Kourou nel mese di marzo, che sono riprese solamente a giugno 2020), ma anche le conseguenze indirette di tali misure, tra cui il successivo ritardo nel ritorno al volo VV16 a settembre 2020 per le successive condizioni metereologiche sfavorevoli a seguito dello spostamento della data di lancio per il COVID-19, nonché i ritardi o rallentamenti delle attività della filiera dei fornitori e sub-contractors che hanno effetti tipicamente sulle attività di sviluppo. Tale impatto inoltre tiene conto dei costi di natura non ricorrente connessi all'epidemia, nonché delle azioni e misure operative ed economico-finanziarie che la Società ha adottato e continua ad adottare volte a mitigare l'impatto di tale scenario nel breve e medio periodo.

Pertanto, qualora gli effetti dovessero ulteriormente protrarsi, con un progressivo inasprimento delle misure di intervento governative per contrastare il contagio, potrebbero emergere effetti, anche significativi, sulle attività industriali, ingegneristiche e commerciali di tutto il settore aerospaziale.

ANDAMENTO DEL MERCATO E DELLE ATTIVITA'

Situazione generale: storico e previsioni

Nel 2020 sono stati effettuati 114 lanci orbitali (103 nel 2019, CAGR = 3% in 10 anni), 10 dei quali hanno registrato una failure. Questi lanci hanno orbitato globalmente 1275 satelliti (498 nel 2019, CAGR = 24% in 10 anni), questo numero essendo fortemente impattato dal deployment della costellazione Starlink di Space X (14 lanci dedicati del Falcon 9, 833 satelliti orbitati pari a 218 t di massa) per l'accesso a internet via satellite. Anche la massa trasportata ha stabilito un nuovo record di 535 t (396 t nel 2019, CAGR=5% in 10 anni).

I numeri del 2020 indicano quindi un settore in forte crescita, maturata come annunciato negli anni precedenti dal deployment delle costellazioni di satelliti in orbita bassa (soprattutto Starlink di Space X ma anche OneWeb, O3B, e altri minori). In particolare, si continua a registrare un forte incremento delle missioni in LEO (segmento target di Vega) e un parallelo decremento delle missioni GTO/GEO (segmento target di Ariane): 71 lanci in LEO (51 nel 2019, CAGR = 18% in 5 anni) contro 17 lanci in GTO/GEO (29 nel 2019, CAGR = -12% in 5 anni). In particolare si registra che, per la prima volta nella storia, la massa trasportata in LEO (289 t) supera quella in GTO/GEO (78 t).

E' utile sottolineare che dei 1.275 satelliti messi in orbita, circa 1.200 erano SmallSats (ovvero con una massa <500 kg), a testimonianza del fatto che questa tecnologia (in crescita dal 2013) si sia definitivamente imposta sul mercato delle applicazioni (internet a banda larga ma anche Osservazione della Terra, IoT, dimostratori di tecnologie).

Gli effetti della pandemia COVID-19 (che hanno portato alla chiusura o sospensione di attività di vari stabilimenti di produzione sia di satelliti che di lanciatori, nonché al rallentamento delle attività nelle basi di lancio in tutto il mondo) hanno impattato soprattutto l'India (2 lanci effettuati a fronte di uno storico di 5-7 all'anno) e solo in minima parte l'Europa (10 lanci effettuati, in linea con gli anni passati).

I dati del 2020 sono in linea con le previsioni del mercato satelliti nel decennio 2019-2028. Il trend riguardante il numero di satelliti che richiederanno un servizio di lancio risulta:

  • in decrescita per i satelliti operanti in GEO (questi satelliti sono quasi esclusivamente commerciali e dedicati a servizi di telecomunicazione broadcasting);
  • il mercato LEO continua a conoscere un trend di espansione per satelliti sia istituzionali che commerciali, con applicazioni soprattutto nel campo dell'osservazione della terra, della navigazione e dei servizi di telecomunicazione quali internet a banda larga, telefonia mobile e Internet of Things. Relativamente a questi servizi, stiamo assistendo all'affermazione delle cosiddette costellazioni di satelliti di piccola massa, tipicamente dell'ordine di 5-250 kg e numero di unità che variano da poche decine alle migliaia, Si prevede di conseguenza che la maggior parte dell'incremento dei lanci sarà assorbita dai lanciatori che avranno le caratteristiche tecniche per compiere missioni a carico multiplo (a tal fine, la Società ha operato nel 2020 il primo servizio di Rideshare con la struttura SSMS) e cadenze elevate.

Mercato lanciatori

Pur registrando alcune novità interessanti, il 2020 ha confermato il trend globale degli ultimi anni, in cui poche nazioni al mondo dispongono di un'offerta di servizio di lancio capace di rispondere ad un mercato istituzionale che rimane sempre sostenuto, ma anche di un mercato commerciale in crescita: esse sono USA, Russia, Cina (insieme coprono il 75% dei lanci) e, in misura inferiore, Europa, India e Giappone; la Nuova Zelanda ha effettuato ad oggi 17 lanci del Mini Lanciatore Electron, sviluppato e operato da Rocket Lab

Quanto ai numeri, notiamo che la Cina ha uguagliato il record stabilito nel 2018 con 39 lanci, gli USA ne hanno effettuati 37 (di cui 25 Space X con Falcon 9), seguiti dalla Russia con 12 e l'Europa con 10. La componente istituzionale sul numero totale delle missioni rimane sempre preponderante (circa i ¾ del totale). Con 325 t, gli USA detengono il primato della massa lanciata, seguiti dalla Cina con 97 t.

E' da menzionare anche l'importanza del dato relativo ai Mini Lanciatori: i 17 lanci nel 2020 (soprattutto da Electron, NZL e Kuaizhou, China) confermano il dato del 2019, con nuovi Players che hanno operato il Maiden Flight di un Mini LV (LauncherOne and Astra 3.1 in the USA, Ceres-1 in China).

Fra i Paesi che maggiormente stanno agendo sul rinnovamento della flotta, notiamo che la Cina ha in sviluppo dei lanciatori che sostituiscono e coprono tutte le orbite e le classi di massa (Mini-, Small- , Medium- e Heavy-LV). La Società nel 2021 introdurrà l'evoluzione di Vega (Vega C), e l'Europa, dal 2022, beneficerà della nuova versione di Ariane 5 (Ariane 62 e 64). Anche gli USA stanno rinnovando estensivamente la loro flotta, soprattutto sul segmento degli Heavy LV per ambizioni di esplorazione spaziale.

ANALISI DEI RISULTATI ECONOMICI E DELLA SITUAZIONE FINANZIARIA E PATRIMONIALE DEL GRUPPO

Risultati economici e finanziari

Analisi dei risultati economici operativi

Nella tavola che segue è rappresentato in modo comparabile l'andamento economico del Gruppo per l'esercizio 2020 e per l'esercizio 2019 (importi in migliaia di Euro):

Esercizio
2020
Esercizio
2019
Variazione
Ricavi 351.590 391.121 (39.531)
di cui: Ricavi pass-through 29.567 22.470 7.097
Ricavi al netto del pass-through 322.023 368.651 (46.628)
Altri ricavi operativi e variazioni rimanenze prodotti finiti, in
corso di lavorazione e semilavorati
7.216 8.200 (984)
Costi per beni e servizi, per il personale, altri costi operativi,
al netto di costi capitalizzati e pass-through
(295.417) (337.129) 41.712
Effetto valutazione partecipazioni con il metodo del patrimonio
netto
– proventi/(oneri) operativi
1.346 2.868 (1.522)
Risultato operativo prima degli ammortamenti (EBITDA) 35.168 42.589 (7.421)
Ammortamenti e svalutazioni (19.285) (16.057) (3.228)
Risultato operativo (EBIT) 15.883 26.532 (10.649)
Interessi e altri proventi (oneri) finanziari (474) 452 (926)
Risultato gestione finanziaria (474) 452 (926)
Proventi (oneri) da partecipazioni - - -
Utile prima delle imposte 15.409 26.984 (11.575)
Imposte correnti e differite (536) 3 (539)
Utile netto 14.873 26.987 (12.114)

I ricavi definiti "pass-through" derivano dagli accordi contrattuali raggiunti tra la controllata ELV S.p.A. (ora Spacelab S.p.A.) e l'Agenzia Spaziale Europea nell'agosto 2015 per lo sviluppo e la realizzazione del nuovo propulsore, denominato "P120", destinato ai futuri lanciatori VEGA C e Ariane 6. Per effetto dell'implementazione di tali accordi, i ricavi consolidati del Gruppo Avio includono la seguente duplice fatturazione:

  • una prima fatturazione da parte della capogruppo Avio S.p.A., in qualità di sub-fornitore, alla joint-venture Europropulsion S.A. con ricavi e margini non elisi nel processo di consolidamento del Gruppo Avio in quanto tale joint-venture non è consolidata;
  • una seconda fatturazione, effettuata direttamente da parte di Avio S.p.A., in qualità di prime contractor, al cliente finale Agenzia Spaziale Europea. In questo caso, si tratta di una semplice rifatturazione di costi ricevuti da Europropulsion, senza margini, non elisi nel processo di consolidamento del Gruppo Avio in quanto realizzati verso terzi e definiti "passthrough" in tale relazione.

I ricavi al netto dei "pass-through" sono pari a 322.023 migliaia di Euro al 31 dicembre 2020 e mostrano una variazione negativa di 46.628 migliaia di Euro (pari al -12,6%) rispetto al 2019. Tale decremento netto è principalmente attribuibile al programma Ariane per il previsto phase-out di Ariane 5 parzialmente compensato dal futuro programma Ariane 6 e al rallentamento delle attività di produzione di Vega in conseguenza del protrarsi del ritorno al volo per effetto della pandemia da Covid-19.

Esercizio
2020
Esercizio
2019
Variazione
Ariane 106.967 130.668 (23.701)
Vega 183.671 202.696 (19.025)
Propulsione tattica 20.714 20.476 238
Propulsione liquida 9.503 12.962 (3.459)
Altri ricavi 1.168 1.848 (681)
Ricavi al netto del pass-through 322.023 368.651 (46.628)

Di seguito si riporta la ripartizione dei ricavi di cui sopra per linea di business:

La riduzione dei ricavi Ariane è principalmente attribuibile al previsto "ramp-down" di Ariane 5 che verrà sostituito dal nuovo lanciatore in fase di sviluppo Ariane 6.

La riduzione dei ricavi di Vega è principalmente attribuibile al rallentamento delle attività di produzione di Vega in conseguenza del reiterato protrarsi del ritorno al volo inizialmente previsto nel mese di marzo 2020 ed avvenuto solo ad inizio settembre 2020 per effetto della pandemia da Covid-19 che ha comportato la sospensione temporanea delle attività della base di lancio di Kourou a cui si sono aggiunti successivi ritardi a causa di sfavorevoli condizioni metereologiche.

Nell'esercizio 2020 il risultato operativo prima degli ammortamenti delle attività materiali e immateriali (EBITDA) è pari a 35.168 migliaia di Euro, inferiore rispetto all'esercizio 2019 per 7.420 migliaia di Euro principalmente per effetto dei maggiori costi non ricorrenti riconducibili alla pandemia da Covid-19; escludendo tali costi non ricorrenti, l'EBITDA Adjusted risulta pari a 43.315 migliaia di Euro sostanzialmente in linea con i 44.029 migliaia di Euro del 2019. L'EBITDA e l'EBITDA Adjusted sono risultati in linea con la Guidance per il 2020 fornita al mercato nel corso del mese di settembre 2020.

Il risultato operativo (EBIT) è stato pari a 15.883 migliaia di Euro, con un decremento di 10.649 migliaia di Euro rispetto all'esercizio 2019 principalmente per effetto dei maggiori costi non ricorrenti riconducibili alla pandemia da Covid-19 e di maggiori ammortamenti in relazione all'avvio della produzione dei motori P120 che equipaggerà Ariane 6 e Vega C e del motore Zefiro 40 secondo stadio di Vega C.

Al risultato del 2020 ha contribuito anche il credito d'imposta per attività di ricerca e sviluppo per un importo pari a 4.387 migliaia di Euro principalmente attinente alle attività di ricerca e sviluppo commissionate dall'Agenzia Spaziale Europea, riconosciuto nei risultati dell'esercizio in base all'avanzamento dei costi sostenuti delle commesse pluriennali del Gruppo per attività di ricerca e sviluppo cui il contributo stesso si riferisce, nonché agli investimenti Industry 4.0. Il contributo riconosciuto a Conto Economico nell'esercizio 2019 è stato sostanzialmente nullo per effetto della applicazione retroattiva al 2017 di una norma di interpretazione autentica. Per ulteriori informazioni relativamente alla natura di tale contributo si rinvia alla sezione "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio - Crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo" della presente relazione.

Di seguito sono riportati i valori dell'EBITDA e dell'EBIT rettificati per escludere le componenti aventi natura non ricorrente o estranea all'operatività del Gruppo come meglio illustrato nel seguito. I suddetti valori rettificati (importi in migliaia di Euro) e le relative marginalità raggiunte nel corso degli esercizi 2020 e 2019 sono riportati nella tavola seguente:

Esercizio
2020
Esercizio
2019
Variazione
Adjusted EBITDA 43.315 44.029 (714)
Adjusted EBITDA Margin (rapporto rispetto ai ricavi al netto del
pass-through)
13,5% 11,9%
Adjusted EBIT 24.029 27.972 (3.943)
Adjusted EBIT Margin (rapporto rispetto ai ricavi al netto del
pass-through)
7,5% 7,6%

L'EBITDA rettificato (o "Adjusted EBITDA") oltre a non considerare gli effetti delle politiche di ammortamento, degli ammontari e tipologie delle fonti di finanziamento del capitale investito e di eventuali variazioni della tassazione (componenti già escluse dall'EBITDA), esclude anche le componenti aventi natura non ricorrente o estranea all'operatività del Gruppo, al fine di aumentare il grado di comparabilità dei risultati operativi nei periodi di confronto.

L'Adjusted EBITDA dell'esercizio 2020, come commentato in precedenza, è stato pari a 43.315 migliaia di Euro sostanzialmente in linea rispetto all'esercizio 2019, mentre l'adjusted EBITDA margin è stato pari al 13,5% dei ricavi netti nel 2020 rispetto all'11,9% dei ricavi netti nel 2019 principalmente per effetto del contributo dei crediti di imposta per attività di ricerca e sviluppo assente nel 2019 nonché del diverso mix di ricavi netti.

L'EBIT rettificato (o "Adjusted EBIT") è rappresentato dal risultato operativo (EBIT) escluse le componenti aventi natura non ricorrente o estranea all'operatività del Gruppo, già esclusi ai fini della determinazione dell'Adjusted EBITDA.

L'Adjusted EBIT dell'esercizio 2020 è stato pari a 24.029 migliaia di Euro (7,5% dei ricavi netti), in decremento di 3.943 migliaia di Euro in valore assoluto rispetto al valore di 27.972 migliaia di Euro dell'esercizio 2019 (7,5% dei ricavi netti) principalmente attribuibile, in aggiunta alle componenti che hanno determinato la variazione a livello di EBITDA, a maggiori ammortamenti in relazione all'avvio della produzione dei motori P120 che equipaggerà Ariane 6 e Vega C e del motore Zefiro 40 secondo stadio di Vega C.

Di seguito viene fornita la riconciliazione tra EBIT, Adjusted EBIT ed Adjusted EBITDA per l'esercizio 2020 e per il corrispondente esercizio precedente (migliaia di Euro):

Esercizio
Esercizio
2020
2019
Variazione
A Risultato operativo (EBIT) 15.883 26.532 (10.649)
Oneri/(Proventi) non ricorrenti costituiti da: - - -
- Erogazioni integrative / incentivazioni - 336 (336)
- Consulenze di natura societaria, legale e fiscale 415 321 94
- Indennizzi (1) - (248) 248
- Oneri straordinari COVID-19 7.506 - 7.506
- Altri oneri/(proventi) non ricorrenti 39 485 (446)
- Accordi transattivi (2) 34 398 (364)
B Totale Oneri/(Proventi) non ricorrenti 7.994 1.291 6.703
C Investor Fees 152 150 2
D Adjusted EBIT A+B+C 24.029 27.972 (3.943)
E Ammortamenti netti 19.285 16.057 3.228
Adjusted EBITDA D+ E 43.315 44.029 (714)

(1) indennizzi ricevuti nel 2019 dalla precedente proprietà in relazione a transazioni fiscali concluse nel primo semestre ma relative a contenziosi esistenti precedentemente all'operazione societaria straordinaria del marzo 2017 che ha portato alla quotazione in Borsa Valori della Società;

(2) la voce per il 2019 si riferisce all'accordo transattivo raggiunto con FCA Partecipazioni S.p.A. in tale esercizio in materia di oneri ambientali.

La voce "Oneri straordinari COVID-19", pari a 7.506 migliaia di Euro, è relativa ai costi direttamente ed indirettamente sostenuti in relazione all'epidemia COVID-19 ed include principalmente:

  • 4.679 migliaia di Euro per i costi relativi alle reiterate attività connesse alla campagna di lancio VV16 e ai costi dei subcontractors. Infatti, la campagna di lancio VV16 cominciò ad inizio 2020, tuttavia, in data 16 marzo 2020, allorquando il lanciatore era già integrato sulla rampa di lancio, il Centre Spatial Guyanais (CSG) ed Arianespace resero noto, in attuazione delle comunicazioni del Governo Francese finalizzate a contrastare il COVID-19, la decisione di sospendere temporaneamente le attività dalla base di lancio di Kourou. Ciò ha comportato di fatto il dover riorganizzare le attività di campagna di lancio inizialmente per il mese di giugno 2020, a seguito della riapertura della base di lancio, e successivamente gestire un ulteriore rinvio fino al 3 settembre – data dell'effettuazione del volo - per cause relative alle eccezionalmente avverse condizioni atmosferiche in Guyana Francese;
  • 1.100 migliaia di Euro per l'acquisto di dispositivi di sicurezza relativi agli uffici amministrativi, per consentire il rispetto dei requisiti di sicurezza per il personale, nonché iniziative a supporto di tutti i dipendenti quali l'attivazione di una copertura assicurativa sanitaria aggiuntiva a sostegno economico del lavoratore in caso di infezione da COVID-19 e l'attivazione di uno sportello di supporto psicologico gratuito on-line per tutti i lavoratori al fine di fornire un supporto laddove utile connesso all'emergenza COVID-19; tale importo include, inoltre, gli oneri per la realizzazione di strutture che consentissero il distanziamento sociale in base alla normativa anti COVID-19;
  • 870 migliaia di Euro principalmente per l'intensificazione dei trasporti dei dipendenti al fine di garantire il distanziamento sociale e le incentivazioni al personale che ha operato nel periodo del lock-down;
  • 357 migliaia di Euro per le attività di verifica delle cause della failure della missione VV17;
  • 250 migliaia di Euro per una donazione alla protezione Civile di Colleferro per l'acquisto di attrezzature ospedaliere per fronteggiare l'emergenza COVID-19;
  • 250 migliaia di Euro per una donazione all'Ospedale Centrale di Kourou per l'acquisto di attrezzature per fronteggiare l'emergenza COVID-19;

Analisi dei risultati finanziari

Il contributo della gestione finanziaria passa da positivo pari a 452 migliaia di Euro nel 2019 a negativo pari a 474 migliaia di Euro nel 2020 con una variazione negativa pari a 926 migliaia di Euro.

Tale variazione è principalmente attribuibile agli interessi attivi relativi ai crediti IVA rimborsati nell'esercizio 2019 pari a 1.086 migliaia di Euro.

Il saldo della gestione finanziaria include inoltre principalmente gli interessi passivi relativi al contratto di finanziamento stipulato con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) che rientra nell'ambito di un'iniziativa congiunta di BEI, Ministero per lo Sviluppo Economico e Ministero dell'Economia a sostegno degli investimenti nell'innovazione.

Tale contratto fu stipulato originariamente nell'ottobre 2017 per un importo originario pari a 40 milioni di Euro, incrementato nel gennaio 2019 di 10 milioni di Euro, con un tasso di interesse fisso, una durata di 7 anni, di cui 2 anni di preammortamento, ed un rimborso in dieci quote costanti semestrali dal terzo al settimo anno di cui la prima con scadenza il 30 aprile 2020 e l'ultima con scadenza il 31 ottobre 2024. Esso non è assistito da garanzie e prevede il rispetto di parametri finanziari (rapporto tra Indebitamento Finanziario Lordo ed EBITDA e rapporto tra Indebitamento Finanziario Lordo e Patrimonio Netto) e di taluni altri covenants. Allo stato, tali parametri risultano rispettati.

Non sono stati stipulati contratti derivati di copertura relativamente a tale finanziamento.

Struttura Patrimoniale

L'analisi della struttura patrimoniale del Gruppo è esposta nella tavola seguente (importi in migliaia di Euro):

31 dicembre
2020
31 dicembre
2019
Variazione
Immobilizzazioni materiali e investimenti immobiliari 115.137 101.091 14.046
Diritti d'uso 9.209 9.444 (235)
Avviamento 61.005 61.005 -
Attività immateriali a vita definita 125.581 122.273 3.308
Partecipazioni 9.112 7.766 1.346
Totale immobilizzazioni 320.044 301.579 18.465
Capitale di esercizio netto (58.224) (40.559) (17.665)
Altre attività non correnti 74.140 78.295 (4.155)
Altre passività non correnti (127.840) (134.185) 6.345
Imposte differite attive nette 77.975 77.784 191
Fondi per rischi ed oneri (31.734) (31.892) 158
Fondi per benefici a dipendenti (11.261) (11.189) (72)
Capitale investito netto 243.100 239.834 3.266
Attività finanziarie non correnti 6.259 6.106 153
Capitale investito netto e attività finanziarie
non correnti
249.359 245.940 3.419
Posizione finanziaria netta 62.635 57.943 4.692
Patrimonio netto (311.994) (303.883) (8.111)
Fonti di finanziamento (249.359) (245.940) (3.419)

La voce "Totale immobilizzazioni" ammonta a 320.044 migliaia di Euro al 31 dicembre 2020 con un incremento pari a 18.465 migliaia di Euro rispetto al 31 dicembre 2019 per effetto delle seguenti movimentazioni:

  • incremento netto delle Immobilizzazioni materiali pari a 14.046 migliaia di Euro, principalmente attribuibile agli investimenti in corso per fabbricati per la realizzazione del progetto relativo all'incremento cadenza nuovo motore P120 che equipaggerà Vega C e Ariane 6 e per la realizzazione del progetto "Space Propulsion Test Facility" (SPTF) in Sardegna relativo alla costruzione di un banco di prova per motori a liquido e di un impianto per la realizzazione di componenti in carbon-carbon, al netto degli ammortamenti dell'esercizio;
  • incremento netto delle Attività immateriali a vita definita pari a 3.308 attribuibile a investimenti principalmente per costi di sviluppo capitalizzati (Vega E, Vega Light, Vega C, SPTF e software) al netto degli ammortamenti dell'esercizio;
  • incremento delle Partecipazioni per 1.346 migliaia di Euro interamente attribuibile alla variazione di periodo relativa alla partecipazione nella società a controllo congiunto Europropulsion S.A., la quale viene valutata a patrimonio netto recependo un incremento per l'interessenza al 50% dell'utile di pertinenza maturato dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020; nel corso dell'esercizio Europropulsion S.A. non ha erogato dividendi.

Le voci "Altre attività non correnti" e "Altre passività non correnti" della struttura patrimoniale includono rispettivamente un credito verso il Gruppo General Electric e un contestuale debito verso l'Erario per un importo pari a 58.220 migliaia di Euro rilevati nel primo semestre del 2016 a seguito del ricevimento da parte dell'Agenzia delle Entrate dell'avviso di liquidazione dell'imposta di registro, dell'imposta ipotecaria e dell'imposta catastale, per un importo complessivo pari a 58.220 migliaia di Euro, relativamente alle operazioni straordinarie che nel 2013 portarono alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio) al Gruppo General Electric. Nel 2020 l'Agenzia delle Entrate ha impugnato, innanzi la Corte di Cassazione, la sentenza di secondo grado favorevole per la Società. La Società si è tempestivamente attivata presentando proprio controricorso.

L'iscrizione del suddetto credito verso il Gruppo General Electric si fonda su specifiche previsioni contrattuali in base alle quali quest'ultimo è tenuto a mantenere indenne Avio S.p.A. con riferimento ad eventuali passività che dovessero sorgere rispetto alle imposte indirette riferibili alle operazioni straordinarie che nel 2013 portarono alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio) al Gruppo General Electric.

Inoltre, si segnala che, sempre in base a specifiche previsioni contrattuali, il Gruppo General Electric è tenuto a mettere a disposizione di Avio S.p.A. le somme eventualmente richieste dall'Amministrazione finanziaria entro le scadenze previste per i versamenti.

Con riferimento a tale tematica si veda anche quanto riportato ai paragrafi 3.9 "Altre attività non correnti" e 3.23 "Altre Passività non correnti", nonché alla sezione "Vertenze legali, fiscali e passività potenziali" delle Note Esplicative.

La voce "Capitale di esercizio netto" negativo evidenzia un incremento netto pari a 17.665 migliaia di Euro, attestandosi ad un valore negativo per 58.224 migliaia di Euro di eccedenza delle passività sulle attività. Le sue componenti principali sono illustrate nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro):

31 dicembre
2020
31 dicembre
2019
Variazione
Lavori in corso su ordinazione al netto di acconti e
anticipi ricevuti
(143.011) (104.904) (38.107)
Rimanenze 51.474 41.448 10.026
Anticipi a fornitori 88.835 104.071 (15.236)
Debiti commerciali (66.454) (100.335) 33.881
Crediti commerciali 2.175 6.215 (4.040)
Altre attività e passività correnti 8.757 12.946 (4.189)
Capitale di esercizio netto (58.224) (40.559) (17.665)

Il "Capitale di esercizio netto" (current trading) negativo si incrementa principalmente per effetto del rallentamento di alcune attività da parte di alcuni fornitori e sub-contractors a causa della pandemia.

La voce "Altre attività e passività correnti" del Capitale di esercizio netto evidenzia un decremento netto pari a 4.190 migliaia di Euro, attestandosi ad un valore pari a 8.756 migliaia di Euro. Le sue componenti principali sono illustrate nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro):

31 dicembre
2020
31 dicembre
2019
Variazione
Crediti IVA 26.217 20.961 5.256
Crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo 1.563 6.291 (4.728)
Attività per imposte correnti 5.315 5.910 (595)
Altre attività correnti 8.953 9.142 (189)
Passività per imposte correnti (8.488) (6.124) (2.364)
Altre passività correnti (24.803) (23.234) (1.569)
Altre attività e passività correnti 8.757 12.946 (4.189)

La voce "Crediti IVA" si incrementa di 5.256 migliaia di Euro per effetto del credito IVA sorto nell'esercizio principalmente a fronte dell'acquisto di beni per i quali non è possibile utilizzare il plafond IVA ed in fase di richiesta di rimborso. Si segnala che in data 25 febbraio 2021 l'Agenzia delle Entrate ha rimborsato alla controllata Secosvim S.r.l. un importo pari a 854 migliaia di Euro comprensivo di interessi per 31 migliaia di Euro relativo all'anno 2010 e in data 9 marzo 2021 l'Agenzia delle Entrate ha deliberato il rimborso alla Società di un importo pari a 7.879 migliaia di Euro comprensivo di interessi per 39 migliaia di Euro relativo all'anno 2018.

La voce "Crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo" presenta un decremento netto nell'esercizio pari a Euro 4.728 migliaia, derivante dalla compensazione nell'esercizio del credito al 31 dicembre 2019 e dalla rilevazione del nuovo credito maturato nell'esercizio 2020.

Analisi della posizione finanziaria

Nella tavola seguente viene illustrata la composizione della posizione finanziaria netta (importi in migliaia di Euro):

31 dicembre
2020
31 dicembre
2019
Variazione
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 124.666 144.303 (19.637)
(A) Liquidità 124.666 144.303 (19.637)
(B) Attività finanziarie correnti - - -
(C) Totale attività finanziarie correnti (A+B) 124.666 144.303 (19.637)
Debiti finanziari correnti verso imprese a controllo congiunto (12.749) (28.749) 16.000
(D)Passività finanziarie correnti (12.749) (28.749) 16.000
Quota corrente debiti finanziari non correnti verso banche (10.063) (8.075) (1.988)
(E) Quota corrente dei debiti finanziari non correnti (10.063) (8.075) (1.988)
(F) Indebitamento finanziario corrente (D+E) (22.812) (36.824) 14.012
(G) Posizione di cassa netta corrente (C+F) 101.854 107.479 (5.625)
Quota non corrente debiti finanziari verso banche (32.000) (42.000) 10.000
(H) Indebitamento finanziario non corrente (32.000) (42.000) 10.000
(I) Posizione di cassa netta ante passività per leasing
(G-H)
69.854 65.479 4.375
Passività finanziarie correnti per beni in leasing (2.676) (2.647) (29)
Passività finanziarie non correnti per beni in leasing (4.543) (4.889) 346
(J) Passività finanziarie totali per beni in leasing (7.219) (7.536) 317

(K) Posizione di cassa netta post passività per leasing (I-J) 62.635 57.943 4.692

La posizione finanziaria netta è allineata alla definizione contenuta nella Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005: "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi".

La posizione finanziaria netta passa da un saldo positivo di 57.943 migliaia di Euro al 31 dicembre 2019 ad un saldo positivo pari a 62.365 migliaia di Euro al 31 dicembre 2020 con un incremento pari a 4.692 migliaia di Euro principalmente attribuibile ai flussi di cassa operativi anche in periodo di pandemia, e nonostante gli investimenti sostenuti in capital expenditures dell'esercizio (34,5 milioni di Euro) e l'acquisto di azioni proprie (6,4 milioni di Euro).

Analisi del patrimonio netto

Il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2020 ammonta a 311.994 migliaia di Euro, in aumento di 8.111 migliaia di Euro rispetto al patrimonio netto al 31 dicembre 2019, per l'effetto combinato dei seguenti principali fenomeni:

  • utile consolidato dell'esercizio 2020 pari a 14.873 migliaia di Euro;
  • decremento per acquisto di azioni proprie per 6.413 migliaia di Euro;
  • decremento per perdite attuariali per 349 migliaia di Euro.

ATTIVITA' DI RICERCA E SVILUPPO

Nell'industria spaziale gli investimenti in ricerca e sviluppo sono un fattore chiave per il conseguimento e mantenimento della posizione competitiva.

Avio ha sempre dedicato risorse importanti alla ricerca, allo sviluppo e all'innovazione di prodotti e processi coerentemente alla propria missione. Inoltre, annovera tra i propri obiettivi lo sviluppo ecocompatibile delle proprie attività e prodotti, prestando particolare attenzione alle problematiche di salvaguardia ambientale, al miglioramento della sicurezza impianti e di tutela dei propri dipendenti.

In questi ambiti collabora con istituzioni nazionali come l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), il Ministero dell'Istruzione, l'Università e la Ricerca (MIUR), il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), e con istituzioni internazionali quali l'Agenzia Spaziale Europea o l'Unione Europea.

Avio ha sviluppato una rete di partnership con Università ed Enti di Ricerca in Italia e in Europa: tra i principali si elencano il Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (CIRA), l'ENEA, le Università di Roma, il Politecnico di Milano, l'Università di Napoli "Federico II", l'Università di Padova, l'Università di Forlì, il Distretto Aero Spaziale della Sardegna e l'IMAST in Campania. Inoltre, partecipa a diversi consorzi tra enti di ricerca ed industrie europee per favorire e supportare la ricerca di base per lo più nell'ambito dei materiali energetici.

Il Gruppo partecipa a progetti di ricerca in collaborazione con organizzazioni nazionali e internazionali attive nella ricerca nel settore aerospaziale. In particolare, collabora con le università in relazione all'area propellenti avanzati a solido, area materiali in composito, area sistema motori a propellente solido (SRM), area propulsione criogenica, area propulsione ibrida e lavora a contatto con i maggiori costruttori e centri di ricerca a livello mondiale per tecnologie relative alla propulsione, con l'obiettivo di sviluppare moduli e componenti innovativi che beneficino della sinergia delle singole specifiche competenze.

I costi per attività di ricerca e sviluppo complessivamente sostenuti dal Gruppo Avio nel 2020 sono stati pari a 149,4 milioni di Euro (179,3 milioni di Euro nel 2019), ovvero pari al 42,5% dei ricavi lordi consolidati registrati nel corso del 2020 (45,8% nel 2019).

Se consideriamo i suddetti dati al netto del c.d. pass-through, l'attività di ricerca e sviluppo sostenuta dal Gruppo nel corso del 2020 è stata pari a 119,8 milioni di Euro, pari al 37,2% dei ricavi al netto dei ricavi pass-through (156,8 milioni di Euro nel 2019, pari al 42,5% dei ricavi al netto dei ricavi pass-through).

Le attività a proprio carico, autofinanziate, nel corso del 2020 sono state pari a 12,4 milioni di Euro (13,7 milioni di Euro nel 2019).

Le attività autofinanziate nel corso del 2020 includono 10,4 milioni di Euro relativi a costi di sviluppo capitalizzati come Attività immateriali a vita definita (11,2 milioni nel 2019) e 2,0 milioni di Euro relativi a costi di ricerca o a costi di sviluppo non aventi i requisiti per la capitalizzazione e che sono stati direttamente addebitati al conto economico (2,5 milioni di Euro nel 2019).

L'importo totale imputato al conto economico dei costi riferiti ad attività autofinanziate nel corso del 2020 è stato pari a 7,1 milioni di Euro (6,1 milioni di Euro nel 2019), composto da 2,0 milioni di Euro per costi non capitalizzabili direttamente spesati (2,2 milioni di Euro nel 2019) e da 5,1 milioni di Euro relativi alle quote di ammortamento di costi di sviluppo capitalizzati (prevalentemente) in precedenti esercizi (3,9 milioni di Euro nel 2019).

Nel corso del 2020 Avio ha proseguito nelle attività di innovazione sulle principali linee di prodotto, armonizzando attività di ricerca di base, ricerca applicata e sviluppo precompetitivo.

Filiera Propulsione a Solido

Nella visione strategica di Avio, la propulsione a solido rappresenta una tecnologia matura ma concorrenziale che permette di ridurre significativamente il costo dei servizi di lancio, mantenendo la filiera europea dei trasporti spaziali competitiva nei confronti dell'offerta internazionale. Avio ha precisato la propria visione sia sul consolidamento ed evoluzione del VEGA, sia sul futuro lanciatore Ariane 6 destinato alla sostituzione di Ariane 5. Dopo aver effettuato con successo nel gennaio del 2019 il test di qualifica al banco del P120 per applicazione Vega C, nell'ottobre 2020 è stato effettuato anche il relativo test di fuoco per la qualifica al banco per applicazione Ariane 6.

In aggiunta ai programmi di sviluppo del nuovo propulsore comune alla filiera VEGA e Ariane (P120C), Avio ha consolidato il posizionamento sul mercato del VEGA C, perfezionando la configurazione capace di accedere in modo competitivo al segmento dei grandi satelliti SAR per l'osservazione della terra.

Nell'ambito dei motori a propellente solido Avio ha svolto attività di ricerca con gli obiettivi di consolidare e ottimizzare le tecnologie di produzione su prodotti qualificati, nell'ambito dei vettori Ariane 5 e VEGA, e di prepararne le evoluzioni nell'ambito delle prossime generazioni di veicoli di lancio europei, Ariane 6, VEGA C e VEGA E.

Sempre nell'ambito della propulsione a solido, nel febbraio 2020 si è conclusa la campagna in Sardegna con il tiro dello Z23 s/n 25 che ha soddisfatto tutti i criteri di successo associati al ritorno al volo del lanciatore VEGA. Ad ottobre 2020 è stato effettuato test di qualifica del motore Zefiro 9 VT3 specificatamente sviluppato in modo potenziato per il nuovo Vega C in vista del maiden flight nel 2021-22.

Le attività di ricerca e sviluppo nel contesto dei materiali si sono concentrate principalmente sullo sviluppo di propellenti solidi avanzati ad alte prestazioni e bassa tossicità per l'implementazione su programmi Ariane e Vega. Inoltre, è stato analizzato e verificato l'eventuale estensione della catena di produzione di materiali compositi ad alte prestazioni Avio, con possibile spin-off in altri settori.

Filiera Propulsione a Liquido

Avio considera la propulsione criogenica basata sull'ossigeno liquido e il metano come la risposta alle prossime generazioni di stadi alti per i veicoli di lancio, così come per i veicoli destinati all'esplorazione spaziale.

Nel corso del primo semestre 2020 sono proseguite le attività di sviluppo del motore M10 in grado di fornire la propulsione del terzo stadio del futuro VEGA E.

Dopo aver completato la Preliminary Design Review del sistema motore e chiuse con successo le PDR dei principali sottosistemi, tra cui quelle delle valvole, della camera di combustione e della turbopompa ossigeno, sono stati realizzati i primi 2 prototipi Full Scale della camera di combustione del motore M10 (LOX/CH4) interamente realizzati in ALM su cui sono stati effettuati con successo i test meccanici in pressione ed i test fluidodinamici a freddo negli impianti Avio di Colleferro. Dopo tali test di accettazione il 2°modello è stato poi assemblato con gli altri equipment previsti (valvole, tubing, sensori, harness) e configurato per il firing test. La compagnia di test a fuoco è stata conclusa con successo a fine febbraio 2020 presso gli impianti NASA Marshall Space Flight Center. Questa è stata la prima campagna di test di un prototipo di un'innovativa camera di combustione della taglia 100 KN raffreddata con cooling channel, prodotta in ALM utilizzando il brevetto Avio "Single Material Single Part".

Tali risultatati hanno confermato che con la Tecnologia Additiva è possibile raggiungere uno scambio termico adeguato alla realizzazione di una camera di combustione Full scale con un unico materiale a bassa diffusività termica (camera di combustione della taglia 100 KN realizzata in un unico pezzo ed unico materiale con la tecnologia ALM). Questo è stato un importante passo in avanti in direzione dello sviluppo e qualifica del motore M10 LOx-CH4 (che caratterizza lo stadio superiore di Vega E) completamente realizzato in ALM.

A valle di tale tests e nel corso di tutto il 2020, sono proseguite le attività di manufacturing di tutti i componenti (camera combustione, piastra iniezione, turbopompe, valvole, sensori, tubing) che andranno a comporre il primo modello di sviluppo dell'intero motore M10 denominato DM1, la cui integrazione prevista nel corso del 2021 culminerà poi nella campagna di test a fuoco che verrà effettuata nell'innovativo centro di propulsione spaziale Avio - SPTF, locato nel poligono militare Salto di Quirra in Sardegna.

il Vega E, il cui primo volo è previsto nel 2025, grazie all'introduzione dell'innovativo e performante motore M10, sarà in grado di portare in orbita circa tre tonnellate, il doppio rispetto all'attuale versione del Vega.

Inoltre, una delle sue caratteristiche principali, grazie al motore criogenico M10, sarà quella di rilasciare tanti satelliti in orbite diverse nel corso della stessa missione e ad un costo competitivo.

Lo sviluppo del motore M10 e la definizione e architettura dell'Upper stage del Vega E (VUS) sono state finanziate nella prima fase (2017-2019) nell'ambito della CM2016. I risultati ottenuti hanno

permesso di acquisire nuovi finanziamenti anche per la seconda fase dello sviluppo (2020-2022) in accordo a quanto deciso nella recente Conferenza Ministeriale europea tenutasi a novembre 2019.

È proseguita in autofinanziata Avio, l'attività di sviluppo di resine adatte all'ambiente criogenico per LOx e LCH4 al fine di realizzare una nuova generazione di grandi serbatoi in composito privi di liner da implementare nella futura versione dell'Upper stage Vega E.

In particolare nel corso del 2020 sono proseguiti a Colleferro i test per la verifica della permeabilità e delle proprietà meccaniche e termiche delle strutture in composito a contatto con ambiente criogenico e ossidante creato dall' ossigeno liquido. Nel primo semestre 2020 sono stati effettuati positivamente i test sul primo modello tecnologico di un serbatoio in scala ridotta prodotto in filament winding con fibre impregnate utilizzando la resina di formulazione Avio. Nel corso del secondo semestre 2020 sono stati prodotti altri due modelli in scala ridotta, l'ultimo dei quali dopo aver superato i test meccanici è stato sottoposto ad alcuni test funzionali. Nel corso del 2021 sono previste le attività di upscaling (sia per il processo di realizzazione in filamet winding che di messa a punto della resina Avio) finalizzate alla produzione del primo serbatoio in scala reale per il sistema di alimentazione del motore M10 di Vega E.

Filiera Sistemi di Trasporto Spaziale

Nel corso del 2020 Avio ha proseguito lo sviluppo del lanciatore VEGA C finalizzando la documentazione per la Qualification Review, nell'ambito del contratto Vecep (ESA). Il nuovo lanciatore Vega C è basato su un primo stadio con impulso totale del 50% superiore alla versione attuale del Vega e un quarto stadio con impulso totale superiore del 15%. L'obiettivo è tra l'altro un consolidamento della flessibilità del lanciatore attraverso un aumento del carico utile di riferimento di oltre il 50%.

Per rispondere alla crescente richiesta di mercato dei piccoli satelliti, nel corso del 2020 è proseguito lo studio per lo sviluppo del lanciatore VEGA Light. La performance di questo nuovo lanciatore sarà ottimizzata per immettere in orbita circolare (500X500 Km SSO) un payload di circa 250Kg.

Sono continuati gli studi relativi allo Space Rider, un sistema di trasporto spaziale un-manned e riutilizzabile, che, grazie all'integrazione con i moduli del Vega, permetterà di creare un mondo di servizi integrato, il cosiddetto Vega Space Systems. A tale riguardo il 9 dicembre 2020 Thales Alenia Space e AVIO S.p.A., in qualità di co-Prime contractors, hanno siglato con l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) un contratto per lo sviluppo del sistema di trasporto automatizzato e riutilizzabile (Space Rider), che sarà dispiegato in orbita bassa terrestre (LEO) dal nuovo lanciatore Vega C. Il valore totale del contratto è di Euro 167 milioni.

Inoltre nel corso del 2020 sono state finalizzate le attività di sviluppo del nuovo SSMS (Small Spacecraft Mission Service), un adattatore a dispenser per il rilascio di numerosi satelliti di piccole dimensioni nell'ambito della stessa missione, utilizzabile anche per attività di "in orbit test" o "in orbit demonstration". Tali attività sono culminate nella qualifica in volo di tale dispenser nell'ambito della missione Vega VV16 che nel settembre 2020, grazie a tale modulo, ha rilasciato in orbita ben 53 satelliti di varie dimensioni nel corso della stessa missione.

Filiera Propulsione Tattica

Durante il 2020 sono proseguite le attività inerenti lo sviluppo del propulsore del missile CAMM-ER. In particolare è in corso il programma di qualifica e quello di invecchiamento accelerato per la verifica dell'andamento delle performance a metà e fine vita operativa. Sono in corso le attività per l'industrializzazione della parte avvolgimento e controllo di linea. Inoltre, AVIO ha supportato MBDA nei test ambientali e in volo con la consegna dei primi ulteriori 2 motori attivi.

Sono continuate le attività di produzione e consegna dei Booster Aster 30, Aster Sustainer 15 e 30 e dei Sustainer Marte verso Clienti Export.

Sono proseguite le attività di soluzione obsolescenze. Attività di particolare interesse sono state: l'impiego della fibra sviluppata e prodotta in Avio per la realizzazione dei cases; lo sviluppo di un propellente, che a pari prestazioni balistiche del precedente, mantiene le sue caratteristiche

meccaniche a basse temperature ed estensione della vita utile; la sostituzione di materiali soggetti ad autorizzazioni governative non europee, evitando restrizioni come quelle imposte dagli USA.

È stata acquisita una prima tranche di un contratto di produzione per la rimotorizzazione dell'Aster Booster per le Forze Armate del MoD italiano, francese ed inglese. Firmato il contratto che copre 3 anni di produzione e ne sono previsti altri che copriranno altri cinque anni di produzione. Nel corso del 2020 è stato anche provato al banco con successo un Aster 30 Booster con sistema di controllo degli ugelli con E-TVC. Questo sistema verrà proposto per tutti i futuri motori che Avio verrà chiamata a realizzare.

Avio ha inoltre iniziato la negoziazione per l'acquisizione di nuovi programmi di sviluppo per ampliare la sua offerta nel settore difesa per le FFAA italiane. A fine 2020 Avio ha acquisito il contratto per uno studio di fattibilità di un bersaglio sub-orbitale che ricade in ambito PNRM (Piano Nazionale della Ricerca Militare) e presentato offerta per due booster per sistemi anti-nave con MBDA. L'obiettivo è ampliare la nostra offerta nel settore difesa per le FFAA italiane.

RISORSE UMANE

Al 31 dicembre 2020 il numero dei dipendenti del Gruppo Avio risulta pari a 950 unità, in aumento rispetto alle 935 unità del 31 dicembre 2019.

Il numero dei dipendenti del Gruppo non include la società Europropulsion S.A. (67 unità), consolidata con il metodo del patrimonio netto. La maggior parte degli organici risulta impiegata presso la capogruppo Avio S.p.A., il cui organico, alla medesima data, è pari a n. 823 unità, in crescita rispetto alle n. 815 al 31 dicembre 2019.

Organizzazione

A gennaio 2020 è stata variata l'organizzazione aziendale.

Con riguardo alla valenza strategica delle relazioni istituzionali nel business Spazio e per favorire una maggiore incisività delle azioni in tale ambito, la funzione delle Relazioni Istituzionali è stata scorporata dalla Direzione Relazioni Esterne e Comunicazione ed è diventata Direzione Relazioni Istituzionali a diretto riporto dell'AD.

Altre modifiche organizzative hanno riguardato la Direzione Operazioni Industriali, la più significativa in risposta all'incremento del perimetro relativo all'area dell'integrazione del lanciatore Vega. L'area organizzativa delle Tecnologie è stata pertanto articolata in due parti, una dedicata alle tecnologie di fabbricazione e l'altra alle tecnologie di integrazione.

Ad agosto 2020 è stata variata l'organizzazione aziendale con modifica dell'organigramma generale con Internal Audit affidato esternamente alla società Protiviti. Ulteriori variazioni organizzative hanno interessato le Direzioni Ingegneria e Operazioni Industriali.

Per un'azione più mirata ed efficiente nello sviluppo di nuovi prodotti, "Ingegneria di Prodotto" è stata riorganizzata distinguendo tra prodotti di derivazione Vega (Vega C e Vega E) e non (piccoli sistemi di lancio e sistemi orbitali).

In area Industriale, le unità organizzative "Ingegneria Materiali e Processi" e "Laboratori" sono stati accorpati in un'unica unità organizzativa. Altre piccole modifiche hanno riguardato l'area Acquisti, AFC, Risorse Umane e Tecnologie.

A seguito della failure VV17 e delle raccomandazioni della Commissione di Inchiesta Indipendente sono in corso delle valutazioni in merito a variazioni dell'organizzazione aziendale.

Relazioni Industriali

Con la RSU sono stati affrontati i seguenti temi:

  • Gestione delle presenze e delle attività durante l'emergenza COVID19:

Durante il primo semestre, a seguito dell'emergenza di cui alla pandemia da coronavirus COVID19, l'Azienda ha coinvolto il Sindacato nella riorganizzazione delle attività di ufficio e di produzione.

Sono stati sottoscritti n. 5 accordi sindacali che hanno introdotto nuove forme di lavoro e rimodulato lo stesso garantendo il pieno rispetto di tutti i protocolli di sicurezza sul tema.

In particolare, è stata introdotta la modalità di lavoro in smart working per l'oltre 80% dei lavoratori con qualifica impiegato/quadro nelle aree ove ciò era compatibile con le attività stesse.

Per coloro i quali non è stato possibile espletare le mansioni affidate tramite lo smart working, sono state adottate misure di contenimento quali:

  • 1) distanza delle postazioni;
  • 2) raddoppio delle navette aziendali per mantenere la distanza sociale all'interno dei bus;
  • 3) incremento delle pulizie e sanificazioni negli uffici, reparti, bagni e spogliatoi;
  • 4) distribuzione di mascherine e chiusura della mensa aziendale con modalità alternative di distribuzione del pasto.

È stato realizzato, di concerto con la Direzione HSE, un protocollo di igiene e sicurezza attualmente in corso di validità.

Sono stati introdotti dei premi aggiuntivi a quelli normati dai DPCM che hanno previsto l'elargizione di bonus a coloro che hanno portato avanti, in loco, le attività di produzione industriale (premio di presenza per operai ed impiegati di produzione.

Non vi è stato, in alcun caso, il ricorso straordinario agli ammortizzatori sociali.

L'azienda ha inoltre sottoscritto due polizze: a) per ricovero in terapia intensiva causa COVID; b) caso morte (non solo per COVID).

In aggiunta, come anche definito con la Rsu, è stato attivato un servizio di assistenza psicologica per i dipendenti, totalmente gratuito.

- Altre attività:

Parallelamente sono stati siglati accordi sui seguenti temi:

  • Chiusura estiva (settimana centrale di agosto);
    • Introduzioni di vari sistemi di videosorveglianza;
    • Rinnovo dell'accordo del Premio di Partecipazione per un ulteriore triennio.

Nel secondo semestre è stata organizzata l'usuale riunione tra i vertici aziendali (CEO, Direttore HR e Direttore Operazioni Industriali) e le OOSS territoriali sull'andamento dei volumi produttivi, nonché sono state organizzate diverse riunioni con la RSU per l'introduzione di uno screening sierologico, a cura di uno Studio Medico esterno, oltre che per l'aggiornamento dei vari protocolli esterni in tema di Covid.

La RSU è stata sempre puntualmente informata circa gli esiti dell'inchiesta sulla failure VV17 e sulle strategie interne volte a ridurre i rischi dettati dall'abbattimento di ore di produzione nel 2021. Sempre con la RSU sono stati siglati gli accordi di chiusura natalizia.

Sviluppo e Formazione

Nel corso del primo semestre del 2020, in coerenza con le necessità di mantenimento e sviluppo del Business quali espresse nel Budget aziendale, è stato assunto in Avio S.p.A. il seguente personale: 1 dirigente, 1 quadro, 5 impiegati professional, 10 impiegati (totale n. 17 unità) laureato nel 94% dei casi, con diversi gradi di esperienza ed in possesso di specifiche competenze relative a varie aree professionali.

Sono stati inoltre attivati in aree tecniche n. 7 contratti di staff leasing (somministrazione a tempo indeterminato).

Complessivamente il 65% degli inserimenti ha riguardato l'area dell'Ingegneria. Nel semestre sono state inoltre state svolte attività di selezione che condurranno a ulteriori n.6 inserimenti nell' area Ingegneria tra il 1° luglio ed il 1° settembre.

La situazione legata all' emergenza COVID ha determinato invece un rallentamento delle selezioni e delle assunzioni impiegatizie in area industriale, nella quale sono stati comunque assunti 16 operai, di cui 13 stabilizzazioni e 3 assunzioni per progetto SPTF.

Complessivamente la mobilità professionale ha subito un contenimento a causa della situazione determinatasi con l'emergenza COVID. Nel primo semestre 2020, n. 6 tra Impiegati e Professional sono stati coinvolti in processi di mobilità professionale, sia interfunzionale che geografica, volti ad assicurare il funzionamento dell'organizzazione e lo sviluppo del business. Oltre al vantaggio organizzativo, tali percorsi di mobilità hanno rappresentato per il personale interessato occasione di crescita professionale. In un caso la mobilità è stata l'esito di un Job Posting interno pubblicato verso la fine dell'anno precedente.

Da gennaio a giugno 2020 lo strumento del Job Posting interno è stato attivato in 2 casi ed in entrambe i casi i candidati selezionati cambieranno mansione nel secondo semestre dell'anno.

Per quanto riguarda la mobilità interna del personale operaio, si registrano n. 25 spostamenti dovuti principalmente al cambio di produzione che riguarda i programmi Ariane e Vega.

Per quanto riguarda lo Sviluppo del Personale, nel primo semestre 2020 un Quadro è stato promosso alla qualifica dirigenziale e cinque operai alla qualifica impiegatizia.

In anticipo sulla Politica di Merito e Sviluppo, sono stati effettuati per la popolazione impiegatizia n. 23 interventi di sviluppo/promozione, pari al 4,8% della popolazione, di cui n. 6 alla qualifica di Professional Expert (massimo livello di Quadro), n. 2 alla qualifica di Quadro e n. 1 alla qualifica aziendale di Professional.

Nel corso del 2020, in coerenza con le necessità di mantenimento e sviluppo del Business quali espresse nel Budget aziendale, è stato assunto nel gruppo Avio il seguente personale: 1 dirigente, 6 quadri, 12 impiegati professional, 16 impiegati (totale n. 34 q/IMP) laureato nell' 88% dei casi, con diversi gradi di esperienza ed in possesso di specifiche competenze relative a varie aree professionali. Per le 34 assunzioni di Q/IMP sono stati attivati al 62% Contratti a Tempo Indeterminato (n. 21) e al 38% Contratti a Tempo Determinato (n.13).

Sono stati inoltre attivati in aree tecniche n. 13 contratti di staff leasing (somministrazione a tempo indeterminato) in prevalenza nell'ambito dell'ingegneria di prodotto. Il totale dei lavoratori con qualifica impiegatizia in Staff leasing al 31/12/20 è n. 16. Vi sono inoltre 12 somministratati con qualifica operaia di cui 5 in staff leasing e 7 con contratto a tempo determinato.

Complessivamente, considerando anche il personale in Staff Leasing, il 73% degli inserimenti ha riguardato l'area professionale dell'Ingegneria.

La situazione legata all' emergenza COVID ha determinato invece un rallentamento delle selezioni e delle assunzioni impiegatizie in area industriale, nella quale sono assunti nell' anno 3 IMP e 16 operai, di cui 12 stabilizzazioni e 4 assunzioni per progetto SPTF (Sardegna).

Anche la mobilità professionale ha subito un contenimento a causa dell'emergenza COVID. Complessivamente nel 2020, 16 tra Impiegati e Professional sono stati coinvolti in processi di mobilità professionale, sia interfunzionale che geografica, volti ad assicurare il funzionamento dell'organizzazione e lo sviluppo del business. Nel 56% dei casi il personale interessato apparteneva alla Direzione Operazioni Industriali (9 casi) e nel 44% dei casi (n.7) si è trattato di trasferimenti a consociate estere e rientri da consociate estere. Oltre al vantaggio organizzativo, tali percorsi di mobilità hanno rappresentato per il personale interessato occasione di crescita professionale. In 3 casi di mobilità è stato utilizzato lo strumento del Job Posting.

Per quanto riguarda lo Sviluppo del Personale, nel 2020 un Quadro è stato promosso alla qualifica dirigenziale e cinque operai alla qualifica impiegatizia.

Secondo i criteri espressi nella Politica di Merito e Sviluppo, per la popolazione impiegatizia sono stati effettuati n. 39 interventi di sviluppo/promozione, pari all' 8,22% della popolazione, di cui n. 7 alla qualifica di Professional Expert (massimo livello di Quadro), n. 10 alla qualifica di Quadro e n. 14 alla qualifica aziendale di Professional.

A sostegno dei percorsi di formazione per il Gruppo Avio, nel 2020 sono state erogate n. 17.222 ore di formazione, con n. 5839 partecipazioni (dipendenti, somministrati e staff leasing) attraverso il coinvolgimento della popolazione aziendale in corsi di aggiornamento, corsi professionalizzanti (nei primi due mesi dell'anno e nel secondo semestre), attività formative a supporto delle soft skills. Nel 2020, un focus particolare è stato l'utilizzo di webinar, seminari, convegni ed informative che l'Azienda ha rivolto e proposto a tutti i dipendenti in merito alla gestione dell'emergenza COVID-19.

Nel periodo considerato, l'attività formativa ha riguardato le seguenti principali aree di intervento:

  • formazione ed aggiornamento delle competenze tecniche specifiche e obbligatorie in ambito sicurezza;
  • formazione sui processi sensibili e speciali in ambito fabbricazione;
  • implementazione delle attività formative per le soft skills: sviluppo delle competenze manageriali e gestionali d'impresa (partecipazioni a convegni e seminari);
  • informative sui temi di salute, sicurezza, ambiente e tutela dei dati in particolare sul tema COVID-19 (tradotte anche in lingua francese per i siti della Guyana Francese);
  • supporto all'internazionalizzazione, con focus sulla formazione linguistica individuale e collettiva (corsi di lingua francese);
  • formazione mirata sulla cyber security coinvolgendo tutto il personale di staff (Direzione HR, Acquisti, Legale, IT, AFC);
  • formazione motivazionale a supporto della gestione della crisi.

La formazione in FAD (formazione a distanza) erogata sia in modalità sincrona sia in modalità asincrona, ha inciso positivamente sia sul monte ore complessivo sia sul numero di partecipazioni. Inoltre, ha permesso l'erogazione dei corsi per i colleghi in lavoro in modalità agile nel periodo dell'emergenza e per i colleghi impegnati nella campagna di volo. Con l'impiego di formatori interni certificati, sono state intraprese azioni formative ed informative in ambito sicurezza e di gestione. La piattaforma e-learning è stata potenziata, in particolare: a supporto dell'Area HSE, per l'erogazione della formazione su tematiche di sicurezza e sulle trimestrali Seveso; in ambito normativo (formazione D.Lgs. 231 e sul Trade Secret) e in fase di accoglienza per il personale neoassunto con un percorso multimediale dedicato.

Nel corso del 2020 è stato avviato e concluso il progetto Pilota rivolto alla Valutazione delle prestazioni del personale operaio ed impiegatizio, coinvolgendo un'area di circa 100 persone. Il progetto, che riguarda la mappatura dei ruoli e la creazione/aggiornamento di un mansionario specifico di un reparto di produzione di Avio, ha coinvolto in formazione il responsabile ed i capi reparto.

Con riferimento alle modalità di apprendimento, come negli anni precedenti, si è proseguito con il modello strutturato di learning organization, in forza del quale l'organizzazione apprende attraverso il coinvolgimento attivo dei Responsabili nella progettazione di attività formative mirate, sia per i gruppi diretti, che per i gruppi trasversali, favorendo così una maggiore integrazione della popolazione aziendale.

Amministrazione e Gestione del personale

Nel corso del primo semestre le principali attività sono state rivolte a fronteggiare l'emergenza COVID-19, attraverso l'istituzione di un comitato di emergenza per monitorare l'evolversi della situazione e stabilire di volta in volta nuove misure e/o modificare quelle già adottate, con incontri e aggiornamenti periodici continui. Si è provveduto tramite la pubblicazione di procedure interne Avio riguardanti la misurazione temperatura corporea prima dell'ingresso nello stabilimento, la gestione del caso di sospetto o caso accertato, la pulizia e sanificazione degli ambienti di lavoro ecc., ad adottare un documento di valutazione dei rischi (DVR) in modo da stabilire delle regole da seguire per la prevenzione del virus negli ambienti di lavoro, regole che sono state applicate non sono all'intera popolazione aziendale ma anche agli ingressi dei fornitori.

Durante questo periodo si è provveduto ad utilizzare lo strumento dello smart working per tutto il personale impiegatizio allo scopo di salvaguardare la salute di tutti e garantire la continuità del lavoro, attraverso la creazione sul portale INAZ di una causale specifica allo scopo di monitorare le giornate usufruite dai dipendenti (causale smart working COVID-19, con blocco ad 8 ore di prestazione fisse).

In data 30 aprile è stato sottoscritto un accordo sindacale volto a regolamentare il graduale ritorno in azienda durante la Fase 2 di cui all'emergenza COVID-19 e si è data la possibilità di svolgere il

lavoro in modalità agile fino al 31 luglio ai dipendenti genitori di figli di età inferiore a 14 anni, come previsto dal D.L. 34/2000 cosiddetto Decreto Rilancio ed ai dipendenti con determinate patologie (es. immuno- depressi).

Nell'anno 2020 si è provveduto a perfezionare il nuovo flusso per i rimborsi sanitari dei dirigenti tramite il nuovo servizio IWS, Industria Welfare Salute.

Nel mese di aprile 2020 è stato firmato con la RSU un accordo per il Premio di Partecipazione con l'esame dei dati di bilancio del Gruppo Avio per i dati industriali e di qualità relativi all'anno 2019 da prendere in riferimento per la determinazione degli indici relativi al calcolo del Premio di Partecipazione che è stato erogato nel mese di luglio 2020.

Dal 10 luglio è diventato operativo uno "sportello HR travel e note spese" mese di luglio, attraverso il quale sarà possibile fissare appuntamenti individuali per chiarimenti su regolamenti trasferte e note spese ed accogliere eventuali segnalazioni e suggerimenti al fine di migliorare il servizio.

Nel mese di settembre è stata inserita nella Intranet aziendale nella sezione siti Direzionali – HR – la nuova cartella "Convenzioni" dove sono state caricate tutte le convenzioni in essere a favore dei dipendenti.

Sempre nel mese di settembre si è svolta la Cerimonia delle Benemerenze, vista come momento importante per l'azienda e per ricordare l'importanza dell'esperienza e professionalità dei dipendenti che hanno compiuto i 25, 30, 35 e 40 anni di lavoro in Avio.

Per venire incontro alle esigenze dei dipendenti con figli di età non superiore ai 14 anni, viste le problematiche della scuola, l'Azienda ha deciso di riconoscere a questi dipendenti una somma massima di euro 200,00 lorde in busta paga (c.d. "bonus baby sitter") a partire dal 1° ottobre e fino al 31 dicembre 2020.

Nel mese di novembre è stata trasmessa a tutti i dipendenti l'aggiornamento della Guida relativa ai consigli ed alle informazioni per le trasferte in Guyana Francese.

Dal mese di novembre è stato avviato un Protocollo dinamico-sierologico-antigenico di screening per il contrasto al contagio da COVID-19 per tutti i dipendenti. L'adesione è su base personale e volontaria e prevede una ripetizione mensile dei test e questo al fine di rendere il più efficace possibile il monitoraggio e la prevenzione all'interno di Avio. Il protocollo è stato attuato da parte del Dott. Meo, medico infettivologo e dalla sua equipe del Centro Medico Cesmet di Roma insieme al nostro medico competente. Contemporaneamente è stata istituita una consulenza infettivologa per gestire le eventuali domande e richieste dei dipendenti.

Nel mese di dicembre 2020 è stato firmato con la RSU un accordo per effettuare uno screening a tutto il personale del Gruppo Avio per monitorare periodicamente i livelli di esposizione della popolazione aziendale al COVID 19.

A causa del particolare momento che stiamo vivendo, non è stato possibile organizzare il consueto evento aziendale "Natale Bimbi", ma l'Azienda ha deciso di procedere, come da tradizione, con l'erogazione ai dipendenti con figli di età compresa tra 0 e 10 anni di una Gift card del valore di euro 40,00 da spendere presso i negozi Toy Center e Bimbo Store.

Sono state implementate le modalità di richiesta per le nuove autorizzazioni su SAP in merito alla creazione ed approvazione di RDA, SAL e ODA che sono diventate operative a partire dal 01 dicembre con i nuovi moduli che dovranno essere compilati dal dipendente richiedente ed autorizzati dalla Direzione Risorse Umane.

Si è provveduto ad estendere fino al 30 aprile 2021 la possibilità di utilizzo del lavoro in modalità agile, sia per i genitori lavoratori che hanno almeno un figlio di età inferiore ai 14 anni, sia per le risorse facenti parte delle Direzioni di Staff (HR, Comunicazioni, ICT, Legal ed AFC) per un massimo di due giorni a settimana.

COMUNICAZIONE E RESPONSABILITA' SOCIALE

Avio promuove la propria immagine ed i propri prodotti attraverso la partecipazione ai più importanti eventi internazionali e la costante presenza nei contesti, italiani ed internazionali, rilevanti nel campo aerospaziale per l'attività di ricerca e di sviluppo di nuove tecnologie nel campo specifico della propulsione spaziale e dei lanciatori.

Inoltre, la Società sviluppa la propria rete di interscambio scientifico e di sviluppo di nuovi prodotti sia attraverso la collaborazione nel campo della ricerca con Università e Istituti di ricerca italiani e stranieri sia attraverso la collaborazione tecnica e operativa con le più importanti Agenzie Spaziali europee, in particolare l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), il Centre National d'Études Spatiales (CNES), l'European Space Agency (ESA).

Eventi e manifestazioni

Tra i principali eventi dell'anno si evidenziano:

  • 21- 22 gennaio, Bruxelles 12° edizione della European Space Conference dal titolo "New Decade, Global Ambitions: Growth, Climate, Security & Defence". Giulio Ranzo è intervenuto per Avio, nel panel intitolato "Towards a Space Partnership between Europe and Africa";
  • 29 gennaio, Cagliari Presentazione Progetto SPTF "Space Propulsion Test Facility" per la costruzione di un banco di prova per motori a liquido e di un impianto per la realizzazione di componenti in carbon-carbon a Perdasdefogu;
  • gennaio la intranet si arricchisce di un nuovo prodotto, lo Space Spotlight, un bollettino strategico che contiene tutte le news più aggiornate sullo spazio e sui nostri competitor;
  • febbraio, Colleferro Cyberchampion: conclusione campagna video per sensibilizzare i dipendenti sul tema della Cybersecurity;
  • febbraio, Huntsville Presso il NASA Marshall Space Flight Center di Huntsville le prove del primo prototipo di camera di combustione full scale del motore M10 per il futuro terzo stadio LOX-CH4 di VEGA E. Realizzazione video e foto, Copertura social e Intranet;
  • 3-6 febbraio, Silicon Valley Partecipazione di Avio con un booth allo Smallsat Symposium 2020, la più grande conferenza mondiale sui piccoli satelliti;
  • 6-8 febbraio, Singapore Avio è presente con un booth al GSTC, "Global Space and Technology Convention";
  • 18 febbraio Lancio del nuovo sito web di Avio e del nuovo brandbook per rinnovare l'immagine di Avio in maniera coordinata su tutti gli strumenti di comunicazione interni e esterni;
  • 26 febbraio, Roma Avio diventa Official Partner di AS LUISS e Main Sponsor della Sezione Rugby;
  • 27 febbraio, Colleferro Siglato Protocollo d'intesa tra Avio e Comune di Colleferro per "Colleferro Capitale europea dello Spazio 2021";
  • 27 febbraio, Sardegna Campagna di tiro dello Z23 s/n25, copertura video fotografica, media e social;
  • 2 marzo, Colleferro Avio sottoscrive una lettera di intenti con l'Azienda lussemburghese Made in Space Europe S.à.R.L., filiale lussemburghese del gruppo statunitense Made in Space Inc., per lo sviluppo di soluzioni tecnologicamente avanzate per i servizi di Orbit Servicing incluso il De-Orbiting di detriti spaziali. Alla firma, nello stabilimento Avio di Colleferro, era presente l'AD Giulio Ranzo e il Ministro dell'Economia del Lussemburgo, Ben Fayot, di ritorno dall'incontro istituzionale avuto a Roma con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo Spazio, Riccardo Fraccaro;

  • 3 marzo, Colleferro Evento Glocal Italy presso l'Auditorium della Musica dal titolo "FertilizzAzione delle opportunità del territorio", patrocinato dall'amministrazione comunale con il supporto di alcune aziende del territorio e la collaborazione di Avio;
  • 7 marzo, Roma Su RAI 3, nella rubrica "Officina Italia" un servizio interamente dedicato ad Avio con le interviste a Adriano Rotondo, Erica Anna Squeo, Fabrizio Spaziani;
  • marzo Siglato accordo con Rainbow Magicland per presenza di Avio nel parco tematico Cosmo Academy di prossima apertura con una sala dedicata al Vega completa di maquette del Vega C;
  • marzo giugno: Ampia copertura mediatica sia interna che esterna in tema di comunicazione COVID-19;
  • 7 maggio, Roma Ampia copertura mediatica per il rinnovo del CDA di Avio;
  • marzo giugno: Ampia copertura mediatica sia interna che esterna per il ritorno al volo Vega;
  • 29 luglio Webinar UNOOSA/ AVIO di approfondimento sui termini dell'accordo "Access to Space 4 All" volto ad offrire, in particolare ai Paesi in via di sviluppo, l'opportunità di lanciare senza costi i propri satelliti in orbita;
  • 10 settembre Cerimonia delle benemerenze per festeggiare i dipendenti Avio senior in presenza del sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna;
  • 1° ottobre, Sardegna il Sottosegretario alla Difesa On. Giulio Calvisi assiste al test di qualifica del motore Zefiro 9 VT3 e visita il cantiere del nuovo insediamento industriale SPTF di Perdasdefogu (CA) destinato alle attività spaziali;
  • 8 ottobre Webinar UNOOSA/AVIO in occasione dell'apertura del bando Access for All;
  • 10 novembre Avio partecipa all' Euroconsult's World Satellite Business Week all'interno del panel "The Smallsats revolution: Innovation, differentiation, value creation?";
  • 16 novembre: Avio partecipa al Virtual pre launch event insieme a ESA, CNES, Arianespace, piattaforma virtuale riservata ai media che precede e accompagna il diciassettesimo lancio del Vega;
  • 22 novembre Giulio Ranzo interviene a Focus Live, grande evento digitale dedicato alle frontiere della conoscenza umana;
  • 26 novembre Avio partecipa alla Conferenza annual degli Addetti Scientifici 2020 organizzata dal Ministero Affari Esteri dal titolo "Diplomazia Scientifica e promozione integrata";
  • 26 novembre Avio partecipa agli Stati generali sullo spazio nel panel "Progetti Spaziali: dall'abilitazione alle applicazioni, filiera completa";
  • 9 dicembre, Roma: firma del contratto di 167 milioni di euro di Esa con Thales Alenia Space Italy e Avio per lo Space Rider, il primo velivolo spaziale robotico orbitale europeo;
  • 10 dicembre Avio in onda su Focus TV nella trasmissione "L'Italia tra le stelle: protagonisti della nuova corsa allo spazio" con gli interventi dell'AD Giulio Ranzo e altri responsabili dell'Azienda;
  • 14 dicembre: Giulio Ranzo partecipa al convegno annuale della prima edizione dell'Osservatorio Space Economy organizzato dal Politecnico di Milano;
  • 16 dicembre, Roma Stipula del contratto "PRIBES" con la Direzione degli Armamenti Navali (NAVARM) per la progettazione di un sistema di addestramento per le Forze Armate nazionali finalizzato a validare le prestazioni dei vettori tattici nazionali di difesa aerea;
  • 26 gennaio Avio interviene nel Seminario SDA Bocconi su "Sfide e opportunità del settore spaziale: il ruolo dell'Italia nel contesto internazionale".

PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE A CUI IL GRUPPO È ESPOSTO

Rischi macroeconomici

Lo scenario macroeconomico è sempre fortemente influenzato dalla epidemia COVID-19, anche se il settore in cui opera la Società è meno esposto di altri settori ai rischi connessi a tale epidemia.

L'epidemia e le misure restrittive imposte dal governo e dalle autorità francesi preposte hanno comportato a far data dal 16 marzo 2020 la sospensione temporanea delle attività di preparazione dei lanci dalla base di Kourou in Guyana francese ripresa poi a partire da giugno 2020. In Italia, in data 23 marzo 2020 un decreto del Governo italiano ha sospeso tutte le attività produttive non essenziali fino al 3 aprile 2020. Ciononostante, le attività di Avio sono state consentite in quanto, relative all'industria dell'aerospazio, rientrano nel novero di quelle a rilevanza strategica per l'economia nazionale italiana, e pertanto sono proseguite.

Inoltre, le attività svolte nell'ambito dei programmi spaziali sono effettuate, prevalentemente, con l'utilizzo di fondi stanziati dai governi e dalle autorità comunitarie. In considerazione degli interventi di spesa già sostenuti e che dovranno ancora sostenere i vari paesi per fronteggiare tale epidemia COVID-19 vi potrebbe essere il rischio, attualmente valutato come remoto, che i fondi destinati al settore spaziale siano ridotti.

Gli effetti della emergenza sanitaria, sia pur in modo altalenante, si sono fatti sentire per tutto il 2020 perturbando indirettamente le attività interne di Avio e rallentando le attività dei fornitori e sub-contractors in Italia e nel resto d'Europa. In particolare le attività di lancio Vega (volo VV16) in Guyana francese, sono state interrotte una prima volta a marzo a causa della pandemia, sono riprese una seconda volta a giugno a seguito della riapertura della base di lancio e ancora sospese a causa delle avverse condizioni meteorologiche. Le attività sono riprese ad agosto ed il lancio VV16 è stato effettuato con successo ad inizio settembre 2020.

Pertanto, qualora gli effetti dovessero protrarsi nel 2021 e oltre con un progressivo inasprimento delle misure di intervento governativo per contrastare il contagio, potrebbero emergere effetti, anche significativi, sulle attività industriali, ingegneristiche e commerciali di tutto il settore aerospaziale.

In considerazione di quanto sopra, il rischio intrinseco associato ai potenziali effetti che tale epidemia possa comportare è valutato come elevato (inherent risk alto), mentre il rischio di controllo è valutato come medio dato che il sistema di controllo interno introdotto dalle norme in vigore è in fase di continuo monitoraggio e sviluppo a livello istituzionale e considerando che il Comitato di crisi, istituito dalla Società, sta operando in una situazione di perdurante incertezza.

Sebbene il Gruppo ritenga che il settore dei programmi spaziali sia meno volatile in considerazione dei progetti a lungo termine e del portafoglio ordini sviluppati in tale contesto, una contrazione della crescita economica, una situazione di recessione economica o una crisi finanziaria potrebbero deprimere, anche in maniera significativa, la domanda dei componenti prodotti dal Gruppo, con conseguenti effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Avio e delle società del Gruppo.

Inoltre, un contesto macroeconomico negativo potrebbe impedire al Gruppo l'accesso al mercato dei capitali, o impedirne l'accesso a condizioni favorevoli, con conseguenti effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Avio e delle società del Gruppo.

Escludendo i possibili effetti macroeconomici derivanti dal COVID-19, la situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Avio è influenzata dai vari fattori che compongono il quadro macroeconomico (tra cui la dinamica del PIL, il costo delle materie prime, il tasso di disoccupazione, l'andamento dei tassi di interesse), sia nei vari Paesi in cui il Gruppo opera, sia a livello globale, per gli impatti sulla capacità di spesa destinata dai singoli paesi (in particolare in ambito europeo) allo sviluppo delle attività spaziali, per il tramite delle Agenzie nazionali ed Europea.

Nel corso degli ultimi anni, i mercati finanziari sono stati connotati da una volatilità particolarmente marcata che ha avuto pesanti ripercussioni sulle istituzioni bancarie e finanziarie e, più in generale, sull'intera economia, finendo poi per gravare sui bilanci pubblici. Il significativo e diffuso

deterioramento delle condizioni di mercato è stato accentuato da una grave e generalizzata difficoltà nell'accesso al credito, sia per i consumatori sia per le imprese, e ha determinato una carenza di liquidità che si è ripercossa in ultimo stadio sullo sviluppo industriale e sull'occupazione, e, di riflesso, sulle strategie di budgeting degli stati europei e conseguentemente della capacità di spesa delle Agenzie spaziali di riferimento.

Sebbene i Governi e le autorità monetarie abbiano risposto a questa situazione con interventi di ampia portata, tra cui il taglio dei tassi di interesse ai minimi storici e interventi di finanziamento e rafforzamento degli intermediari e pur tenendo in considerazione i segnali di rallentamento del processo recessivo delle economie principali, non è tuttavia ad oggi possibile prevedere se e quando l'economia ritornerà ai livelli antecedenti la crisi, anche alla luce della citata epidemia COVID-19, della situazione del contesto geopolitico internazionale e del rallentamento del trend di crescita dell'economia cinese, nonché della rinnovata volatilità dei mercati finanziari e delle tensioni sulla situazione finanziaria e sulla capacità di credito di diversi Paesi.

Ove tale situazione di marcata debolezza ed incertezza dovesse prolungarsi significativamente o aggravarsi in particolare nel mercato in cui il Gruppo opera, l'attività, le strategie e le prospettive del Gruppo potrebbero essere negativamente condizionate, soprattutto per quanto riguarda le aspettative di produzione per i lanci futuri dei vettori di riferimento del Gruppo, e per i nuovi programmi di ricerca e sviluppo, con conseguente possibile impatto negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Inoltre, come riportato, le attività svolte nell'ambito dei programmi spaziali sono effettuate, prevalentemente, mediante l'utilizzo di fondi stanziati dai governi e dalle autorità comunitarie. Tali stanziamenti, dipendono dalle politiche adottate dai governi e – in generale – dalle condizioni economiche dell'Europa. La domanda di lanciatori, comunque, è sostenuta sia dal settore pubblico sia da quello privato.

Rischi relativi al nostro specifico business

I programmi spaziali, per la loro stessa natura, complessità, rilevanza strategica e fonti di finanziamento, sono generalmente dipendenti da piani e decisioni assunte a livello governativo in Europa, sia di singola nazione sia nel contesto di accordi internazionali, attuati mediante l'intervento di specifiche istituzioni e agenzie nazionali e sovranazionali. Tali piani mirano a garantire l'accesso indipendente allo spazio da parte delle nazioni europee.

Mutamenti nelle politiche di accesso allo spazio, sia a livello nazionale come europeo o internazionale, e condizioni economiche non favorevoli che condizionino i livelli di spesa destinati a tali politiche da governi nazionali e istituzioni sovranazionali, potrebbero incidere sui livelli di attività del Gruppo con possibili effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Il business del Gruppo dipende inoltre da un numero limitato di programmi e quindi di clienti. Eventuali interruzioni, sospensioni temporanee, ritardi o cancellazioni di uno o più programmi maggiori costituisce un rischio che può avere effetti negativi sulle attività e sulla situazione economica e finanziaria del Gruppo. Il backlog, quindi potrebbe essere soggetto ad inattesi aggiustamenti e non essere quindi indicativo dei futuri ricavi o risultati delle attività.

Il Gruppo opera, nel settore spaziale, in misura rilevante mediante contratti a lungo termine spesso a prezzo fisso o eventualmente con revisione prezzi legata all'inflazione. I contratti a prezzo fisso presentano il rischio che eventuali costi aggiuntivi non vengano o vengano parzialmente rimborsati dal cliente con possibili effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Inoltre, per la rilevazione dei ricavi e dei relativi margini, derivanti da contratti per lavori su ordinazione a lungo termine, viene utilizzato il metodo della percentuale di avanzamento, che richiede la stima dei costi totali per l'esecuzione dei contratti e la verifica dello stato di avanzamento delle attività. Entrambi questi elementi risultano, per loro stessa natura, fortemente soggetti a stime operate dal management, che a loro volta dipendono dall'oggettiva possibilità e capacità di prevedere gli eventi futuri. Il verificarsi di eventi imprevedibili, come il perdurare della citata epidemia COVID-19, o previsti in misura diversa ha comportato un incremento dei costi sostenuti nell'esecuzione dei contratti a lungo termine, possibili anche in futuro, con effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. A presidio di tale rischio la società ha in essere procedure, sistemi, maestranze e professionalità consolidate nel tempo.

Il Gruppo non è il Launch Service Provider per quanto riguarda la vendita dei servizi di lancio Vega. Nonostante il Gruppo abbia il controllo del Business Plan di Arianespace per quanto riguarda la commercializzazione del lanciatore Vega e delle sue evoluzioni, al fine di determinare quei volumi ed i relativi prezzi che permetteranno, insieme al controllo dei costi ricorrenti di tutto il Sistema di lancio, un'espletazione bilanciata del suddetto lanciatore, nel caso il Launch Service Provider non interpretasse correttamente il suo ruolo oppure adottasse delle pratiche commerciali non in linea con gli interessi del Gruppo, questo potrebbe avere effetti negativi sull'attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

I clienti del Gruppo sono responsabili di accertare la conformità dei prodotti prima della loro accettazione e vendita e possono rifiutarli totalmente o parzialmente in caso che tale conformità non sia accertata. In tal caso le clausole di garanzia ci impongono di sostituire o riparare il componente non conforme sostenendo i costi associati oltre a quelli eventualmente necessari alla comprensione del problema. Se dovesse accadere che i costi associati non sono coperti dalle assicurazioni stipulate questo potrebbe impattare negativamente sui risultati del Gruppo. Una volta intervenuta l'accettazione da parte dei clienti, il Gruppo non è più responsabile per i danni derivanti dal malfunzionamento dei prodotti, salvo venga dimostrata la preesistenza di eventuali difetti, non evidenziati in sede di accettazione, con conseguente ulteriore obbligo di ripristinare ovvero di riparare i prodotti difettosi prima dell'utilizzo finale e/o del lancio.

Inoltre, per eventuali danni, qualunque ne sia la causa, e dunque ivi inclusi i danni derivanti da difetti e/o malfunzionamenti dei prodotti forniti dal Gruppo, causati durante il volo dei lanciatori saranno responsabili esclusivamente il launch service provider e – ricorrendone i presupposti – l'ESA e il governo francese.

Le attività industriali del Gruppo implicano l'utilizzo e la lavorazione di materiale esplosivo o chimicamente pericoloso. Nonostante che queste attività vengano condotte in accordo alle normative in vigore, seguendo uno specifico Safety Management System per prevenire gli incidenti e che vengono utilizzati mezzi e personale altamente qualificati, potrebbe succedere di incorrere in incidenti che potrebbero generare interruzioni più o meno lunghe delle attività industriali con effetti negativi sui risultati del Gruppo.

FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Business

Ritorno al volo Vega

Le attività di integrazione degli assiemi del volo VV18 sono state sospese immediatamente alla data della failure VV17 e sono state riprese dopo approvazione in data 21 gennaio 2021 da parte di ESA ed Arianespace del piano di implementazione delle raccomandazioni emesse dalla Commissione di Inchiesta.

Sono state quindi effettuate attività di ispezione e preparazione degli stadi del lanciatore Vega VV18 che hanno portato in data 5 marzo 2021 all'inizio della campagna di lancio per il ritorno al volo di Vega attualmente previsto nella seconda metà del mese di aprile 2021.

Vega-C Launch System Ground Qualification Review

Sono proseguiti i lavori della review di qualifica del sistema di lancio Vega-C, da parte della commissione di qualifica guidata dall'ESA, con il coinvolgimento del team di Programma Avio.

Altri fatti di rilievo

Incasso di crediti IVA

In data 25 febbraio 2021 l'Agenzia delle Entrate ha rimborsato alla controllata Secosvim S.r.l. un importo pari a 854 migliaia di Euro comprensivo di interessi per 31 migliaia di Euro relativo all'anno 2010 e in data 9 marzo 2021 l'Agenzia delle Entrate ha deliberato il rimborso alla Società di un importo pari a 7.879 migliaia di Euro comprensivo di interessi per 39 migliaia di Euro relativo all'anno 2018.

COVID-19

In questo inizio 2021 molti paesi hanno mantenuto o rafforzato limitazioni o sospensioni di alcune attività commerciali e adottato restrizioni di viaggio e misure di quarantena in attesa del completamento di azioni di vaccinazione di massa.

Per quanto concerne i rischi associati, si fa rinvio alla sezione "Principali rischi e incertezze a cui il Gruppo è esposto".

Evoluzione prevedibile della gestione

Nel breve termine si prevede che lo svolgimento delle attività possa essere interessato sia dal perdurare delle misure contenitive e restrittive direttamente conseguenti al COVID-19 adottate dalle diverse autorità governative in Europa e nel resto del mondo nonché dalle conseguenze indirette di tali misure, tra cui i ritardi o rallentamenti delle attività della filiera dei fornitori e sub-contractors, sia dalle alle attività di ritorno al volo successive alla failure della missione VV17 nel novembre 2020. E' altresì previsto il completamento dell'attività realizzazione del nuovo lanciatore Vega C il cui volo di qualifica è atteso tra la fine del 2021 e l'inizio del 2022.

Il Consiglio di Amministrazione di Avio S.p.A. ha ritenuto di proporre alla prossima assemblea degli Azionisti del 29 aprile 2021 la destinazione dell'utile di esercizio 2020 di Avio S.p.A., pari a 8.771 migliaia di Euro, per 7.321 migliaia di Euro a dividendo e per 1.450 migliaia di Euro a utili portati a nuuovo.

Relazione Finanziaria Annuale 2020

Il Consiglio di Amministrazione di Avio S.p.A. ha anche stabilito di modificare la politica dei dividendi incrementando il limite di "pay-out ratio" dal 50% al 60% al fine di conferire maggiore flessibilità alla remunerazione degli azionisti.

Per effetto di tale modifica l'attuale politica dei dividendi perevede un "pay-out ratio" compreso tra il 25% e il 60% e del'utile netto consolidato e un "dividend yield" compreso tra l'1% e il 5% della "market capitalization".

Risultati economici e finanziari

Analisi dei risultati economici operativi

Nella tavola che segue è rappresentato in modo comparabile l'andamento economico della Società per l'anno 2020 e per l'anno 2019 (importi in migliaia di Euro):

Esercizio
2020
Esercizio
2019
Variazione
Ricavi 347.407 390.664 (43.257)
di cui: Ricavi pass-through 29.567 22.470 7.097
Ricavi al netto del pass-through 317.840 368.194 (50.354)
Altri ricavi operativi e variazioni rimanenze prodotti finiti, in
corso di lavorazione e semilavorati
8.720 7.526 1.194
Costi per beni e servizi, per il personale, altri costi operativi,
al netto di costi capitalizzati e pass-through
(295.970) (337.815) 41.845
Risultato operativo prima degli ammortamenti (EBITDA) 30.590 37.905 (7.315)
Ammortamenti e svalutazioni (20.842) (17.901) (2.941)
Risultato operativo (EBIT) 9.748 20.004 (10.256)
Interessi e altri proventi (oneri) finanziari (667) 4 (671)
Risultato gestione finanziaria (667) 4 (671)
Proventi (oneri) da partecipazioni - 5.400 (5.400)
Utile prima delle imposte 9.081 25.408 (16.327)
Imposte correnti e differite (310) 3.153 (3.463)
Utile netto 8.771 28.560 (19.789)

I ricavi al lordo dei "Pass-through" sono pari a 347.407 migliaia di Euro e mostrano una contrazione di 43.257 migliaia di Euro (pari al – 11,1%) rispetto all'esercizio 2019. Tale decremento netto è principalmente attribuibile al programma Ariane per il previsto phase-out di Ariane 5 parzialmente compensato dal futuro programma Ariane 6 e al rallentamento delle attività di produzione di Vega in conseguenza del protrarsi del ritorno al volo per effetto della pandemia da Covid-19.

Nell'esercizio 2020 il risultato operativo prima degli ammortamenti delle attività materiali e immateriali (EBITDA) è pari a 30.590 migliaia di Euro, inferiore rispetto all'esercizio 2019 per 7.315 migliaia di Euro principalmente per effetto dei maggiori costi non ricorrenti riconducibili alla pandemia da Covid-19.

Il risultato operativo (EBIT) è stato pari a 9.748 migliaia di Euro, con un decremento di 10.256 migliaia di Euro rispetto all'esercizio 2019 principalmente per effetto dei maggiori costi non ricorrenti riconducibili alla pandemia da Covid-19 e di maggiori ammortamenti in relazione all'avvio della produzione dei motori P120 che equipaggerà Ariane 6 e Vega C e del motore Zefiro 40 secondo stadio di Vega C.

Per una più ampia informativa in riferimento alle dinamiche gestionali si veda quanto già riportato nei paragrafi della Relazione sulla gestione relativi all' "Analisi dei risultati economici e della situazione finanziaria e patrimoniale del Gruppo".

Analisi dei risultati finanziari

Il contributo della gestione finanziaria passa da positivo per 4 migliaia di Euro a negativo per 666 migliaia Euro, con una variazione di 671 migliaia di Euro principalmente dovuta al fatto che nell'esercizio 2019 erano stati iscritti interessi attivi maturati sui crediti IVA incassati nell'anno pari a 1.086 migliaia di Euro.

Il saldo della gestione finanziaria include principalmente:

• per 420 migliaia di Euro, gli interessi passivi relativi al contratto di finanziamento stipulato con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI), che rientra nell'ambito di un'iniziativa congiunta di BEI, Ministero per lo Sviluppo Economico e Ministero dell'Economia a sostegno degli investimenti nell'innovazione.

Tale contratto fu stipulato originariamente nell'ottobre 2017 per un importo originario pari a 40 milioni di Euro, incrementato nel gennaio 2019 di 10 milioni di Euro, con un tasso di interesse fisso, una durata di 7 anni, di cui 2 anni di preammortamento, ed un rimborso in dieci quote costanti semestrali dal terzo al settimo anno di cui la prima con scadenza il 30 aprile 2020 e l'ultima con scadenza il 31 ottobre 2024. Esso non è assistito da garanzie e prevede il rispetto di parametri finanziari (rapporto tra Indebitamento Finanziario Lordo ed EBITDA e rapporto tra Indebitamento Finanziario Lordo e Patrimonio Netto) e di taluni altri covenants. Allo stato, tali parametri risultano rispettati.

Non sono stati stipulati contratti derivati di copertura relativamente a tale finanziamento.

  • per 411 migliaia di Euro, gli oneri finanziari derivanti dal costo ammortizzato applicato a seguito dell'adozione dell'IFRS 16;
  • per 204 migliaia di Euro, proventi dal computo degli interessi sui crediti di medio-lungo termine;
  • 126 migliaia di Euro di differenze cambio nette positive.

Struttura Patrimoniale

L'analisi della struttura patrimoniale della Società è esposta nella tavola seguente (importi in migliaia di Euro):

31 dicembre
2020
31 dicembre
2019
Variazione
Immobilizzazioni materiali 80.398 66.766 13.632
Diritti d'uso 38.224 42.955 (4.731)
Avviamento 61.005 61.005 -
Attività immateriali a vita definita 125.142 122.026 3.116
Partecipazioni 77.460 77.460 -
Totale immobilizzazioni 382.229 370.213 12.015
Capitale di esercizio netto (59.500) (39.370) (20.130)
Altre attività non correnti 65.000 67.051 (2.051)
Altre passività non correnti (126.782) (132.689) 5.907
Imposte differite attive nette 74.085 73.746 339
Fondi per rischi ed oneri (12.270) (10.865) (1.405)
Fondi per benefici a dipendenti (9.057) (8.909) (148)
Capitale investito netto 313.705 319.177 (5.471)
Attività finanziarie non correnti 6.259 6.106 153
Capitale investito netto e attività finanziarie
non correnti
319.964 325.283 (5.319)
Posizione finanziaria netta (25.933) (33.261) 7.328
Patrimonio netto
Fonti di finanziamento
(294.031)
(319.964)
(292.022)
(325.283)
(2.009)
5.319

Per una più ampia informativa in riferimento agli scostamenti patrimoniali si veda quanto già riportato nei paragrafi della Relazione sulla gestione relativi all' "Analisi dei risultati economici e della situazione finanziaria e patrimoniale del Gruppo".

In riferimento alla voce "Diritti d'uso", il valore espresso nel bilancio d'esercizio, Euro 38.224 migliaia, è maggiore di quello espresso nel bilancio consolidato, Euro 9.209 migliaia, in considerazione del fatto che la Avio S.p.A. ha in locazione terreni, uffici e fabbricati del comprensorio industriale di Colleferro, di proprietà della società controllata Se.Co.Sv.Im. S.r.l.

Analisi della posizione finanziaria

Nella tavola seguente viene illustrata la composizione della posizione finanziaria netta (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 121.536 142.868 (21.332)
(A) Liquidità 121.536 142.868 (21.332)
(B) Attività finanziarie correnti - - -
(C) Totale attività finanziarie correnti (A+B) 121.536 142.868 (21.332)
Debiti finanziari correnti verso imprese controllate e a controllo
congiunto
(65.892) (84.329) 18.437
(D)Passività finanziarie correnti (65.892) (84.329) 18.437
Quota corrente debiti finanziari non correnti verso banche (10.063) (8.075) (1.988)
(E) Quota corrente dei debiti finanziari non correnti (10.063) (8.075) (1.988)
(F) Indebitamento finanziario corrente (D+E) (75.955) (92.404) 16.449
(G) Posizione finanziaria netta corrente (C+F) 45.581 50.464 (4.883)
Quota non corrente debiti finanziari verso banche (32.000) (42.000) 10.000
(H) Indebitamento finanziario non corrente (32.000) (42.000) 10.000
(I) Posizione finanziaria netta ante passività per leasing
(G-H)
13.581 8.464 5.117
Passività finanziarie correnti per beni in leasing (8.368) (6.423) (1.945)
Passività finanziarie non correnti per beni in leasing (31.146) (35.302) 4.156
(J) Passività finanziarie totali per beni in leasing (39.514) (41.725) 2.211
(K) Posizione finanziaria netta post passività per leasing

La posizione finanziaria netta è allineata alla definizione contenuta nella Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005: "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi".

(I-J) (25.933) (33.261) 7.328

L'incremento della posizione finanziaria netta ante passività per locazione/leasing è principalmente attribuibile è principalmente attribuibile ai flussi di cassa operativi anche in periodo di pandemia, e nonostante gli investimenti sostenuti in capital expenditures dell'esercizio (31,6 milioni di Euro) e l'acquisto di azioni proprie (6,4 milioni di Euro).

Per una più ampia e completa informativa in riferimento agli scostamenti patrimoniali si veda quanto già riportato nel precedente paragrafo relativo all' "Analisi della posizione finanziaria" del Gruppo.

Analisi del patrimonio netto

Il patrimonio netto al 31 dicembre 2020 ammonta a 294.031 migliaia di Euro, in aumento di 2.009 migliaia di Euro rispetto al patrimonio netto al 31 dicembre 2019 per l'effetto combinato dei seguenti principali fenomeni:

  • utile dell'esercizio 2020 pari a 8.771 migliaia di Euro;
  • decremento per acquisto di azioni proprie per 6.413 migliaia di Euro;
  • decremento per perdite attuariali per 349 migliaia di Euro.

RAPPORTI CON IMPRESE PARTECIPANTI, CONTROLLATE, JOINT-VENTURE, COLLEGATE E PARTECIPATE

I rapporti della capogruppo Avio S.p.A. con soggetti o imprese che la partecipano e con imprese controllate e collegate di queste ultime, con imprese da essa controllate, joint-venture, collegate e partecipate e con controllate e collegate di queste ultime, sono costituiti da operazioni di natura industriale, commerciale e finanziaria svolte nell'ambito delle attività ordinarie di gestione e concluse a normali condizioni di mercato. In particolare, riguardano forniture di beni e servizi, tra cui prestazioni nel campo amministrativo-contabile, informatico, di gestione del personale, di assistenza ed operazioni di finanziamento e di gestione della tesoreria.

ALTRE INFORMAZIONI

Ai sensi dell'art. 40 del D.Lgs. 127/1991 si segnala che, in considerazione del programma di acquisto azioni proprie, vi sono al 31 dicembre 2020 n. 671.233 azioni della Capogruppo possedute da quest'ultima, pari al 2,5465% del numero di azioni che compongono il capitale sociale.

CORPORATE GOVERNANCE

La Società aderisce ai principi contenuti nel Codice di Autodisciplina predisposto dal Comitato per la Corporate Governance delle società quotate, istituito da Borsa Italiana e promosso da Borsa Italiana, ABI, Ania, Assogestioni, Assonime e Confindustria, aggiornato da ultimo a gennaio 2021, adeguando il proprio sistema di governance alle disposizioni regolamentari ivi indicate. Il Codice di Autodisciplina è consultabile sul sito di Borsa Italiana S.p.A. alla pagina https://www.borsaitaliana.it/comitatocorporate-governance/codice/2020.pdf.

In ottemperanza agli obblighi normativi, viene annualmente redatta la Relazione sul Governo Societario e gli Assetti proprietari, che (i) contiene una descrizione generale del sistema di governo societario adottato dalla Società e (ii) riporta le informazioni sugli assetti proprietari e sull'adesione al Codice di Autodisciplina, ivi incluse le principali pratiche di governance applicate e le caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi anche in relazione al processo di informativa finanziaria.

La Società, alla data del 31 dicembre 2020, risulta essere dotata:

  • i. del Codice di comportamento in materia di internal dealing approvato dal Consiglio di Amministrazione di Space2 in data 29 settembre 2016, modificato in data 13 settembre 2017 dal Consiglio di Amministrazione di Avio con efficacia a partire dalla data di quotazione;
  • ii. di una Procedura per la disciplina delle operazioni con parti correlate approvata dal Consiglio di Amministrazione di Space2 S.p.A. in data 19 gennaio 2017, con effetto a partire dalla data di efficacia della fusione per incorporazione e modificata da ultimo dal Consiglio di Amministrazione di Avio in data 13 settembre 2017. Per un'analisi attendibile delle informazioni sulle operazioni rilevanti con parti correlati si rinvia alle Note Esplicative Sezione "7. Operazioni con parti correlate";
  • iii. del Codice per il trattamento delle informazioni privilegiate, approvato in data 21 dicembre 2017 dal Consiglio di Amministrazione della Società e modificato in data 24 gennaio 2019 al fine di recepire alcune novità normative introdotte dal D.lgs. 10 agosto 2018, n. 107, recante "Norme di adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 596/2014, relativo agli abusi di mercato e che abroga la direttiva 2003/6/CE e le direttive 2003/124/UE, 2003/125/CE e 2004/72/CE";
  • iv. di un Modello di organizzazione, gestione e controllo (ex D.lgs. 231/2001 e s.m.i.), come modificato da ultimo in data 14 settembre 2020 dal Consiglio di Amministrazione della Società, comprendente tutte le novità legislative afferenti al D.Lgs. 231/2001;

  • v. di un Codice di condotta del Gruppo Avio, approvato in data 29 marzo 2004 e modificato da ultimo in data 28 giugno 2017 dal Consiglio di Amministrazione della Società, contenente i requisiti rispondenti all'avvenuta quotazione in Borsa;
  • vi. delle Linee guida del sistema di controllo interno e gestione dei rischi della Società, approvate in data 29 marzo 2004 e modificate da ultimo in data 28 giugno 2017 dal Consiglio di Amministrazione della Società;
  • vii. di una Politica sulla diversity, approvata dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 28 febbraio 2020, in conformità all''art. 123-bis, comma 2, lett. d-bis) del TUF, come integrato dall'art. 10 del D.lgs. 254/2016 nonché delle Raccomandazioni del Codice di Autodisciplina;
  • viii. di un Codice anti-corruzione del Gruppo Avio, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 14 marzo 2019 in conformità del D.lgs. 231/2001 e delle best practice internazionali.

Per ogni ulteriore informazione di dettaglio in tema di corporate governance relativa alla Società e a tutte le decisioni inerenti il governo societario assunte sino al 19 marzo 2021, si rinvia alla "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari", pubblicata nell'apposita sezione "Corporate Governance" del sito della Società, approvata dal Consiglio di Amministrazione di Avio nella seduta del 19 marzo 2021 in conformità con l'articolo 123–bis del TUF e art. 89-bis del Regolamento Consob 11971/1999, alla luce delle Raccomandazioni del Codice di Autodisciplina nonché tenendo conto dei documenti di riferimento predisposti da Borsa Italiana S.p.A..

-

Relazione Finanziaria Annuale 2020

BILANCIO CONSOLIDATO

SITUAZIONE PATRIMONIALE-
FINANZIARIA CONSOLIDATA
Nota 31
dicembre
2020
di cui verso
parti
correlate
31
dicembre
2019
di cui verso
parti
correlate
(importi in migliaia di Euro )
ATTIVITA'
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali 3.1 111.999 98.035
Diritti d'uso 3.2 9.209 9.444
Investimenti immobiliari 3.3 3.138 3.057
Avviamento 3.4 61.005 61.005
Attività immateriali a vita definita 3.5 125.581 122.273
Partecipazioni 3.6 9.112 7.766
Attività finanziarie non correnti 3.7 6.259 6.259 6.106 6.106
Imposte differite attive 3.8 77.975 77.784
Altre attività non correnti 3.9 74.140 78.295
Totale attività non correnti 478.418 463.765
Attività correnti
Rimanenze e Acconti a fomitori 3.10 140.309 38.232 145.519 42.502
Lavori in corso su ordinazione 3.11 334.860 92.792 214.599 44.150
Crediti commerciali 3.12 2.175 1.634 6.215 1.778
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 3.13 124.666 144.304
Attività correnti per crediti tributari e d'imposta 3.14 33.094 33.162
Altre attività correnti 3.15 8.954 4 9.142 494
Totale attività correnti 644.058 552.941
TOTALE ATTIVITA' 1.122.476 1.016.706

SITUAZIONE PATRIMONIALE-
FINANZIARIA CONSOLIDATA
Nota 31
dicembre
2020
di cui
verso parti
correlate
31
dicembre
2019
di cui
verso parti
correlate
(importi in migliaia di Euro )
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 3.16 90.964 90.964
Riserva sovrapprezzo azioni 3.17 135.175 141.588
Altre riserve 3.18 13.851 14.200
Utili/(Perdite) a nuovo 49.374 23.176
Utile/(Perdita) dell'esercizio del Gruppo 14.118 26.198
Totale Patrimonio netto di Gruppo 3.19 303.482 296.126
Patrimonio netto dei terzi 3.20 8.512 7.757
TOTALE PATRIMONIO NETTO 311.994 303.883
PASSIVITA'
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti 3.21 32.000 42.000
Passività finanziarie non correnti per leasing 3.22 4.543 1.107 4.889 1.246
Fondi per benefici ai dipendenti 3.23 11.261 11.189
Fondi per rischi ed oneri 3.24 19.382 20.367
Altre passività non correnti 3.25 127.840 134.185
Totale passività non correnti 195.026 212.630
Passività correnti
Passività finanziarie correnti 3.26 12.749 12.749 28.749 28.749
Passività finanziarie correnti per leasing 3.27 2.676 150 2.647 149
Quota corrente dei debiti finanziari non correnti 3.28 10.063 8.075
Fondi per rischi ed oneri 3.24 12.352 11.526
Debiti commerciali 3.29 66.454 10.257 100.335 2.280
Acconti da clienti per lavori in corso su
ordinazione
3.11 477.871 79.515 319.503 62.581
Passività correnti per debiti tributari e d'imposta 3.30 8.488 6.124
Altre passività correnti 3.31 24.803 248 23.234 189
Totale passività correnti 615.456 500.193
TOTALE PASSIVITA' 810.482 712.823
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 1.122.476 1.016.706

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO Nota Esercizio
2020
di cui
verso parti
correlate
Esercizio
2019
di cui
verso parti
correlate
(importi in migliaia di Euro)
Ricavi
Variazione delle rimanenze di prodotti finiti, in
3.32 351.590 121.072 391.121 26.264
corso
di lavorazione e semilavorati
(17) 18
Altri ricavi operativi 3.33 7.233 8.181
Consumi di materie prime 3.34 (85.355) (114.006)
Costi per servizi 3.35 (172.600) (67.667) (180.769)
Costi per il personale 3.36 (70.899) (69.764) (78.667)
Ammortamenti 3.37 (19.285)
Altri costi operativi 3.38 (8.086) (16.057)
Effetto valutazione partecipazioni con il metodo
del patrimonio netto - proventi/(oneri) operativi
3.39 1.346 (7.609)
2.868
Costi capitalizzati per attività realizzate
internamente
3.40 11.955 12.549
RISULTATO OPERATIVO 15.882 26.532
Proventi finanziari 3.41 672 153 2.136 294
Oneri finanziari 3.42 (1.145) (13) (1.684)
PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI (473) 452 (21)
Altri proventi/(oneri) da partecipazioni
PROVENTI/(ONERI) DA PARTECIPAZIONI
UTILE/(PERDITA) PRIMA DELLE IMPOSTE 15.409 26.984
Imposte sul reddito 3.43 (536) 3
UTILE/(PERDITA) DELL'ESERCIZIO 14.873 26.987
-- di cui: Soci della controlfante 14.118 26.198
Interessenze di pertinenza di terzi 755 790
Utile base per azione 3.44 0,55 1,00
Utile diluito per azione 3.44 0,53 0,97

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO Esercizio
2020
Esercizio
2019
(importi in migliaia di Euro)
UTILE/(PERDITA) DELL'ESERCIZIO (A) 14.873 26.987
Altre componenti di conto economico complessivo:
- Utili/(Perdite) attuariali - Riserva utili/perdite attuariali
(430) (504)
Utili/(Perdite) iscritti direttamente a patrimonio netto (che saranno
successivamente riclassificate in conto economico)
- Utili/(Perdite) su strumenti di copertura di flussi finanziari iscritti
direttamente a riserva di cash flow hedge su tassi di interesse
Effetto fiscale relativo agli Altri Utili/(Perdite) 81 123
TOTALE ALTRE COMPONENTI DI CONTO ECONOMICO
COMPLESSIVO, AL NETTO DEL RELATIVO EFFETTO
FISCALE (B)
(349) (381)
UTILE/(PERDITA) COMPLESSIVO DELL'ESERCIZIO (A+B) 14.524 26.606
-- di cui: Soci della controllante
Interessenze di pertinenza di terzi
13.769
755
24.614
1.992

Altre riserve
Capitale
sociale
Riserva
sovrapprezzo
azioni
Azioni
proprie
Riserva
vincolata
per azioni
proprie in
portatoglio
Riserva
legale
Riserva
utili /
(perofite)
attuariali
URIT
(Perdite)
a nuovo
Risultato
del
periodo
વેલ
Gruppo
Totale
Patrimonio
netto di
Guppo
Patrimonio
netto di
Terzi
Totale
Patrimonio
Netto
Patrimonio netto al 31/12/2018 90.964 144.256 18.193 (3.612) 10.443 24.338 284.581 11.405 295,986
Destinazione risultato esercizio precedente 12.740 (12.740) 0 0
Distribuzione dividendi dalla capogruppo Avio S.p.A. (11.598) (11.598) (11.598)
Distribuzione dividendi dalla controllata Regulus S.A. (quofa terzi) (1.440) (1.440)
Distribuzione dividendi dalla controllata Spacelab S.p.A. (quota terzi) (3.000) (3.000)
Destinazione riserve
Acquisto azioni proprie (2.668) (2.668) 2.668 (2.668) (2,668)
Altre variazioni (7) (1) 2 (5)
Utile/(Perdita) complessivo
- Utile((Perdita) dell'esercizio 26,198 26.198 790 26,987
- Altre variazioni
- Utili/(Perdite attuaniali, al netto del relativo effetto fiscale (381) (381) (0) (381)
Utile((Perdita) complessivo O 0 0 (381) 0 26.198 25 817 790 26.606
Patrimonio netto al 31/12/2019 90,964 141.588 (2.668) 2.668 23.176 26.198 296.126 7.757
(3.993) 303.883
Destinazione risultato esercizio precedente
Destinazione riserve
26.198 (26.198) 0 0
Acquisto azioni proprie
Altre vanazioni
(6.413) (6.413) 6.413 (6.413) (6.413)
0 0
Utile/(Perdita) complessivo
- Utile((Perdita) dell'esercizio 14.118 14.118 755 14.873
- Altre variazioni 0 0
- Utili/(Perdite attuariali, al netto del relativo effetto fiscale (349) (349) 0 (349)
Utile/(Perdita) complessivo 0 0 0 0 0 (349) 0 14.118 13.769 755
14 524
Patrimonio netto al 31/12/2020 90.964 135.175 (9.081) 9.081 18.193 (4.342) 49.374 14.118 303.482 8.512 311.994

2020 di cui
verso
parti
correlate
2019 di cui
verso
parti
correlate
ATTIVITA' OPERATIVA
Utile/(Perdita) dell'esercizio 14.873 26.987
Rettifiche per:
- Imposte sul reddito
536 (3)
- (Proventi)/onen da valutazione ad equity della partecipazione in
Europropulsion S.A.
(1.346) (2.868)
- (Proventi)/onen finanziari
- Ammortamenti
- (Plus)/minusvalenze da realizzo di immobilizzazioni e altri
19.285 16.057
(proventi)/oneri
Dividendi incassati
3.239
Variazione netta fondi per rischi e oneri
Variazione netta fondi per benefici ai dipendenti
(157)
(277)
16.029
97
Variazioni di:
- Rimanenze ed acconti a fornitori
- Lavon in corso su ordinazione e acconti da clienti
- Crediti commerciali
- Debiti commerciali
- Altre attività correnti e non correnti
- Altre passività correnti e non correnti
5.210
38.106
4.040
(33.881)
4.221
(2.201)
4.270
(31.709)
144
7.977
490
59
(28.301)
30,984
802
(31.072)
14.671
20.060
11.626
(223)
(21.843)
(368)
Imposte sul reddito corrisposte
Interessi corrisposti
Disponibilità liquide nette generate/(impiegate) nell'attività operativa
(A) (653)
(357)
47.400
(630)
(443)
65.610
(34)
ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
Investimenti in:
- Immobilizzazioni materiali e investimenti immobiliari (21.469) (16.226)
- Attività immateriali a vita definita (13.131) (13.537)
- Partecipazioni 0 (0)
Prezzo di realizzo immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie
Disponibilità liquide generatel(impiegate) nell'attività di investimento (B) (34.599) (29.763)
ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO
Finanziamento BEI (8.000) 10.000
Effetto tesorena accentrata con società a controllo congiunto
Europropulsion S.A.
(16.000) (16.000) 9.500 9.500
Dividendi pagati dalla capogruppo Avio S.p.A. (11.598)
Dividendi di pertinenza minorities di controllate (1.440)
Acquisto azioni proprie (6.413) (2.668)
Altre variazioni di attività e passività finanziarie (2.025) (138) (3.773) 1.395
Disponibilità liquide generate/(impiegate) nell'attività di
finanziamento
(C) (32.438) 21
INCREM/(DECREM) DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE E DEI MEZZI
EQUIVALENTI
(A)+(B)+(C) (19.637) 35.868
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE E MEZZI EQUIVALENTI - INIZIO
PERIODO
144.303 108.435
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE E MEZZI EQUIVALENTI - FINE
PERIODO
124.666 144.303

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO

1. INFORMAZIONI GENERALI

Avio S.p.A. (la "Società" o la "Capogruppo") è una società per azioni regolata secondo l'ordinamento giuridico vigente in Italia e iscritta presso l'Ufficio del Registro delle Imprese di Roma, con sede legale in Roma, Via Leonida Bissolati, n. 76.

La Società è stata costituita in data 28 maggio 2015 con il nome di Space2 S.p.A., veicolo che costituiva una Special Purpose Acquisition Company (SPAC) di diritto italiano, in forma di SIV (Special Investment Vehicle) ai sensi del Regolamento di Borsa Italiana, le cui azioni in data 28 luglio 2015 venivano collocate sul Segmento Professionale del Mercato Telematico degli Investment Vehicles (MIV) organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A..

In data 31 marzo 2017 la SPAC Space2 S.p.A. ha acquisito la società Avio S.p.A., capogruppo del Gruppo Avio e, in data 10 aprile 2017, ha proceduto alla fusione per incorporazione della Avio S.p.A.. Space2 S.p.A. ha, inoltre, assunto la denominazione di "Avio S.p.A." a seguito della suddetta operazione.

Avio S.p.A. detiene, al 31 dicembre 2020, direttamente o indirettamente, partecipazioni in sette società controllate (Spacelab S.p.A., Regulus S.A., Se.Co.Sv.Im. S.r.l., Avio Guyane S.A.S., Avio France S.A.S., AS Propulsion International B.V. e Avio India Aviation Aerospace Private Ltd. in liquidazione) e in una società a controllo congiunto (Europropulsion S.A.), incluse nell'area di consolidamento del presente bilancio (collettivamente il "Gruppo" o il "Gruppo Avio").

L'area di consolidamento non si è modificata nel corso dell'esercizio 2020.

Il presente bilancio consolidato del Gruppo è espresso in Euro (€) in quanto questa è la valuta nella quale sono condotte la maggior parte delle operazioni del Gruppo. I prospetti della Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata, del Conto Economico Consolidato, del Conto Economico Complessivo Consolidato, delle Variazioni del Patrimonio Netto Consolidato e del Rendiconto Finanziario Consolidato, nonché i valori riportati nelle presenti Note Esplicative, sono espressi in migliaia di Euro, ove non diversamente indicato. Le attività estere sono incluse nel bilancio consolidato secondo i principi indicati nelle Note che seguono.

2. PRINCIPI CONTABILI SIGNIFICATIVI

2.1. Principi per la predisposizione del bilancio

Il presente bilancio al 31 dicembre 2020 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (di seguito anche "IFRS"), emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e adottati dalla Commissione Europea. Per IFRS si intendono gli International Financial Reporting Standards, i principi contabili internazionali rivisti ("IAS"), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").

Il presente bilancio redatto secondo gli IFRS è stato predisposto sul presupposto della continuità aziendale.

Fatta eccezione per quanto previsto dall'IFRS 3 con riferimento all'aggregazione aziendale avvenuta nell'esercizio 2017 che ha consentito alla Space2 S.p.A. di acquisire il Gruppo Avio, il bilancio è stato predisposto sulla base del principio del costo storico, modificato, ove applicabile, per la valutazione di alcuni strumenti finanziari e di altre attività e passività al fair value.

Il bilancio è stato altresì predisposto in conformità ai provvedimenti adottati dalla CONSOB in merito agli schemi di bilancio in applicazione dell'articolo 9 del D.Lgs. 38/2005 e delle altre norme e disposizioni CONSOB in materia di bilancio.

2.2. Schemi di bilancio

Il bilancio relativo al periodo chiuso al 31 dicembre 2020 è costituito dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata, dal Conto Economico Consolidato, dal Conto Economico Complessivo Consolidato, dal Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto Consolidato, dal Rendiconto Finanziario Consolidato e dalle Note Esplicative.

Gli schemi di bilancio utilizzati dal Gruppo prevedono:

  • per la Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata la distinta presentazione delle attività non correnti e correnti e delle passività non correnti e correnti, generalmente adottata dai gruppi industriali e commerciali;
  • per il Conto Economico Consolidato la classificazione dei costi basata sulla natura degli stessi, con separata evidenza dei risultati relativi alle attività cessate, ove applicabile;
  • per il Conto Economico Complessivo Consolidato l'adozione della presentazione autonoma ("twostatement approach") con indicazione degli altri utili/(perdite) al netto del relativo effetto fiscale;
  • per il Rendiconto Finanziario Consolidato l'adozione del metodo indiretto.

2.3. Informazioni comparative

Ai sensi dello IAS 1 il presente bilancio consolidato 2020 presenta le informazioni comparative per l'esercizio 2019 per le componenti patrimoniali (Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata) e quelle relative all'esercizio 2019 per le componenti economico-finanziarie (Conto Economico Consolidato, Conto Economico Complessivo Consolidato, Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto Consolidato e Rendiconto Finanziario Consolidato).

2.4. Principi di consolidamento

Il bilancio consolidato include il bilancio della Capogruppo, delle imprese da questa direttamente o indirettamente controllate e delle imprese sulle quali il Gruppo esercita il controllo congiuntamente con altri soci, come di seguito specificato e così come definito dai principi IFRS 10 – Bilancio Consolidato, IFRS 11 – Accordi a controllo congiunto e IAS 28 – Partecipazioni in società collegate e joint venture.

Imprese controllate

Un'impresa è considerata controllata quando il Gruppo esercita il controllo come definito dal principio IFRS 10 – Bilancio consolidato. La Capogruppo controlla una partecipata quando, nell'esercizio del potere che ha sulla stessa, è esposta e ha diritto ai suoi rendimenti variabili, per il tramite del suo coinvolgimento nella gestione, e contestualmente ha la possibilità di incidere sui ritorni variabili della partecipata. L'esercizio del potere sulla partecipata deriva dall'esistenza di diritti che danno alla Capogruppo la possibilità corrente di dirigere le attività rilevanti della partecipata anche nel proprio interesse. Per valutare se il Gruppo controlla un'altra entità si considera l'esistenza e l'effetto dei diritti di voto potenziali esercitabili o convertibili in quel momento. Le imprese controllate vengono consolidate integralmente dalla data in cui il controllo viene trasferito al Gruppo e vengono deconsolidate dalla data in cui il controllo cessa.

Le società controllate sono consolidate con il metodo dell'integrazione globale a partire dalla data in cui il Gruppo assume il controllo e fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere.

Vengono escluse dal consolidamento con il metodo integrale le controllate inattive, quelle per le quali il consolidamento, per specifica dinamica operativa delle stesse (quali le imprese consortili non azionarie), non produce effetti rilevanti e quelle costituenti immobilizzazioni poco significative, sia sotto il profilo dell'investimento che dei relativi valori patrimoniali ed economici. Queste imprese sono valutate con i criteri applicati per le partecipazioni in altre imprese.

Nel bilancio consolidato le attività e le passività, i costi e i ricavi delle imprese consolidate con il metodo dell'integrazione globale sono assunti integralmente. Il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte della corrispondente frazione del patrimonio netto delle imprese partecipate attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo il loro fair value alla data di acquisizione del controllo.

Le variazioni delle quote di possesso di società controllate che non comportano acquisizione o perdita di controllo sono iscritte fra le variazioni di patrimonio netto.

I crediti, i debiti, i costi e i ricavi tra le società consolidate sono elisi. Sono altresì elisi gli utili e le perdite di importo significativo derivanti da operazioni tra le società incluse nel consolidamento e non ancora realizzati nei confronti di terzi.

I dividendi distribuiti all'interno del Gruppo sono eliminati dal conto economico.

Gli utili e le perdite di importo significativo non realizzati su operazioni con imprese collegate o a controllo congiunto sono eliminati in funzione della quota di partecipazione del Gruppo con le società stesse.

La quota di interessenza degli azionisti di minoranza nelle attività nette e nel risultato delle controllate consolidate è identificata separatamente rispetto al patrimonio netto di Gruppo.

Partecipazioni in joint venture

Le società controllate congiuntamente con altri soci, qualora i relativi accordi di compartecipazione siano configurabili come joint venture (ovvero laddove le parti hanno diritti solamente sul patrimonio netto dell'accordo), sono consolidate, in applicazione dei criteri previsti dal principio IFRS 11, con il metodo del patrimonio netto dal momento in cui diventano operative.

Qualora gli accordi in essere configurino la presenza di una joint operation (in cui le parti hanno diritti sulle attività e obbligazioni per le passività dell'accordo), il consolidamento avviene per il pro-quota delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi derivanti dalla joint operation.

Qualora necessario, sono effettuate rettifiche ai bilanci delle imprese a controllo congiunto consolidate per allineare i criteri contabili utilizzati a quelli adottati dal Gruppo.

Partecipazioni in imprese collegate

Le società collegate sono quelle in cui il Gruppo esercita un'influenza notevole, così come definita dallo IAS 28 – Partecipazioni in società collegate e joint venture, ma non il controllo o il controllo congiunto sulle politiche finanziarie ed operative. Generalmente una percentuale di partecipazione compresa fra il 20% e il 50% dei diritti di voto indica l'esistenza di influenza notevole. Le società collegate nelle quali viene esercitata un'influenza notevole sono valutate con il metodo del patrimonio netto, a partire dal momento in cui inizia l'influenza notevole e fino al momento in cui tale influenza notevole cessa di esistere. In base a tale metodo il valore di carico della partecipazione è rettificato ad ogni chiusura di bilancio dalla quota di risultato della partecipata, al netto dei dividendi percepiti, dopo aver rettificato, ove necessario, i principi contabili delle società per renderli omogenei con quelli adottati dal Gruppo. L'eccedenza del costo di acquisizione rispetto alla percentuale spettante al Gruppo del valore corrente delle attività, passività e passività potenziali identificabili della collegata alla data di acquisizione è riconosciuto come avviamento. Il riconoscimento dell'avviamento alla data di acquisizione avviene in accordo a quanto descritto in precedenza al paragrafo "Aggregazioni aziendali" ed è incluso nel valore di carico dell'investimento. L'intero valore contabile della partecipazione è sottoposto a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test), in presenza di indicatori di possibile riduzione durevole di valore della partecipazione. L'eventuale perdita di valore non viene allocata alle singole attività (e in particolare all'eventuale avviamento) che compongono il valore di carico della partecipazione, ma al valore della partecipazione nel suo complesso. Pertanto, in presenza di condizioni per un successivo ripristino di valore, tale ripristino viene riconosciuto integralmente.

Il minor valore del costo di acquisizione rispetto alla percentuale di spettanza del Gruppo del valore corrente delle attività, passività e passività potenziali identificabili della collegata alla data di acquisizione è accreditata a conto economico nell'esercizio dell'acquisizione. Infine, se l'eventuale quota di pertinenza del Gruppo delle perdite delle collegate eccede il valore contabile della partecipazione iscritta in bilancio, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite non è rilevata come passività, a meno che il Gruppo non abbia assunto un'obbligazione legale o implicita per la copertura delle stesse.

Non vengono allineate al patrimonio netto le partecipazioni in imprese collegate ritenute non significative ai fini della rappresentazione della situazione consolidata.

Partecipazioni in altre imprese

Le società nelle quali il Gruppo detiene una quota di partecipazione compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto senza tuttavia esercitare un'influenza notevole e le partecipazioni in altre imprese sono incluse fra le attività non correnti o fra quelle correnti se sono destinate a permanere nel patrimonio del Gruppo per un periodo, rispettivamente, superiore o non superiore a 12 mesi. Le altre partecipazioni sono classificate tra le "attività finanziarie valutate al fair value attraverso il conto economico consolidato" (FVTPL), nell'ambito delle attività correnti. Al momento dell'acquisto di ciascuna partecipazione, l'IFRS 9 prevede l'opzione irrevocabile di iscrivere tali partecipazioni tra le "attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo consolidato" (FVTOCI), nell'ambito delle attività non correnti o correnti. Le altre partecipazioni classificate fra le "attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo" sono valutate al fair value; le variazioni di valore di dette partecipazioni sono iscritte in una riserva di patrimonio netto attraverso la loro imputazione alle altre componenti di conto economico complessivo (Riserva per attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo), senza riclassificazione a conto economico separato, in sede di derecognition (cessione) o riduzione di valore ritenuta definitiva. I dividendi sono invece rilevati a conto economico separato consolidato. Le variazioni di valore delle altre partecipazioni classificate fra le "attività finanziarie valutate al fair value attraverso il conto economico separato" sono iscritte direttamente a conto economico separato consolidato.

2.5. Conversione dei bilanci di imprese estere

I bilanci di ciascuna società consolidata vengono preparati nella valuta dell'ambiente economico primario in cui essa opera. Ai fini del bilancio consolidato, il bilancio di ciascuna entità estera è convertito in Euro, che è la moneta di conto del Gruppo e la valuta di presentazione del bilancio consolidato. Le operazioni in valute diverse dall'Euro sono convertite nella valuta funzionale al cambio in vigore alla data in cui si effettua l'operazione e gli utili e le perdite di conversione che derivano dalla successiva chiusura di dette operazioni sono rilevate a conto economico. Alla data di bilancio le attività e le passività monetarie denominate in valuta diversa da quella funzionale sono convertite in Euro al cambio corrente a tale data. Le differenze positive e/o negative tra i valori adeguati al cambio in chiusura e quelli registrati in contabilità sono anch'esse rilevate a conto economico. Le attività non monetarie valutate al costo storico espresso in valuta diversa da quella funzionale non sono riconvertite al cambio corrente alla data di bilancio.

2.6. Area di consolidamento

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 comprende i bilanci della Capogruppo, delle società italiane ed estere nelle quali la medesima detiene direttamente o indirettamente al 31 dicembre 2020 più del 50% del capitale, consolidati con il metodo integrale, e il bilancio della società Europropulsion S.A., detenuta al 50% congiuntamente ad un altro azionista, consolidata con il metodo del patrimonio netto.

L'area di consolidamento al 31 dicembre 2020 è indicata nella tabella seguente:

Società incluse nell'area di consolidamento al 31 dicembre 2020 Quota di
partecipazione
Impresa Capogruppo
Avio S.p.A. -
Imprese controllate consolidate con il metodo integrale
Spacelab S.p.A. 70%
Regulus S.A. 60%
SE.CO.SV.IM. S.r.l. 100% (*)
Avio Guyane S.A.S. 100%
Avio France S.A.S. 100%
ASPropulsion International B.V. 100%
Avio India Aviation Aerospace Private Limited (**) 100% (***)
Imprese a controllo congiunto, consolidate con il metodo del patrimonio netto
Europropulsion S.A. 50%
Imprese collegate, valutate con il metodo del patrimonio netto
Termica Colleferro S.p.A. 40%

(*) Quota di partecipazione detenuta per il tramite di ASPropulsion International B.V.

(**) Si segnala che la società è in stato di liquidazione. Non si prevedono per il Gruppo impegni finanziari conseguenti alla liquidazione.

(***) Quota di partecipazione detenuta in parte direttamente da Avio S.p.A. (95%) ed in parte per il tramite di ASPropulsion International B.V. (5%).

La quota di interessenza degli azionisti di minoranza nei patrimoni e nel risultato delle controllate consolidate è identificata separatamente rispetto al patrimonio netto di Gruppo, esposta nella voce "Interessenze di pertinenza di terzi".

2.7. Principi contabili e criteri di valutazione

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti cumulati e delle eventuali perdite di valore.

Il costo di acquisizione corrisponde al prezzo pagato aumentato degli oneri accessori sostenuti fino alla messa in esercizio (al lordo di eventuali contributi ricevuti) e degli eventuali costi di smantellamento e rimozione del bene prevedibili, nonché dei costi di bonifica del sito su cui insiste il bene, ove necessari e se rispondenti alle previsioni dello IAS 37. Per i beni ricevuti in conferimento, il costo corrisponde ai valori determinati nei relativi atti sulla base delle risultanze peritali. Il costo di produzione interna include tutti i costi di costruzione sostenuti fino alla messa in esercizio, siano essi direttamente e specificatamente riferibili alle immobilizzazioni materiali oppure relativi, in generale, alle attività di fabbricazione impiegate e quindi comuni a più lavorazioni. Eventuali oneri finanziari sostenuti a fronte dell'acquisizione o produzione di immobilizzazioni materiali per le quali normalmente trascorre un determinato periodo di tempo per rendere l'attività pronta per l'uso (qualifying asset ai sensi dello IAS 23 – Oneri finanziari) sono capitalizzati e ammortizzati lungo la vita utile della classe di beni a cui essi si riferiscono. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati a conto economico nell'esercizio nel quale sono sostenuti.

I costi sostenuti successivamente all'acquisizione (costi di manutenzione e riparazione e costi di sostituzione) sono iscritti nel valore contabile del cespite, oppure riconosciuti come cespite separato, solamente quando si ritiene che sia probabile che i benefici economici futuri associati al cespite saranno fruibili e che il costo del cespite possa essere misurato in maniera affidabile. I costi di manutenzione e riparazione o i costi di sostituzione che non presentano le caratteristiche sopra riportate sono imputati al conto economico dell'esercizio in cui vengono sostenuti.

Il valore contabile lordo dei beni viene sistematicamente ripartito tra gli esercizi nel corso dei quali ne avviene l'utilizzo, mediante lo stanziamento di quote di ammortamento costanti, in relazione alla vita utile stimata ed al valore residuo dei beni. L'ammortamento inizia quando il bene è disponibile per l'uso. Per i beni ricevuti in conferimento l'ammortamento viene determinato in base alla vita utile residua al momento del conferimento.

Le aliquote economico-tecniche di ammortamento utilizzate dal Gruppo sono le seguenti:

Categoria Aliquote di ammortamento
Fabbricati
Impianti e macchinari
3-10%
7-30%
Attrezzature industriali e commerciali 25-40%
Altri beni:
- Mobili, dotazioni e macchine ufficio
- Mezzi di trasporto
- Altri beni
12-20%
20-25%
12-25%

Nell'esercizio in cui inizia l'ammortamento del bene, questo viene calcolato in funzione del periodo di effettivo utilizzo. La vita utile è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti sono applicati in ottica prospettica.

I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono attribuiti alle classi di cespiti cui si riferiscono e ammortizzati al minore tra la durata residua del contratto d'affitto o di concessione e la vita utile residua della natura di cespite cui la miglioria è relativa.

I beni composti di componenti, di importo significativo, con vita utile differente sono considerati separatamente nella determinazione dell'ammortamento (component approach).

Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, rientranti nell'ambito di applicazione dello IAS 17 e attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti sul Gruppo tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono riconosciute come attività del Gruppo al loro fair value o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari.

I contratti che pur non avendo la forma legale di contratto di leasing finanziario, contengono un leasing ai sensi di quanto specificato nell'IFRIC 4 – Determinare se un accordo contiene un leasing, vengono contabilizzati come i contratti di leasing finanziario.

I terreni non sono ammortizzati.

Nel caso in cui, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita di valore, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata; se negli esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione viene ripristinato il valore originario ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione o il valore recuperabile, se inferiore.

Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati come differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell'attività al momento della cessione o dismissione e sono imputati al conto economico dell'esercizio.

Investimenti immobiliari

I terreni e i fabbricati di proprietà ad uso non strettamente strumentale al normale svolgimento dell'attività operativa e posseduti al solo scopo di locazione o per l'apprezzamento del capitale investito sono inizialmente rilevati al costo, determinato attraverso le stesse modalità indicate per le immobilizzazioni materiali. Successivamente vengono contabilizzati al costo al netto degli ammortamenti (determinati, per i fabbricati, applicando un'aliquota costante del 3% ritenuta rappresentativa della vita utile) e di eventuali perdite per riduzione di valore cumulate. Gli investimenti immobiliari sono eliminati dal bilancio quando essi sono ceduti o quando l'investimento immobiliare è durevolmente inutilizzabile e non sono attesi benefici economici futuri dalla sua eventuale cessione.

Attività immateriali

Un'attività immateriale è un'attività priva di consistenza fisica e viene rilevata contabilmente solo se è identificabile, controllabile, ed è prevedibile che generi benefici economici futuri ed il suo costo può essere determinato in modo attendibile.

Tra le attività immateriali viene incluso l'avviamento acquisito a titolo oneroso a seguito di un'aggregazione aziendale.

Le attività immateriali a vita definita sono valutate al costo di acquisto o di produzione al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate. L'ammortamento è parametrato al periodo della loro prevista vita utile e inizia quando l'attività è disponibile all'uso. La vita utile viene riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti sono apportati con applicazione prospettica.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente o, più frequentemente se necessario, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test).

Le attività immateriali rilevate a seguito di un'aggregazione aziendale sono iscritte separatamente dall'avviamento, se il loro fair value può essere determinato in modo attendibile.

Attività immateriali a vita indefinita

Avviamento

L'avviamento derivante da aggregazioni aziendali è inizialmente iscritto al costo alla data di acquisizione, così come definito al precedente paragrafo Aggregazioni di imprese. L'avviamento è rilevato come attività con vita utile indefinita e non viene ammortizzato, bensì sottoposto annualmente, o più frequentemente se vi sia un'indicazione che specifici eventi o modificate circostanze indichino la possibilità di una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test). Le perdite di valore sono iscritte immediatamente a conto economico e non sono successivamente ripristinate. Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al netto di eventuali perdite di valore cumulate. In caso di cessione di una società controllata, il valore netto dell'avviamento ad essa attribuibile è incluso nella determinazione della plusvalenza o minusvalenza da cessione.

Ai fini della conduzione dell'impairment test l'avviamento è considerato allocato sulle singole entità generatrici dei flussi finanziari (Cash Generating Units o CGU) rappresentative delle unità di business finanziariamente indipendenti attraverso cui il Gruppo opera. Sulla base dell'attuale configurazione del Gruppo, al 31 dicembre 2019, è stata identificata una unica CGU corrispondente al Settore operativo Spazio.

L'avviamento negativo originato dalle acquisizioni è imputato direttamente a conto economico.

Attività immateriali a vita definita

Costi di sviluppo

I costi di sviluppo sono capitalizzati se e solo se i costi possono essere determinati in modo attendibile, l'attività sviluppata è chiaramente identificabile e vi è evidenza che il loro sostenimento genererà benefici economici futuri. In particolare, ai fini della capitalizzazione rilevano l'esistenza della fattibilità tecnica e dell'intenzione di completare l'attività in modo da renderla disponibile per l'uso o vendita, l'esistenza di adeguate risorse tecniche e finanziarie per completare lo sviluppo e la vendita e l'attendibilità della valutazione dei costi attribuibili all'attività durante lo sviluppo. Soddisfatte queste condizioni i costi sono iscritti nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria ed ammortizzati, a quote costanti, a partire dall'avvio della produzione commerciale dei programmi ai quali si riferiscono. L'ammortamento è proporzionato, per il primo esercizio, al periodo di effettivo utilizzo. Le vite utili sono determinate con riferimento ad una stima prudente della durata dei programmi da cui derivano i relativi benefici economici e sono inizialmente stimate in 5, 10 o 15 anni, in base alle caratteristiche dei relativi programmi. I costi di sviluppo capitalizzati relativi a programmi la cui produzione non è ancora avviata non sono ammortizzati e sono mantenuti iscritti tra le attività immateriali a vita definita, previa verifica dell'assenza di perdite di valore (impairment), sulla base della redditività prospettica dei programmi di riferimento.

I costi di ricerca e quelli di sviluppo per i quali non sono rispettate le condizioni di cui sopra vengono imputati a conto economico quando sostenuti e non possono essere capitalizzati in periodi successivi.

Attività per accreditamento presso la clientela

Il Gruppo ha proceduto, alla data di acquisizione da parte di Space2 e con effetto dall'esercizio 2017, ad allocare il costo di tale acquisizione rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili delle società acquisite ai relativi fair value a tale data. A seguito di tale processo di allocazione sono state identificate come rispondenti ai criteri richiesti per l'iscrizione, ai sensi di quanto indicato nell'IFRS 3 e nello IAS 38, le attività immateriali per accreditamento presso la clientela per partecipazione a programmi, che sono state valutate al fair value applicando un metodo di valutazione reddituale, basato sul valore attuale dei flussi di cassa futuri generati dalle attività per il periodo di vita utile prevedibile residuo, determinato applicando un tasso di attualizzazione che tiene conto sia dei possibili rischi associati alle attività sia del valore temporale del denaro. Inoltre è stato considerato nel valore delle attività il beneficio attribuibile al risparmio fiscale conseguibile da un potenziale acquirente derivante dall'ammortamento delle attività immateriali iscrivibili (tax amortisation benefits).

Le attività per accreditamento presso la clientela vengono ammortizzate, in correlazione alla vita media ponderata residua dei programmi cui sono riferite, in un periodo di 15 anni. A fronte delle attività immateriali iscritte, sono state rilevate le relative imposte differite, determinate mediante applicazione delle aliquote fiscali che si prevede saranno in vigore al momento dell'imputazione a conto economico degli ammortamenti.

Altre attività immateriali

Le altre attività immateriali sono iscritte nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria solo se è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e se il costo dell'attività può essere misurato in modo attendibile. Rispettate queste condizioni, le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto che corrisponde al prezzo pagato aumentato degli oneri accessori e, per i beni ricevuti in conferimento, ai valori determinati nei relativi atti. Le altre attività immateriali rilevate a seguito dell'acquisizione di un'azienda sono iscritte separatamente dall'avviamento, se il loro fair value può essere determinato in modo attendibile.

Il valore contabile lordo delle altre attività immateriali a vita utile definita viene sistematicamente ripartito tra gli esercizi nel corso dei quali ne avviene l'utilizzo, mediante lo stanziamento di quote di ammortamento costanti, in relazione alla vita utile stimata. L'ammortamento inizia quando l'attività è disponibile per l'uso ed è proporzionato, per il primo esercizio, al periodo di effettivo utilizzo. Per le attività ricevute in conferimento l'ammortamento viene determinato in base alla vita utile residua delle medesime.

Le aliquote di ammortamento utilizzate dal Gruppo sono le seguenti:

Categoria Aliquote di ammortamento
Brevetti 20%
Marchi 10%
Software 20-33%

Partecipazioni

Le partecipazioni in società non consolidate sono valutate secondo quanto riportato nel paragrafo "Principi di consolidamento".

Perdita di valore delle attività

Il Gruppo verifica, almeno una volta all'anno, la recuperabilità del valore contabile delle immobilizzazioni materiali e delle attività immateriali al fine di determinare se vi sia qualche indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, il valore di carico delle attività viene ridotto al relativo valore recuperabile. Inoltre un'attività immateriale a vita utile indefinita è sottoposta a verifica per riduzione di valore ogni anno o più frequentemente, ogni qualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore. La perdita di valore di un'attività corrisponde alla differenza tra il suo valore contabile ed il suo valore recuperabile, definito come il maggiore fra il fair value al netto dei costi di vendita e il suo valore d'uso. Il valore d'uso è calcolato come valore attuale dei flussi di cassa operativi futuri attesi, i quali escludono i flussi di cassa derivanti da attività di finanziamento. La proiezione dei flussi di cassa si basa sui piani aziendali e su presupposti ragionevoli e documentati riguardanti i futuri risultati del Gruppo e le condizioni macroeconomiche. Il tasso di sconto utilizzato considera il valore temporale del denaro e i rischi specifici del settore di appartenenza.

Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, il Gruppo stima il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari (Cash Generating Unit – CGU) cui il bene appartiene.

Ogni qualvolta il valore recuperabile di un'attività, o di un'unità generatrice di flussi finanziari, è inferiore al valore contabile, quest'ultimo è ridotto al valore di recupero e la perdita viene imputata a conto economico. Successivamente, se una perdita su attività diverse dall'avviamento viene meno o si riduce, il valore contabile dell'attività (o dell'unità generatrice di flussi finanziari) è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile (che comunque non può eccedere il valore netto di carico che l'attività avrebbe avuto se non fosse mai stata effettuata la svalutazione per perdita di valore). Tale ripristino di valore è immediatamente contabilizzato a conto economico.

Attività finanziarie

Il Gruppo classifica le attività finanziarie nelle seguenti categorie:

  • attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • attività finanziarie valutate al fair value rilevato nell'utile/(perdita) dell'esercizio;
  • attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico.

Il Gruppo determina la classificazione delle stesse sulla base del modello di business perseguito nella gestione delle attività finanziarie e delle caratteristiche relative ai flussi finanziari contrattuali dell'attività finanziaria.

Le attività finanziarie sono valutate inizialmente al fair value più o meno, nel caso di attività o passività finanziarie non valutate al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio, i costi dell'operazione direttamente attribuibili all'acquisizione o all'emissione dell'attività finanziaria. I crediti commerciali che non contengono una significativa componente di finanziamento sono invece inizialmente valutati al loro prezzo dell'operazione.

Al momento della rilevazione iniziale le attività finanziarie sono classificate in una delle categorie sopra elencate e non possono essere successivamente riclassificate in altre categorie, salvo che il Gruppo non modifichi il proprio modello di business per la gestione delle stesse.

Il Gruppo rileva in dei fondi svalutazione le perdite attese relative alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, alle attività derivanti da contratto e ai titoli di debito valutati al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico. Le perdite attese sono determinate lungo tutta la vita del credito, ponderando i risultati di vari scenari per le loro probabilità ed attualizzando gli importi utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.

La classificazione tra corrente e non corrente riflette le attese del management circa la loro negoziazione.

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Tale categoria include le attività finanziarie detenute per incassare i flussi di cassa contrattuali (Held to Collect), rappresentati unicamente dal pagamento del capitale e degli interessi sull'importo del capitale da restituire. Sono inclusi in tale categoria i crediti ed i finanziamenti attivi. Tali attività sono valutate al costo ammortizzato, in conformità al criterio dell'interesse effettivo, diminuito delle perdite per riduzione di valore. Sono incluse nell'attivo corrente o non corrente a seconda che della scadenza contrattuale sia inferiore o superiore ai dodici mesi rispetto alla data di bilancio. Gli interessi attivi, gli utili e le perdite su cambi e le perdite per riduzione di valore sono rilevati nell'utile (perdita) dell'esercizio così come gli utili o perdite da derecognition.

Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nell'utile (perdita) di esercizio

Rientrano in tale categoria le attività finanziarie non classificate come valutate al costo ammortizzato o al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico. Tale categoria comprende tutti gli strumenti derivati (Nota 3.11) e le attività finanziarie detenute per la negoziazione. Il fair value delle attività finanziarie detenute per la negoziazione è determinato facendo riferimento ai prezzi di mercato alla data di bilancio o delle situazioni infrannuali, o attraverso tecniche e modelli di valutazione finanziarie.

Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico

Tale categoria include le attività finanziarie detenute con la duplice finalità di incassare i flussi di cassa contrattuali, rappresentati unicamente dal pagamento del capitale e degli interessi sull'importo del capitale da restituire, e di vendere l'attività finanziaria (Held to Collect and Sell).

Rimanenze

Le rimanenze sono valutate al minore fra costo di acquisto o di produzione e valore netto di realizzo desumibile dall'andamento del mercato, definito come il prezzo di vendita stimato meno i costi di completamento previsti e le spese necessarie per realizzare la vendita.

In particolare, le materie prime, i semilavorati ed i prodotti in corso di lavorazione sono iscritti inizialmente in base al costo di acquisto o di produzione. I costi di acquisto comprendono il costo pagato ai fornitori aumentato delle spese accessorie sostenute fino all'ingresso dei beni nei magazzini del Gruppo, al netto di sconti e abbuoni. I costi di produzione comprendono i costi sostenuti per portare i beni nel luogo e nello stato in cui si trovano alla data di bilancio: comprendono sia i costi specifici ai singoli beni o categorie di beni, sia i costi sostenuti globalmente nelle attività utilizzate per allestirli (spese generali di produzione). La valutazione del costo delle giacenze è generalmente effettuata mediante adozione del metodo FIFO. Tale criterio di valutazione è ritenuto il più adeguato per una rappresentazione veritiera e corretta, nonché omogenea, della situazione patrimoniale ed economica del Gruppo.

Il valore delle rimanenze così determinato viene poi eventualmente rettificato mediante apposito fondo svalutazione per tener conto di materiali obsoleti o di lento rigiro, in relazione alla loro possibile utilità e realizzo futuro.

Lavori in corso su ordinazione

I lavori in corso su ordinazione (o contratti di costruzione) si riferiscono a contratti stipulati specificamente per la costruzione di un bene o di una combinazione di beni strettamente connessi o interdipendenti per ciò che riguarda la loro progettazione, tecnologia e funzione o la loro utilizzazione finale. Principalmente sono relativi ad attività di sviluppo e di produzione nel settore dello spazio.

Quando il risultato di un contratto di costruzione può essere stimato con attendibilità, i lavori in corso su ordinazione sono valutati secondo il metodo della percentuale di completamento applicata al corrispettivo contrattuale per ciascuna obbligazione inclusa nel contratto, secondo il quale i costi, i ricavi ed il relativo margine sono riconosciuti in base all'avanzamento dell'attività produttiva. Per la determinazione della percentuale di completamento si adotta il criterio economico del rapporto fra costi di produzione già sostenuti e costi preventivi totali dell'intera opera (cost-to-cost), sulla base di stime aggiornate alla data di bilancio. Periodicamente vengono effettuati aggiornamenti delle assunzioni che sono alla base delle valutazioni. Le variazioni al contratto, le revisioni prezzi e gli incentivi sono inclusi nella misura in cui essi sono stati concordati con il committente; gli elementi variabili del corrispettivo contrattuale sono stimati al momento della stipula dello stesso. Gli eventuali effetti economici sono contabilizzati nell'esercizio in cui vengono effettuati gli aggiornamenti.

Quando il risultato di un contratto di costruzione non può essere stimato con attendibilità, i ricavi riferibili alla relativa commessa sono rilevati solo nei limiti dei costi di commessa sostenuti che probabilmente saranno recuperati. I costi di commessa sono rilevati come spese nell'esercizio nel quale essi sono sostenuti.

Viene inoltre tenuto conto degli oneri da sostenere dopo la chiusura della commessa e di quelli a fronte di perdite prevedibili mediante accantonamenti ai fondi rischi; in particolare eventuali perdite sui contratti vengono rilevate a conto economico nella loro interezza nel momento in cui divengono note.

I lavori in corso su ordinazione sono esposti nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria al netto degli acconti fatturati ai clienti. L'analisi viene effettuata per singola commessa: se il valore della singola commessa è superiore agli acconti, la differenza positiva è classificata nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria nella voce in esame; nel caso in cui il valore della singola commessa risulti inferiore agli acconti, la differenza negativa è classificata nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria nella voce "Anticipi per lavori in corso su ordinazione".

Crediti commerciali e Altri crediti

I crediti sono inizialmente iscritti al fair value, che corrisponde al valore nominale, e successivamente valutati in base al metodo del costo ammortizzato al netto di un fondo svalutazione.

In relazione ai crediti commerciali e agli altri crediti il Gruppo ha applicato l'approccio semplificato indicato dall'IFRS 9 per misurare il fondo svalutazione come perdita attesa lungo la vita del credito. Il Gruppo determina l'ammontare delle perdite su crediti attese in relazione a questi elementi attraverso l'utilizzo di una matrice di accantonamento, stimata in base all'esperienza storica delle perdite su crediti in base allo scaduto dei creditori, aggiustata per riflettere le condizioni attuali e le stime in merito alle condizioni economiche future. Di conseguenza, il profilo di rischio di credito di queste attività è presentato secondo le fasce di scaduto in base alla matrice di accantonamento.

Il Gruppo non ha in essere operazioni di cessione di crediti mediante operazioni di factoring.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Comprendono denaro e valori in cassa, depositi bancari a pronti ed altri investimenti finanziari a breve termine ad elevata negoziabilità che possono essere convertiti prontamente in denaro e che sono soggetti ad un rischio non significativo di variazione di valore.

I crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo relativi al decreto legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modificazioni, dalla Legge 21 febbraio 2014 n. 9, come modificato dalla Legge 11 dicembre 2016, n. 232 (c.d. "Legge di Bilancio 2017") e dalla Legge di Bilancio 2019 (art. 1, commi 70-72, della Legge 30 dicembre 2018, n. 145), sono contabilizzati in bilancio nella misura in cui si ritiene recuperabile e utilizzabile il credito stesso, avendo cura di quantificare il solo beneficio per il quale esiste la ragionevole certezza che l'entità abbia rispettato le condizioni previste. Tali crediti sono inizialmente rilevati nella voce "Altre attività correnti" ed imputati a conto economico in ciascun esercizio di competenza, in dipendenza della diversa tipologia di costi oggetto di agevolazione, in relazione alla percentuale di completamento dei lavori in corso su ordinazione cui hanno concorso i costi a fronte dei quali è stato determinato il credito spettante, in contropartita delle voce di conto economico "Costi per servizi" e "Variazione dei lavori in corso su ordinazione".

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.

Passività finanziarie

In tale voce sono classificate le passività di natura finanziaria, nella parte non corrente, e gli scoperti di conto corrente, nella parte a breve, nonché quei debiti correnti e non correnti che, seppur sorti in relazione ad operazioni di natura commerciale o comunque non finanziaria, sono stati negoziati a condizioni particolari, in quanto si è inteso porre in essere un'operazione di finanziamento rendendo di fatto tali debiti finanziari. I debiti finanziari correnti e non correnti sono inizialmente iscritti al fair value, al netto dei costi di transazione sostenuti, e successivamente valutati al costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

La quota dei debiti finanziari non correnti esigibile entro dodici mesi dalla data di chiusura del bilancio viene classificata nella voce "Quota corrente dei debiti finanziari non correnti".

Fondi per benefici ai dipendenti

I dipendenti delle società del Gruppo fruiscono di benefici successivi al rapporto di lavoro, che possono essere piani pensionistici a contribuzione definita oppure a benefici definiti, e di altri benefici a lungo termine, secondo le condizioni e pratiche locali dei paesi in cui tali società operano.

Benefici successivi al rapporto di lavoro

Il trattamento contabile dei piani pensionistici e degli altri benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro dipende dalla natura degli stessi.

I piani a contribuzione definita sono piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro in base ai quali le società del Gruppo versano contribuzioni fisse ad un'entità giuridicamente distinta su base obbligatoria, contrattuale o volontaria senza che esistano obbligazioni legali o implicite ad effettuare versamenti aggiuntivi se l'entità non dovesse detenere attività sufficienti per pagare tutti i benefici pensionistici maturati relativi all'attività lavorativa svolta nell'esercizio corrente e in quelli precedenti. I contributi da versare sono rilevati a conto economico sulla base del principio della competenza e classificati tra i costi del personale.

I piani a benefici definiti sono piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro diversi dai piani a contribuzione definita. L'obbligazione di finanziare i fondi per piani pensionistici a benefici definiti ed il relativo costo annuo rilevato a conto economico sono determinati sulla base di valutazioni attuariali indipendenti utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method), in funzione di uno o più fattori quali l'età, gli anni di servizio e la retribuzione futura prevista.

Gli utili e le perdite attuariali relativi a piani a benefici definiti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali e delle rettifiche basate sull'esperienza passata sono rilevati immediatamente nel periodo in cui sorgono negli Altri utili/(perdite) complessivi e non sono mai riclassificati a conto economico nei periodi successivi.

Le passività per benefici successivi al rapporto di lavoro rilevate in bilancio rappresentano il valore attuale delle passività per i piani a benefici definiti rettificate per tener conto degli utili e delle perdite attuariali non rilevati e ridotte del fair value delle attività a servizio del piano, se esistenti. Eventuali attività nette determinate applicando questo calcolo sono iscritte fino a concorrenza delle perdite attuariali e del costo relativo a prestazioni pregresse non riconosciuti precedentemente, oltre al valore attuale dei rimborsi disponibili e delle riduzioni delle contribuzioni future al piano.

I costi relativi ai piani a benefici definiti sono classificati tra i costi del personale ad eccezione dei costi relativi all'incremento del valore attuale dell'obbligazione derivanti dall'avvicinarsi del momento del pagamento dei benefici che sono classificati fra gli oneri finanziari.

Il trattamento di fine rapporto ("TFR") delle società italiane era considerato sino al 31 dicembre 2006 un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata profondamente modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 ("Legge Finanziaria 2007") e successivi Decreti e Regolamenti.

Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1 gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita. In conseguenza, le quote di TFR maturate successivamente a tale data assumono la natura relativa ai piani a contribuzione definita, con esclusione, pertanto, di componenti di stima attuariale nella determinazione del costo di competenza. Le quote di TFR maturate fino al 31 dicembre 2006 rimangono valutate quali piani a benefici definiti secondo procedimenti attuariali, escludendo, però, nel calcolo la componente relativa ai futuri incrementi salariali.

Altri benefici a lungo termine

Gli altri benefici a lungo termine hanno un trattamento contabile analogo a quello dei piani a benefici definiti, ad eccezione del fatto che gli utili e le perdite attuariali sono interamente riconosciuti a conto economico nell'esercizio in cui si determinano.

Piani retributivi basati su azioni (Share based payment)

Piani retributivi basati su azioni liquidabili per cassa o attraverso la consegna di altre attività finanziarie (cash-settled share-based payment) sono rilevati come passività, tra i fondi per rischi ed oneri, e sono valutati al fair value alla fine di ogni periodo contabile e fino al momento della liquidazione. Ogni variazione successiva del fair value è riconosciuta a conto economico.

Fondi per rischi ed oneri

Il Gruppo rileva fondi rischi ed oneri quando ha un'obbligazione attuale, legale o implicita, a fronte di un evento passato, nei confronti di terzi ed è probabile che si renderà necessario l'impiego di risorse del Gruppo per adempiere l'obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa. Gli accantonamenti sono stanziati sulla base della miglior stima dei costi richiesti per adempiere all'obbligazione alla data del bilancio. Se l'effetto è rilevante, l'accantonamento viene attualizzato e il suo incremento dovuto al trascorrere del tempo viene successivamente rilevato a Conto Economico negli oneri finanziari.

Nel caso di cause legali, l'ammontare dei fondi viene determinato sulla base delle valutazioni dei rischi al fine di determinare la probabilità, la tempistica e gli importi coinvolti.

In caso di passività per oneri futuri di smantellamento, rimozione e bonifica relative ad attività materiali, il fondo è rilevato in contropartita all'attività cui si riferisce; la rilevazione dell'onere a conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento dell'immobilizzazione materiale al quale l'onere stesso si riferisce.

I fondi sono riesaminati ad ogni data di riferimento del bilancio ed eventualmente rettificati per riflettere la miglior stima corrente; eventuali variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile vengono menzionati nelle Note Esplicative senza procedere ad alcuno stanziamento.

Debiti commerciali

I debiti commerciali le cui scadenze rientrano nei normali termini commerciali non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale ritenuto rappresentativo del valore di estinzione. I debiti commerciali sono iscritti fra le passività correnti, salvo i casi in cui il Gruppo abbia il diritto contrattuale di estinguere le proprie obbligazioni oltre i 12 mesi dalla data di bilancio.

Debiti per erogazioni ai sensi della Legge 808/85

Tali debiti sono iscritti in bilancio al loro valore nominale e sono classificati nelle voci di bilancio "Altre passività non correnti" e "Altre passività correnti".

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che al Gruppo affluiranno dei benefici economici e il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile. I ricavi sono iscritti per competenza al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante, al netto dell'imposta sul valore aggiunto e di resi, sconti, abbuoni e premi.

I ricavi per la vendita di beni vengono riconosciuti quando il Gruppo ha trasferito all'acquirente i rischi significativi ed i benefici connessi alla proprietà dei beni, momento generalmente coincidente con la spedizione. Inoltre il Gruppo verifica se vi siano condizioni contrattuali che rappresentano obbligazioni sulle quali deve essere allocato il corrispettivo della transazione (ad esempio garanzie), nonché effetti derivanti dalla presenza di corrispettivi variabili, di componenti finanziarie significative o di corrispettivi non monetari e da pagare al cliente. Nel caso di corrispettivi variabili l'importo del corrispettivo viene stimato in base all'ammontare a cui si avrà diritto al trasferimento del controllo dei beni al cliente, tale corrispettivo viene stimato al momento della stipula del contratto e ne è consentita la rilevazione solo quando sia altamente probabile. I ricavi per le prestazioni di servizi sono rilevati con riferimento allo stadio di completamento dell'attività, sulla base di medesimi criteri previsti per i lavori in corso su ordinazione. Inoltre, qualora il risultato della prestazione di servizi non possa essere attendibilmente stimato, i ricavi vengono rilevati solo nella misura i cui i costi relativi saranno recuperabili.

I ricavi includono anche le variazioni dei lavori in corso su ordinazione relativi a commesse di durata pluriennale che sono riconosciute in base allo stato avanzamento lavori rapportato al prezzo di vendita (come più ampiamente descritto nella nota relativa ai Lavori in corso su ordinazione).

Gli interessi attivi sono rilevati in applicazione del principio della competenza temporale, sulla base dell'importo finanziato e del tasso di interesse effettivo applicabile, che rappresenta il tasso che sconta gli incassi futuri stimati lungo la vita attesa dell'attività finanziaria per riportarli al valore di carico contabile dell'attività stessa.

Dividendi ricevuti

I dividendi delle società non consolidate sono rilevati nell'esercizio in cui si stabilisce il diritto degli azionisti a riceverne il pagamento.

Contributi

I contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che il Gruppo rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che i contributi stessi saranno ricevuti. I contributi sono generalmente rilevati a conto economico con un criterio sistematico lungo il periodo in cui si rilevano i costi ad essi correlati.

In particolare, i contributi ottenuti a fronte di investimenti in attivo fisso e costi di sviluppo capitalizzati vengono iscritti nel passivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria, nelle voci "Altre passività non correnti" o "Altre passività correnti" e vengono imputati a conto economico in correlazione alla residua durata dell'ammortamento dei cespiti e delle attività cui si riferiscono. Qualora il contributo venga riconosciuto in un esercizio successivo a quello in cui i cespiti o le attività

immobilizzate sono entrati in ammortamento, la quota di contributi relativi agli esercizi precedenti viene iscritta a conto economico tra gli altri proventi.

Il trattamento contabile dei benefici derivanti da un eventuale finanziamento pubblico ottenuto ad un tasso agevolato è assimilato a quello dei contributi pubblici. Tale beneficio è determinato all'inizio del finanziamento come differenza tra il valore contabile iniziale del finanziamento (fair value più i costi direttamente attribuibili all'ottenimento del finanziamento) e quanto incassato ed è rilevato successivamente a conto economico in accordo con le regole previste per la rilevazione dei contributi pubblici.

Costi

I costi sono contabilizzati nel rispetto del principio della competenza e nella prospettiva di continuità aziendale delle società del Gruppo, al netto dell'imposta sul valore aggiunto e di resi, sconti, abbuoni e premi. Gli accantonamenti sono iscritti in bilancio con le modalità descritte nella nota relativa ai Fondi rischi ed oneri.

Gli interessi passivi sono rilevati in applicazione del principio della competenza temporale, sulla base dell'importo finanziato e del tasso di interesse effettivo applicabile.

Imposte

Le imposte sul reddito sono costituite dalle imposte correnti e dalle imposte anticipate e differite.

Le imposte correnti sono calcolate sul risultato imponibile stimato dell'esercizio e sono determinate in base alla normativa tributaria vigente nei diversi paesi in cui le società del Gruppo operano. Il reddito imponibile differisce dal risultato riportato nel conto economico, poiché esclude componenti positivi e negativi che saranno tassabili o deducibili in altri esercizi e esclude inoltre voci che non saranno mai tassabili o deducibili. La passività per imposte correnti è calcolata utilizzando le aliquote vigenti alla data di bilancio.

Le imposte anticipate e differite sono le imposte che ci si aspetta di recuperare o di pagare sulle differenze temporanee fra il valore contabile delle attività e delle passività di bilancio e il corrispondente valore fiscale utilizzato nel calcolo dell'imponibile fiscale, contabilizzate secondo il metodo della passività di stato patrimoniale. Le passività fiscali differite sono generalmente rilevate per tutte le differenze temporanee imponibili, mentre le attività fiscali differite sono rilevate nella misura in cui si ritenga probabile che vi saranno risultati fiscali imponibili in futuro che consentano l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili. Tali attività e passività non sono rilevate se le differenze temporanee derivano da avviamento o dall'iscrizione iniziale (non in operazioni di aggregazioni aziendali) di altre attività o passività in operazioni che non hanno influenza né sul risultato contabile né sul risultato imponibile. Il beneficio fiscale derivante dal riporto a nuovo di perdite fiscali è rilevato quando e nella misura in cui sia ritenuta probabile la disponibilità di redditi imponibili futuri a fronte dei quali tali perdite possano essere utilizzate. Vengono inoltre determinate le imposte differite o anticipate relative alle rettifiche di consolidamento.

Le passività fiscali differite sono rilevate sulle differenze temporanee imponibili relative a partecipazioni in imprese controllate, collegate e a controllo congiunto, ad eccezione dei casi in cui il Gruppo sia in grado di controllare l'annullamento di tali differenze temporanee e sia probabile che queste ultime non si annulleranno nel prevedibile futuro.

Il valore di carico delle attività fiscali differite è rivisto ad ogni data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile l'esistenza di sufficienti redditi imponibili tali da consentire in tutto o in parte il recupero di tali attività.

Le imposte anticipate e differite sono calcolate in base alle aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, al momento del realizzo dell'attività o dell'estinzione della passività. Le imposte correnti e differite sono imputate direttamente al conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci rilevate direttamente a patrimonio netto, nel qual caso anche le relative imposte sono imputate al patrimonio netto. Le attività e le passività fiscali differite sono compensate quando vi è un diritto legale a compensare le imposte correnti attive e passive, quando sono relative alla medesima società e quando si riferiscono

ad imposte dovute alla medesima autorità fiscale e il Gruppo intende liquidare le attività e le passività fiscali correnti su base netta. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce "Attività per imposte anticipate", se passivo, alla voce "Passività per imposte differite".

Distribuzione dei dividendi

I dividendi pagabili dal Gruppo sono rappresentati come movimento di patrimonio netto e iscritti nelle passività correnti nell'esercizio in cui la distribuzione è approvata dall'assemblea degli azionisti.

2.8. Gestione del rischio

Rischio di credito

Il Gruppo presenta una concentrazione di rischio di credito in funzione della natura delle attività svolte e dei mercati di riferimento. Nel complesso, i crediti commerciali manifestano un rischio di concentrazione nel mercato dell'Unione Europea. I crediti commerciali sono contabilizzati al netto della svalutazione determinata sulla base del rischio di inadempienza della controparte, valutato le informazioni disponibili sulla solvibilità del cliente e considerando altresì i dati storici.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità cui è soggetto il Gruppo può sorgere dalle difficoltà ad ottenere nella giusta tempistica ed a condizioni economiche, le risorse finanziarie a supporto delle attività operative, di investimento e dei rimborsi legati alle caratteristiche di scadenza dei debiti. I due principali fattori che influenzano la liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza del debito o di liquidità e degli impieghi finanziari.

I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità sono monitorati e gestiti centralmente nell'ottica di garantire tempestivamente un efficace reperimento delle risorse finanziarie o un adeguato investimento delle disponibilità liquide.

L'attuale contesto generale dell'economia, dei mercati in cui opera il Gruppo e di quelli finanziari richiede un'attenta gestione del rischio liquidità e in tal senso particolare attenzione è posta alle azioni tese a generare risorse finanziarie con la gestione operativa e al conseguimento di un sufficiente livello di liquidità disponibile per adempiere alle obbligazioni cui il Gruppo è tenuto.

Il management ritiene che i fondi attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall'attività operativa e finanziaria, consentiranno al Gruppo di soddisfare i propri bisogni derivanti dalla attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro scadenza.

Rischio di cambio e rischio di tasso di interesse

La Società ha in essere un finanziamento con la Banca Europea degli Investimenti (BEI) per Euro 40 milioni – incrementati ad Euro 50 milioni nel 2019 - ad un tasso d'interesse fisso per 7 anni.

Ulteriori informazioni qualitative e quantitative sui rischi finanziari a cui il Gruppo è soggetto sono riportate nella Nota 6.

2.9. Uso di stime

La redazione del bilancio e delle relative Note Esplicative in applicazione degli IFRS richiede l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sul valore delle attività e delle passività iscritte, sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio e sull'importo dei ricavi e dei costi di periodo.

I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente dal Gruppo in base alle migliori conoscenze dell'attività del Gruppo stesso e degli altri fattori ragionevolmente desumibili dalle circostanze attuali. Gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.

L'attuale situazione macroeconomica internazionale, che interessa l'area di business in cui opera il Gruppo, ha comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l'andamento futuro caratterizzate da incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo esercizio od in quelli successivi, di risultati diversi da quanto stimato, che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi chiaramente non stimabili né prevedibili, al valore contabile delle relative voci di bilancio. Le stime e le assunzioni sono utilizzate in diverse aree, quali le attività non correnti, le attività per imposte anticipate, il fondo svalutazione crediti, il fondo svalutazione magazzino, i piani per benefici ai dipendenti, le passività potenziali e gli altri fondi rischi, oltre che per stimare i costi a finire di commessa ed il relativo stato di avanzamento.

Di seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le assunzioni chiave utilizzate dal management nel processo di applicazione dei principi contabili IFRS e che possono avere effetti significativi sui valori rilevati nel bilancio consolidato o per le quali esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore significative al valore contabile delle attività e passività nell'esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio.

Valore recuperabile delle attività non correnti

Le attività non correnti includono gli Immobili, impianti e macchinari, l'Avviamento, le Attività immateriali a vita definita e le Partecipazioni. Il Gruppo rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti detenute ed utilizzate e delle eventuali attività che devono essere dismesse, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Per l'Avviamento tale analisi è svolta almeno una volta l'anno e ogni qualvolta fatti e circostanze lo richiedano. L'analisi della recuperabilità (impairment test) del valore contabile delle attività non correnti è generalmente svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati ai tassi di attualizzazione per il calcolo del valore attuale. Quando il valore contabile di un'attività non corrente ha subito una perdita durevole di valore, il Gruppo rileva una svalutazione pari all'eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l'uso o la vendita dello stesso, determinata con riferimento ai flussi di cassa insiti nei più recenti piani pluriennali predisposti dal Gruppo.

Le stime e le assunzioni utilizzate nell'ambito di tale analisi riflettono lo stato delle conoscenze del Gruppo circa gli sviluppi del business in cui opera e tengono conto di previsioni ritenute ragionevoli sui futuri sviluppi dei mercati e del settore aerospaziale che rimangono soggette ad un fisiologico grado di incertezza anche in considerazione del perdurare dell'attuale crisi economico-finanziaria e dei suoi effetti sulla situazione macroeconomica internazionale. Nonostante le attuali stime del Gruppo non evidenzino situazioni di perdita di valore delle attività non correnti oltre a quelle rilevate nel presente bilancio, eventuali diversi sviluppi in tale contesto economico o eventuali diverse performance del Gruppo potrebbero portare a valori diversi dalle stime originarie e, ove necessario, a rettifiche nel valore contabile di alcune attività non correnti.

Recuperabilità attività per imposte anticipate

Al 31 dicembre 2020 il bilancio consolidato comprende attività per imposte anticipate, connesse a componenti di reddito a deducibilità fiscale differita, per un importo il cui recupero negli esercizi futuri è ritenuto probabile dal management. Le imposte anticipate sulle differenze temporanee e sulle perdite fiscali sono state iscritte in bilancio nella misura in cui si è ritenuto probabile il loro recupero futuro, sulla base delle previsioni di imponibili fiscali previsti, nonché sulla base di una proiezione di tali previsioni su di un orizzonte temporale successivo ritenuto rappresentativo del ciclo di vita del business pari a 15 anni.

Fondo svalutazione crediti

Il fondo svalutazione crediti riflette la stima delle perdite connesse al portafoglio crediti del Gruppo. Sono stati effettuati accantonamenti a fronte di perdite attese su crediti, stimati in base all'esperienza passata con riferimento a crediti con analoga rischiosità creditizia, a importi insoluti correnti e storici, storni e incassi, nonché all'attento monitoraggio della qualità del portafoglio crediti e delle condizioni correnti e previste dell'economia e dei mercati di riferimento.

Fondo svalutazione magazzino

Il fondo svalutazione magazzino riflette la stima del management circa le perdite di valore attese da parte del Gruppo determinate in funzione dell'esperienza passata e dell'andamento storico e atteso dei mercati di riferimento, per eventuali fenomeni di obsolescenza o lento rigiro legati a ragioni tecniche o commerciali.

Piani per benefici ai dipendenti

I fondi per benefici ai dipendenti, i costi e gli oneri finanziari netti sono valutati con una metodologia attuariale che richiede l'uso di stime ed assunzioni per la determinazione del valore netto dell'obbligazione. Tale processo è basato su stime effettuate periodicamente da consulenti attuariali che utilizzano una combinazione di fattori statistico-attuariali, tra cui dati statistici relativi ad esercizi passati e previsioni dei costi futuri. Sono inoltre considerati componenti di stima gli indici di mortalità e di recesso, le ipotesi relative all'evoluzione futura dei tassi di sconto, dei tassi di crescita delle retribuzioni, dei tassi inflazionistici, nonché le analisi dell'andamento tendenziale dei costi dell'assistenza sanitaria.

La variazione di ognuno di questi parametri potrebbe comportare degli effetti sulle future contribuzioni ai fondi. A seguito dell'adozione del principio IAS 19 rivisto con riferimento al riconoscimento degli utili e perdite attuariali generati dalla valutazione delle passività e attività per benefici ai dipendenti, gli effetti derivanti dall'aggiornamento delle stime dei parametri sopra indicati sono riconosciuti nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria attraverso l'iscrizione nel Patrimonio Netto del Gruppo di una specifica riserva e presentati nel conto economico complessivo.

Fondi per rischi e oneri e Passività potenziali

Il Gruppo accerta una passività a fronte di contenziosi e cause in corso quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l'ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non ne sia determinabile l'ammontare, tale fatto è riportato nelle note di bilancio.

Il Gruppo è soggetto a cause legali e fiscali riguardanti varie tipologie di problematiche che sono soggette a un diverso grado di incertezza in relazione alla loro complessità, giurisdizione e differenti leggi applicabili. Nel normale corso del business, il Gruppo monitora lo stato delle cause in corso e si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia legale e fiscale; è quindi possibile che il valore dei fondi per procedimenti legali e contenziosi del Gruppo possa variare a seguito di futuri sviluppi nei procedimenti in corso.

Inoltre, l'attività del Gruppo si rivolge a settori e mercati ove talune problematiche di natura commerciale possono essere risolte soltanto dopo un significativo lasso di tempo rendendo necessaria la stima da parte del management dei risultati di tali controversie o contestazioni, mediante il monitoraggio delle condizioni contrattuali e delle evoluzioni delle singole fattispecie.

Valutazione dei lavori in corso su ordinazione

Il Gruppo opera con schemi contrattuali particolarmente complessi, taluni dei quali rilevati in bilancio attraverso il metodo della percentuale di completamento. In tali casi i margini riconosciuti a conto economico sono funzione sia dell'avanzamento della commessa sia dei margini che si ritiene verranno rilevati sull'intera opera al suo completamento: pertanto, la corretta rilevazione dei lavori in corso e dei margini relativi ad opere non ancora concluse presuppone la corretta stima da parte del management dei costi a finire, delle variazioni contrattuali, nonché dei ritardi, degli extra-costi e delle penali che potrebbero comprimere il margine atteso. Per meglio supportare le stime del

management, il Gruppo si è dotato di schemi di gestione e di analisi dei rischi di commessa, finalizzati a identificare, monitorare e quantificare i rischi relativi allo svolgimento di tali contratti. I valori iscritti in bilancio rappresentano la miglior stima alla data operata dal management, con l'ausilio di detti supporti procedurali.

Altro

Oltre alle voci elencate in precedenza, l'uso di stime ha riguardato la valutazione di talune attività e passività finanziarie, degli strumenti finanziari derivati, dei piani per compensi attribuibili a un certo numero di manager e del processo di valutazione del fair value delle attività acquisite e delle passività assunte con operazioni di aggregazioni aziendali.

2.10. Nuovi principi contabili

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS applicati dal 1 gennaio 2020

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2020:

• in data 31 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of Material (Amendments to IAS 1 and IAS 8)". Il documento ha introdotto una modifica nella definizione di "rilevante" contenuta nei principi IAS 1 – Presentation of Financial Statements e IAS 8 – Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors. Tale emendamento ha l'obiettivo di rendere più specifica la definizione di "rilevante" e introdotto il concetto di "obscured information" accanto ai concetti di informazione omessa o errata già presenti nei due principi oggetto di modifica. L'emendamento chiarisce che un'informazione è "obscured" qualora sia stata descritta in modo tale da produrre per i primari lettori di un bilancio un effetto simile a quello che si sarebbe prodotto qualora tale informazione fosse stata omessa o errata.

L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo;

  • in data 29 marzo 2018, lo IASB ha pubblicato un emendamento al "References to the Conceptual Framework in IFRS Standards". L'emendamento è efficace per i periodi che iniziano il 1° gennaio 2020 o successivamente, ma è consentita un'applicazione anticipata. Il Conceptual Framework definisce i concetti fondamentali per l'informativa finanziaria e guida il Consiglio nello sviluppo degli standard IFRS. Il documento aiuta a garantire che gli Standard siano concettualmente coerenti e che transazioni simili siano trattate allo stesso modo, in modo da fornire informazioni utili a investitori, finanziatori e altri creditori. Il Conceptual Framework supporta le aziende nello sviluppo di principi contabili quando nessuno standard IFRS è applicabile ad una particolare transazione e, più in generale, aiuta le parti interessate a comprendere ed interpretare gli Standard. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo;
  • lo IASB, in data 26 settembre 2019, ha pubblicato l'emendamento denominato "Amendments to IFRS 9, IAS 39 and IFRS 7: Interest Rate Benchmark Reform". Lo stesso modifica l'IFRS 9 - Financial Instruments e lo IAS 39 - Financial Instruments: Recognition and Measurement oltre che l'IFRS 7 - Financial Instruments: Disclosures. In particolare, l'emendamento modifica alcuni dei requisiti richiesti per l'applicazione dell'hedge accounting, prevedendo deroghe temporanee agli stessi, al fine di mitigare l'impatto derivante dall'incertezza della riforma dell'IBOR sui flussi di cassa futuri nel periodo precedente il suo completamento. L'emendamento impone inoltre alle società di fornire in bilancio ulteriori informazioni in merito alle loro relazioni di copertura che sono direttamente interessate dalle incertezze generate dalla riforma e a cui applicano le suddette deroghe.

L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo;

• in data 22 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of a Business (Amendments to IFRS 3)". Il documento fornisce alcuni chiarimenti in merito alla definizione di business ai fini della corretta applicazione del principio IFRS 3. In particolare, l'emendamento chiarisce che mentre un business solitamente produce un output, la presenza di un output non è strettamente necessaria per individuare un business in presenza di un insieme integrato di attività/processi e beni. Tuttavia, per soddisfare la definizione di business, un insieme integrato di attività/processi e beni deve includere, come minimo, un input e un processo sostanziale che assieme contribuiscono in modo significativo alla capacità di creare un output. A tal fine, lo IASB ha sostituito il termine "capacità di creare output" con "capacità di contribuire alla creazione di output" per chiarire che un business può esistere anche senza la presenza di tutti gli input e processi necessari per creare un output.

L'emendamento ha inoltre introdotto un test ("concentration test"), opzionale, che permette di escludere la presenza di un business se il prezzo corrisposto è sostanzialmente riferibile ad una singola attività o gruppo di attività. Le modifiche si applicano a tutte le business combination e acquisizioni di attività successive al 1° gennaio 2020, ma è consentita un'applicazione anticipata.

L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo;

• in data 28 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Covid-19 Related Rent Concessions (Amendment to IFRS 16)". Il documento prevede per i locatari la facoltà di contabilizzare le riduzioni dei canoni connesse al Covid-19 senza dover valutare, tramite l'analisi dei contratti, se è rispettata la definizione di lease modification dell'IFRS 16. Pertanto i locatari che applicano tale facoltà potranno contabilizzare gli effetti delle riduzioni dei canoni di affitto direttamente a conto economico alla data di efficacia della riduzione. Tale modifica si applica ai bilanci aventi inizio al 1° giugno 2020 ma [il Gruppo/la Società si è avvalso/a] della possibilità di applicare in via anticipata tale modifica al 1° gennaio 2020. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS e IFRIC omologati dall'Unione Europea, non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo al 31 dicembre 2020

  • in data 28 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Extension of the Temporary Exemption from Applying IFRS 9 (Amendments to IFRS 4)". Le modifiche permettono di estendere l'esenzione temporanea dall'applicazione dell'IFRS 9 fino al 1° gennaio 2023 per le assicurazioni. Tali modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2021. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento;
  • in data 27 agosto 2020 lo IASB ha pubblicato, alla luce della riforma sui tassi di interesse interbancari quale l'IBOR, il documento"Interest Rate Benchmark Reform—Phase 2" che contiene emendamenti ai seguenti standard:
    • IFRS 9 Financial Instruments;
    • IAS 39 Financial Instruments: Recognition and Measurement;
    • IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures;
    • IFRS 4 Insurance Contracts; e
    • IFRS 16 Leases.

Tutte le modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2021. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS non ancora omologati dall'Unione Europea

Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti:

• in data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 – Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts. L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi. Lo IASB ha sviluppato lo standard per eliminare incongruenze e debolezze delle politiche contabili esistenti, fornendo un quadro unico principle-based per tenere conto di tutti i tipi di contratti di assicurazione, inclusi i contratti di riassicurazione che un assicuratore detiene.

Il nuovo principio prevede inoltre dei requisiti di presentazione e di informativa per migliorare la comparabilità tra le entità appartenenti a questo settore.

Il nuovo principio misura un contratto assicurativo sulla base di un General Model o una versione semplificata di questo, chiamato Premium Allocation Approach ("PAA"). Le principali caratteristiche del General Model sono:

  • o le stime e le ipotesi dei futuri flussi di cassa sono sempre quelle correnti;
  • o la misurazione riflette il valore temporale del denaro;
  • o le stime prevedono un utilizzo estensivo di informazioni osservabili sul mercato;
  • o esiste una misurazione corrente ed esplicita del rischio;
  • o il profitto atteso è differito e aggregato in gruppi di contratti assicurativi al momento della rilevazione iniziale; e,
  • o il profitto atteso è rilevato nel periodo di copertura contrattuale tenendo conto delle rettifiche derivanti da variazioni delle ipotesi relative ai flussi finanziari relativi a ciascun gruppo di contratti.

L'approccio PAA prevede la misurazione della passività per la copertura residua di un gruppo di contratti di assicurazione a condizione che, al momento del riconoscimento iniziale, l'entità preveda che tale passività rappresenti ragionevolmente un'approssimazione del General Model. I contratti con un periodo di copertura di un anno o meno sono automaticamente idonei per l'approccio PAA. Le semplificazioni derivanti dall'applicazione del metodo PAA non si applicano alla valutazione delle passività per i claims in essere, che sono misurati con il General Model. Tuttavia, non è necessario attualizzare quei flussi di cassa se ci si attende che il saldo da pagare o incassare avverrà entro un anno dalla data in cui è avvenuto il claim. L'entità deve applicare il nuovo principio ai contratti di assicurazione emessi, inclusi i contratti di riassicurazione emessi, ai contratti di riassicurazione detenuti e anche ai contratti di investimento con una discrectonary partecipation feature (DPF).

Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2023 ma è consentita un'applicazione anticipata, solo per le entità che applicano l'IFRS 9 – Financial Instruments e l'IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di questo principio;

  • in data 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current". Il documento ha l'obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o lungo termine. Le modifiche entrano in vigore dal 1° gennaio 2023; è comunque consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento;
  • in data 14 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato i seguenti emendamenti denominati:
    • o Amendments to IFRS 3 Business Combinations: le modifiche hanno lo scopo di aggiornare il riferimento presente nell'IFRS 3 al Conceptual Framework nella versione rivista, senza che ciò comporti modifiche alle disposizioni del principio IFRS 3.
    • o Amendments to IAS 16 Property, Plant and Equipment: le modifiche hanno lo scopo di non consentire di dedurre dal costo delle attività materiali l'importo ricevuto

dalla vendita di beni prodotti nella fase di test dell'attività stessa. Tali ricavi di vendita e i relativi costi saranno pertanto rilevati nel conto economico.

  • o Amendments to IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets: l'emendamento chiarisce che nella stima sull'eventuale onerosità di un contratto si devono considerare tutti i costi direttamente imputabili al contratto. Di conseguenza, la valutazione sull'eventuale onerosità di un contratto include non solo i costi incrementali (come ad esempio, il costo del materiale diretto impiegato nella lavorazione), ma anche tutti i costi che l'impresa non può evitare in quanto ha stipulato il contratto (come ad esempio, la quota del costo del personale e dell'ammortamento dei macchinari impiegati per l'adempimento del contratto).
  • o Annual Improvements 2018-2020: le modifiche sono state apportate all'IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards, all'IFRS 9 Financial Instruments, allo IAS 41 Agriculture e agli Illustrative Examples dell'IFRS 16 Leases.

Tutte le modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2022. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tali emendamenti;

• in data 30 gennaio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts che consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alle attività soggette a tariffe regolamentate ("Rate Regulation Activities") secondo i precedenti principi contabili adottati. Non essendo il Gruppo un firsttime adopter, tale principio non risulta applicabile.

3. COMPOSIZIONE, COMMENTO E VARIAZIONI DELLE PRINCIPALI VOCI E ALTRE INFORMAZIONI

ATTIVITA' NON CORRENTI

3.1. IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

I valori delle Immobilizzazioni materiali al 31 dicembre 2020 sono esposti al netto dei fondi di ammortamento, come risulta dal prospetto seguente (importi in migliaia di Euro). Il prospetto riporta la comparazione tra i saldi delle Immobilizzazioni materiali del Gruppo Avio al 31 dicembre 2020 con gli stessi al 31 dicembre 2019.

31/12/2020 31/12/2019
Valori Fondi Valori netti a Valori Fondi Valori
lordi ammortamento bilancio lordi ammortamento netti a
bilancio
Terreni 14.669 - 14.669 14.669 - 14.669
Fabbricati 61.612 (19.317) 42.295 35.868 (17.638) 18.230
Impianti e macchinario 77.708 (60.196) 17.512 75.055 (56.277) 18.778
Attrezzature industriali
e commerciali
18.284 (16.940) 1.344 18.135 (16.312) 1.823
Altri beni 11.208 (8.069) 3.139 10.599 (7.031) 3.568
Immobilizzazioni in
corso e acconti
33.040 - 33.040 40.967 - 40.967
Totale 216.521 (104.522) 111.999 195.293 (97.258) 98.035

Le variazioni tra il 31 dicembre 2019 ed il 31 dicembre 2020 nei valori lordi delle immobilizzazioni materiali sono illustrate nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

Valori lordi 31/12/2019 Incrementi Diminuzioni
per
dismissioni
Riclassifiche
ed altre
variazioni
31/12/2020
Terreni 14.669 - - - 14.669
Fabbricati 35.868 908 (65) 24.901 61.612
Impianti e macchinario 75.055 2.612 - 41 77.708
Attrezzature industriali e commerciali 18.135 168 (24) 5 18.284
Altri beni 10.599 606 (2) 5 11.208
Immobilizzazioni in corso e acconti 40.967 17.025 - (24.952) 33.040
Totale 195.293 21.319 (91) - 216.521

Gli incrementi dell'anno, pari a 21.319 migliaia di Euro, sono principalmente relativi a:

  • immobilizzazioni in corso ed acconti per 17.025 migliaia di Euro. Tali investimenti hanno riguardato in particolare:
    • o lavori per la realizzazione dei fabbricati industriali relativi al progetto SPTF "Space Propulsion Test Facility" che prevede la costruzione di un banco di prova per motori a liquido (LRE, Liquid rocket engines) e di un impianto per la realizzazione di componenti in carbon-carbon a Perdasdefogu, all'interno del Poligono sperimentale di addestramento interforze di Salto di Quirra;
    • o lavori relativi alla nuova sede del Gruppo sita in Colleferro;
    • o lavori relativi ai fabbricati di produzione del motore P120;
  • macchinari per la produzione per 2.612 migliaia di Euro.

Nel corso dell'anno è entrato in funzione il fabbricato industriale relativo alla realizzazione del motore P120C, pertanto il suo valore, pari a 24.901 migliaia di Euro, è stato riclassificato dalle "Immobilizzazioni in corso e acconti" ai "Fabbricati".

Valori lordi 31/12/2019 Incrementi Diminuzioni
per
dismissioni
Riclassifiche
ed altre
variazioni
31/12/2020
Terreni - - - - -
Fabbricati (17.638) (1.679) - - (19.317)
Impianti e macchinario (56.277) (3.919) - - (60.196)
Attrezzature industriali e commerciali (16.312) (637) 9 - (16.940)
Altri beni (7.031) (1.040) 2 - (8.069)
Totale (97.258) (7.275) 11 - (104.522)

Gli ammortamenti stanziati sono stati calcolati in relazione alla vita utile stimata ed all'obsolescenza economico-tecnica subita dai cespiti.

3.2. DIRITTI D'USO

Il Gruppo ha applicato, ai fini della redazione del presente bilancio, il principio IFRS 16 – Leases, pubblicato dallo IASB in data 13 gennaio 2016 ed obbligatorio a partire dal 1° gennaio 2019.

Il Gruppo si è avvalso della previsione prevista dal paragrafo IFRS 16:C3 che consente di basarsi sulle conclusioni raggiunte in passato circa i contratti individuati in precedenza come leasing applicando lo IAS 17 e l'IFRIC 4. Tale previsione è stata applicata a tutti i contratti, come previsto dall'IFRS 16:C4.

L'applicazione del principio è avvenuta utilizzando il metodo retrospettico modificato. In particolare, il Gruppo ha contabilizzato, relativamente ai contratti di lease precedentemente classificati come operativi:

  • una passività finanziaria, pari al valore attuale dei pagamenti futuri residui alla data di transizione, attualizzati utilizzando per ciascun contratto l'incremental borrowing rate applicabile alla data di transizione;
  • un diritto d'uso pari al valore della passività finanziaria alla data di transizione, al netto di eventuali ratei e risconti attivi/passivi riferiti al lease e rilevati nello stato patrimoniale alla data di chiusura del presente bilancio.

I valori dei Diritti d'uso al 31 dicembre 2020 sono esposti al netto dei fondi di ammortamento, come risulta dal prospetto seguente (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019
Valori Fondi Valori Valori Fondi Valori
lordi ammortamento netti a
bilancio
lordi ammortamento netti a
bilancio
Diritti d'uso relativi a terreni 2.570 (143) 2.427 2.570 - 2.570
Diritti d'uso relativi a fabbricati
Diritti d'uso relativi ad impianti e
macchinari
5.408 (1.750) 3.658 4.350 (906) 3.444
1.525 (274) 1.251 1.525 (137) 1.388
Diritti d'uso relativi ad altri beni 3.053 (1.180) 1.873 2.656 (614) 2.042
Totale 12.556 (3.347) 9.209 11.101 (1.657) 9.444

Di seguito si riporta la tabella relativa ai valori lordi di tali diritti al 31 dicembre 2020 (importi in migliaia di Euro):

Valori lordi 31/12/2019 Incrementi Diminuzioni
per fine
contratto
Riclassifiche
ed altre
variazioni
31/12/2020
Diritti d'uso relativi a terreni 2.570 - - - 2.570
Diritti d'uso relativi a fabbricati 4.350 1.436 (378) - 5.408
Diritti d'uso relativi ad impianti e
macchinari
1.525 - - - 1.525
Diritti d'uso relativi ad altri beni 2.656 804 (407) - 3.053
Totale 11.101 2.240 (785) - 12.556

Di seguito invece la tabella relativa ai fondi di ammortamento di tali diritti al 31 dicembre 2020 (importi in migliaia di Euro):

Valori lordi 31/12/2019 Incrementi Diminuzioni
per fine
contratto
Riclassifiche
ed altre
variazioni
31/12/2020
Diritti d'uso relativi a terreni - (143) - - (143)
Diritti d'uso relativi a fabbricati (906) (963) 119 - (1.750)
Diritti d'uso relativi ad impianti e
macchinari
(137) (137) - - (274)
Diritti d'uso relativi ad altri beni (614) (725) 160 - (1.180)
Totale (1.657) (1.968) 279 - (3.347)

I Diritti d'uso iscritti in applicazione dell'IFRS 16 sono principalmente relativi ai valori attuali dei pagamenti futuri derivanti dai seguenti contratti:

  • concessione di area ubicata presso il Poligono Sperimentale e di Addestramento Interforze di Salto di Quirra;
  • locazione dell'elettrodotto e relative infrastrutture elettriche facenti parte della centrale termoelettrica a ciclo combinato cogenerativo di proprietà della società collegata Termica Colleferro S.p.A.;
  • locazioni di aree ed immobili ad uso uffici ed industriale presso Airola (Campania) e Villaputzu (Sardegna); locazione di appartamenti destinati ai dipendenti in Guyana Francese; locazione delle auto aziendali.

L'incremento dell'anno 2020 ha riguardato principalmente appartamenti destinati ai dipendenti in Guyana oltre che fabbricati ad uso uffici utili al fine di conseguire il distanziamento previsto dalla normativa COVID-19.

3.3. INVESTIMENTI IMMOBILIARI

I valori degli Investimenti immobiliari al 31 dicembre 2020 sono esposti al netto dei fondi di ammortamento, come risulta dal prospetto seguente (importi in migliaia di Euro).

Il prospetto riporta la comparazione tra i saldi degli Investimenti immobiliari del Gruppo Avio al 31 dicembre 2020 con gli stessi al 31 dicembre 2019.

31/12/2020 31/12/2019
Valori Fondi Valori Valori Fondi
ammortamento
Valori
lordi ammortamento netti a
bilancio
lordi netti a
bilancio
Terreni 1.834 - 1.834 1.834 - 1.834
Immobili e fabbricati 2.378 (1.075) 1.303 2.228 (1.005) 1.223
Totale 4.212 (1.075) 3.137 4.062 (1.005) 3.057

Gli Investimenti immobiliari si riferiscono a parte dei terreni, immobili e fabbricati nel comprensorio industriale di Colleferro (Roma) di proprietà della controllata Se.co.sv.im. S.r.l., concessi in locazione a terzi. Quest'ultima società svolge attività di gestione immobiliare.

Le variazioni tra il 31 dicembre 2019 ed il 31 dicembre 2020 nei valori lordi degli investimenti immobiliari del Gruppo Avio sono illustrate nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

Valori lordi 31/12/2019 Incrementi Diminuzioni Riclassifiche
ed altre
variazioni
31/12/2020
Terreni 1.834 - - - 1.834
Immobili e fabbricati 2.228 150 - - 2.378
Totale 4.062 150 - - 4.212

Tra il 31 dicembre 2019 ed il 31 dicembre 2020 le variazioni intervenute nei fondi ammortamento sono state le seguenti (importi in migliaia di Euro):

Fondo ammortamento 31/12/2019 Ammortamenti Utilizzi Riclassifiche
ed altre
variazioni
31/12/2020
Terreni - - - - -
Immobili e fabbricati (1.005) (70) - - (1.075)
Totale (1.005) (70) - - (1.075)

Gli ammortamenti stanziati sono stati calcolati in relazione alla vita utile stimata ed alla obsolescenza economico-tecnica subita dai cespiti.

3.4. AVVIAMENTO

L'avviamento, iscritto in bilancio al 31 dicembre 2020 per un importo pari a 61.005 migliaia di Euro, è relativo alla quota allocata nell'ambito della Purchase Price Allocation alla data del 31 marzo 2017 commentata nella Relazione degli Amministratori sulla Gestione.

Come indicato nella Nota "2.7. Principi contabili e criteri di valutazione", l'avviamento non viene ammortizzato ma eventualmente svalutato per perdite durevoli di valore. Il Gruppo verifica la recuperabilità dell'avviamento almeno annualmente, o più frequentemente qualora si verifichino specifici eventi e circostanze che possano far presumere una riduzione durevole di valore, attraverso apposite valutazioni (impairment test) su ciascuna unità generatrice di cassa (CGU - Cash Generating Unit). La CGU identificata dal Gruppo per il monitoraggio dell'avviamento coincide con il livello di aggregazione delle attività ai sensi dell'IFRS 8 - Settori operativi rappresentato per il Gruppo dall'unico business Spazio.

L'avviamento allocato alla CGU Spazio è stato sottoposto a impairment test con riferimento alla data di bilancio il cui esito non ha fatto emergere la necessità di apportare alcuna svalutazione al valore contabile dell'avviamento iscritto in bilancio al 31 dicembre 2020.

La recuperabilità dei valori iscritti viene verificata confrontando il capitale investito netto (valore contabile) della CGU con il relativo valore recuperabile. Il valore recuperabile dell'avviamento è dato dalla determinazione del valore in uso, inteso come il valore attuale dei flussi di cassa operativi che derivano dalle previsioni incluse nel piano pluriennale approvato dal Gruppo e di un valore terminale (terminal value) normalizzato, impiegato per esprimere una stima sintetica dei risultati futuri oltre l'arco temporale esplicitamente considerato. Tali flussi di cassa sono poi attualizzati utilizzando tassi di sconto rappresentativi delle correnti valutazioni di mercato del costo del denaro e che tengono conto dei rischi specifici dell'attività del Gruppo e della CGU considerata.

Al 31 dicembre 2020, i flussi di cassa della CGU Spazio sono stati stimati in base alle previsioni desumibili dal piano pluriennale 2021-2025, approvato dal Consiglio di Amministrazione del 19 marzo 2021. Per la determinazione del terminal value sono stati normalizzati i flussi di cassa previsti per l'ultimo anno con il metodo della perpetuity, ipotizzando una crescita dei flussi di cassa attesi pari

Relazione Finanziaria Annuale 2020

all'1% rispetto al 2% dell'esercizio precedente e con le previsioni generalmente riconosciute per il settore aerospace and defence.

Il tasso medio di sconto (costo medio ponderato del capitale) utilizzato per l'attualizzazione dei flussi di cassa al netto delle imposte è stato pari al 7,7% (8,2% nel precedente esercizio).

È opportuno precisare che le stime ed i dati di piano cui sono applicati i parametri prima indicati sono determinati dagli amministratori sulla base dell'esperienza passata e delle attese circa gli sviluppi dei mercati in cui il Gruppo opera. A tal fine si segnala che l'attuale situazione macroeconomica internazionale e i possibili riflessi economico-finanziari, in particolare sui livelli di spesa destinati dai governi nazionali e istituzioni sovranazionali alle politiche di accesso allo spazio, potrebbero presentare scenari di incertezza nel conseguimento degli obiettivi e livelli di attività considerati nel piano, senza peraltro determinare il sorgere di situazioni di impairment dell'avviamento iscritto in bilancio. Tuttavia, la stima del valore recuperabile dell'avviamento richiede discrezionalità e uso di stime da parte degli amministratori e, pur considerando che i cicli di produzione e commercializzazione dei prodotti sono caratterizzati da archi temporali di durata significativa che consentono quindi recuperi su eventuali slittamenti degli obiettivi di piano, non si può escludere che si verifichi una perdita di valore dell'avviamento in periodi futuri a causa di cambiamenti di scenario ad oggi non prevedibili. Le circostanze e gli eventi che potrebbero causare un'ulteriore verifica dell'esistenza di perdite di valore sono oggetto di costante monitoraggio da parte degli amministratori.

Il valore recuperabile della CGU Spazio risulta superiore al valore contabile del capitale investito netto iscritto in bilancio per Euro 48 milioni.

In considerazione di quanto indicato, è stata condotta una sensitivity riguardante il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa ipotizzando una variazione in aumento di 50 basis points da cui risulta un valore recuperabile comunque superiore al valore contabile del capitale investito netto per Euro 30 milioni.

Al fine di ulteriormente supportare l'analisi svolta, in considerazione del perdurare dell'epidemia COVID-19, in ottica prudenziale è stato svolto un execution risk aggiuntivo aumentando il tasso di attualizzazione di 100 basis points. Anche sulla base di tale ulteriore stress test, il valore recuperabile della CGU Spazio risulta ampiamente superiore al valore contabile del capitale investito netto iscritto in bilancio.

3.5. ATTIVITA' IMMATERIALI A VITA DEFINITA

I valori delle Attività immateriali a vita definita al 31 dicembre 2020 sono esposti al netto dei fondi di ammortamento, come risulta dal prospetto seguente (importi in migliaia di Euro). Il prospetto riporta la comparazione tra i saldi delle Attività immateriali a vita definita del Gruppo Avio al 31 dicembre 2020 con gli stessi al 31 dicembre 2019.

31/12/2020 31/12/2019
Valori lordi Fondi
ammorta
mento
Valori
netti a
bilancio
Valori
lordi
Fondi
ammorta
mento
Valori
netti a
bilancio
Costi di sviluppo - in ammortamento
Costi di sviluppo - in corso di
completamento
117.884 (57.722) 60.162 71.188 (52.628) 18.560
28.070 - 28.070 64.421 - 64.421
Totale costi di sviluppo 145.954 (57.722) 88.232 135.609 (52.628) 82.981
Attività da PPA 2017 - Programmi
Concessioni, licenze, marchi e diritti
simili
44.785 (11.197) 33.588 44.785 (8.211) 36.574
10.439 (7.579) 2.860 8.040 (6.455) 1.585
Altre 3.709 (2.979) 730 3.485 (2.363) 1.122
Immobilizzazioni in corso e acconti 172 - 172 11 - 11
Totale 205.059 (79.477) 125.582 191.930 (69.657) 122.273

I costi di sviluppo in ammortamento sono prevalentemente riferiti ai costi di progettazione e sperimentazione relativi ai motori P80, Z40 e P120. Questi ultimi costi hanno iniziato il periodo di ammortamento da quest'anno. La maggior parte dei costi di sviluppo in corso di completamento si riferisce invece ai progetti per nuovi motori ad ossigeno liquido e metano.

L'ammortamento di tali costi viene effettuato a partire dall'avvio della produzione commerciale di ogni singolo programma, in quote costanti in relazione alla vita utile, stimata inizialmente sulla base della durata dei programmi cui sono riferiti.

Con riferimento ai costi di sviluppo in corso di completamento, che non sono soggetti ad ammortamento in quanto riferiti a programmi per i quali non è ancora avviata la produzione commerciale, la relativa iscrivibilità tra le immobilizzazioni immateriali a vita definita (previa verifica di assenza di condizioni di impairment) è supportata dalle previsioni di redditività dei programmi di riferimento.

Nell'ambito del processo di allocazione del prezzo di acquisizione del Gruppo Avio da parte di Space2 avvenuto a marzo 2017 sono stati identificati due asset intangibili relativi ai programmi aerospaziali Ariane e Vega per un valore complessivo pari a 44.785 migliaia di Euro.

Gli asset derivanti dalla suddetta allocazione sono stati iscritti al fair value sulla base del valore attuale dei benefici futuri attesi dei suddetti programmi aerospaziali e ammortizzati in un periodo di 15 anni sulla base della vita utile media dei programmi stessi.

Nella voce relativa a concessioni, licenze, marchi e diritti simili sono essenzialmente compresi costi per acquisizione di licenze per uso software e costi per diritti di superficie.

Le variazioni tra il 31 dicembre 2019 ed il 31 dicembre 2020 nei valori lordi delle Attività immateriali a vita definita del Gruppo Avio sono illustrate nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

Valori lordi 31/12/2019 Incrementi Diminuzioni Riclassifiche
ed altre
variazioni
31/12/2020
Costi di sviluppo - in ammortamento 71.188 - - 46.696 117.884
Costi di sviluppo – in corso di
completamento
64.421 10.345 - (46.696) 28.070
Totale costi di sviluppo 135.609 10.345 - - 145.954
Attività da PPA 2017 - Programmi 44.785 - - - 44.785
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 8.040 2.399 - - 10.439
Altre 3.485 212 - 12 3.709
Immobilizzazioni in corso e acconti 11 173 - (12) 172
Totale 191.930 13.129 - - 205.059

Gli incrementi intervenuti nel 2020 con riferimento ai costi di sviluppo sono relativi essenzialmente ai costi di progettazione e sperimentazione per la realizzazione di nuovi motori ad ossigeno liquido e metano. Nel corso dell'anno è iniziato l'ammortamento dei costi di sviluppo relativi ai motori Z40 e P120.

Tra il 31 dicembre 2019 ed il 31 dicembre 2020 le variazioni intervenute nei fondi ammortamento sono state le seguenti (importi in migliaia di Euro):

Fondi ammortamento 31/12/2019 Incrementi Diminuzioni Riclassifiche
ed altre
variazioni
31/12/2020
Costi di sviluppo - in ammortamento
Costi di sviluppo – in corso di
completamento
(52.628)
-
(5.094)
-
-
-
-
-
(57.722)
-
Totale costi di sviluppo (52.628) (5.094) - - (57.722)
Attività da PPA 2017 - Programmi (8.211) (2.986) - - (11.197)
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili (6.455) (1.094) - (30) (7.579)
Altre (2.363) (616) - - (2.979)
Totale (69.657) (9.790) - (30) (79.477)

3.6. PARTECIPAZIONI

La tabella sotto riporta le partecipazioni del Gruppo Avio al 31 dicembre 2020 ed al 31 dicembre 2019 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2020 31/12/2019
Quota di
Gruppo
Totale Quota di
Gruppo
Totale Variazione
52,00% 63 52,00% 63 0
63 63 0
50,00% 4.885 50,00% 3.539 1.346
4.885 3.539 1.346
40,00% 3.635
5
40,00% 3.635
5
0
0
3.640 3.640 0
524
524
524
524
0
0
Totale 9.112 7.766 1.346

Circa il confronto tra il valore di carico delle partecipazioni ed i rispettivi patrimoni netti di pertinenza della capogruppo Avio S.p.A. si veda l'apposito prospetto di comparazione riportato nel paragrafo "3.5. Partecipazioni" del bilancio separato.

I movimenti intervenuti nell'esercizio 2020 in riferimento alle partecipazioni sono riportati di seguito (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 Incrementi Decrementi Altre
variazioni
31/12/2020
Imprese controllate 63 - - - 63
Imprese a controllo congiunto 3.539 1.346 - - 4.885
Imprese collegate 3.640 - - - 3.640
Altre imprese 524 - - - 524
Totale 7.766 1.346 - - 9.112

Nelle "Imprese a controllo congiunto" è classificata la partecipazione nella società Europropulsion S.A.. La variazione dell'anno relativa a tale partecipazione deriva dalla valutazione a patrimonio netto della stessa, che ha comportato un incremento di 1.346 migliaia di Euro (incremento per l'interessenza al 50% dell'utile di pertinenza maturato nel 2020, pari a 2.692 migliaia di Euro).

Le partecipazioni nelle altre società collegate (essenzialmente consorzi) sono valutate al costo di acquisizione o di sottoscrizione, ritenendo le stesse non rilevanti ai fini della rappresentazione della situazione consolidata del Gruppo o perché non operative. Peraltro la valutazione secondo il metodo del patrimonio netto non comporterebbe un effetto significativo rispetto alla valutazione al costo. Non sussistono restrizioni significative alla capacità delle collegate di trasferire fondi alla partecipante, a titolo di pagamento di dividendi, rimborsi di finanziamenti o anticipazioni.

Le partecipazioni in altre imprese sono valutate al costo.

3.7. ATTIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI

La tabella sotto riporta le attività finanziarie non correnti del Gruppo Avio al 31 dicembre 2020 ed al 31 dicembre 2019 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Finanziamento soci verso Termica Colleferro S.p.A. 6.259 6.106 153
6.259 6.106 153

La voce, pari a 6.259 migliaia di Euro (7.440 migliaia di Euro a valori nominali), è costituita dal finanziamento soci concesso alla collegata Termica Colleferro S.p.A. di concerto con l'altro socio di quest'ultima SECI S.p.A., erogato per il supporto durevole all'operatività di tale società in proporzione alla quota di capitale sociale detenuta; altrettanto è stato effettuato dal suddetto socio di maggioranza. Tale finanziamento soci è infruttifero di interessi ed il rimborso è postergato al rientro totale dei finanziamenti bancari della collegata, scadenti nel 2027.

L'incremento dell'esercizio è l'effetto della valutazione al costo ammortizzato.

Per maggiori informazioni in riferimento alla Termica Colleferro S.p.A. si rimanda all'apposito paragrafo "Altri impegni" nell'ambito della sezione "5. Impegni e rischi".

3.8. IMPOSTE DIFFERITE ATTIVE

Le attività per imposte differite attive del Gruppo Avio iscritte in bilancio ammontano a 77.975 migliaia di Euro (77.784 migliaia di Euro al 31 dicembre 2019).

Il valore esposto in bilancio rappresenta il saldo netto delle imposte anticipate e differite determinate sia sulle differenze temporanee tra i valori di attività e passività assunti ai fini della redazione del bilancio e i rispettivi valori rilevanti ai fini fiscali, sia sulle perdite fiscali riportabili a nuovo.

La fiscalità differita è stata determinata applicando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili quando le differenze temporanee si annulleranno, o i benefici connessi alle perdite fiscali saranno utilizzabili.

Il riepilogo delle differenze temporanee (deducibili e imponibili) e delle perdite fiscali che hanno determinato l'iscrizione di attività per imposte anticipate e passività per imposte differite è riportata nella tabella che segue con riferimento alla data del presente bilancio (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020
Imposte anticipate lorde su differenze temporanee
Differenze temporanee derivanti da operazioni societarie passate
Ammortamenti fiscali di pregressi avviamenti i cui benefici fiscali proseguono in capo al Gruppo
Oneri finanziari eccedenti il 30% dell'EBITDA
9.021
38.406
Differenze temporanee derivanti da operazioni societarie correnti
Fondo per oneri personale dipendente, ex-dipendenti e assimilati
Altre differenze temporanee deducibili
3.176
9.396
Totale Imposte anticipate lorde 59.999
Imposte differite passive su differenze temporanee
Differenze temporanee derivanti da operazioni societarie passate
Ammortamento attività immateriali da PPA 2017 - Accreditamento presso la clientela
Effetto fiscale legato alle spese di ricerca e sviluppo in sede di First Time Adoption
(9.710)
(2.174)
Differenze temporanee derivanti da operazioni societarie correnti
Altre differenze temporanee tassabili
(1.171)
Totale imposte differite lorde (13.055)
Saldo netto Imposte anticipate (differite) 46.944
Imposte anticipate su perdite fiscali 74.539
Imposte anticipate eleggibili 121.483
Imposte anticipate non rilevate (43.508)
Imposte anticipate (differite) nette rilevate 77.975

Le imposte anticipate sulle differenze temporanee e sulle perdite fiscali sono state iscritte in bilancio nella misura in cui si è ritenuto probabile il loro recupero futuro, sulla base delle previsioni di imponibili fiscali previsti, nonché sulla base di una proiezione di tali previsioni su di un orizzonte temporale successivo ritenuto rappresentativo del ciclo di vita del business pari a 15 anni.

Tale orizzonte temporale ritenuto rappresentativo del ciclo di vita del business è stato stimato anche tenendo conto delle risultanze sia della riunione dei Ministri dei Paesi Membri dell'ESA tenutasi nel mese di dicembre 2014, a valle della quale sono stati sottoscritti in agosto 2015 accordi con l'ESA relativi sia allo sviluppo del nuovo lanciatore Ariane 6 sia all'evoluzione del lanciatore VEGA nella configurazione VEGA C che prevedono lo sviluppo e la realizzazione di un nuovo propulsore denominato "P120", sia della riunione dei Ministri dei Paesi Membri dell'ESA tenutasi in data 1 e 2 dicembre 2016 che ha confermato i suddetti programmi di sviluppo e ha dato il via libera al programma pluriennale di sviluppo del motore e dell'Upper Stage del Vega E, ovvero l'evoluzione successiva del lanciatore Vega.

Le imposte differite attive rilevate in bilancio fanno riferimento principalmente dalla futura deducibilità fiscale dell'ammortamento dell'avviamento relativo al ramo d'azienda "Aviation" (ceduto nel 2013), agli oneri finanziari eccedenti il 30% del reddito operativo lordo, all'attività immateriale per l'accreditamento alla clientela ridefinita nell'ambito della purchase price allocation del 2017 come in precedenza commentato, nonché alle perdite fiscali pregresse.

3.9. ALTRE ATTIVITA' NON CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle altre attività non correnti al 31 dicembre 2020 ed al 31 dicembre 2019 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Altre attività non correnti 74.140 78.295 (4.155)
74.140 78.295 (4.155)

Il dettaglio della voce alla data del presente bilancio è il seguente (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Crediti verso il Gruppo General Electric 58.220 58.514 (294)
Crediti verso FCA Partecipazioni 9.132 11.258 (2.126)
Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per
erogazioni ai sensi delle Legge 808/85 - quota non
corrente
6.077 7.870 (1.793)
Depositi cauzionali 572 535 37
Altri crediti non correnti 139 118 21
Totale 74.140 78.295 (4.155)

La voce "Crediti verso il Gruppo General Electric", pari a 58.220 migliaia di Euro, si riferisce al riaddebito al Gruppo General Elettric degli oneri derivanti dall'avviso di liquidazione relativo a imposte di registro, ipotecarie e catastali notificato alla Società a luglio 2016 da parte dell'Agenzia delle Entrate, in relazione alle operazioni straordinarie che nel 2013 hanno portato alla cessione del ramo di attività AeroEngine dal Gruppo Avio al Gruppo General Electric. Contestualmente all'iscrizione di tale credito si rileva tra le passività non correnti un debito verso l'Erario di pari importo.

L'iscrizione del suddetto credito verso il Gruppo General Electric si fonda su specifiche previsioni contrattuali, in base alle quali quest'ultimo è tenuto a mantenere indenne il Gruppo Avio con riferimento a ogni passività che dovesse sorgere in relazione al ramo AeroEngine di pertinenza del Gruppo General Elettric, ivi incluse le passività relative a imposte indirette riferibili alle suddette operazioni straordinarie del 2013.

Si fa presente che il suddetto avviso di liquidazione è oggetto di contenzioso con l'Amministrazione finanziaria, la quale nel corso del 2020 ha proposto ricorso innanzi la Suprema Corte di Cassazione, avverso la sentenza con cui a fine 2018 la Commissione Tributaria Regionale del Piemonte ha accolto integralmente l'appello proposto dalla Società. La Società si è tempestivamente costituita in giudizio con proprio controricorso e contestuale ricorso incidentale, per ribadire la fondatezza delle proprie ragioni. Alla data del presente la Corte di Cassazione non ha ancora fissato l'udienza per la trattazione della causa.

In relazione al contenzioso in esame, per quanto concerne l'oggetto della materia del contendere, riguardante l'applicazione della disposizione antielusiva di cui all'art. 20 – rubricato "Interpretazione degli atti" – del d.P.R. n. 131/1986 ("Testo Unico dell'imposte di registro"), si segnalano alcune circostanze successive alla notifica dell'avviso di liquidazione. In particolare:

  • la Legge di Bilancio 2018 (cfr. art. 1, comma 87, lett. a), Legge 27 dicembre 2017, n. 205) ha modificato dal 1° gennaio 2018 l'art. 20 del Testo Unico dell'imposta di registro, limitando l'attività riqualificatoria dell'Amministrazione finanziaria in materia di atti sottoposti a registrazione;
  • la Legge di Bilancio 2019 (cfr. art.1, comma 1084, Legge 30 dicembre 2018, n. 145) ha attribuito efficacia retroattiva alla disposizione introdotta dalla Legge di Bilancio 2018 la quale, dunque, dovrebbe applicarsi agli avvisi di liquidazione – ivi incluso quello notificato alla Società – notificanti negli anni antecedenti al 2017;
  • il 21 luglio 2020 la Corte costituzionale (cfr. sentenza n. 158) ha dichiarato non fondate le questioni di legittimità costituzionale relative all'art. 20 del Testo Unico dell'imposta di registro, stabilendo che la norma in esame è volta a riaffermare la natura di "imposta d'atto" dell'imposta di registro, precisando l'oggetto dell'imposizione in coerenza con la struttura di un prelievo sugli effetti giuridici dell'atto presentato per la registrazione, senza che l'Amministrazione finanziaria possa dare rilievo agli elementi extratestuali e gli atti collegati privi di qualsiasi nesso testuale con l'atto medesimo;
  • il 17 settembre 2020 la Direzione Centrale dell'Agenzia delle Entrate ha pubblicato un chiarimento ufficiale (cfr. risposta n. 371) con cui, prendendo atto della sentenza della Corte costituzionale sopracitata, ha chiarito che "la cessione di quote sociali preceduta dal conferimento del ramo d'azienda, non possa essere tassata alla stregua di una cessione d'azienda unitaria sulla base del disposto dell'articolo 20 del T.U.R.".

Con riferimento a tale tematica si veda anche quanto riportato alla Nota "3.24. Altre passività non correnti" ed alla sezione "Vertenze legali, fiscali e passività potenziali" delle Note Esplicative.

La voce "Crediti verso FCA Partecipazioni" si riferisce all'accordo transattivo sottoscritto in data 2 agosto 2019 tra il Gruppo Avio e FCA Partecipazioni S.p.A. in materia di oneri ambientali. In base a tale accordo FCA Partecipazioni S.p.A. si è impegnata a riconoscere al Gruppo Avio un importo complessivo pari a 19,9 milioni di Euro, di cui 11,3 milioni di Euro per le attività di bonifica e ripristino ambientale da corrispondere nel periodo dal 2019 al 2023 e 8,6 milioni di Euro per la gestione postoperativa e manutenzione da corrispondere nel periodo dal 2019 al 2048, a fronte del venir meno della garanzia contrattuale che la stessa aveva fornito in passato al Gruppo Avio.

Tale accordo ha, pertanto, comportato la rilevazione – alla data dell'operazione (2019) - di un credito attualizzato verso FCA Partecipazioni S.p.A. pari complessivamente a Euro 16,5 milioni, diviso tra entro ed oltre i 12 mesi a seconda delle scadenze relative agli incassi previsti, e, corrispondentemente, di un fondo per oneri per Euro 16,9 milioni.

La diminuzione di 2.126 migliaia di Euro è dovuta alla riclassifica a breve termine della quota residua alla data del presente bilancio del credito esigibile entro i prossimi 12 mesi.

La voce "Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 – quota non corrente", pari a 6.077 migliaia di Euro, si riferisce al valore attualizzato della parte non corrente delle concessioni disposte dal Ministero dello Sviluppo Economico in base alla normativa prevista dalla Legge 808/85.

Tali crediti sono iscritti in bilancio al valore risultante dall'applicazione del metodo del costo ammortizzato, calcolato utilizzando il tasso di interesse effettivo, e vengono incrementati per effetto dell'ammortamento cumulato della differenza tra il valore iniziale e quello dei flussi di incasso con contropartita la voce "Proventi finanziari".

La quota il cui incasso è previsto entro 12 mesi è classificata tra le "Altre attività correnti" (Nota 3.15).

ATTIVITA' CORRENTI

3.10. RIMANENZE E ACCONTI A FORNITORI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle rimanenze al 31 dicembre 2020 ed al 31 dicembre 2019 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Rimanenze 140.309 145.519 (5.210)
140.309 145.519 (5.210)

Si riporta di seguito la movimentazione dell'anno della voce (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 Variazione 31/12/2020
Materie prime, sussidiarie e di consumo 36.848 10.583 47.432
Fondo svalutazione materie prime, sussidiarie e di
consumo
(1.742) (632) (2.374)
Valore netto materie prime, sussidiarie e di consumo 35.106 9.952 45.058
Prodotti in corso di lavorazione 5.292 (17) 5.275
Fondo svalutazione prodotti in corso di lavorazione (170) 170 -
Valore netto prodotti in corso di lavorazione 5.122 153 5.275
Prodotti finiti e altre rimanenze 3.261 - 3.261
Fondo svalutazione prodotti finiti e altre rimanenze (2.119) - (2.119)
Valore netto prodotti finiti e altre rimanenze 1.142 - 1.142
Acconti a fornitori 104.149 (15.315) 88.834
145.519 (5.210) 140.309

L'incremento delle rimanenze di materie prime è collegato ai volumi di produzione.

La voce Acconti a fornitori si riferisce ai pagamenti ai subcontractor effettuati sulla base dei SAL intermedi di realizzazione delle attività. La voce comprende anche gli anticipi pagati alla firma dei contratti. La variazione dell'esercizio riflette le dinamiche ordinarie del ciclo di business.

3.11. LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE

Le attività di produzione e di ricerca e sviluppo svolte su commessa sono rappresentate in bilancio per mezzo di due distinte voci: "Lavori in corso su ordinazione" e "Acconti da clienti per lavori in corso su ordinazione".

La voce "Lavori in corso su ordinazione", iscritta nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria, accoglie il saldo netto delle commesse di produzione e di ricerca e sviluppo per le quali, sulla base di un'analisi condotta per singola commessa, il valore lordo dei lavori in corso su ordinazione risulta superiore alla data di bilancio al valore degli acconti incassati dai clienti.

La voce "Acconti da clienti per lavori in corso su ordinazione", iscritta nel passivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria, accoglie il saldo netto delle commesse di produzione e di ricerca e sviluppo per le quali, sulla base di un'analisi condotta per singola commessa, il valore degli acconti incassati dai clienti risulta superiore alla data di bilancio rispetto al valore lordo dei lavori in corso su ordinazione.

Tali lavori in corso su ordinazione sono valutati sulla base dell'avanzamento delle commesse di produzione e di ricerca e sviluppo secondo il metodo della percentuale di completamento in base del rapporto tra i costi sostenuti ed i costi complessivi stimati per l'intera opera.

L'ammontare complessivo del valore lordo dei lavori in corso su ordinazione, al netto degli acconti incassati dei clienti è così riepilogato (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Lavori in corso su ordinazione 334.860 214.599 120.261
Acconti per lavori in corso su ordinazione (477.871) (319.503) (158.368)
Totale netto (143.011) (104.904) (38.107)

La tabella che segue riepiloga la situazione dei lavori in corso su ordinazione relativi alle commesse per le quali il valore lordo risulta superiore agli acconti e quindi iscritti per il valore netto nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Lavori in corso su ordinazione (lordi) 1.045.285 803.444 241.841
Acconti per lavori in corso su ordinazione (lordi) (710.424) (588.845) (121.579)
Lavori in corso su ordinazione (netti) 334.860 214.599 120.261

La tabella seguente riepiloga la situazione dei lavori in corso su ordinazione relativi alle commesse per le quali il valore lordo risulta inferiore agli acconti e quindi iscritti, come anticipi netti, nel passivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Lavori in corso su ordinazione (lordi) 950.265 1.050.897 (100.632)
Acconti per lavori in corso su ordinazione (lordi) (1.428.136) (1.370.400) (57.736)
Acconti per lavori in corso su ordinazione (netti) (477.871) (319.503) (158.368)

Il Gruppo Avio ha maturato benefici per crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo previsti dal decreto legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modificazioni, dalla Legge 21 febbraio 2014 n. 9, come modificato dalla Legge 11 dicembre 2016, n. 232 (c.d. "Legge di Bilancio 2017") e dalla Legge di Bilancio 2019 (art. 1, commi 70-72, della Legge 30 dicembre 2018, n. 145) a fronte di attività di ricerca e sviluppo commissionata dalla Agenzia Spaziale Europea. Tali benefici sono riconosciuti a conto economico sulla base dell'avanzamento delle attività di ricerca e sviluppo svolte su commesse pluriennali che sono parte dei lavori in corso su ordinazione.

Le commesse pluriennali in oggetto sono principalmente relative ai lanciatori di future generazioni Vega C e Vega E ed il riconoscimento dei benefici economici avverrà lungo la durata delle commesse in accordo all'effettivo avanzamento determinato sulla base del sostenimento dei relativi costi.

3.12. CREDITI COMMERCIALI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi dei crediti commerciali al 31 dicembre 2020 ed al 31 dicembre 2019 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Crediti commerciali 2.175 6.215 (4.040)
2.175 6.215 (4.040)

Si riporta di seguito la composizione dei crediti commerciali alla data del presente bilancio (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Crediti verso terzi 561 4.454 (3.893)
Crediti verso società collegate e a controllo congiunto 1.028 1.146 (118)
1.589 5.600 (4.011)
Crediti verso società collegate e a controllo congiunto oltre l'esercizio
successivo
586 615 (29)
586 615 (29)
Totale 2.175 6.215 (4.040)

Il valore nominale dei crediti verso terzi è stato rettificato da un fondo svalutazione crediti, pari a 483 migliaia di Euro, al fine di riflettere il fair value degli stessi.

Crediti verso terzi

La voce in oggetto è così composta (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Valore lordo 1.044 4.937 (3.893)
meno: fondo svalutazione (483) (483) -
Totale 561 4.454 (3.893)

I principali crediti sono nei confronti di ArianeGroup e dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA).

Crediti verso società collegate, a controllo congiunto e controllate non consolidate

La voce in oggetto è così composta (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Europropulsion S.A. 566 771 (205)
Servizi Colleferro S.C.p.A. 80 203 (123)
Consorzio Servizi Acqua Potabile 158 62 96
Termica Colleferro S.p.A. entro l'esercizio successivo 224 110 114
1.028 1.146 (118)
Termica Colleferro S.p.A. oltre l'esercizio successivo 586 615 (29)
586 615 (29)
Totale 1.614 1.761 (147)

3.13. DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle disponibilità liquide al 31 dicembre 2020 e quelli al 31 dicembre 2019 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 124.666 144.303 (19.637)
Totale 124.666 144.303 (19.637)

Le Disponibilità liquide sono sostanzialmente composte dal saldo dei conti correnti attivi. Si rimanda al Rendiconto finanziario per miglior comprensione della variazione dell'esercizio.

3.14. ATTIVITÀ CORRENTI PER CREDITI TRIBUTARI E D'IMPOSTA

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle attività fiscali al 31 dicembre 2020 ed al 31 dicembre 2019 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Attività correnti per crediti tributari e d'imposta 33.094 33.162 (68)
Totale 33.094 33.162 (68)

La tabella seguente fornisce le variazioni nette per tipologia di credito tributario e d'imposta (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Crediti per IVA 26.217 20.961 5.256
Credito d'imposta per la ricerca e sviluppo (anno 2020) 1.563 1.563
Credito d'imposta per la ricerca e sviluppo (anno 2019) 6.291 (6.291)
Crediti verso Erario 5.078 5.628 (550)
Crediti per IVA comunitaria 236 282 (46)
Totale 33.094 33.162 (68)

Crediti per IVA

La voce crediti per IVA, pari ad Euro 26.217 migliaia, comprende:

• Euro 20.610 migliaia relativi a crediti IVA richiesti a rimborso all'Erario;

• Euro 5.607 migliaia relativi a crediti IVA ad oggi non chiesti a rimborso.

La maturazione del credito IVA deriva dalla circostanza che la capogruppo Avio S.p.A. ha come principali clienti l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) per la fase di sviluppo dei lanciatori ed ArianeGroup per la fase di produzione/commercializzazione degli stessi, oltre alla società a controllo congiunto Europropulsion per entrambe le suddette fasi. In particolare, per le operazioni poste in essere nei confronti di tali soggetti, Avio S.p.A. assume ai fini IVA la veste di esportatore abituale, essendo applicabili alle suddette operazioni i regimi di non imponibilità IVA relativi alle esportazioni, alle operazioni assimilate alle esportazioni e alle cessioni intracomunitarie dei beni. Detta circostanza comporta la quasi assenza di IVA a debito sulle operazioni attive poste in essere dalla Società. Dall'altro lato, tuttavia, la Società ha fornitori italiani le cui forniture – al netto degli imponibili per i quali viene emessa dichiarazione d'intento proprio in virtù del fatto che Avio S.p.A. è un esportatore abituale – comportano l'iscrizione di IVA a credito.

Come riportato nel paragrafo "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio" della Relazione sulla gestione, nel periodo intercorrente tra l'inizio del 2021 e la data di approvazione del presente bilancio sono stati incassati crediti IVA per Euro 8.557 migliaia, pari al 42% dei crediti IVA richiesti a rimborso sopra riportati.

Credito d'imposta per la ricerca e sviluppo

Quadro normativo di riferimento

Il credito d'imposta ricerca e sviluppo è stato introdotto dall'art. 3 del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9, e successivamente modificato da parte:

  • della Legge di Bilancio 2017 (cfr. legge 11 dicembre 2016, n. 232), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 21 dicembre 2016 e in vigore dal 1° gennaio 2017;
  • della Legge di Bilancio 2019 (cfr. legge 30 dicembre 2018, n. 145), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 31 dicembre 2018 e in vigore dal 1° gennaio 2019;
  • della Legge di Bilancio 2020 (cfr. legge 27 dicembre 2019, n. 160), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 2019 e in vigore dal 1° gennaio 2020.

In base alla disciplina originaria, introdotta dal decreto-legge n. 145/2013 e in vigore fino a prima delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2019 e dalla Legge di Bilancio 2020, il credito d'imposta in questione:

  • era riconosciuto a fronte degli investimenti, specificamente individuati dalla legge, effettuati negli anni compresi tra il 2015 e il 2020;
  • era di tipo "incrementale" in quanto commisurato, per ciascuno dei periodi di imposta agevolati, all'eccedenza degli investimenti effettuati nell'anno, rispetto alla media degli investimenti analoghi realizzati nel triennio 2012-2014 (c.d. "media storica di riferimento");
  • era pari al 50 per cento dell'eccedenza dei costi sostenuti nell'anno rispetto alla media storica di riferimento (fino a prima delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2019 come nel seguito riportato);
  • era fruibile per un importo annuo massimo di 20 milioni di Euro (fino a prima delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2019 come nel seguito riportato);
  • spettava anche nel caso in cui l'attività di ricerca e sviluppo sia commissionata a terzi. In tal caso, l'agevolazione è fruibile dal soggetto committente, se residente in Italia;
  • era fruibile in forma automatica, ossia senza alcuna richiesta di concessione o autorizzazione amministrativa, e senza il rispetto dell'obbligo di certificazione dei costi da parte della società incaricata della revisione contabile;

• era utilizzabile esclusivamente in compensazione a decorrere dal periodo d'imposta successivo a quello di sostenimento dei costi eleggibili (fino a prima delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2019 come nel seguito riportato).

Per effetto delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2017, in base al nuovo comma 1-bis del decreto-legge n. 145/2013, introdotto a decorrere dal periodo d'imposta 2017, il credito d'imposta è stato, tra l'altro, reso fruibile anche in relazione ai costi sostenuti per le attività di ricerca e sviluppo svolte da imprese residenti in Italia, in qualità di commissionarie, per conto di committenti esteri.

Per effetto della Legge di Bilancio 2019:

  • l'importo massimo concedibile a ciascuna impresa a titolo di credito d'imposta è stato ridotto da 20 milioni di Euro a 10 milioni di Euro, a decorrere dal 1° gennaio 2019;
  • l'importo massimo del credito d'imposta è stato ridotto dal 50% al 25% limitatamente alle spese per attività di ricerca e sviluppo non organizzate internamente all'azienda sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati nei tre periodi d'imposta 2012-2014; è stata, invece, confermata la percentuale del 50% nei casi di attività di ricerca e sviluppo organizzate internamente all'azienda, ovverosia con riferimento alle spese del personale con contratto di lavoro subordinato, direttamente impiegato nelle citate attività e nel caso di attività commissionate all'esterno solo per i contratti stipulati con Università, enti e organismi di ricerca, nonché con start up e piccole e medie imprese (PMI) innovative indipendenti. Il beneficio è stato esteso alle spese sostenute per l'acquisto di materiali, forniture e altri prodotti analoghi direttamente impiegati nelle attività di R&S 2019. Tali modifiche entrano in vigore a partire dal 1° gennaio 2019;
  • l'utilizzo del credito d'imposta è stato reso possibile solo dopo il rilascio di un'apposita "certificazione" dei costi sostenuti da parte del soggetto incaricato della revisione legale dei conti. Tale modifica è entrata in vigore già in relazione al credito d'imposta maturato relativamente ai costi sostenuti nel 2018;
  • è stata introdotta una norma di interpretazione del comma 1-bis dell'art. 3 del decreto legge n. 145/2013, volta a stabilire che, in caso di attività di ricerca e sviluppo svolta per conto di committenti esteri, il beneficio fiscale è riconosciuto al commissionario residente esclusivamente in relazione alle spese riguardanti le attività di ricerca e sviluppo svolte direttamente e in laboratori o strutture situati nel territorio dello Stato.

Da ultimo, la Legge di Bilancio 2020 ha modificato significativamente le agevolazioni fiscali a favore delle attività di ricerca e sviluppo, disponendo quanto segue:

  • 1) il precedente credito d'imposta previsto dal decreto-legge n. 145/2013, di importo massimo nominale pari a 10 milioni di Euro (in precedenza già di 20 milioni di Euro), viene confermato solo per il periodo d'imposta 2019. Prima della Legge di Bilancio 2020 tale credito era riconosciuto anche per il periodo d'imposta 2020;
  • 2) in sostituzione del precedente credito R&S, vengono istituiti, per il solo periodo d'imposta 2020, i seguenti nuovi crediti d'imposta:
    • a) un credito d'imposta per le attività di ricerca fondamentale, di ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico o tecnologico, come definite dal c.d. Manuale di Frascati. Tale credito d'imposta è riconosciuto in misura pari al 12% dei costi sostenuti nell'anno 2020, nel limite massimo di 3 milioni di Euro;
    • b) un credito d'imposta per attività di innovazione tecnologica, diverse da quelle di cui al punto a), finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati. Tale credito d'imposta è riconosciuto, separatamente da quello di cui al paragrafo a), e pertanto cumulabile, in misura pari al 6% dei costi sostenuti nell'anno 2020 per tali attività, nel limite massimo di 1,5 milioni di Euro. L'agevolazione è maggiorata (10% dei costi sostenuti nell'anno 2020 per tali attività, nel limite massimo di 1,5 milioni di Euro), laddove le attività di innovazione tecnologica siano destinate al raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0;

c) un credito d'imposta per le attività di design e ideazione estetica svolte dalle imprese operanti nei settori tessile e della moda, calzaturiero, dell'occhialeria, orafo, del mobile e dell'arredo e della ceramica, per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari.

A differenza del precedente credito d'imposta R&S, per le nuove agevolazioni introdotte dalla Legge di Bilancio 2020:

    1. il sistema di calcolo dei costi agevolabili non è di tipo incrementale, ma di tipo proporzionale con applicazione di diverse aliquote (12%, 10% o 6%) in funzione della natura dell'attività agevolabile;
    1. i crediti sono utilizzabili in compensazione in tre quote annuali di pari importo, a decorrere dal periodo d'imposta successivo a quello di maturazione, subordinatamente all'avvenuto adempimento degli obblighi di certificazione;
    1. è stato introdotto l'obbligo di effettuare una comunicazione al Ministero dello sviluppo economico al solo fine di consentire al Ministero in questione di acquisire le informazioni necessarie per valutare l'andamento, la diffusione e l'efficacia delle misure agevolative;
    1. i costi agevolabili devono essere assunti al netto di altre sovvenzioni o contributi a qualunque titolo ricevuti per le stesse spese ammissibili;
    1. non è stata riproposta la disposizione di cui al comma 1-bis del decreto-legge n. 145/2013 che consentiva alle imprese residenti di beneficiare del credito d'imposta R&S per le attività ricevute da committenti non residenti.

Anche per i nuovi crediti d'imposta vengono mantenuti i medesimi adempimenti formali introdotti dalla Legge di Bilancio 2019 per il precedente credito d'imposta R&S, come ad esempio, l'obbligo di predisposizione, da parte del soggetto incaricato della revisione legale dei conti, di una relazione (i.e. certificazione), attestante l'effettivo sostenimento delle spese ammissibili e la corrispondenza delle stesse alla documentazione contabile predisposta dalla società, nonché l'obbligo per le imprese beneficiarie di redigere e conservare una relazione tecnica che illustri le finalità, i contenuti e i risultati delle attività ammissibili.

Rilevazione in bilancio

a) Crediti d'imposta R&S maturati fino all'esercizio 2019 in base al decreto-legge n. 145/2013.

Nel conto economico relativo all'esercizio 2020 sono contabilizzati i ratei relativi agli effetti economici dei crediti d'imposta maturati negli esercizi 2017, 2018 e 2019 sulla base della disciplina prevista dall'art. 3 del decreto-legge n. 145/2013 e vigente fino al 31 dicembre 2019.

In particolare, la rilevazione dei suddetti ratei deriva dalla circostanza che i crediti in esame sono stati inizialmente rilevati nella voce "Crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo" e imputati a conto economico in ciascun esercizio di competenza, in dipendenza della diversa tipologia di costi oggetto di agevolazione e sulla base della percentuale di completamento dei lavori in corso su ordinazione a cui hanno concorso i costi a fronte dei quali è stato determinato il credito spettante, in contropartita delle voci di Conto Economico "Costi per servizi" e "Variazione dei lavori in corso su ordinazione".

Le commesse pluriennali in argomento sono quelle relative ai progetti di ricerca e sviluppo che includono principalmente i lanciatori di futura generazione Vega C e Vega E che formano parte della più ampia famiglia dei lanciatori Vega.

Il riconoscimento del beneficio economico, poiché maturato a fronte delle predette attività di ricerca e sviluppo, è stato imputato a conto economico sulla base dell'avanzamento di tali attività commisurandolo all'avanzamento dei costi sostenuti per le commesse pluriennali cui il beneficio stesso si riferisce.

Come prescritto dalla Legge di Bilancio 2019, il credito d'imposta maturato in relazione ai costi sostenuti nell'esercizio 2019, è stato utilizzato in compensazione nel 2020 subordinatamente al

Relazione Finanziaria Annuale 2020

rilascio dell'apposita certificazione da parte del soggetto incaricato del controllo contabile, come richiesto dai suddetti cambiamenti normativi.

b) Credito d'imposta R&S maturato nell'esercizio 2020 in base alla Legge di Bilancio 2020.

Nel conto economico relativo all'esercizio 2020 è stato contabilizzato anche l'effetto economico del credito d'imposta maturato nell'esercizio 2020 sulla base della disciplina contenuta nella Legge di Bilancio 2020, per un importo complessivo pari ad Euro 1.563 migliaia. Il credito in esame si riferisce principalmente all'attività di ricerca interna.

Crediti verso Erario

La voce crediti verso l'Erario, pari a 5.078 migliaia di Euro, è principalmente relativa a:

  • crediti relativi alla definizione agevolata dell'IVA di Se.co.sv.im. S.r.l. per 1.956 migliaia di Euro;
  • crediti d'imposta IRAP per 967 migliaia di Euro;
  • crediti per ritenute su interessi per 947 migliaia di Euro;
  • crediti tributari delle controllate estere Regulus ed Avio France per 257 migliaia di Euro;
  • altri crediti tributari per 951 migliaia di Euro.

Crediti per IVA comunitaria

I crediti per IVA comunitaria derivano da scambi intracomunitari e sono pari ad Euro 236 migliaia.

3.15. ALTRE ATTIVITA' CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle altre attività correnti al 31 dicembre 2020 ed al 31 dicembre 2019 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Altre attività correnti 8.954 9.142 (188)
Totale 8.954 9.142 (188)

La composizione della voce è illustrata nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per
erogazioni ai sensi della Legge 808/85
3.212 3.511 (299)
Crediti verso FCA Partecipazioni 2.168 2.168 -
Crediti verso dipendenti 1.033 989 44
Ratei e risconti attivi 986 820 166
Crediti per contributi/agevolazioni 847 649 198
Crediti verso debitori diversi 666 470 194
Crediti verso società controllata non consolidata Servizi
Colleferro S.C.p.A.
494 (494)
Crediti verso società collegata Consorzio Servizi Acqua
Potabile
4 4
Crediti verso Istituti Previdenziali 38 41 (3)
Totale 8.954 9.142 (188)

La voce "Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85", pari a 3.212 migliaia di Euro, si riferisce al valore attualizzato delle concessioni da erogarsi da parte del Ministero dello Sviluppo Economico a fronte di progetti qualificati come funzionali alla sicurezza nazionale o alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo, successivi all'approvazione da parte del Comitato tra i Ministri per la Programmazione Economica della deliberazione del 22

marzo 2006 n. 28 recante direttive per gli interventi nel settore aerospaziale, il cui incasso è previsto entro 12 mesi.

Le quote il cui incasso è previsto oltre i 12 mesi sono classificate nella voce "Altre attività non correnti" (Nota 3.9).

Circa i "Crediti verso FCA Partecipazioni" si rinvia ai commenti riportati nel paragrafo "3.9. Altre attività non correnti" delle presenti note. A fine primo semestre 2020 è stata incassata la rata iscritta al 31 dicembre 2019 di 2.168 migliaia di Euro; l'importo iscritto al 31 dicembre 2020 è la nuova rata esigibile entro i prossimi 12 mesi, che è di pari importo rispetto alla prima.

I Ratei e risconti attivi si incrementano di 166 migliaia di Euro e attengono principalmente a licenze software.

PATRIMONIO NETTO

3.16. CAPITALE SOCIALE

Il capitale sociale della capogruppo Avio S.p.A. è pari ad Euro 90.964.212 al 31 dicembre 2020; è interamente sottoscritto e versato.

Tale capitale sociale deriva dall'aggregazione:

  • di Euro 15.422.500, pari al capitale sociale della SPAC (Special Purpose Acquisition Company) Space2 S.p.A. a seguito della scissione parziale proporzionale avente efficacia dal 5 aprile 2017, la quale ha avuto come beneficiaria la nuova SPAC Space3 S.p.A. (tale ultima società non rientra, quindi, nel Gruppo Avio). La società Space2, in seguito all'operazione di acquisizione del Gruppo Avio del 31 marzo 2017, ha poi proceduto alla fusione per incorporazione della capogruppo Avio S.p.A. con efficacia dal 10 aprile 2017 ed è stata ridenominata nuovamente "Avio S.p.A.";
  • di Euro 75.339.170, pari all'aumento di capitale sociale a servizio del rapporto di cambio della suddetta fusione, a seguito del quale sono state assegnate azioni della società incorporante Space2 a Leonardo S.p.A. e In Orbit S.p.A.;
  • di Euro 202.542, quale incremento conseguente all'esercizio, nella seconda metà del 2017, di market warrant (si veda quanto già riportato nel paragrafo "Azionariato" della Relazione sulla gestione).

Il capitale sociale al 31 dicembre 2020 è diviso in n. 26.359.346 azioni ordinarie.

3.17. RISERVA SOVRAPPREZZO AZIONI

La riserva sovrapprezzo azioni, originariamente pari ad Euro 144.256 migliaia, viene vincolata per il valore delle azioni proprie acquistate. Al 31 dicembre 2019 il valore disponibile della riserva sovrapprezzo azioni era di Euro 141.588 migliaia, essendo state acquistate a tale data azioni proprie per un valore di Euro 2.668 migliaia.

Nel corso dell'anno 2020 sono state acquistate ulteriori azioni proprie per Euro 6.413 migliaia, il valore disponibile al 31 dicembre 2020 della riserva sovrapprezzo azioni è pertanto pari ad Euro 135.175 migliaia.

3.18. ALTRE RISERVE

La voce altre riserve è composta come segue (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Riserva utili / perdite attuariali (4.342) (3.993) (349)
Riserva legale 18.193 18.193 0
Azioni proprie acquistate (9.081) (2.668) (6.413)
Riserva vincolata per acquisto azioni proprie 9.081 2.668 6.413
Totale 13.851 14.200 (349)

Alla data del 31 dicembre 2020 a seguito degli ulteriori acquisti di azioni proprie effettuati nell'anno, Avio S.p.A. detiene n. 671.233 azioni proprie, pari al 2,5465% del numero di azioni che compongono il capitale sociale. Il controvalore delle azioni proprie acquistate è di Euro 9.081 migliaia.

3.19. RACCORDO DEL PATRIMONIO NETTO E DEL RISULTATO D'ESERCIZIO DELLA CAPOGRUPPO CON IL PATRIMONIO NETTO ED IL RISULTATO CONSOLIDATO

Il collegamento tra il patrimonio netto al 31 dicembre 2020 ed il risultato dell'esercizio 2020 risultanti dal bilancio di esercizio della Capogruppo e i corrispondenti valori risultanti dal bilancio consolidato è illustrato nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

Patrimonio netto
al 31/12/2020
Risultato
dell'esercizio
2020
Bilancio di esercizio di Avio S.p.A. 294.031 8.771
Eliminazione del valore delle partecipazioni iscritte nel bilancio di
esercizio
(127.294) -
Contabilizzazione dei patrimoni netti e dei risultati delle società
consolidate di pertinenza del Gruppo
134.160 3.465
Eliminazione dividendi infragruppo - (200)
Altre rettifiche di consolidamento 2.585 2.082
Bilancio consolidato (quota attribuibile al Gruppo) 303.482 14.118

In riferimento al raccordo sopra rappresentato si riporta quanto segue:

  • l'eliminazione dei dividendi infragruppo è relativa interamente ai dividendi erogati dalla controllata indiretta Se.Co.Sv.Im. S.r.l. nel corso del 2020 (Euro 200 migliaia) alla subcontrollante ASPropulsion International B.V.;
  • le altre rettifiche di consolidamento riguardano principalmente la valutazione ad equity della società a controllo congiunto Europropulsion S.A. per 1.346 migliaia di Euro oltre che l'elisione dei rapporti di locazione con la controllata Se.Co.Sv.Im. S.r.l..

3.20. INTERESSENZA DI PERTINENZA DI TERZI

Le interessenze di pertinenza di azionisti di minoranza terzi si riferiscono alla quota non di competenza del patrimonio delle società controllate Spacelab S.p.A. e Regulus S.A. consolidate con il metodo integrale, come di seguito riportato (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020
Società consolidata % interessenze
di terzi
Capitale e
riserve
Utile (perdita)
dell'esercizio
Patrimonio
Netto di terzi
Spacelab S.p.A. 30,00% 2.501 17 2.518
Regulus S.A. 40,00% 5.256 738 5.994
7.757 755 8.512

PASSIVITA' NON CORRENTI

3.21. PASSIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI

La variazione della voce tra il 31 dicembre 2019 ed il 31 dicembre 2020 è riportata nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Passività finanziarie non correnti 32.000 42.000 (10.000)
Totale 32.000 42.000 (10.000)

La voce è relativa a due finanziamenti stipulati con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI):

  • finanziamento di 10.000 migliaia di Euro sottoscritto a gennaio 2019: tale finanziamento ha un tasso di interesse fisso, una durata di 7 anni, di cui 2 anni di preammortamento, ed un rimborso in dieci quote costanti semestrali di 1.000 migliaia di Euro dal terzo al settimo anno di cui la prima con scadenza il 30 aprile 2021 e l'ultima con scadenza il 31 ottobre 2025;
  • finanziamento di originari 40.000 migliaia di Euro sottoscritto ad ottobre 2017: tale finanziamento ha un tasso di interesse fisso, una durata di 7 anni, di cui 2 anni di preammortamento, ed un rimborso in dieci quote costanti semestrali di 4.000 migliaia di Euro dal terzo al settimo anno di cui la prima pagata il 30 aprile 2020 e l'ultima con scadenza il 31 ottobre 2024.

I due finanziamenti sono a supporto del piano di sviluppo delle nuove tecnologie nel campo dei sistemi di propulsione spaziale funzionali all'offerta dei nuovi prodotti per i programmi Ariane 6 e Vega-C e le attività di espansione della capacità industriale del sito di Colleferro necessaria per far fronte agli obiettivi di volumi produttivi della Società previsti per i prossimi anni.

La variazione in diminuzione di 10.000 migliaia di Euro è relativa alla riclassificazione a breve termine:

  • delle due rate, ciascuna di 4.000 migliaia di Euro, relative al finanziamento di 40.000 migliaia di Euro, scadenti rispettivamente il 30 aprile 2021 ed il 31 ottobre 2021;
  • delle due rate, ciascuna di 1.000 migliaia di Euro, relative al finanziamento di 10.000 migliaia di Euro, scadenti anch'esse, rispettivamente, il 30 aprile 2021 ed il 31 ottobre 2021.

L'importo totale di 10 milioni di Euro da versare a breve termine è quindi iscritto nella voce "3.26. Passività finanziarie correnti".

I due finanziamenti non sono assistiti da garanzie e prevedono il rispetto di parametri finanziari (rapporto tra Indebitamento Finanziario Lordo ed EBITDA, rapporto tra Indebitamento Finanziario

Lordo e Patrimonio Netto, rapporto tra l'EBITDA e gli Oneri Finanziari Netti) e di taluni altri covenants. Allo stato, tali parametri risultano rispettati.

Non sono stati stipulati contratti derivati di copertura relativamente a tali finanziamenti.

3.22. PASSIVITÀ FINANZIARIE NON CORRENTI PER LEASING

A seguito dell'applicazione dell'IFRS 16 le relative passività finanziarie non correnti sono di seguito riepilogate (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Passività finanziarie non correnti per leasing 4.543 4.889 (346)
Totale 4.543 4.889 (346)

La composizione di tali passività finanziarie è la seguente (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Passività finanziarie non correnti verso società collegata
Termica Colleferro S.p.A. ex IFRS 16
1.109 1.246 (137)
Passività finanziarie non correnti verso terzi ex IFRS 16 3.434 3.643 (209)
Totale 4.543 4.889 (346)

Le passività finanziarie verso la società collegata Termica Colleferro S.p.A. sono relative alla locazione dell'elettrodotto e relative infrastrutture elettriche facenti parte della centrale termoelettrica a ciclo combinato cogenerativo di proprietà della medesima società collegata.

Circa le passività finanziarie verso terzi, esse sono essenzialmente relative:

  • alla concessione di apposita area ubicata presso il Poligono Sperimentale e di Addestramento Interforze di Salto di Quirra, dove è prevista la realizzazione del progetto SPTF "Space Propulsion Test Facility" relativo alla costruzione di un banco di prova per motori a liquido (LRE, Liquid rocket engines) e di un impianto per la realizzazione di componenti in carboncarbon;
  • alla locazione di aree ed immobili ad uso uffici ed industriale presso Airola (Campania) e Villaputzu (Sardegna);
  • alla locazione di appartamenti destinati ai dipendenti in Guyana;
  • alla locazione delle auto aziendali.

3.23. FONDI PER BENEFICI AI DIPENDENTI

La voce in oggetto comprende le obbligazioni per benefici a favore dei dipendenti successivi alla cessazione del rapporto di lavoro e per altri benefici a lungo termine.

La modalità secondo cui i benefici sono garantiti varia secondo le condizioni legali, fiscali ed economiche degli stati in cui le società del Gruppo operano. I benefici solitamente sono basati sulla remunerazione e gli anni di servizio dei dipendenti. Le obbligazioni si riferiscono ai dipendenti attivi.

Benefici successivi al rapporto di lavoro

Le società del Gruppo garantiscono benefici successivi al termine del rapporto di lavoro per i propri dipendenti sia contribuendo a fondi esterni tramite piani a contribuzione definita sia con piani a benefici definiti.

Piani a contribuzione definita

Nel caso di piani a contribuzione definita, il Gruppo versa dei contributi a istituti assicurativi pubblici o privati sulla base di obbligo di legge o contrattuale. Con il versamento dei contributi le società

adempiono ai loro obblighi. I debiti per contributi da versare alla data del bilancio sono inclusi nella voce "Altre passività correnti" e il costo di competenza del periodo matura sulla base del servizio reso dal dipendente ed è iscritto nel conto economico nella voce "Costi per il personale".

Piani a benefici definiti

I piani a benefici definiti sono rappresentati da piani non finanziati ("unfunded"), fondamentalmente rappresentati dagli istituti, presenti nelle società italiane del Gruppo, del TFR (trattamento di fine rapporto) e dell'indennità speciale premio fedeltà, spettante, quest'ultimo, al momento dell'uscita ai dipendenti che abbiano maturato determinati requisiti di anzianità aziendale. Il valore delle passività iscritte a bilancio per tali istituti è calcolato su base attuariale con il metodo della proiezione unitaria del credito.

Il TFR è relativo all'obbligazione per l'importo da liquidare ai dipendenti al momento della cessazione del rapporto di lavoro, determinato in base all'art. 2120 del Codice Civile. La disciplina di tale istituto è stata modificata dalla Legge Finanziaria 2007 e successivi Decreti e Regolamenti. In particolare, per le aziende con numero medio di dipendenti non inferiore a cinquanta, le quote di TFR maturate successivamente al 1 gennaio 2007 vengono, a scelta del dipendente, trasferite a fondi di previdenza complementare o al fondo di tesoreria istituito presso l'INPS. In conseguenza, per le società del Gruppo con un numero di dipendenti non inferiore a cinquanta, la parte del TFR maturata successivamente a tale data si configura come piano a contribuzione definita, in quanto l'obbligazione del Gruppo è rappresentata esclusivamente dal versamento ai fondi di previdenza complementare o all'INPS, mentre la passività esistente al 31 dicembre 2006 continua a costituire un piano a benefici definiti da valutare secondo metodologia attuariale. Per le società del Gruppo con un numero di dipendenti inferiore a cinquanta, le quote maturate nell'esercizio continuano ad essere accantonate al fondo TFR aziendale, a meno di scelte specifiche effettuate volontariamente dai singoli dipendenti.

Altri benefici a lungo termine

Il Gruppo riconosce altresì ai propri dipendenti altri benefici a lungo termine la cui erogazione avviene al raggiungimento di una determinata anzianità aziendale. In questo caso il valore dell'obbligazione rilevata in bilancio riflette la probabilità che il pagamento venga erogato e la durata per cui tale pagamento sarà effettuato. Il valore di tali passività iscritte a bilancio è calcolato su base attuariale con il metodo della proiezione unitaria del credito.

Il Gruppo ha in essere principalmente piani a benefici definiti "unfunded", costituiti prevalentemente dal TFR delle società italiane.

Il dettaglio dei fondi iscritti in bilancio è riportato nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
- Piani a benefici definiti:
Trattamento di fine rapporto 4.166 4.471 (305)
Altri piani a benefici definiti 2.988 2.720 268
7.154 7.191 (37)
- Altri benefici a lungo termine 4.107 3.998 109
Totale fondi per benefici ai dipendenti 11.261 11.189 72
di cui:
- Italia 9.526 9.398 128
- Altri Paesi 1.735 1.791 (56)
11.261 11.189 72

La tabella sottostante fornisce le principali variazioni del periodo avvenute nei fondi per benefici a dipendenti (importi in migliaia di Euro):

Piani a
benefici
definiti
Altri
benefici a
lungo
termine
Totale fondi
per benefici
ai
dipendenti
Valori al 31/12/2019
Oneri/(Proventi) finanziari
Perdite/(Utili) attuariali rilevati nel conto economico
7.191
(12)
3.998
272
11.189
(12)
272
Perdite/(Utili) attuariali rilevati nel conto economico complessivo 430 430
Costo previdenziale prestazioni di lavoro correnti
Altri movimenti
146 166
(55)
312
(55)
Benefici pagati (601) (274) (875)
Valori al 31/12/2020 7.154 4.107 11.261

La tabella sottostante fornisce le principali ipotesi utilizzate per il calcolo attuariale:

31/12/2020 31/12/2019
Tasso di attualizzazione -0,17% 0,22%
Incrementi salariali attesi 2,14% 2,12%
Tasso di inflazione Curva europea Zero-Coupon Inflation-Indexed
Swap al 31.12.2020
1,50%
Tasso medio di rotazione del personale 4,74% 4,46%

Ai fini del calcolo del Valore attuale, sono stati considerati titoli emessi da emittenti corporate compresi nella classe "AA" di rating, col presupposto che tale classe identifica un livello elevato di rating nell'ambito dell'insieme dei titoli "Investment Grade" ed escludendo, in tal modo, i titoli più rischiosi. La curva di mercato per cui si è optato è una curva di mercato "Composite", che riassume le condizioni di mercato in essere alla data di valutazione per titoli emessi da società appartenenti a diversi settori tra cui Utility, Telephone, Financial, Bank, Industrial. Quanto invece all'area geografica è stato fatto riferimento all'area Euro.

3.24. FONDI PER RISCHI ED ONERI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i fondi per rischi ed oneri al 31 dicembre 2020 ed al 31 dicembre 2019 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Fondi per rischi ed oneri 31.734 31.892 (158)
Totale 31.734 31.892 (158)

La composizione dei Fondi rischi ed oneri al 31 dicembre 2020 è descritta di seguito (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020
Quota
corrente
Quota non
corrente
Totale
Fondi per oneri di retribuzione variabile 5.383 3.349 8.732
Fondi per rischi e oneri legali e ambientali 6.553 12.776 19.329
Fondi per rischi e oneri contrattuali e commerciali 416 3.257 3.673
Totale 12.352 19.382 31.734

I fondi comprendono:

  • fondi per oneri di retribuzione variabile per Euro 8.732 migliaia, principalmente costituiti da oneri relativi a compensi da corrispondere al personale in dipendenza del raggiungimento di obiettivi individuali ed aziendali;
  • fondi per rischi e oneri legali e ambientali, a fronte di contenziosi legali e vertenze sindacali in corso, pari ad Euro 19.329 migliaia;
  • fondi per rischi e oneri contrattuali e commerciali, riferiti essenzialmente ad accantonamenti a copertura di oneri commerciali potenziali, penalità, oneri e perdite derivanti dalla conclusione di contratti in corso, oltre che oneri per i c.d. diritti di regia previsti dalla Legge 808/85 (disciplina post 2006), pari ad Euro 3.673 migliaia.

I movimenti intervenuti nell'esercizio 2020 con riferimento ai fondi, parte corrente e non corrente, sono riportati di seguito (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 Accantonam
enti
Altri
movime
nti
Utilizzi Proventizzaz
ioni
31/12/2020
Fondi per oneri di
retribuzione variabile
7.727 5.724 - (3.519) (1.200) 8.732
Fondi per rischi e oneri legali
e ambientali
20.633 - 110 (1.378) (36) 19.329
Fondi per rischi e oneri
contrattuali e commerciali
3.532 1.269 (195) - (933) 3.673
Totale 31.892 6.993 (85) (4.897) (2.169) 31.735

Nell'esercizio si sono verificate le seguenti principali variazioni:

  • il fondo per oneri di retribuzione variabile è stato utilizzato per Euro 3.519 migliaia in considerazione degli importi pagati ai dipendenti a titolo di premio connesso al raggiungimento degli obiettivi individuali ed aziendali. L'accantonamento di Euro 5.724 migliaia è principalmente relativo agli oneri di retribuzione variabile che verranno erogati nei primi mesi del 2021 sulla base del raggiungimento degli obiettivi individuali ed aziendali relativi all'esercizio 2020, nonché ad un apposito piano di incentivazione di lungo termine delle figure manageriali aventi un ruolo apicale in seno al Gruppo;
  • i fondi per rischi e oneri legali e ambientali hanno subito un utilizzo di 1.378 migliaia di Euro per il pagamento degli oneri di bonifica;

• i fondi per rischi e oneri contrattuali e commerciali sono stati incrementati di 1.269 migliaia di Euro ed in parte rilasciati, per 933 migliaia di Euro, a seguito di valutazione di congruità degli stessi.

3.25. ALTRE PASSIVITA' NON CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto della voce in oggetto al 31 dicembre 2020 ed al 31 dicembre 2019 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Attività passività non correnti 127.840 134.185 (6.345)
Totale 127.840 134.185 (6.345)

Nel dettaglio la voce presenta le seguenti variazioni:

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Passività verso l'Erario
Debiti verso l'Erario per imposta di registro, ipotecaria e
catastale relative alle operazioni straordinarie che nel
2013 hanno portato alla cessione della società GE Avio
S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del
Gruppo Avio) al Gruppo General Electric
58.220 58.220 -
Altri debiti verso l'Erario 5.126 10.627 (5.501)
Passività relative alla Legge 808/85 63.346 68.847 (5.501)
Debiti verso MiSE per erogazioni ai sensi della Legge
808/85 (disciplina ante 2007) – quota oltre l'esercizio
successivo
42.051 42.051 -
Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85
(disciplina post 2007) – quota oltre l'esercizio successivo
19.781 20.859 (1.078)
Debiti verso MiSE per erogazioni ai sensi della Legge
808/85 (disciplina ex Decreto MiSE del 3/07/2015) –
quota oltre l'esercizio successivo
1.301 1.283 18
Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85
(disciplina ex Decreto MiSE del 3/07/2015) – quota oltre
l'esercizio successivo
483 483 -
63.616 64.676 (1.060)
Debiti verso MiSE per altre agevolazioni 122 122
Altri debiti 137 98 39
Risconti passivi 619 564 55
Totale 127.840 134.185 (6.345)

Debiti verso l'Erario per imposta di registro, ipotecaria e catastale relative alle operazioni straordinarie che nel 2013 hanno portato alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio) al Gruppo General Electric

La voce, pari a 58.220 migliaia di Euro, si riferisce all'avviso di liquidazione del luglio 2016 emesso dall'Agenzia delle Entrate, relativo alle imposte di registro, ipotecarie e catastali, per pari importo, relativamente alle operazioni straordinarie che nel 2013 hanno portato alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio) al Gruppo General Electric. Contestualmente è stato rilevato un credito verso il Gruppo General Electric di pari importo. L'iscrizione del suddetto credito verso il Gruppo General Electric si fonda su specifiche previsioni contrattuali in base alle quali quest'ultimo è tenuto a mantenere indenne Avio con riferimento ad eventuali passività che dovessero sorgere rispetto alle imposte indirette riferibili alle suddette operazioni, mettendo a disposizione di Avio le somme richieste dall'Amministrazione finanziaria entro le scadenze previste per i versamenti.

Si fa presente che il suddetto avviso di liquidazione è oggetto di contenzioso con l'Amministrazione finanziaria, la quale nel corso del 2020 ha proposto ricorso innanzi la Suprema Corte di Cassazione, avverso la sentenza con cui a fine 2018 la Commissione Tributaria Regionale del Piemonte ha accolto integralmente l'appello proposto dalla Società. La Società si è tempestivamente costituita in giudizio con proprio controricorso e contestuale ricorso incidentale, per ribadire la fondatezza delle proprie ragioni. Alla data del presente la Corte di Cassazione non ha ancora fissato l'udienza per la trattazione della causa.

In relazione al contenzioso in esame, per quanto concerne l'oggetto della materia del contendere, riguardante l'applicazione della disposizione antielusiva di cui all'art. 20 – rubricato "Interpretazione degli atti" – del d.P.R. n. 131/1986 ("Testo Unico dell'imposte di registro"), si segnalano alcune circostanze successive alla notifica dell'avviso di liquidazione. In particolare:

  • la Legge di Bilancio 2018 (cfr. art. 1, comma 87, lett. a), Legge 27 dicembre 2017, n. 205) ha modificato dal 1° gennaio 2018 l'art. 20 del Testo Unico dell'imposta di registro, limitando l'attività riqualificatoria dell'Amministrazione finanziaria in materia di atti sottoposti a registrazione;
  • la Legge di Bilancio 2019 (cfr. art.1, comma 1084, Legge 30 dicembre 2018, n. 145) ha attribuito efficacia retroattiva alla disposizione introdotta dalla Legge di Bilancio 2018 la quale, dunque, dovrebbe applicarsi agli avvisi di liquidazione – ivi incluso quello notificato alla Società – notificanti negli anni antecedenti al 2017;
  • il 21 luglio 2020 la Corte costituzionale (cfr. sentenza n. 158) ha dichiarato non fondate le questioni di legittimità costituzionale relative all'art. 20 del Testo Unico dell'imposta di registro, stabilendo che la norma in esame è volta a riaffermare la natura di "imposta d'atto" dell'imposta di registro, precisando l'oggetto dell'imposizione in coerenza con la struttura di un prelievo sugli effetti giuridici dell'atto presentato per la registrazione, senza che l'Amministrazione finanziaria possa dare rilievo agli elementi extratestuali e gli atti collegati privi di qualsiasi nesso testuale con l'atto medesimo;
  • il 17 settembre 2020 la Direzione Centrale dell'Agenzia delle Entrate ha pubblicato un chiarimento ufficiale (cfr. risposta n. 371) con cui, prendendo atto della sentenza della Corte costituzionale sopracitata, ha chiarito che "la cessione di quote sociali preceduta dal conferimento del ramo d'azienda, non possa essere tassata alla stregua di una cessione d'azienda unitaria sulla base del disposto dell'articolo 20 del T.U.R.".

Con riferimento a tale tematica si veda anche quanto riportato alla Nota "3.9. Altre attività non correnti" ed alla sezione "Vertenze legali, fiscali e passività potenziali" delle Note Esplicative.

Altri debiti verso l'Erario

Tale voce, pari a 5.126 migliaia di Euro, riguarda in particolare:

  • per Euro 4.203 migliaia, si riferisce alla quota a lungo termine del debito verso l'Erario a titolo di riversamento di una quota parte del credito d'imposta ricerca e sviluppo, e relativi interessi, di cui al decreto-legge n. 145/2013, relativo al periodo d'imposta 2017 e già utilizzato in compensazione. In particolare, in considerazione delle evoluzioni interpretative della Legge di Bilancio 2019, nonché del parere di consulenti indipendenti, il Gruppo ha deciso di applicare retroattivamente anche al 2017 la norma di interpretazione autentica di cui al comma 1-bis del decreto-legge n. 145/2013, rideterminando di conseguenza in diminuzione l'ammontare dell'agevolazione spettante per tale annualità. La rideterminazione in esame è stata poi oggetto di apposito atto di adesione finalizzato con l'Agenzia delle Entrate in data 22 luglio 2020, con cui è stata concordata altresì la restituzione parziale mediante pagamento rateale;
  • per Euro 746 migliaia, alla quota a lungo termine del debito verso l'Erario della controllata Se.co.sv.im. S.r.l. relativo alla definizione agevolata, conseguente ad apposita istanza presentata nel 2019, delle controversie tributarie derivanti dall'asserita omessa applicazione dell'imposta su costi di bonifica oggetto di riaddebito alla consolidante Avio S.p.A. per gli anni 2010, 2011 e 2012.

Tale definizione comporta il versamento in 20 rate trimestrali delle sole imposte, senza sanzioni e interessi.

Passività relative alla Legge 808/85

Debiti verso il Ministero dello Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 (disciplina ante 2007) – quota oltre l'esercizio successivo

Tale voce (pari a 42.051 migliaia di Euro) è costituita dai debiti verso il Ministero dello Sviluppo Economico relativi alle erogazioni, ricevute ai sensi della Legge 808/85 e successive modificazioni e integrazioni, effettuate per la promozione delle attività di ricerca e sviluppo, inclusi studi, prove e progettazione relativi a nuovi programmi e altre attività, dell'industria aeronautica. Tali erogazioni sono non onerose e devono essere rimborsate nel periodo di conseguimento dei ricavi generati dai programmi cui sono riferite. I debiti sono esposti in bilancio al loro valore nominale.

Tale debito relativo ai contributi previsti dalla Legge 808/85 è sottoposto alla relativa disciplina valida fino al 2006.

Nel 2006 i regolamenti attuativi della Legge 808/85 hanno subito modifiche. In particolare, è stata definita una specifica disciplina per i programmi oggetto di intervento da parte della Legge 808/85 definiti come funzionali alla sicurezza nazionale o finalizzati alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo, che prevede, in luogo della restituzione delle erogazioni concesse, la corresponsione di diritti di regia sulla vendita dei prodotti sviluppati nell'ambito dei programmi stessi. Per i programmi non rientranti nelle categorie sopra indicate permane invece l'obbligo della restituzione senza corresponsione di interessi.

Si ritiene, a seguito di approfondite analisi condotte anche con l'ausilio di autorevoli studi legali e come comunicato al Ministero dello Sviluppo Economico negli esercizi precedenti, che questa nuova disciplina introdotta non sia applicabile agli interventi disposti prima dell'adozione della Deliberazione 28/2006 del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, avuto riguardo alla specifica situazione dei programmi oggetto degli interventi, e pertanto, non essendo nel corso del 2019 intervenute a riguardo variazioni cogenti alla disciplina in vigore, non sono stati mutati i criteri sino ad oggi utilizzati nell'iscrizione a bilancio delle erogazioni in questione.

Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 (disciplina post 2007) – quota oltre l'esercizio successivo

La voce, pari a 19.781 migliaia di Euro, rappresenta la contropartita iniziale del credito verso il Ministero dello Sviluppo Economico a fronte delle concessioni disposte ai sensi della Legge 808/85, riferite a progetti qualificati come funzionali alla sicurezza nazionale o alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo, per la quota da imputarsi a conto economico negli esercizi futuri, oltre

l'esercizio successivo, in correlazione ai periodi di imputazione a conto economico dei costi a fronte dei quali è stata concessa l'erogazione.

Debiti verso il Ministero dello Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 (disciplina ex Decreto MiSE del 3/07/2015) – quota oltre l'esercizio successivo

Si riporta di seguito l'informativa relativa al debito verso MiSE per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 secondo la disciplina ex Decreto MiSE del 3/07/2015, pari a 1.301 migliaia di Euro.

Con Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 3 luglio 2015 sono stati definiti nuovi criteri e modalità degli interventi finalizzati a promuovere e sostenere progetti di ricerca e sviluppo nel settore aerospaziale per consolidare e accrescere il patrimonio tecnologico nazionale e la competitività del sistema produttivo del settore.

Gli interventi di cui al suddetto Decreto consistono in finanziamenti agevolati a tasso zero, concessi nei limiti delle intensità massime previste dalla disciplina comunitaria in materia di ricerca, sviluppo e innovazione.

I finanziamenti è previsto siano restituiti nella misura del 90 per cento dell'importo liquidato, attraverso quote annuali costanti in un periodo pari alla durata dell'erogazione e comunque non inferiore a dieci anni, con decorrenza dall'anno successivo all'ultima erogazione. Il restante 10 per cento è a fondo perduto.

In data 19 febbraio 2018 la capogruppo Avio si è vista riconoscere apposito Decreto di liquidazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, relativo a spese sostenute nell'ambito di un apposito progetto di ricerca e sviluppo, che rientra nella disciplina di cui al Decreto del 3 luglio 2015 sopra menzionato.

L'ultima erogazione da piano riportato nel Decreto del 19 febbraio 2018 è prevista nel 2029, pertanto il rimborso dovrà avvenire dall'anno successivo, il 2030, fino al 2045.

Sia il credito verso il MiSE relativo alle erogazioni da incassare sia il debito verso tale Ministero relative ai successivi rimborsi, sono contabilizzati secondo il costo ammortizzato. La differenza tra i valori nominali ed i valori attuali del credito e del debito viene riscontata lungo la durata del beneficio.

Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 (disciplina ex Decreto MiSE del 3/07/2015) – quota oltre l'esercizio successivo

Si veda quanto riportato delle sopra circa la disciplina erogazioni ai sensi della Legge 808/85 prevista dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 3 luglio 2015. La voce, pari a 483 migliaia di Euro, rappresenta la differenza tra i valori nominali ed i valori attuali del credito e del debito relativi al Decreto di liquidazione del 19 febbraio 2018 sopra menzionato.

Debiti verso MiSE per altre agevolazioni

Tale voce, pari a 122 migliaia di Euro, è costituita dai debiti oltre l'esercizio successivo verso il Ministero dello Sviluppo Economico relativi alle erogazioni previste dall'articolo 6 del decreto 1 giugno 2016, a valere sull'Asse 1, azione 1.1.3. del Programma Operativo Nazionale «Imprese e Competitività» 2014-2020 FESR, ricevute per la realizzazione del progetto congiunto di ricerca e sviluppo concernente "Additive Manufacturing by Mixing Elemental Powders". I debiti sono esposti in bilancio al loro valore attualizzato.

Altri debiti

La voce pari a 137 migliaia di Euro, è principalmente relativa alle quote di ingresso nella Fondazione E. Amaldi da parte della società controllata Spacelab S.p.A., il cui pagamento è rateale.

PASSIVITA' CORRENTI

3.26. PASSIVITA' FINANZIARIE CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto delle passività finanziarie correnti al 31 dicembre 2020 ed al 31 dicembre 2019 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Passività finanziarie correnti 12.749 28.749 (16.000)
Totale 12.749 28.749 (16.000)

La voce in oggetto è costituita dai debiti finanziari verso la società a controllo congiunto Europropulsion; tali debiti derivano dal meccanismo di riversamento ai soci di quest'ultima delle risorse finanziarie nella disponibilità della joint venture, secondo apposito contratto di gestione della tesoreria.

3.27. PASSIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI PER LEASING

A seguito dell'applicazione dell'IFRS 16 le relative passività finanziarie non correnti sono di seguito riepilogate (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Passività finanziarie correnti per leasing 2.676 2.647 29
Totale 2.676 2.647 29

La composizione di tali passività finanziarie è la seguente (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Passività finanziarie correnti verso società collegata
Termica Colleferro S.p.A. ex IFRS 16
148 149 (1)
Passività finanziarie correnti verso terzi ex IFRS 16 2.528 2.498 30
2.676 2.647 29

Le passività finanziarie verso la società collegata Termica Colleferro S.p.A. sono relative alla locazione dell'elettrodotto e relative infrastrutture elettriche facenti parte della centrale termoelettrica a ciclo combinato cogenerativo di proprietà della medesima società collegata.

Circa le passività finanziarie verso terzi, esse sono essenzialmente relative:

  • alla concessione di apposita area ubicata presso il Poligono Sperimentale e di Addestramento Interforze di Salto di Quirra, dove è prevista la realizzazione del progetto SPTF "Space Propulsion Test Facility" relativo alla costruzione di un banco di prova per motori a liquido (LRE, Liquid rocket engines) e di un impianto per la realizzazione di componenti in carboncarbon;
  • alla locazione di aree ed immobili ad uso uffici ed industriale presso Airola (Campania) e Villaputzu (Sardegna);
  • alla locazione di appartamenti destinati ai dipendenti in Guyana;
  • alla locazione delle auto aziendali.

3.28. QUOTA CORRENTE DEI DEBITI FINANZIARI NON CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto di tale voce al 31 dicembre 2020 ed al 31 dicembre 2019 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Quota corrente dei debiti finanziari non correnti 10.063 8.075 1.988
Totale 10.063 8.075 1.988

La voce in oggetto, pari a 10.063 migliaia di Euro, include:

  • due rate, ciascuna di 4.000 migliaia di Euro, relative al finanziamento di 40.000 migliaia di Euro, scadenti rispettivamente il 30 aprile 2021 ed il 31 ottobre 2021;
  • due rate, ciascuna di 1.000 migliaia di Euro, relative al finanziamento di 10.000 migliaia di Euro, scadenti anch'esse, rispettivamente, il 30 aprile 2021 ed il 31 ottobre 2021;
  • interessi passivi sulle suddette passività finanziarie maturati al 31 dicembre 2020 per 63 migliaia di Euro.

3.29. DEBITI COMMERCIALI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto dei debiti commerciali al 31 dicembre 2020 ed al 31 dicembre 2019 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Debiti commerciali 66.454 100.335 (33.881)
Totale 66.454 100.335 (33.881)

I debiti commerciali del Gruppo Avio al 31 dicembre 2020 ammontano ad Euro 66.454 migliaia; tale importo comprende, per Euro 7.564 migliaia, debiti commerciali verso società collegate, a controllo congiunto e controllate non consolidate così composti (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Europropulsion S.A. 7.236 680 6.556
Termica Colleferro S.p.A. 445 840 (395)
Consorzio Servizi Acqua Potabile (120) (30) (90)
Servizi Colleferro S.C.p.A. 3 241 (238)
Totale 7.564 1.731 5.833

3.30. PASSIVITÀ CORRENTI PER DEBITI TRIBUTARI E D'IMPOSTA

Si riporta di seguito una tabella di raffronto delle passività per imposte correnti al 31 dicembre 2020 ed al 31 dicembre 2019 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Passività correnti per debiti tributari e d'imposta 8.488 6.124 2.364
Totale 8.488 6.124 2.364

I debiti per imposte correnti sono di seguito rappresentati (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Debiti per IRES 667 667
Debiti per IRAP 41 870 (829)
Debiti per ritenute d'imposta da versare 1.142 1.167 (25)
Altri debiti verso l'Erario 6.246 3.810 2.436
Debiti per imposte estere 392 277 115
Totale 8.488 6.124 2.364

I debiti per IRES da consolidato fiscale sono pari a 667 migliaia di Euro ed erano pari a zero nell'esercizio comparativo: fino al 31 dicembre 2019 la capogruppo Avio S.p.A. maturava una perdita fiscale tale da azzerare gli imponibili fiscali IRES propri e delle società consolidate fiscalmente. Tale perdita fiscale era relativa ad ammortamenti fiscali di avviamenti conclusi nel 2019.

I debiti per IRAP ammontano a 41 migliaia di Euro e diminuiscono di 829 migliaia di Euro rispetto all'esercizio comparativo. La maggiore imposta IRAP dell'esercizio comparativo derivava principalmente dai riflessi fiscali dell'accordo transattivo con FCA Partecipazioni S.p.A. in materia di oneri ambientali, stipulato in data 2 agosto 2019, in base al quale FCA si impegnava a riconoscere alla controllata indiretta Se.Co.Sv.Im. S.r.l. un importo complessivo pari a 19,9 milioni di Euro; a seguito del riconoscimento di tale importo la Se.Co.Sv.Im. ha effettuato un accantonamento al 31 dicembre 2019 al fondo oneri ambientali per 16,9 milioni di Euro (rilevato in bilancio a valori attuali), il quale, essendo indeducibile temporaneamente, ha comportato un imponibile fiscale 2019 ai fini IRAP (ed anche IRES) maggiore di quello civilistico.

Il debito per il saldo IRAP 2019 della controllata indiretta Se.Co.Sv.Im. è stato poi rilasciato nel corso del 2020 in quanto tale società ha usufruito dell'agevolazione introdotta dall'art. 24 del Decreto Rilancio, sulla base del quale non risulta dovuto il versamento del saldo IRAP 2019 (e del primo acconto IRAP 2020).

Il debito per ritenute d'imposta da versare, pari a 1.142 migliaia di Euro, si riferisce al debito verso l'Erario per trattenute IRPEF effettuate in qualità di sostituto d'imposta in relazione a redditi di lavoro dipendente e autonomo. Tale passività è in linea con l'esercizio precedente.

Gli altri debiti verso l'Erario, pari a 6.246 migliaia di Euro, sono composti dalle seguenti principali poste:

  • per Euro 4.700 migliaia, si tratta della quota a breve termine del debito verso l'Erario a titolo di riversamento di una quota parte del credito d'imposta ricerca e sviluppo, e relativi interessi, di cui al decreto-legge n. 145/2013, relativo al periodo d'imposta 2017 e già utilizzato in compensazione nel corso del 2018. Si veda a riguardo quanto già riportato nel paragrafo "3.25. Altre passività non correnti";
  • per Euro 332 migliaia, si tratta della quota a breve termine del debito verso l'Erario della controllata Se.co.sv.im. S.r.l. relativo alla definizione agevolata, conseguente ad apposita istanza presentata entro il 31 maggio 2019, delle controversie tributarie derivanti dall'asserita omessa applicazione dell'imposta su costi di bonifica oggetto di riaddebito alla consolidante Avio S.p.A. per gli anni 2010, 2011 e 2012.

Tale definizione comporta il versamento in 20 rate trimestrali delle sole imposte, senza sanzioni e interessi;

• per Euro 1.214 migliaia, si tratta di passività fiscali a fronte dei contenziosi fiscali in essere.

I debiti per imposte estere, pari ad Euro 392 migliaia, si riferiscono alle passività fiscali delle società controllate Regulus S.A., Avio Guyane S.A.S. e Avio France S.A.S., operanti a Kourou, nella Guyana francese, la quale costituisce una regione e un dipartimento d'oltremare della Francia in America meridionale.

3.31. ALTRE PASSIVITA' CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto delle altre passività correnti al 31 dicembre 2020 ed al 31 dicembre 2019 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Altre passività correnti 24.803 23.234 1.569
Totale 24.803 23.234 1.569

Le altre passività correnti al 31 dicembre 2020 ed al 31 dicembre 2019 sono di seguito rappresentate (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Debiti verso Istituti di Previdenza e di Sicurezza Sociale 3.622 3.689 (67)
Debiti verso i dipendenti 6.969 6.336 633
Altri debiti verso terzi 5.558 5.526 32
Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 – quota
corrente
1.079 1.046 33
Ratei e altri risconti passivi 7.575 6.637 938
Totale 24.803 23.234 1.569

Debiti verso Istituti di Previdenza e di Sicurezza Sociale

La voce si riferisce agli importi da versare, pari a 3.622 migliaia di Euro, relativi alle quote a carico delle aziende e alle trattenute effettuate ai dipendenti per i contributi su retribuzioni, secondo quanto previsto dalle normative vigenti.

Debiti verso il personale

I debiti verso dipendenti ammontano a 6.969 migliaia di Euro e comprendono le voci retributive di prossima liquidazione oltre che le ferie ed altri diritti maturati e non goduti.

Altri debiti verso terzi

La voce "Altri debiti verso terzi", pari a Euro 5.558 migliaia, è relativa a:

• passività verso l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI), azionista di minoranza della controllata Spacelab S.p.A., per Euro 3 milioni, per i dividendi deliberati nell'Assemblea dei Soci del 17 aprile 2019.

La controllata Spacelab ha effettuato la cessione del ramo d'azienda lanciatori alla controllante Avio S.p.A. ad inizio 2018. L'accordo contrattuale relativo a tale operazione prevede una clausola di aggiustamento del corrispettivo, per tener conto della circostanza che, alla data di cessione del ramo d'azienda (1° marzo 2018), non era ancora determinato in via definitiva l'importo del credito d'imposta per attività di ricerca e sviluppo maturato a fronte delle attività riferibili al ramo ceduto. Pertanto, all'atto di cessione del ramo, le parti hanno ritenuto opportuno prevedere la stipula di un atto integrativo per definire l'aggiustamento del prezzo di cessione ramo, da stipulare una volta negoziati gli eventuali benefici attesi derivanti dal credito d'imposta riferibile al perimetro delle attività oggetto di cessione. Il termine per la negoziazione tra le parti cui fa rinvio il contratto per la definizione dell'aggiustamento prezzo, originariamente previsto per il 31 dicembre 2018, è stato nel corso del tempo prorogato in considerazione, dapprima, della complessità della disciplina

afferente al credito d'imposta e, successivamente dei numerosi cambiamenti intervenuti nella predetta disciplina, anche con effetto retroattivo sul periodo anteriore alla cessione del ramo. Alla data di chiusura del presente bilancio le parti non hanno ancora negoziato l'aggiustamento prezzo. Ne deriva l'assenza di elementi sufficienti per poter effettuare una stima attendibile dell'ammontare dell'aggiustamento prezzo.

Allo stato, pertanto, tali dividendi non sono stati ancora erogati agli azionisti in considerazione della mancata definizione dell'aggiustamento prezzo di cui sopra, definito il quale i dividendi potranno essere corrisposti nel breve termine;

  • passività per oneri di urbanizzazione dovuti ai Comuni in cui opera il Gruppo per 434 migliaia di Euro;
  • passività verso terze parti per 2.123 migliaia di Euro, di cui 471 migliaia di Euro verso Organi Sociali e 430 migliaia di Euro per le rate a breve di alcune adesioni fiscali sottoscritte nel 2018.

Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 (disciplina post 2007) – quota corrente

La voce, pari ad Euro 1.079 migliaia (Euro 1.046 migliaia al 31 dicembre 2019), è relativa alla riscontazione del contributo, con riferimento alla quota dello stesso che si prevede di girare come provento a Conto Economico entro i prossimi 12 mesi.

Ratei e risconti passivi

Tale voce, pari complessivamente a Euro 7.575 migliaia (Euro 6.637 migliaia al 31 dicembre 2019), è principalmente relativa al differimento di costi commerciali e contributi all'esercizio successivo di competenza.

CONTO ECONOMICO

3.32. RICAVI

Il totale dei ricavi, composto dalla variazione dei lavori in corso su ordinazione e dai ricavi per prestazioni di servizi e per cessioni di prodotti, ammonta a 351.590 migliaia di Euro. Erano pari a 391.120 migliaia di Euro con riferimento al 2019.

Si riporta di seguito la tabella di raffronto tra i due esercizi (importi in migliaia di Euro):

Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Ricavi delle vendite 199.081 310.830 (111.749)
Ricavi da prestazioni di servizi 7.028 6.031 997
206.109 316.861 (110.752)
Variazione dei lavori in corso su ordinazione 145.481 74.260 71.221
Totale 351.590 391.121 (39.531)

Nel corso dell'esercizio 2020 sono giunte al completamento alcune commesse, comportando l'iscrizione di ricavi delle vendite per Euro 199.081 migliaia (Euro 310.830 migliaia nel 2019). La principale commessa chiusa è il programma VERTA (VEga Research and Technology Accompaniment), la quale ha riguardato il compimento dei lanci del VEGA dal secondo al sesto. Nel 2019 invece la principale commessa completata era relativa alla propulsione tattica.

I ricavi includono peraltro l'effetto della contabilizzazione dei crediti per attività di ricerca e sviluppo, disciplinati dalla legge 11 dicembre 2016 n. 232 "legge di bilancio 2017". Tali crediti, contabilizzati in bilancio nella misura in cui si ritiene recuperabile e utilizzabile il credito stesso, sono inizialmente rilevati nella voce "Altre attività correnti" ed imputati a conto economico in ciascun esercizio di competenza, in dipendenza della diversa tipologia di costi oggetto di agevolazione, in relazione alla percentuale di completamento dei lavori in corso su ordinazione cui hanno concorso i costi a fronte dei quali è stato determinato il credito spettante, in contropartita delle voce di conto economico "Costi per servizi" e "Variazione dei lavori in corso su ordinazione".

Per maggiori dettagli sull'andamento dei ricavi e dei relativi programmi si rimanda al paragrafo "Analisi dei risultati economici e della situazione finanziaria e patrimoniale del gruppo " della Relazione sulla gestione.

3.33. ALTRI RICAVI OPERATIVI

La voce altri ricavi operativi, al 31 dicembre 2020 pari a 7.233 migliaia di Euro, è di seguito riepilogata:

Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Proventi da rilascio fondi 1.024 1.656 (632)
Proventi per quota accreditata a conto economico delle
erogazioni ai sensi Legge 808/85
1.064 1.466 (402)
Altri proventi e contributi in conto esercizio 4.338 2.923 1.415
Sopravvenienze attive diverse 807 636 171
Rimborsi assicurativi 1.500 (1.500)
Totale 7.233 8.181 (948)

Tale voce è costituita da:

  • proventi da rilascio fondi per 1.024 migliaia di Euro (1.656 migliaia di Euro nel 2019), di cui 268 migliaia di Euro relativi alla controllata Regulus S.A. e 756 migliaia di Euro relativi alla capogruppo Avio S.p.A.;
  • proventi per quota accreditata a conto economico delle erogazioni ai sensi Legge 808/85 pari a 1.064 migliaia di Euro (1.466 migliaia di Euro nel 2019);
  • altri proventi e contributi in conto esercizio per 4.338 migliaia di Euro (2.923 migliaia di Euro nel 2019), di cui principalmente:
    • o recuperi di oneri per 1.602 migliaia di Euro;
    • o grants per 1.029 migliaia di Euro;
    • o altri proventi per 1.707 migliaia di Euro;
  • sopravvenienze attive per 807 migliaia di Euro (636 migliaia di Euro nel 2019).

3.34. CONSUMI DI MATERIE PRIME

La composizione della voce è la seguente (importi in migliaia di Euro):

Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Costi per acquisti di materie prime 94.174 119.413 (25.239)
Variazione delle rimanenze di materie prime (8.819) (5.407) (3.412)
Totale 85.355 114.006 (28.651)

3.35. COSTI PER SERVIZI

Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro):

Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Costi per servizi 172.088 180.245 (8.157)
Costi per godimento beni di terzi 512 524 (12)
Totale 172.600 180.769 (8.169)

Nella voce costi per servizi, pari a 172.600 migliaia di Euro, sono, in particolare, inclusi i costi per attività svolte dai co-produttori, per consulenze e prestazioni tecniche e professionali, per lavorazioni esterne, per manutenzioni, per somministrazione di lavoro a tempo determinato (personale interinale).

Nella voce "Costi per servizi" è incluso l'ammontare degli emolumenti spettanti agli organi sociali delle società del Gruppo Avio, riguardanti:

  • compensi verso amministratori per 456 migliaia di Euro e verso i comitati endo-consiliari per 156 migliaia di Euro;
  • compensi verso gli Organismi di Vigilanza per 186 migliaia di Euro;
  • compensi verso i Collegi Sindacali per 186 migliaia di Euro.

I costi per servizi includono peraltro l'effetto della contabilizzazione dei crediti per attività di ricerca e sviluppo, pari a 1.677 migliaia di Euro, come descritto al paragrafo 2.7. "Principi contabili e criteri di valutazione".

3.36. COSTI PER IL PERSONALE

Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro):

Esercizio
2020
Esercizio
2019
Variazione
Salari e stipendi 47.375 45.314 2.061
Oneri sociali 16.366 15.492 874
Accantonamenti per retribuzione variabile 3.719 5.099 (1.380)
Costo previdenziale per prestazioni di lavoro correnti relative a "Altri
benefici a lungo termine"
152 130 22
Perdite/(Utili) attuariali rilevati nel conto economico relative a "Altri
benefici a lungo termine"
272 417 (145)
Accantonamenti per "Altri piani a benefici definiti" 3.015 3.312 (297)
Totale 70.899 69.764 1.135

La tabella che segue espone, a livello di Gruppo e suddiviso per categoria, il numero medio dei dipendenti delle società incluse nell'area di consolidamento:

Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Operai 387 384 3
Impiegati 521 494 27
Dirigenti 26 24 2
Totale 934 902 32

3.37. AMMORTAMENTI

Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro):

Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Immobilizzazioni materiali 7.262 6.194 1.068
Diritti d'uso 2.134 1.586 548
Investimenti immobiliari 70 64 6
Attività immateriali a vita definita 9.819 8.213 1.606
Totale 19.285 16.057 3.228

Rispetto al 2019 gli ammortamenti si sono incrementati di 3.228 migliaia di Euro.

Circa l'incremento relativo alle Immobilizzazioni materiali, pari a 1.068 migliaia di Euro, esso è dovuto, in particolare:

  • all'inizio dell'ammortamento del fabbricato industriale relativo alla realizzazione del motore P120C;
  • all'inizio dell'ammortamento di alcuni impianti importanti.

Circa l'incremento degli ammortamenti relativi ai Diritti d'uso, pari a 548 migliaia di Euro, essi sono correlati ai nuovi contratti di locazione accesi nel 2020, che hanno riguardato principalmente appartamenti destinati ai dipendenti in Guyana oltre che fabbricati ad uso uffici utili al fine di conseguire il distanziamento previsto dalla normativa COVID-19.

L'incremento degli ammortamenti relativi alle Attività immateriali a vita definita, pari a 1.606 migliaia di Euro, deriva dall'entrata in ammortamento dei costi di sviluppo capitalizzati relativi ai motori Z40 e P120.

Gli ammortamenti delle Attività immateriali a vita definita comprendono, principalmente:

  • l'importo di 5.094 migliaia di Euro per ammortamenti dei costi di sviluppo capitalizzati (3.933 migliaia di Euro al 31 dicembre 2019);
  • l'importo di 2.986 migliaia di Euro riferito alla quota imputata a conto economico per l'ammortamento delle attività intangibili afferenti ai programmi Ariane e Vega identificate a seguito del processo di allocazione del prezzo di acquisizione del Gruppo da parte di Space2 avvenuto nel 2017 (stesso importo al 31 dicembre 2019).

3.38. ALTRI COSTI OPERATIVI

Tale voce ammonta a Euro 8.086 migliaia (Euro 7.609 migliaia nel 2019) ed è principalmente costituita dalle seguenti poste:

  • accantonamenti per passività potenziali per Euro 2.068 migliaia (Euro 3.228 migliaia nel 2019);
  • imposte indirette e tasse per Euro 1.894 migliaia (Euro 1.848 migliaia nel 2019);
  • sopravvenienze passive per Euro 414 migliaia (Euro 466 migliaia nel 2019);
  • altri oneri di gestione per Euro 3.171 migliaia (Euro 1.006 migliaia nel 2019), relativi a spese di rappresentanza, quote di associazioni, liberalità e contributi. L'incremento rispetto al periodo comparativo è essenzialmente relativo a costi derivanti dall'emergenza COVID-19 tra cui due donazioni di 250 migliaia di Euro l'una, effettuate dal Gruppo Avio, per contrastare tale emergenza, a favore una della Protezione Civile di Colleferro e l'altra dell'Ospedale di Kourou (in Guyana Francese);
  • oneri straordinari pari ad Euro 539 migliaia (Euro 1.061 migliaia nel 2019).

3.39. EFFETTO VALUTAZIONE PARTECIPAZIONI CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO – PROVENTI/(ONERI) OPERATIVI

La voce include gli effetti dell'applicazione del metodo del patrimonio netto per la valutazione della partecipazione detenuta nella società a controllo congiunto Europropulsion S.A. Tali effetti sono iscritti, in applicazione della facoltà concessa dall'IFRS 11, tra i proventi ed oneri operativi del Gruppo, in relazione alla natura operativa della partecipazione del Gruppo Avio nella società. L'effetto registrato con riferimento al periodo 2020, pari ad un provento di 1.346 migliaia di Euro, corrisponde al risultato positivo, per la quota di pertinenza, registrato dalla partecipata nel corso del periodo di riferimento (in assenza di rettifiche di consolidamento con impatto sul risultato della società controllata congiuntamente). L'effetto generato nell'esercizio 2019 ammontava a 2.868 migliaia di Euro.

3.40. COSTI CAPITALIZZATI PER ATTIVITA' REALIZZATE INTERNAMENTE

La voce relativa ai costi capitalizzati per attività realizzate internamente, pari a 11.959 migliaia di Euro, include principalmente costi di sviluppo per 10.345 migliaia di Euro e costi per la realizzazione interna di attività materiali e immateriali, per 1.610 migliaia di Euro.

3.41. PROVENTI FINANZIARI

La composizione della voce è riportata nel prospetto seguente (importi in migliaia di Euro):

Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Interessi attivi verso banche - 61 (61)
Interessi attivi su rimborsi crediti IVA ed IRAP 1.093 (1.093)
Proventi finanziari da costo ammortizzato 246 439 (193)
Altri proventi finanziari 0 0
246 1.593 (1.347)
Differenze cambio attive realizzate 405 515 (110)
Differenze cambio attive accertate 21 28 (7)
426 543 (117)
Totale 672 2.136 (1.464)

La voce proventi finanziari, pari a 672 migliaia di Euro, è principalmente costituita da:

  • interessi attivi da attualizzazione dei crediti pari a 246 migliaia di Euro, di cui:
    • o Euro 153 migliaia relativi al credito finanziario verso la società collegata Termica Colleferro S.p.A.;
    • o Euro 51 migliaia relativi ai crediti verso il MiSE per le erogazioni ai sensi della Legge 808/85;
    • o Euro 42 migliaia relativi ai crediti verso FCA;
  • differenze cambio per 426 migliaia di Euro.

Il decremento di 1.347 migliaia di Euro rispetto all'esercizio 2019 dipende principalmente dal fatto che nell'esercizio comparativo erano stati iscritti interessi attivi maturati sui crediti IVA incassati nell'anno pari a 1.086 migliaia di Euro.

Le differenze cambio attive realizzate sono conseguenti all'incasso dei crediti e al pagamento dei debiti in valuta.

Le differenze cambio passive accertate sono relative all'adeguamento al cambio di fine periodo di crediti e debiti espressi in valuta.

3.42. ONERI FINANZIARI

L'esposizione delle componenti principali della voce è riportata nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Interessi passivi su finanziamento BEI 420 443 (23)
Interessi passivi su altre passività 230 519 (289)
Oneri da attualizzazione benefici a dipendenti (23) (17) (6)
Oneri finanziari da costo ammortizzato 217 69 148
844 1.014 (170)
Differenze cambio passive realizzate 299 666 (367)
Differenze cambio passive accertate 2 4 (2)
301 670 (369)
Totale 1.145 1.684 (539)

La voce oneri finanziari, pari a 1.145 migliaia di Euro, presenta una diminuzione rispetto all'esercizio comparativo di 539 migliaia di Euro.

La diminuzione di 170 migliaia di Euro dipende da un mix di fattori di segno opposto tra cui si segnala che nell'esercizio comparativo erano stati iscritti interessi passivi per 443 migliaia di Euro sulla transazione all'epoca stipulanda con l'Agenzia delle Entrate relativa al credito d'imposta per la ricerca e sviluppo 2017. Tale atto di adesione è stato poi sottoscritto in data 22 luglio 2020 e, conseguentemente, sono stati iscritti nel 2020 oneri finanziari ulteriori per 181 migliaia di Euro, al fine di riflettere per competenza gli oneri finanziari maturati fino alla data della transazione.

Le differenze cambio passive realizzate sono relative all'incasso dei crediti e al pagamento dei debiti in valuta.

Le differenze cambio passive accertate sono relative all'adeguamento al cambio di fine periodo di crediti e debiti espressi in valuta.

3.43. IMPOSTE SUL REDDITO

Il saldo netto della voce "Imposte sul reddito" è pari ad un onere di 536 migliaia di Euro (l'anno di comparazione presentava un provento netto di 3 migliaia di Euro). L'onere di 536 migliaia di Euro (provento di 3 migliaia di Euro nel 2019) è costituito da:

  • imposte correnti ai fini IRES per 667 migliaia di Euro (il Gruppo non pagava IRES nel 2019 essendo in perdita fiscale consolidata);
  • imposte correnti ai fini IRAP per 46 migliaia di Euro (858 migliaia di Euro nel 2019; l'onere IRAP del 2019 aveva carattere straordinario in quanto derivava principalmente dai riflessi fiscali dell'accordo transattivo con FCA in materia di oneri ambientali, stipulato in data 2 agosto 2019, in base al quale quest'ultima si impegnava a riconoscere al Gruppo Avio un importo complessivo pari a 19,9 milioni di Euro per le attività di bonifica e ripristino ambientale e per la gestione post-operativa e di manutenzione. A fronte di tale riconoscimento era stato accantonato il fondo oneri ambientali per 16,9 milioni di Euro (rilevato in bilancio a valori attuali), il quale, essendo temporaneamente indeducibile, aveva determinato maggiore IRAP per il suddetto importo;
  • imposte correnti delle società estere per 717 migliaia di Euro (649 migliaia di Euro nel 2019);
  • provento relativo al saldo IRAP 2019 delle controllate Se.co.sv.im. S.r.l. e Spacelab S.p.A. per 784 migliaia di Euro circa a seguito dell'agevolazione introdotta dall'art. 24 del Decreto Rilancio, sulla base del quale non risulta dovuto il versamento del saldo IRAP 2019. Tale debito d'imposta è stato quindi proventizzato nel 2020;
  • provento da iscrizione di fiscalità differita attiva per 110 migliaia di Euro (1.511 migliaia di Euro nel 2019).

La riconciliazione tra aliquota teorica ed aliquota effettiva IRES viene esposta nella seguente tabella (importi in migliaia di Euro):

Esercizio 2020 Esercizio 2019
Risultato ante imposte
Aliquota ordinaria applicata
Imposta teorica
15.409
24,00%
3.698
26.984
24,00%
6.476
Effetto delle variazioni in aumento (diminuzione) rispetto
all'aliquota ordinaria:
Differenze permanenti in aumento 6.074 13.010
Differenze permanenti in diminuzione (4.994) (12.069)
Differenze temporanee in aumento 15.704 35.467
Differenze temporanee in diminuzione (15.218) (67.159)
Totale variazioni 1.565 (30.752)
Utilizzo perdite fiscali (9.458) 0
Deduzione ACE (96)
Imponibile fiscale IRES del Gruppo 7.516 (3.864)
Imposte (anticipate)/differite nette
Imposte correnti società italiane
110
(666)
1.511
(858)
Provento straordinario saldo IRAP 2019 al netto IRAP 2020
Imposte correnti società estere
738
(717)
(649)
(535) 3

Esercizio 2020 Esercizio 2019
Risultato Consolidato (in Euro migliaia) 14.118 26.198
Numero delle azioni in circolazione 26.359.346 26.359.346
Azioni proprie (671.233) (214.500)
Numero di azioni aventi diritto agli utili 25.688.113 26.142.846
Utile base per azione (in Euro)
Utile diluito per azione (in Euro)
0,55
0,53(1)
1,00
0,97(1)

(1) L'utile diluito per azione è stato determinato ipotizzando la conversione dei n. 800.000 sponsor warrant in altrettante azioni ordinarie.

4. INFORMATIVA PER SETTORE DI ATTIVITA' E PER AREA GEOGRAFICA

Informativa per settore di attività

Con riferimento all'esercizio 2020 il Gruppo Avio ha operato in continuità con gli esercizi precedenti, esclusivamente nell'ambito del business Spazio. Conseguentemente tutte le attività e passività, i costi e i ricavi fanno esclusivo riferimento all'unico settore di attività, che corrisponde al perimetro di consolidamento del Gruppo.

Il numero di dipendenti del Gruppo al 31 dicembre 2020 è pari a 950. Al 31 dicembre 2019 i dipendenti del Gruppo erano pari a 935.

Informativa per area geografica

Con riferimento alla ripartizione per area geografica dei ricavi del Gruppo (definiti sulla base del paese di riferimento del cliente), si segnala che gli stessi nel 2020, come anche negli esercizi precedenti, fanno totalmente riferimento all'area Italia ed Europa.

Le attività del Gruppo, così come i nuovi investimenti, sono analogamente allocate, sulla base del medesimo criterio dei ricavi (paese di riferimento del cliente), interamente nell'area Italia ed Europa.

5. IMPEGNI E RISCHI

I principali impegni e rischi del Gruppo sono riepilogati nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020
Garanzie prestate:
Garanzie personali:
Fideiussioni rilasciate da terzi per conto del Gruppo 47.834
Altre garanzie 3.402
Totale garanzie prestate 51.236
Fideiussioni e garanzie ricevute 2.024
Totale 53.260

Garanzie prestate

Comprendono, tra le garanzie personali, fideiussioni rilasciate da terzi per conto del Gruppo a favore della clientela per l'esecuzione di contratti e altre garanzie rappresentate da lettere di patronage rilasciate nell'interesse di società del Gruppo.

Fideiussioni e garanzie ricevute

La voce comprende principalmente fideiussioni ricevute da fornitori a fronte di ordini per forniture da completare.

Altri impegni

In riferimento alla società collegata Termica Colleferro S.p.A., partecipata al 40% da Avio e controllata al 60% da S.E.C.I. S.p.A., la quale svolge come attività la gestione di una centrale termoelettrica, essenziale, per la produzione di vapore, al funzionamento del sito produttivo di Colleferro, si riporta quanto segue.

Ai fini della realizzazione della suddetta centrale, Termica Colleferro stipulò nel febbraio 2010 con un consorzio di banche, un contratto di finanziamento per un ammontare massimo di Euro 34 milioni con durata sino al 24 febbraio 2022 e assistito da garanzie reali e personali, tra cui una fidejussione a prima chiamata della controllante Seci per un importo massimo di 44,2 milioni.

Al fine di poter addivenire a tale accordo con le banche finanziatrici, nel 2014 Termica Colleferro chiese ed ottenne dai soci Seci e Avio una lettera di impegno ai sensi della quale i soci si sono impegnati a concedere un finanziamento soci per un importo massimo rispettivamente di Euro 18,2 milioni e di Euro 12,1 milioni in proporzione alla quota di capitale sociale detenuta e cumulativamente corrispondente alla quota residua del finanziamento bancario in essere a quella data. L'accordo prevede che tale finanziamento soci sia erogato in più soluzioni previa richiesta di Termica Colleferro, vincolato alle esigenze operative di quest'ultima, e che sia subordinato e postergato rispetto al suddetto finanziamento erogato a Termica Colleferro dalle banche.

In considerazione del deterioramento delle condizioni generali del mercato dell'energia elettrica verificatosi negli anni successivi, al fine di poter rispettare i covenants bancari, nel dicembre 2016 Termica Colleferro ha ristrutturato il debito bancario residuo, allora ammontante a circa 22 milioni di Euro, principalmente allungando la durata del piano di ammortamento dal 2022 al 2027, riducendo lo spread del tasso di interesse ed incrementando le soglie dei covenants finanziari.

L'accordo di ristrutturazione del finanziamento in argomento non ha modificato le garanzie concesse dai soci SECI ed Avio alle banche finanziatrici, eccetto l'estensione delle garanzie originarie alla nuova durata del finanziamento.

Alla data del presente bilancio Avio vanta un credito finanziario per finanziamento soci concesso a Termica Colleferro pari a Euro 7,4 milioni, iscritto in bilancio con il metodo del costo ammortizzato per Euro 6,2 milioni. Sin dal 31 dicembre 2019 non vi è più alcun impegno residuo di Avio a concedere ulteriori finanziamenti soci a tale società collegata in funzione del progressivo rimborso da parte di Termica Colleferro del proprio finanziamento bancario. Infatti, alla data del 31 dicembre 2020 il debito residuo di Termica Colleferro è pari a 12,5 milioni e l'impegno contrattuale di Avio ha un "ceiling" massimo pari al 40% di tale debito, ossia pari a 5,0 milioni. Avendo Avio già erogato alla Termica Colleferro un importo pari a 7,4 milioni, non vi sono più impegni residui per Avio con riferimento a tali accordi (l'impegno originario come da accordi del 2014 per Avio era pari ad Euro 12,1 milioni).

Avio, invece, non ha assunto alcun impegno di aumento di capitale sociale della società collegata.

Il suddetto finanziamento erogato alla Termica Colleferro dalle banche prevede il rispetto da parte di tale società di determinati covenant finanziari e più esattamente:

  • 1) Indebitamento Finanziario Netto / Mezzi Propri (IFN/MP); e
  • 2) Indebitamento Finanziario Netto / EBITDA (IFN/EBITDA).

Al fine di poter rispettare i covenant bancari, Termica Colleferro, Avio, SECI e le banche finanziatrici sottoscrissero sempre nel 2014 un accordo modificativo del contratto originario di finanziamento ai sensi del quale Termica Colleferro ha il diritto di sanare la eventuale violazione dei parametri finanziari ("Equity cure") mediante il versamento da parte dei soci SECI e Avio a favore di Termica Colleferro (pro-quota nei limiti della rispettiva partecipazione al capitale sociale della società) di un importo a titolo di aumento di capitale e/o finanziamento soci complessivamente sufficiente a sanare la violazione ("Cure amount").

Al riguardo, sulla base dell'ultimo bilancio approvato dalla partecipata Termica Colleferro S.p.A., i covenant finanziari previsti dal suddetto contratto di finanziamento risultano rispettati.

Qualora Termica Colleferro dovesse risultare inadempiente in relazione ai covenant finanziari previsti dal finanziamento suddetto, Avio e SECI potrebbero essere tenuti ad intervenire mediante la sottoscrizione di ulteriori quote di aumento di capitale o mediante la concessione di un ulteriore finanziamento soci (postergato), da eseguire proporzionalmente alla quota di capitale sociale rispettivamente detenuta.

In data 31 maggio 2019 alcune società del gruppo Seci, tra cui la holding Seci S.p.A, e società che operano nella filiera energia, nella filiera agroindustriale, nella filiera edile/real estate e nel settore del factoring, hanno presentato istanza di concordato preventivo in bianco presso il Tribunale di Bologna, accordata a seguito di Ordinanza emessa dal Giudice delegato. Il Tribunale ha, originariamente, concesso un termine per la predisposizione e presentazione di un piano industriale finalizzato al mantenimento "in bonis" del Gruppo fino al 4 novembre 2019.

La Società collegata Termica Colleferro non è inclusa nelle società che hanno originato la procedura di concordato preventivo.

Il 17 gennaio 2020 il Tribunale di Bologna ha dichiarato l'inammissibilità della domanda di concordato c.d. con riserva depositata da Seci S.p.A. il 31 maggio 2019, in conseguenza dell'omesso deposito, da parte di Seci S.p.A., della proposta e del piano concordatari entro il termine del 3 gennaio 2020 all'uopo assegnato dal Tribunale di Bologna.

Nelle more, in data 13 febbraio 2020, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna ha chiesto il fallimento di Seci S.p.A. a seguito della quale il Tribunale di Bologna aveva inizialmente fissato l'udienza di discussione per il 3 aprile 2020.

Sulla base quanto riferito e di quanto risulta anche tramite organi di stampa, anche a causa dei concomitanti effetti COVID-19, Seci S.p.A. ha presentato in data 27 marzo 2020 dinanzi al Tribunale di Bologna una nuova domanda di concordato preventivo in forma c.d. piena.

Ad oggi tale istanza è ancora in attesa del Decreto di ammissione da parte del Tribunale di Bologna e, conseguentemente, l'istanza di fallimento presentata dalla Procura della Repubblica risulta sospesa.

Il 23 marzo 2021 è stata fissata la prima udienza dinanzi al Tribunale per lo scioglimento della riserva sull'ammissione del concordato e l'omologa del piano creditori; tale udienza è stata poi spostata al 18 maggio 2021 a causa del COVID-19.

In considerazione del fatto che la presentazione da parte della controllante Seci S.p.A. della domanda di concordato preventivo rappresenta ai sensi del contratto di finanziamento bancario di Termica Colleferro una condizione di decadenza del beneficio del termine per il rimborso del finanziamento stesso, al fine di definire chiare la propria posizione nei confronti del ceto bancario e di approvare i bilanci 2019 e 2020 in condizioni di continuità aziendale, in data 27 aprile 2020 Termica Colleferro ha richiesto al pool di banche finanziatrici il waiver alla clausola del contratto di finanziamento che prevede la decadenza del beneficio del termine nel caso di presentazione da parte della controllante Seci S.p.A. della domanda di concordato preventivo.

A seguito di alcuni chiarimenti richiesti dalle banche, la richiesta di waiver è stata ritrasmessa in data 29 luglio 2020 al fine di avere un riscontro in tempo utile per l'approvazione del bilancio 2019 (secondo i termini previsti anche alla luce delle proroghe concesse a seguito del COVID-19) e del 2020.

A seguito del protrarsi dell'esame della richiesta di waiver da parte delle banche, Termica Colleferro ha esaminato, anche con il supporto di propri consulenti esterni, la possibilità di attendere la risposta delle banche alla richiesta di waiver al fine di approvare il bilancio 2019.

In data 6 agosto 2020 le banche hanno risposto che, in considerazione del fatto che sono in attesa di informazioni richieste alla società controllante Seci S.p.A. in merito alla situazione del concordato preventivo e più in generale alle prevedibili prospettive del complessivo processo di ristrutturazione (anche in relazione al concordato di Officine Maccaferri S.p.A.), non sono nelle condizioni di poter

svolgere una valutazione del merito creditizio delle richieste formulate da Termica Colleferro, pur non attivando la clausola di decadenza del beneficio del termine del finanziamento.

Termica Colleferro si è subito attivata per far avere da parte della controllante Seci S.p.A. un riscontro alle banche, per poi prendere contatti con il pool di banche.

Nel frattempo si segnala che Termica Colleferro ha regolarmente rimborsato le rate del finanziamento in scadenza nel 2020 (in febbraio 2020 e in agosto 2020) e anche quella scaduta nel febbraio 2021.

Sulla base delle informazioni ricevute dal Gruppo Industriale Maccaferri sussiste un interesse per la partecipazione detenuta da SECI in Termica Colleferro alla luce delle attese misure di sostegno al settore termoelettrico.

Tali informazioni sono state fornite da Termica Colleferro alle banche nell'ambito di un sollecito per un confronto in merito al rilascio del waiver da parte di queste ultime, a cui la banca capofila ha risposto di aver avviato i confronti con le altre banche partecipanti al finanziamento in pool, tuttora in corso, all'esito dei quali fornirà un riscontro alla Termica Colleferro.

Vertenze legali, fiscali e passività potenziali

Alla data del presente bilancio, alcune delle società del Gruppo risultano parti, attive ovvero passive, di taluni procedimenti giudiziari, civili, amministrativi e tributari legati al normale svolgimento della rispettiva attività d'impresa, come meglio specificato nel seguito.

La società Avio S.p.A. e le società controllate hanno costituito nei propri bilanci e, quindi, nel bilancio consolidato appositi fondi per rischi ed oneri a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi di varia natura con fornitori e terzi, giudiziali ed extragiudiziali, alle relative spese legali, nonché a sanzioni amministrative, penali ed indennizzi nei confronti della clientela. Nella costituzione dei fondi sono stati tenuti in considerazione: (i) i rischi connessi alla singola controversia; e (ii) i principi contabili di riferimento, che prescrivono l'accantonamento di passività per rischi probabili e quantificabili.

Le stime dei fondi rischi ed oneri sono ritenute congrue dal management del Gruppo Avio rispetto all'ammontare complessivo delle passività potenziali che riguardano il Gruppo stesso.

Si segnala, inoltre, che con riferimento ai contenziosi giudicati con rischio di soccombenza possibile o remoto, ovvero di valore indeterminabile, peraltro di numero limitato, conformemente ai principi contabili di riferimento, non è stato effettuato alcun accantonamento al fondo rischi.

Va altresì considerato che il Gruppo basa le proprie stime del rischio di soccombenza potenziale su valutazioni/aspettative in ordine alla presumibile definizione del contenzioso, che rimane comunque legata all'alea intrinseca a ciascun giudizio, per cui non è possibile escludere esiti diversi, sia in senso favorevole che sfavorevole per il Gruppo, rispetto alle stime ex ante effettuate.

Si riporta di seguito una descrizione sintetica dei procedimenti in essere che, per l'importo o l'oggetto delle pretese avanzate, il Gruppo considera rilevanti o comunque meritevoli di segnalazione.

Contenzioso legale

Procedimento penale nei confronti della Servizi Colleferro S.C.p.A. sul tema dell'inquinamento del fiume Sacco

Conseguentemente alla scoperta a giugno 2005 di sostanze tossiche nel latte, concluse le indagini preliminari a febbraio 2009, a marzo 2010 la Procura della Repubblica di Velletri ha chiesto il rinvio a giudizio di alcune persone della Caffaro S.r.l., della Centrale del Latte di Roma S.p.A. e del Consorzio Servizi Colleferro (il legale rappresentante ed il presunto responsabile tecnico), presumendo la loro cooperazione colposa nel procurare il disastro ambientale a seguito dell'avvelenamento delle acque del fiume Sacco e delle sostanze destinate all'alimentazione umana (latte), posto in essere a Colleferro, Segni e Gavignano fino al dicembre 2008, nonché, solo nei confronti del consorzio, per aver effettuato nelle medesime zone, fino al novembre del 2006, scarichi di acque reflue industriali senza le prescritte autorizzazioni. In particolare, nonostante il Consorzio fosse esclusivamente il titolare dello scarico finale dell'impianto di depurazione delle acque reflue industriali del comprensorio, ai suoi soggetti apicali viene attribuita la mancata predisposizione di adeguate misure

di sicurezza, sistemi di controllo e/o trattamenti depurativi atti ad evitare che le acque bianche e di prima pioggia inquinate provenienti dal dilavamento di alcuni piazzali del comprensorio, raccolte attraverso un fosso demaniale prospiciente l'impianto di depurazione consortile, si riversassero nel fiume Sacco, con conseguente contaminazione del foraggio destinato all'alimentazione degli animali da latte allevati in prossimità del fiume. Al riguardo, si evidenzia che il Consorzio opera con esclusione di ogni fine di lucro e ha, quale oggetto principale, la raccolta e il trattamento depurativo delle acque reflue provenienti dagli insediamenti appartenenti ai consorziati e siti nel comprensorio industriale di Colleferro.

Nel processo si sono costituiti come parti civili il Ministero dell'Ambiente, del Territorio e del Mare, i Comuni del territorio e numerosi privati (in forma associativa o singoli). Le richieste si fondano sul presunto danno ambientale ai sensi della parte IV del Codice Ambientale (d. lgs. 3 aprile 2006, n. 152) e sulla responsabilità aquiliana ai sensi degli art. 2043 e ss. del codice civile per danni alla salute. L'ammontare complessivo delle richieste è stato quantificato dalle controparti in circa 35 milioni di Euro.

Alla data attuale, la società Servizi Colleferro S.C.p.A. è partecipata dai seguenti consorziati azionisti: Avio S.p.A. al 32%, Se.co.sv.im. S.r.l. al 20%, Termica Colleferro S.p.A. al 6%, Caffaro S.r.l. in Amministrazione Straordinaria al 5%, Recuperi Materie Prime S.r.l. al 5%, Comune di Colleferro al 5%, EP Sistemi S.p.A. al 6%, Lazio Ambiente S.p.A. al 6%, Joyson Safety Systems Torino S.r.l. al 5% e Simmel Difesa S.p.A. al 10%.

Da ultimo, all'udienza del 16 luglio 2020, il Tribunale di Velletri, in composizione monocratica ha emesso sentenza di assoluzione con formula piena, per il Dott. Giovanni Paravani ed il Sig. Renzo Crosariol, dal reato di cui al capo A) dell'imputazione, concernente la violazione degli artt. 113, 449 co.1° (in relazione all'art.434), 452 co.1° n.3 (in relazione all'art.439) c.p.(disastro innominato colposo) per non aver commesso il fatto, conseguentemente ha rigettato le domande proposte dalle parti civili nei confronti della Servizi Colleferro S.C.p.A.

Si è in attesa di aggiornamenti da parte dei consulenti legali incaricati relativamente all'eventuale appello avverso la sentenza di primo grado.

Secosvim/Caffaro

Nel comprensorio di Colleferro è compresa un'area industriale denominata "Benzoino e derivati" che fino al 31 dicembre 2007 è stata locata alla società Caffaro S.p.A. che dal mese di settembre 2009 è stata assoggettata a procedura di amministrazione straordinaria. Al fine di recuperare i crediti vantati nei confronti della Caffaro, Secosvim ha presentato istanza di ammissione al passivo avanti il tribunale di Udine, ed è stata ammessa al passivo.

Parallelamente l'Ufficio Commissariale per l'Emergenza nella Valle del Sacco ha proceduto in danno nei confronti di Caffaro per inquinamento del terreno per un valore stimato di circa 7 milioni di Euro, che corrispondeva al presumibile costo di bonifica di queste aree. La Caffaro ha impugnato nell'arco di tempo dal 2008 al 2012, dinanzi al TAR del Lazio, una serie di atti amministrativi (verbali di Conferenze di servizio, note con le quali si richiedeva alla Caffaro di presentare piani di smaltimento matrici contaminate, atti di approvazione di attività di caratterizzazione), chiedendone l'annullamento, con i quali l'Ufficio Commissariale ha proceduto in danno di Caffaro. Tali ricorsi sono stati notificati anche a Secosvim in qualità di proprietaria dell'area Benzoino (condotta in locazione da Caffaro sino al 2007), la quale si è quindi costituita in giudizio nei termini di legge.

Esistendo la possibilità che la società Caffaro rivendichi i suddetti costi nei confronti di Secosvim in qualità di proprietaria degli immobili, Secosvim ha comunque richiesto sin dall'ottobre 2009 al Tribunale di Velletri un accertamento tecnico preventivo ("ATP") volto a determinare eventuali responsabilità della Caffaro nella contaminazione dell'area "Benzoino e derivati", che si è concluso con il deposito di una perizia che ha confermato una responsabilità diretta della Caffaro nell'anzidetta contaminazione.

A tal riguardo, si evidenzia che nel corso del procedimento l'Avvocatura dello Stato ha richiesto al TAR di valutare la pregiudizialità del procedimento penale rispetto alla decisione dei ricorsi. All'esito dell'udienza del 6 dicembre 2016, il TAR Lazio ha conseguentemente adottato separate ordinanze (tutte di identico tenore), con le quali (per ciascun ricorso) ha chiesto alla Presidenza del Consiglio di depositare entro 90 giorni documentati chiarimenti in ordine al processo penale pendente dinanzi al Tribunale di Velletri n. 1831/2014 (come riportato nel paragrafo precedente, relativo al

"Procedimento penale nei confronti del Consorzio Servizi Colleferro sul tema dell'inquinamento del fiume Sacco"). L'udienza di discussione dei suddetti ricorsi, è stata tenuta il 20 giugno 2018. I Giudizi sono tuttora pendenti dinanzi al TAR Lazio e la prossima Udienza di discussione è stata fissata al 9 giugno 2021.

Verifiche fiscali relative al Gruppo

Si riportano nel prosieguo le informazioni riguardanti le verifiche e i contenziosi fiscali più significativi che, alla data del presente bilancio, hanno interessato Avio S.p.A. e le sue controllate, con indicazione delle specifiche contestazioni e dei relativi importi.

A) Avio S.p.A. – Verifiche e contenziosi fiscali

A.1.) Avviso di liquidazione notificato il 28 luglio 2016 per imposte indirette sull'operazione di conferimento del ramo Aeroengine da Avio S.p.A. a GE Avio S.r.l.

Nell'ambito di una verifica generale condotta a fine 2015 e conclusasi nel 2017, la Guardia di Finanza ha formulato una contestazione a carico di Avio S.p.A., riqualificando il conferimento del ramo d'azienda Aeroengine da Avio S.p.A. a GE Avio S.r.l., e la successiva cessione delle quote di quest'ultima società, avvenuti nel corso del 2013, come una cessione diretta di ramo d'azienda e, conseguentemente, ha sollevato un rilievo con riferimento alla presunta mancata corresponsione delle imposte indirette applicabili agli atti della suddetta cessione di ramo d'azienda.

Dando seguito al suddetto rilievo, il 28 luglio 2016 l'Agenzia delle Entrate ha notificato ad Avio S.p.A. un avviso di liquidazione per imposta di registro, imposta ipotecaria e imposta catastale per complessivi 58.220 migliaia di Euro. Si tratta, in particolare, di imposta di registro per Euro 55.641.285, imposta ipotecaria per Euro 1.719.057 e imposta catastale per Euro 859.529, pari a un maggior onere complessivo di Euro 58.219.871.

Ritenendo sussistenti più che validi motivi di infondatezza della contestazione mossa dall'Amministrazione finanziaria, Avio S.p.A. – di concerto con il Gruppo General Electric – ha avviato un contenzioso avverso il suddetto avviso di liquidazione, vedendo riconosciute le proprie ragioni da parte della Commissione Tributaria Regionale del Piemonte la quale, con sentenza n. 1740/18 pronunciata il 24 ottobre 2018 e depositata il 7 novembre 2018, ha accolto integralmente l'appello proposto dalla Società.

Nel corso del 2020 l'Agenzia delle Entrate ha impugnato la suddetta sentenza innanzi alla Corte di Cassazione. La Società si è tempestivamente costituita in giudizio con proprio controricorso e contestuale ricorso incidentale, per ribadire la fondatezza delle proprie ragioni.

Con riferimento a tale contenzioso, si segnala che, in forza di specifiche previsioni contrattuali, il Gruppo General Electric è tenuto a mantenere indenne Avio S.p.A. relativamente alle eventuali passività che dovessero sorgere rispetto alle imposte indirette riferibili alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore Aeroengine del Gruppo Avio), nonché a mettere a disposizione di Avio S.p.A. le somme eventualmente richieste dall'Amministrazione finanziaria entro le scadenze previste per i versamenti. A questo proposito, si segnala che, in data 12 agosto 2016, a seguito della notifica da parte dell'Agenzia delle Entrate ad Avio S.p.A. dell'avviso di liquidazione per complessivi 58.220 migliaia di Euro, GE Italia Holding S.p.A. ha confermato ad Avio S.p.A. il puntuale adempimento delle suddette previsioni contrattuali. In considerazione di quanto sopra, e segnatamente della notifica del citato avviso di liquidazione che quantifica le presunte imposte indirette in complessivi 58.220 migliaia di Euro, nonché delle suddette pattuizioni di indennizzo contrattualmente previste e confermate successivamente alla notifica dell'avviso di liquidazione in argomento, si è provveduto a iscrivere nel bilancio un debito per oneri fiscali in relazione alle passività che potrebbero sorgere in esito all'avviso di liquidazione e un corrispondente credito verso il Gruppo General Electric per il medesimo importo di 58.220 migliaia di Euro.

In relazione al contenzioso in esame, per quanto concerne l'oggetto della materia del contendere, riguardante l'applicazione della disposizione antielusiva di cui all'art. 20 – rubricato "Interpretazione degli atti" – del d.P.R. n. 131/1986 ("Testo Unico dell'imposte di registro"), si segnalano alcune circostanze degne di note avvenute successivamente alla notifica dell'avviso di liquidazione. In particolare:

  • la Legge di Bilancio 2018 (cfr. art. 1, comma 87, lett. a), Legge 27 dicembre 2017, n. 205) ha modificato dal 1° gennaio 2018 l'art. 20 del Testo Unico dell'imposta di registro,

limitando l'attività riqualificatoria dell'Amministrazione finanziaria in materia di atti sottoposti a registrazione;

  • la Legge di Bilancio 2019 (cfr. art.1, comma 1084, Legge 30 dicembre 2018, n. 145) ha attribuito efficacia retroattiva alla disposizione introdotta dalla Legge di Bilancio 2018 la quale, dunque, dovrebbe applicarsi agli avvisi di liquidazione – ivi incluso quello notificato alla Società – notificanti negli anni antecedenti al 2017
  • il 21 luglio 2020 la Corte Costituzionale (cfr. sentenza n. 158) ha dichiarato non fondate le questioni di legittimità costituzionale relative all'art. 20 del Testo Unico dell'imposta di registro, stabilendo che la norma in esame è volta a riaffermare la natura di "imposta d'atto" dell'imposta di registro, precisando l'oggetto dell'imposizione in coerenza con la struttura di un prelievo sugli effetti giuridici dell'atto presentato per la registrazione, senza che l'Amministrazione finanziaria possa dare rilievo agli elementi extratestuali e gli atti collegati privi di qualsiasi nesso testuale con l'atto medesimo;
  • il 17 settembre 2020 la Direzione Centrale dell'Agenzia delle Entrate ha pubblicato un chiarimento ufficiale (cfr. risposta n. 371) con cui, prendendo atto della sentenza della Corte Costituzionale sopracitata, ha chiarito che "la cessione di quote sociali preceduta dal conferimento del ramo d'azienda, non possa essere tassata alla stregua di una cessione d'azienda unitaria sulla base del disposto dell'articolo 20 del T.U.R.".
  • A.2) Questionario della DRE del Piemonte del 4 giugno 2019 relativo ai prezzi di trasferimento tra Avio S.p.A. e Regulus S.A. – Periodo d'imposta 2014.

Il 4 giugno 2019 la DRE del Piemonte dell'Agenzia delle Entrate ha notificato ad Avio S.p.A. il questionario Q00041/2019, richiedendo informazioni e documenti relativi alle operazioni intercorse, nel periodo d'imposta 2014, tra la Società e la controllata Regulus S.A., al fine di controllare il corretto trattamento fiscale della remunerazione alle condizioni e ai prezzi che sarebbero stati pattuiti tra soggetti indipendenti operanti in condizioni di libera concorrenza e in circostanze comparabili ai sensi dell'art. 110, comma 7, del TUIR (recante la disciplina fiscale del c.d. "transfer pricing"), nel presupposto che Regulus S.A. sia residente fiscalmente in Guyana Francese.

Avio S.p.A. si è tempestivamente attivata, anche con il supporto dei propri consulenti fiscali, per fornire alla DRE del Piemonte tutte le informazioni e i documenti richiesti.

A fine novembre 2019, essendo ormai prossimo il termine di decadenza a disposizione dell'Amministrazione finanziaria per l'accertamento del periodo d'imposta 2014, la DRE del Piemonte ha notificato nei confronti della Società due distinti avvisi di accertamento, rispettivamente per IRES e IRAP. In particolare:

  • con l'avviso di accertamento IRES, l'Ufficio ha accertato in capo ad Avio S.p.A. una maggiore IRES dovuta dal consolidato fiscale cui la stessa aderiva dal 2014, per Euro 600.959,00, oltre interessi, irrogando sanzioni per complessivi Euro 542.863,00;
  • con l'avviso di accertamento IRAP, l'Ufficio ha rettificato il valore della produzione netta nell'importo negativo per - Euro 9.939.291,00, a fronte di un imponibile dichiarato, comunque negativo, di - Euro 12.124.598,00. Essendo il valore della produzione rettificato dall'Ufficio comunque negativo, non è stato effettuato alcun recupero d'imposta ed è stata irrogata la sanzione in misura fissa di Euro 250,00.

Con spirito di leale collaborazione, la Società ha tempestivamente proposto istanza di accertamento con adesione, riservandosi di valutare se addivenire a una soluzione conciliativa con la DRE del Piemonte.

Con riferimento all'avviso di accertamento IRES, si segnala che, nelle more dello svolgimento della procedura di adesione, la Società ha chiesto all'Ufficio di poter compensare il maggior reddito imponibile accertato con le perdite fiscali pregresse non ancora utilizzate. Accogliendo la richiesta della Società, a luglio 2020 l'Ufficio ha rideterminato la maggiore IRES accertata per il 2014 (e i relativi interessi), azzerandola integralmente, irrogando una sanzione amministrativa pecuniaria unica pari a Euro 1.250,00.

Nonostante le diverse interlocuzioni e i reciproci tentativi di addivenire ad una auspicata definizione in adesione dei suddetti avvisi, la Società – pur continuando a ribadire la Sua completa e leale collaborazione nei confronti dell'Amministrazione finanziaria – non ha ravvisato le condizioni per poter procedere alla definizione in adesione degli avvisi di accertamento. In particolare, ferme restando le molteplici riserve della Società circa la legittimità, in fatto e in diritto, degli avvisi di accertamento sopra richiamanti, la Società è rimasta confidente sulla correttezza del proprio operato, ritenendo di

aver agito nel pieno rispetto della legge anche alla luce delle Linee Guida OCSE e del Decreto 14 maggio 2018 del Ministero dell'Economia e delle Finanze.

Pertanto, ritenendo di non poter addivenire ad una adesione, nei termini e alle condizioni proposte dall'Ufficio, la Società ha tempestivamente impugnato i due avvisi di accertamento IRES e IRAP a giugno 2020.

L'udienza per la trattazione della causa è stata fissata per il mese di aprile 2021, salvo rinvio a nuovo ruolo in ragione della contingente emergenza epidemiologica in corso.

Allo stato attuale la passività potenziale associata al contenzioso in esame ammonta a complessivi Euro 1.500, di cui Euro 1.250 a titolo di sanzione formale IRES ed Euro 250 a titolo di sanzione formale IRAP.

B) Se.co.sv.im. S.r.l. – Verifiche e contenziosi fiscali

Si riporta di seguito una breve descrizione del contenzioso fiscale di Se.co.sv.im., nonché una breve descrizione delle principali correlate passività potenziali.

B.1.) Contenzioso fiscale con l'Agenzia delle Dogane di Roma in materia di accise e addizionali provinciali/comunali nel settore dell'energia elettrica.

Periodo 2001–2005: relativamente alla verifica effettuata da parte dell'Ufficio Tecnico di Finanza di Roma ai fini dell'imposta erariale di consumo e relativa addizionale dovute sui consumi di energia elettrica nel periodo da gennaio 2001 ad agosto 2005, il ricorso da parte dell'Agenzia delle dogane avverso il giudizio di secondo grado, favorevole a Se.co.sv.im., ed il relativo controricorso di Se.co.sv.im. erano pendenti presso la Corte di Cassazione.

A settembre 2017 è stato ritenuto conveniente, alla luce di una sfavorevole prognosi dell'esito del contezioso in parola, addivenire con l'Agenzia delle Dogane alla transazione ex art. 5-bis decretolegge n. 193/2016, con il pagamento in quattro rate annuali (più interessi del 2,10% annuo) dell'importo complessivo di Euro 846 migliaia. L'accordo ha comportato l'azzeramento di interessi, indennità di mora e sanzioni.

A settembre 2020 è stata regolarmente pagata la quarta e ultima rata con i relativi interessi. Si è in attesa della declaratoria della cessata materia del contendere da parte della Suprema Corte di Cassazione.

Periodo 2006-2010: circa invece i rilievi formulati dall'Ufficio Tecnico di Finanza di Roma, sempre in materia di accise e addizionali nel settore dell'energia elettrica, relativamente agli anni 2006-2010 e contro cui Se.co.sv.im. aveva adito le vie del contenzioso, si segnala che la Corte di Cassazione, con sentenza n. 24678 del 16 ottobre 2019, ha disconosciuto le ragioni della Società. La riscossione provvisoria, attivata nel 2013 e dilazionata in rate mensili, è stata comunque completata nel maggio 2018 a titolo cautelativo, salvo eventuale richiesta di rimborso di quanto pagato in eccesso a seguito dell'adesione alla procedura di cui all'art. 6 del decreto-legge n. 193/2016.

B.2) Contenziosi fiscali con il Comune di Segni in materia di ICI.

Annualità 2011: per l'annualità in esame il contenzioso ha ad oggetto un recupero a titolo di ICI, interessi e sanzioni di un importo complessivamente pari a Euro 57 migliaia.

Se.co.sv.im., a seguito di infruttuoso esperimento della procedura di accertamento con adesione, ha adito la CTP di Roma, la quale, a giugno del 2018, si è pronunciata in senso sfavorevole alla Società. A febbraio 2019 Se.co.sv.im. ha tempestivamente proposto appello avverso la sentenza sfavorevole emessa dalla CTP di Roma.

Si è in attesa della fissazione dell'udienza da parte della Commissione Tributaria Regionale del Lazio.

Annualità 2012 e 2013: per le presenti annualità, il contenzioso ha ad oggetto un recupero a titolo di ICI, interessi e sanzioni di un importo complessivamente pari a Euro 14 migliaia.

A luglio 2018 Se.co.sv.im. ha proposto reclamo/ricorso presso la CTP di Roma.

Con sentenza depositata a dicembre 2019, la CTP di Roma ha respinto le doglianze della Società.

A settembre 2020 la Società ha tempestivamente proposto appello avverso la suddetta sentenza e si è in attesa della fissazione dell'udienza da parte della Commissione Tributaria Regionale del Lazio.

B.3) Contenzioso fiscale relativo all'omessa applicazione dell'IVA sugli addebiti dei costi di bonifica ad Avio negli anni 2010, 2011 e 2012

Nel corso del 2013 sono stati notificati a Se.co.sv.im. due avvisi di accertamento ai fini IVA per gli anni 2010 e 2011, aventi per oggetto l'asserita omessa applicazione dell'imposta su costi di bonifica oggetto di riaddebito alla consolidante Avio S.p.A. (importi complessivamente pari, inclusi sanzioni e interessi, a Euro 2,5 milioni).

La Società ha impugnato tali avvisi di accertamento innanzi alla CTP di Roma che, con sentenza del 7 settembre 2015, ha accolto le ragioni della Società. Tuttavia, la CTR del Lazio ha accolto in data 12 dicembre 2016 l'appello proposto dall'Agenzia delle Entrate contro la sentenza della CTP di Roma. Pertanto, Se.co.sv.im. ha adito la Suprema Corte di Cassazione nel giugno 2017. La riscossione provvisoria del predetto importo di Euro 2,5 milioni non era stata ancora attivata, ancorché la correlata richiesta di sospensione sia stata respinta dalla CTP di Roma nel dicembre 2017.

Ad ottobre 2017 è stato notificato per la successiva annualità 2012 l'avviso di accertamento di maggiore imposta per Euro 644mila, oltre a sanzioni e interessi per Euro 127 migliaia, contro cui è stato proposto ricorso alla CTP di Roma. Con sentenza n. 18883/18 dell'11 novembre 2018 la CTP di Roma ha respinto il ricorso proposto dalla Società.

Con istanza presentata telematicamente entro il 31 maggio 2019, Se.co.sv.im. ha aderito alla definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti di cui all'art. 6 del decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2018, n. 136. Per effetto della definizione agevolata, la Società è tenuta al versamento delle sole imposte, per l'importo complessivo di Euro 1,6 milioni, senza applicazione di sanzioni e interessi. Il predetto importo viene versato in 20 rate trimestrali di pari importo la prima delle quali è stata versata a maggio 2019. Nel corso del 2020 la Società ha versato entro le scadenze di legge tutte le rate previste dal piano di rateazione.

Le somme così versate saranno addebitate a titolo di rivalsa successiva nei confronti della capogruppo Avio S.p.A., in virtù degli accordi in essere tra le società.

Alla data del 31 luglio 2020 l'Agenzia delle Entrate non ha notificato alla Società alcun atto di diniego della definizione delle liti pendenti. Deve dunque ritenersi definitiva e legittimamente esperita la definizione delle liti di cui si è avvalsa la Società.

B.4) Rettifica e liquidazione delle maggiori imposte di registro, ipotecarie e catastali rivenienti dalla riqualificazione come cessione d'azienda, con correlata rideterminazione del valore dell'avviamento riferibile al ramo medesimo, dell'operazione di conferimento del ramo di azienda denominato "Energia Colleferro" a Termica Colleferro S.p.A. e successivo trasferimento della partecipazione in quest'ultima alla controllante indiretta Avio S.p.A.

In relazione all'operazione di conferimento del ramo di azienda denominato "Energia Colleferro" a Termica Colleferro S.p.A. e successivo trasferimento della partecipazione in quest'ultima alla controllante indiretta Avio S.p.A., l'Agenzia delle Entrate di Bologna aveva notificato:

  • a) un avviso di liquidazione a titolo di maggiori imposte di registro, ipotecarie e catastali rivenienti dalla riqualificazione dell'operazione come cessione d'azienda, per l'importo complessivo di Euro 142 migliaia;
  • b) un avviso di rettifica relativo alla rideterminazione del valore dell'avviamento riferibile al ramo oggetto dell'asserita cessione d'azienda, per l'importo complessivo di Euro 16 migliaia.

Per quanto concerne l'atto di cui alla voce sub a), il contenzioso ha avuto esito favorevole per la Società sia in primo che in secondo grado. Pertanto, il 2 dicembre 2019 l'Agenzia delle Entrate ha proposto ricorso in Cassazione avverso la sentenza dalla CTR dell'Emilia Romagna.

Il 24 gennaio 2020 la Società si è tempestivamente costituita in giudizio, depositando il proprio controricorso.

Si è in attesa della fissazione dell'udienza di trattazione da parte della Corte di Cassazione.

Per quanto concerne l'atto di cui alla voce sub b), il contenzioso ha avuto esito favorevole per la Società in primo grado, mentre per il secondo grado la CTR dell'Emilia Romagna, a dicembre 2018, ha sospeso il giudizio in attesa che venga definito il contenzioso di cui alla voce sub a) che precede.

C) Spacelab S.p.A. (già ELV S.p.A.) – Verifiche e contenziosi fiscali

Relazione Finanziaria Annuale 2020

Si precisa che detta società non è stata e non è interessata da alcuna verifica o contenzioso fiscale alla data del presente bilancio.

D) Europropulsion S.A. – Verifiche e contenziosi fiscali

Europropulsion è stata oggetto di accertamento fiscale da parte dell'Autorità fiscale francese con riferimento all'applicazione della cosiddetta "taxe professionnelle" (imposta diretta adottata in Francia, similare all'IRAP) sui beni di proprietà della ESA dati in utilizzo alla Società inizialmente per gli esercizi fiscali 2009, 2010 e 2011 e poi per i successivi 2012 e 2013, con un rischio per gli esercizi futuri.

Gli importi oggetto di contestazione:

  • per gli anni dal 2009 al 2011 inizialmente erano complessivamente pari a 1,6 milioni di Euro, versati dalla Società nel corso del 2014. Detto importo è stato poi ridotto a 0,9 milioni di Euro in virtù del riconoscimento di uno sgravio parziale di 684 migliaia di Euro disposto dall'autorità fiscale francese;

  • per gli anni 2012 e 2013 sono pari a circa 250 migliaia di Euro per anno.

Per gli anni 2009-2011 Europropulsion ha presentato ricorso in primo grado presso il competente giudice fiscale, il quale ha emesso sentenza sfavorevole alla società, contro cui è stato promosso appello il 9 settembre 2016.

Con sentenza dell'11 novembre 2017 la competente autorità giudiziaria francese ha disposto l'annullamento della contestazione relativa all'anno 2010.

Nel prosieguo dell'iter giudiziale va evidenziato che nel corso del 2020 l'autorità giudiziaria, denominata "Conseil d'Etat", ha dichiarato assoggettabile a tassazione l'utilizzo dei beni ESA secondo pura interpretazione della ratio della normativa fiscale, rimandando all'ultimo grado di giudizio, secondo il sistema giudiziario francese, la sentenza definitiva e inappellabile sul contenzioso che sarà emessa nel corso del 2021.

La Società, vista la sentenza emessa nel 2020 di cui sopra e considerando il parere dei propri legali, ha ritenuto di operare nel bilancio 2020 l'iscrizione al fondo rischi fiscali dell'ammontare totale della passività fiscale associata alla tematica in oggetto per gli anni dal 2009 al 2020, che è stata ricalcolata e stimata in circa 4 milioni di Euro.

6. INFORMATIVA SUGLI STRUMENTI FINANZIARI E POLITICHE DI GESTIONE RISCHI

Categorie e fair value di attività e passività finanziarie

La tabella sotto riportata mostra una dettagliata analisi delle attività e passività finanziarie prevista dall'IFRS 7, secondo le categorie previste dallo IFRS 9 per il 2020 e il 2019.

Valori al 31 dicembre 2020:

Importi in migliaia di Euro Totale
valori di
bilancio
Categorie
IFRS 9
Attività a
costo
ammortizzato
Attività a
fair value
rilevato a
conto
economico
Passività a
costo
ammortizzato
ATTIVITA' FINANZIARIE
- Partecipazioni in altre imprese 524 524
- Attività finanziarie non correnti 6.259 6.259
- Altre attività non correnti 74.140 74.140
- Attività finanziarie correnti - -
- Crediti commerciali 2.175 2.175
- Altre attività correnti 8.954 8.953
- Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 124.666 124.666
216.718 216.194 524 0
PASSIVITA' FINANZIARIE
- Passività finanziarie non correnti 32.000 32.000
- Passività finanziarie non correnti per
leasing
4.543 4.543
- Passività finanziarie correnti 12.749 12.749
- Passività finanziarie correnti per leasing 2.676 2.676
- Quota corrente dei debiti finanziari non
correnti
10.063 10.063
- Altre passività non correnti 127.840 127.840
- Altre passività correnti 24.803 24.803
- Debiti commerciali 66.454 66.454
281.128 0 0 281.128

Categorie

Valori al 31 dicembre 2019:

Totale

Fair value di attività e passività finanziarie e modelli di calcolo utilizzati

In relazione agli eventuali strumenti finanziari rilevati nel bilancio al fair value, l'IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:

  • livello 1 quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
  • livello 2 input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
  • livello 3 input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

La Società ed il Gruppo Avio non hanno contratto strumenti finanziari derivati al 31 dicembre 2019.

Oneri e proventi finanziari rilevati secondo lo IFRS 9

La tabella seguente riporta gli oneri e proventi finanziari generati dalle attività e passività finanziarie suddivise nelle categorie previste dallo IFRS 9 per il 2020 e il 2019.

Esercizio 2020

Proventi/(oneri) finanziari rilevati a
conto economico
Proventi/(oneri) finanziari rilevati nel conto
economico complessivo
Importo in migliaia di
Euro
Da
interessi
Da variazioni di fair
value
Da variazioni di fair value
Attività a costo
ammortizzato
Attività a fair value
Rilevato a conto
Economico
- -
Passività a costo
ammortizzato
Strumenti finanziari
derivati
637
-
-
-
-
-
Totale categorie 637 - -

Esercizio 2019

Proventi/(oneri) finanziari rilevati a
conto economico
Proventi/(oneri) finanziari rilevati nel conto
economico complessivo
Importo in migliaia di
Euro
Da
interessi
Da variazioni di fair value Da variazioni di fair value
Attività a costo
ammortizzato
Attività a fair value
Rilevato a conto
Economico
Passività a costo
ammortizzato
Strumenti finanziari
derivati
511
-
-
-
-
-
-
-
Totale categorie 511 - -

Tipologie di rischi finanziari e attività di copertura connesse

Il Gruppo Avio è influenzato da rischi finanziari connessi alle proprie attività operative, in particolare riferibili a:

  • rischi di credito, relativi ai rapporti commerciali con la clientela e alle attività di finanziamento;
  • rischi di liquidità, con riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie e all'accesso al mercato del credito;
  • rischi di mercato;
  • rischio di tasso di interesse.

Vengono monitorati costantemente i predetti rischi finanziari, ponendo in essere azioni aventi l'obiettivo di fronteggiare e contenere i potenziali effetti negativi mediante l'utilizzo di appropriate politiche e, in generale laddove ritenuto necessario, anche mediante appositi strumenti di copertura (attualmente non necessari in quanto il tasso di interesse del finanziamento in essere con BEI è fisso e conveniente rispetto al mercato).

Nella presente sezione vengono fornite informazioni qualitative e quantitative di riferimento sull'incidenza di tali rischi sulla Società ed il Gruppo.

I dati quantitativi di seguito riportati non rivestono valenza previsionale e non possono completamente riflettere le complessità e le reazioni correlate dei mercati che possono derivare da ogni cambiamento ipotizzato.

Rischio di credito

Il rischio di credito rappresenta l'esposizione della Società e del Gruppo a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti.

L'esposizione al rischio di credito è connessa essenzialmente ai crediti iscritti in bilancio, particolarmente crediti di natura commerciale, e alle garanzie prestate a favore di terzi.

La massima esposizione teorica al rischio di credito per il Gruppo al 31 dicembre 2020 è rappresentata essenzialmente dal valore contabile complessivo dei crediti commerciali, il cui valore a tale data ammonta ad Euro 2.175 migliaia.

Tale importo è esposto nell'Attivo di Stato Patrimoniale come netto tra il valore nominale dei crediti commerciali e, in contropartita, gli acconti da incassare.

In merito alle motivazioni dell'esposizione al rischio credito rappresentata considerando i crediti al netto degli "acconti da incassare", è opportuno evidenziare che, contabilmente, l'emissione delle fatture comporta come contropartita, a fronte della rilevazione contabile attiva a cliente, la rilevazione contabile passiva rappresentata – appunto - da acconti da incassare; tali poste sono entrambe patrimoniali. L'analisi dello scaduto, pertanto, viene effettuata al netto dei suddetti acconti.

I principali clienti del Gruppo sono rappresentati da organismi governativi e committenti pubblici, che per la loro natura non presentano significative concentrazioni di rischio (Agenzia Spaziale Europea, Arianespace, Airbus Safran Launchers).

Inoltre, operando su commessa, il Gruppo Avio pianifica la gestione degli anticipi ed acconti finanziari in modo da conseguire la provvista finanziaria prima e durante il sostenimento dei costi di commessa, in funzione delle diverse milestone contrattuali e mitigando quindi concretamente il rischio di conseguire dei crediti a fronte di attività produttive già iniziate.

Sulla base delle analisi dello scaduto clienti effettuato al 31 dicembre 2020, lo stesso è iscritto al netto di un fondo svalutazione pari a 483 mila Euro. Si tratta di uno scaduto non significativo e relativo solo alle tempistiche di incasso.

A fronte di tali crediti, in ciascun esercizio, viene peraltro effettuata una attenta valutazione individuale del rischio ed iscritto specifico fondo di svalutazione, che tiene conto di una stima dei flussi recuperabili e di eventuali situazioni di contingenti controversie in corso e possibili riscadenziamenti.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità cui sono soggetti la Società ed il Gruppo è individuabile nell'eventuale difficoltà ad ottenere, a condizioni economiche, le risorse finanziarie a supporto delle attività operative. I due principali fattori che influenzano la liquidità sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza del debito o di liquidità degli impieghi finanziari.

I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità sono monitorate e gestite centralmente, anche mediante l'implementazione di sistemi di tesoreria accentrata coinvolgenti le principali società italiane ed estere del Gruppo, nell'ottica di garantire tempestivamente un efficace reperimento delle risorse finanziarie o un adeguato investimento delle disponibilità liquide, ottimizzando la gestione della liquidità e dei flussi di cassa. Il Gruppo effettua periodicamente il monitoraggio dei flussi di cassa previsti ed effettivi, nonché l'aggiornamento delle proiezioni di flussi finanziari futuri al fine di ottimizzare la gestione della liquidità e la determinazione delle eventuali necessità di provvista.

I fondi attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall'attività operativa e di finanziamento, sono ritenuti in grado di consentire al Gruppo di soddisfare i propri bisogni derivanti dall'attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro scadenza.

Circa gli impatti derivanti dal COVID-19, si veda quanto riportato nella Relazione sulla gestione.

Liquidity analysis

Le tabelle che seguono rappresentano un'analisi per scadenza dei flussi contrattuali futuri generati dalle passività finanziarie, commerciali e dalle principali altre passività del Gruppo (valori in migliaia di Euro).

Le tabelle riportano i flussi non attualizzati, comprensivi della quota di capitale ed eventuali interessi, calcolati alle condizioni di mercato esistenti alla data di bilancio. Si precisa che l'analisi riflette le previsioni assunte per il manifestarsi dei flussi finanziari sulla base di date di rimborso contrattualmente definite o, in alcuni casi, stimate. In assenza di una data predefinita di rimborso i flussi sono stati inseriti sulla base di una stima fondata sulle informazioni disponibili. Per questo motivo i conti di tesoreria sono stati inseriti nella fascia temporale a vista.

Valori al 31 dicembre 2020:

Valori di
bilancio
Poste
a vista
Entro
12
mesi
Tra 1
e 2
anni
Tra 2
e 3
anni
Tra 3
e 4
anni
Tra 4
e 5
anni
Oltre 5 anni Totale
flussi
Passività
finanziarie
correnti:
- Debiti finanziari
verso imprese a
controllo
12.749 12.749 - - - - - - 12.749
congiunto
(correnti)
- Passività
finanziarie
correnti per
leasing
2.676 2.676 2.676
- Debiti finanziari
Finanziamento
BEI
10.063 - 10.063 - - - - - 10.063
25.488 12.749 12.739 0 0 0 0 0 25.488
Debiti
commerciali
(incluso imprese
a controllo
66.454 - 66.454 - - - - - 66.454
congiunto) 66.454 0 66.454 0 0 0 0 0 66.454
Altre passività
non correnti:
- Debiti finanziari
Finanziamento
BEI 40 mln/€
24.000 - 8.000 8.000 8.000 24.000
- Debiti finanziari
Finanziamento
BEI 10 mln/€
- Passività
8.000 2.000 2.000 2.000 2.000 8.000
finanziarie non
correnti per
leasing
- Debiti per
4.543 757 757 757 757 757 3.785
erogazioni ai
sensi della Legge
808/85
42.051 - - - - - - 42.051 42.051
78.594 0 0 10.757 10.757 10.757 2.757 42.808 77.836
Altre passività
correnti:
- Debiti
previdenziali
3.622 - 3.622 - - - - - 3.622
- Debiti verso i
dipendenti
6.969 - 6.969 - - - - - 6.969
- Altri debiti
verso terzi
5.558 - 5.558 - - - - - 5.558
16.149 0 16.149 0 0 0 0 0 16.149
Totale flussi 186.685 12.749 95.342 10.757 10.757 10.757 2.757 42.808 185.928

Valori al 31 dicembre 2019:

Valori di
bilancio
Poste a
vista
Entro 12
mesi
Tra 1 e
2 anni
Tra 2 e
3 anni
Tra 3 e
4 anni
Tra 4 e
5 anni
Oltre 5
anni
Totale
flussi
Passività
finanziarie
correnti:
- Debiti
finanziari verso
imprese a
controllo
congiunto
(correnti)
28.749 28.749 - - - - - - 28.749
- Passività
finanziarie
correnti per
leasing
- Debiti
2.647 2.647 2.647
finanziari
Finanziamento
BEI
8.075 - 8.075 - - - - - 8.075
39.471 28.749 10.722 0 0 0 0 0 39.471
Debiti
commerciali
(incluso
imprese a
controllo
congiunto)
100.335 - 100.335 - - - - - 100.335
100.335 0 100.335 0 0 0 0 0 100.335
Altre passività
non correnti:
- Debiti
finanziari
Finanziamento
BEI 40 mln/€
32.000 - 8.000 8.000 8.000 8.000 32.000
- Debiti
finanziari
Finanziamento
BEI 10 mln/€
- Passività
10.000 2.000 2.000 2.000 2.000 2.000 10.000
finanziarie non
correnti per
leasing
- Debiti per
4.889 815 815 815 815 815 4.074
erogazioni ai
sensi della
Legge 808/85
42.051 - - - - - - 42.051 42.051
88.940 0 0 10.815 10.815 10.815 10.815 44.866 88.125
Altre passività
correnti:
- Debiti
previdenziali
3.689 - 3.689 - - - - - 3.689
- Debiti verso i
dipendenti
- Altri debiti
6.336 - 6.336 - - - - - 6.336
verso terzi 5.526 - 5.526 - - - - - 5.526
15.551 0 15.551 0 0 0 0 0 15.551
Totale flussi 244.297 28.749 126.608 10.815 10.815 10.815 10.815 44.866 243.483

Rischio di mercato

Con riferimento alla attuale struttura finanziaria della Società e del Gruppo e al fatto che la valuta con cui lo stesso opera è in misura quasi esclusiva l'Euro, si ritiene che lo stesso non sia attualmente soggetto a significativi rischi di mercato derivanti dalla fluttuazione dei cambi delle valute, né dei tassi di interesse su crediti e debiti finanziari.

La Società ed il Gruppo, in considerazione di quanto indicato con riferimento alla non significatività dei rischi di mercato connessi alla variabilità di tassi di cambio e di interesse, alla data del 31 dicembre 2020 non ha in essere operazioni specificatamente finalizzate alla copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa in relazione alle citate tipologie di rischi.

Rischio di tasso di interesse

La Società ha due finanziamenti con la Banca Europea degli Investimenti (BEI) per complessivi residui Euro 42 milioni, ad un tasso d'interesse conveniente rispetto al mercato.

Alla luce di quanto sopra, tale rischio non si ritiene applicabile alla Società e, quindi, al Gruppo Avio.

Avio intrattiene con regolarità rapporti di natura commerciale e finanziaria con le società da essa controllate e a controllo congiunto, che consistono in operazioni rientranti nell'ambito delle attività ordinarie di gestione e concluse, a normali condizioni di mercato. In particolare, si riferiscono a forniture e acquisti di beni e servizi, tra cui prestazioni nel campo amministrativo-contabile, fiscale, informatico, di gestione personale, di assistenza e consulenza, e relativi crediti e debiti a fine esercizio e a operazioni di finanziamento e di gestione di tesoreria centralizzata e relativi oneri e proventi. Tali operazioni sono eliminate nella procedura di consolidamento e conseguentemente non sono descritte nella presente sezione.

Le parti correlate del Gruppo Avio sono individuate sulla base dei principi stabiliti dallo IAS 24 - Informativa di Bilancio sulle Operazioni con Parti Correlate, applicabile dal 1° gennaio 2011, e sono le società controllanti, le società che hanno un rapporto di colleganza con il Gruppo Avio e sue controllate così come definito dalla normativa applicabile, le società che sono controllate ma non consolidate nel Gruppo Avio, le società collegate o a controllo congiunto del Gruppo Avio e le altre imprese partecipate.

Si precisa che sino alla data di efficacia dell'acquisizione da parte di Space2, Leonardo e In Orbit, Leonardo - in virtù dei diritti nascenti dal patto parasociale Cinven - vantava con il Gruppo Avio un rapporto di colleganza pur detenendo formalmente una partecipazione al capitale sociale della Società Incorporanda inferiore alla soglia prevista dai principi contabili IAS e dall'art. 2359 c.c. ultimo comma. A valle della quotazione, pur venendo meno il patto parasociale con Cinven, Leonardo S.p.A. ha mantenuto questo rapporto di colleganza con il Gruppo Avio in virtù del proprio incremento nella partecipazione al capitale della Società Incorporanda in misura eccedente la soglia prevista dalla normativa sopra richiamata.

Le tabelle che seguono riportano i dati relativi alla quantificazione delle operazioni con parti correlate non rientranti nella procedura di consolidamento di Gruppo sulla Situazione Patrimoniale-Finanziaria e sul Conto Economico del Gruppo al 31 dicembre 2020 ed al 31 dicembre 2019 (importi in migliaia di Euro):

Al 31 dicembre 2020
Controparte Altre
attività
non
correnti
Rimane
nze e
Anticip
i a
fornito
ri
Credi
ti
Com
m.li
Altre
attivi

corre
nti
Lavori
in corso
su
ordinaz
ione
Attivit
à
finanzi
arie
non
corren
ti
Debit
i
Com
m.li
Altre
passi
vità
corre
nti
Anticipi
per
lavori
in corso
su
ordinaz
ione
Passivi

finanzi
arie
Leonardo S.p.A. 3.530 2.112 248
MBDA Italia S.p.A.
MBDA France S.A.
Thales Alenia Space Italia S.p.A.
17
3
5.465
9.779
126
179
23.540
Vitrociset S.p.A. 115 581 113
Società che vanta un rapporto di collegamento e
relative società partecipate
3.530 20 0 15.485 0 2.69
3
248 23.832 0
Termica Colleferro S.p.A.
Europropulsion S.A.
Consorzio Servizi Acque Potabile
Servizi Colleferro – Società Consortile per
Azioni
34.702 810
566
158
80
4 77.307 6.259 445
7.236
(120)
3
55.683 1.257
12.749
Società collegate e a controllo
congiunto
0 34.702 1.61
4
4 77.307 6.259 7.56
4
0 55.683 14.006
Totale parti correlate 0 38.232 1.63
4
4 92.792 6.259 10.2
57
248 79.515 14.006
Totale voce di bilancio 74.140 140.30
9
2.17
5
8.95
4
334.86
0
6.259 66.4
54
24.80
3
477.87
1
62.031
Incidenza % sulla voce di bilancio 0,00% 27,25
%
75,1
3%
0,04
%
27,71% 100,00
%
15,4
3%
1,00
%
16,64% 22,58
%
Al 31 Dicembre 2019
Controparte Credit
i
Com
m.li
Altre
attivi

corre
nti
Lavori in
corso su
ordinazi
one
Attività
finanzia
rie non
correnti
Debiti
Com
m.li
Altre
passiv
ità
corren
ti
Anticipi
per
lavori in
corso su
ordinazi
one
Passivit
à
finanzia
rie
Leonardo S.p.A. 549 189
MBDA Italia S.p.A. 17 2.461 1.172
MBDA France S.A. 7.059 3.900
Thales Alenia Space Italia S.p.A. 69
Società che vanta un rapporto di collegamento e relative
società partecipate
17 0 9.589 0 549 189 5072 0
Termica Colleferro S.p.A. 725 6.106 840 1.395
Europropulsion S.A. 771 34.561 680 57.509 28.749
Consorzio Servizi Acque Potabile 62 (30)
Servizi Colleferro – Società Consortile per Azioni 203 494 241
Società collegate e a controllo congiunto 1.761 494 34.561 6.106 1.731 0 57.509 30.145
Totale parti correlate 1.778 494 44.150 6.106 2.280 189 62.581 30.145
Totale voce di bilancio 6.215 9.142 214.599 6.106 100.3
35
23.23
4
319.504 86.360
Incidenza % sulla voce di bilancio 28,60
%
5,40
%
20,57% 100,00
%
2,27
%
0,81% 19,59% 34,91
%

Nell'esercizio 2020 e nel comparativo esercizio 2019 i principali valori economici dei rapporti del Gruppo con parti correlate sono stati i seguenti (importi in migliaia di Euro):

Al 31 dicembre 2020
Controparte Ricavi
Operativi e
Variazione
lavori in
corso su
ordinazione
(1)
Costi Operativi (2) Proventi
Finanziari
Oneri
Finanziari
Leonardo S.p.A. - 283 - -
MBDA Italia S.p.A. 2.522 - - -
MBDA France S.A. 17.618 - - -
Thales Alenia Space Italia S.p.A. - - - -
Vitrociset S.p.A. - 2.673 - -
Società che vanta un rapporto di collegamento e relative società
partecipate
20.140 2.956 - -
Termica Colleferro S.p.A. 99 5.984 153 13
Europropulsion S.A. 100.407 57.365 - -
Consorzio Servizi Acque Potabile 80 196 - -
Servizi Colleferro – Società Consortile per
Azioni
346 1.166 - -
Società collegate e a controllo congiunto 100.932 64.711 153 13
Totale parti correlate 121.072 67.667 153 13
Totale voce di bilancio 351.590 328.853 672 1.145
Incidenza % sulla voce di bilancio 34,44% 20,58% 22,77% 1,13%

(1) La voce include i ricavi delle vendite e delle prestazioni e non include l'avanzamento dei lavori in corso su ordinazione non ancora terminati. (2) La voce include i consumi di materie prime, i costi per servizi e i costi per il personale.

Al 31 Dicembre 2019
Controparte Ricavi
Operativi e
Variazione
lavori in
corso su
ordinazione
(1)
Costi
Operativi (2)
Proventi
Finanziari
Oneri
Finanziari
Leonardo S.p.A. - 1.394 - -
MBDA Italia S.p.A. 3.389 - - -
MBDA France S.A. (149.585) - - -
Thales Alenia Space Italia S.p.A. - - -
Società che vanta un rapporto di collegamento e relative società
partecipate
(146.196) 1.394 - -
Termica Colleferro S.p.A. 152 8.936 294 21
Europropulsion S.A. 119.285 66.892 - -
Consorzio Servizi Acque Potabile 82 273 - -
Servizi Colleferro – Società Consortile per Azioni 413 1172 - -
Società collegate e a controllo congiunto 119.932 77.273 294 21
Totale parti correlate (26.264) 78.667 294 21
Totale voce di bilancio 391.121 364.539 2.136 1.684
Incidenza % sulla voce di bilancio 6,72% 21,58% 13,76% 1,25%

(1) La voce include i ricavi delle vendite e delle prestazioni e non include l'avanzamento dei lavori in corso su ordinazione non ancora terminati. (2) La voce include i consumi di materie prime, i costi per servizi e i costi per il personale.

Rapporti verso società che vanta un rapporto di collegamento e relative società partecipate

I rapporti verso Leonardo S.p.A., considerata società con cui vi è un rapporto di collegamento, sono costituiti da servizi di assistenza e consulenza. I rapporti con le società partecipate da Leonardo sono di tipo commerciale.

In riferimento al cliente MBDA Italia S.p.A. le garanzie emesse da primari istituti di credito sono volte a garantire il puntuale adempimento degli obblighi contrattualmente assunti da parte di Avio nell'ambito delle commesse Camm-er. Il loro svincolo è previsto al completamento di apposite milestone contrattuali.

Rapporti verso società controllate non consolidate

I rapporti del Gruppo con società controllate non consolidate sono identificabili in operazioni rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato.

Rapporti verso imprese collegate e a controllo congiunto

I rapporti della Società verso imprese collegate e a controllo congiunto sono identificabili nelle operazioni di seguito sintetizzate:

  • crediti commerciali, relativi a ricavi derivanti da operazioni di vendita di prodotti afferenti il core business della Società, rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato. In particolare, con riferimento alla società Europropulsion S.A., sono inclusi ricavi derivanti da operazioni di vendita di prodotti afferenti il core business della Società rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato;
  • crediti finanziari, relativi a crediti finanziari, a breve e lungo termine, verso Termica Colleferro S.p.A.;
  • debiti commerciali, relativi a costi sostenuti nell'ordinaria attività di gestione e relativi ad operazioni concluse a normali condizioni di mercato; inoltre, con riferimento alla società Europropulsion S.A., sono inclusi costi sostenuti in seguito ad operazioni rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato;
  • debiti finanziari, relativi a debiti finanziari intercompany, a breve termine, di Avio S.p.A. verso Europropulsion S.A.;
  • ricavi, relativi alle transazioni descritte in precedenza nell'ambito dei crediti commerciali;
  • costi operativi, relativi alle transazioni descritte in precedenza nell'ambito dei debiti commerciali;
  • proventi finanziari, relativi a interessi attivi sui crediti finanziari precedentemente esposti.

Le garanzie bancarie nei confronti del Consorzio Sitab in liquidazione sono relative a forniture effettuate in anni scorsi ed è previsto che, di concerto con il Consorzio, vengano a breve revocate.

Rapporti verso altre parti correlate

I rapporti del Gruppo verso altre parti correlate sono identificabili nelle operazioni di seguito sintetizzate:

  • crediti commerciali relativi a ricavi derivanti da operazioni di vendita di prodotti afferenti il core business del Gruppo, rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato;
  • ricavi, relativi alle transazioni descritte in precedenza nell'ambito dei crediti commerciali.

8. ELENCO DELLE SOCIETÀ DEL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2020

La tabella che segue riporta i dati principali relativi alle società partecipate dal Gruppo Avio alla data del 31 dicembre 2020:

Società incluse nell'area di consolidamento al 31 dicembre 2020 Quota di
partecipazione
Impresa Capogruppo
Avio S.p.A. -
Imprese controllate consolidate con il metodo integrale
Spacelab S.p.A. 70%
Regulus S.A. 60%
SE.CO.SV.IM. S.r.l. 100% (*)
Avio Guyane S.A.S. 100%
Avio France S.A.S. 100%
ASPropulsion International B.V. 100%
Avio India Aviation Aerospace Private Limited (**) 100% (***)
Imprese a controllo congiunto, consolidate con il metodo del patrimonio netto
Europropulsion S.A. 50%
Imprese collegate, valutate con il metodo del patrimonio netto
Termica Colleferro S.p.A. 40%

(*) Quota di partecipazione detenuta per il tramite di ASPropulsion International B.V.

(**) Si segnala che la società è in stato di liquidazione. Non si prevedono per il Gruppo impegni finanziari conseguenti alla liquidazione.

(***) Quota di partecipazione detenuta in parte direttamente da Avio S.p.A. (95%) ed in parte per il tramite di ASPropulsion International B.V. (5%).

9. INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART.149 – DUODECIES DEL REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB

Ai sensi di quanto disposto dall'art. 149 duodecies del Regolamento Emittenti Consob si riportano, nel prospetto che segue, le informazioni riguardanti i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2020 per le attività di revisione e altri servizi resi dalla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. e dalle società appartenenti alla stessa rete (importi in migliaia di Euro):

Tipologia di servizi Destinatario Soggetto che ha erogato il
servizio
Corrispettivi di competenza
dell'esercizio 2020
Servizi di Revisione Capogruppo – Avio S.p.A.
Società Controllate
Deloitte & Touche S.p.A.
Deloitte & Touche S.p.A.
119
8
Servizi di Revisione Capogruppo – Avio S.p.A. Deloitte & Touche S.p.A. 115(1)
Totale Totale 242

(1) Trattasi dell'esame limitato della Dichiarazione non finanziaria del Gruppo Avio per 25 migliaia di Euro, dell'attività di revisione ISA 805 svolta nel 2020 relativamente al prospetto dei costi di ricerca e sviluppo sostenuti nell'esercizio 2019 per 45 migliaia di Euro, di attività di revisione contabile volontaria per 40 migliaia di Euro e di attività ex ISRS 4400 relative alla verifica di costi di ricerca e sviluppo relativi al programma Horizon 2020 per 5 migliaia di Euro.

10. INFORMAZIONI RELATIVE ALLE EROGAZIONI PUBBLICHE EX ART. 1, COMMI 125129, DELLA LEGGE N 124/2017

Si riportano di seguito le informazioni richieste dalla disciplina delle erogazioni pubbliche al fine di ottemperare agli appositi obblighi di trasparenza. Tale informativa riguarda, come previsto dalla normativa, le erogazioni che hanno interessato il 2020:

Agevolazioni previste dalla Legge 24 dicembre 1985, n. 808 "Interventi per lo sviluppo e l'accrescimento di competitività delle industrie operanti nel settore aeronautico":

Società
ricevente
PA
erogante
Progetto Anni_costi
Progetto
Finanziamento
erogato nel
2020
Data
incasso
Crediti
verso
Ministero
Sviluppo
Economico
(€ / mln) (€ / mln)
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Motore a propellente
solido da 80 tonnellate –
P80
2006-2008 - - 1,16
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Motore a propellente
solido da 80 tonnellate –
P80
2009 0,51 11/12/2020 0,26
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Motore a propellente
solido da 80 tonnellate –
P80
2010 0,29 11/12/2020 0,15
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Materiali innovativi e
strategici di prepeg in
carbon epoxy e protezioni
termiche in elastomero
modificato di formulazione
e produzione nazionale
per filament winding
applicato a motori spaziali
da 40T
2009 0,15 10/08/2020 0,15
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Materiali innovativi e
strategici di prepreg in
carbon epoxy e protezioni
termiche in elastomero
modificato di formulazione
e produzione nazionale
per filament winding
applicato a motori spaziali
da 40T
2010 0,15 10/08/2020 0,46
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Materiali innovativi e
strategici di prepreg in
carbon epoxy e protezioni
termiche in elastomero
modificato di formulazione
e produzione nazionale
per filament winding
applicato a motori spaziali
da 40T
2011-2012 0,29 10/08/2020 0,56
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Materiali innovativi e
strategici di prepreg in
carbon epoxy e protezioni
termiche in elastomero
modificato di formulazione
e produzione nazionale
per filament winding
applicato a motori spaziali
da 40T
2012-2013 0,30 10/08/2020 1,69

AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Materiali innovativi e
strategici di prepreg in
carbon epoxy e protezioni
termiche in elastomero
modificato di formulazione
e produzione nazionale
per filament winding
applicato a motori spaziali
da 40T
2014-2015 0,20 10/08/2020 1,83
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Materiali innovativi e
strategici di prepreg in
carbon epoxy e protezioni
termiche in elastomero
modificato di formulazione
e produzione nazionale
per filament winding
applicato a motori spaziali
da 40T
2016-2017 0,24 10/08/2020 2,01
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Dimostratore tecnologico
LOX/LCH per il terzo
stadio del lanciatore Vega
E
2014-2016 - - 1,16
2,13 9,43

La voce "Crediti verso Ministero Sviluppo Economico" per erogazioni ai sensi delle Legge 808/85, pari a 9,43 milioni di Euro, si riferisce al valore nominale delle concessioni da erogarsi da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. Le quote per Progetto sono così suddivise: 1,57 milioni di Euro per il progetto "Motore a propellente solido da 80 tonnellate – P80"; 6,7 milioni di Euro per il progetto "Materiali innovativi e strategici di prepreg in carbon epoxy e protezioni termiche in elastomero modificato di formulazione e produzione nazionale per filament winding applicato a motori spaziali da 40T"; 1,16 milioni di Euro per il progetto "Dimostratore tecnologico LOX/LCH per il terzo stadio del lanciatore Vega E".

Tali crediti sono iscritti in bilancio al valore risultante dall'applicazione del metodo del costo ammortizzato, calcolato utilizzando il tasso di interesse effettivo, e vengono incrementati per effetto dell'ammortamento cumulato della differenza tra il valore iniziale e quello dei flussi di incasso con contropartita la voce "Proventi finanziari".

Societ
à
riceve
nte
PA
erogante
Progetto Anni_cost
i Progetto
Finanzia
mento
erogato
nel 2020
Data
incasso
Credito
Nominale
da
incassare
(€ /
mln)
(€ / mln)
AVIO
SPA
Ministero
dello
Sviluppo
Economico
AMMEP - Additive Manufacturing by
Mixing Elemental Powders
NA 0,10 06/02/2020 NA
AVIO
SPA
Ministero
dello
Sviluppo
Economico
AMMEP - Additive Manufacturing by
Mixing Elemental Powders
NA 0,28 24/12/2020 NA
AVIO
SPA
Finpiemonte IR² - Industrializzazione dei Risultati della
Ricerca – Progetto PISCO
NA 0,08 28/04/2020 NA
0,46 NA

Altre agevolazioni

Si evidenzia, come riportato nelle Note Esplicative nei paragrafi dedicati ai crediti tributari, che il Gruppo Avio ha iscritto:

• con riferimento agli esercizi 2019, 2018 e 2017, il Credito d'imposta per la ricerca e sviluppo previsto dall'art. 3 del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145 e successive modifiche;

• con riferimento all'esercizio 2020, il Credito d'imposta per la ricerca e sviluppo in base alla Legge di Bilancio 2020.

Nel corso dell'esercizio 2020, le società controllate Se.co.sv.im. S.r.l. e Spacelab S.p.A. hanno beneficiato dell'agevolazione prevista dall'art. 24 del decreto-legge del 19 maggio 2020, n. 34 (c.d. "Decreto Rilancio"), convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, recante "Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19". Come noto, tale disposizione – per fronteggiare gli effetti conseguenti all'emergenza epidemiologica da Covid-19 – ha abolito, per i contribuenti con ricavi inferiori nel 2019 a 250 milioni di Euro, l'obbligo del versamento del saldo IRAP 2019 e della prima rata dell'acconto IRAP 2020, fermo restando l'obbligo di versare l'acconto IRAP dovuto per il 2020. Inoltre, la medesima disposizione ha stabilito che l'importo non versato a titolo di prima rata dell'acconto IRAP 2020 deve essere "comunque escluso dal calcolo dell'imposta da versare a saldo per lo stesso periodo d'imposta".

L'agevolazione in esame, dunque, non costituisce un mero differimento dei pagamenti, ma consiste in un contributo in termini di esclusione dal versamento del saldo dell'IRAP relativo al periodo d'imposta 2019 e della prima rata dell'acconto dovuto per la medesima imposta in relazione al periodo d'imposta 2020. Pertanto, per essere compatibile con la disciplina europea in materia di aiuti di Stato, essa può essere fruita nell'importo massimo di Euro 800.000, sulla base di quanto previsto dalla Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C(2020) 1863 final "Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza del COVID-19".

In virtù dell'agevolazione introdotta dall'art. 24 del Decreto Rilancio:

  • Secosvim S.r.l.:
    • - non è stata tenuta al versamento del saldo IRAP 2019, essendo tale saldo pari ad Euro 763.297 – inferiore rispetto all'ammontare massimo dell'agevolazione fruibile di Euro 800.000;
    • - non è stata tenuta al versamento della I rata dell'acconto IRAP per l'anno 2020, per un importo pari ad Euro 21.507;
  • Spacelab S.p.A.:
    • - non è stata tenuta al versamento del saldo IRAP 2019, essendo tale saldo pari ad Euro 1.658 – inferiore rispetto all'ammontare massimo dell'agevolazione fruibile di Euro 800.000.

L'agevolazione in esame è stata fruita, dunque, dalle due suddette società nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dalla Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C(2020) 1863 final "Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza del COVID-19".

Infine, si segnala che – come indicato dall'Agenzia delle Entrate nella circolare n. 25/E del 2020 – la fruizione dell'agevolazione in parola è stata appositamente indicata nel quadro IS della dichiarazione mod. IRAP2020, relativa al periodo d'imposta 2019 presentata dalle suddette società nel corso del 2020.

per IL Consiglio di AMMINISTRAZIONE
L'Amministratore Delegato e Direttore Generale
Giulio Ranzo

Descrizione
dell'aspetto chiave
della revisione
Il bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 include
attività relative alla realizzazione di lavori in corso su ordinazione pari a Euro
334,8 milioni e passività per i relativi acconti pari a Euro 477,8 milioni.
Tali lavori in corso su ordinazione sono riconducibili ad attività di sviluppo e
di produzione nel settore dello spazio i cui ricavi e relativi margini sono
riconosciuti a conto economico in funzione dello stato di avanzamento delle
commesse secondo il metodo della percentuale di completamento
determinata sulla base del rapporto tra i costi sostenuti ed i costi complessivi
stimati per l'intera opera.
Il Gruppo ha inoltre stimato gli effetti sulle commesse derivanti dal
fallimento della missione Vega VV17 avvenuta nel corso dell'esercizio,
tenendo a tal fine in considerazione i risultati della Commissione di Inchiesta
Indipendente, presieduta da Arianespace e da ESA, incaricata di identificare
le relative cause e di definire le azioni necessarie per ripristinare condizioni di
massima affidabilità del lanciatore coinvolto in tale incidente.
Le modalità di valutazione dei lavori in corso su ordinazione e di
riconoscimento dei ricavi sono basate su assunzioni complesse che per loro
natura implicano il ricorso al giudizio della Direzione in particolare con
riferimento alla previsione dei costi per completare l'opera, inclusa la stima
dei rischi contrattuali.
In considerazione della significatività dei lavori in corso su ordinazione
rispetto al complessivo profilo di attività del Gruppo e della complessità delle
assunzioni utilizzate nella previsione dei costi per completare le relative
commesse, influenzata anche dalla complessità ingegneristica delle
medesime, riteniamo che la valutazione dei lavori in corso su ordinazione e
dei relativi effetti economici rappresenti un aspetto chiave della revisione del
bilancio consolidato del Gruppo Avio al 31 dicembre 2020.
L'informativa di bilancio relativa a questo aspetto è riportata nelle note
esplicative al bilancio consolidato ed in particolare nella nota 2.7 "Principi
contabili e criteri di valutazione", nella nota 2.9 "Uso di stime" e nella
nota 3.11 "Lavori in corso su ordinazione". Il paragrafo "Fatti di rilievo
dell'esercizio 2020" della relazione sulla gestione illustra gli esiti della
missione Vega VV17 e i risultati delle analisi svolte dalla Direzione in merito
ai relativi effetti sul bilancio.

svolte Procedure di revisione Nell'ambito delle nostre verifiche abbiamo, tra l'altro, svolto le seguenti
procedure:
· comprensione dell'approccio contabile adottato dal Gruppo Avio per la
valutazione dei lavori in corso su ordinazione e dei criteri di
riconoscimento dei ricavi e dei correlati margini;
· analisi della procedura, comprensione dell'implementazione e verifica
dell'efficacia operativa dei controlli rilevanti posti in essere dalla Direzione
sul processo di valutazione dei lavori in corso su ordinazione;
· acquisizione ed esame delle analisi effettuate dal Gruppo circa gli impatti
derivanti dalla failure della missione Vega VV17 e della documentazione
rilevante inclusi i verbali degli organi societari, il rapporto finale della
Commissione di Inchiesta Indipendente e le clausole del contratto;
· incontri e discussioni con la Direzione e con l'Organo di Controllo in merito
alle analisi connesse alla predetta foilure;
· analisi della corretta applicazione del principio contabile IFRS 15 sui nuovi
contratti sottoscritti;
· analisi campionaria dei contratti in essere con la clientela e delle relative
clausole di modifica contrattuale in essi previste;
· esame dell'accuratezza del calcolo della percentuale di completamento e
della conseguente rilevazione dei ricavi;
· analisi comparativa delle principali variazioni dei risultati di commessa
rispetto al preventivo originario e all'esercizio precedente;
· analisi delle assunzioni che hanno richiesto un significativo giudizio da
parte della Direzione ed in particolare delle metodologie di
determinazione delle stime dei costi a finire inclusi i prevedibili rischi
contrattuali, nonché gli eventi successivi alla chiusura dell'esercizio;
· analisi della reportistica di commessa e interviste con i responsabili di
progetto con particolare riferimento alle variazioni contrattuali avvenute
nel corso dell'esercizio ed ai riflessi delle stesse sulla determinazione dei
costi a finire incluse le eventuali perdite prevedibili;
· verifica su base campionaria dei costi di commessa con riferimento alle
diverse componenti del costo di talune commesse in essere alla data del
31 dicembre 2020;
· esame dell'informativa fornita dal Gruppo e della sua conformità ai principi
contabili di riferimento.
Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per il bilancio consolidato
Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una

-

Relazione Finanziaria Annuale 2020

BILANCIO DI ESERCIZIO

SITUAZIONE PATRIMONIALE-
FINANZIARIA
Nota 31
dicembre
2020
di cui verso
parti
correlate
31
dicembre
2019
di cui verso
parti
correlate
(importi in migliaia di Euro )
ATTIVITA'
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali 3.1 80.398 66.766
Diritti d'uso 3.2 38.224 42.955
Avviamento 3.3 61.005 61.005
Attività immateriali a vita definita 3.4 125.142 122.026
Partecipazioni 3.5 77.460 77.460
Attività finanziarie non correnti 3.6 6.259 6.259 6.106 6.106
Imposte differite attive 3.7 74.085 73.746
Altre attività non correnti 3.8 65.000 150 67.051 150
Totale attività non correnti 527.573 517.116
Attività correnti
Rimanenze e Acconti a fornitori 3.9 136.061 39.042 140.017 42.851
Lavori in corso su ordinazione 3.10 334.860 92.792 214.599 44.150
Crediti commerciali 3.11 5.198 4.883 3.485 2.000
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 3.12 121.536 142.868
Attività correnti per crediti tributari e d'imposta 3.13 27.728 27.547
Altre attività correnti 3.14 20.870 14.115 21.109 14.354
Totale attività correnti 646.253 549.625
TOTALE ATTIVITA' 1.173.826 1.066.741

SITUAZIONE PATRIMONIALE-
FINANZIARIA
Nota 31
dicembre
2020
di cui
verso parti
correlate
31
dicembre
2019
di cui
verso parti
correlate
(importi in migliaia di Euro )
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 3.15 90.964 90.964
Riserva sovrapprezzo azioni 3.16 135.175 141.588
Altre riserve 3.17 12.427 12.776
Utili/(Perdite) a nuovo 46.693 18.133
Utile/(Perdita) dell'esercizio 8.771 28.560
Totale Patrimonio netto 294.031 292.022
PASSIVITA'
Passività non correnti
Passività finanziarie non correnti 3.18 32.000 42.000
Passività finanziarie non correnti per leasing 3.19 31.146 28.238 35.302 31.876
Fondi per benefici ai dipendenti 3.20 9.057 8.910
Fondi per rischi ed oneri 3.21 6.965 5.763
Altre passività non correnti 3.22 126.782 132.689
Totale passività non correnti 205.950 224.664
Passività correnti
Passività finanziarie correnti 3.23 65.892 65.892 84.329 84.329
Passività finanziarie correnti per leasing 3.24 8.368 6.375 6.422 4.790
Quota corrente dei debiti finanziari non correnti 3.25 10.063 8.075
Fondi per rischi ed oneri 3.21 5.305 5.102
Debiti commerciali 3.26 89.072 39.502 113.331 22.516
Acconti da clienti per lavori in corso su
ordinazione
3.10 477.828 79.515 319.383 62.581
Passività correnti per debiti tributari e d'imposta 3.27 7.377 4.312
Altre passività correnti 3.28 9.940 248 9.101 189
Totale passività correnti 673.845 550.055
TOTALE PASSIVITA' 879.795
774.719
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 1.173.826 1.066.741

CONTO ECONOMICO Nota Esercizio
2020
di cui verso
parti
correlate
Esercizio
2019
di cui
verso
parti
correlate
(importi in migliaia di Euro)
Ricavi 3.29 347.407 122.801 390.664 22.303
Variazione delle rimanenze di prodotti finiti, in
corso 1.611 (151)
di lavorazione e semilavorati
Altri ricavi operativi 3.30 7.109 442 7.676 400
Consumi di materie prime 3.31 (81.447) (108.879)
Costi per servizi 3.32 (190.961) (101.688) (201.098) (116.428)
Costi per il personale 3.33 (58.917) (58.165)
Ammortamenti 3.34 (20.842) (17.902)
Altri costi operativi 3.35 (6.090) (4.640)
Costi capitalizzati per attività realizzate
internamente
3.36 11.878 12.499
RISULTATO OPERATIVO 9.748 20.004
Proventi finanziari 3.37 629 153 2.137 294
Oneri finanziari 3.38 (1.296) (318) (2.133) (502)
PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI (667) 4
Altri proventi/(oneri) da partecipazioni 3.39 5.400
PROVENTI/(ONERI) DA PARTECIPAZIONI 5.400
UTILE/(PERDITA) DELL'ESERCIZIO PRIMA 9.081 25.408
DELLE IMPOSTE
Imposte sul reddito 3.40 (310) 3.153
UTILE/(PERDITA) DELL'ESERCIZIO 8.777 28.560
Utile base per azione 3.41 0,34 1,09
Utile diluito per azione 3.41 0,33 1,06

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO Esercizio
2020
Esercizio
2019
(importi in Euro)
UTILE/(PERDITA) DELL'ESERCIZIO (A) 8.771 28.561
Altre componenti di conto economico complessivo:
Utili/(Perdite) attuariali - Riserva utili/perdite attuariali (430) (501)
Utili/(Perdite) iscritti direttamente a patrimonio netto (che saranno
successivamente riclassificate in conto economico)
- Utili/(Perdite) su strumenti di copertura di flussi finanziari iscritti
direttamente a riserva di cash flow hedge su tassi di interesse
Effetto fiscale relativo agli Altri Utili/(Perdite) 81 124
TOTALE ALTRE COMPONENTI DI CONTO ECONOMICO
COMPLESSIVO, AL NETTO DEL RELATIVO EFFETTO
FISCALE (B)
(349) (3777)
UTILE/(PERDITA) COMPLESSIVO DELL'ESERCIZIO (A+B) 8.422 28.184

Altre riserve Utili
(Perdite)
a nuovo
Risultalo
dell.
esercizio
Totale
Patrimon
open of
Capital
e
sociale
Riserva
sovrapprez
zo azioni
Azioni
proprie
Riservá
vincolata
per
azioni
proprie
in
portafogl
10
Riserv
a
legale
Riserv
a utili /
(perdit
e)
alluari
ali
Riserv
a costi
per
aument
0 di
capital
e 2015
Riserva
Operazio
ni Under
Common
Control
Patrimonio netto al 31/12/2018 90.964 144.256 18.193 (3.206) 0 (1.835) 6.386 23.345 278.103
Destinazione risultato esercizio precedente 23.345
Distribuzione dividendi (23 345) 0
Destinazione riserve (11.598) (11.598)
Acquisto azioni proprie (2,668) (2.668) 2.668 0
(2.668)
Utile/(Perdita) complessivo
- Utile((Perdita) dell'esercizio 28,561 28,561
- Altre variazioni 0
- Variazioni di fair value dei derivati di copertura 0
- Utili/(Perdite attuariali, al netto del relativo
effetto fiscale
(376) (376)
Utile/(Perdita) complessivo 0 0 0 O (376) 0 0 0 28.561 28,183
Patrimonio netto al 31/12/2019 90.964 141.588 (2668) 2.668 18.193 (3.582) 0 (1.835) 18.133 28,561 292.022
Destinazione risultato esercizio precedente 28.561 (28 561) 0
Distribuzione dividendi 0
Destinazione riserve 0
Acquisto azioni proprie (6,413) (6.413) 6,413 (6,413)
Utile/(Perdita) complessivo
- Utile/(Perdita) dell'esercizio 8,771 8.771
- Altre variazioni 0
- Utili/(Perdite attuariali, al netto del relativo
effetto fiscale
(349) (349)
Utile/(Perdita) complessivo 0 0 0 0 O (349) 0 0 0 8.771 8,422
Patrimonio netto al 31/12/2020 90,964 9.081 18.193 (3.931) 0 (1.835) 46.693 8.771 294.031

2020 di cui
verso
parti
correlate
2019 di cui
verso
parti
correlate
ATTIVITA' OPERATIVA
Utile/(Perdita) dell'esercizio
Rettifiche per: 8.771 28.560
- Imposte sul reddito 310 (3.153)
- (Proventi)/oneri finanziari 666 (4)
- Ammortamenti 20.842 17.901
- (Plus)/minusvalenze da realizzo di immobilizzazioni e altri
(proventi)/oneri
Variazione netta fondi per rischi e oneri
Variazione netta fondi per benefici ai dipendenti
1.406
(202)
1.633
(242)
Variazioni di:
- Rimanenze ed acconti a fornitori
3.957 3.809 (28.479)
- Lavori in corso su ordinazione e anticipi
- Crediti commerciali
38.184 (31.709) 30.957 11.626
- Debiti commerciali (1.713) (2.883) 163 (477)
- Altre attività correnti e non correnti (24.259)
1.460
16.985
239
(28.480)
28.768
(20.744)
(10.251)
- Altre passività correnti e non correnti (2.003) રત 14.823 (1.085)
Imposte sul reddito corrisposte
Interessi corrisposti
(357) (443)
Disponibilità liquide nette generate/(impiegate) nell'attività
operativa
(A) 47.062 62.004
ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
Investimenti in:
- Immobilizzazioni materiali
- Attività immateriali a vita definita
- Partecipazioni
(18.785)
(12.774)
(13.707)
(13.433)
(50)
- Buoni di Risparmio/Depositi Bancari Vincolati
Prezzo di realizzo immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie
Disponibilità liquide generatel(impiegate) nell'attività di
investimento
(B) (31.559) (27.190)
ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO
Finanziamento BEI
(8.000) 10.000
Effetto tesoreria accentrata con società controllate e a controllo (18.437)
congiunto
Dividendi pagati dalla capogruppo Avio S.p.A.
(18.437) 12.759 12.759
Acquisto azioni proprie (6.413) (11.597)
(2,668)
Altre variazioni di attività e passività finanziarie (3.985) (2.207) (6.747) 36.666
Disponibilità liquide generate/(impiegate) nell'attività di
finanziamento
(C) (36.835) 1.747
INCREM/(DECREM) DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE E DEI
MEZZI EQUIVALENTI
(A)+(B)+(C) (21.332) 36.561
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE E MEZZI EQUIVALENTI –
INIZIO PERIODO
142.868 106.307
DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE E MEZZI EQUIVALENTI – FINE
PERIODO
121.536 142.868

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO DI ESERCIZIO

1. INFORMAZIONI GENERALI

Avio S.p.A. (la "Società" o la "Capogruppo") è una società per azioni regolata secondo l'ordinamento giuridico vigente in Italia e iscritta presso l'Ufficio del Registro delle Imprese di Roma, con sede legale in Roma, Via Leonida Bissolati, n. 76.

La Società è stata costituita in data 28 maggio 2015 con il nome di Space2 S.p.A., veicolo che costituiva una Special Purpose Acquisition Company (SPAC) di diritto italiano, in forma di SIV (Special Investment Vehicle) ai sensi del Regolamento di Borsa Italiana, le cui azioni in data 28 luglio 2015 venivano collocate sul Segmento Professionale del Mercato Telematico degli Investment Vehicles (MIV) organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.

In data 31 marzo 2017 la SPAC Space2 S.p.A. ha acquisito la società Avio S.p.A., capogruppo del Gruppo Avio e, in data 10 aprile 2017, ha proceduto alla fusione per incorporazione della Avio S.p.A.. Space2 S.p.A. ha, inoltre, assunto la denominazione di "Avio S.p.A." a seguito della suddetta operazione societaria.

Avio S.p.A. detiene, al 31 dicembre 2020, direttamente o indirettamente, partecipazioni in sette società controllate (Spacelab S.p.A., Regulus S.A., Se.Co.Sv.Im. S.r.l., Avio Guyane S.A.S., Avio France S.A.S., AS Propulsion International B.V. e Avio India Aviation Aerospace Private Ltd. in liquidazione) e in una società a controllo congiunto (Europropulsion S.A.), incluse nell'area di consolidamento del presente bilancio (collettivamente il "Gruppo" o il "Gruppo Avio").

L'area di consolidamento non si è modificata nel corso dell'esercizio 2020.

Il presente bilancio è espresso in Euro (€) in quanto questa è la valuta nella quale sono condotte la maggior parte delle operazioni della Società. I prospetti della Situazione Patrimoniale-Finanziaria, del Conto Economico, del Conto Economico Complessivo, delle Variazioni del Patrimonio Netto ed il Rendiconto Finanziario, nonché le presenti Note Esplicative, sono espressi in migliaia di Euro, ove non diversamente indicato.

2. PRINCIPI CONTABILI SIGNIFICATIVI

2.1. Principi per la predisposizione del bilancio

Il presente bilancio al 31 dicembre 2020 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (di seguito anche "IFRS"), emessi dall'International Accounting Standards Board ("IASB") e adottati dalla Commissione Europea. Per IFRS si intendono gli International Financial Reporting Standards, i principi contabili internazionali rivisti ("IAS"), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee ("IFRIC"), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee ("SIC").

Il presente bilancio redatto secondo gli IFRS è stato predisposto sul presupposto della continuità aziendale.

Fatta eccezione per quanto previsto dall'IFRS 3 con riferimento all'aggregazione aziendale avvenuta nell'esercizio 2017 che ha consentito alla Space2 S.p.A. di acquisire il Gruppo Avio, il bilancio è stato predisposto sulla base del principio del costo storico, modificato, ove applicabile, per la valutazione di alcuni strumenti finanziari e di altre attività e passività al fair value.

Il bilancio è stato altresì predisposto in conformità ai provvedimenti adottati dalla CONSOB in merito agli schemi di bilancio in applicazione dell'articolo 9 del D.Lgs. 38/2005 e delle altre norme e disposizioni CONSOB in materia di bilancio.

2.2. Schemi di bilancio

Il bilancio relativo al periodo chiuso al 31 dicembre 2020 è costituito dai prospetti della Situazione Patrimoniale-Finanziaria, dal Conto Economico, dal Conto Economico Complessivo, dal Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto, dal Rendiconto Finanziario e dalle Note Esplicative.

Gli schemi di bilancio utilizzati dalla Società prevedono:

  • per la Situazione Patrimoniale-Finanziaria la distinta presentazione delle attività correnti e non correnti e delle passività correnti e non correnti, generalmente adottata dai gruppi industriali e commerciali;
  • per il Conto Economico la classificazione dei costi basata sulla natura degli stessi;
  • per il Conto Economico Complessivo l'adozione della presentazione autonoma ("two-statement approach") con indicazione degli altri utili/(perdite) al netto del relativo effetto fiscale;
  • per il Rendiconto Finanziario l'adozione del metodo indiretto.

2.3. Informazioni comparative

Ai sensi dello IAS 1 il bilancio separato 2020 presenta le informazioni comparative per l'esercizio 2019 per le componenti patrimoniali (Situazione Patrimoniale-Finanziaria) e quelle relative all'esercizio 2019 per le componenti economico-finanziarie (Conto Economico, Conto Economico Complessivo, Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto e Rendiconto Finanziario).

2.4. Principi contabili e criteri di valutazione

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, al netto degli ammortamenti cumulati e delle eventuali perdite di valore.

Il costo di acquisizione corrisponde al prezzo pagato aumentato degli oneri accessori sostenuti fino alla messa in esercizio (al lordo di eventuali contributi ricevuti) e degli eventuali costi di smantellamento e rimozione del bene prevedibili, nonché dei costi di bonifica del sito su cui insiste il bene, ove necessari e se rispondenti alle previsioni dello IAS 37. Per i beni ricevuti in conferimento, il costo corrisponde ai valori determinati nei relativi atti sulla base delle risultanze peritali. Il costo di produzione interna include tutti i costi di costruzione sostenuti fino alla messa in esercizio, siano essi direttamente e specificatamente riferibili alle immobilizzazioni materiali oppure relativi, in generale, alle attività di fabbricazione impiegate e quindi comuni a più lavorazioni. Eventuali oneri finanziari sostenuti a fronte dell'acquisizione o produzione di immobilizzazioni materiali per le quali normalmente trascorre un determinato periodo di tempo per rendere l'attività pronta per l'uso (qualifying asset ai sensi dello IAS 23 – Oneri finanziari) sono capitalizzati e ammortizzati lungo la vita utile della classe di beni a cui essi si riferiscono. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati a conto economico nell'esercizio nel quale sono sostenuti.

I costi sostenuti successivamente all'acquisizione (costi di manutenzione e riparazione e costi di sostituzione) sono iscritti nel valore contabile del cespite, oppure riconosciuti come cespite separato, solamente quando si ritiene che sia probabile che i benefici economici futuri associati al cespite saranno fruibili e che il costo del cespite possa essere misurato in maniera affidabile. I costi di manutenzione e riparazione o i costi di sostituzione che non presentano le caratteristiche sopra riportate sono imputati al conto economico dell'esercizio in cui vengono sostenuti.

Il valore contabile lordo dei beni viene sistematicamente ripartito tra gli esercizi nel corso dei quali ne avviene l'utilizzo, mediante lo stanziamento di quote di ammortamento costanti, in relazione alla vita utile stimata ed al valore residuo dei beni. L'ammortamento inizia quando il bene è disponibile per l'uso. Per i beni ricevuti in conferimento l'ammortamento viene determinato in base alla vita utile residua al momento del conferimento.

Le aliquote economico-tecniche di ammortamento utilizzate dal Gruppo sono le seguenti:

Categoria Aliquote di ammortamento
Fabbricati
Impianti e macchinari
3-10%
7-30%
Attrezzature industriali e commerciali 25-40%
Altri beni:
- Mobili, dotazioni e macchine ufficio
- Mezzi di trasporto
- Altri beni
12-20%
20-25%
12-25%

Nell'esercizio in cui inizia l'ammortamento del bene, questo viene calcolato in funzione del periodo di effettivo utilizzo. La vita utile è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti sono applicati in ottica prospettica.

I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono attribuiti alle classi di cespiti cui si riferiscono e ammortizzati al minore tra la durata residua del contratto d'affitto o di concessione e la vita utile residua della natura di cespite cui la miglioria è relativa.

I beni composti di componenti, di importo significativo, con vita utile differente sono considerati separatamente nella determinazione dell'ammortamento (component approach).

Le attività possedute mediante contratti di leasing finanziario, rientranti nell'ambito di applicazione dello IAS 17 e attraverso i quali sono sostanzialmente trasferiti sulla Società tutti i rischi ed i benefici legati alla proprietà, sono riconosciute come attività della Società al loro fair value o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari.

I contratti che pur non avendo la forma legale di contratto di leasing finanziario, contengono un leasing ai sensi di quanto specificato nell'IFRIC 4 – Determinare se un accordo contiene un leasing, vengono contabilizzati come i contratti di leasing finanziario.

I terreni non sono ammortizzati.

Nel caso in cui, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita di valore, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata; se negli esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione viene ripristinato il valore originario ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione o il valore recuperabile, se inferiore.

Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati come differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell'attività al momento della cessione o dismissione e sono imputati al conto economico dell'esercizio.

Attività immateriali

Un'attività immateriale è un'attività priva di consistenza fisica e viene rilevata contabilmente solo se è identificabile, controllabile, ed è prevedibile che generi benefici economici futuri ed il suo costo può essere determinato in modo attendibile.

Tra le attività immateriali viene incluso l'avviamento acquisito a titolo oneroso a seguito di un'aggregazione aziendale.

Le attività immateriali a vita definita sono valutate al costo di acquisto o di produzione al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore accumulate. L'ammortamento è parametrato al periodo della loro prevista vita utile e inizia quando l'attività è disponibile all'uso. La vita utile viene riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti sono apportati con applicazione prospettica.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente o, più frequentemente se necessario, a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test).

Le attività immateriali rilevate a seguito di un'aggregazione aziendale sono iscritte separatamente dall'avviamento, se il loro fair value può essere determinato in modo attendibile.

Attività immateriali a vita indefinita

Avviamento

L'avviamento deriva dall'acquisizione e successiva fusione della Avio S.p.A. da parte di Space2 S.p.A. avvenuta nel 2017, quale allocazione della differenza residua derivante dall'annullamento tra il valore della partecipazione e la corrispondente frazione del patrimonio netto della società incorporata.

L'avviamento è rilevato come attività con vita utile indefinita e non viene ammortizzato, bensì sottoposto annualmente, o più frequentemente se vi sia un'indicazione che specifici eventi o modificate circostanze indichino la possibilità di una perdita di valore, a verifiche per identificare eventuali riduzioni di valore (impairment test). Le perdite di valore sono iscritte immediatamente a conto economico e non sono successivamente ripristinate. Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al netto di eventuali perdite di valore cumulate.

Ai fini della conduzione dell'impairment test, l'avviamento è stato considerato allocato sulle singole entità generatrici dei flussi finanziari (Cash Generating Units o CGU) rappresentative delle unità di business finanziariamente indipendenti attraverso cui la Società opera. Sulla base dell'attuale configurazione della Società, al 31 dicembre 2019, è stata identificata un'unica CGU corrispondente al Settore operativo Spazio.

Attività immateriali a vita definita

Costi di sviluppo

I costi di sviluppo sono capitalizzati se e solo se i costi possono essere determinati in modo attendibile, l'attività sviluppata è chiaramente identificabile e vi è evidenza che il loro sostenimento genererà benefici economici futuri. In particolare, ai fini della capitalizzazione rilevano l'esistenza della fattibilità tecnica e dell'intenzione di completare l'attività in modo da renderla disponibile per l'uso o vendita, l'esistenza di adeguate risorse tecniche e finanziarie per completare lo sviluppo e la vendita e l'attendibilità della valutazione dei costi attribuibili all'attività durante lo sviluppo. Soddisfatte queste condizioni i costi sono iscritti nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria ed ammortizzati, a quote costanti, a partire dall'avvio della produzione commerciale dei programmi ai quali si riferiscono. L'ammortamento è proporzionato, per il primo esercizio, al periodo di effettivo utilizzo. Le vite utili sono determinate con riferimento ad una stima prudente della durata dei programmi da cui derivano i relativi benefici economici e sono inizialmente stimate in 5, 10 o 15 anni, in base alle caratteristiche dei relativi programmi. I costi di sviluppo capitalizzati relativi a programmi la cui produzione non è ancora avviata non sono ammortizzati e sono mantenuti iscritti tra le attività immateriali a vita definita, previa verifica dell'assenza di perdite di valore (impairment), sulla base della redditività prospettica dei programmi di riferimento.

I costi di ricerca e quelli di sviluppo per i quali non sono rispettate le condizioni di cui sopra vengono imputati a conto economico quando sostenuti e non possono essere capitalizzati in periodi successivi.

Attività per accreditamento presso la clientela

La Società ha proceduto, alla data di acquisizione da parte di Space2 e con effetto dall'esercizio 2017, ad allocare il costo di tale acquisizione rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili delle società acquisite ai relativi fair value a tale data. A seguito di tale processo di allocazione sono state identificate come rispondenti ai criteri richiesti per l'iscrizione, ai sensi di quanto indicato nell'IFRS 3 e nello IAS 38, le attività immateriali per accreditamento presso la clientela per partecipazione a programmi, che sono state valutate al fair value applicando un metodo di valutazione reddituale, basato sul valore attuale dei flussi di cassa futuri generati dalle attività per il periodo di vita utile prevedibile residuo, determinato applicando un tasso di attualizzazione che tiene conto sia dei possibili rischi associati alle attività sia del valore temporale del denaro. Inoltre è stato considerato nel valore delle attività il beneficio attribuibile al risparmio fiscale conseguibile da

un potenziale acquirente derivante dall'ammortamento delle attività immateriali iscrivibili (tax amortisation benefits).

Le attività per accreditamento presso la clientela vengono ammortizzate, in correlazione alla vita media ponderata residua dei programmi cui sono riferite, in un periodo di 15 anni. A fronte delle attività immateriali iscritte, sono state rilevate le relative imposte differite, determinate mediante applicazione delle aliquote fiscali che si prevede saranno in vigore al momento dell'imputazione a conto economico degli ammortamenti.

Altre attività immateriali

Le altre attività immateriali sono iscritte nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria solo se è probabile che l'uso dell'attività genererà benefici economici futuri e se il costo dell'attività può essere misurato in modo attendibile. Rispettate queste condizioni, le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto che corrisponde al prezzo pagato aumentato degli oneri accessori e, per i beni ricevuti in conferimento, ai valori determinati nei relativi atti.

Il valore contabile lordo delle altre attività immateriali a vita utile definita viene sistematicamente ripartito tra gli esercizi nel corso dei quali ne avviene l'utilizzo, mediante lo stanziamento di quote di ammortamento costanti, in relazione alla vita utile stimata. L'ammortamento inizia quando l'attività è disponibile per l'uso ed è proporzionato, per il primo esercizio, al periodo di effettivo utilizzo. Per le attività ricevute in conferimento l'ammortamento viene determinato in base alla vita utile residua delle medesime.

Le aliquote di ammortamento utilizzate dalla Società sono le seguenti:

Categoria Aliquote di ammortamento
Brevetti 20%
Marchi 10%
Software 20-33%

Partecipazioni

Le partecipazioni in imprese controllate, collegate e controllate congiuntamente sono iscritte al costo, rettificato in presenza di perdite di valore. Il costo è rappresentato dal valore di acquisto o iscritto a seguito della Fusione e corrispondente al valore della loro contribuzione nel bilancio consolidato alla data considerata in tale bilancio quale data di acquisizione.

L'eventuale differenza positiva, emergente all'atto dell'acquisto, tra il costo di acquisizione e la quota di patrimonio netto a valori correnti della partecipata di competenza della Società è inclusa nel valore di carico della partecipazione e viene assoggettata annualmente a test di impairment, confrontando l'intero valore contabile della partecipazione con il suo valore recuperabile (il più elevato tra il valore d'uso e il fair value al netto dei costi di vendita).

Qualora risultino evidenze che le partecipazioni abbiano subito una perdita di valore, la stessa è rilevata nel conto economico come svalutazione. Nel caso l'eventuale quota di pertinenza della Società delle perdite della partecipata ecceda il valore contabile della partecipazione, e la Società abbia l'obbligo di risponderne, si procede ad azzerare il valore della partecipazione e la quota delle ulteriori perdite è rilevata come fondo nel passivo. Qualora, successivamente, la perdita di valore venga meno o si riduca, è rilevato a conto economico un ripristino di valore nei limiti del valore originario di iscrizione.

Le società nelle quali la Società detiene una quota di partecipazione compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto senza tuttavia esercitare un'influenza notevole e le partecipazioni in altre imprese, sono incluse fra le attività non correnti o fra quelle correnti se sono destinate a permanere nel patrimonio della Società per un periodo, rispettivamente, superiore o non superiore a 12 mesi. Le altre partecipazioni sono classificate tra le "attività finanziarie valutate al fair value attraverso il conto economico consolidato" (FVTPL), nell'ambito delle attività correnti. Al momento dell'acquisto di ciascuna partecipazione, l'IFRS 9 prevede l'opzione irrevocabile di iscrivere tali partecipazioni tra le

"attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo consolidato" (FVTOCI), nell'ambito delle attività non correnti o correnti. Le altre partecipazioni classificate fra le "attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo" sono valutate al fair value; le variazioni di valore di dette partecipazioni sono iscritte in una riserva di patrimonio netto attraverso la loro imputazione alle altre componenti di conto economico complessivo (Riserva per attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo), senza riclassificazione a conto economico separato, in sede di derecognition (cessione) o riduzione di valore ritenuta definitiva. I dividendi sono invece rilevati a conto economico separato consolidato. Le variazioni di valore delle altre partecipazioni classificate fra le "attività finanziarie valutate al fair value attraverso il conto economico separato" sono iscritte direttamente a conto economico separato consolidato.

Perdita di valore delle attività

La Società verifica, almeno una volta all'anno, la recuperabilità del valore contabile delle immobilizzazioni materiali e delle attività immateriali e delle partecipazioni al fine di determinare se vi sia qualche indicazione che tali attività possano aver subito una perdita di valore. Se esiste una tale evidenza, il valore di carico delle attività viene ridotto al relativo valore recuperabile. Inoltre un'attività immateriale a vita utile indefinita è sottoposta a verifica per riduzione di valore ogni anno o più frequentemente, ogni qualvolta vi sia un'indicazione che l'attività possa aver subito una perdita di valore. La perdita di valore di un'attività corrisponde alla differenza tra il suo valore contabile ed il suo valore recuperabile, definito come il maggiore fra il fair value al netto dei costi di vendita e il suo valore d'uso. Il valore d'uso è calcolato come valore attuale dei flussi di cassa operativi futuri attesi, i quali escludono i flussi di cassa derivanti da attività di finanziamento. La proiezione dei flussi di cassa si basa sui piani aziendali e su presupposti ragionevoli e documentati riguardanti i futuri risultati della Società e le condizioni macroeconomiche. Il tasso di sconto utilizzato considera il valore temporale del denaro e i rischi specifici del settore di appartenenza.

Quando non è possibile stimare il valore recuperabile di un singolo bene, la Società stima il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari (Cash Generating Unit – CGU) cui il bene appartiene.

In particolare, nel valutare la sussistenza di eventuali perdite di valore delle partecipazioni, trattandosi di partecipazioni in imprese non quotate e per le quali non è determinabile un valore di mercato ("fair value less costs to sell") attendibile, in linea con il disposto dello IAS 28 (paragrafo 33), il valore recuperabile ("equity value") è definito in base al valore d'uso della partecipata, inteso come sommatoria a) del valore attuale dei flussi di cassa operativi stimati per la società partecipata, b) del valore attuale stimato di una ipotetica cessione finale ("ultimate disposal") e c) della posizione finanziaria netta alla data del test.

Ogni qualvolta il valore recuperabile di un'attività, o di un'unità generatrice di flussi finanziari, è inferiore al valore contabile, quest'ultimo è ridotto al valore di recupero e la perdita viene imputata a conto economico. Successivamente, se una perdita su attività diverse dall'avviamento viene meno o si riduce, il valore contabile dell'attività (o dell'unità generatrice di flussi finanziari) è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile (che comunque non può eccedere il valore netto di carico che l'attività avrebbe avuto se non fosse mai stata effettuata la svalutazione per perdita di valore). Tale ripristino di valore è immediatamente contabilizzato a conto economico.

Attività finanziarie

La Società classifica le attività finanziarie nelle seguenti categorie:

  • attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • attività finanziarie valutate al fair value rilevato nell'utile/(perdita) dell'esercizio;
  • attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico.

La Società determina la classificazione delle stesse sulla base del modello di business perseguito nella gestione delle attività finanziarie e delle caratteristiche relative ai flussi finanziari contrattuali dell'attività finanziaria.

Le attività finanziarie sono valutate inizialmente al fair value più o meno, nel caso di attività o passività finanziarie non valutate al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio, i costi

dell'operazione direttamente attribuibili all'acquisizione o all'emissione dell'attività finanziaria. I crediti commerciali che non contengono una significativa componente di finanziamento sono invece inizialmente valutati al loro prezzo dell'operazione.

Al momento della rilevazione iniziale le attività finanziarie sono classificate in una delle categorie sopra elencate e non possono essere successivamente riclassificate in altre categorie, salvo che la Società non modifichi il proprio modello di business per la gestione delle stesse.

La Società rileva in dei fondi svalutazione le perdite attese relative alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, alle attività derivanti da contratto e ai titoli di debito valutati al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico. Le perdite attese sono determinate lungo tutta la vita del credito, ponderando i risultati di vari scenari per le loro probabilità ed attualizzando gli importi utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.

La classificazione tra corrente e non corrente riflette le attese del management circa la loro negoziazione.

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Tale categoria include le attività finanziarie detenute per incassare i flussi di cassa contrattuali (Held to Collect), rappresentati unicamente dal pagamento del capitale e degli interessi sull'importo del capitale da restituire. Sono inclusi in tale categoria i crediti ed i finanziamenti attivi. Tali attività sono valutate al costo ammortizzato, in conformità al criterio dell'interesse effettivo, diminuito delle perdite per riduzione di valore. Sono incluse nell'attivo corrente o non corrente a seconda che della scadenza contrattuale sia inferiore o superiore ai dodici mesi rispetto alla data di bilancio. Gli interessi attivi, gli utili e le perdite su cambi e le perdite per riduzione di valore sono rilevati nell'utile (perdita) dell'esercizio così come gli utili o perdite da derecognition.

Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nell'utile (perdita) di esercizio

Rientrano in tale categoria le attività finanziarie non classificate come valutate al costo ammortizzato o al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico. Tale categoria comprende tutti gli strumenti derivati e le attività finanziarie detenute per la negoziazione. Il fair value delle attività finanziarie detenute per la negoziazione è determinato facendo riferimento ai prezzi di mercato alla data di bilancio o delle situazioni infrannuali, o attraverso tecniche e modelli di valutazione finanziarie.

Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico

Tale categoria include le attività finanziarie detenute con la duplice finalità di incassare i flussi di cassa contrattuali, rappresentati unicamente dal pagamento del capitale e degli interessi sull'importo del capitale da restituire, e di vendere l'attività finanziaria (Held to Collect and Sell).

Rimanenze

Le rimanenze sono valutate al minore fra costo di acquisto o di produzione e valore netto di realizzo desumibile dall'andamento del mercato, definito come il prezzo di vendita stimato meno i costi di completamento previsti e le spese necessarie per realizzare la vendita.

In particolare, le materie prime, i semilavorati ed i prodotti in corso di lavorazione sono iscritti inizialmente in base al costo di acquisto o di produzione. I costi di acquisto comprendono il costo pagato ai fornitori aumentato delle spese accessorie sostenute fino all'ingresso dei beni nei magazzini della Società, al netto di sconti e abbuoni. I costi di produzione comprendono i costi sostenuti per portare i beni nel luogo e nello stato in cui si trovano alla data di bilancio: comprendono sia i costi specifici ai singoli beni o categorie di beni, sia i costi sostenuti globalmente nelle attività utilizzate per allestirli (spese generali di produzione). La valutazione del costo delle giacenze è generalmente effettuata mediante adozione del metodo FIFO. Tale criterio di valutazione è ritenuto il più adeguato per una rappresentazione veritiera e corretta, nonché omogenea, della situazione patrimoniale ed economica della Società.

Il valore delle rimanenze così determinato viene poi eventualmente rettificato mediante apposito fondo svalutazione per tener conto di materiali obsoleti o di lento rigiro, in relazione alla loro possibile utilità e realizzo futuro.

Lavori in corso su ordinazione

I lavori in corso su ordinazione (o contratti di costruzione) si riferiscono a contratti stipulati specificamente per la costruzione di un bene o di una combinazione di beni strettamente connessi o interdipendenti per ciò che riguarda la loro progettazione, tecnologia e funzione o la loro utilizzazione finale. Principalmente sono relativi ad attività di sviluppo e di produzione nel settore dello spazio.

Quando il risultato di un contratto di costruzione può essere stimato con attendibilità, i lavori in corso su ordinazione sono valutati secondo il metodo della percentuale di completamento applicata al corrispettivo contrattuale per ciascuna obbligazione inclusa nel contratto, secondo il quale i costi, i ricavi ed il relativo margine sono riconosciuti in base all'avanzamento dell'attività produttiva. Per la determinazione della percentuale di completamento si adotta il criterio economico del rapporto fra costi di produzione già sostenuti e costi preventivi totali dell'intera opera (cost-to-cost), sulla base di stime aggiornate alla data di bilancio. Periodicamente vengono effettuati aggiornamenti delle assunzioni che sono alla base delle valutazioni. Le variazioni al contratto, le revisioni prezzi e gli incentivi sono inclusi nella misura in cui essi sono stati concordati con il committente. Gli eventuali effetti economici sono contabilizzati nell'esercizio in cui vengono effettuati gli aggiornamenti.

Quando il risultato di un contratto di costruzione non può essere stimato con attendibilità, i ricavi riferibili alla relativa commessa sono rilevati solo nei limiti dei costi di commessa sostenuti che probabilmente saranno recuperati. I costi di commessa sono rilevati come spese nell'esercizio nel quale essi sono sostenuti.

Viene inoltre tenuto conto degli oneri da sostenere dopo la chiusura della commessa e di quelli a fronte di perdite prevedibili mediante accantonamenti ai fondi rischi; in particolare eventuali perdite sui contratti vengono rilevate a conto economico nella loro interezza nel momento in cui divengono note.

I lavori in corso su ordinazione sono esposti nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria al netto degli acconti fatturati ai clienti. L'analisi viene effettuata per singola commessa: se il valore della singola commessa è superiore agli acconti, la differenza positiva è classificata nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria nella voce in esame; nel caso in cui il valore della singola commessa risulti inferiore agli acconti, la differenza negativa è classificata nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria nella voce "Anticipi per lavori in corso su ordinazione".

Crediti commerciali e altri Crediti

I crediti sono inizialmente iscritti al fair value, che corrisponde al valore nominale, e successivamente valutati in base al metodo del costo ammortizzato al netto di un fondo svalutazione.

In relazione ai crediti commerciali e agli altri crediti la Società ha applicato l'approccio semplificato indicato dall'IFRS 9 per misurare il fondo svalutazione come perdita attesa lungo la vita del credito. La Società determina l'ammontare delle perdite su crediti attese in relazione a questi elementi attraverso l'utilizzo di una matrice di accantonamento, stimata in base all'esperienza storica delle perdite su crediti in base allo scaduto dei creditori, aggiustata per riflettere le condizioni attuali e le stime in merito alle condizioni economiche future. Di conseguenza, il profilo di rischio di credito di queste attività è presentato secondo le fasce di scaduto in base alla matrice di accantonamento.

La Società non ha in essere operazioni di cessione di crediti mediante operazioni di factoring.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Comprendono denaro e valori in cassa, depositi bancari a pronti ed altri investimenti finanziari a breve termine ad elevata negoziabilità che possono essere convertiti prontamente in denaro e che

sono soggetti ad un rischio non significativo di variazione di valore. Gli scoperti di conto corrente sono portati a riduzione delle disponibilità liquide solo ai fini della redazione del rendiconto finanziario.

Crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo

I crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo relativi al decreto legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modificazioni, dalla Legge 21 febbraio 2014 n. 9, come modificato dalla Legge 11 dicembre 2016, n. 232 (c.d. "Legge di Bilancio 2017") e dalla Legge di Bilancio 2019 (art. 1, commi 70-72, della Legge 30 dicembre 2018, n. 145), sono contabilizzati in bilancio nella misura in cui si ritiene recuperabile e utilizzabile il credito stesso, avendo cura di quantificare il solo beneficio per il quale esiste la ragionevole certezza che l'entità abbia rispettato le condizioni previste. Tali crediti sono inizialmente rilevati nella voce "Altre attività correnti" ed imputati a conto economico in ciascun esercizio di competenza, in dipendenza della diversa tipologia di costi oggetto di agevolazione, in relazione alla percentuale di completamento dei lavori in corso su ordinazione cui hanno concorso i costi a fronte dei quali è stato determinato il credito spettante, in contropartita delle voci di conto economico "Costi per servizi" e "Ricavi" derivanti dalla variazione dei lavori in corso su ordinazione.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto. Il costo originario delle azioni proprie ed i ricavi derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.

Passività finanziarie

In tale voce sono classificate le passività di natura finanziaria, nella parte non corrente, e gli scoperti di conto corrente, nella parte a breve, nonché quei debiti correnti e non correnti che, seppur sorti in relazione ad operazioni di natura commerciale o comunque non finanziaria, sono stati negoziati a condizioni particolari, in quanto si è inteso porre in essere un'operazione di finanziamento rendendo di fatto tali debiti finanziari. I debiti finanziari correnti e non correnti sono inizialmente iscritti al fair value, al netto dei costi di transazione sostenuti, e successivamente valutati al costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

La quota dei debiti finanziari non correnti esigibile entro dodici mesi dalla data di chiusura del bilancio viene classificata nella voce "Quota corrente dei debiti finanziari non correnti".

Fondi per benefici ai dipendenti

I dipendenti della Società fruiscono di benefici successivi al rapporto di lavoro, che possono essere piani pensionistici a contribuzione definita oppure a benefici definiti, e di altri benefici a lungo termine.

Benefici successivi al rapporto di lavoro

Il trattamento contabile dei piani pensionistici e degli altri benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro dipende dalla natura degli stessi.

I piani a contribuzione definita sono piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro in base ai quali la Società versa contribuzioni fisse ad un'entità giuridicamente distinta su base obbligatoria, contrattuale o volontaria senza che esistano obbligazioni legali o implicite ad effettuare versamenti aggiuntivi se l'entità non dovesse detenere attività sufficienti per pagare tutti i benefici pensionistici maturati relativi all'attività lavorativa svolta nell'esercizio corrente e in quelli precedenti. I contributi da versare sono rilevati a conto economico sulla base del principio della competenza e classificati tra i costi del personale.

I piani a benefici definiti sono piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro diversi dai piani a contribuzione definita. L'obbligazione di finanziare i fondi per piani pensionistici a benefici

definiti ed il relativo costo annuo rilevato a conto economico sono determinati sulla base di valutazioni attuariali indipendenti utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito (projected unit credit method), in funzione di uno o più fattori quali l'età, gli anni di servizio e la retribuzione futura prevista. Gli utili e le perdite attuariali relativi a piani a benefici definiti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali e delle rettifiche basate sull'esperienza passata sono rilevati immediatamente nel periodo in cui sorgono negli Altri utili/(perdite) complessivi e non sono mai riclassificati a conto economico nei periodi successivi.

Le passività per benefici successivi al rapporto di lavoro rilevate in bilancio rappresentano il valore attuale delle passività per i piani a benefici definiti rettificate per tener conto degli utili e delle perdite attuariali non rilevati e ridotte del fair value delle attività a servizio del piano, se esistenti. Eventuali attività nette determinate applicando questo calcolo sono iscritte fino a concorrenza delle perdite attuariali e del costo relativo a prestazioni pregresse non riconosciuti precedentemente, oltre al valore attuale dei rimborsi disponibili e delle riduzioni delle contribuzioni future al piano.

I costi relativi ai piani a benefici definiti sono classificati tra i costi del personale ad eccezione dei costi relativi all'incremento del valore attuale dell'obbligazione derivanti dall'avvicinarsi del momento del pagamento dei benefici che sono classificati fra gli oneri finanziari.

Il trattamento di fine rapporto ("TFR") era considerato sino al 31 dicembre 2006 un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata profondamente modificata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 ("Legge Finanziaria 2007") e successivi Decreti e Regolamenti. Alla luce di tali modifiche, e in particolare con riferimento alle società con almeno 50 dipendenti, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita. In conseguenza, le quote di TFR maturate successivamente a tale data assumono la natura relativa ai piani a contribuzione definita, con esclusione, pertanto, di componenti di stima attuariale nella determinazione del costo di competenza. Le quote di TFR maturate fino al 31 dicembre 2006 rimangono valutate quali piani a benefici definiti secondo procedimenti attuariali, escludendo, però, nel calcolo la componente relativa ai futuri incrementi salariali.

Altri benefici a lungo termine

Gli altri benefici a lungo termine hanno un trattamento contabile analogo a quello dei piani a benefici definiti, ad eccezione del fatto che gli utili e le perdite attuariali sono interamente riconosciuti a conto economico nell'esercizio in cui si determinano.

Piani retributivi basati su azioni (Share based payment)

Piani retributivi basati su azioni liquidabili per cassa o attraverso la consegna di altre attività finanziarie (cash-settled share-based payment) sono rilevati come passività, tra i fondi per rischi ed oneri, e sono valutati al fair value alla fine di ogni periodo contabile e fino al momento della liquidazione. Ogni variazione successiva del fair value è riconosciuta a conto economico.

Fondi per rischi ed oneri

La Società rileva fondi rischi ed oneri quando ha un'obbligazione attuale, legale o implicita, a fronte di un evento passato, nei confronti di terzi ed è probabile che si renderà necessario l'impiego di risorse della Società per adempiere l'obbligazione e quando può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione stessa. Gli accantonamenti sono stanziati sulla base della miglior stima dei costi richiesti per adempiere all'obbligazione alla data del bilancio. Se l'effetto è rilevante, l'accantonamento viene attualizzato e il suo incremento dovuto al trascorrere del tempo viene successivamente rilevato a Conto Economico negli oneri finanziari.

Nel caso di cause legali, l'ammontare dei fondi viene determinato sulla base delle valutazioni dei rischi al fine di determinare la probabilità, la tempistica e gli importi coinvolti.

In caso di passività per oneri futuri di smantellamento, rimozione e bonifica relative ad attività materiali, il fondo è rilevato in contropartita all'attività cui si riferisce; la rilevazione dell'onere a conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento dell'immobilizzazione materiale al quale l'onere stesso si riferisce.

I fondi sono riesaminati ad ogni data di riferimento del bilancio ed eventualmente rettificati per riflettere la miglior stima corrente; eventuali variazioni di stima sono riflesse nel conto economico del periodo in cui la variazione è avvenuta.

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile vengono menzionati nelle Note Esplicative senza procedere ad alcuno stanziamento.

Debiti commerciali

I debiti commerciali le cui scadenze rientrano nei normali termini commerciali non sono attualizzati e sono iscritti al valore nominale ritenuto rappresentativo del valore di estinzione. I debiti commerciali sono iscritti fra le passività correnti, salvo i casi in cui la Società abbia il diritto contrattuale di estinguere le proprie obbligazioni oltre i 12 mesi dalla data di bilancio.

Debiti per erogazioni ai sensi della Legge 808/85

Tali debiti sono iscritti in bilancio al loro valore nominale e sono classificati nelle voci di bilancio "Altre passività non correnti" e "Altre passività correnti".

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che alla Società affluiranno dei benefici economici e il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile. I ricavi sono iscritti per competenza al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante, al netto dell'imposta sul valore aggiunto e di resi, sconti, abbuoni e premi.

I ricavi per la vendita di beni vengono riconosciuti quando la Società ha trasferito all'acquirente i rischi significativi ed i benefici connessi alla proprietà dei beni, momento generalmente coincidente con la spedizione. Inoltre il Gruppo verifica se vi siano condizioni contrattuali che rappresentano obbligazioni sulle quali deve essere allocato il corrispettivo della transazione (ad esempio garanzie), nonché effetti derivanti dalla presenza di corrispettivi variabili, di componenti finanziarie significative o di corrispettivi non monetari e da pagare al cliente. Nel caso di corrispettivi variabili l'importo del corrispettivo viene stimato in base all'ammontare a cui si avrà diritto al trasferimento del controllo dei beni al cliente, tale corrispettivo viene stimato al momento della stipula del contratto e ne è consentita la rilevazione solo quando sia altamente probabile. I ricavi per le prestazioni di servizi sono rilevati con riferimento allo stadio di completamento dell'attività, sulla base di medesimi criteri previsti per i lavori in corso su ordinazione. Inoltre, qualora il risultato della prestazione di servizi non possa essere attendibilmente stimato, i ricavi vengono rilevati solo nella misura i cui i costi relativi saranno recuperabili.

I ricavi includono anche le variazioni dei lavori in corso su ordinazione relativi a commesse di durata pluriennale che sono riconosciute in base allo stato avanzamento lavori rapportato al prezzo di vendita (come più ampiamente descritto nella nota relativa ai Lavori in corso su ordinazione).

Gli interessi attivi sono rilevati in applicazione del principio della competenza temporale, sulla base dell'importo finanziato e del tasso di interesse effettivo applicabile, che rappresenta il tasso che sconta gli incassi futuri stimati lungo la vita attesa dell'attività finanziaria per riportarli al valore di carico contabile dell'attività stessa.

Dividendi ricevuti

I dividendi sono rilevati nell'esercizio in cui si stabilisce il diritto degli azionisti a riceverne il pagamento.

Contributi

I contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la Società rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che i contributi stessi saranno ricevuti. I contributi sono generalmente rilevati a conto economico con un criterio sistematico lungo il periodo in cui si rilevano i costi ad essi correlati.

In particolare, i contributi ottenuti a fronte di investimenti in attivo fisso e costi di sviluppo capitalizzati vengono iscritti nel passivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria, nelle voci "Altre passività non correnti" o "Altre passività correnti" e vengono imputati a conto economico in correlazione alla residua durata dell'ammortamento dei cespiti e delle attività cui si riferiscono. Qualora il contributo venga riconosciuto in un esercizio successivo a quello in cui i cespiti o le attività immobilizzate sono entrati in ammortamento, la quota di contributi relativi agli esercizi precedenti viene iscritta a conto economico tra gli altri proventi.

Il trattamento contabile dei benefici derivanti da un eventuale finanziamento pubblico ottenuto ad un tasso agevolato è assimilato a quello dei contributi pubblici. Tale beneficio è determinato all'inizio del finanziamento come differenza tra il valore contabile iniziale del finanziamento (fair value più i costi direttamente attribuibili all'ottenimento del finanziamento) e quanto incassato ed è rilevato successivamente a conto economico in accordo con le regole previste per la rilevazione dei contributi pubblici.

Costi

I costi sono contabilizzati nel rispetto del principio della competenza e nella prospettiva di continuità aziendale della Società, al netto dell'imposta sul valore aggiunto e di resi, sconti, abbuoni e premi. Gli accantonamenti sono iscritti in bilancio con le modalità descritte nella nota relativa ai Fondi rischi ed oneri.

Gli interessi passivi sono rilevati in applicazione del principio della competenza temporale, sulla base dell'importo finanziato e del tasso di interesse effettivo applicabile.

Imposte

Le imposte sul reddito sono costituite dalle imposte correnti e dalle imposte anticipate e differite.

Le imposte correnti sono calcolate sul risultato imponibile stimato dell'esercizio e sono determinate in base alla normativa tributaria vigente.

Il reddito imponibile differisce dal risultato riportato nel conto economico, poiché esclude componenti positivi e negativi che saranno tassabili o deducibili in altri esercizi e esclude inoltre voci che non saranno mai tassabili o deducibili. La passività per imposte correnti è calcolata utilizzando le aliquote vigenti alla data di bilancio.

La Società e alcune sue controllate italiane aderiscono al consolidato fiscale nazionale ai sensi degli artt. 117/129 del Testo Unico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R.). Avio S.p.A. funge da società consolidante e determina un'unica base imponibile per il gruppo di società aderenti al consolidato fiscale, beneficiando della possibilità di compensare redditi imponibili con perdite fiscali in un'unica dichiarazione. Attualmente il Gruppo usufruisce dell'opzione per il consolidato fiscale relativa al triennio 2018-2019-2020.

Ciascuna società aderente al consolidato fiscale nazionale trasferisce alla società consolidante il reddito fiscale (reddito imponibile o perdita fiscale). Avio S.p.A. rileva un credito nei confronti delle società che apportano redditi imponibili pari all'IRES da versare, così come determinato sulla base del contratto di consolidato. Per contro, nei confronti delle società che apportano perdite fiscali, Avio S.p.A. iscrive un debito pari all'IRES sulla parte di perdita effettivamente compensata a livello di gruppo, così come determinato sulla base del contratto di consolidato.

Il debito per IRAP è contabilizzato nelle "Passività per imposte correnti" al netto degli eventuali acconti corrisposti in corso d'anno.

Le imposte anticipate e differite sono le imposte che ci si aspetta di recuperare o di pagare sulle differenze temporanee fra il valore contabile delle attività e delle passività di bilancio e il corrispondente valore fiscale utilizzato nel calcolo dell'imponibile fiscale, contabilizzate secondo il metodo della passività di stato patrimoniale. Le passività fiscali differite sono generalmente rilevate per tutte le differenze temporanee imponibili, mentre le attività fiscali differite sono rilevate nella misura in cui si ritenga probabile che vi saranno risultati fiscali imponibili in futuro che consentano l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili. Tali attività e passività non sono rilevate se le differenze temporanee derivano da avviamento o dall'iscrizione iniziale (non in operazioni di aggregazioni di imprese) di altre attività o passività in operazioni che non hanno influenza né sul risultato contabile né sul risultato imponibile. Il beneficio fiscale derivante dal riporto a nuovo di perdite fiscali è rilevato quando e nella misura in cui sia ritenuta probabile la disponibilità di redditi imponibili futuri a fronte dei quali tali perdite possano essere utilizzate.

Il valore di carico delle attività fiscali differite è rivisto ad ogni data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile l'esistenza di sufficienti redditi imponibili tali da consentire in tutto o in parte il recupero di tali attività.

Le imposte anticipate e differite sono calcolate in base all'aliquota fiscale che ci si aspetta sarà in vigore al momento del realizzo dell'attività o dell'estinzione della passività. Le imposte correnti e differite sono imputate direttamente al conto economico, ad eccezione di quelle relative a voci rilevate direttamente a patrimonio netto, nel qual caso anche le relative imposte sono imputate al patrimonio netto. Le attività e le passività fiscali differite sono compensate quando vi è un diritto legale a compensare le imposte correnti attive e passive e quando la Società intende liquidare le attività e le passività fiscali correnti su base netta. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce "Attività per imposte anticipate", se passivo, alla voce "Passività per imposte differite".

Distribuzione dei dividendi

I dividendi pagabili dalla Società sono rappresentati come movimento di patrimonio netto e iscritti nelle passività correnti nell'esercizio in cui la distribuzione è approvata dall'assemblea degli azionisti.

Differenze cambio

I ricavi e i costi relativi a operazioni in moneta diversa da quella funzionale sono iscritti al cambio corrente del giorno in cui l'operazione è compiuta.

Le attività e passività monetarie in moneta diversa da quella funzionale sono convertite nella moneta funzionale applicando il cambio corrente alla data di chiusura del periodo di riferimento con imputazione dell'effetto a conto economico. Le attività non monetarie valutate al costo storico espresso in valuta diversa da quella funzionale non sono riconvertite al cambio corrente alla data di bilancio.

L'importo dell'eventuale utile netto derivante dall'adeguamento ai cambi di fine esercizio delle poste in valuta, in sede di approvazione del bilancio e conseguente destinazione del risultato, è iscritto, per la parte non assorbita dall'eventuale perdita di esercizio, in una riserva non distribuibile sino al momento del successivo realizzo.

Alla chiusura di ogni esercizio viene rideterminato l'importo complessivo degli utili e perdite non realizzati su cambi. Qualora emerga un utile netto complessivo su cambi superiore all'importo della riserva patrimoniale, quest'ultima viene integrata. Se, invece, emerge una perdita o un utile netto inferiore all'importo iscritto nella riserva, rispettivamente l'intera riserva o l'eccedenza è riclassificata a una riserva liberamente distribuibile in sede di redazione del bilancio.

2.5. Gestione del rischio

Rischio di credito

La Società presenta una concentrazione di rischio di credito in funzione della natura delle attività svolte e dei mercati di riferimento. Nel complesso, i crediti commerciali manifestano un rischio di concentrazione nel mercato dell'Unione Europea. I crediti commerciali sono contabilizzati al netto

della svalutazione determinata sulla base del rischio di inadempienza della controparte, determinato considerando le informazioni disponibili sulla solvibilità del cliente e considerando altresì i dati storici.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità cui è soggetta la Società può sorgere dalle difficoltà ad ottenere, a condizioni economiche, le risorse finanziarie a supporto delle attività operative nella giusta tempistica. I due principali fattori che influenzano la liquidità della Società sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza del debito o di liquidità e degli impieghi finanziari.

I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità sono monitorati e gestiti centralmente nell'ottica di garantire tempestivamente un efficace reperimento delle risorse finanziarie o un adeguato investimento delle disponibilità liquide.

L'attuale contesto generale dell'economia, dei mercati in cui opera la Società e di quelli finanziari richiede un'attenta gestione del rischio liquidità e in tal senso particolare attenzione è posta alle azioni tese a generare risorse finanziarie con la gestione operativa e al conseguimento di un sufficiente livello di liquidità disponibile per adempiere alle obbligazioni cui la Società è tenuta.

Il management ritiene che i fondi e le linee di credito attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall'attività operativa ed eventualmente dalla ridefinizione dell'attuale struttura di indebitamento, consentiranno alla Società di soddisfare i propri bisogni derivanti dalla attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro scadenza.

2.6. Uso di stime

La redazione del bilancio e delle relative Note Esplicative in applicazione degli IFRS richiede l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sul valore delle attività e delle passività iscritte, sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio e sull'importo dei ricavi e dei costi di periodo.

I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente dalla Società in base alle migliori conoscenze dell'attività della Società stessa e degli altri fattori ragionevolmente desumibili dalle circostanze attuali. Gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico.

L'attuale situazione macroeconomica internazionale, che interessa anche talune aree di business in cui opera la Società, ha comportato la necessità di effettuare assunzioni riguardanti l'andamento futuro caratterizzate da incertezza, per cui non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo esercizio od in quelli successivi, di risultati diversi da quanto stimato, che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi chiaramente non stimabili né prevedibili, al valore contabile delle relative voci di bilancio. Le stime e le assunzioni sono utilizzate in diverse aree, quali le attività non correnti, il fondo svalutazione crediti, il fondo svalutazione magazzino, i piani per benefici ai dipendenti, le passività potenziali e gli altri fondi rischi, oltre che per stimare i costi a finire di commessa ed il relativo stato di avanzamento.

Di seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le assunzioni chiave utilizzate dal management nel processo di applicazione dei principi contabili IFRS e che possono avere effetti significativi sui valori rilevati nel bilancio o per le quali esiste il rischio che possano emergere rettifiche di valore significative al valore contabile delle attività e passività nell'esercizio successivo a quello di riferimento del bilancio.

Valore recuperabile delle attività non correnti

Le attività non correnti includono gli Immobili, impianti e macchinari, l'Avviamento, le Attività immateriali a vita definita e le Partecipazioni. La Società rivede periodicamente il valore contabile delle attività non correnti detenute ed utilizzate e delle eventuali attività che devono essere dismesse, quando fatti e circostanze richiedono tale revisione. Per l'Avviamento tale analisi è svolta almeno una volta l'anno e ogni qualvolta fatti e circostanze lo richiedano. L'analisi della recuperabilità (impairment

test) del valore contabile delle attività non correnti è generalmente svolta utilizzando le stime dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo o dalla vendita del bene ed adeguati tassi di sconto per il calcolo del valore attuale. Quando il valore contabile di un'attività non corrente ha subito una perdita di valore, la Società rileva una svalutazione pari all'eccedenza tra il valore contabile del bene ed il suo valore recuperabile attraverso l'uso o la vendita dello stesso, determinata con riferimento ai flussi di cassa insiti nei più recenti piani pluriennali predisposti dalla Società.

Le stime e le assunzioni utilizzate nell'ambito di tale analisi riflettono lo stato delle conoscenze della Società circa gli sviluppi del business dei diversi settori di attività in cui opera e tengono conto di previsioni ritenute ragionevoli sui futuri sviluppi dei mercati e del settore aerospaziale che rimangono soggette ad un fisiologico grado di incertezza anche in considerazione del perdurare dell'attuale crisi economico-finanziaria e dei suoi effetti sulla situazione macroeconomica internazionale. Nonostante le attuali stime della Società non evidenzino situazioni di perdita di valore delle attività non correnti oltre a quelle rilevate nel presente bilancio, eventuali diversi sviluppi in tale contesto economico o eventuali diverse performance della Società potrebbero portare a valori diversi dalle stime originarie e, ove necessario, a rettifiche nel valore contabile di alcune attività non correnti.

Recuperabilità attività per imposte anticipate

Al 31 dicembre 2020 il bilancio d'esercizio comprende attività per imposte anticipate, connesse a componenti di reddito a deducibilità fiscale differita, per un importo il cui recupero negli esercizi futuri è ritenuto probabile dal management. Le imposte anticipate sulle differenze temporanee e sulle perdite fiscali sono state iscritte in bilancio nella misura in cui si è ritenuto probabile il loro recupero futuro, sulla base delle previsioni di imponibili fiscali previsti, nonché sulla base di una proiezione di tali previsioni su di un orizzonte temporale successivo ritenuto rappresentativo del ciclo di vita del business pari a 15 anni.

Fondo svalutazione crediti

Il fondo svalutazione crediti riflette la stima delle perdite connesse al portafoglio crediti della Società. Sono stati effettuati accantonamenti a fronte di perdite attese su crediti, stimati in base all'esperienza passata con riferimento a crediti con analoga rischiosità creditizia, a importi insoluti correnti e storici, storni e incassi, nonché all'attento monitoraggio della qualità del portafoglio crediti e delle condizioni correnti e previste dell'economia e dei mercati di riferimento.

Fondo svalutazione magazzino

Il fondo svalutazione magazzino riflette la stima del management circa le perdite di valore attese da parte della Società determinate in funzione dell'esperienza passata e dell'andamento storico e atteso dei mercati di riferimento, per eventuali fenomeni di obsolescenza o lento rigiro legati a ragioni tecniche o commerciali.

Piani per benefici ai dipendenti

I fondi per benefici ai dipendenti, i costi e gli oneri finanziari netti sono valutati con una metodologia attuariale che richiede l'uso di stime ed assunzioni per la determinazione del valore netto dell'obbligazione. Tale processo è basato su stime effettuate periodicamente da consulenti attuariali che utilizzano una combinazione di fattori statistico-attuariali, tra cui dati statistici relativi ad esercizi passati e previsioni dei costi futuri. Sono inoltre considerati componenti di stima gli indici di mortalità e di recesso, le ipotesi relative all'evoluzione futura dei tassi di sconto, dei tassi di crescita delle retribuzioni, dei tassi inflazionistici, nonché le analisi dell'andamento tendenziale dei costi dell'assistenza sanitaria.

La variazione di ognuno di questi parametri potrebbe comportare degli effetti sulle future contribuzioni ai fondi. A seguito dell'adozione del principio IAS 19 rivisto con riferimento al riconoscimento degli utili e perdite attuariali generati dalla valutazione delle passività e attività per benefici ai dipendenti, gli effetti derivanti dall'aggiornamento delle stime dei parametri sopra indicati

sono riconosciuti nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria attraverso l'iscrizione nel Patrimonio Netto della Società di una specifica riserva e presentati nel Conto Economico Complessivo.

Fondi per rischi e oneri e Passività potenziali

La Società accerta una passività a fronte di contenziosi e cause in corso quando ritiene probabile che si verificherà un esborso finanziario e quando l'ammontare delle perdite che ne deriveranno può essere ragionevolmente stimato. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non ne sia determinabile l'ammontare, tale fatto è riportato nelle note di bilancio.

La Società è soggetta a cause legali e fiscali riguardanti varie tipologie di problematiche che sono soggette a un diverso grado di incertezza in relazione alla loro complessità, giurisdizione e differenti leggi applicabili. Nel normale corso del business, la Società monitora lo stato delle cause in corso e si consulta con i propri consulenti legali ed esperti in materia legale e fiscale, è quindi possibile che il valore dei fondi per procedimenti legali e contenziosi della Società possa variare a seguito di futuri sviluppi nei procedimenti in corso.

Inoltre, l'attività della Società si rivolge a settori e mercati ove talune problematiche di natura commerciale possono essere risolte soltanto dopo un significativo lasso di tempo rendendo necessaria la stima da parte del management dei risultati di tali controversie o contestazioni, mediante il monitoraggio delle condizioni contrattuali e delle evoluzioni delle singole fattispecie.

Valutazione dei lavori in corso su ordinazione

La Società opera con schemi contrattuali particolarmente complessi, taluni dei quali rilevati in bilancio attraverso il metodo della percentuale di completamento. In tali casi i margini riconosciuti a conto economico sono funzione sia dell'avanzamento della commessa sia dei margini che si ritiene verranno rilevati sull'intera opera al suo completamento: pertanto, la corretta rilevazione dei lavori in corso e dei margini relativi ad opere non ancora concluse presuppone la corretta stima da parte del management dei costi a finire, delle variazioni contrattuali, nonché dei ritardi, degli extra-costi e delle penali che potrebbero comprimere il margine atteso. Per meglio supportare le stime del management, la Società si è dotata di schemi di gestione e di analisi dei rischi di commessa, finalizzati a identificare, monitorare e quantificare i rischi relativi allo svolgimento di tali contratti. I valori iscritti in bilancio rappresentano la miglior stima alla data operata dal management, con l'ausilio di detti supporti procedurali.

Altro

Oltre alle voci elencate in precedenza, l'uso di stime ha riguardato la valutazione di talune attività e passività finanziarie, dei piani per compensi attribuibili a un certo numero di manager e del processo di valutazione del fair value delle attività acquisite e delle passività assunte con operazioni di aggregazioni aziendali.

2.7. Nuovi principi contabili

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS applicati dal 1 gennaio 2020

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dalla Società e dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2020:

• in data 31 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of Material (Amendments to IAS 1 and IAS 8)". Il documento ha introdotto una modifica nella definizione di "rilevante" contenuta nei principi IAS 1 – Presentation of Financial Statements e IAS 8 – Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors. Tale emendamento ha l'obiettivo di rendere più specifica la definizione di "rilevante" e introdotto il concetto di "obscured information" accanto ai concetti di informazione omessa o errata già presenti nei due principi oggetto di modifica. L'emendamento chiarisce che un'informazione è "obscured" qualora sia stata descritta in modo tale da produrre per i

primari lettori di un bilancio un effetto simile a quello che si sarebbe prodotto qualora tale informazione fosse stata omessa o errata.

L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio d'esercizio della Società e sul bilancio consolidato del Gruppo;

  • in data 29 marzo 2018, lo IASB ha pubblicato un emendamento al "References to the Conceptual Framework in IFRS Standards". L'emendamento è efficace per i periodi che iniziano il 1° gennaio 2020 o successivamente, ma è consentita un'applicazione anticipata. Il Conceptual Framework definisce i concetti fondamentali per l'informativa finanziaria e guida il Consiglio nello sviluppo degli standard IFRS. Il documento aiuta a garantire che gli Standard siano concettualmente coerenti e che transazioni simili siano trattate allo stesso modo, in modo da fornire informazioni utili a investitori, finanziatori e altri creditori. Il Conceptual Framework supporta le aziende nello sviluppo di principi contabili quando nessuno standard IFRS è applicabile ad una particolare transazione e, più in generale, aiuta le parti interessate a comprendere ed interpretare gli Standard. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio d'esercizio della Società e sul bilancio consolidato del Gruppo;
  • lo IASB, in data 26 settembre 2019, ha pubblicato l'emendamento denominato "Amendments to IFRS 9, IAS 39 and IFRS 7: Interest Rate Benchmark Reform". Lo stesso modifica l'IFRS 9 - Financial Instruments e lo IAS 39 - Financial Instruments: Recognition and Measurement oltre che l'IFRS 7 - Financial Instruments: Disclosures. In particolare, l'emendamento modifica alcuni dei requisiti richiesti per l'applicazione dell'hedge accounting, prevedendo deroghe temporanee agli stessi, al fine di mitigare l'impatto derivante dall'incertezza della riforma dell'IBOR sui flussi di cassa futuri nel periodo precedente il suo completamento. L'emendamento impone inoltre alle società di fornire in bilancio ulteriori informazioni in merito alle loro relazioni di copertura che sono direttamente interessate dalle incertezze generate dalla riforma e a cui applicano le suddette deroghe.

L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio d'esercizio della Società e sul bilancio consolidato del Gruppo;

• in data 22 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of a Business (Amendments to IFRS 3)". Il documento fornisce alcuni chiarimenti in merito alla definizione di business ai fini della corretta applicazione del principio IFRS 3. In particolare, l'emendamento chiarisce che mentre un business solitamente produce un output, la presenza di un output non è strettamente necessaria per individuare un business in presenza di un insieme integrato di attività/processi e beni. Tuttavia, per soddisfare la definizione di business, un insieme integrato di attività/processi e beni deve includere, come minimo, un input e un processo sostanziale che assieme contribuiscono in modo significativo alla capacità di creare un output. A tal fine, lo IASB ha sostituito il termine "capacità di creare output" con "capacità di contribuire alla creazione di output" per chiarire che un business può esistere anche senza la presenza di tutti gli input e processi necessari per creare un output.

L'emendamento ha inoltre introdotto un test ("concentration test"), opzionale, che permette di escludere la presenza di un business se il prezzo corrisposto è sostanzialmente riferibile ad una singola attività o gruppo di attività. Le modifiche si applicano a tutte le business combination e acquisizioni di attività successive al 1° gennaio 2020, ma è consentita un'applicazione anticipata.

L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio d'esercizio della Società e sul bilancio consolidato del Gruppo;

• in data 28 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Covid-19 Related Rent Concessions (Amendment to IFRS 16)". Il documento prevede per i locatari la facoltà di contabilizzare le riduzioni dei canoni connesse al Covid-19 senza dover valutare, tramite l'analisi dei contratti, se è rispettata la definizione di lease modification dell'IFRS 16. Pertanto i locatari che applicano tale facoltà potranno contabilizzare gli effetti delle riduzioni dei canoni di affitto direttamente a conto economico alla data di efficacia della riduzione. Tale modifica si applica ai bilanci aventi inizio al 1° giugno 2020 ma [il Gruppo/la Società si è avvalso/a] della possibilità di applicare in via anticipata tale modifica

al 1° gennaio 2020. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio d'esercizio della Società e sul bilancio consolidato del Gruppo.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS e IFRIC omologati dall'Unione Europea, non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo al 31 dicembre 2020

  • in data 28 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Extension of the Temporary Exemption from Applying IFRS 9 (Amendments to IFRS 4)". Le modifiche permettono di estendere l'esenzione temporanea dall'applicazione dell'IFRS 9 fino al 1° gennaio 2023 per le assicurazioni. Tali modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2021. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio d'esercizio della Società e nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento;
  • in data 27 agosto 2020 lo IASB ha pubblicato, alla luce della riforma sui tassi di interesse interbancari quale l'IBOR, il documento"Interest Rate Benchmark Reform—Phase 2" che contiene emendamenti ai seguenti standard:
    • IFRS 9 Financial Instruments;
    • IAS 39 Financial Instruments: Recognition and Measurement;
    • IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures;
    • IFRS 4 Insurance Contracts; e
    • IFRS 16 Leases.

Tutte le modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2021. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio d'esercizio della Società e nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni IFRS non ancora omologati dall'Unione Europea

Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti:

• in data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 – Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts.

L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi. Lo IASB ha sviluppato lo standard per eliminare incongruenze e debolezze delle politiche contabili esistenti, fornendo un quadro unico principle-based per tenere conto di tutti i tipi di contratti di assicurazione, inclusi i contratti di riassicurazione che un assicuratore detiene.

Il nuovo principio prevede inoltre dei requisiti di presentazione e di informativa per migliorare la comparabilità tra le entità appartenenti a questo settore.

Il nuovo principio misura un contratto assicurativo sulla base di un General Model o una versione semplificata di questo, chiamato Premium Allocation Approach ("PAA").

  • Le principali caratteristiche del General Model sono: o le stime e le ipotesi dei futuri flussi di cassa sono sempre quelle correnti;
    • o la misurazione riflette il valore temporale del denaro;
    • o le stime prevedono un utilizzo estensivo di informazioni osservabili sul mercato;
    • o esiste una misurazione corrente ed esplicita del rischio;
    • o il profitto atteso è differito e aggregato in gruppi di contratti assicurativi al momento della rilevazione iniziale; e,
    • o il profitto atteso è rilevato nel periodo di copertura contrattuale tenendo conto delle rettifiche derivanti da variazioni delle ipotesi relative ai flussi finanziari relativi a ciascun gruppo di contratti.

L'approccio PAA prevede la misurazione della passività per la copertura residua di un gruppo di contratti di assicurazione a condizione che, al momento del riconoscimento iniziale, l'entità preveda che tale passività rappresenti ragionevolmente un'approssimazione del General Model. I contratti con un periodo di copertura di un anno o meno sono automaticamente idonei per l'approccio PAA. Le semplificazioni derivanti dall'applicazione del metodo PAA non si applicano alla valutazione delle passività per i claims in essere, che sono misurati con il General Model. Tuttavia, non è necessario attualizzare quei flussi di cassa se ci si attende che il saldo da pagare o incassare avverrà entro un anno dalla data in cui è avvenuto il claim. L'entità deve applicare il nuovo principio ai contratti di assicurazione emessi, inclusi i contratti di riassicurazione emessi, ai contratti di riassicurazione detenuti e anche ai contratti di investimento con una discrectonary partecipation feature (DPF). Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2023 ma è consentita un'applicazione anticipata,

solo per le entità che applicano l'IFRS 9 – Financial Instruments e l'IFRS 15 – Revenue from Contracts with Customers. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio d'esercizio della Società e nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di questo principio;

  • in data 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current". Il documento ha l'obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o lungo termine. Le modifiche entrano in vigore dal 1° gennaio 2023; è comunque consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio d'esercizio della Società e nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento;
  • in data 14 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato i seguenti emendamenti denominati:
    • o Amendments to IFRS 3 Business Combinations: le modifiche hanno lo scopo di aggiornare il riferimento presente nell'IFRS 3 al Conceptual Framework nella versione rivista, senza che ciò comporti modifiche alle disposizioni del principio IFRS 3.
    • o Amendments to IAS 16 Property, Plant and Equipment: le modifiche hanno lo scopo di non consentire di dedurre dal costo delle attività materiali l'importo ricevuto dalla vendita di beni prodotti nella fase di test dell'attività stessa. Tali ricavi di vendita e i relativi costi saranno pertanto rilevati nel conto economico.
    • o Amendments to IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets: l'emendamento chiarisce che nella stima sull'eventuale onerosità di un contratto si devono considerare tutti i costi direttamente imputabili al contratto. Di conseguenza, la valutazione sull'eventuale onerosità di un contratto include non solo i costi incrementali (come ad esempio, il costo del materiale diretto impiegato nella lavorazione), ma anche tutti i costi che l'impresa non può evitare in quanto ha stipulato il contratto (come ad esempio, la quota del costo del personale e dell'ammortamento dei macchinari impiegati per l'adempimento del contratto).
    • o Annual Improvements 2018-2020: le modifiche sono state apportate all'IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards, all'IFRS 9 Financial Instruments, allo IAS 41 Agriculture e agli Illustrative Examples dell'IFRS 16 Leases.

Tutte le modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2022. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio d'esercizio della Società e nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tali emendamenti;

• in data 30 gennaio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 14 – Regulatory Deferral Accounts che consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alle attività soggette a tariffe regolamentate ("Rate Regulation Activities") secondo i precedenti principi contabili adottati. Non essendo la Società ed il Gruppo first-time adopter, tale principio non risulta applicabile.

3. COMPOSIZIONE, COMMENTO E VARIAZIONI DELLE PRINCIPALI VOCI E ALTRE INFORMAZIONI

ATTIVITA' NON CORRENTI

3.1. IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI

I valori delle Immobilizzazioni materiali al 31 dicembre 2020 sono esposti al netto dei fondi di ammortamento, come risulta dal prospetto seguente (importi in migliaia di Euro). Il prospetto riporta la comparazione tra i saldi delle Immobilizzazioni materiali della Avio S.p.A. al 31 dicembre 2020 con gli stessi al 31 dicembre 2019.

31/12/2020 31/12/2019
Valori Fondi Valori Valori Fondi Valori
lordi ammortamento netti a
bilancio
lordi ammortamento netti a
bilancio
Terreni - - - - - -
Fabbricati 39.913 (7.675) 32.238 14.461 (6.774) 7.687
Impianti e macchinario 67.371 (50.862) 16.509 65.017 (47.543) 17.474
Attrezzature industriali e
commerciali
11.970 (11.832) 138 11.894 (11.694) 200
Altri beni 8.255 (5.760) 2.495 7.766 (4.965) 2.801
Immobilizzazioni in corso e acconti 29.018 - 29.018 38.604 - 38.604
Totale 156.527 (76.129) 80.398 137.742 (70.976) 66.766

Le variazioni intercorse nell'anno nei valori lordi delle immobilizzazioni materiali sono illustrate nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

Valori lordi 31/12/2019 Incrementi Diminuzioni
per
dismissioni
Riclassifiche
ed altre
variazioni
31/12/2020
Terreni - - - - -
Fabbricati 14.461 551 - 24.901 39.913
Impianti e macchinario 65.017 2.313 - 41 67.371
Attrezzature industriali e commerciali 11.894 76 - - 11.970
Altri beni 7.766 489 - - 8.255
Immobilizzazioni in corso e acconti 38.604 15.356 - (24.942) 29.018
Totale 137.742 18.785 - - 156.527

Gli incrementi dell'anno, pari a 18.785 migliaia di Euro, sono principalmente relativi a:

  • immobilizzazioni in corso ed acconti per 15.536 migliaia di Euro. Tali investimenti hanno riguardato in particolare:
    • o lavori per la realizzazione dei fabbricati industriali relativi al progetto SPTF "Space Propulsion Test Facility" che prevede la costruzione di un banco di prova per motori a liquido (LRE, Liquid rocket engines) e di un impianto per la realizzazione di componenti in carbon-carbon a Perdasdefogu, all'interno del Poligono sperimentale di addestramento interforze di Salto di Quirra;
    • o lavori relativi ai fabbricati di produzione del motore P120;
  • macchinari per la produzione per 2.313 migliaia di Euro.

Nel corso dell'anno è entrato in funzione il fabbricato industriale relativo alla realizzazione del motore P120C, pertanto il suo valore, pari a 24.901 migliaia di Euro, è stato riclassificato dalle "Immobilizzazioni in corso e acconti" ai "Fabbricati".

Le variazioni dell'anno nei fondi ammortamento delle immobilizzazioni materiali sono illustrate nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

Valori lordi 31/12/2019
Incrementi
31/12/2020

Relazione Finanziaria Annuale 2020

Diminuzioni
per
dismissioni
Riclassifiche
ed altre
variazioni
Terreni - - - - -
Fabbricati (6.774) (901) - - (7.675)
Impianti e macchinario (47.543) (3.319) - - (50.862)
Attrezzature industriali e commerciali (11.694) (138) - - (11.832)
Altri beni (4.965) (795) - - (5.760)
Totale (70.976) (5.153) - - (76.129)

Gli ammortamenti stanziati nell'esercizio sono stati calcolati in relazione alla vita utile stimata ed alla obsolescenza economico-tecnica subita dai cespiti.

3.2. DIRITTI D'USO

La Società ha applicato, ai fini della redazione del presente bilancio, il principio IFRS 16 – Leases, pubblicato dallo IASB in data 13 gennaio 2016 ed obbligatorio a partire dal 1° gennaio 2019.

A tal riguardo la Società si è avvalsa della previsione prevista dal paragrafo IFRS 16:C3 che consente di basarsi sulle conclusioni raggiunte in passato circa i contratti individuati in precedenza come leasing applicando lo IAS 17 e l'IFRIC 4. Tale previsione è stata applicata a tutti i contratti, come previsto dall'IFRS 16:C4.

L'applicazione del principio è avvenuta utilizzando il metodo retrospettico modificato. In particolare, la Società ha contabilizzato, relativamente ai contratti di lease precedentemente classificati come operativi:

  • una passività finanziaria, pari al valore attuale dei pagamenti futuri residui alla data di transizione, attualizzati utilizzando per ciascun contratto l'incremental borrowing rate applicabile alla data di transizione;
  • un diritto d'uso pari al valore della passività finanziaria alla data di transizione, al netto di eventuali ratei e risconti attivi/passivi riferiti al lease e rilevati nello stato patrimoniale alla data di chiusura del presente bilancio.

I valori dei Diritti d'uso al 31 dicembre 2020 sono esposti al netto dei fondi di ammortamento, come risulta dal prospetto seguente (importi in migliaia di Euro).

31/12/2020 31/12/2019
Valori Fondi Valori Valori Fondi Valori
lordi ammortamento netti a
bilancio
lordi ammortamento netti a
bilancio
Diritti d'uso relativi a terreni 2.570 (143) 2.427 2.570 2.570
Diritti d'uso relativi a fabbricati 42.539 (9.865) 32.674 41.888 (4.933) 36.955
Diritti d'uso relativi ad impianti e
macchinari
1.525 (275) 1.250 1.525 (137) 1.388
Diritti d'uso relativi ad altri beni 3.053 (1.180) 1.873 2.656 (614) 2.042
Totale 49.687 (11.463) 38.224 48.639 (5.684) 42.955

Di seguito si riporta la tabella relativa ai valori lordi di tali diritti al 31 dicembre 2020 (importi in migliaia di Euro):

Valori lordi
31/12/2019
Incrementi
Diminuzioni
per fine
contratto
Riclassifiche
ed altre
variazioni
31/12/2020
Diritti d'uso relativi a terreni
2.570
-
-
- 2.570
Diritti d'uso relativi a fabbricati
41.888
1.017
(366) - 42.539
Diritti d'uso relativi ad impianti e
1.525
macchinari
-
-
- 1.525
Diritti d'uso relativi ad altri beni
2.656
804
(407) - 3.053
Totale
48.639
1.821
(773) - 49.687

Di seguito invece la tabella relativa ai fondi di ammortamento di tali diritti al 31 dicembre 2020 (importi in migliaia di Euro):

Valori lordi 31/12/2019 Incrementi Diminuzioni
per fine
contratto
Riclassifiche
ed altre
variazioni
31/12/2020
Diritti d'uso relativi a terreni - (143) - - (143)
Diritti d'uso relativi a fabbricati (4.933) (5.025) 92 - (9.866)
Diritti d'uso relativi ad impianti e
macchinari
(137) (137) - - (274)
Diritti d'uso relativi ad altri beni (614) (726) 160 - (1.180)
Totale (5.684) (6.031) 252 - (11.463)

I Diritti d'uso iscritti in applicazione dell'IFRS 16 sono principalmente relativi ai valori attuali dei pagamenti futuri derivanti dai seguenti contratti:

  • concessione di area ubicata presso il Poligono Sperimentale e di Addestramento Interforze di Salto di Quirra;
  • locazione dell'elettrodotto e relative infrastrutture elettriche facenti parte della centrale termoelettrica a ciclo combinato cogenerativo di proprietà della società collegata Termica Colleferro S.p.A.;
  • locazioni di aree ed immobili ad uso uffici ed industriale presso Airola (Campania) e Villaputzu (Sardegna); locazione di appartamenti destinati ai dipendenti in Guyana Francese; locazione delle auto aziendali.

L'incremento dell'anno 2020 ha riguardato principalmente appartamenti destinati ai dipendenti in Guyana oltre che fabbricati ad uso uffici utili al fine di conseguire il distanziamento previsto dalla normativa COVID-19.

3.3. AVVIAMENTO

L'avviamento, iscritto in bilancio al 31 dicembre 2020 per un importo pari a 61.005 migliaia di Euro, è relativo alla quota allocata nell'ambito della Purchase Price Allocation alla data del 31 marzo 2017 commentata nella Relazione degli Amministratori sulla Gestione.

Come indicato nella Nota "2.4. Principi contabili e criteri di valutazione", l'avviamento non viene ammortizzato ma eventualmente svalutato per perdite durevoli di valore. Il Gruppo verifica la recuperabilità dell'avviamento almeno annualmente, o più frequentemente qualora si verifichino specifici eventi e circostanze che possano far presumere una riduzione durevole di valore, attraverso apposite valutazioni (impairment test) su ciascuna unità generatrice di cassa (CGU - Cash Generating Unit). La CGU identificata dal Gruppo per il monitoraggio dell'avviamento coincide con il livello di aggregazione delle attività ai sensi dell'IFRS 8 - Settori operativi rappresentato per il Gruppo dall'unico business Spazio.

L'avviamento allocato alla CGU Spazio è stato sottoposto a impairment test con riferimento alla data di bilancio il cui esito non ha fatto emergere la necessità di apportare alcuna svalutazione al valore contabile dell'avviamento iscritto in bilancio al 31 dicembre 2020.

La recuperabilità dei valori iscritti viene verificata confrontando il capitale investito netto (valore contabile) della CGU con il relativo valore recuperabile. Il valore recuperabile dell'avviamento è dato dalla determinazione del valore in uso, inteso come il valore attuale dei flussi di cassa operativi che derivano dalle previsioni incluse nel piano pluriennale approvato dal Gruppo e di un valore terminale (terminal value) normalizzato, impiegato per esprimere una stima sintetica dei risultati futuri oltre l'arco temporale esplicitamente considerato. Tali flussi di cassa sono poi attualizzati utilizzando tassi di sconto rappresentativi delle correnti valutazioni di mercato del costo del denaro e che tengono conto dei rischi specifici dell'attività del Gruppo e della CGU considerata.

Al 31 dicembre 2020, i flussi di cassa della CGU Spazio sono stati stimati in base alle previsioni desumibili dal piano pluriennale 2021-2025. Per la determinazione del terminal value sono stati normalizzati i flussi di cassa previsti per l'ultimo anno con il metodo della perpetuity, ipotizzando una crescita dei flussi di cassa attesi pari all'1% rispetto al 2% dell'esercizio precedente e con le previsioni generalmente riconosciute per il settore aerospace and defence.

Il tasso medio di sconto (costo medio ponderato del capitale) utilizzato per l'attualizzazione dei flussi di cassa al netto delle imposte è stato pari al 7,7% (8,2% nel precedente esercizio).

È opportuno precisare che le stime ed i dati di piano cui sono applicati i parametri prima indicati sono determinati dagli amministratori sulla base dell'esperienza passata e delle attese circa gli sviluppi dei mercati in cui il Gruppo opera. A tal fine si segnala che l'attuale situazione macroeconomica internazionale e i possibili riflessi economico-finanziari, in particolare sui livelli di spesa destinati dai governi nazionali e istituzioni sovranazionali alle politiche di accesso allo spazio, potrebbero presentare scenari di incertezza nel conseguimento degli obiettivi e livelli di attività considerati nel piano, senza peraltro determinare il sorgere di situazioni di impairment dell'avviamento iscritto in bilancio. Tuttavia, la stima del valore recuperabile dell'avviamento richiede discrezionalità e uso di stime da parte degli amministratori e, pur considerando che i cicli di produzione e commercializzazione dei prodotti sono caratterizzati da archi temporali di durata significativa che consentono quindi recuperi su eventuali slittamenti degli obiettivi di piano, non si può escludere che si verifichi una perdita di valore dell'avviamento in periodi futuri a causa di cambiamenti di scenario ad oggi non prevedibili. Le circostanze e gli eventi che potrebbero causare un'ulteriore verifica dell'esistenza di perdite di valore sono oggetto di costante monitoraggio da parte degli amministratori.

Per i risultati e gli effetti del test di impairment si rimanda alla Nota 3.3 del bilancio consolidato del Gruppo Avio.

3.4. ATTIVITA' IMMATERIALI A VITA DEFINITA

I valori delle Attività immateriali a vita definita al 31 dicembre 2020 sono esposti al netto dei fondi di ammortamento, come risulta dal prospetto seguente (importi in migliaia di Euro).

Il prospetto riporta la comparazione tra i saldi delle Attività immateriali a vita definita della Avio S.p.A. al 31 dicembre 2020 con gli stessi al 31 dicembre 2019.

31/12/2020 31/12/2019
Costi di sviluppo - in
ammortamento
Costi di sviluppo - in corso
di completamento
Totale costi di sviluppo
Valori lordi Fondi
ammorta
mento
Valori
netti a
bilancio
Valori
lordi
Fondi
ammorta
mento
Valori
netti a
bilancio
116.977 (56.815) 60.162 70.281 (51.721) 18.560
28.071 - 28.071 64.422 - 64.422
145.048 (56.815) 88.233 134.703 (51.721) 82.982
Attività da PPA 2017 -
Programmi
44.785 (11.197) 33.588 44.785 (8.211) 36.574
Concessioni, licenze, marchi
e diritti simili
10.219 (7.534) 2.685 7.761 (6.397) 1.364
Altre 3.060 (2.424) 636 3.084 (1.978) 1.106
Totale 203.112 (77.970) 125.142 190.333 (68.307) 122.026

I costi di sviluppo in ammortamento sono prevalentemente riferiti ai costi di progettazione e sperimentazione relativi ai motori P80, Z40 e P120. Questi ultimi costi hanno iniziato il periodo di ammortamento da quest'anno. La maggior parte dei costi di sviluppo in corso di completamento si riferisce invece ai progetti per nuovi motori ad ossigeno liquido e metano.

L'ammortamento di tali costi viene effettuato a partire dall'avvio della produzione commerciale di ogni singolo programma, in quote costanti in relazione alla vita utile, stimata inizialmente sulla base della durata dei programmi cui sono riferiti.

Con riferimento ai costi di sviluppo in corso di completamento, che non sono soggetti ad ammortamento in quanto riferiti a programmi per i quali non è ancora avviata la produzione commerciale, la relativa iscrivibilità tra le immobilizzazioni immateriali a vita definita (previa verifica di assenza di condizioni di impairment) è supportata dalle previsioni di redditività dei programmi di riferimento.

Nell'ambito del processo di allocazione del prezzo di acquisizione del Gruppo Avio da parte di Space2 sono stati identificati due asset intangibili relativi ai programmi aerospaziali per 44.785 migliaia di Euro.

Gli asset derivanti dalla suddetta allocazione sono stati iscritti al fair value sulla base del valore attuale dei benefici futuri attesi dei programmi aerospaziali e ammortizzati in un periodo di 15 anni sulla base della vita utile media dei programmi cui sono relativi.

Nella voce relativa a concessioni, licenze, marchi e diritti simili sono essenzialmente compresi costi per acquisizione di licenze per uso software.

Le variazioni dell'anno nei valori lordi delle Attività immateriali a vita definita della Avio S.p.A. sono illustrate nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

Valori lordi 31/12/2019 Incrementi Diminuzioni Riclassifiche
ed altre
variazioni
31/12/2020
Costi di sviluppo - in ammortamento 70.281 - - 46.696 116.977
Costi di sviluppo – in corso di
completamento
64.422 10.345 - (46.696) 28.071
Totale costi di sviluppo 134.703 10.345 - - 145.048
Attività da PPA 2017 - Programmi 44.785 - - - 44.785
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 7.761 2.218 - 240 10.219
Altre 3.084 212 - (236) 3.060
Totale 190.333 12.775 - 4 203.112

Gli incrementi intervenuti nel 2020 con riferimento ai costi di sviluppo sono relativi essenzialmente ai costi di progettazione e sperimentazione per la realizzazione di nuovi motori ad ossigeno liquido e metano. Nel corso dell'anno è iniziato l'ammortamento dei costi di sviluppo relativi ai motori Z40 e P120.

Le variazioni intervenute nel 2020 nei fondi ammortamento sono state le seguenti (importi in migliaia di Euro):

Fondi ammortamento 31/12/2019 Incrementi Diminuzioni Riclassifiche
ed altre
variazioni
31/12/2020
Costi di sviluppo - in ammortamento (51.721) (5.094) - - (56.815)
Costi di sviluppo – in corso di
completamento
- - - - -
Totale costi di sviluppo (51.721) (5.094) - - (56.815)
Attività da PPA 2017 - Programmi (8.211) (2.986) - - (11.197)
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili (6.397) (1.087) - (50) (7.534)
Altre (1.978) (492) - 46 (2.424)
Totale (68.307) (9.659) - (4) (77.970)

3.5. PARTECIPAZIONI

La tabella sotto riporta la consistenza delle partecipazioni della capogruppo Avio S.p.A. al 31 dicembre 2020 (importi in migliaia di Euro):

Denominazione Sede Quota di
possesso
Valore
partecipaz
ione a
bilancio
Patrim
onio
netto
Patrim
onio
netto di
pertine
nza
Differenza
Partecipaz
ione /
Patrimoni
o netto di
pertinenz
a
Partecipazioni in imprese controllate
ASPropulsion International B.V. Amsterdam
(Olanda)
100% 58.640 57.773 57.773 867
Spacelab S.p.A. Roma 70% 1.115 8.394 5.876 (4.761)
Regulus S.A. Kourou
(Guyana
Francese)
60% 9.590 14.984 8.990 600
Avio Guyane SAS Kourou
(Guyana
Francese)
100% 50 245 245 (195)
Avio France S.A.S. Parigi/Kouro
u (Guyana
Francese)
100% 50 83 83 (33)
Avio India Aviation Aerospace
Private Limited (**)
New Delhi
(India)
100% 114 100 100 14
Subtotale 69.559 81.579 73.067 (3.508)
Partecipazioni in imprese collegate e a
controllo congiunto
Europropulsion S.A. (*) Suresnes
(Francia)
50% 3.698 9.769 4.885 (1.187)
Termica Colleferro S.p.A. (**) Bologna 40% 3.636 6.519 2.608 1.028
Servizi Colleferro - Società
Consortile per Azioni (***)
Colleferro
(Rm)
32% 38 125 40 (2)
Consorzio Sitab in liquidazione
(***)
Roma 20% 5 (20) (4) 9
Consorzio Servizi Acqua Potabile Colleferro
(Rm)
25% - - - -
Subtotale 7.377 16.393 7.529 (152)
Totale Partecipazioni in imprese controllate, collegate e
a controllo congiunto
76.936 97.972 80.596 (3.660)
Partecipazioni in altre imprese 524

Totale 77.460

(*) Società a controllo congiunto;

(**) dati del bilancio disponibili al 31 dicembre 2018;

(***) dati del bilancio disponibili al 31 dicembre 2019.

La società controllata estera Avio India Aviation Aerospace alla data del 31 dicembre 2020 è ancora in stato di liquidazione.

Le partecipazioni in altre imprese sono pari ad Euro 524 migliaia e riguardano interessenze minori in Arianespace, nel C.I.R.A. - Centro Italiano Ricerche Aerospaziali S.c.p.A., in Imast S.c.a.r.l. e nel Distretto Aerospaziale Sardegna S.c.a.r.l.

Il differenziale positivo tra il valore della partecipazione ed il pro-quota di patrimonio netto della Società ASPropulsion International B.V. è considerato recuperabile per i plusvalori derivanti dalla controllata Se.co.sv.im. S.r.l.

Il differenziale positivo tra il valore della partecipazione ed il pro-quota di patrimonio netto della Società Regulus S.A. è considerato recuperabile per effetto dei significativi risultati registrati dal business della società stessa.

Il differenziale positivo tra il valore della partecipazione ed il pro-quota di patrimonio netto della Società collegata Termica Colleferro S.p.A. deriva principalmente dall'effetto contabile derivante dall'applicazione del costo ammortizzato al finanziamento infruttifero di interessi concesso dai soci alla Termica Colleferro S.p.A. Al netto di tale effetto tale differenziale risulta essere negativo.

3.6. ATTIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI

La tabella sotto riporta le attività finanziarie non correnti del Gruppo Avio al 31 dicembre 2020 ed al 31 dicembre 2019 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Finanziamento soci verso Termica Colleferro S.p.A. 6.259 6.106 153
6.259 6.106 153

La voce, pari a 6.259 migliaia di Euro (7.440 migliaia di Euro a valori nominali), è costituita dal finanziamento soci concesso alla collegata Termica Colleferro S.p.A. di concerto con l'altro socio di quest'ultima SECI S.p.A., erogato per il supporto durevole all'operatività di tale società in proporzione alla quota di capitale sociale detenuta; altrettanto è stato effettuato dal suddetto socio di maggioranza. Tale finanziamento soci è infruttifero di interessi ed il rimborso è postergato al rientro totale dei finanziamenti bancari della collegata, scadenti nel 2027.

L'incremento dell'esercizio è l'effetto della valutazione al costo ammortizzato.

Per maggiori informazioni in riferimento alla Termica Colleferro S.p.A. si rimanda all'apposito paragrafo "Altri impegni" nell'ambito della sezione "5. Impegni e rischi".

3.7. IMPOSTE DIFFERITE ATTIVE

Le attività per imposte differite attive della Avio S.p.A. iscritte in bilancio ammontano a 74.085 migliaia di Euro (73.746 migliaia di Euro al 31 dicembre 2019).

Il valore esposto in bilancio rappresenta il saldo netto delle imposte anticipate e differite determinate sia sulle differenze temporanee tra i valori di attività e passività assunti ai fini della redazione del bilancio e i rispettivi valori rilevanti ai fini fiscali, sia sulle perdite fiscali riportabili a nuovo.

La fiscalità differita è stata determinata applicando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili quando le differenze temporanee si annulleranno, o i benefici connessi alle perdite fiscali saranno utilizzabili.

Il riepilogo delle differenze temporanee (deducibili e imponibili) e delle perdite fiscali che hanno determinato l'iscrizione di attività per imposte anticipate e passività per imposte differite è riportata nella tabella che segue con riferimento alla data del presente bilancio (importi in migliaia di Euro):

Saldo netto Imposte anticipate (differite) 41.553
Imposte anticipate su perdite fiscali 74.539
Imposte anticipate eleggibili 116.092
Imposte anticipate non rilevate (42.007)
Imposte anticipate (differite) nette rilevate 74.085

Le imposte anticipate sulle differenze temporanee e sulle perdite fiscali sono state iscritte in bilancio nella misura in cui si è ritenuto probabile il loro recupero futuro, sulla base delle previsioni di imponibili fiscali previsti, nonché sulla base di una proiezione di tali previsioni su di un orizzonte temporale successivo ritenuto rappresentativo del ciclo di vita del business pari a 15 anni.

Tale orizzonte temporale ritenuto rappresentativo del ciclo di vita del business è stato stimato anche tenendo conto delle risultanze sia della riunione dei Ministri dei Paesi Membri dell'ESA tenutasi nel mese di dicembre 2014, a valle della quale sono stati sottoscritti in agosto 2015 accordi con l'ESA relativi sia allo sviluppo del nuovo lanciatore Ariane 6 sia all'evoluzione del lanciatore VEGA nella configurazione VEGA C che prevedono lo sviluppo e la realizzazione di un nuovo propulsore denominato "P120", sia della riunione dei Ministri dei Paesi Membri dell'ESA tenutasi in data 1 e 2 dicembre 2016 che ha confermato i suddetti programmi di sviluppo e ha dato il via libera al programma pluriennale di sviluppo del motore e dell'Upper Stage del Vega E, ovvero l'evoluzione successiva del lanciatore Vega.

Le imposte differite attive rilevate in bilancio fanno riferimento principalmente dalla futura deducibilità fiscale dell'ammortamento dell'avviamento relativo al ramo d'azienda "Aviation" (ceduto nel 2013), agli oneri finanziari eccedenti il 30% del reddito operativo lordo, all'attività immateriale per l'accreditamento alla clientela ridefinita nell'ambito della purchase price allocation del 2017 come in precedenza commentato, nonché alle perdite fiscali pregresse.

3.8. ALTRE ATTIVITA' NON CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle altre attività non correnti al 31 dicembre 2020 ed al 31 dicembre 2019 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Altre attività non correnti 65.000 67.051 (2.051)
65.000 67.051 (2.051)

Il dettaglio della voce alla data del presente bilancio è il seguente (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Crediti verso il Gruppo General Electric
Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per
58.220 58.514 (294)
erogazioni ai sensi delle Legge 808/85 - quota non
corrente
6.077 7.870 (1.793)
Depositi cauzionali ed altre attività non correnti 703 667 36
Totale 65.000 67.051 (2.051)

La voce "Crediti verso il Gruppo General Electric", pari a 58.220 migliaia di Euro, si riferisce al riaddebito al Gruppo General Elettric degli oneri derivanti dall'avviso di liquidazione relativo a imposte di registro, ipotecarie e catastali notificato alla Società a luglio 2016 da parte dell'Agenzia delle Entrate, in relazione alle operazioni straordinarie che nel 2013 hanno portato alla cessione del ramo di attività AeroEngine dal Gruppo Avio al Gruppo General Electric. Contestualmente all'iscrizione di tale credito si rileva tra le passività non correnti un debito verso l'Erario di pari importo.

L'iscrizione del suddetto credito verso il Gruppo General Electric si fonda su specifiche previsioni contrattuali, in base alle quali quest'ultimo è tenuto a mantenere indenne il Gruppo Avio con riferimento a ogni passività che dovesse sorgere in relazione al ramo AeroEngine di pertinenza del Gruppo General Elettric, ivi incluse le passività relative a imposte indirette riferibili alle suddette operazioni straordinarie del 2013.

Si fa presente che il suddetto avviso di liquidazione è oggetto di contenzioso con l'Amministrazione finanziaria, la quale nel corso del 2020 ha proposto ricorso innanzi la Suprema Corte di Cassazione, avverso la sentenza con cui a fine 2018 la Commissione Tributaria Regionale del Piemonte ha accolto integralmente l'appello proposto dalla Società. La Società si è tempestivamente costituita in giudizio con proprio controricorso e contestuale ricorso incidentale, per ribadire la fondatezza delle proprie ragioni. Alla data del presente la Corte di Cassazione non ha ancora fissato l'udienza per la trattazione della causa.

In relazione al contenzioso in esame, per quanto concerne l'oggetto della materia del contendere, riguardante l'applicazione della disposizione antielusiva di cui all'art. 20 – rubricato "Interpretazione degli atti" – del d.P.R. n. 131/1986 ("Testo Unico dell'imposte di registro"), si segnalano alcune circostanze successive alla notifica dell'avviso di liquidazione. In particolare:

  • la Legge di Bilancio 2018 (cfr. art. 1, comma 87, lett. a), Legge 27 dicembre 2017, n. 205) ha modificato dal 1° gennaio 2018 l'art. 20 del Testo Unico dell'imposta di registro, limitando l'attività riqualificatoria dell'Amministrazione finanziaria in materia di atti sottoposti a registrazione;
  • la Legge di Bilancio 2019 (cfr. art.1, comma 1084, Legge 30 dicembre 2018, n. 145) ha attribuito efficacia retroattiva alla disposizione introdotta dalla Legge di Bilancio 2018 la quale, dunque, dovrebbe applicarsi agli avvisi di liquidazione – ivi incluso quello notificato alla Società – notificanti negli anni antecedenti al 2017;

  • il 21 luglio 2020 la Corte costituzionale (cfr. sentenza n. 158) ha dichiarato non fondate le questioni di legittimità costituzionale relative all'art. 20 del Testo Unico dell'imposta di registro, stabilendo che la norma in esame è volta a riaffermare la natura di "imposta d'atto" dell'imposta di registro, precisando l'oggetto dell'imposizione in coerenza con la struttura di un prelievo sugli effetti giuridici dell'atto presentato per la registrazione, senza che l'Amministrazione finanziaria possa dare rilievo agli elementi extratestuali e gli atti collegati privi di qualsiasi nesso testuale con l'atto medesimo;
  • il 17 settembre 2020 la Direzione Centrale dell'Agenzia delle Entrate ha pubblicato un chiarimento ufficiale (cfr. risposta n. 371) con cui, prendendo atto della sentenza della Corte costituzionale sopracitata, ha chiarito che "la cessione di quote sociali preceduta dal conferimento del ramo d'azienda, non possa essere tassata alla stregua di una cessione d'azienda unitaria sulla base del disposto dell'articolo 20 del T.U.R.".

Con riferimento a tale tematica si veda anche quanto riportato alla Nota "3.24. Altre passività non correnti" ed alla sezione "Vertenze legali, fiscali e passività potenziali" delle Note Esplicative.

La voce "Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 – quota non corrente", pari a 6.077 migliaia di Euro, si riferisce al valore attualizzato della parte non corrente delle concessioni disposte dal Ministero dello Sviluppo Economico in base alla normativa prevista dalla Legge 808/85.

Tali crediti sono iscritti in bilancio al valore risultante dall'applicazione del metodo del costo ammortizzato, calcolato utilizzando il tasso di interesse effettivo, e vengono incrementati per effetto dell'ammortamento cumulato della differenza tra il valore iniziale e quello dei flussi di incasso con contropartita la voce "Proventi finanziari".

La quota il cui incasso è previsto entro 12 mesi è classificata tra le "Altre attività correnti" (Nota 3.14).

ATTIVITA' CORRENTI

3.9. RIMANENZE E ACCONTI A FORNITORI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle rimanenze al 31 dicembre 2020 ed al 31 dicembre 2019 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
136.061 140.017 (3.956)
136.061 140.017 (3.956)

Si riporta di seguito la composizione della voce al 31 dicembre 2020 e la relativa movimentazione (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 Variazione 31/12/2020
Materie prime, sussidiarie e di consumo 34.110 9.844 43.954
Fondo svalutazione materie prime, sussidiarie e di
consumo
(1.071) (568) (1.639)
Valore netto materie prime, sussidiarie e di consumo 33.039 9.276 42.315
Prodotti in corso di lavorazione 2.715 1.611 4.326
Fondo svalutazione prodotti in corso di lavorazione (170) 170 -
Valore netto prodotti in corso di lavorazione 2.545 1.781 4.326
Prodotti finiti e altre rimanenze 7 - 7
Fondo svalutazione prodotti finiti e altre rimanenze 0 - -
Valore netto prodotti finiti e altre rimanenze 7 - 7
Acconti a fornitori 104.426 (15.014) 89.412
140.017 (3.957) 136.060

L'incremento delle rimanenze di materie prime è collegato ai volumi di produzione.

La voce Acconti a fornitori si riferisce ai pagamenti ai subcontractor effettuati sulla base dei SAL intermedi di realizzazione delle attività. La voce comprende anche gli anticipi pagati alla firma dei contratti. La variazione dell'esercizio riflette le dinamiche ordinarie del ciclo di business.

3.10. LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE

Le attività di produzione e di ricerca e sviluppo svolte su commessa sono rappresentate in bilancio per mezzo di due distinte voci: "Lavori in corso su ordinazione" e "Acconti da clienti per lavori in corso su ordinazione".

La voce "Lavori in corso su ordinazione", iscritta nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria, accoglie il saldo netto delle commesse di produzione e di ricerca e sviluppo per le quali, sulla base di un'analisi condotta per singola commessa, il valore lordo dei lavori in corso su ordinazione risulta superiore alla data di bilancio al valore degli acconti incassati dai clienti.

La voce "Acconti da clienti per lavori in corso su ordinazione", iscritta nel passivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria, accoglie il saldo netto delle commesse di produzione e di ricerca e sviluppo per le quali, sulla base di un'analisi condotta per singola commessa, il valore degli agli acconti incassati dai clienti risulta superiore alla data di bilancio al valore lordo dei lavori in corso su ordinazione.

Tali lavori in corso su ordinazione sono valutati sulla base dell'avanzamento delle commesse di produzione e di ricerca e sviluppo secondo il metodo della percentuale di completamento in base del rapporto tra i costi sostenuti ed i costi complessivi stimati per l'intera opera.

L'ammontare complessivo del valore lordo dei lavori in corso su ordinazione, al netto degli acconti incassati dei clienti è così riepilogato (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Lavori in corso su ordinazione 334.860 214.599 120.261
Acconti per lavori in corso su ordinazione (477.828) (319.383) (158.445)
Totale netto (142.968) (104.784) (38.184)

La tabella che segue riepiloga la situazione dei lavori in corso su ordinazione relativi alle commesse per le quali il valore lordo risulta superiore agli acconti e quindi iscritti per il valore netto nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria della Avio S.p.A. (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Lavori in corso su ordinazione (lordi) 1.045.284 803.444 241.840
Acconti per lavori in corso su ordinazione (lordi) (710.424) (588.845) (121.579)
Lavori in corso su ordinazione (netti) 334.860 214.599 120.261

La tabella seguente riepiloga la situazione dei lavori in corso su ordinazione relativi alle commesse per le quali il valore lordo risulta inferiore agli acconti e quindi iscritti, come anticipi netti, nel passivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria di Avio S.p.A. (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Lavori in corso su ordinazione (lordi)
Acconti per lavori in corso su ordinazione (lordi)
949.632
(1.427.460)
1.050.264
(1.369.647)
(100.632)
(57.813)
Acconti per lavori in corso su ordinazione (netti) (477.828) (319.383) (158.445)

Il Gruppo Avio ha maturato benefici per crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo previsti dal decreto legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modificazioni, dalla Legge 21 febbraio 2014 n. 9, come modificato dalla Legge 11 dicembre 2016, n. 232 (c.d. "Legge di Bilancio 2017") e dalla Legge di Bilancio 2019 (art. 1, commi 70-72, della Legge 30 dicembre 2018, n. 145) a fronte di attività di ricerca e sviluppo commissionata dalla Agenzia Spaziale Europea. Tali benefici sono riconosciuti a conto economico sulla base dell'avanzamento delle attività di ricerca e sviluppo svolte su commesse pluriennali che sono parte dei lavori in corso su ordinazione.

Le commesse pluriennali in oggetto sono principalmente relative ai lanciatori di future generazioni Vega C e Vega E ed il riconoscimento dei benefici economici avverrà lungo la durata delle commesse in accordo all'effettivo avanzamento determinato sulla base del sostenimento dei relativi costi.

3.11. CREDITI COMMERCIALI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi dei crediti commerciali al 31 dicembre 2020 ed al 31 dicembre 2019 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Crediti commerciali 5.198 3.484 1.713
5.198 3.485 1.713

Di seguito la composizione dei crediti commerciali:

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Crediti verso terzi 335 414 (79)
Crediti verso società controllate 4.101 953 3.148
Crediti verso società collegate, a controllo congiunto e controllate
non consolidate
762 2.118 (1.356)
Totale 5.198 3.485 1.713

Si ritiene che il valore contabile dei crediti approssimi il loro fair value.

Crediti verso terzi

La voce in oggetto è così composta (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Valore lordo 418 497 (79)
meno: fondo svalutazione (83) (83) -
Totale 335 414 (79)

I crediti risultano totalmente esigibili entro l'esercizio successivo.

Crediti verso società controllate

La voce in oggetto è così composta (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Regulus S.A. 2.253 286 1.967
Se.Co.Sv.Im. S.r.l. 543 131 412
Spacelab S.p.A. 103 87 16
Avio Guyane S.A.S. 487 344 143
Avio France S.A.S. 715 105 610
Totale 4.101 953 3.148

Crediti verso società collegate, a controllo congiunto e controllate non consolidate

La voce in oggetto è così composta (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Europropulsion S.A. 566 771 (205)
Servizi Colleferro S.C.p.A. - 203 (203)
Consorzio Servizi Acqua Potabile - 62 (62)
Termica Colleferro S.p.A. 196 81 115
Totale 762 1.117 (355)

3.12. DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle disponibilità liquide al 31 dicembre 2020 e quelli al 31 dicembre 2019 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 121.536 142.868 (21.332)
Totale 121.536 142.868 (21.332)

Le Disponibilità liquide sono sostanzialmente composte dal saldo dei conti correnti attivi. Si rimanda al Rendiconto finanziario per quanto riguarda la movimentazione del periodo.

3.13. ATTIVITÀ CORRENTI PER CREDITI TRIBUTARI E D'IMPOSTA

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle attività fiscali al 31 dicembre 2020 ed al 31 dicembre 2019 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Attività correnti per crediti tributari e d'imposta 27.728 27.547 181
Totale 27.728 27.547 181

La tabella seguente fornisce le variazioni nette per tipologia di credito tributario e d'imposta (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Crediti per IVA 23.436 18.482 4.954
Credito d'imposta per la ricerca e sviluppo (anno 2020) 1.563 1.563
Credito d'imposta per la ricerca e sviluppo (anno 2019) 6.291 (6.291)
Crediti verso Erario 2.492 2.492 -
Crediti per IVA comunitaria 237 282 (45)
Totale 27.728 27.547 181

Crediti per IVA

La voce crediti per IVA, pari ad Euro 23.436 migliaia, comprende:

  • Euro 18.633 migliaia relativi a crediti IVA richiesti a rimborso all'Erario;
  • Euro 4.804 migliaia relativi a crediti IVA ad oggi non chiesti a rimborso.

La maturazione del credito IVA deriva dalla circostanza che la capogruppo Avio S.p.A. ha come principali clienti l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) per la fase di sviluppo dei lanciatori ed ArianeGroup

per la fase di produzione/commercializzazione degli stessi, oltre alla società a controllo congiunto Europropulsion per entrambe le suddette fasi. In particolare, per le operazioni poste in essere nei confronti di tali soggetti, Avio S.p.A. assume ai fini IVA la veste di esportatore abituale, essendo applicabili alle suddette operazioni i regimi di non imponibilità IVA relativi alle esportazioni, alle operazioni assimilate alle esportazioni e alle cessioni intracomunitarie dei beni. Detta circostanza comporta la quasi assenza di IVA a debito sulle operazioni attive poste in essere dalla Società. Dall'altro lato, tuttavia, la Società ha fornitori italiani le cui forniture – al netto degli imponibili per i quali viene emessa dichiarazione d'intento proprio in virtù del fatto che Avio S.p.A. è un esportatore abituale – comportano l'iscrizione di IVA a credito.

Come riportato nel paragrafo "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio" della Relazione sulla gestione, nel periodo intercorrente tra l'inizio del 2021 e la data di approvazione del presente bilancio sono stati incassati crediti IVA riferibili alla Avio S.p.A. per Euro 7.734 migliaia, pari al 42% dei crediti IVA richiesti a rimborso sopra riportati.

Credito d'imposta per la ricerca e sviluppo

Quadro normativo di riferimento

Il credito d'imposta ricerca e sviluppo è stato introdotto dall'art. 3 del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9, e successivamente modificato da parte:

  • della Legge di Bilancio 2017 (cfr. legge 11 dicembre 2016, n. 232), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 21 dicembre 2016 e in vigore dal 1° gennaio 2017;
  • della Legge di Bilancio 2019 (cfr. legge 30 dicembre 2018, n. 145), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 31 dicembre 2018 e in vigore dal 1° gennaio 2019;
  • della Legge di Bilancio 2020 (cfr. legge 27 dicembre 2019, n. 160), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 2019 e in vigore dal 1° gennaio 2020.

In base alla disciplina originaria, introdotta dal decreto-legge n. 145/2013 e in vigore fino a prima delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2019 e dalla Legge di Bilancio 2020, il credito d'imposta in questione:

  • era riconosciuto a fronte degli investimenti, specificamente individuati dalla legge, effettuati negli anni compresi tra il 2015 e il 2020;
  • era di tipo "incrementale" in quanto commisurato, per ciascuno dei periodi di imposta agevolati, all'eccedenza degli investimenti effettuati nell'anno, rispetto alla media degli investimenti analoghi realizzati nel triennio 2012-2014 (c.d. "media storica di riferimento");
  • era pari al 50 per cento dell'eccedenza dei costi sostenuti nell'anno rispetto alla media storica di riferimento (fino a prima delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2019 come nel seguito riportato);
  • era fruibile per un importo annuo massimo di 20 milioni di Euro (fino a prima delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2019 come nel seguito riportato);
  • spettava anche nel caso in cui l'attività di ricerca e sviluppo sia commissionata a terzi. In tal caso, l'agevolazione è fruibile dal soggetto committente, se residente in Italia;
  • era fruibile in forma automatica, ossia senza alcuna richiesta di concessione o autorizzazione amministrativa, e senza il rispetto dell'obbligo di certificazione dei costi da parte della società incaricata della revisione contabile;
  • era utilizzabile esclusivamente in compensazione a decorrere dal periodo d'imposta successivo a quello di sostenimento dei costi eleggibili (fino a prima delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2019 come nel seguito riportato).

Per effetto delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2017, in base al nuovo comma 1-bis del decreto-legge n. 145/2013, introdotto a decorrere dal periodo d'imposta 2017, il credito d'imposta è stato, tra l'altro, reso fruibile anche in relazione ai costi sostenuti per le attività di ricerca e sviluppo svolte da imprese residenti in Italia, in qualità di commissionarie, per conto di committenti esteri.

Per effetto della Legge di Bilancio 2019:

  • l'importo massimo concedibile a ciascuna impresa a titolo di credito d'imposta è stato ridotto da 20 milioni di Euro a 10 milioni di Euro, a decorrere dal 1° gennaio 2019;
  • l'importo massimo del credito d'imposta è stato ridotto dal 50% al 25% limitatamente alle spese per attività di ricerca e sviluppo non organizzate internamente all'azienda sostenute in eccedenza rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati nei tre periodi d'imposta 2012-2014; è stata, invece, confermata la percentuale del 50% nei casi di attività di ricerca e sviluppo organizzate internamente all'azienda, ovverosia con riferimento alle spese del personale con contratto di lavoro subordinato, direttamente impiegato nelle citate attività e nel caso di attività commissionate all'esterno solo per i contratti stipulati con Università, enti e organismi di ricerca, nonché con start up e piccole e medie imprese (PMI) innovative indipendenti. Il beneficio è stato esteso alle spese sostenute per l'acquisto di materiali, forniture e altri prodotti analoghi direttamente impiegati nelle attività di R&S 2019. Tali modifiche entrano in vigore a partire dal 1° gennaio 2019;
  • l'utilizzo del credito d'imposta è stato reso possibile solo dopo il rilascio di un'apposita "certificazione" dei costi sostenuti da parte del soggetto incaricato della revisione legale dei conti. Tale modifica è entrata in vigore già in relazione al credito d'imposta maturato relativamente ai costi sostenuti nel 2018;
  • è stata introdotta una norma di interpretazione del comma 1-bis dell'art. 3 del decreto legge n. 145/2013, volta a stabilire che, in caso di attività di ricerca e sviluppo svolta per conto di committenti esteri, il beneficio fiscale è riconosciuto al commissionario residente esclusivamente in relazione alle spese riguardanti le attività di ricerca e sviluppo svolte direttamente e in laboratori o strutture situati nel territorio dello Stato.

Da ultimo, la Legge di Bilancio 2020 ha modificato significativamente le agevolazioni fiscali a favore delle attività di ricerca e sviluppo, disponendo quanto segue:

  • 1) il precedente credito d'imposta previsto dal decreto-legge n. 145/2013, di importo massimo nominale pari a 10 milioni di Euro (in precedenza già di 20 milioni di Euro), viene confermato solo per il periodo d'imposta 2019. Prima della Legge di Bilancio 2020 tale credito era riconosciuto anche per il periodo d'imposta 2020;
  • 2) in sostituzione del precedente credito R&S, vengono istituiti, per il solo periodo d'imposta 2020, i seguenti nuovi crediti d'imposta:
    • a) un credito d'imposta per le attività di ricerca fondamentale, di ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico o tecnologico, come definite dal c.d. Manuale di Frascati. Tale credito d'imposta è riconosciuto in misura pari al 12% dei costi sostenuti nell'anno 2020, nel limite massimo di 3 milioni di Euro;
    • b) un credito d'imposta per attività di innovazione tecnologica, diverse da quelle di cui al punto a), finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati. Tale credito d'imposta è riconosciuto, separatamente da quello di cui al paragrafo a), e pertanto cumulabile, in misura pari al 6% dei costi sostenuti nell'anno 2020 per tali attività, nel limite massimo di 1,5 milioni di Euro. L'agevolazione è maggiorata (10% dei costi sostenuti nell'anno 2020 per tali attività, nel limite massimo di 1,5 milioni di Euro), laddove le attività di innovazione tecnologica siano destinate al raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0;
    • c) un credito d'imposta per le attività di design e ideazione estetica svolte dalle imprese operanti nei settori tessile e della moda, calzaturiero, dell'occhialeria, orafo, del mobile e dell'arredo e della ceramica, per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari.

A differenza del precedente credito d'imposta R&S, per le nuove agevolazioni introdotte dalla Legge di Bilancio 2020:

  1. il sistema di calcolo dei costi agevolabili non è di tipo incrementale, ma di tipo proporzionale con applicazione di diverse aliquote (12%, 10% o 6%) in funzione della natura dell'attività agevolabile;

    1. i crediti sono utilizzabili in compensazione in tre quote annuali di pari importo, a decorrere dal periodo d'imposta successivo a quello di maturazione, subordinatamente all'avvenuto adempimento degli obblighi di certificazione;
    1. è stato introdotto l'obbligo di effettuare una comunicazione al Ministero dello sviluppo economico al solo fine di consentire al Ministero in questione di acquisire le informazioni necessarie per valutare l'andamento, la diffusione e l'efficacia delle misure agevolative;
    1. i costi agevolabili devono essere assunti al netto di altre sovvenzioni o contributi a qualunque titolo ricevuti per le stesse spese ammissibili;
    1. non è stata riproposta la disposizione di cui al comma 1-bis del decreto-legge n. 145/2013 che consentiva alle imprese residenti di beneficiare del credito d'imposta R&S per le attività ricevute da committenti non residenti.

Anche per i nuovi crediti d'imposta vengono mantenuti i medesimi adempimenti formali introdotti dalla Legge di Bilancio 2019 per il precedente credito d'imposta R&S, come ad esempio, l'obbligo di predisposizione, da parte del soggetto incaricato della revisione legale dei conti, di una relazione (i.e. certificazione), attestante l'effettivo sostenimento delle spese ammissibili e la corrispondenza delle stesse alla documentazione contabile predisposta dalla società, nonché l'obbligo per le imprese beneficiarie di redigere e conservare una relazione tecnica che illustri le finalità, i contenuti e i risultati delle attività ammissibili.

Rilevazione in bilancio

a) Crediti d'imposta R&S maturati fino all'esercizio 2019 in base al decreto-legge n. 145/2013.

Nel conto economico relativo all'esercizio 2020 sono contabilizzati i ratei relativi agli effetti economici dei crediti d'imposta maturati negli esercizi 2017, 2018 e 2019 sulla base della disciplina prevista dall'art. 3 del decreto-legge n. 145/2013 e vigente fino al 31 dicembre 2019.

In particolare, la rilevazione dei suddetti ratei deriva dalla circostanza che i crediti in esame sono stati inizialmente rilevati nella voce "Crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo" e imputati a conto economico in ciascun esercizio di competenza, in dipendenza della diversa tipologia di costi oggetto di agevolazione e sulla base della percentuale di completamento dei lavori in corso su ordinazione a cui hanno concorso i costi a fronte dei quali è stato determinato il credito spettante, in contropartita delle voci di Conto Economico "Costi per servizi" e "Variazione dei lavori in corso su ordinazione".

Le commesse pluriennali in argomento sono quelle relative ai progetti di ricerca e sviluppo che includono principalmente i lanciatori di futura generazione Vega C e Vega E che formano parte della più ampia famiglia dei lanciatori Vega.

Il riconoscimento del beneficio economico, poiché maturato a fronte delle predette attività di ricerca e sviluppo, è stato imputato a conto economico sulla base dell'avanzamento di tali attività commisurandolo all'avanzamento dei costi sostenuti per le commesse pluriennali cui il beneficio stesso si riferisce.

Come prescritto dalla Legge di Bilancio 2019, il credito d'imposta maturato in relazione ai costi sostenuti nell'esercizio 2019, è stato utilizzato in compensazione nel 2020 subordinatamente al rilascio dell'apposita certificazione da parte del soggetto incaricato del controllo contabile, come richiesto dai suddetti cambiamenti normativi.

b) Credito d'imposta R&S maturato nell'esercizio 2020 in base alla Legge di Bilancio 2020.

Nel conto economico relativo all'esercizio 2020 è stato contabilizzato anche l'effetto economico del credito d'imposta maturato nell'esercizio 2020 sulla base della disciplina contenuta nella Legge di Bilancio 2020, per un importo complessivo pari ad Euro 1.563 migliaia. Il credito in esame si riferisce principalmente all'attività di ricerca interna.

Crediti verso Erario

La voce crediti verso l'Erario, pari a 2.492 migliaia di Euro, è principalmente relativa a crediti d'imposta IRAP per 916 migliaia di Euro, crediti per ritenute su interessi per 947 migliaia di Euro, altri crediti tributari per 629 migliaia di Euro.

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i saldi delle altre attività correnti al 31 dicembre 2020 ed al 31 dicembre 2019 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Altre attività correnti 20.870 21.109 (239)
Totale 20.870 21.109 (239)

La composizione della voce è illustrata nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Crediti verso società controllate 14.111 13.996 115
Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per
erogazioni ai sensi della Legge 808/85
3.212 3.280 (68)
Crediti verso dipendenti 960 816 144
Ratei e risconti attivi 1.189 1.358 (169)
Crediti per contributi/agevolazioni 847 649 198
Crediti verso debitori diversi 512 482 29
Crediti verso società controllata non consolidata Servizi
Colleferro S.C.p.A.
491 (491)
Crediti verso società collegata Consorzio Servizi Acqua
Potabile
4 3 1
Crediti verso Istituti Previdenziali 36 34 2
Totale 20.870 21.109 (239)

I crediti verso società controllate, pari a 14.111 migliaia di Euro, sono costituiti da:

  • crediti verso la controllata Spacelab S.p.A. per complessivi 9.793 migliaia di Euro, di cui 7.000 migliaia di Euro per il dividendo deliberato nell'anno 2019 dalla controllata, ma non ancora incassato, e 2.793 migliaia di Euro per il consolidato fiscale;
  • crediti verso la controllata Se.Co.Sv.Im. S.r.l. per 4.318 migliaia di Euro relativi al consolidato fiscale.

La voce "Crediti verso Ministero Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi delle Legge 808/85", pari a 3.212 migliaia di Euro, si riferisce al valore attualizzato delle concessioni da erogarsi da parte del Ministero dello Sviluppo Economico a fronte di progetti qualificati come funzionali alla sicurezza nazionale o alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo, successivi all'approvazione da parte del Comitato tra i Ministri per la Programmazione Economica della deliberazione del 22 marzo 2006 n. 28 recante direttive per gli interventi nel settore aerospaziale, il cui incasso è previsto entro 12 mesi.

Le quote il cui incasso è previsto oltre 12 mesi sono classificate nella voce "Altre attività non correnti" (Nota 3.7).

PATRIMONIO NETTO

3.15. CAPITALE SOCIALE

Il capitale sociale della capogruppo Avio S.p.A. è pari ad Euro 90.964.212 al 31 dicembre 2020; è interamente sottoscritto e versato.

Tale capitale sociale deriva dall'aggregazione:

  • di Euro 15.422.500, pari al capitale sociale della SPAC (Special Purpose Acquisition Company) Space2 S.p.A. a seguito della scissione parziale proporzionale avente efficacia dal 5 aprile 2017, la quale ha avuto come beneficiaria la nuova SPAC Space3 S.p.A. (tale ultima società non rientra, quindi, nel Gruppo Avio). La società Space2, in seguito all'operazione di acquisizione del Gruppo Avio del 31 marzo 2017, ha poi proceduto alla fusione per incorporazione della capogruppo Avio S.p.A. con efficacia dal 10 aprile 2017 ed è stata ridenominata nuovamente "Avio S.p.A.";
  • di Euro 75.339.170, pari all'aumento di capitale sociale a servizio del rapporto di cambio della suddetta fusione, a seguito del quale sono state assegnate azioni della società incorporante Space2 a Leonardo S.p.A. e In Orbit S.p.A.;
  • di Euro 202.542, quale incremento conseguente all'esercizio, nella seconda metà del 2017, di market warrant (si veda quanto già riportato nel paragrafo "Azionariato" della Relazione sulla gestione).

Il capitale sociale al 31 dicembre 2020 è diviso in n. 26.359.346 azioni ordinarie.

3.16. RISERVA SOVRAPPREZZO AZIONI

La riserva sovrapprezzo azioni, originariamente pari ad Euro 144.256 migliaia, viene vincolata per il valore delle azioni proprie acquistate. Al 31 dicembre 2019 il valore disponibile della riserva sovrapprezzo azioni era di Euro 141.588 migliaia, essendo state acquistate a tale data azioni proprie per un valore di Euro 2.668 migliaia.

Nel corso dell'anno 2020 sono state acquistate ulteriori azioni proprie per Euro 6.413 migliaia, il valore disponibile al 31 dicembre 2020 della riserva sovrapprezzo azioni è pertanto pari ad Euro 135.175 migliaia.

3.17. ALTRE RISERVE

La voce altre riserve è composta come segue (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Riserva utili / perdite attuariali (3.931) (3.582) (349)
Riserva operazioni under common
control
(1.835) (1.835) -
Riserva legale 18.193 18.193 -
Azioni proprie acquistate (9.081) (2.668) (6.413)
Riserva vincolata per acquisto
azioni proprie
9.081 2.668 6.413
12.427 12.776 (349)

La voce Altre riserve accoglie, oltre alla Riserva legale di 18.193 migliaia di Euro:

  • per 3.931 migliaia di Euro le perdite attuariali derivanti dall'applicazione del principio IAS 19 rivisto, con il relativo effetto fiscale ove applicabile;
  • per 1.835 migliaia di Euro una riserva negativa conseguente all'operazione di acquisizione

del ramo d'azienda della società controllata Spacelab S.p.A. (già ELV S.p.A.) avvenuta nel 2018;

  • le azioni proprie acquistate e l'accensione di apposita relativa riserva vincolata in quanto, alla data del 31 dicembre 2020, a seguito degli acquisti effettuati, Avio S.p.A. detiene n. 671.233 azioni proprie, pari al 2,5465% del numero di azioni che compongono il capitale sociale. Il controvalore delle azioni proprie acquistate è di Euro 9.081 migliaia.

La distinzione delle voci del patrimonio netto secondo la loro origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità, nonché della loro avvenuta utilizzazione nei precedenti esercizi, è rappresentata nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro):

Natura / Descrizione Importo Possibilità
di utilizzo
Quota
disponibile
Riepilogo degli
utilizzi effettuati
negli esercizi
precedenti
Per
copertura
perdite
Altre
ragioni
Capitale 90.964
Riserve di capitale:
- Riserva sovrapprezzo azioni 144.256 A, B, C 135.175 - -
Riserve di utili:
- Riserva legale 18.193 B
- Riserva utili e perdite attuariali (3.931) -
- Riserva operazioni under common control (1.835) -
Utili portati a nuovo 46.694 A, B, C 40.928 (332)
Totale 294.341 176.103
Quota non distribuibile 88.233
Residua quota distribuibile 87.870

Legenda: A: per aumento di capitale - B: per copertura perdite - C: per distribuzione ai soci

PASSIVITA' NON CORRENTI

3.18. PASSIVITA' FINANZIARIE NON CORRENTI

La variazione della voce tra il 31 dicembre 2019 ed il 31 dicembre 2020 è riportata nella tabella che segue (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Passività finanziarie non correnti 32.000 42.000 (10.000)
Totale 32.000 42.000 (10.000)

La voce è relativa a due finanziamenti stipulati con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI):

  • finanziamento di 10.000 migliaia di Euro sottoscritto a gennaio 2019: tale finanziamento ha un tasso di interesse fisso, una durata di 7 anni, di cui 2 anni di preammortamento, ed un rimborso in dieci quote costanti semestrali di 1.000 migliaia di Euro dal terzo al settimo anno di cui la prima con scadenza il 30 aprile 2021 e l'ultima con scadenza il 31 ottobre 2025;
  • finanziamento di originari 40.000 migliaia di Euro sottoscritto ad ottobre 2017: tale finanziamento ha un tasso di interesse fisso, una durata di 7 anni, di cui 2 anni di

preammortamento, ed un rimborso in dieci quote costanti semestrali di 4.000 migliaia di Euro dal terzo al settimo anno di cui la prima pagata il 30 aprile 2020 e l'ultima con scadenza il 31 ottobre 2024.

I due finanziamenti sono a supporto del piano di sviluppo delle nuove tecnologie nel campo dei sistemi di propulsione spaziale funzionali all'offerta dei nuovi prodotti per i programmi Ariane 6 e Vega-C e le attività di espansione della capacità industriale del sito di Colleferro necessaria per far fronte agli obiettivi di volumi produttivi della Società previsti per i prossimi anni.

La variazione in diminuzione di 10.000 migliaia di Euro è relativa alla riclassificazione a breve termine:

  • delle due rate, ciascuna di 4.000 migliaia di Euro, relative al finanziamento di 40.000 migliaia di Euro, scadenti rispettivamente il 30 aprile 2021 ed il 31 ottobre 2021;
  • delle due rate, ciascuna di 1.000 migliaia di Euro, relative al finanziamento di 10.000 migliaia di Euro, scadenti anch'esse, rispettivamente, il 30 aprile 2021 ed il 31 ottobre 2021.

L'importo totale di 10 milioni di Euro da versare a breve termine è quindi iscritto nella voce "3.26. Passività finanziarie correnti".

I due finanziamenti non sono assistiti da garanzie e prevedono il rispetto di parametri finanziari (rapporto tra Indebitamento Finanziario Lordo ed EBITDA, rapporto tra Indebitamento Finanziario Lordo e Patrimonio Netto, rapporto tra l'EBITDA e gli Oneri Finanziari Netti) e di taluni altri covenants. Allo stato, tali parametri risultano rispettati.

Non sono stati stipulati contratti derivati di copertura relativamente a tali finanziamenti.

3.19. PASSIVITÀ FINANZIARIE NON CORRENTI PER LEASING

A seguito dell'applicazione dell'IFRS 16 le relative passività finanziarie non correnti sono di seguito riepilogate (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Passività finanziarie non correnti per leasing 31.146 35.302 (4.156)
Totale 31.146 35.302 (4.156)

La composizione di tali passività finanziarie è la seguente (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Passività finanziarie non correnti verso società controllata
Se.Co.Sv.Im. S.r.l. ex IFRS 16
27.129 30.630 (3.501)
Passività finanziarie non correnti verso società collegata
Termica Colleferro S.p.A. ex IFRS 16
1.109 1.246 (137)
Passività finanziarie non correnti verso terzi ex IFRS 16 2.908 3.426 (518)
Totale 31.146 35.302 (4.156)

Le passività finanziarie ex IFRS 16 sono relative:

  • circa le passività verso società controllate, alla locazione del complesso di terreni e fabbricati industriali ad uso strumentale, completi di reti e impianti generali, con la società controllata Se.Co.Sv.Im. S.r.l.;
  • circa le passività finanziarie verso società collegate, alla locazione dell'elettrodotto e relative infrastrutture elettriche facenti parte della centrale termoelettrica a ciclo combinato cogenerativo di proprietà della società collegata Termica Colleferro S.p.A.;

  • circa le passività finanziarie verso società terze, esse sono essenzialmente relative:
    • o alla concessione di apposita area ubicata presso il Poligono Sperimentale e di Addestramento Interforze di Salto di Quirra, dove è prevista la realizzazione del progetto SPTF "Space Propulsion Test Facility" relativo alla costruzione di un banco di prova per motori a liquido (LRE, Liquid rocket engines) e di un impianto per la realizzazione di componenti in carbon-carbon;
    • o alla locazione di aree ed immobili ad uso uffici ed industriale presso Airola (Campania) e Villaputzu (Sardegna);
    • o alla locazione di appartamenti destinati ai dipendenti in Guyana;
    • o alla locazione delle auto aziendali.

3.20. FONDI PER BENEFICI AI DIPENDENTI

La voce in oggetto comprende le obbligazioni per benefici a favore dei dipendenti successivi alla cessazione del rapporto di lavoro e per altri benefici a lungo termine.

I benefici solitamente sono basati sulla remunerazione e gli anni di servizio dei dipendenti. Le obbligazioni si riferiscono ai dipendenti attivi.

Benefici successivi al rapporto di lavoro

La Società garantisce benefici successivi al termine del rapporto di lavoro per i propri dipendenti sia contribuendo a fondi esterni tramite piani a contribuzione definita sia con piani a benefici definiti.

Piani a contribuzione definita

Nel caso di piani a contribuzione definita, la Società versa dei contributi a istituti assicurativi pubblici o privati sulla base di obbligo di legge o contrattuale. Con il versamento dei contributi la Società adempie ai propri obblighi. I debiti per contributi da versare alla data del bilancio sono inclusi nella voce "Altre passività correnti" e il costo di competenza del periodo matura sulla base del servizio reso dal dipendente ed è iscritto nel conto economico nella voce "Costi per il personale".

Piani a benefici definiti

I piani a benefici definiti sono rappresentati da piani non finanziati ("unfunded"), fondamentalmente rappresentati dagli istituti del TFR (trattamento di fine rapporto) e dall'indennità speciale premio fedeltà, spettante, quest'ultimo, al momento dell'uscita ai dipendenti che abbiano maturato determinati requisiti di anzianità aziendale. Il valore delle passività iscritte a bilancio per tali istituti è calcolato su base attuariale con il metodo della proiezione unitaria del credito.

Il TFR è relativo all'obbligazione per l'importo da liquidare ai dipendenti al momento della cessazione del rapporto di lavoro, determinato in base all'art. 2120 del Codice Civile. La disciplina di tale istituto è stata modificata dalla Legge Finanziaria 2007 e successivi Decreti e Regolamenti. In particolare, per le aziende con numero medio di dipendenti non inferiore a cinquanta, le quote di TFR maturate successivamente al 1 gennaio 2007 vengono, a scelta del dipendente, trasferite a fondi di previdenza complementare o al fondo di tesoreria istituito presso l'INPS. In conseguenza, la parte del TFR maturata successivamente a tale data si configura come piano a contribuzione definita, in quanto l'obbligazione della Società è rappresentata esclusivamente dal versamento ai fondi di previdenza complementare o all'INPS, mentre la passività esistente al 31 dicembre 2006 continua a costituire un piano a benefici definiti da valutare secondo metodologia attuariale.

Altri benefici a lungo termine

La Società riconosce altresì ai propri dipendenti altri benefici a lungo termine la cui erogazione avviene al raggiungimento di una determinata anzianità aziendale. In questo caso il valore dell'obbligazione rilevata in bilancio riflette la probabilità che il pagamento venga erogato e la durata per cui tale pagamento sarà effettuato. Il valore di tali passività iscritte a bilancio è calcolato su base attuariale con il metodo della proiezione unitaria del credito.

Il dettaglio dei fondi iscritti a bilancio è riportato nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

Relazione Finanziaria Annuale 2020

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
- Piani a benefici definiti:
Trattamento di fine rapporto 3.868 4.157 (289)
Altri piani a benefici definiti 2.857 2.593 264
6.725 6.750 (25)
- Altri benefici a lungo termine 2.332 2.160 172
Totale fondi per benefici ai dipendenti 9.057 8.910 147

La tabella sottostante fornisce le principali variazioni avvenute nei fondi per benefici a dipendenti (importi in migliaia di Euro):

Piani a benefici
definiti
Altri benefici a
lungo termine
Totale fondi
per benefici ai
dipendenti
Valori al 31/12/2019 6.750 2.160 8.910
Oneri/(Proventi) finanziari (11) 0 (11)
Perdite/(Utili) attuariali rilevati nel conto economico 272 272
Perdite/(Utili) attuariali rilevati nel conto economico
complessivo
430 430
Costo previdenziale prestazioni di lavoro correnti 142 166 308
Altri movimenti 15 15
Benefici pagati (601) (266) (867)
Valori al 31/12/2020 6.725 2.332 9.057

La tabella sottostante fornisce le principali ipotesi utilizzate per il calcolo attuariale:

31/12/2020 31/12/2019
Tasso di attualizzazione -0,17% 0,22%
Incrementi salariali attesi 2,14% 2,12%
Tasso di inflazione Curva europea
Zero-Coupon
Inflation-Indexed
Swap al 31.12.2020
1,50%
Tasso medio di rotazione del personale 4,74% 4,46%

Ai fini del calcolo del Valore attuale, sono stati considerati titoli emessi da emittenti corporate compresi nella classe "AA" di rating, col presupposto che tale classe identifica un livello elevato di rating nell'ambito dell'insieme dei titoli "Investment Grade" ed escludendo, in tal modo, i titoli più rischiosi. La curva di mercato per cui si è optato è una curva di mercato "Composite", che riassuma le condizioni di mercato in essere alla data di valutazione per titoli emessi da società appartenenti a diversi settori tra cui Utility, Telephone, Financial, Bank, Industrial. Quanto invece all'area geografica è stato fatto riferimento all'area Euro.

3.21. FONDI PER RISCHI ED ONERI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto tra i fondi per rischi ed oneri al 31 dicembre 2020 ed al 31 dicembre 2019 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Fondi per rischi ed oneri 12.271 10.865 1.405
Totale 12.271 10.865 1.405

La composizione dei Fondi rischi ed oneri al 31 dicembre 2020 è descritta di seguito (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020
Quota corrente Quota non
corrente
Totale
Fondi per oneri di retribuzione variabile 5.305 3.349 8.654
Fondi per rischi e oneri legali - 164 164
Fondi per rischi e oneri contrattuali e commerciali - 3.452 3.452
Totale 5.305 6.965 12.270

I fondi comprendono:

  • fondi per oneri di retribuzione variabile per Euro 8.654 migliaia, principalmente costituiti da oneri relativi a compensi da corrispondere al personale in dipendenza del raggiungimento di obiettivi individuali ed aziendali;
  • fondi per rischi e oneri legali, a fronte di contenziosi legali e vertenze sindacali in corso, pari ad Euro 164 migliaia;
  • fondi per rischi e oneri contrattuali e commerciali, riferiti essenzialmente ad accantonamenti a copertura di oneri commerciali potenziali, penalità, oneri e perdite derivanti dalla conclusione di contratti in corso, oltre che oneri per i c.d. diritti di regia previsti dalla Legge 808/85 (disciplina post 2006), pari ad Euro 3.452 migliaia.

I movimenti intervenuti nell'esercizio 2020 con riferimento ai fondi, parte corrente e non corrente, sono riportati di seguito (importi in migliaia di Euro):

31/12/2019 Accantonam
enti
Altri
movime
nti
Utilizzi Proventizzaz
ioni
31/12/2020
Fondi per oneri di
retribuzione variabile
7.652 5.647 - (3.444) (1.200) 8.655
Fondi per rischi e oneri legali 200 - - - (36) 164
Fondi per rischi e oneri
contrattuali e commerciali
3.013 1.159 - - (720) 3.452
Totale 10.865 6.806 (3.444) (1.956) 12.271

Nell'esercizio si sono verificate le seguenti principali variazioni:

  • il fondo per oneri di retribuzione variabile è stato utilizzato per Euro 3.444 migliaia in considerazione degli importi pagati ai dipendenti a titolo di premio connesso al raggiungimento degli obiettivi individuali ed aziendali. L'accantonamento di Euro 5.647 migliaia è principalmente relativo agli oneri di retribuzione variabile che verranno erogati nei primi mesi del 2021 sulla base del raggiungimento degli obiettivi individuali ed aziendali relativi all'esercizio 2020, nonché ad un apposito piano di incentivazione di lungo termine delle figure manageriali aventi un ruolo apicale in seno al Gruppo;
  • i fondi per rischi e oneri contrattuali e commerciali sono stati incrementati di 1.159 migliaia di Euro ed in parte rilasciati, per 720 migliaia di Euro, a seguito della valutazione di congruità degli stessi.

3.22. ALTRE PASSIVITA' NON CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto della voce in oggetto al 31 dicembre 2020 ed al 31 dicembre 2019 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Attività passività non correnti 126.782 132.689 (5.907)
Totale 126.782 132.689 (5.907)

La composizione della voce in oggetto con riferimento al 31 dicembre 2020 è sotto rappresentata (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Passività verso l'Erario
Debiti verso l'Erario per imposta di registro, ipotecaria e
catastale relative alle operazioni straordinarie che nel
2013 hanno portato alla cessione della società GE Avio
S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del
Gruppo Avio) al Gruppo General Electric
58.220 58.220 -
Altri debiti verso l'Erario 4.379 9.325 (4.946)
Passività relative alla Legge 808/85 62.599 67.545 (4.946)
Debiti verso MiSE per erogazioni ai sensi della Legge
808/85 (disciplina ante 2007) – quota oltre l'esercizio
successivo
42.051 42.051 -
Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85
(disciplina post 2007) – quota oltre l'esercizio successivo
19.781 20.859 (1.078)
Debiti verso MiSE per erogazioni ai sensi della Legge
808/85 (disciplina ex Decreto MiSE del 3/07/2015) –
quota oltre l'esercizio successivo
1.301 1.283 18
Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85
(disciplina ex Decreto MiSE del 3/07/2015) – quota oltre
l'esercizio successivo
483 483 -
-
63.616 64.676 (1.060)
Debiti verso MiSE per altre agevolazioni 122 122
Altri debiti e Risconti passivi 445 468 (23)
Totale 126.782 132.689 (5.907)

Passività verso l'Erario

Debiti verso l'Erario per imposta di registro, ipotecaria e catastale relative alle operazioni straordinarie che nel 2013 hanno portato alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio) al Gruppo General Electric

La voce, pari a 58.220 migliaia di Euro, si riferisce all'avviso di liquidazione del luglio 2016 emesso dall'Agenzia delle Entrate, relativo alle imposte di registro, ipotecarie e catastali, per pari importo, relativamente alle operazioni straordinarie che nel 2013 hanno portato alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore AeroEngine del Gruppo Avio) al Gruppo General Electric. Contestualmente è stato rilevato un credito verso il Gruppo General Electric di pari importo. L'iscrizione del suddetto credito verso il Gruppo General Electric si fonda su specifiche previsioni contrattuali in base alle quali quest'ultimo è tenuto a mantenere indenne Avio con riferimento ad eventuali passività che dovessero sorgere rispetto alle imposte indirette riferibili alle suddette operazioni, mettendo a disposizione di Avio le somme richieste dall'Amministrazione finanziaria entro le scadenze previste per i versamenti.

In relazione al contenzioso in esame, per quanto concerne l'oggetto della materia del contendere, riguardante l'applicazione della disposizione antielusiva di cui all'art. 20 – rubricato "Interpretazione degli atti" – del d.P.R. n. 131/1986 ("Testo Unico dell'imposte di registro"), si segnalano alcune circostanze successive alla notifica dell'avviso di liquidazione. In particolare:

  • la Legge di Bilancio 2018 (cfr. art. 1, comma 87, lett. a), Legge 27 dicembre 2017, n. 205) ha modificato dal 1° gennaio 2018 l'art. 20 del Testo Unico dell'imposta di registro, limitando l'attività riqualificatoria dell'Amministrazione finanziaria in materia di atti sottoposti a registrazione;
  • la Legge di Bilancio 2019 (cfr. art.1, comma 1084, Legge 30 dicembre 2018, n. 145) ha attribuito efficacia retroattiva alla disposizione introdotta dalla Legge di Bilancio 2018 la quale, dunque, dovrebbe applicarsi agli avvisi di liquidazione – ivi incluso quello notificato alla Società – notificanti negli anni antecedenti al 2017;
  • il 21 luglio 2020 la Corte costituzionale (cfr. sentenza n. 158) ha dichiarato non fondate le questioni di legittimità costituzionale relative all'art. 20 del Testo Unico dell'imposta di registro, stabilendo che la norma in esame è volta a riaffermare la natura di "imposta d'atto" dell'imposta di registro, precisando l'oggetto dell'imposizione in coerenza con la struttura di un prelievo sugli effetti giuridici dell'atto presentato per la registrazione, senza che l'Amministrazione finanziaria possa dare rilievo agli elementi extratestuali e gli atti collegati privi di qualsiasi nesso testuale con l'atto medesimo;
  • il 17 settembre 2020 la Direzione Centrale dell'Agenzia delle Entrate ha pubblicato un chiarimento ufficiale (cfr. risposta n. 371) con cui, prendendo atto della sentenza della Corte costituzionale sopracitata, ha chiarito che "la cessione di quote sociali preceduta dal conferimento del ramo d'azienda, non possa essere tassata alla stregua di una cessione d'azienda unitaria sulla base del disposto dell'articolo 20 del T.U.R.".

Con riferimento a tale tematica si veda anche quanto riportato alla Nota "3.8. Altre attività non correnti" ed alla sezione "Vertenze legali, fiscali e passività potenziali" delle Note Esplicative.

Altri debiti verso l'Erario

Tale voce, pari a 4.379 migliaia di Euro, si riferisce alla quota a lungo termine del debito verso l'Erario a titolo di riversamento di una quota parte del credito d'imposta ricerca e sviluppo, e relativi interessi, di cui al decreto-legge n. 145/2013, relativo al periodo d'imposta 2017 e già utilizzato in compensazione. In particolare, in considerazione delle evoluzioni interpretative della Legge di Bilancio 2019, nonché del parere di consulenti indipendenti, il Gruppo ha deciso di applicare retroattivamente anche al 2017 la norma di interpretazione autentica di cui al comma 1-bis del decreto-legge n. 145/2013, rideterminando di conseguenza in diminuzione l'ammontare dell'agevolazione spettante per tale annualità. La rideterminazione in esame è stata poi oggetto di

apposito atto di adesione finalizzato con l'Agenzia delle Entrate in data 22 luglio 2020, con cui è stata concordata altresì la restituzione parziale mediante pagamento rateale:

Passività relative alla Legge 808/85

Debiti verso il Ministero dello Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 (disciplina ante 2007) – quota oltre l'esercizio successivo

Tale voce (pari a 42.051 migliaia di Euro) è costituita dai debiti verso il Ministero dello Sviluppo Economico relativi alle erogazioni, ricevute ai sensi della Legge 808/85 e successive modificazioni e integrazioni, effettuate per la promozione delle attività di ricerca e sviluppo, inclusi studi, prove e progettazione relativi a nuovi programmi e altre attività, dell'industria aeronautica. Tali erogazioni sono non onerose e devono essere rimborsate nel periodo di conseguimento dei ricavi generati dai programmi cui sono riferite. I debiti sono esposti in bilancio al loro valore nominale.

Tale debito relativo ai contributi previsti dalla Legge 808/85 è sottoposto alla relativa disciplina valida fino al 2006.

Nel 2006 i regolamenti attuativi della Legge 808/85 hanno subito modifiche. In particolare, è stata definita una specifica disciplina per i programmi oggetto di intervento da parte della Legge 808/85 definiti come funzionali alla sicurezza nazionale o finalizzati alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo, che prevede, in luogo della restituzione delle erogazioni concesse, la corresponsione di diritti di regia sulla vendita dei prodotti sviluppati nell'ambito dei programmi stessi. Per i programmi non rientranti nelle categorie sopra indicate permane invece l'obbligo della restituzione senza corresponsione di interessi.

Si ritiene, a seguito di approfondite analisi condotte anche con l'ausilio di autorevoli studi legali e come comunicato al Ministero dello Sviluppo Economico negli esercizi precedenti, che questa nuova disciplina introdotta non sia applicabile agli interventi disposti prima dell'adozione della Deliberazione 28/2006 del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, avuto riguardo alla specifica situazione dei programmi oggetto degli interventi, e pertanto, non essendo nel corso del 2020 intervenute a riguardo variazioni cogenti alla disciplina in vigore, non sono stati mutati i criteri sino ad oggi utilizzati nell'iscrizione a bilancio delle erogazioni in questione.

Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 (disciplina post 2007) – quota oltre l'esercizio successivo

La voce, pari a 19.781 migliaia di Euro, rappresenta la contropartita iniziale del credito verso il Ministero dello Sviluppo Economico a fronte delle concessioni disposte ai sensi della Legge 808/85, riferite a progetti qualificati come funzionali alla sicurezza nazionale o alla realizzazione di un progetto di comune interesse europeo, per la quota da imputarsi a conto economico negli esercizi futuri, oltre l'esercizio successivo, in correlazione ai periodi di imputazione a conto economico dei costi a fronte dei quali è stata concessa l'erogazione.

Debiti verso il Ministero dello Sviluppo Economico per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 (disciplina ex Decreto MiSE del 3/07/2015) – quota oltre l'esercizio successivo

Si riporta di seguito l'informativa relativa al debito verso MiSE per erogazioni ai sensi della Legge 808/85 secondo la disciplina ex Decreto MiSE del 3/07/2015, pari a 1.301 migliaia di Euro.

Con Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 3 luglio 2015 sono stati definiti nuovi criteri e modalità degli interventi finalizzati a promuovere e sostenere progetti di ricerca e sviluppo nel settore aerospaziale per consolidare e accrescere il patrimonio tecnologico nazionale e la competitività del sistema produttivo del settore.

Gli interventi di cui al suddetto Decreto consistono in finanziamenti agevolati a tasso zero, concessi nei limiti delle intensità massime previste dalla disciplina comunitaria in materia di ricerca, sviluppo e innovazione.

I finanziamenti è previsto siano restituiti nella misura del 90 per cento dell'importo liquidato, attraverso quote annuali costanti in un periodo pari alla durata dell'erogazione e comunque non inferiore a dieci anni, con decorrenza dall'anno successivo all'ultima erogazione. Il restante 10 per cento è a fondo perduto.

In data 19 febbraio 2018 la capogruppo Avio si è vista riconoscere apposito Decreto di liquidazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, relativo a spese sostenute nell'ambito di un apposito progetto di ricerca e sviluppo, che rientra nella disciplina di cui al Decreto del 3 luglio 2015 sopra menzionato.

L'ultima erogazione da piano riportato nel Decreto del 19 febbraio 2018 è prevista nel 2029, pertanto il rimborso dovrà avvenire dall'anno successivo, il 2030, fino al 2045.

Sia il credito verso il MiSE relativo alle erogazioni da incassare sia il debito verso tale Ministero relative ai successivi rimborsi, sono contabilizzati secondo il costo ammortizzato. La differenza tra i valori nominali ed i valori attuali del credito e del debito viene riscontata lungo la durata del beneficio.

Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 (disciplina ex Decreto MiSE del 3/07/2015) – quota oltre l'esercizio successivo

Si veda quanto riportato sopra circa la disciplina delle erogazioni ai sensi della Legge 808/85 prevista dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 3 luglio 2015. La voce, pari a 483 migliaia di Euro, rappresenta la differenza tra i valori nominali ed i valori attuali

del credito e del debito relativi al Decreto di liquidazione del 19 febbraio 2018 sopra menzionato.

Debiti verso MiSE per altre agevolazioni

Tale voce, pari a 122 migliaia di Euro, è costituita dai debiti oltre l'esercizio successivo verso il Ministero dello Sviluppo Economico relativi alle erogazioni previste dall'articolo 6 del decreto 1 giugno 2016, a valere sull'Asse 1, azione 1.1.3. del Programma Operativo Nazionale «Imprese e Competitività» 2014-2020 FESR, ricevute per la realizzazione del progetto congiunto di ricerca e sviluppo concernente "Additive Manufacturing by Mixing Elemental Powders". I debiti sono esposti in bilancio al loro valore attualizzato.

PASSIVITA' CORRENTI

3.23. PASSIVITA' FINANZIARIE CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto delle passività finanziarie correnti al 31 dicembre 2020 rispetto al 31 dicembre 2019 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Passività finanziarie correnti 65.892 84.329 (18.437)
Totale 65.892 84.329 (18.437)

Le componenti della voce sono illustrate nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Debiti finanziari v/controllata Se.Co.Sv.Im. S.r.l. 34.366 36.615 (2.249)
Debiti finanziari v/controllata Spacelab S.p.A. 18.777 18.965 (188)
Debiti finanziari v/società a controllo congiunto
Europropulsion S.A.
12.749 28.749 (16.000)
65.892 84.329 (18.437)

I debiti verso controllate sono costituiti dal saldo del conto corrente istituito con queste società nell'ambito della gestione centralizzata della tesoreria di Gruppo effettuata dalla Società. Tali rapporti sono regolati a condizioni di mercato.

I debiti verso la società a controllo congiunto Europropulsion sono conseguenza del meccanismo di riversamento ai propri soci delle risorse finanziarie nella disponibilità della joint venture, secondo apposito contratto di gestione della tesoreria.

3.24. PASSIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI PER LEASING

A seguito dell'applicazione dell'IFRS 16 le relative passività finanziarie non correnti sono di seguito riepilogate (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Passività finanziarie correnti per leasing 8.368 6.422 1.946
Totale 8.368 6.422 1.946

La composizione di tali passività finanziarie è la seguente (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Passività finanziarie correnti verso società controllata
Se.Co.Sv.Im. S.r.l. ex IFRS 16
6.227 4.641 1.586
Passività finanziarie correnti verso società collegata
Termica Colleferro S.p.A. ex IFRS 16
148 149 (1)
Passività finanziarie correnti verso terzi ex IFRS 16 1.993 1.632 361
8.368 6.422 1.946

Le passività finanziarie correnti verso la società controllata Se.Co.Sv.Im. S.r.l. sono relative alla locazione del complesso di terreni e fabbricati industriali ad uso strumentale, completi di reti e impianti generali.

Le passività finanziarie verso la società collegata Termica Colleferro S.p.A. sono relative alla locazione dell'elettrodotto e relative infrastrutture elettriche facenti parte della centrale termoelettrica a ciclo combinato cogenerativo di proprietà della medesima società collegata.

Circa le passività finanziarie verso terzi, esse sono essenzialmente relative:

  • alla concessione di apposita area ubicata presso il Poligono Sperimentale e di Addestramento Interforze di Salto di Quirra, dove è prevista la realizzazione del progetto SPTF "Space Propulsion Test Facility" relativo alla costruzione di un banco di prova per motori a liquido (LRE, Liquid rocket engines) e di un impianto per la realizzazione di componenti in carboncarbon;
  • alla locazione di aree ed immobili ad uso uffici ed industriale presso Airola (Campania) e Villaputzu (Sardegna);

  • alla locazione di appartamenti destinati ai dipendenti in Guyana;
  • alla locazione delle auto aziendali.

3.25. QUOTA CORRENTE DEI DEBITI FINANZIARI NON CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto di tale voce al 31 dicembre 2020 ed al 31 dicembre 2019 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Quota corrente dei debiti finanziari non correnti 10.063 8.075 1.988
Totale 10.063 8.075 1.988

La voce in oggetto, pari a 10.063 migliaia di Euro, include:

  • due rate, ciascuna di 4.000 migliaia di Euro, relative al finanziamento di 40.000 migliaia di Euro, scadenti rispettivamente il 30 aprile 2021 ed il 31 ottobre 2021;
  • due rate, ciascuna di 1.000 migliaia di Euro, relative al finanziamento di 10.000 migliaia di Euro, scadenti anch'esse, rispettivamente, il 30 aprile 2021 ed il 31 ottobre 2021;
  • interessi passivi sulle suddette passività finanziarie maturati al 31 dicembre 2020 per 63 migliaia di Euro.

3.26. DEBITI COMMERCIALI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto dei debiti commerciali al 31 dicembre 2020 rispetto al 31 dicembre 2019 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Debiti commerciali 89.072 113.331 (24.259)
Totale 89.072 113.331 (24.259)

Si riporta di seguito il dettaglio dei debiti verso società controllate (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Regulus S.A. 26.214 18.460 7.754
Spacelab S.p.A. 1.443 1.420 23
Se.Co.Sv.Im. S.r.l. 22 22 0
Avio Guyane S.A.S. 1.123 239 884
Avio France S.A.S. 485 122 363
29.287 20.263 9.024

I debiti commerciali includono, inoltre, 7.236 migliaia di Euro verso la società a controllo congiunto Europropulsion e 358 migliaia di Euro verso la collegata Termica Colleferro.

3.27. PASSIVITA' CORRENTI PER DEBITI TRIBUTARI E D'IMPOSTA

Si riporta di seguito una tabella di raffronto delle passività per imposte correnti al 31 dicembre 2020 ed al 31 dicembre 2019 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Passività correnti per debiti tributari e d'imposta 7.377 4.312 3.065
Totale 7.377 4.312 3.065

I debiti per imposte correnti sono di seguito rappresentati (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Debiti per IRES 667 667
Debiti per ritenute d'imposta da versare 1.100 1.139 (39)
Altri debiti verso l'Erario 5.610 3.173 2.437
Totale 7.377 4.312 3.065

I debiti per IRES da consolidato fiscale sono pari a 667 migliaia di Euro ed erano pari a zero nell'esercizio comparativo: fino al 31 dicembre 2019 la capogruppo Avio S.p.A. maturava una perdita fiscale tale da azzerare gli imponibili fiscali IRES propri e delle società consolidate fiscalmente. Tale perdita fiscale era relativa ad ammortamenti fiscali di avviamenti conclusi nel 2019.

Il debito per ritenute d'imposta da versare, pari a 1.100 migliaia di Euro, si riferisce al debito verso l'Erario per trattenute IRPEF effettuate in qualità di sostituto d'imposta in relazione a redditi di lavoro dipendente e autonomo. Tale passività è in linea con l'esercizio precedente.

Gli altri debiti verso l'Erario, pari a 5.610 migliaia di Euro, sono composti dalle seguenti principali poste:

  • per Euro 2.448 migliaia, si tratta della quota a breve termine del debito verso l'Erario a titolo di riversamento di una quota parte del credito d'imposta ricerca e sviluppo, e relativi interessi, di cui al decreto-legge n. 145/2013, relativo al periodo d'imposta 2017 e già utilizzato in compensazione nel corso del 2018. Si veda a riguardo quanto già riportato nel paragrafo "3.25. Altre passività non correnti";
  • per Euro 3.114 migliaia, si tratta di passività fiscali a fronte dei contenziosi fiscali in essere.

3.28. ALTRE PASSIVITA' CORRENTI

Si riporta di seguito una tabella di raffronto delle altre passività correnti al 31 dicembre 2020 ed al 31 dicembre 2019 (importi in migliaia di Euro).

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Altre passività correnti 9.940 9.101 839
Totale 9.940 9.101 839

La composizione della voce in oggetto con riferimento al 31 dicembre 2020 è sotto rappresentata (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Debiti verso Istituti di Previdenza e di Sicurezza Sociale 2.583 2.562 21
Debiti verso i dipendenti 4.949 4.000 949
Altri debiti verso terzi 1.005 843 162
Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 – quota
corrente
1.079 1.064 15
Ratei e altri risconti passivi 324 632 (308)
Totale 9.940 9.101 839

Debiti verso Istituti di Previdenza e di Sicurezza Sociale

La voce si riferisce agli importi da versare, pari a 2.583 migliaia di Euro, relativi alle quote a carico delle aziende e alle trattenute effettuate ai dipendenti per i contributi su retribuzioni, secondo quanto previsto dalle normative vigenti.

Debiti verso il personale

I debiti verso dipendenti ammontano a 4.949 migliaia di Euro e comprendono le voci retributive di prossima liquidazione oltre che le ferie ed altri diritti maturati e non goduti.

Altri debiti verso terzi

La voce "Altri debiti verso terzi", pari a Euro 1.005 migliaia, è relativa, tra gli altri, a passività verso Organi Sociali per 423 migliaia di Euro e 430 migliaia di Euro per le rate a breve di alcune adesioni fiscali sottoscritte nel 2018.

Risconti passivi su erogazioni ai sensi della Legge 808/85 (disciplina post 2007) – quota corrente

La voce, pari ad Euro 1.079 migliaia (Euro 1.064 migliaia al 31 dicembre 2019), è relativa alla riscontazione del contributo, con riferimento alla quota dello stesso che si prevede di girare come provento a Conto Economico entro i prossimi 12 mesi.

Ratei e risconti passivi

Tale voce, pari complessivamente a Euro 324 migliaia (Euro 632 migliaia al 31 dicembre 2019), è principalmente relativa al differimento di costi commerciali e contributi all'esercizio successivo di competenza.

CONTO ECONOMICO

3.29. RICAVI

Il totale dei ricavi, composto dalla variazione dei lavori in corso su ordinazione e dai ricavi per cessione di prodotti e per prestazioni di servizi, ammonta a 347.407 migliaia di Euro per l'esercizio corrente. Erano pari a 390.663 migliaia di Euro con riferimento al 2019.

Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Ricavi delle vendite 199.081 313.476 (114.395)
Ricavi da prestazioni di servizi 2.845 2.928 (83)
201.926 316.404 (114.478)
Variazione dei lavori in corso su ordinazione 145.481 74.260 71.222
Totale 347.407 390.664 (43.256)

Nel corso dell'esercizio 2020 sono giunte al completamento alcune commesse, comportando l'iscrizione di ricavi delle vendite per Euro 199.081 migliaia (Euro 313.476 migliaia nel 2019). La principale commessa chiusa è il programma VERTA (VEga Research and Technology Accompaniment), la quale ha riguardato il compimento dei lanci del VEGA dal secondo al sesto. Nel 2019 invece la principale commessa completata era relativa alla propulsione tattica.

I ricavi includono peraltro l'effetto della contabilizzazione dei crediti per attività di ricerca e sviluppo, disciplinati dalla legge 11 dicembre 2016 n. 232 "legge di bilancio 2017". Tali crediti, contabilizzati in bilancio nella misura in cui si ritiene recuperabile e utilizzabile il credito stesso, sono inizialmente rilevati nella voce "Altre attività correnti" ed imputati a conto economico in ciascun esercizio di competenza, in dipendenza della diversa tipologia di costi oggetto di agevolazione, in relazione alla percentuale di completamento dei lavori in corso su ordinazione cui hanno concorso i costi a fronte dei quali è stato determinato il credito spettante, in contropartita delle voce di conto economico "Costi per servizi" e "Variazione dei lavori in corso su ordinazione".

Per maggiori dettagli sull'andamento dei ricavi e dei relativi programmi si rimanda al paragrafo "Analisi dei risultati economici e della situazione finanziaria e patrimoniale di Avio S.p.A" della Relazione sulla gestione.

3.30. ALTRI RICAVI OPERATIVI

La voce in oggetto al 31 dicembre 2020 è pari a 7.109 migliaia di Euro, era pari a 7.676 migliaia di Euro al 31 dicembre 2019; il decremento subito è stato di 567 migliaia di Euro.

Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Proventi da rilascio fondi 756 843 (87)
Proventi per quota accreditata a conto economico delle
erogazioni ai sensi Legge 808/85
1.064 1.466 (402)
Altri proventi e contributi in conto esercizio 2.609 1.472 1.137
Sopravvenienze attive diverse 709 636 73
Recuperi di costi, risarcimenti e altri proventi 1.971 3.259 (1.288)
Totale 7.109 7.676 (567)

Tale voce è costituita da :

• proventi da rilascio fondi di carattere commerciale per 756 migliaia di Euro (843 migliaia di Euro nel 2019);

  • proventi per quota accreditata a conto economico delle erogazioni ai sensi Legge 808/85 pari a 1.064 migliaia di Euro (1.466 migliaia di Euro nel 2019);
  • altri proventi e contributi in conto esercizio per 2.609 migliaia di Euro (1.472 migliaia di Euro nel 2019), di cui principalmente:
    • o grants per 1.029 migliaia di Euro;
    • o altri proventi per 1.580 migliaia di Euro;
  • sopravvenienze attive per 709 migliaia di Euro (636 migliaia di Euro nel 2019);
  • recuperi di costi, principalmente verso controllate, per 1.971 migliaia di Euro (l'importo riferito all'esercizio comparativo, pari a 3.259 migliaia di Euro, era relativo a recuperi di costi per 1.759 migliaia di Euro ed a rimborsi assicurativi per 1.500 migliaia di Euro a copertura del danneggiamento di alcuni semilavorati).

3.31. CONSUMI DI MATERIE PRIME

La voce, pari a 81.447 migliaia di Euro, è costituita dai costi per acquisti delle materie prime e dalla variazione delle rimanenze delle stesse, come di seguito riportato.

Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Costi per acquisti di materie prime 90.892 114.331 (23.439)
Variazione delle rimanenze di materie prime (9.446) (5.452) (3.994)
Totale 81.447 108.879 (27.432)

3.32. COSTI PER SERVIZI

Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro):

Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Costi per servizi 189.969 200.063 (10.094)
Costi per godimento beni di terzi 992 1.035 (43)
Totale 190.961 201.098 (10.137)

Nella voce costi per servizi, pari a 190.961 migliaia di Euro, sono, in particolare, inclusi i costi per attività svolte dai co-produttori, per consulenze e prestazioni tecniche e professionali, per lavorazioni esterne, per manutenzioni, per somministrazione di lavoro a tempo determinato (personale interinale).

Nella voce "Costi per servizi" è incluso l'ammontare degli emolumenti spettanti agli organi sociali della Società, riguardanti:

  • compensi verso amministratori per 436 migliaia di Euro e verso gli appositi comitati per 156 migliaia di Euro;
  • compensi verso l'Organismo di Vigilanza per 145 migliaia di Euro;
  • compensi verso il Collegio Sindacale per 86 migliaia di Euro.

I costi per servizi includono peraltro l'effetto della contabilizzazione dei crediti per attività di ricerca e sviluppo, pari a 1.677 migliaia di Euro, come descritto al paragrafo 2.4. "Principi contabili e criteri di valutazione".

3.33. COSTI PER IL PERSONALE

Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro):

Esercizio
2020
Esercizio
2019
Variazione
Salari e stipendi 39.069 37.465 1.604
Oneri sociali 12.822 12.239 583
Accantonamenti per retribuzione variabile 3.648 5.004 (1.356)
Costo previdenziale per prestazioni di lavoro correnti relative a "Altri
benefici a lungo termine"
148 126 22
Perdite/(Utili) attuariali rilevati nel conto economico relative a "Altri
benefici a lungo termine"
272 416 (144)
Accantonamenti per "Altri piani a benefici definiti" 2.958 2.915 43
Totale 58.917 58.165 752

La tabella che segue espone, suddiviso per categoria, il numero medio dei dipendenti della Società:

Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Operai 336 329 7
Impiegati 460 433 27
Dirigenti 26 24 2
Totale 822 786 36

3.34. AMMORTAMENTI

Tale voce è così composta (importi in migliaia di Euro):

Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Immobilizzazioni materiali 5.153 4.169 984
Diritti d'uso 6.031 5.684 346
Attività immateriali a vita definita 9.658 8.047 1.610
Totale 20.842 17.902 2.940

Rispetto al 2019 gli ammortamenti si sono incrementati di 2.940 migliaia di Euro.

Circa l'incremento relativo alle Immobilizzazioni materiali, pari a 984 migliaia di Euro, esso è dovuto, in particolare:

  • all'inizio dell'ammortamento del fabbricato industriale relativo alla realizzazione del motore P120C;
  • all'inizio dell'ammortamento di alcuni impianti importanti.

Circa l'incremento degli ammortamenti relativi ai Diritti d'uso, pari a 346 migliaia di Euro, essi sono correlati ai nuovi contratti di locazione accesi nel 2020, che hanno riguardato principalmente appartamenti destinati ai dipendenti in Guyana oltre che fabbricati ad uso uffici utili al fine di conseguire il distanziamento previsto dalla normativa COVID-19.

L'incremento degli ammortamenti relativi alle Attività immateriali a vita definita, pari a 1.610 migliaia di Euro, deriva dall'entrata in ammortamento dei costi di sviluppo capitalizzati relativi ai motori Z40 e P120.

Gli ammortamenti delle Attività immateriali a vita definita comprendono, principalmente:

  • l'importo di 5.094 migliaia di Euro per ammortamenti dei costi di sviluppo capitalizzati (3.933 migliaia di Euro al 31 dicembre 2019);
  • l'importo di 2.986 migliaia di Euro riferito alla quota imputata a conto economico per l'ammortamento delle attività intangibili afferenti ai programmi Ariane e Vega identificate a seguito del processo di allocazione del prezzo di acquisizione del Gruppo da parte di Space2 avvenuto nel 2017 (stesso importo al 31 dicembre 2019).

3.35. ALTRI COSTI OPERATIVI

Tale voce ammonta a Euro 6.090 migliaia (Euro 4.640 migliaia al 31 dicembre 2019) ed è principalmente costituita dalle seguenti poste:

  • accantonamenti per passività potenziali per Euro 1.958 migliaia (Euro 2.433 migliaia nel 2019);
  • imposte indirette e tasse per Euro 420 migliaia (Euro 479 migliaia nel 2019);
  • sopravvenienze passive per Euro 301 migliaia (Euro 437 migliaia nel 2019);
  • altri oneri di gestione per Euro 3.149 migliaia, relativi a spese di rappresentanza, quote di associazioni, liberalità e contributi (Euro 247 migliaia nel 2019). L'incremento rispetto al periodo comparativo è essenzialmente relativo a costi derivanti dall'emergenza COVID-19 tra cui due donazioni di 250 migliaia di Euro l'una, effettuate dal Gruppo Avio, per contrastare tale emergenza, a favore una della Protezione Civile di Colleferro e l'altra dell'Ospedale di Kourou (in Guyana Francese);
  • oneri straordinari pari ad Euro 262 migliaia (Euro 371 migliaia nel 2019).

3.36. COSTI CAPITALIZZATI PER ATTIVITA' REALIZZATE INTERNAMENTE

La voce relativa ai costi capitalizzati per attività realizzate internamente, pari a 11.878 migliaia di Euro (12.499 migliaia di Euro al 31 dicembre 2019), include i costi per la realizzazione interna di attività immateriali e, in misura minore, materiali, la cui contropartita è iscritta nell'attivo della Situazione Patrimoniale-Finanziaria.

La voce è composta da:

  • costi per la realizzazione interna di attività immateriali per 10.345 migliaia di Euro;
  • costi per produzione interna di immobilizzazioni materiali per 1.533 migliaia di Euro.

3.37. PROVENTI FINANZIARI

Si riporta di seguito la composizione della voce dei proventi finanziari, pari a 629 migliaia di Euro (2.137 migliaia di Euro al 31 dicembre 2019):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Interessi attivi verso banche - 61 (61)
Interessi attivi su rimborsi crediti IVA ed IRAP 1.093 (1.093)
Proventi finanziari da costo ammortizzato 204 439 (235)
Altri proventi finanziari 0 0
204 1.593 (1.389)
Differenze cambio attive realizzate 405 515 (110)
Differenze cambio attive accertate 20 29 (9)
425 544 (119)
Totale 629 2.137 (1.508)

La voce proventi finanziari, pari a 629 migliaia di Euro, è principalmente costituita da:

  • interessi attivi da attualizzazione dei crediti pari a 204 migliaia di Euro, di cui:
    • o Euro 153 migliaia relativi al credito finanziario verso la società collegata Termica Colleferro S.p.A.;
    • o Euro 51 migliaia relativi ai crediti verso il MiSE per le erogazioni ai sensi della Legge 808/85;
  • differenze cambio per 425 migliaia di Euro.

Il decremento di 1.389 migliaia di Euro rispetto all'esercizio 2019 dipende principalmente dal fatto che nell'esercizio comparativo erano stati iscritti interessi attivi maturati sui crediti IVA incassati nell'anno pari a 1.086 migliaia di Euro.

Le differenze cambio attive realizzate sono conseguenti all'incasso dei crediti e al pagamento dei debiti in valuta.

Le differenze cambio passive accertate sono relative all'adeguamento al cambio di fine periodo di crediti e debiti espressi in valuta.

3.38. ONERI FINANZIARI

Si riporta di seguito la composizione della voce degli oneri finanziari, pari a 1.296 migliaia di Euro (2.133 migliaia di Euro al 31 dicembre 2019):

31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Interessi passivi su finanziamento BEI 420 443 (23)
Interessi passivi verso controllate non leasing
Interessi passivi su altre passività
6
183
5
468
1
(285)
Oneri da attualizzazione benefici a dipendenti (23) (16) (7)
Oneri finanziari da costo ammortizzato verso controllate 299 476 (177)
Oneri finanziari da costo ammortizzato verso collegate 13 21 (8)
Oneri finanziari da costo ammortizzato verso terzi 98 65 33
996 1.462 (466)
Differenze cambio passive realizzate 299 666 (367)
Differenze cambio passive accertate 1 5 (4)
300 671 (371)
Totale 1.296 2.133 (837)

La voce in oggetto, pari a 1.296 migliaia di Euro, è costituita principalmente da:

  • interessi passivi sul finanziamento BEI per 420 migliaia di Euro;
  • oneri finanziari da costo ammortizzato derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16 per contratti con società controllate per 299 migliaia di Euro;
  • oneri finanziari da costo ammortizzato derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16 per contratti con società collegate per 13 migliaia di Euro;
  • oneri finanziari da costo ammortizzato derivanti dall'applicazione dell'IFRS 16 per contratti con società terze per 98 migliaia di Euro;
  • oneri da differenze cambio per 300 migliaia di Euro.

La diminuzione degli oneri finanziari, pari a 466 migliaia di Euro, è essenzialmente dovuta al fatto che nell'esercizio comparativo erano stati iscritti interessi passivi per 432 migliaia di Euro sulla transazione all'epoca stipulanda con l'Agenzia delle Entrate relativa al credito d'imposta per la ricerca e sviluppo 2017. Tale atto di adesione è stato poi sottoscritto in data 22 luglio 2020 e,

conseguentemente, sono stati iscritti nel 2020 oneri finanziari ulteriori per 181 migliaia di Euro, al fine di riflettere per competenza gli oneri finanziari maturati fino alla data della transazione.

Le differenze cambio passive realizzate sono relative all'incasso dei crediti e al pagamento dei debiti in valuta.

Le differenze cambio passive accertate sono relative all'adeguamento al cambio di fine periodo di crediti e debiti espressi in valuta.

3.39. PROVENTI/(ONERI) DA PARTECIPAZIONI

Nel corso del 2020 le società controllate non hanno distribuito dividendi, pertanto tale voce è pari a zero. Nel 2019 i proventi netti da partecipazioni presentavano un saldo netto positivo a conto economico pari a 5.400 migliaia di Euro, rappresentato da:

  • dividendi per 2.160 migliaia di Euro (2.640 migliaia di Euro al 31 dicembre 2018) ricevuti nel periodo dalla controllata Regulus S.A.;
  • dividendi per 3.240 migliaia di Euro (3.080 migliaia di Euro al 31 dicembre 2018) ricevuti nel periodo dalla società a controllo congiunto Europropulsion S.A.

3.40. IMPOSTE SUL REDDITO

Il saldo netto della voce "Imposte sul reddito" è pari ad un onere di 310 migliaia di Euro (provento netto di Euro 3.153 migliaia nel 2019), così costituito:

  • imposte correnti ai fini IRES per 568 migliaia di Euro (la capogruppo Avio S.p.A. non pagava IRES nel 2019 essendo in perdita fiscale, ma rilevava un provento d'imposta per 4.288 migliaia di Euro per la remunerazione delle proprie perdite fiscali utilizzate in consolidato fiscale, in particolare, verso la controllata Se.co.sv.im. S.r.l., la quale, a seguito dell'accordo transattivo con FCA in materia di oneri ambientali, stipulato in data 2 agosto 2019, aveva effettuato un accantonamento al fondo oneri ambientali per 16,9 milioni di Euro (rilevato in bilancio a valori attuali), il quale, essendo temporaneamente indeducibile, aveva determinato maggiore IRES);
  • provento da iscrizione di fiscalità differita attiva per 257 migliaia di Euro (onere pari a 1.135 migliaia di Euro nel 2019).

La riconciliazione tra aliquota teorica ed aliquota effettiva IRES viene esposta nella seguente tabella (importi in migliaia di Euro):

Esercizio 2020 Esercizio 2019
Risultato ante imposte
Aliquota ordinaria applicata
Imposta teorica
9.081
24,00%
2.180
25.408
24,00%
6.098
Effetto delle variazioni in aumento (diminuzione) rispetto
all'aliquota ordinaria:
Differenze permanenti in aumento 5.309 11.316
Differenze permanenti in diminuzione (4.559) (11.941)
Differenze temporanee in aumento 15.461 18.127
Differenze temporanee in diminuzione (13.514) (65.039)
Totale variazioni 2.697 (47.537)
Utilizzo perdite fiscali (9.422)
Deduzione ACE
(Perdita fiscale)/Imponibile fiscale 2.356 (22.129)
Imposte (anticipate)/differite nette 264 (1.135)
Imposizione corrente (565) 4.288
(301) 3.153

3.41. UTILE PER AZIONE

Esercizio 2020 Esercizio 2019
Risultato d'esercizio (in Euro migliaia) 8.771 28.560
Numero delle azioni in circolazione 26.359.346 26.359.346
Azioni proprie (671.233) (214.500)
Numero di azioni aventi diritto agli utili 25.688.113 26.144.846
Utile base per azione (in Euro)
Utile diluito per azione (in Euro)
0,34
0,33 (1)
1,09
1,06 (1)

(1) L'utile diluito per azione è stato determinato ipotizzando la conversione dei n. 800.000 sponsor warrant in altrettante azioni ordinarie.

4. IMPEGNI E RISCHI

I principali impegni e rischi della Società vengono analizzati nel prospetto che segue (importi in migliaia di Euro):

31/12/2020
Garanzie prestate:
Garanzie personali:
Fideiussioni rilasciate da terzi per conto di Avio 45.223
Altre garanzie 3.402
Totale garanzie prestate 48.625
Fideiussioni e garanzie ricevute 2.024
Totale 50.649

Garanzie prestate

Comprendono, tra le garanzie personali, fideiussioni rilasciate da terzi per conto del Gruppo a favore della clientela per l'esecuzione di contratti e altre garanzie rappresentate da lettere di patronage rilasciate nell'interesse di società del Gruppo.

Fideiussioni e garanzie ricevute

La voce comprende principalmente fideiussioni ricevute da fornitori a fronte di ordini per forniture da completare.

Altri impegni

In riferimento alla società collegata Termica Colleferro S.p.A., partecipata al 40% da Avio e controllata al 60% da S.E.C.I. S.p.A., la quale svolge come attività la gestione di una centrale termoelettrica, essenziale, per la produzione di vapore, al funzionamento del sito produttivo di Colleferro, si riporta quanto segue.

Ai fini della realizzazione della suddetta centrale, Termica Colleferro stipulò nel febbraio 2010 con un consorzio di banche, un contratto di finanziamento per un ammontare massimo di Euro 34 milioni con durata sino al 24 febbraio 2022 e assistito da garanzie reali e personali, tra cui una fidejussione a prima chiamata della controllante Seci per un importo massimo di 44,2 milioni.

Al fine di poter addivenire a tale accordo con le banche finanziatrici, nel 2014 Termica Colleferro chiese ed ottenne dai soci Seci e Avio una lettera di impegno ai sensi della quale i soci si sono impegnati a concedere un finanziamento soci per un importo massimo rispettivamente di Euro 18,2 milioni e di Euro 12,1 milioni in proporzione alla quota di capitale sociale detenuta e cumulativamente corrispondente alla quota residua del finanziamento bancario in essere a quella data. L'accordo prevede che tale finanziamento soci sia erogato in più soluzioni previa richiesta di Termica Colleferro, vincolato alle esigenze operative di quest'ultima, e che sia subordinato e postergato rispetto al suddetto finanziamento erogato a Termica Colleferro dalle banche.

In considerazione del deterioramento delle condizioni generali del mercato dell'energia elettrica verificatosi negli anni successivi, al fine di poter rispettare i covenants bancari, nel dicembre 2016 Termica Colleferro ha ristrutturato il debito bancario residuo, allora ammontante a circa 22 milioni di Euro, principalmente allungando la durata del piano di ammortamento dal 2022 al 2027, riducendo lo spread del tasso di interesse ed incrementando le soglie dei covenants finanziari.

L'accordo di ristrutturazione del finanziamento in argomento non ha modificato le garanzie concesse dai soci SECI ed Avio alle banche finanziatrici, eccetto l'estensione delle garanzie originarie alla nuova durata del finanziamento.

Alla data del presente bilancio Avio vanta un credito finanziario per finanziamento soci concesso a Termica Colleferro pari a Euro 7,4 milioni, iscritto in bilancio con il metodo del costo ammortizzato per Euro 6,2 milioni. Sin dal 31 dicembre 2019 non vi è più alcun impegno residuo di Avio a concedere ulteriori finanziamenti soci a tale società collegata in funzione del progressivo rimborso da parte di Termica Colleferro del proprio finanziamento bancario. Infatti, alla data del 31 dicembre 2020 il debito residuo di Termica Colleferro è pari a 12,5 milioni e l'impegno contrattuale di Avio ha un "ceiling" massimo pari al 40% di tale debito, ossia pari a 5,0 milioni. Avendo Avio già erogato alla Termica Colleferro un importo pari a 7,4 milioni, non vi sono più impegni residui per Avio con riferimento a tali accordi (l'impegno originario come da accordi del 2014 per Avio era pari ad Euro 12,1 milioni).

Avio, invece, non ha assunto alcun impegno di aumento di capitale sociale della società collegata.

Il suddetto finanziamento erogato alla Termica Colleferro dalle banche prevede il rispetto da parte di tale società di determinati covenant finanziari e più esattamente:

  • 1) Indebitamento Finanziario Netto / Mezzi Propri (IFN/MP); e
  • 2) Indebitamento Finanziario Netto / EBITDA (IFN/EBITDA).

Al fine di poter rispettare i covenant bancari, Termica Colleferro, Avio, SECI e le banche finanziatrici sottoscrissero sempre nel 2014 un accordo modificativo del contratto originario di finanziamento ai sensi del quale Termica Colleferro ha il diritto di sanare la eventuale violazione dei parametri finanziari ("Equity cure") mediante il versamento da parte dei soci SECI e Avio a favore di Termica Colleferro (pro-quota nei limiti della rispettiva partecipazione al capitale sociale della società) di un importo a titolo di aumento di capitale e/o finanziamento soci complessivamente sufficiente a sanare la violazione ("Cure amount").

Al riguardo, sulla base dell'ultimo bilancio approvato dalla partecipata Termica Colleferro S.p.A., i covenant finanziari previsti dal suddetto contratto di finanziamento risultano rispettati.

Qualora Termica Colleferro dovesse risultare inadempiente in relazione ai covenant finanziari previsti dal finanziamento suddetto, Avio e SECI potrebbero essere tenuti ad intervenire mediante la sottoscrizione di ulteriori quote di aumento di capitale o mediante la concessione di un ulteriore finanziamento soci (postergato), da eseguire proporzionalmente alla quota di capitale sociale rispettivamente detenuta.

In data 31 maggio 2019 alcune società del gruppo Seci, tra cui la holding Seci S.p.A, e società che operano nella filiera energia, nella filiera agroindustriale, nella filiera edile/real estate e nel settore del factoring, hanno presentato istanza di concordato preventivo in bianco presso il Tribunale di Bologna, accordata a seguito di Ordinanza emessa dal Giudice delegato. Il Tribunale ha, originariamente, concesso un termine per la predisposizione e presentazione di un piano industriale finalizzato al mantenimento "in bonis" del Gruppo fino al 4 novembre 2019.

La Società collegata Termica Colleferro non è inclusa nelle società che hanno originato la procedura di concordato preventivo.

Il 17 gennaio 2020 il Tribunale di Bologna ha dichiarato l'inammissibilità della domanda di concordato c.d. con riserva depositata da Seci S.p.A. il 31 maggio 2019, in conseguenza dell'omesso deposito, da parte di Seci S.p.A., della proposta e del piano concordatari entro il termine del 3 gennaio 2020 all'uopo assegnato dal Tribunale di Bologna.

Nelle more, in data 13 febbraio 2020, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna ha chiesto il fallimento di Seci S.p.A. a seguito della quale il Tribunale di Bologna aveva inizialmente fissato l'udienza di discussione per il 3 aprile 2020.

Sulla base quanto riferito e di quanto risulta anche tramite organi di stampa, anche a causa dei concomitanti effetti COVID-19, Seci S.p.A. ha presentato in data 27 marzo 2020 dinanzi al Tribunale di Bologna una nuova domanda di concordato preventivo in forma c.d. piena.

Ad oggi tale istanza è ancora in attesa del Decreto di ammissione da parte del Tribunale di Bologna e, conseguentemente, l'istanza di fallimento presentata dalla Procura della Repubblica risulta sospesa.

Il 23 marzo 2021 è stata fissata la prima udienza dinanzi al Tribunale per lo scioglimento della riserva sull'ammissione del concordato e l'omologa del piano creditori; tale udienza è stata poi spostata al 18 maggio 2021 a causa del COVID-19

In considerazione del fatto che la presentazione da parte della controllante Seci S.p.A. della domanda di concordato preventivo rappresenta ai sensi del contratto di finanziamento bancario di Termica Colleferro una condizione di decadenza del beneficio del termine per il rimborso del finanziamento stesso, al fine di definire chiare la propria posizione nei confronti del ceto bancario e di approvare i bilanci 2019 e 2020 in condizioni di continuità aziendale, in data 27 aprile 2020 Termica Colleferro ha richiesto al pool di banche finanziatrici il waiver alla clausola del contratto di finanziamento che prevede la decadenza del beneficio del termine nel caso di presentazione da parte della controllante Seci S.p.A. della domanda di concordato preventivo.

A seguito di alcuni chiarimenti richiesti dalle banche, la richiesta di waiver è stata ritrasmessa in data 29 luglio 2020 al fine di avere un riscontro in tempo utile per l'approvazione del bilancio 2019 (secondo i termini previsti anche alla luce delle proroghe concesse a seguito del COVID-19) e del 2020.

A seguito del protrarsi dell'esame della richiesta di waiver da parte delle banche, Termica Colleferro ha esaminato, anche con il supporto di propri consulenti esterni, la possibilità di attendere la risposta delle banche alla richiesta di waiver al fine di approvare il bilancio 2019.

In data 6 agosto 2020 le banche hanno risposto che, in considerazione del fatto che sono in attesa di informazioni richieste alla società controllante Seci S.p.A. in merito alla situazione del concordato preventivo e più in generale alle prevedibili prospettive del complessivo processo di ristrutturazione (anche in relazione al concordato di Officine Maccaferri S.p.A.), non sono nelle condizioni di poter svolgere una valutazione del merito creditizio delle richieste formulate da Termica Colleferro, pur non attivando la clausola di decadenza del beneficio del termine del finanziamento.

Termica Colleferro si è subito attivata per far avere da parte della controllante Seci S.p.A. un riscontro alle banche, per poi prendere contatti con il pool di banche.

Nel frattempo si segnala che Termica Colleferro ha regolarmente rimborsato le rate del finanziamento in scadenza nel 2020 (in febbraio 2020 e in agosto 2020) e anche quella scaduta nel febbraio 2021.

Sulla base delle informazioni ricevute dal Gruppo Industriale Maccaferri sussiste un interesse per la partecipazione detenuta da SECI in Termica Colleferro alla luce delle attese misure di sostegno al settore termoelettrico.

Tali informazioni sono state fornite da Termica Colleferro alle banche nell'ambito di un sollecito per un confronto in merito al rilascio del waiver da parte di queste ultime, a cui la banca capofila ha risposto di aver avviato i confronti con le altre banche partecipanti al finanziamento in pool, tuttora in corso, all'esito dei quali fornirà un riscontro alla Termica Colleferro.

Vertenze legali, fiscali e passività potenziali

Alla data del presente bilancio, la Società, nel corso del normale svolgimento dell'attività, è parte di procedimenti giudiziari, civili e amministrativi, in particolare di natura tributaria, attivi e passivi.

La Società ha costituito nel proprio bilancio appositi fondi per rischi ed oneri a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi di varia natura con fornitori e terzi, giudiziali ed extragiudiziali, alle relative spese legali, nonché a sanzioni amministrative, penali e indennizzi nei confronti della clientela. Nella costituzione dei fondi sono stati tenuti in considerazione: (i) i rischi connessi alla singola controversia; e (ii) i principi contabili di riferimento, che prescrivono l'accantonamento di passività per rischi probabili e quantificabili.

Le stime dei fondi rischi ed oneri sono ritenute congrue dal management della Società rispetto all'ammontare complessivo delle passività potenziali che riguardano la Società stessa.

Si segnala, inoltre, che con riferimento ai contenziosi giudicati con rischio di soccombenza possibile o remoto, ovvero di valore indeterminabile, peraltro di numero limitato, conformemente ai principi contabili di riferimento, non è stato effettuato alcun accantonamento al fondo rischi.

Va altresì considerato che la Società basa le proprie stime del rischio di soccombenza potenziale su valutazioni/aspettative in ordine alla presumibile definizione del contenzioso, che rimane comunque legata all'alea intrinseca a ciascun giudizio, per cui non è possibile escludere esiti diversi, sia in senso favorevole che sfavorevole per la Società, rispetto alle stime ex ante effettuate.

Si riporta di seguito una descrizione sintetica dei procedimenti in essere che, per l'importo o l'oggetto delle pretese avanzate, la Società considera rilevanti o comunque meritevoli di segnalazione.

Contenzioso legale

Procedimento penale nei confronti della Servizi Colleferro S.C.p.A. sul tema dell'inquinamento del fiume Sacco

Conseguentemente alla scoperta a giugno 2005 di sostanze tossiche nel latte, concluse le indagini preliminari a febbraio 2009, a marzo 2010 la Procura della Repubblica di Velletri ha chiesto il rinvio a giudizio di alcune persone della Caffaro S.r.l., della Centrale del Latte di Roma S.p.A. e del Consorzio Servizi Colleferro (il legale rappresentante ed il presunto responsabile tecnico), presumendo la loro cooperazione colposa nel procurare il disastro ambientale a seguito dell'avvelenamento delle acque del fiume Sacco e delle sostanze destinate all'alimentazione umana (latte), posto in essere a Colleferro, Segni e Gavignano fino al dicembre 2008, nonché, solo nei confronti del consorzio, per aver effettuato nelle medesime zone, fino al novembre del 2006, scarichi di acque reflue industriali senza le prescritte autorizzazioni. In particolare, nonostante il Consorzio fosse esclusivamente il titolare dello scarico finale dell'impianto di depurazione delle acque reflue industriali del comprensorio, ai suoi soggetti apicali viene attribuita la mancata predisposizione di adeguate misure di sicurezza, sistemi di controllo e/o trattamenti depurativi atti ad evitare che le acque bianche e di prima pioggia inquinate provenienti dal dilavamento di alcuni piazzali del comprensorio, raccolte attraverso un fosso demaniale prospiciente l'impianto di depurazione consortile, si riversassero nel fiume Sacco, con conseguente contaminazione del foraggio destinato all'alimentazione degli animali da latte allevati in prossimità del fiume. Al riguardo, si evidenzia che il Consorzio opera con esclusione di ogni fine di lucro e ha, quale oggetto principale, la raccolta e il trattamento depurativo delle acque reflue provenienti dagli insediamenti appartenenti ai consorziati e siti nel comprensorio industriale di Colleferro.

Nel processo si sono costituiti come parti civili il Ministero dell'Ambiente, del Territorio e del Mare, i Comuni del territorio e numerosi privati (in forma associativa o singoli). Le richieste si fondano sul presunto danno ambientale ai sensi della parte IV del Codice Ambientale (d. lgs. 3 aprile 2006, n. 152) e sulla responsabilità aquiliana ai sensi degli art. 2043 e ss. del codice civile per danni alla salute. L'ammontare complessivo delle richieste è stato quantificato dalle controparti in circa 35 milioni di Euro.

Alla data attuale, la società Servizi Colleferro S.C.p.A. è partecipata dai seguenti consorziati azionisti: Avio S.p.A. al 32%, Se.co.sv.im. S.r.l. al 20%, Termica Colleferro S.p.A. al 6%, Caffaro S.r.l. in Amministrazione Straordinaria al 5%, Recuperi Materie Prime S.r.l. al 5%, Comune di Colleferro al 5%, EP Sistemi S.p.A. al 6%, Lazio Ambiente S.p.A. al 6%, Joyson Safety Systems Torino S.r.l. al 5% e Simmel Difesa S.p.A. al 10%.

Da ultimo, all'udienza del 16 luglio 2020, il Tribunale di Velletri, in composizione monocratica ha emesso sentenza di assoluzione con formula piena, per il Dott. Giovanni Paravani ed il Sig. Renzo Crosariol, dal reato di cui al capo A) dell'imputazione, concernente la violazione degli artt. 113, 449

co.1° (in relazione all'art.434), 452 co.1° n.3 (in relazione all'art.439) c.p.(disastro innominato colposo) per non aver commesso il fatto, conseguentemente ha rigettato le domande proposte dalle parti civili nei confronti della Servizi Colleferro S.C.p.A.

Si è in attesa di aggiornamenti da parte dei consulenti legali incaricati relativamente all'eventuale appello avverso la sentenza di primo grado.

Secosvim/Caffaro

Nel comprensorio di Colleferro è compresa un'area industriale denominata "Benzoino e derivati" che fino al 31 dicembre 2007 è stata locata alla società Caffaro S.p.A. che dal mese di settembre 2009 è stata assoggettata a procedura di amministrazione straordinaria. Al fine di recuperare i crediti vantati nei confronti della Caffaro, Secosvim ha presentato istanza di ammissione al passivo avanti il tribunale di Udine, ed è stata ammessa al passivo.

Parallelamente l'Ufficio Commissariale per l'Emergenza nella Valle del Sacco ha proceduto in danno nei confronti di Caffaro per inquinamento del terreno per un valore stimato di circa 7 milioni di Euro, che corrispondeva al presumibile costo di bonifica di queste aree. La Caffaro ha impugnato nell'arco di tempo dal 2008 al 2012, dinanzi al TAR del Lazio, una serie di atti amministrativi (verbali di Conferenze di servizio, note con le quali si richiedeva alla Caffaro di presentare piani di smaltimento matrici contaminate, atti di approvazione di attività di caratterizzazione), chiedendone l'annullamento, con i quali l'Ufficio Commissariale ha proceduto in danno di Caffaro. Tali ricorsi sono stati notificati anche a Secosvim in qualità di proprietaria dell'area Benzoino (condotta in locazione da Caffaro sino al 2007), la quale si è quindi costituita in giudizio nei termini di legge.

Esistendo la possibilità che la società Caffaro rivendichi i suddetti costi nei confronti di Secosvim in qualità di proprietaria degli immobili, Secosvim ha comunque richiesto sin dall'ottobre 2009 al Tribunale di Velletri un accertamento tecnico preventivo ("ATP") volto a determinare eventuali responsabilità della Caffaro nella contaminazione dell'area "Benzoino e derivati", che si è concluso con il deposito di una perizia che ha confermato una responsabilità diretta della Caffaro nell'anzidetta contaminazione.

A tal riguardo, si evidenzia che nel corso del procedimento l'Avvocatura dello Stato ha richiesto al TAR di valutare la pregiudizialità del procedimento penale rispetto alla decisione dei ricorsi. All'esito dell'udienza del 6 dicembre 2016, il TAR Lazio ha conseguentemente adottato separate ordinanze (tutte di identico tenore), con le quali (per ciascun ricorso) ha chiesto alla Presidenza del Consiglio di depositare entro 90 giorni documentati chiarimenti in ordine al processo penale pendente dinanzi al Tribunale di Velletri n. 1831/2014 (come riportato nel paragrafo precedente, relativo al "Procedimento penale nei confronti del Consorzio Servizi Colleferro sul tema dell'inquinamento del fiume Sacco"). L'udienza di discussione dei suddetti ricorsi, è stata tenuta il 20 giugno 2018.

I Giudizi sono tuttora pendenti dinanzi al TAR Lazio e la prossima Udienza di discussione è stata fissata al 9 giugno 2021.

Verifiche fiscali relative alla Società

Si riportano nel prosieguo le informazioni riguardanti le verifiche e i contenziosi fiscali più significativi che, alla data del presente bilancio, hanno interessato Avio S.p.A., con indicazione delle specifiche contestazioni e dei relativi importi.

Avviso di liquidazione notificato il 28 luglio 2016 per imposte indirette sull'operazione di conferimento del ramo Aeroengine da Avio S.p.A. a GE Avio S.r.l.

Nell'ambito di una verifica generale condotta a fine 2015 e conclusasi nel 2017, la Guardia di Finanza ha formulato una contestazione a carico di Avio S.p.A., riqualificando il conferimento del ramo d'azienda Aeroengine da Avio S.p.A. a GE Avio S.r.l., e la successiva cessione delle quote di quest'ultima società, avvenuti nel corso del 2013, come una cessione diretta di ramo d'azienda e, conseguentemente, ha sollevato un rilievo con riferimento alla presunta mancata corresponsione delle imposte indirette applicabili agli atti della suddetta cessione di ramo d'azienda.

Dando seguito al suddetto rilievo, il 28 luglio 2016 l'Agenzia delle Entrate ha notificato ad Avio S.p.A. un avviso di liquidazione per imposta di registro, imposta ipotecaria e imposta catastale per complessivi 58.220 migliaia di Euro. Si tratta, in particolare, di imposta di registro per Euro

55.641.285, imposta ipotecaria per Euro 1.719.057 e imposta catastale per Euro 859.529, pari a un maggior onere complessivo di Euro 58.219.871.

Ritenendo sussistenti più che validi motivi di infondatezza della contestazione mossa dall'Amministrazione finanziaria, Avio S.p.A. – di concerto con il Gruppo General Electric – ha avviato un contenzioso avverso il suddetto avviso di liquidazione, vedendo riconosciute le proprie ragioni da parte della Commissione Tributaria Regionale del Piemonte la quale, con sentenza n. 1740/18 pronunciata il 24 ottobre 2018 e depositata il 7 novembre 2018, ha accolto integralmente l'appello proposto dalla Società.

Nel corso del 2020 l'Agenzia delle Entrate ha impugnato la suddetta sentenza innanzi alla Corte di Cassazione. La Società si è tempestivamente costituita in giudizio con proprio controricorso e contestuale ricorso incidentale, per ribadire la fondatezza delle proprie ragioni.

Con riferimento a tale contenzioso, si segnala che, in forza di specifiche previsioni contrattuali, il Gruppo General Electric è tenuto a mantenere indenne Avio S.p.A. relativamente alle eventuali passività che dovessero sorgere rispetto alle imposte indirette riferibili alla cessione della società GE Avio S.r.l. (contenente le attività del settore Aeroengine del Gruppo Avio), nonché a mettere a disposizione di Avio S.p.A. le somme eventualmente richieste dall'Amministrazione finanziaria entro le scadenze previste per i versamenti. A questo proposito, si segnala che, in data 12 agosto 2016, a seguito della notifica da parte dell'Agenzia delle Entrate ad Avio S.p.A. dell'avviso di liquidazione per complessivi 58.220 migliaia di Euro, GE Italia Holding S.p.A. ha confermato ad Avio S.p.A. il puntuale adempimento delle suddette previsioni contrattuali. In considerazione di quanto sopra, e segnatamente della notifica del citato avviso di liquidazione che quantifica le presunte imposte indirette in complessivi 58.220 migliaia di Euro, nonché delle suddette pattuizioni di indennizzo contrattualmente previste e confermate successivamente alla notifica dell'avviso di liquidazione in argomento, si è provveduto a iscrivere nel bilancio un debito per oneri fiscali in relazione alle passività che potrebbero sorgere in esito all'avviso di liquidazione e un corrispondente credito verso il Gruppo General Electric per il medesimo importo di 58.220 migliaia di Euro.

In relazione al contenzioso in esame, per quanto concerne l'oggetto della materia del contendere, riguardante l'applicazione della disposizione antielusiva di cui all'art. 20 – rubricato "Interpretazione degli atti" – del d.P.R. n. 131/1986 ("Testo Unico dell'imposte di registro"), si segnalano alcune circostanze degne di note avvenute successivamente alla notifica dell'avviso di liquidazione. In particolare:

  • la Legge di Bilancio 2018 (cfr. art. 1, comma 87, lett. a), Legge 27 dicembre 2017, n. 205) ha modificato dal 1° gennaio 2018 l'art. 20 del Testo Unico dell'imposta di registro, limitando l'attività riqualificatoria dell'Amministrazione finanziaria in materia di atti sottoposti a registrazione;
  • la Legge di Bilancio 2019 (cfr. art.1, comma 1084, Legge 30 dicembre 2018, n. 145) ha attribuito efficacia retroattiva alla disposizione introdotta dalla Legge di Bilancio 2018 la quale, dunque, dovrebbe applicarsi agli avvisi di liquidazione – ivi incluso quello notificato alla Società – notificanti negli anni antecedenti al 2017
  • il 21 luglio 2020 la Corte Costituzionale (cfr. sentenza n. 158) ha dichiarato non fondate le questioni di legittimità costituzionale relative all'art. 20 del Testo Unico dell'imposta di registro, stabilendo che la norma in esame è volta a riaffermare la natura di "imposta d'atto" dell'imposta di registro, precisando l'oggetto dell'imposizione in coerenza con la struttura di un prelievo sugli effetti giuridici dell'atto presentato per la registrazione, senza che l'Amministrazione finanziaria possa dare rilievo agli elementi extratestuali e gli atti collegati privi di qualsiasi nesso testuale con l'atto medesimo;
  • il 17 settembre 2020 la Direzione Centrale dell'Agenzia delle Entrate ha pubblicato un chiarimento ufficiale (cfr. risposta n. 371) con cui, prendendo atto della sentenza della Corte Costituzionale sopracitata, ha chiarito che "la cessione di quote sociali preceduta dal conferimento del ramo d'azienda, non possa essere tassata alla stregua di una cessione d'azienda unitaria sulla base del disposto dell'articolo 20 del T.U.R.".

Questionario della DRE del Piemonte del 4 giugno 2019 relativo ai prezzi di trasferimento tra Avio S.p.A. e Regulus S.A. – Periodo d'imposta 2014.

Il 4 giugno 2019 la DRE del Piemonte dell'Agenzia delle Entrate ha notificato ad Avio S.p.A. il questionario Q00041/2019, richiedendo informazioni e documenti relativi alle operazioni intercorse, nel periodo d'imposta 2014, tra la Società e la controllata Regulus S.A., al fine di controllare il corretto trattamento fiscale della remunerazione alle condizioni e ai prezzi che sarebbero stati pattuiti tra

soggetti indipendenti operanti in condizioni di libera concorrenza e in circostanze comparabili ai sensi dell'art. 110, comma 7, del TUIR (recante la disciplina fiscale del c.d. "transfer pricing"), nel presupposto che Regulus S.A. sia residente fiscalmente in Guyana Francese.

Avio S.p.A. si è tempestivamente attivata, anche con il supporto dei propri consulenti fiscali, per fornire alla DRE del Piemonte tutte le informazioni e i documenti richiesti.

A fine novembre 2019, essendo ormai prossimo il termine di decadenza a disposizione dell'Amministrazione finanziaria per l'accertamento del periodo d'imposta 2014, la DRE del Piemonte ha notificato nei confronti della Società due distinti avvisi di accertamento, rispettivamente per IRES e IRAP. In particolare:

  • con l'avviso di accertamento IRES, l'Ufficio ha accertato in capo ad Avio S.p.A. una maggiore IRES dovuta dal consolidato fiscale cui la stessa aderiva dal 2014, per Euro 600.959,00, oltre interessi, irrogando sanzioni per complessivi Euro 542.863,00;
  • con l'avviso di accertamento IRAP, l'Ufficio ha rettificato il valore della produzione netta nell'importo negativo per - Euro 9.939.291,00, a fronte di un imponibile dichiarato, comunque negativo, di - Euro 12.124.598,00. Essendo il valore della produzione rettificato dall'Ufficio comunque negativo, non è stato effettuato alcun recupero d'imposta ed è stata irrogata la sanzione in misura fissa di Euro 250,00.

Con spirito di leale collaborazione, la Società ha tempestivamente proposto istanza di accertamento con adesione, riservandosi di valutare se addivenire a una soluzione conciliativa con la DRE del Piemonte.

Con riferimento all'avviso di accertamento IRES, si segnala che, nelle more dello svolgimento della procedura di adesione, la Società ha chiesto all'Ufficio di poter compensare il maggior reddito imponibile accertato con le perdite fiscali pregresse non ancora utilizzate. Accogliendo la richiesta della Società, a luglio 2020 l'Ufficio ha rideterminato la maggiore IRES accertata per il 2014 (e i relativi interessi), azzerandola integralmente, irrogando una sanzione amministrativa pecuniaria unica pari a Euro 1.250,00.

Nonostante le diverse interlocuzioni e i reciproci tentativi di addivenire ad una auspicata definizione in adesione dei suddetti avvisi, la Società – pur continuando a ribadire la Sua completa e leale collaborazione nei confronti dell'Amministrazione finanziaria – non ha ravvisato le condizioni per poter procedere alla definizione in adesione degli avvisi di accertamento. In particolare, ferme restando le molteplici riserve della Società circa la legittimità, in fatto e in diritto, degli avvisi di accertamento sopra richiamanti, la Società è rimasta confidente sulla correttezza del proprio operato, ritenendo di aver agito nel pieno rispetto della legge anche alla luce delle Linee Guida OCSE e del Decreto 14 maggio 2018 del Ministero dell'Economia e delle Finanze.

Pertanto, ritenendo di non poter addivenire ad una adesione, nei termini e alle condizioni proposte dall'Ufficio, la Società ha tempestivamente impugnato i due avvisi di accertamento IRES e IRAP a giugno 2020.

L'udienza per la trattazione della causa è stata fissata per il mese di aprile 2021, salvo rinvio a nuovo ruolo in ragione della contingente emergenza epidemiologica in corso.

Allo stato attuale la passività potenziale associata al contenzioso in esame ammonta a complessivi Euro 1.500, di cui Euro 1.250 a titolo di sanzione formale IRES ed Euro 250 a titolo di sanzione formale IRAP.

5. INFORMATIVA SUGLI STRUMENTI FINANZIARI E POLITICHE DI GESTIONE RISCHI

Categorie e fair value di attività e passività finanziarie

La tabella sotto riportata mostra una dettagliata analisi delle attività e passività finanziarie prevista dall'IFRS 7, secondo le categorie previste dallo IFRS 9 per il 2020 e il 2019.

Valori al 31 dicembre 2020:

Importi in migliaia di Euro Totale
valori di
bilancio
Categorie
IFRS 9
Attività a
costo
ammortizzato
Attività a
fair value
rilevato a
conto
economico
Passività a
costo
ammortizzato
ATTIVITA' FINANZIARIE
- Partecipazioni in altre imprese 524 524
- Attività finanziarie non correnti 6.259 6.259
- Altre attività non correnti 65.000 65.000
- Attività finanziarie correnti - -
- Crediti commerciali 5.198 5.198
- Altre attività correnti 20.870 20.870
- Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 121.536 121.536
219.387 218.863 524 0
PASSIVITA' FINANZIARIE
- Passività finanziarie non correnti 32.000 32.000
- Passività finanziarie non correnti per
leasing
31.146 31.146
- Passività finanziarie correnti 65.892 65.892
- Passività finanziarie correnti per leasing 8.368 8.368
- Quota corrente dei debiti finanziari non
correnti
10.063 10.063
- Altre passività non correnti 126.782 126.782
- Altre passività correnti 9.940 9.940
- Debiti commerciali 89.072 89.072
373.263 0 0 373.263

Valori al 31 dicembre 2019:

Importi in migliaia di Euro

ATTIVITA' FINANZIARIE

  • Attività finanziarie non correnti
  • Altre attività non correnti
  • Crediti commerciali
  • Altre attività correnti
  • Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

PASSIVITA' FINANZIARIE

- Passività finanziarie non correnti per leasing

- Passività finanziarie correnti per leasing 6.422

- Quota corrente dei debiti finanziari non correnti 8.075

-

Importi in migliaia di Euro Totale
valori di
bilancio
Categorie
IFRS 9
Attività a
costo
ammortizzato
Attività a
fair value
rilevato a
conto
economico
Passività a
costo
ammortizzato
ATTIVITA' FINANZIARIE
- Partecipazioni in altre imprese 524 524
- Attività finanziarie non correnti 6.106 6.106
- Altre attività non correnti 67.051 67.051
- Crediti commerciali 3.485 3.485
- Altre attività correnti 21.109 21.109
- Disponibilità liquide e mezzi
equivalenti
142.868 142.868
241.143 240.619 524
PASSIVITA' FINANZIARIE
- Passività finanziarie non correnti 42.000 42.000
- Passività finanziarie non correnti per
leasing
35.302 35.302
- Passività finanziarie correnti 84.329 84.329
- Passività finanziarie correnti per
leasing
6.422 6.422
- Quota corrente dei debiti finanziari
non correnti
8.075 8075
- Altre passività non correnti 132.689 132.689
- Altre passività correnti
- Debiti commerciali
9.101
113.331
9.101
113.331
431.249 431.249

Fair value di attività e passività finanziarie e modelli di calcolo utilizzati

In relazione agli eventuali strumenti finanziari rilevati nel bilancio di esercizio al fair value, l'IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value. Si distinguono i seguenti livelli:

  • livello 1 quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
  • livello 2 input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
  • livello 3 input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

La Società ed il Gruppo Avio non hanno contratto strumenti finanziari derivati al 31 dicembre 2020.

Oneri e proventi finanziari rilevati secondo l'IFRS 9

La tabella seguente riporta gli oneri e proventi finanziari generati dalle attività e passività finanziarie suddivise nelle categorie previste dallo IFRS 9 per il 2020 e il 2019.

Esercizio 2020

Proventi/(oneri) finanziari rilevati a
conto economico
Proventi/(oneri) finanziari rilevati nel conto
economico complessivo
Importo in migliaia di
Euro
Da
interessi
Da variazioni di fair
value
Da variazioni di fair value
Attività a costo
ammortizzato
Attività a fair value
Rilevato a conto
Economico
Passività a costo
ammortizzato
830 -
-
-
-
Strumenti finanziari
derivati
- - -
Totale categorie 830 - -

Esercizio 2019

Proventi/(oneri) finanziari rilevati a conto
economico
Proventi/(oneri) finanziari rilevati nel conto
economico complessivo
Importo in migliaia
di Euro
Da interessi Da variazioni di
fair value
Da variazioni di fair value
Attività a costo
Ammortizzato
Attività a fair value
rilevato a conto
economico
Passività a costo
ammortizzato
Strumenti finanziari
derivati
1.005
-
-
-
-
-
-
-
Totale categorie 1.005 - -

Tipologie di rischi finanziari e attività di copertura connesse

La Società è influenzata da rischi finanziari connessi alle proprie attività operative, in particolare riferibili a:

  • rischi di credito, relativi ai rapporti commerciali con la clientela e alle attività di finanziamento;
  • rischi di liquidità, con riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie e all'accesso al mercato del credito;
  • rischi di mercato;
  • rischio di tasso di interesse.

Vengono monitorati costantemente i predetti rischi finanziari, ponendo in essere azioni aventi l'obiettivo di fronteggiare e contenere i potenziali effetti negativi mediante l'utilizzo di appropriate politiche e, in generale laddove ritenuto necessario, anche mediante appositi strumenti di copertura (attualmente non necessari in quanto il tasso di interesse del finanziamento in essere con BEI è fisso e conveniente rispetto al mercato).

Nella presente sezione vengono fornite informazioni qualitative e quantitative di riferimento sull'incidenza di tali rischi sulla Società ed il Gruppo.

I dati quantitativi di seguito riportati non rivestono valenza previsionale e non possono completamente riflettere le complessità e le reazioni correlate dei mercati che possono derivare da ogni cambiamento ipotizzato.

Rischio di credito

Il rischio di credito rappresenta l'esposizione della Società e del Gruppo a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti.

L'esposizione al rischio di credito è connessa essenzialmente ai crediti iscritti in bilancio, particolarmente crediti di natura commerciale, e alle garanzie prestate a favore di terzi.

La massima esposizione teorica al rischio di credito per la Società ed il Gruppo al 31 dicembre 2020 è rappresentata essenzialmente dal valore contabile complessivo dei crediti commerciali, il cui valore a tale data ammonta ad Euro 5.198 migliaia.

In merito alle motivazioni dell'esposizione al rischio credito rappresentata considerando i crediti al netto degli "acconti da incassare", è opportuno evidenziare che, contabilmente, l'emissione delle fatture comporta come contropartita, a fronte della rilevazione contabile attiva a cliente, la rilevazione contabile passiva rappresentata – appunto - da acconti da incassare; tali poste sono entrambe patrimoniali. L'analisi dello scaduto, pertanto, viene effettuata al netto dei suddetti acconti.

I principali clienti della Società sono rappresentati da organismi governativi e committenti pubblici, che per la loro natura non presentano significative concentrazioni di rischio (Agenzia Spaziale Europea, Arianespace, Airbus Safran Launchers).

Inoltre, operando su commessa, il Gruppo Avio pianifica la gestione degli anticipi ed acconti finanziari in modo da conseguire la provvista finanziaria prima e durante il sostenimento dei costi di commessa, in funzione delle diverse milestone contrattuali e mitigando quindi concretamente il rischio di conseguire dei crediti a fronte di attività produttive già iniziate.

Sulla base delle analisi dello scaduto clienti effettuato al 31 dicembre 2020, lo stesso è iscritto al netto di un fondo svalutazione pari a 483 mila Euro. Si tratta di uno scaduto non significativo e relativo solo alle tempistiche di incasso.

A fronte di tali crediti, in ciascun esercizio, viene peraltro effettuata una attenta valutazione individuale del rischio ed iscritto specifico fondo di svalutazione, che tiene conto di una stima dei flussi recuperabili e di eventuali situazioni di contingenti controversie in corso e possibili riscadenziamenti.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità cui sono soggetti la Società ed il Gruppo è individuabile nell'eventuale difficoltà ad ottenere, a condizioni economiche, le risorse finanziarie a supporto delle attività operative. I due principali fattori che influenzano la liquidità sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza del debito o di liquidità degli impieghi finanziari.

I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità sono monitorate e gestite centralmente, anche mediante l'implementazione di sistemi di tesoreria accentrata coinvolgenti le principali società italiane ed estere del Gruppo, nell'ottica di garantire tempestivamente un efficace reperimento delle risorse finanziarie o un adeguato investimento delle disponibilità liquide, ottimizzando la gestione della liquidità e dei flussi di cassa. Il Gruppo effettua periodicamente il monitoraggio dei flussi di cassa previsti ed effettivi, nonché l'aggiornamento delle proiezioni di flussi finanziari futuri al fine di ottimizzare la gestione della liquidità e la determinazione delle eventuali necessità di provvista.

I fondi attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall'attività operativa e di finanziamento, sono ritenuti in grado di consentire al Gruppo di soddisfare i propri bisogni derivanti dall'attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro scadenza.

Circa gli impatti derivanti dal COVID-19, si veda quanto riportato nella Relazione sulla gestione.

Liquidity analysis

Essendo la Società parte di un gruppo le cui attività sono strettamente integrate, si veda quanto riportato nel medesimo paragrafo del bilancio consolidato.

Rischio di mercato

Con riferimento alla attuale struttura finanziaria della Società e del Gruppo e al fatto che la valuta con cui lo stesso opera è in misura quasi esclusiva l'Euro, si ritiene che lo stesso non sia attualmente soggetto a significativi rischi di mercato derivanti dalla fluttuazione dei cambi delle valute, né dei tassi di interesse su crediti e debiti finanziari.

La Società ed il Gruppo, in considerazione di quanto indicato con riferimento alla non significatività dei rischi di mercato connessi alla variabilità di tassi di cambio e di interesse, alla data del 31 dicembre 2020 non ha in essere operazioni specificatamente finalizzate alla copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa in relazione alle citate tipologie di rischi.

Rischio di tasso di interesse

La Società ha due finanziamenti con la Banca Europea degli Investimenti (BEI) per residui Euro 42 milioni ad un tasso d'interesse fisso conveniente rispetto al mercato.

Alla luce di quanto sopra, tale rischio non si ritiene applicabile alla Società.

6. OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Avio intrattiene con regolarità rapporti di natura commerciale e finanziaria con le società da essa controllate e a controllo congiunto, che consistono in operazioni rientranti nell'ambito delle attività ordinarie di gestione e concluse, a normali condizioni di mercato. In particolare, si riferiscono a forniture e acquisti di beni e servizi, tra cui prestazioni nel campo amministrativo-contabile, fiscale, informatico, di gestione personale, di assistenza e consulenza, e relativi crediti e debiti a fine esercizio e a operazioni di finanziamento e di gestione di tesoreria centralizzata e relativi oneri e proventi. Tali

operazioni sono eliminate nella procedura di consolidamento e conseguentemente non sono descritte nella presente sezione.

Le parti correlate della società Avio S.p.A. sono individuate sulla base dei principi stabiliti dallo IAS 24 - Informativa di Bilancio sulle Operazioni con Parti Correlate, applicabile dal 1° gennaio 2011, e sono le società controllanti, le società che hanno un rapporto di colleganza con il Gruppo Avio e sue controllate così come definito dalla normativa applicabile, le società che sono controllate ma non consolidate nel Gruppo Avio, le società collegate o a controllo congiunto del Gruppo Avio e le altre imprese partecipate.

Si precisa che sino alla data di efficacia dell'acquisizione da parte di Space2, Leonardo e In Orbit, Leonardo - in virtù dei diritti nascenti dal patto parasociale Cinven - vantava con il Gruppo Avio un rapporto di colleganza pur detenendo formalmente una partecipazione al capitale sociale della Società Incorporanda inferiore alla soglia prevista dai principi contabili IAS e dall'art. 2359 c.c. ultimo comma. A valle della quotazione, pur venendo meno il patto parasociale con Cinven, Leonardo S.p.A. ha mantenuto questo rapporto di colleganza con il Gruppo Avio in virtù del proprio incremento nella partecipazione al capitale della Società Incorporanda in misura eccedente la soglia prevista dalla normativa sopra richiamata.

Le tabelle che seguono riportano i dati relativi alle operazioni con parti correlate da parte della Avio S.p.A., con gli effetti sulle poste patrimoniali (importi in migliaia di Euro):

Al 31 dicembre 2020
Controparte Altre
attività
non
correnti
Rimanenze
e Acconti a
fornitori
Crediti
Comm.li
Altre
attività
correnti
Lavori in
corso su
ordinazione
Attività
finanziarie
non
correnti
Debiti
Comm.li
Altre
passività
correnti
Anticipi per
lavori in
corso su
ordinazione
Passività
finanziari
e
Leonardo S.p.A. 3.530 2.112 248
MBDA Italia S.p.A. 17 5.465 179
MBDA France S.A. 3 9.779 23.540
Thales Alenia 126
Space Italia S.p.A.
Vitrociset S.p.A. 115 581 113
Società che
vanta un
rapporto di
collegamento e
relative società
partecipate
0 3.530 20 0 15.485 0 2.693 248 23.832 0
Spacelab S.p.A. 103 9.793 1.443 18.777
Regulus S.A. 810 2.253 26.214
SE.CO.SV.IM.
S.r.l. 150 543 4.318 22 67.722
Avio Guyane 487 1.123
S.A.S.
Avio France S.A.S. 715 485
Società
controllate
150 810 4.101 14.111 0 0 29.287 0 0 86.499
Termica Colleferro
S.p.A.
196 6.259 358 1.257
Europropulsion
S.A.
34.702 566 77.307 7.236 55.683 12.749
Consorzio Servizi
Acque Potabile
4 (102)
Servizi Colleferro
– Società
30
Consortile per
Azioni
Società
collegate e a
controllo
congiunto
0 34.702 762 4 77.307 6.259 7.522 0 55.683 14.006
Totale parti
correlate
150 39.042 4.883 14.115 92.792 6.259 39.502 248 79.515 100.505
Totale voce di
bilancio
65.000 136.060 5.198 20.870 334.860 6.259 89.072 9.940 477.828 147.469
Incidenza %
sulla voce di
bilancio
0,23% 28,69% 93,94% 67,63% 27,71% 100,00% 44,35% 2,49% 16,64% 68,15%

Al 31 Dicembre 2019
Controparte Credit
i
Com
m.li
Altre
attivi

corre
nti
Lavori in
corso su
ordinazi
one
Attività
finanzia
rie non
correnti
Debiti
Com
m.li
Altre
passiv
ità
corren
ti
Anticipi
per
lavori in
corso su
ordinazi
one
Passivit
à
finanzia
rie
Leonardo S.p.A. 549 189
MBDA Italia S.p.A. 17 2.461 1.172
MBDA France S.A. 7.059 3.900
Thales Alenia Space Italia S.p.A. 69
Società che vanta un rapporto di collegamento e relative
società partecipate
17 0 9.589 0 549 189 5.072 0
Spacelab S.p.A. 9.718 1.420 18.965
Regulus S.A. 286 18.46
0
SE.CO.SV.IM. S.r.l. 131 4.142 22 71.886
Avio Guyane S.A.S. 344 239
Avio France S.A.S. 105 122
Società controllate 866 13.86
0
0 0 20.26
3
0 0 90.851
Termica Colleferro S.p.A. 81 6.106 1.024 1.395
Europropulsion S.A. 771 34.561 680 57.509 28.749
Consorzio Servizi Acque Potabile 62 3
Servizi Colleferro – Società Consortile per Azioni 203 491
Società collegate e a controllo congiunto 1.117 494 34.561 6.106 1.704 0 57.509 30.145
Totale parti correlate 2.000 14.35
4
44.150 6.106 22.51
6
189 62.581 120.99
5
Totale voce di bilancio 3.484 21.10
9
214.599 6.106 113.3
31
9.101 319.383 176.12
9
Incidenza % sulla voce di bilancio 57,39
%
68,00
%
20,57% 100,00
%
19,87
%
2,08% 19,59% 68,70
%

Nell'esercizio 2020 e nel comparativo 2019 i principali valori economici dei rapporti della Società con parti correlate sono stati i seguenti (importi in migliaia di Euro):

Al 31 dicembre 2020
Costi
Proventi
Finanziar
i (2)
i
i
283
-
Controparte Ricavi
Operativi e
Variazione
lavori in
corso su
ordinazion
e (1)
Altri
ricavi
operativ
i
Operativ Oneri
Finanziar
Leonardo S.p.A. - - -
MBDA Italia S.p.A. 2.522 - - - -
MBDA France S.A. 17.618 - - - -
Thales Alenia Space Italia S.p.A. - - - - -
Vitrociset S.p.A. - - 2.673 - -
Società che vanta un rapporto di collegamento e relative società
partecipate
20.140 - 2.956 - -
Spacelab S.p.A. - 88 1.521 - 2
Regulus S.A. 1.966 - 28.443 - -
SE.CO.SV.IM. S.r.l. 101 210 18 - 303
Avio Guyane S.A.S. - 70 4.044 - -
Avio France S.A.S. - 70 793 - -
Società controllate 2.067 438 34.819 - 305
Termica Colleferro S.p.A. 94 - 5.757 153 13
Europropulsion S.A. 100.407 4 57.365 - -
Consorzio Servizi Acque Potabile 33 - 166 - -
Servizi Colleferro – Società Consortile per Azioni 60 - 625 - -
Società collegate e a controllo congiunto 100.594 4 63.913 153 13
Totale parti correlate 122.801 442 101.688 153 318
Totale voce di bilancio 347.407 7.109 331.324 629 1.296
Incidenza % sulla voce di bilancio 35,35% 6,22% 30,69% 24,32% 24,54%

(1) La voce include i ricavi delle vendite e delle prestazioni e non include l'avanzamento dei lavori in corso su ordinazione non ancora terminati.

(2) La voce include i consumi di materie prime, i costi per servizi e i costi per il personale.

Al 31 Dicembre 2019
Controparte Ricavi
Operativi e
Variazione
lavori in
corso su
ordinazione
(1)
Costi
Operativi
(2)
Proventi
Finanziari
Oneri
Finanziari
Leonardo S.p.A. - 1.394 - -
MBDA Italia S.p.A. 3.389 - - -
MBDA France S.A. (149.585) - - -
Thales Alenia Space Italia S.p.A. - - -
Società che vanta un rapporto di collegamento e relative società partecipate (146.196) 1.394 - -
Spacelab S.p.A. 74 1.333 1 1
Regulus S.A. 3.563 35.968 - -
SE.CO.SV.IM. S.r.l. 282 - - 480
Avio Guyane S.A.S. 307 1.219 - -
Avio France S.A.S. 111 122 - -
Società controllate 4.337 38.642 1 481
Termica Colleferro S.p.A. 148 8.669 293 21
Europropulsion S.A. 119.285 66.892 - -
Consorzio Servizi Acque Potabile 27 222 - -
Servizi Colleferro – Società Consortile per Azioni 96 609 - -
Società collegate e a controllo congiunto 119.556 76.392 293 21
Totale parti correlate (22.303) 116.428 294 502
Totale voce di bilancio 390.664 368.142 2.137 2.133
Incidenza % sulla voce di bilancio 5,71% 31,63% 13,80% 23,53%

(1) La voce include i ricavi delle vendite e delle prestazioni e non include l'avanzamento dei lavori in corso su ordinazione non ancora terminati. (2) La voce include i consumi di materie prime, i costi per servizi e i costi per il personale.

Note Esplicative al Bilancio di Esercizio 247

Rapporti verso società che vanta un rapporto di collegamento e relative società partecipate I rapporti verso Leonardo S.p.A., considerata società con cui vi è un rapporto di collegamento, sono costituiti da servizi di assistenza e consulenza. I rapporti con le società partecipate da Leonardo sono di tipo commerciale.

In riferimento al cliente MBDA Italia S.p.A. le garanzie emesse da primari istituti di credito sono volte a garantire il puntuale adempimento degli obblighi contrattualmente assunti da parte di Avio nell'ambito delle commesse Camm-er. Il loro svincolo è previsto al completamento di apposite milestone contrattuali.

Rapporti verso società controllate non consolidate

I rapporti del Gruppo con società controllate non consolidate sono identificabili in operazioni rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato.

Rapporti verso imprese collegate e a controllo congiunto

I rapporti della Società verso imprese collegate e a controllo congiunto sono identificabili nelle operazioni di seguito sintetizzate:

  • crediti commerciali, relativi a ricavi derivanti da operazioni di vendita di prodotti afferenti il core business della Società, rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato. In particolare, con riferimento alla società Europropulsion S.A., sono inclusi ricavi derivanti da operazioni di vendita di prodotti afferenti il core business della Società rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato;
  • crediti finanziari, relativi a crediti finanziari, a breve e lungo termine, verso Termica Colleferro S.p.A.;
  • debiti commerciali, relativi a costi sostenuti nell'ordinaria attività di gestione e relativi ad operazioni concluse a normali condizioni di mercato; inoltre, con riferimento alla società Europropulsion S.A., sono inclusi costi sostenuti in seguito ad operazioni rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato;
  • debiti finanziari, relativi a debiti finanziari intercompany, a breve termine, di Avio S.p.A. verso Europropulsion S.A.;
  • ricavi, relativi alle transazioni descritte in precedenza nell'ambito dei crediti commerciali;
  • costi operativi, relativi alle transazioni descritte in precedenza nell'ambito dei debiti commerciali;
  • proventi finanziari, relativi a interessi attivi sui crediti finanziari precedentemente esposti.

Le garanzie bancarie nei confronti del Consorzio Sitab in liquidazione sono relative a forniture effettuate in anni scorsi ed è previsto che, di concerto con il Consorzio, vengano a breve revocate.

Rapporti verso altre parti correlate

I rapporti del Gruppo verso altre parti correlate sono identificabili nelle operazioni di seguito sintetizzate:

  • crediti commerciali relativi a ricavi derivanti da operazioni di vendita di prodotti afferenti il core business del Gruppo, rientranti nell'ordinaria attività di gestione e concluse a normali condizioni di mercato;
  • ricavi, relativi alle transazioni descritte in precedenza nell'ambito dei crediti commerciali.

7. INFORMAZIONI PER AREA GEOGRAFICA

Come indicato in precedenza, con riferimento alla ripartizione per area geografica di attività e passività in essere al 31 dicembre 2020 (in funzione della localizzazione della controparte), si segnala che tutti i crediti e i debiti in essere alla data di bilancio risultano avere controparti localizzate nell'aera Italia ed Europa.

8. INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART.149 – DUODECIES DEL REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB

Ai sensi di quanto disposto dall'art. 149 duodecies del Regolamento Emittenti Consob si riportano, nel prospetto che segue, le informazioni riguardanti i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2020 per le attività di revisione e altri servizi resi dalla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. e dalle società appartenenti alla stessa rete (importi in migliaia di Euro):

Tipologia di servizi Destinatario Soggetto che ha erogato il
servizio
Corrispettivi di
competenza
dell'esercizio 2020
Servizi di Revisione Capogruppo – Avio S.p.A. Deloitte & Touche S.p.A. 119
Servizi di Revisione Capogruppo – Avio S.p.A. Deloitte & Touche S.p.A. 115(1)
Totale Totale 234

(1) Trattasi dell'esame limitato della Dichiarazione non finanziaria del Gruppo Avio per 25 migliaia di Euro, dell'attività di revisione ISA 805 svolta nel 2020 relativamente alle attività di certificazione del prospetto dei crediti d'imposta per attività di ricerca e sviluppo dell'esercizio 2019 per 45 migliaia di Euro, di attività di revisione contabile volontaria per 40 migliaia di Euro e di attività ex ISRS 4400 relative alla verifica di costi di ricerca e sviluppo relativi al programma Horizon 2020 per 5 migliaia di Euro.

9. INFORMAZIONI RELATIVE ALLE EROGAZIONI PUBBLICHE EX ART. 1, COMMI 125129, DELLA LEGGE N 124/2017

Si riportano di seguito le informazioni richieste dalla disciplina delle erogazioni pubbliche al fine di ottemperare agli appositi obblighi di trasparenza. Tale informativa riguarda, come previsto dalla normativa, le erogazioni che hanno interessato il 2020:

Agevolazioni previste dalla Legge 24 dicembre 1985, n. 808 "Interventi per lo sviluppo e l'accrescimento di competitività delle industrie operanti nel settore aeronautico":

Società
ricevente
PA
erogante
Progetto Anni_costi
Progetto
Finanziamento
erogato nel
2020
Data
incasso
Crediti
verso
Ministero
Sviluppo
Economico
(€ / mln) (€ / mln)
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Motore a propellente
solido da 80 tonnellate –
P80
2006-2008 - - 1,16
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Motore a propellente
solido da 80 tonnellate –
P80
2009 0,51 11/12/2020 0,26
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Motore a propellente
solido da 80 tonnellate –
P80
2010 0,29 11/12/2020 0,15
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Materiali innovativi e
strategici di prepeg in
carbon epoxy e protezioni
termiche in elastomero
modificato di formulazione
e produzione nazionale
per filament winding
applicato a motori spaziali
da 40T
2009 0,15 10/08/2020 0,15
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Materiali innovativi e
strategici di prepreg in
carbon epoxy e protezioni
termiche in elastomero
modificato di formulazione
e produzione nazionale
per filament winding
applicato a motori spaziali
da 40T
2010 0,15 10/08/2020 0,46
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Materiali innovativi e
strategici di prepreg in
carbon epoxy e protezioni
termiche in elastomero
modificato di formulazione
e produzione nazionale
per filament winding
applicato a motori spaziali
da 40T
2011-2012 0,29 10/08/2020 0,56
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Materiali innovativi e
strategici di prepreg in
carbon epoxy e protezioni
termiche in elastomero
modificato di formulazione
e produzione nazionale
per filament winding
applicato a motori spaziali
da 40T
2012-2013 0,30 10/08/2020 1,69

AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Materiali innovativi e
strategici di prepreg in
carbon epoxy e protezioni
termiche in elastomero
modificato di formulazione
e produzione nazionale
per filament winding
applicato a motori spaziali
da 40T
2014-2015 0,20 10/08/2020 1,83
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Materiali innovativi e
strategici di prepreg in
carbon epoxy e protezioni
termiche in elastomero
modificato di formulazione
e produzione nazionale
per filament winding
applicato a motori spaziali
da 40T
2016-2017 0,24 10/08/2020 2,01
AVIO SPA Ministero
dello
Sviluppo
Economico
Dimostratore tecnologico
LOX/LCH per il terzo
stadio del lanciatore Vega
E
2014-2016 - - 1,16
2,13 9,43

La voce "Crediti verso Ministero Sviluppo Economico" per erogazioni ai sensi delle Legge 808/85, pari a 9,43 milioni di Euro, si riferisce al valore nominale delle concessioni da erogarsi da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. Le quote per Progetto sono così suddivise: 1,57 milioni di Euro per il progetto "Motore a propellente solido da 80 tonnellate – P80"; 6,7 milioni di Euro per il progetto "Materiali innovativi e strategici di prepreg in carbon epoxy e protezioni termiche in elastomero modificato di formulazione e produzione nazionale per filament winding applicato a motori spaziali da 40T"; 1,16 milioni di Euro per il progetto "Dimostratore tecnologico LOX/LCH per il terzo stadio del lanciatore Vega E".

Tali crediti sono iscritti in bilancio al valore risultante dall'applicazione del metodo del costo ammortizzato, calcolato utilizzando il tasso di interesse effettivo, e vengono incrementati per effetto dell'ammortamento cumulato della differenza tra il valore iniziale e quello dei flussi di incasso con contropartita la voce "Proventi finanziari".

Societ
à
riceve
nte
PA
erogante
Progetto Anni_cost
i Progetto
Finanzia
mento
erogato
nel 2020
Data
incasso
Credito
Nominale
da
incassare
(€ /
mln)
(€ / mln)
AVIO
SPA
Ministero
dello
Sviluppo
Economico
AMMEP - Additive Manufacturing by
Mixing Elemental Powders
NA 0,10 06/02/2020 NA
AVIO
SPA
Ministero
dello
Sviluppo
Economico
AMMEP - Additive Manufacturing by
Mixing Elemental Powders
NA 0,28 24/12/2020 NA
AVIO
SPA
Finpiemonte IR² - Industrializzazione dei Risultati della
Ricerca – Progetto PISCO
NA 0,08 28/04/2020 NA
0,46 NA

Altre agevolazioni

Si evidenzia, come riportato nelle Note Esplicative nei paragrafi dedicati ai crediti tributari, che il Gruppo Avio ha iscritto:

• con riferimento agli esercizi 2019, 2018 e 2017, il Credito d'imposta per la ricerca e sviluppo previsto dall'art. 3 del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145 e successive modifiche; con riferimento all'esercizio 2020, il Credito d'imposta per la ricerca e sviluppo in base alla Legge di Bilancio 2020.

10. FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Business

Ritorno al volo Vega

Le attività di integrazione degli assiemi del volo VV18 sono state sospese immediatamente alla data della failure VV17 e sono state riprese dopo approvazione in data 21 gennaio 2021 da parte di ESA ed Arianespace del piano di implementazione delle raccomandazioni emesse dalla Commissione di Inchiesta.

Sono state quindi effettuate attività di ispezione e preparazione degli stadi del lanciatore Vega VV18 che hanno portato in data 5 marzo 2021 all'inizio della campagna di lancio per il ritorno al volo di Vega attualmente previsto nella seconda metà del mese di aprile 2021.

Vega-C Launch System Ground Qualification Review

Sono proseguiti i lavori della review di qualifica del sistema di lancio Vega-C, da parte della commissione di qualifica guidata dall'ESA, con il coinvolgimento del team di Programma Avio.

Altri fatti di rilievo

Incasso di crediti IVA

In data 25 febbraio 2021 l'Agenzia delle Entrate ha rimborsato alla controllata Secosvim S.r.l. un importo pari a 854 migliaia di Euro comprensivo di interessi per 31 migliaia di Euro relativo all'anno 2010 e in data 9 marzo 2021 l'Agenzia delle Entrate ha deliberato il rimborso alla Società di un importo pari a 7.879 migliaia di Euro comprensivo di interessi per 39 migliaia di Euro relativo all'anno 2018.

COVID-19

In questo inizio 2021 molti paesi hanno mantenuto o rafforzato limitazioni o sospensioni di alcune attività commerciali e adottato restrizioni di viaggio e misure di quarantena in attesa del completamento di azioni di vaccinazione di massa.

Per quanto concerne i rischi associati, si fa rinvio alla sezione "Principali rischi e incertezze a cui il Gruppo è esposto".

-

-

-

-

Valutazione dei lavori in corso su ordinazione e dei relativi effetti economici
Descrizione
dell'aspetto chiave
della revisione
Il bilancio d'esercizio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 include
attività relative alla realizzazione di lavori in corso su ordinazione pari a Euro
334,8 milioni e passività per i relativi acconti pari a Euro 477,8 milioni.
Tali lavori in corso su ordinazione sono riconducibili ad attività di sviluppo e
di produzione nel settore dello spazio i cui ricavi e relativi margini sono
riconosciuti a conto economico in funzione dello stato di avanzamento delle
commesse secondo il metodo della percentuale di completamento
determinata sulla base del rapporto tra i costi sostenuti ed i costi complessivi
stimati per l'intera opera.
La Società ha inoltre stimato gli effetti sulle commesse derivanti dal
fallimento della missione Vega VV17 avvenuta nel corso dell'esercizio,
tenendo a tal fine in considerazione i risultati della Commissione di Inchiesta
Indipendente, presieduta da Arianespace e da ESA, incaricata di identificare
le relative cause e di definire le azioni necessarie per ripristinare condizioni di
massima affidabilità del lanciatore coinvolto in tale incidente.
Le modalità di valutazione dei lavori in corso su ordinazione e di
riconoscimento dei ricavi sono basate su assunzioni complesse che per loro
natura implicano il ricorso al giudizio della Direzione in particolare con
riferimento alla previsione dei costi per completare l'opera, inclusa la stima
dei rischi contrattuali.
In considerazione della significatività dei lavori in corso su ordinazione
rispetto al complessivo profilo di attività della Società e della complessità
delle assunzioni utilizzate nella previsione dei costi per completare le relative
commesse, influenzata anche dalla complessità ingegneristica delle
medesime, riteniamo che la valutazione dei lavori in corso su ordinazione e
dei relativi effetti economici rappresenti un aspetto chiave della revisione del
bilancio d'esercizio della Avio S.p.A. al 31 dicembre 2020.
L'informativa di bilancio relativa a questo aspetto è riportata nelle note
esplicative al bilancio d'esercizio ed in particolare nella nota 2.4 "Principi
contabili e criteri di valutazione", nella nota 2.6 "Uso di stime" e nella nota
3.10 "Lavori in corso su ordinazione". Il paragrafo "Fatti di rilievo
dell'esercizio 2020" della relazione sulla gestione illustra gli esiti della
missione Vega VV17 e i risultati delle analisi svolte dalla Direzione in merito
ai relativi effetti sul bilancio.

Procedure di revisione
svolte
Nell'ambito delle nostre verifiche abbiamo, tra l'altro, svolto le seguenti
procedure:
· comprensione dell'approccio contabile adottato dalla Avio S.p.A. per la
valutazione dei lavori in corso su ordinazione e dei criteri di
riconoscimento dei ricavi e dei correlati margini;
· analisi della procedura, comprensione dell'implementazione e verifica
dell'efficacia operativa dei controlli rilevanti posti in essere dalla Direzione
sul processo di valutazione dei lavori in corso su ordinazione;
· acquisizione ed esame delle analisi effettuate dalla Società circa gli impatti
derivanti dalla failure della missione Vega VV17 e della documentazione
rilevante inclusi i verbali degli organi societari, il rapporto finale della
Commissione di Inchiesta Indipendente e le clausole del contratto;
· incontri e discussioni con la Direzione e con l'Organo di Controllo in merito
alle analisi connesse alla predetta foilure;
· analisi della corretta applicazione del principio contabile IFRS 15 sui nuovi
contratti sottoscritti;
· analisi campionaria dei contratti in essere con la clientela e delle relative
clausole di modifica contrattuale in essi previste;
· esame dell'accuratezza del calcolo della percentuale di completamento e
della conseguente rilevazione dei ricavi;
· analisi comparativa delle principali variazioni dei risultati di commessa
rispetto al preventivo originario e all'esercizio precedente;
· analisi delle assunzioni che hanno richiesto un significativo giudizio da
parte della Direzione ed in particolare delle metodologie di
determinazione delle stime dei costi a finire inclusi i prevedibili rischi
contrattuali, nonché gli eventi successivi alla chiusura dell'esercizio;
· analisi della reportistica di commessa ed interviste con i responsabili di
progetto con particolare riferimento alle variazioni contrattuali avvenute
nel corso dell'esercizio ed ai riflessi delle stesse sulla determinazione dei
costi a finire incluse le eventuali perdite prevedibili;
· verifica su base campionaria dei costi di commessa con riferimento alle
diverse componenti del costo di talune commesse in essere alla data del
31 dicembre 2020;
· esame dell'informativa fornita dalla Società e della sua conformità ai
principi contabili di riferimento.

-

Relazione Finanziaria Annuale 2020

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

Talk to a Data Expert

Have a question? We'll get back to you promptly.