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Banco BPM SpA

Earnings Release Nov 7, 2023

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Earnings Release

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Informazione
Regolamentata n.
1928-98-2023
Data/Ora Inizio
Diffusione
07 Novembre 2023
17:34:57
Euronext Milan
Societa' : BANCO BPM
Identificativo
Informazione
Regolamentata
: 182994
Nome utilizzatore : BANCOBPMN03 - Marconi
Tipologia : 3.1
Data/Ora Ricezione : 07 Novembre 2023 17:34:55
Data/Ora Inizio
Diffusione
: 07 Novembre 2023 17:34:57
Oggetto : RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2023
Testo del comunicato

Vedi allegato.

COMUNICATO STAMPA

RISULTATI AL 30 SETTEMBRE 2023: UTILE NETTO RECORD A € 943 MILIONI (+93,6% A/A1)

NUOVO RATING "INVESTMENT GRADE" ASSEGNATO DA S&P:

LONG-TERM ISSUER CREDIT RATING "BBB-", CON OUTLOOK POSITIVO

SHORT-TERM ISSUER CREDIT RATING A "A-3"

IL NUOVO RATING INVESTMENT GRADE DI S&P SI AGGIUNGE A QUELLI DI FITCH RATINGS E DBRS, A CONFERMA DEL PROGRESSIVO MIGLIORAMENTO DEL PROFILO DI RISCHIO COMPLESSIVO, DELLA PATRIMONIALIZZAZIONE E DELLA REDDITIVITA' DEL GRUPPO

BANCO BPM AUTORIZZATO DA BCE AD APPLICARE IL C.D. "DANISH COMPROMISE"2

ECCELLENTE PERFORMANCE REDDITUALE:

  • MARGINE DI INTERESSE A LIVELLI RECORD: € 2.422 MILIONI (+52,3% RISPETTO AL 30 SETTEMBRE 2022)
    • PROVENTI OPERATIVI "CORE"3 A 3.957 MILIONI IN CRESCITA DEL 26,2% A/A
    • RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA4 IN FORTE CRESCITA: € 2.035 MILIONI (+30,7% RISPETTO AL 30 SETTEMBRE 2022)
      • ULTERIORE MIGLIORAMENTO DELL'EFFICIENZA OPERATIVA CON UN COST/INCOME5 IN RIDUZIONE AL 48,4% (54,7% AL 30 SETTEMBRE 2022)

1 Ai fini della comparabilità dei risultati si segnala che i dati relativi all'esercizio 2022 sono stati riesposti a seguito dell'applicazione retrospettiva dei principi contabili IFRS 17 e IFRS 9 da parte delle compagnie assicurative controllate e collegate a decorrere dal 1° gennaio 2022. Per ulteriori dettagli si rimanda al punto 1 delle Note esplicative, paragrafo "Applicazione del principio contabile IFRS 17 Contratti assicurativi" del presente comunicato.

2 Sulla base dell'autorizzazione ricevuta, secondo la disposizione normativa, Banco BPM non dedurrà più dal CET 1 Capital il valore contabile della partecipazione detenuta in Banco BPM Vita; questa sarà invece considerata un'esposizione al rischio di credito da ponderarsi in conformità a quanto previsto dal Regolamento CRR, a decorrere dalle segnalazioni di vigilanza riferite al 31 dicembre 2023.

3 Aggregato rappresentato da margine di interesse, risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto, commissioni nette e risultato dell'attività assicurativa.

4 Tale risultato intermedio non comprende gli oneri sistemici, pari a € -188,6 milioni, gli impatti contabili derivanti dalle Purchase Price Allocation (PPA), pari a € -32,0 milioni, e gli impatti derivanti dalla variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di certificates, pari a € -2,1 milioni. Tali componenti, al netto dei relativi effetti fiscali, sono esposte in voci separate dello schema di conto economico riclassificato.

5 Calcolato come rapporto tra oneri operativi e proventi operativi risultanti dallo schema del Conto economico riclassificato.

TARGET DI UTILE:

2023 >€ 1,2 MILIARDI (PARI A UN EPS >€ 0,80)

ULTERIORE CRESCITA DELL'EPS A ~€ 0,90 NEL 2024

IL NUOVO PIANO INDUSTRIALE, CHE SARA' PRESENTATO IL PROSSIMO 12 DICEMBRE 2023, AGGIORNERA' I TARGET DI REDDITIVITA' E DI REMUNERAZIONE DEGLI AZIONISTI

CONTINUO MIGLIORAMENTO DELL'ASSET QUALITY:

  • NPE RATIO LORDO IN COSTANTE RIDUZIONE AL 3,2%6
    • NPE RATIO NETTO IN CALO ALL'1,7%7
  • SOFFERENZE NETTE SU TOTALE IMPIEGHI 0,6% DA 0,7% DI FINE 2022
  • COSTO DEL RISCHIO8 A 47 P.B. MANTENENDO SOLIDI LIVELLI DI COPERTURA DEI CREDITI DETERIORATI
  • INCREMENTO DEGLI OBIETTIVI COMPLESSIVI DI CESSIONE DI CREDITI DETERIORATI A CIRCA € 900 MILIONI DA € 700 MILIONI, DI CUI CIRCA € 500 MILIONI DI CESSIONI GIÀ REALIZZATE NEI PRIMI 9 MESI 2023 (€ 300 MILIONI NEL Q3)

ULTERIORE RAFFORZAMENTO DEI RATIO PATRIMONIALI9:

  • CET 1 RATIO10 AL 14,9%
  • MDA BUFFER11 A 620 P.B.

OTTENUTA AUTORIZZAZIONE DA PARTE DI BCE AD APPLICARE IL C.D. "DANISH COMPROMISE":

L'AUTORIZZAZIONE CONSEGUE AL POSITIVO ESITO DELLA VERIFICA, DA PARTE DEL SUPERVISORE, DELL'ADEGUATEZZA DELLE MODALITÀ CON CUI VIENE GESTITO IL

6 Ratio ottenuto dal rapporto tra le esposizioni deteriorate lorde e quelle totali riferite ai finanziamenti verso clientela e banche al costo ammortizzato e al fair value (ad esclusione dei titoli senior rivenienti da operazioni di cessione di crediti deteriorati) e alla voce "cassa e disponibilità liquide". Calcolo effettuato secondo la metodologia utilizzata dall'EBA per la presentazione dei dati nell'ambito dell'EU Transparency Exercise.

7 Ratio ottenuto dal rapporto tra le esposizioni deteriorate nette e quelle totali riferite ai finanziamenti verso clientela e banche al costo ammortizzato e al fair value (ad esclusione dei titoli senior rivenienti da operazioni di cessione di crediti deteriorati) e alla voce "cassa e disponibilità liquide". Calcolo effettuato secondo la metodologia utilizzata dall'EBA per la presentazione dei dati nell'ambito dell'EU Transparency Exercise.

8 Calcolato come rapporto tra le rettifiche nette di valore su crediti dei primi nove mesi del 2023 annualizzate ed il totale delle esposizioni per cassa verso la clientela valutate al costo ammortizzato al netto delle rettifiche di valore.

9 Dati determinati considerando la stima dell'effetto positivo derivante dalla futura applicazione del Danish Compromise autorizzato in data 3 novembre dalle competenti autorità; il CET 1 ratio effettivo alla data del 30 settembre 2023 è pari al 14,3% e l'MDA buffer è pari a 559 p.b. (i suddetti dati effettivi alla data del 30 settembre 2023 sono di seguito anche identificati per brevità con la denominazione "stated"). Per maggiori dettagli sulle modalità di calcolo dei ratio patrimoniali si rimanda al punto 6 delle Note esplicative del presente comunicato.

10 A partire dal 1° gennaio 2023, essendo giunte a scadenza tutte le norme transitorie che dilazionavano determinati impatti sul calcolo dei ratio patrimoniali, tali coefficienti sono calcolati applicando integralmente le norme regolamentari. Pertanto non ha più rilievo la distinzione, effettuata nei periodi trascorsi, fra ratios "phased-in" e "fully phased".

11 Differenza tra il Total capital ratio (rapporto tra i fondi propri e le attività ponderate per il rischio) misurato alla data del 30 settembre 2023 (includendo l'utile in corso di formazione al netto del dividend pay-out previsto) ed il corrispondente livello del requisito minimo regolamentare per l'anno 2023 comprensivo del c.d. Pillar 2 Requirement (P2R).

CONGLOMERATO12, DELL'INTEGRITÀ DELLA GESTIONE DEI RISCHI E DELLA ROBUSTEZZA DEI PROCESSI DI CONTROLLO INTERNO;

I BENEFICI PATRIMONIALI SONO QUANTIFICABILI IN CIRCA +60 P.B.13

SOLIDA POSIZIONE DI LIQUIDITÀ: LCR A 160%, NSFR A 127%14, CASSA E ATTIVI LIBERI A € 40,4 MILIARDI

INDICATORI POSIZIONATI BEN AL DI SOPRA DEGLI OBIETTIVI DEL PIANO 2021-2024

RACCOLTA DIRETTA15 A € 124,5 MILIARDI, IN CRESCITA RISPETTO A € 123,4 MILIARDI DI FINE 2022

RACCOLTA INDIRETTA RAGGIUNGE € 100,0 MILIARDI, IN CRESCITA RISPETTO A € 91,3 MILIARDI AL 31 DICEMBRE 2022

IMPOSTA STRAORDINARIA SULLE BANCHE: IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELIBERA DI PROPORRE ALL'ASSEMBLEA L'OPZIONE DI DESTINARE A RISERVA NON DISTRIBUIBILE L'AMMONTARE DI € 378 MILIONI16 PARI A 2,5 VOLTE L'IMPOSTA

MIGLIORAMENTO DELL'ESG RISK RATING ASSEGNATO DA SUSTAINALYTICS: A 15,7 (LOW RISK) DA 22,4 (MEDIUM RISK)

CONTINUI PROGRESSI NELL'INTEGRAZIONE DELLE TEMATICHE ESG NEI 9 MESI:

  • QUOTA DI EROGAZIONI GREEN A IMPRESE AL 59,3%17
  • € 100 MILIONI DI NUOVI FINANZIAMENTI AL TERZO SETTORE
  • € 5,3 MILIONI DI DONAZIONI E CONTRIBUTI PER PROGETTI AMBIENTALI E SOCIALI
  • EROGATE OLTRE 130 MILA ORE DI FORMAZIONE ESG PER IL PERSONALE E ALTRE 3.800 ORE PER LA CLIENTELA
    • DONNE IN POSIZIONI MANAGERIALI IN CRESCITA DEL 31% DAL 2021

12 Riconoscimento dello stato di conglomerato finanziario ai sensi della direttiva 2002/87/EC comunicato al mercato lo scorso 8 marzo.

13 Benefici patrimoniali derivanti dall'autorizzazione all'applicazione del c.d. "danish compromise" riferiti alla partecipazione in Banco BPM Vita e calcolati sulla posizione patrimoniale al 30 settembre 2023.

14 Dato gestionale.

15 Aggregato rappresentato da depositi e conti correnti a vista e vincolati, titoli obbligazionari emessi, certificati di deposito ed altri titoli, finanziamenti ed altri debiti, certificates a capitale protetto riferiti all'attività bancaria del Gruppo. Non sono incluse le operazioni di pronti contro termine a breve termine e la raccolta riferita alle imprese di assicurazione.

16 Dato riferito alla Capogruppo Banco BPM S.p.A.; a livello di Gruppo l'importo è pari a € 381 milioni.

17 Nuove erogazioni alle imprese clienti appartenenti ai settori green o con basso rischio di transizione e prodotti di finanziamento green verso le imprese clienti.

EMESSI ULTERIORI € 1,5 MILIARDI DI GREEN BOND, DOPO AVER SUPERATO A FINE 2022 L'OBIETTIVO DEL PIANO AL 2024

PUBBLICATO A NOVEMBRE NUOVO GREEN SOCIAL & SUSTAINABILITY BONDS FRAMEWORK ALLINEATO ALLA TASSONOMIA

I primi nove mesi del 2023 sono stati caratterizzati da uno scenario macroeconomico più rassicurante sul fronte della crescita rispetto alle previsioni di fine 2022; tuttavia le recenti tensioni connesse al conflitto in Medio Oriente hanno introdotto nuovi elementi di preoccupazione e incertezza per le possibili ripercussioni sul sistema economico internazionale. In tale contesto, lo sforzo commerciale ed organizzativo del Gruppo ha permesso di registrare una positiva dinamica dei risultati operativi ed un'eccellente redditività. In particolare, il margine di interesse evidenzia un'ottima performance e raggiunge il livello più alto mai registrato, risultando pari a € 2.422 milioni, con una crescita del 52,3% rispetto al 30 settembre 2022 e del 7,3% rispetto al secondo trimestre 2023.

Il risultato della gestione operativa sale a € 2.035 milioni rispetto a € 1.557 milioni del corrispondente periodo dell'esercizio precedente con un incremento del 30,7%. L'utile netto del periodo si attesta a € 943 milioni con una crescita del 93,6% rispetto al 30 settembre 2022.

Le grandezze patrimoniali confermano i significativi risultati raggiunti:

  • gli impieghi netti performing "core" (costituiti da mutui, finanziamenti, conti correnti e prestiti personali) si attestano a € 99,1 miliardi con un volume di nuove erogazioni per € 14,6 miliardi;
  • la raccolta diretta risulta pari a € 124,5 miliardi in incremento dello 0,8% rispetto a fine 2022;
  • la raccolta indiretta raggiunge i € 100,0 miliardi, in crescita di € 8,7 miliardi rispetto al 31 dicembre 2022.

Per quanto riguarda la strategia di gestione dei crediti deteriorati, il Gruppo ha impresso un'ulteriore accelerazione al processo di derisking attraverso l'incremento degli obiettivi di cessione, deliberato dalla Capogruppo nel corso trimestre, da circa € 700 milioni a circa € 900 milioni che consentirà di raggiungere un'ulteriore contrazione dei non performing loans. Al 30 settembre 2023 l'incidenza dei crediti deteriorati sul totale dei crediti lordi18 si è ridotta al 3,2% dal 3,9% del 30 settembre 2022. Il costo del credito, in costante riduzione a 47 p.b. annualizzati rispetto a 62 p.b. di fine anno 2022, rappresenta il livello più basso registrato dalla nascita del Gruppo Banco BPM, pur garantendo significativi livelli di copertura dei crediti deteriorati.

18 Calcolata secondo la metodologia EBA (si veda la nota 6).

Relativamente alla posizione patrimoniale, facendo seguito ai comunicati stampa dell'8 marzo, 8 maggio, 29 maggio e 2 agosto 2023, si segnala che la Banca Centrale Europea, in data 3 novembre, ha comunicato al Gruppo Banco BPM - già riconosciuto come conglomerato finanziario ai sensi della Direttiva 2002/87/EC - l'autorizzazione ad applicare il cosiddetto "Danish Compromise", che consente, ai sensi dell'articolo 49 (1) del Regolamento (EU) n. 575/2013/CRR19 , di accedere ai benefici relativi al trattamento prudenziale dell'investimento partecipativo in compagnie assicurative ai fini del calcolo dei coefficienti patrimoniali consolidati, con decorrenza dalle segnalazioni di vigilanza riferite al 31 dicembre 2023.

Tenendo conto dei benefici derivanti dall'applicazione del "Danish Compromise", la posizione patrimoniale risulterebbe la seguente:

  • CET 1 Ratio al 14,9%;
  • MDA buffer a 620 p.b.

Principali aggregati patrimoniali

  • Impieghi netti a clientela € 108,0 miliardi: -1,2% a/a (di cui crediti in bonis -0,6% e crediti deteriorati -26,3% rispetto al 30 settembre 2022) e -1,3% rispetto al 31 dicembre 2022 (di cui crediti in bonis -1,0% e crediti deteriorati -16,3%);
  • Raccolta diretta da clientela € 124,5 miliardi20: +1,5% a/a e +0,8% rispetto a fine dicembre 2022; raccolta "core" a € 100,5 miliardi;
  • Raccolta indiretta21 da clientela € 100,0 miliardi: in crescita del 13,8% nel confronto a/a e del 9,5% rispetto al 31 dicembre 2022, di cui:
    • risparmio gestito € 60,3 miliardi;
    • risparmio amministrato € 39,7 miliardi.

Principali voci di conto economico

  • Margine di interesse:
    • € 868,7 milioni nel 3° trim. 2023 (€ 809,9 milioni nel 2° trim. 2023; +7,3%)
    • € 2.421,6 milioni al 30 settembre 2023 (€ 1.590,5 milioni nei primi nove mesi del 2022; +52,3%)
  • Commissioni nette:
    • € 460,0 milioni nel 3° trim. 2023 (€ 469,5 milioni nel 2° trim. 2023; -2,0%)
    • € 1.408,2 milioni al 30 settembre 2023 (€ 1.440,1 milioni nei primi nove mesi del 2022; -2,2%)
  • Oneri operativi:
    • € 635,3 milioni nel 3° trim. 2023 (€ 634,7 milioni nel 2° trim. 2023)

19 Sulla base dell'autorizzazione ricevuta, in base a tale disposizione normativa, Banco BPM non dedurrà più dal CET 1 Capital il valore contabile della partecipazione detenuta in Banco BPM Vita che sarà invece considerata una esposizione al rischio di credito ponderata in conformità a quanto previsto dal Regolamento CRR.

20 La raccolta diretta bancaria include i certificates a capitale incondizionatamente protetto (€ 4,9 miliardi al 30 settembre 2023 rispetto a € 4,3 miliardi di fine 2022), ed esclude le operazioni di pronti contro termine di breve durata.

21 Dato gestionale al netto dei certificates a capitale incondizionatamente protetto inclusi nella "raccolta diretta".

  • € 1.910,0 milioni al 30 settembre 2023 (€ 1.883,5 milioni nei primi nove mesi del 2022; +1,4%. Senza considerare l'apporto delle imprese di assicurazione22 la variazione si riduce al +0,8%)
  • Risultato della gestione operativa23:
    • € 732,1 milioni nel 3° trim. 2023 (€ 692,2 milioni nel 2° trim. 2023; +5,8%)
    • € 2.034,5 milioni al 30 settembre (€ 1.557,2 milioni nei primi nove mesi del 2022; +30,7%)
  • Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela:
    • € 124,8 milioni nel 3° trim. 2023 (€ 121,3 milioni nel 2° trim. 2023; +2,9%)
    • € 383,6 milioni di rettifiche nette al 30 settembre 2023 (€ 497,6 milioni di rettifiche nette nei primi nove mesi del 2022; -22,9%)
  • Risultato lordo dell'operatività corrente24:
    • € 577,6 milioni nel 3° trim. 2023 (€ 541,4 milioni nel 2° trim. 2023; +6,7%)
    • € 1.593,2 milioni al 30 settembre 2023 (€ 975,5 milioni nei primi nove mesi del 2022; +63,3%)
  • Risultato netto:
    • € 319,0 milioni nel 3° trim. 2023, che include oneri sistemici per € 69,6 milioni, non presenti nel secondo trimestre. Su basi omogenee il risultato netto si attesta a € 388,6 milioni (€ 359,1 milioni nel 2° trim. 2023; +8,2%)
    • € 943,4 milioni al 30 settembre 2023 (€ 487,4 milioni nei primi nove mesi del 2022; +93,6%)

Posizione patrimoniale25:

  • CET 1 ratio "stated" 14,3% (12,8% al 31 dicembre 2022);
  • MDA buffer su TCR "stated" 559 p.b.

Qualità del credito26

  • Stock crediti deteriorati netti pari a € 1,97 miliardi: -16,3% rispetto a fine 2022 e -26,3% a/a
  • Coverage:
    • Sofferenze: 58,7% (62,7% al 30 settembre 2022); considerando anche i writeoff, la copertura risulta pari al 67,8%;
    • Inadempienze probabili: 43,1% (41,7% al 30 settembre 2022);
    • Totale crediti deteriorati: 49,3% (49,4% al 30 settembre 2022); considerando anche i write-off, la copertura risulta pari al 54,7%;

22 Pari a € 12,3 milioni al 30 settembre 2023 e € 1,5 milioni al 30 settembre 2022, riferito al solo terzo trimestre.

23 Si veda la nota 4.

24 Si veda la nota 4.

25 Per maggiori dettagli sulle modalità di calcolo dei ratio patrimoniali si rimanda al punto 6 delle Note esplicative del presente comunicato.

26 Dati calcolati assumendo a riferimento le sole esposizioni verso la clientela valutate al costo ammortizzato ed escludendo i crediti in via di dismissione.

  • Texas Ratio27 in ulteriore miglioramento al 15,8% rispetto al 23,4% del 30 settembre 2022.

Profilo di liquidità

  • Liquidità a € 40,4 miliardi (cassa + attivi liberi);
  • TLTRO III a € 16,7 miliardi;
  • LCR 160% e NSFR 127%28.

Milano, 7 novembre 2023 – Si è riunito oggi sotto la presidenza del dott. Massimo Tononi il Consiglio di Amministrazione di Banco BPM, che ha approvato la situazione patrimoniale ed economica al 30 settembre 2023 del Gruppo Banco BPM.

***

L'esercizio 2023 è stato finora caratterizzato da uno scenario macroeconomico più rassicurante sul fronte della crescita rispetto alle previsioni di fine 2022; tuttavia le recenti tensioni connesse al conflitto in Medio Oriente hanno introdotto nuovi elementi di preoccupazione e incertezza per le possibili ripercussioni sul sistema economico internazionale.

In tale contesto il Gruppo ha registrato livelli record di redditività con un risultato lordo dell'operatività corrente pari a € 1.593,2 milioni ed un utile netto di € 943,4 milioni.

Nel corso del periodo il Gruppo ha proseguito nel processo di integrazione del business assicurativo avviato lo scorso esercizio con l'acquisizione del controllo delle compagnie Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni e con il perfezionamento di un accordo con Crédit Agricole Assurances per l'avvio di una partnership commerciale nel settore Danni/Protezione.

A tal riguardo si ricorda che, nel marzo 2023, il Gruppo Banco BPM ha ottenuto il riconoscimento da parte della Banca Centrale Europea dello status di conglomerato finanziario ai sensi della Direttiva 2002/87/EC, che costituiva la pre-condizione per poter accedere ai benefici del trattamento prudenziale dell'investimento partecipativo derivanti dall'applicazione del c.d. "Danish Compromise", la cui autorizzazione è pervenuta lo scorso 3 novembre ed avrà effetti a decorrere dalle segnalazioni di vigilanza riferite al 31 dicembre 2023.

In data 29 maggio Banco BPM ha esercitato l'opzione di acquisto, prevista dagli accordi sottoscritti nel 2021 con Cattolica Assicurazioni, delle quote partecipative rappresentative del 65% del capitale sociale di Vera Vita S.p.A. e di Vera Assicurazioni S.p.A., compagnie assicurative, rispettivamente operanti nel ramo vita e nel ramo danni, di cui Banco BPM già possiede una quota del 35%.

Più in dettaglio l'acquisto della partecipazione del 65% nel capitale di Vera Vita sarà effettuato direttamente da Banco BPM Vita, mentre la partecipazione nel capitale di Vera Assicurazioni sarà acquistata direttamente da Banco BPM e oggetto di contestuale rivendita a Crédit Agricole Assurances.

Il perfezionamento dell'acquisizione del controllo delle compagnie Vera Vita e Vera Assicurazioni è previsto nel corso dell'ultimo trimestre 2023, subordinatamente al rilascio delle prescritte autorizzazioni di legge da parte delle competenti Autorità.

27 Il Texas Ratio è l'indice che misura il rapporto fra il valore netto dei crediti deteriorati ed il patrimonio netto tangibile del Gruppo (al netto dei correlati effetti fiscali).

28 Dato gestionale.

Si segnala altresì che, facendo seguito a quanto deliberato in data 18 aprile in merito al progetto di valorizzazione del business della monetica, il 14 luglio Banco BPM, Gruppo BCC Iccrea e FSI hanno sottoscritto un accordo vincolante per la costituzione di una partnership strategica finalizzata allo sviluppo di una nuova realtà italiana e indipendente nel settore dei pagamenti digitali. L'accordo prevede il conferimento nella joint venture BCC Pay S.p.A. delle attività della monetica di Banco BPM con riconoscimento di un corrispettivo misto per cassa e in azioni emesse dal veicolo Pay Holding, che a sua volta controlla l'intero capitale di BCC Pay S.p.A.. Ad esito dell'operazione, Pay Holding rappresenterà il secondo player in Italia nel business dei pagamenti e sarà partecipata per circa il 43% da FSI e circa il 28,6% ciascuno da Banco BPM e Iccrea Banca. L'Accordo, inoltre, prevede la sottoscrizione di un contratto di distribuzione pluriennale dei servizi della Società anche sulla rete di Banco BPM.

La valorizzazione complessiva del ramo del Banco BPM è stata determinata in € 500 milioni al closing che potranno crescere fino a € 600 milioni con un significativo beneficio sui ratio patrimoniali.

Il perfezionamento dell'operazione, che ha ottenuto l'approvazione da parte della Banca Centrale Europea, è previsto per il primo trimestre 2024.

Per quanto concerne le attività di derisking, nel mese di ottobre il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha deliberato l'incremento degli obiettivi di cessione di crediti deteriorati, che sono passati complessivamente da oltre € 700 milioni a oltre € 900 milioni, dei quali più di € 500 milioni relativi a operazioni di cessione già effettuate in corso d'anno, con un evidente beneficio futuro sullo stock di crediti deteriorati lordi e sugli indicatori della qualità del credito. La stima delle conseguenti maggiori rettifiche di valore su crediti è stata addebitata al conto economico del terzo trimestre 2023.

Sul fronte delle operazioni di raccolta, il Gruppo nel mese di gennaio ha portato a termine con successo una nuova emissione di titoli Green Senior Preferred destinata ad investitori istituzionali per un ammontare pari a € 750 milioni e con scadenza quattro anni.

Successivamente, in data 7 giugno 2023 Banco BPM ha concluso una ulteriore emissione Green Senior Non Preferred, riservata agli investitori istituzionali, con scadenza cinque anni e possibilità di rimborso anticipato a giugno 2027, per un ammontare pari a € 750 milioni.

Entrambe le obbligazioni si inseriscono nel Programma Euro Medium Term Notes e sono finalizzate al finanziamento e/o al rifinanziamento di Eligible Green Loans, come definiti nel Green, Social and Sustainability Bond Framework della Banca.

In merito a ciò, si segnala che in data 7 novembre Banco BPM ha pubblicato il nuovo Green, Social & Sustainability Bonds Framework, dopo il precedente Framework inaugurale pubblicato nel luglio 2021. Il Framework è stato aggiornato secondo i più recenti standard di mercato, inclusa la Green Taxonomy dell'UE29.

L'obiettivo dell'aggiornamento 2023, in coerenza con l'impegno e la strategia di Banco BPM di affrontare il cambiamento climatico e di fornire un risultato sociale positivo nella sua condotta aziendale, è stato quello di allinearsi alle migliori pratiche di mercato, coprire una gamma più ampia di attività30 e includere l'allineamento alla tassonomia europea per alcuni asset ammissibili31.

29 Gli standard tenuti in considerazione sono i seguenti: Green Bond Principles di ICMA (giugno 2021 con appendice giugno 2022), Social Bond Principles di ICMA (giugno 2023), Sustainability Bond Guidelines di ICMA (giugno 2021) e Green Taxonomy dell'UE.

30 Sono state aggiunte nuove categorie di prestiti ammissibili, come i Prestiti con garanzia verde, la Fabbricazione di prodotti chimici di base biologici e i Prestiti per l'agricoltura sostenibile tra le categorie verdi e i Prestiti legati alla sostenibilità e i Mutui residenziali tra le attività sociali.

31 L'allineamento della tassonomia europea riguarda le attività immobiliari, le energie rinnovabili e la produzione di prodotti chimici organici di base.

Banco BPM ha inoltre concluso nei nove mesi due emissioni di European Covered Bond (Premium) a valere sul proprio programma di Obbligazioni Bancarie Garantite: la prima a giugno per un ammontare di € 750 milioni e scadenza 5 anni e la seconda nel mese di settembre per un ammontare di € 750 milioni e scadenza 3 anni.

Nel corso del periodo Banco BPM ha inoltre concluso un programma di acquisto di n. 2.418.855 azioni proprie (pari allo 0,16% delle azioni ordinarie in circolazione) per un controvalore di € 10 milioni al servizio dei piani di incentivazione di breve e lungo termine ai dipendenti. A seguito della conclusione di tale programma, tenuto conto delle assegnazioni avvenute nel periodo e delle altre azioni proprie già in portafoglio, al 30 settembre 2023 Banco BPM possiede direttamente n. 6.958.684 azioni, pari allo 0,46% del capitale sociale.

In data 28 luglio sono stati resi noti i risultati dell'EU-wide stress test condotti dall'EBA. Banco BPM ha fatto registrare risultati migliori rispetto ai precedenti esercizi, pur in presenza di uno scenario macroeconomico più severo, confermando la capacità di generare valore nello scenario base e resistere a shock significativi nello scenario avverso.

Infine, sul fronte dei rating assegnati a Banco BPM, si ricorda che, in data 30 giugno, la società di rating Moody's Investors Service ha migliorato l'Outlook dei principali rating di Banco BPM da Stabile a Positivo, confermando altresì i rating assegnati. Il miglioramento dell'Outlook riflette una pressione al rialzo dei rating di Banco BPM che si basa sull'assunzione che il raggiungimento della rafforzata redditività e della più solida posizione patrimoniale rimarranno sostenuti anche in futuro.

Si ricorda inoltre che in data 12 ottobre DBRS Morningstar ha confermato i rating di Banco BPM (tutti in area investment grade) ed il Trend Stabile. Tale valutazione conferma le motivazioni del precedente upgrade che era basato sul forte posizionamento di Banco BPM sul mercato, sul miglioramento della redditività nonché sulla solida posizione patrimoniale e di liquidità.

Si segnala infine che in data odierna l'agenzia di rating Standard & Poors ha assegnato a Banco BPM il Long-term issuer credit rating a livello BBB- con outlook positivo. Il nuovo rating in area investment grade di Standard & Poors si aggiunge a quelli di Fitch Ratings e DBRS, a conferma del progressivo miglioramento del profilo di rischio complessivo, della patrimonializzazione e della redditività del Gruppo. L'agenzia ha anche assegnato il rating short term issuer credit a livello A-3.

L'andamento economico della gestione dei primi nove mesi del 2023 rispetto al 30 settembre 2022

Il margine di interesse si attesta a € 2.421,6 milioni in crescita del 52,3% rispetto al dato dei primi nove mesi del 2022 (pari a € 1.590,5 milioni), attribuibile principalmente all'incremento dello spread commerciale, conseguente al rialzo dei tassi di interesse, e al limitato impatto sul costo dei depositi che hanno più che compensato il venir meno dei benefici relativi alla remunerazione dei finanziamenti TLTRO.

Il risultato delle società partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto si attesta a € 94,7 milioni, e si confronta con il dato di € 97,6 milioni del corrispondente periodo dello scorso esercizio. L'apporto principale alla voce in esame è stato fornito dal credito al consumo veicolato dalla quota partecipativa detenuta in Agos Ducato, pari a € 59,0 milioni, rispetto a € 79,8 milioni dei primi nove mesi del 2022, nonché dal contributo della collegata Anima Holding, pari a € 18,8 milioni (€ 28,5 milioni al 30 settembre 2022, che però includeva anche il risultato economico conseguito dalla partecipata nell'ultimo trimestre 2021, pari a € 11,8 milioni).

Le commissioni nette dei primi nove mesi del 2023 ammontano a € 1.408,2 milioni in calo del 2,2% rispetto al corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Il comparto dei servizi di gestione, intermediazione e consulenza evidenzia una contrazione del 5,1%, riferibile principalmente al collocamento di fondi e sicav, parzialmente compensata dalla crescita delle commissioni relative al collocamento di certificates e ai servizi di custodia. Il comparto dei servizi di banca commerciale evidenzia una crescita dello 0,5% grazie al contributo dei servizi di pagamento (€ +41,2 milioni rispetto al 30 settembre 2022), nonostante i maggiori oneri connessi alle operazioni di cartolarizzazione sintetica (€ -24,7 milioni) e alla revisione delle condizioni applicate alla clientela per la tenuta dei conti correnti e per la gestione della liquidità (con un impatto negativo pari a circa € -3032 milioni rispetto al 30 settembre 2022).

Gli altri proventi netti di gestione sono pari a € 52,6 milioni rispetto a € 52,1 milioni dei primi nove mesi del 2022.

Il risultato netto finanziario33 dei primi nove mesi del 2023 è negativo e pari a € -65,3 milioni e si confronta con il dato positivo di € 251,9 milioni registrato al 30 settembre 2022.

La differente contribuzione è giustificata dal minor apporto degli utili da cessione di titoli (€ -26,2 milioni), dal maggior costo della raccolta tramite certificates conseguente al rialzo dei tassi (€ -188,2 milioni nei primi nove mesi del 2023 rispetto a € -37,8 milioni del corrispondente periodo dello scorso esercizio), dall'impatto CVA/DVA34 (€ -49,6 milioni) e dal diverso apporto dell'attività di negoziazione e operatività in derivati, che risente degli effetti negativi delle coperture il cui impatto deve essere considerato congiuntamente alla variazione delle riserve di valutazione dei titoli al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Tali dinamiche hanno trovato parziale compensazione nel minor risultato negativo derivante dalla valutazione della partecipazione Nexi (€ -2,5 milioni al 30 settembre 2023 rispetto a € -73,1 milioni al 30 settembre 2022) e nelle variazioni di fair value delle altre attività finanziarie (€ +76,8 milioni rispetto al 30 settembre 2022).

Il risultato dell'attività assicurativa è pari a € 32,7 milioni. In tale voce confluisce l'apporto relativo ai primi nove mesi del 2023 delle compagnie Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni a seguito dell'acquisizione del controllo delle stesse a decorrere dal 1° luglio dello scorso anno35.

In virtù delle dinamiche descritte, il totale dei proventi operativi ammonta quindi a € 3.944,6 milioni, in crescita rispetto a € 3.440,7 milioni registrati nel corrispondente periodo dello scorso esercizio (+14,6%).

Le spese per il personale, pari a € 1.210,4 milioni, risultano stabili rispetto al dato di € 1.210,5 milioni del corrispondente periodo dello scorso esercizio. Alla data del 30 settembre 2023 il numero totale dei dipendenti è pari a n. 19.953 risorse (di cui 143 afferenti le compagnie assicurative), rispetto alle n. 20.157 risorse in organico al 31 dicembre 2022 (di cui 143 afferenti le compagnie assicurative)36.

36 Alla data del 31 dicembre 2020 le risorse in organico erano n. 21.663.

32 Dato gestionale.

33 La voce non include l'effetto contabile derivante dalla variazione del proprio merito creditizio sulla valutazione al fair value delle passività di propria emissione (certificates), che ha comportato la rilevazione nel periodo di un impatto negativo pari a € -2,1 milioni, rispetto a € +37,8 milioni registrati al 30 settembre 2022. Tale effetto è esposto, al netto delle imposte, in una voce separata del conto economico riclassificato.

34 Il CVA esprime la quota parte delle attività finanziarie valutative (fair value) che potrebbe non essere pagata alla banca dalla controparte nell'ipotesi di default di quest'ultima. Il DVA esprime la quota parte delle passività finanziarie valutative (fair value) che potrebbe non essere pagata dalla banca alla controparte nell'ipotesi di default della banca.

35 Il risultato dell'attività assicurativa al 30 settembre 2023 non è confrontabile con il dato al 30 settembre 2022 (in quanto il controllo delle compagnie assicurative è stato acquisito all'inizio del terzo trimestre 2022).

Le altre spese amministrative37, pari a € 501,9 milioni, evidenziano un incremento del 5,0% rispetto al dato dei primi nove mesi del 2022, pari a € 477,8 milioni, anche per effetto delle dinamiche inflattive in corso che hanno impattato in particolare i consumi energetici. Si evidenzia inoltre che il dato al 30 settembre 2023 include i costi, pari a € 9,3 milioni, relativi alle compagnie assicurative consolidate a partire dal terzo trimestre 2022 (€ 1,8 milioni il contributo delle compagnie di assicurazione del terzo trimestre 2022 alla voce in esame).

Le rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali ammontano complessivamente a € 197,7 milioni e si confrontano con il dato di € 195,2 milioni del 30 settembre 2022.

Il totale degli oneri operativi risulta pertanto pari a € 1.910,0 milioni, con un incremento dell'1,4% rispetto a € 1.883,5 milioni del corrispondente periodo dell'esercizio precedente. Senza considerare l'apporto delle imprese di assicurazione38 la variazione risulta limitata al +0,8%.

Il cost income ratio del periodo è pari al 48,4%, inferiore rispetto al 54,7% del 30 settembre 2022.

Il risultato della gestione operativa dei primi nove mesi del 2023 risulta pari a € 2.034,5 milioni in crescita del 30,7% rispetto a € 1.557,2 milioni del corrispondente periodo dell'esercizio precedente.

Le rettifiche nette su finanziamenti verso clientela del periodo, pari a € 383,6 milioni, evidenziano una riduzione del 22,9% rispetto al dato del 30 settembre 2022.

Al 30 settembre 2023 il costo del credito, misurato dal rapporto tra le rettifiche nette di valore su crediti e gli impieghi netti, risulta pari a 47 p.b. annualizzati, che rappresenta il livello più basso registrato dalla nascita del Gruppo Banco BPM.

Tale risultato è stato ottenuto salvaguardando i solidi livelli di copertura raggiunti nei periodi precedenti.

Il risultato della valutazione al fair value delle attività materiali al 30 settembre 2023 è pari a € -44,1 milioni (€ -48,4 milioni nei primi nove mesi del 2022).

La voce rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie al 30 settembre 2023 presenta un importo trascurabile (€ +0,1 milioni rispetto a € -8,6 milioni del 30 settembre 2022).

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri del periodo sono pari a € -13,8 milioni (€ -29,0 milioni al 30 settembre 2022), per effetto dei rilasci di stanziamenti su garanzie e impegni per € 8,1 milioni e degli accantonamenti rilevati nel periodo per altri rischi ed oneri pari a € 21,9 milioni.

Al 30 settembre 2023 non sono stati rilevati utili/perdite su partecipazioni e investimenti di importo significativo. Nel corrispondente periodo dell'esercizio precedente la voce in esame ammontava a € +1,7 milioni.

Per effetto delle dinamiche descritte, il risultato lordo dell'operatività corrente ammonta a € 1.593,2 milioni rispetto a € 975,5 milioni dei primi nove mesi del 2022 (+63,3%).

Le imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente sono pari a € -500,1 milioni (€ -321,4 milioni al 30 settembre 2022).

37 L'aggregato non comprende gli "oneri sistemici", rappresentati dai contributi al Single Resolution Fund e al Fondo Interbancario Tutela Depositi, esposti, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato.

38 Pari a € 12,3 milioni al 30 settembre 2023 e € 1,5 milioni al 30 settembre 2022 (riferito al solo terzo trimestre).

Il risultato netto dell'operatività corrente ammonta pertanto a € 1.093,1 milioni e risulta in crescita del 67,1% rispetto al dato di € 654,0 milioni dei primi nove mesi del 2022.

Al conto economico del periodo sono stati addebitati oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte per € 127,3 milioni (€ 151,8 milioni nei primi nove mesi del 2022), riferiti al contributo ordinario al Single Resolution Fund (€ 85,4 milioni al lordo delle imposte rispetto a € 110,5 milioni del 30 settembre 2022) e alla stima del contributo dovuto al Fondo Interbancario Tutela Depositi (€ 103,2 milioni al lordo delle imposte rispetto a € 114,5 milioni del 30 settembre 2022).

Nel periodo la variazione del merito creditizio sulle emissioni di Certificates, al netto delle imposte ha generato un impatto negativo pari a € -1,4 milioni (€ -2,1 milioni al lordo degli effetti fiscali), rispetto all'effetto rilevato al 30 settembre 2022 pari a € +25,3 milioni (€ +37,8 milioni al lordo degli effetti fiscali).

Al 30 settembre 2023 l'impatto della Purchase Price Allocation al netto delle imposte ammonta a € - 21,5 milioni e si confronta con il dato dei primi nove mesi del 2022, pari a € -32,1 milioni.

Considerata la quota del risultato economico attribuibile ai soci terzi, i primi nove mesi del 2023 si chiudono con un risultato netto di periodo positivo pari a € 943,4 milioni (€ 487,4 milioni nel corrispondente periodo del 2022, +93,6%).

L'andamento economico della gestione del terzo trimestre 2023 rispetto al secondo trimestre 2023

Il margine di interesse si attesta a € 868,7 milioni in crescita del 7,3% rispetto al dato del secondo trimestre 2023 (pari a € 809,9 milioni) principalmente per effetto dell'incremento dello spread sui crediti commerciali.

Il risultato delle società partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto è positivo per € 34,1 milioni, con una contribuzione in crescita rispetto a quella del secondo trimestre, pari a € 24,3 milioni. Nell'ambito di tale aggregato l'apporto principale è fornito dal credito al consumo veicolato dalla quota partecipativa detenuta in Agos Ducato e dal risultato relativo ad Anima Holding.

Le commissioni nette del terzo trimestre ammontano a € 460,0 milioni in calo del 2,0% rispetto al risultato rilevato nel secondo trimestre. Nel periodo in esame si osserva una crescita del contributo dei servizi di banca commerciale (+2,7% rispetto al secondo trimestre).

L'aggregato dei servizi di gestione, intermediazione e consulenza evidenzia invece una contrazione del 7,2% rispetto al secondo trimestre 2023.

Gli altri proventi netti di gestione sono pari a € 19,1 milioni rispetto al dato di € 16,5 milioni del secondo trimestre 2023.

Il risultato netto finanziario del terzo trimestre è pari a € -22,8 milioni rispetto a € -8,4 milioni del secondo trimestre. Tale dinamica è imputabile principalmente all'andamento delle quotazioni di mercato delle attività finanziarie valutate al fair value, al minor contributo dell'attività di negoziazione e al maggior costo della raccolta tramite certificates conseguente al rialzo dei tassi (€ -76,1 milioni del terzo trimestre rispetto a € -63,5 milioni del secondo trimestre). Nel terzo trimestre si osserva inoltre un diverso impatto della componente di "Credit Value Adjustment" e "Debit Value Adjustment" (CVA/DVA) relativa ai contratti derivati (€ -1,2 milioni nel terzo trimestre rispetto a € -3,7 milioni registrati nel secondo trimestre).

Il contributo del terzo trimestre 2023 delle imprese di assicurazione del Gruppo, registrato nella voce risultato dell'attività assicurativa, è pari a € +8,2 milioni rispetto a € +15,0 milioni del secondo trimestre.

In virtù delle dinamiche descritte, il totale dei proventi operativi ammonta quindi a € 1.367,3 milioni risultando in crescita del 3,0% rispetto a € 1.326,9 milioni registrati nei primi nove mesi, principalmente per effetto della crescita del margine di interesse.

Le spese per il personale, pari a € 402,1 milioni, risultano sostanzialmente allineate rispetto a € 402,9 milioni del secondo trimestre.

Le altre spese amministrative39 passano da € 166,6 milioni del secondo trimestre 2023 a € 165,1 milioni del terzo trimestre 2023 grazie all'attenta politica di contenimento dei costi, nonostante le dinamiche inflattive in corso.

Le rettifiche di valore nette su attività materiali ed immateriali ammontano complessivamente a € 68,1 milioni rispetto al dato del secondo trimestre (€ 65,2 milioni).

Il totale degli oneri operativi risulta pertanto pari a € 635,3 milioni, stabili rispetto a € 634,7 milioni del secondo trimestre.

Il risultato della gestione operativa del trimestre ammonta a € 732,1 milioni in crescita del 5,8% rispetto a € 692,2 milioni del secondo trimestre.

Le rettifiche nette su finanziamenti verso clientela sono pari a € 124,8 milioni, rispetto a € 121,3 milioni del secondo trimestre.

Il risultato della valutazione al fair value delle attività materiali del terzo trimestre evidenzia minusvalenze per € 11,8 milioni a seguito dell'adeguamento di alcuni immobili a valori di perizia aggiornati; nel secondo trimestre 2023 erano state rilevate svalutazioni per € 30,5 milioni.

La voce rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie del terzo trimestre ammonta a € -1,0 milioni rispetto a € +0,5 milioni del secondo trimestre.

Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri del terzo trimestre ammontano a € 17,2 milioni e includono lo stanziamento rilevato nel terzo trimestre, pari a € 10,7 milioni, relativo alla stima degli oneri che si prevede di sostenere a fronte di alcuni impegni contrattuali.

Nel terzo trimestre sono stati rilevati utili/perdite su partecipazioni e investimenti pari a € +0,3 milioni (€ -0,4 milioni nel trimestre precedente).

Per effetto delle dinamiche descritte, il risultato lordo dell'operatività corrente evidenzia un utile di € 577,6 milioni rispetto all'utile di € 541,4 milioni registrato nel secondo trimestre.

Le imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente ammontano a € -183,0 milioni (€ -169,7 milioni nel secondo trimestre).

39 L'aggregato non comprende gli "oneri sistemici", rappresentati dai contributi ai Fondi di Risoluzione e al Fondo Interbancario Tutela Depositi, esposti, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato.

La voce oneri relativi al sistema bancario, al netto delle imposte ammonta a € 69,9 milioni e si riferisce alla stima del contributo al Fondo Interbancario Tutela Depositi dovuto per l'esercizio 2023.

Nel terzo trimestre la variazione del merito creditizio sulle emissioni di Certificates, al netto delle imposte ha generato un impatto positivo pari a € +1,2 milioni (€ +1,7 milioni al lordo degli effetti fiscali), rispetto all'impatto negativo registrato nel secondo trimestre pari a € -5,8 milioni (€ -8,7 milioni lordi).

Nel terzo trimestre l'impatto della Purchase Price Allocation al netto delle imposte ammonta a € -7,3 milioni e si confronta con il dato del secondo trimestre 2023, pari a € -6,8 milioni.

Considerata la quota del risultato economico attribuibile ai soci terzi, il terzo trimestre 2023 si chiude con un utile netto di periodo pari a € 319,0 milioni, rispetto al risultato netto positivo di € 359,1 milioni realizzato nel secondo trimestre. Si ricorda che nel terzo trimestre sono stati rilevati oneri sistemici per € 69,6 milioni, non presenti nel secondo trimestre. Tenendo conto di tale impatto, il risultato netto del terzo trimestre risulta in crescita dell'8,2%.

L'evoluzione dei principali aggregati patrimoniali

La raccolta diretta bancaria40 al 30 settembre 2023 ammonta a € 124,5 miliardi, in crescita dello 0,8% nel confronto con il 31 dicembre 2022 e dell'1,5% rispetto al 30 settembre 2022.

Più in dettaglio, nel periodo si registra una contrazione di € 3,2 miliardi della componente rappresentata dai conti correnti e depositi (-3,1%), mentre il confronto con il trimestre precedente evidenzia una contrazione limitata allo 0,8%. Per quanto riguarda i titoli obbligazionari emessi, lo stock al 30 settembre 2023 è pari a € 17,1 miliardi, con un incremento di € 4,2 miliardi rispetto al 31 dicembre 2022 per effetto delle nuove emissioni del periodo che hanno superato i rimborsi dei titoli giunti a scadenza.

La provvista garantita dallo stock di certificates a capitale incondizionatamente protetto al 30 settembre 2023 si attesta a € 4,9 miliardi, in crescita rispetto al dato di € 4,3 miliardi del 31 dicembre 2022 e di € 3,8 miliardi del 30 settembre 2022.

A decorrere dal terzo trimestre 2022 trova evidenza l'aggregato costituito dalle passività finanziarie e assicurative delle imprese di assicurazione, esposte nella voce raccolta diretta assicurativa e passività assicurative, pari a € 5,6 miliardi, sostanzialmente stabile nel confronto con il 31 dicembre 2022.

La raccolta indiretta è pari a € 100,0 miliardi41, in crescita sia su base annua (+13,8%), sia nel confronto con il 31 dicembre 2022 (+9,5%, pari a un aumento di € 8,7 miliardi rispetto a fine anno).

La componente della raccolta gestita ammonta a € 60,3 miliardi, in crescita rispetto al dato di € 59,4 miliardi del 31 dicembre 2022 (+1,5%), per il maggior contributo dei fondi e Sicav e delle gestioni patrimoniali; stabile la raccolta riferita al comparto bancassurance.

La raccolta amministrata si attesta a € 39,7 miliardi, con un incremento di € 7,8 miliardi (+24,4%) rispetto a fine 2022.

Su base annua la raccolta gestita evidenzia una crescita del 2,9%, mentre per la raccolta amministrata l'incremento è pari a € 10,5 miliardi (+35,7%).

40 Aggregato che include la somma dei depositi e conti correnti a vista e vincolati, titoli obbligazionari emessi, certificati di deposito ed altri titoli, finanziamenti ed altri debiti, certificates a capitale protetto ed esclude le operazioni di pronti contro termine di breve durata.

41 Dato gestionale, al netto dei certificates a capitale protetto, considerati nell'ambito della diretta.

Le attività finanziarie del comparto bancario ammontano a € 44,9 miliardi e sono in crescita del 4,1% rispetto a € 43,1 miliardi del 31 dicembre 2022; l'incremento è principalmente concentrato nei titoli di debito (+€ 1,8 miliardi) ed in particolare nel comparto dei titoli al costo ammortizzato e in quello dei titoli valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Al 30 settembre 2023 l'aggregato in esame comprende titoli di debito per € 36,7 miliardi, titoli di capitale e quote di OICR per € 3,7 miliardi, strumenti derivati ed altri finanziamenti per € 4,5 miliardi. Le esposizioni in titoli di debito emessi da Stati Sovrani sono pari a € 31,0 miliardi di cui € 12,0 miliardi rappresentati da titoli di Stato italiani. Gli investimenti in titoli di Stato italiani sono classificati tra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato per € 9,4 miliardi, nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva per € 2,5 miliardi e tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sul conto economico per € 0,1 miliardi.

La voce attività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione include l'apporto al 30 settembre 2023 delle compagnie Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni per complessivi € 5,8 miliardi (€ 5,9 miliardi al 31 dicembre 2022).

Gli impieghi netti verso la clientela42 ammontano al 30 settembre 2023 a € 108,0 miliardi, in calo di € 1,4 miliardi rispetto al dato del 31 dicembre 2022. La contrazione è riferibile sia alle esposizioni performing (-1,0%), sia alle esposizioni non performing (-16,3%). Su base annua gli impieghi registrano una riduzione di € 1,3 miliardi (-1,2%), derivante dalla contrazione delle esposizioni performing di € 0,6 miliardi (-0,6%) e dei crediti deteriorati di € 0,7 miliardi (-26,3%). Nei primi nove mesi dell'anno, il volume di nuove erogazioni è stato pari a € 14,6 miliardi43. Si conferma la qualità del portafoglio dei crediti "core"44, caratterizzato da una elevata percentuale di posizioni secured, concentrato prevalentemente nell'Italia settentrionale.

Le esposizioni nette deteriorate (sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute e/o sconfinate) ammontano al 30 settembre 2023 a € 1,97 miliardi.

L'esame delle componenti dell'aggregato evidenzia la seguente dinamica:

  • sofferenze nette pari a € 0,7 miliardi, in flessione del 6,6% rispetto al 31 dicembre 2022 e del 9,6% rispetto al 30 settembre 2022;
  • inadempienze probabili nette pari a € 1,2 miliardi, in calo del 21,6% rispetto a inizio anno e del 34,2% rispetto al 30 settembre 2022;
  • esposizioni scadute nette pari a € 64 milioni (€ 60 milioni al 31 dicembre 2022 e € 56 milioni al 30 settembre 2022).

L'incidenza delle esposizioni deteriorate rispetto al totale degli impieghi al lordo delle rettifiche di valore45 è pari al 3,2%, in calo rispetto al 3,8% di inizio anno e al 3,9% del 30 settembre 2022.

L'indice di copertura dell'intero aggregato dei crediti deteriorati si attesta al 49,3% (49,4% al 30 settembre 2022).

In maggior dettaglio, al 30 settembre 2023 il grado di copertura risulta essere il seguente:

  • sofferenze 58,7% (62,7% al 30 settembre 2022);
  • inadempienze probabili 43,1% (41,7% al 30 settembre 2022);
  • esposizioni scadute 29,6% (28,1% al 30 settembre 2022).

42 Nell'aggregato non vengono ricompresi i crediti verso la clientela che, a seguito dell'applicazione dell'IFRS 9, devono essere obbligatoriamente valutati al fair value. Tali crediti, pari a € 0,5 miliardi sono ricompresi fra le attività finanziarie valutate al fair value.

43 Dato gestionale.

44 Costituito da mutui, finanziamenti, conti correnti e prestiti personali.

45 Calcolata secondo la metodologia EBA (si veda la nota 6).

Il coverage ratio delle esposizioni in bonis è pari allo 0,40%, in crescita rispetto allo 0,39% del 31 dicembre 2022 (0,41% al 30 settembre 2022).

I ratio patrimoniali del Gruppo46

I ratio patrimoniali al 30 settembre 2023 possono definirsi "fully phased" in quanto non beneficiano di alcuna disposizione transitoria delle norme regolamentari47.

Il Common Equity Tier 1 ratio stated è pari al 14,3% rispetto al 12,8% del 31 dicembre 2022. L'incremento è dovuto sia alla crescita del patrimonio regolamentare (per effetto dell'inclusione del risultato dei primi nove mesi dell'esercizio, al netto dei dividendi di cui è prevista la distribuzione, e dell'incremento delle riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva), sia alla diminuzione registrata dalle attività ponderate per il rischio (per effetto, tra l'altro, del minor rischio di credito riveniente da un'operazione di cartolarizzazione sintetica).

Includendo la stima dell'effetto positivo derivante dalla futura applicazione del Danish Compromise, per il quale è pervenuta l'autorizzazione da parte della Banca Centrale Europea in data 3 novembre, il Common Equity Tier 1 ratio del Gruppo al 30 settembre 2023 sarebbe pari al 14,9%.

Il Tier 1 ratio stated è pari al 16,7% rispetto al 15,2% del 31 dicembre 2022, mentre il Total Capital ratio stated è pari al 19,7% rispetto al 18,0% del 31 dicembre 2022.

Il buffer rispetto al limite previsto per la possibilità di distribuire dividendi (Maximum Distributable Amount o MDA buffer), con l'applicazione del Danish Compromise, risulta pari a 620 p.b. (rispetto a 643 p.b. al 31 dicembre 2022). A livello stated tale indicatore è pari a 559 p.b.

PROBABILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

In quest'ultima parte del 2023 il quadro generale evidenzia un lieve rallentamento delle dinamiche inflattive unitamente ad una decelerazione della crescita economica che risente degli effetti di incertezza legati al contesto macroeconomico; pesa la persistenza del conflitto russo-ucraino, cui si aggiungono i timori legati all'avvio della ostilità israelo-palestinesi. Dal punto di vista del mercato si percepiscono ormai chiaramente gli effetti di una politica monetaria che rimane restrittiva e che vedrà la persistenza di tassi elevati ancora per un lungo periodo.

Tale situazione dei tassi, unitamente alle significative emissioni di titoli governativi che si sono succedute nei mesi, ha nei fatti avviato una crescente competizione sui depositi della clientela, che ha visto incrementare gli switch dalle forme di raccolta diretta verso quella amministrata. Tale processo appare tuttavia in rallentamento a fronte dell'interruzione della spirale di rialzi dei tassi da parte della BCE.

Il margine di interesse continuerà a beneficiare di uno spread commerciale sostenuto, in presenza di tassi che, per i prossimi trimestri, sono attesi rimanere sostanzialmente stabili sugli attuali livelli.

Le commissioni potranno scontare ancora un quadro di potenziale volatilità, che condiziona in particolare quelle connesse ai prodotti di investimento nonché all'erogazione di nuovi finanziamenti.

46 Per maggiori dettagli sulle modalità di calcolo dei ratio patrimoniali si rimanda al punto 6 delle Note esplicative del presente comunicato.

47 Per maggiori dettagli sulle disposizioni transitorie venute a scadenza si rimanda alla lettura del punto 6 delle Note esplicative del presente comunicato.

L'andamento degli oneri operativi rimane sotto controllo, grazie al rigore impresso nei presidi interni che ha permesso di contenere la spinta legata alle pressioni inflattive; in tale ambito il costo del lavoro potrebbe palesare una dinamica crescente in caso di rinnovo del contratto collettivo nazionale entro l'ultimo trimestre dell'anno.

Sul fronte del costo del rischio, la dinamica dei flussi a default, che risulta stabile e ben al di sotto delle previsioni, evidenzia un quadro di resilienza del contesto economico nazionale con una piena tenuta del portafoglio crediti del Gruppo che, salvo inversioni di rotta, ci si attende possa confermarsi sino a chiusura d'esercizio. L'approccio al credito si manterrà comunque prudente, con solidi livelli di copertura, confermando il rigore nelle valutazioni adottato negli ultimi anni sia sulle esposizioni performing che non performing.

Per l'intero esercizio si conferma un significativo miglioramento dell'utile netto del Gruppo rispetto allo scorso anno, con un EPS 2023 superiore a 80 centesimi di euro, in ulteriore rafforzamento per il 2024, superando significativamente sia la traiettoria di redditività che i target complessivamente delineati nel Piano Strategico, che sarà oggetto di aggiornamento e di presentazione al mercato il 12 dicembre prossimo.

In tale sede si procederà ad aggiornare i target di remunerazione degli azionisti, che potranno riflettere i positivi risultati raggiunti in termini di redditività e di creazione organica di capitale.

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Il dott. Gianpietro Val, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l'informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

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I risultati al 30 settembre 2023 del Gruppo Banco BPM saranno presentati alla comunità finanziaria in una conference call fissata per oggi 7 novembre 2023 alle ore 18.00 (C.E.T.). La documentazione a supporto della conference call è disponibile sul sito internet del meccanismo di stoccaggio autorizzato () e sul sito internet della Banca (www.gruppo.bancobpm.it), nel quale sono altresì presenti i dettagli per connettersi all'evento.

DELIBERA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE IN MATERIA DI IMPOSTA STRAORDINARIA SULLE BANCHE

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Con riferimento a quanto previsto dal Decreto Legge n. 104 del 10 agosto 2023 "Disposizioni urgenti a tutela degli utenti, in materia di attivita' economiche e finanziarie e investimenti strategici", convertito con modificazioni dalla Legge 9 ottobre 2023, n. 136, che ha introdotto un'imposta straordinaria calcolata sull'incremento del margine di interesse, il Consiglio di Amministrazione di Banco BPM in data odierna, avvalendosi dell'opzione prevista dal citato provvedimento, ha deliberato di proporre all'Assemblea dei Soci, in sede di approvazione del bilancio 2023 e di riparto dell'utile d'esercizio, di destinare ad una riserva non distribuibile un importo di circa € 378 milioni, corrispondente a 2,5 volte l'ammontare della predetta imposta (pari a circa € 151 milioni), in luogo del versamento dell'imposta stessa. Analoga indicazione è stata data alle banche controllate interessate dal provvedimento, con una conseguente destinazione a riserva non distribuibile da parte delle banche del Gruppo Banco BPM di un ammontare pari complessivamente a circa € 381 milioni.

Note esplicative

Il presente Comunicato Stampa rappresenta il documento con il quale Banco BPM ha deciso di mettere a disposizione del pubblico e del mercato, su base volontaria, informazioni periodiche aggiuntive rispetto a quelle semestrali ed annuali ("informative trimestrali"), in ottemperanza alla politica di comunicazione resa nota al mercato come richiesto dall'art. 82-ter del Regolamento Emittenti in vigore dal 2 gennaio 2017. Per completezza si precisa che l'informativa trimestrale è altresì composta dal documento di presentazione dei risultati predisposto a supporto della conference call con la comunità finanziaria che si terrà a valle della diffusione del presente Comunicato Stampa.

L'informativa trimestrale contenuta nel presente documento comprende un commento dell'andamento gestionale del trimestre focalizzato sull'evoluzione delle principali grandezze economiche, patrimoniali e finanziarie, sviluppato assumendo a riferimento gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico redatti in forma riclassificata.

Di seguito si riportano alcune note esplicative ritenute rilevanti al fine di una migliore comprensione della modalità di redazione dei citati prospetti contabili al 30 settembre 2023 e dell'informazione sui risultati del periodo contenuta nel presente comunicato stampa.

1. Criteri di redazione e principi contabili di riferimento

Criteri di redazione

Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico contenuti nel presente comunicato sono rappresentati in forma riclassificata, secondo criteri gestionali, al fine di fornire indicazioni sull'andamento generale del Gruppo fondate su dati economici-finanziari aggregati di più facile comprensione. Detti prospetti sono stati costruiti a partire dagli schemi di bilancio previsti dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005 e successivi aggiornamenti (di seguito "Circolare"), seguendo i medesimi criteri di aggregazione e di classificazione oggetto di illustrazione nella Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023, che risultano sostanzialmente in linea con quelli utilizzati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022. Le uniche modifiche introdotte nell'esercizio 2023 consistono, infatti, in una mera ridenominazione di talune voci previste per lo specifico business assicurativo, il cui contenuto risulta tuttavia conforme ai criteri di misurazione introdotti dal nuovo principio contabile IFRS 17, come illustrato nel successivo paragrafo "Applicazione del principio contabile IFRS 17 Contratti assicurativi".

Principi contabili di riferimento

I principi contabili adottati per la predisposizione della situazione contabile al 30 settembre 2023 - con riferimento alla classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle attività e delle passività, nonché per il riconoscimento dei costi e dei ricavi - sono quelli contenuti nei principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e nelle relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea ed in vigore al 30 settembre 2023 come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002. Detti principi risultano allineati a quelli adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2022, fatta eccezione per i principi relativi alla rilevazione, misurazione e rappresentazione dei contratti assicurativi, a seguito dell'introduzione, a partire dal 1° gennaio 2023, del nuovo standard IFRS 17, come meglio illustrato nel successivo paragrafo "Applicazione del principio contabile IFRS 17 Contratti assicurativi".

Con riferimento ai requisiti di disclosure, si rappresenta che le informazioni contenute nel presente documento non sono predisposte sulla base del principio contabile IAS 34 relativo ai bilancio intermedi.

Si sono inoltre considerate, per quanto applicabili, le comunicazioni degli Organi di Vigilanza (Banca d'Italia, BCE, EBA Consob, ed ESMA) ed i documenti predisposti dall'Organismo Italiano di Contabilità (OIC), dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI) e dall'Organismo Italiano di Valutazione (OIV), con i quali sono state fornite raccomandazioni su taluni aspetti di maggior rilevanza in ambito contabile o sul trattamento contabile di particolari operazioni.

L'applicazione di alcuni principi contabili implica necessariamente il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività iscritte nello stato patrimoniale. Le assunzioni alla base delle stime formulate tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione della situazione contabile al 30 settembre 2023, nonché le ipotesi considerate ragionevoli, anche alla luce dell'esperienza storica.

Per loro natura, non è possibile escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare.

A tal proposito, si segnala che nello scenario macroeconomico di riferimento in cui il Gruppo opera continuano a permanere significativi elementi di incertezza. Sebbene l'esercizio 2023 sia stato caratterizzato da uno scenario macroeconomico più rassicurante sul fronte della crescita rispetto alle previsioni di fine 2022, la ripresa dell'economia risulta influenzata dagli effetti di condizioni monetarie e creditizie sempre più restrittive per imprese e famiglie, come diretta conseguenza del rialzo dell'inflazione, dagli ostacoli collegati alle tensioni geopolitiche tra la Russia e l'Ucraina e dal recente conflitto in Medio Oriente, nonché dagli impatti, sempre più gravi e frequenti, collegati al cambiamento climatico.

Tali incertezze influenzano le stime di bilancio, richiedendo di ricorrere a significativi elementi di giudizio nella selezione delle ipotesi ed assunzioni sottostanti la stessa stima.

I risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero pertanto differire dalle stime effettuate ai fini della redazione della situazione contabile al 30 settembre 2023 e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e delle passività iscritte nello stato patrimoniale. Al riguardo si evidenzia che una revisione nelle stime potrebbe rendersi necessaria a seguito dei mutamenti nelle circostanze sulle quali le stesse erano fondate, in seguito a nuove informazioni o alla maggiore esperienza registrata.

Nella relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023 è fornita un'illustrazione dettagliata dei processi di stima che richiedono il ricorso a significativi elementi di giudizio nella selezione di ipotesi ed assunzioni sottostanti. Detta illustrazione, alla quale si fa rinvio, viene integralmente richiamata interessando anche la situazione contabile al 30 settembre 2023, oggetto del presente comunicato.

Con riferimento all'imposta straordinaria calcolata sull'incremento del margine di interesse delle banche, nel successivo paragrafo si descrive il trattamento contabile ritenuto applicabile alla nuova fattispecie di imposta e le relative implicazioni sulla situazione contabile al 30 settembre 2023, tenuto conto della delibera assunta in data odierna dal Consiglio di Amministrazione di Banco BPM.

Imposta straordinaria calcolata sull'incremento del margine di interesse ex art. 26 del D.L. 10 agosto 2023, n. 104

L'art. 26 del D.L. 10 agosto 2023, n. 104 - convertito con modificazioni dalla Legge del 9 ottobre 2023, n. 136 - ha introdotto nell'ordinamento tributario nazionale, per l'anno 2023, un'imposta straordinaria a carico delle banche.

Detta imposta è determinata, a livello di ciascuna banca del Gruppo, applicando un'aliquota del 40% all'ammontare del margine di interesse48 relativo all'esercizio 2023, che eccede per almeno il 10% il medesimo margine relativo all'esercizio 2021. L'ammontare dell'imposta straordinaria, in ogni caso, non può essere superiore a una quota pari allo 0,26% dell'importo complessivo dell'esposizione al rischio su base individuale ("RWA – Risk Weighted Asset") riferito alla data di chiusura dell'esercizio 2022.

Sulla base di tale disposizioni, la stima dell'imposta straordinaria a livello di Gruppo ammonta a circa € 152 milioni, di cui € 151 milioni riferiti alla Capogruppo.

La suddetta imposta deve essere versata entro il 30 giugno 2024, salvo il ricorso all'opzione di non pagarla destinando, in sede di destinazione dell'utile dell'esercizio 2023, a una riserva patrimoniale non distribuibile a tal fine individuata un importo non inferiore a 2,5 volte l'ammontare dell'imposta (€ 381 milioni, di cui € 378 milioni riferiti alla Capogruppo). Qualora la riserva così costituita dovesse essere successivamente utilizzata per la distribuzione di utili, è previsto un obbligo di pagare l'intera imposta dovuta, maggiorata degli interessi maturati sulla base di quanto previsto dalla legge. Tale riserva può essere utilizzata per coprire le perdite ed è computabile tra gli elementi del capitale primario di classe 1 (CET1), in linea con quanto previsto dal Regolamento UE n. 575/2013.

Dal punto di vista contabile, alla luce delle specifiche caratteristiche dell'imposta in oggetto e in particolare delle modalità di determinazione della stessa, si ritengono applicabili le disposizioni dell'interpretazione IFRIC 21 "Tributi" e del principio contabile IAS 37 "Accantonamenti, passività e attività potenziali". In particolare, in base a quanto previsto dall'IFRIC 21, la passività relativa al pagamento di un tributo nasce nel momento in cui si verifica il cosiddetto "evento vincolante", ossia nel momento in cui sorge l'obbligazione al pagamento dello stesso. La definizione di passività fornita dallo IAS 37, prevede, altresì, che per l'adempimento dell'obbligazione sia da ritenersi probabile l'uscita di risorse che incorporano benefici economici.

In relazione alla delibera assunta in data odierna dal Consiglio di Amministrazione di Banco BPM di sottoporre all'Assemblea dei Soci una proposta di destinazione dell'utile dell'esercizio 2023 che prevede la futura costituzione della suddetta riserva non distribuibile, alla data di redazione della presente situazione contabile al 30 settembre 2023 non sussiste alcuna obbligazione al pagamento dell'imposta e conseguentemente, ai sensi del citato IFRIC 21, non si è verificato "l'evento vincolante" a fronte del quale si renderebbe necessario procedere alla rilevazione della corrispondente passività e del relativo onere.

Applicazione del principio contabile IFRS 17 "Contratti assicurativi"

In data 1° gennaio 2023 è divenuto applicabile, in via obbligatoria, il principio contabile IFRS 17 "Contratti assicurativi", omologato con il Regolamento UE n. 2036/2021 del 19 novembre 2021. Detto principio ha introdotto nuovi criteri di valutazione e nuove regole di contabilizzazione dei contratti assicurativi emessi, in sostituzione dell'IFRS 4.

Per il Gruppo Banco BPM, l'adozione dell'IFRS 17 ha avuto un impatto sia diretto, conseguente alla valutazione dei contratti assicurativi emessi dalle compagnie assicurative del Gruppo (Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni), sia indiretto, correlato alla valutazione a patrimonio netto delle partecipazioni di collegamento detenute nelle compagnie assicurative Vera Vita e Vera Assicurazioni e delle loro rispettive controllate Vera Financial e Vera Protezione.

Tenuto conto dell'applicazione retrospettiva richiesta dal principio in esame, alla data di transizione (1° gennaio 2022), l'impatto sul patrimonio netto consolidato è complessivamente positivo per € 31,0 milioni; tenuto conto del risultato e delle riserve dell'esercizio 2022, rideterminati in base all'IFRS 17, l'impatto sul patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2022 è complessivamente positivo per € 246,2 milioni. Detto impatto si riferisce per € 47,6 milioni alle compagnie controllate e per € 198,6 milioni alle compagnie collegate, come illustrato in maggiore dettaglio nella tabella di seguito riportata:

Riepilogo impatti correlati all'applicazione dell'IFRS 17
(dati in milioni di euro)
Compagnie
assicurative
controllate
Compagnie
assicurative
collegate
Totale
Impatto sul patrimonio netto consolidato FTA -22,8 53,8 31,0
Impatto sulle riserve 2022 66,4 166,3 232,7
Impatto sul risultato 2022 4,0 -21,5 -17,5
Impatto sul patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2022 47,6 198,6 246,2

Per una più approfondita disamina si fa rinvio a quanto descritto nella Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023 (cfr in particolare il paragrafo "Impatti della transizione al principio contabile internazionale IFRS 17 "Contratti assicurativi").

48 Voce 30 del conto economico redatto secondo gli schemi previsti dalla Circolare n. 262 della Banca d'Italia.

Come già illustrato, l'applicazione retrospettiva dell'IFRS 17 ha richiesto di rideterminare i saldi patrimoniali ed economici dell'esercizio 2022, che risultano quindi comparabili con quelli relativi all'esercizio 2023. Al fine di consentire una comparazione dei risultati anche per i periodi intermedi, le contribuzioni economiche trimestrali dell'esercizio 2022 sono state rideterminate, ricorrendo talvolta ad elementi di stima. A parità di contribuzione del risultato di periodo, l'evoluzione trimestrale delle voci di conto economico riclassificato relative alle "Commissioni nette" e al "Risultato dell'attività assicurativa", fornita in allegato al presenze comunicato, è stata oggetto di rideterminazione rispetto a quella pubblicata nella Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2023 per una più puntuale riclassifica di talune specifiche voci del business assicurativo, con l'obiettivo di garantire un confronto omogeneo rispetto ai saldi dei corrispondenti periodi dell'esercizio 2023.

Per una corretta comparazione si deve altresì ricordare che il contributo di Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni è riflesso nello schema di conto economico linea per linea a partire dal 1° luglio 2022, ossia dalla data di acquisizione del controllo; diversamente il contributo dei primi due trimestri, quando le società erano detenute per il 19%, è indicato nella voce "Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto".

Altre informazioni

In aggiunta all'informativa finanziaria predisposta sulla base dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, il presente comunicato contiene alcuni indicatori alternativi di performance (IAP) individuati al fine di facilitare la comprensione dell'andamento economico e finanziario della gestione del Gruppo Banco BPM.

I suddetti indicatori si basano sulle linee guida dell'European Securities and Markets Authority (ESMA) del 5 ottobre 2015 (ESMA/2015/1415), incorporate nella Comunicazione Consob n. 0092543 del 3 dicembre 2015.

Al riguardo si precisa che per ciascun IAP è fornita una descrizione della metodologia di calcolo e le grandezze utilizzate sono desumibili, laddove non diversamente precisato, dalle informazioni contenute negli schemi di bilancio riclassificati riportati in allegato al presente comunicato.

2. Impatti della PPA (Purchase Price Allocation) dell'operazione di Aggregazione dell'ex Gruppo Banca Popolare di Milano e dell'ex Gruppo Banca Popolare Italiana

In applicazione di quanto previsto dal principio contabile IFRS 3 il conto economico del Gruppo Banco BPM include gli impatti economici (cosiddetti "reversal effects") principalmente derivanti dall'allocazione dei prezzi pagati nell'ambito delle operazioni di aggregazione fra il Gruppo Banco Popolare ed il Gruppo Banca Popolare di Milano, perfezionata nell'esercizio 2017, e fra i Gruppi Banco Popolare di Verona e Novara e Banca Popolare Italiana, realizzata nel 2007. Si evidenzia altresì che, a partire dal secondo semestre 2022, sono stati rilevati anche gli effetti relativi all'aggregazione di Banco BPM Vita e Banco BPM Assicurazioni, comprensivi della rimisurazione a fair value dell'interessenza in precedenza detenuta sulla base di quanto previsto dall'IFRS 3 per le aggregazioni realizzate in più fasi (c.d. "step acquisition").

Tali impatti sono rilevati, al netto del relativo effetto fiscale, in una voce separata del conto economico riclassificato denominata "Purchase Price Allocation al netto delle imposte".

Nel dettaglio, l'impatto sul conto economico consolidato al 30 settembre 2023, derivante dal "reversal effect" degli adeguamenti di valore delle attività nette acquisite, è risultato pari a € -7,3 milioni sul margine di interesse (in connessione all'evoluzione delle diverse valutazioni dei crediti acquistati) e € -24,7 milioni negli altri proventi netti di gestione (per effetto dell'ammortamento degli intangibles iscritti in sede di PPA). Al netto dei relativi effetti fiscali, l'impatto complessivo rilevato nella voce "Purchase Price Allocation al netto delle imposte" del conto economico riclassificato dei primi nove mesi 2023 ammonta a € -21,5 milioni (€ -32,1 milioni il dato riferito al corrispondente periodo dell'esercizio 2022).

3. Oneri derivanti dalla contribuzione ai meccanismi di risoluzione

Al conto economico dei primi nove mesi 2023 sono stati addebitati, nella voce "Oneri relativi al sistema bancario al netto delle imposte", l'importo relativo all'utima quota annuale dei contributi ex ante versata al Fondo di Risoluzione Unico al fine di raggiungere la dotazione patrimoniale minima prevista dalla Direttiva BRRD e la stima dell'ammontare del contributo ordinario dovuto per l'esercizio 2023 al Fondo Interbancario Tutela Depositi per complessivi € 188,6 milioni che, al netto del relativo effetto fiscale, ammontano a € 127,3 milioni. Nel corrispondente periodo dell'esercizio precedente l'onere complessivo al netto delle imposte ammontava a € 151,8 milioni (€ 225,0 milioni lordi).

4. Modifiche intervenute nell'area di consolidamento

Nel corso del periodo si evidenziano, quali variazioni dell'area di consolidamento, l'entrata della società Banco BPM Invest SGR S.p.A., costituita nel mese di luglio, il cui capitale risulta interamente detenuto dalla Capogruppo. La società, per la quale è stato avviato l'iter autorizzativo presso le competenti autorità, svolgerà attività di gestione del risparmio.

Si segnala altresì l'uscita dal perimetro di consolidamento della controllata Consorzio AT01, consolidata integralmente, e della società collegata Bussentina S.c.r.l, valutata con il metodo del patrimonio netto, a seguito della cancellazione dai competenti Registri delle Imprese, a completamento delle procedure di liquidazione.

Tali operazioni non hanno prodotto effetti sulla situazione patrimoniale ed economica del Gruppo al 30 settembre 2023.

Con riferimento all'accordo vincolante sottoscritto per la costituzione di una partnership strategica finalizzata allo sviluppo di una nuova realtà italiana e indipendente nel settore dei pagamenti digitali, che prevede il conferimento nella joint venture BCC Pay S.p.A. delle attività della monetica di Banco BPM e della partecipazione in Tecmarket, si segnala che ai fini della redazione della situazione patrimoniale al 30 settembre 2023 le correlate attività e passività, oggetto di conferimento, sono riclassificate nelle specifiche voci di stato patrimoniale "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" e "Passività associate ad attività in via di dismissione", in linea con quanto previsto dall'IFRS 5.

5. Componenti non ricorrenti evidenziate nel conto economico del Gruppo Banco BPM

Si precisa che alla data del 30 settembre 2023 non sono presenti componenti non ricorrenti di importo significativo.

6. Ratio patrimoniali di vigilanza

Precisazioni sulla modalità di calcolo dei ratio

I ratio patrimoniali al 30 settembre 2023 contenuti nel presente comunicato sono stati calcolati includendo il risultato economico in corso di formazione dei primi nove mesi dell'esercizio 2023 al netto della quota che si prevede di distribuire come dividendo in base alla specifica normativa applicabile49. Al riguardo si precisa che sarà presentata l'istanza di inclusione del suddetto risultato economico nel calcolo dei fondi propri ai sensi di quanto previsto dall'art. 26 paragrafo 2 del Regolamento (UE) n. 575/2013.

Requisiti minimi da rispettare

Con la propria comunicazione del 25 novembre 2022 la Banca d'Italia ha confermato il Gruppo Bancario Banco BPM come istituzione a rilevanza sistemica (Other Systemically Important Institution, O-SII) per l'esercizio 2023. La riserva O-SII ammonta allo 0,25% dei requisiti regolamentari.

Con la comunicazione del 23 giugno 2023, la Banca d'Italia ha confermato il coefficiente della riserva di capitale anticiclica (Countercyclical Capital Buffer) relativo alle esposizioni verso controparti italiane allo zero per cento anche per il terzo trimestre 2023. Inoltre, in data 22 settembre 2023, la Banca d'Italia ha confermato lo stesso livello anche per il quarto trimestre del corrente esercizio.

In data 15 dicembre 2022 la Banca Centrale Europea (BCE) ha comunicato a Banco BPM la SREP decision per l'esercizio 2023, portando al 2,57% il requisito di capitale Pillar 2 (P2R), sostanzialmente invariato rispetto a quello dell'anno precedente al netto degli effetti del rilascio della deduzione computata ex art. 3 del Regolamento CRR (UE n. 575/2013), i cui effetti positivi sui ratio patrimoniali e sul MDA buffer sono stati computati a partire dalla situazione al 31 dicembre 2022.

Pertanto, tenendo conto anche della riserva di capitale anticiclica stabilita dalle competenti autorità nazionali per le esposizioni nei confronti dei paesi nei quali il Gruppo opera (pari allo 0,04%), i requisiti minimi che Banco BPM è tenuto a rispettare per il 2023 fino a nuova comunicazione, sono i seguenti50:

  • CET 1 ratio: 8,74%;
  • Tier 1 ratio: 10,72%;
  • Total Capital ratio: 13,36%.

Disposizioni transitorie

Dal 1° gennaio 2023 non vi sono più disposizioni transitorie applicabili e pertanto i ratio patrimoniali possono definirsi "fully phased". Da inizio anno è infatti giunta a scadenza la disciplina transitoria introdotta dall'art. 473 bis del Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR), che dilazionava nel tempo l'impatto sui fondi propri derivante dall'applicazione del nuovo modello di impairment introdotto dal principio contabile IFRS 9, nonché l'opzione prevista dall'art. 468 del Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) che consentiva di non considerare nel calcolo dei fondi propri una quota pari al 40% degli utili e delle perdite non realizzati accumulati dal 31 dicembre 2019 sui titoli di debito misurati al fair value con impatto sulla redditività complessiva rappresentati da esposizioni in strumenti di debito emessi da amministrazioni centrali, amministrazioni regionali o autorità locali di cui all'art. 115, paragrafo 2, del Regolamento CRR e verso organismi del settore pubblico di cui all'art. 116, paragrafo 4.

7. Esposizioni al rischio sovrano rappresentate da titoli di debito

Nella seguente tabella si fornisce l'illustrazione dell'esposizione del Gruppo bancario al rischio sovrano (titoli di debito contenuti nei portafogli di attività finanziarie), al 30 settembre 2023, ripartita per singolo Paese e per categoria del portafoglio contabile di classificazione:

49 Ai sensi di quanto previsto dall'art. 5 della Decision (UE) n. 2015/656 della Banca Centrale Europea del 4 febbraio 2015, i dividendi da dedurre dall'ammontare del risultato economico del periodo, di cui si vuole chiedere l'inclusione nei fondi propri, sono pari al 50% del risultato di periodo in quanto, in assenza di una formale decisione da parte del Consiglio di Amministrazione sulla destinazione del risultato dell'esercizio 2023, sono state applicate le regole previste dall'art. 5.3 della sopra citata Decision.

50 Tali requisiti sono così determinati:

il requisito minimo di Pillar I pari all'8% (di cui 4,5% di CET 1, 1,5% in termini di AT 1 e 2% in termini di AT 2);

il requisito di P2R comunicato da BCE pari al 2,57% da soddisfare con CET 1 per il 56,25% e per il 75% con Tier 1;

la riserva di conservazione del capitale pari al 2,50% da soddisfare interamente con CET 1;

la riserva O-SII buffer pari allo 0,25% da soddisfare interamente con CET 1;

la riserva di capitale anticiclica allo 0,04% da soddisfare interamente con CET 1.

30 settembre 2023
(dati in milioni di euro)
Paesi/Portafogli contabili
Att. fin. valutate al
costo ammortizzato
Att. fin. valutate al fair
value con impatto
sulla redditività
complessiva
Att. fin. valutate al fair
value con impatto sul
conto economico
Totale
Italia 9.417 2.496 101 12.014
Francia 5.006 1.380 - 6.386
USA 2.230 1.542 - 3.772
Spagna 3.604 1.080 - 4.684
Germania 2.470 846 - 3.316
Altri Paesi 584 199 - 783
Totale 23.311 7.543 101 30.955

Al 30 settembre 2023 l'esposizione del Gruppo bancario nei titoli di debito sovrani ammonta a € 31,0 miliardi (€ 29,8 miliardi al 31 dicembre 2022), classificati per il 75,3% nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, per il 24,4% tra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e per lo 0,3% nel portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sul conto economico in quanto detenute per la negoziazione.

Detta esposizione si riferisce per oltre l'87% a titoli emessi da Paesi dell'Unione Europea ed in particolare per circa il 39% dal Paese Italia.

Per quanto riguarda le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, le riserve derivanti dalla valutazione al fair value dei titoli di debito risultano essere al 30 settembre 2023 complessivamente negative per € 564,8 milioni al netto degli effetti fiscali e si riferiscono per € -540,2 milioni a titoli governativi (€ -79,2 milioni relative a titoli di Stato italiani e € -461,0 milioni relative a titoli di altri Paesi).

Per quanto riguarda le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, il valore di bilancio ammonta a € 23,3 miliardi, di cui € 9,4 miliardi rappresentati da titoli di Stato Italiani. Ai soli fini informativi, si precisa che il fair value dei titoli governativi classificati nella suddetta categoria contabile, determinato in base alle quotazioni di mercato del 30 settembre 2023 (livello 1 nella gerarchia del fair value), ammonta a € 22,5 miliardi (€ 9,2 miliardi è il fair value riferito ai soli titoli di Stato italiani).

La gestione dei titoli di debito prosegue in continuità con le scelte operate nei precedenti esercizi; nel corso del periodo non si è verificato alcun cambiamento di business model che abbia comportato una riclassifica di portafoglio.

8. Altre note esplicative

Gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico, redatti in forma riclassificata, riflettono su base consolidata le situazioni contabili di Banco BPM e delle società controllate predisposte con riferimento al 30 settembre 2023 ovvero, in mancanza, le più recenti situazioni contabili approvate.

Analogamente, la valutazione a patrimonio netto delle imprese collegate è stata effettuata sulla base delle informazioni contabili trasmesse a Banco BPM riferite al 30 settembre 2023 ovvero, in mancanza, delle più recenti situazioni patrimoniali predisposte dalle società collegate.

Allegati

I saldi relativi all'esercizio precedente sono stati rideterminati ai fini di una comparazione omogenea con quelli relativi all'esercizio 2023.

Per maggiori dettagli si rimanda alle nota esplicativa n. 1.

  • Stato patrimoniale consolidato riclassificato al 30 settembre 2023 comparato con i dati riferiti al 31 dicembre 2022
  • Conto economico consolidato riclassificato dei primi nove mesi 2023 comparato con i dati riferiti ai primi nove mesi 2022 - Conto economico consolidato riclassificato – evoluzione trimestrale 2023 e 2022
  • Conto economico consolidato riclassificato impatti relativi all'esercizio 2022 riferiti all'applicazione dell'IFRS 17 alle compagnie di assicurazione

Per informazioni:

Investor Relations Roberto Peronaglio +39 02.94.77.2108 [email protected] Comunicazione Matteo Cidda +39 02.77.00.7438 [email protected] Media Relations Marco Grassi +39 045.867.5048 [email protected]

Stato patrimoniale consolidato riclassificato

ATTIVITÀ
(migliaia di euro)
30/09/2023 31/12/2022
Restated
Variaz. Var. %
Cassa e disponibilità liquide 17.616.665 13.130.815 4.485.850 34,2%
Finanziamenti valutati al costo ammortizzato 111.925.622 113.632.853 -1.707.231 -1,5%
- finanziamenti verso banche 3.877.185 4.177.893 -300.708 -7,2%
- finanziamenti verso clientela 108.048.437 109.454.960 -1.406.523 -1,3%
Altre attività finanziarie 44.853.032 43.093.541 1.759.491 4,1%
- al fair value con impatto a conto economico 8.309.782 8.206.881 102.901 1,3%
- al fair value con impatto sulla redditività complessiva 10.201.527 9.380.520 821.007 8,8%
- al costo ammortizzato 26.341.723 25.506.140 835.583 3,3%
Attività finanziarie di pertinenza delle imprese
di assicurazione
5.805.234 5.892.769 -87.535 -1,5%
Partecipazioni 1.651.498 1.652.549 -1.051 -0,1%
Attività materiali 2.794.950 3.034.689 -239.739 -7,9%
Attività immateriali 1.235.365 1.255.124 -19.759 -1,6%
Attività fiscali 4.196.229 4.585.484 -389.255 -8,5%
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione 529.326 195.792 333.534 170,4%
Altre voci dell'attivo 3.855.523 3.334.518 521.005 15,6%
TOTALE ATTIVITÀ 194.463.444 189.808.134 4.655.310 2,5%
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
(migliaia di euro)
30/09/2023 31/12/2022
Restated
Variaz. Var. %
Raccolta diretta bancaria: 120.705.294 120.639.083 66.211 0,1%
- debiti verso clientela 103.584.636 107.679.408 -4.094.772 -3,8%
- titoli e passività finanziarie designate al fair value 17.120.658 12.959.675 4.160.983 32,1%
Raccolta diretta assicurativa e passività assicurative: 5.614.556 5.742.601 -128.045 -2,2%
- passività finanziarie valutate al fair value delle imprese di assicurazione 1.420.411 1.459.075 -38.664 -2,6%
- passività assicurative 4.194.145 4.283.526 -89.381 -2,1%
Debiti verso banche 22.623.201 32.635.805 -10.012.604 -30,7%
Debiti per leasing 498.472 627.921 -129.449 -20,6%
Altre passività finanziarie valutate al fair value 27.773.551 13.597.650 14.175.901 104,3%
Altre passività finanziarie delle imprese di assicurazione 2.088 439 1.649 375,6%
Fondi del passivo 874.455 988.852 -114.397 -11,6%
Passività fiscali 293.502 267.873 25.629 10%
Passività associate ad attività in dismissione 243.761 25.821 217.940 N.S.
Altre voci del passivo 2.217.605 2.265.592 -47.987 -2%
Totale passività 180.846.485 176.791.637 4.054.848 2,3%
Patrimonio di pertinenza di terzi 286 720 -434 -60,3%
Patrimonio netto del Gruppo 13.616.673 13.015.777 600.896 4,6%
Patrimonio netto consolidato 13.616.959 13.016.497 600.462 4,6%
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 194.463.444 189.808.134 4.655.310 2,5%

La voce "finanziamenti verso clientela" include i titoli senior rivenienti da operazioni di cessione di crediti deteriorati per un importo pari a € 1,5 miliardi.

I dati dell'esercizio precedente sono stati riesposti a seguito dell'applicazione retrospettiva del principio contabile IFRS 17 da parte delle Compagnie assicurative detenute dal Gruppo, oltre che dell'IFRS 9 per quelle di collegamento.

Conto economico consolidato riclassificato

(migliaia di euro) 30/09/2023 30/09/2022
Restated
Variaz. Var. %
Margine di interesse 2.421.573 1.590.452 831.121 52,3%
Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 94.747 97.628 -2.881 -3,0%
Margine finanziario 2.516.320 1.688.080 828.240 49,1%
Commissioni nette 1.408.209 1.440.060 -31.851 -2,2%
Altri proventi netti di gestione 52.563 52.069 494 0,9%
Risultato netto finanziario -65.269 251.934 -317.203
Risultato dell'attività assicurativa 32.738 8.598 24.140 280,8%
Altri proventi operativi 1.428.241 1.752.661 -324.420 -18,5%
Proventi operativi 3.944.561 3.440.741 503.820 14,6%
Spese per il personale -1.210.404 -1.210.489 85 0,0%
Altre spese amministrative -501.877 -477.838 -24.039 5,0%
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali -197.735 -195.183 -2.552 1,3%
Oneri operativi -1.910.016 -1.883.510 -26.506 1,4%
Risultato della gestione operativa 2.034.545 1.557.231 477.314 30,7%
Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela -383.551 -497.590 114.039 -22,9%
Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali -44.149 -48.355 4.206 -8,7%
Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie 128 -8.568 8.696
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri -13.846 -28.994 15.148 -52,2%
Utili/Perdite su partecipazioni ed investimenti 75 1.743 -1.668 -95,7%
Risultato lordo dell'operatività corrente 1.593.202 975.467 617.735 63,3%
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente -500.075 -321.443 -178.632 55,6%
Risultato netto dell'operatività corrente 1.093.127 654.024 439.103 67,1%
Oneri relativi al sistema bancario, al netto delle imposte -127.275 -151.838 24.563 -16,2%
Impairment su avviamenti - -8.132 8.132
Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di
certificates (OCR), al netto delle imposte
-1.400 25.331 -26.731
Impatto della purchase price allocation (PPA), al netto delle imposte -21.493 -32.131 10.638 -33,1%
Utile/Perdita di pertinenza di terzi 434 158 276 174,7%
RISULTATO NETTO DEL PERIODO 943.393 487.412 455.981 93,6%

I dati del periodo precedente sono stati riesposti a seguito dell'applicazione retrospettiva del principio contabile IFRS 17 da parte delle Compagnie assicurative detenute dal Gruppo, oltre che dell'IFRS 9 per quelle di collegamento.

Conto economico consolidato riclassificato - Evoluzione trimestrale

(migliaia di euro) III trim. 2023 II trim. 2023 I trim. 2023 IV trim. 2022
Restated
III trim. 2022
Restated
II trim. 2022
Restated
I trim. 2022
Restated
Margine di interesse 868.673 809.926 742.974 723.957 551.319 527.591 511.542
Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 34.140 24.295 36.312 38.355 39.460 15.729 42.439
Margine finanziario 902.813 834.221 779.286 762.312 590.779 543.320 553.981
Commissioni nette 460.006 469.549 478.654 447.262 473.197 486.771 480.092
Altri proventi netti di gestione 19.146 16.503 16.914 19.491 20.376 15.028 16.665
Risultato netto finanziario -22.777 -8.356 -34.136 -8.951 75.138 48.863 127.933
Risultato dell'attività assicurativa 8.158 14.969 9.611 13.102 8.598 - -
Altri proventi operativi 464.533 492.665 471.043 470.904 577.309 550.662 624.690
Proventi operativi 1.367.346 1.326.886 1.250.329 1.233.216 1.168.088 1.093.982 1.178.671
Spese per il personale -402.150 -402.858 -405.396 -391.918 -397.285 -405.342 -407.862
Altre spese amministrative -165.053 -166.630 -170.194 -170.411 -159.635 -162.650 -155.553
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali -68.084 -65.191 -64.460 -84.553 -69.886 -64.059 -61.238
Oneri operativi -635.287 -634.679 -640.050 -646.882 -626.806 -632.051 -624.653
Risultato della gestione operativa 732.059 692.207 610.279 586.334 541.282 461.931 554.018
Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela -124.832 -121.264 -137.455 -184.691 -193.909 -152.553 -151.128
Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali -11.774 -30.469 -1.906 -59.992 -7.510 -39.609 -1.236
Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie -1.041 488 681 -538 -3.028 -2.346 -3.194
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri -17.164 868 2.450 -28.220 -16.260 -4.608 -8.126
Utili/Perdite su partecipazioni ed investimenti 309 -388 154 515 277 -60 1.526
Risultato dell'operatività corr. al lordo delle imposte 577.557 541.442 474.203 313.408 320.852 262.755 391.860
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente -182.956 -169.683 -147.436 -85.590 -90.424 -92.599 -138.420
Risultato netto dell'operatività corrente 394.601 371.759 326.767 227.818 230.428 170.156 253.440
Oneri relativi al sistema bancario, al netto delle imposte -69.646 -351 -57.278 -49 -77.271 - -74.567
Impairment su avviamenti - - - - - -8.132 -
Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di
certificates (OCR), al netto delle imposte
1.168 -5.845 3.277 -20.513 -323 25.478 176
Impatto della purchase price allocation (PPA), al netto delle imposte -7.260 -6.830 -7.403 -10.248 -16.468 -7.173 -8.490
Utile/Perdita di pertinenza di terzi 97 373 -36 628 49 66 43
RISULTATO NETTO DEL PERIODO 318.960 359.106 265.327 197.636 136.415 180.395 170.602

I dati dell'esercizio precedente sono stati riesposti a seguito dell'applicazione retrospettiva del principio contabile IFRS 17 da parte delle Compagnie assicurative detenute dal Gruppo, oltre che dell'IFRS 9 per quelle di collegamento.

Conto economico consolidato riclassificato Impatti relativi all'esercizio 2022 riferiti all'applicazione dell'IFRS 17 alle compagnie di assicurazione

(migliaia di euro) Impatti IFRS
17 esercizio
2022
IV trim.
2022
III trim.
2022
II trim.
2022
I trim. 2022
Margine di interesse
Risultato delle partecipazioni valutate a patrimonio netto -21.500 3.552 7.894 -25.743 -7.203
Margine finanziario -21.500 3.552 7.894 -25.743 -7.203
Commissioni nette - - - - -
Altri proventi netti di gestione -43 -21 -22 - -
Risultato netto finanziario - - - - -
Risultato dell'attività assicurativa -10.018 -5.009 -5.009 - -
Altri proventi operativi -10.061 -5.030 -5.031 - -
Proventi operativi -31.561 -1.478 2.863 -25.743 -7.203
Spese per il personale 6.494 3.247 3.247 - -
Altre spese amministrative 2.131 1.065 1.066 - -
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali 352 176 176 - -
Oneri operativi 8.977 4.488 4.489 - -
Risultato della gestione operativa -22.584 3.010 7.352 -25.743 -7.203
Rettifiche nette su finanziamenti verso clientela - - - - -
Risultato della valutazione al fair value delle attività materiali - - - - -
Rettifiche nette su titoli ed altre attività finanziarie - - - - -
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri - - - - -
Utili/Perdite su partecipazioni ed investimenti - - - - -
Risultato dell'operatività corr. al lordo delle imposte -22.584 3.010 7.352 -25.743 -7.203
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente 1.899 949 950
Risultato netto dell'operatività corrente -20.685 3.959 8.302 -25.743 -7.203
Oneri relativi al sistema bancario, al netto delle imposte - - - - -
Impairment su avviamenti - - - - -
Impatto della variazione del proprio merito creditizio sulle emissioni di
certificates (OCR), al netto delle imposte - - - - -
Impatto della purchase price allocation (PPA), al netto delle imposte 3.144 1.572 1.572 - -
Utile/Perdita di pertinenza di terzi - - - - -
RISULTATO NETTO DEL PERIODO -17.541 5.531 9.874 -25.743 -7.203

In tale prospetto è riportato l'impatto complessivo relativo all'intero esercizio 2022 dettagliato per ogni singola voce del Conto economico riclassificato attribuibile alla rideterminazione dei dati in applicazione dell'IFRS 17.

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