Annual Report • Apr 6, 2021
Annual Report
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Premessa alla lettura dei bilanci
2 Bilanci e Relazioni 2020 · FinecoBank

| Cariche Sociali e Società di Revisione 7 |
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|---|---|
| Premessa alla lettura dei bilanci9 | |
| Relazione e Bilancio consolidato di FinecoBank S.p.A. 13 |
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| Relazione sulla gestione consolidata 13 |
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| Dati di sintesi 13 |
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| Andamento della gestione31 | |
| L'azione FinecoBank41 | |
| I risultati conseguiti nelle principali aree di attività 42 |
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| La rete dei consulenti finanziari50 | |
| Le risorse52 | |
| L'infrastruttura tecnologica55 | |
| Il sistema dei controlli interni56 | |
| Principali rischi e incertezze 57 |
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| La struttura organizzativa58 | |
| La continuità operativa 62 |
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| I principali aggregati patrimoniali 63 |
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| L'azionariato80 | |
| I risultati economici81 | |
| I risultati della controllante e della controllata 90 |
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| Le operazioni con parti correlate 101 |
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| Altre informazioni 102 |
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| Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione103 | |
| Proposta di approvazione del bilancio e destinazione dell'utile d'esercizio 105 |
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| Schemi del bilancio consolidato 107 |
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| Stato patrimoniale consolidato 107 |
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| Conto economico consolidato 109 |
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| Prospetto della redditività consolidata complessiva110 | |
| Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato111 | |
| Rendiconto finanziario consolidato112 | |
| Nota integrativa consolidata115 | |
| Parte A – Politiche contabili 115 |
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| Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato162 |
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| Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato 210 |
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| Parte D – Redditività consolidata complessiva231 |
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| Parte E – Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura232 |
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| Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato299 |
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| Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda303 |
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| Parte H – Operazioni con parti correlate 304 |
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| Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali306 |
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|---|---|
| Parte L – Informativa di settore313 |
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| Parte M – Informativa sul leasing314 |
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| Allegati 319 |
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| Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni 323 |
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| Relazione della Società di Revisione 325 |
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| Bilancio dell'impresa di FinecoBank S.p.A. 335 |
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| Schemi del bilancio335 | |
| Stato patrimoniale 335 |
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| Conto economico 337 |
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| Prospetto della redditività complessiva338 | |
| Prospetto delle variazioni del patrimonio netto 339 |
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| Rendiconto finanziario340 | |
| Nota integrativa 343 |
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| Parte A – Politiche contabili 343 |
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| Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale 388 |
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| Parte C – Informazioni sul conto economico439 |
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| Parte D – Redditività complessiva 460 |
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| Parte E – Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura 461 |
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| Parte F – Informazioni sul patrimonio 522 |
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| Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda526 |
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| Parte H – Operazioni con parti correlate 527 |
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| Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali530 |
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| Parte L – Informativa di settore532 |
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| Parte M – Informativa sul leasing533 |
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| Allegati 537 |
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| Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni 541 |
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| Relazione della Società di Revisione 543 |
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| Relazione del Collegio Sindacale 551 |
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| Glossario575 |

FinecoBank · Bilanci e Relazioni 2020 5
Indice

Indice
6 Bilanci e Relazioni 2020 · FinecoBank

| Consiglio di Amministrazione | |
|---|---|
| Marco Mangiagalli | Presidente |
| Francesco Saita | Vice Presidente |
| Alessandro Foti | Amministratore Delegato e Direttore Generale |
| Andrea Zappia Elena Biffi Giancarla Branda Gianmarco Montanari Maria Alessandra Zunino De Pignier Marin Gueorguiev Paola Giannotti De Ponti Patrizia Albano |
Consiglieri |
| Collegio Sindacale | |
| Luisa Marina Pasotti | Presidente |
| Giacomo Ramenghi Massimo Gatto |
Membri Effettivi |
| Deloitte & Touche S.p.A. | Società di revisione |
| Lorena Pelliciari | Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari |
Il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale sono stati nominati dall'Assemblea ordinaria di FinecoBank del 28 aprile 2020 e rimarranno in carica fino all'approvazione del bilancio d'esercizio che verrà chiuso al 31 dicembre 2022.
La dott.ssa Elena Spagnol ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di Sindaco Effettivo e di Presidente del Collegio Sindacale, con effetto dal 1° ottobre 2020. Per l'effetto, ai sensi di legge e di statuto, a far data dal 1° ottobre 2020 e fino alla prossima Assemblea, è subentrata nella carica di Sindaco Effettivo e Presidente del Collegio Sindacale la dott.ssa Luisa Marina Pasotti, precedentemente Sindaco Supplente.
La dott.ssa Chiara Orlandini ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di Sindaco Effettivo, con effetto dal 12 ottobre 2020. Per l'effetto, ai sensi di legge e di statuto, a far data dal 12 ottobre 2020 e fino alla prossima Assemblea, è subentrato nella carica di Sindaco Effettivo il dott. Giacomo Ramenghi, precedentemente Sindaco Supplente.
Cariche Sociali e Società di Revisione
20131 Milano - Piazza Durante, 11
"FinecoBank Banca Fineco S.p.A." o in forma abbreviata "FinecoBank S.p.A.", ovvero "Banca Fineco S.p.A." ovvero "Fineco Banca S.p.A.". Banca iscritta all'Albo delle Banche e Capogruppo del Gruppo Bancario FinecoBank, Albo dei Gruppi Bancari n. 3015, Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia e al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Codice Fiscale e n° iscr. R.I. Milano-Monza-Brianza-Lodi 01392970404 – R.E.A. n° 1598155, P.IVA 12962340159

Cariche Sociali e Società di Revisione
8 Bilanci e Relazioni 2020 · FinecoBank

Il presente fascicolo di bilancio include il Bilancio consolidato del Gruppo FinecoBank (di seguito Gruppo) e il Bilancio dell'impresa di FinecoBank Banca Fineco S.p.A. (di seguito FinecoBank o Fineco o Banca) entrambi redatti, in applicazione del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38, in conformità ai principi contabili internazionali (nel seguito "IFRS", "IAS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i relativi documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea, come previsto dal Regolamento dell'Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2020.
La Banca d'Italia con riferimento ai bilanci delle banche e delle società finanziarie capogruppo di gruppi bancari, nell'esercizio dei poteri stabiliti dall'art. 43 del decreto legislativo 18 agosto 2015 n. 136, ha stabilito con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti gli schemi di bilancio e della nota integrativa utilizzati dalla Banca per la redazione del presente Bilancio consolidato e Bilancio dell'impresa.
Il Bilancio consolidato comprende:
ed è accompagnato:
Premessa alla lettura dei bilanci
L'eventuale mancata quadratura tra i dati esposti nella Relazione sulla gestione consolidata e nel Bilancio consolidato dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.
Il Bilancio dell'impresa comprende:
Per la Relazione sulla gestione del Bilancio dell'impresa di FinecoBank S.p.A. si rinvia alla Relazione sulla gestione consolidata in cui, in apposita sezione, sono riportati gli schemi di bilancio riclassificati ed i commenti ai risultati dell'esercizio della Banca. Il raccordo degli schemi di bilancio riclassificati con gli schemi di bilancio è riportato tra gli Allegati.
Inoltre, completano il fascicolo di bilancio:
Le informazioni in merito al Governo societario e gli assetti proprietari, richieste ai sensi dell'art. 123-bis, comma 3 del Decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, figurano in una relazione distinta approvata dal Consiglio di Amministrazione, consultabile nella sezione "Governance" del sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com).
La Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (o Dichiarazione non finanziaria) del Gruppo FinecoBank, predisposta ai sensi del D.lgs. 254/2016, costituisce una relazione distinta approvata dal Consiglio di amministrazione, così come previsto dall'opzione dell'art. 5, comma 3, lettera b) del D.lgs. 254/2016, ed è consultabile sul sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com).

Vengono altresì pubblicati e resi disponibili sul sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com), secondo i relativi iter approvativi, la "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti", redatta ai sensi dell'art. 123-ter del Decreto legislativo 24 febbraio 1998 n.58, così come modificato in attuazione della Direttiva (UE) 2017/828 e dell'art. 84-quater, comma 1, del Regolamento emittenti, il documento "Informativa Stato per Stato", redatto ai sensi dell'art. 89 della Direttiva 2013/36/UE del Parlamento europeo e del Consiglio Europeo (CRD IV), modificata dalla Direttiva (UE) 2019/878 (c.d. CRD V), e il documento "Informativa al pubblico del Gruppo FinecoBank – Pillar III al 31 dicembre 2020", previsto dal Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) così come modificato dal Regolamento (UE) 2019/876 (CRR II) del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo e dal Regolamento (UE) 2020/873 (c.d. CRR "Quick-fix") del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo.

FinecoBank · Bilanci e Relazioni 2020 11
Premessa alla lettura dei bilanci

Premessa alla lettura dei bilanci
12 Bilanci e Relazioni 2020 · FinecoBank

Relazione e Bilancio conso lidato di Fineco Bank S.p.A. Relazione sulla gestione consolidata Dati di sintesi
FinecoBank è una banca diretta multicanale e una delle più importanti banche FinTech in Europa, vanta una delle maggiori reti di consulenti finanziari ed è leader in Italia per volumi intermediati sul mercato azionario. FinecoBank propone un modello di business integrato tra banca diretta e rete di consulenti finanziari. Un unico conto con servizi di banking, credit, trading e di investimento, disponibili anche su dispositivi mobili, quali applicazioni per smartphone e tablet.
FinecoBank è quotata alla Borsa di Milano e, a partire dal 1º aprile 2016, è inserita nell'indice azionario FTSE Mib di Borsa Italiana. Il 20 marzo 2017 il titolo è entrato a far parte dello STOXX Europe 600 Index.
In data 29 ottobre 2020, l'agenzia S&P Global Ratings ha rivisto l'outlook a stabile da negativo, confermando il rating a lungo termine pari a 'BBB' e a breve termine pari a 'A2'. L'outlook stabile riflette quello della Repubblica Italiana. Secondo l'agenzia S&P Global Ratings, FinecoBank "sarà meno esposta ai rischi collegati alla forte incertezza dello scenario macroeconomico in Italia rispetto alle banche puramente commerciali, grazie al suo modello di business innovativo, digitale e ben diversificato, che è solo marginalmente concentrato sull'attività creditizia". L'outlook stabile di FinecoBank, spiega S&P Global Ratings, "riflette il modello di business resiliente della Banca e il limitato rischio di credito le permetterà di assorbire l'impatto derivante dalle difficili condizioni economiche, mantenendo la propria solvibilità".
FinecoBank è inclusa nello Standard Ethics Italian Banks Index© e nello Standard Ethics Italian Index (composto dalle maggiori 40 società quotate in Borsa Italiana FTSE-MIB), tra i principali indici di performance e benchmark in materia ambientale, sociale e di governance. In data 30 giugno 2020 Standard Ethics ha alzato il rating della Banca da EE ad EE+ ("very strong"), fornendo il giudizio più elevato tra quelli assegnati agli istituti di credito. Nelle motivazioni che hanno portato alla decisione, Standard Ethics cita la rapidità con cui FinecoBank ha potenziato la propria strategia di sostenibilità di lungo periodo dal momento in cui è diventata una public company.
L'esercizio 2020 è stato contraddistinto dalla diffusione a livello globale della pandemia COVID-19, che ha portato l'economia mondiale ad una profonda contrazione economica. Le prime notizie riguardo la pandemia sono arrivate dalla Cina nel mese di gennaio, poi il virus si è gradualmente diffuso in tutto il mondo, costringendo anche i governi europei ad adottare severe misure di contenimento per appiattire la curva epidemiologica, che hanno innescato una grave recessione economica. Al fine di contenere le perdite economiche, il Governo italiano, così come gli altri Governi europei, ha adottato misure straordinarie e la Banca Centrale Europea è intervenuta con l'adozione di politiche monetarie non convenzionali su vasta scala. Anche i mercati finanziari, che hanno mostrato una volatilità particolarmente accentuata soprattutto nei primi sei mesi dell'anno, hanno trovato risposta nelle azioni tempestive dei governi e delle banche centrali.
Fin dai primi giorni dell'emergenza sanitaria che ha investito l'Italia, il Gruppo FinecoBank si è impegnato per fronteggiare efficacemente il contesto, assicurando costantemente la continuità operativa dei propri processi e servizi. Nell'affrontare la pandemia COVID-19 la priorità del Gruppo è stata e rimane la salute e la sicurezza di tutti i dipendenti, consulenti finanziari e clienti. Il Gruppo ha adottato una serie di iniziative, ampie ed efficaci, volte a prevenire e contenere l'eventuale diffusione del virus all'interno delle proprie strutture, limitando allo stretto necessario i trasferimenti sul territorio di tutti i propri dipendenti, rafforzando in modo rigoroso le misure igienico sanitarie delle proprie sedi e negozi finanziari ed estendendo la fruizione dello smart working a tutto il personale. Inoltre sono state messe in atto una serie di iniziative volte ad agevolare e migliorare la vita lavorativa e personale dei dipendenti.
Nonostante il difficile contesto economico, a fine 2020 il saldo della raccolta diretta e indiretta da clientela si attesta a 91.709 milioni di euro, registrando un incremento del 12,6% rispetto ai 81.419 milioni di euro di fine 2019. Il saldo della raccolta dei "Guided products & services" evidenzia un'incidenza rispetto al saldo totale della raccolta gestita pari al 73,6%, in crescita rispetto al 71,1% del 31 dicembre 2019.
La raccolta netta totale realizzata nel corso dell'esercizio 2020 è stata pari a 9.283 milioni di euro (+58,9% a/a); la raccolta netta gestita è stata pari a 4.296 milioni di euro, la raccolta netta amministrata è stata pari a 2.482 milioni di euro e la raccolta netta diretta è stata pari a 2.506 milioni di euro. La raccolta dei "Guided products & services" è stata pari a 4.209 milioni di euro (+12,3% a/a).
La raccolta netta realizzata nel corso dell'esercizio 2020 tramite la rete di consulenti finanziari è stata pari a 7.984 milioni di euro (+55,9% a/a). Il saldo della raccolta diretta ed indiretta della rete al 31 dicembre 2020 è pari a 79.644 milioni di euro (+12,7% a/a).
Il saldo della raccolta diretta e indiretta riferibile alla clientela Private, ossia con asset superiori a 500.000 euro, si attesta a 38.614 milioni di euro, pari al 42,1% del totale raccolta diretta e indiretta del Gruppo.
Nel corso dell'esercizio 2020 sono stati erogati 179 milioni di euro di prestiti personali, 687 milioni di euro di mutui e sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 877 milioni di euro, con un incremento delle esposizioni in conto corrente di 310,6 milioni di euro; ciò ha determinato un incremento dell'aggregato complessivo dei finanziamenti verso la clientela ordinaria del 22,8%1 rispetto al 31 dicembre 2019. La qualità del credito si conferma elevata, con un costo del rischio che si attesta a 10 bps, sostenuta dal principio di offrire credito esclusivamente ai clienti esistenti, facendo leva su appropriati strumenti di analisi della ricca base informativa interna. Il costo del rischio, strutturalmente contenuto, è in ulteriore riduzione, grazie anche all'effetto dei nuovi crediti, che sono prevalentemente garantiti e a basso rischio. I crediti deteriorati al 31 dicembre 2020 rappresentano lo 0,09% dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (0,11% al 31 dicembre 2019).
Il numero dei clienti si attesta a 1.369.814 in crescita dello 0,9% rispetto al 31 dicembre 2019. I clienti continuano a premiare la trasparenza dell'approccio Fineco, l'elevata qualità e la completezza dei servizi finanziari riassunti nel concetto di "one stop solution".
1 I finanziamenti verso clientela ordinaria comprendono solo i finanziamenti relativi ad utilizzi di aperture di credito in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie.

Il risultato del periodo si attesta a 323,6 milioni di euro, evidenziando un incremento del 12,2% rispetto all'esercizio precedente. Il cost/income ratio si attesta al 34,81%, in miglioramento rispetto al 31 dicembre 2019 (38,12%), a conferma dell'elevata leva operativa del Gruppo e della diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi. Si evidenzia un consistente contributo del Brokerage, che, grazie all'ampliamento dell'offerta e alla sostenuta volatilità dei mercati ha generato ricavi particolarmente elevati, in crescita del 73% rispetto all'anno precedente.
I risultati dell'esercizio 2020 confermano la sostenibilità e la forza del modello di business, capace di generare utili in ogni condizione di mercato. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nell'esercizio 20202 , il risultato dell'esercizio sarebbe pari a 324,5 milioni di euro, in crescita del 19,2% rispetto all'utile dell'esercizio 2019, anch'esso depurato delle poste non ricorrenti3 .
L'offerta del Gruppo si articola in tre macroaree di attività integrate: (i) il Banking, che include i servizi di conto corrente e di conto deposito, i servizi di pagamento ed emissione di carte di debito, credito e prepagate, i mutui, i fidi e i prestiti personali; (ii) il Brokerage, che assicura il servizio di esecuzione ordini per conto dei clienti, con un accesso diretto ai principali mercati azionari mondiali e la possibilità di negoziare CFD (su valute, indici, azioni, obbligazioni e materie prime), futures, opzioni, obbligazioni, ETF e certificates; (iii) l'Investing, che include l'attività di gestione del risparmio svolta dalla controllata Fineco AM, grazie al modello di business integrato verticalmente, servizi di collocamento e distribuzione di oltre 6.350 prodotti, tra fondi comuni d'investimento e comparti di SICAV gestiti da 72 primarie case d'investimento italiane ed internazionali, prodotti assicurativi e previdenziali, nonché servizi di consulenza in materia di investimenti tramite una rete, al 31 dicembre 2020, di 2.606 consulenti finanziari.
Come evidenziato in precedenza, l'esercizio 2020 è stato contraddistinto dall'emergenza sanitaria causata dalla propagazione della pandemia COVID-19, la cui evoluzione nel prossimo futuro è tuttora di difficile previsione.
Per fronteggiare la profonda contrazione economica e sostenere l'economia, le famiglie e le imprese, il Governo italiano, così come gli altri Governi europei, ha adottato misure straordinarie volte a contenere la disoccupazione e sostenere i settori più vulnerabili, alle quali sono stati abbinati prestiti bancari a favore delle imprese garantiti dal governo nonché l'estensione del fondo di solidarietà mutui prima casa (c.d. Fondo Gasparrini) ai lavoratori dipendenti, ai lavoratori autonomi e liberi professionisti, al verificarsi di determinate condizioni conseguenti le restrizioni adottate per l'emergenza COVID-19, che prevede la possibilità di sospendere le rate dei finanziamenti per un determinato periodo di tempo e il pagamento degli interessi compensativi nella misura pari al 50% degli interessi maturati sul debito residuo durante il periodo di sospensione.
La Banca Centrale Europea è intervenuta adottando un pacchetto monetario straordinario a sostegno dell'economia reale della zona euro. In tale ambito ha ampliato il suo programma di Quantitative Easing e ha introdotto condizioni più favorevoli per la TLTRO-III tra giugno 2020 e giugno 2022, con tassi di interesse che possono scendere fino a 50 punti base al di sotto del tasso di interesse sui depositi. Nell'ambito delle misure straordinarie ha introdotto un nuovo strumento di liquidità, Pandemic Emergency Longer Term Refinancing Operations ("PELTRO"), insieme a un programma di acquisto di titoli del settore pubblico e privato, principalmente titoli di stato, chiamato Pandemic Emergency Purchase Program ("PEPP") che durerà almeno fino a marzo 2022.
La Banca Centrale Europea, inoltre, ha deciso una serie di misure atte a garantire che gli enti creditizi direttamente supervisionati potessero continuare a svolgere il loro ruolo di finanziamento dell'economia reale alla luce degli effetti economici del COVID-19, misure che, ove previsto, sono state adottate anche da Banca d'Italia con riferimenti agli enti creditizi meno significativi. A tal fine la Banca Centrale Europea e, accogliendo l'invito di quest'ultima, la Banca d'Italia hanno concesso agli enti creditizi la possibilità di operare temporaneamente al di sotto del livello della componente target assegnata a esito del processo SREP, ma, nel contempo, hanno raccomandato di non procedere al pagamento dei dividendi per gli anni 2019, 2020 e in ultimo i dividendi provvisori a valere sui profitti 2021 e di astenersi dal riacquisto di azioni proprie volte alla remunerazione degli azionisti, ciò al fine di incrementare la capacità di assorbimento delle perdite e supportare il credito alle famiglie, piccole imprese ed aziende corporate. In tale ambito si ricorda:
la Raccomandazione BCE/2020/19 del 27 marzo 2020 con la quale la Banca Centrale Europea e, accogliendo l'invito di quest'ultima, la Banca d'Italia hanno raccomandato alle banche di non procedere al pagamento dei dividendi per gli anni 2019 e 2020 almeno fino al 1° ottobre 2020 e ad astenersi dal riacquisto di azioni proprie volte alla remunerazione degli azionisti, ciò al fine di incrementare la capacità di assorbimento delle perdite e supportare il credito alle famiglie, piccole imprese ed aziende corporate;
e, ultima in ordine temporale,
la Raccomandazione adottata dalla Banca Centrale Europea in data 15 dicembre 2020 (Raccomandazione BCE/2020/62, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea in data 18 dicembre 2020, che abroga la Raccomandazione BCE/2020/35 del 27 luglio 2020)
2 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -1 milione di euro (al netto dell'effetto fiscale). 3 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -3,0 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale), provento riconosciuto dallo Schema Volontario a FinecoBank per un importo di +1,1 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale), relativo alle quattro tranche di interessi, al netto degli oneri sostenuti nel corso dell'anno 2019, pagati da Banca Carige S.p.A. sul prestito subordinato sottoscritto dallo Schema Volontario, e beneficio fiscale rilevato grazie al c.d. regime del Patent Box per un importo di +18,1 milioni di euro, relativo alla componente non oggetto di istanza di rinnovo nel 2020 e al beneficio relativo alle annualità 2015-2018 rilevato nell'esercizio 2019.

concernente le politiche in materia di distribuzioni dei dividendi e riacquisti di azioni proprie che gli enti creditizi e i gruppi vigilati significativi dovrebbero adottare nel contesto economico gravato dell'emergenza COVID-19, con la quale viene sottolineata l'importanza di continuare ad assumere un atteggiamento prudente con riferimento alle operazioni di distribuzione dei dividendi o di riacquisto di azioni proprie al fine di remunerare gli azionisti. In linea con l'approccio adottato dalla Banca Centrale Europea per le banche significative, con Comunicato Stampa del 16 dicembre 2020 Banca d'Italia ha espresso la propria decisione di mantenere un approccio estremamente prudente al fine di salvaguardare la capacità delle banche di assorbire le perdite e concedere prestiti per sostenere l'economia. In particolare, Banca d'Italia ha raccomandato alle banche italiane meno significative, fino al 30 settembre 2021:
In assenza di un sostanziale peggioramento del quadro macroeconomico, dal 30 settembre 2021 Banca d'Italia, in linea con le indicazioni della Banca Centrale Europea, tornerà a valutare le politiche di distribuzione di dividendi e di remunerazione sulla base dei risultati dell'ordinario processo di revisione e valutazione prudenziale dei singoli intermediari.
Per il dettaglio completo delle raccomandazioni e dei comunicati stampa emanati dalla Banca Centrale Europea e da Banca d'Italia in materia di distribuzione dei dividendi o di riacquisto di azioni proprie si rimanda alla Parte A – Politiche contabili - Sezione 5 – Altri aspetti della nota integrativa consolidata.
Tenuto conto delle Raccomandazioni della Banca Centrale Europea e della Banca d'Italia emesse in data 27 marzo 2020, relative alla politica dei dividendi nel contesto conseguente alla pandemia COVID-19, il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank, riunitosi in data 6 aprile 2020, nel pieno rispetto della normativa di riferimento, delle indicazioni delle Autorità di Vigilanza e della miglior prassi consolidata in materia, ha deciso di revocare la proposta di distribuzione di un dividendo unitario di 0,32 euro per complessivi 195.052.000 euro, all'ordine del giorno dell'Assemblea ordinaria convocata per il 28 aprile 2020 e deliberata dal Consiglio di Amministrazione dell'11 febbraio 2020, deliberando di proporre alla medesima Assemblea l'assegnazione a riserve dell'intero utile dell'esercizio 2019, proposta approvata dall'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2020.
Anche con riferimento agli utili 2020, il Consiglio di Amministrazione del 9 febbraio 2021, attenendosi alla Raccomandazione della Banca Centrale Europea del 15 dicembre 2020 e al contenuto del Comunicato Stampa del 16 dicembre 2020 di Banca d'Italia, ha deliberato di proporre all'Assemblea degli azionisti l'assegnazione a riserve dell'intero utile dell'esercizio 2020. Ciò ha determinato un incremento dei requisiti patrimoniali di vigilanza del Gruppo ben al di sopra dei limiti regolamentari e degli obiettivi fissati nel RAF.
Si precisa, inoltre, che in data 26 giugno 2020 è stato pubblicato il Regolamento (UE) 2020/873 del Parlamento EU e del Consiglio (c.d. CRR "Quick fix") che modifica il Regolamento (UE) 575/2013 ("CRR") e il Regolamento (UE) 876/2019 ("CRR II"), che ha apportato una serie di adeguamenti al quadro prudenziale di riferimento alla luce dell'emergenza sanitaria COVID-19, consentendo agli enti creditizi di applicare specifiche disposizioni transitorie e anticipando l'applicazione di alcune misure previste dal CRR II, con lo scopo di fornire un sostegno patrimoniale che consenta agli enti creditizi di continuare a sostenere l'economia reale nel contesto della pandemia COVID-19. Per maggiori dettagli in merito alle misure introdotte si rimanda al paragrafo "Fondi propri e coefficienti patrimoniali consolidati" riportato nella presente Relazione sulla gestione consolidata.
L'emergenza sanitaria causata dalla propagazione della pandemia COVID-19 e l'incertezza della durata della stessa ha determinato forti ripercussioni sul sistema bancario e finanziario, la cui evoluzione nel prossimo futuro è tuttora di difficile previsione.
Pur in questo contesto, il modello di business di FinecoBank appare diversificato e ben equilibrato: il Gruppo, infatti, può contare su un modello di business le cui fonti di ricavo sono ampiamente diversificate e che permettono di affrontare situazioni di stress complesse come quella in corso. I ricavi del Gruppo FinecoBank si basano su tre componenti principali (banking, brokerage ed investing) che nelle fasi di crisi tendono ad avere andamenti non correlati.
Nel corso dell'esercizio 2020 gli effetti indiretti dell'emergenza sanitaria hanno causato in un primo momento una riduzione del valore degli asset in gestione della clientela, riduzione che è stata parzialmente riassorbita nei mesi successivi. Tale impatto comunque è fortemente mitigato rispetto ad altri competitor non essendo previste commissioni di performance, che strutturalmente sono variabili e penalizzanti nei momenti di crisi sui mercati. Viceversa, a conferma della de-correlazione delle fonti di ricavo del Gruppo, nei momenti di forte volatilità come quelli registrati nell'anno, ed in particolar modo nel periodo di massima propagazione della pandemia, si rileva un deciso incremento dei ricavi dall'attività di brokerage.
Per quanto riguarda gli investimenti finanziari detenuti dal Gruppo, costituiti in prevalenza da titoli di Stato, l'emergenza ha manifestato i suoi effetti diretti con una immediata riduzione del relativo fair value, valore che, grazie anche alle azioni intraprese dalla Banca Centrale Europea, al 31 dicembre 2020 si è riportato al di sopra dei livelli pre-emergenza. Si precisa peraltro che la maggior parte dei titoli di Stato sono detenuti da FinecoBank con finalità di investimento a lungo termine e sono contabilizzati nel portafoglio Held to Collect, quindi la valutazione al fair value non determina impatti sul conto economico consolidato, sul patrimonio netto consolidato e sui fondi propri consolidati anche in assenza di disposizioni transitorie per sterilizzarne

l'effetto. Con riferimento agli strumenti finanziari presenti nel portafoglio di negoziazione, si ricorda che il Gruppo tende a non assumere posizioni di rischio; le posizioni presenti nel portafoglio di proprietà sono rappresentate principalmente da titoli di capitale, titoli di debito e contratti derivati "Over the counter" (CFD e Knock Out Option) negoziati in contropartita dei clienti, nonché strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale delle suddette posizioni aperte nei confronti dei clienti.
Per quanto riguarda la determinazione delle perdite attese per la valutazione delle esposizioni creditizie, siano esse rappresentate da crediti o da titoli, l'IFRS 9 prevede che siano considerate non solo le informazioni storiche e correnti, ma anche le informazioni previsionali macroeconomiche (componenti "Forward Looking"). Nell'attuale contesto di crisi, l'aggiornamento degli scenari alla base delle componenti Forward looking risulta un esercizio particolarmente complesso. L'entità delle ripercussioni macroeconomiche dovute alla sospensione delle attività economiche e sociali durante il diffondersi della pandemia COVID-19 è ancora oggetto di ampio dibattito, anche in considerazione delle iniziative di sostegno alle famiglie e imprese adottate in via straordinaria da diversi Paesi europei che contribuiranno a mitigare gli impatti della crisi.
In risposta all'incertezza generata dalla pandemia COVID-19 e all'adozione delle misure di sostegno statali, le principali Autorità europee (IASB, EBA, BCE, Commissione Europea, …) hanno fornito agli enti indicazioni sul trattamento prudenziale e contabile delle esposizioni creditizie. Da un lato, in linea con lo spirito della norma contabile, hanno evidenziano la necessità di incorporare il deterioramento del quadro macroeconomico provocato dalla crisi; al tempo stesso, considerata la situazione di incertezza, evidenziano la possibilità di sfruttare i margini di flessibilità previsti dallo stesso principio IFRS 9. La flessibilità auspicata dalle suddette Autorità consente di adottare margini rispetto all'applicazione meccanica degli approcci esistenti per la determinazione degli accantonamenti, raggiungendo il giusto equilibrio tra l'esigenza di evitare un'eccessiva pro-ciclicità e assicurare che i rischi cui gli enti sono (o saranno) esposti si riflettano adeguatamente nei processi interni di misurazione e gestione dei rischi.
Infine, le citate Autorità hanno chiarito che l'applicazione di misure di sostegno nella forma di moratorie legislative o private, che rispettano i requisiti stabiliti dall'EBA (EBA/GL/2020/07), non determinano, di per sé, un aumento significativo del rischio di credito. In coerenza con le indicazioni fornite dalle Autorità di Vigilanza, le esposizioni soggette a moratoria conformi ai requisiti stabiliti dall'EBA (EBA/GL/2020/07) sono state mantenute allo Stadio 1 della staging allocation, salvo siano intervenuti ulteriori fattori che abbiano determinato un aumento significativo nel rischio di credito, come ad esempio lo sconfinamento superiore a 30 giorni di altre linee di credito non soggette a moratoria o il recepimento di informazioni negative sul merito creditizio del cliente provenienti da banche dati esterne. Le residuali misure di sostegno accordate alla clientela, non conformi ai requisiti stabiliti dall'EBA, sono state valutate e classificate caso per caso, conformemente a quanto previsto dal framework prudenziale e contabile vigente. A tal fine è decisivo l'accertamento della difficoltà economica del debitore, che è valutato in considerazione della situazione reddituale/patrimoniale del beneficiario della misura di sostegno. Al 31 dicembre 2020 si rileva la presenza trascurabile nel portafoglio crediti di alcune moratorie non conformi alle Linee Guida stesse. In coerenza con le indicazioni fornite dalle Autorità di Vigilanza, tali esposizioni sono state valutate caso per caso e classificate secondo quanto previsto dal framework prudenziale e contabile.
Per supportare le esigenze finanziarie della clientela correlate all'emergenza sanitaria COVID-19, FinecoBank, oltre ad attuare la sospensione delle rate dei mutui con il ricorso al Fondo CONSAP (in ottemperanza a quanto disposto dal Decreto Cura Italia) precedentemente citato, ha posto in essere alcune iniziative, in particolare:
Entrambe le moratorie (Fondo Consap e Accordo ABI), qualora non siano presenti ulteriori elementi non prettamente connessi alla moratoria in esame, sono state rilevate contabilmente applicando la c.d. modification accounting, in linea con le indicazioni ESMA. Inoltre, considerando che maturano interessi sulle somme oggetto di posticipo, non sono state rilevate perdite significative in termini di modification loss.
Al 31 dicembre 2020, ai fini del calcolo delle perdite attese su crediti per le esposizioni performing, il Gruppo ha utilizzato dei parametri di rischio interni (PD e LGD) rettificati attraverso gli scenari macroeconomici forniti dal fornitore esterno Moody's Analytics. Tali scenari, che sostituiscono quelli forniti fino al 30 settembre 2020 dal fornitore UniCredit S.p.A., incorporano informazioni prospettiche aggiornate alla crisi pandemica, coerenti con le previsioni macroeconomiche rilasciate dalla Banca Centrale Europea. La componente prospettica ("forward looking") è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è pesato al 40% in quanto è ritenuto quello di realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso invece sono pesati al 30% e rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore. Per maggiori dettagli si rimanda alla Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della mota integrativa consolidata.
Con riferimento alle controparti retail di FinecoBank, non sono stati rilevati impatti significativi derivanti dalla pandemia COVID-19 in termini di deterioramento del portafoglio. Quest'ultimo è infatti costituito prevalentemente da finanziamenti assistiti da garanzie reali finanziarie ed immobiliari, ed erogati in applicazione di un'attenta e prudente politica di concessione. Nel caso dei mutui fondiari il loan to value medio è, infatti, pari a circa il 50% ed i fidi accordati prevedono l'acquisizione di garanzie con margini conservativi. L'aggiornamento degli scenari macroeconomici non ha comportato rettifiche significative nell'esercizio 2020.
Per quanto concerne il calcolo delle perdite attese sulle le restanti controparti, inclusi gli emittenti titoli, il Gruppo ha utilizzato i parametri di rischio forniti dal fornitore esterno Moody's Analytics. L'impatto maggiore degli effetti della pandemia ha riguardato le esposizioni Sovereign. In questo caso, l'aggiornamento degli scenari macroeconomici ha determinato rettifiche complessive nell'esercizio 2020 per circa 5,5 milioni di euro principalmente riferite agli emittenti titoli.

L'emergenza sanitaria legata alla pandemia e la conseguente crisi economica e finanziaria non ha intaccato la situazione di liquidità complessiva del Gruppo, che si è mantenuta solida e stabile. Nel corso dell'esercizio 2020, anche durante la fase più acuta della pandemia, tutti gli indicatori e le analisi di adeguatezza di liquidità hanno evidenziato ampi margini di sicurezza rispetto ai limiti regolamentari ed interni. Nel primo trimestre del 2020 si è registrato un rafforzamento della posizione di liquidità del Gruppo, determinato sia dalla vendita di asset da parte della clientela per effetto delle turbolenze registrate nei mercati finanziari sia da una crescita delle disponibilità liquide a vista particolarmente rilevante, che ha contributo ad un incremento delle disponibilità di High quality liquid asset (HQLA), trend iniziato già nel corso del 2019. Nel corso dei mesi successivi le disponibilità liquide a vista si sono progressivamente e parzialmente ridotte per effetto principalmente della ripresa degli investimenti da parte della clientela, tornando comunque ad assestarsi sui livelli consolidati pre-pandemia, rappresentativi di una posizione di liquidità estremamente solida. FinecoBank, infine, non ha incontrato impedimenti o peggioramenti nelle condizioni di accesso ai mercati e di perfezionamento (volumi, prezzi) delle relative operazioni (operazioni di pronti contro termine, acquisto e vendita titoli). Per maggiori dettagli relativi alla gestione della liquidita ed ai rischi connessi si manda alla Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della nota integrativa consolidata.
Con particolare riferimento alle proiezioni dei flussi di cassa futuri, delle assunzioni e dei parametri utilizzati ai fini della valutazione della recuperabilità dell'avviamento, dei marchi e domini Fineco iscritti in bilancio, si segnala che i parametri e le informazioni utilizzate sono significativamente influenzate dal quadro macroeconomico di mercato, che potrebbe registrare mutamenti non prevedibili alla luce delle incertezze sopra evidenziate. A tale riguardo si precisa che in data 19 gennaio 2021 il Consiglio di Amministrazione ha approvato la metodologia per la determinazione del valore d'uso dell'avviamento, dei marchi e domini (modello, assunzioni e parametri utilizzati). I risultati confermano la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio, non facendo emergere in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, confermando un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile. Anche le analisi di sensitività effettuate evidenziano che l'impairment test raggiungerebbe un livello di break-even assumendo variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili nei principali parametri utilizzati nel modello di valutazione. Per maggiori dettagli in merito all'impairment test le relative analisi di sensitività si rimanda alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato – Sezione 10 – Attività Immateriali della nota Integrativa consolidata. A tal fine giova ulteriormente ricordare che la Banca differentemente da molti emittenti del settore finanziario presenta una capitalizzazione di borsa (pari 8.168 milioni di euro) superiore al patrimonio netto contabile.
Si ricorda che il Gruppo detiene un immobile di proprietà ad uso funzionale ed uno ad uso investimento. Al fine di valutare se esistano indicazioni del fatto che le attività possano aver subito una riduzione di valore, considerando anche l'attuale contesto determinato dalla pandemia COVID-19, la Banca, in occasione della chiusura del bilancio al 31 dicembre 2020 con riferimento all'immobile ad uso funzionale e nel corso del 2020 per l'immobile ad uso investimento, ha richiesto delle perizie a società terze indipendenti dalle quali non sono emerse evidenze che comportino la necessità di apportare riduzioni di valore ai sensi dello IAS 36.
Con riferimento agli utili/perdite attuariali calcolate ai sensi dello IAS 19 non si rilevano impatti determinati dalla pandemia COVID-19. L'attuale crisi innescata dalla pandemia COVID-19, infatti, non ha avuto impatto sull'orientamento strategico, sugli obiettivi e sul modello di business del Gruppo.
Con riferimento all'applicazione dell'IFRS 2 "Pagamenti basati su azioni", si precisa che non è stato apportato alcun cambiamento alla stima di maturazione dei pagamenti basati su azioni.
Nessun impatto è stato inoltre rilevato in merito alla recuperabilità delle attività fiscali differite. L'ammontare delle attività fiscali differite iscritte in bilancio deve essere sottoposto a test per verificare che sussista la probabilità di conseguire in futuro imponibili fiscali che ne consentano il recupero. Il test svolto in occasione della chiusura del bilancio al 31 dicembre 2020 ha dato esito positivo non facendo emergere alcuna incertezza in proposito.
Da un punto di vista strutturale, la crisi lascia presagire nel prossimo futuro una accelerazione verso soluzioni che porteranno ad un mondo più moderno e digitalizzato: la gestione dei servizi bancari da parte della clientela sarà sempre più orientata all'utilizzo di piattaforme digitali, favorendo il modello di business del Gruppo, che da sempre è orientato in questa direzione.
FinecoBank, non basando il proprio modello di business su una rete di filiali, è risultata meno esposta al rischio di pandemie: i clienti possono effettuare operazioni in autonomia attraverso il sito web o con la guida dei consulenti finanziari attraverso le procedure di web collaboration, senza discontinuità sostanziali nei servizi offerti. Il Gruppo si è altresì attrezzato per garantire la continuità operativa e modalità di lavoro da remoto per la totalità dei dipendenti, garantendo il pieno mantenimento dei livelli di servizi e del framework di controlli senza soluzione di continuità. In particolare FinecoBank, in linea con le indicazioni ministeriali, ha adottato misure dirette ai dipendenti estendendo progressivamente a tutti il lavoro da remoto, grazie a interventi tecnologici che hanno consentito la piena operatività aziendale (es. completa decentralizzazione del call center che rappresenta un essenziale canale di interazione con la clientela) e la salvaguardia dei dipendenti, della clientela e gli altri stakeholder tra cui la rete di consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede, che già da tempo si avvale di processi interni completamente dematerializzati.
Con riferimento a Fineco AM, si precisa che la stessa monitora continuamente la situazione creatasi in conseguenza della pandemia COVID-19 e i suoi potenziali impatti, dovuti anche alle restrizioni emanate dai vari governi locali, e ritiene inalterata la propria capacità di continuare la normale operatività. Il management di Fineco AM rimane fiducioso nella consistenza del portafoglio e continua a valutare le opportunità che si possono manifestare per poter diversificare la strategia dei Comparti gestiti, nonostante gli impatti a lungo termine derivanti dal COVID-19 sui mercati finanziari e sull'economia in generale rimangano incerti. Gli Assets Under Management (AUM) di Fineco AM all'inizio dell'anno erano pari a 13,8 miliardi di euro e al 21 febbraio 2020 hanno raggiunto 14,6 miliardi di euro. Quando la pandemia ha colpito l'Europa e il resto del mondo, l'economia globale ha subito un rallentamento che ha generato un impatto negativo sugli AUM di Fineco AM. Al 31 marzo 2020, a causa di tale rallentamento e delle restrizioni imposte dai vari governi, gli AUM sono scesi a 12,4 miliardi di euro. La riduzione degli stessi ha influito, di conseguenza, sulle commissioni di gestione, che nel mese di marzo hanno registrato una flessione rispetto ai precedenti mesi di gennaio e febbraio. Dal secondo trimestre 2020 gli AUM sono aumentati in linea con la ripresa del mercato e al 31 dicembre 2020 ammontano a 16,4 miliardi di euro, grazie anche a una raccolta netta di periodo pari a 2,3 miliardi di euro.

In ottica prospettica non si rileva di conseguenza un impatto sostanziale sull'orientamento strategico, sugli obiettivi e sul modello di business del Gruppo, che viceversa ne esce rafforzato, né si stimano impatti economici e patrimoniali rilevanti a livello complessivo in relazione alla citata diversificazione delle fonti di ricavo.
Il propagarsi della pandemia COVID-19 e le associate misure di restrizione hanno determinato, nel corso dell'esercizio 2020, effetti negativi sull'economia reale che ci si attende siano compensati, parzialmente, dalle misure di sostegno economico poste in atto da parte dei Governi. Il Gruppo ha considerato tali circostanze nella valutazione delle poste significative del bilancio, e sulla base dei risultati di tali valutazioni, pur consapevole dell'attuale incertezza in merito all'attesa ripresa economica e degli impatti di lungo termine delle misure di restrizione adottate, ritiene che non vi siano incertezze in merito alla continuità aziendale del Gruppo in un futuro prevedibile né incertezze tali da dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili entro l'esercizio successivo. Tuttavia non è possibile escludere che, per loro natura, le ipotesi ragionevolmente assunte possano non essere confermate negli effettivi futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. Su tali scenari potrebbero incidere, tra gli altri, gli elementi di incertezza derivanti dalla pandemia COVID-19 e dalle misure di contenimento messe in atto e che potranno essere messe in atto in futuro per il contenimento dei contagi, oltre che dalle misure di sostegno dell'economia, delle famiglie e delle imprese, poste in essere dai Governi e supportate dalle politiche monetarie delle Banche centrali.
Nell'effettuare tale valutazione, la Banca ha considerato, peraltro, i principali indicatori regolamentari del Gruppo, in termini di dati puntuali al 31 dicembre 2020, relativi buffer rispetto ai requisiti minimi regolamentari ed evoluzione degli stessi in un futuro prevedibile.
I programmi relativi alle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (Targeted Longer-Term Refinancing Operations - TLTRO) sono stati introdotti dalla Banca Centrale Europea per offrire agli enti creditizi dell'area dell'euro finanziamenti con scadenze pluriennali diretti a migliorare il funzionamento del meccanismo di trasmissione della politica monetaria, sostenendo l'erogazione del credito bancario all'economia reale.
Le TLTRO condotte fino a marzo 2017 sono state avviate in due distinti programmi: TLTRO-I, annunciato a giugno 2014 e composto da otto aste; TLTRO-II, annunciato a marzo 2016 e composto da quattro aste. A marzo 2019 il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea ha annunciato una terza serie di operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (TLTRO-III) da condurre con frequenza trimestrale da settembre 2019 a marzo 2021. Analogamente ai precedenti programmi le TLTRO-III incorporano incentivi al fine di preservare condizioni creditizie favorevoli per l'economia reale.
Il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea ha stabilito, il 6 giugno 2019, i parametri di riferimento del terzo programma di operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine, inclusi i tassi di interesse. Alcuni di questi parametri sono stati rivisti dal Consiglio direttivo: (i) il 12 settembre 2019, alla luce del peggioramento del quadro economico, (ii) il 12 marzo 2020 e il 30 aprile 2020, a fronte dell'emergenza COVID-19 e (iii) il 10 dicembre 2020, alla luce delle ricadute economiche derivanti dal protrarsi della pandemia.
In particolare, ad aprile e dicembre 2020, il Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea ha deciso un incremento dell'ammontare richiedibile da parte di ogni singolo partecipante ed un miglioramento del tasso d'interesse che regola l'operazione; in particolare:
Nella riunione operativa del 10 dicembre 2020 la Banca Centrale Europea ha deciso inoltre di estendere il programma TLTRO III per tutto il 2021, aggiungendo alle tranche in calendario per dicembre 2020 e marzo 2021 altre 3 operazioni a cadenza trimestrale (giugno/settembre/dicembre 2021). Ciascuna operazione avrà durata pari a tre anni ma è prevista un'opzione di rimborso volontario, esercitabile trimestralmente una volta trascorsi 12 mesi dal regolamento di ciascuna operazione. L'operazione assume la forma tecnica di finanziamento assistito da garanzia in quanto il partecipante dovrà vincolare presso la banca centrale un quantitativo di titoli ECB eligible il cui controvalore al netto dell'haircut sia almeno pari a quello dell'ammontare richiesto in asta.
Tali operazioni sono parte fondamentale dell'attività di pianificazione ed attuazione della politica monetaria da parte della Banca Centrale Europea. Esse si aggiungono, infatti, alle operazioni di mercato aperto ordinarie e straordinarie, di breve e di medio/lungo periodo, che la Banca Centrale Europea pone in essere con le cosiddette controparti di politica monetaria (di cui FinecoBank fa parte), ossia con le banche attive in Italia, utilizzando l'insieme di strumenti finanziari, regole e procedure definiti dall'Eurosistema per l'attuazione della politica monetaria (assetto operativo).
All'interno di questo quadro consolidato, FinecoBank ha partecipato alla 6^ tranche del programma TLTRO III (16 dicembre 2020) per un importo di 950 milioni di euro, pari alla metà dei prestiti idonei al 28 febbraio 2019. Per prestiti idonei si intendono i prestiti a società non finanziarie e famiglie residenti in Stati membri la cui moneta è l'Euro, ad eccezione dei prestiti a famiglie per l'acquisto di abitazioni. La scadenza naturale della 6^ tranche

dell'operazione TLTRO III sarà il 20 dicembre 2023, la prima finestra di rimborso anticipato sarà il 22 dicembre 2021, mentre le finestre successive avranno cadenza trimestrale (da marzo 2022).
FinecoBank ritiene ragionevolmente di poter beneficiare delle condizioni di tasso agevolate sopra menzionate per il periodo di interesse speciale alla luce dell'andamento avuto dal proprio portafoglio prestiti nel 2020 e delle linee di budget definite per lo stesso nel 2021 che riflettono la volontà di continuare con la strategia di incremento del portafoglio prestiti in essere anche grazie alla possibilità di offrire dei tassi più convenienti.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | ||||
| ATTIVO | 31/12/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % | |
| Cassa e disponibilità liquide | 1.760.348 | 754.386 | 1.005.962 | 133,3% | |
| Attività finanziarie di negoziazione | 16.997 | 7.933 | 9.064 | 114,3% | |
| Finanziamenti a banche | 780.473 | 566.033 | 214.440 | 37,9% | |
| Finanziamenti a clientela | 4.527.837 | 3.679.829 | 848.008 | 23,0% | |
| Altre attività finanziarie | 23.939.899 | 22.304.892 | 1.635.007 | 7,3% | |
| Coperture | 74.451 | 64.939 | 9.512 | 14,6% | |
| Attività materiali | 151.872 | 152.048 | (176) | -0,1% | |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | - | - | |
| Altre attività immateriali | 39.597 | 37.492 | 2.105 | 5,6% | |
| Attività fiscali | 13.314 | 23.444 | (10.130) | -43,2% | |
| Altre attività | 360.627 | 342.309 | 18.318 | 5,4% | |
| Totale dell'attivo | 31.755.017 | 28.022.907 | 3.732.110 | 13,3% |
(Importi in migliaia)
| Consistenze al | Variazioni | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 31/12/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % | |
| Debiti verso banche | 1.064.859 | 154.653 | 910.206 | 588,5% | |
| Debiti verso clientela | 28.359.739 | 25.919.858 | 2.439.881 | 9,4% | |
| Passività finanziarie di negoziazione | 5.889 | 3.777 | 2.112 | 55,9% | |
| Coperture | 232.102 | 94.950 | 137.152 | 144,4% | |
| Passività fiscali | 13.954 | 11.437 | 2.517 | 22,0% | |
| Altre passività | 391.349 | 455.748 | (64.399) | -14,1% | |
| Patrimonio | 1.687.125 | 1.382.484 | 304.641 | 22,0% | |
| - capitale e riserve | 1.366.387 | 1.093.117 | 273.270 | 25,0% | |
| - riserve da valutazione | (2.833) | 1.002 | (3.835) | -382,7% | |
| - risultato netto | 323.571 | 288.365 | 35.206 | 12,2% | |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 31.755.017 | 28.022.907 | 3.732.110 | 13,3% |

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | |||||
| ATTIVO | 31/12/2020 | 30/09/2020 | 30/06/2020 | 31/03/2020 | 31/12/2019 |
| Cassa e disponibilità liquide | 1.760.348 | 987.533 | 909.802 | 1.177.380 | 754.386 |
| Attività finanziarie di negoziazione | 16.997 | 13.146 | 14.591 | 12.888 | 7.933 |
| Finanziamenti a banche | 780.473 | 773.653 | 723.189 | 625.247 | 566.033 |
| Finanziamenti a clientela | 4.527.837 | 4.320.340 | 4.204.291 | 3.741.000 | 3.679.829 |
| Altre attività finanziarie | 23.939.899 | 22.974.599 | 22.946.524 | 23.400.694 | 22.304.892 |
| Coperture | 74.451 | 76.119 | 75.577 | 76.454 | 64.939 |
| Attività materiali | 151.872 | 150.459 | 153.685 | 152.973 | 152.048 |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 |
| Altre attività immateriali | 39.597 | 37.812 | 36.592 | 37.053 | 37.492 |
| Attività fiscali | 13.314 | 14.405 | 4.186 | 3.300 | 23.444 |
| Altre attività | 360.627 | 282.998 | 254.169 | 202.426 | 342.309 |
| Totale dell'attivo | 31.755.017 | 29.720.666 | 29.412.208 | 29.519.017 | 28.022.907 |
(Importi in migliaia)
| Consistenze al | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 31/12/2020 | 30/09/2020 | 30/06/2020 | 31/03/2020 | 31/12/2019 |
| Debiti verso banche | 1.064.859 | 104.977 | 113.137 | 330.927 | 154.653 |
| Debiti verso clientela | 28.359.739 | 27.296.509 | 27.021.199 | 27.202.155 | 25.919.858 |
| Passività finanziarie di negoziazione | 5.889 | 5.737 | 8.209 | 11.039 | 3.777 |
| Coperture | 232.102 | 211.970 | 207.116 | 143.500 | 94.950 |
| Passività fiscali | 13.954 | 51.118 | 62.928 | 32.254 | 11.437 |
| Altre passività | 391.349 | 429.953 | 443.965 | 322.068 | 455.748 |
| Patrimonio | 1.687.125 | 1.620.402 | 1.555.654 | 1.477.074 | 1.382.484 |
| - capitale e riserve | 1.366.387 | 1.375.138 | 1.373.995 | 1.382.491 | 1.093.117 |
| - riserve da valutazione | (2.833) | (84) | 1.485 | 3.152 | 1.002 |
| - risultato netto | 323.571 | 245.348 | 180.174 | 91.431 | 288.365 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 31.755.017 | 29.720.666 | 29.412.208 | 29.519.017 | 28.022.907 |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio | Variazioni | ||||
| 2020 | 2019 | Assoluta | % | ||
| Interessi netti | 270.728 | 281.277 | (10.549) | -3,8% | |
| Commissioni nette | 404.294 | 325.171 | 79.123 | 24,3% | |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 95.774 | 44.761 | 51.013 | 114,0% | |
| Saldo altri proventi/oneri | 3.566 | 3.608 | (42) | -1,2% | |
| MARGINE DI INTERMEDIAZIONE | 774.362 | 654.817 | 119.545 | 18,3% | |
| Spese per il personale | (99.546) | (90.152) | (9.394) | 10,4% | |
| Altre spese amministrative | (255.112) | (240.638) | (14.474) | 6,0% | |
| Recuperi di spesa | 110.512 | 104.068 | 6.444 | 6,2% | |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (25.440) | (22.864) | (2.576) | 11,3% | |
| Costi operativi | (269.586) | (249.586) | (20.000) | 8,0% | |
| RISULTATO DI GESTIONE | 504.776 | 405.231 | 99.545 | 24,6% | |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (3.344) | (1.970) | (1.374) | 69,7% | |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 501.432 | 403.261 | 98.171 | 24,3% | |
| Altri oneri e accantonamenti | (34.076) | (27.152) | (6.924) | 25,5% | |
| Profitti netti da investimenti | (6.262) | 7.377 | (13.639) | -184,9% | |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 461.094 | 383.486 | 77.608 | 20,2% | |
| Imposte sul reddito dell'esercizio | (137.523) | (95.121) | (42.402) | 44,6% | |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 323.571 | 288.365 | 35.206 | 12,2% | |
| RISULTATO D'ESERCIZIO | 323.571 | 288.365 | 35.206 | 12,2% | |
| RISULTATO DI PERIODO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 323.571 | 288.365 | 35.206 | 12,2% |


| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 2020 | ||||
| 1° Trimestre | 2° Trimestre | 3° Trimestre | 4° Trimestre | |
| Interessi netti | 68.164 | 70.065 | 68.645 | 63.854 |
| Commissioni nette | 104.954 | 104.785 | 97.874 | 96.681 |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 26.394 | 30.088 | 20.188 | 19.104 |
| Saldo altri proventi/oneri | 570 | 822 | 169 | 2.005 |
| MARGINE DI INTERMEDIAZIONE | 200.082 | 205.760 | 186.876 | 181.644 |
| Spese per il personale | (24.007) | (24.886) | (24.647) | (26.006) |
| Altre spese amministrative | (60.257) | (63.081) | (61.861) | (69.913) |
| Recuperi di spesa | 23.807 | 28.456 | 28.438 | 29.811 |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (6.058) | (6.210) | (6.373) | (6.799) |
| Costi operativi | (66.515) | (65.721) | (64.443) | (72.907) |
| RISULTATO DI GESTIONE | 133.567 | 140.039 | 122.433 | 108.737 |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (963) | (2.707) | 148 | 178 |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 132.604 | 137.332 | 122.581 | 108.915 |
| Altri oneri e accantonamenti | (1.124) | (6.512) | (31.970) | 5.530 |
| Profitti netti da investimenti | (89) | (3.729) | (181) | (2.263) |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 131.391 | 127.091 | 90.430 | 112.182 |
| Imposte sul reddito dell'esercizio | (39.960) | (38.348) | (25.256) | (33.959) |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 91.431 | 88.743 | 65.174 | 78.223 |
| RISULTATO DI PERIODO | 91.431 | 88.743 | 65.174 | 78.223 |
| RISULTATO DI PERIODO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 91.431 | 88.743 | 65.174 | 78.223 |

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 2019 | ||||
| 1° Trimestre | 2° Trimestre | 3° Trimestre | 4° Trimestre | |
| Interessi netti | 70.366 | 71.401 | 69.806 | 69.704 |
| Commissioni nette | 77.361 | 81.282 | 84.253 | 82.275 |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 9.811 | 8.026 | 11.601 | 15.323 |
| Saldo altri proventi/oneri | 196 | 341 | 147 | 2.924 |
| MARGINE D'INTERMEDIAZIONE | 157.734 | 161.050 | 165.807 | 170.226 |
| Spese per il personale | (21.653) | (22.444) | (22.497) | (23.558) |
| Altre spese amministrative | (65.073) | (58.669) | (56.019) | (60.877) |
| Recuperi di spesa | 26.590 | 24.227 | 26.669 | 26.582 |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (5.144) | (5.366) | (5.783) | (6.571) |
| Costi operativi | (65.280) | (62.252) | (57.630) | (64.424) |
| RISULTATO DI GESTIONE | 92.454 | 98.798 | 108.177 | 105.802 |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni |
(1.270) | 1.124 | (1.227) | (597) |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 91.184 | 99.922 | 106.950 | 105.205 |
| Altri oneri e accantonamenti | (980) | (2.856) | (19.780) | (3.536) |
| Oneri di integrazione | (2) | 2 | - | - |
| Profitti netti da investimenti | (658) | 6.463 | 450 | 1.122 |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 89.544 | 103.531 | 87.620 | 102.791 |
| Imposte sul reddito del periodo | (27.272) | (31.689) | (26.575) | (9.585) |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 62.272 | 71.842 | 61.045 | 93.206 |
| RISULTATO DI PERIODO | 62.272 | 71.842 | 61.045 | 93.206 |
| RISULTATO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 62.272 | 71.842 | 61.045 | 93.206 |

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | ||||
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % | ||
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria ¹ | 4.008.307 | 3.263.940 | 744.367 | 22,8% | |
| Totale dell'attivo | 31.755.017 | 28.022.907 | 3.732.110 | 13,3% | |
| Raccolta diretta da clientela ² | 28.013.982 | 25.589.652 | 2.424.330 | 9,5% | |
| Raccolta indiretta da clientela ³ | 63.695.135 | 55.829.163 | 7.865.972 | 14,1% | |
| Totale raccolta (diretta e indiretta) da clientela | 91.709.117 | 81.418.815 | 10.290.302 | 12,6% | |
| Patrimonio | 1.687.125 | 1.382.484 | 304.641 | 22,0% |
(1) I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si riferiscono ai soli finanziamenti erogati a clientela relativi ad utilizzi di aperture di credito in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie.
(2) La raccolta diretta da clientela comprende i conti correnti passivi e il conto deposito Cash Park.
(3) La raccolta indiretta da clientela si riferisce ai prodotti collocati on line o tramite i consulenti finanziari di FinecoBank.
| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | ||
| N° Dipendenti | 1.262 | 1.225 | |
| N° Consulenti finanziari | 2.606 | 2.541 | |
| N° Negozi finanziari operativi ¹ | 410 | 396 |
(1) Numero negozi finanziari operativi: negozi finanziari gestiti dalla Banca e negozi finanziari gestiti dai consulenti finanziari (c.d. Fineco Center).

| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Dati al | |||
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | ||
| Interessi netti/Margine di intermediazione | 34,96% | 42,96% | |
| Proventi di intermediazione e diversi/Margine di intermediazione | 65,04% | 57,04% | |
| Proventi di intermediazione e diversi/Costi operativi | 186,82% | 149,66% | |
| Cost/income ratio | 34,81% | 38,12% | |
| Costi operativi/TFA | 0,31% | 0,33% | |
| Cost of risk | 10 bp | 12 bp | |
| CoR (sistema incentivante) | 10 bp | 12 bp | |
| ROE * | 21,07% | 26,43% | |
| Rendimento delle attività | 1,02% | 1,03% | |
| EVA (calcolato sul capitale economico) | 277.447 | 229.915 | |
| EVA (calcolato sul patrimonio contabile) | 184.038 | 198.436 | |
| RARORAC (calcolato sul capitale economico) | 54,25% | 31,90% | |
| RARORAC (calcolato sul patrimonio contabile) | 11,90% | 17,90% | |
| ROAC (calcolato sul capitale economico) | 63,27% | 40,01% | |
| ROAC (calcolato sul patrimonio contabile) | 20,92% | 26,01% | |
| Totale raccolta da clientela/Dipendenti medi | 73.751 | 67.990 | |
| Totale raccolta da clientela/(Dipendenti medi + Consulenti finanziari medi) | 24.026 | 21.671 |
Proventi di intermediazione e diversi: Commissioni nette, Risultato di negoziazione, coperture e fair value, Saldo altri proventi/oneri.
Cost/income ratio: rapporto fra Costi operativi e Margine d'intermediazione.
Costi operativi/TFA: rapporto fra costi operativi e Total Financial Asset (raccolta diretta ed indiretta). Il TFA utilizzato per il rapporto è quello medio dell'esercizio calcolato come media tra il saldo al 31 dicembre 2020 e quello del 31 dicembre precedente.
Cost of risk: rapporto fra le Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e i crediti verso clientela (media delle medie degli ultimi quattro trimestri, calcolati come media del saldo di fine trimestre e saldo del fine trimestre precedente). Il perimetro include solo i crediti di finanziamento verso clientela ordinaria.
CoR (sistema incentivante): rapporto fra Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e crediti verso clientela (media del saldo al 31 dicembre 2020 e quello del 31 dicembre precedente). Il perimetro delle esposizioni esclude le posizioni derivanti da titoli e anticipazioni ai consulenti finanziari.
ROE: rapporto fra l'utile netto e il patrimonio netto contabile (esclusi i dividendi e le eventuali erogazioni liberali, per i quali è prevista la distribuzione, e le riserve da valutazione) medio dell'esercizio (media del saldo di fine esercizio e quello del 31 dicembre precedente).
Rendimento delle attività - ROA: rapporto tra l'utile netto e il totale attivo di bilancio.
EVA (Economic Value Added): esprime la capacità dell'impresa di creare valore; è calcolato come differenza tra l'utile netto, escludendo gli oneri e i proventi straordinari e i relativi effetti fiscali (oneri di integrazione e i profitti netti da investimenti straordinari), e il costo figurativo del capitale allocato; quest'ultimo è stato calcolato sia utilizzando il maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico assorbito sia utilizzando il patrimonio netto contabile (media dei fine trimestri dell'anno).
RARORAC (Risk Adjusted Return on Risk Adjusted Capital): è il rapporto tra l'EVA (come sopra descritto) e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA) ed esprime in termini percentuali la capacità di creare valore per unità di capitale posto a presidio del rischio.
ROAC (Return on Allocated Capital): è il rapporto tra l'utile netto operativo e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA).
* Si precisa che il ROE relativo al 31 dicembre 2019 è stato riesposto, rispetto a quanto pubblicato nella Relazione sulla gestione consolidata del 2019, in quanto ricalcolato considerando la revoca della distribuzione del dividendo 2019 deliberata dal Consiglio di Amministrazione del 6 aprile 2020 e la conseguente proposta, approvata dall'Assemblea del 28 aprile 2020, di destinazione dell'intero utile dell'esercizio 2019 a riserva.

| Dati al | ||
|---|---|---|
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | |
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo | 12,62% | 11,65% |
| Finanziamenti a banche/Totale attivo | 2,46% | 2,02% |
| Altre attività finanziarie/Totale attivo | 75,39% | 79,60% |
| Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto | 88,22% | 91,32% |
| Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto | 5,31% | 4,93% |
| Crediti verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela | 14,31% | 12,75% |
| Qualità del credito | Dati al | |
|---|---|---|
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | |
| Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,09% | 0,11% |
| Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,05% | 0,05% |
| Coverage ¹ - Sofferenze | 90,29% | 91,39% |
| Coverage ¹ - Inadempienze probabili | 68,92% | 68,01% |
| Coverage ¹ - Esposizioni scadute deteriorate | 63,82% | 65,45% |
| Coverage ¹ - Totale crediti deteriorati | 86,15% | 85,92% |
(1) Calcolato come rapporto tra l'ammontare delle rettifiche di valore e l'esposizione lorda.
| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 31/12/2020 | 31/12/2019* | ||
| Capitale primario di classe 1 (migliaia di euro) | 1.088.909 | 778.083 | |
| Totale Fondi propri (migliaia di euro) | 1.588.909 | 1.278.083 | |
| Totale attività ponderate per il rischio (migliaia di euro) | 3.812.385 | 3.216.788 | |
| Ratio - Capitale primario di classe 1 | 28,56% | 24,19% | |
| Ratio - Capitale di classe 1 | 41,68% | 39,73% | |
| Ratio - Totale fondi propri | 41,68% | 39,73% |
| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 31/12/2020 | 31/12/2019* | ||
| Capitale di classe 1 (Tier 1) (migliaia di euro) | 1.588.909 | 1.278.083 | |
| Esposizione ai fini della leva finanziaria (migliaia di euro) | 32.792.126 | 28.152.030 | |
| Indicatore di leva finanziaria transitorio | 4,85% | 4,54% |
* Dati riesposti rispetto a quelli pubblicati nel bilancio 2019.
I requisiti prudenziali di vigilanza del Gruppo al 31 dicembre 2020 sono stati determinati in base alla disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 e successive Direttive/Regolamenti che ne modificano il contenuto, si cita in particolare il Regolamento (UE) 876/2019 ("CRR II"), che traspongono nell'Unione europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), raccolte ed attuate dalla Banca d'Italia tramite la Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 "Disposizioni di vigilanza per le banche" e successivi aggiornamenti.
I dati al 31 dicembre 2019 sono stati riesposti, rispetto a quelli pubblicati nella Relazione sulla gestione consolidata del 2019, in quanto ricalcolati considerando la revoca della distribuzione del dividendo 2019 deliberata dal Consiglio di Amministrazione del 6 aprile 2020 e la conseguente proposta, approvata dall'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2020, di destinazione dell'intero utile dell'esercizio 2019 a riserva.

Al 31 dicembre 2020, i Fondi Propri del Gruppo ammontano a 1.588,9 milioni di euro, comprensivi dell'intero utile dell'esercizio 2020, pari a 323,6 milioni di euro, assumendo soddisfatte le condizioni previste dall'art. 26, paragrafo 2, del Regolamento UE 575/2013 (CRR). Il Consiglio di Amministrazione del 9 febbraio 2021, attenendosi alla Raccomandazione della Banca Centrale Europea del 15 dicembre 2020 e al contenuto del Comunicato Stampa del 16 dicembre 2020 di Banca d'Italia, ha deliberato di proporre all'Assemblea degli azionisti l'assegnazione a riserve dell'intero utile dell'esercizio 2020.
L'incremento delle Attività ponderate per il rischio nel corso dell'anno 2020 è riconducibile principalmente al rischio di credito dovuto alla crescita del business, in particolare all'attività di lending alla clientela, agli investimenti finanziari ed al rischio di controparte dovuto all'attività di prestito titoli.
In riferimento ai requisiti di capitale applicabili al Gruppo FinecoBank si precisa che, a conclusione del processo di revisione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process - SREP), la Banca d'Italia ha comunicato nel mese di agosto 2020 i requisiti patrimoniali applicabili al Gruppo a partire dal 30 settembre 2020. Tali requisiti risultano pari a:
Di seguito si riporta uno schema di sintesi dei requisiti di capitale e delle riserve applicabili al Gruppo FinecoBank.
| Requisiti | CET1 | T1 | TOTAL CAPITAL |
|---|---|---|---|
| A) Requisiti di Pillar 1 | 4,50% | 6,00% | 8,00% |
| B) Requisiti di Pillar 2 | 1,04% | 1,40% | 1,86% |
| C) TSCR (A+B) | 5,54% | 7,40% | 9,86% |
| D) Requisito combinato di riserva di capitale, di cui: | 2,503% | 2,503% | 2,503% |
| 1. riserva di conservazione del capitale (CCB) | 2,500% | 2,500% | 2,500% |
| 2. riserva di capitale anticiclica specifica per FinecoBank (CCyB) | 0,003% | 0,003% | 0,003% |
| E) Overall Capital Requirement (C+D) | 8,043% | 9,903% | 12,363% |
Come anticipato nel paragrafo "Eventi di rilievo del periodo", nel corso dell'esercizio 2020 la Banca Centrale Europea ha deciso una serie di misure atte a garantire che gli enti creditizi direttamente supervisionati potessero continuare a svolgere il loro ruolo di finanziamento dell'economia reale alla luce degli effetti derivanti dalla pandemia COVID-19, misure che, ove previsto, sono state adottate anche da Banca d'Italia con riferimenti agli enti creditizi meno significativi. A tal fine la Banca Centrale Europea e, accogliendo l'invito di quest'ultima, la Banca d'Italia hanno concesso agli enti creditizi la possibilità di operare temporaneamente al di sotto del livello della componente target assegnata a esito del processo SREP, ma nel contempo, hanno raccomandato di non procedere al pagamento dei dividendi per gli anni 2019, 2020 e in ultimo i dividendi provvisori a valere sui profitti 2021 e di astenersi dal riacquisto di azioni proprie volte alla remunerazione degli azionisti, ciò al fine di incrementare la capacità di assorbimento delle perdite e supportare il credito alle famiglie, piccole imprese ed aziende corporate. In tale ambito si ricorda:
la Raccomandazione BCE/2020/19 del 27 marzo 2020 con la quale la Banca Centrale Europea e, accogliendo l'invito di quest'ultima, la Banca d'Italia hanno raccomandato alle banche di non procedere al pagamento dei dividendi per gli anni 2019 e 2020 almeno fino al 1° ottobre 2020 e ad astenersi dal riacquisto di azioni proprie volte alla remunerazione degli azionisti, ciò al fine di incrementare la capacità di assorbimento delle perdite e supportare il credito alle famiglie, piccole imprese ed aziende corporate;
e, ultima in ordine temporale,

In assenza di un sostanziale peggioramento del quadro macroeconomico, dal 30 settembre 2021 Banca d'Italia, in linea con le indicazioni della Banca Centrale Europea, tornerà a valutare le politiche di distribuzione di dividendi e di remunerazione sulla base dei risultati dell'ordinario processo di revisione e valutazione prudenziale dei singoli intermediari.
Oltre a ciò, in data 26 giugno 2020 è stato pubblicato il Regolamento (UE) 2020/873 (c.d. CRR "Quick-fix") del Parlamento EU e del Consiglio che modifica il Regolamento (UE) 575/2013 ("CRR") e il Regolamento (UE) 876/2019 ("CRR II"), che ha apportato una serie di adeguamenti al quadro prudenziale di riferimento alla luce dell'emergenza sanitaria COVID-19, consentendo agli enti creditizi di applicare specifiche disposizioni transitorie e anticipando l'applicazione di alcune misure previste dal CRR II, con lo scopo di fornire un sostegno patrimoniale che consenta agli enti creditizi di continuare a sostenere l'economia reale nel contesto della pandemia COVID-19. Tra le principali misure si citano:

| 31/12/2020 | 31/12/2019 | |
|---|---|---|
| Trading Borsa Italiana (Assosim) | ||
| Volumi intermediati c/terzi - Azioni | 27,82% | 27,04% |
| Classifica volumi intermediati c/terzi - Azioni | 1° | 1° |
| 30/09/2020 | 31/12/2019 | |
|---|---|---|
| Rete Consulenti finanziari (Assoreti) | ||
| Volumi Stock | 11,72% | 11,40% |
| Classifica Stock | 3° | 3° |
| Rete Consulenti finanziari (Assoreti) | 31/12/2020 | 31/12/2019 |
|---|---|---|
| Volumi Raccolta Netta | 21,87% | 14,66% |
| Classifica Raccolta Netta | 2° | 3° |
| 30/09/2020 | 31/12/2019 | |
|---|---|---|
| Raccolta complessiva (Banca d'Italia) | ||
| Quota di mercato Totale Raccolta | 1,86% | 1,80% |
| Quota di mercato Raccolta Diretta | 1,55% | 1,54% |
| Quota di mercato Raccolta Indiretta | 2,13% | 2,00% |
Alcuni dati sopra esposti si riferiscono al 30 settembre 2020 in quanto ultimi disponibili.
Andamento della gestione
Il saldo della raccolta diretta da clientela registra una crescita del 9,5% rispetto alla fine dell'anno precedente, raggiungendo 28.014 milioni di euro e confermando l'elevato grado di apprezzamento della qualità dei servizi offerti dal Gruppo da parte della clientela. Infatti, la quota preponderante della raccolta diretta è di natura "transazionale", a supporto dell'operatività complessiva dei clienti. La crescita di questa componente di raccolta conferma l'elevato e crescente grado di fidelizzazione della clientela, contribuendo ad incrementare la persistenza della raccolta stessa.
Il saldo della raccolta indiretta da clientela (Asset Under Management-AUM e Asset Under Custody-AUC) si attesta a 63.695 milioni di euro in crescita del 14,1% rispetto al 31 dicembre 2019, grazie ad una raccolta netta di 6.778 milioni di euro registrata nell'esercizio 2020 ed un effetto mercato positivo pari a circa 1 miliardo di euro.
Il saldo della raccolta totale da clientela (diretta e indiretta) ha quindi raggiunto 91.709 milioni di euro, registrando un incremento del 12,6% rispetto a fine 2019, grazie ad una raccolta netta totale di 9.283 milioni di euro registrata nell'esercizio 2020. È stata inoltre confermata la qualità della raccolta, che evidenzia un'incidenza percentuale dei "Guided products & services" 4 sui TFA del 36,4%, in crescita rispetto al 35,4% registrato al 31 dicembre 2019, e sul Risparmio Gestito del 73,6%, in miglioramento rispetto al 71,1% registrato a fine 2019, grazie al continuo perfezionamento dell'offerta.

AUC = Asset Under Custody AUM = Asset Under Management
TFA = Total Financial Asset (raccolta diretta ed indiretta)
4 Rispettivamente prodotti e/o servizi della Banca costruiti investendo in OICR selezionati tra quelli distribuiti per ciascuna asset class avendo riguardo ai differenti profili di rischio della clientela, offerti ai clienti della Banca nell'ambito del modello di architettura aperta guidata. Alla data del presente documento, rientrano nella categoria dei guided products il fondo di fondi multicompartimentale "Core Series", "Fondi Core", i Piani individuali di risparmio "PIR", le polizze Unit Linked "Core Unit", "Advice Unit", "Core Multiramo", "Advice Top Valor" e "Old Mutual", i fondi "Best in class", "FAM Evolution", "FAM Target", "FAM Global Defence" e "Core Pension", "Private Client Insurance" e "GP Private value", mentre rientrano nella categoria dei guided services i servizi di consulenza evoluta (in materia di investimenti) "Fineco Advice", "Fineco Stars" e "Fineco Plus".

Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi al saldo della raccolta diretta e indiretta dei clienti della Banca, sia che i medesimi siano collegati ad un consulente finanziario sia che operino esclusivamente tramite il canale online.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Consistenze al | Variazioni | |||||
| 31/12/2020 | Comp% | 31/12/2019 | Comp% | Assoluta | % | ||
| Conti correnti e depositi liberi | 28.013.775 | 30,5% | 25.588.332 | 31,4% | 2.425.443 | 9,5% | |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | 207 | 0,0% | 1.320 | 0,0% | (1.113) | -84,3% | |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA | 28.013.982 | 30,5% | 25.589.652 | 31,4% | 2.424.330 | 9,5% | |
| Gestioni patrimoniali | 209.329 | 0,2% | 92.529 | 0,1% | 116.800 | 126,2% | |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 31.577.808 | 34,4% | 28.785.791 | 35,4% | 2.792.017 | 9,7% | |
| Prodotti assicurativi | 11.818.687 | 12,9% | 10.115.054 | 12,4% | 1.703.633 | 16,8% | |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza |
1.775.626 | 1,9% | 1.512.000 | 1,9% | 263.626 | 17,4% | |
| SALDO RACCOLTA GESTITA | 45.381.450 | 49,5% | 40.505.374 | 49,7% | 4.876.076 | 12,0% | |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | 18.313.685 | 20,0% | 15.323.789 | 18,8% | 2.989.896 | 19,5% | |
| SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA | 18.313.685 | 20,0% | 15.323.789 | 18,8% | 2.989.896 | 19,5% | |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA E INDIRETTA | 91.709.117 | 100,0% | 81.418.815 | 100,0% | 10.290.302 | 12,6% | |
| di cui Guided products & services | 33.420.198 | 36,4% | 28.787.803 | 35,4% | 4.632.395 | 16,1% |
Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi al saldo della raccolta diretta e indiretta relativa ai soli clienti della rete dei consulenti finanziari. Il saldo complessivo, pari a 79.644 milioni di euro, ha registrato un incremento del 12,7% rispetto al 31 dicembre 2019, grazie ad una raccolta netta di 7.984 milioni di euro ed un effetto mercato positivo.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Consistenze al | Variazioni | ||||
| 31/12/2020 | Comp% | 31/12/2019 | Comp% | Assoluta | % | |
| Conti correnti e depositi liberi | 21.127.063 | 26,5% | 19.206.453 | 27,2% | 1.920.610 | 10,0% |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | 180 | 0,0% | 1.219 | 0,0% | (1.039) | -85,2% |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA | 21.127.243 | 26,5% | 19.207.672 | 27,2% | 1.919.571 | 10,0% |
| Gestioni patrimoniali | 209.329 | 0,3% | 92.529 | 0,1% | 116.800 | 126,2% |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 31.154.844 | 39,1% | 28.374.546 | 40,1% | 2.780.298 | 9,8% |
| Prodotti assicurativi | 11.754.021 | 14,8% | 10.033.227 | 14,2% | 1.720.794 | 17,2% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza |
1.775.603 | 2,2% | 1.511.983 | 2,1% | 263.620 | 17,4% |
| SALDO RACCOLTA GESTITA | 44.893.797 | 56,4% | 40.012.285 | 56,6% | 4.881.512 | 12,2% |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | 13.622.934 | 17,1% | 11.467.385 | 16,2% | 2.155.549 | 18,8% |
| SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA | 13.622.934 | 17,1% | 11.467.385 | 16,2% | 2.155.549 | 18,8% |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA E INDIRETTA - RETE CONSULENTI FINANZIARI |
79.643.974 | 100,0% | 70.687.342 | 100,0% | 8.956.632 | 12,7% |
| di cui Guided products & services | 33.379.535 | 41,9% | 28.754.383 | 40,7% | 4.625.152 | 16,1% |

Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi alla raccolta netta diretta, gestita e amministrata effettuata nel corso dell'esercizio 2020 a confronto con lo stesso periodo dell'esercizio precedente, sia che i clienti siano collegati ad un consulente finanziario sia che si tratti di clienti che operano esclusivamente online. La raccolta netta totale si attesta a 9.283 milioni di euro evidenziando un incremento del 58,9% rispetto all'esercizio 2019.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Anno | Comp % | Anno | Comp % | Variazioni | ||
| 2020 | 2019 | Assoluta | % | |||
| Conti correnti e depositi liberi | 2.506.757 | 27,0% | 3.522.444 | 60,3% | (1.015.687) | -28,8% |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | (1.141) | 0,0% | (1.752) | 0,0% | 611 | -34,9% |
| RACCOLTA DIRETTA | 2.505.616 | 27,0% | 3.520.692 | 60,3% | (1.015.076) | -28,8% |
| Gestioni patrimoniali | 109.914 | 1,2% | 90.675 | 1,6% | 19.239 | 21,2% |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 2.332.735 | 25,1% | 836.286 | 14,3% | 1.496.449 | 178,9% |
| Prodotti assicurativi | 1.609.464 | 17,3% | 1.997.072 | 34,2% | (387.608) | -19,4% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza |
243.728 | 2,6% | 348.837 | 6,0% | (105.109) | -30,1% |
| RACCOLTA GESTITA | 4.295.841 | 46,3% | 3.272.870 | 56,0% | 1.022.971 | 31,3% |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | 2.481.734 | 26,7% | (953.203) | -16,3% | 3.434.937 | -360,4% |
| RACCOLTA AMMINISTRATA | 2.481.734 | 26,7% | (953.203) | -16,3% | 3.434.937 | -360,4% |
| RACCOLTA NETTA TOTALE | 9.283.191 | 100,0% | 5.840.359 | 100,0% | 3.442.832 | 58,9% |
| di cui Guided products & services | 4.209.227 | 45,3% | 3.748.800 | 64,2% | 460.427 | 12,3% |
Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi alla raccolta netta diretta, gestita e amministrata relativa ai soli clienti della rete dei consulenti finanziari effettuata nel corso dell'esercizio 2020 a confronto con l'esercizio precedente.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Anno | Comp % | Anno | Comp % | Variazioni | ||
| 2020 | 2019 | Assoluta | % | |||
| Conti correnti e depositi liberi | 2.001.924 | 25,1% | 2.641.684 | 51,6% | (639.760) | -24,2% |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | (1.067) | 0,0% | (1.608) | 0,0% | 541 | -33,6% |
| RACCOLTA DIRETTA | 2.000.857 | 25,1% | 2.640.076 | 51,6% | (639.219) | -24,2% |
| Gestioni patrimoniali | 109.914 | 1,4% | 90.675 | 1,8% | 19.239 | 21,2% |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 2.319.691 | 29,1% | 843.762 | 16,5% | 1.475.929 | 174,9% |
| Prodotti assicurativi | 1.611.613 | 20,2% | 1.995.164 | 39,0% | (383.551) | -19,2% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza |
243.875 | 3,1% | 348.900 | 6,8% | (105.025) | -30,1% |
| RACCOLTA GESTITA | 4.285.093 | 53,7% | 3.278.501 | 64,0% | 1.006.592 | 30,7% |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | 1.698.299 | 21,3% | (797.611) | -15,6% | 2.495.910 | -312,9% |
| RACCOLTA AMMINISTRATA | 1.698.299 | 21,3% | (797.611) | -15,6% | 2.495.910 | -312,9% |
| RACCOLTA NETTA TOTALE - RETE CONSULENTI FINANZIARI |
7.984.249 | 100,0% | 5.120.966 | 100,0% | 2.863.283 | 55,9% |
| di cui Guided products & services | 4.203.076 | 52,6% | 3.749.061 | 73,2% | 454.015 | 12,1% |

Il Margine di intermediazione si attesta a 774,4 milioni di euro, registrando un incremento del 18,3% rispetto ai 654,8 milioni di euro registrati nell'esercizio 2019.
Le Commissioni nette e il Risultato negoziazione, coperture e fair value contribuiscono all'incremento del margine di intermediazione con una crescita, rispettivamente, del 24,3% e del 114%.
Gli Interessi netti diminuiscono di circa 10,5 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, per effetto, principalmente, delle politiche espansive della Banca Centrale Europea che hanno comportato una discesa dei tassi di mercato e una riduzione degli spread di credito. La riduzione è inoltre dovuta ai nuovi investimenti in titoli di Stato, effettuati nel corso del 2020, che hanno sostituito parte dei titoli UniCredit S.p.A. giunti a naturale scadenza che erano stati sottoscritti in un contesto di mercato più favorevole. La riduzione della voce è stata parzialmente compensata dal contributo positivo dell'incremento dei volumi, dall'aumento dell'attività di lending e dalla gestione più dinamica della tesoreria. A tal proposito occorre sottolineare che la struttura degli investimenti realizzati dal Gruppo ha contribuito a mantenere un consistente livello degli interessi attivi, infatti il tasso medio lordo dell'attivo fruttifero è stato pari all'0,99% (1,20% al 31 dicembre 2019).
Le Commissioni nette evidenziano un incremento di 79,1 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, grazie, principalmente, alle commissioni generate dal Brokerage (+53 milioni di euro), complice un contesto di mercato caratterizzato da una forte volatilità, un aumento della base di clientela operativa sulla piattaforma della Banca e alla rivisitazione dell'offerta, e alle commissioni generate dall'Investing (+17,5 milioni di euro). Si evidenzia che nel 2020 la controllata Fineco AM ha generato commissioni nette per 67,7 milioni di euro. Con riferimento alle commissioni generate dal Banking (+9,7 milioni di euro), si precisa che a partire dal mese di febbraio 2020 ha avuto efficacia la modifica del canone mensile di tenuta del conto corrente in euro. Si evidenzia che tale modifica è stata applicata solo a una determinata parte della clientela, in quanto la Banca, nell'ambito del procedimento avviato a fine 2019 dall'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (A.G.C.M.) finalizzato a valutare la conformità al Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005) di una pratica commerciale seguita in passato da Fineco per promuovere l'apertura del conto corrente, si è impegnata a restituire il canone percepito nel 2020 dai clienti interessati da tale pratica commerciale.
Il Risultato negoziazione, coperture e fair value è determinato principalmente dagli utili realizzati dal Brokerage, che include l'attività di internalizzazione di titoli e contratti derivati regolamentati e over the counter, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei titoli e dei derivati internalizzati e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta, che evidenzia un incremento di 46,1 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, grazie alla volatilità registrata sui mercati finanziari soprattutto nel corso del primo semestre 2020 che ha determinato un incremento dei volumi internalizzati di circa il 125%. Il risultato comprende, inoltre, le componenti reddituali generate dagli strumenti finanziari contabilizzati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", tra i quali sono presenti le preferred shares di Visa INC (class "C" e class "A") e l'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, la cui valutazione al fair value ha determinato nel 2020, rispettivamente, un risultato positivo di 0,6 milioni di euro (2,6 milioni di euro nell'esercizio 2019) e un risultato negativo di 1,4 milioni di euro (4,5 milioni di euro nell'esercizio 2019). Sono presenti, infine, gli utili generati dalla vendita di titoli contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva", per un importo di 1,8 milioni di euro (0,7 milioni di euro al 31 dicembre 2019), e nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", per un importo di 7,2 milioni di euro (2,9 milioni di euro al 31 dicembre 2019).
I Costi operativi evidenziano un incremento di 20milioni di euro rispetto all'esercizio precedente (+9,4milioni di euro relativi a "Spese per il personale", +8 milioni di euro relativi alle "Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa" e +2,6 milioni di euro relativi alle "Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali"). La crescita dell'8% risulta comunque contenuta rispetto all'ampliamento di attività, masse, clientela e struttura, a conferma della forte leva operativa del Gruppo e alla diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi, certificata da un cost/income ratio che si attesta al 34,81 % (38,12% al 31 dicembre 2019), complice anche il consistente contributo del Brokerage nella crescita del 18,3% del margine d'intermediazione.
Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni del 2020 si attestano a -3,3milioni di euro (-2milioni di euro nell'esercizio 2019) e sono principalmente influenzate dall'evoluzione degli scenari macroeconomici utilizzati nel calcolo delle rettifiche per Expected Credit Losses al 31 dicembre 2020. Come descritto in precedenza negli "Eventi di rilievo del periodo", nella valutazione delle esposizioni creditizie performing al 31 dicembre 2020, il Gruppo ha considerato uno scenario macroeconomico aggiornato per tenere conto degli effetti della crisi derivanti dalla pandemia COVID-19. L'aggiornamento degli scenari macroeconomici non ha comportato rettifiche significative. Si ricorda, inoltre, che al 31 dicembre 2019 il Gruppo aveva registrato riprese di valore nei confronti della controparte UniCredit S.p.A. per circa 2,2 milioni di euro, conseguenti alla diminuzione delle esposizioni.
Gli Altri oneri e accantonamenti si attestano a 34,1 milioni di euro in crescita del 25,5% rispetto all'esercizio 2019. Si evidenziano, in particolare, i maggiori oneri per i contributi versati al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi nell'ambito del Sistema di Garanzia dei Depositi (DGS) per un importo complessivamente pari a 25,9 milioni di euro rispetto ai 18,1 milioni di euro versati nell'esercizio precedente, a causa, in particolare, dell'incremento delle contribuzioni aggiuntive, volte al reintegro graduale della parte di dotazione finanziaria complessivamente utilizzata a fronte di interventi deliberati dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Nel corso dell'esercizio 2020, inoltre, è stato rilevato il contributo ordinario annuo richiesto per l'anno 2020 di cui alla direttiva 2014/59/UE (Single Resolution Fund), per un importo pari a 0,7 milioni di euro (nessuna contribuzione era stata richiesta per l'esercizio 2019), e nel mese di giugno 2020 Banca d'Italia ha richiamato presso il sistema bancario le contribuzioni addizionali al Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) di cui all'art. 1, comma 848, della Legge n. 208/2015; il contributo a carico della Banca è stato pari a 0,2 milioni di euro.

I Profitti netti da investimenti si attestano a -6,3 milioni di euro, evidenziando un decremento di 13,6 milioni di euro rispetto all'esercizio 2019. Come descritto in precedenza, nella valutazione delle esposizioni creditizie performing al 31 dicembre 2020, il Gruppo ha considerato uno scenario macroeconomico aggiornato per tenere conto degli effetti della crisi derivanti dalla pandemia COVID-19. Con riferimento alle esposizioni nei confronti degli emittenti titoli, per le quali l'impatto maggiore ha riguardato le esposizioni Sovereign, l'aggiornamento degli scenari macroeconomici ha determinato rettifiche per circa 5,5 milioni di euro, determinate sulla base delle evidenze risultanti dai modelli di impairment IFRS9. Si ricorda, inoltre, che al 31 dicembre 2019 il Gruppo aveva registrato riprese di valore nei confronti dell'emittente UniCredit S.p.A. per circa 7,1 milioni di euro, grazie sia alla diminuzione delle esposizioni in titoli di debito sia al miglioramento del profilo di rischio dell'emittente, per effetto della garanzia finanziaria ricevuta nell'ambito del contratto di "Pledge Agreement" stipulato in seguito all'uscita di FinecoBank dal Gruppo Bancario UniCredit.
Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 461,1 milioni di euro, in aumento del 20,2% rispetto all'esercizio precedente, grazie, in particolare, alla crescita delle Commissioni nette e del Risultato negoziazione, coperture e fair value. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nell'esercizio 2020 precedentemente illustrate5 , il Risultato lordo dell'operatività corrente sarebbe pari a 462,5 milioni di euro, in crescita del 19,7% rispetto all'esercizio 2019, anch'esso depurato dalle poste non ricorrenti registrate6 .
Il Risultato dell'esercizio si attesta a 323,6 milioni di euro, evidenziando un incremento del 12,2% rispetto ai 288,4 milioni di euro registrati nell'esercizio precedente. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nell'esercizio 2020 precedentemente illustrate7 , il Risultato d'esercizio sarebbe pari 324,5 milioni di euro, in crescita del 19,2% rispetto al risultato d'esercizio del 2019 anch'esso depurato dalle poste non ricorrenti registrate8 .
La Cassa e disponibilità liquide, pari a 1.760,3 milioni di euro, è costituita principalmente dalla liquidità depositata sul conto HAM (Home Accounting Model) presso Banca d'Italia, conto utilizzato per la gestione della liquidità di breve termine. L'incremento rispetto all'esercizio precedente dipende dall'aumento delle disponibilità liquide, registrato da FinecoBank nel corso del 2020, di cui la partecipazione della Banca alla sesta tranche del programma TLTRO III rappresenta una parte rilevante.
I Finanziamenti a banche si attestano a 780,5 milioni di euro, evidenziando un incremento del 37,9% rispetto al 31 dicembre 2019 per effetto, principalmente, di maggiori margini di variazione versati per l'operatività in derivati. La voce include anche le disponibilità liquide presso istituzioni creditizie detenute, principalmente, per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento e delle operazioni in strumenti finanziari propri e della clientela.
I Finanziamenti a clientela si attestano a 4.527,8 milioni di euro, in aumento del 23% rispetto al 31 dicembre 2019, grazie alla crescita dell'attività di lending. Nel corso del 2020, infatti, sono stati erogati 179 milioni di euro di prestiti personali, 687 milioni di euro di mutui e sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 877 milioni di euro, con un incremento delle esposizioni in conto corrente di 310,6 milioni di euro; ciò ha determinato un incremento dell'aggregato complessivo dei finanziamenti verso la clientela ordinaria del 22,8% rispetto al 31 dicembre 2019. L'ammontare dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore è pari a 3,5 milioni di euro (3,6 milioni di euro al 31 dicembre 2019) con un coverage ratio dell'86,15%; il rapporto fra l'ammontare dei crediti deteriorati e l'ammontare dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si attesta allo 0,09% (0,11% al 31 dicembre 2019).
Le Altre attività finanziarie si attestano a 23.939,9 milioni di euro, in aumento del 7,3% rispetto al 31 dicembre 2019. Il valore di bilancio dei titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A. è pari a 5.738,9 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 7.501,4 milioni di euro presenti al 31 dicembre 2019 per effetto del rimborso dei titoli giunti a scadenza nel corso del 2020. Gli acquisti effettuati dal Gruppo nel corso del 2020 hanno riguardato, principalmente, titoli emessi da Stati, Enti Sovranazionali e covered bond.
I Debiti verso banche sono pari a 1.064,9 milioni di euro, in crescita di 910 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019, riconducibile principalmente alla liquidità ricevuta dalla Banca centrale nell'ambito delle operazioni TLTRO III. Come descritto in precedenza negli "Eventi di rilievo del periodo", FinecoBank ha partecipato alla 6^ tranche del programma TLTRO III (16 dicembre 2020) per un importo di 950 milioni di euro.
I Debiti verso clientela si attestano a 28.359,7 milioni di euro, in aumento del 9,4% rispetto al 31 dicembre 2019, per effetto della crescita della raccolta diretta in conto corrente da clientela.
Il Patrimonio si attesta a 1.687,1 milioni di euro, evidenziando un incremento di 304,6 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019, riconducibile principalmente all'utile conseguito nel 2020, anche in considerazione del fatto che l'utile 2019 è stato destinato a riserve. Si precisa che nel corso del 2020 sono state pagate le cedole degli strumenti AT1 emessi da FinecoBank, il cui ammontare, al netto della relativa fiscalità, ha determinato una riduzione del patrimonio netto di 19,8 milioni di euro.
5 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -1,4 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale). 6 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -4,5 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale), provento riconosciuto dallo Schema Volontario a FinecoBank per un importo di +1,6 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale), relativo alle quattro tranche di interessi, al netto degli oneri sostenuti nel corso dell'anno 2019, pagati da Banca Carige S.p.A. sul prestito subordinato sottoscritto dallo Schema Volontario.
7 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -1 milione di euro (al netto dell'effetto fiscale). 8 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -3,0 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale), provento riconosciuto dallo Schema Volontario a FinecoBank per un importo di +1,1 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale), relativo alle quattro tranche di interessi, al netto degli oneri sostenuti nel corso dell'anno 2019, pagati da Banca Carige S.p.A. sul prestito subordinato sottoscritto dallo Schema Volontario, e beneficio fiscale rilevato grazie al c.d. regime del Patent Box per un importo di +18,1 milioni di euro, relativo alla componente non oggetto di istanza di rinnovo nel corso del 2020 e al beneficio relativo alle annualità 2015-2018 rilevato nell'esercizio 2019.

Il primo semestre del 2020 si è aperto con il lancio della nuova campagna di comunicazione "NOI SIAMO FINECO". La campagna è stato il risultato di un attento lavoro di ricerca sui reali motivi di insoddisfazione degli investitori verso le proprie banche e si è proposta di offrire una soluzione per ciascuno di essi.
FinecoBank continua ad essere "la banca che semplifica la banca" e ora si evolve posizionandosi come il miglior partner per gli investimenti degli italiani, l'alternativa che le persone cercano in questo settore. Una banca smart, digitale, trasparente e con una rete di consulenti finanziari capaci di rispondere alle esigenze sempre più specifiche dei propri clienti che sono messi al centro dei propri servizi.
Nel corso del 2020 sono stati pianificati quattro importanti flight di comunicazione (febbraio/marzo, aprile/maggio, luglio e novembre) a sostegno del lancio della nuova campagna e che hanno coinvolto Tv, Stampa e digital come mezzi principali. Parallelamente alla campagna istituzionale "NOI SIAMO FINECO" è stata pianificata una campagna digital sul segmento trading con una strategia, in continuità fino alla fine dell'anno complice la volatilità dei mercati a seguito della pandemia COVID-19. Inoltre, nel mese di aprile, è stata attivata un'iniziativa di member get member a sostegno dei consulenti finanziari di FinecoBank.
Nell'ambito del programma di Reputation Management - che prevede la misurazione continuativa su base mensile, da parte di Reputation Institute9 , della reputazione aziendale presso un campione rappresentativo della popolazione italiana (General Public) - l'indice reputazionale di FinecoBank si è attestato sui massimi storici nel periodo gennaio-novembre, posizionando FinecoBank come la seconda banca per reputazione.
Per quanto riguarda gli eventi e le occasioni formative per clienti e consulenti finanziari di FinecoBank, tutto il 2020 è stato segnato profondamente dall'emergenza sanitaria COVID-19 che, a seguito del lockdown, ha imposto delle modalità di svolgimento del tutto nuove, in modalità virtuale e rendendoli fruibili da remoto. Sono stati, quindi, organizzati complessivamente 1.800 eventi, di cui quelli virtuali hanno rappresentato circa l'80%, che hanno visto la partecipazione di oltre 70.000 partecipanti tra clienti e prospect. Inoltre, ad ottobre, è stata organizzata la Convention Private - Digital Edition dove si è delineata la strategia della Banca, rispetto al segmento private, con oltre 400 private bankers.
Nell'ambito delle iniziative legate al mese dell'Educazione Finanziaria di ottobre e con l'obiettivo di promuovere iniziative ed eventi, gratuiti e di qualità per accrescere le conoscenze di base sui temi assicurativi, previdenziali e di gestione e programmazione delle risorse finanziarie personali e familiari, FinecoBank ha organizzato un ciclo di incontri dal titolo: "Investire (o non investire) è sempre una scelta".
Numerose sono state anche le iniziative nelle quali la Banca è stata in prima linea sui media nazionali con l'obiettivo di fornire gli strumenti per capire le implicazioni sociali ed economiche a seguito della pandemia. Nel mese di aprile, in collaborazione con Il Corriere della Sera, è stata avviata l'iniziativa "L'Italia che investe: dopo la crisi una nuova normalità", in cui tre protagonisti di primo piano, tra cui l'Amministratore Delegato e Direttore Generale di FinecoBank, Alessandro Foti, hanno spiegato al grande pubblico, attraverso il canale tv del Corriere della Sera, le peculiarità della crisi sanitaria ed economica legata alla pandemia Coronavirus.
Nel primo semestre FinecoBank ha deciso di supportare la Fondazione Feltrinelli nelle sue attività di ricerca. In particolare, "Cinque lezioni di complessità" è stata un'operazione di respiro socio-filosofico che ha visto la realizzazione di 5 incontri aperti al pubblico con M. Benassyag, che ha analizzato la molteplicità di fattori che compongono la complessità della società in cui viviamo e i condizionamenti a cui è esposto ogni individuo. FinecoBank, come main sponsor, sostiene infatti il valore della semplicità in quanto diversa e contraria all'attitudine al semplicistico.
FinecoBank è "Top Employer Italia" anche nel 2020, grazie all'attenzione dedicata alla valorizzazione delle risorse e allo sviluppo delle competenze, favorendo un ambiente di lavoro positivo e stimolante.
Per quanto riguarda le attività di marketing e comunicazione di Fineco in UK, ad aprile è partita la nuova campagna di comunicazione "Trade without compromise" che ha come obiettivo quello di acquisire nuovi clienti nel segmento trading e che è proseguita fino alla fine dicembre.
Fineco Asset Management ("FAM") prosegue con successo sulla strada della crescita degli asset under management e dell'ampliamento della gamma di soluzioni di investimento, rispondendo tempestivamente ed efficacemente alle esigenze della rete di consulenza e della clientela finale. Anche nel 2020 questo trend è stato accompagnato da un'attività di comunicazione strategica mirata ad alimentare il posizionamento di FAM tra i protagonisti nell'arena del risparmio gestito. Di particolare rilievo l'attività relativa al tema della "sostenibilità oltre il prodotto", orientata a imporre sulla stampa nazionale e specializzata la sostenibilità e la ragione per cui non è sufficiente seguire i criteri ESG per definirsi "sostenibili". Per FAM è indispensabile un approccio fair nei confronti del cliente, del consulente e dell'azionista: solo con profili commissionali efficienti, che non prevedono commissioni di performance, un asset manager può dirsi in grado di proporre un investimento davvero sostenibile. In quest'ottica, e per favorire il cambiamento aumentando l'attenzione su un tema così importante per clienti, consulenti e investitori, FAM ha lanciato un bollino di "sostenibilità evoluta", a disposizione della comunità del risparmio gestito: "No Performance Fees".
Dal punto di vista dei prodotti, FAM ha lanciato numerose nuove soluzioni di investimento, a partire dalle edizioni di prodotti di decumulo che fanno parte della famiglia FAM Target, passando per i fondi FAM Global Defence, e presentando in esclusiva per il mercato italiano Infusive Consumer Alpha Global Leaders FAM. I nuovi prodotti sono stati supportati da campagne pubblicitarie mirate, focalizzate su testate off-line e on-line, sia nazionali sia specializzate. Le attività di relazione con la stampa hanno visto anche il coinvolgimento del CEO di FAM tramite interviste e approfondimenti, volti a presentare i nuovi strumenti posizionandoli strategicamente nel contesto peculiare di mercato e di settore, integrandoli con l'impegno della società
9 Il Reputation Institute ("RI") è la società di consulenza e leader nel mondo per la reputazione. Il RI consente a molte delle aziende leader a livello mondiale di prendere decisioni aziendali più sicure che costruiscono e proteggono il capitale della reputazione, analizzano gli argomenti di rischio e sostenibilità e guidano il vantaggio competitivo. Lo strumento di gestione più importante del RI è il modello RepTrak® per l'analisi della reputazione di aziende e istituzioni - meglio noto tramite il Global RepTrak® 100, lo studio più ampio e completo al mondo sulla reputazione aziendale.

nel campo della sostenibilità. Inoltre, i principi di finanza comportamentale, per la prima volta automatizzati in FAM Target Boost, sono stati tra i temi in focus dell'attività di relazione con i media, testimoniando la vocazione di FAM all'educazione finanziaria.
Accanto a questa attività, il Gruppo ha confermato e rafforzato l'importante collaborazione con il FAI (Fondo Ambiente Italiano): Fineco è Corporate Golden Donor del FAI dal 2017, una qualifica che premia le aziende più attive nel settore della cultura e della tutela del patrimonio artistico del territorio. In particolare, nel 2020 FinecoBank è stata Main Sponsor di tutte le iniziative del FAI, a partire dalle "Giornate del FAI all'Aperto" alle "Giornate FAI d'autunno".
Inoltre, a novembre 2020, la Banca ha preso parte al progetto del Comune di Milano "Cura e adotta il verde pubblico", avviando una collaborazione per la riqualificazione delle aree verdi urbane del capoluogo lombardo, nella zona compresa tra Corso Como, Corso Garibaldi e Largo La Foppa. L'obiettivo del progetto di sponsorizzazione, che durerà circa tre anni, è quello di contribuire alla conservazione e al miglioramento delle aree verdi esistenti, attraverso la selezione di svariate tipologie di piante, tra cui graminacee ornamentali e ulivi secolari, apprezzati per la loro bellezza e per la loro adattabilità e resistenza agli ambienti più diversi e alle avversità climatiche, per un totale di 516 nuove piantumazioni.
Anche quest'anno FinecoBank ha proseguito nel proprio impegno a sostegno di diversi progetti di solidarietà. Nel mese di marzo, a seguito dell'esplosione della pandemia COVID-19, è stata attivata una campagna di raccolta fondi sul sito finecobank.com a sostegno di due tra i più importanti e più impattati istituti sanitari italiani: l'ASST Fatebenefratelli Sacco e l'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive "Lazzaro Spallanzani" di Roma. Al contributo diretto di FinecoBank si sono aggiunte le donazioni dei clienti, che hanno risposto in modo molto generoso all'appello. Nell'ambito dell'emergenza COVID-19, FinecoBank ha sostenuto anche l'acquisto di un'autoambulanza a favore della Croce Rosa Celeste di Milano e le comunità di CAF Onlus, per aiutare i ragazzi vittime di violenza a recuperare psicologicamente dopo il lungo lockdown. Inoltre, la Banca ha effettuato una donazione a favore dell'associazione Anvolt, che sostiene i malati oncologici e le loro famiglie nel percorso di cure, organizzando il trasporto dei pazienti dal domicilio alle strutture ospedaliere per ricevere le terapie necessarie. Il contributo di FinecoBank è stato destinato all'acquisto di dispositivi di protezione individuale, per la sanificazione degli spazi e per garantire il distanziamento sociale a protezione degli assistiti.
Il più importante momento dedicato alla solidarietà è quello della Campagna di Charity Natalizia, "Natale con Fineco", promossa ogni anno attraverso il sito. La campagna prevede, oltre a una donazione da parte della Banca ad Associazioni e progetti selezionati di anno in anno, la possibilità di donare anche per clienti e non clienti. Lo sforzo di quest'anno è stato individuare i progetti che in qualche modo avessero attinenza con il momento che stiamo vivendo, oltre al tema sostenibilità. FinecoBank ha, pertanto, individuato quattro ambiti di intervento collegati a specifici progetti:
Povertà e Sostenibilità
BANCO ALIMENTARE – Il Progetto "Alimentiamo speranze" si pone come obiettivo quello di ridurre gli sprechi alimentari, garantendo un servizio di raccolta alimentare e redistribuzione del cibo alle persone più bisognose. Dal punto di vista ambientale, il recupero degli alimenti ancora perfettamente commestibili impedisce che questi diventino rifiuti, permettendo così da un lato un risparmio in risorse energetiche, quindi un abbattimento delle emissioni di CO2 nell'atmosfera, e dall'altro il riciclo delle confezioni.
Inclusione Sociale/Salute Mentale
I SEMPRE VIVI – Con il progetto "Cooperativa lavoro "La luce di Carlotta" che si pone l'obiettivo di aiutare le persone psicologicamente fragili a non arrendersi e a condurre un'esistenza più felice. I campi di azione della Cooperativa sono molteplici: produzione artigianale di gelato e altri cibi, servizio bar, ma soprattutto verrà messa a disposizione una postazione di Job Station per svolgere attività inerenti al mondo dell'informatica.
Sostegno alla scuola
MISSION BAMBINI - Progetto "Guardiamo al futuro" si pone l'obiettivo di garantire ai bambini, che durante la pandemia hanno avuto difficoltà a continuare il proprio percorso scolastico, l'accesso a tutti gli strumenti per continuare questo percorso, tra cui la messa a disposizione di computer, tablet, connessioni a Internet.
Educazione/Dispersione Scolastica
I TETRAGONAUTI – Il progetto "Viaggiando Insieme" è volto a promuovere la crescita, attraverso corsi di formazione mirati, di ragazzi con difficoltà sociali ed economiche, i cosiddetti NEET (Neither in Employment or in Education or Training), ragazzi di strada, o provenienti dal Circuito penale minorile, e anche a quelli a rischio di dispersione scolastica o con famiglie in carico ai Servizi Sociali. Vengono messi a disposizione corsi anche volti a creare condizioni più favorevoli per l'ingresso nel mondo del lavoro.

Ai progetti di solidarietà sopra riportati, si aggiungono le donazioni che FinecoBank ha devoluto a favore di seguenti progetti:

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 15 gennaio 2020, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 13 gennaio 2020, ha approvato i seguenti sistemi di incentivazione successivamente approvati dall'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2020:
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank dell'11 febbraio 2020, tenuto conto del risultato positivo della verifica delle condizioni minime di accesso a livello di Gruppo e di quelle individuali (compliance dei comportamenti e occupazione continuativa), nonché del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 7 febbraio 2020, ha approvato:

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 12 marzo 2020, tenuto conto del risultato positivo della verifica delle condizioni minime di accesso a livello di Gruppo e di quelle individuali (compliance dei comportamenti e occupazione continuativa), nonché del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 9 marzo 2020, ha approvato, con riferimento al "Sistema Incentivante 2018":
Il Consiglio di Amministrazione di Fineco Asset Management riunitosi il 21 aprile 2020 ha approvato il proprio Sistema Incentivante 2020 per il personale locale appartenente al "Personale più rilevante".

L'azione FinecoBank
L'azione FinecoBank ha evidenziato un forte incremento nel corso dell'anno 2020 raggiungendo nel mese di dicembre il proprio valore massimo storico, pari a 13,43 euro.
Al 31 dicembre 2020 il prezzo dell'azione si è attestato a quota 13,40 euro, in rialzo del 25% rispetto al prezzo di chiusura registrato a fine 2019 pari a 10,69 euro, nonostante la correzione generalizzata legata all'esplosione della pandemia COVID-19. Il risultato è infatti in controtendenza rispetto sia all'indice FTSE MIB sia all'indice Euro Stoxx Banks, che da inizio anno hanno registrato una contrazione rispettivamente del 5% e del 24%. Il valore medio registrato dall'azione nel corso dell'anno 2020 è stato pari a 11,33 euro.
La capitalizzazione di mercato della società al 31 dicembre 2020 risulta di 8.168 milioni di euro, in aumento di 1.659 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019.
| Anno 2014 | Anno 2015 | Anno 2016 | Anno 2017 | Anno 2018 | Anno 2019 | Anno 2020 | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Prezzo ufficiale azione ordinaria (€) | |||||||
| - massimo | 4,750 | 7,805 | 7,400 | 8,735 | 11,890 | 12,385 | 13,425 |
| - minimo | 3,808 | 4,438 | 4,622 | 5,345 | 7,956 | 8,514 | 6,918 |
| - medio | 4,173 | 6,479 | 5,980 | 6,914 | 9,823 | 10,234 | 11,329 |
| - fine periodo | 4,668 | 7,625 | 5,330 | 8,535 | 8,778 | 10,690 | 13,400 |
| Numero azioni (milioni) | |||||||
| - in circolazione a fine periodo | 606,3 | 606,5 | 606,8 | 607,7 | 608,4 | 608,9 | 609,6 |

I risultati conseguiti nelle principali aree di attività Nelle pagine seguenti vengono riportati e commentati i principali indicatori e i risultati che identificano le macroaree di attività: Banking, Brokerage e Investing, ivi inclusa anche l'attività di gestione del risparmio svolta dalla controllata Fineco AM.
Tali macroaree, in relazione al particolare modello di business che prevede una forte integrazione verticale fra le differenti tipologie di attività, sono tra loro interdipendenti. Il Gruppo, infatti, offre i propri servizi (bancari e d'investimento) attraverso la rete dei consulenti finanziari ed i canali online e mobile che operano in modo tra loro coordinato ed integrato. La completezza dei servizi offerti consente di proporsi quale unico punto di riferimento del cliente (one stop solution) per l'operatività bancaria e le esigenze d'investimento. Questa strategia fortemente integrata e fondata sul cliente ha come conseguenza il fatto che i ricavi e i margini relativi ai diversi prodotti/servizi (investing, banking e brokerage) sono, quindi, profondamente interdipendenti.
Tutte le attività sono svolte con la finalità di ottenere risultati economici dalla gestione "industriale" dei business, minimizzando il profilo di rischio finanziario delle attività stesse. La gestione finanziaria del Gruppo è orientata ad una gestione dei rischi tesa a preservare i ritorni industriali delle diverse attività e non ad assumere, in proprio, posizioni di rischio.
Nel corso dell'anno 2020 l'area Banking ha proseguito l'attività di ottimizzazione dei processi in tema di digitalizzazione e di ampliamento della propria offerta in termini di prodotti e servizi, attività che ha permesso anche di fronteggiare al meglio l'emergenza sanitaria causata dalla pandemia COVID-19.
Per quanto riguarda i nuovi prodotti e servizi offerti si evidenzia:
In seguito all'emergenza sanitaria COVID-19, sono stati inoltre messi in atto nuovi processi per consentire ai consulenti finanziari di continuare l'acquisizione dei clienti anche a distanza. In particolare è stato sviluppato un processo interno alla Banca che ha consentito ai consulenti finanziari di far aprire un conto corrente ai propri clienti in completa autonomia, direttamente dall'area pubblica del sito www.finecobank.com, procedendo con la contestuale assegnazione.
Per quanto riguarda, invece, l'ottimizzazione dei prodotti e servizi esistenti, si segnala:

carte di pagamento, anche quelli non ancora contabilizzati. I pagamenti non ancora contabilizzati, effettuati sui Circuiti VISA e MasterCard, sono stati resi visibili anche nella sezione "My Cards", insieme agli altri movimenti. Tale sviluppo è stato integrato anche in APP;
In tema di adeguamenti normativi, nel 2020 gli sforzi del Gruppo si sono concentrati nell'adeguamento del questionario di adeguata verifica secondo quanto previsto dalle disposizioni della quarta direttiva AML (Anti-Money Laundering). Oltre all'aggiornamento della documentazione contrattuale per l'apertura di nuovi rapporti continuativi, sono state attivate campagne massive di comunicazione finalizzate ad aggiornare le informazioni di tutta la base clienti.
Inoltre la Banca ha previsto, in accordo con Banca d'Italia e in compliance con la Direttiva PSDII, un piano per introdurre la Strong Customer Authentication (di seguito "SCA") su tutti i pagamenti effettuati con carta su siti e APP degli esercenti. Il piano ha previsto l'adeguamento dei protocolli 3DS e un set organizzato di comunicazioni verso i clienti per informare delle nuove modalità operative per concludere le operazioni di pagamento con carta su siti ed APP (utilizzando il Mobile Code oppure l'insieme di PIN dispositivo + SMS PIN come fattori di SCA).
È altresì continuata l'attività di progettazione e gestione di campagne di marketing e iniziative di passaparola (member gets member) rivolte ai clienti di FinecoBank.
Si ricorda, infine, che a partire dal mese di febbraio 2020 hanno avuto efficacia le modifiche del costo mensile di tenuta del conto corrente in euro e del costo mensile applicato alle sottorubriche Multicurrency CHF sottoscritte prima del 26 novembre 2016. Le modifiche erano state comunicate alla clientela nel mese di novembre 2019 con proposta di modifica unilaterale ai sensi dell'Art. 18 del TUB con efficacia a partire dal 1 febbraio 2020. In tale ambito si ricorda che in data 20 dicembre 2019 la Banca aveva ricevuto comunicazione dall'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (A.G.C.M.) di avvio di un procedimento finalizzato a valutare la conformità al Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005) di una pratica commerciale seguita in passato dalla Banca per promuovere l'apertura del conto corrente a canone zero. FinecoBank ha fornito all'Autorità, nei termini prescritti, tutte le informazioni richieste ai fini della valutazione, illustrando le ragioni per le quali ritiene di aver operato correttamente. Nel contempo, al fine di dare concreta evidenza dell'attenzione rivolta a corrispondere alle aspettative dei propri stakeholder (nello specifico autorità di vigilanza e clienti), si è impegnata a sviluppare una serie di iniziative finalizzate a migliorare ulteriormente la trasparenza delle nuove condizioni di offerta del conto e a riconoscere, a tutti coloro che lo avevano aperto durante il periodo in cui la pratica commerciale era stata seguita, l'estensione del periodo di applicazione del canone zero fino al termine del 2020. In data 24 dicembre 2020 l'Autorità ha comunicato alla Banca l'accettazione degli impegni presentati (in quanto idonei a rimuovere le potenziali criticità rilevate nella fase istruttoria) e la conseguente chiusura del procedimento senza accertamento dell'infrazione ai sensi dell'art. 27, comma 7, del "Codice del Consumo". Ha inoltre disposto la pubblicazione sulla homepage del sito finecobank.com, per 30 giorni, degli impegni che Fineco ha assunto e dell'avvenuta attuazione dei quali, entro 120 giorni, dovrà informare l'Autorità.

La tabella di seguito riportata evidenzia una riduzione dello spending delle carte di credito rispetto all'esercizio 2019, imputabile principalmente alla contrazione dei consumi determinata dalla pandemia COVID-19.
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Anno | 2020 | Anno | Variazioni | |||||||
| Spending | Importo di Bilancio | |||||||||
| Prodotti di Credito | Spending | Importo di Bilancio |
Spending | Importo di Bilancio |
Assoluta | % | Assoluta | % | ||
| Carte di credito revolving | 40.868 | 37.165 | 49.849 | 43.486 | (8.981) | -18,0% | (6.321) | -14,5% | ||
| Carte di credito a saldo | 2.592.974 | 258.861 | 3.071.269 | 311.672 | (478.295) | -15,6% | (52.811) | -16,9% | ||
| Totale | 2.633.842 | 296.026 | 3.121.118 | 355.158 | (487.276) | -15,6% | (59.132) | -16,6% |
Per quanto riguarda l'attività di concessione dei finanziamenti, nell'anno 2020 è proseguita l'attività di ottimizzazione dell'attuale portafoglio prodotti contestualmente all'indirizzamento delle nuove esigenze nate per fronteggiare l'emergenza sanitaria COVID-19.
Con riferimento all'ottimizzazione dell'attuale portafoglio prodotti, si evidenzia:
Per supportare le esigenze finanziarie della clientela correlate all'emergenza sanitaria COVID-19, la Banca, oltre ad attuare la sospensione delle rate dei mutui con il ricorso al Fondo CONSAP (in ottemperanza a quanto disposto dal Decreto Cura Italia), ha posto in essere alcune iniziative, in particolare:
Infine, con l'obiettivo di consentire ai propri clienti di sfruttare a pieno i vantaggi fiscali introdotti con il c.d. "Decreto Rilancio", FinecoBank ha introdotto un'offerta dedicata alla cessione dei crediti fiscali che prevede:
Si precisa che nel corso dell'esercizio 2020 il Gruppo non ha effettuato acquisti di crediti fiscali né a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti né da parte di precedenti acquirenti.

La tabella seguente riporta le erogazioni e il saldo di bilancio di prestiti personali e sovvenzioni chirografarie a rimborso rateale, mutui e concessioni di fidi in conto corrente confrontati con l'esercizio precedente.
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Anno 2020 |
Anno 2019 |
Variazioni | |||||||
| Prodotti di Credito | Erogazioni | Importo di Bilancio | |||||||
| Erogazioni | Importo di Bilancio |
Erogazioni | Importo di Bilancio |
Assoluta | % | Assoluta | % | ||
| Prestiti personali e sovvenzioni chirografarie a rimborso rateale |
178.698 | 438.996 | 216.164 | 457.577 | (37.466) | -17,3% | (18.581) | -4,1% | |
| Fidi in conto corrente * | 876.866 | 1.602.767 | 797.440 | 1.292.172 | 79.426 | 10,0% | 310.595 | 24,0% | |
| Mutui | 686.919 | 1.668.286 | 412.281 | 1.156.353 | 274.638 | 66,6% | 511.933 | 44,3% | |
| Totale | 1.742.483 | 3.710.049 | 1.425.885 | 2.906.102 | 316.598 | 22,2% | 803.947 | 27,7% |
* Per i Fidi in conto corrente la colonna erogazioni rappresenta l'importo accordato.
Si precisa che gli affidamenti garantiti da titoli accordati nel corso dell'esercizio 2020 ammontano complessivamente a 863 milioni di euro (840 milioni di euro relativi al prodotto Credit Lombard, 21 milioni di euro garantiti da pegni e 2 milioni di euro di fidi con mandato a vendere), pari al 98% del totale dei fidi concessi.

Nel 2020 la Borsa ha registrato una crescita media dei volumi del 21,5% a fronte di un numero di operazioni più che raddoppiate (+120,3%). In particolare i dati mostrano una crescita del 48% del controvalore scambiato sugli ETF e del 220% per il mercato Sedex, dove vengono quotati i certificates. Negli ultimi due mesi dell'anno le operazioni di trading sono aumentate del 117,6% rispetto ai primi due mesi dell'anno, segnale che molti neofiti approdati sul mercato durante il primo lockdown sono rimasti in campo anche quando la volatilità si è normalizzata. In tale ambito FinecoBank si posiziona al primo posto tra gli operatori per controvalore scambiato con una quota del 27,82% e prima per numero di operazioni con il 24,42%.
Nella prima metà del 2020 la cronologia della pandemia, nonché il timing delle conseguenti politiche di lockdown, hanno portato ad una significativa contrazione congiunturale in tutti i continenti, provocando un crollo dei mercati azionari mondiali e una forte volatilità, condizione quest'ultima che ha permesso di registrare un secondo trimestre da record, nel quale la volatilità implicita dei mercati è risultata il doppio rispetto all'anno precedente.
L'anno 2020 si chiude con la risoluzione di due delle principali incertezze che hanno caratterizzato i mesi autunnali: l'esito delle elezioni presidenziali statunitensi e i primi dati provvisori incoraggianti sul vaccino contro la pandemia COVID-19.
Nonostante il contesto economico complesso, la spinta al digitale rafforzata dalla crisi, ha favorito il modello di business di FinecoBank orientato al connubio tra tecnologia e competenze umane. È proseguita, infatti, per tutto l'anno la crescita strutturale del brokerage, grazie a un'offerta rinnovata e all'ampliamento della base di clienti attivi sulla piattaforma. I ricavi del brokerage confermano questa crescita attestandosi a 229,2 milioni di euro, in crescita del 73% rispetto ai 132,6 milioni registrati nell'anno precedente.
Nell'anno 2020 è proseguita l'attività di ottimizzazione dell'attuale portafoglio prodotti. In particolare, si evidenzia:
La seguente tabella evidenzia il numero degli ordini su strumenti finanziari registrato nel corso dell'esercizio 2020 rispetto all'anno precedente.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Anno | Variazioni | |||||
| 2020 | 2019 | Assoluta | % | |||
| Ordini - Equity Italia (incluso ordini internalizzati) | 10.830.920 | 7.179.426 | 3.651.494 | 50,9% | ||
| Ordini - Equity USA (incluso ordini internalizzati) | 3.778.608 | 1.368.852 | 2.409.756 | 176,0% | ||
| Ordini - Equity altri mercati (incluso ordini internalizzati) | 1.154.834 | 579.744 | 575.090 | 99,2% | ||
| Totale ordini Equity | 15.764.362 | 9.128.022 | 6.636.340 | 72,7% | ||
| Ordini - Bond | 536.874 | 572.226 | (35.352) | -6,2% | ||
| Ordini - Derivati | 9.904.830 | 3.707.601 | 6.197.229 | 167,1% | ||
| Ordini - Forex | 1.093.711 | 473.186 | 620.525 | 131,1% | ||
| Ordini - CFD | 2.348.088 | 1.125.355 | 1.222.733 | 108,7% | ||
| Ordini - Fondi | 3.704.679 | 2.778.097 | 926.582 | 33,4% | ||
| Totale ordini | 33.352.544 | 17.784.487 | 15.568.057 | 87,5% |

La seguente tabella evidenzia il volume delle operazioni di negoziazione in contropartita diretta con gli ordini della clientela, derivanti dall'attività di internalizzazione degli ordini ricevuti su titoli azionari, derivati, CFD e Logos, registrati nel 2020 rispetto all'esercizio precedente.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Anno | Variazioni | ||||
| 2020 | 2019 | Assoluta | % | ||
| Equity (internalizzazione) | 108.920.389 | 74.718.626 | 34.201.763 | 45,8% | |
| Derivati (di cui internalizzati) | 218.394.846 | 70.282.219 | 148.112.627 | 210,7% | |
| Forex | 57.887.536 | 24.294.595 | 33.592.941 | 138,3% | |
| CFD e Logos | 80.896.726 | 37.915.332 | 42.981.394 | 113,4% | |
| Totale Volumi "internalizzati" | 466.099.497 | 207.210.772 | 258.888.725 | 124,9% |
Si segnala che la voce "Derivati (di cui internalizzati)" include l'attività di internalizzazione degli ordini ricevuti su opzioni e future iniziata, rispettivamente, nel marzo 2019 e nel luglio 2019.

Il Gruppo offre alla propria clientela, secondo un modello di business "guided open architecture", una gamma di prodotti di risparmio gestito particolarmente estesa, composta da prodotti di gestione collettiva del risparmio, quali quote di fondi comuni di investimento ed azioni di SICAV riconducibili a case d'investimento italiane ed internazionali accuratamente selezionate, prodotti previdenziali, assicurativi nonché servizi di consulenza in materia di investimenti. Inoltre, all'interno della consulenza in amministrato, sono effettuate IPO continuative di Investment Certificates.
Con riferimento ai prodotti di gestione collettiva del risparmio, nel corso del 2020 la gamma si è altresì ampliata con l'inserimento in piattaforma di oltre 151 nuovi ISIN a disposizione della clientela, tra cui fondi di Fineco Asset Management. Si segnala che l'offerta di FAM si è, infatti, ulteriormente allargata con l'ingresso di ulteriori versioni dei fondi Boost dei FAM Target la cui caratteristica si fonda sulla capacita del piano di decumulo di sfruttare le fasi di correzione del mercato per incrementare gli investimenti programmati. Nella famiglia FAM Series, oltre alle strategie Global Defence, sono state inserite in collocamento anche 2 ulteriori strategie a delega di gestione: Infusive Consumer Alpha Global Leaders Fam Fund e Fidelity Sustainable Water And Waste Fam Fund.
Sempre con riferimento ai prodotti di gestione collettiva del risparmio, si ricorda che da settembre 2019 è iniziato il collocamento dei fondi anche sul mercato UK. Al 31 dicembre 2020 sono presenti 11 Case di Investimento e 440 ISIN disponibili.
Con riferimento alle gestioni patrimoniali, l'anno 2020, pur se caratterizzato da un significativo effetto della pandemia COVID-19 sui rendimenti dei portafogli esistenti, non ha modificato il trend di crescita con un incremento costante delle masse gestite.
Per quanto riguarda i prodotti previdenziali, è sempre più crescente l'attenzione della clientela verso il fondo pensione aperto Core Pension, proposto in esclusiva per la rete FinecoBank. Proprio nell'ottica di migliorare la tecnologia a supporto di questo importante strumento e sulla scia di una proposizione paperless, dal 5 maggio 2020 è stata resa disponibile la modalità di raccolta adesioni Core Pension non soltanto mediante la procedura off line - tradizionale, ma anche in modalità digitale, tramite web collaboration. Sempre in ottica di digitalizzazione, dal 19 novembre 2020 Core Pension è anche sottoscrivibile dai clienti Fineco direttamente sul sito ed in firma digitale. Infine, coerentemente con una sempre crescente attenzione al tema della sostenibilità, dal 1° ottobre 2020 l'Autorità di vigilanza dei fondi pensione COVIP ha autorizzato le modifiche regolamentari di Core Pension nelle quali sono recepite nuove politiche di investimento che integrano criteri ESG.
Nell'ambito della consulenza assicurativa, nel primo semestre 2020 è stata lanciata una Multiramo Protetta e nel secondo semestre la novità di prodotto è stato il rilascio della Multiramo a fondi esterni "Private" con un taglio di investimento a partire da 250 migliaia di euro. Si completa, quindi, la gamma delle Multiramo attraverso una linea dedicata esclusivamente al target di clientela HNWI che prevede soluzioni per investimenti oltre 10 milioni di euro. In relazione alle nuove proposte di investimento, si segnala l'inserimento dei FIA Sostenible nei prodotti assicurativi, in linea con la strategia del Gruppo. Per quanto riguarda, invece, gli sviluppi di processo e di vendita, è stata completata la copertura della firma digitale comprendendo la Core Unit di Eurovita.
In merito all'offerta su mercato primario (IPO) è continuata l'attività di collocamento di Investment Certificates. Le strutture prevalenti sono quelle "condizionatamente protette" attraverso barriere di protezione fino al 60%, autocallable con o senza coupon fisso. Sono stati utilizzati 5 diversi emittenti ed effettuati 15 collocamenti. L'incremento del numero dei Certificates, con particolare focus sulla gamma ESG, amplia anche le soluzioni utilizzabili all'interno dei servizi di consulenza.
Con riferimento ai servizi di consulenza, nel corso del 2020 sono proseguite le attività e le soluzioni della Banca volte a migliorare i servizi offerti alla clientela ed ai consulenti finanziari. Sono state introdotte nuove soluzioni guidate (portafogli modello) per incontrare le esigenze di tutti i target di clientela caratterizzanti il modello di servizio della Banca stessa.
In particolare sono stati creati:

Tutti i portafogli precedentemente citati sono caratterizzati da una reportistica dedicata aggiornata mensilmente in X-Net ad uso dei consulenti finanziari.
Nell'ottica di supportare l'attività dei Private Banker con clienti con posizioni articolate su più dossier o riferibili ad un nucleo familiare esteso, è stato lanciato il servizio "Monitoraggio Attivo". Tale servizio prevede un dialogo costante tra il consulente ed un team di Senior Investment Specialist che monitorano costantemente l'intera posizione del cliente avvalendosi di una piattaforma dedicata e tecnologicamente avanzata. Il team, infatti, può contattare tempestivamente il consulente nel caso in cui si verificassero degli scostamenti nei parametri di monitoraggio, supportandolo nella ricerca di eventuali soluzioni alternative.
Nel continuo processo di sviluppo delle soluzioni per i Private Banker, il servizio di Diagnosi Private è stato arricchito con nuove analisi di portafoglio, quali: yield to maturity, duration, scomposizione valutaria e dividend yield.
Si segnala, inoltre, che durante la fase legata alla pandemia COVID-19 è stata incrementata la frequenza di aggiornamento della reportistica sull'andamento dei portafogli modello e dei mercati e sono state prodotte delle analisi specifiche sulla crisi finanziaria, anche attraverso incontri dedicati con le Case di Investimento.
La seguente tabella mostra nel dettaglio la composizione dei prodotti della raccolta gestita al 31 dicembre 2020, il cui saldo evidenzia un incremento del 12% rispetto al 31 dicembre 2019.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Consistenze al | Variazioni | ||||
| 31/12/2020 | Comp % | 31/12/2019 | Comp % | Assoluta | % | |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 31.577.808 | 69,6% | 28.785.791 | 71,1% | 2.792.017 | 9,7% |
| Prodotti assicurativi | 11.818.687 | 26,0% | 10.115.054 | 25,0% | 1.703.633 | 16,8% |
| Gestioni patrimoniali | 209.329 | 0,5% | 92.529 | 0,2% | 116.800 | 126,2% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza |
1.775.626 | 3,9% | 1.512.000 | 3,7% | 263.626 | 17,4% |
| Totale saldo raccolta gestita | 45.381.450 | 100,0% | 40.505.374 | 89,3% | 4.876.076 | 12,0% |
La rete dei consulenti finanziari

Dopo un inizio d'anno in cui si è assistito ad un certo entusiasmo e rinnovata fiducia da parte dei risparmiatori, l'emergenza sanitaria, accompagnata da grande volatilità, ha proiettato una situazione mai vissuta prima, con forti timori per la salute, l'economia ed i risparmi. La situazione che si è determinata ha acuito ancora di più trend strutturali in atto da tempo, facendo emergere in modo più evidente la necessità di una sempre maggiore digitalizzazione e la crescente domanda di consulenza qualificata da parte dei clienti. Questo ha costretto il sistema a modificare e adeguare rapidamente i modelli operativi e di business, secondo nuovi paradigmi, e ancora una volta si è rivelato determinante il ruolo del consulente finanziario nel supporto ed assistenza ai clienti.
FinecoBank, grazie al proprio modello, ha potuto rispondere perfettamente alle esigenze ed alle aspettative della clientela, e, grazie all'organizzazione del lavoro in team e alle tecniche di comunicazione a distanza, ha saputo garantire il servizio di cui i clienti avevano bisogno, senza soluzione di continuità. Da un lato il consulente finanziario, qualificato per la corretta pianificazione degli investimenti ed il monitoraggio del rischio, con un'ampia gamma di strumenti e servizi per rispondere alle esigenze più diverse e sofisticate; dall'altro il modello operativo della Banca, basato su una tecnologia evoluta ed innovativa che non ha mai visto interruzione o sospensione dei servizi.
A completamento di ciò, il Gruppo è stato particolarmente tempestivo nel perfezionare strumenti difensivi già esistenti o nel metterne a punto di nuovi, grazie al contributo di FAM, per alleggerire e diversificare ulteriormente i portafogli esistenti. Con soluzioni che, secondo diversi orizzonti temporali, offrono programmi di progressivo aumento dell'esposizione azionaria, evitando errori di market timing e garantendo al contempo adeguata diversificazione e tempestivo ribilanciamento, FinecoBank ha potute dare risposte anche alle esigenze dei clienti dal profilo più cauto.
Al 31 dicembre 2020 la Rete di FinecoBank è composta da 2.606 consulenti finanziari e nell'anno 2020 ha registrato risultati record in termini di crescita; in particolare:
Nell'anno sono stati inoltre acquisiti 61.878 nuovi clienti.
La clientela di fascia alta ha evidenziato un crescente apprezzamento del segmento Private, che è cresciuto di circa il 15,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, con asset che al 31 dicembre 2020 superano 38,6 miliardi di euro, riferiti a 31.764 clienti assistiti da consulenti finanziari, principalmente distribuiti nella fascia 1-5 milioni di euro.
Il portafoglio medio della Rete è passato da 27,8 milioni di euro a 30,6 milioni di euro a testimonianza di una sana crescita organica.
Nonostante il contesto creato dalla pandemia COVID-19, l'attività di reclutamento non si è fermata e, anzi, in questo particolare momento il modello Fineco si è rilevato una forte attrattiva, principalmente da parte di quei consulenti appartenenti a strutture private ancora legate a modelli più tradizionali. Confermando l'interesse del Gruppo verso profili ad alto potenziale, si è intensificata l'attività di selezione, che ha portato all'inserimento di 74 nuovi consulenti finanziari.
I "millenials" si confermano un importante bacino sul quale puntare e, nonostante i rallentamenti legati alla temporanea sospensione delle sessioni di esame per l'iscrizione OCF, sono stati avviati alla professione 55 nuovi consulenti nell'ambito del "progetto giovani" di FinecoBank.
Fronteggiare l'emergenza e rispondere alle domande ed alle preoccupazioni dei clienti si è tradotto in un rafforzamento dell'impegno sull'educazione finanziaria. La sensibilità sul tema che ha da sempre contraddistinto FinecoBank, e ancora di più quest'anno, ha fatto aumentare sensibilmente il numero degli eventi dedicati alla clientela. Tali eventi hanno il preciso scopo di aumentare ed approfondire la conoscenza sui temi che riguardano gli investimenti, la pianificazione finanziaria, la finanza comportamentale. Nel 2020 sono stati tenuti complessivamente 1.674 eventi che hanno visto la partecipazione di oltre 54.000 tra clienti e prospect. Inoltre, da alcuni anni la Banca è impegnata a sensibilizzare la clientela di fascia alta sul tema più ampio della pianificazione patrimoniale. Degli eventi realizzati, 31 sono stati focalizzati su questo tema, con oltre 3.200 clienti Private coinvolti.
Durante tutto l'anno i negozi finanziari di FinecoBank, che al 31 dicembre 2020 sono pari a 410 distribuiti su tutto il territorio nazionale, sono stati organizzati per garantire la continuità operativa in totale sicurezza per i clienti e per i consulenti finanziari. Nell'anno 2020 sono stati anche aperti 26 nuovi negozi finanziari, a ulteriore sostegno dell'immagine e della capillarità della Rete.

Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi alla raccolta netta diretta, gestita e amministrata relativa ai soli clienti della rete dei consulenti finanziari effettuata nel corso dell'esercizio 2020 a confronto con l'esercizio precedente.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Anno | Anno Comp % |
Comp % | Variazioni | ||||
| 2020 | 2019 | Assoluta | % | ||||
| Conti correnti e depositi liberi | 2.001.924 | 25,1% | 2.641.684 | 51,6% | (639.760) | -24,2% | |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | (1.067) | 0,0% | (1.608) | 0,0% | 541 | -33,6% | |
| RACCOLTA DIRETTA | 2.000.857 | 25,1% | 2.640.076 | 51,6% | (639.219) | -24,2% | |
| Gestioni patrimoniali | 109.914 | 1,4% | 90.675 | 1,8% | 19.239 | 21,2% | |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 2.319.691 | 29,1% | 843.762 | 16,5% | 1.475.929 | 174,9% | |
| Prodotti assicurativi | 1.611.613 | 20,2% | 1.995.164 | 39,0% | (383.551) | -19,2% | |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza |
243.875 | 3,1% | 348.900 | 6,8% | (105.025) | -30,1% | |
| RACCOLTA GESTITA | 4.285.093 | 53,7% | 3.278.501 | 64,0% | 1.006.592 | 30,7% | |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | 1.698.299 | 21,3% | (797.611) | -15,6% | 2.495.910 | -312,9% | |
| RACCOLTA AMMINISTRATA | 1.698.299 | 21,3% | (797.611) | -15,6% | 2.495.910 | -312,9% | |
| RACCOLTA NETTA TOTALE - RETE CONSULENTI FINANZIARI |
7.984.249 | 100,0% | 5.120.966 | 100,0% | 2.863.283 | 55,9% | |
| di cui Guided products & services | 4.203.076 | 52,6% | 3.749.061 | 73,2% | 454.015 | 12,1% |
La tabella sotto esposta riporta la consistenza della raccolta riferibile alla rete dei consulenti finanziari al 31 dicembre 2020. Il saldo della raccolta diretta, gestita e amministrata, pari a 79.644 milioni di euro, ha registrato un incremento del 12,7% rispetto al 31 dicembre 2019, grazie all'apporto positivo della raccolta realizzata nel corso dell'anno, pari a 7.984 milioni di euro.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Consistenze al | Variazioni | ||||
| 2020 | Comp% | 2019 | Comp% | Assoluta | % | |
| Conti correnti e depositi liberi | 21.127.063 | 26,5% | 19.206.453 | 27,2% | 1.920.610 | 10,0% |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | 180 | 0,0% | 1.219 | 0,0% | (1.039) | -85,2% |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA | 21.127.243 | 26,5% | 19.207.672 | 27,2% | 1.919.571 | 10,0% |
| Gestioni patrimoniali | 209.329 | 0,3% | 92.529 | 0,1% | 116.800 | 126,2% |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 31.154.844 | 39,1% | 28.374.546 | 40,1% | 2.780.298 | 9,8% |
| Prodotti assicurativi | 11.754.021 | 14,8% | 10.033.227 | 14,2% | 1.720.794 | 17,2% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza |
1.775.603 | 2,2% | 1.511.983 | 2,1% | 263.620 | 17,4% |
| SALDO RACCOLTA GESTITA | 44.893.797 | 56,4% | 40.012.285 | 56,6% | 4.881.512 | 12,2% |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | 13.622.934 | 17,1% | 11.467.385 | 16,2% | 2.155.549 | 18,8% |
| SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA | 13.622.934 | 17,1% | 11.467.385 | 16,2% | 2.155.549 | 18,8% |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA E INDIRETTA - RETE CONSULENTI FINANZIARI |
79.643.974 | 100,0% | 70.687.342 | 100,0% | 8.956.632 | 12,7% |
| di cui Guided products & services | 33.379.535 | 41,9% | 28.754.383 | 40,7% | 4.625.152 | 16,1% |
Le risorse

Al 31 dicembre 2020 le risorse della Banca sono pari a 1.226 in aumento rispetto alle 1.201 presenti in azienda al 31 dicembre 2019.
Nel corso del 2020, nonostante l'emergenza determinata dalla pandemia COVID-19, l'attività è proseguita senza soluzione di continuità. Tutte le risorse, infatti, sono state messe nelle condizioni di lavorare da remoto. Inoltre, per fronteggiare l'emergenza sanitaria, sono state messe in atto una serie di iniziative volte ad agevolare e migliorare la vita lavorativa e personale dei dipendenti; le iniziative hanno riguardato più ambiti: salute, home working, lavoro in ufficio e altre iniziative utili. Tempestività di intervento e costante monitoraggio dell'evoluzione della situazione pandemica sono state le parole chiave che hanno caratterizzato l'approccio della Banca in tutti i processi dedicati alle risorse umane.
Sono, quindi, proseguite le attività volte al rafforzamento ed all'ottimizzazione delle aree dedicate allo sviluppo del business, al supporto organizzativo ed al controllo e gestione dei rischi. Questo ha portato all'assunzione di n. 57 risorse.
Delle 57 assunzioni molte sono state inserite all'interno dell'area Customer Relationship Management a conferma della forte e costante attenzione riservata ai giovani neolaureati. Il Customer Relationship Management costituisce, infatti, il punto di partenza di un percorso di sviluppo professionale che può portare a ricoprire differenti ruoli in azienda.
Nel 2020 è altresì continuato il rafforzamento delle funzioni di controllo quali Compliance, CRO e Internal Audit, che ha comportato l'inserimento di 11 persone tra le risorse totali assunte.
In continuità con gli anni precedenti, seppur in modalità digitale considerata l'emergenza sanitaria, è proseguito l'impegno per attrarre nuovi talenti, con particolare focus sulle nuove generazioni (Millenials e Generazione Z), grazie anche ad iniziative di employer branding volte ad incontrare ed ingaggiare neo laureati o laureandi e comprendere al meglio le dinamiche comportamentali tipiche delle nuove generazioni.
Anche il 2020 ha visto un significativo utilizzo della job rotation interna che ha coinvolto 21 risorse consentendo, da un lato, di ricoprire posizioni vacanti all'interno dell'azienda e, dall'altro, di garantire il continuo sviluppo professionale del personale.
Nel 2020 le uscite hanno coinvolto complessivamente 32 risorse, di cui:
Per quanto attiene all'inquadramento, i dipendenti sono così suddivisi:
| Uomini | Donne | Totale | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Qualifica | 31/12/2020 | 31/12/2019 | 31/12/2020 | 31/12/2019 | 31/12/2020 | 31/12/2019 |
| Dirigenti | 22 | 24 | 6 | 5 | 28 | 29 |
| Quadri Direttivi | 290 | 278 | 114 | 108 | 404 | 386 |
| Aree Professionali | 394 | 388 | 400 | 398 | 794 | 786 |
| Totale | 706 | 690 | 520 | 511 | 1.226 | 1.201 |
Al 31 dicembre 2020 i part-time presenti in Banca sono 94, circa l'8% dell'organico, il personale femminile rappresenta circa il 42% della forza lavoro, l'anzianità aziendale media si attesta a circa 11 anni, mentre l'età media è pari a circa 41 anni.
La formazione dei dipendenti nel corso del 2020 si è focalizzata sia sull'acquisizione e il consolidamento delle competenze richieste dalle diverse esigenze aziendali, sia sull'aggiornamento delle conoscenze individuali, con particolare attenzione alla formazione obbligatoria, tecnica, linguistica e comportamentale-manageriale.
Di seguito il dettaglio delle ore* di formazione per area di intervento:
| Area intervento | Ore di formazione |
|---|---|
| Obbligatoria | 16.569 |
| Tecnica | 12.563 |
| Linguistica | 11.319 |
| Comportamentale – Manageriale | 444 |
| Totale | 40.895 |
*FAM inclusa
La Banca è impegnata nella costante diffusione e miglioramento della cultura del Rischio e della Compliance, elementi che permettono al business della Banca di essere, oltre che profittevole, sostenibile nel tempo.
Per questo motivo si è prestata forte attenzione alla formazione obbligatoria, estesa a tutti i dipendenti, che, a causa dell'emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da COVID-19, hanno potuto fruire dei corsi essenzialmente in modalità e-learning, grazie alla Piattaforma MyLearning. Inoltre, sono stati effettuati monitoraggi periodici sulla formazione obbligatoria, al fine di garantire l'apprendimento da parte di tutti i dipendenti delle materie obbligatorie e preservare la Banca dai rischi operativi, legali e reputazionali legati al mancato completamento dei corsi.
Al fine di assicurare la conformità alle disposizioni normative in tema di Salute e Sicurezza del Lavoro, la Banca ha garantito a tutte le risorse impattate adeguata formazione e aggiornamento sostituendo le aule in presenza con aule virtuali, laddove possibile.
Inoltre, anche nel corso del 2020 FinecoBank si è impegnata nel diffondere l'importanza della Compliance Culture, fondamentale per promuovere tra i dipendenti la consapevolezza che la trasparenza e il rispetto delle regole è alla base del business di FinecoBank.
All'interno della struttura del Customer Care, alle risorse impattate sono stati erogati corsi di formazione obbligatori in ambito assicurativo (IVASS) e di aggiornamento professionale ai fini del Regolamento intermediari Consob, adottato con delibera n. 20307 del 15 febbraio 2018.
Per garantire la continuità operativa in caso di crisi, sono stati organizzati percorsi formativi a distanza di BCP da parte delle risorse essenziali verso le risorse sostitutive per un totale di 532 ore.
Nel corso del 2020, compatibilmente con l'emergenza sanitaria dovuta pandemia da COVID-19, usufruendo della collaborazione di fornitori esterni partner strategici, Università e di competenze interne, sono stati organizzati interventi formativi utili all'acquisizione di conoscenze tecniche necessarie a migliorare, non solo la produttività aziendale, ma anche il livello di specializzazione dei dipendenti esclusivamente attraverso modalità di formazione a distanza.
In particolare, dato l'impatto significativo che ha avuto quest'anno la pandemia da COVID-19, per mitigarne gli effetti e supportare i dipendenti nella gestione della "nuova normalità lavorativa" sono stati organizzati interventi formativi ad hoc online sul tema smart working in collaborazione con il Politecnico di Milano e tutta la formazione in aula fisica è stata convertita in aula virtuale o online, garantendo così la formazione continua delle risorse.
Sulla piattaforma formativa online, i dipendenti della Banca hanno avuto a disposizione il catalogo formativo MyCampus, che ha permesso di estendere ulteriormente l'offerta formativa e-learning dedicata a diverse tematiche.
All'interno della struttura del Customer Care, in ottica di mantenimento di alti standard di qualità del servizio e di attenzione al cliente, sono stati organizzati corsi di formazione sia "in ingresso" che "in itinere" per un totale di 9.240 ore, mirati all'acquisizione delle principali competenze tecniche e specifiche del ruolo.
Nel 2020, a supporto dello sviluppo delle risorse, FinecoBank ha continuato il percorso Leadership Training Program (già sperimentato negli anni precedenti), dedicato a tutti i manager, responsabili di team e a coloro che per la prima volta si sono confrontati con la gestione delle risorse. In considerazione della situazione sanitaria, il corso si compone di sessioni online, individuali e di gruppo. Lo scopo di questa iniziativa è quello di rafforzare le capacità manageriali del middle management, aiutandolo a gestire il proprio ruolo in modo coerente ed efficace, oltre a quello di creare una cultura aziendale condivisa, una maggiore consapevolezza del ruolo e un linguaggio comune, utile a favorire la collaborazione tra diversi team.
Nel 2020 il progetto ha visto coinvolte circa 30 persone. Il percorso prevedeva interviste individuali, formazione online e sessioni di coaching a distanza, per supportare il raggiungimento degli obiettivi concordati nel piano di sviluppo professionale.
Grazie alla collaborazione con Valore D, nel 2020 Fineco ha partecipato ad alcune iniziative di formazione specificatamente pensate per valorizzare la diversità e favorire l'inclusione in azienda.
In particolare queste iniziative hanno riguardato sia incontri formativi digitali, aperti a uomini e donne, per incoraggiare lo sviluppo di una leadership inclusiva e facilitare il networking su tematiche quali l'inclusione, la fiducia in sé stessi, la collaborazione tra team e la valorizzazione delle risorse, sia Sharing LAB, cioè tavoli di lavoro digitali interaziendali per favorire la condivisione di best practices, di metodologie e di strumenti.
La formazione linguistica nel corso del 2020 ha coinvolto circa 400 dipendenti in corsi di inglese sia di gruppo che individuali svolti in aula, telefonici e online. In alcuni casi per le risorse executive sono stati attivati corsi di Legal English.
A seguito dell'emergenza sanitaria dovuta alla pandemia COVID-19, le aule originariamente pianificate in presenza sono state riconvertire in aule virtuali.
La partecipazione dei dipendenti ai corsi di formazione linguistica viene definita sulla base delle richieste formalizzate dai singoli responsabili di struttura, in funzione delle specifiche esigenze professionali dei colleghi.
Al 31 dicembre 2020 le risorse della società sono 36, di cui 12 donne e 24 uomini con un'età media pari a circa 36 anni.
Le assunzioni provenienti da mercato sono state finalizzate al rafforzamento del set up organizzativo della società: i profili selezionati ricoprono sia funzioni di business che di supporto e controllo.
La formazione dei dipendenti nel corso del 2020 si è focalizzata sull'acquisizione e il consolidamento delle competenze richieste dalle diverse esigenze aziendali, sia sull'aggiornamento delle conoscenze individuali, con particolare attenzione alla formazione obbligatoria, tecnica e linguistica.

L'infrastruttura tecnologica L'attuale architettura del sistema informativo adottato da FinecoBank permette di interconnettere la struttura distributiva, la struttura operativa interna e gli applicativi tramite i quali i clienti accedono ai servizi loro dedicati.
L'infrastruttura tecnologica ospitata dai Datacenter si compone di:
Per quanto riguarda Fineco AM, la società utilizza una piattaforma di terzi per la gestione dei servizi di investimento.
Nel corso del 2020 la Direzione ICT & Security Office (CIO) è stata impegnata nella consueta attività di adeguamento tecnologico, consolidamento e sviluppo del sistema informativo, volta a fornire servizi innovativi, affidabili e ad alto valore aggiunto per la clientela.
Dal punto di vista architetturale è proseguita l'attività di ottimizzazione infrastrutturale ed applicativa, il continuo miglioramento e tuning dell'architettura deputata alla sicurezza applicativa coerentemente con adempimenti e vincoli normativi, con la consueta attenzione ai temi di digitalizzazione della Banca.
Fondamentale è stata l'attività dedicata alla stabilità delle piattaforme per rispondere a condizioni di mercato caratterizzate da una particolare e continua volatilità, verificatasi a seguito dell'emergenza sanitaria causata dalla pandemia COVID-19. A tal riguardo si segnala che il Gruppo ha risposto all'emergenza garantendo l'estensione della possibilità di lavoro da remoto per la totalità dei dipendenti, mediante dotazione di apposito dispositivo hardware e software e con il conseguente potenziamento dell'infrastruttura di telecomunicazione.
Dal punto di vista applicativo, invece, si riportano i principali interventi attuati per far fronte alla situazione di emergenza dovuta alla pandemia COVID-19:

Il sistema dei controlli interni Il sistema dei controlli interni è un elemento fondamentale del complessivo sistema di governo delle banche; esso assicura che l'attività aziendale sia in linea con le strategie e le politiche aziendali e sia improntata a canoni di sana e prudente gestione.
La Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti definisce i principi e le linee guida cui il sistema dei controlli interni delle banche si deve uniformare; in quest'ambito sono definiti i principi generali di organizzazione, indicati il ruolo ed i compiti degli organi aziendali, delineate le caratteristiche ed i compiti delle funzioni aziendali di controllo.
I presidi relativi al sistema dei controlli interni devono coprire ogni tipologia di rischio aziendale. La responsabilità primaria è rimessa agli organi aziendali, ciascuno secondo le rispettive competenze. L'articolazione dei compiti e delle responsabilità degli organi e delle funzioni aziendali deve essere chiaramente definita.
Le banche applicano le disposizioni secondo il principio di proporzionalità, cioè tenuto conto della dimensione e complessità operative, della natura dell'attività svolta, della tipologia dei servizi prestati.
La Banca Centrale Europea o la Banca d'Italia, nell'ambito del processo di revisione e valutazione prudenziale, verificano la completezza, l'adeguatezza, la funzionalità (in termini di efficienza ed efficacia), l'affidabilità del sistema dei controlli interni delle banche.
Coerentemente a quanto statuito dalle Autorità di Vigilanza, il Sistema dei Controlli Interni della Banca è costituito dall'insieme delle regole, delle funzioni, delle strutture, delle risorse, dei processi e delle procedure che mirano ad assicurare, nel rispetto della sana e prudente gestione, il conseguimento delle seguenti finalità:
FinecoBank, in qualità di Capogruppo, ha dotato il Gruppo di un sistema unitario di controlli interni che consenta l'effettivo controllo sia sulle scelte strategiche del Gruppo nel suo complesso, sia sull'equilibrio gestionale delle singole entità del Gruppo.
Da un punto di vista metodologico, il Sistema dei Controlli Interni della Banca e di Fineco AM, unica società controllata, prevede tre tipologie di controlli:
Per quanto concerne la controllata Fineco AM, la struttura organizzativa prevede lo svolgimento delle attività di Compliance, Risk Management ed Internal Audit10 da parte di funzioni interne alla società.
10 L'attività di internal audit, svolta da un fornitore esterno, è stata internalizzata a giugno 2020.

La Capogruppo FinecoBank definisce le opportune misure di controllo e monitoraggio della controllata Fineco AM, assicurando un allineamento dell'implementazione del sistema dei controlli interni a livello di Gruppo, ove possibile, in considerazione delle specificità del business svolto dalla controllata irlandese.
Le funzioni aziendali deputate ai controlli di 2° e 3° livello della Capogruppo presentano annualmente agli organi aziendali una relazione che illustra le verifiche effettuate, i risultati emersi, i punti di debolezza rilevati con riferimento, oltre che alla Capogruppo medesima, anche al Gruppo bancario nel suo complesso e propongono gli interventi da adottare per la rimozione delle carenze rilevate.
Presso la Capogruppo sono inoltre istituiti controlli di vigilanza istituzionale: sono i controlli svolti dagli organi con funzioni di controllo della Banca tra i quali, in particolare, il Collegio Sindacale e l'Organismo di Vigilanza ex D.lgs. 8 giugno 2001, n. 231.
Considerando le funzioni e le strutture coinvolte, il Sistema dei Controlli Interni di FinecoBank si fonda su:
In ultimo, si precisa che ai sensi dell'articolo 49, paragrafo 1, del Regolamento (UE) n. 468/2014 della Banca Centrale Europea (BCE/2014/17) (regolamento quadro sull'MVU, Meccanismo di Vigilanza Unico), la BCE pubblica, a partire dal 4 settembre 2014, un elenco periodicamente aggiornato contenente il nome dei soggetti e gruppi vigilati che ricadono sotto la vigilanza diretta della BCE ("soggetti vigilati significativi" e "gruppi vigilati significativi", secondo la definizione di cui all'articolo 2, punti 16) e 22) del regolamento quadro sull'MVU), indicando per ciascuno la motivazione specifica della vigilanza diretta e, in caso di classificazione come "significativo" sulla base del criterio delle dimensioni, il valore totale delle attività del soggetto o del gruppo vigilato. In data 22 agosto 2019 la Banca Centrale Europea ha notificato a FinecoBank lo status di Less Significant Istitution, post uscita dal gruppo UniCredit, assegnando alla Banca d'Italia i compiti di vigilanza diretta.
Nell'ambito del Single Supervisory Mechanism (SSM), la responsabilità di vigilanza sulle banche Less Significant fa capo alle National Competent Authorities (NCAs), lasciando alla BCE una oversight indiretta su tali banche, secondo un principio di proporzionalità che tiene conto della dimensione e del profilo di rischio dell'intermediario nonché del suo livello di interconnessione con il resto del sistema finanziario. Sulla base di tali criteri le LSIs sono suddivise in tre categorie (low, medium e high priority) alle quali si associa, in misura diversa, una più intensa attività di supervisione diretta da parte delle NCAs e indiretta da parte della BCE.
Ciò premesso, tramite apposita lettera (Prot. N° 0044067/20) del 14/01/2020, la Banca d'Italia ha comunicato la decisione, approvata dal Consiglio di Vigilanza della BCE in data 18 novembre 2019, di includere FinecoBank nella lista delle LSIs High Priority per l'anno 2020. In data 25 gennaio 2021 è stata comunicata da Banca di Italia la classificazione LSIs High Priority anche per l'anno 2021.
Per una compiuta descrizione dei rischi e delle incertezze che la Banca e il Gruppo devono fronteggiare nell'attuale situazione di mercato si rinvia Parte A – Politiche contabili e alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della nota integrativa consolidata e dell'impresa.
11 Nominato anche "Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi" ai sensi del principio 7.P.3 del codice di Autodisciplina delle società quotate.
12 Nell'ambito della Direzione Compliance opera la Funzione Antiriciclaggio e Antiterrorismo, incaricata di gestire la corretta applicazione della normativa in tema di contrasto al riciclaggio ed al finanziamento del terrorismo, con a capo il Responsabile della Funzione Antiriciclaggio.
13 L'ordinamento e le fonti di autoregolamentazione attribuiscono compiti di controllo a specifiche funzioni – diverse dalle funzioni aziendali di controllo – la cui attività va inquadrata in modo coerente nel Sistema dei Controlli Interni. In particolare nel caso della Banca, rilevano il Presidio Locale per la normativa in materia di Operazioni con Soggetti in conflitto di interesse (in carico alla Unit Segreteria Societaria della Direzione Legal & Corporate Affairs), il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ex art. 154-bis del TUF (identificato nel CFO della Banca), il Delegato in materia di Salute e Sicurezza sul lavoro; la funzione Human Resources, il responsabile Business Continuity & Crisis Management e il responsabile dell'Outsourcing Management (Cost Manager Assistant). Tutte le funzioni aziendali, diverse dalle funzioni aziendali di controllo, partecipano inoltre al Sistema dei Controlli Interni attraverso lo svolgimento dei controlli di primo livello incorporati nei processi aziendali di loro pertinenza.

La struttura organizzativa In continuità con il progressivo adeguamento organizzativo conseguente la costituzione del Gruppo Bancario FinecoBank, nel corso del 2020 sono stati effettuati i seguenti interventi:
Si precisa, inoltre, che il Consiglio di Amministrazione di ottobre 2020 ha deliberato, con decorrenza primo gennaio 2021, la costituzione della nuova Direzione Chief Lending Officer (CLO), trasferendo dalla Direzione Chief Risk Officer (CRO) tutte le attività che riguardano l'intero processo creditizio. Il nuovo Chief Lending Officer sarà quindi responsabile della definizione delle linee guida per i processi di concessione, gestione, classificazione, ristrutturazione e recupero del credito per i crediti commerciali e verso controparti istituzionali. Il CLO sarà inoltre responsabile di mantenere il profilo del rischio di credito all'interno della propensione al rischio definita dal Consiglio di Amministrazione nell'ambito del Risk Appetite Framework.
Il nuovo Chief Risk Officer avrà il compito di presidiare il corretto funzionamento del framework dei rischi del Gruppo definendo le appropriate metodologie di identificazione e misurazione del complesso di rischi, attuali e prospettici, conformemente alle previsioni normative ed alle scelte gestionali del Gruppo. A tali attività si aggiungono i controlli di secondo livello in tema di rischi, anche nell'ambito del rischio di credito oltre al monitoraggio ed al reporting verso gli Organi Sociali.
Sempre con decorrenza primo gennaio 2021 è stata inoltre prevista una miglior articolazione delle responsabilità in materia di antiriciclaggio nell'ambito della Funzione di Conformità alle norme, alla luce delle sempre più rilevanti attività e responsabilità in materia di Anti-Money Laundering creando, a diretto riporto della Direzione Compliance, la nuova unit Funzione Antiriciclaggio, il cui responsabile è stato nominato Responsabile della Funzione Antiriciclaggio secondo le Disposizioni di Vigilanza di Banca d'Italia.
Il modello organizzativo della Capogruppo si basa su un modello di tipo funzionale, in modo da raggruppare le attività in base ad una funzione specifica ed a processi comuni; tutte le conoscenze e le capacità, riguardo alle specifiche attività, vengono migliorate nel continuo e consolidate, creando per ogni singola struttura, e quindi per l'intera organizzazione, una conoscenza approfondita del proprio ambito. Il punto di forza della struttura funzionale è quello di promuovere economie di scala, in quanto tutti i dipendenti appartenenti alla stessa funzione possono condividere competenze e processi, evitando duplicazioni e sprechi. Inoltre, il modello funzionale facilita lo sviluppo di capacità e conoscenze verticali all'interno dell'area di appartenenza e garantisce la necessaria dinamicità decisionale, avendo una linea gerarchica ben definita. Nel modello organizzativo della Capogruppo, pur applicando il concetto di "specializzazione" funzionale, vengono garantiti i collegamenti orizzontali tra le diverse funzioni, anche grazie all'adozione di un approccio per progetti in ogni fase di definizione e rilascio di prodotti e servizi: i gruppi di progetto, infatti, prevedono la partecipazione di uno o più membri delle funzioni competenti che apportano la propria conoscenza approfondita per il proprio ambito di competenza. I collegamenti orizzontali sono inoltre garantiti dal funzionamento di appositi Comitati manageriali, che presidiano, tra le altre attività, lo stato di avanzamento dei progetti più rilevanti. Le sinergie tra i canali distributivi ed il presidio sui processi decisionali trasversali ai Department sono garantiti dal funzionamento del Management Committee.
Il modello adottato dalla Banca prevede l'identificazione delle funzioni aziendali di controllo: i) di conformità alle norme (compliance); ii) di controllo dei rischi (risk management); iii) di revisione interna (internal audit), nonché ulteriori funzioni con competenze specialistiche, tra cui il CFO – Chief Financial Officer, il Legale, le Risorse Umane, la Corporate Identity e la funzione di controllo sulla rete dei consulenti finanziari.
Inoltre, il modello identifica ulteriori tre linee Funzionali, che governano:
In breve sintesi:

il GBS (Global Banking Services) Department coordina le strutture organizzative preposte al presidio dei processi organizzativi/operativi, dei sistemi informativi e della logistica, necessari per garantire l'efficace ed efficiente esercizio dei sistemi al servizio del business. Al GBS Department riportano le seguenti strutture: ICT & Security Office Department (CIO), CRM – Customer Relationship Management Department, Organization & Bank Operations Department, Financial Operations Department, Procurement Office team, Network Logistic Unit, General Services unit e Operational Monitoring & Private Bankers team.
All'Amministratore Delegato e Direttore Generale riportano le seguenti strutture organizzative: il Network PFA & Private Banking Department, il Global Business Department, il CFO (Chief Financial Officer) Department, il CRO Department (Chief Risk Officer), il CLO Department (Chief Lending Officer)14 , il Network Controls, Monitoring & Services Department, il Legal & Corporate Affairs Department, il GBS Department (Global Banking Services), Human Resources Department, Compliance Department, il Team Regulatory Affairs e il Team Identity & Communications.
La funzione di Revisione Interna (Internal Audit) riporta direttamente al Consiglio di Amministrazione, Organo con Funzione di Supervisione Strategica.
14 Approvato dal Consiglio di Amministrazione con decorrenza 01/01/2021.


Network Outsourcing Struttura Tecnica
Si segnala che l'organigramma sopra riportato si riferisce alla struttura organizzativa in vigore al 31 dicembre 2020.
La Capogruppo FinecoBank è responsabile di massimizzare il valore di lungo termine del Gruppo nel suo complesso, garantendo il governo unitario, l'indirizzo e il controllo delle Entità del Gruppo (ovvero di Fineco AM, al momento unica società controllata).
Per tale finalità FinecoBank ha definito regole per il governo del Gruppo Bancario FinecoBank allo scopo di esercitare compiutamente il proprio ruolo di gestione e coordinamento del Gruppo15 e ha delineato il sistema di gestione manageriale/funzionale dello stesso, disciplinando i processi chiave volti a regolare i rapporti tra la Capogruppo e le Entità del Gruppo.
FinecoBank, nella sua qualità di Capogruppo, assicura il coordinamento delle attività delle Entità con un sistema manageriale di gestione basato sul concetto delle "competence line", attraverso il forte legame funzionale tra la competente struttura di Capogruppo e la struttura organizzativa – ovvero funzione omologa - delle singole Entità.
Le Competence Line sono rappresentate dalle strutture/funzioni che, operando trasversalmente tra la Capogruppo e le Entità del Gruppo, hanno l'obiettivo di indirizzare, coordinare e controllare le attività ed i rischi del Gruppo nel suo complesso e tramite le strutture/funzioni presenti localmente, delle singole Entità. Le Competence Line operano nei seguenti ambiti: Investor Relations, Finanza e Tesoreria, Pianificazione e Controllo, Vigilanza, Bilancio e Fiscale (ambito Chief Financial Officer); Risk Management e Crediti (ambito Chief Risk Officer)16; Legale/Societario; Compliance; Internal Audit nonché Human Resources, Identity & Communication, Organization/Business Continuity & Crisis Management/ICT/Security/Acquisti (ambito Global Banking Services).
Con l'obiettivo di realizzare un efficiente collegamento funzionale e manageriale a livello di Gruppo, nel rispetto dei vincoli posti dalle leggi e regolamenti locali applicabili, i Responsabili delle Competence Line hanno un ruolo diretto e, nel rispetto delle responsabilità degli Organi Societari di ciascuna Entità, specifici poteri di indirizzo, supporto e controllo con riferimento alle corrispondenti funzioni di ciascuna Entità, sempre in coordinamento con il Top Management della rispettiva Entità.
15 In conformità all'articolo 61 del D.Lgs. n. 385 del 1° settembre 1993 (la "Legge Bancaria Italiana") e alle Istruzioni di Vigilanza emesse dalla Banca d'Italia. 16 Risk Management (ambito Chief Risk Officer) e Crediti (ambito Chief Lending Officer) con decorrenza 01/01/2021, come approvato dal Consiglio di Amministrazione.
FinecoBank · Bilanci e Relazioni 2020 61

La continuità operativa A livello di consolidato la Capogruppo ha emanato linee guida in materia di gestione dell'emergenza e crisi e di gestione della continuità operativa, che prevedono un modello decentrato di gestione dell'emergenza stessa, basato sui piani delle singole Società in funzione delle peculiarità di ciascuna.
Come previsto dalla normativa di riferimento, la Capogruppo si è dotata di un modello che prevede strutture organizzative dedicate alla gestione della Business Continuity e delle Crisi, sia in regime di attività ordinaria sia in situazioni di emergenza.
L'impianto di Business Continuity e Crisis Management della Banca prevede i) il piano di gestione delle emergenze e delle crisi, ii) il piano di continuità operativa - di cui costituiscono parte integrante il piano di disaster recovery (che stabilisce le misure per il ripristino delle applicazioni e dei sistemi informativi colpiti da "disastro") ed il piano di cyber attack (che definisce le strategie per la gestione degli attacchi informatici su larga scala) - oltre iii) il piano di gestione delle pandemie. Quest'ultimo è stato opportunamente aggiornato nel corso del 2020, recependo l'esperienza maturata durante l'emergenza sanitaria causata dalla pandemia COVID-19. In questo contesto la Banca ha adottato il lavoro da remoto, quale principale misura di gestione dell'emergenza, in aggiunta alle misure preventive e comportamentali, tempo per tempo predisposte in allineamento alle indicazioni del Servizio Sanitario Nazionale e degli altri Organi preposti alla gestione dell'emergenza.
La sopra richiamata modalità di lavoro da remoto è stata estesa alla totalità dei dipendenti fin dai primi mesi dell'emergenza, garantendo la continuità del business, il pieno mantenimento dei livelli di servizi e del framework di controlli, nonché la sicurezza del personale.
Nel corso dell'emergenza COVID-19 anche la controllata irlandese Fineco Asset Management DAC ha attivato il lavoro da remoto, quale misura di emergenza.

(Importi in migliaia)
| Consistenze al | Variazioni | |||
|---|---|---|---|---|
| ATTIVO | 31/12/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % |
| Cassa e disponibilità liquide | 1.760.348 | 754.386 | 1.005.962 | 133,3% |
| Attività finanziarie di negoziazione | 16.997 | 7.933 | 9.064 | 114,3% |
| Finanziamenti a banche | 780.473 | 566.033 | 214.440 | 37,9% |
| Finanziamenti a clientela | 4.527.837 | 3.679.829 | 848.008 | 23,0% |
| Altre attività finanziarie | 23.939.899 | 22.304.892 | 1.635.007 | 7,3% |
| Coperture | 74.451 | 64.939 | 9.512 | 14,6% |
| Attività materiali | 151.872 | 152.048 | (176) | -0,1% |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | - | - |
| Altre attività immateriali | 39.597 | 37.492 | 2.105 | 5,6% |
| Attività fiscali | 13.314 | 23.444 | (10.130) | -43,2% |
| Altre attività | 360.627 | 342.309 | 18.318 | 5,4% |
| Totale dell'attivo | 31.755.017 | 28.022.907 | 3.732.110 | 13,3% |
(Importi in migliaia)
| Consistenze al | Variazioni | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 31/12/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % | ||
| Debiti verso banche | 1.064.859 | 154.653 | 910.206 | 588,5% | ||
| Debiti verso clientela | 28.359.739 | 25.919.858 | 2.439.881 | 9,4% | ||
| Passività finanziarie di negoziazione | 5.889 | 3.777 | 2.112 | 55,9% | ||
| Coperture | 232.102 | 94.950 | 137.152 | 144,4% | ||
| Passività fiscali | 13.954 | 11.437 | 2.517 | 22,0% | ||
| Altre passività | 391.349 | 455.748 | (64.399) | -14,1% | ||
| Patrimonio | 1.687.125 | 1.382.484 | 304.641 | 22,0% | ||
| - capitale e riserve | 1.366.387 | 1.093.117 | 273.270 | 25,0% | ||
| - riserve da valutazione | (2.833) | 1.002 | (3.835) | -382,7% | ||
| - risultato netto | 323.571 | 288.365 | 35.206 | 12,2% | ||
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 31.755.017 | 28.022.907 | 3.732.110 | 13,3% |
La Cassa e disponibilità liquide, pari a 1.760,3 milioni di euro, è costituita principalmente dalla liquidità depositata sul conto HAM (Home Accounting Model) presso Banca d'Italia, conto utilizzato per la gestione della liquidità di breve termine.
Le Attività finanziarie di negoziazione sono pari a 17 milioni di euro e comprendono strumenti finanziari che soddisfano la definizione di "possedute per negoziazione", in particolare:
I CFD sono contratti derivati "Over the counter" che prevedono la liquidazione di un differenziale generato dalla differenza fra il prezzo di apertura ed il prezzo di chiusura dello strumento finanziario. La Banca copre gestionalmente lo sbilancio delle posizioni aperte nei confronti dei clienti tramite la sottoscrizione di futures o l'acquisto/vendita di titoli azionari sui medesimi sottostanti oppure effettuando delle operazioni forex con controparti istituzionali.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||||
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % | |||
| Crediti verso banche centrali | 271.500 | 251.574 | 19.926 | 7,9% | ||
| Crediti verso banche | 508.973 | 314.459 | 194.514 | 61,9% | ||
| Conti correnti e depositi a vista | 254.051 | 250.501 | 3.550 | 1,4% | ||
| Depositi a scadenza | 45.367 | 9.994 | 35.373 | 353,9% | ||
| Altri finanziamenti: | 209.555 | 53.964 | 155.591 | 288,3% | ||
| 1. Pronti contro termine attivi | 1.122 | 4.316 | (3.194) | -74,0% | ||
| 2. Altri | 208.433 | 49.648 | 158.785 | 319,8% | ||
| Totale | 780.473 | 566.033 | 214.440 | 37,9% |
I Finanziamenti a banche sono pari a 780,5 milioni di euro ed evidenziano un incremento del 37,9% rispetto al 31 dicembre 2019, riconducibile principalmente all'aumento dei margini di variazione nei confronti di istituzioni creditizie a fronte di operazioni in contratti derivati iscritti nella voce "Altri finanziamenti - Altri" e nella voce "Depositi a scadenza".
I "Crediti verso banche centrali" sono costituiti esclusivamente dalla Riserva obbligatoria presso Banca d'Italia.
I "Conti correnti e depositi a vista" sono costituiti dai conti correnti aperti presso istituzioni creditizie utilizzati, principalmente, per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento e delle operazioni in strumenti finanziari propri e della clientela, per la gestione della liquidità dei clienti UK e per la gestione della liquidità di Fineco AM.
La voce "Altri finanziamenti: Altri" si riferisce per 202,4 milioni di euro all'importo dei margini iniziali, di variazione e depositi a garanzia nei confronti di istituzioni creditizie a fronte di operazioni in contratti derivati (43,8 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e per 6 milioni di euro ai crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari (5,8 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | ||||
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % | ||
| Conti correnti | 1.602.766 | 1.292.172 | 310.594 | 24,0% | |
| Pronti contro termine attivi | 155.014 | 160.112 | (5.098) | -3,2% | |
| Mutui | 1.668.286 | 1.156.353 | 511.933 | 44,3% | |
| Carte di credito, prestiti personali | 733.360 | 810.061 | (76.701) | -9,5% | |
| Altri finanziamenti | 368.411 | 261.131 | 107.280 | 41,1% | |
| Totale | 4.527.837 | 3.679.829 | 848.008 | 23,0% |
I Finanziamenti a clientela sono pari a 4.527,8 milioni di euro, in crescita del 23% rispetto al 31 dicembre 2019, e sono rappresentati da:
I Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria ammontano complessivamente a 4.008,3 milioni di euro e sono costituiti principalmente da crediti per prestiti personali, mutui, utilizzi di conto corrente e carte di credito revolving e a saldo; complessivamente evidenziano un incremento del 22,8%, grazie all'erogazione, nel corso del 2020, di 179 milioni di euro di prestiti personali e 687 milioni di euro di mutui oltre alla concessione di nuovi affidamenti in conto corrente per un importo accordato di 877 milioni di euro.

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Finanziamenti a Clientela (Riclassifica Gestionale) | Consistenze al | Variazioni | |||
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % | ||
| Conti correnti | 1.600.663 | 1.290.208 | 310.455 | 24,1% | |
| Utilizzo carte di credito | 295.992 | 355.133 | (59.141) | -16,7% | |
| Mutui | 1.667.948 | 1.155.943 | 512.005 | 44,3% | |
| Prestiti personali | 436.497 | 454.043 | (17.546) | -3,9% | |
| Altri finanziamenti | 3.828 | 5.312 | (1.484) | -27,9% | |
| Finanziamenti in bonis | 4.004.928 | 3.260.639 | 744.289 | 22,8% | |
| Conti correnti | 2.103 | 1.964 | 139 | 7,1% | |
| Mutui | 338 | 410 | (72) | -17,6% | |
| Utilizzo carte di credito | 34 | 25 | 9 | 36,0% | |
| Prestiti personali | 837 | 860 | (23) | -2,7% | |
| Altri finanziamenti | 67 | 42 | 25 | 59,5% | |
| Finanziamenti deteriorati | 3.379 | 3.301 | 78 | 2,4% | |
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 4.008.307 | 3.263.940 | 744.367 | 22,8% | |
| Pronti contro termine | 154.963 | 160.112 | (5.149) | -3,2% | |
| Pronti contro termine - deteriorati | 51 | - | 51 | n.a. | |
| Depositi a garanzia, margini iniziali e di variazione | 250.003 | 151.555 | 98.448 | 65,0% | |
| Crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari | 114.411 | 103.956 | 10.455 | 10,1% | |
| Crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari - deteriorati |
100 | 266 | (166) | -62,4% | |
| Crediti di funzionamento e altri crediti | 519.528 | 415.889 | 103.639 | 24,9% | |
| Finanziamenti a clientela | 4.527.835 | 3.679.829 | 848.006 | 23,0% |
(Importi in migliaia)
| Importo lordo | Fondo svalutazione | Importo netto | Coverage ratio | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Categoria | Consistenze al | Consistenze al | Consistenze al | Dati al | ||||
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | 31/12/2020 | 31/12/2019 | 31/12/2020 | 31/12/2019 | 31/12/2020 | 31/12/2019 | |
| Sofferenze | 20.843 | 19.562 | (18.818) | (17.877) | 2.025 | 1.685 | 90,3% | 91,4% |
| Inadempienze probabili | 3.427 | 4.348 | (2.362) | (2.957) | 1.065 | 1.391 | 68,9% | 68,0% |
| Scaduti | 1.219 | 1.424 | (778) | (932) | 441 | 492 | 63,8% | 65,4% |
| Totale | 25.489 | 25.334 | (21.958) | (21.766) | 3.531 | 3.568 | 86,1% | 85,9% |
La consistenza dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore si attesta a 3,5 milioni di euro, di cui 2 milioni di euro di crediti in sofferenza, 1,1 milioni di euro di inadempienze probabili e 0,4 milioni di euro di crediti scaduti. I crediti deteriorati rappresentano lo 0,09% dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (0,11% al 31 dicembre 2019).

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | ||||
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % | ||
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
10.988 | 12.226 | (1.238) | -10,1% | |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
143.698 | 321.699 | (178.001) | -55,3% | |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 23.785.213 | 21.970.967 | 1.814.246 | 8,3% | |
| - titoli di debito emessi da banche | 7.473.858 | 8.874.329 | (1.400.471) | -15,8% | |
| - titoli di debito emessi da clientela | 16.311.355 | 13.096.638 | 3.214.717 | 24,5% | |
| Totale | 23.939.899 | 22.304.892 | 1.635.007 | 7,3% |
Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" sono costituite, principalmente, dalle preferred shares di Visa INC (class "C" e class "A"17), per un importo di 9,3 milioni di euro, che hanno registrato una variazione positiva di fair value nel corso dell'esercizio 2020 pari a 0,6 milioni di euro, e dall'esposizione in titoli di capitale contabilizzati in seguito alle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela dei Depositi, per un importo di 1,2 milioni di euro (di cui 0,9 milioni di euro relativi all'operazione Carige e 0,3 milioni di euro relativi all'operazione Carim, Carismi e CariCesena), con un impatto negativo registrato nel conto economico dell'esercizio 2020 di 1,4 milioni di euro al lordo delle imposte. Per maggiori dettagli in merito all'esposizione nei confronti dello Schema Volontario si rimanda alla Parte A – Politiche contabili - Sezione 5 – Altri aspetti della nota integrativa consolidata.
Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono costituite da titoli emessi da Stati sovrani e in parte residuale da interessenze azionarie in società nelle quali il Gruppo non esercita il controllo o l'influenza significativa per 5 migliaia di euro per le quali è stata esercitata l'opzione "FVTOCI"18. Di seguito si riporta il valore di bilancio dei titoli di Stati suddivisi per paese emittente:
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Controparte | Consistenze al | Variazioni | |||
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % | ||
| Italia | - | 172.704 | (172.704) | -100,0% | |
| Francia | 37.275 | 36.668 | 607 | 1,7% | |
| Stati Uniti | 65.874 | 70.891 | (5.017) | -7,1% | |
| Irlanda | 40.544 | 41.431 | (887) | -2,1% | |
| Totale | 143.693 | 321.694 | (178.001) | -55,3% |
I titoli di debito emessi da banche rilevati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" comprendono, in particolare, titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A. per 5.738,9 milioni di euro (7.501,4 milioni di euro al 31 dicembre 2019), nonché covered bond emessi da istituzioni creditizie e titoli obbligazionari emessi da organismi sovrannazionali e agenzie governative che rientrano nella definizione di istituzioni creditizie.
17 Nel mese di settembre 2020 le preferred shares class "C" sono state parzialmente convertite in preferred shares class "A", con contestuale riduzione proporzionale del fattore di conversione delle preferred shares class "C" in portafoglio.
18 Relativamente agli strumenti di capitale non di trading, l'IFRS 9 prevede la possibilità di classificarli al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (c.d. "FVTOCI" – Fair Value Through Other Comprehensive Income).

I titoli di debito emessi da clientela rilevati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" si riferiscono, principalmente, ad esposizioni Sovrane e Sovranazionali. Di seguito si riporta il valore di bilancio delle esposizioni Sovrane, incluse le esposizioni verso l'European Financial Stability Facility e l'European Stability Mechanism, suddivise per emittente. Le restanti esposizioni, che ammontano complessivamente a 533,9 milioni di euro, sono costituite principalmente da esposizioni verso Autorità locali.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Controparte | Consistenze al | Variazioni | |||
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % | ||
| Italia | 5.920.734 | 5.139.066 | 781.668 | 15,2% | |
| Spagna | 4.321.136 | 4.081.857 | 239.279 | 5,9% | |
| Germania | 126.941 | 127.178 | (237) | -0,2% | |
| Polonia | 27.356 | 118.924 | (91.568) | -77,0% | |
| Francia | 1.191.001 | 696.810 | 494.191 | 70,9% | |
| Stati Uniti | 612.070 | 338.246 | 273.824 | 81,0% | |
| Austria | 520.526 | 398.087 | 122.439 | 30,8% | |
| Irlanda | 916.775 | 730.905 | 185.870 | 25,4% | |
| Regno Unito | 39.099 | 58.658 | (19.559) | -33,3% | |
| Belgio | 559.997 | 417.485 | 142.512 | 34,1% | |
| Portogallo | 393.700 | 333.319 | 60.381 | 18,1% | |
| Svizzera | 46.662 | - | 46.662 | n.a. | |
| Arabia Saudita | 80.384 | - | 80.384 | n.a. | |
| Cile | 52.668 | - | 52.668 | n.a. | |
| Israele | 140.732 | - | 140.732 | n.a. | |
| Cina | 74.494 | - | 74.494 | n.a. | |
| EFSF (European Financial Stability Facility) | 401.273 | 352.945 | 48.328 | 13,7% | |
| ESM (European Stability Mechanism) | 351.872 | 303.158 | 48.714 | 16,1% | |
| Totale | 15.777.420 | 13.096.638 | 2.680.782 | 20,5% |

Coperture
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % | |
| Derivati copertura dell'attivo - valutazioni positive | 393 | 21.115 | (20.722) | -98,1% |
| Derivati copertura del passivo - valutazioni positive | 18.610 | 14.944 | 3.666 | 24,5% |
| Adeguamento di valore delle attività oggetto di copertura generica | 55.448 | 28.880 | 26.568 | 92,0% |
| Totale attivo | 74.451 | 64.939 | 9.512 | 14,6% |
| di cui: | ||||
| Valutazioni positive | 18.770 | 37.199 | (18.429) | -49,5% |
| Ratei attivi e passivi ricondotti | 231 | (1.140) | 1.371 | -120,3% |
| Adeguamento di valore delle attività coperte | 55.448 | 28.880 | 26.568 | 92,0% |
| Totale attivo | 74.449 | 64.939 | 9.510 | 14,6% |
| Derivati copertura dell'attivo - valutazioni negative | 214.388 | 80.852 | 133.536 | 165,2% |
| Derivati copertura del passivo - valutazioni negative | - | - | - | 0,0% |
| Adeguamento di valore delle passività oggetto di copertura generica | 17.714 | 14.098 | 3.616 | 25,6% |
| Totale passivo | 232.102 | 94.950 | 137.152 | 144,4% |
| di cui: | ||||
| Valutazioni negative | 174.441 | 58.128 | 116.313 | 200,1% |
| Ratei attivi e passivi ricondotti | 39.947 | 22.724 | 17.223 | 75,8% |
| Adeguamento di valore delle passività coperte | 17.714 | 14.098 | 3.616 | 25,6% |
| Totale passivo | 232.102 | 94.950 | 137.152 | 144,4% |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Sintesi valutazioni derivati di copertura | Attivo | Passivo | Sbilancio |
| Valutazione derivati di copertura dell'attivo e del passivo | 18.770 | 174.441 | (155.671) |
| Adeguamento di valore delle attività /passività coperte | 55.448 | 17.714 | 37.734 |
| Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura specifica | 117.179 | - | 117.179 |
| Totale | 191.397 | 192.155 | (758) |
Al 31 dicembre 2020 le attività finanziarie oggetto di copertura generica sono rappresentate da mutui erogati a clientela contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", mentre le passività finanziarie oggetto di copertura generica sono rappresentate da raccolta diretta da clientela contabilizzata nelle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
Le attività finanziarie oggetto di copertura specifica sono rappresentate da titoli di debito contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
Le valutazioni positive e negative dei derivati di copertura si riferiscono a contratti derivati stipulati dal Gruppo con finalità di copertura del rischio di tasso d'interesse gravante sulle attività e passività sopra citate, il cui effetto economico, al netto di 39,7 milioni di euro di ratei interessi negativi contabilizzati nel margine di interesse, è negativo per 0,8 milioni di euro.

Le Attività materiali sono costituite da terreni, immobili, macchine elettroniche, mobili, arredi, impianti e attrezzature.
Gli investimenti in macchine elettroniche sono stati finalizzati al continuo aggiornamento di hardware utilizzato da tutte le strutture della Banca e di Fineco AM. Gli investimenti in mobili, arredi, impianti e attrezzature sono destinati sia alle sedi sia all'allestimento dei negozi finanziari.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività materiali | Saldo al 31/12/2019 |
Investimenti anno 2020 |
Altre variazioni e vendite Anno 2020 |
Ammortamenti e rettifiche Anno 2020 |
Saldo al 31/12/2020 |
| Terreni | 23.932 | - | - | - | 23.932 |
| Immobili | 109.602 | 12.540 | (1.937) | (12.363) | 107.842 |
| Macchine elettroniche | 12.735 | 6.060 | (6) | (4.942) | 13.847 |
| Mobili e arredi | 2.584 | 1.916 | 1 | (1.409) | 3.092 |
| Impianti e attrezzature | 3.195 | 1.004 | (70) | (970) | 3.159 |
| Totale | 152.048 | 21.520 | (2.012) | (19.684) | 151.872 |
Si precisa che le attività materiali al 31 dicembre 2020 includono il "diritto d'uso" relativo agli immobili per un ammontare di 64,9 milioni di euro, il "diritto d'uso" relativo a impianti e attrezzature per un ammontare di 0,4 milioni di euro e il valore contabile dell'immobile, presso cui è stabilita la sede legale della Banca, sito in Milano, piazza Durante 11, per un importo di 65 milioni di euro, comprensivo del relativo terreno per un ammontare pari a 23,9 milioni di euro.
L'Avviamento iscritto in bilancio della Banca, pari a 89,6 milioni di euro, deriva da operazioni realizzatesi negli anni dal 2001 al 2008 e aventi ad oggetto acquisizioni e fusioni per incorporazione di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi per il tramite di consulenti finanziari (Fineco On Line Sim S.p.A., ramo d'azienda Trading e Banking di Banca della Rete, ramo d'azienda consulenti finanziari ex FinecoGroup S.p.A., UniCredit Xelion Banca S.p.A.).
Queste attività sono state completamente integrate nell'operatività corrente della Banca, per cui non risulta più possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo rispetto alla profittabilità complessiva della Banca; ciò significa che ai fini della conferma della congruità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda. La cash generating unit (CGU) è, dunque, la Banca nel suo complesso, incluso il contributo della controllata Fineco Asset Management DAC, grazie al modello di business integrato verticalmente.
Osserviamo, infatti, che in considerazione del particolare modello di business del Gruppo, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari, piattaforma trading e banking, la contabilizzazione di costi/ricavi allocati alle macro aree di attività non è considerata rilevante e significativa; la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, unitamente ai servizi di banking, brokerage ed investing.
L'impairment test dell'avviamento iscritto in bilancio, effettuato al 31 dicembre 2020, non ha fatto emergere alcuna evidenza di perdite di valore; per ogni ulteriore informazione relativa al test di impairment si rinvia alla Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato della nota integrativa consolidata.

Le Altre attività immateriali comprendono principalmente gli acquisti e le implementazioni delle procedure informatiche che presentano utilità pluriennale, necessarie al fine di gestire l'evoluzione e la continua offerta da parte del Gruppo di nuovi e più versatili servizi ad alto valore aggiunto per la clientela, ottimizzazioni infrastrutturali ed applicative, miglioramenti dell'architettura deputata alla sicurezza applicativa nonché sviluppi necessari per far fronte ai nuovi obblighi normativi e di reporting finanziario, nonché i Marchi e domini Fineco.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività immateriali | Saldo al 31/12/2019 |
Investimenti anno 2020 |
Altre variazioni e vendite anno 2020 |
Ammortamenti e rettifiche anno 2020 |
Saldo al 31/12/2020 |
| Software | 9.578 | 7.848 | - | (5.562) | 11.864 |
| Marchi | 27.452 | 7 | - | - | 27.459 |
| Altre attività immateriali | 462 | 7 | - | (195) | 274 |
| Totale | 37.492 | 7.862 | - | (5.757) | 39.597 |

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % | |
| Attività fiscali | ||||
| Attività correnti | 5.165 | 5.165 | n.a. | |
| Attività fiscali anticipate | 28.859 | 47.884 | (19.025) | -39,7% |
| Attività fiscali anticipate di cui alla Legge 214/2011 | 3.300 | 3.828 | (528) | -13,8% |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 37.324 | 51.712 | (14.388) | -27,8% |
| Compensazione con Passività per imposte differite - IAS 12 | (24.010) | (28.268) | 4.258 | -15,1% |
| Totale Attività fiscali | 13.314 | 23.444 | (10.130) | -43,2% |
| Altre attività | ||||
| Crediti commerciali ai sensi dell'IFRS 15 | 3.603 | 4.579 | (976) | -21,3% |
| Crediti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari |
2.359 | 2.733 | (374) | -13,7% |
| Migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi | 6.361 | 6.067 | 294 | 4,8% |
| Partite definitive non imputabili ad altre voci | 21.223 | 28.062 | (6.839) | -24,4% |
| - titoli e cedole da regolare | 1.135 | 1.537 | (402) | -26,2% |
| - altre operazioni | 20.088 | 26.525 | (6.437) | -24,3% |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali" | 258.997 | 259.098 | (101) | 0,0% |
| - acconti d'imposta | 254.480 | 252.251 | 2.229 | 0,9% |
| - crediti d'imposta | 4.486 | 6.809 | (2.323) | -34,1% |
| - acconti d'imposta su TFR | 31 | 38 | (7) | -18,4% |
| Partite in attesa di regolamento | 2.627 | 2.495 | 132 | 5,3% |
| - effetti, assegni ed altri documenti | 2.627 | 2.495 | 132 | 5,3% |
| Partite in corso di lavorazione | 9 | 13 | (4) | -30,8% |
| Partite viaggianti non attribuite ai conti di pertinenza | 14 | 50 | (36) | -72,0% |
| Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
34.738 | 27.178 | 7.560 | 27,8% |
| Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
30.696 | 12.034 | 18.662 | 155,1% |
| Totale Altre attività | 360.627 | 342.309 | 18.318 | 5,4% |
Precisiamo che le "Attività fiscali anticipate" sono rappresentate nello stato patrimoniale consolidato al netto delle relative "Passività fiscali differite" al sussistere dei requisiti previsti dallo IAS 12.
La riduzione delle Attività fiscali, post compensazione IAS 12, è dovuta principalmente al rigiro a conto economico della fiscalità anticipata relativa al beneficio fiscale del c.d. Patent Box iscritta al 31 dicembre 2019 per il periodo 2015- 2019 in seguito al raggiungimento, ad inizio 2020, dell'accordo con l'Ufficio accordi preventivi e controversie internazionali dell'Agenzia delle Entrate in merito alla metodologia da utilizzare per il computo del contributo economico degli intangible oggetto di istanza, che esplicita i suoi effetti con la riduzione dell'imponibile nella dichiarazione dei redditi dell'anno 2020.
Per quanto riguarda le Altre attività, si evidenzia un incremento dei "Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie" per un importo di 18,7 milioni di euro, determinato, principalmente, dai risconti attivi relativi ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari, e un incremento dei "Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie" per un importo di 7,6 milioni di euro, determinato, principalmente, dai risconti attivi relativi a spese amministrative.
Si precisa che al 31 dicembre 2020 gli acconti per l'imposta di bollo versati per l'esercizio 2020 sono stati compensati con il relativo debito maturato alla data di chiusura del bilancio, per un importo di 103 milioni di euro. Il saldo netto, pari a 6,2 milioni di euro, è stato rilevato nelle Altre passività nella voce "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali" - altre", mentre al 31 dicembre 2019 gli acconti e il relativo debito sono stati esposti senza compensazione, rispettivamente, nelle Altre attività nella voce "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali"- acconti d'imposta" e nelle Altre passività nella voce "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali" - altre".

Se non fosse stata effettuata la compensazione nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2020, la voce "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali": - acconti d'imposta" sarebbe pari a 357,5 milioni di euro, evidenziando un incremento nell'esercizio 2020 di 105,3 milioni di euro, per effetto del versamento di maggiori acconti rispetto al 2019 per l'imposta sostitutiva redditi diversi pari a 90,4 milioni e per l'imposta di bollo pari a 14,9 milioni di euro.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % | |
| Debiti verso banche centrali | 949.604 | - | 949.604 | n.a. |
| Debiti verso banche | 115.255 | 154.653 | (39.398) | -25,5% |
| Conti correnti e depositi a vista | 43.317 | 70.396 | (27.079) | -38,5% |
| Finanziamenti | 53.422 | 74.067 | (20.645) | -27,9% |
| - Pronti contro termine passivi | 53.422 | 74.067 | (20.645) | -27,9% |
| Debiti per leasing | 4.225 | 7.207 | (2.982) | -41,4% |
| Altri debiti | 14.291 | 2.983 | 11.308 | 379,1% |
| Totale | 1.064.859 | 154.653 | 910.206 | 588,5% |
I Debiti verso banche sono pari 1.064,9 milioni di euro ed evidenziano un incremento di 910,2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019, riconducibile principalmente alla liquidità ricevuta dalla Banca centrale nell'ambito delle operazioni TLTRO III, rilevata nella voce "Debiti verso banche centrali". Come descritto in precedenza negli "Eventi di rilievo del periodo", FinecoBank ha partecipato alla 6^ tranche del programma TLTRO III (16 dicembre 2020) per un importo di 950 milioni di euro.
La voce "Conti correnti e depositi a vista" è costituita principalmente dai conti correnti aperti da banche clienti per 42,6 milioni di euro (69,6 milioni di euro al 31 dicembre 2019).
La voce "Pronti contro termine passivi" è costituita da operazioni di pronti contro termine e stock lending con istituzioni creditizie, operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli.
La voce "Debiti per leasing" rappresenta il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.
La voce "Altri debiti" comprende, principalmente, i margini di variazione ricevuti per l'operatività in derivati e operazioni di prestito titoli per 14,2 milioni di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2019).
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % | |
| Conti correnti e depositi a vista | 28.033.748 | 25.573.169 | 2.460.579 | 9,6% |
| Depositi a scadenza | 213 | 1.359 | (1.146) | -84,3% |
| Finanziamenti | 103.584 | 163.450 | (59.866) | -36,6% |
| - Pronti contro termine passivi | 103.584 | 163.450 | (59.866) | -36,6% |
| Debiti per leasing | 61.988 | 60.118 | 1.870 | 3,1% |
| Altri debiti | 160.207 | 121.762 | 38.445 | 31,6% |
| Debiti verso clientela | 28.359.740 | 25.919.858 | 2.439.882 | 9,4% |
I Debiti verso clientela ammontano a 28.359,7 milioni di euro, in crescita del 9,4% rispetto al 31 dicembre 2019, e sono rappresentati principalmente dai conti correnti della clientela, che evidenziano un incremento di 2.460,6 milioni di euro (+9,6%).

La voce "Pronti contro termine passivi" è costituita da:
La voce "Debiti per leasing" rappresenta il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con soggetti diversi da istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.
La voce "Altri debiti" comprende i debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari, per un importo pari a 54,5 milioni di euro (41,4 milioni di euro al 31 dicembre 2019), i margini iniziali e di variazione per l'operatività in contratti derivati e strumenti finanziari, che si attestano a 47,9 milioni di euro (41,2 milioni di euro al 31 dicembre 2019), ed altri debiti a fronte di carte di credito ricaricabili e assegni circolari, per un importo pari a 57,8 milioni di euro (39,2 milioni di euro al 31 dicembre 2019).
Le Passività finanziarie di negoziazione sono pari a 5,9 milioni di euro e comprendono strumenti finanziari che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione", in particolare:
I CFD sono contratti derivati "Over the counter" che prevedono la liquidazione di un differenziale generato dalla differenza fra il prezzo di apertura ed il prezzo di chiusura dello strumento finanziario. La Banca copre gestionalmente lo sbilancio delle posizioni aperte nei confronti dei clienti tramite la sottoscrizione di futures o l'acquisto/vendita di titoli azionari sui medesimi sottostanti oppure effettuando delle operazioni forex con controparti istituzionali.

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % | |
| Passività fiscali | ||||
| Passività correnti | 10.204 | 11.437 | (1.233) | -10,8% |
| Passività fiscali differite | 27.759 | 28.268 | (509) | -1,8% |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 37.963 | 39.705 | (1.742) | -4,4% |
| Compensazione con Attività per imposte anticipate - IAS 12 | (24.010) | (28.268) | 4.258 | -15,1% |
| Totale Passività fiscali | 13.953 | 11.437 | 2.516 | 22,0% |
| Altre passività | ||||
| Altri debiti relativi ad Amministratori e Sindaci | 224 | 202 | 22 | 10,9% |
| Altri debiti relativi al personale dipendente | 14.400 | 13.342 | 1.058 | 7,9% |
| Contributi previdenziali da versare | 7.012 | 6.577 | 435 | 6,6% |
| Debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari |
32.889 | 25.866 | 7.023 | 27,2% |
| Debiti per accordi di pagamento basati su proprie azioni o azioni della Capogruppo |
47 | 142 | (95) | -66,9% |
| Partite definitive non imputabili ad altre voci | 49.338 | 57.512 | (8.174) | -14,2% |
| - titoli e cedole da regolare | 11.513 | 20.310 | (8.797) | -43,3% |
| - deleghe di pagamento | 28.777 | 22.494 | 6.283 | 27,9% |
| - altre partite | 9.048 | 14.710 | (5.668) | -38,5% |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali" | 48.532 | 133.690 | (85.158) | -63,7% |
| - somme trattenute a terzi quali sostituti d'imposta | 37.519 | 27.616 | 9.903 | 35,9% |
| - altre | 11.013 | 106.074 | (95.061) | -89,6% |
| Partite illiquide per operazioni di portafoglio | 23.273 | 20.796 | 2.477 | 11,9% |
| Partite in attesa di regolamento | 83.525 | 74.298 | 9.227 | 12,4% |
| - bonifici in partenza | 83.522 | 74.251 | 9.271 | 12,5% |
| - POS e bancomat | 3 | 47 | (44) | -93,6% |
| Partite in corso di lavorazione | 662 | 463 | 199 | 43,0% |
| - bonifici in arrivo | 647 | 419 | 228 | 54,4% |
| - altre partite in corso di lavorazione | 15 | 44 | (29) | -65,9% |
| Ratei e risconti passivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
160 | 183 | (23) | -12,6% |
| Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
||||
| Somme a disposizione della clientela | 9.731 3.991 |
6.851 3.935 |
2.880 56 |
42,0% 1,4% |
| Trattamento di fine rapporto | 4.924 | 4.810 | 114 | 2,4% |
| Fondo per rischi ed oneri Totale Altre passività |
112.641 391.349 |
107.079 455.748 |
5.562 (64.405) |
5,2% -14,1% |
Precisiamo che le "Passività fiscali differite", al sussistere dei requisiti previsti dallo IAS 12, sono rappresentate nello stato patrimoniale consolidato a compensazione delle "Attività fiscali anticipate".
Le Passività fiscali, post compensazione IAS 12, sono rappresentate principalmente da passività fiscali correnti che evidenziano un decremento di - 1,2 milioni di euro.
Per quanto riguarda le Altre passività si evidenzia, in particolare, il decremento delle "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce Passività fiscali" per 85,1 milioni di euro, dovuto principalmente alla riduzione del debito rilevato per l'imposta di bollo.

Si precisa che al 31 dicembre 2020 gli acconti per l'imposta di bollo versati per l'esercizio 2020 sono stati compensati con il relativo debito maturato alla data di chiusura del bilancio, per un importo di 103 milioni di euro. Il saldo netto, pari a 6,3 milioni di euro, è stato rilevato nelle Altre passività nella voce "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali" - altre", mentre al 31 dicembre 2019 gli acconti e il relativo debito sono stati esposti senza compensazione, rispettivamente, nelle Altre attività nella voce "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali"- acconti d'imposta" e nelle Altre passività nella voce "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali" - altre".
Se non fosse stata effettuata la compensazione nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2020, la voce "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali" - altre" sarebbe stata pari a 114,1 milioni di euro, evidenziando un incremento nell'esercizio 2020 di 8 milioni di euro.
Il Fondo per rischi ed oneri si compone di:
Gli esborsi, la cui scadenza stimata è superiore a 18 mesi, sono stati attualizzati utilizzando il tasso che rappresenta il valore finanziario del tempo.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | ||||
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % | ||
| Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate |
61 | 21 | 40 | 190,5% | |
| Controversie legali e fiscali | 28.363 | 30.910 | (2.547) | -8,2% | |
| - Cause in corso | 20.518 | 22.370 | (1.852) | -8,3% | |
| - Reclami | 4.109 | 4.794 | (685) | -14,3% | |
| - Vertenze fiscali | 3.736 | 3.746 | (10) | -0,3% | |
| Oneri per il personale | 5.088 | 4.949 | 139 | 2,8% | |
| Altri | 79.129 | 71.199 | 7.930 | 11,1% | |
| - Indennità suppletiva clientela | 73.136 | 63.618 | 9.518 | 15,0% | |
| - Indennità contrattuale e patti di non concorrenza | 416 | 395 | 21 | 5,3% | |
| - Altri fondi | 5.577 | 7.186 | (1.609) | -22,4% | |
| Fondo rischi ed oneri - altri fondi | 112.580 | 107.058 | 5.522 | 5,2% | |
| Totale fondo rischi ed oneri | 112.641 | 107.079 | 5.562 | 5,2% |
Si precisa che la voce "Oneri per il personale" accoglie, esclusivamente, gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e/o l'ammontare.

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | ||||
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % | ||
| Capitale sociale | 201.153 | 200.941 | 212 | 0,1% | |
| Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 | - | 0,0% | |
| Riserve | 664.492 | 397.592 | 266.900 | 67,1% | |
| - Riserva legale | 40.229 | 40.188 | 41 | 0,1% | |
| - Riserva straordinaria | 571.229 | 309.131 | 262.098 | 84,8% | |
| - Riserva azioni proprie | 1.189 | 7.351 | (6.162) | -83,8% | |
| - Altre riserve | 51.845 | 40.923 | 10.922 | 26,7% | |
| (Azioni proprie) | (1.189) | (7.351) | 6.162 | -83,8% | |
| Riserve da valutazione | (2.833) | 1.002 | (3.835) | -382,7% | |
| Strumenti di capitale | 500.000 | 500.000 | - | 0,0% | |
| Utile (Perdita) d'esercizio | 323.571 | 288.365 | 35.206 | 12,2% | |
| Totale | 1.687.128 | 1.382.484 | 304.644 | 22,0% |
Al 31 dicembre 2020 il capitale sociale ammonta a 201,2 milioni di euro, composto da 609.554.043 azioni ordinarie di nominali 0,33. La Riserva Sovrapprezzi di emissione ammonta a 1,9 milioni di euro.
Le riserve sono costituite dalla:
Il patrimonio netto contabile consolidato include i seguenti strumenti finanziari:
Al 31 dicembre 2020 il Gruppo, nello specifico la Banca, detiene in portafoglio numero 119.934 azioni della Capogruppo FinecoBank, in relazione ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari, corrispondenti allo 0,02% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 1,3 milioni di euro. Nel corso del 2020 sono state acquistate 44.000 azioni in relazione al "Sistema incentivante 2019 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 11.548, n. 16.590 e n. 633.376 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito rispettivamente del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA", "Sistema Incentivante 2017 PFA" e "2015- 2017 PFA PLAN".
Le Riserve da valutazione è costituita:
per 2,4 milioni di euro dalla riserva netta positiva da valutazione dei titoli di debito emessi da Stati sovrani contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva", che registra una variazione negativa di 0,8 milioni di euro nel corso dell'esercizio 2020, di cui +1,3 milioni di euro relativi alla variazione positiva di fair value e -2 milioni di euro relativi al rigiro a conto economico della riserva al 31 dicembre 2019 per realizzi;
19 Unrated e unlisted.

per -5,2 milioni di euro dalla Riserva negativa piani a benefici definiti, che registra una variazione negativa di 3,1 milioni di euro nell'esercizio 2020 per effetto della contabilizzazione di perdite attuariali riconducibili, principalmente, al Fondo indennità suppletiva di clientela.
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank dell'11 febbraio 2020, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 7 febbraio 2020, ha approvato l'esecuzione dei seguenti sistemi di incentivazione/fidelizzazione che hanno determinato un aumento del capitale sociale:
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 12 marzo 2020 ha deliberato un aumento di capitale sociale a titolo gratuito al servizio dei piani di incentivazione per un ammontare di 5.459,19 euro, mediante emissione di n. 16.543 azioni ordinarie, con efficacia 31 maggio 2020.
A fronte dei suddetti aumenti di capitale sono state conseguentemente ridotte le riserve di utili disponibili, in particolare la Riserva straordinaria, per il medesimo ammontare. La suddetta riserva è stata, inoltre, utilizzata a fronte dei costi di transazione direttamente attribuibili alle operazioni.
L'Assemblea di FinecoBank del 28 aprile 2020 ha approvato la destinazione dell'utile dell'esercizio 2019 di FinecoBank S.p.A., pari a 285,9 milioni di euro, come segue:
Si ricorda che, nel pieno rispetto della normativa di riferimento, delle indicazioni delle Autorità di Vigilanza e della miglior prassi consolidata in materia, il Consiglio di Amministrazione del 6 aprile 2020 ha deciso di revocare la proposta di distribuzione di un dividendo unitario di 0,32 euro per complessivi euro 195.052.000 deliberata dal Consiglio di Amministrazione dell'11 febbraio 2020, deliberando di proporre all'Assemblea ordinaria convocata per il 28 aprile 2020 l'assegnazione a riserve dell'utile dell'esercizio 2019.
La stessa Assemblea, su proposta del Consiglio di Amministrazione del 11 febbraio 2020, ha approvato inoltre la copertura della Riserva negativa derivante dalla prima applicazione del principio contabile IFRS 9 mediante l'utilizzo della Riserva Straordinaria per un importo pari a 4,9 milioni di euro.
Contestualmente alla rilevazione della destinazione dell'utile dell'esercizio 2019, la Riserva straordinaria è stata resa indisponibile, ai sensi dell'articolo 6 comma 2 D. Lgs 38/2005, per un ammontare pari a 5,1 milioni di euro.
La "Riserva connessa ai piani Equity Settled" si è incrementata di 5,1 milioni di euro per effetto della contabilizzazione, durante il periodo di maturazione degli strumenti, degli effetti economici e patrimoniali degli accordi di pagamento basati su azioni e regolati con azioni ordinarie FinecoBank ed è stata utilizzata per 6,6 milioni di euro in seguito all'assegnazione ai consulenti finanziari della seconda tranche azionaria del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA", corrispondente a 11.548 azioni ordinarie FinecoBank, della prima tranche azionaria del piano "Sistema Incentivante 2017 PFA", corrispondente a 16.590 azioni ordinarie FinecoBank, e della terza tranche azionaria del piano "2015-2017 PFA PLAN", corrispondente a 633.376 azioni ordinarie FinecoBank.
La Riserva azioni proprie è stata ridotta complessivamente di 6,2 milioni di euro, con contestuale incremento della Riserva straordinaria, a fronte delle suddette assegnazioni a favore dei consulenti finanziari e acquisti di azioni proprie.

Raccordo tra il patrimonio netto ed il risultato d'esercizio di FinecoBank ed i corrispondenti dati a livello consolidato
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Descrizione | Patrimonio netto | di cui: Risultato netto al |
| 31/12/2020 | ||
| Saldi di FinecoBank al 31 dicembre 2020 | 1.671.070 | 323.123 |
| Effetto del consolidamento di Fineco AM | 68.114 | 52.507 |
| Dividendi incassati nel periodo da Fineco AM | (52.059) | (52.059) |
| Patrimonio e utile di pertinenza di terzi | - | - |
| Saldi di pertinenza del Gruppo al 31 dicembre 2020 | 1.687.125 | 323.571 |

L'azionariato Al 31 dicembre 2020 il capitale sociale, interamente sottoscritto e versato, è di 201.152.834,19 euro, composto da 609.554.043 azioni ordinarie di nominali 0,33 euro.
Alla data del 31 dicembre 2020 i principali azionisti risultano essere i seguenti:
| Maggiori Azionisti | % di possesso |
|---|---|
| BlackRock Inc. | 8,822% |
| Capital Research and Management Company | 5,043% |
| FMR LLC | 3,377% |

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio | Variazioni | ||||
| 2020 | 2019 | Assoluta | % | ||
| Interessi netti | 270.728 | 281.277 | (10.549) | -3,8% | |
| Commissioni nette | 404.294 | 325.171 | 79.123 | 24,3% | |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 95.774 | 44.761 | 51.013 | 114,0% | |
| Saldo altri proventi/oneri | 3.566 | 3.608 | (42) | -1,2% | |
| MARGINE DI INTERMEDIAZIONE | 774.362 | 654.817 | 119.545 | 18,3% | |
| Spese per il personale | (99.546) | (90.152) | (9.394) | 10,4% | |
| Altre spese amministrative | (255.112) | (240.638) | (14.474) | 6,0% | |
| Recuperi di spesa | 110.512 | 104.068 | 6.444 | 6,2% | |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (25.440) | (22.864) | (2.576) | 11,3% | |
| Costi operativi | (269.586) | (249.586) | (20.000) | 8,0% | |
| RISULTATO DI GESTIONE | 504.776 | 405.231 | 99.545 | 24,6% | |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (3.344) | (1.970) | (1.374) | 69,7% | |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 501.432 | 403.261 | 98.171 | 24,3% | |
| Altri oneri e accantonamenti | (34.076) | (27.152) | (6.924) | 25,5% | |
| Profitti netti da investimenti | (6.262) | 7.377 | (13.639) | -184,9% | |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 461.094 | 383.486 | 77.608 | 20,2% | |
| Imposte sul reddito dell'esercizio | (137.523) | (95.121) | (42.402) | 44,6% | |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 323.571 | 288.365 | 35.206 | 12,2% | |
| RISULTATO D'ESERCIZIO | 323.571 | 288.365 | 35.206 | 12,2% | |
| RISULTATO D'ESERCIZIO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 323.571 | 288.365 | 35.206 | 12,2% |
Gli Interessi netti dell'esercizio 2020 si attestano 270,7 milioni di euro, in diminuzione del 3,8% rispetto all'esercizio precedente, per effetto, principalmente, delle politiche espansive della Banca Centrale Europea che hanno comportato una discesa dei tassi di mercato e una riduzione degli spread di credito. La riduzione è inoltre dovuta ai nuovi investimenti in titoli di Stato, effettuati nel corso del 2020, che hanno sostituito parte dei titoli UniCredit S.p.A. giunti a naturale scadenza che erano stati sottoscritti in un contesto di mercato più favorevole. La riduzione della voce è stata parzialmente compensata dal contributo positivo dell'incremento dei volumi, dall'aumento dell'attività di lending e dalla gestione più dinamica della tesoreria. A tal proposito occorre sottolineare che la struttura degli investimenti realizzati dal Gruppo ha contribuito a mantenere un consistente livello degli interessi attivi, infatti il tasso medio lordo dell'attivo fruttifero è stato pari allo 0,99% (1,20% al 31 dicembre 2019). Nella voce interessi netti sono stati ricondotti anche i proventi generati dall'attività di prestito titoli effettuata dalla tesoreria di Capogruppo, avviata nel primo semestre 2020, per un importo di 3,1 milioni di euro.

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Interessi Attivi | Esercizio | Variazioni | |||
| 2020 | 2019 | Assoluta | % | ||
| Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 1 | (1) | -100,0% | ||
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
1.274 | 2.943 | (1.669) | -56,7% | |
| Attività finanziarie obbligatoriamente al fair value | 3 | 3 | - | 0,0% | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da banche |
99.645 | 133.749 | (34.104) | -25,5% | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da clientela |
127.013 | 98.280 | 28.733 | 29,2% | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato - Finanziamenti a banche | 400 | 7.569 | (7.169) | -94,7% | |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato - Finanziamenti a clientela | 65.936 | 63.439 | 2.497 | 3,9% | |
| Derivati di copertura | (21.024) | (10.643) | (10.381) | 97,5% | |
| Altre attività | 66 | 73 | (7) | -9,6% | |
| Passività finanziarie | 5.005 | 2.494 | 2.511 | 100,7% | |
| Proventi attività di Tesoreria | 3.057 | 3.057 | n.a. | ||
| Totale interessi attivi | 281.375 | 297.908 | (16.533) | -5,6% |
(Importi in migliaia)
| Interessi Passivi | Esercizio | Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|
| 2020 | 2019 | Assoluta | % | |
| Passività finanziarie al costo ammortizzato - Debiti verso banche | (231) | (128) | (103) | 80,5% |
| Passività finanziarie al costo ammortizzato - Debiti verso clientela | (6.956) | (11.810) | 4.854 | -41,1% |
| Attività finanziarie | (3.460) | (4.693) | 1.233 | -26,3% |
| Totale interessi passivi | (10.647) | (16.631) | 5.984 | -36,0% |
| Interessi netti | 270.728 | 281.277 | (10.549) | -3,8% |
Gli interessi attivi su Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da banche si riferiscono, principalmente, agli interessi maturati sui titoli obbligazionari emessi da UniCredit S.p.A., la cui diminuzione è imputabile alla discesa dei tassi di mercato e alla riduzione dei volumi per effetto del rimborso di titoli giunti a scadenza.
Gli interessi attivi su Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da clientela si riferiscono, principalmente, agli interessi maturati sui titoli emessi da Stati e Enti sovranazionali. L'incremento è imputabile alla crescita dei volumi per effetto degli acquisti effettuati nell'esercizio.
Gli interessi attivi rilevati su Passività finanziarie si riferiscono, principalmente, agli interessi rilevati sulle operazioni di pronti contro termine effettuate sul mercato MTS ed includono, inoltre, gli interessi maturati sull'operazione di TLTRO III, pari a 0,4 milioni di euro. Gli interessi passivi su Attività finanziarie si riferiscono, principalmente, agli interessi rilevati sui margini iniziali e i depositi a garanzia versati per l'operatività in derivati e sui mercati finanziari.

Di seguito si riporta una tabella che dettaglia la composizione degli interessi attivi relativi a finanziamenti a banche e clientela contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Dettaglio interessi attivi | Esercizio | Variazioni | |||
| 2020 | 2019 | Assoluta | % | ||
| Interessi attivi su finanziamenti a banche | 400 | 7.569 | (7.169) | -94,7% | |
| - conti correnti | 1 | 6.787 | (6.786) | -100,0% | |
| - pronti contro termine | 13 | 38 | (25) | -65,8% | |
| - depositi vincolati | 16 | 548 | (532) | -97,1% | |
| - altri finanziamenti | 370 | 196 | 174 | 88,8% | |
| Interessi attivi su finanziamenti a clientela | 65.936 | 63.439 | 2.497 | 3,9% | |
| - conti correnti | 14.326 | 12.686 | 1.640 | 12,9% | |
| - pronti contro termine | 11.348 | 12.820 | (1.472) | -11,5% | |
| - mutui | 18.370 | 14.766 | 3.604 | 24,4% | |
| - carte di credito | 4.538 | 4.893 | (355) | -7,3% | |
| - prestiti personali | 17.297 | 18.180 | (883) | -4,9% | |
| - altri finanziamenti | 57 | 94 | (37) | -39,4% |
Gli interessi attivi su finanziamenti a banche ammontano a 0,4 milioni di euro, in diminuzione del 94,7% rispetto all'esercizio 2019. La diminuzione è riconducibile, principalmente, ai minori interessi rilevati sulla liquidità in valuta detenuta presso istituzioni creditizie.
Gli interessi attivi su finanziamenti a clientela ammontano a 65,9 milioni di euro, registrando un incremento del 3,9% rispetto all'esercizio precedente, grazie alla crescita degli interessi relativi agli impieghi per mutui e utilizzi di aperture di credito in conto corrente, parzialmente compensati dalla riduzione degli interessi dei prestiti personali e delle operazioni di pronti contro termine, in particolare operazioni di "Leva multiday".
Di seguito si riporta una tabella che dettaglia la composizione degli interessi passivi relativi a banche e clientela contabilizzati nelle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato":
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Dettaglio interessi passivi | Esercizio | Variazioni | |||
| 2020 | 2019 | Assoluta | % | ||
| Interessi passivi su debiti verso banche | (231) | (128) | (103) | 80,5% | |
| - conti correnti | (98) | (31) | (67) | 216,1% | |
| - altri finanziamenti | (24) | (51) | 27 | -52,9% | |
| - debiti per leasing | (109) | (46) | (63) | 137,0% | |
| Interessi passivi su debiti verso clientela | (6.956) | (11.810) | 4.854 | -41,1% | |
| - conti correnti | (5.997) | (10.885) | 4.888 | -44,9% | |
| - depositi vincolati | (4) | (15) | 11 | -73,3% | |
| - debiti per leasing | (955) | (910) | (45) | 4,9% |
Gli interessi passivi su debiti verso banche ammontano a 0,2 milioni di euro e non registrano variazioni significative rispetto all'esercizio precedente.
Gli interessi passivi su debiti verso clientela si attestano a 7 milioni di euro, in riduzione del 41,1% rispetto all'esercizio precedente, grazie a minori interessi passivi su conti correnti della clientela.

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio | Variazioni | ||||
| 2020 | 2019 | Assoluta | % | ||
| Interessi netti | 270.728 | 281.277 | (10.549) | -3,8% | |
| Commissioni nette | 404.294 | 325.171 | 79.123 | 24,3% | |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 95.774 | 44.761 | 51.013 | 114,0% | |
| Saldo altri proventi/oneri | 3.566 | 3.608 | (42) | -1,2% | |
| MARGINE DI INTERMEDIAZIONE | 774.362 | 654.817 | 119.545 | 18,3% |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Riclassifica gestionale | Esercizio | Variazioni | |||
| 2020 | 2019 | Assoluta | % | ||
| Brokerage | 130.366 | 77.325 | 53.041 | 68,6% | |
| di cui: | |||||
| - Azioni | 109.238 | 63.154 | 46.083 | 73,0% | |
| - Obbligazioni | 8.953 | 3.909 | 5.043 | 129,0% | |
| - Derivati | 13.452 | 9.721 | 3.732 | 38,4% | |
| - Altre commissioni | (1.276) | 541 | (1.817) | -336,0% | |
| Investing | 243.706 | 226.179 | 17.527 | 7,7% | |
| di cui | |||||
| - Collocamento | 6.315 | 5.431 | 884 | 16,3% | |
| - Gestione | 252.489 | 241.278 | 11.211 | 4,6% | |
| - Altre commissioni PFA | (15.098) | (20.530) | 5.432 | -26,5% | |
| Banking | 30.990 | 21.266 | 9.724 | 45,7% | |
| Altro | (768) | 401 | (1.169) | -291,7% | |
| Totale | 404.294 | 325.171 | 79.123 | 24,3% |
Le Commissioni nette evidenziano un incremento di 79,1 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, grazie, principalmente, alle commissioni generate dal Brokerage (+53 milioni di euro), complice un contesto di mercato caratterizzato da una forte volatilità, un aumento della base di clientela operativa sulla piattaforma della Banca e alla rivisitazione dell'offerta. Nonostante il difficile contesto di mercato, anche le commissioni generate dall'Investing hanno registrato un incremento (+17,5 milioni di euro), grazie al continuo perfezionamento dell'offerta e alla qualità della raccolta. Si evidenzia che nell'esercizio 2020 la controllata Fineco AM ha generato commissioni nette per 67,7 milioni di euro. Con riferimento alle commissioni generate dal Banking (+9,7 milioni di euro), si precisa che a partire dal mese di febbraio 2020 ha avuto efficacia la modifica del canone mensile di tenuta del conto corrente in euro solo per una parte della clientela, in quanto la Banca, nell'ambito del procedimento finalizzato a valutare la conformità al Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005) di una pratica commerciale seguita in passato per promuovere l'apertura del conto corrente avviato a fine 2019 dall'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (A.G.C.M.), si è impegnata a restituire il canone percepito nel 2020 dai clienti interessati da tale pratica commerciale.
Il Risultato negoziazione, coperture e fair value è determinato principalmente dagli utili realizzati dal Brokerage, che include l'attività di internalizzazione di titoli e contratti derivati regolamentati e over the counter, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei titoli e dei derivati internalizzati e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta, che evidenzia un incremento di 46,1 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, grazie alla volatilità registrata sui mercati finanziari nel corso del 2020 che ha determinato un incremento dei volumi internalizzati pari a circa il 125%. Il risultato comprende inoltre le componenti reddituali generate dagli strumenti finanziari contabilizzati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", tra i quali le preferred shares di Visa INC (Class "C" e Class "A") e l'esposizione in titoli di capitale rilevata a fronte delle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, la cui valutazione al fair value ha determinato nell'esercizio 2020, rispettivamente, un risultato positivo di 0,6 milioni di euro (+2,6 milioni di euro nell'esercizio 2019) e un risultato negativo di 1,4 milioni di euro (-4,5 milioni di euro nell'esercizio 2019). Sono presenti, infine, gli utili netti generati dalla vendita di titoli di Stato contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva", per un importo di 1,8 milioni di euro (0,7 milioni di euro nell'esercizio 2019), e contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", per un importo di 7,2 milioni di euro (2,9 milioni di euro nell'esercizio 2019).
Il Saldo altri proventi/oneri è positivo per 3,6 milioni di euro e non evidenzia variazioni significative rispetto all'esercizio precedente.

Costi Operativi
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio | Variazioni | ||||
| 2020 | 2019 | Assoluta | % | ||
| Spese per il personale | (99.546) | (90.152) | (9.394) | 10,4% | |
| Altre spese amministrative | (255.112) | (240.638) | (14.474) | 6,0% | |
| Recuperi di spesa | 110.512 | 104.068 | 6.444 | 6,2% | |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (25.440) | (22.864) | (2.576) | 11,3% | |
| Totale costi operativi | (269.586) | (249.586) | (20.000) | 8,0% |
I costi operativi evidenziano un incremento dell'8% rispetto all'esercizio precedente, crescita che risulta comunque contenuta rispetto all'ampliamento di attività, masse, clientela, struttura e organico, a conferma della forte leva operativa del Gruppo e alla diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi.
Le Spese per il personale si attestano a 99,6 milioni di euro, di cui 4,5 milioni di euro relativi alle spese del personale della controllata Fineco AM, in aumento del 10,4% rispetto all'esercizio precedente, per effetto della continua crescita della struttura operativa. Il numero dei dipendenti, infatti, è passato dalle 1.225 unità del 31 dicembre 2019 alle 1.262 unità al 31 dicembre 2020.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Spese del personale | Esercizio | Variazioni | |||
| 2020 | 2019 | Assoluta | % | ||
| 1) Personale dipendente | (97.593) | (88.558) | (9.035) | 10,2% | |
| - salari e stipendi | (66.653) | (61.036) | (5.617) | 9,2% | |
| - oneri sociali | (17.085) | (15.319) | (1.766) | 11,5% | |
| - indennità di fine rapporto | (916) | (870) | (46) | 5,3% | |
| - accantonamento al trattamento di fine rapporto | (65) | (114) | 49 | -43,0% | |
| - versamenti ai fondi di previdenza complementari esterni: | (4.263) | (3.641) | (622) | 17,1% | |
| a) a contribuzione definita | (4.263) | (3.641) | (622) | 17,1% | |
| - costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri | (3.817) | (3.412) | (405) | 11,9% | |
| - altri benefici a favore di dipendenti | (4.794) | (4.166) | (628) | 15,1% | |
| 2) Amministratori e sindaci | (1.800) | (1.356) | (444) | 32,7% | |
| 3) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende |
36 | 147 | (111) | -75,5% | |
| 4) Rimborsi di spese per dipendenti distaccati presso la società | (189) | (385) | 196 | -50,9% | |
| Totale spese per il personale | (99.546) | (90.152) | (9.394) | 10,4% |

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Altre Spese Amministrative e Recuperi di spesa | Esercizio | Variazioni | |||
| 2020 | 2019 | Assoluta | % | ||
| 1) IMPOSTE INDIRETTE E TASSE | (117.044) | (108.709) | (8.335) | 7,7% | |
| 2) COSTI E SPESE DIVERSE | (27.557) | (27.861) | 304 | -1,1% | |
| A) Spese di pubblicità - Marketing e comunicazione | (22.896) | (18.542) | (4.354) | 23,5% | |
| Comunicazioni su mass media | (20.268) | (12.211) | (8.057) | 66,0% | |
| Marketing e promozioni | (2.203) | (4.997) | 2.794 | -55,9% | |
| Sponsorizzazioni | (360) | (107) | (253) | 236,4% | |
| Convention e comunicazione interna | (65) | (1.227) | 1.162 | -94,7% | |
| B) Spese relative al rischio creditizio | (1.442) | (1.496) | 54 | -3,6% | |
| Spese recupero crediti | (181) | (332) | 151 | -45,5% | |
| Informazioni commerciali e visure | (1.261) | (1.164) | (97) | 8,3% | |
| C) Spese indirette relative al personale | (20.392) | (22.574) | 2.182 | -9,7% | |
| Formazione del personale | (496) | (515) | 19 | -3,7% | |
| Noleggio auto e altre spese personale | (83) | (68) | (15) | 22,1% | |
| Spese consulenti finanziari | (19.510) | (20.964) | 1.454 | -6,9% | |
| Spese di viaggio | (248) | (971) | 723 | -74,5% | |
| Fitti passivi per immobili ad uso del personale | (55) | (56) | 1 | -1,8% | |
| D) Spese relative all'ICT | (46.108) | (38.593) | (7.515) | 19,5% | |
| Spese hardware - affitto e manutenzione | (3.131) | (2.658) | (473) | 17,8% | |
| Spese software - affitto e manutenzione | (11.244) | (9.818) | (1.426) | 14,5% | |
| Sistemi di comunicazione ICT | (8.359) | (7.695) | (664) | 8,6% | |
| Service ICT: personale esterno | (10.068) | (7.398) | (2.670) | 36,1% | |
| Infoprovider finanziari | (13.306) | (11.024) | (2.282) | 20,7% | |
| E) Consulenze e servizi professionali | (4.381) | (4.687) | 306 | -6,5% | |
| Consulenza relativa ad attività ordinarie | (3.219) | (3.116) | (103) | 3,3% | |
| Consulenze per progetti one-off di adeguamento normativo | (67) | (13) | (54) | 415,4% | |
| Consulenze per strategia, evoluzione del business e ottimizzazione organizzativa |
(676) | (819) | 143 | -17,5% | |
| Spese legali | (256) | (392) | 136 | -34,7% | |
| Cause legali | |||||
| F) Spese relative agli immobili | (163) (4.440) |
(347) (8.615) |
184 4.175 |
-53,0% -48,5% |
|
| Service area immobiliare | |||||
| Manutenzione mobili, macchine, impianti | (85) | (757) | 672 | -88,8% | |
| Manutenzione locali | (132) | (437) | 305 | -69,8% | |
| Fitti passivi per locazione immobili | (524) | (1.981) | 1.457 | -73,5% | |
| Pulizia locali | (962) | (2.331) | 1.369 | -58,7% | |
| Utenze | (861) | (581) | (280) | 48,2% | |
| G) Altre spese di funzionamento | (1.876) (36.201) |
(2.528) (35.293) |
652 (908) |
-25,8% 2,6% |
|
| Servizi di sicurezza e sorveglianza | |||||
| (199) | (404) | 205 | -50,7% | ||
| Spese postali e trasporto documenti | (3.319) | (3.698) | 379 | -10,2% | |
| Servizi amministrativi e logistici | (16.450) | (17.211) | 761 | -4,4% | |
| Assicurazioni | (3.622) | (3.355) | (267) | 8,0% | |
| Stampati e cancelleria | (721) | (529) | (192) | 36,3% | |
| Diritti, quote e contributi ad associazioni | (10.367) | (9.581) | (786) | 8,2% | |
| Altre spese amministrative H) Rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi |
(1.523) | (515) | (1.008) | 195,7% | |
| I) Recupero spese | (2.209) | (2.129) | (80) | 3,8% | |
| 110.512 | 104.068 | 6.444 | 6,2% | ||
| Recupero spese accessorie | 69 | 162 | (93) | -57,4% | |
| Recuperi di imposte | 110.443 | 103.906 | 6.537 | 6,3% | |
| Totale altre spese amministrative e recuperi di spesa | (144.601) | (136.570) | (8.031) | 5,9% |

Le Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa si attestano a 144,6 milioni di euro, con un incremento di 8 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente.
In particolare si evidenzia l'incremento delle seguenti voci principali:
Si evidenzia, inoltre, una riduzione delle "Spese indirette relative al personale" per 2,2 milioni di euro, riconducibili alla voce "Spese consulenti finanziari" per effetto principalmente di minori oneri per eventi formativi, e la riduzione della voce "Spese relative agli immobili" per 4,2 milioni di euro, imputabile ad una riduzione dei "Fitti passivi per locazione immobili" per 1,4 milioni di euro, in quanto nell'esercizio 2019 erano stati rilevati dei fitti passivi per locazioni di immobili rientranti nella definizione di "short term lease" e pertanto inclusi nelle spese amministrative, oltre a minori costi di manutenzione e utenze.
Le Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali evidenziano un incremento di 2,6 milioni di euro riconducibile principalmente agli ammortamenti rilevati sui diritti d'uso dei contratti di locazione iscritti tra le attività materiali, per un importo di 1,7 milioni di euro, e all'ammortamento di software e macchine elettroniche per, rispettivamente, 0,3 milioni di euro e 0,5 milioni di euro.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio | Variazioni | ||||
| 2020 | 2019 | Assoluta | % | ||
| RISULTATO DI GESTIONE | 504.776 | 405.231 | 99.545 | 24,6% | |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni |
(3.344) | (1.970) | (1.374) | 69,7% | |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 501.432 | 403.261 | 98.171 | 24,3% | |
| Altri oneri e accantonamenti | (34.076) | (27.152) | (6.924) | 25,5% | |
| Profitti netti da investimenti | (6.262) | 7.377 | (13.639) | -184,9% | |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 461.094 | 383.486 | 77.608 | 20,2% |
Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni nell'esercizio 2020 si attestano a -3,3 milioni di euro (-2,0 milioni di euro nell'esercizio 2019) e sono influenzate dall'evoluzione degli scenari macroeconomici utilizzati nel calcolo delle rettifiche per Expected Credit Losses al 31 dicembre 2020. Come descritto in precedenza negli "Eventi di rilievo del periodo", nella valutazione delle esposizioni creditizie performing al 31 dicembre 2020, il Gruppo ha considerato uno scenario macroeconomico aggiornato per tenere conto degli effetti della crisi derivanti dalla pandemia COVID-19. L'aggiornamento degli scenari macroeconomici non ha comportato rettifiche significative. Si ricorda, inoltre, che nell'esercizio 2019 il Gruppo aveva registrato riprese di valore nei confronti della controparte UniCredit S.p.A. per circa 2,2 milioni di euro, conseguenti alla diminuzione delle esposizioni.
Gli Altri oneri e accantonamenti si attestano a 34,1 milioni di euro in crescita del 25,5% rispetto all'esercizio 2019. Si evidenziano, in particolare, i maggiori oneri per i contributi versati al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi nell'ambito del Sistema di Garanzia dei Depositi (DGS) per un importo complessivamente pari a 25,9 milioni di euro rispetto ai 18,1 milioni di euro versati nell'esercizio precedente, a causa, in particolare, dell'incremento delle contribuzioni aggiuntive, volte al reintegro graduale della parte di dotazione finanziaria complessivamente utilizzata a fronte di interventi deliberati dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Nel corso dell'esercizio 2020, inoltre, è stato rilevato il contributo ordinario annuo richiesto per l'anno 2020 di cui alla direttiva 2014/59/UE (Single Resolution Fund), per un importo pari a 0,7 milioni di euro (nessuna contribuzione era stata richiesta per l'esercizio 2019), e nel mese di giugno 2020 Banca d'Italia ha richiamato presso il sistema bancario le contribuzioni addizionali al Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) di cui all'art. 1, comma 848, della Legge n. 208/2015; il contributo a carico della Banca è stato pari a 0,2 milioni di euro.
I Profitti netti da investimenti si attestano a -6,3 milioni di euro, evidenziando un decremento di 13,6 milioni di euro rispetto all'esercizio 2019. Come descritto in precedenza, nella valutazione delle esposizioni creditizie performing al 31 dicembre 2020, il Gruppo ha considerato uno scenario macroeconomico aggiornato per tenere conto degli effetti della crisi derivanti dalla pandemia COVID-19. Con riferimento alle esposizioni nei confronti degli emittenti titoli, tra i quali l'impatto maggiore ha riguardato le esposizioni Sovereign, l'aggiornamento degli scenari macroeconomici ha determinato

maggiori rettifiche per circa 5,5 milioni di euro, recepite mediante le evidenze risultanti dai modelli di impairment IFRS9. Si ricorda, inoltre, che nell'esercizio 2019 il Gruppo aveva registrato riprese di valore nei confronti della controparte UniCredit S.p.A. per circa 7,1 milioni di euro, grazie sia alla diminuzione delle esposizioni sia al miglioramento del profilo di rischio dell'emittente, per effetto della garanzia finanziaria ricevuta nell'ambito del contratto di "Pledge Agreement" stipulato in seguito all'uscita di FinecoBank dal Gruppo Bancario UniCredit.
Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 323,6 milioni di euro, in aumento del 12,2% rispetto all'esercizio 2019. Il risultato è stato conseguito, principalmente, grazie alla crescita delle Commissioni nette (+79,1 milioni di euro) e del Risultato negoziazione, coperture e fair value (+51 milioni di euro), compensati, principalmente, da maggiori Costi operativi (-20 milioni di euro), maggiori Altri oneri e accantonamenti (-6,9 milioni di euro) e minori Profitti netti da investimenti (-13,6 milioni di euro). Escludendo le poste non ricorrenti registrate nell'esercizio 2020 precedentemente illustrate20, il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesterebbe a 462,5 milioni di euro, evidenziando una crescita del 19,7% rispetto all'esercizio 2019, anch'esso depurate delle poste non ricorrenti registrate21 .
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Imposte sul reddito d'esercizio | Esercizio | Variazioni | |||
| 2020 | 2019 | Assoluta | % | ||
| Oneri per imposte correnti IRES | (88.676) | (88.250) | (426) | 0,5% | |
| Oneri per imposte correnti IRAP | (21.560) | (20.624) | (936) | 4,5% | |
| Oneri per imposte correnti estere | (7.570) | (7.269) | (301) | 4,1% | |
| Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi | - | 96 | (96) | -100,0% | |
| Totale imposte correnti | (117.806) | (116.047) | (1.759) | 1,5% | |
| Variazione delle imposte anticipate | (19.638) | 20.760 | (40.398) | -194,6% | |
| Variazione delle imposte differite | (80) | 562 | (642) | -114,2% | |
| Totale imposte differite | (19.718) | 21.322 | (41.040) | -192,5% | |
| Imposta sostitutiva affrancamento avviamento | - | (396) | 396 | -100,0% | |
| Imposte sul reddito d'esercizio | (137.524) | (95.121) | (42.403) | 44,6% |
Le Imposte sul reddito dell'esercizio sono state calcolate sulla base delle disposizioni legislative introdotte con il D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, che ha recepito nell'ordinamento giuridico italiano i Principi contabili IAS/IFRS, del Decreto n. 48 del 1° aprile 2009 che ha introdotto disposizioni di attuazione e di coordinamento delle disposizioni fiscali per i soggetti c.d. "IAS Adopter" e successivi provvedimenti in materia. In particolare a decorrere dal 2019 sono state recepite le disposizioni recate dal decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 5.8.2019, di coordinamento tra i principi contabili internazionali e il reddito d'impresa, e la successiva modifica apportata dalla legge 160/2019 relativa alla deducibilità delle rettifiche su crediti verso la clientela, da effettuarsi in periodi d'imposta futuri. Infine, è stato tenuto conto delle nuove disposizioni contenute nel Decreto legge 30 aprile 2019, n. 34 convertito con modificazioni dalla legge 28 giugno 2019, n. 58 (c.d. Decreto crescita).
Per la determinazione delle imposte correnti è stata applicata l'aliquota IRES del 27,5% (24% aliquota ordinaria e 3,5% aliquota addizionale per gli enti creditizi) e l'aliquota IRAP del 5,57% per l'Italia.
Per quanto riguarda Fineco AM le imposte correnti sono state determinate con l'aliquota del 12,5%, secondo il vigente regime fiscale applicabile.
La Legge n. 190/2014, così come modificata dall'art. 5 del D.L. n. 3/2015, ha introdotto nell'ordinamento italiano - a decorrere dal periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 - il c.d. regime del Patent Box: un regime opzionale di tassazione agevolata dei redditi derivanti dall'utilizzo (diretto o indiretto) di opere dell'ingegno, brevetti industriali, marchi d'impresa, disegni e modelli, processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite in campo industriale, commerciale o scientifico, giuridicamente tutelabili. L'agevolazione consiste nell'esclusione dalla base imponibile IRES ed IRAP dei redditi derivanti dai predetti intangible in misura pari al 50%; la percentuale di esclusione, per il periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e a quello in corso al 31 dicembre 2015, è stata fissata, rispettivamente, in misura pari al 30 e al 40%. L'opzione è irrevocabile, ha durata per cinque esercizi sociali ed è rinnovabile.
Nel 2015 FinecoBank ha presentato istanza di ammissione alla procedura per il quinquennio 2015-2019 relativamente a software e al marchio. Ad inizio 2020 è stato raggiunto un accordo con l'Ufficio accordi preventivi e controversie internazionali dell'Agenzia delle Entrate, in merito alla metodologia da utilizzare per il computo del contributo economico degli intangible oggetto di istanza. Seppur l'accordo sia stato raggiunto ad inizio
20 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -1,4 milioni di euro (-1 milione di euro al netto dell'effetto fiscale).
21 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -4,5 milioni di euro (-3,0 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale), provento riconosciuto dallo Schema Volontario a FinecoBank per un importo di +1,6 milioni di euro (1,1 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale), relativo alle quattro tranche di interessi, al netto degli oneri sostenuti nel corso dell'anno 2019, pagati da Banca Carige S.p.A. sul prestito subordinato sottoscritto dallo Schema Volontario.

2020, il Gruppo ha rilevato il beneficio fiscale, stimato in circa 21,6 milioni di euro, nel Bilancio 2019 in quanto riferito al quinquennio 2015-2019, di cui 18,1 milioni di euro riferibili alla componente non oggetto di istanza di rinnovo nel 2020 e al beneficio relativo alle annualità 2015-2018.
Tenuto conto della rinnovabilità dell'opzione per il quinquennio successivo 2020-2024, nell'esercizio 2020 è stato rilevato il beneficio previsto per quanto riguarda i software, stante l'esclusione del marchio per espressa previsione normativa.
Il Risultato d'esercizio, coincidente con il risultato netto di pertinenza del Gruppo essendo Fineco AM controllata al 100% da FinecoBank, si attesta a 323,6 milioni di euro, evidenziando un incremento del 12,2% rispetto all'esercizio precedente. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nell'esercizio 2020 precedentemente illustrate22 , il Risultato d'esercizio sarebbe pari a 324,5 milioni di euro, in crescita del 19,2% rispetto al Risultato d'esercizio del 2019, anch'esso depurato delle poste non ricorrenti registrate23 .
22 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -1 milione di euro (al netto dell'effetto fiscale). 23 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -3,0 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale), provento riconosciuto dallo Schema Volontario a FinecoBank per un importo di +1,1 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale), relativo alle quattro tranche di interessi, al netto degli oneri sostenuti nel corso dell'anno 2019, pagati da Banca Carige S.p.A. sul prestito subordinato sottoscritto dallo Schema Volontario, e beneficio fiscale rilevato grazie al c.d. regime del Patent Box per un importo di +18,1 milioni di euro, relativo alla componente non oggetto di istanza di rinnovo nel 2020 e al beneficio relativo alle annualità 2015-2018 rilevato nell'esercizio 2019.

Di seguito si riportano i principali indici di bilancio, gli schemi di Stato patrimoniale e Conto economico riclassificati esposti a confronto con quelli dell'esercizio 2019 e un'informativa sui risultati conseguiti da FinecoBank S.p.A. a livello individuale.
I risultati della controllante e della controllata
| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | ||
| N° Dipendenti | 1.226 | 1.201 | |
| N° Consulenti finanziari | 2.606 | 2.541 | |
| N° Negozi finanziari operativi ¹ | 410 | 396 |
(1) Numero negozi finanziari operativi: negozi finanziari gestiti dalla Banca e negozi finanziari gestiti dai consulenti finanziari (Fineco Center).
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | ||||
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % | ||
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria ¹ | 4.008.307 | 3.263.940 | 744.367 | 22,8% | |
| Totale dell'attivo | 31.725.094 | 27.996.389 | 3.728.705 | 13,3% | |
| Raccolta diretta da clientela ² | 28.013.982 | 25.589.652 | 2.424.330 | 9,5% | |
| Raccolta indiretta da clientela ³ | 63.695.135 | 55.829.163 | 7.865.972 | 14,1% | |
| Totale raccolta (diretta e indiretta) da clientela | 91.709.117 | 81.418.815 | 10.290.302 | 12,6% | |
| Patrimonio | 1.671.070 | 1.366.876 | 304.194 | 22,3% |
(1) I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria sono relativi ai soli finanziamenti erogati a clientela (affidamenti in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie);
(2) La raccolta diretta da clientela comprende i conti correnti passivi e il conto deposito Cash Park;
(3) La raccolta indiretta da clientela si riferisce ai prodotti collocati on line o tramite le reti di vendita di FinecoBank.

| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | ||
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo | 12,64% | 11,66% | |
| Finanziamenti a banche/Totale attivo | 2,40% | 1,96% | |
| Altre attività finanziarie/Totale attivo | 75,47% | 79,68% | |
| Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto | 88,30% | 91,40% | |
| Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto | 5,27% | 4,88% | |
| Crediti verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela | 14,31% | 12,75% |
| Qualità del credito | Dati al | ||
|---|---|---|---|
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | ||
| Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,09% | 0,11% | |
| Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,05% | 0,05% | |
| Coverage ¹ - Sofferenze | 90,29% | 91,39% | |
| Coverage ¹ - Inadempienze probabili | 68,92% | 68,01% | |
| Coverage ¹ - Esposizioni scadute deteriorate | 63,82% | 65,45% | |
| Coverage ¹ - Totale crediti deteriorati | 86,15% | 85,92% |
(1) Calcolato come rapporto tra l'ammontare delle rettifiche di valore e l'esposizione lorda.
| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 31/12/2020 | 31/12/2019* | ||
| Capitale primario di classe 1 (migliaia di euro) | 1.072.855 | 762.690 | |
| Totale Fondi propri (migliaia di euro) | 1.572.855 | 1.262.690 | |
| Totale attività ponderate per il rischio (migliaia di euro) | 3.781.238 | 3.187.485 | |
| Ratio - Capitale primario di classe 1 | 28,37% | 23,93% | |
| Ratio - Capitale di classe 1 | 41,60% | 39,61% | |
| Ratio - Totale fondi propri | 41,60% | 39,61% |
| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 31/12/2020 | 31/12/2019* | ||
| Capitale di classe 1 (Tier 1) (migliaia di euro) | 1.572.855 | 1.262.690 | |
| Esposizione ai fini della leva finanziaria (migliaia di euro) | 32.762.206 | 28.125.725 | |
| Indicatore di leva finanziaria transitorio | 4,80% | 4,49% |
* Dati riesposti rispetto a quelli pubblicati nel bilancio 2019.
I requisiti prudenziali di vigilanza della Banca al 31 dicembre 2020 sono stati determinati in base alla disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 e successive Direttive/Regolamenti che ne modificano il contenuto, si cita in particolare il Regolamento (UE) 876/2019 ("CRR II"), che traspongono nell'Unione europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), raccolte ed attuate dalla Banca d'Italia tramite la Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 "Disposizioni di vigilanza per le banche" e successivi aggiornamenti.
I dati al 31 dicembre 2019 sono stati riesposti, rispetto a quelli pubblicati nella Relazione sulla gestione consolidata del 2019, in quanto ricalcolati considerando la revoca della distribuzione del dividendo 2019 deliberata dal Consiglio di Amministrazione del 6 aprile 2020 e la conseguente proposta, approvata dall'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2020, di destinazione dell'intero utile dell'esercizio 2019 a riserva.

Al 31 dicembre 2020, i Fondi Propri della Banca ammontano a 1.572,9 milioni di euro, comprensivi dell'intero utile dell'esercizio 2020, pari a 323,1 milioni di euro, assumendo soddisfatte le condizioni previste dall'art. 26, paragrafo 2, del Regolamento UE 575/2013 (CRR). Il Consiglio di Amministrazione del 9 febbraio 2021, attenendosi alla Raccomandazione della Banca Centrale Europea del 15 dicembre 2020 e al contenuto del Comunicato Stampa del 16 dicembre 2020 di Banca d'Italia, ha deliberato di proporre all'Assemblea degli azionisti l'assegnazione a riserve dell'intero utile dell'esercizio 2020.
L'incremento delle Attività ponderate per il rischio nel corso dell'anno 2020 è riconducibile principalmente al rischio di credito dovuto alla crescita del business, in particolare all'attività di lending alla clientela, agli investimenti finanziari ed al rischio di controparte dovuto all'attività di prestito titoli.
Per maggiori dettagli in merito alle misure messe in atto dalla Banca Centrale Europea e dalla Banca d'Italia, atte a garantire che gli enti creditizi direttamente supervisionati potessero continuare a svolgere il loro ruolo di finanziamento dell'economia reale alla luce degli effetti derivanti dalla pandemia COVID-19, e gli adeguamenti al quadro prudenziale di riferimento, quali quelli introdotti dal Regolamento (UE) 2020/873 (c.d. CRR "Quickfix") e dal Regolamento Delegato (UE) 2020/2176, si rimanda al paragrafo "Fondi propri e coefficienti patrimoniali consolidati".

Stato patrimoniale
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||||
| ATTIVO | 31/12/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % | ||
| Cassa e disponibilità liquide | 1.760.348 | 754.386 | 1.005.962 | 133,3% | ||
| Attività finanziarie di negoziazione | 16.997 | 7.933 | 9.064 | 114,3% | ||
| Finanziamenti a banche | 760.423 | 549.632 | 210.791 | 38,4% | ||
| Finanziamenti a clientela | 4.517.351 | 3.668.933 | 848.418 | 23,1% | ||
| Altre attività finanziarie | 23.942.489 | 22.307.025 | 1.635.464 | 7,3% | ||
| Coperture | 74.451 | 64.939 | 9.512 | 14,6% | ||
| Attività materiali | 150.883 | 150.925 | (42) | 0,0% | ||
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | - | - | ||
| Altre attività immateriali | 39.438 | 37.280 | 2.158 | 5,8% | ||
| Attività fiscali | 13.302 | 23.450 | (10.148) | -43,3% | ||
| Altre attività | 359.810 | 342.284 | 17.526 | 5,1% | ||
| Totale dell'attivo | 31.725.094 | 27.996.389 | 3.728.705 | 13,3% |
(Importi in migliaia)
| Consistenze al | Variazioni | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 31/12/2020 | 31/12/2019 | Assoluta | % | |
| Debiti verso banche | 1.064.859 | 154.653 | 910.206 | 588,5% | |
| Debiti verso clientela | 28.350.321 | 25.912.444 | 2.437.877 | 9,4% | |
| Passività finanziarie di negoziazione | 5.889 | 3.777 | 2.112 | 55,9% | |
| Coperture | 232.102 | 94.950 | 137.152 | 144,4% | |
| Passività fiscali | 13.324 | 11.344 | 1.980 | 17,5% | |
| Altre passività | 387.529 | 452.345 | (64.816) | -14,3% | |
| Patrimonio | 1.671.070 | 1.366.876 | 304.194 | 22,3% | |
| - capitale e riserve | 1.350.780 | 1.079.983 | 270.797 | 25,1% | |
| - riserve da valutazione | (2.833) | 1.002 | (3.835) | -382,7% | |
| - risultato netto | 323.123 | 285.891 | 37.232 | 13,0% | |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 31.725.094 | 27.996.389 | 3.728.705 | 13,3% |

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | |||||
| ATTIVO | 31/12/2020 | 30/09/2020 | 30/06/2020 | 31/03/2020 | 31/12/2019 |
| Cassa e disponibilità liquide | 1.760.348 | 987.533 | 909.802 | 1.177.380 | 754.386 |
| Attività finanziarie di negoziazione | 16.997 | 13.146 | 14.591 | 12.888 | 7.933 |
| Finanziamenti a banche | 760.423 | 726.603 | 700.897 | 598.329 | 549.632 |
| Finanziamenti a clientela | 4.517.351 | 4.312.156 | 4.190.202 | 3.724.733 | 3.668.933 |
| Altre attività finanziarie | 23.942.489 | 22.977.203 | 22.949.188 | 23.403.670 | 22.307.025 |
| Coperture | 74.451 | 76.119 | 75.577 | 76.454 | 64.939 |
| Attività materiali | 150.883 | 149.436 | 152.631 | 151.884 | 150.925 |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 |
| Altre attività immateriali | 39.438 | 37.640 | 36.406 | 36.854 | 37.280 |
| Attività fiscali | 13.302 | 14.416 | 3.824 | 3.300 | 23.450 |
| Altre attività | 359.810 | 282.404 | 253.549 | 202.097 | 342.284 |
| Totale dell'attivo | 31.725.094 | 29.666.258 | 29.376.269 | 29.477.191 | 27.996.389 |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | |||||
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 31/12/2020 | 30/09/2020 | 30/06/2020 | 31/03/2020 | 31/12/2019 |
| Debiti verso banche | 1.064.859 | 104.977 | 113.137 | 330.928 | 154.653 |
| Debiti verso clientela | 28.350.321 | 27.286.807 | 27.014.501 | 27.194.669 | 25.912.444 |
| Passività finanziarie di negoziazione | 5.889 | 5.737 | 8.209 | 11.039 | 3.777 |
| Coperture | 232.102 | 211.970 | 207.116 | 143.500 | 94.950 |
| Passività fiscali | 13.324 | 49.716 | 62.928 | 30.273 | 11.344 |
| Altre passività | 387.529 | 425.858 | 440.677 | 318.295 | 452.345 |
| Patrimonio | 1.671.070 | 1.581.193 | 1.529.701 | 1.448.487 | 1.366.876 |
| - capitale e riserve | 1.350.780 | 1.359.530 | 1.358.387 | 1.366.884 | 1.079.983 |
| - riserve da valutazione | (2.833) | (84) | 1.485 | 3.152 | 1.002 |
| - risultato netto | 323.123 | 221.747 | 169.829 | 78.451 | 285.891 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 31.725.094 | 29.666.258 | 29.376.269 | 29.477.191 | 27.996.389 |
La Cassa e disponibilità liquide, pari a 1.760,3 milioni di euro, è costituita principalmente dalla liquidità depositata sul conto HAM (Home Accounting Model) presso Banca d'Italia, conto utilizzato per la gestione della liquidità di breve termine. L'incremento rispetto all'esercizio precedente dipende dall'aumento delle disponibilità liquide, registrato da FinecoBank nel corso del 2020, di cui la partecipazione della Banca alla sesta tranche del programma TLTRO III rappresenta una parte rilevante.
I Finanziamenti a banche si attestano a 760,4 milioni di euro, evidenziando un incremento del 38,4% rispetto al 31 dicembre 2019 per effetto, principalmente, di maggiori margini di variazione versati per l'operatività in derivati. La voce include anche le disponibilità liquide presso istituzioni creditizie detenute, principalmente, per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento e delle operazioni in strumenti finanziari propri e della clientela.
I Finanziamenti a clientela si attestano a 4.517,3 milioni di euro, in aumento del 23,1% rispetto al 31 dicembre 2019, grazie alla crescita dell'attività di lending. Nel corso del 2020, infatti, stati erogati 179 milioni di euro di prestiti personali, 687 milioni di euro di mutui e sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 311 milioni di euro, con un incremento delle esposizioni in conto corrente di 310,6 milioni di euro. L'ammontare dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore è pari a 3,5 milioni di euro (3,6 milioni di euro al 31 dicembre 2019) con un coverage ratio dell'86,15%.

Le Altre attività finanziarie si attestano a 23.942,5 milioni di euro, in aumento del 7,3% rispetto al 31 dicembre 2019. Il valore di bilancio dei titoli emessi da UniCredit S.p.A. è pari a 5.738,9 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 7.501,4 milioni di euro presenti al 31 dicembre 2019 per effetto del rimborso dei titoli giunti a scadenza nel corso del 2020. Gli acquisti effettuati dalla Banca nel corso dell'esercizio 2020 hanno riguardato, principalmente, titoli emessi da Stati, Enti Sovranazionali e covered bond.
I Debiti verso banche sono pari a 1.064,9 milioni di euro, in crescita di 910 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019, riconducibile principalmente alla liquidità ricevuta dalla Banca centrale nell'ambito delle operazioni TLTRO III. Come descritto in precedenza negli "Eventi di rilievo del periodo", FinecoBank ha partecipato alla 6^ tranche del programma TLTRO III (16 dicembre 2020) per un importo di 950 milioni di euro.
I Debiti verso clientela si attestano a 23.850,3 milioni di euro, in aumento del 9,4% rispetto al 31 dicembre 2019, grazie alla crescita della raccolta diretta in conto corrente da clientela.
Il Patrimonio si attesta a 1.671,1 milioni di euro, evidenziando un incremento di 304,2 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019, riconducibile principalmente all'utile dell'esercizio 2020, anche in considerazione del fatto che l'utile 2019 è stato destinato a riserve. Si precisa che nel corso dell'esercizio sono state pagate le cedole degli strumenti AT1 emessi da FinecoBank, il cui ammontare, al netto della relativa fiscalità, ha determinato una riduzione del patrimonio netto di 19,8 milioni di euro.

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio | Variazioni | ||||
| 2020 | 2019 | Assoluta | % | ||
| Interessi netti | 270.976 | 281.391 | (10.415) | -3,7% | |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | 52.059 | 48.301 | 3.758 | 7,8% | |
| Commissioni nette | 336.545 | 262.710 | 73.835 | 28,1% | |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 95.679 | 44.607 | 51.072 | 114,5% | |
| Saldo altri proventi/oneri | 2.144 | 956 | 1.188 | 124,3% | |
| MARGINE D'INTERMEDIAZIONE | 757.403 | 637.965 | 119.438 | 18,7% | |
| Spese per il personale | (95.021) | (86.067) | (8.954) | 10,4% | |
| Altre spese amministrative | (250.935) | (237.860) | (13.075) | 5,5% | |
| Recuperi di spesa | 110.512 | 104.068 | 6.444 | 6,2% | |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (25.193) | (22.628) | (2.565) | 11,3% | |
| Costi operativi | (260.637) | (242.487) | (18.150) | 7,5% | |
| RISULTATO DI GESTIONE | 496.766 | 395.478 | 101.288 | 25,6% | |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni |
(3.334) | (1.966) | (1.368) | 69,6% | |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 493.432 | 393.512 | 99.920 | 25,4% | |
| Altri oneri e accantonamenti | (34.076) | (27.152) | (6.924) | 25,5% | |
| Profitti netti da investimenti | (6.262) | 7.377 | (13.639) | -184,9% | |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 453.094 | 373.737 | 79.357 | 21,2% | |
| Imposte sul reddito dell'esercizio | (129.971) | (87.846) | (42.125) | 48,0% | |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 323.123 | 285.891 | 37.232 | 13,0% | |
| RISULTATO D'ESERCIZIO | 323.123 | 285.891 | 37.232 | 13,0% |

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 2020 | ||||
| 1° trimestre | 2° trimestre | 3° trimestre | 4° trimestre | |
| Interessi netti | 68.201 | 70.117 | 68.740 | 63.918 |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | - | 14.224 | - | 37.835 |
| Commissioni nette | 88.304 | 89.056 | 80.572 | 78.613 |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 26.322 | 30.086 | 20.182 | 19.089 |
| Saldo altri proventi/oneri | 475 | 1.055 | 41 | 573 |
| MARGINE D'INTERMEDIAZIONE | 183.302 | 204.538 | 169.535 | 200.028 |
| Spese per il personale | (23.194) | (23.677) | (23.520) | (24.630) |
| Altre spese amministrative | (59.225) | (62.150) | (60.995) | (68.565) |
| Recuperi di spesa | 23.807 | 28.456 | 28.438 | 29.811 |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (5.997) | (6.145) | (6.311) | (6.740) |
| Costi operativi | (64.609) | (63.516) | (62.388) | (70.124) |
| RISULTATO DI GESTIONE | 118.693 | 141.022 | 107.147 | 129.904 |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (946) | (2.733) | 269 | 76 |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 117.747 | 138.289 | 107.416 | 129.980 |
| Altri oneri e accantonamenti | (1.124) | (6.512) | (31.970) | 5.530 |
| Profitti netti da investimenti | (89) | (3.729) | (181) | (2.263) |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 116.534 | 128.048 | 75.265 | 133.247 |
| Imposte sul reddito del periodo | (38.083) | (36.670) | (23.347) | (31.871) |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 78.451 | 91.378 | 51.918 | 101.376 |
| RISULTATO DI PERIODO | 78.451 | 91.378 | 51.918 | 101.376 |

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 2019 | ||||
| 1° Trimestre | 2° Trimestre | 3° Trimestre | 4° Trimestre | |
| Interessi netti | 70.381 | 71.422 | 69.859 | 69.729 |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | - | 13.110 | - | 35.191 |
| Commissioni nette | 63.038 | 65.757 | 68.025 | 65.890 |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 9.731 | 8.066 | 11.492 | 15.318 |
| Saldo altri proventi/oneri | 194 | 368 | 159 | 235 |
| MARGINE D'INTERMEDIAZIONE | 143.344 | 158.723 | 149.535 | 186.363 |
| Spese per il personale | (20.779) | (21.161) | (21.523) | (22.604) |
| Altre spese amministrative | (64.320) | (57.938) | (55.230) | (60.372) |
| Recuperi di spesa | 26.590 | 24.227 | 26.669 | 26.582 |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (5.086) | (5.308) | (5.723) | (6.511) |
| Costi operativi | (63.595) | (60.180) | (55.807) | (62.905) |
| RISULTATO DI GESTIONE | 79.749 | 98.543 | 93.728 | 123.458 |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (1.273) | 1.123 | (1.227) | (589) |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 78.476 | 99.666 | 92.501 | 122.869 |
| Altri oneri e accantonamenti | (980) | (2.856) | (19.780) | (3.536) |
| Oneri di integrazione | (2) | 2 | - | - |
| Profitti netti da investimenti | (658) | 6.463 | 449 | 1.123 |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 76.836 | 103.275 | 73.170 | 120.456 |
| Imposte sul reddito del periodo | (25.684) | (30.009) | (24.758) | (7.395) |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 51.152 | 73.266 | 48.412 | 113.061 |
| RISULTATO DI PERIODO | 51.152 | 73.266 | 48.412 | 113.061 |
Il Margine di intermediazione si attesta a 757,4 milioni di euro, registrando un aumento del 18,7% rispetto ai 638 milioni di euro registrati nell'esercizio 2019.
Le Commissioni nette e il Risultato negoziazione, coperture e fair value contribuiscono all'incremento del margine di intermediazione con una crescita, rispettivamente, del 28,1% e del 114,5%.
Gli Interessi netti diminuiscono di 10,4 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, per effetto, principalmente, delle politiche espansive della Banca Centrale Europea che hanno comportato una discesa dei tassi di mercato e una riduzione degli spread di credito. Inoltre si segnala che i nuovi investimenti in titoli di Stato, effettuati nel corso del 2020, hanno sostituito parte dei titoli UniCredit S.p.A. giunti a naturale scadenza che erano stati sottoscritti in un contesto di mercato più favorevole. La riduzione della voce è stata parzialmente compensata dal contributo positivo dell'incremento dei volumi, dall'aumento dell'attività di lending e dalla gestione più dinamica della tesoreria. A tal proposito occorre sottolineare che la struttura degli investimenti realizzati dalla Banca ha contribuito a mantenere un consistente livello degli interessi attivi, infatti il tasso medio lordo dell'attivo fruttifero è stato pari allo 0,99% (1,20% al 31 dicembre 2019).
I Dividendi e altri proventi su partecipazioni includono esclusivamente i dividendi percepiti da Fineco AM, pari complessivamente a 52,1 milioni di euro.
Le Commissioni nette evidenziano un incremento di 73,8 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, grazie, principalmente, alle commissioni generate dal Brokerage (+53 milioni di euro), complice un contesto di mercato caratterizzato da una forte volatilità, un aumento della base di clientela operativa sulla piattaforma della Banca e alla rivisitazione dell'offerta. Nonostante il difficile contesto di mercato, anche le commissioni generate dall'Investing hanno registrato un incremento (+16,2 milioni di euro), grazie al continuo perfezionamento dell'offerta e alla qualità della raccolta. Con riferimento alle commissioni generate dal Banking (+9,7 milioni di euro), si precisa che a partire dal mese di febbraio 2020 ha avuto efficacia la modifica del canone mensile di tenuta del conto corrente in euro. Si evidenzia che tale modifica è stata applicata solo a una determinata parte della clientela, in quanto la Banca, nell'ambito del procedimento avviato a fine 2019 dall'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (A.G.C.M.) finalizzato a valutare la conformità al Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005) di una pratica commerciale seguita in passato da Fineco per promuovere l'apertura del conto corrente, si è impegnata a restituire il canone percepito nel 2020 dai clienti interessati da tale pratica commerciale.
l Risultato negoziazione, coperture e fair value è determinato principalmente dagli utili realizzati dal Brokerage, che include l'attività di internalizzazione di titoli e contratti derivati regolamentati e over the counter, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei titoli e dei derivati internalizzati e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta, che evidenzia un incremento di 46,1 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, grazie alla volatilità registrata sui mercati finanziari nel corso del 2020 che ha determinato un incremento dei volumi internalizzati di oltre il 125%. Il risultato comprende inoltre le componenti reddituali generate dagli strumenti finanziari contabilizzati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", tra i quali le preferred shares di Visa INC (Class "C" e Class "A") e l'esposizione in titoli di capitale rilevata a
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fronte delle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, la cui valutazione al fair value ha determinato nell'esercizio 2020, rispettivamente, un risultato positivo di 0,6 milioni di euro (+2,6 milioni di euro nell'esercizio 2019) e un risultato negativo di 1,4 milioni di euro (-4,5 milioni di euro nell'esercizio 2019). Sono presenti, infine, gli utili netti generati dalla vendita di titoli contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva", per un importo di 1,8 milioni di euro (0,7 milioni di euro nell'esercizio 2019), e contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", per un importo di 7,2 milioni di euro (2,9 milioni di euro nell'esercizio 2019).
I Costi operativi evidenziano un incremento di 18,2 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente (-8,9 milioni di euro relativi a "Spese per il personale", -6,6 milioni di euro relativi alle "Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa" e -2,6 milioni di euro relativi alle "Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali").
Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni dell'esercizio 2020 si attestano a -3,3 milioni di euro (-2 milioni di euro nell'esercizio 2019) e sono influenzate dall'evoluzione degli scenari macroeconomici utilizzati nel calcolo delle rettifiche per Expected Credit Losses al 31 dicembre 2020. Come descritto in precedenza negli "Eventi di rilievo del periodo", nella valutazione delle esposizioni creditizie performing al 31 dicembre 2020, la Banca ha considerato uno scenario macroeconomico aggiornato per tenere conto degli effetti della crisi derivanti dalla pandemia COVID-19. L'aggiornamento degli scenari macroeconomici non ha comportato rettifiche significative. Si ricorda, inoltre, che al 31 dicembre 2019 la Banca aveva registrato riprese di valore nei confronti della controparte UniCredit S.p.A. per circa 2,2 milioni di euro, conseguenti alla diminuzione delle esposizioni.
Gli Altri oneri e accantonamenti si attestano a 34,1 milioni di euro in crescita del 25,5% rispetto all'esercizio 2019. Si evidenziano, in particolare, i maggiori oneri per i contributi versati al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi nell'ambito del Sistema di Garanzia dei Depositi (DGS) per un importo complessivamente pari a 25,9 milioni di euro rispetto ai 18,1 milioni di euro versati nell'esercizio precedente, a causa, in particolare, dell'incremento delle contribuzioni aggiuntive, volte al reintegro graduale della parte di dotazione finanziaria complessivamente utilizzata a fronte di interventi deliberati dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Nel corso dell'esercizio 2020, inoltre, è stato rilevato il contributo ordinario annuo richiesto per l'anno 2020 di cui alla direttiva 2014/59/UE (Single Resolution Fund), per un importo pari a 0,7 milioni di euro (nessuna contribuzione era stata richiesta per l'esercizio 2019), e nel mese di giugno 2020 Banca d'Italia ha richiamato presso il sistema bancario le contribuzioni addizionali al Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) di cui all'art. 1, comma 848, della Legge n. 208/2015; il contributo a carico della Banca è stato pari a 0,2 milioni di euro.
I Profitti netti da investimenti si attestano a -6,3 milioni di euro, evidenziando un incremento di 13,6 milioni di euro rispetto all'esercizio 2019. Come descritto in precedenza, nella valutazione delle esposizioni creditizie performing al 31 dicembre 2020, la Banca ha considerato uno scenario macroeconomico aggiornato per tenere conto degli effetti della crisi derivanti dalla pandemia COVID-19. Con riferimento alle esposizioni nei confronti degli emittenti titoli, per le quali l'impatto maggiore ha riguardato le esposizioni Sovereign, l'aggiornamento degli scenari macroeconomici ha determinato rettifiche per circa 5,5 milioni di euro, determinate sulla base delle evidenze risultanti dai modelli di impairment IFRS9. Si ricorda, inoltre, che al 31 dicembre 2019 la Banca aveva registrato riprese di valore nei confronti dell'emittente UniCredit S.p.A. per circa 7,1 milioni di euro, grazie sia alla diminuzione delle esposizioni in titoli di debito sia al miglioramento del profilo di rischio dell'emittente, per effetto della garanzia finanziaria ricevuta nell'ambito del contratto di "Pledge Agreement" stipulato in seguito all'uscita di FinecoBank dal Gruppo Bancario UniCredit.
Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 453,1 milioni di euro, in aumento del 21,2% rispetto all'esercizio precedente. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nell'esercizio 202024, il Risultato lordo dell'operatività corrente sarebbe pari a 454,5 milioni di euro, in aumento del 20,7% rispetto all'esercizio 2019, anch'esso depurato delle poste non ricorrenti registrate25 .
Il Risultato d'esercizio si attesta a 323,1 milioni di euro, evidenziando un incremento del 13% rispetto ai 285,9 milioni di euro registrati nell'esercizio precedente. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nell'esercizio 2020 precedentemente citate26, il Risultato d'esercizio sarebbe pari 324,1 milioni di euro, in crescita del 20,1% rispetto al Risultato d'esercizio 2019, anch'esso depurato delle poste non ricorrenti registrate27 .
24 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -1,4 milioni di euro (-1 milione di euro al netto dell'effetto fiscale).
25 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -4,5 milioni di euro (-3,0 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale), provento riconosciuto dallo Schema Volontario a FinecoBank per un importo di +1,6 milioni di euro (1,1 milioni di euro al netto dell'effetto fiscale), relativo alle quattro tranche di interessi, al netto degli oneri sostenuti nel corso dell'anno 2019, pagati da Banca Carige S.p.A. sul prestito subordinato sottoscritto dallo Schema Volontario.
26 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -1 milione di euro (al netto dell'effetto fiscale).
27 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -3,0 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale), provento riconosciuto dallo Schema Volontario a FinecoBank per un importo di +1,1 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale), relativo alle quattro tranche di interessi, al netto degli oneri sostenuti nel corso dell'anno 2019, pagati da Banca Carige S.p.A. sul prestito subordinato sottoscritto dallo Schema Volontario, e beneficio fiscale rilevato grazie al c.d. regime del Patent Box per un importo di +18,1 milioni di euro, relativo alla componente non oggetto di istanza di rinnovo nel 2020 e al beneficio relativo alle annualità 2015-2018 rilevato nell'esercizio 2019.

Fineco AM, interamente controllata da FinecoBank, è una società di gestione di OICVM, costituita il 26 ottobre 2017 nella Repubblica d'Irlanda con l'obiettivo di offrire ai clienti una gamma di O.I.C.R. con una strategia concentrata sulla definizione di asset allocation strategica e selezione dei migliori gestori internazionali, e, quindi, diversificare e migliorare l'offerta di prodotti di risparmio gestito e accrescere ulteriormente la competitività del Gruppo nell'ambito del proprio modello di business integrato verticalmente.
Gli assets gestiti da Fineco AM al 31 dicembre 2020 sono pari a 16,3 miliardi di euro (13,8 miliardi di euro al 31 dicembre 2019), in particolare:
Si precisa, inoltre, che 10,5 miliardi di euro sono relativi a classi retail e 5,8 miliardi di euro sono relativi a classi istituzionali.
Al 31 dicembre 2020 Fineco AM presenta un totale attivo di stato patrimoniale pari a 41,2 milioni di euro, costituito principalmente dai Finanziamenti a banche, rappresentati da un deposito vincolato per un importo di 12 milioni di euro e da disponibilità liquide depositate presso istituzioni creditizie per un importo di 8 milioni di euro, e dai Finanziamenti a clientela, rappresentati esclusivamente da crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi, per un importo pari a 18,5 milioni di euro.
Fineco AM detiene, inoltre, quote di propri O.I.C.R., in relazione all'attività di seeding, per un importo di 0,4 milioni di euro, contabilizzate nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", e Altre attività per un importo di 1 milione di euro, 0,6 milioni di euro relativi a risconti attivi e partite definitive non imputabili ad altre voci e 0,4 milioni di euro relativi partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali".
I Debiti verso banche e i Debiti verso clientela, pari complessivamente a 17,5 milioni di euro, sono rappresentati principalmente da debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari, relativi alle commissioni di collocamento e gestione di quote di O.I.C.R. da retrocedere ai collocatori, fra i quali la stessa FinecoBank per 8,1 milioni di euro, e agli investment advisors. Si segnala, infine, che i Debiti verso clientela includono anche i "Debiti per leasing", pari a 0,7 milioni di euro, che rappresentano il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con soggetti diversi da istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.
Le Altre passività, pari a 4 milioni di euro, si riferiscono principalmente a debiti verso personale dipendente e debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari.
Il Patrimonio si attesta a 19,1 milioni di euro ed è costituito dal capitale sociale per 3 milioni di euro, da utili trattenuti per 1,4 milioni di euro, dal risultato netto del periodo per 52,5 milioni di euro, al netto dei dividendi pagati alla Capogruppo FinecoBank nel corso dell'ultimo trimestre 2020 per 37,8 milioni di euro.
Nel corso del 2020 Fineco AM ha generato Commissioni nette per 67,7 milioni di euro (179,3 milioni di euro di commissioni attive e 111,6 milioni di euro di commissioni passive) e il Risultato netto dell'esercizio si attesta a 52,5 milioni di euro.
Al 31 dicembre 2020 i dipendenti della società sono 36.
Le operazioni con parti correlate

Il Consiglio di Amministrazione, al fine di assicurare il costante rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari attualmente vigenti in materia di informativa societaria riguardanti le operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse, ha approvato, in occasione della riunione del 5 novembre 2019, con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale, la nuova "Global Policy Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse del Gruppo FinecoBank" (la "Global Policy").
Tale Global Policy contiene le disposizioni da osservare nella gestione:
Premesso quanto sopra, nel corso dell'esercizio 2020 sono state poste in essere dal Gruppo operazioni con parti correlate in genere, italiane ed estere, di minore rilevanza rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, perfezionate a condizioni standard, ovvero a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti; non sono state poste in essere altre operazioni con parti correlate tali da influire in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca e del Gruppo FinecoBank, né operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate.
FinecoBank è Capogruppo del Gruppo Bancario FinecoBank.
Di seguito si riportano in forma sintetica le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 31 dicembre 2020 nonché i costi (-) e ricavi (+) rilevati nell'esercizio 2020 verso Fineco AM, unica società (interamente) controllata ed oggetto di consolidamento.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Garanzie e | |||||
| Attività | Passività | impegni | Ricavi (+) | Costi (-) | |
| Rapporti con impresa controllata Fineco Asset Management DAC | 8.287 | - | - | 138.137 | - |
Si segnala che le attività riportate nella tabella sono riferibili principalmente ai crediti di funzionamento connessi con il collocamento di prodotti finanziari da incassare dalla società controllata Fineco AM ed iscritti nella voce "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". Al tempo stesso, la colonna ricavi include le commissioni attive di collocamento e gestione retrocesse dalla controllata e contabilizzate nell'esercizio 2020 dalla Banca, oltre ai dividendi riconosciuti da Fineco AM per complessivi 52,1 milioni di euro.
Al 31 dicembre 2020 il Gruppo, nello specifico la Banca, detiene in portafoglio numero 119.934 azioni di FinecoBank, in relazione ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari, corrispondenti allo 0,02% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 1,3 milioni di euro. Nel corso dell'esercizio 2020 sono state acquistate 44.000 azioni in relazione al "Sistema incentivante 2019 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 11.548, n. 16.590 e n. 633.376 azioni ordinarie FinecoBank detenute in portafoglio, nell'ambito, rispettivamente, del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA", "Sistema Incentivante 2017 PFA" e "2015-2017 PFA PLAN".
Altre informazioni

Ai sensi dell'art. 123-bis, comma 3 del Decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, la Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari è disponibile nella sezione "Governance" del sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com).
Ai sensi dell'art. 123-ter del Decreto legislativo 24 febbraio 1998 n.58 e così come modificato in attuazione della Direttiva (UE) 2017/828 e dell'art. 84 quater, comma 1, del Regolamento emittenti, la "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti ", è disponibile sul sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com).
Al fine di sostenere soluzioni tecnologiche in linea con la mission aziendale, le attività di ricerca e sviluppo sono indirizzate allo sviluppo di software che consentono di assicurare un'attività di consulenza finanziaria sempre più innovativa unitamente ad un'attività di negoziazione in conto proprio esclusiva.
Più nel dettaglio, i principali software sviluppati negli anni sono i seguenti:
Le attività si sono distinte sia con riferimento allo sviluppo di nuove applicazioni sia al rafforzamento/mantenimento delle funzionalità esistenti al fine di rispondere in modo sempre più efficiente alle esigenze della clientela.
Ai sensi dell'art. 2364, comma 2, del Codice Civile e dell'art. 6, comma 4, dello Statuto della Società, il Bilancio d'esercizio sarà sottoposto ad approvazione da parte dell'Assemblea ordinaria dei Soci entro 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio.
La Dichiarazione Consolidata di Carattere Non Finanziario (o Dichiarazione non Finanziaria) del Gruppo FinecoBank, predisposta ai sensi del D.lgs. 254/2016, costituisce una relazione distinta rispetto al Bilancio consolidato, così come previsto dall'opzione dell'art. 5, comma 3, lettera b) del D.lgs. 254/2016, ed è pubblicata sul sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com).
L'Informativa Stato per Stato ai sensi dell'Art. 89 della Direttiva 2013/36/ UE del Parlamento europeo e del Consiglio (CRD IV), modificata dalla Direttiva (UE) 2019/878 (c.d. CRD V), è pubblicata sul sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com).
Ai sensi dell'articolo 70, comma 8, e dell'articolo 71, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti, FinecoBank S.p.A. si è avvalsa della facoltà di derogare all'obbligo pubblicazione del documento informativo nei casi previsti dagli articoli 70, comma 6, e 71, comma 1, del Regolamento Emittenti.
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 19 gennaio 2021, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 15 gennaio 2021, ha approvato i seguenti sistemi di incentivazione che saranno sottoposti all'Assemblea degli Azionisti convocata per il giorno 28 aprile 2021:
Inoltre, il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 9 febbraio 2021, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi l'8 febbraio 2021, ha approvato l'esecuzione dei seguenti sistemi di incentivazione/fidelizzazione:
Lo scenario prospettico, pur in un contesto di pressione sui margini e di generale incertezza sugli effetti dell'epidemia da Coronavirus, vede il Gruppo sfruttare due trend strutturali che stanno trasformando la società italiana: la digitalizzazione e la richiesta di consulenza.
Le abitudini della clientela bancaria sono cambiate in modo radicale negli ultimi dieci anni ed è aumentato il bisogno della stessa di ricevere un servizio anche lontano dal proprio sportello o in orari non convenzionali, oltre alla crescente possibilità dei clienti di utilizzare Internet in qualsiasi momento della giornata e in qualsiasi luogo. Questa esigenza si è accentuata nei mesi caratterizzati dal lockdown e FinecoBank intende proseguire nella digitalizzazione e informatizzazione del business, non solo nell'interfaccia con i propri clienti ma anche nei processi operativi interni. L'obiettivo è di incrementare la digitalizzazione e permettere maggiori risparmi ed efficienze al Gruppo. La leva operativa è identificata come key point del vantaggio competitivo di Fineco grazie al core system sviluppato e gestito internamente. La solida e diffusa cultura IT interna alla Banca consente un'alta scalabilità del business, anche grazie ai Big Data Analytics sviluppati internamente. La diffusione dei dispositivi mobile e l'utilizzo di Internet offre vantaggi competitivi a una banca come FinecoBank che ha sempre puntato sulla tecnologia e, più in particolare, sul binomio tra una piattaforma digitale avanzata e una rete di consulenti finanziari specializzati.
Altro trend strutturale che favorisce il posizionamento di FinecoBank è relativo alla crescente domanda da parte della clientela di servizi di consulenza evoluta e specializzata, sostenuta dalla propensione degli italiani al risparmio. Il mercato italiano è infatti caratterizzato da una elevata ricchezza delle famiglie e da un alto tasso di ricchezza impiegata in investimenti immobiliari. Il maggior livello di incertezza e la volatilità dei mercati finanziari, e soprattutto la contingenza eccezionale vissuta negli ultimi mesi del primo trimestre del 2020, hanno orientato le preferenze delle famiglie verso prodotti liquidi (circolante e depositi), prodotti assicurativi e fondi pensione. Nonostante tali eventi, si registra un netto recupero degli investimenti in fondi comuni di investimento rispetto al passato anche se ancora inferiore ad altri paesi appartenenti all'Eurozona. La recente emergenza sanitaria ha contribuito a consolidare una maggiore consapevolezza dell'importanza di gestire correttamente il proprio risparmio, e a promuovere una maggiore

attenzione per il mondo dei mercati. È in atto, inoltre, un cambiamento di mentalità da parte dei risparmiatori sempre più propensi ad usufruire di consulenza qualificata e a investire in modo diretto sui mercati.
Il modello di business di Fineco è perfettamente posizionato per sfruttare i trend in atto. Grazie alla sinergia che combina tecnologia e componente umana, i nostri clienti hanno potuto apprezzare, anche in questo difficile contesto, una perfetta continuità di servizio sia delle piattaforme che nel rapporto con i consulenti. Lo dimostrano i risultati in forte crescita che Fineco ha raggiunto nell'anno 2020.
Il Gruppo continuerà a perseguire la propria strategia basata principalmente sulla crescita organica, grazie all'efficienza dei processi e alla qualità dei servizi. L'obiettivo è quello di rafforzare ulteriormente il proprio posizionamento competitivo nel settore dei servizi integrati di banking, brokerage ed investing attraverso l'elevata qualità e la completezza dei servizi finanziari offerti, riassunti nel concetto di "one stop solution", grazie anche all'attività di gestione del risparmio svolta da Fineco AM che consentirà alla Banca di essere ancora più vicina alle esigenze della propria clientela, più efficiente nella selezione dei prodotti e più profittevole grazie al modello di business integrato verticalmente.
FinecoBank detiene una quota di mercato sui TFA28 pari all'1,82% a giugno 2020 (delta a/a +7 bps), con interessanti potenziali margini di crescita.
Fineco intende perseguire i propri obiettivi di crescita sostenibile di lungo termine, anche in ambito ESG29, a favore della creazione di valore di lungo termine per gli stakeholder, mantenendo una propensione al rischio bassa. Intende farlo principalmente, attraverso l'offerta di prodotti e servizi di eccellenza, senza fare ricorso ad offerte commerciali aggressive, grazie all'offerta di prodotti caratterizzati da fair pricing e "no performance fee", in combinazione con impieghi altamente liquidi e con basso rischio.
Considerati i rischi tipici del settore di appartenenza e salvo il verificarsi di eventi di natura eccezionale o dipendenti da variabili sostanzialmente non controllabili dagli Amministratori e dalla Direzione (allo stato comunque non ipotizzabili), si prevede un positivo andamento della gestione per l'esercizio 2021.
28 Fonte Banca d'Italia, flussi di ritorno Bastra.
29 Dettagli disponibili all'interno della Dichiarazione Consolidata di Carattere Non Finanziario del Gruppo FinecoBank pubblicata sul sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com).
Proposta di approvazione del bilancio e destinazione dell'utile d'esercizio L'esercizio 2020 della Banca si chiude con un utile netto d'esercizio di 323.122.986,40 euro.
Ai fini della formulazione della proposta di destinazione dell'utile d'esercizio, è necessario precisare che in data 15 dicembre 2020 la Banca Centrale Europea ha adottato la Raccomandazione BCE/2020/62, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea in data 18 dicembre 2020 (che abroga la Raccomandazione BCE/2020/35 del 27 luglio 2020) concernente le politiche in materia di distribuzioni dei dividendi e riacquisti di azioni proprie che gli enti creditizi e i gruppi vigilati significativi dovrebbero adottare nel contesto economico gravato dell'emergenza COVID-19, sottolineando l'importanza di continuare ad assumere un atteggiamento prudente con riferimento alle operazioni di distribuzione dei dividendi o di riacquisto di azioni proprie al fine di remunerare gli azionisti.
Con Comunicato Stampa del 16 dicembre 2020 Banca d'Italia ha espresso la propria decisione di mantenere un approccio estremamente prudente, in linea con l'approccio adottato dalla Banca Centrale Europea per le banche significative, al fine di salvaguardare la capacità delle banche di assorbire le perdite e concedere prestiti per sostenere l'economia. In particolare, Banca d'Italia ha raccomandato alle banche italiane meno significative, fino al 30 settembre 2021:
In assenza di un sostanziale peggioramento del quadro macroeconomico, dal 30 settembre 2021 Banca d'Italia, in linea con le indicazioni della Banca Centrale Europea, tornerà a valutare le politiche di distribuzione di dividendi e di remunerazione sulla base dei risultati dell'ordinario processo di revisione e valutazione prudenziale dei singoli intermediari.
Considerando quanto sopra riportato, si propone di destinare l'utile netto d'esercizio, come segue:
Si ricorda che, ai sensi dell'art. 6, 1° comma, lett. a) del D.Lgs. n. 38/2005, una quota degli utili dell'esercizio corrispondente alle plusvalenze iscritte nel conto economico, al netto del relativo onere fiscale e diverse da quelle riferibili agli strumenti finanziari di negoziazione e all'operatività in cambi e di copertura, che discendono dall'applicazione del criterio del valore equo (fair value), deve essere iscritta in una riserva indisponibile. Tale riserva verrà pertanto incrementata per l'importo di 592.657,75 euro, corrispondente alla variazione delle plusvalenze non realizzate rilevate nell'esercizio 2020.
In conclusione, l'Assemblea è invitata ad approvare:
Il Consiglio di Amministrazione
Milano, 9 febbraio 2021
FinecoBank S.p.A. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale Alessandro Foti
FinecoBank S.p.A. Il Presidente Marco Mangiagalli

Proposta di approvazione del bilancio e destinazione dell'utile
d'esercizio
106 Bilanci e Relazioni 2020 · FinecoBank
Relazione sulla gestione consolidata
Schemi del bilancio Stato patrimoniale consolidato consolidato

| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Voci dell'attivo | 31/12/2020 | 31/12/2019 | |
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 1.760.348 | 754.386 |
| 20. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 27.985 | 20.159 |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 16.997 | 7.933 | |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 10.988 | 12.226 | |
| 30. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 143.698 | 321.699 |
| 40. | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 29.093.523 | 26.216.829 |
| a) crediti verso banche | 8.254.331 | 9.440.362 | |
| b) crediti verso clientela | 20.839.192 | 16.776.467 | |
| 50. | Derivati di copertura | 19.003 | 36.059 |
| 60. | Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | 55.448 | 28.880 |
| 90. | Attività materiali | 151.872 | 152.048 |
| 100. | Attività immateriali | 129.199 | 127.094 |
| - avviamento | 89.602 | 89.602 | |
| 110. | Attività fiscali | 13.314 | 23.444 |
| a) correnti | 5.166 | - | |
| b) anticipate | 8.148 | 23.444 | |
| 130. | Altre attività | 360.627 | 342.309 |
| Totale dell'attivo | 31.755.017 | 28.022.907 |

| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Voci del passivo e del patrimonio netto | 31/12/2020 | 31/12/2019 | |
| 10. | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 29.424.598 | 26.074.511 |
| a) debiti verso banche | 1.064.859 | 154.653 | |
| b) debiti verso clientela | 28.359.739 | 25.919.858 | |
| 20. | Passività finanziarie di negoziazione | 5.889 | 3.777 |
| 40. | Derivati di copertura | 214.388 | 80.852 |
| 50. | Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | 17.714 | 14.098 |
| 60. | Passività fiscali | 13.954 | 11.437 |
| a) correnti | 10.204 | 11.437 | |
| b) differite | 3.750 | - | |
| 80. | Altre passività | 273.784 | 343.859 |
| 90. | Trattamento di fine rapporto del personale | 4.924 | 4.810 |
| 100. | Fondi per rischi e oneri | 112.641 | 107.079 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 61 | 21 | |
| c) altri fondi per rischi e oneri | 112.580 | 107.058 | |
| 120. | Riserve da valutazione | (2.833) | 1.002 |
| 140. | Strumenti di capitale | 500.000 | 500.000 |
| 150. | Riserve | 664.489 | 397.593 |
| 160. | Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 |
| 170. | Capitale | 201.153 | 200.941 |
| 180. | Azioni proprie (-) | (1.189) | (7.351) |
| 200. | Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) | 323.571 | 288.365 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 31.755.017 | 28.022.907 |
Conto economico consolidato

| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 2020 | 2019 | |
| 10. | Interessi attivi e proventi assimilati | 278.318 | 297.908 |
| di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo | 294.268 | 305.980 | |
| 20. | Interessi passivi e oneri assimilati | (10.647) | (16.631) |
| 30. | Margine di interesse | 267.671 | 281.277 |
| 40. | Commissioni attive | 720.503 | 627.773 |
| 50. | Commissioni passive | (313.152) | (302.602) |
| 60. | Commissioni nette | 407.351 | 325.171 |
| 70. | Dividendi e proventi simili | 108 | 1.695 |
| 80. | Risultato netto dell'attività di negoziazione | 87.678 | 41.429 |
| 90. | Risultato netto dell'attività di copertura | (259) | (160) |
| 100. | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: | 9.005 | 3.636 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 7.235 | 2.909 | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 1.770 | 727 | |
| 110. | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
(758) | (1.839) |
| b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | (758) | (1.839) | |
| 120. | Margine di intermediazione | 770.796 | 651.209 |
| 130. | Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: | (9.584) | 5.380 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (9.569) | 5.378 | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (15) | 2 | |
| 140. | Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni | 23 | - |
| 150. | Risultato netto della gestione finanziaria | 761.235 | 656.589 |
| 180. | Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa | 761.235 | 656.589 |
| 190. | Spese amministrative: | (379.254) | (346.790) |
| a) spese per il personale | (99.546) | (90.152) | |
| b) altre spese amministrative | (279.708) | (256.638) | |
| 200. | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (7.310) | (8.996) |
| a) impegni e garanzie rilasciate | (39) | 27 | |
| b) altri accantonamenti netti | (7.271) | (9.023) | |
| 210. | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali | (19.683) | (17.415) |
| 220. | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali | (5.757) | (5.449) |
| 230. | Altri oneri/proventi di gestione | 111.869 | 105.547 |
| 240. | Costi operativi | (300.135) | (273.103) |
| 280. | Utili (Perdite) da cessione di investimenti | (6) | - |
| 290. | Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 461.094 | 383.486 |
| 300. | Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente | (137.523) | (95.121) |
| 310. | Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte | 323.571 | 288.365 |
| 330. | Utile (Perdita) d'esercizio | 323.571 | 288.365 |
| 350. | Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della capogruppo | 323.571 | 288.365 |
| 2020 | 2019 | |
|---|---|---|
| Utile per azione (euro) | 0,53 | 0,47 |
| Utile per azione diluito (euro) | 0,53 | 0,47 |
Note:
Per maggiori informazioni sull'"Utile per azione" e sull'"Utile per azione diluito" si rimanda alla nota integrativa consolidata, Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato, Sezione 25.
Prospetto della redditività consolidata complessiva

| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Totale | Totale | ||
| Voci | 2020 | 2019 | |
| 10. | Utile (Perdita) d'esercizio | 323.571 | 288.365 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico | (3.054) | (3.054) | |
| 70. | Piani a benefici definiti | (3.054) | 4.227 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico | (781) | 6.569 | |
| 140. | Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (781) | 6.569 |
| 170. | Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | (3.835) | 10.796 |
| 180. | Redditività complessiva (Voce 10+170) | 319.736 | 299.161 |
| 200. | Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo | 319.736 | 299.161 |

| (Importi in migliaia) | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Allocazione risultato | Variazioni dell'esercizio | |||||||||||||||
| esercizio precedente | Operazioni sul patrimonio netto | |||||||||||||||
| Esistenze al 31/12/2019 |
Modifica saldi apertura |
Esistenze al 01/01/2020 |
Riserve | Variazioni di Dividendi e destinazioni altre |
nuove azioni Emissioni |
azioni proprie Acquisto |
Distribuzione straordinaria di dividendi |
strumenti di Variazione capitale |
proprie azioni Derivati su |
Stock options | interessenze partecipative Variazioni |
esercizio 2020 complessiva Redditività |
Patrimonio netto del gruppo al 31/12/2020 |
Patrimonio netto di terzi al 31/12/2020 |
||
| Capitale: | ||||||||||||||||
| - azioni ordinarie | 200.941 | 200.941 | 212 | 201.153 | - | |||||||||||
| - altre azioni | ||||||||||||||||
| Sovrapprezzi di emissione |
1.934 | 1.934 | 1.934 | - | ||||||||||||
| Riserve: | ||||||||||||||||
| - di utili | 364.937 | 364.937 | 288.365 | (19.783) | (212) | 633.306 | - | |||||||||
| - altre | 32.656 | 32.656 | (1.474) | 31.183 | - | |||||||||||
| Riserve da valutazione |
1.002 | 1.002 | (3.835) | (2.833) | - | |||||||||||
| Strumenti di capitale | 500.000 | 500.000 | 500.000 | - | ||||||||||||
| Azioni proprie | (7.351) | (7.351) | 6.561 | (399) | (1.189) | - | ||||||||||
| Utile (Perdita) di esercizio |
288.365 | 288.365 | (288.365) | 323.571 | 323.571 | - | ||||||||||
| Patrimonio netto del gruppo |
1.382.484 | - | 1.382.484 | - | (19.783) | 6.773 | (399) | - | - | - | (1.686) | - | 319.736 | 1.687.125 | - | |
| Patrimonio netto di terzi |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
La colonna "Riserve" comprende l'utile 2019 di FinecoBank S.p.A.. Si segnala che, nel pieno rispetto della normativa di riferimento, delle indicazioni delle Autorità di Vigilanza e della miglior prassi consolidata in materia, il Consiglio di Amministrazione del 6 aprile 2020 ha deciso di revocare la proposta di distribuzione di un dividendo unitario di 0,32 euro per complessivi euro 195.052.000 deliberata dal Consiglio di Amministrazione dell'11 febbraio 2020, deliberando di proporre all'Assemblea ordinaria convocata per il 28 aprile 2020 l'assegnazione a riserve dell'utile dell'esercizio 2019. L'Assemblea ordinaria convocata per il 28 aprile 2020 ha quindi approvato la suddetta proposta.
La colonna "Stock options" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.
La colonna "Variazioni di riserve" comprende: le cedole corrisposte sugli Strumenti di capitale al netto delle relative imposte; i costi di transazione direttamente attribuibili all'operazione di emissione di nuove azioni al netto delle relative imposte.
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Allocazione risultato | Variazioni dell'esercizio | |||||||||||||||
| esercizio precedente | Operazioni sul patrimonio netto | |||||||||||||||
| Esistenze al 31/12/2018 |
Modifica saldi apertura |
Esistenze al 01/01/2019 |
Riserve | Dividendi e destinazioni altre |
Variazioni di riserve |
nuove azioni Emissioni |
azioni proprie Acquisto |
Distribuzione straordinaria di dividendi |
strumenti di Variazione capitale |
proprie azioni Derivati su |
Stock options | interessenze partecipative Variazioni |
esercizio 2019 complessiva Redditività |
Patrimonio netto del gruppo al 31/12/2019 |
Patrimonio netto di terzi al 31/12/2019 |
|
| Capitale: | ||||||||||||||||
| - azioni ordinarie | 200.773 | 200.773 | 168 | 200.941 | - | |||||||||||
| - altre azioni | ||||||||||||||||
| Sovrapprezzi di emissione |
1.934 | 1.934 | 1.934 | - | ||||||||||||
| Riserve: | ||||||||||||||||
| - di utili | 321.537 | 321.537 | 56.718 | (13.150) | (168) | 364.937 | - | |||||||||
| - altre | 33.972 | 33.972 | (1.316) | 32.656 | - | |||||||||||
| Riserve da valutazione |
(9.794) | (9.794) | 10.796 | 1.002 | - | |||||||||||
| Strumenti di capitale | 200.000 | 200.000 | 300.000 | 500.000 | - | |||||||||||
| Azioni proprie | (13.960) | (13.960) | 6.790 | (181) | (7.351) | - | ||||||||||
| Utile (Perdita) di esercizio |
241.219 | 241.219 | (56.718) | (184.501) | 288.365 | 288.365 | - | |||||||||
| Patrimonio netto del gruppo |
975.681 | - | 975.681 | - | (184.501) | (13.150) | 6.958 | (181) | - | 300.000 | - | (1.484) | - | 299.161 | 1.382.484 | - |
| Patrimonio netto di terzi |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
L'ammontare del dividendo deliberato dall'Assemblea ordinaria nell'esercizio 2019, complessivamente pari a 184.500.820,80 euro, corrisponde ad euro 0,303 per azione.
La colonna "Stock options" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.
La colonna "Variazioni di riserve" comprende: la quota dei dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie di cui la Banca si è trovata in possesso alla record date, girata a Riserva straordinaria; le cedole corrisposte sugli Strumenti di capitale al netto delle relative imposte; i costi di transazione direttamente attribuibili all'operazione di emissione degli Strumenti di capitale al netto delle relative imposte.

Rendiconto finanziario consolidato
| A. ATTIVITA' OPERATIVA 2020 2019 1. Gestione 577.502 424.184 - risultato d'esercizio (+/-) 323.571 288.365 - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività valutate 1.623 2.006 al fair value con impatto a conto economico (-/+) - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) 743 160 - rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) 10.550 (4.693) - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 25.440 22.864 - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 18.496 21.777 - premi netti non incassati (-) - - - altri proventi/oneri assicurativi non incassati (-/+) - - - imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) 2.381 1.015 - rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (-/+) - - - altri aggiustamenti (+/-) 194.698 92.690 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (2.770.535) (4.262.110) - attività finanziarie detenute per la negoziazione (6.666) (1.201) - attività finanziarie designate al fair value - - - altre attività obbligatoriamente valutate al fair value 389 (783) - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 174.590 641.189 - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (2.917.324) (4.852.377) - altre attività (21.524) (48.938) 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 3.291.641 2.766.261 - passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 3.377.415 2.773.130 - passività finanziarie di negoziazione (1.060) 1.592 - passività finanziarie designate al fair value - - - altre passività (84.714) (8.461) Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 1.098.608 (1.071.665) B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO 1. Liquidità generata da 1 - - vendite di partecipazioni - - - dividendi incassati su partecipazioni - - - vendite di attività materiali 1 - - vendite di attività immateriali - - - vendite di rami d'azienda - - 2. Liquidità assorbita da (29.381) - - acquisti di partecipazioni - - - acquisti di attività materiali (21.519) (95.358) - acquisti di attività immateriali (7.862) (34.235) - acquisti di società controllate e di rami d'azienda - - Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento (29.380) (129.593) C. ATTIVITA' DI PROVVISTA - emissioni/acquisti di azioni proprie 6.374 6.777 - emissioni/acquisti di strumenti di capitale - 300.000 - distribuzione dividendi e altre finalità (26.554) (204.610) - vendita/acquisto di controllo di terzi - - Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (20.180) 102.167 LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO 1.049.048 (1.099.091) |
(Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| Importo | |||||

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci di bilancio | Importo | |
| 2020 | 2019 | |
| Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio | 934.666 | 2.019.314 |
| Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio | 1.049.048 | (1.099.091) |
| Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi | (12.524) | 14.443 |
| Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio | 1.971.190 | 934.666 |
Legenda (+) generata
(-) assorbita
La liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie della Banca, sebbene ai sensi dello IAS 7 par. 44A sia rappresentativa di flussi derivanti dall'attività di finanziamento/provvista, è classificata, coerentemente con l'attività bancaria svolta e come richiesto dalla Circolare 262/2005 di Banca d'Italia, quale liquidità riveniente dall'attività operativa.
Con l'espressione "Cassa e disponibilità liquide" si intendono le disponibilità liquide contabilizzate nella voce 10 dell'attivo "Cassa e disponibilità liquide" e le attività liquide equivalenti contabilizzate nella voce 40 dell'attivo "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) crediti verso banche" (rappresentate da conti correnti e depositi entro 3 mesi), esclusi eventuali fondi di svalutazione e ratei ricondotti sulle attività finanziarie, al netto delle passività liquide equivalenti contabilizzate nella voce 10 del passivo "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) debiti verso banche" (rappresentate da conti correnti e depositi entro 3 mesi), esclusi eventuali ratei ricondotti sulle passività finanziarie.
La voce "Cassa e disponibilità liquide" alla chiusura dell'esercizio 2020 comprende:
La voce "Cassa e disponibilità liquide" alla chiusura dell'esercizio precedente comprendeva:

Rendiconto finanziario consolidato
Schemi del bilancio consolidato
114 Bilanci e Relazioni 2020 · FinecoBank

Nota integrativa consolidata Parte A – Politiche contabili
Il presente Bilancio consolidato del Gruppo Bancario FinecoBank (rappresentato dalla Banca e dalla società controllata Fineco Asset Management DAC, di seguito "Gruppo FinecoBank" o "Gruppo") è redatto, in applicazione del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38, in conformità ai principi contabili (nel seguito "IFRS", "IAS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i relativi documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea, come previsto dal Regolamento dell'Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2002 ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2020.
Esso costituisce inoltre parte integrante della Relazione finanziaria annuale ai sensi del comma 1 dell'articolo 154-ter del Testo Unico della Finanza (TUF, D.Lgs. 24/2/1998 n. 58).
La Banca d'Italia con riferimento ai bilanci delle banche e delle società finanziarie capogruppo di gruppi bancari, ha stabilito con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti, gli schemi di bilancio consolidato e della nota integrativa consolidata utilizzati per la redazione del presente Bilancio consolidato.
La redazione del presente Bilancio consolidato è avvenuta, come detto sopra, in conformità ai principi contabili internazionali omologati dalla Commissione Europea. A livello interpretativo e di supporto nell'applicazione sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non tutti omologati dalla Commissione Europea:
Il Bilancio consolidato è costituito dallo Stato Patrimoniale consolidato, dal Conto Economico consolidato, dal Prospetto della redditività consolidata complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal Rendiconto finanziario consolidato (elaborato applicando il metodo "indiretto") e dalla presente nota integrativa consolidata ed è corredato dalla Relazione degli Amministratori sull'andamento della gestione ("Relazione sulla gestione consolidata") e dagli Allegati.
Inoltre, ai sensi dell'art. 123-bis comma 3 del TUF, come ricordato nelle "Altre informazioni" della Relazione sulla gestione consolidata, la "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" è disponibile nella sezione "Governance" del sito internet di FinecoBank.
Gli schemi di Bilancio consolidato e la nota integrativa consolidata sono redatti in migliaia di euro, salvo quando diversamente indicato; si precisa che, come previsto dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005, non sono state indicate le voci degli schemi di Stato Patrimoniale consolidato, Conto Economico consolidato e Prospetto della redditività consolidata complessiva che non presentano importi né per l'esercizio cui il bilancio si riferisce né per l'esercizio precedente.
Inoltre, non sono state indicate le tabelle della nota integrativa consolidata che non presentano importi né per l'esercizio cui il bilancio si riferisce né per l'esercizio precedente.
L'eventuale mancata quadratura tra i dati esposti negli schemi di bilancio e i dati delle tabelle di nota integrativa dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.
Il presente Bilancio consolidato è redatto nel presupposto della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS1, non sussistendo dubbi o incertezze circa la capacità del Gruppo di proseguire la propria attività e di continuare ad operare come un'entità in funzionamento per il prevedibile futuro (almeno pari a 12 mesi).
I criteri di valutazione adottati sono pertanto coerenti con tale presupposto e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività dell'informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica.
Tali criteri sono stati in parte modificati rispetto all'esercizio precedente esclusivamente con riferimento all'emanazione e all'entrata in vigore di nuovi principi ed interpretazioni, per il dettaglio dei quali si rimanda a quanto evidenziato nella successiva Sezione 5 – "Altri aspetti" e alla Parte A.2 "Parte relativa alle principali voci di bilancio".

Per la formazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 sono stati utilizzati:
Il consolidamento integrale consiste nell'acquisizione "linea per linea" degli aggregati di stato patrimoniale e di conto economico della società controllata. Il valore contabile della partecipazione nella suddetta società consolidata integralmente è eliminato – a fronte dell'assunzione delle relative attività e passività – in contropartita della corrispondente frazione di patrimonio netto di pertinenza della Banca (100%, essendo la società interamente detenuta dalla Banca). I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra le società, sono elisi integralmente, coerentemente alle modalità di consolidamento adottate.
| Denominazioni imprese | Disponibilità voti % | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Sede operativa | Sede legale | Tipo di rapporto (1) |
Impresa partecipante | Quota % | (2) | |
| 1. Fineco Asset Management DAC | Dublino | Dublino | 1 | FinecoBank | 100% | 100% effettivi |
Legenda:
(1)Tipo di rapporto: 1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria (2)Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali.
Nessun dato da segnalare.
3.1 Interessenze di terzi, disponibilità dei voti dei terzi e dividendi distribuiti ai terzi Nessun dato da segnalare.
3.2 Partecipazioni con interessenze di terzi significative: informazioni contabili Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.

Dopo la data di chiusura dell'esercizio non si sono verificati eventi significativi che inducano a rettificare le risultanze esposte nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2020.
Il Bilancio consolidato è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 9 febbraio 2021 che ne ha autorizzato la diffusione pubblica anche ai sensi dello IAS 10.
Nel corso dell'esercizio 2020 sono entrati in vigore i seguenti principi, emendamenti ed interpretazioni contabili omologati dalla Commissione Europea, applicabili ai bilanci relativi ai periodi che decorrono dal 1° gennaio 2020:
Nella misura in cui applicabili, tali principi, emendamenti ed interpretazioni contabili non hanno avuto impatti rilevanti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria consolidata al 31 dicembre 2020.
In particolare, come riportato nel Bilancio consolidato 2019, al 31 dicembre 2019 il Gruppo aveva deciso di non applicare in via anticipata il Regolamento (UE) 2020/34 della Commissione del 15 gennaio 2020 pubblicato in data 16 gennaio 2020, che recepisce le "Modifiche all'IFRS 9, IAS 39 e IFRS 7: riforma dei Benchmark dei tassi di interesse" emanate dallo IASB nel mese di settembre 2019 ed applicabili dal 1° gennaio 2020, prevedendo deroghe temporanee ai requisiti richiesti per l'applicazione dell'hedge accounting al fine di mitigare l'impatto derivante dall'incertezza della riforma dell'IBOR.
A tal proposito si precisa che il Gruppo ha in essere esclusivamente coperture di fair value che prevedono lo scambio del tasso fisso contro Euribor e la cui valutazione, in quanto collateralizzate, è effettuata attualizzando i flussi futuri con la curva OIS. A seguito dell'entrata in vigore, nel 2018, del Regolamento (EU) 2016/1011 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell'8 giugno 2016 (EU Benchmark Regulation – BMR) l'Euribor è stato oggetto di un processo di riforma condotto dall'European Money Markets Institute (EMMI), amministratore dello stesso, per renderlo conforme alla BMR secondo una nuova metodologia ibrida di calcolo (basata su tre livelli) da implementarsi entro la fine del 2019. L'autorizzazione è stata concessa, ai sensi dell'art. 34 della BMR, il 2 luglio 2019 dall'autorità belga FSMA, supervisore dell'EMMI. A novembre 2019 si è conclusa la piena transizione alla nuova metodologia di calcolo e l'Euribor risulta pertanto BMR-compliant e continua ad essere utilizzato dopo il 1° gennaio 2020. Con riferimento alla curva OIS, le clearing house (Eurex\LCH) utilizzate da FinecoBank avevano inizialmente comunicato che il tasso Eonia sarebbe stato sostituito con il tasso €STR in data 22 giugno 2020, salvo poi posticipare la sostituzione in data 27 luglio 2020 in seguito all'emergenza COVID-19. Dal 27 luglio 2020, per effetto della riforma in oggetto ed in linea con le clearing house (Eurex\LCH) utilizzate da FinecoBank, il tasso Eonia della curva OIS è stato sostituito dal tasso €STR anticipando la dismissione del tasso Eonia che avverrà a fine 2021.
Nel mese di dicembre 2020 è stato omologato dall'Unione Europea l'emendamento "Modifiche all'IFRS 4 Contratti assicurativi - Estensione dell'esenzione temporanea dall'applicazione dell'IFRS 9 (Reg. UE (2020/2097)", che entra in vigore il 5 gennaio 2021 ed è applicabile a decorrere dal 1° gennaio 2021 per gli esercizi finanziari aventi inizio il 1° gennaio 2021 o in data successiva.
Con riferimento alle "Modifiche all'IFRS 9, IAS 39, IFRS 7, IFRS 4 e IFRS 16 Riforma del benchmark dei tassi di interesse - Fase 2", in data 14 gennaio 2021 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea il Regolamento (UE) 2021/25 della Commissione del 13 gennaio 2021, che modifica il regolamento (CE) n. 1126/2008 che adotta taluni principi contabili internazionali conformemente al regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, per quanto riguarda il Principio contabile internazionale IAS 39 e gli International Financial Reporting Standard (IFRS) 4, 7, 9 e 16. Le disposizioni contenute nel Regolamento si applicano al più tardi a partire dall'esercizio finanziario che inizia il 1° gennaio 2021 o successivamente.
Al 31 dicembre 2020, inoltre, lo IASB risulta aver emanato i seguenti principi e interpretazioni contabili o revisioni degli stessi, la cui applicazione è tuttavia tuttora subordinata al completamento del processo di omologazione da parte degli organi competenti dell'Unione Europea non ancora conclusosi:

I possibili effetti dell'adozione futura di tali principi, interpretazioni ed emendamenti, nella misura in cui applicabili e rilevanti per il Gruppo, sono ragionevolmente stimati come non rilevanti; le relative analisi, anche in relazione alla non ancora avvenuta omologazione, sono comunque tuttora da completare.
Si precisa, inoltre, che con comunicazione del 15 dicembre 2020 "Integrazioni alle disposizioni della Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" aventi ad oggetto gli impatti della pandemia COVID-19 e delle misure a sostegno dell'economia ed emendamenti agli IAS/IFRS" Banca d'Italia ha integrato le disposizioni che disciplinano i bilanci delle banche (Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005) per fornire al mercato informazioni sugli effetti che il COVID-19 e le misure di sostegno all'economia hanno prodotto sulle strategie, gli obiettivi e le politiche di gestione dei rischi, nonché sulla situazione economico patrimoniale degli intermediari. Le disposizioni si applicano a partire dai bilanci chiusi o in corso al 31 dicembre 2020, ad eccezione delle informazioni comparative riferite all'esercizio precedente e di quelle attinenti i write-off di cui alle tabelle 3.3a e 4.4a della Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale e A.1.7a della Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, che andranno fornite a partire dai bilanci chiusi o in corso al 31 dicembre 2021.
Di seguito si riportano le tabelle oggetto di integrazione alle disposizioni della Circolare n. 262:
Nel definire le integrazioni, Banca d'Italia ha tenuto conto, ove applicabile, dei documenti pubblicati negli ultimi mesi dagli organismi regolamentari e di vigilanza europei e dagli standard setter volti a chiarire le modalità di applicazione degli IAS/IFRS nell'attuale contesto (con particolare riferimento all'IFRS 9); inoltre è stata richiamata l'informativa prevista dall'emendamento all'IFRS 16 in materia di concessioni sui canoni di locazione connesse con il COVID-19 e sono state apportate ulteriori modifiche per tenere conto delle nuove richieste d'informazione previste dall'IFRS 7 in relazione alla riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse.
Come anticipato nel paragrafo "Eventi di rilievo del periodo" e nel paragrafo "Fondi propri e coefficienti patrimoniali consolidati" della Relazione sulla gestione consolidata, per fronteggiare la profonda contrazione economica e sostenere l'economia, la Banca Centrale Europea è intervenuta adottando un pacchetto monetario straordinario a sostegno dell'economia reale della zona euro. In tale ambito ha ampliato il suo programma di Quantitative Easing e ha introdotto condizioni più favorevoli per la TLTRO-III tra giugno 2020 e giugno 2022, con tassi di interesse che possono scendere fino a 50 punti base al di sotto del tasso di interesse sui depositi. Nell'ambito delle misure straordinarie ha introdotto un nuovo strumento di liquidità, Pandemic Emergency Longer Term Refinancing Operations ("PELTRO"), insieme a un programma di acquisto di titoli del settore pubblico e privato, principalmente titoli di stato, chiamato Pandemic Emergency Purchase Program ("PEPP") che durerà almeno fino a marzo 2022.
La Banca Centrale Europea, inoltre, ha deciso una serie di misure atte a garantire che gli enti creditizi direttamente supervisionati potessero continuare a svolgere il loro ruolo di finanziamento dell'economia reale alla luce degli effetti economici del COVID-19, misure che, ove previsto, sono state adottate anche da Banca d'Italia con riferimenti agli enti creditizi meno significativi. A tal fine la Banca Centrale Europea e, accogliendo l'invito di quest'ultima, la Banca d'Italia hanno concesso agli enti creditizi la possibilità di operare temporaneamente al di sotto del livello della componente target assegnata a esito del processo SREP, ma, nel contempo, hanno raccomandato di non procedere al pagamento dei dividendi per gli anni 2019, 2020 e in ultimo i dividendi provvisori a valere sui profitti 2021 e di astenersi dal riacquisto di azioni proprie volte alla remunerazione degli azionisti, ciò al fine di incrementare la capacità di assorbimento delle perdite e supportare il credito alle famiglie, piccole imprese ed aziende corporate, in particolare:

(Raccomandazione BCE/2020/19, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea in data 30 marzo 2020, che abroga la Raccomandazione BCE/2020/01 del 17 gennaio 202030);
In assenza di un sostanziale peggioramento del quadro macroeconomico, dal 30 settembre 2021 Banca d'Italia, in linea con le indicazioni della Banca Centrale Europea, tornerà a valutare le politiche di distribuzione di dividendi e di remunerazione sulla base dei risultati dell'ordinario processo di revisione e valutazione prudenziale dei singoli intermediari.
Si precisa, inoltre, che in data 26 giugno 2020 è stato pubblicato il Regolamento (UE) 2020/873 del Parlamento EU e del Consiglio (c.d. CRR "Quick fix") che modifica il Regolamento (UE) 575/2013 ("CRR") e il Regolamento (UE) 876/2019 ("CRR II"), che apporta una serie di adeguamenti al quadro prudenziale di riferimento alla luce dell'emergenza sanitaria COVID-19, consentendo agli enti creditizi di applicare specifiche disposizioni transitorie e anticipando l'applicazione di alcune misure previste dal CRR II, con lo scopo di fornire un sostegno patrimoniale che consenta agli enti creditizi di continuare a sostenere l'economia reale nel contesto della pandemia COVID-19. Tra le principali misure si citano:
30 In data 17 gennaio 2020 la Banca Centrale Europea ha emanato la Raccomandazione BCE/2020/01 in materia di politiche di distribuzione dei dividendi, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea in data 29 gennaio 2020. La Raccomandazione prevede che gli enti creditizi dovrebbero adottare politiche sui dividendi utilizzando ipotesi conservative e prudenti, in modo da rispettare, dopo ogni distribuzione, i requisiti patrimoniali applicabili e gli esiti del processo di revisione e valutazione prudenziale (supervisory review and evaluation process, SREP). La Raccomandazione prevede la suddivisione degli enti creditizi in tre categorie e per ognuna di esse ha fornite specifiche indicazioni in merito alla distribuzione dei dividendi che verranno pagati nel 2020, in relazione all'esercizio finanziario 2019.

politiche monetarie. In data 10 novembre 2020, Banca d'Italia ha dichiarato pubblicamente l'esistenza di circostanze eccezionali che giustificano l'esclusione, fino al 27 giugno 2021, delle esposizioni verso la banca centrale di cui alle lettere a) e b) dell'articolo 500 ter, paragrafo 1, CRR dalla misura dell'esposizione complessiva per il calcolo dell'indicatore di leva finanziaria al fine di agevolare l'attuazione delle politiche monetarie ("Esclusione temporanea di talune esposizioni verso le banche centrali dalla misura dell'esposizione complessiva alla luce della pandemia di COVID-19");
modifica della la disciplina del calendar provisioning al fine di allineare il trattamento delle esposizioni deteriorate assistite da garanzie o controgaranzie pubbliche concesse dai singoli governi nazionali a quello riservato alle esposizioni deteriorate garantite o assicurate da agenzie ufficiali per il credito all'esportazione, in modo tale che per i primi sette anni non sia previsto un livello minimo di accantonamenti sulla parte garantita.
Si ricorda, infine, che in data 22 dicembre 2020 è stato pubblicato il Regolamento Delegato (UE) 2020/2176 della Commissione che anticipa il quadro regolamentare introdotto del CRR II, che introduce il concetto di ammortamento accumulato prudenziale (pari a tre anni) delle attività sotto forma di software, da confrontare con l'ammortamento accumulato ai fini contabili per stabilire la quota parte oggetto di deduzione dal capitale primario di classe 1.
L'emergenza sanitaria causata dalla propagazione della pandemia COVID-19 e l'incertezza della durata della stessa ha determinato forti ripercussioni sul sistema bancario e finanziario, la cui evoluzione nel prossimo futuro è tuttora di difficile previsione.
In tale contesto, oltre agli interventi dei governi nazionali e delle banche centrali volti a supportare l'economia reale, diverse Autorità si sono espresse con una serie di indicazioni e provvedimenti che riguardano gli aspetti contabili, che mirano a garantire agli intermediari una flessibilità nella gestione di questa particolare situazione, affinché possano assicurare il loro sostegno alle misure adottate dai governi nazionali per far fronte all'impatto economico causato della pandemia COVID-19.
I documenti emessi dalle diverse Autorità Europee/Standard setter, per quanto riguarda gli aspetti contabili e l'informativa finanziaria, hanno riguardato, in particolare, le seguenti tematiche specifiche:
Di seguito si riportano i principali documenti e una sintesi dei contenuti:

particolare, l'ESMA precisa che le misure adottate nel contesto della pandemia COVID-19, che consentono la sospensione o il prolungamento nei pagamenti, non devono automaticamente portare alla rilevazione di un Significant Increase in Credit Risk (SICR) con classificazione a Stage 2. Con riferimento alla componente forward-looking prevista dall'IFRS 9, l'ESMA richiama le indicazioni fornite dalla Banca Centrale Europea, che invita gli enti creditizi a dare maggiore importanza alle prospettive stabili a lungo termine evidenziate dall'esperienza passata e a tenere in considerazione le misure di sostegno adottate dalle autorità pubbliche, come le moratorie dei pagamenti. Da ultimo l'ESMA invita le società alla massima trasparenza, sottolineando l'importanza di riportare pubblicamente, nella pertinente informativa finanziaria, gli impatti effettivi e potenziali derivanti dalla pandemia COVID-19, in particolare decisioni e judgement assunti su come e in che misura gli effetti del COVID-19 e le relative misure di supporto siano stati presi in considerazione nella valutazione di SICR ed Expected Credit Loss, nonché l'uso delle informazioni forward-looking;
31 Banca d'Italia ha dato attuazione alle Linee Guida con comunicazione del 30 giugno 2020.

al COVID-19, soprattutto qualora siano tali da mettere in dubbio la continuità aziendale degli emittenti medesimi. Consob aggiunge inoltre l'indicazione, con riferimento alla descrizione degli impatti della pandemia COVID-19 sul conto economico, che gli emittenti dovrebbero fornire informazioni, anche su base quantitativa, in una nota unica del proprio bilancio intermedio, ciò al fine di far comprendere agli utilizzatori del bilancio il complessivo impatto della pandemia sui risultati economici del periodo;
Nello stabilire le priorità, l'ESMA si è concentrata sulla necessità di fornire un'adeguata e trasparente informativa riguardo le conseguenze della pandemia COVID-19, richiamando le raccomandazioni e i concetti già espressi nel public statement "Accounting implications of the COVID-19 outbreak on the calculation of expected credit losses in accordance with IFRS 9" pubblicato a marzo 2020 e nel public statement "Implications of the COVID-19 outbreak on the half-yearly financial reports" di maggio 2020;
in data 4 dicembre 2020, la Banca Centrale Europea ha pubblicato la lettera "Identification and measurement of credit risk in the context of the coronavirus (COVID 19) pandemic", indirizzata alle banche significative, volta a fornire ulteriori indicazioni in merito all'identificazione e alla misurazione del rischio di credito nell'ambito della pandemia COVID-19. Con il progredire della pandemia COVID-19, la Banca Centrale Europea ha rilevato un'attuazione eterogenea dei contenuti della lettera del 1° aprile scorso da parte degli enti significativi, pertanto ha ritenuto opportuno sottolineare l'importanza per gli enti significativi di assicurare che il rischio di credito sia adeguatamente valutato, classificato e misurato nei loro bilanci. Ciò consente di offrire in maniera tempestiva soluzioni appropriate ai debitori in difficoltà, contribuendo a contenere l'accumulo di asset/crediti problematici presso le banche e quindi riducendo al minimo e attenuando gli effetti da shock improvvisi ("cliff effect") dove possibile. A tale scopo, è fondamentale che gli enti significativi raggiungano il giusto equilibrio tra evitare un'eccessiva prociclicità e assicurarsi che i rischi cui sono (o saranno) esposti si riflettano adeguatamente nei processi interni di misurazione e gestione dei rischi, nei bilanci e nelle segnalazioni regolamentari.
Nel paragrafo "Eventi di rilievo del periodo" nella Relazione sulla gestione consolidata, a cui si rimanda per maggiori dettagli, FinecoBank ha fornito indicazioni in merito agli impatti e ai rischi attuali e prospettici per il Gruppo conseguenti alla pandemia COVID-19, precisando come, in ottica prospettica, non si rilevano impatti sostanziali sull'orientamento strategico, sugli obiettivi e sul modello di business del Gruppo, che viceversa ne esce rafforzato, né si stimano impatti economici e patrimoniali rilevanti a livello complessivo in relazione alla diversificazione delle fonti di ricavo del Gruppo.
Nello stesso paragrafo sono state fornite indicazioni di dettaglio in merito alla determinazione dell'Expected Credit Loss (ECL) secondo l'IFRS 9 in ottica forward looking e indicazioni relative alla classificazione dei crediti ed al trattamento delle moratorie. Maggiori dettagli sono inoltre disponibili nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della nota integrativa consolidata.
In conformità agli IFRS e indipendentemente dalla crisi determinata dalla pandemia COVID-19, la direzione aziendale deve formulare valutazioni, stime ed ipotesi che influenzano l'applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio, nonché sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali. Le stime e le relative ipotesi, riportate nel paragrafo successivo, tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione del bilancio e si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e sono state adottate per stimare il valore contabile delle attività e delle passività che non sono facilmente desumibili da altre fonti. Al 31 dicembre 2020 tali stime possono essere influenzate dalla pandemia COVID-19 e dall'esito delle misure di contenimento tuttora non prevedibili.
Nella presentazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune delle poste di natura valutativa, così come previsto dai principi contabili e dalle normative di riferimento sopra descritte. Detti processi sono basati in larga misura, per quanto riguarda le attività, su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio e, per quanto riguarda le passività, su stime circa la
32 In data 17 aprile 2020 l'ESMA ha pubblicato il documento "Questions and answers - ESMA Guidelines on Alternative Performance Measures (APMs)" che rappresenta una linea guida sull'applicazione dei suoi orientamenti in materia di APM nel contesto della pandemia COVID-19.

probabilità di impiego di risorse per adempiere alle proprie obbligazioni e sull'ammontare delle risorse a tal fine necessarie, secondo le regole dettate dalle norme e principi vigenti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale nel cui presupposto il presente Bilancio consolidato è redatto, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione.
I processi adottati confortano i valori di iscrizione al 31 dicembre 2020. Per alcune delle suddette poste il processo valutativo risulta particolarmente complesso in considerazione della presenza di elementi di incertezza nel contesto macroeconomico e di mercato, caratterizzato sia da importanti livelli di volatilità riscontrabili nei parametri finanziari determinanti ai fini della valutazione sia da indicatori di deterioramento della qualità del credito ancora elevati, nonché, più in generale, dalla situazione di incertezza ed instabilità del settore bancario.
Per altre poste, invece, la complessità e soggettività delle stime è influenzata dall'articolazione delle ipotesi ed assunzioni sottostanti, dalla numerosità e variabilità delle informazioni disponibili e dalle incertezze connesse ai possibili futuri esiti di procedimenti, controversie e contenziosi.
I parametri e le informazioni utilizzati per la determinazione dei valori prima menzionati sono quindi significativamente influenzati da molteplici fattori che potrebbero registrare rapidi mutamenti ad oggi non prevedibili, per questo motivo non si possono escludere conseguenti futuri effetti sui valori di bilancio stimati.
Le stime e le ipotesi sottostanti sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.
Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente insito, tra gli altri, nella determinazione del valore di:
la cui quantificazione può variare nel tempo, anche in misura significativa, in funzione dell'andamento del contesto socio-economico nazionale ed internazionale e dei conseguenti riflessi sulla redditività del Gruppo, sulla solvibilità della clientela e sul merito creditizio delle controparti, dell'andamento dei mercati finanziari, che influenzano la fluttuazione dei tassi, dei prezzi e delle basi attuariali utilizzati nella determinazione delle stime, delle modifiche normative e regolamentari di riferimento, nonché dell'evoluzione e degli sviluppi dei contenziosi in essere o potenziali.
Con specifico riferimento alla valutazione delle esposizioni creditizie, siano esse rappresentate da crediti o da titoli, si precisa che il principio contabile IFRS9 prevede che siano considerate non solo le informazioni storiche e correnti, ma anche le informazioni previsionali macroeconomiche (componenti "Forward Looking"). Nell'attuale contesto di crisi, l'aggiornamento degli scenari alla base delle componenti Forward looking risulta un esercizio particolarmente complesso. L'entità delle ripercussioni macroeconomiche dovute alla sospensione delle attività economiche e sociali durante il diffondersi della pandemia COVID-19 è ancora oggetto di ampio dibattito, anche in considerazione delle iniziative di sostegno alle famiglie e imprese adottate in via straordinaria da diversi Paesi europei e contribuiranno a mitigare gli impatti della crisi. Per ulteriori dettagli si rimanda alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della presente nota integrativa consolidata.
In risposta all'incertezza generata dalla pandemia COVID-19 e all'adozione delle misure di sostegno statali, le principali Autorità europee (IASB, EBA, BCE, Commissione Europea, …) hanno fornito agli enti indicazioni sul trattamento prudenziale e contabile delle esposizioni creditizie. Da un lato, in linea con lo spirito della norma contabile, hanno evidenziano la necessità di incorporare il deterioramento del quadro macroeconomico provocato dalla crisi; al tempo stesso, considerata la situazione di incertezza, evidenziano la possibilità di sfruttare i margini di flessibilità previsti dallo stesso principio IFRS 9. La flessibilità auspicata dalle suddette Autorità consente di adottare margini rispetto all'applicazione meccanica degli approcci esistenti per la determinazione degli accantonamenti, raggiungendo il giusto equilibrio tra l'esigenza di evitare un'eccessiva pro-ciclicità e assicurare che i rischi cui gli enti sono (o saranno) esposti si riflettano adeguatamente nei processi interni di misurazione e gestione dei rischi.
Si precisa, inoltre, che in linea con gli orientamenti espressi a livello europeo in tema di valutazione dell'aumento significativo del rischio di credito ("SICR"), l'emergenza sanitaria COVID-19 non ha variato le normative interne adottate dal Gruppo per l'assessment del merito creditizio delle esposizioni creditizie e per la loro classificazione nello Stadio 1, 2 e 3. Non hanno fatto eccezione le misure adottate nel contesto dell'epidemia (quali ad esempio la sospensione dei pagamenti delle rate dei finanziamenti o i ritardi nei pagamenti), che non sono state considerate un trigger automatico di SICR né tantomeno un trigger automatico per la classificazione tra le esposizioni forborne.
Con particolare riferimento alle proiezioni dei flussi di cassa futuri, delle assunzioni e dei parametri utilizzati ai fini della valutazione della recuperabilità dell'avviamento, dei marchi e domini Fineco iscritti in bilancio, si segnala che i parametri e le informazioni utilizzate sono significativamente influenzate dal quadro macroeconomico di mercato, che potrebbe registrare mutamenti non prevedibili alla luce delle incertezze sopra evidenziate. A tale riguardo si precisa che in data 19 gennaio 2021 il Consiglio di Amministrazione ha approvato la procedura adottata per la determinazione del valore d'uso dell'avviamento, dei marchi e domini (modello, assunzioni e parametri utilizzati). I risultati confermano la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio, non facendo emergere in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, confermando un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile. Anche le analisi di sensitività effettuate evidenziano che l'impairment test raggiungerebbe un livello di break-even assumendo

variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili nei principali parametri utilizzati nel modello di valutazione. Per maggiori dettagli in merito all'impairment test le relative analisi di sensitività si rimanda alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato – Sezione 10 – Attività immateriali della nota integrativa consolidata.
Con particolare riferimento alle metodologie valutative, agli input non osservabili e ai parametri, utilizzati nelle misurazioni di fair value e alle sensitivity a variazioni negli stessi, si rimanda alla Parte A - Sezione A.4 "Informativa sul fair value" della presente nota integrativa consolidata.
Con particolare riferimento alla valutazione della recuperabilità della fiscalità differita attiva e dell'esistenza di indicatori di riduzione di valore dell'immobile ad uso funzionale e ad uso investimento, si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Rischi, incertezze e impatti della pandemia COVID-19" della Relazione sulla gestione consolidata.
Con particolare riferimento ai fondi per rischi ed oneri per i rischi derivanti da pendenze legali e reclami, si rimanda alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura – Sezione 5 – Rischi operativi della presente nota integrativa consolidata.
Come precedentemente descritto, nel corso dell'esercizio 2020 il propagarsi della pandemia COVID-19 e le associate misure di restrizione hanno determinato effetti negativi sull'economia reale che ci si attende siano compensati, parzialmente, dalle misure di sostegno economico poste in atto da parte dei Governi. FinecoBank ha considerato tali circostanze nella valutazione delle poste significative del bilancio, e sulla base dei risultati di tali valutazioni, pur consapevole dell'attuale incertezza in merito all'attesa ripresa economica e degli impatti di lungo termine delle misure di restrizione adottate, ritiene che non vi siano incertezze in merito alla continuità aziendale del Gruppo in un futuro prevedibile né incertezze tali da dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili entro l'esercizio successivo. Tuttavia non è possibile escludere che, per loro natura, le ipotesi ragionevolmente assunte possano non essere confermate negli effettivi futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. Su tali scenari potrebbero incidere, tra gli altri, gli elementi di incertezza derivanti dalla pandemia COVID-19 e dalle misure di contenimento messe in atto e che potranno essere messe in atto in futuro per il contenimento dei contagi, oltre che dalle misure di sostegno dell'economia, delle famiglie e delle imprese, poste in essere dai Governi e supportate dalle politiche monetarie delle Banche centrali.
Nell'effettuare tale valutazione, la Banca ha considerato, peraltro, i principali indicatori regolamentari del Gruppo, in termini di dati puntuali al 31 dicembre 2020, relativi buffer rispetto ai requisiti minimi regolamentari ed evoluzione degli stessi in un futuro prevedibile.
FinecoBank ha considerato tali circostanze e ritiene di avere la ragionevole certezza che il Gruppo continuerà ad operare proficuamente in un futuro prevedibile e, di conseguenza, in conformità a quanto previsto dal principio contabile IAS1, il bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2020 è stato predisposto in una prospettiva di continuità aziendale.
Al fine di limitare gli effetti di lungo periodo della crisi scatenata dall'emergenza sanitaria, il Governo italiano ha adottato misure straordinarie volte a contenere la disoccupazione e sostenere i settori più vulnerabili, alle quali sono stati abbinati prestiti bancari a favore delle imprese garantiti dal governo e l'estensione del fondo di solidarietà mutui prima casa (c.d. Fondo Gasparrini) per i lavoratori dipendenti nonché per i lavoratori autonomi e liberi professionisti che autocertifichino di aver registrato un calo del fatturato superiore al 33% rispetto all'ultimo trimestre del 2019 in conseguenza delle restrizioni adottate per l'emergenza COVID-19. I soggetti interessati possono sospendere le rate dei finanziamenti per un determinato periodo di tempo accollandosi il pagamento degli interessi compensativi nella misura pari al 50% degli interessi maturati sul debito residuo durante il periodo di sospensione. Il Fondo Gasparrini (c.d. Consap) sostiene il restante 50% degli interessi maturati nel periodo di sospensione.
In aggiunta a quanto sopra descritto, FinecoBank ha aderito all'Accordo ABI-Associazioni dei consumatori per la sospensione dei crediti alle famiglie a seguito dell'evento pandemico COVID-19 (prestiti personali e mutui diversi da quelli che rientrano nelle condizioni per il ricorso al Fondo Gasparrini), in linea con le Linee Guida EBA precedentemente citate. I soggetti interessati possono sospendere le rate dei finanziamenti (solo capitale oppure capitale e interessi) per un periodo di tempo temporaneo accollandosi il pagamento del 100% degli interessi compensativi maturati sul debito residuo durante il periodo di sospensione.
Entrambe le moratorie, qualora non siano presenti ulteriori elementi non prettamente connessi alla moratoria in esame, sono state rilevate contabilmente applicando la c.d. modification accounting, in linea con le indicazioni ESMA, in quanto le modifiche contrattuali sono state valutate non sostanziali. Il Gruppo ha effettuato una valutazione qualitativa e ha ritenuto che tali misure di sostegno forniscano un sollievo temporaneo ai debitori colpiti dalla pandemia COVID-19, senza intaccare in modo significativo il valore economico del prestito.
Considerando che sulle somme oggetto di posticipo maturano gli interessi (100% a carico del cliente in caso di moratorie Accordo ABI oppure 50% a carico del cliente e 50% sostenuti da Consap in caso di moratorie con il ricorso al Fondo Gasparrini), non sono state rilevate perdite significative in termini di modification loss.

Il Regolamento (UE) 1434/2020 del 9 ottobre 2020 ha introdotto alcune modifiche all'IFRS 16 Leasing per recepire le modifiche "Concessioni sui canoni connesse al COVID-19" pubblicate dallo IASB il 28 maggio 2020 al fine di fornire un espediente pratico, facoltativo e temporaneo, ai locatari, ovvero la facoltà di non applicare le regole di contabilizzazione delle modifiche del leasing nel caso di concessioni sugli affitti direttamente derivanti come conseguenza del COVID-19. Il Regolamento è applicabile a partire dal 1° giugno 2020 per gli esercizi finanziari che iniziano il 1° gennaio 2020 o successivamente. Il Gruppo non ha applicato il practical expedient.
FinecoBank ha aderito allo "Schema Volontario", introdotto dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), con apposita modifica del proprio statuto, nel novembre 2015. Lo Schema Volontario costituisce uno strumento per la soluzione delle crisi bancarie attraverso interventi di sostegno a favore di banche ad esso aderenti, al ricorrere delle specifiche condizioni previste dalla normativa. Lo Schema Volontario dispone di una dotazione finanziaria autonoma e le banche ad esso aderenti si impegnano a fornire le relative risorse su chiamata per l'effettuazione degli interventi.
Dal 2016 al 2018 lo Schema Volontario, in qualità di soggetto privato, ha deliberato degli interventi di sostegno a favore di alcune banche, in particolare di Cassa di Risparmio di Cesena (CariCesena), Cassa di Risparmio di Rimini (Carim), Cassa di Risparmio di San Miniato (Carismi) e Banca Carige.
A fronte degli interventi sopra citati, FinecoBank ha effettuato dei pagamenti monetari con il contestuale riconoscimento in bilancio, secondo quanto indicato al riguardo da Banca d'Italia, di strumenti di capitale dapprima classificati – in base al principio contabile IAS 39 in vigore fino al 31 dicembre 2017 – come "Attività finanziarie disponibili per la vendita" e, quindi, a partire dal 1° gennaio 2018 – in base al vigente principio contabile IFRS 9 – come "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value".
Alla data del 31 dicembre 2020 l'esposizione complessiva in titoli di capitale derivante dalle suddette contribuzioni versate dalla Banca, al netto delle svalutazioni e cancellazioni operate negli esercizi precedenti e degli effetti della valutazione al fair value a tale data ammonta complessivamente a 1.196 migliaia di euro (di cui 875 migliaia di euro relativi ai contributi versati relativamente all'intervento a favore di Carige e 321 migliaia di euro ai contributi versati per l'intervento a favore di Carim, Carismi e CariCesena).
In particolare, la valutazione al fair value al 31 dicembre 2020 dei titoli di capitale rilevati dalla Banca nell'ambito dell'operazione deliberata dallo Schema Volontario per fronteggiare l'intervento di Credit Agricole CariParma a supporto di CariCesena, Cassa di Risparmio di Rimini (Carim) e Cassa di Risparmio di San Miniato (Carismi) ha evidenziato una riduzione che ha determinato la rilevazione nel conto economico nell'esercizio 2020 di una ulteriore valutazione negativa di fair value pari a 1 migliaia di euro. Il modello valutativo adottato è basato sul Discounted Cash Flow model in funzione delle previsioni di recupero ipotizzate.
La valutazione al fair value al 31 dicembre 2020 dei titoli di capitale rilevati dalla Banca nell'ambito dell'intervento a favore di Banca Carige S.p.A. ha evidenziato una riduzione che ha determinato la rilevazione nel conto economico dell'esercizio 2020 di una ulteriore valutazione negativa di fair value pari a 1.432 migliaia di euro. Non essendo disponibili valutazioni di mercato o prezzi di titoli comparabili, il fair value dello strumento è stato determinato dal Gruppo utilizzando un modello interno basato sulla metodologia dei Multipli di mercato applicate in analisi multi-scenario. Gli scenari considerati nella valutazione incorporano lo scenario COVID-19 (crollo dei titoli bancari).
La direttiva 2014/49/UE del 16 aprile 2014 relativa ai sistemi di garanzia dei depositi (DGS - Deposit Guarantee Schemes) è volta ad accrescere la tutela dei depositanti tramite l'armonizzazione della relativa disciplina nazionale. La direttiva prevede un meccanismo obbligatorio di contribuzione a livello nazionale che consenta di raccogliere entro il 3 luglio 2024, un livello-obiettivo dello 0,8% dell'importo dei depositi coperti dei suoi membri. La contribuzione riprende quando la capacità di finanziamento è inferiore al livello-obiettivo, almeno fino al raggiungimento del livello obiettivo. Se, dopo che il livello-obiettivo è stato raggiunto per la prima volta, i mezzi finanziari disponibili sono stati ridotti a meno di due terzi del livello-obiettivo, il contributo regolare è fissato a un livello che consenta di raggiungere il livello-obiettivo entro sei anni. Il meccanismo di contribuzione prevede quote contributive annuali ordinarie, finalizzate a distribuire nel tempo in maniera uniforme i costi per le banche contribuenti, e contributi straordinari, se i mezzi finanziari disponibili di un DGS sono insufficienti a rimborsare i depositanti; i contributi straordinari non possono superare lo 0,5% dei depositi coperti per anno di calendario, ma in casi eccezionali e con il consenso dell'autorità competente i DGS possono esigere contributi anche più elevati.
Con riferimento agli obblighi contributivi di cui alla direttiva sopra citata, con comunicazione del 26 novembre 2020, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi ha comunicato che la contribuzione totale dovuta dalle Consorziate per il 2020 risulta pari a complessivi 952,4 milioni di euro, così ripartita:
La quota di competenza di ciascuna consorziata è stata calcolata in funzione del rispettivo ammontare dei depositi protetti al 30 settembre 2020 e corretta per il rischio sulla base degli indicatori gestionali del modello risk based del Fondo per il calcolo delle contribuzioni, ai sensi dell'art. 28, comma 2 dello Statuto.

La quota di competenza del Gruppo per l'esercizio 2020, alla cui contribuzione partecipa solo la Capogruppo FinecoBank, versata e contabilizzata nella voce 190. Spese amministrative b) altre spese amministrative", ammonta complessivamente a 25,9 milioni di euro, così composta:
Con l'introduzione della direttiva Europea 2014/59/UE, il Regolamento sul Meccanismo Unico di Risoluzione ("Direttiva BRRD", Regolamento (UE) n.806/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 luglio 2014) ha istituito un quadro di risanamento e di risoluzione delle crisi degli enti creditizi, prevedendo un comitato unico di risoluzione e un fondo unico di risoluzione delle banche (Single Resolution Fund, "SRF"). La direttiva prevede l'avvio di un meccanismo obbligatorio di contribuzione che consenta di raccogliere entro il 31 dicembre 2023 il livello obiettivo di risorse, pari all'1% dei depositi protetti di tutti gli enti autorizzati nel territorio Europeo. Il periodo di accumulo può essere prorogato di ulteriori quattro anni se i meccanismi di finanziamento hanno effettuato esborsi cumulativi per una percentuale superiore allo 0,5% dei depositi protetti. Se, dopo il periodo di accumulo i mezzi finanziari disponibili scendono al di sotto del livello-obiettivo, la raccolta dei contributi riprende fino al ripristino di tale livello. Inoltre, dopo aver raggiunto per la prima volta il livello-obiettivo e, nel caso in cui i mezzi finanziari disponibili scendano a meno dei due terzi del livelloobiettivo, tali contributi sono fissati al livello che consente di raggiungere il livello-obiettivo entro un periodo di sei anni. Il meccanismo di contribuzione prevede quote contributive annuali ordinarie, finalizzate a distribuire nel tempo in maniera uniforme i costi per le banche contribuenti, e contributi straordinari addizionali, pari al massimo al triplo dei contributi annuali previsti, laddove i mezzi finanziari disponibili non siano sufficienti a coprire le perdite e i costi in relazione ad interventi.
La quota di competenza del Gruppo per l'esercizio 2020, alla cui contribuzione partecipa solo la Capogruppo FinecoBank, versata e contabilizzata nella voce 190. "Spese amministrative b) altre spese amministrative" ammonta a 0,7 milioni di euro (nessuna contribuzione è stata richiesta a FinecoBank sino all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019). A questa si aggiunge la contribuzione addizionale al Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) di cui all'art. 1, comma 848, della Legge n. 208/2015, richiamata presso il sistema bancario da Banca d'Italia nel mese di giugno 2020, versata e contabilizzata nella voce 190. "Spese amministrative b) altre spese amministrative", per un ammontare pari a 0,2 milioni di euro.
Entrambe le direttive n.49 e n.59 prevedono la possibilità di introdurre impegni irrevocabili di pagamento quale forma di raccolta alternativa alle contribuzioni a fondo perduto per cassa, fino ad un massimo del 30% del totale delle risorse obiettivo, facoltà di cui il Gruppo non si è avvalso.
La Direttiva 2004/109/CE (la "Direttiva Transparency") e il Regolamento Delegato (UE) 2019/815 hanno introdotto l'obbligo per gli emittenti valori mobiliari quotati nei mercati regolamentati dell'Unione Europea di redigere la relazione finanziaria annuale nel linguaggio XHTML, sulla base del formato elettronico unico di comunicazione ESEF (European Single Electronic Format), approvato da ESMA.
Il linguaggio XBRL (eXtensible Business Reporting Language) è leggibile da un dispositivo automatico e consente l'utilizzo automatizzato di grandi quantità di informazioni. Il linguaggio XBRL è consolidato e utilizzato in diverse giurisdizioni ed è attualmente l'unico linguaggio di markup appropriato per marcare le informazioni contenute nei bilanci. L'utilizzo del linguaggio di markup XBRL comporta l'applicazione di una tassonomia per convertire il testo leggibile da utenti umani in informazioni leggibili da un dispositivo automatico. La tassonomia IFRS, resa disponibile dalla Fondazione IFRS, è una tassonomia consolidata elaborata per marcare le informazioni presentate secondo gli IFRS. L'utilizzo della tassonomia IFRS facilita la comparabilità a livello mondiale dei markup dei bilanci redatti conformemente agli IFRS.
Gli emittenti sono tenuti a "marcare" i bilanci consolidati IFRS contenuti nelle relazioni finanziarie annuali per gli esercizi finanziari aventi inizio il 1° gennaio 2020 o in data successiva. Per le "marcature", gli emittenti utilizzano il linguaggio di markup XBRL e una tassonomia i cui elementi sono quelli della tassonomia di base contenuti nel Regolamento Delegato (UE) 2018/815 e successivi Regolamenti che ne modificano il contenuto. Se non è opportuno utilizzare elementi della tassonomia di base, gli emittenti creano gli elementi della tassonomia di estensione.
Dal 1° gennaio 2020, e quindi a partire dal bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2020, viene introdotto l'obbligo di marcare le seguenti informazioni:
Dal 1° gennaio 2022, e quindi a partire dal bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2022, l'obbligo di redazione secondo il nuovo formato ESEF si estenderà anche all'informativa contenuta nella Nota integrativa consolidata e alla Relazione sulla gestione consolidata nel caso vengano fatti rimandi.
Si segnala, infine, che nel mese di dicembre 2020 la Commissione Europea ha comunicato che il Parlamento Europeo e il Consiglio Europeo hanno concordato circa la modifica della Direttiva Transparency, prevedendo la facoltà per gli Stati Membri di posticipare di un anno l'applicazione dell'ESEF; tuttavia, allo stato attuale, la concessione di tale proroga non è stata ufficialmente approvata. FinecoBank, pertanto, non applicando su base volontaria tali disposizioni, non redige la relazione finanziaria annuale consolidata 2020 nel linguaggio XHTML sulla base del formato elettronico unico di comunicazione ESEF approvato dall'ESMA.

Il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 è sottoposto a revisione contabile ai sensi del D. Lgs. 27 gennaio 2010 n.° 39 e del Regolamento (UE) n. 537/2014 da parte della società Deloitte & Touche S.p.A., incaricata della revisione legale dei conti della Banca in esecuzione della delibera assembleare del 16 aprile 2013.
I depositi dell'intero documento presso le sedi e le istituzioni competenti sono effettuati ai sensi di legge.
Un'attività finanziaria è classificata come posseduta per la negoziazione se:
Le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono inizialmente iscritte, alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale e alla data di erogazione per i finanziamenti, al loro fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo pagato, con esclusione dei costi e ricavi di transazione che sono immediatamente contabilizzati a conto economico ancorché direttamente attribuibili a tali attività finanziarie. Gli strumenti derivati di negoziazione sono rilevati per data di contrattazione.
Successivamente alla rilevazione iniziale tali attività finanziarie sono valutate al fair value e gli effetti dell'applicazione di questo criterio di valutazione sono imputati nel conto economico consolidato.
Costituiscono eccezione i contratti derivati da regolare con la consegna di uno strumento non quotato rappresentativo di capitale il cui fair value non può essere valutato attendibilmente e che, analogamente al sottostante, sono valutati al costo.
Si considera come derivato uno strumento finanziario o altro contratto che presenta le tre seguenti caratteristiche:
Un derivato incorporato è una componente di uno strumento ibrido (combinato) che include anche un contratto primario non-derivato, con l'effetto che alcuni dei flussi finanziari dello strumento nel suo complesso variano in maniera similare a quelli del derivato preso a sé stante.
Un derivato incorporato è separato dalle passività finanziare diverse da quelle oggetto di valutazione al fair value con iscrizione degli effetti reddituali a conto economico e dagli strumenti non finanziari, e contabilizzato come un derivato, se:
Nei casi in cui i derivati incorporati siano separati, i contratti primari vengono contabilizzati secondo la categoria di appartenenza.
Gli utili e le perdite realizzati dalla negoziazione, cessione o rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del fair value di strumenti appartenenti al portafoglio di negoziazione sono iscritti nel conto economico consolidato nella voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione", ivi compresi i derivati finanziari connessi alla "fair value option".
Se il fair value di uno strumento diventa negativo, circostanza che può verificarsi per i contratti derivati, tale strumento viene contabilizzato alla voce 20. "Passività finanziarie di negoziazione" del passivo dello stato patrimoniale consolidato.
Un'attività finanziaria non derivata può essere designata al fair value qualora tale designazione consenta di evitare accounting mismatch derivanti dalla valutazione di attività e di associate passività secondo criteri valutativi diversi.
Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" (si rimanda al precedente punto a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione), ad eccezione della registrazione dei profitti e delle perdite, realizzati e valutativi, che vengono rilevati

nel conto economico consolidato alla voce 110. "Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: a) attività e passività finanziarie designate al fair value".
Alla data di riferimento del presente bilancio non sono presenti attività finanziarie classificate fra le "Attività finanziarie designate al fair value".
Un'attività finanziaria, che non è un'attività finanziaria detenuta per la negoziazione, è classificata fra le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value qualora la stessa non soddisfi le condizioni, in termini di business model o di caratteristiche dei flussi di cassa, per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
In particolare sono classificati in questa voce:
Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" (si rimanda al precedente punto a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione), ad eccezione della registrazione dei profitti e delle perdite, realizzati e valutativi, che vengono rilevati nel conto economico consolidato alla voce 110. "Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value".
Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva qualora:
Sono inoltre inclusi nella voce gli strumenti di capitale, non detenuti per finalità di negoziazione, per i quali al momento della rilevazione iniziale, ovvero in sede di prima applicazione del principio, il Gruppo ha esercitato l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono inizialmente iscritte, alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale e alla data di erogazione per i finanziamenti, al loro fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo dell'operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Gli interessi maturati sugli strumenti fruttiferi di interessi sono rilevati a conto economico, nel margine d'interesse, in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata contrattuale, ossia applicando il tasso di interesse effettivo al valore contabile lordo dell'attività finanziaria salvo per:
a) le attività finanziarie deteriorate acquistate o originate. Per tali attività finanziarie l'entità deve applicare il tasso di interesse effettivo corretto per il credito al costo ammortizzato dell'attività finanziaria dalla rilevazione iniziale;
b) le attività finanziarie che non sono attività finanziarie deteriorate acquistate o originate ma sono diventate attività finanziarie deteriorate in una seconda fase. Per tali attività finanziarie l'entità deve applicare il tasso di interesse effettivo al costo ammortizzato dell'attività finanziaria in esercizi successivi.
Gli interessi di mora sono contabilizzati a conto economico al momento dell'eventuale incasso.
Dopo la rilevazione iniziale, per quanto concerne gli strumenti di debito, gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nel Prospetto della redditività consolidata complessiva ed esposti nella voce 120. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto consolidato.
Tali strumenti sono oggetto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione, secondo quanto illustrato nella specifica sezione "Impairment". Tali riduzioni/riprese di valore sono registrate nel conto economico consolidato alla voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" in contropartita del Prospetto della redditività consolidata complessiva ed anch'esse esposte nella voce 120. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto consolidato. I ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo sono rilevati nel margine di interesse.

In caso di cessione, gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel conto economico consolidato alla voce 100. "Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".
Per quanto concerne gli strumenti di capitale, gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nel Prospetto della redditività consolidata complessiva ed esposte nella voce 120. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto consolidato.
In ottemperanza a quanto previsto dal principio IFRS 9, per gli strumenti di capitale le perdite durevoli di valore non sono oggetto di rilevazione a conto economico.
In caso di cessione gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nella voce 150. "Riserve" del patrimonio netto consolidato.
Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato qualora:
Più in particolare, formano oggetto di rilevazione in questa voce:
Sono inoltre inclusi in tale categoria i crediti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F. (ad esempio crediti di funzionamento connessi con la distribuzione di prodotti finanziari).
Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono inizialmente iscritte, alla data di regolamento per i titoli di debito e alla data di erogazione per i finanziamenti, al loro fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo dell'operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Gli interessi maturati sono rilevati a conto economico, nel margine d'interesse, in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata contrattuale, ossia applicando il tasso di interesse effettivo al valore contabile lordo dell'attività finanziaria salvo per:
Gli interessi di mora sono contabilizzati a conto economico al momento dell'eventuale incasso.
Dopo l'iniziale rilevazione al fair value, le attività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo eventualmente rettificato al fine di tener conto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione, secondo quanto illustrato nella successiva specifica sezione "Impairment". Tali riduzioni/riprese di valore sono registrate nel conto economico consolidato alla voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". I ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo sono rilevati nel margine di interesse.
Quando l'attività finanziaria in questione è eliminata, gli utili e le perdite sono iscritti nel conto economico consolidato alla voce 100. "Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
Il Gruppo si è avvalso della facoltà di continuare ad applicare i requisiti esistenti di hedge accounting IAS39 per tutte le relazioni di copertura fin quando lo IASB avrà completato il progetto di regole contabili sul macro-hedging.
Nel portafoglio "derivati di copertura" sono allocati gli strumenti derivati posti in essere allo scopo di ridurre i rischi di mercato (tasso, cambio, prezzo) ai quali sono esposte le posizioni oggetto di protezione. Essi si possono qualificare come:

I contratti derivati di copertura sono inizialmente rilevati alla "data di contrattazione" in base al loro fair value.
Uno strumento finanziario derivato è classificato come di copertura se viene documentata in modo formale la relazione fra lo strumento di copertura e l'elemento coperto, includendo gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia per effettuare la copertura e i metodi che saranno utilizzati per verificarne l'efficacia prospettica e retrospettiva. Di conseguenza, occorre verificare, sia all'inizio dell'operazione che lungo la sua durata, che la copertura mediante l'utilizzo dello strumento derivato sia altamente efficace nel compensare i cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa attesi dell'elemento coperto.
Generalmente, una copertura viene considerata altamente efficace se all'inizio della copertura e nei periodi successivi questa è prevista essere altamente efficace e se i suoi risultati retrospettivi (il rapporto tra le variazioni di valore della posta coperta e quella del derivato di copertura) siano ricompresi all'interno di un definito intervallo (80% - 125%). La copertura è valutata sulla base di un criterio di continuità; deve quindi prospetticamente rimanere altamente efficace per tutti i periodi di riferimento per cui è stata designata.
La valutazione dell'efficacia è effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale (reporting date). Se le verifiche non confermano l'efficacia della copertura, da quel momento la contabilizzazione delle operazioni di copertura viene interrotta ed il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli strumenti di negoziazione.
La relazione di copertura, inoltre, cessa quando il derivato scade, viene venduto, rescisso o esercitato; l'elemento coperto è venduto, scade o è rimborsato; non è più altamente probabile che l'operazione futura coperta venga posta in essere.
I derivati di copertura sono valutati al fair value. In particolare:

"Risultato netto dell'attività di copertura" di conto economico consolidato. Se la relazione di copertura termina, per ragioni diverse dalla vendita degli elementi coperti, la rivalutazione/svalutazione cumulata iscritta nelle voci 60. dell'attivo o 50. del passivo è rilevata a conto economico consolidato tra gli interessi attivi o passivi, lungo la vita residua delle attività o passività finanziarie coperte.
Nel caso in cui queste ultime vengano vendute o rimborsate, la quota del fair value non ammortizzata è rilevata immediatamente alla voce 100. "Utili (Perdite) da cessioni/riacquisto" di conto economico consolidato.
Alla data di riferimento del presente bilancio sono in essere operazioni di copertura generica dal rischio di tasso di interesse di mutui nei confronti di clientela retail e raccolta diretta a tasso fisso da clientela e operazioni di copertura specifica dal rischio di tasso di interesse di titoli di debito.
I criteri di rilevazione iniziale e valutazione successiva delle partecipazioni regolati dagli IFRS10 Bilancio consolidato, IAS27 Bilancio separato, IAS28 Partecipazioni in società collegate e joint venture e IFRS11 Accordi a controllo congiunto sono dettagliati, nella misura in cui applicabili, nella Sezione 3. "Area e metodi di consolidamento" della Parte A.1 della presente nota integrativa consolidata che include l'informativa sulle valutazioni e assunzioni significative adottate per stabilire l'esistenza di controllo, controllo congiunto o influenza notevole in ossequio a quanto previsto dall'IFRS12 (paragrafi 7-9).
Le restanti interessenze azionarie, diverse quindi da controllate, collegate e joint ventures e da quelle eventualmente rilevate nello stato patrimoniale consolidato nella voce 120. "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" (si veda la Sezione 8 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione), sono classificate quali attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva o attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value e trattate in modo corrispondente (si vedano le Sezioni 1 – "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" e 2 – "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva").
La voce include:
ed è suddivisa nelle seguenti categorie:
Le attività materiali ad uso funzionale hanno consistenza fisica, sono detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi e si ritiene possano essere utilizzate per più di un periodo.
Nelle attività materiali confluiscono i diritti d'uso acquisiti con il leasing e relativi all'utilizzo di attività materiali di cui all'IFRS 16, nonchè le migliorie su beni di terzi qualora le stesse costituiscano spese incrementative relative ad attività identificabili e separabili. In tal caso la classificazione avviene nelle sottovoci specifiche di riferimento (es. impianti) in relazione alla natura dell'attività stessa. Normalmente tali investimenti sono sostenuti per rendere adatti all'utilizzo atteso gli immobili presi in affitto da terzi. Qualora le migliorie e spese incrementative siano relative ad attività materiali identificabili ma non separabili, le stesse sono invece incluse nello stato patrimoniale consolidato nella voce 130. "Altre attività" .
Le attività materiali detenute a scopo d'investimento si riferiscono agli investimenti immobiliari, di cui allo IAS 40, cioè a quelle proprietà immobiliari possedute al fine di ricavarne canoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito.
Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla "messa in funzione" del bene (costi di transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento).
Per quanto riguarda le attività materiali per diritti d'uso acquisite con il leasing, al momento dell'iscrizione iniziale dette attività sono valutate sulla base dei flussi finanziari associati ai contratti di leasing, corrispondenti al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data ("passività del leasing"), comprensiva dei pagamenti versati alla data o prima della data di decorrenza e dei costi diretti iniziali sostenuti dal locatario. I pagamenti dovuti per il leasing sono determinati alla luce delle previsioni del contratto di locazione e calcolati al netto della componente IVA, ove applicabile, in

virtù della circostanza che l'obbligazione al pagamento di tale imposta sorge al momento dell'emissione della fattura da parte del locatore e non già alla data di decorrenza del contratto di leasing medesimo, e sono attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento marginale del Gruppo, determinato sulla base del costo del funding per passività di durata e garanzie simili a quelle implicite nei contratti di leasing.
Successivamente all'iscrizione iniziale tale attività è valutata in base a quanto previsto per le attività materiali da IAS 16 o IAS 40 e, quindi, al costo al netto di ammortamenti e eventuali riduzioni di valore, al "valore rideterminato" oppure al fair value secondo quanto applicabile.
Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attività separate se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed il costo può essere attendibilmente rilevato. Le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel conto economico, nell'esercizio nel quale sono sostenute, alla voce:
ovvero:
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore per deterioramento.
Le immobilizzazioni a vita utile limitata vengono sistematicamente ammortizzate a quote costanti durante la loro vita utile.
I fabbricati, se quantificabili separatamente, sono trattati separatamente ai fini contabili, anche quando sono acquistati congiuntamente. I terreni non sono ammortizzati in quanto, di norma, caratterizzati da vita utile illimitata; i fabbricati, invece, hanno una vita utile limitata e, pertanto, sono ammortizzati.
Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti:
| | Fabbricati | non superiore a 33,3 anni |
|---|---|---|
| | Mobili e arredi | non superiore a 9 anni |
| | Macchine e dispositivi elettronici | non superiore a 5 anni |
| | Impianti, macchinari e attrezzature | non superiore a 14 anni |
| | Automezzi | non superiore a 4 anni |
La stima della vita utile delle immobilizzazioni materiali viene rivista ad ogni chiusura di periodo tenendo conto delle condizioni di utilizzo delle attività, delle condizioni di manutenzione, della obsolescenza attesa ecc. e se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la relativa vita utile viene rideterminata e la quota di ammortamento per il periodo corrente e per quelli successivi viene rettificata.
In particolare, si precisa che le spese per migliorie capitalizzate sull'attività principale, con particolare riferimento agli immobili, possono determinare un significativo aumento della vita utile del bene, che non può in ogni caso superare la vita utile sopra riportata a partire dalla data di capitalizzazione della miglioria.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 210. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali" di conto economico consolidato.
Qualora venga ripristinato il valore di un'attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.
Un'attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale (i) all'atto della sua dismissione o (ii) quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dal suo realizzo; l'eventuale differenza tra il valore di cessione o valore recuperabile e il valore contabile viene rilevata a conto economico consolidato, rispettivamente, alla voce 280. "Utili (Perdite) da cessione di investimenti" ovvero 210. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali".
Le attività immateriali sono attività non monetarie ad utilità pluriennale, identificabili pur se prive di consistenza fisica, controllate dal Gruppo, e dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri.
Le attività immateriali sono relative principalmente ad avviamento, marchi e domini, software e oneri sostenuti per la realizzazione del sito Fineco.
Le attività immateriali diverse dall'avviamento sono iscritte in bilancio al costo d'acquisto, comprensivo di qualunque costo diretto sostenuto per predisporre l'attività all'utilizzo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore eventualmente registrate.

Le immobilizzazioni immateriali aventi durata definita sono sistematicamente ammortizzate a quote costanti in base alla stima della loro vita utile.
Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti:
Non sono presenti attività immateriali aventi durata indefinita, ad eccezione dell'avviamento, del marchio e domini Fineco.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 220. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali" di conto economico consolidato.
Qualora venga ripristinato il valore di un'attività immateriale, diversa dall'avviamento, precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.
Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale consolidato (i) all'atto della sua dismissione o (ii) quando non sono previsti, dal suo utilizzo o dal suo realizzo, ulteriori benefici economici futuri; l'eventuale differenza tra il valore di cessione o valore recuperabile e il valore contabile viene rilevata a conto economico consolidato, rispettivamente, alla voce "280. Utili (Perdite) da cessione di investimenti" ovvero "220. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali".
Ai sensi dell'IFRS3, l'avviamento è rappresentato dall'eccedenza, in sede di aggregazione aziendale ("business combination"), del costo d'acquisizione sostenuto rispetto all'interessenza acquisita nel fair value netto, alla data di acquisizione, degli attivi e dei passivi patrimoniali acquisiti.
L'avviamento sulle acquisizioni di società controllate e joint ventures (consolidate proporzionalmente) è esposto fra le attività immateriali; quello sulle acquisizioni di società collegate è invece insito nel costo di acquisto e, conseguentemente, esposto ad incremento del valore delle partecipazioni.
Nello specifico, l'avviamento iscritto tra le attività immateriali nel presente bilancio consolidato, corrispondente all'avviamento iscritto nel bilancio d'esercizio della Banca, riviene dalle acquisizioni di società oggetto di fusione o incorporazione.
In sede di valutazione successiva, l'avviamento è esposto in bilancio al netto delle eventuali perdite di valore cumulate e non è assoggettato ad ammortamento.
L'avviamento è annualmente sottoposto ad impairment test. Le rettifiche di valore dell'avviamento sono registrate nel conto economico consolidato alla voce 270. "Rettifiche di valore dell'avviamento". Sull'avviamento non sono ammesse riprese di valore.
Relativamente all'avviamento iscritto in bilancio, occorre sottolineare che lo stesso riguarda acquisizioni di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi per il tramite di consulenti finanziari, attività che sono state completamente integrate nell'operatività corrente della Banca, per cui non risulta possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo rispetto alla profittabilità complessiva della Banca stessa. Ciò significa che ai fini della conferma della congruità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda FinecoBank. La cash generating unit (CGU) è la Banca nel suo complesso incluso il contributo della controllata Fineco Asset Management DAC, società di gestione di diritto irlandese, grazie al modello di business integrato verticalmente.
Infatti, considerato il particolare modello di business del Gruppo, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari, piattaforma trading e banking, per cui la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, che prevede servizi di banking, brokerage ed investing, la contabilizzazione di costi/ricavi allocati alle macro aree di attività non è considerata rilevante e significativa.
Per ulteriori informazioni sull'avviamento ed il relativo test di impairment si veda anche la Sezione 10.3 "Attività immateriali – Altre informazioni" della successiva Parte B della presente nota integrativa consolidata.
Rientrano in tali categorie le singole attività (materiali, immateriali e finanziarie) non correnti o gruppi di attività in via di dismissione, con le relative passività associate, come disciplinati dall'IFRS 5.
Le singole attività (o i gruppi di attività in via di dismissione) e le relative passività, sono iscritte rispettivamente nello stato patrimoniale consolidato alle voci 120. "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" e 70. "Passività associate ad attività in via di dismissione" al minore tra il valore contabile ed il fair value al netto dei costi di cessione.

Le riserve da valutazione relative ad Attività non correnti in via di dismissione, registrate in contropartita delle variazioni di valore a tal fine rilevanti, sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività consolidata complessiva (si veda Parte D - Redditività consolidata complessiva).
Il saldo positivo o negativo dei proventi (dividendi, interessi, ecc.) e degli oneri (interessi passivi, ecc.) relativi ai gruppi di attività e passività in via di dismissione, al netto della relativa fiscalità corrente e differita, è rilevato alla voce 320. "Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte" di conto economico consolidato. Gli utili e le perdite riconducibili a singole attività in via di dismissione sono iscritti nella voce più idonea di conto economico consolidato.
Alla data di riferimento del bilancio non sono presenti "Attività non correnti o gruppi di attività in via di dismissione".
Le attività e le passività fiscali sono rilevate nello stato patrimoniale consolidato del bilancio rispettivamente nelle voci 110. "Attività fiscali" dell'attivo e 60. "Passività fiscali" del passivo.
In applicazione del "Balance sheet liability method" le poste contabili della fiscalità corrente e differita comprendono:
Le attività fiscali e le passività fiscali correnti e differite, sono calcolate applicando le legislazioni fiscali nazionali vigenti (con riferimento a ciascuna società consolidata integralmente) e sono contabilizzate come onere (provento) secondo il medesimo criterio di competenza economica dei costi e dei ricavi che le hanno originate.
In particolare per la fiscalità corrente, relativa a FinecoBank, l'IRES è stata calcolata con l'aliquota del 27,50%, ai fini IRAP l'aliquota applicata è stata del 5,57%. A tale riguardo si evidenzia come gli effetti della riduzione dell'aliquota IRES dal 27,50% al 24% introdotta, a decorrere dal 1° gennaio 2017 con effetto per i periodi di imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2016, dalla Legge di Stabilità per il 2016 risultano "neutralizzati" per la Banca a seguito dell'introduzione, ad opera della medesima Legge, di una addizionale di 3,5 punti percentuali per gli enti creditizi con effetto per gli stessi periodi di imposta.
Per quanto riguarda la partecipata irlandese Fineco AM, le imposte sono state calcolate applicando l'aliquota del 12,5% (prevista dalla relativa legislazione fiscale).
In generale, le attività e le passività fiscali differite emergono nelle ipotesi in cui la deducibilità o l'imponibilità del costo o del provento sono differite rispetto alla loro rilevazione contabile.
Le attività fiscali e le passività fiscali differite sono rilevate in base alle aliquote fiscali che, alla data di riferimento del bilancio, si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività, sulla base della vigente legislazione fiscale e sono periodicamente riviste al fine di tenere conto di eventuali modifiche normative.
Inoltre, le attività fiscali differite sono rilevate solo nella misura in cui si preveda il loro recupero attraverso la produzione di sufficiente futuro reddito imponibile. In ossequio a quanto previsto dallo IAS12, la probabilità che esista reddito imponibile futuro sufficiente all'utilizzo delle attività fiscali differite è oggetto di verifica periodica. Qualora dalla suddetta verifica risulti l'insufficienza di reddito imponibile futuro, le attività fiscali differite sono corrispondentemente ridotte.
Le passività fiscali differite sono sempre contabilizzate.
Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico consolidato alla voce 300. "Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente", ad eccezione di quelle imposte che si riferiscono a partite che sono accreditate o addebitate, nell'esercizio stesso o in un altro, direttamente a patrimonio netto, quali, ad esempio, quelle relative agli utili e perdite da valutazione su attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, le cui variazioni di valore sono rilevate, al netto delle imposte, direttamente nel prospetto della redditività consolidata complessiva tra le riserve da valutazione.
Le attività fiscali correnti sono rappresentate nello Stato Patrimoniale consolidato al netto delle relative passività fiscali correnti qualora sussistano i seguenti requisiti:
esistenza di un diritto di compensare gli ammontari rilevati; e

l'intenzione di regolare le posizioni attive e passive con un unico pagamento su base netta o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.
Le attività fiscali differite sono rappresentate a Stato Patrimoniale consolidato al netto delle relative passività fiscali differite qualora sussistano i seguenti requisiti:
La sottovoce dei fondi per rischi ed oneri in esame accoglie i fondi per rischio di credito rilevati a fronte degli impegni ad erogare fondi ed alle garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull'impairment ai sensi dell'IFRS 9, secondo quanto illustrato nella successiva specifica sezione "Impairment". Gli effetti della valutazione sono registrati nel conto economico consolidato alla voce 200. "Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri: a) impegni e garanzie rilasciate".
I fondi di quiescenza – ossia gli accantonamenti relativi a benefici ai dipendenti erogati successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro – si qualificano come piani a contribuzione definita o come piani a benefici definiti, a seconda della natura del piano.
In particolare:
Nel caso in cui tali fondi siano del primo tipo, ossia a benefici definiti, la determinazione dei valori attuali richiesti viene effettuata da un attuario esterno, con l'utilizzo del "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito".
Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente. Le obbligazioni sono determinate come il valore attualizzato delle erogazioni medie future riproporzionato in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati e l'anzianità teorica complessiva raggiunta al momento dell'erogazione del beneficio.
Più precisamente, l'importo contabilizzato come passività/attività netta, in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised, nello stato patrimoniale consolidato alla voce 100. "Fondi per rischi e oneri: b) quiescenza e obblighi simili" è pari al valore attuale dell'obbligazione alla data di riferimento del bilancio, meno eventuali costi previdenziali relativi alle prestazioni di lavoro passate non ancora rilevate, meno il fair value alla data di riferimento del bilancio delle attività a servizio del piano diverse da quelle che serviranno a estinguere direttamente le obbligazioni aggiustato per gli effetti del cosiddetto "asset ceiling" (a limitare l'ammontare dell'attività netta riconoscibile al massimale di attività disponibili all'entità). Gli utili/perdite attuariali rivenienti dalla valutazione delle passività a benefici definiti vengono rilevati in contropartita del Patrimonio netto consolidato nell'ambito della voce 120. "Riserve da valutazione" ed esposti nel Prospetto della redditività consolidata complessiva.
Il tasso impiegato per attualizzare le obbligazioni (finanziate o non finanziate) connesse ai benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro varia a seconda del Paese/divisa di denominazione della passività e viene determinato in base ai rendimenti di mercato alla data di riferimento del bilancio di obbligazioni di aziende primarie con durata media coerente a quella della passività stessa.
Alla data di riferimento del presente bilancio non sono presenti fondi di quiescenza e obblighi simili.
Gli altri fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività rilevate quando:

può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare della relativa passività.
Gli importi accantonati sono determinati in modo che rappresentino la migliore stima della spesa richiesta per adempiere alle obbligazioni. Nel determinare tale stima si considerano i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.
Il fondo rischi e oneri per controversie legali include, oltre alle spese legali a carico del Gruppo in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che la assistono nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti.
Tale stima, con riferimento ai compensi degli avvocati che assistono il Gruppo, è stata determinata in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.
Inoltre, laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo (di regola quando si prevede che l'esborso si verificherà oltre 18 mesi dalla data di rilevazione), l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato.
I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente adeguati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.
Un accantonamento è utilizzato solo a fronte degli oneri per i quali è stato originariamente iscritto. L'accantonamento dell'esercizio, registrato alla voce 200. "Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri: b) altri accantonamenti netti" del conto economico consolidato, include gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo ed è al netto degli eventuali storni.
Negli "Altri fondi" sono comprese anche le obbligazioni concernenti i benefici spettanti ai consulenti finanziari ed in particolare l'indennità suppletiva di clientela e l'indennità contrattuale, che sono assimilabili a piani a prestazione definita e quindi le relative obbligazioni sono state calcolate, da parte di un attuario, utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito" (si veda il paragrafo "Fondi di quiescenza e obblighi simili"), e il patto di non concorrenza.
In alcune circostanze gli accantonamenti per rischi ed oneri (ad esempio quelli connessi alle spese del personale o alle spese amministrative) sono stati rilevati nella voce propria del conto economico consolidato per meglio rifletterne la natura.
Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato comprendono gli strumenti finanziari (diversi dalle passività di negoziazione e da quelle valutate al fair value) rappresentativi delle diverse forme di provvista di fondi da terzi (tra i quali depositi, conti correnti, finanziamenti, passività del leasing, debiti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F.).
Le passività finanziarie sono inizialmente rilevate alla data di regolamento al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria; gli interessi maturati sono rilevati a conto economico, nel margine d'interesse, in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata del credito.
Dopo l'iniziale rilevazione, tali strumenti sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.
Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato includono le passività del leasing rilevate inizialmente pari al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data. I pagamenti dovuti per il leasing sono attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento marginale del Gruppo, determinato sulla base del costo del funding per passività di durata e garanzie simili a quelle implicite nei contratti di leasing. La passività del leasing deve essere rideterminata, dopo la data di decorrenza, nel caso vengano apportate delle modifiche ai pagamenti dovuti per il leasing; l'importo della rideterminazione della passività del leasing deve essere rilevata come una rettifica della corrispondente attività per diritto di utilizzo.
Gli strumenti di debito ibridi (combinati), indicizzati a strumenti azionari, valute estere, strumenti di credito o indici, sono considerati strumenti strutturati. Il derivato incorporato è separato dal contratto primario e rappresenta un derivato a sé stante qualora i criteri per la separazione siano rispettati. Il derivato incorporato è iscritto al suo fair value, classificato fra le attività o le passività finanziarie detenute per la negoziazione e successivamente fatto oggetto di valutazione al fair value con iscrizione dei relativi utili o perdite a conto economico consolidato alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione". Al contratto primario è inizialmente attribuito il valore corrispondente alla differenza tra l'importo complessivo incassato e il fair value del derivato incorporato.
Gli strumenti convertibili in azioni proprie comportano il riconoscimento, alla data di emissione, di una passività finanziaria e di una componente del patrimonio netto iscritta alla voce 140. "Strumenti di capitale", qualora il regolamento del contratto preveda la consegna fisica. In particolare, alla componente di patrimonio netto è attribuito il valore residuo risultante dopo aver dedotto dal valore complessivo dello strumento il valore determinato distintamente per una passività finanziaria priva di clausola di conversione avente gli stessi flussi di cassa. La risultante passività finanziaria è quindi misurata al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.

I titoli in circolazione sono iscritti al netto degli ammontari riacquistati; la differenza tra il valore contabile della passività e l'ammontare pagato per acquistarla viene registrato nel conto economico consolidato alla voce 100. "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: c) passività finanziarie". Il successivo ricollocamento/vendita da parte dell'emittente è considerato come una nuova emissione che non genera alcun effetto economico.
Si precisa che le esposizioni debitorie del Gruppo non prevedono covenants che comportino la decadenza o la modifica dei benefici del termine, né sussistono operazioni che abbiano comportato la trasformazione delle stesse in strumenti di patrimonio (per i quali possa essere applicabile l'IFRIC 19 Estinzione di passività finanziarie con strumenti rappresentativi di capitale).
Alla data di riferimento del presente bilancio consolidato non sono presenti titoli in circolazione, strumenti di debito ibridi e strumenti convertibili in azioni proprie.
Le passività finanziarie detenute per finalità di negoziazione comprendono:
Le passività finanziarie appartenenti a tale categoria, inclusi i contratti derivati, sono valutate al fair value inizialmente e durante la vita dell'operazione.
Gli utili e le perdite realizzati dalla negoziazione, cessione o rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del fair value di strumenti appartenenti al portafoglio di negoziazione sono iscritti nel conto economico consolidato nella voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione", ivi compresi i derivati finanziari connessi alla "fair value option".
Le passività finanziarie, analogamente alle attività finanziarie, possono essere designate, coerentemente a quanto disposto da IFRS 9, al momento della rilevazione iniziale ovvero in sede di prima applicazione del principio, come passività finanziarie valutate al fair value, purché:
tale designazione elimini o riduca notevolmente una discordanza che altrimenti risulterebbe dalla valutazione su basi diverse di attività o passività e dei relativi utili e perdite;
ovvero,
un gruppo di attività finanziarie, di passività finanziarie o di entrambe sia gestito e valutato al fair value secondo una gestione del rischio o una strategia di investimento documentata internamente al Consiglio di Amministrazione o organo equivalente.
Possono rientrare in tale categoria anche passività finanziarie rappresentate da strumenti ibridi (combinati) contenenti derivati incorporati che avrebbero, altrimenti, dovuto essere fatti oggetto di scorporo.
Le passività finanziarie appartenenti a tale categoria, inclusi i contratti derivati, sono valutate al fair value inizialmente e durante la vita dell'operazione.
Le variazioni di fair value sono iscritte a conto economico consolidato nella voce 110. "Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: a) attività e passività finanziarie designate al fair value", con l'eccezione di eventuali variazioni di fair value derivanti da variazioni del proprio merito creditizio che sono esposte a voce 120. Riserve da valutazione" del patrimonio netto consolidato a meno che tale contabilizzazione non determini una discordanza che risulterebbe dalla valutazione su basi diverse di attività o passività e dei relativi utili e perdite, nel qual caso anche le variazioni di fair value derivanti da variazioni del proprio merito creditizio sono iscritte a conto economico.
Alla data di riferimento del presente bilancio non sono presenti passività finanziarie classificate fra le "Passività finanziarie valutate al fair value".
Le operazioni in valute estere sono rilevate al tasso di cambio corrente alla data dell'operazione.
Le attività e passività monetarie sono convertite utilizzando il tasso di cambio di chiusura dell'esercizio.

Le differenze di cambio derivanti dalla liquidazione delle transazioni a tassi differenti da quello della data di transazione e le differenze di cambio non realizzate su attività e passività monetarie in valuta non ancora regolate, diverse da quelle designate al fair value e da quelle di copertura, sono rilevate alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione" di conto economico consolidato.
Le attività e le passività non monetarie, iscritte al costo storico, sono convertite utilizzando il tasso di cambio essere alla data dell'operazione, mentre quelle valutate al fair value sono convertite utilizzando il cambio di fine esercizio.
In questo caso, quando un utile o una perdita relativi ad un elemento non monetario sono rilevati a patrimonio netto, la differenza cambio relativa a tale elemento è rilevata anch'essa a patrimonio; quando un utile o una perdita sono rilevati a conto economico, è rilevata in conto economico anche la relativa differenza cambio.
Tutte le differenze di cambio rilevate nelle riserve da valutazione nel patrimonio netto consolidato sono esposte anche nel Prospetto della redditività consolidata complessiva.
L'IFRS4 definisce contratti assicurativi quei contratti in base ai quali una parte (l'assicuratore) accetta un rischio assicurativo significativo da un terzo (l'assicurato), concordando di risarcire quest'ultimo nel caso in cui subisca danni conseguenti a uno specifico evento futuro incerto.
In sintesi, il trattamento contabile di tali prodotti prevede l'iscrizione:
Alla data di riferimento del presente Bilancio consolidato non sono presenti attività e passività assicurative.
Un'aggregazione aziendale consiste in una transazione con la quale un'entità ottiene il controllo di un'impresa o di un ramo aziendale, determinando la combinazione di attività aziendali distinte in un unico soggetto tenuto alla redazione del bilancio.
Un'aggregazione aziendale può dare luogo ad un legame partecipativo tra capogruppo (acquirente) e controllata (acquisita); può prevedere l 'acquisto dell'attivo netto di un'altra impresa, con l'emersione di un eventuale avviamento, oppure l 'acquisto del capitale dell'altra impresa (nell'ambito di operazioni di fusione e conferimento).
In base a quanto disposto dall' IFRS 3, le aggregazioni aziendali aventi ad oggetto un ramo aziendale devono essere contabilizzate applicando il metodo dell'acquisto che prevede le seguenti fasi:
In particolare, il costo di una aggregazione aziendale è determinato come la somma complessiva dei fair value, alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti rappresentativi di capitale emessi, in cambio del controllo dell'acquisito.
La data di acquisizione è la data in cui si ottiene effettivamente il controllo sull'acquisito. Quando l'acquisizione viene realizzata con un'unica operazione di scambio, la data dello scambio coincide con quella di acquisizione.

Qualora l'aggregazione aziendale sia realizzata tramite più operazioni di scambio il costo dell'aggregazione è comunque pari al fair value dell'intera partecipazione acquisita. Ciò comporta la rivalutazione al fair value, con iscrizione degli effetti a conto economico, delle partecipazioni in precedenza detenute nell'impresa acquisita.
Il costo di un'aggregazione aziendale viene allocato rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell'acquisito ai relativi fair value alla data di acquisizione. Eccezioni a questo principio sono costituite dalle imposte sul reddito, dai benefici a dipendenti, dalle attività derivanti da indennizzi, dai diritti riacquisiti, dalle attività non correnti detenute per la vendita e dalle operazioni con pagamento basato su azioni che sono oggetto di valutazione secondo quanto disposto dal principio ad essi applicabile.
La differenza positiva tra il costo dell'aggregazione aziendale e l'interessenza dell'acquirente al fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili, deve essere contabilizzata come avviamento.
Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è sottoposto con cadenza almeno annuale ad impairment test.
In caso di differenza negativa viene effettuata una nuova misurazione. Tale differenza negativa, se confermata, è rilevata immediatamente come ricavo a conto economico. Nel caso in cui l'acquisizione abbia ad oggetto una percentuale inferiore al 100% del patrimonio dell'impresa acquisita si procede alla rilevazione del patrimonio di pertinenza di terzi.
Alla data di acquisizione il patrimonio di pertinenza di terzi è valutato:
Qualora all'atto dell'iscrizione iniziale un'esposizione creditizia iscritta nello stato patrimoniale consolidato nelle voci 30. "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" o 40. "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", risulti essere deteriorata, la stessa è qualificata quale "Attività finanziaria deteriorata acquisita o originata" (Purchased Originated Credit Impaired- POCI).
Il costo ammortizzato e, conseguentemente, gli interessi attivi generati da tali attività sono calcolati considerando, nella stima dei flussi di cassa futuri, le perdite creditizie attese lungo l'intera durata residua dell'attività stessa. Tali perdite creditizie attese sono oggetto di periodica revisione determinando la rilevazione di rettifiche o di riprese di valore.
Le "Attività finanziarie deteriorate acquisite o originate" sono convenzionalmente presentate all'iscrizione iniziale nell'ambito dello Stadio 3. Qualora, a seguito di un miglioramento del merito creditizio della controparte, le attività risultino "in bonis" le stesse sono classificate nell'ambito dello Stadio 2. Tali attività non sono mai classificate nell'ambito dello Stadio 1 poiché la perdita creditizia attesa deve essere sempre calcolata considerando un orizzonte temporale pari alla durata residua.
Alla data di riferimento del presente bilancio non sono presenti "Attività finanziarie deteriorate acquisite o originate".
I benefici per i dipendenti a lungo termine sono iscritti nello stato patrimoniale consolidato alla voce 80. "Altre passività" in base alla valutazione alla data di bilancio degli impegni assunti.
La movimentazione delle azioni proprie presenti in portafoglio è rilevata in contropartita diretta del patrimonio netto, ossia in riduzione di quest'ultimo per il controvalore degli acquisti ed in aumento per il controvalore delle vendite. Ciò implica che, in caso di successiva cessione, la differenza tra il prezzo di vendita delle azioni proprie ed il relativo costo di acquisto, al netto dell'eventuale effetto fiscale, è rilevata integralmente in contropartita al patrimonio netto.
La compensazione contabile tra poste dell'attivo e del passivo viene effettuata in base alle indicazioni dello IAS 32, accertata la presenza dei seguenti requisiti:
In ottemperanza a quanto richiesto dall'IFRS 7, informazioni di maggior dettaglio sono contenute nelle tabelle di nota integrativa consolidata, riportate in Parte B - Altre informazioni.
In tali tavole, in particolare, sono esposti:

Il costo ammortizzato di un'attività o passività finanziaria è il valore a cui questa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale, al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento complessivo calcolato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi perdita di valore.
Il criterio dell'interesse effettivo è il metodo di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la durata di un'attività o passività finanziaria. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri attesi lungo la vita dello strumento finanziario al valore contabile netto dell'attività o passività finanziaria. Esso include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante di tale tasso, i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti.
Tra le commissioni che sono considerate parte integrante del tasso di interesse effettivo vi sono le commissioni iniziali ricevute per l'erogazione o l'acquisto di un'attività finanziaria che non sia classificata come valutata al fair value, quali, ad esempio, quelle ricevute a titolo di compenso per la valutazione delle condizioni finanziarie del debitore, per la valutazione e la registrazione delle garanzie e, più in generale, per il perfezionamento dell'operazione.
I costi di transazione, a loro volta, includono gli onorari e le commissioni pagati ad agenti, consulenti, mediatori e operatori, i contributi prelevati da organismi di regolamentazione e dalle Borse valori, le tasse e gli oneri di trasferimento. I costi di transazione non includono invece costi di finanziamento o costi interni amministrativi o di gestione.
Il nuovo metodo di classificazione e di valutazione delle attività finanziarie previsto dall'IFRS 9 si basa sulla modalità di gestione ("business model") e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali dello strumento finanziario (criterio SPPI - Solely Payments of Principal and Interests).
In base al business model perseguito dall'entità per la gestione degli strumenti finanziari, le attività possono essere classificate come:
È possibile, inoltre, al momento della rilevazione iniziale:
Per quanto riguarda il business model, l'IFRS 9 individua tre fattispecie in relazione alla modalità con cui sono gestiti i flussi di cassa e le vendite delle attività finanziarie:

Altri modelli di business: nei quali confluiscono sia le attività finanziarie detenute con finalità di trading sia le attività finanziarie gestite con un modello di business non riconducibile ai business model precedenti.
Il Business model del Gruppo è determinato dai Dirigenti con responsabilità strategiche ad un livello che riflette il modo in cui gruppi di attività finanziarie sono gestiti collettivamente per perseguire un determinato obiettivo aziendale. Il Business model non dipende dalle intenzioni della dirigenza rispetto ad un singolo strumento, di conseguenza questa condizione non configura un approccio strumento per strumento in materia di classificazione e deve essere stabilita ad un livello più elevato di aggregazione con l'obiettivo aziendale di perseguire, tempo per tempo, specifiche performances di massimizzazione del margine di interesse e delle commissioni accessorie, a fronte del contenimento del rischio di credito, sempre compatibili con il RAF (risk appetite framework) stabilito annualmente. Tuttavia, una singola società può avere più di un modello di business per la gestione dei suoi strumenti.
Per il business model Held to collect, il Gruppo ha definito le soglie di ammissibilità delle vendite che non inficiano la classificazione (frequenti ma non significative, individualmente e in aggregato, oppure infrequenti anche se di ammontare significativo) e, contestualmente, sono stati stabiliti i parametri per individuare le vendite coerenti con tale modello di business in quanto riconducibili ad un incremento del rischio di credito.
Il Gruppo ha ricondotto nel business model "HTC" le seguenti principali attività finanziarie, in funzione delle finalità di detenzione e dell'atteso turnover delle stesse:
Nel business model "HTCS" sono stati ricondotti i titoli di proprietà per i quali l'obiettivo perseguito dal Gruppo nella propria politica di investimento è la gestione del fabbisogno di liquidità corrente, mantenere un determinato profilo di margine d'interesse o allineare le durate delle attività e passività finanziarie. Le vendite costituiscono parte integrante di tale modello di business, pertanto non esiste alcuna soglia di turnover delle vendite di portafoglio, né in termini di frequenza né in termini di ammontare delle vendite. Nonostante ciò, per perseguire l'obiettivo del modello di business, non è ammessa un'attività di trading e gli acquisti devono essere effettuati con un orizzonte temporale non di breve periodo.
Negli "Altri Business model" sono ricondotte le attività che non rientrano nei business model precedenti; si tratta di attività finanziarie che non sono possedute nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali o il cui obiettivo è perseguito mediante sia la raccolta dei flussi finanziari contrattuali sia la vendita delle attività finanziarie e che, invece, riflettono le intenzioni di trading.
In particolare, si tratta delle seguenti principali attività identificate dal Gruppo:
Al fine di valutare se le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie consentano la valutazione al costo ammortizzato (HTC) o al fair value con impatto sulla redditività complessiva (HTCS) - oltre all'analisi relativa al business model - è necessario che i termini contrattuali delle attività finanziarie prevedano, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (criterio SPPI - Solely Payments of Principal and Interests).
Il test SPPI deve essere effettuato su ogni singolo strumento finanziario, al momento dell'iscrizione nel bilancio. Successivamente alla rilevazione iniziale, e finché è rilevata in bilancio, l'attività non è più oggetto di nuove valutazioni ai fini del test SPPI. Qualora si proceda alla cancellazione (derecognition) di uno strumento finanziario e all'iscrizione di una nuova attività finanziaria occorre procedere all'effettuazione del test SPPI sul nuovo asset.
Ai fini dell'applicazione del test SPPI, l'IFRS 9 fornisce le seguenti definizioni:

Per l'effettuazione del test SPPI nell'ambito dei processi di concessione del credito e per l'operatività in titoli di debito è stato realizzato un tool basato su una metodologia sviluppata internamente (alberi decisionali).
Per l'operatività in titoli di debito, il test è effettuato, tramite l'utilizzo del tool precedentemente citato, nel momento dell'acquisto dello strumento finanziario.
Per i prodotti di credito standard, il test SPPI è effettuato in sede di proposta di commercializzazione di un nuovo prodotto o di variazione delle condizioni standard di un prodotto esistente, ad eccezione del repricing periodico dei tassi d'interesse, e l'esito del test viene esteso a tutti i singoli rapporti riconducibili al medesimo prodotto a catalogo. Per i prodotti di credito le cui condizioni contrattuali si discostano dalla scheda prodotto standard, il test SPPI è effettuato in sede di erogazione di ogni finanziamento/concessione di una nuova linea di credito attraverso l'utilizzo del medesimo tool.
Si precisa che il Gruppo non ha stabilito soglie "de-minimis" o "non genuine" considerando una qualsiasi clausola o caratteristica contrattuale dei flussi che non rispetta il requisito SPPI come un trigger che provoca il fallimento del test SPPI; ciò in considerazione della natura del portafoglio crediti e titoli, composto da attività finanziarie plain vanilla.
La "derecognition" è la cancellazione dallo stato patrimoniale consolidato di un'attività finanziaria rilevata precedentemente.
Prima di valutare la sussistenza delle condizioni per la cancellazione dal bilancio di attività finanziarie è necessario, secondo IFRS 9, verificare se queste condizioni siano da applicare a tali attività nella loro interezza ovvero possano riferirsi soltanto ad una parte di esse. Le norme sulla cancellazione sono applicate ad una parte delle attività finanziarie oggetto del trasferimento soltanto se sussiste almeno uno dei seguenti requisiti:
In assenza dei citati requisiti, le norme sull'eliminazione devono trovare applicazione all'attività finanziaria (o gruppo di attività finanziarie) nella sua interezza.
Le condizioni per l'integrale cancellazione di un'attività finanziaria sono l'estinzione dei diritti contrattuali, come la loro naturale scadenza, ovvero il trasferimento ad un terzo dei diritti all'incasso dei flussi di cassa derivanti da tale attività.
I diritti all'incasso si considerano trasferiti anche qualora vengano mantenuti i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività, ma venga assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o più entità e si verifichino tutte e tre le seguenti condizioni (accordo pass-through):
Inoltre, l'eliminazione di un'attività finanziaria è subordinata alla verifica che tutti i rischi e i benefici derivanti dalla titolarità dei diritti siano stati sostanzialmente trasferiti. In caso di trasferimento sostanzialmente di tutti i rischi e i benefici si provvede alla cancellazione dell'attività (o gruppo di attività) cedute e si rilevano separatamente i diritti e gli obblighi relativi al trasferimento come attività o passività.
Viceversa, in caso di mantenimento dei rischi e benefici, è necessario continuare a rilevare l'attività (o gruppo di attività) cedute. In tal caso occorre rilevare anche una passività corrispondente all'importo ricevuto come corrispettivo per la cessione e registrare successivamente tutti i proventi maturati sull'attività così come tutti gli oneri maturati sulla passività.
Le principali operazioni che, in base alle regole anzidette, non consentono di operare la cancellazione integrale di un'attività finanziaria sono le operazioni di cartolarizzazione di crediti, le operazioni di pronti contro termine e le operazioni di prestito titoli.
Nel caso delle operazioni di cartolarizzazione, non si procede alla cancellazione delle attività finanziarie in caso di acquisto dell'equity tranche o di fornitura di altre forme di supporto alla struttura, che determinino il mantenimento in capo alla società del rischio di credito associato al portafoglio cartolarizzato.
Nel caso di operazioni di pronti contro termine e di prestito titoli, le attività oggetto delle transazioni non vengono cancellate dal bilancio poiché i termini delle operazioni comportano il mantenimento di tutti i rischi e benefici a esse associati.
Si segnala infine che le operazioni di prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia sono esposte fuori bilancio.
Alla data di riferimento del presente bilancio non sono presenti operazioni di cartolarizzazione dei crediti.
I finanziamenti e i titoli di debito classificati nelle voci Attività finanziarie al costo ammortizzato, Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e le rilevanti esposizioni fuori bilancio (Impegni e garanzie rilasciate) sono oggetto di calcolo di impairment secondo le logiche previste dal principio IFRS 9, tenuto conto della normativa di riferimento integrata delle disposizioni e policy interne che disciplinano le regole di classificazione dei crediti ed il loro trasferimento nelle diverse categorie.
Le esposizioni sono classificate nello Stadio 1, Stadio 2 o Stadio 3 a seconda della loro qualità creditizia assoluta o relativa rispetto all'erogazione iniziale. In particolare:
Per le esposizioni appartenenti allo Stadio 1 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale fino ad un anno. Per le esposizioni appartenenti agli Stadi 2 o 3 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale pari alla durata residua della relativa esposizione.
Al fine di rispondere alle richieste del principio, il Gruppo fa riferimento a specifici modelli sviluppati per il calcolo della perdita attesa che fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD stimati in modo conservativo e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile33. In tale ambito si è altresì proceduto all'inclusione di informazioni di tipo "forward looking"34 attraverso l'elaborazione di specifici scenari.
La perdita attesa è calcolata per le controparti istituzionali utilizzando i parametri creditizi forniti da Moody's Analytics. Fino al 30 settembre 2020 i parametri creditizi sono stati forniti da UniCredit S.p.A..
Ai fini del calcolo della perdita attesa per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, si utilizzano proxy: si procede ad una segmentazione per tipologia di prodotto e la PD è sostituita dal tasso di decadimento medio osservato dalle matrici di transizione che definiscono il passaggio a classificato. Tale approccio si basa sull'assunto che, in assenza di variazioni dei criteri di valutazione del merito creditizio delle singole controparti, la qualità del credito futura sarà coerente con la qualità del credito riscontrata nelle serie storiche a disposizione. Per recepire le richieste della normativa IFRS9 le proxy dei parametri sono corrette mediante analisi prospettiche denominate Forward Looking Information.
Un aspetto chiave derivante dal nuovo modello contabile richiesto per il calcolo della perdita creditizia attesa è rappresentato dal modello di Stage Allocation finalizzato a trasferire le esposizioni fra Stadio 1 e Stadio 2 (essendo lo Stadio 3 equivalente a quello delle esposizioni deteriorate), laddove lo Stadio 1 include principalmente (i) le esposizioni di nuova erogazione, (ii) le esposizioni che non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale e (iii) le esposizioni aventi basso rischio di credito (low credit risk exemption) alla data di reporting.
Il modello di valutazione della Stage Allocation si è basato su una combinazione di elementi relativi ed elementi assoluti. Gli elementi principali sono stati:
Con riferimento ai titoli di debito il Gruppo ha optato per l'applicazione della low credit risk exemption sui titoli investment grade in piena conformità a quanto previsto dal principio contabile.
I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull'attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale e interessi che, coerentemente al modello di gestione del portafoglio, possono fare riferimento anche ad operazioni di mercato; ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall'individuazione degli incassi stimati, dalle relative date di incasso e dal tasso di attualizzazione da applicare.
33 Si veda il successivo paragrafo "Parametri e definizioni di rischiosità utilizzati nel calcolo delle rettifiche di valore" per una trattazione più dettagliata delle misure di rischio utilizzate all'interno del Gruppo per il calcolo della perdita creditizia attesa ai sensi di IFRS 9
34 Si veda il successivo paragrafo "Informazioni prospettiche utilizzate nel calcolo delle rettifiche di valore" per una trattazione più dettagliata delle informazioni forward looking e degli scenari utilizzati per il calcolo della perdita creditizia attesa ai sensi di IFRS 9.

In particolare, l'importo della perdita, per le esposizioni deteriorate classificate come sofferenze, inadempienze probabili e esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, secondo le categorie più avanti specificate, è ottenuto come differenza tra il valore di iscrizione e il valore attuale degli stimati flussi di cassa, scontati al tasso di interesse originario dell'attività finanziaria.
Per tutte le posizioni a tasso fisso il tasso di interesse così determinato è mantenuto costante anche negli esercizi successivi, mentre per le posizioni a tasso variabile il tasso di interesse viene aggiornato in base alle condizioni espresse contrattualmente. Laddove il tasso originario non sia direttamente reperibile, oppure il suo reperimento sia eccessivamente oneroso, si applica la sua migliore approssimazione, anche ricorrendo a soluzioni alternative ("practical expedients") che non alterano comunque la sostanza e la coerenza coi principi contabili internazionali.
I tempi di recupero sono stimati sulla base di business plan o di previsioni basate sull'esperienza storica dei recuperi osservati per classi omogenee di finanziamenti, tenuto conto del segmento di clientela, della forma tecnica, della tipologia di garanzia e di altri eventuali fattori ritenuti rilevanti o, qualora ne ricorrano le condizioni di transazioni di mercato attese.
Come menzionato nel precedente paragrafo, i modelli per il calcolo della perdita attesa fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD, oltre che sul tasso di interesse effettivo. Tali modelli sono utilizzati per il calcolo delle rettifiche di valore di tutte le controparti istituzionali comuni al Gruppo costituite prevalentemente da controparti FIBS (Financial Institutions, Banks and Sovereigns).
In particolare:
Tali parametri sono calcolati a partire dagli omologhi parametri di lungo periodo utilizzati anche ai fini del calcolo del Capitale Interno, apportando specifici adeguamenti al fine di assicurare la piena coerenza ai requisiti previsti dal principio contabile IFRS 9.
I principali adeguamenti sono stati finalizzati a:
Per quanto riguarda le PD lifetime, le curve di PD through-the-cycle, ottenute adattando i tassi d'inadempienza cumulati osservati, sono state calibrate per riflettere previsioni point-in-time e forward-looking circa i tassi d'inadempienza di portafoglio.
Il tasso di recupero incorporato nella LGD through-the-cycle è stato adattato al fine di riflettere i trend più attuali dei tassi di recupero così come le aspettative circa i trend futuri e attualizzati al tasso d'interesse effettivo o alla sua migliore approssimazione.
Con riferimento allo Stadio 3 si precisa che lo stesso comprende le esposizioni deteriorate corrispondenti, secondo quanto previsto dalle regole Banca d'Italia, definite nella Circolare n.272 del 30 luglio 2008 e successivi aggiornamenti, all'aggregato Non-Performing Exposures di cui agli ITS EBA (EBA/ITS /2013/03/rev1 24/7/2014).
In particolare, l'EBA ha definito Non-Performing le esposizioni che soddisfano uno o entrambi i seguenti criteri:
La richiamata Circolare n.272, inoltre, stabilisce che l'aggregato delle attività deteriorate si scompone nelle seguenti categorie:

le inadempienze probabili non è necessariamente legata alla presenza esplicita di anomalie (il mancato rimborso) ma è bensì legata alla sussistenza di elementi indicativi di una situazione di rischio di inadempimento del debitore. Le inadempienze probabili sono valutate in bilancio analiticamente (anche attraverso il riscontro con livelli di copertura definiti statisticamente per alcuni portafogli di crediti al di sotto di una soglia predefinita) ovvero applicando percentuali determinate in modo forfetario per tipologie di esposizioni omogenee. Le esposizioni classificate tra le inadempienze probabili e qualificate come oggetto di concessione cosiddette forborne, possono essere riclassificate tra i crediti non deteriorati solo dopo che sia trascorso almeno un anno dal momento della concessione e che siano soddisfatte le condizioni previste dal paragrafo 157 degli Implementing Technical Standards dell'EBA.
Con riferimento alla loro valutazione, esse sono generalmente valutate analiticamente ovvero applicando percentuali determinate in modo forfetario per tipologie di esposizioni omogenee e possono ricomprendere nelle svalutazioni l'onere attualizzato riveniente dall'eventuale rinegoziazione del tasso a condizioni inferiori al tasso contrattuale originario;
Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate: rappresentano esposizioni per cassa, diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, sono scadute o sconfinanti. Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate sono determinate facendo riferimento al singolo debitore. In particolare, esse rappresentano l'intera esposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate nella categoria delle inadempienze probabili e delle sofferenze, che alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni nonché i requisiti fissati dalla normativa prudenziale locale per l'inclusione degli stessi nelle "esposizioni scadute" (metodo standardizzato). Le esposizioni scadute sono valutate in modo forfetario su basi storico/statistiche.
Infine, si segnala che la disciplina relativa alla "Nuova definizione di default" (Regolamento UE 2018/171 e le Linee guida EBA 2016/07), che entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2021, stabilisce criteri e modalità più restrittive in materia di classificazione a default rispetto a quelli finora adottati dagli intermediari italiani, con l'obiettivo di armonizzare gli approcci di applicazione della definizione di default e di individuare le condizioni di improbabile adempimento tra le istituzioni finanziarie e le diverse giurisdizioni dei paesi dell'UE.
Le principali novità introdotte riguarderanno:
La perdita creditizia attesa derivante dai parametri descritti nel precedente paragrafo considera previsioni macroeconomiche attraverso l'applicazione di scenari multipli ai componenti "forward looking".
Nello specifico, la componente prospettica ("forward looking") è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è lo scenario centrale di riferimento ed è quindi ritenuto la realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore.
I titoli ricevuti nell'ambito di un'operazione che contrattualmente ne preveda l'obbligo di successiva vendita e i titoli consegnati nell'ambito di una operazione che contrattualmente ne preveda l'obbligo di riacquisto, non sono rilevati e/o eliminati dal bilancio. Di conseguenza, nel caso di titolo acquistato con accordo di rivendita, l'importo pagato viene rilevato come attività finanziarie al costo ammortizzato, ovvero come attività finanziaria detenuta per la negoziazione; nel caso di titolo ceduto con accordo di riacquisto, la passività è rilevata nelle passività finanziarie al costo ammortizzato, ovvero fra le passività finanziarie di negoziazione. I proventi degli impieghi, costituiti dalle cedole maturate sui titoli e dal differenziale tra prezzo a pronti e prezzo a termine dei medesimi, sono iscritti per competenza nelle voci di conto economico relative agli interessi.
Le due tipologie di operazioni sono compensate se, e solo se, effettuate con la medesima controparte e se la compensazione è prevista contrattualmente.
Le medesime regole si applicano alle operazioni di prestito titoli con garanzia rappresentata da contante (cash collateral) rientrante nella piena disponibilità del prestatore.
Le componenti reddituali connesse con tali operazioni sono rilevate rispettivamente:

Per quanto riguarda, invece, le operazioni di prestito titoli aventi a garanzia altri titoli, ovvero privi di garanzia, si continua a rilevare nell'attivo dello stato patrimoniale il titolo oggetto del prestito e quello eventualmente dato in garanzia, a seconda rispettivamente del ruolo di prestatore o di prestatario svolto nell'operazione.
Si tratta di pagamenti a favore di dipendenti, o altri soggetti assimilabili (in particolare i consulenti finanziari), come corrispettivo delle prestazioni di lavoro o altri servizi/beni ricevuti, basati su azioni, che possono consistere nell'assegnazione di:
In considerazione della difficoltà di valutare attendibilmente il fair value delle prestazioni ricevute come contropartita degli strumenti rappresentativi del capitale, viene fatto riferimento al fair value di questi ultimi, misurato alla data della loro assegnazione.
Il fair value dei pagamenti regolati con l'emissione o l'acquisto sul mercato di azioni FinecoBank a fronte di prestazioni di lavoro o altri servizi ricevuti è rilevato come costo a conto economico consolidato alla voce 190. "Spese amministrative" o 50. "Commissioni passive" in contropartita della voce 150. "Riserve" del patrimonio netto consolidato, secondo il criterio di competenza in proporzione al periodo in cui viene fornita la prestazione.
Per quanto riguarda i pagamenti basati su azioni e regolati per cassa a favore dei consulenti finanziari, le prestazioni ottenute e le passività assunte sono misurate al fair value di queste ultime, iscritte a conto economico consolidato alla voce 50. "Commissioni passive" in contropartita della voce 80. "Altre passività". Fino a quando la passività non viene estinta, il fair value è ricalcolato a ciascuna data di chiusura di bilancio fino alla data di regolamento, rilevando alla voce 50. "Commissioni passive" tutte le variazioni di fair value.
Per quanto riguarda i pagamenti basati su azioni della ex-Capogruppo Unicredit S.p.A., da quest'ultima direttamente assegnati ai dipendenti delle società del Gruppo UniCredit e che prevedevano la regolazione con azioni di UniCredit S.p.A. stessa, l'esistenza di accordi tra le società del Gruppo UniCredit e UniCredit S.p.A. (ed ancora in vigore per FinecoBank in virtù di specifici accordi) relativamente al regolamento monetario degli stessi comporta la rilevazione del relativo fair value, determinato al momento dell'assegnazione dei relativi diritti, come costo a conto economico consolidato alla voce 190. "Spese amministrative", in contropartita dello stato patrimoniale consolidato nella voce 80. "Altre passività", secondo il criterio di competenza in proporzione al periodo in cui viene fornita la prestazione.
Quando, nel corso della vita di uno strumento, le clausole contrattuali sono oggetto di modifica per volontà delle parti del contratto, occorre verificare se in seguito alla rinegoziazione l'attività originaria deve continuare ad essere rilevata in bilancio e rappresentata contabilmente tramite il "modification accounting" o se, al contrario, lo strumento originario deve essere oggetto di cancellazione dal bilancio (derecognition) e debba essere rilevato un nuovo strumento finanziario.
A tal fine le rinegoziazioni di strumenti finanziari che determinano una modifica delle condizioni contrattuali devono essere contabilizzate in funzione della "sostanzialità" della modifica contrattuale medesima.
La valutazione circa la sostanzialità della modifica deve essere effettuata considerando sia elementi qualitativi sia, nel caso di passività finanziarie, elementi quantitativi. In alcuni casi è possibile stabilire se i cambiamenti introdotti modificano sostanzialmente le caratteristiche e/o i flussi contrattuali di una determinata attività/passività tramite un'analisi di tipo qualitativo. Per le passività finanziarie, inoltre, dovranno essere svolte ulteriori analisi, anche di tipo quantitativo, per apprezzare gli effetti delle stesse e verificare la necessità di procedere o meno alla cancellazione della passività ed alla iscrizione di un nuovo strumento finanziario (test soglia 10%).
Qualora i rischi e i benefici della proprietà dell'attività finanziaria, successivamente alla modifica, non sono sostanzialmente trasferiti, la rappresentazione contabile che offre informazioni più rilevanti per il lettore del bilancio è quella effettuata tramite il "modification accounting", che implica la rideterminazione del valore lordo attraverso il calcolo del valore attuale dei flussi finanziari conseguenti alla rinegoziazione, al tasso originario dell'esposizione. La differenza fra valore lordo dello strumento finanziario prima e dopo la rinegoziazione delle condizioni contrattuali, adeguata per considerare le associate modifiche alle rettifiche di valore cumulate, è iscritta a conto economico consolidato come utile o perdita nella voce 140. "Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni".
In caso contrario, quando i rischi e i benefici della proprietà dell'attività finanziaria, successivamente alla modifica, sono sostanzialmente trasferiti, si procede con la derecognition.
In proposito, si precisa che sono considerate sostanziali le rinegoziazioni, formalizzate sia attraverso una modifica al contratto esistente sia attraverso la sottoscrizione di un nuovo contratto, che determinano l'estinzione del diritto a ricevere i flussi di cassa secondo quanto previsto dal contratto originario. In particolare, i diritti a ricevere i flussi di cassa sono considerati estinti in caso di rinegoziazioni che determinano l'introduzione di clausole

contrattuali tali da determinare un cambiamento di classificazione dello strumento finanziario medesimo, che determinano una variazione nella valuta di denominazione che sono effettuate a condizioni di mercato non configurando, quindi, una concessione creditizia.
Gli strumenti di capitale sono strumenti rappresentativi di una partecipazione residuale nelle attività della società al netto delle sue passività. La classificazione di uno strumento emesso quale strumento di capitale richiede l'assenza di obbligazioni contrattuali ad effettuare pagamenti sotto forma di rimborso capitale, interessi o altre forme di rendimento.
In particolare sono classificati come strumenti di capitale gli strumenti che presentano:
Rientrano nella categoria in oggetto gli strumenti Additional Tier 1 coerenti alle previsioni del Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento che, oltre a presentare le caratteristiche sopra descritte, comunque:
Gli strumenti di capitale, diversi dalle azioni ordinarie o di risparmio, sono classificati nello stato patrimoniale consolidato in voce 140. "Strumenti di capitale" per l'importo ricevuto. Le eventuali cedole corrisposte e i costi di transazione che sono direttamente attribuibili alla transazione stessa sono portati in riduzione della voce 150. "Riserve" del patrimonio netto consolidato, al netto delle relative imposte.
Il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) del personale è da intendersi come una "prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti", pertanto la sua iscrizione in bilancio richiede la stima, con tecniche attuariali, dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e l'attualizzazione delle stesse. La determinazione di tali prestazioni è effettuata da un attuario esterno utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito" (si veda cap. 10 – Fondi per rischi ed oneri – Fondi di quiescenza e per obblighi simili). Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente. Le obbligazioni sono determinate come il valore attualizzato delle erogazioni medie future riproporzionato in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati e l'anzianità complessiva raggiunta al momento dell'erogazione del beneficio.
A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, le quote di TFR maturate fino al 31.12.2006 (o sino alla data di scelta del dipendente – compresa tra l'01.01.2007 e il 30.06.2007 – nel caso di destinazione del proprio trattamento di fine rapporto alla Previdenza Complementare) rimangono in azienda e continuano a essere considerate come una "prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti" e sono pertanto sottoposte a valutazione attuariale, seppur con una semplificazione nelle ipotesi attuariali che non tengono conto delle previsioni sugli aumenti retributivi futuri.
Le quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 (data di applicazione del D.Lgs. n. 252) (o dalla data compresa tra l'01.01.2007 e il 30.06.2007) destinate, a scelta del dipendente, a forme di previdenza complementare o lasciate in azienda, e dalla stessa (in caso di società con più di 50 dipendenti) versate al fondo di Tesoreria dell'INPS, sono invece considerate come un piano a 'contribuzione definita'.
I costi relativi al trattamento di fine rapporto sono iscritti a conto economico consolidato alla voce 190. "Spese amministrative: a) spese per il personale" e includono, per la parte di piano a benefici definiti: (i) gli interessi maturati nell'anno (interest cost), per la parte di piano a contribuzione definita, (ii) le quote maturate nell'anno e versate alla Previdenza Complementare o al Fondo Tesoreria dell'INPS.
Gli utili e le perdite attuariali, definiti quali differenza tra il valore di bilancio della passività e il valore attuale dell'obbligazione a fine periodo, sono iscritti a Patrimonio netto consolidato nell'ambito delle Riserve da valutazione in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised e sono esposti anche nel Prospetto della redditività consolidata complessiva.
Il Gruppo procede ad iscrivere un write-off riducendo l'esposizione lorda di un'attività finanziaria qualora non abbia aspettative ragionevoli di recuperare, in tutto o in parte, l'attività medesima.
Il Gruppo procede a riconoscere un write-off nei seguenti casi:

al venir meno del diritto legale di recuperare capitale e interessi maturati per effetto della conclusione delle azioni di recupero esperite.
Le operazioni TLTRO III sono strumenti non convenzionali di politica monetaria che permettono agli enti creditizi dell'Eurosistema di finanziarsi a lungo termine a tassi molto vantaggiosi, con l'obiettivo di aumentare l'erogazione di prestiti a favore di imprese e consumatori dell'area euro.
Le passività relative alle operazioni TLTRO III sono iscritte nelle "Passività finanziarie al costo ammortizzato" e misurate al costo ammortizzato, applicando le previsioni contenute nell'IFRS 9. Il Gruppo valuta il tasso di interesse come un tasso di mercato specifico per tale tipologie di operazioni, realizzate nell'ambito degli interventi di politica monetaria poste in essere dalla Banca Centrale Europea, che ne definisce il livello.
Il tasso d'interesse effettivo è determinato sulla base dei cash flow attesi, in modo distinto per singola operazione, nei quali sono incluse le previsioni di raggiungimento mantenimento dei "prestiti idonei netti", per l'ottenimento dell'extra remunerazione prevista nei periodi di interesse speciale, verificati attraverso l'utilizzo di un approccio statistico che ne ipotizza la probabilità di raggiungimento con un adeguato livello di confidenza e supportati dalle stime previsionali.
Le operazioni TLTRO III sono assimilate alle passività finanziarie a tasso variabile, pertanto la modifica dei cash flow attesi conseguenti alla variazione del tasso medio sui depositi presso la Banca Centrale è rilevata in base alle previsioni contenute nell'IFRS 9, il quale prevede che i flussi finanziari siano rideterminati periodicamente per riflettere le variazioni dei tassi di interesse di mercato e ciò altera il tasso di interesse effettivo. La rideterminazione dei futuri pagamenti di interessi non ha alcun effetto significativo sul valore contabile della passività. La modifica dei cash flow attesi relativi all'extra remunerazione prevista nei periodi di interesse speciale, conseguenti alle modifiche nelle stime dei pagamenti dovute alla revisione della valutazione del raggiungimento dei criteri di ammissibilità, comporta invece la rideterminazione del valore contabile della passività.
Con riferimento ai Crediti d'imposta connessi con i Decreti Legge "Cura Italia" e "Rilancio", si precisa che nel corso dell'esercizio 2020 il Gruppo non ha effettuato acquisti né a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti né da parte di precedenti acquirenti.

I principali ricavi e costi sono rilevati a conto economico come segue:
Tra i costi, le spese amministrative includono, inoltre, i canoni di leasing a breve termine, i canoni di leasing di modesto valore (vale a dire i contratti i cui beni sottostanti al contratto non superano, quando nuovi, la soglia di 5 mila euro), i costi per pagamenti variabili dovuti per il leasing non inclusi nella valutazione dei debiti per il leasing, la componente IVA dei canoni di leasing da pagare/pagati sui contratti di leasing rilevati in accordo con IFRS 16 e i canoni per il leasing di attività immateriali
Le commissioni attive e gli altri proventi di gestione sono rilevate a conto economico in funzione del grado di adempimento dell'"obbligazione di fare" contenuta nel contratto secondo quanto disposto da IFRS15: Ricavi provenienti da contratti con i clienti. In particolare, i ricavi per commissioni da servizi e altri proventi sono riconosciuti a conto economico:
Il bene o servizio promesso, ossia l'attività, è trasferito quando il cliente ne acquisisce il controllo.
Qualora la tempistica di incasso del corrispettivo contrattuale non sia allineata alle modalità di adempimento dell'"obbligazione di fare" sopra menzionata, il Gruppo procede alla rilevazione di un rateo attivo (contract asset) o di un risconto passivo (contract liability) per la quota parte del ricavo che occorre integrare nell'esercizio o differire ad esercizi successivi.
L'ammontare di ricavi rilevati a fronte di commissioni attive e altri proventi di gestione è misurato in funzione degli importi previsti contrattualmente.
Qualora l'importo stabilito contrattualmente risulti essere oggetto, in tutto o in parte, a variabilità, il ricavo viene rilevato a conto economico in funzione della valutazione dell'importo più probabile che il Gruppo prevede di ricevere. Tale importo è determinato alla luce di tutti i fatti e di tutte le circostanze considerati rilevanti ai fini della valutazione, che dipendono dalla tipologia di servizio fornito, e, in particolar modo, alla luce della circostanza che si ritenga altamente probabile che non si verifichi un significativo adeguamento al ribasso dell'ammontare dei ricavi.

Qualora un contratto includa più obbligazioni di fare aventi ad oggetto beni e/o servizi distinti e il cui profilo di adempimento non sia il medesimo, l'ammontare ricevuto come ricavo è ripartito fra le diverse obbligazioni di fare in proporzione ai relativi prezzi di vendita "stand-alone". L'ammontare di ricavi attribuito alle diverse obbligazioni di fare viene quindi rilevato a conto economico con modalità differenti ("over time" oppure "point in time") in funzione del relativo adempimento. Ove la suddivisione risulti particolarmente onerosa e in presenza di ricavi non materiali, il ricavo viene attribuito interamente alla performance obligation principale.
Ove previsti, i corrispettivi da pagare ai clienti sono contabilizzati in riduzione dei ricavi provenienti dalla fornitura dei beni o servizi e coerentemente con la rilevazione degli stessi.
Eventuali ricavi che includono una componente di finanziamento significativa sono rettificati per tener conto degli effetti del valore temporale del denaro, al fine di rispecchiare il prezzo che il cliente avrebbe pagato nel caso in cui il pagamento fosse avvenuto nel momento (o man mano) del trasferimento dei beni o servizi promessi. Si precisa che il Gruppo utilizza l'espediente pratico previsto dal paragrafo 63 dell'IFRS 15, per effetto del quale l'importo promesso non viene rettificato per tener conto degli effetti di una componente di finanziamento quando l'intervallo di tempo atteso tra il trasferimento del bene o servizio promesso e il relativo pagamento è inferiore ad un anno.
A tal fine si precisa che le prestazioni di servizi finanziari forniti nell'arco di un determinato periodo di tempo (ad esempio la tenuta e gestione dei conti correnti, i servizi di consulenza) sono state considerate soddisfatte nel tempo ("over time"), indipendentemente dal momento in cui il corrispettivo viene corrisposto dal cliente, mentre le prestazioni di servizi finanziari che richiedono l'esecuzione di specifiche attività (ad esempio acquisto, vendita o collocamento di titoli, quote di OICR o prodotti assicurativi, esecuzione di bonifici) sono state considerate soddisfatte in un determinato momento ("point in time"), anche se il contratto prevede che il servizio venga prestato a tempo indeterminato.
In particolare, con riferimento ai principali ricavi rilevati dal Gruppo in applicazione del principio contabile IFRS 15 si precisa che:

L'IFRS 9 e l'IFRS 7 permettono, successivamente alla definizione iniziale, la modifica dei propri modelli di business per la gestione delle attività finanziarie con conseguente riclassifica, ove ne ricorrano i requisiti, di tutte le attività finanziarie interessate.
Tali modifiche, che dovrebbero accadere molto raramente, sono decise dai Dirigenti con responsabilità strategiche, a seguito di cambiamenti esterni o interni e devono essere rilevanti per le operazioni del Gruppo e dimostrabili alle parti esterne. Di conseguenza il Gruppo modifica il proprio modello di business solo in caso di inizio o cessazione di un'attività rilevante, ad esempio in caso di acquisizione, cessione o cessazione di un ramo di attività.
In particolare, possono essere riclassificate:
I seguenti cambiamenti di circostanze non sono considerati riclassificazioni:
Inoltre, le seguenti situazioni non rappresentano modifiche del modello di business:
Nell'esercizio 2020 il Gruppo non ha effettuato modifiche dei propri modelli di business e, conseguentemente, non ha effettuato alcuna riclassifica di attività finanziarie.

A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, valore contabile e interessi attivi Nessun dato da segnalare.
A.3.2 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, fair value ed effetti sulla redditività complessiva Nessun dato da segnalare.
A.3.3 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business e tasso di interesse effettivo Nessun dato da segnalare.

La presente sezione comprende l'informativa sulla gerarchia del fair value richiesta da IFRS 13.
Il fair value (valore equo) è il corrispettivo che potrebbe essere ricevuto per vendere un'attività, o pagato per trasferire una passività, in una transazione ordinaria tra controparti di mercato nel mercato principale alla data di misurazione (exit price).
Il fair value di una passività finanziaria che sia esigibile (ad esempio un deposito a vista) non può essere inferiore all'importo esigibile a richiesta, attualizzato dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento.
Nel caso di strumenti finanziari quotati in mercati attivi il fair value è determinato a partire dalle quotazioni ufficiali del mercato principale (ovvero il più vantaggioso) al quale il Gruppo ha accesso (Mark to Market).
Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo se i prezzi quotati sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino, operatore (dealer), intermediario (broker), agenzia di determinazione del prezzo o autorità di regolamentazione e tali prezzi rappresentano operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni. Se la quotazione ufficiale in un mercato attivo non esiste per uno strumento finanziario nel suo complesso, ma esistono mercati attivi per le parti che lo compongono, il fair value è determinato sulla base dei pertinenti prezzi di mercato per le parti che lo compongono.
Il Gruppo utilizza metodi di valutazione (Mark to Model) in linea con i metodi generalmente accettati e utilizzati dal mercato. I modelli di valutazione includono tecniche basate sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri e sulla stima della volatilità e sono oggetto di revisione sia durante il loro sviluppo sia periodicamente, al fine di garantirne la piena coerenza con gli obiettivi della valutazione.
Ad ulteriore garanzia dell'oggettività delle valutazioni rivenienti da modelli valutativi, il Gruppo pone in essere:
I processi di verifica indipendente del prezzo prevedono che i prezzi siano mensilmente verificati dalla funzione di Risk Management indipendente dalle unità che assumono l'esposizione al rischio. Tale verifica prevede la comparazione e l'adeguamento del prezzo giornaliero alle valutazioni rivenienti da partecipanti al mercato indipendenti. Nel caso di strumenti non quotati su mercati attivi, il menzionato processo di verifica assume a riferimento i prezzi contribuiti da infoprovider, attribuendo maggior peso a quei prezzi che si considerano più rappresentativi dello strumento oggetto di valutazione. Detta valutazione include: l'eventuale "eseguibilità" della transazione al prezzo osservato, il numero di contributori, il grado di similarità degli strumenti finanziari, la coerenza nel prezzo contribuito da fonti differenti, il processo seguito dall'infoprovider per ottenere il dato.
Nel corso del 2020 è stato aggiornato il framework normativo interno, costituito da una Global Policy e da un Manuale operativo: la prima definisce l'insieme di principi e regole che sovraintendono il quadro di riferimento per la misurazione del fair value ed il processo di verifica indipendente dei prezzi, il secondo ne definisce in dettaglio il processo ed identifica le specifiche tecniche di valutazione del Fair Value nonché le metodologie per la verifica indipendente del prezzo per ogni tipologia di strumento detenuto dal Gruppo.
Per determinare il fair value di strumenti finanziari di Livello 2 e Livello 3 che non sono quotati e attivamente scambiati sul mercato, il Gruppo utilizza tecniche di valutazione diffuse sul mercato che sono di seguito descritte.
Tra i metodi di valutazione ammessi dal Gruppo si citano:

Adjusted Net Asset Value (NAV): il NAV è la differenza tra il valore totale delle attività del fondo e le passività. Un aumento di tale valore, ceteris paribus, risulta in un aumento del fair value.
Quando gli strumenti finanziari non sono quotati su mercati attivi, essendo il fair value determinato attraverso modelli valutativi, possono rendersi necessari degli aggiustamenti di valore per tener conto dell'incertezza valutativa o la difficoltà di smobilizzo di particolari posizioni finanziarie. Tali rettifiche (Fair Value Adjustments, FVA) rappresentano la correzione al fair value teorico, determinato utilizzando una tecnica di valutazione, per i fattori non inclusi nel valore attuale netto di base che gli operatori di mercato valuterebbero al fine della costruzione di un exit price dello strumento.
Gli aggiustamenti possono essere calcolati come componenti additive della valutazione oppure essere incluse direttamente nella valutazione. Nel caso in cui il Gruppo dovesse acquisire strumenti la cui valutazione renda necessario il calcolo di aggiustamenti di valore, il Risk Management provvede alla stima di questi ultimi prendendo in considerazione le seguenti fonti di rischio: Close out cost, market liquidity, model risk, CVA/DVA.
Il Gruppo controlla che il valore assegnato ad ogni posizione di trading rifletta il fair value corrente in modo appropriato. Le misurazioni al fair value delle attività e delle passività sono determinate utilizzando varie tecniche, fra cui modelli del tipo discounted cash flow e modelli interni di valutazione. Sulla base dell'osservabilità degli input utilizzati, tutti gli strumenti finanziari sono classificati come Livello 1, Livello 2 o Livello 3 della gerarchia del fair value. Quando una posizione è caratterizzata da uno o più input significativi che non sono direttamente osservabili, un'ulteriore procedura di verifica del prezzo è attuata. Tali procedure comprendono la revisione dei dati storici rilevanti, l'analisi dei guadagni e delle perdite, la valutazione individuale di ciascun componente di un prodotto strutturato e il benchmarking. Affinché sia assicurata la giusta separatezza tra le funzioni a capo delle attività di sviluppo e le funzioni a capo dei processi di validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati dal front office sono testati e validati in modo indipendente. L'obiettivo è quello di valutare il rischio di modello derivante dalla solidità teorica dei modelli, dalle tecniche di calibrazione quando presenti e dall'appropriatezza del modello per uno specifico prodotto in un mercato definito.
Oltre alla valutazione giornaliera mark to market o mark to model, l'Independent Price Verification (IPV) è applicato mensilmente dalla funzione Rischi di Mercato e di Liquidità del Gruppo con l'obiettivo di fornire un fair value indipendente.
Il principio IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value in funzione del grado di osservabilità degli input delle tecniche di valutazione adottate.
Il livello di gerarchia del fair value associato alle attività e passività è definito come il livello minimo fra tutti gli input significativi utilizzati. Generalmente, un input di valutazione non è considerato significativo per il fair value di uno strumento se i restanti input spiegano la maggioranza della varianza del fair value stesso su un orizzonte temporale di tre mesi. In alcuni casi specifici, la significatività del limite è verificata in relazione al fair value dello strumento alla data di misurazione.
Sono previsti, in particolare, tre livelli:
Di seguito si riportano le informazioni richieste dall'IFRS 13.
I Titoli obbligazionari a reddito fisso sono valutati attraverso due processi principali in base alla liquidità del mercato di riferimento. Gli strumenti liquidi in mercati attivi sono valutati al prezzo di mercato (Mark-to-Market) e conseguentemente tali strumenti sono assegnati al livello 1 della gerarchia del fair value.

Gli strumenti non scambiati in mercati attivi sono valutati a mark-to-model utilizzando delle curve di credit spread impliciti derivate da strumenti di Livello 1. Il modello massimizza l'uso di parametri osservabili e minimizza l'uso dei parametri non osservabili. In questo senso, in funzione della rappresentatività della curva di credit spread applicata, le obbligazioni sono classificate, rispettivamente, come Livello 2 o Livello 3; il Livello 3 è applicato nel caso in cui sia utilizzato un credit spread significativamente non osservabile.
Nel processo di verifica indipendente dei prezzi (IPV) delle obbligazioni, l'accuratezza dei prezzi di mercato delle obbligazioni di Livello 1 e dei modelli di valutazione per le obbligazioni illiquide sono regolarmente sottoposte a verifica.
Il Gruppo determina il fair value dei prodotti finanziari strutturati utilizzando l'appropriato metodo di valutazione data la natura della struttura incorporata. Tali strumenti sono classificati al Livello 2 o al Livello 3 a seconda dell'osservabilità degli input significativi del modello.
Il fair value dei derivati non scambiati su un mercato attivo deriva dall'applicazione di tecniche di valutazione mark to model. Quando è presente un mercato attivo per i parametri di input al modello valutativo delle differenti componenti del derivato, il fair value viene determinato in base alle quotazioni di mercato delle stesse. Le tecniche di valutazione basate su input osservabili sono classificate come Livello 2, mentre quelle basate su significativi input non osservabili, sono classificate come Livello 3.
I Titoli di capitale sono assegnati al Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile e al Livello 3 quando non vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese a tempo indeterminato. Tali strumenti, se quotati, sono classificati come Livello 2 solo nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione è significativamente ridotto.
Per quanto riguarda la valutazione delle preferred shares di Visa INC class "C" e class "A", il Gruppo ha adottato un modello per la determinazione del fair value che converte in euro il prezzo di mercato in dollari delle azioni Visa INC class "A" ed applica un fattore di sconto; con riferimento alla valutazione al 31 dicembre 2020 per le preferred shares class "C" tale fattore è stato determinato pari al 8,52%, stimando al 31 dicembre 2020 il "litigation risk" in misura pari allo 2,52% ed il "illiquidity risk" in misura pari al 6%. La componente "litigation risk" è stata estratta da una serie storica di dati forniti da Visa INC, mentre la componente "illiquidity risk" è derivata dall'illiquidità delle azioni che hanno delle limitazioni alla trasferibilità per un determinato periodo temporale. Per le preferred share class "A" tale fattore di sconto è stato determinato in misura pari al 3,42% ed include solo il "illiquidity risk". Alle preferred shares di Visa INC class "C" e class "A" è stata assegnata la gerarchia di fair value 3.
Con riferimento alle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela Depositi, si precisa che il fair value dei titoli di capitale rilevati in relazione ai contributi versati per l'intervento di sostegno per il risanamento di Caricesena, Carim e Carismi è stato determinato utilizzando un modello valutativo basato sul Discounted Cash Flow model in funzione delle previsioni di recupero ipotizzate. Il fair value dei titoli di capitale rilevati a fronte delle contribuzioni versate in relazione all'intervento a favore di Banca Carige S.p.A., invece, è stato determinato utilizzando un modello interno basato sulla metodologia dei Multipli di mercato applicata in analisi multi-scenario.
Ad entrambi i titoli è stata assegnata la gerarchia di fair value 3.
Il Gruppo può detenere investimenti in fondi di investimento che pubblicano il Net Asset Value (NAV) per quota e possono includere investimenti in fondi gestiti dal Gruppo. I fondi sono classificati generalmente come Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile. I fondi sono classificati come Livello 2 e Livello 3 a seconda della disponibilità del NAV, la trasparenza del portafoglio e di possibili vincoli/limitazioni.
Gli strumenti finanziari non valutati al fair value, compresi debiti e crediti valutati al costo ammortizzato, non sono gestiti sulla base del fair value. Per questi strumenti finanziari il fair value è calcolato solo ai fini di adempiere alle richieste d'informativa e non ha un impatto sul bilancio o in termini di profitti o perdite. Inoltre, la determinazione del fair value delle attività e passività che non vengono generalmente scambiate, come ad esempio crediti e debiti, si basa sull'utilizzo di parametri interni non direttamente osservabili sul mercato come definito dall'IFRS 13.
Il fair value delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, diverse da quelle il cui fair value è determinato in base a prezzi di quotazione osservati su mercati attivi alle quali è assegnato il livello 1, è principalmente determinato utilizzando un modello di valore attuale aggiustato per il rischio. Per alcuni portafogli sono applicati altri approcci semplificati, che tengono comunque in considerazione le caratteristiche finanziarie degli strumenti finanziari in essi contenuti. Alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato con durata inferiore a 12 mesi, per le quali il fair value è stato approssimato uguale al valore di bilancio, è stata assegnata la gerarchia di fair value livello 3.
Si rileva che per i titoli UniCredit contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", il fair value livello 2 è determinato utilizzando una metodologia basata sul discounted cash flow, che consiste nella determinazione di una stima dei flussi di cassa attesi lungo la vita dello strumento e la relativa attualizzazione ad un tasso che incorpora lo spread di credito. La determinazione dello spread di credito è effettuata in funzione della curva di credit spread dell'emittente, costruita selezionando emissioni, anche dal mercato secondario, omogenee per specifiche caratteristiche.

Il fair value delle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato è determinato attraverso l'utilizzo di un modello di valore attuale aggiustato per il rischio emittente associato. Alle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato con durata inferiore a 12 mesi per i quali il fair value è stato approssimato uguale al valore di bilancio è stato assegnato il livello 3 della gerarchia di fair value.
Dato il loro orizzonte a breve ed il loro trascurabile rischio di credito, il valore contabile della cassa e delle disponibilità liquide approssima il fair value.

| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | |||||
| Attività/Passività finanziarie misurate al fair value | L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
13.973 | 3.491 | 10.521 | 5.537 | 3.302 | 11.320 |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 13.506 | 3.491 | - | 4.631 | 3.302 | - |
| b) attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 467 | - | 10.521 | 906 | - | 11.320 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
143.693 | - | 5 | 321.694 | - | 5 |
| 3. Derivati di copertura | - | 19.003 | - | - | 36.059 | - |
| 4. Attività materiali | - | - | - | - | - | - |
| 5. Attività immateriali | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 157.666 | 22.494 | 10.526 | 327.231 | 39.361 | 11.325 |
| 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione | 4.028 | 1.843 | 18 | 3.217 | 560 | - |
| 2. Passività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati di copertura | - | 214.388 | - | - | 80.852 | - |
| Totale | 4.028 | 216.231 | 18 | 3.217 | 81.412 | - |
Legenda:
L1 = Livello 1 L2 = Livello
L3 = Livello 3
La crisi determinata dalla pandemia da COVID-19 non ha avuto un impatto in termini di misurazione del fair value. In particolare, non sono state rilevate riduzioni/scomparse di prezzi quotati su mercati attivi (Livello 1) e/o di input osservabili (Livello 2), né trasferimenti tra i vari livelli della gerarchia del fair value per strumenti finanziari nei quali il Gruppo detiene investimenti significativi.
Non sono stati applicati Credit Value Adjustment (CVA) e/o Debit Value Adjustment (DVA) nella determinazione del fair value degli strumenti finanziari derivati.

| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
||||||||
| Totale | di cui: a) attività finanziarie detenute per la negoziazione |
di cui: b) attività finanziarie designate al fair value |
di cui: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Derivati di copertura |
Attività materiali |
Attività immateriali |
|
| 1. Esistenze iniziali | 11.320 | - | - | 11.320 | 5 | - | - | - |
| 2. Aumenti | 4.821 | 35 | - | 4.786 | - | - | - | - |
| 2.1. Acquisti | 35 | 35 | - | - | - | - | - | - |
| 2.2. Profitti imputati a: | 4.786 | - | - | 4.786 | - | - | - | - |
| 2.2.1. Conto Economico | 4.786 | - | - | 4.786 | - | - | - | - |
| - di cui plusvalenze | 4.786 | - | - | 4.786 | - | - | - | - |
| 2.2.2. Patrimonio netto | - | X | X | X | - | - | - | - |
| 2.3. Trasferimenti da altri livelli | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.4. Altre variazioni in aumento | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Diminuzioni | (5.620) | (35) | - | (5.585) | - | - | - | - |
| 3.1. Vendite | (35) | (35) | - | - | - | - | - | - |
| 3.2. Rimborsi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.3. Perdite imputate a: | (5.585) | - | - | (5.585) | - | - | - | - |
| 3.3.1. Conto Economico | (5.585) | - | - | (5.585) | - | - | - | - |
| - di cui minusvalenze | (5.585) | - | - | (5.585) | - | - | - | - |
| 3.3.2. Patrimonio netto | - | X | X | X | - | - | - | - |
| 3.4. Trasferimenti ad altri livelli | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.5. Altre variazioni in diminuzione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Rimanenze finali | 10.521 | - | - | 10.521 | 5 | - | - | - |
Le sottovoci 2.2.1 "Profitti imputati a Conto Economico" e 3.3.1 "Perdite imputate a Conto Economico" delle attività finanziarie confluiscono a conto economico consolidato, ove presenti, nelle seguenti voci:
Le sottovoci 2.2.2 "Profitti imputati a Patrimonio netto" e 3.3.2 "Perdite imputate a Patrimonio netto" derivanti dalle variazioni del fair value delle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono rilevati, ove presenti, nella voce 120. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto consolidato - ad eccezione delle rettifiche e riprese di valore (impairment) e degli utili e delle perdite su cambi di attività monetarie (titoli di debito) che sono esposti rispettivamente alla voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" ed alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione" di conto economico consolidato - fino a quando l'attività finanziaria non è alienata, momento in cui gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel conto economico consolidato alla voce 100. "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Passività finanziarie detenute per la negoziazione |
Passività finanziarie designate al fair value |
Derivati di copertura |
|
| 1. Esistenze iniziali | - | - | - |
| 2. Aumenti | 30 | - | - |
| 2.1 Emissioni | 24 | - | - |
| 2.2. Perdite imputate a: | 6 | - | - |
| 2.2.1. Conto Economico | 6 | - | - |
| - di cui minusvalenze | 6 | - | - |
| 2.2.2. Patrimonio Netto | X | - | - |
| 2.3. Trasferimenti da altri livelli | - | - | - |
| 2.4. Altre variazioni in aumento | - | - | - |
| 3. Diminuzioni | 12 | - | - |
| 3.1. Rimborsi | - | - | - |
| 3.2. Riacquisti | 12 | - | - |
| 3.3. Profitti imputati a : | - | - | - |
| 3.3.1. Conto Economico | - | - | - |
| - di cui plusvalenze | - | - | - |
| 3.3.2. Patrimonio Netto | X | - | - |
| 3.4. Trasferimenti ad altri livelli | - | - | - |
| 3.5. Altre variazioni in diminuzione | - | - | - |
| 4. Rimanenze finali | 18 | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Passività non misurate al fair value o misurate al | 31/12/2020 | 31/12/2019 | ||||||
| fair value su base non ricorrente | VB | L1 | L2 | L3 | VB | L1 | L2 | L3 |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 29.093.523 | 18.800.104 | 5.909.192 | 5.528.113 | 26.216.829 | 14.781.018 | 7.779.770 | 4.374.125 |
| 2. Attività materiali detenute a scopo di investimento | 1.872 | - | - | 2.367 | 1.980 | - | - | 2.950 |
| 3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 29.095.395 | 18.800.104 | 5.909.192 | 5.530.480 | 26.218.809 | 14.781.018 | 7.779.770 | 4.377.075 |
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 29.424.598 | - | 942.853 | 28.474.782 | 26.074.511 | - | 1.366 | 26.073.151 |
| 2. Passività associate ad attività in via di dismissione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 29.424.598 | - | 942.853 | 28.474.782 | 26.074.511 | - | 1.366 | 26.073.151 |
L1 = Livello 1 - L2 = Livello 2 - L3 = Livello 3 - VB = Valore di bilancio
Le Attività materiali detenute a scopo di investimento sono costituite da un immobile detenuto dalla Banca e il fair value indicato corrisponde al valore di mercato determinato con perizia effettuata da una società di valutazione esterna e indipendente.

Il valore di iscrizione iniziale in bilancio degli strumenti finanziari è pari al loro fair value alla medesima data.
Nel caso degli strumenti finanziari diversi da quelli rilevati al fair value con contropartita a conto economico, il fair value alla data di iscrizione è normalmente assunto pari all'importo incassato o corrisposto.
Nel caso degli strumenti finanziari di negoziazione e degli strumenti valutati al fair value, l'eventuale differenza rispetto all'importo incassato o corrisposto è iscritta a conto economico nelle voci di pertinenza al momento della prima valutazione dello strumento finanziario.
L'utilizzo di modelli valutativi prudenti, i processi di revisione di tali modelli e dei relativi parametri e gli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello assicurano che l'ammontare iscritto a conto economico non rivenga dall'utilizzo di parametri valutativi non osservabili. In particolare, la quantificazione degli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello garantisce che la parte del fair value degli strumenti in oggetto che si riferisce all'utilizzo di parametri di natura soggettiva non sia rilevata a conto economico, bensì come aggiustamento del valore di stato patrimoniale di tali strumenti. L'iscrizione a conto economico di questa quota avviene, quindi, solo in funzione del successivo prevalere di parametri oggettivi e, conseguentemente, del venir meno dei menzionati aggiustamenti.
Non risultano "day-one profit/loss" dei quali fornire informativa secondo quanto previsto dal paragrafo 28 dell'IFRS 7.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | |
| a) Cassa | 7 | 53 |
| b) Depositi a vista presso Banche Centrali | 1.760.341 | 754.333 |
| Totale | 1.760.348 | 754.386 |
La voce "(b) Depositi a vista presso Banche Centrali" rappresenta il saldo della liquidità depositata sul conto HAM (Home Accounting Model) presso Banca d'Italia.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31/12/2020 |
Totale 31/12/2019 |
||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |
| A. Attività per cassa | ||||||
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - |
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Altri titoli di debito | - | - | - | - | - | - |
| 2. Titoli di capitale | 9.942 | - | - | 3.289 | - | - |
| 3. Quote di O.I.C.R. | - | - | - | 5 | - | - |
| 4. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - |
| 4.1 Pronti contro termine | - | - | - | - | - | - |
| 4.2 Altri | - | - | - | - | - | - |
| Totale (A) | 9.942 | - | - | 3.294 | - | - |
| B. Strumenti derivati | - | - | - | - | - | - |
| 1. Derivati finanziari | 3.564 | 3.491 | - | 1.337 | 3.302 | - |
| 1.1 di negoziazione | 3.564 | 3.491 | - | 1.337 | 3.302 | - |
| 1.2 connessi con la fair value option | - | - | - | - | - | - |
| 1.3 altri | - | - | - | - | - | - |
| 2. Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - |
| 2.1 di negoziazione | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 connessi con la fair value option | - | - | - | - | - | - |
| 2.3 altri | - | - | - | - | - | - |
| Totale (B) | 3.564 | 3.491 | - | 1.337 | 3.302 | - |
| Totale (A+B) | 13.506 | 3.491 | - | 4.631 | 3.302 | - |
Legenda: L1: Livello 1
L2: Livello 2 L3: Livello 3

I derivati finanziari comprendono la valutazione positiva dei contratti CFD forex, su indici, azioni, tassi di interesse, commodities e futures utilizzati per la copertura gestionale dei CFD su indici, tassi di interesse e commodities, per un importo pari a 3.352 migliaia di euro (3.227 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).
Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni positive dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 3.702 migliaia di euro (1.412 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31/12/2020 |
Totale 31/12/2019 |
||
| A. Attività per cassa | ||||
| 1. Titoli di debito | - | - | ||
| a) Banche Centrali | - | - | ||
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - | ||
| c) Banche | - | - | ||
| d) Altre società finanziarie | - | - | ||
| di cui: imprese di assicurazione | - | - | ||
| e) Società non finanziarie | - | - | ||
| 2. Titoli di capitale | 9.942 | 3.289 | ||
| a) Banche | 7 | - | ||
| b) Altre società finanziarie | 300 | 217 | ||
| di cui: imprese di assicurazione | 2 | 4 | ||
| c) Società non finanziarie | 9.635 | 3.072 | ||
| d) Altri emittenti | - | - | ||
| 3. Quote di OICR | - | 5 | ||
| 4. Finanziamenti | - | - | ||
| a) Banche Centrali | - | - | ||
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - | ||
| c) Banche | - | - | ||
| d) Altre società finanziarie | - | - | ||
| di cui: imprese di assicurazione | - | - | ||
| e) Società non finanziarie | - | - | ||
| f) Famiglie | - | - | ||
| Totale (A) | 9.942 | 3.294 | ||
| B. Strumenti derivati | ||||
| a) Controparti Centrali | 38 | 55 | ||
| b) Altre | 7.017 | 4.584 | ||
| Totale (B) | 7.055 | 4.639 | ||
| Totale (A+B) | 16.997 | 7.933 |
Nel punto B. "Strumenti derivati" sono state ricondotte anche le valutazioni positive dei contratti di compravendita a pronti di titoli appartenenti al portafoglio "Attività Finanziarie detenute per la negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").
Nessun dato da segnalare.

Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31/12/2020 |
Totale 31/12/2019 |
|||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | ||
| 1. Titoli di debito | 50 | - | - | 32 | - | - | |
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - | |
| 1.2 Altri titoli di debito | 50 | - | - | 32 | - | - | |
| 2. Titoli di capitale | 7 | - 10.521 7 |
- | 11.320 | |||
| 3. Quote di O.I.C.R. | 410 | - | - | 867 | - | - | |
| 4. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | |
| 4.1 Pronti contro termine | - | - | - | - | - | - | |
| 4.2 Altri | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 467 | - | 10.521 | 906 | - | 11.320 |
Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2 L3: Livello 3
Le "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" sono costituite, principalmente, dalle preferred shares di Visa INC (class "A" e class "C"), per un importo di 9.319 migliaia di euro, che hanno registrato una variazione positiva di fair value nel corso dell'esercizio 2020 pari a 638 migliaia di euro, e dall'esposizione residua in titoli di capitale contabilizzati in conseguenza della contribuzione versata alla Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela dei Depositi per un importo di 1.196 migliaia di euro (di cui 875 migliaia di euro relativi all'operazione Carige e 321 migliaia di euro relativi all'operazione Carimi, Carismi e CariCesena), con un impatto negativo registrato nel conto economico dell'esercizio 2020 per effetto della valutazione al fair value di 1.433 migliaia di euro. Per maggiori dettagli in merito alla valutazione al fair value degli strumenti finanziari si rimanda alla Parte A – Politiche contabili - A.4 Informativa sul fair value della presente nota integrativa consolidata.
Si segnala che la voce 3. "Quote di O.I.C.R." include le quote di O.I.C.R. detenute da FAM con finalità di seeding.
Il Gruppo ha classificato in stato di sofferenza dei titoli di capitale emessi da soggetti in stato di default per un importo di bilancio complessivo di 4 migliaia di euro.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | |
| 1. Titoli di capitale | 10.528 | 11.327 |
| di cui: banche | 1 | 1 |
| di cui: altre società finanziarie | 10.516 | 11.313 |
| di cui: società non finanziarie | 11 | 13 |
| 2. Titoli di debito | 50 | 32 |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | 47 | 29 |
| c) Banche | 3 | 3 |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| 3. Quote di O.I.C.R. | 410 | 867 |
| 4. Finanziamenti | - | - |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| f) Famiglie | - | - |
| Totale | 10.988 | 12.226 |
Sezione 3 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva – Voce 30
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31/12/2020 |
Totale 31/12/2019 |
||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |
| 1. Titoli di debito | 143.693 | - | - | 321.694 | - | - |
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Altri titoli di debito | 143.693 | - | - | 321.694 | - | - |
| 2. Titoli di capitale | - | - | 5 | - | - | 5 |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 143.693 | - | 5 | 321.694 | - | 5 |
Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2 L3: Livello 3

Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono costituite da titoli emessi da Stati sovrani e, in parte residuale, ad interessenze azionarie in società nelle quali il Gruppo non esercita il controllo o l'influenza significativa per 5 migliaia di euro per le quali è stata esercitata l'opzione "FVTOCI"35. Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni Sovrane riportata nella Parte E della presente nota integrativa consolidata.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31/12/2020 |
Totale 31/12/2019 |
| 1. Titoli di debito | 143.693 | 321.694 |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | 143.693 | 321.694 |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| 2. Titoli di capitale | 5 | 5 |
| a) Banche | - | - |
| b) Altri emittenti: | 5 | 5 |
| - altre società finanziarie | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| - società non finanziarie | 5 | 5 |
| - altri | - | - |
| 3. Finanziamenti | - | - |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| f) Famiglie | - | - |
| Totale | 143.698 | 321.699 |
35 Relativamente agli strumenti di capitale non di trading, l'IFRS 9 prevede la possibilità di classificarli al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (c.d. "FVTOCI" – Fair Value Through Other Comprehensive Income).

| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore lordo | Rettifiche di valore complessive | ||||||||
| Primo stadio | di cui: Strumenti con basso rischio di credito |
Secondo stadio |
Terzo stadio | Primo stadio | Secondo stadio |
Terzo stadio | Write-off parziali complessivi |
||
| Titoli di debito | 143.710 | 143.710 | - | - | (17) | - | - | - | |
| Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale 31/12/2020 | 143.710 | 143.710 | - | - | (17) | - | - | - | |
| Totale | 31/12/2019 | 321.720 | 321.720 | - | - | (26) | - | - | - |
| di cui: attività finanziarie impaired deteriorate acquisite o originate |
X | X | - | - | X | - | - | - |
3.3a Finanziamenti valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva oggetto di misure di sostegno Covid-19: valore lordo e rettifiche di valore complessive
Nessun dato da segnalare.

| (Importi in migliaia) | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Totale | ||||||||||||
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | ||||||||||||
| Tipologia | Valore di bilancio | Fair value | Valore di bilancio | Fair value | |||||||||
| operazioni/Valori | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
di cui: impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
di cui: impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | |
| A. Crediti verso Banche Centrali |
271.500 | - | - | - | - | 271.500 | 251.574 | - | - | - | - | 251.574 | |
| 1. Depositi a scadenza | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X | |
| 2. Riserva obbligatoria | 271.500 | - | - | X | X | X | 251.574 | - | - | X | X | X | |
| 3. Pronti contro termine | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X | |
| 4. Altri | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X | |
| B. Crediti verso banche |
7.982.831 | - | - | 1.756.035 | 5.860.094 | 508.973 | 9.188.788 | - | - | 1.347.332 | 7.721.114 | 314.459 | |
| 1. Finanziamenti | 508.973 | - | - | - | - | 508.973 | 314.459 | - | - | - | - | 314.459 | |
| 1.1 Conti correnti e depositi a vista |
254.051 | - | - | X | X | X | 250.501 | - | - | X | X | X | |
| 1.2. Depositi a scadenza |
45.367 | - | - | X | X | X | 9.994 | - | - | X | X | X | |
| 1.3. Altri finanziamenti: |
209.555 | - | - | X | X | X | 53.964 | - | - | X | X | X | |
| - Pronti contro termine attivi |
1.122 | - | - | X | X | X | 4.316 | - | - | X | X | X | |
| - Finanziamenti per leasing |
- | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X | |
| - Altri | 208.433 | - | - | X | X | X | 49.648 | - | - | X | X | X | |
| 2. Titoli di debito | 7.473.858 | - | - | 1.756.035 | 5.860.094 | - | 8.874.329 | - | - | 1.347.332 | 7.721.114 | - | |
| 2.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2.2 Altri titoli di debito |
7.473.858 | - | - | 1.756.035 | 5.860.094 | - | 8.874.329 | - | - | 1.347.332 | 7.721.114 | - | |
| Totale | 8.254.331 | - | - | 1.756.035 | 5.860.094 | 780.473 | 9.440.362 | - | - | 1.347.332 | 7.721.114 | 566.033 |
Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2 L3: Livello 3
I Finanziamenti a banche per "Conti correnti e depositi a vista" sono costituiti dai conti correnti aperti presso istituzioni creditizie per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento, per il regolamento dell'operatività in titoli, per la gestione della liquidità dei clienti UK e per la gestione della liquidità di Fineco AM.
La voce "Altri finanziamenti: Altri" si riferisce per 202.393 migliaia di euro all'importo dei margini iniziali, di variazione e depositi a garanzia nei confronti di istituzioni creditizie a fronte di operazioni in contratti derivati (43.854 migliaia di euro al 31 dicembre 2019) e per 6.041 migliaia di euro ai crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari (5.793 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).
I titoli di debito sono costituiti principalmente da titoli emessi da UniCredit S.p.A. per un importo di 5.738.917 migliaia di euro (7.501.377 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).

| (Importi in migliaia) | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Totale | ||||||||||||
| Tipologia operazioni/Valori |
31/12/2019 | ||||||||||||
| Valore di bilancio | Fair value | Valore di bilancio | Fair value | ||||||||||
| Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
di cui: impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
di cui: impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | ||
| 1. Finanziamenti | 4.524.307 | 3.530 | - | - | - | 4.747.640 | 3.676.261 | 3.568 | - | - | - | 3.808.092 | |
| 1.1. Conti correnti | 1.600.663 | 2.103 | - | X | X | X | 1.290.208 | 1.964 | - | X | X | X | |
| 1.2. Pronti contro termine attivi |
154.963 | 51 | - | X | X | X | 160.112 | - | - | X | X | X | |
| 1.3. Mutui | 1.667.948 | 338 | - | X | X | X | 1.155.943 | 410 | - | X | X | X | |
| 1.4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto |
732.489 | 871 | - | X | X | X | 809.176 | 885 | - | X | X | X | |
| 1.5 Finanziamenti per leasing |
- | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X | |
| 1.6. Factoring | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X | |
| 1.7. Altri finanziamenti |
368.244 | 167 | - | X | X | X | 260.822 | 309 | - | X | X | X | |
| 2. Titoli di debito | 16.311.355 | - | - | 17.044.069 | 49.098 | - | 13.096.638 | - | - | 13.433.686 | 58.656 | - | |
| 2.1. Titoli strutturati |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2.2. Altri titoli di debito |
16.311.355 | - | - | 17.044.069 | 49.098 | - | 13.096.638 | - | - | 13.433.686 | 58.656 | - | |
| Totale | 20.835.662 | 3.530 | - | 17.044.069 | 49.098 | 4.747.640 | 16.772.899 | 3.568 | - | 13.433.686 | 58.656 | 3.808.092 |
Legenda:
I titoli di debito sono costituiti, principalmente, da titoli emessi da Stati sovrani e Enti sovranazionali. Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni Sovrane riportata nella Parte E della presente nota integrativa consolidata.
L1: Livello 1 L2: Livello 2
L3: Livello 3

| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 31/12/2020 |
Totale 31/12/2019 |
|||||||
| Tipologia operazioni/Valori | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | di cui: attività impaired acquisite o originate |
Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | di cui: attività impaired acquisite o originate |
||
| 1. Titoli di debito | 16.311.355 | - | - | 13.096.638 | - | - | ||
| a) Amministrazioni pubbliche | 16.311.355 | - | - | 13.096.638 | - | - | ||
| b) Altre società finanziarie | - | - | - | - | - | - | ||
| di cui: imprese di assicurazioni | - | - | - | - | - | - | ||
| c) Società non finanziarie | - | - | - | - | - | - | ||
| 2. Finanziamenti verso: | 4.524.307 | 3.530 | - | 3.676.261 | 3.568 | - | ||
| a) Amministrazioni pubbliche | 4 | - | - | - | - | - | ||
| b) Altre società finanziarie | 353.013 | 1 | - | 246.995 | 1 | - | ||
| di cui: imprese di assicurazioni | 20.393 | - | - | 18.474 | - | - | ||
| c) Società non finanziarie | 813 | 18 | - | 341 | 11 | - | ||
| d) Famiglie | 4.170.477 | 3.511 | - | 3.428.925 | 3.556 | - | ||
| Totale 20.835.662 |
3.530 | - | 16.772.899 | 3.568 | - |
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore lordo | Rettifiche di valore complessivo | |||||||||||
| Primo stadio | di cui: Strumenti con basso rischio di credito |
Secondo stadio |
Terzo stadio | Primo stadio | Secondo stadio |
Terzo stadio | Write-off parziali complessivi |
|||||
| Titoli di debito | 23.792.708 | 23.792.707 | - | - | (7.495) | - | - | - | ||||
| Finanziamenti | 5.304.092 | - | 13.277 | 25.489 | (8.831) | (3.758) | (21.958) | - | ||||
| Totale | 31/12/2020 | 29.096.800 | 23.792.707 | 13.277 | 25.489 | (16.326) | (3.758) | (21.958) | - | |||
| Totale | 31/12/2019 | 26.217.797 | 21.972.304 | 11.237 | 25.335 | (9.577) | (6.196) | (21.766) | - | |||
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
X | X | - | - | X | - | - | - |

| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore lordo | Rettifiche di valore complessivo | Write-off | ||||||
| Primo stadio |
di cui: Strumenti con basso rischio di |
Secondo stadio |
Terzo stadio | Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio | parziali complessivi* |
|
| 1. Finanziamenti oggetto di concessione conformi con le GL |
16.286 | credito - |
1.074 | 45 | (41) | (27) | (36) | - |
| 2. Finanziamenti oggetto di altre misure di concessione |
- | - | 162 | - | - | (29) | - | - |
| 3. Nuovi finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2020 |
16.286 | - | 1.236 | 45 | (41) | (56) | (36) | - |
| Totale 31/12/2019 |
- | - | - | - | - | - | - | - |

| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair Value | VN | Fair Value | VN | |||||||
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | |||||||||
| L1 | L2 | L3 | 31/12/2020 | L1 | L2 | L3 | 31/12/2019 | |||
| A. Derivati finanziari | ||||||||||
| 1. Fair value | - | 19.003 | - | 620.000 | - | 36.059 | - | 1.917.423 | ||
| 2. Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 3. Investimenti esteri | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| B. Derivati creditizi | ||||||||||
| 1. Fair value | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 2. Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale | - | 19.003 | - | 620.000 | - | 36.059 | - | 1.917.423 |
Legenda:
VN = valore nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Tipo di copertura | Fair Value | Flussi finanziari | ||||||||
| Specifica | Investim. | |||||||||
| titoli di debito e tassi di interesse |
titoli di capitale e indici azionari |
valute e oro |
credito | merci | altri | Generica | Specifica | Generica | esteri | |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | X | X | X | - | X | X |
| 2. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
393 | X | - | - | X | X | X | - | X | X |
| 3. Portafoglio | X | X | X | X | X | X | - | X | - | X |
| 4. Altre operazioni | - | - | - | - | - | - | X | - | X | - |
| Totale attività | 393 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1. Passività finanziarie | - | X | - | - | - | - | X | - | X | X |
| 2. Portafoglio | X | X | X | X | X | X | 18.610 | X | - | X |
| Totale passività | - | - | - | - | - | - | 18.610 | - | - | |
| 1. Transazioni attese | X | X | X | X | X | X | X | - | X | X |
| 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie |
X | X | X | X | X | X | - | X | - | - |

Sezione 6 – Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 60
6.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Adeguamento di valore delle attività coperte / Valori | Totale | Totale |
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | |
| 1. Adeguamento positivo | 55.448 | 29.405 |
| 1.1 di specifici portafogli: | 55.448 | 29.405 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 55.448 | 29.405 |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - |
| 1.2 complessivo | - | - |
| 2. Adeguamento negativo | - | (525) |
| 2.1 di specifici portafogli: | - | (525) |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | - | (525) |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - |
| 2.2 complessivo | - | - |
| Totale | 55.448 | 28.880 |
Sezione 7 – Le partecipazioni – Voce 70 Nessun dato da segnalare.
Sezione 8 – Riserve tecniche a carico dei riassicuratori – Voce 80 Nessun dato da segnalare.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 31/12/2020 |
Totale 31/12/2019 |
| 1. Attività di proprietà | 84.638 | 83.301 |
| a) terreni | 23.932 | 23.932 |
| b) fabbricati | 41.050 | 41.404 |
| c) mobili | 3.092 | 2.583 |
| d) impianti elettronici | 13.846 | 12.736 |
| e) altre | 2.718 | 2.646 |
| 2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing | 65.361 | 66.766 |
| a) terreni | - | - |
| b) fabbricati | 64.920 | 66.218 |
| c) mobili | - | - |
| d) impianti elettronici | - | - |
| e) altre | 441 | 548 |
| Totale | 149.999 | 150.067 |
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute | - | - |
Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata. Il Gruppo ha in essere operazioni di leasing operativo rappresentate da contratti di locazione per una parte della superficie dell'immobile di proprietà.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 31/12/2020 |
Totale 31/12/2019 |
||||||
| Valore di | Fair value | Valore di | Fair value | |||||
| bilancio | L1 | L2 | L3 | bilancio | L1 | L2 | L3 | |
| 1. Attività di proprietà | 1.872 | - | - | 2.367 | 1.980 | - | - | 2.950 |
| a) terreni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) fabbricati | 1.872 | - | - | 2.367 | 1.980 | - | - | 2.950 |
| 2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | - | - | - | - |
| a) terreni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) fabbricati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 1.872 | - | - | 2.367 | 1.980 | - | - | 2.950 |
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute |
- | - | - | - | - | - | - | - |
Legenda: L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

9.3 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività rivalutate
Nessun dato da segnalare.
9.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al fair value Nessun dato da segnalare.
9.5 Rimanenze di attività materiali disciplinate dallo IAS 2: composizione
Nessun dato da segnalare.

| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Terreni | Fabbricati | Mobili | Impianti elettronici |
Altre | Totale | |
| A. Esistenze iniziali lorde | 23.932 | 117.762 | 16.223 | 39.813 | 12.482 | 210.212 |
| A.1 Riduzioni di valore totali nette | - | (10.140) | (13.640) | (27.077) | (9.288) | (60.145) |
| A.2 Esistenze iniziali nette | 23.932 | 107.622 | 2.583 | 12.736 | 3.194 | 150.067 |
| B. Aumenti: | - | 14.552 | 1.918 | 6.060 | 1.016 | 23.546 |
| B.1 Acquisti | - | 11.609 | 1.916 | 6.059 | 1.004 | 20.588 |
| B.2 Spese per migliorie capitalizzate | - | 931 | - | - | - | 931 |
| B.3 Riprese di valore | - | - | - | - | - | - |
| B.4 Variazioni positive di fair value imputate a | - | - | - | - | - | - |
| a) patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| b) conto economico | - | - | - | - | - | - |
| B.5 Differenze positive di cambio | - | - | - | - | - | - |
| B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento |
- | - | X | X | X | - |
| B.7 Altre variazioni | - | 2.012 | 2 | 1 | 12 | 2.027 |
| C. Diminuzioni: | - | (16.204) | (1.409) | (4.950) | (1.051) | (23.614) |
| C.1 Vendite | - | - | - | (1) | - | (1) |
| C.2 Ammortamenti | - | (12.249) | (1.394) | (4.942) | (923) | (19.508) |
| C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a |
- | (6) | (15) | - | (47) | (68) |
| a) patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| b) conto economico | - | (6) | (15) | - | (47) | (68) |
| C.4 Variazioni negative di fair value imputate a | - | - | - | - | - | - |
| a) patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| b) conto economico | - | - | - | - | - | - |
| C.5 Differenze negative di cambio | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Trasferimenti a: | - | - | - | - | - | - |
| a) attività materiali detenute a scopo di investimento |
- | - | X | X | X | - |
| b) attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
- | - | - | - | - | - |
| C.7 Altre variazioni | - | (3.949) | - | (7) | (81) | (4.037) |
| D. Rimanenze finali nette | 23.932 | 105.970 | 3.092 | 13.846 | 3.159 | 149.999 |
| D.1 Riduzioni di valore totali nette | - | (21.186) | (14.569) | (30.824) | (9.816) | (76.395) |
| D.2 Rimanenze finali lorde | 23.932 | 127.156 | 17.661 | 44.670 | 12.975 | 226.394 |
| E. Valutazione al costo | 23.932 | 105.970 | 3.092 | 13.846 | 3.159 | 149.999 |
Le classi di attività indicate nella tabella sopra riportata sono iscritte al costo.
Le voci B.7 e C.7 "Altre variazioni" comprendono, oltre alle variazioni derivanti dall'applicazione dell'IFRS16, le variazioni delle attività consistenti nel diritto d'uso per effetto delle modifiche intervenute ai pagamenti dovuti per il leasing successivamente alla rilevazione iniziale. Di seguito si riporta l'importo delle variazioni per tipologia di attività.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Terreni | Fabbricati | Mobili | Impianti elettronici |
Altre | Totale | |
| Altre variazioni in aumento per variazioni diritti d'uso | - | 2.012 | - | - | 12 | 2.024 |
| Altre variazioni in diminuzione per variazioni diritti d'uso | - | (3.666) | - | - | (1) | (3.667) |

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | ||
| Terreni | Fabbricati | |
| A. Esistenze iniziali | - | 1.980 |
| B. Aumenti | - | - |
| B.1 Acquisti | - | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| B.2 Spese per migliorie capitalizzate | - | - |
| B.3 Variazioni positive di fair value | - | - |
| B.4 Riprese di valore | - | - |
| B.5 Differenze di cambio positive | - | - |
| B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale | - | - |
| B.7 Altre variazioni | - | - |
| C. Diminuzioni | - | (108) |
| C.1 Vendite | - | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| C.2 Ammortamenti | - | (108) |
| C.3 Variazioni negative di fair value | - | - |
| C.4 Rettifiche di valore da deterioramento | - | - |
| C.5 Differenze di cambio negative | - | - |
| C.6 Trasferimenti a: | - | - |
| a) immobili ad uso funzionale | - | - |
| b) attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - |
| C.7 Altre variazioni | - | - |
| D. Rimanenze finali | - | 1.872 |
| D.1 Riduzioni di valore totali nette | - | (1.728) |
| D.2 Rimanenze finali lorde | - | 3.600 |
| E. Valutazione al fair value | - | 2.367 |
I Fabbricati indicati nella tabella sopra riportata sono iscritti al costo.
Nessun dato da segnalare.
Al 31 dicembre 2020 gli impegni contrattuali per l'acquisto di attività materiali ammontano a 912 migliaia di euro.
Segnaliamo inoltre che non esistono restrizioni sulla titolarità delle attività materiali e non vi sono attività materiali impegnate a garanzia di passività.

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 31/12/2020 |
Totale 31/12/2019 |
||
| Durata definita | Durata indefinita |
Durata definita | Durata indefinita |
|
| A.1 Avviamento | X | 89.602 | X | 89.602 |
| A.1.1 di pertinenza del gruppo | X | 89.602 | X | 89.602 |
| A.1.2 di pertinenza di terzi | X | - | X | - |
| A.2 Altre attività immateriali | 12.138 | 27.459 | 10.040 | 27.452 |
| A.2.1 Attività valutate al costo | 12.138 | 27.459 | 10.040 | 27.452 |
| a) attività immateriali generate internamente | - | - | - | - |
| b) altre attività | 12.138 | 27.459 | 10.040 | 27.452 |
| A.2.2 Attività valutate al fair value | - | - | - | - |
| a) attività immateriali generate internamente | - | - | - | - |
| b) altre attività | - | - | - | - |
| Totale | 12.138 | 117.061 | 10.040 | 117.054 |
Le Altre attività immateriali a durata indefinita sono relative ai marchi e domini.
La vita utile dei software considerata ai fini della determinazione dell'ammortamento è di 3 anni, mentre la vita utile delle altre attività immateriali a durata definita è di 5 anni. Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.

| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Avviamento | Altre attività immateriali: generate internamente |
Altre attività immateriali: altre |
Totale | |||
| DEF | INDEF | DEF | INDEF | |||
| A. Esistenze iniziali | 124.729 | - | - | 92.350 | 27.452 | 244.531 |
| A.1 Riduzioni di valore totali nette | (35.127) | - | - | (82.310) | - | (117.437) |
| A.2 Esistenze iniziali nette | 89.602 | - | - | 10.040 | 27.452 | 127.094 |
| B. Aumenti | - | - | - | 7.855 | 7 | 7.862 |
| B.1 Acquisti | - | - | - | 7.855 | 7 | 7.862 |
| B.2 Incrementi di attività immateriali interne | X | - | - | - | - | - |
| B.3 Riprese di valore | X | - | - | - | - | - |
| B.4 Variazioni positive di fair value | - | - | - | - | - | - |
| - a patrimonio netto | X | - | - | - | - | - |
| - a conto economico | X | - | - | - | - | - |
| B.5 Differenze di cambio positive | - | - | - | - | - | - |
| B.6 Altre variazioni | - | - | - | - | - | - |
| C. Diminuzioni | - | - | - | (5.757) | - | (5.757) |
| C.1 Vendite | - | - | - | - | - | - |
| C.2 Rettifiche di valore | - | - | - | (5.757) | - | (5.757) |
| - Ammortamenti | X | - | - | (5.757) | - | (5.757) |
| - Svalutazioni | - | - | - | - | - | - |
| + patrimonio netto | X | - | - | - | - | - |
| + conto economico | - | - | - | - | - | - |
| C.3 Variazioni negative di fair value: | - | - | - | - | - | - |
| - a patrimonio netto | X | - | - | - | - | - |
| - a conto economico | X | - | - | - | - | - |
| C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione | - | - | - | - | - | - |
| C.5 Differenze di cambio negative | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Altre variazioni | - | - | - | - | - | - |
| D. Rimanenze finali nette | 89.602 | - | - | 12.138 | 27.459 | 129.199 |
| D.1 Rettifiche di valori totali nette | (35.127) | - | - | (88.067) | - | (123.194) |
| E. Rimanenze finali lorde | 124.729 | - | - | 100.205 | 27.459 | 252.393 |
| F. Valutazione al costo | 89.602 | - | - | 12.138 | 27.459 | 129.199 |
Legenda DEF: a durata definita
INDEF: a durata indefinita
Le classi di attività indicate nella tabella sopra riportata sono valutate al costo.
Al 31 dicembre 2020 gli impegni contrattuali per l'acquisto di attività immateriali ammontano a 291 migliaia di euro.
Segnaliamo inoltre che non vi sono attività immateriali acquisite per concessione governativa; non sono state costituite attività immateriali a garanzia di propri debiti; non vi sono attività immateriali oggetto di locazione finanziaria; non vi sono attività immateriali rivalutate.

Come disposto dallo IAS 36, l'impairment test delle attività immateriali a vita utile indefinita deve essere eseguito con cadenza almeno annuale e, comunque, ogni qualvolta vi sia oggettiva evidenza del verificarsi di eventi che ne possano aver ridotto il valore.
Il valore recuperabile di un'attività è rappresentato dal maggiore tra il suo valore d'uso (valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati generabili dall'attività oggetto di valutazione) ed il relativo fair value al netto dei costi di vendita.
Il valore recuperabile delle attività oggetto di impairment test deve essere determinato per le singole attività a meno che sussistano entrambe le seguenti condizioni:
il valore d'uso dell'attività non è stimato essere prossimo al suo fair value al netto dei costi di vendita;
l'attività non è in grado di generare flussi finanziari in entrata ampiamente indipendenti da quelli derivanti da altre attività (o gruppi di attività). Quando si verificano tali condizioni l'impairment test è condotto a livello di Cash Generating Unit (CGU) alla quale l'attività appartiene, come richiesto dal principio contabile.
Ai fini della determinazione del valore d'uso delle attività soggette a impairment test, lo IAS 36 richiede che si debba fare riferimento ai flussi finanziari relativi alle attività nelle loro condizioni correnti alla data del test e che rappresentino la migliore stima effettuabile dalla Direzione aziendale riguardo l'insieme delle condizioni economiche che esisteranno nel corso della restante vita utile dell'attività.
Ai fini del test di impairment il valore d'uso della c.d. cash generating unit (CGU) alla quale sono assegnate le attività immateriali deve essere calcolato considerando i flussi di cassa per tutte le attività e passività comprese nella CGU e non solo per quelle a fronte delle quali è stato rilevato l'avviamento e/o l'attività immateriale in sede di applicazione dell'IFRS 3.
La stima del valore d'uso ai fini della verifica dell'eventuale impairment di attività immateriali, ivi incluso l'avviamento, che non generano flussi finanziari autonomi ma esclusivamente con il concorso di altre attività aziendali, richiede la preliminare attribuzione di tali attività a unità operative relativamente autonome nell'ambito gestionale (sia dal punto di vista dei flussi finanziari generati sia dal punto di vista della pianificazione e sistema di reporting direzionale interno); tali unità operative sono definite Cash Generating Unit (CGU).
Relativamente all'avviamento iscritto in bilancio della Banca, occorre sottolineare che lo stesso riguarda acquisizioni di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi tramite consulenti finanziari. Queste attività sono state completamente integrate nell'operatività corrente di FinecoBank, per cui non risulta possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo alla profittabilità complessiva della Banca; ciò significa che ai fini della conferma della recuperabilità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda.
La Banca nel suo complesso (incluso il contributo della controllata Fineco Asset Management DAC, società di gestione di diritto irlandese, grazie al modello di business integrato verticalmente) costituisce pertanto la cash generating unit (CGU) in relazione alla quale condurre il test di impairment. Infatti, considerato il particolare modello di business del Gruppo, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari e piattaforma trading e banking, per cui la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, che prevede servizi di banking, brokerage ed investing, una contabilizzazione di costi/ricavi per business unit non è rilevante e significativa. Alla medesima CGU sono attribuiti il marchio e i domini Fineco acquistati nel corso dell'esercizio 2019 da UniCredit S.p.A. a seguito dell'uscita dal relativo gruppo.
I principi contabili di riferimento richiedono che l'impairment test sia svolto raffrontando il valore contabile della CGU con il relativo valore recuperabile. Laddove quest'ultimo risultasse minore del valore contabile, una rettifica di valore dovrebbe essere rilevata in bilancio. Il valore recuperabile è il maggiore tra il suo fair value (al netto dei costi di vendita) ed il relativo valore d'uso.
Il valore recuperabile della CGU in questo caso è rappresentato dal valore d'uso, determinato sulla base dei flussi finanziari futuri.
Il calcolo del valore d'uso ai fini dell'impairment test è effettuato utilizzando un modello di flussi di cassa scontati (Discounted Cash Flow o DCF). Tali flussi di cassa sono determinati sottraendo dall'utile netto il fabbisogno di capitale annuo generato dalla variazione delle attività ponderate per il rischio. Tale fabbisogno di capitale è determinato considerando il livello di capitalizzazione che si intende raggiungere nel lungo periodo, anche alla luce dei livelli minimi di capitale regolamentare richiesti.
Il modello Discounted Cash Flow utilizzato è basato sulle stime dei flussi finanziari futuri effettuate dalla Direzione aziendale in quattro stadi:
anno 2021, in cui vengono considerati i dati di budget (sottoposto ad approvazione del Consiglio di Amministrazione del 19 gennaio 2021);

I flussi finanziari futuri sono stati attualizzati utilizzando una stima prudenziale del tasso di attualizzazione, incorporando nel costo del capitale proprio (Ke) i fattori di rischio connessi al settore di attività. Il tasso di sconto utilizzato è un tasso nominale al netto delle imposte.
In particolare, il costo del capitale per FinecoBank è la somma dei seguenti addendi:
Il costo del capitale del 2023 è calcolato considerando come Risk free il rendimento medio atteso del BTP a 10 anni previsto nel 2023 (media a 3 anni, pari a 0,63%); l'ERP è invece mantenuto uguale a quello calcolato per il 2021. Il costo del capitale del 2022 è calcolato considerando una decrescita lineare tra i valori del 2021 e del 2023. Il costo del capitale del 2023 (6,15%) viene poi mantenuto costante fino al TV.
La metodologia per la determinazione del valore d'uso sopra descritta (modello, assunzioni e parametri utilizzati) è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione del 19 gennaio 2021. Ai fini dell'impairment test si è proceduto a confrontare il valore di carico dell'avviamento, del marchio (inclusi i domini) e del patrimonio netto con il valore d'uso determinato secondo tale metodologia. L'esito del test, approvato dal Consiglio di Amministrazione del 9 febbraio 2021, conferma la sostenibilità dell'avviamento e del marchio iscritti in bilancio al 31 dicembre 2020 con un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile.
In considerazione della complessità del processo di valutazione, della componente di incertezza insita nella formulazione di previsioni circa la redditività futura, in particolare di lungo periodo, sono state effettuate alcune analisi di "sensitività" ipotizzando il cambiamento dei principali parametri utilizzati nell'ambito della procedura di impairment test.
La tabella sottostante indica la variazione del valore d'uso, al netto del valore di iscrizione in bilancio, del marchio e del patrimonio netto, alla variazione dei principali parametri utilizzati nel modello DCF a base dell'impairment test.
| Incremento dell'1% del tasso di | Decremento dell'1% del tasso | Decremento | Utilizzo del Core Tier1 | ||
|---|---|---|---|---|---|
| attualizzazione al netto delle | Incremento dell'1% del | di crescita nominale per il | del 5% degli | ratio al 31/12/2020 | |
| imposte (ke) | Core Tier 1 Ratio target | calcolo del terminal value | utili annuali | (28,56%) | |
| Variazione valore d'uso | -26,2% | -0,8% | -20,1% | -7,0% | -13,8% |
I risultati confermano la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio, non emergendo in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, restando il valore d'uso, determinato applicando tali variazioni, ben significativamente superiore al valore contabile.
Si evidenzia, peraltro, che l'impairment test raggiunge un livello di break-even assumendo per i parametri di cui sopra variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili. In particolare, l'impairment test raggiunge un livello di break-even con una variazione assoluta positiva del tasso di attualizzazione al netto delle imposte (Ke) di oltre 12 punti percentuali, ovvero con una riduzione di oltre il 70% degli utili annuali (mantenendo, in entrambe le ipotesi, inalterati gli altri parametri ed informazioni utilizzati).
Si evidenzia infine che, in relazione alle quotazioni del titolo "FinecoBank", emerge una capitalizzazione di borsa pari a 8.168 milioni di euro al 31 dicembre 2020, significativamente superiore al patrimonio netto della Banca e al risultato del modello utilizzato per il test di impairment, che conferma l'applicazione di criteri di prudenza nel calcolo del valore d'uso.

La voce "Attività fiscali", pari a 13.314 migliaia di euro al 31 dicembre 2020, è composta da "Attività fiscali correnti" pari a 5.166 migliaia di euro e da "Attività fiscali anticipate" pari a 8.148 migliaia di euro.
La voce "Passività fiscali", pari a 13.954 migliaia di euro alla stessa data, è composta da "Passività fiscali correnti" pari a 10.204 migliaia di euro e da "Passività fiscali differite" pari a 3.750 migliaia di euro.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 |
| Attività fiscali correnti | 5.166 | - |
| Passività fiscali correnti | 10.204 | 11.437 |
Le attività/passività fiscali anticipate/differite sono rappresentate nello Stato Patrimoniale consolidato al netto delle relative passività/attività fiscali differite/anticipate e sono di seguito dettagliate:
In linea con le disposizioni normative e regolamentari vigenti si precisa che:
Nella determinazione delle attività e passività fiscali anticipate/differite e correnti si è tenuto conto dell'aliquota IRES del 27,5% (24% aliquota ordinaria e 3,5% aliquota addizionale per gli enti creditizi) e dell'aliquota IRAP del 5,57% per l'Italia.
Per quanto riguarda Fineco AM le imposte correnti sono state determinate con l'aliquota del 12,5%.
Non vi sono imposte anticipate o differite non iscritte in bilancio in relazione a differenze temporanee. Inoltre non risultano perdite fiscali o crediti d'imposta non utilizzati.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 |
| Accantonamenti in contropartita del conto economico | 28.024 | 47.086 |
| - di cui Patent Box ex D.L. n.3 del 2015 | 4.395 | 21.577 |
| - di cui Accantonamenti al Fondo rischi ed oneri | 19.736 | 19.137 |
| - di cui Altro | 3.893 | 6.372 |
| Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto | 835 | 798 |
| - di cui Riserve di valutazione in applicazione IAS 19 | 835 | 602 |
| - di cui Attività finanziarie valutate al fair value con impatto redditività complessiva | 196 | |
| Svalutazioni su crediti (di cui alla Legge 214/2011) | 3.300 | 3.828 |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 32.159 | 51.712 |
| Compensazione con Passività per imposte differite - IAS 12 | (24.010) | (28.268) |
| Totale | 8.149 | 23.444 |

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 |
| Accantonamenti in contropartita del conto economico | 26.078 | 25.998 |
| - di cui Avviamento e Marchio | 25.527 | 24.978 |
| - di cui Esposizioni in titoli di capitale verso lo Schema Volontario | 396 | 870 |
| - di cui Altro | 156 | 150 |
| Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto | 1.682 | 2.270 |
| - di cui Attività finanziarie valutate al fair value con impatto redditività complessiva | 1.175 | 1.757 |
| - di cui Riserve di valutazione in applicazione IAS 19 | 507 | 513 |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 27.760 | 28.268 |
| Compensazione con Attività per imposte anticipate - IAS 12 | (24.010) | (28.268) |
| Totale | 3.750 | - |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | |
| 1. Importo iniziale | 50.914 | 30.270 |
| 2. Aumenti | 7.196 | 25.614 |
| 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | 7.149 | 25.614 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) riprese di valore | - | - |
| d) altre | 7.149 | 25.614 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | 47 | - |
| 3. Diminuzioni | (26.788) | (4.970) |
| 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio | (26.788) | (4.970) |
| a) rigiri | (26.788) | (4.854) |
| b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | - | - |
| c) mutamento di criteri contabili | - | - |
| d) altre | - | (116) |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni: | - | - |
| a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla legge.n.214/2011 | - | - |
| b) altre | - | - |
| 4. Importo finale | 31.322 | 50.914 |
Le variazioni in aumento delle imposte anticipate rilevate nell'esercizio in contropartita del conto economico si riferiscono, principalmente, al beneficio fiscale connesso al regime di Patent Box ex D.L. n.3 del 2015 per l'anno 2020 e agli accantonamenti al fondo rischi ed oneri. Le variazioni in diminuzione si riferiscono principalmente alla deduzione del beneficio fiscale connesso al regime di Patent Box ex D.L. n.3 del 2015 per il periodo 2015-2019 e all'utilizzo del fondo rischi ed oneri.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 31/12/2020 |
Totale 31/12/2019 |
|
| 1. Importo iniziale | 3.828 | 4.033 |
| 2. Aumenti | - | - |
| 3. Diminuzioni | (529) | (205) |
| 3.1 Rigiri | (529) | - |
| 3.2 Trasformazione in crediti d'imposta | - | - |
| a) derivante da perdite di esercizio | - | - |
| b) derivante da perdite fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | (205) |
| 4. Importo finale | 3.299 | 3.828 |
Le variazioni in diminuzione si riferiscono alla deduzione delle svalutazioni e perdite su crediti verso la clientela secondo il piano di riassorbimento previsto dal D.L. n. 83 del 2015 come modificato dalla L. n. 145 del 2018 e dalla L. n. 160 del 2019.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 31/12/2020 |
Totale 31/12/2019 |
|
| 1. Importo iniziale | 25.998 | 26.560 |
| 2. Aumenti | 558 | 941 |
| 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio | 558 | 941 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | 558 | 941 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | - | - |
| 3. Diminuzioni | (481) | (1.503) |
| 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio | (480) | (1.503) |
| a) rigiri | (480) | (1.503) |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | - | - |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | (1) | - |
| 4. Importo finale | 26.075 | 25.998 |
Le variazioni in aumento delle imposte differite rilevate nell'esercizio in contropartita del conto economico si riferiscono all'iscrizione di imposte differite per effetto del diverso trattamento contabile e fiscale dell'avviamento e del marchio. Le variazioni in diminuzione si riferiscono alla valutazione negativa al fair value delle attività finanziarie rappresentate dalle esposizioni in titoli di capitale verso lo Schema Volontario.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 31/12/2020 |
Totale 31/12/2019 |
|
| 1. Importo iniziale | 798 | 2.740 |
| 2. Aumenti | 233 | 105 |
| 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | 233 | 63 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | 233 | 63 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | - | 42 |
| 3. Diminuzioni | (196) | (2.047) |
| 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio | (196) | (2.047) |
| a) rigiri | (196) | (2.047) |
| b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | - | - |
| c) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| d) altre | - | - |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | - |
| 4. Importo finale | 835 | 798 |
Le variazioni in aumento delle imposte anticipate rilevate nell'esercizio in contropartita del patrimonio netto si riferiscono alla rilevazione di imposte anticipate IRAP per perdite attuariali iscritte a patrimonio netto nell'ambito delle riserve di valutazione in applicazione delle previsioni dello IAS 19R.
Le variazioni in diminuzione delle imposte anticipate rilevate nell'esercizio in contropartita del patrimonio netto si riferiscono alle riprese di valore dei titoli di debito classificati nella categoria" Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | |
| 1. Importo iniziale | 2.270 | 203 |
| 2. Aumenti | 427 | 2.163 |
| 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio | 427 | 2.163 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | 427 | 2.163 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | - | - |
| 3. Diminuzioni | (1.015) | (96) |
| 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio | (1.015) | (96) |
| a) rigiri | (1.015) | (96) |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | - | - |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | - |
| 4. Importo finale | 1.682 | 2.270 |
Le variazioni in aumento delle imposte differite rilevate nell'esercizio in contropartita del patrimonio netto si riferiscono agli incrementi di valore dei titoli di debito classificati nella categoria "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva". Le variazioni in diminuzione delle imposte differite di patrimonio netto si riferiscono allo smobilizzo dei titoli di debito classificati nella categoria "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".
Nessuna informazione da segnalare.

Sezione 12 – Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate – Voce 120 dell'attivo e Voce 70 del passivo
Nessun dato da segnalare
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 31/12/2020 |
Totale 31/12/2019 |
|
| Crediti commerciali ai sensi dell'IFRS 15 | 3.603 | 4.579 |
| Crediti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari | 2.359 | 2.733 |
| Migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi | 6.361 | 6.067 |
| Partite definitive non imputabili ad altre voci: | 21.223 | 28.062 |
| - titoli e cedole da regolare | 1.135 | 1.537 |
| - altre operazioni | 20.088 | 26.525 |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali": | 258.997 | 259.098 |
| - acconti d'imposta | 254.480 | 252.251 |
| - crediti d'imposta | 4.486 | 6.809 |
| - acconti d'imposta su TFR | 31 | 38 |
| Partite in attesa di regolamento: | 2.627 | 2.495 |
| - effetti, assegni ed altri documenti | 2.627 | 2.495 |
| Partite in corso di lavorazione | 9 | 13 |
| Partite viaggianti non attribuite ai conti di pertinenza | 14 | 50 |
| Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
34.738 | 27.178 |
| Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
30.696 | 12.034 |
| Totale | 360.627 | 342.309 |
Si precisa che al 31 dicembre 2020 gli acconti per l'imposta di bollo versati per l'esercizio 2020 sono stati compensati con il relativo debito maturato alla data di chiusura del bilancio, per un importo di 103.050 migliaia di euro. Il saldo netto, pari a 6.242 migliaia di euro, è stato rilevato nella Voce 80. Altre passività nella voce "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali" - altre", mentre al 31 dicembre 2019 gli acconti e il relativo debito sono stati esposti senza compensazione, rispettivamente, nella voce 130. Altre attività nella voce "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali"- acconti d'imposta" e nella Voce 80. Altre passività nella voce "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali" - altre".
Se non fosse stata effettuata la compensazione nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2020, la voce "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali": - acconti d'imposta" sarebbe pari a 357.530 migliaia di euro, evidenziando un incremento nell'esercizio 2020 di 105.279 migliaia di euro, per effetto del versamento di maggiori acconti rispetto al 2019 per l'imposta sostitutiva redditi diversi e per l'imposta di bollo.

Nella tabella successiva "Variazione dei Ratei e Risconti Attivi/Passivi provenienti da contratti con i clienti" si presentano le variazioni intercorse nelle voci "Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie" e "Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie" riportate, rispettivamente, nella tabella "Altre attività: composizione" e "Altre passività: composizione" (Sezione 8 - Passivo della presente Parte B della nota integrativa consolidata), così come richiesto dal par. 118 dell'IFRS 15.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Ratei e risconti attivi | Ratei e risconti passivi | |
| 31/12/2020 | 31/12/2020 | |
| Esistenze iniziali | 12.034 | 6.851 |
| Modifica saldi apertura | - | - |
| Aumenti | 29.831 | 7.132 |
| a) operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| b) adeguamenti dei ricavi su base cumulativa che incidono sulle corrispondenti attività derivanti da contratto o passività derivanti da contratto, in particolare gli adeguamenti dovuti a una modifica della valutazione dei progressi, a una modifica della stima del prezzo dell'operazione (inclusa l'eventuale modifica della valutazione riguardante la limitazione della stima del corrispettivo variabile) o a una modifica del contratto; (IFRS 15 Par 118.b) |
- | - |
| c) riprese di valore dell'attività derivante da contratto (IFRS 15 Par 118.c) | 16 | - |
| d) modifica dei tempi necessari perché il diritto al corrispettivo diventi incondizionato (vale a dire, perché l'attività derivante da contratto sia riclassificata come credito) (IFRS 15 Par 118.d) |
- | - |
| e) modifica dei tempi necessari perché l'obbligazione di fare sia adempiuta (ossia per la rilevazione dei ricavi provenienti da una passività derivante da contratto) (IFRS 15 Par 118.e) |
- | - |
| f) altro | 29.815 | 7.132 |
| Diminuzioni | (11.169) | (4.252) |
| a) operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| b) adeguamenti dei ricavi su base cumulativa che incidono sulle corrispondenti attività derivanti da contratto o passività derivanti da contratto, in particolare gli adeguamenti dovuti a una modifica della valutazione dei progressi, a una modifica della stima del prezzo dell'operazione (inclusa l'eventuale modifica della valutazione riguardante la limitazione della stima del corrispettivo variabile) o a una modifica del contratto; (IFRS 15 Par 118.b) |
- | - |
| c) riduzione di valore dell'attività derivante da contratto (IFRS 15 Par 118.c) | - | - |
| d) modifica dei tempi necessari perché il diritto al corrispettivo diventi incondizionato (vale a dire, perché l'attività derivante da contratto sia riclassificata come credito) (IFRS 15 Par 118.d) |
- | - |
| e) modifica dei tempi necessari perché l'obbligazione di fare sia adempiuta (ossia per la rilevazione dei ricavi provenienti da una passività derivante da contratto) (IFRS 15 Par 118.e) |
- | - |
| f) altro | (11.169) | (4.252) |
| Rimanenze finali | 30.696 | 9.731 |

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Durata attese delle obbligazioni di fare <=1 anno |
Durata attese delle obbligazioni di fare >1 anno |
|
| 31/12/2020 | 31/12/2020 | |
| Importo aggregato del prezzo dell'operazione assegnato alle obbligazioni di fare non adempiute (o parzialmente adempiute) alla fine dell'esercizio - Altre Attività (IFRS 15 Par 120a) |
13.942 | - |
| Importo aggregato del prezzo dell'operazione assegnato alle obbligazioni di fare non adempiute (o parzialmente adempiute) alla fine dell'esercizio - Altre Passività (IFRS 15 Par 120a) |
1.161 | 3.586 |
| Totale | 15.103 | 3.586 |
Per quanto riguarda l'informativa richiesta dal paragrafo 120 dell'IFRS15 ("Prezzo dell'operazione assegnato alle rimanenti obbligazioni di fare"), di seguito si fornisce una informativa quantitativa con la suddivisione temporale (entro 1 anno e oltre 1 anno) dei ratei attivi e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie.
Si segnala, infine, che l'ammontare complessivo dei ricavi da servizi alla clientela riguardanti le "obbligazioni di fare" non ancora soddisfatte, di cui alla tabella sopra riportata, è pari a 18.689 migliaia di euro. L'80,8% di tale ammontare riguarda performance obligation che ci si attende verranno soddisfatte entro la data di chiusura del prossimo esercizio.

1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso banche
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | Totale 31/12/2020 |
Totale 31/12/2019 |
||||||
| Fair Value VB |
VB | Fair Value | ||||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |||
| 1. Debiti verso banche centrali | 949.604 | X | X | X | - | X | X | X |
| 2. Debiti verso banche | 115.255 | X | X | X | 154.653 | X | X | X |
| 2.1 Conti correnti e depositi a vista | 43.317 | X | X | X | 70.396 | X | X | X |
| 2.2 Depositi a scadenza | - | X | X | X | - | X | X | X |
| 2.3 Finanziamenti | 53.422 | X | X | X | 74.067 | X | X | X |
| 2.3.1 Pronti contro termine passivi | 53.422 | X | X | X | 74.067 | X | X | X |
| 2.3.2 Altri | - | X | X | X | - | X | X | X |
| 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali | - | X | X | X | - | X | X | X |
| 2.5 Debiti per leasing | 4.225 | X | X | X | 7.207 | X | X | X |
| 2.6 Altri debiti | 14.291 | X | X | X | 2.983 | X | X | X |
| Totale | 1.064.859 | - | 942.640 | 115.255 | 154.653 | - | - | 154.653 |
VB: Valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
La voce 1. "Debiti verso banche centrali" include esclusivamente la liquidità ricevuta dalla Banca centrale nell'ambito delle operazioni TLTRO III. Come descritto nella Relazione sulla gestione consolidata, FinecoBank ha partecipato alla 6^ tranche del programma TLTRO III (16 dicembre 2020) per un importo di 950.000 migliaia di euro.

| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | Totale 31/12/2020 |
Totale 31/12/2019 |
||||||
| VB | Fair Value | VB | Fair Value | |||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |||
| 1. Conti correnti e depositi a vista | 28.033.748 | X | X | X | 25.573.169 | X | X | X |
| 2. Depositi a scadenza | 213 | X | X | X | 1.359 | X | X | X |
| 3. Finanziamenti | 103.584 | X | X | X | 163.450 | X | X | X |
| 3.1 Pronti contro termine passivi | 103.584 | X | X | X | 163.450 | X | X | X |
| 3.2 Altri | - | X | X | X | - | X | X | X |
| 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali | - | X | X | X | - | X | X | X |
| 5. Debiti per leasing | 61.988 | X | X | X | 60.118 | X | X | X |
| 6. Altri debiti | 160.206 | X | X | X | 121.762 | X | X | X |
| Totale 28.359.739 | - | 213 | 28.359.527 | 25.919.858 | - | 1.366 | 25.918.498 |
Legenda:
VB: Valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/scaglioni temporali | Fino a 1 anno |
Da 1 a 2 anni |
Da 2 a 3 anni |
Da 3 a 4 anni |
Da 4 a 5 anni |
Oltre 5 anni |
| Debiti per leasing | 5.045 | 8.995 | 8.230 | 7.791 | 7.398 | 28.754 |
| Debiti per leasing - Banche | 165 | 367 | 375 | 383 | 392 | 2.543 |
| Debiti per leasing - Clientela | 4.880 | 8.628 | 7.855 | 7.408 | 7.006 | 26.211 |
L'ammontare dei flussi finanziari per leasing pagati nel corso dell'esercizio 2020 è pari a 11.639 migliaia di euro.

| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 31/12/2020 |
Totale 31/12/2019 |
|||||||||
| Tipologia operazioni/Valori | VN | Fair Value | Fair Value | |||||||
| L1 | L2 | L3 | Fair Value* | VN | L1 | L2 | L3 | Fair Value* | ||
| A. Passività per cassa | ||||||||||
| 1. Debiti verso banche | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Debiti verso clientela | 593 | 467 | - | 18 | 485 | 595 | 1.908 | - | - | 1.908 |
| 3. Titoli di debito | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.1 Obbligazioni | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.1.1 Strutturate | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.1.2 Altre obbligazioni | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.2 Altri titoli | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.2.1 Strutturati | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.2.2 Altri | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| Totale (A) | 593 | 467 | - | 18 | 485 | 595 | 1.908 | - | - | 1.908 |
| B. Strumenti derivati | ||||||||||
| 1. Derivati finanziari | X | 3.561 | 1.843 | - | X | X | 1.309 | 560 | - | X |
| 1.1 Di negoziazione | X | 3.561 | 1.843 | - | X | X | 1.309 | 560 | - | X |
| 1.2 Connessi con la fair value option |
X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 1.3 Altri | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 2. Derivati creditizi | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 2.1 Di negoziazione | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 2.2 Connessi con la fair value option |
X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 2.3 Altri | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| Totale (B) | X | 3.561 | 1.843 | - | X | X | 1.309 | 560 | - | X |
| Totale (A+B) | X | 4.028 | 1.843 | 18 | X | X | 3.217 | 560 | - | X |
Legenda:
VN = valore nominale o nozionale
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
Fair value* = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione
I derivati finanziari comprendono la valutazione negativa dei contratti CFD forex, su indici, azioni, tassi di interesse e commodities, Knock Out Option e futures utilizzati per la copertura gestionale dei CFD su indici, tassi di interesse e commodities, per un importo pari a 1.876 migliaia di euro (580 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).
Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni negative dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 3.528 migliaia di euro (1.289 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).
Nessun dato da segnalare.

2.3 Dettaglio della "Passività finanziarie di negoziazione": debiti strutturati
Nessun dato da segnalare.
Sezione 3 – Passività finanziarie designate al fair value – Voce 30 Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair value | 31/12/2020 | VN | Fair value | 31/12/2019 | VN | ||||
| L1 | L2 | L3 | 31/12/2020 | L1 | L2 | L3 | 31/12/2019 | ||
| A. Derivati finanziari | - | 214.388 | - | 6.257.777 | - | 80.852 | - | 2.687.284 | |
| 1) Fair value | - | 214.388 | - | 6.257.777 | - | 80.852 | - | 2.687.284 | |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3) Investimenti esteri | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| B. Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 1) Fair value | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | - | 214.388 | - | 6.257.777 | - | 80.852 | - | 2.687.284 |
Legenda
VN = valore nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2
L3 = Livello 3

| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Tipo di copertura | Fair Value | Flussi finanziari | ||||||||
| Specifica | Investim. | |||||||||
| Titoli di debito e tassi di interesse |
Titoli di capitale e indici azionari |
Valute e oro |
Credito | Merci | Altri | Generica | Specifica | Generica | esteri | |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | X | X | X | - | X | X |
| 2. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
157.539 | X | - | - | X | X | X | - | X | X |
| 3. Portafoglio | X | X | X | X | X | X | 56.849 | X | - | X |
| 4. Altre operazioni | - | - | - | - | - | - | X | - | X | - |
| Totale attività | 157.539 | - | - | - | - | - | 56.849 | - | - | - |
| 1. Passività finanziarie | - | X | - | - | - | - | X | - | X | X |
| 2. Portafoglio | X | X | X | X | X | X | - | X | - | X |
| Totale passività | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1. Transazioni attese | X | X | X | X | X | X | X | - | X | X |
| 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie |
X | X | X | X | X | X | - | X | - | - |
Sezione 5 – Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 50
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Adeguamento di valore delle passività coperte/ Componenti del gruppo | Totale 31/12/2020 |
Totale 31/12/2019 |
| 1. Adeguamento positivo delle passività finanziarie | 17.714 | 14.098 |
| 2. Adeguamento negativo delle passività finanziarie | - | - |
| Totale | 17.714 | 14.098 |
Vedi sezione 11 dell'attivo.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci/Componenti | Totale 31/12/2020 |
Totale 31/12/2019 |
| Altri debiti relativi ad Amministratori e Sindaci | 224 | 202 |
| Altri debiti relativi al personale dipendente | 14.400 | 13.342 |
| Contributi previdenziali da versare | 7.012 | 6.577 |
| Debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari | 32.889 | 25.866 |
| Debiti per accordi di pagamento basati su proprie azioni | 47 | 142 |
| Partite definitive ma non imputabili ad altre voci: | 49.338 | 57.512 |
| - titoli e cedole da regolare | 11.513 | 20.310 |
| - deleghe di pagamento | 28.777 | 22.494 |
| - altre partite | 9.048 | 14.708 |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali": | 48.532 | 133.690 |
| - somme trattenute a terzi quali sostituti d'imposta | 37.519 | 27.616 |
| - altre | 11.013 | 106.074 |
| Partite illiquide per operazioni di portafoglio | 23.273 | 20.796 |
| Partite in attesa di regolamento: | 83.525 | 74.298 |
| - bonifici in partenza | 83.522 | 74.251 |
| - POS e bancomat | 3 | 47 |
| Partite in corso di lavorazione: | 662 | 463 |
| - bonifici in arrivo | 647 | 419 |
| - altre partite in corso di lavorazione | 15 | 44 |
| Ratei e risconti passivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
160 | 183 |
| Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
9.731 | 6.851 |
| Somme a disposizione della clientela | 3.991 | 3.935 |
| Totale | 273.784 | 343.857 |
Si precisa che al 31 dicembre 2020 gli acconti per l'imposta di bollo versati per l'esercizio 2020 sono stati compensati con il relativo debito maturato alla data di chiusura del bilancio, per un importo di 103.050 migliaia di euro. Il saldo netto, pari a 6.242 migliaia di euro, è stato rilevato nella Voce 80. Altre passività nella voce "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali" - altre", mentre al 31 dicembre 2019 gli acconti e il relativo debito sono stati esposti senza compensazione, rispettivamente, nella voce 130. Altre attività nella voce "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali"- acconti d'imposta" e nella Voce 80. Altre passività nella voce "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali" - altre".
Se non fosse stata effettuata la compensazione nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2020, la voce "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali" - altre" sarebbe pari a 114.063 migliaia di euro, evidenziando un incremento nell'esercizio 2020 di 7.989 migliaia di euro.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 31/12/2020 |
Totale 31/12/2019 |
|
| A. Esistenze iniziali | 4.810 | 4.561 |
| B. Aumenti | 125 | 488 |
| B.1 Accantonamenti dell'esercizio | 40 | 71 |
| B.2 Altre variazioni | 85 | 417 |
| C. Diminuzioni | (11) | (239) |
| C.1 Liquidazioni effettuate | (11) | (196) |
| C.2 Altre variazioni | - | (43) |
| D. Rimanenze finali | 4.924 | 4.810 |
| Totale | 4.924 | 4.810 |
Il Fondo trattamento di fine rapporto del personale è da intendersi come una "prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti", pertanto la sua iscrizione in bilancio ha richiesto la stima, con tecniche attuariali, dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e l'attualizzazione delle stesse. La determinazione di tali prestazioni è stata effettuata da un attuario esterno utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito" (si veda A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio).
Il trattamento di fine rapporto copre l'ammontare dei diritti maturati a tale titolo al 31 dicembre 2020 dal personale dipendente, in conformità alla legislazione vigente ed ai contratti collettivi di lavoro ed integrativi aziendali.
L'esercizio in corso è stato interessato dai normali accadimenti riferibili al fondo trattamento di fine rapporto in conformità alle previsioni di legge ed agli accordi aziendali vigenti.
Nel corso del 2007 è entrata in vigore la riforma della previdenza complementare di cui al D.Lgs. 252/2005, a seguito della quale le quote di trattamento di fine rapporto maturate fino al 31.12.2006 sono rimaste in azienda, mentre le quote di trattamento di fine rapporto maturande a partire dal 1° gennaio 2007 sono state, a scelta del dipendente (esercitata entro il 30.06.2007), destinate a forme di previdenza complementare ovvero al Fondo di Tesoreria dell'INPS. Ne consegue che:
La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della rimisurazione della passività.
| Descrizione delle principali ipotesi attuariali | 31/12/2020 | 31/12/2019 |
|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione | 0,65% | 0,85% |
| Tasso di inflazione atteso | 0,90% | 0,95% |

| Trattamento di Fine Rapporto: Altre Informazioni 31/12/2020 |
||
|---|---|---|
| Accantonamento dell'esercizio 40 |
31/12/2019 71 |
|
| - Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro correnti | - | - |
| - Interessi passivi sull'obbligazione a benefici definiti | 40 | 71 |
| - Utili e perdite da riduzioni o estinzioni | - | - |
| - Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate | - | - |
| (Utili) Perdite attuariali rilevati a Riserve da valutazione (OCI) | 35 | 229 |
| - Utili/perdite attuariali sull'esercizio | (52) | (80) |
| - Utili/perdite attuariali su ipotesi demografiche | - | - |
| - Utili/perdite attuariali su ipotesi finanziarie | 87 | 309 |
Come richiesto dallo IAS 19 Revised, è stata effettuata una sensitivity analysis al fine di individuare come cambia il valore attuale dell'obbligazione al modificarsi delle ipotesi attuariali ritenute più significative, tenute costanti le altre assunzioni attuariali. Una variazione di -25 basis points del tasso di attualizzazione comporterebbe un aumento della passività di 132 migliaia di euro (+2,67%), mentre un equivalente aumento del tasso determinerebbe una riduzione della passività di 128 migliaia di euro (-2,6%). Una variazione di -25 basis points del tasso di inflazione comporterebbe una riduzione della passività di 79 migliaia di euro (-1,61%), mentre un equivalente aumento del tasso determinerebbe un incremento della passività di 80 migliaia di euro (+1,63%).
| Voci/Componenti | (Importi in migliaia) Totale 31/12/2019 |
|
|---|---|---|
| 1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate | 61 | 21 |
| 2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate | - | - |
| 3. Fondi di quiescenza aziendali | - | - |
| 4. Altri fondi per rischi ed oneri | 112.580 | 107.058 |
| 4.1 controversie legali e fiscali | 28.363 | 30.910 |
| 4.2 oneri per il personale | 5.088 | 4.949 |
| 4.3 altri | 79.129 | 71.199 |
| Totale | 112.641 | 107.079 |
La voce 4.1 "controversie legali e fiscali" accoglie, principalmente, gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i consulenti finanziari (generalmente di stampo giuslavoristico) ed alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta, e altri soggetti per 24.627 migliaia di euro (27.164 migliaia di euro al 31 dicembre 2019) e gli accantonamenti per vertenze fiscali (sanzioni e interessi) per 3.736 migliaia di euro (3.746 migliaia di euro al 31 dicembre 2019). Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico del Gruppo in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che assistono il Gruppo nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti. Tale stima è stata determinata dal Gruppo in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.
La voce 4.2 "oneri per il personale" accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e/o l'ammontare.
La voce 4.3 "Altri" accoglie il Fondo di indennità suppletiva di clientela, per un importo pari a 73.136 migliaia di euro (63.618 migliaia di euro al 31 dicembre 2019), il Fondo indennità contrattuale e patti di non concorrenza, per un importo pari a 416 migliaia di euro (395 migliaia di euro al 31 dicembre 2019) e gli altri fondi costituiti a fronte di rischi legati al business e all'operatività del Gruppo, per un importo pari a 5.577 migliaia di euro (7.186 migliaia di euro al 31 dicembre 2019), tra i quali, in particolare, gli accantonamenti effettuati a fronte di campagne di marketing e di fidelizzazione dei clienti e piani di incentivazione per consulenti finanziari.

Si ricorda che in data 20 dicembre 2019 la Banca aveva ricevuto comunicazione dall'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (A.G.C.M.) di avvio di un procedimento finalizzato a valutare la conformità al Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005) di una pratica commerciale seguita in passato dalla Banca per promuovere l'apertura del conto corrente. Nel corso del 2020 FinecoBank, assistita dai propri legali, ha fornito all'Autorità nei termini prescritti tutte le informazioni richieste ai fini della valutazione, illustrando le ragioni per le quali ritiene di aver operato correttamente. Nel contempo, al fine di dare concreta evidenza dell'attenzione rivolta a corrispondere alle aspettative dei propri stakeholder (nello specifico autorità di vigilanza e clienti), si è impegnata a sviluppare una serie di iniziative finalizzate a migliorare ulteriormente la trasparenza delle nuove condizioni di offerta del conto e a riconoscere, a tutti coloro che lo avevano aperto durante il periodo in cui la pratica commerciale era stata seguita, l'estensione del periodo di applicazione del canone zero fino al termine del 2020. In data 24 dicembre 2020 l'Autorità ha comunicato alla Banca l'accettazione degli impegni presentati (in quanto idonei a rimuovere le potenziali criticità rilevate nella fase istruttoria) e la conseguente chiusura del procedimento senza accertamento dell'infrazione ai sensi dell'art. 27, comma 7, del "Codice del Consumo". Ha, inoltre, disposto la pubblicazione sulla homepage del sito finecobank.com, per 30 giorni, degli impegni che Fineco ha assunto e dell'avvenuta attuazione dei quali, entro 120 giorni, dovrà informare l'Autorità.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate |
Fondi di quiescenza | Altri fondi per rischi ed oneri |
Totale | |
| A. Esistenze iniziali | - | - | 107.058 | 107.058 |
| B. Aumenti | - | - | 18.090 | 18.090 |
| B.1 Accantonamento dell'esercizio | - | - | 12.726 | 12.726 |
| B.2 Variazioni dovute al passare del tempo | - | - | 542 | 542 |
| B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto | - | - | 334 | 334 |
| B.4 Altre variazioni | - | - | 4.488 | 4.488 |
| C. Diminuzioni | - | - | (12.568) | (12.568) |
| C.1 Utilizzo nell'esercizio | - | - | (11.062) | (11.062) |
| C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto | - | - | (298) | (298) |
| C.3 Altre variazioni | - | - | (1.208) | (1.208) |
| D. Rimanenze finali | - | - | 112.580 | 112.580 |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate | |||||
| Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Totale | ||
| Impegni a erogare fondi | 51 | - | - | 51 | |
| Garanzie finanziarie rilasciate | 10 | - | - | 10 | |
| Totale | 61 | - | - | 61 |
Nessun dato da segnalare.
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Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 | |
| Controversie legali e fiscali | 28.363 | 30.910 |
| - Cause in corso | 20.518 | 22.370 |
| - Reclami | 4.109 | 4.794 |
| - Vertenze fiscali | 3.736 | 3.746 |
| Oneri per il personale | 5.088 | 4.949 |
| Altri | 79.129 | 71.199 |
| - Indennità suppletiva clientela | 73.136 | 63.618 |
| - Indennità contrattuale e patti di non concorrenza | 416 | 395 |
| - Altri fondi | 5.577 | 7.186 |
| Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi | 112.580 | 107.058 |
| Fondo rischi e oneri | Totale 31/12/2019 |
Utilizzi | Trasferimenti e altre variazioni |
Utili (perdite) attuariali IAS 19R * |
Accantonamenti netti** |
Totale 31/12/2020 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Controversie legali e fiscali | 30.910 | (4.009) | - | - | 1.462 | 28.363 |
| - Cause in corso | 22.370 | (3.260) | 385 | - | 1.023 | 20.518 |
| - Reclami | 4.794 | (739) | (385) | - | 439 | 4.109 |
| - Vertenze fiscali | 3.746 | (10) | - | - | - | 3.736 |
| Oneri per il personale | 4.949 | (4.862) | - | - | 5.001 | 5.088 |
| Altri | 71.199 | (2.190) | (1.208) | 4.488 | 6.840 | 79.129 |
| - Indennità suppletiva clientela | 63.618 | (811) | - | 4.471 | 5.858 | 73.136 |
| - Indennità contrattuale | ||||||
| e patti di non concorrenza | 395 | - | - | 17 | 4 | 416 |
| - Altri fondi | 7.186 | (1.379) | (1.208) | - | 978 | 5.577 |
| Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi | 107.058 | (11.061) | (1.208) | 4.488 | 13.303 | 112.580 |
* La voce "Utili (perdite) attuariali IAS 19R" comprende gli utili (perdite) rilevati nella voce "Riserva da valutazione" in applicazione dello IAS 19R.
** La voce "Accantonamenti netti" comprende alcuni oneri ricompresi a voce propria di conto economico per meglio rifletterne la natura (ad esempio "Commissioni passive", "Spese per il personale", Spese amministrative" e "Interessi passivi e oneri assimilati").
La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della misurazione della passività relativa al Fondo indennità suppletiva di clientela e Fondo indennità contrattuale.
| Descrizione delle principali ipotesi attuariali | 31/12/2020 | 31/12/2019 |
|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione | 0,65% | 0,85% |
| Tasso di incremento salariale | 0,00% | 0,00% |
Come richiesto dallo IAS 19 Revised è stata effettuata una sensitivity analysis al fine di individuare come cambia il valore attuale dell'obbligazione al modificarsi delle ipotesi attuariali ritenute più significative, tenute costanti le altre assunzioni attuariali.
Con riferimento all'indennità suppletiva di clientela, una variazione di -25 basis points del tasso di attualizzazione comporterebbe un aumento della passività di 2.004 migliaia di euro (+2,74%); un equivalente aumento del tasso, invece, comporterebbe una riduzione della passività di 1.923 migliaia di euro (-2,63%). Una variazione di -25 basis points della base salariale comporterebbe una riduzione della passività di 510 migliaia di euro (-0,70%); un equivalente aumento della base salariale, invece, comporterebbe un aumento della passività di 523 migliaia di euro (+0,71%).
Con riferimento all'Indennità contrattuale, una variazione di -25 basis points del tasso di attualizzazione comporterebbe un aumento della passività di 5 migliaia di euro (+2,11%); un equivalente aumento del tasso, invece, comporterebbe una riduzione della passività di 5 migliaia di euro (-2,04%). Una variazione di -/+25 basis points della base salariale non comporterebbe alcuna variazione significativa della passività.

Inoltre, per quanto riguarda gli altri fondi iscritti in bilancio in base allo IAS 37, laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo (di regola quando si prevede che l'esborso si verificherà oltre 18 mesi dalla data di rilevazione), l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato. Alla data del 31 dicembre 2020 è stata effettuata un'analisi volta a valutare l'impatto sugli accantonamenti effettuati della variazione di +/- 25 basis points del tasso di attualizzazione e non sono stati evidenziati impatti significativi.
Il Fondo rischi per controversie legali include gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i consulenti finanziari (generalmente di stampo giuslavoristico) ed alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta, e altri soggetti. Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico del Gruppo in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che assistono il Gruppo nelle controversie in corso. Tale stima è stata determinata dal Gruppo in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.
Il Fondo indennità suppletiva di clientela è costituito a fronte dell'indennità di fine rapporto da riconoscere alla rete dei consulenti finanziari, ai sensi dell'art. 1751 del Codice Civile, nel caso di scioglimento del contratto per fatto non imputabile al consulente, quale, ad esempio, il raggiungimento dell'età pensionabile. La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo è stata effettuata, secondo quanto previsto dallo IAS 19, avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.
Il Fondo Oneri per il personale accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e l'ammontare.
Il Fondo indennità contrattuale e patti di non concorrenza sono correlati all'operatività di un numero limitato di consulenti finanziari e sono previsti contrattualmente. In particolare, il patto di non concorrenza è un'estensione dell'obbligo di fedeltà al termine del rapporto di lavoro che protegge la Banca da un'eventuale attività di concorrenza da parte dell'ex consulente finanziario; l'indennità contrattuale è una speciale indennità che la Banca si impegna a corrispondere al consulente finanziario, che ha esercitato la facoltà di cedere a terzi i diritti e gli obblighi nascenti dal contratto stipulato con la Banca, ove questi, dopo la cessazione del rapporto di lavoro, continui a mantenere un comportamento corretto sotto il profilo etico-professionale nei confronti della Banca, con particolare riguardo al portafoglio clienti. La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo relativamente all'indennità contrattuale è stata effettuata avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.
Il Fondo rischi per controversie fiscali è costituito a fronte delle contestazioni ricevute da parte dell'Agenzia delle Entrate in seguito alle verifiche fiscali subite dalla Banca nel corso degli anni ed in relazione alle quali la Banca, ritenendo di aver calcolato le imposte correttamente e legittimamente, ha presentato ricorso nei diversi gradi di giudizio.
Nel suddetto fondo rischi ed oneri sono stati accantonati gli importi per sanzioni e interessi relativi alle maggiori imposte oggetto di contestazione e richieste dall'Amministrazione finanziaria tramite cartelle esattoriali o avvisi di pagamento e per l'onere stimato delle spese legali da sostenere nei diversi gradi di giudizio.
Per maggiori dettagli si rinvia alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 1.5 – Rischi operativi - paragrafo "Rischi derivanti da contenziosi e verifiche di natura tributaria" della presente nota integrativa consolidata.
Gli Altri fondi sono costituiti, principalmente, a fronte di rischi legati al business e all'operatività del Gruppo. Il fondo accoglie, in particolare, gli accantonamenti effettuati a fronte di campagne di marketing e di fidelizzazione dei clienti e i piani di incentivazione per consulenti finanziari.
Sezione 11 – Riserve tecniche – Voce 110 Nessun dato da segnalare.
Sezione 12 – Azioni rimborsabili – Voce 130 Nessun dato da segnalare.

Al 31 dicembre 2020 il capitale sociale ammonta a 201.153 migliaia di euro, composto da 609.554.043 azioni ordinarie di nominali 0,33 euro.
Al 31 dicembre 2020 il Gruppo, nello specifico la Banca, detiene in portafoglio numero 119.934 azioni della Capogruppo FinecoBank, in relazione ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari, corrispondenti allo 0,02% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 1.189 migliaia di euro. Nel corso del 2020 sono state acquistate 44.000 azioni in relazione al "Sistema incentivante 2019 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 11.548, n. 16.590 e n. 633.376 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito rispettivamente del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA", "Sistema Incentivante 2017 PFA" e "2015-2017 PFA PLAN".
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank dell'11 febbraio 2020, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 7 febbraio 2020, ha approvato l'esecuzione dei seguenti sistemi di incentivazione/fidelizzazione che hanno determinato un aumento del capitale sociale:
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 12 marzo 2020 ha deliberato un aumento di capitale sociale a titolo gratuito al servizio dei piani di incentivazione per un ammontare di 5.459,19 euro, mediante emissione di n. 16.543 azioni ordinarie, con efficacia 31 maggio 2020.
A fronte degli aumenti di capitale sopra descritti sono state conseguentemente ridotte le riserve di utili disponibili.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 | |
| Capitale sociale | 201.153 | 200.941 |
| Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 |
| Riserve | 664.489 | 397.593 |
| - Riserva legale | 40.229 | 40.188 |
| - Riserva straordinaria | 571.228 | 309.131 |
| - Riserva azioni proprie | 1.189 | 7.351 |
| - Altre riserve | 51.843 | 40.923 |
| (Azioni proprie) | (1.189) | (7.351) |
| Riserve da valutazione | (2.833) | 1.002 |
| Strumenti di capitale | 500.000 | 500.000 |
| Utile (Perdita) d'esercizio | 323.571 | 288.365 |
| Totale | 1.687.125 | 1.382.484 |

| Voci/Tipologie | Ordinarie | (Importi in migliaia) Altre |
|---|---|---|
| A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio | 608.176.152 | - |
| - interamente liberate | 608.913.600 | - |
| - non interamente liberate | - | - |
| A.1 Azioni proprie (-) | (737.448) | - |
| A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali | 608.176.152 | - |
| B. Aumenti | 1.301.957 | - |
| B.1 Nuove emissioni | 640.443 | - |
| - a pagamento: | - | - |
| - operazioni di aggregazioni di imprese | - | - |
| - conversione di obbligazioni | - | - |
| - esercizio di warrant | - | - |
| - altre | - | - |
| - a titolo gratuito: | 640.443 | - |
| - a favore dei dipendenti | 623.900 | - |
| - a favore degli amministratori | - | - |
| - altre | 16.543 | - |
| B.2 Vendita di azioni proprie | - | - |
| B.3 Altre variazioni | 661.514 | - |
| C. Diminuzioni | (44.000) | - |
| C.1 Annullamento | - | - |
| C.2 Acquisto di azioni proprie | (44.000) | - |
| C.3 Operazioni di cessione di imprese | - | - |
| C.4 Altre variazioni | - | - |
| D. Azioni in circolazione: rimanenze finali | 609.434.109 | - |
| D.1 Azioni proprie (+) | 119.934 | - |
| D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio | 609.554.043 | - |
| - interamente liberate | 609.554.043 | - |
| - non interamente liberate | - | - |
Nella voce B.3 "Altre variazioni" sono state riportate le azioni assegnate ai consulenti finanziari nell'ambito del sistema incentivante "Sistema Incentivante 2016 PFA", incentivante "Sistema Incentivante 2017 PFA" e "2015-2017 PFA PLAN" a favore dei consulenti finanziari e manager di rete della Banca.
Le azioni non sono soggette a diritti, privilegi o vincoli; non vi sono azioni riservate per emissione sotto opzione e contratti di vendita.
Le riserve di utili sono costituite dalla:

Come precedentemente descritto nel paragrafo 13.1 "Capitale e Azioni proprie: composizione", il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank dell'11 febbraio 2020 e del 12 marzo 2020 ha approvato l'esecuzione dei sistemi di incentivazione/fidelizzazione con conseguente aumento di capitale, a fronte dei quali sono state ridotte le riserve di utili disponibili, in particolare la Riserva straordinaria, per un importo di 211 migliaia di euro. La medesima riserva è stata utilizzata anche a fronte del pagamento dei costi direttamente attribuibili alle suddette operazioni di aumento di capitale, per un importo di 14 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità.
L'Assemblea di FinecoBank del 28 aprile 2020 ha approvato la destinazione dell'utile dell'esercizio 2019 di FinecoBank S.p.A., pari a 285.891 migliaia di euro, come segue:
Si ricorda che, nel pieno rispetto della normativa di riferimento, delle indicazioni delle Autorità di Vigilanza e della miglior prassi consolidata in materia, il Consiglio di Amministrazione del 6 aprile 2020 ha deciso di revocare la proposta di distribuzione di un dividendo unitario di 0,32 euro per complessivi euro 195.052.000 deliberata dal Consiglio di Amministrazione dell'11 febbraio 2020, deliberando di proporre all'Assemblea ordinaria convocata per il 28 aprile 2020 l'assegnazione a riserve dell'utile dell'esercizio 2019. L'Assemblea ordinaria convocata per il 28 aprile 2020 ha quindi approvato la suddetta proposta.
La stessa Assemblea, su proposta del Consiglio di Amministrazione, ha approvato inoltre la copertura della Riserva negativa derivante dalla prima applicazione del principio contabile IFRS 9 mediante l'utilizzo della Riserva Straordinaria per un importo pari a 4.868 migliaia di euro.
Contestualmente alla rilevazione della destinazione dell'utile dell'esercizio 2019, la Riserva straordinaria è stata resa indisponibile, ai sensi dell'articolo 6 comma 2 D. Lgs 38/2005, per un ammontare pari a 5.053 migliaia di euro.
Come precedentemente descritto nel paragrafo 13.1 "Capitale e Azioni proprie: composizione", corso dell'esercizio 2020 sono state acquistate 44.000 azioni in relazione al "Sistema incentivante 2019 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 11.548, n. 16.590 e n. 633.376 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito, rispettivamente, del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA", "Sistema Incentivante 2017 PFA" e "2015-2017 PFA PLAN". Conseguentemente la Riserva azioni proprie è stata ridotta complessivamente di 6.162 migliaia di euro con contestuale incremento della Riserva straordinaria.
Nel corso dell'esercizio 2020, inoltre, la Riserva straordinaria è stata utilizzata a fronte del pagamento delle cedole dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso dalla Banca in data 31 gennaio 2018, per un importo di 6.989 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità, e dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019, per un importo di 12.778 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità.
Gli strumenti di capitale includono i seguenti strumenti finanziari:
Nel corso dell'esercizio 2020 non sono stati emessi Strumenti di capitale.
Nessun dato da segnalare.

Sezione 14 – Patrimonio di pertinenza di terzi – Voce 190
14.1 Dettaglio della voce 190 "patrimonio di pertinenza di terzi" Nessun dato da segnalare.
14.2 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue Nessun dato da segnalare.

| Valore nominale su impegni e garanzie finanziarie Totale Totale rilasciate 31/12/2020 31/12/2019 Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio 1. Impegni a erogare fondi 22.114 444 42 22.600 19.105 a) Banche Centrali - - - - - b) Amministrazioni pubbliche - - - - - c) Banche - - - - - d) Altre società finanziarie - - - - 14 e) Società non finanziarie - - - - - f) Famiglie 22.114 444 42 22.600 19.091 2. Garanzie finanziarie rilasciate 20.817 - - 20.817 18.812 a) Banche Centrali - - - - - b) Amministrazioni pubbliche - - - - - c) Banche 17.170 - - 17.170 17.170 d) Altre società finanziarie - - - - - e) Società non finanziarie - - - - - f) Famiglie 3.647 - - 3.647 1.642 |
(Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|---|
Gli impegni a erogare fondi comprendono, principalmente, gli impegni a erogare pronti contro termine attivi.
Le garanzie di natura finanziaria verso banche comprendono le fideiussioni rilasciate nel corso dell'esercizio 2012 all'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., a tempo indeterminato, per un importo di 17.166 migliaia di euro (17.166 migliaia di euro al 31 dicembre 2019). Si precisa UniCredit S.p.A. ha peraltro rinnovato la richiesta di svincolo al competente ufficio della Direzione regionale della Liguria per consolidamento dei carichi pendenti e si è in attesa del relativo riscontro.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Valore nominale | Valore nominale | |
| Totale | Totale | |
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | |
| 1. Altre garanzie rilasciate | ||
| di cui: esposizioni creditizie deteriorate | - | - |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| f) Famiglie | - | - |
| 2. Altri impegni | 1.718.119 | 1.453.932 |
| di cui: esposizioni creditizie deteriorate | 284 | 154 |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | 2.138 | 516 |
| d) Altre società finanziarie | 34.098 | 20.971 |
| e) Società non finanziarie | 267 | 90 |
| f) Famiglie | 1.681.616 | 1.432.355 |
Gli Altri impegni comprendono i margini disponibili sulle linee di credito revocabili concesse alla clientela e le operazioni di compravendita a pronti di titoli da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Portafogli | Importo 31/12/2020 |
Importo 31/12/2019 |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | - | 133 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 76.524 | 18.300 |
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 5.082.729 | 1.763.853 |
| 4. Attività materiali | - | - |
| di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze | - | - |
Le Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni indicate nella tabella sopra riportata si riferiscono a:

Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Tipologia servizi | Importo 31/12/2020 |
| 1. Esecuzione di ordini per conto della clientela | 357.176.776 |
| Titoli | 106.115.117 |
| a) acquisti | 53.947.278 |
| 1. regolati | 53.522.217 |
| 2. non regolati | 425.061 |
| b) vendite | 52.167.839 |
| 1. regolate | 51.741.291 |
| 2. non regolate | 426.548 |
| Contratti derivati | 251.061.659 |
| a) acquisti | 125.577.629 |
| 1. regolati | 125.483.445 |
| 2. non regolati | 94.184 |
| b) vendite | 125.484.030 |
| 1. regolate | 125.388.136 |
| 2. non regolate | 95.894 |
| 2. Gestioni di portafogli | 16.354.705 |
| a) individuali | - |
| b) collettive | 16.354.705 |
| 3. Custodia e amministrazione di titoli | |
| a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portafogli) | - |
| 1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento | - |
| 2. altri titoli | - |
| b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri | 14.892.732 |
| 1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento | 2.942 |
| 2. altri titoli | 14.889.790 |
| c) titoli di terzi depositati presso terzi | 14.892.732 |
| d) titoli di proprietà depositati presso terzi | 22.704.473 |
| 4. Altre operazioni | 55.095.081 |
| Attività di ricezione e trasmissione degli ordini | 55.095.081 |
| a) acquisti | 27.693.730 |
| b) vendite | 27.401.351 |

| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Ammontari correlati non oggetto di compensazione in bilancio |
Ammontare netto (f=c-d-e) |
Ammontare netto | ||||||
| Forme tecniche | Ammontare lordo delle attività finanziarie (a) |
Ammontare delle passività finanziarie compensate in bilancio (b) |
Ammontare netto delle attività finanziarie riportato in bilancio (c=a-b) |
Strumenti finanziari (d) |
Depositi di contante ricevuti in garanzia (e) |
31/12/2020 | 31/12/2019 | |
| 1. Derivati | 1.898 | - | 1.898 | - | 1.540 | 358 | - | |
| 2. Pronti contro termine | 2.169.122 | 2.168.896 | 226 | 226 | - | - | - | |
| 3. Prestito titoli | 1.122 | - | 1.122 | 1.122 | - | - | - | |
| 4. Altre | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 31/12/2020 | 2.172.142 | 2.168.896 | 3.246 | 1.348 | 1.540 | 358 | X |
| Totale | 31/12/2019 | 1.396.707 | 1.390.024 | 6.683 | 4.546 | 2.137 | X | - |
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Forme tecniche | Ammontare delle | Ammontare netto delle |
Ammontari correlati non oggetto di compensazione in bilancio |
Ammontare netto | ||||
| Ammontare lordo delle passività finanziarie (a) |
attività finanziarie compensato in bilancio (b) |
passività finanziarie riportato in bilancio (c=a-b) |
Strumenti finanziari (d) |
Depositi in contanti posti a |
(f=c-d-e) | Ammontare netto | ||
| garanzia (e) | 31/12/2020 | 31/12/2019 | ||||||
| 1. Derivati | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Pronti contro termine | 2.174.829 | 2.168.896 | 5.933 | 5.933 | - | - | 248 | |
| 3. Prestito titoli | 68.468 | - | 68.468 | 66.759 | - | 1.709 | 7.242 | |
| 4. Altre operazioni |
- | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 31/12/2020 | 2.243.297 | 2.168.896 | 74.401 | 72.692 | - | 1.709 | X |
| Totale | 31/12/2019 | 1.493.260 | 1.390.024 | 103.236 | 95.745 | - | X | 7.490 |
L'ammontare delle attività e passività oggetto di compensazione in bilancio è riferito alle operazioni di pronti contro termine eseguite sul mercato MTS. Si precisa, inoltre, che al 31 dicembre 2020 sono in essere contratti derivati swap con un fair value positivo di 17.105 migliaia di euro ed un fair value negativo di 214.388 migliaia di euro, per i quali è stato pagato un margine di variazione di 191.519 migliaia di euro, non riportati nella tabella sopra esposta in quanto oggetto di clearing presso un Partecipante diretto di una Controparte Centrale. Tali esposizioni sono state oggetto del trattamento prudenziale previsto dall'articolo 305 del Regolamento (UE) n. 575/2013.

Il Gruppo, in particolare la Banca, svolge attività di prestito titoli con continuità e sistematicità, con l'obiettivo di soddisfare le richieste della propria clientela, delle controparti istituzionali e ottenere un profitto. La Banca opera in qualità di prestatario, prendendo in prestito i titoli dai propri clienti, e li utilizza per operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro con clientela retail ed istituzionale interessata al possesso temporaneo dei titoli.
A fronte delle operazioni di prestito titoli garantite da altri titoli con la clientela retail ("Portafoglio remunerato"), la Banca ha costituito in garanzia titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A., contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", depositati in un dossier dedicato presso la banca depositaria per un ammontare superiore ai titoli presi in prestito dai clienti, con lo scopo di fornire una garanzia in monte.
Il valore nominale dei titoli sottostanti tali operazioni non iscritti nell'attivo ammonta complessivamente a 60.786 migliaia di euro, per un fair value pari a 147.355 migliaia di euro, così dettagliato:
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Tipologia titoli - Valore nominale al 31 dicembre 2020 | ||||
| Ceduti in pronti contro termine | ||||
| Titoli ricevuti in prestito da: | Ceduti | passivi | Altre finalità | |
| Banche | - | - | - | |
| Società finanziarie | - | 9 | - | |
| Assicurazioni | - | - | - | |
| Imprese non finanziarie | 3 | 244 | 12 | |
| Altri soggetti | 591 | 57.354 | 2.573 | |
| Totale valore nominale | 594 | 57.607 | 2.585 |
(Importi in migliaia)
| Tipologia titoli - Fair value al 31 dicembre 2020 | |||
|---|---|---|---|
| Ceduti in pronti contro termine | |||
| Titoli ricevuti in prestito da: | Ceduti | passivi | Altre finalità |
| Banche | - | - | - |
| Società finanziarie | - | 14 | 18 |
| Assicurazioni | - | - | - |
| Imprese non finanziarie | 5 | 594 | 9 |
| Altri soggetti | 582 | 136.482 | 9.651 |
| Totale fair value | 587 | 137.090 | 9.678 |
Nessun dato da segnalare.

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Forme tecniche | Titoli di debito | Finanziamenti | Altre operazioni | Totale 2020 |
Totale 2019 |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: |
3 | - | - | 3 | 4 |
| 1.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | - | - | 1 |
| 1.2 Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - |
| 1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
3 | - | - | 3 | 3 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
1.274 | - | X | 1.274 | 2.943 |
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: | 226.658 | 66.336 | X | 292.994 | 303.037 |
| 3.1 Crediti verso banche | 99.645 | 400 | X | 100.045 | 141.318 |
| 3.2 Crediti verso clientela | 127.013 | 65.936 | X | 192.949 | 161.719 |
| 4. Derivati di copertura | X | X | (21.024) | (21.024) | (10.643) |
| 5. Altre attività | X | X | 66 | 66 | 73 |
| 6. Passività finanziarie | X | X | X | 5.005 | 2.494 |
| Totale | 227.935 | 66.336 | (20.958) | 278.318 | 297.908 |
| di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired | - | 196 | - | 196 | 183 |
| di cui: interessi attivi su leasing finanziario | - | - | - | - | - |
Nella voce 6. "Passività finanziarie" sono inclusi anche gli interessi maturati sull'operazione di TLTRO III, per un ammontare pari a 396 migliaia di euro.
1.2.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci | Totale | Totale |
| 2020 | 2019 | |
| Interessi attivi su attività in valuta | 10.686 | 17.151 |

| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Forme tecniche | Debiti Titoli Altre operazioni |
Totale | Totale | |||
| 2020 | 2019 | |||||
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (7.187) | - | X | (7.187) | (11.939) | |
| 1.1 Debiti verso banche centrali | - | X | X | - | - | |
| 1.2 Debiti verso banche | (231) | X | X | (231) | (128) | |
| 1.3 Debiti verso clientela | (6.956) | X | X | (6.956) | (11.811) | |
| 1.4 Titoli in circolazione | X | - | X | - | - | |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | - | - | - | - | - | |
| 3. Passività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | |
| 4. Altre passività e fondi | X | X | - | - | - | |
| 5. Derivati di copertura | X | X | - | - | - | |
| 6. Attività finanziarie | X | X | X | (3.460) | (4.692) | |
| Totale | (7.187) | - | - | (10.647) | (16.631) | |
| di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing | (1.063) | - | - | (1.063) | (956) |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci | Totale | Totale |
| 2020 | 2019 | |
| Interessi passivi su passività in valuta | (3.249) | (9.671) |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci | Totale | Totale |
| 2020 | 31/12/2019 | |
| A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura | 100.785 | 43.803 |
| B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura | (121.809) | (54.446) |
| C. Saldo (A-B) | (21.024) | (10.643) |

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia servizi/Valori | Totale 2020 |
Totale 2019 |
| a) garanzie rilasciate | 38 | 40 |
| b) derivati su crediti | - | - |
| c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: | 654.309 | 566.306 |
| 1. negoziazione di strumenti finanziari | 108.029 | 73.749 |
| 2. negoziazione di valute | - | - |
| 3. gestione di portafogli | 174.709 | 157.286 |
| 3.1. individuali | - | - |
| 3.2. collettive | 174.709 | 157.286 |
| 4. custodia e amministrazione di titoli | 694 | 849 |
| 5. banca depositaria | - | - |
| 6. collocamento di titoli | 16.569 | 13.287 |
| 7. attività di ricezione e trasmissione di ordini | 38.674 | 14.156 |
| 8. attività di consulenza | 66.305 | 62.122 |
| 8.1. in materia di investimenti | 66.305 | 62.122 |
| 8.2. in materia di struttura finanziaria | - | - |
| 9. distribuzione di servizi di terzi | 249.329 | 244.857 |
| 9.1. gestioni di portafogli | 169.883 | 174.200 |
| 9.1.1. individuali | 1.865 | 408 |
| 9.1.2. collettive | 168.018 | 173.792 |
| 9.2. prodotti assicurativi | 79.446 | 70.657 |
| 9.3. altri prodotti | - | - |
| d) servizi di incasso e pagamento | 29.738 | 35.042 |
| e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione | - | - |
| f) servizi per operazioni di factoring | - | - |
| g) esercizio di esattorie e ricevitorie | - | - |
| h) attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio | - | - |
| i) tenuta e gestione dei conti correnti | 13.297 | 4.564 |
| j) altri servizi | 14.977 | 15.051 |
| k) operazioni di prestito titoli | 8.144 | 6.770 |
| Totale | 720.503 | 627.773 |
L'ammontare delle commissioni attive rilevate nell'esercizio 2020 ed incluse nel saldo ad inizio esercizio delle passività derivanti da contratti con clienti è pari a 1.110 migliaia di euro.
Si segnala, infine, che la voce 9.1.2 "gestioni di portafogli collettive" include anche le commissioni di mantenimento di quote di fondi comuni di investimento pari a 162.965 migliaia di euro (169.770 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Servizi/Valori | Totale 2020 |
Totale 2019 |
| a) garanzie ricevute | - | - |
| b) derivati su crediti | - | - |
| c) servizi di gestione e intermediazione: | (287.638) | (275.589) |
| 1. negoziazione di strumenti finanziari | (10.212) | (7.401) |
| 2. negoziazione di valute | - | - |
| 3. gestione di portafogli: | (25.607) | (22.432) |
| 3.1 proprie | - | - |
| 3.2 delegate a terzi | (25.607) | (22.432) |
| 4. custodia e amministrazione di titoli | (3.868) | (2.526) |
| 5. collocamento di strumenti finanziari | - | - |
| 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi | (247.951) | (239.546) |
| d) servizi di incasso e pagamento | (18.546) | (24.586) |
| e) altri servizi | (5.338) | (4.067) |
| f) operazioni di prestito titoli | (1.630) | (2.044) |
| Totale | (313.152) | (302.602) |
Nella voce "(c) Servizi di gestione e intermediazione: 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi" sono inclusi gli oneri relativi ai piani Equity Settled e Cash Settled assegnati ai consulenti finanziari, che trovano contropartita, rispettivamente, nella voce 150. "Riserve" del patrimonio netto per 683 migliaia di euro (323 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).
Si segnala che nell'esercizio 2020 le commissioni di clearing and settlement sono state esposte nella voce "e. altri servizi", mentre in precedenza venivano esposte nella voce "c. servizi di gestione e intermediazione: 4. custodia e amministrazione di titoli". Per omogeneità di confronto si è proceduto a riesporre i dati al 31 dicembre 2019, effettuando la suddetta riclassifica per un importo di 3.684 migliaia di euro.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Totale | Totale | |||
| Voci/Proventi | 2020 | 2019 | ||
| Dividendi | Proventi simili | Dividendi | Proventi simili | |
| A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 56 | - | 48 | - |
| B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 52 | - | 53 | 1.594 |
| C. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - |
| D. Partecipazioni | - | - | - | - |
| Totale | 108 | - | 101 | 1.594 |
Al 31 dicembre 2019 i proventi simili rilevati in corrispondenza delle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" si riferiscono alla quota di pertinenza di FinecoBank delle quattro tranche di interessi, al netto degli oneri sostenuti nel corso dell'anno 2019, incassati dallo Schema Volontario sul prestito subordinato emesso da Banca Carige S.p.A. e sottoscritto dallo Schema stesso.

Al 31 dicembre 2020
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) | Utili da negoziazione (B) |
Minusvalenze (C) | Perdite da negoziazione (D) |
Risultato netto [(A+B) = (C+D)] |
| 1. Attività finanziarie di negoziazione | 202 | 243.766 | (179) | (224.836) | 18.953 |
| 1.1 Titoli di debito | - | 6.608 | - | (5.589) | 1.019 |
| 1.2 Titoli di capitale | 202 | 234.041 | (179) | (216.360) | 17.704 |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | 3.117 | - | (2.887) | 230 |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 1.5 Altre | - | - | - | - | - |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | 1 | 1.749 | (22) | (2.524) | (796) |
| 2.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - |
| 2.2 Debiti | - | - | - | - | - |
| 2.3 Altre | 1 | 1.749 | (22) | (2.524) | (796) |
| 3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio | X | X | X | X | 24.644 |
| 4. Strumenti derivati | 7.193 | 215.271 | (8.078) | (174.954) | 44.877 |
| 4.1 Derivati finanziari: | 7.193 | 215.271 | (8.078) | (174.954) | 44.877 |
| - Su titoli di debito e tassi di interesse | 29 | 1.284 | (34) | (1.207) | 72 |
| - Su titoli di capitale e indici azionari | 7.108 | 189.526 | (7.985) | (156.002) | 32.647 |
| - Su valute e oro | X | X | X | X | 5.445 |
| - Altri | 56 | 24.461 | (59) | (17.745) | 6.713 |
| 4.2 Derivati su crediti | - | - | - | - | - |
| di cui: coperture naturali connesse con la fair value option | X | X | X | X | - |
| Totale | 7.396 | 460.786 | (8.279) | (402.314) | 87.678 |

(Importi in migliaia)
Al 31 dicembre 2019
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) | Utili da negoziazione (B) |
Minusvalenze (C) | Perdite da negoziazione (D) |
Risultato netto [(A+B) = (C+D)] |
|---|---|---|---|---|---|
| 1. Attività finanziarie di negoziazione | 20 | 112.540 | (31) | (102.702) | 9.827 |
| 1.1 Titoli di debito | - | 4.305 | - | (3.716) | 589 |
| 1.2 Titoli di capitale | 20 | 107.439 | (31) | (98.279) | 9.149 |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | 796 | - | (707) | 89 |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 1.5 Altre | - | - | - | - | - |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | 35 | 783 | (5) | (839) | (26) |
| 2.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - |
| 2.2 Debiti | - | - | - | - | - |
| 2.3 Altre | 35 | 783 | (5) | (839) | (26) |
| 3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio | X | X | X | X | 13.228 |
| 4. Strumenti derivati | 5.293 | 72.214 | (4.335) | (60.161) | 18.400 |
| 4.1 Derivati finanziari: | 5.293 | 72.214 | (4.335) | (60.161) | 18.400 |
| - Su titoli di debito e tassi di interesse | 45 | 1.297 | (45) | (1.220) | 77 |
| - Su titoli di capitale e indici azionari | 5.197 | 65.699 | (4.233) | (55.159) | 11.504 |
| - Su valute e oro | X | X | X | X | 5.389 |
| - Altri | 51 | 5.218 | (57) | (3.782) | 1.430 |
| 4.2 Derivati su crediti | - | - | - | - | - |
| di cui: coperture naturali connesse con la fair value option | X | X | X | X | - |
| Totale | 5.348 | 185.537 | (4.371) | (163.702) | 41.429 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componenti reddituali/Valori | Totale 2020 |
Totale 2019 |
| A. Proventi relativi a: | ||
| A.1 Derivati di copertura del fair value | 5.431 | 34.826 |
| A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) | 138.636 | 53.087 |
| A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) | 268 | - |
| A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari | - | - |
| A.5 Attività e passività in valuta | - | - |
| Totale proventi dell'attività di copertura (A) | 144.335 | 87.913 |
| B. Oneri relativi a: | ||
| B.1 Derivati di copertura del fair value | (139.688) | (53.626) |
| B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) | (1.023) | (22.948) |
| B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) | (3.883) | (11.499) |
| B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari | - | - |
| B.5 Attività e passività in valuta | - | - |
| Totale oneri dell'attività di copertura (B) | (144.594) | (88.073) |
| C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) | (259) | (160) |
| di cui: risultato delle coperture su posizioni nette | - | - |

| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Componenti reddituali | Totale 2020 |
Totale 2019 |
||||||
| Utili | Perdite | Risultato netto | Utili | Perdite | Risultato netto | |||
| Attività finanziarie | ||||||||
| 1. Attività finanziarie valutate al costo | 7.418 | (183) | 7.235 | 2.909 | - | 2.909 | ||
| ammortizzato 1.1 Crediti verso banche |
218 | - | 218 | 1.831 | - | 1.831 | ||
| 1.2 Crediti verso clientela | 7.200 | (183) | 7.017 | 1.078 | - | 1.078 | ||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
1.770 | - | 1.770 | 984 | (257) | 727 | ||
| 2.1 Titoli di debito | 1.770 | - | 1.770 | 984 | (257) | 727 | ||
| 2.2 Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale attività (A) | 9.188 | (183) | 9.005 | 3.893 | (257) | 3.636 | ||
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
- | - | - | - | - | - | ||
| 1. Debiti verso banche | - | - | - | - | - | - | ||
| 2. Debiti verso clientela | - | - | - | - | - | - | ||
| 3. Titoli in circolazione | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale passività (B) | - | - | - | - | - | - |

Sezione 7 – Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 110
7.1 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle attività e passività finanziarie designate al fair value
Nessun dato da segnalare.
7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
Al 31 dicembre 2020
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) | Utili da realizzo (B) |
Minusvalenze (C) |
Perdite da realizzo (D) |
Risultato netto [(A+B) - (C+D)] |
| 1. Attività finanziarie | 4.786 | 92 | (4.901) | (2) | (25) |
| 1.1 Titoli di debito | - | 9 | (2) | - | 7 |
| 1.2 Titoli di capitale | 4.786 | 6 | (4.850) | (1) | (59) |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | 77 | (49) | (1) | 27 |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 2. Attività finanziarie in valuta: differenze di cambio | X | X | X | X | (733) |
| Totale | 4.786 | 92 | (4.901) | (2) | (758) |
Al 31 dicembre 2019
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) |
Utili da realizzo (B) |
Minusvalenze (C) |
Perdite da realizzo (D) |
Risultato netto [(A+B) - (C+D)] |
| 1. Attività finanziarie | 2.531 | 77 | (4.547) | (18) | (1.957) |
| 1.1 Titoli di debito | - | 5 | - | - | 5 |
| 1.2 Titoli di capitale | 2.480 | 5 | (4.547) | - | (2.062) |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | 51 | 67 | - | (18) | 100 |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 2. Attività finanziarie in valuta: differenze di cambio | X | X | X | X | 118 |
| Totale | 2.531 | 77 | (4.547) | (18) | (1.839) |

8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche di valore (1) | Riprese di valore (2) | Totale | |||||
| Operazioni/Componenti reddituali | Primo e | Terzo stadio | Primo e | Terzo stadio | Totale | ||
| secondo stadio | Write-off | Altre | secondo stadio | 2020 | 2019 | ||
| A. Crediti verso banche | (208) | - | - | 203 | - | (5) | 9.103 |
| - Finanziamenti | (81) | - | - | 165 | - | 84 | 2.115 |
| - Titoli di debito | (127) | - | - | 38 | - | (89) | 6.988 |
| di cui: crediti impaired acquisiti o originati |
- | - | - | - | - | - | - |
| B. Crediti verso clientela | (10.886) | (183) | (4.026) | 3.748 | 1.783 | (9.564) | (3.725) |
| - Finanziamenti | (4.726) | (183) | (4.026) | 3.740 | 1.783 | (3.412) | (4.112) |
| - Titoli di debito | (6.160) | - | - | 8 | - | (6.152) | 387 |
| di cui: crediti impaired acquisiti o originati |
- | - | - | - | - | - | - |
| Totale (11.094) |
(183) | (4.026) | 3.951 | 1.783 | (9.569) | 5.378 |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche di valore nette | Totale | Totale | |||
| Operazioni/Componenti reddituali | Primo e secondo | Terzo stadio | |||
| stadio | Write-off | Altre | 2020 | 2019 | |
| 1. Finanziamenti oggetto di concessione conformi con le GL |
(23) | (31) | - | (54) | - |
| 2. Finanziamenti oggetto di altre misure di concessione | (29) | - | - | (29) | - |
| 3. Nuovi finanziamenti | - | - | - | - | - |
| Totale | (52) | (31) | - | (83) | - |

| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche di valore (1) | Riprese di valore (2) | Totale | Totale | ||||
| Operazioni/Componenti reddituali | Primo e secondo |
Terzo stadio | Primo e secondo |
Terzo stadio | 2020 | 2019 | |
| stadio | Write-off | Altre | stadio | ||||
| A. Titoli di debito | (15) | - | - | - | - | (15) | 2 |
| B. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - |
| - Verso clientela | - | - | - | - | - | - | - |
| - Verso banche | - | - | - | - | - | - | - |
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
- | - | - | - | - | - | - |
| Totale | (15) | - | - | - | - | (15) | 2 |
8.2a Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo a finanziamenti valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva oggetto di misure di sostegno Covid-19: composizione
Nessun dato da segnalare.

Sezione 9 – Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni – Voce 140
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Componenti reddituali | Totale 2020 |
Totale 2019 |
||||
| Utili | Perdite | Risultato netto | Utili | Perdite | Risultato netto | |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 26 | (3) | 23 | - | - | - |
| 1.1 Crediti verso banche | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Crediti verso clientela | 26 | (3) | 23 | - | - | - |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - |
| Totale | 26 | (3) | 23 | - | - | - |
Sezione 10 – Premi netti – Voce 160 Nessun dato da segnalare.
Sezione 11 – Saldo altri proventi e oneri della gestione assicurativa – Voce 170 Nessun dato da segnalare.

Sezione 12 – Spese amministrative – Voce 190
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale |
| 2020 | 2019 | |
| 1) Personale dipendente | (97.557) | (88.411) |
| a) salari e stipendi | (66.653) | (61.036) |
| b) oneri sociali | (17.085) | (15.319) |
| c) indennità di fine rapporto | (916) | (870) |
| d) spese previdenziali | - | - |
| e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale | (65) | (114) |
| f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: | - | - |
| - a contribuzione definita | - | - |
| - a benefici definiti | - | - |
| g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: | (4.263) | (3.641) |
| - a contribuzione definita | (4.263) | (3.641) |
| - a benefici definiti | - | - |
| h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali | (3.817) | (3.412) |
| i) altri benefici a favore dei dipendenti | (4.794) | (4.166) |
| j) recuperi compensi personale distaccato | 36 | 147 |
| 2) Altro personale in attività | (189) | (385) |
| 3) Amministratori e sindaci | (1.800) | (1.356) |
| 4) Personale collocato a riposo | - | - |
| Totale | (99.546) | (90.152) |
Nella voce "1 h) Personale dipendente: costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali" sono stati ricondotti i costi sostenuti dal Gruppo in relazione agli accordi di pagamento basati su strumenti finanziari emessi dalla Banca, che trovano contropartita nella voce 150. "Riserve" del patrimonio netto per 3.817 migliaia di euro (3.410 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).

| Totale 2020 | Totale 2019 | |
|---|---|---|
| Personale dipendente | 1.249 | 1.189 |
| (a) dirigenti | 29 | 29 |
| (b) quadri direttivi | 396 | 373 |
| (c) restante personale dipendente | 824 | 787 |
| Altro personale | 16 | 19 |
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale |
| 2020 | 2019 | |
| Incentivi all'esodo | 58 | (26) |
| Piano medico | (1.642) | (1.108) |
| Buoni pasto | (501) | (973) |
| Altri | (2.709) | (2.059) |
| Totale | (4.794) | (4.166) |

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale |
| 2020 | 2019 | |
| 1) IMPOSTE INDIRETTE E TASSE | (117.044) | (108.709) |
| 2) COSTI E SPESE DIVERSE | ||
| A) Spese di pubblicità - Marketing e comunicazione | (22.896) | (18.542) |
| Comunicazioni su mass media | (20.268) | (12.211) |
| Marketing e promozioni | (2.203) | (4.997) |
| Sponsorizzazioni | (360) | (107) |
| Convention e comunicazione interna | (65) | (1.227) |
| B) Spese relative al rischio creditizio | (1.442) | (1.496) |
| Spese recupero crediti | (181) | (332) |
| Informazioni commerciali e visure | (1.261) | (1.164) |
| C) Spese indirette relative al personale | (20.392) | (22.574) |
| Formazione del personale | (496) | (515) |
| Noleggio auto e altre spese personale | (83) | (37) |
| Spese consulenti finanziari | (19.510) | (20.995) |
| Spese di viaggio | (248) | (971) |
| Fitti passivi per immobili ad uso del personale | (55) | (56) |
| D) Spese relative all'ICT | (46.108) | (38.593) |
| Spese hardware - affitto e manutenzione | (3.131) | (2.658) |
| Spese software - affitto e manutenzione | (11.244) | (9.818) |
| Sistemi di comunicazione ICT | (8.359) | (7.695) |
| Service ICT: personale esterno | (10.068) | (7.398) |
| Infoprovider finanziari | (13.306) | (11.024) |
| E) Consulenze e servizi professionali | (4.381) | (4.687) |
| Consulenza relativa ad attività ordinarie | (3.219) | (3.116) |
| Consulenze per progetti one-off di adeguamento normativo | (67) | (13) |
| Consulenze per strategia, evoluzione del business e ottimizzazione organizzativa | (676) | (819) |
| Spese legali | (256) | (392) |
| Cause legali | (163) | (347) |
| F) Spese relative agli immobili | (4.440) | (8.615) |
| Service area immobiliare | (85) | (757) |
| Manutenzione mobili, macchine, impianti | (132) | (437) |
| Manutenzione locali | (524) | (1.981) |
| Fitti passivi per locazione immobili | (962) | (2.331) |
| Pulizia locali | (861) | (581) |
| Utenze G) Altre spese di funzionamento |
(1.876) | (2.528) |
| (36.200) | (35.293) | |
| Servizi di sicurezza e sorveglianza | (199) | (404) |
| Spese postali e trasporto documenti | (3.319) | (3.698) |
| Servizi amministrativi e logistici | (16.450) | (17.211) |
| Assicurazioni | (3.622) | (3.355) |
| Stampati e cancelleria | (721) | (529) |
| Diritti, quote e contributi ad associazioni | (10.367) | (9.581) |
| Altre spese amministrative H) Contributo ex-ante al Fondo di Risoluzione Unico e FITD |
(1.522) (26.805) |
(515) (18.129) |
| Totale | ||
| (279.708) | (256.638) |
Nella voce "C) Spese indirette relative al personale – Spese consulenti finanziari" sono inclusi gli oneri relativi al piano "PFA 2015-2017" assegnato ai consulenti finanziari, che trova contropartita nella voce 150. "Riserve" del patrimonio netto per 589 migliaia di euro (1.749 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).
I costi registrati nell'anno 2020 per contributi versati nell'esercizio al Deposit Guarantee Schemes (DGS), presentati nella voce "Altre spese amministrative" (punto H) della tabella sopra riportata, sono stati pari a 25.901 migliaia di euro (18.129 migliaia di euro al 31 dicembre 2019) e sono relativi al contributo ordinario, aggiuntivo e supplementare. Per maggiori dettagli si rimanda alle Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.

I costi registrati nell'anno 2020 per contributi versati al Single Resolution Fund, contributo ordinario, e al Fondo Nazionale di Risoluzione, contributo addizionale, presentati nella voce "Altre spese amministrative" (punto H) della tabella sopra riportata, sono stati complessivamente pari a 904 migliaia di euro (nessun contributo registrato nel 2019).
Di seguito si riportano le informazioni previste dall'IFRS 16 in merito ai costi rilevati nelle Altre spese amministrative relativi a leasing a breve termine, ai costi relativi a leasing di modesto valore e ai costi per pagamenti variabili dovuti per il leasing non inclusi nella valutazione delle passività del leasing.
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Totale 2020 | |
| Costi relativi a leasing a breve termine ("Short term lease") | (110) |
| Costi relativi a leasing di modesto valore ("Low value assets") | (18) |
| Costi relativi ai pagamenti variabili dovuti per il leasing non inclusi nella valutazione della passività del leasing | - |
| Totale | (128) |
Si precisa, inoltre, che nelle Altre spese amministrative è stata rilevata anche l'IVA sui canoni dei contratti inclusi nell'ambito dell'IFRS 16, in quanto non inclusa nella valutazione della passività del leasing.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche di valore | Riprese di valore | ||||||
| Operazioni/Componenti reddituali | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | Totale 2020 | Totale 2019 | |
| 1. Impegni a erogare fondi | (46) | - | 11 | - | (35) | (7) | |
| 2. Garanzie finanziarie rilasciate | (6) | - | 2 | - | (4) | 34 | |
| Totale | (52) | - | 13 | - | (39) | 27 |
Nessun dato da segnalare.
(Importi in migliaia)
| Totale 2020 | Totale 2019 | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Accantonamenti | Riattribuzioni | Totale | Accantonamenti | Riattribuzioni | Totale | |||
| Controversie legali e fiscali | (5.167) | 3.704 | (1.463) | (7.372) | 5.128 | (2.244) | ||
| Fondo indennità suppletiva clientela | (5.858) | - | (5.858) | (5.554) | - | (5.554) | ||
| Altri fondi rischi ed oneri | (1.017) | 1.067 | 50 | (1.427) | 202 | (1.225) | ||
| Totale | (12.042) | 4.771 | (7.271) | (14.353) | 5.330 | (9.023) |

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Ammortamento | Rettifiche di valore per deterioramento |
Riprese di valore | Risultato netto | Risultato netto | |
| Attività/Componente reddituali | 2020 | 2019 | |||
| (a) | (b) | (c) | (a + b - c) | (a + b - c) | |
| A. Attività materiali | |||||
| 1 Ad uso funzionale | (19.508) | (67) | - | (19.575) | (17.307) |
| - Di proprietà | (8.288) | (62) | - | (8.350) | (7.819) |
| - Diritti d'uso acquisiti con il leasing | (11.220) | (5) | - | (11.225) | (9.488) |
| 2 Detenute a scopo d'investimento | (108) | - | - | (108) | (108) |
| - Di proprietà | (108) | - | - | (108) | (108) |
| - Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | - |
| 3 Rimanenze | X | - | - | - | - |
| B. Attività possedute per la vendita | X | - | - | - | - |
| Totale | (19.616) | (67) | - | (19.683) | (17.415) |
Le rettifiche di valore per deterioramento effettuate nell'anno sono di importo non rilevante e si riferiscono principalmente a mobili e impianti per i quali è stato determinato un valore d'uso pari a zero.
Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Ammortamento | Rettifiche di valore | Riprese di valore | Risultato netto | Risultato netto | |
| Attività/Componente reddituale | per deterioramento | 2020 | 2019 | ||
| (a) | (b) | (c) | (a + b - c) | (a + b - c) | |
| A. Attività immateriali | |||||
| A.1 Di proprietà | (5.757) | - | - | (5.757) | (5.449) |
| - Generate internamente dall'azienda | - | - | - | - | - |
| - Altre | (5.757) | - | - | (5.757) | (5.449) |
| A.2 Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | - |
| B. Attività possedute per la vendita | X | - | - | - | - |
| Totale | - | - | - | (5.757) | (5.449) |
Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.
Per quanto riguarda l'informativa richiesta dallo IAS 36 paragrafo 134, lettere d), e), f) e 135, lettere c), d), e) si rimanda alla Parte B paragrafo 13.3 Altre informazioni.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale |
| 2020 | 2019 | |
| Rimborsi e abbuoni | (255) | (157) |
| Penali, ammende e sentenze sfavorevoli | (363) | (975) |
| Migliorie e spese incrementative sostenute su immobili di terzi | (2.209) | (2.129) |
| Insussistenze di attività | (60) | (169) |
| Altri oneri di gestione | (496) | (548) |
| Totale | (3.383) | (3.978) |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale |
| 2020 | 2019 | |
| Recupero di spese: | 110.512 | 104.068 |
| - recupero spese accessorie | 69 | 162 |
| - recuperi di imposta | 110.443 | 103.906 |
| Fitti attivi su immobiliari | 786 | 879 |
| Altri proventi dell'esercizio corrente | 3.954 | 4.576 |
| Totale | 115.252 | 109.523 |
L'ammontare degli altri proventi di gestione rilevati nell'esercizio 2020 ed inclusi nel saldo ad inizio esercizio delle passività derivanti da contratti con clienti è pari a 80 migliaia di euro.
Il Gruppo non ha effettuato operazioni di sub-leasing.
Il Gruppo non ha in essere leasing finanziari. Per quanto riguarda i leasing operativi, il Gruppo ha in essere, come locatore, operazioni rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11, i cui proventi sono rilevati nella voce "Fitti attivi su immobili" e posso includere proventi per rivalutazioni ISTAT, se previsto contrattualmente.
Sezione 17 – Utili (Perdite) delle partecipazioni – Voce 250 Nessun dato da segnalare.
Sezione 18 – Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali – Voce 260 Nessun dato da segnalare.
Sezione 19 – Rettifiche di valore dell'avviamento – Voce 270 Nessun dato da segnalare.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componente reddituale/Settori | Totale 2020 |
Totale 2019 |
| A. Immobili | - | - |
| - Utili da cessione | - | - |
| - Perdite da cessione | - | - |
| B. Altre attività | (6) | - |
| - Utili da cessione | 1 | - |
| - Perdite da cessione | (7) | - |
| Risultato netto | (6) | - |
Il Gruppo non ha realizzato operazioni di vendita e retrolocazione di attività materiali.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componenti reddituali/Settori | Totale 2020 |
Totale 2019 |
| 1. Imposte correnti (-) | (117.805) | (116.539) |
| 2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) | - | 96 |
| 3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) | - | - |
| 3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla Legge n. 214/2011 (+) |
- | - |
| 4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) | (19.638) | 20.760 |
| 5. Variazione delle imposte differite (+/-) | (80) | 562 |
| 6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5) | (137.523) | (95.121) |
(Importi in migliaia)
| Totale 2020 | |
|---|---|
| Utile ante imposte | 461.094 |
| Imposte | ||||
|---|---|---|---|---|
| IRES | IRAP | Estere | Totale 2020 | |
| Importo corrispondente all'aliquota fiscale teorica | (124.601) | (25.237) | (7.558) | (157.396) |
| Effetti fiscali di oneri non rilevanti nella determinazione della base imponibile | (1.533) | (2.437) | - | (3.970) |
| Effetti fiscali di proventi non rilevanti nella determinazione della base imponibile | 20.499 | 3.344 | - | 23.843 |
| Effetti fiscali derivanti dall'utilizzo delle perdite fiscali anni precedenti | - | - | - | - |
| Effetti fiscali derivanti dall'applicazione di imposte sostitutive | - | - | - | - |
| Importo corrispondente all'aliquota fiscale effettiva | (105.635) | (24.330) | (7.558) | (137.523) |

Sezione 22 – Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte – Voce 320 Nessun dato da segnalare.
Sezione 23 – Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi – Voce 340 Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Riportiamo nella presente tabella un dettaglio dei corrispettivi (al netto di Iva e spese) riconosciuti alla società di revisione legale Deloitte & Touche S.p.A. ed alle entità della rete cui appartiene la società di revisione stessa.
| (Importi in euro) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di servizi | Soggetto che ha erogato il servizio | Compensi |
| Revisione Contabile | Deloitte & Touche S.p.A. | 190.752 |
| Revisione Contabile | Deloitte Ireland LLP | 15.000 |
| Servizi di attestazione | Deloitte & Touche S.p.A. | 181.000 |
| Servizi di attestazione | Deloitte Ireland LLP | 22.500 |
| Altri servizi | Deloitte & Touche S.p.A. | 10.000 |
| Totale | 419.252 |
Ai fini dell'adempimento di quanto prescritto dall'art. 1, comma 125 della Legge n. 124/2017 – Legge annuale per il mercato e la concorrenza, modificato dall'art. 35 del decreto legge n. 34/2019, coerentemente con la circolare Assonime n. 5 del 22 febbraio 2019 e tenuto anche delle indicazioni fornite dal documento di approfondimento emanato da Assonime il 6 maggio 2019, il Gruppo ha escluso dall'informativa le attribuzioni che trovano giustificazione in prestazioni dell'impresa e comunque tipici dell'attività del percipiente, nonché quelle rivolte alla generalità delle imprese, quali le misure agevolative fiscali e contributive, limitando pertanto l'informativa ai contributi da presentare e dettagliare nel Registro Nazionale degli Aiuti di Stato sezione "Trasparenza" pubblicamente consultabile sul relativo sito internet.
Ai sensi dell'art.1, comma 125 della legge 124/2017 si informa che nel corso del 2020 FinecoBank ha incassato i seguenti contributi pubblici erogati da soggetti italiani:
Credito d'imposta per gli investimenti pubblicitari Art. 57-bis del Decreto Legge 24 aprile 2017, n.50, convertito con modificazione dalle legge 21 giugno 2017, n.96; Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 16 maggio 2018, n.90
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Soggetto erogante | Entità beneficiaria | Importo del contributo pubblico |
| Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per l'informazione e l'editoria | FinecoBank S.p.A. | 58 |
| Totale | 58 |
Per ulteriori informazioni si fa rinvio al Registro nazionale degli aiuti di Stato sezione "Trasparenza".

L'utile base per azione è stato calcolato dividendo l'utile netto per la media delle azioni ordinarie in circolazione nel corso dell'esercizio.
| 2020 | 2019 | |
|---|---|---|
| Utile netto d'esercizio (migliaia di euro) | 323.571 | 288.365 |
| Numero medio delle azioni in circolazione | 608.966.126 | 607.720.344 |
| Numero medio delle azioni in circolazione (comprese potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo) | 610.216.041 | 609.239.420 |
| Utile per azione base | 0,531 | 0,475 |
| Utile per azione diluito | 0,530 | 0,473 |
Nessun dato da segnalare.
| Voci 2020 2019 10. Utile (Perdita) d'esercizio 323.571 288.365 Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico (3.054) 4.227 20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva: - - a) variazione di fair value - - b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto - - 30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio): - - a) variazione del fair value - - b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto - - 40. Coperture di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva: - - a) variazione di fair value (strumento coperto) - - b) variazione di fair value (strumento di copertura) - - 50. Attività materiali - - 60. Attività immateriali - - 70. Piani a benefici definiti (4.523) 6.280 80 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - - 90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto - - 100. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico 1.469 (2.053) Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico (781) 6.569 110. Copertura di investimenti esteri: - - a) variazioni di fair value - - b) rigiro a conto economico - - c) altre variazioni - - 120. Differenze di cambio: - - a) variazione di valore - - b) rigiro a conto economico - - c) altre variazioni - - 130. Copertura dei flussi finanziari: - - a) variazioni di fair value - - b) rigiro a conto economico - - c) altre variazioni - - di cui: risultato delle posizioni nette - - 140. Strumenti di copertura (elementi non designati): - - a) variazione di valore - - b) rigiro a conto economico - - c) altre variazioni - - 150. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: (1.166) 9.815 a) variazioni di fair value 1.884 8.770 b) rigiro a conto economico (3.050) 1.045 - rettifiche per rischio di credito - (10) - utili/perdite da realizzo (3.050) 1.055 c) altre variazioni - - 160. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: - - a) variazioni di fair value - - b) rigiro a conto economico - - c) altre variazioni - - 170. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: - - a) variazioni di fair value - - b) rigiro a conto economico - - - rettifiche da deterioramento - - - utili/perdite da realizzo - - c) altre variazioni - - 180. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a conto economico 385 (3.246) 190. Totale altre componenti reddituali (3.835) 10.796 200. Redditività complessiva (Voce 10+190) 319.736 299.161 210. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi - - 220. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo 319.736 299.161 |
Totale | Totale | |
|---|---|---|---|

Parte E – Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura
Al fine di garantire una efficace ed efficiente gestione dei rischi assunti, il processo di gestione dei rischi è strutturato in coerenza con quanto previsto dalle Istruzioni di Vigilanza per le Banche in materia di sistema dei controlli interni.
Il presidio ed il controllo dei rischi sono assicurati dalla funzione Risk Management del Gruppo; il modello organizzativo prevede uno specifico punto di riferimento nella funzione Chief Risk Officer, di seguito "CRO", cui sono assegnate le responsabilità relative ai rischi di credito, mercato, operativi e reputazionali.
Alla Capogruppo è affidata la responsabilità dei presidi di primo e di secondo livello, con particolare riferimento alla verifica che il livello dei rischi, individualmente assunti, sia compatibile con le indicazioni del Consiglio di Amministrazione, con la dotazione patrimoniale e le regole di Vigilanza prudenziale.
Il Sistema dei Controlli Interni di Gruppo prevede il coinvolgimento dei seguenti organi e funzioni di controllo, ciascuno per le rispettive competenze:
Gli organi aziendali e le funzioni di controllo collaborano e si coordinano tra loro sia attraverso specifici flussi informativi formalizzati nelle normative interne, sia attraverso l'istituzione di comitati manageriali dedicati a tematiche di controllo.
Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo è deputato a stabilire gli indirizzi strategici e le linee guida delle impostazioni organizzative ed operative, sovrintendendo e controllando la puntuale esecuzione delle medesime all'interno dei profili di rischio assegnati. È compito del Consiglio di Amministrazione definire ed approvare le modalità attraverso le quali i rischi siano rilevati e valutati ed approvare gli orientamenti strategici e le politiche di gestione del rischio. Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, verifica che l'assetto dei controlli interni sia coerente con la propensione al rischio stabilita ed approva le politiche per il governo dei rischi.
All'Amministratore Delegato e Direttore Generale sono conferiti dal Consiglio di Amministrazione specifici poteri in tutti i settori dell'attività del Gruppo. Tali poteri sono da esercitarsi nel rispetto della normativa di riferimento ed entro i limiti delle strategie, indirizzi, massimali, modalità di assunzione dei rischi e con le modalità operative disciplinate dalle informative di riferimento. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale predispone le misure necessarie ad assicurare l'istituzione ed il mantenimento di un Sistema di Controllo Interno efficiente ed efficace.
Il Collegio Sindacale, relativamente alla gestione dei rischi, ha la responsabilità di vigilare sulla completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità del Sistema dei Controlli Interni e del Risk Appetite Framework. Al Collegio Sindacale sono anche attribuite le responsabilità del Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, di cui all'art. 19 D.Lgs. n.39/2010 (come modificato dal D.Lgs. 135/2016).
Il Comitato Rischi e Parti Correlate è composto da cinque Amministratori non esecutivi e indipendenti e ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al Sistema di Controllo Interno e Rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni finanziarie periodiche.
Il Comitato Remunerazione è composto da tre Amministratori non esecutivi e indipendenti ed ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione nelle seguenti attività principali: nella definizione della politica generale per la remunerazione dell'Amministratore Delegato, del Direttore Generale, degli altri Dirigenti con responsabilità strategiche e dell'altro Personale più rilevante; nell'esaminare i piani di incentivazione azionaria o monetaria destinati ai dipendenti e ai consulenti finanziari della Società e del Gruppo e le politiche di sviluppo strategico delle risorse umane.
Il Comitato Nomine è composto da tre Amministratori non esecutivi indipendenti ed ha il compito di supportare il Consiglio di Amministrazione nel processo di nomina e cooptazione degli Amministratori e dell'Amministratore Delegato e/o del Direttore Generale e degli altri Dirigenti con responsabilità strategiche.
Il Comitato Corporate Governance e Sostenibilità Ambientale e Sociale è composto da tre Amministratori non esecutivi e indipendenti ed ha il compito di supportare il Consiglio di Amministrazione nelle seguenti attività principali: nella definizione del sistema di governo societario di FinecoBank, della struttura societaria e dei modelli/linee guida di governance del Gruppo; nella supervisione delle questioni di sostenibilità connesse al modello di business di FinecoBank e alle dinamiche di interazione con tutti gli stakeholder.

La funzione di Compliance presiede la gestione del rischio di non conformità, ovvero il rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, perdite finanziarie rilevanti o danni di reputazione in conseguenza di violazioni di norme imperative o autoregolamentazione.
La funzione di Internal Validation, collocata in staff al Chief Risk Officer, è incaricata di sottoporre a validazione i modelli interni di Gruppo.
Il CRO Department è responsabile delle attività di credit operations e dell'attività di Risk Management. L'informativa, a diversi livelli, è fornita a diversi Organi (Amministratore Delegato e Direttore Generale, Consiglio di Amministrazione, Comitato Rischi e Parti Correlate). In relazione alle indicazioni del Secondo Pilastro, sono inoltre oggetto di controllo e di reporting i rischi reputazionali, di business e, in collaborazione con il CFO, i rischi di liquidità.
Il CRO ed il CFO hanno la responsabilità di proporre il Risk Appetite Framework di Gruppo e di definire, in coerenza con le strategie e gli obiettivi aziendali, gli indirizzi e le politiche in materia di gestione dei rischi, coordinandone e verificandone l'attuazione da parte delle unità preposte, anche nei diversi ambiti societari.
Il CRO Department assicura il presidio del profilo di rischio complessivo del Gruppo monitorando le esposizioni delle diverse tipologie di rischio, coerentemente con le metodologie approvate dal Consiglio di Amministrazione.
La Unit Risk Management è deputata a prevenire e monitorare i rischi del Gruppo nelle sue diverse componenti. In particolare il Risk Management effettua un controllo dei rischi di credito, di mercato ed operativi ai quali il Gruppo è esposto. L'attività del Risk Management comporta altresì il monitoraggio dei rischi di business, reputazionale e di liquidità. La Unit Risk Management supporta il CRO, per quanto di competenza del Department, nelle attività di monitoraggio e di informativa all'Organo di Supervisione Strategica e di Gestione.
In particolare, il Risk Management di Gruppo:
La funzione svolge attività di monitoraggio e di informativa agli organi aziendali (Amministratore Delegato e Direttore Generale, Consiglio di Amministrazione, Comitato Rischi e Parti Correlate e Collegio Sindacale) e al Comitato Rischi e Parti Correlate. L'informativa fornita agli organi aziendali è rappresentata dalla Relazione trimestrale sulle esposizioni a rischio del Gruppo.
Infine, la partecipazione al Comitato Prodotti del CRO, del Responsabile del Risk Management e del Responsabile della funzione Compliance permette di presidiare i rischi collegati alle nuove attività di business nonché creare e diffondere la cultura del rischio nelle diverse aree funzionali del Gruppo.
Si segnala che a partire dal 1 gennaio 2021 entrerà in vigore la modifica organizzativa approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 13 ottobre 2020 e che prevede la costituzione della Direzione Chief Lending Officer. Nella nuova struttura, che sarà a riporto diretto dell'Amministratore Delegato e Direttore Generale, saranno trasferite dalla Direzione Chief Risk Officer le attività che riguardano il processo creditizio.
Il Chief Lending Officer (CLO) sarà responsabile della definizione delle linee guida per i processi di concessione, gestione, classificazione, ristrutturazione e recupero del credito per i crediti commerciali e verso controparti istituzionali. Il CLO sarà inoltre responsabile di mantenere il profilo del rischio di credito all'interno della propensione al rischio definita dal Consiglio di Amministrazione nell'ambito del RAF.
Il CRO avrà il compito di presidiare il corretto funzionamento del framework dei rischi di Gruppo definendo le appropriate metodologie di identificazione e misurazione del complesso di rischi, attuali e prospettici, conformemente alle previsioni normative ed alle scelte gestionali di Fineco. A tali attività si aggiungono i controlli di secondo livello in tema di rischi, anche nell'ambito del rischio di credito oltre al monitoraggio ed al reporting verso gli Organi Sociali.

ll Gruppo attribuisce una forte rilevanza alla gestione ed al controllo dei rischi, quali condizioni per garantire un'affidabile e sostenibile generazione di valore in un contesto di rischio controllato. La strategia di risk management punta ad una visione completa e coerente dei rischi, considerando sia lo scenario macroeconomico sia il profilo di rischio del Gruppo, stimolando la crescita della cultura del rischio e rafforzando una trasparente e accurata rappresentazione della rischiosità dei portafogli del Gruppo. Le strategie di assunzione dei rischi sono riassunte nel Risk Appetite Framework (RAF) del Gruppo, approvato dal Consiglio di Amministrazione. Il RAF è definito per garantire che le attività di assunzione del rischio rimangano in linea con le aspettative degli azionisti, tenendo conto della posizione di rischio in cui si trova il Gruppo e della congiuntura economica.
I principali obiettivi del Risk Appetite sono:
Il Risk Appetite è definito coerentemente al modello di business del Gruppo; per tale ragione, il Risk Appetite è integrato nel processo di budget e nel Multi Year Plan.
La struttura del Risk Appetite include uno Statement ed un insieme di KPI. Lo Statement definisce il posizionamento del Gruppo in termini di obiettivi strategici e dei relativi profili di rischio mentre i KPI sono volti a misurare quantitativamente il posizionamento del Gruppo nelle seguenti categorie:
Per ciascuna delle dimensioni sopramenzionate, sono identificati uno o più KPI a livello consolidato, in modo da poter misurare quantitativamente il posizionamento del Gruppo attraverso diverse modalità: valori assoluti, ratio tra misure comparabili, analisi di sensitività su parametri definiti.
A partire dal 2021 il RAF includerà alcuni elementi di novità in ambito ESG volti al recepimento delle recenti Linee Guida europee in materia: in particolare, sono stati inseriti nella Dashboard alcuni indicatori di rischio/performance volti a monitorare, rispettivamente, l'obiettivo degli investimenti ESG del portafoglio di proprietà del Gruppo e la concentrazione garanzie immobiliari in aree ad elevato rischio sismico/idrogeologico (a specifico presidio del rischio climatico ed ambientale).
Il Risk Appetite rappresenta l'ammontare di rischio (complessivo e per tipologia) che il Gruppo intende assumere per il perseguimento dei suoi obiettivi strategici.
La Risk Tolerance definisce la devianza massima dal risk appetite consentita; la soglia di tolleranza è fissata in modo da assicurare in ogni caso alla banca margini sufficienti per operare, anche in condizioni di stress, entro il massimo rischio assumibile.
La Risk Capacity rappresenta il massimo livello di assunzione di rischio che il Gruppo è tecnicamente in grado di assumere senza violare i requisiti regolamentari o gli altri vincoli imposti dagli azionisti o dall'Autorità di vigilanza.
La determinazione delle soglie è valutata caso per caso, anche attraverso decisioni manageriali da parte del Consiglio di Amministrazione, rispettando i requisiti regolamentari e degli Organi di controllo.
Le metriche sono regolarmente oggetto di monitoraggio e reportistica, almeno trimestrale. Il monitoraggio, per competenza, è effettuato dalla Direzione CRO e dalla Direzione CFO.
La definizione del Risk Appetite Framework è un processo articolato guidato dal Chief Risk Officer e dal Chief Financial Officer che si sviluppa in coerenza con i processi di ICAAP, ILAAP e Recovery Plan e rappresenta la cornice di rischio all'interno della quale sono sviluppati il Budget ed il Piano Strategico. In questo modo è garantita coerenza tra la strategia e la politica di assunzione dei rischi ed il processo di Pianificazione e di Budget.
Nell'ambito del processo di aggiornamento annuale del RAF è possibile individuare alcune fasi principali:
identificazione dei rischi; questa fase è condivisa e propedeutica ai processi di valutazione di adeguatezza del capitale e della liquidità ICAAP/ILAAP. L'attività prevede l'identificazione da parte del Risk Management di Capogruppo di tutti i rischi - sia quantitativi sia qualitativi

ai quali il Gruppo è o potrebbe essere esposto, avuto riguardo alla propria operatività e ai mercati di riferimento. Il processo di identificazione dei rischi coinvolge anche la società Fineco Asset Management, le cui valutazioni sono incluse nella mappa dei rischi a livello consolidato di Gruppo;
definizione ed approvazione del Risk Appetite da parte del Consiglio di Amministrazione di Gruppo;
Il monitoraggio degli indicatori del Risk Appetite Framework non ha individuato superamenti dei livelli soglia stabiliti dal Consiglio di Amministrazione dovuti alla crisi determinata dall'emergenza sanitaria in corso.
La valutazione del profilo di rischio complessivo del Gruppo è effettuata annualmente con l'ICAAP, che rappresenta il processo di autovalutazione dell'adeguatezza patrimoniale, le cui risultanze sono oggetto di discussione e analisi da parte dell'Autorità di Vigilanza.
Il processo ICAAP incorpora due prospettive complementari: prospettiva economica e la prospettiva normativa. Tali prospettive si integrano reciprocamente e sono incorporate nelle attività e nelle decisioni imprenditoriali rilevanti.
Tramite la prospettiva normativa interna il Gruppo gestisce l'adeguatezza patrimoniale assicurando di essere in grado di soddisfare tutti i requisiti normativi e le richieste di Vigilanza relative al capitale nonché di poter far fronte agli altri vincoli patrimoniali interni ed esterni nel tempo. Obiettivo è quindi quello di garantire, anche in un'ottica prospettica, che la dotazione di Fondi Propri sia sufficiente a rispettare l'Overall Capital Requirement ed il Pillar 2 Guidance. Con prospettiva economica interna il Gruppo gestisce l'adeguatezza economica del proprio capitale assicurando che i rischi economici siano coperti in misura sufficiente mediante la dotazione di risorse patrimoniali interne. La prospettiva economica considera uno spettro di rischi più ampio rispetto a quella normativa (si cita a titolo di esempio il rischio tasso di interesse).
Per la prospettiva economica di Secondo Pilastro, la metrica di riferimento è la Risk Taking Capacity, pari al rapporto tra il capitale disponibile (Available Financial Resources - AFR) ed il Capitale Interno Complessivo; tale metrica è monitorata con cadenza trimestrale ed illustrata agli Organi Sociali all'interno della Relazione sulle esposizioni al rischio di Gruppo.
Nel corso del 2020, come chiesto da Banca d'Italia, FinecoBank ha integrato il Resoconto ICAAP 2019 con una specifica informativa volta a stimare l'adeguatezza patrimoniale e della liquidità mediante analisi di scenario basate su ipotesi di stress coerenti con la situazione di emergenza, incorporando diversi livelli di severità (base e avverso) dello shock e di rapidità di ripresa dell'economia. Gli scenari COVID utilizzati non hanno fatto emergere possibili criticità o impatti significativi per il Gruppo; gli scenari condotti periodicamente ai fini ICAAP da FinecoBank sono infatti caratterizzati da un livello di severità comparabile o superiore.
A conclusione del processo SREP, la Banca d'Italia ha comunicato requisiti minimi di capitale per il Gruppo tra i livelli più bassi tra i gruppi bancari italiani riconoscendo l'efficacia di un approccio di gestione prudente mantenuto negli anni, che ha portato al mantenimento di un profilo di rischio estremamente limitato per Fineco.
Il Resoconto ICAAP 2020, che sarà trasmetto alla Banca d'Italia entro il 30 aprile 2021 e riferito ai dati del 31 dicembre 2020 rappresenterà gli effetti della pandemia COVID-19 sulle esposizioni, sulla redditività e sulla adeguatezza patrimoniale e di liquidità di Gruppo. Fino alla data attuale, non sono stati tuttavia registrati impatti negativi derivanti dalla pandemia per il Gruppo grazie al modello di business diversificato, alle prudenti politiche di erogazione che hanno sempre caratterizzato la Banca e alla tipologia di prodotti creditizi offerti, assistiti ove possibili da garanzie reali.
Come evidenziato nel Risk Appetite Framework, il Gruppo conferma l'orientamento strategico verso l'adozione di un solido modello di business con una bassa propensione al rischio al fine di creare le basi per profitti sostenibili e ritorno sul costo del capitale, garantendo continuità nella generazione dei ricavi. L'ambizione del Gruppo è raggiungere tale risultato con il supporto di un ottimale Sistema di Controlli Interni con procedure efficaci ed efficienti nella gestione di ogni rischio.
Al fine di interiorizzare tali principi valori e implementare la cultura del rischio nelle attività giornaliere sono sviluppate numerose iniziative, in particolare:
sono istituiti Comitati manageriali al fine di assicurare un livello di consapevolezza dei rischi diffuso a tutti i livelli organizzativi, con il coinvolgimento sia delle strutture di business sia di controllo (c.d. "tone from the top);

Nella presente sezione sono fornite le informazioni riferite a FinecoBank e Fineco AM, imprese incluse nel consolidato contabile.
Per quanto riguarda Fineco AM, il presidio ed il controllo dei rischi sono assicurati dalla funzione Risk Management della società, affidata al Chief Risk Officer, gerarchicamente dipendente dal CEO e funzionalmente dipendente dal CRO di FinecoBank S.p.A.. Il sistema dei controlli interni di FinecoBank è strutturato secondo le indicazioni normative previste dalla legislazione vigente. Le modalità di controllo, monitoraggio e reporting già in essere in FinecoBank sono state estese a Fineco AM modificando, qualora necessario, le modalità di analisi ed i controlli adattandoli alla dimensione, natura e complessità del business.
Nello specifico sono due le principali attività di gestione del rischio svolte: la tradizionale attività di controllo dell'aderenza del profilo di rischio/rendimento di ciascun fondo (Fund Risk Management) e l'attività di presidio dei rischi operativi (Operational Risk Management), peraltro previste dalla normativa irlandese.
A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Portafogli/qualità | Sofferenze | Inadempienze probabili |
Esposizioni scadute deteriorate |
Esposizioni scadute non deteriorate |
Altre esposizioni non deteriorate |
Totale |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 2.025 | 1.065 | 442 | 16.089 | 29.073.902 | 29.093.523 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - | - | - | 143.693 | 143.693 |
| 3. Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - |
| 4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | - | - | - | - | 50 | 50 |
| 5. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2020 |
2.025 | 1.065 | 442 | 16.089 | 29.217.645 | 29.237.266 |
| Totale 31/12/2019 |
1.685 | 1.391 | 492 | 19.018 | 26.515.969 | 26.538.555 |
Al 31 dicembre 2020 non sono presenti crediti acquistati deteriorati.

A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Deteriorate | Non deteriorate | |||||||
| Portafogli/qualità | Esposizione lorda |
Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta |
Write-off* parziali complessivi |
Esposizione lorda |
Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta |
Totale (esposizione netta) |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
25.489 | (21.957) | 3.532 | - | 29.110.076 | (20.085) | 29.089.991 | 29.093.523 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | 143.710 | (17) | 143.693 | 143.693 |
| 3. Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | X | X | - | - |
| 4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | - | - | - | X | X | 50 | 50 |
| 5. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2020 |
25.489 | (21.957) | 3.532 | - | 29.253.786 | (20.102) | 29.233.734 | 29.237.266 |
| Totale 31/12/2019 |
25.336 | (21.768) | 3.568 | - | 26.550.755 | (15.800) | 26.534.987 | 26.538.555 |
(Importi in migliaia)
| Portafogli/qualità | Attività di evidente scarsa qualità creditizia | Altre attività | ||
|---|---|---|---|---|
| Minusvalenze cumulate | Esposizione netta | |||
| 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | 3 | 7.052 | |
| 2. Derivati di copertura | - | - | 19.003 | |
| Totale 31/12/2020 |
- | 3 | 26.055 | |
| Totale 31/12/2019 |
- | - | 40.698 |
Nessun dato da segnalare.
B.2.1 Entità strutturate consolidate prudenzialmente
Nessun dato da segnalare
Il Gruppo ha esposizioni verso entità strutturate non consolidate per effetto di investimenti in quote emesse da fondi di investimento (O.I.C.R.) che si qualificano quali entità strutturate secondo l'IFRS 12.

La seguente tabella riporta le attività, le passività e l'esposizione fuori bilancio nei confronti di entità strutturate rappresentate da quote di O.I.C.R. non consolidate.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci di bilancio / tipologia di entità strutturata |
Portafogli contabili dell'attivo |
Totale attività (a) |
Portafogli contabili del passivo |
Totale passività (b) |
Valore contabile netto (c=a-b) |
Esposizione massima al rischio di perdita (d) |
Differenza tra esposizione al rischio di perdita e valore contabile (e=d-c) |
| 1. Società veicolo | - | - | - | - | - | - | - |
| MFV | 410 | - | - | 410 | 410 | - | |
| 2. O.I.C.R. | CA | 18.548 | CA | 16.777 | 1.771 | 1.771 | - |
| HFT | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 18.958 | 16.777 | 2.181 | 2.181 | - |
Legenda
MFV = Attività finanziarie obbligatoriamente al fair value CA: Costo Ammortizzato HFT = Attività finanziarie di negoziazione
Obiettivo del Gruppo è quello di fornire un'adeguata gamma di prodotti che possa soddisfare e fidelizzare la clientela mediante una offerta competitiva e completa. Lo sviluppo dei prodotti e l'offerta si conciliano con il mantenimento della qualità del portafoglio e, comunque, con adeguati processi che consentano di monitorare la redditività.
I fattori che generano il rischio di credito sono determinati da politiche di accettazione e di valutazione del merito creditizio che sono sempre adeguatamente correlate al rapporto rischio/rendimento del prodotto nonché in linea con la propensione al Rischio (Risk Appetite) stabilita dal Consiglio di Amministrazione.
La qualità del portafoglio, costantemente monitorata e supportata da strumenti di mitigazione del rischio, è presidiata con modelli di scoring che contribuiscono alla valutazione in erogazione rendendola omogenea e controllata. Il monitoraggio del portafoglio e la sua segmentazione per prodotto e anzianità consentono, oltre ad un adeguato controllo sui livelli di rischiosità, la comprensione delle migliori strategie in erogazione. L'individuazione di eventuali aree di maggior rischio consentono interventi sia sui sistemi automatizzati di valutazione sia sulle normative di erogazione, con la possibilità di agire, in via preventiva, per la limitazione del rischio di credito.
L'offerta di prodotti di credito si è evoluta nel corso degli anni, in particolar modo attraverso l'offerta di mutui fondiari e la concessione di aperture di credito in conto corrente garantite da pegno su titoli e fondi con la clausola di rotatività (Credit Lombard). Credit Lombard è la soluzione di FinecoBank adatta a chi possiede patrimoni e desidera ottenere liquidità aggiuntiva dai propri investimenti.
L'offerta di mutui riguarda, principalmente, mutui per l'acquisto di prima e seconda casa (compresa la surroga), oltre a mutui liquidità e, in via residuale, mutui su immobili non residenziali.
Il Gruppo ha inoltre continuato lo sviluppo dei prodotti già presenti in catalogo, quali l'emissione di carte di credito a saldo a favore della clientela correntista e l'erogazione di prestiti personali. Questi ultimi possono essere valutati anche con la modalità "Instant approval", servizio che consente di valutare la richiesta in pochi istanti e di erogare il prestito in tempo reale a clientela selezionata.
Le scelte di investimento della liquidità aziendale sono guidate da un approccio prudente volto al contenimento dei rischi di credito e prevedono principalmente l'acquisto di titoli governativi dell'area Euro a diversificazione dell'esposizione in strumenti obbligazionari emessi da UniCredit S.p.A che saranno portati a scadenza. Al fine di ottimizzare il portafoglio, diversificando il rischio di controparte, nell'esercizio 2020 il Gruppo ha incrementato l'esposizione in titoli di Stato (per maggiori dettagli si rimanda all'Informativa relativa alle esposizioni Sovrane).

Al 31 dicembre 2020 non si rilevano impatti significativi della crisi derivante dalla pandemia COVID-19 in termini di deterioramento del portafoglio crediti commerciali di Gruppo. Quest'ultimo è infatti costituito principalmente da crediti accordati alla clientela al dettaglio, prevalentemente assistiti da garanzie reali finanziarie ed immobiliari, ed erogati in applicazione di un'attenta e prudente politica di concessione. Nel caso dei mutui fondiari il loan to value medio è, infatti, pari a circa il 50% ed i fidi accordati prevedono l'acquisizione di garanzie con margini conservativi.
In risposta all'incertezza generata dalla pandemia COVID19 e all'adozione delle misure di sostegno statali, le principali Autorità europee ed internazionali (IASB, EBA, BCE, Commissione Europea, …) hanno fornito agli enti indicazioni sul trattamento prudenziale delle esposizioni creditizie. Coerentemente a tali indicazioni, l'applicazione di misure di sostegno nella forma di moratorie legislative o private che rispettano i requisiti stabiliti dall'EBA, non si configurano, di per sé, come misure di concessione (forborne) in quanto hanno natura preventiva e portata generica (non sono formulate ad hoc per il cliente). L'applicazione di tali misure inoltre non provoca una riduzione di valore tale da comportare una classificazione automatica ad inadempienza probabile (c.d. ristrutturazione onerosa).
Al 31 dicembre 2020 si rileva la presenza trascurabile nel portafoglio crediti di alcune moratorie non conformi alle Linee Guida stesse. In coerenza con le indicazioni fornite dalle Autorità di Vigilanza, tali esposizioni sono state valutate caso per caso e classificate secondo quanto previsto dal framework prudenziale e contabile.
Per i dettagli quantitativi sull'asset quality delle moratorie accordate da FinecoBank alla clientela, si rimanda all'informativa riguardante le esposizioni soggette alle misure applicate in risposta alla crisi determinata dal COVID-19, prevista dagli EBA/GL/2020/07. Tale informativa, oltre ad essere trasmessa regolarmente alle Autorità di Vigilanza, è integrata nell'informativa consolidata di Terzo Pilastro al 31 dicembre 2020.
In considerazione degli impatti limitati appena descritti, il Gruppo non ha ritenuto necessario modificare né le strategie creditizie, né la propria politica di gestione, misurazione e controllo del rischio di credito.

Le attività di indirizzo e controllo del rischio di credito e del rischio controparte sono di responsabilità del Chief Risk Officer. All'interno del Department CRO il Team Credit Risk ha la responsabilità di:
La Unit Credito all'interno del Department CRO è incaricata di assicurare il corretto svolgimento del processo di gestione delle richieste di credito avanzate dalla clientela e di gestione dei crediti concessi alla clientela, nonché assicurare la corretta gestione dei crediti ad andamento anomalo.
Il processo creditizio è articolato nelle seguenti fasi:
La valutazione del merito creditizio diretta all'accertamento delle capacità di rimborso dei richiedenti è effettuata da apposite Unità operative centralizzate e specializzate per le diverse linee di prodotto erogate alla clientela (prestiti personali, carte di credito, linee di fido, mutui). Gli uffici incaricati provvedono alla ricezione della richiesta, alla valutazione della attendibilità della documentazione, alla valutazione della situazione patrimoniale e reddituale, alla raccolta di informazioni anche mediante consultazione di dati pubblici, banche dati private e dati di sistema quali le informazioni rivenienti dalla centrale dei rischi di Banca d'Italia.
Per la concessione dei crediti oltre, naturalmente, alla valutazione di merito creditizio, i servizi dedicati valutano la compatibilità delle richieste della clientela rispetto alla loro situazione globale; considerano le dimensioni della richiesta e, se del caso, concordano con il Cliente una nuova richiesta; valutano eventuali garanzie, le perfezionano, le collegano alle linee di credito e le conservano in modo adeguato ed in linea con gli appositi processi. Da ultimo, i soggetti delegati deliberano o respingono le richieste sulla base dei poteri conferiti o inviano le richieste al deliberante superiore. Il controllo andamentale dei crediti è finalizzato, per le linee di fido concesse, a verificare la persistenza delle condizioni economiche del cliente e del garante che hanno determinato la delibera. Tale verifica può essere supportata dalla raccolta di dati aggiornati e di informazioni di sistema e talvolta di banche dati private. Il controllo si svolge secondo processi stabiliti e con cadenza temporale costante con variazioni operative sulla base dell'importo della linea concessa.
Relativamente ai prodotti con piano di ammortamento ed in particolare per i mutui, sono effettuate rilevazioni specifiche degli insoluti finalizzate al passaggio di stato. Tale modalità è affiancata anche alla raccolta di notizie relative al Cliente debitore già utilizzate per gli interventi sugli affidamenti.
In linea con i principi generali previsti dall'Organo di Vigilanza si provvede alla classificazione dei crediti sulla base del livello di deterioramento che può essere stabilito secondo criteri qualitativi o quantitativi.
La gestione dei crediti deteriorati è diretta ad assumere tutte le iniziative necessarie per ricondurre i crediti alla normalità o al recupero degli stessi in presenza di situazioni che impediscano il prosieguo del rapporto. Tutta l'attività è definita da appositi processi diversificati per forma tecnica, importo, persistenza dello sconfino o per la presenza di asset finanziari del cliente eventualmente offerti a garanzia. L'attività di credit collection è svolta sia mediante forme di sollecito svolte direttamente dal Gruppo sia mediante forme di sollecito e di esazione svolte con il supporto di società esterne specializzate ed autorizzate.
Da ultimo, l'attività di gestione è anche finalizzata alla previsione di perdita su base analitica che è costantemente aggiornata sulla base dell'evoluzione delle azioni di recupero o in base ad informazioni raccolte nel corso delle azioni stesse.
La misurazione ed il controllo dei rischi creditizi avviene in fase di valutazione con il supporto di strumenti di scoring che analizzano i profili sociodemografici dei clienti effettuando una valutazione delle singole controparti su base statistica ed integrando tale valutazione da un lato con il supporto

dei credit bureau per la migliore conoscenza di dati pubblici e privati, e dall'altro con le informazioni di sistema rivenienti dalla centrale rischi di Banca d'Italia.
Il controllo avviene, inoltre, con la sistematica valutazione delle performances del portafoglio crediti al fine, da un lato di valutare le perdite attese, e dall'altro di intervenire sulle politiche di concessione qualora fosse necessario.
Nello svolgimento della propria attività creditizia il Gruppo è esposto al rischio che i crediti possano, a causa del deteriorarsi delle condizioni finanziarie dell'obbligato, non essere onorati alla scadenza e debbano pertanto essere svalutati in tutto o in parte. Tale rischio è sempre inerente all'attività tradizionale di erogazione del credito, a prescindere dalla forma tecnica in cui si estrinseca.
Le principali cause d'inadempienza sono riconducibili al venir meno dell'autonoma capacità del prenditore di assicurare il rimborso del debito, come pure anche al manifestarsi di circostanze macro-economiche e politiche che si riflettono sulle condizioni finanziarie del debitore.
Oltre alle attività di concessione ed erogazione del credito, il Gruppo è esposto all'ulteriore rischio di controparte. Si definisce infatti come rischio di controparte il rischio che la controparte di una delle transazioni risulti inadempiente prima del regolamento definitivo dei flussi finanziari della transazione stessa.
Altre attività bancarie, oltre alle tradizionali di prestito e deposito, possono esporre il Gruppo ad ulteriori rischi di credito. Il rischio di controparte può, per esempio, derivare da:
Le controparti di tali transazioni o gli emittenti di titoli detenuti da società del Gruppo potrebbero risultare inadempienti a causa di insolvenza, eventi politici ed economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni. Inadempimenti di un elevato numero di transazioni ovvero di una o più operazioni di importo significativo, avrebbero un effetto materialmente negativo sull'attività, sulla condizione finanziaria e sui risultati operativi del Gruppo.
Generano inoltre "Rischio di Credito Non Tradizionale" le operazioni leva/short effettuate con prestito titoli. Le operazioni leva/short effettuate con prestito titoli, anche in presenza di stop loss automatici effettuati all'interno dei margini, possono generare rischio di credito in mancanza di liquidità del titolo (ad esempio, in caso di eventi traumatici che pregiudichino il normale funzionamento dei mercati) e/o margine non sufficiente. Per prevenire tali eventi sono periodicamente sviluppate analisi di scenario volte a valutare gli impatti e porre in essere opportune politiche di mitigazione.
Il Gruppo, pertanto, controlla e gestisce lo specifico rischio di ciascuna controparte così come il rischio complessivo del portafoglio crediti attraverso processi, strutture e regole volte ad indirizzare, controllare e standardizzare la valutazione e la gestione di tale rischio, in linea con i principi e la best practice di Gruppo.
Il rischio di credito, associato alla perdita potenziale derivante dal default del cliente/emittente o da un decremento del valore di mercato di un'obbligazione finanziaria dovuta al deterioramento del suo merito creditizio, è misurato a livello di singola controparte/transazione e a livello di intero portafoglio.
La valutazione del rischio di credito in erogazione è supportata da sistemi automatizzati di valutazione (c.d. sistemi di credit scoring). Tali sistemi sono inoltre integrati con tutte le informazioni ed evidenze disponibili: dati pubblici e privati rivenienti da Credit Bureau, flussi di Centrale Rischi o richieste di prima informazione a Banca d'Italia ed altre informazioni andamentali sulla clientela storicizzate dal Gruppo. L'attenzione in fase di erogazione è sempre posta alla possibilità di sfruttare, al meglio, tutte le informazioni relative alla clientela fornite dalla Banca e dal Sistema.
La raccolta di eventuali garanzie, la loro valutazione ed i margini tra il fair value della garanzia e la somma concessa sono di semplice supporto per la mitigazione del rischio di credito, ma non esiste una rilevante correlazione positiva tra il valore della garanzia finanziaria ed il merito creditizio del richiedente. Le regole per l'ammissibilità, la valutazione, il monitoraggio e la gestione delle garanzie all'interno del Gruppo Fineco sono disciplinate da una specifica Global Collateral Management Policy.
Il processo di monitoraggio di secondo livello, effettuato dal Risk Management, ha l'obiettivo di analizzare la qualità del credito e le dinamiche delle esposizioni a rischio calcolando indicatori sintetici di rischio e rappresentandone l'evoluzione nel tempo al fine di predisporre piani d'azione necessari a mitigare o evitare i fattori di rischio. In particolare, il Risk Management predispone:
la Relazione Trimestrale sulle esposizioni a rischio, indirizzata al Consiglio di Amministrazione. Nell'ambito di tale reporting si evidenzia il rispetto dei limiti e dei parametri definiti nel RAF e il trend evolutivo del portafoglio crediti, suddiviso per tipologia di prodotto e per classificazione;

La valutazione del rischio di controparte è effettuata nell'ambito dei limiti di rischio (plafond) assegnati al Gruppo Economico di appartenenza della controparte, ossia considerando l'esposizione del Gruppo nei riguardi di tutti i soggetti giuridicamente o economicamente collegati alla controparte. Al termine della valutazione tali plafond sono monitorati sia dalle funzioni di primo che di secondo livello.
Il Consiglio di Amministrazione approva annualmente il Risk Appetite ed il "Piano di Investimenti"; il primo definisce la propensione ed i limiti per gli investimenti strategici di Gruppo, il secondo fornisce indicazione della composizione degli investimenti strategici del Gruppo. Sulla base delle linee guida del Consiglio di Amministrazione il Gruppo definisce specifici limiti di rischio (plafond) verso ciascuna controparte FIBS ("Istituzioni Finanziarie, Banche e Sovereign") con la quale il Gruppo avrà una esposizione creditizia, sempre nel rispetto dei limiti regolamentari delle Grandi Esposizioni ove applicabili.
Nel 2020 il Gruppo ha aggiornato la Policy "Attività creditizia con Istituzioni Finanziarie, Banche, Stati sovrani e controparti Corporate" volta a definire principi e regole per un'efficiente e completa valutazione, controllo e limitazione del rischio emittente associato agli strumenti obbligazionari presenti nel portafoglio bancario. Come stabilito nella policy, il Risk Management monitora una serie di indicatori per analizzare l'esposizione al rischio emittente nel portafoglio del Gruppo; attraverso la loro analisi è possibile individuare il sorgere di situazioni anomale e valutare la necessità di intraprendere azioni correttive, per fronteggiare un deterioramento della posizione del portafoglio. Il monitoraggio del rischio di credito assunto nell'ambito dell'attività di gestione del portafoglio di negoziazione è realizzato attraverso la scomposizione per classe di rating e per settore degli emittenti che determinano la rischiosità implicita dei contratti.
A seguito dell'adozione avvenuta a partire dal 1° gennaio 2018 del principio contabile IFRS 9: Strumenti finanziari è stato introdotto un nuovo modello contabile di impairment per le esposizioni creditizie basato su (i) un approccio di "expected losses" al posto di quello precedente basato sulla rilevazione di "incurred losses" e (ii) sul concetto di perdita attesa "lifetime". Per ogni dettaglio si rimanda al paragrafo 2.3. Metodi di misurazione delle perdite attese.
Come anticipato, le moratorie legislative o private non si configurano, di per sé, come misure di forbearance, né comportano la classificazione automatica ad inadempienza probabile. Il Gruppo sottopone in ogni caso le esposizioni soggette a moratoria ad un attento monitoraggio volto ad identificare tempestivamente eventuali segnali di deterioramento del credito. Tale monitoraggio, condotto anche attraverso l'utilizzo di indicatori di allerta precoce e l'interrogazione di basi dati esterne (Centrale Rischi, CRIF..), non ha finora evidenziato elementi di criticità a livello di portafoglio.
Secondo le logiche previste dal principio contabile IFRS 9, sono oggetto di calcolo di impairment le attività finanziarie al costo ammortizzato, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e le rilevanti esposizioni fuori bilancio.
Tali strumenti sono classificati nello stadio 1, stadio 2 o stadio 3 a seconda della loro qualità creditizia assoluta o relativa rispetto all'erogazione iniziale. In particolare:
Per le esposizioni appartenenti allo stadio 1 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale fino ad un anno.
Per le esposizioni appartenenti agli stadi 2 o 3 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale pari alla durata residua della relativa esposizione.
Al fine di rispondere alle richieste del principio, il Gruppo ha sviluppato specifici modelli per il calcolo della perdita attesa che fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD stimati in modo conservativo e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile. In tale ambito si è altresì proceduto all'inclusione di informazioni di tipo "forward looking" attraverso l'elaborazione di specifici scenari.
La perdita attesa è calcolata per le controparti istituzionali, utilizzando i parametri di rischio forniti dal fornitore esterno Moody's Analytics, in sostituzione di quelli precedentemente forniti dal fornitore UniCredit S.p.A..

Al fine del calcolo della perdita attesa, per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, si utilizzano proxy: si procede ad una segmentazione per tipologia di prodotto e la PD è sostituita dal tasso di decadimento medio osservato dalle matrici di transizione che definiscono il passaggio a deteriorato. Tale approccio si basa sull'assunto che, in assenza di variazioni dei criteri di valutazione del merito creditizio delle singole controparti, la qualità del credito futura sarà coerente con la qualità del credito riscontrata nelle serie storiche a disposizione. Per recepire quanto previsto dal principio contabile IFRS 9 le proxy dei parametri sono corrette mediante analisi prospettiche denominate Forward Looking Information.
Un aspetto chiave derivante dal nuovo modello contabile richiesto per il calcolo della perdita creditizia attesa è rappresentato dal modello di Stage Allocation finalizzato a trasferire le esposizioni fra Stadio 1 e Stadio 2 (essendo lo Stadio 3 equivalente a quello delle esposizioni deteriorate), laddove lo Stadio 1 include principalmente (i) le esposizioni di nuova erogazione, (ii) le esposizioni che non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale e (iii) le esposizioni aventi basso rischio di credito (low credit risk exemption) alla data di reporting.
Il modello di valutazione della Stage Allocation si è basato su una combinazione di elementi relativi ed elementi assoluti. Gli elementi principali sono stati:
Con riferimento ai titoli di debito il Gruppo ha optato per l'applicazione della low credit risk exemption sui titoli investment grade in piena conformità a quanto previsto dal principio contabile.
I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull'attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale e interessi che, coerentemente al modello di gestione del portafoglio, possono fare riferimento anche ad operazioni di mercato; ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall'individuazione degli incassi stimati, dalle relative date di incasso e dal tasso di attualizzazione da applicare.
In particolare, l'importo della perdita, per le esposizioni deteriorate classificate come sofferenze, inadempienze probabili e esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, secondo le categorie più avanti specificate, è ottenuto come differenza tra il valore di iscrizione e il valore attuale degli stimati flussi di cassa, scontati al tasso di interesse originario dell'attività finanziaria.
Per tutte le posizioni a tasso fisso il tasso di interesse così determinato è mantenuto costante anche negli esercizi successivi, mentre per le posizioni a tasso variabile il tasso di interesse viene aggiornato in base alle condizioni espresse contrattualmente.
Laddove il tasso originario non sia direttamente reperibile, oppure il suo reperimento sia eccessivamente oneroso, si applica la sua migliore approssimazione, anche ricorrendo a soluzioni alternative ("practical expedients") che non alterano comunque la sostanza e la coerenza coi principi contabili internazionali.
I tempi di recupero sono stimati sulla base di business plan o di previsioni basate sull'esperienza storica dei recuperi osservati per classi omogenee di finanziamenti, tenuto conto del segmento di clientela, della forma tecnica, della tipologia di garanzia e di altri eventuali fattori ritenuti rilevanti o, qualora ne ricorrano le condizioni, di transazioni di mercato attese.
Come menzionato nel precedente paragrafo, i modelli per il calcolo della perdita attesa fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD, oltre che sul tasso di interesse effettivo. Tali modelli sono utilizzati per il calcolo delle rettifiche di valore di tutte le controparti istituzionali costituite prevalentemente da controparti FIBS (Financial Institutions, Banks and Sovereigns).
In particolare:
Tali parametri sono calcolati a partire dagli omologhi parametri di lungo periodo utilizzati anche ai fini del calcolo del Capitale Interno apportando specifici adeguamenti al fine di assicurare la piena coerenza ai requisiti previsti dal principio contabile IFRS 9.

I principali adeguamenti sono stati finalizzati a:
Per quanto riguarda le PD lifetime, le curve di PD through-the-cycle, ottenute adattando i tassi d'inadempienza cumulati osservati, sono stati calibrati per riflettere previsioni point-in- time e forward-looking circa i tassi d'inadempienza di portafoglio.
Il tasso di recupero incorporato nella LGD through-the-cycle è stato adattato al fine di riflettere i trend più attuali dei tassi di recupero così come le aspettative circa i trend futuri e attualizzati al tasso d'interesse effettivo o alla sua migliore approssimazione.
Con riferimento allo Stadio 3 si precisa che lo stesso comprende le esposizioni deteriorate corrispondenti, secondo quanto previsto dalle regole Banca d'Italia, definite nella Circolare n.272 del 30 luglio 2008 e successivi aggiornamenti, all'aggregato Non-Performing Exposures di cui agli ITS EBA (EBA/ITS /2013/03/rev1 24/7/2014).
In particolare si fa riferimento alla definizione di EBA delle esposizioni Non-Performing e quella di attività deteriorate stabilite da Banca d'Italia, così come riportate nella sezione Parte A – Politiche Contabili - Impairment della nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2020.
La perdita creditizia attesa derivante dai parametri descritti nel precedente paragrafo considera previsioni macroeconomiche attraverso l'applicazione di scenari multipli ai componenti "forward looking".
Nello specifico, la componente prospettica ("forward looking") è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è lo scenario centrale di riferimento ed è quindi ritenuto la realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore.
Come illustrato nel precedente paragrafo, il principio contabile IFRS 9 prevede che ai fini della determinazione delle perdite attese siano considerate non solo le informazioni storiche e correnti, ma anche le informazioni previsionali macroeconomiche (componenti "forward looking").
Nell'attuale contesto di crisi, l'aggiornamento degli scenari alla base delle componenti forward looking risulta un esercizio particolarmente complesso. L'entità delle ripercussioni macroeconomiche dovute alla sospensione delle attività economiche e sociali durante il diffondersi della pandemia COVID19 è ancora oggetto di ampio dibattito, anche in considerazione delle iniziative di sostegno alle famiglie e imprese adottate in via straordinaria da diversi Paesi europei e contribuiranno a mitigare gli impatti della crisi.
In risposta all'incertezza generata dalla pandemia COVID-19 e all'adozione delle misure di sostegno statali, le principali Autorità europee ed internazionali (IASB, EBA, BCE, Commissione Europea, …) hanno fornito agli enti indicazioni sul trattamento prudenziale e contabile delle esposizioni creditizie. Da un lato, in linea con lo spirito della norma contabile, hanno evidenziano la necessità di incorporare il deterioramento del quadro macroeconomico provocato dalla crisi; al tempo stesso, considerata la situazione di incertezza, evidenziano la possibilità di sfruttare i margini di flessibilità previsti dallo stesso principio IFRS9. La flessibilità auspicata dalle suddette Autorità consente di adottare margini rispetto all'applicazione meccanica degli approcci esistenti per la determinazione degli accantonamenti, raggiungendo il giusto equilibrio tra l'esigenza di evitare un'eccessiva pro-ciclicità e assicurare che i rischi cui sono (o saranno) esposti si riflettano adeguatamente nei processi interni di misurazione e gestione dei rischi. Infine, le citate Autorità hanno chiarito che l'applicazione di misure di sostegno nella forma di moratorie legislative o private, che rispettano i requisiti stabiliti dall'EBA, non determinano, di per sé, un aumento significativo del rischio di credito.
In coerenza con le indicazioni fornite dalle Autorità di Vigilanza, le esposizioni soggette a moratoria conformi ai requisiti stabiliti dall'EBA sono state mantenute allo Stadio 1 della staging allocation, salvo siano intervenuti ulteriori fattori che abbiano determinato un aumento significativo nel rischio di credito, come ad esempio lo sconfinamento superiore a 30 giorni di altre linee di credito non soggette a moratoria o il recepimento di informazioni negative sul merito creditizio del cliente provenienti da banche dati esterne.
Le residuali misure di sostegno accordate alla clientela, non conformi ai requisiti stabiliti dall'EBA, sono state valutate e classificate caso per caso, conformemente a quanto previsto dal framework prudenziale e contabile vigente. A tal fine è decisivo l'accertamento della difficoltà economica del debitore, che è valutato in considerazione della situazione reddituale/patrimoniale del beneficiario della misura di sostegno.

Al 31 dicembre 2020, ai fini del calcolo delle perdite attese su crediti per le esposizioni performing, il Gruppo ha utilizzato dei parametri di rischio (PD e LGD) rettificati attraverso gli scenari macroeconomici forniti dal nuovo fornitore esterno Moody's Analytics. Tali scenari, che sostituiscono quelli forniti in precedenza da UniCredit S.p.A. incorporano anch'essi informazioni prospettiche aggiornate alla crisi pandemica, coerenti con le previsioni macroeconomiche rilasciate dalla Banca Centrale Europea.
Come anticipato nella sezione relativa alla metodologia di calcolo della perdita attesa, la componente prospettica ("forward looking") è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è pesato al 40% in quanto è ritenuto quello di realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso invece sono pesati al 30%, e rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore.
Lo scenario base utilizzato per il calcolo delle ECL al 31 dicembre 2020 considera una significativa diminuzione dell'attività economica nell'area euro, con una previsione di riduzione del Prodotto Interno Lordo (PIL) dell'eurozona fino al 7,7%. Un miglioramento è atteso a metà del 2021, ipotizzando la distribuzione su larga scala di vaccini o altri trattamenti sanitari, con un incremento del PIL pari al 3,9%.
In Italia, paese in cui il Gruppo detiene la quasi totalità delle esposizioni verso clientela al dettaglio, le previsioni circa la riduzione del Prodotto Interno Lordo sono stimate al 9,5%; la combinazione di una maggiore spesa pubblica e di un ridotto gettito fiscale determina una stima di incremento nel rapporto Debito/PIL a circa il 160%, minacciando la sostenibilità di lungo termine delle finanze pubbliche. Anche il tasso di disoccupazione è stimato in aumento, fino a raggiungere un picco del 12,8% a metà 2022, per poi tornare gradualmente ai valori pre-crisi.
Altre variabili macroeconomiche, ad esempio il rendimento dei titoli di stato a 10 anni, sono considerate negli scenari a seconda del prodotto creditizio e delle caratteristiche anagrafiche della controparte verso cui il Gruppo detiene l'esposizione.
Lo scenario favorevole utilizzato per il calcolo delle ECL al 31 dicembre 2020 ipotizza un allentamento della crisi determinata dalla pandemia COVID-19 ed una più veloce ripresa dell'attività economica. In Italia, le previsioni circa la riduzione del Prodotto Interno Lordo sono stimate all'8,8% nel 2020 per poi ricominciare a crescere nel 2021 del 5,9%. Il tasso di disoccupazione italiano è stimato in aumento, fino a raggiungere un picco del 12,5% alla fine del 2021, per poi tornare gradualmente ai valori pre-crisi.
Lo scenario avverso utilizzato per il calcolo delle ECL al 31 dicembre 2020 ipotizza invece un aggravamento della crisi determinata dalla pandemia COVID-19 con ulteriori restrizioni agli spostamenti e chiusure delle attività commerciali. Le previsioni in tale scenario si traducono in livelli di crescita nulla (0,08%) nel 2021 con un tasso di disoccupazione italiano stimato in aumento, fino a raggiungere 15,6% alla fine del 2021 ed un picco massimo del 15,8% nel primo trimestre del 2022.
Al 31 dicembre 2020 le rettifiche di valore stimate sulle esposizioni complessive di Gruppo applicando esclusivamente lo scenario favorevole sono pari a 2,8 milioni di euro, il 71% in meno rispetto a quanto effettivamente accantonato pesando i tre scenari macroeconomici. Al 31 dicembre 2020 le rettifiche di valore applicando esclusivamente lo scenario sfavorevole sono pari a 13,3 milioni di euro, il 38% in più rispetto a quanto effettivamente accantonato pesando i tre scenari. Considerando tutti gli scenari - adottando le ponderazioni sopra descritte - le rettifiche di valore complessive di Gruppo al 31 dicembre 2020 sono pari a 9,6 milioni di euro.
Per quanto concerne le rettifiche sui crediti delle controparti retail di FinecoBank, sono finora stati rilevati impatti limitati sui crediti verso clientela ordinaria, sia in termini di nuovi flussi di erogazioni, sia in termini di qualità delle esposizioni creditizie.
Al fine di mitigare il rischio nelle varie forme di concessione dei crediti sono acquisite diverse forme di garanzia reale. Ipoteche sui mutui fondiari, pegni su azioni, obbligazioni, fondi di investimento, assicurazioni e titoli di stato assistono, infatti, aperture di credito in conto corrente.
La presenza di garanzie reali non solleva, in ogni caso, il Gruppo dall'effettuare una valutazione complessiva del rischio di credito, incentrata principalmente sulla capacità reddituale del cliente indipendentemente dalla garanzia accessoria fornita. La valutazione delle garanzie pignoratizie è basata sul valore reale, inteso quale valore di mercato per gli strumenti finanziari quotati in un mercato regolamentato. Al valore così determinato sono applicati degli scarti percentuali, differenziati in funzione degli strumenti finanziari assunti a garanzia e dalla concentrazione dello strumento nel portafoglio del cliente fornito a garanzia.
Per le garanzie immobiliari, i principi e le regole sono descritte dalla policy "Erogazioni di mutui residenziali con garanzia ipotecaria a correntisti di FinecoBank S.p.A.". La valutazione dei beni è effettuata da tecnici esterni inseriti in nell'Albo degli Ingegneri, degli Architetti, dei Geometri o periti industriali e non è quindi soggetta a conflitti di interesse.
Le valutazioni sono, inoltre, soggette a revisione periodica.

La classificazione dei crediti scaduti deteriorati, a inadempienza probabile o sofferenza è allineata ai criteri definiti da Banca d'Italia. La classificazione a sofferenza, legata all'insolvenza del cliente, è sempre analitica e definita sulla base dell'andamento delle azioni per il recupero dei crediti. Analitica è anche la previsione di perdita per le posizioni classificate a inadempienza probabile e scaduti deteriorati.
Per gli scoperti di conto il criterio di classificazione è correlato alla effettuazione di attività volte al recupero dei crediti o alla vendita forzosa di titoli per la compensazione del credito.
Le derubricazioni dei crediti e, quindi, il passaggio da uno stato ad un altro verso classificazioni di minore rilevanza sono autorizzate soltanto in caso di completo pagamento dello scaduto considerato rispetto al piano di ammortamento originale oppure in caso di consistenti versamenti concordati che inducono a ritenere molto probabile il rientro della esposizione debitoria.
Le procedure di gestione dei crediti ad andamento anomalo prevedono, in base alla anzianità dello scaduto, specifiche azioni per il recupero del credito.
Il Gruppo procede ad iscrivere un write-off riducendo l'esposizione lorda di un'attività finanziaria qualora non abbia aspettative ragionevoli di recuperare, in tutto o in parte, l'attività medesima.
Per effetto di quanto sopra il Gruppo procede a riconoscere un write-off nei seguenti casi:
L'attuale modello di business del Gruppo e le policy aziendali approvate dal Consiglio di Amministrazione non prevedono né l'acquisizione di crediti deteriorati né l'erogazione di "nuova finanza" sotto ogni forma (prestiti personali, mutui, linee di credito in conto corrente, ecc.) a clienti già deteriorati.
Le rinegoziazioni di strumenti finanziari che determinano una modifica delle condizioni contrattuali sono contabilizzate in funzione della "sostanzialità" della modifica contrattuale medesima. La valutazione circa la sostanzialità della modifica deve essere effettuata considerando sia elementi qualitativi sia, nel caso di passività finanziarie, elementi quantitativi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Rinegoziazioni" nella Parte A – Politiche contabili della nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2020.
Al 31 dicembre 2020 non si rileva un incremento significativo delle misure di concessione, in quanto, come evidenziato nella sezione "Impatti derivanti dalla pandemia COVID-19" riportata negli aspetti generali dei rischi di credito, la maggior parte delle misure di sostegno accordate in seguito alla crisi pandemica è conforme alle linee guida EBA in materia di moratorie, pertanto esente dalla classificazione a forborne.

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica
A.1.1 Consolidato prudenziale – Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio)
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | ||||||||
| Portafogli/stadi di rischio | Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
|
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
12.991 | 409 | 36 | 10 | 1.340 | 1.304 | 33 | 22 | 3.099 | |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3. Attività finanziarie in corso di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale 31/12/2020 |
12.991 | 409 | 36 | 10 | 1.340 | 1.304 | 33 | 22 | 3.099 | |
| Totale 31/12/2019 |
17.070 | 896 | 35 | 14 | 932 | 72 | 28 | 22 | 3.128 |

A.1.2 Consolidato prudenziale – Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi
| (Importi in migliaia) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche di valore complessive | |||||||||||
| Attività rientranti nel primo stadio | Attività rientranti nel secondo stadio | ||||||||||
| Causali/ stadi di rischio | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Attività finanziarie in corso di dismissione |
di cui: svalutazioni individuali |
di cui: svalutazioni collettive |
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Attività finanziarie in corso di dismissione |
di cui: svalutazioni individuali |
di cui: svalutazioni collettive |
|
| Rettifiche complessive iniziali |
(9.577) | (26) | - | - | (9.603) | (6.196) | - | - | - | (6.196) | |
| Variazioni in aumento da attività finanziarie acquisite o originate |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Cancellazioni diverse dai write-off |
6.683 | 23 | - | - | 6.706 | - | - | - | - | - | |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito |
(13.436) | (14) | - | - | (13.450) | 2.436 | - | - | - | 2.436 | |
| Modifiche contrattuali senza cancellazioni |
2 | - | - | - | 2 | 1 | - | - | - | 1 | |
| Cambiamenti della metodologia di stima |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Write-off non rilevati direttamente a conto economico |
2 | - | - | - | 2 | - | - | - | - | - | |
| Altre variazioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Rettifiche complessive finali |
(16.326) | (17) | - | - | (16.343) | (3.759) | - | - | - | (3.759) | |
| Recuperi da incasso su attività finanziarie oggetto di write-off |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Write-off rilevati direttamente a conto economico |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |

A.1.2 Consolidato prudenziale – Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi
(segue)
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Accantonamenti complessivi su impegni a erogare fondi e garanzie |
||||||||||
| Attività rientranti nel terzo stadio | Di | finanziarie rilasciate | ||||||||
| Causali/ stadi di rischio | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività |
Attività finanziarie in corso di dismissione |
di cui: svalutazioni individuali |
di cui: svalutazioni collettive |
cui:attività finanziarie impaired acquisite o originate |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Totale |
| Rettifiche complessive iniziali | (21.766) | complessiva - |
- | (17.799) | (3.967) | - | (21) | - | - | (37.586) |
| Variazioni in aumento da attività finanziarie acquisite o originate |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Cancellazioni diverse dai write-off | 1.684 | - | - | 652 | 1.032 | - | 11 | - | - | 8.401 |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito |
(3.919) | - | - | (2.100) | (1.819) | - | (51) | - | - | (14.984) |
| Modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 3 |
| Cambiamenti della metodologia di stima | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Write-off non rilevati direttamente a conto economico |
2.042 | - | - | 2.014 | 28 | - | - | - | - | 2.044 |
| Altre variazioni | - | - | - | (1.519) | 1.519 | - | - | - | - | - |
| Rettifiche complessive finali | (21.959) | - | - | (18.752) | (3.207) | - | (61) | - | - | (42.122) |
| Recuperi da incasso su attività finanziarie oggetto di write-off |
21 | - | - | 21 | - | - | - | - | - | 21 |
| Write-off rilevati direttamente a conto economico |
(187) | - | - | (154) | (33) | - | - | - | - | (187) |
A.1.3 Consolidato prudenziale - Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: trasferimenti tra diversi stadi di rischio di credito (valori lordi e nominali)
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valori lordi/valore nominale | ||||||||||
| Portafogli/stadi di rischio | Trasferimenti tra primo stadio e secondo stadio |
stadio e terzo | Trasferimenti tra secondo | Trasferimenti tra primo stadio e terzo stadio |
||||||
| Da primo a secondo stadio |
Da secondo stadio a primo stadio |
Da secondo stadio a terzo stadio |
Da terzo stadio a secondo stadio |
Da primo stadio a terzo stadio |
Da terzo stadio a primo stadio |
|||||
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 4.254 | 286 | 725 | 46 | 3.625 | 310 | ||||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | ||||
| 3. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - | ||||
| 4. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate | 8 | - | - | - | 38 | - | ||||
| 31/12/2020 | 4.262 | 286 | 725 | 46 | 3.663 | 310 | ||||
| 31/12/2019 | 3.189 | 852 | 1.275 | 51 | 5.019 | 119 |

A.1.3a Finanziamenti oggetto di misure di sostegno Covid-19: trasferimenti tra i diversi stadi di rischio di credito (valori lordi)
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Valori lordi/valore nominale | ||||||
| Portafogli/qualità | Trasferimenti tra primo stadio e secondo stadio |
Trasferimenti tra secondo stadio e terzo stadio |
Trasferimenti tra primo stadio e terzo stadio |
|||
| Da primo a secondo stadio |
Da secondo a primo stadio |
Da secondo stadio a terzo stadio |
Da terzo stadio a secondo stadio |
Da primo stadio a terzo stadio |
Da terzo stadio a primo stadio |
|
| A. Finanziamenti valutati al costo ammortizzato | 1.236 | - | - | - | 38 | - |
| A.1 oggetto di concessione conformi con le GL | 1.074 | - | - | - | 38 | - |
| A.2 oggetto di altre misure di concessione | 162 | - | - | - | - | - |
| A.3 nuovi finanziamenti | - | - | - | - | - | - |
| B. Finanziamenti valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - |
| B.1 oggetto di concessione conformi con le GL | - | - | - | - | - | - |
| B.2 oggetto di altre misure di concessione | - | - | - | - | - | - |
| B.3 nuovi finanziamenti | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2020 |
1.236 | - | - | - | 38 | - |
| Totale 31/12/2019 |
- | - | - | - | - | - |

A.1.4 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione lorda | Rettifiche di valore | |||||
| Tipologie esposizioni/valori | Deteriorate | Non deteriorate | complessive e accantonamenti complessivi |
Esposizione Netta |
Write-off parziali complessivi* |
|
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||
| a) Sofferenze | - | X | - | - | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | X | - | - | - | |
| b) Inadempienze probabili | - | X | - | - | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | X | - | - | - | |
| c) Esposizioni scadute deteriorate | - | X | - | - | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | X | - | - | - | |
| d) Esposizioni scadute non deteriorate | X | - | - | - | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | X | - | - | - | - | |
| e) Altre esposizioni non deteriorate | X | 8.254.568 | (234) | 8.254.334 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | X | - | - | - | - | |
| Totale (A) | - | 8.254.568 | (234) | 8.254.334 | - | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||
| a) Deteriorate | - | X | - | - | - | |
| b) Non deteriorate | X | 397.989 | - | 397.989 | - | |
| Totale (B) | - | 397.989 | - | 397.989 | - | |
| Totale (A+B) | - | 8.652.557 | (234) | 8.652.323 | - |
Nella tabella sopra esposta nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con le operazioni di prestito titoli e di pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 361.546 migliaia di euro.

A.1.5 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologie esposizioni/valori | Esposizione lorda | Rettifiche di valore complessive e |
Esposizione | Write-off parziali | ||
| Deteriorate | Non deteriorate | accantonamenti complessivi |
netta | complessivi* | ||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||
| a) Sofferenze | 20.843 | X | (18.818) | 2.025 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 282 | X | (244) | 38 | - | |
| b) Inadempienze probabili | 3.427 | X | (2.362) | 1.065 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 450 | X | (297) | 153 | - | |
| c) Esposizioni scadute deteriorate | 1.219 | X | (778) | 441 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 12 | X | (8) | 4 | - | |
| d) Esposizioni scadute non deteriorate | X | 16.593 | (504) | 16.089 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | X | 8 | - | 8 | - | |
| e) Altre esposizioni non deteriorate | X | 20.982.676 | (19.365) | 20.963.311 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | X | 1.066 | (33) | 1.033 | - | |
| Totale (A) | 25.489 | 20.999.269 | (41.827) | 20.982.931 | - | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||
| a) Deteriorate | 325 | X | - | 325 | - | |
| b) Non deteriorate | X | 2.291.535 | (60) | 2.291.475 | - | |
| Totale (B) | 325 | 2.291.535 | (60) | 2.291.800 | - | |
| Totale (A+B) | 25.814 | 23.290.804 | (41.887) | 23.274.731 | - |
Nella tabella sopra esposta nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con le operazioni di prestito titoli e in pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 852.728 migliaia di euro.

A.1.5a Esposizioni creditizie per cassa verso clientela oggetto di misure di sostegno Covid-19: valori lordi e netti
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Tipologie esposizioni / Valori | Rettifiche di valore Esposizione complessive e lorda accantonamenti complessivi |
Esposizione netta |
Write-off parziali complessivi* |
|
| A. ESPOSIZIONI CREDITIZIE IN SOFFERENZA | - - |
- | - | |
| a) Oggetto di concessione conformi con le GL | - - |
- | - | |
| b) Oggetto di altre misure di concessione | - - |
- | - | |
| c) Nuovi finanziamenti | - - |
- | - | |
| B. ESPOSIZIONI CREDITIZIE IN INADEMPIENZE PROBABILI | 45 (36) |
9 | - | |
| a) Oggetto di concessione conformi con le GL | 45 (36) |
9 | - | |
| b) Oggetto di altre misure di concessione | - - |
- | - | |
| c) Nuovi finanziamenti | - - |
- | - | |
| C. ESPOSIZIONI CREDITIZIE SCADUTE DETERIORATE | - - |
- | - | |
| a) Oggetto di concessione conformi con le GL | - - |
- | - | |
| b) Oggetto di altre misure di concessione | - - |
- | - | |
| c) Nuovi finanziamenti | - - |
- | - | |
| D. ESPOSIZIONI SCADUTE NON DETERIORATE | 60 (24) |
36 | - | |
| a) Oggetto di concessione conformi con le GL | 60 (24) |
36 | - | |
| b) Oggetto di altre misure di concessione | - - |
- | - | |
| c) Nuovi finanziamenti | - - |
- | - | |
| E. ALTRE ESPOSIZIONI NON DETERIORATE | 17.462 | (73) | 17.389 | - |
| a) Oggetto di concessione conformi con le GL | 17.300 | (44) | 17.256 | - |
| b) Oggetto di altre misure di concessione | 162 (29) |
133 | - | |
| c) Nuovi finanziamenti | - - |
- | - | |
| TOTALE (A+B+C+D+E) 17.567 |
(133) | 17.434 | - |
A.1.6 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
Nessun dato da segnalare.
A.1.6bis Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia
Nessun dato da segnalare.

A.1.7 Consolidato prudenziale – Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Causali/Categorie | Sofferenze | Inadempienze probabili |
Esposizioni scadute deteriorate |
| A. Esposizione lorda iniziale | 19.562 | 4.348 | 1.424 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - | - |
| B. Variazioni in aumento | 4.678 | 2.777 | 1.421 |
| B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate | 1.746 | 1.776 | 1.155 |
| B.2 ingressi da attività finanziarie impaired acquisite o originate | - | - | - |
| B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate | 2.864 | 220 | - |
| B.4 modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | - | - |
| B.5 altre variazioni in aumento | 68 | 781 | 266 |
| C. Variazioni in diminuzione | (3.397) | (3.698) | (1.626) |
| C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate | - | (69) | (56) |
| C.2 write-off | (2.168) | (30) | (27) |
| C.3 incassi | (1.213) | (1.103) | (569) |
| C.4 realizzi per cessioni | - | - | - |
| C.5 perdite da cessione | - | - | - |
| C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate | - | (2.158) | (925) |
| C.7 modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | - | - |
| C.8 altre variazioni in diminuzione | (16) | (338) | (49) |
| D. Esposizione lorda finale | 20.843 | 3.427 | 1.219 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - | - |

A.1.7bis Consolidato prudenziale – Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Causali/Qualità | Esposizioni oggetto di concessioni: deteriorate |
Esposizioni oggetto di concessioni: non deteriorate |
| A. Esposizione lorda iniziale | 674 | 98 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - |
| B. Variazioni in aumento | 405 | 1.087 |
| B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni | - | 1.057 |
| B.2 ingressi da esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni | 23 | X |
| B.3 ingressi da esposizioni oggetto di concessioni deteriorate | X | 7 |
| B.4 ingressi da esposizioni deteriorate non oggetto di concessione | - | - |
| B.5 altre variazioni in aumento | 382 | 23 |
| C. Variazioni in diminuzione | (335) | (111) |
| C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni | X | (4) |
| C.2 uscite verso esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni | (7) | X |
| C.3 uscite verso esposizioni oggetto di concessioni deteriorate | X | (23) |
| C.4 write-off | (15) | - |
| C.5 incassi | (254) | (84) |
| C.6 realizzi per cessioni | - | - |
| C.7 perdite da cessione | - | - |
| C.8 altre variazioni in diminuzione | (59) | - |
| D. Esposizione lorda finale | 744 | 1.074 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - |
A.1.8 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive
Nessun dato da segnalare.

A.1.9 Consolidato prudenziale – Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Sofferenze | Inadempienze probabili | Esposizioni scadute deteriorate | ||||
| Causali/Categorie | Totale | di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
Totale | di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
Totale | di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
| A. Rettifiche complessive iniziali | (17.878) | (220) | (2.958) | (273) | (930) | - |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - | - | - | - | - |
| B. Variazioni in aumento | (4.254) | (60) | (1.403) | (190) | (781) | (38) |
| B.1 rettifiche di valore da attività finanziarie impaired acquisite o originate |
- | X | - | X | - | X |
| B.2 altre rettifiche di valore | (2.305) | (23) | (1.244) | (135) | (751) | (8) |
| B.3 perdite da cessione | - | - | - | - | - | - |
| B.4 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate | (1.928) | (37) | (123) | (19) | - | - |
| B.5 modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | - | - | - | - | - |
| B.6 altre variazioni in aumento | (21) | - | (36) | (36) | (30) | (30) |
| C. Variazioni in diminuzione | 3.314 | 36 | 1.999 | 166 | 933 | 30 |
| C.1 riprese di valore da valutazione | 179 | 5 | 326 | 98 | 249 | 11 |
| C.2 riprese di valore da incasso | 967 | 16 | 94 | 31 | 89 | - |
| C.3 utili da cessione | - | - | - | - | - | - |
| C.4 write-off | 2.168 | 15 | 30 | - | 27 | - |
| C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate | - | - | 1.513 | 37 | 538 | 19 |
| C.6 modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | - | - | - | - | - |
| C.7 altre variazioni in diminuzione | - | - | 36 | - | 30 | - |
| D. Rettifiche complessive finali | (18.818) | (244) | (2.362) | (297) | (778) | (8) |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - | - | - | - | - |

A.2.1 Consolidato prudenziale - Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate: per classi di rating esterni (valori lordi)
| (Importo in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni | Classi di rating esterni | Senza | Totale | |||||
| Classe 1 | classe 2 | classe 3 | classe 4 | classe 5 | classe 6 | rating | ||
| A. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 5.121.849 | 6.454.313 | 12.629.679 | 55.909 | 21.563 | - | 4.852.252 | 29.135.565 |
| - Primo stadio | 5.121.849 | 6.454.313 | 12.629.679 | 55.909 | 21.563 | - | 4.813.485 | 29.096.798 |
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | 13.278 | 13.278 |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | 25.489 | 25.489 |
| B. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
103.158 | 40.552 | - | - | - | - | - | 143.710 |
| - Primo stadio | 103.158 | 40.552 | - | - | - | - | - | 143.710 |
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Primo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale (A+B+C) | 5.225.007 | 6.494.865 | 12.629.679 | 55.909 | 21.563 | - | 4.852.252 | 29.279.275 |
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| D. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate | ||||||||
| - Primo stadio | - | - | 17.170 | - | - | - | 25.761 | 42.931 |
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | 444 | 444 |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | 42 | 42 |
| Totale (D) | - | - | 17.170 | - | - | - | 26.247 | 43.417 |
| Totale (A+B+C+D) | 5.225.007 | 6.494.865 | 12.646.849 | 55.909 | 21.563 | - | 4.878.499 | 29.322.692 |
La tabella riporta la suddivisione delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" nei confronti di controparti provviste di un rating esterno. Le agenzie di rating forniscono un giudizio sintetico sul merito creditizio di differenti tipologie di controparti: Paesi, Banche, Enti Pubblici, Compagnie Assicurative e Imprese, generalmente di grandi dimensioni.
La tabella fa riferimento alla classificazione prevista dalla Circolare 262/2005 di Banca d'Italia per i rating esterni che prevede la ripartizione in 6 classi di merito creditizio.
La rappresentazione sopra indicata fa riferimento ai rating di Standard and Poor's, ai quali sono associate anche le classi delle altre due principali Agenzie, Moody's e Fitch. Qualora per una singola esposizione esistano due valutazioni del merito creditizio operate da due agenzie di rating è stata rilevata quella peggiore; qualora esistano tre valutazioni differenti sono state individuate le due migliori e fra queste, se differenti, è stata rilevata la peggiore.
Nell'ambito del calcolo dei requisiti regolamentari, applicando il metodo standardizzato per la determinazione del rischio di credito, il Gruppo si avvale delle valutazioni delle agenzie di rating ai fini della determinazione dei coefficienti di ponderazione delle esposizioni verso Stati sovrani (portafogli "Amministrazioni centrali e banche centrali", "Enti" ed "Enti del settore Pubblico) e Obbligazioni garantite. Alle restanti esposizioni creditizie si applica, in via generale, un fattore di ponderazione del 100 per cento, fatte salve le principali eccezioni stabilite dal CRR 575/2013.
Le esposizioni verso soggetti retail (al 31 dicembre 2020 costituite principalmente da mutui, prestiti personali, spending di carte di credito a saldo e revolving, affidamenti chirografari o garantiti e operazioni di prestito titoli) non hanno rating esterno. Le esposizioni con rating verso soggetti non retail derivano principalmente dai crediti verso primari istituti bancari ad elevato standing creditizio.

A.2.2 Consolidato prudenziale - Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate: per classi di rating interni (valori lordi)
La tabella non è stata redatta in quanto i rating interni non vengono utilizzati per la gestione del rischio di credito.
A.3.1 Consolidato prudenziale – Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche garantite
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Garanzie personali | ||||||||
| Garanzie reali | (2) | |||||||
| Esposizione lorda | (1) | Derivati su crediti | ||||||
| Altri derivati | ||||||||
| Esposizione netta | ipoteche Immobili - |
Finanziamenti per Immobili - leasing |
Titoli | Altre garanzie reali | CLN | Controparti centrali |
||
| 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: |
5.740.039 | 5.740.039 | - | - | 5.740.025 | - | - | - |
| 1.1. totalmente garantite | 5.740.039 | 5.740.039 | - | - | 5.740.025 | - | - | - |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.2. parzialmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: |
17.166 | 17.166 | - | - | 17.166 | - | - | - |
| 2.1. totalmente garantite | 17.166 | 17.166 | - | - | 17.166 | - | - | - |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2. parzialmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |

A.3.1 Consolidato prudenziale – Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche garantite
(segue)
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Garanzie personali (2) |
|||||||||
| Derivati su crediti | Crediti di firma | ||||||||
| Altri derivati | Totale | ||||||||
| Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti | Amministrazioni pubbliche |
Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti | (1)+(2) | ||
| 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: |
- | - | - | - | - | - | - | 5.740.025 | |
| 1.1. totalmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | 5.740.025 | |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 1.2. parzialmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: |
- | - | - | - | - | - | - | 17.166 | |
| 2.1. totalmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | 17.166 | |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2.2. parzialmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
A.3.2 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Garanzie reali | Garanzie personali | |||||||
| (1) | (2) | |||||||
| Derivati su crediti | ||||||||
| Esposizione lorda | Esposizione netta | Ipoteche | Finanziamenti | Altri derivati | ||||
| Immobili - | per leasing Immobili - |
Titoli | Altre garanzie reali | CLN | Controparti centrali |
|||
| 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: |
3.341.240 | 3.336.227 | 1.668.244 | - | 1.615.053 | 52.342 | - | - |
| 1.1. totalmente garantite | 3.335.664 | 3.330.664 | 1.663.060 | - | 1.614.803 | 52.338 | - | - |
| - di cui deteriorate | 750 | 461 | 335 | - | 126 | - | - | - |
| 1.2. parzialmente garantite | 5.576 | 5.563 | 5.184 | - | 250 | 4 | - | - |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: |
25.488 | 25.429 | - | - | 22.009 | 3.409 | - | - |
| 2.1. totalmente garantite | 25.456 | 25.397 | - | - | 21.989 | 3.409 | - | - |
| - di cui deteriorate | 32 | 32 | - | - | 32 | - | - | - |
| 2.2. parzialmente garantite | 32 | 32 | - | - | 20 | - | - | - |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |

A.3.2 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite
(segue)
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Garanzie personali (2) |
||||||||
| Derivati su crediti | Totale | |||||||
| Altri derivati | (1)+(2) | |||||||
| Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti | Amministrazioni pubbliche |
Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti | ||
| 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: |
- | - | - | - | - | - | 5 | 3.335.644 |
| 1.1. totalmente garantite | - | - | - | - | - | - | 5 | 3.330.206 |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | 461 |
| 1.2. parzialmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | 5.438 |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: |
- | - | - | - | - | - | - | 25.418 |
| 2.1. totalmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | 25.398 |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | 32 |
| 2.2. parzialmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | 20 |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
A.4 Consolidato prudenziale - Attività finanziarie e non finanziarie ottenute tramite l'escussione di garanzie ricevute
Nessun dato da segnalare.

B.1 Consolidato prudenziale - Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Amministrazioni pubbliche | Società finanziarie | Società finanziarie (di cui: imprese di assicurazione) |
|||||
| Esposizioni/Controparti | Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
|
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||||
| A.1 Sofferenze | - | - | - | (6) | - | - | |
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | - | |
| A.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - | - | |
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | - | |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | - | - | 1 | (1) | - | - | |
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | - | |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 16.455.099 | (7.330) | 353.012 | (204) | 20.393 | (3) | |
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | - | |
| Totale (A) | 16.455.099 | (7.330) | 353.013 | (211) | 20.393 | (3) | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | |||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | - | - | - | - | |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 1 | - | 2.810 | - | - | - | |
| Totale (B) | 1 | - | 2.810 | - | - | - | |
| Totale (A+B) | 31/12/2020 | 16.455.100 | (7.330) | 355.823 | (211) | 20.393 | (3) |
| Totale (A+B) | 31/12/2019 | 13.418.417 | (1.269) | 249.761 | (423) | 18.474 | (31) |
(segue)
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Società non finanziarie | Famiglie | |||||
| Esposizioni/Controparti | Esposizione netta | Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta | Rettifiche valore complessive |
||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||
| A.1 Sofferenze | 1 | (7) | 2.024 | (18.805) | ||
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni | - | - | 37 | (244) | ||
| A.2 Inadempienze probabili | 14 | (33) | 1.051 | (2.329) | ||
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni | - | - | 154 | (297) | ||
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | 3 | (8) | 437 | (769) | ||
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni | - | - | 4 | (8) | ||
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 813 | (2) | 4.170.476 | (12.333) | ||
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni | - | - | 1.041 | (33) | ||
| Totale (A) | 831 | (50) | 4.173.988 | (34.236) | ||
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | 325 | - | ||
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 136 | - | 1.435.800 | (60) | ||
| Totale (B) | 136 | - | 1.436.125 | (60) | ||
| Totale (A+B) | 31/12/2020 | 967 | (50) | 5.610.113 | (34.296) | |
| Totale (A+B) | 31/12/2019 | 354 | (32) | 4.702.130 | (35.571) |
Sono escluse le esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli in prestito.

| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Altri paesi europei | |||||
| Esposizioni/Aree geografiche | Esposizioni netta | Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta | Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta | |
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||
| A.1 Sofferenze | 2.022 | (18.795) | 3 | (23) | - | |
| A.2 Inadempienze probabili | 1.062 | (2.355) | 3 | (7) | - | |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | 426 | (753) | 10 | (16) | 5 | |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 10.363.686 | (17.333) | 9.577.303 | (2.312) | 732.728 | |
| Totale (A) | 10.367.196 | (39.236) | 9.577.319 | (2.358) | 732.733 | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | 325 | - | - | - | - | |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 1.434.209 | (60) | 4.195 | - | 198 | |
| Totale (B) | 1.434.534 | (60) | 4.195 | - | 198 | |
| Totale (A+B) 31/12/2020 |
11.801.730 | (39.296) | 9.581.514 | (2.358) | 732.931 | |
| Totale (A+B) 31/12/2019 |
10.187.050 | (36.661) | 7.771.526 | (626) | 410.299 |
(segue)
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| America | Asia | Resto del mondo | |||||
| Esposizioni/Aree geografiche | Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta | Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta | Rettifiche valore complessive |
||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||||
| A.1 Sofferenze | - | - | - | - | - | ||
| A.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - | ||
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | (9) | - | - | - | - | ||
| A.4 Esposizioni non deteriorate | (84) | 296.782 | (139) | 8.901 | (1) | ||
| Totale (A) | (93) | 296.782 | (139) | 8.901 | (1) | ||
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | |||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | - | - | - | ||
| B.2 Esposizioni non deteriorate | - | 112 | - | 33 | - | ||
| Totale (B) | - | 112 | - | 33 | - | ||
| Totale (A+B) 31/12/2020 |
(93) | 296.894 | (139) | 8.934 | (1) | ||
| Totale (A+B) 31/12/2019 |
(3) | 1.624 | (2) | 163 | - |
Sono escluse le esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli in prestito.

| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Altri paesi europei | America | |||||
| Esposizioni/Aree geografiche | Esposizioni netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta |
||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||||
| A.1 Sofferenze | - | - | - | - | - | ||
| A.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - | ||
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | - | - | - | - | - | ||
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 6.306.410 | (43) | 1.405.760 | (159) | 109.500 | ||
| Totale (A) | 6.306.410 | (43) | 1.405.760 | (159) | 109.500 | ||
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | |||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | - | - | - | ||
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 17.170 | - | 19.273 | - | - | ||
| Totale (B) | 17.170 | - | 19.273 | - | - | ||
| Totale (A+B) | 31/12/2020 | 6.323.580 | (43) | 1.425.033 | (159) | 109.500 | |
| Totale (A+B) | 31/12/2019 | 8.083.878 | (126) | 855.221 | (99) | 88.669 |
(segue)
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| America | Asia | Resto del mondo | |||||
| Esposizioni/Aree geografiche | Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta |
Rettifiche valore complessive |
||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||||
| A.1 Sofferenze | - | - | - | - | - | ||
| A.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - | ||
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | - | - | - | - | - | ||
| A.4 Esposizioni non deteriorate | (4) | - | - | 432.664 | (28) | ||
| Totale (A) | (4) | - | - | 432.664 | (28) | ||
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | |||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | - | - | - | ||
| B.2 Esposizioni non deteriorate | - | - | - | - | - | ||
| Totale (B) | - | - | - | - | - | ||
| Totale (A+B) | 31/12/2020 | (4) | - | - | 432.664 | (28) | |
| Totale (A+B) | 31/12/2019 | (68) | - | - | 465.888 | - |
Sono escluse le esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli in prestito.

Al 31 dicembre 2020 le "posizioni di rischio" che costituiscono una "grande esposizione" secondo quanto disciplinato dal Regolamento di Esecuzione (UE) n. 680/2014 della Commissione del 16 aprile 2014 che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda le segnalazioni degli enti a fini di vigilanza conformemente al regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, e successivi Regolamenti che ne modificano il contenuto, sono le seguenti:
Si precisa che in conformità con gli Orientamenti EBA sui clienti connessi ai sensi dell'articolo 4, paragrafo 1, punto 39), del Regolamento (UE) n. 575/2013, sono incluse tra le grandi esposizioni anche le controparti che presentano legami con amministrazioni centrali e che, pur non eccedendo singolarmente la soglia del 10% del capitale ammissibile ai fini delle grandi esposizioni, superano tale limite considerando anche l'esposizione verso lo stato sovrano a cui sono connesse con un legame di controllo.
In seguito al deconsolidamento di FinecoBank dal Gruppo UniCredit, FinecoBank e UniCredit S.p.A. hanno stipulato un contratto (Pledge Agreement) che prevede la concessione da parte di UniCredit S.p.A. di garanzie finanziarie in favore di FinecoBank volte a garantire le esposizioni al rischio di credito rappresentate dalle obbligazioni UniCredit, fino a naturale scadenza delle stesse e dalle garanzie finanziarie rilasciate da FinecoBank a favore dell'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., fino a completa estinzione delle stesse. Tali garanzie rispondono ai requisiti richiesti dalla normativa applicabile per essere ammissibili nell'ambito delle tecniche di attenuazione del rischio di credito (CRM), con conseguente riduzione delle attività di rischio ponderate e dell'esposizione ai fini delle Grandi esposizioni del Gruppo.
Si informa, infine, che le imposte anticipate rientranti nell'esposizione verso l'Amministrazione Centrale italiana sono state esentate e, quindi, il loro valore ponderato è nullo.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
A. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente
Il Gruppo realizza operazioni passive di pronti contro termine a valere su titoli di proprietà e titoli non iscritti nell'attivo, ricevuti tramite operazioni attive di pronti contro termine e prestito titoli.
I titoli di proprietà impegnati in operazioni di pronti contro termine non sono stati eliminati dal bilancio in quanto il Gruppo realizza operazioni passive di pronti contro termine con l'obbligo per il cessionario di rivendita a termine delle attività oggetto della transazione e mantiene tutti i rischi connessi con la proprietà dei titoli.

| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie cedute rilevate per intero | Passività finanziarie associate | ||||||
| Valore di bilancio |
di cui: oggetto di operazioni di cartolarizzazione |
di cui: oggetto di contratti di vendita con patto di riacquisto |
di cui deteriorate |
Valore di bilancio |
di cui: oggetto di operazioni di cartolarizzazione |
di cui: oggetto di contratti di vendita con patto di riacquisto |
|
| A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | - | X | - | - | - |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | X | - | - | - |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | X | - | - | - |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | X | - | - | - |
| 4. Derivati | - | - | - | X | - | - | - |
| B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | - | - | - | - | - | - |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | X | - | - | - |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - |
| C. Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - | - |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - |
| D. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | X | - | - | - |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - |
| E. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 2.125.687 | - | 2.125.687 | - | 2.174.829 | - | 2.174.829 |
| 1. Titoli di debito | 2.125.687 | - | 2.125.687 | - | 2.174.829 | - | 2.174.829 |
| 2. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2020 |
2.125.687 | - | 2.125.687 | - | 2.174.829 | - | 2.174.829 |
| Totale 31/12/2019 |
1.345.285 | - | 1.345.285 | - | 1.390.616 | - | 1.390.616 |
Si precisa che il valore delle passività finanziarie associate esposte nella tabella sopra riportata sono state indicate al lordo delle compensazioni effettuate in bilancio ai sensi dello IAS 32.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.

Informazioni di natura qualitativa
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Il monitoraggio del rischio di credito assunto nell'ambito dell'attività di gestione del portafoglio di negoziazione è realizzato attraverso l'attribuzione della classe di rating per tutti gli strumenti finanziari detenuti.
Il portafoglio bancario del Gruppo è composto principalmente da titoli, conti correnti con istituzioni creditizie e depositi presso Banca di Italia. L'attività con la clientela retail è limitata alla concessione di prestiti personali, mutui, carte di credito e linee di fido.
Il Gruppo è esposto nei confronti del debito sovrano di alcuni Paesi avendo investito parte delle proprie attività in titoli di debito emessi da governi e contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". La tabella seguente indica il valore nominale, il valore di bilancio e il fair value di tali esposizioni al 31 dicembre 2020. Precisiamo che il Gruppo detiene anche esposizioni Sovrane in titoli di debito classificati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" per 47 migliaia di euro.
Il Gruppo ha inoltre investito in titoli di debito emessi da Enti sovranazionali e Agenzie governative contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Valore nominale al | Valore di bilancio al | Fair value al | % Sulla voce di bilancio | |
| 31/12/2020 | 31/12/2020 | 31/12/2020 | 31/12/2020 | |
| Italia | 5.402.896 | 5.920.734 | 6.275.387 | 18,6% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 5.402.896 | 5.920.734 | 6.275.387 | 20,4% |
| Spagna | 3.900.000 | 4.321.136 | 4.477.543 | 13,6% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 3.900.000 | 4.321.136 | 4.477.543 | 14,9% |
| Germania | 125.000 | 126.941 | 135.933 | 0,4% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 125.000 | 126.941 | 135.933 | 0,4% |
| Polonia | 23.000 | 27.356 | 28.682 | 0,1% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 23.000 | 27.356 | 28.682 | 0,1% |
| Francia | 1.183.500 | 1.228.276 | 1.284.327 | 3,9% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività | 35.000 | 37.275 | 37.275 | 25,9% |
| complessiva Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
1.148.500 | 1.191.001 | 1.247.052 | 4,1% |
| Stati Uniti | 665.797 | 677.944 | 684.432 | 2,1% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività | 65.194 | 65.874 | 65.874 | 45,8% |
| complessiva Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
600.603 | 612.070 | 618.558 | 2,1% |
| Austria | 512.500 | 520.526 | 555.147 | 1,6% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 512.500 | 520.526 | 555.147 | 1,8% |
| Irlanda | 895.500 | 957.319 | 1.010.485 | 3,0% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività | 35.000 | 40.544 | 40.544 | 28,2% |
| complessiva Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
860.500 | 916.775 | 969.941 | 3,2% |
| Regno Unito | 38.931 | 39.099 | 39.094 | 0,1% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 38.931 | 39.099 | 39.094 | 0,1% |
| Belgio | 540.000 | 559.997 | 596.409 | 1,8% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 540.000 | 559.997 | 596.409 | 1,9% |
| Portogallo | 330.000 | 393.700 | 407.179 | 1,2% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 330.000 | 393.700 | 407.179 | 1,4% |
| Svizzera | 46.288 | 46.662 | 46.610 | 0,1% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 46.288 | 46.662 | 46.610 | 0,2% |
| Arabia Saudita | 80.000 | 80.384 | 82.872 | 0,3% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 80.000 | 80.384 | 82.872 | 0,3% |
| Cile | 50.100 | 52.668 | 54.044 | 0,2% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 50.100 | 52.668 | 54.044 | 0,2% |
| Israele | 128.000 | 140.732 | 142.043 | 0,4% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 128.000 | 140.732 | 142.043 | 0,5% |
| Cina | 75.000 | 74.494 | 74.803 | 0,2% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 75.000 | 74.494 | 74.803 | 0,3% |
| Totale esposizioni sovrane | 13.996.512 | 15.167.968 | 15.894.990 | 47,8% |
Le % riportate in corrispondenza della denominazione dei singoli Stati sovrani e nella voce "Totale esposizioni sovrane" sono state determinate sul totale attivo del bilancio consolidato, mentre le % riportate in corrispondenza delle voci di bilancio sono state determinate sul totale delle singole voci di bilancio.
Si precisa che i titoli in valuta diversa dall'euro sono stati convertiti in euro al cambio a pronti alla data di riferimento del bilancio.
Al 31 dicembre 2020 l'incidenza dell'investimento in titoli di debito emessi da Stati sovrani è pari al 47,8% del totale dell'attivo del bilancio consolidato. Tra i titoli di debito emessi da Stati sovrani detenuti dal Gruppo non vi sono titoli di debito strutturati. Il Gruppo, pertanto, risulta esposta ai movimenti dei titoli di debito pubblico degli stati sopra riportati; eventuali tensioni sul mercato dei titoli di Stato o la volatilità degli stessi potrebbero comportare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Nella tabella seguente vengono indicati i rating al 31 dicembre 2020 forniti dalle società Fitch Ratings, Moody's e Standard & Poor's per gli Stati sovrani in relazione ai quali il Gruppo è esposto.
| Moody's | Fitch Ratings | Standard & Poor's | |
|---|---|---|---|
| Italia | Baa3 | BBB- | BBB |
| Spagna | Baa1 | A- | A |
| Germania | Aaa | AAA | AAA |
| Polonia | A2 | A- | A |
| Francia | Aa2 | AA | AA |
| Stati Uniti | Aaa | AAA | AA+ |
| Austria | Aa1 | AA+ | AA+ |
| Irlanda | A2 | A+ | AA |
| Belgio | Aa3 | AA- | AA |
| Portogallo | Baa3 | BBB | BBB |
| Regno Unito | Aa3 | AA- | AA |
| Svizzera | Aaa | AAA | AAA |
| Arabia Saudita | A1 | A | A |
| Cile | A1 | A- | A+ |
| Israele | A1 | A+ | AA |
| Cina | A1 | A+ | A+ |

Il rischio di mercato deriva dall'effetto che variazioni nelle variabili di mercato (tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio, ecc.) possono generare sul valore economico del portafoglio del Gruppo, dove quest'ultimo comprende le attività detenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio di negoziazione, sia quelle iscritte nel portafoglio bancario, ovvero l'operatività connessa con le scelte di investimento strategiche.
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank stabilisce le linee guida strategiche per l'assunzione dei rischi di mercato, approva il quadro di riferimento generale per il rischio di mercato ed ogni modifica significativa, sotto il profilo della struttura organizzativa, delle strategie, delle metodologie e definisce i livelli massimi di propensione al rischio.
L'approccio strategico del Gruppo è mantenere il minimo livello di rischio di mercato compatibilmente con le esigenze di business ed i limiti stabiliti di Risk Appetite Framework approvati dal Consiglio di Amministrazione.
Il rischio di mercato in FinecoBank è definito attraverso due insiemi di limiti:
La funzione Market & Liquidity Risk, all'interno della Unit Risk Management, nel completo rispetto degli obblighi regolamentari e legali locali è incaricata principalmente – ma non esclusivamente - di:
Nel corso del 2020 non sono stati registrati impatti sul profilo di rischio di mercato derivanti dall'emergenza sanitaria, né per quanto riguarda il portafoglio bancario né per quanto riguarda il portafoglio di negoziazione.
Si segnala che FinecoBank in seguito alla pandemia COVID-19 non ha modificato le strategie, gli obiettivi o le politiche di gestione misurazione e controllo dei rischi di mercato.
Il principale strumento utilizzato dal Gruppo per la misurazione del rischio di mercato sulle posizioni di trading è il Value at Risk (VaR), calcolato secondo l'approccio della simulazione storica.
Il metodo della simulazione storica prevede la rivalutazione giornaliera delle posizioni sulla base dell'andamento dei prezzi di mercato su di un opportuno intervallo temporale di osservazione. La distribuzione di utili e perdite che ne deriverebbe è analizzata per determinare l'effetto di movimenti estremi del mercato sui portafogli. Il valore della distribuzione al percentile corrispondente all'intervallo di confidenza fissato, rappresenta la misura di VaR. I parametri utilizzati per il calcolo del VaR sono i seguenti: intervallo di confidenza 99%; orizzonte temporale di 1 giorno; aggiornamento giornaliero delle serie storiche; periodo di osservazione 250 giorni.

La responsabilità primaria per il monitoraggio ed il controllo della gestione del rischio di mercato nel portafoglio bancario risiede presso gli organi competenti del Gruppo. Il Risk Management di FinecoBank è responsabile per il processo di monitoraggio del rischio di mercato sul portafoglio bancario definendo la struttura, i dati rilevanti e la frequenza per un adeguato reporting.
Le principali componenti del rischio di mercato del portafoglio bancario sono il rischio di credit spread, il rischio di tasso d'interesse e il rischio di cambio.
Il primo deriva principalmente dagli investimenti in titoli obbligazionari detenuti a fini di liquidità. Il rischio di mercato relativo al portafoglio obbligazionario è vincolato e monitorato mediante limiti sul nozionale, misure di sensitività al Valore Economico e limiti sul Value at Risk.
La seconda componente, il rischio tasso di interesse, è gestita con la finalità di stabilizzare tale rischio. La misura di rischio di tasso di interesse per il portafoglio bancario riguarda il duplice aspetto di valore e di margine di interesse netto del Gruppo. In particolare, il rischio di tasso di interesse può essere valutato secondo due prospettive diverse ma complementari:
La terza componente è il rischio di cambio. Le fonti di questa esposizione si riferiscono principalmente allo sbilancio tra attività e passività in USD. L'attività di copertura del rischio cambio avviene mediante il pareggiamento di attività e passività in valuta o mediante operazioni di compravendita a termine di valuta.
Il Gruppo assicura che il valore applicato a ciascuna posizione del portafoglio di negoziazione rifletta adeguatamente il fair (market) value, valore equo di mercato, cioè il corrispettivo al quale un'attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli e indipendenti. Il fair value di uno strumento finanziario è basato su, o derivato da, prezzi di mercato o variabili osservabili. La disponibilità di prezzi o variabili osservabili differisce a seconda dei prodotti e dei mercati, e può modificarsi nel tempo.
Nel caso in cui i prezzi o i parametri osservabili siano prontamente e regolarmente disponibili (ossia soddisfino adeguati requisiti di liquidità), essi sono direttamente utilizzati nella determinazione del fair value (mark-to-market).
In mercati non attivi o per alcuni strumenti, per i quali prezzi o parametri osservabili non siano disponibili, il calcolo del fair value avviene attraverso tecniche di valutazione appropriate per lo strumento specifico (mark-to-model). Questo approccio prevede il ricorso a stime e giudizio e, pertanto, può richiedere rettifiche di valore che tengano conto degli spread denaro-lettera, della liquidità delle posizioni e del rischio di controparte, oltre che del modello utilizzato. Inoltre, ciascun modello di valutazione utilizzato per il calcolo del fair value è validato da una funzione dedicata indipendente dalle unità di business.
Al fine di assicurare l'adeguata separazione tra funzioni deputate alle attività di sviluppo e funzioni responsabili della validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati devono essere valutati e validati centralmente da funzioni indipendenti rispetto alle funzioni che hanno proceduto allo sviluppo. La convalida dei modelli è svolta centralmente anche nel caso di nuovi sistemi o strumenti di analisi il cui utilizzo abbia un impatto potenziale sui risultati economici del Gruppo.
In aggiunta alla valutazione giornaliera di mark-to-market o mark-to-model, è eseguita da parte del Risk Management una verifica indipendente dei prezzi (IPV, Independent Price Verification). Questo è il processo in base al quale sono verificate regolarmente l'accuratezza e l'indipendenza dei prezzi di mercato o dei parametri utilizzati dai modelli. Mentre la valutazione di mark-to-market o mark-to-model può essere eseguita dagli operatori di front-office, la validazione dei prezzi di mercato e dei parametri dei modelli è effettuata su base mensile.
Il VaR calcolato nell'ambito della misurazione dei rischi di mercato del portafoglio bancario e di negoziazione utilizza l'approccio delle simulazioni storiche. La scelta del modello prevede una serie di vantaggi:
è facilmente comprensibile e comunicabile;

Per contro i modelli VaR basati sulle simulazioni storiche non forniscono alcuna informazione sull'entità della perdita eccedente il VaR. È per questo motivo che il framework di Gruppo utilizza strumenti complementari quali gli stress test.
1.2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza
Il portafoglio di negoziazione è destinato ad accogliere titoli di debito (ordinari e subordinati, strutturati e plain vanilla), titoli di capitale, certificati quotati e non – strettamente rivenienti dall'attività di intermediazione con la clientela retail.
Il Gruppo non effettua trading proprietario e non assume posizioni speculative sui propri libri. Il portafoglio di negoziazione del Gruppo è movimentato in contropartita all'attività di intermediazione della clientela retail, in particolare, in sede di compravendita di strumenti OTC. Altre movimentazioni del portafoglio di negoziazione si rilevano in seguito all'attività di internalizzazione di diversi strumenti finanziari nel caso in cui il Gruppo si ponga come controparte del Cliente. Quest'ultima attività è effettuata grazie alle aperture normative di MiFID che consentono la possibilità di esecuzione degli ordini relativi a strumenti finanziari in una pluralità di sedi di esecuzione tra le quali è contemplata l'esecuzione in contro proprio.
Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l'illustrazione delle metodologie utilizzate per l'analisi della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo.

1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione: Euro
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia/Durata residua | A vista | Fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Da oltre 5 anni fino a 10 anni |
Oltre 10 anni |
Durata indeterminata |
| 1. Attività per cassa | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Altre attività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Passività per cassa | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.1 P.C.T. passivi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati finanziari | ||||||||
| 3.1 Con titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | 72 | - | - | - |
| - Altri | ||||||||
| + Posizioni lunghe | 351 | 77.558 | - | - | - | 297 | 1.653 | - |
| + Posizioni corte | 352 | 77.176 | - | - | - | 751 | 1.557 | - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | 460 | - | - | - | - |
| - Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | 50.194 | 3.050 | 38.950 | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | 60.936 | 800 | 31.940 | - | - | - | - |
Nella voce 3.1 "Derivati Finanziari con titolo sottostante – Altri derivati" sono convenzionalmente ricondotte le operazioni di compravendita a pronti di titoli, diversi da azioni e quote di O.I.C.R., da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").
Nella voce 3.2 "Derivati Finanziari senza titolo sottostante – Altri derivati" sono convenzionalmente ricondotte le operazioni di compravendita a pronti di valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").

| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia/Durata residua | A vista | Fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Da oltre 5 anni fino a 10 anni |
Oltre 10 anni |
Durata indeterminata |
| 1. Attività per cassa | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Altre attività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Passività per cassa | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.1 P.C.T. passivi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati finanziari | ||||||||
| 3.1 Con titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | 236.495 | - | - | - | - | 53 | - |
| + Posizioni corte | - | 236.415 | - | - | - | - | 53 | - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | 294 | - | 921 | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | 294 | - | 295 | - | - | - | - |
| - Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | 84.579 | 1.066 | 44.879 | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | 73.728 | 3.207 | 51.706 | - | - | - | - |
Gli effetti di variazione della curva dei tassi sul margine di interesse derivanti da strumenti presenti nel portafoglio di negoziazione sono del tutto residuali. Per analoghe considerazioni riguardanti il portafoglio bancario si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.

| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Indice quotazione | Quotati | ||||||
| U.S.A. | REGNO UNITO |
ITALIA | GERMANIA | FRANCIA | ALTRI PAESI | Non quotati | |
| A. Titoli di capitale | |||||||
| - posizioni lunghe | 5.708 | 930 | 1.522 | 690 | 421 | 1.603 | - |
| - posizioni corte | 256 | 9 | 163 | 3 | 12 | 51 | - |
| B. Compravendite non ancora regolate su titoli di capitale |
|||||||
| - posizioni lunghe | 222.548 | 133 | 68.554 | 7.018 | 113 | 12.033 | - |
| - posizioni corte | 222.740 | 38 | 68.600 | 7.031 | 110 | 11.993 | - |
| C. Altri derivati su titoli di capitale | |||||||
| - posizioni lunghe | 2.120 | 26 | 465 | 57 | 49 | 1.562 | - |
| - posizioni corte | 7.271 | 1.074 | 1.774 | 767 | 451 | 1.737 | - |
| D. Derivati su indici azionari | |||||||
| - posizioni lunghe | 14.632 | 736 | 2.133 | 7.688 | 798 | 898 | - |
| - posizioni corte | 15.899 | 766 | 3.231 | 7.387 | 697 | 1.106 | - |
Il Gruppo monitora il VaR del Trading Book con periodicità giornaliera.
Al 31 dicembre 2020 il VaR giornaliero del Trading Book ammonta a 260 migliaia di euro. La media per l'anno 2020 è pari a 203 migliaia di euro, con un picco massimo di 1.163 migliaia di euro ed un minimo di 12 migliaia di euro.
La volatilità nel prezzo degli strumenti determina impatti diretti a conto economico.
Il rischio di tasso di interesse consiste nelle variazioni dei tassi di interesse che si riflettono:
Il Gruppo misura e monitora ogni giorno il rischio di tasso di interesse nel quadro delle metodologie e dei corrispondenti limiti o soglie di attenzione approvate dal Consiglio di Amministrazione. Queste riguardano la sensitivity del margine di interesse ed il valore economico.
Il rischio di tasso di interesse incide su tutte le posizioni di proprietà rivenienti dalle scelte di investimento strategiche (banking book).
Le fonti principali del rischio di tasso di interesse si possono classificare come segue:

All'interno del contesto organizzativo già descritto in precedenza, il Consiglio di Amministrazione delibera i limiti di rischio tasso di interesse. Tali limiti sono definiti in termini di VaR (calcolato utilizzando la metodologia descritta in precedenza a proposito del portafoglio di negoziazione). È responsabilità della Capogruppo gestire l'esposizione al rischio di interesse entro i limiti assegnati.
Al fine di valutare gli effetti di variazioni nella curva dei tassi di interesse sul portafoglio bancario, sono effettuate analisi di scenario che prevedono spostamenti paralleli della curva dei tassi di +/- 100 bps e +/- 200 bps con cadenza settimanale; sono inoltre condotti settimanalmente i sei scenari standardizzati come definiti dagli orientamenti EBA in materia. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.

| (Importo in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia/Durata residua | A vista | Fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi a fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Da oltre 5 anni fino a 10 anni |
Oltre 10 anni |
Durata indeterminata |
| 1. Attività per cassa | 2.118.739 | 7.489.794 | 459.616 | 552.327 | 4.525.344 | 11.909.722 | 921.888 | - |
| 1.1 Titoli di debito | - | 6.356.018 | 382.521 | 430.455 | 3.915.489 | 11.511.882 | 379.196 | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | 6.356.018 | 382.521 | 430.455 | 3.915.489 | 11.511.882 | 379.196 | - |
| 1.2 Finanziamenti a banche | 251.541 | 275.351 | 11.999 | 183 | - | - | - | - |
| 1.3 Finanziamenti a clientela | 1.867.198 | 858.425 | 65.096 | 121.689 | 609.855 | 397.840 | 542.692 | - |
| - c/c | 1.600.854 | 88 | 85 | 185 | 913 | - | - | - |
| - altri finanziamenti | 266.344 | 858.337 | 65.011 | 121.504 | 608.942 | 397.840 | 542.692 | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | 4.017 | 410.380 | 64.388 | 119.447 | 605.052 | 397.810 | 542.641 | - |
| - altri | 262.327 | 447.957 | 623 | 2.057 | 3.890 | 30 | 51 | - |
| 2. Passività per cassa | 27.068.767 | 77.839 | 2.858 | 78.799 | 980.682 | 23.711 | 1.691 | - |
| 2.1 Debiti verso clientela | 27.011.270 | 77.765 | 2.768 | 25.194 | 29.543 | 21.589 | 1.469 | - |
| - c/c | 26.901.774 | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri debiti | 109.496 | 77.765 | 2.768 | 25.194 | 29.543 | 21.589 | 1.469 | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | 109.496 | 77.765 | 2.768 | 25.194 | 29.543 | 21.589 | 1.469 | - |
| 2.2 Debiti verso banche | 57.497 | 74 | 90 | 53.605 | 951.139 | 2.122 | 222 | - |
| - c/c | 43.207 | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri debiti | 14.290 | 74 | 90 | 53.605 | 951.139 | 2.122 | 222 | - |
| 2.3 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.4 Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati finanziari | - | 6.901.792 | 249.123 | 48.272 | 1.309.637 | 4.626.415 | 620.315 | - |
| 3.1 Con titolo sottostante | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | - | 6.901.792 | 249.123 | 48.272 | 1.309.637 | 4.626.415 | 620.315 | - |
| - Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | - | 6.901.792 | 249.123 | 48.272 | 1.309.637 | 4.626.415 | 620.315 | - |
| + Posizioni lunghe | - | 6.307.777 | - | - | 430.000 | 140.000 | - | - |
| + Posizioni corte | - | 594.015 | 249.123 | 48.272 | 879.637 | 4.486.415 | 620.315 | - |
| 4. Altre operazioni fuori bilancio | 3.243 | 8.505 | 7.281 | 40 | 1.131 | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | 576 | 1.348 | 7.005 | 40 | 1.131 | - | - | - |
| + Posizioni corte | 2.667 | 7.157 | 276 | - | - | - | - | - |

| (Importo in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia/Durata residua | A vista | Fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi a fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Da oltre 5 anni fino a 10 anni |
Oltre 10 anni |
Durata indeterminata |
| 1. Attività per cassa | 210.763 | 183.029 | 187.690 | 440.873 | 7.068 | 113.259 | - | - |
| 1.1 Titoli di debito | - | 88.280 | 187.690 | 439.935 | 7.051 | 113.259 | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | 88.280 | 187.690 | 439.935 | 7.051 | 113.259 | - | - |
| 1.2 Finanziamenti a banche | 207.038 | 33.423 | - | 938 | - | - | - | - |
| 1.3 Finanziamenti a clientela | 3.725 | 61.326 | - | - | 17 | - | - | - |
| - c/c | 663 | - | - | - | 8 | - | - | - |
| - altri finanziamenti | 3.062 | 61.326 | - | - | 9 | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | 3.062 | 61.326 | - | - | 9 | - | - | - |
| 2. Passività per cassa | 1.141.915 | 16.817 | 23 | 54 | 234 | - | - | - |
| 2.1 Debiti verso clientela | 1.141.804 | 16.817 | 23 | 54 | 234 | - | - | - |
| - c/c | 1.131.975 | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri debiti | 9.829 | 16.817 | 23 | 54 | 234 | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | 9.829 | 16.817 | 23 | 54 | 234 | - | - | - |
| 2.2 Debiti verso banche | 111 | - | - | - | - | - | - | - |
| - c/c | 110 | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri debiti | 1 | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.3 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.4 Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.1 Con titolo sottostante | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Altre operazioni fuori bilancio | - | 18.279 | 18.279 | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | 5.553 | 12.726 | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | 12.726 | 5.553 | - | - | - | - | - |
Per la descrizione degli effetti di una variazione dei tassi di interesse sul margine di interesse, sul risultato d'esercizio, sul patrimonio netto nonché i risultati delle analisi di scenario si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.

Al fine di misurare il rischio tasso di interesse insito nel bilancio del Gruppo è necessario misurare la sensibilità degli impieghi e della raccolta ai cambiamenti della curva dei tassi d'interesse. FinecoBank ha sviluppato specifici modelli comportamentali volti alla stima del profilo di scadenza delle poste dell'attivo e del passivo che non hanno una scadenza contrattuale; infatti alcune poste, percepite come esigibili a vista, in realtà sono soggette a comportamenti viscosi.
Nella tabella riepilogativa che segue sono riportati i risultati delle analisi effettuate in tutte le valute.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Analisi sul margine di | ||||||
| Analisi sul valore (shift | Analisi sul valore | Analisi sul valore | interesse | Analisi sul margine di | ||
| + 200 bp) | (shift - 200 bp) | (shift +1 bp) | Irvar* | (+100 bp) | interesse (-30 bp) | |
| 31/12/2020 | -14.412 | 2.704 | -409 | -4.156 | 128.299 | -34.585 |
*Holding period 1 giorno, intervallo di confidenza 99%
L'analisi di sensitività sul valore del patrimonio, effettuata ipotizzando uno shift pari a + 200 basis point sulla curva di tasso di interesse euro, evidenzia un impatto negativo che si attesta a -14.412 migliaia di euro. Uno shift di -200 basis point evidenzia un impatto positivo di +2.704 migliaia di euro.
L'analisi di sensitivity sul valore del patrimonio ipotizzando uno shift di + 1 basis point evidenzia un impatto negativo che si attesta complessivamente a -409 migliaia di euro.
Al 31 dicembre 2020 l'Interest Rate VaR del Gruppo si attesta a circa 4.156 migliaia di euro. La media per l'anno 2020 è pari a 2.467 migliaia di euro con un picco massimo di 6.450 migliaia di euro ed un minimo di 791 migliaia di euro.
Il VaR totale, comprensivo della componente Credit Spread Risk derivante prevalentemente dai titoli sovrani detenuti per l'impiego della liquidità e comprensivo del Credit Spread Risk dei titoli obbligazionari Unicredit, è pari a 174.391 migliaia di euro. La media per l'anno 2020 è pari a 141.976 migliaia di euro con un picco massimo di 175.600 migliaia di euro ed un minimo di 32.299 migliaia di euro.
L'analisi di sensitività sul margine d'interesse, effettuata ipotizzando uno shift pari a +100 basis point sulla curva di tasso di interesse, evidenzia un impatto positivo per 128.299 migliaia di euro. Uno shift di -30 punti base avrebbe un impatto negativo sul margine d'interesse nel corso dei prossimi 12 mesi di -34.585 migliaia di euro.
Nell'ambito dell'attività di tesoreria, il Gruppo effettua raccolta in valuta prevalentemente in dollari, tramite conti correnti passivi con clientela, impiegando la medesima principalmente in conti correnti con primari istituti di credito ed emissioni obbligazionarie nella stessa valuta. È stimato l'impatto sul valore delle poste patrimoniali utilizzando l'indicatore di Forex VaR.
Il VaR delle posizioni del Gruppo non è utilizzato per il calcolo del requisito patrimoniale di Primo Pilastro in quanto è utilizzato il metodo standardizzato. Il VaR è utilizzato a soli fini gestionali e di monitoraggio del rischio.
L'attività di copertura del rischio cambio avviene mediante il pareggiamento di attività e passività in valuta o mediante operazioni di compravendita a termine di valuta.
La componente di rischio cambio che contribuisce alla formazione del VaR complessivo è legata prevalentemente allo sbilancio tra attività e passività in dollari.

| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | Valute | |||||||
| USD | GBP | CHF | JPY | AUD | ALTRE VALUTE | |||
| A. Attività finanziarie | 935.408 | 123.546 | 78.684 | 1.434 | 3.980 | 16.796 | ||
| A.1 Titoli di debito | 726.689 | 55.814 | 53.713 | - | - | - | ||
| A.2 Titoli di capitale | 16.579 | 507 | - | 7 | - | 74 | ||
| A.3 Finanziamenti a banche | 128.682 | 65.718 | 24.884 | 1.427 | 3.980 | 16.707 | ||
| A.4 Finanziamenti a clientela | 63.458 | 1.507 | 87 | - | - | 15 | ||
| A.5 Altre attività finanziarie | - | - | - | - | - | - | ||
| B. Altre attività | 68 | 252 | 1 | - | - | 225 | ||
| C. Passività finanziarie | 936.005 | 123.961 | 78.742 | 1.315 | - | 19.287 | ||
| C.1 Debiti verso banche | 1 | - | - | - | - | 110 | ||
| C.2 Debiti verso clientela | 936.004 | 123.961 | 78.742 | 1.315 | - | 19.177 | ||
| C.3 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | ||
| C.4 Altre passività finanziarie | - | - | - | - | - | - | ||
| D. Altre passività | 922 | 262 | 33 | - | 7 | 395 | ||
| E. Derivati finanziari | - | - | - | - | - | - | ||
| - Opzioni | - | - | - | - | - | - | ||
| + Posizioni lunghe | 809 | 294 | - | 112 | - | - | ||
| + Posizioni corte | 595 | 22 | - | 1 | - | - | ||
| - Altri derivati | - | - | - | - | - | - | ||
| + Posizioni lunghe | 78.316 | 16.896 | 6.011 | 10.247 | 6.216 | 14.134 | ||
| + Posizioni corte | 75.010 | 18.342 | 5.924 | 10.305 | 6.286 | 13.956 | ||
| Totale attività | 1.014.601 | 140.988 | 84.696 | 11.793 | 10.196 | 31.155 | ||
| Totale passività | 1.012.532 | 142.587 | 84.699 | 11.621 | 6.293 | 33.638 | ||
| Sbilancio (+/-) | 2.069 | (1.599) | (3) | 172 | 3.903 | (2.483) |
L'impatto delle variazioni dei tassi di cambio sono quantificate attraverso il Forex VaR giornaliero del portafoglio complessivo, come evidenziato nel successivo paragrafo.
Al 31 dicembre 2020 il Forex VaR giornaliero del portafoglio complessivo (banking e trading) è pari a circa 30 migliaia di euro. La media per l'anno 2020 è pari a 51 migliaia di euro con un picco massimo di 125 migliaia di euro ed un minimo di 21 migliaia di euro.

| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 31/12/2020 |
Totale 31/12/2019 |
|||||||
| Over the counter | Mercati | |||||||
| Attività sottostanti/Tipologie derivati | Senza controparti centrali | Senza controparti centrali | Mercati | |||||
| Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | |
| 1. Titoli di debito e tassi d'interesse | - | - | 470 | 456 | - | - | 878 | 714 |
| a) Opzioni | - | - | 24 | - | - | - | 4 | - |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Futures | - | - | - | 456 | - | - | - | 714 |
| e) Altri | - | - | 446 | - | - | - | 874 | - |
| 2. Titoli di capitale e indici azionari | - | - | 61.840 | 15.564 | - | - | 68.169 | 38.444 |
| a) Opzioni | - | - | 5.866 | - | - | - | 72 | - |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Futures | - | - | - | 15.564 | - | - | - | 38.444 |
| e) Altri | - | - | 55.974 | - | - | - | 68.097 | - |
| 3. Valute e oro | - | - | 164.932 | 154 | - | - | 164.604 | 136 |
| a) Opzioni | - | - | 1.215 | - | - | - | - | - |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Futures | - | - | - | 154 | - | - | - | 136 |
| e) Altri | - | - | 163.717 | - | - | - | 164.604 | - |
| 4. Merci | - | - | 1.966 | 541 | - | - | 1.367 | 1.126 |
| 5. Altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | 229.208 | 16.715 | - | - | 235.018 | 40.420 |
La lettera e) Altri in corrispondenza della colonna "Over the counter – Senza controparti centrali – Senza accordi di compensazione" comprende i contratti derivati CFD.

| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | 31/12/2020 | Totale | 31/12/2019 | |||||
| Over the counter | Over the counter | |||||||
| Tipologie derivati | Controparti centrali |
Senza controparti centrali | Mercati | Senza controparti centrali | Mercati | |||
| Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | ||
| 1. Fair value positivo | ||||||||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Interest rate swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Cross currency swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| f) Futures | - | - | - | 22 | - | - | - | 35 |
| g) Altri | - | - | 3.330 | - | - | - | 3.192 | - |
| Totale | - | - | 3.330 | 22 | - | - | 3.192 | 35 |
| 2. Fair value negativo | ||||||||
| a) Opzioni | - | - | 328 | - | - | - | - | - |
| b) Interest rate swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Cross currency swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| f) Futures | - | - | - | 52 | - | - | - | 57 |
| g) Altri | - | - | 1.495 | - | - | - | 523 | - |
| Totale | - | - | 1.823 | 52 | - | - | 523 | 57 |

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attività sottostanti | Controparti centrali |
Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti |
| Contratti non rientranti in accordi di compensazione | ||||
| 1) Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | 470 |
| - fair value positivo | X | - | - | 3 |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| 2) Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| - valore nozionale | X | - | 72 | 61.768 |
| - fair value positivo | X | - | - | 1.935 |
| - fair value negativo | X | - | - | 1.020 |
| 3) Valute e oro | ||||
| - valore nozionale | X | 73.551 | - | 91.380 |
| - fair value positivo | X | 156 | - | 1.224 |
| - fair value negativo 4) Merci |
X | 73 | - | 701 |
| - valore nozionale | X | - | - | 1.966 |
| - fair value positivo | X | - | - | 14 |
| - fair value negativo | X | - | - | 29 |
| 5) Altri | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | - |
| - fair value positivo | X | - | - | - |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| Contratti rientranti in accordi di compensazione | ||||
| 1) Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 2) Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 3) Valute e oro | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 4) Merci | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo 5) Altri |
- | - | - | - |
| - valore nozionale - fair value positivo |
- - |
- - |
- - |
- - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Sottostanti/Vita residua | Fino ad 1 anno | Oltre 1 anno e fino a 5 anni |
Oltre 5 anni | Totale |
| A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse | 446 | - | 24 | 470 |
| A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale ed indici azionari | 14.827 | 84 | 46.928 | 61.839 |
| A.3 Derivati finanziari su valute e oro | 164.931 | - | - | 164.931 |
| A.4 Derivati finanziari su merci | 1.966 | - | - | 1.966 |
| A.5 Altri derivati finanziari | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2020 |
182.170 | 84 | 46.952 | 229.206 |
| Totale 31/12/2019 |
174.324 | - | 60.695 | 235.019 |
Nessun dato da segnalare.
Il Gruppo non fornisce l'informativa di cui all'IFRS 7, paragrafo 24 H, in quanto non ha in essere relazioni di copertura alle quali si applicano le deroghe di cui ai paragrafi 6.8.4 – 6.8.12 dell'IFRS 9, o ai paragrafi 102D–102N dello IAS 39.
A tal proposito si precisa che il Gruppo ha in essere esclusivamente coperture di fair value che prevedono lo scambio del tasso fisso contro Euribor e la cui valutazione, in quanto collateralizzate, è effettuata attualizzando i flussi futuri con la curva OIS. A novembre 2019 si è conclusa la piena transizione alla nuova metodologia di calcolo e l'Euribor risulta pertanto BMR-compliant e continua ad essere utilizzato dopo il 1° gennaio 2020.
Con riferimento alla curva OIS, dal 27 luglio 2020 (posticipando la precedente scadenza, del 22 giugno 2020, in seguito all'emergenza COVID-19) le clearing house (Eurex\LCH) utilizzate da FinecoBank hanno comunicato la sostituzione del tasso Eonia con il tasso €STR anticipando la prevista dismissione dello stesso, che avverrà a fine 2021.
Le strategie di copertura del fair value, con l'obiettivo del rispetto dei limiti di rischio di tasso di interesse per il portafoglio bancario, sono attuate ricorrendo a contratti derivati non quotati. Questi ultimi, tipicamente interest rate swap, rappresentano la famiglia di strumenti utilizzata in prevalenza. Le coperture adottate sono qualificate di tipo generico, ossia connesse ad ammontari di moneta contenuti in portafogli di attività o passività, e di tipo specifico, a copertura di titoli obbligazionari a tasso fisso. I derivati sottoscritti allo scopo di effettuare la copertura replicano esattamente il titolo coperto in termini di nozionale, scadenza, date di pagamento degli interessi.
Attualmente non sono presenti operazioni di copertura dei flussi finanziari generati nell'ambito dell'operatività del Gruppo.
Attualmente non sono presenti operazioni di copertura investimenti esteri nell'ambito dell'operatività del Gruppo.
Una relazione di copertura generica di un portafoglio di attività/passività persegue l'obiettivo di compensare gli scostamenti di valore della posta coperta contenuta in un generico portafoglio di attività/ passività a tasso fisso.
L'inefficacia della copertura è rappresentata dalla differenza fra la variazione del fair value degli strumenti di copertura e la variazione del fair value dell'importo monetario coperto. Il Gruppo utilizza una metodologia di test basata sulla sensitivity analisys. A tal fine si mettono in relazione le esposizioni della sensitivity totale della posta coperta e di quella relativa al derivato di copertura. La sensitivity esprime l'elasticità rispetto a ciascuno dei tassi che compongono la curva risk free ed è calcolata come variazione del fair value in relazione ad un incremento del tasso pari ad un basis point. Il test

consente di verificare l'efficacia analizzando la "riduzione" della sensitivity della posizione complessiva dopo la copertura e confrontandola rispetto alla medesima misura riferita alla posta oggetto di copertura.
Il test di efficacia è effettuato separatamente per gli Interest Rate Swap a copertura degli attivi (mutui) e per gli Interest Rate Swap a copertura dei passivi (componente core insensible delle poste a vista). In una relazione di copertura specifica, i derivati sottoscritti allo scopo di effettuare la copertura replicano esattamente il titolo coperto in termini di nozionale, scadenza, date di pagamento degli interessi.
Le attività coperte sono rappresentate da mutui erogati a clientela a tasso fisso contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", mentre le passività coperte sono rappresentate da raccolta diretta in conto corrente da clientela (liquidità core insensible), contabilizzata nelle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato", modellizzata secondo il modello delle poste a vista adottato dal Gruppo.
Tra le attività coperte sono inoltre presenti titoli a tasso fisso, contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", coperti anch'essi per la componente di rischio tasso con Interest Rate swap che scambiano la cedola a tasso fisso con un tasso variabile.

A. Derivati finanziari di copertura
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 | |||||||||
| Over the counter | Over the counter | |||||||||
| Attività sottostanti/Tipologie derivati | Senza controparti centrali | Mercati | Controparti centrali |
Senza controparti centrali | Mercati | |||||
| Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | ||||
| 1. Titoli di debito e tassi d'interesse | 6.627.777 | 250.000 | - | - | 4.354.706 | 250.000 | - | - | ||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| b) Swap | 6.627.777 | 250.000 | - | - | 4.354.706 | 250.000 | - | - | ||
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 2. Titoli di capitale e indici azionari | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 3. Valute e oro | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 4. Merci | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 5. Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale | 6.627.777 | 250.000 | - | - | 4.354.706 | 250.000 | - | - |

| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair value positivo e negativo | Variazione del valore usato per calcolare l'inefficacia della copertura |
|||||||||
| Totale | 31/12/2020 | Totale | 31/12/2019 | |||||||
| Over the counter | Over the counter | Totale | Totale | |||||||
| Tipologie derivati | Senza controparti centrali | Mercati | Senza controparti centrali | Mercati | 31/12/2020 | 31/12/2019 | ||||
| Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | |||
| Fair value positivo |
||||||||||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Interest rate swap |
17.104 | 1.899 | - | - | 33.922 | 2.138 | - | - | - | - |
| c) Cross currency swap |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| f) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| g) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 17.104 | 1.899 | - | - | 33.922 | 2.138 | - | - | - | - |
| Fair value negativo |
||||||||||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Interest rate swap |
214.388 | - | - | - | 80.852 | - | - | - | - | - |
| c) Cross currency swap |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| f) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| g) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 214.388 | - | - | - | 80.852 | - | - | - | - | - |

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attività sottostanti | Controparti centrali | Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti |
| Contratti non rientranti in accordi di compensazione | ||||
| 1) Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | - |
| - fair value positivo | X | - | - | - |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| 2) Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | - |
| - fair value positivo | X | - | - | - |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| 3) Valute e oro | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | - |
| - fair value positivo | X | - | - | - |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| 4) Merci | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | - |
| - fair value positivo | X | - | - | - |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| 5) Altri | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | - |
| - fair value positivo | X | - | - | - |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| Contratti rientranti in accordi di compensazione | ||||
| 1) Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||
| - valore nozionale | 6.627.777 | 250.000 | - | - |
| - fair value positivo | 17.105 | 1.898 | - | - |
| - fair value negativo | 214.388 | - | - | - |
| 2) Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 3) Valute e oro | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 4) Merci | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 5) Altri | - | - | - | - |
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Sottostanti/Vita residua | Fino ad 1 anno | Oltre 1 anno e fino a 5 anni |
Oltre 5 anni | Totale | |
| A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di | 321.411 | 1.309.637 | 5.246.730 | 6.877.778 | |
| interesse A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale ed indici |
- | - | - | - | |
| azionari A.3 Derivati finanziari su valute ed oro |
- | - | - | - | |
| A.4 Derivati finanziari su merci | - | - | - | - | |
| A.5 Altri derivati finanziari | - | - | - | - | |
| Totale | 31/12/2020 | 321.411 | 1.309.637 | 5.246.730 | 6.877.778 |
| Totale | 31/12/2019 | 55.905 | 1.019.873 | 3.528.928 | 4.604.706 |
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Si evidenzia che il Gruppo si è avvalso della facoltà di continuare ad applicare i requisiti esistenti di hedge accounting IAS 39 per tutte le relazioni di copertura.
Il Gruppo, pertanto, non presenta l'informativa richiesta dalla presente sezione in quanto non applica le regole contabili di copertura ai sensi dell'IFRS 9. Per completezza di informazione, si segnala che:
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
1.3.3 Altre informazioni sugli strumenti derivati di negoziazione e di copertura
Nessun dato da segnalare.

Il rischio di liquidità può essere sinteticamente definito come il rischio che il Gruppo, anche a causa di eventi futuri inattesi, non sia in grado di far fronte ai propri obblighi di pagamento ovvero di gestire in maniera efficiente la corrispondenza dei flussi di cassa attesi in entrata e in uscita.
I diversi tipi di rischio di liquidità gestiti dal Gruppo sono:
Per affrontare la propria esposizione al rischio di liquidità il Gruppo investe la componente della propria liquidità stimata dai modelli interni come persistente e stabile (cd. liquidità core) in investimenti a medio/lungo termine, mentre la parte di liquidità caratterizzata da un profilo di persistenza inferiore (c.d. liquidità non core) è impiegata in attività liquide o facilmente liquidabili, quali, a titolo esemplificativo, depositi a vista, impieghi a breve termine o titoli governativi utilizzabili come fonte di finanziamento a breve termine presso la Banca Centrale.
Alla data di bilancio non esistono potenziali flussi di cassa in uscita "Contingent liquidity and funding needs", quali, ad esempio, clausole di rimborso accelerato o di rilascio di ulteriori garanzie connesse con un downgrade del Gruppo stesso.
L'obiettivo del Gruppo è mantenere la liquidità ad un livello che consenta di condurre le principali operazioni in sicurezza, finanziare le proprie attività alle migliori condizioni di tasso in normali circostanze operative e rimanere sempre nella condizione di far fronte agli impegni di pagamento. In particolare, la politica d'impiego è improntata a principi di prudenza che considerano prioritario il criterio di liquidabilità degli strumenti; risultato di tale politica si traduce in indicatori di liquidità regolamentari di gran lunga superiori ai requisiti minimi.
Nel corso del 2020 il Gruppo ha aggiornato la propria "Group Liquidity Policy", direttamente applicabile alla stessa Capogruppo ed alla Società controllata, con lo scopo di definire l'insieme di principi e regole che sovraintendono la gestione della liquidità e dei relativi rischi nel Gruppo. In particolare, la Policy descrive la gestione della liquidità e dei suoi rischi in condizioni standard ed in condizioni di crisi, le attività di controllo di primo e di secondo livello e la governance del Gruppo in materia, definendo ruoli e responsabilità degli Organi e delle funzioni interne di Capogruppo e della società controllata.
La "Group Liquidity Policy" stabilisce i principi adottati in termini di governance interna e che prevedono il coinvolgimento delle funzioni Tesoreria e Risk Management.
La gestione operativa della liquidità è effettuata dalla funzione Tesoreria che garantisce una gestione efficace ed efficiente della liquidità a breve e medio/lungo termine, il monitoraggio dell'esposizione di liquidità e la conduzione dei controlli di primo livello sul processo di gestione.
La funzione di Controllo dei Rischi è responsabile del monitoraggio del rispetto dei limiti e delle regole sul rischio di liquidità, dell'applicazione delle metriche di rischio e della valutazione delle metodologie scelte.
A tal fine la "Group Liquidity Policy" fa esplicito riferimento ai monitoraggi di primo e di secondo livello, sia dal punto di vista regolamentare sia da quello gestionale:
Gestione del rischio di liquidità sul breve termine (liquidità operativa) che considera gli eventi che potrebbero avere un impatto sulla posizione di liquidità del Gruppo da un giorno fino ad un anno. L'obiettivo primario è quello di conservare la capacità del Gruppo di far fronte agli impegni di pagamento ordinari e straordinari minimizzandone contestualmente i costi;

In tale contesto, il Gruppo considera tutte le attività, passività, posizioni fuori bilancio ed eventi presenti e futuri che generano flussi di cassa certi o potenziali, proteggendo così il Gruppo dai rischi correlati alla trasformazione delle scadenze.
L'obiettivo della gestione della liquidità di breve termine è di garantire che il Gruppo sia sempre nella condizione di far fronte agli impegni di pagamento, previsti o imprevisti, focalizzandosi sulle esposizioni relative ai primi dodici mesi.
Il Gruppo calcola giornalmente la Maturity Ladder operativa, che misura i flussi di liquidità in entrata e in uscita, con dettagli dei principali bucket temporali, che comportano un impatto sulla base monetaria.
L'obiettivo del Gruppo è quello di garantire un sufficiente grado di liquidità a breve volto ad affrontare uno scenario di crisi di liquidità particolarmente avverso per almeno tre mesi.
L'obiettivo della gestione della liquidità strutturale del Gruppo è quello di mantenere un adeguato rapporto tra le attività e le passività di medio/lungo termine (convenzionalmente superiore all'anno) e mira ad evitare pressioni sulle fonti, attuali e prospettiche, a breve termine. A tal fine la tipica azione svolta dal Gruppo consiste nel prudente impiego della liquidità rispetto al profilo delle scadenze della raccolta. L'indicatore utilizzato e monitorato nel più ampio ambito del Risk Appetite Framework (NSFR) garantisce che attività e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile.
Lo Stress test è una tecnica di gestione del rischio impiegata per valutare i potenziali effetti che uno specifico evento provoca sulla condizione finanziaria di un'istituzione. Trattandosi di uno strumento previsionale, lo Stress test della liquidità diagnostica il rischio di liquidità di un'istituzione.
Periodicamente il Gruppo riproduce analisi di scenario valutando l'impatto di movimenti simultanei in diversi fattori di rischio, definendo un evento di stress ipotetico e consistente i cui presupposti sono principalmente costituiti da deflussi di depositi a vista e dalla diminuzione di valore dei titoli di Stato (Counterbalancing Capacity).
FinecoBank ha sviluppato specifici modelli comportamentali volti alla stima del profilo di scadenza delle poste del passivo che non hanno una scadenza contrattuale; infatti alcune poste, percepite come esigibili a vista, in realtà sono soggette a comportamenti viscosi.
Più specificatamente, la modellizzazione del passivo mira a costruire un profilo di replica che riflette al meglio le caratteristiche comportamentali delle poste. Un esempio è costituito dalle poste a vista: le stime del profilo di scadenza riflette la vischiosità percepita. Tali modelli comportamentali sono sviluppati dalla funzione Risk Management di FinecoBank e validati dalla funzione di Validazione Interna del Gruppo.
L'obiettivo del Contingency Plan sul rischio di liquidità di Gruppo, definito nella Group Liquidity Policy, è di assicurare l'attuazione tempestiva di interventi efficaci anche nella fase iniziale di una crisi di liquidità, attraverso la precisa identificazione di soggetti, poteri, responsabilità, delle procedure di comunicazione ed i relativi criteri per la reportistica, nel tentativo di incrementare le probabilità di superare con successo lo stato di emergenza. Tale scopo è raggiunto attraverso:

Conformemente alle disposizioni prudenziali, annualmente il Gruppo valuta l'adeguatezza del sistema di governo e gestione del rischio di liquidità (processo ILAAP) e ne fornisce informativa all'Autorità di Vigilanza secondo i termini previsti dalla normativa di riferimento.
Il Resoconto ILAAP 2020 includerà gli impatti della pandemia COVID-19 sull'adeguatezza di liquidità del Gruppo al 31 dicembre 2020. Gli specifici scenari COVID condotti non hanno tuttavia fatto emergere possibili criticità o impatti significativi per il Gruppo; gli scenari condotti periodicamente ai fini ILAAP da FinecoBank sono caratterizzati da un livello di severità superiore.
Nel corso del mese di marzo 2020 FinecoBank ha registrato un significativo aumento della raccolta diretta dovuto alla complessa fase sui mercati a causa della crisi determinata dalla pandemia COVID-19; nei mesi di aprile e maggio 2020, la raccolta diretta è invece diminuita a seguito del maggior investimento della liquidità da parte della clientela. Nel secondo semestre 2020 la dinamica dei flussi di liquidità in entrata ed uscita si è normalizzata evidenziando una posizione di liquidità del Gruppo stabile. Complessivamente, da inizio anno 2020 la raccolta diretta di FinecoBank è aumentata.
Si segnala che FinecoBank in seguito alla pandemia COVID-19 non ha modificato le strategie, gli obiettivi o le politiche di gestione misurazione e controllo del rischio di liquidità.

| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/ Scaglioni temporali | A vista | Da oltre 1 giorno a 7 giorni |
Da oltre 7 giorni a 15 giorni |
Da oltre 15 giorni a 1 mese |
Da oltre 1 mese fino 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Oltre 5 anni | Durata Indeterminata |
| Attività per cassa | 2.108.339 | 403.101 | 289.807 | 123.739 | 222.995 | 801.665 | 1.811.211 | 8.895.192 | 12.358.767 | 271.920 |
| A.1 Titoli di Stato | - | - | 2.786 | 25.692 | 54.539 | 308.935 | 521.650 | 3.924.027 | 9.478.608 | - |
| A.2 Altri titoli di debito | - | 384.844 | 3.166 | 2.838 | 14.017 | 401.710 | 1.140.547 | 4.282.500 | 1.701.063 | - |
| A.3 Quote OICR | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 410 |
| A.4 Finanziamenti | 2.108.339 | 18.257 | 283.855 | 95.209 | 154.439 | 91.020 | 149.014 | 688.665 | 1.179.096 | 271.510 |
| - Banche | 251.553 | 581 | - | 3.275 | - | 11.999 | 183 | - | - | 271.510 |
| - Clientela | 1.856.786 | 17.676 | 283.855 | 91.934 | 154.439 | 79.021 | 148.831 | 688.665 | 1.179.096 | - |
| Passività per cassa | 27.101.507 | 8.892 | 10.305 | 2.936 | 55.895 | 3.094 | 79.629 | 980.846 | 25.245 | - |
| B.1 Depositi e conti correnti | 26.946.377 | 5 | 9 | 37 | 67 | 60 | 30 | 1 | - | - |
| - Banche | 43.207 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Clientela | 26.903.170 | 5 | 9 | 37 | 67 | 60 | 30 | 1 | - | - |
| B.2 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B.3 Altre passività | 155.130 | 8.887 | 10.296 | 2.899 | 55.828 | 3.034 | 79.599 | 980.845 | 25.245 | - |
| Operazioni "fuori bilancio" | ||||||||||
| C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | 104.880 | 10 | - | 456 | - | - | - | 68 | 946 |
| - Posizioni corte | - | 105.784 | 103 | - | - | - | - | 72 | 523 | 943 |
| C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | 602 | - | - | 12.801 | 5.190 | 21.800 | 36.600 | - | - | - |
| - Posizioni corte | 387 | - | 657 | 13.165 | 12.790 | 29.978 | 54.727 | - | - | - |
| C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | 3.747 | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | 3.747 | - | - | - | - |
| C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | 140 | 108 | 601 | 291 | 72 | 7.005 | 476 | 1.131 | - | - |
| - Posizioni corte | 2.667 | 6.721 | - | 436 | - | - | - | - | - | - |
| C.5 Garanzie finanziarie rilasciate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Garanzie finanziarie ricevute | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |

| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/ Scaglioni temporali | A vista | Da oltre 1 giorno a 7 giorni |
Da oltre 7 giorni a 15 giorni |
Da oltre 15 giorni a 1 mese |
Da oltre 1 mese fino 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Oltre 5 anni |
Durata Indeterminata |
| Attività per cassa | 211.047 | 9.967 | 20.697 | 56.079 | 48.921 | 224.697 | 436.974 | 23.187 | 114.091 | - |
| A.1 Titoli di Stato | - | - | 17.968 | 54.882 | 1.569 | 191.293 | 435.866 | - | 114.091 | - |
| A.2 Altri titoli di debito | - | - | 34 | - | - | 34 | 170 | 23.165 | - | - |
| A.3 Quote OICR | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.4 Finanziamenti | 211.047 | 9.967 | 2.695 | 1.197 | 47.352 | 33.370 | 938 | 22 | - | - |
| - Banche | 207.060 | - | - | 55 | 16 | 33.370 | 938 | - | - | - |
| - Clientela | 3.987 | 9.967 | 2.695 | 1.142 | 47.336 | - | - | 22 | - | - |
| Passività per cassa | 1.142.187 | 7.092 | 169 | 317 | 9.338 | 24 | 55 | 234 | 9 | - |
| B.1 Depositi e conti correnti | 1.132.113 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Banche | 110 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Clientela | 1.132.003 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B.2 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B.3 Altre passività | 10.074 | 7.092 | 169 | 317 | 9.338 | 24 | 55 | 234 | 9 | - |
| Operazioni "fuori bilancio" | ||||||||||
| C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | 266.092 | 102 | - | 354 | - | - | - | - | 49 |
| - Posizioni corte | - | 264.901 | 10 | 269 | 226 | - | - | - | - | 49 |
| C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | 2.728 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | 1.489 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | 5.553 | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | 5.553 | - | - | - | - |
| C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | 12.726 | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | 12.726 | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.5 Garanzie finanziarie rilasciate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Garanzie finanziarie ricevute | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |

Si definisce rischio operativo il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, consulenti finanziari, sistemi o causati da eventi esterni. Tale definizione include il rischio legale e di compliance, ma esclude quello strategico e reputazionale.
Ad esempio possono essere definite operative le perdite derivanti da frodi interne o esterne, rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro, reclami della clientela, distribuzione dei prodotti, multe e altre sanzioni derivanti da violazioni normative, danni ai beni patrimoniali dell'azienda, interruzioni dell'operatività e disfunzione dei sistemi, gestione dei processi.
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato l'insieme di policy e procedure per il controllo, la misurazione e la mitigazione dei rischi operativi di Gruppo. La Policy di rischio operativo e reputazionale stabilisce il ruolo degli organi aziendali, della funzione di controllo dei rischi, nonché le interazioni con le altre funzioni coinvolte nel processo e definisce il processo di misurazione e monitoraggio dei rischi, descrive le attività svolte ai fini di prevenzione e le strategie di mitigazione.
Il Consiglio di Amministrazione è responsabile dell'approvazione di tutti gli aspetti rilevanti del framework dei rischi operativi, per la verifica dell'adeguatezza del sistema di misurazione e controllo ed è informato regolarmente circa le variazioni del profilo di rischio e l'esposizione ai rischi operativi.
La reportistica prodotta dal Risk Management per il Consiglio di Amministrazione garantisce che il Management e gli Organi di Controllo siano costantemente informati sull'andamento dei rischi operativi all'interno del Gruppo e possano intervenire attivamente nella gestione e mitigazione dei rischi. La partecipazione al Comitato Prodotti del Chief Risk Officer e del Risk Management permette inoltre di presidiare i rischi operativi collegati alle nuove attività di business del Gruppo.
Il team Operational and Reputational Risk è inserito in una più ampia struttura di Risk Management che riferisce al Chief Risk Officer di FinecoBank che a sua volta riporta direttamente all'Amministratore Delegato e Direttore Generale.
Le principali attività svolte dal Team nell'ambito dei rischi operativi sono:

La gestione del rischio consiste nella revisione dei processi per la riduzione dei rischi rilevati, nella gestione delle relative politiche assicurative, con l'identificazione di idonee franchigie e limiti.
All'interno di Fineco è stato istituito un gruppo di lavoro "Permanent Work Group" (PWG) a cui partecipano il CRO, il Risk Manager, Information Security & Fraud Management ed Organizzazione allo scopo di condividere le rispettive conoscenze relative a progetti pianificati o in corso, nuovi processi, prodotti o modifiche degli stessi ed ogni altro elemento che possa impattare sul profilo di rischio del Gruppo; l'obiettivo ultimo del PWG è individuare e successivamente sviluppare nuove azioni di mitigazione.
Nell'ambito dell'attività di prevenzione dei rischi operativi e per il controllo a distanza dei canali di vendita, il Risk Management ha provveduto a concentrare la propria attività in controlli di prevenzione delle frodi.
Lo sviluppo dei controlli a distanza per la prevenzione delle frodi ha portato alla realizzazione di un sistema denominato "SoFIA" (System of Fraud Identification and Analysis). Il sistema consente di analizzare simultaneamente una maggiore quantità di dati ed informazioni rispetto a singoli indicatori ed inoltre permette di rilevare quotidianamente possibili anomalie attraverso un sistema di alert. In questo modo, tutti i nominativi proposti per i controlli sono valutati contemporaneamente rispetto a tutti gli indicatori per i controlli a distanza (n° 22 indicatori).
Gli addetti ai controlli, sulla base di valutazioni qualitative e quantitative degli indicatori stessi, selezionano eventuali casi da segnalare alla Direzione Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete – a diretto riporto dell'Amministratore Delegato - per i successivi approfondimenti. Inoltre, la struttura Operational & Reputational Risk è portata a conoscenza dei risultati dei test annualmente effettuati secondo i Piani di Business Continuity e Disaster Recovery.
Oltre ai presidi di cui sopra, i rischi reputazionali sono presidiati tramite la valutazione dei rischi effettuata dalla funzione di controllo dei rischi lungo tutta la fase di definizione, sviluppo ed approvazione dei prodotti di Gruppo e con la partecipazione al Comitato Prodotti del Chief Risk Officer e del Risk Management.
FinecoBank applica il Metodo Standardizzato per il calcolo del requisito patrimoniale relativo al rischio operativo. Sono stati, peraltro, mantenuti la governance, i presidi ed il framework di reporting richiesti dal metodo interno per la misurazione del requisito di capitale (AMA), precedentemente adottato e sviluppato.
La funzione Rischi Operativi e Reputazionali effettua raccolta e classificazione dei dati di perdita, dei dati di perdita ipotizzati tramite analisi di scenario e degli indicatori di rischio.
L'attività di raccolta e classificazione delle perdite operative è effettuata con finalità di prevenzione e miglioramento interno. Per quanto riguarda gli indicatori, sono attualmente presenti 61 Key Risk Indicators suddivisi in aree di controllo (Carte di Pagamento, Compliance, HR, Legale, Operations Titoli, Sistemi di Pagamenti, Reclami, Risk management, Sistemi IT, Sicurezza, Amministrazione, Audit) con i quali il Gruppo si propone di misurare l'esposizione ai rischi operativi. Eventuali valori anomali assunti dai suddetti indicatori possono essere correlati a variazioni nell'esposizione ai rischi operativi. Nel corso del 2020 sono stati identificati all'interno del cruscotto di monitoraggio dei rischi operativi e reputazionali un set di indicatori rilevanti ai fini ESG in quanto un loro valore anomalo potrebbe segnalare specifici rischi relativi alla relazione con i clienti (es. reclami pervenuti dalla clientela, problematiche di disponibilità o di sicurezza nei sistemi informatici), con il personale (es. turnover) o con i Regulator con conseguenze sulla sostenibilità del business.
Le analisi di scenario consentono di stimare l'esposizione del Gruppo ai rischi operativi, caratterizzati da una bassa frequenza ma da un sensibile impatto potenziale. Gli scenari sono identificati mediante l'analisi delle perdite interne, degli eventi esterni, dell'andamento degli indicatori di rischio, processi critici, prodotti e classi di rischio.
Il capitale di rischio dei rischi operativi utilizzato ai fini regolamentari in data 31 dicembre 2020 risulta pari a 95.590 migliaia di euro.
Esistono procedimenti giudiziari pendenti nei confronti del Gruppo, unicamente riferiti a FinecoBank, individualmente non rilevanti, in relazione ai quali vi è incertezza circa il possibile esito e l'entità dell'eventuale onere che lo stesso potrebbe essere chiamato a sostenere. Laddove è possibile stimare in modo attendibile l'entità dell'eventuale onere e lo stesso sia ritenuto probabile, sono stati effettuati accantonamenti nella misura considerata congrua date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali applicabili, effettuando la miglior stima possibile dell'ammontare che ragionevolmente il Gruppo dovrà sostenere per adempiere le relative obbligazioni. In particolare, a presidio delle suddette obbligazioni, nonché dei reclami della clientela non ancora sfociati in procedimenti giudiziari, FinecoBank ha in essere al 31 dicembre 2020 un fondo per rischi e oneri pari a 24.627 migliaia di euro. Tale fondo include, oltre alle spese legali a carico del Gruppo in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che la assistono nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti. Tale stima, con riferimento ai compensi degli avvocati che assistono il Gruppo, è stata determinata in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.

I rischi derivanti da contenziosi o verifiche di natura tributaria al 31 dicembre 2020 si riferiscono principalmente ad un avviso di accertamento relativo all'esercizio 2003 ricevuto da FinecoBank nel quale è stata contestata la fruizione di crediti d'imposta per 2,3 milioni di euro, per il quale la Banca ha presentato ricorso in Cassazione ritenendo fondata la propria posizione. La Banca ha già versato le maggiori imposte e gli interessi dovuti.
A fronte del suddetto contenzioso, è già stato rilevato a conto economico l'onere per le maggiori imposte e per interessi e sanzioni in contropartita, rispettivamente, delle passività fiscali e del fondo rischi e oneri. Inoltre, sono stati rilevati i crediti verso l'erario per le somme versate.
In relazione a quanto sopra rappresentato, al 31 dicembre 2020 il Gruppo ha in essere accantonamenti nella misura ritenuta congrua, date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali, a passività fiscali per maggiori imposte per complessivi 5,6 milioni di euro e al fondo rischi ed oneri a fronte di sanzioni e interessi per complessivi 3,7 milioni di euro.
La disciplina prudenziale prevede che le banche conducano, almeno annualmente, un'analisi del rischio informatico del Gruppo sottoponendo al Consiglio di Amministrazione i risultati della valutazione effettuata.
In particolare la normativa ha introdotto standard e requisiti specifici per la gestione e la valutazione del rischio informatico prevedendo che le banche valutino l'esposizione ai rischi in oggetto non limitandosi alla raccolta ed all'analisi delle perdite economiche, ma considerando elementi addizionali, quali ad esempio gli incidenti ICT occorsi ed elementi relativi alla rischiosità degli asset informatici del Gruppo (hardware e software).
FinecoBank ha definito ed adottato un approccio per la valutazione dei rischi informatici; l'esito dell'attività di analisi, svolta con la collaborazione delle strutture di business, ICT ed Organizzazione del Gruppo è stata sottoposta all'attenzione del Consiglio di Amministrazione nel mese di dicembre 2020. L'analisi ha evidenziato che, rispetto ai volumi di business trattati ed alla complessità dei processi coinvolti, il rischio informatico residuo di FinecoBank è mediamente basso; l'esposizione al rischio residuo è stata formalmente accettata dal Top Management di Fineco senza necessità di identificare ulteriori misure di mitigazione.
L'obiettivo del Gruppo è, inoltre, quello di proteggere i clienti e l'attività garantendo la sicurezza dei dati, declinata nelle sue caratteristiche di disponibilità, confidenzialità ed integrità. Particolare attenzione è infatti posta alle tematiche di Cyber Security & Fraud Management fin dalla fase di progettazione dei sistemi, quali elementi abilitanti alla corretta definizione di soluzioni e servizi offerti, anche cogliendo le opportunità offerte dal contesto normativo in evoluzione, allo scopo di creare piena sicurezza per il cliente pur mantenendo la semplicità di utilizzo. Per ulteriori dettagli in merito a Cyber Security e Fraud Management si rimanda alla Dichiarazione Consolidata di Carattere Non Finanziario di dicembre 2020 del Gruppo FinecoBank pubblicata sul sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com).
Conformemente al 28° aggiornamento della Circolare 285 di Banca d'Italia, il Gruppo effettua una valutazione dei rischi operativi e di sicurezza relativi ai servizi di pagamento prestati dal Gruppo e dell'adeguatezza delle misure di mitigazione e dei meccanismi di controllo messi in atto per affrontarli. La Relazione contenente le risultanze dell'analisi condotte per l'anno 2020 sarà trasmessa alla Banca d'Italia entro il 30 aprile 2021 così come chiesto dalla normativa citata. La Relazione 2019 non ha evidenziato elementi di criticità o di attenzione.
Non si registrano impatti rilevanti, se non fisiologici rallentamenti in talune attività operative legate alle prime fasi dell'emergenza e alla definizione delle procedure dipendenti dalle misure governative adottate in risposta alla crisi. I KRI disponibili non forniscono indicazioni di variazioni del profilo di rischio né si evidenziano perdite operative strettamente guidate dall'emergenza COVID-19.
Si segnala che FinecoBank in seguito alla pandemia COVID-19 non ha modificato le strategie, gli obiettivi o le politiche di gestione misurazione e controllo dei rischi operativi.
L'analisi delle perdite operative consente al team Operational & Reputational Riskdi formulare valutazioni sull'esposizione ai rischi operativi del Gruppo e di individuare eventuali aree critiche.
Di seguito si illustra la fonte principale delle perdite operative in funzione degli "event type", cioè delle tipologie di eventi - stabilite dall'Accordo di Basilea 2 - che le hanno generate:

Le fattispecie di rischio precedentemente descritte, pur costituendo le principali tipologie, non esauriscono il novero di tutte quelle considerate rilevanti per il Gruppo. Nell'ambito di quanto previsto dalla normativa prudenziale di Secondo Pilastro, il Gruppo conduce annualmente il processo di identificazione di rischi rilevanti ai quali è esposto il Gruppo, oltre a quelli di Primo Pilastro (credito, mercato, operativo).
Successivamente all'individuazione dei rischi rilevanti, è definito il miglior metodo di analisi degli stessi: qualitativo e quantitativo. La misurazione quantitativa può essere effettuata tramite molteplici strumenti, quali ad esempio analisi di scenario (in particolare per i rischi difficilmente quantificabili, quali il rischio reputazionale o il rischio di compliance), il VaR o attraverso il calcolo del Capitale Interno. Quest'ultimo rappresenta il capitale necessario a fronte delle possibili perdite relative alle attività del Gruppo e prende in considerazione tutti i rischi definiti dal Gruppo come quantificabili in termini di Capitale Interno coerentemente con i requisiti di Secondo Pilastro.
Nel corso del 2020 sono stati inseriti all'interno della mappa dei rischi di Gruppo, anche i rischi ESG ed il rischio climatico/ambientale.
I principali rischi inclusi all'interno del Capitale Interno Complessivo del Gruppo a dicembre 2020 sono quelli di default, concentrazione, migrazione, mercato, tasso di interesse, credit spread, operativo, di business ed immobiliare. Il Capitale Interno Complessivo è sottoposto periodicamente ad esercizi di stress test; tale strumento di valutare la vulnerabilità del Gruppo ad eventi "eccezionali ma plausibili" e fornisce informazioni aggiuntive rispetto alle attività di monitoraggio.
Il Gruppo è da tempo sensibile alle questioni connesse al cambiamento climatico ed è costantemente impegnato a monitorarne gli effetti e a valutarne, nell'ambito del governo dei rischi, le ripercussioni ed i riflessi sulla propria attività creditizia e di asset management.
In considerazione dell'attività di impresa svolta e del modello di business adottato, Fineco ritiene di avere un moderato impatto ambientale, nonché di essere esposto ai cambiamenti climatici in misura contenuta. La politica di impiego è infatti improntata alla concessione di credito alla clientela Retail ed all'investimento principalmente in strumenti finanziari di Amministrazioni Centrali (Titoli di Stato). Non rientra pertanto nella politica del Gruppo l'affidamento di Grandi, Piccole e Medie Imprese ed il finanziamento di progetti o impianti aziendali.
La limitata esposizione verso imprese preserva il Gruppo sia dal rischio di causare impatti indiretti sull'ambiente tramite il finanziamento di controparti ad alto rischio ambientale (es. industrie del settore energetico) sia dal rischio di subirne indirettamente l'effetto indiretto di possibili eventi ambientali sulla propria clientela. Infatti, l'elevata diversificazione del portafoglio commerciale (sia in termini individuali che territoriali) tutela infatti dall'eventuale deterioramento della solvibilità dei clienti a causa di fattori ambientali, quali ad esempio eventi atmosferici o calamità naturale.
L'impatto ambientale del Gruppo FinecoBank è pertanto principalmente riconducibile al diretto consumo di risorse presso le proprie sedi operative e i propri negozi finanziari. Per le iniziative promosse dal Gruppo, finalizzate alla riduzione dei consumi presso le proprie sedi operative, si rimanda alla Dichiarazione Non Finanziaria del 31 dicembre 2020.
Le Aspettative di vigilanza ECB relative ai rischi climatici ed ambientali pubblicate da ECB suggeriscono che le Banche includano esplicitamente i rischi citati nel quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio, sia dal punto di vista della strategia aziendale, sia delle modalità di misurazione e monitoraggio tramite specifici indicatori. Nell'analisi del business model di Fineco, nonché delle esposizioni e di fattori di rischio di Gruppo, il Risk Management ha valutato come possibile area di rischio – in termini di impatto subito – quello derivante dalle garanzie immobiliari ricevute a copertura dell'erogazione di mutui fondiari. L'esposizione a tale rischio è stata considerata su un orizzonte di medio lungo termine e configurato come rischio "fisico" a basso impatto; non sono stati invece identificate particolari impatti dai rischi di transizione.
Nonostante la bassa esposizione a tale rischio, è stato ritenuto opportuno includere un indicatore specifico all'interno della Dashboard di Risk Appetite 2021 un indicatore volto a monitorare la qualità delle garanzie immobiliari ricevute ad alto rischio sismico, frane o idraulico.
Oltre a ciò, nell'ambito del processo di progettazione e implementazione, su base volontaria, del Sistema di Gestione Ambientale conforme ai requisiti del regolamento EMAS n. 1221/2009/CE, a fine 2020 era in fase di completamento l'Analisi Ambientale iniziale, strumento che consente di mappare i bisogni e le aspettative degli stakeholder in ambito ambientale, rilevandone i rispettivi rischi per FinecoBank, oltre a definire una classificazione dei

rischi generati e subiti dall'organizzazione connessi agli aspetti ambientali maggiormente significativi sulla base delle attività aziendali. Le analisi definitive verranno rilasciate nel corso del 2021.
Il Gruppo sta adottato tutte le necessarie misure necessarie a seguito dell'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea, al fine di mantenere il più possibile inalterato il servizio offerto alla clientela UK. FinecoBank offre alla clientela UK servizi bancari e di investimento a distanza grazie al passaporto MiFid dei prodotti finanziari. Questa modalità (libera prestazione di servizi) rimane valida anche successivamente all'evento Brexit.
Per proseguire lo sviluppo del business nel Regno Unito, infatti, FinecoBank ha avviato le procedure propedeutiche all'attivazione del Temporary Regime previsto dalle autorità inglesi, con le quali è in continuo contatto per gli sviluppi futuri in merito.
Sezione 3 – Rischi delle imprese di assicurazione Nessuna informazione da segnalare.
Sezione 4 – Rischi delle altre imprese Nessun dato da segnalare.
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Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato
Il presidio dell'adeguatezza patrimoniale a livello individuale e consolidato è assicurato dall'attività di capital management nell'ambito della quale vengono definite, nel rispetto dei vincoli regolamentari e in coerenza con il profilo di rischio assunto dal Gruppo, la dimensione e la combinazione ottimale tra i diversi strumenti di patrimonializzazione.
Il Gruppo assegna un ruolo prioritario alle attività volte alla gestione ed all'allocazione del capitale in funzione dei rischi assunti, ai fini dello sviluppo della propria operatività in ottica di creazione di valore. Le attività si articolano nelle diverse fasi del processo di pianificazione e controllo e, in particolare, nei processi di piano e budget e nei processi di monitoraggio. Nella gestione dinamica del capitale, pertanto, la Capogruppo elabora il piano finanziario ed effettua il monitoraggio dei requisiti patrimoniali di vigilanza anticipando gli opportuni interventi necessari all'ottenimento degli obiettivi.
Il capitale e la sua allocazione, quindi, assumono un'importanza rilevante nella definizione delle strategie di lungo termine perché da un lato esso rappresenta l'investimento nel Gruppo da parte degli azionisti che deve essere remunerato in modo adeguato, dall'altro è una risorsa soggetta a limiti esogeni, definiti dalla normativa di vigilanza.
Gli strumenti di capitale includono i seguenti strumenti finanziari:
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci del patrimonio netto | Consolidato prudenziale |
Imprese di assicurazione |
Altre imprese | Elisioni e aggiustamenti da consolidamento |
Totale |
| 1. Capitale | 201.153 | - | - | - | 201.153 |
| 2. Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | - | - | - | 1.934 |
| 3. Riserve | 664.489 | - | - | - | 664.489 |
| 4. Strumenti di capitale | 500.000 | - | - | - | 500.000 |
| 5. (Azioni proprie) | (1.189) | - | - | - | (1.189) |
| 6. Riserve da valutazione: | (2.833) | - | - | - | (2.833) |
| - Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
2.379 | - | - | - | 2.379 |
| - Utili (perdite) attuariali su piani previdenziali a benefici definiti | (5.212) | - | - | - | (5.212) |
| 7. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) del gruppo e di terzi | 323.571 | - | - | - | 323.571 |
| Totale | 1.687.125 | - | - | - | 1.687.125 |
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/valori | Consolidato prudenziale |
Imprese di assicurazione |
Altre imprese | Elisioni e aggiustamenti da consolidamento |
Totale | |||||||
| Riserva positiva |
Riserva negativa |
Riserva positiva |
Riserva negativa |
Riserva positiva |
Riserva negativa |
Riserva positiva |
Riserva negativa |
Riserva positiva |
Riserva negativa |
|||
| 1. Titoli di debito | 2.379 | - | - | - | - | - | - | - | 2.379 | - | ||
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale | 31/12/2020 | 2.379 | - | - | - | - | - | - | - | 2.379 | - | |
| Totale | 31/12/2019 | 3.556 | (397) | - | - | - | - | - | - | 3.556 | (397) |


| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Titoli di debito | Titoli di capitale | Finanziamenti | |
| 1. Esistenze iniziali | 3.159 | - | - |
| 2. Variazioni positive | 1.261 | - | - |
| 2.1 Incrementi di fair value | 1.250 | - | - |
| 2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito | 11 | X | - |
| 2.3 Rigiro a conto economico di riserve negative da realizzo | - | X | - |
| 2.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) | - | - | - |
| 2.5 Altre variazioni | - | - | - |
| 3. Variazioni negative | (2.041) | - | - |
| 3.1 Riduzioni di fair value | - | - | - |
| 3.2 Riprese di valore per rischio di credito | - | - | - |
| 3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo | (2.041) | X | - |
| 3.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) | - | - | - |
| 3.5 Altre variazioni | - | - | - |
| 4. Rimanenze finali | 2.379 | - | - |
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Utili (perdite) attuariali su piani previdenziali a benefici definiti |
|
| 1. Esistenze iniziali | (2.157) |
| 2. Variazioni positive | - |
| 2.1 Incrementi di fair value | - |
| 2.2 Altre variazioni | - |
| 3. Variazioni negative | (3.055) |
| 3.1 Riduzioni di fair value | (3.055) |
| 3.2 Altre variazioni | - |
| 4. Rimanenze finali | (5.212) |

Si rimanda all'informativa sui fondi propri e sull'adeguatezza patrimoniale contenuta nel documento "Informativa al pubblico del Gruppo FinecoBank – Pillar III al 31 dicembre 2020", previsto dal Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) così come modificato dal Regolamento (UE) 2019/876 (CRR II) del Parlamento Europeo e del Consiglio e dal Regolamento (UE) 2020/873 (c.d. CRR Quick-fix) del Parlamento Europeo e del Consiglio, e pubblicato sul sito internet della Società www.finecobank.com.
Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda

Sezione 1 – Operazioni realizzate durante l'esercizio Nessuna informazione da segnalare.
Sezione 2 – Operazioni realizzate dopo la chiusura dell'esercizio Nessuna informazione da segnalare.
Sezione 3 – Rettifiche retrospettive Nessuna informazione da segnalare.
Parte H – Operazioni con parti correlate
Si forniscono di seguito le informazioni sui compensi corrisposti ai dirigenti con responsabilità strategiche e sulle transazioni poste in essere con le parti correlate, ai sensi dello IAS 24.
I dirigenti con responsabilità strategiche sono i soggetti che nell'ambito della Capogruppo hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività delle Società. Sono inclusi in questa categoria, oltre ai componenti del Consiglio di Amministrazione ed i membri del Collegio Sindacale di FinecoBank in linea con le previsioni della Circolare di Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successive modifiche e aggiornamenti, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, il Vice Direttore Generale/Responsabile Direzione GBS, il Responsabile Direzione Chief Financial Officer, il Responsabile Direzione Commerciale Rete PFA e Private Banking, il Vice Direttore Generale/Responsabile Global Business.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componenti reddituali/settori | Totale 2020 | Totale 2019 |
| Retribuzioni corrisposte ai "Dirigenti Strategici", Amministratori e Collegio sindacale | ||
| a) benefici a breve termine | 6.974 | 6.267 |
| b) benefici successivi al rapporto di lavoro | 257 | 305 |
| di cui relativi a piani a prestazioni definite | - | - |
| di cui relativi a piani a contribuzioni definite | 257 | 305 |
| c) altri benefici a lungo termine | - | - |
| d) indennità per la cessazione del rapporto di lavoro | - | - |
| e) pagamenti in azioni | 2.480 | 2.437 |
| Totale | 9.711 | 9.009 |
Il Consiglio di Amministrazione, al fine di assicurare il costante rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari attualmente vigenti in materia di informativa societaria riguardanti le operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse, ha approvato, in occasione della riunione del 5 novembre 2019, con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale, la nuova "Global Policy Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse del Gruppo FinecoBank" (la ""Global Policy").
Tale Global Policy contiene le disposizioni da osservare nella gestione:
Premesso quanto sopra, nel corso dell'esercizio 2020 sono state poste in essere dal Gruppo operazioni con parti correlate in genere, italiane ed estere, di minore rilevanza rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, perfezionate a condizioni standard, ovvero a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti; non sono state poste in essere altre operazioni con parti correlate tali da influire in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca e del Gruppo FinecoBank, né operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate.

Nel prospetto che segue sono indicate le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 31 dicembre 2020, distinte per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24:
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al 31 dicembre 2020 | |||||||
| Amministratori, collegio sindacale e dirigenti strategici |
Altre parti correlate |
Totale | % sull'importo di bilancio |
Azionisti | % sull'importo di bilancio |
||
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela |
942 | 24 | 966 | 0,00% | 3.189 | 0,02% | |
| Totale attivo | 942 | 24 | 966 | 0,00% | 3.189 | 0,01% | |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) debiti verso la clientela |
1.592 | 564 | 2.156 | 0,01% | 1.025 | 0,00% | |
| Altre passività | 195 | - | 195 | 0,07% | - | - | |
| Totale del passivo | 1.787 | 564 | 2.351 | 0,01% | 1.025 | 0,00% | |
| Garanzie rilasciate e impegni | 158 | 7 | 165 | 0,38% | - | - |
Relativamente alle operazioni di cui sopra, distinte per tipologia di parte correlata, si propone anche il dettaglio dell'impatto sulle principali voci di conto economico consolidato:
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Conto economico esercizio 2020 | |||||||||
| Amministratori, collegio sindacale e dirigenti strategici |
Altre parti correlate |
Totale | % sull'importo di bilancio |
Azionisti | % sull'importo di bilancio |
||||
| Interessi attivi e proventi assimilati | 2 | - | 2 | 0,00% | - | - | |||
| Commissioni attive | 5 | 4 | 9 | 0,00% | 18.014 | 2,50% | |||
| Commissioni passive | - | - | - | 0,00% | (1.989) | 0,64% | |||
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito | - | - | - | 0,00% | 5 | (0,05)% | |||
| Altri oneri/proventi di gestione | 52 | 7 | 59 | 0,05% | - | - | |||
| Totale conto economico | 59 | 12 | 71 | 16.030 |
Con riferimento alla categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" si precisa che, in applicazione della speciale disciplina prevista dall'art. 136 del D.Lgs 385/93 (TUB), le obbligazioni poste in essere nei confronti dei soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo ai sensi della richiamata norma hanno formato oggetto di unanime deliberazione del Consiglio di Amministrazione assunta con il voto favorevole di tutti i membri del Collegio Sindacale, secondo le modalità ed i criteri previsti dal citato art. 136 TUB.
La categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" comprende i rapporti nei confronti degli stessi (con esclusione dei relativi compensi di cui si è data informativa nel precedente punto 1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica) e nei confronti del Responsabile Internal Audit di FinecoBank, rappresentati principalmente da attività a fronte di crediti per utilizzo carte di credito, mutui e passività a fronte della liquidità depositata dagli stessi presso la Banca. Il conto economico dell'esercizio 2020 si riferisce ai costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette.
Per quanto riguarda la categoria "Altre parti correlate" si precisa che la stessa raggruppa, ove presenti, i dati relativi:
I rapporti nei confronti di "Altre parti correlate", sono rappresentati principalmente da attività a fronte di crediti per utilizzo carte di credito e passività a fronte della liquidità depositata presso la Banca. Il conto economico dell'esercizio 2020 si riferisce ai costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette.
La categoria "Azionisti" include gli azionisti e i relativi gruppi societari che alla data del 31 dicembre 2020 detengono in FinecoBank una partecipazione superiore al 3% del capitale sociale rappresentato da azioni aventi diritto di voto. Le consistenze patrimoniali sono rappresentate da crediti e debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari riferiti alle commissioni da incassare e da pagare per l'attività di collocamento e gestione di prodotti del risparmio gestito. Il conto economico include le medesime commissioni attive e passive di competenza dell'esercizio 2020.

Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
Nell'ambito dei piani di incentivazione a medio-lungo termine destinati a dipendenti e consulenti finanziari della Banca sono riconoscibili le seguenti tipologie di strumenti:
Alle categorie sopra riportate sono riconducibili le assegnazioni dei seguenti piani:
38 Commisurato al valore economico di strumenti rappresentativi del Patrimonio Netto di FinecoBank S.p.A..

I piani di incentivazione riservati ai dipendenti che prevedono l'attribuzione di azioni FinecoBank vengono serviti con strumenti di capitale rivenienti da aumenti di capitale gratuiti ai sensi dell'art. 2349 del Codice Civile.
I piani di incentivazione riservati ai consulenti finanziari che prevedono l'attribuzione di azioni FinecoBank vengono serviti con strumenti finanziari acquistati sul mercato in esecuzione dell'autorizzazione dell'Assemblea della Banca ai sensi dell'art. 2357 del Codice Civile e dell'Autorità di Vigilanza.
L'ammontare dell'incentivo viene determinato sulla base del raggiungimento degli obiettivi qualitativi e quantitativi descritti dal piano. In particolare la determinazione del raggiungimento degli obiettivi viene espresso in termini percentuali variabili da 0% a 150% (non market vesting conditions). Tale percentuale, corretta attraverso l'applicazione di un fattore di rischio/sostenibilità – Group Gate - al primo pagamento e moltiplicata per l'ammontare dell'incentivo, determina l'effettivo importo che verrà corrisposto al beneficiario.
Il piano si è concluso nel mese di maggio 2020 con l'assegnazione delle azioni relative all'ultima tranche.
Nel corso del 2020 non sono stati assegnati nuovi piani.
Il valore economico delle azioni assegnate è pari al prezzo di mercato dell'azione ridotto del valore attuale dei dividendi non assegnati nel periodo che intercorre fra la data della promessa e la futura consegna dell'azione.
I piani sono strutturati in cluster, ognuno dei quali può presentare più rate di pagamenti in azioni differiti secondo l'intervallo temporale definito dal regolamento del piano. I piani sono stati assegnati a partire dall'anno 2014 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2019 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
| Azioni FinecoBank assegnate | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Sistema incentivante 2019 (bonus pool) differimento 5 anni | ||||||||||
| Rata 2021 | Rata 2022 | Rata 2023 | Rata 2024 | Rata 2025 | ||||||
| Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity | 10-gen-19 | 10-gen-19 | 10-gen-19 | 10-gen-19 | 10-gen-19 | |||||
| Data definizione numero Azioni - Date of Board resolution | 11-feb-20 | 11-feb-20 | 11-feb-20 | 11-feb-20 | 11-feb-20 | |||||
| Inizio periodo di Vesting | 01-gen-19 | 01-gen-19 | 01-gen-19 | 01-gen-19 | 01-gen-19 | |||||
| Scadenza periodo di Vesting | 31-dic-19 | 31-dic-20 | 31-dic-21 | 31-dic-22 | 31-dic-23 | |||||
| Prezzo di mercato azione FinecoBank [€] | 11,087 | 11,087 | 11,087 | 11,087 | 11,087 | |||||
| Valore economico delle condizioni di vesting [€] | -0,320 | -0,656 | -1,011 | -1,384 | -1,777 | |||||
| Valore unitario Performance Share alla promessa [€] | 10,767 | 10,431 | 10,076 | 9,703 | 9,310 |

| Azioni FinecoBank assegnate | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Sistema incentivante 2019 (bonus pool) differimento 3 anni | |||||||
| Rata 2021 | Rata 2022 | Rata 2023 | |||||
| Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity | 10-gen-19 | 10-gen-19 | 10-gen-19 | ||||
| Data definizione numero Azioni - Date of Board resolution | 11-feb-20 | 11-feb-20 | 11-feb-20 | ||||
| Inizio periodo di Vesting | 01-gen-19 | 01-gen-19 | 01-gen-19 | ||||
| Scadenza periodo di Vesting | 31-dic-19 | 31-dic-21 | 31-dic-22 | ||||
| Prezzo di mercato azione FinecoBank [€] | 11,087 | 11,087 | 11,087 | ||||
| Valore economico delle condizioni di vesting [€] | -0,320 | -0,656 | -1,011 | ||||
| Valore unitario Performance Share alla promessa [€] | 10,767 | 10,431 | 10,076 |
Il sistema incentivante 2020 è basato su un approccio bonus pool, allineato con i requisiti normativi e con le prassi di mercato, che definisce:
Il piano è stato assegnato nel corso del corrente esercizio e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
1.2.3.1 2014 - 2017 Multi-year Plan – Top management ("Piano Top Management")
Il piano offre l'attribuzione gratuita di azioni FinecoBank a beneficiari appartenenti alla categoria dei Dirigenti con Responsabilità Strategica. Le azioni vengono assegnate a favore dei rispettivi beneficiari, decorso il periodo di vesting e verificato il rispetto delle condizioni previste, in 4 tranche annuali a partire dal 2017.
Il valore economico delle azioni assegnate è pari al prezzo di mercato dell'azione ridotto del valore attuale dei dividendi non assegnati nel periodo che intercorre fra la data della promessa e la futura consegna dell'azione.
Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2014 e gli effetti economici e patrimoniali sono stati contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti. Il piano si è concluso nel mese di febbraio 2020 con l'assegnazione delle azioni relative alla quarta e ultima tranche.
Il Piano fissa obiettivi legati ai target 2020 di FinecoBank in termini di creazione di valore, sostenibilità e rischio. I destinatari del Piano sono selezionati tra le risorse "chiave" della Banca, ivi inclusi i Dirigenti con Responsabilità Strategiche.
Il Piano, che risulta allineato al quadro normativo di riferimento ed alle pratiche di mercato, prevede:
Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2018 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.

1.2.5.1 Piano PFA 2015 - 2017
L'ammontare dell'incentivo è stato determinato sulla base del raggiungimento degli obiettivi di performance descritti dal piano, subordinatamente al raggiungimento da parte dell'intera rete dei consulenti finanziari della Banca di un obiettivo di raccolta netta cumulata predefinito per il triennio 2015 - 2017.
Il piano contribuisce ad allineare gli interessi dei destinatari, degli azionisti e degli altri stakeholders e a realizzare prassi remunerative efficaci, in conformità con l'impianto normativo e regolamentare applicabile. Il piano è soggetto alla verifica delle condizioni previste secondo quanto stabilito dal regolamento del piano.
Il valore economico delle azioni assegnate è pari al prezzo di mercato dell'azione ridotto del valore attuale dei dividendi non assegnati nel periodo che intercorre fra la data della promessa e la futura consegna dell'azione.
Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2014 e gli effetti economici e patrimoniali sono stati contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti. Il piano si è concluso nel mese di luglio 2020 con l'assegnazione delle azioni relative alla terza e ultima tranche.
L'ammontare dell'incentivo viene determinato sulla base del raggiungimento degli obiettivi descritti dal piano.
Gli effetti patrimoniali ed economici sono ripartiti in funzione della durata del Piano. Il valore economico delle phantom shares assegnate è pari al prezzo di mercato dell'azione FinecoBank.
Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2015 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti. Il piano si è concluso nel mese di marzo 2020 con l'assegnazione dell'ultima rata dell'incentivo.
| Azioni FinecoBank assegnate | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Group incentive system PFA 2015 | ||||||
| Rata 2018 | Rata 2019 | Rata 2020 | ||||
| Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity | 10-mar-15 | 10-mar-15 | 10-mar-15 | |||
| Data definizione numero Azioni - Date of Board resolution | 08-feb-16 | 08-feb-16 | 08-feb-16 | |||
| Inizio periodo di Vesting | 01-gen-15 | 01-gen-15 | 01-gen-15 | |||
| Scadenza periodo di Vesting | 31-dic-15 | 31-dic-17 | 31-dic-18 | |||
| Prezzo di mercato azione FinecoBank [€] | 9,690 | 10,376 | 11,079 | |||
| Valore economico delle condizioni di vesting [€] | 0,000 | 0,000 | 0,000 | |||
| Valore unitario Performance Share alla promessa [€] | 9,690 | 10,376 | 11,079 |
Il valore economico delle azioni assegnate è pari al prezzo di mercato dell'azione ridotto del valore attuale dei dividendi non assegnati nel periodo che intercorre fra la data della promessa e la futura consegna dell'azione.
I piani sono strutturati in cluster, ognuno dei quali può presentare più rate di pagamenti in azioni differiti secondo l'intervallo temporale definito dal regolamento del piano. I piani sono stati assegnati a partire dall'anno 2016 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.

Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2019 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
| Azioni FinecoBank assegnate | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Sistema incentivante 2019 PFA | |||||
| Rata 2021 | Rata 2022 | Rata 2023 | |||
| Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity | 10-gen-19 | 10-gen-19 | 10-gen-19 | ||
| Data definizione numero Azioni - Date of Board resolution | 11-feb-20 | 11-feb-20 | 11-feb-20 | ||
| Inizio periodo di Vesting | 01-gen-19 | 01-gen-19 | 01-gen-19 | ||
| Scadenza periodo di Vesting | 31-dic-19 | 31-dic-20 | 31-dic-21 | ||
| Prezzo di mercato azione FinecoBank [€] | 9,656 | 9,656 | 9,656 | ||
| Valore economico delle condizioni di vesting [€] | -0,320 | -0,656 | -1,011 | ||
| Valore unitario Performance Share alla promessa [€] | 9,336 | 9,000 | 9,645 |
Il Sistema Incentivante 2020 PFA è basato su un approccio bonus pool, allineato con i requisiti normativi e con le prassi di mercato, che definisce:
Il piano è stato assegnato nel corso del corrente esercizio e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
Il Piano è dedicato ai consulenti finanziari che sono stati identificati come personale più rilevante della Banca nell'anno 2020 e prevede obiettivi commerciali di performance triennali (2018–2020). Il piano inoltre prevede:
Il Regolamento del piano è stato approvato nel 2018 e prevedeva che i consulenti finanziari destinatari fossero identificati come personale più rilevante della Banca nel corso dell'anno 2020; gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.

| Voci / numero opzioni e prezzi di esercizio |
Consolidato prudenziale | Imprese di assicurazione | Altre imprese | Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Numero opzioni |
Prezzi medi |
Scadenza media |
Numero opzioni |
Prezzi medi |
Scadenza media |
Numero opzioni |
Prezzi medi |
Scadenza media |
Numero opzioni |
Prezzi medi |
Scadenz a media |
Numero opzioni |
Prezzi medi |
Scadenza media |
||
| A. Esistenze iniziali |
2.562.510 | - | giu-21 | - | - | - | - | 2.562.510 | - | giu-21 | 3.580.245 | - | set-20 | |||
| B. Aumenti | 204.799 | - | X | - | - | X | - | - | X | 204.799 | - | X | 227.429 | - | X | |
| B.1 Nuove emissioni |
204.799 | - | lug-22 | - | - | - | - | 204.799 | - | lug-22 | 227.429 | - | dic-21 | |||
| B.2 Altre variazioni |
- | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X | |
| C. Diminuzioni | (1.311.134) | - | X | - | - | X | - | - | X | (1.311.134) | - | X | (1.245.164) | - | X | |
| C.1 Annullate | (1.440) | - | X | - | - | X | - | - | X | (1.440) | - | X | (45.785) | - | X | |
| C.2 Esercitate | (1.309.694) | - | X | - | - | X | - | - | X | (1.309.694) | - | X | (1.199.379) | - | X | |
| C.3 Scadute | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X | |
| C.4 Altre variazioni |
- | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X | |
| D. Rimanenze finali |
1.456.175 | - | ott-22 | - | - | - | - | 1.456.175 | - | ott-22 | 2.562.510 | - | giu-21 | |||
| E. Opzioni esercitabili alla fine dell'esercizio |
397.795 | - | X | - | - | X | - | - | X | 397.795 | - | X | 676.318 | - | X |
Il numero delle azioni indicate nella tabella sopra riportata si riferisce esclusivamente ai piani per i quali è già stato definito il numero di azioni attribuite ai singoli beneficiari. Non sono stati indicati i prezzi medi di esercizio in quanto si tratta esclusivamente di strumenti assegnati gratuitamente.

Si riportano di seguito gli effetti economici e patrimoniali connessi ai piani di incentivazione basati su azioni FinecoBank, ad eccezione del saldo della Riserva connessa ai piani Equity Settled. I piani di incentivazione basati su azioni di UniCredit S.p.A. non maturano più effetti economici.
L'impatto a conto economico consolidato è stato determinato anno per anno in base al periodo di maturazione degli strumenti (vesting).
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 | |||
| Complessivo | Piani vested | Complessivo | Piani vested | |
| Oneri | 5.091 | 5.502 | ||
| - relativi a Piani Equity Settled | 5.088 | 5.484 | ||
| - relativi a Piani CashSettled | 3 | 18 | ||
| Somme pagate ad Unicredit S.p.A. a fronte di piani "vested" | 12 | 122 | ||
| Somme incassate da Unicredit S.p.A. a fronte di piani "vested" | - | 10 | ||
| Debito maturato verso Unicredit S.p.A. | 47 | 59 | ||
| Credito maturato verso Unicredit S.p.A. | 69 | 69 | ||
| Debito maturato verso i consulenti finanziari relativo a piani di Cash Settled | - | 83 |
Si precisa che gli oneri relativi ai Piani Equity Settled sono stati contabilizzati nelle Spese Amministrative – Spese per il personale relativamente ai piani assegnati al personale dipendente e nelle Spese Amministrative o nelle Commissioni passive relativamente ai piani assegnati ai consulenti finanziari. Gli oneri relativi ai Piani Cash Settled assegnati ai consulenti finanziari sono stati contabilizzati nelle Commissioni passive.
Parte L – Informativa di settore

L'informativa di settore non è esposta in quanto il particolare modello di business di Fineco prevede una forte integrazione fra le differenti tipologie di attività compresa quella svolta dalla controllata Fineco Asset Management DAC in virtù del modello di business integrato verticalmente; pertanto non è significativo identificare settori operativi distinti.
I servizi bancari e d'investimento sono offerti da FinecoBank attraverso la rete dei consulenti finanziari e i canali online e mobile, che operano in modo tra loro coordinato e integrato. La completezza dei servizi offerti consente di proporsi quale unico punto di riferimento del cliente (one stop solution) per l'operatività bancaria e le esigenze d'investimento. Questa strategia fortemente integrata e fondata sul cliente ha come conseguenza il fatto che i ricavi e i margini relativi ai diversi prodotti/servizi (investing, banking e brokerage) sono, quindi, profondamente interdipendenti. Tale logica di integrazione è la stessa che ispira il top management nella definizione degli obiettivi aziendali e nell'identificazione degli strumenti atti a raggiungerli.
Per quanto riguarda le informazioni sui ricavi da clienti per ciascun prodotto/servizio, in considerazione di quanto sopra esposto, si rimanda ai risultati esposti nella Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato della presente nota integrativa consolidata.
Si evidenzia, infine, che la Banca opera in Italia e si rivolge, prevalentemente, a clientela retail italiana, stante il contributo non rilevante dell'operatività nei confronti dei clienti UK. La controllata Fineco Asset Management DAC svolge attività di gestione del risparmio sul territorio irlandese nei confronti di clientela retail italiana e nei confronti di clienti istituzionali, residenti principalmente in Lussemburgo e in Irlanda.
Le informazioni in merito al grado di dipendenza da eventuali principali clienti non sono considerate rilevanti dal management e quindi non vengono fornite.

Parte M – Informativa sul leasing
I contratti di leasing che rientrano nell'ambito di applicazione del principio sono rappresentati dai contratti di affitto degli immobili utilizzati dal Gruppo e dai negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari e gestiti direttamente dalla Banca, oltre ai contratti di locazione di macchinari e autovetture.
Il Gruppo è potenzialmente esposto ai flussi finanziari in uscita, per pagamenti variabili dovuti per il leasing (riferiti in particolare alla rivalutazione ISTAT), non inclusi nella valutazione iniziale della passività per leasing.
Il Gruppo ha determinato la durata del leasing, per ogni singolo contratto, considerando il periodo "non annullabile" durante il quale lo stesso ha il diritto di utilizzare l'attività sottostante e prendendo in considerazione tutti gli aspetti contrattuali che possono modificare tale durata, tra i quali, in particolare, l'eventuale presenza:
In generale, con riferimento ai contratti che prevedono la facoltà da parte della Banca o della controllata di rinnovare tacitamente la locazione al termine di un primo periodo contrattuale, la durata del leasing viene determinata basandosi sull'esperienza storica (in particolare per la Banca) e le informazioni disponibili alla data, considerando oltre al periodo non cancellabile anche il periodo oggetto di opzione di proroga (primo periodo di rinnovo contrattuale), salvo l'esistenza di piani aziendali di dismissione dell'attività locata nonché di chiare e documentate valutazioni da parte delle competenti strutture del Gruppo che inducano a ritenere ragionevole il mancato esercizio dell'opzione di rinnovo o l'esercizio dell'opzione di risoluzione, tenuto altresì conto, con riguardo in particolare ai negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari della Banca, delle strategie commerciali di reclutamento ed organizzazione territoriale della rete.
Il Gruppo non ha fornito garanzie sul valore residuo dell'attività locata e non ha impegni per la stipula dei contratti di leasing non inclusi nel valore della passività per leasing rilevata in bilancio.
In conformità con le regole del principio, che concede esenzioni al riguardo, sono stati esclusi i contratti che hanno oggetto i c.d. "low-value assets" (la cui soglia è stata identificata pari a 5 migliaia di euro) costituiti principalmente ai contratti di noleggio dei telefoni cellulari, tutti i contratti di leasing di durata contrattuale pari o inferiore ai 12 mesi (c.d. "short term lease") e si è deciso di non applicare il principio ai leasing di attività immateriali (rappresentati principalmente da locazione software). Per tali contratti, i relativi canoni sono rilevati a conto economico su base lineare per la corrispondente durata.
Per quanto riguarda le informazioni sui diritti d'uso acquisiti con il leasing si rimanda a quanto illustrato nella Parte B – Attivo - Sezione 9 – Attività materiali – Voce 90 della presente nota integrativa consolidata.
Per quanto riguarda le informazioni sui debiti per leasing contenute si rimanda a quanto illustrato nella Parte B – Passivo – Sezione 1 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 10 della presente nota integrativa consolidata.
Inoltre, con riferimento alle informazioni:
Si precisa che non stati rilevati utili e le perdite derivanti da operazioni di vendita e retrolocazione, nonché proventi derivanti da operazioni di subleasing.

Si riportano di seguito gli ammortamenti rilevati nell'esercizio per i diritti d'uso acquisiti con il leasing suddivisi per classe di attività sottostante:
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Ammortamento | Ammortamento | |
| Attività | 2020 | 2019 |
| Diritti d'uso acquisiti con il leasing | ||
| 1. Attività materiali | (11.218) | (9.488) |
| 1.1 terreni | - | |
| 1.2 fabbricati | (10.963) | (9.239) |
| 1.3 mobili | - | - |
| 1.4 impianti elettronici | - | - |
| 1.5 altre | (255) | (249) |
Alla data del 31 dicembre 2020 non vi sono impegni per leasing a breve termine per i quali non sia già stato rilevato il costo nel conto economico dell'esercizio 2020.
Il Gruppo ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate esclusivamente da contratti di locazione per una parte della superficie dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11, classificati in bilancio come leasing operativi.
Con riferimento alle modalità con le quali il locatore gestisce il rischio associato ai diritti che conserva sulle attività sottostanti, si precisa che i contratti includono delle clausole che vietano al conduttore di cedere a terzi il contratto senza il consenso scritto del locatore, aggiornamenti periodici del canone in funzione della variazione accertata dell'indice ISTAT per i prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati e una scadenza contrattuale al termine della quale, in caso di mancato rinnovo ove previsto, il contratto di locazione cessa e i locali rientrano nella disponibilità del locatore.
I pagamenti dovuti per il leasing operativo sono stati rilevati, per competenza, nel conto economico consolidato come proventi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella Parte C – Sezione 16 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 230 della presente nota integrativa consolidata.
Il Gruppo non ha rilevato finanziamenti per leasing. Per quanto riguarda le attività concesse in leasing operativo, come precedentemente descritto, il Gruppo ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11.
I pagamenti dovuti per il leasing operativo sono stati rilevati, per competenza, nel conto economico consolidato come proventi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella Parte C – Sezione 16 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 230 della presente nota integrativa consolidata.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.

Di seguito si riportano i pagamenti dovuti per il leasing da ricevere non attualizzati suddivisioni per scadenza. Si precisa che i pagamenti si riferiscono ai canoni contrattuali previsti nei contratti di locazione di parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, i quali consentono ai locatari di recedere anticipatamente nel rispetto del preavviso previsto nel contratto stesso.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| Fasce temporali | 31/12/2020 | 31/12/2019 |
| Pagamenti da ricevere per il leasing |
Pagamenti da ricevere per il leasing |
|
| Fino a 1 anno | 730 | 957 |
| Da oltre 1 anno fino a 2 anni | 730 | 570 |
| Da oltre 2 anni fino a 3 anni | 730 | 570 |
| Da oltre 3 anni fino a 4 anni | 730 | 570 |
| Da oltre 4 anni fino a 5 anni | 160 | 570 |
| Da oltre 5 anni | 40 | 47 |
| Totale | 3.120 | 3.284 |
Come indicato precedentemente, il Gruppo ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11. Per l'informativa in merito alle modalità con le quali il Gruppo gestisce il rischio associato ai diritti che conserva sulle attività sottostanti si rimanda al paragrafo "Informazioni qualitative" contenuto nella presente sezione.

FinecoBank · Bilanci e Relazioni 2020 317
Allegati
Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti
di bilancio consolidato riclassificato

Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti
di bilancio consolidato riclassificato
318 Bilanci e Relazioni 2020 · FinecoBank
Allegati

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Consistenze al | ||
| ATTIVO | 31/12/2020 | 31/12/2019 |
| Cassa e disponibilità liquide = voce 10 | 1.760.348 | 754.386 |
| Attività finanziarie di negoziazione | 16.997 | 7.933 |
| 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico a) attività finanziarie detenute per la negoziazione |
16.997 | 7.933 |
| Finanziamenti a banche | 780.473 | 566.033 |
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche | 8.254.331 | 9.440.362 |
| a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di debito | (7.473.858) | (8.874.329) |
| Finanziamenti a clientela | 4.527.837 | 3.679.829 |
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela | 20.839.192 | 16.776.467 |
| a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di debito | (16.311.355) | (13.096.638) |
| Altre attività finanziarie | 23.939.899 | 22.304.892 |
| 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
10.988 | 12.226 |
| 30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 143.698 | 321.699 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di debito | 7.473.858 | 8.874.329 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di debito | 16.311.355 | 13.096.638 |
| Coperture | 74.451 | 64.939 |
| 50. Derivati di copertura | 19.003 | 36.059 |
| 60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica | 55.448 | 28.880 |
| Attività materiali = voce 90 | 151.872 | 152.048 |
| Avviamenti = voce 100. Attività immateriali di cui: avviamento | 89.602 | 89.602 |
| Altre attività immateriali = voce 100 al netto dell'avviamento | 39.597 | 37.492 |
| Attività fiscali = voce 110 | 13.314 | 23.444 |
| Altre attività = voce 130 | 360.627 | 342.309 |
| Totale dell'attivo | 31.755.017 | 28.022.907 |

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Consistenze al | ||
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 31/12/2020 | 31/12/2019 |
| Debiti verso banche | 1.064.859 | 154.653 |
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) debiti verso banche | 1.064.859 | 154.653 |
| Debiti verso clientela | 28.359.739 | 25.919.858 |
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) debiti verso clientela | 28.359.739 | 25.919.858 |
| Passività finanziarie di negoziazione = voce 20 | 5.889 | 3.777 |
| Coperture | 232.102 | 94.950 |
| 40. Derivati di copertura | 214.388 | 80.852 |
| 50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica | 17.714 | 14.098 |
| Passività fiscali = voce 60 | 13.954 | 11.437 |
| Altre passività | 391.349 | 455.748 |
| 80. Altre passività | 273.784 | 343.859 |
| 90. Trattamento di fine rapporto | 4.924 | 4.810 |
| 100. Fondo rischi ed oneri | 112.641 | 107.079 |
| Patrimonio | 1.687.125 | 1.382.484 |
| - capitale e riserve | 1.366.387 | 1.093.117 |
| 140. Strumenti di capitale | 500.000 | 500.000 |
| 150. Riserve | 664.489 | 397.593 |
| 160. Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 |
| 170. Capitale | 201.153 | 200.941 |
| 180. Azioni proprie | (1.189) | (7.351) |
| - riserve da valutazione | (2.833) | 1.002 |
| 120. Riserve da valutazione di cui: valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 2.379 | 3.159 |
| 120. Riserve da valutazione di cui: utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti | (5.212) | (2.157) |
| - Risultato netto = voce 200 | 323.571 | 288.365 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 31.755.017 | 28.022.907 |

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| CONTO ECONOMICO | Esercizio 2020 |
2019 |
| Interessi netti | 270.728 | 281.277 |
| 30. Margine d'interesse | 267.671 | 281.277 |
| + commissioni nette prestito titoli di Tesoreria | 3.057 | - |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | - | - |
| 70. Dividendi e proventi simili | 108 | 1.695 |
| a dedurre: dividendi e proventi simili su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione inclusi in voce 70 | (56) | (48) |
| a dedurre: dividendi e proventi simili su partecipazioni e titoli rappresentativi di capitale obbligatoriamente valutati al fair value inclusi in voce 70 | (52) | (1.647) |
| Commissioni nette = voce 60 60. Commissioni nette |
404.294 407.351 |
325.171 325.171 |
| (3.057) | - | |
| a dedurre: commissioni nette prestito titoli di Tesoreria Risultato negoziazione, coperture e fair value |
95.774 | 44.761 |
| 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione | 87.678 | 41.429 |
| 90. Risultato netto dell'attività di copertura | (259) | (160) |
| 110. Risultato netto delle attività e passività valutate al fair value | (758) | (1.839) |
| 100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 1.769 | 727 |
| + dividendi e proventi simili su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione (da voce 70) | 56 | 48 |
| + dividendi e proventi simili su partecipazioni e titoli rappresentativi di capitale obbligatoriamente valutati al fair value (da voce 70) | 52 | 1.647 |
| + utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (non deteriorati) | 7.236 | 2.909 |
| Saldo altri proventi/oneri | 3.566 | 3.608 |
| 230. Altri oneri/proventi di gestione | 111.869 | 105.546 |
| a dedurre: altri proventi di gestione - di cui: recupero di spese | (110.511) | (104.067) |
| a dedurre: rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi | 2.209 | 2.129 |
| 100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (non deteriorati) | 7.235 | 2.909 |
| a dedurre: utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (non deteriorati) | (7.236) | (2.909) |
| MARGINE D'INTERMEDIAZIONE | 774.362 | 654.817 |
| Spese per il personale | (99.546) | (90.152) |
| 190. Spese amministrative - a) spese per il personale | (99.546) | (90.152) |
| Altre spese amministrative | (255.112) | (240.638) |
| 190. Spese amministrative - b) altre spese amministrative | (279.708) | (256.638) |
| a dedurre: contributi ex-ante Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) | 26.805 | 18.129 |
| + rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi | (2.209) | (2.129) |
| Recuperi di spesa | 110.512 | 104.068 |
| 230. Altri oneri/proventi di gestione - di cui: recupero di spese | 110.512 | 104.068 |
| Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali | (25.440) | (22.864) |
| 210. Rettifiche/riprese di valore su attività materiali | (19.683) | (17.414) |
| 220. Rettifiche/riprese di valore su attività immateriali | (5.757) | (5.450) |
| Costi operativi | (269.586) | (249.586) |
| RISULTATO DI GESTIONE | 504.776 | 405.231 |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (3.344) | (1.970) |
| 130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (9.569) | 5.378 |
| a dedurre: rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito | 6.241 | (7.375) |
| 130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività | ||
| complessiva | (15) | 2 |
| a dedurre: Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli | ||
| di debito | 15 | (2) |
| 140. Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni | 23 | - |
| 200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri a) per rischio di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate | (39) | 27 |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 501.432 | 403.261 |
| Accantonamenti per rischi ed oneri | (34.076) | (27.152) |
| 200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri b) altri accantonamenti netti | (7.271) | (9.023) |
| + contributi ex-ante Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) | (26.805) | (18.129) |
| Profitti netti da investimenti | (6.262) | 7.377 |
| + Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito | (6.241) | 7.375 |
| + Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli di debito | (15) | 2 |
| 280. Utili (Perdite) da cessione di investimenti | (6) | - |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE | 461.094 | 383.486 |
| Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente = voce 300 RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE |
(137.523) 323.571 |
(95.121) 288.365 |
| RISULTATO DELL'ESERCIZIO | 323.571 | 288.365 |

Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti
di bilancio consolidato riclassificato
322 Bilanci e Relazioni 2020 · FinecoBank

I sottoscritti, Alessandro Foti, nella sua qualità di Amministratore Delegato e Direttore Generale di FinecoBank S.p.A., e Lorena Pelliciari, nella sua qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di FinecoBank S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'articolo 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa, e
Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato, nel corso del periodo chiuso al 31 dicembre 2020.
La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato è basata su un modello definito in coerenza con l'"Internal Control - Integrated Framework (CoSO)" e con il "Control Objective for IT and Related Technologies (Cobit)", che rappresentano standard di riferimento per il sistema di controllo interno e per il financial reporting in particolare, generalmente accettati a livello internazionale.
I sottoscritti attestano, inoltre, che
3.1 il Bilancio consolidato:
3.2 la Relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.
Milano, 9 febbraio 2021
FinecoBank S.p.A. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale Alessandro Foti
FinecoBank S.p.A. Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Lorena Pelliciari

Attestazione
Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-Ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni
324 Bilanci e Relazioni 2020 · FinecoBank

Deloitte & Touche S.p.A. Via Tortona, 25 20144 Milano Italia

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Agli Azionisti di FinecoBank Banca Fineco S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo FinecoBank (il "Gruppo"), costituito dallo stato patrimoniale consolidato al 31 dicembre 2020, dal conto economico consolidato, dal prospetto della redditività consolidata complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato per l'esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa consolidata.
A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2020, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e dell'art. 43 del D.Lgs. n. 136/15.
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto a FinecoBank Banca Fineco S.p.A. (la "Banca") in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.
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Il nome Deloitte si riferisce a una o più delle seguenti entità: Deloitte Touche Tohmatsu Limited, una società inglese a responsabilità limitata ("DTTL"), le member firm aderenti al suo network e le entità a esse correlate. DTTL e ciascuna delle sue member firm sono entità giuridicamente separate e indipendenti tra loro. DTTL (denominata anche "Deloitte Global") non fornisce servizi ai clienti. Si invita a leggere l'informativa completa relativa alla descrizione della struttura legale di Deloitte Touche Tohmatsu Limited e delle sue member firm all'indirizzo www.deloitte.com/about.

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Descrizione dell'aspetto chiave della revisione
Come riportato in nota integrativa consolidata, Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale – Sezione 10 del passivo – Fondi per rischi e oneri, la voce 100 "Fondi per rischi e oneri: c) altri fondi per rischi e oneri" al 31 dicembre 2020 include fondi per controversie legali pari a Euro 24,6 milioni che accolgono gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relativi a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, di controversie in essere con i consulenti finanziari e di altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta.
Nella Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura – Sezione 1.5 - Rischi operativi della nota integrativa consolidata, al paragrafo "Rischi derivanti da pendenze rilevanti", gli Amministratori evidenziano che in relazione ai procedimenti giudiziari pendenti nei confronti del Gruppo, unicamente riferiti alla Banca, individualmente non rilevanti, vi è una notevole incertezza circa il possibile esito e l'entità dell'eventuale onere che il Gruppo potrebbe essere chiamato a sostenere; laddove è possibile stimare in modo attendibile l'entità dell'eventuale onere e lo stesso sia ritenuto probabile, sono stati effettuati accantonamenti nella misura ritenuta congrua date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali, effettuando la miglior stima possibile dell'ammontare che ragionevolmente il Gruppo dovrà sostenere per adempiere le relative obbligazioni.
Il paragrafo "Rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime" della Parte A – Politiche contabili, A.1 – Parte generale, Sezione 5 – Altri aspetti della nota integrativa consolidata riporta l'informativa riguardo la soggettività e la complessità del processo di stima adottato a supporto del valore di iscrizione in bilancio di alcune poste di natura valutativa. Per alcune di esse, tra cui i fondi per rischi e oneri, la complessità e soggettività delle stime è influenzata dall'articolazione delle ipotesi ed assunzioni sottostanti, dalla numerosità e variabilità delle informazioni disponibili e dalle incertezze connesse ai possibili futuri esiti di procedimenti, controversie e contenziosi.
In relazione alla numerosità dei reclami e delle controversie in essere, sia pure fisiologica rispetto all'operatività tipica della Banca, e alla complessità ed articolazione del processo di stima, considerate le incertezze connesse agli esiti degli stessi, la stima dei fondi rischi e oneri per controversie legali è stata considerata un aspetto chiave della revisione contabile del bilancio consolidato al 31 dicembre 2020.
| Procedure di revisione svolte |
Le nostre procedure di revisione hanno incluso, tra le altre, le seguenti: |
|---|---|
| analisi e comprensione dei controlli rilevanti posti in essere dalla Banca, per l'individuazione, la gestione e il monitoraggio dei reclami da clientela e delle controversie legali con la stessa, in relazione all'operatività bancaria e all'operatività dei consulenti finanziari di cui la Banca si avvale; |
Abbiamo infine verificato la completezza e la conformità dell'informativa resa nella nota integrativa consolidata rispetto a quanto previsto dai principi contabili di riferimento.
| Descrizione dell'aspetto chiave della revisione |
Come riportato in nota integrativa consolidata, Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato – Sezione 4 dell'attivo - Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, al 31 dicembre 2020 le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - crediti verso la clientela per finanziamenti ammontano a Euro 4.528 milioni (esposizione netta, comprensiva di Euro 25,5 milioni di crediti deteriorati al netto delle relative rettifiche di valore per Euro 21,9 milioni). |
|---|---|
| Nella nota integrativa consolidata, Parte A – Politiche contabili, sono descritti i processi di classificazione e valutazione delle esposizioni creditizie per i quali la Banca fa riferimento alla normativa di settore, integrata dalle disposizioni interne che, secondo quanto previsto dai principi contabili applicabili, disciplinano le regole di classificazione e trasferimento delle suddette esposizioni nell'ambito delle diverse categorie di rischio e le relative modalità di valutazione. A tale riguardo, la Banca ha tenuto, inoltre, in adeguata considerazione il particolare contesto di incertezza macroeconomica conseguente all'emergenza pandemica oltreché gli effetti dei provvedimenti di moratoria legislativi e di categoria emanati nell'esercizio, nonché delle altre misure di sostegno introdotte dal Governo. Nella Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale, al paragrafo 1.1 "Rischio di credito", sono inoltre illustrate le politiche di gestione del rischio di credito. |

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| In considerazione della significatività dell'ammontare dei crediti verso la clientela per finanziamenti iscritti in bilancio e della complessità dei sistemi di valutazione, gestione e controllo del rischio di credito adottati dalla Banca, anche in ragione dell'attuale scenario macroeconomico connesso all'emergenza sanitaria Covid-19, l'erogazione, la classificazione e la valutazione dei crediti in oggetto sono state considerate un aspetto chiave della revisione contabile del bilancio consolidato al 31 dicembre 2020. |
|
|---|---|
| Procedure di revisione svolte |
Nello svolgimento delle nostre procedure di revisione abbiamo preliminarmente acquisito una conoscenza del processo creditizio che ha incluso, in particolare, la rilevazione e la comprensione dei presidi organizzativi e procedurali previsti dalla normativa interna della Banca e messi in atto dalla stessa con riferimento a: valutazione del merito creditizio finalizzata alla concessione ed erogazione |
| del credito; valutazione e monitoraggio della qualità del credito; classificazione e valutazione dei crediti secondo le disposizioni della normativa di settore e in conformità ai principi contabili applicabili. |
|
| Tale attività ha compreso la verifica dell'implementazione dei corrispondenti processi aziendali e delle relative procedure, nonché, per quanto riguarda i controlli rilevanti del processo di concessione ed erogazione del credito, la verifica dell'efficacia operativa. |
|
| Le procedure di revisione, svolte anche avvalendoci del supporto di specialisti appartenenti al nostro network ove ritenuto opportuno, hanno inoltre incluso, tra le altre, le seguenti: |
|
| l'analisi e la comprensione dei sistemi e degli applicativi informatici utilizzati; l'ottenimento e l'esame delle risposte alle richieste di conferma saldi ai clienti effettuate su base campionaria; l'ottenimento e l'analisi della reportistica di monitoraggio predisposta dalle responsabili funzioni aziendali e unità organizzative coinvolte; per i crediti non deteriorati (in stage 1 e stage 2, secondo la classificazione IFRS 9), la verifica su base campionaria della classificazione secondo il quadro normativo sull'informativa finanziaria e regolamentare applicabile e l'esame della ragionevolezza dei criteri di valutazione e delle assunzioni adottati dalla Banca per la determinazione delle rettifiche di valore, anche tenuto conto della complessità e delle incertezze connesse all'attuale contesto macroeconomico conseguente all'emergenza pandemica; per i crediti deteriorati (in stage 3, secondo la classificazione IFRS 9), la verifica su base campionaria della classificazione e della relativa valutazione in conformità a quanto disposto dalla normativa di settore e dai principi contabili applicabili. |

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Abbiamo infine verificato la completezza e la conformità dell'informativa fornita nella nota integrativa consolidata rispetto a quanto previsto dai principi contabili applicabili e dalla normativa di riferimento nonché dalle comunicazioni emanate dalle Autorità di Vigilanza a seguito dell'emergenza pandemica Covid-19.
Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e dell'art. 43 del D. Lgs. N. 136/15 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo FinecoBank Banca Fineco S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.
I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.
Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:
abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

7
L'assemblea degli azionisti di FinecoBank Banca Fineco S.p.A. ci ha conferito in data 16 aprile 2013 l'incarico di revisione legale dei conti della Banca per gli esercizi dal 31 dicembre 2013 al 31 dicembre 2021.
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Banca nell'esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.
Gli Amministratori di FinecoBank Banca Fineco S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo al 31 dicembre 2020, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2020 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2020 e sono redatte in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
Gli Amministratori di FinecoBank Banca Fineco S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n.254.

8
Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli Amministratori della dichiarazione non finanziaria.
Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.
DELOITTE & TOUCHE S.p.A.
Alessandro Grazioli Socio
Milano, 31 marzo 2021

FinecoBank · Bilanci e Relazioni 2020 333
Relazione della Società di Revisione
Relazione della Società di Revisione

Relazione della Società di Revisione
Relazione della Società di Revisione
334 Bilanci e Relazioni 2020 · FinecoBank
Bilancio dell'impresa d i FinecoBan k S.p.A. Schemi del bilancio

| (Importi in euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci dell'attivo 31/12/2020 |
31/12/2019 | ||
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 1.760.347.513 | 754.385.555 |
| 20. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 27.574.467 | 19.291.966 |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 16.996.424 | 7.932.890 | |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 10.578.043 | 11.359.076 | |
| 30. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 143.697.980 | 321.699.374 |
| 40. | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 29.062.986.361 | 26.189.531.446 |
| a) crediti verso banche | 8.234.280.836 | 9.423.960.986 | |
| b) crediti verso clientela | 20.828.705.525 | 16.765.570.460 | |
| 50. | Derivati di copertura | 19.003.017 | 36.058.790 |
| 60. | Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | 55.447.626 | 28.879.945 |
| 70. | Partecipazioni | 3.000.000 | 3.000.000 |
| 80. | Attività materiali | 150.882.841 | 150.924.528 |
| 90. | Attività immateriali | 129.039.673 | 126.881.378 |
| - avviamento | 89.601.768 | 89.601.768 | |
| 100. | Attività fiscali | 13.302.656 | 23.450.062 |
| a) correnti | 5.165.489 | - | |
| b) anticipate | 8.137.167 | 23.450.062 | |
| 120. | Altre attività | 359.809.201 | 342.284.039 |
| Totale dell'attivo | 31.725.091.335 | 27.996.387.083 |
Stato patrimoniale
| (Importi in euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci del passivo e del patrimonio netto 31/12/2020 |
31/12/2019 | ||
| 10. | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 29.415.181.058 | 26.067.097.156 |
| a) debiti verso banche | 1.064.859.423 | 154.653.249 | |
| b) debiti verso clientela | 28.350.321.635 | 25.912.443.907 | |
| 20. | Passività finanziarie di negoziazione | 5.888.894 | 3.776.967 |
| 40. | Derivati di copertura | 214.388.013 | 80.851.594 |
| 50. | Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | 17.713.507 | 14.098.114 |
| 60. | Passività fiscali | 13.323.845 | 11.344.394 |
| a) correnti | 9.574.115 | 11.344.394 | |
| b) differite | 3.749.730 | - | |
| 80. | Altre passività | 269.959.811 | 340.452.877 |
| 90. | Trattamento di fine rapporto del personale | 4.924.424 | 4.810.417 |
| 100. | Fondi per rischi e oneri | 112.640.031 | 107.079.284 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 60.888 | 21.418 | |
| c) altri fondi per rischi e oneri | 112.579.143 | 107.057.866 | |
| 110. | Riserve da valutazione | (2.832.700) | 1.001.802 |
| 130. | Strumenti di capitale | 500.000.000 | 500.000.000 |
| 140. | Riserve | 648.883.874 | 384.458.583 |
| 150. | Sovrapprezzi di emissione | 1.934.113 | 1.934.113 |
| 160. | Capitale | 201.152.834 | 200.941.488 |
| 170. | Azioni proprie (-) | (1.189.355) | (7.351.109) |
| 180. | Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) | 323.122.986 | 285.891.403 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 31.725.091.335 | 27.996.387.083 |


Conto economico
| (Importi in euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 2020 | 2019 | |
| 10. | Interessi attivi e proventi assimilati | 278.307.256 | 297.894.191 |
| di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo | 294.257.591 | 305.965.968 | |
| 20. | Interessi passivi e oneri assimilati | (10.388.689) | (16.502.878) |
| 30. | Margine di interesse | 267.918.567 | 281.391.313 |
| 40. | Commissioni attive | 627.145.715 | 542.878.497 |
| 50. | Commissioni passive | (287.544.346) | (280.167.648) |
| 60. | Commissioni nette | 339.601.369 | 262.710.849 |
| 70. | Dividendi e proventi simili | 52.166.800 | 49.995.636 |
| 80. | Risultato netto dell'attività di negoziazione | 87.611.280 | 41.345.991 |
| 90. | Risultato netto dell'attività di copertura | (259.363) | (159.944) |
| 100. | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: | 9.004.518 | 3.636.018 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 7.234.704 | 2.908.890 | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 1.769.814 | 727.128 | |
| 110. | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
(786.089) | (1.909.947) |
| b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | (786.089) | (1.909.947) | |
| 120. | Margine di intermediazione | 755.257.082 | 637.009.916 |
| 130. | Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: | (9.573.528) | 5.383.869 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (9.558.679) | 5.381.600 | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (14.849) | 2.269 | |
| 140. | Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni | 22.613 | - |
| 150. | Risultato netto della gestione finanziaria | 745.706.167 | 642.393.785 |
| 160. | Spese amministrative: | (370.552.067) | (339.927.114) |
| a) spese per il personale | (95.020.884) | (86.066.842) | |
| b) altre spese amministrative | (275.531.183) | (253.860.272) | |
| 170. | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (7.310.385) | (8.995.312) |
| a) impegni e garanzie rilasciate | (39.470) | 27.323 | |
| b) altri accantonamenti netti | (7.270.915) | (9.022.635) | |
| 180. | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali | (19.488.604) | (17.231.597) |
| 190. | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali | (5.703.724) | (5.395.719) |
| 200. | Altri oneri/proventi di gestione | 110.448.575 | 102.893.277 |
| 210. | Costi operativi | (292.606.205) | (268.656.465) |
| 250. | Utili (Perdite) da cessione di investimenti | (6.232) | 355 |
| 260. | Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 453.093.730 | 373.737.675 |
| 270. | Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente | (129.970.744) | (87.846.272) |
| 280. | Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte | 323.122.986 | 285.891.403 |
| 300. | Utile (Perdita) d'esercizio | 323.122.986 | 285.891.403 |
| 2020 | 2019 | |
|---|---|---|
| Utile per azione (euro) | 0,53 | 0,47 |
| Utile per azione diluito (euro) | 0,53 | 0,47 |
Note:
Per maggiori informazioni sull'"Utile per azione" e sull'"Utile per azione diluito" si rimanda alla nota integrativa, Parte C – Informazioni sul conto economico, Sezione 22.

| Prospetto della redditività complessiva | (Importi in euro) | ||
|---|---|---|---|
| Totale | Totale | ||
| Voci | 2020 | 2019 | |
| 10. | Utile (Perdita) d'esercizio | 323.122.986 | 285.891.403 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico | (3.053.943) | 4.226.372 | |
| 70. | Piani a benefici definiti | (3.053.943) | 4.226.372 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico | (780.559) | 6.568.972 | |
| 140. | Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (780.559) | 6.568.972 |
| 170. | Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | (3.834.502) | 10.795.344 |
| 180. | Redditività complessiva (Voce 10+170) | 319.288.484 | 296.686.747 |
| (Importi in euro) | |||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Allocazione risultato | Variazioni dell'esercizio | ||||||||||||||
| esercizio precedente | Operazioni sul patrimonio netto | ||||||||||||||
| Esistenze al 31/12/2019 | Modifica saldi apertura | Esistenze al 01/01/2020 | Riserve | Dividendi e altre destinazioni |
Variazioni di riserve | Emissioni nuove azioni | Acquisto azioni proprie | straordinaria di Distribuzione dividendi |
Variazione strumenti di capitale |
Derivati su proprie azioni |
Stock options | Variazioni interessenze partecipative |
Redditività complessiva esercizio 2020 |
Patrimonio netto esercizio 2020 |
|
| Capitale: | |||||||||||||||
| - azioni ordinarie |
200.941.488 | 200.941.488 | 211.346 | 201.152.834 | |||||||||||
| - altre azioni | |||||||||||||||
| Sovrapprezzi di emissione |
1.934.113 | 1.934.113 | 1.934.113 | ||||||||||||
| Riserve: | |||||||||||||||
| - di utili | 351.801.917 | 351.801.917 | 285.891.403 | (19.781.446) | (211.346) | 617.700.528 | |||||||||
| - altre | 32.656.666 | 32.656.666 | (1.473.320) | 31.183.346 | |||||||||||
| Riserve da valutazione |
1.001.802 | 1.001.802 | (3.834.502) | (2.832.700) | |||||||||||
| Strumenti di capitale |
500.000.000 | 500.000.000 | 500.000.000 | ||||||||||||
| Azioni proprie | (7.351.109) | (7.351.109) | 6.561.514 | (399.760) | (1.189.355) | ||||||||||
| Utile (Perdita) di esercizio |
285.891.403 | 285.891.403 | (285.891.403) | 323.122.986 | 323.122.986 | ||||||||||
| Patrimonio netto |
1.366.876.280 | - | 1.366.876.280 | - | - | (19.781.446) | 6.772.860 | (399.760) | - | - | - | (1.684.666) | - | 319.288.484 | 1.671.071.752 |
La colonna "Riserve" comprende l'utile 2019 di FinecoBank S.p.A.. Si segnala che, nel pieno rispetto della normativa di riferimento, delle indicazioni delle Autorità di Vigilanza e della miglior prassi consolidata in materia, il Consiglio di Amministrazione del 6 aprile 2020 ha deciso di revocare la proposta di distribuzione di un dividendo unitario di 0,32 euro per complessivi euro 195.052.000 deliberata dal Consiglio di Amministrazione dell'11 febbraio 2020, deliberando di proporre all'Assemblea ordinaria convocata per il 28 aprile 2020 l'assegnazione a riserve dell'utile dell'esercizio 2019. L'Assemblea ordinaria convocata per il 28 aprile 2020 ha quindi approvato la suddetta proposta.
La colonna "Stock options" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.
La colonna "Variazioni di riserve" comprende: le cedole corrisposte sugli Strumenti di capitale al netto delle relative imposte; i costi di transazione direttamente attribuibili all'operazione di emissione di nuove azioni al netto delle relative imposte.
| (Importi in euro) | |||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Allocazione risultato | Variazioni dell'esercizio | ||||||||||||||
| esercizio precedente | Operazioni sul patrimonio netto | ||||||||||||||
| Esistenze al 31/12/2018 | Modifica saldi apertura | Esistenze al 01/01/2019 | Riserve | Dividendi e altre destinazioni |
Variazioni di riserve | Emissioni nuove azioni | Acquisto azioni proprie | straordinaria di Distribuzione dividendi |
Variazione strumenti di capitale |
Derivati su proprie azioni |
Stock options | Variazioni interessenze partecipative |
Redditività complessiva esercizio 2019 |
Patrimonio netto esercizio 2019 |
|
| Capitale: | |||||||||||||||
| - azioni ordinarie |
200.773.450 | 200.773.450 | 168.038 | 200.941.488 | |||||||||||
| - altre azioni | |||||||||||||||
| Sovrapprezzi di emissione |
1.934.113 | 1.934.113 | 1.934.113 | ||||||||||||
| Riserve: | |||||||||||||||
| - di utili | 321.700.148 | 321.700.148 | 43.421.505 | (13.151.698) | (168.038) | 351.801.917 | |||||||||
| - altre | 33.972.420 | 33.972.420 | (1.315.754) | 32.656.666 | |||||||||||
| Riserve da valutazione |
(9.793.542) | (9.793.542) | 10.795.344 | 1.001.802 | |||||||||||
| Strumenti di capitale |
200.000.000 | 200.000.000 | 300.000.000 | 500.000.000 | |||||||||||
| Azioni proprie | (13.959.749) | (13.959.749) | 6.789.531 | (180.891) | (7.351.109) | ||||||||||
| Utile (Perdita) di esercizio |
227.922.326 | 227.922.326 | (43.421.505) | (184.500.821) | 285.891.403 | 285.891.403 | |||||||||
| Patrimonio netto |
962.549.166 | - | 962.549.166 | - | (184.500.821) | (13.151.698) | 6.957.569 | (180.891) | - | 300.000.000 | - | (1.483.792) | - | 296.686.747 | 1.366.876.280 |
L'ammontare del dividendo deliberato dall'Assemblea ordinaria nell'esercizio 2019, complessivamente pari a 184.500.820,80 euro, corrisponde ad euro 0,303 per azione.
La colonna "Stock options" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.
La colonna "Variazioni di riserve" comprende: la quota dei dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie di cui la Banca si è trovata in possesso alla record date, girata a Riserva straordinaria; le cedole corrisposte sugli Strumenti di capitale al netto delle relative imposte; i costi di transazione direttamente attribuibili all'operazione di emissione degli Strumenti di capitale al netto delle relative imposte.
Rendiconto finanziario
| Importo A. ATTIVITA' OPERATIVA 2020 2019 1. Gestione 523.982.568 373.072.458 - risultato d'esercizio (+/-) 323.122.986 285.891.403 - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività 1.573.474 2.057.504 finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+) - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) 743.637 159.944 - rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) 10.540.043 (4.696.921) - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 25.192.328 22.627.316 - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 18.428.328 21.735.341 - imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) 1.750.730 921.868 - rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (+/-) - - - altri aggiustamenti (+/-) 142.631.042 44.376.003 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (2.768.441.188) (4.255.251.980) - attività finanziarie detenute per la negoziazione (6.665.305) (1.200.729) - attività finanziarie designate al fair value - - - altre attività obbligatoriamente valutate al fair value (18.801) 32.692 - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 174.589.937 641.188.706 |
|---|
| - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (2.915.710.459) (4.847.161.127) |
| - altre attività (20.636.560) (48.111.522) |
| 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 3.289.287.996 2.761.365.255 |
| - passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 3.375.411.566 2.769.804.579 |
| - passività finanziarie di negoziazione (1.059.751) 1.592.278 |
| - passività finanziarie designate al fair value - - |
| - altre passività (85.063.819) (10.031.602) |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 1.044.829.376 (1.120.814.267) |
| B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO |
| 1. Liquidità generata da 52.059.924 48.301.318 |
| - vendite di partecipazioni - - |
| - dividendi incassati su partecipazioni 52.059.183 48.300.963 |
| - vendite di attività materiali 741 355 |
| - vendite di attività immateriali - - |
| - vendite di rami d'azienda - - |
| 2. Liquidità assorbita da (29.320.454) (129.244.307) |
| - acquisti di partecipazioni - - |
| - acquisti di attività materiali (21.458.435) (95.274.198) |
| - acquisti di attività immateriali (7.862.019) (33.970.109) |
| - acquisti di rami d'azienda - - |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento 22.739.470 (80.942.989) |
| C. ATTIVITA' DI PROVVISTA |
| - emissioni/acquisti di azioni proprie 6.373.100 6.776.678 |
| - emissioni/acquisti di strumenti di capitale - 300.000.000 |
| - distribuzione dividendi e altre finalità (26.554.306) (204.610.088) |
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (20.181.206) 102.166.590 |
| LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO 1.047.387.640 (1.099.590.666) |


| (Importi in euro) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci di bilancio | Importo | ||||
| 2020 | 2019 | ||||
| Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio | 928.238.920 | 2.013.386.265 | |||
| Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio | 1.047.387.640 | (1.099.590.666) | |||
| Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi | (12.524.174) | 14.443.321 | |||
| Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio | 1.963.102.386 | 928.238.920 |

(+) generata
(-) assorbita
La liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie della Banca, sebbene ai sensi dello IAS 7 par. 44A sia rappresentativa di flussi derivanti dall'attività di finanziamento/provvista, è classificata, coerentemente con l'attività bancaria svolta e come richiesto dalla Circolare 262/2005 di Banca d'Italia, quale liquidità riveniente dall'attività operativa.
Con l'espressione "Cassa e disponibilità liquide" si intendono le disponibilità liquide contabilizzate nella voce 10 dell'attivo "Cassa e disponibilità liquide" e le attività liquide equivalenti contabilizzate nella voce 40 dell'attivo "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) crediti verso banche" (rappresentate da conti correnti e depositi entro 3 mesi), esclusi eventuali fondi di svalutazione e ratei ricondotti sulle attività finanziarie, al netto delle passività liquide equivalenti contabilizzate nella voce 10 del passivo "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) debiti verso banche" (rappresentate da conti correnti e depositi entro 3 mesi), esclusi eventuali ratei ricondotti sulle passività finanziarie.
La voce "Cassa e disponibilità liquide" alla chiusura dell'esercizio 2020 comprende:
La voce "Cassa e disponibilità liquide" alla chiusura dell'esercizio precedente comprendeva:

Rendiconto finanziario
342 Relazioni e Bilanci 2020 · FinecoBank
Schemi del bilancio
Il presente Bilancio di FinecoBank Banca Fineco S.p.A. (di seguito FinecoBank o Fineco o Banca) è redatto, in applicazione del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38, in conformità ai principi contabili (nel seguito "IFRS", "IAS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i relativi documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea, come previsto dal Regolamento dell'Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2002 ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2020.
Esso costituisce inoltre parte integrante della Relazione finanziaria annuale ai sensi del comma 1 dell'articolo 154-ter del Testo Unico della Finanza (TUF, D.Lgs. 24/2/1998 n. 58).
La Banca d'Italia con riferimento ai bilanci delle banche e delle società finanziarie capogruppo di gruppi bancari, ha stabilito con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti, gli schemi di bilancio e della nota integrativa utilizzati per la redazione del presente Bilancio.
La redazione del presente Bilancio è avvenuta, come detto sopra, in conformità ai principi contabili internazionali omologati dalla Commissione Europea. A livello interpretativo e di supporto nell'applicazione sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non tutti omologati dalla Commissione Europea:
Il Bilancio è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario (elaborato applicando il metodo "indiretto") e dalla presente nota integrativa ed è corredato dalla Relazione degli Amministratori sull'andamento della gestione (si rimanda alla Relazione sulla gestione consolidata) e dagli Allegati.
Inoltre, ai sensi dell'art. 123-bis comma 3 del TUF, come ricordato nelle "Altre informazioni" della Relazione sulla gestione, la "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" è disponibile nella sezione "Governance" del sito internet di FinecoBank.
Gli schemi di bilancio sono redatti in unità di euro mentre la nota integrativa, salvo quando diversamente indicato, è redatta in migliaia di euro; si precisa che, come previsto dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005, non sono state indicate le voci degli schemi di Stato Patrimoniale, Conto Economico e Prospetto della redditività complessiva che non presentano importi né per l'esercizio cui il bilancio si riferisce né per l'esercizio precedente.
Inoltre, non sono state indicate le tabelle della nota integrativa che non presentano importi né per l'esercizio cui il bilancio si riferisce né per l'esercizio precedente.
L'eventuale mancata quadratura tra i dati esposti negli schemi di bilancio e i dati delle tabelle di nota integrativa dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.
Il presente Bilancio è redatto nel presupposto della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS1, non sussistendo dubbi o incertezze circa la capacità della Banca di proseguire la propria attività e di continuare ad operare come un'entità in funzionamento per il prevedibile futuro (almeno pari a 12 mesi).
I criteri di valutazione adottati sono pertanto coerenti con tale presupposto e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività dell'informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica.
Tali criteri sono stati in parte modificati rispetto all'esercizio precedente esclusivamente con riferimento all'emanazione e all'entrata in vigore di nuovi principi ed interpretazioni, per il dettaglio dei quali si rimanda a quanto evidenziato nella successiva Sezione 4 – "Altri aspetti" e alla Parte A.2 "Parte relativa alle principali voci di bilancio".
Dopo la data di chiusura dell'esercizio non si sono verificati eventi significativi che inducano a rettificare le risultanze esposte nel bilancio al 31 dicembre 2020.
Il Bilancio dell'impresa al 31 dicembre 2020 è stato approvati dal Consiglio di Amministrazione del 9 febbraio 2021, che ne ha autorizzato la diffusione pubblica, anche ai sensi dello IAS10.
Nel corso dell'esercizio 2020 sono entrati in vigore i seguenti principi, emendamenti ed interpretazioni contabili omologati dalla Commissione Europea, applicabili ai bilanci relativi ai periodi che decorrono dal 1° gennaio 2020:
Nella misura in cui applicabili, tali principi, emendamenti ed interpretazioni contabili non hanno avuto impatti rilevanti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria al 31 dicembre 2020.
In particolare, come riportato nel Bilancio 2019, al 31 dicembre 2019 la Banca aveva deciso di non applicare in via anticipata il Regolamento (UE) 2020/34 della Commissione del 15 gennaio 2020 pubblicato in data 16 gennaio 2020, che recepisce le "Modifiche all'IFRS 9, IAS 39 e IFRS 7: riforma dei Benchmark dei tassi di interesse" emanate dallo IASB nel mese di settembre 2019 ed applicabili dal 1° gennaio 2020, prevedendo deroghe temporanee ai requisiti richiesti per l'applicazione dell'hedge accounting al fine di mitigare l'impatto derivante dall'incertezza della riforma dell'IBOR.
A tal proposito si precisa che la Banca ha in essere esclusivamente coperture di fair value che prevedono lo scambio del tasso fisso contro Euribor e la cui valutazione, in quanto collateralizzate, è effettuata attualizzando i flussi futuri con la curva OIS. A seguito dell'entrata in vigore, nel 2018, del Regolamento (EU) 2016/1011 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell'8 giugno 2016 (EU Benchmark Regulation – BMR) l'Euribor è stato oggetto di un processo di riforma condotto dall'European Money Markets Institute (EMMI), amministratore dello stesso, per renderlo conforme alla BMR secondo una nuova metodologia ibrida di calcolo (basata su tre livelli) da implementarsi entro la fine del 2019. L'autorizzazione è stata concessa, ai sensi dell'art. 34 della BMR, il 2 luglio 2019 dall'autorità belga FSMA, supervisore dell'EMMI. A novembre 2019 si è conclusa la piena transizione alla nuova metodologia di calcolo e l'Euribor risulta pertanto BMR-compliant e continua ad essere utilizzato dopo il 1° gennaio 2020. Con riferimento alla curva OIS, le clearing house (Eurex\LCH) utilizzate da FinecoBank avevano inizialmente comunicato che il tasso Eonia sarebbe stato sostituito con il tasso €STR in data 22 giugno 2020, salvo poi posticipare la sostituzione in data 27 luglio 2020 in seguito all'emergenza COVID-19. Dal 27 luglio 2020, per effetto della riforma in oggetto ed in linea con le clearing house (Eurex\LCH) utilizzate da FinecoBank, il tasso Eonia della curva OIS è stato sostituito dal tasso €STR anticipando la dismissione del tasso Eonia che avverrà a fine 2021.
Nel mese di dicembre 2020 è stato omologato dall'Unione Europea l'emendamento "Modifiche all'IFRS 4 Contratti assicurativi - Estensione dell'esenzione temporanea dall'applicazione dell'IFRS 9 (Reg. UE (2020/2097)", che entra in vigore il 5 gennaio 2021 ed è applicabile a decorrere dal 1° gennaio 2021 per gli esercizi finanziari aventi inizio il 1° gennaio 2021 o in data successiva.
Con riferimento alle "Modifiche all'IFRS 9, IAS 39, IFRS 7, IFRS 4 e IFRS 16 Riforma del benchmark dei tassi di interesse - Fase 2", in data 14 gennaio 2021 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea il Regolamento (UE) 2021/25 della Commissione del 13 gennaio 2021, che modifica il regolamento (CE) n. 1126/2008 che adotta taluni principi contabili internazionali conformemente al regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, per quanto riguarda il Principio contabile internazionale IAS 39 e gli International Financial Reporting Standard (IFRS) 4, 7, 9 e 16. Le disposizioni contenute nel Regolamento si applicano al più tardi a partire dall'esercizio finanziario che inizia il 1° gennaio 2021 o successivamente.
Al 31 dicembre 2020, inoltre, lo IASB risulta aver emanato i seguenti principi e interpretazioni contabili o revisioni degli stessi, la cui applicazione è tuttavia tuttora subordinata al completamento del processo di omologazione da parte degli organi competenti dell'Unione Europea non ancora conclusosi:

I possibili effetti dell'adozione futura di tali principi, interpretazioni ed emendamenti, nella misura in cui applicabili e rilevanti per la Banca, sono ragionevolmente stimati come non significativi; le relative analisi, anche in relazione alla non ancora avvenuta omologazione, sono tuttora da completare.
Si precisa inoltre che con comunicazione del 15 dicembre 2020 "Integrazioni alle disposizioni della Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" aventi ad oggetto gli impatti del COVID-19 e delle misure a sostegno dell'economia ed emendamenti agli IAS/IFRS" Banca d'Italia ha integrato le disposizioni che disciplinano i bilanci delle banche (Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005) per fornire al mercato informazioni sugli effetti che il COVID-19 e le misure di sostegno all'economia hanno prodotto sulle strategie, gli obiettivi e le politiche di gestione dei rischi, nonché sulla situazione economico patrimoniale degli intermediari. Le disposizioni si applicano a partire dai bilanci chiusi o in corso al 31 dicembre 2020, ad eccezione delle informazioni comparative riferite all'esercizio precedente e di quelle attinenti i write-off di cui alle tabelle 3.3a e 4.4a della Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale e A.1.7a della Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura, che andranno fornite a partire dai bilanci chiusi o in corso al 31 dicembre 2021.
Di seguito si riportano le tabelle oggetto di integrazione alle disposizioni della Circolare n. 262:
Nel definire le integrazioni, Banca d'Italia ha tenuto conto, ove applicabile, dei documenti pubblicati negli ultimi mesi dagli organismi regolamentari e di vigilanza europei e dagli standard setter volti a chiarire le modalità di applicazione degli IAS/IFRS nell'attuale contesto (con particolare riferimento all'IFRS 9); inoltre è stata richiamata l'informativa prevista dall'emendamento all'IFRS 16 in materia di concessioni sui canoni di locazione connesse con il COVID-19 e sono state apportate ulteriori modifiche per tenere conto delle nuove richieste d'informazione previste dall'IFRS 7 in relazione alla riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse.
Come anticipato nel paragrafo "Eventi di rilievo del periodo" e nel paragrafo "Fondi propri e coefficienti patrimoniali consolidati" della Relazione sulla gestione consolidata, per fronteggiare la profonda contrazione economica e sostenere l'economia, la Banca Centrale Europea è intervenuta adottando un pacchetto monetario straordinario a sostegno dell'economia reale della zona euro. In tale ambito ha ampliato il suo programma di Quantitative Easing e ha introdotto condizioni più favorevoli per la TLTRO-III tra giugno 2020 e giugno 2022, con tassi di interesse che possono scendere fino a 50 punti base al di sotto del tasso di interesse sui depositi. Nell'ambito delle misure straordinarie ha introdotto un nuovo strumento di liquidità, Pandemic Emergency Longer Term Refinancing Operations ("PELTRO"), insieme a un programma di acquisto di titoli del settore pubblico e privato, principalmente titoli di stato, chiamato Pandemic Emergency Purchase Program ("PEPP") che durerà almeno fino a marzo 2022.
La Banca Centrale Europea, inoltre, ha deciso una serie di misure atte a garantire che gli enti creditizi direttamente supervisionati potessero continuare a svolgere il loro ruolo di finanziamento dell'economia reale alla luce degli effetti economici del COVI-19, misure che, ove previsto, sono state adottate anche da Banca d'Italia con riferimenti agli enti creditizi meno significativi. A tal fine la Banca Centrale Europea e, accogliendo l'invito di quest'ultima, la Banca d'Italia hanno concesso agli enti creditizi la possibilità di operare temporaneamente al di sotto del livello della componente target assegnata a esito del processo SREP, ma, nel contempo, hanno raccomandato di non procedere al pagamento dei dividendi per gli anni 2019, 2020 e in ultimo i dividendi provvisori a valere sui profitti 2021 e di astenersi dal riacquisto di azioni proprie volte alla remunerazione degli azionisti, ciò al fine di incrementare la capacità di assorbimento delle perdite e supportare il credito alle famiglie, piccole imprese ed aziende corporate, in particolare:

(Raccomandazione BCE/2020/19, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea in data 30 marzo 2020, che abroga la Raccomandazione BCE/2020/01 del 17 gennaio 202039);
In assenza di un sostanziale peggioramento del quadro macroeconomico, dal 30 settembre 2021 Banca d'Italia, in linea con le indicazioni della Banca Centrale Europea, tornerà a valutare le politiche di distribuzione di dividendi e di remunerazione sulla base dei risultati dell'ordinario processo di revisione e valutazione prudenziale dei singoli intermediari.
Si precisa, inoltre, che in data 26 giugno 2020 è stato pubblicato il Regolamento (UE) 2020/873 del Parlamento EU e del Consiglio (c.d. CRR "Quick fix") che modifica il Regolamento (UE) 575/2013 ("CRR") e il Regolamento (UE) 876/2019 ("CRR II"), che apporta una serie di adeguamenti al quadro prudenziale di riferimento alla luce dell'emergenza sanitaria COVID-19, consentendo agli enti creditizi di applicare specifiche disposizioni transitorie e anticipando l'applicazione di alcune misure previste dal CRR II, con lo scopo di fornire un sostegno patrimoniale che consenta agli enti creditizi di continuare a sostenere l'economia reale nel contesto della pandemia COVID-19. Tra le principali misure si citano:
39 In data 17 gennaio 2020 la Banca Centrale Europea ha emanato la Raccomandazione BCE/2020/01 in materia di politiche di distribuzione dei dividendi, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea in data 29 gennaio 2020. La Raccomandazione prevede che gli enti creditizi dovrebbero adottare politiche sui dividendi utilizzando ipotesi conservative e prudenti, in modo da rispettare, dopo ogni distribuzione, i requisiti patrimoniali applicabili e gli esiti del processo di revisione e valutazione prudenziale (supervisory review and evaluation process, SREP). La Raccomandazione prevede la suddivisione degli enti creditizi in tre categorie e per ognuna di esse ha fornite specifiche indicazioni in merito alla distribuzione dei dividendi che verranno pagati nel 2020, in relazione all'esercizio finanziario 2019.

politiche monetarie. In data 10 novembre 2020, Banca d'Italia ha dichiarato pubblicamente l'esistenza di circostanze eccezionali che giustificano l'esclusione, fino al 27 giugno 2021, delle esposizioni verso la banca centrale di cui alle lettere a) e b) dell'articolo 500 ter, paragrafo 1, CRR dalla misura dell'esposizione complessiva per il calcolo dell'indicatore di leva finanziaria al fine di agevolare l'attuazione delle politiche monetarie ("Esclusione temporanea di talune esposizioni verso le banche centrali dalla misura dell'esposizione complessiva alla luce della pandemia di COVID-19");
modifica della la disciplina del calendar provisioning al fine di allineare il trattamento delle esposizioni deteriorate assistite da garanzie o controgaranzie pubbliche concesse dai singoli governi nazionali a quello riservato alle esposizioni deteriorate garantite o assicurate da agenzie ufficiali per il credito all'esportazione, in modo tale che per i primi sette anni non sia previsto un livello minimo di accantonamenti sulla parte garantita.
Si ricorda, infine, che in data 22 dicembre 2020 è stato pubblicato il Regolamento Delegato (UE) 2020/2176 della Commissione che anticipa il quadro regolamentare introdotto del CRR II, che introduce il concetto di ammortamento accumulato prudenziale (pari a tre anni) delle attività sotto forma di software, da confrontare con l'ammortamento accumulato ai fini contabili per stabilire la quota parte oggetto di deduzione dal capitale primario di classe 1.
L'emergenza sanitaria causata dalla propagazione della pandemia COVID-19 e l'incertezza della durata della stessa ha determinato forti ripercussioni sul sistema bancario e finanziario, la cui evoluzione nel prossimo futuro è tuttora di difficile previsione.
In tale contesto, oltre agli interventi dei governi nazionali e delle banche centrali volti a supportare l'economia reale, diverse Autorità si sono espresse con una serie di indicazioni e provvedimenti che riguardano gli aspetti contabili, che mirano a garantire agli intermediari una flessibilità nella gestione di questa particolare situazione, affinché possano assicurare il loro sostegno alle misure adottate dai governi nazionali per far fronte all'impatto economico causato della pandemia COVID-19.
I documenti emessi dalle diverse Autorità Europee/Standard setter, per quanto riguarda gli aspetti contabili e l'informativa finanziaria, hanno riguardato, in particolare, le seguenti tematiche specifiche:
Di seguito si riportano i principali documenti e una sintesi dei contenuti:

"Modification e Derecognition", "Assessment of significant increase in credit risk (SICR)" ed "Expected Credit Loss estimation". In particolare, l'ESMA precisa che le misure adottate nel contesto della pandemia COVID-19, che consentono la sospensione o il prolungamento nei pagamenti, non devono automaticamente portare alla rilevazione di un Significant Increase in Credit Risk (SICR) con classificazione a Stage 2. Con riferimento alla componente forward-looking prevista dall'IFRS 9, l'ESMA richiama le indicazioni fornite dalla Banca Centrale Europea, che invita gli enti creditizi a dare maggiore importanza alle prospettive stabili a lungo termine evidenziate dall'esperienza passata e a tenere in considerazione le misure di sostegno adottate dalle autorità pubbliche, come le moratorie dei pagamenti. Da ultimo l'ESMA invita le società alla massima trasparenza, sottolineando l'importanza di riportare pubblicamente, nella pertinente informativa finanziaria, gli impatti effettivi e potenziali derivanti dalla pandemia COVID-19, in particolare decisioni e judgement assunti su come e in che misura gli effetti del COVID-19 e le relative misure di supporto siano stati presi in considerazione nella valutazione di SICR ed Expected Credit Loss, nonché l'uso delle informazioni forward-looking;
40 Banca d'Italia ha dato attuazione alle Linee Guida con comunicazione del 30 giugno 2020.

recuperabilità delle attività. Particolare attenzione dovrà essere prestata alla descrizione delle incertezze e dei rischi significativi connessi al COVID-19, soprattutto qualora siano tali da mettere in dubbio la continuità aziendale degli emittenti medesimi. Consob aggiunge inoltre l'indicazione, con riferimento alla descrizione degli impatti della pandemia COVID-19 sul conto economico, che gli emittenti dovrebbero fornire informazioni, anche su base quantitativa, in una nota unica del proprio bilancio intermedio, ciò al fine di far comprendere agli utilizzatori del bilancio il complessivo impatto della pandemia sui risultati economici del periodo;
Nello stabilire le priorità, l'ESMA si è concentrata sulla necessità di fornire un'adeguata e trasparente informativa riguardo le conseguenze della pandemia COVID-19, richiamando le raccomandazioni e i concetti già espressi nel public statement "Accounting implications of the COVID-19 outbreak on the calculation of expected credit losses in accordance with IFRS 9" pubblicato a marzo 2020 e nel public statement "Implications of the COVID-19 outbreak on the half-yearly financial reports" di maggio 2020;
in data 4 dicembre 2020, la Banca Centrale Europea ha pubblicato la lettera "Identification and measurement of credit risk in the context of the coronavirus (COVID 19) pandemic", indirizzata alle banche significative, volta a fornire ulteriori indicazioni in merito all'identificazione e alla misurazione del rischio di credito nell'ambito della pandemia COVID-19. Con il progredire della pandemia COVID-19, la Banca Centrale Europea ha rilevato un'attuazione eterogenea dei contenuti della lettera del 1° aprile scorso da parte degli enti significativi, pertanto ha ritenuto opportuno sottolineare l'importanza per gli enti significativi di assicurare che il rischio di credito sia adeguatamente valutato, classificato e misurato nei loro bilanci. Ciò consente di offrire in maniera tempestiva soluzioni appropriate ai debitori in difficoltà, contribuendo a contenere l'accumulo di asset/crediti problematici presso le banche e quindi riducendo al minimo e attenuando gli effetti da shock improvvisi ("cliff effect") dove possibile. A tale scopo, è fondamentale che gli enti significativi raggiungano il giusto equilibrio tra evitare un'eccessiva prociclicità e assicurarsi che i rischi cui sono (o saranno) esposti si riflettano adeguatamente nei processi interni di misurazione e gestione dei rischi, nei bilanci e nelle segnalazioni regolamentari.
Nel paragrafo "Eventi di rilievo del periodo" nella Relazione sulla gestione consolidata, a cui si rimanda per maggiori dettagli, FinecoBank ha fornito indicazioni in merito agli impatti e ai rischi attuali e prospettici per il Gruppo e per la Banca conseguenti alla pandemia COVID-19, precisando come, in ottica prospettica, non si rilevano impatti sostanziali sull'orientamento strategico, sugli obiettivi e sul modello di business del Gruppo e della BAnca, che viceversa ne esce rafforzato, né si stimano impatti economici e patrimoniali rilevanti a livello complessivo in relazione alla diversificazione delle fonti di ricavo del Gruppo e della Banca.
Nello stesso paragrafo sono state fornite indicazioni di dettaglio in merito alla determinazione dell'Expected Credit Loss (ECL) secondo l'IFRS 9 in ottica forward looking e indicazioni relative alla classificazione dei crediti ed al trattamento delle moratorie. Maggiori dettagli sono inoltre disponibili nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della nota integrativa.
In conformità agli IFRS e indipendentemente dalla crisi determinata dalla pandemia COVID-19, la direzione aziendale deve formulare valutazioni, stime ed ipotesi che influenzano l'applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio, nonché sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali. Le stime e le relative ipotesi, riportate nel paragrafo successivo, tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione del bilancio e si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e sono state adottate per stimare il valore contabile delle attività e delle passività che non sono facilmente desumibili da altre fonti. Al 31 dicembre 2020 tali stime possono essere influenzate dalla pandemia COVID-19 e dall'esito delle misure di contenimento tuttora non prevedibili.
Nella presentazione del bilancio al 31 dicembre 2020 sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune delle poste di natura valutativa, così come previsto dai principi contabili e dalle normative di riferimento sopra descritte. Detti processi sono basati in larga misura,
41 In data 17 aprile 2020 l'ESMA ha pubblicato il documento "Questions and answers - ESMA Guidelines on Alternative Performance Measures (APMs)" che rappresenta una linea guida sull'applicazione dei suoi orientamenti in materia di APM nel contesto della pandemia COVID-19.

per quanto riguarda le attività, su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio e, per quanto riguarda le passività, su stime circa la probabilità di impiego di risorse per adempiere alle proprie obbligazioni e sull'ammontare delle risorse a tal fine necessarie, secondo le regole dettate dalle norme e principi vigenti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale nel cui presupposto il presente Bilancio è redatto, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione.
I processi adottati confortano i valori di iscrizione al 31 dicembre 2020. Per alcune delle suddette poste il processo valutativo risulta particolarmente complesso in considerazione della presenza di elementi di incertezza nel contesto macroeconomico e di mercato, caratterizzato sia da importanti livelli di volatilità riscontrabili nei parametri finanziari determinanti ai fini della valutazione sia da indicatori di deterioramento della qualità del credito ancora elevati, nonché, più in generale, dalla situazione di incertezza ed instabilità del settore bancario.
Per altre poste, invece, la complessità e soggettività delle stime è influenzata dall'articolazione delle ipotesi ed assunzioni sottostanti, dalla numerosità e variabilità delle informazioni disponibili e dalle incertezze connesse ai possibili futuri esiti di procedimenti, controversie e contenziosi.
I parametri e le informazioni utilizzati per la determinazione dei valori prima menzionati sono quindi significativamente influenzati da molteplici fattori che potrebbero registrare rapidi mutamenti ad oggi non prevedibili, per questo motivo non si possono escludere conseguenti futuri effetti sui valori di bilancio stimati.
Le stime e le ipotesi sottostanti sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.
Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente insito, tra gli altri, nella determinazione del valore di:
la cui quantificazione può variare nel tempo, anche in misura significativa, in funzione dell'andamento del contesto socio-economico nazionale ed internazionale e dei conseguenti riflessi sulla redditività della Banca, sulla solvibilità della clientela e sul merito creditizio delle controparti, dell'andamento dei mercati finanziari, che influenzano la fluttuazione dei tassi, dei prezzi e delle basi attuariali utilizzati nella determinazione delle stime, delle modifiche normative e regolamentari di riferimento, nonché dell'evoluzione e degli sviluppi dei contenziosi in essere o potenziali.
Con specifico riferimento alla valutazione delle esposizioni creditizie, siano esse rappresentate da crediti o da titoli, si precisa che il principio contabile IFRS9 prevede che siano considerate non solo le informazioni storiche e correnti, ma anche le informazioni previsionali macroeconomiche (componenti "Forward Looking"). Nell'attuale contesto di crisi, l'aggiornamento degli scenari alla base delle componenti Forward looking risulta un esercizio particolarmente complesso. L'entità delle ripercussioni macroeconomiche dovute alla sospensione delle attività economiche e sociali durante il diffondersi della pandemia COVID-19 è ancora oggetto di ampio dibattito, anche in considerazione delle iniziative di sostegno alle famiglie e imprese adottate in via straordinaria da diversi Paesi europei e contribuiranno a mitigare gli impatti della crisi. Per ulteriori dettagli si rimanda alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della presente nota integrativa.
In risposta all'incertezza generata dalla pandemia COVID-19 e all'adozione delle misure di sostegno statali, le principali Autorità europee (IASB, EBA, BCE, Commissione Europea, …) hanno fornito agli enti indicazioni sul trattamento prudenziale e contabile delle esposizioni creditizie. Da un lato, in linea con lo spirito della norma contabile, hanno evidenziano la necessità di incorporare il deterioramento del quadro macroeconomico provocato dalla crisi; al tempo stesso, considerata la situazione di incertezza, evidenziano la possibilità di sfruttare i margini di flessibilità previsti dallo stesso principio IFRS 9. La flessibilità auspicata dalle suddette Autorità consente di adottare margini rispetto all'applicazione meccanica degli approcci esistenti per la determinazione degli accantonamenti, raggiungendo il giusto equilibrio tra l'esigenza di evitare un'eccessiva pro-ciclicità e assicurare che i rischi cui gli enti sono (o saranno) esposti si riflettano adeguatamente nei processi interni di misurazione e gestione dei rischi.
Si precisa, inoltre, che in linea con gli orientamenti espressi a livello europeo in tema di valutazione dell'aumento significativo del rischio di credito ("SICR"), l'emergenza sanitaria COVID-19 non ha variato le normative interne adottate dalla Banca per l'assessment del merito creditizio delle esposizioni creditizie e per la loro classificazione nello Stadio 1, 2 e 3. Non hanno fatto eccezione le misure adottate nel contesto dell'epidemia (quali ad esempio la sospensione dei pagamenti delle rate dei finanziamenti o i ritardi nei pagamenti), che non sono state considerate un trigger automatico di SICR né tantomeno un trigger automatico per la classificazione tra le esposizioni forborne.
Con particolare riferimento alle proiezioni dei flussi di cassa futuri, delle assunzioni e dei parametri utilizzati ai fini della valutazione della recuperabilità dell'avviamento, dei marchi e domini Fineco iscritti in bilancio, si segnala che i parametri e le informazioni utilizzate sono significativamente influenzate dal quadro macroeconomico di mercato, che potrebbe registrare mutamenti non prevedibili alla luce delle incertezze sopra evidenziate. A tale riguardo si precisa che in data 19 gennaio 2021 il Consiglio di Amministrazione ha approvato la metodologia per la determinazione del valore d'uso dell'avviamento, dei marchi e domini (modello, assunzioni e parametri utilizzati). I risultati confermano la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio, non facendo emergere in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, confermando un valore d'uso significativamente superiore al

valore contabile. Anche le analisi di sensitività effettuate evidenziano che l'impairment test raggiungerebbe un livello di break-even assumendo variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili nei principali parametri utilizzati nel modello di valutazione. Per maggiori dettagli in merito all'impairment test le relative analisi di sensitività si rimanda alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale– Sezione 9 – Attività immateriali della nota integrativa.
Con particolare riferimento alle metodologie valutative, agli input non osservabili e ai parametri, utilizzati nelle misurazioni di fair value e alle sensitivity a variazioni negli stessi, si rimanda alla Parte A - Sezione A.4 "Informativa sul fair value" della presente nota integrativa.
Con particolare riferimento alla valutazione della recuperabilità della fiscalità differita attiva e dell'esistenza di indicatori di riduzione di valore dell'immobile ad uso funzionale e ad uso investimento, si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Rischi, incertezze e impatti della pandemia COVID-19" della Relazione sulla gestione consolidata.
Con particolare riferimento ai fondi per rischi ed oneri per i rischi derivanti da pendenze legali e reclami, si rimanda alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura – Sezione 5 – Rischi operativi della presente nota integrativa.
Come precedentemente descritto, nel corso dell'esercizio 2020 il propagarsi della pandemia COVID-19 e le associate misure di restrizione hanno determinato effetti negativi sull'economia reale che ci si attende siano compensati, parzialmente, dalle misure di sostegno economico poste in atto da parte dei Governi. La Banca ha considerato tali circostanze nella valutazione delle poste significative del bilancio, e sulla base dei risultati di tali valutazioni, pur consapevole dell'attuale incertezza in merito all'attesa ripresa economica e degli impatti di lungo termine delle misure di restrizione adottate, ritiene che non vi siano incertezze in merito alla continuità aziendale della Banca in un futuro prevedibile né incertezze tali da dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili entro l'esercizio successivo. Tuttavia non è possibile escludere che, per loro natura, le ipotesi ragionevolmente assunte possano non essere confermate negli effettivi futuri scenari in cui la Banca si troverà ad operare. Su tali scenari potrebbero incidere, tra gli altri, gli elementi di incertezza derivanti dalla pandemia COVID-19 e dalle misure di contenimento messe in atto e che potranno essere messe in atto in futuro per il contenimento dei contagi, oltre che dalle misure di sostegno dell'economia, delle famiglie e delle imprese, poste in essere dai Governi e supportate dalle politiche monetarie delle Banche centrali.
Nell'effettuare tale valutazione, la Banca ha considerato, peraltro, i principali indicatori regolamentari, in termini di dati puntuali al 31 dicembre 2020, relativi buffer rispetto ai requisiti minimi regolamentari ed evoluzione degli stessi in un futuro prevedibile.
FinecoBank ha considerato tali circostanze e ritiene di avere la ragionevole certezza che la Banca continuerà ad operare proficuamente in un futuro prevedibile e, di conseguenza, in conformità a quanto previsto dal principio contabile IAS1, il bilancio chiuso al 31 dicembre 2020 è stato predisposto in una prospettiva di continuità aziendale.
Al fine di limitare gli effetti di lungo periodo della crisi scatenata dall'emergenza sanitaria, il Governo italiano ha adottato misure straordinarie volte a contenere la disoccupazione e sostenere i settori più vulnerabili, alle quali sono stati abbinati prestiti bancari a favore delle imprese garantiti dal governo e l'estensione del fondo di solidarietà mutui prima casa (c.d. Fondo Gasparrini) per i lavoratori dipendenti nonché per i lavoratori autonomi e liberi professionisti che autocertifichino di aver registrato un calo del fatturato superiore al 33% rispetto all'ultimo trimestre del 2019 in conseguenza delle restrizioni adottate per l'emergenza COVID-19. I soggetti interessati possono sospendere le rate dei finanziamenti per un periodo di tempo temporaneo accollandosi il pagamento degli interessi compensativi nella misura pari al 50% degli interessi maturati sul debito residuo durante il periodo di sospensione. Il Fondo Gasparrini (c.d. Consap) sostiene il restante 50% degli interessi maturati nel periodo di sospensione.
In aggiunta a quanto sopra descritto, FinecoBank ha aderito all'Accordo ABI-Associazioni dei consumatori per la sospensione dei crediti alle famiglie a seguito dell'evento pandemico COVID-19 (prestiti personali e mutui diversi da quelli che rientrano nelle condizioni per il ricorso al Fondo Gasparrini), in linea con le Linee Guida EBA precedentemente citate. I soggetti interessati possono sospendere le rate dei finanziamenti (solo capitale oppure capitale e interessi) per un periodo di tempo temporaneo accollandosi il pagamento del 100% degli interessi compensativi maturati sul debito residuo durante il periodo di sospensione.
Entrambe le moratorie, qualora non siano presenti ulteriori elementi non prettamente connessi alla moratoria in esame, sono state rilevate contabilmente applicando la c.d. modification accounting, in linea con le indicazioni ESMA, in quanto le modifiche contrattuali sono state valutate non sostanziali. La Banca ha effettuato una valutazione qualitativa e ha ritenuto che tali misure di sostegno forniscano un sollievo temporaneo ai debitori colpiti dalla pandemia COVID-19, senza intaccare in modo significativo il valore economico del prestito.
Considerando che sulle somme oggetto di posticipo maturano gli interessi (100% a carico del cliente in caso di moratorie Accordo ABI oppure 50% a carico del cliente e 50% sostenuti da Consap in caso di moratorie con il ricorso al Fondo Gasparrini), non sono state rilevate perdite significative in termini di modification loss.
Il Regolamento (UE) 1434/2020 del 9 ottobre 2020 ha introdotto alcune modifiche all'IFRS 16 Leasing per recepire le modifiche "Concessioni sui canoni connesse al COVID-19" pubblicate dallo IASB il 28 maggio 2020 al fine di fornire un espediente pratico, facoltativo e temporaneo, ai locatari, ovvero la facoltà di non applicare le regole di contabilizzazione delle modifiche del leasing nel caso di concessioni sugli affitti direttamente derivanti

come conseguenza del COVID-19. Il Regolamento è applicabile a partire dal 1° giugno 2020 per gli esercizi finanziari che iniziano il 1° gennaio 2020 o successivamente. La Banca non ha applicato il practical expedient.
FinecoBank ha aderito allo "Schema Volontario", introdotto dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), con apposita modifica del proprio statuto, nel novembre 2015. Lo Schema Volontario costituisce uno strumento per la soluzione delle crisi bancarie attraverso interventi di sostegno a favore di banche ad esso aderenti, al ricorrere delle specifiche condizioni previste dalla normativa. Lo Schema Volontario dispone di una dotazione finanziaria autonoma e le banche ad esso aderenti si impegnano a fornire le relative risorse su chiamata per l'effettuazione degli interventi.
Dal 2016 al 2018 lo Schema Volontario, in qualità di soggetto privato, ha deliberato degli interventi di sostegno a favore di alcune banche, in particolare di Cassa di Risparmio di Cesena (CariCesena), Cassa di Risparmio di Rimini (Carim), Cassa di Risparmio di San Miniato (Carismi) e Banca Carige.
A fronte degli interventi sopra citati, FinecoBank ha effettuato dei pagamenti monetari con il contestuale riconoscimento in bilancio, secondo quanto indicato al riguardo da Banca d'Italia, di strumenti di capitale dapprima classificati – in base al principio contabile IAS 39 in vigore fino al 31 dicembre 2017 – come "Attività finanziarie disponibili per la vendita" e, quindi, a partire dal 1° gennaio 2018 – in base al vigente principio contabile IFRS 9 – come "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value".
Alla data del 31 dicembre 2020 l'esposizione complessiva in titoli di capitale derivante dalle suddette contribuzioni versate dalla Banca, al netto delle svalutazioni e cancellazioni operate negli esercizi precedenti e degli effetti della valutazione al fair value a tale data ammonta complessivamente a 1.196 migliaia di euro (di cui 875 migliaia di euro relativi ai contributi versati relativamente all'intervento a favore di Carige e 321 migliaia di euro ai contributi versati per l'intervento a favore di Carim, Carismi e CariCesena).
In particolare, la valutazione al fair value al 31 dicembre 2020 dei titoli di capitale rilevati dalla Banca nell'ambito dell'operazione deliberata dallo Schema Volontario per fronteggiare l'intervento di Credit Agricole CariParma a supporto di CariCesena, Cassa di Risparmio di Rimini (Carim) e Cassa di Risparmio di San Miniato (Carismi) ha evidenziato una riduzione che ha determinato la rilevazione nel conto economico nell'esercizio 2020 di una ulteriore valutazione negativa di fair value pari a 1 migliaia di euro. Il modello valutativo adottato è basato sul Discounted Cash Flow model in funzione delle previsioni di recupero ipotizzate.
La valutazione al fair value al 31 dicembre 2020 dei titoli di capitale rilevati dalla Banca nell'ambito dell'intervento a favore di Banca Carige S.p.A. ha evidenziato una riduzione che ha determinato la rilevazione nel conto economico dell'esercizio 2020 di una ulteriore valutazione negativa di fair value pari a 1.432 migliaia di euro. Non essendo disponibili valutazioni di mercato o prezzi di titoli comparabili, il fair value dello strumento è stato determinato dalla Banca utilizzando un modello interno basato sulla metodologia dei Multipli di mercato applicate in analisi multi-scenario. Gli scenari considerati nella valutazione incorporano lo scenario COVID-19 (crollo dei titoli bancari).
La direttiva 2014/49/UE del 16 aprile 2014 relativa ai sistemi di garanzia dei depositi (DGS - Deposit Guarantee Schemes) è volta ad accrescere la tutela dei depositanti tramite l'armonizzazione della relativa disciplina nazionale. La direttiva prevede un meccanismo obbligatorio di contribuzione a livello nazionale che consenta di raccogliere entro il 3 luglio 2024, un livello-obiettivo dello 0,8% dell'importo dei depositi coperti dei suoi membri. La contribuzione riprende quando la capacità di finanziamento è inferiore al livello-obiettivo, almeno fino al raggiungimento del livello obiettivo. Se, dopo che il livello-obiettivo è stato raggiunto per la prima volta, i mezzi finanziari disponibili sono stati ridotti a meno di due terzi del livello-obiettivo, il contributo regolare è fissato a un livello che consenta di raggiungere il livello-obiettivo entro sei anni. Il meccanismo di contribuzione prevede quote contributive annuali ordinarie, finalizzate a distribuire nel tempo in maniera uniforme i costi per le banche contribuenti, e contributi straordinari, se i mezzi finanziari disponibili di un DGS sono insufficienti a rimborsare i depositanti; i contributi straordinari non possono superare lo 0,5% dei depositi coperti per anno di calendario, ma in casi eccezionali e con il consenso dell'autorità competente i DGS possono esigere contributi anche più elevati.
Con riferimento agli obblighi contributivi di cui alla direttiva sopra citata, con comunicazione del 26 novembre 2020, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi ha comunicato che la contribuzione totale dovuta dalle Consorziate per il 2020 risulta pari a complessivi 952,4 milioni di euro, così ripartita:
La quota di competenza di ciascuna consorziata è stata calcolata in funzione del rispettivo ammontare dei depositi protetti al 30 settembre 2020 e corretta per il rischio sulla base degli indicatori gestionali del modello risk based del Fondo per il calcolo delle contribuzioni, ai sensi dell'art. 28, comma 2 dello Statuto.
La quota di competenza della Banca per l'esercizio 2020, versata e contabilizzata nella voce 160. Spese amministrative b) altre spese amministrative", ammonta complessivamente a 25,9 milioni di euro, così composta:

Con l'introduzione della direttiva Europea 2014/59/UE, il Regolamento sul Meccanismo Unico di Risoluzione ("Direttiva BRRD", Regolamento (UE) n.806/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 luglio 2014) ha istituito un quadro di risanamento e di risoluzione delle crisi degli enti creditizi, prevedendo un comitato unico di risoluzione e un fondo unico di risoluzione delle banche (Single Resolution Fund, "SRF"). La direttiva prevede l'avvio di un meccanismo obbligatorio di contribuzione che consenta di raccogliere entro il 31 dicembre 2023 il livello obiettivo di risorse, pari all'1% dei depositi protetti di tutti gli enti autorizzati nel territorio Europeo. Il periodo di accumulo può essere prorogato di ulteriori quattro anni se i meccanismi di finanziamento hanno effettuato esborsi cumulativi per una percentuale superiore allo 0,5% dei depositi protetti. Se, dopo il periodo di accumulo i mezzi finanziari disponibili scendono al di sotto del livello-obiettivo, la raccolta dei contributi riprende fino al ripristino di tale livello. Inoltre, dopo aver raggiunto per la prima volta il livello-obiettivo e, nel caso in cui i mezzi finanziari disponibili scendano a meno dei due terzi del livelloobiettivo, tali contributi sono fissati al livello che consente di raggiungere il livello-obiettivo entro un periodo di sei anni. Il meccanismo di contribuzione prevede quote contributive annuali ordinarie, finalizzate a distribuire nel tempo in maniera uniforme i costi per le banche contribuenti, e contributi straordinari addizionali, pari al massimo al triplo dei contributi annuali previsti, laddove i mezzi finanziari disponibili non siano sufficienti a coprire le perdite e i costi in relazione ad interventi.
La quota di competenza della Banca per l'esercizio 2020, versata e contabilizzata nella voce 160. "Spese amministrative b) altre spese amministrative" ammonta a 0,7 milioni di euro (nessuna contribuzione è stata richiesta a FinecoBank sino all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019). A questa si aggiunge la contribuzione addizionale al Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) di cui all'art. 1, comma 848, della Legge n. 208/2015, richiamata presso il sistema bancario da Banca d'Italia nel mese di giugno 2020, versata e contabilizzata nella voce 160. "Spese amministrative b) altre spese amministrative", per un ammontare pari a 0,2 milioni di euro.
Entrambe le direttive n.49 e n.59 prevedono la possibilità di introdurre impegni irrevocabili di pagamento quale forma di raccolta alternativa alle contribuzioni a fondo perduto per cassa, fino ad un massimo del 30% del totale delle risorse obiettivo, facoltà di cui la Banca non si è avvalsa.
Il Bilancio dell'impresa al 31 dicembre 2020 è sottoposto a revisione contabile, ai sensi del D. Lgs. 27 gennaio 2010 n.° 39 e del Regolamento (UE) n. 537/2014 da parte della società Deloitte & Touche S.p.A., incaricata della revisione legale dei conti della Banca in esecuzione della delibera assembleare del 16 aprile 2013.
I depositi dell'intero documento presso le sedi e le istituzioni competenti sono effettuati ai sensi di legge.

Un'attività finanziaria è classificata come posseduta per la negoziazione se:
Le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono inizialmente iscritte, alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale e alla data di erogazione per i finanziamenti, al loro fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo pagato, con esclusione dei costi e ricavi di transazione che sono immediatamente contabilizzati a conto economico ancorché direttamente attribuibili a tali attività finanziarie. Gli strumenti derivati di negoziazione sono rilevati per data di contrattazione.
Successivamente alla rilevazione iniziale tali attività finanziarie sono valutate al fair value e gli effetti dell'applicazione di questo criterio di valutazione sono imputati nel conto economico.
Costituiscono eccezione i contratti derivati da regolare con la consegna di uno strumento non quotato rappresentativo di capitale il cui fair value non può essere valutato attendibilmente e che, analogamente al sottostante, sono valutati al costo.
Si considera come derivato uno strumento finanziario o altro contratto che presenta le tre seguenti caratteristiche:
Un derivato incorporato è una componente di uno strumento ibrido (combinato) che include anche un contratto primario non-derivato, con l'effetto che alcuni dei flussi finanziari dello strumento nel suo complesso variano in maniera similare a quelli del derivato preso a sé stante.
Un derivato incorporato è separato dalle passività finanziare diverse da quelle oggetto di valutazione al fair value con iscrizione degli effetti reddituali a conto economico e dagli strumenti non finanziari, e contabilizzato come un derivato, se:
Nei casi in cui i derivati incorporati siano separati, i contratti primari vengono contabilizzati secondo la categoria di appartenenza.
Gli utili e le perdite realizzati dalla negoziazione, cessione o rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del fair value di strumenti appartenenti al portafoglio di negoziazione sono iscritti nel conto economico nella voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione", ivi compresi i derivati finanziari connessi alla "fair value option".
Se il fair value di uno strumento diventa negativo, circostanza che può verificarsi per i contratti derivati, tale strumento viene contabilizzato alla voce 20. "Passività finanziarie di negoziazione" del passivo dello stato patrimoniale.
Un'attività finanziaria non derivata può essere designata al fair value qualora tale designazione consenta di evitare accounting mismatch derivanti dalla valutazione di attività e di associate passività secondo criteri valutativi diversi.
Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" (si rimanda al precedente punto a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione), ad eccezione della registrazione dei profitti e delle perdite, realizzati e valutativi, che vengono rilevati

alla voce 110. "Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: a) attività e passività finanziarie designate al fair value".
Alla data di riferimento del presente bilancio non sono presenti attività finanziarie classificate fra le "Attività finanziarie designate al fair value".
Un'attività finanziaria, che non è un'attività finanziaria detenuta per la negoziazione, è classificata fra le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value qualora la stessa non soddisfi le condizioni, in termini di business model o di caratteristiche dei flussi di cassa, per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
In particolare sono classificati in questa voce:
Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" (si rimanda al precedente punto a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione), ad eccezione della registrazione dei profitti e delle perdite, realizzati e valutativi, che vengono rilevati nel conto economico alla voce 110. "Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value".
Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva qualora:
Sono inoltre inclusi nella voce gli strumenti di capitale, non detenuti per finalità di negoziazione, per i quali al momento della rilevazione iniziale, ovvero in sede di prima applicazione del principio, la Banca ha esercitato l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono inizialmente iscritte, alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale e alla data di erogazione per i finanziamenti, al loro fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo dell'operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Gli interessi maturati sugli strumenti fruttiferi di interessi sono rilevati a conto economico, nel margine d'interesse, in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata contrattuale, ossia applicando il tasso di interesse effettivo al valore contabile lordo dell'attività finanziaria salvo per:
Gli interessi di mora sono contabilizzati a conto economico al momento dell'eventuale incasso.
Dopo la rilevazione iniziale, per quanto concerne gli strumenti di debito, gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nel Prospetto della redditività complessiva ed esposti nella voce 110. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto.
Tali strumenti sono oggetto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione, secondo quanto illustrato nella specifica sezione "Impairment". Tali riduzioni/riprese di valore sono registrate nel conto economico alla voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" in contropartita del Prospetto della redditività complessiva ed anch'esse

esposte nella voce 110. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto. I ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo sono rilevati nel margine di interesse.
In caso di cessione, gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel conto economico alla voce 100. "Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".
Per quanto concerne gli strumenti di capitale, gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nel Prospetto della redditività complessiva ed esposte nella voce 110. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto.
In ottemperanza a quanto previsto dal principio IFRS 9, per gli strumenti di capitale le perdite durevoli di valore non sono oggetto di rilevazione a conto economico.
In caso di cessione gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nella voce "140. Riserve" del patrimonio netto.
Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato qualora:
Più in particolare, formano oggetto di rilevazione in questa voce:
Sono inoltre inclusi in tale categoria i crediti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F. (ad esempio crediti di funzionamento connessi con la distribuzione di prodotti finanziari).
Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono inizialmente iscritte, alla data di regolamento per i titoli di debito e alla data di erogazione per i finanziamenti, al loro fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo dell'operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Gli interessi maturati sono rilevati a conto economico, nel margine d'interesse, in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata contrattuale, ossia applicando il tasso di interesse effettivo al valore contabile lordo dell'attività finanziaria salvo per:
Gli interessi di mora sono contabilizzati a conto economico al momento dell'eventuale incasso.
Dopo l'iniziale rilevazione al fair value, le attività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo eventualmente rettificato al fine di tener conto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione, secondo quanto illustrato nella successiva specifica sezione "Impairment". Tali riduzioni/riprese di valore sono registrate nel conto economico alla voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". I ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo sono rilevati nel margine di interesse.
Quando l'attività finanziaria in questione è eliminata, gli utili e le perdite sono iscritti nel conto economico alla voce 100. "Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
La Banca si è avvalsa della facoltà di continuare ad applicare i requisiti esistenti di hedge accounting IAS39 per tutte le relazioni di copertura fin quando lo IASB avrà completato il progetto di regole contabili sul macro-hedging.
Nel portafoglio "derivati di copertura" sono allocati gli strumenti derivati posti in essere allo scopo di ridurre i rischi di mercato (tasso, cambio, prezzo) ai quali sono esposte le posizioni oggetto di protezione. Essi si possono qualificare come:
strumenti di copertura del fair value di una attività o di una passività rilevata o di una parte identificata di tale attività o passività;

I contratti derivati di copertura sono inizialmente rilevati alla "data di contrattazione" in base al loro fair value.
Uno strumento finanziario derivato è classificato come di copertura se viene documentata in modo formale la relazione fra lo strumento di copertura e l'elemento coperto, includendo gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia per effettuare la copertura e i metodi che saranno utilizzati per verificarne l'efficacia prospettica e retrospettiva. Di conseguenza, occorre verificare, sia all'inizio dell'operazione che lungo la sua durata, che la copertura mediante l'utilizzo dello strumento derivato sia altamente efficace nel compensare i cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa attesi dell'elemento coperto.
Generalmente, una copertura viene considerata altamente efficace se all'inizio della copertura e nei periodi successivi questa è prevista essere altamente efficace e se i suoi risultati retrospettivi (il rapporto tra le variazioni di valore della posta coperta e quella del derivato di copertura) siano ricompresi all'interno di un definito intervallo (80% - 125%). La copertura è valutata sulla base di un criterio di continuità; deve quindi prospetticamente rimanere altamente efficace per tutti i periodi di riferimento per cui è stata designata.
La valutazione dell'efficacia è effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale (reporting date). Se le verifiche non confermano l'efficacia della copertura, da quel momento la contabilizzazione delle operazioni di copertura viene interrotta ed il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli strumenti di negoziazione.
La relazione di copertura, inoltre, cessa quando il derivato scade, viene venduto, rescisso o esercitato; l'elemento coperto è venduto, scade o è rimborsato; non è più altamente probabile che l'operazione futura coperta venga posta in essere.
I derivati di copertura sono valutati al fair value. In particolare:

L'inefficacia della copertura è rappresentata dalla differenza fra la variazione del fair value degli strumenti di copertura e la variazione del fair value dell'importo monetario coperto. La quota di inefficacia della copertura è comunque ricompresa nella voce 90. "Risultato netto dell'attività di copertura" di conto economico. Se la relazione di copertura termina, per ragioni diverse dalla vendita degli elementi coperti, la rivalutazione/svalutazione cumulata iscritta nelle voci 60 dell'attivo o 50 del passivo è rilevata a conto economico tra gli interessi attivi o passivi, lungo la vita residua delle attività o passività finanziarie coperte.
Nel caso in cui queste ultime vengano vendute o rimborsate, la quota del fair value non ammortizzata è rilevata immediatamente alla voce 100. "Utili (Perdite) da cessioni/riacquisto" di conto economico.
Alla data di riferimento del presente bilancio sono in essere operazioni di copertura generica dal rischio di tasso di interesse di mutui nei confronti di clientela retail e raccolta diretta a tasso fisso da clientela e operazioni di copertura specifica dal rischio di tasso di interesse di titoli di debito.
Gli investimenti partecipativi rientrano nella definizione di strumento di patrimonio netto, e conseguentemente di strumento finanziario, contenuta nello IAS32.
Gli investimenti in strumenti di patrimonio netto, effettuati con l'intento di stabilire o mantenere un rapporto operativo di lungo termine nelle società partecipate possono essere considerati come un "investimento strategico".
In particolare, essi si distinguono in:
Sono controllate le entità, incluse le entità strutturate, nelle quali si dispone di controllo diretto o indiretto. Il controllo su un'entità si evidenzia attraverso la capacità di esercitare il potere al fine di influenzare i rendimenti variabili cui si è esposti attraverso il rapporto con la stessa.
Al fine di verificare l'esistenza di controllo vengono considerati i seguenti fattori:
Laddove le attività rilevanti sono governate attraverso diritti di voto, l'esistenza di controllo è oggetto di verifica considerando i diritti di voto, anche potenziali, detenuti e l'esistenza di eventuali accordi o di patti parasociali che attribuiscano il diritto di controllare la maggioranza dei diritti di voto stessi, di nominare la maggioranza dell'organo di governo o comunque il potere di determinare le politiche finanziarie e operative dell'entità.
Tra le controllate possono essere comprese anche eventuali "entità strutturate" nelle quali i diritti di voto non sono significativi ai fini della sussistenza del controllo, ivi incluse società o entità a destinazione specifica ("special purpose entities") e fondi di investimento.
Nel caso di entità strutturate, l'esistenza del controllo è oggetto di verifica considerando sia i diritti contrattuali che consentono il governo delle attività rilevanti (ovvero quelle che contribuiscono maggiormente ai risultati) sia l'esposizione ai rendimenti variabili derivanti da tali attività.
Una joint venture è un'entità relativamente alla quale si dispone:
In particolare il controllo congiunto esiste qualora le decisioni relative alle attività rilevanti richiedano il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.
La Banca, alla data di riferimento del bilancio, non detiene investimenti partecipativi in joint venture.
Una società collegata è un'impresa nella quale la partecipante esercita un'influenza notevole e che non è né una controllata in maniera esclusiva né controllata in modo congiunto.
L'influenza notevole si presume quando la partecipante:

Si precisa che possono essere classificate fra le società a influenza notevole solamente quelle entità il cui governo è esercitato attraverso i diritti di voto.
La Banca, alla data di riferimento del bilancio, non detiene investimenti partecipativi in società collegate.
Le partecipazioni in società controllate, collegate e joint ventures, sono valutate secondo il metodo del costo.
Il costo di acquisto di una partecipazione è determinato come somma:
dei fair value, alla data di acquisizione, delle attività cedute, delle passività assunte e degli strumenti di patrimonio netto emessi dall'acquirente, in cambio del controllo dell'impresa acquisita;
più
qualunque costo direttamente attribuibile all'acquisizione stessa.
Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede a confrontare il valore di iscrizione in bilancio con il valore recuperabile della partecipazione stessa. Tale valore recuperabile è determinato facendo riferimento al valore d'uso degli investimenti partecipativi.
Il valore d'uso è determinato mediante modelli di valutazione generalmente utilizzati nella pratica finanziaria e basati sull'attualizzazione dei previsti flussi finanziari futuri ricavabili dalla partecipazione (metodologia cosiddetta Discounted Cash Flow).
Qualora non sia possibile raccogliere sufficienti informazioni si considera come valore d'uso il valore del patrimonio netto della società. Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a conto economico alla voce 220. "Utili (Perdite) delle partecipazioni". Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della rettifica di valore, le relative riprese vengono imputate alla medesima voce di conto economico.
La voce include:
ed è suddivisa nelle seguenti categorie:
Le attività materiali ad uso funzionale hanno consistenza fisica, sono detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi e si ritiene possano essere utilizzate per più di un periodo.
Nelle attività materiali confluiscono i diritti d'uso acquisiti con il leasing e relativi all'utilizzo di attività materiali di cui all'IFRS 16, nonchè le migliorie su beni di terzi qualora le stesse costituiscano spese incrementative relative ad attività identificabili e separabili. In tal caso la classificazione avviene nelle sottovoci specifiche di riferimento (es. impianti) in relazione alla natura dell'attività stessa. Normalmente tali investimenti sono sostenuti per rendere adatti all'utilizzo atteso gli immobili presi in affitto da terzi. Qualora le migliorie e spese incrementative siano relative ad attività materiali identificabili ma non separabili, le stesse sono invece incluse nello stato patrimoniale consolidato nella voce 120. "Altre attività" .

Le attività materiali detenute a scopo d'investimento si riferiscono agli investimenti immobiliari, di cui allo IAS 40, cioè a quelle proprietà immobiliari possedute al fine di ricavarne canoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito.
Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla "messa in funzione" del bene (costi di transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento).
Per quanto riguarda le attività materiali per diritti d'uso acquisite con il leasing, al momento dell'iscrizione iniziale dette attività sono valutate sulla base dei flussi finanziari associati ai contratti di leasing, corrispondenti al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data ("passività del leasing"), comprensiva dei pagamenti versati alla data o prima della data di decorrenza e dei costi diretti iniziali sostenuti dal locatario. I pagamenti dovuti per il leasing sono determinati alla luce delle previsioni del contratto di locazione e calcolati al netto della componente IVA, ove applicabile, in virtù della circostanza che l'obbligazione al pagamento di tale imposta sorge al momento dell'emissione della fattura da parte del locatore e non già alla data di decorrenza del contratto di leasing medesimo, e sono attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento marginale della Banca, determinato sulla base del costo del funding per passività di durata e garanzie simili a quelle implicite nei contratti di leasing.
Successivamente all'iscrizione iniziale tale attività è valutata in base a quanto previsto per le attività materiali da IAS 16 o IAS 40 e, quindi, al costo al netto di ammortamenti e eventuali riduzioni di valore, al "valore rideterminato" oppure al fair value secondo quanto applicabile.
Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attività separate se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed il costo può essere attendibilmente rilevato. Le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel conto economico, nell'esercizio nel quale sono sostenute, alla voce:
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore per deterioramento.
I fabbricati, se quantificabili separatamente, sono trattati separatamente ai fini contabili, anche quando sono acquistati congiuntamente. I terreni non sono ammortizzati in quanto, di norma, caratterizzati da vita utile illimitata; i fabbricati, invece, hanno una vita utile limitata e, pertanto, sono ammortizzati.
Le immobilizzazioni a vita utile limitata vengono sistematicamente ammortizzate a quote costanti durante la loro vita utile.
Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti:
La stima della vita utile delle immobilizzazioni materiali viene rivista ad ogni chiusura di periodo tenendo conto delle condizioni di utilizzo delle attività, delle condizioni di manutenzione, della obsolescenza attesa ecc. e se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la relativa vita utile viene rideterminata e la quota di ammortamento per il periodo corrente e per quelli successivi viene rettificata.
In particolare, si precisa che le spese per migliorie capitalizzate sull'attività principale, con particolare riferimento agli immobili, possono determinare un significativo aumento della vita utile del bene, che non può in ogni caso superare la vita utile sopra riportata a partire dalla data di capitalizzazione della miglioria.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 180. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali" di conto economico.
Qualora venga ripristinato il valore di un'attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.
Un'attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale (i) all'atto della sua dismissione o (ii) quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dal suo realizzo; l'eventuale differenza tra il valore di cessione o valore recuperabile e il valore contabile viene rilevata a conto economico, rispettivamente, alla voce 250. "Utili (Perdite) da cessione di investimenti" ovvero 180. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali".

Le attività immateriali sono attività non monetarie ad utilità pluriennale, identificabili pur se prive di consistenza fisica, controllate dalla società, e dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri.
Le attività immateriali sono relative principalmente ad avviamento, marchi e domini, software e oneri sostenuti per la realizzazione del sito Fineco.
Le attività immateriali diverse dall'avviamento sono iscritte in bilancio al costo d'acquisto, comprensivo di qualunque costo diretto sostenuto per predisporre l'attività all'utilizzo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore eventualmente registrate.
Le immobilizzazioni immateriali aventi durata definita sono sistematicamente ammortizzate a quote costanti in base alla stima della loro vita utile.
Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti:
| | software | non superiore a 3 anni; |
|---|---|---|
| | altre attività immateriali | non superiore a 5 anni. |
Non sono presenti attività immateriali aventi durata indefinita, ad eccezione dell'avviamento, del marchio e domini Fineco.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 190. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali" di conto economico.
Qualora venga ripristinato il valore di un'attività immateriale, diversa dall'avviamento, precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.
Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale consolidato (i) all'atto della sua dismissione o (ii) quando non sono previsti, dal suo utilizzo o dal suo realizzo, ulteriori benefici economici futuri; l'eventuale differenza tra il valore di cessione o valore recuperabile e il valore contabile viene rilevata a conto economico, rispettivamente, alla voce 250. "Utili (Perdite) da cessione di investimenti" ovvero 190. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali".
Ai sensi dell'IFRS3, l'avviamento è rappresentato dall'eccedenza, in sede di aggregazione aziendale ("business combination"), del costo d'acquisizione sostenuto rispetto all'interessenza acquisita nel fair value netto, alla data di acquisizione, degli attivi e dei passivi patrimoniali acquisiti.
L'avviamento sulle acquisizioni di società controllate e joint ventures (consolidate proporzionalmente) è esposto fra le attività immateriali; quello sulle acquisizioni di società collegate è invece insito nel costo di acquisto e, conseguentemente, esposto ad incremento del valore delle partecipazioni.
Nello specifico, l'avviamento iscritto tra le attività immateriali nel presente bilancio riviene dalle acquisizioni di società oggetto di fusione o incorporazione.
In sede di valutazione successiva, l'avviamento è esposto in bilancio al netto delle eventuali perdite di valore cumulate e non è assoggettato ad ammortamento.
L'avviamento è annualmente sottoposto ad impairment test. Le rettifiche di valore dell'avviamento sono registrate nel conto economico alla voce 240. "Rettifiche di valore dell'avviamento". Sull'avviamento non sono ammesse riprese di valore.
Relativamente all'avviamento iscritto in bilancio, occorre sottolineare che lo stesso riguarda acquisizioni di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi per il tramite di consulenti finanziari, attività che sono state completamente integrate nell'operatività corrente della Banca, per cui non risulta possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo rispetto alla profittabilità complessiva della Banca stessa. Ciò significa che ai fini della conferma della congruità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda FinecoBank. La cash generating unit (CGU) è la Banca nel suo complesso incluso il contributo della controllata Fineco Asset Management DAC, società di gestione di diritto irlandese, grazie al modello di business integrato verticalmente.
Infatti, considerato il particolare modello di business della Banca, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari, piattaforma trading e banking, per cui la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, che prevede servizi di banking, brokerage ed investing, la contabilizzazione di costi/ricavi allocati alle macro aree di attività non è considerata rilevante e significativa.
Per ulteriori informazioni sull'avviamento ed il relativo test di impairment si veda anche la sezione 9.3 Attività immateriali – Altre informazioni della successiva Parte B della presente nota integrativa.

Rientrano in tali categorie le singole attività (materiali, immateriali e finanziarie) non correnti o gruppi di attività in via di dismissione, con le relative passività associate, come disciplinati dall'IFRS 5.
Le singole attività (o i gruppi di attività in via di dismissione) e le relative passività, sono iscritte nello stato patrimoniale rispettivamente alle voci 110. "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" e 70. "Passività associate ad attività in via di dismissione" al minore tra il valore contabile ed il fair value al netto dei costi di cessione.
Le riserve da valutazione relative ad Attività non correnti in via di dismissione, registrate in contropartita delle variazioni di valore a tal fine rilevanti, sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività complessiva (si veda Parte D - Redditività complessiva).
Il saldo positivo o negativo dei proventi (dividendi, interessi, ecc.) e degli oneri (interessi passivi, ecc.) relativi ai gruppi di attività e passività in via di dismissione, al netto della relativa fiscalità corrente e differita, è rilevato alla voce 290. "Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte" di conto economico. Gli utili e le perdite riconducibili a singole attività in via di dismissione sono iscritti nella voce più idonea di conto economico.
Alla data di riferimento del bilancio non sono presenti "Attività non correnti in via di dismissione".
Le attività e le passività fiscali sono rilevate nello stato patrimoniale del bilancio rispettivamente nelle voci 100. "Attività fiscali" dell'attivo e 60. "Passività fiscali" del passivo.
In applicazione del "Balance sheet liability method" le poste contabili della fiscalità corrente e differita comprendono:
Le attività fiscali e le passività fiscali correnti e differite sono calcolate applicando la legislazione fiscale nazionale vigente e sono contabilizzate come onere (provento) secondo il medesimo criterio di competenza economica dei costi e dei ricavi che le hanno originate.
In particolare per la fiscalità corrente l'IRES è stata calcolata con l'aliquota del 27,50%, ai fini IRAP l'aliquota applicata è stata del 5,57%. A tale riguardo si evidenzia come gli effetti della riduzione dell'aliquota IRES dal 27,50% al 24% introdotta, a decorrere dal 1° gennaio 2017 con effetto per i periodi di imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2016, dalla Legge di Stabilità per il 2016 risultano "neutralizzati" per la Banca a seguito dell'introduzione, ad opera della medesima Legge, di una addizionale di 3,5 punti percentuali per gli enti creditizi con effetto per gli stessi periodi di imposta.
In generale, le attività e le passività fiscali differite emergono nelle ipotesi in cui la deducibilità o l'imponibilità del costo o del provento sono differite rispetto alla loro rilevazione contabile.
Le attività fiscali e le passività fiscali differite sono rilevate in base alle aliquote fiscali che, alla data di riferimento del bilancio, si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività, sulla base della vigente legislazione fiscale e sono periodicamente riviste al fine di tenere conto di eventuali modifiche normative.
Inoltre, le attività fiscali differite sono rilevate solo nella misura in cui si preveda il loro recupero attraverso la produzione di sufficiente futuro reddito imponibile. In ossequio a quanto previsto dallo IAS12, la probabilità che esista reddito imponibile futuro sufficiente all'utilizzo delle attività fiscali differite è oggetto di verifica periodica. Qualora dalla suddetta verifica risulti l'insufficienza di reddito imponibile futuro, le attività fiscali differite sono corrispondentemente ridotte.
Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico alla voce 270. "Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente", ad eccezione di quelle imposte che si riferiscono a partite che sono accreditate o addebitate, nell'esercizio stesso o in un altro, direttamente a patrimonio netto, quali, ad esempio, quelle relative agli utili e perdite da valutazione su attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività

complessiva, le cui variazioni di valore sono rilevate, al netto delle imposte, direttamente nel prospetto della redditività complessiva tra le riserve da valutazione.
Le attività fiscali correnti sono rappresentate nello Stato Patrimoniale al netto delle relative passività fiscali correnti qualora sussistano i seguenti requisiti:
Le attività fiscali differite sono rappresentate a Stato Patrimoniale al netto delle relative passività fiscali differite qualora sussistano i seguenti requisiti:
La sottovoce dei fondi per rischi ed oneri in esame accoglie i fondi per rischio di credito rilevati a fronte degli impegni ad erogare fondi ed alle garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull'impairment ai sensi dell'IFRS 9, secondo quanto illustrato nella successiva specifica sezione "Impairment". Gli effetti della valutazione sono registrati nel conto economico alla voce 170. "Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri: a) impegni e garanzie rilasciate".
I fondi di quiescenza – ossia gli accantonamenti relativi a benefici ai dipendenti erogati successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro – si qualificano come piani a contribuzione definita o come piani a benefici definiti, a seconda della natura del piano.
In particolare:
Nel caso in cui tali fondi siano del primo tipo, ossia a benefici definiti, la determinazione dei valori attuali richiesti viene effettuata da un attuario esterno, con l'utilizzo del "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito".
Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente. Le obbligazioni sono determinate come il valore attualizzato delle erogazioni medie future riproporzionato in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati e l'anzianità teorica complessiva raggiunta al momento dell'erogazione del beneficio.
Più precisamente, l'importo contabilizzato come passività/attività netta, in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised, nello stato patrimoniale alla voce 100. "Fondi per rischi e oneri: b) quiescenza e obblighi simili" è pari al valore attuale dell'obbligazione alla data di riferimento del bilancio, meno eventuali costi previdenziali relativi alle prestazioni di lavoro passate non ancora rilevate, meno il fair value alla data di riferimento del bilancio delle attività a servizio del piano diverse da quelle che serviranno a estinguere direttamente le obbligazioni aggiustato per gli effetti del cosiddetto "asset ceiling" (a limitare l'ammontare dell'attività netta riconoscibile al massimale di attività disponibili all'entità). Gli utili/perdite attuariali rivenienti dalla valutazione delle passività a benefici definiti vengono rilevati in contropartita del Patrimonio netto consolidato nell'ambito della voce 110. "Riserve da valutazione" ed esposti nel Prospetto della redditività complessiva.
Il tasso impiegato per attualizzare le obbligazioni (finanziate o non finanziate) connesse ai benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro varia a seconda del Paese/divisa di denominazione della passività e viene determinato in base ai rendimenti di mercato alla data di riferimento del bilancio di obbligazioni di aziende primarie con durata media coerente a quella della passività stessa.
Alla data di riferimento del bilancio non sono presenti fondi di quiescenza e obblighi simili.
Gli altri fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività rilevate quando:
l'impresa ha un'obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;

Gli importi accantonati sono determinati in modo che rappresentino la migliore stima della spesa richiesta per adempiere alle obbligazioni. Nel determinare tale stima si considerano i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.
Il fondo rischi e oneri per controversie legali include, oltre alle spese legali a carico della Banca in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che la assistono nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti.
Tale stima, con riferimento ai compensi degli avvocati che assistono la Banca, è stata determinata in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente."
Inoltre, laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo (di regola quando si prevede che l'esborso si verificherà oltre 18 mesi dalla data di rilevazione), l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato.
I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente adeguati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.
Un accantonamento è utilizzato solo a fronte degli oneri per i quali è stato originariamente iscritto. L'accantonamento dell'esercizio, registrato alla voce 170. "Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri b) altri accantonamenti netti" del conto economico, include gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo ed è al netto degli eventuali storni.
Negli "Altri fondi" sono comprese anche le obbligazioni concernenti i benefici spettanti ai consulenti finanziari ed in particolare l'indennità suppletiva di clientela e l'indennità contrattuale, che sono assimilabili a piani a prestazione definita e quindi le relative obbligazioni sono state calcolate, da parte di un attuario, utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito" (si veda il paragrafo "Fondi di quiescenza e obblighi simili"), e il patto di non concorrenza.
In alcune circostanze gli accantonamenti per rischi ed oneri (ad esempio quelli connessi alle spese del personale o alle spese amministrative) sono stati rilevati nella voce propria del conto economico per meglio rifletterne la natura.
Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato comprendono gli strumenti finanziari (diversi dalle passività di negoziazione e da quelle valutate al fair value) rappresentativi delle diverse forme di provvista di fondi da terzi (tra i quali depositi, conti correnti, finanziamenti, passività del leasing, debiti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F.).
Le passività finanziarie sono inizialmente rilevate alla data di regolamento al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria; gli interessi maturati sono rilevati a conto economico, nel margine d'interesse, in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata del credito.
Dopo l'iniziale rilevazione, tali strumenti sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.
Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato includono le passività del leasing rilevate inizialmente pari al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data. I pagamenti dovuti per il leasing sono attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento marginale della Banca, determinato sulla base del costo del funding per passività di durata e garanzie simili a quelle implicite nei contratti di leasing. La passività del leasing deve essere rideterminata, dopo la data di decorrenza, nel caso vengano apportate delle modifiche ai pagamenti dovuti per il leasing; l'importo della rideterminazione della passività del leasing deve essere rilevata come una rettifica della corrispondente attività per diritto di utilizzo.
Gli strumenti di debito ibridi (combinati), indicizzati a strumenti azionari, valute estere, strumenti di credito o indici, sono considerati strumenti strutturati. Il derivato incorporato è separato dal contratto primario e rappresenta un derivato a sé stante qualora i criteri per la separazione siano rispettati. Il derivato incorporato è iscritto al suo fair value, classificato fra le attività o le passività finanziarie detenute per la negoziazione e successivamente fatto oggetto di valutazione al fair value con iscrizione dei relativi utili o perdite a conto economico alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione". Al contratto primario è inizialmente attribuito il valore corrispondente alla differenza tra l'importo complessivo incassato e il fair value del derivato incorporato.
Gli strumenti convertibili in azioni proprie comportano il riconoscimento, alla data di emissione, di una passività finanziaria e di una componente del patrimonio netto iscritta alla voce 130. "Strumenti di capitale", qualora il regolamento del contratto preveda la consegna fisica. In particolare, alla componente di patrimonio netto è attribuito il valore residuo risultante dopo aver dedotto dal valore complessivo dello strumento il valore determinato distintamente per una passività finanziaria priva di clausola di conversione avente gli stessi flussi di cassa. La risultante passività finanziaria è quindi misurata al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.

I titoli in circolazione sono iscritti al netto degli ammontari riacquistati; la differenza tra il valore contabile della passività e l'ammontare pagato per acquistarla viene registrato nel conto economico alla voce 100. "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: c) passività finanziarie". Il successivo ricollocamento/vendita da parte dell'emittente è considerato come una nuova emissione che non genera alcun effetto economico.
Si precisa che le esposizioni debitorie della Banca non prevedono covenants (si veda glossario negli allegati) che comportino la decadenza o la modifica dei benefici del termine, né sussistono operazioni che abbiano comportato la trasformazione delle stesse in strumenti di patrimonio (per i quali possa essere applicabile l'IFRIC 19 Estinzione di passività finanziarie con strumenti rappresentativi di capitale).
Alla data di riferimento del presente bilancio non sono presenti titoli in circolazione, strumenti di debito ibridi e strumenti convertibili in azioni proprie.
Le passività finanziarie detenute per finalità di negoziazione comprendono:
Le passività finanziarie appartenenti a tale categoria, inclusi i contratti derivati, sono valutate al fair value inizialmente e durante la vita dell'operazione.
Gli utili e le perdite realizzati dalla negoziazione, cessione o rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del fair value di strumenti appartenenti al portafoglio di negoziazione sono iscritti nel conto economico nella voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione", ivi compresi i derivati finanziari connessi alla "fair value option".
Le passività finanziarie, analogamente alle attività finanziarie, possono essere designate, coerentemente a quanto disposto da IFRS 9, al momento della rilevazione iniziale ovvero in sede di prima applicazione del principio, come passività finanziarie valutate al fair value, purché:
tale designazione elimini o riduca notevolmente una discordanza che altrimenti risulterebbe dalla valutazione su basi diverse di attività o passività e dei relativi utili e perdite;
ovvero,
un gruppo di attività finanziarie, di passività finanziarie o di entrambe sia gestito e valutato al fair value secondo una gestione del rischio o una strategia di investimento documentata internamente al Consiglio di Amministrazione o organo equivalente.
Possono rientrare in tale categoria anche passività finanziarie rappresentate da strumenti ibridi (combinati) contenenti derivati incorporati che avrebbero, altrimenti, dovuto essere fatti oggetto di scorporo.
Le passività finanziarie appartenenti a tale categoria, inclusi i contratti derivati, sono valutate al fair value inizialmente e durante la vita dell'operazione.
Le variazioni di fair value sono iscritte a conto economico nella voce 110. "Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: a) attività e passività finanziarie designate al fair value", con l'eccezione di eventuali variazioni di fair value derivanti da variazioni del proprio merito creditizio che sono esposte a voce 110. Riserve da valutazione" del patrimonio netto a meno che tale contabilizzazione non determini una discordanza che risulterebbe dalla valutazione su basi diverse di attività o passività e dei relativi utili e perdite, nel qual caso anche le variazioni di fair value derivanti da variazioni del proprio merito creditizio sono iscritte a conto economico.
Alla data di riferimento del bilancio non sono presenti passività finanziarie classificate fra le "Passività finanziarie valutate al fair value".
Le operazioni in valute estere sono rilevate al tasso di cambio corrente alla data dell'operazione.
Le attività e passività monetarie sono convertite utilizzando il tasso di cambio di chiusura dell'esercizio.

Le differenze di cambio derivanti dalla liquidazione delle transazioni a tassi differenti da quello della data di transazione e le differenze di cambio non realizzate su attività e passività monetarie in valuta non ancora regolate, diverse da quelle designate al fair value e da quelle di copertura, sono rilevate alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione" di conto economico.
Le attività e le passività non monetarie, iscritte al costo storico, sono convertite utilizzando il tasso di cambio essere alla data dell'operazione, mentre quelle valutate al fair value sono convertite utilizzando il cambio di fine periodo.
In questo caso, quando un utile o una perdita relativi ad un elemento non monetario sono rilevati a patrimonio netto, la differenza cambio relativa a tale elemento è rilevata anch'essa a patrimonio; quando un utile o una perdita sono rilevati a conto economico, è rilevata in conto economico anche la relativa differenza cambio.
Tutte le differenze di cambio rilevate nelle riserve da valutazione nel patrimonio netto sono esposte anche nel Prospetto della redditività complessiva.
Un'aggregazione aziendale consiste in una transazione con la quale un'entità ottiene il controllo di un'impresa o di un ramo aziendale, determinando la combinazione di attività aziendali distinte in un unico soggetto tenuto alla redazione del bilancio.
Un'aggregazione aziendale può dare luogo ad un legame partecipativo tra capogruppo (acquirente) e controllata (acquisita); può prevedere l 'acquisto dell'attivo netto di un'altra impresa, con l'emersione di un eventuale avviamento, oppure l 'acquisto del capitale dell'altra impresa (nell'ambito di operazioni di fusione e conferimento).
In base a quanto disposto dall' IFRS 3, le aggregazioni aziendali aventi ad oggetto un ramo aziendale devono essere contabilizzate applicando il metodo dell'acquisto che prevede le seguenti fasi:
e
allocazione, alla data di acquisizione, del costo dell'aggregazione aziendale alle attività acquisite e alle passività e passività potenziali assunte.
In particolare, il costo di una aggregazione aziendale è determinato come la somma complessiva dei fair value, alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti rappresentativi di capitale emessi, in cambio del controllo dell'acquisito.
La data di acquisizione è la data in cui si ottiene effettivamente il controllo sull'acquisito. Quando l'acquisizione viene realizzata con un'unica operazione di scambio, la data dello scambio coincide con quella di acquisizione.
Qualora l'aggregazione aziendale sia realizzata tramite più operazioni di scambio il costo dell'aggregazione è comunque pari al fair value dell'intera partecipazione acquisita. Ciò comporta la rivalutazione al fair value, con iscrizione degli effetti a conto economico, delle partecipazioni in precedenza detenute nell'impresa acquisita.
Il costo di un'aggregazione aziendale viene allocato rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell'acquisito ai relativi fair value alla data di acquisizione. Eccezioni a questo principio sono costituite dalle imposte sul reddito, dai benefici a dipendenti, dalle attività derivanti da indennizzi, dai diritti riacquisiti, dalle attività non correnti detenute per la vendita e dalle operazioni con pagamento basato su azioni che sono oggetto di valutazione secondo quanto disposto dal principio ad essi applicabile.
La differenza positiva tra il costo dell'aggregazione aziendale e l'interessenza dell'acquirente al fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili, deve essere contabilizzata come avviamento.
Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è sottoposto con cadenza almeno annuale ad impairment test.
In caso di differenza negativa viene effettuata una nuova misurazione. Tale differenza negativa, se confermata, è rilevata immediatamente come ricavo a conto economico. Nel caso in cui l'acquisizione abbia ad oggetto una percentuale inferiore al 100% del patrimonio dell'impresa acquisita si procede alla rilevazione del patrimonio di pertinenza di terzi.
Alla data di acquisizione il patrimonio di pertinenza di terzi è valutato:

Qualora all'atto dell'iscrizione iniziale un'esposizione creditizia iscritta nello stato patrimoniale nelle voci 30. "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" o 40. "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", risulti essere deteriorata, la stessa è qualificata quale "Attività finanziaria deteriorata acquisita o originata" (Purchased Originated Credit Impaired- POCI).
Il costo ammortizzato e, conseguentemente, gli interessi attivi generati da tali attività sono calcolati considerando, nella stima dei flussi di cassa futuri, le perdite creditizie attese lungo l'intera durata residua dell'attività stessa. Tali perdite creditizie attese sono oggetto di periodica revisione determinando la rilevazione di rettifiche o di riprese di valore.
Le "Attività finanziarie deteriorate acquisite o originate" sono convenzionalmente presentate all'iscrizione iniziale nell'ambito dello Stadio 3. Qualora, a seguito di un miglioramento del merito creditizio della controparte, le attività risultino "in bonis" le stesse sono classificate nell'ambito dello Stadio 2. Tali attività non sono mai classificate nell'ambito dello Stadio 1 poiché la perdita creditizia attesa deve essere sempre calcolata considerando un orizzonte temporale pari alla durata residua.
Alla data di riferimento del presente bilancio non sono presenti Attività finanziarie deteriorate acquisite o originate.
I benefici per i dipendenti a lungo termine sono iscritti nello stato patrimoniale consolidato alla voce 80. "Altre passività" in base alla valutazione alla data di bilancio degli impegni assunti.
La movimentazione delle azioni proprie presenti in portafoglio è rilevata in contropartita diretta del patrimonio netto, ossia in riduzione di quest'ultimo per il controvalore degli acquisti ed in aumento per il controvalore delle vendite. Ciò implica che, in caso di successiva cessione, la differenza tra il prezzo di vendita delle azioni proprie ed il relativo costo di acquisto, al netto dell'eventuale effetto fiscale, è rilevata integralmente in contropartita al patrimonio netto.
La compensazione contabile tra poste dell'attivo e del passivo viene effettuata in base alle indicazioni dello IAS 32, accertata la presenza dei seguenti requisiti:
In ottemperanza a quanto richiesto dall'IFRS 7, informazioni di maggior dettaglio sono contenute nelle tabelle di nota integrativa, riportate in Parte B Altre informazioni.
In tali tavole, in particolare, sono esposti:
Il costo ammortizzato di un'attività o passività finanziaria è il valore a cui questa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale, al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento complessivo calcolato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi perdita di valore.
Il criterio dell'interesse effettivo è il metodo di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la durata di un'attività o passività finanziaria. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri attesi lungo la vita dello strumento finanziario al valore contabile netto dell'attività o passività finanziaria. Esso include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante di tale tasso, i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti.
Tra le commissioni che sono considerate parte integrante del tasso di interesse effettivo vi sono le commissioni iniziali ricevute per l'erogazione o l'acquisto di un'attività finanziaria che non sia classificata come valutata al fair value, quali, ad esempio, quelle ricevute a titolo di compenso per la valutazione delle condizioni finanziarie del debitore, per la valutazione e la registrazione delle garanzie e, più in generale, per il perfezionamento dell'operazione.

I costi di transazione, a loro volta, includono gli onorari e le commissioni pagati ad agenti, consulenti, mediatori e operatori, i contributi prelevati da organismi di regolamentazione e dalle Borse valori, le tasse e gli oneri di trasferimento. I costi di transazione non includono invece costi di finanziamento o costi interni amministrativi o di gestione.
Il nuovo metodo di classificazione e di valutazione delle attività finanziarie previsto dall'IFRS 9 si basa sulla modalità di gestione ("business model") e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali dello strumento finanziario (criterio SPPI - Solely Payments of Principal and Interests).
In base al business model perseguito dall'entità per la gestione degli strumenti finanziari, le attività possono essere classificate come:
È possibile, inoltre, al momento della rilevazione iniziale:
Per quanto riguarda il business model, l'IFRS 9 individua tre fattispecie in relazione alla modalità con cui sono gestiti i flussi di cassa e le vendite delle attività finanziarie:
Il Business model della Banca è determinato dai Dirigenti con responsabilità strategiche ad un livello che riflette il modo in cui gruppi di attività finanziarie sono gestiti collettivamente per perseguire un determinato obiettivo aziendale. Il Business model non dipende dalle intenzioni della dirigenza rispetto ad un singolo strumento, di conseguenza questa condizione non configura un approccio strumento per strumento in materia di classificazione e deve essere stabilita ad un livello più elevato di aggregazione con l'obiettivo aziendale di perseguire, tempo per tempo, specifiche performances di massimizzazione del margine di interesse e delle commissioni accessorie, a fronte del contenimento del rischio di credito, sempre compatibili con il RAF (risk appetite framework) stabilito annualmente dalla Banca. Tuttavia, la Banca può avere più di un modello di business per la gestione dei suoi strumenti.
Per il business model Held to collect, la Banca ha definito le soglie di ammissibilità delle vendite che non inficiano la classificazione (frequenti ma non significative, individualmente e in aggregato, oppure infrequenti anche se di ammontare significativo) e, contestualmente, sono stati stabiliti i parametri per individuare le vendite coerenti con tale modello di business in quanto riconducibili ad un incremento del rischio di credito.
La Banca ha ricondotto nel business model "HTC" le seguenti principali attività finanziarie, in funzione delle finalità di detenzione e dell'atteso turnover delle stesse:

Nel business model "HTCS" sono stati ricondotti i titoli di proprietà per i quali l'obiettivo perseguito dalla Banca nella propria politica di investimento è la gestione del fabbisogno di liquidità corrente della Banca, mantenere un determinato profilo di margine d'interesse o allineare le durate delle attività e passività finanziarie. Le vendite costituiscono parte integrante di tale modello di business, pertanto non esiste alcuna soglia di turnover delle vendite di portafoglio, né in termini di frequenza né in termini di ammontare delle vendite. Nonostante ciò, per perseguire l'obiettivo del modello di business, non è ammessa un'attività di trading e gli acquisti devono essere effettuati con un orizzonte temporale non di breve periodo.
Negli "Altri Business model" sono ricondotte le attività che non rientrano nei business model precedenti; si tratta di attività finanziarie che non sono possedute nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali o il cui obiettivo è perseguito mediante sia la raccolta dei flussi finanziari contrattuali sia la vendita delle attività finanziarie e che, invece, riflettono le intenzioni di trading.
In particolare, si tratta delle seguenti attività identificate dalla Banca:
Al fine di valutare se le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie consentano la valutazione al costo ammortizzato (HTC) o al fair value con impatto sulla redditività complessiva (HTCS) - oltre all'analisi relativa al business model - è necessario che i termini contrattuali delle attività finanziarie prevedano, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (criterio SPPI - Solely Payments of Principal and Interests).
Il test SPPI deve essere effettuato su ogni singolo strumento finanziario, al momento dell'iscrizione nel bilancio. Successivamente alla rilevazione iniziale, e finché è rilevata in bilancio, l'attività non è più oggetto di nuove valutazioni ai fini del test SPPI. Qualora si proceda alla cancellazione (derecognition) di uno strumento finanziario e all'iscrizione di una nuova attività finanziaria occorre procedere all'effettuazione del test SPPI sul nuovo asset.
Ai fini dell'applicazione del test SPPI, l'IFRS 9 fornisce le seguenti definizioni:
Per l'effettuazione del test SPPI nell'ambito dei processi di concessione del credito e per l'operatività in titoli di debito è stato realizzato un tool basato su una metodologia sviluppata internamente (alberi decisionali).
Per l'operatività in titoli di debito, il test è effettuato, tramite l'utilizzo del tool precedentemente citato, nel momento dell'acquisto dello strumento finanziario.
Per i prodotti di credito standard, il test SPPI è effettuato in sede di proposta di commercializzazione di un nuovo prodotto o di variazione delle condizioni standard di un prodotto esistente, ad eccezione del repricing periodico dei tassi d'interesse, e l'esito del test viene esteso a tutti i singoli rapporti riconducibili al medesimo prodotto a catalogo. Per i prodotti di credito le cui condizioni contrattuali si discostano dalla scheda prodotto standard, il test SPPI è effettuato in sede di erogazione di ogni finanziamento/concessione di una nuova linea di credito attraverso l'utilizzo del medesimo tool.
Si precisa che la Banca non ha stabilito soglie "de-minimis" o "non genuine" considerando una qualsiasi clausola o caratteristica contrattuale dei flussi che non rispetta il requisito SPPI come un trigger che provoca il fallimento del test SPPI; ciò in considerazione della natura del portafoglio crediti e titoli della Banca, composto da attività finanziarie plain vanilla.
La "derecognition" è la cancellazione dallo stato patrimoniale di un'attività finanziaria rilevata precedentemente.
Prima di valutare la sussistenza delle condizioni per la cancellazione dal bilancio di attività finanziarie è necessario, secondo IFRS 9, verificare se queste condizioni siano da applicare a tali attività nella loro interezza ovvero possano riferirsi soltanto ad una parte di esse. Le norme sulla cancellazione sono applicate ad una parte delle attività finanziarie oggetto del trasferimento soltanto se sussiste almeno uno dei seguenti requisiti:

In assenza dei citati requisiti, le norme sull'eliminazione devono trovare applicazione all'attività finanziaria (o gruppo di attività finanziarie) nella sua interezza.
Le condizioni per l'integrale cancellazione di un'attività finanziaria sono l'estinzione dei diritti contrattuali, come la loro naturale scadenza, ovvero il trasferimento ad un terzo dei diritti all'incasso dei flussi di cassa derivanti da tale attività.
I diritti all'incasso si considerano trasferiti anche qualora vengano mantenuti i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività, ma venga assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o più entità e si verifichino tutte e tre le seguenti condizioni (accordo pass-through):
Inoltre, l'eliminazione di un'attività finanziaria è subordinata alla verifica che tutti i rischi e i benefici derivanti dalla titolarità dei diritti siano stati sostanzialmente trasferiti. In caso di trasferimento sostanzialmente di tutti i rischi e i benefici si provvede alla cancellazione dell'attività (o gruppo di attività) cedute e si rilevano separatamente i diritti e gli obblighi relativi al trasferimento come attività o passività.
Viceversa, in caso di mantenimento dei rischi e benefici, è necessario continuare a rilevare l'attività (o gruppo di attività) cedute. In tal caso occorre rilevare anche una passività corrispondente all'importo ricevuto come corrispettivo per la cessione e registrare successivamente tutti i proventi maturati sull'attività così come tutti gli oneri maturati sulla passività.
Le principali operazioni che, in base alle regole anzidette, non consentono di operare la cancellazione integrale di un'attività finanziaria sono le operazioni di cartolarizzazione di crediti, le operazioni di pronti contro termine e le operazioni di prestito titoli.
Nel caso delle operazioni di cartolarizzazione, non si procede alla cancellazione delle attività finanziarie in caso di acquisto dell'equity tranche o di fornitura di altre forme di supporto alla struttura, che determinino il mantenimento in capo alla società del rischio di credito associato al portafoglio cartolarizzato.
Nel caso di operazioni di pronti contro termine e di prestito titoli, le attività oggetto delle transazioni non vengono cancellate dal bilancio poiché i termini delle operazioni comportano il mantenimento di tutti i rischi e benefici a esse associati.
Si segnala infine che le operazioni di prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia sono esposte fuori bilancio.
Alla data di riferimento del presente bilancio non sono presenti operazioni di cartolarizzazione dei crediti.
I finanziamenti e i titoli di debito classificati nelle voci Attività finanziarie al costo ammortizzato, Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e le rilevanti esposizioni fuori bilancio (Impegni e garanzie rilasciate) sono oggetto di calcolo di impairment secondo le logiche previste dal principio IFRS 9, tenuto conto della normativa di riferimento integrata delle disposizioni e policy interne che disciplinano le regole di classificazione dei crediti ed il loro trasferimento nelle diverse categorie.
Le esposizioni sono classificate nello Stadio 1, Stadio 2 o Stadio 3 a seconda della loro qualità creditizia assoluta o relativa rispetto all'erogazione iniziale. In particolare:
Per le esposizioni appartenenti allo Stadio 1 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale fino ad un anno.

Per le esposizioni appartenenti agli Stadi 2 o 3 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale pari alla durata residua della relativa esposizione.
Al fine di rispondere alle richieste del principio, la Banca ha sviluppato specifici modelli per il calcolo della perdita attesa che fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD stimati in modo conservativo e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile42. In tale ambito si è altresì proceduto all'inclusione di informazioni di tipo "forward looking" 43 attraverso l'elaborazione di specifici scenari.
La perdita attesa è calcolata per le controparti istituzionali utilizzando i parametri creditizi forniti da Moody's Analytics. Fino al 30 settembre 2020 i parametri creditizi sono stati forniti da UniCredit S.p.A..
Con riferimento alla perdita attesa, per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, si utilizzano proxy: si procede ad una segmentazione per tipologia di prodotto e la PD è sostituita dal tasso di decadimento medio osservato dalle matrici di transizione che definiscono il passaggio a classificato. Tale approccio si basa sull'assunto che, in assenza di variazioni dei criteri di valutazione del merito creditizio delle singole controparti, la qualità del credito futura sarà coerente con la qualità del credito riscontrata nelle serie storiche a disposizione. Per recepire le richieste della normativa IFRS9 le proxy dei parametri sono corrette mediante analisi prospettiche denominate Forward Looking Information
Un aspetto chiave derivante dal nuovo modello contabile richiesto per il calcolo della perdita creditizia attesa è rappresentato dal modello di Stage Allocation finalizzato a trasferire le esposizioni fra Stadio 1 e Stadio 2 (essendo lo Stadio 3 equivalente a quello delle esposizioni deteriorate), laddove lo Stadio 1 include principalmente (i) le esposizioni di nuova erogazione, (ii) le esposizioni che non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale e (iii) le esposizioni aventi basso rischio di credito (low credit risk exemption) alla data di reporting.
Il modello di valutazione della Stage Allocation si è basato su una combinazione di elementi relativi ed elementi assoluti. Gli elementi principali sono stati:
Con riferimento ai titoli di debito la Banca ha optato per l'applicazione della low credit risk exemption sui titoli investment grade in piena conformità a quanto previsto dal principio contabile.
I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull'attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale e interessi che, coerentemente al modello di gestione del portafoglio, possono fare riferimento anche ad operazioni di mercato; ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall'individuazione degli incassi stimati, dalle relative date di incasso e dal tasso di attualizzazione da applicare.
In particolare, l'importo della perdita, per le esposizioni deteriorate classificate come sofferenze, inadempienze probabili e esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, secondo le categorie più avanti specificate, è ottenuto come differenza tra il valore di iscrizione e il valore attuale degli stimati flussi di cassa, scontati al tasso di interesse originario dell'attività finanziaria.
Per tutte le posizioni a tasso fisso il tasso di interesse così determinato è mantenuto costante anche negli esercizi successivi, mentre per le posizioni a tasso variabile il tasso di interesse viene aggiornato in base alle condizioni espresse contrattualmente. Laddove il tasso originario non sia direttamente reperibile, oppure il suo reperimento sia eccessivamente oneroso, si applica la sua migliore approssimazione, anche ricorrendo a soluzioni alternative ("practical expedients") che non alterano comunque la sostanza e la coerenza coi principi contabili internazionali.
I tempi di recupero sono stimati sulla base di business plan o di previsioni basate sull'esperienza storica dei recuperi osservati per classi omogenee di finanziamenti, tenuto conto del segmento di clientela, della forma tecnica, della tipologia di garanzia e di altri eventuali fattori ritenuti rilevanti o, qualora ne ricorrano le condizioni di transazioni di mercato attese.
Come menzionato nel precedente paragrafo, i modelli per il calcolo della perdita attesa fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD, oltre che sul tasso di interesse effettivo. Tali modelli sono utilizzati per il calcolo delle rettifiche di valore di tutte le controparti istituzionali costituite prevalentemente da controparti FIBS (Financial Institutions, Banks and Sovereigns).
In particolare:
42 Si veda il successivo paragrafo "Parametri e definizioni di rischiosità utilizzati nel calcolo delle rettifiche di valore" per una trattazione più dettagliata delle misure di rischio utilizzate all'interno del Gruppo per il calcolo della perdita creditizia attesa ai sensi di IFRS 9.
43 Si veda il successivo paragrafo "Informazioni prospettiche utilizzate nel calcolo delle rettifiche di valore" per una trattazione più dettagliata delle informazioni forward looking e degli scenari utilizzati per il calcolo della perdita creditizia attesa ai sensi di IFRS 9.

Tali parametri sono calcolati a partire dagli omologhi parametri di lungo periodo utilizzati anche ai fini del calcolo del Capitale Interno, apportando specifici adeguamenti al fine di assicurare la piena coerenza ai requisiti previsti dal principio contabile IFRS 9.
I principali adeguamenti sono stati finalizzati a:
Per quanto riguarda le PD lifetime, le curve di PD through-the-cycle, ottenute adattando i tassi d'inadempienza cumulati osservati, sono state calibrate per riflettere previsioni point-in-time e forward-looking circa i tassi d'inadempienza di portafoglio.
Il tasso di recupero incorporato nella LGD through-the-cycle è stato adattato al fine di riflettere i trend più attuali dei tassi di recupero così come le aspettative circa i trend futuri e attualizzati al tasso d'interesse effettivo o alla sua migliore approssimazione.
Con riferimento allo Stadio 3 si precisa che lo stesso comprende le esposizioni deteriorate corrispondenti, secondo quanto previsto dalle regole Banca d'Italia, definite nella Circolare n.272 del 30 luglio 2008 e successivi aggiornamenti, all'aggregato Non-Performing Exposures di cui agli ITS EBA (EBA/ITS /2013/03/rev1 24/7/2014).
In particolare, l'EBA ha definito Non-Performing le esposizioni che soddisfano uno o entrambi i seguenti criteri:
La richiamata Circolare n.272, inoltre, stabilisce che l'aggregato delle attività deteriorate si scompone nelle seguenti categorie:
Con riferimento alla loro valutazione, esse sono generalmente valutate analiticamente ovvero applicando percentuali determinate in modo forfetario per tipologie di esposizioni omogenee e possono ricomprendere nelle svalutazioni l'onere attualizzato riveniente dall'eventuale rinegoziazione del tasso a condizioni inferiori al tasso contrattuale originario;
Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate: rappresentano esposizioni per cassa, diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, sono scadute o sconfinanti. Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate sono determinate facendo riferimento al singolo debitore. In particolare, esse rappresentano l'intera esposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate nella categoria delle inadempienze probabili e delle sofferenze, che alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni nonché i requisiti fissati dalla normativa prudenziale locale per l'inclusione degli stessi nelle "esposizioni scadute" (metodo standardizzato). Le esposizioni scadute sono valutate in modo forfetario su basi storico/statistiche.

Infine, si segnala che la disciplina relativa alla "Nuova definizione di default" (Regolamento UE 2018/171 e le Linee guida EBA 2016/07), che entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2021, stabilisce criteri e modalità più restrittive in materia di classificazione a default rispetto a quelli finora adottati dagli intermediari italiani, con l'obiettivo di armonizzare gli approcci di applicazione della definizione di default e di individuare le condizioni di improbabile adempimento tra le istituzioni finanziarie e le diverse giurisdizioni dei paesi dell'UE.
Le principali novità introdotte riguarderanno:
La perdita creditizia attesa derivante dai parametri descritti nel precedente paragrafo considera previsioni macroeconomiche attraverso l'applicazione di scenari multipli ai componenti "forward looking".
Nello specifico, la componente prospettica ("forward looking") è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è lo scenario centrale di riferimento ed è quindi ritenuto la realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore.
I titoli ricevuti nell'ambito di un'operazione che contrattualmente ne preveda l'obbligo di successiva vendita e i titoli consegnati nell'ambito di una operazione che contrattualmente ne preveda l'obbligo di riacquisto, non sono rilevati e/o eliminati dal bilancio. Di conseguenza, nel caso di titolo acquistato con accordo di rivendita, l'importo pagato viene rilevato come attività finanziarie al costo ammortizzato, ovvero come attività finanziaria detenuta per la negoziazione; nel caso di titolo ceduto con accordo di riacquisto, la passività è rilevata nelle passività finanziarie al costo ammortizzato, ovvero fra le passività finanziarie di negoziazione. I proventi degli impieghi, costituiti dalle cedole maturate sui titoli e dal differenziale tra prezzo a pronti e prezzo a termine dei medesimi, sono iscritti per competenza nelle voci di conto economico consolidato relative agli interessi.
Le due tipologie di operazioni sono compensate se, e solo se, effettuate con la medesima controparte e se la compensazione è prevista contrattualmente.
Le medesime regole si applicano alle operazioni di prestito titoli con garanzia rappresentata da contante (cash collateral) rientrante nella piena disponibilità del prestatore.
Le componenti reddituali connesse con tali operazioni sono rilevate rispettivamente:
Per quanto riguarda, invece, le operazioni di prestito titoli aventi a garanzia altri titoli, ovvero privi di garanzia, si continua a rilevare nell'attivo dello stato patrimoniale il titolo oggetto del prestito e quello eventualmente dato in garanzia, a seconda rispettivamente del ruolo di prestatore o di prestatario svolto nell'operazione.
Si tratta di pagamenti a favore di dipendenti, o altri soggetti assimilabili (in particolare i consulenti finanziari), come corrispettivo delle prestazioni di lavoro o altri servizi/beni ricevuti, basati su azioni, che consistono nell'assegnazione di:

In considerazione della difficoltà di valutare attendibilmente il fair value delle prestazioni ricevute come contropartita degli strumenti rappresentativi del capitale, viene fatto riferimento al fair value di questi ultimi, misurato alla data della loro assegnazione.
Il fair value dei pagamenti regolati con l'emissione o l'acquisto sul mercato di azioni FinecoBank a fronte di prestazioni di lavoro o altri servizi ricevuti è rilevato come costo a conto economico alla voce 160. "Spese amministrative" o 50. "Commissioni passive" in contropartita della voce 140. "Riserve" del patrimonio netto, secondo il criterio di competenza in proporzione al periodo in cui viene fornita la prestazione.
Per quanto riguarda i pagamenti basati su azioni e regolati per cassa a favore dei consulenti finanziari, le prestazioni ottenute e le passività assunte sono misurate al fair value di queste ultime, iscritte a conto economico consolidato alla voce 50. "Commissioni passive" in contropartita della voce 80. "Altre passività". Fino a quando la passività non viene estinta, il fair value è ricalcolato a ciascuna data di chiusura di bilancio fino alla data di regolamento, rilevando alla voce 50. "Commissioni passive" tutte le variazioni di fair value.
Per quanto riguarda i pagamenti basati su azioni della ex-Capogruppo Unicredit S.p.A., da quest'ultima direttamente assegnati ai dipendenti delle società del Gruppo UniCredit e che prevedono la regolazione con azioni di UniCredit S.p.A. stessa, l'esistenza di accordi tra le società del Gruppo UniCredit e UniCredit S.p.A. (ed ancora in vigore per FinecoBank in virtù di specifici accordi) relativamente al regolamento monetario degli stessi comporta la rilevazione del relativo fair value, determinato al momento dell'assegnazione dei relativi diritti, come costo a conto economico alla voce 160. "Spese amministrative", in contropartita dello stato patrimoniale nella voce 80. "Altre passività", secondo il criterio di competenza in proporzione al periodo in cui viene fornita la prestazione.
Quando, nel corso della vita di uno strumento, le clausole contrattuali sono oggetto di modifica per volontà delle parti del contratto, occorre verificare se in seguito alla rinegoziazione l'attività originaria deve continuare ad essere rilevata in bilancio e rappresentata contabilmente tramite il "modification accounting" o se, al contrario, lo strumento originario deve essere oggetto di cancellazione dal bilancio (derecognition) e debba essere rilevato un nuovo strumento finanziario.
A tal fine le rinegoziazioni di strumenti finanziari che determinano una modifica delle condizioni contrattuali devono essere contabilizzate in funzione della "sostanzialità" della modifica contrattuale medesima.
La valutazione circa la sostanzialità della modifica deve essere effettuata considerando sia elementi qualitativi sia, nel caso di passività finanziarie, elementi quantitativi. In alcuni casi è possibile stabilire se i cambiamenti introdotti modificano sostanzialmente le caratteristiche e/o i flussi contrattuali di una determinata attività/passività tramite un'analisi di tipo qualitativo. Per le passività finanziarie, inoltre, dovranno essere svolte ulteriori analisi, anche di tipo quantitativo, per apprezzare gli effetti delle stesse e verificare la necessità di procedere o meno alla cancellazione della passività ed alla iscrizione di un nuovo strumento finanziario (test soglia 10%).
Qualora i rischi e i benefici della proprietà dell'attività finanziaria, successivamente alla modifica, non sono sostanzialmente trasferiti, la rappresentazione contabile che offre informazioni più rilevanti per il lettore del bilancio è quella effettuata tramite il "modification accounting", che implica la rideterminazione del valore lordo attraverso il calcolo del valore attuale dei flussi finanziari conseguenti alla rinegoziazione, al tasso originario dell'esposizione. La differenza fra valore lordo dello strumento finanziario prima e dopo la rinegoziazione delle condizioni contrattuali, adeguata per considerare le associate modifiche alle rettifiche di valore cumulate, è iscritta a conto economico come utile o perdita nella voce 140. "Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni".
In caso contrario, quando i rischi e i benefici della proprietà dell'attività finanziaria, successivamente alla modifica, sono sostanzialmente trasferiti, si procede con la derecognition.
In proposito, si precisa che sono considerate sostanziali le rinegoziazioni, formalizzate sia attraverso una modifica al contratto esistente sia attraverso la sottoscrizione di un nuovo contratto, che determinano l'estinzione del diritto a ricevere i flussi di cassa secondo quanto previsto dal contratto originario. In particolare, i diritti a ricevere i flussi di cassa sono considerati estinti in caso di rinegoziazioni che determinano l'introduzione di clausole contrattuali tali da determinare un cambiamento di classificazione dello strumento finanziario medesimo, che determinano una variazione nella valuta di denominazione che sono effettuate a condizioni di mercato non configurando, quindi, una concessione creditizia.
Gli strumenti di capitale sono strumenti rappresentativi di una partecipazione residuale nelle attività della società al netto delle sue passività. La classificazione di uno strumento emesso quale strumento di capitale richiede l'assenza di obbligazioni contrattuali ad effettuare pagamenti sotto forma di rimborso capitale, interessi o altre forme di rendimento.
In particolare sono classificati come strumenti di capitale gli strumenti che presentano:
Rientrano nella categoria in oggetto gli strumenti Additional Tier 1 coerenti alle previsioni del Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento che, oltre a presentare le caratteristiche sopra descritte, comunque:

Gli strumenti di capitale, diversi dalle azioni ordinarie o di risparmio, sono classificati nello stato patrimoniale in voce 130. "Strumenti di capitale" per l'importo ricevuto. Le eventuali cedole corrisposte e i costi di transazione che sono direttamente attribuibili alla transazione stessa sono portati in riduzione della voce 140. "Riserve" del patrimonio netto, al netto delle relative imposte.
Il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) del personale è da intendersi come una "prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti", pertanto la sua iscrizione in bilancio richiede la stima, con tecniche attuariali, dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e l'attualizzazione delle stesse. La determinazione di tali prestazioni è effettuata da un attuario esterno utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito" (si veda cap. 12 – Fondi per rischi ed oneri – Fondi di quiescenza e per obblighi simili). Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente. Le obbligazioni sono determinate come il valore attualizzato delle erogazioni medie future riproporzionato in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati e l'anzianità complessiva raggiunta al momento dell'erogazione del beneficio.
A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, le quote di TFR maturate fino al 31.12.2006 (o sino alla data di scelta del dipendente – compresa tra l'01.01.2007 e il 30.06.2007 – nel caso di destinazione del proprio trattamento di fine rapporto alla Previdenza Complementare) rimangono in azienda e continuano a essere considerate come una "prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti" e sono pertanto sottoposte a valutazione attuariale, seppur con una semplificazione nelle ipotesi attuariali che non tengono conto delle previsioni sugli aumenti retributivi futuri.
Le quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 (data di applicazione del Dlgs n. 252) (o dalla data compresa tra l'01.01.2007 e il 30.06.2007) destinate, a scelta del dipendente, a forme di previdenza complementare o lasciate in azienda, e dalla stessa (in caso di società con più di 50 dipendenti) versate al fondo di Tesoreria dell'INPS, sono invece considerate come un piano a 'contribuzione definita'.
I costi relativi al trattamento di fine rapporto sono iscritti a conto economico alla voce 160. "Spese amministrative: a) spese per il personale" e includono, per la parte di piano a benefici definiti: (i) gli interessi maturati nell'anno (interest cost), per la parte di piano a contribuzione definita, (ii) le quote maturate nell'anno e versate alla Previdenza Complementare o al Fondo Tesoreria dell'INPS.
Gli utili e le perdite attuariali, definiti quali differenza tra il valore di bilancio della passività e il valore attuale dell'obbligazione a fine periodo, sono iscritti a Patrimonio netto nell'ambito delle Riserve da valutazione in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised e sono esposti anche nel Prospetto della redditività complessiva.
La Banca procede ad iscrivere un write-off riducendo l'esposizione lorda di un'attività finanziaria qualora non abbia aspettative ragionevoli di recuperare, in tutto o in parte, l'attività medesima.
La Banca procede a riconoscere un write-off nei seguenti casi:
Le operazioni TLTRO III sono strumenti non convenzionali di politica monetaria che permettono agli enti creditizi dell'Eurosistema di finanziarsi a lungo termine a tassi molto vantaggiosi, con l'obiettivo di aumentare l'erogazione di prestiti a favore di imprese e consumatori dell'area euro.
Le passività relative alle operazioni TLTRO III sono iscritte nelle "Passività finanziarie al costo ammortizzato" e misurate al costo ammortizzato, applicando le previsioni contenute nell'IFRS 9. La Banca valuta il tasso di interesse come un tasso di mercato specifico per tale tipologie di operazioni, realizzate nell'ambito degli interventi di politica monetaria poste in essere dalla Banca Centrale Europea, che ne definisce il livello.
Il tasso d'interesse effettivo è determinato sulla base dei cash flow attesi, in modo distinto per singola operazione, nei quali sono incluse le previsioni di mantenimento dei "prestiti idonei netti", per l'ottenimento dell'extra remunerazione prevista nei periodi di interesse speciale, verificati attraverso l'utilizzo di un approccio statistico che ne ipotizza la probabilità di raggiungimento con un adeguato livello di confidenza e supportati dalle stime previsionali.
Le operazioni TLTRO III sono assimilate alle passività finanziarie a tasso variabile, pertanto la modifica dei cash flow attesi conseguenti alla variazione del tasso medio sui depositi presso la Banca Centrale è rilevata in base alle previsioni contenute nell'IFRS 9, il quale prevede che i flussi finanziari siano rideterminati periodicamente per riflettere le variazioni dei tassi di interesse di mercato e ciò altera il tasso di interesse effettivo. La rideterminazione dei futuri pagamenti di interessi non ha alcun effetto significativo sul valore contabile della passività. La modifica dei cash flow attesi relativi all'extra remunerazione prevista nei periodi di interesse speciale, conseguenti alle modifiche nelle stime dei pagamenti dovute alla revisione della valutazione del raggiungimento dei criteri di ammissibilità, comporta invece la rideterminazione del valore contabile della passività.
Con riferimento ai Crediti d'imposta connessi con i Decreti Legge "Cura Italia" e "Rilancio", si precisa che nel corso dell'esercizio 2020 la Banca non ha effettuato acquisti né a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti né da parte di precedenti acquirenti.

I principali ricavi e costi sono rilevati a conto economico come segue:
Tra i costi, le spese amministrative includono, inoltre, i canoni di leasing a breve termine, i canoni di leasing di modesto valore (vale a dire i contratti i cui beni sottostanti al contratto non superano, quando nuovi, la soglia di 5 mila euro), i costi per pagamenti variabili dovuti per il leasing non inclusi nella valutazione dei debiti per il leasing, la componente IVA dei canoni di leasing da pagare/pagati sui contratti di leasing rilevati in accordo con IFRS 16 e i canoni per il leasing di attività immateriali.
Le commissioni attive e gli altri proventi di gestione sono rilevate a conto economico in funzione del grado di adempimento dell'"obbligazione di fare" contenuta nel contratto secondo quanto disposto da IFRS15: Ricavi provenienti da contratti con i clienti. In particolare, i ricavi per commissioni da servizi e altri proventi sono riconosciuti a conto economico:
Il bene o servizio promesso, ossia l'attività, è trasferito quando il cliente ne acquisisce il controllo.
Qualora la tempistica di incasso del corrispettivo contrattuale non sia allineata alle modalità di adempimento dell'"obbligazione di fare" sopra menzionata, la Banca procede alla rilevazione di un rateo attivo (contract asset) o di un risconto passivo (contract liability) per la quota parte del ricavo che occorre integrare nell'esercizio o differire ad esercizi successivi.
L'ammontare di ricavi rilevati a fronte di commissioni attive e altri proventi di gestione è misurato in funzione degli importi previsti contrattualmente.
Qualora l'importo stabilito contrattualmente risulti essere oggetto, in tutto o in parte, a variabilità, il ricavo viene rilevato a conto economico in funzione della valutazione dell'importo più probabile che la Banca prevede di ricevere. Tale importo è determinato alla luce di tutti i fatti e di tutte le circostanze considerati rilevanti ai fini della valutazione, che dipendono dalla tipologia di servizio fornito, e, in particolar modo, alla luce della circostanza che si ritenga altamente probabile che non si verifichi un significativo adeguamento al ribasso dell'ammontare dei ricavi.

Qualora un contratto includa più obbligazioni di fare aventi ad oggetto beni e/o servizi distinti e il cui profilo di adempimento non sia il medesimo, l'ammontare ricevuto come ricavo è ripartito fra le diverse obbligazioni di fare in proporzione ai relativi prezzi di vendita "stand-alone". L'ammontare di ricavi attribuito alle diverse obbligazioni di fare viene quindi rilevato a conto economico con modalità differenti ("over time" oppure "point in time") in funzione del relativo adempimento. Ove la suddivisione risulti particolarmente onerosa e in presenza di ricavi non materiali, il ricavo viene attribuito interamente alla performance obligation principale.
Ove previsti, i corrispettivi da pagare ai clienti sono contabilizzati in riduzione dei ricavi provenienti dalla fornitura dei beni o servizi e coerentemente con la rilevazione degli stessi.
Eventuali ricavi che includono una componente di finanziamento significativa sono rettificati per tener conto degli effetti del valore temporale del denaro, al fine di rispecchiare il prezzo che il cliente avrebbe pagato nel caso in cui il pagamento fosse avvenuto nel momento (o man mano) del trasferimento dei beni o servizi promessi. Si precisa che la Banca utilizza l'espediente pratico previsto dal paragrafo 63 dell'IFRS 15, per effetto del quale l'importo promesso non viene rettificato per tener conto degli effetti di una componente di finanziamento quando l'intervallo di tempo atteso tra il trasferimento del bene o servizio promesso e il relativo pagamento è inferiore ad un anno.
A tal fine si precisa che le prestazioni di servizi finanziari forniti nell'arco di un determinato periodo di tempo (ad esempio la tenuta e gestione dei conti correnti, i servizi di consulenza) sono state considerate soddisfatte nel tempo ("over time"), indipendentemente dal momento in cui il corrispettivo viene corrisposto dal cliente, mentre le prestazioni di servizi finanziari che richiedono l'esecuzione di specifiche attività (ad esempio acquisto, vendita o collocamento di titoli, quote di OICR o prodotti assicurativi, esecuzione di bonifici) sono state considerate soddisfatte in un determinato momento ("point in time"), anche se il contratto prevede che il servizio venga prestato a tempo indeterminato.
In particolare, con riferimento ai principali ricavi rilevati dalla Banca in applicazione del principio contabile IFRS 15 si precisa che:

L'IFRS 9 e l'IFRS 7 permettono, successivamente all'iscrizione iniziale, la modifica del proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie e impongono, di conseguenza, la riclassifica di tutte le attività finanziarie interessate.
Tali modifiche, che dovrebbero accadere molto raramente, sono decise dai Dirigenti con responsabilità strategiche, a seguito di cambiamenti esterni o interni e devono essere rilevanti per le operazioni della Banca e dimostrabili alle parti esterne. Di conseguenza la Banca modifica il proprio modello di business solo in caso di inizio o cessazione di un'attività rilevante, ad esempio in caso di acquisizione, cessione o cessazione di un ramo di attività.
In particolare, possono essere riclassificate:
I seguenti cambiamenti di circostanze non sono considerati riclassificazioni:
Inoltre, le seguenti situazioni non rappresentano modifiche del modello di business:
Nell'esercizio 2020 la Banca non ha effettuato modifiche dei propri modelli di business e, conseguentemente, non ha effettuato alcuna riclassifica di attività finanziarie.
A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, valore contabile e interessi attivi
Nessun dato da segnalare.
A.3.2 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, fair value ed effetti sulla redditività complessiva
Nessun dato da segnalare.
A.3.3 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business e tasso di interesse effettivo
Nessun dato da segnalare.

La presente sezione comprende l'informativa sulla gerarchia del fair value richiesta da IFRS 13.
Il fair value (valore equo) è il corrispettivo che potrebbe essere ricevuto per vendere un'attività, o pagato per trasferire una passività, in una transazione ordinaria tra controparti di mercato nel mercato principale alla data di misurazione (exit price).
Il fair value di una passività finanziaria che sia esigibile (ad esempio un deposito a vista) non può essere inferiore all'importo esigibile a richiesta, attualizzato dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento.
Nel caso di strumenti finanziari quotati in mercati attivi il fair value è determinato a partire dalle quotazioni ufficiali del mercato principale (ovvero il più vantaggioso) al quale la Banca ha accesso (Mark to Market).
Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo se i prezzi quotati sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino, operatore (dealer), intermediario (broker), agenzia di determinazione del prezzo o autorità di regolamentazione e tali prezzi rappresentano operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni. Se la quotazione ufficiale in un mercato attivo non esiste per uno strumento finanziario nel suo complesso, ma esistono mercati attivi per le parti che lo compongono, il fair value è determinato sulla base dei pertinenti prezzi di mercato per le parti che lo compongono.
La Banca utilizza metodi di valutazione (Mark to Model) in linea con i metodi generalmente accettati e utilizzati dal mercato. I modelli di valutazione includono tecniche basate sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri e sulla stima della volatilità e sono oggetto di revisione sia durante il loro sviluppo sia periodicamente, al fine di garantirne la piena coerenza con gli obiettivi della valutazione.
Ad ulteriore garanzia dell'oggettività delle valutazioni rivenienti da modelli valutativi, la Banca pone in essere:
I processi di verifica indipendente del prezzo prevedono che i prezzi siano mensilmente verificati dalla funzione di Risk Management, indipendente dalle unità che assumono l'esposizione al rischio. Tale verifica prevede la comparazione e l'adeguamento del prezzo giornaliero alle valutazioni rivenienti da partecipanti al mercato indipendenti. Nel caso di strumenti non quotati su mercati attivi, il menzionato processo di verifica assume a riferimento i prezzi contribuiti da infoprovider, attribuendo maggior peso a quei prezzi che si considerano più rappresentativi dello strumento oggetto di valutazione. Detta valutazione include: l'eventuale "eseguibilità" della transazione al prezzo osservato, il numero di contributori, il grado di similarità degli strumenti finanziari, la coerenza nel prezzo contribuito da fonti differenti, il processo seguito dall'infoprovider per ottenere il dato.
Nel corso del 2020 è stato aggiornato il framework normativo interno, costituito da una Global Policy e da un Manuale operativo: la prima definisce l'insieme di principi e regole che sovraintendono il quadro di riferimento per la misurazione del fair value ed il processo di verifica indipendente dei prezzi, il secondo ne definisce in dettaglio il processo ed identifica le specifiche tecniche di valutazione del Fair Value nonché le metodologie per la verifica indipendente del prezzo per ogni tipologia di strumento detenuto dalla Banca.
Per determinare il fair value di strumenti finanziari di Livello 2 e Livello 3 che non sono quotati e attivamente scambiati sul mercato, la Banca utilizza tecniche di valutazione diffuse sul mercato che sono di seguito descritte.
Tra i metodi di valutazione ammessi dalla Banca si citano:
Quando gli strumenti finanziari non sono quotati su mercati attivi, essendo il fair value determinato attraverso modelli valutativi, possono rendersi necessari degli aggiustamenti di valore per tener conto dell'incertezza valutativa o la difficoltà di smobilizzo di particolari posizioni finanziarie. Tali rettifiche (Fair Value Adjustments, FVA) rappresentano la correzione al fair value teorico, determinato utilizzando una tecnica di valutazione, per i fattori non inclusi nel valore attuale netto di base che gli operatori di mercato valuterebbero al fine della costruzione di un exit price dello strumento.
Gli aggiustamenti possono essere calcolati come componenti additive della valutazione oppure essere incluse direttamente nella valutazione. Nel caso in cui la Banca dovesse acquisire strumenti la cui valutazione renda necessario il calcolo di aggiustamenti di valore, il Risk Management provvede alla stima di questi ultimi prendendo in considerazione le seguenti fonti di rischio: Close out cost, market liquidity, model risk, CVA/DVA.
La Banca controlla che il valore assegnato ad ogni posizione di trading rifletta il fair value corrente in modo appropriato. Le misurazioni al fair value delle attività e delle passività sono determinate utilizzando varie tecniche, fra cui modelli del tipo discounted cash flow e modelli interni di valutazione. Sulla base dell'osservabilità degli input utilizzati, tutti gli strumenti finanziari sono classificati come Livello 1, Livello 2 o Livello 3 della gerarchia del fair value. Quando una posizione è caratterizzata da uno o più input significativi che non sono direttamente osservabili, un'ulteriore procedura di verifica del prezzo è attuata. Tali procedure comprendono la revisione dei dati storici rilevanti, l'analisi dei guadagni e delle perdite, la valutazione individuale di ciascun componente di un prodotto strutturato e il benchmarking. Affinché sia assicurata la giusta separatezza tra le funzioni a capo delle attività di sviluppo e le funzioni a capo dei processi di validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati dal front office sono testati e validati in modo indipendente. L'obiettivo di questa struttura di controllo indipendente è quello di valutare il rischio di modello derivante dalla solidità teorica dei modelli, dalle tecniche di calibrazione quando presenti e dall'appropriatezza del modello per uno specifico prodotto in un mercato definito.
Oltre alla valutazione giornaliera mark to market o mark to model, l'Independent Price Verification (IPV) è applicato mensilmente dalla funzione Rischi di Mercato e di Liquidità della Capogruppo con l'obiettivo di fornire un fair value indipendente.
Il principio IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value in funzione del grado di osservabilità degli input delle tecniche di valutazione adottate.
Il livello di gerarchia del fair value associato alle attività e passività è definito come il livello minimo fra tutti gli input significativi utilizzati. Generalmente, un input di valutazione non è considerato significativo per il fair value di uno strumento se i restanti input spiegano la maggioranza della varianza del fair value stesso su un orizzonte temporale di tre mesi. In alcuni casi specifici, la significatività del limite è verificata in relazione al fair value dello strumento alla data di misurazione.
Sono previsti, in particolare, tre livelli:
Di seguito si riportano le informazioni richieste dall'IFRS 13.
I Titoli obbligazionari a reddito fisso sono valutati attraverso due processi principali in base alla liquidità del mercato di riferimento. Gli strumenti liquidi in mercati attivi sono valutati al prezzo di mercato (Mark-to-Market) e conseguentemente tali strumenti sono assegnati al livello 1 della gerarchia del fair value.
Gli strumenti non scambiati in mercati attivi sono valutati a mark-to-model utilizzando delle curve di credit spread impliciti derivate da strumenti di Livello 1. Il modello massimizza l'uso di parametri osservabili e minimizza l'uso dei parametri non osservabili. In questo senso, in funzione della rappresentatività della curva di credit spread applicata, le obbligazioni sono classificate, rispettivamente, come Livello 2 o Livello 3; il Livello 3 è applicato nel caso in cui sia utilizzato un credit spread significativamente non osservabile.
Nel processo globale di verifica indipendente dei prezzi (IPV) delle obbligazioni, l'accuratezza dei prezzi di mercato delle obbligazioni di Livello 1 e dei modelli di valutazione per le obbligazioni illiquide sono regolarmente sottoposte a verifica.
La Banca determina il fair value dei prodotti finanziari strutturati utilizzando l'appropriato metodo di valutazione data la natura della struttura incorporata. Tali strumenti sono classificati al Livello 2 o al Livello 3 a seconda dell'osservabilità degli input significativi del modello.
Il fair value dei derivati non scambiati su un mercato attivo deriva dall'applicazione di tecniche di valutazione mark to model. Quando è presente un mercato attivo per i parametri di input al modello valutativo delle differenti componenti del derivato, il fair value viene determinato in base alle quotazioni di mercato delle stesse. Le tecniche di valutazione basate su input osservabili sono classificate come Livello 2, mentre quelle basate su significativi input non osservabili, sono classificate come Livello 3.
I Titoli di capitale sono assegnati al Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile e al Livello 3 quando non vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese a tempo indeterminato. Tali strumenti, se quotati, sono classificati come Livello 2 solo nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione è significativamente ridotto.
Per quanto riguarda la valutazione delle preferred shares di Visa INC class "C" e class "A", la Banca ha adottato un modello per la determinazione del fair value che converte in euro il prezzo di mercato in dollari delle azioni Visa INC class "A" ed applica un fattore di sconto; con riferimento alla valutazione al 31 dicembre 2020 per le preferred shares class "C" tale fattore è stato determinato pari al 8,52%, stimando al 31 dicembre 2020 il "litigation risk" in misura pari allo 2,52% ed il "illiquidity risk" in misura pari al 6%. La componente "litigation risk" è stata estratta da una serie storica di dati forniti da Visa INC, mentre la componente "illiquidity risk" è derivata dall'illiquidità delle azioni che hanno delle limitazioni alla trasferibilità per un determinato periodo temporale. Per le preferred share class "A" tale fattore di sconto è stato determinato in misura pari al 3,42% ed include solo il "illiquidity risk". Alle preferred shares di Visa INC class "C" e class "A" è stata assegnata la gerarchia di fair value 3.
Con riferimento alle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela Depositi, si precisa che il fair value dei titoli di capitale rilevati in relazione ai contributi versati per l'intervento di sostegno per il risanamento di Caricesena, Carim e Carismi è stato determinato utilizzando un modello valutativo basato sul Discounted Cash Flow model in funzione delle previsioni di recupero ipotizzate. Il fair value dei titoli di capitale rilevati a fronte delle contribuzioni versate in relazione all'intervento a favore di Banca Carige S.p.A., invece, è stato determinato utilizzando un modello interno basato sulla metodologia dei Multipli di mercato applicata in analisi multi-scenario.
Ad entrambi i titoli è stata assegnata la gerarchia di fair value 3.
La Banca può detenere investimenti in fondi di investimento che pubblicano il Net Asset Value (NAV) per quota e possono includere investimenti in fondi gestiti dalla Banac. I fondi sono classificati generalmente come Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile. I fondi sono classificati come Livello 2 e Livello 3 a seconda della disponibilità del NAV, la trasparenza del portafoglio e di possibili vincoli/limitazioni.
Gli strumenti finanziari non valutati al fair value, compresi debiti e crediti valutati al costo ammortizzato, non sono gestiti sulla base del fair value. Per questi strumenti finanziari il fair value è calcolato solo ai fini di adempiere alle richieste d'informativa e non ha un impatto sul bilancio o in termini di profitti o perdite. Inoltre, la determinazione del fair value delle attività e passività che non vengono generalmente scambiate, come ad esempio crediti e debiti, si basa sull'utilizzo di parametri interni non direttamente osservabili sul mercato come definito dall'IFRS 13.

Il fair value delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, diverse da quelle il cui fair value è determinato in base a prezzi di quotazione osservati su mercati attivi alle quali è assegnato il livello 1, è principalmente determinato utilizzando un modello di valore attuale aggiustato per il rischio. Per alcuni portafogli sono applicati altri approcci semplificati, che tengono comunque in considerazione le caratteristiche finanziarie degli strumenti finanziari in essi contenuti. Alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato con durata inferiore a 12 mesi per i quali il fair value è stato approssimato uguale al valore di bilancio è stata assegnata la gerarchia di fair value livello 3.
Si rileva che per i titoli UniCredit S.p.A. contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", il fair value livello 2 è determinato utilizzando la metodologia basata sul discounted cash flow, che consiste nella determinazione di una stima dei flussi di cassa attesi lungo la vita dello strumento e la relativa attualizzazione ad un tasso che incorpora lo spread di credito. La determinazione dello spread di credito è effettuata in funzione della curva di credit spread dell'emittente, costruita selezionando emissioni, anche dal mercato secondario, omogenee per specifiche caratteristiche.
Il fair value delle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato è determinato attraverso l'utilizzo di un modello di valore attuale aggiustato per il rischio emittente associato. Alle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato con durata inferiore a 12 mesi per i quali il fair value è stato approssimato uguale al valore di bilancio è stato assegnato il livello 3 della gerarchia di fair value.
Dato il loro orizzonte a breve ed il loro trascurabile rischio di credito, il valore contabile della cassa e delle disponibilità liquide approssima il fair value.

| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | ||||||
| Attività/Passività finanziarie misurate al fair value | L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
13.563 | 3.491 | 10.521 | 4.670 | 3.302 | 11.320 | |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 13.506 | 3.491 | - | 4.631 | 3.302 | - | |
| b) attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - | |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 57 | - | 10.521 | 39 | - | 11.320 | |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
143.693 | - | 5 | 321.694 | - | 5 | |
| 3. Derivati di copertura | - | 19.003 | - | - | 36.059 | - | |
| 4. Attività materiali | - | - | - | - | - | - | |
| 5. Attività immateriali | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 157.256 | 22.494 | 10.526 | 326.364 | 39.361 | 11.325 | |
| 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione | 4.028 | 1.843 | 18 | 3.217 | 560 | - | |
| 2. Passività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - | |
| 3. Derivati di copertura | - | 214.388 | - | - | 80.852 | - | |
| Totale | 4.028 | 216.231 | 18 | 3.217 | 81.412 | - |
Legenda:
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
La crisi determinata dalla pandemia da COVID-19 non ha avuto un impatto in termini di misurazione del fair value. In particolare, non sono state rilevate riduzioni/scomparse di prezzi quotati su mercati attivi (Livello 1) e/o di input osservabili (Livello 2), né trasferimenti tra i vari livelli della gerarchia del fair value per strumenti finanziari nei quali il Gruppo detiene investimenti significativi.
Non sono stati applicati Credit Value Adjustment (CVA) e/o Debit Value Adjustment (DVA) nella determinazione del fair value degli strumenti finanziari derivati.

| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto | ||||||||
| Totale | di cui: a) attività finanziarie detenute per la negoziazione |
di cui: b) attività finanziarie designate al fair value |
di cui: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Derivati di copertura |
Attività materiali |
Attività immateriali |
|
| 1. Esistenze iniziali | 11.320 | - | - | 11.320 | 5 | - | - | - |
| 2. Aumenti | 4.821 | 35 | - | 4.786 | - | - | - | - |
| 2.1. Acquisti | 35 | 35 | - | - | - | - | - | - |
| 2.2. Profitti imputati a: | 4.786 | - | - | 4.786 | - | - | - | - |
| 2.2.1. Conto Economico | 4.786 | - | - | 4.786 | - | - | - | - |
| - di cui plusvalenze | 4.786 | - | - | 4.786 | - | - | - | - |
| 2.2.2. Patrimonio netto | - | X | X | X | - | - | - | - |
| 2.3. Trasferimenti da altri livelli | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.4. Altre variazioni in aumento | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Diminuzioni | (5.620) | (35) | - | (5.585) | - | - | - | - |
| 3.1. Vendite | (35) | (35) | - | - | - | - | - | - |
| 3.2. Rimborsi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.3. Perdite imputate a: | (5.585) | - | - | (5.585) | - | - | - | - |
| 3.3.1. Conto Economico | (5.585) | - | - | (5.585) | - | - | - | - |
| - di cui minusvalenze | (5.585) | - | - | (5.585) | - | - | - | - |
| 3.3.2. Patrimonio netto | - | X | X | X | - | - | - | - |
| 3.4. Trasferimenti ad altri livelli | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.5. Altre variazioni in diminuzione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Rimanenze finali | 10.521 | - | - | 10.521 | 5 | - | - | - |
Le sottovoci 2.2.1 "Profitti imputati a Conto Economico" e 3.3.1 "Perdite imputate a Conto Economico" delle attività finanziarie confluiscono a conto economico, ove presenti, nelle seguenti voci:
Le sottovoci "2.2.2 Profitti imputati a Patrimonio netto" e "3.3.2 Perdite imputate a Patrimonio netto" derivanti dalle variazioni del fair value delle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono rilevati, ove presenti, nella voce 110. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto - ad eccezione delle rettifiche e riprese di valore (impairment) e degli utili e delle perdite su cambi di attività monetarie (titoli di debito) che sono esposti rispettivamente alla voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" ed alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione" di conto economico - fino a quando l'attività finanziaria non è alienata, momento in cui gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel conto economico alla voce 100. "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Passività finanziarie detenute per la negoziazione |
Passività finanziarie designate al fair value |
Derivati di copertura |
|
| 1. Esistenze iniziali | - | - | - |
| 2. Aumenti | 30 | - | - |
| 2.1 Emissioni | 24 | - | - |
| 2.2. Perdite imputate a: | 6 | - | - |
| 2.2.1. Conto Economico | 6 | - | - |
| - di cui minusvalenze | 6 | - | - |
| 2.2.2. Patrimonio Netto | X | - | - |
| 2.3. Trasferimenti da altri livelli | - | - | - |
| 2.4. Altre variazioni in aumento | - | - | - |
| 3. Diminuzioni | 12 | - | - |
| 3.1. Rimborsi | - | - | - |
| 3.2. Riacquisti | 12 | - | - |
| 3.3. Profitti imputati a : | - | - | - |
| 3.3.1. Conto Economico | - | - | - |
| - di cui plusvalenze | - | - | - |
| 3.3.2. Patrimonio Netto | X | - | - |
| 3.4. Trasferimenti ad altri livelli | - | - | - |
| 3.5. Altre variazioni in diminuzione | - | - | - |
| 4. Rimanenze finali | 18 | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Passività non misurate al fair value o misurate al | 31/12/2020 | 31/12/2019 | ||||||
| fair value su base non ricorrente | VB | L1 | L2 | L3 | VB | L1 | L2 | L3 |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 29.062.987 | 18.800.104 | 5.909.192 | 5.497.577 | 26.189.532 | 14.781.018 | 7.779.770 | 4.346.828 |
| 2. Attività materiali detenute a scopo di investimento | 1.872 | 2.367 | 1.980 | 2.950 | ||||
| 3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
||||||||
| Totale | 29.064.859 | 18.800.104 | 5.909.192 | 5.499.944 | 26.191.512 | 14.781.018 | 7.779.770 | 4.349.778 |
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 29.415.180 | 942.853 | 28.465.364 | 26.067.097 | 1.366 | 26.065.737 | ||
| 2. Passività associate ad attività in via di dismissione | ||||||||
| Totale | 29.415.180 | - | 942.853 | 28.465.364 | 26.067.097 | - | 1.366 | 26.065.737 |
VB = Valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
Le Attività materiali detenute a scopo di investimento sono costituite da un immobile detenuto dalla Banca e il fair value indicato corrisponde al valore di mercato determinato con perizia effettuata da una società di valutazione esterna e indipendente.
Il valore di iscrizione iniziale in bilancio degli strumenti finanziari è pari al loro fair value alla medesima data.
Nel caso degli strumenti finanziari diversi da quelli rilevati al fair value con contropartita a conto economico, il fair value alla data di iscrizione è normalmente assunto pari all'importo incassato o corrisposto.
Nel caso degli strumenti finanziari di negoziazione e degli strumenti valutati al fair value, l'eventuale differenza rispetto all'importo incassato o corrisposto è iscritta a conto economico nelle voci di pertinenza al momento della prima valutazione dello strumento finanziario.
L'utilizzo di modelli valutativi prudenti, i processi di revisione di tali modelli e dei relativi parametri e gli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello assicurano che l'ammontare iscritto a conto economico non rivenga dall'utilizzo di parametri valutativi non osservabili. In particolare, la quantificazione degli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello garantisce che la parte del fair value degli strumenti in oggetto che si riferisce all'utilizzo di parametri di natura soggettiva non sia rilevata a conto economico, bensì come aggiustamento del valore di stato patrimoniale di tali strumenti. L'iscrizione a conto economico di questa quota avviene, quindi, solo in funzione del successivo prevalere di parametri oggettivi e, conseguentemente, del venir meno dei menzionati aggiustamenti.
Non risultano "day-one profit/loss" dei quali fornire informativa secondo quanto previsto dal paragrafo 28 dell'IFRS 7.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | |
| a) Cassa | 7 | 53 |
| b) Depositi a vista presso Banche Centrali | 1.760.341 | 754.333 |
| Totale | 1.760.348 | 754.386 |
La voce "(b) Depositi a vista presso Banche Centrali" rappresenta il saldo della liquidità depositata sul conto HAM (Home Accounting Model) presso Banca d'Italia.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31/12/2020 |
Totale 31/12/2019 |
||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |
| A. Attività per cassa | ||||||
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - |
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Altri titoli di debito | - | - | - | - | - | - |
| 2. Titoli di capitale | 9.942 | - | - | 3.289 | - | - |
| 3. Quote di O.I.C.R. | - | - | - | 5 | - | - |
| 4. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - |
| 4.1 Pronti contro termine | - | - | - | - | - | - |
| 4.2 Altri | - | - | - | - | - | - |
| Totale (A) | 9.942 | - | - | 3.294 | - | - |
| B. Strumenti derivati | ||||||
| 1. Derivati finanziari | 3.564 | 3.491 | - | 1.337 | 3.302 | - |
| 1.1 di negoziazione | 3.564 | 3.491 | - | 1.337 | 3.302 | - |
| 1.2 connessi con la fair value option | - | - | - | - | - | - |
| 1.3 altri | - | - | - | - | - | - |
| 2. Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - |
| 2.1 di negoziazione | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 connessi con la fair value option | - | - | - | - | - | - |
| 2.3 altri | - | - | - | - | - | - |
| Totale (B) | 3.564 | 3.491 | - | 1.337 | 3.302 | - |
| Totale (A+B) | 13.506 | 3.491 | - | 4.631 | 3.302 | - |
Legenda:
L1: Livello 1 L2: Livello 2 L3: Livello 3

I derivati finanziari comprendono la valutazione positiva dei contratti CFD forex, su indici, azioni, tassi di interesse, commodities e futures utilizzati per la copertura gestionale dei CFD su indici, tassi di interesse e commodities, per un importo pari a 3.352 migliaia di euro (3.227 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).
Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni positive dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 3.702 migliaia di euro (1.412 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31/12/2020 |
Totale 31/12/2019 |
||
| A. Attività per cassa | ||||
| 1. Titoli di debito | - | - | ||
| a) Banche Centrali | - | - | ||
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - | ||
| c) Banche | - | - | ||
| d) Altre società finanziarie | - | - | ||
| di cui: imprese di assicurazione | - | - | ||
| e) Società non finanziarie | - | - | ||
| 2. Titoli di capitale | 9.942 | 3.289 | ||
| a) Banche | 7 | - | ||
| b) Altre società finanziarie | 300 | 217 | ||
| di cui: imprese di assicurazione | 2 | 4 | ||
| c) Società non finanziarie | 9.635 | 3.072 | ||
| d) Altri emittenti | - | - | ||
| 3. Quote di OICR | - | 5 | ||
| 4. Finanziamenti | - | - | ||
| a) Banche Centrali | - | - | ||
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - | ||
| c) Banche | - | - | ||
| d) Altre società finanziarie | - | - | ||
| di cui: imprese di assicurazione | - | - | ||
| e) Società non finanziarie | - | - | ||
| f) Famiglie | - | - | ||
| Totale (A) | 9.942 | 3.294 | ||
| B. Strumenti derivati | - | - | ||
| a) Controparti Centrali | 38 | 55 | ||
| b) Altre | 7.017 | 4.584 | ||
| Totale (B) | 7.055 | 4.639 | ||
| Totale (A+B) | 16.997 | 7.933 |
Nel punto B. "Strumenti derivati" sono state ricondotte anche le valutazioni positive dei contratti di compravendita a pronti di titoli appartenenti al portafoglio "Attività Finanziarie detenute per la negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").
Nessun dato da segnalare.

Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31/12/2020 |
Totale 31/12/2019 |
||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |
| 1. Titoli di debito | 50 | - | - | 32 | - | - |
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Altri titoli di debito | 50 | - | - | 32 | - | - |
| 2. Titoli di capitale | 7 | - | 10.521 | 7 | - | 11.320 |
| 3. Quote di O.I.C.R. | - | - | - | - | - | - |
| 4. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - |
| 4.1 Pronti contro termine | - | - | - | - | - | - |
| 4.2 Altri | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 57 | - | 10.521 | 39 | - | 11.320 |
Legenda:
L1: Livello 1 L2: Livello 2
L3: Livello 3
Le "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" sono costituite, principalmente, dalle preferred shares di Visa INC (class "A" e class "C"), per un importo di 9.319 migliaia di euro, che hanno registrato una variazione positiva di fair value nel corso dell'esercizio 2020 pari a 638 migliaia di euro, e dall'esposizione residua in titoli di capitale contabilizzati in conseguenza della contribuzione versata alla Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela dei Depositi per un importo di 1.196 migliaia di euro (di cui 875 migliaia di euro relativi all'operazione Carige e 321 migliaia di euro relativi all'operazione Carimi, Carismi e CariCesena), con un impatto negativo registrato nel conto economico dell'esercizio 2020 per effetto della valutazione al fair value di 1.433 migliaia di euro. Per maggiori dettagli in merito alla valutazione al fair value degli strumenti finanziari si rimanda alla Parte A – Politiche contabili - A.4 Informativa sul fair value della presente nota integrativa.
La Banca ha classificato in stato di sofferenza dei titoli di capitale emessi da soggetti in stato di default per un importo di bilancio complessivo di 4 migliaia di euro.

| (Importi in migliaia) | (Importi in migliaia) | |
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | |
| 1. Titoli di capitale | 10.528 | 11.327 |
| di cui: banche | 1 | 1 |
| di cui: altre società finanziarie | 10.516 | 11.313 |
| di cui: società non finanziarie | 11 | 13 |
| 2. Titoli di debito | 50 | 32 |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | 47 | 29 |
| c) Banche | 3 | 3 |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| 3. Quote di O.I.C.R. | - | - |
| 4. Finanziamenti | - | - |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| f) Famiglie | - | - |
| Totale | 10.578 | 11.359 |
Sezione 3 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva – Voce 30
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31/12/2020 |
Totale 31/12/2019 |
||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |
| 1. Titoli di debito | 143.693 | - | - | 321.694 | - | - |
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Altri titoli di debito | 143.693 | - | - | 321.694 | - | - |
| 2. Titoli di capitale | - | - | 5 | - | - | 5 |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 143.693 | - | 5 | 321.694 | - | 5 |
Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2 L3: Livello 3

Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono costituite da titoli emessi da Stati sovrani e, in parte residuale, ad interessenze azionarie in società nelle quali la Banca non esercita il controllo o l'influenza significativa per 5 migliaia di euro per le quali è stata esercitata l'opzione "FVTOCI"44. Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni Sovrane riportata nella Parte E della presente nota integrativa.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31/12/2020 |
Totale 31/12/2019 |
| 1. Titoli di debito | 143.693 | 321.694 |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | 143.693 | 321.694 |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| 2. Titoli di capitale | 5 | 5 |
| a) Banche | - | - |
| b) Altri emittenti: | 5 | 5 |
| - altre società finanziarie | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| - società non finanziarie | 5 | 5 |
| - altri | - | - |
| 3. Finanziamenti | - | - |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| f) Famiglie | - | - |
| Totale | 143.698 | 321.699 |
44 Relativamente agli strumenti di capitale non di trading, l'IFRS 9 prevede la possibilità di classificarli al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (c.d. "FVTOCI" – Fair Value Through Other Comprehensive Income).

| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore lordo | Rettifiche di valore complessive | |||||||
| Primo stadio | di cui: Strumenti con basso rischio di credito |
Secondo stadio |
Terzo stadio | Primo stadio | Secondo stadio |
Terzo stadio | Write-off parziali complessivi |
|
| Titoli di debito | 143.710 | 143.710 | - | - | (17) | - | - | - |
| Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2020 | 143.710 | 143.710 | - | - | (17) | - | - | - |
| Totale 31/12/2019 |
321.720 | 321.720 | - | - | (26) | - | - | - |
| di cui: attività finanziarie impaired deteriorate acquisite o originate |
X | X | - | - | X | - | - | - |
3.3a Finanziamenti valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva oggetto di misure di sostegno Covid-19: valore lordo e rettifiche di valore complessive
Nessun dato da segnalare.

| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Totale | |||||||||||
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | |||||||||||
| Valore di bilancio | Fair value | Valore di bilancio | Fair value | |||||||||
| Tipologia operazioni/Valori |
Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
di cui: impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
di cui: impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 |
| A. Crediti verso Banche Centrali |
271.500 | - | - | - | - | 271.500 | 251.574 | - | - | - | - | 251.574 |
| 1. Depositi a scadenza | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 2. Riserva obbligatoria | 271.500 | - | - | X | X | X | 251.574 | - | - | X | X | X |
| 3. Pronti contro termine | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 4. Altri | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| B. Crediti verso banche |
7.962.781 | - | - | 1.756.035 | 5.860.094 | 488.923 | 9.172.387 | - | - | 1.347.332 | 7.721.114 | 298.058 |
| 1. Finanziamenti | 488.923 | - | - | - | - | 488.923 | 298.058 | - | - | - | - | 298.058 |
| 1.1 Conti correnti e depositi a vista |
246.000 | - | - | X | X | X | 244.094 | - | - | X | X | X |
| 1.2. Depositi a scadenza |
33.368 | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 1.3. Altri finanziamenti: |
209.555 | - | - | X | X | X | 53.964 | - | - | X | X | X |
| - Pronti contro termine attivi |
1.122 | - | - | X | X | X | 4.316 | - | - | X | X | X |
| - Finanziamenti per leasing |
- | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| - Altri | 208.433 | - | - | X | X | X | 49.648 | - | - | X | X | X |
| 2. Titoli di debito | 7.473.858 | - | - | 1.756.035 | 5.860.094 | - | 8.874.329 | - | - | 1.347.332 | 7.721.114 | - |
| 2.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 Altri titoli di debito |
7.473.858 | - | - | 1.756.035 | 5.860.094 | - | 8.874.329 | - | - | 1.347.332 | 7.721.114 | - |
| Totale | 8.234.281 | - | - | 1.756.035 | 5.860.094 | 760.423 | 9.423.961 | - | - | 1.347.332 | 7.721.114 | 549.632 |
Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2 L3: Livello 3
I Finanziamenti a banche per "Conti correnti e depositi a vista" sono costituiti dai conti correnti aperti presso istituzioni creditizie per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento, per il regolamento dell'operatività in titoli, per la gestione della liquidità dei clienti UK.
La voce "Altri finanziamenti: Altri" si riferisce per 202.393 migliaia di euro all'importo dei margini iniziali, di variazione e depositi a garanzia nei confronti di istituzioni creditizie a fronte di operazioni in contratti derivati (43.854 migliaia di euro al 31 dicembre 2019) e per 6.041 migliaia di euro ai crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari (5.793 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).
I titoli di debito sono costituiti principalmente da titoli emessi da UniCredit S.p.A. per un importo di 5.738.917 migliaia di euro (7.501.377 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).

| (Importi in migliaia) | |||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Totale | ||||||||||||||
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | ||||||||||||||
| Valore di bilancio | Fair value | Valore di bilancio | Fair value | ||||||||||||
| Tipologia operazioni/Valori |
Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
di cui: impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
di cui: impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | |||
| 1. Finanziamenti | 4.513.821 | 3.530 | - | - | - | 4.737.154 | 3.665.365 | 3.568 | - | - | - | 3.797.196 | |||
| 1.1. Conti correnti | 1.600.663 | 2.103 | - | X | X | X | 1.290.208 | 1.964 | - | X | X | X | |||
| 1.2. Pronti contro termine attivi |
154.963 | 51 | - | X | X | X | 160.112 | - | - | X | X | X | |||
| 1.3. Mutui | 1.667.948 | 338 | - | X | X | X | 1.155.943 | 410 | - | X | X | X | |||
| 1.4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto |
732.489 | 871 | - | X | X | X | 809.176 | 885 | - | X | X | X | |||
| 1.5 Finanziamenti per leasing |
- | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X | |||
| 1.6. Factoring | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X | |||
| 1.7. Altri finanziamenti |
357.758 | 167 | - | X | X | X | 249.926 | 309 | - | X | X | X | |||
| 2. Titoli di debito | 16.311.355 | - | - | 17.044.069 | 49.098 | - | 13.096.638 | - | - | 13.433.686 | 58.656 | - | |||
| 2.1. Titoli strutturati |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| 2.2. Altri titoli di debito |
16.311.355 | - | - | 17.044.069 | 49.098 | - | 13.096.638 | - | - | 13.433.686 | 58.656 | - | |||
| Totale | 20.825.176 | 3.530 | - | 17.044.069 | 49.098 | 4.737.154 | 16.762.003 | 3.568 | - | 13.433.686 | 58.656 | 3.797.196 |
Legenda: L1: Livello 1
L2: Livello 2 L3: Livello 3
I titoli di debito sono costituiti, principalmente, da titoli emessi da Stati sovrani e Enti sovranazionali. Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni Sovrane riportata nella Parte E della presente nota integrativa.

| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 31/12/2020 |
Totale 31/12/2019 |
||||||||
| Tipologia operazioni/Valori | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | di cui: attività impaired acquisite o originate |
Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | di cui: attività impaired acquisite o originate |
|||
| 1. Titoli di debito | 16.311.355 | - | - | 13.096.638 | - | - | |||
| a) Amministrazioni pubbliche | 16.311.355 | - | - | 13.096.638 | - | - | |||
| b) Altre società finanziarie | - | - | - | - | - | - | |||
| di cui: imprese di assicurazioni | - | - | - | - | - | - | |||
| c) Società non finanziarie | - | - | - | - | - | - | |||
| 2. Finanziamenti verso: | 4.513.821 | 3.530 | - | 3.665.365 | 3.568 | - | |||
| a) Amministrazioni pubbliche | 4 | - | - | - | - | - | |||
| b) Altre società finanziarie | 342.527 | 1 | - | 236.099 | 1 | - | |||
| di cui: imprese di assicurazioni | 20.393 | - | - | 18.474 | - | - | |||
| c) Società non finanziarie | 813 | 18 | - | 341 | 11 | - | |||
| d) Famiglie | 4.170.477 | 3.511 | - | 3.428.925 | 3.556 | - | |||
| Totale | 20.825.176 | 3.530 | - | 16.762.003 | 3.568 | - |
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore lordo | Rettifiche di valore complessivo | ||||||||
| Primo stadio | di cui: Strumenti con basso rischio di |
Secondo stadio |
Terzo stadio | Primo stadio | Secondo stadio |
Terzo stadio | Write-off parziali complessivi |
||
| Titoli di debito | 23.792.708 | credito 23.792.707 |
- | - | (7.495) | - | - | - | |
| Finanziamenti | 5.273.551 | - | 13.277 | 25.489 | (8.826) | (3.758) | (21.958) | - | |
| Totale | 31/12/2020 | 29.066.259 | 23.792.707 | 13.277 | 25.489 | (16.321) | (3.758) | (21.958) | - |
| Totale | 31/12/2019 | 26.190.505 | 21.972.304 | 11.237 | 25.335 | (9.582) | (6.196) | (21.766) | - |
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
X | X | - | - | X | - | - | - |

| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore lordo | Rettifiche di valore complessivo | |||||||||
| Primo stadio |
di cui: Strumenti con basso rischio di credito |
Secondo stadio |
Terzo stadio | Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio | Write-off parziali complessivi* |
|||
| 1. Finanziamenti oggetto di concessione conformi con le GL |
16.286 | - | 1.074 | 45 | (41) | (27) | (36) | - | ||
| 2. Finanziamenti oggetto di altre misure di concessione |
- | - | 162 | - | - | (29) | - | - | ||
| 3. Nuovi finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale | 31/12/2020 | 16.286 | - | 1.236 | 45 | (41) | (56) | (36) | - | |
| Totale | 31/12/2019 | - | - | - | - | - | - | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair Value | Fair Value | VN | ||||||
| 31/12/2020 | VN | 31/12/2019 | ||||||
| L1 | L2 | L3 | 31/12/2020 | L1 | L2 | L3 | 31/12/2019 | |
| A. Derivati finanziari | ||||||||
| 1. Fair value | - | 19.003 | - | 620.000 | - | 36.059 | - | 1.917.423 |
| 2. Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Investimenti esteri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B. Derivati creditizi | ||||||||
| 1. Fair value | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | 19.003 | - | 620.000 | - | 36.059 | - | 1.917.423 |
Legenda: VN = valore nozionale L1 = Livello 1
L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Tipo di copertura | Fair Value | Flussi finanziari | ||||||||
| Specifica | Investim. | |||||||||
| titoli di debito e tassi di interesse |
titoli di capitale e indici azionari |
valute e oro |
credito | merci | altri | Generica | Specifica | Generica | esteri | |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | X | X | X | - | X | X |
| 2. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
393 | X | - | - | X | X | X | - | X | X |
| 3. Portafoglio | X | X | X | X | X | X | - | X | - | X |
| 4. Altre operazioni | - | - | - | - | - | - | X | - | X | - |
| Totale attività | 393 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1. Passività finanziarie | - | X | - | - | - | - | X | - | X | X |
| 2. Portafoglio | X | X | X | X | X | X | 18.610 | X | - | X |
| Totale passività | - | - | - | - | - | - | 18.610 | - | - | |
| 1. Transazioni attese | X | X | X | X | X | X | X | - | X | X |
| 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie |
X | X | X | X | X | X | - | X | - | - |
<-- PDF CHUNK SEPARATOR -->

6.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Adeguamento di valore delle attività coperte / Valori | Totale | Totale |
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | |
| 1. Adeguamento positivo | 55.448 | 29.405 |
| 1.1 di specifici portafogli: | 55.448 | 29.405 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 55.448 | 29.405 |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - |
| 1.2 complessivo | - | - |
| 2. Adeguamento negativo | - | (525) |
| 2.1 di specifici portafogli: | - | (525) |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | - | (525) |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - |
| 2.2 complessivo | - | - |
| Totale | 55.448 | 28.880 |
| Denominazioni | Sede legale | Sede operativa | Quota di partecipazione % |
Disponibilità voti % |
|---|---|---|---|---|
| A. Imprese controllate in via esclusiva | ||||
| 1. Fineco Asset Management DAC | Dublino | Dublino | 100% | 100% |
| B. Imprese controllate in modo congiunto | ||||
| C. Imprese sottoposte a influenza notevole |
Come previsto dalla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti "Il Bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", le informazioni di cui al presente paragrafo non vengono fornite nel bilancio individuale in quanto FinecoBank redige il bilancio consolidato ai sensi della stessa Circolare.
Come previsto dalla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti "Il Bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", le informazioni di cui al presente paragrafo non vengono fornite nel bilancio individuale in quanto FinecoBank redige il bilancio consolidato ai sensi della stessa Circolare.
Nessun dato da segnalare.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 31/12/2020 |
Totale 31/12/2019 |
|
| A. Esistenze inziali | 3.000 | 3.000 |
| B. Aumenti | - | - |
| B.1 Acquisti | - | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| B.2 Riprese di valore | - | - |
| B.3 Rivalutazioni | - | - |
| B.4 Altre variazioni | - | - |
| C. Diminuzioni | - | - |
| C.1 Vendite | - | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| C.2 Rettifiche di valore | - | - |
| C.3 Svalutazioni | - | - |
| C.4 Altre variazioni | - | - |
| D. Rimanenze finali | 3.000 | 3.000 |
| E. Rivalutazioni totali | - | - |
| F. Rettifiche totali | - | - |
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.

| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 31/12/2020 |
Totale 31/12/2019 |
|
| 1. Attività di proprietà | 84.368 | 82.998 | |
| a) terreni | 23.932 | 23.932 | |
| b) fabbricati | 41.050 | 41.404 | |
| c) mobili | 2.949 | 2.393 | |
| d) impianti elettronici | 13.719 | 12.623 | |
| e) altre | 2.718 | 2.646 | |
| 2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing | 64.642 | 65.947 | |
| a) terreni | - | - | |
| b) fabbricati | 64.201 | 65.399 | |
| c) mobili | - | - | |
| d) impianti elettronici | - | - | |
| e) altre | 441 | 548 | |
| Totale | 149.010 | 148.945 | |
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute | - | - |
Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa. La Banca ha in essere operazioni di leasing operativo rappresentate da contratti di locazione per una parte della superficie dell'immobile di proprietà.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 31/12/2020 |
31/12/2019 | ||||||
| Fair value Valore di |
Valore di | Fair value | ||||||
| bilancio | L1 | L2 | L3 | bilancio | L1 | L2 | L3 | |
| 1. Attività di proprietà | 1.872 | - | - | 2.367 | 1.980 | - | - | 2.950 |
| a) terreni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) fabbricati | 1.872 | - | - | 2.367 | 1.980 | - | - | 2.950 |
| 2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | - | - | - | - |
| a) terreni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) fabbricati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 1.872 | - | - | 2.367 | 1.980 | - | - | 2.950 |
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute |
- | - | - | - | - | - | - | - |
Legenda: L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3

8.3 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività rivalutate
Nessun dato da segnalare.
8.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al fair value Nessun dato da segnalare.
8.5 Rimanenze di attività materiali disciplinate dallo IAS 2: composizione
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Terreni | Fabbricati | Mobili | Impianti elettronici |
Altre | Totale | |
| A. Esistenze iniziali lorde | 23.932 | 116.842 | 15.936 | 39.661 | 12.482 | 208.853 |
| A.1 Riduzioni di valore totali nette | - | (10.039) | (13.543) | (27.038) | (9.288) | (59.908) |
| A.2 Esistenze iniziali nette | 23.932 | 106.803 | 2.393 | 12.623 | 3.194 | 148.945 |
| B. Aumenti: | - | 14.552 | 1.906 | 6.011 | 1.016 | 23.485 |
| B.1 Acquisti | - | 11.609 | 1.904 | 6.010 | 1.004 | 20.527 |
| B.2 Spese per migliorie capitalizzate | - | 931 | - | - | - | 931 |
| B.3 Riprese di valore | - | - | - | - | - | - |
| B.4 Variazioni positive di fair value imputate a | - | - | - | - | - | - |
| a) patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| b) conto economico | - | - | - | - | - | - |
| B.5 Differenze positive di cambio | - | - | - | - | - | - |
| B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento |
- | - | X | X | X | - |
| B.7 Altre variazioni | - | 2.012 | 2 | 1 | 12 | 2.027 |
| C. Diminuzioni: | - | (16.104) | (1.350) | (4.915) | (1.051) | (23.420) |
| C.1 Vendite | - | - | - | (1) | - | (1) |
| C.2 Ammortamenti | - | (12.149) | (1.335) | (4.907) | (923) | (19.314) |
| C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a |
- | (6) | (15) | - | (47) | (68) |
| a) patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| b) conto economico | - | (6) | (15) | - | (47) | (68) |
| C.4 Variazioni negative di fair value imputate a | - | - | - | - | - | - |
| a) patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| b) conto economico | - | - | - | - | - | - |
| C.5 Differenze negative di cambio | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Trasferimenti a: | - | - | - | - | - | - |
| a) attività materiali detenute a scopo di investimento |
- | - | X | X | X | - |
| b) attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
- | - | - | - | - | - |
| C.7 Altre variazioni | - | (3.949) | - | (7) | (81) | (4.037) |
| D. Rimanenze finali nette | 23.932 | 105.251 | 2.949 | 13.719 | 3.159 | 149.010 |
| D.1 Riduzioni di valore totali nette | - | (20.985) | (14.413) | (30.750) | (9.816) | (75.964) |
| D.2 Rimanenze finali lorde | 23.932 | 126.236 | 17.362 | 44.469 | 12.975 | 224.974 |
| E. Valutazione al costo | 23.932 | 105.251 | 2.949 | 13.719 | 3.159 | 149.010 |
Le classi di attività indicate nella tabella sopra riportata sono iscritte al costo.
Le voci B.7 e C.7 "Altre variazioni" comprendono, oltre alle variazioni derivanti dall'applicazione dell'IFRS16, le variazioni delle attività consistenti nel diritto d'uso per effetto delle modifiche intervenute ai pagamenti dovuti per il leasing successivamente alla rilevazione iniziale. Di seguito si riporta l'importo delle variazioni per tipologia di attività.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Terreni | Fabbricati | Mobili | Impianti elettronici |
Altre | Totale | |
| Altre variazioni in aumento per variazioni diritti d'uso | - | 2.012 | - | - | 12 | 2.024 |
| Altre variazioni in diminuzione per variazioni diritti d'uso |
- | (3.666) | - | - | (1) | (3.667) |

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | ||
| Terreni | Fabbricati | |
| A. Esistenze iniziali lorde | - | 3.600 |
| A.1 Riduzioni di valore totali nette | - | (1.620) |
| A.2 Esistenze iniziali nette | - | 1.980 |
| B. Aumenti | - | - |
| B.1 Acquisti | - | - |
| B.2 Spese per migliorie capitalizzate | - | - |
| B.3 Variazioni positive di fair value | - | - |
| B.4 Riprese di valore | - | - |
| B.5 Differenze di cambio positive | - | - |
| B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale | - | - |
| B.7 Altre variazioni | - | - |
| C. Diminuzioni | - | (108) |
| C.1 Vendite | - | - |
| C.2 Ammortamenti | - | (108) |
| C.3 Variazioni negative di fair value | - | - |
| C.4 Rettifiche di valore da deterioramento | - | - |
| C.5 Differenze di cambio negative | - | - |
| C.6 Trasferimenti a: | - | - |
| a) immobili ad uso funzionale | - | - |
| b) attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - |
| C.7 Altre variazioni | - | - |
| D. Rimanenze finali | - | 1.872 |
| D.1 Riduzioni di valore totali nette | - | 1.728 |
| D.2 Rimanenze finali lorde | - | (3.600) |
| E. Valutazione al fair value | - | 2.367 |
I Fabbricati indicati nella tabella sopra riportata sono iscritti al costo.
Nessun dato da segnalare.
Al 31 dicembre 2020 gli impegni contrattuali per l'acquisto di attività materiali ammontano a 912 migliaia di euro.
Segnaliamo, inoltre, che non esistono restrizioni sulla titolarità delle attività materiali e non vi sono attività materiali impegnate a garanzia di passività.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 31/12/2020 |
Totale 31/12/2019 |
||
| Durata definita | Durata indefinita | Durata definita | Durata indefinita | |
| A.1 Avviamento | X | 89.602 | X | 89.602 |
| A.2 Altre attività immateriali | 11.979 | 27.459 | 9.828 | 27.452 |
| A.2.1 Attività valutate al costo | 11.979 | 27.459 | 9.828 | 27.452 |
| a) attività immateriali generate internamente | - | - | - | - |
| b) altre attività | 11.979 | 27.459 | 9.828 | 27.452 |
| A.2.2 Attività valutate al fair value | - | - | - | - |
| a) attività immateriali generate internamente | - | - | - | - |
| b) altre attività | - | - | - | - |
| Totale | 11.979 | 117.061 | 9.828 | 117.054 |
Le Altre attività immateriali a durata indefinita sono relative ai marchi e domini Fineco.
La vita utile dei software considerata ai fini della determinazione dell'ammortamento è di 3 anni, mentre la vita utile delle altre attività immateriali a durata definita è di 5 anni. Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Avviamento | Altre attività immateriali: Altre attività immateriali: altre generate internamente |
Totale | |||||
| DEF | INDEF | DEF | INDEF | ||||
| A. Esistenze iniziali | 124.729 | - | - | 92.085 | 27.452 | 244.266 | |
| A.1 Riduzioni di valore totali nette | (35.127) | - | - | (82.257) | - | (117.384) | |
| A.2 Esistenze iniziali nette | 89.602 | - | - | 9.828 | 27.452 | 126.882 | |
| B. Aumenti | - | - | - | 7.855 | 7 | 7.862 | |
| B.1 Acquisti | - | - | - | 7.855 | 7 | 7.862 | |
| B.2 Incrementi di attività immateriali interne | X | - | - | - | - | - | |
| B.3 Riprese di valore | X | - | - | - | - | - | |
| B.4 Variazioni positive di fair value | - | - | - | - | - | - | |
| - a patrimonio netto | X | - | - | - | - | - | |
| - a conto economico | X | - | - | - | - | - | |
| B.5 Differenze di cambio positive | - | - | - | - | - | - | |
| B.6 Altre variazioni | - | - | - | - | - | - | |
| C. Diminuzioni | - | - | - | (5.704) | - | (5.704) | |
| C.1 Vendite | - | - | - | - | - | - | |
| C.2 Rettifiche di valore | - | - | - | (5.704) | - | (5.704) | |
| - Ammortamenti | X | - | - | (5.704) | - | (5.704) | |
| - Svalutazioni | - | - | - | - | - | - | |
| + patrimonio netto | X | - | - | - | - | - | |
| + conto economico | - | - | - | - | - | - | |
| C.3 Variazioni negative di fair value: | - | - | - | - | - | - | |
| - a patrimonio netto | X | - | - | - | - | - | |
| - a conto economico | X | - | - | - | - | - | |
| C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione | - | - | - | - | - | - | |
| C.5 Differenze di cambio negative | - | - | - | - | - | - | |
| C.6 Altre variazioni | - | - | - | - | - | - | |
| D. Rimanenze finali nette | 89.602 | - | - | 11.979 | 27.459 | 129.040 | |
| D.1 Rettifiche di valori totali nette | (35.127) | - | - | (87.961) | - | (123.088) | |
| E. Rimanenze finali lorde | 124.729 | - | - | 99.940 | 27.459 | 252.128 | |
| F. Valutazione al costo | 89.602 | - | - | 11.979 | 27.459 | 129.040 | |
Legenda
DEF: a durata definita
INDEF: a durata indefinita
Le classi di attività indicate nella tabella sopra riportata sono valutate al costo.

Al 31 dicembre 2020 gli impegni contrattuali per l'acquisto di attività immateriali ammontano a 291 migliaia di euro.
Segnaliamo inoltre che non vi sono attività immateriali acquisite per concessione governativa; non sono state costituite attività immateriali a garanzia di propri debiti; non vi sono attività immateriali oggetto di locazione finanziaria; non vi sono attività immateriali rivalutate.
Come disposto dallo IAS 36, l'impairment test delle attività immateriali a vita utile indefinita deve essere eseguito con cadenza almeno annuale e, comunque, ogni qualvolta vi sia oggettiva evidenza del verificarsi di eventi che ne possano aver ridotto il valore.
Il valore recuperabile di un'attività è rappresentato dal maggiore tra il suo valore d'uso (valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati generabili dall'attività oggetto di valutazione) ed il relativo fair value al netto dei costi di vendita.
Il valore recuperabile delle attività oggetto di impairment test deve essere determinato per le singole attività a meno che sussistano entrambe le seguenti condizioni:
il valore d'uso dell'attività non è stimato essere prossimo al suo fair value al netto dei costi di vendita;
l'attività non è in grado di generare flussi finanziari in entrata ampiamente indipendenti da quelli derivanti da altre attività (o gruppi di attività). Quando si verificano tali condizioni l'impairment test è condotto a livello di Cash Generating Unit (CGU) alla quale l'attività appartiene, come richiesto dal principio contabile.
Ai fini della determinazione del valore d'uso delle attività soggette a impairment test, lo IAS 36 richiede che si debba fare riferimento ai flussi finanziari relativi alle attività nelle loro condizioni correnti alla data del test e che rappresentino la migliore stima effettuabile dalla Direzione aziendale riguardo l'insieme delle condizioni economiche che esisteranno nel corso della restante vita utile dell'attività.
Ai fini del test di impairment il valore d'uso della c.d. Cash Generating Unit (CGU) alla quale sono assegnate le attività immateriali deve essere calcolato considerando i flussi di cassa per tutte le attività e passività comprese nella CGU e non solo per quelle a fronte delle quali è stato rilevato l'avviamento e/o l'attività immateriale in sede di applicazione dell'IFRS 3.
La stima del valore d'uso ai fini della verifica dell'eventuale impairment di attività immateriali, ivi incluso l'avviamento, che non generano flussi finanziari autonomi ma esclusivamente con il concorso di altre attività aziendali, richiede la preliminare attribuzione di tali attività a unità operative relativamente autonome nell'ambito gestionale (sia dal punto di vista dei flussi finanziari generati sia dal punto di vista della pianificazione e sistema di reporting direzionale interno); tali unità operative sono definite Cash Generating Unit (CGU).
Relativamente all'avviamento iscritto in bilancio della Banca, occorre sottolineare che lo stesso riguarda acquisizioni di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi tramite consulenti finanziari. Queste attività sono state completamente integrate nell'operatività corrente di FinecoBank, per cui non risulta possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo alla profittabilità complessiva della Banca; ciò significa che ai fini della conferma della recuperabilità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda.
La Banca nel suo complesso (incluso il contributo della controllata Fineco Asset Management DAC, società di gestione di diritto irlandese, grazie al modello di business integrato verticalmente) costituisce pertanto la cash generating unit (CGU) in relazione alla quale condurre il test di impairment. Infatti, considerato il particolare modello di business del Gruppo, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari e piattaforma trading e banking, per cui la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, che prevede servizi di banking, brokerage ed investing, una contabilizzazione di costi/ricavi per business unit non è rilevante e significativa. Alla medesima CGU sono attribuiti il marchio e i domini Fineco acquistati nel corso dell'esercizio 2019 da UniCredit S.p.A. a seguito dell'uscita dal relativo gruppo.
I principi contabili di riferimento richiedono che l'impairment test sia svolto raffrontando il valore contabile della CGU con il relativo valore recuperabile. Laddove quest'ultimo risultasse minore del valore contabile, una rettifica di valore dovrebbe essere rilevata in bilancio. Il valore recuperabile è il maggiore tra il suo fair value (al netto dei costi di vendita) ed il relativo valore d'uso.
Il valore recuperabile della CGU in questo caso è rappresentato dal valore d'uso, determinato sulla base dei flussi finanziari futuri.
Il calcolo del valore d'uso ai fini dell'impairment test è effettuato utilizzando un modello di flussi di cassa scontati (Discounted Cash Flow o DCF). Tali flussi di cassa sono determinati sottraendo dall'utile netto il fabbisogno di capitale annuo generato dalla variazione delle attività ponderate per il rischio.

Tale fabbisogno di capitale è determinato considerando il livello di capitalizzazione che si intende raggiungere nel lungo periodo, anche alla luce dei livelli minimi di capitale regolamentare richiesti.
Il modello Discounted Cash Flow utilizzato è basato sulle stime dei flussi finanziari futuri effettuate dalla Direzione aziendale in quattro stadi:
I flussi finanziari futuri sono stati attualizzati utilizzando una stima prudenziale del tasso di attualizzazione, incorporando nel costo del capitale proprio (Ke) i fattori di rischio connessi al settore di attività. Il tasso di sconto utilizzato è un tasso nominale al netto delle imposte.
In particolare, il costo del capitale per FinecoBank è la somma dei seguenti addendi:
Il costo del capitale del 2023 è calcolato considerando come Risk free il rendimento medio atteso del BTP a 10 anni previsto nel 2023 (media a 3 anni, pari a 0,63%); l'ERP è invece mantenuto uguale a quello calcolato per il 2021. Il costo del capitale del 2022 è calcolato considerando una decrescita lineare tra i valori del 2021 e del 2023. Il costo del capitale del 2023 (6,15%) viene poi mantenuto costante fino al TV.
La metodologia per la determinazione del valore d'uso sopra descritta (modello, assunzioni e parametri utilizzati) è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione del 19 gennaio 2021. Ai fini dell'impairment test si è proceduto a confrontare il valore di carico dell'avviamento, del marchio (inclusi i domini) e del patrimonio netto con il valore d'uso determinato secondo tale metodologia. L'esito del test, approvato dal Consiglio di Amministrazione del 9 febbraio 2021, conferma la sostenibilità dell'avviamento e del marchio iscritti in bilancio al 31 dicembre 2020 con un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile.
In considerazione della complessità del processo di valutazione, della componente di incertezza insita nella formulazione di previsioni circa la redditività futura, in particolare di lungo periodo, sono state effettuate alcune analisi di "sensitività" ipotizzando il cambiamento dei principali parametri utilizzati nell'ambito della procedura di impairment test.
La tabella sottostante indica la variazione del valore d'uso, al netto del valore di iscrizione in bilancio, del marchio e del patrimonio netto, alla variazione dei principali parametri utilizzati nel modello DCF a base dell'impairment test.
| Incremento dell'1% del tasso di attualizzazione al netto delle imposte (KE) |
Incremento dell'1% del core tier 1 ratio target |
Decremento dell'1% del tasso di crescita nominale per il calcolo del terminal value |
Decremento del 5% degli utili annuali |
Utilizzo del core tier1 ratio al 31/12/2020 (28,56%*) |
|
|---|---|---|---|---|---|
| Variazione valore d'uso | -26,2% | -0,8% | -20,1% | -7,0% | -13,8% |
Core Tier 1 consolidato

I risultati confermano la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio, non emergendo in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, restando il valore d'uso, determinato applicando tali variazioni, ben significativamente superiore al valore contabile.
Si evidenzia, peraltro, che l'impairment test raggiunge un livello di break-even assumendo per i parametri di cui sopra variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili. In particolare, l'impairment test raggiunge un livello di break-even con una variazione assoluta positiva del tasso di attualizzazione al netto delle imposte (Ke) di oltre 12 punti percentuali, ovvero con una riduzione di oltre il 70% degli utili annuali (mantenendo, in entrambe le ipotesi, inalterati gli altri parametri ed informazioni utilizzati).
Si evidenzia infine che, in relazione alle quotazioni del titolo "FinecoBank", emerge una capitalizzazione di borsa pari a 8.168 milioni di euro al 31 dicembre 2020, significativamente superiore al patrimonio netto della Banca e al risultato del modello utilizzato per il test di impairment, che conferma l'applicazione di criteri di prudenza nel calcolo del valore d'uso.
La voce "Attività fiscali", pari a 13.302 migliaia di euro al 31 dicembre 2020, è composta da "Attività fiscali correnti" pari a 5.165 migliaia di euro e da "Attività fiscali anticipate" pari a 8.137 migliaia di euro.
La voce "Passività fiscali", pari a 13.324 migliaia di euro alla stessa data, è composta da "Passività fiscali correnti" pari a 9.574 migliaia di euro e "Passività fiscali differite" pari a 3.750 migliaia di euro.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 |
| Attività fiscali correnti | 5.165 | - |
| Passività fiscali correnti | 9.574 | 11.437 |
Le attività/passività fiscali anticipate/differite sono rappresentate nello Stato Patrimoniale individuale al netto delle relative passività/attività fiscali differite/anticipate e sono di seguito dettagliate:
In linea con le disposizioni normative e regolamentari vigenti si precisa che:
Nella determinazione delle attività e passività fiscali anticipate/differite e correnti si è tenuto conto dell'aliquota IRES del 27,5% (24% aliquota ordinaria e 3,5% aliquota addizionale per gli enti creditizi) e dell'aliquota IRAP del 5,57% per l'Italia.
Non vi sono imposte anticipate o differite non iscritte in bilancio in relazione a differenze temporanee. Inoltre non risultano perdite fiscali o crediti d'imposta non utilizzati.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 |
| Accantonamenti in contropartita del conto economico | 28.010 | 47.086 |
| - di cui Patent Box ex D.L. n.3 del 2015 | 4.395 | 21.577 |
| - di cui Accantonamenti al Fondo rischi ed oneri | 19.736 | 19.137 |
| - di cui Altro | 3.879 | 6.372 |
| Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto | 835 | 798 |
| - di cui Riserve di valutazione in applicazione IAS 19 | 835 | 602 |
| - di cui Attività finanziarie valutate al fair value con impatto redditività complessiva | - | 196 |
| Svalutazioni su crediti (di cui alla Legge 214/2011) | 3.300 | 3.828 |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 32.145 | 51.712 |
| Compensazione con Passività per imposte differite - IAS 12 | (24.008) | (28.262) |
| Totale | 8.137 | 23.450 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 |
| Accantonamenti in contropartita del conto economico | 26.076 | 25.992 |
| - di cui Avviamento e Marchio | 25.527 | 24.978 |
| - di cui Esposizioni in titoli di capitale verso lo Schema Volontario | 396 | 870 |
| - di cui Altro | 153 | 144 |
| Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto | 1.682 | 2.270 |
| - di cui Attività finanziarie valutate al fair value con impatto redditività complessiva | 1.175 | 1.757 |
| - di cui Riserve di valutazione in applicazione IAS 19 | 507 | 513 |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 27.758 | 28.262 |
| Compensazione con Attività per imposte anticipate - IAS 12 | (24.008) | (28.262) |
| Totale | 3.750 | - |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | |
| 1. Importo iniziale | 50.914 | 30.270 |
| 2. Aumenti | 7.184 | 25.614 |
| 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | 7.137 | 25.614 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) riprese di valore | - | - |
| d) altre | 7.137 | 25.614 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | 47 | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| 3. Diminuzioni | (26.788) | (4.970) |
| 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio | (26.788) | (4.970) |
| a) rigiri | (26.788) | (4.854) |
| b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | - | - |
| c) mutamento di criteri contabili | - | - |
| d) altre | - | (116) |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni: | - | - |
| a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla legge.n.214/2011 | - | - |
| b) altre | - | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| 4. Importo finale | 31.310 | 50.914 |
Le variazioni in aumento delle imposte anticipate rilevate nell'esercizio in contropartita del conto economico si riferiscono, principalmente, al beneficio fiscale connesso al regime di Patent Box ex D.L. n.3 del 2015 per l'anno 2020 e agli accantonamenti al fondo rischi ed oneri. Le variazioni in diminuzione si riferiscono principalmente alla deduzione del beneficio fiscale connesso al regime di Patent Box ex D.L. n.3 del 2015 per il periodo 2015-2019 e all'utilizzo del fondo rischi ed oneri.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | |
| 1. Importo iniziale | 3.828 | 4.033 |
| 2. Aumenti | - | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| 3. Diminuzioni | (529) | (205) |
| 3.1 Rigiri | (529) | - |
| 3.2 Trasformazione in crediti d'imposta | - | - |
| a) derivante da perdite di esercizio | - | - |
| b) derivante da perdite fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | (205) |
| 4. Importo finale | 3.299 | 3.828 |
Le variazioni in diminuzione si riferiscono alla deduzione delle svalutazioni e perdite su crediti verso la clientela secondo il piano di riassorbimento previsto dal D.L. n. 83 del 2015 come modificato dalla L. n. 145 del 2018 e dalla L. n. 160 del 2019.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | |
| 1. Importo iniziale | 25.992 | 26.560 |
| 2. Aumenti | 558 | 935 |
| 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio | 558 | 935 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | 558 | 935 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | - | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| 3. Diminuzioni | (475) | (1.503) |
| 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio | (474) | (1.503) |
| a) rigiri | (474) | (1.503) |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | - | - |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | (1) | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| 4. Importo finale | 26.075 | 25.992 |
Le variazioni in aumento delle imposte differite rilevate nell'esercizio in contropartita del conto economico si riferiscono all'iscrizione di imposte differite per effetto del diverso trattamento contabile e fiscale dell'avviamento e del marchio. Le variazioni in diminuzione si riferiscono alla valutazione, negativa, al fair value delle attività finanziarie rappresentate dalle esposizioni in titoli di capitale verso lo Schema Volontario.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | |
| 1. Importo iniziale | 798 | 2.740 |
| 2. Aumenti | 233 | 105 |
| 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | 233 | 63 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | 233 | 63 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | - | 42 |
| 3. Diminuzioni | (196) | (2.047) |
| 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio | (196) | (2.047) |
| a) rigiri | (196) | (2.047) |
| b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | - | - |
| c) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| d) altre | - | - |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | - |
| 4. Importo finale | 835 | 798 |
Le variazioni in aumento delle imposte anticipate rilevate nell'esercizio in contropartita del patrimonio si riferiscono alla rilevazione di imposte anticipate IRAP per perdite attuariali iscritte a patrimonio netto nell'ambito delle riserve di valutazione in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised. Le variazioni in diminuzione delle imposte anticipate rilevate nell'esercizio in contropartita del patrimonio netto si riferiscono alle riprese di valore dei titoli di debito classificati nella categoria" Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 31/12/2020 |
Totale 31/12/2019 |
|
| 1. Importo iniziale | 2.270 | 203 |
| 2. Aumenti | 427 | 2.163 |
| 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio | 427 | 2.163 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | 427 | 2.163 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | - | - |
| 3. Diminuzioni | (1.015) | (96) |
| 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio | (1.015) | (96) |
| a) rigiri | (1.015) | (96) |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | - | - |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | - |
| 4. Importo finale | 1.682 | 2.270 |
Le variazioni in aumento delle imposte differite rilevate nell'esercizio in contropartita del patrimonio netto si riferiscono agli incrementi di valore dei titoli di debito classificati nella categoria "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva". Le variazioni in diminuzione delle imposte differite in contropartita del patrimonio netto si riferiscono allo smobilizzo dei titoli di debito classificati nella categoria "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".
Nessuna informazione da segnalare.
Sezione 11 – Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate – Voce 110 dell'attivo e Voce 70 del passivo
Nessun dato da segnalare
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | |
| Crediti commerciali ai sensi dell'IFRS 15 | 3.603 | 4.579 |
| Crediti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari | 2.588 | 2.904 |
| Migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi | 6.361 | 6.067 |
| Partite definitive non imputabili ad altre voci: | 21.223 | 28.062 |
| - titoli e cedole da regolare | 1.135 | 1.537 |
| - altre operazioni | 20.088 | 26.525 |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali": | 258.552 | 259.098 |
| - acconti d'imposta | 254.035 | 252.251 |
| - crediti d'imposta | 4.486 | 6.809 |
| - acconti d'imposta su TFR | 31 | 38 |
| Partite in attesa di regolamento: | 2.627 | 2.495 |
| - effetti, assegni ed altri documenti | 2.627 | 2.495 |
| Partite in corso di lavorazione | 9 | 13 |
| Partite viaggianti non attribuite ai conti di pertinenza | 14 | 50 |
| Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che | ||
| vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie | 34.137 | 26.982 |
| Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
||
| 30.696 | 12.034 | |
| Totale | 359.810 | 342.284 |
Si precisa che al 31 dicembre 2020 gli acconti per l'imposta di bollo versati per l'esercizio 2020 sono stati compensati con il relativo debito maturato alla data di chiusura del bilancio, per un importo di 103.050 migliaia di euro. Il saldo netto, pari a 6.242 migliaia di euro, è stato rilevato nella Voce 80. Altre passività nella voce "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali" - altre", mentre al 31 dicembre 2019 gli acconti e il relativo debito sono stati esposti senza compensazione, rispettivamente, nella voce 120. Altre attività nella voce "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali"- acconti d'imposta" e nella Voce 80. Altre passività nella voce "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali" - altre".
Se non fosse stata effettuata la compensazione nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2020, la voce "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali": - acconti d'imposta" sarebbe pari a 357.085 migliaia di euro, evidenziando un incremento nell'esercizio 2020 di 104.834 migliaia di euro, per effetto del versamento di maggiori acconti rispetto al 2019 per l'imposta sostitutiva redditi diversi e per l'imposta di bollo.

Nella tabella successiva "Variazione dei Ratei e Risconti Attivi/Passivi provenienti da contratti con i clienti" si presentano le variazioni intercorse nelle voci "Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie" e "Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie" riportate, rispettivamente, nella tabella "Altre attività: composizione" e "Altre passività: composizione" (Sezione 8 - Passivo della presente Parte B della nota integrativa), così come richiesto dal par. 118 dell'IFRS 15.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Ratei e risconti attivi 31/12/2020 |
Ratei e risconti passivi 31/12/2020 |
|
| Esistenze iniziali | 12.034 | 6.851 |
| Modifica saldi apertura | - | - |
| Aumenti | 29.831 | 7.132 |
| a) operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| b) adeguamenti dei ricavi su base cumulativa che incidono sulle corrispondenti attività derivanti da contratto o passività derivanti da contratto, in particolare gli adeguamenti dovuti a una modifica della valutazione dei progressi, a una modifica della stima del prezzo dell'operazione (inclusa l'eventuale modifica della valutazione riguardante la limitazione della stima del corrispettivo variabile) o a una modifica del contratto; (IFRS 15 Par 118.b) |
- | - |
| c) riprese di valore dell'attività derivante da contratto (IFRS 15 Par 118.c) | 16 | - |
| d) modifica dei tempi necessari perché il diritto al corrispettivo diventi incondizionato (vale a dire, perché l'attività derivante da contratto sia riclassificata come credito) (IFRS 15 Par 118.d) |
- | - |
| e) modifica dei tempi necessari perché l'obbligazione di fare sia adempiuta (ossia per la rilevazione dei ricavi provenienti da una passività derivante da contratto) (IFRS 15 Par 118.e) |
- | - |
| f) altro | 29.815 | 7.132 |
| Diminuzioni | (11.169) | (4.252) |
| a) operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| b) adeguamenti dei ricavi su base cumulativa che incidono sulle corrispondenti attività derivanti da contratto o passività derivanti da contratto, in particolare gli adeguamenti dovuti a una modifica della valutazione dei progressi, a una modifica della stima del prezzo dell'operazione (inclusa l'eventuale modifica della valutazione riguardante la limitazione della stima del corrispettivo variabile) o a una modifica del contratto; (IFRS 15 Par 118.b) |
- | - |
| c) riduzione di valore dell'attività derivante da contratto (IFRS 15 Par 118.c) | - | - |
| d) modifica dei tempi necessari perché il diritto al corrispettivo diventi incondizionato (vale a dire, perché l'attività derivante da contratto sia riclassificata come credito) (IFRS 15 Par 118.d) |
- | - |
| e) modifica dei tempi necessari perché l'obbligazione di fare sia adempiuta (ossia per la rilevazione dei ricavi provenienti da una passività derivante da contratto) (IFRS 15 Par 118.e) |
- | - |
| f) altro | (11.169) | (4.252) |
| Rimanenze finali | 30.696 | 9.731 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Durata attese delle obbligazioni di fare <=1 anno |
Durata attese delle obbligazioni di fare >1 anno |
|
| 31/12/2020 | 31/12/2020 | |
| Importo aggregato del prezzo dell'operazione assegnato alle obbligazioni di fare non adempiute (o parzialmente adempiute) alla fine dell'esercizio - Altre Attività (IFRS 15 Par 120a) |
13.942 | - |
| Importo aggregato del prezzo dell'operazione assegnato alle obbligazioni di fare non adempiute (o parzialmente adempiute) alla fine dell'esercizio - Altre Passività (IFRS 15 Par 120a) |
1.161 | 3.586 |
| Totale | 15.103 | 3.586 |
Per quanto riguarda l'informativa richiesta dal paragrafo 120 dell'IFRS15 ("Prezzo dell'operazione assegnato alle rimanenti obbligazioni di fare"), di seguito si fornisce una informativa quantitativa con la suddivisione temporale (entro 1 anno e oltre 1 anno) dei ratei attivi e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie.
Si segnala, infine, che l'ammontare complessivo dei ricavi da servizi alla clientela riguardanti le "obbligazioni di fare" non ancora soddisfatte, di cui alla tabella sopra riportata, è pari a 18.689 migliaia di euro. L'80,8% di tale ammontare riguarda performance obligation che ci si attende verranno soddisfatte entro la data di chiusura del prossimo esercizio.

1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso banche
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | Totale 31/12/2020 |
Totale 31/12/2019 |
||||||||
| VB | Fair Value | VB | Fair Value | |||||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |||||
| 1. Debiti verso banche centrali | 949.604 | X | X | X | - | X | X | X | ||
| 2. Debiti verso banche | 115.255 | X | X | X | 154.653 | X | X | X | ||
| 2.1 Conti correnti e depositi a vista | 43.317 | X | X | X | 70.396 | X | X | X | ||
| 2.2 Depositi a scadenza | - | X | X | X | - | X | X | X | ||
| 2.3 Finanziamenti | 53.422 | X | X | X | 74.067 | X | X | X | ||
| 2.3.1 Pronti contro termine passivi | 53.422 | X | X | X | 74.067 | X | X | X | ||
| 2.3.2 Altri | - | X | X | X | - | X | X | X | ||
| 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali |
- | X | X | X | - | X | X | X | ||
| 2.5 Debiti per leasing | 4.225 | X | X | X | 7.207 | X | X | X | ||
| 2.6 Altri debiti | 14.291 | X | X | X | 2.983 | X | X | X | ||
| Totale | 1.064.859 | - | 942.640 | 115.255 | 154.653 | - | - | 154.653 |
Legenda:
VB: Valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
La voce 1. "Debiti verso banche centrali" include esclusivamente la liquidità ricevuta dalla Banca centrale nell'ambito delle operazioni TLTRO III. Come descritto nella Relazione sulla gestione consolidata, FinecoBank ha partecipato alla 6^ tranche del programma TLTRO III (16 dicembre 2020) per un importo di 950.000 migliaia di euro.

| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | Totale 31/12/2020 |
Totale 31/12/2019 |
||||||
| Fair Value VB |
VB | Fair Value | ||||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |||
| 1. Conti correnti e depositi a vista | 28.033.748 | X | X | X | 25.573.169 | X | X | X |
| 2. Depositi a scadenza | 213 | X | X | X | 1.359 | X | X | X |
| 3. Finanziamenti | 103.584 | X | X | X | 163.450 | X | X | X |
| 3.1 Pronti contro termine passivi | 103.584 | X | X | X | 163.450 | X | X | X |
| 3.2 Altri | - | X | X | X | - | X | X | X |
| 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali | - | X | X | X | - | X | X | X |
| 5. Debiti per leasing | 61.288 | X | X | X | 59.321 | X | X | X |
| 6. Altri debiti | 151.488 | X | X | X | 115.145 | X | X | X |
| Totale 28.350.321 | - | 213 | 28.350.109 | 25.912.444 | - | 1.366 | 25.911.084 |
Legenda:
VB: Valore di bilancio L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
| Voci/Scaglioni temporali | Fino a 1 anno | Da 1 a 2 anni | Da 2 a 3 anni | Da 3 a 4 anni | Da 4 a 5 anni | Oltre 5 anni |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Debiti per leasing | 4.965 | 8.888 | 8.124 | 7.685 | 7.291 | 28.560 |
| Debiti per leasing - Banche | 165 | 367 | 375 | 383 | 392 | 2.543 |
| Debiti per leasing - Clientela | 4.800 | 8.521 | 7.749 | 7.302 | 6.899 | 26.017 |
L'ammontare dei flussi finanziari per leasing pagati nel corso dell'esercizio 2020 è pari a 11.533 migliaia di euro.
(Importi in migliaia)
| (Importi in migliaia) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 31/12/2020 |
Totale 31/12/2019 |
||||||||||
| Tipologia operazioni/Valori | VN | Fair Value | Fair | VN | Fair Value | Fair | |||||
| L1 | L2 | L3 | Value* | L1 | L2 | L3 | Value* | ||||
| A. Passività per cassa | |||||||||||
| 1. Debiti verso banche | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Debiti verso clientela | 593 | 467 | - | 18 | 485 | 595 | 1.908 | - | - | 1.908 | |
| 3. Titoli di debito | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X | |
| 3.1 Obbligazioni | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X | |
| 3.1.1 Strutturate | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X | |
| 3.1.2 Altre obbligazioni | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X | |
| 3.2 Altri titoli | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X | |
| 3.2.1 Strutturati | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X | |
| 3.2.2 Altri | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X | |
| Totale (A) | 593 | 467 | - | 18 | 485 | 595 | 1.908 | - | - | 1.908 | |
| B. Strumenti derivati | |||||||||||
| 1. Derivati finanziari | X | 3.561 | 1.843 | - | X | X | 1.309 | 560 | - | X | |
| 1.1 Di negoziazione | X | 3.561 | 1.843 | - | X | X | 1.309 | 560 | - | X | |
| 1.2 Connessi con la fair value option | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X | |
| 1.3 Altri | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X | |
| 2. Derivati creditizi | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X | |
| 2.1 Di negoziazione | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X | |
| 2.2 Connessi con la fair value option | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X | |
| 2.3 Altri | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X | |
| Totale (B) | X | 3.561 | 1.843 | - | X | X | 1.309 | 560 | - | X | |
| Totale (A+B) | X | 4.028 | 1.843 | 18 | X | X | 3.217 | 560 | - | X |
Legenda:
VN = valore nominale o nozionale
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
Fair value* = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione
I derivati finanziari comprendono la valutazione negativa dei contratti CFD forex, su indici, azioni, tassi di interesse e commodities, Knock Out Option e futures utilizzati per la copertura gestionale dei CFD su indici, tassi di interesse e commodities, per un importo pari a 1.876 migliaia di euro (580 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).
Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni negative dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 3.528 migliaia di euro (1.289 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).
Nessun dato da segnalare.

2.3 Dettaglio della "Passività finanziarie di negoziazione": debiti strutturati
Nessun dato da segnalare.
Sezione 3 – Passività finanziarie designate al fair value – Voce 30 Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair value | 31/12/2020 | VN | Fair value | 31/12/2019 | VN | ||||
| L1 | L2 | L3 | 31/12/2020 | L1 | L2 | L3 | 31/12/2019 | ||
| A. Derivati finanziari | - | 214.388 | - | 6.257.777 | - | 80.852 | - | 2.687.284 | |
| 1) Fair value | - | 214.388 | - | 6.257.777 | - | 80.852 | - | 2.687.284 | |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3) Investimenti esteri | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| B. Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 1) Fair value | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | - | 214.388 | - | 6.257.777 | - | 80.852 | - | 2.687.284 |
Legenda
VN = valore nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Tipo di copertura | Fair Value | Flussi finanziari | ||||||||
| Specifica | Investim. | |||||||||
| Titoli di debito e tassi di interesse |
Titoli di capitale e indici azionari |
Valute e oro |
Credito | Merci | Altri | Generica | Specifica | Generica | esteri | |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | X | X | X | - | X | X |
| 2. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
157.539 | X | - | - | X | X | X | - | X | X |
| 3. Portafoglio | X | X | X | X | X | X | 56.849 | X | - | X |
| 4. Altre operazioni | - | - | - | - | - | - | X | - | X | - |
| Totale attività | 157.539 | - | - | - | - | - | 56.849 | - | - | - |
| 1. Passività finanziarie | - | X | - | - | - | - | X | - | X | X |
| 2. Portafoglio | X | X | X | X | X | X | - | X | - | X |
| Totale passività | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1. Transazioni attese | X | X | X | X | X | X | X | - | X | X |
| 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie |
X | X | X | X | X | X | - | X | - | - |
Sezione 5 – Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 50
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Adeguamento di valore delle passività coperte/ Valori | Totale 31/12/2020 |
Totale 31/12/2019 |
| 1. Adeguamento positivo delle passività finanziarie | 17.714 | 14.098 |
| 2. Adeguamento negativo delle passività finanziarie | - | - |
| Totale | 17.714 | 14.098 |
Sezione 6 – Passività fiscali – Voce 60 Vedi sezione 10 dell'attivo.
Sezione 7 – Passività associate ad attività in via di dismissione - Voce 70 Vedi sezione 11 dell'attivo.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31/12/2020 |
Totale 31/12/2019 |
| Altri debiti relativi ad Amministratori e Sindaci | 195 | 164 |
| Altri debiti relativi al personale dipendente | 12.788 | 11.646 |
| Contributi previdenziali da versare | 7.012 | 6.577 |
| Debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari | 30.716 | 24.328 |
| Debiti per accordi di pagamento basati su proprie azioni | 47 | 142 |
| Partite definitive ma non imputabili ad altre voci: | 49.335 | 57.509 |
| - titoli e cedole da regolare | 11.513 | 20.310 |
| - deleghe di pagamento | 28.777 | 22.494 |
| - altre partite | 9.045 | 14.705 |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali": | 48.532 | 133.562 |
| - somme trattenute a terzi quali sostituti d'imposta | 37.519 | 27.616 |
| - altre | 11.013 | 105.946 |
| Partite illiquide per operazioni di portafoglio | 23.273 | 20.796 |
| Partite in attesa di regolamento: | 83.525 | 74.298 |
| - bonifici in partenza | 83.522 | 74.251 |
| - POS e bancomat | 3 | 47 |
| Partite in corso di lavorazione: | 662 | 463 |
| - bonifici in arrivo | 647 | 419 |
| - altre partite in corso di lavorazione | 15 | 44 |
| Ratei e risconti passivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
160 | 183 |
| Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
9.731 | 6.851 |
| Somme a disposizione della clientela | 3.991 | 3.935 |
| Totale | 269.967 | 340.454 |
Si precisa che al 31 dicembre 2020 gli acconti per l'imposta di bollo versati per l'esercizio 2020 sono stati compensati con il relativo debito maturato alla data di chiusura del bilancio, per un importo di 103.050 migliaia di euro. Il saldo netto, pari a 6.242 migliaia di euro, è stato rilevato nella Voce 80. Altre passività nella voce "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali" - altre", mentre al 31 dicembre 2019 gli acconti e il relativo debito sono stati esposti senza compensazione, rispettivamente, nella voce 120. Altre attività nella voce "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali"- acconti d'imposta" e nella Voce 80. Altre passività nella voce "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali" - altre".
Se non fosse stata effettuata la compensazione nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2020, la voce "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali" - altre" sarebbe pari a 114.063 migliaia di euro, evidenziando un incremento nell'esercizio 2020 di 8.117 migliaia di euro.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 31/12/2020 |
Totale 31/12/2019 |
|
| A. Esistenze iniziali | 4.810 | 4.561 |
| B. Aumenti | 125 | 488 |
| B.1 Accantonamenti dell'esercizio | 40 | 71 |
| B.2 Altre variazioni | 85 | 417 |
| C. Diminuzioni | (11) | (239) |
| C.1 Liquidazioni effettuate | (11) | (196) |
| C.2 Altre variazioni | - | (43) |
| D. Rimanenze finali | 4.924 | 4.810 |
| Totale | 4.924 | 4.810 |
Il Fondo trattamento di fine rapporto del personale è da intendersi come una "prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti", pertanto la sua iscrizione in bilancio ha richiesto la stima, con tecniche attuariali, dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e l'attualizzazione delle stesse. La determinazione di tali prestazioni è stata effettuata da un attuario esterno utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito" (si veda A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio).
Il trattamento di fine rapporto copre l'ammontare dei diritti maturati a tale titolo al 31 dicembre 2020 dal personale dipendente, in conformità alla legislazione vigente ed ai contratti collettivi di lavoro ed integrativi aziendali.
L'esercizio in corso è stato interessato dai normali accadimenti riferibili al fondo trattamento di fine rapporto in conformità alle previsioni di legge ed agli accordi aziendali vigenti.
Nel corso del 2007 è entrata in vigore la riforma della previdenza complementare di cui al D.Lgs. 252/2005, a seguito della quale le quote di trattamento di fine rapporto maturate fino al 31.12.2006 sono rimaste in azienda, mentre le quote di trattamento di fine rapporto maturande a partire dal 1° gennaio 2007 sono state, a scelta del dipendente (esercitata entro il 30.06.2007), destinate a forme di previdenza complementare ovvero al Fondo di Tesoreria dell'INPS. Ne consegue che:
La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della rimisurazione della passività.
| Descrizione delle principali ipotesi attuariali | 31/12/2020 | 31/12/2019 |
|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione | 0,65% | 0,85% |
| Tasso di inflazione atteso | 0,90% | 0,95% |

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Trattamento di fine rapporto: altre informazioni | 31/12/2020 | 31/12/2019 |
| Accantonamento dell'esercizio | 40 | 71 |
| - Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro correnti | - | - |
| - Interessi passivi sull'obbligazione a benefici definiti | 40 | 71 |
| - Utili e perdite da riduzioni o estinzioni | - | - |
| - Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate | - | - |
| (Utili) Perdite attuariali rilevati a Riserve da valutazione (OCI) | 35 | 229 |
| - Utili/perdite attuariali sull'esercizio | (52) | (80) |
| - Utili/perdite attuariali su ipotesi demografiche | - | - |
| - Utili/perdite attuariali su ipotesi finanziarie | 87 | 309 |
Come richiesto dallo IAS 19 Revised, è stata effettuata una sensitivity analysis al fine di individuare come cambia il valore attuale dell'obbligazione al modificarsi delle ipotesi attuariali ritenute più significative, tenute costanti le altre assunzioni attuariali. Una variazione di -25 basis points del tasso di attualizzazione comporterebbe un aumento della passività di 132 migliaia di euro (+2,67%), mentre un equivalente aumento del tasso determinerebbe una riduzione della passività di 128 migliaia di euro (-2,6%). Una variazione di -25 basis points del tasso di inflazione comporterebbe una riduzione della passività di 79 migliaia di euro (-1,61%), mentre un equivalente aumento del tasso determinerebbe un incremento della passività di 80 migliaia di euro (+1,63%).
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31/12/2019 |
|
| 1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate | 61 | 21 |
| 2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate | - | - |
| 3. Fondi di quiescenza aziendali | - | - |
| 4. Altri fondi per rischi ed oneri | 112.580 | 107.058 |
| 4.1 controversie legali e fiscali | 28.363 | 30.910 |
| 4.2 oneri per il personale | 5.088 | 4.949 |
| 4.3 altri | 79.129 | 71.199 |
| Totale | 112.641 | 107.079 |
La voce 4.1 "controversie legali e fiscali" accoglie, principalmente, gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i consulenti finanziari (generalmente di stampo giuslavoristico) ed alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta, e altri soggetti per 24.627 migliaia di euro (27.164 migliaia di euro al 31 dicembre 2019) e gli accantonamenti per vertenze fiscali (sanzioni e interessi) per 3.736 migliaia di euro (3.746 migliaia di euro al 31 dicembre 2019). Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico della Banca in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che assistono la Banca nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti. Tale stima è stata determinata dalla Banca in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.
La voce 4.2 "oneri per il personale" accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e/o l'ammontare.
La voce 4.3 "Altri" accoglie il Fondo di indennità suppletiva di clientela, per un importo pari a 73.136 migliaia di euro (63.618 migliaia di euro al 31 dicembre 2019), il Fondo indennità contrattuale e patti di non concorrenza, per un importo pari a 416 migliaia di euro (395 migliaia di euro al 31 dicembre 2019) e gli altri fondi costituiti a fronte di rischi legati al business e all'operatività della Banca, per un importo pari a 5.577 migliaia di euro

(7.186 migliaia di euro al 31 dicembre 2019), tra i quali, in particolare, gli accantonamenti effettuati a fronte di campagne di marketing e di fidelizzazione dei clienti e piani di incentivazione per consulenti finanziari.
Si ricorda che in data 20 dicembre 2019 la Banca aveva ricevuto comunicazione dall'Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato (A.G.C.M.) di avvio di un procedimento finalizzato a valutare la conformità al Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005) di una pratica commerciale seguita in passato dalla Banca per promuovere l'apertura del conto corrente. Nel corso del 2020 FinecoBank, assistita dai propri legali, ha fornito all'Autorità nei termini prescritti tutte le informazioni richieste ai fini della valutazione, illustrando le ragioni per le quali ritiene di aver operato correttamente. Nel contempo, al fine di dare concreta evidenza dell'attenzione rivolta a corrispondere alle aspettative dei propri stakeholder (nello specifico autorità di vigilanza e clienti), si è impegnata a sviluppare una serie di iniziative finalizzate a migliorare ulteriormente la trasparenza delle nuove condizioni di offerta del conto e a riconoscere, a tutti coloro che lo avevano aperto durante il periodo in cui la pratica commerciale era stata seguita, l'estensione del periodo di applicazione del canone zero fino al termine del 2020. In data 24 dicembre 2020 l'Autorità ha comunicato alla Banca l'accettazione degli impegni presentati (in quanto idonei a rimuovere le potenziali criticità rilevate nella fase istruttoria) e la conseguente chiusura del procedimento senza accertamento dell'infrazione ai sensi dell'art. 27, comma 7, del "Codice del Consumo". Ha inoltre disposto la pubblicazione sulla homepage del sito finecobank.com, per 30 giorni, degli impegni che Fineco ha assunto e dell'avvenuta attuazione dei quali, entro 120 giorni, dovrà informare l'Autorità.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate |
Fondi di quiescenza | Altri fondi per rischi ed oneri |
Totale | |
| A. Esistenze iniziali | - | - | 107.058 | 107.058 |
| B. Aumenti | - | - | 18.090 | 18.090 |
| B.1 Accantonamento dell'esercizio | - | - | 12.726 | 12.726 |
| B.2 Variazioni dovute al passare del tempo | - | - | 542 | 542 |
| B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto | - | - | 334 | 334 |
| B.4 Altre variazioni | - | - | 4.488 | 4.488 |
| C. Diminuzioni | - | - | (12.568) | (12.568) |
| C.1 Utilizzo nell'esercizio | - | - | (11.062) | (11.062) |
| C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto | - | - | (298) | (298) |
| C.3 Altre variazioni | - | - | (1.208) | (1.208) |
| D. Rimanenze finali | - | - | 112.580 | 112.580 |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate | |||||
| Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Totale | ||
| Impegni a erogare fondi | 51 | - | - | 51 | |
| Garanzie finanziarie rilasciate | 10 | - | - | 10 | |
| Totale | 61 | - | - | 61 |
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 | |
| Controversie legali e fiscali | 28.363 | 30.910 |
| - Cause in corso | 20.518 | 22.370 |
| - Reclami | 4.109 | 4.794 |
| - Vertenze fiscali | 3.736 | 3.746 |
| Oneri per il personale | 5.088 | 4.949 |
| Altri | 79.129 | 71.199 |
| - Indennità suppletiva clientela | 73.136 | 63.618 |
| - Indennità contrattuale e patti di non concorrenza | 416 | 395 |
| - Altri fondi | 5.577 | 7.186 |
| Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi | 112.580 | 107.058 |
(Importi in migliaia)
| Fondo rischi e oneri | Totale 31/12/2019 |
Utilizzi | Trasferimenti e altre variazioni |
Utili (perdite) attuariali IAS 19R * |
Accantonamenti netti** |
Totale 31/12/2020 |
|---|---|---|---|---|---|---|
| Controversie legali e fiscali | 30.910 | (4.009) | - | - | 1.462 | 28.363 |
| - Cause in corso | 22.370 | (3.260) | 385 | - | 1.023 | 20.518 |
| - Reclami | 4.794 | (739) | (385) | - | 439 | 4.109 |
| - Vertenze fiscali | 3.746 | (10) | - | - | - | 3.736 |
| Oneri per il personale | 4.949 | (4.862) | - | - | 5.001 | 5.088 |
| Altri | 71.199 | (2.190) | (1.208) | 4.488 | 6.840 | 79.129 |
| - Indennità suppletiva clientela | 63.618 | (811) | - | 4.471 | 5.858 | 73.136 |
| - Indennità contrattuale | ||||||
| e patti di non concorrenza | 395 | - | - | 17 | 4 | 416 |
| - Altri fondi | 7.186 | (1.379) | (1.208) | - | 978 | 5.577 |
| Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi | 107.058 | (11.061) | (1.208) | 4.488 | 13.303 | 112.580 |
* La voce "Utili (perdite) attuariali IAS 19R" comprende gli utili (perdite) rilevati nella voce "Riserva da valutazione" in applicazione dello IAS 19R.
** La voce "Accantonamenti netti" comprende alcuni oneri ricompresi a voce propria di conto economico per meglio rifletterne la natura (ad esempio "Commissioni passive", "Spese per il personale", Spese amministrative" e "Interessi passivi e oneri assimilati").
La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della misurazione della passività relativa al Fondo indennità suppletiva di clientela e Fondo indennità contrattuale.
| Descrizione delle principali ipotesi attuariali | 31/12/2020 | 31/12/2019 |
|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione | 0,65% | 0,85% |
| Tasso di incremento salariale | 0,00% | 0,00% |
Come richiesto dallo IAS 19 Revised è stata effettuata una sensitivity analysis al fine di individuare come cambia il valore attuale dell'obbligazione al modificarsi delle ipotesi attuariali ritenute più significative, tenute costanti le altre assunzioni attuariali.
Con riferimento all'indennità suppletiva di clientela, una variazione di -25 basis points del tasso di attualizzazione comporterebbe un aumento della passività di 2.004 migliaia di euro (+2,74%); un equivalente aumento del tasso, invece, comporterebbe una riduzione della passività di 1.923 migliaia di euro (-2,63%). Una variazione di -25 basis points della base salariale comporterebbe una riduzione della passività di 510 migliaia di euro (-0,70%); un equivalente aumento della base salariale, invece, comporterebbe un aumento della passività di 523 migliaia di euro (+0,71%).
Con riferimento all'Indennità contrattuale, una variazione di -25 basis points del tasso di attualizzazione comporterebbe un aumento della passività di 5 migliaia di euro (+2,11%); un equivalente aumento del tasso, invece, comporterebbe una riduzione della passività di 5 migliaia di euro (-2,04%). Una variazione di -/+25 basis points della base salariale non comporterebbe alcuna variazione significativa della passività.

Inoltre, per quanto riguarda gli altri fondi iscritti in bilancio in base allo IAS 37, laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo (di regola quando si prevede che l'esborso si verificherà oltre 18 mesi dalla data di rilevazione), l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato. Alla data del 31 dicembre 2020 è stata effettuata un'analisi volta a valutare l'impatto sugli accantonamenti effettuati della variazione di +/- 25 basis points del tasso di attualizzazione e non sono stati evidenziati impatti significativi.
Il Fondo rischi per controversie legali include gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i consulenti finanziari (generalmente di stampo giuslavoristico) ed alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta, e altri soggetti. Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico della Banca in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che assistono la Banca nelle controversie in corso. Tale stima è stata determinata dal Gruppo in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.
Il Fondo indennità suppletiva di clientela è costituito a fronte dell'indennità di fine rapporto da riconoscere alla rete dei consulenti finanziari, ai sensi dell'art. 1751 del Codice Civile, nel caso di scioglimento del contratto per fatto non imputabile al consulente, quale, ad esempio, il raggiungimento dell'età pensionabile. La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo è stata effettuata, secondo quanto previsto dallo IAS 19, avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.
Il Fondo Oneri per il personale accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e l'ammontare.
Il Fondo indennità contrattuale e patti di non concorrenza sono correlati all'operatività di un numero limitato di consulenti finanziari e sono previsti contrattualmente. In particolare, il patto di non concorrenza è un'estensione dell'obbligo di fedeltà al termine del rapporto di lavoro che protegge la Banca da un'eventuale attività di concorrenza da parte dell'ex consulente finanziario; l'indennità contrattuale è una speciale indennità che la Banca si impegna a corrispondere al consulente finanziario, che ha esercitato la facoltà di cedere a terzi i diritti e gli obblighi nascenti dal contratto stipulato con la Banca, ove questi, dopo la cessazione del rapporto di lavoro, continui a mantenere un comportamento corretto sotto il profilo etico-professionale nei confronti della Banca, con particolare riguardo al portafoglio clienti. La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo relativamente all'indennità contrattuale è stata effettuata avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.
Il Fondo rischi per controversie fiscali è costituito a fronte delle contestazioni ricevute da parte dell'Agenzia delle Entrate in seguito alle verifiche fiscali subite dalla Banca nel corso degli anni ed in relazione alle quali la Banca, ritenendo di aver calcolato le imposte correttamente e legittimamente, ha presentato ricorso nei diversi gradi di giudizio.
Nel suddetto fondo rischi ed oneri sono stati accantonati gli importi per sanzioni e interessi relativi alle maggiori imposte oggetto di contestazione e richieste dall'Amministrazione finanziaria tramite cartelle esattoriali o avvisi di pagamento e per l'onere stimato delle spese legali da sostenere nei diversi gradi di giudizio.
Per maggiori dettagli si rinvia alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 1.5 – Rischi operativi - paragrafo "Rischi derivanti da contenziosi e verifiche di natura tributaria" della presente nota integrativa.
Gli Altri fondi sono costituiti, principalmente, a fronte di rischi legati al business e all'operatività della Banca. Il fondo accoglie, in particolare, gli accantonamenti effettuati a fronte di campagne di marketing e di fidelizzazione dei clienti e i piani di incentivazione per consulenti finanziari.
Sezione 11 – Azioni rimborsabili – Voce 120 Nessun dato da segnalare.

Al 31 dicembre 2020 il capitale sociale ammonta a 201.153 migliaia di euro, composto da 609.554.043 azioni ordinarie di nominali 0,33 euro.
Al 31 dicembre 2020 la Banca detiene in portafoglio numero 119.934 azioni della Capogruppo FinecoBank, in relazione ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari, corrispondenti allo 0,02% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 1.189 migliaia di euro. Nel corso del 2020 sono state acquistate 44.000 azioni in relazione al "Sistema incentivante 2019 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 11.548, n. 16.590 e n. 633.376 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito rispettivamente del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA", "Sistema Incentivante 2017 PFA" e "2015-2017 PFA PLAN".
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank dell'11 febbraio 2020, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 7 febbraio 2020, ha approvato l'esecuzione dei seguenti sistemi di incentivazione/fidelizzazione che hanno determinato un aumento del capitale sociale:
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 12 marzo 2020 ha deliberato un aumento di capitale sociale a titolo gratuito al servizio dei piani di incentivazione per un ammontare di 5.459,19 euro, mediante emissione di n. 16.543 azioni ordinarie, con efficacia 31 maggio 2020.
A fronte degli aumenti di capitale sopra descritti sono state conseguentemente ridotte le riserve di utili disponibili.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 | |
| Capitale sociale | 201.153 | 200.941 |
| Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 |
| Riserve | 648.882 | 384.459 |
| - Riserva legale | 40.229 | 40.188 |
| - Riserva straordinaria | 571.228 | 309.131 |
| - Riserva azioni proprie | 1.189 | 7.351 |
| - Altre riserve | 36.238 | 27.789 |
| (Azioni proprie) | (1.189) | (7.351) |
| Riserve da valutazione | (2.833) | 1.002 |
| Strumenti di capitale | 500.000 | 500.000 |
| Utile (Perdita) d'esercizio | 323.123 | 285.891 |
| Totale | 1.671.072 | 1.366.876 |

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Voci/Tipologie | Ordinarie | Altre | ||
| A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio | 608.176.152 | - | ||
| - interamente liberate | 608.913.600 | - | ||
| - non interamente liberate | - | - | ||
| A.1 Azioni proprie (-) | (737.448) | - | ||
| A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali | 608.176.152 | - | ||
| B. Aumenti | 1.301.957 | - | ||
| B.1 Nuove emissioni | 640.443 | - | ||
| - a pagamento: | - | - | ||
| - operazioni di aggregazioni di imprese | - | - | ||
| - conversione di obbligazioni | - | - | ||
| - esercizio di warrant | - | - | ||
| - altre | - | - | ||
| - a titolo gratuito: | 640.443 | - | ||
| - a favore dei dipendenti | 623.900 | - | ||
| - a favore degli amministratori | - | - | ||
| - altre | 16.543 | - | ||
| B.2 Vendita di azioni proprie | - | - | ||
| B.3 Altre variazioni | 661.514 | - | ||
| C. Diminuzioni | (44.000) | - | ||
| C.1 Annullamento | - | - | ||
| C.2 Acquisto di azioni proprie | (44.000) | - | ||
| C.3 Operazioni di cessione di imprese | - | - | ||
| C.4 Altre variazioni | - | - | ||
| D. Azioni in circolazione: rimanenze finali | 609.434.109 | - | ||
| D.1 Azioni proprie (+) | 119.934 | - | ||
| D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio | 609.554.043 | - | ||
| - interamente liberate | 609.554.043 | - | ||
| - non interamente liberate | - | - |
Nella voce B.3 "Altre variazioni" sono state riportate le azioni assegnate ai consulenti finanziari nell'ambito del sistema incentivante "Sistema Incentivante 2016 PFA", "Sistema Incentivante 2017 PFA" e "2015-2017 PFA PLAN" a favore dei consulenti finanziari e manager di rete della Banca.
Le azioni non sono soggette a diritti, privilegi o vincoli; non vi sono azioni riservate per emissione sotto opzione e contratti di vendita.
Le riserve di utili sono costituite dalla:

Come precedentemente descritto nel paragrafo 12.1 "Capitale e Azioni proprie: composizione", il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank dell'11 febbraio 2020 e del 12 marzo 2020 ha approvato l'esecuzione dei sistemi di incentivazione/fidelizzazione con conseguente aumento di capitale, a fronte dei quali sono state ridotte le riserve di utili disponibili, in particolare la Riserva straordinaria, per un importo di 211 migliaia di euro. La medesima riserva è stata utilizzata anche a fronte del pagamento dei costi direttamente attribuibili alle suddette operazioni di aumento di capitale, per un importo di 14 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità.
L'Assemblea di FinecoBank del 28 aprile 2020 ha approvato la destinazione dell'utile dell'esercizio 2019 di FinecoBank S.p.A., pari a 285.891 migliaia di euro, come segue:
Si ricorda che, nel pieno rispetto della normativa di riferimento, delle indicazioni delle Autorità di Vigilanza e della miglior prassi consolidata in materia, il Consiglio di Amministrazione del 6 aprile 2020 ha deciso di revocare la proposta di distribuzione di un dividendo unitario di 0,32 euro per complessivi euro 195.052.000 deliberata dal Consiglio di Amministrazione dell'11 febbraio 2020, deliberando di proporre all'Assemblea ordinaria convocata per il 28 aprile 2020 l'assegnazione a riserve dell'utile dell'esercizio 2019. L'Assemblea ordinaria convocata per il 28 aprile 2020 ha quindi approvato la suddetta proposta.
La stessa Assemblea, su proposta del Consiglio di Amministrazione, ha approvato inoltre la copertura della Riserva negativa derivante dalla prima applicazione del principio contabile IFRS 9 mediante l'utilizzo della Riserva Straordinaria per un importo pari a 4.868 migliaia di euro.
Contestualmente alla rilevazione della destinazione dell'utile dell'esercizio 2019, la Riserva straordinaria è stata resa indisponibile, ai sensi dell'articolo 6 comma 2 D. Lgs 38/2005, per un ammontare pari a 5.053 migliaia di euro.
Come precedentemente descritto nel paragrafo 12.1 "Capitale e Azioni proprie: composizione", corso dell'esercizio 2020 sono state acquistate 44.000 azioni in relazione al "Sistema incentivante 2019 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 11.548, n. 16.590 e n. 633.376 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito, rispettivamente, del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA", "Sistema Incentivante 2017 PFA" e "2015-2017 PFA PLAN". Conseguentemente la Riserva azioni proprie è stata ridotta complessivamente di 6.162 migliaia di euro con contestuale incremento della Riserva straordinaria.
Nel corso dell'esercizio 2020, inoltre, la Riserva straordinaria è stata utilizzata a fronte del pagamento delle cedole dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso dalla Banca in data 31 gennaio 2018, per un importo di 6.989 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità, e dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019, per un importo di 12.778 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità.
In conformità all'art. 2427, comma 7-bis c.c., e secondo il documento n.1 emanato il 25 ottobre 2004 dall'Organismo Italiano di Contabilità, si fornisce l'indicazione analitica delle voci del patrimonio netto distinguendole in relazione alla loro disponibilità, distribuibilità ed al loro utilizzo negli ultimi tre esercizi.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Natura/descrizione | Importo | Possibilità di utilizzazione |
Quota disponibile |
Riepilogo delle utilizzazioni effettuate nei tre esercizi precedenti |
||
| Per copertura perdite |
Per altre ragioni |
|||||
| Capitale | 201.153 | |||||
| Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | A, B, C | 1.934 | (1) | ||
| Riserve: | ||||||
| Riserva legale | 40.229 | B | 40.229 | |||
| Riserve straordinarie | 571.228 | A, B, C | 571.228 | 20.225 | ||
| Riserva connessa ai piani Equity settled | 31.183 | A | 19.152 | 17.482 | ||
| Riserva per azioni proprie | 1.189 | |||||
| Riserva da utili indisponibili (art. 6 comma 2 D.Lgs 38/2005) | 5.053 | |||||
| Riserve da valutazione: | ||||||
| Riserve da valutazione Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
2.379 | (2) | ||||
| Riserve da valutazione utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali benefici definiti |
(5.212) | |||||
| TOTALE | 849.136 | 632.543 | ||||
| Quota non distribuibile | 59.381 | |||||
| Residua quota distribuibile (Ammontare distribuibile) | 573.162 |
A: per aumento di capitale. B: per copertura perdite. C: per distribuzione soci.
(1) Ai sensi dell'art. 2431 c.c., si può distribuire l'intero ammontare di tale riserva solo a condizione che la riserva legale abbia raggiunto il limite stabilito dall'art. 2430 c.c.. (2) La riserva, ove positiva, è indisponibile ai sensi dell'art.6 del D.Lgs 38/2005.
Di seguito si riportano in dettaglio gli utilizzi delle riserve effettuate nei tre esercizi precedenti.

all'operazione di emissione e delle cedole dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019, per un importo, rispettivamente, di 1.764 migliaia di euro e 4.818 migliaia di euro, al netto della relativa fiscalità;
utilizzo della "Riserva connessa ai piani Equity settled" per 6.790 migliaia di euro in seguito all'assegnazione ai Consulenti Finanziari e Manager di Rete della Banca di azioni ordinarie FinecoBank detenute in portafoglio, nell'ambito della seconda tranche del piano di stock granting "2015-2017 PFA PLAN" e della prima tranche del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA".
Gli strumenti di capitale includono i seguenti strumenti finanziari:
Nel corso dell'esercizio 2020 non sono stati emessi Strumenti di capitale.
Nessun dato da segnalare.
45 Unrated e unlisted.

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Valore nominale su impegni e garanzie finanziarie rilasciate | Totale 12/31/2020 |
Totale 12/31/2019 |
|||
| Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | |||
| 1. Impegni a erogare fondi | 22.114 | 444 | 42 | 22.600 | 19.105 |
| a) Banche Centrali | - | - | - | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - | - | - | - |
| c) Banche | - | - | - | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - | - | - | 14 |
| e) Società non finanziarie | - | - | - | - | - |
| f) Famiglie | 22.114 | 444 | 42 | 22.600 | 19.091 |
| 2. Garanzie finanziarie rilasciate | 20.817 | - | - | 20.817 | 18.812 |
| a) Banche Centrali | - | - | - | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - | - | - | - |
| c) Banche | 17.170 | - | - | 17.170 | 17.170 |
| d) Altre società finanziarie | - | - | - | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - | - | - | - |
| f) Famiglie | 3.647 | - | - | 3.647 | 1.642 |
Gli impegni a erogare fondi comprendono, principalmente, gli impegni a erogare pronti contro termine attivi.
Le garanzie di natura finanziaria verso banche comprendono le fideiussioni rilasciate nel corso dell'esercizio 2012 all'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., a tempo indeterminato, per un importo di 17.166 migliaia di euro (17.166 migliaia di euro al 31 dicembre 2019). Si precisa che UniCredit S.p.A. ha rinnovato la richiesta di svincolo al competente ufficio della Direzione regionale della Liguria per consolidamento dei carichi pendenti e si è in attesa del relativo riscontro.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Valore nominale | Valore nominale | |
| Totale | Totale | |
| 31/12/2020 | 31/12/2019 | |
| 1. Altre garanzie rilasciate | ||
| di cui: deteriorati | - | - |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| f) Famiglie | - | - |
| 2. Altri impegni | 1.718.119 | 1.453.932 |
| di cui: deteriorati | 284 | 154 |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | 2.138 | 516 |
| d) Altre società finanziarie | 34.098 | 20.971 |
| e) Società non finanziarie | 267 | 90 |
| f) Famiglie | 1.681.616 | 1.432.355 |
Gli Altri impegni comprendono i margini disponibili sulle linee di credito revocabili concesse alla clientela e le operazioni di compravendita a pronti di titoli da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").
(Importi in migliaia) Portafogli Importo Importo 31/12/2020 31/12/2019 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - 133 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 76.524 18.300 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 5.082.729 1.763.853 4. Attività materiali - di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze - -
Le Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni indicate nella tabella sopra riportata si riferiscono a:

| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Tipologia servizi | Importo 31/12/2020 |
| 1. Esecuzione di ordini per conto della clientela | 357.176.776 |
| Titoli | 106.115.117 |
| a) acquisti | 53.947.278 |
| 1. regolati | 53.522.217 |
| 2. non regolati | 425.061 |
| b) vendite | 52.167.839 |
| 1. regolate | 51.741.291 |
| 2. non regolate | 426.548 |
| Contratti derivati | 251.061.659 |
| a) acquisti | 125.577.629 |
| 1. regolati | 125.483.445 |
| 2. non regolati | 94.184 |
| b) vendite | 125.484.030 |
| 1. regolate | 125.388.136 |
| 2. non regolate | 95.894 |
| 2. Gestioni individuale di portafogli | - |
| 3. Custodia e amministrazione di titoli | |
| a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portafogli) | - |
| 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio | - |
| 2. altri titoli | - |
| b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri | 14.892.732 |
| 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio | 2.942 |
| 2. altri titoli | 14.889.790 |
| c) titoli di terzi depositati presso terzi | 14.892.732 |
| d) titoli di proprietà depositati presso terzi | 22.704.473 |
| 4. Altre operazioni | 55.095.081 |
| Attività di ricezione e trasmissione degli ordini | 55.095.081 |
| a) acquisti | 27.693.730 |
| b) vendite | 27.401.351 |

| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Forme tecniche | Ammontare lordo delle attività finanziarie (a) |
Ammontare delle passività finanziarie compensate in bilancio (b) |
Ammontare netto delle attività finanziarie riportato in bilancio (c=a-b) |
Ammontari correlati non oggetto di compensazione in Bilancio |
Ammontare netto (f=c-d-e) |
Ammontare netto | ||
| Strumenti finanziari (d) |
Depositi di contante ricevuti in garanzia (e) |
31/12/2020 | 31/12/2019 | |||||
| 1. Derivati | 1.898 | - | 1.898 | - | 1.540 | 358 | - | |
| 2. Pronti contro termine | 2.169.122 | 2.168.896 | 226 | 226 | - | - | - | |
| 3. Prestito titoli | 1.122 | - | 1.122 | 1.122 | - | - | - | |
| 4. Altre | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 31/12/2020 | 2.172.142 | 2.168.896 | 3.246 | 1.348 | 1.540 | 358 | X |
| Totale | 31/12/2019 | 1.396.707 | 1.390.024 | 6.683 | 4.546 | 2.137 | X | - |
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Forme tecniche |
Ammontare lordo | Ammontare delle attività |
Ammontare netto delle passività finanziarie riportato in bilancio (c=a-b) |
Ammontari correlati non oggetto di compensazione in bilancio |
||||
| delle passività finanziarie (a) |
finanziarie compensato in bilancio (b) |
Strumenti finanziari (d) |
Depositi in contanti posti a garanzia (e) |
Ammontare netto (f=c-d-e) 31/12/2020 |
Ammontare netto 31/12/2019 |
|||
| 1. Derivati | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Pronti contro termine | 2.174.829 | 2.168.896 | 5.933 | 5.933 | - | - | 248 | |
| 3. Prestito titoli | 68.468 | - | 68.468 | 66.759 | - | 1.709 | 7.242 | |
| 4. Altri | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 31/12/2020 | 2.243.297 | 2.168.896 | 74.401 | 72.692 | - | 1.709 | X |
| Totale | 31/12/2019 | 1.493.260 | 1.390.024 | 103.236 | 95.745 | - | X | 7.490 |
L'ammontare delle attività e passività oggetto di compensazione in bilancio è riferito alle operazioni di pronti contro termine eseguite sul mercato MTS. Si precisa, inoltre, che al 31 dicembre 2020 sono in essere contratti derivati swap con un fair value positivo di 17.105 migliaia di euro ed un fair value negativo di 214.388 migliaia di euro, per i quali è stato pagato un margine di variazione di 191.519 migliaia di euro, non riportati nella tabella sopra esposta in quanto oggetto di clearing presso un Partecipante diretto di una Controparte Centrale. Tali esposizioni sono state oggetto del trattamento prudenziale previsto dall'articolo 305 del Regolamento (UE) n. 575/2013.

La Banca svolge attività di prestito titoli con continuità e sistematicità, con l'obiettivo di soddisfare le richieste della propria clientela, delle controparti istituzionali e ottenere un profitto. La Banca opera in qualità di prestatario, prendendo in prestito i titoli dai propri clienti, e li utilizza per operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro con clientela retail ed istituzionale interessata al possesso temporaneo dei titoli.
A fronte delle operazioni di prestito titoli garantite da altri titoli con la clientela retail ("Portafoglio remunerato"), la Banca ha costituito in garanzia titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A., contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", depositati in un dossier dedicato presso la banca depositaria per un ammontare superiore ai titoli presi in prestito dai clienti, con lo scopo di fornire una garanzia in monte.
Il valore nominale dei titoli sottostanti tali operazioni non iscritti nell'attivo ammonta complessivamente a 60.786 migliaia di euro, per un fair value pari a 147.355 migliaia di euro, così dettagliato:
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia titoli - Valore nominale al 31 dicembre 2020 | |||||
| Ceduti in pronti contro | |||||
| Titoli ricevuti in prestito da: | Ceduti | termine passivi | Altre finalità | ||
| Banche | - | - | - | ||
| Società finanziarie | - | 9 | - | ||
| Assicurazioni | - | - | - | ||
| Imprese non finanziarie | 3 | 244 | 12 | ||
| Altri soggetti | 591 | 57.354 | 2.573 | ||
| Totale valore nominale | 594 | 57.607 | 2.585 |
(Importi in migliaia)
| Tipologia titoli - Fair value al 31 dicembre 2020 | |||
|---|---|---|---|
| Titoli ricevuti in prestito da: | Ceduti | Ceduti in pronti contro termine passivi |
Altre finalità |
| Banche | - | - | - |
| Società finanziarie | - | 14 | 18 |
| Assicurazioni | - | - | - |
| Imprese non finanziarie | 5 | 594 | 9 |
| Altri soggetti | 582 | 136.482 | 9.651 |
| Totale fair value | 587 | 137.090 | 9.678 |
Nessun dato da segnalare.

Parte C – Informazioni su l conto economico
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Forme tecniche | Titoli di debito | Finanziamenti | Altre operazioni | Totale 2020 |
Totale 2019 |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: |
3 | - | - | 3 | 4 |
| 1.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | - | - | 1 |
| 1.2 Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - |
| 1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
3 | - | - | 3 | 3 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
1.274 | - | X | 1.274 | 2.943 |
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: | 226.658 | 66.326 | X | 292.984 | 303.023 |
| 3.1 Crediti verso banche | 99.645 | 390 | X | 100.035 | 141.304 |
| 3.2 Crediti verso clientela | 127.013 | 65.936 | X | 192.949 | 161.719 |
| 4. Derivati di copertura | X | X | (21.024) | (21.024) | (10.643) |
| 5. Altre attività | X | X | 66 | 66 | 73 |
| 6. Passività finanziarie | X | X | X | 5.005 | 2.494 |
| Totale | 227.935 | 66.326 | (20.958) | 278.308 | 297.894 |
| di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired | - | 196 | - | 196 | 183 |
| di cui: interessi attivi su leasing finanziario | - | - | - | - | - |
Nella voce 6. "Passività finanziarie" sono inclusi anche gli interessi maturati sull'operazione di TLTRO III, per un ammontare pari a 396 migliaia di euro.
1.2.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci | Totale | Totale |
| 2020 | 2019 | |
| Interessi attivi su attività in valuta | 10.686 | 17.151 |
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Forme tecniche | Debiti | Titoli | Altre operazioni | Totale 2020 |
Totale 2019 |
|
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (7.178) | - | X | (7.178) | (11.929) | |
| 1.1 Debiti verso banche centrali | - | X | X | - | - | |
| 1.2 Debiti verso banche | (231) | X | X | (231) | (128) | |
| 1.3 Debiti verso clientela | (6.947) | X | X | (6.947) | (11.801) | |
| 1.4 Titoli in circolazione | X | - | X | - | - | |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | - | - | - | - | - | |
| 3. Passività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | |
| 4. Altre passività e fondi | X | X | - | - | - | |
| 5. Derivati di copertura | X | X | - | - | - | |
| 6. Attività finanziarie | X | X | X | (3.211) | (4.574) | |
| Totale | (7.178) | - | - | (10.389) | (16.503) | |
| di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing | (1.054) | - | - | (1.054) | (946) |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci | Totale | Totale |
| 2020 | 2019 | |
| Interessi passivi su passività in valuta | (3.249) | (9.671) |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci | Totale | Totale |
| 2020 | 2019 | |
| A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura | 100.785 | 43.803 |
| B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura | (121.809) | (54.446) |
| C. Saldo (A-B) | (21.024) | (10.643) |

| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Tipologia servizi/Valori | Totale 2020 |
Totale 2019 |
|
| a) garanzie rilasciate | 38 | 40 | |
| b) derivati su crediti | - | - | |
| c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: | 560.952 | 481.412 | |
| 1. negoziazione di strumenti finanziari | 108.029 | 73.749 | |
| 2. negoziazione di valute | - | - | |
| 3. gestioni individuali di portafogli | - | - | |
| 4. custodia e amministrazione di titoli | 694 | 849 | |
| 5. banca depositaria | - | - | |
| 6. collocamento di titoli | 16.569 | 13.287 | |
| 7. attività di ricezione e trasmissione di ordini | 38.674 | 14.156 | |
| 8. attività di consulenza | 66.305 | 62.122 | |
| 8.1. in materia di investimenti | 66.305 | 62.122 | |
| 8.2. in materia di struttura finanziaria | - | - | |
| 9. distribuzione di servizi di terzi | 330.681 | 317.249 | |
| 9.1. gestioni di portafogli | 251.235 | 246.592 | |
| 9.1.1. individuali | 1.865 | 408 | |
| 9.1.2. collettive | 249.370 | 246.184 | |
| 9.2. prodotti assicurativi | 79.446 | 70.657 | |
| 9.3. altri prodotti | - | - | |
| d) servizi di incasso e pagamento | 29.738 | 35.042 | |
| e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione | - | - | |
| f) servizi per operazioni di factoring | - | - | |
| g) esercizio di esattorie e ricevitorie | - | - | |
| h) attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione | - | - | |
| i) tenuta e gestione dei conti correnti | 13.297 | 4.564 | |
| j) altri servizi | 14.977 | 15.051 | |
| k) operazioni di prestito titoli | 8.144 | 6.770 | |
| Totale | 627.146 | 542.879 |
L'ammontare delle commissioni attive rilevate nell'esercizio 2020 ed incluse nel saldo ad inizio esercizio delle passività derivanti da contratti con clienti è pari a 1.110 migliaia di euro.
Si segnala, infine, che la voce 9.1.2 "gestioni di portafogli collettive" include anche le commissioni di mantenimento di quote di fondi comuni di investimento pari a 244.317 migliaia di euro (242.161 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Canali/Valori | Totale 2020 |
Totale 2019 |
| a) presso propri sportelli: | - | - |
| 1. gestioni di portafogli | - | - |
| 2. collocamento di titoli | - | - |
| 3. servizi e prodotti di terzi | - | - |
| b) offerta fuori sede: | 330.184 | 313.775 |
| 1. gestioni di portafogli | - | - |
| 2. collocamento di titoli | 13.581 | 11.875 |
| 3. servizi e prodotti di terzi | 316.603 | 301.900 |
| c) altri canali distributivi: | 17.066 | 16.761 |
| 1. gestioni di portafogli | - | - |
| 2. collocamento di titoli | 2.988 | 1.412 |
| 3. servizi e prodotti di terzi | 14.078 | 15.349 |
Le commissioni riportate nel punto (c) "altri canali distributivi" si riferiscono alle commissioni generate dal canale online e comprendono anche le commissioni incassate dalle società prodotto, collocamento e mantenimento, a fronte della sottoscrizione online di quote di fondi comuni di investimento e prodotti assicurativi.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Servizi/Valori | Totale 2020 |
Totale 2019 |
| a) garanzie ricevute | - | - |
| b) derivati su crediti | - | - |
| c) servizi di gestione e intermediazione: | (262.031) | (253.157) |
| 1. negoziazione di strumenti finanziari | (10.212) | (7.401) |
| 2. negoziazione di valute | - | - |
| 3. gestione di portafogli: | - | - |
| 3.1 proprie | - | - |
| 3.2 delegate a terzi | - | - |
| 4. custodia e amministrazione di titoli | (3.868) | (2.526) |
| 5. collocamento di strumenti finanziari | - | - |
| 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi | (247.951) | (239.546) |
| d) servizi di incasso e pagamento | (18.545) | (24.584) |
| e) altri servizi | (5.338) | (4.067) |
| f) operazioni di prestito titoli | (1.630) | (2.044) |
| Totale | (287.544) | (280.168) |
Nella voce "(c) Servizi di gestione e intermediazione: 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi" sono inclusi gli oneri relativi ai piani Equity Settled e Cash Settled assegnati ai consulenti finanziari, che trovano contropartita, rispettivamente, nella voce 140. "Riserve" del patrimonio netto per 683 migliaia di euro (323 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).
Si segnala che nell'esercizio 2020 le commissioni di clearing and settlement sono state esposte nella voce "e. altri servizi", mentre in precedenza venivano esposte nella voce "c. servizi di gestione e intermediazione: 4. custodia e amministrazione di titoli". Per omogeneità di confronto si è proceduto a riesporre i dati al 31 dicembre 2019, effettuando la suddetta riclassifica per un importo di 3.684 migliaia di euro.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Totale | Totale | |||
| 2020 | 2019 | |||
| Voci/Proventi | Dividendi | Proventi simili | Dividendi | Proventi simili |
| A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 56 | - | 48 | - |
| B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 52 | - | 53 | 1.594 |
| C. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - |
| D. Partecipazioni | 52.059 | - | 48.301 | - |
| Totale | 52.167 | - | 48.402 | 1.594 |
Nella voce D. Partecipazioni sono rilevati esclusivamente i dividendi percepiti da Fineco Asset Management DAC.
Al 31 dicembre 2019 i proventi simili rilevati in corrispondenza delle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" si riferiscono alla quota di pertinenza di FinecoBank delle quattro tranche di interessi, al netto degli oneri sostenuti nel corso dell'anno 2019, incassati dallo Schema Volontario sul prestito subordinato emesso da Banca Carige S.p.A. e sottoscritto dallo Schema stesso.

Al 31 dicembre 2020
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) | Utili da negoziazione (B) |
Minusvalenze (C) | Perdite da negoziazione (D) |
Risultato netto [(A+B) = (C+D)] |
| 1. Attività finanziarie di negoziazione | 202 | 243.766 | (179) | (224.836) | 18.953 |
| 1.1 Titoli di debito | - | 6.608 | - | (5.589) | 1.019 |
| 1.2 Titoli di capitale | 202 | 234.041 | (179) | (216.360) | 17.704 |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | 3.117 | - | (2.887) | 230 |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 1.5 Altre | - | - | - | - | - |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | 1 | 1.749 | (22) | (2.524) | (796) |
| 2.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - |
| 2.2 Debiti | - | - | - | - | - |
| 2.3 Altre | 1 | 1.749 | (22) | (2.524) | (796) |
| 3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio | X | X | X | X | 24.577 |
| 4. Strumenti derivati | 7.193 | 215.271 | (8.078) | (174.954) | 44.877 |
| 4.1 Derivati finanziari: | 7.193 | 215.271 | (8.078) | (174.954) | 44.877 |
| - Su titoli di debito e tassi di interesse | 29 | 1.284 | (34) | (1.207) | 72 |
| - Su titoli di capitale e indici azionari | 7.108 | 189.526 | (7.985) | (156.002) | 32.647 |
| - Su valute e oro | X | X | X | X | 5.445 |
| - Altri | 56 | 24.461 | (59) | (17.745) | 6.713 |
| 4.2 Derivati su crediti | - | - | - | - | - |
| di cui: coperture naturali connesse con la fair value option | X | X | X | X | - |
| Totale | 7.396 | 460.786 | (8.279) | (402.314) | 87.611 |
Al 31 dicembre 2019
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Plusvalenze | Utili da | Minusvalenze | Perdite da | Risultato netto | |
| Operazioni/componenti reddituali | (a) | negoziazione (b) | (c) | negoziazione (d) | [(a+b)-(c+d)] |
| 1. Attività finanziarie di negoziazione | 20 | 112.540 | (31) | (102.702) | 9.827 |
| 1.1 Titoli di debito | - | 4.305 | - | (3.716) | 589 |
| 1.2 Titoli di capitale | 20 | 107.439 | (31) | (98.279) | 9.149 |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | 796 | - | (707) | 89 |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 1.5 Altre | - | - | - | - | - |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | 35 | 783 | (5) | (839) | (26) |
| 2.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - |
| 2.2 Debiti | - | - | - | - | - |
| 2.3 Altre | 35 | 783 | (5) | (839) | (26) |
| Attività e passività finanziarie: | |||||
| differenze di cambio | X | X | X | X | 13.145 |
| 3.Strumenti derivati | 5.293 | 72.214 | (4.335) | (60.161) | 18.400 |
| 3.1 Derivati finanziari: | 5.293 | 72.214 | (4.335) | (60.161) | 18.400 |
| - Su titoli di debito e tassi di interesse | 45 | 1.297 | (45) | (1.220) | 77 |
| - Su titoli di capitale e indici azionari | 5.197 | 65.699 | (4.233) | (55.159) | 11.504 |
| - Su valute e oro | X | X | X | X | 5.389 |
| - Altri | 51 | 5.218 | (57) | (3.782) | 1.430 |
| 3.2 Derivati su crediti | - | - | - | - | - |
| di cui: coperture naturali connesse con la fair value option | X | X | X | X | - |
| Totale | 5.348 | 185.537 | (4.371) | (163.702) | 41.346 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componenti reddituali/Valori | Totale 2020 |
Totale 2019 |
| A. Proventi relativi a: | ||
| A.1 Derivati di copertura del fair value | 5.431 | 34.826 |
| A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) | 138.636 | 53.087 |
| A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) | 268 | - |
| A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari | - | - |
| A.5 Attività e passività in valuta | - | - |
| Totale proventi dell'attività di copertura (A) | 144.335 | 87.913 |
| B. Oneri relativi a: | ||
| B.1 Derivati di copertura del fair value | (139.688) | (53.626) |
| B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) | (1.023) | (22.948) |
| B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) | (3.883) | (11.499) |
| B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari | - | - |
| B.5 Attività e passività in valuta | - | - |
| Totale oneri dell'attività di copertura (B) | (144.594) | (88.073) |
| C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) | (259) | (160) |
| di cui: risultato delle coperture su posizioni nette | - | - |

| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Componenti reddituali | Totale 2020 |
Totale 2019 |
|||||
| Perdite | Risultato netto |
Utili | Perdite | Risultato netto |
|||
| A. Attività finanziarie | |||||||
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 7.418 | (183) | 7.235 | 2.909 | - | 2.909 | |
| 1.1 Crediti verso banche | 218 | - | 218 | 1.831 | - | 1.831 | |
| 1.2 Crediti verso clientela | 7.200 | (183) | 7.017 | 1.078 | - | 1.078 | |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
1.770 | - | 1.770 | 984 | (257) | 727 | |
| 2.1 Titoli di debito | 1.770 | - | 1.770 | 984 | (257) | 727 | |
| 2.2 Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | |
| Totale attività (A) | 9.188 | (183) | 9.005 | 3.893 | (257) | 3.636 | |
| B. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | |||||||
| 1. Debiti verso banche | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Debiti verso clientela | - | - | - | - | - | - | |
| 3. Titoli in circolazione | - | - | - | - | - | - | |
| Totale passività (B) | - | - | - | - | - | - |

Sezione 7 – Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 110
7.1 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle attività e passività finanziarie designate al fair value
Nessun dato da segnalare.
7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
Al 31 dicembre 2020
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) | Utili da realizzo (B) |
Minusvalenze (C) |
Perdite da realizzo (D) |
Risultato netto [(A+B) - (C+D)] |
| 1. Attività finanziarie | 4.786 | 15 | (4.852) | (1) | (52) |
| 1.1 Titoli di debito | - | 9 | (2) | - | 7 |
| 1.2 Titoli di capitale | 4.786 | 6 | (4.850) | (1) | (59) |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | - | - | - | - |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 2. Attività finanziarie in valuta: differenze di cambio | X | X | X | X | (734) |
| Totale | 4.786 | 15 | (4.852) | (1) | (786) |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Perdite da | |||||
| Plusvalenze | Utili da | Minusvalenze | negoziazione | Risultato netto | |
| negoziazione | |||||
| Operazioni/componenti reddituali | (a) | (b) | (c) | (d) | [(a+b)-(c+d)] |
| 1. Attività finanziarie | 2.480 | 39 | (4.547) | - | (2.028) |
| 1.1 Titoli di debito | - | 5 | - | - | 5 |
| 1.2 Titoli di capitale | 2.480 | 5 | (4.547) | - | (2.062) |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | 29 | - | - | 29 |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 2. Attività finanziarie in valuta: | |||||
| differenze di cambio | X | X | X | X | 118 |
| Totale | 2.480 | 39 | (4.547) | - | (1.910) |

8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche di valore (1) | Riprese di valore (2) | ||||||
| Operazioni/Componenti reddituali | Primo e secondo |
Terzo stadio | Primo e secondo |
Terzo stadio | Totale | Totale | |
| stadio | Write-off | Altre | stadio | 2020 | 2019 | ||
| A. Crediti verso banche | (208) | - | - | 190 | - | (18) | 9.102 |
| - Finanziamenti | (81) | - | - | 152 | - | 71 | 2.114 |
| - Titoli di debito | (127) | - | - | 38 | - | (89) | 6.988 |
| di cui: crediti impaired acquisiti o originati |
- | - | - | - | - | - | - |
| B. Crediti verso clientela | (10.880) | (183) | (4.026) | 3.765 | 1.783 | (9.541) | (3.720) |
| - Finanziamenti | (4.720) | (183) | (4.026) | 3.757 | 1.783 | (3.389) | (4.107) |
| - Titoli di debito | (6.160) | - | - | 8 | - | (6.152) | 387 |
| di cui: crediti impaired acquisiti o originati |
- | - | - | - | - | - | - |
| Totale | (11.088) | (183) | (4.026) | 3.955 | 1.783 | (9.559) | 5.382 |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche di valore nette | Totale | Totale | |||
| Operazioni/Componenti reddituali | Primo e secondo | Terzo stadio | |||
| stadio | Write-off | Altre | 2020 | 2019 | |
| 1. Finanziamenti oggetto di concessione conformi con le GL |
(23) | (31) | - | (54) | - |
| 2. Finanziamenti oggetto di altre misure di concessione | (29) | - | - | (29) | - |
| 3. Nuovi finanziamenti | - | - | - | - | - |
| Totale | (52) | (31) | - | (83) | - |

| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche di valore (1) | Riprese di valore (2) | Totale | Totale | ||||
| Operazioni/Componenti reddituali | Primo e secondo |
Terzo stadio | Primo e secondo |
Terzo stadio | 2020 | 2019 | |
| stadio | Write-off | Altre | stadio | ||||
| A. Titoli di debito | (15) | - | - | - | - | (15) | 2 |
| B. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - |
| - Verso clientela | - | - | - | - | - | - | - |
| - Verso banche | - | - | - | - | - | - | - |
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
- | - | - | - | - | - | - |
| Totale | (15) | - | - | - | - | (15) | 2 |
8.2a Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo a finanziamenti valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva oggetto di misure di sostegno Covid-19: composizione
Nessun dato da segnalare.

| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Componenti reddituali | Totale 2020 |
Totale 2019 |
||||
| Utili | Perdite | Risultato netto | Utili | Perdite | Risultato netto | |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 26 | (3) | 23 | - | - | - |
| 1.1 Crediti verso banche | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Crediti verso clientela | 26 | (3) | 23 | - | - | - |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - |
| Totale | 26 | (3) | 23 | - | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale |
| 2020 | 2019 | |
| 1) Personale dipendente | (93.151) | (84.513) |
| a) salari e stipendi | (62.982) | (57.587) |
| b) oneri sociali | (16.756) | (15.004) |
| c) indennità di fine rapporto | (916) | (870) |
| d) spese previdenziali | - | - |
| e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale | (65) | (114) |
| f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: | - | - |
| - a contribuzione definita | - | - |
| - a benefici definiti | - | - |
| g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: | (3.922) | (3.445) |
| - a contribuzione definita | (3.922) | (3.445) |
| - a benefici definiti | - | - |
| h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali | (3.774) | (3.370) |
| i) altri benefici a favore dei dipendenti | (4.736) | (4.123) |
| 2) Altro personale in attività | - | - |
| 3) Amministratori e sindaci | (1.717) | (1.316) |
| 4) Personale collocato a riposo | - | - |
| 5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende | 36 | 147 |
| 6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società | (189) | (385) |
| Totale | (95.021) | (86.067) |
Nella voce 1 "h) Personale dipendente: costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali" sono stati ricondotti i costi sostenuti dalla Banca in relazione agli accordi di pagamento basati su strumenti finanziari emessi dalla Banca, che trovano contropartita nella voce 140. "Riserve" del patrimonio netto per 3.774 migliaia di euro (3.368 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).
| Totale 2020 | Totale 2019 | |
|---|---|---|
| Personale dipendente | 1.218 | 1.167 |
| (a) dirigenti | 29 | 28 |
| (b) quadri direttivi | 396 | 371 |
| (c) restante personale dipendente | 793 | 768 |
| Altro personale | 13 | 13 |
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale |
| 2020 | 2019 | |
| Incentivi all'esodo | 58 | (26) |
| Piano medico | (1.584) | (1.065) |
| Buoni pasto | (501) | (973) |
| Altri | (2.709) | (2.059) |
| Totale | (4.736) | (4.123) |

| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale | |
| 2020 | 2019 | ||
| 1) IMPOSTE INDIRETTE E TASSE | (116.739) | (108.577) | |
| A) Spese di pubblicità - Marketing e comunicazione | (22.395) | (18.270) | |
| Comunicazioni su mass media | (19.819) | (11.988) | |
| Marketing e promozioni | (2.151) | (4.948) | |
| Sponsorizzazioni | (360) | (107) | |
| Convention e comunicazione interna | (65) | (1.227) | |
| B) Spese relative al rischio creditizio | (1.442) | (1.496) | |
| Spese recupero crediti | (181) | (332) | |
| Informazioni commerciali e visure | (1.261) | (1.164) | |
| C) Spese indirette relative al personale | (20.294) | (22.393) | |
| Formazione del personale | (496) | (515) | |
| Noleggio auto e altre spese personale | (83) | (36) | |
| Spese consulenti finanziari | (19.510) | (20.995) | |
| Spese di viaggio | (205) | (846) | |
| Fitti passivi per immobili ad uso del personale | - | (1) | |
| D) Spese relative all'ICT | (43.845) | (37.204) | |
| Spese hardware - affitto e manutenzione | (3.131) | (2.658) | |
| Spese software - affitto e manutenzione | (11.220) | (9.782) | |
| Sistemi di comunicazione ICT | (8.273) | (7.600) | |
| Service ICT: personale esterno | (8.995) | (6.853) | |
| Infoprovider finanziari | (12.226) | (10.311) | |
| E) Consulenze e servizi professionali | (3.860) | (4.188) | |
| Consulenza relativa ad attività ordinarie | (2.838) | (2.775) | |
| Consulenze per progetti one-off di adeguamento normativo | (67) | (13) | |
| Consulenze per strategia, evoluzione del business e ottimizzazione organizzativa | (676) | (819) | |
| Spese legali | (116) | (234) | |
| Cause legali | (163) | (347) | |
| F) Spese relative agli immobili | (4.390) | (8.566) | |
| Service area immobiliare | (85) | (757) | |
| Manutenzione mobili, macchine, impianti | (132) | (437) | |
| Manutenzione locali | (524) | (1.981) | |
| Fitti passivi per locazione immobili | (962) | (2.331) | |
| Pulizia locali | (854) | (574) | |
| Utenze | (1.833) | (2.486) | |
| G) Altre spese di funzionamento | (35.761) | (35.036) | |
| Servizi di sicurezza e sorveglianza | (199) | (404) | |
| Spese postali e trasporto documenti | (3.316) | (3.696) | |
| Servizi amministrativi e logistici | (16.372) | (17.098) | |
| Assicurazioni | (3.545) | (3.292) | |
| Stampati e cancelleria | (703) | (517) | |
| Diritti, quote e contributi ad associazioni | (10.103) | (9.514) | |
| Altre spese amministrative | (1.523) | (515) | |
| H) Contributo ex-ante al Fondo di Risoluzione Unico e FITD | (26.805) | (18.129) | |
| Totale | (275.531) | (253.859) |

Nella voce "C) Spese indirette relative al personale – Spese consulenti finanziari" sono inclusi gli oneri relativi al piano "PFA 2015-2017" assegnato ai consulenti finanziari, che trova contropartita nella voce 140. "Riserve" del patrimonio netto per 589 migliaia di euro (1.749 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).
I costi registrati nell'anno 2020 per contributi versati nell'esercizio al Deposit Guarantee Schemes (DGS), presentati nella voce "Altre spese amministrative" (punto H) della tabella sopra riportata, sono stati pari a 25.901 migliaia di euro (18.129 migliaia di euro al 31 dicembre 2019) e sono relativi al contributo ordinario, aggiuntivo e supplementare. Per maggiori dettagli si rimanda alle Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa.
I costi registrati nell'anno 2020 per contributi versati al Single Resolution Fund, contributo ordinario, e al Fondo Nazionale di Risoluzione, contributo addizionale, presentati nella voce "Altre spese amministrative" (punto H) della tabella sopra riportata, sono stati complessivamente pari a 904 migliaia di euro (nessun contributo registrato nel 2019).
Di seguito si riportano le informazioni previste dall'IFRS 16 in merito ai costi rilevati nelle Altre spese amministrative relativi a leasing a breve termine, ai costi relativi a leasing di modesto valore e ai costi per pagamenti variabili dovuti per il leasing non inclusi nella valutazione delle passività del leasing.
(Importi in migliaia)
| Totale 2020 | |
|---|---|
| Costi relativi a leasing a breve termine ("Short term lease") | - |
| Costi relativi a leasing di modesto valore ("Low value assets") | (18) |
| Costi relativi ai pagamenti variabili dovuti per il leasing non inclusi nella valutazione della passività del leasing | - |
| Totale | (18) |
Si precisa, inoltre, che nelle Altre spese amministrative è stata rilevata anche l'IVA dei contratti inclusi nell'ambito dell'IFRS 16, in quanto non inclusa nella valutazione della passività del leasing.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche di valore | Riprese di valore | |||||
| Primo e | Primo e | |||||
| Operazioni/componenti reddituali | secondo stadio | Terzo stadio | secondo stadio | Terzo stadio | Totale 2020 | Totale 2019 |
| 1. Impegni a erogare fondi | (46) | - | 11 | - | (35) | (7) |
| 2. Garanzie finanziarie rilasciate | (6) | - | 2 | - | (4) | 34 |
| Totale | (52) | - | 13 | - | (39) | 27 |
Nessun dato da segnalare.

| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 2020 | Totale 2019 | ||||||
| Accantonamenti | Riattribuzioni | Totale | Accantonamenti | Riattribuzioni | Totale | ||
| Controversie legali e fiscali | (5.167) | 3.704 | (1.463) | (7.373) | 5.129 | (2.244) | |
| Fondo indennità suppletiva clientela | (5.858) | - | (5.858) | (5.554) | - | (5.554) | |
| Altri fondi rischi ed oneri | (1.017) | 1.067 | 50 | (1.427) | 202 | (1.225) | |
| Totale | (12.042) | 4.771 | (7.271) | (14.354) | 5.331 | (9.023) |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Ammortamento | Rettifiche di valore | Riprese di valore | Risultato netto | Risultato netto | |
| Attività/Componente reddituali | per deterioramento | 2020 | 2019 | ||
| (a) | (b) | (c) | (a + b - c) | (a + b - c) | |
| A. Attività materiali | |||||
| 1 Ad uso funzionale | (19.314) | (67) | - | (19.381) | (17.123) |
| - Di proprietà | (8.195) | (62) | - | (8.257) | (7.736) |
| - Diritti d'uso acquisiti con il leasing | (11.119) | (5) | - | (11.124) | (9.387) |
| 2 Detenute a scopo d'investimento | (108) | - | - | (108) | (108) |
| - Di proprietà | (108) | - | - | (108) | (108) |
| - Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | - |
| 3 Rimanenze | X | - | - | - | - |
| B. Attività possedute per la vendita | X | - | - | - | - |
| Totale | (19.422) | (67) | - | (19.489) | (17.231) |
Le rettifiche di valore per deterioramento effettuate nell'anno sono di importo non rilevante e si riferiscono principalmente a mobili e impianti per i quali è stato determinato un valore d'uso pari a zero.
Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa.

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Ammortamento | Rettifiche di valore | Riprese di valore | Risultato netto | Risultato netto | |
| Attività/Componente reddituale | per deterioramento | 2020 | 2019 | ||
| (a) | (b) | (c) | (a + b - c) | (a + b - c) | |
| A. Attività immateriali | |||||
| A.1 Di proprietà | (5.704) | - | - | (5.704) | (5.396) |
| - Generate internamente dall'azienda | - | - | - | - | - |
| - Altre | (5.704) | - | - | (5.704) | (5.396) |
| A.2 Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | - |
| B. Attività possedute per la vendita | X | - | - | - | - |
| Totale | - | - | - | (5.704) | (5.396) |
Le rettifiche di valore su attività immateriali sono relative al software, ammortizzato in tre anni, e agli oneri sostenuti per la realizzazione del sito internet Fineco, ammortizzati in 5 anni.
Per quanto riguarda l'informativa richiesta dallo IAS 36 paragrafo 134, lettere d), e), f) e 135, lettere c), d), e) si rimanda alla Parte B paragrafo 12.3 Altre informazioni.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale |
| 2020 | 2019 | |
| Rimborsi e abbuoni | (255) | (157) |
| Penali, ammende e sentenze sfavorevoli | (363) | (975) |
| Migliorie e spese incrementative sostenute su immobili di terzi | (2.209) | (2.129) |
| Insussistenze di attività | (60) | (169) |
| Altri oneri di gestione | (295) | (296) |
| Totale | (3.182) | (3.726) |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale |
| 2020 | 2019 | |
| Recupero di spese: | 110.512 | 104.068 |
| - recupero spese accessorie | 69 | 162 |
| - recuperi di imposta | 110.443 | 103.906 |
| Fitti attivi su immobiliari | 786 | 879 |
| Altri proventi dell'esercizio corrente | 2.331 | 1.672 |
| Totale | 113.629 | 106.619 |
L'ammontare degli altri proventi di gestione rilevati nell'esercizio 2020 ed inclusi nel saldo ad inizio esercizio delle passività derivanti da contratti con clienti è pari a 80 migliaia di euro.
La Banca non ha effettuato operazioni di sub-leasing.
La Banca non ha in essere leasing finanziari. Per quanto riguarda i leasing operativi, la Banca ha, come locatore, in essere operazioni rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11, i cui proventi sono rilevati nella voce "Fitti attivi su immobili" e possono includere proventi per rivalutazioni ISTAT, se previsto contrattualmente.

Sezione 15 – Utili (Perdite) delle partecipazioni – Voce 220 Nessun dato da segnalare.
Sezione 16 – Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali – Voce 230
Nessun dato da segnalare.
Sezione 17 – Rettifiche di valore dell'avviamento – Voce 240 Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componente reddituale/Valori | Totale 2020 |
Totale 2019 |
| A. Immobili | - | - |
| - Utili da cessione | - | - |
| - Perdite da cessione | - | - |
| B. Altre attività | (6) | - |
| - Utili da cessione | 1 | - |
| - Perdite da cessione | (7) | - |
| Risultato netto | (6) | - |
La Banca non ha realizzato operazioni di vendita e retrolocazione di attività materiali.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componenti reddituali/Valori | Totale 2020 |
Totale 2019 |
| 1. Imposte correnti (-) | (110.235) | (109.270) |
| 2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) | - | 96 |
| 3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) | - | - |
| 3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla Legge n. 214/2011 (+) |
- | - |
| 4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) | (19.652) | 20.760 |
| 5. Variazione delle imposte differite (+/-) | (84) | 568 |
| 6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5) | (129.971) | (87.846) |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Totale 2020 | |||
| Utile ante imposte | 453.094 | ||
| Imposte | |||
| IRES | IRAP | Totale 2020 | |
| Importo corrispondente all'aliquota fiscale teorica | (124.601) | (25.237) | (149.838) |
| Effetti fiscali di oneri non rilevanti nella determinazione della base imponibile | (1.533) | (2.437) | (3.970) |
| Effetti fiscali di proventi non rilevanti nella determinazione della base imponibile | 20.495 | 3.342 | 23.837 |
| Effetti fiscali derivanti dall'utilizzo delle perdite fiscali anni precedenti | - | - | - |
| Effetti fiscali derivanti dall'applicazione di imposte sostitutive | - | - | - |
| Importo corrispondente all'aliquota fiscale effettiva | (105.639) | (24.332) | (129.971) |
Riportiamo nella presente tabella un dettaglio dei corrispettivi (al netto di Iva e spese) riconosciuti alla società di revisione legale Deloitte & Touche S.p.A. ed alle entità della rete cui appartiene la società di revisione stessa.
| (Importi in euro) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di servizi | Soggetto che ha erogato il servizio | Compensi |
| Revisione Contabile | Deloitte & Touche S.p.A. | 190.752 |
| Servizi di attestazione | Deloitte & Touche S.p.A. | 181.000 |
| Altri servizi | Deloitte & Touche S.p.A. | 10.000 |
| Totale | 381.752 |

Ai fini dell'adempimento di quanto prescritto dall'art. 1, comma 125 della Legge n. 124/2017 – Legge annuale per il mercato e la concorrenza, modificato dall'art. 35 del decreto legge n. 34/2019, coerentemente con la circolare Assonime n. 5 del 22 febbraio 2019 e tenuto anche delle indicazioni fornite dal documento di approfondimento emanato da Assonime il 6 maggio 2019 la Banca ha escluso dall'informativa le "attribuzioni", i corrispettivi e le retribuzioni che trovano giustificazione in prestazioni dell'impresa e comunque in rapporti sinallagmatici che sono tipici dell'attività del percipiente, nonché quelle rivolte alla generalità delle imprese, quali le misure agevolative fiscali e contributive, limitando pertanto l'informativa ai contributi da presentare e dettagliare nel Registro Nazionale degli Aiuti di Stato sezione "Trasparenza" pubblicamente consultabile sul relativo sito internet.
Ai sensi dell'art.1, comma 125 della legge 124/2017 si informa che nel corso del 2020 FinecoBank ha incassato i seguenti contributi pubblici erogati da soggetti italiani:
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Soggetto erogante | Entità beneficiaria | Importo del contributo pubblico |
| Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per l'informazione e l'editoria | FinecoBank S.p.A. | 58 |
| Totale | 58 |
Per ulteriori informazioni si fa rinvio al Registro nazionale degli aiuti di Stato sezione "Trasparenza".
L'utile base per azione è stato calcolato dividendo l'utile netto per la media delle azioni ordinarie in circolazione nel corso dell'esercizio.
| 2020 | 2019 | |
|---|---|---|
| Utile netto d'esercizio (migliaia di euro) | 323.123 | 285.891 |
| Numero medio delle azioni in circolazione | 608.966.126 | 607.720.344 |
| Numero medio delle azioni in circolazione (comprese potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo) | 610.216.041 | 609.287.856 |
| Utile per azione base | 0,531 | 0,470 |
| Utile per azione diluito | 0,530 | 0,469 |
Nessun dato da segnalare.
Parte D – Redditività complessiva

| Totale | Totale | ||
|---|---|---|---|
| Voci | 2020 | 2019 | |
| 10. | Utile (Perdita) d'esercizio | 323.123 | 285.891 |
| Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico | (3.054) | 4.227 | |
| 20. | Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva: | - | - |
| a) variazione di fair value | - | - | |
| b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto | - | - | |
| 30. | Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio): | - | - |
| a) variazione del fair value | - | - | |
| b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto | - | - | |
| 40. | Coperture di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva: | - | - |
| a) variazione di fair value (strumento coperto) | - | - | |
| b) variazione di fair value (strumento di copertura) | - | - | |
| 50. | Attività materiali | - | - |
| 60. | Attività immateriali | - | - |
| 70. | Piani a benefici definiti | (4.523) | 6.280 |
| 80. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - |
| 90. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | - | - |
| 100. | Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico | 1.469 | (2.053) |
| Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico | (781) | 6.569 | |
| 110. | Copertura di investimenti esteri: | - | - |
| a) variazioni di fair value | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 120. | Differenze di cambio: | - | - |
| a) variazione di valore | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 130. | Copertura dei flussi finanziari: | - | - |
| a) variazioni di fair value | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| di cui: risultato delle posizioni nette | - | - | |
| 140. | Strumenti di copertura (elementi non designati): | - | - |
| a) variazione di valore | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 150. | Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: | (1.166) | 9.815 |
| a) variazioni di fair value | 1.884 | 8.770 | |
| b) rigiro a conto economico | (3.050) | 1.045 | |
| - rettifiche per rischio di credito | - | (10) | |
| - utili/perdite da realizzo | (3.050) | 1.055 | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 160. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: | - | - |
| a) variazioni di fair value | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 170. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: | - | - |
| a) variazioni di fair value | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| - rettifiche da deterioramento | - | - | |
| - utili/perdite da realizzo | - | - | |
| 180. | c) altre variazioni | - | - |
| 190. | Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a conto economico Totale altre componenti reddituali |
385 (3.835) |
(3.246) 10.796 |
| 200. | Redditività complessiva (Voce 10+190) | 319.288 | 296.687 |

Con riferimento alla struttura organizzativa, al Risk Appetite ed ai processi ICAAP ed ILAAP di FinecoBank S.p.A. si rimanda alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della nota integrativa consolidata.
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle polit iche di copertura
Obiettivo della Banca è quello di fornire un'adeguata gamma di prodotti che possa soddisfare e fidelizzare la clientela mediante una offerta competitiva e completa. Lo sviluppo dei prodotti e l'offerta si conciliano con il mantenimento della qualità del portafoglio e, comunque, con adeguati processi che consentano di monitorare la redditività.
I fattori che generano il rischio di credito sono determinati da politiche di accettazione e di valutazione del merito creditizio che sono sempre adeguatamente correlate al rapporto rischio/rendimento del prodotto nonché in linea con la propensione al Rischio (Risk Appetite) stabilita dal Consiglio di Amministrazione.
La qualità del portafoglio, costantemente monitorata e supportata da strumenti di mitigazione del rischio, è presidiata con modelli di scoring che contribuiscono alla valutazione in erogazione rendendola omogenea e controllata. Il monitoraggio del portafoglio e la sua segmentazione per prodotto e anzianità consentono, oltre ad un adeguato controllo sui livelli di rischiosità, la comprensione delle migliori strategie in erogazione. L'individuazione di eventuali aree di maggior rischio consentono interventi sia sui sistemi automatizzati di valutazione sia sulle normative di erogazione, con la possibilità di agire, in via preventiva, per la limitazione del rischio di credito.
L'offerta di prodotti di credito si è evoluta nel corso degli anni, in particolar modo attraverso l'offerta di mutui fondiari e la concessione di aperture di credito in conto corrente garantite da pegno su titoli e fondi con la clausola di rotatività (Credit Lombard). Credit Lombard è la soluzione di FinecoBank adatta a chi possiede patrimoni e desidera ottenere liquidità aggiuntiva dai propri investimenti.
L'offerta di mutui riguarda, principalmente, mutui per l'acquisto di prima e seconda casa (compresa la surroga), oltre a mutui liquidità e, in via residuale, mutui su immobili non residenziali.
La Banca ha inoltre continuato lo sviluppo dei prodotti già presenti in catalogo, quali l'emissione di carte di credito a saldo a favore della clientela correntista e l'erogazione di prestiti personali. Questi ultimi possono essere valutati anche con la modalità "Instant approval", servizio che consente di valutare la richiesta in pochi istanti e di erogare il prestito in tempo reale a clientela selezionata.
Le scelte di investimento della liquidità aziendale sono guidate da un approccio prudente volto al contenimento dei rischi di credito e prevedono principalmente l'acquisto di titoli governativi dell'area Euro a diversificazione dell'esposizione in strumenti obbligazionari emessi da UniCredit S.p.A che saranno portati a scadenza. Al fine di ottimizzare il portafoglio, diversificando il rischio di controparte, nell'esercizio 2020 la Banca ha incrementato l'esposizione in titoli di Stato (per maggiori dettagli si rimanda all'Informativa relativa alle esposizioni Sovrane).
Al 31 dicembre 2020 non si rilevano impatti significativi della crisi derivante dalla pandemia COVID-19 in termini di deterioramento del portafoglio crediti commerciali della Banca. Quest'ultimo è infatti costituito principalmente da crediti accordati alla clientela al dettaglio, prevalentemente assistiti da garanzie reali finanziarie ed immobiliari, ed erogati in applicazione di un'attenta e prudente politica di concessione. Nel caso dei mutui fondiari il loan to value medio è, infatti, pari a circa il 50% ed i fidi accordati prevedono l'acquisizione di garanzie con margini conservativi.
In risposta all'incertezza generata dalla pandemia COVID19 e all'adozione delle misure di sostegno statali, le principali Autorità europee ed internazionali (IASB, EBA, BCE, Commissione Europea, …) hanno fornito agli enti indicazioni sul trattamento prudenziale delle esposizioni creditizie. Coerentemente a tali indicazioni, l'applicazione di misure di sostegno nella forma di moratorie legislative o private che rispettano i requisiti stabiliti dall'EBA, non si configurano, di per sé, come misure di concessione (forborne) in quanto hanno natura preventiva e portata generica (non sono formulate ad hoc per il cliente). L'applicazione di tali misure inoltre non provoca una riduzione di valore tale da comportare una classificazione automatica ad inadempienza probabile (c.d. ristrutturazione onerosa).
Al 31 dicembre 2020 si rileva la presenza trascurabile nel portafoglio crediti di alcune moratorie non conformi alle Linee Guida stesse. In coerenza con le indicazioni fornite dalle Autorità di Vigilanza, tali esposizioni sono state valutate caso per caso e classificate secondo quanto previsto dal framework prudenziale e contabile.
Per i dettagli quantitativi sull'asset quality delle moratorie accordate da FinecoBank alla clientela, si rimanda all'informativa riguardante le esposizioni soggette alle misure applicate in risposta alla crisi determinata dal COVID-19, prevista dagli EBA/GL/2020/07. Tale informativa, oltre ad essere trasmessa regolarmente alle Autorità di Vigilanza, è integrata nell'informativa consolidata di Terzo Pilastro al 31 dicembre 2020.

In considerazione degli impatti limitati appena descritti, la Banca non ha ritenuto necessario modificare né le strategie creditizie, né la propria politica di gestione, misurazione e controllo del rischio di credito.
Le attività di indirizzo e controllo del rischio di credito e del rischio controparte sono di responsabilità del Chief Risk Officer. Per i dettagli relativi alle responsabilità del Team Credit Risk della Banca all'interno del Department CRO si rimanda alla medesima parte trattata nella nota integrativa consolidata.
La Unit Credito all'interno del Department CRO è incaricata di assicurare il corretto svolgimento del processo di gestione delle richieste di credito avanzate dalla clientela e di gestione dei crediti concessi alla clientela, nonché assicurare la corretta gestione dei crediti ad andamento anomalo.
Il processo creditizio è articolato nelle seguenti fasi:
La valutazione del merito creditizio diretta all'accertamento delle capacità di rimborso dei richiedenti è effettuata da apposite Unità Operative centralizzate e specializzate per le diverse linee di prodotto erogate alla clientela (prestiti personali, carte di credito, linee di fido, mutui). Gli uffici incaricati provvedono alla ricezione della richiesta, alla valutazione della attendibilità della documentazione, alla valutazione della situazione patrimoniale e reddituale, alla raccolta di informazioni anche mediante consultazione di dati pubblici, banche dati private e dati di sistema quali le informazioni rivenienti dalla centrale dei rischi di Banca d'Italia.
Per la concessione dei crediti oltre, naturalmente, alla valutazione di merito creditizio, i servizi dedicati valutano la compatibilità delle richieste della clientela rispetto alla loro situazione globale; considerano le dimensioni della richiesta e, se del caso, concordano con il Cliente una nuova richiesta; valutano eventuali garanzie, le perfezionano, le collegano alle linee di credito e le conservano in modo adeguato ed in linea con gli appositi processi. Da ultimo, i soggetti delegati deliberano o respingono le richieste sulla base dei poteri conferiti o inviano le richieste al deliberante superiore. Il controllo andamentale dei crediti è finalizzato, per le linee di fido concesse, a verificare la persistenza delle condizioni economiche del cliente e del garante che hanno determinato la delibera. Tale verifica può essere supportata dalla raccolta di dati aggiornati e di informazioni di sistema e talvolta di banche dati private. Il controllo si svolge secondo processi stabiliti e con cadenza temporale costante con variazioni operative sulla base dell'importo della linea concessa.
Relativamente ai prodotti con piano di ammortamento ed in particolare per i mutui, sono effettuate rilevazioni specifiche degli insoluti finalizzate al passaggio di stato. Tale modalità è affiancata anche alla raccolta di notizie relative al Cliente debitore già utilizzate per gli interventi sugli affidamenti.
In linea con i principi generali previsti dall'Organo di Vigilanza si provvede alla classificazione dei crediti sulla base del livello di deterioramento che può essere stabilito secondo criteri qualitativi o quantitativi.
La gestione dei crediti deteriorati è diretta ad assumere tutte le iniziative necessarie per ricondurre i crediti alla normalità o al recupero degli stessi in presenza di situazioni che impediscano il prosieguo del rapporto. Tutta l'attività è definita da appositi processi diversificati per forma tecnica, importo, persistenza dello sconfino o per la presenza di asset finanziari del cliente eventualmente offerti a garanzia. L'attività di credit collection è svolta sia mediante forme di sollecito svolte direttamente dalla Banca sia mediante forme di sollecito e di esazione svolte con il supporto di società esterne specializzate ed autorizzate.
Da ultimo, l'attività di gestione è anche finalizzata alla previsione di perdita su base analitica che è costantemente aggiornata sulla base dell'evoluzione delle azioni di recupero o in base ad informazioni raccolte nel corso delle azioni stesse.
La misurazione ed il controllo dei rischi creditizi avviene in fase di valutazione con il supporto di strumenti di scoring che analizzano i profili sociodemografici dei clienti effettuando una valutazione delle singole controparti su base statistica ed integrando tale valutazione da un lato con il supporto dei credit bureau per la migliore conoscenza di dati pubblici e privati, e dall'altro con le informazioni di sistema rivenienti dalla centrale rischi di Banca d'Italia.
Il controllo avviene, inoltre, con la sistematica valutazione delle performaces del portafoglio crediti al fine, da un lato di valutare le perdite attese, e dall'altro di intervenire sulle politiche di concessione qualora fosse necessario.

Nello svolgimento della propria attività creditizia la Banca è esposta al rischio che i crediti possano, a causa del deteriorarsi delle condizioni finanziarie dell'obbligato, non essere onorati alla scadenza e debbano pertanto essere svalutati in tutto o in parte. Tale rischio è sempre inerente all'attività tradizionale di erogazione del credito, a prescindere dalla forma tecnica in cui si estrinseca.
Le principali cause d'inadempienza sono riconducibili al venir meno dell'autonoma capacità del prenditore di assicurare il rimborso del debito, come pure anche al manifestarsi di circostanze macro-economiche e politiche che si riflettono sulle condizioni finanziarie del debitore.
Oltre alle attività di concessione ed erogazione del credito, la Banca è esposta all'ulteriore rischio di controparte. Si definisce infatti come rischio di controparte il rischio che la controparte di una delle transazioni risulti inadempiente prima del regolamento definitivo dei flussi finanziari della transazione stessa.
Altre attività bancarie, oltre alle tradizionali di prestito e deposito, possono esporre il Gruppo ad ulteriori rischi di credito. Il rischio di controparte può, per esempio, derivare da:
Le controparti di tali transazioni o gli emittenti di titoli detenuti dalla Banca potrebbero risultare inadempienti a causa di insolvenza, eventi politici ed economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni. Inadempimenti di un elevato numero di transazioni ovvero di una o più operazioni di importo significativo, avrebbero un effetto materialmente negativo sull'attività, sulla condizione finanziaria e sui risultati operativi della Banca.
Generano inoltre "Rischio di Credito Non Tradizionale" le operazioni leva/short effettuate con prestito titoli. Le operazioni leva/short effettuate con prestito titoli, anche in presenza di stop loss automatici effettuati all'interno dei margini, possono generare rischio di credito in mancanza di liquidità del titolo (ad esempio, in caso di eventi traumatici che pregiudichino il normale funzionamento dei mercati) e/o margine non sufficiente. Per prevenire tali eventi sono periodicamente sviluppate analisi di scenario volte a valutare gli impatti e porre in essere opportune politiche di mitigazione.
La Banca, pertanto, controlla e gestisce lo specifico rischio di ciascuna controparte così come il rischio complessivo del portafoglio crediti attraverso processi, strutture e regole volte ad indirizzare, controllare e standardizzare la valutazione e la gestione di tale rischio, in linea con i principi e le best practices di Gruppo.
Il rischio di credito, associato alla perdita potenziale derivante dal default del cliente/emittente o da un decremento del valore di mercato di un'obbligazione finanziaria dovuta al deterioramento del suo merito creditizio, è misurato a livello di singola controparte/transazione e a livello di intero portafoglio.
La valutazione del rischio di credito in erogazione è supportata da sistemi automatizzati di valutazione (c.d. sistemi di credit scoring). Tali sistemi sono inoltre integrati con tutte le informazioni ed evidenze disponibili: dati pubblici e privati rivenienti da Credit Bureau, flussi di Centrale Rischi o richieste di prima informazione a Banca d'Italia ed altre informazioni andamentali sulla clientela storicizzate dalla Banca. L'attenzione in fase di erogazione è sempre posta alla possibilità di sfruttare, al meglio, tutte le informazioni relative alla clientela fornite dalla Banca e dal Sistema.
La raccolta di eventuali garanzie, la loro valutazione ed i margini tra il fair value della garanzia e la somma concessa sono di semplice supporto per la mitigazione del rischio di credito, ma non esiste una rilevante correlazione positiva tra il valore della garanzia finanziaria ed il merito creditizio del richiedente. Le regole per l'ammissibilità, la valutazione, il monitoraggio e la gestione delle garanzie all'interno del Gruppo Fineco sono disciplinate da una specifica Global Collateral Management Policy.
Il processo di monitoraggio di secondo livello, effettuato dal Risk Management, ha l'obiettivo di analizzare la qualità del credito e le dinamiche delle esposizioni a rischio calcolando indicatori sintetici di rischio e rappresentandone l'evoluzione nel tempo al fine di predisporre piani d'azione necessari a mitigare o evitare i fattori di rischio. In particolare, il Risk Management predispone:
La valutazione del rischio di controparte è effettuata nell'ambito dei limiti di rischio (plafond) assegnati al Gruppo Economico di appartenenza della controparte, ossia considerando l'esposizione del Gruppo nei riguardi di tutti i soggetti giuridicamente o economicamente collegati alla controparte. Al termine della valutazione tali plafond sono monitorati sia dalle funzioni di primo che di secondo livello.

Il Consiglio di Amministrazione approva annualmente il Risk Appetite ed il Piano di Investimenti; il primo definisce la propensione ed i limiti per gli investimenti strategici di Gruppo, il secondo fornisce indicazione della composizione degli investimenti strategici del Gruppo. Sulla base delle linee guida del Consiglio di Amministrazione il Gruppo definisce specifici limiti di rischio (plafond) verso ciascuna controparte FIBS ("Istituzioni Finanziarie, Banche e Sovereign") con la quale la Banca avrà una esposizione creditizia, sempre nel rispetto dei limiti regolamentari delle Grandi Esposizioni ove applicabili.
Nel 2020 il Gruppo ha aggiornato la Policy "Attività creditizia con Istituzioni Finanziarie, Banche, Stati sovrani e controparti Corporate" volta a definire principi e regole per un'efficiente e completa valutazione, controllo e limitazione del rischio emittente associato agli strumenti obbligazionari presenti nel portafoglio bancario. Come stabilito nella policy, il Risk Management monitora una serie di indicatori per analizzare l'esposizione al rischio emittente nel portafoglio della Banca; attraverso la loro analisi è possibile individuare il sorgere di situazioni anomale e valutare la necessità di intraprendere azioni correttive, per fronteggiare un deterioramento della posizione del portafoglio. Il monitoraggio del rischio di credito assunto nell'ambito dell'attività di gestione del portafoglio di negoziazione è realizzato attraverso la scomposizione per classe di rating e per settore degli emittenti che determinano la rischiosità implicita dei contratti.
A seguito dell'adozione avvenuta a partire dal 1° gennaio 2018 del principio contabile IFRS 9: Strumenti finanziari è stato introdotto un nuovo modello contabile di impairment per le esposizioni creditizie basato su (i) un approccio di "expected losses" al posto di quello precedente basato sulla rilevazione di "incurred losses" e (ii) sul concetto di perdita attesa "lifetime". Per ogni dettaglio si rimanda al paragrafo 2.3. Metodi di misurazione delle perdite attese.
Come anticipato, le moratorie legislative o private non si configurano, di per sé, come misure di forbearance, né comportano la classificazione automatica ad inadempienza probabile. La Banca sottopone in ogni caso le esposizioni soggette a moratoria ad un attento monitoraggio volto ad identificare tempestivamente eventuali segnali di deterioramento del credito. Tale monitoraggio, condotto anche attraverso l'utilizzo di indicatori di allerta precoce e l'interrogazione di basi dati esterne (Centrale Rischi, CRIF..), non ha finora evidenziato elementi di criticità a livello di portafoglio.
Secondo le logiche previste dal principio contabile IFRS 9, sono oggetto di calcolo di impairment le attività finanziarie al costo ammortizzato, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e le rilevanti esposizioni fuori bilancio.
Tali strumenti sono classificati nello stadio 1, stadio 2 o stadio 3 a seconda della loro qualità creditizia assoluta o relativa rispetto all'erogazione iniziale. In particolare:
Per le esposizioni appartenenti allo stadio 1 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale fino ad un anno.
Per le esposizioni appartenenti agli stadi 2 o 3 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale pari alla durata residua della relativa esposizione.
Al fine di rispondere alle richieste del principio, il Gruppo ha sviluppato specifici modelli per il calcolo della perdita attesa che fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD utilizzati a fini regolamentari e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile. In tale ambito si è altresì proceduto all'inclusione di informazioni di tipo "forward looking" attraverso l'elaborazione di specifici scenari.
La perdita attesa è calcolata per le controparti istituzionali, utilizzando i parametri di rischio forniti dal fornitore esterno Moody's Analytics, in sostituzione di quelli precedentemente forniti dal fornitore UniCredit S.p.A..
Al fine del calcolo della perdita attesa, per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, si utilizzano proxy: si procede ad una segmentazione per tipologia di prodotto e la PD è sostituita dal tasso di decadimento medio osservato dalle matrici di transizione che definiscono il passaggio a classificato. Tale approccio si basa sull'assunto che, in assenza di variazioni dei criteri di valutazione del merito creditizio delle singole controparti, la qualità del credito futura sarà coerente con la qualità del credito riscontrata nelle serie storiche a disposizione. Per recepire quanto previsto dal principio contabile IFRS 9 le proxy dei parametri sono corrette mediante analisi prospettiche denominate Forward Looking Information.
Un aspetto chiave derivante dal nuovo modello contabile richiesto per il calcolo della perdita creditizia attesa è rappresentato dal modello di Stage Allocation finalizzato a trasferire le esposizioni fra Stadio 1 e Stadio 2 (essendo lo Stadio 3 equivalente a quello delle esposizioni deteriorate), laddove lo Stadio 1 include principalmente (i) le esposizioni di nuova erogazione, (ii) le esposizioni che non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale e (iii) le esposizioni aventi basso rischio di credito (low credit risk exemption) alla data di reporting.

Il modello di valutazione della Stage Allocation si è basato su una combinazione di elementi relativi ed elementi assoluti. Gli elementi principali sono stati:
Con riferimento ai titoli di debito la Banca ha optato per l'applicazione della low credit risk exemption sui titoli investment grade in piena conformità a quanto previsto dal principio contabile.
I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull'attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale e interessi che, coerentemente al modello di gestione del portafoglio, possono fare riferimento anche ad operazioni di mercato; ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall'individuazione degli incassi stimati, dalle relative date di incasso e dal tasso di attualizzazione da applicare.
In particolare, l'importo della perdita, per le esposizioni deteriorate classificate come sofferenze, inadempienze probabili e esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, secondo le categorie più avanti specificate, è ottenuto come differenza tra il valore di iscrizione e il valore attuale degli stimati flussi di cassa, scontati al tasso di interesse originario dell'attività finanziaria.
Per tutte le posizioni a tasso fisso il tasso di interesse così determinato è mantenuto costante anche negli esercizi successivi, mentre per le posizioni a tasso variabile il tasso di interesse viene aggiornato in base alle condizioni espresse contrattualmente.
Laddove il tasso originario non sia direttamente reperibile, oppure il suo reperimento sia eccessivamente oneroso, si applica la sua migliore approssimazione, anche ricorrendo a soluzioni alternative ("practical expedients") che non alterano comunque la sostanza e la coerenza coi principi contabili internazionali.
I tempi di recupero sono stimati sulla base di business plan o di previsioni basate sull'esperienza storica dei recuperi osservati per classi omogenee di finanziamenti, tenuto conto del segmento di clientela, della forma tecnica, della tipologia di garanzia e di altri eventuali fattori ritenuti rilevanti o, qualora ne ricorrano le condizioni di transazioni di mercato attese.
Come menzionato nel precedente paragrafo, i modelli per il calcolo della perdita attesa che fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD, oltre che sul tasso di interesse effettivo. Tali modelli sono utilizzati per il calcolo delle rettifiche di valore di tutte le controparti istituzionali costituite prevalentemente da controparti FIBS (Financial Institutions, Banks and Sovereigns).
In particolare:
Tali parametri sono calcolati a partire dagli omologhi parametri di lungo periodo utilizzati anche ai fini del calcolo del Capitale Interno apportando specifici adeguamenti al fine di assicurare la piena coerenza ai requisiti previsti dal principio contabile IFRS 9.
I principali adeguamenti sono stati finalizzati a:
Per quanto riguarda le PD lifetime, le curve di PD through-the-cycle, ottenute adattando i tassi d'inadempienza cumulati osservati, sono stati calibrati per riflettere previsioni point-in- time e forward-looking circa i tassi d'inadempienza di portafoglio.
Il tasso di recupero incorporato nella LGD through-the-cycle è stato adattato al fine di riflettere i trend più attuali dei tassi di recupero così come le aspettative circa i trend futuri e attualizzati al tasso d'interesse effettivo o alla sua migliore approssimazione.

Con riferimento allo Stadio 3 si precisa che lo stesso comprende le esposizioni deteriorate corrispondenti, secondo quanto previsto dalle regole Banca d'Italia, definite nella Circolare n.272 del 30 luglio 2008 e successivi aggiornamenti, all'aggregato Non-Performing Exposures di cui agli ITS EBA (EBA/ITS /2013/03/rev1 24/7/2014).
In particolare si fa riferimento alla definizione di EBA delle esposizioni Non-Performing e quella di attività deteriorate stabilite da Banca d'Italia, così come riportate nella sezione Parte A – Politiche Contabili – Impairment della nota integrativa al 31 dicembre 2020.
La perdita creditizia attesa derivante dai parametri descritti nel precedente paragrafo considera previsioni macroeconomiche attraverso l'applicazione di scenari multipli ai componenti "forward looking".
Nello specifico, la componente prospettica ("forward looking") è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è lo scenario centrale di riferimento ed è quindi ritenuto la realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore.
Come illustrato nel precedente paragrafo, il principio contabile IFRS 9 prevede che ai fini della determinazione delle perdite attese siano considerate non solo le informazioni storiche e correnti, ma anche le informazioni previsionali macroeconomiche (componenti "forward looking").
Nell'attuale contesto di crisi, l'aggiornamento degli scenari alla base delle componenti Forward looking risulta un esercizio particolarmente complesso. L'entità delle ripercussioni macroeconomiche dovute alla sospensione delle attività economiche e sociali durante il diffondersi della pandemia COVID19 è ancora oggetto di ampio dibattito, anche in considerazione delle iniziative di sostegno alle famiglie e imprese adottate in via straordinaria da diversi Paesi europei e contribuiranno a mitigare gli impatti della crisi.
In risposta all'incertezza generata dalla pandemia COVID-19 e all'adozione delle misure di sostegno statali, le principali Autorità europee ed internazionali (IASB, EBA, BCE, Commissione Europea, …) hanno fornito agli enti indicazioni sul trattamento prudenziale e contabile delle esposizioni creditizie. Da un lato, in linea con lo spirito della norma contabile, hanno evidenziano la necessità di incorporare il deterioramento del quadro macroeconomico provocato dalla crisi; al tempo stesso, considerata la situazione di incertezza, evidenziano la possibilità di sfruttare i margini di flessibilità previsti dallo stesso principio IFRS9. La flessibilità auspicata dalle suddette Autorità consente di adottare margini rispetto all'applicazione meccanica degli approcci esistenti per la determinazione degli accantonamenti, raggiungendo il giusto equilibrio tra l'esigenza di evitare un'eccessiva pro-ciclicità e assicurare che i rischi cui sono (o saranno) esposti si riflettano adeguatamente nei processi interni di misurazione e gestione dei rischi. Infine, le citate Autorità hanno chiarito che l'applicazione di misure di sostegno nella forma di moratorie legislative o private, che rispettano i requisiti stabiliti dall'EBA, non determinano, di per sé, un aumento significativo del rischio di credito.
In coerenza con le indicazioni fornite dalle Autorità di Vigilanza, le esposizioni soggette a moratoria conformi ai requisiti stabiliti dall'EBA sono state mantenute allo Stadio 1 della staging allocation, salvo siano intervenuti ulteriori fattori che abbiano determinato un aumento significativo nel rischio di credito, come ad esempio lo sconfinamento superiore a 30 giorni di altre linee di credito non soggette a moratoria o il recepimento di informazioni negative sul merito creditizio del cliente provenienti da banche dati esterne.
Le residuali misure di sostegno accordate alla clientela, non conformi ai requisiti stabiliti dall'EBA, sono state valutate e classificate caso per caso, conformemente a quanto previsto dal framework prudenziale e contabile vigente. A tal fine è decisivo l'accertamento della difficoltà economica del debitore, che è valutato in considerazione della situazione reddituale/patrimoniale del beneficiario della misura di sostegno.
Al 31 dicembre 2020, ai fini del calcolo delle perdite attese su crediti per le esposizioni performing, la Banca ha utilizzato dei parametri di rischio (PD e LGD) rettificati attraverso gli scenari macroeconomici forniti dal nuovo fornitore esterno Moody's Analytics. Tali scenari, che sostituiscono quelli forniti in precedenza da UniCredit S.p.A. incorporano anch'essi informazioni prospettiche aggiornate alla crisi pandemica, coerenti con le previsioni macroeconomiche rilasciate dalla Banca Centrale Europea.
Come anticipato nella sezione relativa alla metodologia di calcolo della perdita attesa, la componente prospettica ("forward looking") è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è pesato al 40% in quanto è ritenuto quello di realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso invece sono pesati al 30%, e rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore.
Lo scenario Baseline utilizzato per il calcolo delle ECL al 31 dicembre 2020 considera una significativa diminuzione dell'attività economica nell'area euro, con una previsione di riduzione del Prodotto Interno Lordo (PIL) dell'eurozona fino al 7,7%. Un miglioramento è atteso a metà del 2021, ipotizzando la distribuzione su larga scala di vaccini o altri trattamenti sanitari, con un incremento del PIL pari al 3,9%.

In Italia, paese in cui la Banca detiene la quasi totalità delle esposizioni verso clientela al dettaglio, le previsioni circa la riduzione del Prodotto Interno Lordo sono stimate al 9,5%; la combinazione di una maggiore spesa pubblica e di un ridotto gettito fiscale determina una stima di incremento nel rapporto Debito/PIL a circa il 160%, minacciando la sostenibilità di lungo termine delle finanze pubbliche. Anche il tasso di disoccupazione è stimato in aumento, fino a raggiungere un picco del 12,8% a metà 2022, per poi tornare gradualmente ai valori pre-crisi.
Altre variabili macroeconomiche, ad esempio il rendimento dei titoli di stato a 10 anni, sono considerate negli scenari a seconda del prodotto creditizio e delle caratteristiche anagrafiche della controparte verso cui la Banca detiene l'esposizione.
Lo scenario favorevole utilizzato per il calcolo delle ECL al 31 dicembre 2020 ipotizza un allentamento della crisi determinata dalla pandemia COVID-19 ed una più veloce ripresa dell'attività economica. In Italia, le previsioni circa la riduzione del Prodotto Interno Lordo sono stimate all'8,8% nel 2020 per poi ricominciare a crescere nel 2021 del 5,9%. Il tasso di disoccupazione italiano è stimato in aumento, fino a raggiungere un picco del 12,5% alla fine del 2021, per poi tornare gradualmente ai valori pre-crisi.
Lo scenario avverso utilizzato per il calcolo delle ECL al 31 dicembre 2020 ipotizza invece un aggravamento della crisi determinata dalla pandemia COVID-19 con ulteriori restrizioni agli spostamenti e chiusure delle attività commerciali. Le previsioni in tale scenario si traducono in livelli di crescita nulla (0,08%) nel 2021 con un tasso di disoccupazione italiano stimato in aumento, fino a raggiungere 15,6% alla fine del 2021 ed un picco massimo del 15,8% nel primo trimestre del 2022.
Al 31 dicembre 2020 le rettifiche di valore stimate sulle esposizioni della Banca applicando esclusivamente lo scenario favorevole sono pari a 2,8 milioni di euro, il 71% in meno rispetto a quanto effettivamente accantonato pesando i tre scenari macroeconomici. Al 31 dicembre 2020 le rettifiche di valore applicando esclusivamente lo scenario sfavorevole sono pari a 13,3 milioni di euro, il 38% in più rispetto a quanto effettivamente accantonato pesando i tre scenari. Considerando tutti gli scenari - adottando le ponderazioni sopra descritte - le rettifiche di valore complessive della Banca al 31 dicembre 2020 sono pari a 9,6 milioni di euro.
Per quanto concerne le rettifiche sui crediti delle controparti retail di FinecoBank, sono finora stati rilevati impatti limitati sui crediti verso clientela ordinaria, sia in termini di nuovi flussi di erogazioni, sia in termini di qualità delle esposizioni creditizie.
Al fine di mitigare il rischio nelle varie forme di concessione dei crediti sono acquisite diverse forme di garanzia reale. Ipoteche sui mutui fondiari, pegni su azioni, obbligazioni, fondi di investimento, assicurazioni e titoli di stato assistono, infatti, aperture di credito in conto corrente.
La presenza di garanzie reali non solleva, in ogni caso, la Banca dall'effettuare una valutazione complessiva del rischio di credito, incentrata principalmente sulla capacità reddituale del cliente indipendentemente dalla garanzia accessoria fornita. La valutazione delle garanzie pignoratizie è basata sul valore reale, inteso quale valore di mercato per gli strumenti finanziari quotati in un mercato regolamentato. Al valore così determinato sono applicati degli scarti percentuali, differenziati in funzione degli strumenti finanziari assunti a garanzia e dalla concentrazione dello strumento nel portafoglio del cliente fornito a garanzia.
Per le garanzie immobiliari, i principi e le regole sono descritte dalla policy "Erogazioni di mutui residenziali con garanzia ipotecaria a correntisti di FinecoBank S.p.A.". La valutazione dei beni è effettuata da tecnici esterni inseriti in nell'Albo degli Ingegneri, degli Architetti, dei Geometri o periti industriali e non è quindi soggetta a conflitti di interesse.
Le valutazioni sono, inoltre, soggette a revisione periodica.
3.1 Strategie e politiche di gestione
La classificazione dei crediti scaduti deteriorati, a inadempienza probabile o sofferenza è allineata ai criteri definiti da Banca d'Italia. La classificazione a sofferenza, legata all'insolvenza del cliente, è sempre analitica e definita sulla base dell'andamento delle azioni per il recupero dei crediti. Analitica è anche la previsione di perdita per le posizioni classificate a inadempienza probabile e scaduti deteriorati.
Per gli scoperti di conto il criterio di classificazione è correlato alla effettuazione di attività volte al recupero dei crediti o alla vendita forzosa di titoli per la compensazione del credito.
Le derubricazioni dei crediti e, quindi, il passaggio da uno stato ad un altro verso classificazioni di minore rilevanza sono autorizzate soltanto in caso di completo pagamento dello scaduto considerato rispetto al piano di ammortamento originale oppure in caso di consistenti versamenti concordati che inducono a ritenere molto probabile il rientro della esposizione debitoria.
Le procedure di gestione dei crediti ad andamento anomalo prevedono, in base alla anzianità dello scaduto, specifiche azioni per il recupero del credito.

La Banca procede ad iscrivere un write-off riducendo l'esposizione lorda di un'attività finanziaria qualora non abbia aspettative ragionevoli di recuperare, in tutto o in parte, l'attività medesima.
Per effetto di quanto sopra la Banca procede a riconoscere un write-off nei seguenti casi:
L'attuale modello di business della Banca e le policy aziendali approvate dal Consiglio di Amministrazione non prevedono né l'acquisizione di crediti deteriorati né l'erogazione di "nuova finanza" sotto ogni forma (prestiti personali, mutui, linee di credito in conto corrente, ecc.) a clienti già deteriorati.
Le rinegoziazioni di strumenti finanziari che determinano una modifica delle condizioni contrattuali sono contabilizzate in funzione della "sostanzialità" della modifica contrattuale medesima. La valutazione circa la sostanzialità della modifica deve essere effettuata considerando sia elementi qualitativi sia, nel caso di passività finanziarie, elementi quantitativi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Rinegoziazioni" nella Parte A – Politiche contabili della nota integrativa al 31 dicembre 2020.
Al 31 dicembre 2020 non si rileva un incremento significativo delle misure di concessione, in quanto, come evidenziato nella sezione "Impatti derivanti dalla pandemia COVID-19" riportata negli aspetti generali dei rischi di credito, la maggior parte delle misure di sostegno accordate in seguito alla crisi pandemica è conforme alle linee guida EBA in materia di moratorie, pertanto esente dalla classificazione a forborne.

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica
A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Portafogli/qualità | Sofferenze | Inadempienze probabili |
Esposizioni scadute deteriorate |
Esposizioni scadute non deteriorate |
Altre esposizioni non deteriorate |
Totale |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 2.025 | 1.065 | 441 | 16.089 | 29.043.367 | 29.062.987 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - | - | - | 143.693 | 143.693 |
| 3. Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - |
| 4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | - | - | - | - | 50 | 50 |
| 5. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2020 |
2.025 | 1.065 | 441 | 16.089 | 29.187.110 | 29.206.730 |
| Totale 31/12/2019 |
1.685 | 1.391 | 493 | 19.018 | 26.488.671 | 26.511.258 |
Al 31 dicembre 2020 non sono presenti crediti acquistati deteriorati.
A.1.2 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Deteriorate | Non deteriorate | |||||||
| Portafogli/qualità | Esposizione lorda |
Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta |
Write-off parziali complessivi* |
Esposizione lorda |
Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta |
Totale (esposizione netta) |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
25.489 | (21.958) | 3.531 | - | 29.079.535 | (20.079) | 29.059.456 | 29.062.987 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | 143.710 | (17) | 143.693 | 143.693 |
| 3. Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | X | X | - | - |
| 4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | - | - | - | X | X | 50 | 50 |
| 5. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2020 |
25.489 | (21.958) | 3.531 | - | 29.223.245 | (20.096) | 29.203.199 | 29.206.730 |
| Totale 31/12/2019 |
25.336 | (21.767) | 3.569 | - | 26.523.461 | (15.804) | 26.507.689 | 26.511.258 |

| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Portafogli/qualità | Attività di evidente scarsa qualità creditizia | Altre attività | |||||
| Minusvalenze cumulate | Esposizione netta | Esposizione netta | |||||
| 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | 3 | 7.052 | ||||
| 2. Derivati di copertura | - | - | 19.003 | ||||
| Totale 31/12/2020 |
- | 3 | 26.055 | ||||
| Totale 31/12/2019 |
- | - | 40.698 |
A.1.3 Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio)
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | ||||||||
| Portafogli/stadi di rischio | Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
|
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
12.991 | 409 | 36 | 10 | 1.340 | 1.304 | 33 | 22 | 3.099 | |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3. Attività finanziarie in corso di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 31/12/2020 | 12.991 | 409 | 36 | 10 | 1.340 | 1.304 | 33 | 22 | 3.099 |
| Totale | 31/12/2019 | 17.070 | 896 | 35 | 14 | 932 | 72 | 28 | 22 | 3.128 |

A.1.4 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche di valore complessive | ||||||||||||
| Attività rientranti nel primo stadio | Attività rientranti nel secondo stadio | |||||||||||
| Causali/ stadi di rischio | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Attività finanziarie in corso di dismissione |
di cui: svalutazioni individuali |
di cui: svalutazioni collettive |
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Attività finanziarie in corso di dismissione |
di cui: svalutazioni individuali |
di cui: svalutazioni collettive |
||
| Rettifiche complessive iniziali |
(9.582) | (26) | - | - | (9.608) | (6.196) | - | - | - | (6.196) | ||
| Variazioni in aumento da attività finanziarie acquisite o originate |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Cancellazioni diverse dai write-off |
6.683 | 23 | - | - | 6.706 | - | - | - | - | - | ||
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) |
(13.426) | (14) | - | - | (13.440) | 2.436 | - | - | - | 2.436 | ||
| Modifiche contrattuali senza cancellazioni |
2 | - | - | - | 2 | 1 | - | - | - | 1 | ||
| Cambiamenti della metodologia di stima |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Write-off non rilevati direttamente a conto economico |
2 | - | - | - | 2 | - | - | - | - | - | ||
| Altre variazioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Rettifiche complessive finali |
(16.321) | (17) | - | - | (16.338) | (3.759) | - | - | - | (3.759) | ||
| Recuperi da incasso su attività finanziarie oggetto di write-off |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Write-off rilevati direttamente a conto economico |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |

A.1.4 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi (segue)
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche di valore complessive | Accantonamenti complessivi su impegni a erogare fondi e garanzie |
|||||||||
| Attività rientranti nel terzo stadio | Di | finanziarie rilasciate | ||||||||
| Causali/ stadi di rischio | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla |
Attività finanziarie in corso di dismissione |
di cui: svalutazioni individuali |
di cui: svalutazioni collettive |
cui:attività finanziarie impaired acquisite o originate |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Totale |
| Rettifiche complessive iniziali | (21.766) | redditività - complessiva |
- | (17.799) | (3.967) | - | (21) | - | - | (37.591) |
| Variazioni in aumento da attività finanziarie acquisite o originate |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Cancellazioni diverse dai write-off | 1.684 | - | - | 652 | 1.032 | - | 11 | - | - | 8.401 |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) |
(3.919) | - | - | (2.100) | (1.819) | - | (51) | - | - | (14.974) |
| Modifiche contrattuali senza cancellazioni |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 3 |
| Cambiamenti della metodologia di stima |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Write-off non rilevati direttamente a conto economico |
2.042 | - | - | 2.014 | 28 | - | - | - | - | 2.044 |
| Altre variazioni | - | - | - | (1.519) | 1.519 | - | - | - | - | - |
| Rettifiche complessive finali | (21.959) | - | - | (18.752) | (3.207) | - | (61) | - | - | (42.117) |
| Recuperi da incasso su attività finanziarie oggetto di write-off |
21 | - | - | 21 | - | - | - | - | - | 21 |
| Write-off rilevati direttamente a conto economico |
(187) | - | - | (154) | (33) | - | - | - | - | (187) |
A.1.5 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: trasferimenti tra diversi stadi di rischio di credito (valori lordi e nominali)
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valori lordi/valore nominale | ||||||||
| Portafogli/stadi di rischio | Trasferimenti tra primo stadio e secondo stadio |
Trasferimenti tra secondo stadio e terzo |
Trasferimenti tra primo stadio e terzo stadio |
|||||
| Da primo a secondo stadio |
Da secondo stadio a primo stadio |
Da secondo stadio a terzo stadio |
Da terzo stadio a secondo stadio |
Da primo stadio a terzo stadio |
Da terzo stadio a primo stadio |
|||
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 4.254 | 286 | 725 | 46 | 3.625 | 310 | ||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | ||
| 3. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - | ||
| 4. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate | 8 | - | - | - | 38 | - | ||
| Totale 31/12/2020 |
4.262 | 286 | 725 | 46 | 3.663 | 310 | ||
| Totale 31/12/2019 |
3.189 | 852 | 1.275 | 51 | 5.019 | 119 |

A.1.5a Finanziamenti oggetto di misure di sostegno Covid-19: trasferimenti tra i diversi stadi di rischio di credito (valori lordi)
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valori lordi/valore nominale | ||||||||
| Trasferimenti tra primo stadio e secondo stadio |
Trasferimenti tra secondo stadio e terzo stadio |
Trasferimenti tra primo stadio e terzo stadio |
||||||
| Portafogli/qualità | Da primo a secondo stadio |
Da secondo a primo stadio |
Da secondo stadio a terzo stadio |
Da terzo stadio a secondo stadio |
Da primo stadio a terzo stadio |
Da terzo stadio a primo stadio |
||
| A. Finanziamenti valutati al costo ammortizzato | 1.236 | - | - | - | 38 | - | ||
| A.1 oggetto di concessione conformi con le GL | 1.074 | - | - | - | 38 | - | ||
| A.2 oggetto di altre misure di concessione | 162 | - | - | - | - | - | ||
| A.3 nuovi finanziamenti | - | - | - | - | - | - | ||
| B. Finanziamenti valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | ||
| B.1 oggetto di concessione conformi con le GL | - | - | - | - | - | - | ||
| B.2 oggetto di altre misure di concessione | - | - | - | - | - | - | ||
| B.3 nuovi finanziamenti | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale 31/12/2020 |
1.236 | - | - | - | 38 | - | ||
| Totale 31/12/2019 |
- | - | - | - | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione lorda | Rettifiche di valore complessive e |
Esposizione | Write-off parziali | |||
| Tipologie esposizioni/valori | Deteriorate | Non deteriorate | accantonamenti complessivi |
Netta | complessivi* | |
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||
| a) Sofferenze | - | X | - | - | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | X | - | - | - | |
| b) Inadempienze probabili | - | X | - | - | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | X | - | - | - | |
| c) Esposizioni scadute deteriorate | - | X | - | - | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | X | - | - | - | |
| d) Esposizioni scadute non deteriorate | X | - | - | - | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | X | - | - | - | - | |
| e) Altre esposizioni non deteriorate | X | 8.234.517 | (232) | 8.234.285 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | X | - | - | - | - | |
| Totale (A) | - | 8.234.517 | (232) | 8.234.285 | - | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||
| a) Deteriorate | - | X | - | - | - | |
| b) Non deteriorate | X | 397.989 | - | 397.989 | - | |
| Totale (B) | - | 397.989 | - | 397.989 | - | |
| Totale (A+B) | - | 8.632.506 | (232) | 8.632.274 | - |
Nella tabella sopra esposta nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con le operazioni di prestito titoli senza garanzia e di pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 361.546 migliaia di euro.

A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione lorda | Rettifiche di valore complessive e |
Esposizione | Write-off parziali | |||
| Tipologie esposizioni/valori | Deteriorate Non deteriorate |
accantonamenti complessivi |
netta | complessivi* | ||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||
| a) Sofferenze | 20.843 | X | (18.818) | 2.025 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 282 | X | (244) | 38 | - | |
| b) Inadempienze probabili | 3.427 | X | (2.362) | 1.065 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 450 | X | (297) | 153 | - | |
| c) Esposizioni scadute deteriorate | 1.219 | X | (778) | 441 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 12 | X | (8) | 4 | - | |
| d) Esposizioni scadute non deteriorate | X | 16.593 | (504) | 16.089 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | X | 8 | - | 8 | - | |
| e) Altre esposizioni non deteriorate | X | 20.972.185 | (19.360) | 20.952.825 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | X | 1.066 | (33) | 1.033 | - | |
| Totale (A) | 25.489 | 20.988.778 | (41.822) | 20.972.445 | - | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||
| a) Deteriorate | 325 | X | - | 325 | - | |
| b) Non deteriorate | X | 2.291.535 | (60) | 2.291.475 | - | |
| Totale (B) | 325 | 2.291.535 | (60) | 2.291.800 | - | |
| Totale (A+B) | 25.814 | 23.280.313 | (41.882) | 23.264.245 | - |
Nella tabella sopra esposta nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con le operazioni di prestito titoli e in pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 852.728 migliaia di euro.

A.1.7a Esposizioni creditizie per cassa verso clientela oggetto di misure di sostegno Covid-19: valori lordi e netti
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Tipologie esposizioni / Valori | Esposizione lorda |
Rettifiche di valore complessive e accantonamenti complessivi |
Esposizione netta |
Write-off parziali complessivi* |
|
| A. ESPOSIZIONI CREDITIZIE IN SOFFERENZA | - | - | - | - | |
| a) Oggetto di concessione conformi con le GL | - | - | - | - | |
| b) Oggetto di altre misure di concessione | - | - | - | - | |
| c) Nuovi finanziamenti | - | - | - | - | |
| B. ESPOSIZIONI CREDITIZIE IN INADEMPIENZE PROBABILI | 45 | (36) | 9 | - | |
| a) Oggetto di concessione conformi con le GL | 45 | (36) | 9 | - | |
| b) Oggetto di altre misure di concessione | - | - | - | - | |
| c) Nuovi finanziamenti | - | - | - | - | |
| C. ESPOSIZIONI CREDITIZIE SCADUTE DETERIORATE | - | - | - | - | |
| a) Oggetto di concessione conformi con le GL | - | - | - | - | |
| b) Oggetto di altre misure di concessione | - | - | - | - | |
| c) Nuovi finanziamenti | - | - | - | - | |
| D. ESPOSIZIONI SCADUTE NON DETERIORATE | 60 | (24) | 36 | - | |
| a) Oggetto di concessione conformi con le GL | 60 | (24) | 36 | - | |
| b) Oggetto di altre misure di concessione | - | - | - | - | |
| c) Nuovi finanziamenti | - | - | - | - | |
| E. ALTRE ESPOSIZIONI NON DETERIORATE | 17.462 | (73) | 17.389 | - | |
| a) Oggetto di concessione conformi con le GL | 17.300 | (44) | 17.256 | - | |
| b) Oggetto di altre misure di concessione | 162 | (29) | 133 | - | |
| c) Nuovi finanziamenti | - | - | - | - | |
| TOTALE (A+B+C+D+E) | 17.567 | (133) | 17.434 | - |
A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
Nessun dato da segnalare.
A.1.8bis Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia
Nessun dato da segnalare.

A.1.9 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Causali/Categorie | Sofferenze | Inadempienze probabili |
Esposizioni scadute deteriorate |
||
| A. Esposizione lorda iniziale | 19.562 | 4.348 | 1.424 | ||
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - | - | ||
| B. Variazioni in aumento | 4.678 | 2.777 | 1.421 | ||
| B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate | 1.746 | 1.776 | 1.155 | ||
| B.2 ingressi da attività finanziarie impaired acquisite o originate | - | - | - | ||
| B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate | 2.864 | 220 | - | ||
| B.4 modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | - | - | ||
| B.5 altre variazioni in aumento | 68 | 781 | 266 | ||
| C. Variazioni in diminuzione | (3.397) | (3.698) | (1.626) | ||
| C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate | - | (69) | (56) | ||
| C.2 write-off | (2.168) | (30) | (27) | ||
| C.3 incassi | (1.213) | (1.103) | (569) | ||
| C.4 realizzi per cessioni | - | - | - | ||
| C.5 perdite da cessione | - | - | - | ||
| C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate | - | (2.158) | (925) | ||
| C.7 modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | - | - | ||
| C.8 altre variazioni in diminuzione | (16) | (338) | (49) | ||
| D. Esposizione lorda finale | 20.843 | 3.427 | 1.219 | ||
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - | - |
A.1.9bis Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Causali/Qualità | Esposizioni oggetto di concessioni: deteriorate |
Esposizioni oggetto di concessioni: non deteriorate |
||
| A. Esposizione lorda iniziale | 674 | 98 | ||
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - | ||
| B. Variazioni in aumento | 405 | 1.087 | ||
| B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni | - | 1.057 | ||
| B.2 ingressi da esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni | 23 | X | ||
| B.3 ingressi da esposizioni oggetto di concessioni deteriorate | X | 7 | ||
| B.4 ingressi da esposizioni deteriorate non oggetto di concessione | - | - | ||
| B.5 altre variazioni in aumento | 382 | 23 | ||
| C. Variazioni in diminuzione | (335) | (111) | ||
| C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni | X | (4) | ||
| C.2 uscite verso esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni | (7) | X | ||
| C.3 uscite verso esposizioni oggetto di concessioni deteriorate | X | (23) | ||
| C.4 write-off | (15) | - | ||
| C.5 incassi | (254) | (84) | ||
| C.6 realizzi per cessioni | - | - | ||
| C.7 perdite da cessione | - | - | ||
| C.8 altre variazioni in diminuzione | (59) | - | ||
| D. Esposizione lorda finale | 744 | 1.074 | ||
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - |

A.1.10 Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive Nessun dato da segnalare.
A.1.11 Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Sofferenze | Inadempienze probabili | Esposizioni scadute deteriorate | |||||
| Causali/Categorie | Totale | di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
Totale | di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
Totale | di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
|
| A. Rettifiche complessive iniziali | (17.878) | (220) | (2.958) | (273) | (930) | - | |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - | - | - | - | - | |
| B. Variazioni in aumento | (4.254) | (60) | (1.403) | (190) | (781) | (38) | |
| B.1 rettifiche di valore da attività finanziarie impaired acquisite o originate |
- | X | - | X | - | X | |
| B.2 altre rettifiche di valore | (2.305) | (23) | (1.244) | (135) | (751) | (8) | |
| B.3 perdite da cessione | - | - | - | - | - | - | |
| B.4 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate | (1.928) | (37) | (123) | (19) | - | - | |
| B.5 modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | - | - | - | - | - | |
| B.6 altre variazioni in aumento | (21) | - | (36) | (36) | (30) | (30) | |
| C. Variazioni in diminuzione | 3.314 | 36 | 1.999 | 166 | 933 | 30 | |
| C.1 riprese di valore da valutazione | 179 | 5 | 326 | 98 | 249 | 11 | |
| C.2 riprese di valore da incasso | 967 | 16 | 94 | 31 | 89 | - | |
| C.3 utili da cessione | - | - | - | - | - | - | |
| C.4 write-off | 2.168 | 15 | 30 | - | 27 | - | |
| C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate | - | - | 1.513 | 37 | 538 | 19 | |
| C.6 modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | - | - | - | - | - | |
| C.7 altre variazioni in diminuzione | - | - | 36 | - | 30 | - | |
| D. Rettifiche complessive finali | (18.818) | (244) | (2.362) | (297) | (778) | (8) | |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - | - | - | - | - |

A.2.1 Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate per classi di rating esterni (valori lordi)
| (Importo in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni | Classi di rating esterni | Senza | Totale | |||||
| Classe 1 | classe 2 | classe 3 | classe 4 | classe 5 | classe 6 | rating | ||
| A. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 5.121.849 | 6.454.313 | 12.629.679 | 55.909 | 21.563 | - | 4.821.711 | 29.105.024 |
| - Primo stadio | 5.121.849 | 6.454.313 | 12.629.679 | 55.909 | 21.563 | - | 4.782.944 | 29.066.257 |
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | 13.278 | 13.278 |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | 25.489 | 25.489 |
| B. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
103.158 | 40.552 | - | - | - | - | - | 143.710 |
| - Primo stadio | 103.158 | 40.552 | - | - | - | - | - | 143.710 |
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Primo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale (A+B+C) | 5.225.007 | 6.494.865 | 12.629.679 | 55.909 | 21.563 | - | 4.821.711 | 29.248.734 |
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| D. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate | ||||||||
| - Primo stadio | - | - | 17.170 | - | - | - | 25.761 | 42.931 |
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | 444 | 444 |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | 42 | 42 |
| Totale (D) | - | - | 17.170 | - | - | - | 26.247 | 43.417 |
| Totale (A+B+C+D) | 5.225.007 | 6.494.865 | 12.646.849 | 55.909 | 21.563 | - | 4.847.958 | 29.292.151 |
La tabella riporta la suddivisione delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" nei confronti di controparti provviste di un rating esterno. Le agenzie di rating forniscono un giudizio sintetico sul merito creditizio di differenti tipologie di controparti: Paesi, Banche, Enti Pubblici, Compagnie Assicurative e Imprese, generalmente di grandi dimensioni.
La tabella fa riferimento alla classificazione prevista dalla Circolare 262/2005 di Banca d'Italia per i rating esterni che prevede la ripartizione in 6 classi di merito creditizio.
La rappresentazione sopra indicata fa riferimento ai rating di Standard and Poor's, ai quali sono associate anche le classi delle altre due principali Agenzie, Moody's e Fitch. Qualora per una singola esposizione esistano due valutazioni del merito creditizio operate da due agenzie di rating è stata rilevata quella peggiore; qualora esistano tre valutazioni differenti sono state individuate le due migliori e fra queste, se differenti, è stata rilevata la peggiore.
Nell'ambito del calcolo dei requisiti regolamentari, applicando il metodo standardizzato per la determinazione del rischio di credito, il Gruppo si avvale delle valutazioni delle agenzie di rating ai fini della determinazione dei coefficienti di ponderazione delle esposizioni verso Stati sovrani (portafogli "Amministrazioni centrali e banche centrali", "Enti" ed "Enti del settore Pubblico) e Obbligazioni garantite. Alle restanti esposizioni creditizie si applica, in via generale, un fattore di ponderazione del 100 per cento, fatte salve le principali eccezioni stabilite dal CRR 575/2013.
Le esposizioni verso soggetti retail (al 31 dicembre 2020 costituite principalmente da mutui, prestiti personali, spending di carte di credito a saldo e revolving, affidamenti chirografari o garantiti e operazioni di prestito titoli) non hanno rating esterno. Le esposizioni con rating verso soggetti non retail derivano principalmente dai crediti verso primari istituti bancari ad elevato standing creditizio.

A.2.2 Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate: per classi di rating interni (valori lordi)
La tabella non è stata redatta in quanto i rating interni non vengono utilizzati per la gestione del rischio di credito.
A.3.1 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche garantite
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Garanzie personali (2) |
||||||||||
| Garanzie reali (1) |
||||||||||
| Derivati su crediti | ||||||||||
| Esposizione lorda | Esposizione netta | ipoteche | Altri derivati | |||||||
| Immobili - | Finanziamenti per Immobili - leasing |
Titoli | Altre garanzie reali | CLN | Controparti centrali |
|||||
| 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: |
5.740.039 | 5.740.039 | - | - | 5.740.025 | - | - - |
|||
| 1.1. totalmente garantite | 5.740.039 | 5.740.039 | - | - | 5.740.025 | - | - - |
|||
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - - |
|||
| 1.2. parzialmente garantite | - | - | - | - | - | - | - - |
|||
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - - |
|||
| 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: |
17.166 | 17.166 | - | - | 17.166 | - | - - |
|||
| 2.1. totalmente garantite | 17.166 | 17.166 | - | - | 17.166 | - | - - |
|||
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - - |
|||
| 2.2. parzialmente garantite | - | - | - | - | - | - | - - |
|||
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - - |

A.3.1 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche garantite (segue)
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Garanzie personali (2) |
||||||||
| Derivati su crediti | Crediti di firma | |||||||
| Altri derivati | Totale | |||||||
| Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti | pubbliche | Banche | finanziarie | (1)+2) | ||
| - | - | - | - | - | - | - | 5.740.025 | |
| - | - | - | - | - | - | - | 5.740.025 | |
| - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - | - | - | - | - | - | - | 17.166 | |
| - | - | - | - | - | - | - | 17.166 | |
| - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - | - | - | - | - | - | - | - | |
| - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Amministrazioni | Altre società | Altri soggetti |
A.3.2 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Garanzie reali (1) |
Garanzie personali (2) |
|||||||
| Derivati su crediti | ||||||||
| Esposizione lorda | Esposizione netta | Ipoteche | Altri derivati | |||||
| Immobili - | Finanziamenti per Immobili - leasing |
Titoli | Altre garanzie reali | CLN | Controparti centrali |
|||
| 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: |
3.341.240 | 3.336.227 | 1.668.244 | - | 1.615.053 | 52.342 | - | - |
| 1.1. totalmente garantite | 3.335.664 | 3.330.664 | 1.663.060 | - | 1.614.803 | 52.338 | - | - |
| - di cui deteriorate | 750 | 461 | 335 | - | 126 | - | - | - |
| 1.2. parzialmente garantite | 5.576 | 5.563 | 5.184 | - | 250 | 4 | - | - |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: |
25.488 | 25.429 | - | - | 22.009 | 3.409 | - | - |
| 2.1. totalmente garantite | 25.456 | 25.397 | - | - | 21.989 | 3.409 | - | - |
| - di cui deteriorate | 32 | 32 | - | - | 32 | - | - | - |
| 2.2. parzialmente garantite | 32 | 32 | - | - | 20 | - | - | - |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |

(segue)
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Garanzie personali (2) |
||||||||
| Derivati su crediti | Crediti di firma | Totale | ||||||
| Altri derivati | (1)+(2) | |||||||
| Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti | Amministrazioni pubbliche |
Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti | ||
| 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: |
- | - | - | - | - | - | 5 | 3.335.644 |
| 1.1. totalmente garantite | - | - | - | - | - | - | 5 | 3.330.206 |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | 461 |
| 1.2. parzialmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | 5.438 |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: |
- | - | - | - | - | - | - | 25.418 |
| 2.1. totalmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | 25.398 |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | 32 |
| 2.2. parzialmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | 20 |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
Nessun dato da segnalare.

B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela (valore di bilancio)
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni/Controparti | Amministrazioni pubbliche | Società finanziarie | Società finanziarie (di cui: imprese di assicurazione) |
||||
| Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||||
| A.1 Sofferenze | - | - | - | (6) | - | - | |
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | - | |
| A.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - | - | |
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | - | |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | - | - | 1 | (1) | - | - | |
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | - | |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 16.455.099 | (7.330) | 342.526 | (199) | 20.393 | (3) | |
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | - | |
| Totale (A) | 16.455.099 | (7.330) | 342.527 | (206) | 20.393 | (3) | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | |||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | - | - | - | - | |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 1 | - | 2.810 | - | - | - | |
| Totale (B) | 1 | - | 2.810 | - | - | - | |
| Totale (A+B) | 31/12/2020 | 16.455.100 | (7.330) | 345.337 | (206) | 20.393 | (3) |
| Totale (A+B) | 31/12/2019 | 13.418.417 | (1.269) | 238.864 | (441) | 18.474 | (31) |

(segue)
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Famiglie | |||||
| Rettifiche valore Esposizione netta complessive |
Esposizione netta | Rettifiche valore complessive |
|||
| 1 | (7) | 2.024 | (18.805) | ||
| - | - | 37 | (244) | ||
| 14 | (33) | 1.051 | (2.329) | ||
| - | - | 154 | (297) | ||
| 3 | (8) | 437 | (769) | ||
| - | - | 4 | (8) | ||
| 813 | (2) | 4.170.476 | (12.333) | ||
| - | - | 1.041 | (33) | ||
| 831 | (50) | 4.173.988 | (34.236) | ||
| - | - | 325 | - | ||
| 136 | - | 1.435.800 | (60) | ||
| 136 | - | 1.436.125 | (60) | ||
| 31/12/2020 | 967 | (50) | 5.610.113 | (34.296) | |
| 31/12/2019 | 354 | (32) | 4.702.130 | (35.571) | |
| Società non finanziarie |
Sono escluse le esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli in prestito.

| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Altri paesi europei | |||||
| Esposizioni/Aree geografiche | Esposizioni netta | Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta | Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta | |
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||
| A.1 Sofferenze | 2.022 | (18.795) | 3 | (23) | - | |
| A.2 Inadempienze probabili | 1.062 | (2.355) | 3 | (7) | - | |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | 426 | (753) | 10 | (16) | 5 | |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 10.363.686 | (17.333) | 9.566.817 | (2.307) | 732.728 | |
| Totale (A) | 10.367.196 | (39.236) | 9.566.833 | (2.353) | 732.733 | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | 325 | - | - | - | - | |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 1.434.209 | (60) | 4.195 | - | 198 | |
| Totale (B) | 1.434.534 | (60) | 4.195 | - | 198 | |
| Totale (A+B) | 31/12/2020 11.801.730 |
(39.296) | 9.571.028 | (2.353) | 732.931 | |
| Totale (A+B) | 31/12/2019 10.187.050 |
(36.661) | 7.760.629 | (645) | 410.299 |
(segue)
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| America | Asia | Resto del mondo | ||||
| Esposizioni/Aree geografiche | Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta | Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta | Rettifiche valore complessive |
|
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||
| A.1 Sofferenze | - | - | - | - | - | |
| A.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - | |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | (9) | - | - | - | - | |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | (84) | 296.782 | (139) | 8.901 | (1) | |
| Totale (A) | (93) | 296.782 | (139) | 8.901 | (1) | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | - | - | - | |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | - | 112 | - | 33 | - | |
| Totale (B) | - | 112 | - | 33 | - | |
| Totale (A+B) 31/12/2020 |
(93) | 296.894 | (139) | 8.934 | (1) | |
| Totale (A+B) 31/12/2019 |
(3) | 1.624 | (2) | 163 | - |
Sono escluse le esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli in prestito.

| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni / Aree geografiche | Italia Nord Ovest | Italia Nord Est | Italia Centro | Italia Sud e Isole | |||||
| Esposizione netta |
complessive Rettifiche valore |
Esposizione netta |
complessive Rettifiche valore |
Esposizione netta |
complessive Rettifiche valore |
Esposizione netta |
complessive Rettifiche valore |
||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||||||
| A.1 Sofferenze | 482 | (5.316) | 184 | (1.994) | 450 | (3.969) | 906 | (7.516) | |
| A.2 Inadempienze probabili | 501 | (1.018) | 79 | (201) | 166 | (446) | 316 | (690) | |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | 121 | (213) | 53 | (90) | 149 | (234) | 103 | (216) | |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 1.493.557 | (3.955) | 606.277 | (1.486) | 7.261.745 | (8.814) | 1.002.107 | (3.078) | |
| Totale (A) | 1.494.661 | (10.502) | 606.593 | (3.771) | 7.262.510 | (13.463) | 1.003.432 | (11.500) | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | |||||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | 93 | - | 32 | - | 146 | - | 54 | - | |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 529.888 | (25) | 236.927 | (8) | 362.677 | (15) | 304.717 | (12) | |
| Totale (B) | 529.981 | (25) | 236.959 | (8) | 362.823 | (15) | 304.771 | (12) | |
| Totale (A+B) | 31/12/2020 | 2.024.642 | (10.527) | 843.552 | (3.779) | 7.625.333 | (13.478) | 1.308.203 | (11.512) |
| Totale (A+B) | 31/12/2019 | 1.641.315 | (11.428) | 691.234 | (4.341) | 6.718.754 | (9.394) | 1.135.747 | (11.498) |
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni/Aree geografiche | Italia | Altri paesi europei | America | |||
| Esposizioni netta | Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta | Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta | ||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||
| A.1 Sofferenze | - | - | - | - | - | |
| A.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - | |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | - | - | - | - | - | |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 6.306.410 | (43) | 1.385.711 | (157) | 109.500 | |
| Totale (A) | 6.306.410 | (43) | 1.385.711 | (157) | 109.500 | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | - | - | - | |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 17.170 | - | 19.273 | - | - | |
| Totale (B) | 17.170 | - | 19.273 | - | - | |
| Totale (A+B) | 31/12/2020 | 6.323.580 | (43) | 1.404.984 | (157) | 109.500 |
| Totale (A+B) | 31/12/2019 | 8.083.878 | (126) | 838.820 | (84) | 88.669 |

(segue)
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni/Aree geografiche | America | Asia | Resto del mondo | ||||
| Rettifiche valore complessive |
Rettifiche valore Esposizioni netta complessive |
Esposizioni netta | Rettifiche valore complessive |
||||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||||
| A.1 Sofferenze | - | - | - | - | - | ||
| A.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - | ||
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | - | - | - | - | - | ||
| A.4 Esposizioni non deteriorate | (4) | - | - | 432.664 | (28) | ||
| Totale (A) | (4) | - | - | 432.664 | (28) | ||
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | |||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | - | - | - | ||
| B.2 Esposizioni non deteriorate | - | - | - | - | - | ||
| Totale (B) | - | - | - | - | - | ||
| Totale (A+B) | 31/12/2020 | (4) | - | - | 432.664 | (28) | |
| Totale (A+B) | 31/12/2019 | (68) | - | - | 465.887 | - |
Sono escluse le esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli in prestito.

| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia Nord Ovest | Italia Nord Est | Italia Centro | Italia Sud e Isole | ||||||
| Esposizioni/Aree geografiche | Esposizioni netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizioni netta |
Rettifiche valore complessive |
|
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||||||
| A.1 Sofferenze | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| A.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 5.911.249 | (13) | 109.582 | (12) | 285.579 | (18) | - | - | |
| Totale (A) | 5.911.249 | (13) | 109.582 | (12) | 285.579 | (18) | - | - | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio |
|||||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 17.170 | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale (B) | 17.170 | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale (A+B) | 31/12/2020 | 5.928.419 | (13) | 109.582 | (12) | 285.579 | (18) | - | - |
| Totale (A+B) | 31/12/2019 | 7.718.586 | (87) | 99.652 | (26) | 265.640 | (13) | - | - |

Al 31 dicembre 2020 le "posizioni di rischio" che costituiscono una "grande esposizione" secondo quanto disciplinato dal Regolamento di Esecuzione (UE) n. 680/2014 della Commissione del 16 aprile 2014 che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda le segnalazioni degli enti a fini di vigilanza conformemente al regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, e successivi Regolamenti che ne modificano il contenuto, sono le seguenti:
Si precisa che in conformità con gli Orientamenti EBA sui clienti connessi ai sensi dell'articolo 4, paragrafo 1, punto 39), del Regolamento (UE) n. 575/2013, sono incluse tra le grandi esposizioni anche le controparti che presentano legami con amministrazioni centrali e che, pur non eccedendo singolarmente la soglia del 10% del capitale ammissibile ai fini delle grandi esposizioni, superano tale limite considerando anche l'esposizione verso lo stato sovrano a cui sono connesse con un legame di controllo.
In seguito al deconsolidamento di FinecoBank dal Gruppo UniCredit, FinecoBank e UniCredit S.p.A. hanno stipulato un contratto (Pledge Agreement) che prevede la concessione da parte di UniCredit S.p.A. di garanzie finanziarie in favore di FinecoBank volte a garantire le esposizioni al rischio di credito rappresentate dalle obbligazioni UniCredit, fino a naturale scadenza delle stesse, e dalle garanzie finanziarie rilasciate da FinecoBank a favore dell'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., fino a completa estinzione delle stesse. Tali garanzie rispondono ai requisiti richiesti dalla normativa applicabile per essere ammissibili nell'ambito delle tecniche di attenuazione del rischio di credito (CRM), con conseguente riduzione delle attività di rischio ponderate e dell'esposizione ai fini delle Grandi esposizioni della Banca.
Si informa, infine, che le imposte anticipate rientranti nell'esposizione verso l'Amministrazione Centrale italiana sono state esentate e, quindi, il loro valore ponderato è nullo.

Informazioni di natura qualitativa
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
La Banca realizza operazioni passive di pronti contro termine a valere su titoli di proprietà e titoli non iscritti nell'attivo, ricevuti tramite operazioni attive di pronti contro termine e prestito titoli.
I titoli di proprietà impegnati in operazioni di pronti contro termine non sono stati eliminati dal bilancio in quanto la Banca realizza operazioni passive di pronti contro termine con l'obbligo per il cessionario di rivendita a termine delle attività oggetto della transazione e mantiene tutti i rischi connessi con la proprietà dei titoli.

| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie cedute rilevate per intero | Passività finanziarie associate | ||||||||
| Valore di bilancio |
di cui: oggetto di operazioni di cartolarizzazione |
di cui: oggetto di contratti di vendita con patto di riacquisto |
di cui deteriorate |
Valore di bilancio |
di cui: oggetto di operazioni di cartolarizzazione |
di cui: oggetto di contratti di vendita con patto di riacquisto |
|||
| A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | - | X | - | - | - | ||
| 1. Titoli di debito | - | - | - | X | - | - | - | ||
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | X | - | - | - | ||
| 3. Finanziamenti | - | - | - | X | - | - | - | ||
| 4. Derivati | - | - | - | X | - | - | - | ||
| B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | - | - | - | - | - | - | ||
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | X | - | - | - | ||
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | ||
| C. Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 2. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | ||
| D. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - | ||
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | X | - | - | - | ||
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | ||
| E. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 2.125.687 | - | 2.125.687 | - | 2.174.829 | - | 2.174.829 | ||
| 1. Titoli di debito | 2.125.687 | - | 2.125.687 | - | 2.174.829 | - | 2.174.829 | ||
| 2. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale | 31/12/2020 2.125.687 |
- | 2.125.687 | - | 2.174.829 | - | 2.174.829 | ||
| Totale | 31/12/2019 1.345.285 |
- | 1.345.285 | - | 1.390.616 | - | 1.390.616 |
Si precisa che il valore delle passività finanziarie associate esposte nella tabella sopra riportata sono state indicate al lordo delle compensazioni effettuate in bilancio ai sensi dello IAS 32.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.

Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Il monitoraggio del rischio di credito assunto nell'ambito dell'attività di gestione del portafoglio di negoziazione è realizzato attraverso l'attribuzione della classe di rating per tutti gli strumenti finanziari detenuti.
Il portafoglio bancario della Banca è composto principalmente da titoli, conti correnti con istituzioni creditizie e depositi presso Banca di Italia. L'attività con la clientela retail è limitata alla concessione di prestiti personali, mutui, carte di credito e linee di fido.
La Banca è esposta nei confronti del debito sovrano di alcuni Paesi avendo investito parte delle proprie attività in titoli di debito emessi da governi e contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". La tabella seguente indica il valore nominale, il valore di bilancio e il fair value di tali esposizioni al 31 dicembre 2020. Precisiamo che la Banca detiene anche esposizioni Sovrane in titoli di debito classificati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" per 47 migliaia di euro.
La Banca ha inoltre investito in titoli di debito emessi da Enti sovranazionali e Agenzie governative contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Valore nominale al | Valore di bilancio al | Fair value al | % Sulla voce di bilancio | |
| 31/12/2020 | 31/12/2020 | 31/12/2020 | 31/12/2020 | |
| Italia | 5.402.896 | 5.920.734 | 6.275.387 | 18,7% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 5.402.896 | 5.920.734 | 6.275.387 | 20,4% |
| Spagna | 3.900.000 | 4.321.136 | 4.477.543 | 13,6% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 3.900.000 | 4.321.136 | 4.477.543 | 14,9% |
| Germania | 125.000 | 126.941 | 135.933 | 0,4% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 125.000 | 126.941 | 135.933 | 0,4% |
| Polonia | 23.000 | 27.356 | 28.682 | 0,1% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 23.000 | 27.356 | 28.682 | 0,1% |
| Francia | 1.183.500 | 1.228.276 | 1.284.327 | 3,9% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività | 35.000 | 37.275 | 37.275 | 25,9% |
| complessiva Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
1.148.500 | 1.191.001 | 1.247.052 | 4,1% |
| Stati Uniti | 665.797 | 677.944 | 684.432 | 2,1% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività | 65.194 | 65.874 | 65.874 | 45,8% |
| complessiva Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
600.603 | 612.070 | 618.558 | 2,1% |
| Austria | 512.500 | 520.526 | 555.147 | 1,6% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 512.500 | 520.526 | 555.147 | 1,8% |
| Irlanda | 895.500 | 957.319 | 1.010.485 | 3,0% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività | 35.000 | 40.544 | 40.544 | 28,2% |
| complessiva Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
860.500 | 916.775 | 969.941 | 3,2% |
| Regno Unito | 38.931 | 39.099 | 39.094 | 0,1% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 38.931 | 39.099 | 39.094 | 0,1% |
| Belgio | 540.000 | 559.997 | 596.409 | 1,8% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 540.000 | 559.997 | 596.409 | 1,9% |
| Portogallo | 330.000 | 393.700 | 407.179 | 1,2% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 330.000 | 393.700 | 407.179 | 1,4% |
| Svizzera | 46.288 | 46.662 | 46.610 | 0,1% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 46.288 | 46.662 | 46.610 | 0,2% |
| Arabia Saudita | 80.000 | 80.384 | 82.872 | 0,3% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 80.000 | 80.384 | 82.872 | 0,3% |
| Cile | 50.100 | 52.668 | 54.044 | 0,2% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 50.100 | 52.668 | 54.044 | 0,2% |
| Israele | 128.000 | 140.732 | 142.043 | 0,4% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 128.000 | 140.732 | 142.043 | 0,5% |
| Cina | 75.000 | 74.494 | 74.803 | 0,2% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 75.000 | 74.494 | 74.803 | 0,3% |
| Totale esposizioni sovrane | 13.996.512 | 15.167.968 | 15.894.990 | 47,8% |
Le % riportate in corrispondenza della denominazione dei singoli Stati sovrani e nella voce "Totale esposizioni sovrane" sono state determinate sul totale attivo del bilancio della Banca, mentre le % riportate in corrispondenza delle voci di bilancio sono state determinate sul totale delle singole voci di bilancio.
Si precisa che i titoli in valuta diversa dall'euro sono stati convertiti in euro al cambio a pronti alla data di riferimento del bilancio.
Al 31 dicembre 2020 l'incidenza dell'investimento in titoli di debito emessi da Stati sovrani è pari al 47,8% del totale dell'attivo del bilancio della Banca. Tra i titoli di debito emessi da Stati sovrani detenuti dalla Banca non vi sono titoli di debito strutturati. La Banca, pertanto, risulta esposta ai movimenti dei titoli di debito pubblico degli stati sopra riportati; eventuali tensioni sul mercato dei titoli di Stato o la volatilità degli stessi potrebbero comportare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca.

Nella tabella seguente vengono indicati i rating al 31 dicembre 2020 forniti dalle società Fitch Ratings, Moody's e Standard & Poor's per gli Stati sovrani in relazione ai quali la Banca è esposta.
| Moody's | Fitch Ratings | Standard & Poor's | |
|---|---|---|---|
| Italia | Baa3 | BBB- | BBB |
| Spagna | Baa1 | A- | A |
| Germania | Aaa | AAA | AAA |
| Polonia | A2 | A- | A |
| Francia | Aa2 | AA | AA |
| Stati Uniti | Aaa | AAA | AA+ |
| Austria | Aa1 | AA+ | AA+ |
| Irlanda | A2 | A+ | AA |
| Belgio | Aa3 | AA- | AA |
| Portogallo | Baa3 | BBB | BBB |
| Regno Unito | Aa3 | AA- | AA |
| Svizzera | Aaa | AAA | AAA |
| Arabia Saudita | A1 | A | A |
| Cile | A1 | A- | A+ |
| Israele | A1 | A+ | AA |
| Cina | A1 | A+ | A+ |

Il rischio di mercato deriva dall'effetto che variazioni nelle variabili di mercato (tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio, ecc.) possono generare sul valore economico del portafoglio della Banca, dove quest'ultimo comprende le attività detenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio di negoziazione, sia quelle iscritte nel portafoglio bancario, ovvero l'operatività connessa con le scelte di investimento strategiche.
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank stabilisce le linee guida strategiche per l'assunzione dei rischi di mercato, approva il quadro di riferimento generale per il rischio di mercato ed ogni modifica significativa, sotto il profilo della struttura organizzativa, delle strategie, delle metodologie e definisce i livelli massimi di propensione al rischio.
L'approccio strategico della Banca è mantenere il minimo livello di rischio di mercato compatibilmente con le esigenze di business ed i limiti stabiliti di Risk Appetite framework approvati dal Consiglio di Amministrazione.
Il rischio di mercato in FinecoBank è definito attraverso due insiemi di limiti:
Per il dettaglio delle responsabilità in carico alla funzione Market & Liquidity Risk, all'interno della Unit Risk Management di Capogruppo si rimanda alla medesima sezione della nota integrativa consolidata.
Nel corso del 2020 non sono stati registrati impatti sul profilo di rischio di mercato derivanti dall'emergenza sanitaria, né per quanto riguarda il portafoglio bancario né per quanto riguarda il portafoglio di negoziazione.
Si segnala che FinecoBank in seguito alla pandemia COVID-19 non ha modificato le strategie, gli obiettivi o le politiche di gestione misurazione e controllo dei rischi di mercato.
Il principale strumento utilizzato dalla Banca per la misurazione del rischio di mercato sulle posizioni di trading è il Value at Risk (VaR), calcolato secondo l'approccio della simulazione storica.
Il metodo della simulazione storica prevede la rivalutazione giornaliera delle posizioni sulla base dell'andamento dei prezzi di mercato su di un opportuno intervallo temporale di osservazione. La distribuzione di utili e perdite che ne deriverebbe è analizzata per determinare l'effetto di movimenti estremi del mercato sui portafogli. Il valore della distribuzione al percentile corrispondente all'intervallo di confidenza fissato, rappresenta la misura di VaR. I parametri utilizzati per il calcolo del VaR sono i seguenti: intervallo di confidenza 99%; orizzonte temporale di 1 giorno; aggiornamento giornaliero delle serie storiche; periodo di osservazione 250 giorni.

La responsabilità primaria per il monitoraggio ed il controllo della gestione del rischio di mercato nel portafoglio bancario risiede presso gli organi competenti della Banca. Il Risk Management di FinecoBank è responsabile per il processo di monitoraggio del rischio di mercato sul portafoglio bancario definendo la struttura, i dati rilevanti e la frequenza per un adeguato reporting.
Le principali componenti del rischio di mercato del portafoglio bancario sono il rischio di credit spread, il rischio di tasso d'interesse e il rischio di cambio. l primo deriva principalmente dagli investimenti in titoli obbligazionari detenuti a fini di liquidità. Il rischio di mercato relativo al portafoglio obbligazionario è vincolato e monitorato mediante limiti sul nozionale, misure di sensitività al Valore Economico e limiti sul Value at Risk.
La seconda componente, il rischio tasso di interesse, è gestita con la finalità di stabilizzare tale rischio. La misura di rischio di tasso di interesse per il portafoglio bancario riguarda il duplice aspetto di valore e di margine di interesse netto della Banca. In particolare, il rischio di tasso di interesse può essere valutato secondo due prospettive diverse ma complementari:
La terza componente è il rischio di cambio. Le fonti di questa esposizione si riferiscono principalmente allo sbilancio tra attività e passività in USD. L'attività di copertura del rischio cambio avviene mediante il pareggiamento di attività e passività in valuta o mediante operazioni di compravendita a termine di valuta.
La Banca assicura che il valore applicato a ciascuna posizione del portafoglio di negoziazione rifletta adeguatamente il fair (market) value, valore equo di mercato, cioè il corrispettivo al quale un'attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli e indipendenti. Il fair value di uno strumento finanziario è basato su, o derivato da, prezzi di mercato o variabili osservabili. La disponibilità di prezzi o variabili osservabili differisce a seconda dei prodotti e dei mercati, e può modificarsi nel tempo.
Nel caso in cui i prezzi o i parametri osservabili siano prontamente e regolarmente disponibili (ossia soddisfino adeguati requisiti di liquidità), essi sono direttamente utilizzati nella determinazione del fair value (mark-to-market).
In mercati non attivi o per alcuni strumenti, per i quali prezzi o parametri osservabili non siano disponibili, il calcolo del fair value avviene attraverso tecniche di valutazione appropriate per lo strumento specifico (mark-to-model). Questo approccio prevede il ricorso a stime e giudizio e, pertanto, può richiedere rettifiche di valore che tengano conto degli spread denaro-lettera, della liquidità delle posizioni e del rischio di controparte, oltre che del modello utilizzato. Inoltre, ciascun modello di valutazione utilizzato per il calcolo del fair value è validato da una funzione dedicata indipendente dalle unità di business.
Al fine di assicurare l'adeguata separazione tra funzioni deputate alle attività di sviluppo e funzioni responsabili della validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati devono essere valutati e validati centralmente da funzioni indipendenti rispetto alle funzioni che hanno proceduto allo sviluppo. La convalida dei modelli è portata avanti centralmente anche nel caso di nuovi sistemi o strumenti di analisi il cui utilizzo abbia un impatto potenziale sui risultati economici della Banca.
In aggiunta alla valutazione giornaliera di mark-to-market o mark-to-model, è eseguita da parte del Risk Management una verifica indipendente dei prezzi (IPV, Independent Price Verification). Questo è il processo in base al quale sono verificate regolarmente l'accuratezza e l'indipendenza dei prezzi di mercato o dei parametri utilizzati dai modelli. Mentre la valutazione di mark-to-market o mark-to-model può essere eseguita dagli operatori di front-office, la validazione dei prezzi di mercato e dei parametri dei modelli è effettuata su base mensile.
Il VaR calcolato nell'ambito della misurazione dei rischi di mercato del portafoglio bancario e di negoziazione utilizza l'approccio delle simulazioni storiche. La scelta del modello effettuata prevede una serie di vantaggi:

Per contro i modelli VaR basati sulle simulazioni storiche non forniscono alcuna informazione sull'entità della perdita eccedente il VaR. È per questo motivo che il framework della Banca utilizza strumenti complementari quali gli stress test.
2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza
Il portafoglio di negoziazione è destinato ad accogliere titoli di debito (ordinari e subordinati, strutturati e plain vanilla), titoli di capitale, certificati quotati e non – strettamente rivenienti dall'attività di intermediazione con la clientela retail.
La Banca non effettua trading proprietario e non assume posizioni speculative sui propri libri. Il portafoglio di negoziazione della Banca è movimentato in contropartita all'attività di intermediazione della clientela retail, in particolare, in sede di compravendita di strumenti OTC. Altre movimentazioni del portafoglio di negoziazione si rilevano in seguito all'attività di internalizzazione di diversi strumenti finanziari nel caso in cui la Banca si ponga come controparte del Cliente. Quest'ultima attività è effettuata grazie alle aperture normative di MiFID che consentono la possibilità di esecuzione degli ordini relativi a strumenti finanziari in una pluralità di sedi di esecuzione tra le quali è contemplata l'esecuzione in contro proprio.
Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l'illustrazione delle metodologie utilizzate per l'analisi della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo.

| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia/Durata residua | A vista | Fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Da oltre 5 anni fino a 10 anni |
Oltre 10 anni |
Durata indeterminata |
| 1. Attività per cassa | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Altre attività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Passività per cassa | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.1 P.C.T. passivi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati finanziari | ||||||||
| 3.1 Con titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | 72 | - | - | - |
| - Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | 351 | 77.558 | - | - | - | 297 | 1.653 | - |
| + Posizioni corte | 352 | 77.176 | - | - | - | 751 | 1.557 | - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | 460 | - | - | - | - |
| - Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | 50.194 | 3.050 | 38.950 | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | 60.936 | 800 | 31.940 | - | - | - | - |
Nella voce 3.1 "Derivati Finanziari con titolo sottostante – Altri derivati" sono convenzionalmente ricondotte le operazioni di compravendita a pronti di titoli, diversi da azioni e quote di O.I.C.R., da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").
Nella voce 3.2 "Derivati Finanziari senza titolo sottostante – Altri derivati" sono convenzionalmente ricondotte le operazioni di compravendita a pronti di valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").

| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia/Durata residua | A vista | Fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Da oltre 5 anni fino a 10 anni |
Oltre 10 anni |
Durata indeterminata |
| 1. Attività per cassa | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Altre attività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Passività per cassa | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.1 P.C.T. passivi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati finanziari | ||||||||
| 3.1 Con titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | 236.495 | - | - | - | - | 53 | - |
| + Posizioni corte | - | 236.415 | - | - | - | - | 53 | - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | 294 | - | 921 | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | 294 | - | 295 | - | - | - | - |
| - Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | 84.579 | 1.066 | 44.879 | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | 73.728 | 3.207 | 51.706 | - | - | - | - |
Gli effetti di variazione della curva dei tassi sul margine di interesse derivanti da strumenti presenti nel portafoglio di negoziazione sono del tutto residuali. Per analoghe considerazioni riguardanti il portafoglio bancario si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.
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| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Quotati | |||||||
| Tipologia operazioni/Indice quotazione | U.S.A. | REGNO UNITO |
ITALIA | GERMANIA | FRANCIA | ALTRI PAESI | Non quotati |
| A. Titoli di capitale | |||||||
| - posizioni lunghe | 5.708 | 930 | 1.522 | 690 | 421 | 1.603 | - |
| - posizioni corte | 256 | 9 | 163 | 3 | 12 | 51 | - |
| B. Compravendite non ancora regolate su titoli di capitale |
|||||||
| - posizioni lunghe | 222.548 | 133 | 68.554 | 7.018 | 113 | 12.033 | - |
| - posizioni corte | 222.740 | 38 | 68.600 | 7.031 | 110 | 11.993 | - |
| C. Altri derivati su titoli di capitale | |||||||
| - posizioni lunghe | 2.120 | 26 | 465 | 57 | 49 | 1.562 | - |
| - posizioni corte | 7.271 | 1.074 | 1.774 | 767 | 451 | 1.737 | - |
| D. Derivati su indici azionari | |||||||
| - posizioni lunghe | 14.632 | 736 | 2.133 | 7.688 | 798 | 898 | - |
| - posizioni corte | 15.899 | 766 | 3.231 | 7.387 | 697 | 1.106 | - |
La Banca monitora il VaR del Trading Book con periodicità giornaliera.
Al 31 dicembre 2020 il VaR giornaliero del Trading Book ammonta a 260 migliaia di euro. La media per l'anno 2020 è pari a 203 migliaia di euro, con un picco massimo di 1.163 migliaia di euro, ed un minimo di 12 migliaia di euro.
La volatilità nel prezzo degli strumenti determina impatti diretti a conto economico.
Il rischio di tasso di interesse consiste nelle variazioni dei tassi di interesse che si riflettono:
La Banca misura e monitora ogni giorno il rischio di tasso di interesse nel quadro delle metodologie e dei corrispondenti limiti o soglie di attenzione approvate dal Consiglio di Amministrazione. Queste riguardano la sensitivity del margine di interesse ed il valore economico.
Il rischio di tasso di interesse incide su tutte le posizioni di proprietà rivenienti dalle scelte di investimento strategiche (banking book).
Le fonti principali del rischio di tasso di interesse si possono classificare come segue:

All'interno del contesto organizzativo già descritto in precedenza, il Consiglio di Amministrazione delibera i limiti di rischio tasso di interesse. Tali limiti sono definiti in termini di VaR (calcolato utilizzando la metodologia descritta in precedenza a proposito del portafoglio di negoziazione). È responsabilità della Banca gestire l'esposizione al rischio di interesse entro i limiti assegnati.
Al fine di valutare gli effetti di variazioni nella curva dei tassi di interesse sul portafoglio bancario, sono effettuate analisi di scenario che prevedono spostamenti paralleli della curva dei tassi di +/- 100 bps e +/- 200 bps con cadenza settimanale; sono inoltre condotti settimanalmente i sei scenari standardizzati come definiti dagli orientamenti EBA in materia. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.

| (Importo in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia/Durata residua | A vista | Fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi a fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Da oltre 5 anni fino a 10 anni |
Oltre 10 anni |
Durata indeterminata |
| 1. Attività per cassa | 2.110.688 | 7.479.309 | 447.617 | 552.327 | 4.525.344 | 11.909.722 | 921.888 | - |
| 1.1 Titoli di debito | - | 6.356.018 | 382.521 | 430.455 | 3.915.489 | 11.511.882 | 379.196 | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | 6.356.018 | 382.521 | 430.455 | 3.915.489 | 11.511.882 | 379.196 | - |
| 1.2 Finanziamenti a banche | 243.490 | 275.351 | - | 183 | - | - | - | - |
| 1.3 Finanziamenti a clientela | 1.867.198 | 847.940 | 65.096 | 121.689 | 609.855 | 397.840 | 542.692 | - |
| - c/c | 1.600.854 | 88 | 85 | 185 | 913 | - | - | - |
| - altri finanziamenti | 266.344 | 847.852 | 65.011 | 121.504 | 608.942 | 397.840 | 542.692 | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | 4.017 | 410.380 | 64.388 | 119.447 | 605.052 | 397.810 | 542.641 | - |
| - altri | 262.327 | 437.472 | 623 | 2.057 | 3.890 | 30 | 51 | - |
| 2. Passività per cassa | 27.068.767 | 69.120 | 2.831 | 78.746 | 980.256 | 23.517 | 1.691 | - |
| 2.1 Debiti verso clientela | 27.011.270 | 69.046 | 2.741 | 25.141 | 29.117 | 21.395 | 1.469 | - |
| - c/c | 26.901.774 | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri debiti | 109.496 | 69.046 | 2.741 | 25.141 | 29.117 | 21.395 | 1.469 | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | 109.496 | 69.046 | 2.741 | 25.141 | 29.117 | 21.395 | 1.469 | - |
| 2.2 Debiti verso banche | 57.497 | 74 | 90 | 53.605 | 951.139 | 2.122 | 222 | - |
| - c/c | 43.207 | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri debiti | 14.290 | 74 | 90 | 53.605 | 951.139 | 2.122 | 222 | - |
| 2.3 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.4 Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati finanziari | - | 6.901.792 | 249.123 | 48.272 | 1.309.637 | 4.626.415 | 620.315 | - |
| 3.1 Con titolo sottostante | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | - | 6.901.792 | 249.123 | 48.272 | 1.309.637 | 4.626.415 | 620.315 | - |
| - Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | - | 6.901.792 | 249.123 | 48.272 | 1.309.637 | 4.626.415 | 620.315 | - |
| + Posizioni lunghe | - | 6.307.777 | - | - | 430.000 | 140.000 | - | - |
| + Posizioni corte | - | 594.015 | 249.123 | 48.272 | 879.637 | 4.486.415 | 620.315 | - |
| 4. Altre operazioni fuori bilancio | 3.243 | 8.505 | 7.281 | 40 | 1.131 | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | 576 | 1.348 | 7.005 | 40 | 1.131 | - | - | - |
| + Posizioni corte | 2.667 | 7.157 | 276 | - | - | - | - | - |

| (Importo in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia/Durata residua | A vista | Fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi a fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Da oltre 5 anni fino a 10 anni |
Oltre 10 anni |
Durata indeterminata |
| 1. Attività per cassa | 210.763 | 183.029 | 187.690 | 440.873 | 7.068 | 113.259 | - | - |
| 1.1 Titoli di debito | - | 88.280 | 187.690 | 439.935 | 7.051 | 113.259 | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | 88.280 | 187.690 | 439.935 | 7.051 | 113.259 | - | - |
| 1.2 Finanziamenti a banche | 207.038 | 33.423 | - | 938 | - | - | - | - |
| 1.3 Finanziamenti a clientela | 3.725 | 61.326 | - | - | 17 | - | - | - |
| - c/c | 663 | - | - | - | 8 | - | - | - |
| - altri finanziamenti | 3.062 | 61.326 | - | - | 9 | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | 3.062 | 61.326 | - | - | 9 | - | - | - |
| 2. Passività per cassa | 1.141.915 | 16.817 | 23 | 54 | 234 | - | - | - |
| 2.1 Debiti verso clientela | 1.141.804 | 16.817 | 23 | 54 | 234 | - | - | - |
| - c/c | 1.131.975 | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri debiti | 9.829 | 16.817 | 23 | 54 | 234 | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | 9.829 | 16.817 | 23 | 54 | 234 | - | - | - |
| 2.2 Debiti verso banche | 111 | - | - | - | - | - | - | - |
| - c/c | 110 | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri debiti | 1 | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.3 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.4 Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.1 Con titolo sottostante | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Altre operazioni fuori bilancio | - | 18.279 | 18.279 | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | 5.553 | 12.726 | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | 12.726 | 5.553 | - | - | - | - | - |
Per la descrizione degli effetti di una variazione dei tassi di interesse sul margine di interesse, sul risultato d'esercizio, sul patrimonio netto nonché i risultati delle analisi di scenario si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.

Al fine di misurare il rischio tasso di interesse insito nel bilancio della Banca è necessario misurare la sensibilità degli impieghi e della raccolta ai cambiamenti della curva dei tassi d'interesse. FinecoBank ha sviluppato specifici modelli comportamentali volti alla stima del profilo di scadenza delle poste dell'attivo e del passivo che non hanno una scadenza contrattuale; infatti alcune poste, percepite come esigibili a vista, in realtà sono soggette a comportamenti viscosi.
Nella tabella riepilogativa che segue sono riportati i risultati delle analisi effettuate in tutte le valute.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| ----------------------- | -- | -- | -- | -- |
| Analisi sul margine di | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Analisi sul valore (shift | Analisi sul valore | Analisi sul valore | interesse | Analisi sul margine di | ||
| + 200 bp) | (shift - 200 bp) | (shift +1 bp) | Irvar* | (+100 bp) | interesse (-30 bp) | |
| 31/12/2020 | -14.412 | 2.704 | -409 | -4.156 | 128.299 | -34.585 |
*Holding period 1 giorno, intervallo di confidenza 99%
L'analisi di sensitività sul valore del patrimonio, effettuata ipotizzando uno shift pari a + 200 basis point sulla curva di tasso di interesse euro, evidenzia un impatto negativo che si attesta a -14.412 migliaia di euro. Uno shift di -200 basis point evidenzia un impatto positivo di +2.704 migliaia di euro.
L'analisi di sensitivity sul valore del patrimonio ipotizzando uno shift di + 1 basis point evidenzia un impatto negativo che si attesta complessivamente a -409 migliaia di euro.
Al 31 dicembre 2020 l'Interest Rate VaR della Banca si attesta a circa 4.156 migliaia di euro. La media per l'anno 2020 è pari a 2.467 migliaia di euro con un picco massimo di 6.450 migliaia di euro ed un minimo di 791 migliaia di euro.
Il VaR totale, comprensivo della componente Credit Spread Risk derivante prevalentemente dai titoli di Stato sovrani detenuti per l'impiego della liquidità e comprensivo del Credit Spread Risk dei titoli obbligazionari Unicredit, è pari a 174.391 migliaia di euro. La media per l'anno 2020 è pari a 141.976 migliaia di euro con un picco massimo di 175.600 migliaia di euro ed un minimo di 32.299 migliaia di euro.
L'analisi di sensitività sul margine d'interesse, effettuata ipotizzando uno shift pari a +100 basis point sulla curva di tasso di interesse, evidenzia un impatto positivo per 128.299 migliaia di euro. Uno shift di -30 punti base avrebbe un impatto negativo sul margine d'interesse nel corso dei prossimi 12 mesi di -34.585 migliaia di euro.
Nell'ambito dell'attività di tesoreria, la Banca effettua raccolta in valuta prevalentemente in dollari, tramite conti correnti passivi con clientela, impiegando la medesima principalmente in conti correnti con primari istituti di credito ed emissioni obbligazionarie nella stessa valuta. È stimato l'impatto sul valore delle poste patrimoniali utilizzando l'indicatore di Forex VaR.
Il VaR delle posizioni della Banca non è utilizzato per il calcolo del requisito patrimoniale di Primo Pilastro in quanto è utilizzato il metodo standardizzato. Il VaR è utilizzato a soli fini gestionali e di monitoraggio del rischio.
L'attività di copertura del rischio cambio avviene mediante il pareggiamento di attività e passività in valuta o mediante operazioni di compravendita a termine di valuta.
La componente di rischio cambio che contribuisce alla formazione del VaR complessivo è legata prevalentemente allo sbilancio tra attività e passività in dollari.

| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci | Valute | ||||||
| USD | GBP | CHF | JPY | AUD | ALTRE VALUTE | ||
| A. Attività finanziarie | 935.408 | 123.546 | 78.684 | 1.434 | 3.980 | 16.796 | |
| A.1 Titoli di debito | 726.689 | 55.814 | 53.713 | ||||
| A.2 Titoli di capitale | 16.579 | 507 | 7 | 74 | |||
| A.3 Finanziamenti a banche | 128.682 | 65.718 | 24.884 | 1.427 | 3.980 | 16.707 | |
| A.4 Finanziamenti a clientela | 63.458 | 1.507 | 87 | 15 | |||
| A.5 Altre attività finanziarie | |||||||
| B. Altre attività | 68 | 252 | 1 | 225 | |||
| C. Passività finanziarie | 936.005 | 123.961 | 78.742 | 1.315 | - | 19.287 | |
| C.1 Debiti verso banche | 1 | 110 | |||||
| C.2 Debiti verso clientela | 936.004 | 123.961 | 78.742 | 1.315 | 19.177 | ||
| C.3 Titoli di debito | |||||||
| C.4 Altre passività finanziarie | |||||||
| D. Altre passività | 922 | 262 | 33 | 7 | 395 | ||
| E. Derivati finanziari | |||||||
| - Opzioni | |||||||
| + Posizioni lunghe | 809 | 294 | 112 | ||||
| + Posizioni corte | 595 | 22 | 1 | ||||
| - Altri derivati | |||||||
| + Posizioni lunghe | 78.316 | 16.896 | 6.011 | 10.247 | 6.216 | 14.134 | |
| + Posizioni corte | 75.010 | 18.342 | 5.924 | 10.305 | 6.286 | 13.956 | |
| Totale attività | 1.014.601 | 140.988 | 84.696 | 11.793 | 10.196 | 31.155 | |
| Totale passività | 1.012.532 | 142.587 | 84.699 | 11.621 | 6.293 | 33.638 | |
| Sbilancio (+/-) | 2.069 | (1.599) | (3) | 172 | 3.903 | (2.483) |
L'impatto delle variazioni dei tassi di cambio sono quantificate attraverso il Forex VaR giornaliero del portafoglio complessivo, come evidenziato nel successivo paragrafo.
Al 31 dicembre 2020 il Forex Var giornaliero del portafoglio complessivo (banking e trading) è pari a circa 30 migliaia di euro. La media per l'anno 2020 è pari a 51 migliaia di euro con un picco massimo di 125 migliaia di euro ed un minimo di 21 migliaia di euro.

| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | 31/12/2020 | Totale | 31/12/2019 | |||||
| Over the counter | Mercati | |||||||
| Attività sottostanti/Tipologie derivati | Senza controparti centrali | Mercati | Senza controparti centrali | |||||
| Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | |
| 1. Titoli di debito e tassi d'interesse | - | - | 470 | 456 | - | - | 878 | 714 |
| a) Opzioni | - | - | 24 | - | - | - | 4 | - |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Futures | - | - | - | 456 | - | - | - | 714 |
| e) Altri | - | - | 446 | - | - | - | 874 | - |
| 2. Titoli di capitale e indici azionari | - | - | 61.840 | 15.564 | - | - | 68.169 | 38.444 |
| a) Opzioni | - | - | 5.866 | - | - | - | 72 | - |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Futures | - | - | - | 15.564 | - | - | - | 38.444 |
| e) Altri | - | - | 55.974 | - | - | - | 68.097 | - |
| 3. Valute e oro | - | - | 164.932 | 154 | - | - | 164.604 | 136 |
| a) Opzioni | - | - | 1.215 | - | - | - | - | - |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Futures | - | - | - | 154 | - | - | - | 136 |
| e) Altri | - | - | 163.717 | - | - | - | 164.604 | - |
| 4. Merci | - | - | 1.966 | 541 | - | - | 1.367 | 1.126 |
| 5. Altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | 229.208 | 16.715 | - | - | 235.018 | 40.420 |
La lettera e) Altri in corrispondenza della colonna "Over the counter – Senza controparti centrali – Senza accordi di compensazione" comprende i contratti derivati CFD.

| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | 31/12/2020 | Totale | 31/12/2019 | |||||
| Over the counter | ||||||||
| Tipologie derivati | Senza controparti centrali | Mercati | Senza controparti centrali | Mercati | ||||
| Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | |
| 1. Fair value positivo | ||||||||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Interest rate swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Cross currency swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| f) Futures | - | - | - | 22 | - | - | - | 35 |
| g) Altri | - | - | 3.330 | - | - | - | 3.192 | - |
| Totale | - | - | 3.330 | 22 | - | - | 3.192 | 35 |
| 2. Fair value negativo | ||||||||
| a) Opzioni | - | - | 328 | - | - | - | - | - |
| b) Interest rate swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Cross currency swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| f) Futures | - | - | - | 52 | - | - | - | 57 |
| g) Altri | - | - | 1.495 | - | - | - | 523 | - |
| Totale | - | - | 1.823 | 52 | - | - | 523 | 57 |

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attività sottostanti | Controparti centrali | Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti |
| Contratti non rientranti in accordi di compensazione | ||||
| 1) Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | 470 |
| - fair value positivo | X | - | - | 3 |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| 2) Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| - valore nozionale | X | - | 72 | 61.768 |
| - fair value positivo | X | - | - | 1.935 |
| - fair value negativo | X | - | - | 1.020 |
| 3) Valute e oro | ||||
| - valore nozionale | X | 73.551 | - | 91.380 |
| - fair value positivo | X | 156 | - | 1.224 |
| - fair value negativo | X | 73 | - | 701 |
| 4) Merci | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | 1.966 |
| - fair value positivo | X | - | - | 14 |
| - fair value negativo | X | - | - | 29 |
| 5) Altri | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | - |
| - fair value positivo | X | - | - | - |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| Contratti rientranti in accordi di compensazione | ||||
| 1) Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 2) Titoli di capitale e indici azionari | - | |||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 3) Valute e oro | - | |||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 4) Merci | - | |||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 5) Altri | - | - | - | - |
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Sottostanti/Vita residua | Fino ad 1 anno | Oltre 1 anno e fino a 5 anni |
Oltre 5 anni | Totale |
| A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse | 446 | - | 24 | 470 |
| A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale ed indici azionari | 14.827 | 84 | 46.928 | 61.839 |
| A.3 Derivati finanziari su valute e oro | 164.931 | - | - | 164.931 |
| A.4 Derivati finanziari su merci | 1.966 | - | - | 1.966 |
| A.5 Altri derivati finanziari | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2020 |
182.170 | 84 | 46.952 | 229.206 |
| Totale 31/12/2019 |
174.324 | - | 60.695 | 235.019 |
Nessun dato da segnalare.
La Banca non fornisce l'informativa di cui all'IFRS 7, paragrafo 24 H, in quanto non ha in essere relazioni di copertura alle quali si applicano le deroghe di cui ai paragrafi 6.8.4 – 6.8.12 dell'IFRS 9, o ai paragrafi 102D–102N dello IAS 39.
A tal proposito si precisa che la Banca ha in essere esclusivamente coperture di fair value che prevedono lo scambio del tasso fisso contro Euribor e la cui valutazione, in quanto collateralizzate, è effettuata attualizzando i flussi futuri con la curva OIS. A novembre 2019 si è conclusa la piena transizione alla nuova metodologia di calcolo e l'Euribor risulta pertanto BMR-compliant e continua ad essere utilizzato dopo il 1° gennaio 2020.
Con riferimento alla curva OIS, dal 27 luglio 2020 (posticipando la precedente scadenza, del 22 giugno 2020, in seguito all'emergenza COVID-19) le clearing house (Eurex\LCH) utilizzate da FinecoBank hanno comunicato la sostituzione del tasso Eonia con il tasso €STR anticipando la prevista dismissione dello stesso, che avverrà a fine 2021.
Le strategie di copertura del fair value, con l'obiettivo del rispetto dei limiti di rischio di tasso di interesse per il portafoglio bancario, sono attuate ricorrendo a contratti derivati non quotati. Questi ultimi, tipicamente interest rate swap, rappresentano la famiglia di strumenti utilizzata in prevalenza. Le coperture adottate sono qualificate di tipo generico, ossia connesse ad ammontari di moneta contenuti in portafogli di attività o passività, e di tipo specifico, a copertura di titoli obbligazionari a tasso fisso. I derivati sottoscritti allo scopo di effettuare la copertura replicano esattamente il titolo coperto in termini di nozionale, scadenza, date di pagamento degli interessi.
Attualmente non sono presenti operazioni di copertura dei flussi finanziari generati nell'ambito dell'operatività della Banca.
Attualmente non sono presenti operazioni di copertura investimenti esteri nell'ambito dell'operatività della Banca.
Una relazione di copertura generica di un portafoglio di attività/passività persegue l'obiettivo di compensare gli scostamenti di valore della posta coperta contenuta in un generico portafoglio di attività/ passività a tasso fisso.
L'inefficacia della copertura è rappresentata dalla differenza fra la variazione del fair value degli strumenti di copertura e la variazione del fair value dell'importo monetario coperto. La Banca utilizza una metodologia di test basata sulla sensitivity analisys. A tal fine si mettono in relazione le esposizioni della sensitivity totale della posta coperta e di quella relativa al derivato di copertura. La sensitivity esprime l'elasticità rispetto a ciascuno

dei tassi che compongono la curva risk free ed è calcolata come variazione del fair value in relazione ad un incremento del tasso pari ad un basis point. Il test consente di verificare l'efficacia analizzando la "riduzione" della sensitivity della posizione complessiva dopo la copertura e confrontandola rispetto alla medesima misura riferita alla posta oggetto di copertura.
Il test di efficacia è effettuato separatamente per gli Interest Rate Swap a copertura degli attivi (mutui) e per gli Interest Rate Swap a copertura dei passivi (componente core insensible delle poste a vista). In una relazione di copertura specifica, i derivati sottoscritti allo scopo di effettuare la copertura replicano esattamente il titolo coperto in termini di nozionale, scadenza, date di pagamento degli interessi.
Le attività coperte sono rappresentate da mutui erogati a clientela a tasso fisso contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", mentre le passività coperte sono rappresentate da raccolta diretta in conto corrente da clientela (liquidità core insensible), contabilizzata nelle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato", modellizzata secondo il modello delle poste a vista adottato dalla Banca.
Tra le attività coperte sono inoltre presenti titoli a tasso fisso, contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", coperti anch'essi per la componente di rischio tasso con Interest Rate swap che scambiano la cedola a tasso fisso con un tasso variabile.
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 | ||||||||
| Over the counter | |||||||||
| Attività sottostanti/Tipologie derivati | Senza controparti centrali | Mercati | Senza controparti centrali | Mercati | |||||
| Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | ||
| 1. Titoli di debito e tassi d'interesse | 6.627.777 | 250.000 | - | - | 4.354.706 | 250.000 | - | - | |
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| b) Swap | 6.627.777 | 250.000 | - | - | 4.354.706 | 250.000 | - | - | |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Titoli di capitale e indici azionari | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3. Valute e oro | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 4. Merci | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 5. Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 6.627.777 | 250.000 | - | - | 4.354.706 | 250.000 | - | - |

| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair value positivo e negativo | Variazione del valore usato per calcolare l'inefficacia della copertura |
|||||||||||
| Totale | 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 |
||||||||||
| Tipologie derivati | Over the counter Senza controparti centrali |
Over the counter | Totale | Totale | ||||||||
| Senza controparti centrali | Mercati | 31/12/2020 | 31/12/2019 | |||||||||
| Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
Mercati organizzati |
Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | |||||
| Fair value positivo |
||||||||||||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| b) Interest rate swap |
17.104 | 1.899 | - | - | 33.922 | 2.138 | - | - | - | - | ||
| c) Cross currency swap |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| e) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| f) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| g) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale | 17.104 | 1.899 | - | - | 33.922 | 2.138 | - | - | - | - | ||
| Fair value negativo |
||||||||||||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| b) Interest rate swap |
214.388 | - | - | - | 80.852 | - | - | - | - | - | ||
| c) Cross currency swap |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| e) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| f) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| g) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale | 214.388 | - | - | - | 80.852 | - | - | - | - | - |

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attività sottostanti | Controparti centrali | Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti |
| Contratti non rientranti in accordi di compensazione | ||||
| 1) Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | - |
| - fair value positivo | X | - | - | - |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| 2) Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | - |
| - fair value positivo | X | - | - | - |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| 3) Valute e oro | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | - |
| - fair value positivo | X | - | - | - |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| 4) Merci | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | - |
| - fair value positivo | X | - | - | - |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| 5) Altri | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | - |
| - fair value positivo | X | - | - | - |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| Contratti rientranti in accordi di compensazione | ||||
| 1) Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||
| - valore nozionale | 6.627.777 | 250.000 | - | - |
| - fair value positivo | 17.105 | 1.898 | - | - |
| - fair value negativo | 214.388 | - | - | - |
| 2) Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 3) Valute e oro | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 4) Merci | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo 5) Altri |
- | - | - | - |
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Sottostanti/Vita residua | Fino ad 1 anno | Oltre 1 anno e fino a 5 anni |
Oltre 5 anni | Totale | |
| A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse |
321.411 | 1.309.637 | 5.246.730 | 6.877.778 | |
| A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale ed indici azionari |
- | - | - | - | |
| A.3 Derivati finanziari su valute ed oro | - | - | - | - | |
| A.4 Derivati finanziari su merci | - | - | - | - | |
| A.5 Altri derivati finanziari | - | - | - | - | |
| Totale | 31/12/2020 | 321.411 | 1.309.637 | 5.246.730 | 6.877.778 |
| Totale | 31/12/2019 | 55.905 | 1.019.873 | 3.528.928 | 4.604.706 |
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Si evidenzia che la Banca si è avvalsa della facoltà di continuare ad applicare i requisiti esistenti di hedge accounting IAS 39 per tutte le relazioni di copertura.
La Banca, pertanto, non presenta l'informativa richiesta dalla presente sezione in quanto non applica le regole contabili di copertura ai sensi dell'IFRS 9. Per completezza di informazione, si segnala che:
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
1.3.3 Altre informazioni sugli strumenti derivati di negoziazione e di copertura
Nessun dato da segnalare.

Il rischio di liquidità può essere sinteticamente definito come il rischio che la Banca, anche a causa di eventi futuri inattesi, non sia in grado di far fronte ai propri obblighi di pagamento ovvero di gestire in maniera efficiente la corrispondenza dei flussi di cassa attesi in entrata e in uscita.
I diversi tipi di rischio di liquidità gestiti dalla Banca sono:
Per affrontare la propria esposizione al rischio di liquidità la Banca investe la componente della propria liquidità stimata dai modelli interni come persistente e stabile (cd. liquidità core) in investimenti a medio/lungo termine, mentre la parte di liquidità caratterizzata da un profilo di persistenza inferiore (c.d. liquidità non core) è impiegata in attività liquide o facilmente liquidabili, quali, a titolo esemplificativo, depositi a vista, impieghi a breve termine o titoli governativi utilizzabili come fonte di finanziamento a breve termine presso la Banca Centrale.
Alla data di bilancio non esistono potenziali flussi di cassa in uscita "Contingent liquidity and funding needs", quali, ad esempio, clausole di rimborso accelerato o di rilascio di ulteriori garanzie connesse con un downgrade della Banca stessa.
L'obiettivo della Banca è mantenere la liquidità ad un livello che consenta di condurre le principali operazioni in sicurezza, finanziare le proprie attività alle migliori condizioni di tasso in normali circostanze operative e rimanere sempre nella condizione di far fronte agli impegni di pagamento. In particolare, la politica d'impiego è improntata a principi di prudenza che considerano prioritario il criterio di liquidabilità degli strumenti; risultato di tale politica si traduce in indicatori di liquidità regolamentari di gran lunga superiori ai requisiti minimi.
Nel corso del 2020 Fineco ha aggiornato la propria "Group Liquidity Policy", direttamente applicabile alla stessa Capogruppo ed alla Società controllata, con lo scopo di definire l'insieme di principi e regole che sovraintendono la gestione della liquidità e dei relativi rischi nel Gruppo. In particolare, la Policy descrive la gestione della liquidità e dei suoi rischi in condizioni standard ed in condizioni di crisi, le attività di controllo di primo e di secondo livello e la governance del Gruppo in materia, definendo ruoli e responsabilità degli Organi e delle funzioni interne di Capogruppo e della società controllata.
La "Group Liquidity Policy" stabilisce i principi adottati in termini di governance interna e che prevedono il coinvolgimento delle funzioni Tesoreria e Risk Management.
La gestione operativa della liquidità è effettuata dalla funzione Tesoreria che garantisce una gestione efficace ed efficiente della liquidità a breve e medio/lungo termine, il monitoraggio dell'esposizione di liquidità e la conduzione dei controlli di primo livello sul processo di gestione.
La funzione di controllo dei rischi è responsabile del monitoraggio del rispetto dei limiti e delle regole sul rischio di liquidità, dell'applicazione delle metriche di rischio e della valutazione delle metodologie scelte.
A tal fine la "Group Liquidity Policy" fa esplicito riferimento ai monitoraggi di primo e di secondo livello, sia dal punto di vista regolamentare sia da quello gestionale:
Gestione del rischio di liquidità sul breve termine (liquidità operativa) che considera gli eventi che potrebbero avere un impatto sulla posizione di liquidità della Banca da un giorno fino ad un anno. L'obiettivo primario è quello di conservare la capacità della Banca di far fronte agli impegni di pagamento ordinari e straordinari minimizzandone contestualmente i costi;

In tale contesto, la Banca considera tutte le attività, passività, posizioni fuori bilancio ed eventi presenti e futuri che generano flussi di cassa certi o potenziali, proteggendo così la Banca dai rischi correlati alla trasformazione delle scadenze.
L'obiettivo della gestione della liquidità di breve termine è di garantire che la Banca sia sempre nella condizione di far fronte agli impegni di pagamento, previsti o imprevisti, focalizzandosi sulle esposizioni relative ai primi dodici mesi.
La Banca calcola giornalmente la Maturity Ladder operativa, che misura i flussi di liquidità in entrata e in uscita, con dettagli dei principali bucket temporali, che comportano un impatto sulla base monetaria.
L'obiettivo della Banca è quello di garantire un sufficiente grado di liquidità a breve volto ad affrontare uno scenario di crisi di liquidità particolarmente avverso per almeno tre mesi.
L'obiettivo della gestione della liquidità strutturale della Banca è quello di mantenere un adeguato rapporto tra le attività e le passività di medio/lungo termine (convenzionalmente superiore all'anno) e mira ad evitare pressioni sulle fonti, attuali e prospettiche, a breve termine. A tal fine la tipica azione svolta dalla Banca consiste nel prudente impiego della liquidità rispetto al profilo delle scadenze della raccolta. L'indicatore utilizzato e monitorato nel più ampio ambito del Risk Appetite Framework (NSFR) garantisce che attività e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile.
Lo Stress test è una tecnica di gestione del rischio impiegata per valutare i potenziali effetti che uno specifico evento provoca sulla condizione finanziaria di un'istituzione. Trattandosi di uno strumento previsionale, lo Stress test della liquidità diagnostica il rischio di liquidità di un'istituzione.
Periodicamente, la Banca riproduce analisi di scenario valutando l'impatto di movimenti simultanei in diversi fattori di rischio, definendo un evento di stress ipotetico e consistente i cui presupposti ed entità sono condivisi e concordati con le funzioni della Capogruppo.
FinecoBank ha sviluppato specifici modelli comportamentali volti alla stima del profilo di scadenza delle poste del passivo che non hanno una scadenza contrattuale; infatti alcune poste, percepite come esigibili a vista, in realtà sono soggette a comportamenti viscosi.
Più specificatamente, la modellizzazione del passivo mira a costruire un profilo di replica che riflette al meglio le caratteristiche comportamentali delle poste. Un esempio è costituito dalle poste a vista: le stime del profilo di scadenza riflette la vischiosità percepita. Tali modelli comportamentali sono sviluppati dalla funzione Risk Management di FinecoBank e validati dalla funzione di Validazione Interna.
L'obiettivo del Contingency Plan sul rischio di liquidità definito nella Group Liquidity Policy è di assicurare l'attuazione tempestiva di interventi efficaci anche nella fase iniziale di una crisi di liquidità, attraverso la precisa identificazione di soggetti, poteri, responsabilità, delle procedure di comunicazione ed i relativi criteri per la reportistica, nel tentativo di incrementare le probabilità di superare con successo lo stato di emergenza. Tale scopo viene raggiunto attraverso:

Conformemente alle disposizioni prudenziali, annualmente la Banca valuta l'adeguatezza del sistema di governo e gestione del rischio di liquidità (processo ILAAP), e ne fornisce informativa all'Autorità di Vigilanza secondo i termini previsti dalla normativa di riferimento.
Il Resoconto ILAAP 2020 includerà gli impatti della pandemia COVID-19 sull'adeguatezza di liquidità del Gruppo al 31 dicembre 2020. Gli specifici scenari COVID condotti non hanno tuttavia fatto emergere possibili criticità o impatti significativi per il Gruppo; gli scenari condotti periodicamente ai fini ILAAP da FinecoBank sono caratterizzati da un livello di severità superiore.
Nel corso del mese di marzo 2020 FinecoBank ha registrato un significativo aumento della raccolta diretta dovuto alla complessa fase sui mercati a causa della crisi determinata dalla pandemia COVID-19; nei mesi di aprile e maggio 2020, la raccolta diretta è invece diminuita a seguito del maggior investimento della liquidità da parte della clientela. Nel secondo semestre 2020 la dinamica dei flussi di liquidità in entrata ed uscita si è normalizzata evidenziando una posizione di liquidità del Gruppo stabile. Complessivamente, da inizio anno 2020 la raccolta diretta di FinecoBank è aumentata.
Si segnala che FinecoBank in seguito alla pandemia COVID-19 non ha modificato le strategie, gli obiettivi o le politiche di gestione misurazione e controllo del rischio di liquidità.

| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/ Scaglioni temporali | A vista | Da oltre 1 giorno a 7 giorni |
Da oltre 7 giorni a 15 giorni |
Da oltre 15 giorni a 1 mese |
Da oltre 1 mese fino 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Oltre 5 anni | Durata Indeterminata |
| A. Attività per cassa | 2.100.303 | 403.101 | 271.265 | 123.738 | 222.995 | 789.666 | 1.811.211 | 8.895.192 | 12.358.767 | 271.510 |
| A.1 Titoli di Stato | - | - | 2.786 | 25.692 | 54.539 | 308.935 | 521.650 | 3.924.027 | 9.478.608 | - |
| A.2 Altri titoli di debito | - | 384.844 | 3.166 | 2.838 | 14.017 | 401.710 | 1.140.547 | 4.282.500 | 1.701.063 | - |
| A.3 Quote OICR | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.4 Finanziamenti | 2.100.303 | 18.257 | 265.313 | 95.208 | 154.439 | 79.021 | 149.014 | 688.665 | 1.179.096 | 271.510 |
| - Banche | 243.517 | 581 | - | 3.275 | - | - | 183 | - | - | 271.510 |
| - Clientela | 1.856.786 | 17.676 | 265.313 | 91.933 | 154.439 | 79.021 | 148.831 | 688.665 | 1.179.096 | - |
| B. Passività per cassa | 27.101.507 | 8.892 | 1.648 | 2.936 | 55.868 | 3.041 | 79.203 | 980.652 | 25.245 | - |
| B.1 Depositi e conti correnti | 26.946.377 | 5 | 9 | 37 | 67 | 60 | 30 | 1 | - | - |
| - Banche | 43.207 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Clientela | 26.903.170 | 5 | 9 | 37 | 67 | 60 | 30 | 1 | - | - |
| B.2 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B.3 Altre passività | 155.130 | 8.887 | 1.639 | 2.899 | 55.801 | 2.981 | 79.173 | 980.651 | 25.245 | - |
| C. Operazioni "fuori bilancio" | ||||||||||
| C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | 104.880 | 10 | - | 456 | - | - | - | 68 | 946 |
| - Posizioni corte | - | 105.784 | 103 | - | - | - | - | 72 | 523 | 943 |
| C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | 602 | - | - | 12.801 | 5.190 | 21.800 | 36.600 | - | - | - |
| - Posizioni corte | 387 | - | 657 | 13.165 | 12.790 | 29.978 | 54.727 | - | - | - |
| C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | 3.747 | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | 3.747 | - | - | - | - |
| C.4 Impegni a erogare fondi | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | 140 | 108 | 601 | 291 | 72 | 7.005 | 476 | 1.131 | - | - |
| - Posizioni corte | 2.667 | 6.721 | - | 436 | - | - | - | - | - | - |
| C.5 Garanzie finanziarie rilasciate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Garanzie finanziarie ricevute | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |

| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/ Scaglioni temporali | A vista | Da oltre 1 giorno a 7 giorni |
Da oltre 7 giorni a 15 giorni |
Da oltre 15 giorni a 1 mese |
Da oltre 1 mese fino 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Oltre 5 anni |
Durata Indeterminata |
| A. Attività per cassa | 211.032 | 9.967 | 20.697 | 56.079 | 48.921 | 224.697 | 436.974 | 23.187 | 114.091 | - |
| A.1 Titoli di Stato | - | - | 17.968 | 54.882 | 1.569 | 191.293 | 435.866 | - | 114.091 | - |
| A.2 Altri titoli di debito | - | - | 34 | - | - | 34 | 170 | 23.165 | - | - |
| A.3 Quote OICR | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.4 Finanziamenti | 211.032 | 9.967 | 2.695 | 1.197 | 47.352 | 33.370 | 938 | 22 | - | - |
| - Banche | 207.045 | - | - | 55 | 16 | 33.370 | 938 | - | - | - |
| - Clientela | 3.987 | 9.967 | 2.695 | 1.142 | 47.336 | - | - | 22 | - | - |
| B. Passività per cassa | 1.142.187 | 7.092 | 107 | 317 | 9.338 | 24 | 55 | 234 | 9 | - |
| B.1 Depositi e conti correnti | 1.132.113 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Banche | 110 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Clientela | 1.132.003 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B.2 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B.3 Altre passività | 10.074 | 7.092 | 107 | 317 | 9.338 | 24 | 55 | 234 | 9 | - |
| C. Operazioni "fuori bilancio" | ||||||||||
| C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | 266.092 | 102 | - | 354 | - | - | - | - | 49 |
| - Posizioni corte | - | 264.901 | 10 | 269 | 226 | - | - | - | - | 49 |
| C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | 2.728 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | 1.489 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | 5.553 | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | 5.553 | - | - | - | - |
| C.4 Impegni a erogare fondi | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | 12.726 | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | 12.726 | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.5 Garanzie finanziarie rilasciate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Garanzie finanziarie ricevute | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |

Si definisce rischio operativo il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, consulenti finanziari, sistemi o causati da eventi esterni. Tale definizione include il rischio legale e di compliance, ma esclude quello strategico e reputazionale.
Ad esempio possono essere definite operative le perdite derivanti da frodi interne o esterne, rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro, reclami della clientela, distribuzione dei prodotti, multe e altre sanzioni derivanti da violazioni normative, danni ai beni patrimoniali dell'azienda, interruzioni dell'operatività e disfunzione dei sistemi, gestione dei processi.
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato l'insieme di policy e procedure per il controllo, la misurazione e la mitigazione dei rischi operativi nella Banca. La Policy di rischio operativo e reputazionale stabilisce il ruolo degli organi aziendali, della funzione di controllo dei rischi, nonché le interazioni con le altre funzioni coinvolte nel processo e definisce il processo di misurazione e monitoraggio dei rischi, descrive le attività svolte ai fini di prevenzione e le strategie di mitigazione.
Il Consiglio di Amministrazione è responsabile dell'approvazione di tutti gli aspetti rilevanti del framework dei rischi operativi, per la verifica dell'adeguatezza del sistema di misurazione e controllo ed è informato regolarmente circa le variazioni del profilo di rischio e l'esposizione ai rischi operativi. La reportistica prodotta dal Risk Management per il Consiglio di Amministrazione garantisce che il Management e gli Organi di Controllo siano costantemente informati sull'andamento dei rischi operativi all'interno della Banca e possano intervenire attivamente nella gestione e mitigazione dei rischi. La partecipazione al Comitato Prodotti del Chief Risk Officer e del Risk Management permette inoltre di presidiare i rischi operativi collegati alle nuove attività di business della Banca.
Il team Operational and Reputational Risk è inserito in una più ampia struttura di Risk Management che riferisce al Chief Risk Officer di FinecoBank che a sua volta riporta direttamente all'Amministratore Delegato e Direttore Generale. Per i dettagli relativi alle attività svolte dal Team Rischi Operativi si rimanda alla medesima sezione della nota integrativa consolidata.
La gestione del rischio consiste nella revisione dei processi per la riduzione dei rischi rilevati, nella gestione delle relative politiche assicurative, con l'identificazione di idonee franchigie e limiti.
All'interno di FinecoBank è stato istituito un gruppo di lavoro "Permanent Work Group" (PWG) a cui partecipano il CRO, il Risk Manager, Information Security & Fraud Management ed Organizzazione allo scopo di condividere le rispettive conoscenze relative a progetti pianificati o in corso, nuovi processi, prodotti o modifiche degli stessi ed ogni altro elemento che possa impattare sul profilo di rischio della Banca; l'obiettivo ultimo del PWG è individuare e successivamente sviluppare nuove azioni di mitigazione.
Nell'ambito dell'attività di prevenzione dei rischi operativi e per il controllo a distanza dei canali di vendita, il Risk Management ha provveduto a concentrare la propria attività in controlli di prevenzione delle frodi.
Lo sviluppo dei controlli a distanza per la prevenzione delle frodi ha portato alla realizzazione di un sistema denominato "SoFIA" (System of Fraud Identification and Analysis). Il sistema consente di analizzare simultaneamente una maggiore quantità di dati ed informazioni rispetto a singoli indicatori ed inoltre permette di rilevare quotidianamente possibili anomalie attraverso un sistema di alert. In questo modo, tutti i nominativi proposti per i controlli sono valutati contemporaneamente rispetto a tutti gli indicatori per i controlli a distanza (n° 22 indicatori).
Gli addetti ai controlli, sulla base di valutazioni qualitative e quantitative degli indicatori stessi, selezionano eventuali casi da segnalare alla Direzione Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete – a diretto riporto dell'Amministratore Delegato - per i successivi approfondimenti. Inoltre, la struttura Operational & Reputational Risk è portata a conoscenza dei risultati dei test annualmente effettuati secondo i Piani di Business Continuity e Disaster Recovery.
Oltre ai presidi di cui sopra, i rischi reputazionali sono presidiati tramite la valutazione dei rischi effettuata dalla funzione di controllo dei rischi lungo tutta la fase di definizione, sviluppo ed approvazione dei prodotti di Gruppo e con la partecipazione al Comitato Prodotti del Chief Risk Officer e del Risk Management.

FinecoBank applica il Metodo Standardizzato per il calcolo del requisito patrimoniale relativo al rischio. Sono stati, peraltro, mantenuti la governance, i presidi ed il framework di reporting richiesti dal metodo interno per la misurazione del requisito di capitale (AMA), precedentemente adottato e sviluppato.
La funzione Rischi Operativi e Reputazionali effettua raccolta e classificazione dei dati di perdita, dei dati di perdita ipotizzati tramite analisi di scenario e degli indicatori di rischio.
L'attività di raccolta e classificazione delle perdite operative è effettuata con finalità di prevenzione e miglioramento interno. Per quanto riguarda gli indicatori sono attualmente presenti 63 Key Risk Indicators suddivisi in aree di controllo (Carte di Pagamento, Compliance, HR, Legale, Operations Titoli, Sistemi di Pagamenti, Reclami, Risk management, Sistemi IT, Sicurezza, Amministrazione, Audit) con i quali la Banca si propone di misurare l'esposizione ai rischi operativi. Eventuali valori anomali assunti dai suddetti indicatori possono essere correlati a variazioni nell'esposizione ai rischi operativi. Nel corso del 2020 sono stati identificati all'interno del cruscotto di monitoraggio dei rischi operativi e reputazionali un set di indicatori rilevanti ai fini ESG in quanto un loro valore anomalo potrebbe segnalare specifici rischi relativi alla relazione con i clienti (es. reclami pervenuti dalla clientela, problematiche di disponibilità o di sicurezza nei sistemi informatici), con il personale (es. turnover) o con i Regulator con conseguenze sulla sostenibilità del business.
Le analisi di scenario consentono di stimare l'esposizione della Banca ai rischi operativi, caratterizzati da una bassa frequenza ma da un sensibile impatto potenziale. Gli scenari sono identificati mediante l'analisi delle perdite interne, degli eventi esterni, dell'andamento degli indicatori di rischio, processi critici, prodotti e classi di rischio.
Il capitale di rischio dei rischi operativi utilizzato ai fini regolamentari in data 31 dicembre 2020, risulta pari a 94.504 migliaia di euro.
Esistono procedimenti giudiziari pendenti nei confronti di FinecoBank, individualmente non rilevanti, in relazione ai quali vi è incertezza circa il possibile esito e l'entità dell'eventuale onere che la stessa potrebbe essere chiamata a sostenere. Laddove è possibile stimare in modo attendibile l'entità dell'eventuale onere e lo stesso sia ritenuto probabile, sono stati effettuati accantonamenti nella misura considerata congrua date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali applicabili, effettuando la miglior stima possibile dell'ammontare che ragionevolmente la Banca dovrà sostenere per adempiere le relative obbligazioni. In particolare, a presidio delle suddette obbligazioni, nonché dei reclami della clientela non ancora sfociati in procedimenti giudiziari, FinecoBank ha in essere al 31 dicembre 2020 un fondo per rischi e oneri pari a 24.627 migliaia di euro. Tale fondo include, oltre alle spese legali a carico della Banca in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che la assistono nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti. Tale stima, con riferimento ai compensi degli avvocati che assistono la Banca, è stata determinata dalla Banca in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.
I rischi derivanti da contenziosi o verifiche di natura tributaria al 31 dicembre 2020 si riferiscono principalmente ad un avviso di accertamento relativo all'esercizio 2003 ricevuto dalla Banca nel quale è stata contestata la fruizione di crediti d'imposta per 2,3 milioni di euro, per il quale la Banca ha presentato ricorso in Cassazione ritenendo fondata la propria posizione. La Banca ha già versato le maggiori imposte e gli interessi dovuti. A fronte del suddetto contenzioso, è già stato rilevato a conto economico l'onere per le maggiori imposte e per interessi e sanzioni in contropartita, rispettivamente, delle passività fiscali e del fondo rischi e oneri. Inoltre, sono stati rilevati i crediti verso l'erario per le somme versate.
In relazione a quanto sopra rappresentato, al 31 dicembre 2020 la Banca ha in essere accantonamenti nella misura ritenuta congrua, date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali, a passività fiscali per maggiori imposte per complessivi 5,6 milioni di euro e al fondo rischi ed oneri a fronte di sanzioni e interessi per complessivi 3,7 milioni di euro.
La disciplina prudenziale prevede che le banche conducano, almeno annualmente, un'analisi del rischio informatico del Gruppo sottoponendo al Consiglio di Amministrazione i risultati della valutazione effettuata.
In particolare la normativa ha introdotto standard e requisiti specifici per la gestione e la valutazione del rischio informatico prevedendo che le banche valutino l'esposizione ai rischi in oggetto non limitandosi alla raccolta ed all'analisi delle perdite economiche, ma considerando elementi addizionali, quali ad esempio gli incidenti ICT occorsi ed elementi relativi alla rischiosità degli asset informatici del Gruppo (hardware e software).
FinecoBank ha definito ed adottato un approccio per la valutazione dei rischi informatici; l'esito dell'attività di analisi, svolta con la collaborazione delle strutture di business, ICT ed Organizzazione del Gruppo è stata sottoposta all'attenzione del Consiglio di Amministrazione nel mese di dicembre 2020. L'analisi ha evidenziato che, rispetto ai volumi di business trattati ed alla complessità dei processi coinvolti, il rischio informatico residuo di FinecoBank

è mediamente basso; l'esposizione al rischio residuo è stata formalmente accettata dal Top Management di Fineco senza necessità di identificare ulteriori misure di mitigazione.
L'obiettivo del Gruppo è, inoltre, quello di proteggere i clienti e l'attività garantendo la sicurezza dei dati, declinata nelle sue caratteristiche di disponibilità, confidenzialità ed integrità. Particolare attenzione è infatti posta alle tematiche di Cyber Security & Fraud Management fin dalla fase di progettazione dei sistemi, quali elementi abilitanti alla corretta definizione di soluzioni e servizi offerti, anche cogliendo le opportunità offerte dal contesto normativo in evoluzione, allo scopo di creare piena sicurezza per il cliente pur mantenendo la semplicità di utilizzo. Per ulteriori dettagli in merito a Cyber Security e Fraud Management si rimanda alla Dichiarazione Consolidata di Carattere Non Finanziario del Gruppo FinecoBank pubblicata sul sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com).
Conformemente al 28° aggiornamento della Circolare 285 di Banca di Italia, la Banca effettua una valutazione dei rischi operativi e di sicurezza relativi ai servizi di pagamento prestati e dell'adeguatezza delle misure di mitigazione e dei meccanismi di controllo messi in atto per affrontarli. La Relazione contenente le risultanze dell'analisi condotte per l'anno 2020 sarà trasmessa alla Banca d'Italia entro il 30 aprile 2021 così come chiesto dalla normativa citata. La Relazione 2019 non ha evidenziato elementi di criticità o di attenzione.
Non si registrano impatti rilevanti, se non fisiologici rallentamenti in talune attività operative legate alle prime fasi dell'emergenza e alla definizione delle procedure dipendenti dalle misure governative adottate in risposta alla crisi. I KRI disponibili non forniscono indicazioni di variazioni del profilo di rischio né si evidenziano perdite operative strettamente guidate dall'emergenza COVID-19.
Si segnala che FinecoBank in seguito alla pandemia COVID-19 non ha modificato le strategie, gli obiettivi o le politiche di gestione misurazione e controllo dei rischi operativi.
I dati interni di perdita operativa costituiscono la componente principale per il calcolo del requisito patrimoniale a fronte dei rischi operativi. L'analisi delle perdite consente al team Operational & Reputational Risk di formulare valutazioni sull'esposizione ai rischi operativi della Banca e di individuare eventuali aree critiche.
Di seguito si illustra la fonte principale delle perdite operative in funzione degli "event type", cioè delle tipologie di eventi - stabilite dall'Accordo di Basilea 2 - che le hanno generate:
Le fattispecie di rischio precedentemente descritte, pur costituendo le principali tipologie, non esauriscono il novero di tutte quelle considerate rilevanti per la Banca. Nell'ambito della normativa prudenziale di Secondo Pilastro, la Banca conduce annualmente il processo di identificazione di rischi rilevanti ai quali è esposta la Banca, oltre a quelli di Primo Pilastro (credito, mercato, operativo e liquidità).
Successivamente all'individuazione dei rischi rilevanti, è definito il miglior metodo di analisi degli stessi: qualitativo e quantitativo. La misurazione quantitativa può essere effettuata tramite molteplici strumenti, quali ad esempio analisi di scenario (in particolare per i rischi difficilmente quantificabili, quali il rischio reputazionale o il rischio di compliance), il VaR o attraverso il calcolo del Capitale Interno. Quest'ultimo rappresenta il capitale necessario a fronte delle possibili perdite relative alle attività della Banca e prende in considerazione tutti i rischi definiti da Fineco come quantificabili in termini di Capitale Interno coerentemente con i requisiti di Secondo Pilastro.

Nel corso del 2020 sono stati inseriti all'interno della mappa dei rischi anche i rischi ESG ed il rischio climatico/ambientale.
I principali rischi inclusi all'interno del Capitale Interno Complessivo della Banca a dicembre 2020 sono quelli di default, concentrazione, migrazione, mercato, tasso di interesse, credit spread, operativo, di business ed immobiliare. Il Capitale Interno Complessivo è sottoposto periodicamente ad esercizi di stress test; tale strumento di valutare la vulnerabilità di Fineco ad eventi "eccezionali ma plausibili" e fornisce informazioni aggiuntive rispetto alle attività di monitoraggio.
La Banca è da tempo sensibile alle questioni connesse al cambiamento climatico ed è costantemente impegnato a monitorarne gli effetti e a valutarne, nell'ambito del governo dei rischi, le ripercussioni ed i riflessi sulla propria attività creditizia e di asset management.
In considerazione dell'attività di impresa svolta e del modello di business adottato, FinecoBank ritiene di avere un moderato impatto ambientale, nonché di essere esposto ai cambiamenti climatici in misura contenuta. La politica di impiego è infatti improntata alla concessione di credito alla clientela Retail ed all'investimento principalmente in strumenti finanziari di Amministrazioni Centrali (Titoli di Stato). Non rientra pertanto nella politica della Banca l'affidamento di Grandi, Piccole e Medie Imprese ed il finanziamento di progetti o impianti aziendali.
La limitata esposizione verso imprese preserva la Banca sia dal rischio di causare impatti indiretti sull'ambiente tramite il finanziamento di controparti ad alto rischio ambientale (es. industrie del settore energetico) sia dal rischio di subirne indirettamente l'effetto indiretto di possibili eventi ambientali sulla propria clientela. Infatti, l'elevata diversificazione del portafoglio commerciale (sia in termini individuali che territoriali) tutela infatti dall'eventuale deterioramento della solvibilità dei clienti a causa di fattori ambientali, quali ad esempio eventi atmosferici o calamità naturale.
L'impatto ambientale di FinecoBank è pertanto principalmente riconducibile al diretto consumo di risorse presso le proprie sedi operative e i propri negozi finanziari. Per le iniziative promosse dalla Banca, finalizzate alla riduzione dei consumi presso le proprie sedi operative, si rimanda alla Dichiarazione Non Finanziaria del 31 dicembre 2020.
Le Aspettative di vigilanza ECB relative ai rischi climatici ed ambientali pubblicate da ECB suggeriscono che le Banche includano esplicitamente i rischi citati nel quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio, sia dal punto di vista della strategia aziendale, sia delle modalità di misurazione e monitoraggio tramite specifici indicatori. Nell'analisi del business model di Fineco, nonché delle esposizioni e di fattori di rischio di Gruppo, il Risk Management ha valutato come possibile area di rischio – in termini di impatto subito – quello derivante dalle garanzie immobiliari ricevute a copertura dell'erogazione di mutui fondiari. L'esposizione a tale rischio è stata considerata su un orizzonte di medio lungo termine e configurato come rischio "fisico" a basso impatto; non sono stati invece identificate particolari impatti dai rischi di transizione.
Nonostante la bassa esposizione a tale rischio, è stato ritenuto opportuno includere un indicatore specifico all'interno della Dashboard di Risk Appetite 2021 un indicatore volto a monitorare la qualità delle garanzie immobiliari ricevute ad alto rischio sismico, frane o idraulico.
Oltre a ciò, nell'ambito del processo di progettazione e implementazione, su base volontaria, del Sistema di Gestione Ambientale conforme ai requisiti del regolamento EMAS n. 1221/2009/CE, a fine 2020 era in fase di completamento l'Analisi Ambientale iniziale, strumento che consente di mappare i bisogni e le aspettative degli stakeholder in ambito ambientale, rilevandone i rispettivi rischi per FinecoBank, oltre a definire una classificazione dei rischi generati e subiti dall'organizzazione connessi agli aspetti ambientali maggiormente significativi sulla base delle attività aziendali. Le analisi definitive verranno rilasciate nel corso del 2021.
La Banca sta adottando tutte le misure necessarie, a seguito dell'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea, al fine di mantenere il più possibile inalterato il servizio offerto alla clientela UK. FinecoBank offre, in territorio UK, servizi a distanza grazie al passaporto MiFid dei prodotti finanziari. Questa modalità (libera prestazione di servizi) rimane valida anche successivamente all'evento Brexit.
Per proseguire lo sviluppo del business nel Regno Unito, infatti, FinecoBank ha avviato le procedure propedeutiche all'attivazione del Temporary Regime previsto dalle autorità inglesi, con le quali è in continuo contatto per gli sviluppi futuri in merito.
Parte F – Informazioni sul patrimonio

Il presidio dell'adeguatezza patrimoniale è assicurato dall'attività di capital management nell'ambito della quale vengono definite, nel rispetto dei vincoli regolamentari e in coerenza con il profilo di rischio assunto dalla Banca, la dimensione e la combinazione ottimale tra i diversi strumenti di patrimonializzazione.
La Banca assegna un ruolo prioritario alle attività volte alla gestione ed all'allocazione del capitale in funzione dei rischi assunti, ai fini dello sviluppo della propria operatività in ottica di creazione di valore. Le attività si articolano nelle diverse fasi del processo di pianificazione e controllo e, in particolare, nei processi di piano e budget e nei processi di monitoraggio. Nella gestione dinamica del capitale, pertanto, la Banca elabora il piano finanziario ed effettua il monitoraggio dei requisiti patrimoniali di vigilanza anticipando gli opportuni interventi necessari all'ottenimento degli obiettivi.
Il capitale e la sua allocazione, quindi, assumono un'importanza rilevante nella definizione delle strategie di lungo periodo perché da un lato esso rappresenta l'investimento nella Banca da parte degli azionisti che deve essere remunerato in modo adeguato, dall'altro è una risorsa soggetta a limiti esogeni, definiti dalla normativa di vigilanza.
Gli strumenti di capitale includono i seguenti strumenti finanziari:
46 Unrated e unlisted.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci/Valori | Importo 31/12/2020 |
Importo 31/12/2019 |
| 1. Capitale | 201.153 | 200.941 |
| 2. Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 |
| 3. Riserve | 648.882 | 384.459 |
| - di utili | 617.699 | 351.802 |
| a) legale | 40.229 | 40.188 |
| c) azioni proprie | 1.189 | 7.351 |
| d) altre | 576.281 | 304.263 |
| - altre | 31.183 | 32.657 |
| 4. Strumenti di capitale | 500.000 | 500.000 |
| 5. (Azioni proprie) | (1.189) | (7.351) |
| 6. Riserve da valutazione: | (2.833) | 1.002 |
| - Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
2.379 | 3.159 |
| - Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti | (5.212) | (2.157) |
| 7. Utile (perdita) d'esercizio | 323.123 | 285.891 |
| Totale | 1.671.070 | 1.366.876 |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Totale | 31/12/2020 | Totale | 31/12/2019 | ||
| Attività/Valori | Riserva positiva | Riserva negativa | Riserva positiva | Riserva negativa | |
| 1. Titoli di debito | 2.379 | - | 3.556 | (397) | |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | - | |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | |
| Totale | 2.379 | - | 3.556 | (397) |

| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Titoli di debito | Titoli di capitale | Finanziamenti | |
| 1. Esistenze iniziali | 3.159 | - | - |
| 2. Variazioni positive | 1.261 | - | - |
| 2.1 Incrementi di fair value | 1.250 | - | - |
| 2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito | 11 | X | - |
| 2.3 Rigiro a conto economico di riserve negative da realizzo | - | X | - |
| 2.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) | - | - | - |
| 2.5 Altre variazioni | - | - | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - | - |
| 3. Variazioni negative | (2.041) | - | - |
| 3.1 Riduzioni di fair value | - | - | - |
| 3.2 Riprese di valore per rischio di credito | - | - | - |
| 3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo | (2.041) | X | - |
| 3.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) | - | - | - |
| 3.5 Altre variazioni | - | - | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - | - |
| 4. Rimanenze finali | 2.379 | - | - |

| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Utili (perdite) attuariali su piani previdenziali a benefici definiti |
|
|---|---|
| 1. Esistenze iniziali | (2.157) |
| 2. Variazioni positive | - |
| 2.1 Incrementi di fair value | - |
| 2.2 Altre variazioni | - |
| 3. Variazioni negative | (3.055) |
| 3.1 Riduzioni di fair value | (3.055) |
| 3.2 Altre variazioni | - |
| 4. Rimanenze finali | (5.212) |
Si rimanda all'informativa sui fondi propri e sull'adeguatezza patrimoniale contenuta nel documento "Informativa al pubblico del Gruppo FinecoBank – Pillar III al 31 dicembre 2020", previsto dal Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) così come modificato dal Regolamento (UE) 2019/876 (CRR II) del Parlamento Europeo e del Consiglio e dal Regolamento (UE) 2020/873 (c.d. CRR Quick-fix) del Parlamento Europeo e del Consiglio, e pubblicato sul sito internet della Società www.finecobank.com.
Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda

Sezione 1 – Operazioni realizzate durante l'esercizio Nessuna informazione da segnalare.
Sezione 2 – Operazioni realizzate dopo la chiusura dell'esercizio Nessuna informazione da segnalare.
Sezione 3 – Rettifiche retrospettive Nessuna informazione da segnalare.
Parte H – Operazioni con parti correlate

Si forniscono di seguito le informazioni sui compensi corrisposti ai dirigenti con responsabilità strategiche e sulle transazioni poste in essere con le parti correlate, ai sensi dello IAS 24.
I dirigenti con responsabilità strategiche sono i soggetti che nell'ambito della Banca hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività delle Società. Sono inclusi in questa categoria, oltre ai componenti del Consiglio di Amministrazione ed i membri del Collegio Sindacale in linea con le previsioni della Circolare di Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successive modifiche e aggiornamenti, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, il Vice Direttore Generale/Responsabile Direzione GBS, il Responsabile Direzione Chief Financial Officer, il Responsabile Direzione Commerciale Rete PFA e Private Banking, il Vice Direttore Generale/Responsabile Global Business.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componenti reddituali/settori | Totale 2020 |
Totale 2019 |
| Retribuzioni corrisposte ai "Dirigenti Strategici", Amministratori e Collegio sindacale | ||
| a) benefici a breve termine | 6.974 | 6.267 |
| b) benefici successivi al rapporto di lavoro | 257 | 305 |
| di cui relativi a piani a prestazioni definite | - | - |
| di cui relativi a piani a contribuzioni definite | 257 | 305 |
| c) altri benefici a lungo termine | - | - |
| d) indennità per la cessazione del rapporto di lavoro | - | - |
| e) pagamenti in azioni | 2.480 | 2.437 |
| Totale | 9.711 | 9.009 |
Il Consiglio di Amministrazione, al fine di assicurare il costante rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari attualmente vigenti in materia di informativa societaria riguardanti le operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse, ha approvato, in occasione della riunione del 5 novembre 2019, con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale, la nuova "Global Policy Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse del Gruppo FinecoBank" (la "Global Policy").
Tale Global Policy contiene le disposizioni da osservare nella gestione:
Premesso quanto sopra, nel corso dell'esercizio 2020 sono state poste in essere dalla Banca operazioni con parti correlate in genere, italiane ed estere, di minore rilevanza rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, perfezionate a condizioni standard, ovvero a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti; non sono state poste in essere altre operazioni con parti correlate tali da influire in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca, né operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate.

Nel prospetto che segue sono indicate le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 31 dicembre 2020, distinte per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24:
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al 31 dicembre 2020 | ||||||
| Amministratori, collegio sindacale e dirigenti strategici |
Altre parti correlate |
Totale | % sull'importo di bilancio |
Azionisti | % sull'importo di bilancio |
|
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
||||||
| b) crediti verso clientela | 942 | 24 | 966 | 0,00% | 3.189 | 0,02% |
| Totale attivo | 942 | 24 | 966 | 0,00% | 3.189 | 0,01% |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) debiti verso la clientela |
1.592 | 564 | 2.156 | 0,01% | - | - |
| Altre passività | 195 | - | 195 | 0,07% | - | - |
| Totale del passivo | 1.787 | 564 | 2.351 | 0,01% | - | - |
| Garanzie rilasciate e impegni | 158 | 7 | 165 | 0,38% | - | - |
Relativamente alle operazioni di cui sopra, distinte per tipologia di parte correlata, si propone anche il dettaglio dell'impatto sulle principali voci di conto economico consolidato:
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Conto economico esercizio 2020 | ||||||
| Amministratori, collegio sindacale e dirigenti strategici |
Altre parti correlate |
Totale | % sull'importo di bilancio |
Azionisti | % sull'importo di bilancio |
|
| Interessi attivi e proventi assimilati | 2 | - | 2 | 0,00% | - | - |
| Commissioni attive | 5 | 4 | 9 | 0,00% | 18.014 | 2,87% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito |
- | - | - | 0,00% | 5 | (0,05)% |
| Altri oneri/proventi di gestione | 52 | 7 | 59 | 0,05% | - | - |
| Totale conto economico | 59 | 12 | 71 | 18.019 |
Con riferimento alla categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" si precisa che, in applicazione della speciale disciplina prevista dall'art. 136 del D.Lgs 385/93 (TUB), le obbligazioni poste in essere nei confronti dei soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo ai sensi della richiamata norma hanno formato oggetto di unanime deliberazione del Consiglio di Amministrazione assunta con il voto favorevole di tutti i membri del Collegio Sindacale, secondo le modalità ed i criteri previsti dal citato art. 136 TUB.
La categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" comprende i rapporti nei confronti degli stessi (con esclusione dei relativi compensi di cui si è data informativa nel precedente punto 1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica) e nei confronti del Responsabile Internal Audit di FinecoBank, rappresentati principalmente da attività a fronte di crediti per utilizzo carte di credito, mutui e passività a fronte della liquidità depositata dagli stessi presso la Banca. Il conto economico dell'esercizio 2020 si riferisce ai costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette.
Per quanto riguarda la categoria "Altre parti correlate" si precisa che la stessa raggruppa, ove presenti, i dati relativi:
I rapporti nei confronti di "Altre parti correlate", sono rappresentati principalmente da attività a fronte di crediti per utilizzo carte di credito e passività a fronte della liquidità depositata presso la Banca. Il conto economico dell'esercizio 2020 si riferisce ai costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette.
La categoria "Azionisti" include gli azionisti e i relativi gruppi societari che alla data del 31 dicembre 2020 detengono in FinecoBank una partecipazione superiore al 3% del capitale sociale rappresentato da azioni aventi diritto di voto. Le consistenze patrimoniali sono rappresentate da crediti e debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari riferiti alle commissioni da incassare e da pagare per l'attività di collocamento e gestione di prodotti del risparmio gestito. Il conto economico include le medesime commissioni attive e passive di competenza dell'esercizio 2020.

Sono escluse le consistenze al 31 dicembre 2020 e le componenti economiche maturate nel corso dell'esercizio 2020 nei confronti di Fineco Asset Management DAC, in quanto esposte nella tabella sotto riportata.
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Fineco Asset Management DAC | Totale 31/12/2020 |
| Attivo | 8.287 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) Crediti verso clientela | 8.058 |
| Altre attività | 229 |
| Conto economico | 138.137 |
| Commissioni attive | 85.951 |
| Dividendi e proventi simili | 52.059 |
| Altri oneri/proventi di gestione | 127 |
Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

Per la descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali si rimanda al paragrafo A. Informazioni di natura qualitativa - 1. Descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali - Parte I della nota integrativa consolidata.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci / Numero opzioni e prezzi di esercizio | Totale 31/12/2020 |
Totale 31/12/2019 |
||||
| Numero opzioni | Prezzi medi di esercizio |
Scadenza media | Numero opzioni | Prezzi medi di esercizio |
Scadenza media | |
| A. Esistenze iniziali | 2.562.510 | - | giu-21 | 3.580.245 | - | sett-20 |
| B. Aumenti | 204.799 | - | X | 227.429 | - | X |
| B.1 Nuove emissioni | 204.799 | - | lug-22 | 227.429 | - | dic-21 |
| B.2 Altre variazioni | - | - | X | - | - | X |
| C. Diminuzioni | (1.311.134) | - | X | (1.245.164) | - | X |
| C.1 Annullate | (1.440) | - | X | (45.785) | - | X |
| C.2 Esercitate | (1.309.694) | - | X | (1.199.379) | - | X |
| C.3 Scadute | - | - | X | - | - | X |
| C.4 Altre variazioni | - | - | X | - | - | X |
| D. Rimanenze finali | 1.456.175 | - | ott-22 | 2.562.510 | - | giu-21 |
| E. Opzioni esercitabili alla fine dell'esercizio | 397.795 | - | X | 676.318 | - | X |
Il numero delle azioni indicate nella tabella sopra riportata si riferisce esclusivamente ai piani per i quali è già stato definito il numero di azioni attribuite ai singoli beneficiari. Non sono stati indicati i prezzi medi di esercizio in quanto si tratta esclusivamente di strumenti assegnati gratuitamente.
Si riportano di seguito gli effetti economici e patrimoniali connessi ai piani di incentivazione basati su azioni FinecoBank, ad eccezione del saldo della Riserva connessa ai piani Equity Settled. I piani di incentivazione basati su azioni di UniCredit S.p.A. non maturano più effetti economici.
L'impatto a conto economico è stato determinato anno per anno in base al periodo di maturazione degli strumenti (vesting).

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Totale 31/12/2020 | Totale 31/12/2019 | |||
| Complessivo | Piani vested | Complessivo | Piani vested | |
| Oneri | 5.048 | 5.502 | ||
| - relativi a Piani Equity Settled | 5.045 | 5.484 | ||
| - relativi a Piani Cash Settled | 3 | 18 | ||
| Somme pagate ad Unicredit S.p.A. a fronte di piani "vested" | 12 | 122 | ||
| Somme incassate da Unicredit S.p.A. a fronte di piani "vested" | - | 10 | ||
| Debito maturato verso Unicredit S.p.A. | 47 | 59 | ||
| Credito maturato verso Unicredit S.p.A. | 69 | 69 | ||
| Credito maturato verso Fineco AM | 160 | 116 | ||
| Debito maturato verso i consulenti finanziari relativo a piani di Cash Settled | - | 83 |
Si precisa che gli oneri relativi ai Piani Equity Settled sono stati contabilizzati nelle Spese Amministrative – Spese per il personale relativamente ai piani assegnati al personale dipendente e nelle Spese Amministrative o nelle Commissioni passive relativamente ai piani assegnati ai consulenti finanziari. Gli oneri relativi ai Piani Cash Settled assegnati ai consulenti finanziari sono stati contabilizzati nelle Commissioni passive.
Parte L – Informativa di settore

L'informativa di settore, come richiesto dal principio contabile internazionale IFRS 8 viene presentata esclusivamente in forma consolidata. Si rimanda, pertanto, all'informativa di settore fornita nella Parte L della nota integrativa consolidata.

Parte M – Informativa sul leasing
I contratti di leasing che rientrano nell'ambito di applicazione del principio sono rappresentati dai contratti di affitto degli immobili utilizzati dalla Banca e dai negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari e gestiti direttamente dalla Banca, oltre ai contratti di locazione di macchinari e autovetture.
La Banca è potenzialmente esposto ai flussi finanziari in uscita, per pagamenti variabili dovuti per il leasing (riferiti in particolare alla rivalutazione ISTAT), non inclusi nella valutazione iniziale della passività per leasing.
La Banca ha determinato la durata del leasing, per ogni singolo contratto, considerando il periodo "non annullabile" durante il quale lo stesso ha il diritto di utilizzare l'attività sottostante e prendendo in considerazione tutti gli aspetti contrattuali che possono modificare tale durata, tra i quali, in particolare, l'eventuale presenza:
In generale, con riferimento ai contratti che prevedono la facoltà da parte della Banca di rinnovare tacitamente la locazione al termine di un primo periodo contrattuale, la durata del leasing viene determinata basandosi sull'esperienza storica e le informazioni disponibili alla data, considerando oltre al periodo non cancellabile anche il periodo oggetto di opzione di proroga (primo periodo di rinnovo contrattuale), salvo l'esistenza di piani aziendali di dismissione dell'attività locata nonché di chiare e documentate valutazioni da parte delle competenti strutture della Banca che inducano a ritenere ragionevole il mancato esercizio dell'opzione di rinnovo o l'esercizio dell'opzione di risoluzione, tenuto altresì conto, con riguardo in particolare ai negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari della Banca, delle strategie commerciali di reclutamento ed organizzazione territoriale della rete.
La Banca non ha fornito garanzie sul valore residuo dell'attività locata e non ha impegni per la stipula dei contratti di leasing non inclusi nel valore della passività per leasing rilevata in bilancio.
In conformità con le regole del principio, che concede esenzioni al riguardo, sono stati esclusi i contratti che hanno oggetto i c.d. "low-value assets" (la cui soglia è stata identificata pari a 5 migliaia di euro) costituiti principalmente ai contratti di noleggio dei telefoni cellulari, tutti i contratti di leasing di durata contrattuale pari o inferiore ai 12 mesi (c.d. "short term lease") e si è deciso di non applicare il principio ai leasing di attività immateriali (rappresentati principalmente da locazione software). Per tali contratti, i relativi canoni sono rilevati a conto economico su base lineare per la corrispondente durata.
Per quanto riguarda le informazioni sui diritti d'uso acquisiti con il leasing si rimanda a quanto illustrato nella Parte B – Attivo - Sezione 8 – Attività materiali – Voce 80 della presente nota integrativa.
Per quanto riguarda le informazioni sui debiti per leasing contenute si rimanda a quanto illustrato nella Parte B – Passivo – Sezione 1 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 10 della presente nota integrativa.
Inoltre, con riferimento alle informazioni:
Si precisa che non stati rilevati utili e le perdite derivanti da operazioni di vendita e retrolocazione, nonché proventi derivanti da operazioni di subleasing.

Si riportano di seguito gli ammortamenti rilevati nell'esercizio per i diritti d'uso acquisiti con il leasing suddivisi per classe di attività sottostante:
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Ammortamento | Ammortamento | |
| Attività | 2020 | 2019 |
| Diritti d'uso acquisiti con il leasing | ||
| 1. Attività materiali | (11.117) | (2.180) |
| 1.1 terreni | - | - |
| 1.2 fabbricati | (10.862) | (1.931) |
| 1.3 mobili | - | - |
| 1.4 impianti elettronici | - | - |
| 1.5 altre | (255) | (249) |
Alla data del 31 dicembre 2020 non vi sono impegni per leasing a breve termine per i quali non sia già stato rilevato il costo nel conto economico dell'esercizio 2020.
La Banca ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate esclusivamente da contratti di locazione per una parte della superficie dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11, classificati in bilancio come leasing operativi.
Con riferimento alle modalità con le quali il locatore gestisce il rischio associato ai diritti che conserva sulle attività sottostanti, si precisa che i contratti includono delle clausole che vietano al conduttore di cedere a terzi il contratto senza il consenso scritto del locatore, aggiornamenti periodici del canone in funzione della variazione accertata dell'indice ISTAT per i prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati e una scadenza contrattuale al termine della quale, in caso di mancato rinnovo ove previsto, il contratto di locazione cessa e i locali rientrano nella disponibilità del locatore.
I pagamenti dovuti per il leasing operativo sono stati rilevati, per competenza, nel conto economico consolidato come proventi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella Parte C – Sezione 16 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 230 della presente nota integrativa.
La Banca non ha rilevato finanziamenti per leasing. Per quanto riguarda le attività concesse in leasing operativo, come precedentemente descritto, la Banca ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11.
I pagamenti dovuti per il leasing operativo sono stati rilevati, per competenza, nel conto economico consolidato come proventi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella Parte C – Sezione 14 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 230 della presente nota integrativa.

Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Di seguito si riportano i pagamenti dovuti per il leasing da ricevere non attualizzati suddivisioni per scadenza. Si precisa che i pagamenti si riferiscono ai canoni contrattuali previsti nei contratti di locazione di parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, i quali consentono ai locatari di recedere anticipatamente nel rispetto del preavviso previsto nel contratto stesso.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| Fasce temporali | 31/12/2020 | 31/12/2019 |
| Pagamenti da ricevere per il leasing |
Pagamenti da ricevere per il leasing |
|
| Fino a 1 anno | 730 | 957 |
| Da oltre 1 anno fino a 2 anni | 730 | 570 |
| Da oltre 2 anni fino a 3 anni | 730 | 570 |
| Da oltre 3 anni fino a 4 anni | 730 | 570 |
| Da oltre 4 anni fino a 5 anni | 160 | 570 |
| Da oltre 5 anni | 40 | 47 |
| Totale | 3.120 | 3.284 |
Come indicato precedentemente, la Banca ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11. Per l'informativa in merito alle modalità con le quali la Banca gestisce il rischio associato ai diritti che conserva sulle attività sottostanti si rimanda al paragrafo "Informazioni qualitative" contenuto nella presente sezione.

Nota integrativa
Parte M – Informativa sul leasing
536 Relazioni e Bilanci 2020 · FinecoBank
Allegati Allegati

| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Consistenze al | |||
| ATTIVO | 31/12/2020 | 31/12/2019 | |
| Cassa e disponibilità liquide = voce 10 | 1.760.348 | 754.386 | |
| Attività finanziarie di negoziazione | 16.997 | 7.933 | |
| 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico a) attività finanziarie detenute per la negoziazione |
16.997 | 7.933 | |
| Finanziamenti a banche | 760.423 | 549.632 | |
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche | 8.234.281 | 9.423.961 | |
| a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di debito | (7.473.858) | (8.874.329) | |
| Finanziamenti a clientela | 4.517.351 | 3.668.933 | |
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela | 20.828.706 | 16.765.571 | |
| a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di debito | (16.311.355) | (13.096.638) | |
| Altre attività finanziarie | 23.942.488 | 22.307.025 | |
| 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
10.578 | 11.359 | |
| 30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 143.698 | 321.699 | |
| 70. Partecipazioni | 3.000 | 3.000 | |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di debito | 7.473.858 | 8.874.329 | |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di debito | 16.311.355 | 13.096.638 | |
| Coperture | 74.451 | 64.939 | |
| 50. Derivati di copertura | 19.003 | 36.059 | |
| 60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica | 55.448 | 28.880 | |
| Attività materiali = voce 80 | 150.883 | 150.925 | |
| Avviamenti = voce 90. Attività immateriali di cui: avviamento | 89.602 | 89.602 | |
| Altre attività immateriali = voce 90 al netto dell'avviamento | 39.438 | 37.280 | |
| Attività fiscali = voce 100 | 13.302 | 23.450 | |
| Altre attività = voce 120 | 359.810 | 342.284 | |
| Totale dell'attivo | 31.725.094 | 27.996.389 |

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Consistenze al | ||
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 31/12/2020 | 31/12/2019 |
| Debiti verso banche | 1.064.859 | 154.653 |
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) debiti verso banche | 1.064.859 | 154.653 |
| Debiti verso clientela | 28.350.321 | 25.912.444 |
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) debiti verso clientela | 28.350.321 | 25.912.444 |
| Passività finanziarie di negoziazione = voce 20 | 5.889 | 3.777 |
| Coperture | 232.102 | 94.950 |
| 40. Derivati di copertura | 214.388 | 80.852 |
| 50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica | 17.714 | 14.098 |
| Passività fiscali = voce 60 | 13.324 | 11.344 |
| Altre passività | 387.529 | 452.345 |
| 80. Altre passività | 269.964 | 340.456 |
| 90. Trattamento di fine rapporto | 4.924 | 4.810 |
| 100. Fondo rischi ed oneri | 112.641 | 107.079 |
| Patrimonio | 1.671.070 | 1.366.876 |
| - capitale e riserve | 1.350.780 | 1.079.983 |
| 130. Strumenti di capitale | 500.000 | 500.000 |
| 140. Riserve | 648.882 | 384.459 |
| 150. Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 |
| 160. Capitale | 201.153 | 200.941 |
| 170. Azioni proprie | (1.189) | (7.351) |
| - riserve da valutazione | (2.833) | 1.002 |
| 110. Riserve da valutazione di cui: valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 2.378 | 3.159 |
| 110. Riserve da valutazione di cui: utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziail a benefici definiti | (5.211) | (2.157) |
| - Risultato netto = voce 180 | 323.123 | 285.891 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 31.725.094 | 27.996.389 |

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Esercizio | ||
| CONTO ECONOMICO | 2020 | 2019 |
| Interessi netti | 270.976 | 281.391 |
| 30. Margine d'interesse | 267.919 | 281.391 |
| 3.057 | - | |
| + commissioni nette prestito titoli di Tesoreria Dividendi e altri proventi su partecipazioni |
52.059 | 48.301 |
| 70. Dividendi e proventi simili | 52.167 | 49.996 |
| a dedurre: dividendi e proventi simili su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione inclusi in voce 70 | (56) | (48) |
| a dedurre: dividendi e proventi simili su partecipazioni e titoli rappresentativi di capitale obbligatoriamente valutati al fair value inclusi in | ||
| voce 70 | (52) | (1.647) |
| Commissioni nette = voce 60 | 336.545 | 262.710 |
| 60. Commissioni nette | 339.602 | 262.710 |
| a dedurre: commissioni nette prestito titoli di Tesoreria | (3.057) | - |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 95.678 | 44.607 |
| 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione | 87.611 | 41.346 |
| 90. Risultato netto dell'attività di copertura | (259) | (160) |
| 110. Risultato netto delle attività e passività valutate al fair value | (786) | (1.910) |
| 100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività | ||
| complessiva | 1.770 | 727 |
| 100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: c) passività finanziarie | - | - |
| + dividendi e proventi simili su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione (da voce 70) | 56 | 48 |
| + dividendi e proventi simili su partecipazioni e titoli rappresentativi di capitale obbligatoriamente valutati al fair value (da voce 70) | 52 | 1.647 |
| + utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (non deteriorati) | 7.234 | 2.909 |
| Saldo altri proventi/oneri | 2.145 | 955 |
| 200. Altri oneri/proventi di gestione | 110.447 | 102.894 |
| a dedurre: altri proventi di gestione - di cui: recupero di spese | (110.512) | (104.068) |
| a dedurre: rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi | 2.209 | 2.129 |
| 100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (non deteriorati) | 7.235 | 2.909 |
| a dedurre: utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (non | ||
| deteriorati) | (7.234) | (2.909) |
| MARGINE D'INTERMEDIAZIONE | 757.403 | 637.964 |
| Spese per il personale | (95.021) | (86.067) |
| 160. Spese amministrative - a) spese per il personale | (95.021) | (86.067) |
| Altre spese amministrative | (250.935) | (237.860) |
| 160. Spese amministrative - b) altre spese amministrative | (275.531) | (253.860) |
| a dedurre: contributi ex-ante Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) | 26.805 | 18.129 |
| + rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi | (2.209) | (2.129) |
| Recuperi di spesa | 110.512 | 104.068 |
| 200. Altri oneri/proventi di gestione - di cui: recupero di spese | 110.512 | 104.068 |
| Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali | (25.193) | (22.627) |
| 180. Rettifiche/riprese di valore su attività materiali | (19.489) | (17.231) |
| 190. Rettifiche/riprese di valore su attività immateriali | (5.704) | (5.396) |
| Costi operativi | (260.637) | (242.486) |
| RISULTATO DI GESTIONE | 496.766 | 395.478 |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (3.334) | (1.966) |
| 130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (9.559) | 5.382 |
| a dedurre: rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito | 6.241 | (7.375) |
| 130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività | ||
| complessiva | (15) | 2 |
| a dedurre: Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività | ||
| complessiva - titoli di debito 140. Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni |
15 23 |
(2) - |
| 170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri a) per rischio di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate | (39) | 27 |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 493.432 | 393.512 |
| Accantonamenti per rischi ed oneri | (34.076) | (27.152) |
| 170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri b) altri accantonamenti netti | (7.271) | (9.023) |
| + contributi ex-ante Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) | (26.805) | (18.129) |
| Profitti netti da investimenti | (6.262) | 7.377 |
| + Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito | (6.241) | 7.375 |
| + Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli di | ||
| debito | (15) | 2 |
| 250. Utili (Perdite) da cessione di investimenti | (6) | - |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE | 453.094 | 373.737 |
| Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente = voce 270 | (129.971) | (87.846) |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE | 323.123 | 285.891 |
| RISULTATO DELL'ESERCIZIO | 323.123 | 285.891 |

Allegati
bilancio riclassificato
Allegato 1 - Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di
540 Relazioni e Bilanci 2020 · FinecoBank

Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni 1. I sottoscritti, Alessandro Foti, nella sua qualità di Amministratore Delegato e Direttore Generale di FinecoBank S.p.A., e Lorena Pelliciari, nella sua qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di FinecoBank S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'articolo 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio, nel corso del periodo chiuso al 31 dicembre 2020.
La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio è basata su un modello definito in coerenza con l'"Internal Control - Integrated Framework (CoSO)" e con il "Control Objective for IT and Related Technologies (Cobit)", che rappresentano standard di riferimento per il sistema di controllo interno e per il financial reporting in particolare, generalmente accettati a livello internazionale.
I sottoscritti attestano, inoltre, che
3.1 il Bilancio d'esercizio:
3.2 la Relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.
Milano, 9 febbraio 2021
Alessandro Foti Lorena Pelliciari
FinecoBank S.p.A. FinecoBank S.p.A. L'Amministratore Delegato e Il Dirigente Preposto alla redazione Direttore Generale dei documenti contabili societari

Relazione della Società di Revisione
Relazione della Società di Revisione
542 Relazioni e Bilanci 2020 · FinecoBank

Deloitte & Touche S.p.A. Via Tortona, 25 20144 Milano Italia

Tel: +39 02 83322111 Fax: +39 02 83322112 www.deloitte.it
Agli Azionisti di FinecoBank Banca Fineco S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio di FinecoBank Banca Fineco S.p.A. (la "Banca"), costituito dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2020, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa.
A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Banca al 31 dicembre 2020, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e dell'art. 43 del D.Lgs. n. 136/15.
Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Banca in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.
Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.
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Sede Legale: Via Tortona, 25 – 20144 Milano │ Capitale Sociale Euro 10.328.220,00 i.v. Codice Fiscale/Registro delle Imprese Milano n. 03049560166 – REA Milano n. 1720239 │ Partita IVA IT 03049560166
Il nome Deloitte si riferisce a una o più delle seguenti entità: Deloitte Touche Tohmatsu Limited, una società inglese a responsabilità limitata ("DTTL"), le member firm aderenti al suo network e le entità a esse correlate. DTTL e ciascuna delle sue member firm sono entità giuridicamente separate e indipendenti tra loro. DTTL (denominata anche "Deloitte Global") non fornisce servizi ai clienti. Si invita a leggere l'informativa completa relativa alla descrizione della struttura legale di Deloitte Touche Tohmatsu Limited e delle sue member firm all'indirizzo www.deloitte.com/about.

Descrizione dell'aspetto chiave della revisione
Come riportato in nota integrativa, Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale – Sezione 10 del passivo – Fondi per rischi e oneri, la voce 100 "Fondi per rischi e oneri: c) altri fondi per rischi e oneri" al 31 dicembre 2020 include fondi per controversie legali pari a Euro 24,6 milioni che accolgono gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relativi a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, di controversie in essere con i consulenti finanziari e di altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta.
Nella Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura – Sezione 5 – Rischi operativi della nota integrativa, al paragrafo "Rischi derivanti da pendenze rilevanti", gli Amministratori evidenziano che in relazione ai procedimenti giudiziari pendenti nei confronti della Banca, individualmente non rilevanti, vi è una notevole incertezza circa il possibile esito e l'entità dell'eventuale onere che la Banca potrebbe essere chiamata a sostenere; laddove è possibile stimare in modo attendibile l'entità dell'eventuale onere e lo stesso sia ritenuto probabile, sono stati effettuati accantonamenti nella misura ritenuta congrua date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali, effettuando la miglior stima possibile dell'ammontare che ragionevolmente la Banca dovrà sostenere per adempiere le relative obbligazioni.
Il paragrafo "Rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime" della Parte A – Politiche contabili, A.1 – Parte generale, Sezione 4 – Altri aspetti della nota integrativa riporta l'informativa riguardo la soggettività e la complessità del processo di stima adottato a supporto del valore di iscrizione in bilancio di alcune poste di natura valutativa. Per alcune di esse, tra cui i fondi per rischi e oneri, la complessità e soggettività delle stime è influenzata dall'articolazione delle ipotesi ed assunzioni sottostanti, dalla numerosità e variabilità delle informazioni disponibili e dalle incertezze connesse ai possibili futuri esiti dei procedimenti, controversie e contenziosi.
In relazione alla numerosità dei reclami e delle controversie in essere, sia pure fisiologica rispetto all'operatività tipica della Banca, e alla complessità ed articolazione del processo di stima, considerate le incertezze connesse agli esiti degli stessi, la stima dei fondi rischi e oneri per controversie legali è stata considerata un aspetto chiave della revisione contabile del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020.
e delle controversie legali con la stessa, in relazione all'operatività
| Procedure di revisione svolte |
Le nostre procedure di revisione hanno incluso, tra le altre, le seguenti: | |
|---|---|---|
| | analisi e comprensione dei controlli rilevanti posti in essere dalla Banca, per l'individuazione, la gestione e il monitoraggio dei reclami da clientela |
2

bancaria e all'operatività dei consulenti finanziari di cui la Banca si avvale;
Abbiamo infine verificato la completezza e la conformità dell'informativa resa nella nota integrativa rispetto a quanto previsto dai principi contabili di riferimento.
sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 1 - Rischio di credito
sono inoltre illustrate le politiche di gestione del rischio di credito.
Descrizione dell'aspetto chiave della revisione Come riportato in nota integrativa, Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale – Sezione 4 dell'attivo – Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, al 31 dicembre 2020 le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - crediti verso la clientela per finanziamenti ammontano a Euro 4.517 milioni (esposizione netta, comprensiva di Euro 25,5 milioni di crediti deteriorati al netto delle relative rettifiche di valore per Euro 21,9 milioni). Nella nota integrativa, Parte A – Politiche contabili, sono descritti i processi di classificazione e valutazione delle esposizioni creditizie per i quali la Banca fa riferimento alla normativa di settore, integrata dalle disposizioni interne che, secondo quanto previsto dai principi contabili applicabili, disciplinano le regole di classificazione e trasferimento delle suddette esposizioni nell'ambito delle diverse categorie di rischio e le relative modalità di valutazione. A tale riguardo, la Banca ha tenuto, inoltre, in adeguata considerazione il particolare contesto di incertezza macroeconomica conseguente all'emergenza pandemica oltreché gli effetti dei provvedimenti di moratoria legislativi e di categoria emanati nell'esercizio, nonché delle altre misure di sostegno introdotte dal Governo. Nella Parte E – Informazioni
4
| In considerazione della significatività dell'ammontare dei crediti verso la clientela per finanziamenti iscritti in bilancio e della complessità dei sistemi di valutazione, gestione e controllo del rischio di credito adottati dalla Banca, anche in ragione dell'attuale scenario macroeconomico connesso all'emergenza sanitaria Covid-19, l'erogazione, la classificazione e la valutazione dei crediti in oggetto sono state considerate un aspetto chiave della revisione contabile del bilancio d'esercizio della Banca al 31 dicembre 2020. |
|
|---|---|
| Procedure di revisione svolte in atto dalla stessa con riferimento a: del credito; verifica dell'efficacia operativa. inoltre incluso, tra le altre, le seguenti: utilizzati; clienti effettuate su base campionaria; |
Nello svolgimento delle nostre procedure di revisione abbiamo preliminarmente acquisito una conoscenza del processo creditizio che ha incluso, in particolare, la rilevazione e la comprensione dei presidi organizzativi e procedurali previsti dalla normativa interna della Banca e messi valutazione del merito creditizio finalizzata alla concessione ed erogazione valutazione e monitoraggio della qualità del credito; classificazione e valutazione dei crediti secondo le disposizioni della normativa di settore e in conformità ai principi contabili applicabili. Tale attività ha compreso la verifica dell'implementazione dei corrispondenti processi aziendali e delle relative procedure, nonché, per quanto riguarda i controlli rilevanti del processo di concessione e erogazione del credito, la Le procedure di revisione, svolte anche avvalendoci del supporto di specialisti appartenenti al nostro network ove ritenuto opportuno, hanno l'analisi e la comprensione dei sistemi e degli applicativi informatici l'ottenimento e l'esame delle risposte alle richieste di conferma saldi ai l'ottenimento e l'analisi della reportistica di monitoraggio predisposta dalle responsabili funzioni aziendali e unità organizzative coinvolte; |
| per i crediti non deteriorati (in stage 1 e stage 2, secondo la classificazione IFRS 9), la verifica su base campionaria della classificazione secondo il quadro normativo sull'informativa finanziaria e regolamentare applicabile e l'esame della ragionevolezza dei criteri di valutazione e delle assunzioni adottati dalla Banca per la determinazione delle rettifiche di valore, anche tenuto conto della complessità e delle incertezze connesse all'attuale contesto macroeconomico conseguente all'emergenza pandemica; per i crediti deteriorati (in stage 3, secondo la classificazione IFRS 9), la verifica su base campionaria della classificazione e della relativa valutazione in conformità a quanto disposto dalla normativa di settore e dai principi contabili applicabili. |


5
Abbiamo infine verificato la completezza e la conformità dell'informativa fornita nella nota integrativa rispetto a quanto previsto dai principi contabili applicabili e dalla normativa di riferimento nonché dalle comunicazioni emanate dalle Autorità di Vigilanza a seguito dell'emergenza pandemica Covid-19.
Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e dell'art. 43 del D. Lgs. N. 136/15 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.
Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Banca di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Banca o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.
Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Banca.
I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio d'esercizio.
Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:
abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.
Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.
Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.
L'assemblea degli azionisti di FinecoBank Banca Fineco S.p.A. ci ha conferito in data 16 aprile 2013 l'incarico di revisione legale dei conti della Banca per gli esercizi dal 31 dicembre 2013 al 31 dicembre 2021.


7
Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Banca nell'esecuzione della revisione legale.
Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.
Gli Amministratori di FinecoBank Banca Fineco S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Banca al 31 dicembre 2020, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.
Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio d'esercizio di FinecoBank Banca Fineco S.p.A. al 31 dicembre 2020 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.
A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio di FinecoBank Banca Fineco S.p.A. al 31 dicembre 2020 e sono redatte in conformità alle norme di legge.
Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.
DELOITTE & TOUCHE S.p.A.
Alessandro Grazioli Socio
Milano, 31 marzo 2021

Relazione del Collegio Sindacale
550 Relazioni e Bilanci 2020 · FinecoBank

Signori Azionisti,
ai sensi dell'art. 153 del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF), il Collegio Sindacale (il "Collegio") di FinecoBank S.p.A. ("FinecoBank" o la "Banca") riferisce sull'attività di vigilanza svolta nell'esercizio che si è chiuso il 31 dicembre 2020 ("Esercizio").
Nel corso dell'esercizio 2020 il Collegio Sindacale ha svolto i propri compiti istituzionali nel rispetto del Codice Civile, dei D.Lgs. n. 385/1993 (TUB), n. 58/1998 (TUF) e n. 39/2010 (Testo unico della revisione legale), delle norme statutarie e delle norme emesse dalle Autorità che esercitano attività di vigilanza e di controllo, tenendo, altresì, in considerazione le Norme di comportamento del Collegio Sindacale emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.
Anche in osservanza delle indicazioni espresse dalla CONSOB, fornite con Comunicazione n. DEM/1025564 del 06 aprile 2001 e successive integrazioni, precisiamo quanto segue.
Il Collegio Sindacale è stato nominato dall'Assemblea di FinecoBank del 28 aprile 2020 e resterà in carica fino all'Assemblea di approvazione del Bilancio dell'Impresa dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2022.
Il Collegio ha vigilato sul rispetto della disciplina relativa all'elezione dell'organo di controllo ai sensi della Comunicazione CONSOB n. DEM/9017893 del 26.2.2009 e dell'articolo 144-sexies, comma 5, del Regolamento Emittenti Consob.
La nomina ha riguardato l'intero Collegio Sindacale (costituito da tre Sindaci effettivi e due Sindaci supplenti), per gli esercizi 2020-2022, nelle persone dei Signori Elena Spagnol, Massimo Gatto e Chiara Orlandini, quali Sindaci effettivi, e dei Signori Luisa Marina Pasotti e Giacomo Ramenghi, quali Sindaci supplenti. La composizione del Collegio si è diversamente modulata nel corso dell'esercizio, con il subentro quali Sindaci effettivi dei signori Luisa Marina Pasotti e Giacomo Ramenghi, a seguito delle dimissioni rassegnate dalla Presidente signora Elena Spagnol e dalla signora Chiara Orlandini, con efficacia rispettivamente in data 1° ottobre e 12 ottobre 2020. A norma del disposto del comma 12 dell'art. 23 dello Statuto, la presidenza è stata attribuita alla signora Luisa Marina Pasotti, al primo posto nell'elenco dei Sindaci supplenti dell'unica lista presentata.
Il Collegio Sindacale ha provveduto ad accertare il possesso dei requisiti di legge e regolamentari in capo ai Sindaci in carica:
In conformità alle previsioni del Regolamento degli Organi Aziendali, adottate in applicazione delle Disposizioni di Vigilanza in materia di governo societario ed in linea con le raccomandazioni del Codice di

Autodisciplina1 , in relazione al 2020 ed ai primi mesi del 2021 il Collegio ha condotto il processo annuale di Autovalutazione nella seduta del 15 marzo 2021, valutando positivamente l'idoneità di tutti i componenti del Collegio Sindacale, nonché adeguata la composizione del Collegio stesso con riferimento ai requisiti richiesti dalla normativa, evidenziando una equilibrata ripartizione delle competenze presenti nel Collegio Sindacale. Il Collegio ha riferito dell'autovalutazione al Consiglio di Amministrazione nella riunione del 16 marzo 2021.
In data 18 febbraio 2020 l'Assemblea degli Azionisti in parte straordinaria ha approvato alcune modifiche al testo dello Statuto sociale, tra cui quelle all'art. 23, comma 2 in materia di requisiti dei componenti il Collegio Sindacale. A tal riguardo è stata esplicitamente richiamata l'applicazione dei criteri di cui alla normativa europea dedicata, prevedendo, oltre ai requisiti di professionalità e onorabilità, anche i criteri di competenza, correttezza, disponibilità di tempo e limiti al numero degli incarichi. In relazione alle modifiche normative conseguenti all'entrata in vigore del Decreto Ministeriale 23 novembre 2020, n. 169 in materia di requisiti di idoneità degli esponenti bancari, il Collegio di FinecoBank nella medesima seduta del 15 marzo 2021 ha provveduto ad aggiornare il documento redatto nel 2020 denominato "Composizione qualitativa e quantitativa del Collegio Sindacale di FinecoBank S.p.A." ai sensi dell'art. 12 del D.M. 169/2020, volto ad identificare la composizione quali-quantitativa ritenuta ottimale per l'efficace assolvimento dei compiti e delle responsabilità affidati ai Sindaci di Fineco dalla legge, dalle disposizioni di vigilanza e dallo Statuto sociale.
Il Collegio Sindacale nel corso dell'Esercizio 2020 si è riunito trentacinque volte. La durata media delle riunioni è stata di circa 2 ore e 27 minuti. Inoltre, ha partecipato a n. 2 riunioni Assembleari, anche in parte straordinaria, a n. 15 riunioni del Consiglio di Amministrazione ed a n. 17 riunioni del Comitato Rischi e Parti Correlate. Almeno un Sindaco Effettivo ha partecipato alle n. 15 riunioni del Comitato Remunerazione, nonché alle n. 8 riunioni del Comitato Corporate Governance e Sostenibilità Ambientale e Sociale ed alle 5 riunioni del Comitato Nomine (così come rinominato a seguito della costituzione del nuovo Comitato Corporate Governance e Sostenibilità Ambientale e Sociale) tenutesi a decorrere dalla data della loro istituzione deliberata dal Consiglio di Amministrazione in data 28 aprile 2020, in conformità alle raccomandazioni contenute nel documento "Composizione Qualitativa e Quantitativa del Consiglio di Amministrazione di FinecoBank S.p.A." 2 .
Nel corso dell'Esercizio tutti i Sindaci hanno partecipato a corsi di "induction e formazione" organizzati dalla Banca e, in casi specifici, a corsi esterni di aggiornamento.
Il processo di Autovalutazione del Consiglio di Amministrazione tenuto da società esterna, conclusosi nel mese di febbraio 2021, ha coinvolto anche il Presidente del Collegio.
L'esercizio 2020 è stato contraddistinto dall'emergenza sanitaria causata dalla pandemia COVID-19.
Per fronteggiare la contrazione economica, il Governo italiano ha adottato misure straordinarie di sostegno. FinecoBank, oltre ad attuare la sospensione delle rate dei mutui con il ricorso al Fondo CONSAP (in ottemperanza a quanto disposto dal Decreto Cura Italia), ha:
1 Il Consiglio di Amministrazione con delibera del 15 dicembre 2020 ha aderito al nuovo Codice di Corporate Governance per le società quotate, approvato in data 31 gennaio 2020 dal Comitato italiano per la Corporate Governance, e in vigore dal 1° gennaio 2021.
2 Si precisa che in occasione della predisposizione della "Composizione Qualitativa e Quantitativa del Consiglio di Amministrazione di FinecoBank S.p.A." ai fini della nomina dei nuovi organi sociali da parte dell'Assemblea del 28 aprile 2020, il Consiglio di Amministrazione uscente ha raccomandato di costituire, a differenza dei precedenti mandati, un apposito comitato con competenze esclusive in materia di sostenibilità. Prima di tale data, tali competenze spettavano al Comitato Nomine che era denominato "Comitato Corporate Governance, Nomine e Sostenibilità" che si è riunito, fino alla data del 28 aprile 2020, per 10 riunioni.

In relazione ad entrambe le moratorie non sono state rilevate perdite significative.
I limitati impatti sul Bilancio connessi alla situazione pandemica confermano la solidità patrimoniale della Banca: l'attuale crisi innescata dalla pandemia COVID-19 non ha avuto effetti specifici sull'orientamento strategico, sugli obiettivi e sul modello di business della Banca, essendo FinecoBank una banca diretta multicanale, una delle più importanti banche Fintech in Europa, caratterizzata da sempre dal trading on line, non basato su una rete di filiali e pertanto strutturalmente meno esposta al rischio pandemico.
Il Gruppo ha garantito la continuità operativa con modalità di lavoro da remoto per la totalità dei dipendenti, assicurando nel contempo i medesimi livelli di servizio e l'efficacia del sistema dei controlli interni.
FinecoBank ha partecipato alla 6^ tranche del programma relativo alle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine TLTRO (Targeted Longer-Term Refinancing Operations) III (16 dicembre 2020) per un importo di 950 milioni di euro, pari alla metà dei prestiti idonei alla data del 28 febbraio 2019.
In relazione alle Raccomandazioni della Banca Centrale Europea e della Banca d'Italia il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank ha proposto all'Assemblea degli azionisti l'assegnazione a riserve dell'intero utile dell'esercizio 2020, così come già deliberato per il 2019, non procedendo al pagamento dei dividendi. Ciò ha determinato un incremento dei requisiti patrimoniali di vigilanza del Gruppo al di sopra dei limiti regolamentari e degli obiettivi fissati nel RAF.
FinecoBank controlla in via esclusiva la società di attività designata di diritto irlandese Fineco Asset Management DAC, che svolge attività di gestione del risparmio sul territorio irlandese nei confronti di clientela retail italiana e nei confronti di clienti istituzionali, residenti principalmente in Lussemburgo ed in Irlanda. Nel corso del 2020 non si sono manifestati eventi (contabili e non) tali da determinare la rilevazione di un impairment sulla partecipazione iscritta al costo, il cui ammontare risulta inoltre nettamente inferiore al valore del Patrimonio Netto della stessa.
La Banca, alla data di riferimento del Bilancio, non detiene investimenti partecipativi in società collegate.
La Relazione sulla Gestione, le informazioni ricevute nel corso delle riunioni del Consiglio di Amministrazione e quelle ricevute dal Presidente e dall'Amministratore Delegato, dal management e dal Revisore legale dei conti non hanno evidenziato l'esistenza di operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate.
Le operazioni infragruppo o con parti correlate sono evidenziate nella Relazione sulla Gestione e nell'apposita sezione della Nota Integrativa con l'indicazione delle attività, delle passività, dei costi, dei ricavi e delle garanzie ed impegni in essere al 31 dicembre 2020, distinte per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24.
Le operazioni sono di minore rilevanza, rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, perfezionate a condizioni standard, ovvero a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti; non sono state poste in essere altre operazioni con parti correlate tali da influire in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca e del Gruppo FinecoBank.
Con riferimento alla categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici", in applicazione della speciale disciplina prevista dall'art. 136 del D.Lgs. 385/93 (TUB), le obbligazioni poste in essere nei confronti dei soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo ai sensi della richiamata norma hanno formato oggetto di unanime deliberazione del Consiglio di Amministrazione

assunta con il voto favorevole di tutti i membri del Collegio Sindacale, secondo le modalità ed i criteri previsti dal citato art. 136 TUB.
Il Collegio, nel corso dell'esercizio, ha partecipato a tutte le riunioni del Comitato Rischi e Parti Correlate, nelle quali sono state anche esaminate le operazioni con parti correlate e con soggetti collegati in ossequio alla "Global Policy per la gestione delle operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse del Gruppo FinecoBank" approvate dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 5 novembre 2019 e aggiornate a gennaio 2021, con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale.
Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'osservanza delle regole procedurali adottate dalla Banca nonché sul rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di informazione al pubblico ed ha verificato che nella Relazione sulla Gestione consolidata e nelle Note Integrative al Bilancio il Consiglio di Amministrazione abbia fornito un'adeguata informativa sulle operazioni con parti correlate in base alla vigente disciplina.
Il Collegio Sindacale, identificato quale "Comitato per il controllo interno e per la revisione contabile" dall'art. 19 del D.Lgs. 39/2010 nella versione riformulata a seguito della riforma della revisione legale recepita mediante il D.Lgs. 135/2016, ha esercitato il monitoraggio sul processo di informativa finanziaria, sull'attività di revisione legale e sull'indipendenza del Revisore legale dei conti, in particolare per quanto riguarda la prestazione di servizi non di revisione.
Il Collegio Sindacale ha esaminato le relazioni di revisione rilasciate in data 31 marzo 2021 dalla Società di Revisione legale Deloitte e Touche S.p.A. ai sensi dell'art. 14 del D.Lgs. n. 39/2010 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014 sul Bilancio d'esercizio e sul Bilancio Consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2020. In particolare, dette relazioni:
In data 31 marzo 2021 la Società di Revisione ha inviato al Collegio la Relazione aggiuntiva, ai sensi dell'art. 11 del Regolamento (UE) n. 537/2014, da cui non emergono carenze significative nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria meritevoli di essere portate all'attenzione dei responsabili delle attività di governance. Unitamente alla Relazione Aggiuntiva la Società di Revisione ha fornito al Collegio la dichiarazione sull'indipendenza (articolo 6 del Regolamento UE sopra citato) da cui non emergono situazioni che possono aver compromesso l'indipendenza.
Il Collegio ha tenuto diversi incontri periodici, in conformità all'art. 150, comma 3, del TUF e delle disposizioni del D.Lgs. n. 39/2010, con la Società di Revisione – esaminando il piano delle attività di revisione 2020, verificandone l'adeguatezza, seguendone l'esecuzione e scambiando tempestivamente i dati e le informazioni rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti - senza che siano stati evidenziati

rilievi particolari da dover comunicare, né fatti ritenuti censurabili che abbiano richiesto la formulazione di specifiche segnalazioni ai sensi dell'art. 155, comma 2, del TUF. Nelle Note Integrative è data pubblicità dei corrispettivi di revisione legale dei conti nonché dei corrispettivi per i servizi consentiti diversi dalla revisione prestati nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 a FinecoBank ed alla società controllata dalla Società di revisione e dalle entità della rete cui appartiene la Società di revisione stessa.
Si riportano di seguito i compensi in Euro (al netto di IVA e spese) relativi ai servizi prestati a FinecoBank
| Tipologia di servizi | Soggetto che ha erogato il servizio | Compensi |
|---|---|---|
| Revisione Contabile | Deloitte & Touche S.p.A. | 190.752 |
| Servizi di attestazione | Deloitte & Touche S.p.A. | 181.000 |
| Altri Servizi | Deloitte & Touche S.p.A. | 10.000 |
| TOTALE | Euro | 381.752 |
ed alla controllata Fineco Asset Management DAC:
| Tipologia di servizi | Soggetto che ha erogato il servizio | Compensi |
|---|---|---|
| Revisione Contabile Servizi di attestazione |
Deloitte Ireland LLP Deloitte Ireland LLP |
15.000 22.500 |
| TOTALE | Euro | 37.500 |
I Servizi di attestazione si riferiscono a: i) servizi finalizzati al rilascio della lettera di attestazione provvisoria (comfort letter) sui Prospetti Contabili Consolidati del Gruppo Fineco; ii) emissione della relazione richiesta dall'articolo 23 comma 7 del Regolamento di Banca d'Italia del 5 dicembre 2019 di attuazione degli articoli 4-undecies e 6, comma 1, lettere b) e c-bis) del D.Lgs. 58/98 con riferimento al documento predisposto da FinecoBank S.p.A. al fine di illustrare i presidi adottati secondo quanto previsto dalla Parte 3 del Regolamento e dagli articoli 22 e 23, comma 4-bis del D.Lgs. 58/98 (TUF) e relative disposizioni attuative (il "Documento Descrittivo"); iii) revisione contabile limitata a titolo volontario dello stato patrimoniale consolidato, del conto economico consolidato di periodo, del prospetto della redditività consolidata complessiva di periodo, del prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato di periodo e delle relative note esplicative di FinecoBank e della consolidata al 31 marzo e al 30 settembre predisposti anche al fine della computabilità dell'utile consolidato di periodo nel capitale primario di classe 1 del Gruppo FinecoBank in accordo con quanto previsto dal Regolamento UE n. 575/2013.
Nel corso del 2020 il Collegio Sindacale non ha autorizzato servizi aggiuntivi.
Si precisa che nell'ultimo trimestre del 2020 è stata aggiornata la normativa interna sulla gestione dei rapporti contrattuali con la Società di revisione incaricata della revisione esterna di Gruppo, con la definizione di principi e regole per una prudente e trasparente gestione dei rapporti con la società di revisione esterna per la prestazione dei servizi di revisione legale dei conti nonché degli altri servizi svolti nel rispetto del Regolamento UE 537/2014, ispirati al massimo grado di indipendenza della stessa e nel rispetto delle previsioni contenute nella normativa comunitaria e nazionale applicabile.
Con l'approvazione del Bilancio dell'Impresa dell'esercizio al 31 dicembre 2021 da parte dell'Assemblea degli Azionisti di FinecoBank, che verrà convocata nel 2022, giungerà a scadenza l'incarico di revisione legale dei conti per il novennio 2013 - 2021 conferito in data 16 aprile 2013 a Deloitte & Touche S.p.A. dalla stessa Assemblea degli Azionisti.

Sulla base della normativa vigente, non potendo essere ulteriormente rinnovato a Deloitte & Touche S.p.A., il nuovo incarico di revisione legale dei conti dovrà essere affidato dall'Assemblea degli Azionisti su proposta motivata del Collegio Sindacale nella sua veste di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. 39/2010, ad esito di un'apposita procedura di selezione secondo i criteri e le modalità di cui all'art. 16 del Regolamento Europeo n. 537/2014 (di seguito il "Regolamento Europeo").
Il Collegio Sindacale, d'intesa con le funzioni aziendali competenti, ha ritenuto opportuno anticipare l'avvio della procedura di selezione per l'assegnazione dell'incarico di revisione legale dei conti per il periodo 2022 – 2030, prassi diffusa tra le principali società quotate, al fine di garantire un adeguato passaggio di consegne tra il revisore uscente ed il nuovo revisore incaricato, nonché consentire il rispetto dei limiti temporali posti a salvaguardia dell'indipendenza del revisore (cd. cooling in period ex art. 5 del Regolamento Europeo, che prevede che il revisore si astenga dal fornire talune tipologie di servizi diverse dalla revisione legale dei conti già a partire dall'esercizio immediatamente precedente al primo anno di revisione).
Quale società che esercita l'attività di direzione e coordinamento di cui all'art. 2497 bis codice civile, la Capogruppo FinecoBank S.p.A. ha prescelto la figura del revisore unico di Gruppo, anche al fine di incrementare l'efficienza del processo di revisione contabile del Gruppo FinecoBank, poiché la società incaricata della revisione del Bilancio Consolidato è interamente responsabile dell'espressione del relativo giudizio (Direttiva Europea 2006/43/CE e, per l'Italia, D.Lgs. 39/2010). La procedura di selezione per l'assegnazione dell'incarico di revisione legale dei conti per il periodo 2022 – 2030 assicura l'autonomia decisionale degli organi competenti delle società del Gruppo in relazione alle proprie regole di governance e ad eventuali limiti di legge.
Atteso quanto sopra, si è ritenuto opportuno prevedere che l'Assemblea degli Azionisti, chiamata ad approvare il Bilancio dell'Impresa dell'esercizio al 31 dicembre 2020, fosse altresì chiamata a deliberare relativamente al conferimento dell'incarico di revisione legale dei conti di FinecoBank S.p.A. e alla determinazione del corrispettivo e dei relativi criteri di adeguamento, su proposta motivata del Collegio Sindacale.
Conformemente alle disposizioni del citato art. 16 del Regolamento Europeo, trattandosi di affidamento dell'incarico di revisione legale per un Ente di Interesse Pubblico ("EIP") come definito dall'art. 16 del D.Lgs. 39/2010, la proposta formulata dal Collegio, sottoposta per approvazione all'assemblea degli azionisti, individua due possibili alternative di conferimento dell'incarico esprimendo una preferenza, debitamente motivata, per una delle due.
La proposta non è stata influenzata da terze parti e non è stata applicata alcuna delle clausole del tipo di cui all'articolo 16 paragrafo 6 del Regolamento Europeo.
Il Collegio Sindacale ha vigilato sul rispetto della normativa che regola l'articolato processo amministrativo e contabile, in virtù del quale il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari e l'Amministratore Delegato e Direttore Generale rilasciano le attestazioni previste dall'art. 154-bis del TUF.
Il Collegio, in quanto Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, ha altresì monitorato il processo della informativa finanziaria, senza riscontrare problematiche o criticità.
Le procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio dell'Impresa, del Bilancio Consolidato e di ogni altra comunicazione finanziaria, sono state predisposte sotto la Responsabilità del

Dirigente Preposto che, unitamente all'Amministratore Delegato e Direttore Generale, nella periodica rendicontazione sulle stesse e, da ultimo, nella "Relazione sul sistema dei controlli interni sul financial reporting in ottemperanza alla legge n.262/2005", approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 9 febbraio 2021, ne attesta l'adeguatezza sulla base dei test di effettiva applicazione dei controlli, in relazione alle caratteristiche del Gruppo Fineco e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio Consolidato e del Bilancio dell'Impresa al 31 dicembre 2020.
Il Dirigente Preposto e l'Amministratore Delegato e Direttore Generale attestano altresì che il Bilancio Consolidato ed il Bilancio dell'Impresa:
Il Dirigente Preposto, nel corso degli incontri con il Collegio Sindacale, non ha segnalato carenze nei processi operativi e di controllo che possano inficiare il suddetto giudizio di adeguatezza e di effettiva applicazione delle procedure amministrativo-contabili al fine della corretta rappresentazione economica, patrimoniale e finanziaria dei fatti della gestione in conformità ai principi contabili adottati.
Con regolare periodicità il Dirigente Preposto presenta al Consiglio di Amministrazione un aggiornamento della situazione delle attività svolte e lo stato di avanzamento lavori delle attività dirette al miglioramento del Sistema di Controllo Interno relativo all'attività di Financial Reporting.
Nel corso dei periodici incontri finalizzati allo scambio di informazioni, il Revisore legale dei conti non ha segnalato significative criticità del sistema di controllo interno inerente il processo di informativa finanziaria.
Il Collegio ha vigilato sulla redazione del Bilancio dell'Impresa e del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2020 in conformità ai principi contabili emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i relativi documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea, come previsto dal Regolamento dell'Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dal 1° gennaio 2020.
Il Bilancio dell'Impresa ed il Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2020 risultano composti dallo Stato Patrimoniale, dal Conto economico, dal prospetto della Redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalla Nota integrativa ed è corredato dalla "Relazione sulla gestione" e dall'Attestazione prevista dall'art. 81-ter del Regolamento CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni rilasciata in data 11 febbraio 2020. Il Bilancio utilizza, altresì, gli schemi di bilancio e della nota integrativa previsti dalle istruzioni stabilite dalla Banca d'Italia con la Circolare n. 262 del 22.12.2005, successivamente aggiornata e modificata.
Ai sensi del Documento Banca d'Italia/Consob/Isvap n. 4 del 03 marzo 2010 ed alla normativa interna che ha recepito la Legge n. 262/2005, si dà atto che il Consiglio di Amministrazione ha approvato nel corso della seduta del 19.01.2021, in via preventiva ed autonoma rispetto al momento di approvazione del bilancio, la metodologia per l'esecuzione dell'impairment test dell'avviamento, rimasta invariata rispetto a quella utilizzata per il test al 31 dicembre 2019, in conformità alle disposizioni dello IAS 36. I risultati confermano la sostenibilità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio.
Alla luce delle evidenze riscontrate, dell'informativa resa dal Dirigente Preposto, nonché delle osservazioni della Società di revisione, il Collegio Sindacale ha motivo di ritenere che il sistema amministrativo contabile della Banca e del Gruppo sia affidabile ed adeguato ad assicurare una completa, tempestiva ed attendibile rappresentazione degli accadimenti gestionali, conforme ai principi contabili adottati.

Il D.Lgs. 254/2016 (Decreto), in attuazione della Direttiva 2014/95/UE, ha introdotto nel nostro ordinamento l'obbligo per gli enti di interesse pubblico (EIP), che superino determinate soglie dimensionali, di redigere per ogni esercizio finanziario una dichiarazione di carattere non finanziario volta ad "assicurare la comprensione dell'attività di impresa, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dalla stessa prodotta", avente ad oggetto temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani ed alla lotta contro la corruzione attiva e passiva, che sono rilevanti tenuto conto delle attività e delle caratteristiche dell'impresa.
In ottemperanza a quanto previsto dal D.Lgs. 254/2016, Fineco ha predisposto la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2020 (nel seguito anche solo "DNF").
L'impegno di Fineco in termini di sostenibilità si è concretizzato con la predisposizione della DNF relativa all'esercizio 2020, non solo al fine di assolvere agli obblighi previsti dagli articoli 3 e 4 del D.Lgs. 254/16.
In questa seconda Dichiarazione Non Finanziaria, Fineco ha inteso andare oltre il concetto di semplice reportistica di consuntivazione, esponendo il piano per allineare gli impegni della Banca ai 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.
A questo approccio Fineco ha affiancato un piano obiettivi ESG da perseguire entro il 2023 declinato in sei linee strategiche: aumento dell'offerta di prodotti e servizi con valore sociale e ambientale; lotta al cambiamento climatico attraverso l'implementazione di un Sistema di Gestione Ambientale; promozione di una filiera responsabile; attenzione alle persone, al sostegno delle comunità locali e al rafforzamento del dialogo con gli investitori socialmente responsabili, oltre che alla partecipazione a iniziative che possano supportare l'impegno della Banca verso lo sviluppo sostenibile.
Nel 2020 il Collegio ha preso atto altresì dei passi avanti compiuti nel raggiungimento del piano obiettivi, tra cui l'adesione della Banca a due importanti iniziative volontarie delle Nazioni Unite: il Global Compact, che promuove la responsabilità sociale d'impresa attraverso il rispetto e l'adesione a Dieci Principi fondamentali e i Principles for Responsible Banking, lanciati a settembre 2019 per avvicinare il settore bancario agli Obiettivi di sviluppo sostenibile e a quelli fissati nell'accordo di Parigi sul clima del 2015. La Banca ha inoltre avviata l'implementazione del Sistema di Gestione Ambientale ai sensi del Regolamento EMAS n. 1221/2009/CE e ha messo in atto numerose iniziative per garantire il benessere di tutti i dipendenti, per sostenerli in un periodo di elevata complessità sociale.
Attraverso la controllata irlandese Fineco Asset Management DAC, Fineco ha ampliato la gamma dei prodotti ESG promuovendo un ulteriore scatto in avanti della società verso la sostenibilità. FAM ha aderito ai Principles for Responsible Investment delle Nazioni Unite, volti allo sviluppo di un sistema finanziario sostenibile mediante l'integrazione dei criteri sociali, ambientali e di buona governance nelle pratiche di investimento.
Il Collegio Sindacale vigila sull'osservanza delle disposizioni in materia, previste dal D.Lgs. 254/2016.
A norma dell'art. 3, comma 10, del D.Lgs. 254/2016 la verifica di conformità delle informazioni fornite rispetto alle norme di riferimento e agli standard di rendicontazione adottati spetta ai revisori, con apposita relazione, distinta da quella dell'art. 14 del D.Lgs. n. 39/2010.
La DNF è stata presentata all'esame e alla valutazione del Comitato Corporate, Governance e Sostenibilità Ambientale e Sociale e del Comitato Rischi e Parti Correlate in data 28 gennaio 2021 e successivamente approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 9 febbraio 2021.
Il Collegio Sindacale ha ottenuto periodici aggiornamenti in merito allo svolgimento delle attività propedeutiche alla predisposizione della DNF ed esaminato la documentazione resa disponibile; ha

analizzato la Circolare Assonime n. 13 del 12 giugno 2017 a commento del D.Lgs. 254/2016 e n. 4 dell'11 febbraio 2019 (Novità in tema di dichiarazione non finanziaria).
Il Collegio ha incontrato il Revisore per una preliminare indicazione riguardo la modalità di esame adottata ed ha preso altresì atto della "Relazione della Società di revisione indipendente sulla Dichiarazione Consolidata di carattere non finanziario" (Relazione) relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, emessa in data 31.03.2021, nella quale la Società di revisione, dopo aver espressamente indicato le procedure svolte, conclude che non sono pervenuti all'attenzione della stessa elementi che facciano ritenere che la DNF del Gruppo FinecoBank relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto e dai GRI Standards (Global Reporting Initiative).
Si precisa che la DNF è resa pubblica dalla Banca insieme ai documenti relativi al Bilancio dell'esercizio 2020.
Sulla base informazioni acquisite, il Collegio Sindacale dichiara che, nel corso della disamina relativa alla Dichiarazione non Finanziaria, non sono pervenuti alla sua attenzione elementi di non conformità e/o di violazione delle relative disposizioni normative.
Il Collegio Sindacale ha acquisito informazioni, tenuto incontri con le funzioni aziendali e vigilato sul funzionamento e sull'adeguatezza del sistema di controllo interno.
In recepimento di quanto previsto dalla Circolare n. 285/2013 della Banca d'Italia e successivi aggiornamenti, la Banca si è dotata del "Documento degli Organi e delle Funzioni con compiti di Controllo" che definisce il Sistema dei Controlli Interni della Banca con l'analitica individuazione dei compiti e delle responsabilità degli Organi aziendali e delle funzioni di controllo, aggiornato con delibera del Consiglio di Amministrazione di luglio 2020.
Il Sistema dei controlli interni di FinecoBank si conforma ai principi del Codice di Autodisciplina delle società quotate, Codice di Corporate Governance dal 2021, alle normative di settore applicabili ed alle best practices.
In tema di articolazione delle competenze, il Regolamento degli Organi Aziendali aggiornato a maggio 2020 e, successivamente, a marzo 2021 stabilisce che la responsabilità del Sistema di Controllo Interno e Rischi compete al Consiglio di Amministrazione, che svolge un ruolo di indirizzo e di valutazione dell'adeguatezza del sistema e individua al proprio interno:
In data 9 febbraio 2021 è stato presentato al Consiglio di Amministrazione il documento "Valutazione Manageriale del Sistema di Controllo Interno e Rischi 2020" in cui l'Amministratore Delegato e Direttore Generale della Banca dichiara, alla luce delle analisi eseguite, che il Sistema di Controllo Interno di FinecoBank è "Per lo più Soddisfacente", in una scala di giudizi strutturata su quattro livelli, in ordine crescente: "Non Soddisfacente", "Quasi Soddisfacente", "Per lo più Soddisfacente " e "Adeguato",

confermando la valutazione espressa a febbraio 2020, sebbene rilevi alcune aree di miglioramento per le quali sono state già definite le opportune azioni correttive.
La Banca ha istituito le funzioni aziendali di controllo permanenti ed indipendenti: i) di conformità alle norme (Compliance); ii) di controllo dei rischi (Risk Management); iii) di revisione interna (Internal Audit). Analogo assetto del sistema di controllo è stato definito per la controllata FAM, per la quale nel corso del secondo trimestre 2020 è stato nominato il Responsabile della funzione Internal Audit con decorrenza 3 giugno 2020, terminando pertanto l'outsourcing in vigore verso PricewaterhouseCoopers.
Il Collegio dà atto che le Relazioni trimestrali e la Relazione annuale predisposte dall'Internal Audit per la propria valutazione del Sistema di Controllo Interno - contenenti anche sezioni dedicate alle risultanze dell'attività di Audit svolta sui processi della Banca, sulla Rete dei Consulenti Finanziari, agli Audit Findings nella loro composizione anche temporale - sono state regolarmente presentate al Comitato Rischi e Parti Correlate, al Collegio Sindacale ed al Consiglio di Amministrazione ed ivi discusse. La Relazione al 31.12.2020 fornisce anche informazioni sulla struttura e sull'organico della funzione di Internal Audit; inoltre, considerato il ruolo di funzione Internal Audit di Capogruppo, la Relazione include una sintesi dei risultati delle attività svolte dalla funzione Internal Audit della controllata Fineco Asset Management DAC e sulla valutazione del sistema dei controlli interni espressa dal responsabile locale della funzione.
Nel mese di settembre 2020 il Consiglio di Amministrazione ha approvato, con il parere favorevole del Comitato Rischi e Parti Correlate, sentito il Collegio Sindacale, la modifica del piano annuale 2020 in relazione a verifiche non pianificate intervenute dall'approvazione deliberata nel gennaio 2020.
Il Collegio, nel corso della propria attività, ha monitorato il rispetto del piano di Audit - per quanto concerne sia le strutture centrali ed i processi sia la rete dei Consulenti Finanziari - verificandone le tempistiche di effettiva attuazione e le motivazioni alla base delle intervenute variazioni.
Nel corso del 2020 sono stati svolti tutti gli audit previsti dal piano modificato sui processi della Banca, con valutazioni3 Mostly Satisfactory e Good ad eccezione di due audit con valutazione Partially Satisfactory, per i quali le azioni correttive pianificate dal management a fronte delle carenze emerse sono in corso ed oggetto di monitoraggio periodico da parte del Collegio Sindacale. E' stato altresì completato il piano delle verifiche relative alla rete dei Consulenti Finanziari, che prevedeva lo svolgimento di n. 400 verifiche; l'86% degli audit ha riportato una valutazione positiva (mostly satisfactory/good); n. 351 delle 400 verifiche sono state svolte off site: a partire dal secondo trimestre 2020 le attività di audit on-site sulla Rete dei Consulenti Finanziari sono state sospese a causa dell'emergenza sanitaria COVID-19, attivando gli audit off-site sui PFA selezionati in relazione alla copertura temporale, alla necessità di follow-up di precedenti verifiche ed all'emergere di fattori di rischio.
Il sistema dei controlli interni di FinecoBank S.p.A. è stato valutato "mostly satisfactory" dalla funzione di revisione interna e le attività di controllo di secondo livello svolte nel 2020 dal Risk Management e dalla Compliance relativamente ai processi oggetto di audit nel corso dell'anno sono state valutate nel complesso adeguate.
Il Collegio ha altresì preso atto della "Relazione sull'attività di revisione interna di FinecoBank di cui al Manuale Consob degli obblighi informativi dei soggetti vigilati", elaborata dall'Internal Audit sulla base della propria attività svolta nell'anno 2020 nell'ambito dei servizi di investimento, presentata al Collegio Sindacale, al Comitato Rischi e Parti Correlate e nella seduta del 15 marzo 2021 e successivamente al Consiglio di Amministrazione. Le analisi svolte hanno nel complesso evidenziato la generale adeguatezza dei presidi definiti a mitigazione dei rischi che caratterizzano il business della Banca, riscontrati con le attività di audit
3 La scala di valutazione, modificata dall'1.01.2020, prevede i seguenti valori: good, mostly satisfactory, partially satisfactory, unsatisfactory.

svolte nel corso del 2020 sia sui processi della Banca sia sulla rete dei Consulenti Finanziari (PFA). A fronte di detta Relazione il Collegio Sindacale formulerà le proprie Considerazioni a Consob nei termini previsti.
Il Collegio Sindacale ha esaminato gli Audit Report emessi dall'Internal Audit nel corso del 2020 utilizzando le informazioni ivi contenute per lo svolgimento della propria attività e per monitorare il recepimento delle raccomandazioni e degli interventi correttivi in essi contenuti, con particolare attenzione, nei confronti dei Responsabili delle Aree organizzative interessate, al rispetto delle scadenze per lo svolgimento delle azioni rimediali previste, fra le quali le azioni relative ad alcune aree normative (si citano Mifid II, PSD2, Outsourcing).
Il Responsabile locale della funzione Internal Audit, che ha completato le verifiche di audit previste dal piano, ha valutato il sistema dei controlli interni Mostly Satisfactory.
Con decorrenza gennaio 2021 la funzione Internal Audit è stata riclassificata Direzione. Al 31.12.2020 lo staff della Funzione è composto complessivamente da n. 19 risorse, di cui n. 3 inserite nel corso del 2020; rispetto al target sizing definito a seguito della reinternalizzazione della funzione avvenuta nel 2019 con l'uscita dal Gruppo UniCredit, residuano n. 3 risorse da individuare per le attività di audit sui processi; l'attività di recruiting prosegue al fine di colmare il gap nel corso del 2021.
Nel corso del 2020 il Collegio ha incontrato periodicamente il Chief Risk Officer per valutarne, tra l'altro, l'operato ed approfondire le relazioni informative dallo stesso predisposte per gli Organi Aziendali vigilando, anche attraverso la partecipazione alle riunioni del Comitato Rischi e Parti Correlate, sull'efficacia, la completezza, la funzionalità e l'affidabilità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e del Risk Appetite Framework, in linea con le previsioni del Codice di Autodisciplina e con le disposizioni di vigilanza.
Ha inoltre vigilato sul processo di internalizzazione del piano di azione ICAAP ed ILAAP, a seguito dell'uscita della Banca dal Gruppo UniCredit.
In data 16 marzo 2021 la funzione CRO ha provveduto, in conformità alle disposizioni di Vigilanza prudenziale, a presentare al Consiglio di Amministrazione la "Relazione annuale sulle esposizioni a rischio del Gruppo al 31 dicembre 2020" in cui, tra l'altro, vengono dettagliate le attività svolte nel corso del 2020, anche di natura straordinaria principalmente derivanti dalla conclusione del progetto di sviluppo dei servizi precedentemente forniti dalla ex-Capogruppo UniCredit in virtù del contratto Master Service Agreement (MSA), in scadenza a dicembre 2020. In particolare, l'attività straordinaria si è concentrata sui seguenti aspetti:

A tali attività si aggiunge la stesura del Resoconto ICAAP/ILAAP 2020, precedentemente redatto da UniCredit in qualità di Capogruppo e comprendente l'integrazione con esercizi di stress test specifici COVID-19 chiesti dalla Banca d'Italia. Il resoconto ICCAP/ILAAP, in fase di definizione, verrà posto all'ordine del Consiglio di Amministrazione nel mese di aprile 2021 e successivamente trasmesso a Banca d'Italia.
Con riferimento alle attività ordinarie, si annoverano il monitoraggio del Risk Appetite Framework (RAF), dell'adeguatezza del Capitale Interno della Banca (ICAAP) e dei limiti operativi all'assunzione delle varie tipologie di rischio, il monitoraggio dei rischi dell'attività svolta dal Gruppo nelle sue diverse componenti (di credito, di mercato, operativo, di liquidità, di business), il monitoraggio del quadro normativo rilevante per il Gruppo, l'attività di direzione e controllo, per gli ambiti di competenza, sulla controllata Fineco Asset Management, la validazione periodica dei modelli interni gestionali adottati, nonché la proposta di politiche di mitigazione del rischio ove ritenuto necessario, il reporting trimestrale agli Organi Sociali e alle Autorità di Vigilanza.
Nella "Relazione annuale sulle esposizioni a rischio del Gruppo al 31 dicembre 2020" la funzione di Risk Management evidenzia che nel corso dell'esercizio trascorso i superamenti dei limiti previsti dalle policy approvate sono stati gestiti tramite i processi di escalation e, come previsto, ne è stata data informativa agli Organi Sociali nella Relazione trimestrale sulle esposizioni al rischio.
FinecoBank ha approvato a gennaio 2020 – conformemente alle disposizioni di Banca d'Italia - il documento "Group Risk Appetite 2020" le cui metriche, inclusive del rischio tasso in relazione alle politiche di copertura, sono state oggetto di valutazione da parte del Comitato Rischi e Parti Correlate (riunione del 13 gennaio 2020), e che è anche finalizzato a verificare la coerenza tra il modello di business, il RAF stesso ed il processo di budget.
Con riferimento al requisito patrimoniale relativo al rischio operativo, in seguito al deconsolidamento dal Gruppo UniCredit, la Banca ha avviato e completato, con decorrenza 31 dicembre 2019, l'iter necessario per passare all'adozione del metodo Standardizzato (TSA). Sono stati, peraltro, mantenuti la governance, i presidi ed il framework di reporting richiesti dal metodo interno per la misurazione del requisito di capitale (AMA), precedentemente adottato e sviluppato. In particolare, la funzione Rischi Operativi e Reputazionali effettua raccolta e classificazione dei dati di perdita, dei dati di perdita ipotizzati tramite analisi di scenario e degli indicatori di rischio: l'attività di raccolta e classificazione delle perdite operative è effettuata con finalità di prevenzione e miglioramento interno, mentre le analisi di scenario consentono di stimare l'esposizione del Gruppo ai rischi operativi, caratterizzati da una bassa frequenza, ma da un sensibile impatto potenziale.
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato, in data 13 ottobre 2020 modifiche della struttura organizzativa con decorrenza 1° gennaio 2021, a seguito di un iter che ha visto anche il coinvolgimento del Collegio Sindacale (per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo "Attività di vigilanza sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo").
Al 31 dicembre 2020 la Direzione Chief Risk Officer è composta da 18 risorse ed è organizzata internamente in cinque Team; tre di questi sono articolati in relazione ai singoli profili di rischio ritenuti di maggior rilievo per il Gruppo (credito, mercato ed operativi), due Team sono invece dedicati alle attività trasversali ai diversi profili di rischio.
A seguito del deconsolidamento del Gruppo UniCredit FinecoBank ha assunto la qualifica di Capogruppo e, conseguentemente, è tenuta a redigere un Piano di Risanamento ai sensi dell'art. 69-quinquies TUB.
Il team Regulatory Affairs, a diretto riporto dell'Amministratore Delegato e Direttore Generale, ha definito il Piano che, prima della presentazione all'Internal Control Business Committee, al Comitato Rischi e Parti Correlate, al Collegio Sindacale e al Consiglio di Amministrazione, è stato sottoposto al vaglio dell'Internal Audit e successivamente trasmesso a Banca d'Italia.

Il Collegio ha giudicato il sistema di gestione dei rischi complessivamente adeguato alle dimensioni e alle caratteristiche della società.
Il Collegio Sindacale, nel corso dell'esercizio, ha tenuto incontri periodici con il Responsabile della funzione Compliance della Banca, per valutare l'attività di pianificazione dei controlli in base ai rischi evidenziati e gli esiti dei controlli di secondo livello svolti, verificando e raccomandando il rispetto delle tempistiche previste nei monitoraggi trimestrali per la chiusura delle azioni correttive di volta in volta individuate e prestando particolare attenzione ai rischi residuali evidenziati in detti monitoraggi.
Il Collegio ha altresì preso atto della "Relazione sulle attività 2020 della funzione Compliance di FinecoBank S.p.A." nella quale la Funzione esprime un giudizio di sintesi "mostly satisfactory" in quanto dalle attività svolte nel 2020 non emergono rilevanti criticità. In particolare, la valutazione dei rischi primari di non conformità soggetti a presidio diretto della funzione Compliance, svolta considerando anche le risultanze dei controlli di secondo livello, dei rilievi formulati dalla funzione Internal Audit e dalle Autorità di Vigilanza, ed a presidio indiretto, non ha individuato alcuna area normativa con livello di rischio superiore a "Medium" 4 .
Il Collegio Sindacale ha predisposto le proprie "Osservazioni" che accompagneranno la Relazione da trasmettersi alla CONSOB entro trenta giorni dall'approvazione del Bilancio dell'Impresa.
Nel corso del 2020 i risultati dei monitoraggi svolti sono stati presentati al Comitato Rischi e Parti Correlate, al Collegio Sindacale ed al Consiglio di Amministrazione mediante report trimestrali.
Il modello organizzativo della funzione è stato rivisto in base ad un piano definito in occasione dell'uscita dal Gruppo UniCredit. In particolare il piano ha riguardato:
L'organico della funzione, che a luglio 2020 è stata classificata come Direzione, è stato rafforzato nel 2020 con l'inserimento di n. 2 nuove risorse; ulteriori 2 risorse sono previste per il 2021.
Il Data Protection Officer (DPO) di FinecoBank ha predisposto la "Relazione del Data Protection Officer di FinecoBank S.p.A. - Anno 2020", presentata al Consiglio di Amministrazione del 16 marzo 2021, previo esame da parte del Comitato Rischi e Parti Correlate, e al Collegio Sindacale, col fine di riassumere gli esiti delle attività svolte e delle iniziative intraprese per proteggere i dati personali trattati e gestirne il rischio di violazione, sui malfunzionamenti accertati e sulle relative azioni correttive adottate, nonché sull'attività formativa del personale, in conformità a quanto richiesto dal Regolamento Generale sulla protezione dei dati (GDPR).
Nel corso del 2021 è prevista la finalizzazione della revisione della normativa interna al fine di completarne l'adeguamento all'attuale contesto societario.
Nel periodo di riferimento la Banca ha completato il riassetto organizzativo della Funzione Antiriciclaggio a seguito del deconsolidamento dal Gruppo UniCredit. Nella seduta del 13 ottobre 2020 il Consiglio di
4 Il rischio di compliance è rappresentato, in ordine crescente, dai valori "limited", "medium", "significant" e "critical".

Amministrazione ha nominato, con decorrenza gennaio 2021 e con parere favorevole del Collegio Sindacale, un nuovo responsabile della Funzione, trasferendo la responsabilità dal responsabile della Direzione Compliance al Responsabile del Servizio Antiriciclaggio e Antiterrorismo e contestuale creazione della nuova unit Funzione Antiriciclaggio, alla quale riportano i Team Servizio Antiriciclaggio e Antiterrorismo e Segnalazioni Operazioni Sospette, in precedenza collocati all'interno della Direzione Compliance. Il Responsabile della Funzione Antiriciclaggio è pertanto collocato a riporto del Responsabile della Direzione Compliance.
Sono stati realizzati inoltre gli interventi relativi all'adeguamento al Provvedimento di Banca d'Italia del 30 luglio 2019 "Disposizioni in materia di adeguata verifica della clientela per il contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo" e all'adeguamento al Provvedimento di Banca d'Italia del 24 marzo 2020 "Disposizioni per la conservazione e la messa a disposizione dei documenti, dei dati e delle informazioni". In tale contesto, è stata aggiornata la normativa interna di riferimento (Global Policy e Global Operational Regulation).
L'informativa periodica al 31 dicembre 2020 è in corso di predisposizione.
Le percentuali di fruizione dei corsi di formazione obbligatoria a dicembre 2020 si attestavano ad oltre 96% per i dipendenti e ad oltre 97% per i Consulenti Finanziari.
Nel periodo di riferimento non sono state avviate ispezioni da parte dei Regulator, non sono stati formulati rilievi e non sono state ricevute comunicazioni in tema AML. A dicembre 2020 la funzione Internal Audit ha avviato una verifica sui presidi di antiriciclaggio della Banca, ivi compresa l'attività di follow-up del precedente intervento di audit valutato "Unsatisfactory" a fine 2018.
Il Collegio Sindacale ha preso, altresì, atto della "Relazione sulla situazione complessiva dei reclami ricevuti da FinecoBank S.p.A. nel 2020", predisposta dalla funzione Reclami, avente ad oggetto sia i reclami riferiti alla prestazione dei servizi di investimento che gli altri reclami.
I reclami ricevuti non hanno evidenziato significative carenze nelle procedure interne e nell'organizzazione della Società.
A fine 2019 l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) aveva avviato un procedimento per pubblicità ingannevole consistente nell'utilizzo, dal giugno 2014 al settembre 2019, del claim "canone zero per sempre" per la promozione del conto corrente Fineco, posto che la Banca, a novembre 2019, con modifica unilaterale, aveva aumentato il canone da zero a 3,95 euro mensili. A dicembre 2020 l'AGCM ha comunicato a FinecoBank la chiusura del procedimento, senza accertare l'infrazione (e dunque senza applicazione di sanzioni), ritenendo che gli impegni presentati dalla Banca, siano idonei a far venir meno i possibili profili censurabili della pratica commerciale oggetto di istruttoria.
In ottemperanza alle Disposizioni di Vigilanza di Banca d'Italia (Circolare 285/2013 e successivi aggiornamenti) e alla Legge 179/2017, che introduce nuove disposizioni a tutela di coloro che segnalano reati o irregolarità di cui sono venuti a conoscenza nell'ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato, il Gruppo FinecoBank S.p.A. ha definito e disciplinato con normativa interna (Global Compliance Policy – Whistleblowing, approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 25 febbraio 2020) un processo volto a consentire la segnalazione da parte del Personale e di Terze Parti di atti o fatti che possano costituire violazione delle norme disciplinanti l'attività bancaria, mettendo a disposizione canali di segnalazione e impegnandosi a mantenere la riservatezza dei dati personali del Segnalante e del Segnalato.
La funzione Compliance ha redatto la "Relazione sul sistema interno di segnalazione delle violazioni (c.d. Whistleblowing)", presentata al Consiglio di Amministrazione del 16 marzo 2021, previo esame da parte del Comitato Rischi e Parti Correlate, e al Collegio Sindacale; la Relazione illustra sinteticamente le

informazioni concernenti le n. 5 segnalazioni pervenute nel corso dell'anno 2020, di cui n. 3 non sono risultate pertinenti rispetto alle finalità della procedura, n. 1 ha condotto all'accertamento di illeciti e/o irregolarità che hanno dato luogo a provvedimenti nei confronti dei segnalati, n. 1, pervenuta a novembre 2020, è stata chiusa ad inizio 2021.
FinecoBank si avvale di un Organismo appositamente istituito per lo svolgimento delle funzioni di Organismo di Vigilanza di cui al D. Lgs. 231/2001. L'Organismo di Vigilanza, a seguito del rinnovo degli organi sociali avvenuto in occasione dell'Assemblea del 28 aprile 2020 ed alla luce del nuovo assetto societario e di governance della Banca, in un'ottica di razionalizzazione ed al fine di consolidarne il ruolo di indipendenza preservando le competenze in esso rappresentate, dal 9 giugno 2020 è stato modificato nella propria composizione, per il triennio 2020-2022, con la riduzione da quattro a tre del numero complessivo dei membri, di cui due esterni ed uno interno alla Banca, ossia il Responsabile Internal Audit.
Il Collegio Sindacale ha incontrato nel corso del 2020 l'Organismo di Vigilanza ed ha esaminato la "Relazione informativa dell'attività svolta dall'Organismo di Vigilanza (OdV) ai sensi del D.Lgs. 08 giugno 2001, n. 231, al 31 dicembre 2020". Dalle risultanze delle attività svolte dall'OdV non sono emerse violazioni della normativa di riferimento e si riscontra che, tra l'altro, lo stesso ha:
Sulla base della documentazione esaminata, delle informazioni ricevute e dei riscontri effettuati nel corso della propria attività di vigilanza, il Collegio Sindacale, pur richiamando l'esistenza di alcuni interventi correttivi in atto, ritiene complessivamente adeguato il Sistema di Controllo Interno.

Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'adeguatezza della struttura organizzativa e sul suo corretto funzionamento nell'ambito di diversi incontri con i vertici aziendali e con i Responsabili delle varie aree e funzioni; da tale attività di vigilanza non sono emerse significative carenze di natura organizzativa.
In particolare il Collegio, nel corso del 2020, ha vigilato sulle iniziative finalizzate al miglioramento della organizzazione aziendale ed ha preso atto delle modifiche, debitamente approvate dal Consiglio di Amministrazione previo parere, qualora necessario, dei competenti comitati, apportate alle strutture della Banca, al relativo Organigramma aziendale - recante una chiara identificazione delle funzioni, dei compiti e delle linee di responsabilità - ed al Regolamento interno.
In particolare, nel corso del mese di aprile 2020 sono state apportate alcune modifiche alla struttura organizzativa della Direzione Chief Risk Officer con la creazione di nuove strutture, la ridenominazione di una struttura esistente e la ridistribuzione di alcune attività per una migliore gestione delle stesse.
Nel mese di luglio 2020 le modifiche organizzative hanno riguardato le funzioni Compliance ed HR. Entrambe le strutture sono state inquadrate come Direzioni, aumentando anche il livello delle strutture sottostanti. Nella Direzione Compliance, inoltre, sono stati creati team specialistici a riporto delle esistenti strutture. Nell'ambito dell'internalizzazione di attività relative alla gestione degli immobili, conseguente l'uscita di FinecoBank dal Gruppo Bancario UniCredit, la struttura Logistica di Rete è stata potenziata e ridenominata in Real Estate per meglio rappresentare il nuovo perimetro di responsabilità.
Ad ottobre 2020, con decorrenza 1 gennaio 2021, sono state apportate modifiche organizzative che hanno interessato la Direzione Compliance, con la creazione della unit Funzione Antiriciclaggio, come già dettagliato in precedenza nel paragrafo "Antiriciclaggio". Sono state poi riclassificate quali Direzioni la funzione Internal Audit, la struttura Amministrazione e Segnalazioni OdV - a riporto della Direzione Chief Financial Officer – nonché le strutture Marketing, Advertising & Events, Products & Services e Advisory, Third Party & Private Banking Solutions a riporto del Vice Direttore Generale Global Business. Conseguentemente, alcune delle strutture sottostanti sono state a loro volta riclassificate.
Inoltre, sempre ad ottobre 2020 con decorrenza 1° gennaio 2021, è stata istituita la Direzione Chief Lending Officer e sue articolazioni, a diretto riporto dell'Amministratore Delegato e sono state riorganizzate le competenze e responsabilità della Direzione Chief Risk Officer che mantiene la responsabilità dei controlli di secondo livello dei rischi (risk management). Infine, è stato aggiornato il Regolamento Interno, anche al fine di meglio precisare le attività svolte dalle strutture appartenenti alla Direzione Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete.
Il Collegio ha espresso le proprie autonome considerazioni ritenendo la nuova struttura organizzativa definita ad ottobre 2020 con decorrenza 1° gennaio 2021 conforme alla normativa di vigilanza.
Il Regolamento Interno della Banca – approvato nella sua ultima versione dal Consiglio di Amministrazione in data 19.01.2021, con decorrenza 01.02.2021 – descrive il modello organizzativo e la struttura in cui lo stesso si articola (organi, department, team).
La Banca nel 2021 concluderà il Piano di Insourcing definito a seguito dell'uscita dal gruppo UniCredit, finalizzando il conseguente adeguamento di procedure e processi interni, operativi e di controllo.
In conformità alla normativa applicabile ed alla Global Policy sulle "Esternalizzazioni ed Internalizzazioni", aggiornata a luglio 2020, la funzione di Revisione Interna ha in corso la predisposizione della Relazione prevista dalle disposizioni di vigilanza relativa ai controlli svolti sulle funzioni operative importanti o di controllo esternalizzate ed alle eventuali carenze rilevate, sulla quale il Collegio Sindacale esprimerà le proprie considerazioni.

Si ricorda che la Banca è stata ammessa, dal luglio 2017, al regime di adempimento collaborativo istituito con D.Lgs. n. 128/2015 a cui possono aderire i contribuenti dotati di un sistema di rilevazione misurazione e controllo del rischio fiscale.
A partire da settembre 2019, in seguito all'iter di classificazione svolto dalle Autorità di Vigilanza dopo l'uscita dal Gruppo UniCredit, FinecoBank è soggetta alla vigilanza di Banca d'Italia. A novembre 2019 FinecoBank è stata inclusa, su decisione del Consiglio di Vigilanza della BCE, nell'elenco delle Less Significant Istitution (LSI) "High Priority". A gennaio 2021 è stata comunicata da Banca d'Italia la classificazione LSI High Priority anche per l'anno 2021.
Sulla base della documentazione esaminata e delle informazioni ricevute nell'espletamento delle attività di vigilanza, in presenza di un Organigramma e del relativo Regolamento aziendale che dettaglia ruoli e responsabilità delle strutture organizzative, verificati il corretto esercizio del sistema di deleghe rilasciate dal Consiglio di Amministrazione e la definizione, l'applicazione ed il monitoraggio di precise normative aziendali finalizzate allo svolgimento delle attività proprie di ciascuna funzione di FinecoBank, il Collegio Sindacale valuta complessivamente adeguato l'assetto organizzativo della Banca.
FinecoBank, iscritta in qualità di "Capogruppo" del "Gruppo Bancario FinecoBank" nell'Albo dei gruppi bancari (unitamente alla controllata FAM) esercita attività di direzione e coordinamento sul Gruppo ai sensi della vigente normativa.
Relativamente alla controllata FAM, dall'analisi delle informazioni richieste dal Collegio Sindacale al CEO ai sensi dell'art. 151, co.2, del TUF e dei risultati di audit, non sono emerse criticità.
Il Collegio dà atto del continuo presidio, in linea con le vigenti Disposizioni di cui alla Circolare di Banca d'Italia n. 285 e con la normativa interna, del Piano di Continuità Operativa della Banca (Business Continuity Plan) e della avvenuta esecuzione, con esito complessivamente positivo, delle attività di test di Business Continuity e di Disaster Recovery annualmente pianificate.
Nel corso dell'Esercizio 2020 il piano di gestione delle emergenze e delle crisi e il piano di gestione delle pandemie sono stati opportunamente aggiornati adottando il lavoro da remoto, quale principale misura di gestione dell'emergenza, in aggiunta alle misure preventive e comportamentali, tempo per tempo predisposte in allineamento alle indicazioni del Servizio Sanitario Nazionale e degli altri Organi preposti alla gestione dell'emergenza. I predetti piani aggiornati sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione nel corso del 2020; il piano di continuità operativa è stato verificato con specifiche sessioni di test, per garantirne l'efficacia e l'adeguatezza, dimensionate alla peculiare situazione di emergenza pandemica in corso.

Nel corso del 2020, secondo quanto disposto dalle Autorità di Vigilanza in materia di "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione", il Collegio Sindacale ha verificato l'adeguatezza e la rispondenza al quadro normativo delle politiche e delle prassi di remunerazione adottate da FinecoBank ed i relativi processi aziendali, rilasciando, ove necessari, i propri pareri favorevoli al Consiglio di Amministrazione.
La Banca ha provveduto a dare esecuzione alla Politica retributiva 2020 e, in data 16 marzo 2021, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione, ha approvato la "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti" di FinecoBank per l'anno 2021, formulata dalla funzione Risorse Umane con il contributo, per le parti di relativa competenza, delle funzioni Compliance, CRO, CFO e Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete. La Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti, che include l'individuazione dei "soggetti più rilevanti", c.d. Identified Staff, è stata redatta in conformità alla normativa di riferimento, recependo le modifiche introdotte dalla Direttiva UE 2017/828 (Shareholder Rights Directive II), attuata con il D.Lgs. n. 49/2019 e con la Delibera Consob n. 21623 del 10 dicembre 2020, ed alcune delle proposte di modifica alle disposizioni in materia di politiche e prassi di remunerazione e incentivazione nelle banche e nei gruppi bancari, contenute nella Circolare Banca di Italia 285/2013 finalizzate a recepire le novità introdotte dalla Direttiva UE 2019/878 (c.d. CRD V) – che modifica la Direttiva UE 2013/36 (c.d. CRD IV). Le principali novità hanno riguardato: i) l'inserimento di apposito paragrafo relativo alla Gender neutrality del sistema retributivo che risponde alla richiesta del regolatore di assicurare che le politiche di remunerazione definite e attuate siano neutrali rispetto al genere del personale e che contribuiscano a perseguire la completa parità tra tutti i dipendenti5 ; ii) l'indicazione degli elementi della politica retributiva cui è possibile derogare in circostanze eccezionali, e la relativa procedura; iii) una serie di informazioni di confronto richieste dal regolatore relativamente alla variazione annuale dei risultati della società, della remunerazione totale dei soggetti per i quali le informazioni sono fornite nominativamente e della remunerazione media dei dipendenti; iv) la progressiva integrazione dei principi di sostenibilità ambientale, sociale e di governance nell'ambito delle scelte di business e di gestione dell'operatività del Gruppo; v) l'incremento del periodo di differimento della componente variabile (aumentato dagli attuali 3-5 anni a 4-5 anni). Detto documento dà atto, altresì, della politica retributiva applicata agli appartenenti alla rete dei Consulenti Finanziari di FinecoBank, coerentemente con le specificità retributive di questi ultimi.
Come previsto dalla Direttiva UE 2017/828 il documento è costituito da due distinte sezioni: Sezione I "Relazione sulla politica in materia di remunerazione 2021" e Sezione II "Relazione annuale sui compensi corrisposti nell'esercizio 2020". Ai sensi dell'art. 123-ter, comma 3-ter e comma 6, del TUF l'Assemblea è chiamata a deliberare sulle Sezioni I e II in senso favorevole o contrario. La deliberazione sulla Sezione I è vincolante, mentre la deliberazione sulla Sezione II non è vincolante.
La politica retributiva 2021, comprensiva della "Relazione Annuale sulla Remunerazione" e recante in allegato i "Piani retributivi 2021 basati su strumenti finanziari", è stata messa a disposizione del pubblico ai sensi del Regolamento Consob n. 11971/1999; la Relazione assolve contemporaneamente agli obblighi informativi di cui agli artt. 114-bis e 123-ter del TUF e agli obblighi previsti dalla normativa bancaria.
Il Collegio Sindacale ha preso atto della relazione emessa dalla Funzione Internal Audit in data 05.03.2021 che si conclude con la formulazione di un giudizio "good", avendo accertato il corretto adempimento degli obblighi previsti dalla normativa di riferimento, la generale conformità delle politiche di remunerazione all'attuale contesto normativo e la sostenibilità rispetto alle condizioni patrimoniali e reddituali della Banca, la diffusione delle Policy di Gruppo alla controllata Fineco Asset Management DAC ed il corretto funzionamento degli organi preposti, fra cui il Comitato Remunerazione ed il Consiglio di Amministrazione.
5 Il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 15 dicembre 2020, ha approvato la nuova Global Policy "Parità di genere" al fine di definire le linee guida da applicate al Gruppo in tema di parità di genere, con l'obiettivo di sottolineare l'impegno del Gruppo nel creare un ambiente di lavoro equo, corretto e rispettoso in cui le persone siano supportate in uno spirito di inclusione, ottengano il giusto riconoscimento in base ai propri meriti e possano godere delle opportunità di carriera e successo a prescindere dalla loro appartenenza di genere.

Il Collegio Sindacale è stato chiamato ad esprimere il proprio parere sulle modifiche alla "Global Policy per la gestione delle operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse del Gruppo FinecoBank" approvate dal Consiglio di Amministrazione a gennaio 2021. Il Collegio ha espresso le proprie osservazioni riguardo a: "Relazione sulle attività di Revisione Interna svolte nell'anno 2020 sui servizi di investimento"; "Relazione annuale sulle esposizioni a rischio del Gruppo al 31.12.2020"; Relazione annuale "Outsourcing - Presidi sulle funzioni operative importanti esternalizzate e sui servizi informatici esternalizzati o forniti da terze parti"; "Relazione annuale sulle attività 2020 della funzione di Compliance".
Si è, inoltre, espresso, in vista delle deliberazioni di competenza del Consiglio di Amministrazione, come richiesto dal Codice delle società quotate in vigore nell'esercizio 2020 – art. 7, criterio 7.C.1 del Codice di Autodisciplina, in relazione al piano di attività di Internal Audit 2020.
Il Consiglio di Amministrazione del 15 gennaio 2020 ha deliberato, ai sensi dell'art. 2386 c.c. e dell'art. 13 dello Statuto, la nomina per cooptazione del Sig. Andrea Zappia quale nuovo Amministratore di FinecoBank, ai fini della reintegrazione del Consiglio, a seguito delle dimissioni rassegnate dal Consigliere Sig.ra Manuela D'Onofrio in data 10 maggio 2019.
Il Collegio, che aveva preventivamente espresso l'approvazione alla cooptazione del Dott. Zappia quale consigliere di FinecoBank, ha successivamente dato atto di aver proceduto alla verifica della corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati, ai sensi del TUF, del TUB, dello Statuto e del Codice di Autodisciplina delle società quotate, dal Consiglio di Amministrazione per la valutazione dell'indipendenza del Dott. Zappia.
Nella riunione del 28 aprile 2020, ai sensi dell'art. 2389 co.3 del Codice Civile, il Collegio ha espresso al Consiglio di Amministrazione il proprio parere favorevole sulla proposta di ripartizione dei compensi definiti dall'Assemblea con l'approvazione della Politica Retributiva.
In pari data, il Collegio, ai sensi dell'art. 154 bis del D.Lgs. 24.02.98 (TUF), ha espresso parere favorevole alla conferma della Sig.ra Lorena Pelliciari quale Dirigente Preposto per il triennio 2020-2022.
In data 5 giugno 2020, il Collegio ha valutato il documento "Progetto di governo societario", redatto dalle competenti funzioni aziendali ai sensi della Circolare n. 285/13 di Banca d'Italia, ritenendolo conforme ai requisiti delle Disposizioni di Vigilanza ed allineato ai documenti di Governance societaria ed ha quindi espresso parere favorevole alla sua approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione.
Il Collegio ha vigilato sull'osservanza della legge e dell'atto costitutivo e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione sia nello svolgimento della propria attività, inclusiva della partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati Endoconsiliari, sia durante gli incontri con il management e con i Responsabili delle varie Aree e Funzioni della Banca.
La partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione ha consentito di ottenere periodicamente dagli Amministratori informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni deliberate nell'esercizio.
Durante le riunioni del Consiglio di Amministrazione, il Collegio ha tra l'altro accertato che i soggetti delegati hanno riferito, ai sensi dell'art. 150, comma 1, del TUF, sulle operazioni compiute in funzione dei poteri loro attribuiti.
La frequenza delle riunioni del Consiglio di Amministrazione, le informazioni fornite nel corso delle riunioni e, in generale, il complesso dei flussi informativi, posti in essere, sono a giudizio del Collegio, esaurienti rispetto agli obblighi di legge e di Statuto e dei regolamenti applicabili.

Il Collegio Sindacale ha verificato l'osservanza degli obblighi informativi in materia di informazioni regolamentate, privilegiate o richieste dalle Autorità di vigilanza.
Durante le sedute del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Consiglio di Amministrazione i Sindaci hanno preso visione delle relazioni trimestrali delle Funzioni di controllo della Banca, delle relazioni del Dirigente Preposto e hanno verificato che le relazioni e le informazioni previste dalla normativa di vigilanza sono state rispettate.
In data 16 marzo 2021 il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank ha approvato, con riferimento all'esercizio 2020, la Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari ai sensi dell'art. 123-bis del TUF.
Sulla base delle informazioni acquisite il Collegio non è venuto a conoscenza di operazioni in contrasto con i principi di corretta amministrazione o deliberate e poste in essere non in conformità alla legge, allo Statuto, o in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea, o manifestatamente imprudenti o azzardate o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.
FinecoBank aderisce al Codice di Corporate Governance delle società quotate ("Codice")6 e, in ossequio al Codice, all'interno del Consiglio di Amministrazione operano, con funzioni propositive, consultive e di coordinamento, il Comitato Corporate Governance e Sostenibilità Ambientale e Sociale, il Comitato Nomine (fino al 28 aprile 2020 questi due comitati erano accorpati nel Comitato di Corporate Governance Nomine e Sostenibilità) il Comitato Remunerazione e il Comitato Rischi e Parti Correlate. I comitati sono composti da amministratori indipendenti non esecutivi.
Il Collegio Sindacale ha riscontrato la corretta applicazione delle regole di governo societario espresse nel suddetto Codice.
Il Consiglio di Amministrazione in carica alla data della presente Relazione è stato nominato dall'Assemblea di FinecoBank del 28 aprile 2020 e rimarrà in carica fino alla data dell'Assemblea di approvazione del Bilancio dell'Impresa dell'esercizio al 31 dicembre 2022.
Si ricorda che ai sensi della vigente normativa e del Codice di Corporate Governance delle società quotate, il Consiglio di Amministrazione ha proceduto, in occasione della riunione del 16 marzo 2021, previo parere del Comitato Nomine, alla verifica annuale della sussistenza del requisito di indipendenza in capo alla maggioranza degli Amministratori, riportandone gli esiti nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari relativa all'esercizio 1/1/2020 – 31/12/2020, oltre al mantenimento dei requisiti di onorabilità e professionalità ed il rispetto del divieto di interlocking. Il Collegio Sindacale ha verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza dei propri membri.
In ottemperanza a quanto previsto dalle vigenti Disposizioni di Vigilanza per le banche in materia di governo societario, il Consiglio di Amministrazione ha identificato la propria composizione quali-quantitativa ritenuta ottimale per l'efficace assolvimento dei compiti e responsabilità loro affidati dalla legge, dalle disposizioni di vigilanza e dello Statuto.
6 Si veda nota 1.

FinecoBank ha redatto apposita normativa per garantire la corretta gestione delle informazioni privilegiate all'interno del Gruppo secondo le leggi ed i regolamenti vigenti.
In conformità alla normativa in vigore, il Consiglio di Amministrazione, da ultimo in data 9 giugno 2020, ha approvato l'attuale versione del Codice di comportamento in materia di internal dealing per regolare la gestione, il trattamento e la comunicazione delle informazioni relative ad operazioni sulle azioni e sugli strumenti di debito quotati di FinecoBank, nonché sui derivati e sugli strumenti finanziari ad essi collegati effettuate dai soggetti rilevanti e dalle persone ad essi strettamente legate.
In pari data, il Consiglio di Amministrazione ha approvato l'aggiornamento della disciplina delle Operazioni Personali aventi ad oggetto strumenti finanziari effettuate dai Soggetti Rilevanti – "Global Policy Personal Account Dealing" e "Global Policy Abusi di Mercato" – al fine di assicurare la conformità del Gruppo ai requisiti dettati dalla normativa in materia di abuso di informazioni privilegiate, comunicazione illecita di informazioni privilegiate e manipolazione del mercato, nonché misure per prevenire gli abusi di mercato.
Nel corso del 2020 il Collegio ha ricevuto, tramite posta elettronica certificata, una denuncia ex 2408 del codice civile. Il Collegio, anche avvalendosi della funzione di Internal Audit di FinecoBank, ha condotto le opportune verifiche circa il rispetto della normativa esterna ed interna in relazione a quanto rappresentato nella denuncia. Da tali verifiche non sono emerse irregolarità imputabili a FinecoBank.
Nel corso dell'esercizio al Collegio Sindacale non sono pervenuti esposti.
In data 16 marzo 2021 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, ai sensi dell'art. 2386 c.c. e dell'art. 13 dello Statuto, la cooptazione della Sig.ra Alessandra Pasini quale nuovo Amministratore di FinecoBank, ai fini della reintegrazione del Consiglio, a seguito delle dimissioni rassegnate dal Consigliere Sig. Andrea Zappia in data 9 febbraio 2021 con efficacia dal 1° marzo, previo parere positivo del Comitato Nomine ed approvazione del Collegio Sindacale che ha inoltre verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutarne l'indipendenza.
Si protrae, anche nel 2021, l'emergenza sanitaria Covid-19, con la necessità di proseguire nelle modalità di lavoro conseguenti ai provvedimenti emergenziali.
Il Collegio sindacale, a compendio dell'attività di vigilanza complessivamente svolta, non ha riscontrato significative irregolarità né omissioni e/o fatti censurabili, né è venuto a conoscenza di operazioni poste in essere nell'esercizio cui si riferisce la presente Relazione, non improntate al rispetto dei principi di corretta amministrazione, deliberate e poste in essere non in conformità alla Legge e allo Statuto Sociale, o non rispondenti all'interesse di FinecoBank, o in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea, o manifestatamente imprudenti o azzardate o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.
Il Collegio conferma di aver preso in debita nota i richiami CONSOB n. 6/20 del 09.04.2020 e n. 1/21 del 16.02.2021 in relazione a quanto previsto dal documento ESMA sulle priorità di vigilanza comuni europee 2020 del 28 ottobre 2020 che, alla luce delle conseguenze della pandemia da COVID-19, e specificatamente per quanto di competenza dell'organo di controllo, hanno comportato la

necessità di: (i) rafforzare i flussi informativi con l'organo di amministrazione preposto alla redazione del progetto di bilancio; (ii) promuovere un'efficace e tempestiva comunicazione con i revisori, al fine del reciproco scambio di informazioni utili per lo svolgimento dei rispettivi compiti anche ai sensi dell'art. 150, comma 3, del TUF. Il Collegio, sempre nell'ambito delle richiamate raccomandazioni, conferma di aver posto adeguata attenzione anche alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale e all'adeguatezza del sistema di controllo interno, non rilevando a riguardo specifiche criticità nell'aver effettuato controlli non in loco. Adeguati scambi di informativa si sono concretizzati anche riguardo alla partecipata Fineco Asset Management DAC.
Con riferimento al Bilancio Consolidato del Gruppo, il Collegio Sindacale, considerato il contenuto delle relazioni emesse dalla Società di Revisione, dà atto che lo stesso è stato redatto in applicazione del D.Lgs. n. 38/05, in conformità ai principi contabili emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i relativi documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea, come previsto dal Regolamento dell'Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dal 1° gennaio 2020.
È stato inoltre predisposto sulla base delle "Istruzioni per la redazione del bilancio delle imprese e del bilancio consolidato delle banche e delle società finanziarie capogruppo di gruppi bancari" emanate da Banca d'Italia, nonché delle integrazioni alle disposizioni della Circolare n. 262 del 2005 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" introdotte in relazione agli impatti da COVID-19.
Nella Relazione sulla gestione è data informativa dell'andamento della società controllata.
Tenuto conto di tutto quanto precede, il Collegio Sindacale, preso in considerazione il contenuto delle relazioni emesse dalla Società di Revisione, preso atto delle attestazioni rilasciate congiuntamente dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale e dal Dirigente Preposto, non segnala, per quanto di propria competenza, elementi ostativi all'approvazione del Bilancio dell'Impresa dell'esercizio al 31 dicembre 2020 di FinecoBank S.p.A. accompagnato dalla Nota integrativa, così come deliberato dal Consiglio di Amministrazione in data 9 febbraio 2021.
Non sono stati rilevati i presupposti per l'esercizio della facoltà del Collegio di formulare proposte all'Assemblea ai sensi dell'art. 153, secondo comma, del TUF.
Il Collegio Sindacale esprime parere favorevole in merito alla destinazione dell'utile d'esercizio al 31.12.2020 integralmente alle Riserve, così come formulata e proposta dal Consiglio di Amministrazione.
Il Collegio Sindacale dà atto, infine, che la proposta di destinazione dell'utile di esercizio è formulata in accoglimento della raccomandazione di Banca d'Italia dello scorso 16 dicembre 2020 e in linea con la Raccomandazione BCE/2020/62 adottata dalla Banca Centrale Europea in data 15 dicembre 2020, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea in data 18.12.2020, concernente le politiche in materia di distribuzione dei dividendi nel contesto economico aggravato dall'emergenza COVID-19.
Varese, 31.03.2021
Il Collegio Sindacale di FinecoBank S.p.A.
Luisa Marina Pasotti (Presidente)
Massimo Gatto (Sindaco effettivo)
Giacomo Ramenghi (Sindaco effettivo)

FinecoBank · Bilanci e Relazioni 2020 573
Relazione del Collegio Sindacale
Relazione del Collegio Sindacale

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574 Relazioni e Bilanci 2020 · FinecoBank
Glossario

Strumenti finanziari il cui rendimento e rimborso sono garantiti da un portafoglio di attività (collateral) dell'emittente (solitamente uno Special Purpose Vehicle – SPV), destinato in via esclusiva al soddisfacimento dei diritti incorporati negli strumenti finanziari stessi.
Procedura con cui vengono cedute ad investitori istituzionali quote societarie particolarmente rilevanti. Questo tipo di operazione è spesso utilizzata dagli azionisti di maggioranza per cedere pacchetti azionari oppure dalla stessa società per reperire velocemente capitali (per acquisizioni o per rifinanziamento del debito).
Applicando questa metodologia l'ammontare del requisito di rischio operativo è determinato per mezzo di modelli di calcolo basati su dati di perdita operativa e altri elementi di valutazione raccolti ed elaborati dalla banca. Soglie di accesso e specifici requisiti di idoneità sono previsti per l'utilizzo dei metodi Standardizzato e Avanzati. Per i sistemi AMA i requisiti riguardano, oltre che il sistema di gestione, anche quello di misurazione.
Vedi voce "RWA – Risk Weighted Assets".
Fondi comuni di investimento, gestioni patrimoniali e prodotti assicurativi.
Titoli di stato, obbligazioni ed azioni.
Processo di controllo sull'attività e sulla contabilità societaria che viene svolto sia da strutture interne (internal audit) che da società di revisione esterne (external audit).
Le AFR sono le risorse che possono essere utilizzate per tutelare la banca dall'insolvenza. Le AFR sono una misura economica che considera le riserve potenziali, gli strumenti di debito ibridi, le riserve IFRS, l'avviamento ed altri asset intangibili, le azioni proprie detenute ed i profitti attesi.
Riferito a strumenti finanziari, in particolare titoli, l'espressione identifica la parte di tali portafogli destinata all'attività "proprietaria".
Misure adottate delle competenti autorità di risoluzione che possono prevedere la conversione di strumenti di debito in azioni o la riduzione del valore delle passività, imponendo perdite ad alcune categorie di creditori ai sensi della BRRD.
Accordo internazionale sui requisiti patrimoniali delle banche in relazione ai rischi assunti dalle stesse. Tale accordo è stato recepito, a livello nazionale, dalle rispettive autorità di vigilanza competenti, ivi inclusa, con riferimento alla Repubblica Italiana, Banca d'Italia. La nuova regolamentazione prudenziale, entrata in vigore in Italia nel 2008, si basa su tre pilastri.

Accordo internazionale di modifica di Basilea 2 adottato nel dicembre 2010, contenente modifiche alla regolamentazione prudenziale in materia di capitale e liquidità delle banche, con un'entrata in vigore graduale dei nuovi requisiti prudenziali a partire dal 1° gennaio 2014 e fino al 31 dicembre 2019. Tali regole sono state attuate a livello europeo dal "Pacchetto" CRD IV.
Indica la Direttiva approvata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio, rispettivamente in data 15 aprile e 6 maggio 2014, concernente l'istituzione di un quadro di risanamento e di risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento (Bank Recovery and Resolution Directive).
Il b.p. o basis point rappresenta lo 0,01% di una determinata quantità, ovvero la centesima parte di un punto percentuale. 100 basis point equivalgono ad un 1%.
Comportamento commisurato alle esperienze più significative e/o al miglior livello raggiunto dalle conoscenze riferite ad un certo ambito tecnico/professionale.
Stato previsionale dell'andamento dei costi e dei ricavi futuri di un'azienda.
Livello di capitale richiesto a una banca per coprire le perdite che potrebbero verificarsi con un orizzonte di un anno e una certa probabilità o livello di confidenza. Il Capitale Economico è una misura della variabilità della Perdita Attesa del portafoglio e dipende dal livello di diversificazione del portafoglio stesso.
Rappresenta l'ammontare di capitale necessario per fronteggiare perdite potenziali ed è necessario per supportare le attività di business e le posizioni detenute. Il Capitale Interno è dato dalla somma del capitale economico, ottenuto tramite aggregazione delle diverse tipologie di rischio, più una riserva per considerare effetti del ciclo e rischio di modello.
La componente primaria di capitale secondo la normativa di Basilea 3, rappresentata principalmente dal capitale ordinario versato, dalle relative riserve sovrapprezzo, dall'utile di periodo, dalle riserve e da altre rettifiche regolamentari, così come previsto dal Regolamento CRR e dalle Disposizioni di Vigilanza.
Strumenti rappresentativi di capitale in linea con le disposizioni del regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) sui requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento, che presentano le seguenti caratteristiche:
Capitale di classe 1 (tier 1) comprende il Capitale primario di Classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) e il Capitale aggiuntivo di Classe 1 (Additional Tier 1 - AT1).
Contratto derivato con il quale un soggetto (venditore di protezione) si impegna, a fronte del pagamento di un importo, a corrispondere ad un altro soggetto (acquirente di protezione) un ammontare prefissato, nel caso si verifichi un prestabilito evento connesso al deterioramento del merito creditizio di una terza controparte (reference entity).

Strumenti finanziari derivati il cui valore è direttamente collegato a quello dell'attività sottostante (valori mobiliari, indici, valute, futures su obbligazioni, futures su indici di volatilità e futures su materie prime) e ne segue quindi l'andamento. In particolare il CFD prevede il pagamento del differenziale di prezzo registrato tra il momento dell'apertura e il momento di chiusura del contratto.
Chief Financial Officer
Un'unità generatrice di flussi finanziari è il più piccolo gruppo identificabile di attività che genera flussi finanziari in entrata che sono ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività.
Classe, che dipende dai rating esterni, che è utilizzata per assegnare le ponderazioni di rischio nell'ambito dell'approccio standard del rischio di credito.
Azione di restituzione del bonus percepito qualora, successivamente all'erogazione, siano emersi comportamenti dolosi o colposi del dipendente che, se conosciuti al momento dell'erogazione, sarebbero stati tali da non rispettare la valutazione di conformità, ovvero tale erogazione sia stata effettuata in violazione delle disposizioni di legge o regolamentari.
Chief Lending Officer
Segmento di clientela corrispondente alle imprese di medie e grandi dimensioni.
Rapporto tra i costi operativi e il margine di intermediazione. È uno dei principali indicatori dell'efficienza gestionale della banca: minore è il valore espresso da tale indicatore, maggiore l'efficienza della banca.
È il rapporto tra le Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e i crediti verso clientela (media delle medie degli ultimi quattro trimestri, calcolati come media del saldo di fine trimestre e saldo del fine trimestre precedente). Il perimetro include solo i crediti commerciali. È uno degli indicatori della rischiosità degli attivi della banca: al decrescere di tale indicatore diminuisce la rischiosità degli attivi della banca.
È il rapporto fra Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e i crediti verso clientela (media del saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente). Il perimetro delle esposizioni esclude le posizioni derivanti da titoli e anticipazioni ai consulenti finanziari.
Il covenant è una clausola, concordata esplicitamente in fase di definizione contrattuale, che riconosce al soggetto finanziatore il diritto di rinegoziare o revocare il credito al verificarsi degli eventi previsti nella clausola stessa, collegando le performance economico-finanziarie del debitore ad eventi risolutivi/modificativi delle condizioni contrattuali (scadenza, tassi, ecc.).
Obbligazioni Bancarie Garantite (OBG) che, oltre alla garanzia della banca emittente, possono usufruire anche della garanzia di un portafoglio di mutui ipotecari od altri prestiti di alta qualità ceduti, per tale scopo, ad un'apposita società veicolo "SPV – Special Purpose Vehicle" (vedi voce).
EL%= EL/EAD
Rappresenta la perdita attesa come percentuale dell'esposizione in caso di default (EAD) del portafoglio in bonis.
Il perimetro è la clientela del portafoglio in bonis.

Direttive UE n. 2006/48 e 2006/49, recepite dalla Banca d'Italia con la circolare n. 263/2006 del 27 dicembre 2006 e successivi aggiornamenti. Il "Pacchetto" CRD IV invece abroga le due Direttive citate ed è composta dalla Direttiva UE 2013/36 sull'accesso all'attività degli enti creditizi e sulla vigilanza prudenziale e dal Regolamento UE 575/2013 relativo ai requisiti prudenziali, recepiti dalla Banca d'Italia con la circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti.
I crediti sono sottoposti ad una periodica ricognizione volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione (al valore di mercato pari, di norma, all'importo erogato comprensivo dei costi e ricavi di transazione che sono direttamente attribuibili all'erogazione del credito) mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Rientrano in tale ambito i crediti ai quali è stato attribuito lo status di sofferenze, inadempienze probabili e scaduti, secondo le regole di Banca d'Italia coerenti con la normativa IAS/IFRS (vedi voce).
Attenuazione del rischio di credito (Credit Risk Mitigation) è un insieme di tecniche, contratti accessori al credito o altri strumenti (ad esempio attività finanziarie, garanzie) che consentono una riduzione dei requisiti di capitale di rischio di credito.
Chief Risk Officer
Identifica la condizione di dichiarata impossibilità ad onorare i propri debiti e/o il pagamento dei relativi interessi.
Relativa alle posizioni in o fuori bilancio, è definita come la stima del valore futuro di un'esposizione al momento del default del debitore. Sono legittimate a stimare l'EAD solo le banche che soddisfano i requisiti per l'adozione dell'approccio "IRB – Internal Rating Based" (vedi voce) avanzato. Per le altre è necessario fare riferimento alle stime regolamentari.
L'Autorità Bancaria Europea (ABE) è un'autorità indipendente dell'Unione europea (UE), che opera per assicurare un livello di regolamentazione e di vigilanza prudenziale efficace e uniforme nel settore bancario europeo.
Agenzia per il credito all'esportazione (Export Credit Agency).
Agenzia esterna per la valutazione del merito di credito (External Credit Assessment Institution).
Banca Centrale Europea (BCE). La BCE è la Banca Centrale per la moneta unica europea, l'euro.
Sono le perdite che si manifestano in media entro un intervallo temporale di un anno su ogni esposizione (o pool di esposizioni).
Indicatore della redditività di una società calcolato dividendo l'utile netto per il numero medio delle azioni in circolazione al netto delle azioni proprie.
Indicatore della redditività di una società calcolato dividendo l'utile netto per il numero medio delle azioni diluite in circolazione al netto delle azioni proprie.
Ai sensi degli Implementing Technical Standard EBA, le esposizioni non performing sono tutte le esposizioni in bilancio e fuori bilancio per le quali sono soddisfatti i seguenti criteri:

Esposizioni per cassa, diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, sono scadute o sconfinanti. Esse rappresentano l'intera esposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate nella categoria delle inadempienze probabili e delle sofferenze, che alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni nonché i requisiti fissati dalla normativa prudenziale locale per l'inclusione degli stessi nelle "esposizioni scadute" (banche standardizzate) ovvero delle "esposizioni in default" (banche IRB).
L'EVA è un indicatore del valore creato da un'azienda. Esso esprime la capacità dell'impresa di creare valore; è calcolato come differenza tra l'utile netto, escludendo gli oneri straordinari e i relativi effetti fiscali (oneri di integrazione e i profitti netti da investimenti straordinari), e il costo figurativo del capitale allocato; quest'ultimo è stato calcolato sia utilizzando il maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico assorbito sia utilizzando il patrimonio netto contabile (media dei fine trimestri dell'anno).
Corrispettivo al quale, in un mercato di libera concorrenza, un bene può essere scambiato o una passività estinta, tra parti consapevoli e indipendenti.
I Fondi propri di una banca sono costituiti da una serie di elementi normativamente definiti (al netto degli elementi negativi da dedurre) classificati in base alla qualità patrimoniale e alla capacità di assorbimento delle perdite. Dal 1° gennaio 2014, a seguito dell'entrata in vigore del CRR, i Fondi Propri sono costituiti dalla somma del capitale di classe 1 e del capitale di classe 2.
Ai sensi degli Implementing Technical Standard EBA, si definiscono Forborne le esposizioni a cui sono state estese misure di Forbearance, ossia concessioni nei confronti di un debitore che ha affrontato - oppure che è in procinto di affrontare - difficoltà a rispettare i propri impegni finanziari (financial difficulties).
Approvvigionamento, sotto varie forme, dei fondi necessari al finanziamento dell'attività aziendale o di particolari operazioni finanziarie.
Contratti standardizzati con cui le parti si impegnano a scambiarsi, a un prezzo predefinito e a una data futura, valute, valori mobiliari o beni. Tali contratti sono negoziati su mercati regolamentati, dove viene garantita la loro esecuzione.
Identifica l'avviamento pagato per l'acquisizione di una quota partecipativa, pari alla differenza tra il costo e la corrispondente quota di patrimonio netto, per la parte non attribuibile ad elementi dell'attivo della società acquisita.
Prodotti e/o servizi della Banca costruiti investendo in OICR selezionati tra quelli distribuiti per ciascuna asset class avendo riguardo ai differenti profili di rischio della clientela, offerti ai clienti della Banca nell'ambito del modello di architettura aperta guidata. Alla data del presente documento, rientrano nella categoria dei guided products il fondo di fondi multicompartimentale "Core Series", "Fondi Core", i Piani individuali di risparmio "PIR" e le polizze Unit Linked "Core Unit", "Advice Unit", "Core Multiramo", "Advice Top Valor", "Old Mutual" e "Best in class", "FAM Evolution", "FAM Target", "Core Pension", "Private Client Insurance" e "GP Private value", mentre rientra nella categoria dei guided services il servizio di consulenza evoluta (in materia di investimenti) "Fineco Advice", "Fineco Stars" e "Fineco Plus".
Rapporto fra i Guided products & services (vedi voce) e l'Asset Asset under management (vedi voce).
Rapporto fra i Guided products & services e il Total Financial Asset.

Indica la somma di tutte le esposizioni verso una controparte che sia uguale o superiore al 10% del Capitale ammissibile dell'Emittente, dove: (i) le esposizioni sono la somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio nei confronti di una controparte, così come definite dalla disciplina sui rischi di credito, senza l'applicazione dei fattori di ponderazione ivi previsti (sono escluse dalle esposizioni le attività di rischio dedotte nella determinazione dei Fondi Propri); (ii) una controparte è un cliente o un gruppo di clienti connessi.
Differenza fra il valore dei beni costituiti in garanzia e l'ammontare del credito accordato in un'operazione di credito garantita. Nelle operazioni garantite da titoli, rappresenta la percentuale del prezzo di mercato (o del valore nominale) di un'attività finanziaria versata a garanzia da sottrarre al prezzo di mercato stesso (o al valore nominale) al fine della determinazione del valore di garanzia.
High Net Worth Individual, che identificano i clienti Privati con un TFA superiore ad un milione di euro.
Principi contabili internazionali (International AccountingStandards - IAS) emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB), ente internazionale di natura privata costituito nell'aprile 2001, al quale partecipano le professioni contabili dei principali Paesi nonché, in qualità di osservatori, l'Unione Europea, lo IOSCO (International Organization of Securities Commissions) e il Comitato di Basilea. Tale ente ha raccolto l'eredità dell'International Accounting Standards Committee (IASC), costituito nel 1973 allo scopo di promuovere l'armonizzazione delle regole per la redazione dei bilanci delle società. Con la trasformazione dello IASC in IASB si è deciso, fra l'altro, di denominare i nuovi principi contabili "International Financial Reporting Standards" (IFRS). A livello internazionale è in corso il tentativo di armonizzazione degli IAS/IFRS con gli "US GAAP – United States Generally Accepted Accounting Principles" (vedi voce).
Vedi voce "Basilea 2 – Pillar 2".
Nell'ambito degli "IAS/IFRS" (vedi voce), si riferisce alla perdita di valore di un'attività di bilancio, rilevata nel caso in cui il valore di bilancio sia maggiore del valore recuperabile ossia dell'importo che può essere ottenuto con la vendita o l'utilizzo dell'attività.
Esposizioni per cassa e fuori bilancio, per cui non ricorrono le condizioni per la classificazione del debitore fra le sofferenze e per le quali sussiste una valutazione di improbabilità che, in assenza di azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore sia in grado di adempiere integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione viene operata indipendentemente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati. La classificazione tra le inadempienze probabili non è necessariamente legata alla presenza esplicita di anomalie (il mancato rimborso) ma è bensì legata alla sussistenza di elementi indicativi di una situazione di rischio di inadempimento del debitore.
Criterio utilizzato per verificare il passaggio di Stage. Se il rischio di credito dello strumento finanziario è significativamente aumentato dopo la rilevazione iniziale le rettifiche di valore sono pari alle perdite attese lungo tutta la vita dello strumento (lifetime ECL).
Polizze la cui prestazione a scadenza dipende dall'andamento di un parametro di riferimento che può essere un indice azionario, un paniere di titoli o un altro indicatore.
Metodo per la determinazione dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito nell'ambito del Pillar 1 di Basilea 2 (vedi voce). La disciplina si applica alle esposizioni del portafoglio bancario. Peraltro, nei metodi IRB le ponderazioni di rischio delle attività sono determinate in funzione delle valutazioni interne che le banche effettuano sui debitori (o, in taluni casi, sulle operazioni). Attraverso l'utilizzo dei sistemi basati sui rating interni, le banche determinano l'esposizione ponderata per il rischio. I metodi IRB si distinguono nel metodo di base e avanzato, differenziati in relazione ai parametri di rischio che le banche devono stimare: nel metodo di base le banche utilizzano proprie stime di "PD – Probabilità of Default" e i valori regolamentari per gli altri parametri di rischio; nel metodo avanzato le banche utilizzano proprie stime di "PD– Probabilità of Default", "LGD– Loss Given Default", "CCF – Credit Conversion Factor" e, ove previsto, "M - Maturity" (vedi voci). L'utilizzo dei metodi IRB ai fini del calcolo dei requisiti patrimoniali è subordinato all'autorizzazione della Banca d'Italia.

Vedi voce "Swap".
Accordo tra due o più imprese per lo svolgimento di una determinata attività economica attraverso, solitamente, la costituzione di una società per azioni.
Il costo del capitale è la remunerazione minima dell'investimento richiesta dall'azionista. È la somma di un tasso privo di rischio e un differenziale di rendimento che remuneri l'investitore per il rischio di credito e la volatilità del prezzo dell'azione. Il costo del capitale è calcolato utilizzando medie di medio-lungo periodo di parametri di mercato.
Insieme di indicatori che permettono di misurare le prestazioni di una determinata attività o processo.
Gli indicatori di rischio sono metriche quantitative che riflettono l'esposizione ai Rischi Operativi di specifici processi o prodotti: il valore espresso da un indicatore dovrebbe essere correlato a variazioni dei livelli di rischio.
Le Knock Out Option sono contratti derivati appartenenti alla categoria delle opzioni con barriera. Esse si caratterizzano per il fatto che la facoltà di acquisto o di vendita cessa di esistere quando il prezzo del sottostante tocca lo Strike predeterminato (detto anche "Barriera").
Loss Confirmation Period.
Il Liquidity Coverage Ratio (LCR) è strutturato in modo da assicurare che un ente mantenga un livello adeguato di attività liquide di elevata qualità non vincolate che possano essere convertite in contanti per soddisfare il suo fabbisogno di liquidità nell'arco di 30 giorni di calendario in uno scenario di stress di liquidità particolarmente acuto specificato dalle autorità di vigilanza. L'LCR è definito come rapporto tra lo stock di attività liquide di elevata qualità e il totale dei flussi di cassa in uscita nei successivi 30 giorni di calendario.
Contratto con il quale una parte (locatore) trasferisce il diritto di utilizzo di un'attività all'altra parte (locatario) per un periodo di tempo determinato ed in cambio di un corrispettivo.
Valore atteso (eventualmente condizionato a scenari avversi) del rapporto, espresso in termini percentuali, tra la perdita a causa del default e l'importo dell'esposizione al momento del default "EAD- Exposure At Default" (vedi voce).
La Marginazione è la modalità di negoziazione che consente all'investitore di poter acquistare (Leva long o acquisto in leva) o vendere (Short Selling o vendita in leva allo scoperto) investendo soltanto una parte della liquidità necessaria.
Processo di valutazione di un portafoglio di titoli o altri strumenti finanziari sulla base dei prezzi espressi dal mercato.
Tipologia di contratto in forza del quale due o più parti regolano i termini essenziali di successive operazioni e/o di ulteriori contratti da porre in essere tra le stesse in futuro.

Strumento per la gestione ed il monitoraggio della liquidità a breve termine (liquidità operativa) che, attraverso la contrapposizione di attività e passività la cui scadenza è all'interno di ogni singola fascia temporale, consente di evidenziare gli sbilanci (periodali e cumulati) tra i flussi di cassa in entrata ed in uscita e, quindi, di calcolare il saldo netto del fabbisogno (o del surplus) finanziario nell'orizzonte temporale di un anno.
Le MRC sono state introdotte a livello di gruppo per caratterizzare più dettagliatamente le tipologie di perdita operativa. Esse infatti sono ottenute dalla combinazione dei sette event type previsti da Basilea II con uno o più prodotti offerti alla clientela.
È il valore della quota in cui è frazionato il patrimonio di un fondo comune d'investimento.
L'indicatore Net Stable Funding Ratio (NSFR) è strutturato in modo da assicurare che le attività a lungo termine siano finanziate con almeno un importo minimo di passività stabili in relazione ai rispettivi profili di rischio di liquidità. L'NSFR è volto a limitare l'eccessivo ricorso alla raccolta all'ingrosso a breve termine in periodi di abbondante liquidità di mercato e a incoraggiare una migliore valutazione del rischio di liquidità basata su tutte le poste in bilancio e fuori bilancio. L'NSFR è definito come rapporto tra l'ammontare disponibile di provvista stabile e l'ammontare obbligatorio di provvista stabile.
L'indicatore NSFR Adjusted si basa sul ratio regolamentare NSFR (Net Stable Funding Ratio) ma è rettificato per scadenza (adjusted by bucket) considerando le scadenze rispettivamente superiori a 3 e 5 anni. L'NSFR Adjusted è quindi utilizzato per il monitoraggio e il controllo della situazione di liquidità strutturale sulle scadenze temporali più lunghe (oltre l'anno). L'NSFR è definito come rapporto tra le passività cumulate oltre l'anno e le attività cumulate oltre l'anno.
La voce comprende gli "OICVM – Organismi di Investimento Collettivo in Valori Mobiliari" (vedi voce) e gli altri Fondi comuni di investimento (fondi comuni di investimento immobiliare, fondi comuni di investimento chiusi).
La voce comprende i fondi comuni di investimento mobiliare aperti, italiani ed esteri, e le società di investimento a capitale variabile (Sicav). Queste ultime sono società per azioni a capitale variabile aventi per oggetto esclusivo l'investimento collettivo del patrimonio raccolto mediante l'offerta al pubblico di proprie azioni.
Rappresenta il diritto, ma non l'impegno, acquisito col pagamento di un premio, di acquistare (call option) o di vendere (put option) uno strumento finanziario a un prezzo determinato (strike price) oppure entro una data futura determinata (American option/European option).
La negoziazione OTC - Over The Counter consiste nello scambio di strumenti finanziari quali azioni, obbligazioni, derivati o merci direttamente fra due controparti. I mercati OTC non hanno contratti e modalità di compravendita standardizzati e non sono legati a una serie di norme (ammissioni, controlli, obblighi informativi, ecc.) che regolamentano i mercati ufficiali.
Indica la percentuale di utile netto distribuita agli azionisti. Tale quota dipende sostanzialmente dalle esigenze di auto finanziamento della società e dal rendimento atteso degli azionisti.
Probabilità che una controparte passi allo stato di "default" (vedi voce) entro un orizzonte temporale di un anno.
Piccole e medie imprese.

Servizi finanziari destinati alla clientela privata cosiddetta "di fascia alta" per la gestione globale delle esigenze finanziarie.
Conti correnti, pronti contro termine passivi e depositi vincolati.
È un indicatore calcolato come rapporto tra l'EVA (come sopra descritto) e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA) ed esprime in termini percentuali la capacità di creare valore per unità di capitale posto a presidio del rischio.
Indicatore dato dal rapporto tra il Capitale di Classe 1 (vedi voce) della banca e le sue attività ponderate in base al rischio "RWA – Risk Weighted Assets" (vedi voce).
Valutazione della qualità di una società o delle sue emissioni di titoli di debito sulla base della solidità finanziaria della società stessa e delle sue prospettive. Tale valutazione viene eseguita da agenzie specializzate o dalla banca sulla base di modelli interni.
Rapporto tra l'utile netto e il totale attivo di bilancio.
Segmento di clientela che comprende principalmente i privati, i professionisti, gli esercenti e gli artigiani.
Rappresenta il rischio che una variazione inattesa del merito creditizio di una controparte, del valore delle garanzie da questa prestate, o ancora dei margini da essa utilizzati in caso di insolvenza, generi una variazione inattesa nel valore della posizione creditoria della banca.
Rischio che la controparte di una transazione che riguarda strumenti finanziari possa andare in default prima del regolamento di tutti i flussi di cassa concordati.
Rappresenta il rischio che l'impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento a causa dell'incapacità di smobilizzare attività o di ottenere in modo adeguato fondi dal mercato (funding liquidity risk) ovvero a causa della difficoltà/impossibilità di monetizzare facilmente posizioni in attività finanziarie senza influenzarne in misura significativa e sfavorevole il prezzo per via dell'insufficiente profondità del mercato finanziario o di un suo temporaneo malfunzionamento (market liquidity risk).
Rappresenta l'effetto che variazioni nelle variabili di mercato possono generare sul valore economico del portafoglio, dove quest'ultimo comprende le attività detenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio di negoziazione, sia quelle iscritte nel banking book, ovvero l'operatività connessa con la gestione caratteristica della banca commerciale e con le scelte di investimento strategiche.
Rappresenta il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, sistemi o causati da eventi esterni. Tale definizione include il rischio legale e di compliance, ma esclude quello strategico e reputazionale. Ad esempio possono essere definite operative le perdite derivanti da frodi interne o esterne, rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro, reclami della clientela, distribuzione dei prodotti, multe e altre sanzioni derivanti da violazioni normative, danni ai beni patrimoniali dell'azienda, interruzioni dell'operatività e disfunzione dei sistemi, gestione dei processi.
Riserva di capitale anticiclica costituita da capitale primario di classe 1 ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza, secondo la nozione contenuta negli artt. 128 e 130 della CRD IV, pari ai Risk-Weighted Assets calcolati conformemente all'art. 92, paragrafo 3, del CRR moltiplicati per il coefficiente anticiclico specifico della Società, determinato secondo i criteri previsti dalle Disposizioni di Vigilanza in una misura compresa tra lo 0% e il 2,5%.

Secondo la nozione contenuta nell'art. 128 della CRD IV, è una riserva di capitale la cui costituzione è richiesta dalla normativa – come precisato anche dalle Disposizioni di Vigilanza – con l'obiettivo di dotare le banche di un buffer patrimoniale di elevata qualità da utilizzare nei momenti di tensione del mercato per prevenire disfunzioni del sistema bancario ed evitare interruzioni nel processo di erogazione del credito, pari al 2,5% dei Risk-Weighted Assets, calcolati conformemente all'articolo 92, paragrafo 3, del CRR su base individuale e consolidata.
Rapporto tra Available Financial Resources e Capitale Interno.
È un indicatore calcolato come rapporto tra l'utile netto operativo e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA).
Rapporto fra l'utile netto e il patrimonio netto contabile (esclusi i dividendi e le eventuali erogazioni liberali, per i quali è prevista la distribuzione, e le riserve da valutazione) medio del periodo, calcolato come media del saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente.
Si tratta del valore delle attività per cassa e fuori bilancio ponderate per il rischio in base a differenti fattori di ponderazione in funzione della classe in cui l'esposizione è classificata e della relativa qualità creditizia, ai sensi delle normative bancarie emanate dagli organi di vigilanza per il calcolo del coefficiente di solvibilità.
Identifica la situazione di maggiore o minore sensibilità con la quale determinate attività o passività reagiscono a variazioni dei tassi o di altri parametri di riferimento.
L'analisi di sensitività quantifica la variazione del valore di un portafoglio finanziario derivante da una variazione sfavorevole di fattori di rischio principali (tasso di interesse, tasso di cambio, equity).
Il complesso delle esposizioni nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dalla banca (es. indipendentemente dalla presenza di garanzie – reali o personali – a copertura delle esposizioni).
Con questo termine di norma si indicano la differenza tra due tassi di interesse, lo scarto tra le quotazioni denaro e lettera nelle contrattazioni in titoli o la maggiorazione che l'emittente di valori mobiliari riconosce in aggiunta ad un tasso di riferimento.
Società veicolo, entità legale (nella forma di società di persone, di capitali, trust ecc.) costituita al fine di perseguire specifici obiettivi, quali l'isolamento del rischio finanziario o l'ottenimento di particolari trattamenti regolamentari e/o fiscali riguardanti determinati portafogli di attività finanziarie. Per tale ragione l'operatività delle SPV è circoscritta attraverso la definizione di una serie di norme finalizzate a limitarne l'ambito di attività. Generalmente le SPV non sono partecipate dalla società per conto della quale sono costituite, ma al contrario il capitale è detenuto da terzi soggetti al fine di assicurare l'assenza di legami partecipativi con lo "Sponsor" (vedi voce). Le SPV sono normalmente strutture Bankruptcy remote, poiché le loro attività patrimoniali non possono essere escusse dai creditori della società per conto della quale sono costituite, anche in caso di insolvenza di quest'ultima.
Operazioni consistenti, di norma, nello scambio di flussi finanziari tra operatori secondo diverse modalità contrattuali. Nel caso di uno swap di tassi d'interesse ("IRS"), le controparti si scambiano flussi di pagamento indicizzati o meno a tassi d'interesse calcolati su un capitale nozionale di riferimento (ad esempio: una controparte corrisponde un flusso sulla base di un tasso fisso, l'altra sulla base di un tasso variabile). Nel caso di uno swap di valute (currency swap), le controparti si scambiano specifici importi di due diverse valute, restituendoli nel tempo secondo modalità predefinite che possono riguardare sia il capitale (nozionale) sia i flussi dei tassi d'interesse.


I programmi relativi alle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine che offrono agli enti creditizi dell'area dell'euro finanziamenti con scadenze pluriennali diretti a migliorare il funzionamento del meccanismo di trasmissione della politica monetaria, sostenendo l'erogazione del credito bancario all'economia reale.
Asset Under Management (vedi voce), Asset Under Custody (vedi voce) e Raccolta diretta da clientela (vedi voce).
Le posizioni detenute a fini di negoziazione sono quelle intenzionalmente destinate a una successiva dismissione a breve termine e/o assunte allo scopo di beneficiare, nel breve termine, di differenze tra prezzi di acquisto e di vendita, o di altre variazioni di prezzo o di tasso d'interesse.
Un'unità esperta, interna ma sufficientemente indipendente giudica l'adeguatezza dei modelli interni per gli scopi interni e regolamentari e emette una conclusione formale circa la loro utilità ed efficacia. Di norma un prerequisito per il processo di validazione da parte delle autorità.
Metodo utilizzato per quantificare il livello di rischio. Misura la massima perdita potenziale che con una certa probabilità ci si attende possa essere generata con riferimento a uno specifico orizzonte temporale.



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