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Saipem

Annual Report Apr 7, 2021

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Annual Report

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Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2020

Missione

001-086SaipemBil20Ita copia.qxd 6-04-2021 11:43 Pagina II

Portare a termine progetti straordinari spingendoci oltre le frontiere dell'innovazione e aprendo la strada ai nostri clienti verso l'energia del futuro.

Valori

Liberare ingegno creativo; prendersi cura delle persone e del pianeta; costruire relazioni di fiducia; valorizzare le diverse identità culturali.

Disclaimer

I dati e le informazioni previsionali devono ritenersi "forward-looking statements" e pertanto, non basandosi su meri fatti storici, hanno per loro natura una componente di rischiosità e di incertezza, poiché dipendono anche dal verificarsi di eventi e sviluppi futuri al di fuori del controllo della Società, quali ad esempio: le variazioni dei tassi di cambio, le variazioni dei tassi di interesse, la volatilità dei prezzi delle commodity, il rischio di credito, il rischio di liquidità, il rischio HSE, gli investimenti dell'industria petrolifera e di altri settori industriali, l'instabilità politica in aree in cui il Gruppo è presente, le azioni della concorrenza, il successo nelle trattative commerciali, il rischio di esecuzione dei progetti (inclusi quelli relativi agli investimenti in corso), la pandemia COVID-19 (inclusi i suoi impatti sul nostro business, sui nostri progetti in esecuzione in tutto il mondo e sulla nostra catena di approvvigionamento), nonché i cambiamenti nelle aspettative degli stakeholder e altri cambiamenti nelle condizioni di business. I dati consuntivi possono pertanto variare in misura sostanziale rispetto alle previsioni. Alcuni dei rischi citati risultano meglio approfonditi nelle Relazioni Finanziarie. I dati e le informazioni previsionali si riferiscono alle informazioni reperibili alla data della loro diffusione; al riguardo Saipem SpA non assume alcun obbligo di rivedere, aggiornare e correggere gli stessi successivamente a tale data, al di fuori dei casi tassativamente previsti dalle norme applicabili.

I Paesi di attività di Saipem

EUROPA

Albania, Austria, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Romania, Serbia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia

AMERICHE

Argentina, Bolivia, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Ecuador, Guyana, Messico, Perù, Stati Uniti, Venezuela

CSI

Azerbaijan, Georgia, Kazakhstan, Russia

AFRICA

Algeria, Angola, Congo, Egitto, Ghana, Guinea Equatoriale, Libia, Marocco, Mauritania, Mozambico, Nigeria, Senegal, Sudafrica, Tunisia, Uganda

MEDIO ORIENTE

Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Iraq, Israele, Kuwait, Oman, Qatar

ESTREMO ORIENTE E OCEANIA

Australia, Bangladesh, Cina, India, Indonesia, Malaysia, Pakistan, Singapore, Taiwan, Thailandia, Vietnam

Organi sociali e di controllo di Saipem SpA

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE1 Presidente Francesco Caio

Amministratore Delegato (CEO) Stefano Cao

Consiglieri Maria Elena Cappello, Claudia Carloni, Paolo Fumagalli, Federico Ferro-Luzzi, Ines Mazzilli, Alessandra Ferone3, Paul Schapira

COLLEGIO SINDACALE2 Presidente Giovanni Fiori

Sindaci effettivi Giulia De Martino Norberto Rosini

Sindaci supplenti Francesca Michela Maurelli Maria Francesca Talamonti

Società di revisione

KPMG SpA4

(1) Nominato dall'Assemblea del 3 maggio 2018 per gli esercizi 2018, 2019 e 2020, e comunque con scadenza alla data dell'Assemblea che sarà convocata per l'approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020.

(2) Nominato dall'Assemblea del 29 aprile 2020 per tre esercizi e comunque fino alla data dell'Assemblea per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2022.

(3) Nominata Consigliere per cooptazione con delibera del Consiglio di Amministrazione del 5 febbraio 2020 in seguito alle dimissioni di Pierfrancesco Latini il 23 dicembre 2019 e nominata Consigliere dall'Assemblea del 29 aprile 2020 fino alla scadenza dell'attuale Consiglio di Amministrazione.

(4) L'Assemblea del 3 maggio 2018 ha deliberato di conferire a KPMG SpA l'incarico di revisione legale dei conti per gli esercizi 2019-2027.

RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE al 31 dicembre 2020

001-086SaipemBil20Ita.qxd 7-04-2021 11:39 Pagina 1

Lettera agli Azionisti
Struttura partecipativa del Gruppo Saipem
2
5
RELAZIONE SULLA GESTIONE
Nota sull'andamento del titolo Saipem SpA 10
Andamento operativo 12
Assetto organizzativo 12
Il contesto di mercato 12
Le acquisizioni e il portafoglio 13
Gli investimenti 14
Engineering & Construction Offshore 16
Engineering & Construction Onshore 22
Drilling Offshore 27
Drilling Onshore 30
Commento ai risultati economico-finanziari 32
Organizzazione Gruppo: reporting 35
Risultati economici 35
Situazione patrimoniale e finanziaria 40
Rendiconto finanziario riclassificato 42
Principali indicatori reddituali e finanziari 44
Attività di ricerca e sviluppo 46
Risorse umane 53
Digital e Servizi ICT 59
Governance 63
Gestione dei rischi d'impresa 64
Altre informazioni 77
Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori 80
Glossario 82
Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 87
Relazione sulla gestione di Saipem SpA
Commento ai risultati economico-finanziari 168
Risultati economici 169
Situazione patrimoniale e finanziaria 171
Rendiconto finanziario riclassificato 173
Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori 174
Bilancio consolidato
Schemi di bilancio 178
Note illustrative al bilancio consolidato 185
Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7,
del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018 284
Attestazione del management 289
Relazione della Società di revisione 290
Bilancio di esercizio
Schemi di bilancio 300
Note illustrative al bilancio di esercizio 309
Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7,
del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018 401
Attestazione del management 406
Proposte del Consiglio di Amministrazione all'Assemblea degli Azionisti 407
Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli Azionisti 408
Relazione della Società di revisione 416
Riassunto delle deliberazioni assembleari 423

Assemblea ordinaria degli Azionisti del 30 aprile 2021

L'avviso di convocazione è stato pubblicato sul sito internet della Società, e per estratto, sul quotidiano Il Sole 24 Ore del 19 marzo 2021. Si precisa che la data e/o il luogo e/o l'intervento e/o le modalità di voto e/o lo svolgimento dell'Assemblea indicati nell'avviso di convocazione restano subordinati alla compatibilità con la normativa vigente o provvedimenti emanati dalle Autorità competenti in ragione dell'emergenza del COVID-19, oltre che a fondamentali principi di tutela della salute dei soci, dei dipendenti, degli esponenti e dei consulenti della società. Le eventuali variazioni saranno tempestivamente rese note con le stesse modalità previste per la pubblicazione dell'avviso e/o comunque attraverso i canali informativi previsti dalla normativa tempo per tempo vigente.

In considerazione dell'emergenza sanitaria COVID-19 e avuto riguardo alle disposizioni contenute nell'art. 106 del decreto legge del 17 marzo 2020, n. 18, e successive proroghe, finalizzate a ridurre al minimo gli spostamenti e gli assembramenti, l'intervento in assemblea e l'esercizio del diritto di voto possono svolgersi esclusivamente tramite conferimento di apposita delega al rappresentante designato (Avv. Dario Trevisan) secondo le modalità indicate nell'avviso di convocazione.

Lettera agli azionisti

Signore Azioniste e Signori Azionisti,

poco più di un anno fa commentavamo con ritrovato ottimismo i risultati del 2019 affermando con soddisfazione di aver superato tutti gli obiettivi prefissati e tornando a un simbolico dividendo. Dopo solo pochi giorni, fra le prime aziende a farlo, tutte le nostre persone venivano invitate a lavorare da remoto a causa dell'esplosione della pandemia da COVID-19 che ha drammaticamente caratterizzato tutto il 2020 e, ancora oggi, affligge il mondo.

Alla pandemia, Saipem ha reagito con prontezza ed efficacia perché abituata ad affrontare emergenze e a individuare pronte ed efficaci soluzioni e perché, da tempo, organizzativamente attrezzata a gestire e comunicare le crisi. Grazie a questa adattabilità di fronte alle incertezze e a contesti dinamici, è stato possibile, seppur con rallentamenti dovuti al rispetto delle norme di salute e sicurezza imposte a livello mondiale e alla conseguente crisi economica, non interrompere le attività operative e, anzi, di apportare significativi miglioramenti ai processi aziendali, anche grazie alla digitalizzazione, e accelerare la spinta strategica verso la transizione ecologica e l'evoluzione energetica.

In quest'ottica la Vostra società propone oggi soluzioni per fronteggiare il cambiamento climatico, la richiesta di abbattimento dell'impronta carbonica, il mutamento del paradigma energetico e la necessità di mobilità sostenibile attraverso la realizzazione di hub energetici verdi offshore, di progetti di cattura e stoccaggio di CO2, di infrastrutture per la produzione, lo stoccaggio e l'utilizzo di idrogeno. E siamo in grado di farlo da subito, forti delle nostre tecnologie, dei nostri brevetti e, soprattutto, dell'esperienza che ci deriva dalle decine di progetti assimilabili già realizzati in questi campi. Inoltre, forti delle nostre credenziali, abbiamo avanzato proposte concrete all'interno dei piani di ripresa supportati dal Next Generation EU.

Al momento del rilancio economico Saipem sarà in una posizione privilegiata che le consentirà di concorrere da protagonista all'acquisizione dei nuovi progetti green e infrastrutturali.

Sempre più, quindi, si consolida il profilo di Saipem come Global Solution Provider: un integratore di tecnologie che grazie all'ingegno di donne e uomini appassionati e alla comprovata competenza di ingegneria, costruzione e project management è in grado di proporre soluzioni, più che servizi, atti a realizzare progetti complessi e in contesti sfidanti, accompagnando i clienti nel cammino verso il cambiamento energetico.

È proseguito nel 2020 il processo evolutivo di Saipem avviato nel 2015 con gli obiettivi di diversificazione e de-risking del portafoglio di business, rivisitazione e digitalizzazione dei processi, ottimizzazione delle strutture di costo e una sempre maggiore autonomia operativa delle divisioni, mantenendo costante la naturale attenzione a tecnologia e innovazione.

L'innovazione, parte del DNA di Saipem, è probabilmente tra i componenti più importanti del successo della Vostra società in oltre 60 anni di storia perché ha permesso di migliorare costantemente l'organizzazione e i servizi offerti e perché dà concretezza ai valori dell'azienda.

Alle donne e agli uomini di Saipem va tutto l'apprezzamento per la passione, la qualità e la costanza dell'impegno profuso, senza i quali l'azienda non avrebbe potuto affrontare questo periodo di difficoltà condizionato dalla pandemia e caratterizzato dalla profonda trasformazione in atto.

I risultati del 2020

Sono stati realizzati ricavi pari a circa 7,3 miliardi di euro in linea con lo scenario di business atteso e un margine EBITDA adjusted pari all'8,4%.

Il valore dei nuovi contratti è pari a 8.659 milioni di euro (di cui circa il 90% non legato al petrolio). Tra questi, sono presenti progetti GNL e nel campo delle rinnovabili offshore. Il portafoglio ordini a fine 2020 si attesta a 22.400 milioni di euro e si conferma ampio, diversificato e in aumento rispetto allo scorso anno. Tale valore non include i contratti in joint venture per un ulteriore importo di 2.896 milioni di euro.

Gli sforzi prodotti negli scorsi anni hanno consentito un contenimento del debito oltre le aspettative. La posizione finanziaria netta ante IFRS 16 a fine 2020 si è attestata a

872 milioni di euro, rispetto ai 472 milioni di euro di fine 2019, registrando un incremento di 400 milioni di euro principalmente dovuto all'entrata in piena operatività di progetti acquisiti nel 2019, al rallentamento dei progetti a causa degli effetti della pandemia francesco caio presidente

e allo slittamento di alcune attività concordato con i clienti. L'indebitamento finanziario netto comprensivo di lease liability IFRS 16 al 31 dicembre 2020 ammonta a 1.226 milioni di euro (1.082 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Gli investimenti tecnici effettuati nel corso dell'esercizio 2020 ammontano a 322 milioni di euro (336 milioni di euro nel 2019), inclusivi dell'acquisto del mezzo navale Norce Endeavour (ora Saipem Endeavour), e si riferiscono principalmente a interventi di manutenzione e migliorie.

La struttura finanziaria è robusta con una liquidità di oltre 2 miliardi di euro.

Sono stati raggiunti gli obiettivi di efficienza sulla struttura dei costi di circa 190 milioni di euro, di cui 45 milioni di euro strutturali, e un importante contenimento degli investimenti tecnici di circa 280 milioni di euro rispetto alla previsione iniziale.

Sostenibilità del business

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La Vostra società ha da sempre una radicata vocazione a generare valore sostenibile per gli stakeholder, attribuendo un ruolo chiave alle persone, alla loro salute e sicurezza, alle competenze, alla capacità di attrarre nuovi talenti, al contributo allo sviluppo delle risorse locali e alla catena di approvvigionamento per la crescita sociale ed economica delle comunità in cui operiamo.

Per rendere sostenibile e responsabile il modo di operare, è continuato il percorso di miglioramento continuo degli standard di salute e di sicurezza. La gestione efficace della pandemia ha permesso di garantire la completa operatività negli uffici e nei siti operativi attraverso rigorosi piani di azione specifici per le sedi, i progetti e gli impianti nel mondo, ponendo sempre la salute delle persone al primo posto. Non si è mai arrestata la continua tensione alla diffusione della cultura della sicurezza con campagne come quella delle Life Saving Rules - LSRs, attraverso gli strumenti più moderni offerti dalla tecnologia digitale.

In termini di performance complessiva di sicurezza, l'indice TRIFR - Total Recordable Injury Frequency Rate è passato dallo 0,54 del 2019 allo 0,36 del 2020, con un significativo decremento. Nonostante questi sforzi e questi risultati, nel corso del 2020 si sono comunque purtroppo verificati due incidenti mortali che hanno coinvolto personale di appaltatori di Saipem in Thailandia e in Arabia Saudita. Sono state effettuate indagini appropriate e approfondite e implementate specifiche azioni correttive per evitare il ripetersi di tali eventi.

Dal punto di vista dell'etica del business, che per Saipem è un principio irrinunciabile, sancito anche dall'adesione nel 2018 al Global Compact delle Nazioni Unite, la Vostra società ha conseguito, tra le prime aziende italiane, il certificato internazionale ISO 37001 "Sistemi di gestione anti-corruzione": è il risultato di un impegno costante e motivo di stimolo a un continuo progresso.

Accogliendo le raccomandazioni della Task Force sull'informativa finanziaria legata al cambiamento climatico, nel 2020 è stato pubblicato il terzo rapporto annuale "Leading the Path to Energy Transition", che fornisce agli stakeholder un'informativa strutturata sugli sviluppi tecnologici, sulle emissioni climalteranti e su analisi di scenario, strategie, rischi e opportunità di business legati al cambiamento climatico.

Anche quest'anno è stata predisposta per gli stakeholder una rendicontazione delle strategie, dei programmi, degli obiettivi e delle performance di sostenibilità con due documenti: il Sustainability Report 2020 "Ready for the transition - Enabling a green future" e la "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario" (DNF) che costituisce una sezione della "Relazione sulla gestione", ai sensi del D.Lgs. n. 254/2016. Entrambi i documenti sono oggetto di revisione e sono predisposti secondo i più avanzati standard internazionali.

L'impegno in tale rendicontazione riflette una visione della Vostra società fondata sulla sostenibilità del business e ha migliorato l'apprezzamento degli stakeholder finanziari e degli analisti internazionali che hanno confermato l'inclusione di Saipem tra i leader di settore nei più importanti indici e rating di sostenibilità come il Dow Jones Sustainability Index e il FTSE4Good.

L'impegno di Saipem è rivolto allo sviluppo di tecnologie distintive nella realizzazione dei progetti per i clienti, alla digitalizzazione dei processi e delle operazioni, alla robotica sottomarina e alla cattura e sequestro dell'anidride carbonica per consentire, tra l'altro, di operare efficacemente per il risanamento e la riconversione di distretti industriali italiani. Grande attenzione è anche dedicata allo sviluppo di tecnologie e soluzioni più innovative per lo sfruttamento delle fonti rinnovabili, come il solare e l'eolico flottante offshore, le correnti troposferiche, l'energia ottenibile dalle maree e dal moto ondoso. Saipem è altresì fortemente impegnata nello sviluppo delle tecnologie per la produzione e lo sfruttamento dell'idrogeno, blu e verde, e ha siglato nel 2020

Stefano cao

numerose intese con importarti operatori e partner nell'ambito di questo promettente settore.

Lo scenario di mercato

Il 2021 si è aperto all'insegna delle incertezze per il persistere della pandemia e i timori delle sue varianti e delle aspettative legate alla scoperta e distribuzione dei vaccini. amministratore delegato - ceo

Ciò nonostante, la Vostra azienda può contare su un ampio portafoglio ordini, una robusta struttura finanziaria e interessanti prospettive di business nei settori tradizionali e in quelli legati alla transizione energetica, senza tralasciare il ruolo che intende ricoprire per i progetti programmati in ambito europeo. Lo scenario di business per il 2021 sarà comunque ancora condizionato dalla pandemia, in particolare nel primo semestre. Per questo motivo, la Vostra società non 001-086SaipemBil20Ita.qxd 7-04-2021 11:58 Pagina 4

è al momento in grado di fornire una guidance finanziaria puntuale. I volumi dell'anno sono ben supportati dal ricco portafoglio ordini: il mix di progetti e l'avanzamento operativo consentono di prevedere per il 2021 un EBITDA adjusted a un livello simile al 2020.

Nuove iniziative di efficienza sono state avviate sui costi strutturali per circa 30 milioni di euro nel 2021. Gli investimenti tecnici nel 2021 sono attesi per circa 450 milioni di euro.

Oltre il 2021, con il progresso della campagna vaccinale, l'avanzamento nell'esecuzione dei progetti, le ulteriori efficienze e la ripresa dell'attività commerciale, si attende il ritorno a una crescita dell'EBITDA adjusted e la ripresa del percorso di riduzione dell'indebitamento finanziario netto.

Questo scenario non tiene in considerazione un ulteriore e possibile significativo deterioramento del contesto macroeconomico e di business a seguito, ad esempio, dell'intensificarsi dell'epidemia.

Saipem avanza ulteriormente nel suo percorso ESG e si impegna a ridurre le emissioni di gas ad effetto serra (GHG), scopo 1 e 2, del 50% entro il 2035, un passo decisivo per il raggiungimento in futuro di un profilo a zero emissioni nette (cd. net-zero carbon).

7 aprile 2021

per il Consiglio di Amministrazione

Il Presidente L'Amministratore Delegato (CEO) Francesco Caio Stefano Cao

Struttura partecipativa del Gruppo Saipem

(società controllate)

Saipem SpA

Construction SAS

Relazione sulla gestione

Nota sull'andamento del titolo Saipem SpA

Nel corso del 2020, anno caratterizzato da una forte volatilità dei corsi azionari dovuta all'effetto combinato della crisi economica indotta dal COVID-19 e dalla caduta dei prezzi dell'energia, la quotazione delle azioni ordinarie Saipem presso la Borsa Italiana ha registrato una flessione del 49%, sostanzialmente in linea con l'indice settoriale americano OSX, che nello stesso periodo ha riportato una contrazione del 43%.

Il titolo Saipem apre il 2020 in tono positivo, sulla scia della performance straordinaria registrata sui listini azionari su scala globale, con raggiungimento di livelli record da parte dei maggiori indici, sostenuti prima dalla svolta espansiva della Federal Reserve e poi dall'intesa Stati Uniti-Cina sul commercio.

La notizia dell'aggiudicazione di nuovi contratti nelle perforazioni, unita all'estensione degli esistenti per un controvalore totale di 1,7 miliardi di dollari, sostengono l'andamento di mercato nelle prime due settimane dell'anno finché, l'8 gennaio, l'azione tocca il prezzo massimo del semestre, pari a 4,49 euro.

L'aggiudicazione di ulteriori contratti, unita a un andamento piuttosto stabile del settore dei servizi energetici, contribuiscono a sostenere il corso dell'azione fino alla fine del mese di febbraio quando, a seguito della diffusione dell'emergenza COVID-19, dapprima in Europa e poi su scala globale, si assiste all'avvento di un'improvvisa quanto repentina crisi economico-finanziaria, alimentata dalle misure di lockdown gradualmente intraprese dai principali governi e alimentata da una situazione di generale incertezza.

Il conseguente calo drastico e diffuso della domanda e dei consumi conduce a un deciso e progressivo deterioramento delle prospettive dell'attività economica e dei flussi commerciali globali per il 2020, con importanti revisioni al ribasso delle stime del PIL mondiale, che si traducono in una forte contrazione delle quotazioni azionarie e in un brusco innalzamento della volatilità e dell'avversione al rischio.

Inoltre, in seguito al mancato accordo tra produttori di petrolio nel meeting OPEC del 5 marzo e alle conseguenti misure annunciate dalla Russia e Arabia Saudita riguardo la produzione e il prezzo della commodity, si assiste al tracollo delle quotazioni degli indici Brent e WTI, che, il 9 marzo 2020, registrano un crollo del 30%, innescando un effetto domino sui prezzi di tutti gli operatori del settore. Tra il 6 e il 12 marzo il titolo Saipem perde il 31%, fino a toccare il prezzo di 1,95 euro per azione.

Nei mesi di aprile e maggio l'azione si stabilizza, grazie a un parziale recupero del settore energetico e a un orientamento più positivo dei mercati borsistici globali, sostenuti dalle politiche fiscali e monetarie fortemente espansive promosse dalle maggiori banche centrali e dalle misure a sostegno del consumo, risparmio e liquidità intraprese in tutti i principali Paesi. Tuttavia, segue solo un parziale recupero del prezzo del titolo Saipem, sul quale grava ancora l'incertezza riguardo le prospettive del settore.

Le notizie dell'aggiudicazione di due importanti contratti, rispettivamente per il treno 7 dell'impianto di LNG sull'isola di Bonny in Nigeria e per un parco eolico offshore in Francia, contribuiscono a rinvigorire il trend dell'azione, che all'inizio del mese di giugno risale e arriva a toccare i 2,63 euro l'8 giugno, registrando un incremento del 23% rispetto a fine maggio.

31.12.2016 31.12.2017 31.12.2018 31.12.2019 31.12.2020
Capitale sociale (euro) 2.191.384.693 2.191.384.693 2.191.384.693 2.191.384.693 2.191.384.693
Numero azioni ordinarie 10.109.668.270 1.010.966.841 1.010.966.841 1.010.966.841 1.010.966.841
Numero azioni di risparmio 106.126 10.598 10.598 10.598 10.598
Capitalizzazione di Borsa (milioni di euro) 5.419 3.872 3.286 4.408 2.235
Dividendo lordo unitario:
- azioni ordinarie (euro) - - - 0,01 -
Prezzo/utile per azione: (1)
- azioni ordinarie (euro) 367,32 -
Prezzo/cash flow per azione: (1)
- azioni ordinarie (euro) 16,88 9,49 9,69 6,28 16,31
Prezzo/utile adjusted per azione:
- azioni ordinarie (euro) 23,98 84,17 131,43 26,71 -
Prezzo/cash flow adjusted per azione:
- azioni ordinarie (euro) 5,95 6,79 6,66 5,64 6,92

Principali dati e indici di Borsa

(1) Valori riferiti al bilancio consolidato.

Successivamente all'annuncio dei risultati del primo semestre e alle indicazioni di outlook fornite al mercato, si assiste a un aumento significativo delle posizioni speculative sul titolo, che riflettono l'incertezza del mercato sulla traiettoria di performance economico-finanziaria nel 2020 e oltre, nonostante Saipem abbia un backlog molto significativo. La nuova pressione speculativa spinge in basso la quotazione dell'azione, che arriva a toccare 1,36 euro il 25 settembre, pari al prezzo minimo registrato durante l'anno.

Nel mese di novembre le notizie sull'efficacia dei vaccini per il COVID-19 (Pfizer e successivamente Moderna) innescano un rally dei mercati globali, sostenuto dalle aspettative di una ripresa macro-economica molto rapida nel 2021 e di recupero degli utili delle società. Si assiste, inoltre, a una rotazione molto significativa a favore di settori ciclici (tra cui il comparto energetico), considerati i maggiori beneficiari della ripresa data l'esposizione relativa. In questo contesto, il titolo Saipem fa registrare un forte recupero nei mesi di novembre e dicembre (+46%), a valle dell'annuncio dei risultati dei primi nove mesi, trainato da una riduzione sostanziale delle posizioni speculative e da un outlook più positivo da parte degli investitori. Il titolo chiude l'anno a 2,21 euro per azione.

A fine dicembre la capitalizzazione di mercato di Saipem si è attestata a circa 2,2 miliardi di euro. In termini di liquidità del titolo, le azioni trattate nell'anno sono state circa 3,4 miliardi (2 miliardi nell'anno precedente), con una media giornaliera di periodo che si attesta sui 13,3 milioni di titoli scambiati, rispetto agli 8,1 milioni nel corrispondente periodo dell'anno precedente. Il controvalore degli scambi è stato di 7,8 miliardi di euro, rispetto agli 8,8 miliardi di euro registrati durante il 2019.

Per quanto riguarda le azioni di risparmio, convertibili alla pari in azioni ordinarie, a fine dicembre 2020 il loro numero era di 10.598. Il loro valore, influenzato dalla scarsissima liquidità, ha registrato poche variazioni durante l'anno, passando da una quotazione di 42,0 euro a inizio periodo a 45,0 euro a fine periodo.

(euro) 2016 2017 2018 2019 2020
Azioni ordinarie:
- massima 9,17 5,65 5,43 4,99 4,49
- minima 3,02 2,96 3,10 3,22 1,36
- media 4,23 3,83 3,98 4,29 2,36
- fine esercizio 5,36 3,83 3,25 4,36 2,21
Azioni di risparmio:
- massima 62,00 60,00 41,80 44,20 45,00
- minima 39,00 40,00 40,00 40,00 42,00
- media 57,17 46,13 40,27 41,23 43,37
- fine esercizio 54,10 40,00 40,00 42,00 45,00

Quotazioni alla Borsa Valori di Milano

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I valori della tabella sono stati riadeguati in seguito al raggruppamento azionario e all'aumento di capitale.

ANDAMENTO OPERATIVO

Assetto organizzativo

Saipem è una società leader nelle attività di ingegneria, di perforazione e di realizzazione di grandi progetti nei settori dell'energia e delle infrastrutture. È una one company organizzata in cinque divisioni di business: Engineering & Construction Offshore, Engineering & Construction Onshore, Drilling Offshore, Drilling Onshore e XSIGHT. Il processo di divisionalizzazione concluso nel mese di dicembre 2018 ha assegnato piena autonomia alle singole divisioni, in particolare in ambito commerciale, esecuzione progetti, tecnologia e Ricerca & Sviluppo, strategie di business, partnership, etc.

L'orientamento strategico della Società continua a essere il seguente:

  • ≥ il business Engineering & Construction Offshore ha l'obiettivo di mantenere e rafforzare la posizione di leadership nell'ambito delle attività offshore anche tramite investimenti mirati, nella direzione di sostenibilità e transizione energetica;
  • ≥ il business Engineering & Construction Onshore con un importante processo di turnaround ha avviato un riposizionamento strategico del portafoglio progetti con focus su midstream e downstream. Il turnaround proseguirà con l'obiettivo di aumentare ulteriormente il contenuto tecnologico e il peso dei progetti in ambito sostenibilità, transizione energetica e decarbonizzazione dei settori a più elevata impronta carbonica;
  • ≥ per i business Drilling, sia Onshore che Offshore, proseguiranno gli sforzi di efficientamento e verranno altresì valutate eventuali opzioni strategiche, in un'ottica di massimizzazione del valore dei singoli business e di ricerca di nuove opportunità adiacenti alle attività tradizionali in sinergia con i business Engineering & Construction.

La Divisione Engineering & Construction Offshore occupa una posizione di leadership nell'ambito delle costruzioni offshore, con un forte orientamento verso le attività in aree remote e in acque profonde. Supporta i clienti sin dalle fasi iniziali dei progetti e durante l'intero processo di sviluppo. Offre un'ampia gamma di prodotti e servizi, tra cui l'ingegnerizzazione, costruzione e installazione di piattaforme, condotte e campi sottomarini, attività di MMO (Maintenance, Modification and Operation) e di decommissioning a cui si aggiungono lo sviluppo di campi eolici marini e di progetti di integrazione energetica.

La Divisione Engineering & Construction Onshore progetta e realizza impianti onshore negli ambiti LNG e rigassificazione, raffinazione, petrolchimico, fertilizzanti, pipeline, stazioni di trattamento gas e olio, floaters, rinnovabili, biotecnologie, cattura, trasporto e stoccaggio della CO2 e produzione e trasporto di idrogeno; fornisce una gamma completa di servizi integrati di ingegneria, approvvigionamento, project management e costruzione, rivolgendosi principalmente ai mercati dell'industria energetica e ai settori hard-to-abate e delle grandi infrastrutture civili.

Le Divisioni Drilling Offshore e Drilling Onshore operano in qualità di international contractor, offrendo servizi di perforazione offshore e onshore relativi a tutte le tipologie di impianti e in tutte le aree geografiche.

La Divisione XSIGHT rappresenta la start-up del Gruppo Saipem; fornisce servizi d'avanguardia, ad alto valore aggiunto e altamente innovativi, destinati a tutto il settore energetico, incluse le energie rinnovabili e verdi. La Divisione XSIGHT lavora sul miglioramento dell'efficienza dei servizi di ingegneria attraverso processi semplificati e modelli innovativi di digitalizzazione. Propone inoltre, un'ampia offerta di servizi: sviluppo finanziario, consulenza, stakeholder management e risk management. I risultati della Divisione XSIGHT sono inclusi nella Divisione Engineering & Construction Onshore in quanto ancora non significativi dal punto di vista numerico; pertanto non vengono presentati distintamente al mercato.

Il contesto di mercato

Il 2020 è stato profondamente caratterizzato della pandemia COVID-19 diffusasi sin dai primi mesi dell'anno. Le misure per il contenimento del contagio messe in atto e tuttora in corso in numerosi paesi hanno determinato un brusco calo della domanda e dei consumi globali, un crollo del trasporto aereo e terrestre, oltre che un ridimensionamento delle attività produttive in diversi settori industriali considerati non essenziali. Nonostante le forti politiche fiscali intraprese dai governi delle maggiori potenze mondiali a sostegno delle economie nazionali e l'impegno delle banche centrali per limitare i rischi finanziari sistemici, le recenti stime prevedono una contrazione intorno al 4% dell'economia mondiale nel 2020 rispetto all'anno precedente, a fronte di una previsione pre-COVID di una crescita di oltre il +3% per lo stesso periodo.

In questo contesto, il settore energetico è risultato tra i più impattati a livello mondiale, in ragione del crollo della domanda di energia e di petrolio e gas in particolare. A ciò si è aggiunto, nella prima parte dell'anno, il mancato accordo tra i principali paesi produttori di petrolio sui livelli produttivi che ha ulteriormente esasperato lo sbilanciamento tra domanda e offerta, portando il prezzo del Brent nel mese di aprile al di sotto dei 20 dollari al barile. L'accordo che è stato raggiunto successivamente dall'alleanza tra i Paesi OPEC e la Russia a crisi già inoltrata, ha permesso un parziale riequilibrio del mercato e ha innescato un lento recupero dei prezzi fino ai circa 50 dollari al barile di fine anno. Ciò nonostante, lo scenario di prezzo prospettico del petrolio è calato sia per il medio che per il lungo termine, rispetto alla situazione pre-COVID.

In tale contesto, le principali Oil Companies hanno registrato svalutazioni degli asset Oil&Gas superiori ai 130 miliardi di euro nell'anno e, al fine di mitigare gli effetti negativi in termini di cash flow, hanno annunciato un netto taglio dei volumi degli investimenti nelle attività di esplorazione e produzione di idrocarburi, che per il 2020 è quantificabile intorno al 30% in meno rispetto ai livelli previsti pre-COVID. Il trend negativo degli scenari di investimento sia nel breve-medio che nel lungo termine, ha impattato significativamente le prospettive in tutti i mercati tradizionali di riferimento di Saipem, ed in misura più marcata i business upstream, con il differimento dell'assegnazione di numerosi contratti e la cancellazione di alcuni progetti da parte delle Oil Companies.

Gli scenari basati su una semplice stabilizzazione delle emissioni di CO2 sui valori attuali stanno diventando sempre meno probabili. Viceversa, gli scenari che proiettano una riduzione graduale nel lungo termine delle emissioni di CO2 stanno acquistando sempre più credibilità sulla spinta di diverse forze: la consapevolezza diffusa di fasce sempre più ampie della popolazione mondiale sull'emergenza climatica, la spinta degli investitori (sempre più attenti alle tematiche ESG), l'evoluzione tecnologica (che rende alcune fonti o alcuni vettori energetici sempre più competitivi), nonché le policy e gli impegni sempre più espliciti e concreti da parte delle maggiori economie del pianeta (in particolare l'Unione Europea, la Cina e, più recentemente, gli Stati Uniti).

Per rendere operativi in termini pratici gli impegni e le dichiarazioni annunciate dai diversi governi in relazione alle emissioni clima-alternati, occorrerà negoziare normative vincolanti per il maggior numero di paesi e attori economici, trovando un sostenibile equilibrio con le legittime aspirazioni al benessere dei paesi emergenti e con le complesse normative sul commercio globale. Nonostante le sfide in campo siano enormi, il mondo sembra avviato per il lungo termine su un percorso di graduale riduzione del consumo energetico, di un più efficiente utilizzo dell'energia e di un più razionale mix di fonti energetiche.

In questo contesto, le dinamiche dell'energy transition sembrano favorire il gas rispetto agli altri combustibili fossili, una sempre maggiore penetrazione delle fonti rinnovabili nel mix energetico mondiale e l'utilizzo di tecnologie finalizzate alla decarbonizzazione delle emissioni da fonti fossili (CCUS da applicare ad una pluralità di attività industriali) o alla riduzione delle emissioni diffuse di CO2 nell'ambiente (ad esempio attraverso l'utilizzo dell'idrogeno come vettore energetico nei trasporti).

Le acquisizioni e il portafoglio

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Le acquisizioni di nuovi ordini nel corso del 2020 ammontano a 8.659 milioni di euro (17.633 milioni di euro nel 2019, anno caratterizzato dall'acquisizione di alcuni progetti di grandi dimensioni).

Delle acquisizioni complessive, il 40% riguarda l'attività Engineering & Construction Offshore, il 56% l'attività Engineering & Construction Onshore, il 2% il Drilling Offshore e il 2% il Drilling Onshore.

Le acquisizioni all'estero rappresentano il 96% del totale; le acquisizioni di contratti da imprese del Gruppo Eni il 5%. Le acquisizioni della Capogruppo Saipem SpA sono state il 41% di quelle complessive. Le acquisizioni relative a società non consolidate ammontano a 14 milioni di euro; le acquisizioni totali raggiungono l'ammontare di 8.673 milioni di euro.

Gruppo Saipem - Ordini acquisiti nell'esercizio chiuso al 31 dicembre

(milioni di euro) 2019 2020
Importi % Importi %
Saipem SpA 1.567 9 3.509 41
Imprese del Gruppo 16.066 91 5.150 59
Totale 17.633 100 8.659 100
Engineering & Construction Offshore 4.471 25 3.423 40
Engineering & Construction Onshore 10.849 62 4.884 56
Drilling Offshore 576 3 145 2
Drilling Onshore 1.737 10 207 2
Totale 17.633 100 8.659 100
Italia 272 2 385 4
Estero 17.361 98 8.274 96
Totale 17.633 100 8.659 100
Gruppo Eni 656 4 433 5
Terzi 16.977 96 8.226 95
Totale 17.633 100 8.659 100

Il portafoglio ordini residuo si conferma ampio e diversificato e al 31 dicembre ammonta a 22.400 milioni di euro (21.153 milioni di euro al 31 dicembre 2019), di cui 7.652 milioni di euro da realizzarsi nel 2021 (6.285 milioni di euro per l'Engineering & Construction Onshore, 14.009 milioni di euro per l'Engineering & Construction Offshore, 518 milioni di euro per il Drilling Offshore e 1.588 milioni di euro per il Drilling Onshore), raggiunge, in un anno critico, un nuovo livello massimo.

Per quanto riguarda l'articolazione per settori di attività, il 28% del portafoglio ordini residuo è attribuibile all'attività Engineering & Construction Offshore, il 63% all'attività Engineering & Construction Onshore, il 2% al Drilling Offshore e il 7% al Drilling Onshore.

Il 95% degli ordini è da eseguirsi all'estero; quelli verso le imprese del Gruppo Eni rappresentano il 2% del portafoglio totale. La Capogruppo Saipem SpA ha in carico il 23% del portafoglio ordini residuo.

Il portafoglio ordini residuo comprensivo di società non consolidate ammonta a 25.296 milioni di euro (24.778 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

La quota del portafoglio ordini residuo al 31 dicembre 2020 non legata al prezzo dell'olio è pari a circa il 73% del portafoglio ordini totale dell'Engineering & Construction.

Gruppo Saipem - Portafoglio ordini al 31 dicembre

(milioni di euro) 2019 2020
Importi % Importi %
Saipem SpA 3.703 18 5.232 23
Imprese del Gruppo 17.450 82 17.168 77
Totale 21.153 100 22.400 100
Engineering & Construction Offshore 5.611 27 6.285 28
Engineering & Construction Onshore 13.007 62 14.009 63
Drilling Offshore 737 3 518 2
Drilling Onshore 1.798 8 1.588 7
Totale 21.153 100 22.400 100
Italia 1.105 5 1.130 5
Estero 20.048 95 21.270 95
Totale 21.153 100 22.400 100
Gruppo Eni 418 2 406 2
Terzi 20.735 98 21.994 98
Totale 21.153 100 22.400 100

Gli investimenti

Nonostante il periodo critico, gli investimenti risultano in linea con l'anno precedente.

Gli investimenti tecnici effettuati nel 2020 ammontano a 322 milioni di euro (336 milioni di euro nel 2019) e hanno principalmente riguardato:

  • per l'Engineering & Construction Offshore 193 milioni di euro: acquisto del nuovo mezzo navale Norce Endeavour (ora Saipem Endeavour) e interventi di mantenimento e upgrading di mezzi esistenti;
  • per l'Engineering & Construction Onshore 17 milioni di euro: acquisto e mantenimento di attrezzature;
  • per il Drilling Offshore 60 milioni di euro: intervento di manutenzione straordinaria della nave di perforazione Saipem 10000, oltre a interventi di manutenzione e upgrading sugli altri mezzi;
  • per il Drilling Onshore 52 milioni di euro: upgrading di impianti destinati a operare in Arabia Saudita e Sud America, nonché interventi di mantenimento e upgrading di mezzi esistenti.

In sintesi, gli investimenti dell'esercizio 2020 presentano la seguente articolazione:

Investimenti

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(milioni di euro) 2019 2020
Saipem SpA 62 40
Altre imprese del Gruppo 274 282
Totale 336 322
Engineering & Construction Offshore 144 193
Engineering & Construction Onshore 22 17
Drilling Offshore 86 60
Drilling Onshore 84 52
Totale 336 322

Gli investimenti relativi alle singole attività sono descritti nei paragrafi che seguono.

Engineering & Construction Offshore

Quadro generale

La Divisione Engineering & Construction Offshore è un "Global Solution Provider" leader nel campo dell'industria energetica incentrato su progetti convenzionali e SURF, energie rinnovabili e servizi tecnologici per l'industria energetica. L'attività core della divisione include lo sviluppo di strutture sottomarine, condotte e giacimenti convenzionali; inoltre è attiva anche nei mercati delle energie rinnovabili come contractor EPCI per i parchi eolici. Assistiamo i nostri clienti dalla fase di pre-FID (Final Investment Decision) fino allo sviluppo dell'investimento, estendendo i nostri servizi a tutte le attività di Life of Field, comprese le attività operative, di manutenzione o di modifica, arrivando fino alla fase di decommissioning degli impianti.

Saipem persegue tale obiettivo grazie a una serie di elementi di eccellenza, tra cui competenza ingegneristica e di project management, approccio tecnologico forte e innovativo, solida presenza in mercati strategici con cantieri di fabbricazione in Nigeria, Angola, Brasile e Indonesia, una flotta tecnologicamente avanzata e completa in grado di realizzare un'ampia gamma di progetti nelle più svariate condizioni operative e ambientali, nonché una suite di prodotti a completamento della nostra offerta nel mercato dell'energia.

Il portafoglio tecnologico della divisione comprende diverse soluzioni alternative, dalla robotica ai sistemi di trattamento sottomarini, come HyDrone, la nuova generazione di piattaforme ROV residenti e autonome, o SPRINGS, il sistema di trattamento e iniezione delle acque sottomarine, sviluppato con Total e Veolia. Inoltre, la Divisione Engineering & Construction Offshore si impegna costantemente per ottimizzare i processi produttivi, migliorando il materiale e le tecnologie di saldatura (come l'"Internal Plasma Welding" per tubazioni rivestite), ma anche promuovendo l'automazione e la digitalizzazione. Saipem applica il suo spirito innovativo e creativo anche allo sviluppo di progettazioni all'avanguardia: è il caso di Hexafloat, l'innovativa fondazione per parchi eolici galleggianti.

La divisione utilizza tutte le risorse sopra elencate per la continua ricerca del massimo livello di sicurezza per le persone e l'ambiente, nell'interesse di tutti i suoi stakeholder.

La Divisione Engineering & Construction Offshore amministra attivamente il proprio portafoglio di asset con l'obiettivo di adattare la flotta alle necessità del mercato strategico in cui si inserisce.

Saipem serve il mercato sottomarino grazie a navi estremamente versatili, tra cui la FDS 2 e la FDS, i fiori all'occhiello della flotta. La nave FDS 2, un monoscafo lungo 183 metri e largo 32 metri, con un avanzato sistema di posizionamento dinamico di classe 3 (DP3) e un sistema di prefabbricazione di tubi, è dotata di una torre di varo a "J" verticale con una capacità di ritenuta di 2.000 tonnellate in grado di posare tubi in quadruplo giunto di diametro fino a 36 pollici. Il mezzo, grazie anche alla gru da 1.000 tonnellate e due verricelli da 750 e 500 tonnellate, è idoneo all'esecuzione dei progetti più complessi in acque profonde. La nave FDS è dotata invece di un sistema di posizionamento dinamico (DP3), una gru con capacità di sollevamento di 600 tonnellate e un sistema per la posa di condotte in grado di lavorare in acque profonde oltre 2.000 metri.

La nave Saipem Constellation, per la posa di tubi rigidi e flessibili in modalità reel-lay e lo sviluppo sottomarino, completa le capacità di Saipem nel mercato sottomarino. Il mezzo, con il suo sistema di posizionamento dinamico (DP 3), la classificazione Ice Class, le capacità di posa multipla fino a 800 tonnellate, la gru da 3.000 tonnellate, rappresenta da un lato una nave unica nella categoria "one-stop-shop" per eseguire complessi progetti in acque profonde, e dall'altro lato possiede tutte le capacità per servire il mercato tradizionale in modo sicuro ed efficiente. La sua capacità di sollevamento la rende adatta anche a progetti di parchi eolici.

Nel mercato delle condotte, tra la flotta di proprietà Saipem, spicca la nave posatubi Castorone, un monoscafo lungo 330 metri e largo 39 metri, che è stato progettato per eseguire i più sfidanti progetti di posa per grandi diametri ad alte profondità, con la necessaria flessibilità e produttività per essere efficace anche in progetti di minor complessità. Le sue caratteristiche principali sono: il posizionamento dinamico di classe 3 (DP3), la capacità di prefabbricare e varare tubi in triplo giunto di diametro fino a 60 pollici con una capacità di tensionamento fino a 750 tonnellate, la linea di varo a elevata automazione, lo stinger modulare per il varo sia a basse che ad alte profondità con un avanzato sistema di controllo e la possibilità di lavorare in ambienti estremi.

La flotta Saipem comprende anche la nave semisommergibile Saipem 7000, dotata di un sistema di posizionamento dinamico di classe 3 con capacità di sollevamento di 14.000 tonnellate e in grado di posare condotte sottomarine in acque ultra-profonde con il sistema a "J", idoneo a mantenere in sospensione durante la posa un carico complessivo di 1.450 tonnellate. Saipem 7000 rappresenta un solido asset in grado di servire diversi mercati, e sta dimostrando la sua affidabilità nell'esecuzione di svariati progetti di decommissioning e parchi eolici offshore.

Oltre a quanto sopra, la divisione gestisce altri asset strategici di proprietà, che permettono un'ulteriore flessibilità nella gestione del portafoglio di opportunità di Saipem.

Tra questi, la Saipem 3000, in grado di posare linee flessibili, ombelicali e sistemi di ormeggio in acque profonde fino a 3.000 metri e di installare strutture fino a 2.200 tonnellate.

Quest'anno siamo lieti di annunciare la sostituzione della nostra nave Castoro II con Saipem Endeavour, un pontone per il sollevamento di carichi pesanti e la posa (con configurazione a "S") di tubazioni, idoneo per il varo, sia in basse che alte profondità, di tubi in singolo o doppio giunto di diametro fino a 60 pollici con una capacità di tensionamento fino a 260 tonnellate, dotato di una rampa di varo galleggiante costituita da tre elementi per le alte profondità, una mini rampa con struttura regolabile per le basse profondità e una gru girevole con capacità di 1.100 tonnellate. Come la Castoro II, la Endeavour rappresenterà uno dei nostri punti di forza per lo strategico mercato tradizionale del Medio Oriente.

Nel secondo semestre del 2020 è stato invece chiuso il contratto di noleggio della nave Normand Maximus.

Il contesto di mercato di riferimento

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Il 2020 è stato un anno caratterizzato dall'emergenza sanitaria legata alla pandemia COVID-19, con forti ripercussioni sulla mobilità, i consumi e le attività produttive a livello globale. Il settore energetico risulta tra i più impattati a livello mondiale a causa del brusco calo della domanda di energia (e di petrolio in particolare) con il conseguente deterioramento dello scenario di prezzo del petrolio e il taglio dei volumi di investimento nelle attività di esplorazione e produzione di idrocarburi da parte delle Oil Company (circa 30% in meno nel 2020 rispetto ai livelli previsti pre-COVID). Il trend negativo degli scenari di investimento ha impattato significativamente le prospettive in tutti i mercati tradizionali di riferimento di Saipem, sia nel breve-medio che nel lungo termine rispetto agli scenari pre-COVID. Le dinamiche dell'energy transition sembrano comunque favorire il gas rispetto agli altri combustibili fossili, oltre a una sempre maggior penetrazione delle fonti rinnovabili nel mix energetico mondiale.

In ogni caso la situazione assume toni più o meno accentuati a seconda dei segmenti e delle aree geografiche in cui Saipem opera e dell'orizzonte temporale considerato. Il mercato tradizionale delle acque poco profonde mediorientale si sta dimostrando quello più resiliente. L'Arabia Saudita sta portando avanti, sebbene con ritardi, il suo programma di grandi sviluppi petroliferi (con i progetti Marjan, Zuluf e simili), mentre il Qatar, nonostante alcuni slittamenti, non ha abbandonato l'obiettivo di diventare il più grande esportatore di gas al mondo, mantenendo comunque ferma la volontà di perseguire i propri sviluppi di gas offshore (come il giacimento North Field) per alimentare l'espansione della capacità di GNL. Anche gli Emirati Arabi Uniti stanno portando avanti i propri sviluppi di petrolio e di gas, questi ultimi finalizzati a coprire il fabbisogno energetico nazionale. In Europa si assiste a un certo rallentamento, in quanto da un lato le strette di liquidità dei clienti comporteranno probabilmente il rinvio di alcuni programmi di decommissioning, e dall'altro la maturità dei giacimenti dell'Europa del Nord e le dimensioni relativamente contenute delle nuove scoperte rappresentano un rebus per i clienti, che devono trovare la strategia di sviluppo con il costo di breakeven più basso. Alcuni Paesi stanno già reagendo, come la Norvegia, che ha istituito un nuovo regime fiscale per l'industria Oil&Gas. Ciononostante possiamo considerare l'Europa un mercato in crescita per quanto riguarda l'infrastruttura del gas nel medio termine: si pensi per esempio ai piani per il Mediterraneo e ai progetti assegnati di recente per la costruzione di gasdotti nel Nord Europa.

L'Africa segna il passo. Parte dei progetti di sviluppo in Mozambico sono stati rinviati, come pure i progetti in acque profonde in Africa Occidentale. Per contro, alcuni progetti convenzionali stanno andando avanti, come quelli in Angola o Nigeria.

Anche le Americhe stanno dando prova di resilienza in alcune regioni. Contrariamente allo scisto onshore (il più colpito dalla crisi), proseguono gli sviluppi offshore nel Golfo del Messico e la Guyana continua il suo percorso di crescita per diventare una nuova provincia petrolifera, come dimostra il fatto che le attività di ExxonMobil nel Paese vanno avanti con ritardi minimi. Il Brasile ha un doppio volto: Petrobras sta infatti portando avanti i piani per lo sviluppo dei suoi diversi giacimenti pre-salt uno dopo l'altro (citiamo per esempio le varie fasi dei progetti Mero e Búzios), mentre altre società internazionali del settore Oil&Gas operanti nell'area hanno rimandato alcuni progetti.

Infine, nell'Asia-Pacifico le attività hanno subìto diversi rinvii. Questa è un'area importante per la divisione, in quanto diversi sviluppi sono collegati al gas, e per sostenere le capacità esistenti di GNL onshore o alimentarne di nuove sarà necessario sviluppare le infrastrutture per il trasporto del gas, come il gasdotto Scarborough, i cui progetti sono a tutt'oggi rinviati, ma la cui realizzazione è comunque prevista nel medio termine.

Al di fuori dell'ambito degli idrocarburi, il mercato delle energie rinnovabili, incluso il settore eolico offshore, si sta ponendo come un segmento meno rischioso e più attrattivo in cui gli investitori possono convogliare le proprie risorse. Anche le compagnie petrolifere tradizionali stanno sempre di più facendo la loro comparsa in questo settore di mercato e stanno impostando nuove configurazioni del loro portafoglio asset verso fonti di energia più verde. Di conseguenza il settore eolico offshore non subisce gli effetti immediati della crisi, e gli sviluppi in Europa del Nord (Francia compresa) e Asia-Pacifico sono proseguiti con la stessa intensità e convinzione, sebbene qualche difficoltà a livello di filiera possa aver impattato sulla realizzazione di alcuni di essi. In quelle regioni, così come in quelle emergenti (per esempio gli Stati Uniti) abbiamo assistito alla rinnovata e rinforzata ambizione di Paesi che desiderano mantenere o potenziare i propri obiettivi in termini di capacità. Di conseguenza, anche in un anno complicato come si è dimostrato essere il 2020, la Divisione Engineering & Construction Offshore ha messo in campo azioni per fronteggiare la situazione, con l'annuncio di nuovi sviluppi tecnologici e nuove partnership, come pure mosse strategiche per entrare, oppure ottenere un vantaggio competitivo in alcune delle regioni emergenti, tra cui l'Asia-Pacifico, incluso l'Estremo Oriente, e gli Stati Uniti.

Gli investimenti

Nella Divisione Engineering & Construction Offshore gli investimenti sostenuti nel corso del 2020 sono principalmente riconducibili all'acquisto del nuovo mezzo navale Norce Endeavour (ora Saipem Endeavour), nonché interventi di mantenimento e upgrading di mezzi esistenti.

Le acquisizioni

Le acquisizioni più significative nel corso del 2020 sono relative a:

  • per conto di Qatargas, in Qatar, un contratto EPCO che prevede l'installazione di condotte, piattaforme e altre strutture di collegamento e supporto nell'area strategica di North Field Production Sustainability Offshore Project ("NFPS") in Qatar, con lo scopo di incrementare la capacità di produzione di gas a 110 milioni di tonnellate per anno. Le attività di varo e sollevamento saranno eseguite dalla nave a noleggio DE-HE. Il contratto, annunciato nel febbraio 2021, rientra nel portafoglio ordini al 31 dicembre 2020;
  • per conto di Petrobras, in Brasile, un contratto per il progetto del campo pre-salt di Búzios. Il progetto comprende l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione dei Riser Steel Lazy Wave e le relative flowline tra tutti i pozzi e un'unità FPSO;
  • per conto di Gaz System SA ed Energinet.dk, cofinanziato dall'Unione Europea, un contratto per il trasporto e l'installazione di un gasdotto tra Danimarca e Polonia nel Mar Baltico; in particolare, il contratto comprende la realizzazione di un gasdotto rivestito di cemento che sarà installato dalle navi Saipem configurate per la posa S-lay. Inoltre, il contratto prevede attività di microtunneling e lavori civili in Danimarca e Polonia, attività di smantellamento rocce, nonché di scavo e di riempimento pre e post-posa;
  • per conto di EDF Renewables, Enbridge Inc e wpd Offshore, in Francia, in consorzio con Bouygues Travaux Publics e Boskalis Fecamp, un contratto per la progettazione, costruzione e installazione di 71 strutture a gravità (GBS - Gravity Base Structures) in cemento come base per il parco eolico offshore Fécamp;
  • per conto di Saudi Aramco, in Arabia Saudita, un contratto EPCI (LTA-53), nell'ambito del Long Term Agreement in essere con il cliente, in vigore fino al 2021. Lo scopo del lavoro comprende la progettazione, l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione offshore di una condotta in acciaio al carbonio sulla rete già presente intorno all'area di Ju'aymah e migliorie della relativa piattaforma;
  • per conto di Qatar Petroleum, in Qatar, un contratto per la quinta fase di sviluppo del giacimento Idd El-Shargi North Dome. Lo scopo del lavoro comprende l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione di un topside, condotte sottomarine e lavori addizionali di modifica e collegamento su infrastrutture esistenti;
  • per conto di Eni Angola, in Africa Occidentale, un contratto relativo agli sviluppi del campo di Cabaça e della fase 1 preliminare di Agogo. Lo scopo del lavoro comprende l'EPCI di riser, flowline, jumper e l'installazione di un sistema di produzione sottomarina (SPS-Subsea Production System) in acque profonde comprese tra 400 e 600 metri che saranno realizzate con i mezzi Saipem FDS e Saipem 3000;
  • per conto di Noble Energy, in Guinea Equatoriale, un contratto per l'installazione di un gasdotto offshore che collega la piattaforma Alen alla Punta Europa sulla costa;
  • per conto di Seaway 7, in Scozia, un contratto per l'installazione di 114 fondazioni e un equivalente numero di turbine da realizzarsi tramite l'uso della Saipem 7000 nel parco eolico offshore Seagreen;
  • per conto di Dogger Bank Offshore Wind Farms, una joint venture tra Equinor e SSE Renewables, nel Regno Unito, un contratto per il trasporto e l'installazione di due piattaforme di trasformatori HVDC (High Voltage Direct Current) nel parco eolico offshore per la realizzazione delle prime due fasi del progetto Dogger Bank: Dogger Bank A e Dogger Bank B;
  • per conto di EnQuest Heather Ltd, nel Regno Unito, un contratto per il decommissioning di infrastrutture esistenti sul campo Thistle nel Mare del Nord mediante l'utilizzo della Saipem 7000;
  • per conto di Ailes Marines, parte del gruppo Iberdrola, in Francia, un contratto per il trasporto e l'installazione del jacket e del topside della sottostazione per il parco eolico offshore di St-Brieuc da realizzarsi tramite l'impiego della Saipem 7000;
  • altri contratti minori aggiudicati riguardano due contratti di trasporto e installazione offshore in Medio Oriente e nel Golfo del Messico.

Le realizzazioni

Di seguito si riportano i maggiori e più significativi progetti in esecuzione o completati nel corso del 2020. In generale, l'avanzamento dei contratti descritti di seguito è stato rallentato dall'emergenza COVID-19 a causa delle azioni di contenimento, quali la riduzione del personale sui siti operativi e l'isolamento del personale in occasione di eventuali casi di positività, nonché a causa del blocco dei voli che ha impedito la pianificata mobilitazione e la normale turnazione del personale operativo; in ogni caso nessuno dei contratti in corso ha subìto il completo blocco dei lavori, le attività sono proseguite mettendo in atto le misure necessarie alla gestione della pandemia e protocolli di contenimento concordati con i clienti e/o le autorità locali.

In Arabia Saudita,

per conto di Saudi Aramco:

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  • continuano le attività di ingegneria e procurement e procede la fabbricazione nell'ambito dei progetti Berri (LTA-34) e Marjan (LTA-35), che includono l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione di nuove piattaforme e nuovi deck delle piattaforme testa-pozzo, nonché la trunkline fino alla costa e i relativi cavi e condotte sottomarini. I relativi lavori di installazione offshore cominceranno nella seconda metà del 2021;
  • procedono le attività di ingegneria e procurement per il progetto EPCI di Berri Downstream (LTA-43), che prevede l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione di condotte sottomarine e a terra. I lavori di installazione offshore avveranno in combinazione con quelli previsti per i progetti LTA-34 e LTA-35;
  • sono in corso le le attività di ingegneria e approvvigionamento relative al progetto EPCI Enhance Piping Network Ju'aymah NGLF (LTA-53), che prevede la progettazione, l'ingegneria, la costruzione e l'installazione di una condotta sulla rete già presente intorno all'area di Ju'aymah. I relativi lavori di installazione offshore sono previsti avere luogo nella seconda metà del 2021.

Sempre in Arabia Saudita, per conto di Al Khafji Joint Operations (KJO), sono state quasi ultimate le attività di ingegneria e approvvigionamento, per il contratto Laying of New Hout Crude, che include le fasi di ingegneria, approvvigionamento, costruzione, installazione e avvio di una nuova condotta per il trasporto di petrolio greggio. La fase di installazione è ancora subordinata all'ottenimento di alcuni permessi ambientali a carico del cliente.

In Qatar, per conto di Barzan, sono terminate le attività di installazione offshore relative al contratto Barzan Novated Items & Pipeline, che prevedeva le fasi di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione relative a due condotte di esportazione e interconnessione, collegando elementi tra le condotte e varie strutture sottomarine. La nave di installazione principale è stata smobilitata. In seguito al danneggiamento di una delle condotte, sono in corso le attività di ingegneria e approvvigionamento per la sostituzione della sezione di condotta danneggiata, che avrà luogo nel secondo trimestre del 2021.

In Indonesia, per conto di BP Berau Ltd, sono stati completati l'installazione di piattaforme e condotte offshore, il rock dumping e il commissioning per il progetto Tangguh LNG Expansion. Inoltre è stata svolta l'attività di ingegneria per alcuni lavori supplementari, con alcune operazioni offshore programmate per l'inizio del 2021.

Proseguono le attività di approvvigionamento e la preparazione del cantiere di Karimun per la fabbricazione di 32 jacket per conto di Jan De Null per il parco eolico offshore Formosa II a Taiwan.

In Guyana, per conto di ExxonMobil:

  • sono state completate le attività per il progetto Liza Fase 1, che prevedeva le fasi di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione e installazione di riser, flowline, strutture associate e collegamenti per lo sviluppo del campo situato al largo delle coste della Guyana, a una profondità di 1.800 metri;
  • procedono le attività di posa per il progetto Liza Fase 2, che prevede le fasi di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione e installazione di riser, ombelicali, collettori, flowline, collegamenti pozzi e relative strutture per lo sviluppo del campo Liza;
  • procedono le attività di ingegneria e approvvigionamento per il progetto Payara, che prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione e installazione di riser, ombelicali, collettori, flowline, collegamenti pozzi e relative strutture per lo sviluppo del campo Liza.

Nel Golfo del Messico, per conto di Pemex, nell'ambito del progetto per lo sviluppo del campo Lakach, le operazioni sono ancora sospese su indicazione del cliente. Il progetto prevede servizi di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione del sistema di connessione tra il campo offshore e l'impianto di condizionamento del gas a terra, che in base alle previsioni attuali slitteranno al 2021-2022.

In Brasile, per conto di Petrobras, stanno progredendo le attività di ingegneria e approvvigionamento per il progetto Buzios 5, che prevede l'ingegneria, l'approvvigionamento, la fabbricazione e l'installazione di riser steel lazy wave, ombelicali, collettori, flowline, collegamenti pozzo e relative strutture per lo sviluppo del campo Buzios. Le attività offshore sono previste iniziare nella parte finale del 2022.

In Egitto:

  • per conto di Petrobel sono ultimate le attività di fabbricazione e installazione per il progetto Zohr Rup, che prevedeva lavori di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione per la fase "Ramp Up to Plateau" del progetto di sviluppo per l'estrazione di gas del campo Zohr;
  • per conto di Pharaonic Petroleum sono state completate le attività di ingegneria, approvvigionamento e posa della condotta nell'ambito del progetto EPCI Atoll e Qattameya.

In Africa Occidentale:

  • per conto di Eni Ghana sono terminate le attività relative al progetto EPCI Takoradi, che prevedeva lavori di ingegneria, approvvigionamento e costruzione di infrastrutture necessarie per il potenziamento della capacità delle stazioni di servizio in prossimità dei porti di Takoradi e Tema in Ghana;
  • per conto di British Petroleum è stata posticipata l'esecuzione combinata del progetto Tortue (Marine & Civil e Facilities), che comprende le attività di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione, installazione, hook up e commissioning di un frangiflutti, il relativo pontile e la relativa piattaforma rialzata per il trasporto del gas in co-sviluppo tra Senegal e Mauritania con installazione prevista nel 2022;
  • per conto di Eni Angola è terminata l'installazione offshore del pozzo esplorativo Agogo-1 attraverso una nuova flowline rigida isolata a umido. Sono iniziate le attività di ingegneria e approvvigionamento, mentre l'installazione offshore è stata posticipata al secondo trimestre del 2021 per il progetto Cabaça, che prevede le fasi di ingegneria, approvvigionamento, fabbricazione e installazione di quattro riser e di tutte le attrezzature ausiliarie associate, una flowline rigida, terminazioni pipeline (PLET), bobine rigide, jumper, ombelicali e collettori;
  • per conto di Noble Energy EG Ltd, in Guinea Equatoriale, è stata completata la posa del gasdotto nell'ambito del progetto Alen Gas Monetization che sarà collegato alla piattaforma testa-pozzo nella prima parte del 2021.

In Azerbaijan,

per conto di BP:

  • continuano i lavori relativi al contratto Shah Deniz 2 (Call-off 007), che prevede il trasporto e l'installazione di sistemi di produzione e strutture sottomarine, la posa di cavi in fibra ottica e di ombelicali di produzione, l'avviamento, la fornitura dell'equipaggio e la gestione operativa del nuovo mezzo navale, con alcune attività di installazione previste per il 2021;
  • sono state completate le attività di installazione offshore per il contratto CGLP (Call-off 001) relativo a una condotta di sollevamento di gas verso la piattaforma Chirag;
  • sono in corso le attività di ingegneria e approvvigionamento relative al progetto ACE (Call-off 002), che prevede la progettazione, la posa e le attività relative all'installazione di condotte, pianificate tra la fine del 2021 e il primo trimestre del 2022;
  • sono state effettuate le attività di ingegneria, approvvigionamento e installazione dei pali guida (jacket pine pile) per il progetto ACE (Call-off 006), che inoltre prevede l'ingegneria, l'approvvigionamento e l'installazione di spool e strutture sottomarine previsti per il 2021;
  • per conto di Total E&P sono quasi ultimate le attività di approvvigionamento e costruzione nell'ambito del progetto Absheron, che prevede lavori di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e installazione di condotte e sistemi ombelicali nel Mar Caspio, mentre i lavori di installazione sono stati posticipati alla prima parte del 2021;
  • per conto di Bosshelf sono cominciate le attività relative al progetto per lo sviluppo del campo Umid Babek, per il quale sono previste attività di installazione nel corso del 2021.

Nel Mare del Nord:

  • per conto di ConocoPhilips sono state completate le attività preparatorie della rimozione relative al progetto LOGGS, che prevede lo smantellamento dei topside e dei jacket di una piattaforma;
  • per conto di PremierOil è stata ultimata l'installazione offshore relativa al progetto Tolmount, che prevede l'ingegneria, l'approvvigionamento e l'installazione di un gasdotto di esportazione da 20 pollici e relativa linea del metanolo di piggy-back. Rimane da completare l'installazione dello spool prevista per la parte iniziale del 2021;
  • per conto di Neart na Gaoithe sono in corso le attività offshore per il progetto NnG Offshore Windfarm, che prevede l'ingegneria, l'approvvigionamento, la fabbricazione e l'installazione di 562 jacket per lo sviluppo di un parco eolico.

Nel Mar Baltico, per conto di Gaz System SA, sono in corso le attività di ingengneria e approvvigionamento per il progetto Baltic, che inoltre prevede il trasporto e l'installazione di un gasdotto rivestito in cemento tra Danimarca e Polonia. I lavori di installazione offshore sono previsti iniziare a metà 2021.

In Francia, per conto di EDF Renewables, Enbridge Inc e wpd Offshore, sono cominciate le attività di ingegneria e approvvigionamento nell'ambito del progetto Fécamp, che prevede la progettazione, costruzione e installazione di 71 strutture a gravità (GBS - Gravity Base Structures) in cemento come base per il relativo parco eolico offshore.

In Italia, per conto di Trans Adriatic Pipeline AG, sono terminati i lavori di installazione nell'ambito del progetto Trans Adriatic Pipeline.

Mezzi navali al 31 dicembre 2020
Saipem 7000 Nave semisommergibile autopropulsa a posizionamento dinamico per il sollevamento
di strutture fino a 14.000 tonnellate e la posa a "J" di tubazioni a profondità fino a 3.000
metri.
Saipem Constellation Nave a posizionamento dinamico per la posa di condotte rigide o flessibili in modalità
reel-lay in acque ultra profonde, dotata di una gru con capacità di ritenuta di 3.000
tonnellate e una torre di posa (con capacità di 800 tonnellate) con due tensionatori
Saipem FDS ciascuno con capacità di 400 tonnellate.
Nave a posizionamento dinamico per lo sviluppo di giacimenti in acque profonde oltre
i 2.000 metri. Dotata di una torre di varo a "J" per la posa di condotte fino a 22 pollici
di diametro, capace di varare tubi in quadruplo giunto (stringhe di 52 metri), con
capacità di ritenuta fino a 750 tonnellate e dotata di gru con capacità di sollevamento
fino a 600 tonnellate.
Saipem FDS 2 Nave a posizionamento dinamico per lo sviluppo di giacimenti in acque profonde,
dotata di una torre di varo a "J" con capacità di ritenuta fino a 2.000 tonnellate per la
posa di condotte del diametro massimo di 36 pollici, capace di varare tubi in quadruplo
giunto (stringhe di 52 metri) fino a 3.000 metri di profondità, in grado di posare con la
tecnica a "S" e dotata di gru con capacità di sollevamento fino a 1.000 tonnellate.
Castoro Sei Nave posatubi semisommergibile con sistema di ormeggio per la posa di condotte di
largo diametro e in profondità fino a 1.000 metri.
Castorone Nave posatubi a posizionamento dinamico in grado di posare con configurazione a "S"
attraverso rampa di varo di oltre 120 metri di lunghezza installata a poppa, composta
di tre elementi per il varo sia in basse che alte profondità, capacità di tensionamento
fino a 750 tonnellate, idonea per la posa di condotte fino a 60 pollici di diametro, con
impianti di prefabbricazione a bordo per tubi in doppio e triplo giunto e capacità di
stoccaggio a bordo delle stesse.
Saipem 3000 Nave sollevamento autopropulsa, a posizionamento dinamico, monoscafo, con torre
di perforazione, idonea per la posa di condotte flessibili e ombelicali in acque profonde
fino a 3.000 metri e per sollevamenti pesanti fino a 2.200 tonnellate.
Dehe Nave (noleggiata) a posizionamento dinamico per la posa di tubi e sollevamenti
pesanti fino a 5.000 tonnellate, in grado di realizzare installazioni in acque profonde
fino a 3.000 m di profondità e di posare tubi con capacità di tensionamento fino a 600
tonnellate in configurazione a "S".
Saipem Endeavour Pontone per il sollevamento di carichi pesanti e la posa (con configurazione a "S") di
tubazioni, idoneo per il varo, sia in basse che alte profondità, di tubi in singolo o doppio
giunto di diametro fino a 60 pollici, con una capacità di tensionamento fino a 260
tonnellate, dotato di una rampa di varo galleggiante costituita da tre elementi per le
alte profondità, una mini rampa con struttura regolabile per le basse profondità e una
gru girevole con capacità di 1.100 tonnellate.
Castoro 10 Pontone per la posa e l'interro di condotte fino a 60 pollici di diametro in acque poco
profonde.
Castoro 12
Castoro 16
Pontone idoneo per l'installazione di condotte fino a 40 pollici di diametro in
bassissimo fondale da una profondità minima di 1,4 metri.
Pontone per l'interro e la ricopertura di condotte fino a 40 pollici di diametro in
Ersai 1 bassissimo fondale da una profondità minima di 1,4 metri.
Pontone per sollevamento pesante e installazione con possibilità di lavorare adagiata
sul fondo del mare e in grado di posare con configurazione a "S", dotata di due gru
cingolate, rispettivamente da 300 tonnellate e da 1.800 tonnellate.
Ersai 2
Ersai 3
Ersai 4
Bautino 1
Bautino 2 e 3
Ersai 400
Pontone di lavoro con gru fissa per sollevamento di strutture fino a 200 tonnellate.
Pontone di appoggio con magazzino, officina e uffici per 50 persone.
Pontone di appoggio con officina e uffici per 150 persone.
Pontone per scavo dopo varo e reinterro in basso fondale.
Bettoline per esecuzione tie-in e trasporto materiali.
Nave alloggio in grado di ospitare fino a 400 persone, dotata di rifugio in caso di
Castoro XI
Castoro 14
S42
evacuazione per H2S.
Bettolina da trasporto carichi pesanti.
Bettolina da carico in coperta.
Bettolina da carico in coperta, attualmente utilizzata per lo stoccaggio della torre per
varo a "J" della Saipem 7000.
S43
S44
S45
S46
S47
S 600
Bettolina da carico in coperta.
Bettolina per varo di piattaforme fino a 30.000 tonnellate.
Bettolina per varo di piattaforme fino a 20.000 tonnellate.
Bettolina da carico in coperta.
Bettolina da carico in coperta.
Bettolina per varo di piattaforme fino a 30.000 tonnellate.

Engineering & Construction Onshore

Quadro generale

Nel segmento Engineering & Construction Onshore il Gruppo Saipem focalizza la propria attività prevalentemente sull'esecuzione di progetti di grandi dimensioni e complessità dal punto di vista ingegneristico, tecnologico e realizzativo, con un forte orientamento verso attività in aree complesse e difficili, remote e in condizioni ambientali particolarmente sfidanti.

Saipem ha raggiunto un posizionamento competitivo globale di eccellenza, fornendo una gamma completa di servizi integrati di ingegneria di base e di dettaglio, di approvvigionamento, di project management e di costruzione, rivolgendosi principalmente ai mercati dell'industria petrolifera, delle grandi infrastrutture civili e marine e delle attività ambientali.

Con l'ambizione di crescere e adeguandosi alle specificità regionali dei vari mercati tradizionali e per focalizzarsi in segmenti di sviluppo di interesse oltre ai segmenti tradizionali e al segmento gas e GNL di recente forte crescita, la Divisione Engineering & Construction Onshore si è data un'organizzazione operativa focalizzata su sei aree geografiche (Europa/Russia/Caspio, Americhe, Nord Africa/Medio Oriente, Asia-Pacifico, Arabia Saudita, Africa Sub-Sahariana), per i segmenti tradizionali dell'upstream, midstream e downstream, e due linee di prodotto (Infrastrutture e New Energies) supportate trasversalmente da centri di competenza (HUB) di ingegneria, approvvigionamenti e costruzione e funzioni.

Nel corso dell'anno sono continuate iniziative di sviluppo allo scopo di trasformare e rendere efficienti i processi di lavoro mediante digitalizzazione.

Saipem mantiene una grande attenzione verso la "carbon footprint" e verso temi di "economia circolare e recupero energia/acqua" in tutte le iniziative, anche in quelle ancora basate sullo sfruttamento di fonti energetiche tradizionali. In numerosi mercati di attività, particolarmente rilevante è l'attenzione dedicata alla massimizzazione del local content nella realizzazione dei progetti.

Il contesto di mercato di riferimento

Il 2020 è stato caratterizzato dall'emergenza sanitaria legata alla pandemia COVID-19, con forti ripercussioni sulla mobilità, i consumi e le attività produttive a livello globale. Il settore energetico risulta tra i più impattati a livello mondiale a causa del brusco calo della domanda di energia (e di petrolio in particolare), il conseguente deterioramento dello scenario di prezzo del petrolio e il taglio dei volumi di investimento nelle attività di esplorazione e produzione di idrocarburi da parte delle Oil Company (circa 30% in meno nel 2020 rispetto ai livelli previsti pre-COVID). Il trend negativo degli scenari di investimento ha impattato le prospettive in tutti i mercati tradizionali di riferimento di Saipem, sia nel breve-medio che nel lungo termine rispetto agli scenari pre-COVID, con un calo generalizzato delle assegnazioni di nuovi contratti nel corso dell'anno, lo slittamento di alcune iniziative dal 2020 agli anni successivi, nonché la cancellazione di alcuni progetti. In ogni caso la situazione assume toni più o meno accentuati a seconda dei segmenti e delle aree geografiche in cui Saipem opera e dell'orizzonte temporale considerato. In generale, le dinamiche dell'energy transition sembrano comunque favorire da un lato il gas rispetto agli altri combustibili fossili e dall'altro l'utilizzo di tecnologie finalizzate alla decarbonizzazione delle fonti fossili (CCUS) e alla riduzione delle emissioni diffuse di CO2 (ad esempio attraverso l'utilizzo dell'idrogeno come vettore energetico).

Il volume dei contratti assegnati nel 2020 sul mercato di riferimento per la divisione è in gran parte relativo al segmento GNL, seguito dai Fertilizzanti e dal Petrolchimico.

In ottica di breve-medio periodo, si evince una persistenza del segmento Downstream, dove rimangono confermati importanti investimenti in Europa, Russia e Asia per Raffinerie e Petrolchimica, nonché per i Fertilizzanti in Africa, Medio Oriente e Australia. Il mercato GNL vede importanti iniziative in Medio Oriente, mentre è previsto un rallentamento in area Nord America. Da rilevare una leggera flessione nei segmenti più sensibili al prezzo del barile. In ambito Upstream c'è stato un rallentamento di alcuni importanti investimenti negli Emirati Arabi, Arabia Saudita, Asia e America Centrale.

Il segmento delle Infrastrutture conferma i segnali positivi di grandi investimenti a livello internazionale sia nei mercati tradizionali (Europa e Nord America) che nei nuovi mercati (Egitto, Medio Oriente, India, Russia ed Estremo Oriente) seppur su livelli inferiori rispetto agli scenari precedenti. Mentre per quanto riguarda le rinnovabili (solare) e in generale le tecnologie verdi (idrogeno, gestione CO2 e biocombustibili e biochimica), aumenta la visibilità di progetti in Europa, Nord Africa e Medio Oriente.

Gli investimenti

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Nel comparto Engineering & Construction Onshore gli investimenti sostenuti nel corso del 2020 sono relativi principalmente all'acquisto e al mantenimento di attrezzature, nonché al completamento dell'impianto di Saint-Felicién, in Canada, incluso nel perimetro di acquisto della tecnologia CO2 Solutions finalizzato a fine 2019.

Le acquisizioni

Le acquisizioni più rilevanti del 2020 sono le seguenti:

  • per conto di Nigeria LNG Ltd, società principalmente partecipata da Shell e la società di stato nigeriana NNPC (Nigeria National Petroleum Corp), in joint venture con Daewoo e Chiyoda Corp, un contratto EPC per l'ingegneria e la costruzione di un progetto GNL che consiste nella costruzione di un treno di liquefazione del gas naturale, nonché di tutte le necessarie infrastrutture e delle strutture portuali per l'esportazione;
  • per conto di Perdaman Chemical and Fertilizers Pty Ltd, in joint venture paritetica con Clough, un contratto EPC per la realizzazione di uno stabilimento di fertilizzanti urea che si svilupperà nell'area industriale di Burrup, in Australia;
  • per conto di Rete Ferroviaria Italiana, l'assegnazione del secondo lotto costruttivo che prevede il completamento da parte del Consorzio CEPAV Due delle opere civili della tratta Brescia Est-Verona e la realizzazione dell'armamento ferroviario, della trasmissione elettrica e delle tecnologie dell'intera tratta;
  • per conto di Haifa Group, un contratto per la costruzione di un impianto di ammoniaca nel sito di Mishor Rotem, in Israele;
  • per conto di Ethydco, in consorzio con Petrojet, un contratto EPC per la realizzazione di un'unità per la produzione di gomma sintetica nel complesso petrolchimico esistente ad Alessandria, in Egitto.

Le realizzazioni

Di seguito si riportano i maggiori e più significativi progetti in esecuzione o completati durante il 2020. In generale l'avanzamento dei contratti descritti di seguito è stato rallentato dall'emergenza COVID-19 a causa delle azioni di contenimento, quali la riduzione del personale sui siti operativi e l'isolamento del personale in occasione di eventuali casi di positività, nonché a causa del blocco dei voli che ha impedito la pianificata mobilitazione e la normale turnazione del personale operativo; in ogni caso nessuno dei contratti in corso ha subìto il completo blocco dei lavori; le attività sono proseguite mettendo in atto le misure necessarie alla gestione della pandemia e protocolli di contenimento concordati con i clienti e/o le autorità locali.

In Arabia Saudita,

  • per conto di Saudi Aramco:
    • in fase di esecuzione il progetto Hawiyah Gas Plant Expansion relativo all'ampliamento dell'impianto di trattamento di gas di Hawiyah situato nel sud-est della penisola arabica;
    • su entrambi i contratti EPC (Package 1 & 2) relativi al progetto Jazan Integrated Gasification Combined Cycle (impianto di gassificazione abbinato a un ciclo combinato di potenza per la generazione di energia elettrica) sono in corso le attività di commissioning. Il contratto relativo al Package 1 comprende l'unità di gassificazione, l'unità di rimozione fuliggine e ceneri, l'unità di rimozione gas acidi e l'unità di recupero dell'idrogeno. Quello relativo al Package 2 comprende due unità di recupero dello zolfo e i relativi impianti di stoccaggio. Lo scopo del lavoro per entrambi i contratti comprende l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione, il pre-commissioning e il supporto alla messa in servizio;
    • sono state completate tutte le attività relative al progetto Complete Shedgum-Yanbu Pipeline Loop 4&5, che prevedeva le attività di ingegneria di dettaglio, approvvigionamento di tutti i materiali a esclusione del tubo di linea fornito dal cliente, la costruzione, il pre-commissioning e l'assistenza al commissioning;
    • è stata conseguita la Mechanical Completion del progetto EPC Khurais, che prevedeva l'estensione dei centri di produzione onshore dei campi di Khurais, Mazajili, Abu Jifan, Ain Dar e Shedgum;
    • è in piena fase di esecuzione il progetto South Gas Compression Plants Pipeline Project relativo allo sviluppo dell'impianto di gas di Haradh (HdGP) situato nell'est del Paese, che prevede le attività di revisione dell'ingegneria di dettaglio sviluppata dal cliente, l'approvvigionamento di tutti i materiali a esclusione del tubo di linea per le linee in acciaio al carbonio fornito dal cliente, nonché la costruzione, il pre-commissioning e l'assistenza al commissioning;
    • sono stati completati i lavori di ripristino degli impianti danneggiati dall'attacco aereo subìto il 14 settembre 2019 a Khurais con la messa in marcia e il ristabilimento della produzione da parte del cliente;
    • sono in corso le attività di ingegneria e procurement e le attività di costruzione delle TCF (Temporary Construction Facilities), per il progetto Marjan, un contratto EPC per la realizzazione del "Package 10" del

programma di sviluppo dell'omonimo campo che include treni di trattamento gas, di recupero zolfo e di trattamento del tail gas;

sono in corso le attività di ingegneria e procurement per il progetto Berri, un contratto EPC per aumentare la capacità dell'omonimo campo attraverso la realizzazione di nuove facility ad Abu Ali e a Khursaniyah. In cantiere è in corso la costruzione delle TCF (Temporary Construction Facilities).

Sempre in Arabia Saudita, per conto di Petrorabigh (joint venture tra Saudi Aramco e Sumitomo Chemical), è stato raggiunto il completamento meccanico per il progetto Rabigh II inerente all'impianto di conversione delle nafte e al complesso per la produzione di composti aromatici e sono stati conclusi i lavori aggiuntivi aggiudicati nel secondo semestre del 2016 inerenti al pacchetto Utilities and Offsite Facilities. L'impianto è ora in fase di commissioning.

In Kuwait:

  • per conto di Kuwait Oil Co (KOC) sono prossime al completamento le attività di ingegneria e procurement e sono in corso le attività di costruzione relative al progetto Feed Pipelines for New Refinery. Il contratto prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e commissioning relative allo sviluppo delle linee di collegamento e relativa stazione di pompaggio e misura della nuova raffineria di Al Zour, situata nel sud del Kuwait;
  • per conto di Kuwait Integrated Petroleum Industries Co (KIPIC), in joint venture con Essar Projects Ltd, sono sostanzialmente completate le attività di ingegneria e procurement relative al progetto Raffineria Al-Zour; proseguono le attività di costruzione e di completamento del progetto. Il contratto prevede la progettazione, l'approvvigionamento, la costruzione, il pre-commissioning e l'assistenza durante i test di commissioning, avviamento e verifica delle prestazioni dei serbatoi, dei lavori stradali correlati, degli edifici, delle condotte, delle incastellature di supporto delle condotte, dei sistemi idrici e di controllo per la raffineria di Al-Zour. È stato inoltre raggiunto il completamento meccanico sul progetto CP-030 Modifiche a MAA Refinery, che costituiva una variante del progetto della Raffineria Al-Zour, e che consisteva in interconnessioni e modifiche a impianti esistenti, con la posa di pipeline e l'acquisto e installazione di nuove apparecchiature.

In Iraq, per conto di Exxon, nell'ambito del progetto West Qurna I, sono terminate le attività di prefabbricazione presso la base di Rumailla e le attvità in cantiere continuano con le prime installazioni meccaniche. Il progetto prevede l'esecuzione di infield engineering, pre-fabbricazione e costruzione relative ad alcuni tie-in agli impianti esistenti di proprietà di Bassra Oil Co.

In Oman, per conto di Duqm Refinery e Petrochemical Industries Co Llc, proseguono le attività di ingegneria e approvvigionamento, e continuano le attività di costruzione relative al progetto Duqm Refinery package 3. Il contratto prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione, commissioning e avviamento dei serbatoi situati a circa 80 chilometri a sud di Duqm, della condotta che li collega alla raffineria e delle infrastrutture per l'esportazione dei prodotti nel porto di Duqm.

In Cile, per conto del consorzio Caitan (Mitsui-Tedagua), sono state completate le attività di costruzione e sono in corso le attività di commissioning relative al progetto Spence Growth Option per lo sviluppo di un impianto di dissalazione e trasporto dell'acqua nel nord del Cile. Il progetto prevedeva le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e commissioning e fornirà acqua desalinizzata alla miniera Spence, di proprietà della compagnia mineraria BHP, situata a 1.710 metri sul livello del mare.

In Indonesia, per conto di BP Berau Ltd, sono concluse le attività di ingegneria, acquisto materiali, logistiche di consegna dei materiali e costruzione delle infrastrutture. In parallelo sono in corso i lavori meccanici per le unità di impianto del progetto Tangguh LNG Expansion, che prevede la realizzazione del terzo treno GNL onshore del sito e dei servizi ausiliari, di un jetty GNL e le relative infrastrutture.

In Thailandia:

  • per conto di PTT LNG Co Ltd (PTTLNG), per il progetto Nong Fab LNG, sono state completate le attività di home office (servizio di ingegneria e procurement) svolte a Taipei. Le apparecchiature e i materiali sono in consegna al sito, le attività di costruzione sono in corso e concentrate in opere underground, montaggio pipe rack, opere civili e meccaniche dei serbatoi stoccaggio LNG e nelle opere sovrastrutturali del jetty. Il progetto prevede la realizzazione di un Terminale di Rigassificazione, comprensivo di serbatoi di stoccaggio e jetty per l'import del GNL;
  • per conto di Thai Oil, in joint venture con Samsung Engineering e Petrofac International (leader), è in corso il progetto Clean Fuel che prevede la realizzazione e avviamento di nuove unità all'interno della raffineria di Sriracha situata a circa 130 chilometri da Bangkok, Thailandia. Sono in completamento le attività di design e approvvigionamento. Continuano le attività di fabbricazione, delivery, prefabbricazione piping e fabbricazione dei moduli nelle yard. Sono in esecuzione al sito i lavori civili, i building, le interrate e l'installazione delle strutture metalliche. I primi moduli sono già stati trasportati e installati al sito.

In Nigeria:

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  • per conto di Dangote Fertilizer proseguono le attività relative al progetto Dangote per il nuovo complesso di produzione di ammoniaca e urea. In particolare si sono completate le attività di progettazione e approvvigionamento; le attività di costruzione si avvicinano al completamento e sono in corso le attività di commissioning dell'impianto. Il contratto prevede le attività di ingegneria, approvvigionamento, supervisione alla costruzione e messa in servizio di due treni di produzione gemelli e dei relativi impianti di servizi dell'impianto sito presso la Lekki Free Trade Zone, Lagos State;
  • per conto di Southern Swamp Associated Gas Solution (SSAGS) sono terminate tutte le attività di costruzione dei quattro siti sul progetto Southern Swamp e l'impianto è stato messo in servizio. Il contratto prevedeva le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e messa in servizio di impianti di compressione presso quattro siti e di nuove strutture di produzione centrali in uno solo dei siti per il trattamento del gas associato raccolto;
  • per conto di Nigerian Agip Oil Co (NAOC) sono terminate le attività di costruzione e commissioning del progetto OKPAI 2 e l'impianto è stato messo in servizio. Il progetto prevedeva le attività di ingegneria, approvvigionamento, costruzione e messa in servizio di una centrale elettrica costituita da due gruppi a ciclo combinato;
  • per conto di Nigeria LNG Ltd (NLNG) sono in corso le attività di ingegneria e dei servizi di approvvigionamento nell'ambito del contratto EPC LNG Bonny Train 7 per l'ingegneria e la costruzione di un impianto GNL, in joint venture con Daewoo e Chiyoda Corp. Il progetto prevede la costruzione di un treno di liquefazione del gas naturale, nonché di tutte le necessarie infrastrutture e delle strutture portuali per l'esportazione relative all'espansione dell'impianto GNL esistente a Finima in Bonny Island.

In Mozambico, per conto di Total (che ha acquisito gli interessi Anadarko nel corso del 2019 per il progetto Mozambique LNG), sono in stato avanzato sia le attività di progettazione che di approvvigionamento materiali e sono stati finalizzati tutti i subcontratti per i lavori preliminari e per quelli chiave relativi a lavori definitivi. Sono state completate le attività di preparazione del sito in molte aree, incluse quelle critiche, e sono iniziate le attività di costruzione dell'impianto. Il progetto consiste nella realizzazione di un impianto GNL composto da due treni di liquefazione del gas naturale, nonché di tutte le necessarie infrastrutture, dei serbatoi di stoccaggio e delle strutture portuali per l'esportazione.

In Uganda, per conto di Yatra Africa (che sta sviluppando e gestendo l'investimento per conto del Governo ugandese), si sta realizzando un FEED per una raffineria grass roots a Hoima con relativa pipeline di oltre 200 chilometri e stoccaggio remoto nei pressi di Kampala. La raffineria si inserisce all'interno del più ampio progetto ugandese che mira a sfruttare al meglio i giacimenti recentemente scoperti nella regione di Albertine Graben vicino al Lago Albert.

In Kazakhstan:

  • per conto di TengizChevrOil (TCO) sono state completate le attività relative al progetto Future Growth Project/Wellhead Pressure Management. Il contratto prevedeva le attività di fabbricazione fino al mechanical completion di moduli completi di pipe rack (PAR) destinati al campo di Tengiz;
  • per conto di North Caspian Production Operations Co BV sono state completate le attività relative al progetto Major Maintenance Services. Il contratto prevedeva la fornitura di attività di manutenzione e servizi per impianti offshore e onshore.

In Turchia, per conto di Star Refinery AS, è stata raggiunta la Provisional Acceptance dell'impianto sul progetto Aegean Refinery e si è concluso con l'anno il periodo di garanzia successivo alla consegna dell'impianto. Il contratto includeva le attività di ingegneria, approvvigionamento e costruzione di una nuova raffineria con un terminal marino composto da un jetty di importazione e due jetty di esportazione.

In Serbia, per conto di Infrastructure Development and Construction (IDC), sono terminate le attività di progettazione, di costruzione e posa per il progetto Transmission Gas Pipeline (Interconnector) Border of Bulgaria-Border of Hungary, mentre proseguono le attività di ingegneria di campo per la stazione di compressione.

In Russia, per conto di Gazpromneft, sono in corso le attività di progettazione, approvvigionamento e allestimento cantiere per la realizzazione di un'unità di recupero zolfo per la raffineria di Mosca.

In Italia:

per conto di Ital Gas Storage (IGS) sono terminate le attività di ingegneria, approvvigionamento e costruzione per il progetto EPC Natural Gas Storage Plant, che prevedeva lo sviluppo di impianti di stoccaggio di gas naturale a Cornegliano Laudense, in provincia di Lodi, come anche le attività di ingegneria e approvvigionamento di una variante d'opera (Water Separation);

  • per conto di Eni Refining & Marketing sono terminate le attività per il progetto Tempa Rossa, in cui è stata concordata una riduzione dello scopo originario su richesta del cliente; il progetto prevedeva la realizzazione dei sistemi ausiliari e di due serbatoi di stoccaggio del greggio proveniente dal giacimento di Tempa Rossa operato da Total;
  • per conto di Rete Ferroviaria Italiana nell'ambito del progetto CEPAV 2 Alta Velocità Brescia Est-Verona sono in corso le attività di costruzione su tutta la tratta. Nel secondo semestre sono stati assegnati quattro appalti pubblici mediante gara europea, tra cui il principale relativo allo scavo meccanizzato della Galleria di Lonato. Nel mese di novembre è iniziato lo scavo della Galleria di Lonato mediante fresa (Tunnel Boring Machine).

Floaters

Il mercato FPSO si conferma in volumi, pur con le incertezze di questo periodo che hanno portato a posticipare alcune assegnazioni inizialmente previste per il 2020 e il 2021. Diversi studi di fattibilità, FEED e gare per contratti EPC sono attualmente in corso e le compagnie petrolifere esprimono fiducia nell'approvare le decisioni finali di investimento (FID) entro il 2021.

Il mercato FLNG/FSRU mostra un possibile sviluppo per l'FLNG nell'offshore di Israele e resta in espansione per l'FSRU, tecnologia richiesta dai nuovi clienti GNL. In particolare l'Asia rimane il principale mercato per quel tipo di unità, ma vediamo anche piccoli progetti nel Mediterraneo.

I mezzi di proprietà Saipem appartenenti al segmento FPSO sono due: Cidade de Vitoria, nave di produzione, trattamento, stoccaggio e trasbordo con produzione giornaliera di 100.000 barili, e Gimboa, nave di produzione, trattamento, stoccaggio e trasbordo con produzione giornaliera di 60.000 barili.

Le realizzazioni

Di seguito si riportano i maggiori e più significativi progetti in esecuzione o completati durante il 2020.

In Indonesia, per conto di Eni East Sepinggan Ltd, è in corso di realizzazione il progetto Merakes Development, che prevede l'ampliamento della capacità produttiva dell'unità FPU del campo gas Jangkrik. Le attività di ingegneria, di procurement e di prefabbricazione dei moduli presso la Yard di Karimun sono sostanzialmente concluse e sono in fase di esecuzione le attività a bordo della FPU. Lo shutdown degli impianti di produzione della FPU è previsto per metà gennaio 2021 per consentire l'installazione dei moduli sulla FPU, per mezzo della nave Saipem 3000, e il loro successivo collegamento agli impianti di produzione esistenti. Il completamento dei lavori è previsto per metà aprile 2021.

In Russia:

  • per conto di Arctic LNG2 Llc, in joint venture con RHI Russia BV (società affiliata di Renaissance Heavy Industries Llc), sono in corso le attività relative al progetto Arctic LNG 2 - GBS per la realizzazione di tre impianti per la produzione di gas naturale liquefatto che saranno installati su delle strutture di supporto e stoccaggio in cemento armato. Lo scopo del contratto include le attività di progettazione, approvvigionamento, costruzione, trasporto in galleggiamento e installazione di tre strutture di supporto e stoccaggio in cemento. La costruzione sarà eseguita a Murmansk in un cantiere messo a disposizione da Novatek e successivamente le strutture verranno trasportate e installate a Gydan in Russia;
  • sempre per conto di Arctic LNG2 Llc, in joint venture con Techinp e NIPI, si sta continuando la partecipazione al progetto Arctic LNG 2 - Topsides, che comprende la progettazione, l'approvvigionamento e la fabbricazione dei moduli superiori degli impianti dei treni di liquefazione di gas naturale che saranno installati sulle tre strutture di supporto e stoccaggio in cemento armato (GBS).

Negli Emirati Arabi, per conto di Eni, prosegue la fornitura dei servizi per le attività di lay-up e preservazione della FPSO Firenze, in attesa dei lavori di ammodernamento per una rilocazione dell'unità in un campo petrolifero offshore in Nigeria.

Infine, in Angola, per conto di Total, proseguono i servizi di operations e maintenance (O&M) delle FPSO Kaombo Norte e Kaombo Sul per la durata di sette anni più ulteriori otto opzionali.

Nel segmento "Leased FPSO" nel corso del 2020 hanno inoltre operato:

  • l'unità FPSO Cidade de Vitoria, per conto di Petrobras, nell'ambito di un contratto della durata di quindici anni, che termina a fine 2022 per lo sviluppo della seconda fase del giacimento Golfinho, situato nell'offshore brasiliano a una profondità d'acqua di 1.400 metri;
  • l'unità FPSO Gimboa, per conto di Sonangol P&P, nell'ambito del contratto per le attività per lo sviluppo del giacimento Gimboa, situato al largo delle coste angolane, nel Blocco 4/05 a una profondità d'acqua di 700 metri.

DRILLING OFFSHORe

Quadro generale

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A dicembre 2020 la flotta Drilling Offshore di Saipem si compone di dodici mezzi, così suddivisi: cinque unità ultra deep-water/deep-water per operazioni oltre i 3.300 piedi di profondità (le drillship Saipem 10000 e Saipem 12000, i semisommergibili Scarabeo 5, Scarabeo 8 e Scarabeo 9), cinque high specification jack-up per operazioni fino a 375 piedi di profondità (Perro Negro 7, Perro Negro 8, Pioneer, Sea Lion 7 e Perro Negro 9), uno standard jack-up per attività fino a 150 piedi (Perro Negro 4) e un barge tender rig (Saipem TAD), interamente svalutato nell'esercizio. Tutti gli impianti di perforazione citati sono di proprietà a eccezione dei jack-up Pioneer, Sea Lion 7 e Perro Negro 9, unità di terzi e gestite da Saipem. Nel conteggio non vengono considerati gli standard jack-up Perro Negro 2 e Perro Negro 5; entrambi gli impianti sono destinati a essere smantellati secondo le attuali normative (green recycling) durante il 2021.

La situazione eccezionale vissuta nell'esercizio dovuta a un significativo calo del prezzo del petrolio e allo scoppio della pandemia COVID-19 (maggiori dettagli sono riportati nel paragrafo successivo) ha portato a un cambiamento dello scenario di mercato; per queste ragioni il semisommergibile Scarabeo 7, atteso poter potenzialmente beneficiare di una graduale ripresa nello scenario di mercato pre-shock, è stato venduto a terzi nel mese di dicembre per essere smantellato.

Nel corso dell'esercizio la flotta Drilling Offshore ha operato in Norvegia, in Egitto (sia nel Mediterraneo, sia nel Mar Rosso), in Angola, in Mozambico, in Messico e in Medio Oriente.

Il contesto di mercato di riferimento

In coerenza con la chiusura del 2019, la prima parte dell'esercizio si è aperta in un clima di moderato ottimismo per una possibile ripresa del mercato sul medio termine. Il quadro si è poi modificato in modo estremamente significativo partendo dalla fine di febbraio per via di contrasti tra i Paesi produttori di petrolio in merito alla riduzione delle quote di produzione, seguiti a stretto giro dallo scoppio della pandemia COVID-19. Il settore energetico è risultato tra i più impattati a livello mondiale a causa del brusco calo della domanda di energia (e di petrolio in particolare), con un conseguente deterioramento del prezzo del petrolio e taglio dei volumi di investimento nelle attività di esplorazione e produzione di idrocarburi da parte delle Oil Company (circa 30% in meno nel 2020 rispetto ai livelli previsti pre-COVID). Ciò ha portato a numerosi casi di cancellazione di contratti già assegnati e di sospensioni di attività con posticipo al 2021.

Per via degli shock sul mercato menzionati in precedenza, l'attività di scrap di impianti di perforazione ha preso nuovo vigore; durante l'esercizio infatti circa 40 impianti, il 6% dell'intera offerta mondiale, sono stati definitivamente ritirati. La dimensione della ripresa del retirement si coglie tenendo presente che il 2020 ha fatto registrare livelli di uscita dal mercato di impianti di perforazione doppi rispetto al 2019 e simili al 2016 (anno in cui la precedente ondata di uscite dal mercato era iniziata in modo sostenuto); da notare inoltre che tra gli impianti definitivamente ritirati dal mercato vi sono state anche drillship ultra-deep water consegnate nel 2010, 2011 e 2012, appartenenti quindi alla fascia di punta dell'offerta.

Il numero degli impianti in fase di completamento nei cantieri navali è, seppur in diminuzione rispetto all'esercizio precedente, ancora piuttosto significativo: a dicembre 65 nuove unità, infatti, sono in fase di realizzazione (39 jack-up, 8 semisommergibili e 18 drillship), di cui solo 4 di esse risultano avere un impegno contrattuale per il loro utilizzo dopo la conclusione dei lavori di costruzione.

L'improvviso e inatteso calo del mercato ha colpito in generale tutti i principali contrattisti di perforazione, alcuni dei quali hanno visto ulteriormente aggravarsi la loro situazione patrimoniale e finanziaria in modo significativo, tanto da dover ricorrere a operazioni di ristrutturazione finanziaria.

L'elevato numero di nuove unità in costruzione, il nuovo incremento del retirement uniti alla necessità di ristrutturazione che accumuna molti contrattisti per affrontare l'inattesa crisi del mercato, rappresentano modifiche strutturali del segmento Drilling Offshore che ci si aspetta potranno avere effetti significativi nel medio periodo.

Le acquisizioni

Nel corso del 2020 non sono state registrate significative acquisizioni di nuovi progetti. L'improvviso cambiamento dello scenario di mercato registrato a partire dal mese di febbraio ha portato al posticipo e alla cancellazione di importanti progetti target, diminuendo in modo significativo le possibilità di acquisire ulteriori contratti. Tra i contratti più significativi acquisiti nel corso dell'esercizio si segnalano:

per conto Petrobel, l'estensione fino a novembre 2021 del contratto relativo al jack-up Perro Negro 4 per attività nel Mar Rosso;

per conto Eni, l'estensione fino ad agosto 2023 del contratto relativo alla drillship Saipem 10000 per attività worldwide.

Gli investimenti

Gli investimenti sostenuti nel corso del 2020 hanno riguardato interventi di rimessa in classe e di adeguamento dei mezzi alle normative internazionali e alle richieste specifiche delle società committenti. Tra gli impianti oggetto di attività di manutenzione finalizzata al rinnovo della certificazione di classe vi è stato in particolare la drillship Saipem 10000. Le problematiche legate alla pandemia COVID-19 hanno portato a restrizioni sui viaggi e spostamenti del personale impiegato nelle attività di manutenzione, nonché a posticipi nella fornitura di materiali e servizi; di conseguenza il completamento della manutenzione di classe per la Saipem 10000 è stato riprogrammato nella prima parte del 2021. Durante l'esercizio è stata inoltre completata la preparazione del jack-up Perro Negro 9, entrato poi in operatività nel mese di ottobre in sostituzione del Perro Negro 5.

Le realizzazioni

Nel corso del 2020 la gestione delle già menzionate problematiche legate alla pandemia COVID-19 ha coinvolto tutta la flotta Drilling Offshore di Saipem. Sono state messe in atto una serie di azioni quali ad esempio piani di emergenza, revisione delle turnazioni, test pre-imbarco e programmazione delle quarantene relative al personale operativo in coerenza con le normative dei vari Paesi dove i mezzi sono stati impegnati. Grazie a queste azioni, che hanno riguardato tutti gli impianti, si è riusciti a garantire una sostanziale continuità operativa, dando priorità alla salute e alla sicurezza, come dimostra il fatto che non si è registrato alcun caso di positività al COVID-19 a bordo dei mezzi della flotta.

Nel corso del 2020 le unità drilling offshore di Saipem hanno completato 72 pozzi (di cui 43 work-over), per un totale di 15.805 metri perforati. La riduzione del volume di produzione ha risentito del cambiamento di scenario e della conseguente scelta da parte di alcuni clienti di sospendere le attività di perforazione come meglio descritto nel seguito.

La flotta è stata impegnata nel seguente modo:

  • unità ultra deep water/deep water: la drillship Saipem 12000 ha operato nell'offshore del Mozambico per conto di Mozambique Rovuma Venture fino a circa metà del mese di aprile quando il cliente, per via delle conseguenze della crisi di mercato e della necessità di ridurre il volume degli investimenti, ha posto l'impianto in stand-by remunerato e posticipato il completamento delle attività; durante l'ultima parte dell'esercizio è stata poi avviata la preparazione dell'impianto in vista della ripresa delle attività operative prevista a inizio 2021; la drillship Saipem 10000, nell'ambito di un contratto pluriennale con Eni, ha proseguito le operazioni in Egitto fino all'inizio di marzo quando è stato avviato ai lavori di rinnovo della classe navale già programmati; la pressoché coincidenza con l'avvio della pandemia COVID-19 ha costretto a una ridefinizione delle attività di manutenzione con il posticipo di una parte dei lavori alla prima parte del 2021; come per la Saipem 12000, il cliente, per via delle conseguenze della crisi di mercato e della necessità di ridurre il volume degli investimenti, ha posto l'impianto in stand-by remunerato e posticipato al 2021 il completamento delle attività a cui l'impianto era stato destinato; il semisommergibile Scarabeo 9 ha completato le operazioni nell'ambito del progetto per conto GSP in Romania e nel mese di maggio è stato posto in stacking inizialmente a Las Palmas, Canarie, e successivamente a Cartagena, Spagna, nell'attesa dell'acquisizione di nuovi lavori; il semisommergibile Scarabeo 8 ha completato in aprile le attività per conto Wintershall in Norvegia; l'impianto doveva essere destinato a lavori per conto di Var Energi inizialmente dal mese di luglio; la crisi che ha investito il mercato ha indotto il cliente a posticipare l'avvio delle attività al mese di novembre; il semisommergibile Scarabeo 5 ha continuato a operare in Angola per conto di Eni;
  • high specification jack-up: l'unità Perro Negro 8 ha operato nell'offshore degli Emirati Arabi per conto di ADNOC fino a novembre quando il contratto è stato cancellato anticipatamente per scelta del cliente; l'impianto è stato successivamente posto in stacking nell'attesa dell'acquisizione di nuovi lavori; l'unità Perro Negro 7 ha continuato a operare per conto di Saudi Aramco nell'offshore dell'Arabia Saudita; nell'ultimo trimestre dell'esercizio l'impianto è stato posto in stand-by remunerato nell'ambito del piano di riduzione delle attività varato dal cliente Aramco per fronteggiare la crisi del mercato; l'unità Pioneer ha continuato a operare per conto di Eni in Messico fino al mese di giugno ed è stato successivamente posto in stand-by remunerato fino alla fine del mese di ottobre quando sono poi riprese le attività operative; l'unità Sea Lion 7, dopo l'avvio delle operazioni in Arabia Saudita per conto di Saudi Aramco nei primi giorni del 2020, ha proseguito le sue attività per tutto il periodo; l'unità Perro Negro 9, completati i lavori di preparazione, è entrata in servizio in sostituzione del Perro Negro 5 nel mese di ottobre nell'ambito del contratto con Saudi Aramco;
  • standard jack-up: il Perro Negro 5 ha proseguito le attività in Arabia Saudita per conto di Saudi Aramco fino al mese di agosto, per poi, come menzionato in precedenza, essere sostituito dal Perro Negro 9; l'impianto è stato quindi posto in stacking in attesa della vendita per smantellamento secondo le normative attuali (green recycling); il Perro Negro 4 ha continuato a operare nel Mar Rosso per conto di Petrobel;
  • altre attività: l'impianto tender assisted Saipem TAD ha continuato a rimanere in stacking; nel corso dell'ultima parte dell'esercizio è stata avviato lo spostamento in Camerun ai fini di ottimizzare i costi di fermata e in attesa dell'acquisizione di nuovi contratti. Il semisommergibile Scarabeo 7 è stato alienato nel mese di dicembre per

smantellamento secondo i principi di green recycling; il jack-up Perro Negro 2, rimasto in stacking negli Emirati Arabi Uniti per tutto il periodo, sarà alienato per smantellamento nel corso del 2021.

Utilizzo mezzi navali

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L'utilizzo dei principali mezzi navali durante il 2020 è stato il seguente:

(N. giorni) 31 dicembre 2020
Mezzo navale venduti non operativi
Piattaforma semisommergibile Scarabeo 5 366 -
Piattaforma semisommergibile Scarabeo 7 - 345 (3)
Piattaforma semisommergibile Scarabeo 8 151 215 (2)
Piattaforma semisommergibile Scarabeo 9 127 239 (2)
Nave di perforazione Saipem 10000 279 87 (1)
Nave di perforazione Saipem 12000 366 -
Jack-up Perro Negro 2 - 366 (2)
Jack-up Perro Negro 4 366 -
Jack-up Perro Negro 5 218 148 (4)
Jack-up Perro Negro 7 366 -
Jack-up Perro Negro 8 313 53 (2)
Jack-up Pioneer (*) 366 -
Jack-up Sea Lion 7 (*) 358 8 (1)
Jack-up Perro Negro 9 (*) 92 274 (1)
Tender Assisted Drilling Barge - 366 (2)

(1) Giorni in cui il mezzo è stato interessato da lavori di rimessa in classe e/o approntamento.

(2) Giorni in cui il mezzo è stato inattivo senza contratto.

(3) Impianto alienato nel mese di dicembre per smantellamento secondo la normativa attuale (green recycling).

(4) Impianto sostituito nei suoi impegni contrattuali dal Perro Negro 9 e destinato alla vendita per smantellamento secondo la normativa attuale (green recycling).

(*) Mezzi a noleggio.

DRILLING ONSHORE

Quadro generale

A dicembre 2020 la flotta Drilling Onshore si compone di 83 unità. In aggiunta, la Divisione Drilling Onshore ha gestito per tutto l'esercizio o porzioni dello stesso, 3 unità di proprietà di terzi. Le aree di presenza operativa sono state l'America Latina (Perù, Bolivia, Colombia e Argentina), il Medio Oriente (Arabia Saudita e Kuwait), il Kazakhstan, l'Italia e l'Africa (Congo e Marocco).

Il contesto di mercato di riferimento

Il 2020 è stato caratterizzato dall'emergenza sanitaria legata alla pandemia COVID-19 e il settore energetico è stato tra i più impattati a livello mondiale a causa del brusco calo della domanda di energia (e di petrolio in particolare), il conseguente deterioramento dello scenario di prezzo del petrolio e il taglio dei volumi di investimento nelle attività di esplorazione e produzione di idrocarburi da parte delle Oil Company (circa 30% in meno nel 2020 rispetto ai livelli previsti pre-COVID). Il trend negativo degli scenari di investimento ha impattato significativamente le prospettive in tutti i mercati tradizionali di riferimento di Saipem, e in particolare sui business di perforazione, sia nel breve-medio che nel lungo termine rispetto agli scenari pre-COVID. Il ritardo nell'assegnazione dei nuovi contratti e il rallentamento di quelli già in corso hanno portato al fermo di numerosi mezzi e alcuni operatori hanno applicato la causa di forza maggiore.

Nel Nord America, già penalizzata da costi di esplorazione e produzione mediamente elevati, l'attività di perforazione, in termini di spending e rig attivi, ha riportato una forte flessione rispetto al 2019, dove si è verificato un calo dell'attività di perforazione per quanto concerne sia l'operatività dei mezzi che le rate giornaliere.

Nel resto del mercato internazionale, quello in cui opera Saipem, l'attività complessiva nel corso del 2020 ha risentito in modo evidente del rallentamento economico globale. Rispetto allo scorso anno tutte le aree geografiche hanno ridotto gli investimenti e registrato una diminuzione delle unità di perforazione. Un'area che nel 2020 ha risentito in maniera meno sensibile gli effetti della crisi si è rivelata il Medio Oriente, in particolare il Kuwait, mentre in America Latina l'attività di drilling ha evidenziato, in termini di spending e di numero di impianti, livelli di forte decrescita rispetto al 2019, in particolar modo in Argentina che rappresenta quasi il 30% del mercato regionale. Anche per quanto riguarda le altre aree in cui Saipem è presente (Europa e Africa) sia i livelli di spesa che l'attività dei mezzi risultano in diminuzione.

Gli investimenti

Gli investimenti realizzati nel corso del 2020 hanno riguardato upgrading di impianti destinati a operare in Arabia Saudita e Sud America, nonché interventi di mantenimento e upgrading di mezzi esistenti. Sono stati inoltre effettuati interventi di miglioramento e integrazione finalizzati al mantenimento dell'efficienza operativa della flotta e al soddisfacimento di richieste specifiche delle società committenti.

Le acquisizioni

Nel corso del 2020 la Divisione Drilling Oshore non ha registrato acquisizioni rilevanti di nuovi progetti, ma principalmente estensioni di contratti in portafoglio in Medio Oriente.

Le realizzazioni

Nel 2020 sono stati completati 156 pozzi (di cui 26 work-over), per un totale di 487.821 metri perforati. Saipem ha operato, nelle seguenti aree:

  • America Latina: in Perù sono state svolte attività di perforazione, work-over e pulling per conto di vari clienti (tra i quali GMP, CNPC, Frontera Energy e Petrotal) con otto impianti di proprietà e due del cliente Frontera Energy. Gli altri otto impianti di proprietà sono rimasti inattivi; in Bolivia sono state svolte attività di perforazione per conto di Shell e Repsol con due impianti. L'impianto operativo per conto di Shell ha terminato le attività nel mese di agosto 2020;
  • un terzo impianto (5861) è stato importato nel Paese a febbraio 2020 e a causa della pandemia COVID-19 l'inizio delle attività, per conto del cliente Repsol, è stato posticipato a dicembre 2020. Il quarto impianto presente nel Paese è rimasto inattivo; in Argentina sono state svolte attività di perforazione per conto di YPF (Yacimientos

Petrolíferos Fiscales) nell'ambito di contratti pluriennali con due impianti, mentre gli altri due impianti sono rimasti inattivi; in Colombia sono state svolte attività di perforazione con due impianti per conto di Ecopetrol; in Ecuador sono presenti due unità inattive; in Venezuela i diciassette impianti presenti nel Paese hanno continuato a rimanere inattivi;

  • Medio Oriente: in Arabia Saudita sono state svolte attività di perforazione per conto di Saudi Aramco con ventotto impianti per contratti pluriennali, ma a causa della pandemia COVID-19, nel corso del 2020 sono state sospese le attività di dodici rigs; in Kuwait proseguono le attività operative delle due unità che Saipem, nell'ambito di contratti già acquisiti, si è impegnata a fornire al cliente KOC;
  • Resto del mondo: in Romania dove sono terminate le attività di demobilizzazione di un impianto per la conclusione delle attività con il cliente OMV-Petrom; in Kazakhstan è stata portata a termine la demobilizzazione del secondo impianto impegnato con il cliente Zhaikmunai. I due impianti sono stati rilasciati con early termination fee a seguito della riduzione delle attività da parte del cliente. In Africa Saipem ha operato in Congo e in Marocco; nel primo caso per conto di Eni Congo SA con la gestione di un'unità di proprietà del cliente; nel secondo con un impianto di proprietà per conto di Sound Energy; quest'ultimo impianto è stato successivamente posto in stand by in attesa di riprendere le attività posticipate da parte del cliente a seguito della pandemia; in Italia le attività di preparazione di un impianto per lavori per conto di Eni sono state sospese a seguito della decisione da parte del cliente di posticipare l'avvio dei lavori, inizialmente per ragioni strategiche, poi per la pandemia. L'impianto è stato rilasciato definitivamente a partire dal 1° marzo 2020, con early termination fee.

Utilizzo impianti

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L'attività operativa ha registrato un utilizzo medio degli impianti pari al 43,6% (59,9% nel corrispondente periodo del 2019).

Il tasso di utilizzo più alto è stato registrato nella regione che fa riferimento a Europa, Medio Oriente e Africa dove la flotta sotto contratto si è mantenuta quasi costante rispetto al 2019 per un 75,1% di giorni venduti (97,2% nel 2019). Il numero di impianti presenti al 31 dicembre 2020 nella regione è pari a 36 (così come nel 2019). Inoltre, è stato utilizzato 1 impianto di terzi in Congo.

In America Latina è stato registrato il tasso di utilizzo medio più basso (19,6%, mentre nel 2019 era pari a 30,7%). Tale risultato è dovuto al peso degli impianti presenti in Venezuela inutilizzati e totalmente svalutati e a un rallentamento delle operazioni in Perù. Il numero di impianti presenti al 31 dicembre 2020 nella regione è pari a 47 (2019: 47). Inoltre sono stati utilizzati 2 impianti di terzi in Perù.

COMMENTO AI RISULTATI ECONOMICO-FINANZIARI

Effetti del COVID-19

In linea con le puntualizzazioni fatte da ESMA (European Securities and Markets Authority) nei Public Statements del 28 ottobre 2020, in cui è sottolineata la necessità per gli emittenti di fornire informazioni aggiornate utili agli investitori per riflettere adeguatamente l'impatto del COVID-19 (sulla posizione finanziaria, sulla performance, sui flussi di cassa e sull'identificazione dei principali rischi e incertezze a cui sono esposti gli emittenti al momento della preparazione delle relazioni finanziarie annuali), vengono di seguito riportate le considerazioni di Saipem in merito agli impatti rilevati e alle misure di mitigazione poste in essere.

L'esplosione della pandemia COVID-19 ("Coronavirus") ha avuto un impatto significativo sull'economia globale e di riflesso sul Gruppo Saipem, anche in considerazione della drastica riduzione dei prezzi delle principali materie prime energetiche (in primis gas e petrolio). Il settore energetico è risultato tra i più impattati a livello mondiale, in ragione del crollo della domanda di energia e di petrolio e gas in particolare. A ciò si è aggiunto, nella prima parte dell'anno, il mancato accordo tra i principali Paesi produttori di petrolio sui livelli produttivi che ha ulteriormente esasperato lo sbilanciamento tra domanda e offerta, portando il prezzo del Brent nel mese di aprile al di sotto dei 20 dollari al barile. L'accordo che è stato raggiunto successivamente dall'alleanza tra i Paesi OPEC e la Russia a crisi già inoltrata, ha permesso un parziale riequilibrio del mercato e ha innescato un lento recupero dei prezzi fino ai circa 50 dollari al barile di fine anno. Ciò nonostante, lo scenario di prezzo prospettico del petrolio è calato sia per il medio che per il lungo termine, rispetto alla situazione pre-COVID.

Fin dall'inizio del manifestarsi della pandemia Saipem ha avviato un'approfondita e costante analisi in ragione della continua evoluzione del fenomeno, dei possibili effetti del COVID-19, in termini di: (i) evoluzione dei contesti normativi nei Paesi dove Saipem maggiormente opera, attraverso il monitoraggio delle misure di contenimento da essi adottate; (ii) gestione delle relazioni con i clienti e partner; (iii) gestione della contrattualistica, attiva e passiva, attraverso l'introduzione e/o l'attivazione, ove possibile, di specifiche clausole contrattuali; (iv) impatti sulle attività di esecuzione dei progetti, e in particolare sull'operatività dei cantieri e dei mezzi navali, riconducibili alla modificata disponibilità di risorse interne ed esterne e/o ad altre circostanze direttamente o indirettamente conseguenti alla pandemia; (v) livelli di performance e continuità di servizio da parte di fornitori, subcontrattisti e partner.

Saipem ha implementato sin dall'inizio specifiche azioni di mitigazione per contenere gli impatti della pandemia attivando un protocollo di risposta alla crisi mediante l'istituzione di una task force dedicata al monitoraggio costante dell'escalation del virus e all'identificazione di soluzioni, per informare e proteggere il personale interno ed esterno (dipendenti, clienti e fornitori) nelle sedi e nei siti di lavoro in Italia e nei Paesi in cui il Gruppo opera, in ottemperanza alle indicazioni del Ministero della Salute, e nel contempo assicurare la sostanziale continuità delle proprie operazioni nel mondo. L'Unità di Crisi Saipem a Milano è sempre attiva; è costantemente in contatto e si coordina con le Unità di Crisi locali in tutto il mondo e rivede periodicamente la situazione e lo stato del piano d'azione concordato con il Comitato per le Crisi Aziendali, presieduto dall'Amministratore Delegato. Saipem continua a gestire l'attuale situazione emergenziale mantenendo elevati i livelli di presidio e le misure di prevenzione e contrasto alla pandemia al fine di garantire la salute delle persone, che rimane la massima priorità.

La performance di Saipem nel 2020 conferma la resilienza dell'azienda all'inattesa e complessa emergenza causata dalla pandemia da COVID-19, tuttora in corso, che ha comportato la revisione delle prospettive di crescita inizialmente previste a valle dei positivi segnali emersi nel 2019.

Al fine di controbilanciare l'aumento dei costi legati all'evento COVID-19 sopra descritto, la Società ha prontamente avviato un adeguato programma di contenimento costi che si è concretizzato in un miglioramento dell'efficienza sulla struttura dei costi di circa 190 milioni di euro, di cui 45 milioni di euro strutturali, e un importante contenimento degli investimenti tecnici di circa 280 milioni di euro. Nonostante un comprensibile rallentamento, più significativo sui margini, le performance operative confermano la capacità organizzativa di affrontare efficacemente situazioni complesse. Il portafoglio ordini di oltre 25 miliardi di euro si conferma ampio, diversificato e in aumento rispetto allo scorso anno a seguito delle nuove acquisizioni del 2020 per circa 8,7 miliardi di euro.

Aspetti finanziari: in merito a potenziali scenari di stress finanziario, Saipem ha effettuato e continua a effettuare un monitoraggio costante e completo della liquidità di Gruppo, corrente e prospettica, attraverso il periodico calcolo di KRI (Key Risk Indicator) finalizzati alla misurazione del livello di cassa disponibile prevista nel breve termine, del livello di concentrazione delle scadenze delle passività finanziarie e dei derivati e del rapporto tra le fonti e gli impieghi finanziari previsti nel breve e medio termine.

Per il controllo e l'utilizzo efficiente della propria liquidità, il Gruppo Saipem si avvale tra l'altro di un sistema accentrato di cash pooling e di strumenti di reporting automatizzati.

Nell'ambito di una strategia volta a una gestione proattiva del debito in scadenza, mediante operazioni di rifinanziamento o raccolta anticipata, nel mese di marzo 2020 Saipem ha effettuato il rimborso anticipato per l'intero importo pari a 500 milioni di euro delle emissioni obbligazionarie con scadenza a marzo 2021. Sempre nel corso del 2020 la Società ha effettuato il rinnovo per un anno del programma di emissioni di prestiti obbligazionari non convertibili denominato Euro Medium Term Note Programme istituito ad aprile 2016 per un importo massimo di 2.000 milioni di euro e successivamente incrementato a un importo massimo di 3.000 milioni di euro. Nel mese di luglio 2020 la finanziaria del Gruppo Saipem ha collocato un nuovo prestito obbligazionario per un ammontare pari a 500 milioni di euro con scadenza luglio 2026.

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L'ammontare di prestiti obbligazionari complessivamente outstanding ad oggi risulta pari a 2.000 milioni di euro, suddivisi in quattro obbligazioni dell'ammontare di 500 milioni di euro ciascuna, con scadenze previste negli esercizi 2022, 2023, 2025 e 2026.

Ne consegue che l'indebitamento finanziario del Gruppo Saipem risulta svilupparsi principalmente su un orizzonte temporale di medio-lungo termine con una limitata concentrazione nell'esercizio 2021.

Inoltre, nel corso del secondo semestre 2020, Saipem ha rinegoziato le condizioni relative ai Financial Covenant (definiti come rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA) in essere sulle principali linee di finanziamento bancario, adeguandone il calcolo in conformità all'applicazione del principio contabile internazionale IFRS 16 e contestualmente incrementandone il valore soglia da 3,0 a 4,0 per l'esercizio 2020 e a 3,5 per gli esercizi successivi.

Quale ulteriore margine di sicurezza a rafforzare la posizione di liquidità del Gruppo, oltre a una cassa disponibile superiore al miliardo di euro, si aggiunge una linea Revolving Credit Facility committed da 1 miliardo di euro, con scadenza nel 2023 e ad oggi mai utilizzata.

Di conseguenza, allo stato attuale Saipem ritiene di avere accesso a fonti di finanziamento più che adeguate a soddisfare le future necessità finanziarie. Questo fatto, unitamente al controllo e all'utilizzo efficiente della propria liquidità, garantisce al Gruppo una situazione di equilibrio finanziario tale da non comportare la necessità di dover ricorrere a sussidi e contributi governativi.

Tenuto conto del peggioramento delle dinamiche economiche-finanziarie come conseguenza della pandemia e della riduzione del prezzo del greggio, un'attenzione particolare è riservata, anche, alla revisione delle perdite attese delle attività finanziarie con particolare riguardo a: (i) crediti commerciali, (ii) strumenti derivati di copertura e (iii) attività finanziarie misurate al fair value.

Le procedure implementate centralmente dalla funzione Finanza sono strutturate per gestire i rischi insiti nelle operazioni poste in essere, mediante il costante monitoraggio degli effetti causati dall'incertezza sulle variabili future e sul rischio delle controparti di mercato con cui vengono stipulati i contratti.

Con riferimento ai crediti commerciali connessi al rischio di insolvenza dei clienti, Saipem monitora costantemente e valuta centralmente gli indicatori di rischio e la Probability of default dei clienti proveniente da info provider terzi, in aggiunta alle valutazioni sulla recuperabilità dei crediti effettuate dalle strutture di divisione.

Recuperabilità degli asset non finanziari: in merito alla determinazione del valore recuperabile degli asset non finanziari impiegati dal Gruppo nella realizzazione dei progetti, come previsto dalla metodologia di impairment approvata dal Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA, i flussi di cassa prospettici per la stima del valore recuperabile delle singole Cash Generating Unit (CGU) sono determinati sulla base delle migliori informazioni disponibili e delle aspettative al momento della stima e considerando le attese future del Management delle divisioni in relazione ai rispettivi mercati di riferimento, avendo riferimento anche ai risultati consuntivati.

La metodologia adottata dal Gruppo è risultata idonea anche in condizioni di emergenza come quella che stiamo affrontando. In particolare, in occasione della comunicazione sull'andamento gestionale del primo trimestre 2020, il repentino deterioramento del mercato e la revisione dei piani di investimento futuri da parte di alcuni dei nostri clienti hanno portato il management della Società alla decisione di effettuare il test di impairment su tutte le CGU del Gruppo. Il valore d'uso al 31 marzo 2020 delle CGU è stato determinato attualizzando i flussi di cassa al netto delle imposte con un tasso di sconto, aggiornato al 31 marzo 2020, specifico per ciascun segmento di business. I flussi di cassa impiegati ai fini del test di impairment sono stati quelli del Piano Strategico 2020-2023, approvato dal Consiglio di Amministrazione nel mese di febbraio 2020, aggiornati utilizzando le migliori stime disponibili a seguito di specifici eventi intercorsi a partire dalla seconda metà del mese di marzo 2020, nei valori di EBITDA e Capex delle divisioni, mantenendo inalterati alcuni parametri come i tassi di cambio, le ipotesi di evoluzione del circolante, il tax rate e gli oneri finanziari. In generale, l'aggiornamento delle stime dei flussi ha riguardato principalmente i cash flow del 2020, a eccezione delle CGU della Divisione Drilling Offshore per le quali sono state aggiornate anche le stime dei flussi per i successivi anni di Piano Strategico e, ove necessario, quelli relativi agli anni post Piano Strategico. Si precisa che, per la definizione delle rate di noleggio di lungo termine delle CGU del Drilling Offshore, in assenza di nuovi report di aggiornamento delle rate di mercato da parte di fonti esterne, normalmente utilizzati dalla Divisione come benchmark di riferimento, sono state confermate, nell'esercizio di impairment svolto, le rate di lungo termine utilizzate ai fini del test di impairment al 31 dicembre 2019. Come esito del test di impairment è stata registrata una svalutazione (impairment loss) di 257 milioni di euro su alcune Cash Generating Unit della Divisione Drilling Offshore.

Inoltre, nel primo semestre, al perdurare della pandemia, sono stati prontamente aggiornati in via straordinaria i valori di EBITDA e Capex delle divisioni, oltre agli altri parametri necessari alla definizione dei flussi come i tassi di cambio, le ipotesi di evoluzione del circolante, il tax rate e gli oneri finanziari. I flussi di cassa impiegati ai fini del test di impairment sono stati quelli del Piano Strategico 2020-2023, approvato dal Consiglio di Amministrazione nel mese di febbraio, aggiornati utilizzando le migliori stime disponibili e approvati dal Consiglio di Amministrazione il 16 luglio 2020; l'aggiornamento delle stime dei flussi ha riguardato i cash flow del Piano Strategico 2020-2023 di tutte le divisioni. Come esito del test di impairment, al 30 giugno su alcune CGU della Divisione Drilling Offshore è stata registrata una svalutazione (impairment loss) di 590 milioni di euro, di cui 257 milioni di euro già registrati nel primo trimestre del 2020. Al 31 dicembre 2020 i flussi di cassa impiegati ai fini del test di impairment sono stati quelli del Piano Strategico 2021-2024, predisposto utilizzando le migliori stime ad oggi disponibili e approvato dal Consiglio di Amministrazione del 24 febbraio 2021. Si precisa che i flussi sono stati normalizzati, ove necessario, ai sensi del principio IAS 36 e che, in particolare, le rate di noleggio di lungo termine delle CGU del Drilling Offshore sono state definite utilizzando gli ultimi report di aggiornamento delle stesse disponibili alla data e elaborati da fonti esterne, normalmente utilizzati dalla Divisione come benchmark di riferimento. Come esito del test di impairment al 31

dicembre 2020 non sono state registrate ulteriori svalutazioni rispetto al totale di 590 milioni di euro di svalutazione registrate a marzo e giugno.

Processo di stima: con riferimento ai ricavi derivanti da contratti con i clienti, a seguito della crisi COVID-19 e delle mutate condizioni di mercato, si sono valutate le circostanze relative a eventuali (i) incassi di corrispettivi che potrebbero non essere più altamente probabili e ad (ii) accordi tra le parti che potrebbero modificare alcuni aspetti contrattuali legati all'oggetto o al prezzo delle operazioni.

L'esigibilità dei diritti e delle obbligazioni contrattuali e la probabilità di incassare il corrispettivo sono condizioni necessarie per identificare un contratto con i clienti ai fini contabili. In assenza di tali condizioni infatti, secondo l'IFRS 15, il contratto non dovrebbe esistere contabilmente e i ricavi non potrebbero essere rilevati. Stante le attuali condizioni di incertezza diviene quindi necessario verificare l'esistenza di tali presupposti all'inizio del contratto e ogni qualvolta vi sia una possibile modifica sostanziale nei fatti e nelle circostanze rilevanti.

Inoltre, è stata rivista la stima della componente variabile dei corrispettivi che, stante l'attuale situazione di incertezza, risulta complessa e richiede un elevato grado di giudizio, per via della limitazione ("constraint") prevista dal principio che consente di rilevare i ricavi limitatamente alle quote che risultano altamente probabili che non possano essere oggetto di storno in futuro (cd. "reversal"). Allo stesso modo gli effetti delle implicazioni operative derivanti dal diffondersi della pandemia sono stati valutati e, ove necessario, considerati nella stima dei costi a vita intera dei progetti.

Alla data dell'11 gennaio 2021 la quasi totalità dei rischi attivi legati alla pandemia COVID-19 è stata quantificata e il valore atteso dei rischi oggi è circa l'1,5% del valore atteso totale di tutti i rischi associati ai progetti Saipem, in diminuzione rispetto al valore comunicato al primo semestre 2020, per effetto dell'incremento del valore stimato delle opportunità (positive risk side) evidenziate dai progetti (ad esempio possibili rinegoziazioni contrattuali) e di una parziale riduzione del valore stimato dei rischi (negative risk side) associati ai progetti Saipem.

Le aree geografiche in cui si rileva la maggiore esposizione al rischio, pur con situazioni differenziate per divisioni, sono l'Arabia Saudita, l'Europa, la Russia, il Caspio e l'Africa Occidentale.

Identificazione impatto economico COVID-19: relativamente alle attività contrattuali da valutazione nelle commesse a lungo termine, i cui ricavi sono rilevati "over the time" sulla base di metodi di input come il "cost to cost", la stima degli oneri a finire e della tempistica per l'adempimento delle performance obligation ha reso necessario valutare l'eventuale esclusione dall'avanzamento dei progetti di quei costi legati al COVID-19.

A tal fine, Saipem ha identificato tre "cluster" in cui sono stati allocati i costi associati al COVID-19:

  1. Costi direttamente connessi al COVID: sono i costi direttamente connessi al COVID-19 in quanto sostenuti, o da sostenere, per gestire l'emergenza presso le società del Gruppo e presso i siti di progetto; costi che restano a carico di Saipem in quanto contrattualmente non rimborsabili da parte del cliente. Questi costi sono rilevati su apposite commesse separate dalle commesse operative e sono rilevati tra i costi nel conto economico senza generazione di avanzamento di commessa (e quindi senza rilevare contract asset patrimoniali) e senza riconoscimento di alcun margine. Nel corso del 2020 i costi direttamente imputabili al COVID-19 ammontano a circa 110 milioni di euro (tra gli altri, per esempio: i costi per le risorse in stand-by in conformità con le norme sulla quarantena e nel caso in cui le attività dei siti operativi e dei mezzi navali siano state bloccate dalle autorità, per l'acquisto di dispositivi e apparecchiature di protezione individuale in aggiunta alle pratiche standard, per la sanificazione delle aree di lavoro, per l'organizzazione di voli charter per il rientro delle persone) evidenziando nel quarto trimestre una diminuzione che riflette la capacità di adattamento dell'azienda e l'efficacia delle misure adottate.

  2. Costi indirettamente connessi al COVID-19: sono i costi sostenuti, o da sostenere, per i quali non è possibile distinguere con ragionevole certezza se siano dovuti alla pandemia o ad altre cause collegate, per esempio, alle mutate condizioni di mercato dovute alla dinamica delle quotazioni del greggio. Si tratta, a titolo esemplificativo, di costi di "delay" delle attività di progetto o di cantiere che sono continuate nonostante le difficoltà dovute ad esempio alla riduzione del personale, allo slittamento di consegna dei materiali o al rinvio da parte dei clienti. Tale tipologia di costi sono inclusi nelle stime a vita intera delle commesse.

  3. Costi "to be evaluated case by case": sono costi diretti di progetto per i quali la Società dichiara la "causa di forza maggiore" o che sono sostenuti per personale tenuto in stand-by causa lockdown, la cui allocazione va valutata caso per caso in virtù della particolarità della situazione, del cliente, del contratto, etc. Non sono state identificate casistiche specifiche e quantificabili di questa fattispecie.

Mercato di riferimento: per quanto concerne le prospettive future ipotizzabili sull'andamento dei mercati, si rileva come la pandemia COVID-19 stia continuando a destabilizzare molti settori industriali a livello globale, in ragione del prolungamento della diffusione del virus in alcune regioni sviluppate (tra cui gli Stati Uniti) e della diffusione in regioni meno ricche, che in una prima fase erano state poco colpite. Il settore dell'energia è uno dei più impattati dalla pandemia a causa principalmente del calo della domanda globale. I principali analisti proiettano scenari di prezzo del petrolio, nel medio periodo, su livelli inferiori rispetto a quanto previsto in precedenza, con un effetto negativo anche nei prossimi anni su tutto il comparto Oil&Gas e, in misura maggiore, sui contrattisti e sulle società di servizi focalizzate sull'Upstream (Drilling Onshore e Offshore ed E&C Offshore).

Si sottolinea che Saipem progetta e realizza impianti commissionati da clienti sulla base di valutazioni di investimento pluriennali, con tempi di realizzazione tra la fase iniziale di concept dell'iniziativa e quella di sviluppo, e quindi costruzione, che variano mediamente tra i quattro e i sette anni a seconda della complessità del progetto.

Va inoltre osservato che per la natura del business e la diversificazione in vari segmenti, non vi è una correlazione diretta tra l'andamento del prezzo del petrolio e i risultati economici di Saipem, il cui backlog E&C, a dicembre 2020, è caratterizzato per oltre il 70% da progetti non-oil, che includono GNL e rinnovabili (efficienza energetica).

Business outlook: lo scenario di business per il 2021 sarà comunque ancora condizionato dalla pandemia, in particolare nel primo semestre. Per questo motivo la Società non è al momento in grado di fornire una guidance finanziaria puntuale. I volumi dell'anno e oltre sono ben supportati dal cospicuo portafoglio ordini, il cui mix di progetti e l'avanzamento operativo consentono di prevedere per il 2021 un EBITDA adjusted a un livello simile al 2020. Nuove iniziative di efficienza sono state avviate sui costi strutturali per circa 30 milioni di euro nel 2021, che si aggiungono ai risparmi del 2020. Gli investimenti tecnici nel 2021 sono attesi a circa 450 milioni di euro.

Oltre il 2021, con il progresso della campagna vaccinale, l'avanzamento nell'esecuzione dei progetti, unito a efficienze e a un'ulteriore ripresa dell'attività commerciale, si attende il ritorno a una crescita dell'EBITDA adjusted e la ripresa del percorso di riduzione dell'indebitamento finanziario netto.

Questo scenario non tiene in considerazione un ulteriore e possibile significativo deterioramento del contesto macroeconomico e di business a seguito, ad esempio, dell'intensificarsi dell'epidemia da COVID-19.

La situazione di incertezza determinata dal persistere della pandemia e dei timori delle sue varianti, nel contempo mitigati dalle aspettative connesse alla scoperta e diffusione dei vaccini, potrebbe continuare a produrre effetti più o meno rilevanti sulle attività commerciali e operative delle divisioni e conseguentemente sui valori economici, patrimoniali e finanziari del Gruppo, anche alla luce di quanto segue:

  • ≥ cantieri e basi logistiche: produttività limitata e ritardi delle attività di ingegneria a causa delle restrizioni agli spostamenti e alla presenza sui siti operativi;
  • ≥ progetti in corso: riduzioni di scopo del lavoro, interruzione di progetti per "forza maggiore", rallentamento attività a causa della riduzione del personale operativo di progetto, richieste di sconti da parte dei clienti su rate di noleggio di perforazione, problemi relativi alla rotazione del personale all'estero e cambi squadra;
  • ≥ offerte in corso: allungamento dei tempi di assegnazione dei contratti.

Nonostante lo stato di crisi generato dal COVID-19 e dalle mutate condizioni di mercato a esso connesse, il presupposto della continuità aziendale utilizzato per la redazione del bilancio consolidato annuale al 31 dicembre 2020 può, in base alle informazioni a oggi disponibili, ritenersi adeguato anche a seguito delle misure di gestione e contenimento attuate e sopra descritte.

Organizzazione Gruppo: reporting

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I risultati economico-finanziari del Gruppo Saipem del 2020 e degli esercizi precedenti posti a confronto sono stati predisposti secondo i principi contabili internazionali emessi dall'International Accounting Standards Board e omologati dall'Unione Europea (IFRS).

I risultati della Divisione XSIGHT non vengono comunicati separatamente al mercato, ma inclusi nella Divisione Engineering & Construction Onshore in quanto ancora non significativi dal punto di vista numerico.

Risultati economici

Gruppo Saipem - Conto economico

(milioni di euro) Esercizio
2019
Esercizio
2020
Var. %
Ricavi della gestione caratteristica 9.099 7.342 (19,3)
Altri ricavi e proventi 11 12
Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (6.232) (5.294)
Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti (62) (7)
Costo del lavoro (1.670) (1.625)
Margine operativo lordo (EBITDA) 1.146 428 (62,7)
Ammortamenti e svalutazioni (690) (1.273)
Risultato operativo (EBIT) 456 (845) n.s.
Proventi (oneri) finanziari netti (210) (166)
Proventi (oneri) netti su partecipazioni (18) 37
Risultato prima delle imposte 228 (974) n.s.
Imposte sul reddito (130) (143)
Risultato prima degli interessi di terzi azionisti 98 (1.117) n.s.
Risultato di competenza di terzi azionisti (86) (19)
Utile (perdita) dell'esercizio 12 (1.136) n.s.

I ricavi della gestione caratteristica realizzati nel corso del 2020 ammontano a 7.342 milioni di euro.

Il margine operativo lordo (EBITDA) è pari a 428 milioni di euro. Gli ammortamenti e le svalutazioni delle immobilizzazioni materiali e immateriali sono pari a 1.273 milioni di euro.

Il risultato operativo (EBIT) conseguito nel 2020 è pari a una perdita di 845 milioni di euro.

I principali scostamenti, relativi alle voci di conto economico di cui sopra, sono dettagliati di seguito nell'analisi per settore di attività.

SAIPEM RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2020

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Il saldo proventi (oneri) finanziari netti è negativo per 166 milioni di euro, in diminuzione di 44 milioni di euro come conseguenza di minori costi di copertura e minori oneri per differenze cambio, effetto in parte mitigato dall'aumento degli oneri derivanti dal riacquisto di obbligazioni con scadenza 2021 e dal prestito obbligazionario emesso a luglio con scadenza 2026 .

Il saldo proventi (oneri) netti su partecipazioni è positivo per 37 milioni di euro, grazie ai risultati delle commesse eseguite in società valutate al patrimonio netto.

Il risultato prima delle imposte evidenzia una perdita di 974 milioni di euro. Le imposte sul reddito sono pari a 143 milioni di euro rispetto ai 130 milioni di euro dell'esercizio 2019.

Il risultato netto è pari a una perdita di 1.136 milioni di euro (utile di 12 milioni di euro nel 2019), e sconta rispetto al risultato netto adjusted i seguenti special items, per un totale di 868 milioni di euro:

  • svalutazioni di immobilizzazioni materiali della Divisione Drilling Offshore per 590 milioni di euro, già registrati nel primo semestre del 2020, derivanti dal test di impairment;
  • svalutazione di immobilizzazioni materiali e relativo circolante, nonché del diritto d'uso di un bene di terzi per 114 milioni di euro;
  • sopravvenienze passive per circa 24 milioni di euro, in relazione a giudizi pendenti da tempo su progetti ormai conclusi, derivanti dall'attività di periodico monitoraggio legale dell'evoluzione del complessivo contenzioso;
  • oneri derivanti dall'emergenza sanitaria per circa 110 milioni di euro. Tale ammontare comprende i costi sostenuti nell'anno direttamente imputabili alla pandemia COVID-19, quali ad esempio i costi per le risorse in stand-by nel caso in cui le attività del sito e dei mezzi navali siano state bloccate dalle autorità, per l'acquisto di dispositivi e apparecchiature di protezione individuale in eccesso rispetto alle pratiche standard, per la sanificazione delle aree di lavoro, l'organizzazione di voli charter per il rientro delle persone;

oneri da riorganizzazione per 30 milioni di euro.

Di seguito si dettagliano le voci di bilancio impattate dagli special items negli esercizi 2019 e 2020:

(milioni di euro) Esercizio
2019
Esercizio
2020
Ricavi 9.099 7.342
Svalutazione circolante 34 -
Ricavi adjusted 9.133 7.342
(milioni di euro) Esercizio
2019
Esercizio
2020
Risultato operativo (EBIT) 456 (845)
Svalutazioni e oneri da riorganizzazione 153 868
Risultato operativo (EBIT) adjusted 609 23
(milioni di euro) Esercizio
2019
Esercizio
2020
Utile (perdita) del periodo 12 (1.136)
Svalutazioni e oneri da riorganizzazione 153 868
Ricavi adjusted 165 (268)

Riconciliazione EBIT adjusted - EBIT 2020

(milioni di euro) E&C
Offshore
E&C
Onshore
Drilling
Offshore
Drilling
Onshore
Totale
EBIT adjusted 2020 (62) 115 (16) (14) 23
Impairment - - 590 - 590
Svalutazioni asset 46 22 13 11 92
Svalutazione circolante/accantonamento costi (1) - 6 12 4 22
Chiusura contenziosi (1) - 24 - - 24
Oneri da riorganizzazione (1) 19 6 2 3 30
Costi emergenza sanitaria COVID-19 (1) 51 38 12 9 110
Totale special items (116) (96) (629) (27) (868)
EBIT 2020 (178) 19 (645) (41) (845)

(1) Totale 186 milioni di euro: riconciliazione EBITDA adjusted pari a 614 milioni di euro rispetto a EBITDA pari a 428 milioni di euro.

Riconciliazione EBIT adjusted - EBIT 2019

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(milioni di euro) E&C
Offshore
E&C
Onshore
Drilling
Offshore
Drilling
Onshore
Totale
EBIT adjusted 2019 338 144 123 4 609
Impairment - - 58 - 58
Svalutazioni asset - - 15 - 15
Svalutazione circolante/accantonamento costi (1) - 63 7 - 70
Chiusura contenziosi (1) - (38) - - (38)
Oneri da riorganizzazione (1) 13 25 3 7 48
Totale special items (13) (50) (83) (7) (153)
EBIT 2019 325 94 40 (3) 456

(1) Totale 80 milioni di euro: riconciliazione EBITDA adjusted pari a 1.226 milioni di euro rispetto a EBITDA pari a 1.146 milioni di euro.

L'impatto sul risultato netto è pari all'impatto sull'EBIT.

Gruppo Saipem - Conto economico adjusted

(milioni di euro) Esercizio
2019
Esercizio
2020
Var. %
Ricavi della gestione caratteristica adjusted 9.133 7.342 (19,6)
Altri ricavi e proventi 11 12
Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (6.234) (5.185)
Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti (62) (7)
Lavoro e oneri relativi (1.622) (1.548)
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted 1.226 614 (49,9)
Ammortamenti e svalutazioni (617) (591)
Risultato operativo (EBIT) adjusted 609 23 (96,2)
Oneri finanziari netti (210) (166)
Proventi netti su partecipazioni (18) 37
Risultato prima delle imposte adjusted 381 (106) n.s.
Imposte sul reddito (130) (143)
Risultato prima degli interessi di terzi azionisti adjusted 251 (249) n.s.
Risultato di competenza di terzi azionisti (86) (19)
Utile (perdita) dell'esercizio adjusted 165 (268) n.s.

Risultato operativo adjusted e costi per destinazione

Esercizio Esercizio
(milioni di euro) 2019 2020 Var. %
Ricavi della gestione caratteristica adjusted 9.133 7.342 (19,6)
Costi della produzione (7.940) (6.630)
Costi di inattività (222) (352)
Costi commerciali (150) (157)
Costi di ricerca e sviluppo (38) (35)
Proventi (oneri) diversi operativi netti (2) -
Spese generali (172) (145)
Risultato operativo (EBIT) adjusted 609 23 (96,2)

Il Gruppo Saipem ha conseguito nel 2020 ricavi della gestione caratteristica per 7.342 milioni di euro, con un decremento di 1.791 milioni di euro rispetto al 2019; la contrazione di attività interessa tutte le divisioni, causata dal rallentamento dei progetti per effetto della pandemia e dallo slittamento di alcune attività concordato con i clienti. In aggiunta la Divisione Offshore registra difficoltà operative di progetto.

I costi della produzione, che comprendono i costi diretti delle commesse di vendita e gli ammortamenti dei mezzi e attrezzature impiegati, sono complessivamente ammontati a 6.630 milioni di euro, con un decremento di 1.130 milioni di euro rispetto al 2019, coerentemente con la riduzione dei ricavi, anche se non proporzionalmente.

I costi di inattività sono aumentati di 130 milioni di euro rispetto al 2019, principalmente a causa dello slittamento al 2021 di alcuni progetti che ha riguardato tutte le divisioni. I costi commerciali, pari a 157 milioni di euro, registrano un incremento di 7 milioni di euro, a causa del prolungarsi dello sforzo commerciale in corso.

Le spese di ricerca e sviluppo rilevate tra i costi di gestione, pari a 35 milioni di euro, sono pressoché in linea rispetto al 2019.

Le spese generali, pari a 145 milioni di euro, sono diminuite di 27 milioni di euro rispetto al 2019 per effetto delle iniziative di riduzione costi avviate a valle della pandemia.

Engineering & Construction Offshore

(milioni di euro) Esercizio
2019
Esercizio
2020
Ricavi della gestione caratteristica 3.841 2.749
Costo del venduto (3.196) (2.514)
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted 645 235
Ammortamenti (307) (297)
Risultato operativo (EBIT) adjusted 338 (62)
Svalutazioni e oneri di riorganizzazione (13) (116)
Risultato operativo (EBIT) 325 (178)

I ricavi del 2020 ammontano a 2.749 milioni di euro, in diminuzione del 28,4% rispetto al corrispondente periodo del 2019, riconducibile principalmente ai minori volumi sviluppati in Africa del Nord, Medio Oriente e Africa Sub-Sahariana e in parte compensati dall'aumento dei volumi in Estremo Oriente, nel Caspio e in Italia.

Il costo del venduto, pari a 2.514 milioni di euro, registra una riduzione di 682 milioni di euro rispetto al 2019, pressoché in coerenza con i minori volumi.

Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted del 2020 ammonta a 235 milioni di euro con un'incidenza sui ricavi pari all'8,5%, in diminuzione rispetto ai 645 milioni di euro del corrispondente periodo del 2019, con un'incidenza sui ricavi pari al 16,8%, anche per difficoltà operative di progetto.

Gli ammortamenti sono inferiori di 10 milioni di euro rispetto a quanto consuntivato nel 2019, principalmente per effetto dei minori ammortamenti di un mezzo navale che a fine vita utile è stato ceduto per rottamazione.

Il risultato operativo (EBIT) del 2020 registra una perdita di 178 milioni di euro ed include la svalutazione del valore d'uso di un bene di terzi e asset per 46 milioni di euro, costi per l'emergenza sanitaria COVID-19 per 51 milioni di euro e oneri da riorganizzazione per 19 milioni di euro.

Engineering & Construction Onshore

(milioni di euro) Esercizio
2019
Esercizio
2020
Ricavi della gestione caratteristica adjusted 4.199 3.882
Costo del venduto (3.972) (3.689)
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted 227 193
Ammortamenti (83) (78)
Risultato operativo (EBIT) adjusted 144 115
Svalutazioni e oneri di riorganizzazione (50) (96)
Risultato operativo (EBIT) 94 19

I ricavi adjusted del 2020 ammontano a 3.882 milioni di euro, in diminuzione del 7,5% rispetto al corrispondente periodo 2019, riconducibile principalmente ai minori volumi sviluppati nel Caspio e in Medio Oriente, parzialmente compensati dall'incremento delle attività in Africa Sub-Sahariana.

Il costo del venduto, pari a 3.689 milioni di euro, registra una riduzione di 283 milioni di euro, rispetto al 2019, in coerenza con i minori volumi.

Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted del 2020 ammonta a 193 milioni di euro, con un'incidenza sui ricavi pari al 5%, rispetto ai 227 milioni di euro del corrispondente periodo del 2019, pari al 5,4% dei ricavi.

Gli ammortamenti risultano pari a 78 milioni di euro, in diminuzione di 5 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2019, principalmente per effetto dei minori ammortamenti in seguito alla svalutazione di una base nel primo semestre dell'anno.

Il risultato operativo (EBIT) del 2020 registra un utile di 19 milioni di euro e include la svalutazione di una base delle relative rimanenze di magazzino per 28 milioni di euro, a causa dell'assenza di prospettive commerciali nell'arco di piano, sopravvenienze passive in relazione a giudizi pendenti da tempo su progetti ormai conclusi, derivanti dall'attività di periodico monitoraggio legale dell'evoluzione del complessivo contenzioso per 24 milioni di euro, costi sostenuti per l'emergenza sanitaria COVID-19 per 38 milioni di euro e oneri da riorganizzazione per 6 milioni di euro.

Drilling Offshore

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(milioni di euro) Esercizio
2019
Esercizio
2020
Ricavi della gestione caratteristica 555 294
Costo del venduto (329) (221)
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted 226 73
Ammortamenti (103) (89)
Risultato operativo (EBIT) adjusted 123 (16)
Svalutazioni e oneri di riorganizzazione (83) (629)
Risultato operativo (EBIT) 40 (645)

I ricavi del 2020 ammontano a 294 milioni di euro, in diminuzione del 47% rispetto al corrispondente periodo del 2019, per effetto principalmente della nave di perforazione Saipem 10000, interessata da lavori di rimessa in classe e delle piattaforme semisommergibili Scarabeo 7, Scarabeo 8 e Scarabeo 9 inattive; il decremento è stato in parte compensato dai maggiori ricavi derivanti dalla piena attività della piattaforma semisommergibile Scarabeo 5, inattiva nel corrispondente periodo del 2019, e del jack-up Sea Lion 7 che ha iniziato le attività di perforazione a inizio 2020.

Il costo del venduto, pari a 221 milioni di euro, registra una riduzione di 108 milioni di euro, pressoché in coerenza con la riduzione dei volumi rispetto al corrispondente periodo del 2019.

Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted del 2020 ammonta a 73 milioni di euro, pari al 24,8% dei ricavi rispetto ai 226 milioni di euro del corrispondente periodo del 2019, con un'incidenza sui ricavi pari al 40,7%. Tale riduzione è principalmente dovuta all'incremento dell'inattività parzialmente mitigato dal recupero di efficienza.

Gli ammortamenti ammontano a 89 milioni di euro, in riduzione di 14 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2019 per effetto dei minori ammortamenti sui mezzi oggetto di impairment registrato nel primo semestre dell'anno.

Il risultato operativo (EBIT) del 2020 registra una perdita di 645 milioni di euro, e include: svalutazioni di immobilizzazioni materiali per 590 milioni di euro derivanti dal test di impairment; svalutazioni di alcuni mezzi e delle relative rimanenze di magazzino per 25 milioni di euro, a causa delle mutate prospettive di utilizzo degli stessi, costi sostenuti per l'emergenza sanitaria COVID-19 per 12 milioni di euro e oneri da riorganizzazione per 2 milioni di euro. La Divisione Drilling Offshore ha risentito oltre che degli effetti derivanti dal COVID-19 anche del crollo del prezzo del petrolio; entrambi i fattori hanno comportato infatti slittamenti alle attività operative programmate per il 2020.

Drilling Onshore

(milioni di euro) Esercizio
2019
Esercizio
2020
Ricavi della gestione caratteristica 538 417
Costo del venduto (410) (304)
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted 128 113
Ammortamenti (124) (127)
Risultato operativo (EBIT) adjusted 4 (14)
Svalutazioni e oneri di riorganizzazione (7) (27)
Risultato operativo (EBIT) (3) (41)

I ricavi del 2020 ammontano a 417 milioni di euro, in diminuzione del 22,5% rispetto al corrispondente periodo del 2019, per effetto della minore attività in Sud America e nel Caspio.

Il margine operativo lordo (EBITDA) adjusted del 2020 ammonta a una perdita di 14 milioni di euro, pari al 27,1% dei ricavi, in diminuzione rispetto ai 4 milioni di euro del corrispondente periodo del 2019, pari al 23,8%.

Gli ammortamenti, pari a 127 milioni di euro, in aumento di 3 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo del 2019, per l'entrata in operatività di un nuovo impianto in Argentina.

Il risultato operativo (EBIT) del 2020 registra una perdita di 41 milioni di euro e include la svalutazione di alcuni impianti e delle relative rimanenze di magazzino per 15 milioni di euro, in quanto la possibilità di utilizzo nel medio termine è prevista nulla o limitata, costi per l'emergenza sanitaria COVID-19 per 9 milioni di euro e oneri da riorganizzzazione per 3 milioni di euro.

Situazione patrimoniale e finanziaria

Gruppo Saipem - Stato patrimoniale riclassificato (1)

Lo schema di stato patrimoniale riclassificato aggrega i valori attivi e passivi dello schema obbligatorio secondo il criterio della funzionalità alla gestione dell'impresa considerata suddivisa convenzionalmente nelle tre funzioni fondamentali: l'investimento, l'esercizio, il finanziamento.

Il management ritiene che lo schema proposto rappresenti un'utile informativa per l'investitore perché consente di individuare le fonti delle risorse finanziarie (mezzi propri e di terzi) e gli impieghi delle stesse nel capitale immobilizzato e in quello di esercizio.

(milioni di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Immobili, impianti e macchinari 4.129 3.284
Diritto d'utilizzo di attività in leasing 584 288
Attività immateriali nette 698 701
5.411 4.273
- Engineering & Construction Offshore 3.023 2.740
- Engineering & Construction Onshore 594 530
- Drilling Offshore 1.232 552
- Drilling Onshore 562 451
Partecipazioni 106 140
Capitale immobilizzato 5.517 4.413
Capitale di esercizio netto (64) (2)
Fondo per benefici ai dipendenti (246) (237)
Attività (passività) destinate alla vendita - -
Capitale investito netto 5.207 4.174
Patrimonio netto 4.032 2.923
Capitale e riserve di terzi 93 25
Indebitamento finanziario netto ante lease liability IFRS 16 472 872
Passività finanziarie beni in leasing 610 354
Indebitamento finanziario netto 1.082 1.226
Coperture 5.207 4.174
Leverage ante IFRS 16 (indebitamento/patrimonio netto+capitale di terzi) 0,11 0,30
Leverage post IFRS 16 (indebitamento/patrimonio netto+capitale di terzi) 0,26 0,42
N. azioni emesse e sottoscritte 1.010.977.439 1.010.977.439

(1) Per la riconduzione allo schema obbligatorio v. il paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 80.

Lo schema dello stato patrimoniale riclassificato è utilizzato dal management per il calcolo dei principali indici finanziari di redditività del capitale investito (ROACE) e di solidità/equilibrio della struttura finanziaria (leverage).

Il capitale immobilizzato si attesta al 31 dicembre 2020 a 4.413 milioni di euro, con un decremento di 1.104 milioni di euro rispetto al 2019. La variazione deriva da investimenti tecnici per 322 milioni di euro e investimenti in partecipazioni per 4 milioni di euro, da ammortamenti per 591 milioni di euro e svalutazioni per 682 milioni di euro, dalla riduzione del diritto di utilizzo dei beni in leasing pari a 106 milioni di euro, da disinvestimenti per 11 milioni di euro, dalla variazione positiva delle partecipazioni valutate al patrimonio netto per 37 milioni di euro e dall'effetto netto negativo derivante principalmente dalla conversione dei bilanci espressi in moneta estera e da altre variazioni per 77 milioni di euro.

Il capitale di esercizio netto aumenta di 62 milioni di euro, passando da un saldo negativo di 64 milioni di euro al 31 dicembre 2019 a un saldo negativo di 2 milioni di euro al 31 dicembre 2020.

Il fondo per benefici ai dipendenti ammonta a 237 milioni di euro, in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2019 di 9 milioni di euro, per effetto dell'utilizzo del fondo degli oneri da riorganizzazione.

A seguito di quanto prima analizzato, il capitale investito netto diminuisce di 1.033 milioni di euro, attestandosi, al 31 dicembre 2020, a 4.174 milioni di euro, rispetto a 5.207 milioni di euro al 31 dicembre 2019.

Il patrimonio netto, compresa la quota attribuibile alle minoranze, ammonta al 31 dicembre 2020 a 2.948 milioni di euro, in diminuzione di 1.177 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019. La diminuzione è riconducibile all'effetto negativo del risultato netto del periodo (1.117 milioni di euro), all'effetto negativo della distribuzione dei dividendi (94 milioni di euro), all'effetto negativo dell'acquisto di azioni (16 milioni di euro) e all'effetto negativo sul patrimonio netto derivante dalla conversione dei bilanci espressi in moneta estera e da altre variazioni per 71 milioni di euro, all'effetto positivo della variazione della valutazione al fair value degli strumenti derivati di copertura del rischio di cambio e commodity (121 milioni di euro).

L'indebitamento finanziario netto ante lease liability IFRS 16 al 31 dicembre 2020 ammonta a 872 milioni di euro, registrando un incremento di 400 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019 (472 milioni di euro), principalmente dovuto all'entrata in piena operatività di progetti acquisiti nel 2019, al rallentamento dei progetti a causa degli effetti della pandemia e allo slittamento di alcune attività concordato con i clienti. L'indebitamento finanziario netto comprensivo della lease liability IFRS 16 (354 milioni di euro) ammonta a 1.226 milioni di euro.

Composizione indebitamento finanziario netto

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(milioni di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Crediti verso altri finanziatori esigibili a lungo termine (69) (66)
Debiti verso banche esigibili a lungo termine 676 584
Debiti obbligazionari e verso altri finanziatori esigibili a lungo termine 1.994 1.993
Indebitamento finanziario netto a lungo termine 2.601 2.511
Disponibilità liquide ed equivalenti (2.272) (1.687)
Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI (87) (68)
Crediti verso altri finanziatori esigibili a breve termine (178) (342)
Debiti verso banche esigibili a breve termine 359 387
Debiti obbligazionari e verso altri finanziatori esigibili a breve termine 49 71
Indebitamento finanziario netto (disponibilità finanziarie) a breve termine (2.129) (1.639)
Indebitamento finanziario netto (disponibilità finanziarie) ante IFRS 16 472 872
Passività nette per leasing correnti 141 135
Passività nette per leasing non correnti 469 219
Indebitamento finanziario netto (disponibilità finanziarie) 1.082 1.226

La voce disponibilià liquide ed equivalenti include: (i) disponibilità liquide pari a 401 milioni di euro su conti correnti di progetti eseguiti in partnership o in joint venture; (ii) disponibilità liquide pari a 167 milioni di euro su conti correnti denominati in valute soggette a restrizioni sulla movimentazione e/o sulla convertibilità; (iii) disponibilità liquide pari a 3 milioni di euro su conti correnti bloccati o soggetti a vincoli, per un totale complessivo di 571 milioni di euro.

Per l'informativa sull'indebitamento finanziario netto richiesto da Consob, comunicazione n. DEM/6064293/2006, si veda la nota 22 "Analisi dell'indebitamento finanziario netto".

Prospetto del conto economico complessivo

(milioni di euro) 2019 2020
Utile (perdita) dell'esercizio 98 (1.117)
Altre componenti del conto economico complessivo
Componenti non riclassificabili a conto economico:
- rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti (17) (2)
- variazione fair value partecipazioni con effetti a OCI - -
- quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo"
delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto
afferenti rivalutazioni di piani a benefici definiti (1) 1
- effetto fiscale relativo alle componenti non riclassificabili 4 1
Componenti riclassificabili a conto economico:
- variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge 36 155
- variazione fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI 1 -
- differenze di cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro 50 (78)
- effetto fiscale relativo alle componenti riclassificabili (7) (34)
Totale altre componenti del conto economico complessivo 66 43
Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio 164 (1.074)
Di competenza:
- Gruppo Saipem 76 (1.090)
- terzi azionisti 88 16

Patrimonio netto comprese interessenze di terzi azionisti

(milioni di euro)
Patrimonio netto comprese interessenze di terzi azionisti al 1° gennaio 2020 4.125
Totale risultato complessivo dell'esercizio (1.074)
Dividendi distribuiti agli azionisti Saipem (10)
Dividendi distribuiti dalle altre società consolidate (84)
Cessione (acquisto) di azioni proprie al netto di fair value dei piani di incentivazione (16)
Acquisto interessenze di terzi -
Aumento di capitale al netto oneri -
Altre variazioni 7
Totale variazioni (1.177)
Patrimonio netto comprese interessenze di terzi azionisti al 31 dicembre 2020 2.948
Di competenza:
- Gruppo Saipem 2.923
- terzi azionisti 25

Prospetto di raccordo tra il patrimonio netto e il risultato di esercizio di Saipem SpA con quelli consolidati

Patrimonio netto Utile (perdita) dell'esercizio
(milioni di euro) 31.12.2019 31.12.2020 31.12.2019 31.12.2020
Come da bilancio di Saipem SpA 3.062 2.937 (85) (171)
Eccedenza dei patrimoni netti dei bilanci comprensivi
dei risultati di esercizio, rispetto ai valori di carico
delle partecipazioni in imprese consolidate
549 (547) 34 (1.011)
Rettifiche di consolidamento, al netto dell'effetto fiscale, per:
- differenza tra prezzo di acquisto e corrispondente
patrimonio netto contabile
727 723 (2) (3)
- eliminazione di utili (perdite) infragruppo non realizzati (236) (216) 28 36
- altre rettifiche 23 51 123 32
Totale patrimonio netto 4.125 2.948 98 (1.117)
Capitale e riserve di terzi (93) (25) (86) (19)
Come da bilancio consolidato 4.032 2.923 12 (1.136)

La voce "Altre rettifiche" include prevalentemente l'impatto delle: (i) scritture di consolidato finalizzate ad allineare la marginalità di commesse che insistono su più società del Gruppo i cui singoli avanzamenti possono non avere uno sviluppo economico-temporale omogeneo all'andamento del progress di commessa consolidata; (ii) scritture necessarie per allineare a livello consolidato eventuali svalutazioni derivanti da test di impairment.

Rendiconto finanziario riclassificato (1)

Lo schema del rendiconto finanziario riclassificato è la sintesi dello schema obbligatorio al fine di consentire il collegamento tra il rendiconto finanziario che esprime la variazione delle disponibilità liquide tra inizio e fine periodo dello schema obbligatorio e la variazione dell'indebitamento finanziario netto tra inizio e fine periodo dello schema riclassificato. La misura che consente tale collegamento è il "free cash flow", cioè l'avanzo o il deficit di cassa che residua dopo il finanziamento degli investimenti. Il free cash flow chiude alternativamente: (i) sulla variazione di cassa di periodo, dopo che sono aggiunti/sottratti i flussi di cassa relativi ai debiti/attivi finanziari (accensioni/rimborsi di crediti/debiti finanziari), ai rimborsi di passività per beni in leasing, al capitale proprio (pagamento di dividendi/acquisto netto di azioni proprie/apporti di capitale), nonché gli effetti sulle disponibilità liquide ed equivalenti delle variazioni dell'area di consolidamento e delle differenze cambio da conversione; (ii) sulla variazione dell'indebitamento finanziario netto di periodo, dopo che sono stati aggiunti/sottratti i flussi relativi al capitale proprio, nonché gli effetti sull'indebitamento finanziario netto dei rimborsi delle passività per beni in leasing e delle variazioni dell'area di consolidamento e delle differenze di cambio da conversione.

(milioni di euro) 2019 2020
Utile (perdita) dell'esercizio di Gruppo 12 (1.136)
Risultato dell'esercizio di terzi azionisti 86 19
a rettifica:
Ammortamenti e altri componenti non monetari 882 1.316
(Plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni e radiazioni di attività (2) (8)
Dividendi, interessi e imposte 243 272
Flusso di cassa del risultato operativo prima della variazione del capitale di esercizio 1.222 463
Variazione del capitale dell'esercizio relativo alla gestione 311 (72)
Dividendi incassati, imposte pagate, interessi pagati e incassati (275) (268)
Flusso di cassa netto da attività operativa 1.257 123
Investimenti tecnici (336) (322)
Investimenti in partecipazioni, imprese consolidate e rami d'azienda (45) (4)
Dismissioni e cessioni parziali di partecipazioni consolidate, rami d'azienda e attività materiali 11 16
Altre variazioni relative all'attività di investimento - -
Free cash flow 887 (187)
Investimenti e disinvestimenti di attività finanziarie non strumentali all'attività operativa (146) (153)
Variazione debiti finanziari a breve e lungo termine 126 (27)
Rimborsi di passività per beni di leasing (127) (126)
Cessione (acquisto) di azioni proprie - (16)
Flusso di cassa del capitale proprio (77) (69)
Variazioni area di consolidamento e differenze di cambio sulle disponibilità (65) (7)
FLUSSO DI CASSA NETTO DELL'ESERCIZIO 598 (585)
Free cash flow 887 (187)
Rimborsi di passività per beni di leasing (127) (126)
Cessione (acquisto) di azioni proprie - (16)
Flusso di cassa del capitale proprio (77) (69)
Differenze di cambio sull'indebitamento finanziario netto e altre variazioni 4 (2)
VARIAZIONE DELL'INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO ANTE PASSIVITÀ PER LEASING 687 (400)
Effetto prima applicazione IFRS 16 (547) -
Accensioni/chiusure di periodo (185) 110
Rimborsi di passività per beni in leasing 127 126
Differenze cambio e altre variazioni (5) 20
Variazione passività per beni in leasing (610) 256
VARIAZIONE DELL'INDEBITAMENTO FINANZIARIO 77 (144)

(1) Per la riconduzione allo schema obbligatorio v. il paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 80.

Il flusso di cassa netto da attività operativa positivo per 123 milioni di euro al netto del flusso negativo degli investimenti tecnici netti e degli investimenti in partecipazioni, imprese consolidate e rami d'azienda pari a 326 milioni di euro, e del flusso positivo delle dismissioni e cessioni parziali di partecipazioni consolidate, rami d'azienda e attività materiali pari a 16 milioni di euro, ha generato un free cash flow negativo per 187 milioni di euro.

I rimborsi di passività per beni in leasing hanno generato un effetto negativo per 126 milioni di euro; il flusso di cassa del capitale proprio è negativo per 69 milioni di euro, ed è relativo al pagamento dei dividendi. L'acquisto di azioni proprie ha generato un effetto negativo per 16 milioni di euro. La differenza di cambio dell'indebitamento finanziario netto e altre variazioni hanno generato un effetto negativo per 2 milioni di euro.

Pertanto l'indebitamento finanziario netto ante passività per beni in leasing ha subìto una variazione negativa di 400 milioni di euro.

La variazione delle passività per beni in leasing ha generato un effetto complessivo pari a 256 milioni di euro, dovuto all'effetto netto positivo tra le nuove accensioni e le chiusure dei contratti nel periodo per 110 milioni di euro, ai rimborsi di passività per beni in leasing per 126 milioni di euro e a differenze cambio e altre variazioni per un totale di 20 milioni di euro.

Il flusso di cassa del risultato operativo prima della variazione del capitale di esercizio, di 463 milioni di euro, deriva:

dal risultato negativo dell'esercizio per 1.117 milioni di euro;

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  • dagli ammortamenti e svalutazioni di attività materiali e immateriali per 1.273 milioni di euro, dalla valutazione delle partecipazioni al patrimonio netto negativa per 37 milioni di euro, dalla variazione negativa del fondo benefici ai dipendenti per 7 milioni di euro e da differenze cambio e altre variazioni per 87 milioni di euro;
  • dalle minusvalenze nette su cessioni di attività per 8 milioni di euro;

dagli oneri finanziari netti per 129 milioni di euro e dalle imposte sul reddito per 143 milioni di euro.

La variazione del capitale dell'esercizio relativa alla gestione, negativa per 72 milioni di euro, è da correlare alla dinamica dei flussi finanziari dei progetti in corso di esecuzione.

La voce dividendi incassati, interessi e imposte sul reddito pagati nel 2020, negativa per 268 milioni di euro, si riferisce principalmente alle imposte sul reddito pagate al netto dei crediti d'imposta rimborsati e agli interessi pagati. Gli investimenti tecnici in attività materiali e immateriali ammontano a 322 milioni di euro.

Principali indicatori reddituali e finanziari

Return On Average Capital Employed (ROACE)

Indice di rendimento del capitale investito, calcolato come rapporto tra l'utile (perdita) del periodo, prima degli interessi di terzi azionisti e rettificato degli oneri finanziari netti dedotto il relativo effetto fiscale, e il capitale investito netto medio. L'effetto fiscale correlato agli oneri finanziari è determinato in base all'aliquota del 24% prevista dalla normativa fiscale italiana.

Return On Average Capital Employed (ROACE) operative

Nel calcolo del ROACE operativo, il capitale investito netto medio viene depurato degli investimenti in corso che non hanno partecipato alla formazione del risultato dell'esercizio. Nessun investimento in corso rilevante nei due esercizi messi a confronto.

31.12.2019 31.12.2020
Utile (perdita) dell'esercizio (milioni di euro) 98 (1.117)
Esclusione degli oneri finanziari correlati al debito
(al netto dell'effetto fiscale)
(milioni di euro) 210 166
Utile (perdita) dell'esercizio unlevered (milioni di euro) 258 (991)
Capitale investito netto: (milioni di euro)
- a inizio periodo 5.742 5.207
- a fine periodo 5.207 4.174
Capitale investito netto medio (milioni di euro) 5.475 4.691
ROACE (%) 4,71 (21,13)
ROACE operative (%) 4,71 (21,13)

Indebitamento finanziario netto e leverage

Il management Saipem utilizza il leverage per valutare il grado di solidità e di efficienza della struttura patrimoniale in termini di incidenza relativa delle fonti di finanziamento tra mezzi di terzi e mezzi propri, nonché per effettuare analisi di benchmark con gli standard dell'industria. Il leverage misura il grado di indebitamento del Gruppo ed è calcolato come rapporto tra l'indebitamento finanziario netto e il patrimonio netto compresa la quota attribuibile alle minoranze.

31.12.2019 31.12.2020
Leverage ante IFRS 16 0,11 0,30
Leverage post IFRS 16 0,26 0,42

Non-GAAP measures

Nel presente paragrafo vengono fornite le indicazioni relative alla composizione degli indicatori di performance, ancorché non previsti dagli IFRS (non-GAAP measures), utilizzati nella relazione degli amministratori sulla gestione. Tali indicatori sono presentati al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione del Gruppo e non devono essere considerati alternativi a quelli previsti dagli IFRS.

In particolare le non-GAAP measures utilizzate nella Relazione sulla gestione sono le seguenti:

  • cash flow: tale indicatore è dato dalla somma del risultato netto più ammortamenti;
  • investimenti tecnici: tale indicatore è calcolato escludendo dal totale investimenti gli investimenti in partecipazioni;
  • margine operativo lordo: rappresenta un'utile unità di misura per la valutazione delle performance operative del Gruppo nel suo complesso e dei singoli settori d'attività in aggiunta al risultato operativo. Il margine operativo lordo è una grandezza economica intermedia e viene calcolato sommando gli ammortamenti al risultato operativo;
  • capitale immobilizzato: è calcolato come somma delle attività materiali nette, attività immateriali nette e le partecipazioni;
  • capitale di esercizio netto: include il capitale circolante e i fondi per rischi e oneri;

  • capitale investito netto: è dato dalla somma del capitale immobilizzato, del capitale circolante e del fondo per benefici ai dipendenti;

  • coperture: sono date dalla sommatoria del patrimonio netto, del capitale e riserve di terzi e dall'indebitamento finanziario netto;
  • special items: rappresentano: (i) eventi o operazioni il cui accadimento non è ricorrente; (ii) eventi o operazioni non rappresentativi della normale attività di business;
  • indebitamento finanziario netto: è calcolato come debito finanziario al netto delle disponibilità liquide ed equivalenti, dei titoli e delle altre attività finanziarie non strumentali all'attività operativa.

ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO

L'innovazione tecnologica, uno dei pilastri strategici di Saipem, è una leva fondamentale per proiettare più velocemente l'azienda verso il futuro delle nuove energie decarbonizzate e pulite. Saipem è oggi un global solution provider per tutta l'industria del settore energetico, in grado di fornire ai suoi clienti strumenti concreti e innovativi per risolvere la complessità delle sfide che affrontano, in special modo in relazione alla transizione energetica. È in atto un mutamento profondo nel quale molti attori del panorama energetico accelerano nella transizione, riducendo allo stesso tempo il peso del loro business tradizionale. In tale contesto, l'accesso selettivo a nuove tecnologie è decisivo per assicurare a Saipem un vantaggio competitivo nell'offerta di soluzioni vincenti.

Come introduzione, si riporta un breve cenno riguardo l'effetto sulle attività di innovazione di Saipem nel 2020 causato dalla pandemia: l'intensità dell'azione non è stata intaccata significativamente a dispetto di alcune efficienze realizzate nella spesa corrente e di un rifasamento temporale della spesa per investimenti, in linea con la policy aziendale. Alcune attività sono state riprogrammate nel tempo anche a causa di una temporanea indisponibilità dei nostri partner di sviluppo e della supply chain. Nonostante il difficile contesto globale, Saipem, nel solco della sua tradizione, ha reagito e, in collaborazione con il Politecnico di Milano, ha anche sviluppato una nuova metodologia per tracciare e misurare il valore creato dall'innovazione tecnologica, applicata nell'esecuzione dei progetti, in relazione allo sviluppo sostenibile del business e in linea con gli obiettivi ESG aziendali.

Passando a una più dettagliata descrizione delle attività nelle divisioni, il nuovo modello organizzativo della Divisione Engineering & Construction Offshore si è completato anche nella gestione dei processi di Innovazione, per le linee di business "Core Market", "Green" e "Solutions". Per rispondere meglio alla transizione energetica e ai repentini cambiamenti dello scenario globale, sono state effettuate analisi sull'idoneità strategica delle tecnologie offshore e sulla recente evoluzione delle stesse, portando anche a ottimizzazioni del portafoglio e riduzione dei costi. Particolare attenzione è stata dedicata alla decarbonizzazione dei settori offshore dell'Oil&Gas e dell'Energia, e ai relativi programmi di sviluppo tecnologico.

All'interno della linea di business "Green", dopo l'aggiudicazione di contratti per la realizzazione di due parchi eolici offshore, "Neart na Gaoithe" (NnG) e "Formosa II" e altre recenti acquisizioni sono stati compiuti sforzi per trasformare il tradizionale processo di fabbricazione di jacket per l'Oil&Gas, nella fabbricazione in serie di jacket per i parchi eolici offshore, applicando nuovi metodi, strumenti e apparecchiature digitali. Dopo un primo riscontro positivo dai progetti eolici in corso di realizzazione, Saipem sta dando il via a nuove iniziative per il 2021 per estendere l'applicazione di fondazioni classiche in acciaio ai fondali intermedi, e per migliorare l'operatività della flotta d'installazione.

Lo sviluppo della tecnologia eolica galleggiante HexaFloat di Saipem sta procedendo in diverse direzioni. È stato avviato il progetto pilota AFLOWT, per testare la tecnologia HexaFloat al largo dell'Irlanda occidentale, nell'ambito di un consorzio guidato dall'European Marine Energy Centre e finanziato da Interreg North West Europe. Inoltre, Saipem ha firmato contratti di partnership con ADEME (Agence De l'Environnement et de la Maîtrise de l'Energie) e con un attore industriale, per supportare l'iniziativa riguardante il dimostratore HexaFloat.

Saipem sta inoltre partecipando al programma "FLOATECH" di Horizon 2020, recentemente approvato dall'Unione Europea, per aumentare la maturità e la competitività economica dell''energia eolica galleggiante, migliorandone la modellazione aero-idrodinamica accoppiata e sviluppando tecniche di controllo attivo.

Inoltre, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e Saipem hanno siglato un accordo di collaborazione che consentirà al centro di ricerca di utilizzare il concetto HexaFloat. Il progetto di ricerca del CNR comprenderà la valutazione, mediante lo sviluppo di appropriati modelli numerici, i test in scala presso la vasca coperta dell'Istituto di Ingegneria del Mare (INM), la fabbricazione e l'installazione di un prototipo nelle acque di un laboratorio marino situato di fronte a Napoli e gestito congiuntamente da CNR-INM e dall'Università della Campania "Luigi Vanvitelli". Il primo prototipo di HexaFloat sarà in acqua già dalla primavera del 2021.

Oltre alle soluzioni per la generazione di energia rinnovabile offshore, la Divisione sta sviluppando tre linee principali per decarbonizzare il settore offshore dell'Oil&Gas e dell'industria energetica: il trasporto di CO2 o idrogeno attraverso condotte sottomarine; la produzione e lo stoccaggio offshore di idrogeno verde; l'Ibridizzazione e l'efficienza energetica dei campi Oil&Gas.

Per quanto riguarda il trasporto di CO2 e idrogeno, Saipem, azienda leader nella progettazione e costruzione di condotte offshore, è impegnata in studi per la conversione delle condotte esistenti al trasporto di CO2 o idrogeno, e per la definizione di standard internazionali per la progettazione di nuove condotte, anche attraverso la partecipazione a diversi Joint Industry Projects (JIP).

La produzione e lo stoccaggio di idrogeno verde offshore è attualmente oggetto di indagine, attraverso diversi studi di fattibilità sull'integrazione di elettrolisi e celle a combustibile, su sottostazioni elettriche offshore. Ad esempio, è stato avviato un progetto di collaborazione denominato "SEALHYFE", con LHYFE (una startup produttrice di idrogeno verde), Chantiers de l'Atlantique e CEA, per valutare il potenziale e la fattibilità di una piattaforma offshore di idrogeno verde accoppiata con energia eolica offshore, per la regione della Loira Atlantica. Parallelamente, si sta lavorando a "ELEMANTA", un concetto di barca "multiutility" per rendere i porti più puliti, nato per l'elettrificazione dei porti bruciando GNL, ma ora esteso alla produzione di energia elettrica mediante celle a combustibile alimentate da idrogeno verde, e alle applicazioni di trattamento dei rifiuti e delle acque. Sono in corso discussioni con attori portuali in Francia e in Europa per un primo progetto dimostrativo.

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La linea dell'Ibridazione ed efficienza energetica include la tecnologia "Windstream", basata sulla soluzione HexaFloat, in grado di fornire energia elettrica rinnovabile alle utility sottomarine di campi Oil&Gas, e gli sviluppi delle "Subsea Factory" e dei tubi riscaldati ad alta efficienza, quali mezzi per migliorare l'efficienza energetica dei campi stessi.

Saipem sta inoltre studiando l'applicazione pilota in Brasile di una boa alimentata dal moto ondoso, per il monitoraggio ambientale e la crescita della vita marina, per un'importante compagnia dell'Oil&Gas.

All'interno dell'area "Subsea Robotic Solutions" proseguono i programmi di sviluppo e industrializzazione della piattaforma Hydrone. Il primo veicolo Hydrone-R è stato consegnato a Equinor, come parte del primo contratto "Life of Field" per un drone di intervento subacqueo, che copre 10 anni di servizio nel campo Equinor "Njord" al largo della costa di Trondheim, con i nuovi Hydrone-R e Hydrone-W. L'Hydrone-R è stato testato a fondo in mare nel "playground" Saipem di fronte a Trieste, ed è ora sottoposto ai test di integrazione funzionale con la Subsea Docking Station universale di Equinor, prima di essere applicato sul campo.

L'industrializzazione dell'Hydrone-W è in corso secondo il programma. Questo veicolo, un ROV da lavoro completamente elettrico, sarà dotato di un rivoluzionario sistema di propulsione e gestione della potenza che riduce al minimo il consumo di energia durante le operazioni. È progettato per funzionare anche da piattaforme offshore senza equipaggio, controllate da terra.

Un altro veicolo della piattaforma Hydrone è il "FlatFish", un avanzato veicolo subacqueo autonomo con intelligenza artificiale e capacità di residenza sottomarina, che sfrutta alcune delle tecnologie già sviluppate da Shell sul suo prototipo (per il quale Saipem ha un accordo per la produzione e commercializzazione). Un primo utilizzo pilota di "FlatFish" sul campo è previsto per la fine del 2021 o l'inizio del 2022, in Brasile.

L'intera piattaforma Hydrone beneficerà inoltre di funzionalità più avanzate che, unite a reti wireless sottomarine, miglioreranno la performance per l'ispezione continua e dettagliata, e consentiranno una raccolta dati più efficiente, introducendo capacità avanzate che hanno già attirato l'interesse di diversi player internazionali. A tal proposito è opportuno aggiungere che Saipem è membro e parte del comitato direttivo di SWiG (Subsea Wireless Group, network internazionale del settore Oil&Gas che promuove l'interoperabilità per le comunicazioni wireless subacquee). Saipem partecipa inoltre al programma Horizon 2020 "AIPlan4EU", recentemente approvato dall'Unione Europea, per lo sviluppo congiunto di un software di Intelligenza Artificiale per la pianificazione automatica delle missioni, da utilizzare anche sulla nostra piattaforma Hydrone.

Saipem sta inoltre sviluppando una piattaforma industriale per le cosiddette "Subsea Factory solutions", definendo una filiera con una serie di accordi specifici (con Total, Siemens, Curtiss Wright, Veolia e altri fornitori di tecnologie). Questo sviluppo si inserisce nella visione "All-Electric" dei campi, fatta di infrastrutture sottomarine collegate da linee elettriche e fibre ottiche, al posto dei complessi ombelicali elettroidraulici usati per l'azionamento delle valvole. Questo programma passa anche dall'iniezione e stoccaggio sottomarino di sostanze chimiche, e dalle relative tecnologie, attualmente in fase di industrializzazione e qualifica. Il programma SPRINGS™ per la desalinizzazione e l'iniezione dell'acqua di mare in giacimento è in una fase avanzata di qualifica con Total e Veolia. Un importante cliente ha recentemente affidato a Saipem uno studio per valutarne l'applicazione in un campo sottomarino.

Altre tecnologie di processo sottomarino sono in fase di sviluppo: tra queste HiSep™, per la separazione sottomarina della CO2 in fase densa dall'olio, ora soggetta a prove in scala per Petrobras (proprietaria della tecnologia), e la tecnologia Spoolsep per la separazione e la pulizia dell'acqua estratta insieme al greggio, per la quale è in discussione un'ulteriore fase di sviluppo congiunto con diversi clienti. Altre indagini sono in corso sulla gestione della sabbia estratta e su processi sottomarini per il trasporto di gas pretrattato a distanze molto lunghe.

Saipem sta qualificando, con un ente terzo di certificazione, un connettore terminale meccanico sottomarino ("Seal & Grip") per sostituire sezioni di tubo danneggiate con spezzoni di tubo integro, l'unico connettore che adotta una tenuta totalmente metallo-su-metallo, per garantire riparazioni permanenti di tubi clad, rivestiti internamente e tubi per fluidi corrosivi.

Per quanto riguarda i nuovi schemi produttivi, Saipem sta sfruttando le nuove tecnologie in grado di trasferire sul fondale i processi attualmente posti in superficie e/o collegandoli a strutture posizionate a distanze sempre maggiori, alimentandole anche con energia rinnovabile raccolta attorno al campo stesso.

Questo è anche il caso della tecnologia "Windstream", una soluzione per la generazione locale di energia, con l'obiettivo di ridurre i costi dei collegamenti a lunghe distanze ("Long Subsea Tie-Backs").

Le spine dorsali di tali architetture sono i sistemi di distribuzione di energia sottomarina completamente elettrici e le nuove sealine, in particolare quelle riscaldate elettricamente.

Saipem sta proponendo ai propri clienti queste tecnologie proprietarie in sistemi ottimizzati di "Long Subsea Tie-Back", integrando anche nuovi concetti per lo stoccaggio sottomarino di sostanze chimiche e alcune tecnologie di processo sottomarino, al fine di garantire il flusso dei prodotti su lunghe distanze. Allo stesso tempo vengono testate anche soluzioni per garantire idealmente il monitoraggio del flusso in tempo reale laddove sono attese criticità.

Nell'area "flowline e riser" sono attualmente in fase di sviluppo nuovi materiali e soluzioni. È stata convalidata una serie di nuovi materiali per "wet insulation" di strutture sottomarine che lavorano ad alta temperatura e in acque ultra-profonde. In Brasile sono state avviate nuove iniziative di ricerca e sviluppo per sostituire i tubi flessibili corrosi con SLWR (Steel Lazy Wave Risers) rivestiti meccanicamente, sviluppando tubi di "pull-in" più leggeri, per adattarsi agli FPSO esistenti originariamente progettati per i sistemi di sostentamento dei flessibili, e nuovi materiali di rivestimento competitivi, per la protezione dalla corrosione dei riser per idrocarburi.

Sono stati conclusi gli studi condotti congiuntamente con i maggiori operatori Oil&Gas, sia per un nuovo Pipe-in-Pipe ibrido leggero, sia per valutare l'introduzione di materiali compositi su riser per 4.000 metri di profondità d'acqua, anche con la nostra configurazione SIR (Single Independent Riser).

Sul lato delle tecnologie più tradizionali il continuo miglioramento delle tecnologie per tubazioni metalliche sviluppate nel nostro centro PTC a Ploiesti (Romania) ha raggiunto un notevole tasso di successo nei progetti operativi. Dopo i recenti successi del progetto Zohr al largo dell'Egitto, alcune delle più recenti tecnologie di saldatura, NDT (Non Destructive Testing – test non distruttivi) e FJC (Field Joint Coating – rivestimento in campo dei giunti) sono state applicate anche al programma di sviluppo del campo Liza in Guyana e in diversi progetti in Medio Oriente, per la saldatura di tubi "clad", nella prefabbricazione dei giunti multipli a bordo di navi posatubi e nel processo di FJC. Più recentemente una nuova procedura di saldatura ad alta velocità in S-lay, per tubi in acciaio al carbonio in applicazioni con fluidi corrosivi e fatica, è stata convalidata con successo, combinando la saldatura automatica e la rifusione completa delle prime due passate con la tecnologia Saipem al plasma "SPRINT".

Nonostante un leggero rallentamento delle attività di sviluppo tecnologico a Ploiesti, a causa dell'epidemia COVID-19, l'impatto sui test di qualifica per i progetti del cliente è stato limitato. La sala di controllo istituita lo scorso anno presso il PTC ha infatti consentito al rappresentante del cliente in un progetto in Medio Oriente di partecipare, a distanza, alle qualifiche ufficiali del processo FJC.

Saipem è infatti coinvolta da alcuni anni in un programma di innovazione su larga scala che include anche l'automazione dei sistemi proprietari di rivestimento di giunti intelligenti, la creazione dei loro gemelli digitali e il simulatore di addestramento per saldatori. Grazie a ciò, tutti i sistemi di FJC automatici presenti al PTC possono oggi essere controllati e gestiti anche da remoto. Fra questi ci sono alcune macchine automatiche di FJC industrializzate nel corso dell'anno e che sono ora pronte ad operare: "SHINKRA", una clampa per l'applicazione di manicotti termorestringenti sui tubi; "SINCRO", un sistema per il rivestimento interno delle saldature tra due tubi; "SANDI", una clampa di sabbiatura e "SARCHOS", una clampa di "Heat&Coat", entrambe per il rivestimento esterno di grosse tubazioni.

In termini di diversificazione del business, diversi sforzi sono stati effettuati dalla Divisione, in stretta collaborazione con le altre divisioni:

  • il sistema di soccorso sottomarino sviluppato da Saipem in collaborazione con Drass, azienda leader nella tecnologia con equipaggio sottomarino e iperbarico, è stato selezionato dalla Marina Militare Italiana per l'equipaggiamento della SDO-SuRS (Special & Diving Operations - Submarine Rescue Ship), la nuova nave per il salvataggio dei sottomarini. Il sistema integra un ROV di ultima generazione che funge da vettore di navigazione e controllo, con una capsula di salvataggio che riporta in superficie i sommergibili attraverso un habitat controllato in totale sicurezza;
  • su un altro fronte la Divisione E&C Offshore sta conducendo lo studio concettuale per il tunnel di attraversamento dello stretto di Messina, in collaborazione con le divisioni E&C Onshore e XSIGHT. Nello stesso segmento Saipem è stata coinvolta nel progetto del ponte galleggiante Biornafjord in Norvegia;
  • inoltre, Saipem e Fincantieri hanno firmato un Memorandum d'Intesa per promuovere lo sviluppo dell'estrazione mineraria dai suoli marini profondi, ovvero lo sfruttamento sostenibile dei fondali a oltre 3.000 metri di profondità;
  • infine, Saipem si è aggiudicata un contratto di FEED per un concetto innovativo di allevamento ittico offshore, a contenimento chiuso e sviluppato per condizioni ambientali difficili, per conto di Nova Sea.

Nell'ambito della progettazione di sistemi sottomarini, la Divisione XSIGHT sta perseguendo alcune rilevanti iniziative per lo sviluppo di un'offerta di mercato integrata, volta al coinvolgimento dei clienti nelle fasi iniziali dei progetti, quali:

  • sviluppo e visualizzazione digitale della progettazione di sistemi SUBSEA in fase concettuale. La piattaforma FieldAp è progredita dalla fase concettuale a quella operativa in cui XSIGHT ha iniziato a utilizzare lo strumento nello sviluppo dei progetti. La piattaforma digitale di collaborazione cloud-based consente agli stakeholder di progetto di visualizzare rapidamente il design proposto, condividere informazioni, impegnarsi nel perfezionamento delle soluzioni e velocizzare l'esecuzione dei progetti. XSIGHT sta anche cercando soluzioni alternative di visualizzazione per ampliare e migliorare l'offerta ai clienti;
  • modernizzazione della progettazione di campi sottomarini. Il progetto SpiDev riguardante uno strumento di progettazione sviluppato in ambiente web e basato su sistema Python – si è concretizzato in un'efficiente piattaforma di progettazione collaborativa, dimostrando evidenti vantaggi nelle tempistiche di emissione dei

documenti e di esecuzione dei progetti. Per facilitare il processo decisionale, in fattibilità e nelle prime fasi progettuali, è stato recentemente incluso un controllo di alto livello dello stato di galleggiamento della condotta in diverse condizioni, allo scopo di fornire una guida alla selezione di dimensioni e spessori, minimizzando la possibilità di rifacimenti in fasi avanzate del progetto con conseguenti ritardi;

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soluzioni di qualità di produzione. Il software di progettazione ingegneristico per la modellazione termo-idraulica in fase dinamica, OLGA, normalmente impiegato in ambito di Flow Assurance, è stato utilizzato per lo sviluppo di specifiche per il dimensionamento e la coibentazione delle linee, impiegandolo sui progetti nelle dieverse fasi di ingegneria (concettuale, pre-FEED, FEED). Un software di gestione delle simulazioni, integrato in una piattaforma collaborativa, è in fase di sviluppo per fornire le basi per un'analisi e un utilizzo più efficienti delle licenze OLGA, al fine di ridurre i requisiti e minimizzare i costi.

XSIGHT sta anche sviluppando, con proprie competenze, algoritmi e software, sulla base dei principi dell'intelligenza artificiale, al servizio delle attività di definizione dei parametri chiave e monitoraggio dell'esecuzione dei progetti:

  • un software in grado di analizzare automaticamente e rapidamente documenti contrattuali, sia tecnici che non, e individuare informazioni chiave per facilitare la rispondenza del design e dell'esecuzione ai requisiti e alle limitazioni contrattuali;
  • la piattaforma "XMachine" per l'utilizzo di applicazioni di data analytics e intelligenza artificiale allo scopo di aumentare l'efficienza nell'esecuzione di task ripetitivi, migliorare la qualità dei deliverable di progetto, capitalizzare le informazioni e i dati generati gestiti attraverso le applicazioni che girano sulla piattaforma.

XSIGHT e la Divisione Drilling Offshore stanno lavorando congiuntamente a progetti per la trasformazione digitale degli asset, per ridurre i tempi di fermo impianto e garantire l'integrità degli apparati attraverso l'utilizzo di tecnologie smart quali:

  • tecnologia di coerenza ottica per il monitoraggio del comportamento meccanico delle strutture e delle relative eventuali fratture, in collaborazione con il Politecnico di Milano;
  • analitica industriale per applicazioni di manutenzione predittiva e ottimizzazione della conduzione di impianto.

La Divisione Drilling Offshore ha portato avanti lo sviluppo di nuove tecnologie di perforazione sottomarina per aumentare l'efficienza e la sicurezza delle operazioni: si tratta del progetto Neptune per il monitoraggio della forma del sistema riser. È stata pianificata l'esecuzione di test a mare, presso una base Saipem in Italia, per verificare la metodologia di ricostruzione della forma simulando diverse condizioni reali. La Divisione è anche all'avanguardia nell'applicazione delle tecnologie "wearable" per incrementare l'efficienza dei dispositivi di protezione individuale: il concetto prevede l'utilizzo di sensori, ormai largamente disponibili sul mercato, per incrementare la sicurezza nelle situazioni in cui operiamo. Un prototipo di scarpone di sicurezza intelligente è stato messo a punto ed è in fase di discussione una partnership con un affermato fornitore di calzature di sicurezza.

Nel campo della trasformazione digitale la Divisione ha sviluppato il modello virtuale della Saipem 10000 e sta iniziando a lavorare sul modello dello Scarabeo 9. Si estende così la flotta virtuale che annovera già i modelli dello Scarabeo 8 e della Saipem 12000. Con l'idea di sfruttare i benefici della "gamification" è in corso lo sviluppo di un videogame per migliorare l'esperienza e i risultati di familiarizzazione del personale con le procedure di operazione e di HSE dei mezzi, prima che salgano a bordo. La Divisione sta inoltre completando un progetto pilota per aggiungere funzionalità e sorgenti dati ai modelli della flotta virtuale ed estenderli ad altri mezzi, facendo crescere sia la complessità che il ritorno di valore della Virtual Fleet. Saranno a breve implementati un motore di ricerca, basato sulle tecniche di Natural Language Processing, e una "app" di realtà aumentata per permettere agli utenti di accedere in modo nuovo e più efficace alle informazioni disponibili nei modelli virtuali. È in corso di piena implementazione un progetto di eccellenza operativa: i dati automaticamente generati e raccolti dagli apparati di bordo vengono analizzati nel dettaglio in modo da permettere un processo di aggiustamento in tempo reale.

Inoltre, è cominciata la fase di implementazione di un progetto di manutenzione predittiva, che coinvolge gli apparati critici dello Scarabeo 8, allo scopo di rilevare in anticipo anomalie e completare un'analisi di tipo "what if".

È in piena implementazione la nuova infrastruttura IoT sulla flotta, step fondante per lo sviluppo di qualsivoglia applicazione digitale, presente e futura: la nuova architettura permette di avere accesso a ogni dato di bordo, applicandovi gli algoritmi del caso.

Infine, la Divisione sta esplorando alcune opportunità di diversificazione: estrazione mineraria sottomarina in fondali profondi, soluzioni per lo stoccaggio della CO2, geotermico offshore. In quest'ultimo campo Saipem ha recentemente siglato un accordo con l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia per eseguire assieme studi di fattibilità sulla costruzione di impianti geotermici in mare, valutare le tecnologie applicabili e fornire esperienza e coordinamento per la verifica della fattibilità industriale.

La Divisione Drilling Onshore si è impegnata nel perseguire con continuità la massimizzazione del ritorno di valore dai dati generati, in tempo reale, dai sensori installati sugli impianti di perforazione al fine di abilitare un processo decisionale basato sulla conoscenza in tempo reale di dati integrati e perseguire, grazie all'adozione di strumenti digitali, l'efficienza operativa. In particolare, la Drilling Performance Dashboard, che permette analitiche avanzate sulle operazioni di drilling, è stata arricchita con una nuova funzionalità per il monitoraggio dei consumi e delle emissioni di gas serra. Tale soluzione è attualmente in uso per gli impianti presenti in Kuwait e la visione prevede di estenderla agli impianti in uso in altri Paesi del Medio Oriente. La Divisione, inoltre, ha iniziato un nuovo programma per sviluppare capacità di supporto remoto alle operazioni di campo e la digitalizzazione dei processi di manutenzione.

La Divisione Engineering & Construction Onshore e la Divisione XSIGHT hanno focalizzato i propri sforzi principalmente nella monetizzazione del gas naturale e nei processi di decarbonizzazione, sfruttando le solide competenze in materia per massimizzare l'efficienza dell'intera catena del valore. A tale riguardo, è in corso un piano pluriennale per mantenere ai massimi livelli di competitività le tecnologie proprietarie.

Relativamente alla tecnologia fertilizzanti proprietaria "SnamprogettiTM Urea", le attività in corso includono:

  • estensione del portafoglio di soluzioni high-end con l'introduzione dei piatti Snamprogetti™ SuperCups, che migliorano drasticamente l'efficienza di miscelazione fra le fasi reagenti, ottimizzando pertanto il grado di conversione a prodotto; svariati impianti, nuovi o "revampati" stanno adottando o adotteranno i piatti SuperCups;
  • il miglioramento della resistenza alla corrosione e riduzione dei costi con lo sviluppo di nuovi materiali di costruzione, realizzati sia in modo tradizionale che via additive manufacturing;
  • fornitura di soluzioni globali per gli impianti operativi, come dimostrato dall'acquisizione della tecnologia Tuttle Prilling Bucket, un dispositivo adottato universalmente nelle torri di Urea prilling per la produzione di prill di alta qualità in un ampio intervallo di capacità dell'impianto;
  • riduzione delle emissioni gassose mediante una tecnologia innovativa proprietaria. Un impianto pilota è stato costruito presso il Politecnico di Milano ed è in fase di commissioning;
  • soluzioni innovative per i complessi di Ammoniaca-Urea per il trattamento delle acque reflue mediante un accordo di cooperazione con Purammon Ltd per un'assai efficace rimozione di azoto e contaminanti organici attraverso una nuova tecnologia elettrochimica, che consente di rispettare i più rigorosi requisiti ambientali.

Proseguono gli sforzi nel settore del Gas Naturale Liquefatto (LNG) per la definizione di pacchetti di processo proprietari per la liquefazione e la rigasificazione del gas naturale su piccola scala, che può diventare uno strumento flessibile anche per supportare la mobilità sostenibile nel prossimo futuro.

Inoltre, le divisioni stanno lavorando a soluzioni alternative progettate per conformarsi all'attuale scenario di mercato, comprese le strutture LNG basate sulla tecnologia proprietaria Liqueflex™. Sono in corso le seguenti principali attività per le applicazioni citate:

  • consolidamento del progetto, integrazione delle informazioni su attrezzature/fornitori e valutazione delle criticità della manutenzione per le soluzioni LNG Onshore di piccola taglia;
  • collaborazione con un partner per lo sviluppo di un nuovo sistema di contenimento a basso costo per il trasporto di LNG su piccola e media scala.

Inoltre, sono state individuate diverse soluzioni proprietarie per ridurre ulteriormente le emissioni di CO2 all'interno di operazioni LNG su impianti di grande scala.

Le attività di XSIGHT in relazione alle tecnologie per la produzione di componenti Alto Ottanici includono:

  • ulteriore miglioramento della conoscenza del catalizzatore proprietario della tecnologia Isobutene ad alta purezza coinvolgendo un qualificato laboratorio esterno. Questa attività si è conclusa nel 2020;
  • test della nuova formulazione di catalizzatore fornito da BASF per la tecnologia proprietaria di Idrogenazione C8 coinvolgendo un laboratorio esterno (Politecnico di Milano);
  • identificazione di nuove possibili applicazioni, quali lo studio delle tecnologie di Dimerizzazione e di Oligomerizzazione dell'isobutene prodotto via fermentazione.

Nel medio termine, nell'ottica di una progressiva decarbonizzazione dell'energia e del contenimento complessivo delle emissioni di CO2, Saipem sta perseguendo numerose e diversificate azioni:

  • CO2 Management: la Divisione E&C Onshore sta creando un portafoglio di tecnologie sia per la purificazione del Gas Naturale in giacimenti a elevato tenore di CO2, che per la cattura di CO2 dai fumi di combustione di centrali elettriche e processi industriali. In quest'ambito Saipem ha acquisito una tecnologia proprietaria per la cattura di CO2 dalla società canadese CO2 Solutions Inc (CSI). La tecnologia di CSI abbatte la soglia dei costi e l'impatto ambientale per la cattura di CO2 da post-combustione, abilitandone il sequestro e consentendone il riutilizzo per l'ottenimento di nuovi prodotti commercializzabili. La tecnologia si basa su un innovativo processo enzimatico di cattura della CO2 che non richiede impiego o immissione di prodotti tossici, che nella fase di rigenerazione lavora a bassa temperatura, con riduzione dei relativi costi operativi. La tecnologia è stata dimostrata su scala industriale con un piccolo impianto commerciale in funzione presso la cartiera di Resolute Forest Products a Saint-Félicien, in Québec. La CO2 così prodotta viene utilizzata nelle serre di un vicino insediamento agricolo;
  • la Divisione è attivamente alla ricerca di nuove soluzioni per il riuso della CO2 in grado di assicurare un virtuoso abbattimento delle emissioni per l'industria dell'energia elettrica e per altri settori industriali;
  • nel campo delle applicazioni per il trasporto della CO2 Saipem, dopo aver completato il FEED per il segmento offshore della pipeline del progetto Northern Light, sta supportando un'iniziativa finanziata dal governo norvegese per l'identificazione di materiali non metallici adatti per le pipeline per il trasporto di CO2 e partecipa inoltre all'iniziativa "Altera Infrastructure's Stella Maris CCS", assieme a Equinor, Total, DNV GL, Sintef e altri partners, supportando uno studio di fattibilità per sistemi, su larga scala, di trasporto e reiniezione di CO2 in giacimenti esausti sottomarini;
  • XSIGHT sta anche definendo la "performance" ambientale dei propri prodotti e delle "utility" licenziate mediante una metodologia standard LCA (Life Cycle Assessment) in grado di fornire ai clienti una valutazione quantitativa, affidabile e trasparente del loro potenziale impatto ambientale. Inoltre sta sviluppando la nuova metodologia "Design For Low Carbon": questo strumento consente di stimare rapidamente la Carbon Footprint dei

prodotti/impianti progettati da Saipem e di identificare le soluzioni di minimizzazione più idonee per raggiungere l'obiettivo Net-Zero, in qualsiasi fase della progettazione, dalla fattibilità all'EPC;

  • Idrogeno: è in corso di valutazione il potenziale per uso futuro di idrogeno da fonti rinnovabili (green hydrogen) e da fonti fossili decarbonizzate (blue hydrogen) nell'industria, nella mobilità e per altri usi, basandoci sulla considerevole esperienza e caratteristico know-how della Società sulla materia. Sono allo studio anche le variabili tecniche per il trasporto dell'idrogeno nelle condotte in forma pura o miscelata con il gas naturale. Su questo tema, ma non limitatamente ad esso, Snam e Saipem hanno recentemente stipulato un accordo per lavorare assieme su nuove tecnologie per la transizione energetica, per collaborare a studi di fattibilità alla ricerca di nuove soluzioni per il trasporto di idrogeno, sia in forma liquida che gassosa, adattando e utilizzando le infrastrutture e le reti esistenti, anche attraverso il trasporto via nave;
  • Soluzioni ibride: utilizzo di approcci innovativi per ottimizzare l'integrazione dei concetti di energia rinnovabile e il suo stoccaggio/accumulo con le operazioni Oil&Gas per la produzione di idrocarburi, sia a terra che a mare (come riportato in precedenza per il progetto "Windstream");
  • Stoccaggio energetico: sono allo studio varie soluzioni di stoccaggio energetico in combinazione con le rinnovabili, per l'ibridazione degli impianti di generazione di elettricità e degli impianti industriali. Sotto la spinta della crescente domanda di soluzioni per il bilanciamento delle reti, XSIGHT sta sviluppando ulteriormente la tecnologia PHES (Pumped Heat Energy Storage), brevettata nel 2008. Essa sfrutta il vantaggio della grande densità di energia contenuta nei solidi ad alta temperatura per competere con i sistemi PHS (Pumped Hydro Storage) e CAES (Compressed Air Energy Storage), beneficiando di minori limitazioni in relazione al sito di installazione;
  • Economia circolare: lo sviluppo di soluzioni innovative per il trattamento sostenibile di rifiuti o cariche residuali dall'industria Oil&Gas (incluso il riciclo della plastica) o di altre industrie come cementifici, acciaierie, cartiere, ecc., con la loro conseguente valorizzazione in termini energetici o di prodotto, diventerà un asset importante. In tale contesto Saipem sta finalizzando un accordo con un partner tecnologico per sviluppare una tecnologia di gassificazione sotto pressione, producendo syngas dai rifiuti;
  • Conversione delle biomasse: è stata portata a termine un'approfondita analisi sui processi e le tecnologie di produzione di Biofuel con particolare focus sul bioetanolo di seconda generazione e la sua integrazione con i processi e le tecnologie per la produzione di biogas. Sul tema Saipem sta finalizzando un accordo con un partner tecnologico per co-sviluppare tecnologie promettenti.

Nel campo delle rinnovabili XSIGHT sta sviluppando diverse soluzioni:

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  • in cooperazione con Equinor un nuovo concept per un "Parco Solare Galleggiante Offshore", per applicazioni sotto costa;
  • in cooperazione con QINT'X, il progetto AGNES per un innovativo Energy Hub Marino, al largo di Ravenna. Includerà impianti eolici offshore, sia fissi che galleggianti, impianti solari galleggianti, impianti offshore di produzione di idrogeno verde e di stoccaggio energetico;
  • in cooperazione con Plambeck Emirates Llc un impianto eolico offshore galleggiante sulle coste del Mar Rosso del regno dell'Arabia Saudita.

Nel promettente settore dell'energia del mare e degli oceani sono già stati ottenuti importanti risultati:

  • prosegue la collaborazione con la compagnia finlandese Wello Oy che ha sviluppato l'innovativa tecnologia "Penguin" per la produzione di energia elettrica dalle onde del mare; il progetto prevede il trasporto, l'installazione e l'esercizio, per due anni, del "Penguin" presso il sito "Biscay Marine Energy Platform";
  • la Divisione XSIGHT sta attivamente supportando una particolare campagna di esplorazione di un sito individuato per l'installazione della Idro-Turbina "GEMStar", sviluppata da SeaPower, uno spinoff dell'Università di Napoli "Federico II". Saipem si occuperà del trasporto e dell'installazione della turbina e dell'ottimizzazione del suo sistema di ancoraggio.

Infine, la Divisione sta sviluppando, assieme a KiteGen Research, un innovativo prototipo in grado di generare elettricità dai venti di alta quota, usando particolari "aquiloni", anche per applicazioni offshore.

Saipem e CDP (Cassa Depositi e Prestiti) hanno, più in generale, firmato un accordo per valutare il lancio congiunto di iniziative innovative e con elevato valore sostenibile, in termini ambientali, sociali ed economici, finalizzate alla promozione della transizione energetica in Italia e all'estero.

Nel complesso delle proprie attività di innovazione tecnologica Saipem ha registrato 21 nuove domande di brevetto nel 2020. Inoltre, Saipem si è posizionata al quinto posto nella classifica stilata dall'European Patent Office e relativa alle aziende italiane con il maggior numero di domande di brevetto europeo presentate nel 2019.

Un approccio ancora più rivoluzionario e radicale è perseguito dalla Fabbrica dell'Innovazione di Saipem, con un modello che considera diversificati target di innovazione, tecnologica, digitale, di processo e di business model, e che si concentra sull'esplorazione di "territori ancora sconosciuti" alla Società. Creata nel 2016 per rispondere alle sfide del settore promuovendo l'adozione di nuove tecnologie digitali e nuove metodologie, per cambiare il modo di lavorare di Saipem, la Fabbrica dell'Innovazione persegue principalmente la scoperta di nuovi mercati, nuove proposizioni di valore e modelli di business. I fattori chiave per il successo sono un'attenta definizione delle sfide strategiche, un approccio agile, la prototipazione rapida, l'utilizzo delle potenzialità del digitale, un approccio di Open Innovation cross industriale e la promozione dei talenti e del pensiero innovativo.

Tra la seconda metà del 2019 e la prima metà del 2020 il terzo round di "Proof Of Concepts" è stato portato a compimento su temi chiave quali gli hub galleggianti per le energie rinnovabili, la Blockchain, la realtà virtuale e aumentata immersiva, le operazioni di campo con personale e asset connessi, la gestione innovativa dei magazzini, la stima e gestione ottimizzata delle emissioni di CO2 nei nuovi progetti.

Dalla seconda metà del 2020 è stata lanciata una nuova serie di "Proof of Concepts" su temi quali le nuove infrastrutture chiave del mondo del futuro, l'intelligenza artificiale, la trasmissione dati da siti remoti, la circolarità delle plastiche, l'idrogeno verde, i nuovi contratti di tipo collaborativo per i mega progetti, la gestione innovativa del progress dei progetti e l'additive manufacturing (applicazioni industriali della stampa 3D).

Sul tema dell'Open Innovation, sfruttando i tre nuovi accordi siglati con AsterFab, Mind The Bridge e con l'Osservatorio Start up Intelligence del Politecnico di Milano, il team della "Fabbrica" ha esplorato con continuità l'ecosistema delle startup. Numerose soluzioni sono state individuate e connesse con il business di Saipem attraverso le Proof of Concept in corso o direttamente con le iniziative delle divisioni.

Saipem ha ulteriormente ampliato le proprie attività esplorative in ambito Open Innovation, anche sottoscrivendo un Master Agreement con un'importante società Oil&Gas, riguardante programmi di ricerca e sviluppo congiunti nel campo dell'offshore profondo, ovvero per la "flow assurance", lo sviluppo dei campi sottomarini, l'integrità degli asset, gli equipaggiamenti di nuova generazione e la generazione di energia rinnovabile.

RISORSE UMANE

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Organizzazione

Il 2020 per Saipem è stato contraddistinto da una continua ricerca di rapide risposte all'evoluzione dei mercati e al complesso contesto mondiale che ha caratterizzato l'intero anno, sviluppando iniziative rivolte a cogliere al meglio le opportunità offerte dal settore di riferimento e a rispondere tempestivamente alla richiesta di diversificazione dell'offerta, perseguendo nel contempo la massimizzazione dell'efficienza, il miglioramento delle performance e della redditività di Società, l'allineamento e la semplificazione degli assetti organizzativi e dei modelli operativi sottesi, funzionali al mantenimento di un vantaggio competitivo.

La configurazione organizzativa di Saipem prevede:

  • una struttura funzionale Corporate con ruolo di indirizzo e controllo a livello di Gruppo, nonché responsabile della gestione delle tematiche relative ad aspetti critici o rilevanti per il governo societario;
  • cinque Divisioni E&C Onshore, E&C Offshore, Drilling Onshore, Drilling Offshore, XSIGHT con piena responsabilità di risultato sul business assegnato a livello worldwide e dotate di tutte le leve decisionali, gestionali e operative funzionali al perseguimento degli obiettivi assegnati;
  • un network di società operative e filiali presenti nei diversi Paesi in cui Saipem opera che, riferendo univocamente alle cinque Divisioni, assicurano lo sviluppo delle attività commerciali e operative nei mercati nazionali e internazionali di riferimento.

Nel corso del 2020, sempre nel rispetto dei requisiti di compliance e dei principi di governance di Saipem, nonché del trade-off atteso tra "ruolo Corporate" e "livello di autonomia delle Divisioni", sono stati realizzati i seguenti principali interventi organizzativi:

  • definizione del nuovo assetto organizzativo e del modello operativo della struttura del Chief Financial Officer finalizzata a una maggiore coerenza con la configurazione divisionale di Saipem, anche attraverso l'introduzione di figure dedicate a ciascuna Divisione per il rilievo e il soddisfacimento delle esigenze di amministrazione, finanza e controllo dei business;
  • riorganizzazione delle attività di Strategie e M&A, al fine di perseguire una maggiore focalizzazione delle attività di definizione di scenari, linee e indirizzi strategici a supporto del Vertice Aziendale, nonché l'ottimizzazione delle sinergie nel processo di valutazione e gestione di operazioni societarie strategiche;
  • rivisitazione del modello operativo ICT/Digital societario, ai fini dell'ottimizzazione dell'efficacia ed efficienza dell'organizzazione dedicata, nonché dei processi di lavoro e delle competenze aziendali in ambito digitale;
  • istituzione di un presidio dedicato a cogliere nuove opportunità per Saipem nell'ambito delle scelte di investimento nel quadro delle "facility" per la ripresa e la resilienza nei diversi Paesi di interesse;
  • sviluppo dell'iniziativa "Semplificazione e Ottimizzazione del Sistema Operativo Saipem", finalizzata alla riduzione della complessità organizzativa e operativa delle interazioni tra Corporate e Divisioni e alla contestuale maggiore responsabilizzazione e autonomia operativa delle Divisioni sulle attività sviluppate;
  • nell'ambito della Divisione Engineering & Construction Onshore: (i) definizione di modelli operativi abilitanti l'approccio modulare nella realizzazione dei progetti e rivolti a una sempre maggiore integrazione delle attività di ingegneria e procurement; (ii) avvio del "Programma Procurement Excellence" per l'identificazione delle più avanzate leve di procurement;
  • nell'ambito della Divisione Engineering & Construction Offshore: definizione del nuovo modello operativo rivolto ad affrontare le nuove sfide determinate dall'evoluzione dello scenario competitivo e del contesto di mercato, basato su tre Business Line e l'ottimizzazione dei presidi geografici;
  • nell'ambito delle Divisioni Drilling Onshore, Drilling Offshore e XSIGHT: interventi di fine-tuning e allineamento degli assetti organizzativi-operativi, rivolti alla continua ricerca dell'efficacia ed efficienza, sia in Italia che all'estero.

Gestione Risorse Umane

Nel corso del 2020 l'epidemia di CoronaVirus e il conseguente scenario emergenziale che si è venuto a determinare hanno portato Saipem a sviluppare e attuare specifiche iniziative di gestione in coerenza con le linee guida emanate dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dai governi e autorità locali dei Paesi in cui l'azienda opera, con l'obiettivo di garantire la massima salvaguardia e protezione della salute delle proprie risorse.

Con riferimento all'Italia e in tutti i Paesi in cui la Società opera, interventi specifici di sanificazione sono stati implementati in tutte le sedi e siti operativi, accompagnati dall'adozione di programmi, misure gestionali e procedure di comportamento, supportati da un'intensa e continua campagna di comunicazione interna, volti a minimizzare le interazioni sociali, a garantire il rispetto del distanziamento sociale tra le persone e, laddove

necessario, l'adozione di specifici dispositivi di protezione individuale, coerentemente con le linee guida fornite dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.

In tale ottica ulteriori e specifiche azioni gestionali sono state sviluppate sia in Italia che all'estero, concordate con le OO.SS, anche al fine di assicurare più incisive misure di distanziamento personale dei lavoratori; in ambito di mobilità internazionale, inoltre, sono state operate delle rimodulazioni delle rotazioni per il personale operante all'estero presso i siti operativi, impianti di perforazione e mezzi navali che meglio potessero conciliarsi con le restrizioni agli spostamenti e le specifiche misure sanitarie introdotte dai diversi Paesi a seguito dello sviluppo della pandemia. Anche le conseguenti modalità di gestione e amministrazione dei contratti di espatrio sono state coerentemente riviste al fine di assicurare una più efficace rispondenza tra esigenze operative e contesto complessivo di riferimento.

Alla luce degli interventi attuati quest'anno per il contenimento e la gestione dell'emergenza epidemiologica e del conseguente impatto registratosi sulle attività di business che ha determinato il rallentamento e rinvio di alcuni progetti, la Società, al fine di assicurare la salvaguardia dell'efficienza operativa, ha avviato un piano di controllo costi volto al contenimento degli oneri derivanti dalle trasferte, residui ferie individuali, ore di straordinario, stabilendo, inoltre, mediante specifici accordi sottoscritti con le Organizzazioni Sindacali, delle giornate di chiusura aziendale aggiuntive nei mesi di agosto e di dicembre. Si evidenzia inoltre come nel corso del secondo semestre del 2020, in coerenza con le azioni di monitoraggio dei costi e quale ulteriore strumento di indirizzo di azioni volte a una più efficace ottimizzazione delle spese, è stato sviluppato un nuovo tool informatico di Facility Management in grado di assicurare una più puntuale azione di gestione e controllo per tutte le realtà del Gruppo delle voci di spesa connesse alle attività di facility relative ai building, alle attività di business e alle persone.

A fronte del deterioramento dello scenario di riferimento, dovuto agli effetti dell'emergenza sanitaria mondiale, che in particolare ha comportato la temporanea riduzione delle attività e il rinvio di alcuni progetti connessi al settore della perforazione, si è reso necessario fare ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria COVID-19 per circa 70 lavoratori delle Divisioni Drilling Onshore e Offshore con sede di assunzione Ravenna, attraverso la sottoscrizione di un apposito accordo sindacale con le OO.SS. locali.

Coerentemente, anche sull'estero si sono rese necessarie azioni di efficientamento e razionalizzazione con il ricorso alla cassa integrazione per parte del personale di perforazione della Saipem Drilling AS in Norvegia impiegato sul mezzo Scarabeo 8 per il periodo aprile-ottobre, così come l'adesione in giugno della Petrex SA in Perù al piano di sospensione dell'impiego per parte del personale operativo di perforazione esteso fino a gennaio 2021. Ulteriori azioni di razionalizzazione hanno interessato le entità Saipem in Croazia, Regno Unito e Romania.

(unità) Forza media 2019 Forza media 2020
Engineering & Construction Offshore 12.935 13.261
Engineering & Construction Onshore 12.344 11.649
Drilling Offshore 1.697 1.692
Drilling Onshore 4.497 3.830
Funzioni di staff 908 940
Totale 32.381 31.372
Italiani 5.763 5.862
Altre nazionalità 26.618 25.510
Totale 32.381 31.372
Italiani a tempo indeterminato 5.497 5.693
Italiani a tempo determinato 266 168
Totale 5.763 5.861
(unità) 31.12.2019 31.12.2020
Numero di ingegneri 6.137 6.360
Numero di dipendenti 32.528 29.522

Il ricorso allo smart working, inizialmente sperimentato nel corso del 2019 nell'ambito del progetto pilota avviato con il programma "FlexAbility" e successivamente utilizzato quale ulteriore leva gestionale volta ad assicurare una più efficace misura di contenimento e protezione della salute delle proprie persone rispetto all'emergenza epidemiologica registrata nel corso del 2020, continua a rappresentare uno dei principali driver di cambiamento. Più specificamente, l'adozione di un modello di smart working strutturale dovrà assicurare la massimizzazione dell'efficacia dei processi produttivi e operativi aziendali, anche attraverso un utilizzo sinergico delle tecnologie e della digitalizzazione e dematerializzazione delle attività in grado, così, di consentire la definizione di un nuovo modello organizzativo del lavoro e assicurare una piena responsabilizzazione delle risorse anche in ottica di riorganizzazione degli spazi di lavoro, anche in vista del trasferimento del personale operante negli uffici di San Donato Milanese, presso il nuovo building a partire dal 2022.

Nell'ambito delle azioni di contenimento epidemiologico sopra ripotate, la Società ha comunque adottato una modalità di lavoro agile, ampiamente applicata in tutti i Paesi, coinvolgendo circa 15.000 persone e adottando di conseguenza anche orari di lavoro più flessibili per una corretta gestione di questa modalità di lavoro.

Nel corso del 2020 Saipem ha proseguito le attività di supervisione della realizzazione del nuovo Headquarter di Santa Giulia nell'ottica di un ripensamento complessivo delle funzionalità del luogo di lavoro, concepito per supportare l'evoluzione del modello di Smart Working Saipem e improntato per garantire la centralità della persona all'interno degli spazi aziendali.

Saipem sta studiando nuove soluzioni in ottica di ottimizzazione e gestione dei propri spazi, cogliendo le opportunità derivanti dal trasferimento di sede, introducendo concetti di edificio intelligente (Smart Building) e di servizi legati alla persona.

La nuova concezione degli spazi aiuterà a essere più efficienti e vivere al meglio l'esperienza di lavoro. Il sistema di Smart Building ha come obiettivo l'ottimizzazione dell'uso delle risorse come lo spazio, l'energia, le operazioni e il personale, ma soprattutto è un sistema in grado di apprendere ed evolvere da quello che accade (data-driven) e in grado di fornire informazioni e consigli per migliorare la vita delle persone. Il tutto utilizzando una piattaforma che sarà il collante tra l'impiantistica dell'edificio e le soluzioni digitali che vengono offerte agli utenti. È proprio la piattaforma digitale a rendere intelligente l'edificio, fungendo da punto di contatto con gli utenti.

La Società riconosce il valore della mobilità internazionale come mezzo di integrazione e sviluppo delle risorse, di trasferimento di know-how critico e come strumento cardine a supporto della strategia aziendale per la creazione di valore nel lungo periodo. La nuova politica di mobilità internazionale adottata dall'azienda nei primi mesi del 2020 è caratterizzata da importanti elementi di novità e discontinuità con il passato, in grado di offrire una maggiore attenzione non solamente alle componenti prettamente professionali, ma anche alla sostenibilità di quelle personali sia dei propri dipendenti espatriati che dei rispettivi nuclei familiari al seguito con importanti novità in termine di welfare. In tal senso è stato ridefinito e ampliato il concetto di "family status", e sono state introdotte importanti novità relativamente a iniziative gestionali a supporto del partner e degli eventuali figli espatriati al seguito, con l'obiettivo anche di massimizzare una cultura del lavoro maggiormente partecipativa e di rafforzare il commitment e motivazione delle proprie risorse.

A partire da gennaio 2020 è stato inoltre completato il processo di insourcing delle attività di amministrazione del personale attraverso la costituzione, all'interno del Polo Servizi, di un team di risorse esperte con la responsabilità di erogare tali servizi alle differenti strutture di Divisione e Corporate, nonché di assicurare i relativi adempimenti obbligatori. L'insourcing delle attività di amministrazione è stato opportunamente collocato nel più ampio obiettivo di digitalizzazione della funzione HR attraverso la rivisitazione di alcuni processi, in ambito gestione e amministrazione del personale, introducendo significative innovazioni.

L'innovazione dei processi è passata anche attraverso il cambiamento radicale dei sistemi, collocati all'interno dell'applicativo MyHR. Il nuovo sistema di gestione amministrativa delle Risorse Umane, il cui obiettivo è ottimizzare i processi, è avere una maggiore fruibilità delle informazioni da parte dell'utente, in un'ottica di innovazione e semplificazione. Attraverso il sistema le risorse Saipem possono gestire le presenze e le informazioni personali, visualizzare il proprio cedolino e, utilizzando una specifica APP, rendicontare le spese missione in maniera semplice e immediata attraverso il sistema OCR (Optical Character Recognition).

Quale ulteriore azione in tema di gestione delle risorse umane, al fine di assicurare un monitoraggio puntuale dei rischi afferenti al tema diritti umani nelle realtà di progetto, è stato predisposto in collaborazione con la funzione Sostenibilità un risk register dedicato al monitoraggio e all'individuazione delle azioni di miglioramento necessarie.

Remunerazione

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Le Linee Guida di Politica sulla Remunerazione per il 2020 hanno l'obiettivo di attrarre, motivare e trattenere le risorse di alto profilo professionale e manageriale, di valorizzare selettivamente le competenze con maggiore incidenza sui risultati di business e ritenute critiche per il recupero di marginalità su progetti di particolare rilevanza strategica, di incentivare il raggiungimento degli obiettivi strategici e la crescita sostenibile dell'azienda, e di promuovere l'allineamento dell'obiettivo prioritario di creazione di valore sostenibile per gli azionisti nel medio-lungo periodo agli interessi del management, in coerenza con gli indirizzi definiti dal Piano Strategico della Società, nonché di promuovere la missione e i valori aziendali.

La "Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2020", nella quale vengono illustrate le Linee Guida, è redatta e definita in adempimento ai vigenti obblighi normativi e regolamentari in compliance con la Direttiva UE 2017/828, l'art. 123-ter del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, recepito nel Testo Unico della Finanza ("TUF") modificato dal D.Lgs. n. 49/2019, art. 84-quater del Regolamento Emittenti Consob (Delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni); nonché in conformità alle

raccomandazioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate promosso da Borsa Italiana ("Codice di Autodisciplina"), nella versione da ultimo approvata nel luglio 2018 cui Saipem aderisce.

La "Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2020" è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Saipem in data 12 marzo 2020, e successivamente l'Assemblea degli Azionisti in data 29 aprile 2020 si è espressa favorevolmente.

Le Linee Guida di Politica sulla Remunerazione 2020 prevedono, quale principale elemento di novità, la revisione del Piano di Incentivazione Variabile di Breve Termine (IBT) rivolto a tutte le risorse manageriali.

Il Piano è volto a incentivare il raggiungimento degli obiettivi annuali, aumentando il focus sulle over-performance, prevedendo una differente percentuale di incentivazione in corrispondenza del raggiungimento di risultati di performance ai livelli massimi (over-performance). Inoltre, il Piano introduce un meccanismo di differimento del bonus in forma azionaria, per un periodo triennale, con l'obiettivo di premiare la retention e la diffusione di una cultura aziendale che valorizzi il coinvolgimento e la partecipazione del management alla creazione di valore per tutti gli stakeholder.

Per il 2020 una grande attenzione è stata posta anche alla definizione di indicatori di performance sempre più orientati verso le tematiche di sostenibilità ed ESG e all'aumento dell'incidenza di tali parametri all'interno del sistema di incentivazione di breve termine, in un'ottica di rafforzamento della loro solidità e di creazione di valore per gli azionisti.

È stata inoltre svolta l'attività di deployment degli obiettivi societari 2020 relativi al Piano di Incentivazione Variabile di Breve Termine e sono stati definiti specifici obiettivi di Divisione, secondo un processo top down su tutta la popolazione manageriale. Tali obiettivi risultano coerenti con la strategia di Saipem, l'evoluzione dello scenario di mercato e le nuove sfide di business.

Nel mese di luglio 2020 è giunto al termine il periodo triennale di vesting dell'attribuzione 2017 del Piano di Incentivazione di Lungo Termine 2016-2018, e a valle della verifica del raggiungimento delle condizioni di performance da parte del Consiglio di Amministrazione si è proceduto all'assegnazione delle azioni maturate al CEO e al resto della popolazione manageriale beneficiaria.

In coerenza con le Linee Guida di Politica sulla Remunerazione 2020, nel mese di ottobre Saipem ha dato attuazione alla seconda attribuzione del Piano di Incentivazione Variabile di Lungo Termine a base azionaria 2019 2021 previsto per tutte le risorse manageriali. Il Piano prevede l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie Saipem SpA (performance share) a fronte del verificarsi delle condizioni di performance, relative a obiettivi di business e all'andamento del titolo Saipem, misurate al termine del triennio di riferimento. Il Consiglio di Amministrazione in data 27 ottobre 2020 ha approvato il numero delle azioni proprie al servizio del Piano per l'attribuzione 2020 per un numero massimo pari a 17.090.920.

L'anno 2020 è stato caratterizzato da uno scenario mondiale, colpito in maniera improvvisa dall'emergenza COVID-19, che ha dato origine a una situazione di generale incertezza sui mercati, con effetti non ancora direttamente quantificabili per Saipem. Nonostante il contesto di mercato, Saipem ha espresso doti di resilienza che la contraddistinguono come società globale di eccellenza, anche grazie a sistemi retributivi in grado di assicurare un pieno allineamento con le aspettative degli investitori.

In considerazione del particolare scenario globale di riferimento, si è inoltre reso necessario un generale ripensamento delle Linee Guida di Politica sulla Remunerazione, in coerenza con il più ampio programma di cost saving definito a livello societario. In un'ottica di contenimento della spesa, la Politica Retributiva per le risorse manageriali è stata sospesa. Per le risorse non manageriali, operanti in particolare all'estero, è stato adottato un approccio che prevede l'utilizzo di interventi mirati e inderogabili a fronte di obblighi contrattuali o vincoli normativi, sviluppato in coerenza alla necessità del contenimento della spesa prevista. Le divisioni hanno limitato l'uso di piani di retention e incentivi di progetto, per supportare la strategia di business e la motivazione delle risorse titolari di competenze tecnico-specialistiche e/o in sviluppo, ai soli casi funzionali al raggiungimento degli obiettivi del piano strategico e dei target di progetto, mantenendo al contempo l'attenzione alle dinamiche di incremento di costo lavoro.

Qualità

Nell'ambito della definizione, implementazione e gestione del Sistema di Gestione per la Qualità e dei relativi processi di sviluppo, misurazione, analisi e continuous improvement sono state sviluppate le seguenti attività:

gestione e mantenimento delle certificazioni di interesse societario (ISO 9001 e per la Fabrication Yard di Arbatax ISO 3834-2 ed EN 1090-2); ampliamento dell'articolazione dello schema certificativo "Multisito" ISO 9001, integrando nuove entità;

  • introduzione di elementi funzionali al rafforzamento del ruolo di indirizzo e controllo Corporate e al monitoraggio dello sviluppo delle attività di Sistema Qualità a livello di Gruppo (razionalizzazione cruscotto dei controlli, strutturazione di assessment e di self assessment, ecc.);
  • ottimizzazione di metodologie e strumenti a supporto delle Funzioni Qualità, del Management di Società e delle diverse realtà Saipem per un'efficace gestione della Qualità a livello di sistema e di progetto;
  • continuous improvement dei processi di Assicurazione e Controllo Qualità nei Progetti, volto a garantire una più efficace, efficiente e sistematica applicazione del Sistema di Gestione per la Qualità Aziendale sui singoli business;
  • ottimizzazione del sistema di Performance Indicator, attraverso l'individuazione di indicatori significativi e sinergici con quelli di altre discipline e la semplificazione del processo di rilevazione, raccolta e analisi degli stessi;
  • identificazione di soluzioni innovative digitali finalizzate a semplificare la gestione del processo di auditing interno e di reporting (self assessment) delle diverse realtà del Gruppo;
  • avvio di un'analisi orientata all'ottimizzazione della metodologia di Customer Satisfaction, perseguendo obiettivi di efficacia e di maggiore coerenza con le peculiarità di ciascun business;
  • ottimizzazione dei servizi di gestione e fruizione delle Norme Tecniche internazionali a livello di Gruppo, rivolta a cogliere le esigenze del business e sfruttare al meglio le potenzialità offerte dal mercato.

Cyber Security

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Il 2020 ha visto l'attenzione di tutto il mondo focalizzata sulla pandemia del CoronaVirus. Saipem si è concentrata sulla tutela della salute della forza lavoro, pur mantenendo attive le proprie capacità operative.

È stata effettuata un'analisi del potenziale impatto della pandemia del CoronaVirus sull'ambiente operativo nella maggior parte dei Paesi in cui Saipem opera.

Mentre il virus si diffondeva a livello globale, negli ultimi mesi i Paesi hanno imposto misure sempre più severe per limitarne l'ulteriore circolazione. Tali restrizioni hanno previsto sostanzialmente la chiusura dei confini interni/esterni e di interi segmenti delle industrie nazionali.

In tal senso si è reso necessario monitorare le condizioni di security dei Paesi in cui Saipem opera e le restrizioni sugli spostamenti con l'obiettivo di condividere report e linee guide con le persone Saipem. SECUR ha mantenuto stretti contatti con le autorità locali/ambasciate nei Paesi in cui Saipem opera, e a livello centrale con l'Unità di Crisi del Ministero Affari Esteri, dando un contributo all'organizzazione di voli charter e di assistenza per il personale che, nonostante le restrizioni in vigore, ha continuato a viaggiare per i siti di lavoro.

Contemporaneamente SECUR ha provveduto a garantire una corretta attività di informazione a tutti coloro che si spostano per lavoro in Italia e all'estero, circa le restrizioni introdotte nei vari Paesi causa COVID, tramite il TMS (Travel Management System).

La fase attuale di remotizzazione del lavoro, caratterizzata dalle misure adottate per contrastare l'epidemia COVID-19, ha creato le condizioni per un incremento delle minacce cyber, con hacker che fanno leva sulla condizione di isolamento dei lavoratori e delle loro postazioni di lavoro e cercano di sfruttarne le vulnerabilità.

In Saipem il presidio del rischio Cyber è affidato alla funzione Security aziendale, attraverso una struttura dedicata di Cyber Security, che si articola in Cyber Design&Resilience, Cyber Detect&Response e infine Cyber Governance. Tale rischio è identificato e comunicato periodicamente alla funzione di Enterprise Risk Management per il monitoraggio da parte del Comitato per il Controllo e Rischi e del Consiglio di Amministrazione.

La postura di sicurezza di Saipem viene anche costantemente monitorata da servizi esterni come BitSight, che analizza in maniera indipendente le informazioni pubblicamente disponibili a riguardo e calcola un rating chiamato Security Score. Alla fine del 2020 il Security Score assegnato a Saipem era di 730 su 900 punti, partendo da un punteggio a inizio anno di 490.

Saipem ha inoltre avviato il percorso di certificazione secondo la norma ISO/IEC 27001, per quanto riguarda il processo "Monitoraggio degli eventi e gestione degli incidenti di cyber security". Riteniamo di ottenere la certificazione nel primo trimestre 2021.

Nel corso del 2020 è stata svolta in collaborazione con le funzioni HR la preparazione di un importante piano di formazione che è stato erogato a oltre 1.000 persone. Nel 2021 proseguirà per raggiungere una capillare copertura del personale Saipem. Il corso si avvale dei contenuti offerti dalla piattaforma Proofpoint PSAT, che coprono temi quali la difesa da malware, la protezione delle credenziali, il riconoscimento e la segnalazione di phishing e la navigazione sicura. Crediamo che lo sviluppo di una consapevolezza e di una cultura della sicurezza cyber nella popolazione aziendale rappresenti un valore in quanto aiuta a ridurre il rischio correlato alla messa in atto da parte dei dipendenti di comportamenti che possono inconsapevolmente esporre il patrimonio informativo aziendale a minacce di distruzione o sottrazione indebita.

SAIPEM RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2020

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Per rispondere alle mutate condizioni di lavoro sopra descritte, Saipem ha abbracciato il nuovo orientamento "Zero trust", che si fonda sul basilare concetto di non poter più ritenere sicure le reti aziendali, in quanto una parte rilevante degli strumenti software è ormai posizionata in Cloud, fuori dai confini aziendali, e gli stessi posti di lavoro sono nella maggioranza dei casi, soprattutto nella situazione pandemica, posizionati fuori dagli uffici. Nel 2020 è stata così introdotta una varietà di soluzioni tecniche che, in linea con il nuovo paradigma "Zero trust", hanno permesso di elevare il controllo sulle risorse esposte su internet, di ridurre l'esposizione di rischio e di incrementare la capacità di monitoraggio delle minacce cyber associate al lavoro da remoto.

Nel 2020 sono state inoltre completate numerose ulteriori azioni, in coerenza con il Master Plan biennale di sicurezza 2020-2021:

  • implementazione di una funzione di CERT (Computer Emergency Response Team) in Saipem, per assicurare la capacità di identificare le minacce cyber (detect) e applicare tempestivamente azioni di mitigazione e di rimedio (response), in coordinamento con la funzione di Security Operations del Polo Servizi;
  • avvio di una campagna di sensibilizzazione sul phishing con l'ausilio del CERT (Computer Emergency Response Team) per l'analisi di eventuali eventi;
  • firma di un protocollo di cooperazione con il Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (CNAIPIC), incaricato della prevenzione e della repressione dei crimini informatici che hanno per obiettivo le infrastrutture informatizzate di natura critica e di rilevanza nazionale; questo protocollo si aggiunge a quello già in essere nel 2019 stipulato con il Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza (DIS), sotto l'egida della Presidenza del Consiglio;
  • rinnovo di una polizza assicurativa dedicata a coprire i rischi cyber, in particolare per coprire ciò che riguarda i possibili danni subìti, nonché quelli causati a terzi;
  • redazione di numerosi documenti normativi che definiscono l'indirizzo di cyber security da seguire in ogni implementazione di sistemi software o hardware e in ogni integrazione con servizi applicativi esterni;
  • adozione di misure di irrobustimento della sicurezza per la gestione di credenziali amministrative con privilegi elevati, per il processo di single-sign-on e per l'accesso remoto alle risorse aziendali;
  • introduzione di nuovi strumenti a supporto del processo di vulnerability management, per l'esecuzione di regolari campagne di rilevazione della presenza di vulnerabilità nei sistemi informativi e nelle infrastrutture aziendali.

Al fine di definire la nuova strategia di IT Disaster Recovery, è stata messa a punto una nuova metodologia di Cyber Risk Assessment, in collaborazione con la funzione ERM. Con tale metodologia svolgeremo nel 2021 la Business Impact Analysis (BIA) sul patrimonio applicativo aziendale per identificare i requisiti con cui redigere il nuovo piano di IT Disaster Recovery, nel quale recepiremo i cambiamenti architetturali apportati nel passaggio al cloud.

Digital e Servizi ICT

Il 2020 si è rivelato molto sfidante per l'area Digital e Servizi ICT. L'inatteso connubio rappresentato dalla pandemia COVID-19 e crisi del mercato petrolifero ha rappresentato una discontinuità non banale da indirizzare che, come team, abbiamo saputo fronteggiare anche mettendo a valore investimenti su tecnologie (es. collaboration tool) e persone (es. flexability programme) fatti nel passato, che hanno dimostrato tutto il loro valore durante l'emergenza.

Dal punto di vista manageriale due direzioni sono state seguite e tuttora sono in essere:

  • rephasing del programma digitale, al fine di garantire un sostenibile livello di spesa per il 2020;
  • aumento dei livelli di adozione dei servizi tecnologici fruibili da remoto.

Sul primo punto è stato confermato l'intero programma di trasformazione, come da approvazione del CdA di febbraio 2020, rivisitato in termini di priorità e avvio delle iniziative a piano.

Rispetto ai principali progetti avviati abbiamo confermato e mantenuto velocità di trasformazione costante per tutte le iniziative che afferiscono al cluster 1, EPC Integration Model, chiave per il nostro core business. A dicembre 2020 risultano completate due wave di sviluppo di soluzioni digitali in ambito EPC, coinvolgendo 3 divisioni in ambito EPC, per un totale di 8 use cases, di cui 4 in via di adozione da parte dei nostri progetti e 4 in fase di business test.

Gli ambiti indirizzati in sintesi sono:

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  • attività relative alla visibilità integrata della Supply Chain a supporto dei progetti a commessa;
  • gestione assistita e ottimizzata dei requisiti e delle variazioni contrattuali;
  • remotizzazione delle attività di ispezione;
  • interazione in ambito "vendor data" e "document management";
  • introduzione di una soluzione a supporto della metodologia di costruzione AWP (Advanced Work Package).

Per queste soluzioni sono state completate le fasi di test e ne è previsto l'utilizzo in modalità progressiva, in produzione, a partire dal primo trimestre 2021.

In ambito digitalizzazione dei nostri asset (Cluster 3, Digital Asset) abbiamo disegnato e implemetato la nostra Piattaforma IoT (Internet of Things), basata su tecnologie reperebili sul mercato e avviato il piano di modernizzazione della nostra flotta. Prevediamo che tale iniziativa ci consenitrà di aumentare il livello di governance dei dati generati dai nostri asset e il numero di casi d'uso su cui applicare tecniche avanzate di analisi e gestione dei dati (e.g. predictive mainantence, fuel management, producitivity management). Ad oggi è stato effettuato un primo pilota relativo a un applicativo di controllo del consumo di carburante su una nostra nave (FDS 2) e abbiamo predisposto un piano di scale-up coerente con il piano di utilizzo dei nostri mezzi.

In ambito corporate abbiamo avviato e in, diversi casi portato a compimento, diverse iniziative digitali, quali ad esempio, tra gli altri:

  • adozione di strumenti di Office Collaboration, con il supporto della funzione Change Management;
  • avvio di piattaforme dedicate a funzioni di staff, quali HSE, Procurement e Insurance di vendor feed-back management;
  • dematerializzazione di selezionati flussi autorizzativi interni;
  • introduzione di nuovi servizi di people care su piattaforma dedicata;
  • introduzione di sistemi di acquisizione risorse umane esterne a supporto dei progetti a commessa;
  • lancio di un nuovo portale dedicato alle tematiche digitali;
  • avvio del piano di Smartphone Adoption, al fine di estendere le attività gestibili in mobilità;
  • studio del prototipo per l'implementazione di nuovi portali di comunicazione interna;
  • mappatura delle competenze digitali e revisione di ruoli e performance attese;
  • revisione del modello operativo della famiglia ICT/Digital;
  • introduzione di uno strumento a supporto del nuovo processo di raccolta e gestione della demand digitale;
  • introduzione di strumenti di gestione dello smart working 2.0;
  • avvio disegno della piattaforma digitale e delle soluzioni digitali in ambito workplace e nuovo smart building di Saipem SpA.

Rimane invece sospesa l'evoluzione del sistema di ERP; tale decisione si è rivelata necessaria anche per dare priorità alla gestione del momento contingente di emergenza e necessità di concentrarsi su priorità quali, ad esempio, garantire sicurezza delle persone e continuità del business.

Sul secondo punto la risposta all'emergenza è stata tempestiva ed efficace e ha visto la messa in campo di tutte le risorse manageriali, tecnologiche e operative disponibili al momento e, in alcuni casi, ha portato all'accelerazione della trasformazione in corso (es. il passaggio da desktop a laptop), lo scaling up dei servizi (es. infrastrutture e networking) e l'introduzione di nuove tecnologie (es. termoscanner).

Tale contesto ha chiaramente messo alla prova gli investimenti in tecnologico (es. passaggio al cloud, introduzione massiva di strumenti di collaboration) e l'introduzione di un modello di outsourcing recentemente introdotto e in miglioramento continuo. Fondamentale in questo contesto il supporto di tutti i partner tecnologici, le nuove modalità di lavoro e, soprattutto, la capacità di tutte le persone coinvolte di saper attingere alle risorse più profonde di adattabilità, creatività e ingegno.

Risulta opportuno sottolineare che grazie agli sforzi profusi dai servizi ICT è stato possibile garantire la continuità delle iniziative di trasformazione digitale e di conoscere e apprezzare i nuovi modi di lavorare da remoto. A tale proposito si riportano alcuni dati rappresentativi dell'utilizzo della metodologia "Agile" utilizzata per guidare il disegno e lo sviluppo delle soluzioni in ambito EPC Integration e Digital Asset in modalità remote-working.

Ad oggi queste soluzioni sono in procinto di essere testate sui nostri progetti più complessi per portare immediatamente i vantaggi attesi.

Forti di questa recente esperienza, in ambito Digital abbiamo confermato e stiamo lavorando su quanto già impostato nel 2019, a partire dal fatto che le attività in ambito Digital/ICT sono state suddivise tra quattro aree operanti a livello globale: la funzione Corporate Digital Transformation, focalizzata sulla massimizzazione del livello di adozione del Digital in Saipem; la funzione Corporate Polo Servizi IT, a supporto della gestione ordinaria dell'infrastruttura e delle applicazioni ICT; per ogni divisione, una funzione Digital/ICT di presidio della domanda Digital e ICT proveniente dal business; infine, l'introduzione di un'unità indipendente e autonoma dedicata alla gestione della Cyber Security.

Rimane confermato che questo assetto consente di dare enfasi alle iniziative di trasformazione digitale dell'azienda identificate attraverso le divisioni, concentrando nella funzione di Digital Transformation le attività di indirizzo e governo in ambito Digital/ICT e in quelle del Polo Servizi IT la capacità di presidiare le attività di supporto alla manutenzione del sistema informativo aziendale e nel contempo di dedicare risorse alla prevenzione e gestione dei rischi tecnologici.

In termini strategici Saipem ha ribadito la validità del programma di Digital Transformation pluriennale con la missione di massimizzare l'adozione di tecnologie digitali necessarie ai propri processi di business, sugli asset e su nuove linee di servizio.

Il programma di Digital Transformation, ricordiamo, si pone tre macro obiettivi:

  • portare a scala l'impatto delle iniziative digitali definite dal business o necessarie per il miglioramento dell'efficienza dei processi;
  • abilitare l'orchestrazione di sinergie e opportunità in tutta Saipem;
  • accelerare l'implementazione delle iniziative.

Il perseguimento degli obiettivi del programma digital sta avvenendo: (a) sfruttando soluzioni digitali e tecnologie innovative catturando quanto più possibile soluzioni industriali; (b) garantendo che tutte le divisioni aumentino il loro vantaggio competitivo; (c) sfruttando tutte le sinergie e le opportunità di "cross-fertilization"; (d) offrendo maggiore valore, servizi e benefici ai propri clienti.

Saipem si è dotata di una governance ad hoc sul programma Digital Transformation, guidata dall'Amministratore Delegato, partecipata dai direttori di business e di corporate a livello decisionale e supportata da un organo di Digital Control Tower che presidia l'evoluzione del programma nel day-by-day e che indirizza le Delivery Platform (team multidisciplinari) nelle loro attività di implementazione delle iniziative.

Ricordiamo che le iniziative del programma digitale (circa 220 che si sommano alla domanda tradizionale ICT) sono state raccolte in modalità bottom-up e successivamente sono state analizzate e aggregate in gruppi omogenei (cluster) rispetto a driver funzionali e tecnologici di riferimento. La prioritizzazione dei cluster è stata indirizzata attraverso logiche di valore (business case) e di opportunità di staffing dedicato delle migliori risorse disponibili. A valle di un articolato processo decisionale è stata lanciata una prima wave di implementazione di iniziative digitali prevalentemente focalizzate sulla digitalizzazione del core business, nello specifico ad oggi risultano avviate le attività in ambito:

  • EPC Integration Model, orientato a migliorare l'efficienza dei processi core digitalizzando l'intero ciclo di vita del progetto, dal feed al ciclo di engineering, procurement e construction;
  • Digital Drilling Ops & Asset Management, focalizzato sul miglioramento della disponibilità dei nostri asset, riducendo i tempi di fermo e aumentando la sicurezza;

Transversal Corporate, dedicato alla trasformazione dei processi di staff in ambito HSE, HR, Supply Chain, Procurement, Finance e Servizi Generali.

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Nel medio periodo si prevede di riavviare anche gli altri cluster prioritari dedicati alla collaborazione digitale con i nostri clienti, la gestione intelligente delle flotte e altre iniziative concentrate sulla valorizzazione dei dati e della valorizzazione digitale delle nostre tecnologie innovative.

In parallelo la funzione Digital Transformation ha in corso di implementazione la roadmap di trasformazione tecnologica orientata alla razionalizzazione e ammodernamento dei propri asset informativi (es. applicativi, piattaforme, architetture e infrastrutture); tale iniziativa si intende come abilitatore chiave del programma Digital descritto precedentemente.

Rispetto alle sfide del programma si ritiene opportuno ricordare le più rilevanti e le azioni in atto e allo studio per indirizzarle:

  • Capacity e capabilities: a garanzia del successo del programma è necessario dedicare risorse di valore e acquisire nuove competenze. A tale proposito è al vaglio l'opportunità di avvalersi di selezionati partner e vendor che supportino l'implementazione del programma e l'acquisizione delle competenze, bilanciando la crescita dell'organizzazione futura in coerenza con la ciclicità caratteristica del business;
  • Change Management: a tale proposito la funzione Digital Transformation si è dotata di un'unità dedicata che fungerà da orchestratore del cambiamento, avviando tutte le azioni utili ad aumentare il livello di ingaggio e l'adozione delle nuove tecnologie;
  • Digital Architecture: a tale proposito la funzione Digital Transformation ha messo a piano l'introduzione di una funzione dedicata allo sviluppo delle architetture applicative, dati e infrastrutturali.

Infine, appare opportuno ricordare anche qualche risultato ottenuto, e ad oggi in pieno esercizio, durante il 2020: (a) introdotta con successo la piattaforma di Customer Relationship Management sulle divisioni XSIGHT, E&C Offshore ed E&C Onshore; (b) completato il distacco dai sistemi di Eni in ambito payroll, gestione presenze, nota spese e servizi ancillari di amministrazione HR. Tale programma di iniziative è stata anche la prima esperienza completamente supportata da un programma di change management che ha visto coinvolte più di 6.000 persone in Italia; (c) trasformata la piattaforma a supporto della funzione HSE in ottica completamente digitale; (d) introdotte nuove figure professionali nel team Digital Transformation, con un aumento del 30% in termini di risorse, e confermato il trend in termini di assunzioni per gli anni a venire; (e) introdotta la metodologia agile sui due cluster di business, con il coinvolgimento di circa 50 persone full time e la formazione di circa 90 attraverso masterclass dedicate; (f) lanciato il programma globale di adozione dei tool di produttività in ambito O365 che ha visto attivamente coinvolte circa 10 mila risorse ad oggi sull'utilizzo di sistemi di office collaboration; (g) lanciato il ridisegno del modello operativo e dei processi Digital/ICT, orientato a rafforzare l'attuale al fine di aumentare la probabilità di successo dell'intero programma Digital, anche attraverso la pubblicazione e adozione di una nuova Management System Guideline (MSG); (h) partecipato attivamente a diversi eventi nazionali e internazionali sulla trasformazione digitale; (i) avviata e completata la rivisitazione delle competenze e dei ruoli ICT/Digital ed effettuata la mappatura delle competenze digitali su una popolazione di circa 14 mila risorse Saipem; (l) introdotto un nuovo portale del digitale (BeDigital); (m) avviato il disegno di un processo strutturato di raccolta e gestione della demand; (n) valutati nuovi sistemi di HCM a supporto del processo di trasformazione digitale HR e nuovi strumenti per la gestione dello smart working 2.0 (gestione presenze e feedback); (o) avviato il disegno della piattaforma digitale del nuovo smart building di Saipem SpA.

Prosegue la trasformazione dei collegamenti internazionali di rete geografica così come dei servizi ICT locali delle società consociate estere e dei siti di progetto in corso e in fase di acquisizione. A tale proposito, in coerenza con le nuove policy cyber, sono state identificati nuovi modelli infrastrutturali, architetturali e operativi utili alla corretta impostazione dei servizi necessari ai progetti in aree tipicamente disagiate o in via di sviluppo.

Le attività di trasformazione delle applicazioni gestionali e di quelle business incluse nello scopo del lavoro del progetto IT Adaptive Sourcing sono completate; prosegue il percorso di miglioramento continuo.

L'estensione del nuovo modello è in fase di adozione sui mezzi navali della flotta Saipem con particolare attenzione agli aspetti di disegno dettati dalla Cyber Security e con una discontinuità contrattuale di rilievo in ambito di connettività satellitare, orientata a migliorare il servizio, aumentare la banda e ottenere maggiore flessibilità operativa.

Le iniziative Digital/ICT in ambito tradizionale sono impostate facendo perno sull'assunto strategico di sviluppare un approccio data-centrico per il business e una progressiva completa digitalizzazione dei processi di lavoro aziendali. Gli sviluppi business sono stati orientati da un lato verso l'automazione dei processi, secondo un piano di trasformazione chiamato Project Information Management, introdotto come iniziativa di miglioramento condivisa e messo a disposizione delle funzioni di Ingegneria, Project Management, Qualità e Costruzione delle Divisioni, d'altro lato verso la valorizzazione del patrimonio di dati aziendali, adottando soluzioni innovative di ambito Big Data che

sono state già portate su Cloud Azure, per poter disporre di maggiore capacità di immagazzinamento dati e potenza di calcolo.

In area infrastrutturale sono state avviate nuove iniziative nell'ambito degli strumenti di gestione e ottimizzazione delle infrastrutture centralizzate, con il quale sono state indirizzate numerose aree di analisi tecnica per la corretta analisi, configurazione e gestione dei sistemi informatici.

Le attività di governance e i processi di compliance e di sicurezza sono stati svolti positivamente secondo calendario.

GOVERNANCE

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La "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2020" (di seguito "Relazione") prevista dall'art. 123-bis del TUF è predisposta quale documento autonomo approvato dal Consiglio di Amministrazione il 12 marzo 2021, pubblicato sul sito internet della Società all'indirizzo www.saipem.com nella sezione "Governance".

La Relazione è stata redatta secondo i criteri contenuti nel "Format per la Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari - VIII Edizione (gennaio 2019)" di Borsa Italiana SpA e nel Codice di Autodisciplina (luglio 2018). In linea con quanto previsto dal nuovo Codice di Corporate Governance, al quale Saipem ha aderito con delibera del Consiglio di Amministrazione del 17 dicembre 2020, è stato richiesto agli emittenti di applicare le nuove disposizioni a partire dal primo esercizio che inizia successivamente al 31 dicembre 2020, informandone il mercato nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari da pubblicarsi nel corso del 2022.

Nella Relazione è fornito un quadro generale e completo sul sistema di governo societario adottato da Saipem SpA. Sono illustrati il profilo della Società e i principi ai quali essa si ispira; si riportano le informazioni sugli assetti proprietari e sull'adesione al Codice di Autodisciplina (luglio 2018), ivi incluse le principali pratiche di governance applicate e le principali caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi; contiene una descrizione dettagliata sul funzionamento e sulla composizione degli organi di amministrazione e controllo e dei loro comitati, anche alla luce delle politiche di diversity adottate da Saipem e alla parità di accesso agli organi di amministrazione e controllo delle società quotate. Nella Relazione viene altresì fornita una dettagliata descrizione dei ruoli, delle responsabilità e delle competenze attribuite agli organi di amministrazione e controllo della Società. Sono inoltre rappresentate le procedure adottate in relazione alle "Operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate", il cui testo è consultabile sul sito internet della Società nella sezione "Governance", nonché la politica di comunicazione nei confronti degli investitori istituzionali e degli azionisti, il trattamento delle informazioni societarie, la gestione interna e la comunicazione all'esterno di documenti e informazioni riguardanti la Società, con particolare riferimento alle informazioni rilevanti e privilegiate (procedura Market Abuse - Internal Dealing e Registro Insider).

I criteri per la determinazione dei compensi degli amministratori sono illustrati nella "Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2021", predisposta in adempimento agli obblighi previsti dall'art. 123-ter del D.Lgs. n. 58/1998 e all'art. 84-quater del Regolamento Emittenti Consob e pubblicata nella sezione "Governance" del sito internet della Società.

GESTIONE DEI RISCHI D'IMPRESA

Saipem si impegna a promuovere e mantenere un adeguato sistema di controllo interno e gestione dei rischi, costituito dall'insieme degli strumenti, strutture organizzative e procedure aziendali volte a consentire la salvaguardia del patrimonio aziendale, l'efficienza e l'efficacia dei processi aziendali, l'affidabilità dell'informativa finanziaria, il rispetto di leggi e regolamenti, nonché dello statuto e delle procedure aziendali. A tal proposito, Saipem ha adottato e sviluppato nel corso del tempo un modello di Enterprise Risk Management che costituisce parte integrante del sistema di controllo interno e gestione dei rischi. Tale modello ha l'obiettivo di conseguire una visione organica e complessiva dei principali rischi di impresa che possono impattare sugli obiettivi strategici e gestionali dell'azienda, una maggiore coerenza delle metodologie e degli strumenti a supporto del risk management e un rafforzamento della consapevolezza, a tutti i livelli, che un'adeguata identificazione, valutazione e gestione dei rischi può incidere positivamente sul raggiungimento degli obiettivi e sul valore dell'azienda.

La struttura del sistema di controllo interno di Saipem è parte integrante del modello organizzativo e gestionale dell'azienda e coinvolge, con diversi ruoli, gli organi amministrativi, gli organismi di vigilanza, gli organi di controllo, il management e tutto il personale, ispirandosi ai principi contenuti nel Codice Etico e nel Codice di Autodisciplina, tenendo conto della normativa applicabile, del framework di riferimento "CoSO Report" e delle best practice nazionali e internazionali.

Informazioni di maggior dettaglio sul sistema di controllo interno e gestione dei rischi, anche con riferimento alla sua architettura, strumenti e funzionamento, nonché sui ruoli, responsabilità e attività dei suoi principali attori, sono contenute nella "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari di Saipem", cui si rinvia.

Il modello di Enterprise Risk Management di Saipem prevede l'identificazione, valutazione e analisi dei rischi su base semestrale per il Gruppo, le divisioni, la Corporate e le società controllate strategicamente rilevanti, che vengono identificate sulla base di parametri economico-finanziari e qualitativi. La valutazione dei rischi è eseguita dal management di Saipem attraverso meeting e workshop coordinati dalla funzione di Enterprise Risk Management di Corporate e delle divisioni. In particolare, la valutazione dei rischi viene effettuata valutando nel dettaglio gli eventi di rischio che potrebbero impattare sugli obiettivi strategici e gestionali di Saipem, tenendo in considerazione sia i cambiamenti del modello di business, dell'organizzazione e del corpo procedurale aziendale, sia l'andamento dell'ambiente esterno (in particolare, aspetti politici, economici, sociali, tecnologici e legali), sia dell'industria di riferimento e dei competitor.

Inoltre, Saipem ha sviluppato un processo di monitoraggio dei principali rischi del Gruppo su base trimestrale tramite degli appositi indicatori di monitoraggio sull'evoluzione del rischio e sulle relative attività di mitigazione.

Partendo dall'analisi di materialità effettuata dalla funzione Sostenibilità (maggiori informazioni su tale strumento sono presenti nella specifica sezione di dettaglio all'interno della "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario"), è stato introdotto un focus per identificare i principali temi che, secondo i senior manager di Saipem, sono i più rischiosi per la società e per valutarne le relative aree potenziali di impatto.

Saipem è esposta a fattori di rischio di natura strategica, operativa ed esterna che possono essere associati sia alle attività di business che al settore di attività in cui essa opera. Il verificarsi di tali eventi di rischio potrebbe avere effetti negativi sulle attività operative e commerciali e sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo. Di seguito sono riportati i principali fattori di rischio identificati, analizzati, valutati e gestiti dal management di Saipem.

Tali fattori di rischio sono stati valutati dal management nell'ambito della predisposizione del bilancio; per ogni singolo rischio, ove ritenuto necessario, si è proceduto ad accantonare in un apposito fondo l'eventuale passività. Si rinvia alle "Note illustrative al bilancio consolidato" per l'informativa relativa alle passività per rischi e alla sezione "Garanzie, impegni e rischi - Contenziosi" delle "Note illustrative al bilancio consolidato" per i procedimenti più significativi.

Per quanto concerne l'esplosione della pandemia COVID-19 a livello mondiale essa ha, innanzitutto, esposto il personale interno ed esterno al rischio di infezione e conseguente malattia, ancora non conosciuta, con impatti anche gravi sulla salute personale e dei congiunti, nonché l'impossibilità di raggiungere il posto di lavoro (sia uffici che siti operativi) e di effettuare viaggi di lavoro. Pertanto, tale pandemia ha causato, in alcuni casi, il rallentamento dei progetti in fase esecutiva e delle attività di offerta commerciali verso i clienti.

La pandemia ha altresì innescato una significativa riduzione nei prezzi del petrolio sui mercati internazionali, a causa principalmente dell'improvvisa caduta dei consumi, in funzione dei provvedimenti sempre più severi adottati dai vari governi per contenere l'epidemia. La volatilità dei prezzi del petrolio si è ulteriormente incrementata per effetto della "guerra di prezzi" tra i principali Paesi produttori di petrolio.

Da ultimo, si rileva che la pandemia COVID-19 e i conseguenti effetti economici hanno determinato un incremento dell'instabilità politica, sociale ed economica in alcune aree geografiche in cui il Gruppo ha uffici e siti operativi.

Saipem ha implementato nell'immediato specifiche azioni di trattamento per contenere gli impatti della pandemia COVID-19, tra le quali: l'attivazione del protocollo di risposta alla crisi, l'istituzione di una task force dedicata al monitoraggio costante degli sviluppi e dell'escalation del virus e all'identificazione di soluzioni per proteggere il personale interno ed esterno e informare tutto il personale Saipem al fine di garantire la massima salute e sicurezza sanitaria dei propri dipendenti, clienti e fornitori, in ottemperanza alle indicazioni del Ministero della Salute e delle Regioni coinvolte nei Paesi in cui Saipem opera; in particolare, il Gruppo ha provveduto alla sanificazione degli ambienti di lavoro e alla stesura di protocolli dettagliati sulle norme comportamentali e best practice destinate al personale e al management.

Saipem ha prontamente adottato la modalità dello smart working per un numero importante di dipendenti, ha cancellato e/o ridotto al minimo indispensabile i viaggi di lavoro da e per le zone colpite dall'epidemia e ha tutelato tutto il personale ritenuto maggiormente a rischio nei Paesi più esposti alla pandemia, mantenendo inalterata la continuità del business.

Saipem, nell'ambito dell'analisi dei possibili effetti della pandemia COVID-19 ("Coronavirus"), avviata nei primi mesi del 2020 e tuttora in corso in ragione della continua evoluzione del fenomeno, ha identificato, valutato e costantemente monitorato tali effetti a livello di ciascun progetto in esecuzione.

Alla data dell'11 gennaio 2021 più dell'85% dei rischi attivi legati alla pandemia COVID-19 è stato quantificato e il valore atteso dei rischi oggi è circa l'1,5% del valore atteso totale di tutti i rischi associati ai progetti Saipem, in diminuzione rispetto al valore comunicato al primo semestre 2020, per effetto dell'incremento del valore stimato delle opportunità (positive risk side) evidenziate dai progetti (e.g. possibili rinegoziazioni contrattuali) e di una parziale riduzione del valore stimato dei rischi (negative risk side) associati ai progetti Saipem.

Le aree geografiche in cui si rileva la maggiore esposizione al rischio, pur con situazioni differenziate per divisioni, sono l'Arabia Saudita, l'Europa, la Russia, il Caspio e l'Africa Occidentale.

Per raccordarci a quanto finora scritto, gli impatti della pandemia COVID-19 sono indicati nelle sezioni dedicate ai singoli fattori di rischio, mentre si rinvia al paragrafo "Commento ai risultati economico-finanziari" per l'informativa specifica richiesta ai fini ESMA (European Securities and Markets Autority).

Elenco rischi

    1. Rischi connessi al posizionamento strategico
    1. Rischi legali
    1. Rischi connessi al posizionamento commerciale
    1. Rischi finanziari
    1. Rischi connessi all'evoluzione tecnologica
    1. Rischi connessi alla salute, sicurezza e ambiente
    1. Rischi relativi alla marginalità
    1. Rischi Digital e IT
    1. Rischi connessi alla supply chain

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    1. Rischi connessi ai processi di business
    1. Rischi connessi all'instabilità politica, sociale ed economica e alle pandemie
    1. Rischi di business integrity
    1. Rischi cyber
    1. Rischi connessi alle risorse umane

1. Rischi connessi al posizionamento strategico

Descrizione e impatti

La definizione delle strategie implementate da Saipem si basa sull'analisi degli scenari macroeconomici e geopolitici e dei mercati di riferimento e degli sviluppi tecnologici ad essi applicati. Saipem opera in un settore fortemente caratterizzato da mutamenti strategici, in ragione anche della sempre maggiore concentrazione dei concorrenti attraverso operazioni di fusioni e acquisizioni e creazione di joint venture e alleanze a livello locale o internazionale e da evoluzioni tecnologiche nei servizi che sono di interesse per Saipem.

Inoltre, il posizionamento strategico di Saipem può essere influenzato da cambiamenti nelle richieste dei clienti e in generale da mutamenti nella domanda nei settori di riferimento (ivi inclusa, la transizione energetica).

Pertanto, Saipem è esposta a rischi di varia natura legati al posizionamento strategico sia nei servizi tradizionali del settore energetico, in particolare dell'Oil&Gas, e sia nei servizi legati alla transizione energetica, che negli ultimi anni sono già emersi e continueranno ad avere un ruolo maggiormente importante per il posizionamento strategico di Saipem nel breve e nel lungo periodo.

In particolare, i mutamenti legati al cambiamento climatico e le conseguenti azioni di intervento guidano un graduale passaggio dalle attuali fonti energetiche (in particolare il petrolio, la cui domanda globale risulta sensibilmente ridotta, anche a causa della pandemia COVID-19) verso quelle rinnovabili.

L'industria energetica si trova infatti ad affrontare una pressione senza precedenti per dimostrare che il suo modello di business è compatibile con gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra stabiliti con l'Accordo di Parigi sul clima. Il cambiamento climatico può avere impatti significativi diretti e indiretti sulle business operations: lavorando nel settore energetico, le attività di business di Saipem sono intrinsecamente esposte sia ai rischi climatici fisici che a quelli legati alla transizione energetica in corso.

Inadeguate previsioni dell'evoluzione di tali scenari, nonché l'errata o ritardata implementazione delle strategie identificate, possono esporre la Società al rischio di non essere in grado di adeguare il portafoglio di attività e quindi il posizionamento competitivo nella transizione energetica in corso rispetto ai mutamenti degli scenari.

Pertanto, tali rischi espongono potenzialmente Saipem a un mancato rafforzamento, oppure a un deterioramento del posizionamento strategico all'interno del settore riducendo le quote di mercato e la marginalità del Gruppo. In aggiunta, Saipem è esposta a rischi legati a specifici mercati geografici strategicamente rilevanti che possono presentare peculiarità differenti.

Infine, tale contesto può condurre al rischio di concentrazione con alcuni clienti in alcune aree geografiche o di alcuni prodotti.

Mitigazione

Al fine di assicurare un rafforzamento del posizionamento competitivo del Gruppo, in linea con i mutamenti strategici dell'industria e della concorrenza in continua evoluzione, Saipem ha implementato un modello di business divisionale. In particolare, il Gruppo si spinge sempre oltre i limiti dell'innovazione per creare relazioni di valore con i clienti e guidarli verso il futuro dell'energia, nel rispetto dei valori e dell'etica professionale di Saipem.

Saipem si avvale di società specializzate nel fornire periodicamente analisi e stime sull'andamento dei segmenti di mercato di riferimento e sulle evoluzioni macroeconomiche, geopolitiche e tecnologiche.

Inoltre, la Società ha costituito il Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance, il quale ha tra i suoi compiti quello di assistere il Consiglio di Amministrazione nell'esame e sviluppo degli scenari per la predisposizione del piano strategico.

La lotta contro i cambiamenti climatici rappresenta oggi la principale sfida non solo per il settore energetico, ma per l'intera Società, tanto da essere considerata parte integrante del modello di business di Saipem.

La strategia per combattere i cambiamenti climatici si basa in primo luogo sulle analisi di scenario al 2050 elaborate col fine di individuare i macrotrend e i principali driver del settore energetico a livello di tecnologie, politiche, legislazione, aspetti socio-politici, ecc., e come questi influenzeranno il business di Saipem. Questi scenari vengono aggiornati almeno una volta l'anno e i risultati vengono presentati al Consiglio di Amministrazione e al Top Management per essere poi declinati in linee strategiche.

La strategia climatica di Saipem prevede un importante impegno nella riduzione della dipendenza da combustibili fossili offrendo ai clienti soluzioni sempre più sostenibili, investendo in tecnologie rinnovabili, sviluppando usi di combustibili fossili più sostenibili e diversificando le attività (installazione di parchi eolici offshore, sviluppo di tecnologie per produrre energia a partire da rifiuti o materie prime di scarto, implementazione di soluzioni per l'impiego di gas naturale e sistemi capaci di contenere gli impatti derivati dall'estrazione, trasporto e utilizzo dei combustibili fossili).

Per fare in modo che il posizionamento strategico di Saipem si rafforzi, il management della Società persegue opportunità commerciali con un ampio focus su vari clienti del settore energetico (International Oil Company, National Oil Company, Independent e Utility), con una prospettiva globale sui mercati di riferimento e con un ampio portafoglio di prodotti nell'Oil&Gas, nelle energie rinnovabili e nelle infrastrutture (in particolare, tratte ferroviarie ad alta velocità), mantenendo un focus continuo nel perseguimento di un graduale business shift al fine di cogliere le opportunità della transizione energetica.

Saipem è impegnata nella ricerca di soluzioni che siano in linea con le richieste di mercato e, allo stesso tempo, che mirino a essere il più possibile a zero emissioni di carbonio. In qualità di global service provider, Saipem ricopre l'importante ruolo di abilitatore della transizione da un'economia basata sui combustibili fossili a un'economia "decarbonizzata".

In questo contesto le priorità strategiche di Saipem orientano il business da un lato verso una riduzione complessiva delle emissioni di gas serra e un aumento generale dell'efficienza, e dall'altro verso uno sviluppo del capitale digitale e umano che consenta una produttività più efficiente, modificando il nostro modo di gestire e affrontare i progetti di ingegneria e costruzioni (maggiori informazioni presenti sul sito web societario nella specifica sezione "Valore sostenibile" e nel documento "Leading the path to energy transition", pubblicato nell'ottobre 2020).

2. Rischi legali

Descrizione e impatti

reputazione nei media o con i clienti e partner.

Il Gruppo è attualmente parte in causa in procedimenti giudiziari, civili, fiscali, in Italia e all'estero, o di natura amministrativa.

Stante l'intrinseca e ineliminabile alea che caratterizza il contenzioso, pur avendo svolto le necessarie valutazioni anche sulla base dei principi contabili applicabili, non è possibile escludere che il Gruppo possa essere in futuro tenuto a far fronte a oneri e obblighi di risarcimento non coperti dal fondo contenzioso legale-fiscale, ovvero coperti in misura insufficiente, non assicurati, o di importo superiore al massimale eventualmente assicurato. Inoltre, in relazione ai contenziosi avviati dalla Società, qualora non fosse possibile risolvere la controversia mediante transazione, la Società potrebbe dover sopportare ulteriori costi connessi alla lunghezza dei tempi processuali. In aggiunta, l'andamento dei procedimenti legali e fiscali espone Saipem a potenziali impatti sulla sua immagine e

Mitigazione

Al fine di massimizzare la mitigazione di tali rischi, Saipem, oltre a implementare azioni volte a rafforzare in maniera costante il sistema di controllo interno, si avvale di consulenti esterni specializzati che assistono la Società nei procedimenti giudiziari, civili, fiscali o di natura amministrativa. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione di Saipem monitora in maniera attiva e continua l'evoluzione dei principali procedimenti di natura legale.

3. Rischi connessi al posizionamento commerciale

Descrizione e impatti

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Il contesto di mercato è caratterizzato dal perdurare di un andamento estremamente volatile del prezzo del petrolio nei mercati internazionali. L'andamento del prezzo delle materie prime come il petrolio e il gas naturale è altamente volatile e imprevedibile per varie ragioni, che spesso risultano interconnesse e/o interdipendenti (ad esempio, fattori economici, politici e sociali, guerre, attacchi terroristici, mutamenti della domanda, evoluzione tecnologica, transizione energetica, ecc.). Tale condizione influisce sulle politiche di investimento dei principali clienti del settore petrolifero, esponendo Saipem a: (i) ritardi nel processo di negoziazione ed eventuale non assegnazione di iniziative commerciali relative a progetti futuri; (ii) cancellazione e sospensione di progetti in corso di svolgimento (siano essi contratti di tipo EPCI Lump Sum o contratti di servizi Drilling e di servizi di ingegneria a valore aggiunto); (iii) ritardi e difficoltà nell'ottenere il riconoscimento delle penali contrattuali previste a indennizzo della Società per la cancellazione e sospensione di tali contratti; (iv) rafforzamento del livello di aggressività nelle strategie commerciali da parte dei competitor; (v) ritardi e difficoltà di ottenimento di variation order per cambiamenti dello scopo del lavoro richiesti dal cliente ed eseguiti da Saipem; (vi) ritardi e difficoltà da parte dei clienti nel rinnovare, anticipatamente rispetto alla scadenza e a condizioni economicamente vantaggiose, i contratti relativi alle flotte di perforazione terra e mare in essere; (vii) reclami e anche arbitrati e contenziosi internazionali nei casi più significativi. Inoltre, nel corso dell'anno 2020, la pandemia COVID-19 ha ulteriormente destabilizzato molti settori industriali a livello globale incluso il settore dell'energia, impattando negativamente il posizionamento commerciale di Saipem nel mercato Engineering & Construction Offshore e Onshore dell'energia e delle infrastrutture, Drilling Offshore e Onshore e ingegneria ad alto valore aggiunto.

Pertanto, Saipem è esposta al rischio di mancato rafforzamento o indebolimento del suo posizionamento commerciale in particolare su alcune linee di prodotto o aree geografiche specifiche, con conseguenti impatti economico-finanziari e reputazionali.

Infine, casi di performance negative possono causare reclami e anche arbitrati e contenziosi sia con i clienti che con fornitori e subcontrattisti di Saipem.

Mitigazione

Per mitigare l'impatto dell'eventuale riduzione degli investimenti in CAPEX soprattutto nel settore petrolifero da parte dei propri committenti, Saipem ha sviluppato un nuovo modello di business basato su 5 Divisioni: Engineering & Construction Offshore, Engineering & Construction Onshore, Drilling Offshore, Drilling Onshore e XSIGHT (che è dedicata ai servizi di ingegneria ad alto valore aggiunto). Inoltre, la Società ha intrapreso iniziative per allargare il portafoglio di clienti e di mercati geografici e per entrare settori di business aggiuntivi o alternativi, come ad esempio: (i) attività di manutenzione e ottimizzazione di impianti già esistenti (MMO), i quali sono legati a investimenti in OPEX nel settore energetico; (ii) impiantistica per fonti rinnovabili (in particolare, eolico, solare); (iii) progetti per la cattura della CO2; (iv) realizzazione di condotte e reti idriche a uso civile e per altre industrie (ad esempio, nel settore minerario); (v) smantellamento delle piattaforme petrolifere, incluso attività di plug & abandonment; (vi) realizzazione di linee ferroviarie ad alta velocità; (vii) servizi di ingegneria ad alto valore aggiunto nell'industria energetica in generale (incluse energie rinnovabili).

Infatti, Saipem ha da tempo avviato un programma di costante aggiornamento delle proprie competenze e di rinnovamento dei propri asset allo scopo di velocizzare e facilitare il proprio ingresso nel campo delle energie rinnovabili, settore in crescita che vede tutti i grandi player internazionali sempre più impegnati sulle tematiche di sostenibilità e cambiamento climatico e di riduzione dell'impatto ambientale.

Infine, i rischi di posizionamento commerciale sono mitigati attraverso la realizzazione di partnership e operazioni di natura strategica e tecnologica con un particolare focus sulla transizione energetica.

4. Rischi finanziari

Descrizione e impatti

La volatilità delle condizioni di mercato e il possibile deterioramento della posizione finanziaria dei clienti può causare ritardi sia dei pagamenti da parte degli stessi clienti per servizi resi sulla base delle disposizioni contrattuali, che del riconoscimento e conseguente pagamento di variation order e claim relativi ai contratti in fase di esecuzione. Tali fluttuazioni dei flussi di cassa si possono verificare nonostante nella prassi contractor e cliente cooperino nella ricerca di un accordo che soddisfi entrambe le parti, con l'obiettivo di non compromettere la corretta esecuzione o di non ritardare il completamento del progetto. Pertanto, Saipem è esposta al rischio di deterioramento del capitale circolante netto, che potrebbe generare impatti economico-finanziari, nonché un peggioramento della reputazione nell'industria di riferimento e nei mercati finanziari.

Il Gruppo, in aggiunta, è esposto a numerosi rischi di natura finanziaria: (i) le fluttuazioni dei tassi di interesse e di cambio sulle valute e la volatilità dei prezzi delle commodity, come rame e alluminio; (ii) il rischio di credito derivante dalla possibilità di inadempimento di una controparte; (iii) il rischio di liquidità derivante dalla mancanza di adeguate risorse finanziarie per far fronte agli impegni di breve termine; (iv) i rischi legati all'emissione delle garanzie bancarie richieste dalle attività operative; (v) il rischio downgrading del credit rating da parte delle principali agenzie di rating; (vi) la mancanza o limitata copertura assicurativa per il rischio paese, il rischio guerra e attacchi terroristici ad asset onshore e il rischio pandemia.

Si rinvia alle "Note illustrative al bilancio consolidato" per l'informativa specifica relativa alla gestione dei rischi finanziari.

Inoltre, cambiamenti di regimi fiscali nazionali, incentivi fiscali, ruling con le autorità fiscali, trattati fiscali internazionali e, in aggiunta, rischi connessi alla loro applicazione e interpretazione nei Paesi in cui le società del Gruppo svolgono la propria attività, espongono Saipem a rischi di natura fiscale, i quali potrebbero generare contenziosi fiscali in alcuni Paesi (specialmente, nelle economie maggiormente esposte al deterioramento del prezzo del petrolio nei mercati internazionali).

Inoltre, le difficoltà legate all'ottenimento di adeguate coperture assicurative per i rischi legati a guerre e attentati terroristici (con particolare riferimento agli asset del Gruppo legati ad attività Onshore), al rischio pandemico e ai rischi ambientali potrebbero avere come conseguenza perdite economico-finanziarie.

I rischi di natura finanziaria risultano influenzati negativamente dalla pandemia COVID-19, causando un potenziale peggioramento degli scenari di stress finanziario, i quali possono essere dovuti a un deterioramento della liquidità in generale, ritardi nei pagamenti da parte dei clienti, e il rallentamento delle attività operative sui progetti che ritarderebbe la relativa fatturazione verso i clienti.

In particolare, l'eventuale peggioramento del credit rating di Saipem potrebbe comportare un incremento dei tassi di interesse, del costo per l'ottenimento di garanzie bancarie e maggiori difficoltà nel rifinanziamento del debito del Gruppo.

Mitigazione

La Società si è dotata di varie tecniche implementate sin dalla fase negoziale con i clienti al fine di ottenere condizioni più favorevoli (ad esempio, anticipi contrattuali) e monitorare i propri contratti (per esempio, attraverso procedure stringenti per l'ottenimento delle attestazioni necessarie a procedere con la fatturazione, ovvero attraverso un costante monitoraggio e segnalazione al cliente di tutte le variazioni contrattuali o esecutive del progetto) con la finalità di mantenere flussi di cassa positivi o neutri durante l'esecuzione delle varie fasi del progetto; inoltre, la fluttuazione del capitale circolante netto è monitorata costantemente dal Gruppo ed è presente un continuo coinvolgimento del top management nel mitigare eventuali situazioni che possano impattare sul capitale circolante netto della Società.

Saipem monitora costantemente l'evoluzione delle normative di natura fiscale e la relativa conformità a esse anche al fine di minimizzare gli impatti dovuti alle proprie attività operative in tutti i Paesi di interesse, avvalendosi di risorse interne e consulenti fiscali.

Inoltre, il Gruppo monitora le evoluzioni del mercato assicurativo grazie a un vasto network di partner al fine di identificare le evoluzioni del mercato assicurativo e dei prodotti assicurativi (incluso alternative risk transfer products).

Infine, il management della Società è costantemente impegnato a monitorare le evoluzioni dei mercati finanziari e assicurativi e a rafforzare e incrementare le relazioni di business con partner del settore finanziario e assicurativo, in quanto attori chiave per mitigare i rischi di natura finanziaria.

5. Rischi connessi all'evoluzione tecnologica

Descrizione e impatti

I settori Engineering & Construction, Drilling e ingegneria ad alto valore aggiunto sono caratterizzati dalla continua evoluzione delle tecnologie, asset, brevetti e licenze utilizzate. In particolare, i competitor di Saipem potrebbero sviluppare e implementare evoluzioni tecnologiche di varia natura (ad esempio, per quanto riguarda la flotta E&C Offshore e i rig di perforazione a mare e terra), le quali rafforzerebbero il loro posizionamento competitivo. In aggiunta, lo sviluppo di brevetti e licenze da parte dei competitor potrebbe permettere di sviluppare soluzioni innovative (ad esempio, nei progetti di impiantistica E&C Onshore e nei servizi di ingegneria ad alto valore aggiunto, anche nell'ambito della transizione energetica e della decarbonizzazione), indebolendo il posizionamento strategico e commerciale di Saipem.

Pertanto, qualora Saipem non fosse in grado di aggiornare, acquisire o sviluppare le tecnologie, gli asset, i brevetti e le licenze necessarie a migliorare le proprie prestazioni operative e le soluzioni offerte ai clienti, il posizionamento competitivo potrebbe essere danneggiato e conseguentemente causare la modifica o la riduzione dei propri obiettivi di breve o lungo periodo.

Mitigazione

Al fine di mantenere la propria posizione competitiva, Saipem aggiorna in maniera adeguata e continua le tecnologie, gli asset e le licenze di cui dispone con l'obiettivo di adeguare l'offerta dei propri servizi alle esigenze presenti e prospettiche del mercato per lo svolgimento della propria attività.

Pertanto, oltre all'esperienza estremamente importante di ricerca e sviluppo incrementale, che continua a essere un punto chiave della strategia, Saipem continua a portare avanti l'iniziativa denominata "Fabbrica dell'Innovazione", che consiste in un incubatore di idee per sviluppare metodologie e tecnologie "disruptive" per far fronte alle sfide del settore. Un'area emergente di interesse per la "Fabbrica dell'Innovazione" è quella legata alle tecnologie finalizzate a incrementare l'efficienza energetica nelle operazioni e nelle tecnologie nell'ambito della decarbonizzazione dell'energia, ad esempio energie rinnovabili e cattura della CO2 (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio "Attività di ricerca e sviluppo").

In relazione a quest'ultimo aspetto, nel corso del 2020 Saipem ha acquisito una tecnologia proprietaria per la cattura di CO2, proseguendo nell'attività di investigazione di nuove frontiere tecnologiche.

Saipem è supportata da società specializzate nell'analizzare l'evoluzione tecnologica nei segmenti di mercato di riferimento e le prospettiche soluzioni che potrebbero richiedere i clienti negli anni successivi (ad esempio, nel settore delle energie rinnovabili), anche valutando accordi strategici (quali joint ventures e alleanze) per sfruttare le opportunità di mercato; infine, il Gruppo sviluppa accordi di varia natura sia con società che sviluppano soluzioni tecnologiche nell'industria energetica e anche in altre industrie (ad esempio, nell'ambito della digitalizzazione) sia con università e centri di ricerca.

Infatti Saipem è costantemente impegnata nel cercare ed eventualmente nel realizzare accordi di natura tecnologica con vari partner nell'ambito di tecnologie e licenze nel settore dell'energia, oltre a sviluppare internamente innovative soluzioni tecnologiche e brevetti attraverso progetti di ricerca e sviluppo con risorse interne, anche cooperando con enti esterni.

6. Rischi connessi alla salute, sicurezza e ambiente

Descrizione e impatti

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Le attività svolte da Saipem sia nell'ambito di progetti operativi che nell'ambito di progetti relativi a upgrade, manutenzione o smaltimento di asset, impiegando personale interno e/o subcontrattisti, espongono al potenziale verificarsi di incidenti, che possono causare impatti negativi sulla salute e sicurezza delle persone e sull'ambiente. Inoltre, Saipem è soggetta a leggi e regolamenti per la tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza a livello nazionale e internazionale durante le varie attività.

Nonostante il massimo impegno nell'ambito salute, sicurezza e ambiente da parte della Società, non può escludersi il rischio che nel corso della normale attività del Gruppo Saipem si verifichino eventi pregiudizievoli per la salute delle persone e per l'ambiente. Inoltre, il verificarsi di tali eventi potrebbe comportare sanzioni di natura penale e/o civile a carico dei responsabili e, in alcuni casi, di violazione della normativa sulla sicurezza, anche ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001, con conseguenti costi connessi all'applicazione di sanzioni in capo a Saipem, oneri derivanti dall'adempimento degli obblighi previsti da leggi e regolamenti in tema di ambiente, salute e sicurezza, nonché impatti sull'immagine e sulla reputazione di Saipem.

Inoltre, al fine di eseguire progetti EPCI, servizi di perforazione e altri servizi nell'industria dell'energia, il Gruppo possiede numerosi asset, in particolare mezzi navali specializzati (ad esempio per la posa di condotte e sollevamento di strutture), rig di perforazione offshore e onshore, navi di produzione/trattamento/stoccaggio e trasbordo comunemente denominate FPSO, equipment Onshore (ad esempio, per la posa di tubi), yard di fabbricazione e basi logistiche. Pertanto, gli asset del Gruppo sono soggetti ai normali rischi legati alle attività operative ordinarie e a rischi catastrofali legati a eventi climatici e/o calamità naturali, i quali possono causare impatti sulla sicurezza delle persone e sull'ambiente. I rischi legati alle attività operative ordinarie possono essere causati ad esempio da: (i) errata, ovvero inadeguata esecuzione di manovre e di sequenze di lavoro, tali da danneggiare gli asset o gli impianti in corso di esecuzione; (ii) errata o inadeguata esecuzione di manutenzioni ordinarie e/o straordinarie. Nonostante Saipem disponga di un know-how e competenze specifiche costantemente aggiornate, attui procedure interne per l'esecuzione delle proprie attività operative e proceda regolarmente alla manutenzione dei già menzionati asset al fine di monitorarne la qualità e il livello di affidabilità, non è possibile escludere che possano verificarsi incidenti agli asset o agli impianti in corso di esecuzione.

Mitigazione

Con riferimento a tali rischi, Saipem ha sviluppato un sistema di gestione HSE (Health, Safety and Environment), in linea con i requisiti delle leggi in vigore e gli standard internazionali ISO 45001 per la salute e la sicurezza sul lavoro e ISO 14001 per la gestione ambientale, di cui Saipem ha ottenuto la certificazione a livello di Gruppo. In particolare, la gestione dei rischi HSE si fonda sui principi di prevenzione, tutela, consapevolezza, promozione e partecipazione con l'obiettivo di garantire la salute e sicurezza dei lavoratori e tutelare l'ambiente e il benessere generale delle comunità.

Per quanto riguarda i rischi legati alla sicurezza e la salute delle persone, Saipem ha in corso una serie di specifiche iniziative di mitigazione, fra le quali si segnalano in particolare:

  • la continua e rinnovata implementazione del programma "Leadership in Health & Safety" (LiHS), che ha l'obiettivo di rafforzare la cultura aziendale in materia di salute e sicurezza;
  • varie campagne (ad esempio "Life Saving Rules", volta a promuovere l'attenzione sulle attività pericolose e sulle azioni che ciascun individuo può realizzare per proteggere se stesso e gli altri; "Dropped Objects Prevention" e la campagna "We Want Zero";
  • lo sviluppo di evolute attività di Medicina del Lavoro e Sorveglianza Sanitaria.

Per quanto riguarda i rischi legati alla salvaguardia dell'ambiente, Saipem ha sviluppato uno strutturato sistema di prevenzione, gestione e risposta agli spill.

In relazione ai rischi legati alla preservazione dell'ambiente, Saipem ha in corso varie specifiche iniziative di mitigazione, fra le quali, si segnalano in particolare:

  • misure volte a eliminare il rischio di sversamenti e, nel caso ciò accada, misure e azioni da implementare per impedirne la propagazione;
  • identificazione di programmi di manutenzione specifici del parco asset volti a prevenire perdite di fluidi.

Saipem promuove iniziative finalizzate al risparmio idrico e alla gestione del rischio idrico, ad esempio la realizzazione di Water Management Plan.

Infine, per la mitigazione dei rischi legati alla gestione degli asset, Saipem sostiene significative spese per la manutenzione degli asset di proprietà e ha sviluppato varie iniziative di prevenzione, tra le quali si segnala l'implementazione dell'Asset Integrity Management System, un sistema che prevede la gestione sistematica degli elementi critici, l'individuazione di Key Performance Indicator e la creazione delle "tasks familiarisation card" per la gestione dello sviluppo di personale assegnato a ruoli specifici o all'uso di equipment critici. In particolare, per tutti i mezzi navali di proprietà del Gruppo, Saipem rinnova periodicamente le certificazioni emesse da parte degli appositi enti di classifica e le certificazioni emesse dalle autorità di bandiera a seguito di ispezioni che gli enti di classifica effettuano a bordo delle unità navali. In aggiunta, i mezzi navali, sulla base delle caratteristiche tecniche e della tipologia di ciascuno, soddisfano i requisiti richiesti dalla normativa internazionale applicabile in campo marittimo e nell'industria Oil&Gas.

7. Rischi relativi alla marginalità

Descrizione e impatti

Saipem opera principalmente nel settore altamente competitivo dei servizi per l'industria dell'energia e delle infrastrutture, il cui andamento è influenzato in maniera significativa anche dall'andamento del prezzo degli idrocarburi nei mercati internazionali, determinando un impatto sulla domanda di servizi offerti dalla Società e dei margini ad essi associati.

Per tale ragione, il settore dell'energia e delle infrastrutture è stato caratterizzato da una crescente pressione competitiva sui prezzi per i contratti di importo fortettario, denominati "chiavi in mano" su base Lump-Sum nei servizi di Engineering & Construction Offshore e Onshore e per le rate dei mezzi nel mercato Drilling Offshore e Onshore.

In particolare, l'elaborazione del preventivo di offerta e la determinazione del prezzo sono frutto di un accurato, articolato e puntuale esercizio di stima che coinvolge varie funzioni aziendali e che viene ulteriormente integrato da valutazioni di rischio per coprire eventuali aree di incertezza inevitabilmente presenti in ciascuna offerta (cd. contingency). Nonostante questi sforzi all'interno di Saipem, lungo la durata del contratto i costi e i ricavi e conseguentemente i margini che la Società realizza su contratti Lump-sum, potrebbero variare in modo anche significativo rispetto agli importi stimati per molti motivi legati ad esempio a: (i) negativa performance/produttività di fornitori e subappaltatori; (ii) scarsa performance/produttività di manodopera Saipem; (iii) modifiche dell'ambito di lavoro (cd. change order) non riconosciute dal cliente; (iv) condizioni meteorologiche peggiori di quelle previste a fronte delle statistiche disponibili; (v) aumenti del costo delle materie prime (ad esempio, acciaio, rame, carburanti, etc.).

Inoltre, il peggioramento dello scenario macroeconomico internazionale e, in particolare, la forte discesa del prezzo dell'olio e la pandemia COVID-19, nonché le conseguenti variazioni nelle scelte strategiche dei clienti, hanno comportato ulteriori complessità.

Tutti questi fattori, in aggiunta ad altri rischi insiti in generale nei settori in cui Saipem opera, possono comportare costi aggiuntivi, il mancato riconoscimento di ricavi e la conseguente riduzione dei margini originariamente stimati, comportando un decremento anche significativo della redditività o perdite su progetti. Il materializzarsi di tali significative differenze potrebbe portare a un deterioramento dei risultati economico-finanziari del Gruppo e danneggiare la reputazione di Saipem nell'industria di riferimento.

Mitigazione

Per allineare il proprio profilo di costo e competitivo ai cambiamenti nei settori di riferimento, Saipem ha implementato un nuovo business model basato su cinque divisioni.

In aggiunta, nell'attuale scenario di mercato dei prezzi degli idrocarburi e di andamento della domanda dei servizi nelle linee di business, Saipem è impegnata nell'applicare le più avanzate best practice dell'industria di riferimento e di project management e nell'identificazione e nell'implementazione di varie nuove iniziative e soluzioni per ridurre i propri costi attraverso processi e tecnologie più efficienti.

8. Rischi Digital e IT

Descrizione e impatti

L'esecuzione e le performance delle attività di Saipem dipendono in maniera significativa dal sistema informativo che è stato sviluppato nel corso degli anni. Il mancato sfruttamento dell'opportunità legate alla digitalizzazione e all'automazione dei processi e operazioni e all'inefficace sfruttamento di soluzioni IT innovative da parte di Saipem potrebbe compromettere lo sviluppo tecnologico della Società e conseguentemente il raggiungimento dei suoi obiettivi di breve o lungo periodo (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio "Digital e Servizi ICT").

Saipem è impegnata ad affrontare la sfida digitale e i conseguenti rischi relativi allo sfruttamento e alla valorizzazione dei dati e delle tecnologie digitali al fine di mantenere e rafforzare la posizione competitiva nei settori Engineering & Construction, Drilling e servizi di ingegneria ad alto valore aggiunto.

Mitigazione

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Saipem ha sviluppato un nuovo progetto di trasformazione digitale attraverso un'agenda con vari obiettivi, tra cui l'efficientamento dei servizi ICT, la diffusione di conoscenze digitali e l'adozione di nuove tecnologie. A tal fine, Saipem ha selezionato dei partner tecnologici e di servizi nell'area ICT, avviando un'ampia revisione dell'approvvigionamento di servizi ICT con la finalità di introdurre il concetto di ecosistema di fornitura. Tale concetto di ecosistema ha la finalità di assicurare a Saipem una copertura dei fabbisogni grazie allo sforzo di cooperazione dei fornitori in chiave di sostegno delle azioni necessarie sia per la singola area di fornitura sia per quelle attività che richiedono in modo intrinseco un contributo di collaborazione e di integrazione.

Inoltre, Saipem ha impostato varie iniziative ICT di ambito business facendo perno sull'assunto strategico di sviluppare un approccio data-centrico per il business e una progressiva completa digitalizzazione dei processi di lavoro aziendali. In particolare, gli sviluppi business sono stati orientati all'automazione dei processi e alla valorizzazione del patrimonio di dati e informazioni aziendali.

Infine, Saipem ha avviato un processo di mappatura delle skills digitali del personale per poi valutare eventuali azioni di sviluppo.

9. Rischi connessi alla supply chain

Descrizione e impatti

Nella realizzazione dei progetti e nel normale corso della propria attività, il Gruppo si affida a numerosi fornitori di beni e servizi, subcontrattisti e partner. Eventuali performance insufficienti da parte di tali fornitori, subcontrattisti e partner, anche causate da significativi periodi di interruzione delle attività, potrebbero generare inefficienze nella supply chain e determinare, conseguentemente, costi addizionali legati alla difficoltà di sostituire i fornitori di beni e servizi, subcontrattisti e partner individuati per lo svolgimento delle attività, ovvero per l'approvvigionamento di beni e servizi a prezzi più elevati, nonché ritardi nella realizzazione e consegna dei progetti.

Inoltre, Saipem è esposta a rischi legati a eventuali comportamenti non etici da parte di fornitori, subcontrattisti e partner nei vari Paesi in cui opera, nonché a rischi di scarse performance in relazione a tematiche di salute, sicurezza e ambiente.

Pertanto, tale contesto può determinare un deterioramento delle relazioni con fornitori, subcontrattisti e partner con un conseguente svantaggio competitivo legato alla riduzione del potere contrattuale di Saipem.

Infine, tali rischi sulla supply chain potrebbero determinare incrementi di tempi e di costi, peggioramento delle condizioni contrattuali, deterioramento delle relazioni commerciali con i clienti e dei risultati economico-finanziari e un impatto negativo sul posizionamento competitivo di Saipem.

Inoltre, nel corso dell'anno 2020, la pandemia COVID-19 ha avuto alcuni limitati effetti sulla supply chain, principalmente riconducibili a una necessaria verifica e rimodulazione delle liste dei fornitori disponibili per le gare di approvvigionamento, nonché a maggiori difficoltà relazionali in conseguenza dei vari protocolli nazionali e internazionali in materia di protezione e sicurezza sul lavoro delle persone, il cui effetto combinato è risultato essenzialmente nel dilazionarsi delle tempistiche legate alle gare di fornitura.

Mitigazione

Con l'obiettivo di prevenire e mitigare tali rischi, la Società si è dotata di uno strutturato sistema di qualifica e selezione al fine di collaborare con fornitori e subcontrattisti affidabili e con una reputazione consolidata; le prestazioni dei fornitori e subcontrattisti sono inoltre costantemente controllate e oggetto di feedback su tutti gli ambiti di lavoro con il fornitore, al fine di perseguire un miglioramento continuo del processo di approvvigionamento. Con riferimento alla pandemia di COVID-19, Saipem ne monitora gli impatti sulla supply chain a livello di singoli progetti, in termini di continuità e tempistica delle forniture.

Inoltre, Saipem sta valutando l'adozione di tool specifici che riguardano la Supply Chain Risk Management basati sulle I.A., per monitorare e possibilmente prevenire gli impatti sul nostro business attraverso l'analisi di Big Data provenienti da molteplici fonti.

Per mitigare e prevenire i rischi legati a eventuali comportamenti non etici da parte di fornitori e subcontrattisti, Saipem utilizza vari strumenti, verifiche e programmi di formazione.

In aggiunta, ai fornitori, subcontrattisti e partner, Saipem richiede di prendere visione e accettare nella totalità il Modello 231, comprendente il Codice Etico, il quale si ispira nei suoi principi alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, alle Convenzioni Fondamentali dell'ILO (International Labour Organization) e alle Linee Guida dell'OCSE per le Imprese Multinazionali.

10. Rischi connessi ai processi di business

Descrizione e impatti

L'industria in cui Saipem opera ha attraversato un periodo di grande trasformazione caratterizzato da un rafforzamento del contesto concorrenziale e una compressione dei margini. Pertanto, la necessità di cambiamento del modello organizzativo e la complessità del contesto di mercato, considerando anche le evoluzioni della transizione energetica, sono elementi che hanno impegnato in modo considerevole il management di Saipem nel corso degli ultimi anni.

Mitigazione

La Società ha avviato varie iniziative finalizzate al recupero di efficienza ed efficacia nelle quali è stata posta particolare enfasi sulla razionalizzazione dei processi di business. A tali attività si è affiancato il processo di divisionalizzazione con l'obiettivo di portare a una maggior focalizzazione alle attività di business, allocando all'interno delle divisioni molte attività e processi precedentemente presidiati centralmente nella Corporate.

Infine, Saipem ha intrapreso un percorso di miglioramento del modello di organizzazione del lavoro che, attraverso un cambiamento culturale, tecnologico e digitale, possa contribuire positivamente al raggiungimento dei risultati aziendali, attraverso incrementi di efficienza ed efficacia. In particolare, per adattarsi rapidamente al cambiamento culturale, proseguono le iniziative volte alla dematerializzazione e digitalizzazione dei processi.

11. Rischi connessi all'instabilità politica, sociale ed economica e alle pandemie

Descrizione e impatti

Saipem svolge una parte significativa delle proprie attività in Paesi che possono essere esposti a instabilità dal punto di vista politico, sociale ed economico e a minacce terroristiche. Evoluzioni del quadro politico, crisi economiche, conflitti sociali interni e con altri Paesi, attacchi terroristici ed embarghi possono compromettere in modo temporaneo o permanente la capacità del Gruppo di operare in condizioni economiche e la possibilità di recuperare beni patrimoniali aziendali presenti in tali Paesi, ovvero possono richiedere interventi organizzativi e gestionali specifici finalizzati ad assicurare, ove sia possibile nel rispetto delle policy aziendali, il prosieguo delle attività in corso in condizioni di contesto differenti da quelle previste originariamente. Inoltre, le operazioni, il personale e gli asset di Saipem sono presenti in molte nazioni che sono potenzialmente esposte alle minacce terroristiche da parte di gruppi estremisti di varia natura.

Ulteriori rischi connessi all'attività in tali Paesi sono rappresentati da: (i) la mancanza di un quadro legislativo stabile e il cambiamento delle norme e dei regolamenti validi all'interno del territorio in cui opera, comprese le leggi che attuano protocolli o convenzioni internazionali relative al settore di attività; (ii) incertezze sulla tutela dei diritti della società straniera in caso di inadempienze contrattuali da parte di soggetti privati o enti di Stato; (iii) sviluppi o applicazioni penalizzanti di leggi, regolamenti, modifiche contrattuali unilaterali che comportano la riduzione di valore degli asset, disinvestimenti forzosi ed espropriazioni; (iv) restrizioni di varia natura sulle attività di costruzione, perforazione, importazione ed esportazione; (v) cambiamento delle normative locali che impongono l'utilizzo in determinate quote di personale, nonché di beni e servizi forniti da società locali (cd. "local content").

Inoltre, il quadro normativo di riferimento incide, tra l'altro, sulle modalità di svolgimento delle attività di Saipem. L'eventuale adozione di provvedimenti normativi più restrittivi o sfavorevoli, ovvero l'imposizione di obblighi di adeguamento o di ulteriori adempimenti connessi all'esercizio delle attività di Engineering & Construction e Drilling, potrebbero comportare modifiche alle condizioni operative e richiedere un aumento degli investimenti, dei costi di produzione o, comunque, rallentare lo sviluppo delle attività. Eventuali violazioni della normativa potrebbero comportare limitazioni all'attività del Gruppo, ovvero comportare l'obbligo di pagamento di multe, sanzioni o penali significative in caso di mancato rispetto di leggi e regolamenti in materia ambientale, di salute e sicurezza.

In aggiunta, nel contesto attuale anche in Paesi tradizionalmente meno esposti all'instabilità politica, economica e sociale, si possono verificare significativi mutamenti che possono avere impatti sulle attività di business in corso e future per il Gruppo Saipem, ad esempio il concretizzarsi della Brexit.

Infine, considerato che Saipem svolge le proprie attività di business in un contesto globale caratterizzato dalla gestione della diversità derivante dai contesti socio-economici, politici, industriali e normativi, il Gruppo è esposto a molteplici scenari per quanto riguarda le relazioni con il personale e, ove presenti, con i sindacati dei lavoratori. Tali relazioni, se non correttamente gestite, possono esporre la Società ai rischi connessi alle relazioni con il personale ed eventualmente con i sindacati dei lavoratori, i quali potrebbero causare extra costi e impattare sulle tempistiche delle attività svolte nelle sedi operative e nei progetti di Saipem, nonché avere ripercussioni negative sull'immagine e reputazione di Saipem.

L'attuale scenario globale macroeconomico, inoltre, risente delle criticità generate dalla pandemia che ha rappresentato un'ulteriore causa di instabilità sociale ed economica dei Paesi in cui Saipem svolge progetti e attività operative.

Mitigazione

Saipem è impegnata a monitorare costantemente e puntualmente l'evoluzione del contesto politico, sociale ed economico, delle minacce terroristiche e pandemie insorgenti nei Paesi di interesse, sia tramite risorse specializzate del Gruppo che tramite provider di servizi di security e analisi di informazioni.

Pertanto, Saipem è in grado di valutare periodicamente l'esposizione a tali rischi di natura politica, sociale, economica e sanitaria dei Paesi in cui opera o intende investire sulla base di uno specifico modello di valutazione di tali rischi. In particolare, Saipem si è dotata di un articolato modello di security, ispirato a criteri di prevenzione, precauzione, protezione, informazione, promozione e partecipazione, con l'obiettivo di ridurre il rischio derivante da azioni di persone fisiche o giuridiche, che espongono l'azienda e il suo patrimonio, di persone, beni, immagine e reputazione a potenziali danni. In particolare, Saipem, al fine di prevenire tali rischi, si avvale anche di agenzie che forniscono servizi di security nei Paesi in cui opera. Tali agenzie potrebbero esporre Saipem a rischi connessi alla violazione dei diritti umani nell'esecuzione dei servizi di security da loro forniti; a fronte di ciò le azioni di mitigazione attuate da Saipem consistono in regolari controlli e attività di formazione.

Nei casi in cui la capacità di Saipem di operare sia compromessa, la de-mobilitazione è pianificata secondo criteri di protezione del personale ed eventualmente dei beni patrimoniali aziendali, e di minimizzazione dell'interruzione dell'operatività, attraverso l'adozione di soluzioni che rendano più rapida e meno onerosa la ripresa delle attività ordinarie una volta ripristinate le condizioni alle stesse favorevoli. Tali misure possono causare aggravi di costi e ritardi e, conseguentemente, un impatto negativo sulla marginalità dei progetti eseguiti in tali Paesi.

Inoltre, Saipem monitora costantemente l'evoluzione delle normative di varia natura e la relativa conformità ad esse anche al fine di minimizzare gli impatti dovuti alle proprie attività operative in tutti i Paesi di interesse.

Infine, a supporto della propria presenza nei territori e al fine di mitigare l'impatto delle proprie attività operative sulle economie locali e i rischi generati da problematiche relazionali con soggetti operanti nelle stesse aree, Saipem adotta un sistema di engagement con i propri stakeholder locali, finalizzato a mantenere il dialogo e consolidare le relazioni e creare valore condiviso, in particolar modo attraverso la partecipazione attiva allo sviluppo socio-economico delle aree in cui opera.

In aggiunta, Saipem ha affrontato e sta continuando a gestire il complesso adeguamento della forza lavoro ai significativi mutamenti del contesto di mercato in cui opera, sulla base del modello di business divisionale, tenendo in considerazione le relazioni sia con il personale che con i sindacati dei lavoratori nei Paesi in cui è presente. Infatti, al fine di mitigare e prevenire tali rischi, Saipem ha configurato un approccio di attenzione massima alle relazioni industriali nei Paesi in cui opera. Nel dettaglio, Saipem è impegnata a rafforzare le relazioni e la comunicazione con il personale, con i sindacati e a raggiungere e rinnovare degli specifici accordi con le parti sociali interessate.

In particolare, in relazione alla pandemia COVID-19, Saipem ha attuato un piano di risposta specifica alla crisi e ha implementato una serie di misure a tutti i livelli dell'organizzazione presso gli uffici, i siti operativi e la flotta, grazie a un monitoraggio continuo degli sviluppi e dell'escalation del virus e all'identificazione di soluzioni per proteggere il personale interno ed esterno, operato da unità di crisi locali multifunzionali coordinate dal comitato di crisi corporate.

12. Rischi di business integrity

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Descrizione e impatti

Nonostante Saipem conduca il proprio business con lealtà, correttezza, trasparenza, integrità e nel pieno rispetto delle leggi e dei regolamenti, il Gruppo è soggetto al rischio di frodi e/o attività illecite da parte di dipendenti e di terzi (ad esempio, corruzione, mancanza di trasparenza, fuga di informazioni confidenziali, non conformità con procedure aziendali e normative).

In particolare, Saipem svolge le proprie attività di business insieme a subcontrattisti, fornitori e partner che potrebbero realizzare condotte fraudolente di concerto con i dipendenti ai danni della Società. Inoltre, il Gruppo opera in vari Paesi caratterizzati da un'elevata percentuale di frode e corruzione, secondo il "Corruption Perception Index" di Transparency International.

Nell'ambito dei rischi connessi a possibili frodi o attività illecite da parte di dipendenti o terzi, Saipem è anche esposta, in particolare, a rischi connessi alla protezione delle informazioni e del know-how, in quanto la Società nello svolgimento delle proprie attività fa affidamento su informazioni, dati e know-how, di natura sensibile, elaborati e contenuti in documenti, anche in formato elettronico, il cui accesso e diffusione non autorizzati da parte di dipendenti o terzi possono rappresentare frodi o attività illecite, oltre ad arrecare danni a Saipem.

Infine, non si può escludere che all'interno del Gruppo non possano accadere non conformità o errate applicazioni della direttiva europea in materia di privacy (General Data Protection Regulation - GDPR), le quali potrebbero avere come conseguenza l'applicazione di sanzioni a danno di Saipem.

Mitigazione

Tra le varie iniziative per mitigare tali rischi, Saipem ha progettato un "Compliance Programme Anti-corruzione", il quale è costituito da un dettagliato sistema di regole e controlli, finalizzati alla prevenzione della corruzione in coerenza con le best practice internazionali e con il principio di "zero tolerance" espresso nel Codice Etico.

In particolare, il "Compliance Programme Anti-corruzione" di Saipem si connota per la sua dinamicità e per la costante attenzione all'evoluzione del panorama normativo nazionale e internazionale e delle best practice.

In aggiunta, il Codice Etico (incluso nel Modello 231) di Saipem stabilisce che "pratiche di corruzione, favori illegittimi, comportamenti collusivi, sollecitazioni, dirette e/o attraverso terzi, di vantaggi personali e di carriera per sé o per altri, sono senza eccezione proibiti".

Inoltre, sebbene Saipem abbia aggiornato costantemente nelle società del Gruppo il sistema di controllo interno e il Modello 231, comprendente il Codice Etico di Saipem, nonché il modello di organizzazione, gestione e controllo per le società del Gruppo (incluse quelle con sedi in Paesi esteri), non è possibile escludere il verificarsi di comportamenti fraudolenti, ovvero illeciti.

Saipem mette a disposizione di dipendenti e stakeholder un canale informativo dedicato che fa capo all'Organismo di Vigilanza (un organo collegiale, la cui autonomia e indipendenza sono garantite dal posizionamento riconosciuto nel contesto della struttura organizzativa aziendale e dai necessari requisiti di indipendenza, onorabilità e professionalità dei propri membri), attraverso il quale è possibile inoltrare segnalazioni relative a problematiche di sistema di controllo interno, informativa societaria, responsabilità amministrativa della Società, frodi o altre materie (violazioni del Codice Etico, pratiche di mobbing, furti, sicurezza del personale, etc.).

Saipem svolge periodicamente attività di audit, oltre a quelle specifiche su sospetti illeciti, anche con l'ausilio di consulenti esterni, tenendo in considerazione indicatori di frode e red flags.

Inoltre, nel corso degli anni, Saipem ha sviluppato un sistema di gestione che ha recentemente ottenuto la certificazione allo standard internazionale ISO 37001 - Sistemi di Gestione Anti-corruzione, il quale rappresenta un importante presidio nella prevenzione e contrasto alla corruzione, in quanto tale standard ISO 37001 definisce requisiti e fornisce una linea guida per aiutare un'organizzazione a prevenire, individuare, rispondere a fenomeni di corruzione e a conformarsi alla legislazione anti-corruzione e altri eventuali impegni volontari applicabili alle proprie attività.

Per la gestione dei rischi legata alla fuga di informazioni confidenziali, si segnala che Saipem fa uso di tecnologie e procedure di sicurezza informatica, in modo da mitigare tale esposizione (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio "Digital e Servizi ICT"). Saipem si è altresì dotata di principi e regole cui il Gruppo deve attenersi nella gestione interna e nella comunicazione all'esterno di documenti e informazioni societarie, con particolare riferimento alle informazioni privilegiate (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio all'interno della "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari").

Infine, a partire dall'aprile 2018 Saipem si è dotata di un apposito Modello Organizzativo Privacy volto a garantire l'ottemperanza alla direttiva europea in materia di privacy (General Data Protection Regulation - GDPR).

13. Rischi cyber

Descrizione e impatti

Nell'eseguire le attività negli uffici e nei siti operativi onshore e offshore, Saipem usa un numero elevato di strumenti informatici di varia natura; per effetto di un incremento della digitalizzazione e del costante aumento delle minacce cibernetiche, i sistemi informatici del Gruppo sono esposti a potenziali attacchi informatici che possono avere varie finalità; gli attacchi cibernetici potrebbero compromettere la continuità operativa e danneggiare i sistemi Information Technology (IT) e Operational Technology (OT), nonché provocare la perdita e/o il furto di dati e informazioni (anche di carattere confidenziale), causando effetti importanti sui processi aziendali con conseguenti impatti economico-finanziari, operativi e di reputazione in particolare verso i clienti.

Negli ultimi anni i rischi di natura cyber sono rischi emergenti che hanno avuto e continueranno ad avere un ruolo sempre maggiore per effetto del ruolo critico assunto dai vari strumenti informatici e dal processo di digitalizzazione che interessa le attività e i processi del Gruppo.

Infine, le misure di contenimento del virus COVID-19 hanno comportato la necessità di lavorare da remoto attraverso l'utilizzo di reti diverse da quella aziendale, avendo come conseguenza un possibile incremento della superficie di attacco, uno scenario non ottimale in termini di sicurezza cyber, in quanto le misure adottate dal Gruppo per contenere minacce e attacchi informatici potrebbero perdere di efficacia.

Mitigazione

Saipem ha in essere attività di governance, di risposta e monitoraggio delle minacce cibernetiche e processi di compliance svolti, avvalendosi di personale specializzato interno ed esterno e un avanzato uso delle tecnologie di sicurezza informatica. Saipem adotta procedure e protocolli basati su best practice di settore e standard internazionali testati e consolidati con l'obiettivo di prevenire e mitigare l'esposizione al rischio cyber.

In particolare, per la prevenzione e la mitigazione del rischio cyber, Saipem si avvale di fornitori di servizi specializzati e utilizza i principali strumenti di prevenzione e difesa a disposizione sul mercato (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio "Digital e Servizi ICT"); inoltre, Saipem è impegnata costantemente nell'implementazione di un piano di cyber security, nel rafforzamento delle attività di detection delle minacce e risposta agli incidenti cyber, nell'adozione di una piattaforma che fornisce una valutazione esterna e indipendente del livello di maturità di cyber security del Gruppo, la valutazione del rischio cyber anche in relazione all'operational technology (OT), attività di cyber awareness volte a incrementare il livello di preparazione e conoscenza dei dipendenti e, infine, nella continua collaborazione con i principali stakeholders pubblici e privati.

14. Rischi connessi alle risorse umane

Descrizione e impatti

Il Gruppo Saipem dipende in misura rilevante dall'apporto professionale di personale chiave e di figure altamente specializzate. Sono considerati personale chiave i "Dirigenti con responsabilità strategiche" (maggiori informazioni presenti nella specifica sezione di dettaglio all'interno della "Relazione sulla Remunerazione 2020"). Si intendono per figure altamente specializzate del Gruppo, il personale che, in ragione del patrimonio di competenze ed esperienza, risulta determinante nell'esecuzione dei progetti operativi, nonché per la crescita e lo sviluppo di Saipem.

Qualora il rapporto tra Saipem e una o più delle figure menzionate dovesse interrompersi per qualsivoglia motivo, non vi sono garanzie che la Società riesca a sostituirle tempestivamente con soggetti egualmente qualificati e idonei ad assicurare nel breve periodo il medesimo apporto operativo e professionale.

L'interruzione del rapporto con una delle figure chiave, l'incapacità di attrarre e mantenere personale altamente qualificato e personale direttivo competente, ovvero di integrare la struttura organizzativa con figure capaci di gestire la crescita del Gruppo, potrebbe avere effetti negativi sull'attività in fase esecutiva, sulle future opportunità di business e sul posizionamento strategico e commerciale di Saipem.

Inoltre, lavorando su mercati internazionali, lo sviluppo delle strategie future di Saipem dipenderà in misura significativa dalla capacità della Società di attrarre e mantenere personale altamente qualificato e competente con un elevato livello di diversità in termini di età, nazionalità e genere. Infine, le evoluzioni normative nel diritto del lavoro nei Paesi in cui opera espone Saipem a rischi di varia natura nella gestione delle risorse umane, i quali possono causare inefficienze interne e contenziosi.

Mitigazione

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Con la finalità di prevenire e mitigare questi rischi, Saipem si è impegnata a investire sull'equilibrio generazionale, di genere e di nazionalità, incentivando lo sviluppo e la crescita delle risorse più giovani, nonché motivando e trattenendo le risorse più esperte, al fine di garantire il presidio delle competenze distintive e strategiche per Saipem attraverso molteplici iniziative.

A tal proposito è stato istituito il Comitato Sviluppo Risorse Umane, che ha l'obiettivo di monitorare e guidare lo sviluppo e la carriera dei giovani, nonché di valutare collegialmente i loro percorsi professionali e manageriali; inoltre, Saipem si è impegnata alla promozione della diversità con specifiche iniziative incentrate sulla promozione e la diffusione di una cultura inclusiva, attraverso la partnership con l'associazione "Valore D".

Inoltre, la Politica sulla remunerazione, i cui principali strumenti e obiettivi sono delineati dalla Relazione sulla Remunerazione, ha lo scopo di attrarre, motivare e trattenere risorse ad alto profilo professionale e manageriale e di allineare l'interesse del management con l'obiettivo primario di creare valore per gli azionisti nel medio-lungo periodo.

Saipem ha adottato un modello innovativo di gestione del capitale umano basato sulle skill con l'obiettivo di veicolare meglio energie e figure professionali ove più necessario e garantire maggiore flessibilità nello sviluppo delle capacità personali e professionali a tutti i livelli.

Pertanto, la continua espansione del Gruppo in aree geografiche e linee di business è accompagnata da piani di assunzione e formazione per tutto il personale operativo, di staff e dirigenziale, sia internazionale che locale, con un'estesa gamma di competenze differenti.

Come definito nel Codice Etico, nel pieno rispetto della normativa di legge e contrattuale in materia, Saipem si impegna a offrire a tutti i lavoratori le medesime opportunità di lavoro, facendo in modo che tutti possano godere di un trattamento normativo e retributivo equo, basato esclusivamente su criteri di merito e di competenza, senza discriminazione alcuna. In aggiunta, il Gruppo monitora le evoluzioni legislative relative alla gestione del personale in tutti i Paesi in cui opera o è interessata commercialmente a operare, avvalendosi anche di consulenti di diritto del lavoro.

Trasferimento assicurativo dei rischi

La funzione assicurativa della Corporate in stretta cooperazione con l'alta direzione definisce annualmente le linee guida del Gruppo Saipem in materia di protezione assicurativa per i rischi riconducibili ai danni materiali e alle responsabilità civili, nonché per quelli derivanti dai contratti assegnati.

Sulla base di tali linee guida viene definito il programma assicurativo, individuando per ogni tipologia di rischio specifiche franchigie e limiti di copertura sulla base di un'analisi che prende in considerazione l'esperienza storica dei sinistri, la statistica dell'industria di riferimento, nonché le condizioni offerte dal mercato assicurativo internazionale.

Il programma assicurativo Saipem è strutturato per trasferire, in maniera appropriata, al mercato assicurativo i rischi derivanti dalle proprie operazioni, in particolare i rischi connessi con la gestione della flotta, delle attrezzature e di ogni altro bene, i rischi di responsabilità civile verso terzi, quelli relativi al proprio personale, i rischi cyber, nonché i rischi derivanti da ogni contratto assegnato dai propri clienti.

In considerazione sia delle coperture disponibili sul mercato assicurativo che dell'evoluzione del mercato energy nel quale Saipem opera, non è possibile garantire che tutte le circostanze ed eventi siano adeguatamente coperti dal suddetto programma assicurativo. Parimenti la volatilità del mercato assicurativo non permette di garantire che in futuro un'adeguata copertura assicurativa possa essere ragionevolmente mantenuta ai livelli correnti di tasso, termini e condizioni.

Con riferimento al programma assicurativo Saipem, deve essere fatta una distinzione tra le copertura assicurative dei beni del Gruppo ("polizze assicurative Corporate") e le coperture assicurative invece strettamente riconducibili all'esecuzione dei progetti.

Polizze assicurative Corporate

La struttura del programma assicurativo Corporate prevede una prima fascia di rischio auto-assicurata tramite una società captive di riassicurazione, in eccesso alla quale opera un programma assicurativo catastrofale di mercato. Questo programma catastrofale, costituito da polizze che coprono i danni materiali, la responsabilità civile marittima e non marittima verso i terzi, la responsabilità professionale e i rischi cyber, può riassumersi con le seguenti coperture:

Danni materiali

  • polizza "Corpi nave": copre l'intera flotta per eventi che producano danni parziali o totali alle unità;
  • polizza "Attrezzature": copre tutte le attrezzature onshore od offshore in uso, ad esempio le attrezzature di cantiere, gli impianti di perforazione a terra, le attrezzature per i lavori sottomarini, etc.;
  • polizza "Trasporto": copre ogni trasporto, movimentazione e stoccaggio di beni e attrezzature via terra, mare e aerea;
  • polizza "Immobili e Cantieri": copre gli immobili, gli uffici, i magazzini e i cantieri navali posseduti o affittati.

Responsabilità civile

  • polizza "Protection & Indemnity" ("P&I"): copre le responsabilità armatoriali per danni a terzi causati sia durante la navigazione che durante le attività specialistiche offshore di perforazione e costruzione; tali responsabilità sono assicurate tramite un P&I Club facente parte dell'International Group of P&I Clubs;
  • polizza "Comprehensive General Liability": copre ogni altra tipologia di responsabilità Saipem sui rischi di responsabilità civile e generale derivanti dalla sua attività industriale, operando anche a integrazione della specifica copertura P&I;
  • polizze "Employer's Liability" e "Personal Accident": coprono rispettivamente la responsabilità del datore di lavoro e i rischi infortuni dei propri dipendenti sulla base delle normative obbligatorie previste in ogni Paese nel quale il Gruppo opera;
  • polizza "Directors & Officiers" ("D&O"): copre la responsabilità degli organi di amministrazione e controllo, nonché dei manager, della Società e delle sue controllate nello svolgimento dei loro mandati e funzioni;
  • polizza "Cyber Insurance Protection": copre sia i danni materiali diretti che i danni a terze parti riconducibili a un attacco cyber ai sistemi informatici e operativi di Gruppo.

Uno strumento chiave nella gestione dei rischi assicurabili di Saipem è rappresentato dalla Sigurd Rück AG, la società captive di riassicurazione, che opera a copertura della prima fascia di rischio. Sigurd Rück AG realizza, a sua volta, una mitigazione dei rischi attraverso una protezione riassicurativa del portafoglio sottoscritto collocata sul mercato con primarie security internazionali.

Polizze assicurative relative all'esecuzione dei progetti

Per tutti i contratti assegnati esistono delle specifiche coperture assicurative di progetto che devono essere realizzate e, generalmente, sono i clienti che mantengono contrattualmente la responsabilità dell'assicurazione.

Nei casi in cui tale responsabilità sia invece richiesta al contrattista, Saipem procede alla definizione di un'assicurazione idonea a coprire, per la sua durata, tutti i rischi correlati al progetto.

Queste polizze assicurative solitamente sono riferibili alle coperture "Builders' All Risks", che hanno lo scopo di coprire lo scope of work del contratto, ossia i danni materiali all'opera in costruendo, nonché alle attrezzature, prodotti e materiali necessari alla sua realizzazione, e di responsabilità civile verso terzi per tutti i lavori che saranno effettuati dal Gruppo durante tutte le fasi di esecuzione del progetto (progettazione, trasporto, costruzione, assemblaggio, test) incluso il periodo di garanzia contrattualmente previsto.

ALTRE INFORMAZIONI

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Piano di Incentivazione di Lungo Termine 2019-2021

In data 20 ottobre 2020 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, su proposta del Comitato Remunerazione e Nomine, di dare attuazione per il 2020 al Piano azionario d'incentivazione di lungo termine 2019-2021 ("il Piano") approvato dall'Assemblea dei Soci il 30 aprile 2019. Il Consiglio di Amministrazione ha determinato in 17.090.920 il numero complessivo di azioni proprie a servizio del Piano. Il Consiglio di Amministrazione, per esso l'Amministratore Delegato, avvierà il programma di acquisto delle azioni proprie al servizio del Piano, nei termini e condizioni autorizzate dall'Assemblea del 29 aprile 2020 e, quindi, entro un periodo di 18 mesi dalla delibera assembleare, e per un ammontare massimo complessivo, comunque, non superiore a 93.000.000 di euro. Dell'effettivo avvio del programma di acquisto di azioni proprie verrà data comunicazione al mercato. Al 31 dicembre 2020 la Società detiene 17.532.670 azioni proprie.

Programma EMTN: emissione di obbligazioni senior

In data 7 luglio 2020, nell'ambito del programma di emissioni di prestiti obbligazionari non convertibili denominato Euro Medium Term Note Programme (il "Programma EMTN"), Saipem Finance International BV ("SFI") ha collocato con successo un'emissione obbligazionaria con scadenza 15 luglio 2026, per un importo di 500 milioni di euro. Le obbligazioni, che saranno quotate sul segmento Euro MTF della Borsa del Lussemburgo, sono state acquistate da investitori istituzionali prevalentemente in Italia, Francia, Germania e Regno Unito. Le risorse rinvenienti dall'emissione saranno utilizzate per esigenze finanziarie generali.

Regolamento mercati

Art. 15 (già art. 36) del Regolamento Mercati Consob (adottato con Delibera Consob n. 20249 del 28 dicembre 2017): condizioni per la quotazione di azioni di società controllanti società costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all'Unione Europea

In relazione alle prescrizioni regolamentari in tema di condizioni per la quotazione di società controllanti società costituite o regolate secondo leggi di Stati non appartenenti all'Unione Europea e ritenute di significativa rilevanza ai fini del bilancio consolidato, si segnala che:

  • i. alla data del 31 dicembre 2020 le prescrizioni regolamentari dell'art. 15 del Regolamento Mercati si applicano alle seguenti 19 società controllate:
    • Saudi Arabian Saipem Ltd;
    • Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc;
    • PT Saipem Indonesia;
    • Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.);
    • Saipem Offshore Norway AS;
    • Saipem Drilling Norway AS;
    • Saipem Contracting Nigeria Ltd;
    • ER SAI Caspian Contractor Llc;
    • Petrex SA;
    • Saipem America Inc;
    • Saipem do Brasil Serviçõs de Petroleo Ltda;
    • Boscongo SA;
    • Saimexicana SA de Cv;
    • Saipem India Projects Private Ltd;
    • Saipem Services Mexico SA de Cv;
    • Sigurd Rück AG;
    • Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd;
    • Global Petroprojects Services AG;
    • Saipem Singapore Pte Ltd.

ii. Sono state adottate le procedure adeguate che assicurano la completa compliance alla predetta normativa.

Informativa sulle parti correlate

Le operazioni compiute da Saipem con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari, inclusa la stipula di contratti derivati. Tutte le

operazioni fanno parte dell'ordinaria gestione, sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti, e sono compiute nell'interesse delle imprese del Gruppo.

Gli amministratori, i sindaci e i dirigenti con responsabilità strategiche dichiarano semestralmente l'eventuale esecuzione di operazioni effettuate con Saipem SpA e con le imprese controllate dalla stessa, anche per interposta persona o da soggetti ad essi riconducibili. Gli amministratori e i sindaci rilasciano, semestralmente e/o in caso di variazioni, una dichiarazione in cui sono rappresentati i potenziali interessi di ciascuno in rapporto alla Società e al Gruppo e in ogni caso segnalano per tempo all'Amministratore Delegato (o al Presidente, in caso di interessi dell'Amministratore Delegato), il quale ne dà notizia agli altri amministratori e al Collegio Sindacale, le singole operazioni che la Società intende compiere, nelle quali sono portatori di interessi.

Al 31 dicembre 2020 Saipem SpA non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento. Saipem SpA esercita attività di direzione e coordinamento verso le sue controllate ex art. 2497 e ss. del codice civile.

Gli ammontari dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria con le parti correlate sono evidenziati nella nota 38 delle "Note illustrative al bilancio consolidato".

Evoluzione prevedibile della gestione

Il 2021 si è aperto all'insegna dell'incertezza conseguente, da un lato, al persistere della pandemia e ai timori delle sue varianti e, dall'altro, alle aspettative connesse alla scoperta e diffusione dei vaccini.

Ciononostante, Saipem si presenta solida con un ampio portafoglio ordini, una robusta struttura finanziaria e interessanti prospettive di business sia nei settori tradizionali che in quelli legati alla transizione energetica, senza dimenticare il ruolo importante che intende ricoprire nell'ambito degli investimenti connessi ai programmi di ripresa post-pandemia lanciati dall'Europa.

Lo scenario di business per il 2021 sarà comunque ancora condizionato dalla pandemia, in particolare nel primo semestre. Per questo motivo la Società non è al momento in grado di fornire una guidance finanziaria puntuale. I volumi dell'anno e oltre sono ben supportati dal cospicuo portafoglio ordini, il cui mix di progetti e l'avanzamento operativo consentono di prevedere per il 2021 un EBITDA adjusted a un livello simile al 2020.

Nuove iniziative di efficienza sono state avviate sui costi strutturali per circa 30 milioni di euro nel 2021, che si aggiungono ai risparmi del 2020.

Gli investimenti tecnici nel 2021 sono attesi a circa 450 milioni di euro.

Oltre il 2021, con il progresso della campagna vaccinale, l'avanzamento nell'esecuzione dei progetti, unito a efficienze e a un'ulteriore ripresa dell'attività commerciale, si attende il ritorno a una crescita dell'EBITDA adjusted e la ripresa del percorso di riduzione dell'indebitamento finanziario netto.

Questo scenario non tiene in considerazione un ulteriore e possibile significativo deterioramento del contesto macroeconomico e di business a seguito, ad esempio, dell'intensificarsi dell'epidemia da COVID-19.

Saipem avanza ulteriormente nel suo percorso ESG e si impegna a ridurre le emissioni di gas a effetto serra (GHG), scopo 1 e 2, del 50% entro il 2035, un passo decisivo per il raggiungimento in futuro di un profilo a zero emissioni nette (cd. net-zero carbon).

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio

Autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie a servizio dei piani di incentivazione

In data 12 marzo 2021 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, su proposta del Comitato Remunerazione e Nomine, di sottoporre all'Assemblea Ordinaria, che sarà convocata per il 30 aprile, le seguenti proposte di autorizzazione all'acquisto di azioni proprie:

  • ≥ fino a un massimo di n. 3.500.000 azioni ordinarie e, comunque entro l'importo massimo complessivo di 9.800.000 euro, da destinare all'attribuzione 2022 del Piano di Incentivazione di Breve Termine 2021-2023;
  • ≥ fino a un massimo di n. 22.000.000 azioni ordinarie e, comunque entro l'importo massimo complessivo di 61.400.000 euro, da destinare all'attribuzione 2021 del Piano di Incentivazione di Lungo Termine 2019-2021.

Le autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie sono richieste per un periodo di diciotto mesi a far data dalla delibera assembleare.

Acquisizione di ordini

Come annunciato in data 1º febbraio 2021, Saipem si è aggiudicata un contratto per il parco eolico offshore Courseulles-sur-Mer in Normandia, Francia, assegnato da Eoliennes Offshore du Calvados SAS (EODC). Lo scopo del progetto include i lavori di progettazione, costruzione e installazione di 64 fondazioni in acciaio per un numero equivalente di turbine eoliche.

Inoltre, Saipem si è aggiudicata nel corso del primo trimestre del 2021 un nuovo contratto relativo al North Field Production Sustainability Pipelines Project, per conto di Qatargas in Qatar. Il nuovo contratto (pacchetto "EPCL") prevede l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione (EPCI) di condotte di esportazione offshore e relative opere di collegamento a terra e fa parte dello sviluppo del plateau produttivo di North Field, che include anche l'EPCI degli impianti offshore (pacchetto "EPCO") precedentemente assegnato a Saipem. Infine, Saipem si è aggiudicata un contratto di servizi di consulenza da Libya National Oil Corp (NOC) per lo sviluppo del Benghazi Oil Technical Center (BOTC). Il Centro sarà progettato con le migliori strutture e tecnologie per servire

Nuova emissione di obbligazioni senior, unsecured a tasso fisso

il mercato libico del petrolio e del gas e altre industrie strategiche.

In data 23 marzo 2020 Saipem ha collocato con successo un nuovo prestito obbligazionario a tasso fisso, con scadenza 31 marzo 2028, per un importo di 500 milioni di euro.

Le obbligazioni, emesse da Saipem Finance International BV nell'ambito del Programma EMTN (Euro Medium Term Note Programme), pagano una cedola annua del 3,125% e hanno un prezzo di re-offer del 100%.

Le obbligazioni sono state acquistate da investitori istituzionali prevalentemente basati in Italia, Francia, Regno Unito e Germania e saranno quotate sul segmento Euro MTF della Borsa del Lussemburgo.

Altre informazioni

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Ai sensi dell'art. 20 dello Statuto Sociale, in conformità all'art. 2365, secondo comma, del codice civile, al Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA è attribuita la competenza ad adeguare lo Statuto Sociale a disposizioni normative.

Il Consiglio di Amministrazione della Società ha verificato che le disposizioni statutarie vigenti sono conformi alle modifiche introdotte dalla legge 27 dicembre 2019, n. 160, in materia di equilibrio fra i generi, con la sola eccezione dell'art. 31 (che prevedeva una clausola transitoria di applicazione della normativa precedentemente vigente) e che è stato, quindi, soppresso. La delibera consiliare e il nuovo testo dello Statuto sono stati messi a disposizione del pubblico nei termini di legge.

Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori

Stato patrimoniale riclassificato

(milioni di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Voci dello stato patrimoniale riclassificato Valori parziali Valori Valori parziali Valori
(dove non espressamente indicato, da schema da schema da schema da schema
la componente è ottenuta dallo schema obbligatorio) obbligatorio riclassificato obbligatorio riclassificato
A) Attività materiali nette 4.129 3.284
Nota 14 - Immobili, impianti e macchinari 4.129 3.284
B) Attività immateriali nette 698 701
Nota 15 - Attività immateriali 698 701
C) Diritto di utilizzo di attività in leasing 584 288
Nota 16 - Diritto di utilizzo di attività in leasing 584 288
D) Partecipazioni 106 140
Nota 17 - Partecipazioni 133 166
Ricl. da F) - fondo copertura perdite di imprese partecipate (27) (26)
E) Capitale circolante 162 267
Nota 9 - Altre attività finanziarie correnti 180 344
Ricl. a L) - crediti finanziari non strumentali all'attività operativa (178) (342)
Nota 10 - Crediti commerciali e altri crediti 2.601 1.991
Nota 11 - Rimanenze e attività contrattuali 1.331 1.575
Nota 12 - Attività per imposte sul reddito correnti 251 243
Nota 12 - Attività per altre imposte correnti 167 189
Nota 13 - Altre attività correnti 115 298
Nota 13 - Altre attività non correnti 55 35
Nota 18 - Attività per imposte anticipate 297 240
Nota 19 - Debiti commerciali, altri debiti e passività contrattuali (4.376) (4.079)
Nota 12 - Passività per imposte sul reddito correnti (87) (44)
Nota 12 - Passività per altre imposte correnti (139) (136)
Nota 20 - Altre passività correnti (45) (35)
Nota 20 - Altre passività non correnti (1) (2)
Nota 18 - Passività per imposte differite (9) (10)
F) Fondi per rischi e oneri (226) (269)
Nota 23 - Fondi per rischi e oneri (253) (295)
Ricl. a D) - fondo copertura perdite di imprese partecipate 27 26
G) Fondo per benefici ai dipendenti (246) (237)
Nota 24 - Fondi per benefici ai dipendenti (246) (237)
H) Attività destinate alla vendita - -
Nota 26 - Attività destinate alla vendita - -
CAPITALE INVESTITO NETTO 5.207 4.174
I)
Patrimonio netto
4.032 2.923
Nota 27 - Patrimonio netto 4.032 2.923
L) Capitale e riserve di terzi 93 25
Nota 32 - Capitale e riserve di terzi azionisti 93 25
M) Indebitamento finanziario netto ante lease liability 687 872
Nota 7 - Disponibilità liquide ed equivalenti (2.272) (1.687)
Nota 8 - Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI (87) (68)
Nota 9 - Altre attività finanziarie non correnti (69) (66)
Nota 21 - Passività finanziarie a breve termine 164 257
Nota 21 - Passività finanziarie a lungo termine 2.670 2.577
Nota 21 - Quote a breve di passività finanziarie a lungo termine 244 201
Ricl. da E) - crediti finanziari non strumentali
all'attività operativa (nota 8)
(178) (342)
N) Passività finanziarie beni in leasing 610 354
Nota 15 - Passività nette per leasing 610 354
O) Indebitamento finanziario netto 77 1.226
COPERTURE 5.207 4.174

Voci del conto economico riclassificato

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Il conto economico riclassificato differisce dallo schema obbligatorio esclusivamente per le seguenti riclassifiche:

  • la voce "altri ricavi e proventi" (12 milioni di euro), afferente a "rimborsi per prestazioni che non costituiscono l'attività caratteristica", pari a 54 milioni di euro, è stata portata in diminuzione della corrispondente componente di costo nel conto economico riclassificato;
  • le voci "proventi finanziari" (465 milioni di euro), "oneri finanziari" (-691 milioni di euro) e "strumenti derivati" (60 milioni di euro), indicate separatamente nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "oneri finanziari netti" (-166 milioni di euro) del conto economico riclassificato.

Le altre voci sono direttamente riconducibili allo schema obbligatorio.

Voci del rendiconto finanziario riclassificato

Il rendiconto finanziario riclassificato differisce dallo schema obbligatorio esclusivamente per le seguenti riclassifiche:

  • le voci "ammortamenti" (591 milioni di euro), "svalutazioni nette di attività materiali e immateriali" (682 milioni di euro), "altre variazioni" (87 milioni di euro), "variazione fondo benefici dipendenti" (-7 milioni di euro) ed "effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto" (-37 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa netto da attività operativa nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "ammortamenti e altri componenti non monetari" (1.316 milioni di euro);
  • le voci "imposte sul reddito" (143 milioni di euro), "interessi passivi" (134 milioni di euro) e "interessi attivi" (-5 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa del capitale di esercizio nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "dividendi, interessi e imposte" (272 milioni di euro);
  • le voci relative ai "crediti commerciali" (412 milioni di euro), alle variazioni delle "rimanenze" (15 milioni di euro), ai "fondi per rischi e oneri" (55 milioni di euro), ai "debiti commerciali" (39 milioni di euro), alle "attività e passività contrattuali" (-518 milioni di euro) e alle "altre attività e passività" (-75 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa del capitale di esercizio nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "variazione del capitale di esercizio relativo alla gestione" (-72 milioni di euro);
  • le voci "interessi incassati" (4 milioni di euro), "imposte sul reddito pagate al netto dei crediti di imposta rimborsati" (-163 milioni di euro) e "interessi pagati" (-112 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa netto da attività operativa nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "dividendi incassati, imposte pagate, interessi pagati e incassati" (-268 milioni di euro);
  • le voci relative agli investimenti in "attività materiali" (-305 milioni di euro) e "attività immateriali" (-17 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa degli investimenti nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "investimenti tecnici" (-322 milioni di euro);
  • le voci "assunzione di debiti finanziari non correnti" (146 milioni di euro), "incremento (decremento) di debiti finanziari correnti" (108 milioni di euro) e "rimborsi di debiti finanziari non correnti" (-281 milioni di euro), indicate separatamente e incluse nel flusso di cassa netto da attività di finanziamento nello schema obbligatorio, sono esposte nette nella voce "variazione debiti finanziari a breve e lungo termine" (-27 milioni di euro).

Le altre voci sono direttamente riconducibili allo schema obbligatorio.

GLOSSARIO

Termini finanziari

  • ≥ Beta coefficiente che definisce la misura del rischio sistematico di un'attività finanziaria, ovvero la tendenza del rendimento di un'attività a variare in coerenza con le variazioni del mercato di riferimento. Il beta è definito come rapporto tra la covarianza del rendimento di una specifica attività con il rendimento di mercato, e la varianza del rendimento di mercato.
  • ≥ CGU Cash Generating Unit (i.e. unità generatrice di flussi finanziari) corrispondente, nell'ambito dell'esecuzione del test di impairment, come il più piccolo gruppo identificabile di attività che genera flussi finanziari in entrata e/o in uscita, derivanti dall'uso continuativo delle attività, ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata e/o in uscita generati da altre attività o gruppi di attività.
  • ≥ Crediti "in bonis" insieme dei crediti di natura commerciale, non scaduti o scaduti da non più di dodici mesi, nei confronti di clienti ritenuti solvibili.
  • ≥ EBIT (earnings before interest and tax) risultato operativo.
  • ≥ EBIT adjusted risultato operativo al netto di special items.
  • ≥ EBITDA (earnings before interest, taxes, depreciation and amortisation) margine operativo lordo.
  • ≥ EBITDA adjusted margine operativo lordo al netto di special items.
  • ≥ Headroom (Impairment Loss) eccedenza positiva (o negativa) del valore recuperabile di una CGU sul relativo valore di libro.
  • ≥ IFRS International Financial Reporting Standards (principi contabili internazionali) emanati dallo IASB (International Accounting Standards Board) e adottati dalla Commissione Europea. Comprendono gli International Financial Reporting Standards (IFRS), gli International Accounting Standards (IAS), le interpretazioni emesse dall'International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC) e dallo Standing Interpretations Committee (SIC) adottate dallo IASB. La denominazione di International Financial Reporting Standards (IFRS) è stata adottata dallo IASB per i principi emessi successivamente al maggio 2003. I principi emessi antecedentemente hanno mantenuto la denominazione di IAS.
  • ≥ Leverage misura il grado di indebitamento della società ed è calcolato come rapporto tra l'indebitamento finanziario netto e il patrimonio netto.
  • ≥ ROACE (Return on Average Capital Employed) indice di rendimento del capitale investito calcolato come rapporto tra il risultato netto prima degli interessi di terzi azionisti aumentato degli oneri finanziari netti correlati all'indebitamento finanziario netto, dedotto il relativo effetto fiscale, e il capitale investito netto medio.
  • ≥ Special items componenti reddituali derivanti da eventi o da operazioni non ricorrenti o non rappresentativi della normale attività di business.
  • ≥ WACC Weighted Average Cost of Capital (i.e. costo medio ponderato del capitale) calcolato come media ponderata del costo del capitale di debito dell'impresa e del costo del capitale di rischio, definito sulla base della metodologia del Capital Asset Pricing Model (CAPM), in coerenza con il rischio specifico del business di Saipem, misurato dal beta del titolo Saipem.
  • ≥ Write off cancellazione o riduzione del valore di un asset patrimoniale.

Termini operativi

  • ≥ Acque convenzionali profondità d'acqua inferiori ai 500 metri.
  • ≥ Acque profonde profondità d'acqua superiori ai 500 metri.
  • ≥ Buckle detection sistema che, basandosi sull'utilizzo di onde elettromagnetiche, nel corso della posa è in grado di segnalare il collasso o la deformazione della condotta posata sul fondo.
  • ≥ Bundles fasci di cavi.
  • ≥ Campi marginali campi petroliferi con scarse risorse sfruttabili o giunti a una fase di declino della produzione per i quali si cerca di estendere la vita utilizzando tecnologie a basso rischio di costo-efficacia.
  • ≥ Carbon Capture and Storage tecnologia che permette di catturare il carbonio presente negli effluenti gassosi degli impianti di combustione o di trattamento degli idrocarburi e di stoccarlo a lungo termine in formazioni geologiche sotterranee, riducendo o eliminando così l'emissione in atmosfera di anidride carbonica.
  • ≥ Central Processing Facility unità produttiva per la prima trasformazione di petrolio e gas.
  • ≥ Cold stacked impianto inattivo con significativa riduzione del personale e con manutenzione ridotta.
  • ≥ Commissioning insieme delle operazioni necessarie per la messa in esercizio di un gasdotto, degli impianti e delle relative apparecchiature.
  • ≥ Cracking processo chimico-fisico tipicamente realizzato all'interno di specifici impianti di raffinazione che ha lo scopo di spezzare le grosse molecole di idrocarburi ricavate dalla distillazione primaria del greggio ricavando frazioni più leggere.
  • ≥ Debottlenecking rimozione dei vincoli (in impianti/campo) che causano conseguentemente una più elevata produzione.

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  • ≥ Deck area di coperta, o ponte di lavoro, di una piattaforma su cui sono montati gli impianti di processo, le apparecchiature, i moduli alloggio e le unità di perforazione.
  • ≥ Decommissioning operazione richiesta per mettere fuori servizio un gasdotto o un impianto o le apparecchiature collegate. Viene effettuato alla fine della vita utile dell'impianto in seguito a un incidente, per ragioni tecniche o economiche, per motivi di sicurezza e ambientali.
  • ≥ Deep-water vedi Acque profonde.

  • ≥ Downstream il termine downstream riguarda le attività inerenti il settore petrolifero che si collocano a valle dell'esplorazione e produzione.

  • ≥ Drillship (Nave di perforazione) nave dotata di propulsione propria in grado di effettuare operazioni di perforazione in acque profonde.
  • ≥ Dry-tree testa pozzo fuori acqua posta sulle strutture di produzione galleggianti.
  • ≥ Dynamic Positioned Heavy Lifting Vessel (Nave per grandi sollevamenti a posizionamento dinamico) mezzo navale dotato di gru di elevata capacità di sollevamento in grado di mantenere una posizione definita rispetto a un certo sistema di riferimento con elevata precisione mediante la gestione di propulsori (eliche), in modo da annullare le forzanti ambientali (vento, moto ondoso, corrente).
  • ≥ EPC (Engineering, Procurement, Construction) contratto tipico del segmento Engineering & Construction Onshore avente per oggetto la realizzazione di impianti nel quale la società fornitrice del servizio svolge le attività di ingegneria, approvvigionamento dei materiali e di costruzione. Si parla di "contratto chiavi in mano" quando l'impianto è consegnato pronto per l'avviamento, ovvero già avviato.
  • ≥ EPCI (Engineering, Procurement, Construction, Installation) contratto tipico del segmento Engineering & Construction Offshore avente per oggetto la realizzazione di un progetto complesso nel quale la società fornitrice del servizio (global or main contractor, normalmente una società di costruzioni o un consorzio) svolge le attività di ingegneria, approvvigionamento dei materiali, di costruzione degli impianti e delle relative infrastrutture, di trasporto al sito di installazione e delle attività preparatorie per l'avvio degli impianti.
  • ≥ Fabrication yard cantiere di fabbricazione di strutture offshore.
  • ≥ Facility servizi, strutture e installazioni ausiliarie necessarie per il funzionamento degli impianti primari.
  • ≥ Farm out assegnazione del contratto da parte del cliente a un'altra entità per un periodo di tempo determinato.
  • ≥ FDS (Field Development Ship) mezzo navale combinato, dotato di posizionamento dinamico, con capacità di sollevamento e di posa di condotte sottomarine.
  • ≥ FEED (Front-end Engineering and Design) ingegneria di base e attività iniziali eseguite prima di iniziare un progetto complesso al fine di valutare aspetti tecnici e permettere una prima stima dei costi di investimento.
  • ≥ Field Engineer ingegnere di cantiere.
  • ≥ Flare alta struttura metallica utilizzata per bruciare il gas che si separa dal petrolio nei pozzi di petrolio, quando non è possibile utilizzarlo sul posto o trasportarlo altrove.
  • ≥ FLNG (Floating Liquefied Natural Gas) impianto galleggiante per il trattamento, la liquefazione e lo stoccaggio del gas, che viene poi trasferito su navi di trasporto verso i mercati di consumo finali.
  • ≥ Floatover metodo di installazione di moduli di piattaforme marine senza l'esecuzione di operazioni di sollevamento. Un mezzo navale specifico trasporta il modulo da installare, si posiziona internamente ai punti di sostegno, varia il proprio assetto operando sulle casse di zavorra e abbassandosi posa il modulo sui punti di sostegno. Una volta che il modulo è a contatto con i punti di sostegno, il mezzo navale si sfila e si provvede ad assicurare il modulo alla struttura di supporto.
  • ≥ Flowline tubazione impiegata per il collegamento e il trasporto della produzione dei singoli pozzi a un collettore o a un centro di raccolta o trattamento.
  • ≥ FPSO vessel sistema galleggiante di produzione, stoccaggio e trasbordo (Floating Production Storage and Offloading), costituito da una petroliera di grande capacità, in grado di disporre di un impianto di trattamento degli idrocarburi di notevole dimensioni. Questo sistema, che viene ormeggiato a prua per mantenere una posizione geostazionaria, è in effetti, una piattaforma temporaneamente fissa, che collega le teste di pozzo sottomarine, mediante collettori verticali (riser) dal fondo del mare, ai sistemi di bordo di trattamento, stoccaggio e trasbordo.
  • ≥ FPU (Floating Production Unit) unità di produzione galleggiante.
  • ≥ FSHR (Free Standing Hybrid Risers) sistema che consiste in un tubo verticale di acciaio (detto "riser") che viene mantenuto in tensione da un modulo di galleggiamento posizionato vicino alla superficie del mare, la cui spinta di galleggiamento assicura stabilità. Un tubo flessibile (jumper) collega la parte superiore del riser a un'unità di produzione galleggiante (FPU), mentre il riser viene ancorato al fondale attraverso un sistema di ancoraggio. Un tubo rigido (riser base jumper) collega la parte inferiore del FSHR fino alla parte terminale della pipeline (PLET).
  • ≥ FSRU (Floating Storage Re-gassification Unit) terminale galleggiante a bordo del quale il gas naturale liquefatto viene stoccato e poi rigassificato prima del trasporto in condotte.
  • ≥ Gas export line condotta di esportazione del gas dai giacimenti marini alla terraferma.
  • ≥ GNL Gas Naturale Liquefatto, ottenuto a pressione atmosferica con raffreddamento del gas naturale a -160 °C. Il gas viene liquefatto per facilitarne il trasporto dai luoghi di estrazione a quelli di trasformazione e consumo. Una tonnellata di GNL corrisponde a circa 1.500 metri cubi di gas.
  • ≥ GPL Gas di Petrolio Liquefatti, ottenuti in raffineria sia dal frazionamento primario del greggio che da altri processi successivi; gassosi a temperatura ambiente e pressione atmosferica, sono liquefabili per la sola moderata compressione a temperatura ambiente e quindi si immagazzinano quantitativi rilevanti in recipienti metallici di agevole maneggiabilità.
  • ≥ Grass Root Refinery raffineria costruita ex-novo con una capacità pianificata.

  • ≥ Gunitatura (concrete coating) rivestimento e zavorramento di condotte posate sul fondo del mare mediante cemento armato in modo da proteggere l'esterno della condotta da urti e corrosioni.

  • ≥ Hydrocracking (impianto di) impianto all'interno del quale è realizzato il processo di separazione delle grosse molecole di idrocarburi.
  • ≥ Hydrotesting operazione eseguita con acqua pompata ad alta pressione (più alta della pressione operativa) nelle condotte per verificarne la piena operatività e per assicurare che siano prive di difetti.
  • ≥ Hydrotreating processo di raffineria avente come scopo il miglioramento delle caratteristiche di una frazione petrolifera.
  • ≥ Ice Class classificazione per indicare il livello aggiuntivo di potenziamento e altri assetti che consentono a una nave di navigare tra i ghiacci marini.
  • ≥ International Oil Company compagnie a capitale privato, tipicamente quotate su mercati azionari, coinvolte in diversi modi nelle attività petrolifere upstream e/o downstream.
  • ≥ Jacket struttura reticolare inferiore di una piattaforma fissata mediante pali a fondo mare.
  • ≥ Jack-up unità marina mobile di tipo autosollevante, per la perforazione dei pozzi offshore, dotata di uno scafo e di gambe a traliccio.
  • ≥ J-laying (posa a "J") posa di una condotta utilizzando una rampa di varo quasi verticale per cui la condotta assume una configurazione a "J". Questo tipo di posa è adatta ad alti fondali.
  • ≥ Lay-up mezzo inattivo con sospensione del periodo di validità della certificazione di classe.
  • ≥ Leased FPSO FPSO (Floating Production, Storage and Offloading) per il quale contrattista e cliente (Oil Company) ricorrono alla forma contrattuale "Lease", attraverso la quale il locatario (cliente/Oil Company) utilizza l'FPSO pagando al locatore (contrattista) un corrispettivo detto "canone" per un periodo di tempo determinato. Il locatario ha il diritto di acquistare l'FPSO alla scadenza del contratto.
  • ≥ Local Content sviluppare le competenze locali, trasferire le proprie conoscenze tecniche e manageriali, e rafforzare la manodopera e l'imprenditoria locale, attraverso le proprie attività di business e le iniziative di supporto per le comunità locali.
  • ≥ LTI (Lost Time Injury) infortunio con perdita di tempo. Un LTI è un qualsiasi infortunio connesso con il lavoro che rende la persona infortunata temporaneamente inabile a eseguire un lavoro regolare o un lavoro limitato in un qualsiasi giorno/turno successivo al giorno in cui si è verificato un infortunio.
  • ≥ Midstream settore costituito dalle attività dedicate alla costruzione e gestione di infrastrutture per il trasporto idrocarburi.
  • ≥ Moon pool apertura dello scafo delle navi di perforazione per il passaggio delle attrezzature necessarie all'attività.
  • ≥ Mooring ormeggio.
  • ≥ Mooring buoy sistema di ormeggio in mare aperto.
  • ≥ Multipipe subsea sistema di separazione gravitazionale gas/liquido caratterizzato da una serie di separatori verticali di piccolo diametro che operano in parallelo (applicazione per acque profonde).
  • ≥ National Oil Company compagnie di proprietà dello Stato, o da esso controllate, coinvolte in diversi modi nelle attività di esplorazione, produzione, trasporto e trasformazione degli idrocarburi.
  • ≥ NDT (Non Destructive Testing) Controlli Non Distruttivi. Complesso di esami, prove e rilievi condotti impiegando metodi che non alterano il materiale alla ricerca e identificazione di difetti strutturali.
  • ≥ NDT Phased Array metodo NDT (Non Destructive Testing) basato sull'uso di ultrasuoni per rilevare difetti in una struttura o una saldatura.
  • ≥ Offshore/Onshore il termine offshore indica un tratto di mare aperto e, per estensione, le attività che vi si svolgono; onshore è riferito alla terra ferma e, per estensione, alle attività che vi si svolgono.
  • ≥ Oil Services Industry settore industriale che fornisce servizi e/o prodotti alle National o International Oil Company ai fini dell'esplorazione, produzione, trasporto e trasformazione degli idrocarburi.
  • ≥ Ombelicale cavo flessibile di collegamento che, in un unico involucro, contiene cavi e tubi flessibili.
  • ≥ Open Book Estimate (OBE) tipologia di contratto dove il prezzo forfettario del progetto (normalmente per impianti chiavi in mano oppure EPC) viene concordato congiuntamente con il cliente, in modo trasparente, dopo la firma del contratto e in una fase avanzata dell'ingegneria di base, sulla base di una stima dei costi complessivi del progetto.
  • ≥ Pig apparecchiatura che viene utilizzata per pulire, raschiare e ispezionare una condotta.
  • ≥ Piggy back pipeline pipeline di piccolo diametro, posto al di sopra di un altro pipeline di diametro maggiore, destinato al trasporto di altri prodotti rispetto a quello trasportato dalla linea principale.
  • ≥ Pile lungo e pesante palo di acciaio che viene infisso nel fondo del mare; l'insieme di più pali costituisce una fondazione per l'ancoraggio di una piattaforma fissa o di altre strutture offshore.
  • ≥ Pipe-in-pipe condotta sottomarina, formata da due tubazioni coassiali, per il trasporto di fluidi caldi (idrocarburi). Il tubo interno ha la funzione di trasportare il fluido. Nell'intercapedine tra i due tubi si trova del materiale coibente per ridurre lo scambio termico con l'ambiente esterno. Il tubo esterno assicura la protezione meccanica dalla pressione dell'acqua.
  • ≥ Pipe-in-pipe forged end terminazione forgiata di un doppio tubo coassiale.
  • ≥ Pipelayer mezzo navale per posa di condotte sottomarine.
  • ≥ Pipeline sistema per il trasporto di greggio, di prodotti petroliferi e di gas naturale costituito da una condotta principale e dai relativi apparati e macchine ausiliarie.
  • ≥ Pipe Tracking System (PTS) sistema informatico volto ad assicurare la completa tracciabilità dei componenti di una condotta sottomarina installata durante l'esecuzione di un progetto.
  • ≥ Piping and Instrumentation Diagram (P&ID) schema che rappresenta tutte le apparecchiature, le tubazioni, la strumentazione con le relative valvole di blocco e di sicurezza di un impianto.
  • ≥ Pre Assembled Rack (PAR) travi per il sostegno delle tubazioni.
  • ≥ Pre-commissioning lavaggio ed essiccamento della condotta.
  • ≥ Pre-drilling template struttura di appoggio per una piattaforma di perforazione.
  • ≥ Pre-Travel Counselling suggerimenti di tipo sanitario sulla base delle condizioni di salute di chi viaggia, informando adeguatamente il lavoratore sui rischi specifici e la profilassi da adottare in base al Paese di destinazione.
  • ≥ Pulling operazione di intervento su un pozzo per eseguire manutenzioni e sostituzioni marginali.
  • ≥ QHSE (Qualità, Health, Safety, Environment) Qualità, Salute, Sicurezza, Ambiente.
  • ≥ Rig impianto di perforazione, composto da una struttura a traliccio (torre), dal piano sonda su cui la torre è installata, e dalle attrezzature accessorie per le operazioni di discesa, risalita e rotazione della batteria di perforazione e per il pompaggio del fango.
  • ≥ Riser collettore utilizzato nei pozzi offshore con testa pozzo sottomarina per collegarla con la superficie.
  • ≥ ROV (Remotely Operated Vehicle) mezzo sottomarino senza equipaggio guidato e alimentato via cavo, utilizzato per attività di ispezione e per lavori subacquei.
  • ≥ Shale gas gas metano prodotto da giacimenti non convenzionali costituiti da roccia argillosa.
  • ≥ Shale oil petrolio non convenzionale prodotto dai frammenti di rocce di scisto bituminoso.
  • ≥ Shallow water vedi Acque convenzionali.

  • ≥ Sick Building Syndrome insieme di disturbi causati dalle condizioni dell'ambiente di lavoro, senza cause identificabili, ma eventualmente attribuibili alla presenza di composti organici volatili, formaldeide, muffe, acari.

  • ≥ S-laying (posa a "S") posa di una condotta mediante l'avanzamento della nave sfruttando le qualità elastiche dell'acciaio, per cui la condotta assume una configurazione a "S", con una estremità sul fondo e l'altra tenuta in tensione a bordo della nave. La posa a "S" viene utilizzata per i fondali medio-bassi.
  • ≥ Slug catcher impianto per la depurazione del gas.
  • ≥ Smart stacking periodo di fermo che prevede un'ottimizzazione dei costi e l'applicazione di un piano di preservation dell'impianto.
  • ≥ Sour water acqua che contiene una certa quantità di contaminanti disciolti.
  • ≥ Spar sistema di produzione galleggiante, ancorato al fondo marino mediante un sistema di ancoraggio semirigido, costituito da uno scafo cilindrico verticale che supporta la struttura di una piattaforma.
  • ≥ Spare capacity rapporto tra produzione e capacità produttiva, riferita alla quantità di petrolio in eccesso, che non deve essere utilizzato per far fronte alla domanda.
  • ≥ Spool inserto di collegamento tra una tubazione sottomarina e il riser di una piattaforma, o comunque inserto per collegare due estremità di tubazioni.
  • ≥ Spoolsep impianto con funzione di separare l'acqua dal petrolio nel trattamento del greggio.
  • ≥ Strato Pre-Salt formazione geologica presente sulle piattaforme continentali al largo delle coste dell'Africa e del Brasile.
  • ≥ Stripping processo mediante il quale i prodotti volatili indesiderati sono allontanati dalla miscela liquida o dalla massa solida in cui sono disciolti.
  • ≥ Subsea processing attività svolta nell'ambito dello sviluppo di campi di petrolio e/o gas naturale in mare e legata alla strumentazione e alle tecnologie necessarie per l'estrazione, il trattamento e il trasporto di tali fluidi sotto il livello del mare.
  • ≥ Subsea tiebacks collegamento di nuovi campi petroliferi a strutture fisse o flottanti già esistenti.
  • ≥ Subsea treatment è un nuovo processo per lo sviluppo dei giacimenti marginali. Il sistema prevede l'iniezione e il trattamento di acqua di mare direttamente sul fondo marino.
  • ≥ SURF (Subsea, Umbilicals, Risers, Flowlines) facility: insieme di condotte e attrezzature che collegano un pozzo o un sistema sottomarino con un impianto galleggiante.
  • ≥ Tandem Offloading metodo finalizzato al trasferimento di un flusso liquido (sia petrolio che gas liquefatto) fra due unità offshore collocate una in fila all'altra, attraverso l'utilizzo di un sistema aereo, flottante o sottomarino (in contrapposizione allo scarico side-by-side, in cui due unità offshore sono posizionate l'una accanto all'altra).
  • ≥ Tar sands sabbie bituminose, ossia miscele di argilla, sabbia, fango, acqua e bitume. Il bitume è composto principalmente da idrocarburi ad alto peso molecolare e può essere trasformato in diversi prodotti petroliferi.
  • ≥ Template struttura sottomarina rigida e modulare sulla quale vengono a trovarsi tutte le teste pozzo del giacimento.
  • ≥ Tender assisted drilling unit (TAD) impianto di perforazione costituito da una piattaforma offshore su cui è installata una torre di perforazione, collegata a una nave di appoggio, che ospita le infrastrutture ancillari necessarie a fornire assistenza alle attività di perforazione.
  • ≥ Tendon tubi tiranti e stabilizzanti utilizzati per tensionare le Tension Leg Platform per permettere alla piattaforma la necessaria stabilità per la sua operatività.
  • ≥ Tension Leg Platform (TLP) piattaforma galleggiante di tipo fisso, mantenuta in posizione tramite un sistema tensionato di ancoraggio a cassoni di zavorra collocati a fondo mare. Il campo di applicazione di queste piattaforme è quello degli alti fondali.
  • ≥ Termination for convenience diritto del contraente di recedere unilateralmente dal contratto in base alla propria convenienza, salvo il pagamento di un corrispettivo, contrattualmente pattuito, per l'esercizio di tale diritto (cd. "termination fee").

  • ≥ Tie-in collegamento di una condotta di produzione a un pozzo sottomarino o semplicemente giunzione di due tratti di pipeline.

  • ≥ Tight oil idrocarburo presente a grandi profondità allo stato liquido e "intrappolato" in rocce impermeabili che ne impediscono la fuoriuscita con una normale estrazione.
  • ≥ Topside parte emersa di una piattaforma.
  • ≥ Trenching scavo di trincea, eseguito per la posa di condotte a terra e a mare.
  • ≥ Treno insieme di unità che realizzano un processo complesso di raffinazione, petrolchimico, di liquefazione o rigassificazione del gas naturale. Un impianto può essere composto da uno o più treni, di uguale capacità e funzionanti in parallelo.
  • ≥ Trunkline condotta utilizzata per il trasporto di greggio proveniente dai grandi depositi di stoccaggio ai luoghi di produzione, alle raffinerie, ai terminali costieri.
  • ≥ Upstream il termine upstream riguarda le attività di esplorazione e produzione idrocarburi.
  • ≥ Vacuum secondo stadio della distillazione del greggio.
  • ≥ Warm Stacking impianto inattivo, ma pronto a riprendere l'attività operativa in caso di acquisizione di un contratto. Il personale è al completo e la manutenzione ordinaria viene normalmente eseguita.
  • ≥ Wellhead (testa pozzo) struttura fissa che assicura la separazione del pozzo dall'ambiente esterno.
  • ≥ Wellhead Barge (WHB) nave attrezzata per le attività di drilling, work over e produzione (parziale o totale), collegata agli impianti di processo e/o stoccaggio.
  • ≥ Workover operazione di intervento su un pozzo per eseguire consistenti manutenzioni e sostituzioni delle attrezzature di fondo, che convogliano i fluidi di giacimento in superficie.
  • ≥ Yard cantiere.

Altri termini

  • ≥ CCUS (Carbon Capture, Utilization and Storage) ossia cattura, utilizzo e stoccaggio del carbonio e racchiude tutte quelle soluzioni in grado di ridurre le emissioni di gas serra degli impianti inquinanti o rimuoverle direttamente dall'atmosfera.
  • ≥ ESG (Environmental Social Governance) si riferisce alla considerazione dell'operato di un'azienda rispetto alle sue interazioni con ambiente e territorio, società e gestione aziendale.
  • ≥ ESMA (European Securities and Markets Authority) autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati.
  • ≥ OECD (Organisation for Economic Co-operation and Development) organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico composta da trentacinque Paesi sviluppati aventi in comune un sistema di governo di tipo democratico e un'economia di mercato.
  • ≥ OPEC organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio.

Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario

ai sensi del decreto legislativo 30 dicembre 2016, n. 254

La "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario" (di seguito DNF) è il documento informativo che Saipem redige per assolvere agli obblighi previsti dagli articoli 3 e 4 del D.Lgs. n. 254/2016, recepimento italiano della Direttiva Europea 2014/95/UE. Il documento descrive l'andamento della gestione degli aspetti non finanziari, le politiche del Gruppo, le attività, i principali risultati e impatti generati nell'anno, in termini di indicatori e analisi di trend. Il documento è inoltre strumento integrante dell'impegno di Saipem nel dare concretezza agli orientamenti della Commissione Europea in materia, al fine di fornire agli stakeholder un'informativa non finanziaria sempre più utile, completa e trasparente per la comprensione del business della Società.

Metodologia, principi e criteri di reporting

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Il presente documento costituisce la "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario" del Gruppo Saipem (di seguito Gruppo, Saipem, Società) al 31 dicembre 2020.

Il documento è redatto in conformità ai GRI Standards del Global Reporting Initiative (GRI), utilizzati come standard di rendicontazione ai sensi del D.Lgs. n. 254/2016 secondo l'opzione "Core" (vedi sezione "Indice dei contenuti GRI"). L'opzione Core richiede di riportare 33 Disclosure incluse nelle aree Organisational profile, Strategy, Ethics and integrity, Governance, Stakeholder engagement e Reporting practice, e per ogni tema materiale (o rilevante), di rispettare tutte le richieste contenute nello standard GRI 103 "Management Approach" e tutte le richieste di rendicontazione per almeno un indicatore previsto dal relativo Standard "topic-specific".

Al fine di migliorare sempre più la trasparenza sulle performance della Società e di favorire la comparabilità dei dati e delle informazioni fornite agli stakeholder, il documento considera anche le indicazioni fornite dal Sustainability Accounting Standards Board (SASB) per l'identificazione e la pubblicazione delle informazioni ritenute più rilevanti per la creazione di valore a lungo termine per il settore. Considerata la natura diversificata delle attività operative del Gruppo, il documento si riferisce agli standard SASB di due diversi settori: 1) Extractives & Minerals processing sector - Oil&Gas - Services; 2) Infrastructure sector - Engineering & Construction services.

Come previsto dall'art. 5 del D.Lgs. n. 254/2016, la DNF costituisce una relazione separata nella "Relazione sulla gestione" contrassegnata con apposita dicitura al fine di una sua chiara identificazione. Come tale, è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA in data 12 marzo 2021. La DNF è predisposta dalla funzione Corporate Sustainability, in collaborazione con tutte le funzioni Corporate, delle divisioni, delle società, progetti operativi e siti del Gruppo responsabili delle tematiche trattate.

Specifiche procedure definiscono ruoli, responsabilità, attività, controlli e flussi informativi relativamente al processo di rendicontazione della DNF.

La DNF richiama altre sezioni della "Relazione sulla gestione" e la "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari" per i contenuti che sono ivi trattati nel dettaglio e contiene a sua volta informazioni che assolvono agli obblighi di cui al primo e secondo comma dell'art. 2428 del codice civile, limitatamente all'analisi delle informazioni su personale e ambiente. Inoltre, la "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti" fornisce ulteriori approfondimenti in merito agli obiettivi ESG compresi nella remunerazione variabile di lungo termine degli Amministratori, dei Sindaci e dei Dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo.

Oltre alle richiamate disposizioni del legislatore, il contenuto del documento è stato definito, come previsto dai GRI Standards, considerando i principi di materialità, inclusività degli stakeholder, contesto di sostenibilità e completezza. Per garantire la qualità delle informazioni contenute nel documento sono stati seguiti i principi di equilibrio, comparabilità, accuratezza, tempestività, chiarezza e affidabilità delle informazioni riportate. La sezione "Indice dei Contenuti GRI" contiene il dettaglio degli indicatori di prestazione rendicontati in conformità alle linee guida adottate.

Le informazioni contenute nella DNF si riferiscono ai temi identificati come materiali e ai relativi indicatori che riflettono gli impatti economici, ambientali e sociali significativi dell'organizzazione o che potrebbero influenzare in modo sostanziale le valutazioni e le decisioni degli stakeholder del Gruppo. L'analisi di materialità, aggiornata annualmente e con il coinvolgimento diretto di rappresentanze degli stakeholder della

SAIPEM RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2020

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Società, ha guidato la definizione dei contenuti da rendicontare. I principali obiettivi e impegni, la descrizione dell'approccio strategico alle tematiche rilevanti di carattere non finanziario e dei principali rischi generati e subìti rispetto a tali ambiti, ivi incluse le modalità di gestione degli stessi, sono trattati nelle relative sezioni del presente documento.

Al fine di fornire informazioni più approfondite sulle tematiche di maggiore interesse per gli stakeholder societari, con un linguaggio e modalità più comunicative, Saipem pubblica dall'anno 2006 il Bilancio di Sostenibilità annuale. Il documento è disponibile sul sito web istituzionale, insieme ad altri documenti specifici per tematica, ai quali si rimanda ove necessario. In particolare, Saipem ha rinnovato per il terzo anno consecutivo il suo impegno di disclosure secondo le raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) del Financial Stability Board attraverso il documento "Leading the path to energy transition", pubblicato nell'ottobre 2020 e disponibile sul sito web societario. Inoltre, dal 2016 la Società pubblica annualmente un Modern Slavery Statement che descrive le misure adottate per assicurare, così come richiesto dalla legge del Regno Unito "Modern Slavery Act 2015 - Section 54", l'assenza di ogni forma di "schiavitù moderna, lavoro forzato e traffico di esseri umani" al proprio interno e lungo la propria catena di fornitura. Lo Statement considera, in via volontaria, le attività di tutto il Gruppo Saipem e non le sole società presenti nel Regno Unito.

Gli indicatori di performance sono stati raccolti su base annuale e la rendicontazione è effettuata sul triennio 2018-2020, salvo dove diversamente indicato. Il processo di rilevazione delle informazioni e dei dati quantitativi è stato strutturato in modo da garantire la confrontabilità dei dati e l'analisi dei trend nel triennio, al fine di permettere una corretta lettura delle informazioni e una completa visione a tutti gli stakeholder interessati all'evoluzione delle performance di Saipem. Eventuali variazioni delle metodologie di rilevazione rispetto agli anni passati sono opportunamente segnalate nel documento.

A partire dal 2019 Saipem ha implementato su un campione (che nel 2020 è stato esteso) di società del Gruppo un Sistema di Controllo Interno appositamente dedicato all'Informativa Non Finanziaria e basato sul Framework della Committee of Sponsoring Organization (CoSO). L'obiettivo del Sistema di Controllo Interno è aumentare ulteriormente l'affidabilità del reporting non finanziario nel suo complesso e introdurre un ulteriore processo di verifica interna da parte delle funzioni.

Il Sistema di Controllo sull'Informativa Non Finanziaria è governato internamente dalla "Management System Guideline for Internal Control System over Non-Financial Information". Il Sistema prevede due sessioni di monitoraggio: il Monitoraggio di Linea, condotto dalle funzioni interne sui dati di responsabilità della funzione stessa, e il Monitoraggio Indipendente, svolto dalla funzione Internal Audit sulle altre funzioni aziendali. In merito alla sicurezza dei dati e delle informazioni gestite dalla Società ai fini, non esclusivi, del presente documento, Saipem ha adottato misure di sicurezza affinché tutti gli applicativi e le infrastrutture tecniche siano totalmente integrati con i sistemi di sicurezza per la protezione dalle minacce di natura informatica, con effetti di maggiore garanzia anche sui sistemi di reporting.

La DNF è sottoposta a specifico giudizio di conformità da parte di una società di revisione indipendente, che esprime con apposita relazione distinta un'attestazione circa la conformità delle informazioni fornite ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D.Lgs. n. 254/2016 e dei "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards" definiti dal GRI - Global Reporting Initiative ("GRI Standards"), individuati come standard di rendicontazione. L'attività di esame limitato non ha riguardato l'applicazione delle indicazioni fornite dal SASB. La verifica è svolta secondo le procedure indicate nella sezione "Relazione della società di revisione", inclusa nel presente documento.

Perimetro di rendicontazione

Come prescritto dal D.Lgs. n. 254/2016, la DNF contiene le informazioni e gli indicatori relativi alla performance di Saipem SpA e delle società controllate consolidate integralmente nella "Relazione finanziaria annuale". Eventuali variazioni del perimetro di reporting rispetto all'anno precedente sono descritte nella sezione "Principi di consolidamento" della "Relazione finanziaria annuale".

In alcuni ambiti sono presenti variazioni rispetto al perimetro di consolidamento suddetto, garantendo comunque il criterio dell'impatto significativo. Per quanto riguarda i dati relativi la sicurezza, si sottolinea che, a partire dal 2018, essi sono stati rendicontati suddivisi tra Saipem e subcontrattisti. Invece, negli indicatori afferenti all'ambito ambientale sono inclusi anche i dati relativi a subcontrattisti operanti nei siti Saipem e dei partner nelle attività in cui Saipem è responsabile della gestione HSE. Per gli stessi indicatori sono stati inoltre definiti dei limiti di significatività per l'inclusione dei siti operativi nel perimetro (es. numero di persone presenti in sito o, nel caso di uffici non di proprietà Saipem, tipologia di contratto d'affitto).

Si specifica inoltre che per le relazioni con gli stakeholder locali sono escluse le società che non hanno attività operative significative.

Al fine di assicurare la comprensione dell'attività di impresa, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dalla stessa prodotto, come previsto dal D.Lgs. n. 254/2016, ovvero di fornire le informazioni necessarie ad assicurare la comprensione dell'attività dell'intero Gruppo Saipem, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dallo stesso prodotto, e per garantire altresì la comparabilità delle performance rispetto alle informazioni pubblicate negli altri documenti societari, oltre al perimetro integrale (denominato nel documento "Consolidato integrale"), gli indicatori sono riportati anche con un perimetro di rendicontazione più esteso, includendo le società controllate non consolidate integralmente e quelle in joint operation, a controllo congiunto o collegate, in cui Saipem ha il controllo delle operazioni. Tali indicatori sono contrassegnati dalla dicitura perimetro "Totale Gruppo".

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Per alcuni temi materiali l'impatto delle attività di Saipem si manifesta oltre il perimetro dell'organizzazione. Come previsto dal principio di completezza dell'informazione definito dallo Standard GRI 101: Foundation, l'organizzazione è tenuta a riportare il perimetro per ogni tema materiale non solo in merito agli impatti causati direttamente dalle proprie attività, ma anche rispetto agli impatti ai quali contribuisce e che sono collegati attraverso relazioni di business alle proprie attività, prodotti e servizi. A tal fine, sugli ambiti più rilevanti, Saipem riporta alcuni indicatori e informazioni significative riferiti anche ad attività non gestite direttamente. La tabella seguente identifica il perimetro esterno all'organizzazione per categoria di stakeholder interessato, riportando anche le eventuali limitazioni che afferiscono a ogni tema materiale.

Temi materiali Perimetro esterno Limitazioni
Salute e sicurezza sul lavoro Fornitori e subcontrattisti, alcune comunità locali Parziale, per i fornitori
Leadership e cultura della sicurezza Fornitori e subcontrattisti, alcune comunità locali Parziale, per i fornitori
Etica del business Business partner, fornitori e subcontrattisti -
Contrasto alla corruzione Business partner, fornitori e subcontrattisti -
Responsabilità ambientale e sociale
lungo la catena di fornitura
Fornitori e subcontrattisti Parziale, per i fornitori
Garantire i diritti umani
nella catena di fornitura
Fornitori e subcontrattisti Parziale, per i fornitori
Intelligenza artificiale e digitalizzazione - -
Tecnologie avanzate e innovazione - -
Sviluppo dei dipendenti Subcontrattisti (per formazione HSE) -
Supporto e sviluppo delle comunità locali - I modelli di calcolo del valore
generato sono stati applicati
ad alcune realtà operative
Diversity e ambiente di lavoro inclusivo - -
Coinvolgimento e soddisfazione dei dipendenti - -
Salute e benessere dei dipendenti - -
Incentivi e benefit per i dipendenti - -
Attrazione dei dipendenti,
gestione dei talenti e retention
- -
Efficienza energetica Fornitori e subcontrattisti Fornitori
Riduzione delle emissioni GHG Fornitori e subcontrattisti Fornitori
Transizione verso attività
a basse emissioni di carbonio
- -
Gestione dei rischi connessi
al cambiamento climatico
- Parziale, per i fornitori
Riduzione delle emissioni atmosferiche
(non GHG)
Fornitori e subcontrattisti Fornitori
Uso di combustibili alternativi Fornitori e subcontrattisti Fornitori
Gestione delle risorse idriche Fornitori e subcontrattisti Fornitori
Riciclo e riduzione dei rifiuti Fornitori e subcontrattisti Fornitori
Transizione verso un'economia circolare - -

Analisi di materialità e definizione del contenuto

La DNF rendiconta su quegli ambiti previsti dal D.Lgs. n. 254/2016 valutati come significativi e materiali secondo un processo che tiene conto delle attività specifiche di Saipem e degli interessi di tutte le categorie di stakeholder societari, come di seguito descritto.

Come previsto dai GRI Standards e in accordo con le procedure interne di Saipem, la Società rinnova con cadenza annuale un processo di analisi di materialità volto a individuare, identificare e prioritizzare gli aspetti di sostenibilità del proprio business che potrebbero influire in modo sostanziale sulle valutazioni e decisioni dei suoi stakeholder e che risultano essere più significative per la Società stessa. L'analisi è svolta attraverso il

coinvolgimento di rappresentanti di tutte le categorie dei principali stakeholder (inclusi i dipendenti), del management societario e del Consiglio di Amministrazione.

Qui di seguito una rappresentazione del processo per fasi successive di lavoro.

ANALISI DELLE TEMATICHE DI RILIEVO PER GLI STAKEHOLDER DI SAIPEM

Identificazione temi di rilievo per il settore afferenti alla sostenibilità del business di Saipem

Analisi del contesto di sostenibilità del business di Saipem, delle agenzie di rating di sostenibilità, dei mezzi di comunicazione, e di benchmark su clienti e competitor per mappare i temi di sostenibilità rilevanti per il settore di riferimento, considerando anche temi emergenti e trend globali. È stato identificato un set di complessivi 48 temi.

Survey diretta a rappresentanti (più di 2.900 soggetti che hanno risposto alla survey) di tutte le categorie di stakeholder societari (clienti, business partner, associazioni di categoria, investitori, assicuratori, ONG, rappresentanti delle comunità locali, rappresentanti delle autorità, fornitori e dipendenti Saipem). L'analisi delle tematiche rilevanti per gli stakeholder di Saipem è stata aggregata con analisi relative a: tematiche rilevanti per clienti, competitor e società del settore energetico; regolamentazioni; notizie e canali social

Analisi dei temi prioritari per il management e top management societario

Consultazione, tramite survey, del senior management di Saipem e del Comitato endo-consiliare Sostenibilità, Scenari e Governance

Selezione dei temi materiali per la Società

Identificazione dei 24 temi di maggiore importanza sia per la Società che per gli stakeholder, sulla base dei quali è strutturata l'informativa non finanziaria e di sostenibilità e di cui la Società tiene conto per la definizione dei propri obiettivi futuri

I rispondenti (stakeholder esterni, dipendenti e senior manager di Saipem) hanno identificato le tematiche più importanti, valutandole secondo il criterio della responsabilità (tematiche che il rispondente ritiene debbano essere gestite da Saipem in quanto azienda responsabile) e del valore creato (economico, sociale, culturale, reputazionale, ambientale, ecc.) per Saipem stessa, a favore dei suoi stakeholder, e per la società civile intesa in senso ampio.

Per permettere un'identificazione più precisa e oggettiva degli ambiti prioritari per gli stakeholder societari, le tematiche di sostenibilità del business sono state aggiornate con nuovi temi emergenti nel contesto di riferimento e alcune tematiche della precedente analisi sono state ridefinite in sotto-tematiche più di dettaglio. La matrice di materialità 2020 presenta quindi 48 tematiche analizzate, fra le quali ne sono state evidenziate 24 come maggiormente prioritarie. Maggiori dettagli e una rappresentazione dei risultati sono disponibili alla sezione "Methodology and reporting criteria" del Bilancio di Sostenibilità 2020 "Ready for the transition - Enabling a green future".

Il Consiglio di Amministrazione ha partecipato all'esercizio di analisi tramite il Comitato endo-consiliare Sostenibilità, Scenari e Governance, i cui membri hanno espresso le loro valutazioni nella riunione del 17 novembre 2020.

I risultati finali dell'analisi di materialità sono stati validati dal Comitato di Sostenibilità, comitato presieduto dal CEO e composto dal top management societario, condivisi con il Comitato endo-consiliare Sostenibilità, Scenari e Governance e con il Consiglio di Amministrazione.

I temi emersi dall'analisi di materialità costituiscono la base per la definizione del Piano di Sostenibilità di Saipem, trasversale per tutte le linee di business, che viene successivamente tenuto in considerazione nella definizione del piano strategico quadriennale e nella definizione degli obiettivi societari. Un approfondimento in merito agli obiettivi ESG compresi nella remunerazione variabile di lungo termine degli Amministratori, dei Sindaci e dei Dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo è disponibile nella "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti".

Per facilitare la lettura della DNF le icone riportate nella seguente tabella permettono un'identificazione visuale dei macro ambiti dei relativi temi materiali presentati nella matrice di materialità Saipem.

Per la descrizione dei rischi identificati dalla Società relativamente alle cinque aree la cui trattazione è prevista dal D.Lgs. n. 254/2016 e alle tematiche individuate come materiali per la Società, oltre a quanto rappresentato nelle specifiche sezioni della DNF, si rimanda anche alla sezione "Gestione dei rischi d'impresa" della "Relazione sulla gestione" per una trattazione più completa e integrata nel complessivo sistema di Enterprise Risk Management di Saipem e delle sue controllate.

al posizionamento
strategico
Connessi
Connessi all'evoluzione
tecnologica
sicurezza e ambiente
Connessi alla salute,
Rischi Digital e IT Connessi all'instabilità
Connessi alla
supply chain
Rischi di business
politica, sociale
e alle pandemie
ed economica
integrity Rischi cyber alle risorse umane
Rischi connessi
Temi materiali/Rischi TRATTATI neLLA RELAZIONE SULLA GESTIONE "GESTIONE DEI RISCHI D'IMPRESA"
Salute e sicurezza sul lavoro
Transizione verso attività a basse emissioni di carbonio
Riduzione delle emissioni GHG
Contrasto alla corruzione
Etica del business
Efficienza energetica
Gestione dei rischi connessi al cambiamento climatico
Riduzione delle emissioni atmosferiche (non GHG)
Gestione delle risorse idriche
Responsabilità ambientale e sociale lungo la catena di fornitura
Attrazione dei dipendenti, gestione dei talenti e retention
Uso di combustibili alternativi
Riciclo e riduzione dei rifiuti
Leadership e cultura della sicurezza
Sviluppo dei dipendenti
Supporto e sviluppo delle comunità locali
Diversity e ambiente di lavoro inclusivo
Coinvolgimento e soddisfazione dei dipendenti
Salute e benessere dei dipendenti
Incentivi e benefit per i dipendenti
Intelligenza artificiale e digitalizzazione
Tecnologie avanzate e innovazione
Transizione verso un'economia circolare
Garantire i diritti umani nella catena di fornitura

CORRISPONDENZA D.LGS. n. 254/TEMI MATERIALI/CONTENUTI DNF

Ambiti previsti Tematiche materiali GRI standard Icona Sezioni della DNF Approfondimenti
dal D.Lgs. n. 254/2016
Modello aziendale
di gestione
e organizzazione
Art. 3.1, comma a
Saipem GRI 102: General Disclosures
2016
GRI 201: Economic
Performance 2016
GRI 204 : Procurement
Practices 2016
Saipem 2020
Modello aziendale
di gestione
e organizzazione.
in altri documenti
Capitoli "Risorse umane"
e "Governance" della
Relazione sulla gestione.
Relazione sul Governo
Societario e gli Assetti
Proprietari 2020.
Politiche
Art. 3.1, comma b
Nelle specifiche sezioni
"Politiche e sistema di
gestione" di ciascun
ambito trattato.
Le Politiche societarie sono
disponibili alla sezione
Documentazione del sito
www.saipem.com.
Temi ambientali:
- impatti su ambiente
Art. 3.2, comma c
- energia ed emissioni
Art. 3.2, comma a;
Art. 3.2, comma b
- risorse idriche
Art. 3.2, comma a
Efficienza energetica.
Riduzione delle
emissioni GHG.
Riduzione delle
emissioni
atmosferiche
(non GHG).
Gestione dei rischi
connessi al
cambiamento
climatico.
Transizione verso
attività a basse
emissioni di carbonio.
Uso di combustibili
alternativi.
Gestione delle risorse
idriche.
Riciclo e riduzione
dei rifiuti.
GRI 201: Economic
Performance 2016
GRI 302: Energy 2016
GRI 303: Water and Effluents
2018
GRI 305: Emissions 2016
GRI 306: Waste 2020
L'efficienza energetica
e le emissioni di GHG.
La prevenzione
e il ripristino
degli sversamenti.
Innovazione e ricerca
contro il cambiamento
climatico; innovazione
nella gestione
delle persone.
Capitoli "Driving the energy
transition", "Growing the
leaders of the future" and
"Generating shared value" del
Bilancio di Sostenibilità 2020
"Ready for the transition -
Enabling a green future".
Gestione delle persone
Art. 3.2, comma d
Impatti su salute
e sicurezza
Art. 3.2, comma c
Salute e sicurezza sul
lavoro.
Leadership e cultura
della sicurezza.
Supporto e sviluppo
delle comunità locali.
Sviluppo dei
dipendenti.
Diversity e ambiente di
lavoro inclusivo.
Coinvolgimento e
soddisfazione dei
dipendenti.
Salute e benessere dei
dipendenti.
Incentivi e benefit per i
dipendenti.
Attrazione dei
dipendenti, gestione
dei talenti e retention.
GRI 401: Employment 2016
GRI 403: Occupational Health
and Safety 2018
GRI 404: Training and
Education 2016
GRI 405: Diversity and equal
opportunity 2016
GRI 412: Human Rights
Assessment 2016
La sicurezza.
La salute.
Lo sviluppo delle
competenze
e conoscenze.
Capitoli "Driving the energy
transition", "Growing the
leaders of the future" and
"Generating shared value" del
Bilancio di Sostenibilità 2020
"Ready for the transition -
Enabling a green future".
Aspetti sociali
Art. 3.2, comma d
GRI 202: Market presence
2016
GRI 308: Supplier
Environmental Assessment
2016
GRI 414: Supplier Social
Assessment 2016
La creazione di valore
sostenibile nel tempo.
La gestione etica della
catena di fornitura.
Pratiche di security.
Capitolo "Generating shared
value" del Bilancio di
Sostenibilità 2020 "Ready for
the transition - Enabling a
green future".
Rispetto dei diritti umani
Art. 3.2, comma e
Diritti umani.
Supporto e sviluppo
delle comunità locali.
GRI 406: Non discrimination 2016
GRI 407: Freedom of Association
and Collective Bargaining 2016
GRI 408: Child Labour 2016
GRI 409: Forced or Compulsory
Labour 2016
GRI 410: Security Practices 2016
Le persone in Saipem
e tutte le sotto-sezioni.
Rispetto dei diritti
umani.
Capitolo "Generating shared
value" del Bilancio di
Sostenibilità 2020 "Ready for
the transition - Enabling a
green future".
Lotta alla corruzione
Art. 3.2, comma f
Etica del business.
Contrasto alla
corruzione.
GRI 205: Anti-corruption 2016
GRI 415: Public policy 2016
Lotta alla corruzione.

GRI 102-2, 102-4, 102-6, 102-7 SASB IF0301-A/B/C SASB EM-SV-000. A/B/C/D

IL NOSTRO BUSINESS

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Profilo societario e principali operazioni

Il Gruppo Saipem è un provider di soluzioni globali per il settore energetico e delle infrastrutture, presente in più di 70 Paesi, con 9 cantieri di fabbricazione, una flotta mare composta da 44 mezzi e una flotta drilling onshore di 85 unità, di cui 82 di proprietà e 3 di terzi in gestione a Saipem. La Società opera in Europa, Americhe, CSI, Africa, Medio Oriente, Estremo Oriente e Oceania. La Società dispone di competenze specialistiche nella gestione di progetti complessi, dall'ideazione al decommissioning, in ambienti estremi, aree remote e acque profonde.

Il contesto di mercato nel quale il Gruppo opera è descritto nella sezione "Il contesto di mercato" della presente Relazione finanziaria.

Per favorire la transizione energetica, rispondendo e anticipando le esigenze dell'attuale e del futuro mercato, il Gruppo ha fatto dell'innovazione e della digitalizzazione elementi chiave della propria strategia. Un impegno che interessa sia il business tradizionale legato alle fonti energetiche fossili, sia lo sviluppo di nuove tecnologie per i mercati emergenti delle energie rinnovabili.

Il modello di business del Gruppo Saipem valorizza le sinergie tra le diverse aree di business e il contesto esterno in cui opera, al fine di trovare soluzioni sempre nuove per aumentare l'efficienza operativa, ridurre l'impatto ambientale delle operazioni e dei prodotti forniti ai clienti, migliorare la sicurezza del personale e dei fornitori.

Ulteriori informazioni sul profilo societario e le operazioni per Divisione di business sono disponibili ai capitoli "Engineering & Construction Offshore", "Engineering & Construction Onshore", "Drilling Offshore" e "Drilling Onshore" della Relazione finanziaria annuale.

(numero)
86
(numero) 12
(numero) 156
(metri) 487.821
(numero) 72
(metri) 15.805
(milioni di euro) 22.400

(a) Di cui 83 di proprietà, 3 di terzi.

(b) Di cui 3 noleggiati a lungo termine. Rispetto ai mezzi comunicati nel 2019, un impianto è stato alienato nel mese di dicembre per smantellamento e ulteriori due destinati a essere smantellati secondo la normativa attuale (green recycling).

Evoluzione dello scenario di mercato e strategia

La diffusione dell'epidemia di Coronavirus, a oltre un anno dalla sua comparsa, ha causato un cambiamento profondo negli equilibri e nelle dinamiche economiche mondiali, i cui impatti evidenti nel corso del 2020 potrebbero avere verosimilmente ripercussioni anche nel medio e nel lungo termine. Nel più breve termine il riassorbimento del crollo della domanda complessiva registrato nel 2020 è già iniziato con velocità diverse nelle varie economie mondiali, Cina in primo piano. Nelle diverse regioni la rapidità e l'entità della ripresa dipenderà da molteplici fattori, quali la durata ed estensione delle nuove ondate di contagio, la rapidità di somministrazione dei vaccini e la loro efficacia soprattutto nei confronti delle sempre nuove varianti del virus. I considerevoli sforzi di sostegno all'economia varati nelle diverse regioni costituiranno per il 2021 e gli anni a venire un volano importante per consolidare la ripresa, rendendo la sostenibilità un criterio cardine per la selezione delle iniziative di sviluppo e degli investimenti.

Le prospettive di lungo termine nell'epoca post-COVID raffigurano un mondo ancor più caratterizzato da un'economia in grado di ridurre la propria dipendenza dal consumo di energia e in particolare dalle fonti fossili. Gli scenari basati su un incremento o una stabilizzazione delle emissioni di CO2 sui valori attuali stanno diventando sempre meno probabili. Viceversa, quelli che si caratterizzano con un più basso livello di emissioni di CO2 stanno acquisendo via via più consistenza sulla spinta di diverse forze: la consapevolezza sempre più diffusa dei cittadini nelle diverse regioni del mondo sui rischi climatici, la spinta degli investitori (sempre più attenti alle tematiche ESG, specialmente a quelle "climate-related"), l'evoluzione tecnologica (che rende alcune fonti energetiche o alcuni vettori energetici innovativi sempre più competitivi), le policy e gli impegni sempre più espliciti e concreti da parte delle maggiori economie del pianeta (l'Unione Europea, la Cina e, più recentemente, gli Stati Uniti d'America rientrati con la nuova Amministrazione nell'accordo COP 21 di Parigi). Se pur con diverse gradazioni, gli scenari a bassa emissione di CO2 proiettano un graduale calo della domanda globale di energia nei prossimi decenni, affiancato da un cambiamento del mix energetico (meno combustibili fossili, in primis carbone e petrolio) e dall'utilizzo di tecnologie costose, ma considerate importanti per il raggiungimento degli sfidanti obiettivi di decarbonizzazione che il mondo si sta dando (ad esempio la cattura e lo stoccaggio dell'anidride carbonica prodotta dalle attività industriali e la produzione di

idrogeno come vettore energetico). La COP 26 che si terrà nel 2021 giocherà un ruolo importante per consolidare gli sforzi e gli impegni in questa direzione.

Naturalmente, esistono diverse sfide da affrontare per rendere operativi in termini pratici tutti gli impegni e le policy dichiarate, a partire da normative e regolamenti legati alle emissioni di gas serra che siano vincolanti per il maggior numero di paesi e attori economici, il tutto trovando un sostenibile equilibrio con le legittime aspirazioni al benessere dei paesi emergenti e con le complesse normative sul commercio globale.

Al fine di cogliere le opportunità di questo nuovo scenario e rimanere competitiva, Saipem ha fatto leva sulla propria struttura organizzativa, con cinque divisioni più indipendenti, e ha incrementato gli sforzi nel campo della sostenibilità del suo portafoglio, con una crescita significativa nei settori non petroliferi, come gas e GNL, e puntando su tecnologie pulite, digitalizzazione e decarbonizzazione.

D'altra parte Saipem ha un DNA da contractor, in grado di integrare competenze di ingegneria, capacità realizzative e di problem solving, costante orientamento all'innovazione e multiculturalità; tale DNA rende capaci di adattarsi ai cambiamenti del contesto, per affiancare i clienti – come partner tecnologico e operativo – nella proposta di soluzioni sempre nuove e adatte agli specifici contesti ed esigenze nel campo dell'energia e di altri business nei quali l'esperienza e le competenze del contractor siano spendibili.

Al di là dei mercati tradizionali (sviluppi tradizionali e sottomarini), la Divisione E&C Offshore sta oggi diventando uno dei contractor di riferimento per gli sviluppi di parchi eolici offshore. Questa diversificazione concreta fa leva sulle capacità di esecuzione e sull'opportunità di impiegare la flotta di costruzioni offshore tradizionale in questo nuovo mercato. Nel business E&C Onshore il gas e le rinnovabili saranno i principali propulsori del progresso nella decarbonizzazione dell'attuale portafoglio, insieme a soluzioni tecniche che minimizzino il carbon footprint degli impianti realizzati e puntino all'obiettivo di azzerare le emissioni di carbonio complessive lungo la catena del valore EPC. Una maggiore attenzione è destinata al portafoglio tecnologico con riferimento alle tecnologie verdi emergenti come l'idrogeno, le bio-tecnologie, le soluzioni ibride (combustibili fossili ed energia rinnovabile) e la Carbon Capture Utilisation and Sequestration (CCUS). Lo sviluppo di queste innovazioni è importante per supportare i tradizionali clienti Oil&Gas di Saipem nella transizione energetica, fornendo soluzioni mirate non solo a ridurre le emissioni di carbonio, ma anche a migliorare la gestione dei rifiuti, degli inquinanti, del consumo di acqua e dell'impatto ambientale complessivo. La Divisione Onshore, tra l'altro, intende far leva sulla propria esperienza e credibilità nel segmento delle grandi infrastrutture di trasporto, per contribuire allo sviluppo di progetti complessi nei quali tecnologia, efficienza energetica, capacità realizzative e digitalizzazione possano giocare un ruolo differenziante. L'innovazione continuerà ad avere un ruolo cruciale e sarà supportata anche dalla sinergia tra le divisioni E&C Onshore e Offshore con la Divisione di ingegneria XSIGHT che supporta i clienti nell'identificazione e definizione di soluzioni tecniche trasversali sia in ambito Oil&Gas che rinnovabili, tra le quali la conversione di materie plastiche, bioraffinerie, l'integrazione dell'uso di fonti rinnovabili con quelle tradizionali, la produzione di idrogeno e gli interventi finalizzati alla decarbonizzazione. Entrambe le divisioni di perforazione manterranno l'attenzione sul continuo miglioramento dell'efficienza operativa, anche mediante la digitalizzazione dei propri asset contribuendo a ridurre il proprio carbon footprint, nonché sulla diversificazione e sull'ampliamento della propria flotta, dei clienti e delle aree geografiche, come risultato di un portafoglio globale sempre più equilibrato.

Le partnership per lo sviluppo sostenibile

Nel maggio 2020 Saipem ha firmato un Protocollo d'Intesa con Cassa Depositi e Prestiti per valutare congiuntamente l'avvio di progetti innovativi a elevata sostenibilità ambientale, sociale ed economica, al fine di promuovere la transizione energetica sia in territorio nazionale che in ambito internazionale.

Le iniziative, mirate alla decarbonizzazione, all'economia circolare e all'efficienza energetica, riguarderanno principalmente:

  • ≥ lo sviluppo e la realizzazione di infrastrutture per la produzione di energia da fonti rinnovabili, come impianti fotovoltaici tradizionali e su fondazioni galleggianti applicabili sia su bacini d'acqua sia in mare aperto e impianti eolici offshore (su fondazioni fisse e/o galleggianti);
  • ≥ lo sviluppo di progetti di economia circolare, approfondendo le modalità di investimento anche con ausilio di tecnologie specifiche (come ad esempio le tecnologie che valorizzano i rifiuti solidi urbani e industriali, smaltimento delle plastiche);
  • ≥ modelli di intervento per la promozione, sviluppo e realizzazione di infrastrutture per l'approvvigionamento, la trasformazione e utilizzo del Gas Naturale Liquefatto (GNL) nel trasporto marittimo.

Nello stesso mese Saipem ha firmato anche l'accordo quadro con Equinor, della durata di due anni, per fornire servizi di ingegneria a livello mondiale per i suoi futuri progetti, inclusi quelli relativi all'energia nei settori onshore, offshore ed eolico galleggiante. L'accordo si aggiunge a quello già in essere per sviluppare una soluzione tecnologica innovativa per un parco galleggiante a pannelli solari per installazioni costiere.

Ad agosto è stato siglato il Memorandum of Understanding con Fincantieri, finalizzato ad analizzare le potenzialità dello sviluppo del mercato Deep Sea Mining (DSM), ovvero l'utilizzo sostenibile delle risorse dai fondali marini oltre i 3.000 metri di profondità. La collaborazione strategica porterà a definire la fattibilità sostenibile, lo sviluppo e le opportunità di business nella progettazione, ingegnerizzazione, costruzione e gestione di sistemi di DSM.

Nel settembre 2020 Snam e Saipem hanno firmato un Memorandum of Understanding che sancisce una collaborazione tra le due società sulle nuove tecnologie focalizzate sulla transizione energetica. L'accordo, sottoscritto dagli Amministratori Delegati, mira a identificare e sviluppare congiuntamente iniziative legate alla produzione e al trasporto di idrogeno verde e alla cattura, trasporto e riutilizzo o stoccaggio dell'anidride carbonica (CCS e CCU), al fine di contrastare i cambiamenti climatici e contribuire all'avvio del mercato dell'idrogeno supportando la Hydrogen Strategy della Commissione Europea.

La collaborazione tra Snam e Saipem è già operativa sullo sviluppo della tecnologia di elettrolisi dell'acqua, processo che permette di azzerare le emissioni di CO2 nella produzione di idrogeno verde contrastando efficacemente il riscaldamento globale.

L'accordo prevede anche una collaborazione per lo sviluppo di studi di fattibilità finalizzati all'individuazione di nuove soluzioni per il trasporto di idrogeno in forma liquida o gassosa – sia attraverso l'utilizzo e l'adeguamento di infrastrutture e reti esistenti che mediante trasporto con mezzi navali – e la cattura, il trasporto, lo stoccaggio o la valorizzazione della CO2.

Nel novembre 2020 è stato siglato l'accordo di collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) che consentirà all'ente di ricerca di utilizzare il concept di Hexafloat, la soluzione Saipem relativa alla fondazione galleggiante a pendolo per turbine eoliche. L'ambito di utilizzo sarà un progetto di ricerca strategico per il sistema industriale del settore delle energie rinnovabili offshore (studi su piattaforme galleggianti per l'eolico e il solare a mare), finanziato dal fondo della Ricerca di Sistema Elettrico e che rientra nell'ambito dell'accordo di programma stipulato con il Ministero dello Sviluppo Economico per il triennio 2019- 2021.

Nello stesso mese siglato anche l'accordo quadro, Long Term Agreement (LTA), con Saudi Aramco, della durata di dodici anni per attività di ingegneria e costruzioni onshore. L'accordo comprende attività di efficientamento di impianti esistenti e rientra nel più ampio piano a lungo termine di Saudi Aramco di ammodernamento degli impianti situati nella Eastern Province del Paese, con obiettivi di ottimizzazione dei consumi e riduzione delle emissioni di CO2 e H2S.

Di novembre è anche l'accordo di collaborazione non onerosa tra Saipem e l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) per l'esecuzione di studi e ricerche nel settore della geotermia. Ricerche che saranno oggetto di condivisione tra la comunità scientifica e la società civile e che porterà allo studio delle risorse geotermiche del Mediterraneo al fine di una loro valorizzazione su larga scala.

Nel dicembre 2020 infine è stato firmato il Memorandum of Understanding con Eni, per la cooperazione nell'identificazione e ingegnerizzazione di iniziative e progetti di decarbonizzazione in Italia, in particolare nell'ambito della cattura, trasporto, riutilizzo e stoccaggio della CO2 prodotta da distretti industriali nel territorio italiano.

Attraverso l'MoU, Eni e Saipem valuteranno anche la partecipazione a programmi finanziati dall'Unione Europea nel contesto della Green Deal Strategy, proponendo il possibile inserimento di specifiche iniziative nell'ambito del piano di utilizzo dei fondi destinati a sostenere gli Stati membri dell'Unione Europea nella fase post COVID-19 ("Recovery and Resilience Fund").

Il Modello aziendale di gestione e organizzazione

Il 2020 per Saipem è stato contraddistinto da una continua ricerca di rapide risposte all'evoluzione dei mercati e al complesso contesto mondiale che ha caratterizzato l'intero anno, sviluppando iniziative rivolte a cogliere al meglio le opportunità offerte dal settore di riferimento e a rispondere tempestivamente alla richiesta di diversificazione dell'offerta, perseguendo nel contempo la massimizzazione dell'efficienza, il miglioramento delle performance e della redditività di Società, l'allineamento e la semplificazione degli assetti organizzativi e dei modelli operativi sottesi, funzionali al mantenimento di un vantaggio competitivo.

La configurazione organizzativa di Saipem prevede:

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  • ≥ una struttura funzionale Corporate con ruolo di indirizzo e controllo a livello di Gruppo, nonché responsabile della gestione delle tematiche relative ad aspetti critici o rilevanti per il governo societario;
  • ≥ cinque Divisioni E&C Onshore, E&C Offshore, Drilling Onshore, Drilling Offshore, XSIGHT con piena responsabilità di risultato sul business assegnato a livello worldwide e dotate di tutte le leve decisionali, gestionali e operative funzionali al perseguimento degli obiettivi assegnati;
  • ≥ un network di società operative e filiali presenti nei diversi Paesi in cui Saipem opera che, riferendo univocamente alle cinque Divisioni, assicurano lo sviluppo delle attività commerciali e operative nei mercati nazionali e internazionali di riferimento.

Nel corso del 2020, sempre nel rispetto dei requisiti di compliance e dei principi di governance di Saipem, nonché del trade-off atteso tra "ruolo Corporate" e "livello di autonomia delle Divisioni", sono stati realizzati i seguenti principali interventi organizzativi:

≥ definizione del nuovo assetto organizzativo e del modello operativo della struttura del Chief Financial Officer finalizzata a una maggiore coerenza con la configurazione divisionale di Saipem, anche attraverso l'introduzione di figure dedicate a ciascuna Divisione per il rilievo e il soddisfacimento delle esigenze di amministrazione, finanza e controllo dei business;

  • ≥ riorganizzazione delle attività di Strategie e M&A, al fine di perseguire una maggiore focalizzazione delle attività di definizione di scenari, linee e indirizzi strategici a supporto del Vertice Aziendale, nonché l'ottimizzazione delle sinergie nel processo di valutazione e gestione di operazioni societarie strategiche;
  • ≥ rivisitazione del modello operativo ICT/Digital societario, ai fini dell'ottimizzazione dell'efficacia ed efficienza dell'organizzazione dedicata, nonché dei processi di lavoro e delle competenze aziendali in ambito digitale;
  • ≥ istituzione di un presidio dedicato a cogliere nuove opportunità per Saipem nell'ambito delle scelte di investimento nel quadro delle "facility" per la ripresa e la resilienza nei diversi Paesi di interesse;
  • ≥ sviluppo dell'iniziativa "Semplificazione e Ottimizzazione del Sistema Operativo Saipem", finalizzata alla riduzione della complessità organizzativa e operativa delle interazioni tra Corporate e Divisioni e alla contestuale maggiore responsabilizzazione e autonomia operativa delle Divisioni sulle attività sviluppate;
  • ≥ nell'ambito della Divisione Engineering & Construction Onshore: definizione di modelli operativi abilitanti l'approccio modulare nella realizzazione dei progetti e rivolti a una sempre maggiore integrazione delle attività di ingegneria e procurement; avvio del "Programma Procurement Excellence" per l'identificazione delle più avanzate leve di procurement;
  • ≥ nell'ambito della Divisione Engineering & Construction Offshore: definizione del nuovo modello operativo rivolto ad affrontare le nuove sfide determinate dall'evoluzione dello scenario competitivo e del contesto di mercato, basato su tre Business Line e l'ottimizzazione dei presidi geografici;
  • ≥ nell'ambito delle Divisioni Drilling Onshore, Drilling Offshore e XSIGHT: interventi di fine-tuning e allineamento degli assetti organizzativi-operativi, rivolti alla continua ricerca dell'efficacia ed efficienza, sia in Italia che all'estero.

La gestione della catena di fornitura

Per la realizzazione dei progetti operativi e nel normale corso della propria attività, il Gruppo Saipem si affida a numerosi fornitori di lavori, beni e servizi. Saipem si impegna a mantenere e migliorare la relazione con le imprese che lavorano con e per Saipem al fine di renderla duratura, mutuamente profittevole e affidabile per entrambe le parti.

La catena di fornitura di Saipem conta quasi 24.000 fornitori di primo livello, distribuiti in tutte le aree geografiche di operatività, con una prevalenza (32%) di fornitori appartenenti all'area europea. Le categorie merceologiche di lavori, beni e servizi necessari allo svolgimento dell'attività di Saipem, classificate con lo scopo di definire abbinamenti omogenei fornitore-prodotto, ammontano a circa 2.200, di cui oltre 1.000 classificate come categorie strategiche, ritenute cioè essenziali allo sviluppo del core business della Società. Nel 2020 quelle maggiormente rappresentate in termini di ammontare acquistato, sono relative a montaggi meccanici, progettazione, realizzazione e installazione di serbatoi criogenici, apparecchiature (generatori con turbine a gas), componenti in acciaio, opere civili e servizi relativi al personale

La complessità ed eterogeneità della catena di fornitura della Società determinano la necessità di un sistema che garantisca un allineamento tra gli standard di Saipem e quelli adottati dai suoi fornitori, per prevenire e mitigare i rischi e avere una supply chain adeguata e resiliente alle esigenze dei progetti operativi in corso di realizzazione e alle possibili acquisizioni ed evoluzioni del contesto di mercato.

Saipem richiede ai propri fornitori l'applicazione dei più alti standard in materia di salute e sicurezza, lotta alla corruzione, rispetto dei diritti umani e protezione dell'ambiente. Maggiori approfondimenti sulla gestione della catena di fornitura per gli aspetti di sostenibilità del loro operato, con particolare attenzione al rispetto dei diritti umani e alle tematiche HSE, sono disponibili nella sezione "Una catena di fornitura sostenibile" del presente documento.

Secondo il principio di competitività aperta, Saipem garantisce pari opportunità commerciali a tutte le società potenzialmente fornitrici di lavori, beni e servizi per il proprio business, selezionando i propri fornitori e subappaltatori in ogni area del mondo. Il fornitore viene valutato in termini di affidabilità tecnica, finanziaria e capacità organizzativa, inclusa la sua conformità con i principi espressi nella Politica di Sostenibilità e nel Codice Etico di Saipem, nonché con i requisiti espressi nelle politiche e negli standard specifici HSE. I requisiti sono verificati già in fase di qualifica del fornitore per mezzo di un questionario, al quale si possono

aggiungere valutazioni più specifiche e visite presso i siti produttivi in caso di forniture ritenute critiche. Ulteriori

GRI 102-9 GRI 204-1 verifiche, sia tecniche che inerenti all'integrità etica del fornitore, sono anche effettuate antecedentemente alla stipula degli effettivi contratti di acquisto.

Il monitoraggio e il controllo delle prestazioni dei fornitori sono fasi fondamentali del processo relazionale con gli stessi, in quanto permettono una riduzione dei rischi associati alla fornitura e di dare degli input al fornitore volti al miglioramento dei propri processi e delle proprie prestazioni.

(*) Valore monetario stimato dei pagamenti effettuati ai fornitori nel 2020.

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Si evidenziano inoltre 1.340 milioni di euro di ammontare speso non allocato su specifiche aree geografiche, dovuto a investimenti patrimoniali, costi del personale e altri costi operativi.

(**) Con fornitori locali s'intende società che hanno sede legale in Paesi compresi nell'area geografica indicata.

Il processo di approvvigionamento, volto a soddisfare i fabbisogni espressi dalle varie unità del Gruppo, ha l'obiettivo di massimizzare il valore complessivo per Saipem, garantendo la disponibilità e la qualità dei fornitori, la corretta gestione dei contratti, dei flussi logistici e delle attività post-ordine. Il processo si articola in cinque sotto-processi che comprendono, nell'ordine: la definizione della strategia di approccio al mercato da applicarsi alle diverse forniture e alla definizione dei piani degli approvvigionamenti di progetto e non di progetto mediante soluzioni di acquisto efficienti ed efficaci; le attività di elaborazione ed emissione dei contratti/ordini di fornitura, incluse le attività di relazione con i fornitori e infine le attività di post-ordine e gestione contratti. Il flusso della supply chain sin qui descritto si articola ulteriormente attraverso il sottoprocesso attinente al Vendor Management, che assicura la disponibilità di un parco fornitori quantitativamente e qualitativamente adeguato in relazione a beni, lavori e servizi necessari alle esigenze del Gruppo, nel rispetto degli standard economicofinanziari, etici, professionali-tecnici e HSE richiesti; infine, il sotto-processo del Reporting, controllo e gestione documentazione, che garantisce, attraverso la gestione della documentazione, la tracciabilità di tutte le fasi del processo Supply Chain, rendendo disponibili informazioni, indicatori di performance rilevanti e possibili azioni di miglioramento relativamente alle attività della catena di fornitura.

Come il nostro modello di business crea valore

La conoscenza del contesto esterno, così come l'ascolto attivo di tutti gli interlocutori, permette di creare valore sostenibile nel lungo periodo coniugando crescita economica e sociale.

Il modello di business Saipem attraverso le attività delle società del Gruppo, le relazioni che le stesse detengono con gli stakeholder presenti sui territori, le collaborazioni e le partnership che instaura, promuove uno sviluppo sostenibile pienamente in linea con le indicazioni del Global Compact delle Nazioni Unite, di cui Saipem è membro attivo dal 2016, che ribadiscono l'importanza di una sempre maggiore

AMMONTARE SPESO PER I PROGETTI OPERATIVI

integrazione della sostenibilità nelle scelte strategiche aziendali. Approfondimenti relativi al modello di business dell'organizzazione sono disponibili nella Relazione sulla gestione della Relazione finanziaria annuale 2020, nello specifico ai capitoli "Engineering & Construction Offshore", "Engineering & Construction Onshore", "Drilling Offshore" e "Drilling Onshore".

GRI 201-1 GRI 201-4

Valore economico generato e distribuito

Saipem produce valore economico attraverso le proprie attività e redistribuisce parte di tale valore contribuendo alla crescita economica del contesto sociale e ambientale in cui opera.

Nel 2020 Saipem ha generato valore economico per un importo pari a 6.689 milioni di euro, in diminuzione del 24% rispetto all'anno precedente. 7.806 milioni di euro sono stati distribuiti agli stakeholder sotto forma di pagamenti e altre forme di trasferimento. I principali percettori di questo valore sono stati la catena di fornitura, cui sono stati erogati 5.347 milioni di euro (68% del valore complessivamente distribuito contro il 72% del 2019) e i dipendenti, ai quali sono stati distribuiti 1.625 milioni di euro (1.670 milioni di euro nell'anno precedente), pari al 21% del totale. Rilevante anche la quota di valore erogata a fornitori di capitale (691 milioni di euro, pari al 9% del valore distribuito, contro i 643 milioni di euro del 2019).

La quota destinata alla pubblica amministrazione – sotto forma di imposte e tasse – è stata pari a 143 milioni di euro (2% del valore distribuito).

Valore economico generato e distribuito

(milioni di euro) 2019 2020
Valore Economico Generato
Ricavi della gestione caratteristica 9.099 7.342
Altri ricavi e proventi 19 66
Proventi finanziari 515 465
Strumenti finanziari (82) 60
Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti (62) (7)
Altri proventi (oneri) operativi - (1)
Proventi (oneri) da partecipazioni (18) 37
Valore economico generato (lordo) 9.471 7.962
Ammortamenti e svalutazioni (690) (1.273)
Valore economico generato (al netto di ammortamenti e svalutazioni) 8.781 6.689
Valore Economico Distribuito e Trattenuto
Valore economico distribuito 8.683 7.806
di cui Costi operativi (acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi) 6.239 5.347
di cui Salari e benefit dei dipendenti (costo del lavoro) 1.670 1.625
di cui alla Collettività (*) 1 1,6
di cui a Fornitori di capitale (interessi sul debito) 643 691
di cui Pubblica Amministrazione (imposte) 130 143
Valore economico trattenuto nel Gruppo 97 (1.117)

(*) Si intendono le comunità locali nei Paesi di operatività, per progetti di sviluppo socio-economico, di preservazione ambientale, di carattere culturale, umanitario, scientifico e sportivo.

La trasparenza fiscale

L'informativa e i dati riportati nel presente paragrafo sono stati elaborati sulla base della rendicontazione Paese per Paese che la controllante capogruppo Saipem SpA ha presentato all'Agenzia delle Entrate per l'esercizio 2019 come previsto dal Decreto 23 febbraio 2017 del Ministero delle Finanze sugli obblighi informativi relativi allo scambio automatico obbligatorio di informazioni nel settore fiscale.

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La Tax Policy del Gruppo Saipem mira a definire le linee guida e i principi cardine cui l'operatività aziendale deve ispirarsi nella gestione della variabile fiscale, tema verso il quale la Società pone la massima attenzione, al fine di garantire la corretta e tempestiva liquidazione delle imposte dovute per legge, l'esecuzione degli adempimenti tributari e il contenimento del rischio fiscale.

Ricavi
(milioni di euro) Correlate
Parti Non
Parti Correlate Totale Utili (Perdite)
delle imposte
sul reddito
al lordo
reddito pagate
alla contabilità
Imposte sul
di cassa)
(in base
reddito maturate -
anno corrente
Imposte sul
di dipendenti
Numero
(unità)
Intervalli di aliquote fiscali
Americhe
range 20%≤x≤25% totale (1) 214,5 46,2 260,7 (16,8) 11,6 6,0 580
range x≥25% totale (2) 381,9 41,5 423,3 (88,3) 8,3 7,6 2.135
Totale Americhe 596,4 87,7 684,0 (105,1) 19,9 13,6 2.715
(1) Include: USA, Bolivia, Ecuador, Guyana.
(2) Include: Canada, Cile, Perù, Argentina, Messico, Colombia, Brasile, Venezuela.
CSI
Range 20%≤x≤25% Totale (1) 873,4 9,6 883,0 244,5 53,3 52,9 2.193
Totale CSI 873,4 9,6 883,0 244,5 53,3 52,9 2.193
(1) Include: Georgia, Kazakhstan, Russia, Azerbaijan.
Europa
range x≤10% totale (1)
range 10%≤x≤15% totale (2)
152,1 185,1 337,2 (95,5) 5,1 1,3 615
range 15%≤x≤20% totale (3) 96,4 29,0 125,4 8,2 0,3 1,2 104
range 20%≤x≤25% totale (4) 315,7 177,5 493,2 56,4 2,5 3,1 763
range x≥25% totale (5) 1.435,2
938,5
1.614,5
314,6
3.049,7
1.253,2
(300,6)
139,6
17,8
28,4
(8,7)
33,5
4.956
1.684
Totale Europa 2.937,9 2.320,7 5.258,7 (192,0) 54,1 30,4 8.122
Exemption).
(4) Include: Norvegia, Svizzera, Italia, Paesi Bassi, Austria. Nessuna imposta anticipata (Deferred Tax Asset) è stata rilevata per la maggior parte delle perdite di questo cluster.
(5) Include: Francia. Le perdite fiscali di esercizi precedenti sono state utilizzate per compensare parte del reddito imponibile.
Estremo Oriente
range 15%≤x≤20% totale (1) 7,9 98,2 106,1 36,4 0,0 8,2 106
range 20%≤x≤25% totale (2) 454,6 132,4 587,0 3,3 18,6 16,8 3.092
range x≥25% totale (3) 15,4 10,9 26,3 30,6 0,0 0,0 12
Totale Estremo Oriente 477,9 241,5 719,4 70,3 18,6 25,0 3.210
(1) Include: Thailandia, Singapore.
(2) Include: Indonesia, Malesia, India, Cina. La maggior parte delle imposte di questo cluster sono costituite dall'imposta indonesiana sui ricavi a cui sono assoggettate le attività di
costruzione con aliquota fissa al 3% che, quindi, non dipende dal margine realizzato.
(3) Include: Australia. Il reddito di questo cluster è stato completamente compensato dalle perdite fiscali degli anni precedenti.
Medio Oriente
range x≤10% totale (1) 35,5 93,8 129,3 0,2 0,0 0,0 1.213
range 10%≤x≤15% totale (2) 661,6 0,0 661,6 11,6 0,1 0,1 1.469
range 20%≤x≤25% totale (3) 1.533,5 139,9 1.673,4 13,2 1,8 (10,5) 7.654
range x≥25% totale (4) 24,4 0,0 24,4 (14,1) 3,7 1,7 116
Totale Medio Oriente 2.255,0 233,7 2.488,7 10,9 5,6 (8,7) 10.452
(1) Include: Emirati Arabi Uniti.
(2) Include: Oman, Kuwait, Qatar. Il reddito di questo cluster è stato completamente compensato dalle perdite fiscali degli anni precedenti.
(3) Include: Arabia Saudita. Riconoscimento di imposte anticipate (Deferred Tax Asset) su perdite fiscali di esercizi precedenti è stato maggiore delle imposte correnti sul reddito.
(4) Include: Iraq. Indipendentemente dall'ordinaria imposta sui redditi, le attività in Iraq sono in definitiva tassate sulla base di un profitto presunto.
Nord Africa
range 20%≤x≤25% totale (1)
652,0 319,4 971,4 16,3 0,0 0,7 1.374
range x≥25% totale (2) 2,3 0,0 2,3 (0,0) 0,2 0,2 26
Totale Nord Africa 654,3 319,4 973,7 16,3 0,2 0,9 1.400
(1) Include: Egitto, Tunisia, Libia, Algeria. Il reddito di questo cluster è stato parzialmente compensato con le perdite fiscali degli anni precedenti e parzialmente esentato.
(2) Include: Marocco. Le attività di perforazione in Marocco sono state tassate sulla base del profitto presunto.
Africa sub-sahariana
range x≥25% totale (1) 661,3 68,2 729,4 33,0 42,2 43,4 4.952
Totale Africa sub-sahariana 661,3 68,2 729,4 33,0 42,2 43,4 4.952
(1) Include: Senegal, Congo, Nigeria, Mozambico, Angola, Ghana. Le imposte di questo cluster sono costituite principalmente da ritenute alla fonte (Angola, Ghana) applicate sui ricavi e
quindi indipendenti dal margine effettivo realizzato delle attività svolte.
Totale tutte le aree 8.456,2 3.280,8 11.736,9 78,0 193,9 157,5 33.044

SAIPEM RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2020

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Il Gruppo, pertanto, ha adottato, in conformità al Codice Etico e alla Sustainability Policy di Gruppo, una Tax Policy, pubblicata sul sito internet istituzionale dal 2017, improntata sui principi di onestà e integrità, di rispetto delle norme tributarie nazionali e internazionali, di trasparenza nei rapporti con l'Autorità Fiscale e di creazione di valore sostenibile nel tempo.

Per garantire la concreta attuazione di tali principi, il Gruppo:

  • ≥ si impegna ad applicare in modo puntuale le normative fiscali dei Paesi in cui opera, assicurando che siano osservati lo spirito e lo scopo che le norme o l'ordinamento prevedono per la specifica materia fiscale oggetto di interpretazione;
  • ≥ non utilizza, a livello domestico o cross-border, schemi o strutture artificiose al fine di conseguire vantaggi fiscali indebiti e, salvo che per giustificate esigenze operative, non stabilisce o localizza la residenza delle proprie società controllate in Stati che non adottano gli standard internazionali per quanto attiene agli scambi di informazioni in materia fiscale;
  • ≥ si impegna a garantire la coerenza tra il luogo di produzione del valore e il luogo di tassazione, non trasferendo il valore creato verso giurisdizioni a bassa tassazione;
  • ≥ non effettua investimenti in paradisi fiscali con lo scopo di ridurre la pressione fiscale, ma solamente a seguito di iniziative di business;
  • ≥ regola i rapporti infragruppo, ai fini fiscali, secondo l'"arm's length principle", come definito in ambito OCSE, perseguendo la finalità di allineare, il più correttamente possibile, le condizioni e i prezzi di trasferimento con i luoghi di creazione del valore nell'ambito del Gruppo.

Allo scopo di assicurare un processo di ancora migliore gestione della fiscalità, il Gruppo ha sviluppato nel corso del 2020, a partire da Saipem SpA e con l'intenzione di estenderlo progressivamente anche alle società estere più rilevanti, un proprio "Tax Control Framework" (TCF), ovvero un proprio sistema di gestione e controllo del rischio fiscale. Tale strumento verrà inserito all'interno del più ampio Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi aziendale ed è in linea con i principi e le finalità contenuti nella Tax Policy, la quale ne costituisce uno dei pilastri fondanti.

Lo sviluppo del Tax Control Framework è stato caratterizzato dalla realizzazione delle Matrici dei Rischi e Controlli utilizzate per gestire i rischi fiscali legati a ciascun processo aziendale e per identificare i presidi volti alla mitigazione degli stessi. Si è provveduto ad adeguare le procedure relative ai processi aziendali da cui potrebbero avere origine i rischi fiscali e a predisporre l'impianto documentale necessario per il funzionamento del TCF. È previsto, inoltre dal Modello, il rafforzamento della funzione fiscale attraverso la nomina del Tax Risk Manager, dedicato all'esecuzione delle attività di monitoraggio sull'operatività e il corretto funzionamento del TCF.

L'implementazione del Tax Control Framework verrà finalizzata nel corso del 2021 a seguito dell'approvazione dello stesso da parte del Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA, prevista per il terzo trimestre.

La Tax Policy è attualmente in corso di revisione, al fine di recepire gli aggiornamenti relativi all'implementazione del Sistema di Controllo Interno del Rischio Fiscale.

Infine, Saipem SpA si riserva di valutare l'accesso al regime di Adempimento Collaborativo con l'Agenzia delle Entrate, allorquando potrà soddisfare le condizioni previste dalla normativa vigente.

La relazione con gli stakeholder

Il coinvolgimento di tutti i soggetti legittimamente interessati alle attività di Saipem è un impegno perseguito costantemente come elemento fondante del proprio business sostenibile. Un dialogo costante e la partecipazione al raggiungimento di obiettivi condivisi con i propri stakeholder sono gli strumenti che consentono alla Società di generare valore condiviso. L'approccio che Saipem ha sviluppato nel corso del tempo è finalizzato ad assicurare relazioni aperte e trasparenti tra tutte le parti coinvolte e promuovere interazioni positive e reciprocamente vantaggiose, sia nella relazione con i suoi stakeholder a livello globale, che con quelli locali, nei territori in cui Saipem opera.

I principi e le responsabilità alla base del processo di coinvolgimento degli stakeholder di Saipem sono definiti dalla "Stakeholder Engagement" Management System Guideline, uno strumento normativo societario valido per l'intero Gruppo, atto a definire univocamente il modello di sostenibilità di Saipem, e l'interazione con i suoi stakeholder, così come sancito nei suoi elementi fondanti dalla Politica di Sostenibilità del Gruppo.

Le principali istanze emerse nell'anno dal processo di coinvolgimento degli stakeholder consistono nelle tematiche risultate materiali. Tra queste, le prioritarie sono risultate essere: salute e sicurezza sul lavoro, leadership e cultura della sicurezza, etica del business, contrasto alla corruzione, responsabilità ambientale e sociale lungo la catena di fornitura, garantire i diritti umani nella catena di fornitura, intelligenza artificiale e digitalizzazione, tecnologie avanzate e innovazione, sviluppo dei dipendenti, supporto e sviluppo delle comunità locali, diversity e ambiente di lavoro inclusivo, coinvolgimento e soddisfazione dei dipendenti, salute e benessere dei dipendenti, incentivi e benefit per i dipendenti, attrazione dei dipendenti, gestione dei talenti e retention, efficienza energetica, riduzione delle emissioni GHG, transizione verso attività a basse emissioni di carbonio, gestione dei rischi connessi al cambiamento climatico, riduzione delle emissioni atmosferiche (non GHG), uso di combustibili alternativi, gestione delle risorse idriche, riciclo e riduzione dei rifiuti, transizione verso un'economia circolare.

GRI 102-43 GRI 102-44

Per rispondere alle aspettative degli stakeholder su questi temi, in termini di trasparenza e di definizione di impegni concreti, Saipem fornisce informativa di dettaglio nella presente dichiarazione e nel documento del Bilancio di Sostenibilità 2020 "Ready for the transition - Enabling a green future".

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Nel corso del 2020 Saipem ha inoltre proseguito il programma "Open Talks", eventi finalizzati a dare ulteriore stimolo al dialogo con i propri stakeholder con un format di confronto e discussione aperto, realizzando nel mese di giugno l'evento "Mozambico: tra transizione energetica e nuovi equilibri geopolitici" con un focus su un continente che sarà decisivo in questi processi e su un Paese emergente nella regione sudorientale africana. Il Talk ha visto la partecipazione del Ministro delle Risorse Minerarie e dell'Energia della Repubblica del Mozambico, Ernesto Max Tonela di Carlos Zacarias, Presidente dell'Istituto Nazionale del Petrolio, di Giulia Pellegrini, Deputy Chief Investment Officer for Emerging Markets Fixed Income in Allianz Global Investors, del professor Paolo Magri, Vicepresidente esecutivo e Direttore di ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale), di Alessandro Blasi, Senior Advisor to the Executive Director della IEA (International Energy Agency). Per Saipem sono intervenuti il CEO Stefano Cao, il Presidente Francesco Caio e il COO della Divisione E&C Onshore Maurizio Coratella.

APPROCCIO ADOTTATO NELLA RELAZIONE CON GLI STAKEHOLDER

Stakeholder finanziari Clienti Dipendenti Autorità e governi locali
Dialogo continuo con la comunità
finanziaria.
Impegno a garantire la massima
trasparenza e un accesso equo alle
informazioni confidenziali.
Pubblicazione periodica delle
informazioni mediante comunicati
stampa e presentazioni.
Incontri periodici con gli investitori
istituzionali e gli analisti finanziari.
Gli azionisti individuali possono
interfacciarsi direttamente con la
Segreteria Societaria.
Reporting costante e frequenti
incontri su progetti operativi.
Inclusione di aspetti relativi alla
sostenibilità del business negli
incontri organizzati con i clienti e i
potenziali clienti.
Confronto con clienti per
raccogliere esigenze e aspettative
in un'ottica di "solution provider" e
guardando alla transizione
energetica, anche attraverso la
definizione di partnership e
collaborazioni.
Coinvolgimento in iniziative HSE,
come campagne di sensibilizzazione
ambientale o programmi LiHS
(Leadership in Health and Safety).
Impegno ad assumere e trattenere
le persone di talento, promuovendo
il loro sviluppo, la loro motivazione e
le loro competenze.
Impegno a garantire ambienti di
lavoro sicuri e sani e relazioni stabili
con i sindacati allo scopo di
instaurare un dialogo aperto e
collaborativo.
Impegno a garantire equità di
trattamento e inclusione.
Saipem non necessita di instaurare
relazioni istituzionali finalizzate alla
promozione dei propri interessi.
Ciononostante promuove il dialogo
con le istituzioni, i governi, le
autorità locali e con le espressioni
organizzate della società civile in
tutti i Paesi in cui opera.
Relazioni istituzionali e ufficiali con
le autorità, nonché collaborazione
con enti pubblici per
l'implementazione di iniziative volte
alla creazione di valore locale.

Organizzazione di 7 giorni di road
show e partecipazione a 5
conferenze internazionali per
investitori.

Attività di engagement con 19
stakeholder finanziari su temi ESG.

Più di 900 persone hanno
partecipato alle quattro conference
call e webcast sui risultati finanziari
trimestrali.

25 stakeholder finanziari coinvolti
nell'analisi di materialità di Saipem.

Coinvolgimento dei clienti
attraverso un sistema di
monitoraggio della customer
satisfaction (53 clienti coinvolti
attraverso questionari di customer
satisfaction).

Partenrship e accordi siglati con
clienti per lo sviluppo congiunto di
innovazioni tecnologiche, anche
finalizzati ai nuovi mercati delle
energie rinnovabili e all'utilizzo
sostenibile di risorse
(approfondimenti alla sezione "Le
partnership per lo sviluppo
sostenibile").

Clienti coinvolti in eventi su temi
HSE attraverso le campagne LiHS
(es. Safe Driving Campaign).

42 clienti coinvolti nell'analisi di
materialità di Saipem.

Iniziative di engagement e dialogo
su diverse tematiche sulla
sostenibilità del business (es.
Saipem Open Talks).

Iniziative di engagement dei
dipendenti come i 4 workshop Deep
In Saipem, volti a migliorare la
conoscenza dei progetti operativi,
diffondere l'uso di best practice,
diffondere la cultura su temi di
innovazione.

Iniziative di formazione e
retention dei talenti come Reverse
Mentoring (contaminazione di
competenze digitali, tecniche,
gestionale e comportamentali tra
risorse junior e senior).

Dipendenti coinvolti in eventi su
tematiche HSE (es. campagna LiHS,
sicurezza stradale, salute e norme
di comportamento, campagna
ambientale).

Più di 5.000 dipendenti coinvolti
nell'indagine sul profilo
reputazionale della Società.

Circa 2.800 dipendenti e senior
manager coinvolti nell'analisi di
materialità di Saipem.

Relazioni istituzionali e
cooperazione proattiva per attuare
in maniera congiunta programmi di
sviluppo locale.

Contributo a processi consultivi a
livello istituzionale avvenuti nell'anno
2020 (maggiori dettagli alla sezione
"La relazione con le istituzioni e le
associazioni di categoria").

Cooperazione con i ministeri della
sanità, ospedali o centri medici locali
per progetti di sensibilizzazione su
temi della salute, realizzazione di
campagne vaccinali e sanitarie,
supporto a strutture sanitarie
(approfondimenti disponibili anche
nel documento Sustainability Report
2020 al capitolo "Generating Shared
Value").

2 rappresentanti delle autorità
locali coinvolti nell'analisi di
materialità di Saipem.

Saipem nel corso del 2020 non ha
erogato contributi, diretti o indiretti,
in qualsiasi forma, a partiti politici,
movimenti, comitati od
organizzazioni politiche e sindacali,
ai loro rappresentanti e candidati,
eccetto quelli previsti da specifiche
legislazioni o dalla contrattazione
collettiva applicabile.
Associazioni
di categoria
e Organizzazioni
internazionali Assicuratori Fornitori Organizzazioni locali e ONG Comunità locali
Partecipazione attiva e appoggio
alle numerose associazioni
internazionali e locali,
contribuendo alla condivisione
delle "best practice" nei settori di
attività di Saipem.
Rafforzamento del ruolo di
Saipem nel proprio settore e
delle relazioni con gli altri
stakeholder.
Impegno nello sviluppare e
mantenere relazioni di lungo
termine con gli assicuratori. Il
processo di trasferimento del
rischio consente di individuare la
capacità assicurativa per coprire
adeguatamente il profilo di
rischio della Società e le
esposizioni.
Comunicazione delle iniziative di
sicurezza e loss prevention e dei
loro risultati al fine di assicurarsi
termini e condizioni competitivi.
Impegno a sviluppare e
mantenere relazioni di lungo
termine con i fornitori. Il
processo di gestione dei fornitori
rende possibile la valutazione
della loro affidabilità dal punto di
vista tecnico, finanziario,
organizzativo ed etico.
Impegno proattivo nelle iniziative
HSE, come le campagne di
sensibilizzazione ambientale o i
programmi per la sicurezza.
Regolare pubblicazione di
informazioni, obiettivi e risultati
attraverso i canali istituzionali di
Saipem.
Identificazione di organizzazioni
di provata esperienza e integrità
con le quali stabilire relazioni di
breve e medio termine per
facilitare l'implementazione di
progetti specifici finalizzati alla
creazione di valore e allo sviluppo
locale.
Contributo al progresso delle
comunità locali, allo sviluppo
sociale, economico e
culturale e al miglioramento
delle condizioni di vita. Ogni
società operativa o progetto
adotta un approccio mirato
che tiene conto del ruolo
della Società e del contesto
specifico.
Dialogo aperto e trasparente
con le comunità che vivono
nei territori in cui la Società
opera.
Coinvolgimento attivo delle
comunità locali
nell'implementazione dei
progetti di sviluppo locale.
Supporto proattivo nelle
situazioni di crisi e di
emergenza.

Membro attivo di 98
associazioni di business e di
categoria, a livello internazionale
e locale.

In particolare, la capogruppo
aderisce a 45 associazioni e
organizzazioni, tra cui: ANIMP
(Associazione Nazionale di
Impiantistica Industriale),
Assorisorse, IADC (International
Association of Drilling
Contractors), IMCA (International
Maritime Contractors
Association), UN Global Compact,
WEF (World Economic Forum),
WEC (World Energy Council),
Confindustria, Renewable UK,
Windeurope, BNOW (Business
Network for Offshore Wind).

Speso più di €1 mln in quote
associative.

6 rappresentanti di
associazioni di business coinvolti
nell'analisi di materialità di
Saipem.

Iniziative di engagement e
dialogo su tematiche di
sostenibilità del business.

7 compagnie assicurative e
broker coinvolti nell'analisi di
materialità di Saipem.

Organizzazione del road show
assicurativo annuale a Londra. In
questa occasione sono stati
presentati il profilo di rischio di
Saipem e gli aspetti di
sostenibilità del business di
Saipem.

Desktop, on-site audit e analisi
sulla responsabilità sociale e il
rispetto dei diritti umani presso
fornitori (10 fornitori coinvolti in
Nigeria con questionario
valutativo del rispetto dei principi
ILO su diritti del lavoro).

Subcontrattisti coinvolti in
iniziative su tematiche HSE
(programmi svolti ad esempio in
Arabia Saudita, Kuwait,
Mozambico).

51 fornitori e business partner
coinvolti nell'analisi di materialità
di Saipem.

Iniziative di engagement e
dialogo su diverse tematiche
relative alla sostenibilità del
business (maggiori informazioni
disponibili alla sezione "Sharing
value along our supply chain" del
Sustainability Report 2020).

Iniziative per le comunità
sviluppate attraverso
partnership e cooperazione con
organizzazioni non governative
(es. Eurasia Foundation dell'Asia
Centrale-EFCA in Kazakhstan per
un programma educativo; AVSI
per iniziativa sulla salute in
Congo); Good World Shelter in
Azerbaijan per un'iniziativa
ambientale.

20 iniziative di sviluppo per
le comunità locali in 12 Paesi
(Angola, Arabia Saudita,
Azerbaijan, Bolivia, Guinea
Equatoriale, Guyana,
Kazakhstan, India, Indonesia,
Italia, Mozambico, Senegal),
raggiungendo oltre 64.000
beneficiari. Investiti €1,6
milioni in tali iniziative.

Cooperazione in molti
Paesi con scuole e università
locali per incoraggiare lo
sviluppo del capitale umano
(ad es. percorsi formativi,
stage, progetti di ricerca,
lezioni presso università),
erogazione di borse di studio
e di corsi di formazione
(approfondimenti disponibili
anche nel documento
Sustainability Report 2020 al
capitolo "Generating Shared
Value").

Aumentare la
consapevolezza su
tematiche HSE attraverso
workshop e conferenze con
il coinvolgimento di comunità
locali.

5 rappresentanti delle
università e istituzioni e
associazioni locali coinvolti
nell'analisi di materialità di
Saipem.

Iniziative di engagement e
dialogo su diverse tematiche
sulla sostenibilità del
business (es. Saipem Open
Talks).

Partnership e accordi con
centri di ricerca e università
per la condivisione di
conoscenza e lo sviluppo
congiunto di innovazioni
tecnologiche.

La relazione con i clienti

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I clienti rappresentano per Saipem uno stakeholder fondamentale, e garantire la loro soddisfazione è importante, sia in termini di redditività dei progetti, che di efficacia, efficienza e sostenibilità dei processi adottati nella loro esecuzione. Sistemi di monitoraggio e analisi della soddisfazione dei clienti sono implementati da parte di ciascuna divisione, al fine di migliorare la gestione operativa e le prestazioni di Saipem nel soddisfare le esigenze dei clienti e mantenere relazioni più strette con loro.

Una valutazione diretta viene regolarmente effettuata con il coinvolgimento dei clienti, attraverso incontri specifici e la raccolta di informazioni tramite questionari di soddisfazione. Inoltre, viene effettuata anche una valutazione indiretta senza il coinvolgimento esplicito del cliente, tramite il regolare monitoraggio e l'analisi di specifici indicatori che possono essere indici di soddisfazione. Tutti i risultati derivanti dal sistema di customer satisfaction sono regolarmente sottoposti al riesame della Direzione Aziendale al fine di identificare le aree critiche ed eventuali misure preventive o di miglioramento. Nel 2020, 53 progetti operativi sono stati coinvolti nella valutazione diretta, con un tasso di risposta del 68%. Il 97% degli intervistati ha manifestato soddisfazione per l'operato di Saipem (ovvero: ha assegnato un punteggio globale uguale o superiore a 7 in una scala da 0 a 10), mentre il 58% degli intervistati (contro il 50% nel 2019) ha dichiarato di essere totalmente soddisfatto delle attività dell'azienda (ovvero ha assegnato un punteggio globale di 9 o più in una scala da 0 a 10).

A inizio anno ha preso vita il sistema di Customer Relationship Managament, che centralizza in una piattaforma digitale collaborativa flusso di lavoro, dati e insight rispetto a iniziative commerciali, clienti e mercati. Nel 2021 la soluzione, che vede già attivi 400 colleghi, sarà ulteriormente sviluppata per abilitare sinergie tra le Divisioni e le funzioni Corporate coinvolte nella risposta alle aspettative dello stakeholder cliente. Ulteriori elementi di miglioramento della relazione emergeranno grazie a momenti di confronto organizzati ad hoc con i più alti livelli manageriali dei clienti e alle risultanze aggregate delle interviste di percezione della reputazione di Saipem condotte da una società di consulenza esterna presso i loro decision-maker.

La relazione con la comunità finanziaria

Le informazioni non finanziarie sono sempre più oggetto di analisi da parte degli investitori e del mercato finanziario che guardano in modo più analitico la capacità di un'azienda di costruire strategie di business e piani sostenibili nel tempo, con obiettivi misurabili e azioni concrete, che comprovino la capacità dell'azienda di gestire i rischi e cogliere le opportunità di scenari e mercati mutevoli.

Saipem mette a disposizione dei propri investitori e analisti finanziari informazioni e dati di performance anche sui temi non finanziari al fine di rispondere a questo crescente interesse. Inoltre, Saipem promuove il dialogo continuo con gli interlocutori del mondo finanziario, anche attraverso periodici roadshow e incontri specifici, garantendo sempre trasparenza e un equo accesso alle informazioni.

Durante il 2020 sono stati svolti 13 eventi con la comunità finanziaria, tra cui 7 roadshow, 5 conference internazionali con gli investitori, e si sono avuti circa 200 contatti con analisti e portfolio manager, oltre un analyst day nel mese di marzo. Sui temi di sostenibilità nel corso dell'anno Saipem ha dialogato con 19 stakeholder finanziari interessati in maniera specifica ai temi ESG (Environment, Social, Governance). Saipem è inoltre inclusa nei principali indici di sostenibilità, in particolare nel Dow Jones Sustainability Index sia a livello mondiale che europeo, risultando il leader nel proprio settore di riferimento e nel FTSE4Good, con una permanenza di ormai dieci anni, sempre in posizione di leadership, negli indici Euronext Vigeo Eiris e nell'indice STOXX® Global ESG Leaders.

La relazione con le istituzioni e le associazioni di categoria

Saipem, svolgendo attività di realizzazione di opere e impianti in diversi e distinti settori di business a valle dell'acquisizione dei titoli autorizzativi da parte dei propri committenti, non necessita di instaurare relazioni istituzionali finalizzate alla promozione dei propri interessi. Ciononostante promuove il dialogo con le Istituzioni e con le espressioni organizzate della società civile in tutti i Paesi in cui opera.

L'azienda gestisce i rapporti con gli stakeholder – locali, nazionali e internazionali – in linea con quanto previsto dal proprio Codice Etico e dalle Politiche e Linee Guida di Business Integrity, che prescrivono l'adozione di comportamenti caratterizzati da correttezza, trasparenza e tracciabilità. Tali rapporti sono riservati esclusivamente alle funzioni e posizioni competenti identificate all'interno della Società, nel rispetto dei programmi approvati e dei documenti normativi interni.

Saipem non eroga contributi diretti o indiretti, sotto qualsiasi forma, a partiti, movimenti, comitati, organizzazioni politiche e sindacali, a loro rappresentanti e/o candidati, a meno che ciò non sia previsto obbligatoriamente dalla legge locale applicabile.

La Direzione Corporate responsabile delle Relazioni Istituzionali è delegata al dialogo istituzionale, garantendo unitarietà e coerenza delle strategie relazionali e della comunicazione verso i soggetti esterni. La Società può contribuire a processi consultivi a livello istituzionale.

Saipem inoltre è attiva nel tavolo di lavoro dedicato al tema "Smart Mobility e Intelligenza Artificiale" avviato da Regione Lombardia (Italia) e ha partecipato alla XI Conferenza Italia-America Latina organizzata dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale. A titolo esemplificativo, in Italia Saipem ha partecipato allo svolgimento di un'audizione presso una commissione parlamentare nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulle prospettive di attuazione e di adeguamento della Strategia Energetica Nazionale al Piano Nazionale Energia e Clima per il 2030; è entrata a far parte del Gas Industry Advisory Committee presieduto per la parte italiana dal Ministero degli Esteri; è attiva nel processo di consultazione per la definizione della Strategia italiana sull'Idrogeno avviata dal Ministero dello Sviluppo Economico.

Saipem inoltre è attiva nel tavolo di lavoro dedicato all'Energia e presieduto dal Ministero degli Esteri insieme al Ministero dello Sviluppo Economico; nel tavolo di lavoro dedicato al tema "Smart Mobility e Intelligenza Artificiale" avviato da Regione Lombardia (Italia); partecipa a diversi webinar organizzati dalle Ambasciate italiane nel mondo con interventi, come relatori, dei propri manager e sarà presente con una propria installazione al Padiglione Italia alla prossima Esposizione Universale che si svolgerà negli Emirati Arabi Uniti nel 2021 - Expo Dubai.

In virtù della forte propensione internazionale del Gruppo, che è presente in oltre 70 Paesi, Saipem collabora con la rete diplomatica italiana e con le ambasciate in Italia dei Paesi in cui è presente. Tali collaborazioni, insieme alla presenza in associazioni industriali e di categoria, garantiscono il consolidamento e la comunicazione degli impegni di lungo termine e del valore generato da Saipem nei territori in cui opera.

A livello territoriale, nelle comunità che la ospitano, Saipem garantisce un dialogo e un'interazione con le rappresentanze locali e la società civile, ritenuti fondamentali per garantire una relazione basata su criteri di trasparenza e correttezza, fondata su una strategia di creazione di valore condiviso e duraturo. In tale contesto Saipem supporta iniziative locali destinate alle comunità, principalmente finalizzate a promuovere l'educazione, la salute e la cultura. A tale scopo rigorosi processi di due diligence sono applicati al fine di verificare i beneficiari effettivi delle sue iniziative.

Saipem è presente in numerose associazioni di categoria e datoriali, il cui ruolo è, tra gli altri, la rappresentanza dei propri associati nei confronti degli interlocutori istituzionali su aspetti inerenti al business. Le attività associative forniscono all'azienda servizi informativi e di analisi dell'evoluzione del contesto legislativo, normativo e regolamentare del Paese o del settore di riferimento, nonché garantiscono opportunità di promozione commerciale e di confronto con altre società.

Saipem è inoltre membro di diverse associazioni e network attivi sul tema della transizione energetica, come il Global Carbon Capture & Storage Institute (GCCSI), e le associazioni CO2 Value Europe, IHS e Hydrogen Europe e la pubblica iniziativa europea Clean Hydrogen Alliance.

Collaborazioni con associazioni e organizzazioni internazionali sul tema del cambiamento climatico

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In quanto attore chiave nel settore energetico, Saipem è membro attivo di specifiche associazioni di categoria nei Paesi in cui la sua presenza è ben strutturata, partecipando a eventi e discussioni che riguardano anche questioni ambientali e climatiche.

Saipem è membro di EVOLEN (Associazione francese di aziende e professionisti del settore energetico), che ha l'obiettivo di divulgare conoscenze tecniche e scientifiche tra i suoi membri e anticipare i cambiamenti nel business favorendo collaborazione e visione di lungo periodo e sostenendo l'innovazione e le partnership.

Ciò consente a Saipem di essere coinvolto in una rete dinamica, promuovere la sua eccellenza tecnologica e condividere informazioni ed esperienze su vari argomenti, compresi gli aspetti di sostenibilità, come l'efficienza energetica e le questioni relative al clima.

Di recente Saipem è diventata membro di Renewable UK, la principale associazione commerciale di energia rinnovabile del Regno Unito, specializzata in energia eolica sia onshore che offshore ed energia delle onde e delle maree.

Inoltre, Saipem partecipa al Norwegian Solar Energy Cluster che ha l'obiettivo di favorire la cooperazione e supportare lo sviluppo delle competenze nel settore dell'energia solare.

Saipem partecipa anche al progetto DeRisk-CO organizzato in Italia dalla Fondazione Eni Enrico Mattei (FEEM), un progetto di ricerca e divulgazione scientifica finalizzato a diffondere la consapevolezza dei rischi e delle opportunità associate ai cambiamenti climatici con l'obiettivo di studiare strumenti per l'analisi degli scenari e promuovere la comunicazione delle aziende italiane su questo tema strategico. Grazie alla sua rete internazionale FEEM integra le proprie attività di ricerca e di divulgazione con quelle delle migliori istituzioni accademiche e think-tank presenti in tutto il mondo. Nell'ambito di tale collaborazione Saipem ha supportato in particolare l'organizzazione di un seminario incentrato sull'analisi delle raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) del Financial Stability Board, con particolare riferimento all'identificazione di rischi e opportunità e all'analisi degli scenari.

In tale contesto, nel 2020 Saipem ha deciso di divenire Supporter della Task Force on Climate-related Financial Disclosure (TCFD) e delle sue raccomandazioni.

LA CORPORATE GOVERNANCE

Il Modello di Governance

Saipem adotta un sistema di Corporate Governance che si articola in base alla normativa generale e speciale applicabile, allo Statuto, al Codice Etico, alle raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina promosso da Borsa Italiana e alle best practice in materia.

Il sistema di Corporate Governance di Saipem è fondato sul ruolo centrale del Consiglio di Amministrazione, sulla trasparenza e sull'efficacia del sistema di controllo interno. Da segnalare la responsabilità del Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance di esaminare l'"informativa di carattere non finanziario" prevista dal decreto legislativo 30 dicembre 2016, n. 254, e rilasciare in proposito un parere preventivo al Consiglio di Amministrazione chiamato ad approvare il presente documento. Per una descrizione più dettagliata della governance degli aspetti prescritti dal D.Lgs. n. 254/2016 si fa riferimento alla "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari", in particolare al paragrafo "Il Modello di Sostenibilità", e alle sezioni inerenti il Consiglio di Amministrazione, i comitati interni e la gestione dei rischi. Tale documento è presente nella sezione "Governance" del sito internet societario.

Governance della sostenibilità del business

GRI 102-18 GRI 405-1

Il Consiglio di Amministrazione in carica, composto da nove amministratori, di cui 4 di genere femminile, è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 3 maggio 2018 per tre esercizi e scade alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020. La nomina degli amministratori avviene, a norma dell'art. 19 dello Statuto, mediante voto di lista al fine di consentire la presenza di rappresentanti designati dalle minoranze azionarie e per garantire l'equilibrio tra i generi. Tutti gli amministratori hanno più di 50 anni. Il curriculum con le caratteristiche personali e professionali degli amministratori è disponibile sul sito internet www.saipem.com nella sezione "Governance".

Tra le responsabilità del Consiglio di Amministrazione si evidenzia quella di definire, su proposta dell'Amministratore Delegato-CEO, le linee strategiche e gli obiettivi della Società e del Gruppo incluse le politiche per la sostenibilità.

In merito alla formazione e informazione ai membri del Consiglio di Amministrazione, nel corso del suo mandato il Consiglio è stato costantemente coinvolto in iniziative e presentazioni volte ad approfondire la conoscenza delle attività operative della Società, di scenari e analisi inerenti alla transizione energetica, i rischi connessi ai cambiamenti climatici, la protezione dei diritti umani e della governance-compliance. Si cita a titolo di esempio il recente coinvolgimento del Consiglio su uno studio di "Energy scenarios and strategic implications for the industry", predisposto da una società riconosciuta a livello mondiale incentrato anche sui diversi scenari "climate change", così come le rispettive implicazioni e opportunità per l'azienda nella gestione della transizione energetica, considerati nella definizione della strategia societaria.

Ulteriori informazioni sulla composizione, nomina, responsabilità, attività e formazione del Consiglio di Amministrazione sono disponibili nella sezione "Consiglio di Amministrazione" della "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2020".

Per un più efficace svolgimento dei propri compiti, il Consiglio ha nominato al proprio interno il Comitato Remunerazione e Nomine (composto esclusivamente da amministratori non esecutivi, tutti indipendenti); il Comitato per il Controllo e Rischi (composto esclusivamente da amministratori non esecutivi, in maggioranza indipendenti) e il Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance composto da quattro amministratori non esecutivi, dei quali due indipendenti, e presieduto dal Presidente di Saipem. Il Comitato ha il compito di assistere il Consiglio di Amministrazione con funzioni istruttorie, di natura propositiva e consultiva, nelle valutazioni e decisioni riguardanti le questioni di sostenibilità connesse all'esercizio dell'attività dell'impresa e alle sue dinamiche d'interazione con tutti gli stakeholder, alla responsabilità sociale d'impresa, all'esame degli scenari per la predisposizione del piano strategico e alla corporate governance della Società e del Gruppo. Il Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance e l'Amministratore Delegato-CEO si fanno portatori delle tematiche di sostenibilità all'interno del Consiglio di Amministrazione, che ha discusso in corso d'anno temi rilevanti al riguardo quali ad esempio la disclosure sull'approccio di Saipem al tema "Climate Change", le sue implicazioni sulle strategie di business e le iniziative intraprese dalla Società sul tema, oltre all'analisi della situazione legata al posizionamento della Società rispetto ai diversi rating di sostenibilità.

Saipem ha istituito dal 2007 un Comitato manageriale di Sostenibilità, organismo composto dal top management Corporate e delle Divisioni, e presieduto dall'Amministratore Delegato-CEO. Il Comitato manageriale di Sostenibilità ha il compito di elaborare le indicazioni di politiche e strategie in materia di sostenibilità per il successivo esame del Comitato endo-consiliare Sostenibilità, Scenari e Governance e ha, inoltre, il compito di fornire indicazioni e direttive per il processo di pianificazione e di reporting di sostenibilità.

Data la trasversalità del tema, gli obiettivi di sostenibilità sono definiti, con l'indicazione di diffonderli all'interno della Società, in coerenza con i diversi contesti operativi e con le richieste emergenti dalla consultazione degli stakeholder e da altre evidenze di contesto. Il Consiglio di Amministrazione approva il piano di performance manageriale, su proposta del Comitato Remunerazione e Nomine, attraverso il quale sono assegnati all'Amministratore Delegato-CEO gli obiettivi dell'azienda. Il piano è redatto sulla base del piano strategico aziendale e, per la parte di obiettivi afferenti a tematiche ESG, tenendo conto degli ambiti risultati a maggiore priorità da parte degli stakeholder societari. Gli obiettivi sono poi riportati con un processo a cascata sul management dell'organizzazione e sono declinati nel piano degli incentivi variabili di breve termine. Con riferimento al Piano 2020 è stato previsto un incremento del peso percentuale degli obiettivi afferenti a tematiche di sostenibilità nell'ambito dell'incentivo variabile a breve termine. In merito al Piano 2021, descritto in dettaglio nella "Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2021", in continuità con l'anno precedente, viene confermata una crescente attenzione verso gli obiettivi afferenti a tematiche ESG. Nella fattispecie, la riduzione delle emissioni di gas serra, le performance di sicurezza, la diversità di genere e l'innovazione sono alcune delle tematiche su cui si concentrano gli obiettivi del 2021 del Consiglio di Amministrazione e del CEO in primis.

Il coinvolgimento attivo e regolare con gli stakeholder nella determinazione delle priorità (mediante, ad esempio, l'analisi di materialità) e la predisposizione di un sistema di monitoraggio avanzato per monitorare e rendicontare le performance ESG aziendali confermano, inoltre, come i fattori ESG/Sostenibilità costituiscano un impegno che la Società adotta verso gli stakeholder in un'ottica di creazione di valore condiviso di lungo termine. Predominante, nella posizione della Società di porsi alla guida della transizione energetica, si colloca l'obiettivo di ridurre le emissioni di GHG scopo 1 & 2 del 50% nel 2035 (valore di riferimento calcolato rispetto al 2018), e scopo 2 net-zero entro il 2025.

I PRINCIPALI TEMI DI SOSTENIBILITÀ AFFRONTATI DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE NEL 2020

  • ≥ Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2019 (include lo svolgimento dell'analisi di materialità)
  • ≥ Relazione sulla Remunerazione e definizione obiettivi per successivo periodo, che includono obiettivi di sostenibilità del business
  • ≥ Performance e raggiungimento obiettivi inclusi nel Piano HSE
  • ≥ Modern Slavery Statement 2019 ai sensi dello UK "Modern Slavery Act"
  • ≥ Documento "2019 Sustainability Report Making Change Possible 4 Challenges for the Energy Transition"
  • ≥ Documento "Leading the path to energy transition" redatto secondo le raccomandazioni della Task Force on Climate Related Financial Disclosure (TFCD)

Il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo di Saipem SpA

"Modello 231 (include il Codice Etico)"

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Nell'adunanza del 22 marzo 2004 il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha deliberato l'adozione di un proprio modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. n. 231/2001 (di seguito, il "Modello 231"), finalizzato a prevenire la commissione dei reati sanzionati dal D.Lgs. n. 231/2001.

Successivamente, attraverso specifici progetti, sono stati approvati gli aggiornamenti del Modello 231 al fine di recepire le innovazioni normative e i mutamenti organizzativi aziendali di Saipem SpA.

  • In particolare, nei successivi aggiornamenti del Modello 231, si è tenuto conto:
  • ≥ dei cambiamenti organizzativi aziendali di Saipem SpA;
  • ≥ dell'evoluzione della giurisprudenza e della dottrina;
  • ≥ delle considerazioni derivanti dall'applicazione del Modello 231, ivi comprese indicazioni giurisprudenziali;
  • ≥ della prassi delle società italiane ed estere in ordine ai modelli;
  • ≥ degli esiti delle attività di vigilanza e delle risultanze delle attività di audit interno;
  • ≥ dell'evoluzione del quadro normativo e delle Linee Guida di Confindustria.

ORGANI DI GESTIONE E CONTROLLO LIVELLO ESECUTIVO

(a) Indipendente. (b) L'Organismo di Vigilanza di Saipem SpA è composto da cinque componenti: tre componenti esterni, uno dei quali è nominato Presidente dell'Organismo, e due componenti interni delle funzioni Internal Audit (1) e Business Integrity (2).

Da ultimo, a dicembre 2020 il Modello 231 è stato aggiornato con riferimento a:

  • ≥ aggiornamenti normativi;
  • ≥ modifiche organizzative intervenute;
  • ≥ dottrina e più recenti orientamenti giurisprudenziali;
  • ≥ best practice.

All'esito di tale attività di aggiornamento l'Amministratore Delegato di Saipem SpA in data 21 dicembre 2020 ha approvato il "Modello 231 (include il Codice Etico)" di Saipem SpA.

A seguito dei tempestivi e numerosi aggiornamenti effettuati nel corso degli anni, oggi il Modello 231 di Saipem SpA è stato aggiornato tra l'altro anche in relazione alle seguenti normative:

  • ≥ il decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 24, è intervenuto nell'ambito della repressione della tratta di esseri umani e la protezione delle vittime apportando modifiche all'art. 600 c.p. (riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù) e all'art. 601 c.p. (tratta di persone);
  • ≥ il decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 39, ha introdotto il reato di "Adescamento di minorenni" tra i reati presupposto del D.Lgs. n. 231/2001;
  • ≥ la legge 22 maggio 2015, n. 68, "Disposizioni in materia di delitti contro l'ambiente" (cd. "Legge Ecoreati"), introduce nuove fattispecie di reati in ambito ambientale;
  • ≥ la legge 20 novembre 2017, n. 167, "Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea - Legge Europea 2017". Il provvedimento mira ad adeguare l'ordinamento domestico a quello comunitario, intervenendo anche in materia di responsabilità degli enti. Nel disciplinare la lotta "contro talune forme ed espressioni di razzismo e xenofobia mediante il diritto penale", infatti è stato previsto quale reato presupposto all'interno del D.Lgs. n. 231/2001 il nuovo art. 25 terdecies "Razzismo e xenofobia";
  • ≥ la legge 30 novembre 2017, n. 179, recante "Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell'ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato";
  • ≥ il decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 107, "Norme di adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 596/2014, relativo agli abusi di mercato e che abroga la direttiva 2003/6/CE e le direttive 2003/124/UE, 2003/125/CE e 2004/72/CE";
  • ≥ la legge 9 gennaio 2019, n. 3, "Misure per il contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione, nonché in materia di prescrizione del reato e in materia di trasparenza dei partiti e movimenti politici";
  • ≥ la legge di conversione n. 157 del 24 dicembre 2019 del decreto-legge n. 124/2019 recante "Disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili;
  • ≥ la legge di conversione n. 133 del 18 novembre 2019 del decreto-legge 21 settembre 2019, n. 105 "Disposizioni urgenti in materia di perimetro di sicurezza nazionale cibernetica";
  • ≥ il D.Lgs. n. 75/2020 recante "Attuazione della direttiva (UE) 2017/1371, relativa alla lotta contro la frode che lede gli interessi finanziari dell'Unione mediante il diritto penale" che ha recepito la cd. "Direttiva PIF".

IMPEGNO, RISULTATI E OBIETTIVI

Tematica materiale Saipem

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GESTIONE DEI RISCHI CONNESSI AL CAMBIAMENTO CLIMATICO EFFICIENZA ENERGETICA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI GHG TRANSIZIONE VERSO ATTIVITÀ A BASSE EMISSIONI DI CARBONIO RIDUZIONE DELLE EMISSIONI ATMOSFERICHE (NON GHG)

Impegno

  • ≥ Ridurre gradualmente la dipendenza dal settore dei combustibili fossili concentrandosi su settori a minor impatto climatico, investendo in tecnologie rinnovabili, sviluppando usi dei combustibili fossili più sostenibili e diversificando le attività.
  • ≥ Ottimizzare il consumo di energia, utilizzando le migliori tecnologie disponibili e aumentando l'efficienza delle operazioni.

Risultati 2020

  • ≥ Sviluppo di una specifica Metodologia di Emissione per prevedere le emissioni di GHG di un impianto progettato da Saipem durante la sua fase di esercizio (emissioni di Scope 3 per Saipem), di prossima certificazione e validazione da parte di Terza Parte.
  • ≥ Raggiunta la riduzione di emissioni di 26,68 kt di CO2 eq.
  • ≥ Estensione al 2024 del Piano Strategico di GHG per riduzione cumulativa totale di 255 kt di CO2 per il periodo 2019- 2024.
  • ≥ Evitata l'emissione in atmosfera di 319,9 t di NOX.
  • ≥ Evitata l'emissione in atmosfera di 15,4 t di SO2.
  • ≥ Evitata l'emissione in atmosfera di 50,3 t di CO.
  • ≥ Evitata l'emissione in atmosfera di 17,1 t di NMVOC.
  • ≥ Evitata l'emissione in atmosfera di 10,2 t di PM10.
  • ≥ Eseguite 15 diagnosi energetiche e studi di fattibilità.
  • ≥ Realizzate 18 iniziative di efficientamento energetico.
  • ≥ Realizzate 6 iniziative di risparmio energetico.
  • ≥ Realizzate 2 iniziative di impiego di energia rinnovabile.
  • ≥ Realizzate 3 iniziative di monitoraggio dei consumi energetici.

Risultati 2020 vs. Obiettivi 2020

  • -Implementazione di specifiche iniziative di gestione di GHG (24, con obiettivi specifici per ogni Divisione).
  • -Riduzione delle emissioni di CO2 (obiettivo annuale di 19,3 kt di CO2 eq, con obiettivi specifici per ogni Divisione).
  • -Revisione del Piano Strategico di GHG entro la fine del 2020.
  • -Esecuzione di specifici diagnosi energetiche/studi di fattibilità (18, con obiettivi specifici per ogni Divisione)*.
  • -Aumentare il numero di iniziative specifiche volte a ridurre i consumi energetici/aumentare l'efficienza energetica.
  • -Quando applicabile, identificare la potenziale produzione/utilizzo di energia rinnovabile in progetti e siti.

Obiettivi 2021

  • ≥ Target di Gruppo per le emissioni GHG di scopo 1 e 2, dettagliati alla sezione "Strategie di riduzione di GHG relative agli asset e alle operazioni di Saipem per il raggiungimento del Net-Zero": 50% di riduzione nel 2035 rispetto alla baseline delle emissioni del 2018.
  • ≥ Raggiungimento obiettivi piani strategici 2020-2024 per il 2021 (specifici per ogni Divisione) in termini di saving su emissioni (36.500 t di CO2 eq), cifra attualmente non basata su Science Based Targets.
  • ≥ Definizione della Strategia per la carbon neutrality (Net-Zero) per le Divisioni e il Gruppo.
  • ≥ Definizione del Piano di attuazione per la carbon neutrality (Net-Zero) per le Divisioni e il Gruppo.
  • ≥ Validazione di terza parte della documentazione prodotta (Strategie e Piani di attuazione) per la carbon neutrality (Net Zero).
  • ≥ Assessment di tutti gli asset collegati alla rete elettrica per esplorare la possibilità di ottenere il 100% di elettricità certificata da fonti rinnovabili.
  • ≥ Definizione di un set di KPI asset specifico (vessel, rig, Temporary Construction Facility (TFC), yard e uffici) per la valutazione delle iniziative di riduzione dei GHG e implementazione della reportistica associata.

(*) L'obiettivo si considera raggiunto in seguito alla revisione degli obiettivi di Gruppo in relazione all'emergenza COVID-19 che ha fissato a 11 il numero di diagnosi energetiche/studi di fattibilità.

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GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE

Impegno

  • ≥ La corretta e consapevole gestione delle risorse idriche è parte integrante di tutta la strategia ambientale.
  • ≥ L'approccio è focalizzato a massimizzare il riutilizzo dell'acqua ove possibile, e a ridurre al minimo il consumo di essa in tutti i nostri siti e progetti operativi, specialmente se ubicati in aree caratterizzate da particolare scarsità idrica.

Risultati 2020

  • ≥ E&C Offshore: Yard Energy and Water Efficiency Management Plans ("YEWEMP") mappatura di siti e progetti che operano in aree a stress idrico.
  • ≥ YEWEMP nei cantieri di fabbricazione: Ambriz (Angola), Arbatax (Italia), Karimun (Indonesia) and SCNL (Nigeria).
  • ≥ E&C Onshore: realizzati studi di fattibilità per il progetto Marjan pack 10 e il progetto Berri (entrambi in Arabia Saudita) con misure per il risparmio idrico e il calcolo del risparmio.

Obiettivi 2021

  • ≥ Ogni Divisione eseguirà in un sito pilota un'analisi dell'uso e del consumo di acqua per identificare criticità e proporre azioni per ridurre il consumo di acqua e aumentare la frazione di riutilizzo dell'acqua.
  • ≥ E&C Offshore: YEWEMP proseguirà nel 2021 sviluppando e implementando il piano sui restanti yard/cantieri di fabbricazione offshore.
  • ≥ E&C Onshore: nei progetti Marjan pack 10 e Berri (entrambi in Arabia Saudita), implementazione delle misure di riduzione previste dagli studi di fattibilità.
  • ≥ Nuovo Headquarter in Italia (Milano): significativa riduzione dei consumi idrici di acqua potabile grazie all'efficienza delle apparecchiature impiantistiche selezionate, al riutilizzo delle acque meteoriche, all'uso di sistemi di irrigazione ad alta efficienza combinate alla scelta di specie arboree che richiedano un basso apporto idrico.

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RICICLO E RIDUZIONE DEI RIFIUTI

Impegno

≥ Gestire responsabilmente i rifiuti attraverso una gerarchia di interventi che mira a dare massima priorità alla riduzione e al riutilizzo dei rifiuti nella misura massima.

Risultati 2020

  • ≥ Presentazione Campagna "Plastic Free" nei nuovi uffici Saipem di Milano Rogoredo.
  • ≥ Flotta E&C Offshore: sostituzione nei servizi di ristorazione di tutta la plastica monouso in parte con materiali riutilizzabili e in parte con materiali monouso, ma meno impattanti, quali carta, cartone o legno.
  • ≥ Mezzo E&C Offshore FDS 2: è stato dotato di un impianto di trattamento acqua potabile a bordo, con relativo sistema di distribuzione e conseguente riduzione di consumo di bottiglie di plastica. Questa soluzione sarà presto installata anche su altre navi della flotta Saipem come FDS e Castorone.

Obiettivi 2021

  • ≥ Definizione di un programma per la riduzione dell'uso di plastica monouso.
  • ≥ Implementazione di attività di comunicazione specifiche sulla riduzione dei rifiuti durante la European Waste Week.
  • ≥ Ogni Divisione identificherà un sito pilota per lo sviluppo di una roadmap per la riduzione dei rifiuti, con focus sull'eliminazione della plastica monouso.

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USO DI COMBUSTIBILI ALTERNATIVI

Impegno

≥ Esplorare l'uso di carburanti sostenibili ottenuti da materie prime rinnovabili e alternative in sostituzione di combustibili derivati dal petrolio.

Obiettivi 2021

≥ Valutazione della possibilità di impiego di SAF (Sustainable Aviation Fuel) per una quota dei voli acquistati entro la fine del 2021.

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PREVENZIONE E RIPRISTINO DEGLI SVERSAMENTI

Impegno

≥ Ridurre e mitigare il rischio ambientale associato agli sversamenti di petrolio e di prodotti chimici garantendo l'adozione di adeguate misure di prevenzione e ripristino.

Risultati 2020

Copertura raggiunta:

  • ≥ O&CM (Oil & Chemical Mapping) per 38 tra cantieri/basi logistiche e navi E&C Offshore e Drilling.
  • ≥ SRA (Spill Risk Assessment) implementati per 20 tra cantieri/basi logistiche e navi E&C Offshore e Drilling.
  • ≥ Eseguite 547 esercitazioni di risposta agli sversamenti.

Risultati 2020 vs.Obiettivi 2020

  • -Copertura del 100% di siti/progetti con specifici piani di emergenza per inquinamento accidentale.
    • Aumentare il numero di esercitazioni di risposta agli sversamenti, compresi gli scenari di sversamenti in corpi idrici.

Target O&CM:

  • -100% delle navi offshore (operativi);
  • -100% dei cantieri offshore (operativi);
  • -40% delle navi di perforazione offshore (svolti pre 2020);
  • -100% dei cantieri onshore yard/basi logistiche;
  • almeno 1 progetto onshore (rinviato causa COVID).

Target SRA:

  • -100% delle navi offshore operative nel 2020;
  • almeno 2 cantieri offshore;
  • almeno 1 cantiere onshore/base logistica.

Obiettivi 2021

  • ≥ Copertura del 100% di siti/progetti con specifici piani di emergenza per inquinamento accidentale.
  • ≥ Aumentare il numero di esercitazioni su sversamenti, compresi gli scenari di sversamenti in corpi idrici.
  • ≥ Target O&CM: copertura del 100% delle navi offshore operative nel 2021 e yard operative nel 2021, copertura del 100% dell'Onshore basi logistiche e yard almeno 1 progetto onshore. 40% delle navi di perforazione offshore e almeno 1 piattaforma di perforazione onshore.
  • ≥ Target SRA: 100% delle navi offshore operative nel 2021; almeno 1 cantiere offshore operativo; almeno 1 cantiere onshore. Almeno una piattaforma di perforazione offshore e una onshore.

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SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO LEADERSHIP E CULTURA DELLA SICUREZZA

Impegno

  • ≥ Confermare il rinnovo delle certificazioni di Gruppo ISO 45001 e ISO 14001.
  • ≥ Migliorare l'obiettivo TRIFR-target 2020: 0,44.
  • ≥ Perseguire il miglioramento continuo promuovendo e sviluppando una cultura della sicurezza (con particolare attenzione agli incidenti stradali e agli infortuni in itinere) e rafforzando il sistema di pianificazione di audit HSE.

Risultati 2020

  • ≥ Rinnovo della certificazione di Gruppo a fronte degli Standard ISO 14001 e ISO 45001.
  • ≥ Il TRIFR è migliorato raggiungendo 0,36.
  • ≥ Erogate oltre 1,3 milioni di ore di formazione HSE, il 39% delle quali rivolte ai dipendenti e il 61% ai subcontrattisti.

Risultati 2020 vs.Obiettivi 2020

  • -Rinnovo dei certificati di Gruppo ISO 14001 e 45001.
  • -Il TRIFR per l'intero anno si è attestato a 0,36, nettamente inferiore al target 0,44.

Obiettivi 2021

  • ≥ Mantenere la certificazione di Gruppo ISO 14001 e ISO 45001.
  • ≥ Preservare la sicurezza delle persone attraverso la conferma del monitoraggio dell'indice di frequenza infortuni (TRIFR) e l'introduzione di un ulteriore indice HLFR (High Level Frequency Rate) volto a misurare tutti gli incidenti (near miss) con potenzialità elevata di danno alle persone, al fine di meglio comprendere le aree maggiormente critiche e implementare programmi idonei a limitare le cause scatenanti.

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SUPPORTO E SVILUPPO DELLE COMUNITÀ LOCALI

Impegno

≥ Lavorare responsabilmente e collaborare con i nostri stakeholder per creare valore condiviso, minimizzando sempre i potenziali impatti negativi che le nostre operazioni e presenza potrebbero avere.

Risultati 2020

  • ≥ Implementate 20 iniziative per le comunità locali rivolte a più di 64.000 beneficiari in 12 Paesi. 1,6 milioni di euro investiti.
  • ≥ Il valore economico direttamente generato da Saipem è pari a 6,7 miliardi di euro.

Risultati 2020 vs. Obiettivi 2020

  • Continuare a contribuire allo sviluppo socio-economico, anche attraverso l'impiego di persone locali, la formazione e il trasferimento di know-how, e collaborando con fornitori e subcontrattisti locali.

  • Continuare a contribuire alla lotta contro la pandemia di COVID-19 per sostenere le comunità locali in alcuni dei Paesi colpiti.

-Continuare a pianificare iniziative al fine di contribuire agli SDG.

Obiettivi 2021

  • ≥ Continuare a pianificare iniziative per contribuire agli SDG.
  • ≥ Continuare a contribuire alla lotta contro la pandemia di COVID-19 per sostenere le comunità locali in alcuni dei Paesi colpiti.
  • ≥ Continuare a contribuire allo sviluppo socio-economico, anche assumendo persone locali, con formazione e trasferimento di know-how e lavorando con fornitori e subappaltatori locali.

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GARANTIRE I DIRITTI UMANI NELLA CATENA DI FORNITURA/RESPONSABILITÀ AMBIENTALE E SOCIALE LUNGO LA CATENA DI FORNITURA

Impegno

  • ≥ Rispettare le best practice internazionali in materia di diritti umani e del lavoro e monitorarne il rispetto.
  • ≥ Collaborare con i nostri fornitori per contribuire al loro sviluppo in termini di sostenibilità del loro business e per ridurre/minimizzare i rischi di sostenibilità lungo la nostra catena di fornitura.

Risultati 2020

  • ≥ Continuazione della campagna di responsabilità sociale della catena di fornitura: 504 fornitori valutati durante la fase di qualifica e 1 audit on site.
  • ≥ Verifica di 44 fornitori sul tema Human Rights durante l'esecuzione del contratto.
  • ≥ Esecuzione di desktop audit a 10 subappaltatori in Nigeria.
  • ≥ Applicazione del tool per stimare il carbon footprint di Saipem lungo la catena di fornitura in una fase di test su 6 importanti fornitori.
  • ≥ Valutazione delle capacità tecniche su 143 potenziali agenzie del lavoro. 4 Assessment (2 in remoto e 2 in loco) svolti su agenzie in Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Italia (questi ultimi inerenti prestazioni di lavoro per Italia, Bulgaria, Romania ed Emirati Arabi Uniti).
  • ≥ Erogato da GPS (società del Gruppo) un eLearning a 14 manpower, inclusa verifica di efficacia.
  • ≥ Valutazione delle performance delle agenzie monitorate attraverso interviste al personale internazionale.
  • ≥ Svolta un'indagine interna mirata a monitorare 13 agenzie.

Risultati 2020 vs. Obiettivi 2020

  • Continuare a sostenere il miglioramento della catena di fornitura in termini di standard HSE e diritti umani e del lavoro, anche attraverso partnership con associazioni di business e istituzioni locali nelle aree in cui operiamo.

-Identificare ulteriori aree/beni in cui implementare un approccio di green procurement.

Obiettivi 2021

≥ Identificare ulteriori aree/beni in cui implementare un approccio di green procurement.

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ETICA DEL BUSINESS E CONTRASTO ALLA CORRUZIONE

Impegno

≥ Operare in conformità con le migliori pratiche di business etiche.

Risultati 2020

  • ≥ Aggiornati il Modello 231 e Procedure di Anti-Corruzione.
  • ≥ 100% dei Paesi previsti per la copertura della formazione in ambito Anti-Corruzione e Compliance 231.

Risultati 2020 vs. Obiettivi 2020

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  • -Aggiornati il Modello 231 e Procedure di Anti-Corruzione.
  • -100% dei Paesi previsti per la copertura della formazione in ambito Anti-Corruzione e Compliance 231.

Obiettivi 2021

  • ≥ Mantenimento dell'adeguatezza del Modello 231 e delle relative procedure.
  • ≥ Continuare a mantenere un adeguato sistema di controllo interno e di risk management.
  • ≥ Continuare a rafforzare la trasparenza nelle relazioni e comunicazioni con gli stakeholder.
  • ≥ Copertura del 100% dei Paesi previsti dal Piano di formazione in ambito Anti-Corruzione e Compliance 231.

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APPLICAZIONI EMERGENTI DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE TECNOLOGIE AVANZATE E INNOVAZIONE

Impegno

  • ≥ Allineare tramite l'innovazione l'offerta commerciale di Saipem alle mutate esigenze di business e scenario di mercato.
  • ≥ Sviluppo di una metodologia per mappare la creazione di valore dell'innovazione sostenibile durante l'esecuzione dei progetti.

Risultati 2020

  • ≥ 21 brevetti depositati, 10 dei quali per tecnologie di decarbonizzazione.
  • ≥ 14 accordi di collaborazione/licenza firmati, di cui 10 per progetti di decarbonizzazione e 2 per progetti di diversificazione.
  • ≥ 204 risorse FTE (equivalente a tempo pieno) coinvolte in ricerca e sviluppo.
  • ≥ La spesa in Ricerca & Sviluppo è stata di 35 milioni di euro; la spesa complessiva in innovazione di 74 milioni di euro, di cui circa il 25% per la decarbonizzazione (gas escluso).
  • ≥ Sviluppo di una metodologia per mappare la creazione di valore dell'innovazione sostenibile durante l'esecuzione dei progetti.

Risultati 2020 vs.Obiettivi 2020

  • ≥ Cercare soluzioni di innovazione dirompente e mantenere l'alto investimento in innovazione tecnologica.
  • ≥ Sviluppo di una metodologia per mappare la creazione di valore dell'innovazione sostenibile durante l'esecuzione dei progetti.

Obiettivi 2021

  • ≥ Individuazione e sviluppo di tecnologie di decarbonizzazione che permettano un accesso selettivo a progetti di sviluppo commerciale; lancio di approcci dirompenti per esplorare aree inesplorate di opportunità per la Società.
  • ≥ Ulteriore sviluppo, e sua applicazione, della metodologia per mappare la creazione di valore dell'innovazione sostenibile;
  • ≥ Garantire il supporto verso la trasformazione digitale.

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SVILUPPO DEI DIPENDENTI

Impegno

≥ Mantenere le competenze dei dipendenti in linea con le esigenze di business e rafforzare l'immagine dell'azienda per trattenere e attirare persone di talento.

Risultati 2020

  • ≥ Avviamento di un programma di Mentoring focalizzato sulla Diversità e Inclusione.
  • ≥ Lancio di una borsa di studio dedicata al collega Egidio Palliotto.
  • ≥ Definizione di una partnership con istituzioni formative in Mozambico per il supporto alla didattica.
  • ≥ Lancio di 4 workshop "Deep in Saipem", seminari tematici volti a migliorare la conoscenza dei progetti operativi realizzati dalle Divisioni in tutto il mondo, a diffondere l'utilizzo delle best practice, a diffondere la cultura della conoscenza e dell'innovazione, a sviluppare il senso di appartenenza a un'unica azienda globale, a coinvolgere i nostri dipendenti e a diffondere la conoscenza del modello di leadership Saipem.

Risultati 2020 vs. Obiettivi 2020

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    • Continuare a implementare iniziative di formazione, trasferimento di know-how e collaborazione con le scuole nei Paesi in cui il Gruppo opera.
  • -Continuare ad attrarre talenti, con un focus specifico sulle donne e i giovani.

Obiettivi 2021

  • ≥ Continuare ad attrarre talenti con un focus specifico sulle donne e i giovani.
  • ≥ Attrarre talenti con competenze digitali.
  • ≥ Lancio di Talent4Saipem.
  • ≥ Continuare a sviluppare le iniziative di Local Content in Mozambico.
  • ≥ Sviluppo delle competenze digitali (hard e soft) attraverso un programma di formazione digitale dedicato.
  • ≥ Continuare a investire sulla cultura e le competenze in materia di cyber security.
  • ≥ Continuare a migliorare la cultura HSE attivando attività di formazione specifiche.
  • ≥ Continuare a sviluppare le competenze relative a compliance e governance con corsi di formazione dedicati.
  • ≥ Continuare il focus sul project management finalizzato a sviluppare competenze tecniche e manageriali applicabili in tutto lo scenario Saipem e rivolte a tutti i dipendenti esperti coinvolti in un progetto aziendale.
  • ≥ Valorizzare le competenze manageriali in accordo con il Leadership Model di Saipem.
  • ≥ Sviluppare nuovi programmi di sviluppo ad hoc e percorsi di carriera per talenti di diversa seniority (Millennial, Middle Manager e Senior Manager).
  • ≥ Adottare nuovi strumenti per valutare le competenze manageriali legate al modello di Leadership Saipem dei nostri migliori talenti e valorizzarne potenziale a lungo termine.
  • ≥ Continuare a promuovere una cultura meritocratica attraverso iniziative di sviluppo che valorizzino le capacità e le competenze dei nostri dipendenti.
  • ≥ Lancio dell'iniziativa "Internal Saipem Accademy" il cui obiettivo è quello di sviluppare e condividere competenze trasversali e abilità tecniche valorizzando l'insegnamento interno come asset strategico.

Tematica materiale Saipem

ATTRAZIONE DEI DIPENDENTI, GESTIONE E TRATTENIMENTO DEI TALENTI

Impegno

≥ Mantenere le competenze dei dipendenti in linea con le esigenze di business e rafforzare l'immagine dell'azienda per trattenere e attirare persone di talento.

Risultati 2020 vs. Obiettivi 2020

-Continuare ad attrarre talenti, con un focus specifico sulle donne e i giovani.

Tematica materiale Saipem

DIVERSITY E AMBIENTE DI LAVORO INCLUSIVO

Impegno

≥ Promuovere la creazione di una cultura aziendale inclusiva.

Risultati 2020

≥ Il CEO di Saipem ha firmato la dichiarazione di sostegno ai Women Empowerment Principles (WEP) e il Manifesto per l'occupazione femminile dell'associazione Valore D.

Risultati 2020 vs.Obiettivi 2020

-Avviamento di un programma di Mentoring con lo scopo di favorire il processo di Diversità e Inclusione.

Obiettivi 2021

  • ≥ Promuovere una cultura inclusiva che valorizzi la diversità e garantisca pari opportunità;
  • ≥ Monitorare il tasso di turnover volontario femminile.

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COINVOLGIMENTO E SODDISFAZIONE DEI DIPENDENTI

Risultati 2020

≥ La forte discontinuità di contesto registrata nel corso del 2020 a seguito della sopraggiunta crisi pandemica connessa al virus COVID-19 non ha consentito di poter assicurare l'avvio del periodico e consolidato processo di analisi di engagement rivolto alla popolazione aziendale. Tuttavia nel corso del mese di novembre 2020 è stata attivata per tutti i dipendenti una survey sulla percezione della reputazione di Saipem e sul proprio allineamento strategico, a cui hanno partecipato 5.085 dipendenti (16,5% del totale della forza lavoro coinvolta nell'indagine).

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Obiettivi 2021

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≥ Nel corso del terzo trimestre del 2021 verrà nuovamente avviata una survey di engagement sulla popolazione aziendale nell'ambito della quale saranno analizzati e valutati, in continuità e coerenza con quanto anche affrontato nel corso della survey reputazionale svolta nel corso del 2020, i principali fattori tangibili e intangibili di motivazione e ingaggio delle persone relativamente al proprio contesto operativo e organizzativo di riferimento. Sulla base delle evidenze che emergeranno saranno pertanto definiti e individuati degli specifici obiettivi e ambiti di azione per l'anno successivo.

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INCENTIVI E BENEFIT PER I DIPENDENTI

Obiettivi 2021

≥ In considerazione di alcune prassi e normative locali, quali quella italiana che prevede, nell'ambito delle strutture di contrattazione collettiva di livello 1 e 2, forme e modalità di adesione da parte dei dipendenti a strumenti previdenziali e sanitari integrativi, con parziale copertura dei costi di adesione a carico dell'azienda, piuttosto che la possibilità di conversione di una quota parte del premio aziendale di produttività in credito welfare, verrà avviato nel corso del 2021 un processo di mappatura delle principali realtà estere, volto ad analizzare la presenza più o meno diffusa di istituti/strumenti contrattuali equivalenti al fine di poter successivamente valutare l'opportunità di assicurare una strategia di approccio in tema previdenziale e sanitario maggiormente omogenea e trasversale.

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SALUTE E BENESSERE DEI DIPENDENTI

Impegno

≥ Pieno e totale coinvolgimento del servizio medico nella gestione sanitaria della pandemia con lo scopo di mitigarne l'impatto, proteggere la salute dei lavoratori e garantire la continuità dei servizi sanitari worldwide e più in generale della business continuity aziendale.

Risultati 2020

  • ≥ Costituzione di una Task Force sanitaria, a diretto riporto del Dirigente Medico membro dell'Unità di Crisi aziendale, per il monitoraggio dell'evoluzione della pandemia.
  • ≥ Pubblicazione di un bollettino periodico sull'evoluzione e lo status della pandemia.
  • ≥ Aggiornamento del sistema di informazione pre-travel Health & Secur integrato con info su tematica COVID-19.
  • ≥ Formulazione di documenti aziendali specifici e relative matrici di rischio per area geografica del mondo, per un'adeguata valutazione del rischio.
  • ≥ Individuazione e gestione dei lavoratori "fragili" e "vulnerabili".
  • ≥ Relazioni istituzionali con Protezione Civile a sostegno dei programmi di aiuto/supporto alle Strutture Sanitarie Nazionali pubbliche. Verifica tecnico-scientifica di tutto il materiale donato.
  • ≥ Contatti continui con i Ministeri della Sanità Nazionali, il WHO, CDC e ATS/ASL Regionali per tutte le disposizioni che riguardano i dipendenti italiani e stranieri in Italia e all'estero.
  • ≥ Acquisizione di tool scientificamente avanzati adottati e distribuiti nei siti operativi Saipem in risposta all'emergenza pandemica e che potranno poi essere utilizzati per altre valutazioni diagnostiche future.

Risultati 2020 vs. Obiettivi 2020

  • Continuare l'implementazione di un sistema completo di prevenzione e monitoraggio della pandemia.
  • Assicurare l'istruzione e la formazione continua del personale medico.
  • Intensificare il programma di audit sanitario.

Obiettivi 2021

≥ Introdurre, oltre alle già collaudate misure di contenimento della pandemia, la vaccinazione Sars-Cov-2 COVID-19.

IL NOSTRO CONTRIBUTO ALLA MITIGAZIONE DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI

La strategia di riduzione dei cambiamenti climatici

SASB EM-SV-110a.2 Saipem prevede di diminuire gradualmente la propria dipendenza dal settore dei combustibili fossili, riducendo le proprie emissioni di CO2 e ampliando continuamente la propria offerta in settori a minor impatto sul clima, proponendosi come fornitore di soluzioni innovative per supportare i clienti nell'identificazione delle migliori scelte tecnologiche a ridotte emissioni di carbonio. La Società ha pubblicato la terza edizione del documento "Leading the Path to Energy Transition" redatto in accordo alle raccomandazioni della Task Force on Climate Related Financial Disclosure (TCFD), dove sono approfonditi, fra gli altri, i temi inerenti alla governance delle tematiche relative agli impatti dei cambiamenti climatici, i rischi e le opportunità climate related identificati, nel breve, medio e lungo termine.

La strategia aziendale si basa sui seguenti tre pilastri:

  • ≥ ampliare l'offerta ai propri clienti in settori a minor impatto sul clima, investendo in tecnologie rinnovabili, sviluppando soluzioni per un uso più sostenibile dei combustibili fossili e diversificando le attività. Ciò implica rafforzare la propria presenza nei mercati a ridotte emissioni di carbonio già esistenti (ad es. parchi eolici offshore, biocarburanti, energia solare concentrata, ecc.) e creare l'accesso a nuovi mercati (ad es. energia da onde e maree, conversione dell'energia termica degli oceani, stoccaggio dell'energia, idrogeno e soluzioni ibride). Inoltre, Saipem punta alla diversificazione sul mercato, concentrandosi su opportunità non legate all'energia come le infrastrutture per la mobilità sostenibile, la gestione delle risorse idriche e i servizi ambientali per l'economia circolare. Infine, una grande attenzione è posta sulle fonti energetiche a minore intensità di carbonio, in particolare l'uso del gas naturale come fonte energetica per il periodo di transizione (ad esempio GNL);
  • ≥ diventare un partner chiave per i propri clienti nei loro processi di decarbonizzazione. Le principali società energetiche, ma anche altre industrie ad alta intensità di carbonio, come acciaio e cemento, stanno decarbonizzando le proprie attività e guidano la trasformazione digitale su larga scala lungo la catena del valore, coinvolgendo i principali fornitori EPC che investono in tecnologie di decarbonizzazione e digitalizzazione. Saipem ha l'obiettivo di divenire "il partner preferito" per quei clienti impegnati nella transizione energetica;
  • ≥ migliorare l'efficienza delle proprie attività e operazioni per ridurre le emissioni di gas a effetto serra.

Analisi di scenario climate-related

Per il Gruppo Saipem la valutazione dei driver di lungo termine (2050) del contesto esterno si basa sull'analisi di diversi scenari: ognuno di essi rappresenta un possibile percorso verso un differente assetto di mercato. Questa analisi tiene conto delle tendenze macroeconomiche, sociali e di domanda delle diverse fonti energetiche che si ritiene possano avere un impatto visibile sui principali driver del business dell'intero Gruppo Saipem.

Sia gli scenari di lungo termine che quelli di breve e medio termine vengono analizzati nell'ambito del processo di pianificazione e vengono considerati tra gli elementi per la definizione del Piano Strategico; essi sono aggiornati ogni anno e discussi con il Top Management e sono oggetto di riunioni dedicate nel Consiglio di Amministrazione e si avvalgono di diverse fonti esterne (previsioni di analisti, società del settore, organizzazioni intergovernative e altri stakeholder e consulenti).

Come indicato nel capitolo sull'evoluzione dello scenario di mercato e strategia, nonostante gli idrocarburi continueranno ad avere un ruolo importante nel medio termine, il loro contributo al mix energetico globale è destinato a un graduale declino nel lungo termine (con tempistiche verosimilmente accelerate per il petrolio rispetto al gas naturale nei diversi scenari). In questo contesto gli investimenti su larga scala nell'ambito degli idrocarburi, in particolare delle infrastrutture per l'utilizzo del gas, rimarranno necessari anche a medio-lungo termine e si ritiene che i clienti tradizionali continueranno a investire in progetti strategici a lungo termine, soprattutto in regioni chiave come il Medio Oriente. Soluzioni tecnologiche all'avanguardia con un minor impatto ambientale saranno sempre più richieste dai clienti e questo rappresenta una grande opportunità per Saipem. In questa prevedibilmente lunga fase di transizione energetica, diversi scenari mettono in evidenza il ruolo di alcune tecnologie, come la cattura e lo stoccaggio dell'anidride carbonica (CCUS), che consentiranno di rendere l'utilizzo degli idrocarburi più compatibile con le esigenze del clima. In aggiunta alle soluzioni "ibride" che prevedono l'utilizzo integrato di combustibili fossili e fonti rinnovabili nelle situazioni possibili. Attraverso la tecnologia CCUS è possibile da un lato ridurre fortemente le emissioni dirette di CO2 nell'ambiente da parte di diversi processi industriali e dall'altro consentire la produzione di "Idrogeno Blu", per favorire una mobilità a minor impatto ambientale. Nel medio-lungo termine, naturalmente, l'obiettivo resta quello di puntare sulla sostituzione dell'Idrogeno Blu con l'"Idrogeno Verde" prodotto da fonti rinnovabili attraverso economie di scala e tecnologie sempre più efficienti.

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L'impegno nello sviluppo tecnologico, il costante adattamento del mix di competenze e delle iniziative di innovazione e l'affiancamento ai clienti per definire le migliori soluzioni tecnico-operative nell'ottica dell'intero ciclo di vita degli impianti sono i più efficaci strumenti che Saipem sta utilizzando per affrontare le sfide legate al tema del cambiamento climatico che l'industria sta affrontando. Inoltre, la diversificazione in segmenti di business con una minore intensità di carbonio e, nella misura possibile, in settori adiacenti in cui Saipem può sfruttare le proprie competenze (quali i più grandi e complessi progetti infrastrutturali) rimarranno tra i pilastri strategici nei prossimi anni.

Un'analisi di scenari, rischi e opportunità focalizzata sui cambiamenti climatici (basata sugli scenari pre COVID) è disponibile nel documento Saipem "Leading the path to energy transition", redatto secondo le raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) del Financial Stability Board.

Innovazione tecnologica e digitalizzazione

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Nel complesso delle proprie attività di innovazione tecnologica Saipem ha registrato 16 nuove domande di brevetto nel 2020. Inoltre, Saipem si è posizionata al quinto posto nella classifica stilata dall'European Patent Office e relativa alle aziende italiane con il maggior numero di domande di brevetto europeo presentate nel 2019.

Il nuovo panorama energetico che emergerà nei prossimi anni sarà un mosaico formato da molte forze in competizione, complesso da prevedere oggi. Ciò che è chiaro, tuttavia, è che il ritmo dell'innovazione e l'adozione di nuove tecnologie saranno fondamentali per rendere gli sviluppi convenzionali più sostenibili nell'ambito della transizione energetica.

Saipem ha identificato numerose opportunità per fornire soluzioni all'avanguardia e sempre più sostenibili che aiuteranno i clienti a soddisfare la domanda di un futuro a ridotte emissioni di carbonio. Nel corso del 2020 la Società ha speso 35 milioni di euro per la ricerca e sviluppo e l'applicazione di tecnologie di decarbonizzazione, su un totale di 74 milioni di euro di speso per innovazione tecnologica. Inoltre sono stati depositati 21 brevetti, di cui 10 per nuove tecnologie di decarbonizzazione.

Dettagliate informazioni in merito alle attività di ricerca e sviluppo tecnologico, all'intelligenza artificiale e alla digitalizzazione, oltreché le partnership e le collaborazioni su questi ambiti, sono disponibili alla sezione "Attività di ricerca e svilluppo" della Relazione sulla gestione 2020.

Strategia di investimento Saipem nella transizione verso un futuro a basso contenuto di carbonio

Gas naturale come fonte energetica di transizione
Impianti LNG a piccola scala e/o flottanti, Tecnologia LiqueflexTM
Conversione biomasse
in energia/prodotti
Eolico offshore
Attività di riduzione emissioni
del settore O&G (es. elettrificazione)
Gestione delle risorse idriche
Impianti eolici offshore flottanti e solari flottanti
Smantellamento infrastrutture O&G
Trattamento del feedstock residuo
CCS/CCUS (Idrogeno Blu)
Riduzione CO2 nella catena del valore EPC
Waste to products (Urea, Metanolo)
Trattamento delle plastiche e di altri rifiuti
Biocarburanti avanzati
Legenda
Tecnologie marine
Energie rinnovabili
(onda, marea, ecc.).
Riduzione emissioni carbonio dal settore O&G
Energia eolica da aquiloni
Idrogeno verde/stoccaggio
Economia circolare e generazione di valore da rifiuti
Attuale Breve termine Medio termine Lungo termine

L'efficienza energetica

Il consumo energetico diretto del 2020 è diminuito del 26% rispetto al 2019 per il perimetro del consolidato integrale (21% per il perimetro di Gruppo), in linea con la contrazione delle attività avvenuta durante l'anno in relazione all'emergenza COVID-19 (18% in meno di ore lavorate), calo di operazioni di navi e rig. In particolare, i siti con un maggior consumo sono stati il progetto Tangguh LNG Expansion Project (32 ktep), la nave Saipem 7000 (17 ktep), il progetto Mozambique LNG (16 ktep) e la nave Saipem FDS 2 (14 ktep).

In questo contesto si osserva un generale calo del consumo diretto di carburanti utilizzati per generatori elettrici e motori a combustione interna, a conferma del calo dell'operatività di mezzi e rig nell'anno. Si evidenzia che dal 2020 nessun mezzo della flotta utilizza più Heavy Fuel Oil e Intermediate Fuel Oil, per cui i consumi dei due carburanti non saranno più riportati. Dal 1° gennaio 2020 è infatti entrato in vigore un nuovo limite al contenuto di zolfo nei carburanti utilizzati a bordo delle navi, noto come "IMO 2020". La norma limita il contenuto di zolfo al di fuori delle aree designate per il controllo delle emissioni allo 0,5%, una riduzione significativa rispetto al limite precedente del 3,5%. All'interno di specifiche aree designate per il controllo delle emissioni i limiti erano già più severi (0,1%). Questo nuovo limite è stato reso obbligatorio a seguito di un emendamento all'allegato VI della Convenzione Internazionale per la Prevenzione dell'Inquinamento provocato da navi (MARPOL). Questi cambiamenti si sono rispecchiati nell'aggiornamento delle categorie di rendicontazione dei carburanti utilizzati nelle navi: phase-out di Heavy Fuel Oil, Intermediate Fuel Oil e Light Fuel Oil e integrazione di Marine Fuel Oil e Marine Gas Oil, categorizzati in base al tenore di zolfo maggiore o minore dello 0,1%.

La riduzione di energia elettrica è da attribuirsi principalmente a una diminuzione di attività operative presso la yard di Kuryk e allo stop delle operazioni di due rig onshore in Kazakhstan, alimentati dalla rete elettrica, e alla chiusura di svariati uffici per la pandemia. Ciononostante, Saipem continua a implementare numerose iniziative finalizzate alla riduzione dei propri consumi energetici e, di conseguenza, di emissioni di CO2. Le iniziative realizzate si suddividono in quattro aree:

  • monitoraggio energetico, con l'obiettivo di tenere sotto controllo i flussi di energia per identificare azioni di miglioramento e valutarne i benefici;
  • risparmio energetico, con l'obiettivo di ridurre il consumo energetico eliminando inutili sprechi di energia e migliorando la gestione e l'efficienza dei processi;
  • efficienza energetica, con l'obiettivo di ridurre il consumo energetico installando attrezzature più efficienti;

energia rinnovabile, producendo la stessa quantità di energia da una fonte a minori emissioni.

Nel 2020 le iniziative suddette hanno permesso di ridurre i consumi energetici di un valore pari a 352.402 GJ (355.808 GJ per il perimetro di Gruppo).

Esempi di iniziative implementate nell'anno includono: il continuo miglioramento dell'efficienza luminosa in numerosi siti onshore e offshore, l'efficientamento delle navi Saipem (iniziative per l'ottimizzazione delle rotte e la campagna Saipem eco Operation), l'installazione di torri faro solari, una migliore gestione dell'energia nei rig Offshore (Saipem 12000 e Scarabeo 8), ecc.

Maggiori informazioni sono presenti nel capitolo "Driving the energy transition" del Bilancio di Sostenibilità 2020 "Ready for the transition - Enabling a green future".

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO

2018 2019 2020
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Consumo indiretto di energia
Energia elettrica consumata (MWh) 88.996 85.069 80.171 78.177 54.797 44.387
Energia rinnovabile
Energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (MWh) 297,6 297,6 368,3 368,3 299,6 299,6
2018 2019 2020
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale consumo diretto di energia (TJ) 18.128 17.756 18.857 18.635 14.992 13.870
Totale consumo indiretto di energia (TJ) 321 307 290 283 531 430
Totale consumi di energia (TJ) 18.450 18.063 19.147 18.918 15.523 14.300
Intensità energetica (TJ/Mln €) 2,1 - 2,1 -

Il calcolo dei consumi energetici in Joule è effettuato applicando il seguente fattore di conversione: ktep = 41.867 GJ. Il valore dell'intensità energetica è calcolato mediante il rapporto tra il totale dei consumi di energia diretta e il totale dei ricavi, espressi in milioni di euro.

Le emissioni di GHG

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La riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, anche attraverso iniziative di efficientamento energetico, è tra le priorità ambientali societarie. In particolare Saipem, anche in relazione a quanto previsto dall'Accordo di Parigi (COP 21 del 2015) sul contrasto al cambiamento climatico, si pone l'obiettivo di accelerare il perseguimento di strategie e piani attuativi di medio e lungo periodo per il raggiungimento dello "zero emissioni nette" di gas serra (Net-Zero).

Questa strategia di Saipem è scomponibile in 2 pilastri principali:

≥ diventare un partner chiave per i propri clienti nelle loro azioni di decarbonizzazione, estendendo altresì l'offerta in settori a minor impatto climatico con un'evoluzione del modello di business e dell'organizzazione volta a trasformare Saipem in un Global Solution Provider nella transizione energetica sostenibile, come descritto alle sezioni "La strategia di riduzione dei cambiamenti climatici" del presente documento e nel Bilancio di Sostenibilità annuale;

≥ migliorare l'efficienza dei propri asset e delle proprie operazioni per ridurre le proprie emissioni di gas serra. Relativamente al secondo pilastro, Saipem ha definito una strategia di riduzione delle emissioni GHG per il raggiungimento dell'obiettivo Net-Zero, relativamente alle emissioni di Scopo 1, Scopo 2 e Scopo 3.

GRI 405-4 GRI 405-5

Strategie di riduzione di GHG relative agli asset e alle operazioni di Saipem per il raggiungimento del Net-Zero

Strategia a breve termine (2019-2024)

A partire dal 2018 il processo di efficientamento energetico sui propri asset maggiormente energivori (vessel, rig e yard) che ha previsto lo svolgimento di diagnosi energetiche ad hoc, è stato sistematizzato tramite l'emissione del primo Piano Strategico Quadriennale di Riduzione dei GHG, rinnovato e aggiornato su base annuale e divenuto parte degli MBO societari.

Il piano ha l'obiettivo di identificare specifiche aree di miglioramento e target per ridurre, in uno scenario a breve termine, le emissioni complessive di GHG di Saipem, che rappresentano anche una parte delle emissioni indirette (upstream) dei clienti.

Strategia nel medio e lungo termine (2030-2050)

Elementi considerati nella roadmap di lavoro di medio (2030) e lungo (2050) termine, con sviluppo in parallelo: 1. riduzione delle proprie emissioni (attività prioritaria);

  1. compensazione delle emissioni residue "difficult to abate".

Attraverso un approccio multidisciplinare verranno identificate sia misure di riduzione delle emissioni, sia le aspettative e i fabbisogni delle comunità nelle aree in cui la Società opera, al fine di individuare progetti che migliorino l'accessibilità a un'energia sostenibile, la qualità della vita e lo sviluppo socio-economico dei territori mediante alcuni progetti pilota.

Le attività di riduzione si riferiscono alle emissioni di scopo 1, scopo 2 e scopo 3, secondo le modalità descritte di seguito.

Target di Gruppo per le emissioni GHG di scopo 1 e 2

50% di riduzione nel 2035 rispetto alla baseline delle emissioni del 2018:

  • ≥ per lo scopo 1 le principali azioni, tecnologiche, impiantistiche e di elettrificazione sono in corso sugli asset più energivori, quali Vessel, Rig (Onshore e Offshore), Accommodation camps/Temporary Construction Facilities (TCFs) e Yards;
  • ≥ le emissioni di Scopo 2 sono indirette e generate dall'utilizzo di energia elettrica dalla rete, in particolare nei Palazzi Uffici localizzati in tutto il mondo, nonché alcune Fabrication Yard in aree non remote, con disponibilità di connessione alla rete elettrica locale. Si tenderà a massimizzare l'utilizzo di energia elettrica da fonte rinnovabile anche per gli impianti e per i progetti ove possibile;
  • ≥ inoltre, l'Hub di San Donato Milanese, che rappresenta il centro direzionale principale in termini di numero di dipendenti, nonché di consumi energetici, nel 2022 verrà rilocalizzato in 2 nuovi palazzi ad alta efficienza energetica e a collocazione strategica dal punto di vista della mobilità regionale e nazionale, attualmente in costruzione, a Milano in zona Rogoredo. Scelte simili sono state affrontate anche nel recente passato in altre sedi importanti, quali GPS a Zurigo, Moss Maritime in Norvegia e Saipem Ltd Londra, e sarà il modello che verrà seguito nelle scelte future.

Target emissioni scopo 3

Saipem vuole assumere un ruolo leader nel supportare e stimolare clienti, fornitori e i vari attori della value chain a raggiungere i medesimi obiettivi:

≥ grazie a un sistema di reportistica delle emissioni di scopo 3 affidabile, tracciabile e validato da terza parte indipendente, Saipem vuole lavorare in maniera sinergica in partnership con i fornitori per la riduzione delle relative emissioni, soprattutto nell'ambito degli approvvigionamenti di materiali e ad aspetti legati alla mobilità.

Grazie alle iniziative di risparmio energetico descritte alla sezione precedente, nel 2020 si è ottenuto un saving di CO2 eq pari a 26.436 tonnellate (26.689 tonnellate per il perimetro di Gruppo). Nel 2020 Saipem ha registrato un'intensità emissiva di GHG pari a 155,5 t CO2 eq/mln € (il valore è calcolato tenendo conto delle emissioni di scopo 1 e scopo 2 location-based del perimetro di Gruppo rapportate ai ricavi in milioni di euro). Si stima che grazie al Piano Strategico GHG Saipem non emetterà in atmosfera 255.000 tonnellate di CO2 equivalente nell'arco temporale 2019-2024.

Come descritto più avanti nella sezione, le categorie di scopo 3 monitorate non sono variate dal 2019. Nel 2020 si osserva un generale calo delle emissioni (29% in meno per il perimetro del consolidato integrale, 17% in meno per il perimetro di Gruppo), dovuto principalmente:

  • ≥ alla contrazione dell'approvvigionamento di materiali, 30% in meno di emissioni per il perimetro del consolidato integrale e di emissioni nel perimetro di Gruppo, in relazione alla generale diminuzione delle attività (68% del totale);
  • ≥ al numero minore di viaggi aerei effettuati in relazione all'emergenza pandemica, 60% in meno di emissioni in entrambi i perimetri (2% del totale);
  • ≥ al quantitativo inferiore di carburanti utilizzato, 20% in meno di emissioni per estrazione e trasporto degli stessi (20% del totale) in entrambi i perimetri.

Le emissioni scopo 1 sono state calcolate adottando i fattori di emissioni presenti nel documento "IPCC Guidelines for National Greenhouse Gas Inventories 2006". Le emissioni scopo 2 location-based sono state calcolate utilizzando i fattori di emissioni dalle seguenti fonti: Confronti internazionali (Terna) e Greenhouse Gas Protocol. (*) Il dato è stato rettificato rispetto a quanto precedentemente pubblicato nella Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2019.

2018 2019 2020
Totale Consolidato Totale Consolidato Totale Consolidato
(kt CO2 eq) Gruppo integrale Gruppo integrale Gruppo integrale
Emissioni scopo 2 market-based 38,2 36,3 33,8 32,9 21,5 20,0

Le emissioni scopo 2 market-based sono state calcolate usando i fattori di emissione 2018 European Residual Mix (AIB).

La Società mantiene una metodologia di stima delle emissioni certificata da parte di un ente terzo indipendente secondo i principi della norma UNI EN ISO 14064-3:2012. La metodologia era stata revisionata una prima volta nel corso del 2018 e successivamente nel 2019, estendendo il campo di applicazione della metodologia e, in particolare, ampliando le categorie emissive delle emissioni scopo 3.

  • Le seguenti emissioni di GHG sono considerate nel documento:
  • ≥ emissioni dirette derivate dall'uso di combustibili (scopo 1);
  • ≥ emissioni indirette derivate dall'acquisto di energia elettrica, location e market-based (scopo 2);
  • ≥ emissioni indirette di scopo 3 derivate da:
    • estrazione e trasporto dei carburanti utilizzati, in maniera diretta e indiretta;
    • perdite di rete nella trasmissione dell'energia elettrica acquistata;
    • approvvigionamento e smaltimento d'acqua;
    • approvvigionamento di materiali e smaltimento di rifiuti;
    • spedizione dei materiali;

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  • utilizzo dell'auto dei dipendenti in Italia;
  • pernottamento in hotel durante le trasferte lavorative gestite dall'Italia;
  • viaggi in aereo per trasferte lavorative gestite dall'Italia.

La Società sta inoltre sviluppando una specifica metodologia per prevedere le emissioni di GHG di un impianto progettato da Saipem durante il suo progettato funzionamento.

Le seguenti emissioni di GHG sono considerate nel documento:

  • ≥ emissioni derivate dalla combustione di combustibili;
  • ≥ emissioni fuggitive (leak, venting e flaring);
  • ≥ emissioni indirette prodotte dall'energia elettrica acquistata;

≥ emissioni indirette prodotte dal riscaldamento acquistato, comprese le perdite;

≥ emissioni indirette prodotte dal raffreddamento acquistato.

La metodologia di stima delle emissioni viene applicata ai dati forniti dal Dipartimento di Ingegneria durante la fase concettuale di un progetto.

La metodologia è inoltre in via di certificazione e validazione da parte di un ente terzo indipendente secondo i principi della norma UNI EN ISO 14064-3:2012.

Proteggere l'ambiente e minimizzare gli impatti ambientali

Politiche e sistema di gestione ambientale

Saipem è consapevole che tutte le sue attività, dalle fasi di pianificazione e progettazione, fino alla costruzione e operatività, hanno la potenzialità di impattare sull'ambiente, sia in maniera diretta che lungo la catena del valore.

Nell'individuare, valutare e gestire gli effetti ambientali e sociali, sia potenziali che reali, legati alla gestione di impresa, Saipem si basa su norme internazionali, principi, approcci comuni e raccomandazioni internazionalmente riconosciuti e adottati nel settore, tra i quali i principi del UN Global Compact (in particolare, i principi 7, 8 e 9 che si riferiscono all'ambiente), i principi espressi nei Performance Standards on Environmental and Social Sustainability della International Finance Corporation (IFC - World Bank), le Linee Guida dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) per le società multinazionali. Come riportato nella Politica HSE di Saipem SpA, la Società si impegna a prevenire potenziali impatti ambientali causati dalle proprie attività e a usare in modo efficiente l'energia e le altre risorse naturali.

Saipem adotta misure necessarie a garantire la salvaguardia ambientale nell'esecuzione dei lavori, al fine di minimizzare e gestire in modo corretto gli aspetti ambientali significativi e gli impatti da essi derivati, sia quando queste sono gestite direttamente con proprio personale e mezzi, sia nelle operazioni gestite da terzi per i propri progetti operativi (clienti, subcontrattisti, ecc.). Inoltre, Saipem presta la massima attenzione al costante miglioramento delle prestazioni ambientali. Per garantire questi risultati Saipem ha adottato un Sistema di Gestione Ambientale certificato. Tutte le realtà operative significative del Gruppo Saipem sono infatti certificate ISO 14001:2015, a supporto e garanzia del sistema di gestione ambientale adottato dalla Società. Saipem è consapevole degli impatti reali delle proprie attività della Società e definisce, specificatamente per ogni contesto operativo, le azioni e gli strumenti necessari a gestire tali impatti.

Saipem si impegna nei propri processi di acquisto a selezionare materiali e servizi che tengono conto dei criteri ambientali e incoraggia l'uso di tecnologie a basso impatto attraverso la ricerca e l'adozione di soluzioni con il minor impatto possibile sull'ambiente durante l'intero ciclo di vita in termini di scarico/rilascio/emissione di inquinanti, uso di sostanze pericolose e produzione di rifiuti.

La Società, inoltre, investe in programmi di ricerca e sviluppo per la realizzazione di tecnologie che minimizzino l'impatto ambientale delle attività operative, proprie e come servizio al settore di riferimento, nonché organizza iniziative specifiche volte a promuovere la consapevolezza ambientale e la diffusione di best practice, anche coinvolgendo soggetti esterni come destinatari delle stesse. Maggiori dettagli sono presenti nel capitolo "Attività di ricerca e sviluppo" della "Relazione sulla gestione" e nel Bilancio di Sostenibilità 2020 "Ready for the transition - Enabling a green future".

RISCHI AFFERENTI ALL'AMBITO DEL D.LGS. N. 254/2016: ASPETTI AMBIENTALI

Tematica materiale Saipem Rischi identificati dalla Società Sintesi delle misure di mitigazione del rischio adottate La prevenzione e la risposta agli sversamenti Inquinamento dell'ambiente Per la prevenzione e mitigazione di questo rischio, Saipem ha adottato un sistema di gestione ambientalecertificato ISO 14001 valido per il Gruppo dal punto di vista delle operazioni. Inoltre, la Società si avvale di tecniche e strumenti di valutazione dei rischi ambientali ed effettua audit e anche campagne di formazione e sensibilizzazione rivolte al personale interno e dei principali contrattisti. Infine, Saipem ha sviluppato piani di risposta per prevenzione e gestione delle emergenze ambientali (ad esempio, in caso di spill). Tecnologia, innovazione e ricerca operativa Efficienza energetica Prevenzione dei cambiamenti climatici ed emissioni di gas serra Mancato sfruttamento di tecnologie, idee innovative, modelli di business che siano "disruptive" Saipem è impegnata a sviluppare e diversificare il proprio portafoglio di tecnologie e brevetti attraverso importanti investimenti in ricerca e sviluppo e a monitorare le evoluzioni tecnologiche nei settori di riferimento effettuando anche analisi di benchmark e scouting di start-up innovative. Un elemento chiave della strategia di mitigazione e prevenzione per tale rischio è l'iniziativa riguardante "La Fabbrica dell'Innovazione", incubatore di idee e laboratorio di prototipazione, mirato a sperimentare soluzioni che rispondano alle sfide del settore in cui Saipem opera attraverso nuove tecnologie (il digitale in primis) e nuove modalità. Mancata efficacia nello sfruttamento del portafoglio tecnologico legato alla transizione energetica La mitigazione e prevenzione di tale rischio è eseguita focalizzandosi sullo sviluppo di tecnologie e brevetti legati alla transazione energetica in corso (ad esempio, energie rinnovabili e cattura della CO2) tramite l'attività di ricerca e sviluppo. Inoltre, Saipem è impegnata continuamente a monitorare e approfondire gli sviluppi tecnologici nella transizione energetica. Infine, Saipem è impegnato nello sfruttamento delle soluzioni tecnologiche, per le quali Saipem è proprietaria o ha stipulato contratti per lo sfruttamento, offrendo commercialmente soluzioni agli esistenti o potenziali nuovi clienti. Perdita di competitività degli asset a causa delle evoluzioni legislative sulle emissioni di gas serra Al fine di mitigare e prevenire tale rischio, Saipem è impegnata a monitorare costantemente a livello internazionale l'evoluzione delle normative e regolamenti in materia di emissione di gas serra. Inoltre, il Gruppo ha definito un piano strategico quadriennale con obiettivi quantitativi per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, i quali sono stati declinati sia a livello di divisioni che di corporate e prevedono azioni di efficientamento energetico. Gestione delle risorse idriche Impatto ambientale sulla gestione delle risorse idriche durante le operazioni Il rischio, seppur considerato come gestibile nell'ordinaria operatività, è oggetto di mitigazione da parte di Saipem attraverso varie iniziative di prevenzione, tra le quali si segnala la mappatura dei consumi nelle aree soggette a stress idrico, l'introduzione nel sistema di rendicontazione HSE di una nuova categoria di incidenti legati agli scarichi idrici incontrollati, nonché iniziative di water efficiency.

GRI 306-3

La prevenzione e il ripristino degli sversamenti

Gli sversamenti ("spill") di sostanze inquinanti nell'ambiente sono uno degli aspetti ambientali più significativi per il settore in cui Saipem opera. La prevenzione dell'evento accidentale e le azioni di risposta, nel caso in cui lo sversamento avvenga sono elementi assolutamente prioritari per la gestione degli stessi. La strategia di Saipem per la gestione degli sversamenti è infatti focalizzata sia alla minimizzazione del rischio di sversamento sia alle azioni di mitigazione e di gestione delle emergenze, per le quali è dotata di equipaggiamenti e procedure all'avanguardia. Il sistema di gestione di Saipem è basato sulla seguente gerarchia di azioni:

  • ≥ Prevenzione: sono attuate azioni per identificare specifiche aree di rischio e migliorare i processi e il controllo operativo dei siti e dei mezzi a maggior rischio di sversamenti.
  • ≥ Formazione e preparazione: sono periodicamente organizzati specifici eventi formativi sulla prevenzione degli sversamenti ed esercitazioni finalizzate a rafforzare le competenze del personale operativo nella gestione di un'emergenza. Le esercitazioni sono eseguite sia per i siti a terra che sui mezzi marittimi, coinvolgendo all'occorrenza anche clienti o terze parti designate per le attività di risposta alle emergenze. Nel corso del 2020 sono state eseguite 547 esercitazioni di risposta agli sversamenti.
  • ≥ Risposta alle emergenze: tutti i siti Saipem hanno in dotazione gli equipaggiamenti necessari ad affrontare eventuali emergenze e sono istituiti specifici Spill Response Team preposti e formati per intervenire. Per ogni sito operative è definito un piano di gestione degli sversamenti in cui vengono identificati gli scenari incidentali e le opportune modalità di risposta, che possono prevedere l'intervento anche di terze parti designate.
  • ≥ Reporting: gli incidenti ambientali e i cosiddetti "near miss" (mancato incidente, ovvero un evento che, in condizioni lievemente differenti, avrebbe potuto causare un danno ambientale) vengono riportati attraverso un software dedicato e analizzati per valutarne le cause, impedirne il ripetersi e condividere all'interno della Società le "lessons learned" (lezioni apprese).

Maggiori informazioni sulle azioni intraprese da Saipem per ridurre il rischio di sversamenti sono presenti nel capitolo "Generating shared value" del Bilancio di Sostenibilità 2020 "Ready for the transition - Enabling a green future".

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DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO

2018 2019 2020
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Numero di sversamenti
Totale (n.) 18 17 54 54 106 38
Sversamenti di sostanze chimiche (n.) 5 5 16 16 7 4
Sversamenti di sostanze oleose (n.) 13 12 38 38 79 23
Sversamenti di sostanze biodegradabili (*) (n.) - - - - 7 7
Sversamenti di fanghi di perforazione (*) (n.) - - - - 3 3
Sversamenti di acque reflue (*) (n.) - - - - 10 1
Volume degli sversamenti
Totale (m3
)
7,22 3,25 10,40 10,40 13,04 6,22
Sversamenti di sostanze chimiche (m3
)
0,77 0,77 7,60 7,60 3,09 3,08
Sversamenti di sostanze oleose (m3
)
6,46 2,49 2,90 2,90 0,43 0,15
Sversamenti di sostanze biodegradabili (*) (m3
)
- - - - 2,42 2,42
Sversamenti di fanghi di perforazione (*) (m3
)
- - - - 0,52 0,52
Sversamenti di acque reflue (*) (m3
)
- - - - 6,58 0,05

(*) Categoria introdotta nel 2020.

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Dal 2019 è in vigore la regola interna di reportistica, con un limite minimo per rendicontare uno sversamento passato da 10 litri a 1 litro, per un migliore allineamento con le regole interne di gestione degli incidenti che prevede di trattare come incidente qualsiasi sversamento che ha un volume di sversato uguale o maggiore a 1 litro. Su 106 sversamenti totali occorsi nel 2020 infatti 70 sono stati sotto i 10 litri. I siti con maggior numero di sversamenti pari o superiori a 10 litri risultano essere il progetto onshore Mozambique LNG (Mozambico, 16), il progetto offshore Barzan Pipeline (Qatar, 3) e le navi Scarabeo 8 (4) e Saipem 7000 (4). Il numero totale di sversamenti è aumentato a causa dei 67 spill avvenuti nell'ambito del progetto Mozambique LNG, quest'ultimo riconducibile a una società non inclusa nel perimetro consolidato integrale. A seguito dell'elevato numero di sversamenti occorsi nella prima metà dell'anno, è stata svolta approfondita audit sul progetto nel mese di agosto, che ha portato all'attuazione di specifiche misure correttive, fra cui la definizione di una schedula mensile di ispezione e TBT per i subappaltatori, definizione di checklist dedicate al tema (Hazmat, Refuelling and Spill Prevention Control), emissione di bollettini HSE specifici (HSE Spill), richiesta di report delle esercitazioni condotte sull'argomento dai subcontrattisti.

Il volume degli sversamenti nel 2020 riconducibile al consolidato integrale registra una diminuzione rispetto al 2019, mentre, per il perimetro di Gruppo, si registra un aumento del volume dovuto principalmente al seguente evento avvenuto in Mozambico:

  • ≥ sversamento di 5 m3 di miscela di grasso da cucina e acqua fuoriuscito sul terreno durante il passaggio da un'autocisterna a un camion per lo smaltimento presso il progetto onshore Mozambique LNG (Mozambico). Tra gli eventi più rilevanti si segnalano, inoltre:
  • ≥ sversamento di 1,6 m3 per una perdita su un montante che ha causato uno scarico in mare di fluido BOP (Blow Out Preventer), composto da acqua (76%), glicole propilenico (20%) e Pelagic 50 (4%), sulla nave Scarabeo 8;
  • ≥ sversamento di 1,2 m3 per un accoppiamento idraulico non stretto che ha causato uno scarico in mare di olio biodegradabile sulla nave Saipem 7000;
  • ≥ sversamento di 1 m3 per la rottura di un tubo flessibile che ha causato uno scarico in mare di fluido BOP sulla nave Scarabeo 8.

Ogni sversamento viene valutato in termini di criticità dello stesso, sulla base dei reali e potenziali impatti generati dall'evento. Nessun evento occorso nell'anno ha avuto conseguenze gravi. Ogni evento viene analizzato in termini di cause dello stesso e viene sfruttata l'opportunità per adottare idonee misure atte a prevenire e a minimizzare il rischio di accadimento futuro.

La gestione della risorsa idrica

Considerata la localizzazione geografica di importanti attività operative di Saipem, l'acqua costituisce un aspetto importante da monitorare e gestire. Infatti, alcune attività operative sono localizzate in aree considerate "a stress idrico", nelle quali l'adozione di una strategia di riduzione dei prelievi e di uso efficiente della risorsa idrica è considerata prioritaria. Il riutilizzo dell'acqua, a valle di opportuno trattamento, è un'attività chiave per minimizzare il prelievo idrico.

L'impegno a una gestione responsabile della risorsa idrica è trasmesso a tutti i livelli societari tramite l'emissione di piani annuali HSE di Gruppo, successivamente implementati dalle divisioni e dalle società operative.

La consapevolezza di una crescente pressione sulle risorse idriche, pur con significative variazioni territoriali, sta spingendo Saipem a concentrarsi maggiormente sullo sviluppo di nuove tecnologie idriche e in generale sul miglioramento della gestione dell'acqua.

GRI 303-4 (2018) GRI 303-5 (2018) SASB EM-SV-140a.1 EM-SV-140a.2

SAIPEM RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2020

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La strategia di gestione delle risorse idriche è parte integrante della strategia ambientale e definita nella documentazione del sistema di gestione ambientale, nonché obiettivo del piano HSE di Gruppo.

L'approccio gerarchico alla gestione dell'acqua è orientato a massimizzarne il riutilizzo, se possibile, e a ridurre il consumo di acqua in tutti i siti e progetti operativi, in particolare quelli che operano nelle aree a stress idrico. Saipem è consapevole della necessità di una maggiore resilienza nella pianificazione della gestione delle risorse idriche anche per reagire agli effetti dei cambiamenti climatici. In alcune regioni, infatti, si potrebbe verificare un aumento della disponibilità di acqua, mentre in altre una riduzione della disponibilità, portando a stress idrico e alla competizione per le risorse, durante tutto il ciclo di vita di un progetto.

Una mappatura dei siti Saipem situati in aree a stress idrico viene preparata ogni anno allo scopo di aumentare la consapevolezza nei siti e progetti. L'analisi dei flussi d'acqua e delle aree a elevato stress idrico sono la base per la successiva definizione di iniziative per la riduzione dei consumi e la mitigazione degli impatti ad essi associati.

I piani di gestione dell'acqua si concentrano sull'identificazione degli aspetti critici e propongono azioni per ridurre il consumo di acqua e aumentare la percentuale di riutilizzo, includendo l'analisi dell'uso e del consumo di acqua, con l'individuazione dei consumi più significativi e l'identificazione e prioritizzazione delle iniziative di riduzione e di riutilizzo.

Normalmente le acque reflue trattate possono essere riutilizzate per l'abbattimento della polvere, l'irrigazione, gli hydrotest (in accordo a specifici limiti normativi). Inoltre, già in fase di progettazione di basi logistiche, cantieri o campi, è prevista la separazione dei sistemi idrici in acqua potabile e non potabile.

Saipem è consapevole dell'importanza fondamentale e della correlazione tra utilizzo di energia e acqua. In particolare nei cantieri di fabbricazione offshore, contrariamente a quanto accade a bordo di una nave offshore, l'utilizzo di acqua e di energia non è concentrato, ma piuttosto diffuso su una vasta area: questo pone importanti sfide di monitoraggio, soprattutto quando si ricostruisce esattamente quanto carburante, quanta acqua sono stati utilizzati per una specifica attività (o insieme/tipologia di attività, come lavori di fabbricazione o servizi di alloggio). Inoltre, come si evince nelle mappe a stress idrico, per cui Saipem fa la mappatura, alcune yard sono situate in zone ad alto stress idrico o comunque in regioni dove si esercita una notevole pressione sulle risorse idriche.

Per questo motivo, la Divisione Saipem E&C Offshore ha scelto di andare oltre i requisiti di legge e di implementare nei cantieri di fabbricazione un Piano di Gestione per l'efficienza energetica e idrica (YEWEMP), basato sullo stesso concetto introdotto dall'IMO per le navi (MARPOL allegato VI) dello Ship Energy Efficiency Management Plan - SEEMP.

L'idea centrale è che energia e acqua devono essere trattate come risorse preziose e scarse, quindi va accentuata l'attenzione sulle modalità di gestione del loro utilizzo. Questo viene analizzato in modo sistematico con diagrammi di flusso di energia e acqua che mappano i percorsi di ciascuno, dalla sorgente di generazione (es. rete pubblica o impianto di generazione di cantiere), a ogni singolo utilizzo all'interno della struttura. Il piano fornisce quindi uno strumento per implementare iniziative di efficienza, assegnando loro priorità in base al loro impatto o al beneficio atteso, nonché una serie di indicatori che consentono un monitoraggio ravvicinato su base mensile. Essendo specifici per attività, questi KPI consentono anche di quantificare in modo più preciso l'impronta delle attività di fabbricazione in termini di emissioni di gas serra: una stima che diventerà sempre più utile in fase di offerta, per dimostrare ai nostri clienti l'impegno di Saipem nell'abbassare le emissioni per tutta la vita del loro progetto-ciclo (quindi, compresa la fabbricazione).

Tra il 2019 e il 2020 i principali cantieri di fabbricazione di Saipem hanno sviluppato il proprio Piano di Gestione per l'efficienza energetica e idrica (YEWEMP), ovvero Ambriz (Angola), Arbatax (Italia), Karimun (Indonesia) e SCNL (Nigeria). In questi siti, grazie alle pratiche comportamentali messe in atto dal personale e ispirate a coniugare in senso biunivoco energia e acqua, secondo il principio per cui per produrre acqua dolce si utilizza energia, così come per fornire energia si utilizza acqua. Mediante comportamenti responsabili e con l'implementazione di miglioramenti tecnici, s'intende mirare congiuntamente a raggiungere l'efficienza energetica e idrica. L'iniziativa proseguirà nel 2021 sviluppando e implementando il piano sugli altri cantieri e basi di fabbricazione.

Nella Divisione E&C Onshore, nel 2020, sono stati preparati gli studi di fattibilità TCF (Temporary Construction Facilities) per l'efficienza energetica per il progetto Marjan pack 10 e il progetto Berri; in entrambi gli studi sono presenti alcune misure che porteranno a ottenere il risparmio idrico. Il campo di Marjan dovrebbe essere operativo da settembre 2021, mentre il campo di Berri dovrebbe essere operativo da luglio 2021.

Per quanto riguarda il risparmio idrico, di seguito le stime di risparmio per entrambi i suddetti progetti, calcolate per il numero di persone presenti nei rispettivi campi base nel momento di picco: 20.000 litri al giorno per il Progetto Berri (picco di 600 persone nel campo base), 15.000 litri al giorno per il Progetto Marjan (picco di 450 persone nel campo base).

Va inoltre menzionato che è in via di realizzazione il nuovo headquarter in Italia che vedrà il trasferimento a Milano della sede storica di San Donato Milanese: il nuovo complesso, ispirato alle più moderne soluzioni architettoniche, in un'ottica di innovazione tecnologica che tenga in forte considerazione i temi della sostenibilità e del rispetto dell'ambiente, consentirà una significativa riduzione dei consumi idrici di acqua potabile grazie all'efficienza delle apparecchiature impiantistiche selezionate e al riutilizzo delle acque meteoriche.

Per migliorare la tracciabilità e la reportistica in merito ai consumi d'acqua, dal 2019 è stata modificata la metodologia di consuntivazione dei consumi idrici, che prevede di consuntivare l'acqua di scarico smaltita legalmente come rifiuto (non pericoloso o pericoloso a seconda della legislazione locale), classificandola come rifiuto e non come acqua scaricata.

Ogni anno Saipem celebra la Giornata Mondiale dell'acqua (il 22 marzo) come un'ulteriore occasione per rafforzare la consapevolezza e lanciare iniziative sull'argomento.

Inoltre, le iniziative svolte con le comunità locali rappresentano un'ulteriore opportunità per rafforzare la consapevolezza e introdurre best practice nella gestione delle risorse idriche, in particolare nelle aree dove l'analisi del contesto locale evidenzia situazioni di stress idrico, mancanza di acqua potabile e condizioni igieniche.

2018 2019 2020
Totale Consolidato Totale Consolidato Totale Consolidato
Gruppo integrale Gruppo integrale Gruppo integrale
Acqua riciclata e riutilizzata
(103 m3
)
1.641,0 1.640,8 1.657,1 1.657,1 802,5 802,5
Acqua riutilizzata (%) 24 24 24 24 14 15

Scarichi idrici

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2018 2019 2020
(103 m3
)
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale acqua scaricata, di cui: 4.232,9 4.099,7 3.468,9 3.424,7 2.780,8 2.628,6
- acqua scaricata nei sistemi fognari 380,4 377,6 185,5 180,1 240,4 175,7
- acqua scaricata in specchi d'acqua superficiali 2.388,6 2.388,6 1.592,3 1.592,3 1.040,3 1.040,3
- acqua scaricata in mare 729,3 677,3 1.115,2 1.076,4 1.500,0 1.412,6
- acqua scaricata in altra destinazione (*) 734,7 656,3 575,8 575,8 - -

(*) Categoria non più contemplata a partire dal 2020.

Rispetto al totale prelievi idrici dell'anno (a esclusione delle acque da acquifero sotterraneo), si rileva che il prelievo di acque dolci rappresenta il 28,3% del totale prelievi (31,4% sul perimetro di Gruppo), mentre le acque salate il 32,0% (28,8% sul perimetro di Gruppo). Approfondimenti sulle acque di acquifero sotterraneo saranno effettuati a partire dal prossimo ciclo di reporting.

Il consumo idrico è diminuito del 23% rispetto al 2019 (15% per il perimetro di Gruppo), principalmente dovuto a un drastico calo del prelievo di acqua da acquiferi sotterranei. In particolare, si è osservato:

  • ≥ un aumento di prelievo di acqua dolce/da acquedotti, prelevata principalmente nei progetti onshore di Duqm (Oman), SGCP (South Gas Compression Plant - Arabia Saudita) e Arctic LNG 2 (Russia), e nella yard di Karimun (Indonesia);
  • ≥ una riduzione di acqua prelevata da acquiferi sotterranei, dovuta a una riduzione nei prelievi per gli uffici di San Donato Milanese (che utilizzano acqua per il sistema di condizionamento della temperatura interna) concomitante alla chiusura degli uffici per l'emergenza COVID-19;
  • ≥ un lieve aumento del prelievo di acqua di mare, dovuto principalmente all'utilizzo nel progetto onshore Tangguh LNG Expansion Project (Indonesia).

L'aumento, registrato nel perimetro di Gruppo, degli scarichi di acqua in sistemi fognari è dovuto principalmente all'avvio del progetto onshore Mozambique LNG (Mozambico) nel corso del 2020.

Gli scarichi in specchi d'acqua superficiali hanno subìto una riduzione in seguito a minor consumo del sito di San Donato Milanese (Italia).

Gli scarichi in mare, aumentati nel perimetro di Gruppo, sono dovuti principalmente alle attività operative nei progetti onshore di Duqm (Oman) e di Tangguh LNG Expansion (Indonesia) e nel progetto offshore del Trans Adriatic Pipeline (Albania).

SAIPEM RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2020

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Localizzazione dei principali siti Saipem su mappa delle aree a stress idrico, realizzata tramite sistema Aqueduct WRI.

PRELIEVI IDRICI DA AREE A STRESS IDRICO 2020 (103 m3

)

GRI 305-7

Preservare la qualità dell'aria

La politica societaria di riduzione delle emissioni di GHG ha un forte impatto sulla riduzione degli inquinanti atmosferici, essendo anch'essi causati dai consumi di energia. La metodologia di stima delle emissioni di Saipem comprende infatti i seguenti inquinanti: NOX, SO2, CO, PM10 e NMVOC. I fattori di emissione sono stati aggiornati durante le ultime revisioni della metodologia di calcolo. In particolare, durante l'aggiornamento della metodologia del 2018 i fattori di emissione di NOX e CO sono stati sensibilmente ridotti, quelli di NMVOC e PM10 leggermente aumentati e quelli degli SO2 sono rimasti costanti, influenzando gli andamenti delle emissioni tra 2017 e 2018. L'aggiornamento della metodologia nel corso del 2019 ha invece tenuto conto delle evolutive normative nell'uso dei carburanti marini, cambiando di conseguenza i fattori di emissione: phase-out Heavy Fuel Oil e Intermediate Fuel Oil a partire dal 2020 e introduzione di nuove categorie di carburanti (Marine Gas Oil e Marine Fuel Oil, a loro volta categorizzati in base al tenore di zolfo maggiore o minore dello 0,1%).

\ 128

Questo aggiornamento ha comportato un drastico calo delle emissioni di SO2, principalmente dovuto alla grande quantità di Heavy Fuel Oil (23 ktep) consumato nel 2019 da parte delle navi Saipem 7000, Castorone e DeHe. Per gli altri inquinanti l'andamento delle emissioni segue la tendenza dei consumi energetici, in leggero calo.

Le emissioni inquinanti sono state calcolate utilizzando le seguenti fonti: EMEP/EEA Air Pollutant Emission Inventory Guidebook del 2016 e IPCC Guidelines for National Greenhouse Gas Inventories del 2006.

Emissioni di inquinanti atmosferici

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2018 2019 2020
(t) Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
NOX 15.899 15.648 16.536 16.338 13.338 12.326
SO2 5.045 4.958 6.514 6.483 571 545
CO 9.448 9.393 7.935 7.889 5.989 5.618
NMVOC 1.119 1.101 1.146 1.131 922 837
PM10 596 581 636 628 516 465

Gli interventi di efficientamento energetico e dei processi descritti alla sezione "L'efficienza energetica" hanno permesso di conseguire riduzioni anche per le emissioni di altri inquinanti atmosferici, in particolare di NOX e CO. La riduzione di SO2 si attesta su valori più bassi, coerentemente con le considerazioni, espresse in precedenza, sui carburanti utilizzati a partire dal 2020.

Riduzione delle emissionI inquinanti

2018 2019 2020
(t) Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
NOx 50,1 36,2 257,8 257,2 319,9 316,7
SO2 15,2 13,1 111,3 111,2 15,4 15,4
CO 6,9 5,0 33,0 32,9 50,3 49,8
NMVOC 2,7 1,9 7,8 7,8 17,1 17,0
PM10 1,6 1,2 8,4 8,4 10,2 10,1

La gestione dei rifiuti

La Società adotta un sistema di gestione dei rifiuti responsabile e specifico per tipologia di attività operativa, condiviso anche con le società terze con cui opera.

La gestione dei rifiuti è attuata attraverso una gerarchia di interventi che mira principalmente a minimizzare i rifiuti prodotti attraverso l'uso di procedure o tecnologie appropriate, a riutilizzarli come materiali, e a riciclarli a seguito del trattamento più opportuno.

Nell'ambito delle azioni volte a minimizzare la generazione dei rifiuti, la priorità è data ai rifiuti pericolosi. L'azienda promuove e implementa misure, anche attraverso la ricerca e sviluppo di nuovi materiali, che consentano di sostituire i materiali pericolosi con alternative non nocive.

Al fine di essere aderenti ai propri standard di gestione, Saipem controlla la tracciabilità dei rifiuti all'interno dei propri cantieri e si assicura che i subcontractor facciano lo stesso (es. attraverso requisiti contrattuali ad hoc, ispezioni, audit, ecc.).

Si registra un significativo aumento dei rifiuti esclusivamente per il perimetro di Gruppo (11% rispetto al 2019), mentre per il perimetro consolidato integrale esso si attesta all'1% rispetto al 2019; tale aumento è principalmente dovuto all'incremento della categoria rifiuti riciclati (pericolosi e non) presso i progetti onshore Moscow Refinery (Russia), non incluso nel consolidato integrale, e Nong Fab LNG Receiving Terminal (Thailandia).

La diminuzione dei rifiuti smaltiti in discarica nell'anno 2020 è collegata all'introduzione della categoria "smaltiti presso altra struttura", che raccoglie principalmente l'acqua scaricata smaltita legalmente come rifiuto (non pericoloso o pericoloso a seconda della legislazione locale) presso strutture di trattamento che non ricadono nelle altre categorie.

2018 2019 2020
(kt) Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Peso totale rifiuti prodotti, di cui: 381,5 378,6 953,0 933,3 1.057,9 943,1
- pericolosi smaltiti in discarica 102,2 102,1 238,5 238,5 10,3 10,3
- pericolosi inceneriti in impianti esterni 4,2 4,2 3,1 3,1 1,3 0,5
- pericolosi inceneriti in impianti Saipem (*) - - - - 0,5 0,5
- pericolosi riciclati 3,5 3,4 11,1 11,0 13,9 13,8
- pericolosi smaltiti presso altra struttura - - - - 215,6 182,4
- non pericolosi smaltiti in discarica 188,3 188,2 638,2 623,6 321,0 279,4
- non pericolosi inceneriti in impianti esterni 2,7 2,7 2,2 2,2 0,6 0,3
- non pericolosi inceneriti in impianti Saipem (*) - - - - 1,4 1,4
- non pericolosi riciclati 80,6 78,2 59,9 54,9 152,9 146,3
- non pericolosi smaltiti presso altra struttura (**) - - - - 340,4 308,1

Tutti i rifiuti, a eccezione della categoria inceneriti, sono trattati in impianti esterni ai siti della Società. (*) Si segnala che, al momento, nessun impianto di incenerimento Saipem permette recupero di energia.

(**) Categoria di trattamento introdotta nel 2020.

Gli aspetti sociali

Le politiche e la gestione degli aspetti sociali

Il Gruppo opera in più di 70 Paesi, in situazioni geograficamente e culturalmente diverse e distanti fra loro e spesso in contesti difficili e di frontiera, caratterizzati ognuno da peculiarità di cui è necessario tenere conto nella valutazione degli aspetti sociali legati alle proprie attività.

Per la valutazione degli impatti sociali legati ai progetti operativi nei quali è impegnata, Saipem si basa su valutazioni e studi di impatto socio-economico normalmente prodotti dai propri clienti o, se necessario e previsto contrattualmente, sviluppati internamente. Le operazioni in cui Saipem ha la responsabilità diretta e la possibilità gestionale degli impatti sociali generati a livello locale riguardano i cantieri di fabbricazione o le basi logistiche proprietarie, per i quali il Gruppo identifica e valuta i potenziali effetti delle sue attività sul contesto sociale al fine sia di minimizzarne gli impatti negativi che di definire e attuare attività specifiche e progetti volti a contribuire allo sviluppo del contesto socio-economico locale in collaborazione con gli stakeholder locali identificati.

Nei Paesi in cui la presenza di Saipem è di medio-lungo periodo, il Gruppo ha instaurato un durevole rapporto di mutua collaborazione con gli stakeholder locali. Alcuni significativi esempi sono le collaborazioni con gli enti universitari e scolastici, con i rappresentanti delle istituzioni locali, le organizzazioni non governative attive sui territori e gli enti locali per la realizzazione di programmi di sviluppo e per la promozione della salute. Oltre a quanto riportato in questo documento, Saipem fornisce una descrizione di dettaglio delle azioni di coinvolgimento degli stakeholder in una sezione dedicata ("Enduring relations") del Bilancio di Sostenibilità 2020 "Ready for the transition - Enabling a green future". Saipem si è sempre impegnata a minimizzare eventuali impatti negativi sul territorio e a contribuire alla massimizzazione di quelli positivi attraverso l'attuazione di strategie volte a promuovere uno sviluppo sostenibile locale. Il profilo di rischio complessivo (compreso quello sociale) di ogni progetto viene identificato, analizzato e monitorato dalla fase commerciale. Un importante strumento è l'ascolto delle istanze degli stakeholder locali, che può avvenire anche tramite consolidati processi di coinvolgimento. In particolar modo la Società ha redatto un criterio (Guidance on Grievance Management) per la strutturazione di un sistema di raccolta e gestione delle istanze delle comunità locali, nelle realtà operative in cui ciò è ritenuto necessario o richiesto dal cliente. Tale processo permette di identificare potenziali impatti sociali negativi e di gestirli o mitigarli.

Diverse realtà geografiche e alcune tra le più significative realtà operative (es. Nigeria, Oman, Indonesia e Mozambico) hanno implementato tali sistemi per garantire una comunicazione efficace con le comunità.

ASPETTI SOCIALI CULTURA E
STILI DI VITA
DEMOGRAFIA BENESSERE E
INFRASTRUTTURE
SOCIALI
IMPATTO
ECONOMICO
PRINCIPALI
IMPATTI SOCIALI

Erosione di tradizioni e
valori tradizionali locali

Aumento di problemi sociali
di alcune fasce vulnerabili
della popolazione

Discriminazioni
emarginazione di popolazioni
indigene

Rischi di conflitti e tensioni
locali
ed
Immigrazione dovuta a
maggiore attrattiva delle
aree operative

Emigrazione/delocalizzazi
one dovute a utilizzo
tradizionale di risorse
naturali in competizione o
conflitto
con
attività
operative

Effetto sulle strutture locali e
sulla salute pubblica

Effetto sul traffico e la
sicurezza stradale

Accesso alle infrastrutture
sociali

Incremento di occupazione
(diretta e indiretta) e del
livello dei salari

Aumento dei prezzi dei beni e
del tasso di inflazione

Acquisto di forniture locali e
incremento
generale
dell'economia locale

Cambiamenti nella struttura
economica locale

Incremento delle dipendenze
del sistema economico locale
a uno specifico settore
industriale
POTENZIALI
MISURE
DI MITIGAZIONE

Piani di protezione del
Cultural Heritage

Attenta
selezione
fornitori
di
servizi
security

Test anti alcool e droga sul
personale

Sessioni di consapevolezza
culturale e programmi di
formazione sui diritti umani
al personale
dei
di

Strategie di recruitment
trasparenti

Gestione delle aspettative
locali

salute

Sessioni di guida sicura
Iniziative di promozione della
assunzione trasparenti
Strategie di recruitment e
Consultazione degli stakeholder, meccanismi di community grievance, piani di relazioni con le comunità locali
STRUMENTI ADOTTATI
Analisi del contesto
Identificazione e valutazione
dei potenziali impatti
Individuazione e attuazione
delle misure di mitigazione
Analisi
delle
condizioni
socio
Identificazione e successiva valutazione
politiche, culturali ed economiche
degli impatti che si possono verificare
dell'area interessata dal progetto.
durante l'intera durata del progetto.
Gli impatti possono essere classificati co
me:

impatti diretti: che sono un risultato di
retto delle attività del progetto;

impatti indiretti: che derivano da altri svi
luppi o attività che potrebbero verificarsi
solo a seguito del progetto.
Lo scopo di adottare misure di mitigazione
è quello di rimuovere, ridurre al minimo e/o
compensare gli effetti negativi residui in
misura ragionevolmente fattibile.
Le
misure
consistere nell'integrazione delle azioni
proposte nella progettazione stessa del
progetto, in cambiamenti o in aggiunte di
aspetti tecnici o manageriali.
Le azioni di mitigazione possono includere
attività da attuare sia all'interno del sito del
progetto che nelle zone limitrofe.
di
mitigazione
possono
PROCESSO DI COINVOLGIMENTO DEGLI STAKEHOLDER
Rischi identificati dalla Società RISCHI AFFERENTI ALL'AMBITO DEL D.LGS. N. 254/2016: ASPETTI SOCIALI
Sintesi delle misure di mitigazione del rischio adottate

Gestione della catenaTematica materiale Saipem

di fornitura etica

Attività fraudolente, corruzione, mancanza di trasparenza, perdite di informazioni riservate e di dati, e di non conformità con procedure e regolamenti.

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Saipem ha posto in atto un sistema solido ed efficace di whistleblowing per scoraggiare, rilevare,

indagare e segnalare illeciti nella Società. Inoltre, Saipem aggiorna il proprio Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. n. 231/2001 (di seguito, il "Modello 231"), finalizzato a prevenire la commissione dei reati sanzionati da tale normativa; il "Modello 231" include il Codice Etico di Saipem che contiene l'insieme dei diritti, doveri e responsabilità nei confronti dei destinatari del Modello. Inoltre, Saipem è impegnata in attività di formazione in relazione a tematiche etiche, incluse l'anticorruzione, e agli aggiornamenti del "Modello 231". La Società ha sviluppato un sistema di gestione anticorruzione che sin dal 2018 ha ottenuto la certificazione di conformità allo standard internazionale ISO 37001. Infine, il Gruppo ha un sistema di monitoraggio e controllo dei fornitori che dovessero svolgere attività fraudolenti, procedendo eventualmente alla valutazione della loro sospensione.

La relazione con il territorio

Saipem si impegna a instaurare con i suoi stakeholder locali relazioni improntate alla correttezza e alla trasparenza, per perseguire obiettivi concreti e condivisi di sviluppo sostenibile, attraverso il rafforzamento

della fiducia reciproca, ricercando il dialogo e promuovendo le condizioni per stabilire una cooperazione duratura nei Paesi in cui opera.

Ovunque lavori, Saipem fornisce il proprio contributo alla vita sociale ed economica del territorio, anche e non solo in termini di occupazione locale e creazione di valore. Il grado di relazione che Saipem instaura con i soggetti presenti sul territorio dipende dalla presenza che le attività operative determinano per la Società. Si distingue tra: una presenza di lungo termine, dove la Società possiede cantieri di costruzione o altre strutture operative, che permettono l'instaurarsi di relazioni e collaborazioni articolate con diversi stakeholder locali o loro rappresentanze; e una presenza di breve-medio termine, in cui Saipem svolge uno specifico progetto operativo entro scadenze definite contrattualmente, che determinano la partecipazione dell'azienda a iniziative di sviluppo sostenibile più mirate e limitate nel tempo.

Il coinvolgimento di Saipem e il dialogo con gli stakeholder locali dipendono dunque dalla tipologia di presenza che la Società ha sul territorio, dai requisiti contrattuali imposti dai clienti sui progetti operativi e dai partner con i quali la Società lavora, oltre che dalla natura e composizione sociale del contesto di riferimento.

Ove Saipem progetta di creare nuovi siti operativi di lungo termine, la Società svolge specifiche valutazioni atte ad analizzare i potenziali effetti delle proprie attività sul contesto socio-economico locale. Per farlo, utilizza strumenti quali l'ESIA (Environmental Social Impact Assessment), a seguito dei quali la Società definisce piani d'azione finalizzati alla gestione degli impatti generati sulle comunità locali e di coinvolgimento degli stakeholder. A supporto di questo processo, Saipem ha implementato specifici strumenti di analisi del contesto locale e di identificazione e analisi dei principali stakeholder finalizzati alla definizione dei piani di intervento.

Ove impegnata in progetti operativi, Saipem supporta le attività del cliente, in linea con le richieste contrattuali e i requisiti che quest'ultimo ha ricevuto e/o concordato con le autorità locali attraverso studi specifici quali l'EIA (Environmental Impact Assessment) o ricorrendo anche in questo caso all'ESIA (Environmental and Social Impact Assessment).

La presenza locale

Per Saipem essere presente localmente significa acquistare beni e servizi da fornitori locali, creare occupazione a livello locale e sviluppare il know-how del personale locale e dei fornitori, rafforzando la loro competenza tecnologica e manageriale. In tal modo Saipem contribuisce a creare opportunità di sviluppo per le persone e per le imprese nelle comunità in cui opera. La presenza di Saipem si caratterizza anche per un impegno nello sviluppare e mantenere una continua relazione con le comunità, i clienti e i fornitori locali, che permetta di ottenere effetti positivi anche in termini di riduzione dei costi complessivi di progetto e del profilo di rischio complessivo associato alle attività operative.

Saipem ha inoltre sviluppato internamente un modello (SELCE, "Saipem Externalities Local Content Evaluation") per quantificare il valore della sua presenza sul territorio in termini economici, occupazionali e di crescita del capitale umano.

Il modello SELCE è stato validato da Nomisma Energia nella sua applicazione al contesto italiano nel 2015.

GRI 202-2 Occupazione locale

2018 2019 2020
(%) Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Dipendenti locali 73 71 74 71 79 76
Manager locali 45 44 44 43 49 48

Per dipendente locale si intende un dipendente che lavora nel Paese di assunzione. Per manager locale si intende la somma di middle e senior manager. Dato l'elevato numero di dipendenti nei due headquarter in Italia e Francia, la percentuale di manager locali viene calcolata escludendo i dati di questi due Paesi, in modo da fornire effettiva rappresentazione dell'impegno della Società nei Paesi di operatività.

Una catena di fornitura sostenibile

Il business di Saipem è caratterizzato da una catena di fornitura globale e di grande complessità, estesa su diverse aree geografiche e in diversi settori industriali. A oggi il Gruppo registra quasi 24.000 fornitori qualificati, di cui all'incirca 7.000 sono stati qualificati nel corso del 2020. Durante l'anno gli acquisti sono stati principalmente eseguiti da fornitori ubicati in Africa sub-sahariana, Estremo Oriente ed Europa.

Con oltre 60 anni di attività in numerosi Paesi del mondo, Saipem ha costruito un network di partner e fornitori con cui mantiene una collaborazione produttiva e costante; sono quasi 6.000 i fornitori che collaborano con l'azienda da almeno 10 anni.

GRI 308-1 GRI 412-2 GRI 412-3 GRI 414-1 In primo luogo, i fornitori di Saipem sono tenuti a rispettare i principi che sono parte integrante del Codice Etico e a rispettare i diritti umani in conformità con la politica di sostenibilità di Saipem, come richiesto dalle clausole contrattuali presenti in tutti i contratti. I fornitori sono responsabili della gestione del rischio nelle loro operazioni, e richiediamo che essi stessi, a loro volta, esigano che i loro fornitori rispettino gli stessi principi e standard. Si vuole garantire in questo modo condizioni di lavoro sicure ed eque, e una gestione responsabile degli aspetti ambientali e sociali lungo tutta la catena di approvvigionamento.

Durante il processo di qualifica l'analisi delle informazioni del fornitore è il primo passo per conoscere e comprendere le sue capacità. Questa fase prevede la raccolta di dati e informazioni, nonché della documentazione del fornitore al fine di valutare:

  • ≥ le sue capacità tecniche e gestionali, compreso l'allineamento con gli standard di qualità;
  • ≥ la sua affidabilità finanziaria, reputazionale ed etica;

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≥ la sua capacità di gestire le tematiche di sostenibilità.

Il livello di rischio legato a tematiche di sostenibilità è determinato dal Paese di appartenenza di ciascun fornitore e dal settore industriale e/o dalla criticità della fornitura. I fornitori identificati con un elevato livello di rischio per la sostenibilità sono sottoposti a una verifica più approfondita.

In particolare, a seconda del tipo di bene o servizio offerto, i fornitori sono sottoposti a un processo di Valutazione Rischio Controparte ("VERC"), volto anche a verificare il loro comportamento etico in termini di anticorruzione, condotta illegale e diritti umani e qualsiasi altro aspetto che potrebbe danneggiare direttamente la reputazione del fornitore e indirettamente la reputazione di Saipem. La "VERC" è effettuata attraverso l'analisi delle principali caratteristiche della controparte, con particolare riguardo ai seguenti aspetti: economico-finanziari; etici/reputazionali; assetto proprietario.

La valutazione del rischio controparte su fornitori o fornitori potenziali avviene di norma tramite una verifica che non prevede contatti con la controparte, raccogliendo le informazioni disponibili attraverso fonti terze specializzate. La VERC può essere effettuata non solo in corrispondenza dell'avvio dell'attività di qualifica, ma anche in fase di assegnazione di un contratto o durante lo svolgimento di controlli periodici, nei casi previsti. Nel 2020 il numero di VERC redatte nell'ambito dei processi di qualifica gestiti nell'anno ammonta a 4.645.

Inoltre, in funzione del livello di rischio di esposizione a problematiche legate ai diritti umani e/o agli aspetti di salute e sicurezza e gestione ambientale, i fornitori sono valutati analizzando i documenti forniti durante la qualifica, al fine di verificare il rispetto dei principi di Saipem e la capacità del fornitore di gestire queste tematiche. Nel corso del 2020, 585 fornitori sono stati valutati su tematiche HSE e 504 su tematiche di diritto del lavoro.

A seconda del livello di rischio, i fornitori sottoposti a un audit di qualifica possono anche essere valutati su aspetti specifici di sostenibilità, tra cui diritti del lavoro, salute e sicurezza e protezione ambientale. Nel corso del 2020, anche a causa della situazione pandemica, non è stato possibile eseguire un numero significativo di audit sui fornitori; un solo audit è stato realizzato su un fornitore negli Emirati Arabi su tematiche relative ai diritti dei lavoratori. Inoltre, è stato eseguito un desktop audit su 10 subappaltatori in Nigeria. Attraverso un questionario ad hoc basato su standard internazionali (ad esempio le convenzioni ILO) e ispirato ai principi sul benessere dei lavoratori stabiliti dalla Building Responsibly Initiative, sono state raccolte e analizzate le risposte e la relativa documentazione. I risultati non hanno evidenziato particolari criticità, con un generale allineamento dei subappaltatori agli standard di riferimento. In alcuni casi, per completare la valutazione è stata richiesta ulteriore documentazione di supporto.

Durante la fase di offerta e di esecuzione del contratto vengono effettuati ulteriori controlli, inclusa una valutazione del rischio di controparte in funzione del valore complessivo della fornitura. Per beni e servizi valutati ad alto rischio per i temi di salute, sicurezza e ambiente (HSE) sono effettuate valutazioni specifiche finalizzate a verificare la capacità del fornitore di eseguire il contratto in accordo agli standard internazionali e a quelli di Saipem su questi temi, e la sua capacità di gestire gli aspetti HSE.

Inoltre, le condizioni contrattuali, applicate a tutti i fornitori e a tutti i tipi di acquisto, includono specifici requisiti che richiedono al fornitore di attenersi rigorosamente ai principi del Codice Etico Saipem e di rispettare i diritti umani.

Ai fini della condivisione dei principi etici, per informare e formare i fornitori su standard e requisiti Saipem e sulle relative modalità di allineamento a essi, Saipem organizza eventi, riunioni o forum specifici per i fornitori, sia prima della qualifica che durante l'esecuzione del contratto.

Vengono inoltre organizzate periodicamente sessioni di formazione con i fornitori per la condivisione di tematiche HSE. Maggiori informazioni su queste ultime sono presenti nel capitolo "Generating shared value" del Bilancio di Sostenibilità 2020 "Ready for the transition - Enabling a green future".

Le prestazioni del fornitore e il rispetto delle disposizioni contrattuali sono costantemente monitorati: tutte le funzioni di Saipem coinvolte nelle diverse fasi del sistema di gestione della catena di approvvigionamento

SAIPEM RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2020

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sono tenute a fornire un feedback sul comportamento dei fornitori, compresi gli aspetti di sostenibilità, come ad esempio il verificarsi di incidenti durante l'esecuzione del lavoro, la conformità con la legislazione locale in materia di HSE o del lavoro, o il sopraggiungimento di procedimenti evidenze raccolte durante le visite e gli audit eseguiti in sito.

Il feedback ricevuto garantisce la valutazione dell'affidabilità complessiva del fornitore e l'eventuale possibilità di interrompere il contratto o sospendere la qualifica in caso di gravi situazioni riscontrate.

Nell'arco del 2020 sono stati compilati 2.485 questionari di feedback delle prestazioni dei fornitori, di cui il 65% di natura positiva.

SCHEMA DEI PRINCIPALI PROCESSI E STRUMENTI IMPLEMENTATI PER LA GESTIONE DELLE PROBLEMATICHE DI SOSTENIBILITÀ NELLA CATENA DI APPROVVIGIONAMENTO

2018 2019 2020
Fornitori attivi (n.) 23.845 23.871 23.696
Fornitori qualificati (n.) 7.026 7.721 6.859
Fornitori qualificati nell'anno che operano in Paesi
ad alto rischio violazione diritti umani e dei lavoratori
(%) 40 35 37
Nuovi fornitori valutati in materia di diritto del lavoro (*) (n.) 174 182 504
Fornitori qualificati nell'anno per attività considerate a rischio HSE (%) 7 7 9
Fornitori valutati sulle tematiche HSE (n.) 466 574 585
Audit di qualifica di cui: (n.) 28 27 11
- su tematiche di diritti umani e del lavoro (n.) 10 8 1

Si specifica che i dati della tabella sono rappresentativi sia per il perimetro totale di Gruppo che per il perimetro di consolidamento integrale, in quanto un fornitore qualificato a livello corporate può potenzialmente lavorare con tutte le realtà del Gruppo.

(*) Sono inclusi esclusivamente i fornitori con processo di qualifica per classi merceologiche strategiche.

GRI 403-1 GRI 403-7

La tutela della sicurezza e della salute delle persone

La sicurezza per tutto il personale di Saipem è un obiettivo prioritario e strategico della Società. Questo impegno è un pilastro fondamentale della politica "HSE" e della politica "Integrità nelle nostre operations". La sicurezza delle persone è costantemente controllata, monitorata e garantita attraverso un sistema di gestione integrato di salute, sicurezza e ambiente che soddisfa gli standard internazionali e le leggi vigenti. Nel 2020, dopo l'audit periodico da parte dell'ente di certificazione di terza parte, è stata rinnovata la certificazione ISO 45001 e la certificazione ISO 14001 per Saipem SpA e tutte le realtà più significative del Gruppo, raggiungendo la copertura del 98%, per il perimetro consolidato integrale, del personale dipendente e di agenzia, esclusi i subcontrattisti (82% per il perimentro di Gruppo), a garanzia di un approccio omogeneo e sistematico nella gestione dei processi.

La sicurezza delle persone

Ogni anno Saipem definisce un piano di obiettivi di sicurezza a livello corporate, di divisione e di società operativa approvato rispettivamente dal CEO, dai Division Manager e dai Managing Director delle società operative. Il raggiungimento di tali obiettivi è legato ai piani di incentivazione dei senior manager per le aree di competenza. Maggiori dettagli sono presenti nella "Relazione sulla Politica in materia di Remunerazione e sui Compensi Corrisposti 2020".

GRI 403-2 GRI 403-4 GRI 403-5 GRI 403-9 SASB EM-SV-320a.1 EM-SV-320a.2

Tali obiettivi comprendono per l'anno 2021:

  • ≥ garantire in modo continuo l'identificazione dei pericoli e la valutazione dei rischi associata alla sicurezza del personale, dei fornitori e di altre persone coinvolte nelle attività della Società, nonché dei rischi relativi agli asset aziendali (asset integrity);
  • ≥ garantire adeguata valutazione dei rischi imputabili all'interferenza tra le attività appaltate a fornitori che operano sulle strutture o sui cantieri di Saipem;
  • ≥ garantire un continuo processo di formazione HSE del personale. Tale processo si articola in diverse fasi: aggiornamento del protocollo di formazione HSE (che identifica i bisogni formativi sulla base del ruolo

professionale), definizione e standardizzazione dei corsi all'interno di una piattaforma dedicata, erogazione dei corsi, monitoraggio e reportistica delle attività di formazione;

  • ≥ l'applicazione in modo rigoroso delle misure preventive e protettive adeguate a garantire la salute e la sicurezza delle persone e l'integrità e l'efficienza dei beni;
  • ≥ le attività di follow-up e controllo sull'efficacia della prevenzione e delle relative misure implementate;
  • ≥ le attività di reporting, registrazione, analisi e investigazione relativamente a incidenti e "near miss";
  • ≥ il consolidamento e le analisi delle prestazioni sulla sicurezza.

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La Società effettua audit interni in materia di HSE su: sistema di gestione HSE, conformità delle disposizioni legislative HSE. Questi audit, che nel 2020 sono risultati essere più di 190, hanno coinvolto società operative, siti operativi (inclusa la flotta) e subcontrattisti.

La promozione della cultura della sicurezza dei lavoratori è agevolata nel settore di riferimento per la Società sia dal contesto normativo di riferimento, caratterizzato da leggi e accordi di livello nazionale e aziendale, sia da quello interno, contraddistinto da specifiche politiche in materia.

Le politiche interne definiscono criteri particolarmente stringenti e rigorosi anche rispetto a contesti locali a oggi in diversi casi ancora caratterizzati dalla presenza di un sistema normativo in fase di evoluzione. In merito agli accordi nazionali non tutti i Paesi in cui Saipem opera prevedono la presenza di sindacati, sia a livello nazionale che locale.

Laddove Saipem operi in aree ove ha stilato accordi specifici con le organizzazioni sindacali, questi possono comprendere, in merito alla sicurezza:

  • ≥ costituzione delle rappresentanze dei lavoratori per la sicurezza (composizione e numero);
  • ≥ piani di formazione specifica per gli operatori della sicurezza (figure aziendali preposte e rappresentanti dei lavoratori) e informazione capillare sui temi della sicurezza a tutti i dipendenti con particolare riferimento a corsi di Salute e Sicurezza sul lavoro, corsi Antincendio, corsi di Primo Soccorso, corsi obbligatori di specializzazione per "Special Operations" (Onshore-Offshore);
  • ≥ consultazioni periodiche tra azienda e rappresentanze dei lavoratori.

In Italia il Contratto Nazionale del Lavoro prevede la nomina di Rappresentanti Aziendali dei Lavoratori per la loro tutela sui temi salute, sicurezza e ambiente (RLSA). La nomina avviene per elezione; sulla base di quanto previsto dalla legge e dal Contratto Collettivo, presso le sedi Saipem italiane sono presenti un totale di 19 RLSA. Uno specifico accordo sindacale stipulato tra Saipem e le Organizzazione Sindacali definisce le competenze degli RLSA e la loro piena titolarità a svolgere il proprio ruolo anche per i lavoratori assegnati temporaneamente alle attività presso cantieri e siti diversi dalla loro appartenenza.

Nelle realtà estere si evidenzia la presenza di istituti di compartecipazione tra management e forza lavoro per la gestione di iniziative e programmi afferenti alla salute e alla sicurezza nel rispetto di quanto previsto dalla normativa di riferimento presso diverse realtà nazionali. Tra queste figurano le entità del Gruppo Saipem operanti in Algeria, Angola, Bolivia, Brasile, Canada, Colombia, Congo, Croazia, Ecuador, Francia, Indonesia, Malesia, Messico, Norvegia, Perù, Regno Unito, Romania e Venezuela.

Nel corso degli anni la Società ha lanciato numerose campagne di sensibilizzazione con l'obiettivo di diffondere una cultura della sicurezza più profonda e radicata.

Per ridurre significativamente il fenomeno allarmante degli incidenti stradali che avvengono all'interno dei cantieri e delle aree di lavoro o lungo il tragitto casa-lavoro, Saipem ha lanciato nel 2019 una nuova campagna sulla sicurezza stradale – Belt Up or Get Out (Allacciala o Scendi) – proseguita anche nel corso del 2020, per garantire che conducenti e passeggeri dei veicoli intraprendano ogni viaggio in sicurezza.

Leadership della sicurezza e cultura HSE

Saipem si è dotata nel tempo di strumenti formativi e informativi a supporto dello sviluppo dei propri leader della sicurezza e per la promozione dei valori di sicurezza in tutto il Gruppo, raccolti nel programma "Leadership in Health and Safety" (LiHS). Il LiHS è progettato per garantire una solida cultura della sicurezza nell'organizzazione, diffondendo comportamenti sicuri e una forte attenzione allo sviluppo della leadership sulla sicurezza a tutti i livelli orgnizzativi. LiHS è un programma multifase top down/bottom up accessibile a tutta l'organizzazione.

Nel corso del 2020 si è avviato lo sviluppo di strumenti online per rendere il LiHS ancor più accessibile, soprattutto pensando ad aree operative estreme.

Il programma, che continua a ricevere consensi anche da parte di clienti, partner e appaltatori, è stato fortemente limitato durante il 2020 a causa dei protocolli comportamentali specifici, ma la situazione è stata motivo per avviare un processo di trasformazione del LiHS Workshop in un'esperienza online, di pari forza ed efficacia, ad oggi completamente funzionante, grazie all'adozione di strumenti di videoconferenza ed elementi innovativi per stimolare l'engagement e l'interazione - anche da remoto - dei partecipanti.

Per valutare il livello di leadeship nella sicurezza e identificare le azioni necessarie a supportare la crescita continua della cultura della sicurezza tra il management societario, nel corso del 2020 è stato somministrato

un questionario a un target di 4.642 manager di Saipem (percentuale di partecipazione del 50%). Il Safety Leadership Questionnaire, sviluppato in collaborazione con ICSI (Institute for Industrial Safety Culture), si basa sui 7 elementi chiave alla base del workshop Leadership in Health & Safety (LiHS) e ha restituito come risultato un livello molto alto di impegno per la sicurezza.

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Saipem utilizza dal 2015 le Life-Saving Rules (Regole Salvavita) come strumento di comunicazione interna sulla sicurezza. Nell'agosto 2018 l'International Association of Oil & Gas Producers (IOGP) ha rilasciato una versione aggiornata delle Life-Saving Rules (Report Number 459, V-3.0), che sono state recepite in un programma interno di aggiornamento del relativo materiale per il lancio di una campagna Saipem Life-Saving Rules rinnovata (giugno 2020). Le 18 regole definite dall'organizzazione nel 2015 sono state semplificate e ridotte a 9 e sono state rielaborate con un linguaggio più vicino al destinatario delle stesse, evidenziando in maniera ancor più immediata le azioni che devono essere intraprese per rispettare ciascuna regola.

Per supportare il monitoraggio dell'adozione delle regole viene utilizzato lo strumento Management Walkabout ed è stato realizzato un nuovo strumento di "eLearning" LSR.

Sensibilizzazione e informazione sulla pandemia

In collaborazione con l'Assessorato alla Salute italiano, Saipem ha sviluppato con tempestività nelle prime settimane dell'evento pandemico nel 2020 una campagna di sensibilizzazione al fine di aumentare la consapevolezza dei dipendenti sui rischi legati alla diffusione del CoronaVirus e di diffondere buone pratiche per limitarne la diffusione. All'inizio del periodo di rientro presso le sedi di lavoro del personale in modalità "lavoro da remoto", è stata realizzata una specifica campagna di sensibilizzazione sulle misure da adottare negli ambienti lavorativi e i comportamenti idonei, oltre che fornire un valido supporto per affrontare lo stress e rafforzare la propria resilienza mentale. Il corso, sviluppato in tre moduli informativi, è stato sviluppato in modalità eLearning. I 3 moduli (della durata di 15 minuti ciascuno) rappresentano percorsi di apprendimento interattivi e coprono ognuno un'area specifica: Informazioni di base sul COVID-19, con particolare attenzione alla conoscenza individuale e all'acquisizione di informazioni corrette; il rientro in ufficio e come seguire le procedure di Saipem in materia di sicurezza; sostenere e coltivare la resilienza mentale, necessaria per adattarsi alle mutate condizioni di lavoro e di vita.

La formazione HSE

La formazione su salute, sicurezza e ambiente è una parte importante dell'implementazione del sistema HSE sia nelle sedi centrali che nei siti operativi di Saipem. Tutte le attività di formazione HSE sono azioni preventive critiche per ridurre i rischi.

Per garantire il continuo miglioramento della formazione erogata dal team di trainer interni Saipem è stato sviluppato nel corso del 2020 un nuovo corso HSE "Train the Trainer", realizzato per poter essere erogato anche in ambiente virtuale utilizzando videoconferenze e strumentazioni proprietarie che consentono ai partecipanti di partecipare attivamente anche da luoghi remoti.

Il corso permette ai formatori di ricevere al termine del corso una certificazione professionale da un ente accreditato esternamente.

Il programma "Train the trainer" fa parte di un più ampio programma di scambio di competenze tra Saipem Mozambique e l'Instituto de Formação Profissionale e Estudos Laborais Alberto Cassimo (IFPELAC). Lo scambio è oggetto di un Memorandum of Understanding (MoU) per sviluppare congiuntamente programmi di formazione professionale dedicati ai giovani mozambicani nella provincia di Capo Delgado. Gli obiettivi chiave sono aumentare la conoscenza che i partecipanti hanno in merito alle risorse di formazione interna HSE e ai processi di registrazione e reporting HSE. Sono state realizzate 4 sessioni del programma, tra cui una sessione condotta presso il Centro di formazione a Schiedam nei Paesi Bassi nel mese di febbraio (pre COVID-19), seguita da una sessione online per il personale in Mozambico a luglio e altre 2 sessioni aperte all'intera rete globale di formatori professionisti nei mesi di novembre e dicembre 2020.

Nel corso dell'anno Saipem ha continuato a investire risorse significative per formare il proprio personale sui temi HSE attraverso campagne e programmi ad hoc, anche al fine di aumentare la consapevolezza dei lavoratori relativamente ai rischi associati alle attività lavorative.

Nel 2020 si è riscontrato un miglioramento delle performance di sicurezza registrando un TRIFR di 0,36 (vs. un 0,54 registrato nel 2019) imputabile al costante e continuo impegno di tutte le figure coinvolte siano esse della famiglia professionale HSE che non. Nel 2020 si sono purtroppo però verificati 2 incidenti mortali che hanno coinvolto subcontractor di Saipem in Thailandia e in Arabia Saudita avvenuti rispettivamente durante attività di costruzione di un molo per un impianto LNG e durante delle ispezioni radiografiche in un gas plant. Sono state condotte indagini approfondite per identificare le cause di tali incidenti e sono state implementate azioni appropriate al fine di ridurre al minimo la possibilità che si ripetano.

DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO

2018 2019
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Ore-uomo lavorate
Totali, di cui:
(milioni di ore)
272,5 268,4 235,0 228,2 206,3
Ore-uomo dipendenti
(milioni di ore)
93,3 89,9 87,6 82,3 83,5
Ore-uomo subcontrattisti
(milioni di ore)
179,1 178,5 147,4 145,9 122,9
Incidenti con giorni persi (LTI)
Totali, di cui:
(n.)
36 36 51 47 26
Dipendenti
(n.)
17 17 42 38 16
Subcontrattisti
(n.)
19 19 9 9 10
Di cui incidenti mortali:
(n.)
Totali, di cui:
(n.)
4 4 3 3 2
Dipendenti
(n.)
- - 3 3 -
Subcontrattisti
(n.)
4 4 - - 2
Infortuni sul lavoro con gravi conseguenze (a)
Totali, di cui:
(n.)
1 1 11 11 3
Dipendenti
(n.)
1 1 9 9 1
Subcontrattisti
(n.)
- - 2 2 2
Di cui con disabilità:
Totali, di cui:
(n.)
3
Dipendenti
(n.)
1
Subcontrattisti
(n.)
2
Giorni persi (a)
Totali, di cui:
(n.)
1.280 1.280 6.696 6.406 891
Dipendenti
(n.)
572 572 5.828 5.538 576
Subcontrattisti
(n.)
708 708 868 868 315
Indice di gravità (a)
Totali, di cui:
(ratio)
0,005 0,005 0,028 0,029 0,004
Dipendenti
(ratio)
0,006 0,006 0,067 0,067 0,007
Subcontrattisti
(ratio)
0,004 0,004 0,006 0,006 0,003
Eventi incidentali registrabili (TRI)
Totali, di cui:
(n.)
120 118 127 123 75
Dipendenti
(n.)
57 55 83 79 38
Subcontrattisti
(n.)
63 63 44 44 37
Tasso di assenteismo dei dipendenti (b)
(%)
4,0 3,9 3,10 3,27 3,98
Indice di frequenza
degli incidenti mortali (FTLFR)
Totali, di cui:
(ratio)
1,47 1,49 1,28 1,31 0,97
Dipendenti
(ratio)
- - 3,43 3,65 -
Subcontrattisti
(ratio)
2,23 2,24 - - 1,63
Indice di frequenza degli infortuni (LTIFR)
Totali, di cui:
(ratio)
0,13 0,13 0,22 0,21 0,13
Dipendenti
(ratio)
0,18 0,19 0,48 0,46 0,19
Subcontrattisti
(ratio)
0,11 0,11 0,06 0,06 0,08
Indice di frequenza degli infortuni sul lavoro
con gravi conseguenze (HCWRFR)
Totali, di cui:
(ratio)
0,004 0,004 0,047 0,048 0,015
Dipendenti
(ratio)
0,011 0,011 0,103 0,109 0,012
Subcontrattisti
(ratio)
- - 0,014 0,014 0,016
Frequenza totale degli eventi
incidentali registrabili (TRIFR)
Totali, di cui:
(ratio)
0,44 0,44 0,54 0,54 0,36
Dipendenti
(ratio)
0,61 0,61 0,95 0,96 0,46
0,35 0,30 0,30 0,30

(a) Dati aggiornati in considerazione del numero di giorni persi conteggiati durante il 2020 per gli incidenti verificatisi nel 2019 e per escludere gli incidenti mortali. (b) Il perimetro consolidato del tasso di assenteismo comprende tutte le società del perimetro consolidato a esclusione di: Saipem (Nigeria) Ltd, Sonsub International Pty, Andromeda Consultoria Tecnica e Representações Ltda, Snamprogetti Netherlands BV, Snamprogetti Engineering BV, Sofresid SA, Saipem Offshore México SA de Cv, Saipon Snc, Sajer Iraq Co for Petroleum Services, Trading, General Contracting & Transport Llc, Saipem Ingenieria y Construcciones SLU, Denuke Scarl, Saipem Drilling Llc, European Maritime Construction SAS, Saudi International Energy Services Ltd Co, Saipem Guyana Inc. Il perimetro di Gruppo include, oltre che tutte le società del suddetto perimetro consolidato, anche, ASG Scarl, KWANDA Suporte Logistico Lda, Petromar Lda, Charville - Consultores e Serviços Lda, Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd, Saipem Contracting Netherlands BV, TSGI Mühendislik Insaat Ltd Sirketi, Saren BV, CCS JV Scarl, Gydan LNG Snc, Novarctic Snc.

Il primo incidente mortale è avvenuto in Thailandia il 9 gennaio 2020 durante l'attività di installazione di un supporto temporaneo per le casseforme per la realizzazione di un molo per un impianto LNG. Durante la rimozione di una piattaforma di lavoro con l'utilizzo di una gru a bordo di una chiatta, a causa del moto ondoso, la piattaforma sospesa ha colpito dal basso verso l'alto una trave sollevandola dai pali di fondazione a cui era

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TRI (Total Recordable

Tasso di assenteismo dei dipendenti: è calcolato come rapporto tra il numero di ore totali di assenza e il numero di ore di lavoro teoriche totali annuali. Le ore teoriche di lavoro annuali vengono calcolate proporzionalmente al numero della forza lavoro al 31 dicembre.

SAIPEM RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2020

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appoggiata, cadendo in mare a una profondità di circa 4 m. La vittima, che stava lavorando sulla trave attaccato con la sua imbracatura di sicurezza al corrimano temporaneo, è caduta in mare insieme alla trave. La squadra di emergenza è stata immediatamente attivata e la vittima è stata recuperata in circa 4 minuti. La squadra di soccorso ha tentato la rianimazione durante il trasferimento dal cantiere all'ospedale più vicino. I tentativi di rianimazione sono continuati in ospedale, ma senza successo. Oltre all'immediata attivazione della macchina dei soccorsi, in parallelo è stato avviato un processo di indagine interna con il coinvolgimento del subappaltatore, volto all'individuazione delle cause di quanto avvenuto, per trarre degli insegnamenti e per assicurarsi che tali incidenti non si verifichino di nuovo. La causa diretta dell'incidente è legata al non opportuno fissaggio della trave ai pali di fondazione, sopra la quale si trovava il lavoratore. L'investigazione ha evidenziato diversi fattori che non hanno funzionato correttamente, come delle procedure operative non adeguate, scarsa valutazione di rischi e comunicazione tra diversi gruppi di lavoro e mancanza di supervisione.

Diverse azioni correttive sono state identificate da Saipem sia a livello di progetto, ma anche a livello di Divisione volte a valutare soluzioni tecniche alternative per l'installazione degli elementi del molo, migliorare la supervisione e comunicazione tra i gruppi di lavoro.

Il secondo incidente mortale è avvenuto in Arabia Saudita il 18 ottobre 2020 dove un tecnico di un sub-subappaltatore impegnato nelle ispezioni radiografiche è entrato all'interno di una sezione di un tubo di 30" dell'impianto in costruzione. Questa tipologia di attività viene condotta al termine dell'orario lavorativo dopo che tutti gli altri lavoratori hanno lasciato il cantiere. Nell'area di lavoro erano presenti altri due lavoratori (un supervisore e un altro tecnico NDT). Dopo pochi minuti dall'entrata del tecnico all'interno del tubo i due colleghi all'esterno, non ricevendo risposta dal collega all'interno, hanno contattato un terzo collega che, raggiunta la postazione di lavoro, ha attivato il team di emergenza. Il team di emergenza ha proceduto con le attività di recupero inserendo un air blower all'estremità del tubo e contemporaneamente aperto un foro per insufflare ossigeno al suo interno in prossimità della posizione del lavoratore. Successivamente è stato tagliato il giunto per recuperare il tecnico che sfortunatamente era già deceduto.

Anche in questo caso è stata avviata un'investigazione interna con il supporto del subappaltatore rivelando che la diretta causa dell'incidente è legata alla deliberata violazione da parte del lavoratore della procedura per l'ingresso negli spazi confinati. Durante la fase di investigazione ulteriori criticità sono emerse relativamente alla supervisione dei lavori e una scarsa valutazione dei rischi. Diverse azioni correttive sono state identificate e implementate per evitare la ricorrenza di simili incidenti. L'incidente è stato inoltre condiviso con tutti gli altri lavoratori al fine di aumentare la consapevolezza riguardo l'importanza di seguire esattamente le procedure all'ingresso in spazi confinati.

L'integrità degli asset

Saipem persegue con decisione l'effettiva implementazione del proprio sistema di gestione di asset integrity come il risultato di pratiche di progettazione, costruzione e operative ottimali, con l'adozione della gestione integrata di barriere per ridurre i rischi associati agli incidenti gravi (Major Accident Events - MAE).

L'asset integrity fa riferimento alla prevenzione e al controllo di eventi molto rari, ma di grave entità per le persone, l'ambiente, gli asset o la performance del progetto.

Un team dedicato è stato formato per sviluppare un modello di sistema di gestione dell'asset integrity in linea con best practice a livello industriale.

Il modello di asset integrity segue il tipico ciclo di Deming: pianificazione, operazione, monitoraggio della performance, miglioramento continuo.

Saipem si impegna a prevenire i rischi per migliorare l'integrità delle sue operazioni. A tale fine adotta un atteggiamento proattivo nella riduzione dei rischi come parte integrante delle proprie attività gestionali e imprenditoriali.

Maggiori informazioni sono presenti nel capitolo "Growing the leaders of the future" del Bilancio di Sostenibilità 2020 "Ready for the transition - Enabling a green future".

La salute dei dipendenti

Come descritto nella Politica "L'Integrità nelle nostre operation", Saipem considera requisito fondamentale la tutela della salute e la promozione del benessere psico-fisico delle sue persone.

Questa è una condizione fondamentale del modo di operare di Saipem che si impegna a essere leader nella tutela della salute, oltre che della sicurezza e dell'ambiente (maggiori dettagli sono presenti nella Politica HSE di Saipem SpA). La Società persegue questo impegno conformemente alle disposizioni sulla tutela della privacy e alle leggi nazionali e internazionali relative alla tutela della salute e alla prevenzione delle malattie. La sua implementazione implica che il programma per la promozione della salute, per ciascun sito di lavoro, si concentri prevalentemente su misure preventive, e consideri tutte le attività il cui svolgimento possa rappresentare un rischio per la salute del dipendente.

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Le attività che vengono implementate comprendono ad esempio: la valutazione dei rischi per la salute, accertamenti sanitari per il rilascio dell'idoneità, vaccinazioni e chemioprofilassi, l'informazione sanitaria, il monitoraggio delle condizioni igienico-sanitarie, i programmi per la prevenzione delle malattie e attività per la promozione della salute e dell'attività fisica che la supporta.

Le attività operative della Società richiedono lo spostamento di un numero considerevole di persone, anche in località remote. Per questo motivo la Società assicura la migliore assistenza medica possibile ai dipendenti ovunque essi lavorino, organizza periodicamente esami medici specifici e redige certificati medici di idoneità, nonché forma il personale incaricato prima di ogni viaggio o assegnazione estera. Questo al fine di prevenire i rischi di contrarre malattie dovute all'effetto di fattori climatici, ambientali e di altra natura legati al luogo di destinazione.

il Gruppo è dotato di processi strutturati e di una catena di responsabilità ben definita per gestire tempestivamente qualsiasi emergenza medica.

Saipem ha sviluppato un sistema di gestione della salute in continua evoluzione che si adatta agli ambienti di lavoro, integra i più recenti studi epidemiologici, ed è volto ad assicurare la migliore qualità in fatto di monitoraggio della salute e dei servizi medici resi disponibili.

Tale sistema rispetta i principi riconosciuti a livello internazionale e le leggi locali: la Dichiarazione di Pechino del WHO (World Health Organization), "Global Strategy on Occupational Health for All" (1994), la legislazione europea e la Direttiva 2000/54/CE relativa alla protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da un'esposizione ad agenti biologici durante il lavoro, la sua applicazione in Italia attraverso il D.Lgs. n. 81/2008 e i suoi emendamenti (denominato "Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro"). Questo approccio assicura efficacia, flessibilità e le basi adeguate per lo sviluppo di una cultura della salute a lungo termine in tutti i Paesi in cui la Società si trova a operare.

Il sistema di gestione prevede che per ogni sito/progetto/asset vengano identificati e valutati (considerando la frequenza e l'impatto potenziale) i rischi legati alla salute del personale, a seguito dei quali adeguate misure di prevenzione e mitigazione vengono identificate e implementate. Un'attività di monitoraggio delle stesse è periodicamente eseguita.

I criteri generali per la tutela della salute si basano sull'analisi delle attività svolte nell'ambiente di lavoro e considerano i rischi che le stesse attività hanno, sia sulle persone coinvolte a diverso titolo nelle operazioni, sia sulla comunità locale.

Le analisi effettuate sono specifiche per ciascuna mansione e destinazione e prevedono l'identificazione delle attività e delle condizioni operative in riferimento alle condizioni di esercizio normali, anomale e di emergenza; l'analisi delle possibili vie di contatto degli agenti di rischio e dell'azione combinata degli stessi e un'associazione puntuale dei pericoli alla mansione in relazione alla specificità delle attività individuate. I risultati delle analisi permettono di dotare il personale degli adeguati equipaggiamenti e di monitorarlo opportunamente.

2018 2019 2020
Totale Consolidato Totale Consolidato Totale Consolidato
Gruppo integrale Gruppo integrale Gruppo integrale
Malattie professionali denunciate (n.) 7 7 6 6 15 10

Salute e medicina del lavoro

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Il 2020 è stato un anno che ha visto il pieno e totale coinvolgimento del servizio medico nella gestione sanitaria della pandemia con lo scopo di mitigare l'impatto della stessa in azienda, proteggere la salute dei lavoratori e garantire la continuità dei servizi sanitari worldwide e più in generale della business continuity aziendale.

Garantire che i luoghi di lavoro siano sicuri e salubri è obiettivo fondamentale per contenere la diffusione del virus e proteggere la salute dei lavoratori e della popolazione. Le passate esperienze relative alle epidemie che periodicamente affliggono i Paesi presso i quali Saipem opera (la SARS in Medio Oriente, la MERS in Arabia Saudita, l'influenza Aviaria in Cina, il virus Ebola in Africa, ecc.) ci hanno confermato l'importanza di acquisire e comprendere i modelli di diffusione della malattia per attuare misure efficaci di mitigazione e prevenzione:

  • ≥ continuo monitoraggio dell'evoluzione della pandemia quale aspetto indispensabile perseguito tramite la costituzione di una Task Force sanitaria che riportasse direttamente al Dirigente Medico membro dell'Unità di Crisi aziendale;
  • ≥ puntuale condivisione delle informazioni di carattere sanitario e operativo tramite la pubblicazione di un bollettino periodico sull'evoluzione e lo status della pandemia;
  • ≥ consolidato e pienamente operativo il sistema di informazione pre-travel Health & Secur rivolto a tutto il personale Saipem destinato a operare all'estero, integrato dalle info relative alla tematica COVID-19 obbligatorie per il personale che viaggia;
  • ≥ adeguata valutazione dei rischi adottata mediante la formulazione di documenti aziendali specifici e relative Matrici di rischio per area geografica del mondo;
  • ≥ individuazione e gestione dei lavoratori "fragili" e "vulnerabili";

SAIPEM RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2020

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  • ≥ relazioni istituzionali con la Protezione Civile a sostegno dei programmi di aiuto/supporto alle strutture sanitarie nazionali pubbliche. Verifica tecnico-scientifica di tutto il materiale donato;
  • ≥ contatti continui con i Ministeri della Sanità nazionali, il World Health Organisation, il Center for Disease Control and Prevention e ATS/ASL regionali per tutte le disposizioni che riguardano i dipendenti italiani e stranieri in Italia e all'estero;
  • ≥ ideazione di attività per il monitoraggio della diffusione della pandemia tra i lavoratori Saipem mediante la somministrazione di test sierologici prima e tamponi rapidi antigenici poi grazie all'acquisizione di tool scientificamente avanzati adottati e distribuiti nei siti operativi Saipem. Alla campagna dei test sierologici hanno aderito 1.511 risorse, mentre sono stati eseguiti 1.284 tamponi rapidi antigenici. Questo progetto scientifico tra Saipem e Lumiradx per i tamponi rapidi antigenici è stato seguito in ogni passo dal punto di vista scientifico nelle fasi di validazione e di rilascio come Point of Care Diagnostico. La peculiarità è di essere pratico, facilmente utilizzabile e multiparamentrico. Questo consentirà, una volta terminata l'emergenza COVID, di essere utilizzato per altre valutazioni diagnostiche molto importanti;
  • ≥ collaborazione con Humanitas Research Hospital che ha permesso di potenziare l'attività di informazione e promozione della salute tramite la pubblicazione di newsletter settimanali su tematiche di interesse comune in materia di Scienza e Medicina, inviate ai nostri colleghi direttamente tramite iscrizione alla emailing list con un focus sulla pandemia in corso;
  • ≥ progetto di posturologia, promozione del benessere in azienda tramite "Healthy workplaces: a model for action", ha consentito la pubblicazione di 12 video clip come supporto all'attività fisico-motoria ai colleghi costretti a operare in regime di confinamento domiciliare;
  • ≥ la nostra decennale esperienza nell'utilizzo dello strumento della telemedicina ha favorito l'impiego dei tool informatici e di telecomunicazione a distanza per la gestione dei nostri obiettivi, che ci ha consentito di mantenere costante la nostra attività di indirizzo, controllo e di monitoraggio e supporto sanitario alle divisioni worldwide.

Queste attività hanno assicurato che le misure di controllo relative al rischio di contagio siano state adeguate all'evoluzione della pandemia, alle condizioni di lavoro e alle caratteristiche della forza lavoro durante i periodi critici del contagio. Allo stesso tempo il sistema di monitoraggio ha garantito che le misure di salute e sicurezza sul lavoro adottate per contenere il rischio di contagio non abbiano introdotto nuovi rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, tanto fisici quanto psicologici.

Come parte integrante del programma WHP (Workplace Health Promotion) prosegue la collaborazione con la ATS di Milano e la Regione Lombardia per il mantenimento dello status di "Luogo di lavoro che promuove la salute" acquisito negli ultimi anni con il raggiungimento degli obiettivi a noi assegnati.

Anche nel corso del 2020 è stata offerta gratuitamente ai dipendenti la vaccinazione antinfluenzale e si sono rese disponibili nel sistema welfare ulteriori profilassi vaccinali.

Il capitale umano

Politiche e gestione delle persone

Come descritto nella Politica "Le Nostre Persone", relativa alla gestione del capitale umano, "le persone sono l'elemento indispensabile e fondamentale per l'esistenza stessa dell'impresa e gli obiettivi aziendali si possono raggiungere solo con la loro dedizione e professionalità".

Le conoscenze professionali delle persone sono fondamentali per una crescita sostenibile e un patrimonio da salvaguardare, valorizzare e sviluppare. Lo sviluppo di una cultura orientata alla condivisione del know-how è lo strumento principale per il consolidamento del patrimonio delle conoscenze e delle esperienze.

L'andamento occupazionale

Il turnover complessivo è calcolato come il rapporto tra tutte le uscite annue e la media delle risorse nell'anno. Il turnover volontario è calcolato come rapporto tra tutte le uscite volontarie annue e la media delle risorse nell'anno.

Il tasso di turnover complessivo ha registrato un incremento di 6 punti percentuali rispetto all'anno 2019, raggiungendo, nel 2020, quota 32% (per entrambi i perimetri); un valore che si mantiene a un livello significativo dovuto a:

  • (a) la situazione estremamente dinamica del mercato Oil&Gas che ha comportato, a seguito di un'importante contrazione degli investimenti nel settore, una riduzione delle attività operative;
  • (b) la natura del business di Saipem che, essendo una società contrattista, lavora per progetti di grandi dimensioni che hanno durate variabili (da pochi mesi ad anni) in geografie diverse. Tenuto conto di tali specificità, il dimensionamento quali-quantitativo del capitale umano di Saipem è quindi soggetto a una

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naturale fluttuazione connessa alle diverse fasi operative dei progetti e alla ciclicità degli investimenti dei clienti.

Tenuto conto di tali specificità, il dimensionamento quali-quantitativo del capitale umano di Saipem è quindi soggetto a una naturale fluttuazione connessa alle diverse fasi operative dei progetti e alla ciclicità degli investimenti dei clienti.

Il turnover volontario, al contrario, ha registrato un calo di 1,8 punti percentuali per il perimetro totale di Gruppo e di 2,7 per il perimetro consolidato integrale.

Il totale del personale di agenzia risulta in diminuzione rispetto all'anno 2019 per le considerazioni sopra evidenziate e più specificatamente per il rilascio di personale per progetti in fase di completamento in Arabia Saudita (progetti Khurais e Jazan), in Iraq (progetto West Qurna), in Serbia (progetto Gastrans pipeline) e per la riduzione di attività operative nella yard di Ersai in Kazakhstan.

I rischi connessi alla gestione delle persone

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RISCHI AFFERENTI ALL'AMBITO DEL D.LGS. N. 254/2016: GESTIONE DELLE PERSONE

Rischi identificati dalla Società Sintesi delle misure di mitigazione del rischio adottate

Saipem è impegnata sia a prevenire che a mitigare tali rischi tramite programmi di formazione specializzata dedicata ai dipendenti, nonché ai propri fornitori e subcontrattisti, su argomenti tecnici e sulla sicurezza del lavoro con l'obiettivo di garantire elevati standard di qualità della formazione. Inoltre, la Società è impegnata in numerose iniziative, come il programma "Leadership in Health & Safety" (LiHS) e la campagna dedicata alle "Life Saving Rules". Infine, le realtà più significative del Gruppo dal punto di vista delle operazioni sono certificate ISO 45001:2018.

Il Gruppo è coinvolto nel monitoraggio costante delle criticità di varia natura (in particolare, politica, sociale, economica) e minacce di natura terroristica nel verificare l'adeguatezza delle misure di mitigazione in atto, avvalendosi di un network di intelligence e cooperando attivamente con le forze di polizia e fornitori di servizi di sicurezza nei Paesi in cui opera. In particolare, Saipem ha sviluppato dei piani di security e sistema di gestione delle crisi. Infine, il Gruppo persegue una strategia commerciale con forte selettività dei progetti tenendo in considerazione anche i rischi legati al Paese delle operazioni.

Per mitigare e prevenire questo rischio Saipem sostiene significative spese per la manutenzione degli asset di proprietà e ha sviluppato varie iniziative di prevenzione, tra le quali si segnala l'implementazione dell'Asset Integrity Management System e lo sviluppo di Safety Case, oltre che alla formazione specifica dedicata al personale tecnico. Infine, per tutti i mezzi navali di proprietà del Gruppo, Saipem rinnova periodicamente le certificazioni emesse da parte degli appositi enti di classifica e le certificazioni emesse dalle autorità di bandiera a seguito di ispezioni che gli enti di classifica effettuano per gli asset.

Il Gruppo si è dotato di un programma di definizione, attuazione e controllo delle strutture sanitarie e dei medici responsabili della gestione della salute del personale, con lo scopo di evitare e mitigare tali rischi. Inoltre, Saipem effettua iniziative di formazione e sensibilizzazione su tematiche di salute, monitora continuamente la situazione sanitaria e ha sviluppato programmi di telemedicina nei Paesi in cui opera. Nel caso in cui si verificassero conseguenze gravi alla salute del personale, Saipem ha a disposizione un sistema di gestione delle emergenze mediche e di rimpatrio in caso di pazienti in condizioni critiche.

In presenza di crisi sanitarie (ad es. COVID-19), Saipem si è dotata di un sistema di gestione delle crisi, che prevede la costituzione di un'apposita Task Force composta da dottori al fine di monitorare le evoluzioni e fornire supporto e informazioni al personale. Infine, il Gruppo si avvale di collaborazioni e flussi di comunicazioni con autorità locali e internazionali.

Saipem effettua periodicamente una pianificazione delle necessità di risorse umane sulla base degli obiettivi di business e sul modello di leadership, tenendo conto delle competenze disponibili e necessarie con un focus particolare alle competenze chiave e garantendo una ripartizione efficace del personale all'interno del Gruppo (anche sulla base di programmi di job rotation). Inoltre, il Gruppo organizza vari programmi di formazione sulle competenze critiche di business e ha sviluppato una metodologia strutturata per i percorsi di carriera e i sistemi di remunerazione (ad es. incentivi a lungo termine). Infine, Saipem ha sviluppato iniziative per aumentare l'attrattività di Saipem presso le principali università.

L'andamento occupazionale

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2018 2019 2020
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale dipendenti a fine periodo (n.) 34.129 31.693 36.986 32.528 35.023 29.522
Categorie dipendenti
Senior Manager (n.) 385 380 400 384 400 388
Manager (n.) 4.187 4.091 4.446 4.285 4.574 4.344
White Collar (n.) 16.633 15.323 19.546 16.625 17.559 15.849
Blue Collar (n.) 12.924 11.899 12.594 11.234 12.490 8.941
Tipologia di contratto
Dipendenti con contratto full-time (n.) 33.906 31.470 36.814 32.357 34.871 29.370
Dipendenti assunti tramite agenzia (n.) 7.380 6.869 5.564 4.873 3.672 3.421
Dipendenti assunti con contratto
a tempo indeterminato
(n.) - - - - 16.088 14.840
Dipendenti assunti con contratto
a tempo determinato
(n.) - - - - 18.935 14.682
Turnover
Turnover complessivo (*) (%) 31 27 26 26 32 32
Turnover volontario (**) (%) - - 6,4 6,7 4,6 4.0

(*) Il turnover complessivo è calcolato come il rapporto tra tutte le uscite annue e la media delle risorse nell'anno.

(**) Il turnover volontario è calcolato come il rapporto tra tutte le uscite volontarie annue e la media delle risorse nell'anno.

Lo sviluppo delle competenze

GRI 404-2

L'aspetto della valorizzazione e presidio delle competenze professionali rappresenta un elemento distintivo e caratterizzante di Saipem che costituisce un fattore di vantaggio competitivo nel mercato di riferimento. Coerentemente con la strategia HR orientata alla salvaguardia e valorizzazione delle competenze distintive – che mette al centro la risorsa Saipem intesa quale portatrice di un insieme di competenze critiche per il business ed esperienze allargate e maturate nel corso della vita lavorativa – è stato sviluppato un processo di Strategic Workforce Planning, focalizzato su ruoli professionali identificati come "core" da parte delle divisioni e strettamente collegato con le previsioni di scenario sviluppate nell'ambito del Piano Strategico di Saipem. L'output del modello consente di monitorare l'effettivo fabbisogno di risorse umane su tali ruoli e di misurare il livello di copertura rispetto alle competenze aziendali necessarie per poter affrontare sfide previste nell'ambito del Piano e di poter quindi impostare, con maggiore programmazione, le più opportune azioni da intraprendere in termini di reperimento dal mercato, sviluppo e formazione delle risorse interne.

Lo scenario emergenziale che ha caratterizzato il 2020 ha portato Saipem a ripensare le modalità e i processi di creazione, sviluppo e monitoraggio delle competenze, con l'obiettivo di assicurare una risposta pronta e flessibile ai processi tradizionali e di assicurarne la continuità, pur in uno scenario emergenziale oggettivamente complesso per tutte le attività che hanno un baricentro sulla persona.

In particolare, la Società ha avviato iniziative volte a ripensare il modo di lavorare, valorizzando la dimensione innovativa e digitale, facendo sempre più leva sullo sviluppo del patrimonio di competenze strategiche delle persone, con l'obiettivo sia di capitalizzare quanto già realizzato, che di sviluppare soluzioni innovative come supporto e fonte del futuro successo di Saipem.

La formazione conferma la sua valenza strategica per il business; Saipem nel corso del 2020 ha promosso molti interventi in ambito formativo con l'obiettivo di potenziare le soft skill utili per affrontare le sfide del nuovo scenario. È stata garantita la continuità nell'erogazione dell'offerta formativa in maniera fruibile e diffusa, favorendo la modalità a distanza, sfruttando le potenzialità dell'e-learning.

Per accompagnare le persone delle sedi italiane verso un graduale ritorno allo svolgimento delle attività in ufficio in piena sicurezza è stato progettato ed erogato un percorso formativo specifico sulle tematiche COVID, fornendo anche suggerimenti su come sviluppare la propria resilienza e le proprie capacità di crisis management, come descritto alla sezione "Sensibilizzazione e informazione sulla pandemia".

Saipem si è posta importanti obiettivi in termini di Attraction e Development delle competenze strategiche indispensabili per la costruzione del capitale intellettuale richiesto per la transizione energetica.

Nel corso dell'anno è stato sviluppato il software "Competence Assessment" per la digitalizzazione del processo di monitoraggio delle competenze del personale operante a bordo dei mezzi navali della Divisione E&C Offshore; lo strumento supporta il processo di Assurance & Assessment delle competenze per tutto il personale chiave, operante a bordo delle navi Saipem, e consente sia di soddisfare i requisiti operativi e

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normativi richiesti, che di assicurare il controllo sull'evoluzione del capitale umano e delle relative competenze professionali distintive.

Sono state condivise Linee Guida a livello worldwide delle attività di Employer Branding con l'obiettivo di rafforzare la comunicazione del brand online e l'identificazione di iniziative virtuali che potessero mantenere e rafforzare l'impegno di Saipem verso i talenti; in questo modo, nel corso del 2020, Saipem pur stretta dalle necessità imposte dal contesto, ha proseguito le sue ormai consolidate partnership con il Politecnico di Milano e l'Università Bocconi, attraverso il proprio contributo alla formazione universitaria e all'orientamento professionale tramite la partecipazione a Virtual Career Fairs (incontri formativi sulle abilità trasversali indispensabili al lavoro), nonché con eventi con spiccata focalizzazione sulla diversità di genere e la promozione di Saipem come equal opportunity employer.

Nel corso dell'anno è stata inoltre avviata, in partnership con il Politecnico di Milano, l'innovativa Data Scientist Academy, un percorso dedicato a 30 brillanti studenti con l'obiettivo di avvicinarli alle innovazioni aziendali attraverso attività che consentano di rafforzare il dialogo tra realtà accademica e mondo del lavoro e posizionare Saipem come Employer of choice, per via del suo know-how innovativo sui temi rilevanti in ambito tecnologico.

In linea con l'importante obiettivo di condivisione delle innovazioni che Saipem introduce per anticipare le sfide del futuro è stata inoltre organizzata una Digital Visit dedicata agli studenti del corso di Digital Business Transformation dell'Università Bocconi, un'importante occasione di confronto con le generazioni future.

La volontà di creare nelle nuove generazioni una cultura sempre più vicina a quelle competenze e attitudini necessarie ad approcciare le nuove sfide del futuro ha trovato massima espressione anche nell'attivazione, in partnership con l'Università degli Studi di Trieste, di borse di studio annuali in memoria di Egidio Palliotto, top manager dell'azienda scomparso prematuramente. Tramite le borse di studio Saipem intende consolidare il suo legame con la città di Trieste, con l'obiettivo di avvicinare le nuove generazioni alle materie scientifiche, onorando allo stesso tempo la memoria di un grande professionista che ha contribuito al successo di Saipem.

Per rafforzare la presenza di Saipem in Mozambico in una prospettiva di lungo periodo, già a partire dal 2019 sono stati sviluppati degli accordi di collaborazione con le istituzioni scolastiche e universitarie locali, volti allo svolgimento di attività di formazione, promozione, sviluppo e ricerca nei settori della scienza e della tecnologia tra cui il Memorandum of Understanding che Saipem Moçambique Lda e l'Universidade Lùrio ("UniLurio") hanno firmato nel febbraio 2020 per lo sviluppo di iniziative comuni finalizzate ad attività di formazione, promozione, sviluppo e ricerca nei settori della scienza e della tecnologia. Inoltre, con l'obiettivo di promuovere la collaborazione tra le istituzioni universitarie italiane e mozambicane, e al fine di favorire lo sviluppo sociale, economico e culturale del tessuto sociale in cui opera, Saipem nel corso del 2020 ha avviato una collaborazione con il Politecnico di Milano e UniLurio, al fine di supportare gli studenti nell'orientamento professionale e i docenti nel potenziamento della qualità della didattica.

In questo quadro di riferimento le due istituzioni universitarie, coadiuvate da Saipem, si apprestano a siglare un accordo, il Virtual Mobility Agreement, che garantirà agli studenti mozambicani la partecipazione ai corsi del Politecnico di Milano integrando così il loro percorso formativo e sviluppando skill strategiche per la loro employability.

Attrarre i talenti

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Nel 2020 è proseguita la politica dedicata ai millennial volta alla modernizzazione delle politiche di attrazione dei giovani, mediante strategie di remunerazione e sviluppo dedicate, con l'obiettivo di meglio rispondere alle mutate necessità e modalità di interazione delle nuove generazioni.

Già a partire dall'iter di selezione, viene garantita una "candidate experience" rapida e coinvolgente per il candidato, che può effettuare gran parte dell'iter di selezione attraverso il device personale, consentendo inoltre all'azienda di approfondire con maggiore efficacia le caratteristiche comportamentali dei candidati attraverso un "web in basket assessment" basato sul Modello di Leadership Saipem. Anche le competenze linguistiche vengono efficacemente valutate attraverso specifici test online.

Con l'obiettivo di promuovere la crescita dei giovani è stato inoltre definito un percorso che ne permetta la valorizzazione, accompagnando le risorse in un graduale percorso di sviluppo e formazione. Saipem si avvale di strumenti e modalità innovativi per rilevare i risultati, i comportamenti e il potenziale di crescita delle sue persone, al fine di poterne orientare lo sviluppo in base ai fabbisogni aziendali. I Millennial hanno potuto beneficiare di un'offerta formativa dedicata, erogata in modalità a distanza, con l'obiettivo di consentire lo sviluppo delle competenze tecniche e comportamentali coerenti con il ruolo; si intende inoltre mettere a disposizione strumenti innovativi che facilitino cicli di feedback continui con modalità smart.

La visione strategica del processo di selezione in cui è stato previsto un maggiore orientamento verso l'utilizzo delle opportunità offerte dalle potenzialità del digitale si è rivelata vincente nel peculiare contesto del 2020 che ha imposto le distanze fisiche, consentendo di mantenere alta la qualità ed efficacia delle attività di selezione. Nel corso del 2020 infatti sono state gestite 18.303 candidature e inseriti nella nostra realtà più di 90 giovani talenti.

Reverse Mentoring e formazione

Il contesto pandemico che ha caratterizzato l'anno 2020 ha portato Saipem a ripensare il processo formativo, con l'intento di renderlo maggiormente rispondente allo scenario contingente ed emergenziale. Saipem, confermando la valenza strategica della formazione, si è impegnata a garantire la continuità nell'erogazione dell'offerta formativa attraverso modalità alternative, favorendo la modalità a distanza e sfruttando le potenzialità dell'e-learning.

In generale, nonostante gli sforzi messi in atto, nel 2020 il numero totale di ore di training ha registrato un decremento del 40% rispetto all'anno precedente su base annua, seppur si riscontra che il 97% per il perimetro consolidato (96% per il perimetro di Gruppo) ha beneficiato di almeno un corso di formazione nel corso dell'anno. In media ogni dipendente, nel 2020, ha partecipato a 19,9 ore di formazione per il perimetro consolidato (18,7 per il perimetro di Gruppo) e, nello specifico, in media, ogni dipendente uomo ha partecipato a 20,9 ore per il consolidato integrale (19,6 per il perimetro di Gruppo), mentre ogni dipendente donna ha partecipato a 12,8 ore di formazione per il consolidato integrale (11,9 ore per il perimetro di Gruppo).

Rispetto alle ore di formazione fruite da ciascuna categoria professionale si è rilevato il seguente dettaglio: i Senior Manager hanno fruito in media di 13,3 ore di formazione per il perimetro consolidato (12,9 per il perimetro di Gruppo), i Middle Manager 15,5 ore di formazione per il perimetro consolidato (14,8 per il perimetro di Gruppo), i White Collar di 17,6 ore di formazione per il perimetro consolidato (16,8 per il perimetro di Gruppo), infine i Blue Collar di 32,1 ore di formazione per il perimetro consolidato (23,3 per il perimetro di Gruppo).

La formazione HSE si è confermata una priorità per Saipem, motivo per il quale si continuerà a investire molto, progettando e sviluppando percorsi formativi dedicati al fine di promuovere la cultura e la sensibilizzazione in tale ambito; in particolare, rispetto al totale delle ore di formazione erogate ai dipendenti (655.910 per il perimetro di Gruppo e 587.517 per il consolidato integrale), il 78% (76% per il consolidato integrale) ha riguardato tematiche HSE, con una media di 15,1 ore di training HSE (14,5 per il perimetro di Gruppo) per ciascun dipendente. Sono state altresì erogate 798.963 ore di formazione HSE ai subcontrattisti (745.993 per il consolidato integrale). Saipem prosegue nell'investimento volto all'acquisizione di maggiori competenze su tematiche di compliance e governance; in particolare si evidenzia un significativo incremento delle ore di formazione erogata in questo ambito, pari al 77% rispetto all'anno 2019.

Lo scenario complessivo che l'azienda ha affrontato, ha portato a ripensare alla modalità di erogazione anche della formazione manageriale al fine di preservarne l'efficacia metodologica; Saipem intende investire ulteriormente nello sviluppo di competenze manageriali e nel corso dell'anno 2021 sarà impegnata a progettare e proporre nuove iniziative che siano fruibili ed efficaci anche in modalità a distanza.

Il contesto emergenziale non ha avuto un impatto rilevante sulle attività di valutazione delle performance; il lieve decremento del numero di risorse monitorate mediante strumenti di valutazione delle performance è infatti spiegato dalla lieve flessione della forza lavoro (da 36.986 a 35.023 risorse per il perimetro di Gruppo) e non già da un minor tasso di copertura della popolazione; si sottolinea infatti come i KPI relativi alla copertura percentuale della popolazione monitorata si siano attestati su livelli superiori rispetto a quelli rilevati l'anno precedente con riferimento al perimetro di consolidamento integrale, mentre si sono attestati su livelli leggermente inferiori con riferimento al perimetro di Gruppo.

Su 29.522 dipendenti per il perimetro consolidato (35.023 per il perimetro di Gruppo), 17.915 per il perimetro consolidato (17.915 per il perimetro di Gruppo) sono stati sottoposti a valutazione delle performance, e nello specifico il 64% delle donne per il perimetro consolidato (58% per il perimetro di Gruppo) e il 60% degli uomini per il perimetro consolidato (50% per il perimetro di Gruppo). Il 98% dei Senior Manager per il perimetro consolidato (il 95% per il perimetro di Gruppo), il 75% dei Middle Manager per il perimetro consolidato (il 71% per il perimetro di Gruppo), il 62% dei White Collar per il perimetro consolidato (il 56% per il perimetro di Gruppo) e il 50% dei Blue Collar per il perimetro consolidato (il 36% per il perimetro di Gruppo) sono stati sottoposti a valutazione della performance.

L'impegno di Saipem nello sviluppo delle competenze non valorizza solo le nuove generazioni, ma è costante anche nel promuovere la crescita continua delle persone più esperte. In coerenza con l'obiettivo di mantenere elevato il know-how distintivo delle risorse Senior e di favorire l'apprendimento cross generazionale, l'azienda ha promosso la metodologia del Reverse Mentoring. È stato così inaugurato un nuovo paradigma di trasferimento di competenze e conoscenze che supporta lo sviluppo di un mindset orientato a sperimentare nuove forme di collaborazione tra colleghi Junior e Senior. Le prime due edizioni hanno coinvolto circa 60 risorse, preselezionate in base a learning attitude e mindset digitale. Le coppie individuate hanno lavorato insieme, in ottica di scambio continuo, attraverso incontri periodici e strutturati volti alla diffusione del sapere e alla comprensione dei trend emergenti.

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Nel 2021 sarà lanciata una nuova versione del Reverse Mentoring Programme con l'obiettivo di promuovere una cultura inclusiva valorizzante le diversità. L'impegno di Saipem nel promuovere una cultura sempre più inclusiva e attenta alle tematiche di Diversity è stato perseguito anche attraverso la diffusione di iniziative formative in collaborazione con l'Associazione Valore D.

Nella People Strategy di Saipem la formazione assume da sempre rilevanza strategica per la valorizzazione e il potenziamento delle competenze delle sue persone; nel 2020 è stata data priorità alle attività formative di carattere obbligatorio; in particolare è stato rilasciato un importante percorso formativo in ambito HSE denominato Life Saving Rules, con l'obiettivo di favorire la familiarizzazione con le regole salva vita volte a tutelare la salute e la sicurezza di tutti dipendenti Saipem. Allo stesso tempo, in coerenza con il rilascio della nuova Training Matrix HSE, sono proseguite le attività di progettazione e sviluppo del percorso e-learning, denominato HSE Digital Learning Programme, che accompagna le persone alla conoscenza di tematiche di Health, Safety ed Environment.

Saipem ha continuato a investire anche su competenze relative alla compliance e alla governance; in particolare sono stati aggiornati i corsi relativi alle tematiche 231 e anti-corruption ed è stato sviluppato un corso sulla procedura Parti Correlate, rivolto a Managing Director (o figure equivalenti) e alle famiglie professionali Commerciale, Finanza, Assicurazioni e Approvvigionamenti. La fruizione del corso ha raggiunto con successo l'intera popolazione a cui l'iniziativa era rivolta e ha contribuito a migliorare l'applicazione delle suddette procedure e la tracciabilità del processo. È stato inoltre reso disponibile un corso dedicato all'approfondimento della normativa e dei processi collegati al Market Abuse.

Nel corso dell'anno il focus sulle competenze strategiche a supporto del business è stato confermato dall'investimento nella promozione della cultura di Project Management; con la finalità di istituire una PM Academy sono pertanto state avviate attività di progettazione dei contenuti formativi, sviluppati con il supporto di un Comitato Tecnico, che vede coinvolti, insieme alla Funzione Risorse Umane, i referenti tecnici di business e i docenti del Politecnico di Milano. L'investimento fatto per la PM Academy, per il carattere trasversale che la contraddistingue, ha dato impulso alla promozione di iniziative più specifiche, quali il percorso "PM Takeaways" sviluppato dalla Divisione Onshore, con l'obiettivo di potenziare la conoscenza delle sue metodologie di progetto, a partire dalle esperienze sul campo e dalle "lessons learned" dei docenti interni.

Saipem si conferma promotrice dello sviluppo e diffusione di competenze tecniche trasversali e, attraverso la realizzazione di un'Academy Interna, progetta percorsi formativi dedicati alle famiglie professionali aziendali attraverso un pool di docenti interni. L'Academy di Saipem trova declinazione in numerose iniziative promosse per rafforzare la conoscenza di business, quali i Deep In (seminari tematici), la rassegna formativa denominata Pozzo di Scienza promossa dal Drilling Onshore e la realizzazione di cataloghi interni specifici alle singole Divisioni. Sempre con l'intento di tutelare il patrimonio di conoscenza tecnica dei business, è stato istituito un Technical Committee volto a progettare percorsi formativi specifici per la Divisione E&C Offshore.

Il rafforzamento del legame fra le strategie di business e quelle di development e di training, orientate al monitoraggio e allo sviluppo continuo delle competenze delle persone, si manifesta oltre che nelle iniziative per il rafforzamento delle competenze di natura tecnica distintiva del business, anche per l'attenzione sulle competenze comportamentali.

Sono proseguite infatti le attività di sviluppo volte a rafforzare la centralità del Modello di Leadership Saipem, tra cui le attività di assessment di potenziale, in modalità a distanza, con priorità alla popolazione dei Talenti, il cui monitoraggio ha visto anche quest'anno il Comitato Sviluppo Risorse Umane costantemente impegnato nel definire e incentivare percorsi di crescita trasversali e sfidanti per i giovani di talento. In particolare, il Comitato ha verificato collegialmente la rispondenza dei profili rispetto ai requisiti del Modello di Leadership e ha promosso piani di carriera e mobilità interfunzionali e interdivisionali, con l'obiettivo ultimo di creare valore per l'intera azienda.

Sempre in coerenza con il Modello di Leadership aziendale è proseguita la promozione della cultura del feedback, attraverso la sperimentazione di una App che permette lo scambio istantaneo dei feedback tra colleghi, in un'ottica di autosviluppo. In questo modo le persone hanno l'opportunità di imparare come comunicare, di sfruttare in modo costruttivo il punto di vista altrui e di acquisire maggiore consapevolezza delle proprie aree di forza e di miglioramento relative al Modello di Leadership.

La sinergia tra business strategy e people strategy è evidente anche nei diversi programmi di sviluppo della leadership:

≥ l'iniziativa Leadership Development Function Head che, a seguito del progetto Top Leadership Fitting attuato nel corso del 2019 dalla Divisione E&C Onshore, ha promosso un programma per supportare i responsabili di funzione nei processi di cambiamento;

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≥ il percorso Business Leadership che, coniugando iniziative formative e di coaching dedicate alle risorse manageriali della famiglia Project Management, intende facilitare l'integrazione delle capacità comportamentali e strategiche con le competenze tecniche, favorendo uno stile di leadership innovativo ed efficace.

Infine, con l'intento di promuovere i processi di knowledge sharing, è stato lanciato il programma denominato In & Out, destinato a giovani talenti in sviluppo della funzione Internal Audit; il programma favorisce, attraverso percorsi di job rotation, lo sviluppo di conoscenze trasversali e di business e crea opportunità per esperienze interfunzionali e/o interdivisionali.

2018 2019 2020
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Formazione
Totale ore di formazione, di cui: (ore) 2.086.681 2.059.822 2.407.786 2.395.487 1.454.873 1.333.510
- HSE (dipendenti e subcontrattisti) (ore) 1.867.401 1.840.555 2.199.115 2.192.036 1.307.275 1.190.562
- capacità e competenze manageriali (ore) 27.934 27.934 49.698 49.052 8.993 8.941
- competenze tecniche professionali (ore) 191.347 191.333 158.973 154.399 138.605 134.008
Totale costi diretti di formazione (Mln €) - - - - 2,64 2,64
Valutazione delle performance
Dipendenti sottoposti a valutazione
delle performance
(n.) 13.568 13.130 19.111 18.518 17.915 17.915
Senior Manager (n.) 372 372 372 371 379 379
Manager (n.) 2.452 2.452 3.006 3.093 3.261 3.261
White Collar (n.) 7.211 6.785 10.403 9.849 9.812 9.812
Blue Collar (n.) 3.533 3.521 5.330 5.205 4.463 4.463
Percentuale dipendenti sottoposti
a valutazione delle performance sul totale
(%) 40 41 52 57 51 61

Coinvolgimento dei dipendenti: indagine sul profilo reputazionale

A novembre 2020 è stata attivata per tutti i dipendenti una survey sulla percezione della reputazione di Saipem e sul proprio allineamento strategico. La survey è stata condotta insieme a RepTrak, leader mondiale in tema di Corporate Reputation Management. Il modello RepTrak® prende in considerazione l'aspetto emotivo (stima, fiducia, ammirazione e feeling positivo) e i seguenti 7 driver razionali: qualità dei servizi, innovazione, workplace, governance, ruolo sociale, performance finanziaria e leadership.

La survey è stata completata da 5.085 colleghi (16,5% del totale della forza lavoro coinvolta nell'indagine). Il coinvolgimento ha previsto 5 differenti fasce di età (under 30, 30-39, 40-49, 50-59 e over 59), oltre che ulteriori spaccati per genere, ruolo, seniority e luogo di lavoro. Dall'analisi delle risposte effettuata, si evince che a Saipem nella scala Poor - Weak-Average - Strong - Excellent viene mediamente riconosciuta una reputazione di fascia Strong (score di 78,5/100), con picchi oltre l'85/100 in Paesi come Emirati Arabi Uniti, Nigeria e Kuwait. L'82,4% parla bene di Saipem (con un picco dell'88,9% degli over 59), e il 79,7% degli under 30 la raccomanda come posto di lavoro. Rispetto ai driver razionali, spiccano la qualità dei servizi erogati (78,5/100), la valorizzazione del ruolo sociale rivestito (75,8/100) e la governance (74,5/100). Gli under 30, in particolare, vedono con ulteriore favore gli aspetti di workplace (73,2/100), innovazione (73,9/100) e leadership (71/100). Sono circa il 18% (930 su 5.085) gli "Heroes", ovvero i dipendenti che assegnano uno score reputazionale e mostrano un livello di allineamento ai valori societari entrambi superiori a 90/100, rispetto a una media di 77/100. Rispetto alla visione strategica, le priorità espresse dai dipendenti sono Renewable Energies (34,6%), Digital Transformation (17,3%), New Business Models (16%), New Areas of Development (15,9%), Circular Economy (8,4%), Hydrocarbons (7,7%).

Le relazioni industriali

Su più di 27.000 dipendenti (più di 33.000 se si considera il totale di Gruppo) monitorati (il totale prende in considerazione i dipendenti italiani a ruolo, i francesi a prescindere dal Paese in cui prestano servizio e i locali per tutti gli altri Paesi), 11.868 lavoratori (12.972 a livello di Gruppo) sono coperti da accordi collettivi di contrattazione. Il trend decrescente sul totale del Gruppo è motivabile dal fatto che vi è stata una diminuzione di personale dovuta al completamento di attività progettuali in aree dove tali tipologie di accordi sono molto diffuse (Cile, Nigeria, Kazakhstan).

Nel 2020 si sono verificati alcuni eventi di astensione collettiva dal lavoro per un totale di 168 ore. Gli eventi di sciopero si sono verificati in Italia (dove vi sono state il 79% delle ore di sciopero) e in Argentina.

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Nel corso del 2020 il rapporto con le Organizzazioni Sindacali è stato caratterizzato da una costante interlocuzione, sia in Italia che all'estero, per la gestione dell'emergenza COVID-19.

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In Italia la definizione dei piani di azione relativi alla gestione dell'emergenza è stata oggetto di continua discussione e confronto con le Organizzazioni Sindacali, attraverso un costante processo di informazione e aggiornamento, e l'elaborazione, previa consultazione delle Rsu, di specifici Protocolli di regolamentazione delle misure per il contenimento della diffusione del virus, applicati presso ciascuna sede. Quali ulteriori strumenti di confronto e consultazione sono stati inoltre costituiti, sia a livello nazionale che a livello locale, dei comitati bilaterali tra Azienda e Organizzazioni Sindacali allo scopo di monitorare in maniera congiunta la corretta applicazione delle azioni e misure adottate. I Comitati costituiti a livello di singola sede hanno, inoltre, svolto in modalità congiunta con l'azienda, un'azione di monitoraggio delle misure di salute e sicurezza poste in essere presso gli uffici, al fine di verificare in modo continuo l'implementazione di tutte le azioni individuate e volte ad assicurare la ripresa, in piena sicurezza, delle attività lavorative.

Analogamente alle azioni adottate in Italia, il confronto con le rappresentanze dei lavoratori in Francia ha riguardato la definizione di piani per il rientro della forza lavoro presso gli uffici a seguito della gestione dell'emergenza. Consultazioni aventi come oggetto le azioni identificate per prevenire e contrastare il diffondersi della pandemia sono state attuate anche con le rappresentanze sindacali in Norvegia, Nigeria, Brasile e Indonesia; in quest'ultima il sindacato SPL-FSPMI ha partecipato attivamente, nell'ambito del COVID-19 Yard Task Force, al gruppo di lavoro internazionale costituito proprio per assicurare un più efficace coordinamento delle attività di prevenzione attuate presso la Yard di Karimun. In Argentina l'entità Petrex SA Argentina Branch ha aderito agli accordi stipulati dalle organizzazioni sindacali di settore e la Camera di Commercio di Neuquén sulla ridefinizione dei criteri e relativi strumenti e modalità di remunerazione della forza lavoro nel periodo di lockdown.

Nell'ambito delle più ampie e complessive azioni di saving e controllo costi che hanno interessato una serie di indicatori gestionali, sono state definite, in Italia e in Francia, azioni di smaltimento delle ferie. Più in particolare, in Italia sono stati sottoscritti degli specifici accordi con le Rsu delle varie sedi che hanno definito giornate di chiusura aziendale aggiuntive nei mesi di agosto e nel periodo intercorrente tra le festività natalizie e di fine anno.

In Francia per le società Saipem SA e Sofresid, sono stati sottoscritti accordi con le organizzazioni sindacali di riferimento per la fruizione da parte del personale di ferie accumulate in osservanza anche alle misure adottate dal governo francese. La società Sofresid, inoltre, ha sottoscritto un accordo riguardante la riduzione straordinaria dell'orario di lavoro a parità di remunerazione fino al 30 giugno. Si segnala inoltre la sottoscrizione di un ulteriore accordo con le organizzazioni sindacali di entrambe le società francesi finalizzato alla ridefinizione del piano pensionistico aziendale PERCOL.

A fronte del deterioramento dello scenario di riferimento, dovuto agli effetti dell'emergenza sanitaria mondiale, che in particolare ha comportato, nel settore della perforazione, la temporanea riduzione delle attività e il rinvio di alcuni progetti connessi, si è reso necessario fare ricorso agli ammortizzatori sociali in Italia, Norvegia e Perù.

Per l'Italia è stata attivata la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria COVID-19 per circa 70 lavoratori delle Divisioni Drilling Onshore e Offshore con sede di assunzione Ravenna, attraverso la sottoscrizione di un apposito accordo sindacale con le OO.SS. locali.

In Norvegia la società Saipem Drilling AS ha avviato nel mese di aprile consultazioni con le organizzazioni sindacali locali per il ricorso alla cassa integrazione estesa fino a ottobre per parte del personale di perforazione impiegato sul mezzo Scarabeo 8. In Perù la società Petrex SA, nell'ambito dello scenario sopra rappresentato, previa notifica alle organizzazioni sindacali, ha aderito in giugno al piano di sospensione dell'impiego per parte del personale operativo di perforazione ed estesa fino a gennaio 2021.

Sia in Italia che presso le realtà estere sono stati inoltre sottoscritti alcuni rilevanti accordi collettivi. Per l'Italia è stata firmata l'intesa relativa al Premio di Partecipazione sulla consuntivazione dei risultati di redditività e produttività dell'anno 2019 che, grazie all'impostazione definita nel 2018, ha assicurato una più forte e diretta correlazione tra i risultati raggiunti, sia a livello aziendale che divisionale, e la relativa corresponsione degli importi erogati ai dipendenti. Al fine di garantire un sempre maggior bilanciamento tra componente monetaria e non monetaria del Premio, è stata inoltre confermata l'impostazione che consente di convertire una quota parte dello stesso in servizi welfare; questo a fronte del gradimento riscontrato da parte del personale dipendente, testimoniato da un'alta percentuale di adesione nel corso degli anni precedenti.

Insieme alle Organizzazioni Sindacali nazionali è stato inoltre sottoscritto un piano di prepensionamento ex art. 4, Legge Fornero, che prevede l'uscita anticipata di 180 risorse nel triennio 2020-2022, di cui 39 realizzate nel corso del 2020. Il piano ha l'obiettivo di facilitare il processo di ricambio quali-quantitativo del mix generazionale delle risorse e si colloca all'interno del più generale piano di azioni adottato in materia di trasformazione digitale.

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Al di fuori dell'Italia nel corso del 2020 sono stati invece avviati e in parte completati i processi di rinnovo degli accordi collettivi riguardanti diversi Paesi tra cui Nigeria, Perù, Indonesia e Kazakhstan. In Norvegia è stato sottoscritto un nuovo accordo per il personale ROV (Remotely Operated Vehicles) di Saipem.

Rilevante in relazione alle Relazioni Industriali su scala internazionale, l'interlocuzione portata avanti a livello transnazionale, attraverso il Comitato Aziendale Europeo, in un'ottica di consolidamento delle relazioni e dell'impegno aziendale nel rafforzare il dialogo con la rappresentanza dei lavoratori dello Spazio Economico Europeo; la società ha organizzato a novembre il terzo incontro annuale del Comitato, in modalità agile per far fronte alle restrizioni al movimento del personale dovute all'emergenza COVID-19; l'incontro ha rappresentato un'importante occasione di confronto e dibattito costruttivo volto a sviluppare e consolidare ulteriormente una cultura di fiducia, collaborazione e comunicazione verso le rappresentanze sindacali rispetto a temi di interesse e di importanza transnazionali. La riunione plenaria ha fatto seguito ad altri due incontri straordinari avvenuti nel 2020 e dedicati, rispettivamente, alla gestione dell'emergenza COVID-19 e alla riorganizzazione della Divisione E&C Offshore, oltre all'incontro di follow-up previsto dall'accordo istitutivo del Comitato.

2018 2019 2020
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Dipendenti coperti da accordi collettivi
di contrattazione
(%) 47 46 42 42 39 44
Ore di sciopero (n.) 23.699 23.699 15.561 15.561 168 168

GRI 405-2

Uguaglianza di trattamento e valorizzazione delle differenze

Saipem si impegna a creare un ambiente di lavoro nel quale differenti caratteristiche od orientamenti personali e culturali sono considerati una risorsa e una fonte di arricchimento reciproco, oltre che un elemento irrinunciabile della sostenibilità del business. Questo impegno è un punto fondante del contenuto della Politica "Le nostre persone".

Come definito nel Codice Etico, nel pieno rispetto della normativa di legge e contrattuale in materia, Saipem si impegna a offrire a tutti i lavoratori le medesime opportunità di lavoro, facendo in modo che tutti possano godere di un trattamento normativo e retributivo equo, basato esclusivamente su criteri di merito e di competenza, senza discriminazione alcuna.

Nel 2020, come ulteriore azione a supporto di questo importante obiettivo Saipem, per mano del suo Amministratore Delegato, Stefano Cao, ha sottoscritto due importanti protocolli: la dichiarazione di sostegno ai Women Empowerment Principles (WEP) e il Manifesto per l'occupazione femminile dell'associazione Valore D. I Women Empowerment Principles, istituiti da UN Global Compact e UN Women, rappresentano i principi guida alle imprese per promuovere l'uguaglianza di genere e l'emancipazione delle donne sul posto di lavoro, sul mercato e nella comunità. Il Manifesto per l'occupazione femminile è il documento programmatico in nove punti che riepiloga i principi, le azioni concrete e gli indicatori utili a ricercare la parità di genere e valorizzare il ruolo delle donne nelle aziende.

Le funzioni responsabili di gestire le persone devono:

  • ≥ adottare in ogni caso criteri di merito e di competenza (e comunque strettamente professionali) per qualunque decisione relativa alle risorse umane;
  • ≥ provvedere in ogni caso a selezionare, assumere, formare, retribuire e gestire le risorse umane senza discriminazione alcuna;
  • ≥ creare un ambiente di lavoro nel quale caratteristiche od orientamenti personali non possano dare luogo a discriminazioni e in grado di promuovere la serenità di tutte le persone in Saipem.

Più specificatamente le politiche retributive del Gruppo si basano sul principio dell'equità, del merito e dell'approccio locale. Saipem infatti definisce le proprie politiche in piena coerenza con gli esiti della valutazione delle competenze e delle performance e identifica strategie retributive attraverso un approccio locale che intercetti l'andamento e le specificità del mercato del lavoro e del contesto giuslavoristico locale.

Saipem si impegna a promuovere programmi volti a garantire il ricambio generazionale con la finalità di assicurare la continuità di business, presidiare le competenze critiche e promuovere il cambiamento. Tali iniziative permettono da un lato di generare opportunità di sviluppo per i giovani, dall'altro di valorizzare le risorse senior e il loro know-how. Il ricambio generazionale in Saipem viene realizzato sostenendo la motivazione delle risorse più esperte per favorire il trasferimento della conoscenza e il tutoring, nonché creando condizioni organizzative e manageriali affinché i giovani ottengano pieno empowerment.

Saipem garantisce ai propri dipendenti, in funzione delle specificità locali, diverse tipologie e modalità di assegnazione di benefit, tra cui forme di previdenza complementare; fondi integrativi sanitari; servizi e politiche di supporto alla mobilità; iniziative in ambito welfare e politiche di supporto alla famiglia; ristorazione; corsi di formazione volti ad assicurare una più efficace integrazione all'interno del contesto socio-culturale di

riferimento. I benefit, ove previsti, in base al Paese/società/legislazione locale vigente, vengono a oggi riconosciuti alla totalità della popolazione di riferimento a prescindere dalla tipologia contrattuale (tempo determinato/indeterminato), fatto salvo per quelle particolari prestazioni che possano risultare incompatibili da un punto di vista di erogazione temporale della prestazione con la durata del contratto stesso.

La tutela delle specifiche categorie di lavoratori è salvaguardata attraverso l'applicazione di normative locali e rafforzata da specifiche politiche aziendali che evidenziano l'importanza del tema in oggetto. Obiettivo delle stesse è quello di garantire pari opportunità tra tutte le diverse tipologie di lavoratori con l'intento di dissuadere l'insorgenza di possibili pregiudizi, molestie e discriminazioni di ogni tipologia (per esempio collegati a orientamenti sessuali, colore, nazionalità, etnia, cultura, religione, età e disabilità), nel pieno rispetto dei diritti umani. Saipem garantisce inoltre l'inserimento di personale diversamente abile, di giovani risorse e il rispetto di determinate proporzioni tra personale locale ed espatriato.

Per quanto riguarda la diversità di genere, le donne rappresentano il 12% della forza lavoro (11% per il perimetro di Gruppo). Relativamente alla distribuzione per fascia d'età, il 12% dei dipendenti hanno meno di 30 anni (12% per il perimetro di Gruppo), il 72% ha tra i 30 e i 50 anni (71% per il perimetro di Gruppo) e il 16% ha più di 50 anni (15% per il perimetro di Gruppo).

La percentuale delle donne che ricoprono una posizione manageriale rispetto al totale delle donne è del 20% (19% rispetto al perimetro di Gruppo), dato in crescita di 1 punto percentuale rispetto all'anno precedente.

La Società definisce annualmente le linee guida di Politica sulla Remunerazione, e in particolare predispone delle precise linee guida per normare le politiche retributive e ridurre la disparità retributiva tra uomini e donne, nella totalità delle realtà in cui opera.

In particolare si evidenzia il costante impegno di Saipem per affermare il principio "equal pay for equal work" e ridurre la disparità retributiva tra uomini e donne, in tutte le realtà operative. I risultati degli indicatori di gender pay gap valutati a livello globale sono influenzati anche da dinamiche di manpower specifiche dell'anno. L'indicatore salary gender pay gap per la categoria dei Senior Manager raggiunge l'83% (sia per il perimetro integrale che di Gruppo); per quanto riguarda i Middle Manager l'indicatore nel 2020 detiene un valore del 90% (sia per il perimetro integrale che di Gruppo); per quanto riguarda i White Collar viene raggiunto un valore del 90% (sia per il perimetro integrale che di Gruppo).

L'indicatore remuneration gender pay gap, che include sia la parte fissa che la parte variabile della remunerazione, mostra un andamento uniforme rispetto all'indicatore salary gender pay gap per le categorie dei Middle Manager e White Collar raggiugendo un valore pari al 90% (sia per il perimetro integrale che di Gruppo) e per i Senior Manager si attesta all'82% (sia per il perimetro integrale che di Gruppo).

Gli indicatori di gender pay gap mostrano un miglioramento complessivo rispetto ai dati riferiti all'anno precedente, evidenziando l'impegno di Saipem a ridurre la disparità retributiva tra uomini e donne.

Saipem tutela l'equilibrio lavoro e famiglia del proprio personale attraverso normative societarie e/o politiche locali che garantiscono il congedo parentale. Tali congedi differiscono tra Paesi solamente per tempi e modalità di astensione dal lavoro. Si evidenzia una diminuzione del numero medio di giorni di congedo usufruiti a fronte di un sensibile incremento del numero di congedi parentali usufruiti da uomini. Saipem nell'anno 2020 conta 819 dipendenti (841 se facciamo riferimento al perimetro totale di Gruppo), 508 uomini (518 considerando il perimetro totale di Gruppo) e 311 donne (323 considerando il perimetro totale di Gruppo), che hanno usufruito del congedo parentale per un totale di 30.012 giorni (31.333 facendo riferimento al perimetro totale di Gruppo); contestualmente si evidenzia nello stesso periodo un rientro a regime dal congedo parentale di 766 dipendenti (780 a livello di Gruppo), 522 uomini (532 a livello totale di Gruppo) e 244 donne (248 a livello totale di Gruppo), con un tasso di rientro dal congedo parentale nell'anno del 94% (93% a livello totale di Gruppo), in aumento rispetto all'anno precedente.

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2018 2019 2020
(n.) Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Presenza femminile
Occupazione femminile, per area geografica: 3.644 3.458 3.874 3.674 3.964 3.572
Americhe 350 350 357 357 363 363
CSI 420 419 375 363 398 227
Europa 1.998 1.902 2.085 2.026 2.162 2.057
Medio Oriente 154 152 227 224 213 210
Africa Settentrionale 35 35 33 33 31 31
Africa Sub-sahariana 307 220 346 210 293 181
Estremo Oriente 380 380 451 451 504 503
Leadership femminile
Donne Senior Manager 23 23 26 25 26 26
Donne Manager 643 633 689 670 727 698
Fasce d'età
Dipendenti con età minore di 30 anni 3.740 3.526 4.757 4.430 4.793 3.421
di cui donne 439 399 657 624 582 507
Dipendenti con età tra 30 e 50 anni 24.295 22.467 26.762 22.981 24.962 21.275
di cui donne 2.646 2.522 2.710 2.565 2.828 2.542
Dipendenti con età maggiore di 50 anni 6.094 5.700 5.467 5.117 5.268 4.826
di cui donne 559 537 507 485 554 523
Dipendenti con disabilità - - - - 160 160
Multiculturalità
Nazionalità rappresentate nella popolazione dei dipendenti 123 122 127 124 129 127

Totale Gruppo Consolidato integrale Totale Gruppo Consolidato integrale Totale Gruppo Consolidato integrale GENDER PAY GAP (%) 0 20 40 60 80 100 86 86 81 86 82 86 82 89 88 88 79 86 86 83 82 83 82 81 89 89 79 90 90 90 90 90 90 90 90 87 White collar: salary remuneration Middle manager: salary remuneration Senior manager: salary remuneration 2018 2020 2019

Nota: L'indicatore salary gender pay gap è stato calcolato come rapporto tra lo stipendio medio di una donna rispetto allo stipendio medio di un uomo per categoria di appartenenza. L'indicatore remuneration gender pay gap è stato calcolato come rapporto tra la remunerazione media di una donna rispetto alla

remunerazione media di un uomo per categoria di appartenenza. La remunerazione include il salario e la parte variabile.

Innovazione nella gestione delle persone

Nel corso del 2020 sono state avviate diverse attività progettuali volte ad aumentare la digitalizzazione dei processi HR con l'obiettivo di migliorarne l'efficacia e l'efficienza, ponendo particolare enfasi sulla centralità del rapporto dipendente-manager nella gestione di tali processi. La funzione Risorse Umane è stata promotrice di iniziative volte alla dematerializzazione e digitalizzazione dei processi.

Durante il 2020 è stata avviata la fase di studio e individuazione dei requisiti tecnico-funzionali del nuovo sistema Human Capital Management (HCM) al fine di raggiungere l'integrazione dei processi HR di gestione, compensation, sviluppo, formazione e gestione competenze con modalità innovative e seguendo le migliori best practice di mercato.

Quale ulteriore driver strategico di evoluzione e cambiamento, nel corso del 2020 è stato lanciato, in tutta l'azienda, un programma di "Digital skills mapping" volto a misurare il livello di copertura e adeguatezza delle competenze ICT/digital delle risorse, rispetto al programma di trasformazione intrapreso. Tale set di competenze digitali, inoltre, è stato integrato nel repertorio delle competenze tecnico-specialistiche associato ai principali ruoli professionali di Saipem, al fine di assicurare un più puntale processo di analisi e dimensionamento quali-quantitativo delle risorse nell'ambito del processo di Strategic Workforce Planning. È stato quindi elaborato uno specifico action plan volto ad assicurare un rafforzamento delle competenze digitali sia tramite azioni di sviluppo e formazione dall'interno che, laddove necessario, tramite il reperimento delle competenze sul mercato esterno del lavoro. In tal senso nel 2020 si segnala l'avvio di una serie di progetti quali il percorso formativo "BeDigital" finalizzato a favorire la diffusione e l'utilizzo degli strumenti di digital collaboration. Si è inoltre confermata l'attenzione alle tematiche di Cyber Security attraverso un percorso formativo erogato in E-learning e rivolto a tutta la popolazione aziendale, al fine di promuovere consapevolezza nel riconoscere e prevenire possibili minacce cyber e incidenti di sicurezza.

Nel 2020 si sono inoltre concretizzate una serie di iniziative volte alla completa revisione e razionalizzazione del modello di gestione dei servizi di amministrazione del personale. A vantaggio di una più fluida e veloce fruibilità dei dati ai fini delle attività di reporting e consolidamento nel corso del 2020 l'innovazione dei processi è passata anche attraverso l'introduzione di nuovi sistemi tra cui MyHr, il nuovo sistema integrato di gestione di presenze, monitoraggio cedolini e rendicontazione spese di trasferta delle Risorse Umane.

Nel corso del 2020 è stata inoltre realizzata una rivisitazione del portale del sistema di gestione integrato (integrated management system) in ottica di upgrade tecnologico e integrazione con l'ecosistema degli applicativi HR, al fine di favorire la semplificazione dei processi.

Con l'obiettivo di gestire il processo di selezione del personale in maniera innovativa, dalle prime fasi di candidatura fino all'onboarding delle risorse, è stato inoltre introdotto, in fase pilota nella Divisione XSIGHT, una nuova piattaforma di Recruiting che, grazie all'automatizzazione di alcuni processi non-core, consente la riduzione del tempo di individuazione delle risorse da inserire in azienda.

GRI 407-1 GRI 408-1 GRI 409-1 SASB EM-SV-510a.1 EM-SV-510a.2 EM-SV-530a.1

L'etica del business

Rispetto dei diritti umani

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Saipem si impegna a proteggere e promuovere i diritti umani e dei lavoratori nella conduzione delle proprie attività, considerando sia gli standard di lavoro riconosciuti a livello internazionale, sia la legislazione locale nei Paesi in cui le società del Gruppo operano. Questo impegno fa parte del modo di operare di Saipem ed è esplicitato anche nella Politica "Le nostre persone".

Facendo riferimento in particolare alla gestione delle relazioni con il personale in tutto il mondo, Saipem aderisce ai principi della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e alle Linee Guida OCSE destinate alle Imprese Multinazionali. Inoltre, l'Amministratore Delegato di Saipem si è formalmente impegnato a promuovere e rispettare i principi esposti nel Global Compact delle Nazioni Unite, cui Saipem aderisce, tra cui i principi 1, 2, 3, 4, 5 e 6 (relativamente ai diritti dei lavoratori e la promozione dello sviluppo socio-economico dei territori).

Nel corso del 2020, per ribadire ulteriormente l'impegno di Saipem nei confronti della tematica, l'Amministratore Delegato ha aderito alla chiamata all'azione per i leader delle imprese sul tema dei diritti umani, sottoscrivendo la "CEO Guide to Human Rights'" redatta dal World Business Council on Sustainable Development (WBCSD) nella sua versione italiana,

Nella protezione e promozione dei diritti dei lavoratori, Saipem opera in conformità alle convenzioni dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) che riguardano la tutela contro il lavoro forzato e il lavoro minorile, la lotta alla discriminazione nell'occupazione e sul posto di lavoro, la libertà di associazione e la contrattazione collettiva.

In particolare, in riferimento a questo ultimo elemento, Saipem intrattiene un grande numero di relazioni con associazioni sindacali in svariati Paesi e in numerosi segmenti delle proprie attività. Maggiori dettagli sono presenti nella sezione "Le relazioni industriali" del presente documento.

Saipem promuove e incoraggia un costante e aperto confronto tra datore di lavoro e lavoratori al fine di poter realizzare al meglio gli interessi delle parti, anche in considerazione del fatto che un regolare ed efficace flusso comunicativo tra i due soggetti riduce sensibilmente la probabilità che sorgano incomprensioni e conflitti sul posto di lavoro.

Conseguentemente, Saipem si adopera affinché sia assicurato un sistema diffuso e condiviso tra tutti i lavoratori in Italia e all'estero che consenta l'agevole ed efficace risoluzione di eventuali conflitti collegati a questioni che abbiano implicazioni di carattere amministrativo.

A tal fine è stato elaborato uno strumento procedurale in virtù del quale sono state definite le modalità di risoluzione dei conflitti, le relative tempistiche, i soggetti coinvolti nel processo e la conoscenza da parte dei lavoratori dei relativi esiti.

L'attenzione di Saipem nei confronti dei diritti dei lavoratori si estende anche al personale che lavora offshore, con il pieno rispetto dei principi a loro riconosciuti e promossi dalla Convenzione sul Lavoro Marittimo ILO (MLC

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2006). Anche le persone che lavorano in mare hanno il diritto di presentare un reclamo qualora si verifichi una violazione dei loro diritti secondo uno strutturato processo.

Per garantire che ciascuna persona sia consapevole dei propri diritti, tutte le persone che lavorano su mezzi offshore ricevono una copia della relativa procedura e tutti i moduli necessari per il reclamo, insieme a una copia del loro contratto di assunzione. Eventuali reclami di vessazione sono presi in esame dal capitano e/o dalla Società, e qualsiasi istanza di vessazione è gestita conformemente alle procedure disciplinari della Società.

Infine, sulla base degli impegni presi dal Gruppo nell'ambito del Global Compact, Saipem ha implementato a partire dal 2017 un piano di formazione e sensibilizzazione sul tema dei diritti umani rivolto al personale delle funzioni Risorse Umane e ai responsabili di società e filiali operanti all'estero, così come a subcontrattisti per ricercare un approccio condiviso e più efficace nella promozione e rispetto dei diritti umani.

RISCHI AFFERENTI ALL'AMBITO DEL D.LGS. n. 254/2016: RISPETTO DEI DIRITTI UMANI

Rischi identificati dalla Società Sintesi delle misure di mitigazione del rischio adottate

I diritti umani e del lavoro Violazioni dei diritti umani da parte dei fornitori di servizi di security in aree geografiche critiche o in Paesi in via di sviluppo.

Saipem effettua periodicamente dei controlli relativi all'affidabilità dei servizi di security soprattutto in fase di qualifica e selezione dei relativi fornitori. Inoltre, nei contratti è prevista l'inclusione di clausole in materia di tutela dei diritti umani. Infine, Saipem organizza specifici corsi di formazione con un focus anche sul rispetto dei diritti umani per il personale (sia interno che esterno) impegnato in servizi di security.

Pratiche di security

Nella gestione delle attività di security Saipem pone la massima attenzione al rispetto dei diritti umani. Saipem si impegna ad adottare misure preventive volte a minimizzare la necessità di risposta attiva da parte delle forze di sicurezza pubbliche/private in caso di minaccia all'incolumità delle proprie persone e all'integrità degli asset. La Società gestisce le relazioni con le forze di sicurezza locali volte alla condivisione dell'impegno al rispetto dei diritti umani, nonché all'adozione di regole di ingaggio che limitino l'uso della forza.

I fornitori di beni o servizi di security, prima di finalizzare un contratto, vengono sottoposti a due diligence, al fine di verificare che non sussistano eventuali controindicazioni connesse alla violazione dei diritti umani.

Saipem dal 2010 ha introdotto nei contratti di tali società delle clausole inerenti al rispetto dei diritti umani, la cui mancata osservanza implica la rescissione del contratto da parte della Società1.

Per i nuovi progetti operativi per cui Saipem è responsabile della security, preliminarmente alla possibile offerta, la Società effettua un Security Risk Assessment sul Paese in oggetto. Nel caso si decida di proseguire con l'offerta, Saipem prepara il Project Security Execution Plan in cui viene analizzato il rischio security connesso alle attività operative e al contesto, ivi incluse tematiche di violazioni dei diritti umani. Sulla base dei rischi identificati vengono stabilite le azioni da intraprendere per la gestione e minimizzazione degli stessi.

Potenziali violazioni di diritti umani risultano di fatto valutate su tutte le operazioni della Società tramite le schede di rischio Paese, ove lo stesso è valutato sia con specifici indicatori sia qualitativi che quantitativi.

In particolare, in Saipem SpA e nelle società controllate, i fattori di rischio di security dell'ambiente operativo rappresentano oggetto di specifica valutazione da parte del Datore di Lavoro (Responsabile dell'Osservanza in materia di salute e sicurezza), ex D.Lgs. n. 81/2008. Il livello di esposizione a tali rischi dipende da fattori igienico-ambientali, socio-politici, connessi ai fenomeni di criminalità e terrorismo, culturali, in percentuale variabile a seconda del Paese in cui ci si trova a operare. Il documento per la Valutazione dei Rischi di Security (VRS) è il documento che individua i rischi di security afferenti a ogni struttura organizzativa/sito fisso di società operativa o filiale e che definisce le principali azioni di mitigazione da intraprendere.

Viene costantemente aggiornato il censimento di tutti i siti operativi sia onshore che offshore (GST) e garantito il tracking dei dipendenti (e contrattisti) di Saipem presenti nei diversi siti operativi/sedi direzionali, siano essi onshore che offshore (POB). Come misure di prevenzione dei rischi di security la Società adotta misure specifiche quali:

≥ implementazione di procedure di accoglienza nel Paese di destinazione (Meet & Greet);

  • ≥ selezione di alloggi;
  • ≥ erogazione di "security induction" locale all'arrivo a destinazione del personale espatriato, con indicazioni delle minacce locali, dei comportamenti da tenere e delle precauzioni da adottare quotidianamente nello specifico sito lavorativo/Paese;
  • ≥ assegnazione di una scorta di sicurezza, con utilizzo di veicoli protetti, laddove necessario, in funzione delle condizioni di sicurezza locali;

(1) Clausole contrattuali sui diritti umani sono presenti nelle "General terms and conditions" di tutti i contratti.

Tematica materiale Saipem

≥ journey management plan;

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  • ≥ uso di sistemi di geolocalizzazione GPS;
  • ≥ Piani di sicurezza;
  • ≥ Piani di Gestione emergenze e crisi Evacuazione (laddove ritenuti necessari).

L'implementazione di piani di sicurezza e la predisposizione di piani di evacuazione sono strumenti utilizzati in tutti i siti operativi/sedi della Società. La sinergia di diverse funzioni aziendali permette inoltre l'implementazione di Local Crisis Unit locali per la gestione di emergenze e crisi.

Le funzioni societarie preposte lavorano inoltre in coordinamento operativo con Ambasciate, Consolati, Ministero Affari Esteri (MAE) - Unità di Crisi, Security di Clienti e terze parti (JV).

In coerenza e adempimento della normativa D.Lgs. n. 81/2008 "Testo Unico per la sicurezza sul lavoro" è stato altresì predisposto dalle funzioni Health e Security di Gruppo l'applicativo informatico Time Management System (TMS) per la gestione delle missioni/trasferte di personale sin dal momento della loro prenotazione/autorizzazione, nonché il tracking del personale in trasferta di breve durata o assegnazione all'estero. Il sistema è parte integrante del processo di autorizzazione delle trasferte del personale gestito da HR ed è messo a disposizione delle risorse che viaggiano per missione, distacco o avvicendamento di turni di lavoro (rotation) tra l'Italia e un Paese estero, con lo scopo di fornire la Pretravelling induction corredata da una serie di informazioni sugli aspetti Security ed Health specifici del Paese di destinazione, nonché di garantire la tracciabilità (tracking) dei lavoratori che viaggiano all'estero.

Per quanto riguarda la formazione, il 2020 è stato caratterizzato dall'avvio di un programma e-learning incentrato su tematiche di etica e compliance, a modulo integrato, dedicato specificatamente a personale che opera in ambito security: 59 persone hanno superato il corso nell'anno di reporting, completando il percorso formativo previsto, che continuerà nel 2021 per la restante parte della popolazione identificata.

Lotta alla corruzione

GRI 205-2 GRI 205-3 GRI 415-1 Da sempre Saipem conduce il proprio business con lealtà, correttezza, trasparenza, integrità e nel pieno rispetto delle leggi e dei regolamenti. In tale contesto la corruzione rappresenta un ostacolo intollerabile all'efficienza del business e alla leale concorrenza.

Tra le varie iniziative Saipem ha progettato un "Compliance Programme Anticorruzione", dettagliato sistema di regole e controlli, finalizzati alla prevenzione della corruzione in coerenza con le best practice internazionali e con il principio di "zero tolerance" espresso nel Codice Etico.

In particolare, il Codice Etico (incluso anche nel Modello 231) di Saipem stabilisce che "Pratiche di corruzione, favori illegittimi, comportamenti collusivi, sollecitazioni, dirette e/o attraverso terzi, di vantaggi personali e di carriera per sé o per altri, sono senza eccezione proibiti".

Il "Compliance Programme Anticorruzione" di Saipem si connota per la sua dinamicità e per la costante attenzione all'evoluzione del panorama normativo nazionale e internazionale e delle best practice.

Nel corso degli anni, in un'ottica di miglioramento continuo, il "Compliance Programme Anticorruzione" è stato costantemente aggiornato in linea con le disposizioni di riferimento (incluse tra le altre la Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione, la Convenzione dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico sulla lotta alla corruzione dei pubblici ufficiali stranieri nelle operazioni economiche internazionali, il decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, lo US Foreign Corrupt Practices Act, lo UK Bribery Act, la Loi Sapin 2). In particolare, il 23 aprile 2012 il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha approvato la "Management System Guideline Anticorruzione" (MSG Anticorruzione) che ha abrogato e sostituito la precedente Anti-Corruption Compliance Guidelines, al fine di ottimizzare il sistema di compliance già in vigore. In seguito, sono state aggiornate altresì tutte le procedure anticorruzione di dettaglio relative a specifiche aree di rischio (tra le altre le procedure relative agli accordi di joint venture, alle sponsorizzazioni, agli omaggi, alle iniziative no-profit, ai fornitori e consulenti, ai rapporti con la Pubblica Amministrazione, alle operazioni di merger & acquisition).

Successivamente nel 2019 Saipem SpA ha emesso l'ultima revisione della "Management System Guideline Anticorruzione", che rappresenta un miglioramento del contesto normativo del "Compliance Programme Anticorruzione" e dei sistemi di Corporate Governance di Saipem in materia di anticorruzione.

L'adozione e l'attuazione della suddetta MSG sono obbligatorie per Saipem SpA e tutte le sue società controllate.

Tutte le persone di Saipem sono responsabili del rispetto della normativa anticorruzione: per questo tutti i documenti inerenti sono facilmente accessibili attraverso il sito internet e il portale intranet aziendale. In tale contesto un ruolo di primaria importanza spetta ai manager chiamati a promuovere il rispetto delle procedure anticorruzione anche da parte dei propri collaboratori.

Saipem è inoltre tra le prime aziende italiane ad aver conseguito il certificato internazionale ISO 37001:2016 "Sistemi di gestione per la prevenzione della corruzione". La certificazione, assegnata da un ente terzo indipendente, identifica uno standard di gestione per aiutare le organizzazioni nella lotta contro la corruzione, istituendo una cultura di integrità, trasparenza e conformità. Il processo di certificazione, costituito da una fase di audit che è durata da gennaio ad aprile 2018, ha considerato fattori come la struttura organizzativa, la presenza territoriale, i processi e i servizi.

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Nella consapevolezza che il primo elemento per lo sviluppo di un'efficace strategia di contrasto al fenomeno corruttivo è rappresentato dalla maturazione di un'approfondita conoscenza degli strumenti di prevenzione, Saipem considera particolarmente rilevanti le iniziative di formazione e le attività di sensibilizzazione.

Saipem, confermando l'importanza strategica della formazione per promuovere e diffondere la conoscenza in ambito Compliance, Etica e anti-corruzione, ha investito molto nel corso dell'anno 2020 nel garantire un'erogazione capillare e sempre più diffusa.

In particolare, nel 2020, il 24% dei dipendenti per il perimetro consolidato integrale (20% per il perimetro di Gruppo) è stato formato su queste tematiche, con un incremento del numero di dipendenti formati del 46% rispetto al 2019 (per entrambi i perimetri); le ore di formazione erogate in questo ambito sono aumentate di 43 punti percentuali rispetto al 2019, registrando nel 2020 un incremento del 43% per entrambi i perimetri rispetto al totale delle ore di formazione complessive erogate nell'anno di reporting.

I dipendenti formati in ambito Compliance, Etica e anticorruzione, suddivisi per categoria professionale, sono, per il perimetro consolidato integrale, il 30% White Collar (27% per il perimento di Gruppo), 48% Manager (45% per il perimetro di Gruppo), 49% Senior Manager (48% per il perimetro di Gruppo), infine i Blue Collar, 0,2% per il perimetro consolidato integrale (0,1% per il perimetro di Gruppo).

Inoltre, la funzione Internal Audit di Saipem, sulla base del proprio programma annuale di audit approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA, esamina e valuta in maniera indipendente il sistema di controllo interno, al fine di verificare che sia rispettato quanto previsto dalla MSG Anticorruzione.

Qualunque violazione, sospetta o nota, delle leggi anticorruzione o delle procedure anticorruzione deve essere immediatamente segnalata tramite i canali indicati nella procedura "Segnalazioni ricevute da Saipem e dalle società controllate" disponibile sul sito internet e sul portale intranet aziendale. Provvedimenti disciplinari sono previsti nei confronti delle persone di Saipem che violino le norme anticorruzione e che omettano di riportare violazioni di cui siano venuti a conoscenza.

Nel corso del 2020 non ci sono stati casi accertati di corruzione.

Saipem richiede il rispetto da parte dei Business Partner delle leggi applicabili, incluse le leggi anticorruzione, nell'ambito delle attività di business svolte con Saipem, nonché l'impegno a conformarsi ai principi di riferimento contenuti nella MSG Anticorruzione.

Si evidenzia inoltre che Saipem non eroga contributi, diretti o indiretti, sotto qualsiasi forma, a partiti, movimenti, comitati e organizzazioni politiche, a loro rappresentanti e candidati. È consentita l'erogazione di contributi diretti o indiretti a favore di organizzazioni sindacali e di loro rappresentanti, nei limiti e nella misura in cui ciò sia previsto da inderogabili prescrizioni legislative o dalla contrattazione collettiva applicabile.

2020
Totale
Gruppo
Consolidato
integrale
Dipendenti formati su tematiche di compliance
Per categoria di dipendenti
Blue collar 18 18
White collar 4.702 4.700
Manager 2.081 2.081
Senior manager 191 191
Per area geografica
Americhe 450 450
CSI 188 188
Europa 4.017 4.017
Medio Oriente 1.120 1.118
Africa Settentrionale 87 87
Africa sub-sahariana 683 683
Estremo Oriente 447 477

GRI 406-1

Segnalazione di sospette violazioni

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Una parte fondamentale dello strutturato sistema di gestione delle istanze degli stakeholder di Saipem è il processo della gestione delle segnalazioni ("whistleblowing"), disciplinato in un apposito Standard Corporate reso disponibile a tutti i dipendenti (tramite vari strumenti, tra cui intranet o le bacheche aziendali) e agli stakeholder esterni (in quanto pubblicato sul sito internet della Società).

Per segnalazione si intende qualsiasi informazione, notizia, fatto o comportamento in qualsiasi modo pervenuto a conoscenza dalle persone di Saipem riguardante possibili violazioni, comportamenti, pratiche non conformi a quanto stabilito nel Codice Etico e/o che possano arrecare danno o pregiudizio, anche solo d'immagine, a Saipem SpA o a una sua società controllata, riferibili a dipendenti, membri degli organi sociali, società di revisione di Saipem SpA e delle relative società controllate e a terzi in relazioni d'affari con tali società, in una o più delle seguenti tematiche: sistema di controllo interno, contabilità, controlli interni di contabilità, revisione contabile, frodi, responsabilità amministrativa della Società ex D.Lgs. n. 231/2001, altre materie (quali ad esempio: violazioni del Codice Etico, pratiche di mobbing, security, ecc.). Al fine di favorire l'invio di segnalazioni, Saipem predispone diversi canali di comunicazione, comprendenti, a titolo indicativo, posta ordinaria, numeri di fax, yellow box, caselle di posta elettronica, strumenti di comunicazione sui siti intranet/internet di Saipem SpA e delle sue società controllate. La funzione Internal Audit assicura che siano effettuate tutte le opportune verifiche sui fatti segnalati garantendo che: (i) tali fasi siano svolte nel minor tempo possibile e nel rispetto della completezza e accuratezza delle attività istruttorie; (ii) sia mantenuta la massima riservatezza con le modalità idonee a tutelare il segnalante. Le attività istruttorie si compongono delle seguenti fasi: (a) verifica preliminare; (b) accertamento; (c) audit; (d) monitoraggio delle azioni correttive. L'Internal Audit predispone un report trimestrale sulle segnalazioni che, a valle dell'esame da parte del Collegio Sindacale di Saipem, viene trasmesso ai soggetti competenti per le opportune valutazioni.

Nel corso del 2020 sono stati aperti: 9 fascicoli di segnalazione relativi a tematiche di discriminazione, di cui 5 ancora aperti e 4 chiusi; 49 fascicoli di segnalazione relativi a tematiche dei diritti dei lavoratori, di cui 12 ancora aperti e i restanti 37 chiusi; 1 fascicolo di segnalazione relativo a tematiche relative alle comunità locali, chiuso nel corso dell'anno. Tutti i 59 fascicoli sono stati trasmessi agli organi aziendali competenti (Collegio Sindacale di Saipem SpA, Organismo di Vigilanza di Saipem SpA e Compliance Committee delle società interessate dalle segnalazioni).

Relativamente alle tematiche di discriminazione, con riferimento ai 4 fascicoli di segnalazione chiusi, in tutti i casi gli organi aziendali competenti, sulla base degli accertamenti condotti, hanno deliberato le chiusure ritenendo che non sussistano fattispecie di violazione del Codice Etico con riferimento ai fatti segnalati; in 1 caso, pur in assenza di violazioni, è stata identificata un'azione correttiva, volta allo svolgimento di una survey al fine di valutare il rispetto del Codice Etico. Si evidenzia, inoltre, che nel corso del 2020 sono stati chiusi 4 fascicoli di segnalazione del 2019 aventi per oggetto comportamenti discriminatori che risultavano ancora aperti in sede di ultimo reporting. I 4 fascicoli chiusi sono risultati infondati. In relazione a 2 di questi casi, pur in assenza di violazioni, sono state identificate delle azioni correttive consistenti nella sensibilizzazione dei dipendenti coinvolti alla corretta applicazione di quanto previsto dalle procedure interne e alla tenuta di un comportamento collaborativo.

(n.) 2018 2019 2020
Numero di fascicoli relativi a segnalazioni
Totali, di cui: 120 146 158
- fondati o parzialmente fondati 17 27 38
- infondati 64 73 92
- aperti 39 46 28
(n.) 2018 2019 2020
Fascicoli su casi di discriminazione
Totali, di cui: 13 9 9
- fondati o parzialmente fondati - 1 -
- infondati 7 3 4
- aperti 6 5 5
Fascicoli relativi ai diritti dei lavoratori
Totali, di cui: 49 56 49
- fondati o parzialmente fondati 3 8 6
- infondati 24 26 31
- aperti 22 22 12
Fascicoli relativi alla violazione dei diritti delle comunità locali
Totali, di cui: 2 1 1
- fondati o parzialmente fondati - - -
- infondati 2 1 1
- aperti - - -

I dati sono aggiornati al 31 dicembre 2020.

-

A proposito delle tematiche di diritti dei lavoratori, con riferimento ai 37 fascicoli di segnalazione chiusi, in 22 casi gli organi aziendali competenti, sulla base degli accertamenti condotti, hanno deliberato le chiusure ritenendo che non sussistano fattispecie di violazione del Codice Etico con riferimento ai fatti segnalati, mentre in 6 casi è stata confermata la violazione e in 9 casi, pur in assenza di violazioni, sono state identificate azioni correttive. Le azioni correttive sono state le seguenti: attività di sensibilizzazione al rispetto dei processi aziendali, valutazione di provvedimenti disciplinari di varia natura, miglioramento dei processi aziendali, valutazione di provvedimenti nei confronti di fornitori del Gruppo Saipem, attività di formazione inerente ai contenuti del Codice Etico, svolgimento di survey tra i dipendenti e predisposizione della documentazione necessaria alla chiusura del rapporto di lavoro a favore di un ex-dipendente.

Si evidenzia, inoltre, che nel corso del 2020 sono stati chiusi 20 fascicoli di segnalazione del 2019 aventi per oggetto i diritti dei lavoratori che risultavano ancora aperti in sede di ultimo reporting. Dei 20 fascicoli chiusi, 11 sono risultati non fondati, mentre in 6 casi è stata confermata la violazione e in 3 casi, pur in assenza di violazioni, sono state identificate azioni correttive. Le azioni correttive sono state le seguenti: valutazione di provvedimenti disciplinari di varia natura, miglioramento dei processi aziendali, valutazione di provvedimenti nei confronti di fornitori del Gruppo Saipem, attività di sensibilizzazione alla corretta applicazione di quanto previsto dalle procedure interne e attività di diffusione dei principi alla base del Codice Etico tra i dipendenti.

Per quanto riguarda le tematiche relative i rapporti con le comunità locali, con riferimento al fascicolo di segnalazione chiuso, gli organi aziendali competenti, sulla base degli accertamenti condotti, hanno deliberato l'archiviazione ritenendo che non sussistano fattispecie di violazione del Codice Etico con riferimento ai fatti segnalati. In relazione a tali esiti non sono state evidenziate azioni correttive.

Indice dei contenuti GRI

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In accordance con gli Standard GRI - opzione Core

Legenda dei documenti

DNF20: Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2020

RF20: Relazione finanziaria annuale 2020

CG20: Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari 2020

GRI 102: GENERAL DISCLOSURES 2016

Disclosure Nome sezione e numero di pagina o link
Profilo organizzativo
102-1 Copertina (RF20).
102-2 "Relazione sulla gestione", pagg. 10-31 (RF20).
102-3 Quarta di copertina (RF20).
102-4 Seconda di copertina (RF20).
102-5 Tabella "Informazioni sugli assetti proprietari", pag. 64 (CG20).
102-6 "Relazione sulla gestione", pagg. 12-31 (RF20).
102-7 "Profilo societario e principali operazioni", pag. 93 (DNF20); "L'andamento occupazionale", pagg. 140-142 (DNF20);
"Lettera agli Azionisti", pagg. 2-4 (RF20); "Commento ai risultati economico-finanziari", pagg. 168-176 (RF20).
102-8 "L'andamento occupazionale", pagg. 140-142 (DNF20).
102-9 "Gli aspetti sociali", pagg. 130-134 (DNF20).
102-10 "Gli aspetti sociali", pagg. 130-134 (DNF20).
102-11 "Il Modello aziendale di gestione e organizzazione", pagg. 95-96 (DNF20).
102-12 "L'etica del business", pagg. 151-152 (DNF20).
102-13 "La relazione con gli stakeholder", pagg. 100-103 (DNF20); "La relazione con le istituzioni e le associazioni di
categoria", pagg. 104-105 (DNF20).
Strategia
102-14 "Lettera agli Azionisti", pagg. 2-4 (RF20).
Etica e Integrità
102-16 "Il Modello aziendale di gestione e organizzazione", pagg. 95-96 (DNF20); seconda di copertina (RF20).
Corporate Governance
102-18 "Governance della sostenibilità del business", pagg. 106-107 (DNF20).
Coinvolgimento degli stakeholder
102-40
102-41
102-42
102-43
102-44
"Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-92 (DNF20); "Il Modello aziendale di gestione e
organizzazione", pagg. 95-96 (DNF20); "La relazione con gli stakeholder", pagg. 100-103 (DNF20); "Una catena di
fornitura sostenibile", pagg. 132-134 (DNF20); "Le relazioni industriali", pagg. 146-148 (DNF20).
Pratiche di reporting
102-45 "Area di consolidamento al 31 dicembre 2020", pagg. 210-214 (RF20).
102-46
102-47
102-48
"Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-92 (DNF20); "Area di consolidamento al 31 dicembre
2020", pagg. 210-214 (RF20); "Variazioni dell'area di consolidamento", pag. 215 (RF20).
102-49
102-50
102-51 "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario" (DNF19), approvata il 12 marzo 2020.
102-52 "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-92 (DNF20).
102-53 Terza di copertina (RF20).
102-54 "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-92 (DNF20).
102-55 "Indice dei contenuti GRI", pagg. 157-161 (DNF20).
102-56 "Relazione della società di revisione", pagg. 162-165 (DNF20).

TEMI MATERIALI

Standard specifico Nome sezione e numero di pagina Note/Omissioni
GRI 201: Economic Performance 2016
103-1, 103-2 e 103-3 "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-92
(DNF20); "Il nostro business", pagg. 93-105 (DNF20); "Il
nostro contributo alla mitigazione dei cambiamenti
climatici", pagg. 116-121 (DNF20).
201-1: Direct economic value
generated and distributed
"Valore economico generato e distribuito", pag. 98 (DNF20).
TEMI MATERIALI
Standard specifico Nome sezione e numero di pagina Note/Omissioni
GRI 201: Economic Performance 2016
201-2: Financial implications and
other risks and opportunities due to
climate change
201-4: Financial assistance
received from government
"Analisi di scenario climate-related", pagg. 116-117
(DNF20); "Risks and opportunities", pagg. 8-12 (Leading
the path to energy transition).
Nota 42 "Adempimento degli obblighi di trasparenza e
pubblicità. Legge 4 agosto 2017, n. 124 (art. 1, commi
125-129)", pag. 282 (RF20).
GRI 202: Market Presence 2016
103-1, 103-2 e 103-3 "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-92
(DNF20); "La presenza locale", pag. 132 (DNF20).
202-2: Proportion of senior
management hired from the local
community
"La presenza locale", pag. 132 (DNF20).
GRI 203: Indirect Economic Impacts 2016
103-1, 103-2 e 103-3
203-1: Infrastructure investments
and services supported
"Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-92
(DNF20); "Il nostro business", pagg. 93-105 (DNF20).
"La relazione con gli stakeholder", pagg. 100-103 (DNF20).
GRI 204: Procurement Practices 2016
103-1, 103-2 e 103-3 "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-92
(DNF20); "La gestione della catena di fornitura", pagg. 96-97
(DNF20).
204-1: Proportion of spending on
local suppliers
"La gestione della catena di fornitura", pagg. 96-97
(DNF20).
GRI 205: Anti-corruption 2016
103-1, 103-2 e 103-3 "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-92
(DNF20); "L'etica del business", pagg. 151-152 (DNF20).
205-2: Communication and training
about anti-corruption policies and
procedures
"Lotta alla corruzione", pagg. 153-155 (DNF20). Per maggiori approfondimenti
sulla formazione ricevuta dal
Consiglio di Amministrazione
si rinvia alla sezione
"La formazione del Consiglio
di Amministrazione" della
"Relazione sul Governo
Societario e gli Assetti
Proprietari".
205-3: Confirmed incidents of
corruption and actions taken
"Lotta alla corruzione", pagg. 153-155 (DNF20).
GRI 207: Tax 2019
103-1, 103-2 e 103-3 "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-92
(DNF20); "Il nostro business", pagg. 93-105 (DNF20).
207-1, 207-2, 207-3 "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-92
(DNF20); "La trasparenza fiscale", pagg. 98-100 (DNF20).
207-4: Country-by-country
reporting
"La trasparenza fiscale", pagg. 98-100 (DNF20).
GRI 302: Energy 2016
103-1, 103-2 e 103-3 "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-92
(DNF20); "Le partnership per lo sviluppo sostenibile",
pagg. 94-95 (DNF20); "Il nostro contributo alla mitigazione
dei cambiamenti climatici", pagg. 116-121 (DNF20).
302-1: Energy consumption within
the organisation
"L'efficienza energetica", pagg. 118-119 (DNF20). La percentuale di energia
elettrica prodotta da fonti
rinnovabili e consumata dal
Gruppo dipende dai singoli
mix elettrici nazionali.
302-3: Energy intensity "L'efficienza energetica", pagg. 118-119 (DNF20).
302-4: Reduction of energy
consumption
"L'efficienza energetica", pagg. 118-119 (DNF20).
GRI 303: Water and Effluents 2018
103-1, 103-2 e 103-3 "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-92
(DNF20); "Proteggere l'ambiente e minimizzare gli impatti
ambientali", pagg. 122-130 (DNF20).
303-1, 303-2 "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-92
(DNF20); "La gestione della risorsa idrica", pagg. 125-128
(DNF20).
303-3: Water withdrawal "La gestione della risorsa idrica", pagg. 125-128 (DNF20).
TEMI MATERIALI
Standard specifico Nome sezione e numero di pagina Note/Omissioni
GRI 305: Emissions 2016
103-1, 103-2 e 103-3
305-1: Direct (Scope 1) GHG
"Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-92
(DNF20); "Le partnership per lo sviluppo sostenibile",
pagg. 94-95 (DNF20); "Il nostro contributo alla mitigazione
dei cambiamenti climatici", pagg. 116-121 (DNF20);
"Proteggere l'ambiente e minimizzare gli impatti
ambientali", pagg. 122-130 (DNF20).
"Le emissioni di GHG", pagg. 119-121 (DNF20).
emissions
305-2: Energy indirect (Scope 2)
"Le emissioni di GHG", pagg. 119-121 (DNF20).
GHG emissions
305-3: Other indirect (Scope 3) GHG
emissions
"Le emissioni di GHG", pagg. 119-121 (DNF20).
305-4: GHG emissions intensity
305-5: Reduction of GHG emissions
305-7: Nitrogen oxides (NOX), sulfur
oxides (SOX), and other significant
air emissions
"Le emissioni di GHG", pagg. 119-121 (DNF20).
"Le emissioni di GHG", pagg. 119-121 (DNF20).
"Preservare la qualità dell'aria", pagg. 128-129 (DNF20).
Reduction of air pollutant "Preservare la qualità dell'aria", pagg. 128-129 (DNF20).
GRI 306: Effluents and Waste 2016
103-1, 103-2 e 103-3 "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-92
(DNF20); "Le partnership per lo sviluppo sostenibile", pagg.
94-95 (DNF20); "Proteggere l'ambiente e minimizzare gli
impatti ambientali", pagg. 122-130 (DNF20).
306-3: Significant spills "La prevenzione e il ripristino degli sversamenti", pagg.
124-125 (DNF20).
GRI 306: Waste 2020
103-1, 103-2 e 103-3 "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-92
(DNF20); "Le partnership per lo sviluppo sostenibile", pagg.
94-95 (DNF20); "Proteggere l'ambiente e minimizzare gli
impatti ambientali", pagg. 122-130 (DNF20).
306-1, 306-2 "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-92
(DNF20); "La gestione dei rifiuti", pagg. 129-130 (DNF20).
306-3: Waste generated
306-4: Waste diverted form disposal
306-5: Waste directed to disposal
"La gestione dei rifiuti", pagg. 129-130 (DNF20).
"La gestione dei rifiuti", pagg. 129-130 (DNF20).
"La gestione dei rifiuti", pagg. 129-130 (DNF20).
GRI 308: Supplier Environmental Assessment 2016
103-1, 103-2 e 103-3 "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-92
(DNF20); "Gli aspetti sociali", pagg. 130-134 (DNF20).
308-1: New suppliers that were
screened using environmental
criteria
"Una catena di fornitura sostenibile", pagg. 132-134
(DNF20).
GRI 401: Employment 2016
103-1, 103-2 e 103-3 "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-92
(DNF20); "Il capitale umano", pagg. 140-151 (DNF20).
401-2: Benefits provided to
full-time employees
"Uguaglianza di trattamento e valorizzazione delle
differenze", pagg. 148-150 (DNF20).
GRI 403: Occupational Health and Safety 2018
103-1, 103-2 e 103-3 "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-92
(DNF20); "La tutela della sicurezza e della salute delle
persone", pagg. 134-140 (DNF20).
403-1, 403-2, 403-3, 403-4, 403-5,
403-6, 403-7
"Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-92
(DNF20); "La tutela della sicurezza e della salute delle
persone", pagg. 134-140 (DNF20).
403-9: Work- related injuries
403-10: Work-related ill health
"La sicurezza delle persone", pagg. 134-138 (DNF20).
"La salute dei dipendenti", pagg. 138-140 (DNF20).
GRI 404: Training and education 2016
103-1, 103-2 e 103-3 "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-92
(DNF20); "Il capitale umano", pagg. 140-151 (DNF20).
404-1: Average hours of training per
year per employee
404-3: Employees receiving regular
performance and career
"Reverse Mentoring e formazione", pagg. 144-146
(DNF20).
"Lo sviluppo delle competenze", pagg. 142-143 (DNF20).
development reviews
GRI 405: Diversity and equal opportunity 2016
103-1, 103-2 e 103-3
405-1: Diversity of governance
"Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-92
(DNF20); "Il capitale umano", pagg. 140-151 (DNF20).
"Governance della sostenibilità del business", pagg.
bodies and employees 106-107 (DNF20); "Uguaglianza di trattamento e
valorizzazione delle differenze", pagg. 148-150 (DNF20).
405-2: Ratio of basic salary and
remuneration of women to men
"Uguaglianza di trattamento e valorizzazione delle
differenze", pagg. 148-150 (DNF20).
TEMI MATERIALI
Standard specifico Nome sezione e numero di pagina Note/Omissioni
GRI 406: Non Discrimination 2016
103-1, 103-2 e 103-3 "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-92
(DNF20); "L'etica del business", pagg. 151-152 (DNF20).
406-1: Incidents of discrimination
and corrective actions taken
"Segnalazione di sospette violazioni", pagg. 155-156
(DNF20).
GRI 407: Freedom of association and collective bargaining 2016
103-1, 103-2 e 103-3 "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-92
(DNF20); "Gli aspetti sociali", pagg. 130-134 (DNF20);
"L'etica del business", pagg. 151-152 (DNF20).
407-1: Operations and suppliers in
which the freedom of association
and collective bargaining may be at
risk
"Rispetto dei diritti umani", pagg. 151-152 (DNF20).
GRI 408: Child Labour 2016
103-1, 103-2 e 103-3
408-1: Operations and suppliers at
"Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-92
(DNF20); "Gli aspetti sociali", pagg. 130-134 (DNF20);
"L'etica del business", pagg. 151-152 (DNF20).
"Rispetto dei diritti umani", pagg. 151-152 (DNF20).
significant risk for incidents of child
labor
GRI 409: Forced and Compulsory Labor 2016
103-1, 103-2 e 103-3 "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-92
(DNF20); "Gli aspetti sociali", pagg. 130-134 (DNF20);
"L'etica del business", pagg. 151-152 (DNF20).
409-1: Operations and suppliers at
significant risk for incidents of
forced or compulsory labor
"Rispetto dei diritti umani", pagg. 151-152 (DNF20).
GRI 410: Security Practices 2016
103-1, 103-2 e 103-3 "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-92
(DNF20); "L'etica del business", pagg. 151-152 (DNF20).
410-1: Security personnel trained in
human rights policies or procedures
"Pratiche di security", pagg. 117-118 (DNF20).
GRI 412: Human Rights Assessment 2016
103-1, 103-2 e 103-3 "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-92
(DNF20); "Gli aspetti sociali", pagg. 130-134 (DNF20);
"L'etica del business", pagg. 151-152 (DNF20).
412-2: Employee training on human
rights policies or procedures
"Una catena di fornitura sostenibile", pagg. 132-134
(DNF20).
412-3: Investment agreements and
contracts that include human rights
clauses
"Una catena di fornitura sostenibile", pagg. 132-134
(DNF20); "Pratiche di security", pagg. 152-153 (DNF20).
GRI 413: Local Communities 2016
103-1, 103-2 e 103-3 "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-92
(DNF20), "Gli aspetti sociali", pagg. 130-134 (DNF20).
413-2: Operations with significant
actual and potential negative
impacts on local communities
"Gli aspetti sociali", pagg. 130-134 (DNF20).
GRI 414: Supplier Social Assessment 2016
103-1, 103-2 e 103-3 "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-92
(DNF20); "Gli aspetti sociali", pagg. 130-134 (DNF20).
414-1: New suppliers that were
screened using social criteria
"Una catena di fornitura sostenibile", pagg. 132-134
(DNF20).
GRI 415: Public Policy 2016
103-1, 103-2 e 103-3 "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-92
(DNF20); "L'etica del business", pagg. 151-152 (DNF20).
415-1: Political contributions "Lotta alla corruzione", pagg. 153-155 (DNF20)
TEMI MATERIALI
Standard specifico Nome sezione e numero di pagina Note/Omissioni
Tecnologia e innovazione avanzata
103-1, 103-2 e 103-3 "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-92
(DNF20); "Il nostro contributo alla mitigazione dei
cambiamenti climatici", pagg. 116-121 (DNF20).
Amount spent on decarbonisation
R&D and technology application
"Innovazione tecnologica e digitalizzazione", pagg.
117-118 (DNF20).
Number of signed
cooperation/license agreements for
energy decarbonisation projects
"Innovazione tecnologica e digitalizzazione", pagg.
117-118 (DNF20).
Environmental product innovation "Innovazione tecnologica e digitalizzazione", pagg.
117-118 (DNF20).
Intelligenza artificiale e digitalizzazione
103-1, 103-2 e 103-3 "Metodologia, principi e criteri di reporting", pagg. 87-92
(DNF20); "Il nostro contributo alla mitigazione dei
cambiamenti climatici", pagg. 116-121 (DNF20);
"Innovazione tecnologica e digitalizzazione", pagg.
117-118 (DNF20).

Relazione della Società di Revisione

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Relazione sulla gestione di Saipem SpA

Commento ai risultati economico-finanziari

La presente "Relazione sulla gestione" comprende il solo commento sui risultati economici, patrimoniali e finanziari di Saipem SpA. Per tutte le altre informazioni richieste da disposizioni di legge e normative si rimanda alla "Relazione sulla gestione" del Bilancio Consolidato.

Effetti del COVID-19

In linea con le puntualizzazioni fatte da ESMA (European Securities and Markets Authority) nei Public Statements del 28 ottobre 2020, in cui è sottolineata la necessità per gli emittenti di fornire informazioni aggiornate utili agli investitori per riflettere adeguatamente l'impatto del COVID-19 (sulla posizione finanziaria, sulla performance, sui flussi di cassa e sull'identificazione dei principali rischi e incertezze a cui sono esposti gli emittenti al momento della preparazione delle relazioni finanziarie annuali), vengono di seguito riportate le considerazioni di Saipem in merito agli impatti rilevati e alle misure di mitigazione poste in essere.

L'esplosione della pandemia COVID-19 ("Coronavirus") ha avuto un impatto significativo sull'economia globale e di riflesso sul Gruppo Saipem, anche in considerazione della drastica riduzione dei prezzi delle principali materie prime energetiche (in primis gas e petrolio). Il settore energetico è risultato tra i più impattati a livello mondiale, in ragione del crollo della domanda di energia e di petrolio e gas in particolare. A ciò si è aggiunto, nella prima parte dell'anno, il mancato accordo tra i principali Paesi produttori di petrolio sui livelli produttivi che ha ulteriormente esasperato lo sbilanciamento tra domanda e offerta, portando il prezzo del Brent nel mese di aprile al di sotto dei 20 dollari al barile. L'accordo che è stato raggiunto successivamente dall'alleanza tra i Paesi OPEC e la Russia a crisi già inoltrata, ha permesso un parziale riequilibrio del mercato e ha innescato un lento recupero dei prezzi fino ai circa 50 dollari al barile di fine anno. Ciò nonostante, lo scenario di prezzo prospettico del petrolio è calato sia per il medio che per il lungo termine, rispetto alla situazione pre-COVID.

Fin dall'inizio del manifestarsi della pandemia Saipem ha avviato un'approfondita e costante analisi in ragione della continua evoluzione del fenomeno, dei possibili effetti del COVID-19, in termini di: (i) evoluzione dei contesti normativi nei Paesi dove Saipem maggiormente opera, attraverso il monitoraggio delle misure di contenimento da essi adottate; (ii) gestione delle relazioni con i clienti e partner; (iii) gestione della contrattualistica, attiva e passiva, attraverso l'introduzione e/o l'attivazione, ove possibile, di specifiche clausole contrattuali; (iv) impatti sulle attività di esecuzione dei progetti, e in particolare sull'operatività dei cantieri e dei mezzi navali, riconducibili alla modificata disponibilità di risorse interne ed esterne e/o ad altre circostanze direttamente o indirettamente conseguenti alla pandemia; (v) livelli di performance e continuità di servizio da parte di fornitori, subcontrattisti e partner.

Saipem ha implementato sin dall'inizio specifiche azioni di mitigazione per contenere gli impatti della pandemia attivando un protocollo di risposta alla crisi mediante l'istituzione di una task force dedicata al monitoraggio costante dell'escalation del virus e all'identificazione di soluzioni, per informare e proteggere il personale interno ed esterno (dipendenti, clienti e fornitori) nelle sedi e nei siti di lavoro in Italia e nei Paesi in cui il Gruppo opera, in ottemperanza alle indicazioni del Ministero della Salute, e nel contempo assicurare la sostanziale continuità delle proprie operazioni nel mondo. L'Unità di Crisi Saipem a Milano è sempre attiva; è costantemente in contatto e si coordina con le Unità di Crisi locali in tutto il mondo e rivede periodicamente la situazione e lo stato del piano d'azione concordato con il Comitato per le Crisi Aziendali, presieduto dall'Amministratore Delegato. Saipem continua a gestire l'attuale situazione emergenziale mantenendo elevati i livelli di presidio e le misure di prevenzione e contrasto alla pandemia al fine di garantire la salute delle persone, che rimane la massima priorità.

La performance di Saipem nel 2020 conferma la resilienza dell'azienda all'inattesa e complessa emergenza causata dalla pandemia da COVID-19, tuttora in corso, che ha comportato la revisione delle prospettive di crescita inizialmente previste a valle dei positivi segnali emersi nel 2019.

Al fine di controbilanciare l'aumento dei costi legati all'evento COVID-19 appena descritto, è stato avviato in tutto il Gruppo Saipem un adeguato programma di contenimento costi e un importante contenimento degli investimenti tecnici.

Sempre nell'ambito del Gruppo Saipem, sono stati analizzati anche gli aspetti finanziari, gli aspetti legati alla recuperabilità degli asset non finanziari, il processo di stima, l'identificazione dell'impatto economico COVID-19, l'andamento del mercato di riferimento, e gli impatti sull'outlook sul business di Saipem.

Nonostante lo stato di crisi generato dal COVID-19 e dalle mutate condizioni di mercato a esso connesse, il presupposto della continuità aziendale utilizzato per la redazione del bilancio al 31 dicembre 2020 può, in base alle informazioni ad oggi disponibili, ritenersi adeguato anche a seguito delle misure di gestione e contenimento attuate e sopra descritte.

Per un'informativa più completa sugli effetti del COVID-19 sul Gruppo Saipem e sulle conseguenti azioni di mitigazione attuate, si rimanda al paragrafo "Effetti del COVID-19 sui criteri di redazione inclusa la continuità aziendale" del Bilancio Consolidato di Saipem.

Risultati economici

167-176SaipemBil20Ita copia.qxd 6-04-2021 11:40 Pagina 169

I risultati economico-finanziari di Saipem SpA dell'esercizio 2020 e dell'esercizio precedente posto a confronto sono stati predisposti secondo i principi contabili internazionali emessi dall'International Accounting Standards Board e omologati dall'Unione Europea (IFRS).

I risultati della Divisione XSIGHT sono inclusi nella Divisione Engineering & Construction Onshore in quanto ancora non significativi dal punto di vista numerico.

Conto economico

Variazione
(milioni di euro) 2019 2020 assoluta %
Ricavi della gestione caratteristica 2.718 2.354 (364) 13,4
Altri ricavi e proventi 86 120 34
Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (2.458) (1.963) 495
Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti (6) (17) (11)
Lavoro e oneri relativi (480) (486) (6)
Margine operativo lordo (EBITDA) (140) 8 148 105,7
Ammortamenti e svalutazioni (98) (113) (15)
Risultato operativo (EBIT) (238) (105) 133 55,9
Proventi (oneri) finanziari netti 3 6 3
Proventi (oneri) netti su partecipazioni 126 (59) (185)
Risultato ante imposte (109) (158) (49) 45,0
Imposte sul reddito 24 (13) (37)
Utile (perdita) dell'esercizio (85) (171) (86) 101,2

I ricavi della gestione caratteristica ammontano a 2.354 milioni di euro, con una diminuzione del 13,4% rispetto all'esercizio precedente, per i minori ricavi consuntivati nell'anno dai settori Engineering & Construction Offshore e Drilling Offshore e Onshore, solo parzialmente compensati dal miglioramento rilevato per il settore Engineering & Construction Onshore, come più in dettaglio commentato nel successivo paragrafo "Articolazione ricavi della gestione caratteristica".

Il margine operativo lordo (EBITDA) presenta un utile di 8 milioni di euro. Gli ammortamenti e le svalutazioni di immobilizzazioni materiali e immateriali ammontano a 113 milioni di euro.

Il risultato operativo (EBIT) registra una perdita di 105 milioni di euro, rilevando un miglioramento di 133 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente ascrivibile ai migliori risultati conseguiti nei settori Engineering & Construction Onshore e Offshore e Drilling Offshore e Onshore; le variazioni nelle singole divisioni sono commentate in seguito nel paragrafo "Risultato operativo (EBIT) per aree di attività".

La gestione finanziaria esprime proventi finanziari netti di 6 milioni di euro, con un miglioramento di 3 milioni di euro rispetto ai 3 milioni di euro di proventi finanziari netti dell'esercizio precedente; la voce include principalmente proventi correlati alla posizione finanziaria netta per 17 milioni di euro, proventi netti su operazioni in strumenti derivati per 49 milioni di euro, differenze cambio nette passive per 79 milioni di euro, oneri correlati alle passività finanziarie da leasing per 3 milioni di euro, oneri per operazioni di factoring di 2 milioni di euro, "net interest" per piani a benefici definiti per 1 milione di euro e altri proventi finanziari da imprese controllate e collegate per 25 milioni di euro.

Il saldo dei proventi (oneri) netti su partecipazioni è negativo per 59 milioni di euro, con una diminuzione di 185 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente (126 milioni di euro) per effetto essenzialmente delle svalutazioni delle partecipate Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sarl (49 milioni di euro) e della Saipem Offshore Norway AS (56 milioni di euro) e degli accantonamenti per copertura perdite della Snamprogetti Netherlands BV (28 milioni di euro), parzialmente compensati dai dividendi percepiti dalle controllate Saipem (49 milioni di euro) e dalle rivalutazioni di Saipem SA (14 milioni di euro) e della Servizi Energia Italia SpA (11 milioni di euro).

La diminuzione dei proventi netti sulle partecipazioni compensata in parte dal miglioramento del risultato operativo e insieme all'aumento dei proventi netti finanziari determina un peggioramento del risultato ante imposte negativo per 158 milioni di euro, rispetto al risultato negativo di 109 milioni di euro dell'esercizio precedente.

Le imposte a carico dell'esercizio ammontano a 13 milioni di euro, in aumento di 37 milioni di euro rispetto al 2019; la variazione è dovuta essenzialmente alle minori imposte anticipate nette (40 milioni di euro), alle maggiori rettifiche di imposte per Ires e Irap (1 milione di euro), compensate in parte dalla minore incidenza di imposte estere (4 milioni di euro).

Il carico fiscale dell'esercizio include: imposte nette assolte all'estero (14 milioni di euro), rettifiche di imposte relative ad anni precedenti per 1 milione di euro, al lordo di imposte anticipate nette (2 milioni di euro).

Il risultato netto presenta pertanto una perdita di 171 milioni di euro, con un peggioramento di 86 milioni di euro rispetto alla perdita di 85 milioni di euro dell'esercizio precedente.

Articolazione ricavi della gestione caratteristica

Incidenza %
(milioni di euro) Valori 2019 Valori 2020 Variazione 2019 2020
Engineering & Construction Offshore 1.141 716 (425) 42 30
Engineering & Construction Onshore 1.294 1.424 130 48 60
Drilling Offshore 176 131 (45) 6 6
Drilling Onshore 107 83 (24) 4 4
2.718 2.354 (364) 100 100
Italia 12 22
Estero 88 78
100 100
Gruppo Saipem e correlate 23 30
Terzi 77 70
100 100

I ricavi Engineering & Construction Offshore, pari a 716 milioni di euro, registrano una diminuzione di 425 milioni di euro rispetto al 2019, riconducibile principalmente ai minori volumi realizzati in Qatar, dove sono terminate le attività di installazione offshore relative al progetto Barzan Novated Items & Pipeline, per conto Barzan; tale diminuzione è stata in parte compensata dai maggiori ricavi, derivanti dal progetto Trans Adriatic Pipeline, per conto Trans Adriatic Pipeline AG, in Italia.

Il settore Engineering & Construction Onshore ha rappresentato il 60% dei ricavi totali, registrando un aumento di 130 milioni di euro rispetto al 2019, da attribuirsi prevalentemente ai progetti Duqm Refinery package 3 per conto Duqm Refinery e Petrochemical Industries Co Llc, in Oman e, CEPAV 2 Alta Velocità Brescia Est-Verona, per conto RFI, in Italia; tale incremento è stato compensato parzialmente dai minori volumi derivanti dal termine delle attività di ingegneria e procurement relative al progetto Feed Pipelines for new Refinery, per conto KOC, in Kuwait.

Il settore Drilling Offshore ha consuntivato ricavi per 131 milioni di euro, con una diminuzione di 45 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, per effetto principalmente della piattaforma semisommergibile Scarabeo 8, in Norvegia, che ha terminato in aprile le attività per conto Wintershall; la diminuzione è stata in parte compensata dai maggiori ricavi derivanti dalla drillship Saipem 10000, posta in stand-by remunerato, in Italia.

I ricavi del segmento Drilling Onshore passano da 107 milioni di euro a 83 milioni di euro; il decremento è da ricondursi principalmente dal termine delle attività in Romania e in Kazakhstan, rispettivamente per conto OMV-Petrom e Zhaikmunai; tale peggioramento è stato in parte mitigato dal beneficio dell'early temination fee per l'impianto 5864, in Italia, per conto Eni SpA. I ricavi sono stati realizzati per il 78% all'estero (88% nell'esercizio precedente) e per il 30% con società del Gruppo Saipem e correlate (23% nell'esercizio precedente).

Risultato operativo (EBIT) per aree di attività

Variazione
(milioni di euro) 2019 2020 assoluta %
Engineering & Construction Offshore (110) (95) 15 13,6
Engineering & Construction Onshore (96) 18 114 118,8
Drilling Offshore (18) (16) 2 11,1
Drilling Onshore (14) (12) 2 14,3
Risultato operativo (EBIT) (238) (105) 133 55,9

Il risultato operativo (EBIT) 2020 del segmento Engineering & Construction Offshore è negativo per 95 milioni di euro, rispetto al risultato negativo di 110 milioni di euro nel 2019, principalmente per effetto di progetti in Medio Oriente, in parte compensato da un progetto in Italia.

Il risultato operativo (EBIT) 2020 del segmento Engineering & Construction Onshore è positivo per 18 milioni di euro, rispetto al valore negativo di 96 milioni di euro nel 2019, principalmente per il contributo di progetti in corso in Italia, Africa Sub-sahariana, Medio Oriente ed Europa.

Il risultato operativo (EBIT) 2020 del segmento Drilling Offshore è negativo per 16 milioni di euro, ed è pressoché in linea rispetto al risultato negativo di 18 milioni di euro nel 2019.

Il risultato operativo (EBIT) 2020 del segmento Drilling Onshore è negativo per 12 milioni di euro, ed è pressoché in linea rispetto al risultato negativo di 14 milioni di euro nel 2019.

Situazione patrimoniale e finanziaria

Stato patrimoniale riclassificato

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(milioni di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Attività materiali nette 378 337
Attività immateriali nette 29 33
Diritti di utilizzo di attività in leasing 102 92
Partecipazioni 2.501 2.422
Capitale immobilizzato 3.010 2.884
Capitale di esercizio netto 289 366
Fondi per benefici ai dipendenti (126) (119)
CAPITALE INVESTITO NETTO 3.173 3.131
Patrimonio netto 3.062 2.937
Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) ante lease liability IFRS 16 5 98
Passività finanziarie beni in leasing 106 96
Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) 111 194
COPERTURE 3.173 3.131

Il capitale immobilizzato si è attestato a fine 2020 a 2.884 milioni di euro, con un decremento netto di 126 milioni di euro rispetto al 2019.

Tale decremento è da ricondurre:

  • al decremento netto delle immobilizzazioni materiali per 41 milioni di euro per effetto della differenza tra gli investimenti effettuati nell'esercizio (24 milioni di euro), gli ammortamenti e svalutazioni (62 milioni di euro) e le vendite nette e dismissioni (3 milioni di euro); gli investimenti hanno riguardato principalmente attività di mantenimento e di miglioramento delle immobilizzazioni tecniche esistenti;
  • all'incremento netto delle attività immateriali per 4 milioni di euro per effetto della differenza tra gli investimenti effettuati nell'esercizio (16 milioni di euro) e gli ammortamenti (12 milioni di euro); gli investimenti hanno riguardato l'acquisto di licenze e software per applicativi informatici;
  • al decremento netto dei diritti di utilizzo di attività in leasing per 10 milioni di euro per effetto dell'acquisizione di nuovi contratti (29 milioni di euro), degli ammortamenti (38 milioni di euro) e della chiusura dei contratti in essere (1 milione di euro);
  • al decremento netto delle immobilizzazioni finanziarie per 79 milioni di euro, dovuto essenzialmente al decremento per la svalutazione della Saipem Maritime Assets Management Sàrl per 49 milioni di euro, della Saipem Offshore Norway AS (56 milioni di euro) e all'incremento per la rivalutazione di Saipem SA (15 milioni di euro) e della Servizi Energia Italia SpA (11 milioni di euro).

Il capitale di esercizio netto aumenta di 77 milioni di euro rispetto al 2019, attestandosi su un valore di 366 milioni di euro, per effetto del decremento delle rimanenze e delle passività contrattuali nette (93 milioni di euro), dei debiti commerciali (51 milioni di euro), dei fondi per rischi e oneri (14 milioni di euro), e dell'aumento delle altre attività correnti e non correnti (49 milioni di euro) e delle attività per imposte correnti e anticipate (16 milioni di euro), parzialmente compensati dal decremento dei crediti commerciali (76 milioni di euro), delle passività per imposte (28 milioni di euro), e delle passività nette correnti e non correnti (42 milioni di euro).

I fondi per benefici ai dipendenti ammontano a 119 milioni di euro, con una diminuzione netta di 7 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente.

A seguito delle variazioni sopra illustrate, il capitale investito netto diminuisce di 42 milioni di euro, attestandosi a fine anno sul valore di 3.131 milioni di euro, rispetto a 3.173 milioni di euro a fine 2019.

Per quanto riguarda le coperture, il patrimonio netto ha registrato una diminuzione di 125 milioni di euro, raggiungendo, a fine 2020, un importo di 2.937 milioni di euro; il decremento è riconducibile essenzialmente al risultato negativo dell'esercizio (171 milioni di euro), all'acquisto di azioni proprie (17 milioni di euro), alla distribuzione di dividendi (10 milioni di euro) e alla variazione negativa della riserva per benefici ai dipendenti (3 milioni di euro), parzialmente compensati dalla variazione positiva delle riserve di valutazione al fair value degli strumenti finanziari (63 milioni di euro) e dalla variazione positiva delle riserve di valutazione al fair value dei piani di incentivazione di lungo termine con assegnazione gratuita di azioni proprie (13 milioni di euro).

Prospetto delle principali variazioni del patrimonio netto

Le principali variazioni del patrimonio netto avvenute nel corso dell'esercizio sono le seguenti:

(milioni di euro)
Patrimonio netto al 31 dicembre 2018 3.062
Incremento per:
- fair value piani di incentivazione di lungo termine 13
- variazione riserve di valutazione al fair value degli strumenti finanziari 63
3.138
Decremento per:
- perdita 2020 (171)
- dividendi distribuiti (10)
- acquisto azioni proprie (17)
- variazione riserva benefici per dipendenti e riserva partecipazioni valutate al fair value (3)
(201)
Patrimonio netto al 31 dicembre 2020 2.937

Per maggiori dettagli sulle variazioni indicate in tabella si rimanda alla nota 31 delle "Note illustrative del bilancio di esercizio".

Posizione finanziaria netta

(milioni di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Debiti finanziari 2.263 2.063
Disponibilità liquide ed equivalenti (1.713) (1.312)
Crediti finanziari (545) (653)
Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) ante IFRS 16 5 98
Passività per leasing 106 96
Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) 111 194

La posizione finanziaria netta della Società registra un peggioramento netto di 83 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019, in quanto passa da 111 milioni di euro di indebitamento netto a 194 milioni di euro di indebitamento netto al 31 dicembre 2020; è rappresentata da disponibilità presso banche e istituti di credito per 1.312 milioni di euro, da crediti finanziari per 653 milioni di euro verso la finanziaria di Gruppo Saipem Finance International BV, al netto di debiti a breve termine per 1.888 milioni di euro, da debiti a medio e lungo termine per 175 milioni di euro e da passività per leasing per 96 milioni di euro.

I crediti finanziari riguardano essenzialmente il saldo vantato verso la società controllata Saipem Finance International BV per le attività inerenti la gestione finanziaria accentrata per il Gruppo Saipem.

Il peggioramento della posizione finanziaria netta rispetto al 31 dicembre 2019 è dovuto essenzialmente al flusso positivo generato dalle attività di esercizio (34 milioni di euro), dagli investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (40 milioni di euro), parzialmente compensati dal flusso dei disinvestimenti ( 4 milioni di euro), dal flusso negativo del capitale proprio per effetto dei dividendi distribuiti (10 milioni di euro), dall'acquisto di azioni proprie al servizio dei piani di incentivazione (17 milioni di euro), dalla variazione netta delle passività per leasing (11 milioni di euro) e dall'effetto negativo dei cambi sulle disponibilità (24 milioni di euro).

Per l'informativa sull'indebitamento finanziario netto richiesto da Consob, comunicazione n. DEM/6064293/2006, si veda la nota 24 "Analisi dell'indebitamento finanziario netto (disponibilità nette)".

Rendiconto finanziario riclassificato

167-176SaipemBil20Ita copia.qxd 6-04-2021 11:40 Pagina 173

(milioni di euro) 2019 2020
Utile (perdita) dell'esercizio (85) (171)
Rettifiche per ricondurre l'utile al flusso di cassa da attività operativa:
Ammortamenti e altri componenti non monetari (49) 233
(Plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni e radiazioni di attività (1) (1)
Dividendi, interessi e imposte (45) (48)
Flusso di cassa del risultato operativo prima delle variazioni del capitale d'esercizio (180) 13
Variazione del capitale di esercizio relativo alla gestione 36 (29)
Dividendi incassati, imposte pagate, interessi pagati e incassati 1 50
Flusso di cassa netto da attività operativa (133) 34
Investimenti tecnici (70) (40)
Investimenti in partecipazioni (280) -
Dismissioni e cessioni parziali di partecipazioni e attività materiali 110 4
Free cash flow (373) (2)
Investimenti e disinvestimenti relativi all'attività di finanziamento 237 (109)
Variazione debiti finanziari a breve e lungo termine 804 (199)
Rimborsi di passività per beni in leasing (36) (41)
Cessione (acquisto) di azioni proprie - (17)
Flusso di cassa del capitale proprio - (10)
Effetto delle differenze di cambio 3 (24)
Flusso di cassa netto dell'esercizio 635 (402)
Free cash flow (373) (2)
Rimborsi di passività per beni in leasing (36) (41)
Cessione (acquisto) di azioni proprie - (17)
Flusso di cassa del capitale proprio - (10)
Differenze di cambio sull'indebitamento finanziario netto 3 (24)
Variazione indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) ante passività per leasing (406) (94)
Effetto prima applicazione IFRS 16 (111) -
Accensioni del periodo (29) (29)
Rimborsi di passività per leasing 36 41
Differenze cambio e altre variazioni (2) (1)
Variazione passività per beni in leasing (106) 11
Variazione indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) (512) (83)
Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) inizio esercizio (401) 111
Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) fine esercizio 111 194

Il flusso di cassa netto da attività operativa, positivo per 34 milioni di euro, e il flusso negativo derivante dall'attività di investimento e disinvestimento (36 milioni di euro), hanno generato un free cash flow negativo di 2 milioni di euro.

Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori

Stato patrimoniale riclassificato

Lo stato patrimoniale riclassificato differisce dallo schema obbligatorio per le sole riclassifiche indicate in tabella.

(migliaia di euro)

31.12.2019 31.12.2020
Voci dello stato patrimoniale riclassificato Riferimento
alle note
al bilancio
al 31.12.2020
Valori
parziali
da schema
obbligatorio
Valori
da schema
riclassificato
Valori
parziali
da schema
obbligatorio
Valori
da schema
riclassificato
Capitale immobilizzato
Immobili, impianti e macchinari (nota n. 12) 377.969 336.848
Attività immateriali (nota n. 13) 29.282 32.979
Diritti di utilizzo di attività in leasing 102.251 92.000
Partecipazioni (nota n. 15) 2.500.951 2.421.611
Totale capitale immobilizzato 3.010.453 2.883.438
Capitale di esercizio netto
Rimanenze e attività contrattuali (nota n. 8) 512.033 499.704
Altre attività finanziarie correnti (nota n. 6) 2.120 1.746
Crediti commerciali (nota n. 7) 1.066.096 990.325
Debiti commerciali e passività contrattuali
Debiti tributari e fondo imposte netto, composti da:
(nota n. 19) (1.558.505) (1.402.087)
- passività per imposte sul reddito correnti (nota n. 20) (10.612) (25.511)
- passività per imposte sul reddito non correnti (nota n. 28) (2.854) (2.358)
- passività per altre imposte correnti (nota n. 21) (34.926) (32.358)
- attività per imposte sul reddito correnti (nota n. 9) 69.829 102.392
- attività per altre imposte correnti (nota n. 10) 11.980 19.622
- attività per imposte anticipate (nota n. 16) 244.158 204.516
Fondi per rischi e oneri (nota n. 25) (116.363) (102.442)
Altre attività (passività) di esercizio, composte da:
- altre attività (non correnti) (note n. 17, 30) 15.605 6.960
- altre attività (correnti) (note n. 7, 11, 30) 298.227 355.901
- altre passività (non correnti) (note n. 29, 30) (1.812) (327)
- altre passività (correnti) (note n. 19, 22, 30) (206.251) (249.484)
Totale capitale di esercizio netto 288.725 366.599
Fondi per benefici ai dipendenti (nota n. 26) (126.865) (119.514)
Attività non correnti destinate alla vendita (nota n. 42) 17 17
CAPITALE INVESTITO NETTO 3.172.330 3.130.540
Patrimonio netto (nota n. 31) 3.061.981 2.936.808
Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette)
Passività finanziarie a lungo termine 163.009 175.391
Passività finanziarie a breve termine 2.099.762 1.888.178
Passività finanziarie nette per beni in leasing 105.890 95.637
a dedurre:
- disponibilità liquide ed equivalenti 1.713.525 1.312.051
- altre attività finanziarie correnti 544.787 653.423
Totale indebitamento finanziario netto (disponibilità nette)(1) 110.349 193.732
COPERTURE 3.172.330 3.130.540

(1) Per maggiori dettagli sulla composizione dell'indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) si veda anche la nota 24.

Rendiconto finanziario riclassificato

(migliaia di euro)
-------------------- --
2019 2020
Voci del rendiconto finanziario riclassificato
e confluenze/riclassifiche delle voci dello schema obbligatorio
Valori
parziali
da schema
obbligatorio
Valori
da schema
riclassificato
Valori
parziali
da schema
obbligatorio
Valori
da schema
riclassificato
Risultato netto (84.637) (171.067)
Rettifiche per ricondurre l'utile al flusso di cassa da attività operativa:
- ammortamenti e altri componenti non monetari: (49.042) 233.497
. ammortamenti 98.050 110.701
. svalutazioni (riprese di valore) di immobilizzazioni materiali
e immateriali
- 2.350
. svalutazioni (riprese di valore) di partecipazioni (166.143) 79.782
. altre variazioni (2.062) 48.015
. variazione fondo per benefici ai dipendenti 21.113 (7.351)
- plusvalenze nette su cessioni di attività (535) (827)
- dividendi, interessi e imposte: (45.617) (47.965)
. dividendi (534) (48.705)
. interessi attivi (38.175) (23.015)
. interessi passivi 16.765 11.148
. imposte su reddito (23.673) 12.607
Variazione del capitale di esercizio: 35.956 (29.613)
- rimanenze 1.643 2.027
- crediti commerciali (91.754) 58.873
- debiti commerciali 72.542 (39.153)
- fondi per rischi e oneri (33.204) (13.921)
- attività e passività contrattuali 185.863 (95.152)
- altre attività e passività (99.134) 57.713
Dividendi incassati, imposte pagate, interessi (pagati) incassati: 10.758 49.984
- dividendi incassati 534 48.705
- interessi incassati 38.107 23.015
- interessi pagati (16.088) (10.315)
- imposte sul reddito pagate al netto dei crediti di imposta rimborsati (11.795) (11.421)
Flusso di cassa netto da attività di esercizio (133.117) 34.009
Investimenti tecnici: (69.547) (40.185)
- attività immateriali (8.535) (15.915)
- attività materiali (61.012) (24.270)
Investimenti finanziari strumentali all'attività operativa: (279.682) (500)
- partecipazioni (279.682) (500)
Disinvestimenti: 109.458 4.322
- attività materiali 7.919 4.221
- partecipazioni 101.539 101
Free cash flow (372.888) (2.354)

segue Rendiconto finanziario riclassificato

(migliaia di euro)

2019
Voci del rendiconto finanziario riclassificato
e confluenze/riclassifiche delle voci dello schema obbligatorio
Valori
parziali
da schema
obbligatorio
Valori
da schema
riclassificato
Valori
parziali
da schema
obbligatorio
Valori
da schema
riclassificato
Free cash flow (372.888) (2.354)
(Investimenti) disinvestimenti relativi all'attività di finanziamento 236.712 (108.636)
Variazione debiti finanziari correnti e non correnti: 768.147 (239.887)
- assunzione debiti finanziari non correnti - 124.761
- rimborsi di debiti finanziari non correnti (123.596) (162.252)
- rimborsi di passività per beni in leasing (35.852) (40.685)
- incremento (decremento) di debiti finanziari correnti 927.595 (161.711)
Flusso di cassa del capitale proprio: - (26.383)
- dividendi distribuiti a terzi - (9.883)
- aumento di capitale al netto di oneri - -
- acquisto di azioni proprie - (16.500)
Differenze cambio sulle disponibilità: 3.200 (24.214)
- effetto delle differenze di cambio 3.200 (24.214)
Flusso di cassa netto dell'esercizio 635.171 (401.474)

Evoluzione prevedibile della gestione e fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio

Per informazioni sull'evoluzione prevedibile della gestione e fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio si rimanda alla nota 45 del Bilancio di esercizio.

Saipem Bilancio consolidato 2020

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Stato patrimoniale 31.12.2019 31.12.2020
di cui verso
parti
di cui verso
parti
(milioni di euro) Nota (1) Totale correlate (2) Totale correlate (2)
ATTIVITÀ
Attività correnti
Disponibilità liquide ed equivalenti (N. 7) 2.272 1.687
Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI (N. 8) 87 68
Altre attività finanziarie (N. 9) 180 148 344 334
Attività finanziarie per leasing (N. 16) 8 16
Crediti commerciali e altri crediti (N. 10) 2.601 813 1.991 578
Rimanenze (N. 11) 303 280
Attività contrattuali (N. 11) 1.028 1.295
Attività per imposte sul reddito (N. 12) 251 243
Attività per altre imposte (N. 12) 167 189
Altre attività (N. 13 e 25) 115 - 298 14
Totale attività correnti 7.012 6.411
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari (N. 14) 4.129 3.284
Attività immateriali (N. 15) 698 701
Diritto di utilizzo di attività in leasing (N. 16) 584 288
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto (N. 17) 133 166
Altre partecipazioni (N. 17) - -
Altre attività finanziarie (N. 9) 69 66
Attività finanziarie per leasing (N. 16) 8 51
Attività per imposte anticipate (N. 18) 297 240
Attività per imposte sul reddito (N. 12) 24 20
Altre attività (N. 13 e 25) 55 1 35 1
Totale attività non correnti 5.997 4.851
Attività destinate alla vendita (N. 26) - -
TOTALE ATTIVITÀ 13.009 11.262
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Passività correnti
Passività finanziarie a breve termine (N. 21) 164 1 257 1
Quota a breve di passività finanziarie a lungo termine (N. 21) 244 201
Quota a breve delle passività per leasing a lungo termine (N. 16) 149 151
Debiti commerciali e altri debiti (N. 19) 2.528 314 2.463 191
Passività contrattuali (N. 19) 1.848 432 1.616 638
Passività per imposte sul reddito (N. 12) 87 44
Passività per altre imposte (N. 12) 139 136
Altre passività (N. 20 e 25) 45 35
Totale passività correnti 5.204 4.903
Passività non correnti
Passività finanziarie a lungo termine (N. 21) 2.670 2.577
Passività per leasing a lungo termine (N. 16) 477 3 270 2
Fondi per rischi e oneri (N. 23) 253 295
Fondi per benefici ai dipendenti (N. 24) 246 237
Passività per imposte differite (N. 18) 6 6
Passività per imposte sul reddito (N. 12) 27 24
Altre passività (N. 20 e 25) 1 2
Totale passività non correnti 3.680 3.411
TOTALE PASSIVITÀ 8.884 8.314
PATRIMONIO NETTO
Capitale e riserve di terzi azionisti (N. 27) 93 25
Patrimonio netto di Saipem: (N. 27) 4.032 2.923
- capitale sociale (N. 27) 2.191 2.191
- riserva sopraprezzo delle azioni (N. 27) 553 553
- altre riserve (N. 27) (24) 14
- utili relativi a esercizi precedenti 1.395 1.387
- utile (perdita) dell'esercizio 12 (1.136)
- riserva negativa per azioni proprie in portafoglio (N. 27) (95) (86)
Totale patrimonio netto di Gruppo 4.125 2.948
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 13.009 11.262

(1) Le note illustrative costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.

(2) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 38 "Rapporti con parti correlate".

Conto economico

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Esercizio 2019 Esercizio 2020
di cui verso di cui verso
(milioni di euro) Nota Totale parti
correlate (1)
Totale parti
correlate (1)
RICAVI
Ricavi della gestione caratteristica (N. 30) 9.099 2.362 7.342 1.921
Altri ricavi e proventi (N. 30) 19 1 66 -
Totale ricavi 9.118 7.408
Costi operativi
Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (N. 31) (6.240) (271) (5.347) (812)
Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti (N. 31) (62) (7)
Costo del lavoro (N. 31) (1.670) (1.625)
Ammortamenti e svalutazioni (N. 31) (690) (1.273)
Altri proventi (oneri) operativi (N. 31) - (1)
RISULTATO OPERATIVO 456 (845)
Proventi (oneri) finanziari
Proventi finanziari 515 1 465 2
Oneri finanziari (643) (691)
Strumenti derivati (82) 60
Totale proventi (oneri) finanziari (N. 32) (210) (166)
Proventi (oneri) su partecipazioni
Effetto della valutazione con il metodo del patrimonio netto (18) 37
Altri proventi (oneri) su partecipazioni - -
Totale proventi (oneri) su partecipazioni (N. 33) (18) 37
RISULTATO ANTE IMPOSTE 228 (974)
Imposte sul reddito (N. 34) (130) (143)
UTILE (PERDITA) DELL'ESERCIZIO 98 (1.117)
di competenza:
- Saipem 12 (1.136)
- terzi azionisti (N. 35) 86 19
Utile (perdita) per azione sull'utile (perdita) dell'esercizio
di competenza Saipem (ammontare in euro per azione)
Utile (perdita) per azione semplice (N. 36) 0,01 (1,15)
Utile (perdita) per azione diluito (N. 36) 0,01 (1,15)

(1) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 38 "Rapporti con parti correlate".

Prospetto del conto economico complessivo

(milioni di euro) 2019 2020
Utile (perdita) dell'esercizio 98 (1.117)
Altre componenti del conto economico complessivo
Componenti non riclassificabili a conto economico
Rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti (17) (2)
Variazione fair value partecipazioni con effetti a OCI - -
Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo" delle partecipazioni
valutate secondo il metodo del patrimonio netto afferenti rivalutazioni di piani a benefici definiti
(1) 1
Effetto fiscale relativo alle componenti non riclassificabili 4 1
Componenti riclassificabili a conto economico
Variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge 36 155
Variazione fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI 1 -
Variazione differenze di cambio da conversione dei bilanci in moneta diversa dall'euro 50 (78)
Quota di pertinenza delle "altre componenti del conto economico complessivo"
delle partecipazioni valutate secondo il metodo del patrimonio netto
- -
Effetto fiscale relativo alle componenti riclassificabili (7) (34)
Totale altre componenti del conto economico complessivo, al netto dell'effetto fiscale 66 43
Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio 164 (1.074)
Di competenza:
- Gruppo Saipem 76 (1.090)
- terzi azionisti 88 16

177-298SaipemBil20Ita.qxd 7-04-2021 11:10 Pagina 180

Prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto

Patrimonio di pertinenza degli Azionisti della controllante

(milioni di euro) Capitale sociale per soprapprezzo
delle azioni
Riserva
Altre riserve Riserva legale Riserva per acquisto
azioni proprie
Riserva partecipazioni
valutate al fair value
Riserva cash flow hedge
al netto dell'effetto
fiscale
al netto dell'effetto fiscale
disponibili per la vendita
di strumenti finanziari
Riserva di fair value
differenze cambio
da conversione
Riserva per
per i dipendenti al netto
dell'effetto fiscale
a benefici definiti
Riserva per piani
Utili (perdite) relativi
a esercizi precedenti
Utile (perdita)
dell'esercizio
Riserva negativa
in portafoglio
per azioni
Totale Capitale e riserve
di terzi azionisti
patrimonio netto
Totale
Saldi al 31 dicembre 2017 2.191 1.049 2 88 - 1 41 (1) (154) (21) 1.786 (328) (96) 4.558 41 4.599
Modifiche criteri contabili - Applicazione IFRS 9 - - - - - - - - - - (28) - - (28) - (28)
Modifiche criteri contabili - Applicazione IFRS 15 - - - - - - - - - - (20) - - (20) - (20)
Saldo modifiche criteri contabili - - - - - - - - - - (48) - - (48) - (48)
Saldi al 1° gennaio 2018 2.191 1.049 2 88 - 1 41 (1) (154) (21) 1.738 (328) (96) 4.510 41 4.551
Utile (perdita) dell'esercizio 2018
Altre componenti del conto
- - - - - - - - - - - (472) - (472) 62 (410)
economico complessivo
Componenti non riclassificabili
a conto economico
Rivalutazioni di piani a benefici definiti
per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - - - - - - - - - - -
Variazione fair value partecipazioni
con effetti a OCI
- - - - - (1) - - - - - - - (1) - (1)
Quota di pertinenza delle "altre componenti
del conto economico complessivo"
delle partecipazioni valutate secondo
il metodo del patrimonio netto afferenti
rivalutazioni di piani a benefici
definiti al netto dell'effetto fiscale - - - - - - - - - - - - - - - -
Totale
Componenti riclassificabili
a conto economico
- - - - - (1) - - - - - - - (1) - (1)
Variazione del fair value derivati
cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - (82) - - - - - - (82) - (82)
Variazione fair value delle attività finanziarie,
diverse dalle partecipazioni,con effetti a OCI
- - - - - - - (1) - - - - - (1) - (1)
Differenze cambio da conversione dei bilanci
in moneta diversa dall'euro
- - - - - - - - 46 - (8) - - 38 2 40
Quota di pertinenza delle "altre componenti
del conto economico complessivo"
delle partecipazioni valutate secondo
il metodo del patrimonio netto
- - - - - - - - - - - - - - - -
Totale - - - - - - (82) (1) 46 - (8) - - (45) 2 (43)
Totale utile (perdita)
complessivo esercizio 2018
- - - - - (1) (82) (1) 46 - (8) (472) - (518) 64 (454)
Operazioni con gli Azionisti
Dividendi distribuiti - - - - - - - - - - - - - - (8) (8)
Riporto a nuovo utile (perdita)
Aumento (riduzione) capitale sociale
-
-
(496)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
168
-
328
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Capitalizzazione costiaumento capitale sociale
al netto delle imposte
- - - - - - - - - - - - - - - -
Acquisto azioni proprie
Acquisto interessenze di terzi
-
-
-
-
-
(41)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(41)
-
(23)
-
(64)
Totale - (496) (41) - - - - - - - 168 328 - (41) (31) (72)
Altri movimenti di patrimonio netto
Rilevazione fair value da piani di incentivazione - - - - - - - - - - 14 - 1 15 - 15
Altre variazioni - - - - - - 1 (1) 1 - (5) - - (4) - (4)
Operazioni under common control - - - - - - - - - - - - - - - -
Totale
Saldi al 31 dicembre 2018
-
2.191
-
553
-
(39)
-
88
-
-
-
-
1
(40)
(1)
(3)
1
(107)
-
(21)
9
1.907
-
(472)
1
(95)
11
3.962
-
74
11
4.036
Utile (perdita) dell'esercizio 2019 - - - - - - - - - - - 12 - 12 86 98
Altre componenti
del conto economico complessivo
Componenti non riclassificabili
a conto economico
Rivalutazioni di piani a benefici definiti
per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - - - - (13) - - - (13) - (13)
Variazione fair value partecipazioni
con effetti a OCI
- - - - - - - - - - - - - - - -
Quota di pertinenza delle "altre componenti
del conto economico complessivo"
delle partecipazioni valutate secondo
il metodo del patrimonio netto afferenti
rivalutazioni di piani a benefici definiti
al netto dell'effetto fiscale
Totale
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(1)
(14)
-
-
-
-
-
-
(1)
(14)
-
-
(1)
(14)
Componenti riclassificabili
a conto economico
Variazione del fair value derivati

cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale - - - - - - 30 - - - - - - 30 - 30

segue Prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto

177-298SaipemBil20Ita.qxd 7-04-2021 11:10 Pagina 181

Patrimonio di pertinenza degli Azionisti della controllante

(milioni di euro) Capitale sociale per soprapprezzo
delle azioni
Riserva
Altre riserve Riserva legale Riserva per acquisto
azioni proprie
Riserva partecipazioni
valutate al fair value
Riserva cash flow hedge
al netto dell'effetto
fiscale
al netto dell'effetto fiscale
disponibili per la vendita
di strumenti finanziari
Riserva di fair value
differenze cambio
da conversione
Riserva per
per i dipendenti al netto
dell'effetto fiscale
a benefici definiti
Riserva per piani
Utili (perdite) relativi
a esercizi precedenti
Utile (perdita)
dell'esercizio
Riserva negativa
in portafoglio
per azioni
Totale Capitale e riserve
di terzi azionisti
patrimonio netto
Totale
Variazione fair value delle attività finanziarie,
diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI - - - - - - - - - - - - - - - -
Differenze cambio da conversione dei bilanci
in moneta diversa dall'euro
- - - - - - - - 86 - (38) - - 48 2 50
Quota di pertinenza delle "altre componenti
del conto economico complessivo"
delle partecipazioni valutate secondo
il metodo del patrimonio netto
- - - - - - - - - - - - - - - -
Totale - - - - - - 30 - 86 - (38) - - 78 2 80
Totale utile (perdita)
complessivo esercizio 2019
Operazioni con gli Azionisti
- - - - - - 30 - 86 (14) (38) 12 - 76 88 164
Dividendi distribuiti - - - - - - - - - - - - - - (62) (62)
Riporto a nuovo utile (perdita) - - - - - - - - - - (472) 472 - - - -
Aumento (riduzione) capitale sociale - - - - - - - - - - - - - - - -
Capitalizzazione costiaumento capitale sociale
al netto delle imposte - - - - - - - - - - - - - - - -
Acquisto azioni proprie - - - - - - - - - - - - - - - -
Acquisto interessenze di terzi - - (7) - - - - - (1) - - - - (8) (7) (15)
Totale - - (7) - - - - - (1) - (472) 472 - (8) (69) (77)
Altri movimenti di patrimonio netto
Rilevazione fair value da piani di incentivazione
- - - - - - - - - - 2 - - 2 - 2
Altre variazioni - - - - - - - 4 1 (1) (4) - - - - -
Operazioni under common control - - - - - - - - - - - - - - - -
Totale - - - - - - - 4 1 (1) (2) - - 2 - 2
Saldi al 31 dicembre 2019 2.191 553 (46) 88 - - (10) 1 (21) (36) 1.395 12 (95) 4.032 93 4.125
Utile (perdita) dell'esercizio 2020 - - - - - - - - - - - (1.136) - (1.136) 19 (1.117)
Altre componenti del conto
economico complessivo
Componenti non riclassificabili
a conto economico
Rivalutazioni di piani a benefici definiti
per i dipendenti al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - - - - (1) - - - (1) - (1)
Variazione fair value partecipazioni
con effetti a OCI - - - - - - - - - - - - - - - -
Quota di pertinenza delle "altre componenti
del conto economico complessivo"
delle partecipazioni valutate secondo
il metodo del patrimonio netto afferenti
rivalutazioni di piani a benefici definiti
al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - - - - 1 - - - 1 - 1
Totale - - - - - - - - - - - - - - - -
Componenti riclassificabili a conto economico
Variazione del fair value derivati
cash flow hedge al netto dell'effetto fiscale - - - - - - 121 - - - - - - 121 - 121
Variazione fair value delle attività finanziarie,
diverse dalle partecipazioni, con effetti a OCI
- - - - - - - - - - - - - - - -
Differenze cambio da conversione dei bilanci
in moneta diversa dall'euro
Quota di pertinenza delle "altre componenti
del conto economico complessivo"
- - - - - - (4) - (76) - 5 - - (75) (3) (78)
delle partecipazioni valutate secondo
il metodo del patrimonio netto - - - - - - - - - - - - - - - -
Totale - - - - - - 117 - (76) - 5 - - 46 (3) 43
Totale utile (perdita)
complessivo esercizio 2020
Operazioni con gli Azionisti
- - - - - - 117 - (76) - 5 (1.136) - (1.090) 16 (1.074)
Dividendi distribuiti - - - - - - - - - - - (10) - (10) (84) (94)
Riporto a nuovo utile (perdita) - - - - - - - - - - 2 (2) - - - -
Aumento (riduzione) capitale sociale - - - - - - - - - - - - - - - -
Capitalizzazione costi aumento capitale sociale
al netto delle imposte - - - - - - - - - - - - - - - -
Acquisto azioni proprie - - - - - - - - - - - - (16) (16) - (16)
Acquisto interessenze di terzi - - - - - - - - - - - - - - - -
Totale
Altri movimentidi patrimonio netto
- - - - - - - - - - 2 (12) (16) (26) (84) (110)
Rilevazione fair value da piani di incentivazione - - - - - - - - - - (15) - 25 10 - 10
Altre variazioni - - - - - - - - (4) 1 - - - (3) - (3)
Operazioni under common control - - - - - - - - - - - - - - - -
Totale - - - - - - - - (4) 1 (15) - 25 7 - 7

Saldi al 31 dicembre 2020 2.191 553 (46) 88 - - 107 1 (101) (35) 1.387 (1.136) (86) 2.923 25 2.948

177-298SaipemBil20Ita.qxd 7-04-2021 11:10 Pagina 182

Rendiconto finanziario

(milioni di euro) Nota Esercizio 2019 Esercizio 2020
Utile (perdita) dell'esercizio di Gruppo 12 (1.136)
Risultato di pertinenza di terzi azionisti 86 19
Rettifiche per ricondurre l'utile (perdita) dell'esercizio
al flusso di cassa da attività operativa:
- ammortamenti (N. 31) 615 591
- svalutazioni (riprese di valore) nette di attività materiali e immateriali
e diritto di utilizzo di attività in leasing
(N. 31) 75 682
- effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto (N. 33) 18 (37)
- (plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni di attività (2) (8)
- interessi attivi (6) (5)
- interessi passivi 119 134
- imposte sul reddito (N. 34) 130 143
- altre variazioni 153 87
Variazioni del capitale di esercizio:
- rimanenze 2 15
- crediti commerciali 92 412
- debiti commerciali (139) 39
- fondi per rischi e oneri (7) 55
- attività e passività contrattuali 700 (518)
- altre attività e passività (337) (75)
Flusso di cassa del capitale di esercizio 311 (72)
Variazione fondo per benefici ai dipendenti 21 (7)
Dividendi incassati 6 3
Interessi incassati 5 4
Interessi pagati (92) (112)
Imposte sul reddito pagate al netto dei crediti d'imposta rimborsati (194) (163)
Flusso di cassa netto da attività operativa 1.257 123
di cui verso parti correlate (1) (N. 38) 2.441 1.429
Investimenti:
- attività materiali (N. 14) (327) (305)
- attività immateriali (N. 15) (9) (17)
- partecipazioni (N. 17) (45) (4)
- titoli strumentali all'attività operativa - -
- crediti finanziari strumentali all'attività operativa - (1)
Flusso di cassa degli investimenti (381) (327)
Disinvestimenti:
- attività materiali 9 16
- imprese uscite dall'area di consolidamento e rami d'azienda - -
- partecipazioni 2 -
- titoli strumentali all'attività operativa - -
- crediti finanziari strumentali all'attività operativa - 1
Flusso di cassa dei disinvestimenti 11 17
Variazione netta titoli e crediti finanziari non strumentali all'attività operativa (146) (153)

(1) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 38 "Rapporti con parti correlate".

segue Rendiconto finanziario

177-298SaipemBil20Ita.qxd 7-04-2021 11:10 Pagina 183

(milioni di euro) Nota Esercizio 2019 Esercizio 2020
Flusso di cassa netto da attività di investimento (516) (463)
di cui verso parti correlate (1) (N. 38) (146) (186)
Assunzione di debiti finanziari non correnti 432 146
Rimborsi di debiti finanziari non correnti (389) (281)
Rimborsi di passività per leasing (127) (126)
Incremento (decremento) di debiti finanziari correnti 83 108
(1) (153)
Apporti netti di capitale proprio da terzi - -
Cessione (acquisto) di quote di partecipazioni in imprese consolidate (15) -
Dividendi pagati (62) (69)
Cessione (acquisto) di azioni proprie - (16)
Flusso di cassa netto da attività di finanziamento (78) (238)
di cui verso parti correlate (1) (N. 38) 1 -
Effetto delle variazioni dell'area di consolidamento - -
Effetto delle differenze di cambio da conversione
e altre variazioni sulle disponibilità liquide ed equivalenti (65) (7)
Variazione netta delle disponibilità liquide 598 (585)
Disponibilità liquide ed equivalenti a inizio esercizio (N. 7) 1.674 2.272
Disponibilità liquide ed equivalenti a fine esercizio (N. 7) 2.272 1.687

(1) Per il dettaglio "di cui verso parti correlate" si veda la nota 38 "Rapporti con parti correlate".

Per l'informativa richiesta dallo IAS 7 si veda la nota 21 "Passività finanziarie".

Indice Note al bilancio consolidato

177-298SaipemBil20Ita.qxd 7-04-2021 11:10 Pagina 184

Nota 1 Criteri di redazione Pag. 185
Nota 2 Principi di consolidamento e partecipazioni Pag. 185
Nota 3 Criteri di valutazione Pag. 189
Nota 4 Stime contabili e giudizi significativi Pag. 203
Nota 5 Principi contabili di recente emanazione con efficacia dal 2021 ed esercizi successivi Pag. 209
Nota 6 Area di consolidamento al 31 dicembre 2020 Pag. 210
Nota 7 Disponibilità liquide ed equivalenti Pag. 216
Nota 8 Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI Pag. 216
Nota 9 Altre attività finanziarie Pag. 217
Nota 10 Crediti commerciali e altri crediti Pag. 217
Nota 11 Rimanenze e attività contrattuali Pag. 218
Nota 12 Attività e passività per imposte Pag. 219
Nota 13 Altre attività Pag. 220
Nota 14 Immobili, impianti e macchinari Pag. 221
Nota 15 Attività immateriali Pag. 224
Nota 16 Diritto di utilizzo di attività in leasing, attività e passività finanziarie per leasing Pag. 225
Nota 17 Partecipazioni Pag. 227
Nota 18 Attività per imposte anticipate e passività per imposte differite Pag. 229
Nota 19 Debiti commerciali, altri debiti e passività contrattuali Pag. 231
Nota 20 Altre passività Pag. 232
Nota 21 Passività finanziarie Pag. 232
Nota 22 Analisi dell'indebitamento finanziario netto Pag. 234
Nota 23 Fondi per rischi e oneri Pag. 235
Nota 24 Fondi per benefici ai dipendenti Pag. 236
Nota 25 Strumenti finanziari derivati Pag. 240
Nota 26 Attività destinate alla vendita Pag. 242
Nota 27 Patrimonio netto Pag. 243
Nota 28 Altre informazioni Pag. 245
Nota 29 Garanzie, impegni e rischi Pag. 245
Nota 30 Ricavi Pag. 265
Nota 31 Costi operativi Pag. 266
Nota 32 Proventi (oneri) finanziari Pag. 271
Nota 33 Proventi (oneri) su partecipazioni Pag. 272
Nota 34 Imposte sul reddito Pag. 272
Nota 35 Utile di terzi azionisti Pag. 273
Nota 36 Utile (perdita) per azione Pag. 273
Nota 37 Informazioni per settore di attività e per area geografica Pag. 273
Nota 38 Rapporti con parti correlate Pag. 275
Nota 39 Eventi e operazioni significativi e non ricorrenti Pag. 282
Nota 40 Transazioni derivanti da operazioni atipiche e inusuali Pag. 282
Nota 41 Evoluzione prevedibile della gestione e fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio Pag. 282
Nota 42 Adempimento degli obblighi di trasparenza e pubblicità. Legge 4 agosto 2017, n. 124 (art. 1, commi 125-129) Pag. 283

NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO

1 Criteri di redazione

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Il bilancio consolidato è redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali")1 emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e ai sensi dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005. Il bilancio consolidato è redatto sul presupposto della continuità aziendale, applicando il metodo del costo storico tenuto conto ove appropriato delle rettifiche di valore, con l'eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS devono essere valutate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione.

Le misure di gestione e contenimento tempestivamente adottate dal Gruppo per affrontare lo stato di crisi generato dalla pandemia COVID-19 e dalle mutate condizioni di mercato a esso connesse, permettono agli amministratori di confermare che risulta garantito, su un arco temporale di almeno dodici mesi dalla data di approvazione della Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2020, il presupposto della continuità aziendale su cui si basa la redazione del bilancio consolidato annuale al 31 dicembre 2020. Dal punto di vista finanziario il solido stato di liquidità, rafforzato dall'assenza di significative scadenze di debito prima del 2022, e il rinnovo del programma di emissione di prestiti obbligazionari non convertibili perfezionato nell'anno, garantiscono flessibilità nell'affrontare il deteriorato contesto generale e assicurano una solida base per affrontare le complessità attese. Dal punto di vista operativo, il business ha prontamente avviato un adeguato programma di contenimento costi e ha messo in atto una strategia di riposizionamento di attività tra diversi settori energetici, queste azioni associate all'accresciuta dimensione e diversificazione del portafoglio ordini che, grazie alle nuove acquisizioni del 2020, ha superato il livello record dello scorso anno, permettono al Gruppo di affrontare, le sfide del nuovo anno.

Per maggiori dettagli sulla ricaduta degli effetti della pandemia e sulle misure di contenimento poste in essere dal Gruppo si rinvia al paragrafo "Effetti del COVID-19 sui criteri di redazione inclusa la continuità aziendale" inserito nella successiva nota 4 "Stime contabili e giudizi significativi".

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2020, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saipem nella riunione del 12 marzo 2021 che ne ha approvato la pubblicazione, è sottoposto alla revisione contabile da parte della KPMG SpA, revisore principale, interamente responsabile per la revisione del bilancio consolidato del Gruppo.

I valori delle voci di bilancio e delle relative note, tenuto conto della loro rilevanza, sono espressi in milioni di euro.

2 Principi di consolidamento e partecipazioni

Le imprese consolidate, controllate non consolidate e a controllo congiunto (partecipazioni in joint venture e in joint operation) e le imprese collegate sono indicate nella sezione "Area di consolidamento". Di seguito a tale sezione è riportata anche la variazione dell'area di consolidamento rispetto all'esercizio precedente.

I bilanci delle imprese consolidate sono oggetto di revisione contabile da parte di società di revisione che esaminano e attestano anche le informazioni richieste per la redazione del bilancio consolidato.

La classificazione di un'impresa come controllata, a controllo congiunto o collegata dipende, a prescindere dalla percentuale di possesso, dall'effettiva capacità dell'azionista nel prendere le decisioni inerenti alle attività rilevanti dell'impresa. Queste decisioni possono essere prese in modo autonomo, piuttosto che con il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo; in altri casi l'azionista può esercitare sull'impresa un'influenza notevole, ma non il controllo e neppure un controllo congiunto. La capacità nel prendere le decisioni rinviene dal dettato delle clausole contenute negli accordi contrattuali e parasociali.

Imprese controllate

Il bilancio consolidato comprende il bilancio di Saipem SpA e delle imprese italiane ed estere controllate direttamente e indirettamente da Saipem.

Un investitore controlla un'impresa partecipata quando è esposto, o ha diritto a partecipare alla variabilità dei ritorni economici dell'impresa ed è in grado di influenzare tali ritorni attraverso l'esercizio del proprio potere decisionale sulla stessa. Il potere decisionale esiste in presenza di diritti che conferiscono alla controllante l'effettiva capacità di dirigere le attività rilevanti della partecipata, ossia le attività maggiormente in grado di incidere sui ritorni economici della partecipata stessa.

Sono escluse dall'area di consolidamento alcune imprese controllate caratterizzate singolarmente e nel loro complesso da una limitata attività operativa, pertanto la loro esclusione non ha comportato effetti rilevanti2 ai fini della corretta rappresentazione

(1) Gli IFRS comprendono anche gli International Accounting Standards (IAS), tuttora in vigore, nonché i documenti interpretativi emessi dall'IFRS Interpretations Committee, precedentemente denominato International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e ancor prima Standing Interpretations Committee (SIC).

(2) Secondo le disposizioni del Conceptual Framework dei principi contabili internazionali: "l'informazione è rilevante se la sua omissione, errata presentazione od occultamento può influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio".

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della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo. Tali partecipazioni sono valutate secondo i criteri indicati nel successivo punto "Metodo del patrimonio netto".

I valori economici e patrimoniali delle imprese controllate sono inclusi nel bilancio consolidato sulla base di principi contabili uniformi, a partire dalla data in cui se ne assume il controllo e fino alla data in cui tale controllo cessa di esistere.

Le società controllate sono consolidate integralmente; conseguentemente le attività e le passività, i costi e i ricavi sono assunti integralmente nel bilancio consolidato; il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte della corrispondente frazione di patrimonio netto delle imprese partecipate.

Le quote del patrimonio netto e dell'utile di competenza delle interessenze di terzi sono iscritte in apposite voci del patrimonio netto e del conto economico.

In presenza di quote di partecipazione acquisite successivamente all'assunzione del controllo (acquisto di interessenze di terzi), l'eventuale differenza tra il costo di acquisto e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquisita è rilevata nel patrimonio netto di competenza del Gruppo; analogamente, sono rilevati a patrimonio netto gli effetti derivanti dalla cessione di quote di minoranza senza perdita del controllo.

Differentemente, la cessione di quote che comporta la perdita del controllo determina la rilevazione a conto economico: (i) dell'eventuale plusvalenza/minusvalenza calcolata come differenza tra il corrispettivo ricevuto e la corrispondente frazione di patrimonio netto consolidato ceduta; (ii) dell'effetto dell'allineamento al relativo fair value dell'eventuale partecipazione residua mantenuta; (iii) degli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi all'ex controllata per i quali sia previsto il rigiro a conto economico3. Il valore dell'eventuale partecipazione mantenuta, allineato al relativo fair value alla data di perdita del controllo, rappresenta il nuovo valore di iscrizione della partecipazione e pertanto il valore di riferimento per la successiva valutazione della partecipazione secondo i criteri di valutazione applicabili.

Quando le perdite riferibili a terzi in una controllata consolidata eccedono la quota di pertinenza di terzi di patrimonio netto della controllata, l'eccedenza, e ogni ulteriore perdita attribuibile agli azionisti di minoranza, sono attribuite agli azionisti della Capogruppo a eccezione della parte per la quale gli azionisti di minoranza hanno un'obbligazione vincolante a coprire la perdita con investimenti aggiuntivi e sono in grado di farlo. Se, successivamente, la controllata realizza degli utili, tali utili sono attribuiti agli azionisti della Capogruppo fino a concorrenza delle perdite di pertinenza degli azionisti di minoranza, ma che erano state precedentemente assorbite dagli azionisti della Capogruppo.

Accordi a controllo congiunto

Il controllo congiunto è la condivisione, su base contrattuale, del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando per le decisioni relative alle attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.

Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Le partecipazioni in joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto come indicato nel punto "Metodo del patrimonio netto".

Una joint operation è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività e obbligazioni per le passività (cd. enforceable rights and obligations) relative all'accordo; la verifica dell'esistenza di enforceable rights and obligations richiede l'esercizio di un giudizio complesso da parte della Direzione Aziendale ed è operata considerando le caratteristiche della struttura societaria, gli accordi tra le parti, nonché ogni altro fatto e circostanza che risulti rilevante ai fini della verifica. Nel bilancio consolidato è rilevata la quota di spettanza Saipem delle attività/passività e dei ricavi/costi delle joint operation sulla base degli effettivi diritti e obbligazioni rivenienti dagli accordi contrattuali. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività/passività e i ricavi/costi afferenti alla joint operation sono valutati in conformità ai criteri di valutazione applicabili alla singola fattispecie. Le joint operation, rappresentate da entità giuridiche separate non rilevanti, sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto, ovvero, quando non si producono effetti significativi sulla situazione patrimoniale, finanziaria e sul risultato economico, al costo rettificato per perdite di valore.

Partecipazioni in imprese collegate

Una collegata è un'impresa su cui Saipem esercita un'influenza notevole, intesa come il potere di partecipare alla determinazione delle scelte finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto. Le partecipazioni in collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto come indicato nel punto "Metodo del patrimonio netto".

Metodo del patrimonio netto

Le partecipazioni in imprese controllate escluse dall'area di consolidamento, in joint venture e in imprese collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto4.

In applicazione del metodo del patrimonio netto, le partecipazioni sono inizialmente iscritte al costo di acquisto inclusivo dei costi di transazione, attribuendo, analogamente a quanto previsto per le business combination, l'eventuale differenza tra il costo sostenuto e la quota di interessenza nel fair value delle attività nette identificabili della partecipata; l'allocazione, operata in via provvisoria alla data di rilevazione iniziale, è rettificabile, con effetto retroattivo, entro i successivi dodici mesi per tener conto di nuove informazioni su fatti e circostanze esistenti alla data di rilevazione iniziale. Successivamente il valore di iscrizione è adeguato per tener conto: (i) della quota di pertinenza della partecipante dei risultati economici della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione; (ii) della quota di pertinenza della partecipante delle altre componenti del conto economico complessivo della

(3) Al contrario, gli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi alla ex controllata, per i quali non è previsto il rigiro a conto economico, sono imputati agli utili (perdite) a nuovo.

(4) Nel caso di assunzione di un collegamento (controllo congiunto) in fasi successive, la partecipazione è iscritta per l'importo corrispondente a quello derivante dall'applicazione del metodo del patrimonio netto come se lo stesso fosse stato applicato sin dall'origine; l'effetto della "rivalutazione" del valore di iscrizione delle quote di partecipazione detenute antecedentemente all'assunzione del collegamento (controllo congiunto) è rilevato a patrimonio netto.

partecipata. Le variazioni del patrimonio netto di una partecipata, diverse da quelle afferenti al risultato economico e alle altre componenti del conto economico complessivo, sono rilevate a conto economico quando rappresentano nella sostanza gli effetti di una cessione di un'interessenza nella partecipata. I dividendi distribuiti dalla partecipata sono rilevati a riduzione del valore di iscrizione della partecipazione. Ai fini dell'applicazione del metodo del patrimonio netto, si considerano le rettifiche previste per il processo di consolidamento. In presenza di obiettive evidenze di perdita di valore (ad esempio, rilevanti in adempimenti contrattuali, significative difficoltà finanziarie, rischio di insolvenza della controparte, ecc.), la recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile determinato adottando i criteri indicati al punto "Attività materiali". Le perdite derivanti dall'applicazione del metodo del patrimonio netto eccedenti il valore di iscrizione della partecipazione, rilevate nella voce di conto economico "Proventi (oneri) su partecipazioni", sono allocate sugli eventuali crediti finanziari concessi alla partecipata il cui rimborso non è pianificato o non è probabile nel prevedibile futuro (cd. long-term interest) e che rappresentano nella sostanza un ulteriore investimento nella società partecipata.

Quando non si producono effetti significativi sulla situazione patrimoniale, finanziaria e sul risultato economico, le imprese controllate escluse dall'area di consolidamento, le joint venture e le imprese collegate sono valutate al costo rettificato per perdite di valore; quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le partecipazioni sono rivalutate nei limiti delle svalutazioni effettuate con imputazione dell'effetto a conto economico alla voce "Altri proventi (oneri) su partecipazioni".

La cessione di quote di partecipazione che comporta la perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole sulla partecipata determina la rilevazione a conto economico: (i) dell'eventuale plusvalenza/minusvalenza calcolata come differenza tra il corrispettivo ricevuto e la corrispondente frazione del valore di iscrizione ceduta; (ii) dell'effetto dell'allineamento al relativo fair value dell'eventuale partecipazione residua mantenuta5; (iii) degli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi alla partecipata per i quali sia previsto il rigiro a conto economico6. Il valore dell'eventuale partecipazione mantenuta, allineato al relativo fair value alla data di perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole, rappresenta il nuovo valore di iscrizione e pertanto il valore di riferimento per la successiva valutazione secondo i criteri di valutazione applicabili.

La quota di pertinenza della partecipante di eventuali perdite della partecipata, eccedente il valore di iscrizione della partecipazione e di eventuali long-term interest, è rilevata in un apposito fondo nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite della partecipata, o comunque, a coprirne le perdite.

Business combination

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Si è in presenza di un'acquisizione di un business se il contratto prevede l'acquisizione di uno (o più) input e di un processo sostanziale che, insieme, contribuiscono significativamente alla capacità di creare un output. Viceversa, se manca l'insieme delle condizioni sopra descritte, si è in presenza di un'acquisizione di un gruppo di asset, che determina la capitalizzazione del loro costo di acquisizione e il loro ammortamento in base alle disposizioni dello IAS 16.

Le operazioni di business combination sono rilevate secondo l'acquisition method. Il corrispettivo trasferito in una business combination è determinato alla data di assunzione del controllo ed è pari al fair value delle attività trasferite, delle passività sostenute o assunte, nonché degli eventuali strumenti di capitale emessi dall'acquirente. I costi direttamente attribuibili all'operazione sono rilevati a conto economico al momento del relativo sostenimento.

Alla data di acquisizione del controllo, il patrimonio netto delle imprese partecipate è determinato attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il loro fair value7, fatti salvi i casi in cui le disposizioni IFRS stabiliscano un differente criterio di valutazione. L'eventuale differenza residua rispetto al costo di acquisto, se positiva, è iscritta alla voce dell'attivo "Avviamento" (di seguito anche goodwill); se negativa, è rilevata a conto economico.

Nel caso di assunzione non totalitaria del controllo, la quota di patrimonio netto delle interessenze di terzi è determinata sulla base della quota di spettanza dei valori correnti attribuiti alle attività e passività alla data di assunzione del controllo, escluso l'eventuale goodwill ad essi attribuibile (cd. partial goodwill method). In alternativa, è rilevato l'intero ammontare del goodwill generato dall'acquisizione considerando, pertanto, anche la quota attribuibile alle interessenze di terzi (cd. full goodwill method); in quest'ultimo caso le interessenze di terzi sono espresse al loro complessivo fair value includendo pertanto anche il goodwill di loro competenza8. La scelta delle modalità di determinazione del goodwill (partial goodwill method o full goodwill method) è operata in maniera selettiva per ciascuna business combination.

Nel caso di assunzione del controllo in fasi successive, il costo di acquisto è determinato sommando il fair value della partecipazione precedentemente detenuta nell'acquisita e l'ammontare corrisposto per l'ulteriore quota partecipativa. La differenza tra il fair value della partecipazione precedentemente detenuta e il relativo valore di iscrizione è imputata a conto economico. Inoltre, in sede di assunzione del controllo, eventuali ammontari precedentemente rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo sono imputati a conto economico, ovvero in un'altra posta del patrimonio netto, nel caso in cui non sia previsto il rigiro a conto economico.

Quando la determinazione dei valori delle attività e passività dell'acquisita è operata in via provvisoria nell'esercizio in cui la business combination è conclusa, i valori rilevati sono rettificati, con effetto retroattivo, non oltre i dodici mesi successivi alla data di acquisizione, per tener conto di nuove informazioni su fatti e circostanze esistenti alla data di acquisizione.

L'acquisizione di interessenze in una joint operation che rappresenta un business è rilevata, per gli aspetti applicabili, in modo analogo a quanto previsto per le business combination.

(5) Se la partecipazione residua continua a essere valutata con il metodo del patrimonio netto, la quota mantenuta non è adeguata al relativo fair value.

(6) Al contrario, gli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi alla ex joint venture o collegata, per i quali non è previsto il rigiro a conto economico, sono imputati agli utili (perdite) a nuovo.

(7) I criteri per la determinazione del fair value sono illustrati al successivo punto "Valutazioni al fair value".

(8) L'adozione del partial o del full goodwill method rileva anche nel caso di operazioni di business combination che comportano la rilevazione, a conto economico, di "goodwill negativi" (cd. gain on bargain purchase).

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Operazioni infragruppo

Gli utili derivanti da operazioni effettuate tra le imprese consolidate e non ancora realizzati nei confronti di terzi sono eliminati, così come sono eliminati i crediti, i debiti, i proventi e gli oneri, nonché le garanzie, compresi i contratti autonomi di garanzia, gli impegni e i rischi tra imprese consolidate. Gli utili non realizzati con società valutate secondo il metodo del patrimonio netto sono eliminati per la quota di competenza del Gruppo. In entrambi i casi, le perdite infragruppo non sono eliminate in quanto rappresentative di un effettivo minor valore del bene ceduto.

Conversione dei bilanci in valuta diversa dall'euro

I bilanci delle imprese partecipate operanti in valuta diversa dall'euro, che rappresenta la valuta di presentazione del Gruppo, sono convertiti in euro applicando alle voci: (i) dell'attivo e del passivo patrimoniale, i cambi correnti alla data di chiusura dell'esercizio; (ii) del patrimonio netto, i cambi storici; (iii) del conto economico e del rendiconto finanziario, i cambi medi dell'esercizio (fonte: Banca d'Italia).

Le differenze cambio da conversione dei bilanci delle imprese partecipate operanti in valuta diversa dall'euro, derivanti dall'applicazione di cambi diversi per le attività e le passività, per il patrimonio netto e per il conto economico, sono rilevate alla voce del patrimonio netto "Riserva per differenze di cambio" (inclusa nelle "Altre riserve") per la parte di competenza del Gruppo9. La riserva per differenze di cambio è rilevata a conto economico all'atto della dismissione integrale, ovvero al momento della perdita del controllo, del controllo congiunto o dell'influenza notevole sulla partecipata. In tali circostanze, la rilevazione a conto economico della riserva è effettuata nella voce "Altri proventi (oneri) su partecipazioni". All'atto della dismissione parziale, senza perdita del controllo, la quota delle differenze di cambio afferente alla frazione di partecipazione dismessa è attribuita al patrimonio netto di competenza delle interessenze di terzi. In caso di dismissione parziale, senza perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole, la quota delle differenze cambio afferente alla frazione di partecipazione dismessa è imputata a conto economico. Il rimborso del capitale, effettuato da una controllata operante in valuta diversa dall'euro, senza modifica dell'interessenza partecipativa detenuta, comporta l'imputazione a conto economico della corrispondente quota delle differenze di cambio.

I bilanci utilizzati per la conversione sono quelli espressi nella valuta funzionale, rappresentata dalla valuta locale o dalla diversa valuta nella quale sono denominate la maggior parte delle transazioni economiche e delle attività e passività. I cambi applicati nella conversione in euro dei bilanci espressi in valuta estera sono i seguenti:

al 31.12.2019 al 31.12.2020 Cambio medio
Valuta Cambio Cambio 2020
USA dollaro 1,1234 1,2271 1,1422
Regno Unito lira sterlina 0,8508 0,8990 0,8897
Algeria dinaro 133,8916 162,1071 144,8473
Angola kwanza 540,037 800,345 661,868
Arabia Saudita riyal 4,2128 4,6016 4,2832
Argentina peso 67,2749 103,2494 80,9218
Australia dollaro 1,5995 1,5896 1,6549
Brasile real 4,5157 6,3735 5,8943
Canada dollaro 1,4598 1,5633 1,5300
Croazia kuna 7,4395 7,5519 7,5384
Egitto lira 18,0192 19,3168 18,0654
Ghana nuovo cedi 6,4157 7,2047 6,5553
India rupia 80,187 89,6605 84,6392
Indonesia rupia 15.595,6 17.240,76 16.627,37
Kazakhstan tenge 429,51 517,04 473,00
Malesia ringgit 4,5953 4,934 4,7959
Nigeria naira 344,3221 465,6845 407,4454
Norvegia corona 9,8638 10,4703 10,7228
Perù new sol 3,7255 4,4426 3,9962
Qatar riyal 4,0892 4,4666 4,1576
Romania nuovo leu 4,783 4,8683 4,8383
Russia rublo 69,9563 91,4671 82,7248
Singapore dollaro 1,5111 1,6218 1,5742
Svizzera franco 1,0854 1,0802 1,0705

(9) La quota di pertinenza di terzi delle differenze cambio da conversione dei bilanci delle imprese controllate operanti in valuta diversa dall'euro è rilevata nella voce di patrimonio netto "Capitale e riserve di terzi azionisti".

3 Criteri di valutazione

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I criteri di valutazione più significativi adottati per la redazione del bilancio consolidato sono indicati nei punti seguenti.

Disponibilità liquide ed equivalenti

Le disponibilità liquide ed equivalenti comprendono la cassa, i depositi a vista nonché le attività finanziarie originariamente esigibili entro 90 giorni, prontamente convertibili in cassa e sottoposte a un irrilevante rischio di variazione di valore.

Rimanenze

Le rimanenze, con esclusione dei materiali di consumo destinati alla vendita e alla realizzazione dei progetti – che non transitano da magazzino ma sono rilevati in conto economico tra i costi diretti di commessa – sono valutate al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo; quest'ultimo valore è rappresentato dall'ammontare che l'impresa si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività. La configurazione di costo adottata si identifica nel costo medio ponderato, mentre per valore di mercato, tenuto conto della natura delle rimanenze rappresentate prevalentemente da materiale di ricambio, si intende il costo di sostituzione, ovvero, se inferiore, il valore di netto realizzo.

Le parti di ricambio sono eventualmente svalutate (parzialmente o interamente) in coerenza con la razionalizzazione dell'asset a cui si riferiscono a causa della mancata o ridotta possibilità di utilizzo prevista nel piano strategico. Sono effettuate verifiche periodiche sugli item di magazzino con data di ultimo acquisto (data di ageing) superiore ai cinque anni al fine di giustificarne il mantenimento come rimanenze, oppure svalutarli a conto economico. Inoltre, per i materiali non obsoleti con data di ultimo acquisto superiore ai cinque anni viene allocato un fondo per materiale a lenta movimentazione, per importi percentualmente crescenti in funzione dell'ageing.

Attività e passività contrattuali

Le attività contrattuali e le passività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine sono iscritte sulla base dei corrispettivi contrattuali, definiti con ragionevole certezza con i committenti, in relazione allo stato di avanzamento dei lavori.

In considerazione della natura dei contratti e della tipologia dei lavori, l'avanzamento è determinato mediante l'utilizzo di un metodo basato sugli input in base alla percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati da contratto (metodo del cost-to-cost).

Per recepire gli effetti economici derivanti dall'applicazione di tale metodo, rispetto ai corrispettivi rilevati tra i ricavi della gestione caratteristica, vengono iscritte tra le attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine le differenze positive tra i corrispettivi maturati in relazione allo stato di avanzamento dei lavori e i ricavi contabilizzati, mentre fra le passività contrattuali vengono iscritte le differenze negative.

Nella valutazione delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine si tiene conto di tutti i costi di diretta imputazione a commessa, nonché dei rischi contrattuali, delle clausole di revisione quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento, degli eventuali incentivi previsti (quando il raggiungimento dei prefissati livelli di prestazione è altamente probabile e gli stessi sono attendibilmente determinabili) e di eventuali corrispettivi derivanti da contenziosi legali.

Le richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori previsti contrattualmente (change orders) si considerano nell'ammontare complessivo dei corrispettivi quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento da parte del committente nell'oggetto e/o nel prezzo; analogamente, le altre richieste (claims) derivanti, ad esempio, da maggiori oneri sostenuti per cause imputabili al committente, si considerano nell'ammontare complessivo dei corrispettivi solo quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento nell'oggetto e/o nel prezzo nei confronti della controparte.

Gli anticipi contrattuali in valuta ricevuti dai committenti sono iscritti al cambio del giorno in cui sono corrisposti.

Gli anticipi contrattuali ricevuti da Saipem rientrano nella normale prassi operativa; qualora fossero riconosciuti anticipi che prevedono una percentuale maggiore rispetto a quella utilizzata nella prassi di settore, si procede a verificare l'eventuale effetto finanziario del tempo che fa presumere l'esistenza di un significativo beneficio finanziario concesso dal cliente.

Immobili, impianti e macchinari (attività materiali)

Le attività materiali sono rilevate secondo il criterio del costo e iscritte al prezzo di acquisto o al costo di produzione comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili all'uso. Inoltre, quando è necessario un rilevante periodo di tempo affinché il bene sia pronto all'uso, il prezzo di acquisto o il costo di produzione include gli oneri finanziari sostenuti che teoricamente si sarebbero risparmiati nel periodo necessario a rendere il bene pronto all'uso, qualora l'investimento non fosse stato fatto.

Non è ammesso effettuare rivalutazioni delle attività materiali neanche in applicazione di leggi specifiche, fatto salvo per le attività materiali oggetto di svalutazione negli esercizi precedenti, come meglio specificato nel seguito.

I costi per migliorie, ammodernamento e trasformazione aventi natura incrementativa delle attività materiali sono rilevati all'attivo patrimoniale quando è probabile che incrementino i benefici economici futuri attesi dal bene. Sono rilevati all'attivo patrimoniale anche gli elementi acquistati per ragioni di sicurezza o ambientali che, seppur non incrementando direttamente i benefici economici futuri delle attività esistenti, sono necessari per lo svolgimento dell'attività aziendale.

I costi di manutenzione ciclica sostenuti con la finalità dell'ottenimento della certificazione periodica di classe dei mezzi navali vengono capitalizzati, in quanto hanno una vita utile pluriennale (generalmente quinquennale). La vita utile delle componenti soggette a manutenzione (ed eventuale sostituzione) ciclica e il relativo piano di ammortamento sono coerenti con la frequenza prevista per le revisioni periodiche.

L'ammortamento delle attività materiali ha inizio quando il bene è pronto all'uso, ossia quando è nel luogo e nelle condizioni necessari affinché sia in grado di operare secondo le modalità programmate.

SAIPEM RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2020

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Le attività materiali sono ammortizzate sistematicamente a quote costanti lungo la loro vita utile, intesa come la stima del periodo in cui l'attività sarà utilizzata dall'impresa. Quando l'attività materiale è costituita da più componenti significative aventi vite utili differenti, l'ammortamento è effettuato per ciascuna componente. Il valore da ammortizzare è rappresentato dal valore di iscrizione ridotto del presumibile valore netto di cessione al termine della sua vita utile, se significativo e ragionevolmente determinabile. Non sono oggetto di ammortamento i terreni, anche se acquistati congiuntamente a un fabbricato, nonché le attività materiali destinate alla vendita (v. punto "Attività destinate alla vendita e discontinued operation"). Eventuali modifiche al piano di ammortamento, derivanti da revisione della vita utile dell'asset, del valore residuo netto, ovvero delle modalità di ottenimento dei benefici economici dell'attività, sono rilevate nel conto economico dell'esercizio.

Tutte le componenti dei mezzi navali sono ammortizzate lungo la stessa vita utile definita sulla base di una perizia tecnica redatta da terzi indipendenti. La decisione di considerare la stessa vita utile per tutte le componenti dei mezzi navali è basata sul fatto che i principali componenti sono sottoposti a periodica attività di manutenzione ciclica.

Le manutenzioni cicliche effettuate in prossimità della scadenza della vita utile di un mezzo comportano l'allungamento della vita utile dello stesso (e quindi una riprogrammazione degli ammortamenti sul valore residuo) per un periodo pari alla vita utile dell'ultima manutenzione ciclica.

I costi di sostituzione di componenti identificabili di beni complessi sono rilevati all'attivo patrimoniale e ammortizzati lungo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo della componente oggetto di sostituzione è rilevato a conto economico.

Le migliorie su beni condotti in locazione sono ammortizzate lungo la vita utile delle migliorie stesse o il minore periodo residuo di durata della locazione tenendo conto dell'eventuale periodo di rinnovo se il suo verificarsi dipende esclusivamente dal conduttore ed è virtualmente certo. Le spese di manutenzione e riparazione ordinarie, diverse dalle sostituzioni di componenti identificabili, che reintegrano e non incrementano le prestazioni dei beni, sono imputate a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenute.

Quando si verificano eventi che fanno presumere una riduzione del valore delle attività materiali, la loro recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso. La valutazione è effettuata per singola cash generating unit ("CGU"), che coincide con una singola attività o con il più piccolo insieme identificabile di attività che generano flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dal loro utilizzo continuativo.

Il valore d'uso è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'uso della CGU e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla sua cessione al termine della sua vita utile al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa attesi sono determinati, avendo riferimento anche ai risultati consuntivati, sulla base di assunzioni ragionevoli e dimostrabili rappresentative della migliore stima delle future condizioni economiche che si verificheranno nella residua vita utile della CGU, dando maggiore rilevanza alle indicazioni provenienti dall'esterno, pur tenendo conto delle specificità del business di Saipem. L'attualizzazione è effettuata a un tasso che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività non riflessi nelle stime dei flussi di cassa. Si precisa che, ove appropriato, la componente specifica incrementale del cosiddetto "rischio paese", è incorporata nella stima dei flussi di cassa attesi. In particolare, il tasso di sconto utilizzato è il Weighted Average Cost of Capital (WACC) definito sulla base della metodologia del Capital Asset Pricing Model (CAPM). A seguito dell'adozione del nuovo orientamento strategico e della conseguente modifica del modello organizzativo (approvato dal Consiglio di Amministrazione nel mese di luglio 2018), il WACC viene stimato per gli specifici segmenti di business a cui appartengono le singole CGU.

Il valore d'uso è determinato utilizzando flussi di cassa al netto delle tasse, attualizzati con un tasso di sconto post-tasse, in quanto questo metodo produce valori equivalenti a quelli ottenibili attualizzando i flussi di cassa al lordo delle imposte a un tasso di sconto ante imposte derivato, in via iterativa, dal risultato della valutazione post imposte.

Nel caso di assenza di indicatori di impairment e contestuale presenza di indicatori che fanno presupporre il venir meno dei motivi all'origine delle svalutazioni effettuate in passato, il valore delle attività viene ripristinato e la rettifica è rilevata a conto economico come rivalutazione (ripristino di valore). Il ripristino è effettuato al minore tra il valore recuperabile e il valore di iscrizione al lordo delle svalutazioni precedentemente effettuate e ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione.

Le attività materiali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione tramite alienazioni o radiazioni; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.

Le attività materiali destinate a specifici progetti operativi, per le quali non si prevede un possibile reimpiego dovuto alla particolarità del bene stesso o per l'elevato sfruttamento sostenuto durante la fase di esecuzione del progetto, sono ammortizzate in base alla durata del progetto stesso.

Leasing

Al momento iniziale della rilevazione di un contratto che si configura come leasing si valuta se esso risponde ai requisiti per essere effettivamente considerato un contratto di leasing, o se contiene comunque un leasing. Il contratto è o contiene un leasing se, in cambio di un corrispettivo, conferisce al locatario il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività identificata per un periodo di tempo. È definito un modello unico di rilevazione dei contratti di leasing basato sulla rilevazione in capo al locatario (lessee) di un asset rappresentativo del diritto di utilizzo del bene ("Right of Use") in contropartita a una passività rappresentativa dell'obbligazione a eseguire i pagamenti previsti dal contratto ("Lease Liability").

Il "Right of Use" alla commencement date, data alla quale il bene è reso disponibile all'uso, è inizialmente valutato al costo e deriva dalla sommatoria delle seguenti componenti:

  • ≥ l'ammontare iniziale della "Lease Liability";
  • ≥ i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla o prima della data di decorrenza al netto di eventuali incentivi per il leasing ricevuti;
  • ≥ i costi diretti iniziali sostenuti dal locatario;
  • ≥ la stima dei costi che il locatario prevede di sostenere per lo smantellamento e la rimozione dell'attività sottostante e per il ripristino del sito in cui è ubicata o per il ripristino dell'attività sottostante nelle condizioni previste dai termini e dalle condizioni stabilite nel contratto di leasing.

Successivamente alla rilevazione iniziale, il "Right of Use" è ridotto per le quote di ammortamento cumulate, delle eventuali perdite di valore e degli effetti connessi a eventuali rideterminazioni della "Lease Liability".

Le quote di ammortamento sono costanti e seguono la durata del contratto, tenendo conto delle opzioni di rinnovo/termine di cui è altamente probabile l'esercizio. Solo se il leasing prevede l'esercizio di un'opzione di acquisto ragionevolmente certa il "Right of Use" asset è ammortizzato sistematicamente lungo la vita utile dell'asset sottostante.

In presenza di contratti di sub-leasing, il locatario in veste di locatore intermedio procede a classificare il sub-leasing come operativo se il leasing principale è a breve termine, rilevando i ricavi relativi in conto economico. Diversamente, viene classificato con riferimento all'attività consistente nel diritto di utilizzo derivante dal leasing principale, piuttosto che facendo riferimento all'attività sottostante, ovvero con riferimento alla durata del contratto di sub-leasing; se questa copre la maggior parte o la totalità della durata del contratto principale, il sub-leasing è considerato di natura finanziaria, contabilizzando un credito finanziario in sostituzione, totale o parziale, del "Right of Use" rinveniente dal leasing principale.

La "Lease Liability" è inizialmente rilevata al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non ancora effettuati alla commencement date, che comprendono:

  • ≥ i pagamenti fissi che saranno corrisposti con ragionevole certezza, al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere;
  • ≥ i pagamenti variabili dovuti che dipendono da un indice o un tasso (i pagamenti variabili, quali i canoni basati sull'utilizzo del bene locato, non sono inclusi nella "Lease Liability", ma rilevati a conto economico come costi operativi lungo la durata del contratto di leasing);
  • ≥ gli eventuali importi che si prevede di pagare a titolo di garanzia del valore residuo concessa al locatore;
  • ≥ il prezzo di esercizio dell'opzione di acquisto, se il locatario è ragionevolmente certo di esercitarla;
  • ≥ i pagamenti di penalità per la risoluzione del leasing, se il locatario è ragionevolmente certo di esercitare tale opzione.

Il valore attuale dei suddetti pagamenti è calcolato adottando un tasso di sconto pari al tasso d'interesse implicito del leasing, ovvero, qualora questo non fosse facilmente determinabile, utilizzando il tasso di finanziamento incrementale del locatario. Il tasso di finanziamento incrementale del locatario è definito tenendo conto della periodicità e della durata dei pagamenti previsti dal contratto di leasing, della valuta nella quale sono denominati e delle caratteristiche dell'ambiente economico del locatario.

Successivamente alla rilevazione iniziale, la "Lease Liability" è valutata al costo ammortizzato (ovvero aumentando il suo valore contabile per tener conto degli interessi sulla passività e diminuendolo per tener conto dei pagamenti effettuati) utilizzando il tasso di interesse effettivo ed è rideterminata, in contropartita al valore di iscrizione del "Right of Use" correlato, per tenere conto di eventuali modifiche del leasing a seguito di rinegoziazioni contrattuali, variazioni di indici o tassi, modifiche relative all'esercizio delle opzioni contrattualmente previste di rinnovo, recesso anticipato o acquisto del bene locato.

La classificazione dei leasing come operativi è effettuata con limitate eccezioni (imputazione dei canoni di leasing a conto economico per competenza per i leasing rispondenti ai requisiti per essere considerati come "short-term" o "low-value").

Per i bilanci dei locatori (lessor) è mantenuta la distinzione tra leasing operativi e finanziari.

L'accounting dei contratti di leasing prevede per il locatario l'esposizione:

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  • ≥ nello stato patrimoniale: (i) delle attività rappresentative del diritto d'uso del bene ("Right of Use") rilevate da Saipem in un'apposita voce "Diritto di utilizzo di attività in leasing", distinta dalle attività materiali e immateriali e suddivisa per classi di attività nelle Note illustrative al bilancio, e dei crediti finanziari relativi ai contratti di sub-leasing di natura finanziaria rilevati da Saipem in un'apposita voce "Attività finanziarie per leasing"; (ii) delle passività finanziarie relative all'obbligazione a effettuare i pagamenti previsti dal contratto ("Lease Liability") rilevate da Saipem in un'apposita voce "Passività per leasing" con la suddivisione della quota tra lungo e breve termine;
  • ≥ nel conto economico: (i) degli ammortamenti dell'attività per diritto d'uso (tra i costi operativi) suddivisa per classi di attività nelle Note illustrative al bilancio e degli interessi passivi maturati sulla "Lease Liability" (nella sezione finanziaria). Nel conto economico sono inoltre rilevati i canoni relativi ai contratti di leasing che rispondono ai requisiti di breve durata ("short-term") e di modico valore ("low-value"), e i pagamenti variabili legati all'utilizzo di asset, non inclusi nella determinazione del "Right of Use/Lease Liability;
  • ≥ nel rendiconto finanziario si determinano i seguenti effetti: (a) una modifica del flusso di cassa netto da attività operativa accoglie gli esborsi per interessi passivi sulla "Lease Liability"; (b) una modifica del flusso di cassa netto da attività di finanziamento che accoglie gli esborsi connessi al rimborso della quota capitale della "Lease liability".

Le principali fattispecie contrattuali relative ai beni in leasing, collegate a specifiche categorie di asset che interessano la maggior parte della realtà del Gruppo, sono le seguenti:

≥ mezzi navali per lo svolgimento di progetti della Divisione Engineering & Construction Offshore e Drilling Offshore;

≥ contratti di affitto di immobili;

  • ≥ aree industriali e yard di fabbricazione a supporto di progetti della Divisione Engineering & Construction Onshore;
  • ≥ equipment a supporto di progetti della Divisione Engineering & Construction Onshore;
  • ≥ auto e dotazioni di ufficio.

Relativamente ai contratti per servizi stipulati dalle società del Gruppo, viene effettuata un'approfondita analisi al fine di individuare la presenza di eventuali "embedded lease" al loro interno.

Attività immateriali

Le attività immateriali riguardano le attività identificabili prive di consistenza fisica, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri, nonché il goodwill. L'identificabilità è definita con riferimento alla possibilità di distinguere l'attività immateriale acquisita dal goodwill; questo requisito è soddisfatto, di norma, quando: (i) l'attività immateriale è riconducibile a un diritto legale o contrattuale, oppure (ii) l'attività è separabile, ossia può essere ceduta, trasferita, data in affitto o scambiata autonomamente, oppure come parte integrante di altre attività. Il controllo su un'attività immateriale da parte dell'impresa consiste nella potestà di usufruire dei benefici economici futuri derivanti dall'attività e nella possibilità di limitarne l'accesso ad altri. Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione determinato secondo i criteri indicati per le attività materiali. Non è ammesso effettuare rivalutazioni delle attività immateriali, neanche in applicazione di leggi specifiche.

SAIPEM RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2020

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Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa; per il valore da ammortizzare e per la recuperabilità del loro valore di iscrizione valgono i criteri indicati al punto "Attività materiali".

Il goodwill e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore.

Con riferimento al goodwill, la verifica è effettuata a livello di CGU alla quale il goodwill si riferisce. La CGU è il più piccolo aggregato di attività (incluso il goodwill stesso) che genera flussi finanziari in entrata e in uscita ampiamente indipendenti dai flussi finanziari generati da altre attività o gruppi di attività e sulla base del quale la Direzione Aziendale valuta la redditività del business. Quando il valore di iscrizione della CGU comprensivo del goodwill a essa attribuita, determinato tenendo conto delle eventuali svalutazioni degli asset correnti e non correnti che fanno parte della CGU, è superiore al suo valore recuperabile10, tale differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria al goodwill fino a concorrenza del suo ammontare; l'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto al goodwill è imputata pro-quota al valore di libro degli altri asset a vita utile definita che costituiscono la CGU. Le svalutazioni del goodwill non sono oggetto di ripristino di valore11.

Le attività immateriali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione tramite alienazioni o radiazioni; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.

Costi di sviluppo tecnologico

I costi di sviluppo sono iscritti all'attivo patrimoniale quando la società è in grado di dimostrare:

  • (a) la fattibilità tecnica di completare l'attività immateriale e usarla o venderla;
  • (b) l'intenzione di completare l'attività immateriale in modo da essere disponibile per l'uso o per la vendita;
  • (c) la capacità di usare o vendere l'attività immateriale;
  • (d) in quale modo l'attività immateriale genererà benefici economici futuri probabili;
  • (e) la disponibilità di risorse tecniche, finanziarie o di altro tipo adeguate per completare lo sviluppo e per l'utilizzo o la vendita dell'attività immateriale;
  • (f) la capacità di valutare attendibilmente il costo attribuibile all'attività immateriale durante lo sviluppo.

Contributi

I contributi in conto capitale sono rilevati quando esiste la ragionevole certezza che saranno realizzate le condizioni previste per la loro concessione e sono rilevati sistematicamente in conto economico a riduzione del prezzo di acquisto o del costo di produzione delle attività cui si riferiscono, in funzione della loro vita utile.

I contributi in conto esercizio sono rilevati a conto economico per competenza, coerentemente con il sostenimento dei costi cui sono correlati.

Attività finanziarie

In funzione delle caratteristiche dello strumento e del modello di business adottato per la loro gestione le attività finanziarie sono classificate nelle seguenti categorie: (i) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato; (ii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti tra le altre componenti del conto economico complessivo (di seguito anche "Other Comprehensive Income" o OCI); (iii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico. Successivamente alla rilevazione iniziale la loro classificazione viene mantenuta, salvo che il Gruppo modifichi il proprio modello di business per la loro gestione.

La rilevazione iniziale avviene al fair value, al netto dei costi direttamente attribuibili all'acquisizione o emissione dell'attività finanziaria. Per i crediti commerciali privi di una significativa componente finanziaria il valore di rilevazione iniziale è rappresentato dal prezzo della transazione.

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie che generano flussi di cassa contrattuali rappresentativi esclusivamente di pagamenti di capitale e interessi sono valutate al costo ammortizzato se possedute con la finalità di incassarne i flussi di cassa contrattuali (cd. business model held to collect).

L'applicazione del metodo del costo ammortizzato comporta la rilevazione a conto economico degli interessi attivi determinati sulla base del tasso di interesse effettivo delle differenze di cambio e delle eventuali svalutazioni12 (v. punto "Svalutazioni di attività finanziarie").

Differentemente sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a OCI (di seguito anche FVTOCI) le attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito il cui modello di business prevede la possibilità sia di incassare i flussi di cassa contrattuali sia di realizzarne il valore mediante la cessione (cd. business model held to collect and sell). In tal caso sono rilevati: (i) a conto economico gli interessi attivi, calcolati utilizzando il tasso di interesse effettivo, le differenze di cambio e le svalutazioni (v. punto "Svalutazioni di attività finanziarie"); (ii) a patrimonio netto, nella voce OCI le variazioni di fair value dello strumento. L'ammontare cumulato delle variazioni di fair value, imputato nella riserva di patrimonio netto che accoglie le altre componenti del conto economico complessivo, è oggetto di reversal a conto economico all'atto dell'eliminazione contabile dello strumento.

Un'attività finanziaria rappresentativa di uno strumento di debito che non è valutata al costo ammortizzato o al FVTOCI è valutata al fair value con imputazione degli effetti a conto economico (di seguito FVTPL); rientrano in tale categoria le attività finanziarie possedute con finalità di trading. Gli interessi attivi maturati su attività finanziarie destinate al trading concorrono alla valutazione complessiva del fair value dello strumento e sono rilevati, all'interno dei "Proventi (oneri) finanziari".

(10) Per la definizione di valore recuperabile si veda il punto "Attività materiali".

(11) La svalutazione rilevata in un periodo infrannuale non è oggetto di storno anche nel caso in cui, sulla base delle condizioni esistenti in un periodo infrannuale successivo, la svalutazione sarebbe stata minore, ovvero non rilevata.

(12) I crediti e le altre attività finanziarie valutati al costo ammortizzato sono esposti al netto del relativo fondo svalutazione.

Svalutazioni di attività finanziarie

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La valutazione della recuperabilità delle attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito non valutate al fair value con effetti a conto economico è effettuata sulla base del cosiddetto expected credit loss model.

In particolare, le perdite attese sono determinate, generalmente, sulla base del prodotto tra: (i) l'esposizione vantata verso la controparte al netto delle relative mitiganti (cd. Exposure at Default o EAD); (ii) la probabilità che la controparte non ottemperi alla propria obbligazione di pagamento (cd. Probability of Default o PD); (iii) la stima, in termini percentuali, della quantità di credito che non si riuscirà a recuperare in caso di default (cd. Loss Given Default o LGD).

Il modello gestionale adottato dal Gruppo prevede l'approccio semplificato per i crediti commerciali, in quanto non contengono una significativa componente finanziaria. Questo approccio prescrive la valutazione del fondo copertura perdite per un importo pari alle perdite attese lungo l'intera vita del credito. Tale approccio utilizza la probabilità di default dei clienti basata su dati di mercato osservabili e su valutazioni raccolte da info-provider per la quantificazione delle perdite attese. Agli accantonamenti al fondo svalutazione crediti effettuati dopo un'analisi dei singoli crediti scaduti, che di fatto sconta già una vista prospettica di progetto, si affianca una valutazione sul merito creditizio del cliente effettuata centralmente dalla Corporate sul portafoglio crediti "in bonis" e su quelli scaduti da non più di dodici mesi e comunicata alle società al fine di consentire la determinazione e la rilevazione contabile dell'effetto nelle situazioni periodiche.

Nello specifico, il modello Saipem si articola come segue:

  • ≥ l'Exposure at Default (EAD) di Saipem è applicata ai crediti commerciali (ivi inclusi gli stanziamenti) e alle attività contrattuali per lavori su ordinazione e considera gli effetti connessi con mitiganti in grado di ridurre l'esposizione (poste di debito utilizzabili a compensazione, anticipi, ecc.) escludendo in particolare dal calcolo i crediti oggetto di contenzioso in quanto soggetti a valutazioni tecnico-legali specifiche. Rientrano inoltre nel perimetro di analisi i crediti di natura finanziaria (titoli e obbligazioni detenuti dal Gruppo e valutati al costo ammortizzato) e le giacenze di cassa detenute dal Gruppo;
  • ≥ per quanto attiene l'individuazione del momento del Default, la metodologia lo determina convenzionalmente come il minore tra la data in cui l'insolvenza del cliente è acclarata e il termine di 365 giorni dalla scadenza del credito. Tale termine è coerente con le dinamiche del ciclo attivo del business per commessa in cui Saipem opera;
  • ≥ la Probability of Default (PD) è calcolata su dati di mercato osservabili (credit spread su emissioni obbligazionarie, Credit Default Swap, ecc.) raccolti da info-provider qualificati. Essa è fatta pari al 100% nel momento del Default;
  • ≥ per la quantificazione della Loss Given Default (LGD), l'approccio utilizzato si fonda sugli standard di mercato che valutano il Recovery Ratio (RR) al 40% dell'esposizione; ne segue che l'LGD è calibrata a (100%-RR) ovvero (100%-40%) 60%.

I crediti commerciali e gli altri crediti sono presentati nello stato patrimoniale al netto del relativo fondo svalutazione. Le svalutazioni di tali crediti sono rilevate nel conto economico, al netto degli eventuali ripristini di valore, nella voce "Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti".

Partecipazioni minoritarie

Le attività finanziarie rappresentative di partecipazioni minoritarie, in quanto non possedute per finalità di trading, sono valutate al fair value con imputazione degli effetti nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo, senza previsione del loro rigiro a conto economico in caso di realizzo; differentemente, i dividendi provenienti da tali partecipazioni sono rilevati a conto economico alla voce "Proventi (oneri) su partecipazioni". La valutazione al costo di una partecipazione minoritaria è consentita nei limitati casi in cui il costo rappresenti un'adeguata stima del fair value.

Strumenti finanziari derivati e hedge accounting

Un contratto derivato è uno strumento finanziario: (i) il cui valore cambia in funzione dei cambiamenti di uno specifico tasso di interesse, prezzo di un titolo o di un bene, tasso di cambio di valuta estera, indice di prezzi o di tassi, rating di un credito o altra variabile; (ii) che richiede un investimento netto iniziale nullo o limitato; (iii) che è regolato a una data futura.

Gli strumenti finanziari derivati, ivi inclusi quelli impliciti (cd. embedded derivative) oggetto di separazione dal contratto principale, sono attività e passività rilevate al fair value.

Saipem, coerentemente con la finalità economica delle coperture effettuate, procede ove possibile a designare i contratti derivati come strumenti di copertura. Il fair value degli strumenti finanziari derivati incorpora gli aggiustamenti che riflettono il non-performance risk delle controparti della transazione (v. successivo punto "Valutazioni al fair value"). La designazione del fair value dei contratti derivati come strumento di copertura esclude tali aggiustamenti ed è limitata alla sola componente spot dei contratti.

In particolare, le società del Gruppo sottoscrivono i derivati intercompany con Saipem Finance International BV (SAFI) con l'obiettivo di coprire il rischio cambio derivante da futuri e altamente probabili ricavi e costi in valuta di commessa. SAFI a sua volta, in un'ottica di ottimizzazione dell'operatività, effettua un ruolo di consolidamento e netting dei derivati richiesti e procede con la negoziazione a mercato.

I derivati negoziati dalle società con SAFI sono considerati come strumenti di copertura di flusso finanziario (cash flow hedge) di programmata operazione altamente probabile (highly probable forecast transaction) ogni qualvolta le condizioni per l'applicazione dell'hedge accounting siano rispettate. L'elemento coperto è identificato nei ricavi e costi in valuta di commessa.

Nell'ambito della strategia e degli obiettivi definiti per la gestione del rischio, la qualificazione delle operazioni come di copertura richiede: (i) la verifica dell'esistenza di una relazione economica tra l'oggetto coperto e lo strumento di copertura; (ii) la verifica che l'effetto del rischio di credito non prevalga sulle variazioni di valore risultanti dalla relazione economica; (iii) la definizione di un hedge ratio coerentemente con gli obiettivi di gestione del rischio, nell'ambito della strategia di risk management definita, operando, ove necessario, le appropriate azioni di ribilanciamento (cd. rebalancing).

Le modifiche degli obiettivi di risk management, o il venir meno delle condizioni indicate in precedenza per la qualificazione delle operazioni come di copertura, determinano l'interruzione prospettica, totale o parziale della copertura.

Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge; es. copertura della variabilità dei flussi di cassa di attività/passività per effetto delle oscillazioni dei tassi di cambio), le variazioni del fair 177-298SaipemBil20Ita.qxd 7-04-2021 11:10 Pagina 194

value dei derivati considerate efficaci, limitatamente alla componente spot dei contratti, sono inizialmente rilevate nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo e successivamente iscritte a conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'operazione coperta.

Gli strumenti finanziari derivati vengono altresì sottoscritti dal Gruppo Saipem per coprire il rischio derivante dalla previsione di acquisto delle commodity nell'ambito delle attività di progetto e il rischio tasso di interesse derivante dalla stipula di finanziamenti a tasso variabile.

Anche in questi casi Saipem procede, ove possibile, a designare tali derivati come strumenti di copertura (cash flow hedge) il cui fair value è inizialmente rilevato nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo e successivamente riclassificato a conto economico al manifestarsi degli effetti economici prodotti dall'oggetto coperto.

Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura, ivi incluse le eventuali componenti inefficaci degli strumenti derivati di copertura, sono rilevate a conto economico. In particolare, le variazioni del fair value dei derivati non di copertura su tassi di interesse e su valute sono rilevate nella voce di conto economico "Proventi (oneri) finanziari"; differentemente, le variazioni del fair value degli strumenti finanziari derivati non di copertura su commodity sono rilevate nella voce di conto economico "Altri proventi (oneri) operativi".

Attività destinate alla vendita e discontinued operation

Le attività non correnti e le attività correnti e non correnti dei gruppi in dismissione sono classificate come destinate alla vendita, se il relativo valore di iscrizione sarà recuperato principalmente attraverso la vendita, anziché attraverso l'uso continuativo. Questa condizione si considera rispettata quando la vendita è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per una vendita immediata nelle sue attuali condizioni. In presenza di un programma di vendita di una controllata che comporta la perdita del controllo, tutte le attività e passività di tale partecipata sono classificate come destinate alla vendita, a prescindere dal fatto che, dopo la cessione, si mantenga o meno una quota di partecipazione.

Le attività non correnti destinate alla vendita, le attività correnti e non correnti afferenti a gruppi in dismissione e le passività direttamente associabili sono rilevate nello stato patrimoniale separatamente dalle altre attività e passività dell'impresa.

Immediatamente prima della classificazione come destinate alla vendita, le attività e le passività rientranti in un gruppo in dismissione sono valutate secondo i principi contabili ad esse applicabili. Successivamente, le attività non correnti destinate alla vendita non sono oggetto di ammortamento e sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il relativo fair value, ridotto degli oneri di vendita.

La classificazione di una partecipazione valutata secondo il metodo del patrimonio netto, o di una quota di tale partecipazione, come attività destinata alla vendita, implica la sospensione dell'applicazione di tale criterio di valutazione all'intera partecipazione o alla sola quota classificata come attività destinata alla vendita; pertanto, in queste fattispecie la valutazione avviene al minore tra il valore di iscrizione, rappresentato dal valore derivante dell'applicazione del metodo del patrimonio netto alla data della riclassifica, e il fair value. Le eventuali quote di partecipazione non classificate come attività destinate alla vendita continuano a essere valutate secondo il metodo del patrimonio netto fino alla conclusione del programma di vendita. Successivamente alla cessione, la quota di partecipazione residua è valutata applicando i criteri indicati al precedente punto "Partecipazioni minoritarie", salvo che la stessa, in relazione alla classificazione attribuita, continui a essere valutata secondo il metodo del patrimonio netto. L'eventuale differenza tra il valore di iscrizione delle attività non correnti e il fair value ridotto degli oneri di vendita è imputata a conto economico come svalutazione; le eventuali successive riprese di valore sono rilevate sino a concorrenza delle svalutazioni rilevate in precedenza, ivi incluse quelle riconosciute anteriormente alla qualificazione dell'attività come destinata alla vendita.

Le attività non correnti classificate come destinate alla vendita e i gruppi in dismissione, costituiscono una discontinued operation se, alternativamente: (i) rappresentano un ramo autonomo di attività significativo o un'area geografica di attività significativa; (ii) fanno parte di un programma di dismissione di un significativo ramo autonomo di attività o un'area geografica di attività significativa; o (iii) sono una controllata acquisita esclusivamente al fine della sua vendita. I risultati delle discontinued operation, nonché l'eventuale plusvalenza/minusvalenza realizzata a seguito della dismissione, sono indicati distintamente nel conto economico in un'apposita voce, al netto dei relativi effetti fiscali; i valori economici delle discontinued operation sono indicati anche per gli esercizi posti a confronto.

Quando si verificano eventi che non consentono più di classificare le attività non correnti o i gruppi in dismissione come destinati alla vendita, gli stessi sono riclassificati nelle rispettive voci di stato patrimoniale e rilevati al minore tra: (i) il valore di iscrizione alla data di classificazione come destinati alla vendita, rettificato degli ammortamenti, svalutazioni e riprese di valore che sarebbero stati rilevati qualora le attività o il gruppo in dismissione non fossero stati qualificati come destinati alla vendita; e (ii) il valore recuperabile alla data della riclassifica. Analogamente in caso di interruzione del piano di cessione, la rideterminazione dei valori sin dal momento della classificazione come held for sale/discontinued operation interessa anche le partecipazioni, ovvero le loro quote, precedentemente classificate come destinate alla cessione/discontinued operation.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie, diverse dagli strumenti derivati, sono rilevate inizialmente al fair value del corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili, e sono successivamente valutate con il metodo del costo ammortizzato (v. punto precedente "Attività finanziarie").

Compensazione di attività e passività finanziarie

Le attività e passività finanziarie sono compensate nello stato patrimoniale quando si ha il diritto legale alla compensazione, correntemente esercitabile, e si ha l'intenzione di regolare il rapporto su base netta (ovvero di realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività).

Eliminazione contabile di attività e passività finanziarie

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Le attività finanziarie cedute sono eliminate dall'attivo patrimoniale quando i diritti contrattuali connessi all'ottenimento dei flussi di cassa associati allo strumento finanziario sono realizzati, scaduti ovvero trasferiti a titolo definitivo a terzi. Le passività finanziarie sono eliminate quando sono estinte, ovvero quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.

Fondi per rischi e oneri

I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando: (i) esiste un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato; (ii) è probabile che l'adempimento dell'obbligazione sia oneroso; (iii) l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa ragionevolmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione, ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio; gli accantonamenti relativi a contratti onerosi sono iscritti al minore tra il costo necessario per l'adempimento dell'obbligazione, al netto dei benefici economici attesi derivanti dal contratto, e il costo per la risoluzione del contratto. Le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce di conto economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento.

Le perdite previste nel completamento di una commessa sono riconosciute nella loro interezza nell'esercizio in cui le stesse sono considerate probabili e sono accantonate tra i fondi per rischi e oneri.

I costi che l'impresa prevede di sostenere per attuare programmi di ristrutturazione sono iscritti nell'esercizio in cui viene definito formalmente il programma e si è generata nei soggetti interessati la valida aspettativa che la ristrutturazione avrà luogo.

Nelle note illustrative al bilancio consolidato sono descritte, ove richiesto, le passività potenziali rappresentate da: (i) obbligazioni possibili, ma non probabili, derivanti da eventi passati, la cui esistenza sarà confermata solo al verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell'impresa; (ii) obbligazioni attuali derivanti da eventi passati il cui ammontare non può essere stimato attendibilmente o il cui adempimento è probabile che non sia oneroso.

Benefici per i dipendenti

I benefici per i dipendenti sono le remunerazioni erogate dall'impresa in cambio dell'attività lavorativa svolta dal dipendente o in virtù della cessazione del rapporto di lavoro.

I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi, ancorché non formalizzati, che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi "a contributi definiti" e programmi "a benefici definiti". Nei programmi a contributi definiti l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi allo Stato ovvero a un patrimonio o a un'entità giuridicamente distinta (cd. fondo), è determinata sulla base dei contributi dovuti.

La passività relativa ai programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all'ottenimento dei benefici.

Gli interessi netti (cd. net interest) includono la componente di rendimento delle attività al servizio del piano e del costo per interessi da rilevare a conto economico. Il net interest è determinato applicando alle passività, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, il tasso di sconto definito per le passività; il net interest di piani a benefici definiti è rilevato tra i "Proventi (oneri) finanziari".

Per i piani a benefici definiti sono rilevate nel prospetto del conto economico complessivo le variazioni di valore della passività netta (cd. rivalutazioni) derivanti da utili (perdite) attuariali, conseguenti a variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate o a rettifiche basate sull'esperienza passata, e dal rendimento delle attività al servizio del piano differente dalla componente inclusa nel net interest. Le rivalutazioni della passività netta per benefici definiti, rilevate nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo, non sono successivamente riclassificate a conto economico.

Le obbligazioni relative a benefici a lungo termine sono determinate adottando ipotesi attuariali; gli effetti derivanti dalle rivalutazioni sono rilevati interamente a conto economico.

Pagamenti basati su azioni

Il costo lavoro include, coerentemente alla natura sostanziale di retribuzione che assume, il costo dei piani di incentivazione con pagamento basato su azioni. Il costo dell'incentivazione è determinato con riferimento al fair value degli strumenti attribuiti e alla previsione del numero di azioni che saranno effettivamente assegnate; la quota di competenza dell'esercizio è determinata prorata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione (vesting period ed eventuale periodo di co-investimento13), ossia il periodo intercorrente tra la data dell'attribuzione e la data di assegnazione.

I piani prevedono quali condizioni per l'erogazione delle azioni il raggiungimento di obiettivi di business e/o di mercato; quando l'ottenimento del beneficio è connesso anche a condizioni diverse da quelle di mercato, la stima relativa a tali condizioni è riflessa adeguando, lungo il vesting period, il numero di azioni che si prevede saranno effettivamente assegnate.

Il fair value delle azioni sottostanti il piano di incentivazione è determinato secondo le disposizioni dettate dai principi contabili internazionali, in particolare dall'IFRS 2, utilizzando modelli forniti da info-provider e non è oggetto di rettifica negli esercizi successivi. Al termine del vesting period, nel caso in cui il piano non assegni azioni ai partecipanti per il mancato raggiungimento delle condizioni di performance, la quota del costo afferente le condizioni di mercato non è oggetto di reversal a conto economico.

(13) Il vesting period è il periodo intercorrente tra la data di assunzione dell'impegno e la data in cui le azioni sono assegnate. Il periodo di co-investimento è il periodo biennale, a decorrere dal primo giorno successivo al termine del periodo di vesting, applicabile solo ai beneficiari identificati come risorse strategiche a fronte del soddisfacimento della condizione di performance.

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Azioni proprie

Le azioni proprie, ivi incluse quelle detenute al servizio di piani di incentivazione azionaria, sono rilevate al costo e iscritte a riduzione del patrimonio netto. Gli effetti economici derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati nel patrimonio netto.

Ricavi da contratti con la clientela

La rilevazione dei ricavi da contratti con la clientela è basata sui seguenti cinque step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation, rappresentate dalle promesse contrattuali a trasferire beni e/o servizi a un cliente; (iii) determinazione del prezzo della transazione; (iv) allocazione del prezzo della transazione alle performance obligation identificate sulla base del prezzo di vendita "stand alone" di ciascun bene o servizio; (v) rilevazione del ricavo quando la relativa performance obligation risulta soddisfatta, ossia all'atto del trasferimento al cliente del bene o servizio promesso; il trasferimento si considera completato quando il cliente ottiene il controllo del bene o del servizio, che può avvenire nel continuo in un lasso di tempo diluito e prolungato ("over time") come nel caso delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine, oppure in uno specifico momento temporale ("at a point in time").

In considerazione della natura dei contratti e della tipologia dei lavori, l'avanzamento delle commesse a lungo termine è determinato mediante l'utilizzo di un metodo basato sugli input in base alla percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati da contratto (metodo del cost-to-cost); i ricavi relativi sono rilevati "over time". Tale metodologia è applicata in particolare ai contratti delle divisioni Engineering & Construction Onshore e Offshore.

I ricavi di commessa comprendono il valore iniziale dei ricavi concordati nel contratto, le richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori previsti contrattualmente (change orders) e le revisioni prezzi richieste derivanti da richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da maggiori oneri sostenuti per ragioni imputabili al committente (claims). Change orders e claims (pending revenue) sono inclusi nell'ammontare dei ricavi quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento nell'oggetto e/o nel prezzo, ancorché non ci sia ancora accordo sulla loro definizione, e comunque entro l'ammontare di 30 milioni di euro. Eventuali pending revenue iscritti per un periodo superiore all'anno, senza evoluzioni nelle trattative con il cliente nonostante la fiducia del business nel recupero, vengono svalutati. Importi superiori ai 30 milioni di euro sono iscritti solo se supportati da perizie tecnicolegali esterne.

Relativamente ai servizi di perforazione, viene effettuata una competenziazione delle differenti tariffe previste contrattualmente in relazione: (i) alle diverse fasi operative nell'ambito della performance obligation (cosiddette fasi di mobilisation/operation/ demobilisation) qualora previste contrattualmente, indipendentemente dai giorni di effettivo utilizzo del mezzo; (ii) alle eventuali estensioni del contratto, laddove una modifica di prezzo non comporta la definizione di un nuovo contratto, ma la prosecuzione di quello originario.

In presenza di contratti di concessione di licenze e brevetti, il trattamento contabile dei ricavi deve essere valutato differentemente a seconda che si tratti del trasferimento di un "diritto d'uso" o di un "diritto d'accesso".

Nel primo caso infatti si è di fronte a una performance obligation nei confronti del cliente che si esaurisce nel momento del rilascio, cosa che richiede la rilevazione dei ricavi in un momento unico ("at a point in time"), mentre nel secondo caso il diritto di accesso da parte del cliente durante il periodo di esercizio della licenza fa sì che la performance obligation sia soddisfatta nel corso del tempo e che i ricavi siano quindi rilevati a commessa lungo la sua durata ("over time").

I corrispettivi pattuiti, qualora espressi in valuta estera, sono calcolati tenendo conto dei cambi con cui sono state effettuate le relative coperture valutarie che qualificano per l'"hedge accounting" o in caso contrario al cambio di fine esercizio; la medesima metodologia viene applicata per i costi espressi in valuta estera. Gli stanziamenti di ricavi relativi a servizi parzialmente resi sono rilevati per il corrispettivo maturato, sempreché sia possibile determinarne attendibilmente lo stadio di completamento e non sussistano incertezze di rilievo sull'ammontare e sull'esistenza del ricavo; diversamente sono rilevati nei limiti dei costi sostenuti recuperabili. Gli stanziamenti per fatture da emettere, i cui corrispettivi sono pattuiti in moneta estera, sono iscritti al controvalore in euro al cambio corrente alla data di accertamento dello stato di avanzamento dei lavori in contraddittorio con il committente (accettazione SAL); tale valore viene rettificato per tenere conto del differenziale di cambio maturato sulle coperture che qualificano come "hedge accounting".

Non sono considerati ricavi i corrispettivi ricevuti o da ricevere per conto terzi.

Costi

I costi sono riconosciuti quando relativi a beni ricevuti e servizi resi.

I costi per il personale comprendono l'ammontare delle retribuzioni corrisposte, gli accantonamenti per fondi pensione e per ferie maturate e non godute, gli oneri previdenziali e assistenziali in applicazione dei contratti e della legislazione vigente.

I costi volti all'acquisizione di nuove conoscenze o scoperte, allo studio di prodotti o processi alternativi, di nuove tecniche o modelli, alla progettazione e costruzione di prototipi o, comunque, sostenuti per altre attività di ricerca scientifica o di sviluppo tecnologico, sono generalmente considerati costi correnti e rilevati a conto economico nell'esercizio di sostenimento; tali costi vengono iscritti nell'attivo patrimoniale (v. anche punto "Attività immateriali") solo quando rispettano le condizioni descritte al precedente punto "Costi di sviluppo tecnologico".

I costi direttamente connessi all'acquisto di equipment specifici e all'utilizzo di un asset su uno specifico progetto sono capitalizzati e ammortizzati lungo la durata dello stesso e rientrano nell'avanzamento delle attività contrattuali.

I costi di approntamento dei mezzi di perforazione sono rilevati per competenza in correlazione all'ottenimento dei rispettivi ricavi e quindi riscontati lungo la durata del progetto sul quale sono impiegati.

I costi di partecipazione alle gare sono interamente riconosciuti nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.

Differenze di cambio

I ricavi e i costi relativi a operazioni in valuta diversa da quella funzionale sono iscritti al cambio corrente del giorno in cui l'operazione è compiuta.

Le attività e passività monetarie in valuta diversa da quella funzionale sono convertite nella valuta funzionale applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento con imputazione dell'effetto a conto economico nella voce "Proventi (oneri) finanziari". Le attività e passività non monetarie espresse in valuta diversa da quella funzionale valutate al costo sono iscritte al cambio di rilevazione iniziale; quando la valutazione è effettuata al fair value, ovvero al valore recuperabile o di realizzo, è adottato il cambio corrente alla data di determinazione di tale valore.

Dividendi

I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'Assemblea, salvo quando sia ragionevolmente certa la cessione delle azioni prima dello stacco della cedola.

Imposte sul reddito

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Le imposte sul reddito correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile; il debito previsto è rilevato alla voce "Passività per imposte sul reddito correnti". I debiti e i crediti tributari per imposte sul reddito sono rilevati al valore che si prevede di pagare/recuperare alle/dalle autorità fiscali applicando le aliquote e le normative fiscali vigenti o sostanzialmente approvate alla data di chiusura dell'esercizio.

Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali sulla base delle aliquote e della normativa applicabili negli esercizi in cui la differenza temporanea si annullerà, approvate o sostanzialmente approvate alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento del bilancio. L'iscrizione di attività per imposte anticipate è effettuata quando il loro recupero è considerato probabile; in particolare la recuperabilità delle imposte anticipate è considerata probabile quando si prevede la disponibilità di un reddito imponibile, nell'esercizio in cui si annullerà la differenza temporanea, tale da consentire di attivare la deduzione fiscale. Analogamente, nei limiti della loro recuperabilità, sono rilevati i crediti di imposta non utilizzati e le imposte anticipate sulle perdite fiscali. La recuperabilità delle attività per imposte anticipate è verificata con periodicità almeno annuale.

Le attività per imposte sul reddito caratterizzate da elementi di incertezza sono rilevate quando il loro ottenimento è ritenuto probabile.

In relazione alle differenze temporanee imponibili associate a partecipazioni in società controllate e collegate, nonché in accordi a controllo congiunto, la relativa fiscalità differita passiva non viene rilevata nel caso in cui il partecipante sia in grado di controllare il rigiro delle differenze temporanee e sia probabile che esso non si verifichi nel futuro prevedibile.

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti e sono compensate a livello di singola impresa se riferite a imposte compensabili. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce "Attività per imposte anticipate"; se passivo, alla voce "Passività per imposte differite".

Tra le attività e le passività per imposte sul reddito sono rilevati gli effetti dei trattamenti fiscali incerti con rischiosità probabile. Quando i risultati delle operazioni sono rilevati direttamente a patrimonio netto, le relative imposte correnti, anticipate e differite, sono anch'esse rilevate al patrimonio netto.

Valutazioni al fair value

Il fair value è il corrispettivo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare transazione tra operatori di mercato indipendenti, consapevoli e disponibili (ossia non in una liquidazione forzosa o in una vendita sottocosto) alla data di valutazione (cd. "exit price").

La determinazione del fair value è basata sulle condizioni di mercato esistenti alla data della valutazione e sulle assunzioni degli operatori di mercato ("market-based").

La valutazione del fair value presuppone che l'attività o la passività sia scambiata nel mercato principale o, in assenza dello stesso, nel più vantaggioso a cui l'impresa ha accesso, indipendentemente dall'intenzione della società di vendere l'attività o di trasferire la passività oggetto di valutazione.

Quando il prezzo di mercato non è direttamente rilevabile e non è altresì rilevabile un prezzo per un'attività o una passività identica, il fair value viene calcolato applicando un'altra tecnica di valutazione che massimizzi l'utilizzo di input osservabili rilevanti e riduca al minimo l'utilizzo di input non osservabili. Poiché il fair value è un criterio di valutazione di mercato, esso viene determinato adottando quelle assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero per determinare il prezzo dell'attività o della passività, incluse le assunzioni circa i rischi. Di conseguenza, l'intenzione di detenere un'attività o di estinguere una passività (o di adempiere in altro modo) non è rilevante ai fini della valutazione del fair value.

La determinazione del fair value di un'attività non finanziaria è effettuata considerando la capacità degli operatori di mercato di generare benefici economici impiegando tale attività nel suo massimo e migliore utilizzo, o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e migliore utilizzo. La determinazione del massimo e migliore utilizzo dell'attività è effettuata dal punto di vista degli operatori di mercato, anche nell'ipotesi in cui l'impresa intenda effettuarne un utilizzo differente. Si presume che l'utilizzo corrente da parte della società di un'attività non finanziaria sia il massimo e migliore utilizzo della stessa, a meno che il mercato o altri fattori non suggeriscano che un differente utilizzo da parte degli operatori di mercato sia in grado di massimizzarne il valore.

La valutazione del fair value di una passività, sia finanziaria che non finanziaria, o di un proprio strumento rappresentativo del capitale, in assenza di un prezzo quotato, è effettuata considerando la valutazione della corrispondente attività posseduta da un operatore di mercato alla data della valutazione.

Il fair value degli strumenti finanziari è determinato considerando il rischio di credito della controparte di un'attività finanziaria (cd. "Credit Valuation Adjustment" o CVA) e il rischio di inadempimento di una passività finanziaria da parte dell'entità stessa (cd. "Debit Valuation Adjustment" o DVA).

In assenza di quotazioni di mercato disponibili, il fair value è determinato utilizzando tecniche di valutazione, adeguate alle circostanze, che massimizzino l'uso di input osservabili rilevanti, riducendo al minimo l'utilizzo di input non osservabili.

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Schemi di bilancio14

Le voci dello stato patrimoniale sono classificate in correnti e non correnti, quelle del conto economico sono classificate per natura15.

Il prospetto del conto economico complessivo indica il risultato economico integrato dei proventi e oneri che per espressa disposizione degli IFRS sono rilevati direttamente a patrimonio netto.

Il prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto presenta l'utile (perdita) complessivo dell'esercizio, le operazioni con gli azionisti e le altre variazioni del patrimonio netto.

Lo schema di rendiconto finanziario è predisposto secondo il "metodo indiretto" rettificando l'utile dell'esercizio delle altre componenti di natura non monetaria.

Modifiche dei criteri contabili

Le modifiche ai principi contabili entrate in vigore a partire dal 1° gennaio 2020 non hanno prodotto effetti significativi sul bilancio Saipem. Di seguito è in ogni caso riportata una sintesi delle principali modifiche intervenute di potenziale interesse per il Gruppo.

Con il Regolamento n. 2019/2075, emesso dalla Commissione Europea in data 29 novembre 2019, è stato omologato il documento "Amendments to References to the Conceptual Framework in IFRS Standards", che contiene modifiche, essenzialmente di natura tecnica e redazionale, dei principi contabili internazionali volte a recepire il nuovo framework di riferimento degli IFRS (cd. Conceptual Framework for Financial Reporting), pubblicato dallo IASB il 29 marzo 2019.

Con il Regolamento n. 2019/2104, emesso dalla Commissione Europea in data 29 novembre 2019, sono state omologate le modifiche allo IAS 1 e allo IAS 8 in merito alla "Definition of Material", volte a chiarire, e a rendere uniforme all'interno degli IFRS e di altre pubblicazioni, la definizione di rilevanza con la finalità di supportare le imprese in sede di formulazione di giudizi in merito alla stessa. In particolare, un'informazione deve considerarsi rilevante se si può ragionevolmente presumere che la relativa omissione, errata presentazione od occultamento influenzi gli utilizzatori principali del bilancio in sede di assunzione di decisioni sulla base del bilancio.

Con il Regolamento n. 2020/34, emesso dalla Commissione Europea in data 15 gennaio 2020, sono state omologate le modifiche allo IAS 39 "Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione", all'IFRS 9 "Strumenti finanziari" e all'IFRS 7 "Strumenti finanziari: informazioni integrative" per effetto della riforma dei tassi interbancari. Le suddette modifiche riguardano prevalentemente le operazioni di copertura dei tassi di interesse nei casi in cui sussistano incertezze in merito a: (i) indice di riferimento per la determinazione dei tassi d'interesse designato come rischio coperto; e/o (ii) la tempistica o l'importo dei flussi finanziari correlati agli indici di riferimento per la determinazione dei tassi d'interesse dell'elemento coperto o dello strumento di copertura. L'apposito gruppo di lavoro costituito in Saipem all'interno della funzione Finanza, per valutare i potenziali impatti derivanti dall'avvento della cd. IBOR Reform, non ha rilevato impatti significativi derivanti dalla riforma. Le fonti di finanziamento del Gruppo

sono infatti principalmente denominate in EUR a tasso fisso e gli impatti su altri contratti di finanziamento e strumenti finanziari è considerato limitato.

Con il Regolamento n. 2020/551, emesso dalla Commissione Europea in data 21 aprile 2020, sono state omologate le modifiche all'IFRS 3 "Business Combinations", volte a fornire chiarimenti sulla definizione di business. In particolare, si è in presenza di un'acquisizione di un business se il contratto prevede l'acquisizione di uno (o più) input e di un processo sostanziale che, insieme, contribuiscono significativamente alla capacità di creare un output. Viceversa, se manca l'insieme delle condizioni sopra descritte, si è in presenza di un'acquisizione di un gruppo di asset, che determina la capitalizzazione del loro costo di acquisizione e il loro ammortamento in base alle disposizioni dello IAS 16.

Con il Regolamento n. 2020/1434, emesso dalla Commissione Europea in data 9 ottobre 2020, sono state omologate le modifiche all'IFRS 16 "Leases" - "COVID-19 - Related Rent Concessions - Amendment to IFRS 16", che hanno introdotto un practical expedient con il quale è consentito ai locatari di rilevare le rent concession, derivanti dalla pandemia di COVID-19, come canoni variabili negativi senza dover rimisurare le attività e le passività per il leasing, al rispetto dei seguenti requisiti: (i) le concessioni si riferiscono a riduzioni dei soli pagamenti dovuti entro il 30 giugno 2021; (ii) il totale dei pagamenti contrattuali, dopo le rent concession, è uguale o inferiore ai pagamenti previsti originariamente nei contratti; e (iii) non sono state concordate con il locatore altre modifiche sostanziali. Le modifiche sono efficaci a partire dal 1° giugno 2020.

Gestione dei rischi finanziari

I principali rischi finanziari identificati, monitorati e, per quanto di seguito specificato, attivamente gestiti da Saipem, sono i seguenti:

  • (i) il rischio di mercato derivante dall'esposizione alle fluttuazioni dei tassi di interesse e di cambio e all'esposizione alla volatilità dei prezzi delle commodity;
  • (ii) il rischio di credito derivante dalla possibilità di inadempimento di una controparte;
  • (iii) il rischio di liquidità derivante dalla mancanza di adeguate risorse finanziarie per far fronte agli impegni di breve termine;
  • (iv) il rischio downgrading derivante dalla possibilità di un deterioramento della valutazione di merito di credito assegnato dalle principali agenzie di rating.

L'informativa di seguito prodotta è basata sul reporting elaborato internamente per la Direzione Aziendale.

(14) Gli schemi del bilancio sono gli stessi adottati nella Relazione finanziaria annuale 2019.

(15) Le informazioni relative agli strumenti finanziari secondo la classificazione prevista dagli IFRS sono indicate alla nota 29 - Garanzie, impegni e rischi - "Altre informazioni sugli strumenti finanziari".

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La gestione, il controllo e il reporting dei rischi finanziari sono basati su una Financial Risk Policy emanata, e periodicamente aggiornata, centralmente con l'obiettivo di uniformare e coordinare le politiche del Gruppo Saipem in materia di rischi finanziari. In particolare, il controllo dei rischi finanziari viene effettuato tramite il calcolo periodico di una serie di Key Risk Indicators (KRI) sottoposti a specifiche soglie di attenzione periodicamente aggiornati coerentemente con le evoluzioni del business del Gruppo Saipem. L'attività di controllo definita dalla Financial Risk Policy include inoltre le procedure di escalation da seguire nel caso di superamento delle soglie di rischio definite dai KRI.

Per informazioni sui rischi industriali si rimanda al paragrafo "Gestione dei rischi d'impresa" nella Relazione sulla gestione.

(i) Rischio di mercato

Il rischio di mercato consiste nella possibilità che variazioni dei tassi di cambio, dei tassi di interesse o dei prezzi delle commodity, possano influire negativamente sul valore delle attività, delle passività o dei flussi di cassa attesi. La gestione del rischio di mercato è disciplinata dalla sopra citata Financial Risk Policy e da procedure operative che fanno riferimento a un modello centralizzato di gestione delle attività finanziarie.

Rischio di mercato - Tasso di cambio

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L'esposizione ai tassi di cambio deriva dall'operatività del Gruppo Saipem in aree diverse dall' area euro, ossia dalla circostanza che i ricavi e/o costi di una parte rilevante dei progetti siano denominati e regolati in valute diverse dall'euro, determinando potenzialmente i seguenti impatti:

  • ≥ sul risultato economico per effetto del differente controvalore di costi e ricavi denominati in valuta al momento della loro rilevazione rispetto al momento in cui sono state definite le condizioni di prezzo e per effetto della conversione e successiva rivalutazione di crediti/debiti commerciali o finanziari denominati in valuta;
  • ≥ sul bilancio consolidato (risultato economico e patrimonio netto) per effetto della conversione del reddito di esercizio e di attività e passività di società che redigono il bilancio in valuta diversa dall'euro.

L'obiettivo di risk management del Gruppo Saipem è la minimizzazione degli impatti derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di cambio sul risultato d'esercizio.

Sono oggetto di monitoraggio gli impatti derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di cambio sul risultato di esercizio originati dal consolidamento dei risultati economici delle società che redigono il bilancio in una divisa diversa da quella funzionale del Gruppo. Il rischio cambio originato dalla conversione di attività e passività di società che redigono il bilancio in una divisa diversa da quella funzionale del Gruppo è oggetto di parziale gestione, a livello consolidato, mediante la designazione in net investment hedge di partite monetarie operative a lungo termine.

Saipem adotta una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio cambio attraverso l'utilizzo di contratti derivati. Le operazioni di copertura possono essere stipulate anche rispetto ai sottostanti che abbiano una manifestazione contrattuale futura, ma che siano comunque altamente probabili (cd. highly probable forecast transactions). A questo scopo vengono impiegate diverse tipologie di contratti derivati (in particolare outright e swap). Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di cambio, essa viene calcolata sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info-provider. La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo Saipem è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta corrispondenza tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS.

Le attività di misurazione e controllo del rischio cambio vengono svolte attraverso il calcolo di una serie di KRI oggetto di monitoraggio periodico. In particolare i KRI sul rischio cambio sono definiti come le soglie minime di copertura dei flussi contrattuali in valuta futuri e le soglie massime delle relative possibili perdite potenziali misurate con modelli di Value at Risk (VaR). Con riferimento alle valute diverse dall'euro che potenzialmente generano impatti in termini di esposizione al rischio di cambio, per l'esercizio 2020 si è provveduto a elaborare un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un'ipotetica variazione positiva e negativa del 10% nei tassi di cambio delle citate valute estere rispetto all'euro.

L'analisi di sensitività è stata effettuata in relazione alle seguenti attività e passività finanziarie espresse in divisa diversa dall'euro:

  • ≥ strumenti derivati su tassi di cambio;
  • ≥ crediti commerciali e altri crediti;
  • ≥ crediti finanziari;
  • ≥ debiti commerciali e altri debiti;
  • ≥ disponibilità liquide ed equivalenti;
  • ≥ passività finanziarie a breve e lungo termine;
  • ≥ passività per leasing.

Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di cambio l'analisi di sensitività sul relativo fair value viene effettuata confrontando il controvalore a termine fissato nei contratti con il controvalore determinato ai tassi di cambio a pronti, variati in più o in meno del 10% e aggiustati utilizzando le curve di tasso di interesse coerenti con le scadenze dei contratti sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio.

Si rileva che l'analisi non ha riguardato l'effetto delle variazioni del cambio sulla valutazione delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine, in quanto le stesse non rappresentano un'attività finanziaria secondo lo IAS 32.

Alla luce di quanto precede, sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di cambio attraverso l'impiego di diverse tipologie di contratti derivati (outright e swap), non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di cambio possano influenzare in maniera significativa i risultati del Gruppo e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi.

Un deprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -85 milioni di euro (-32 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -205 milioni di euro (-192 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

SAIPEM RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2020

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Un apprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 86 milioni di euro (33 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 206 milioni di euro (193 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dalla variazione delle attività e passività finanziarie soggette a esposizione.

Nella seguente tabella vengono riepilogati gli effetti sulle voci di stato patrimoniale e conto economico della suddetta analisi di sensitività.

2019 2020
Δ+10% Δ-10% Δ+10% Δ-10%
(milioni di euro) Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Strumenti derivati (93) (253) 94 254 (117) (237) 118 238
Crediti commerciali e altri 133 133 (133) (133) 69 69 (69) (69)
Crediti finanziari 10 10 (10) (10) 33 33 (33) (33)
Debiti commerciali e altri (92) (92) 92 92 (93) (93) 93 93
Disponibilità liquide 58 58 (58) (58) 45 45 (45) (45)
Passività finanziarie a breve termine (8) (8) 8 8 (6) (6) 6 6
Passività finanziarie a medio/lungo termine - - - - - - - -
Passività per leasing (40) (40) 40 40 (16) (16) 16 16
Totale (32) (192) 33 193 (85) (205) 86 206

L'analisi di sensitività dei crediti e debiti suddivisa per le principali valute risulta essere la seguente.

31.12.2019 31.12.2020
(milioni di euro) Valuta Totale Δ -10% Δ +10% Totale Δ -10% Δ +10%
Crediti
USD 1.104 (110) 110 558 (56) 56
KWD 108 (11) 11 84 (8) 8
PLN 40 (4) 4 14 (2) 2
GBP 4 - - 10 (1) 1
NOK 9 (1) 1 8 (1) 1
Altre valute 65 (7) 7 13 (1) 1
Totale 1.330 (133) 133 687 (69) 69
Debiti
USD 653 65 (65) 710 71 (71)
GBP 63 6 (6) 65 6 (6)
AED 30 3 (3) 14 1 (1)
AUD 3 - - 6 1 (1)
NOK 18 2 (2) 10 1 (1)
JPY 12 1 (1) 19 2 (2)
AOA 6 1 (1) 6 1 (1)
KWD 109 11 (11) 90 9 (9)
Altre valute 27 3 (3) 15 1 (1)
Totale 921 92 (92) 935 93 (93)

Rischio di mercato - Tasso di interesse

Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e delle passività finanziarie dell'impresa e sul livello degli oneri finanziari netti. L'obiettivo di risk management è la minimizzazione del rischio di tasso di interesse nel perseguimento degli obiettivi di struttura finanziaria definiti nella Financial Risk Policy.

La funzione Finanza del Gruppo Saipem valuta, in occasione della stipula di finanziamenti a tassi variabili, la rispondenza con gli obiettivi stabiliti e, ove ritenuto opportuno, interviene gestendo il rischio di oscillazione tassi di interesse mediante operazioni di Interest Rate Swap (IRS). La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo Saipem è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta corrispondenza tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS. Sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di tasso di interesse attraverso il perseguimento di obiettivi di struttura finanziaria definiti, non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di interesse possano influenzare in maniera significativa i risultati del Gruppo e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi.

Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di interesse, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info provider.

Le attività di misurazione e controllo del rischio tasso di interesse vengono svolte dal Gruppo Saipem attraverso il calcolo e monitoraggio di un KRI volto a misurare l'incidenza dell'indebitamento a tasso fisso, considerando anche gli eventuali strumenti derivati connessi, sull'indebitamento totale.

Con riferimento al rischio di tasso di interesse è stata elaborata un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un movimento positivo e negativo di 100 punti base sui livelli dei tassi di interesse.

L'analisi è stata effettuata in relazione a tutte le attività e passività finanziarie esposte alle oscillazioni del tasso di interesse e ha interessato in particolare le seguenti poste:

≥ strumenti derivati su tassi di interesse;

≥ disponibilità liquide ed equivalenti;

≥ passività finanziarie a breve e lungo termine.

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Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di interesse l'analisi di sensitività sul fair value viene effettuata scontando i flussi di cassa contrattualmente attesi con le curve di tasso di interesse rilevate sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio, variate in più o in meno di 100 punti base. Con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti e alle passività finanziarie a tasso variabile si è fatto riferimento rispettivamente allo stock alla data di chiusura dell'esercizio e all'evoluzione dell'esposizione attesa nei successivi 12 mesi; su tale base è stato applicato un movimento dei tassi d'interesse in più e in meno di 100 punti base.

Una variazione positiva dei tassi di interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 6 milioni di euro (8 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 8 milioni di euro (11 milioni di euro al 31 dicembre 2019). Una variazione negativa dei tassi di interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -7 milioni di euro (-10 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -8 milioni di euro (-13 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dalla variazione delle attività e passività finanziarie esposte alle fluttuazioni del tasso di interesse.

Nella seguente tabella vengono riepilogati gli effetti sulle voci di stato patrimoniale e conto economico della suddetta analisi di sensitività.

2019 2020
+100 punti base -100 punti base +100 punti base -100 punti base
(milioni di euro) Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Disponibilità liquide 11 11 (11) (11) 8 8 (8) (8)
Strumenti derivati - 3 - (3) - 2 - (1)
Passività finanziarie a breve termine - - - - - - - -
Passività finanziarie a medio-lungo termine (3) (3) 1 1 (2) (2) 1 1
Totale 8 11 (10) (13) 6 8 (7) (8)

Rischio di mercato - Commodity

I risultati economici di Saipem possono essere influenzati dalla variazione dei prezzi dei prodotti petroliferi (olio combustibile, lubrificanti, gasolio per natanti, ecc.) e delle materie prime (rame, acciaio, ecc.) nella misura in cui esse rappresentano un elemento di costo associato rispettivamente alla gestione di mezzi navali/basi/cantieri o alla realizzazione di progetti/investimenti.

Al fine di mitigare il rischio commodity, oltre a proporre soluzioni in ambito commerciale, Saipem utilizza anche strumenti derivati (in particolare swap, bullet swap) negoziati nei mercati finanziari organizzati ICE, NYMEX e LME, nella misura in cui il mercato di riferimento per l'approvvigionamento fisico risulti ben correlato a quello finanziario ed efficiente in termini di prezzo.

Per quanto attiene alla gestione del rischio prezzo commodity, gli strumenti finanziari derivati su commodity negoziati da Saipem hanno finalità di copertura a fronte di sottostanti impegni contrattuali. Le operazioni di copertura possono essere stipulate anche rispetto a sottostanti che abbiano una manifestazione contrattuale futura, ma che siano comunque altamente probabili (cd. highly probable forecast transactions). Nonostante le attività di copertura adottate dalla Società per il controllo e la gestione del rischio commodity, Saipem non può garantire che tali attività siano efficienti, ovvero adeguate, o che in futuro sarà in grado di fare ancora ricorso a tali strumenti di copertura.

Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su commodity, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info provider. Le attività di misurazione e controllo del rischio prezzo commodity vengono svolte dal Gruppo Saipem attraverso il calcolo di un KRI volto a quantificare la massima perdita potenziale misurata con modelli VaR.

Con riferimento agli strumenti finanziari di copertura relativi al rischio commodity, un'ipotetica variazione positiva del 10% nei prezzi sottostanti non comporterebbe alcun effetto ante imposte sul risultato, mentre comporterebbe un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto d'imposta, di 4 milioni di euro. Un'ipotetica variazione negativa del 10% nei prezzi sottostanti non comporterebbe un effetto ante imposte sul risultato, mentre comporterebbe un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto d'imposta di -4 milioni di euro.

(ii) Rischio credito

Il rischio credito rappresenta l'esposizione di Saipem a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte. Per quanto attiene al rischio di controparte in contratti di natura commerciale, la gestione del credito è affidata alla responsabilità delle Divisioni e alle funzioni specialistiche corporate di Finanza e Amministrazione dedicate, sulla base di procedure formalizzate di valutazione e di affidamento dei partner commerciali. Per quanto attiene al rischio di controparte finanziaria derivante dall'impiego della liquidità, dalle posizioni in contratti derivati e da altre transazioni con controparti finanziarie, le società del Gruppo adottano le disposizioni definite nella Financial Risk Policy. Nonostante le misure attuate dalla Società volte a evitare concentrazioni di rischio e/o attività e l'identificazione di parametri e condizioni entro i quali consentire l'operatività in strumenti derivati non si può escludere che una parte dei clienti del Gruppo possa ritardare, ovvero non onorare i pagamenti alle

condizioni e nei termini pattuiti. L'eventuale ritardato o mancato pagamento dei corrispettivi da parte dei principali clienti potrebbe comportare difficoltà nell'esecuzione e/o nel completamento delle commesse, ovvero la necessità di recuperare i costi e le spese sostenute attraverso azioni legali.

La valutazione della recuperabilità delle attività finanziarie con controparti di natura sia commerciale che finanziaria è effettuata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model" illustrato al paragrafo "Svalutazioni di attività finanziarie".

Le attività di misurazione e controllo del rischio credito verso controparti commerciali vengono svolte dal Gruppo Saipem attraverso il periodico calcolo di KRI volti a misurare l'articolazione per Probabilità di Default ("PD") delle esposizioni su crediti commerciali, backlog e garanzie concesse. L'effetto di tali attività è esposto nelle successive note 10 "Crediti commerciali e altri crediti" e 11 "Rimanenze e attività contrattuali". Il rischio credito verso controparti finanziarie viene invece monitorato e controllato attraverso il periodico calcolo di KRI volti a misurare l'esposizione, la durata massima di impiego e l'articolazione degli attivi finanziari per classe di rating.

(iii) Rischio liquidità

L'evoluzione del capitale circolante netto e del fabbisogno finanziario è fortemente influenzata dalle tempistiche di fatturazione delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine e di incasso dei relativi crediti. Di conseguenza, nonostante il Gruppo abbia posto in essere misure volte ad assicurare che siano mantenuti livelli adeguati di capitale circolante e liquidità, eventuali ritardi nello stato di avanzamento dei progetti e/o nelle definizioni delle posizioni in corso di finalizzazione con i committenti, potrebbero avere un impatto sulla capacità e/o sulla tempistica di generazione dei flussi di cassa.

Il rischio liquidità rappresenta il rischio che, a causa dell'incapacità di reperire nuovi fondi ("funding liquidity risk") o di liquidare attività sul mercato (asset liquidity risk), l'impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui l'impresa sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che ponga a rischio l'attività aziendale. L'obiettivo di risk management del Gruppo è quello di implementare una struttura finanziaria che, in coerenza con gli obiettivi di business e con i limiti definiti nella Financial Risk Policy, garantisca un livello di liquidità di affidamenti e di linee di credito committed adeguato per l'intero Gruppo.

L'obiettivo di risk management è orientato a garantire risorse finanziarie sufficienti a coprire gli impegni a breve e le obbligazioni in scadenza, nonché ad assicurare la disponibilità di un adeguato livello di elasticità finanziaria per i programmi di sviluppo di Saipem, perseguendo il mantenimento di un equilibrio in termini di durata e di composizione del debito e un'adeguata struttura degli affidamenti bancari.

Le attività di misurazione e controllo del rischio liquidità vengono svolte mediante un continuo monitoraggio dei flussi di cassa previsionali, del profilo di scadenza delle passività finanziarie e dei parametri caratterizzanti i principali contratti di finanziamento bancario (cd. Financial Covenant), e attraverso il periodico calcolo di KRI. Tali indicatori misurano il livello di cassa disponibile prevista nel breve termine, il livello di concentrazione delle scadenze delle passività finanziarie e dei derivati e i rapporti tra le fonti e gli impieghi finanziari previsti nel breve e medio termine.

Per il controllo e l'utilizzo efficiente della propria liquidità, il Gruppo Saipem si avvale tra l'altro di un sistema accentrato di cash pooling e di strumenti di reporting automatizzati.

Inoltre, al fine di garantire un'adeguata struttura finanziaria, in linea con la Financial Risk Policy, Saipem persegue strategie di gestione proattiva del debito in scadenza, mediante operazioni di rifinanziamento o raccolta anticipata. Nell'ambito di tali strategie, nel mese di marzo 2020 Saipem ha effettuato il rimborso anticipato per l'intero importo pari a 500 milioni di euro delle emissioni obbligazionarie con scadenza a marzo 2021. Sempre nel corso del 2020 la Società ha effettuato il rinnovo per un anno del programma di emissioni di prestiti obbligazionari non convertibili denominato Euro Medium Term Note Programme istituito ad aprile 2016 per un importo massimo di 2.000 milioni di euro e successivamente incrementato a un importo massimo di 3.000 milioni di euro. Nel mese di luglio 2020 la società del Gruppo SAFI ha collocato un nuovo prestito obbligazionario per un ammontare pari a 500 milioni di euro con scadenza luglio 2026.

Quale risultato delle operazioni eseguite sui mercati finanziari, il Gruppo ha strutturato le proprie fonti di finanziamento principalmente su scadenze di medio-lungo termine con una durata media, al 31 dicembre 2020, pari a 2,9 anni; la quota di debito a medio-lungo termine in scadenza nel 2021 è pari a 169 milioni di euro, di cui 100 milioni di euro nel corso del primo semestre e la restante quota nel corso del secondo semestre.

Le scadenze relative ai quattro prestiti obbligazionari dell'ammontare di 500 milioni di euro ciascuno in essere al 31 dicembre 2020 sono previste negli esercizi 2022, 2023, 2025 e 2026.

Nel corso del secondo semestre 2020 Saipem ha rinegoziato le condizioni relative ai Financial Covenant (definiti come rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA) in essere sulle principali linee di finanziamento bancario, adeguandone il calcolo in conformità all'applicazione del principio contabile internazionale IFRS 16 e contestualmente incrementandone il valore soglia da 3.0 a 4.0 per l'esercizio 2020 e a 3.5 per gli esercizi successivi.

Ne consegue che allo stato attuale Saipem ritiene, attraverso una gestione degli affidamenti e delle linee di credito flessibile e funzionale al business, di avere accesso a fonti di finanziamento più che adeguate a soddisfare le prevedibili necessità finanziarie. Alla data del 31 dicembre 2020 la cassa disponibile del Gruppo ammonta a 1.124 milioni di euro, a cui si aggiunge una linea Revolving Credit Facility committed da 1 miliardo di euro, con scadenza nel 2023, ad oggi mai utilizzata.

(iv) Rischio downgrading

S&P Global Ratings assegna a Saipem un "long term corporate credit rating" pari a "BB+", con outlook stabile; Moody's Investor Services assegna a Saipem un "corporate family rating" pari a "Ba2", con outlook stabile.

I credit rating influenzano la capacità del Gruppo di ottenere nuovi finanziamenti e il relativo costo. Di conseguenza, nel caso in cui una o più agenzie di rating dovessero abbassare il rating della Società, si potrebbe determinare un peggioramento nelle condizioni di accesso ai mercati finanziari.

Pagamenti futuri a fronte di passività finanziarie, debiti commerciali e altri debiti

Nella tabella che segue sono rappresentati gli ammontari di pagamenti contrattualmente dovuti relativi ai debiti finanziari e alle passività finanziarie per leasing, con evidenza separata delle quote capitale e degli interessi, e alle passività per strumenti finanziari derivati.

Anni di scadenza
(milioni di euro) 2021 2022 2023 2024 2025 Oltre Totale
Passività finanziarie a lungo termine 207 654 715 89 562 572 2.799
Passività finanziarie a breve termine 257 - - - - - 257
Passività finanziarie per leasing 110 98 83 45 23 50 409
Passività per strumenti derivati 32 1 - - - - 33
Totale 606 753 798 134 585 622 3.498
Interessi su debiti finanziari 72 70 53 33 31 17 276
Interessi su passività finanziarie per leasing 12 8 5 3 2 6 36

Nella tabella che segue è rappresentato il timing degli esborsi a fronte di debiti commerciali e diversi.

Anni di scadenza
(milioni di euro) 2021 2022-2025 Oltre Totale
Debiti commerciali 2.193 - - 2.193
Altri debiti 270 1 - 271

Pagamenti futuri a fronte di obbligazioni contrattuali

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Gli impegni per investimenti relativi a progetti per i quali sono già stati collocati i contratti di procurement, con scadenza nel 2021, sono pari a 46 milioni di euro.

4 Stime contabili e giudizi significativi

L'applicazione dei principi contabili generalmente accettati per la redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali comporta che la Direzione Aziendale effettui stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, stime basate su esperienze passate e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'utilizzo di queste stime contabili influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l'informativa su attività e passività potenziali alla data del bilancio, nonché l'ammontare dei ricavi e dei costi nell'esercizio di riferimento. I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate. Di seguito, dopo la disamina degli impatti della pandemia COVID-19, sono indicate le stime contabili critiche del processo di redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali che comportano un elevato ricorso a giudizi soggettivi, assunzioni e stime relative a tematiche per loro natura incerte. Le modifiche delle condizioni alla base dei giudizi e delle assunzioni adottati possono determinare un impatto rilevante sui risultati degli esercizi successivi.

EFFETTI DEL COVID-19 SUI CRITERI DI REDAZIONE INCLUSA LA CONTINUITÀ AZIENDALE

In linea con le puntualizzazioni fatte da ESMA (European Securities and Markets Authority) nei Public Statements del 28 ottobre 2020, in cui è sottolineata la necessità per gli emittenti di fornire informazioni aggiornate utili agli investitori per riflettere adeguatamente l'impatto del COVID-19 (sulla posizione finanziaria, sulla performance, sui flussi di cassa e sull'identificazione dei principali rischi e incertezze a cui sono esposti gli emittenti al momento della preparazione delle relazioni finanziarie annuali), vengono di seguito riportate le considerazioni di Saipem in merito agli impatti rilevati e alle misure di mitigazione poste in essere. L'esplosione della pandemia COVID-19 ("Coronavirus") ha avuto un impatto significativo sull'economia globale e di riflesso sul Gruppo Saipem, anche in considerazione della drastica riduzione dei prezzi delle principali materie prime energetiche (in primis gas e petrolio) . Il settore energetico è risultato tra i più impattati a livello mondiale, in ragione del crollo della domanda di energia e di petrolio e gas in particolare. A ciò si è aggiunto, nella prima parte dell'anno, il mancato accordo tra i principali paesi produttori di petrolio sui livelli produttivi che ha ulteriormente esasperato lo sbilanciamento tra domanda e offerta, portando il prezzo del Brent nel mese di aprile al di sotto dei 20 dollari al barile. L'accordo che è stato raggiunto successivamente dall'alleanza tra i Paesi OPEC e la Russia a crisi già inoltrata, ha permesso un parziale riequilibrio del mercato e ha innescato un lento recupero dei prezzi fino ai circa 50 dollari al barile di fine anno. Ciò nonostante, lo scenario di prezzo prospettico del petrolio è calato sia per il medio che per il lungo termine, rispetto alla situazione pre-COVID.

Fin dall'inizio del manifestarsi della pandemia Saipem ha avviato un'approfondita e costante analisi in ragione della continua evoluzione del fenomeno, dei possibili effetti del COVID-19, in termini di: (i) evoluzione dei contesti normativi nei Paesi dove Saipem maggiormente opera, attraverso il monitoraggio delle misure di contenimento da essi adottate; (ii) gestione delle relazioni con i clienti e partner; (iii) gestione della contrattualistica, attiva e passiva, attraverso l'introduzione e/o l'attivazione, ove possibile, di specifiche clausole contrattuali; (iv) impatti sulle attività di esecuzione dei progetti, e in particolare sull'operatività dei cantieri e dei mezzi navali, riconducibili alla modificata disponibilità di risorse interne ed esterne e/o ad altre circostanze direttamente o indirettamente conseguenti alla pandemia; (v) livelli di performance e continuità di servizio da parte di fornitori, subcontrattisti e partner.

Saipem ha implementato sin dall'inizio specifiche azioni di mitigazione per contenere gli impatti della pandemia attivando un protocollo di risposta alla crisi mediante l'istituzione di una task force dedicata al monitoraggio costante dell'escalation del virus

SAIPEM RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2020

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e all'identificazione di soluzioni, per informare e proteggere il personale interno ed esterno (dipendenti, clienti e fornitori) nelle sedi e nei siti di lavoro in Italia e nei Paesi in cui il Gruppo opera, in ottemperanza alle indicazioni del Ministero della Salute, e nel contempo assicurare la sostanziale continuità delle proprie operazioni nel mondo. L'Unità di Crisi Saipem a Milano è sempre attiva; è costantemente in contatto e si coordina con le Unità di Crisi locali in tutto il mondo e rivede periodicamente la situazione e lo stato del piano d'azione concordato con il Comitato per le Crisi Aziendali, presieduto dall'Amministratore Delegato. Saipem continua a gestire l'attuale situazione emergenziale mantenendo elevati i livelli di presidio e le misure di prevenzione e contrasto alla pandemia al fine di garantire la salute delle persone, che rimane la massima priorità.

La performance di Saipem nel 2020 conferma la resilienza dell'azienda all'inattesa e complessa emergenza causata dalla pandemia da COVID-19, tuttora in corso, che ha comportato la revisione delle prospettive di crescita inizialmente previste a valle dei positivi segnali emersi nel 2019.

Al fine di controbilanciare l'aumento dei costi legati all'evento COVID-19 sopra descritto, la Società ha prontamente avviato un adeguato programma di contenimento costi che si è concretizzato in un miglioramento dell'efficienza sulla struttura dei costi di circa 190 milioni di euro, di cui 45 milioni di euro strutturali, e un importante contenimento degli investimenti tecnici di circa 280 milioni di euro. Nonostante un comprensibile rallentamento, più significativo sui margini, le performance operative confermano la capacità organizzativa di affrontare efficacemente situazioni complesse. Il portafoglio ordini di oltre 25 miliardi di euro si conferma ampio, diversificato e in aumento rispetto allo scorso anno a seguito delle nuove acquisizioni del 2020 per circa 8,7 miliardi di euro.

Aspetti finanziari: in merito a potenziali scenari di stress finanziario, Saipem ha effettuato e continua a effettuare un monitoraggio costante e completo della liquidità di Gruppo, corrente e prospettica, attraverso il periodico calcolo di KRI (Key Risk Indicator) finalizzati alla misurazione del livello di cassa disponibile prevista nel breve termine, del livello di concentrazione delle scadenze delle passività finanziarie e dei derivati e del rapporto tra le fonti e gli impieghi finanziari previsti nel breve e medio termine.

Per il controllo e l'utilizzo efficiente della propria liquidità, il Gruppo Saipem si avvale tra l'altro di un sistema accentrato di cash pooling e di strumenti di reporting automatizzati.

Nell'ambito di una strategia volta a una gestione proattiva del debito in scadenza, mediante operazioni di rifinanziamento o raccolta anticipata, nel mese di marzo 2020 Saipem ha effettuato il rimborso anticipato per l'intero importo pari a 500 milioni di euro delle emissioni obbligazionarie con scadenza a marzo 2021. Sempre nel corso del 2020 la Società ha effettuato il rinnovo per un anno del programma di emissioni di prestiti obbligazionari non convertibili denominato Euro Medium Term Note Programme istituito ad aprile 2016 per un importo massimo di 2.000 milioni di euro e successivamente incrementato a un importo massimo di 3.000 milioni di euro. Nel mese di luglio 2020 la finanziaria del Gruppo Saipem ha collocato un nuovo prestito obbligazionario per un ammontare pari a 500 milioni di euro con scadenza luglio 2026.

L'ammontare di prestiti obbligazionari complessivamente outstanding ad oggi risulta pari a 2.000 milioni di euro, suddivisi in quattro obbligazioni dell'ammontare di 500 milioni di euro ciascuna, con scadenze previste negli esercizi 2022, 2023, 2025 e 2026.

Ne consegue che l'indebitamento finanziario del Gruppo Saipem risulta svilupparsi principalmente su un orizzonte temporale di medio-lungo termine con una limitata concentrazione nell'esercizio 2021.

Inoltre, nel corso del secondo semestre 2020, Saipem ha rinegoziato le condizioni relative ai Financial Covenant (definiti come rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA) in essere sulle principali linee di finanziamento bancario, adeguandone il calcolo in conformità all'applicazione del principio contabile internazionale IFRS 16 e contestualmente incrementandone il valore soglia da 3.0 a 4.0 per l'esercizio 2020 e a 3.5 per gli esercizi successivi.

Quale ulteriore margine di sicurezza a rafforzare la posizione di liquidità del Gruppo, oltre a una cassa disponibile superiore al miliardo di euro, si aggiunge una linea Revolving Credit Facility committed da 1 miliardo di euro, con scadenza nel 2023 e ad oggi mai utilizzata.

Di conseguenza, allo stato attuale Saipem ritiene di avere accesso a fonti di finanziamento più che adeguate a soddisfare le future necessità finanziarie. Questo fatto, unitamente al controllo e all'utilizzo efficiente della propria liquidità, garantisce al Gruppo una situazione di equilibrio finanziario tale da non comportare la necessità di dover ricorrere a sussidi e contributi governativi.

Tenuto conto del peggioramento delle dinamiche economiche-finanziarie come conseguenza della pandemia e della riduzione del prezzo del greggio, un'attenzione particolare è riservata, anche, alla revisione delle perdite attese delle attività finanziarie con particolare riguardo a: (i) crediti commerciali, (ii) strumenti derivati di copertura e (iii) attività finanziarie misurate al fair value.

Le procedure implementate centralmente dalla funzione Finanza sono strutturate per gestire i rischi insiti nelle operazioni poste in essere, mediante il costante monitoraggio degli effetti causati dall'incertezza sulle variabili future e sul rischio delle controparti di mercato con cui vengono stipulati i contratti.

Con riferimento ai crediti commerciali connessi al rischio di insolvenza dei clienti, Saipem monitora costantemente e valuta centralmente gli indicatori di rischio e la Probability of default dei clienti proveniente da info provider terzi, in aggiunta alle valutazioni sulla recuperabilità dei crediti effettuate dalle strutture di divisione.

Recuperabilità degli asset non finanziari: in merito alla determinazione del valore recuperabile degli asset non finanziari impiegati dal Gruppo nella realizzazione dei progetti, come previsto dalla metodologia di impairment approvata dal Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA, i flussi di cassa prospettici per la stima del valore recuperabile delle singole Cash Generating Unit (CGU) sono determinati sulla base delle migliori informazioni disponibili e delle aspettative al momento della stima e considerando le attese future del Management delle divisioni in relazione ai rispettivi mercati di riferimento, avendo riferimento anche ai risultati consuntivati.

La metodologia adottata dal Gruppo è risultata idonea anche in condizioni di emergenza come quella che stiamo affrontando. In particolare, in occasione della comunicazione sull'andamento gestionale del primo trimestre 2020, il repentino deterioramento del mercato e la revisione dei piani di investimento futuri da parte di alcuni dei nostri clienti hanno portato il management della Società alla decisione di effettuare il test di impairment su tutte le CGU del Gruppo. Il valore d'uso al 31 marzo 2020 delle CGU è stato determinato attualizzando i flussi di cassa al netto delle imposte con un tasso di sconto, aggiornato al 31 marzo 2020, specifico per ciascun segmento di business. I flussi di cassa impiegati ai fini del test di impairment sono stati quelli del Piano Strategico 2020-2023, approvato dal Consiglio di Amministrazione nel mese di febbraio 2020, aggiornati utilizzando le migliori stime disponibili a seguito di specifici eventi intercorsi a partire dalla seconda metà del mese di marzo 2020, nei valori di EBITDA e Capex delle divisioni, mantenendo inalterati alcuni parametri come i tassi di cambio, le ipotesi di evoluzione del circolante, il tax rate e gli oneri finanziari. In generale, l'aggiornamento delle stime dei flussi ha riguardato principalmente i cash flow del 2020, a eccezione delle CGU della Divisione Drilling Offshore per le quali sono state aggiornate anche le stime dei flussi per i successivi anni di Piano Strategico e, ove necessario, quelli relativi agli anni post Piano Strategico. Si precisa che, per la definizione delle rate di noleggio di lungo termine delle CGU del Drilling Offshore, in assenza di nuovi report di aggiornamento delle rate di mercato da parte di fonti esterne, normalmente utilizzati dalla Divisione come benchmark di riferimento, sono state confermate, nell'esercizio di impairment svolto, le rate di lungo termine utilizzate ai fini del test di impairment al 31 dicembre 2019. Come esito del test di impairment è stata registrata una svalutazione (impairment loss) di 257 milioni di euro su alcune Cash Generating Unit della Divisione Drilling Offshore.

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Inoltre, nel primo semestre, al perdurare della pandemia, sono stati prontamente aggiornati in via straordinaria i valori di EBITDA e Capex delle divisioni, oltre agli altri parametri necessari alla definizione dei flussi come i tassi di cambio, le ipotesi di evoluzione del circolante, il tax rate e gli oneri finanziari. I flussi di cassa impiegati ai fini del test di impairment sono stati quelli del Piano Strategico 2020-2023, approvato dal Consiglio di Amministrazione nel mese di febbraio, aggiornati utilizzando le migliori stime disponibili e approvati da Consiglio di Amministrazione il 16 luglio 2020; l'aggiornamento delle stime dei flussi ha riguardato i cash flow del Piano Strategico 2020-2023 di tutte le divisioni. Come esito del test di impairment, al 30 giugno su alcune CGU della Divisione Drilling Offshore è stata registrata una svalutazione (impairment loss) di 590 milioni di euro, di cui 257 milioni già registrati nel primo trimestre del 2020.

Al 31 dicembre 2020 i flussi di cassa impiegati ai fini del test di impairment sono stati quelli del Piano Strategico 2021-2024, predisposto utilizzando le migliori stime ad oggi disponibili e approvato dal Consiglio di Amministrazione del 24 febbraio 2021. Si precisa che i flussi sono stati normalizzati, ove necessario, ai sensi del principio IAS 36 e che, in particolare, le rate di noleggio di lungo termine delle CGU del Drilling Offshore sono state definite utilizzando gli ultimi report di aggiornamento delle stesse disponibili alla data e elaborati da fonti esterne, normalmente utilizzati dalla Divisione come benchmark di riferimento. Come esito del test di Impairment al 31 dicembre 2020 non sono state registrate ulteriori svalutazioni rispetto al totale di 590 milioni di euro di svalutazione registrate a marzo e giugno.

Processo di stima: con riferimento ai ricavi derivanti da contratti con i clienti, a seguito della crisi COVID-19 e delle mutate condizioni di mercato, si sono valutate le circostanze relative a eventuali (i) incassi di corrispettivi che potrebbero non essere più altamente probabili e a (ii) accordi tra le parti che potrebbero modificare alcuni aspetti contrattuali legati all'oggetto o al prezzo delle operazioni.

L'esigibilità dei diritti e delle obbligazioni contrattuali e la probabilità di incassare il corrispettivo sono condizioni necessarie per identificare un contratto con i clienti ai fini contabili. In assenza di tali condizioni infatti, secondo l'IFRS 15, il contratto non dovrebbe esistere contabilmente e i ricavi non potrebbero essere rilevati. Stante le attuali condizioni di incertezza diviene quindi necessario verificare l'esistenza di tali presupposti all'inizio del contratto e ogni qualvolta vi sia una possibile modifica sostanziale nei fatti e nelle circostanze rilevanti.

Inoltre, è stata rivista la stima della componente variabile dei corrispettivi che, stante l'attuale situazione di incertezza, risulta complessa e richiede un elevato grado di giudizio, per via della limitazione ("constraint") prevista dal principio che consente di rilevare i ricavi limitatamente alle quote che risultano altamente probabili che non possano essere oggetto di storno in futuro (cd. "reversal"). Allo stesso modo gli effetti delle implicazioni operative derivanti dal diffondersi della pandemia sono stati valutati e, ove necessario, considerati nella stima dei costi a vita intera dei progetti.

Alla data dell'11 gennaio 2021 la quasi totalità dei rischi attivi legati alla pandemia COVID-19 è stata quantificata e il valore atteso dei rischi oggi è circa l'1,5% del valore atteso totale di tutti i rischi associati ai progetti Saipem, in diminuzione rispetto al valore comunicato al primo semestre 2020, per effetto dell'incremento del valore stimato delle opportunità (positive risk side) evidenziate dai progetti (ad esempio possibili rinegoziazioni contrattuali) e di una parziale riduzione del valore stimato dei rischi (negative risk side) associati ai progetti Saipem.

Le aree geografiche in cui si rileva la maggiore esposizione al rischio, pur con situazioni differenziate per divisioni, sono l'Arabia Saudita, l'Europa, la Russia, il Caspio e l'Africa Occidentale.

Identificazione impatto economico COVID-19: relativamente alle attività contrattuali da valutazione nelle commesse a lungo termine, i cui ricavi sono rilevati "over the time" sulla base di metodi di input come il "cost to cost", la stima degli oneri a finire e della tempistica per l'adempimento delle performance obligation ha reso necessario valutare l'eventuale esclusione dall'avanzamento dei progetti di quei costi legati al COVID-19.

A tal fine, Saipem ha identificato tre "cluster" in cui sono stati allocati i costi associati al COVID-19:

  1. Costi direttamente connessi al COVID-19: sono i costi direttamente connessi al COVID-19 in quanto sostenuti, o da sostenere, per gestire l'emergenza presso le società del Gruppo e presso i siti di progetto; costi che restano a carico di Saipem in quanto contrattualmente non rimborsabili da parte del cliente. Questi costi sono rilevati su apposite commesse separate dalle commesse operative e sono rilevati tra i costi nel conto economico senza generazione di avanzamento di commessa (e quindi senza rilevare contract asset patrimoniali) e senza riconoscimento di alcun margine. Nel corso del 2020 i costi direttamente imputabili al COVID-19 ammontano a circa 110 milioni di euro (tra gli altri, per esempio: i costi per le risorse in stand-by in conformità con le norme sulla quarantena e nel caso in cui le attività dei siti operativi e dei mezzi navali siano state bloccate dalle autorità, per l'acquisto di dispositivi e apparecchiature di protezione individuale in aggiunta alle pratiche standard, per la sanificazione delle aree di lavoro, per l'organizzazione di voli charter per il rientro delle persone) evidenziando nel quarto trimestre una diminuzione che riflette la capacità di adattamento dell'azienda e l'efficacia delle misure adottate.

  2. Costi indirettamente connessi al COVID-19: sono i costi sostenuti, o da sostenere, per i quali non è possibile distinguere con ragionevole certezza se siano dovuti alla pandemia o ad altre cause collegate, per esempio, alle mutate condizioni di mercato dovute alla dinamica delle quotazioni del greggio. Si tratta, a titolo esemplificativo, di costi di "delay" delle attività di progetto o di cantiere che sono continuate nonostante le difficoltà dovute ad esempio alla riduzione del personale, allo slittamento di consegna dei materiali o al rinvio da parte dei clienti. Tale tipologia di costi sono inclusi nelle stime a vita intera delle commesse.

SAIPEM RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2020

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  1. Costi "to be evaluated case by case": sono costi diretti di progetto per i quali la Società dichiara la "causa di forza maggiore" o che sono sostenuti per personale tenuto in stand-by causa lockdown, la cui allocazione va valutata caso per caso in virtù della particolarità della situazione, del cliente, del contratto, etc. Non sono state identificate casistiche specifiche e quantificabili di questa fattispecie.

Mercato di riferimento: per quanto concerne le prospettive future ipotizzabili sull'andamento dei mercati, si rileva come la pandemia COVID-19 stia continuando a destabilizzare molti settori industriali a livello globale, in ragione del prolungamento della diffusione del virus in alcune regioni sviluppate (tra cui gli Stati Uniti) e della diffusione in regioni meno ricche, che in una prima fase erano state poco colpite. Il settore dell'energia è uno dei più impattati dalla pandemia a causa principalmente del calo della domanda globale. I principali analisti proiettano scenari di prezzo del petrolio, nel medio periodo, su livelli inferiori rispetto a quanto previsto in precedenza, con un effetto negativo anche nei prossimi anni su tutto il comparto Oil&Gas e, in misura maggiore, sui contrattisti e sulle società di servizi focalizzate sull'Upstream (Drilling Onshore e Offshore ed E&C Offshore).

Si sottolinea che Saipem progetta e realizza impianti commissionati da clienti sulla base di valutazioni di investimento pluriennali, con tempi di realizzazione tra la fase iniziale di concept dell'iniziativa e quella di sviluppo, e quindi costruzione, che variano mediamente tra i quattro e i sette anni a seconda della complessità del progetto.

Va inoltre osservato che per la natura del business e la diversificazione in vari segmenti, non vi è una correlazione diretta tra l'andamento del prezzo del petrolio e i risultati economici di Saipem, il cui backlog E&C, a dicembre 2020, è caratterizzato per oltre il 70% da progetti non-oil, che includono GNL e rinnovabili (efficienza energetica).

Business outlook: lo scenario di business per il 2021 sarà comunque ancora condizionato dalla pandemia, in particolare nel primo semestre. Per questo motivo, la società non è al momento in grado di fornire una guidance finanziaria puntuale. I volumi dell'anno e oltre sono ben supportati dal cospicuo portafoglio ordini, il cui mix di progetti e l'avanzamento operativo consentono di prevedere per il 2021 un EBITDA adjusted a un livello simile al 2020. Nuove iniziative di efficienza sono state avviate sui costi strutturali per circa 30 milioni di euro nel 2021, che si aggiungono ai risparmi del 2020. Gli investimenti tecnici nel 2021 sono attesi a circa 450 milioni di euro.

Oltre il 2021, con il progresso della campagna vaccinale, l'avanzamento nell'esecuzione dei progetti, unito a efficienze e a un'ulteriore ripresa dell'attività commerciale, si attende il ritorno a una crescita dell'EBITDA adjusted e la ripresa del percorso di riduzione dell'indebitamento finanziario netto.

Questo scenario non tiene in considerazione un ulteriore e possibile significativo deterioramento del contesto macroeconomico e di business a seguito, ad esempio, dell'intensificarsi dell'epidemia da COVID-19.

La situazione di incertezza determinata dal persistere della pandemia e dei timori delle sue varianti, nel contempo mitigati dalle aspettative connesse alla scoperta e diffusione dei vaccini, potrebbe continuare a produrre effetti più o meno rilevanti sulle attività commerciali e operative delle divisioni e conseguentemente sui valori economici, patrimoniali e finanziari del Gruppo, anche alla luce di quanto segue:

  • ≥ cantieri e basi logistiche: produttività limitata e ritardi delle attività di ingegneria a causa delle restrizioni agli spostamenti e alla presenza sui siti operativi;
  • ≥ progetti in corso: riduzioni di scopo del lavoro, interruzione di progetti per "forza maggiore", rallentamento attività a causa della riduzione del personale operativo di progetto, richieste di sconti da parte dei clienti su rate di noleggio di perforazione, problemi relativi alla rotazione del personale all'estero e cambi squadra;
  • ≥ offerte in corso: allungamento dei tempi di assegnazione dei contratti.

Nonostante lo stato di crisi generato dal COVID-19 e dalle mutate condizioni di mercato a esso connesse, il presupposto della continuità aziendale utilizzato per la redazione del bilancio consolidato annuale al 31 dicembre 2020 può, in base alle informazioni a oggi disponibili, ritenersi adeguato anche a seguito delle misure di gestione e contenimento attuate e sopra descritte.

RICAVI, ATTIVITÀ E PASSIVITÀ CONTRATTUALI

I processi e le modalità di riconoscimento dei ricavi e di valutazione delle attività e passività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine sono basati sulla stima dei ricavi e dei costi a vita intera di progetti di durata ultra annuale il cui apprezzamento è influenzato da significativi elementi valutativi che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei costi per completare ciascun progetto inclusa la stima dei rischi e delle penali contrattuali, laddove applicabili, alla valutazione di modifiche contrattuali previste o in corso di negoziazione e agli eventuali cambiamenti di stima rispetto al precedente esercizio. In particolare nella valutazione delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine si tiene conto delle richieste di corrispettivi aggiuntivi, rispetto a quelli contrattualmente convenuti, se sono sostanzialmente approvate dal committente nell'oggetto e/o nel prezzo.

SVALUTAZIONI DI ATTIVITÀ FINANZIARIE

La verifica, classificazione e misurazione del rischio di credito delle controparti ai fini della determinazione della svalutazione delle attività finanziarie è un processo articolato e complesso che richiede l'esercizio di un giudizio professionale da parte della Direzione Aziendale.

Analogamente ai processi di impairment che interessano le altre poste del bilancio, le stime effettuate, ancorché basate sulle migliori informazioni disponibili e sull'adozione di adeguate metodologie e tecniche di valutazione, risultano intrinsecamente caratterizzate da elementi di aleatorietà e dall'esercizio di un giudizio professionale e potrebbero determinare previsioni di valori recuperabili differenti rispetto ai valori che si andranno effettivamente a realizzare.

SVALUTAZIONI DI ATTIVITÀ NON FINANZIARIE

Le attività non finanziarie sono svalutate quando eventi o modifiche delle circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile.

Gli eventi che possono determinare una svalutazione di attività non finanziarie sono variazioni significative e durature nelle prospettive del segmento di mercato in cui l'asset viene utilizzato. La decisione se procedere a una svalutazione e la quantificazione della stessa dipendono dalle valutazioni della Direzione Aziendale su fattori complessi e altamente incerti, tra i quali l'andamento futuro del mercato di riferimento, l'impatto dell'inflazione e dei miglioramenti tecnologici sui costi operativi, le condizioni della domanda e dell'offerta su scala globale o regionale, l'evoluzione dell'attività operativa e commerciale delle Divisioni, l'insight di business derivante dalle discussioni, nonché le interazioni di natura strategica o commerciale con clienti, partner, fornitori e concorrenti da parte delle Divisioni.

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La svalutazione delle attività non finanziarie è determinata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'utilizzo dell'attività al netto degli oneri di dismissione. Tale verifica è effettuata a livello del più piccolo aggregato di attività (cash generating unit o CGU) che genera flussi finanziari in entrata e in uscita ampiamente indipendenti dai flussi finanziari generati da altre attività o gruppi di attività e sulla base del quale la Direzione Aziendale valuta la redditività del business.

Nel mese di luglio 2018 il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha approvato un nuovo orientamento strategico della Società definendo obiettivi e priorità strategiche specifici per ciascuna divisione. In coerenza sono state approvate dal Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA modifiche dell'assetto organizzativo e di governance, implementate nel corso del secondo semestre dell'anno, al fine di completare il processo di divisionalizzazione iniziato nel 2017. In linea con questo orientamento strategico, i processi commerciali attivi (acquisizione dei progetti) e passivi (acquisto di beni e servizi), il processo di pianificazione strategica e il processo di autorizzazione degli investimenti vengono sostanzialmente delegati ai Division Manager. Coerentemente, le modifiche organizzative e di governance introdotte determinano una diversa modalità di gestione operativa delle Divisioni, caratterizzata adesso da una maggiore e più diretta responsabilità operativo-gestionale e strategica dei Division Manager.

A partire dalla Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2018, a seguito della sopra citata adozione del nuovo orientamento strategico e della conseguente modifica del modello organizzativo è stata coerentemente aggiornata la procedura di impairment test delle CGU del Gruppo, modificando il processo di stima del tasso di attualizzazione utilizzato per la stima del value in use, prevedendo la determinazione di WACC differenziati per segmento di business, tali da riflettere i rischi specifici dei singoli segmenti di business a cui appartengono le CGU sottoposte al test.

Considerato che i cambiamenti apportati alle modalità di stima del costo del capitale risultano motivati e riconducibili agli elementi di novità introdotti a seguito della delibera sul nuovo orientamento strategico e la ridefinizione dell'assetto organizzativo, l'affinamento/aggiornamento della procedura di impairment test operato nel 2018 rientra, ai sensi dello IAS 8, nella fattispecie del "cambiamento di stime contabili". Di conseguenza, gli effetti di tale aggiornamento sono stati applicati su base prospettica, a partire dalla redazione della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2018, e non su base retroattiva.

I flussi di cassa attesi per ciascuna CGU sono quantificati sulla base dell'ultimo Piano Strategico, avendo riferimento anche ai risultati consuntivati, elaborato dal management e approvato dal CdA. Il Piano contiene le previsioni, elaborate da management alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima, in ordine ai volumi di attività, ai costi operativi, ai margini, agli investimenti coerenti con le linee strategiche, gli assetti industriali, commerciali e strategici delle specifiche Divisioni tenuto conto anche dello scenario di mercato (incluso l'andamento delle principali variabili monetarie, i.e. tassi di cambio e tassi di inflazione). Pertanto, le previsioni di Piano (così come quelle di lungo termine dopo il periodo di Piano), seppur basate su assunzioni complesse che per la loro natura comportano il ricorso al giudizio degli amministratori, sono fondate su basi ragionevolmente obiettive (che tengano quindi conto del contesto di mercato e delle specificità di Saipem), e senza essere condizionate al verificarsi di uno specifico evento (ad es. l'affermarsi di una nuova tecnologia), al fine di esprimere allo stesso tempo la migliore stima del management e i flussi medi attesi.

Infine, in coerenza con le disposizioni dello IAS 36, i flussi di cassa utilizzati ai fini del test di impairment non tengono conto di eventuali flussi in entrata e/o in uscita derivanti: (i) da una futura ristrutturazione non ancora approvata o per la quale l'entità non si è ancora impegnata o (ii) dal miglioramento od ottimizzazione dell'andamento dell'attività sulla base di iniziative non ancora avviate o approvate per le quali non esiste ancora un commitment nei confronti di terzi per l'incremento della capacità produttiva rispetto a quella attuale.

I flussi di cassa così determinati sono attualizzati utilizzando tassi che tengono conto del rischio specifico dei segmenti di business a cui appartengono le singole CGU.

Per gli asset che non costituiscono CGU autonome (i.e. i mezzi navali E&C Offshore, le yard di fabbricazione E&C Offshore ed E&C Onshore e i rig di perforazione Drilling Onshore) e che presentano indicatori di impairment, si procede a una verifica della sostenibilità della vita tecnico-economica residua, per verificare l'eventuale necessità di registrare una svalutazione ai sensi dello IAS 16, prima di effettuare il test di impairment a livello della CGU di appartenenza.

Il goodwill e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore. Anche con riferimento al goodwill, la verifica è effettuata a livello della CGU a cui il goodwill è attribuito. Quando il valore di iscrizione della CGU comprensivo del goodwill ad essa attribuita è superiore al valore recuperabile, la differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria al goodwill fino a concorrenza del suo ammontare; l'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto al goodwill è imputata pro-quota al valore di libro degli altri asset a vita utile definita che costituiscono la CGU.

LEASING

La complessità delle fattispecie contrattuali, nonché la loro durata ultrannuale, richiede l'esercizio di una serie articolata di giudizi da parte della Direzione Aziendale per la definizione delle assunzioni da adottare ai fini dell'identificazione e valutazione di particolari aspetti che hanno un impatto sulla rilevazione contabile e l'esposizione in bilancio, quali:

≥ la determinazione della ragionevole certezza di esercitare o meno un'opzione di estensione e/o di risoluzione prevista da un contratto di leasing, che incide sulla valutazione dei periodi coperti da opzioni di estensione (o di terminazione anticipata) ai fini della determinazione della durata del contratto. Al riguardo, la ragionevole certezza di esercitare tali opzioni è verificata alla commencement date, considerando tutti i fatti e le circostanze che generano un incentivo economico a esercitarle, nonché

quando si verificano eventi o modifiche significativi nelle circostanze che sono sotto il controllo del locatario e che influenzano la valutazione precedentemente effettuata;

  • ≥ l'identificazione dei pagamenti variabili e delle loro caratteristiche ai fini della stima per la loro inclusione, o meno, nella determinazione della "Lease Liability" e del "Right of Use" asset (i pagamenti variabili legati all'utilizzo del bene o al fatturato sono imputati a conto economico e pertanto non partecipano alla loro determinazione);
  • ≥ il tasso di attualizzazione utilizzato per la determinazione della "Lease Liability" rappresentato dal tasso di finanziamento incrementale del locatario. Tale tasso è definito tenendo conto della durata dei contratti di leasing, della valuta nella quale sono denominati e delle caratteristiche dell'ambiente economico in cui operano i lessee. Il valore attuale dei pagamenti ancora dovuti per il leasing è determinato adottando un tasso di sconto che riflette il tasso di finanziamento incrementale di Saipem ed è definito sulla base della curva benchmark spot euro aggiustata per il rischio Saipem. Il tasso è definito tenendo conto, anche, del rischio legato alla valuta di denominazione e alla durata del contratto sottostante.

In tema di impairment test per il locatario, è previsto che il Right of Use relativo ai beni condotti in leasing sia incluso nel test per valutare eventuali riduzioni di valore ai sensi dello IAS 36, analogamente agli altri asset aziendali di proprietà. Con riferimento alla verifica di recuperabilità del Right of Use si considera: (i) l'allocazione alle CGU di appartenenza delle attività per Right of Use dei beni in leasing; (ii) la durata del contratto di leasing sottostante rispetto all'orizzonte temporale considerato nella determinazione dei flussi di cassa della CGU; (iii) il valore d'uso di una CGU che contiene un Right of Use.

Nell'esercizio del test di impairment Saipem: (i) utilizza i tassi di attualizzazione che riflettono la leva finanziaria riconducibile ai contratti di leasing; (ii) considera il Right of Use nel capitale investito netto testato; (iii) determina il Value in Use escludendo i relativi canoni di leasing.

BUSINESS COMBINATION

La rilevazione delle operazioni di business combination implica l'attribuzione alle attività e passività dell'impresa acquisita della differenza tra il costo di acquisto e il valore netto contabile. Per la maggior parte delle attività e delle passività, l'attribuzione della differenza è effettuata rilevando le attività e le passività al loro fair value. La parte non attribuita se positiva è iscritta a goodwill, se negativa è imputata a conto economico. L'allocazione del prezzo pagato operata in via provvisoria è suscettibile di revisione/aggiornamento entro i 12 mesi successivi all'acquisizione avendo riguardo a nuove informazioni su fatti e circostanze esistenti alla data dell'acquisizione. Nel processo di attribuzione la Direzione Aziendale si avvale delle informazioni disponibili e, per le business combination più significative, di valutazioni esterne; il processo di allocazione, che richiede, in funzione delle informazioni disponibili, l'esercizio di un giudizio complesso da parte della Direzione Aziendale rileva anche ai fini dell'applicazione dell'equity method.

FONDI PER RISCHI E ONERI

Saipem e alcune società del Gruppo sono parte di procedimenti giudiziali e amministrativi per i quali si valuta l'eventuale accantonamento a fondi connessi prevalentemente ai contenziosi legali e fiscali. Il processo e le modalità di valutazione dei rischi legati a tali procedimenti sono basati su elementi complessi che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla valutazione delle incertezze connesse alla previsione degli esiti dei procedimenti, alla loro classificazione tra i fondi, ovvero tra le passività tenuto conto degli elementi di valutazione acquisiti dalla funzione legale interna e dai consulenti legali esterni.

La stima degli accantonamenti in queste materie è frutto di un processo complesso che comporta giudizi soggettivi da parte della Direzione Aziendale.

BENEFICI PER I DIPENDENTI

I programmi a benefici definiti sono valutati sulla base di eventi incerti e di ipotesi attuariali che comprendono, tra le altre, i tassi di sconto, il livello delle retribuzioni future, i tassi di mortalità, l'età di ritiro e gli andamenti futuri delle spese sanitarie coperte.

Le principali assunzioni utilizzate per la quantificazione di tali benefici sono determinate come segue: (i) i tassi di sconto e di inflazione che rappresentano i tassi in base ai quali l'obbligazione nei confronti dei dipendenti potrebbe essere effettivamente adempiuta, si basano sui tassi che maturano su titoli obbligazionari corporate di elevata qualità (ovvero, in assenza di un "deep market" di tali titoli, sui rendimenti dei titoli di stato) e sulle aspettative inflazionistiche dei Paesi interessati o dell'area valutaria di riferimento; (ii) il livello delle retribuzioni future è determinato sulla base di elementi quali le aspettative inflazionistiche, la produttività, gli avanzamenti di carriera e di anzianità; (iii) il costo futuro delle prestazioni sanitarie è determinato sulla base di elementi quali l'andamento presente e passato dei costi delle prestazioni sanitarie, comprese assunzioni sulla crescita inflativa di tali costi, e le modifiche nelle condizioni di salute degli aventi diritto; (iv) le assunzioni demografiche riflettono la migliore stima dell'andamento di variabili, quali ad esempio la mortalità, il turnover e l'invalidità relative alla popolazione degli aventi diritto.

Normalmente si verificano differenze nel valore della passività (attività) netta dei piani per benefici ai dipendenti derivanti dalle cd. rivalutazioni rappresentate, tra l'altro, dalle modifiche delle ipotesi attuariali utilizzate, dalla differenza tra le ipotesi attuariali precedentemente adottate e quelle che si sono effettivamente realizzate e dal differente rendimento delle attività al servizio del piano rispetto a quello considerato nel net interest. Le rivalutazioni sono rilevate nel prospetto del conto economico complessivo per i piani a benefici definiti e a conto economico per i piani a lungo termine.

CREDITI

La recuperabilità del valore di iscrizione dei crediti e la necessità di rilevare un'eventuale svalutazione degli stessi è effettuata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model" illustrato al paragrafo "Svalutazioni di attività finanziarie". Tale processo comporta altresì giudizi complessi e/o soggettivi da parte della Direzione Aziendale. I fattori considerati nell'ambito di tali giudizi riguardano tra l'altro il merito creditizio della controparte ove disponibile, l'ammontare e la tempistica dei pagamenti futuri attesi, gli eventuali strumenti di mitigazione del rischio di credito posti in essere, nonché le eventuali azioni poste in essere o previste per il recupero dei crediti.

FAIR VALUE

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La determinazione del fair value di strumenti finanziari e non finanziari rappresenta un processo articolato caratterizzato dall'utilizzo di metodologie e tecniche di valutazione complesse e che prevede la raccolta di informazioni aggiornate dai mercati di riferimento e/o l'utilizzo di dati di input interni.

Analogamente alle altre stime, la determinazione del fair value ancorché basata sulle migliori informazioni disponibili e sull'adozione di adeguate metodologie e tecniche di valutazione, risulta intrinsecamente caratterizzata da elementi di aleatorietà e dall'esercizio di un giudizio professionale e potrebbe determinare previsioni di valori differenti rispetto a quelli che si andranno effettivamente a realizzare.

5 Principi contabili di recente emanazione con efficacia dal 2021 ed esercizi successivi

Principi contabili e interpretazioni emessi dallo IASB/IFRIC e omologati dalla Commissione Europea

Con il Regolamento n. 2020/2097, emesso dalla Commissione Europea in data 16 dicembre 2020, sono state omologate le modifiche all'IFRS 4 "Contratti assicurativi". Le modifiche mirano a rimediare alle conseguenze contabili temporanee causate dello sfasamento tra la data di entrata in vigore dell'IFRS 9 "Strumenti finanziari" e la data di entrata in vigore del futuro IFRS 17 "Contratti assicurativi". In particolare, le modifiche all'IFRS 4 prorogano la scadenza dell'esenzione temporanea dall'applicazione dell'IFRS 9 fino al 2023 al fine di allineare la data di entrata in vigore dell'IFRS 9 al nuovo IFRS 17. Le disposizioni sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2021 o data successiva.

Con il Regolamento n. 2021/25, emesso dalla Commissione Europea in data 13 gennaio 2021, è stato omologato il documento "Interest Rate Benchmark Reform - Phase 2, Amendments to IFRS 9, IAS 39, IFRS 7, IFRS 4 and IFRS 16 (the amendments)" con il quale lo IASB ha dato luogo alla seconda fase della riforma del cambiamento dei tassi di riferimento. Queste modifiche riguardano il trattamento contabile da applicare in caso di cambiamenti nella base della determinazione dei flussi di cassa contrattuali di attività o passività finanziarie e gli impatti di tali modifiche sulle relazioni di copertura interessate dalla riforma IBOR (strumento di copertura e/o elemento coperto). Le suddette modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2021 o data successiva.

Allo stato Saipem ritiene che le modifiche sopra indicate non abbiano impatti significativi sul Gruppo.

Principi contabili e interpretazioni emessi dallo IASB/IFRIC e non ancora omologati dalla Commissione Europea

In data 14 maggio 2020 lo IASB ha emesso il documento "Annual Improvements to IFRS Standards 2018-2020 Cycle"e pubblicato gli emendamenti allo IAS 16 "Property, plant and equipment", allo IAS 37 "Provisions, contingent liabilities and contingent asset", all'IFRS 3 "Business combinations". Le modifiche ai principi sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2022 o data successiva.

In data 25 giugno 2020 lo IASB ha emesso le modifiche all'IFRS 17 "Insurance Contracts" che definiscono il trattamento contabile dei contratti assicurativi emessi e dei contratti di riassicurazione posseduti. Le disposizioni dell'IFRS 17, che superano quelle attualmente previste dall'IFRS 4 "Contratti assicurativi", hanno lo scopo di aiutare le imprese ad attuare lo standard e a (i) ridurre i costi semplificando i requisiti previsti dalla norma; (ii) rendere più facile le esposizioni delle disclosure nei bilanci; (iii) facilitare la transizione al nuovo standard, rinviando la sua entrata vigore. Le modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2023 o data successiva .

In data 15 luglio 2020 lo IASB ha emesso il documento Amendment to IAS 1 "Classification of Liabilities as Current or Non current - Deferral of Effective Date" con il quale, per via della pandemia di COVID-19, è stata posticipata l'entrata in vigore delle modifiche a partire dal 1° gennaio 2023.

In data 12 febbraio 2021 lo IASB ha emesso il documento "Amendments to IAS 8, Definition of Accounting Estimates" con il quale viene puntualizzata la nozione di stime contabili, eliminando la definizione di cambiamento nelle stime contabili. Nella nuova accezione le stime contabili sono definite come importi monetari soggetti a misura di incertezza; le modifiche chiariscono le modalità con cui le singole entità dovrebbero distinguere i cambiamenti dei principi contabili dai cambiamenti nelle stime contabili. Tale distinzione è importante perché le variazioni nelle stime contabili sono applicate prospetticamente solo alle operazioni future e ad altri eventi futuri, mentre le variazioni nei principi contabili sono generalmente applicate retroattivamente. Le modifiche al principio sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2023 o data successiva.

In data 12 febbraio 2021, lo IASB ha emesso il documento "Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2, Disclosure of Accounting Policies" con il quale si richiede alle singole entità di fornire maggiori informazioni in merito alle loro politiche contabili, piuttosto che ai principi contabili. Le modifiche al Practice Statement forniscono indicazioni sulle modalità di applicazione del concetto di materialità all'informativa contabile. Le modifiche al principio sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2023 o data successiva.

Allo stato Saipem sta valutando gli eventuali impatti sul Gruppo delle modifiche ai principi indicati.

6 Area di consolidamento al 31 dicembre 2020

Impresa consolidante
Ragione sociale Sede legale Valuta Capitale sociale Soci % Possesso di consolidamento
di valutazione (*)
% Consolidata
di pertinenza
o criterio
Metodo
Saipem
Saipem SpA San Donato Milanese EUR 2.191.384.693 Eni SpA
CDP Industria SpA
Saipem SpA
Soci terzi
30,54
12,55
1,74
55,17

Imprese controllate

Italia

Ragione sociale Sede legale Valuta Capitale sociale Soci % Possesso % Consolidata
di pertinenza
Saipem
di consolidamento
di valutazione (*)
o criterio
Metodo
Denuke Scarl San Donato Milanese EUR 10.000 Saipem SpA
Soci terzi
55,00
45,00
55,00 C.I.
International Energy Services SpA San Donato Milanese EUR 50.000 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Saipem Offshore Construction SpA San Donato Milanese EUR 20.000.000 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Servizi Energia Italia SpA San Donato Milanese EUR 20.000.000 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Smacemex Scarl (**) San Donato Milanese EUR 10.000 Saipem SpA
Soci terzi
60,00
40,00
60,00 Co.
SnamprogettiChiyoda sas
di Saipem SpA
San Donato Milanese EUR 10.000 Saipem SpA
Soci terzi
99,90
0,10
99,90 C.I.

Estero

Andromeda Consultoria Tecnica
e Representações Ltda
Rio de Janeiro
(Brasile)
BRL 20.494.210 Saipem SpA
Snamprogetti Netherlands BV
99,00
1,00
100,00 C.I.
Boscongo SA Pointe-Noire
(Congo)
XAF 6.190.600.500 Saipem SA 100,00 100,00 C.I.
ER SAI Caspian Contractor Llc Almaty
(Kazakhstan)
KZT 1.105.930.000 Saipem International BV
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 C.I.
ERS - Equipment Rental & Services BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 90.760 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
European Maritime Construction sas Montigny le Bretonneux
(Francia)
EUR 42.370 Saipem SA 100,00 100,00 C.I.
Global Petroprojects Services AG Zurigo
(Svizzera)
CHF 5.000.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Moss Maritime AS Lysaker
(Norvegia)
NOK 40.000.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
North Caspian Service Co Almaty
(Kazakhstan)
KZT 375.350.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Petrex SA Lima
(Perù)
PEN 469.359.045 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
PT Saipem Indonesia Jakarta
(Indonesia)
USD 372.778.100 Saipem International BV
Soci terzi
99,99
0,01
99,99 C.I.

(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo

(**) Società in liquidazione.

Ragione sociale Sede legale Valuta Capitale sociale Soci % Possesso % Consolidata
di pertinenza
Saipem
di consolidamento
di valutazione (*)
o criterio
Metodo
Saimexicana SA de Cv Delegacion Cuauhtemoc
(Messico)
MXN 5.922.304.200 Saipem SA 100,00 100,00 C.I.
Saipem (Beijing) Technical
Services Co Ltd
Pechino
(Cina)
USD 6.700.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem (Malaysia) Sdn Bhd Kuala Lumpur
(Malesia)
MYR 61.033.500 Saipem International BV
Soci terzi
41,94
58,06 (a)
100,00 C.I.
Saipem (Nigeria) Ltd Lagos
(Nigeria)
NGN 259.200.000 Saipem International BV
Soci terzi
89,41
10,59
89,41 C.I.
Saipem (Portugal) Comércio Marítimo,
Sociedade Unipessoal Lda
Caniçal
(Portogallo)
EUR 299.278.738 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem America Inc Wilmington
(USA)
USD 1.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Argentina de Perforaciones,
Montajes y Proyectos Sociedad Anónima, (Argentina)
Minera, Industrial, Comercial
y Financiera () (*)
Buenos Aires ARS 1.805.300 Saipem International BV
Soci terzi
99,90
0,10
99,90 P.N.
Saipem Asia Sdn Bhd Kuala Lumpur
(Malesia)
MYR 8.116.500 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Australia Pty Ltd West Perth
(Australia)
AUD 566.800.001 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Canada Inc Montreal
(Canada)
CAD 100.100 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Contracting Algérie SpA Algeri
(Algeria)
DZD 1.556.435.000 Sofresid SA 100,00 100,00 C.I.
Saipem Contracting Netherlands BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 20.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Contracting Nigeria Ltd Lagos
(Nigeria)
NGN 827.000.000 Saipem International BV
Soci terzi
97,94
2,06
97,94 C.I.
Saipem do Brasil
Serviçõs de Petroleo Ltda
Rio de Janeiro
(Brasile)
BRL 2.110.796.299 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Drilling Llc Mosca
(Russia)
RUB 10.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Drilling Norway AS Sola
(Norvegia)
NOK 110.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem East Africa Ltd Kampala
(Uganda)
UGX 3.791.000.000 Saipem International BV
Snamprogetti Netherlands BV
51,00
49,00
100,00 C.I.
Saipem Finance International BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 1.000.000 Saipem International BV
Saipem SpA
75,00
25,00
100,00 C.I.
Saipem Guyana Inc Georgetown
(Guyana)
GYD 200.000 Saipem Ltd 100,00 100,00 C.I.
Saipem India Projects Private Ltd Chennai
(India)
INR 526.902.060 Saipem SA 100,00 100,00 C.I.
Saipem Ingenieria
Y Construcciones SLU
Madrid
(Spagna)
EUR 80.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem International BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 172.444.000 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Saipem Ltd Kingston upon Thames Surrey
(Regno Unito)
EUR 7.500.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.

(**) Società in liquidazione.

(***) Società non operativa nell'esercizio.

(a) Percentuale di controllo. La percentuale di possesso comprensiva delle azioni preferenziali è pari a 99,02% Saipem International BV e 0,98% Soci terzi.

(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo

Ragione sociale Sede legale Valuta Capitale sociale Soci % Possesso % Consolidata
di pertinenza
Saipem
di consolidamento
di valutazione (*)
o criterio
Metodo
Saipem Luxembourg SA Lussemburgo
(Lussemburgo)
EUR 31.002 Saipem Maritime Asset
Management
Luxembourg Sàrl
100,00 100,00 C.I.
Saipem Maritime Asset
Management Luxembourg Sàrl
Lussemburgo
(Lussemburgo)
USD 378.000 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Saipem Misr
for Petroleum Services (S.A.E.)
Port Said
(Egitto)
EUR 2.000.000 Saipem International BV
ERS - Equipment Rental
& Services BV
Saipem (Portugal) Comércio
Marítimo, Sociedade
Unipessoal Lda
99,92
0,04
0,04
100,00 C.I.
Saipem Moçambique Lda Maputo
(Mozambico)
MZN 535.075.000 Saipem SA
Saipem International BV
99,98
0,02
100,00 C.I.
Saipem Norge AS Sola
(Norvegia)
NOK 100.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saipem Offshore México SA de Cv Delegacion Cuauhtemoc
(Messico)
MXN 998.259.500 Saimexicana SA de Cv 100,00 100,00 C.I.
Saipem Offshore Norway AS Sola
(Norvegia)
NOK 120.000 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Saipem Romania Srl Aricestii Rahtivani
(Romania)
RON 29.004.600 Snamprogetti Netherlands BV
Saipem International BV
99,00
1,00
100,00 C.I.
Saipem SA Montigny le Bretonneux
(Francia)
EUR 25.050.000 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Saipem Services México SA de Cv Delegacion Cuauhtemoc
(Messico)
MXN 50.000 Saimexicana SA de Cv 100,00 100,00 C.I.
Saipem Singapore Pte Ltd Singapore
(Singapore)
SGD 36.090.000 Saipem SA 100,00 100,00 C.I.
Saiwest Ltd Accra
(Ghana)
GHS 937.500 Saipem SA
Soci terzi
49,00
51,00
49,00 C.I.
Sajer Iraq Co for Petroleum Services,
Trading, General Contracting
& Transport Llc
Baghdad
(Iraq)
IQD 300.000.000 Saipem International BV
Soci terzi
60,00
40,00
60,00 C.I.
Saudi Arabian Saipem Ltd Al-Khobar
(Arabia Saudita)
SAR 130.000.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Saudi International
Energy Services Ltd Co
Dhahran
(Arabia Saudita)
SAR 1.000.000 International Energy
Services SpA
100,00 100,00 C.I.
Sigurd Rück AG Zurigo
(Svizzera)
CHF 25.000.000 Saipem International BV 100,00 100,00 C.I.
Snamprogetti Engineering
& Contracting Co Ltd
Dhahran
(Arabia Saudita)
SAR 10.000.000 Snamprogetti Netherlands BV 100,00 100,00 C.I.
Snamprogetti Engineering BV Schiedam
(Paesi Bassi)
EUR 18.151 Saipem Maritime
Asset Management
Luxembourg Sàrl
100,00 100,00 C.I.
Snamprogetti Netherlands BV Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 203.000 Saipem SpA 100,00 100,00 C.I.
Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc Al-Khobar
(Arabia Saudita)
SAR 10.000.000 Saipem International BV
Snamprogetti Netherlands BV
95,00
5,00
100,00 C.I.
Sofresid Engineering SA Montigny le Bretonneux
(Francia)
EUR 1.217.783 Sofresid SA
Soci terzi
99,99
0,01
100,00 C.I.
Sofresid SA Montigny le Bretonneux
(Francia)
EUR 26.454.765 Saipem SA 100,00 100,00 C.I.
Sonsub International Pty Ltd West Perth
(Australia)
AUD 13.157.570 Saipem Australia Pty Ltd 100,00 100,00 C.I.

Imprese collegate e controllate congiunte

177-298SaipemBil20Ita.qxd 7-04-2021 11:10 Pagina 213

Italia

Ragione sociale Sede legale Valuta Capitale sociale Soci % Possesso % Consolidata
di pertinenza
Saipem
di consolidamento
di valutazione (*)
o criterio
Metodo
ASG Scarl San Donato Milanese EUR 50.864 Saipem SpA
Soci terzi
55,41
44,59
55,41 P.N.
CCS JV Scarl Δ San Donato Milanese EUR 150.000 Servizi Energia Italia SpA
Soci terzi
75,00
25,00
75,00 P.N.
CEPAV (Consorzio Eni
per l'Alta Velocità) Due
San Donato Milanese EUR 51.646 Saipem SpA
Soci terzi
59,09
40,91
59,09 P.N.
CEPAV (Consorzio Eni
per l'Alta Velocità) Uno
San Donato Milanese EUR 51.646 Saipem SpA
Soci terzi
50,36
49,64
50,36 P.N.
Consorzio F.S.B. Δ Venezia - Marghera EUR 15.000 Saipem SpA
Soci terzi
29,10
70,90
29,10 Co.
Consorzio Sapro Δ San Giovanni Teatino EUR 10.329 Saipem SpA
Soci terzi
51,00
49,00
51,00 Co.
Rosetti Marino SpA Ravenna EUR 4.000.000 Saipem SA
Soci terzi
20,00
80,00
20,00 P.N.
SCD JV Scarl Δ San Donato Milanese EUR 100.000 Servizi Energia Italia SpA
Soci terzi
59,32
40,68
60,00 P.N.
Ship Recycling Scarl (**) Δ Genova EUR 10.000 Saipem SpA
Soci terzi
51,00
49,00
51,00 J.O.

Estero

CCS LNG Mozambique Lda (***) Δ Maputo
(Mozambico)
MZN 150.000 Saipem International BV
Soci terzi
33,33
66,67
33,33 P.N.
CCS Netherlands BV () (*) Δ Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 300.000 Saipem International BV
Soci terzi
33,33
66,67
33,33 P.N.
Charville - Consultores e Serviços Lda Δ Funchal (Portogallo) EUR 5.000 Saipem International BV
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 P.N.
Gydan Lng Snc Courbevoie
(Francia)
EUR 9.000 Sofresid SA
Soci terzi
15,00
85,00
15,00 P.N.
Gydan Yard Management
Services (Shanghai) Co Ltd
Shanghai
(Cina)
CNY 1.600.000 Saipem (Beijing) Technical
Services Co Ltd
Soci terzi
15,15
84,85
15,15 P.N.
Gygaz Snc Courbevoie
(Francia)
EUR 10.000 Sofresid SA
Soci terzi
15,15
84,85
15,15 P.N.
Hazira Cryogenic Engineering
& Construction Management
Private Ltd Δ
Mumbai
(India)
INR 500.000 Saipem SA
Soci terzi
55,00
45,00
55,00 P.N.
KWANDA Suporte Logistico Lda Luanda
(Angola)
AOA 25.510.204 Saipem SA
Soci terzi
40,00
60,00
40,00 P.N.
Mangrove Gas Netherlands BV Δ Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 2.000.000 Saipem International BV
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 P.N.
Novarctic Snc Courbevoie
(Francia)
EUR 9.000 Sofresid SA
Soci terzi
33,33
66,67
33,33 P.N.
Petromar Lda Δ Luanda
(Angola)
USD 357.143 Saipem SA
Soci terzi
70,00
30,00
70,00 P.N.
PSS Netherlands BV Δ Leiden
(Paesi Bassi)
EUR 30.000 Saipem SpA
Soci terzi
36,00
64,00
36,00 P.N.
Sabella SA Quimper
(Francia)
EUR 10.955.789 Sofresid Engineering SA
Soci terzi
10,59
89,41
10,59 P.N.
SaiPar Drilling Co BV Δ Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 20.000 Saipem International BV
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 P.N.
Saipem Dangote E&C Ltd (***) Δ Victoria Island - Lagos
(Nigeria)
NGN 100.000.000 Saipem International BV
Soci terzi
49,00
51,00
49,00 P.N.

(*) C.I. = consolidamento integrale, J.O. = joint operation, P.N. = valutazione al patrimonio netto, Co. = valutazione al costo

(**) Società in liquidazione.

(***) Società non operativa nell'esercizio.

Δ Impresa a controllo congiunto

Ragione sociale Sede legale Valuta Capitale sociale Soci % Possesso % Consolidata
di pertinenza
Saipem
di consolidamento
di valutazione (*)
o criterio
Metodo
Saipem Taqa Al Rushaid
Fabricators Co Ltd
Dammam
(Arabia Saudita)
SAR 40.000.000 Saipem International BV
Soci terzi
40,00
60,00
40,00 P.N.
Saipon Snc Δ Montigny le Bretonneux
(Francia)
EUR 20.000 Saipem SA
Soci terzi
60,00
40,00
60,00 P.N.
Saren BV Δ Amsterdam
(Paesi Bassi)
EUR 20.000 Servizi Energia Italia SpA
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 P.N.
Saren Llc Δ Murmansk
(Russia)
RUB 10.000 Saren BV 100,00 50,00 P.N.
Société pour la Réalisation
du Port de Tanger Méditerranée Δ
Anjra
(Marocco)
EUR 33.000 Saipem SA
Soci terzi
33,33
66,67
33,33 P.N.
Southern Gas Constructors Ltd Δ Lagos
(Nigeria)
NGN 10.000.000 Saipem International BV
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 P.N.
Sud-Soyo Urban Development Lda (***) Δ Soyo
(Angola)
AOA 20.000.000 Saipem SA
Soci terzi
49,00
51,00
49,00 P.N.
T.C.P.I. Angola Tecnoprojecto
Internacional SA
Luanda
(Angola)
AOA 9.000.000 Petromar Lda
Soci terzi
35,00
65,00
24,50 P.N.
TMBYS SAS Δ Guyancourt
(Francia)
EUR 30.000 Saipem SA
Soci terzi
33,33
66,67
33,33 P.N.
TSGI Mühendislik I·
ns¸aat Ltd S¸irketi Δ
Istanbul
(Turchia)
TRY 594.657.675 Saipem Ingenieria
Y Construcciones SLU
Soci terzi
33,33
66,67
33,33 P.N.
TSKJ II - Construções Internacionais,
Sociedade Unipessoal, Lda
Funchal
(Portogallo)
EUR 5.000 TSKJ - Servições
de Engenharia Lda
100,00 25,00 P.N.
TSKJ - Nigeria Ltd Lagos
(Nigeria)
NGN 50.000.000 TSKJ II - Construções
Internacionais, Sociedade
Unipessoal, Lda
100,00 25,00 P.N.
TSKJ - Servições de Engenharia Lda Funchal
(Portogallo)
EUR 5.000 Snamprogetti Netherlands BV
Soci terzi
25,00
75,00
25,00 P.N.
Xodus Subsea Ltd Δ Londra
(Regno Unito)
GBP 1.000.000 Saipem International BV
Soci terzi
50,00
50,00
50,00 P.N.

Al 31 dicembre 2020 le imprese di Saipem SpA sono così ripartite:

Controllate Collegate e controllate congiunte
Italia Estero Totale Italia Estero Totale
Imprese controllate/Joint operation
e loro partecipazioni 5 55 60 1 - 1
Consolidate con il metodo integrale 5 55 60 - - -
Consolidate come joint operation - - - 1 - 1
Partecipazioni di imprese consolidate (1) 1 1 2 8 29 37
Valutate con il criterio del patrimonio netto - 1 1 6 29 35
Valutate con il criterio del costo 1 - 1 2 - 2
Totale imprese 6 56 62 9 29 38

(1) Le partecipazioni di imprese controllate/joint operation valutate con il metodo del patrimonio netto o con il metodo del costo riguardano le imprese non significative e le imprese in cui il consolidamento non produce effetti significativi.

(***) Società non operativa nell'esercizio.

Δ Impresa a controllo congiunto

Variazioni dell'area di consolidamento

177-298SaipemBil20Ita.qxd 7-04-2021 11:10 Pagina 215

Nel corso del 2020 sono intervenute le seguenti variazioni nell'area di consolidamento del Gruppo rispetto alla relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2019.

Costituzioni, dismissioni, liquidazioni, fusioni, cambiamenti nel criterio di consolidamento:

  • ≥ è stata costituita la società Gydan Yard Management Services (Shanghai) Co Ltd, con sede in Cina, valutata con il metodo del patrimonio netto;
  • ≥ la società Rodano Consortile Scarl, precedentemente posta in liquidazione e valutata con il metodo del patrimonio netto, è stata cancellata dal Registro delle Imprese;
  • ≥ la società Sagio Companhia Angolana de Gestão de Instalaçao Offshore Ltda, precedentemente posta in liquidazione e valutata con il metodo del patrimonio netto, è stata cancellata dal Registro delle Imprese;
  • ≥ è stata costituita la società Saren Llc, con sede in Russia, valutata con il metodo del patrimonio netto;
  • ≥ la società Sabella SA, a seguito dell'aumento di capitale, risulta così detenuta: per il 10,59% partecipata da Sofresid Engineering SA e per l'89,41% partecipata da terzi. La società continua a essere valutata con il metodo del patrimonio netto;
  • ≥ la società CCS JV Scarl, a seguito della cessione di una quota del capitale, proporzionalmente agli altri soci, da parte di un socio terzo, risulta così detenuta: per il 75% partecipata da Servizi Energia Italia SpA e per il 25% partecipata da terzi;
  • ≥ la società CCS Netherlands BV, valutata con il metodo del patrimonio netto, è stata posta in liquidazione.

7 Disponibilità liquide ed equivalenti

Le disponibilità liquide ed equivalenti di 1.687 milioni di euro diminuiscono di 585 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019 (2.272 milioni di euro).

Le disponibilità liquide di fine esercizio, denominate in euro per il 62%, in dollari USA per il 24% e in altre valute per il 14%, hanno trovato remunerazione a un tasso medio dello 0,14%. La voce include denaro e valori in cassa per 3 milioni di euro (2 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Le disponibilità di fine esercizio includono, per un totale complessivo di 571 milioni di euro, quanto di seguito: (i) disponibilità liquide pari a 401 milioni di euro su conti correnti di progetti eseguiti in partnership o in joint venture; (ii) disponibilità liquide pari a 167 milioni di euro su conti correnti denominati in valute soggette a restrizioni sulla movimentazione e/o sulla convertibilità; (iii) disponibilità liquide pari a 3 milioni di euro su conti correnti bloccati o soggetti a vincoli,

Le disponibilità al 31 dicembre 2020 sono riconducibili alla Capogruppo e ad altre società del Gruppo con la seguente ripartizione per area geografica (con riferimento al Paese in cui è domiciliato il rapporto finanziario):

31.12.2019
(milioni di euro)
31.12.2020
Italia
1.194
1.011
Resto d'Europa
205
124
CSI 16 66
Medio Oriente
242
63
Estremo Oriente
207
108
Africa Settentrionale 2 4
Africa Sub-Sahariana 36 47
Americhe
370
264
Totale
2.272
1.687

8 Attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI

Le attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI, pari a 68 milioni di euro (87 milioni di euro al 31 dicembre 2019), si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Titoli non strumentali all'attività operativa
Titoli quotati emessi da Stati sovrani/enti sovranazionali 19 7
Titoli quotati emessi da imprese industriali 68 61
Totale 87 68

La riduzione di 12 milioni di euro si riferisce alla vendita, nel secondo semestre, di titoli quotati emessi da Stati sovrani, principalmente di Francia e Irlanda, con effetti sull'OCI trascurabili.

I titoli quotati emessi da Stati sovrani/enti sovranazionali al 31 dicembre 2020 di 7 milioni di euro si analizzano come segue:

nominale
Valore
Fair value di rendimento
nominale (%)
Tasso
di scadenza
Anno
Standard & Poor's
Classe di rating
A
6
6
7
7
3,75-4,50 2022-2023

I titoli quotati emessi da imprese industriali al 31 dicembre 2020 di 61 milioni di euro si analizzano come segue:

(milioni di euro) nominale
Valore
Fair value di rendimento
nominale (%)
Tasso
di scadenza
Anno
Standard & Poor's
Classe di rating
Tasso fisso
Titoli quotati emessi da imprese industriali 59 61 0,25-6,25 2021-2028 AA/BBB+
Totale 59 61

Il fair value dei titoli è determinato sulla base dei prezzi di mercato. La gerarchia del fair value è di livello 1, ossia basato su quotazioni in mercati attivi. I titoli valutati al fair value con effetti a OCI sono detenuti sia per incassare i flussi di cassa contrattuali che per una futura vendita.

\ 216

I titoli quotati emessi da Stati sovrani/enti sovranazionali e da imprese industriali detenuti dal Gruppo rientrano nel perimetro di analisi per la determinazione delle perdite attese.

Dato l'elevato merito creditizio degli emittenti ("investment grade") l'impatto delle perdite attese sui titoli in oggetto al 31 dicembre 2020 risulta irrilevante.

9 Altre attività finanziarie

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Altre attività finanziare correnti

Le altre attività finanziarie correnti pari a 344 milioni (180 milioni di euro al 31 dicembre 2019) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Crediti finanziari strumentali all'attività operativa 2 2
Crediti finanziari non strumentali all'attività operativa 178 342
Totale 180 344

I crediti finanziari strumentali all'attività operativa di 2 milioni di euro (2 milioni di euro al 31 dicembre 2019) si riferiscono ai crediti vantati da Saipem SpA verso Serfactoring SpA.

I crediti finanziari non strumentali all'attività operativa di 342 milioni di euro (178 milioni di euro al 31 dicembre 2019) si riferiscono quasi interamente alla quota di competenza di Servizi Energia Italia SpA sulle disponibilità liquide rilevate prevalentemente nel bilancio delle società CCS JV Scarl che sta realizzando un importante progetto in Mozambico.

Le altre attività finanziarie correnti verso parti correlate sono dettagliate alla nota 38 "Rapporti con parti correlate".

Altre attività finanziare non correnti

Le altre attività finanziarie non correnti non strumentali all'attività operativa, pari a 66 milioni di euro (69 milioni di euro al 31 dicembre 2019), comprendono principalmente l'ammontare di due conti bloccati della controllata Saipem Contracting Algérie SpA per un importo di 58 milioni di euro (59 milioni di euro al lordo dell'attualizzazione), classificati come altre attività finanziarie non correnti a causa del protrarsi dei procedimenti in Algeria.

10 Crediti commerciali e altri crediti

I crediti commerciali e altri crediti di 1.991 milioni di euro (2.601 milioni di euro al 31 dicembre 2019) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Crediti commerciali 2.244 1.663
Acconti per servizi 220 199
Altri crediti 137 129
Totale 2.601 1.991

I crediti sono esposti al netto del fondo svalutazione di 685 milioni di euro, la cui movimentazione è riportata di seguito:

(milioni di euro) 31.12.2019 Accantonamenti Utilizzi da conversione
Differenze
di cambio
Altre variazioni 31.12.2020
Crediti commerciali 724 53 (48) (43) (31) 655
Altri crediti 30 - - - - 30
Totale 754 53 (48) (43) (31) 685

I crediti commerciali di 1.663 milioni di euro diminuiscono di 581 milioni di euro rispetto all'esercizio 2019.

L'esposizione creditizia verso i primi cinque clienti è in linea con l'operatività del Gruppo e rappresenta circa il 49% del totale dei crediti.

Il Gruppo sta ponendo particolare attenzione al monitoraggio degli incassi in quanto, come noto, i maggiori clienti sono rappresentati dalle principali Oil Company di riferimento del settore, particolarmente impattate dall'attuale scenario di incertezza caratterizzato dalla pandemia.

La recuperabilità dei crediti di natura commerciale è verificata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model" come indicato nei "Criteri di valutazione" al paragrafo "Svalutazioni di attività finanziarie".

Al 31 dicembre 2020 l'effetto delle perdite attese sui crediti commerciali, determinate in base alla valutazione sul merito creditizio dei clienti, ammonta a 131 milioni di euro (116 milioni di euro al 31 dicembre 2019) sul totale del fondo svalutazione crediti di 655 milioni di euro (724 milioni di euro al 31 dicembre 2019). Le altre variazioni di 31 milioni di euro si riferiscono allo stralcio di un credito relativo a un progetto concluso da tempo.

Di seguito si fornisce lo scadenziario crediti al lordo della valutazione del merito creditizio.

I crediti commerciali non scaduti e non svalutati ammontano a 1.257 milioni di euro (1.670 milioni di euro al 31 dicembre 2019), mentre quelli scaduti e non svalutati ammontano a 537 milioni di euro (690 milioni di euro al 31 dicembre 2019), di cui 166 milioni

SAIPEM RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2020

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di euro scaduti da 1 a 90 giorni (302 milioni di euro al 31 dicembre 2019), 191 milioni di euro da 3 a 6 mesi (101 milioni di euro al 31 dicembre 2019), 23 milioni di euro da 6 a 12 mesi (113 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e 157 milioni di euro scaduti da oltre 12 mesi (174 milioni di euro al 31 dicembre 2019). Questi crediti riguardano principalmente controparti con elevata affidabilità creditizia.

Al 31 dicembre 2020 sono state poste in essere operazioni di cessione pro-soluto senza notifica di crediti commerciali, anche non scaduti, per un importo di 162 milioni di euro (18 milioni di euro al 31 dicembre 2019). Saipem SpA provvede alla gestione degli incassi dei crediti ceduti e al trasferimento delle somme ricevute alle società di factoring.

I crediti commerciali comprendono ritenute in garanzia per attività contrattuali per 192 milioni di euro (207 milioni di euro al 31 dicembre 2019), di cui 88 milioni di euro scadenti entro 12 mesi e 104 milioni di euro scadenti oltre 12 mesi.

Al 31 dicembre 2020 non risultano crediti riferiti a progetti in contenzioso come già al 31 dicembre 2019.

Gli acconti per servizi non ancora resi al 31 dicembre 2020 ammontano a 199 milioni di euro, relativi quasi interamente ad anticipi a fornitori su progetti operativi in corso di svolgimento, registrano un decremento di 21 milioni di euro rispetto l'esercizio precedente.

Gli altri crediti di 129 milioni di euro si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Crediti verso:
- personale 36 41
- depositi cauzionali 13 13
Altri crediti diversi 88 75
Totale 137 129

Gli altri crediti di 129 milioni di euro sono esposti al netto del fondo di svalutazione pari a 30 milioni di euro, in linea con l'esercizio precedente ed è relativo principalmente alla svalutazione di un credito verso un subcontrattista.

I crediti commerciali e gli altri crediti verso parti correlate sono dettagliati alla nota 38 "Rapporti con parti correlate".

La valutazione al fair value dei crediti commerciali e altri crediti non produce effetti significativi considerato il breve periodo di tempo intercorrente tra il sorgere del credito e la sua scadenza.

I crediti in moneta diversa dall'euro ammontano a 1.275 milioni di euro (1.919 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e sono ripartiti, su base percentuale, nelle seguenti principali valute:

≥ dollaro USA 52% (67% al 31 dicembre 2019);

≥ riyal Arabia Saudita 32% (16% al 31 dicembre 2019);

≥ dinaro Kuwait 5% (4% al 31 dicembre 2019);

≥ altre valute 11% (13% al 31 dicembre 2019).

11 Rimanenze e attività contrattuali

Rimanenze

Le rimanenze di 280 milioni di euro (303 milioni di euro al 31 dicembre 2019) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Materie prime, sussidiarie e di consumo 303 280
Totale 303 280

La voce "Materie prime, sussidiarie e di consumo" comprende parti di ricambio per l'attività di perforazione e di costruzione, nonché materiale di consumo destinato a uso interno e non alla vendita, ed è esposta al netto del fondo svalutazione di 147 milioni di euro.

(milioni di euro) 31.12.2019 Accantonamenti Utilizzi Altre variazioni 31.12.2020
Fondo svalutazioni rimanenze materie prime, sussidiarie e di consumo 133 40 (21) (5) 147
Totale 133 40 (21) (5) 147

A causa delle mutate condizioni di utilizzo di una piattaforma semisommergibile, di alcuni impianti di perforazione e di una base logistica, nel corso dell'anno sono stati svalutati i relativi magazzini per 22 milioni di euro.

Le altre variazioni sono l'effetto del normale processo di valutazione delle rimanenze volto ad adeguarne progressivamente il valore economico in funzione della loro ageing (data di ultimo acquisto).

Attività contrattuali

Le attività contrattuali di 1.295 milioni di euro (1.028 milioni di euro al 31 dicembre 2019) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) 1.034 1.303
Fondo svalutazione attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) (6) (8)
Totale 1.028 1.295

Le attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine), pari a 1.303 milioni di euro, aumentano di 269 milioni di euro per effetto del riconoscimento di ricavi sulla base dello stato di avanzamento operativo dei progetti da fatturare nel corso del 2021 per 673 milioni di euro, ammontare in buona parte compensato da 334 milioni di euro derivanti dal riconoscimento delle milestone da parte dei clienti a cui si aggiunge l'effetto di svalutazioni derivanti dal continuo monitoraggio legale e commerciale degli importi di claim e change order considerati nella vita intera ai fini della valutazione dei contratti per 15 milioni di euro e da altre variazioni dovute all'effetto cambi per 55 milioni di euro.

Gli effetti relativi all'IFRS 9 applicato alle attività contrattuali ammontano a 8 milioni di euro.

12 Attività e passività per imposte

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Attività e passività per imposte sul reddito correnti

Le attività e passività per imposte sul reddito correnti si analizzano come segue:

31.12.2019 31.12.2020
(milioni di euro) Attività Passività Attività Passività
Amministrazione finanziaria italiana 57 - 58 -
Amministrazioni finanziarie estere 194 87 185 44
Totale imposte sul reddito correnti 251 87 243 44

Il decremento delle attività e passività per imposte sul reddito correnti è riconducibile interamente a rapporti verso amministrazioni finanziarie estere.

Attività e passività per altre imposte correnti

Le attività e passività per altre imposte correnti si analizzano come segue:

31.12.2019 31.12.2020
(milioni di euro) Attività Passività Attività Passività
Amministrazione finanziaria italiana 6 13 2 26
Amministrazioni finanziarie estere 161 126 187 110
Totale altre imposte correnti 167 139 189 136

Le attività per altre imposte correnti verso amministrazione finanziaria italiana di 2 milioni di euro (6 milioni di euro al 31 dicembre 2019) riguardano crediti per imposte sul valore aggiunto (3 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Le attività per altre imposte correnti verso amministrazioni finanziarie estere di 187 milioni di euro (161 milioni di euro al 31 dicembre 2019) riguardano per 144 milioni di euro crediti per imposte sul valore aggiunto (122 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e per 43 milioni di euro altre imposte indirette (39 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Le passività per altre imposte correnti verso amministrazione finanziaria italiana di 26 milioni di euro (13 milioni di euro al 31 dicembre 2019) riguardano per 14 milioni di euro debiti per imposte sul valore aggiunto e per 12 milioni di euro altre imposte indirette (13 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Le passività per altre imposte correnti verso amministrazioni finanziarie estere di 110 milioni di euro (126 milioni di euro al 31 dicembre 2019) riguardano per 46 milioni di euro debiti per imposte sul valore aggiunto (63 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e per 64 milioni di euro altre imposte indirette (63 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Attività e passività per imposte sul reddito non correnti

Le attività e passività per imposte sul reddito non correnti si analizzano come segue:

31.12.2019 31.12.2020
(milioni di euro) Attività Passività Attività Passività
Amministrazione finanziaria italiana - - - -
Amministrazioni finanziarie estere 24 27 20 24
Totale imposte sul reddito non correnti 24 27 20 24

Le attività per imposte sul reddito non correnti fanno riferimento a crediti per imposte sul reddito la cui esigibilità prevista è superiore a 12 mesi. Le passività per imposte sul reddito non correnti si riferiscono a situazioni di incertezza fiscale. Il Gruppo

Saipem opera in numerosi Paesi con legislazioni fiscali complesse alle quali si attiene grazie anche al supporto di consulenti fiscali locali adottando comportamenti di massima aderenza con la normativa fiscale vigente e la prassi consolidata. Si ritiene quindi che non deriveranno ulteriori passività significative rispetto a quanto già contabilizzato.

13 Altre attività

Altre attività correnti

Le altre attività correnti di 298 milioni di euro (115 milioni di euro al 31 dicembre 2019) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Fair value su strumenti finanziari derivati 23 156
Altre attività 92 142
Totale 115 298

Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota 25 "Strumenti finanziari derivati".

Le altre attività al 31 dicembre 2020 ammontano a 142 milioni di euro, con un incremento di 50 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019, e sono costituite principalmente da costi non di competenza dell'esercizio relativi principalmente ad approntamenti di mezzi per l'esecuzione di contratti in portafoglio e a costi assicurativi.

Altre attività non correnti

Le altre attività non correnti di 35 milioni di euro (55 milioni di euro al 31 dicembre 2019) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Fair value su strumenti finanziari derivati 2 2
Altri crediti 9 8
Altre attività 44 25
Totale 55 35

Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota 25 "Strumenti finanziari derivati".

Gli altri crediti pari a 8 milioni di euro, in linea rispetto al 2019, si riferiscono quasi esclusivamente a depositi cauzionali di diversa natura, perlopiù depositi cauzionali corrisposti per contratti di locazione di immobili e per l'istruttoria di procedimenti giudiziari. Le altre attività al 31 dicembre 2020 ammontano a 25 milioni di euro, con un decremento di 19 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019, e includono prevalentemente costi di competenza di periodi futuri, riferiti principalmente ad approntamenti di

mezzi per l'esecuzione di contratti in portafoglio.

Le altre attività verso parti correlate sono dettagliate alla nota 38 "Rapporti con parti correlate".

14 Immobili, impianti e macchinari

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Gli immobili, impianti e macchinari di 3.284 milioni di euro (4.129 milioni di euro al 31 dicembre 2019) si analizzano come segue:

(milioni di euro) Terreni Fabbricati e macchinari
Impianti
e commerciali
Attrezzature
industriali
Altri beni Immobilizzazioni
e acconti
in corso
Totale
31.12.2019
Saldo iniziale netto 67 182 3.878 75 7 117 4.326
Investimenti - 6 166 17 6 132 327
Ammortamenti - (39) (388) (24) (4) - (455)
Riprese di valore (svalutazioni) nette - - (73) - - - (73)
Alienazioni - - (7) - - - (7)
Variazione area di consolidamento - - - - - - -
Operazioni su rami d'azienda - - - - - - -
Differenze cambio da conversione - 2 8 1 - - 11
Altre variazioni - 11 69 2 - (82) -
Saldo finale netto 67 162 3.653 71 9 167 4.129
Saldo finale lordo 67 1.104 11.750 545 108 187 13.761
Fondo ammortamento e svalutazione - 942 8.097 474 99 20 9.632
31.12.2020
Saldo iniziale netto 67 162 3.653 71 9 167 4.129
Investimenti - 10 182 21 3 89 305
Ammortamenti - (39) (364) (24) (4) - (431)
Riprese di valore (svalutazioni) nette - (20) (619) - - (5) (644)
Alienazioni - - (14) (1) - - (15)
Variazione area di consolidamento - - - - - - -
Operazioni su rami d'azienda - - - - - - -
Differenze cambio da conversione (16) (8) (30) (4) - (2) (60)
Altre variazioni - 19 81 5 1 (106) -
Saldo finale netto 51 124 2.889 68 9 143 3.284
Saldo finale lordo 51 946 11.264 532 105 162 13.060
Fondo ammortamento e svalutazione - 822 8.375 464 96 19 9.776

Gli investimenti tecnici effettuati nel corso dell'esercizio 2020 ammontano a 305 milioni di euro (327 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e hanno principalmente riguardato:

  • ≥ per l'Engineering & Construction Offshore 185 milioni di euro: l'acquisto del lay barge vessel Norce Endeavour (ora Saipem Endeavour), nonché interventi di mantenimento e upgrading di mezzi esistenti;
  • ≥ per l'Engineering & Construction Onshore 10 milioni di euro: acquisto e mantenimento di attrezzature;
  • ≥ per il Drilling Offshore 59 milioni di euro: intervento di manutenzione straordinaria della nave di perforazione Saipem 10000, oltre a interventi di manutenzione e upgrading sugli altri mezzi;
  • ≥ per il Drilling Onshore 51 milioni di euro: upgrading di impianti destinati a operare in Arabia Saudita e Sud America, nonché interventi di mantenimento e upgrading di mezzi esistenti.

Nel corso dell'esercizio non sono stati capitalizzati oneri finanziari.

I principali coefficienti di ammortamento adottati sono compresi nei seguenti intervalli:

(%)
Fabbricati 2,50-15,00
Impianti e macchinari 7,00-25,00
Attrezzature industriali e commerciali 3,33-50,00
Altri beni 12,00-20,00

Le differenze di cambio da conversione dei bilanci delle imprese con valute funzionali diverse dall'euro sono negative per 60 milioni di euro.

Su immobili, impianti e macchinari non sono in essere al 31 dicembre 2020 garanzie reali.

Il totale degli impegni su investimenti in corso di esecuzione alla data del al 31 dicembre 2020 è indicato nella nota 3 "Criteri di valutazione" al paragrafo "Pagamenti futuri a fronte di obbligazioni contrattuali".

A causa delle mutate prospettive di utilizzo nel medio termine di una piattaforma semisommergibile, alcuni impianti di perforazione, alcuni asset e una base logistica sono stati completamente svalutati per un ammontare pari a 54 milioni di euro.

Il test di impairment eseguito al 31 dicembre 2020 non ha determinato alcuna svalutazione aggiuntiva oltre ai 590 milioni di euro già registrati nel corso del 2020.

Impairment

Nel monitorare gli indicatori di impairment, il Gruppo prende in considerazione, tra gli altri fattori, il rapporto tra la propria capitalizzazione di mercato e il proprio patrimonio netto contabile. Alla data del 31 dicembre 2020 la capitalizzazione di mercato del Gruppo è risultata inferiore al valore del patrimonio netto del terzo forecast di circa 955 milioni di euro; tale situazione indica una potenziale perdita di valore dell'avviamento e/o delle altre attività.

Pertanto, il test di impairment ha previsto la verifica del valore recuperabile di tutte le Cash Generation Unit (CGU).

Il test di impairment ha riguardato quindi le 15 CGU rappresentate da: una unità di floating production (leased FPSO Cidade de Vitoria), dalla Divisione Engineering & Construction Offshore, dalla Divisione Engineering & Construction Onshore al netto della leased FPSO Cidade de Vitoria, dalla Divisione XSIGHT, dalla Divisione Drilling Onshore e dai singoli mezzi del Drilling Offshore (10 distinti rig offshore, 2 in meno rispetto al 31 dicembre 2019, in seguito alla previsione di smantellamento di un rig e dell'alienazione di un secondo rig; un terzo rig invece è stato sostituito da un rig a noleggio).

La verifica della recuperabilità dei valori di iscrizione delle CGU è stata effettuata confrontando il valore di libro di ciascuna di esse con il relativo valore recuperabile, determinato sulla base del valore d'uso ottenuto attualizzando i flussi di cassa futuri generati da ciascuna delle CGU al costo medio ponderato del capitale ("WACC") specifico per ciascun segmento di business in cui opera la singola CGU. Infatti, considerata la natura delle attività Saipem, il fair value delle CGU non può essere determinato da informazioni direttamente osservabili sul mercato e la sua stima basata su tecniche alternative, come ad esempio i multipli di mercato, risulterebbe di limitata attendibilità in generale e, in diversi casi, di difficile applicazione.

I flussi di cassa impiegati ai fini del test di impairment sono quelli del Piano Strategico 2021-2024, approvato dal Consiglio di Amministrazione nel mese di febbraio 2021 (di seguito "Piano Strategico"); gli stessi sono stati determinati sulla base delle migliori informazioni disponibili e delle aspettative al momento della stima. Tali previsioni considerano le attese future del management delle divisioni in relazione ai rispettivi mercati di riferimento, nonché i risultati consuntivati.

Tali stime, in coerenza con le disposizioni dello IAS 36, non considerano eventuali flussi in entrata e/o in uscita derivanti: (i) da una futura ristrutturazione non ancora approvata o per la quale l'entità non si è ancora impegnata o (ii) dal miglioramento od ottimizzazione dell'andamento dell'attività sulla base di iniziative non ancora avviate o approvate per le quali non esiste ancora un commitment nei confronti di terzi per l'incremento della capacità produttiva rispetto a quella attuale.

Per gli anni successivi all'ultimo anno di Piano, i flussi di cassa sono calcolati sulla base di un terminal value, determinato:

  • ≥ per le CGU Engineering & Construction Offshore, Engineering & Construction Onshore al netto della leased FPSO Cidade de Vitoria, XSIGHT e Drilling Onshore sulla base del metodo della perpetuity applicando al flusso di cassa terminale "normalizzato" (per tenere conto delle dinamiche del business e/o della ciclicità del settore) un tasso di crescita di lungo periodo pari al 2% (non superiore ai tassi di crescita nominali attesi nel lungo periodo per i settori energetici di riferimento che tengono conto delle aspettative del mercato in termini di crescita reale e di inflazione attesa);
  • ≥ per la CGU leased FPSO Cidade de Vitoria e per i rig Drilling Offshore, considerando oltre l'orizzonte di Piano (sulla base della vita economico-tecnica residua dei singoli asset, oppure, se precedente, sulla data di scadenza prevista dell'ultima manutenzione ciclica): (i) rate di noleggio di lungo termine definite, nell'ambito del processo di pianificazione, dalla divisione di riferimento attraverso un processo di stima basato su valutazioni di natura manageriale che tengono conto delle informazioni (interne ed esterne) raccolte, incrementate al 2% lungo il periodo di proiezione; in particolare le rate di noleggio di lungo termine delle CGU del Drilling Offshore sono state definite utilizzando gli ultimi report di aggiornamento delle stesse disponibili alla data ed elaborati da fonti esterne, normalmente utilizzati dalla Divisione come benchmark di riferimento; (ii) giorni di inattività "normalizzati"; (iii) costi operativi sulla base dei valori dell'ultimo anno di piano incrementati al 2% (in linea con i ricavi); (iv) investimenti e relativi giorni di fermo impianto per manutenzioni cicliche e sostituzioni stimati dalle divisioni sulla base del calendario prospettico per le manutenzioni cicliche e intermedie.

Il valore d'uso al 31 dicembre 2020 è stato quindi determinato attualizzando i flussi di cassa al netto delle imposte con un tasso di sconto, specifico per ciascun segmento di business, come riportato nella tabella seguente:

(%) 31.12.2019
WACC
31.12.2020
WACC
E&C Offshore 8,2 8,0
E&C Onshore 7,6 7,8
XSIGHT 7,6 7,8
Leased FPSO 5,7 6,3
Drilling Offshore 8,2 9,7
Drilling Onshore 7,9 7,8

Tali tassi di sconto (WACC) riflettono l'apprezzamento da parte del mercato del valore finanziario del tempo e dei rischi sistematici, nonché dei rischi specifici dell'attività delle singole CGU, non riflessi nelle stime dei flussi di cassa, e sono stati stimati, per ciascun segmento di business, tenendo conto: (i) di un costo del debito coerente con quello medio stimato nel quadriennio di Piano aggiustato alla luce del credit spread, osservato sul mercato, relativo a un panel di operatori costruito per tenere conto dello specifico segmento di business; (ii) del leverage mediano del medesimo panel di operatori (basato sull'ultimo dato di indebitamento rilevato e sulla capitalizzazione di mercato degli ultimi 6 mesi di ciascun operatore); (iii) del beta mediano dei titoli delle società appartenenti al medesimo panel di riferimento stimato su un orizzonte storico pluriennale. I flussi di cassa e i tassi di sconto al netto delle imposte adottati producono risultati equivalenti a quelli derivanti da una valutazione con flussi di cassa e tassi di sconto ante imposte.

Le assunzioni adottate tengono conto del livello dei tassi di interesse degli ultimi sei mesi, dei rischi delle singole attività già inclusi nei flussi di cassa, nonché delle aspettative di crescita a lungo termine nei business.

Il test di impairment eseguito al 31 dicembre 2020 non ha determinato alcuna svalutazione aggiuntiva oltre ai 590 milioni di euro già registrati nel corso del 2020.

Di seguito si riporta una tabella sintetica con i risultati complessivi del test sulle singole CGU:

(milioni di euro) Offshore Onshore Offshore
Drilling
Onshore
Drilling
Leased
FPSO
XSIGHT
Headroom (impairment loss) 1.392 4.558 19 97 20 32

Di seguito si riportano le sensitivity analysis relative alle 15 CGU riferite ai 10 mezzi del Drilling Offshore, al mezzo di leased FPSO Cidade de Vitoria e alla CGU Drilling Onshore, mentre quelle relative alla CGU Engineering & Construction Offshore, CGU Engineering & Construction Onshore al netto della leased FPSO Cidade de Vitoria e CGU XSIGHT sono riportate nella nota 15 "Attività immateriali".

Sensitivity analysis delle CGU riferite ai 10 mezzi Drilling Offshore e al mezzo di leased FPSO

Le assunzioni più rilevanti ai fini della stima del valore recuperabile delle 11 CGU riferite ai mezzi navali (10 Drilling Offshore più un mezzo di leased FPSO) riguardano principalmente il risultato operativo delle CGU (dipendente dalla combinazione di diversi fattori, tra cui le rate di noleggio delle navi e i tassi di cambio) e il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa. Vengono di seguito analizzati gli effetti delle analisi di sensitività sui parametri utilizzati per la stima sul valore recuperabile di tali CGU:

≥ incrementi del tasso di attualizzazione dell'1% determinerebbero una svalutazione pari a 39 milioni di euro;

  • ≥ decrementi delle rate giornaliere di lungo termine del 10%, rispetto alle rate ipotizzate nei piani, determinerebbero una svalutazione pari a 174 milioni di euro;
  • ≥ decrementi delle rate giornaliere di lungo termine del 20%, rispetto alle rate ipotizzate nei piani, determinerebbero una svalutazione pari a 384 milioni di euro;
  • ≥ un incremento di 0,1 del tasso di cambio euro/dollaro di lungo termine, rispetto allo scenario ipotizzato nei piani pari a 1,3, determinerebbe una svalutazione pari a 113 milioni di euro.

Sensitivity analysis sulla CGU Drilling Onshore

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Con riferimento alla CGU Drilling Onshore, l'eccedenza del valore recuperabile rispetto al corrispondente valore del capitale investito netto a essa riferito si azzera al verificarsi di variazioni nelle assunzioni di base pari, alternativamente, a:

  • ≥ una riduzione del 18,9% del risultato operativo, lungo tutto il periodo di piano e nella perpetuity;
  • ≥ l'utilizzo di un tasso di attualizzazione dell'8,9%;
  • ≥ l'utilizzo di un tasso di crescita terminale dei flussi di cassa pari a 0,7%.

Inoltre, l'eccedenza del valore recuperabile, rispetto al valore del capitale investito netto riferito alla CGU, aumenterebbe in caso di azzeramento dei flussi di cassa da capitale circolante.

15 Attività immateriali

Le attività immateriali di 701 milioni di euro (698 milioni di euro al 31 dicembre 2019) si analizzano come segue:

(milioni di euro) Costi di sviluppo e diritti di utilizzazione
delle opere di ingegno
Diritti di brevetto
industriale
Concessioni, licenze
e marchi
in corso e acconti
Immobilizzazioni
Altre immobilizzazioni
immateriali
attività immateriali
a vita utile definita
Totale
Goodwill attività immateriali
Totale
31.12.2019
Saldo iniziale netto - 23 1 9 2 35 667 702
Investimenti - 2 - 7 - 9 - 9
Ammortamenti - (12) (1) - - (13) - (13)
Riprese di valore (svalutazioni) nette - - - - - - - -
Altre variazioni e differenze cambio da conversione - 10 1 (11) - - - -
Saldo finale netto - 23 1 5 2 31 667 698
Saldo finale lordo 8 213 17 5 11 254 - -
Fondo ammortamento e svalutazione 8 190 16 - 9 223 - -
31.12.2020
Saldo iniziale netto - 23 1 5 2 31 667 698
Investimenti - 7 - 10 - 17 - 17
Ammortamenti - (12) (1) - - (13) - (13)
Riprese di valore (svalutazioni) nette - - - - - - - -
Altre variazioni e differenze cambio da conversione - 7 - (7) - - (1) (1)
Saldo finale netto - 25 - 8 2 35 666 701
Saldo finale lordo 8 226 17 8 11 270 - -
Fondo ammortamento e svalutazione 8 201 17 - 9 235 - -

I diritti di utilizzazione delle opere di ingegno di 25 milioni di euro comprendono principalmente i costi sostenuti per l'implementazione nella Capogruppo di vari sistemi applicativi e dei moduli SAP.

I principali coefficienti di ammortamento adottati sono compresi nei seguenti intervalli:

(%)
Costi di sviluppo 20,00-20,00
Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno 6,66-33,30
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 20,00-20,00
Altre immobilizzazioni immateriali 20,00-33,00

Il goodwill di 666 milioni di euro si riferisce principalmente alla differenza tra il prezzo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori, e il patrimonio netto di Saipem SA (629 milioni di euro), di Sofresid SA (21 milioni di euro) e del Gruppo Moss Maritime (11 milioni di euro), alle rispettive date di acquisizione del controllo.

Ai fini della determinazione del valore recuperabile, il goodwill è stato allocato nelle seguenti CGU:

(milioni di euro) 31.12.2019 31.12.2020
E&C Offshore 403 403
E&C Onshore 231 231
XSIGHT 33 32
Totale 667 666

Il valore recuperabile delle tre CGU in oggetto, a cui è stato allocato il goodwill, è determinato sulla base del valore d'uso ottenuto attualizzando i flussi di cassa futuri generati da ciascuna delle CGU in esame.

La base di previsione dei flussi di cassa, il tasso di sconto utilizzato, nonché il tasso di crescita terminale per la stima del valore recuperabile delle CGU a cui è allocato il goodwill, sono descritti nel paragrafo "Impairment" della nota 14 "Immobili, impianti e macchinari".

La tabella seguente riporta, con riferimento al 31 dicembre 2020, le eccedenze del valore recuperabile delle CGU Engineering & Construction Offshore, Engineering & Construction Onshore e XSIGHT rispetto ai corrispondenti valori di libro comprensivi del goodwill a esse riferito.

(milioni di euro) Offshore Onshore XSIGHT Totale
Goodwill 403 231 32 666
Eccedenza del valore recuperabile sul valore di libro 1.392 4.558 32 5.982

Le assunzioni più rilevanti ai fini della stima del valore recuperabile di ciascuna CGU riguardano principalmente il relativo risultato operativo (dipendente dalla combinazione di diversi fattori quali, ad esempio, i volumi di attività, i prezzi di vendita dei servizi, la marginalità realizzata sui progetti, la struttura dei costi), il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa, il tasso di crescita terminale degli stessi e l'evoluzione del capitale circolante. Vengono di seguito analizzati gli effetti delle variazioni di tali parametri sull'eccedenza del valore recuperabile rispetto ai valori di iscrizione (incluso il goodwill) per ciascuna delle tre CGU a cui è stato allocato il goodwill.

Sensitivity analysis sulla CGU Engineering & Construction Offshore

L'eccedenza del valore recuperabile della CGU Engineering & Construction Offshore rispetto al corrispondente valore di libro comprensivo del goodwill a essa riferito si azzera al verificarsi di variazioni nelle assunzioni di base pari, alternativamente, a: ≥ una riduzione del 37,8% del risultato operativo, lungo tutto il periodo di piano e nella perpetuity;

≥ l'utilizzo di un tasso di attualizzazione del 10,9%;

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≥ l'utilizzo di un tasso di crescita terminale dei flussi di cassa negativo.

Inoltre, l'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore del capitale investito netto riferito alla CGU Engineering & Construction Offshore aumenterebbe nel caso si azzerassero i flussi di cassa da capitale circolante.

Sensitivity analysis sulla CGU Engineering & Construction Onshore

L'eccedenza del valore recuperabile della CGU Engineering & Construction Onshore rispetto al corrispondente valore di libro comprensivo del goodwill a essa riferito non si azzera mai per qualsiasi variazione del tasso di attualizzazione e del tasso di crescita terminale e al verificarsi di una qualsiasi riduzione del risultato operativo, lungo tutto il periodo di piano e nella perpetuity. Inoltre, l'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore del capitale investito netto riferito alla CGU Engineering & Construction Onshore aumenterebbe nel caso si azzerassero i flussi di cassa da capitale circolante.

Sensitivity analysis sulla CGU XSIGHT

L'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore di libro della CGU XSIGHT, compreso il goodwill allocato, si azzera al verificarsi di variazioni nelle assunzioni di base pari, alternativamente, a:

≥ una riduzione del 38,1% del risultato operativo, lungo tutto il periodo di piano e nella perpetuity;

  • ≥ l'utilizzo di un tasso di attualizzazione del 10,6%;
  • ≥ l'utilizzo di un tasso di crescita terminale dei flussi di cassa negativo.

Inoltre, l'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore del capitale investito netto riferito alla CGU XSIGHT diminuirebbe, ma resterebbe comunque positiva nel caso si azzerassero i flussi di cassa da capitale circolante.

16 Diritto di utilizzo di attività in leasing, attività e passività finanziarie per leasing

La movimentazione di periodo dei "Right of Use" asset, delle attività e delle passività finanziare per leasing al 31 dicembre è evidenziata come segue:

Attività finanziarie
per leasing
Passività finanziarie
per leasing
(milioni di euro) Right of Use asset Correnti Non correnti Correnti Non correnti
31.12.2019
Saldo iniziale
(effetto applicazione IFRS 16 – 01.01.2019) 550 - 1 130 418
Incrementi 219 - 19 - 238
Decrementi e cancellazioni (34) (5) - (161) (31)
Ammortamenti (147) - - - -
Riprese di valore (svalutazioni) nette (2) - - - -
Differenze cambio - - - - 5
Interessi - 1 - 27 -
Altre variazioni (2) 12 (12) 153 (153)
Saldo finale 584 8 8 149 477
31.12.2020
Saldo iniziale 584 8 8 149 477
Incrementi 113 - 29 - 142
Decrementi e cancellazioni (215) (14) - (162) (182)
Ammortamenti (147) - - - -
Riprese di valore (svalutazioni) nette (38) - - - -
Differenze cambio (5) (2) (3) (6) (17)
Interessi - 1 - 23 -
Altre variazioni (4) 23 17 147 (150)
Saldo finale 288 16 51 151 270

Nel corso dell'anno è stato interrotto anticipatamente un contratto per il noleggio di un mezzo navale che ha comportato la svalutazione di parte del diritto d'uso relativa alla penale contrattuale, oltre che alla cancellazione del restante diritto di utilizzo e dalla relativa passività contrattuale per leasing.

Al 31 dicembre 2020 nessun "Right of Use" rappresenta una CGU autonoma; ai fini della determinazione del valore recuperabile le attività per diritto d'uso dei beni in leasing sono state allocate alle CGU di appartenenza e testate come descritto nel paragrafo "Impairment" della nota 14 "Immobili, impianti e macchinari".

Sulla base di valutazioni di business, non sono considerate nella determinazione della durata complessiva dei contratti e della lease liability al 31 dicembre 2020 opzioni di rinnovo relative principalmente a terreni e immobili per complessivi 124 milioni di euro (315 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Le attività finanziarie per leasing sono riferite a operazioni di subleasing di mezzi navali.

Le altre variazioni delle passività finanziarie per leasing si riferiscono principalmente alla riclassifica delle passività finanziarie da non correnti a correnti.

Il dettaglio per tipologia dei "Right of Use" asset al 31 dicembre è evidenziato come segue:

(milioni di euro) Terreni Fabbricati e macchinari
Impianti
e commerciali
Attrezzature
industriali
Altri beni Totale
31.12.2019
Saldo iniziale netto
(effetto applicazione IFRS 16 – 01.01.2019)
35 227 273 8 7 550
Incrementi 5 81 110 17 6 219
Decrementi e cancellazioni (1) (30) (2) (1) - (34)
Ammortamenti (6) (58) (70) (8) (5) (147)
Riprese di valore (svalutazioni) nette (2) - - - - (2)
Differenze cambio da conversione - - - - -
Altre variazioni - (2) - - - (2)
Saldo finale netto 31 218 311 16 8 584
Saldo finale lordo 39 274 381 24 14 732
Fondo ammortamento e svalutazione 8 56 70 8 6 148
31.12.2020
Saldo iniziale netto 31 218 311 16 8 584
Incrementi 2 42 47 18 4 113
Decrementi e cancellazioni - (23) (191) (1) - (215)
Ammortamenti (4) (59) (60) (17) (7) (147)
Riprese di valore (svalutazioni) nette - - (38) - - (38)
Differenze cambio da conversione (1) (4) - - - (5)
Altre variazioni - (4) - - - (4)
Saldo finale netto 28 170 69 16 5 288
Saldo finale lordo 36 266 129 32 12 475
Fondo ammortamento e svalutazione 8 96 60 16 7 187

L'analisi per scadenza delle passività finanziarie nette per leasing al 31 dicembre 2020 è la seguente:

(milioni di euro) Quota
a breve
termine
2021
2022 2023 Quota a lungo termine
2024
2025 Oltre Totale
Passività finanziarie per leasing 151 90 75 40 20 45 421
Attività finanziarie per leasing 16 17 20 13 1 - 67
Totale 135 73 55 27 19 45 354

Il tasso medio di finanziamento marginale, usato per l'attualizzazione del "Right-of-Use" e delle passività finanziarie per leasing, al 31 dicembre 2020 è pari al 4% (4,7% al 31 dicembre 2019 e 5,2% per la first adoption).

17 Partecipazioni

Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto

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Le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto di 166 milioni di euro (133 milioni di euro al 31 dicembre 2019) si analizzano come segue:

(milioni di euro) Valore iniziale netto e sottoscrizioni
Acquisizioni
e rimborsi
Cessioni
al patrimonio netto
da valutazione
Quota di utili
al patrimonio netto
Quota di perdite
da valutazione
per dividendi
Decremento
di consolidamento
Variazione area
Differenze cambio
da conversione
effetto a riserva
Variazione con
Altre variazioni Valore finale netto Fondo svalutazione
31.12.2019
Partecipazioni
in imprese controllate
- - - - - - - - - - - -
Partecipazioni
in imprese joint venture
43 45 - 25 (5) (1) - 1 (1) (40) 67 -
Partecipazioni
in imprese collegate
76 - - 4 (14) (1) - 1 - - 66 -
Totale 119 45 - 29 (19) (2) - 2 (1) (40) 133 -
31.12.2020
Partecipazioni
in imprese controllate
- - - - - - - - - - - -
Partecipazioni
in imprese joint venture
67 4 - 42 (12) - - (9) 1 (4) 89 -
Partecipazioni
in imprese collegate
66 - - 18 (3) - - (4) - - 77 -
Totale 133 4 - 60 (15) - - (13) 1 (4) 166 -

Le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto sono dettagliate nella nota 6 "Area di consolidamento al 31 dicembre 2020".

I proventi da valutazione con il metodo del patrimonio netto di 60 milioni di euro, riguardano per 42 milioni di euro il risultato di periodo delle joint venture e per 18 milioni di euro il risultato di periodo delle imprese collegate.

Gli oneri da valutazione con il metodo del patrimonio netto, pari a 15 milioni di euro, riguardano per 12 milioni di euro il risultato di periodo delle joint venture e per 3 milioni di euro il risultato di periodo delle imprese collegate.

Le altre variazioni negative pari a 4 milioni di euro si riferiscono a trasferimenti dal fondo copertura perdite.

Il valore netto di iscrizione delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto si riferisce alle seguenti imprese:

Partecipazione
del Gruppo (%)
al 31.12.2019
Valore netto
al 31.12.2020
Valore netto
(milioni di euro)
Petromar Lda 70,00 51 37
PSS Netherlands BV 36,00 7 23
Rosetti Marino SpA 20,00 31 28
Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd 40,00 32 34
Saren BV 50,00 5 26
Altre 7 18
Totale partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 133 166

Il totale delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto non include lo stanziamento del fondo copertura perdite, commentato alla nota 23 "Fondi per rischi e oneri".

Altre partecipazioni

Le altre partecipazioni non sono significative al 31 dicembre 2020.

Altre informazioni sulle partecipazioni

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I valori inclusi nei bilanci IFRS delle imprese controllate non consolidate, joint venture e collegate, valutate con il metodo del patrimonio netto o iscritte al costo, in proporzione alla percentuale di possesso, sono i seguenti:

31.12.2019 31.12.2020
(milioni di euro) Imprese
controllate
Joint
venture
Imprese
collegate
Imprese
controllate
Joint
venture
Imprese
collegate
Totale attività 4 594 745 4 625 1.110
di cui disponibilità liquide ed equivalenti - 274 172 - 274 275
Totale passività 4 551 682 4 552 1.043
Ricavi netti - 286 274 - 473 725
Utile operativo - 13 (6) - 19 17
Utile (perdita) dell'esercizio - (5) (13) - 28 9

Sono di seguito riportati i dati economico-finanziari delle imprese joint venture (valori al 100%).

(milioni di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Attività correnti 1.205 1.305
- di cui disponibilità liquide ed equivalenti 628 673
- di cui attività finanziarie correnti per leasing - -
Attività non correnti 128 106
- di cui attività finanziarie non correnti per leasing 42 32
Totale attività 1.333 1.411
Passività correnti 1.109 1.157
- di cui passività finanziarie correnti 1 2
- di cui quota a breve delle passività per leasing a lungo termine 8 11
Passività non correnti 187 127
- di cui passività finanziarie non correnti 136 91
- di cui passività per leasing a lungo termine 31 19
Totale passività 1.296 1.284
Patrimonio netto 37 127
Valore di iscrizione della partecipazione 43 73
Ricavi e altri proventi operativi 655 1.163
Costi operativi (634) (1.082)
Ammortamenti e svalutazioni (17) (26)
Risultato operativo 4 55
Proventi (oneri) finanziari (36) 38
Proventi (oneri) su partecipazioni - -
Risultato ante imposte (32) 93
Imposte sul reddito (11) (16)
Utile (perdita) dell'esercizio (43) 77
Altre componenti del conto economico complessivo 6 2
Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio (37) 79
Utile (perdita) di competenza del Gruppo (5) 28
Dividendi deliberati verso il Gruppo dalle joint venture 1 -

Sono di seguito riportati i dati economico-finanziari delle imprese collegate (valori al 100%).

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(milioni di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Attività correnti 2.906 4.404
- di cui disponibilità liquide ed equivalenti 945 1.490
- di cui attività finanziarie correnti per leasing - -
Attività non correnti 242 240
- di cui attività finanziarie non correnti per leasing 14 13
Totale attività 3.148 4.644
Passività correnti 2.760 4.220
- di cui passività finanziarie correnti 27 49
- di cui quota a breve delle passività per leasing a lungo termine 2 4
Passività non correnti 146 150
- di cui passività finanziarie non correnti 38 54
- di cui passività per leasing a lungo termine 10 9
Totale passività 2.906 4.370
Patrimonio netto 242 274
Valore di iscrizione della partecipazione 63 67
Ricavi e altri proventi operativi 1.292 3.782
Costi operativi (1.265) (3.675)
Ammortamenti e svalutazioni (35) (30)
Risultato operativo (8) 77
Proventi (oneri) finanziari (18) (22)
Proventi (oneri) su partecipazioni 2 -
Risultato ante imposte (24) 55
Imposte sul reddito (7) (11)
Utile (perdita) dell'esercizio (31) 44
Altre componenti del conto economico complessivo 3 (10)
Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio (28) 34
Utile (perdita) di competenza del Gruppo (13) 9
Dividendi deliberati verso il Gruppo dalle collegate 1 -

18 Attività per imposte anticipate e passività per imposte differite

Le attività per imposte anticipate di 240 milioni di euro (297 milioni di euro al 31 dicembre 2019) sono indicate al netto delle passività per imposte differite compensabili.

Le passività per imposte differite di 6 milioni di euro (6 milioni di euro al 31 dicembre 2019) sono indicate al netto delle attività per imposte anticipate compensabili che ammontano a 117 milioni di euro.

La movimentazione delle attività per imposte anticipate e delle passività per imposte differite si analizza come segue:

(milioni di euro) 31.12.2019 Accantonamenti Utilizzi da conversione
Differenze
di cambio
Altre variazioni 31.12.2020
Attività per imposte anticipate 297 90 (72) (7) (68) 240
Passività per imposte differite (6) (31) 17 3 11 (6)
Totale attività (passività) differite nette 291 59 (55) (4) (57) 234

La voce "Altre variazioni" delle attività per imposte anticipate, in diminuzione per 68 milioni di euro, comprende: (i) la compensazione a livello di singola impresa delle imposte anticipate con le passività per imposte differite (decremento per 34 milioni di euro); (ii) la rilevazione (decremento per 12 milioni di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto d'imposta correlato alla valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura (cash flow hedge); (iii) la rilevazione (incremento per 1 milione di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto d'imposta correlato alle rivalutazioni di piani a benefici definiti per dipendenti; (iv) altre variazioni (decremento per 23 milioni di euro).

La voce "Altre variazioni" delle passività per imposte differite, in diminuzione per 11 milioni di euro, comprende: (i) la compensazione a livello di singola impresa delle imposte anticipate con le passività per imposte differite (decremento per 34 milioni di euro); (ii) la rilevazione (incremento per 22 milioni di euro) in contropartita alle riserve di patrimonio netto dell'effetto d'imposta correlato alla valutazione al fair value dei contratti derivati di copertura (cash flow hedge); (iii) altre variazioni (incremento per 1 milione di euro).

SAIPEM RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2020

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Le attività nette per imposte anticipate si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Passività per imposte differite (89) (123)
Attività per imposte anticipate compensabili 83 117
Passività nette per imposte differite (6) (6)
Attività per imposte anticipate non compensabili 297 240
Attività (passività) nette per imposte anticipate 291 234

La natura delle differenze temporanee più significative che hanno determinato le attività (passività) nette per imposte anticipate è la seguente:

Accantonamenti Altre variazioni
31.12.2019 31.12.2020
Utilizzi Differenze
di cambio
(milioni di euro)
Passività per imposte differite:
- ammortamenti anticipati ed eccedenti (48) (4) 13 1 - (38)
- contratti derivati di copertura (3) (6) 1 - (22) (30)
- benefici ai dipendenti - (1) - - - (1)
- riserve non distribuite delle partecipate (22) (2) - - - (24)
- avanzamento progetti (10) - 2 - - (8)
- leasing IFRS 16 (2) (6) - 1 (1) (8)
- altre (4) (12) 1 1 - (14)
(89) (31) 17 3 (23) (123)
a dedurre:
Passività per imposte differite compensabili 83 - - - 34 117
Passività per imposte differite (6) (31) 17 3 11 (6)
Attività per imposte anticipate:
- accantonamenti per svalutazione crediti,
rischi e oneri non deducibili 103 20 (23) (1) (1) 98
- ammortamenti non deducibili 39 6 (10) (3) - 32
- contratti derivati di copertura 8 11 (2) - (12) 5
- benefici ai dipendenti 40 4 (11) - 2 35
- perdite fiscali portate a nuovo 942 149 (60) (61) (23) 947
- avanzamento progetti 28 4 - (1) - 31
- leasing IFRS 16 2 7 - (1) - 8
- altre 56 10 (11) (2) - 53
1.218 211 (117) (69) (34) 1.209
a dedurre:
- imposte sul reddito anticipate non riconosciute (838) (121) 45 62 - (852)
380 90 (72) (7) (34) 357
a dedurre:
Attività per imposte anticipate compensabili (83) - - - (34) (117)
Attività per imposte anticipate 297 90 (72) (7) (68) 240
Attività (passività) nette per imposte anticipate 291 59 (55) (4) (57) 234

Le imposte sul reddito anticipate non riconosciute pari a 852 milioni di euro (838 milioni di euro al 31 dicembre 2019) riguardano principalmente le perdite fiscali che si ritiene di non poter utilizzare a fronte di imponibili futuri nei prossimi quattro anni.

Perdite fiscali

Le perdite fiscali ammontano a 4.243 milioni di euro (3.640 milioni di euro al 31 dicembre 2019), di cui 2.715 milioni di euro riportabili a nuovo illimitatamente. Il recupero fiscale corrisponde all'aliquota del 24% per le società italiane e a un'aliquota media del 21,4% per le società estere.

Le perdite fiscali sono riferibili principalmente a società estere e sono utilizzabili entro i seguenti esercizi:

(milioni di euro) Italia Estero
2021 - 41
2022 - 28
2023 - 23
2024 - 95
2025 - 167
Oltre 2025 - 1.174
Illimitatamente 1.161 1.554
Totale 1.161 3.082

Le perdite fiscali per le quali non sono state contabilizzate le attività per imposte anticipate, in accordo con le disposizioni dello IAS 12, ammontano a 3.701 milioni di euro.

Le attività per imposte anticipate iscritte in bilancio al 31 dicembre 2020 relativamente alle perdite fiscali ammontano a 125 milioni di euro e si ritengono recuperabili nei prossimi 4 anni.

Le imposte sono indicate alla nota 34 "Imposte sul reddito".

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19 Debiti commerciali, altri debiti e passività contrattuali

Debiti commerciali e altri debiti

I debiti commerciali e altri debiti di 2.463 milioni di euro (2.528 milioni di euro al 31 dicembre 2019) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Debiti commerciali 2.262 2.193
Altri debiti 266 270
Totale 2.528 2.463

I debiti commerciali di 2.193 milioni di euro diminuiscono di 69 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019. I debiti commerciali e gli altri debiti verso parti correlate sono dettagliati alla nota 38 "Rapporti con parti correlate". Gli altri debiti di 270 milioni di euro si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Debiti verso:
- personale 143 133
- istituti di previdenza e di sicurezza sociale 61 58
- compagnie di assicurazione 3 2
- consulenti e professionisti 8 5
- amministratori e sindaci 1 1
- azionisti - 25
Altri debiti diversi 50 46
Totale 266 270

La valutazione al fair value dei debiti commerciali e altri debiti non produce effetti significativi considerato il breve periodo di tempo intercorrente tra il sorgere del debito e la sua scadenza.

Passività contrattuali

Le passività contrattuali di 1.616 milioni di euro (1.848 milioni di euro al 31 dicembre 2019) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Passività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) 1.139 924
Anticipi da clienti 709 692
Totale 1.848 1.616

Le passività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) di 924 milioni di euro (1.139 milioni di euro al 31 dicembre 2019) riguardano rettifiche di ricavi fatturati su commesse pluriennali al fine di rispettare il principio della competenza economica e temporale, in applicazione del criterio di valutazione in base ai corrispettivi contrattuali maturati.

SAIPEM RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2020

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In particolare le passività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) diminuiscono di 215 milioni di euro per effetto della rilevazione a ricavi di competenza dell'anno in corso per 652 milioni di euro rettificati alla fine dell'esercizio precedente, a cui si aggiunge l'impatto dell'effetto cambi per 11 milioni di euro, in parte compensati da rettifiche di ricavi fatturati nel corso dell'anno in seguito alla valutazione sulla base dello stato di avanzamento operativo dei progetti per 448 milioni di euro.

Gli anticipi da clienti di 692 milioni di euro (709 milioni di euro al 31 dicembre 2019) si riferiscono ad ammontari ricevuti negli anni precedenti e nel corso dell'esercizio, a fronte di contratti in corso di esecuzione, erosi sulla base delle milestone contrattuali. Le passività contrattuali verso parti correlate sono dettagliate alla nota 38 "Rapporti con parti correlate".

20 Altre passività

Altre passività correnti

Le altre passività correnti di 35 milioni di euro (45 milioni di euro al 31 dicembre 2019) si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Fair value su strumenti finanziari derivati 38 32
Altre passività 7 3
Totale 45 35

Il fair value degli strumenti finanziari derivati è commentato alla nota 25 "Strumenti finanziari derivati".

Altre passività non correnti

Le altre passività non correnti di 2 milioni di euro (1 milione di euro al 31 dicembre 2019) si analizzano come segue:

31.12.2019
(milioni di euro)
31.12.2020
Fair value su strumenti finanziari derivati
-
1
Altri debiti
-
1
Altre passività
1
-
Totale
1
2

21 Passività finanziarie

Le passività finanziarie si analizzano come segue:

31.12.2019 31.12.2020
(milioni di euro) finanziarie
a breve
Passività Quote a breve
di passività
finanziarie a
termine lungo termine
Passività
finanziarie
a lungo
termine
Totale finanziarie
a breve
Passività Quote a breve
di passività
finanziarie a
termine lungo termine
Passività
finanziarie
a lungo
termine
Totale
Banche 153 206 676 1.035 220 167 584 971
Obbligazioni ordinarie - 38 1.994 2.032 - 34 1.993 2.027
Altri finanziatori 11 - - 11 37 - - 37
Totale 164 244 2.670 3.078 257 201 2.577 3.035

Alcuni finanziamenti sono assoggettati al rispetto di covenant finanziari che risultano rispettati sui dati al 31 dicembre 2020. Alla data odierna non ci sono elementi per ritenere che gli stessi non siano rispettati alla successiva data di misurazione. Si precisa che sono presenti clausole di "change of control" per le quali si rimanda alla "Relazione sul Governo Societario e gli

Assetti Proprietari 2020".

L'analisi per scadenza delle passività finanziarie a lungo termine al 31 dicembre 2020 è la seguente:

(milioni di euro)
------------------- -- --
Tipo Scadenza 2022 2023 2024 2025 Oltre finanziarie
passività
termine
a lungo
Totale
Banche 2022-2027 151 213 86 63 71 584
Obbligazioni ordinarie 2022-2026 498 498 - 498 499 1.993
Totale 649 711 86 561 570 2.577

Con riferimento ai pagamenti futuri contrattualmente dovuti le scadenze delle passività finanziarie a lungo termine si analizzano come di seguito indicato:

Scadenza a lungo termine
Valore
contabile al
Scadenza
a breve
termine
Totale
pagamenti
futuri al
(milioni di euro)
Banche
31.12.2020
751
31.12.2021
170
2022
154
2023
215
2024
89
2025
62
Oltre
72
31.12.2020
762
Obbligazioni ordinarie 2.027 37 500 500 - 500 500 2.037
Altri finanziatori - - - - - - - -
Totale 2.778 207 654 715 89 562 572 2.799

La differenza pari a 21 milioni di euro tra il valore delle passività finanziarie a lungo termine iscritto a bilancio al 31 dicembre 2020 e il totale dei pagamenti futuri, deriva dalla valutazione con il metodo del costo ammortizzato.

L'analisi delle passività finanziarie per valuta con l'indicazione del tasso di interesse è la seguente:

31.12.2019 31.12.2020
Tasso % Tasso % Tasso % Tasso %
Passività Passività
finanziarie finanziarie
Passività a lungo e quota Passività a lungo e quota
finanziarie breve di passività finanziarie breve di passività
a breve finanziarie a a breve finanziarie a
Valuta termine da a lungo termine da a termine da a lungo termine da a
Euro 4 0,00 0,00 2.914 0,90 3,75 136 0,00 0,50 2.778 0,84 3,75
Dollaro USA 7 0,00 0,00 - - - - -
Altre 153 variabile - 121 variabile
-
Totale 164 2.914 257 2.778

Le passività finanziarie a lungo comprensive della quota a breve termine hanno una scadenza compresa tra il 2021 e il 2027. Al 31 dicembre 2020 Saipem dispone di linee di credito a breve uncommitted non utilizzate per 194 milioni di euro (235 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e di linee di credito a lungo termine committed non utilizzate per 1.000 milioni di euro (1.000 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Le commissioni di mancato utilizzo non sono significative.

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Non ci sono passività finanziarie garantite da ipoteche e privilegi sui beni immobili di imprese consolidate e da pegni su titoli. Il valore di mercato delle passività finanziarie a lungo termine, comprensive della quota a breve termine, ammonta a 2.884 milioni di euro (3.085 milioni di euro al 31 dicembre 2019) ed è stato determinato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri adottando tassi di attualizzazione per le principali valute di finanziamento approssimativamente compresi tra i seguenti intervalli:

2019
(%)
2020
Euro
0,00-1,52
0,16-2,31

Il valore di mercato degli strumenti finanziari quotati è stato calcolato utilizzando il prezzo di chiusura di Borsa all'ultima data disponibile dell'esercizio.

La differenza del valore di mercato delle passività finanziarie a lungo termine rispetto al valore nominale risulta principalmente correlata alle emissioni obbligazionarie in essere alla data.

In base alle disposizioni dello IAS 7 in merito alla "Disclosure Initiative" di seguito si riporta la riconciliazione tra le variazioni delle passività finanziarie e il flusso da attività di finanziamento:

Variazioni senza impatti sui flussi di cassa
(milioni di euro) 31.12.2019 Variazione
dei flussi
di cassa
Acquisizioni Differenze
cambio
da
conversione
Variazione
del
fair value
Altre
variazioni
non
monetarie
31.12.2020
Passività finanziarie a breve termine 164 108 - (15) - - 257
Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve
di passività a lungo termine
2.914 (135) - - - (1) 2.778
Passività (attività) nette per leasing 610 (126) - (18) - (112) 354
Totale passività nette derivanti
da attività di finanziamento
3.688 (153) - (33) - (113) 3.389

Le passività finanziarie verso parti correlate sono dettagliate alla nota 38 "Rapporti con parti correlate".

22 Analisi dell'indebitamento finanziario netto

L'analisi dell'indebitamento finanziario netto indicato nel "Commento ai risultati economico-finanziari" nella "Relazione sulla gestione" è la seguente:

31.12.2019 31.12.2020
Non Non
(milioni di euro) Correnti correnti Totale Correnti correnti Totale
A. Disponibilità liquide ed equivalenti 2.272 - 2.272 1.687 - 1.687
B. Attività finanziarie valutate
al fair value con effetto a OCI 87 - 87 68 - 68
C. Liquidità (A+B) 2.359 - 2.359 1.755 - 1.755
D. Attività per leasing 8 - 8 16 - 16
E. Crediti finanziari (*) 178 - 178 342 - 342
F. Passività finanziarie a breve termine
verso banche 153 - 153 220 - 220
G. Passività finanziarie a lungo termine
verso banche 206 676 882 167 584 751
H. Passività finanziarie a breve termine
verso entità correlate - - - 1 - 1
I.
Prestiti obbligazionari
38 1.994 2.032 34 1.993 2.027
L. Passività finanziarie a lungo termine
verso entità correlate - - - - - -
M. Altre passività finanziarie a breve termine 11 - 11 36 - 36
N. Altre passività finanziarie a lungo termine - - - - - -
O. Passività per leasing 149 477 626 151 270 421
P. Indebitamento finanziario lordo
(F+G+H+I+L+M+N+O) 557 3.147 3.704 609 2.847 3.456
Q. Posizione finanziaria netta
come da comunicazione Consob
n. DEM/6064293/2006 (P-C-D-E) (1.988) 3.147 1.159 (1.504) 2.847 1.343
R. Crediti finanziari non correnti - 69 69 - 66 66
S. Attività per leasing - 8 8 - 51 51
T. Indebitamento finanziario netto (Q-R-S) (1.988) 3.070 1.082 (1.504) 2.730 1.226

(*) Tale voce accoglie la liquidità risultante in capo a una società controllata derivante da due società consortili a responsabilità limitata riprese mediante ribaltamento costi.

L'indebitamento finanziario netto include la passività finanziaria relativa al contratto di IRS, pari a 1 milione di euro, mentre non include il fair value su contratti derivati indicato nelle note 13 "Altre attività" e 20 "Altre passività".

La variazione dell'indebitamento finanziario netto ante passività nette per leasing di 354 milioni di euro (610 milioni di euro al 31 dicembre 2019) registra un incremento di 400 milioni di euro, dovuto principalmente all'entrata in piena operatività di progetti acquisiti nel 2019, al rallentamento dei progetti a causa degli effetti della pandemia e allo slittamento di alcune attività concordato con i clienti.

I crediti finanziari sono commentati alla nota 9 "Altre attività finanziarie".

23 Fondi per rischi e oneri

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I fondi per rischi e oneri di 295 milioni di euro (253 milioni di euro al 31 dicembre 2019) si analizzano come segue:

(milioni di euro) Saldo iniziale applicazione
IFRIC 23
Prima
Accantonamenti Utilizzi Altre variazioni Saldo finale
31.12.2019
Fondo per imposte 65 (26) 6 (31) 1 15
Fondo rischi per contenziosi 126 - 72 (79) 1 120
Fondo copertura perdite di imprese partecipate 41 - 28 - (42) 27
Fondo spese contrattuali e perdite
su commesse pluriennali
57 - 17 (23) (2) 49
Fondo esodi agevolati 7 - 3 (6) (3) 1
Altri fondi 34 - 15 (8) - 41
Totale 330 (26) 141 (147) (45) 253
31.12.2020
Fondo per imposte 15 - - (1) (1) 13
Fondo rischi per contenziosi 120 - 24 (60) (10) 74
Fondo copertura perdite di imprese partecipate 27 - 8 - (9) 26
Fondo spese contrattuali e perdite
su commesse pluriennali 49 113 (19) 1 144
Fondo esodi agevolati 1 - 2 (5) 2 -
Altri fondi 41 - 11 (11) (3) 38
Totale 253 - 158 (96) (20) 295

Il fondo per imposte di 13 milioni di euro si riferisce principalmente a situazioni di contenzioso per imposte indirette con le autorità fiscali di Paesi esteri in corso che considerano risultati di recenti accertamenti.

Il Gruppo Saipem opera in numerosi Paesi con legislazioni fiscali complesse alle quali si attiene grazie anche al supporto di consulenti fiscali locali. In alcune di queste giurisdizioni il Gruppo sta gestendo tramite ricorsi alcune richieste avanzate dalle autorità fiscali, dalle quali gli amministratori ritengono che non deriveranno ulteriori oneri significativi rispetto a quanto già accantonato.

Il fondo rischi per contenziosi ammonta a 74 milioni di euro e si riferisce agli accantonamenti effettuati dalla Capogruppo e da alcune controllate estere a fronte di oneri derivanti da contenziosi in via di definizione, di cui 15 milioni di euro sono relativi a contenziosi con il personale. Gli ammontari principali sono relativi alla controversia con Husky - Progetto Sunrise Energy in Canada.

Il fondo copertura perdite di imprese partecipate ammonta a 26 milioni di euro e accoglie le perdite delle imprese partecipate che eccedono il valore di carico della partecipazione.

Il fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali ammonta a 144 milioni di euro e include la stima di perdite su commesse pluriennali per 119 milioni di euro e il fondo costi finali di progetto per un ammontare di 25 milioni di euro relativi a progetti delle divisioni Engineering & Construction Offshore e Onshore.

Gli altri fondi ammontano a 38 milioni di euro e sono relativi ad accantonamenti per altri rischi e oneri diversi.

24 Fondi per benefici ai dipendenti

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I fondi per benefici ai dipendenti ammontano a 237 milioni di euro (246 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2019 31.12.2020
TFR 36 35
Piani esteri a benefici definiti 95 90
FISDE e altri piani medici 26 29
Altri fondi per benefici ai dipendenti a lungo termine 89 83
Totale 246 237

Il fondo Trattamento di Fine Rapporto (TFR), disciplinato dall'art. 2120 del codice civile, accoglie la stima dell'obbligazione, determinata sulla base di tecniche attuariali, relativa all'ammontare da corrispondere ai dipendenti delle imprese italiane all'atto della cessazione del rapporto di lavoro. L'indennità, erogata sotto forma di capitale, è pari alla somma di quote di accantonamento calcolate sulle voci retributive corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro e rivalutate fino al momento della cessazione dello stesso.

A seguito delle modifiche legislative introdotte a partire dal 1° gennaio 2007 il trattamento di fine rapporto maturando è destinato ai fondi pensione, al fondo di tesoreria istituito presso l'Inps, ovvero, nel caso di imprese aventi meno di 50 dipendenti, può rimanere in azienda analogamente a quanto effettuato nei periodi precedenti.

La destinazione delle quote maturande del trattamento di fine rapporto ai fondi pensione, ovvero all'Inps, comporta che una quota significativa del trattamento di fine rapporto maturando sia classificato come un piano a contributi definiti in quanto l'obbligazione dell'impresa è rappresentata esclusivamente dal versamento dei contributi al fondo pensione, ovvero all'Inps. La passività relativa al trattamento di fine rapporto pregresso continua a rappresentare un piano a benefici definiti da valutare secondo ipotesi attuariali.

I piani esteri a benefici definiti riguardano:

  • ≥ schemi pensionistici a prestazioni definite adottati da imprese di diritto non italiano presenti principalmente in Francia, in Svizzera, nel Regno Unito e in Norvegia;
  • ≥ fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili relativo a personale assunto all'estero per il quale si applica la normativa vigente nel Paese in cui presta l'opera.

La prestazione è una rendita determinata in base all'anzianità di servizio in azienda e alla retribuzione erogata durante l'ultimo anno di servizio, oppure in base alla retribuzione annua media corrisposta in un periodo determinato e antecedente la cessazione del rapporto di lavoro.

L'ammontare della passività e del costo assistenziale relativo al Fondo Integrativo Sanitario Dirigenti aziende Gruppo Eni (FISDE) viene determinato con riferimento al contributo che l'azienda versa a favore dei dirigenti in pensione.

Gli altri fondi per benefici ai dipendenti a lungo termine riguardano principalmente i piani di incentivazione di lungo termine, i premi di anzianità, il fondo di incentivazione all'esodo dei dipendenti (art. 4, legge n. 92/2012) e altri piani a lungo termine.

I piani di incentivazione a lungo termine, nonché i premi di anzianità, rappresentano piani per benefici a lungo termine. I piani di incentivazione a lungo termine (ILT) accolgono la stima, determinata adottando ipotesi attuariali, dell'ammontare da corrispondere alle risorse critiche beneficiarie a condizione che siano rimaste in servizio nel triennio successivo all'assegnazione dell'incentivo; la ripartizione del costo determinato avviene "pro rata temporis" lungo il vesting period. La Società ha previsto incentivi di lungo termine per dipendenti con la qualifica di quadro. I premi di anzianità sono benefici erogati al raggiungimento di un periodo minimo di servizio in azienda e, per quanto riguarda l'Italia, sono erogati in natura.

Il fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti, stanziato in seguito agli accordi attuativi delle disposizioni previste dall'art. 4 della legge n. 92/2012, siglato in data 23 maggio 2016 tra la Società Saipem SpA e le rappresentanze delle principali Organizzazioni Sindacali al fine di realizzare in modo non traumatico un corretto dimensionamento degli organici, accoglie la stima degli oneri, determinati su basi attuariali, connessi alle offerte per risoluzioni consensuali anticipate del rapporto di lavoro.

I fondi per benefici ai dipendenti valutati applicando tecniche attuariali si analizzano come di seguito indicato:

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31.12.2019 31.12.2020
(milioni di euro) TFR Piani esteri
a benefici
definiti
FISDE
e altri
piani medici
esteri
Altri fondi
per benefici
a dipendenti
a lungo
termine
Totale TFR Piani esteri
a benefici
definiti
FISDE
e altri
piani medici
esteri
Altri fondi
per benefici
a dipendenti
a lungo
termine
Totale
Valore attuale dell'obbligazione
all'inizio dell'esercizio 39 153 22 67 281 36 176 26 89 327
Costo corrente - 14 - 41 55 - 15 1 12 28
Interessi passivi 1 4 - - 5 1 2 - - 3
Rivalutazioni: - 17 3 5 25 - 4 3 6 13
- utili e perdite attuariali risultanti da
variazioni nelle ipotesi demografiche
- 1 - - 1 - (8) - (1) (9)
- utili e perdite attuariali risultanti da
variazioni nelle ipotesi finanziarie
1 12 (1) 2 14 1 8 3 2 14
- effetto dell'esperienza passata (1) 4 4 3 10 (1) 4 - 5 8
Costo per prestazioni passate
e utili/perdite per estinzione
- (1) 2 (1) - - - - - -
Contributi al piano: - - - - - - - - - -
- contributi dei dipendenti - - - - - - - - - -
- contributi del datore di lavoro - - - - - - - - - -
Benefici pagati (4) (14) (1) (23) (42) (2) (16) (1) (24) (43)
Operazioni su rami d'azienda - (1) - - (1) - - - - -
Effetto differenze cambio
e altre variazioni - 4 - - 4 - (8) - - (8)
Valore attuale dell'obbligazione
alla fine dell'esercizio
36 176 26 89 327 35 173 29 83 320
Attività al servizio
del piano all'inizio dell'esercizio - 73 - - 73 - 81 - - 81
Interessi attivi - 2 - - 2 - 1 - - 1
Rendimento delle attività
al servizio del piano
- 3 - - 3 - 5 - - 5
Costo per prestazioni passate
e utili/perdite per estinzione
- - - - - - - - - -
Contributi al piano: - 4 - - 4 - 4 - - 4
- contributi dei dipendenti - - - - - - - - - -
- contributi del datore di lavoro - 4 - - 4 - 4 - - 4
Benefici pagati - (4) - - (4) - (4) - - (4)
Effetto differenze cambio
e altre variazioni
- 3 - - 3 - (4) - - (4)
Attività al servizio
del piano alla fine dell'esercizio - 81 - - 81 - 83 - - 83
Passività netta rilevata in bilancio 36 95 26 89 246 35 90 29 83 237

Gli altri fondi per benefici ai dipendenti a lungo termine di 83 milioni di euro (89 milioni di euro al 31 dicembre 2019) riguardano il fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti per 45 milioni di euro (56 milioni di euro al 31 dicembre 2019), altri piani esteri a lungo termine per 30 milioni di euro (27 milioni di euro al 31 dicembre 2019), i premi di anzianità per 7 milioni di euro (6 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e il piano di incentivazione di lungo termine per 1 milione di euro (non significativo al 31 dicembre 2019).

SAIPEM RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2020

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I costi per benefici ai dipendenti, determinati utilizzando ipotesi attuariali, rilevati a conto economico si analizzano come di seguito indicato:

31.12.2019 31.12.2020
(milioni di euro) TFR Piani esteri
a benefici
definiti
FISDE
e altri
piani medici
esteri
Altri fondi
per benefici
a dipendenti
a lungo
termine
Totale TFR Piani esteri
a benefici
definiti
FISDE
e altri
piani medici
esteri
Altri fondi
per benefici
a dipendenti
a lungo
termine
Totale
Costo corrente - 14 - 41 55 - 15 1 12 28
Costo per prestazioni passate
e utili/perdite per estinzione
- (1) 2 (1) - - - - - -
Interessi passivi (attivi) netti:
- interessi passivi sull'obbligazione 1 4 - - 5 1 2 - - 3
- interessi attivi sulle attività
al servizio del piano
- (2) - - (2) - (1) - - (1)
Totale interessi passivi (attivi) netti 1 2 - - 3 1 1 - - 2
di cui rilevato nel costo lavoro - - - - - - - - - -
di cui rilevato nei proventi
(oneri) finanziari
1 2 - - 3 1 1 - - 2
Rivalutazioni dei piani
a lungo termine
- - - 5 5 - - - 6 6
Totale 1 15 2 45 63 1 16 1 18 36
di cui rilevato nel costo lavoro - 13 2 45 60 - 15 1 18 34
di cui rilevato nei proventi
(oneri) finanziari
1 2 - - 3 1 1 - - 2

I costi per piani a benefici definiti rilevati tra le altre componenti del conto economico complessivo si analizzano come di seguito indicato:

2019 2020
(milioni di euro) TFR Piani esteri
a benefici
definiti
FISDE
e altri
piani medici
esteri
Totale TFR Piani esteri
a benefici
definiti
FISDE
e altri
piani medici
esteri
Totale
Rivalutazioni:
- utili e perdite attuariali risultanti
da variazioni nelle ipotesi demografiche
- 1 - 1 - (8) - (8)
- utili e perdite attuariali risultanti
da variazioni nelle ipotesi finanziarie
1 12 (1) 12 1 8 3 12
- effetto dell'esperienza passata (1) 4 4 7 (1) 4 - 3
- rendimento delle attività al servizio del piano - (3) - (3) - (5) - (5)
Totale - 14 3 17 - (1) 3 2

Le attività al servizio del piano si analizzano come segue:

(milioni di euro) liquide e mezzi
Disponibilità
equivalenti
rappresentativi
di capitale
Strumenti
rappresentativi
Strumenti
di debito
Immobili Derivati di investimento
Fondi comuni
Attività detenute
di assicurazione
da compagnie
Titoli di debito
strutturati
Altre attività Totale
Attività al servizio del piano:
- con prezzi quotati
in mercati attivi
4 11 20 2 9 9 13 12 - 80
- con prezzi non quotati
in mercati attivi
- - 3 - - - - - 3
Totale 4 11 23 2 9 9 13 12 - 83

Le principali ipotesi attuariali adottate per valutare le passività alla fine dell'esercizio e per determinare il costo dell'esercizio successivo sono di seguito indicate:

medici esteri a dipendenti
TFR Piani esteri
a benefici
definiti
e altri piani
FISDE
per benefici
Altri fondi
termine
a lungo
Esercizio 2019
Principali ipotesi attuariali:
- tassi di sconto (%) 0,85 0,15-11,60 1,20-6,70 0,00-6,70
- tasso tendenziale di crescita dei salari (%) 1,35 1,00-6,00 - 1,50-5,00
- tassi di rendimento attesi delle attività
al servizio dei piani
(%) - 0,15-6,70 - -
- tasso di inflazione (%) 0,85 1,00-11,30 1,00-5,00 0,00-5,00
- aspettativa di vita all'età di 65 anni (anni) - 15-25 20-25 -
Esercizio 2020
Principali ipotesi attuariali:
- tassi di sconto (%) 0,40 0,00-7,30 0,70-6,11 0,00-6,11
- tasso tendenziale di crescita dei salari (%) 1,35 1,00-6,00 - 1,35-6,00
- tassi di rendimento attesi delle attività
al servizio dei piani
(%) - 0,00-6,11 - -
- tasso di inflazione (%) 0,85 0,70-11,00 1,10-5,00 0,85-5,00
- aspettativa di vita all'età di 65 anni (anni) - 15-25 20-25 -

Le principali ipotesi attuariali adottate per area geografica si analizzano come segue:

177-298SaipemBil20Ita.qxd 7-04-2021 11:10 Pagina 239

Eurozona Resto Europa Africa Altre
Esercizio 2019
Tassi di sconto (%) 0,00-1,20 0,15-2,30 2,60-11,60 1,90-7,25
Tasso tendenziale di crescita dei salari (%) 2,00 1,00-2,25 3,00-4,10 2,00-8,00
Tasso d'inflazione (%) 0,00-1,50 1,00-3,10 2,60-11,30 2,60-5,00
Aspettativa di vita all'età di 65 anni (anni) 22-25 15-25 15 17
Esercizio 2020
Tassi di sconto (%) 0,00-0,70 0,00-2,30 2,60-7,30 0,70-6,11
Tasso tendenziale di crescita dei salari (%) 0,00-2,00 1,00-2,25 3,00-4,10 1,50-6,00
Tasso d'inflazione (%) 0,00-1,50 1,00-3,20 2,60-11,00 2,00-5,00
Aspettativa di vita all'età di 65 anni (anni) 22-25 15-25 15 17

Il tasso di sconto adottato è stato determinato considerando i rendimenti di titoli obbligazionari di aziende primarie (rating AA) nei Paesi dove il mercato corrispondente è sufficientemente consistente, o i rendimenti di titoli di stato nel caso contrario.

Il tasso di inflazione corrisponde alle previsioni sul lungo termine emesse dagli istituti bancari nazionali o internazionali.

Le tavole demografiche adottate sono quelle utilizzate dagli attuari locali per l'elaborazione delle valutazioni IAS 19 tenendo conto di eventuali aggiornamenti.

Gli effetti derivanti da una modifica ragionevolmente possibile delle principali ipotesi attuariali alla fine dell'esercizio sono di seguito indicati:

(milioni di euro) Tasso di sconto Tasso
di inflazione
Tasso
tendenziale
di crescita
dei salari
Tasso
di crescita
delle pensioni
Tasso
tendenziale
di crescita
del costo
sanitario
Incremento
dello 0,5%
Riduzione
dello 0,5%
Incremento
dello 0,5%
Incremento
dello 0,5%
Incremento
dello 0,5%
Incremento
dell'1%
Effetto sull'obbligazione (DBO) (16) 16 5 7 1 2
TFR (1) 1 1 - - -
Piani esteri a benefici definiti (11) 11 2 5 1 -
FISDE e altri piani medici esteri (2) 2 2 - - 2
Altri fondi per benefici a dipendenti a lungo termine (2) 2 - 2 - -

L'analisi di sensitività è stata eseguita sulla base dei risultati delle analisi effettuate per ogni piano elaborando le valutazioni con i parametri modificati.

L'ammontare dei contributi che si prevede di versare ai piani esteri a benefici definiti nell'esercizio successivo ammonta a 3 milioni di euro.

Il profilo di scadenza delle obbligazioni per piani a benefici per i dipendenti è di seguito indicato:

TFR Piani esteri
a benefici
definiti
medici esteri
e altri piani
FISDE
a dipendenti
per benefici
Altri fondi
termine
a lungo
2021 1 16 1 25
2022 1 12 1 19
2023 2 11 1 10
2024 2 10 1 6
2025 2 11 1 3
Oltre 11 48 6 9

La durata media ponderata delle obbligazioni è di seguito indicata:

TFR Piani esteri
a benefici
definiti
medici esteri
e altri piani
FISDE
a dipendenti
per benefici
Altri fondi
termine
a lungo
2019 10 13 13 5
2020 9 12 12 5

25 Strumenti finanziari derivati

31.12.2019 31.12.2020
Fair value Fair value Fair value Fair value
(milioni di euro) attivo passivo attivo passivo
Contratti derivati qualificati di copertura
Contratti su tassi di interesse (componente Spot)
- acquisti - 2 - 1
- vendite - - - -
Contratti a termine su valute (componente Spot)
- acquisti 8 (2) 29 18
- vendite 12 3 58 1
Contratti a termine su valute (componente Forward)
- acquisti (1) 6 (4) -
- vendite (4) 12 (5) -
Contratti a termine su merci (componente Forward)
- acquisti 2 - 4 -
- vendite - - - -
Totale contratti derivati qualificati di copertura 17 21 82 20
Contratti derivati non qualificati di copertura
Contratti a termine su valute (componente Spot)
- acquisti 3 3 15 12
- vendite 6 8 68 1
Contratti a termine su valute (componente Forward)
- acquisti - 2 - -
- vendite (1) 6 (7) 1
Contratti a termine su merci (componente Forward)
- acquisti - - - -
- vendite - - - -
Totale contratti derivati non qualificati di copertura 8 19 76 14
Totale contratti derivati 25 40 158 34
Di cui:
- correnti 23 38 156 32
- non correnti (comprende IRS,
nota 22 "Analisi dell'indebitamento finanziario netto")
2 2 2 2

La gerarchia del fair value dei contratti derivati è di livello 2.

Gli impegni di acquisto e vendita su contratti derivati sono dettagliati come segue:

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31.12.2019 31.12.2020
(milioni di euro) Attivo Passivo Attivo Passivo
Impegni di acquisto
Contratti derivati qualificati di copertura:
- contratti su tassi di interesse - 150 - 112
- contratti su valute 452 1.391 617 1.145
- contratti su merci - 23 - 32
Contratti derivati non qualificati di copertura:
- contratti su valute 354 388 530 736
806 1.952 1.147 2.025
Impegni di vendita
Contratti derivati qualificati di copertura:
- contratti su valute 707 596 1.377 36
Contratti derivati non qualificati di copertura:
- contratti su valute 524 875 1.847 659
1.231 1.471 3.224 695

Il fair value degli strumenti finanziari derivati è stato determinato considerando modelli di valutazione diffusi in ambito finanziario e i parametri di mercato (tassi di cambio e tassi di interesse) alla data di chiusura dell'esercizio.

Il fair value delle operazioni a termine (outright, forward e currency swap) è stato determinato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 31 dicembre 2020 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è quello del Valore Attuale Netto (VAN); i parametri sono il tasso di cambio spot negoziale e quello alla chiusura dell'esercizio con le relative curve dei tassi di interesse a termine sulle valute negoziate.

Il fair value relativo all'IRS, pari a una passività di 1 milione di euro (2 milioni di euro al 31 dicembre 2019), è esposto nella nota 22 "Analisi dell'indebitamento finanziario netto". Il fair value degli interest rate swap è stato calcolato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 31 dicembre 2020 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è il Valore Attuale Netto (VAN), con parametri i tassi di interesse EUR a termine.

Le operazioni di copertura cash flow hedge riguardano operazioni di acquisto o vendita a termine (outright, forward e currency swap).

La rilevazione degli effetti sul conto economico e il realizzo dei flussi economici delle transazioni future altamente probabili oggetto di copertura al 31 dicembre 2020 sono previsti in un arco temporale fino al 2022.

Nel corso dell'esercizio 2020 non vi sono stati casi significativi in cui, a fronte di operazioni qualificate precedentemente come di copertura, la realizzazione dell'oggetto della copertura non sia stata più considerata altamente probabile.

Il fair value attivo su contratti derivati qualificati di copertura al 31 dicembre 2020 ammonta a 82 milioni di euro (17 milioni di euro al 31 dicembre 2019). A fronte di tali derivati, la componente spot, pari a 87 milioni di euro (20 milioni di euro al 31 dicembre 2019), è stata sospesa nella riserva di hedging per un importo di 85 milioni di euro (15 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 2 milioni di euro (5 milioni di euro al 31 dicembre 2019), mentre la componente forward, non designata come strumento di copertura, è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per -9 milioni di euro (-5 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Il fair value passivo su contratti derivati qualificati di copertura al 31 dicembre 2020 ammonta a 20 milioni di euro (21 milioni di euro al 31 dicembre 2019). A fronte di tali derivati, la componente spot, pari a 19 milioni di euro (1 milione di euro al 31 dicembre 2019), è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 19 milioni di euro (1 milione di euro al 31 dicembre 2019); nessuna componente spot è stata sospesa nella riserva di hedging come nell'esercizio precedente. Nessuna componente forward è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari (18 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Relativamente ai contratti su merci il fair value di 4 milioni di euro è stato sospeso nella riserva di hedging.

SAIPEM RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2020

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La variazione della riserva di hedging intervenuta dal 31 dicembre 2019 al 31 dicembre 2020, illustrata sotto, è riconducibile alla variazione del fair value delle operazioni di copertura che risultano in essere per l'intero esercizio, ovvero delle nuove relazioni di copertura designate nel corso dell'esercizio stesso, e al rilascio degli effetti di copertura da patrimonio netto a conto economico per effetto della manifestazione economica delle transazioni commerciali oggetto di copertura, ovvero in seguito all'interruzione delle relazioni di copertura a fronte di esposizioni non più certe o altamente probabili.

31.12.2019 Utili del periodo del periodo
Perdite
Utili rettifica
EBITDA
Perdite rettifica
EBITDA
annullamento
sottostante
Utili
annullamento
sottostante
Perdite
31.12.2020
(milioni di euro)
Riserva per contratti su cambi
Saipem SpA (20) 173 (100) (85) 94 (2) 3 63
Saipem SA 4 36 (37) (16) 17 (1) 1 4
Sofresid SA - 1 (1) - - - - -
Saipem (Portugal) Comércio Marítimo,
Sociedade Unipessoal Lda (2) 9 (11) (4) 9 (1) - -
Saipem Ltd (2) 21 (37) (17) 21 - - (14)
Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.) (1) 9 (5) (1) 4 (5) 1 2
Servizi Energia Italia SpA 1 155 (120) (59) 46 - - 23
Saimexicana SA de Cv - - - (2) 2 - - -
Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc 8 52 (8) (6) 2 - - 48
Saudi Arabian Saipem Ltd (1) 1 - (1) 1 - - -
Saipem America Inc - - (1) - 1 - - -
Saipem Contracting Netherlands BV - 13 (7) (10) 5 - - 1
Saipem Contracting Nigeria Ltd - 1 (1) - - - - -
Saipem Offshore Construction SpA - 4 (1) (3) 1 - - 1
Saipem Luxembourg SA - 11 (6) (6) 1 - - -
Saipem Singapore Pte Ltd - 2 - (1) - - - 1
Saipem Asia Sdn Bhd - 1 (1) (1) 1 - - -
PT Saipem Indonesia - 2 (3) (2) 3 - - -
Totale riserva per contratti su cambi (13) 491 (339) (214) 208 (9) 5 129
Riserva per contratti su merci
Saipem Ltd - 2 (1) - - - - 1
Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc 2 6 - - - - - 8
Totale riserva per contratti su merci 2 8 (1) - - - - 9
Riserva per contratti su tassi di interesse
Saipem SpA (2) 1 - - - - - (1)
Totale riserva per contratti su tassi di interesse (2) 1 - - - - - (1)
Totale riserva di hedging (13) 500 (340) (214) 208 (9) 5 137

Nel corso dell'esercizio 2020 i costi e i ricavi della gestione caratteristica sono stati rettificati per un importo netto negativo di 6 milioni di euro a fronte delle coperture effettuate.

Le informazioni relative ai rischi oggetto di copertura e ai valori di iscrizione degli strumenti finanziari con i relativi effetti economici e patrimoniali sono indicati alla nota 29 "Garanzie, impegni e rischi"; le informazioni relative alle politiche di hedging sono indicate alla nota 3 "Criteri di valutazione" al paragrafo "Gestione dei rischi finanziari".

26 Attività destinate alla vendita

Al 31 dicembre 2020 non sono presenti attività destinate alla vendita.

27 Patrimonio netto

Capitale e riserve di terzi azionisti

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Il capitale e riserve di terzi azionisti ammonta al 31 dicembre 2020 a 25 milioni di euro (93 milioni di euro al 31 dicembre 2019). Di seguito viene rappresentata la composizione delle interessenze di terzi.

Utile (perdita) dell'esercizio
Patrimonio netto
(milioni di euro) 2019 2020 2019 2020
ER SAI Caspian Contractor Llc 86 19 90 22
Altre - - 3 3
Totale 86 19 93 25

Patrimonio netto di Saipem

Il patrimonio netto di Saipem ammonta al 31 dicembre 2020 a 2.923 milioni di euro (4.032 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e si analizza come segue:

(milioni di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Capitale sociale 2.191 2.191
Riserva sopraprezzo delle azioni 553 553
Riserva legale 88 88
Riserva per cash flow hedge (10) 107
Riserva di fair value strumenti finanziari disponibili per la vendita 1 1
Riserva per differenze di cambio (21) (101)
Riserva benefici definiti per dipendenti (36) (35)
Altre (46) (46)
Utili relativi a esercizi precedenti 1.395 1.387
Utile (perdita) dell'esercizio 12 (1.136)
Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio (95) (86)
Totale 4.032 2.923

Il patrimonio netto di Saipem al 31 dicembre 2020 comprende riserve distribuibili per 890 milioni di euro.

Alcune di queste riserve sono soggette a tassazione in caso di distribuzione; il relativo onere d'imposta è stanziato limitatamente alle riserve potenzialmente distribuibili per 24 milioni di euro.

Capitale sociale

Al 31 dicembre 2020 il capitale sociale di Saipem SpA, interamente versato, ammonta a 2.191 milioni di euro, corrispondente a 1.010.977.439 azioni tutte prive dell'indicazione del valore nominale, di cui 1.010.966.841 azioni ordinarie e 10.598 azioni di risparmio.

L'Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Saipem SpA ha deliberato in data 29 aprile 2020 la distribuzione del dividendo di 0,01 euro per azione ordinaria e 0,01 euro per azione di risparmio, con esclusione delle azioni proprie in portafoglio alla data di stacco della cedola, per un totale complessivo di 9.883 migliaia di euro.

Riserva sopraprezzo delle azioni

Ammonta al 31 dicembre 2020 a 553 milioni di euro (553 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Altre riserve

Le altre riserve al 31 dicembre 2020 sono positive per 14 milioni di euro (negative per 24 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e si compongono come segue:

(milioni di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Riserva legale 88 88
Riserva per cash flow hedge (10) 107
Riserva di fair value strumenti finanziari disponibili per la vendita 1 1
Riserva per differenze di cambio (21) (101)
Riserva benefici definiti per dipendenti (36) (35)
Altre (46) (46)
Totale (24) 14

Riserva legale

Ammonta al 31 dicembre 2020 a 88 milioni di euro e rappresenta la parte di utili della Capogruppo Saipem SpA che, secondo quanto disposto dall'art. 2430 del codice civile, non può essere distribuita a titolo di dividendo.

Riserva per cash flow hedge

La riserva è positiva per 107 milioni di euro (negativa per 10 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e riguarda la valutazione al fair value dei contratti di copertura dei tassi di interesse, dei contratti di copertura del rischio commodity e della componente "spot" dei contratti di copertura del rischio di cambio in essere al 31 dicembre 2020.

La riserva per cash flow hedge è esposta al netto dell'effetto fiscale di 30 milioni di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Riserva di fair value strumenti finanziari disponibili per la vendita

La riserva positiva per 1 milione di euro comprende il fair value di strumenti finanziari disponibili per la vendita.

Riserva per differenze di cambio

La riserva è negativa per 101 milioni di euro (negativa per 21 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e riguarda le differenze cambio da conversione in euro dei bilanci espressi in moneta diversa dall'euro (principalmente il dollaro USA).

Riserva benefici definiti per dipendenti

La riserva presenta un saldo negativo di 35 milioni di euro (negativo per 36 milioni di euro al 31 dicembre 2019), al netto dell'effetto fiscale di 10 milioni di euro.

Tale riserva, in accordo con le disposizioni dello IAS 19, accoglie gli utili e le perdite attuariali relative ai piani a benefici definiti per i dipendenti. Tali rivalutazioni non sono oggetto di successiva imputazione a conto economico.

Altre

Le altre riserve negative per 46 milioni di euro (negative per 46 milioni di euro al 31 dicembre 2019) si analizzano come segue:

  • ≥ positive per 2 milioni di euro riguardano la riserva di rivalutazione costituita dal saldo attivo di rivalutazione conseguente l'applicazione della legge n. 413 del 30 dicembre 1991, art. 26 (in caso di distribuzione il 5% della riserva concorre a formare il reddito imponibile della Società ed è soggetto all'aliquota del 24%);
  • ≥ negative per 48 milioni di euro per effetto rilevato a riserva a seguito dell'acquisizione di interessenze di terzi relativi a quote di partecipazioni consolidate.

Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio

La riserva negativa ammonta a 86 milioni di euro (95 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e accoglie il valore delle azioni proprie destinate all'attuazione dei piani di incentivazione a lungo termine a beneficio dei dirigenti del Gruppo. Il dettaglio delle azioni proprie è il seguente:

Numero
azioni
Costo medio
(euro)
(milioni di euro)
complessivo
Costo
Capitale sociale
(%)
Azioni proprie in portafoglio al 1˚ gennaio 2020 14.724.205 6,446 95 1,46
Acquisti anno 2020 7.934.080 2,080 16 0,78
Assegnazioni (5.125.615) 4,917 (25) 0,51
Azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre 2020 17.532.670 4,917 86 1,73

Il capitale sociale al 31 dicembre 2020 ammonta a 2.191.384.693 euro. Alla stessa data le azioni in circolazione sono 993.444.769.

Prospetto di raccordo tra il patrimonio netto e il risultato di esercizio di Saipem SpA con quelli consolidati

31.12.2019 31.12.2020
(milioni di euro) Utile
(perdita)
dell'esercizio
Patrimonio
netto
Utile
(perdita)
dell'esercizio
Patrimonio
netto
Come da bilancio di Saipem SpA (85) 3.062 (171) 2.937
Eccedenza dei patrimoni netti dei bilanci comprensivi dei risultati di periodo,
rispetto ai valori di carico delle partecipazioni in imprese consolidate
34 549 (1.011) (547)
Rettifiche di consolidamento, al netto dell'effetto fiscale, per:
- differenza tra prezzo di acquisto e corrispondente patrimonio netto contabile (2) 727 (3) 723
- eliminazione di utili infragruppo non realizzati 28 (236) 36 (216)
- altre rettifiche 123 23 32 51
Totale patrimonio netto 98 4.125 (1.117) 2.948
Capitale e riserve di terzi (86) (93) (19) (25)
Come da bilancio consolidato 12 4.032 (1.136) 2.923

La voce "Altre rettifiche" include prevalentemente l'impatto delle: (i) scritture di consolidato finalizzate ad allineare la marginalità di commesse che insistono su più società del Gruppo i cui singoli avanzamenti possono non avere uno sviluppo economicotemporale omogeneo all'andamento del progress di commessa consolidata; (ii) scritture necessarie per allineare a livello consolidato eventuali svalutazioni derivanti da test di impairment.

28 Altre informazioni

Non si segnalano disinvestimenti in imprese uscite dall'area di consolidamento e rami d'azienda nel corso del 2020. I disinvestimenti dell'esercizio 2019, con effetto netto pari a zero, hanno riguardato la cessione di un ramo aziendale da parte della società Sofresid Engineering SA.

29 Garanzie, impegni e rischi

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Garanzie

Le garanzie ammontano a 7.019 milioni di euro (7.234 milioni di euro al 31 dicembre 2019), così suddivise:

31.12.2019 31.12.2020
(milioni di euro) Fidejussioni Altre
garanzie
personali
Totale Fidejussioni Altre
garanzie
personali
Totale
Joint venture e imprese collegate 164 148 312 121 254 375
Imprese consolidate 60 373 433 53 526 579
Proprie - 6.489 6.489 - 6.065 6.065
Totale 224 7.010 7.234 174 6.845 7.019

Le altre garanzie personali prestate nell'interesse di imprese consolidate ammontano a 526 milioni di euro (373 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e riguardano contratti autonomi rilasciati a terzi principalmente a fronte di partecipazioni a gare d'appalto e rispetto degli accordi contrattuali.

Le garanzie verso e/o tramite parti correlate sono dettagliate alla nota 38 "Rapporti con parti correlate".

Impegni

Sono stati assunti dalla Capogruppo impegni verso i committenti e/o altri beneficiari (istituzioni finanziarie e assicurative, agenzie di esportazione ECA) ad adempiere le obbligazioni, assunte contrattualmente dalla stessa e/o da imprese controllate e collegate aggiudicatarie di appalti, in caso di inadempimento di quest'ultime, nonché a rifondere eventuali danni derivanti da tali inadempienze.

Tali impegni, che comportano l'assunzione di un obbligo di fare, garantiscono contratti il cui valore globale ammonta a 65.624 milioni di euro (62.105 milioni di euro al 31 dicembre 2019), comprensivo sia della parte di lavori già eseguiti sia della quota parte del portafoglio ordini residuo al 31 dicembre 2020.

Le obbligazioni di rimborso dei finanziamenti bancari concessi alle società del Gruppo Saipem sono generalmente assistite da garanzie rilasciate dalla capogruppo Saipem SpA e da altre società del Gruppo. Le obbligazioni di rimborso delle emissioni obbligazionarie del Gruppo sono assistite da garanzie rilasciate dalla capogruppo Saipem SpA e da altre società del Gruppo.

Rischi

Per informazioni sulla gestione dei rischi d'impresa, sia finanziari che industriali, si rimanda a quanto descritto analiticamente alla nota 3 "Criteri di valutazione" al paragrafo "Gestione dei rischi finanziari" e al paragrafo "Gestione dei rischi d'impresa" nella Relazione sulla gestione.

Altre informazioni sugli strumenti finanziari

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CATEGORIE DI STRUMENTI FINANZIARI - VALORE DI ISCRIZIONE E RELATIVI EFFETTI ECONOMICI E PATRIMONIALI

Il valore di iscrizione degli strumenti finanziari e i relativi effetti economici e patrimoniali si analizzano come segue:

(milioni di euro) di iscrizione
Valore
Proventi (oneri)
rilevati a conto
economico
Proventi (oneri)
rilevati ad altre
complessivo
componenti
economico
del conto
Strumenti finanziari di negoziazione
Strumenti derivati non di copertura (a) 62 60 -
Strumenti finanziari valutati al fair value
Titoli 68 - -
Attività finanziarie immobilizzate
Partecipazioni valutate al fair value - - -
Crediti e debiti e altre attività (passività) valutate al costo ammortizzato
Crediti commerciali e altri crediti (b) 1.991 (101) -
Crediti finanziari (c) (g) 477 2 -
Debiti commerciali e altri debiti (d) 2.463 27 -
Passività contrattuali 1.616 - -
Debiti finanziari (e) (h) 3.455 (122) -
Attività (passività) nette per contratti derivati di copertura (f) 62 (6) 155

(a) Gli effetti a conto economico si riferiscono ai soli proventi (oneri) inseriti nella nota 32 "Proventi (oneri) finanziari".

(b) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nelle "Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti" per 5 milioni di euro di oneri e nei "Proventi (oneri) finanziari" per 96 milioni di euro di oneri (differenze attive (passive) di cambio da allineamento al cambio di fine esercizio).

(c) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Proventi (oneri) finanziari" per 2 milioni di euro di proventi.

(d) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Proventi (oneri) finanziari" per 27 milioni di euro di proventi (differenze attive (passive) di cambio da allineamento al cambio di fine esercizio).

(e) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Proventi (oneri) finanziari" per 12 milioni di euro di proventi tutti riferiti al leasing (differenze attive (passive) di cambio da allineamento al cambio di fine esercizio), per 112 milioni di euro di oneri (proventi (oneri) finanziari correlati all'indebitamento finanziario netto non riferiti al leasing) e per 22 milioni di euro di oneri (proventi (oneri) finanziari correlati all'indebitamento finanziario netto riferiti al leasing a seguito dell'effetto IFRS 16).

(f) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Ricavi della gestione caratteristica" e negli "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi" per 6 milioni di euro di oneri.

(g) La voce comprende le attività finanziarie a breve e a lungo termine per leasing pari a 67 milioni di euro.

(h) La voce comprende le passività finanziarie a breve e a lungo termine per leasing pari a 421 milioni di euro.

VALORI NOMINALI DEI CONTRATTI DERIVATI

Per valore nominale di un contratto derivato si intende l'ammontare contrattuale con riferimento al quale i differenziali sono scambiati; tale ammontare può essere espresso sia in termini di quantità monetarie sia in termini di quantità fisiche (ad esempio barili, tonnellate, ecc.). Le quantità monetarie in valuta estera sono convertite in euro applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio.

I valori nominali dei contratti derivati, riepilogati successivamente, non rappresentano gli ammontari scambiati tra le parti e pertanto non costituiscono una misura dell'esposizione al rischio di credito per l'impresa che è limitata al fair value dei contratti a fine esercizio.

GESTIONE DEL RISCHIO DEI TASSI DI INTERESSE

Per far fronte al rischio di variazione dei tassi di interesse il Gruppo ha stipulato con banche terze contratti di "Interest Rate Swap" (IRS).

Relativamente a questi contratti è stato concordato di scambiare con le controparti, a scadenze determinate, la differenza tra tasso fisso e variabile, calcolata su un valore nominale di riferimento. I dati rilevanti riferiti agli Interest Rate Swap in essere a fine esercizio, stipulati con banche terze, sono riportati nella tabella seguente:

31.12.2019 31.12.2020
Valore nominale (milioni di euro) 150 112
Tasso medio ponderato acquistato (%) (0,408) (0,545)
Tasso medio ponderato venduto (%) 0,129 0,129
Scadenza media ponderata (anni) 2 2

I tassi medi variabili sono basati sui tassi alla fine dell'esercizio e possono subire modifiche che potrebbero influenzare in modo significativo i futuri flussi finanziari. Il confronto tra i tassi acquistati e venduti non è indicativo del risultato dei contratti derivati posti in essere; la determinazione di questo risultato è effettuata tenendo conto dell'operazione sottostante.

Al 31 dicembre 2020 il valore di mercato della suddetta tipologia di contratto evidenzia una passività teorica di 1 milione di euro. Le operazioni sottostanti sono previste realizzarsi entro novembre 2023.

GESTIONE DEL RISCHIO DI CAMBIO

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Il Gruppo stipula diversi tipi di contratti su valute per la gestione del rischio di cambio. I contratti che prevedono lo scambio di due valute estere sono indicati sia per l'ammontare acquistato sia per l'ammontare venduto.

(milioni di euro) al 31.12.2019
nominale
Valore
al 31.12.2020
nominale
Valore
Contratti su cambi a termine 117 891

La tabella che segue riepiloga, per le più importanti valute, l'ammontare dei contratti su cambi a termine e degli altri strumenti di gestione del rischio di cambio.

Valore nominale al 31.12.2019 Valore nominale al 31.12.2020
(milioni di euro) Acquisti Vendite Acquisti Vendite
AED 5 7 - 10
AUD 54 1 73 6
CAD - 15 - 28
CHF 2 3 2 3
CLP 32 22 - -
EUR 787 - 624 17
GBP 85 14 171 61
IDR 84 - 50 -
JPY 4 12 24 2
KWD 33 428 49 254
MXN - 30 - 30
NOK 29 14 10 1
PLN - 23 - 22
RON - 6 - 9
RUB 3 14 39 37
SAR 185 598 31 561
SGD 1 12 2 27
THB - 19 - 26
USD 1.281 1.484 1.948 2.820
ZAR - - 5 5
Totale 2.585 2.702 3.028 3.919

La tabella che segue riporta i flussi, espressi in euro, oggetto di copertura al 31 dicembre 2020 per bande temporali.

(milioni di euro) trimestre
Primo
2021
trimestre
Secondo
2021
trimestre
Terzo
2021
trimestre
Quarto
2021
e oltre
2022
Totale
Ricavi 754 808 679 631 444 3.316
Costi 433 701 637 691 1.095 3.557

GESTIONE DEL RISCHIO COMMODITY

Il Gruppo stipula unicamente contratti su merci per la gestione del rischio di prezzo.

La tabella che segue riporta i flussi oggetto di copertura al 31 dicembre 2020 per bande temporali.

(milioni di euro) trimestre
Primo
2021
trimestre
Secondo
2021
trimestre
Terzo
2021
trimestre
Quarto
2021
e oltre
2022
Totale
Costi 1 24 4 3 - 32

INFORMAZIONI SULLA VALUTAZIONE AL FAIR VALUE

Di seguito è indicata la classificazione delle attività e passività finanziarie, valutati al fair value nello schema di stato patrimoniale secondo la gerarchia del fair value definita in funzione della significatività degli input utilizzati nel processo di valutazione. In particolare, a seconda delle caratteristiche degli input utilizzati per la valutazione, la gerarchia del fair value prevede i seguenti livelli: a) livello 1: prezzi quotati (e non oggetto di modifica) su mercati attivi per le stesse attività o passività finanziarie;

b) livello 2: valutazioni effettuate sulla base di input, differenti dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che, per le

attività/passività oggetto di valutazione, sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (in quanto derivati dai prezzi); e c) livello 3: input non basati su dati di mercato osservabili.

In relazione a quanto sopra gli strumenti finanziari valutati al fair value al 31 dicembre 2020 si analizzano come di seguito indicato:

31.12.2020
(milioni di euro) Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività (passività) finanziarie detenute per la negoziazione:
- strumenti derivati non di copertura - 62 - 62
Attività finanziarie disponibili per la vendita:
- attività finanziarie valutate al fair value con effetto a OCI 68 - - 68
Attività (passività) nette per contratti derivati di copertura - 62 - 62
Totale 68 124 - 192

Nel corso dell'esercizio 2020 non vi sono stati trasferimenti tra i diversi livelli della gerarchia del fair value.

Contenziosi

Il Gruppo è parte in procedimenti giudiziari. La valutazione dei fondi rischi appostati è effettuata sulla base delle informazioni disponibili alla data, tenuto conto degli elementi di valutazione acquisiti da parte dei consulenti esterni che assistono il Gruppo. In relazione ai procedimenti penali in fase di indagini preliminari le informazioni disponibili per la valutazione del Gruppo non possono, per loro natura, essere complete, stante il segreto istruttorio che caratterizza i procedimenti in questione. Di seguito è indicata una sintesi dei procedimenti giudiziari più significativi.

ALGERIA

Le indagini in Italia: il 4 febbraio 2011 era pervenuta dalla Procura della Repubblica di Milano, tramite Eni, una "Richiesta di consegna" ai sensi dell'art. 248 del codice di procedura penale. Nel provvedimento veniva richiesta la trasmissione, con riferimento ad asserite ipotesi di reato di corruzione internazionale, di documentazione relativa ad attività di società del Gruppo Saipem in Algeria. Il reato di "corruzione internazionale" menzionato nella "Richiesta di consegna" è una delle fattispecie previste nel campo di applicazione del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, in merito alla responsabilità diretta degli enti collettivi per determinati reati compiuti da propri dipendenti.

Al fine di adempiere, tempestivamente, alla richiesta della Procura, è stata avviata la raccolta della documentazione e, il 16 febbraio 2011, Saipem ha proceduto al deposito di quanto richiesto.

Il 22 novembre 2012 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem un'informativa di garanzia per asserito illecito amministrativo relativo al reato di corruzione internazionale ex art. 25, comma 2 e 3, D.Lgs. n. 231/2001, unitamente a una richiesta di consegna di documentazione in merito ad alcuni contratti relativi ad attività in Algeria. A tale richiesta sono seguite le notifiche a Saipem di un "Decreto di sequestro" il 30 novembre 2012, due ulteriori "Richieste di consegna" il 18 dicembre 2012 e il 25 febbraio 2013, e un decreto di perquisizione il 16 gennaio 2013.

Il 7 febbraio 2013 è stata effettuata una perquisizione, anche presso gli uffici di Eni SpA, al fine di acquisire ulteriore documentazione in relazione a contratti di intermediazione e ad alcuni contratti con fornitori stipulati da Saipem in connessione con i progetti algerini. L'indagine ha avuto ad oggetto presunte ipotesi corruttive che, secondo la Procura della Repubblica di Milano, si sarebbero verificate fino a epoca successiva al marzo 2010, relativamente ad alcuni contratti che la Società ha acquisito in Algeria.

Nell'ambito di tale procedimento risultavano coinvolti, tra gli altri, alcuni ex dipendenti della Società (tra i quali in particolare l'ex Vice Presidente e Amministratore Delegato-CEO in carica fino al 5 dicembre 2012, l'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction in carica fino al 5 dicembre 2012 e l'ex Chief Financial Officer in carica fino al 1° agosto 2008). La Società ha fornito in ogni occasione piena collaborazione all'ufficio della Procura. Saipem ha tempestivamente posto in essere interventi di forte discontinuità gestionale e amministrativa, indipendentemente dagli eventuali profili di responsabilità che avrebbero potuto evidenziarsi nel corso del procedimento. Saipem ha provveduto, d'accordo con gli organi di controllo interni e l'Organismo di Vigilanza della Società e previa informativa alla Procura, ad avviare una verifica sui contratti oggetto dell'indagine, incaricando a tal fine uno studio legale esterno. Il Consiglio di Amministrazione il 17 luglio 2013 ha esaminato le conclusioni raggiunte dai consulenti esterni all'esito di un'attività d'indagine interna svolta in relazione ad alcuni contratti di intermediazione e subappalto relativi a progetti algerini. L'indagine interna si è basata sull'esame di documenti e su interviste di personale della Società e di altre società del Gruppo, a esclusione dei soggetti che, per quanto a conoscenza della Società, sarebbero stati direttamente coinvolti nell'indagine penale, per non interferire nelle attività investigative della Procura. Il Consiglio di Amministrazione, confermando la massima collaborazione con gli organi inquirenti, nel luglio 2013 ha deliberato di trasmettere l'esito dell'attività dei consulenti esterni alla Procura della Repubblica di Milano, per ogni opportuna valutazione e iniziativa di competenza nel più ampio contesto dell'indagine in corso. I consulenti hanno riferito al Consiglio: (i) di non aver rinvenuto evidenza di pagamenti a pubblici ufficiali algerini per il tramite dei contratti di intermediazione o di subappalto esaminati; (ii) di aver rilevato violazioni, lesive degli interessi della Società, di regole interne e procedure – all'epoca in vigore – relative all'approvazione e alla gestione dei contratti di intermediazione e di subappalto esaminati e ad altre attività svolte in Algeria.

Il Consiglio di Amministrazione nel luglio 2013 ha deliberato di avviare azioni giudiziarie a tutela degli interessi della Società nei confronti di alcuni ex dipendenti e fornitori, riservandosi ogni ulteriore azione, ove emergessero nuovi elementi. Nell'ambito di tali azioni giudiziarie, la Corte di Appello di Milano l'11 febbraio 2021 ha condannato l'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction in carica fino al 5 dicembre 2012 a pagare a Saipem SpA la somma di 10 milioni di euro a titolo di risarcimento del danno, oltre a interessi e rivalutazione dal dovuto al saldo.

Il 14 giugno 2013, 8 gennaio e 23 luglio 2014 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato le "Richieste di proroga" delle indagini preliminari. Il 24 ottobre 2014 è stata notificata una richiesta di incidente probatorio, avanzata dalla Procura della Repubblica di Milano, avente a oggetto l'interrogatorio dell'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction di Saipem in carica fino al 5 dicembre 2012 e di un ulteriore ex dirigente di Saipem, entrambi indagati nel procedimento penale. A seguito dell'accoglimento della richiesta, il Giudice per le Indagini Preliminari di Milano ha fissato le udienze dell'1 e 2 dicembre 2014. Il 15 gennaio 2015 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato presso lo studio del difensore di Saipem SpA l'avviso di conclusione delle indagini preliminari ex art. 415-bis del codice di procedura penale. Lo stesso provvedimento è stato notificato, oltre che a Saipem SpA, a 8 persone fisiche e alla persona giuridica Eni SpA. L'avviso, oltre alla fattispecie di reato già ipotizzata dalla Procura (corruzione internazionale), menzionava come fattispecie delittuosa ipotizzata a carico di 7 persone fisiche, anche la violazione dell'art. 3 del decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74 ("dichiarazione fraudolenta"), in relazione alla registrazione nella contabilità Saipem SpA di "costi di intermediazione derivanti dal contratto agency agreement con Pearl Partners sottoscritto in data 17 ottobre 2007, nonché dall''Addendum n. 1 to the agency agreement' sottoscritto in data 12 agosto 2009" con asserita conseguente indicazione "nelle dichiarazioni consolidate nazionali di Saipem SpA [di] elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo, come segue: anno 2008: -85.935.000 euro; anno 2009: -54.385.926 euro".

Il processo penale in Italia: il 26 febbraio 2015 il Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano ha notificato presso lo studio del difensore di Saipem SpA l'avviso di fissazione dell'udienza preliminare unitamente alla richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura di Milano l'11 febbraio 2015. Lo stesso provvedimento è stato notificato, oltre che a Saipem SpA, a 8 persone fisiche e alla persona giuridica Eni SpA. Il Giudice dell'Udienza Preliminare ha fissato l'udienza per il giorno 13 maggio 2015. Nel corso di tale udienza l'Agenzia delle Entrate si è costituita parte civile nel procedimento, mentre altre richieste di costituzione di parte civile sono state respinte.

Il 2 ottobre 2015 il Giudice dell'Udienza Preliminare ha rigettato le questioni di incostituzionalità e relative alla prescrizione presentate dalle difese e ha pronunciato i seguenti provvedimenti:

(i) sentenza di non doversi procedere per difetto di giurisdizione nei confronti di un imputato;

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  • (ii) sentenza di non luogo a procedere nei confronti di tutti gli imputati relativamente all'ipotesi che il pagamento delle commissioni per il progetto MLE da parte di Saipem (circa 41 milioni di euro) potesse essere servito per consentire a Eni di acquisire i consensi ministeriali algerini per l'acquisizione di First Calgary e per l'estensione di un giacimento in Algeria (CAFC). Tale provvedimento contiene anche la decisione di proscioglimento di Eni, dell'ex Amministratore Delegato-CEO di Eni e di un dirigente Eni relativamente a ogni altra ipotesi di reato;
  • (iii) decreto che dispone il giudizio, tra gli altri, per Saipem e per 3 ex dipendenti di Saipem (l'ex Vice Presidente e Amministratore Delegato-CEO in carica fino al 5 dicembre 2012, l'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction in carica fino al 5 dicembre 2012 e l'ex Chief Financial Officer in carica fino al 1° agosto 2008) con riferimento all'accusa di corruzione internazionale formulata dalla Procura secondo la quale gli stessi imputati avrebbero concorso a consentire, sulla base di criteri di mero favoritismo, l'aggiudicazione a Saipem di 7 contratti in Algeria. Per le sole persone fisiche (non per Saipem) il rinvio a giudizio è stato pronunciato anche con riferimento all'ipotesi di dichiarazione fraudolenta (reato fiscale) promossa dalla Procura.

Nella medesima data, all'esito dell'udienza relativa a uno stralcio del procedimento principale, il Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano ha pronunciato sentenza di patteggiamento ex art. 444 c.p.p. per un ex dirigente di Saipem SpA.

Avverso i primi due provvedimenti la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano e la Procura Generale presso la Corte d'Appello di Milano hanno proposto il 17 novembre 2015 ricorso in Cassazione. Il 24 febbraio 2016 la Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso presentato dalla Procura di Milano, ha disposto la trasmissione degli atti a un nuovo Giudice per l'Udienza Preliminare presso il Tribunale di Milano, per la celebrazione di una nuova Udienza Preliminare.

Con riferimento a tale filone del procedimento (cd. "filone Eni"), in data 27 luglio 2016 il nuovo Giudice per l'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati.

L'11 novembre 2015, in occasione della pubblicazione del report di responsabilità sociale 2015 della Procura di Milano, è stato reso noto che: "recentemente è stato posto in esecuzione un provvedimento di sequestro preventivo del GIP di Milano fino all'ammontare di 250 milioni di euro su beni degli imputati. Il provvedimento conferma il blocco già disposto da autorità estere di somme liquide su conti bancari di Singapore, Hong Kong, Svizzera e Lussemburgo per un importo totale superiore a 100 milioni di euro". Saipem non è risultata destinataria di alcuna di tali misure; si è appreso, comunque, che i sequestri hanno colpito beni personali dell'ex Chief Operating Officer della Società in carica fino al 5 dicembre 2012 e di altri due imputati.

Parallelamente, a seguito del decreto che dispone il giudizio pronunciato il 2 ottobre 2015 dal Giudice dell'Udienza Preliminare, il 2 dicembre 2015 si è tenuta la prima udienza avanti il Tribunale di Milano nel procedimento del cd. "filone Saipem". Nel corso di tale udienza Sonatrach ha chiesto di costituirsi parte civile nei confronti delle sole persone fisiche imputate. Anche il Movimento cittadini algerini d'Italia e d'Europa ha presentato richiesta di costituzione di parte civile. L'Agenzia delle Entrate ha confermato la richiesta di parte civile nei confronti delle sole persone fisiche imputate di dichiarazione fraudolenta. All'udienza del 25 gennaio 2016 il Tribunale di Milano ha rigettato la richiesta di costituzione di parte civile di Sonatrach e del Movimento cittadini algerini d'Italia e d'Europa. Il Tribunale ha rinviato all'udienza del 29 febbraio 2016 riservandosi di merito alla decisione sulle eccezioni di nullità relative al decreto di rinvio a giudizio fatte valere dagli imputati.

All'udienza del 29 febbraio 2016 il Tribunale ha riunito il procedimento con altro pendente nei confronti di un unico imputato persona fisica (nei cui confronti Sonatrach si è costituita parte civile) e ha rigettato le eccezioni di nullità del decreto di rinvio a giudizio, invitando la Procura a riformulare il capo d'imputazione relativamente a un imputato, rinviando il procedimento al 21 marzo 2016. Il Tribunale poi ha rinviato il procedimento all'udienza del 5 dicembre 2016, al fine di valutare la riunione con il procedimento descritto in precedenza (cd. "filone Eni") per il quale in data 27 luglio 2016 il Giudice per l'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati.

Con provvedimento del 28 dicembre 2016 il Presidente del Tribunale di Milano ha autorizzato la richiesta di astensione del Presidente del Collegio giudicante.

All'udienza del 16 gennaio 2017 i due procedimenti (cd. "filone Saipem" e cd. "filone Eni") sono stati riuniti dinanzi a un nuovo Collegio nominato il 30 dicembre 2016.

Esaurita l'istruttoria dibattimentale con l'udienza del 12 febbraio 2018, nelle successive udienze del 19 febbraio 2018 e del 26 febbraio 2018 si è tenuta la requisitoria del Pubblico Ministero.

Ritenute preliminarmente non concedibili agli imputati le attenuanti generiche e, di contro, ritenuta sussistente l'aggravante del reato transnazionale, il Pubblico Ministero ha formulato le proprie richieste di pena nei confronti delle persone fisiche imputate.

Per quanto riguarda Saipem SpA ed Eni SpA il Pubblico Ministero ha avanzato una richiesta di condanna alla sanzione pecuniaria di 900.000 euro, per ciascuna società. Inoltre, il Pubblico Ministero ha chiesto l'applicazione della "confisca per equivalente di quanto in sequestro", relativamente ad alcuni sequestri eseguiti in precedenza nei confronti di alcune persone fisiche imputate. La richiesta di applicazione della confisca non ha riguardato, quindi, Saipem SpA.

All'udienza del 5 marzo 2018:

  • (i) l'Agenzia delle Entrate ha domandato la condanna delle sole persone fisiche imputate così come richiesta dal Pubblico Ministero con la condanna delle sole persone fisiche imputate al risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale a favore dell'Agenzia delle Entrate da liquidarsi in via equitativa e con una provvisionale di 10 milioni di euro;
  • (ii) Sonatrach ha chiesto la condanna dell'imputato Samyr Ourayed con la condanna di quest'ultimo al risarcimento del danno da liquidarsi in via equitativa.

Il 19 settembre 2018 si sono concluse le udienze dedicate alla discussione da parte delle difese e alle repliche da parte del Pubblico Ministero e delle difese.

La decisione di primo grado del Tribunale di Milano: il 19 settembre 2018 il Tribunale di Milano ha pronunciato la sentenza di primo grado.

Il Tribunale di Milano ha condannato, tra gli altri, anche alcuni ex manager di Saipem SpA per i reati di corruzione internazionale e ha, inoltre, condannato Saipem SpA al pagamento della sanzione pecuniaria di 400.000 euro, quale asserita responsabile dell'illecito amministrativo ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001 con riferimento al reato di corruzione internazionale.

Gli ex manager di Saipem SpA condannati dal Tribunale di Milano avevano tutti lasciato la Società tra il 2008 e il 2012.

Il Tribunale ha, altresì, disposto la confisca, quale asserito profitto del reato, della somma complessiva di circa 197 milioni di euro nei confronti di tutte le persone fisiche condannate (e tra questi di alcuni ex manager della Società).

Il Tribunale ha, altresì, disposto la confisca, quale asserito prezzo del reato, della somma complessiva di circa 197 milioni di euro nei confronti di Saipem ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 231/2001.

Per quanto emerso nel corso del procedimento e dalle richieste del Pubblico Ministero, allora, risultava già in essere da tempo un sequestro preventivo finalizzato alla confisca per un importo pari a complessivi circa 160 milioni di euro nei confronti di alcune persone fisiche – diverse dalla Società – tutte condannate con la sentenza di primo grado.

La decisione del Tribunale di primo grado non è esecutiva. Le motivazioni della sentenza di primo grado sono state depositate dal Tribunale di Milano il 18 dicembre 2018.

Il giudizio dinanzi alla Corte di Appello di Milano: il 1° febbraio 2019 Saipem SpA ha impugnato dinanzi alla Corte di Appello di Milano la sentenza di primo grado. Anche le persone fisiche condannate in primo grado hanno appellato la sentenza di primo grado. Anche la Procura della Repubblica di Milano ha impugnato la sentenza di primo grado chiedendo, in riforma di tale sentenza che sia pronunciata dalla Corte di Appello la condanna di Eni SpA, dell'ex Amministratore Delegato-CEO di Eni e di un suo manager "alle pene, e alle sanzioni amministrative pecuniarie e interdittive, ritenute di giustizia". La Procura della Repubblica di Milano ha chiesto, inoltre, sempre in riforma della sentenza impugnata di "condannare la società Saipem alle sanzioni amministrative interdittive ritenute di giustizia". Il 14 febbraio 2019 i difensori di Saipem hanno depositato una memoria nella quale hanno eccepito: (i) l'inammissibilità dell'impugnazione da parte della Procura della Repubblica della decisione del Tribunale di non ritenere applicabili a Saipem SpA le sanzioni interdittive; e/o (ii) l'inapplicabilità delle sanzioni interdittive richieste dalla Procura della Repubblica nei confronti di Saipem SpA.

Il 15 gennaio 2020 la Corte di Appello di Milano ha accolto integralmente l'appello di Saipem SpA e delle persone fisiche imputate (tra i quali alcuni ex manager della Società che hanno tutti lasciato la stessa tra il 2008 e il 2012), dichiarando tra l'altro l'insussistenza dell'illecito amministrativo in capo a Saipem SpA perché il fatto non sussiste, revocando la statuizione sulla confisca del prezzo del reato che era stata pronunciata in primo grado dal Tribunale di Milano ai sensi dell'art. 19, D.Lgs. n. 231/2001.

In data 15 aprile 2020 la Corte di Appello di Milano ha depositato le motivazioni della sentenza di secondo grado.

Il giudizio dinanzi alla Corte di Cassazione: la Procura Generale presso la Corte di Appello di Milano il 12 giugno 2020 ha proposto ricorso in Cassazione avverso la sentenza della Corte di Appello di Milano del 15 gennaio 2020 chiedendo l'annullamento di tale sentenza e per l'effetto il rinvio del giudizio ad altra sezione della Corte di Appello.

La Corte di Cassazione il 14 dicembre 2020 ha respinto il ricorso della Procura Generale presso la Corte di Appello di Milano. Il 14 dicembre 2020 Saipem SpA ha emesso il seguente comunicato stampa:

"La Corte di Cassazione ha pronunciato oggi la propria decisione sul ricorso proposto, il 12 giugno 2020, dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Milano avverso la sentenza di secondo grado nel procedimento relativo a fatti di reato asseritamente commessi in Algeria fino al marzo 2010, in relazione ad alcune commesse completate da tempo.

In particolare, la Corte di Cassazione ha pronunciato oggi sentenza con la quale ha respinto integralmente il ricorso presentato dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Milano che aveva richiesto l'annullamento della sentenza di secondo grado con la quale la Corte di Appello di Milano, il 15 gennaio 2020, aveva assolto le persone fisiche imputate (tra i quali alcuni ex manager della Società che hanno tutti lasciato la stessa tra il 2008 e il 2012), dichiarando, tra l'altro, con riferimento all'ipotesi di reato di corruzione internazionale, l'insussistenza dell'illecito amministrativo contestato ex D.Lgs n. 231/2001 a Saipem SpA perché il fatto non sussiste e revocando, conseguentemente, la condanna alla confisca del prezzo del reato per circa 197 milioni di euro e al pagamento della sanzione pecuniaria di 400.000 euro, che erano state disposte in primo grado dal Tribunale di Milano. Saipem esprime soddisfazione per l'odierna decisione della Corte di Cassazione, che conclude definitivamente il procedimento "Algeria" con l'assoluzione di Saipem".

Richiesta di documenti da parte del Department of Justice statunitense: su richiesta del Department of Justice statunitense ("DoJ"), Saipem SpA nel 2013 ha stipulato un cosiddetto "tolling agreement" che estendeva di 6 mesi il termine di prescrizione applicabile a eventuali violazioni di leggi federali degli Stati Uniti in relazione ad attività pregresse di Saipem e relative subsidiary. Il "tolling agreement", rinnovato fino al 29 novembre 2015, non costituisce un'ammissione da parte di Saipem SpA di aver compiuto alcun illecito, né di essere soggetta alla giurisdizione degli Stati Uniti ai fini di qualsivoglia indagine o procedimento. Saipem ha inteso quindi offrire collaborazione anche nel contesto degli accertamenti da parte del Department of Justice che il 10 aprile 2014 ha formulato una richiesta di documenti relativi alle attività pregresse del Gruppo Saipem in Algeria, richiesta alla quale Saipem ha fornito riscontro. Il 29 novembre 2015 il "tolling agreement" è scaduto e, allo stato decorsi quasi sei anni da tale scadenza, non è pervenuta da parte del Department of Justice alcuna richiesta.

Il procedimento in Algeria: in Algeria nel 2010 è stato avviato un procedimento che ha a oggetto diverse fattispecie e coinvolge a diverso titolo 19 indagati (cd. "inchiesta Sonatrach 1"). Société nationale pour la recherche, la production, le transport, la transformation et la commercialisation des hydrocarbures SpA ("Sonatrach") si è costituita parte civile in tale procedimento e anche il Trésor Public algerino ha formulato analoga richiesta.

Anche la società algerina Saipem Contracting Algérie SpA ("Saipem Contracting Algérie") è parte in tale procedimento in relazione alle modalità di assegnazione del contratto GK3 da parte di Sonatrach. In relazione a tale procedimento alcuni conti correnti in valuta locale di Saipem Contracting Algérie sono stati bloccati.

In particolare, nel 2012, in occasione di rinvio alla "Chambre d'accusation" presso la Corte di Algeri, Saipem Contracting Algérie ha ricevuto una comunicazione che formalizzava l'esistenza di un'indagine nei suoi confronti, relativa a un'asserita maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale organismo. Il contratto GK3 era stato assegnato nel giugno 2009 per un importo equivalente (al cambio in essere al momento dell'assegnazione del contratto) a circa 433,5 milioni di euro.

All'inizio del 2013 la "Chambre d'accusation" ha pronunciato il rinvio a giudizio di Saipem Contracting Algérie e confermato il predetto blocco dei conti correnti. Secondo la tesi accusatoria il prezzo offerto sarebbe stato superiore per una percentuale fino al 60% al prezzo di mercato; secondo la tesi accusatoria tale asserita maggiorazione rispetto al prezzo di mercato si sarebbe ridotta a una percentuale fino al 45% del prezzo contrattuale di assegnazione, a seguito dello sconto negoziato tra le parti successivamente all'offerta. Nel mese di aprile 2013 e nel mese di ottobre 2014 la Corte Suprema algerina ha rigettato la richiesta di sblocco dei conti correnti che Saipem Contracting Algérie aveva presentato sin dal 2010. Gli atti sono stati quindi trasmessi al Tribunale di Algeri che, all'udienza del 15 marzo 2015, ha rinviato il procedimento all'udienza del 7 giugno 2015, nel corso della quale, stante l'assenza di alcuni testimoni, il Tribunale ha rinviato d'ufficio il processo a una sessione penale. All'udienza fissata per il 27 dicembre 2015 il processo ha avuto inizio. All'udienza del 20 gennaio 2016 la Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto la condanna di tutti i 19 soggetti incolpati nei cui confronti è in corso il processo "Sonatrach 1".

Quanto a Saipem Contracting Algérie, la Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto la condanna della stessa società all'ammenda di 5 milioni di dinari algerini (pari al cambio attuale a circa 40.000 euro).

La Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto, inoltre, la condanna alla confisca del profitto asseritamente conseguito, nella misura eventualmente accertata dal Tribunale, di tutti i 19 soggetti incolpati di cui è stata chiesta la condanna (tra i quali Saipem Contracting Algérie).

Per la fattispecie contestata a Saipem Contracting Algérie, la normativa locale prevede una pena principale di natura pecuniaria (pari a un massimo di circa 40.000 euro) e contempla la possibilità che, in relazione all'ipotesi di reato contestata, possano essere comminate pene accessorie come la confisca del profitto conseguito in seguito all'asserito reato (che sarebbe pari all'asserita maggiorazione rispetto al prezzo di mercato del contratto GK3 nella misura eventualmente accertata dall'autorità giudiziaria) e/o sanzioni di natura interdittiva.

Il 2 febbraio 2016 è stata pronunciata dal Tribunale di Algeri la sentenza di primo grado. Tale sentenza ha, tra l'altro, condannato Saipem Contracting Algérie al pagamento di un'ammenda d'importo pari a circa 4 milioni di dinari algerini (corrispondenti a circa 30.000 euro). In particolare, Saipem Contracting Algérie è stata ritenuta responsabile, in relazione all'appalto per la realizzazione del gasdotto GK3, della fattispecie sanzionata dalla legge algerina in caso di "maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società". La sentenza ha, inoltre, disposto di rimettere nella disponibilità di Saipem Contracting Algérie due conti correnti in valuta locale, il cui saldo totale ammonta a circa 59 milioni di euro (importo calcolato al cambio del 31 dicembre 2020), che sono stati bloccati nel 2010.

L'ente committente Sonatrach, che si era costituita parte civile nel procedimento, si è riservata di far valere in sede civile le proprie pretese. La richiesta di costituzione di parte civile del Trésor Civil algerino è invece stata rigettata.

La decisione del 2 febbraio 2016 del Tribunale di Algeri, in attesa del deposito delle relative motivazioni, è stata impugnata dinanzi alla Corte di Cassazione: da Saipem Contracting Algérie (che aveva chiesto l'assoluzione e aveva preannunciato che avrebbe impugnato la decisione); dal Procuratore Generale (che aveva chiesto la condanna a 5 milioni di dinari algerini e la confisca, richieste respinte dal Tribunale, che – come detto – ha invece condannato Saipem Contracting Algérie al minore importo di circa 4 milioni di dinari algerini); dal Trésor Civil (la cui richiesta di costituirsi parte civile contro Saipem Contracting Algérie è stata – come detto – respinta dal Tribunale); da tutti gli altri condannati, relativamente alle statuizioni che li riguardano.

Per effetto delle citate impugnazioni, la decisione del Tribunale di Algeri è stata sospesa di pieno diritto e, quindi, sono rimasti sospesi, in pendenza del giudizio di Cassazione, l'esecuzione:

≥ dell'irrogazione dell'ammenda di circa 30.000 euro; e

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≥ dello sblocco dei due conti correnti il cui saldo totale ammonta a circa 59 milioni di euro (importo calcolato al cambio del 31 dicembre 2020). Sonatrach non ha impugnato la decisione del Tribunale, coerentemente con la sua richiesta, accolta dal medesimo Tribunale, di riservarsi di svolgere un'eventuale successiva azione di risarcimento danni in un procedimento civile. Tale azione civile non è stata avviata da Sonatrach.

Con la decisione del 17 luglio 2019 la Corte di Cassazione algerina ha cassato integralmente la decisione del Tribunale di Algeri del 2 febbraio 2016 ragion per cui il Tribunale di Appello di Algeri dovrà pronunciarsi sul tema avviando un nuovo processo. La futura decisione del Tribunale di Appello di Algeri potrà essere impugnata dinanzi alla Corte di Cassazione algerina.

Le motivazioni della decisione della Corte di Cassazione algerina sono state rese disponibili il 7 ottobre 2019. Dalla lettura della sentenza della Corte di Cassazione algerina si evince che si tratta di un provvedimento di annullamento totale della sentenza del Tribunale di Algeri del 2016 a seguito dell'accoglimento dei ricorsi di tutti i ricorrenti (ivi incluso il ricorso di Saipem Contracting Algérie). I tempi del nuovo procedimento dinanzi al Tribunale di Appello non sono noti né allo stato prevedibili.

Il Tribunale di Appello di Algeri ha fissato l'udienza per la trattazione della causa per il 17 febbraio 2021.

All'udienza del 17 febbraio 2021 il Tribunale di Appello di Algeri ha rinviato l'udienza a data da fissarsi. Il Tribunale ha successivamente fissato l'udienza per la discussione per il 16 giugno 2021.

Indagini in corso - Algeria - Sonatrach 2: nel mese di marzo 2013 è stato convocato presso il Tribunale di Algeri l'allora legale rappresentante di Saipem Contracting Algérie al quale il giudice istruttore locale ha comunicato verbalmente l'avvio di un'indagine (cd. inchiesta "Sonatrach 2") "a carico di Saipem per i seguenti capi di imputazione: artt. 25a, 32 e 53 della L. n. 01/2006 della lotta contro la corruzione", e ha richiesto la consegna di alcuni documenti (statuti societari) e altre informazioni relativi alle società Saipem Contracting Algérie, Saipem SpA e Saipem SA. Successivamente a tale convocazione non sono seguite ulteriori attività o richieste.

Il 16 ottobre 2019 e il 21 ottobre 2019 Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state convocate dal giudice istruttore presso la Corte Suprema.

Trattasi di indagini in fase iniziale seppur relative a fatti del 2008 (assegnazione del contratto GNL3 Arzew). Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state ulteriormente convocate per il 18 novembre 2019 dal Procuratore Generale presso la Corte Suprema di Algeri per assumere informazioni e documenti relativamente al contratto GNL3 Arzew assegnato nel 2008 da Sonatrach.

Il 18 novembre 2019 si è svolta l'ulteriore audizione del rappresentante di Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri, nel corso del quale sono state fornite le informazioni e la documentazione richieste dal Procuratore Generale di Algeri, il quale ha assegnato a Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri il termine fino al 4 dicembre 2019 per la consegna di ulteriore documentazione. Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri hanno prontamente provveduto a depositare quanto richiesto entro il termine del 4 dicembre 2019.

Il Procuratore Generale di Algeri ha inoltre richiesto la convocazione di un rappresentante di Saipem SpA. Il Procuratore Generale di Algeri il 20 novembre 2019 ha comunicato a Saipem Contracting Algérie e a Snamprogetti succursale di Algeri che il Tresor Public algerino si è costituito parte civile in questo procedimento in fase di indagini iniziali.

Il 9 dicembre 2020 si è svolta l'audizione del rappresentante in loco di Saipem SpA.

Saipem SpA, Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state nuovamente convocate il 16 dicembre 2020. Le indagini in Algeria relativamente all'assegnazione ed esecuzione del contratto GNL3 Arzew proseguono.

Risoluzione amichevole delle divergenze - Accordo Saipem Sonatrach: il 14 febbraio 2018 Sonatrach e Saipem hanno comunicato di aver definito amichevolmente le reciproche divergenze, hanno concordato di risolvere amichevolmente le loro reciproche divergenze e hanno firmato un accordo per porre fine alle procedure in corso relative al contratto per la costruzione di un impianto di liquefazione di gas ad Arzew (Arzew), al contratto per la costruzione di tre treni di GPL, di un'unità di separazione di olio (LDPH) e di impianti di produzione di condensati ad Hassi Messaoud (LPG), al contratto per la realizzazione dell'oleodotto GPL LZ2 da 24 pollici (linea e stazione) ad Hassi R'Mel (LZ2) e al contratto per la realizzazione di un'unità di produzione di gas e petrolio nel campo di Menzel Ledjmet per conto dell'associazione Sonatrach/FCP (MLE). Questo accordo è il risultato di un dialogo costruttivo e rappresenta un passo importante nelle relazioni tra le due società. Sonatrach e Saipem hanno espresso soddisfazione per aver raggiunto un accordo definitivo che pone fine a un contenzioso pregiudizievole per entrambe le società.

INDAGINI PRELIMINARI IN CORSO - PROCURA DELLA REPUBBLICA DI MILANO - BRASILE

Il 12 agosto 2015 Saipem SpA ha ricevuto dalla Procura della Repubblica di Milano la notifica di un'informazione di garanzia e di una richiesta di documentazione nell'ambito di un nuovo procedimento penale, per il presunto reato di corruzione internazionale, aperto dagli uffici giudiziari milanesi in relazione a un contratto assegnato nel 2011 dalla società brasiliana Petrobras a Saipem SA (Francia) e Saipem do Brasil (Brasile). Le indagini risultano ancora in corso.

Per quanto appreso solo a mezzo stampa, tale contratto è oggetto di indagini nei confronti di alcuni cittadini brasiliani tra i quali anche un ex collaboratore di Saipem do Brasil, da parte delle autorità giudiziarie del Brasile.

In particolare, il 19 giugno 2015 Saipem do Brasil aveva appreso dai media dell'arresto (in merito a ipotesi di riciclaggio, corruzione e truffa) di un suo ex collaboratore, a seguito di un provvedimento emesso dalla Procura brasiliana di Curitiba, nell'ambito di un'inchiesta giudiziaria in corso in Brasile dal marzo 2014 (cd. inchiesta "Lava Jato"). Il 29 luglio 2015 Saipem do Brasil ha poi appreso dagli organi di stampa che, nell'ambito delle condotte addebitate all'ex collaboratore di Saipem do Brasil, la Procura brasiliana avrebbe ipotizzato altresì il fatto di avere influenzato indebitamente Petrobras nel 2011 per l'assegnazione a Saipem do Brasil di un contratto denominato "Cernambi" (del valore al cambio attuale di circa 56 milioni di euro). Ciò sarebbe stato asseritamente desunto dalla circostanza che nel 2011 nei pressi della sede di Petrobras, tale ex collaboratore di Saipem do Brasil avrebbe subìto una rapina nel corso della quale sarebbe stato derubato di circa 100.000 reals brasiliani (pari a circa 26.000 euro) appena prelevati da un istituto di credito. Secondo la Procura brasiliana la rapina sarebbe avvenuta in un periodo temporale precedente l'assegnazione del citato contratto "Cernambi".

Saipem SpA ha prestato la massima collaborazione alle indagini e ha avviato lo svolgimento di un intervento di audit anche con l'ausilio di un consulente esterno. L'attività di audit ha preso in esame i nominativi delle numerose società e persone che i media hanno riferito essere oggetto di indagini da parte dell'autorità giudiziaria brasiliana. Il Report di audit, emesso il 14 luglio 2016, ha dato atto dell'assenza di comunicazioni o documenti relativi a transazioni e/o movimentazioni finanziarie tra società del Gruppo Saipem e il personale di Petrobras oggetto di indagini.

I testimoni ascoltati nel procedimento penale in corso in Brasile contro tale ex collaboratore, nonché nell'ambito dei lavori della Commissione parlamentare di inchiesta istituita in Brasile sul caso "Lava Jato", hanno riferito di non essere a conoscenza di irregolarità relativamente alle attività di Saipem.

Petrobras si è costituita parte civile ("Assistente do Ministerio Publico") nel medesimo procedimento contro le 3 persone fisiche imputate. Il procedimento è poi ripreso il 9 giugno 2017 in quanto la Procura brasiliana ha ritenuto fossero venuti meno i presupposti per continuare a mantenere riservato un accordo di collaborazione sottoscritto nell'ottobre 2015 dall'ex collaboratore di Saipem do Brasil che con tale accordo si era impegnato a suffragare con prove alcune sue dichiarazioni. La Procura ha in particolare rilevato che il tentativo di suffragare con prove tali dichiarazioni non aveva avuto successo, ragion per cui era venuta meno l'esigenza di mantenere riservato il contenuto delle dichiarazioni contenute in tale ulteriore accordo. Nel corso dell'udienza del 9 giugno 2017 sono state acquisite le deposizioni dei tre imputati e tra queste quella dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil e di un ex funzionario Petrobras.

L'ex collaboratore di Saipem do Brasil, quanto all'episodio della rapina per 100.000 reals brasiliani (pari a circa 26.000 euro) da lui subìta nell'ottobre del 2011, ha dichiarato che si trattava di denaro necessario per corrispondere le spese relative agli immobili di una società da lui gestita per conto di un soggetto terzo rispetto a Saipem (trattasi dell'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento che ha confermato tale dichiarazione).

L'ex collaboratore di Saipem do Brasil ha inoltre affermato che il Gruppo Saipem non ha effettuato pagamenti corruttivi in quanto il sistema di compliance di Saipem ha impedito che questo avvenisse. Tale dichiarazione è stata confermata dall'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento. L'ex collaboratore di Saipem do Brasil e l'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento, pur offrendo una ricostruzione dei fatti parzialmente diversa, hanno riferito che l'ipotesi di alcuni pagamenti impropri sarebbe stata discussa con riferimento ad alcuni contratti di Saipem do Brasil, ma che in ogni caso non è stato effettuato alcun pagamento corruttivo dal Gruppo Saipem. L'ex collaboratore di Saipem do Brasil e l'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento hanno dichiarato che i contratti assegnati dal cliente al Gruppo Saipem sono stati vinti attraverso regolari procedure di gara. Il procedimento in Brasile nei confronti dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil e di altre due persone fisiche imputate non si è ancora concluso con una sentenza definitiva. Nel corso del procedimento nei confronti dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil non sono emerse prove di irregolarità nella gestione di gare assegnate da Petrobras al Gruppo Saipem e/o evidenza di pagamenti illeciti da parte del Gruppo Saipem in relazione a gare assegnate da Petrobras al Gruppo Saipem e/o evidenza di danni subìti da Petrobras in relazione a gare assegnate al Gruppo Saipem. Il Gruppo Saipem non è stato parte di tale procedimento.

Le attività di audit concluse nel 2016 sono state riavviate con il supporto del medesimo consulente terzo utilizzato in precedenza e con la stessa metodologia al fine di analizzare alcuni dati citati nel corso delle deposizioni del 9 giugno 2017.

Il Report di audit, emesso il 18 luglio 2018, ha confermato l'assenza di comunicazioni o documenti relativi a transazioni e/o movimentazioni finanziarie tra società del Gruppo Saipem e il personale di Petrobras oggetto di indagini.

Con comunicato stampa del 30 maggio 2019 Saipem SpA ha informato come segue:

"Saipem: notifica di procedimento amministrativo in Brasile alle controllate Saipem SA e Saipem do Brasil in relazione a un contratto assegnato nel 2011.

San Donato Milanese (MI), 30 maggio 2019 - Saipem SpA informa che oggi la società controllata francese Saipem SA e la società controllata brasiliana Saipem do Brasil hanno ricevuto dalla competente autorità amministrativa brasiliana (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) la notifica dell'apertura di un procedimento amministrativo con riferimento a presunte irregolarità nell'assegnazione nel dicembre 2011 da parte della società brasiliana Petrobras, come leader del consorzio BMS 11, del contratto (del valore di circa 249 milioni di real attualmente equivalenti a circa 56 milioni di euro) per l'installazione di una gas pipeline per la connessione dei campi Lula e Cernambi nel Bacino di Santos.

Saipem SA e Saipem do Brasil coopereranno nel procedimento amministrativo fornendo i chiarimenti che saranno richiesti dalla competente autorità amministrativa e confidano nella correttezza dell'assegnazione del contratto sopra menzionato e sull'assenza di elementi per affermare la responsabilità amministrativa delle società".

Nell'ambito del procedimento amministrativo in questione Saipem do Brasil e Saipem SA il 21 giugno 2019 hanno presentato le loro difese iniziali dinanzi alla competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União).

Con comunicazione del 21 agosto 2019 la competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) ha informato Saipem do Brasil e Saipem SA che all'esito dell'istruttoria fino a quel momento svolta, il procedimento amministrativo non era stato archiviato e ha invitato Saipem do Brasil e Saipem SA a presentare le ulteriori difese entro il 20 settembre 2019.

Saipem do Brasil e Saipem SA hanno presentato le loro difese entro il termine assegnato. Il 24 aprile 2020 la competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) ha disposto un rinvio di 180 giorni per la conclusione del procedimento amministrativo.

Il 30 novembre 2020 Saipem SA e Saipem do Brasil hanno depositato ulteriori difese dinnanzi all'autorità amministrativa brasiliana (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União).

Il procedimento amministrativo è tuttora in corso.

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L'8 giugno 2020 la Procura Federale Brasiliana ha emesso un comunicato stampa informando di una nuova denuncia contro un ex presidente di Saipem do Brasil, che ha lasciato il Gruppo Saipem il 30 dicembre 2009. La denuncia attiene a presunti episodi

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di corruzione e riciclaggio asseritamente occorsi tra il 2006 e il 2011 in relazione a due contratti assegnati a società del Gruppo Saipem da società del Gruppo Petrobras (Mexilhao sottoscritto nel 2006 e Uruguà-Mexilhao sottoscritto nel 2008).

La denuncia è stata avanzata solo nei confronti di persone fisiche (non di società del Gruppo Saipem) e coinvolge, oltre a tale ex presidente di Saipem do Brasil, alcuni ex funzionari di Petrobras.

La Corte Federale brasiliana di Curitiba il 6 luglio 2020 ha accettato la denuncia presentata dalla Procura Federale Brasiliana nei confronti dell'ex presidente di Saipem do Brasil (che ha lasciato la società il 30 dicembre 2009) e di un ex funzionario di Petrobras nei cui confronti si aprirà un processo penale in Brasile. Petrobras si è costituita parte civile ("Assistente do Ministerio Publico") nel medesimo procedimento contro le 2 persone fisiche imputate. Nessuna società del Gruppo Saipem è parte di tale procedimento.

INDAGINI PRELIMINARI IN CORSO - PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI MILANO - IRAQ

Il 2 agosto 2018 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem SpA una richiesta di consegna di atti e documenti in relazione a pregresse attività (2010-2014) del Gruppo Saipem in Iraq e in particolare ai rapporti con il gruppo Unaoil. La richiesta contiene anche l'informazione che – in relazione a tali pregresse attività – Saipem SpA è soggetta a indagini per corruzione internazionale. Nel gennaio 2019 il Department of Justice statunitense, che ha affermato di avere da tempo in essere un'attività di indagine sulle attività e i rapporti di Unaoil e di essere a conoscenza della pendenza di un'inchiesta in Italia nei confronti di Saipem SpA da parte della Procura di Milano, ha chiesto a Saipem la disponibilità a una "voluntary production" di documenti relativi a pregresse attività del Gruppo Saipem in Iraq con il coinvolgimento di Unaoil e più in generale ai pregressi rapporti di Saipem con il gruppo Unaoil. Saipem ha confermato tale disponibilità. La "voluntary production" lascia totalmente impregiudicata qualsiasi questione relativa all'eventuale giurisdizione USA, aspetto rispetto alla quale il Department of Justice statunitense non ha indicato, allo stato, alcun elemento a supporto, chiedendo solo a Saipem collaborazione nell'ambito degli accertamenti che il Department of Justice statunitense ha in corso. Nell'ambito della citata "voluntary production" nel mese di marzo 2019 Saipem SpA attraverso i propri legali statunitensi ha consegnato al Department of Justice statunitense il materiale consegnato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano nel 2018 al fine di riscontrare la sopra citata richiesta di consegna di atti e documenti ricevuta il 2 agosto 2018.

ENIPOWER

Nell'ambito delle indagini avviate dalla magistratura milanese (procedimento penale 2460/2003 R.G.N.R. pendente presso la Procura della Repubblica di Milano) su appalti e forniture commissionati da EniPower a diverse società, era stata notificata a Snamprogetti SpA (oggi Saipem SpA), quale appaltatore di servizi di ingegneria e approvvigionamento oltre che ad altri soggetti, informazione di garanzia ai sensi della disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche (ex art. 25, D.Lgs. n. 231/2001). Nell'agosto del 2007 si sono concluse le indagini preliminari con esito positivo per Snamprogetti: la società non è stata, infatti, inserita tra i soggetti indagati per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio. Snamprogetti si è quindi costituita parte civile nei confronti delle persone fisiche e giuridiche in qualche modo riconducibili a operazioni che abbiano riguardato la società e, con alcuni soggetti che hanno chiesto di essere ammessi al patteggiamento, sono stati raggiunti accordi transattivi per il risarcimento del danno. Il procedimento, dopo la conclusione dell'udienza preliminare, è proseguito a carico di ex dipendenti delle predette società, nonché nei confronti di dipendenti e dirigenti di alcune società fornitrici e delle stesse ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001. Eni SpA, EniPower SpA e Snamprogetti SpA si sono costituite parti civili nell'udienza preliminare. L'udienza preliminare relativa al procedimento principale avanti il Giudice dell'Udienza Preliminare si è conclusa il 27 aprile 2009. Il giudice ha disposto il decreto di rinvio a giudizio di tutte le parti che non hanno fatto richiesta di patteggiamento, a esclusione di alcuni soggetti nei cui confronti è intervenuta la prescrizione. Nel corso dell'udienza del 2 marzo 2010 è stata confermata la costituzione di parte civile di Eni SpA, EniPower SpA e Saipem SpA nei confronti degli enti imputati ex D.Lgs. n. 231/2001. Sono stati altresì citati i responsabili civili delle ulteriori società coinvolte. All'udienza del 20 settembre 2011 è stato depositato il dispositivo della sentenza che ha previsto alcune condanne e diverse assoluzioni nei confronti dei numerosi imputati sia persone fisiche che giuridiche, queste ultime ritenute responsabili degli illeciti amministrativi, applicando quindi sanzioni pecuniarie e ordinando altresì la confisca per equivalente di ingenti somme. Il Tribunale ha altresì escluso la costituzione di parte civile nei confronti degli enti imputati in relazione agli illeciti amministrativi di cui al D.Lgs. n. 231/2001. Le parti condannate hanno provveduto a impugnare tempestivamente il suddetto provvedimento. Il 24 ottobre 2013 la Corte d'Appello di Milano ha pronunciato sentenza, sostanzialmente confermando la decisione di primo grado, riformandola parzialmente solo con riferimento ad alcune persone fisiche per le quali è stato dichiarato di non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Gli imputati hanno proposto ricorso in Cassazione. La sezione VI penale della Suprema Corte, in data 10 novembre 2015, decidendo sui ricorsi presentati dalle parti avverso la sentenza della Corte d'Appello di Milano, ha annullato il provvedimento impugnato nei confronti delle persone giuridiche e, limitatamente alle statuizioni civili, nei confronti delle persone fisiche, e ha rinviato per un nuovo giudizio ad altra sezione della Corte d'Appello di Milano che ha fissato l'udienza per il 28 novembre 2017. All'udienza del 28 novembre 2017 la Corte d'Appello, decidendo in sede di rinvio dalla Corte di Cassazione, ha confermato la sentenza di primo grado, riformandola parzialmente, escludendo la responsabilità di due persone giuridiche e dichiarando di non doversi procedere contro un imputato nel frattempo deceduto, confermando per il resto la sentenza della Corte d'Appello non oggetto di annullamento da parte della Corte di Cassazione.

Il 17 luglio 2018 la Corte di Appello di Milano ha depositato la sentenza di secondo grado sostanzialmente lasciando invariato l'impianto decisorio della sentenza impugnata, confermando dunque le statuizioni della Corte di Appello di Milano del 24 ottobre 2013, anche in relazione alle parti civili. La Corte di Appello di Milano ha riformato l'impianto decisorio della sentenza impugnata solo limitatamente a due persone giuridiche per le quali è stata esclusa la responsabilità e a una persona fisica per la quale è stata dichiarata l'estinzione del reato.

Alcune parti del giudizio hanno presentato ricorso alla Corte di Cassazione.

Il 6 novembre 2019 la Corte di Cassazione si è pronunciata sul ricorso presentato da alcune parti del giudizio, annullando la sentenza impugnata solo nei confronti di una persona giuridica con contestuale rinvio alla Corte di Appello di Milano.

La Corte di Cassazione ha invece rigettato nei confronti degli altri ricorrenti il ricorso, lasciando invariato l'impianto decisorio della Corte di Appello di Milano del 17 luglio 2018. La sentenza della Corte di Cassazione è stata depositata in cancelleria il 16 dicembre 2019.

FOS CAVAOU

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Con riferimento al progetto di realizzazione del terminale di rigassificazione di Fos Cavaou ("FOS"), il cliente Société du Terminal Méthanier de Fos Cavaou ("STMFC", oggi Fosmax LNG) nel gennaio 2012 ha avviato un procedimento arbitrale presso la Camera di Commercio Internazionale di Parigi nei confronti del contrattista STS ["société en partecipation" di diritto francese composta da Saipem SA (50%), Tecnimont SpA (49%), Sofregaz SA (1%)]. L'11 luglio 2011 le parti avevano sottoscritto un protocollo di mediazione ai sensi del Regolamento di Conciliazione e Arbitrato della CCI di Parigi; la procedura di mediazione si era conclusa senza successo il 31 dicembre 2011 in quanto Fosmax LNG aveva rifiutato di prorogarne la scadenza.

Con memoria presentata a sostegno della propria richiesta, Fosmax LNG ha richiesto la condanna al pagamento di circa 264 milioni di euro per il risarcimento del danno asseritamente subìto, penalità di ritardo e costi sostenuti per il completamento dei lavori (cd. "mise en régie"). Della somma totale richiesta, circa 142 milioni di euro erano ascrivibili a perdita di profitto, voce contrattualmente esclusa dai danni risarcibili salvo il caso di dolo o colpa grave. STS ha depositato la propria memoria difensiva, comprensiva di domanda riconvenzionale, a titolo di risarcimento del danno dovuto all'eccessiva ingerenza di Fosmax LNG nell'esecuzione dei lavori e per il pagamento di extra works non riconosciuti dal cliente (con riserva di quantificarne l'ammontare nel prosieguo dell'arbitrato). Il 19 ottobre 2012 Fosmax LNG ha depositato la Mémoire en demande. Di contro STS ha depositato la propria Mémoire en défense il 28 gennaio 2013, precisando in 338 milioni di euro il valore della propria domanda riconvenzionale. Il 1° aprile 2014 si è tenuta la discussione finale. Sulla base del lodo depositato dal Collegio Arbitrale il 13 febbraio 2015, Fosmax LNG, il 30 aprile 2015, ha corrisposto a STS la somma, comprensiva di interessi, di 84.349.554,92 euro. La quota di tale somma di spettanza di Saipem SA è pari al 50%. Il 26 giugno 2015 Fosmax LNG ha impugnato il lodo avanti il Consiglio di Stato francese, chiedendone l'annullamento sull'asserito presupposto che il Collegio Arbitrale avrebbe erroneamente applicato alla materia il diritto privato in luogo del diritto pubblico. Il 18 novembre 2015 si è tenuta l'udienza dinanzi al Consiglio di Stato. Successivamente all'audizione del Rapporteur Public, i giudici hanno chiuso la fase del dibattimento. Il Rapporteur si è pronunciato per un rinvio al Tribunal des Conflits. Con decisione resa l'11 aprile 2016 il Tribunal des Conflits ha deciso per la competenza del Consiglio di Stato a decidere il merito della controversia, relativa al ricorso per annullamento della sentenza arbitrale del 13 febbraio 2015. Il 21 ottobre 2016 si è tenuta l'udienza di discussione avanti il Consiglio di Stato e il successivo 9 novembre quest'ultimo ha emesso la propria sentenza con la quale ha dichiarato parzialmente nullo il lodo del 13 febbraio 2015 con riferimento ai soli costi di mise en régie (quantificati da Fosmax in 36.359.758 euro), stabilendo che Fosmax avrebbe dovuto devolvere l'accertamento di detti costi nuovamente a un tribunale arbitrale, salvo diverso accordo delle parti.

In parallelo alla citata impugnazione avanti il Consiglio di Stato, Fosmax LNG, il 18 agosto 2015, aveva altresì proposto ricorso avanti la Corte d'Appello di Parigi per ottenere l'annullamento del lodo di cui era stata riconosciuta l'esecutorietà e che era stato notificato a Fosmax LNG il 24 luglio 2015 e/o la dichiarazione di nullità del relativo exequatur. Il 21 febbraio 2017 la Corte d'Appello si è dichiarata incompetente a decidere in merito all'annullamento del lodo e ha dichiarato di rinviare a successiva decisione la questione relativa all'asserita nullità dell'exequatur. Il 4 luglio 2017 la Corte ha annullato l'exequatur emesso dal Presidente del Tribunal de grande instance e condannato STS al pagamento delle spese (10.000 euro) di questa procedura in favore di Fosmax. Il 21 giugno 2017 Fosmax ha notificato a Sofregaz, Tecnimont SpA e Saipem SA una domanda di arbitrato con la quale ha richiesto che le predette società (in quanto membri della société en partecipation STS) siano condannate in via solidale al pagamento dei costi di mise en régie come sopra quantificati oltre interessi di ritardo e spese legali. Il Tribunale Arbitrale si è formalmente costituito il 19 gennaio 2018 con la conferma della nomina del suo Presidente e, in accordo con il calendario procedurale concordato tra le parti, il 13 aprile 2018 Fosmax ha depositato la propria Mémoire en demande nella quale ha quantificato le proprie domande in 35.926.872 euro oltre interessi moratori quantificati in circa 4,2 milioni di euro. STS ha depositato la propria memoria in risposta in data 13 luglio 2018 con la quale ha richiesto in via riconvenzionale che Fosmax sia condannata a pagare 2.155.239 euro oltre interessi a titolo di perdita di margine e 5.000.000 di euro a titolo di danno morale.

Le udienze si sono tenute dal 25 al 27 febbraio 2019. Con lodo comunicato ai legali delle parti il 3 luglio 2020, il Tribunale Arbitrale ha rigettato integralmente le domande riconvenzionali dei membri di STS e condannato questi ultimi, in solido tra loro, a pagare a Fosmax: (i) 31.966.704 euro per lavori "en règie" realizzati da Fosmax; (ii) interessi moratori sull'importo che precede con capitalizzazione annuale al tasso EURIBOR 1 mese più due punti base, a decorrere dal 45° giorno dall'emissione delle fatture accettate e fino al soddisfo; (iii) 204.400 dollari a titolo di rimborso parziale dell'anticipo pagato da Fosmax sulle spese di procedura arbitrale; e (iv) 1.343.657 euro a titolo di indennizzo per costi di difesa in giudizio. Con un addendum al lodo, il Tribunale Arbitrale ha fornito alcuni chiarimenti sull'applicazione degli interessi moratori.

Saipem SA, il 30 luglio 2020, ha pagato a Fosmax la propria quota di sorte capitale del lodo, pari a 16.744.610 euro. Tecnimont non ha ancora pagato la propria parte e ha comunicato di aver impugnato il lodo. Saipem non è parte di questo procedimento. Con lettera del 16 novembre 2020 la difesa di Fosmax ha intimato in solido a Tecnimont SpA e a Saipem SA di corrispondere entro 15 giorni la parte del lodo non ancora saldata, quantificando gli interessi e l'IVA in 11.374.761 euro. Le modalità di calcolo degli interessi e dell'applicazione dell'IVA non sono tuttavia condivise e il tema è oggetto di discussione tra le parti. Saipem SA, il 25 novembre 2020, ha chiesto a Tecnimont SpA di tenere Saipem SA indenne dal pagamento per la parte del lodo (50%) di competenza di Tecnimont SpA stessa.

CORTE DI CASSAZIONE - DELIBERA CONSOB N. 18949 DEL 18 GIUGNO 2014 - AZIONI RISARCITORIE

Procedimento dinanzi al GUP di Milano: con provvedimento adottato con delibera n. 18949 del 18 giugno 2014, Consob ha deliberato di applicare a Saipem SpA la sanzione amministrativa pecuniaria di 80.000 euro in relazione a un asserito ritardo nell'emissione del profit warning emesso dalla Società il 29 gennaio 2013 e, "Al fine di completare il quadro istruttorio", di trasmettere copia del medesimo provvedimento sanzionatorio adottato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano. Il 12 marzo 2018 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano – all'esito delle indagini – ha notificato a Saipem SpA l'"Avviso all'indagato della conclusione delle indagini preliminari" con riferimento all'ipotesi di illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8, 25-ter, lett. b) e 25-sexies del D.Lgs. n. 231/2001, asseritamente commesso fino al 30 aprile 2013 "per non avere predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione" dei seguenti asseriti reati:

  • (i) reato di cui all'art. 185, D.Lgs. n. 58/1998 (in combinato disposto con l'art. 114, D.Lgs. n. 58/1998 e l'art. 68, comma 2, del Regolamento Emittenti), asseritamente commesso il 24 ottobre 2012, con riferimento al comunicato stampa diffuso al pubblico in ordine all'approvazione della trimestrale al 30 settembre 2012 di Saipem SpA e alla relativa conference call del 24 ottobre 2012 con gli analisti esterni;
  • (ii) reato di cui all'art. 2622, cod. civ. (in continuità d'illecito con l'art. 2622, commi 1, 3 e 4, cod. civ., vecchia formulazione in vigore all'epoca dei fatti), asseritamente commesso il 30 aprile 2013, con riferimento ai bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA approvati dal Consiglio di Amministrazione il 13 marzo 2013 e dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2014;
  • (iii) reato di cui all'art. 185, D.Lgs. n. 58/1998, asseritamente commesso dal 13 marzo 2013 al 30 aprile 2013, con riferimento ai comunicati diffusi al pubblico in ordine all'approvazione dei bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA. Oltre alla Società, sono stati indagati in relazione alle ipotesi di cui sopra:
  • ≥ per l'asserito reato sub (i): i due amministratori delegati e il Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction di Saipem SpA in carica alla data di diffusione del comunicato stampa del 24 ottobre 2012 in quanto gli stessi "mediante il comunicato stampa del 24 ottobre 2012 emesso in occasione dell'approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della trimestrale al 30 settembre 2012 e nel corso della collegata conference call..., diffondevano notizie false – in quanto incomplete e reticenti – concernenti la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della società Saipem SpA,

..., idonee a provocare una sensibile alterazione del prezzo delle azioni ordinarie di essa"; e

  • ≥ per gli asseriti reati sub (ii) e (iii): l'Amministratore Delegato e il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica alla data di approvazione dei bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA in quanto gli stessi: in relazione all'asserito reato sub (ii), avrebbero "esposto nei bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA, approvati dal Consiglio di Amministrazione e dall'Assemblea degli Azionisti in data 13 marzo 2013 e 30 aprile 2013, fatti materiali non rispondenti al vero, ancorché oggetto di valutazioni, nonché omesso informazioni la cui comunicazione è imposta dalla legge sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Saipem SpA, ..., e, in particolare:
    • in contrasto con quanto previsto dai paragrafi 14, 16, 17, 21, 23, 25, 26, 28 dello IAS 11 non rilevavano, nel costo a vita intera del progetto, extra-costi legati ai ritardi nell'esecuzione delle attività e alle penali da ritardo, ... per complessivi 245 milioni di euro:

e per l'effetto:

  • 1) iscrivevano a conto economico maggiori ricavi per 245 milioni di euro rispetto a quanto di competenza, sulla base di uno stato di avanzamento economico che non considerava gli extra-costi sopra descritti nei costi a vita intera, in contrasto con i paragrafi 25, 26 e 30 dello IAS 11;
  • 2) omettevano di rilevare la perdita attesa di pari importo ... come costo dell'esercizio, in contrasto con il paragrafo 36 dello IAS 11, così esponendo a conto economico un risultato d'esercizio superiore al reale di utile ante imposte di 1.349 milioni di euro, in luogo di quello effettivo di 1.106 milioni di euro, e un patrimonio netto superiore al reale di 17.195 milioni di euro, in luogo di quello effettivo di 16.959 milioni di euro...".

In relazione all'asserito reato sub (iii), "con i suddetti comunicati stampa diffondevano la notizia dell'approvazione del bilancio d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA, nel quale erano esposti fatti materiali non corrispondenti al vero, e più precisamente ricavi superiore al reale per 245 milioni di euro e un EBIT superiore al reale per importo corrispondente, ...".

L'11 aprile 2018 è stato notificato a Saipem SpA il decreto di fissazione dell'udienza preliminare e contestuale avviso per il giorno 16 ottobre 2018, unitamente alla richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Saipem SpA formulata in data 6 aprile 2018 dal Pubblico Ministero.

Il 16 ottobre 2018 è iniziato il giudizio dinanzi al Giudice per l'Udienza Preliminare di Milano nel corso del quale hanno chiesto di costituirsi parte civile due persone fisiche.

All'udienza dell'8 gennaio 2019 il Giudice per l'Udienza Preliminare ha ammesso la costituzione di una parte civile nei confronti degli imputati persone fisiche e ha rigettato la seconda richiesta di costituzione di parte civile nei confronti di tutti gli imputati. Nessuna costituzione di parte civile è stata ammessa nei confronti di Saipem SpA.

A seguito delle discussioni delle parti e del Pubblico Ministero il Giudice per l'Udienza Preliminare ha rinviato la causa al 1° marzo 2019.

All'udienza del 1° marzo 2019 il Giudice dell'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio di Saipem SpA con riferimento all'ipotesi di illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8, 25-ter, lettera b) e 25-sexies del D.Lgs. n. 231/2001, asseritamente commesso fino al 30 aprile 2013 "per non avere predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione" dei seguenti asseriti reati: (i) reato di cui all'art. 2622, cod. civ. ("false comunicazioni sociali"), asseritamente commesso il 30 aprile 2013, con riferimento ai bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA; e (ii) reato di cui all'art. 185, D.Lgs. n. 58/1998 ("manipolazione del mercato"), asseritamente commesso dal 13 marzo 2013 al 30 aprile 2013, con riferimento ai comunicati diffusi al pubblico in ordine all'approvazione dei bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA.

Il Giudice dell'Udienza Preliminare ha, invece, dichiarato con riferimento alla posizione di Saipem SpA l'estinzione per prescrizione dell'ipotesi di illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8, 25-ter, lettera b) e 25-sexies del D.Lgs. n. 231/2001, "per non avere predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione" del seguente asserito reato: (iii) reato di cui all'art. 185, D.Lgs. n. 58/1998 ("manipolazione del mercato"), asseritamente commesso il 24 ottobre 2012, con riferimento al comunicato stampa diffuso al pubblico in ordine all'approvazione dei risultati al 30 settembre 2012 di Saipem SpA e alla relativa conference call del 24 ottobre 2012.

Il Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano ha, inoltre, rinviato a giudizio: (a) per gli asseriti reati sub (i) e (ii) l'Amministratore Delegato e il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica alla data di approvazione dei bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA; (b) per l'asserito reato sub (iii) l'Amministratore Delegato e il Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction di Saipem SpA in carica alla data di diffusione del comunicato stampa del 24 ottobre 2012.

Tutte le persone fisiche rinviate a giudizio dal Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano hanno da tempo lasciato la Società.

Il 23 maggio 2019 ha avuto inizio il giudizio di primo grado dinanzi al Tribunale Penale di Milano (R.G.N.R. 5951/2019). L'udienza è stata rinviata il 4 giugno 2019 per l'assegnazione a nuova sezione del Tribunale Penale di Milano. In data 4 giugno 2019, dopo gli adempimenti previsti per la prima udienza incluso il deposito delle richieste di costituzione di parti civile, il Tribunale ha rinviato il procedimento all'udienza del 26 settembre 2019 al fine di consentire alle parti di meglio conoscere i termini e le condizioni delle richieste di costituzione di parte civile e delle istanze di citazione del responsabile civile Saipem SpA. All'udienza del 26 settembre 2019 il Tribunale ha meramente rinviato la decisione sulle istanze di costituzione di parte civile e sulla richiesta di citazione di Saipem SpA quale responsabile civile all'udienza del 17 ottobre 2019. Le richieste di costituzione di parte civile sono state proposte da oltre 700 investitori privati. Il complessivo importo di cui alle richieste di costituzione di parte civile non è determinato.

All'udienza del 17 ottobre 2019, dietro richiesta delle costituite parti civili, il Tribunale ha ordinato la citazione di Saipem SpA quale responsabile civile per l'udienza del 12 dicembre 2019.

All'udienza del 12 dicembre 2019 Saipem SpA si è costituita quale responsabile civile.

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In questa udienza il Tribunale ha invitato le parti a formulare le proprie richieste istruttorie.

Il Pubblico Ministero e i difensori degli imputati e di Saipem SpA hanno richiesto l'ammissione dei testi indicati nelle proprie liste. Il dibattimento è in corso e le prossime udienze sono fissate allo stato per le seguenti date: 8 aprile 2021, 6 e 13 maggio 2021.

Saipem SpA il 28 luglio 2014 ha presentato ricorso alla Corte d'Appello di Milano per opporsi avverso la sopra citata delibera sanzionatoria di Consob n. 18949 del 18 giugno 2014. Con decreto depositato l'11 dicembre 2014 la Corte d'Appello di Milano ha rigettato l'opposizione proposta da Saipem SpA che ha, quindi, presentato ricorso in Cassazione avverso il decreto della Corte d'Appello di Milano. Il ricorso è stato discusso il 7 novembre 2017. Il 14 febbraio 2018 è stata depositata la decisione della Corte di Cassazione che ha respinto il ricorso di Saipem compensando integralmente le spese del giudizio di Cassazione in ragione della "assoluta novità della questione... concernente l'esegesi della locuzione 'senza indugio' figurante nel testo del comma 1 dell'art. 114 TUF".

Azioni giudiziarie in corso: il 28 aprile 2015 alcuni investitori istituzionali di nazionalità estera hanno convenuto Saipem SpA dinanzi al Tribunale di Milano, chiedendo la condanna della Società al risarcimento di asseriti danni (quantificati in circa 174 milioni di euro), con riguardo a investimenti in azioni Saipem che gli attori dichiarano di aver effettuato sul mercato secondario. In particolare, gli attori hanno chiesto la condanna di Saipem al risarcimento di asseriti danni, che deriverebbero: (i) in via principale, dalla comunicazione al mercato di informazioni asseritamente "inesatte", nel periodo compreso tra il 13 febbraio 2012 e il 14 giugno 2013; o (ii) in via subordinata, dalla comunicazione asseritamente "ritardat[a]", intervenuta soltanto in data 29 gennaio 2013, con il primo "profit warning" (cd. "primo comunicato") di informazioni privilegiate che sarebbero state nella disponibilità della Società sin dal 31 luglio 2012 (o da una diversa data da accertarsi in corso di causa, individuata dagli attori, in via ulteriormente subordinata, nel 24 ottobre 2012, nel 5 dicembre 2012, nel 19 dicembre 2012 o nel 14 gennaio 2013), nonché di informazioni asseritamente "incomplete e inesatte", che sarebbero state diffuse nel periodo compreso tra il 30 gennaio 2013 e il 14 giugno 2013, data del secondo "profit warning" (cd. "secondo comunicato"). Saipem SpA si è costituita in giudizio – il quale ha assunto il numero R.G. 28789/2015 – contestando integralmente le richieste avversarie, eccependone l'inammissibilità e, comunque, l'infondatezza nel merito.

Le parti hanno provveduto – come da ordinanza resa dal Giudice all'udienza del 31 maggio 2017 – al deposito delle memorie di cui all'art. 183, comma 6 c.p.c. Con la stessa ordinanza il Tribunale ha fissato al 1° febbraio 2018 l'udienza per l'eventuale ammissione dei mezzi istruttori.

Con la stessa ordinanza del 31 maggio 2017, il Tribunale ha disposto la separazione del giudizio per cinque degli attori e questo separato procedimento – il quale ha assunto il numero R.G. 28177/2017 – è stato dichiarato estinto ai sensi dell'art. 181 c.p.c. in data 7 novembre 2017.

A scioglimento della riserva assunta all'udienza del giorno 1° febbraio 2018, il Giudice, con ordinanza del 2 febbraio 2018, ha rinviato il procedimento all'udienza del 19 luglio 2018, ai sensi dell'art. 187, comma 2, c.p.c. Nel corso di tale udienza, dopo la precisazione delle conclusioni delle parti, il giudice ha assegnato alle stesse il termine per il deposito di memorie conclusionali e delle memorie di replica.

Il 2 ottobre 2018 Saipem ha provveduto al deposito della memoria conclusionale e in data 22 ottobre 2018 Saipem ha provveduto al deposito della memoria di replica.

Il 9 novembre 2018 il Tribunale ha depositato la sentenza n. 11357 respingendo nel merito la domanda degli attori. Il Tribunale ha, infatti, statuito la mancata dimostrazione da parte degli attori del possesso di azioni Saipem nel periodo sopra indicato e ha condannato gli stessi attori al pagamento di 100.000 euro a favore di Saipem, a titolo di rimborso delle spese legali.

SAIPEM RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2020

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Gli investitori istituzionali il 31 dicembre 2018 hanno impugnato la sopra citata sentenza dinanzi alla Corte di Appello di Milano, chiedendone la riforma e domandando la condanna di Saipem al pagamento di circa 169 milioni di euro. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano è stata celebrata il 22 maggio 2019. A tale udienza il giudice dell'appello ha rinviato il giudizio all'udienza del 15 luglio 2020 per la precisazione delle conclusioni delle parti.

All'udienza del 15 luglio 2020 le parti hanno precisato le rispettive conclusioni e la Corte di Appello ha assegnato alle parti il termine del 14 ottobre 2020 per il deposito delle comparse conclusionali e il termine del 3 novembre 2020 per il deposito delle memorie di replica.

La Corte di Appello con un'ordinanza emessa il 16 novembre 2020 ha disposto la produzione in giudizio della traduzione di alcuni documenti a cura delle parti, fissando a tal fine un'udienza per il deposito per il 20 gennaio 2021.

All'udienza del 20 gennaio 2021 il Giudice, dopo aver verificato il deposito dei documenti richiesti, ha fissato una nuova udienza per il 10 febbraio 2021. A tale udienza la causa è stata trattenuta in decisione senza termini per ulteriori scritti conclusivi. Il 23 febbraio 2021 il Giudice ha emesso un'ordinanza con la quale ha disposto un'integrazione istruttoria che è in corso.

Con atto di citazione del 4 dicembre 2017, ventisette investitori istituzionali hanno convenuto in giudizio, innanzi al Tribunale di Milano - sezione specializzata in materia di impresa, Saipem SpA e due ex amministratori delegati della stessa società, domandandone la condanna in solido (rispetto ai due ex esponenti aziendali, limitatamente ai rispettivi periodi di permanenza in carica) al risarcimento dei danni, patrimoniali e non patrimoniali, pretesamente sofferti in ragione di un'asserita manipolazione delle informazioni rese al mercato nel periodo compreso tra gennaio 2007 e giugno 2013.

La responsabilità di Saipem SpA viene configurata ai sensi dell'art. 1218 c.c. (responsabilità contrattuale) ovvero ai sensi dell'art. 2043 c.c. (responsabilità extracontrattuale) o, ancora, ai sensi dell'art. 2049 c.c. (responsabilità dei padroni e dei committenti) per gli illeciti asseritamente compiuti dai due ex esponenti aziendali citati in giudizio.

Il danno non è stato inizialmente quantificato dagli investitori, i quali si sono riservati di procedere alla relativa determinazione nel corso del giudizio.

La Società si è costituita in giudizio contestando integralmente le richieste avversarie, eccependone l'inammissibilità e comunque l'infondatezza in fatto e in diritto.

Il 5 giugno 2018 si è tenuta la prima udienza. In tale udienza il giudice ha assegnato termini per memorie istruttorie, riservandosi all'esito dell'esame delle stesse memorie.

Le parti hanno ritualmente provveduto al deposito delle memorie di cui all'art. 183, comma 6, c.p.c. Nella memoria istruttoria ex art. 183, comma 6, n. 1, c.p.c., gli attori hanno provveduto alla quantificazione dei danni pretesamente sofferti nella misura di circa 139 milioni di euro. Nelle proprie memorie istruttorie Saipem e gli altri convenuti hanno rimarcato, in modo particolare, la mancata dimostrazione dell'acquisto, da parte degli attori, di azioni Saipem sul mercato secondario. Anche in ragione di tale difetto di prova da parte degli attori, tutte le parti convenute hanno, dunque, domandato al Tribunale di fissare udienza per la precisazione delle conclusioni ai sensi dell'art. 187 c.p.c. Con la memoria ex art. 183, comma 6, n. 3, c.p.c., uno degli attori ha dichiarato di rinunciare agli atti della causa ex art. 306 c.p.c.

La Società, il 9 novembre 2018, ha depositato la sentenza n. 11357 resa dal Tribunale di Milano il 9 novembre 2018 all'esito del procedimento R.G. n. 28789/2015, avendo tale provvedimento deciso le stesse questioni preliminari di merito sollevate da Saipem e dagli altri convenuti nel giudizio in esame, segnatamente con riferimento alla mancata prova dell'acquisto di azioni Saipem.

Il 9 novembre 2019 Saipem SpA ha prodotto in giudizio l'ordinanza resa dal Tribunale Penale di Milano del 17 ottobre 2019, con riferimento al giudizio penale pendente R.G.N.R. 5951/2019, con la quale è stata dichiarata inammissibile in tale giudizio la costituzione di circa 700 parti civili.

Gli attori con nota del 23 ottobre 2019 hanno rivolto istanza al Giudice affinché, in relazione alla nota di deposito di Saipem del 9 novembre 2018, il Tribunale autorizzasse il deposito di un parere pro veritate.

Con nota in data 25 ottobre 2019 Saipem SpA ha eccepito l'inammissibilità della produzione da parte degli attori del suindicato parere.

Il Tribunale, a scioglimento della riserva assunta, con ordinanza ha fissato per il 3 novembre 2020 l'udienza di precisazione delle conclusioni, avendo ritenuto di dover rimettere al Collegio la decisione su tutte le domande ed eccezioni svolte dalle parti.

L'udienza del 3 novembre 2020 è stata rinviata al 9 febbraio 2021 con la trattazione scritta della causa.

All'udienza del 9 febbraio 2021 il Giudice ha trattenuto la causa in decisione, assegnando termini di legge per il deposito delle comparse conclusionali e delle memorie di repliche in scadenza rispettivamente il 9 e il 29 aprile 2021.

Richieste risarcitorie stragiudiziali e in sede di mediazione: in relazione ad asseriti ritardi nell'informativa al mercato, Saipem SpA ha ricevuto nel corso del 2015, del 2016, del 2017, del 2018, del 2019, del 2020 e nei primi mesi del 2021 alcune richieste stragiudiziali, nonché richieste di mediazione.

Quanto alle richieste stragiudiziali, sono state avanzate: (i) nell'aprile 2015 da parte di 48 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per complessivi 291,9 milioni di euro circa, senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo (successivamente, 21 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 8 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 159 milioni di euro; 5 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 5 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro); (ii) nel settembre 2015 da parte di 9 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 21,5 milioni di euro, senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo (successivamente 5 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 5 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro); (iii) nel corso del 2015 da due investitori privati rispettivamente per circa 37.000 euro e per circa 87.500 euro; (iv) nel corso del mese di luglio 2017 da alcuni investitori istituzionali per circa 30 milioni di euro; (v) il 4 dicembre 2017 da 141 investitori istituzionali per un importo non specificato (136 di questi investitori il 12 giugno 2018 hanno rinnovato la loro richiesta stragiudiziale, sempre per un importo non specificato); (vi) il 12 aprile 2018 per circa 150-200 mila euro da un investitore privato; (vii) il 3 luglio 2018 da un investitore privato per circa 330 mila euro; (viii) il 25

NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO CONSOLIDATO

ottobre 2018 per circa 8.800 euro da un investitore privato; (ix) il 2 novembre 2018 per circa 48.000 euro da un investitore privato; (x) il 22 maggio 2019 per circa 53.000 euro da un investitore privato; (xi) il 3 giugno 2019 per un importo non specificato da un investitore privato; (xii) il 5 giugno 2019 per un importo non specificato da due investitori privati; (xiii) nel febbraio 2020 da un privato investitore che lamenta di aver subìto danni per un valore di 1.538.580 euro; (xiv) nel marzo 2020 da due privati investitori che non hanno indicato il valore delle loro richieste di risarcimento; (xv) nell'aprile 2020 da due privati investitori che non hanno indicato il valore delle loro richieste di risarcimento e da un investitore privato che lamenta un asserito danno di circa 40 mila euro; (xvi) nel maggio 2020 da un privato investitore che non ha indicato il valore della relativa richiesta di risarcimento; (xvii) nel giugno 2020 da un privato investitore che non ha indicato il valore della relativa richiesta di risarcimento; (xviii) nel giugno 2020 da ventitré investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xix) nel luglio 2020 da diciotto investitori che lamentano di aver subìto danni per un valore di circa 22,4 milioni di euro; (xx) nel luglio 2020 da trentaquattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxi) nell'agosto 2020: (a) da quattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (b) da tre investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare di circa 7.500.000 euro; (xxii) nel settembre 2020 da dieci investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxiii) nell'ottobre 2020 da: (a) dodici investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (b) da un privato investitore privato che lamenta di aver subìto danni per un valore di 113.810 euro; (c) da seicentoquarantaquattro investitori privati associati che non hanno indicato il valore della loro richiesta e (d) da tre investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare complessivo di 115.000 euro; (xxiv) nel novembre 2020: (a) da undici investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (b) da due investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare di circa 166.000 euro; (xxv) nel dicembre 2020 da dieci investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento e da un investitore privato che lamenta di aver subìto danni per un valore di 234.724 euro; (xxvi) nel gennaio 2021 da quattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxvii) nel marzo 2021 da tre investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento e da cinque investitori privati associati che non hanno indicato il valore della loro richiesta.

Le richieste per le quali è stato esperito senza esito il tentativo di mediazione sono state proposte in 7 occasioni: (a) nell'aprile 2015 da 7 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 34 milioni di euro; (b) nel settembre 2015 da 29 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 159 milioni di euro (21 di questi investitori insieme ad altri 27 avevano nell'aprile 2015 proposto domanda stragiudiziale lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 291 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo); (c) nel dicembre 2015 da un privato investitore per circa 200.000 euro; (d) nel marzo 2016 da 10 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro (5 di questi investitori insieme ad altri 4 avevano nel mese di settembre 2015 proposto domanda stragiudiziale, lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 21,5 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo; altri 5 di questi investitori insieme ad altri 43 avevano nell'aprile 2015 proposto domanda stragiudiziale, lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 159 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo); (e) nell'aprile 2017 da un privato investitore per circa 40.000 euro; (f) nel 2018-2019 da un privato investitore per circa 48.000 euro; (g) nel dicembre 2020 un privato investitore ha avviato il tentativo di mediazione finalizzato alla richiesta di un risarcimento il cui valore non è stato quantificato. Saipem SpA ha riscontrato le citate richieste stragiudiziali e di mediazione rimarcandone l'infondatezza e responsabilità. Alla data di approvazione della presente Relazione finanziaria annuale 2020 da parte del Consiglio di Amministrazione le predette richieste svolte in sede stragiudiziale e/o di mediazione non sono state oggetto di azione giudiziaria, salvo per quanto sopra specificato in relazione alle due cause pendenti rispettivamente dinanzi al Tribunale di Milano e alla Corte di Appello di Milano, a un'altra causa con valore della domanda pari a circa 3 milioni di euro nella quale Saipem è stata chiamata in causa nel corso del 2018 dalla parte convenuta in giudizio e per la quale (dopo che in primo grado la domanda contro Saipem è stata rigettata dal Tribunale) ad oggi pende giudizio dinanzi la Corte di Appello), a un'altra causa pendente con un valore della domanda pari a circa 40 mila euro e a un'altra causa appena notificata a Saipem con un valore della domanda pari a circa 200 mila euro.

CONTROVERSIA CON HUSKY - PROGETTO SUNRISE ENERGY IN CANADA

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Il 15 novembre 2010 Saipem Canada Inc ("Saipem") e Husky Oil Operations Ltd ("Husky") (quest'ultima per conto della Sunrise Oil Sands Partnership formata da BP Canada Energy Group ULC e dalla Husky Oil Sands Partnership, a sua volta formata da Husky Oil Operations Ltd e HOI Resources Ltd), hanno stipulato il contratto di Engineering, Procurement and Construction No. SR-071 (il "Contratto"), prevalentemente su base rimborsabile, relativo al progetto denominato Sunrise Energy (il "Progetto").

Durante l'esecuzione dei lavori le parti hanno concordato di modificare più volte la formula contrattuale di pagamento. In particolare: (i) nell'ottobre del 2012 le parti hanno stabilito che i lavori fossero da retribuirsi su base lump-sum, concordando l'ammontare di CAD 1,3 miliardi (ca. 849 milioni di euro) quale prezzo contrattuale; (ii) all'inizio del 2013 è stato, poi, concordato un sistema di incentivazione che ha previsto ii diritto di Saipem di ricevere pagamenti ulteriori al raggiungimento di determinati obiettivi; (iii) dall'aprile del 2014 le parti hanno stipulato numerosi accordi scritti mediante i quali Husky ha accettato di rimborsare a Saipem i costi da quest'ultima sostenuti in eccesso rispetto all'ammontare lump-sum precedentemente concordato, così determinando, secondo l'intendimento di Saipem, una modifica del contratto da lump-sum a rimborsabile. Tuttavia, avvicinandosi la fine dei lavori, Husky ha smesso di corrispondere quanto dovuto a titolo di rimborso e, nel marzo 2015, ha risolto il Contratto, adducendo che Saipem non avesse rispettato il termine contrattuale per la conclusione dei lavori.

Alla luce di quanto sopra, il 16 marzo 2015 Saipem ha agito in giudizio citando Husky, le suddette partnership e i relativi membri dinanzi alla Court of Queen's Bench of Alberta, chiedendone, tra l'altro, che il tribunale dichiari l'illegittimità della risoluzione del

SAIPEM RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2020

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Contratto da parte di Husky e la condanni al pagamento: (i) di oltre CAD 800 milioni (ca. 522 milioni di euro) a titolo di risarcimento danni che includono i pagamenti non effettuati su base rimborsabile, i danni conseguenti alla risoluzione contrattuale, il mancato profitto e l'ingiustificato arricchimento di Husky ai danni di Saipem; ovvero, in alternativa; (ii) del valore di mercato dei servizi, materiali e finanziamenti resi.

Nel mese di settembre 2015 Husky ha notificato a Saipem una Request for Arbitration (Alberta Arbitration Act), affermando che, in seguito alla riduzione dello scope of work richiesta da Husky, il prezzo contrattuale lump-sum concordato con Saipem si sarebbe dovuto ridurre proporzionalmente in base a una specifica previsione contrattuale in tal senso. In base a ciò, Husky ha chiesto la condanna di Saipem a pagare il relativo valore, quantificando tale pretesa in CAD 45.684.000 (ca. 29,8 milioni di euro). II 6 ottobre 2015 Husky ha inoltre citato in giudizio Saipem dinanzi la Court of Queen's Bench of Alberta sostenendo, tra l'altro: (i) che i pagamenti dalla stessa effettuati in favore di Saipem, in eccesso rispetto all'ammontare lump-sum concordato tra le parti, trovassero la loro giustificazione nelle presunte minacce di Saipem di abbandonare i lavori se tali ulteriori pagamenti non fossero stati eseguiti (economic duress); e (ii) che anche dopo l'esecuzione di tali pagamenti, le performance di Saipem non sarebbero migliorate, costringendo Husky a risolvere il contratto e completare i lavori con mezzi propri. In conseguenza di ciò, Husky ha chiesto alla corte canadese di condannare Saipem al pagamento di CAD 1.325.000.000 (ca. 865 milioni di euro) a titolo di risarcimento degli asseriti danni, ammontare che include, tra l'altro: (i) i pagamenti in eccesso rispetto al prezzo lump-sum concordato; (ii) i costi per completare i lavori dopo la risoluzione contrattuale; (iii) il danno da lucro cessante e le penalità di ritardo per l'asserito ritardato completamento del Progetto.

All'udienza del 14 gennaio 2016 Saipem ha richiesto la riunione dei procedimenti pendenti innanzi alla Queen's Bench Court of Alberta e la sospensione dell'arbitrato al fine di includere i relativi claims nel procedimento da riunificarsi. Il 27 maggio 2016 Saipem ha, inoltre, depositato una breve memoria con la quale ha richiesto che la Corte dichiari invalida la procedura arbitrale avviata da Husky. All'udienza per la discussione di questa istanza, tenutasi il 4 luglio 2016, il Giudice ha respinto la richiesta di dichiarare invalida la procedura arbitrale avviata da Husky, che rimane pertanto in corso.

Nel mese di marzo 2018 le parti hanno stipulato un arbitration agreement mediante il quale hanno concordato di riunire tutti i contenziosi in corso tra loro, come sopra descritti, in unico procedimento arbitrale "ad hoc" con sede in Canada.

Nello Statement of Claim depositato da Saipem il 30 aprile 2018 nella nuova procedura arbitrale, quest'ultima ha chiesto: (i) un risarcimento danni di importo superiore a CAD 508 milioni (ca. 331 milioni di euro); (ii) danni da computarsi da parte del tribunale a seguito di aggiustamenti al prezzo contrattuale dovuti a lavori aggiuntivi scaturenti da inadempimenti contrattuali di Husky, ovvero su base quantum meruit; (iii) punitive damages da quantificare; (iv) interessi per un totale di CAD 90 milioni (ca. 58,7 milioni di euro) (ovvero da calcolarsi da parte del tribunale); (v) rimborso delle spese legali; (vi) altri danni che il tribunale vorrà riconoscere dovuti. Nello Statement of Claim depositato il 30 aprile 2018 Husky ha chiesto: (i) un risarcimento danni per un totale di circa CAD 1,37 miliardi (ca. 909 milioni di euro) a titolo di risarcimento degli asseriti danni (tale ammontare include, tra l'altro i pagamenti asseritamente in eccesso rispetto al prezzo lump-sum concordato; i costi per completare i lavori dopo la risoluzione contrattuale; il danno da lucro cessante e le penalità di ritardo per l'asserito ritardato completamento del Progetto); (ii) interessi da calcolarsi da parte del tribunale; (iii) rimborso delle spese legali; (iv) altri danni che il tribunale vorrà riconoscere dovuti. L'8 giugno 2018 le parti hanno depositato i rispettivi Statement of Defence. Il 13 settembre 2019 le parti si sono scambiate i relativi witness statements, expert reports e memorials. In particolare, nei rispettivi memorial: (i) Saipem ha ridotto i propri claims a CAD 166 milioni (ca. 108 milioni di euro); tali claims sono relativi ai costi sostenuti fino alla risoluzione del contratto e ai relativi danni; mentre (ii) Husky ha introdotto una domanda relativa alla restituzione di asseriti "overstated payments" quantificandoli inizialmente in un range da CAD 75 milioni (ca. 48 milioni di euro) a CAD 125 milioni (ca. 81,6 milioni di euro). In occasione dello scambio dei supplemental memorial, avvenuto il 31 gennaio 2020, Husky ha precisato quest'ultima sua domanda, quantificandola come pari a circa CAD 122,5 milioni (ca. 80 milioni di euro). In occasione degli scambi successivi, le parti hanno precisato le proprie domande, anche a mezzo dei report dei propri consulenti tecnici. In particolare: (i) il claim di Saipem è ora pari a CAD 129.562.216 (ca. 84,5 milioni di euro) (al netto di CAD 15.790.266, pari a circa 10,3 milioni di euro, parte della domanda di Husky, che Saipem ha ritenuto fondata limitatamente a tale importo, da compensarsi a fronte del maggior credito nei confronti di Husky che Saipem afferma); mentre (ii) il claim di Husky è ora pari a CAD 730.269.226 (ca. 477 milioni di euro).

Le udienze si sono tenute nel mese di febbraio 2021. Pertanto, il lodo è atteso entro la fine del 2021.

ARBITRATO CON NATIONAL COMPANY FOR INFRASTRUCTURE PROJECTS DEVELOPMENT CONSTRUCTION AND SERVICES KSC (CLOSED), GIÀ KHARAFI NATIONAL CLOSED KSC ("KHARAFI") - PROGETTO JURASSIC

Con riferimento al progetto Jurassic e al relativo contratto EPC tra Saipem SpA ("Saipem") e Kharafi, il 1° luglio 2016 Saipem ha depositato domanda di arbitrato presso la London Court of International Arbitration ("LCIA") con la quale ha richiesto che Kharafi sia condannata:

  • (1) a restituire KWD 25.018.228 (ca. 68.243.008 euro), incassati da Kharafi mediante l'escussione di un performance bond a seguito della risoluzione del contratto con Saipem;
  • (2) a risarcire KWD 20.135.373 (ca. 54.922.842 euro) per costi derivanti dalla sospensione delle attività di procurement e, più in particolare, legati all'acquisto di 4 turbine da parte di Saipem;
  • (3) a risarcire KWD 10.271.409 (ca. 28.009.394 euro) per costi di ingegneria sostenuti da Saipem prima della risoluzione contrattuale da parte di Kharafi;

per un totale di KWD 55.425.010 (ca. 153.065.479 euro sulla base del cambio al 31 dicembre 2017).

Kharafi ha risposto alla domanda di arbitrato di Saipem rigettandone le relative pretese e chiedendo, in via riconvenzionale, la condanna di Saipem al pagamento di un importo non ancora quantificato, ma ricomprendente, tra l'altro:

(1) i costi asseritamente sostenuti da Kharafi a causa di asseriti inadempimenti contrattuali di Saipem (superiori a KWD 32.824.842, ossia ca. 89.510.985 euro); e

(2) il danno asseritamente sopportato da Kharafi a seguito dell'escussione di una garanzia di valore pari a KWD 25.136.973 rilasciata da Kharafi al cliente finale del progetto Jurassic.

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Il 28 aprile 2017 Saipem ha depositato il proprio Statement of Claim e il 16 ottobre 2017 Kharafi ha depositato il relativo Statement of Defence and Counterclaim. Il counterclaim di Kharafi è stato precisato in KWD 102.737.202 (ca. 283 milioni di euro). Saipem ha depositato la propria replica il 6 febbraio 2018 e Kharafi il relativo Reply and Defence to Counterclaim il 6 aprile 2018. Il 14 novembre 2018 le parti hanno depositato i propri expert reports. In quella occasione Kharafi ha prodotto un report redatto da una società di consulenza esterna nel quale, per la prima volta, sostiene che la società avrebbe subito danni per circa equivalenti 1,3 miliardi di euro, asseritamente attribuibili a responsabilità di Saipem connesse al fallimento dei progetti Jurassic e BS171 (nel quale Kharafi era subappaltatore di Saipem). Successivamente, Saipem ha depositato un ricorso al Tribunale Arbitrale chiedendo che il report in questione, nonché la relativa domanda, venissero estromessi in quanto tardivi e destituiti di ogni fondamento.

Il 5 febbraio 2019 il Tribunale Arbitrale si è pronunciato ritenendo inammissibile il report in questione e, con esso, la nuova domanda di risarcimento avanzata da Kharafi per circa equivalenti 1,3 miliardi di euro.

Il 1° marzo 2019 Kharafi ha proposto appello dinanzi all'High Court of Justice di Londra contro l'esclusione del sopra menzionato report dai documenti arbitrali. Il 6 luglio 2019 si è tenuta l'udienza di discussione dinanzi all'High Court of Justice di Londra che si è pronunciata in favore di Saipem rigettando interamente la richiesta di Kharafi e condannando quest'ultima a pagare, entro 14 giorni dalla sentenza, spese legali per circa GBP 79.000 (ca. 91.329 euro).

Con l'ultimo deposito in arbitrato le parti hanno precisato le proprie domande, in base alle quantificazioni finali eseguite dagli esperti, indicandole come segue: (i) Saipem, KWD 46.069.056,89 (ca. 125.611.591 euro); e (ii) Kharafi, KWD 162.101.263 (ca. 441.984.259 euro).

Le udienze arbitrali si sono tenute a Londra dal 18 febbraio al 1° marzo 2019. Il lodo è stato emesso l'8 novembre 2019 e comunicato alle parti nei giorni successivi. Nel lodo il Tribunale Arbitrale ha condannato Kharafi a pagare a Saipem l'importo della garanzia ritenuta ingiustamente escussa da Kharafi, ossia KWD 25.018.228 (ca. 68,1 milioni di euro), oltre a interessi al 7%, rigettando, invece, tutte le domande di Kharafi e compensando tra le parti i costi legali. Allo stato, Kharafi non ha corrisposto a Saipem l'importo di cui al lodo.

ARBITRATO CON CPB CONTRACTORS PTY LTD (GIÀ LEIGHTON CONTRACTORS PTY LTD) ("CPB") - PROGETTO GORGON LNG JETTY

Nell'agosto 2017 CPB ha notificato una domanda di arbitrato a Saipem SA e Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda (insieme, "Saipem").

La disputa scaturisce dalla costruzione del molo di un impianto LNG per il progetto Gorgon LNG nel Western Australia. Il contratto principale per l'ingegneria e la costruzione del molo ("Jetty Contract") era stato firmato il 10 novembre 2009 da CPB, Saipem SA, Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda e Chevron Australia Pty Ltd ("Chevron").

CPB sulla base di asseriti inadempimenti contrattuali di Saipem SA e Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda ha richiesto che Saipem sia condannata a pagare circa AUD 1,39 miliardi (ca. 900 milioni di euro). Saipem ritiene che le domande di CPB siano totalmente infondate e ha depositato la propria comparsa nella quale ha chiesto il rigetto di tutte le domande di CPB e proposto una domanda riconvenzionale di AUD 37.820.023 (ca. 24,5 milioni di euro), successivamente incrementata a circa AUD 50 milioni (ca. 32,4 milioni di euro), a titolo di pagamenti legati all'accordo di consorzio tra le parti, extra costi legati a inadempimenti e ritardi di CPB nell'esecuzione dei lavori e backcharges. Successivamente le parti hanno precisato i propri claims. In particolare: (i) CPB ha precisato le proprie domande svolgendo un claim da circa AUD 1 miliardo (ca. 649 milioni di euro) per asserite violazioni dell'accordo di consorzio tra le parti e un altro claim alternativo da circa AUD 1,46 miliardi (ca. 948 milioni di euro) basato sull'assunto che CPB non avrebbe stipulato il Jetty Contract (e non avrebbe sofferto i relativi danni), se Saipem non avesse violato il contratto di consorzio; (ii) Saipem ha ora quantificato i propri claims in un importo totale di circa AUD 30 milioni (ca. 19,4 milioni di euro). Nel mese di dicembre 2020 si è tenuta la prima tranche di udienze, mentre le successive si terranno dal 9 marzo 2021 al 1° aprile 2021 e dall'11 ottobre 2021 al 20 ottobre 2021. Salvo slittamenti, l'arbitrato dovrebbe concludersi nel corso del 2022.

Si segnala che, con riferimento al medesimo progetto, nel 2016 Chevron ha iniziato un separato procedimento arbitrale nei confronti del consorzio tra CPB e Saipem chiedendo il pagamento di liquidated damages e backcharges per un importo attualmente pari a circa AUD 54 milioni (ca. 35 milioni di euro). In tale arbitrato sia CPB che Saipem hanno proposto separate domande riconvenzionali nei confronti di Chevron, quantificate, rispettivamente, in AUD 1,9 miliardi (ca. 1,2 miliardi di euro) (si evidenzia che le voci di danno proposte da CPB nei confronti di Chevron appaiono, in gran parte, sovrapponibili a quelle proposte da CPB nei confronti di Saipem nell'arbitrato tra queste ultime di cui alla prima parte del presente paragrafo) e AUD 23 milioni (ca. 14,9 milioni di euro). Le udienze di questo procedimento si sono tenute nel mese di novembre 2019.

Il 20 ottobre 2020 è stato notificato il lodo parziale in questo secondo arbitrato (parziale in quanto non si pronuncia sulla GST, ossia la goods and services tax australiana, gli interessi e i costi dell'arbitrato). Tale lodo ha riconosciuto: (i) a Saipem, USD 8.835.710 (ca. 7,3 milioni di euro) e 99.460 euro; (ii) a CPB, AUD 65.803.183 (ca. 42,7 milioni di euro); e (iii) a Chevron, AUD 34.570.936 (ca. 22.465.976 euro). Il lodo, tuttavia, non opera una distinzione tra Saipem e CPB, trattando le due parti come un unico soggetto. Compensando crediti e debiti sopra indicati, il Collegio Arbitrale ha pertanto indicato complessivamente creditore il Consorzio Saipem/CPB per le seguenti somme: AUD 31.232.247 (ca. 20.296.323 euro), USD 8.835.710 (ca. 7,3 milioni di euro) e 99.460 euro, lasciando ai membri del Consorzio Saipem/CPB il compito di suddividere internamente tali somme. I membri del Consorzio Saipem/CPB hanno raggiunto un accordo interno in base al quale gli importi di competenza di Saipem sono pari a 99.460,47 euro e USD 7.464.454,02 (ca. 6,1 milioni di euro), restando però impregiudicato il diritto dei consorziati di chiedere tra di loro una diversa ripartizione in giudizio. Saipem ha incassato l'importo ad essa dovuto da Chevron. L'arbitrato in questione continuerà quanto a GST, interessi e costi legali. Si prevede che il lodo finale sarà emesso entro il primo semestre del 2021.

ARBITRATO CON NATIONAL COMPANY FOR INFRASTRUCTURE PROJECTS DEVELOPMENT CONSTRUCTION AND SERVICES KSC (CLOSED), GIÀ KHARAFI NATIONAL KSC (CLOSED) - PROGETTO BOOSTER STATION 171 (KUWAIT) ("BS171")

Il 18 marzo 2019 l'International Chamber of Commerce di Parigi, su richiesta della società National Company for Infrastructure Projects Development Construction and Services KSC (Closed) (già Kharafi National KSC, per comodità, di seguito, "Kharafi"), ha notificato a Saipem SpA una domanda di arbitrato con la quale Kharafi ha chiesto che Saipem sia condannata a pagare somme almeno pari a KWD 38.470.431 (ca. 104.843.488 euro) a titolo di extra-costi derivanti da asseriti inadempimenti contrattuali, oltre a KWD 8.400.000 (ca. 22.893.337 euro) a titolo di restituzione di quanto incassato da Saipem nel 2016 a seguito dell'escussione (secondo Kharafi illegittima) del bond emesso da Kharafi a garanzia delle performance di progetto.

Il contenzioso afferisce al subcontratto n. 526786 stipulato tra Saipem e Kharafi il 27 agosto 2010 in relazione al progetto BS171 (cliente finale KOC) risolto da Saipem il 30 luglio 2016 per gravi inadempimenti e ritardi di Kharafi nell'esecuzione dei lavori, con conseguente escussione della garanzia di performance sopra menzionata.

Costituitasi in giudizio, il 17 maggio 2019 Saipem ha depositato la propria risposta alla domanda di arbitrato, contestando le domande di Kharafi e avanzando una domanda riconvenzionale che prevede: (i) il pagamento di KWD 14.964.522 (ca. 40.783.154 euro); e (ii) il riconoscimento della legittimità dell'escussione della garanzia bancaria da parte di Saipem e, per converso, il rigetto della richiesta di restituzione del relativo importo (KWD 8.400.000) avanzata da Kharafi.

Nella Schedule of Loss depositata da Kharafi a marzo 2020 la domanda è stata ridotta a KWD 31.824.929 (ca. 86.734.625 euro) oltre a interessi e spese, importo che include KWD 8.400.000 (ca. 22.893.337 euro) a titolo di restituzione del bond. Saipem avrebbe dovuto depositare il proprio Statement of Defence and Counterclaim il 9 aprile 2020. Tale termine è stato tuttavia sospeso a causa dell'emergenza COVID-19. Il 18 settembre 2020 Saipem ha infine depositato il proprio atto di difesa e riconvenzionale nel quale ha contestato le domande avversarie e precisato la propria riconvenzionale in KWD 23.431.109 (ca. 63.861.514 euro) oltre interessi e spese. Kharafi avrebbe dovuto depositare la propria replica il 4 dicembre 2020, ma, con lettera in pari data, i legali di Kharafi hanno trasmesso al Tribunale Arbitrale ICC una comunicazione con la quale hanno informato della circostanza che, a causa di difficoltà economiche, Kharafi non avrà più alcuna rappresentanza legale nell'arbitrato BS 171, non sarà in grado di produrre ulteriore documentazione nel procedimento e non parteciperà alle udienze arbitrali. Nonostante ciò, Kharafi ha invitato il Tribunale a non considerare ritirato il suo claim o ammesso il claim di Saipem, chiedendo che il procedimento arbitrale proceda in contumacia e che il Tribunale Arbitrale si pronunci sulla base degli atti e documenti depositati ad oggi da entrambe le parti. Il 16 dicembre 2020 Saipem ha inviato al Tribunale la propria risposta, chiedendo al Tribunale: (i) di non accogliere la richiesta di Kharafi di un procedimento in contumacia da decidersi in base alla sola documentazione disponibile; e (ii) di rigettare i claim di Kharafi, non essendo più, la stessa, in grado di supportare tali claim nel procedimento. Il Tribunale Arbitrale ha assegnato a Kharafi termine entro il 7 gennaio 2021 per rispondere alla richiesta di Saipem, poi esteso al 18 gennaio 2021, data l'inerzia di Kharafi. Kharafi, tuttavia, non ha depositato alcuna replica. Il 1° febbraio 2021 il Tribunale Arbitrale ha deciso di procedere in contumacia di Kharafi e proposto di fissare tre giorni di udienza a ottobre o novembre 2021 (anziché tre settimane a marzo 2022, come inizialmente previsto dal calendario arbitrale), invitando le parti a fornire commenti in merito alla decisione. Saipem ha espresso il proprio assenso rispetto a quanto deciso dal Tribunale. Dovrà ora essere concordato il calendario arbitrale per il prosieguo del procedimento.

ARBITRATO PROMOSSO DA NORMAND MAXIMUS OPERATIONS LTD ("NORMAND MAXIMUS")

Normand Maximus ha promosso due procedimenti arbitrali ai sensi del London Maritime Arbitrators Association e London Arbitration Act 1996 nei confronti di Saipem (Portugal) Comércio Marítimo - Sociedade Unipessoal Lda ("SPCM") e di Saipem SpA. L'arbitrato nei confronti di SPCM afferisce al contratto di noleggio del vessel Normand Maximus datato 6 giugno 2014 e successive modifiche (il "Contratto"), mentre quello nei confronti di Saipem SpA concerne la parent company guarantee rilasciata da Saipem SpA il 26 ottobre 2016, con cui quest'ultima ha garantito le obbligazioni di SPCM di cui al Contratto.

Le domande di Normand Maximus nei due arbitrati ammontano a complessivi USD 48.173.144 (ca. 39,7 milioni di euro) (per pretese termination fee, hire differential claim e unused maintenance days claim asseritamente maturate a seguito della termination del Contratto da parte di SPCM), oltre a spese e interessi. SPCM e Saipem SpA hanno eccepito di non avere ricevuto ritualmente e tempestivamente la notifica delle domande di arbitrato e hanno quindi ottenuto un rinvio al 12 febbraio 2021 per il deposito delle rispettive Defences and Counterclaim Submissions.

Il 12 febbraio 2021 SPCM ha depositato il proprio atto di Defence and Counterclaim nel quale ha chiesto, in riconvenzionale, USD 43.714.805 (ca. 36 milioni di euro) (o diverso importo determinato dal Tribunale) oltre interessi e spese derivanti da inadempimenti di Normand Maximus e danni da questa generati a SPCM a causa della non conformità del vessel rispetto alle specifiche contrattuali. In pari data Saipem SpA ha depositato il proprio atto di Defence and Counterclaim nell'arbitrato afferente alla parent company guarantee nel quale la stessa ha negato ogni inadempimento in capo a SPCM in relazione al contratto per il quale la garanzia è stata rilasciata. SPCM e Saipem SpA hanno inoltre sostenuto il loro diritto di compensare gli importi richiesti da Normand Maximus con quanto da quest'ultima dovuto a titolo di danni causati a SPCM/Saipem SpA per le ragioni che precedono. Il 12 marzo 2021 Normand Maximus ha depositato il proprio reply and defense to counterclaim nel quale ha: (i) asserito che SPCM e Saipem SpA non hanno diritto di compensare gli importi richiesti da Normand Maximus con quanto da quest'ultima eventualmente dovuto a titolo di danni; (ii) contestato quanto asserito SPCM e Saipem SpA in merito alla non conformità del vessel alle specifiche contrattuali; e (iii) contestato la quantificazione dei danni fatta da SPCM e Saipem.

Normand Maximus ha inoltre depositato una separata domanda nella quale ha chiesto al Tribunale Arbitrale di determinare preliminarmente: (i) il corretto ammontare dei danni di SPCM e Saipem SpA; e (ii) l'applicabilità della compensazione richiesta in riconvenzionale da SPCM e Saipem SpA. Normand Maximus ha inoltre chiesto l'emissione di un lodo parziale immediato sugli importi che il Tribunale Arbitrale sarà in grado di determinare. Le udienze relative a tali domande si terranno il 19 e il 20 maggio 2021.

ARBITRATO PROMOSSO DA SAUDI ARABIAN KENTZ CO LTD ("KENTZ")

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Il 27 novembre 2020 Kentz ha notificato a Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd ("Snamprogetti") una domanda di arbitrato secondo il regolamento dell'International Chamber of Commerce ("ICC").

Nella propria domanda di arbitrato Kentz, subappaltatrice di Snamprogetti nel progetto Khurais Central Processing Facilities for the Area Facilities Expansion and Sat GOSP, ha chiesto una extension of time e il pagamento di SAR 329.020.474 (ca. 72,9 milioni di euro) (oltre interessi e costi legali) per asseriti costi di delay, disruption, acceleration, substitution, head office overheads, finance costs, milestone e back-charges, che Kentz ritiene illegittimamente applicati da Snamprogetti. Il 25 gennaio 2021 Snamprogetti ha depositato la propria risposta alla domanda di arbitrato di Kentz, rigettando le domande di quest'ultima e chiedendo, in riconvenzionale, i seguenti importi: (i) SAR 18,4 milioni (ca. 4 milioni di euro) per liquidated damages; (ii) SAR 25.380.189 (ca. 5.5 milioni di euro) per costi addizionali relativi al fatto che Snamprogetti si è dovuta sostituire a Kentz in alcune attività relative al progetto; (iii) SAR 1.048.276 (ca. 232.000 euro) per costi legati a risorse aggiuntive che Snamprogetti ha dovuto dedicare al Progetto per inadempimenti di Kentz; e (iv) interessi e costi. Il 25 febbraio 2021 Kentz ha notificato la propria Reply to Answer and Counterclaims nella quale ha rigettato la posizione di Snamprogetti e insistito nelle proprie domande. Le parti sono ora impegnate a concordare il calendario arbitrale.

CAUSA PROMOSSA DA LA ISIODU COMMUNITY IN EMOHUA LOCAL GOVERNMENT AREA OF RIVERS STATE + ALTRI

HRH Eze Jacob O Ugwugwueli, Chief Tobin Iregbundah, Chief Robinson Chukwu, Chief Sunday P. Azundah, Elder Clifford Ikpo, Chief Samuel C. Azundah (per sé e per conto del Council of Chiefs and people of Isiodu Community in Emohua Local Government Area of Rivers State (insieme gli "Attori") hanno citato Saipem Contracting Nigeria Ltd ("SCNL"), Shell Petroleum Development Co Nigeria Ltd ("SPCD"), Patyco Global Concept Ltd, il Federal Ministry of Environment nigeriano e il Department of Petroleum Resources nigeriano dinanzi alla Federal High Court di Port Harcourt (Nigeria) adducendo che sostanze tossiche derivanti dalla realizzazione del progetto Southern Swamp Associated Gas Solutions in Nigeria sarebbero state illecitamente sversate nel territorio della loro comunità da parte della società nigeriana Patyco Global Concept Ltd, subappaltatore incaricato da SCNL/SPDC di smaltire i rifiuti derivanti dalla realizzazione di detto progetto. In base a quanto precede, gli Attori hanno chiesto la condanna in solido di tutte le parti convenute al risarcimento di: (i) USD 60 milioni (ca. 49,5 milioni di euro) per asseriti danni all'ambiente e alla salute/vita degli Attori; (ii) USD 3 miliardi (ca. 2,47 miliardi di euro) come asseriti special damages per tutte le relative conseguenze e attività di recupero che asseritamente ne deriverebbero; (iii) spese legali e interessi al 20%. Le parti convenute contestano ogni responsabilità rispetto quanto asserito dagli Attori. La prima udienza, inizialmente prevista per il 17 marzo 2021, è stata rinviata al 26 maggio 2021.

DELIBERA CONSOB DEL 2 MARZO 2018

Con riferimento alla delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 ("la Delibera"), il cui contenuto è illustrato nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018", il Consiglio di Amministrazione di Saipem ha deliberato il 5 marzo 2018 di proporre impugnazione avverso la Delibera nelle competenti sedi giudiziarie.

Il ricorso al TAR-Lazio è stato depositato il 27 aprile 2018. A seguito dell'accesso agli atti del procedimento amministrativo, Saipem il 24 maggio 2018 ha depositato al TAR-Lazio motivi aggiunti di impugnazione avverso la citata Delibera. L'udienza di discussione è stata fissata per il 15 giugno 2021.

DELIBERA CONSOB DEL 21 FEBBRAIO 2019

Con riferimento alla delibera Consob n. 20828 del 21 febbraio 2019 notificata a Saipem il 12 marzo 2019 ("la Delibera"), il relativo contenuto è illustrato nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018". Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA il 2 aprile 2019 ha deliberato di impugnare dinanzi alla Corte di Appello la Delibera n. 20828. Il 12 aprile 2019 Saipem SpA ha depositato dinanzi alla Corte di Appello di Milano l'atto di opposizione ai sensi dell'art. 195 TUF chiedendo l'annullamento della delibera. Analoga impugnativa è stata presentata dalle due persone fisiche sanzionate nella specie l'Amministratore Delegato di Saipem SpA e il Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica all'epoca dei fatti oggetto. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano è stata celebrata il 13 novembre 2019.

La Corte di Appello di Milano all'udienza del 13 novembre 2019 ha rinviato la causa per la discussione al 4 novembre 2020.

Il 23 ottobre 2020 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato un'istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 4 novembre 2020.

Il 2 novembre 2020 la Corte di Appello autorizzava il deposito dei documenti richiesti il 23 ottobre 2020 dalle parti istanti, concedendo altresì il termine a Consob per eventuali controdeduzioni sui documenti medesimi entro il 15 dicembre 2020 e rinviava l'udienza di discussione dell'opposizione al 27 gennaio 2021.

Il 20 gennaio 2021 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato una nuova istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di ulteriori documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 27 gennaio 2021 e di essere autorizzati alla proposizione di nuovi motivi di opposizione aggiunti alla luce dei nuovi documenti rinvenuti.

Il 21 gennaio 2021 la Corte di Appello, accogliendo le istanze delle parti processuali persone fisiche e Saipem, autorizzava il deposito dei documenti oggetto di istanza del 20 gennaio 2021 e la proposizione dei motivi aggiunti, tramite note scritte da depositare entro il 26 febbraio 2021, concedendo altresì a Consob il termine per il deposito di note di replica fino al 25 marzo 2021 e fissando per la discussione l'udienza del 21 aprile 2021.

INDAGINI PRELIMINARI IN CORSO. PROCURA DELLA REPUBBLICA DI MILANO - BILANCIO 2015 E 2016. PROSPETTO DELL'AUMENTO DI CAPITALE DEL GENNAIO 2016

Il 22 gennaio 2019 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato a Saipem SpA un "decreto di perquisizione locale e sequestro e contestuale informazione di garanzia", in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter - lett. B), D.Lgs. n. 231/2001, dipendente dal contestato reato presupposto di false comunicazioni sociali asseritamente commesso dall'aprile 2016 all'aprile 2017, nonché in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001, dipendente dal contestato reato presupposto di manipolazione del mercato, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 all'aprile 2017.

Contestualmente, la Procura della Repubblica di Milano aveva notificato un'informazione di garanzia all'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), nonché, a vario titolo, a un suo dirigente e a due suoi ex dirigenti (l'ex Dirigente Preposto in carica fino al 7 giugno 2016 e l'ex Dirigente Preposto nominato il 7 giugno 2016 e in carica fino al 16 maggio 2019) nell'ambito di un'inchiesta avente ad oggetto le seguenti ipotesi di reato: (i) false comunicazioni sociali relativamente al bilancio 2015 e 2016; (ii) manipolazione del mercato asseritamente commessa dal 27 ottobre 2015 all'aprile 2017; e (iii) falso in prospetto con riferimento alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016.

A conclusione delle indagini preliminari, il 18 dicembre 2020 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato al domicilio eletto presso i difensori l'avviso di conclusione delle indagini preliminari all'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), a un ex dirigente (il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari in carica fino al 7 giugno 2016) e a Saipem SpA.

A Saipem SpA sono contestati l'illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter, D.Lgs. n. 231/2001 "per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione del delitto di false comunicazioni sociali", ex art. 2622 c.c., asseritamente commesso dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016 con riferimento al bilancio al 31 dicembre 2015 e alla semestrale al 30 giugno 2016 e l'illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001 "per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione dei delitti di falso in prospetto", ex art. 173-bis TUF, e "di manipolazione del mercato", ex art. 185 TUF, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.

Dalla lettura dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari, in relazione alle due persone fisiche tuttora indagate (l'Amministratore Delegato-CEO della Società nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018 e un ex dirigente che ha rivestito il ruolo di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari fino al 7 giugno 2016) emergono le seguenti ipotesi di reato a loro carico: (i) false comunicazioni sociali ex art. 2622 c.c. relativamente al bilancio al 31 dicembre 2015 (con riferimento a entrambi gli indagati) e alla semestrale al 30 giugno 2016 (con riferimento al solo Amministratore Delegato-CEO della Società nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018); (ii) falso in prospetto ex art. 173-bis TUF con riferimento a entrambi gli indagati, in relazione alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016 dal 22 gennaio 2016 al 5 febbraio 2016; (iii) manipolazione del mercato ex art. 185 TUF, asseritamente commessa dall'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018) dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016 e dal CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016 dal 27 ottobre 2015 fino al 7 giugno 2016.

Il 29 marzo 2021 il Giudice per l'udienza preliminare presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem SpA un decreto di fissazione dell'udienza preliminare per il 10 maggio 2021, in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter - lett. B), D.Lgs, n. 231/2001, per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione del delitto di false comunicazioni sociali, asseritamente commesso dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016, nonché in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001, per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione dei delitti di falso in prospetto e di manipolazione del mercato, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.

La notifica fa seguito all'emissione dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari e alla successiva richiesta di rinvio di giudizio da parte della Procura della Repubblica di Milano, notificata insieme al decreto di fissazione dell'udienza preliminare, nei confronti di Saipem SpA, dell'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), nonché di un ex dirigente (il CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016).

La Procura della Repubblica di Milano nella richiesta di rinvio a giudizio contesta le seguenti ipotesi di reato: (i) false comunicazioni sociali ex art. 2622 c.c. relativamente al bilancio al 31 dicembre 2015 contestata a entrambe le persone fisiche e alla semestrale al 30 giugno 2016 contestata al solo Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018); (ii) manipolazione del mercato ex art. 185 TUF asseritamente commessa dall'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018) dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016 e dal CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016 dal 27 ottobre 2015 fino al 7 giugno 2016; e (iii) falso in prospetto ex art. 173-bis TUF contestato a entrambe le persone fisiche con riferimento alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016 dal 22 gennaio 2016 al 5 febbraio 2016.

30 Ricavi

Di seguito si analizzano le principali voci che compongono i ricavi. Le variazioni più significative e le informazioni per settore di attività sono dettagliate nel "Commento ai risultati economico-finanziari" nella "Relazione sulla gestione".

Ricavi della gestione caratteristica

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I ricavi della gestione caratteristica si analizzano come segue:

(milioni di euro) 2019 2020
Ricavi delle vendite e delle prestazioni E&C 8.006 6.631
Ricavi delle vendite e delle prestazioni Drilling 1.093 711
Totale 9.099 7.342

e hanno la seguente articolazione per area geografica:

(milioni di euro) 2019 2020
Italia 366 419
Resto Europa 404 493
CSI 981 539
Medio Oriente 3.135 2.520
Estremo Oriente 808 880
Africa Settentrionale 1.254 377
Africa Sub-Sahariana 1.465 1.681
Americhe 686 433
Totale 9.099 7.342

Come illustrato nei "Criteri di valutazione" al paragrafo "Attività e passività contrattuali", a cui si rimanda, in considerazione della natura dei contratti e della tipologia dei lavori eseguiti da Saipem le singole obbligazioni contrattualmente identificate sono prevalentemente soddisfatte nel corso del tempo ("over time"). I ricavi che misurano l'avanzamento dei lavori sono determinati, in linea con le disposizioni dell'IFRS 15, mediante l'utilizzo di un metodo basato sugli input con applicazione della percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati da contratto (metodo del "cost-to-cost").

I ricavi di commessa comprendono il valore iniziale dei ricavi concordati nel contratto, le varianti nel lavoro di commessa e le revisioni prezzi richieste.

Le varianti (change order) sono costituite da corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori contrattualmente previsti richieste dal committente; le revisioni di prezzo (claim) sono costituite da richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da maggiori oneri sostenuti per ragioni imputabili al committente. Change order e claims (pending revenue) sono inclusi nell'ammontare dei ricavi quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento nell'oggetto e/o nel prezzo, ancorché non ci sia ancora accordo sulla loro definizione e comunque entro l'ammontare di 30 milioni di euro. Eventuali pending revenue iscritti per un periodo superiore all'anno, senza evoluzioni nelle trattative con il cliente, nonostante la fiducia del business nel recupero, vengono svalutati. Importi superiori ai 30 milioni di euro sono iscritti solo se supportati da perizie tecnico-legali esterne.

L'importo cumulato, cioè prodotto anche in esercizi precedenti, dei corrispettivi aggiuntivi (change order e claim) al 31 dicembre 2020, in relazione allo stato di avanzamento dei progetti, è pari a 275 milioni di euro (21 milioni di euro al 31 dicembre 2019). Non ci sono corrispettivi aggiuntivi relativi a contenziosi legali in corso.

Le obbligazioni contrattuali da adempiere da parte del Gruppo Saipem (portafoglio ordini residuo), che al 31 dicembre 2020 ammontano a 22.400 milioni di euro, si prevede daranno origine a ricavi per 7.652 milioni di euro nel 2021, mentre la restante parte sarà realizzata negli anni successivi.

La quota di ricavi per servizi di leasing nella voce "Ricavi della gestione caratteristica" non ha impatti significativi sull'ammontare complessivo dei ricavi della gestione caratteristica, in quanto inferiore al 3% degli stessi e si riferisce ai settori Drilling e Leased FPSO.

I ricavi verso parti correlate sono dettagliati alla nota 38 "Rapporti con parti correlate".

Altri ricavi e proventi

Gli altri ricavi e proventi si analizzano come segue:

2019
(milioni di euro)
2020
Plusvalenza da vendita di immobilizzazioni
7
9
Indennizzi
-
-
Altri proventi
12
57
Totale
19
66

Gli altri proventi pari a 57 milioni di euro (12 milioni di euro nel 2019) sono correlati all'effetto di una risoluzione positiva di una controversia con un cliente.

31 Costi operativi

Di seguito si analizzano le principali voci che compongono i costi operativi. Le variazioni più significative sono commentate nel "Commento ai risultati economico-finanziari" nella "Relazione sulla gestione".

Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi

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Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi si analizzano come segue:

(milioni di euro) 2019 2020
Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 1.815 1.538
Costi per servizi 3.993 3.379
Costi per godimento di beni di terzi 449 345
Accantonamenti (utilizzi) netti ai fondi per rischi e oneri (6) 58
Altri oneri 2 34
a dedurre:
- incrementi di attività materiali per lavori interni (15) (21)
- variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 2 14
Totale 6.240 5.347

Nel corso del 2020 non sono stati sostenuti costi per compensi di intermediazione.

I costi di ricerca e sviluppo che non soddisfano le condizioni stabilite per la loro rilevazione all'attivo patrimoniale ammontano a 35 milioni di euro (38 milioni di euro nel 2019).

I costi per godimento di beni di terzi pari a 345 milioni di euro si riferiscono per 330 milioni di euro a contratti di leasing di cui 296 milioni di euro relativi a "Short-term lease" di durata inferiore o uguale a 12 mesi, 31 milioni di euro relativi a "Intangible Leasing Software" e la restante parte relativa a "Low Value" e "Pagamenti variabili".

Gli accantonamenti/utilizzi netti ai fondi per rischi e oneri per complessivi 58 milioni di euro si riferiscono al fondo rischi per contenziosi, al fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali e ad altri fondi commentati alla nota 23 "Fondi per rischi e oneri".

Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi verso parti correlate sono dettagliati alla nota 38 "Rapporti con parti correlate".

Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti

Le riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti comprendono anche gli effetti relativi all'IFRS 9 applicato anche alle attività contrattuali e si analizzano come segue:

(milioni di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Crediti commerciali (59) (5)
Altri crediti (1) -
Attività contrattuali (2) (2)
Totale (62) (7)

Costo del lavoro

Il costo del lavoro si analizza come segue:

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2019
(milioni di euro)
2020
Salari e stipendi
1.369
1.369
Oneri sociali
203
211
Oneri per programmi a benefici ai dipendenti
60
34
Accantonamento TFR rilevato in contropartita ai fondi pensione o Inps
23
24
Incentivi all'esodo
(3)
(3)
Altri costi
25
(4)
a dedurre:
- incrementi di attività materiali per lavori interni
(7)
(6)
Totale
1.670
1.625

Gli accantonamenti netti ai fondi benefici ai dipendenti sono commentati alla nota 24 "Fondi per benefici ai dipendenti". Gli oneri/proventi per incentivi all'esodo si riferiscono solo ad accantonamenti/utilizzi netti al fondo per esodi agevolati commentati alla nota 23 "Fondi per rischi e oneri".

Piani di incentivazione a lungo termine dei dirigenti con azioni Saipem

Allo scopo di realizzare un sistema di incentivazione e di fidelizzazione di dirigenti del Gruppo, Saipem SpA a partire dall'esercizio 2016, ha definito un piano di incentivazione a lungo termine mediante l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie di Saipem SpA, le cui attuazioni sono state articolate su cicli triennali.

Tali piani di incentivazione (2016-2018 e 2019-2021), approvati rispettivamente dall'Assemblea Ordinaria degli Azionisti in data 29 aprile 2016 e 30 aprile 2019, prevedono l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie Saipem ai dirigenti di Saipem SpA e delle società controllate, titolari di posizioni organizzative con impatto apprezzabile sul conseguimento dei risultati di business, anche in relazione alle performance espresse e alle competenze detenute.

Per maggiori informazioni sulle caratteristiche dei due piani, si rinvia ai documenti informativi messi a disposizione del pubblico sul sito internet della Società (www.saipem.com), in attuazione della normativa vigente (art. 114-bis del D.Lgs. n. 58/1998 e regolamentazione attuativa Consob).

Il costo è determinato con riferimento al fair value del diritto assegnato al dirigente, mentre la quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione (cd. vesting period e periodo di co-investimento/Retention Premium).

Il fair value di competenza dell'esercizio, riferito a tutte le attuazioni compiute, è risultato pari a 12 milioni di euro.

La valutazione è stata eseguita utilizzando i modelli Stochastic e Black & Scholes, secondo le disposizioni dettate dai principi contabili internazionali, in particolare dall'IFRS 2.

È stato utilizzato il modello Stochastic al fine di valutare l'assegnazione di strumenti rappresentativi di capitale subordinati a condizione di mercato (TSR).

È stato utilizzato il modello Black & Scholes per valutare gli obiettivi economico-finanziari.

Per l'attuazione 2020 il fair value unitario medio ponderato complessivo è risultato pari a 1,320 euro (4,442 euro per l'attuazione 2019).

Prevedendo il piano che alcune risorse investano il 25% delle azioni maturate al termine del vesting period per un ulteriore periodo biennale (periodo di co-investimento/Retention Premium), al termine del quale i beneficiari riceveranno un'azione gratuita aggiuntiva, il fair value medio ponderato unitario si differenzia per tipologia di assegnatario, come di seguito illustrato:

(Attuazione 2019) (a)
Fair value medio
ponderato
(Attuazione 2020)
Fair value medio
ponderato
Dirigenti strategici 4,568 1,361
Dirigenti non strategici 4,216 1,263
Amministratore Delegato-CEO 4,568 1,361
Totale 4,442 1,320

(a) Il fair value medio ponderato relativo all'attuazione 2019 è stato nuovamente misurato al 31 dicembre 2020, tenendo conto delle nuove ipotesi di raggiungimento delle non-market condition alla fine del piano.

Alla data di assegnazione, la classificazione e il numero degli assegnatari, il rispettivo numero delle azioni assegnate e il successivo calcolo del fair value, si analizzano come segue.

Attuazione 2019

N. dirigenti N. azioni (1) Quota su azione
(%)
Fair value unitario
(peso 35%)
TSR E&C
Fair value unitario
TSR Drilling
(peso 15%)
Fair value unitario
PFN (peso 25%)
ROAIC (peso 25%)
Fair value unitario
complessivo
Fair value
di competenza
Fair value
2019 (2)
di competenza
Fair value
2020 (2)
Dirigenti strategici (vesting period) 75 4,11 5,46 4,03 4,03
Dirigenti strategici 93 2.306.100 15.800.533 655.253 4.396.559
(periodo di co-investimento) 25 8,28 10,80 4,03 4,03
Dirigenti non strategici 274 1.642.500 100 4,11 5,46 4,03 4,03 9.002.050 444.406 2.949.399
Amministratore Delegato-CEO
(vesting period)
Amministratore Delegato-CEO
1 243.900 75 4,11 5,46 4,03 4,03 1.671.111 69.301 468.348
(periodo di Retention Premium) 25 8,28 10,80 4,03 4,03
Totale 368 4.192.500 26.473.694 1.168.960 7.814.306

(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di assegnazione. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 31 dicembre 2020, invece, corrisponde a 5.960.250 azioni, il quale riflette le ipotesi di raggiungimento delle non-market condition alla fine del piano. (2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.

Attuazione 2020

N. dirigenti N. azioni (1) Quota su azione
(%)
Fair value unitario
(peso 35%)
TSR E&C
Fair value unitario
TSR Drilling
(peso 15%)
Fair value unitario
PFN (peso 25%)
ROAIC (peso 25%)
Fair value unitario
complessivo
Fair value
di competenza
Fair value
2019 (2)
di competenza
Fair value
2020 (2)
Dirigenti strategici (vesting period) 75 0,90 1,54 1,37 1,37
Dirigenti strategici 84 4.068.100 8.307.555 - 420.785
(periodo di co-investimento) 25 1,79 3,04 1,35 1,35
Dirigenti non strategici 293 3.763.000 100 0,90 1,54 1,37 1,37 6.178.846 - 372.084
Amministratore Delegato-CEO
(vesting period)
Amministratore Delegato-CEO
1 505.700 75 0,90 1,54 1,37 1,37 1.032.719 - 52.344
(periodo di Retention Premium) 25 1,79 3,04 1,35 1,35
Totale 378 8.336.800 15.519.120 - 845.213

(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di assegnazione. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value copmlessivo e del fair value di competenza al 31 dicembre 2020, invece, corrisponde a 11.752.600 azioni, il quale riflette le ipotesi di raggiungimento delle non-market condition alla fine del piano. (2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.

L'evoluzione del piano azionario è la seguente:

2019 2020
Numero
di azioni
Prezzo medio
di esercizio (a)
(migliaia di euro)
Prezzo
di mercato (b)
(migliaia di euro)
Numero
di azioni
Prezzo medio
di esercizio (a)
(migliaia di euro)
Prezzo
di mercato (b)
(migliaia di euro)
Diritti esistenti al 1° gennaio 18.097.117 - 59.087 16.530.530 - 72.005
Nuovi diritti assegnati 4.192.500 - 16.892 8.336.800 - 19.705
(Diritti esercitati nel periodo) (c) (32.130) - 135 (5.125.615) - 12.115
(Diritti decaduti nel periodo) (5.726.957) - 26.975 (260.485) - 616
Diritti esistenti al 31 dicembre 16.530.530 - 72.005 19.481.230 - 42.956
Di cui:
- esercitabili al 31 dicembre - - - - - -
- esercitabili al termine del vesting period 14.197.105 - - 16.058.330 - -
- esercitabili al termine del periodo
di co-investimento/Retention Premium
2.333.425 - - 3.422.900 - -

(a) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo di esercizio è nullo.

(b) Il valore di mercato delle azioni sottostanti i diritti assegnati o scaduti nel periodo, corrisponde alla media dei valori di mercato delle azioni; il valore di mercato delle azioni sottostanti i diritti esistenti a inizio e fine periodo è puntuale all'ultimo dato disponibile al 1° gennaio e al 31 dicembre.

(c) I diritti esercitati nell'esercizio 2020 sono prevalentemente rappresentati dalle azioni assegnate ai beneficiari dell'attuazione 2017 del piano 2016-2018, così come previsto dal regolamento del piano. Inoltre, sono incluse le azioni assegnate nei casi di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. Il piano 2016-2018 prevede, infatti, che il beneficiario conservi il diritto all'incentivo in misura ridotta, in relazione al periodo trascorso tra l'assegnazione delle azioni e il verificarsi di tale evento (art. 4.8 del regolamento del piano).

I diritti esistenti al 31 dicembre 2020 e il numero degli assegnatari, si analizzano come segue:

177-298SaipemBil20Ita.qxd 7-04-2021 11:10 Pagina 269

(a)
N. dirigenti di esercizio
Prezzo
N. azioni
Anno
2016 372 - 6.103.514
2017 345 - 6.742.400
2018 363 - 6.536.330
2019 368 - 4.192.500
2020 363 - 8.336.800
Al 31 dicembre 2020
Azioni assegnate (a)
2016 (20) - (158.199)
2017 (328) - (56.530)
2018 (13) - (32.115)
2019 - - -
2020 - - -
Diritti decaduti
2016 (372) - (5.945.315)
2017 (26) - (602.270)
2018 (25) - (487.885)
2019 (6) - (46.100)
2020 - - -
Diritti in essere
2016 - - -
2017 95 - 981.700
2018 338 - 6.016.330
2019 362 - 4.146.400
2020 378 - 8.336.800
19.481.230

(a) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo di esercizio è nullo.

Per i piani di incentivazione a lungo termine a beneficio dei dipendenti Saipem SpA, la rilevazione del costo è effettuata alla voce "Costo del lavoro" in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto.

Per i piani a beneficio dei dipendenti delle società controllate, il fair value dei diritti assegnati è rilevato alla data di assunzione dell'impegno alla voce "Costo del lavoro", in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto; nell'esercizio stesso il corrispondente ammontare è addebitato alle imprese di appartenenza, in contropartita alla voce "Costo del lavoro".

In presenza di personale Saipem SpA che presta servizio nelle altre società del Gruppo, il costo è addebitato pro-rata temporis alla società presso cui i beneficiari sono in servizio.

I parametri utilizzati per il calcolo del fair value sono stati i seguenti:

Assegnazione 2019 Assegnazione 2020
Prezzo dell'azione (a) (euro) 23/10/2019 4,03 27/10/2020 1,40
Prezzo dell'esercizio (b) (euro) - -
Prezzo dell'esercizio adottato nel modello Black & Scholes (euro) 23/10/2019 4,03 27/10/2020 1,40
Durata
Vesting period (anni) 3 3
Co-investimento/Retention Premium (anni) 2 2
Tasso di interesse privo di rischio
TSR (%) - -
- vesting period (%) 23/10/2019 0,00 27/10/2020 0,00
- co-investimento/Retention Premium (%) 23/10/2019 0,32 27/10/2020 0,08
Black & Scholes (%) n.d. n.d.
Dividendi attesi (%) - 0,72
Volatilità attesa
TSR (%) - -
- vesting period (%) 23/10/2019 37,70 27/10/2020 48,42
- co-investimento/Retention Premium (%) 23/10/2019 38,18 27/10/2020 49,24
Black & Scholes (%) n.d. n.d.

(a) Corrispondente al prezzo di chiusura delle azioni Saipem SpA alla data di assegnazione, rilevato sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana.

(b) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo dell'esercizio è nullo.

Compensi spettanti ai dirigenti con responsabilità stategiche

Ai fini di una maggiore coerenza tra le informazioni riportate nella Relazione sulla Remunerazione e nella presente relazione finanziaria annuale, la definizione di dirigenti con responsabilità strategiche è allineata con quanto indicato nell'art. 65, comma 1-quater del Regolamento Emittenti. Rientrano nella definizione i soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, di pianificazione, direzione e controllo. La tabella riporta i compensi spettanti ai Dirigenti con responsabilità strategiche di Saipem, definiti come dirigenti, diversi da Amministratori e Sindaci, tenuti a partecipare al Comitato di Direzione e comunque i primi riporti gerarchici dell'Amministratore Delegato-CEO/del Presidente del Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA.

2019
(milioni di euro)
2020
Salari e stipendi
6
7
Indennità per cessazione del rapporto di lavoro
-
-
Altri benefici a lungo termine
-
-
Fair value piani di incentivazione a lungo termine
2
2
Totale
8
9

Compensi spettanti ai sindaci

I compensi spettanti ai sindaci ammontano a 248 migliaia di euro nel 2020.

I compensi comprendono gli emolumenti e ogni altra somma avente natura retributiva, previdenziale e assistenziale dovuti per lo svolgimento della funzione di Sindaco in Saipem SpA e in altre imprese incluse nell'area di consolidamento, che abbiano costituito un costo per la Capogruppo.

Numero medio dei dipendenti

177-298SaipemBil20Ita.qxd 7-04-2021 11:10 Pagina 271

Il numero medio dei dipendenti delle imprese incluse nell'area di consolidamento ripartito per categoria è il seguente:

2019
(numero)
2020
Dirigenti
390
397
Quadri
4.138
4.256
Impiegati
15.809
16.307
Operai
11.784
10.168
Marittimi
260
244
Totale
32.381
31.372

Il numero medio dei dipendenti è calcolato come semisomma dei dipendenti all'inizio e alla fine dell'esercizio. Il numero medio dei dirigenti comprende i manager assunti e operanti all'estero la cui posizione organizzativa è assimilabile alla qualifica di dirigente.

Ammortamenti e svalutazioni

Gli ammortamenti e svalutazioni si analizzano come segue:

2019
(milioni di euro)
2020
Ammortamenti:
- attività materiali
455
431
- attività immateriali
13
13
- diritto di utilizzo attività in leasing
147
147
Totale ammortamenti
615
591
Svalutazioni:
- attività materiali
73
644
- attività immateriali
-
-
- diritto di utilizzo attività in leasing
2
38
Totale svalutazioni
75
682
Totale
690
1.273

Le svalutazioni di asset, derivanti principalmente dal test di impairment, sono così descritte:

≥ svalutazioni di immobilizzazioni materiali della Divisione Drilling Offshore per 590 milioni di euro, derivanti dal test di impairment; ≥ svalutazioni di immobilizzazioni materiali, nonché del diritto d'uso di un bene di terzi per 92 milioni di euro.

Per maggiori dettagli si rimanda anche alla "Relazione sulla gestione" nella sezione "Commento ai risultati economico-finanziari".

Altri proventi (oneri) operativi

Nel corso dell'esercizio si sono registrati 1 milione di euro di oneri operativi (nel corso dell'esercizio 2019 non si sono registrati proventi (oneri) operativi).

32 Proventi (oneri) finanziari

I proventi (oneri) finanziari si analizzano come segue:

2019
(milioni di euro)
2020
Proventi (oneri) finanziari
Proventi finanziari
515
465
Oneri finanziari
(643)
(691)
Totale
(128)
(226)
Strumenti derivati
(82)
60
Totale
(210)
(166)

Il valore netto dei proventi e oneri finanziari si analizza come segue:

(milioni di euro) 2019 2020
Differenze attive (passive) nette di cambio (4) (91)
Differenze attive di cambio 507 458
Differenze passive di cambio (511) (549)
Proventi (oneri) finanziari correlati all'indebitamento finanziario netto (114) (132)
Interessi attivi verso banche e altri finanziatori 6 4
Interessi attivi per leasing 1 1
Interessi passivi e altri oneri verso banche e altri finanziatori (94) (114)
Interessi passivi per leasing (27) (23)
Altri proventi (oneri) finanziari (10) (3)
Altri proventi finanziari verso terzi 1 2
Altri oneri finanziari verso terzi (8) (3)
Proventi (oneri) finanziari su piani a benefici definiti (3) (2)
Totale proventi (oneri) finanziari (128) (226)

I proventi (oneri) su contratti derivati si analizzano come segue:

(milioni di euro) 2019 2020
Contratti su valute (82) 60
Contratti su tassi di interesse - -
Totale (82) 60

I proventi su contratti derivati di 60 milioni di euro (oneri per 82 milioni di euro nel 2019) si determinano principalmente per la rilevazione a conto economico degli effetti relativi alla valutazione al fair value dei contratti derivati che non possono considerarsi di copertura secondo gli IFRS e alla valutazione della componente forward dei contratti derivati qualificati di copertura. I proventi (oneri) finanziari verso parti correlate sono dettagliati alla nota 38 "Rapporti con parti correlate".

33 Proventi (oneri) su partecipazioni

Effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto

L'effetto della valutazione con il metodo del patrimonio netto si analizza come segue:

(milioni di euro) 2019 2020
Quota di utili da valutazione con il metodo del patrimonio netto 29 60
Quota di perdite da valutazione con il metodo del patrimonio netto (19) (15)
Utilizzi (accantonamenti) netti del fondo copertura perdite per valutazione con il metodo del patrimonio netto (28) (8)
Totale (18) 37

La quota di utili (perdite) da valutazione con il metodo del patrimonio netto è commentata alla nota 17 "Partecipazioni".

Altri proventi (oneri) su partecipazioni

Nel corso dell'esercizio non si sono registrati proventi (oneri) su partecipazioni come nel 2019.

34 Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito si analizzano come segue:

(milioni di euro) 2019 2020
Imposte correnti:
- imprese italiane 28 40
- imprese estere 166 107
Imposte differite e anticipate nette:
- imprese italiane (28) (7)
- imprese estere (36) 3
Totale 130 143

La riconciliazione tra il carico fiscale teorico, che risulta applicando le aliquote previste dalla normativa fiscale italiana del 24% (Ires) al risultato prima delle imposte, e il carico fiscale effettivo per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2020 e 2019, è la seguente:

(milioni di euro) 2019 2020
Risultato prima delle imposte 228 (974)
Imposte sul reddito teoriche 55 (234)
Effetto imposte su variazioni in aumento (diminuzione):
- diversa incidenza fiscale sulle imprese estere 6 185
- differenze permanenti e altre motivazioni 12 60
- effetto Irap società italiane - 3
- accantonamenti (utilizzi) fondo per imposte - (2)
- imposte sul reddito anticipate non riconosciute 96 121
- svalutazione (rilevazione) attività per imposte anticipate e attività per imposte sul reddito (39) 10
Totale variazioni 75 377
Imposte effettive 130 143
(milioni di euro) 2019 2020
Imposte sul reddito nel conto economico consolidato 130 143
Imposte sul reddito riconosciute nel prospetto del conto economico complessivo - riclassificabili (7) (34)
Di cui:
Effetto fiscale sull'utile (perdita) complessivo di esercizio 127 110
- effetto fiscale relativo alla rivalutazione di piani a benefici definiti per i dipendenti 4 1
Di cui:
Imposte sul reddito riconosciute nel prospetto del conto economico complessivo - non riclassificabili 4 1
con effetti a OCI (1) -
- effetto fiscale relativo alla variazione del fair value delle attività finanziarie, diverse dalle partecipazioni,
- effetto fiscale relativo alla variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge (6) (34)

35 Utile di terzi azionisti

L'utile di pertinenza di terzi azionisti ammonta a 19 milioni di euro (86 milioni di euro di utile nel 2019).

36 Utile (perdita) per azione

177-298SaipemBil20Ita.qxd 7-04-2021 11:10 Pagina 273

L'utile (perdita) per azione semplice è determinato dividendo l'utile (perdita) dell'esercizio di competenza del Gruppo per il numero medio ponderato delle azioni di Saipem SpA in circolazione nell'esercizio, escluse le azioni proprie.

Il numero medio ponderato delle azioni in circolazione rettificato per il calcolo dell'utile (perdita) per azione semplice è di 991.647.987 e di 996.218.549, rispettivamente nell'esercizio 2020 e 2019.

L'utile (perdita) per azione diluito è determinato dividendo l'utile (perdita) dell'esercizio per il numero medio ponderato delle azioni di Saipem SpA in circolazione nell'esercizio, escluse le azioni proprie, incrementate del numero delle azioni che potenzialmente potrebbero essere emesse. In presenza di perdite dell'esercizio queste ultime vengono escluse nella misura in cui la loro inclusione possa produrre un effetto antidiluitivo.

Il numero medio ponderato delle azioni in circolazione utilizzate ai fini del calcolo dell'utile (perdita) per azione diluito è di 991.658.585 e di 1.012.759.677, rispettivamente nell'esercizio 2020 e 2019.

La riconciliazione del numero medio ponderato delle azioni in circolazione, utilizzato per la determinazione dell'utile (perdita) per azione semplice e quello utilizzato per la determinazione dell'utile (perdita) per azione diluito, è di seguito indicata:

31.12.2019 31.12.2020
Numero medio ponderato di azioni in circolazione per l'utile (perdita) semplice 996.218.549 991.647.987
Numero di azioni potenziali a fronte dei piani di incentivazione a lungo termine 16.530.530 19.481.230
Numero di azioni di risparmio convertibili in azioni ordinarie 10.598 10.598
Numero medio ponderato di azioni in circolazione per l'utile (perdita) diluito (a) 1.012.759.677 991.658.585
Utile (perdita) di competenza Saipem
(milioni di euro)
12 (1.136)
Utile (perdita) per azione semplice
(ammontari in euro per azione)
0,01 (1,15)
Utile (perdita) per azione diluito
(ammontari in euro per azione)
0,01 (1,15)

(a) Si precisa che, con riferimento all'esercizio 2020, il numero di azioni potenziali a fronte di piani di incentivazione a lungo termine non è stato considerato nel calcolo del numero medio ponderato di azioni in circolazione al fine della determinazione dell'utile (perdita) per azione diluito.

37 Informazioni per settore di attività e per area geografica

La segment information di Saipem riflette la struttura organizzativa della Società in divisioni di business i cui risultati sono periodicamente rivisti dal Top Management della Società e dal più alto livello decisionale ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare e della valutazione dei risultati, identificato dal CEO, in coerenza alle prescrizioni del principio internazionale IFRS 8. Saipem è una società leader nelle attività di ingegneria, di perforazione e di realizzazione di grandi progetti nei settori dell'energia e delle infrastrutture. È una one company organizzata in cinque divisioni di business: Engineering & Construction Offshore,

SAIPEM RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2020

177-298SaipemBil20Ita.qxd 7-04-2021 11:10 Pagina 274

Engineering & Construction Onshore, Drilling Offshore, Drilling Onshore e XSIGHT. Il processo di divisionalizzazione concluso nel mese di dicembre 2018 ha assegnato piena autonomia alle singole divisioni, in particolare in ambito commerciale, esecuzione progetti, tecnologia e Ricerca & Sviluppo, strategie di business, partnership, etc.

La Divisione Engineering & Construction Offshore occupa una posizione di leadership nell'ambito delle costruzioni offshore, con un forte orientamento verso le attività in aree remote e in acque profonde. Supporta i clienti sin dalle fasi iniziali dei progetti e durante l'intero processo di sviluppo. Offre un'ampia gamma di prodotti e servizi, tra cui l'ingegnerizzazione, costruzione e installazione di piattaforme, condotte e campi sottomarini, attività di MMO (Maintenance, Modification and Operation) e di decommissioning a cui si aggiungono lo sviluppo di campi eolici marini e di progetti di integrazione energetica.

La Divisione Engineering & Construction Onshore progetta e realizza impianti onshore negli ambiti LNG e rigassificazione, raffinazione, petrolchimico, fertilizzanti, pipeline, stazioni di trattamento gas e olio, floaters, rinnovabili, biotecnologie, cattura, trasporto e stoccaggio della CO2 e produzione e trasporto di idrogeno; fornisce una gamma completa di servizi integrati di ingegneria, approvvigionamento, project management e costruzione, rivolgendosi principalmente ai mercati dell'industria energetica e ai settori hard-toabate e delle grandi infrastrutture civili.

Le Divisioni Drilling Offshore e Drilling Onshore operano in qualità di international contractor, offrendo servizi di perforazione offshore e onshore relativi a tutte le tipologie di impianti e in tutte le aree geografiche.

La Divisione XSIGHT rappresenta la start-up del Gruppo Saipem; fornisce servizi d'avanguardia, ad alto valore aggiunto e altamente innovativi, destinati a tutto il settore energetico, incluse le energie rinnovabili e verdi. La Divisione XSIGHT lavora sul miglioramento dell'efficienza dei servizi di ingegneria attraverso processi semplificati e modelli innovativi di digitalizzazione. Propone, inoltre, un'ampia offerta di servizi: sviluppo finanziario, consulenza, stakeholder management e risk management. I risultati della Divisione XSIGHT sono inclusi nella Divisione Engineering & Construction Onshore in quanto ancora non significativi dal punto di vista numerico.

Le principali informazioni finanziarie dei segmenti operativi oggetto di reporting al CEO sono: i ricavi, l'utile operativo e le attività e passività direttamente attribuibili.

Le voci non allocate si riferiscono principalmente alle disponibilità liquide ed equivalenti, alle attività e passività per imposte, attività finanziarie valutate al fair value con effetti a OCI e passività finanziarie a lungo termine.

L'informativa di settore è presentata nelle tabelle che seguono.

Informazioni per settore di attività

(milioni di euro) E&C Offshore E&C Onshore Offshore
Drilling
Onshore
Drilling
Non allocato Totale
31 dicembre 2019
Ricavi della gestione caratteristica 5.131 4.641 905 639 - 11.316
a dedurre: ricavi infragruppo 1.290 476 350 101 - 2.217
Ricavi da terzi 3.841 4.165 555 538 - 9.099
Risultato operativo 325 94 40 (3) - 456
Ammortamenti e svalutazioni 307 83 176 124 - 690
Proventi (oneri) su partecipazioni 1 (19) - - - (18)
Investimenti in attività materiali e immateriali 144 22 86 84 - 336
Attività materiali e immateriali 2.614 490 1.173 550 - 4.827
Diritto d'utilizzo di attività in leasing 409 104 59 12 - 584
Partecipazioni (a) 113 (9) - 2 - 106
Attività correnti 1.115 2.474 265 201 2.957 7.012
Passività correnti 1.484 2.813 140 104 663 5.204
Fondi per rischi e oneri (a) 66 136 2 7 15 226
31 dicembre 2020
Ricavi della gestione caratteristica 4.039 4.358 644 518 - 9.559
a dedurre: ricavi infragruppo 1.290 476 350 101 - 2.217
Ricavi da terzi 2.749 3.882 294 417 - 7.342
Risultato operativo (178) 19 (645) (41) - (845)
Ammortamenti e svalutazioni 343 100 692 138 - 1.273
Proventi (oneri) su partecipazioni (8) 45 - - - 37
Investimenti in attività materiali e immateriali 193 17 60 52 - 322
Attività materiali e immateriali 2.561 443 539 442 - 3.985
Diritto d'utilizzo di attività in leasing 179 87 13 9 - 288
Partecipazioni (a) 97 41 - 2 - 140
Attività correnti 1.200 2.338 185 158 2.530 6.411
Passività correnti 1.421 2.685 88 71 638 4.903
Fondi per rischi e oneri (a) 142 99 3 8 17 269

(a) Si rimanda al paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori" a pag. 80.

Per ulteriori dettagli sulle informazioni per settore di attività si rinvia alle specifiche sezioni della "Relazione sulla gestione".

Informazioni per area geografica

177-298SaipemBil20Ita.qxd 7-04-2021 12:22 Pagina 275

In considerazione della peculiarità del business di Saipem caratterizzato dall'utilizzo di una flotta navale che, operando su più progetti nell'arco di un esercizio, non può essere attribuita in modo stabile a un'area geografica specifica, alcune attività vengono ritenute non direttamente allocabili.

Con riferimento alle attività materiali e immateriali e agli investimenti la componente non allocabile è riconducibile ai mezzi navali, all'attrezzatura collegata agli stessi e al goodwill.

Con riferimento alle attività correnti la componente non allocabile è riconducibile alle rimanenze, anch'esse collegate ai mezzi navali. L'informativa relativa alla ripartizione dei ricavi per area geografica viene fornita nella nota 30 "Ricavi".

(milioni di euro) Italia Resto Europa CSI Resto Asia Settentrionale
Africa
Sub-Sahariana
Africa
Americhe Non allocabili Totale
2019
Investimenti in attività materiali e immateriali 24 6 3 51 - 2 40 210 336
Attività materiali e immateriali 72 37 62 534 - 39 263 3.820 4.827
Diritto d'utilizzo di attività in leasing 82 102 1 93 4 23 11 268 584
Attività direttamente attribuibili (correnti) 1.536 475 177 2.388 309 837 686 604 7.012
2020
Investimenti in attività materiali e immateriali 25 8 - 30 - - 29 230 322
Attività materiali e immateriali 74 33 31 444 - 32 211 3.160 3.985
Diritto d'utilizzo di attività in leasing 77 79 2 67 2 15 10 36 288
Attività direttamente attribuibili (correnti) 1.496 495 186 2.284 66 796 465 623 6.411

Le attività correnti sono state allocate per area geografica sulla base dei seguenti criteri: (i) con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti e ai crediti finanziari, l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui hanno sede i conti correnti intestati alle singole società; (ii) con riferimento alle rimanenze l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui sono dislocati i magazzini terra (a esclusione di quelli dislocati presso le navi); (iii) con riferimento ai crediti commerciali e alle altre attività è stata considerata l'area di appartenenza del progetto operativo.

Le attività non correnti sono state allocate per area geografica considerando il Paese in cui opera l'asset, a eccezione dei mezzi navali di perforazione mare e costruzione mare, il cui saldo è incluso nella voce "Non allocabili".

38 Rapporti con parti correlate

Il 22 gennaio 2016, a seguito dell'entrata in vigore dell'accordo di cessione del 12,5% del capitale sociale di Saipem SpA da parte di Eni SpA a CDP Equity SpA (ex Fondo Strategico Italiano SpA), è venuto meno il controllo solitario di Eni SpA su Saipem SpA sostituito dal controllo congiunto esercitato da Eni SpA e CDP Equity SpA (cui dal 13 dicembre 2019 è subentrata CDP Industria SpA) sulla base del patto parasociale con conseguente variazione del perimetro dei soggetti che risultano parti correlate. Le operazioni compiute da Saipem SpA e dalle imprese incluse nel campo di consolidamento con le parti correlate riguardano essenzialmente la prestazione di servizi e lo scambio di beni con joint venture, imprese collegate e imprese controllate escluse dall'area di consolidamento di Saipem SpA, con imprese controllate, a controllo congiunto e collegate prevalentemente di Eni SpA, con alcune società a controllo congiunto e collegate di CDP Industria SpA (subentrata dal 13 dicembre 2019 a CDP Equity SpA), con società controllate dallo Stato italiano, in particolare società del Gruppo Snam; esse fanno parte dell'ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti. Tutte le operazioni poste in essere sono state compiute nell'interesse delle imprese di Saipem SpA.

Gli amministratori, i sindaci e i dirigenti con responsabilità strategiche dichiarano semestralmente l'eventuale esecuzione di operazioni effettuate con Saipem SpA e con le imprese controllate dalla stessa, anche per interposta persona o da soggetti ad essi riconducibili. Gli amministratori e i sindaci rilasciano, semestralmente e/o in caso di variazioni, una dichiarazione in cui sono rappresentati i potenziali interessi di ciascuno in rapporto alla Società e al Gruppo e in ogni caso segnalano per tempo all'Amministratore Delegato (o al Presidente, in caso di interessi dell'Amministratore Delegato), il quale ne dà notizia agli altri amministratori e al Collegio Sindacale, le singole operazioni che la Società intende compiere, nelle quali sono portatori di interessi. Saipem SpA non è soggetta ad attività di direzione e coordinamento. Saipem SpA esercita attività di direzione e coordinamento nei confronti delle sue controllate ex art. 2497 del codice civile.

Nell'ambito delle operazioni con parti correlate, ai sensi degli obblighi informativi previsti dal Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, nel corso del 2020 sono state effettuate le seguenti operazioni che hanno superato la soglia di rilevanza individuata in conformità al citato Regolamento nella procedura Saipem SpA Management System Guideline "Operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate" per le operazioni di maggiore rilevanza:

≥ in data 5 novembre 2020 fra il cliente Eni SpA e Saipem SpA (cumulativamente "le Parti") sono stati sottoscritti:

  • la revisione n. 9 del contratto "Drilling operations in ultra deep water by Drillship unit Saipem 10000" per l'utilizzo del mezzo navale "Saipem 10000" per servizi di perforazione offshore in acque profonde ("il Contratto"). Tale revisione prevede la risoluzione del Contratto già comunicato a Consob in data 16 dicembre 2015, in occasione della revisione stipulata in data 9 dicembre 2015;
  • un nuovo contratto "Provision of ultra deepwater drilling unit Saipem 10000" avente ad oggetto le attività di perforazione offshore con il mezzo "Saipem 10000", avente come area di riferimento le acque egiziane ("il Nuovo Contratto"), con la possibilità di impiego in altre aree di competenza di Eni SpA stessa.

In particolare, in relazione a tali attività, le Parti hanno concordato di estendere la durata del Contratto, originariamente prevista fino al mese di marzo 2021, risolvendo il Contratto tramite la Revisione n. 9. Ciò stipulando simultaneamente il Nuovo Contratto che incorpora la durata e il valore residuo del precedente Contratto (300 giorni di durata per un importo di 144 milioni di dollari statunitensi) più due periodi addizionali.

In particolare, la nuova durata contrattuale consiste in:

  • ≥ un periodo di sospensione stimato fino al 30 aprile 2021, durante il quale il mezzo "Saipem 10000" rimarrà in un luogo adeguato alla sosta e manutenzione e sarà remunerato con una rata di sospensione dedicata (cd. "Suspension Rate");
  • ≥ 10 mesi relativi alla durata residua del precedente Contratto;
  • ≥ 18 mesi di ulteriore estensione di attività operativa.
  • L'aggiudicazione del Nuovo Contratto è avvenuta tramite negoziazione diretta.

Il valore atteso del Nuovo Contratto è pari a circa 247 milioni di dollari statunitensi e include il valore residuo del Contratto (pari a 144 milioni di dollari statunitensi circa).

L'importo del Nuovo Contratto risulta, quindi, superiore al limite per l'individuazione delle Operazioni di Maggiore Rilevanza con parti correlate, attualmente pari a 76 milioni di euro.

In considerazione della circostanza che Saipem SpA è controllata congiuntamente dalla stessa Eni SpA e da CDP Industria SpA l'operazione indicata si configura come operazione con parti correlate, in quanto posta in essere con società sottoposte a comune controllo anche congiunto (capitolo 2 della Procedura).

L'operazione, ancorché si qualifichi di "maggiore rilevanza" in quanto supera l'indice di rilevanza del controvalore, si configura come operazione ordinaria e conclusa a condizioni equivalenti di mercato o standard, ed è pertanto esclusa dagli obblighi procedurali e di informazione previsti per le operazioni di maggiore rilevanza, non rientranti nei casi di esclusione previsti dal Regolamento e dalla Procedura adottata dalla Società (capitolo 9).

Le Parti hanno concordato la risoluzione del Contratto e la simultanea stipula del Nuovo Contratto al fine poter di garantire le attività del mezzo Saipem 10000 per un ulteriore periodo continuativo di 18 mesi, per una durata contrattuale globale di 28 mesi con ciò prorogando la scadenza contrattuale dal marzo 2021 al mese di agosto 2023. Il Nuovo Contratto prevede condizioni economiche in linea con il mercato attuale e ha determinato per la Divisione Drilling Offshore di Saipem SpA un rilevante aumento del backlog per circa 100 milioni di dollari statunitensi.

Il Nuovo Contratto, infatti: (i) rientra nell'ordinario esercizio dell'attività tipica del Gruppo Saipem, e in particolare della Divisione Drilling Offshore (servizi di perforazione a mare); (ii) è stato acquisito a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard in quanto assegnato, con una marginalità di mercato e in linea con le aspettative della Divisione Drilling Offshore. In particolare, la rata operativa giornaliera prevista nel Nuovo Contratto è allineata ai riferimenti di mercato e coerente con gli studi di settore emessi da società terze specializzate nell'analisi delle rate per i mezzi di perforazione mare equiparabili per caratteristiche al mezzo Saipem 10000.

Si segnala, altresì, nell'ambito dei complessivi rapporti con parti correlate, il rapporto intrattenuto con Vodafone Italia SpA, correlata a Eni SpA per il tramite di un componente del Consiglio di Amministrazione in applicazione del Regolamento Consob in materia di operazioni con parti correlate del 12 marzo 2010 e della procedura interna Saipem "Operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate" disponibile sul sito internet della Società www.saipem.com, sezione "Governance/Procedura operazioni parti correlate". Il suddetto rapporto, regolato alle condizioni di mercato, riguarda essenzialmente costi per servizi di comunicazione mobile per 4 milioni di euro e debiti commerciali per 1 milione di euro.

Sono di seguito evidenziati gli ammontari dei rapporti, di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria, posti in essere con parti correlate. L'analisi per società è fatta sulla base del principio di rilevanza correlato all'entità complessiva dei singoli rapporti; i rapporti non evidenziati analiticamente, in quanto non rilevanti, sono indicati secondo la seguente aggregazione:

  • ≥ imprese controllate escluse dall'area di consolidamento;
  • ≥ joint venture e imprese collegate;
  • ≥ imprese controllate di Eni e CDP Industria SpA;
  • ≥ imprese collegate e a controllo congiunto di Eni e CDP Industria SpA;
  • ≥ imprese controllate dallo Stato e altre parti correlate.

Rapporti commerciali e diversi

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I rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2019 sono di seguito analizzati:

(milioni di euro)

31.12.2019 Esercizio 2019
Crediti Debiti
commerciali,
altri debiti
Costi Ricavi
Denominazione commerciali
e altri crediti
e passività
contrattuali
Garanzie Beni Servizi (1) Beni
e servizi
Altri
Imprese controllate escluse dall'area di consolidamento
Smacemex Scarl 5 4 - - - - -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro) - - - - - - -
Totale controllate escluse dall'area di consolidamento 5 4 - - - - -
Joint venture e imprese collegate
ASG Scarl (2) 1 (3) - - - - -
CCS JV Scarl (2) 211 334 - - 156 189 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due (2) 56 185 242 - 47 57 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno (2) (1) 4 70 - - - -
Consorzio F.S.B. - - - - 1 - -
Gydan Lng Snc 2 - - - - 2 -
KWANDA Suporte Logistico Lda 1 5 - - - 4 -
Petromar Lda 8 1 - - 1 8 1
PSS Netherlands BV 33 - - - - 63 -
Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd 12 15 - - 13 1 -
Saren BV 40 - - - - 40 -
TSGI Mühendislik I·
ns¸aat Ltd S¸irketi
15 - - - - 1 -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro) 1 - - - - 1 -
Totale joint venture e imprese collegate 379 541 312 - 218 366 1
Imprese controllate di Eni/CDP Industria SpA
Eni SpA 5 3 11 - 5 12 -
Eni SpA Divisione Exploration & Production 1 1 - - 2 16 -
Eni SpA Divisione Gas & Power - - - - (1) - -
Eni SpA Divisione Refining & Marketing 1 - 11 - - 3 -
Eni Angola SpA 28 - 44 - - 259 -
Eni Congo SA 11 4 2 - (1) 21 -
Eni Corporate University SpA - 1 - - 1 - -
Eni East Sepinggan Ltd 20 4 11 - - 38 -
Eni Gas e Luce SpA - - - - 1 - -
Eni Ghana E&P 4 15 7 - - 66 -
Eni Iraq BV - - 2 - - - -
Eni Mediterranea idrocarburi SpA - - - - - 1 -
Eni México, S. de R.L. de Cv 13 2 - - - 28 -
Eni Muara Bakau BV - - 19 - 1 47 -
Eni North Africa BV - - - - - 10 -
Eni Pakistan Ltd - - - - - 31 -
EniPower SpA 1 - - - - 1 -
EniProgetti SpA 3 - - - - 8 -
EniServizi SpA - 9 - - 36 - -
Floaters SpA 1 - - - - 6 -
Ieoc Exploration BV - - 2 - - - -
Ieoc Production BV 15 - - - - 76 -
Naoc - Nigerian Agip Oil Co Ltd 76 69 - - - 103 -
Nigerian Agip Exploration Ltd - 2 - - - 8 -
Versalis SpA 3 - 23 - - 11 -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro) - - - - - - -
Totale imprese controllate di Eni/CDP Industria SpA 182 110 132 - 44 745 -

(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri e le riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti.

(2) I ricavi verso le società consortili a responsabilità limitata si riferiscono alla retrocessione dei corrispettivi che queste fatturano al committente e che sulla base della natura consortile della partecipata vengono attribuite al socio consorziato.

SAIPEM RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2020

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Seguono i rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2019:

(milioni di euro)

31.12.2019 Esercizio 2019
Denominazione Debiti
commerciali,
altri debiti
e passività
contrattuali
Costi Ricavi
Crediti
commerciali
e altri crediti
Garanzie Beni Servizi (1) Beni
e servizi
Altri
Imprese collegate e a controllo congiunto
di Eni/CDP Industria SpA
Blue Sream Pipeline Co BV - - - - - 1 -
Greenstream BV 1 - - - - 2 -
Mellitah Oil&Gas BV 9 - 32 - - 19 -
Mozambique Rovuma Venture SpA (ex Eni East Africa SpA) 25 - - - - 33 -
Petrobel Belayim Petroleum Co 190 66 394 - - 1.158 -
PetroJunìn SA - - 2 - - - -
Raffineria di Milazzo 1 3 - - - 5 -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro)
- - - - - - -
Totale imprese collegate e a controllo congiunto
di Eni/CDP Industria SpA 226 69 428 - - 1.218 -
Totale imprese di Eni/CDP Industria SpA 408 179 560 - 44 1.963 -
Imprese controllate o possedute dallo Stato 21 22 70 - 9 33 -
Totale rapporti con parti correlate 813 746 942 - 271 2.362 1
Totale generale 2.601 4.376 7.234 1.815 4.444 9.099 19
Incidenza (%) 31,26 17,05 13,02 0,00 6,10 25,96 5,26

(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri e le riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti.

I rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2020 sono di seguito analizzati:

(milioni di euro)

31.12.2020 Esercizio 2020
Crediti Debiti
commerciali,
altri debiti
Costi Ricavi
Denominazione commerciali
e altri crediti
e passività
contrattuali
Garanzie Beni Servizi (1) Beni
e servizi
Altri
Imprese controllate escluse dall'area di consolidamento
Smacemex Scarl 5 4 - - - - -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro) - - - - - - -
Totale controllate escluse dall'area di consolidamento 5 4 - - - - -
Joint venture e imprese collegate
ASG Scarl (2) 1 (3) - - - - -
CCS JV Scarl (2) 172 469 - - 668 823 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due (2) 51 215 315 - 93 104 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno (2) - 1 60 - 1 1 -
Gydan Lng Snc 10 - - - - 14 -
Gygaz Lng Snc 2 - - - - 2 -
KWANDA Suporte Logistico Lda 3 4 - - 2 3 -
Novartic 8 - - - - 8 -
Petromar Lda 9 1 - - 1 7 -
PSS Netherlands BV 27 9 - - - 60 -
Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd 13 11 - - (2) 1 -
Saipon Snc 1 - - - - - -
Saren BV 21 19 - 1 - 71 -
SCD JV Scarl (2) 49 39 - (16) 20 25 -
TSGI Mühendislik I·
ns¸aat Ltd S¸irketi
17 - - - - 2 -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro) - - - - - - -
Totale joint venture e imprese collegate 384 765 375 (15) 783 1.121 -

(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri e le riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti.

(2) I ricavi verso le società consortili a responsabilità limitata si riferiscono alla retrocessione dei corrispettivi che queste fatturano al committente e che sulla base della natura consortile della partecipata vengono attribuite al socio consorziato.

Seguono i rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2020:

177-298SaipemBil20Ita.qxd 7-04-2021 11:10 Pagina 279

(milioni di euro)

31.12.2020 Esercizio 2020
Debiti
commerciali,
Costi Ricavi
Crediti
commerciali
altri debiti
e passività
Beni
Denominazione e altri crediti contrattuali Garanzie Beni Servizi (1) e servizi Altri
Imprese controllate di Eni/CDP Industria SpA
Eni SpA (2) 24 4 19 3 2 69 -
Ecofuel - - - - - 1 -
Eni Angola SpA 10 - 42 - - 137 -
Eni Benelux BV - - - 1 - - -
Eni Congo SA 15 6 2 - 1 31 -
Eni East Sepinggan Ltd 22 2 11 - - 49 -
Eni Gas e Luce SpA - - - - 1 - -
Eni Ghana E&P - - 2 - - 11 -
Eni Iraq BV - - 2 - - - -
Eni México, S. de R.L. de Cv 7 - - - - 33 -
Eni Muara Bakau BV - - - - - 1 -
Eni North Africa BV 1 - - - - 2 -
EniProgetti SpA 1 - - - - 4 -
EniServizi SpA - (1) - - 17 - -
Floaters SpA 1 - - - - 6 -
Ieoc Exploration BV - - 2 - - - -
Ieoc Production BV - - - - - 12 -
Naoc - Nigerian Agip Oil Co Ltd 12 19 - - - 43 -
Nigerian Agip Exploration Ltd - - - - - 2 -
Versalis SpA 2 - 11 - - 15 -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro) - - - - - - -
Totale imprese controllate di Eni/CDP Industria SpA 95 30 91 4 21 416 -
Imprese collegate e a controllo congiunto
di Eni/CDP Industria SpA
Blue Sream Pipeline Co BV - - - - - 1 -
Greenstream BV - - - - - 3 -
Mellitah Oil&Gas BV - - 2 - 9 1 -
Mozambique Rovuma Venture SpA (ex Eni East Africa SpA) 3 - - - - 60 -
Petrobel Belayim Petroleum Co 23 5 267 - - 262 -
PetroJunìn SA - - 2 - - - -
Raffineria di Milazzo 1 - 1 - - 5 -
Var Energy AS 11 - - - - 26 -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro) - - - - - - -
Totale imprese collegate e a controllo congiunto
di Eni/CDP Industria SpA 38 5 272 - 9 358 -
Totale imprese di Eni/CDP Industria SpA 133 35 363 4 30 774 -
Imprese controllate o possedute dallo Stato 56 25 50 - 10 26 -
Totale rapporti con parti correlate 578 829 788 (11) 823 1.921 -
Totale generale 1.991 4.079 7.019 1.538 3.758 7.342 66
Incidenza (%) 29,03 20,32 11,23 (0,72) 21,90 26,16 0,00

(1) La voce "Servizi" comprende costi per servizi, costi per godimento di beni di terzi e altri oneri e le riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti.

(2) La voce "Eni SpA" comprende anche i rapporti verso Eni SpA Divisione Exploration & Production, Eni SpA Divisione Gas & Power, Eni SpA Divisione Refining & Marketing.

I valori riportati in tabella fanno riferimento alle note 10 "Crediti commerciali e altri crediti", 19 "Debiti commerciali, altri debiti e passività contrattuali", 29 "Garanzie, impegni e rischi", 30 "Ricavi (ricavi della gestione caratteristica e altri ricavi e proventi)" e 31 "Costi operativi (acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi)".

Il Gruppo Saipem fornisce servizi alle imprese del Gruppo Eni in tutti i settori in cui opera sia in Italia che all'estero.

I rapporti verso le imprese controllate o possedute dallo Stato sono in essere principalmente nei confronti del Gruppo Snam.

SAIPEM RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2020

Gli altri rapporti sono di seguito analizzati:

177-298SaipemBil20Ita.qxd 7-04-2021 11:10 Pagina 280

31.12.2019 31.12.2020
(milioni di euro) Altre
attività
Altre
passività
Altre
attività
Altre
passività
CCS JV Scarl - - 14 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno 1 - - -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro) - - 1 -
Totale rapporti con parti correlate 1 - 15 -
Totale generale 170 46 333 37
Incidenza (%) 0,59 - 4,50 -

Rapporti finanziari

I rapporti finanziari, escluse le passività nette per leasing, dell'esercizio 2019 sono di seguito analizzati:

(milioni di euro)

Esercizio 2019
Denominazione Disponibilità
liquide
ed equivalenti
Crediti (1) Debiti Impegni Oneri Proventi Derivati
CCS JV Scarl - 146 - - - - -
Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd - - - - - 1 -
Serfactoring SpA - 2 - - - - -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro)
- - 1 - - - -
Totale rapporti con parti correlate - 148 1 - - 1 -

(1) Esposti nello stato patrimoniale alla voce "Altre attività finanziarie correnti".

I rapporti finanziari, escluse le passività nette per leasing, dell'esercizio 2020 sono di seguito analizzati:

(milioni di euro)

31.12.2020 Esercizio 2020
Denominazione Disponibilità
liquide
ed equivalenti
Crediti (1) Debiti Impegni Oneri Proventi Derivati
CCS JV Scarl - 320 - - - 1 -
Saipon Snc - - 1 - - - -
SCD JV Scarl - 12 - - - - -
Serfactoring SpA - 2 - - - - -
Altre (per rapporti di importo unitario
non superiore a 500 migliaia di euro)
- - - - - 1 -
Totale rapporti con parti correlate - 334 1 - - 2 -

(1) Esposti nello stato patrimoniale alla voce "Altre attività finanziarie correnti".

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate relative ai rapporti finanziari è la seguente:

31.12.2019 31.12.2020
(milioni di euro) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza %
Passività finanziarie a breve termine 164 1 0,61 257 1 0,39
Passività finanziarie a lungo termine
(comprensive delle quote a breve termine) 2.914 - - 2.778 - -
Totale 3.078 1 - 3.035 1 -
Esercizio 2019 Esercizio 2020
(milioni di euro) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza %
Proventi finanziari 515 1 0,19 465 2 0,43
Oneri finanziari (643) - - (691) - -
Strumenti derivati (82) - - 60 - -
Altri proventi (oneri) operativi - - - (1) - -
Totale (210) 1 - (167) 2 -

Rapporti finanziari per leasing

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I rapporti finanziari per leasing al 31 dicembre 2019 sono di seguito analizzati

(milioni di euro)
31.12.2019 Esercizio 2019
Denominazione Disponibilità liquide
ed equivalenti
Crediti Debiti Impegni Oneri Proventi
Eni SpA - - 1 - - -
Consorzio F.S.B. - - 2 - - -
Totale rapporti con parti correlate - - 3 - - -

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate relative ai rapporti finanziari per leasing è la seguente:

31.12.2019
(milioni di euro) Totale Entità correlate Incidenza %
Passività per leasing a lungo termine (comprensive delle quote a breve termine) 626 3 0,48
Totale 626 3

I rapporti finanziari per leasing al 31 dicembre 2020 sono di seguito analizzati:

(milioni di euro)

31.12.2020 Esercizio 2020
Denominazione Disponibilità liquide
ed equivalenti
Crediti Debiti Impegni Oneri Proventi
Eni SpA - - 1 - - -
Consorzio F.S.B. - - 1 - - -
Totale rapporti con parti correlate - - 2 - - -

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate relative ai rapporti finanziari per leasing è la seguente:

31.12.2020
(milioni di euro) Totale Entità correlate Incidenza %
Passività per leasing a lungo termine (comprensive delle quote a breve termine) 421 2 0,48
Totale 421 2

I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella seguente tabella:

(milioni di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Ricavi e proventi 2.363 1.921
Costi e oneri (271) (812)
Proventi (oneri) finanziari e strumenti derivati 1 2
Variazione crediti/debiti commerciali e altri 348 318
Flusso di cassa netto da attività operativa 2.441 1.429
Variazione crediti finanziari (146) (186)
Flusso di cassa netto da attività di investimento (146) (186)
Variazione debiti finanziari 1 -
Flusso di cassa netto da attività di finanziamento 1 -
Flusso di cassa totale verso entità correlate 2.296 1.243

L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella seguente tabella di sintesi:

31.12.2019 31.12.2020
(milioni di euro) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza %
Flusso di cassa da attività operativa 1.257 2.441 194,19 123 1.429 1.161,79
Flusso di cassa da attività di investimento (516) (146) 28,29 (463) (186) 40,17
Flusso di cassa da attività di finanziamento (*) (1) 1 100,00 (153) - -

(*) Nel flusso di cassa da attività di finanziamento non sono stati considerati i dividendi distribuiti, l'acquisto netto di azioni proprie e gli apporti di capitale proprio da terzi e l'acquisto di quote di partecipazione in imprese consolidate.

Informazioni relative alle imprese a controllo congiunto

Le imprese a controllo congiunto classificate come joint operation non hanno valori significativi.

39 Eventi e operazioni significativi e non ricorrenti

L'attuale pandemia COVID-19 ("Coronavirus") ha avuto un impatto significativo sull'economia globale e di riflesso sul Gruppo Saipem. Per maggiori dettagli sulla ricaduta degli effetti della pandemia e sulle misure di contenimento poste in essere, si rinvia al paragrafo "Effetti del COVID-19 sui criteri di redazione inclusa la continuità aziendale" inserito nella nota 3 "Stime contabili e giudizi significativi".

40 Transazioni derivanti da operazioni atipiche e inusuali

Negli esercizi 2019 e 2020 non si segnalano operazioni atipiche e inusuali.

41 Evoluzione prevedibile della gestione e fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio

Il 2021 si è aperto all'insegna dell'incertezza conseguente, da un lato, al persistere della pandemia e ai timori delle sue varianti e, dall'altro, alle aspettative connesse alla scoperta e diffusione dei vaccini.

Ciononostante, Saipem si presenta solida con un ampio portafoglio ordini, una robusta struttura finanziaria e interessanti prospettive di business sia nei settori tradizionali che in quelli legati alla transizione energetica, senza dimenticare il ruolo importante che intende ricoprire nell'ambito degli investimenti connessi ai programmi di ripresa post-pandemia lanciati dall'Europa.

Lo scenario di business per il 2021 sarà comunque ancora condizionato dalla pandemia, in particolare nel primo semestre. Per questo motivo la Società non è al momento in grado di fornire una guidance finanziaria puntuale. I volumi dell'anno e oltre sono ben supportati dal cospicuo portafoglio ordini, il cui mix di progetti e l'avanzamento operativo consentono di prevedere per il 2021 un EBITDA adjusted a un livello simile al 2020.

Nuove iniziative di efficienza sono state avviate sui costi strutturali per circa 30 milioni di euro nel 2021, che si aggiungono ai risparmi del 2020.

Gli investimenti tecnici nel 2021 sono attesi a circa 450 milioni di euro.

Oltre il 2021, con il progresso della campagna vaccinale, l'avanzamento nell'esecuzione dei progetti, unito a efficienze e a un'ulteriore ripresa dell'attività commerciale, si attende il ritorno a una crescita dell'EBITDA adjusted e la ripresa del percorso di riduzione dell'indebitamento finanziario netto.

Questo scenario non tiene in considerazione un ulteriore e possibile significativo deterioramento del contesto macroeconomico e di business a seguito, ad esempio, dell'intensificarsi dell'epidemia da COVID-19.

Saipem avanza ulteriormente nel suo percorso ESG e si impegna a ridurre le emissioni di gas a effetto serra (GHG), scopo 1 e 2, del 50% entro il 2035, un passo decisivo per il raggiungimento in futuro di un profilo a zero emissioni nette (cd. net-zero carbon).

Autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie a servizio dei piani di incentivazione

In data 12 marzo 2021 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, su proposta del Comitato Remunerazione e Nomine, di sottoporre all'Assemblea Ordinaria, che sarà convocata per il 30 aprile, le seguenti proposte di autorizzazione all'acquisto di azioni proprie:

  • ≥ fino a un massimo di n. 3.500.000 azioni ordinarie e, comunque entro l'importo massimo complessivo di 9.800.000 euro, da destinare all'attribuzione 2022 del Piano di Incentivazione di Breve Termine 2021-2023;
  • ≥ fino a un massimo di n. 22.000.000 azioni ordinarie e, comunque entro l'importo massimo complessivo di 61.400.000 euro, da destinare all'attribuzione 2021 del Piano di Incentivazione di Lungo Termine 2019-2021.

Le autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie sono richieste per un periodo di diciotto mesi a far data dalla delibera assembleare.

Acquisizione di ordini

Come annunciato in data 1º febbraio 2021, Saipem si è aggiudicata un contratto per il parco eolico offshore Courseulles-sur-Mer in Normandia, Francia, assegnato da Eoliennes Offshore du Calvados SAS (EODC). Lo scopo del progetto include i lavori di progettazione, costruzione e installazione di 64 fondazioni in acciaio per un numero equivalente di turbine eoliche.

Inoltre, Saipem si è aggiudicata nel corso del primo trimestre del 2021 un nuovo contratto relativo al North Field Production Sustainability Pipelines Project, per conto di Qatargas in Qatar. Il nuovo contratto (pacchetto "EPCL") prevede l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione (EPCI) di condotte di esportazione offshore e relative opere di collegamento a terra e fa parte dello sviluppo del plateau produttivo di North Field, che include anche l'EPCI degli impianti offshore (pacchetto "EPCO") precedentemente assegnato a Saipem.

Infine, Saipem si è aggiudicata un contratto di servizi di consulenza da Libya National Oil Corp (NOC) per lo sviluppo del Benghazi Oil Technical Center (BOTC). Il Centro sarà progettato con le migliori strutture e tecnologie per servire il mercato libico del petrolio e del gas e altre industrie strategiche.

Nuova emissione di obbligazioni senior, unsecured a tasso fisso

In data 23 marzo 2020 Saipem ha collocato con successo un nuovo prestito obbligazionario a tasso fisso, con scadenza 31 marzo 2028, per un importo di 500 milioni di euro.

Le obbligazioni, emesse da Saipem Finance International BV nell'ambito del Programma EMTN (Euro Medium Term Note Programme), pagano una cedola annua del 3,125% e hanno un prezzo di re-offer del 100%.

Le obbligazioni sono state acquistate da investitori istituzionali prevalentemente basati in Italia, Francia, Regno Unito e Germania e saranno quotate sul segmento Euro MTF della Borsa del Lussemburgo.

42 Adempimento degli obblighi di trasparenza e pubblicità. Legge 4 agosto 2017, n. 124 (art. 1, commi 125-129)

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Nel corso dell'esercizio 2020 Saipem SpA e le società italiane in ambito non hanno ricevuto erogazioni pubbliche rientranti nel perimetro di applicazione della Legge n. 124/2017 (art. 1, commi 125-129) e successive modificazioni.

In particolare, non rientrano nell'ambito di applicazione della sopra citata normativa: (i) le forme di incentivo/sovvenzione ricevute in applicazione di un regime generale di aiuto a tutti gli aventi diritto; (ii) i corrispettivi afferenti a prestazioni di opera/servizi, incluse le sponsorizzazioni; (iii) i rimborsi e le indennità corrisposti a soggetti impegnati in tirocini formativi e di orientamento; (iv) i contributi ricevuti per la formazione continua da parte di fondi interprofessionali costituiti nella forma giuridica di associazione; (v) i contributi associativi per l'adesione ad associazioni di categoria e territoriali, nonché a favore di fondazioni, od organizzazioni equivalenti, funzionali alle attività connesse con il business aziendale. Le erogazioni sono individuate secondo il criterio di cassa.

L'informativa rientrante nell'ambito di applicazione della sopra citata normativa include le erogazioni di importo superiore a 10 mila euro effettuate da un medesimo soggetto erogante nel corso del 2020, anche tramite una pluralità di atti.

Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-TER, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018

Il 30 gennaio 2018 la Consob, in esito alla verifica ispettiva avviata in data 7 novembre 2016 (e conclusa in data 23 ottobre 2017) e di cui Saipem ha dato conto nella Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2016, ha comunicato a Saipem di aver rilevato profili di non conformità "del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2016, nonché della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2017" ai principi contabili internazionali applicabili (IAS 1 "Presentazione del bilancio"; IAS 34 "Bilancio intermedio"; IAS 8 "Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori", par. 5, 41 e 42; IAS 36 "Riduzione di valore delle attività", par. 31, 55-57) e, conseguentemente, l'avvio "del procedimento finalizzato all'adozione della misura di cui all'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998".

Con note del 13 e del 15 febbraio 2018 la Società ha trasmesso alla Consob le proprie considerazioni in ordine ai rilievi formulati dagli Uffici, evidenziando le ragioni per le quali ritiene di non condividere tali rilievi.

Il 2 marzo 2018 la Commissione, in parziale accoglimento dei rilievi degli Uffici, ha comunicato a Saipem la propria delibera n. 20324 (la "Delibera"), con la quale ha accertato la "non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne disciplinano la predisposizione", senza censurare invece la correttezza della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2017.

Secondo la Delibera, la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione concernerebbe in particolare: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.

La Consob ha quindi chiesto alla Società, ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58 del 1998, di rendere noti al mercato i seguenti elementi di informazione:

  • (A) le carenze e le criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile dei bilanci di cui sopra;
  • (B) i principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo;
  • (C) l'illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma corredata dei dati comparativi degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali è stata fornita un'informativa errata.
  • A. Carenze e criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile del bilancio consolidato e di esercizio 2016. Le carenze e le criticità riscontrate dalla Consob con riguardo al bilancio consolidato e al bilancio d'esercizio 2016 sono sostanzialmente riconducibili ai seguenti due profili:
    • (a) non conformità del "bilancio d'esercizio e consolidato di Saipem SpA 2016, con riferimento ai dati comparativi relativi all'esercizio 2015";
    • (b) non conformità del processo di stima del tasso di attualizzazione alla base dell'impairment test relativo al bilancio 2016 a quanto previsto dal principio contabile IAS 36 che prevede che la Società debba "applicare il tasso di attualizzazione appropriato a[i...] flussi finanziari futuri".

Relativamente al punto (a), la contestazione riguarda la non conformità del bilancio consolidato e d'esercizio 2016:

  • (i) allo IAS 1, par. 27, secondo il quale "un'entità deve preparare il proprio bilancio, ad eccezione dell'informativa sui flussi finanziari, secondo il principio della contabilizzazione per competenza" e par. 28, secondo cui "quando viene utilizzata la contabilizzazione per competenza, un'entità rileva le voci come attività, passività, patrimonio netto, ricavi e costi (gli elementi del bilancio) quando soddisfano le definizioni e i criteri di rilevazione previsti per tali elementi nel Quadro sistematico"; e
  • (ii) allo IAS 8, par. 41, secondo cui "[...], errori rilevanti a volte non sono scoperti sino a un esercizio successivo, e tali errori di esercizi precedenti sono corretti nell'informativa comparativa presentata nel bilancio per tale esercizio successivo" e par. 42 secondo cui "l'entità deve correggere gli errori rilevanti di esercizi precedenti retroattivamente nel primo bilancio autorizzato alla pubblicazione dopo la loro scoperta come segue: (a) determinando nuovamente gli importi comparativi per l'esercizio/gli esercizi precedente/i in cui è stato commesso l'errore [...]".

In sostanza, ad avviso della Consob, le circostanze alla base di talune delle svalutazioni rilevate da Saipem nel bilancio 2016 sarebbero esistite, in tutto o in parte, già alla data di predisposizione del bilancio 2015. Infatti, Consob contesta alla Società la circostanza di avere approvato il bilancio consolidato e d'esercizio 2016 senza avere corretto "errori rilevanti" contenuti nel bilancio consolidato e d'esercizio del periodo amministrativo precedente, relativamente alle seguenti poste contabili:

  • ≥ "immobili, impianti e macchinari";
  • ≥ "rimanenze";
  • ≥ "attività per imposte".

Relativamente al punto sub (b), Consob non condivide il fatto che la Società, ai fini dello svolgimento dell'impairment test: (i) abbia utilizzato un tasso unico per attualizzare flussi di business unit, caratterizzate da un profilo di rischio differente; (ii) non abbia considerato il rischio Paese in relazione ad alcuni asset che operano in specifiche aree geografiche per lungo tempo; (iii) non abbia tenuto conto delle modifiche nel profilo di rischio della Società conseguenti all'operazione che ha determinato il venir meno del consolidamento di Saipem nel Gruppo Eni.

B. I principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo.

La Consob ritiene che il bilancio consolidato e il bilancio separato di Saipem al 31 dicembre 2016 non siano conformi ai seguenti principi contabili: IAS 1, IAS 8 e IAS 36.

Nel dettaglio, la Consob ha osservato che la Società ha approvato il bilancio consolidato e d'esercizio 2016, senza avere corretto "errori rilevanti" contenuti nel bilancio consolidato e d'esercizio del periodo amministrativo precedente, relativamente alle seguenti poste contabili:

"immobili, impianti e macchinari";

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  • "rimanenze";
  • "attività per imposte".

Con riferimento alla voce "immobili, impianti e macchinari" dell'esercizio 2015, Consob contesta la non corretta applicazione dello IAS 16 "Immobili, impianti e macchinari" e dello IAS 36.

Più in particolare, Consob ritiene che alcune svalutazioni operate dalla Società su "immobili, impianti e macchinari" nel bilancio consolidato 2016 avrebbero dovuto, almeno in parte, essere rilevate, per competenza economica, nell'esercizio precedente. Per la precisione, Consob contesta:

  • (i) la non corretta applicazione dello IAS 36 in tema di impairment test con riferimento alla valutazione di alcuni asset iscritti nella voce "Immobili, impianti e macchinari" della business unit Drilling Offshore e con riguardo agli asset iscritti nella business unit Engineering & Construction Offshore e Onshore. Il rilievo di Consob attiene alle modalità di stima dei flussi di cassa attesi dall'impiego di tali asset ai fini dell'applicazione del test di impairment con riguardo all'esercizio 2015 e segnatamente alla non corretta applicazione dello IAS 36: (a) par. 33, lett. a), secondo cui "nella valutazione del valore d'uso un'entità deve: a) basare le proiezioni dei flussi finanziari su presupposti ragionevoli e dimostrabili in grado di rappresentare la migliore stima effettuabile da parte della direzione aziendale di una serie di condizioni economiche che esisteranno lungo la restante vita utile dell'attività. Maggior peso deve essere dato alle evidenze provenienti dall'esterno"; (b) par. 34 nella parte che prevede che il management valuti la ragionevolezza delle ipotesi su cui le proiezioni dei flussi si basano, esaminando le cause delle differenze tra le proiezioni dei flussi finanziari passati e i flussi finanziari attuali, e assicurando che le ipotesi su cui si basano le attuali proiezioni di flussi siano coerenti con i risultati passati effettivamente conseguiti; (c) par. 35 nella parte che richiama l'approccio da seguire quando fa uso di proiezioni di flussi finanziari per un periodo superiore ai cinque anni, evidenziando che tale approccio è consentito "se [l'entità] è fiduciosa che tali proiezioni siano attendibili e se può dimostrare la propria capacità, fondata sulle passate esperienze, di prevedere accuratamente flussi finanziari per un periodo più lungo";
  • (ii) la non corretta applicazione dello IAS 16, parr. 51, 56 e 57 in tema di vita utile residua di alcuni asset iscritti nella voce "Immobili, impianti e macchinari" della business unit Drilling Onshore, della business unit Engineering & Construction Offshore e della business unit Engineering & Construction Onshore. Il rilievo di Consob attiene alla circostanza che la revisione della stima della vita utile residua degli asset citati (effettuata nel bilancio 2016) avrebbe dovuto essere effettuata già nell'esercizio 2015. In particolare, Consob contesta che non sarebbe stato correttamente applicato lo IAS 16: (a) par. 51 nella parte che prevede che "il valore residuo e la vita utile di un'attività devono essere rivisti almeno a ogni chiusura di esercizio e, se le aspettative differiscono dalle precedenti stime, il/i cambiamento/i deve/ono essere considerato/i come un cambiamento nella stima contabile secondo quanto previsto dallo IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori"; (b) par. 56 nella parte che prevede che "i benefici economici futuri di un'attività sono fruiti da un'entità principalmente tramite il suo utilizzo. Tuttavia, altri fattori, quali l'obsolescenza tecnica o commerciale e il deterioramento fisico di un bene che rimane inutilizzato, spesso conducono a una diminuzione dei benefici economici attesi [...]"; par. 57 nella parte che prevede che "[l]a vita utile di un bene viene definita in termini di utilità attesa dal bene per l'entità. La politica di gestione del bene di un'entità può comportare la dismissione di beni dopo un tempo determinato o dopo l'utilizzo di una specifica parte dei benefici economici futuri derivanti dal bene stesso. La vita utile di un bene, perciò, può essere più breve della sua vita economica. La stima della vita utile dell'attività comporta l'esercizio di una valutazione soggettiva, fondata sull'esperienza dell'entità su attività similari".

In conseguenza dei rilievi di cui sopra, Consob non condivide anche la competenza economica delle svalutazioni effettuate nel bilancio consolidato e d'esercizio 2016 con riferimento ad alcuni magazzini e a un'imposta differita attiva correlate alle voci dianzi oggetto di contestazione per le quali la competenza economica della svalutazione è ricondotta da Consob all'esercizio 2015.

Consob richiama, al riguardo:

  • (i) lo IAS 2 nella parte che prevede, al par. 9, che "le rimanenze devono essere valutate al minore tra il costo e il valore netto di realizzo" e al par. 30 che "le stime del valore netto di realizzo si basano sulla conoscenza più attendibile di cui si dispone al momento in cui vengono effettuate le stime dell'ammontare che si prevede di realizzare dalle rimanenze";
  • (ii) lo IAS 12 nella parte che prevede, al par. 34, che "un'attività fiscale differita per perdite fiscali e crediti d'imposta non utilizzati riportati a nuovo deve essere rilevata nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere utilizzati le perdite fiscali e i crediti d'imposta non utilizzati" e che "se non è probabile che sia disponibile reddito imponibile a fronte del quale potranno essere utilizzati le perdite fiscali o i crediti d'imposta non utilizzati, l'attività fiscale differita non viene rilevata".

Inoltre, Consob contesta il processo di stima del tasso di attualizzazione alla base dell'impairment test relativo al bilancio 2016, in quanto caratterizzato da un approccio non conforme a quanto previsto dal principio contabile IAS 36 che prevede che la Società debba "applicare il tasso di attualizzazione appropriato a[i...] flussi finanziari futuri". Più precisamente, con riguardo all'esercizio 2016 Consob non condivide il fatto che la Società, ai fini dello svolgimento dell'impairment test: (i) abbia utilizzato un tasso unico per attualizzare flussi di business unit, caratterizzate da un profilo di rischio differente; (ii) non abbia considerato il rischio Paese in relazione ad alcuni asset che operano in specifiche aree geografiche per lungo tempo.

SAIPEM RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2020

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In relazione a quanto sopra, Consob ravvisa la violazione anche del principio relativo alla corretta rappresentazione della situazione aziendale che non garantirebbe il rispetto degli assunti fondamentali e delle caratteristiche qualitative delle informazioni.

Ritiene, infatti, Consob che la rilevanza degli errori e la significatività delle carenze riscontrate, possano determinare, altresì, la non conformità delle rendicontazioni in oggetto ai requisiti di attendibilità, prudenza e completezza, sanciti dal principio IAS 1.

C. Illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma – corredata dei dati comparativi – degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali è stata fornita un'informativa errata.

La Società non condivide il giudizio di non conformità del bilancio consolidato e d'esercizio al 31 dicembre 2016 reso da Consob nella Delibera e ricorda che il bilancio consolidato e il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016 sono stati approvati rispettivamente dal Consiglio di Amministrazione il 16 marzo 2017 e dall'Assemblea dei Soci il 28 aprile 2017 e sono stati oggetto della relazione della società di revisione ai sensi degli artt. 14 e 16 del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, relazione rilasciata il 3 aprile 2017.

Inoltre con comunicato stampa del 6 marzo 2018 Saipem ha informato che "il Consiglio di Amministrazione di Saipem, non condividendo la prospettazione della Consob, ha deliberato il 5 marzo 2018 di proporre impugnazione avverso la Delibera nelle competenti sedi giudiziarie".

Con comunicato stampa del 21 marzo 2018 Saipem ha informato che al fine di correttamente interpretare e attuare quanto disposto dalla Delibera, ha proposto motivata istanza alla Consob al fine di ottenere chiarimenti interpretativi, idonei a superare le complessità tecniche e valutative connesse ai rilievi formulati dall'Autorità e potere, in questo modo, correttamente informare il mercato, ribadendo di non condividere – e di non avere intenzione di fare proprio – il giudizio di non conformità del bilancio consolidato e del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016.

Il 27 aprile 2018 Saipem ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo del Lazio chiedendo l'annullamento della Delibera e di ogni altro atto e/o provvedimento presupposto e/o connesso.

Il 24 maggio 2018 Saipem SpA ha depositato al TAR-Lazio motivi aggiuntivi di impugnazione avverso la citata Delibera.

L'udienza dinanzi al TAR-Lazio è stata fissata per il 15 giugno 2021.

Il 16 aprile 2018 Saipem ha emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera.

Inoltre, il 6 aprile 2018, dopo la chiusura del mercato, gli Uffici della Consob (Divisione Informazione Emittenti), con comunicazione prot. n. 0100385/18 (la "Comunicazione"), hanno avviato un procedimento amministrativo sanzionatorio formulando talune contestazioni, ai sensi degli artt. 191 e 195 del D.Lgs. n. 58/1998 ("TUF"), in ordine alla documentazione d'offerta (Prospetto Informativo e Supplemento al Prospetto Informativo) messa a disposizione del pubblico da Saipem in occasione della operazione di aumento del capitale sociale realizzata nei mesi di gennaio e febbraio 2016. Le contestazioni sono rivolte esclusivamente nei confronti degli amministratori e del Chief Financial Officer/Dirigente Preposto in carica in quel momento.

Gli Uffici di Consob nel notificare agli interessati le contestazioni hanno comunicato che le violazioni contestate da Consob, ove accertate dalla Commissione all'esito del procedimento, "sono punite con una sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra euro 5.000 ed euro 500.000".

Saipem ha ricevuto notifica della Comunicazione unicamente quale garante ex lege del pagamento "delle sanzioni pecuniarie che potranno eventualmente essere comminate agli esponenti aziendali in esito al procedimento amministrativo".

Le contestazioni fanno seguito alla deliberazione Consob n. 20324 dello scorso 2 marzo 2018 (la "Delibera"), il cui contenuto è stato reso noto al mercato dalla Società con comunicato stampa del 5 marzo 2018. La Delibera – che, come parimenti reso noto al mercato, la Società non ha condiviso e che ha formato oggetto di impugnazione dinanzi al TAR-Lazio – aveva contestato, tra l'altro, "l'incoerenza delle assunzioni e degli elementi alla base del Piano Strategico 2016-2019 rispetto alle evidenze a disposizione degli organi di amministrazione" in quanto gli indicatori di possibile perdita di valore degli asset poi svalutati da Saipem nella relazione novestrale al 30 settembre 2016 sarebbero sussistiti, secondo la Consob, già al momento di approvazione del bilancio consolidato 2015.

Con la Comunicazione, gli Uffici della Consob hanno contestato agli esponenti aziendali che al momento dell'aumento di capitale esercitavano funzioni direttive i fatti oggetto della Delibera e già comunicati al mercato, come dianzi scritto. Gli Uffici contestano inoltre taluni "profili in ordine alla non corretta redazione della dichiarazione sul capitale circolante netto" richiesta dalla disciplina vigente in materia di prospetto informativo.

Quanto precede comporterebbe, secondo gli Uffici della Consob, "l'inidoneità della documentazione d'offerta a consentire la formulazione di un fondato giudizio sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sui risultati economici e sulle prospettive dell'emittente da parte degli investitori, ai sensi dell'art. 94, commi 2 e 7, del TUF, con riguardo alle informazioni riguardanti: a) le stime di risultato del Gruppo per l'esercizio 2015 (Guidance 2015 e le assunzioni sottostanti)"; "b) le previsioni di risultato del Gruppo tratte dal Piano Strategico 2016-2019 e le assunzioni sottostanti"; "c) la dichiarazione sul Capitale Circolante Netto" ("CCN").

Sempre secondo gli Uffici della Consob, Saipem avrebbe inoltre omesso, in violazione dell'art. 97, comma 1 e dell'art. 115, comma 1, lett. a), del TUF, di rappresentare alla Consob "informazioni inerenti (i) alle assunzioni sottostanti la dichiarazione sul CCN; (ii) alla disponibilità di uno "Scenario Eni" sul prezzo del petrolio aggiornato e (iii) l'esistenza di significative modifiche nelle assunzioni sottostanti il Piano Strategico 2016-2019".

Il 4 luglio 2018 Saipem, quale garante ex lege del pagamento "delle sanzioni pecuniarie che potranno eventualmente essere comminate agli esponenti aziendali in esito al procedimento amministrativo", ha presentato a Consob le proprie deduzioni difensive.

Saipem e tutti gli esponenti aziendali destinatari della Comunicazione hanno provveduto a depositare le proprie controdeduzioni agli Uffici della Consob.

Consob, con delibera n. 20828 del 21 febbraio 2019 notificata a Saipem il 12 marzo 2019 e adottata all'esito del procedimento amministrativo sanzionatorio avviato il 6 aprile 2018, ha irrogato le seguenti sanzioni pecuniarie amministrative: a) 200 mila euro nei confronti dell'Amministratore Delegato della Società; b) 150 mila euro nei confronti del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari in carica al momento dell'aumento di capitale del 2016.

Consob ha, inoltre, condannato Saipem SpA al pagamento di 350 mila euro, quale responsabile in solido per il pagamento delle citate sanzioni amministrative con i due soggetti sanzionati ai sensi dell'art. 195, comma 9, del Testo Unico della Finanza (nella formulazione vigente all'epoca delle asserite violazioni), con obbligo di regresso nei confronti dei medesimi due soggetti.

La Consob ha deciso di archiviare il procedimento avviato il 6 aprile 2018 nei confronti dei consiglieri di Amministrazione non esecutivi in carica all'epoca dei fatti contestati.

Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA il 2 aprile 2019 ha deliberato di impugnare dinanzi alla Corte di Appello la Delibera n. 20828.

Analoga impugnativa è stata presentata dalle due persone fisiche sanzionate nella specie l'Amministratore Delegato di Saipem SpA e il Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica all'epoca dei fatti oggetto. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano è stata celebrata il 13 novembre 2019.

La Corte di Appello di Milano all'udienza del 13 novembre 2019 ha rinviato la causa per la discussione al 4 novembre 2020.

Il 23 ottobre 2020 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato un'istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 4 novembre 2020.

Il 2 novembre 2020 la Corte di Appello autorizzava al deposito dei documenti richiesti in data 23 ottobre 2020 dalle parti istanti, concedendo altresì il termine a Consob per controdeduzioni sui documenti medesimi entro il 15 dicembre 2020, e rinviava l'udienza di discussione dell'opposizione al 27 gennaio 2021.

Il 20 gennaio 2021 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato una nuova istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di ulteriori documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 27 gennaio 2021 e di essere autorizzati alla proposizione di nuovi motivi di opposizione aggiunti alla luce dei nuovi documenti rinvenuti.

Il 21 gennaio 2021 la Corte di Appello, accogliendo le istanze delle parti processuali persone fisiche e Saipem, autorizzava il deposito dei documenti oggetto di istanza del 20 gennaio 2021 e la proposizione dei motivi aggiunti, tramite note scritte da depositare entro il 26 febbraio 2021, concedendo altresì a Consob il termine per il deposito di note di replica fino al 25 marzo 2021 e fissando per la discussione l'udienza del 21 aprile 2021.

Indagini preliminari in corso.

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Procura della Repubblica di Milano - Bilancio 2015 e 2016. Prospetto dell'aumento di capitale del gennaio 2016

Il 22 gennaio 2019 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato a Saipem SpA un "decreto di perquisizione locale e sequestro e contestuale informazione di garanzia", in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter - lett. B), D.Lgs. n. 231/2001, dipendente dal contestato reato presupposto di false comunicazioni sociali asseritamente commesso dall'aprile 2016 all'aprile 2017, nonché in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001, dipendente dal contestato reato presupposto di manipolazione del mercato, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 all'aprile 2017.

Contestualmente, la Procura della Repubblica di Milano aveva notificato un'informazione di garanzia all'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'assemblea degli azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), nonché, a vario titolo, a un suo dirigente e a due suoi ex dirigenti (l'ex Dirigente Preposto in carica fino al 7 giugno 2016 e l'ex Dirigente Preposto nominato il 7 giugno 2016 e in carica fino al 16 maggio 2019) nell'ambito di un'inchiesta avente ad oggetto le seguenti ipotesi di reato: (i) false comunicazioni sociali relativamente al bilancio 2015 e 2016; (ii) manipolazione del mercato asseritamente commessa dal 27 ottobre 2015 all'aprile 2017; e (iii) falso in prospetto con riferimento alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016.

A conclusione delle indagini preliminari, il 18 dicembre 2020 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato al domicilio eletto presso i difensori l'avviso di conclusione delle indagini preliminari all'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), a un ex dirigente (il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari in carica fino al 7 giugno 2016) e a Saipem SpA.

A Saipem SpA sono contestati l'illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter, D.Lgs. n. 231/2001 "per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione del delitto di false comunicazioni sociali", ex art. 2622 c.c., asseritamente commesso dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016 con riferimento al bilancio al 31 dicembre 2015 e alla semestrale al 30 giugno 2016 e l'illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001 "per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione dei delitti di falso in prospetto", ex art. 173-bis TUF, e "di manipolazione del mercato", ex art. 185 TUF, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.

Dalla lettura dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari, in relazione alle due persone fisiche tuttora indagate (l'Amministratore Delegato-CEO della Società nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018 e un ex dirigente che ha rivestito il ruolo di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari fino al 7 giugno 2016) emergono le seguenti ipotesi di reato a loro carico: (i) false comunicazioni sociali ex art. 2622 c.c. relativamente al bilancio al 31 dicembre 2015 (con riferimento a entrambi gli indagati) e alla semestrale al 30 giugno 2016 (con riferimento al solo Amministratore Delegato-CEO della Società nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018); (ii) falso in prospetto ex art. 173-bis TUF con riferimento a entrambi gli indagati, in relazione alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016 dal 22 gennaio 2016 al 5 febbraio 2016; (iii) manipolazione del mercato ex art. 185 TUF, asseritamente commessa dall'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018) dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016 e dal CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016 dal 27 ottobre 2015 fino al 7 giugno 2016.

Il 29 marzo 2021 il Giudice per l'udienza preliminare presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem SpA un decreto di fissazione dell'udienza preliminare per il 10 maggio 2021, in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25 ter - lett. B), D.Lgs, n. 231/2001, per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione del delitto di false comunicazioni sociali, asseritamente commesso dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016, nonché in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001, per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione dei delitti di falso in prospetto e di manipolazione del mercato, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.

La notifica fa seguito all'emissione dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari e alla successiva richiesta di rinvio di giudizio da parte della Procura della Repubblica di Milano, notificata insieme al decreto di fissazione dell'udienza preliminare, nei confronti di Saipem SpA, dell'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), nonché di un ex dirigente (il CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016).

La Procura della Repubblica di Milano nella richiesta di rinvio a giudizio contesta le seguenti ipotesi di reato: (i) false comunicazioni sociali ex art. 2622 c.c. relativamente al bilancio al 31 dicembre 2015 contestata a entrambe le persone fisiche e alla semestrale al 30 giugno 2016 contestata al solo Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018); (ii) manipolazione del mercato ex art. 185 TUF asseritamente commessa dall'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018) dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016 e dal CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016 dal 27 ottobre 2015 fino al 7 giugno 2016; e (iii) falso in prospetto ex art. 173-bis TUF contestato a entrambe le persone fisiche con riferimento alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016 dal 22 gennaio 2016 al 5 febbraio 2016.

Attestazione del bilancio consolidato a norma delle disposizioni dell'art. 154-BIS, comma 5 del D.Lgs. n. 58/1998 (Testo Unico della Finanza)

  1. I sottoscritti Stefano Cao e Stefano Cavacini in qualità, rispettivamente, di Amministratore Delegato (CEO) e di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Saipem SpA, attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

≥ l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

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≥ l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2020.

  1. Le procedure amministrative e contabil i per la formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 sono state definite e la valutazione della loro adeguatezza è stata effettuata sulla base delle norme e metodologie definite da Saipem in coerenza con il modello Internal Control - Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organisations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.

    1. Si attesta, inoltre che:
    2. 3.1 il bilancio consolidato al 31 dicembre 2020:
      • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002;
      • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
      • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
    3. 3.2 la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

12 marzo 2021

/firma/ Stefano Cao /firma/ Stefano Cavacini Stefano Cao Stefano Cavacini Amministratore Delegato (CEO) Dirigente preposto

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
Il bilancio consolidato del Gruppo Saipem al
31 dicembre 2020 include attività contrattuali
per €1.295 milioni, passività contrattuali per
Le procedure di revisione, svolte anche
mediante il coinvolgimento di esperti del
Network KPMG, hanno incluso:
€1.616 milioni e ricavi della gestione
caratteristica per €7.342 milioni relativi anche
a significativi contratti con clienti di durata
pluriennale per l'esecuzione di progetti di
grandi dimensioni e complessità dal punto di
vista ingegneristico, tecnologico e
realizzativo.
I ricavi relativi a tali progetti sono rilevati
"over time" utilizzando il criterio della
percentuale di completamento ed applicando
- la comprensione del processo posto in
essere dalla Direzione del Gruppo per
l'attribuzione dei ricavi contrattuali e
aggiuntivi di commessa, esame della
configurazione e messa in atto dei
controlli e procedure sull'efficacia
operativa dei controlli ritenuti rilevanti;
- la selezione di un campione di
commesse, sul quale sono state svolte,
il metodo del "cost to cost".
La valutazione delle attività contrattuali e
delle passività contrattuali si basa su stime
complesse relative ai ricavi ed ai costi
complessivi di commessa ed al relativo stato
di avanzamento, che richiedono l'esercizio di
un elevato grado di giudizio da parte degli
Amministratori. Tali stime possono essere
influenzate da molteplici fattori tra i quali:
- le richieste di corrispettivi aggiuntivi
rispetto a quelli contrattualmente
convenuti;
- la durata pluriennale, la dimensione e la
complessità ingegneristica ed operativa
dei progetti;
- il profilo di rischio di alcuni Paesi in cui i
lavori vengono eseguiti.
Tali stime richiedono, pertanto, valutazioni
significative da parte degli Amministratori
della Capogruppo che possono avere effetti
significativi sul riconoscimento dei ricavi e
sulla valutazione delle attività e passività
tra le altre, le seguenti procedure:
analisi dei contratti stipulati con i
committenti, al fine di venficare che
le principali condizioni contrattuali
fossero state adeguatamente
considerate nelle valutazioni
effettuate dalla Direzione del
Gruppo,
analisi della ragionevolezza delle
assunzioni alla base dei budget e
dei forecast di progetto, tramite (i)
discussione con la Direzione del
Gruppo Saipem e i singoli
responsabili di commessa
corroborando le informazioni
ottenute con analisi storiche, (ii)
analisi della documentazione a
supporto di tali valutazioni, tra cui le
eventuali comunicazioni intercorse
con i clienti e fornitori e pareri
tecnico legali eventualmente
predisposti da esperti esterni
incaricati dalla Direzione del
Gruppo, (iii) analisi degli
contrattuali.
Conseguentemente abbiamo considerato la
rilevazione dei ricavi e la valutazione delle
scostamenti maggiormente
significativi tra le stime effettuate

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
attività e passività contrattuali un aspetto.
chiave dell'attività di revisione.
negli esercizi precedenti ed i dati
consuntivati:
- l'analisi della rilevazione dei costi
sostenuti nell'esercizio e della loro
imputazione ai progetti in corso di
esecuzione;
- l'esame dell'accuratezza del calcolo
della percentuale di completamento e
della conseguente rilevazione dei ricavi
e delle attività/passività contrattuali;
- l'esame dell'appropriatezza
dell'informativa fornita nelle note
illustrative al bilancio con riferimento ai
ricavi, alle attività contrattuali e alle
passività contrattuali.
Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
Il bilancio consolidato del Gruppo Saipem al Le procedure di revisione, svolte anche
31 dicembre 2020 include Fondi per rischi ed mediante il coinvolgimento di esperti del
oneri per €295 milioni. Network KPMG, hanno incluso:
Saipem S.p.A. e alcune società del Gruppo - la comprensione del processo di
sono parte di alcuni procedimenti giudiziali e valutazione dei contenziosi, esame della
amministrativi a fronte dei quali la Direzione configurazione e messa in atto dei
del Gruppo effettua accantonamenti a tali controlli e procedure sull'efficacia
fondi rischi ed oneri, in presenza di passività operativa dei controlli ritenuti rilevanti;
con eventualità di accadimento ritenuta l'analisi dei criteri di valutazione adottati
probabile ed il cui ammontare risulta dagli Amministratori in merito alla stima
stimabile con attendibilità. dell'esito dei contenziosi significativi;
Il processo e le modalità di valutazione dei - l'analisi delle valutazioni effettuate dalla
rischi legati a tali procedimenti sono basati Direzione del Gruppo dei procedimenti e
su elementi complessi che per loro natura della loro ragionevolezza, tramite
implicano il ricorso ad un elevato grado di l'esame della principale documentazione
giudizio da parte della Direzione del Gruppo, interna, degli atti relativi e delle relazioni
in particolare con riferimento alla valutazione tecniche eventualmente predisposte da
delle incertezze connesse alla previsione esperti nominati dagli Amministratori
degli esiti dei procedimenti, alla loro oltre che attraverso informazioni ottenute
elassificazione tra i fondi ovvero tra le dai legali esterni ed interni e dalla
passività e alla adeguatezza dell'informativa Direzione del Gruppo;
fornita in bilancio anche in relazione alle - gli scambi di informazioni con il Collegio
passività potenziali con previsione di esito Sindacale, il Comitato Controllo e Rischi,
possibile. -17-11-11-11-11

-

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
del bilancio che forniscano elementi
informativi utili alla valutazione dei
contenziosi significativi;
- l'esame dell'appropriatezza
dell'informativa fornita nella relazione
finanziaria annuale con riferimento ai
contenziosi significativi.
Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
Il bilancio consolidato del Gruppo Saipem
include al 31 dicembre 2020 immobili
impianti e macchinari pari a €3.284 milioni,
attività immateriali pari a €701 millioni
inclusivi dell'avviamento pari a €666 millioni,
e diritto di utilizzo di attività in leasing pari a
€288 milioni.
Gli Amministratori della Saipem S.p.A. hanno
identificato quindici cash generating Unit
("CGU"): E&C Offshore, E&C Onshore,
Xsight, Leased FPSO, Drilling Onshore, e
dieci mezzi navali inclusi nella divisione
Drilling Offshore.
L'avviamento è stato allocato dagli
Amministratori della Capogruppo alla
divisione E&C Offshore per un ammontare
pari a €403 milioni, alla divisione E&C
Onshore per un ammontare pari a €231
milioni e alla divisione Xsight per un
ammontare pari a €32 milioni.
La recuperabilità dei valori iscritti in bilancio
è verificata dalla Direzione del Gruppo
Saipem ogni volta che si manifestano degli
indicatori di potenziale perdita di valore per
tutte le CGU e almeno annualmente per le
CGU che includono un avviamento
confrontando il valore recuperabile della
singola CGU, basato sul valore d'uso
determinato mediante il metodo
dell'attualizzazione dei flussi finanziari attesi
("Discounted Cash Flows"), con il capitale
investito netto allocato alla stessa CGU ("test
di impairment").
Le procedure di revisione, svolte anche
mediante il coinvolgimento di esperti del
Network KPMG, hanno incluso:
- la comprensione del processo adottato
nella predisposizione del test di
impairment approvato dagli
Amministratori della Capogruppo;
- la comprensione del processo adottato
nella predisposizione dei dati previsionali
dai quali sono estratti i flussi finanziari
futuri attesi alla base del test di
impairment;
l'analisi dei criteri di identificazione delle
CGU e della relativa allocazione di
attività e passività;
- l'analisi della ragionevolezza delle
principali assunzioni del piano strategico
2021-2024 approvato dagli
Amministratori della Saipem S.p.A.
principalmente mediante incontri con i
responsabili delle divisioni a cui
appartengono le CGU identificate,
analisi della documentazione sottostante
le principali assunzioni e confronto degli
ordini previsti con quelli già in
portafoglio;
- la verifica della corrispondenza tra i dati
previsionali inclusi nel piano strategico
2021-2024 approvato dagli
Amministratori della Saipem S.p.A. e i
dati alla base dei flussi finanziari futuri
attesi utilizzati nel test di impairment;
- l'esame degli scostamenti tra i dati
previsionali e i dati consuntivati negli

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Bilancio di esercizio saipem SpA 2020

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schemi di bilancio

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Stato patrimoniale

31.12.2019 31.12.2020
di cui verso di cui verso
parti parti
(euro)
ATTIVITÀ
Nota Totale correlate Totale correlate
Attività correnti
Disponibilità liquide ed equivalenti (N. 5) 1.713.525.277 1.852.944 1.312.051.261 1.757.355
Altre attività finanziarie correnti (N. 6) 546.907.279 516.502.541 655.170.058 655.149.398
Crediti commerciali e altri crediti (N. 7) 1.300.438.564 780.104.189 1.262.274.267 894.712.019
Rimanenze (N. 8) 30.294.367 28.267.688
Attività contrattuali (N. 8) 481.738.922 471.436.561
Attività per imposte sul reddito correnti (N. 9) 67.392.749 77.860.198
Attività per altre imposte correnti (N. 10) 11.979.927 19.621.854
Altre attività correnti (N. 11, 30) 66.319.767 30.269.305 107.706.251 61.968.921
Totale attività correnti 4.218.596.852 3.934.388.138
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari (N. 12) 377.968.791 336.848.569
Attività immateriali (N. 13) 29.281.888 32.978.846
Diritti di utilizzo di attività in leasing (N. 14) 102.250.702 92.000.420
Partecipazioni (N. 15) 2.500.951.396 2.500.951.396 2.421.610.757 2.421.610.757
Attività per imposte anticipate (N. 16) 244.158.044 204.513.456
Altre attività non correnti (N. 17, 30) 15.604.943 1.680.490 6.960.146 663.399
Totale attività non correnti 3.270.215.764 3.094.912.194
Attività non correnti destinate alla vendita (N. 42) 17.295 17.295 17.295 17.295
TOTALE ATTIVITÀ 7.488.829.911 7.029.317.627
PASSIVITÀ
Passività correnti
Passività finanziarie a breve termine (N. 18) 1.987.210.063 1.983.329.985 1.825.499.034 1.689.559.531
Quota a breve di passività finanziarie a lungo termine (N. 23) 112.551.783 62.679.512
Quota a breve delle passività per leasing (N. 14) 35.660.766 674.973 31.771.017 670.651
Debiti commerciali e altri debiti (N. 19) 1.006.750.391 342.819.093 1.021.920.764 404.093.652
Passività contrattuali (N. 19) 713.925.673 198.152.757 608.470.685 255.082.835
Passività per imposte sul reddito correnti (N. 20) 8.967.625 8.687.729
Passività per altre imposte correnti (N. 21) 32.947.927 30.300.218
Altre passività correnti (N. 22, 30) 47.701.972 39.730.962 39.283.003 35.597.991
Totale passività correnti 3.945.716.200 3.628.611.962
Passività non correnti
Passività finanziarie a lungo termine (N. 23) 163.008.766 175.391.430
Passività per leasing a lungo termine (N. 14) 70.230.058 2.295.458 63.865.941 1.606.233
Fondo per rischi e oneri (N. 25) 116.363.105 102.442.156
Fondi per benefici ai dipendenti (N. 26) 126.865.412 119.514.119
Passività per imposte differite (N. 27) - -
Passività per imposte sul reddito non correnti (N. 28) 2.853.607 2.356.923
Altre passività non correnti (N. 29) 1.812.132 929.626 327.309 327.309
Totale passività non correnti 481.133.080 463.897.878
TOTALE PASSIVITÀ 4.426.849.280 4.092.509.840
PATRIMONIO NETTO (N. 31)
Patrimonio netto:
- capitale sociale 2.191.384.693 2.191.384.693
- riserva sopraprezzo azioni 553.425.162 553.425.162
- altre riserve 97.301.869 144.377.107
- utili (perdite) relativi ai precedenti esercizi 399.420.323 304.899.690
- utile (perdita) dell'esercizio (84.637.336) (171.067.388)
Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio (94.914.080) (86.211.477)
TOTALE PATRIMONIO NETTO 3.061.980.631 2.936.807.787
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 7.488.829.911 7.029.317.627

Conto economico

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2019 2020
di cui verso di cui verso
(euro) Nota Totale parti
correlate
Totale parti
correlate
RICAVI (N. 33)
Ricavi della gestione caratteristica 2.718.123.357 628.458.447 2.354.044.679 705.416.579
Altri ricavi e proventi 85.476.365 76.210.834 119.630.973 102.981.005
Totale ricavi 2.803.599.722 2.473.675.652
Costi operativi (N. 34)
Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (2.457.633.781) (502.398.558) (1.961.472.630) (484.941.881)
Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti (5.525.200) (18.466.999)
Costo del lavoro (479.931.272) 10.311.024 (485.807.391) 33.012.551
Ammortamenti e svalutazioni (98.050.204) (113.051.925)
Altri proventi (oneri) operativi - - (192.978) (192.978)
Totale costi operativi (3.041.140.457) (2.578.991.923)
Risultato operativo (237.540.735) (105.316.271)
Proventi (oneri) finanziari (N. 35)
Proventi finanziari 116.755.122 62.298.435 119.591.875 47.697.011
Oneri finanziari (72.917.941) (6.982.383) (162.651.628) (2.834.063)
Strumenti derivati (41.024.542) (21.126.012) 49.244.720 (33.020.208)
Totale proventi (oneri) finanziari 2.812.639 6.184.967
Proventi (oneri) su partecipazioni (N. 36) 126.418.241 126.418.241 (59.329.344) (59.329.344)
Risultato ante imposte (108.309.855) (158.460.648)
Imposte sul reddito (N. 37) 23.672.519 (12.606.740)
Utile (perdita) dell'esercizio (N. 38) (84.637.336) (171.067.388)

Prospetto del conto economico complessivo (1)

(migliaia di euro) 2019 2020
Utile (perdita) dell'esercizio (84.637) (171.067)
Altre componenti del conto economico complessivo
Componenti non riclassificabili a conto economico:
- valutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti (2.932) (3.731)
- partecipazioni valutate al fair value (337) 75
- effetto fiscale relativo alle componenti non riclassificabili 704 895
Totale (2.565) (2.761)
Componenti riclassificabili a conto economico:
- variazione del fair value derivati cash flow hedge (2) 10.006 83.108
- effetto fiscale relativo alle componenti riclassificabili (3) (2.402) (19.945)
Totale 7.604 63.163
Totale altre componenti del conto economico, al netto dell'effetto fiscale 5.039 60.402
Totale utile (perdita) complessivo dell'esercizio (79.598) (110.665)

(1) Il prospetto del conto economico complessivo indica il risultato economico integrato dei proventi e oneri che per espressa disposizione degli IFRS sono rilevati direttamente a patrimonio netto.

(2) La variazione del fair value derivati di copertura cash flow hedge riguarda essenzialmente rapporti con la società finanziaria di Gruppo Saipem Finance International BV.

(3) Effetto fiscale della variazione del fair value derivati cash flow hedge.

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Prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto

Altre riserve
(migliaia di euro) Capitale sociale per soprapprezzo
delle azioni
Riserva
Riserva legale legge 30.12.1991,
di rivalutazione
n. 413, art. 26
Riserva
per azioni proprie
in portafoglio
Riserva
Riserva per acquisto
azioni proprie
Riserva partecipazioni
valutate al fair value
per cash flow hedge
Riserva
a benefici definiti
Riserva per piani
per dipendenti
Altre riserve Riserva per disavanzo
di fusione
Riserva per avanzo
di fusione
Utile (perdita)
dell'esercizio
per azioni proprie
Riserva negativa
in portafoglio
Azioni proprie patrimonio netto
Totale
Saldi al 31.12.2017 2.191.385 1.049.183 88.282 2.286 - - 1.318 36.759 (11.308) 768.548 - - (495.758) (96.325) - 3.534.370
Modifiche criteri contabili
- Applicazione IFRS 9
- - - - - - - - - (23.645) - - - - - (23.645)
Modifiche criteri contabili
- Applicazione IFRS 15
- - - - - - - - - 3.747 - - - - - 3.747
Saldo modifiche criteri contabili - - - - - - - - - (19.898) - - - - - (19.898)
Saldi al 01.01.2018 2.191.385 1.049.183 88.282 2.286 - - 1.318 36.759 (11.308) 748.650 - - (495.758) (96.325) - 3.514.472
Utile (perdita) esercizio 2018 - - - - - - - - - - - - (325.929) - - (325.929)
Altre componenti
del conto economico complessivo
Componenti non riclassificabili
a conto economico
Rivalutazioni di piani a benefici
definiti per i dipendenti al netto
dell'effetto fiscale
- - - - - - - - (900) - - - - - - (900)
Adeguamento per valutazione
partecipazioni valutate al fair value
- - - - - - (864) - - - - - - - - (864)
Componenti riclassificabili
a conto economico
Variazione del fair value
derivati cash flow hedge,
al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - - (60.980) - - - - - - - (60.980)
Totale utile (perdita)
complessivo esercizio 2018
- - - - - - (864) (60.980) (900) - - - (325.929) - - (388.673)
Operazioni con gli Azionisti
Ripianamento perdita esercizio 2017 - (495.758) - - - - - - - - - - 495.758 - - -
Altri movimenti di patrimonio netto
Rilevazione fair value stock grant - - - - - - - - - 13.714 - - - 1.204 - 14.918
Saldi al 31.12.2018 2.191.385 553.425 88.282 2.286 - - 454 (24.221) (12.208) 762.364 - - (325.929) (95.121) - 3.140.717
Utile (perdita) esercizio 2019 - - - - - - - - - - - - (84.637) - - (84.637)
Altre componenti del conto
economico complessivo
Componenti non riclassificabili
a conto economico
Rivalutazioni di piani a benefici
definiti per i dipendenti
al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - - - (2.228) - - - - - - (2.228)
Adeguamento per valutazione
partecipazioni valutate al fair value
- - - - - - (337) - - - - - - - - (337)
Componenti riclassificabili
a conto economico
Variazione del fair value
derivati cash flow hedge,
al netto dell'effetto fiscale
Totale utile (perdita)
complessivo esercizio 2019
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(337)
7.604
7.604
-
(2.228)
-
-
-
-
-
-
-
(84.637)
-
-
-
-
7.604
(79.598)
Operazioni con gli Azionisti
Ripianamento perdita esercizio 2018 - - - - - - - - - (325.929) - - 325.929 - - -
Altri movimenti di patrimonio netto
Rilevazione fair value stock grant - - - - - - - - - 655 - - - 207 - 862
Saldi al 31.12.2019 2.191.385 553.425 88.282 2.286 - - 117 (16.617) (14.436) 437.090 - - (84.637) (94.914) - 3.061.981

segue Prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto

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(migliaia di euro) Capitale sociale per soprapprezzo
delle azioni
Riserva
Riserva legale legge 30.12.1991,
di rivalutazione
n. 413, art. 26
Riserva
per azioni proprie
in portafoglio
Riserva
Riserva per acquisto
azioni proprie
Riserva partecipazioni
valutate al fair value
per cash flow hedge
Riserva
a benefici definiti
Riserva per piani
per dipendenti
Altre riserve Riserva per disavanzo
di fusione
Riserva per avanzo
di fusione
Utile (perdita)
dell'esercizio
per azioni proprie
Riserva negativa
in portafoglio
Azioni proprie patrimonio netto
Totale
Saldi al 31.12.2019 2.191.385 553.425 88.282 2.286 - - 117 (16.617) (14.436) 437.090 - - (84.637) (94.914) - 3.061.981
Utile (perdita) esercizio 2020 - - - - - - - - - - - - (171.067) - - (171.067)
Altre componenti del conto
economico complessivo
Componenti non riclassificabili
a conto economico
Rivalutazioni di piani a benefici
definiti per i dipendenti
al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - - - (2.836) - - - - - - (2.836)
Adeguamento per valutazione
partecipazioni valutate al fair value
- - - - - - 75 - - - - - - - - 75
Componenti riclassificabili
a conto economico
Variazione del fair value
derivati cash flow hedge,
al netto dell'effetto fiscale
- - - - - - - 63.163 - - - - - - - 63.163
Totale utile (perdita)
complessivo esercizio 2020
- - - - - - 75 63.163 (2.836) - - - (171.067) - - (110.665)
Operazioni con gli Azionisti
Ripianamento perdita esercizio 2019 - - - - - - - - - (84.637) - - 84.637 - - -
Distribuzione dividendi - - - - - - - - - (9.883) - - - - - (9.883)
Acquisto azioni proprie - - - - - - - - - - - - - (16.500) - (16.500)
Altri movimenti di patrimonio netto
Rilevazione fair value stock grant - - - - - - - - - (13.327) - - - 25.212 - 11.875
Saldi al 31.12.2020 2.191.385 553.425 88.282 2.286 - - 192 46.546 (17.272) 329.243 - - (171.067) (86.211) - 2.936.808

Altre riserve

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Rendiconto finanziario

(migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Utile (perdita) dell'esercizio (84.637) (171.067)
Rettifiche per ricondurre l'utile (perdita) dell'esercizio al flusso di cassa da attività operativa
Ammortamenti 98.050 110.701
Svalutazioni (riprese di valore) nette di attività materiali e immateriali - 2.350
Svalutazioni (riprese di valore) di partecipazioni (166.143) 79.782
(Plusvalenze) minusvalenze nette su cessioni di attività (535) (827)
(Dividendi) (534) (48.705)
(Interessi attivi) (38.175) (23.015)
Interessi passivi 16.765 11.148
Imposte sul reddito (23.673) 12.607
Altre variazioni (2.062) 48.015
Variazioni del capitale di esercizio:
- rimanenze 1.643 2.027
- crediti commerciali (91.754) 58.873
- debiti commerciali 72.542 (39.153)
- fondi per rischi e oneri (33.204) (13.921)
- attività e passività contrattuali 185.863 (95.152)
- altre attività e passività (99.134) 57.713
Flusso di cassa del capitale di esercizio 35.956 (29.613)
Variazione fondo benefici ai dipendenti 21.113 (7.351)
Dividendi incassati 534 48.705
Interessi incassati 38.107 23.015
Interessi pagati (16.088) (10.315)
Imposte sul reddito pagate, al netto dei crediti di imposta rimborsati (11.795) (11.421)
Flusso di cassa netto da attività operativa (133.117) 34.009
di cui verso correlate (160.269) 473.701
Investimenti:
- attività immateriali (8.535) (15.915)
- attività materiali (61.012) (24.270)
- partecipazioni e titoli (39.709) (500)
- crediti finanziari (500) (158.510)
- variazione debiti e crediti relativi all'attività di investimento (239.973) -
Flusso di cassa degli investimenti (349.729) (199.195)
Disinvestimenti:
- attività materiali 7.919 4.221
- partecipazioni e titoli 101.539 -
- variazione debiti e crediti relativi all'attività di investimento - 101
- crediti finanziari 237.212 49.874
Flusso di cassa dei disinvestimenti 346.670 54.196
Flusso di cassa netto da attività di investimento (3.059) (144.999)
di cui verso correlate 298.514 (137.353)
Assunzione dei debiti finanziari non correnti - 124.761
Rimborso di debiti finanziari non correnti (123.596) (162.252)
Rimborsi di passività per beni in leasing (35.852) (40.685)
Incremento (decremento) di debiti finanziari correnti 927.595 (161.711)
Apporti di capitale proprio - -
Acquisto di azioni proprie - (16.500)
Dividendi pagati - (9.883)
Flusso di cassa netto da attività di finanziamento 768.147 (266.270)
di cui verso correlate 930.155 (287.087)
Effetto delle differenze cambio 3.200 (24.214)
Flusso di cassa netto del periodo 635.171 (401.474)
Disponibilità liquide ed equivalenti a inizio periodo 1.078.354 1.713.525
Disponibilità liquide ed equivalenti a fine periodo 1.713.525 1.312.051

Per l'informativa richiesta dallo IAS 7 si veda la nota 23 "Passività finanziarie a lungo termine". Le note costituiscono parte integrante del presente Bilancio.

Informazioni supplementari

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Joint Arrangement

L'accordo a controllo congiunto, definito Joint Arrangement (JA), è un accordo contrattuale tra due o più parti che condividono il controllo assumendo in modo unanime le decisioni relative alle attività rilevanti.

Secondo le disposizioni dell'IFRS 11, un accordo a controllo congiunto può essere classificato come Joint Operation (JO) o come Joint Venture (JV).

Nel caso di un accordo qualificato come JO, le parti che detengono il controllo congiunto hanno diritti sulle attività e obbligazioni per le passività relative all'accordo.

Nel caso di un accordo qualificato come JV, le parti che detengono il controllo congiunto hanno diritti sulle attività nette dell'accordo.

In Saipem SpA, alla luce di tale principio, gli accordi a controllo congiunto (JA) sono i seguenti: PSS Netherlands BV, Consorzio Sapro, ASG Scarl, Consorzio FSB e Ship Recycling Scarl (in liquidazione).

Solo quest'ultima, la Ship Recycling Scarl, è stata qualificata come Joint Operation.

Seguendo le disposizioni dell'IFRS 11, tutti gli accordi a controllo congiunto qualificati come JV sono stati rilevati nel bilancio di esercizio di Saipem SpA secondo il criterio del costo.

Con riferimento invece all'unico accordo a controllo congiunto qualificato come JO, Ship Recycling Scarl, Saipem SpA ha rilevato le attività, le passività, i costi e i ricavi in base alla propria "interessenza" nell'accordo.

Ship Recycling Scarl è stata costituita il 30 luglio 2014 da Saipem SpA congiuntamente con Officine Meccaniche Navali e Fonderie San Giorgio SpA al fine di realizzare la demolizione e lo smaltimento della nave passeggeri "Costa Concordia".

L'interessenza di Saipem SpA in Ship Recycling Scarl è del 51%. Sulla base delle disposizioni dell'IFRS 11, il bilancio chiuso al 31 dicembre 2020 della JO Ship Recycling Scarl è stato consolidato al 51% nel bilancio di Saipem SpA elidendo le partite intercompany.

In particolare, si segnala che per avvenuto conseguimento dell'oggetto sociale, la società è stata posta in liquidazione il 4 ottobre 2017.

Al fine di garantire completezza informativa, si riporta di seguito il bilancio al 31 dicembre 2020 di Ship Recycling Scarl in liquidazione oggetto del consolidamento.

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Ship Recycling Scarl in liquidazione - stato patrimoniale 31.12.2020

(euro) 31.12.2019 31.12.2020
ATTIVITÀ
Attività correnti
Disponibilità liquide ed equivalenti 3.195.520 3.137.051
Crediti commerciali e altri crediti 35.326 99.542
Attività per imposte correnti 21.227 24.412
Attività per altre imposte correnti 1.067.779 1.069.840
Altre attività correnti - -
Totale attività correnti 4.319.852 4.330.845
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari - -
Altre attività non correnti - -
Totale attività non correnti - -
TOTALE ATTIVITÀ 4.319.852 4.330.845
PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO
Passività correnti
Passività finanziarie a breve termine 4.095.965 4.060.639
Debiti commerciali e altri debiti 213.887 257.878
Passività per imposte correnti - 707
Passività per altre imposte correnti - 1.621
Altre passività correnti - -
Totale passività correnti 4.309.852 4.320.845
Passività non correnti
Fondi per rischi e oneri - -
Altre passività non correnti - -
Totale passività non correnti - -
TOTALE PASSIVITÀ 4.309.852 4.320.845
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 10.000 10.000
Utile (perdita) dell'esercizio - -
TOTALE PATRIMONIO NETTO 10.000 10.000
TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO 4.319.852 4.330.845

Ship Recycling Scarl in liquidazione - conto economico 2020

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(euro) 2019 2020
RICAVI
Ricavi della gestione caratteristica 35.326 99.542
Altri ricavi e proventi 41 -
TOTALE RICAVI 35.367 99.542
Costi operativi
Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (60.259) (115.889)
Ammortamenti e svalutazioni - -
Totale costi operativi (60.259) (115.889)
Utile (perdita) operativo (24.892) (16.347)
Proventi (oneri) finanziari
Proventi finanziari 25.101 17.054
Oneri finanziari (171) -
Totale proventi (oneri) finanziari 24.930 17.054
Proventi (oneri) su partecipazioni - -
Utile (perdita) prima delle tasse 38 707
Imposte sul reddito (38) (707)
Utile (perdita) dell'esercizio - -

Indice Note al Bilancio di esercizio

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Nota 1 Criteri di redazione Pag. 309
Nota 2 Criteri di valutazione Pag. 309
Nota 3 Stime contabili e giudizi significativi Pag. 324
Nota 4 Principi contabili di recente emanazione con efficacia dal 2021 ed esercizi successivi Pag. 327
Nota 5 Disponibilità liquide ed equivalenti Pag. 329
Nota 6 Altre attività finanziarie correnti Pag. 329
Nota 7 Crediti commerciali e altri crediti Pag. 329
Nota 8 Rimanenze e attività contrattuali Pag. 331
Nota 9 Attività per imposte sul reddito correnti Pag. 332
Nota 10 Attività per altre imposte correnti Pag. 332
Nota 11 Altre attività correnti Pag. 332
Nota 12 Immobili, impianti e macchinari Pag. 333
Nota 13 Attività immateriali Pag. 335
Nota 14 Diritto di utilizzo di attività in leasing, attività e passività per leasing Pag. 337
Nota 15 Partecipazioni Pag. 338
Nota 16 Attività per imposte anticipate Pag. 342
Nota 17 Altre attività non correnti Pag. 342
Nota 18 Passività finanziarie a breve termine Pag. 343
Nota 19 Debiti commerciali, altri debiti e passività contrattuali Pag. 343
Nota 20 Passività per imposte sul reddito correnti Pag. 344
Nota 21 Passività per altre imposte correnti Pag. 344
Nota 22 Altre passività correnti Pag. 345
Nota 23 Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine Pag. 345
Nota 24 Analisi dell'indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) Pag. 346
Nota 25 Fondi per rischi e oneri Pag. 347
Nota 26 Fondi per benefici ai dipendenti Pag. 348
Nota 27 Passività per imposte differite Pag. 352
Nota 28 Passività per imposte sul reddito non correnti Pag. 352
Nota 29 Altre passività non correnti Pag. 352
Nota 30 Strumenti finanziari derivati Pag. 353
Nota 31 Patrimonio netto Pag. 355
Nota 32 Garanzie, impegni e rischi Pag. 358
Nota 33 Ricavi Pag. 374
Nota 34 Costi operativi Pag. 375
Nota 35 Proventi (oneri) finanziari Pag. 381
Nota 36 Proventi (oneri) su partecipazioni Pag. 382
Nota 37 Imposte sul reddito Pag. 382
Nota 38 Risultato d'esercizio Pag. 383
Nota 39 Ammontare dei compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo,
ai Direttori generali e ai Dirigenti con responsabilità strategiche
Pag. 383
Nota 40 Informazioni per settore di attività, per area geografica e contratti di costruzione Pag. 384
Nota 41 Rapporti con parti correlate Pag. 385
Nota 42 Attività non correnti destinate alla vendita Pag. 394
Nota 43 Eventi e operazioni significativi e non ricorrenti Pag. 395
Nota 44 Posizioni e transazioni derivanti da operazioni atipiche e inusuali Pag. 395
Nota 45 Evoluzione prevedibile della gestione e fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio Pag. 395

Note illustrative al bilancio di esercizio

1 Criteri di redazione

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Il bilancio di Saipem SpA è redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito "IFRS" o "principi contabili internazionali")1 emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 e ai sensi dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005. Il bilancio di Saipem SpA è redatto sul presupposto della continuità aziendale, applicando il metodo del costo storico tenuto conto ove appropriato delle rettifiche di valore, con l'eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS devono essere valutate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione.

Le misure di gestione e contenimento tempestivamente adottate dal Gruppo per affrontare lo stato di crisi generato dalla pandemia COVID-19 e dalle mutate condizioni di mercato a esso connesse permettono agli amministratori di confermare che risulta garantito, su un arco temporale di almeno dodici mesi dalla data di approvazione della Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2020, il presupposto della continuità aziendale su cui si basa la redazione del bilancio di Saipem SpA al 31 dicembre 2020.

Dal punto di vista finanziario il solido stato di liquidità, rafforzato dall'assenza di significative scadenze di debito prima del 2022 e il rinnovo del programma di emissione di prestiti obbligazionari non convertibili, perfezionato nell'anno, garantiscono flessibilità nell'affrontare il deteriorato contesto generale e assicurano una solida base per affrontare le complessità attese.

Dal punto di vista operativo il business ha prontamente avviato un adeguato programma di contenimento costi e ha messo in atto una strategia di riposizionamento di attività tra diversi settori energetici; queste azioni associate all'accresciuta dimensione e diversificazione del portafoglio ordini che, grazie alle nuove acquisizioni del 2020, ha superato il livello record dello scorso anno, permettono al Gruppo di affrontare, le sfide del nuovo anno.

Per maggiori dettagli sulla ricaduta degli effetti della pandemia e sulle misure di contenimento poste in essere, si rinvia al paragrafo "Effetti del COVID-19 sui criteri di redazione inclusa la continuità aziendale" inserito nella successiva nota 3 "Stime contabili e giudizi significativi".

Il bilancio al 31 dicembre 2020, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Saipem nella riunione del 12 marzo 2021, che ne ha approvato la pubblicazione, è sottoposto alla revisione contabile di KPMG SpA, revisore principale, interamente responsabile per la revisione del bilancio del Gruppo.

I valori delle voci di bilancio, tenuto conto della loro rilevanza, sono espressi in migliaia di euro.

2 Criteri di valutazione

I criteri di valutazione più significativi adottati per la redazione del bilancio di esercizio sono indicati nei punti seguenti.

Attività correnti

Disponibilità liquide ed equivalenti

Le disponibilità liquide ed equivalenti comprendono la cassa, i depositi a vista, nonché le attività finanziarie originariamente esigibili entro 90 giorni, prontamente convertibili in cassa e sottoposte a un irrilevante rischio di variazione di valore.

Rimanenze

Le rimanenze, con esclusione dei materiali di consumo destinati alla vendita e alla realizzazione dei progetti – che non transitano da magazzino ma sono rilevati in conto economico tra i costi diretti di commessa – sono valutate al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo; quest'ultimo valore è rappresentato dall'ammontare che l'impresa si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell'attività. La configurazione di costo adottata si identifica nel costo medio ponderato, mentre per valore di mercato, tenuto conto della natura delle rimanenze rappresentate prevalentemente da materiale di ricambio, si intende il costo di sostituzione, ovvero, se inferiore, il valore di netto realizzo.

Le parti di ricambio sono eventualmente svalutate (parzialmente o interamente) in coerenza con la razionalizzazione dell'asset a cui si riferiscono a causa della mancata o ridotta possibilità di utilizzo prevista nel piano strategico. Sono effettuate verifiche periodiche sugli item di magazzino con data di ultimo acquisto (data di ageing) superiore ai cinque anni al fine di giustificarne il mantenimento come rimanenze, oppure svalutarli a conto economico. Inoltre, per i materiali non obsoleti con data di ultimo acquisto superiore ai cinque anni viene allocato un fondo per materiale a lenta movimentazione, per importi percentualmente crescenti in funzione dell'ageing.

(1) Gli IFRS comprendono anche gli International Accounting Standards (IAS), tuttora in vigore, nonché i documenti interpretativi emessi dall'IFRS Interpretations Committee, precedentemente denominato International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e ancor prima Standing Interpretations Committee (SIC).

Attività e passività contrattuali

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Le attività contrattuali e le passività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine sono iscritte sulla base dei corrispettivi contrattuali, definiti con ragionevole certezza con i committenti, in relazione allo stato di avanzamento dei lavori.

In considerazione della natura dei contratti e della tipologia dei lavori, l'avanzamento è determinato mediante l'utilizzo di un metodo basato sugli input in base alla percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati da contratto (metodo del cost-to-cost).

Per recepire gli effetti economici derivanti dall'applicazione di tale metodo, rispetto ai corrispettivi rilevati tra i ricavi della gestione caratteristica, vengono iscritte tra le attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine le differenze positive tra i corrispettivi maturati in relazione allo stato di avanzamento dei lavori e i ricavi contabilizzati, mentre fra le passività contrattuali vengono iscritte le differenze negative.

Nella valutazione delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine si tiene conto di tutti i costi di diretta imputazione a commessa, nonché dei rischi contrattuali, delle clausole di revisione quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento, degli eventuali incentivi previsti (quando il raggiungimento dei prefissati livelli di prestazione è altamente probabile e gli stessi sono attendibilmente determinabili) e di eventuali corrispettivi derivanti da contenziosi legali.

Le richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori previsti contrattualmente (change orders) si considerano nell'ammontare complessivo dei corrispettivi quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento da parte del committente nell'oggetto e/o nel prezzo; analogamente, le altre richieste (claims) derivanti, ad esempio, da maggiori oneri sostenuti per cause imputabili al committente, si considerano nell'ammontare complessivo dei corrispettivi solo quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento nell'oggetto e/o nel prezzo nei confronti della controparte.

Gli anticipi contrattuali in valuta ricevuti dai committenti sono iscritti al cambio del giorno in cui sono corrisposti.

Gli anticipi contrattuali ricevuti da Saipem rientrano nella normale prassi operativa; qualora fossero riconosciuti anticipi che prevedono una percentuale maggiore rispetto a quella utilizzata nella prassi di settore, si procede a verificare l'eventuale effetto finanziario del tempo che fa presumere l'esistenza di un significativo beneficio finanziario concesso dal cliente.

Immobili, impianti e macchinari (attività materiali)

Le attività materiali sono rilevate secondo il criterio del costo e iscritte al prezzo di acquisto o al costo di produzione comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili all'uso. Inoltre, quando è necessario un rilevante periodo di tempo affinché il bene sia pronto all'uso, il prezzo di acquisto o il costo di produzione include gli oneri finanziari sostenuti che teoricamente si sarebbero risparmiati nel periodo necessario a rendere il bene pronto all'uso, qualora l'investimento non fosse stato fatto.

Non è ammesso effettuare rivalutazioni delle attività materiali neanche in applicazione di leggi specifiche, fatto salvo per le attività materiali oggetto di svalutazione negli esercizi precedenti, come meglio specificato nel seguito.

I costi per migliorie, ammodernamento e trasformazione aventi natura incrementativa delle attività materiali sono rilevati all'attivo patrimoniale quando è probabile che incrementino i benefici economici futuri attesi dal bene. Sono rilevati all'attivo patrimoniale anche gli elementi acquistati per ragioni di sicurezza o ambientali che, seppur non incrementando direttamente i benefici economici futuri delle attività esistenti, sono necessari per lo svolgimento dell'attività aziendale.

I costi di manutenzione ciclica sostenuti con la finalità dell'ottenimento della certificazione periodica di classe dei mezzi navali vengono capitalizzati, in quanto hanno una vita utile pluriennale (generalmente quinquennale). La vita utile delle componenti soggette a manutenzione (ed eventuale sostituzione) ciclica e il relativo piano di ammortamento sono coerenti con la frequenza prevista per le revisioni periodiche.

L'ammortamento delle attività materiali ha inizio quando il bene è pronto all'uso, ossia quando è nel luogo e nelle condizioni necessari affinché sia in grado di operare secondo le modalità programmate.

Le attività materiali sono ammortizzate sistematicamente a quote costanti lungo la loro vita utile, intesa come la stima del periodo in cui l'attività sarà utilizzata dall'impresa. Quando l'attività materiale è costituita da più componenti significative aventi vite utili differenti, l'ammortamento è effettuato per ciascuna componente. Il valore da ammortizzare è rappresentato dal valore di iscrizione ridotto del presumibile valore netto di cessione al termine della sua vita utile, se significativo e ragionevolmente determinabile. Non sono oggetto di ammortamento i terreni, anche se acquistati congiuntamente a un fabbricato, nonché le attività materiali destinate alla vendita (v. punto "Attività destinate alla vendita e discontinued operation"). Eventuali modifiche al piano di ammortamento, derivanti da revisione della vita utile dell'asset, del valore residuo netto, ovvero delle modalità di ottenimento dei benefici economici dell'attività, sono rilevate nel conto economico dell'esercizio.

Tutte le componenti dei mezzi navali sono ammortizzate lungo la stessa vita utile definita sulla base di una perizia tecnica redatta da terzi indipendenti. La decisione di considerare la stessa vita utile per tutte le componenti dei mezzi navali è basata sul fatto che i principali componenti sono sottoposti a periodica attività di manutenzione ciclica.

Le manutenzioni cicliche effettuate in prossimità della scadenza della vita utile di un mezzo comportano l'allungamento della vita utile dello stesso (e quindi una riprogrammazione degli ammortamenti sul valore residuo) per un periodo pari alla vita utile dell'ultima manutenzione ciclica.

I costi di sostituzione di componenti identificabili di beni complessi sono rilevati all'attivo patrimoniale e ammortizzati lungo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo della componente oggetto di sostituzione è rilevato a conto economico.

Le migliorie su beni condotti in locazione sono ammortizzate lungo la vita utile delle migliorie stesse o il minore periodo residuo di durata della locazione tenendo conto dell'eventuale periodo di rinnovo se il suo verificarsi dipende esclusivamente dal conduttore ed è virtualmente certo. Le spese di manutenzione e riparazione ordinarie, diverse dalle sostituzioni di componenti identificabili, che reintegrano e non incrementano le prestazioni dei beni, sono imputate a conto economico nell'esercizio in cui sono sostenute.

Quando si verificano eventi che fanno presumere una riduzione del valore delle attività materiali, la loro recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso. La valutazione è effettuata per singola cash generating unit (CGU), che coincide con una singola attività o con il più piccolo insieme identificabile di attività che generano flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dal loro utilizzo continuativo.

Il valore d'uso è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'uso della CGU e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla sua cessione al termine della sua vita utile al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa attesi sono determinati, avendo riferimento anche ai risultati consuntivati, sulla base di assunzioni ragionevoli e dimostrabili rappresentative della migliore stima delle future condizioni economiche che si verificheranno nella residua vita utile della CGU, dando maggiore rilevanza alle indicazioni provenienti dall'esterno, pur tenendo conto delle specificità del business di Saipem. L'attualizzazione è effettuata a un tasso che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività non riflessi nelle stime dei flussi di cassa. Si precisa che, ove appropriato, la componente specifica incrementale del cosiddetto "rischio paese", è incorporata nella stima dei flussi di cassa attesi. In particolare, il tasso di sconto utilizzato è il Weighted Average Cost of Capital (WACC) definito sulla base della metodologia del Capital Asset Pricing Model (CAPM). A seguito dell'adozione del nuovo orientamento strategico e della conseguente modifica del modello organizzativo (approvato dal Consiglio di Amministrazione nel mese di luglio 2018), il WACC viene stimato per gli specifici segmenti di business a cui appartengono le singole CGU.

Il valore d'uso è determinato utilizzando flussi di cassa al netto delle tasse, attualizzati con un tasso di sconto post-tasse, in quanto questo metodo produce valori equivalenti a quelli ottenibili attualizzando i flussi di cassa al lordo delle imposte a un tasso di sconto ante imposte derivato, in via iterativa, dal risultato della valutazione post imposte.

Nel caso di assenza di indicatori di impairment e contestuale presenza di indicatori che fanno presupporre il venir meno dei motivi all'origine delle svalutazioni effettuate in passato, il valore delle attività viene ripristinato e la rettifica è rilevata a conto economico come rivalutazione (ripristino di valore). Il ripristino è effettuato al minore tra il valore recuperabile e il valore di iscrizione al lordo delle svalutazioni precedentemente effettuate e ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione.

Le attività materiali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione tramite alienazioni o radiazioni; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.

Le attività materiali destinate a specifici progetti operativi, per le quali non si prevede un possibile reimpiego dovuto alla particolarità del bene stesso o per l'elevato sfruttamento sostenuto durante la fase di esecuzione del progetto, sono ammortizzate in base alla durata del progetto stesso.

Leasing

Al momento iniziale della rilevazione di un contratto che si configura come leasing si valuta se esso risponde ai requisiti per essere effettivamente considerato un contratto di leasing, o se contiene comunque un leasing. Il contratto è o contiene un leasing se, in cambio di un corrispettivo, conferisce al locatario il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività identificata per un periodo di tempo.

È definito un modello unico di rilevazione dei contratti di leasing basato sulla rilevazione in capo al locatario (lessee) di un asset rappresentativo del diritto di utilizzo del bene ("Right of Use") in contropartita ad una passività rappresentativa dell'obbligazione ad eseguire i pagamenti previsti dal contratto ("Lease Liability").

Il "Right of Use" alla commencement date, data alla quale il bene è reso disponibile all'uso, è inizialmente valutato al costo e deriva dalla sommatoria delle seguenti componenti:

≥ l'ammontare iniziale della "Lease Liability";

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  • ≥ i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla o prima della data di decorrenza al netto di eventuali incentivi per il leasing ricevuti;
  • ≥ i costi diretti iniziali sostenuti dal locatario;
  • ≥ la stima dei costi che il locatario prevede di sostenere per lo smantellamento e la rimozione dell'attività sottostante e per il ripristino del sito in cui è ubicata o per il ripristino dell'attività sottostante nelle condizioni previste dai termini e dalle condizioni stabilite nel contratto di leasing.

Successivamente alla rilevazione iniziale, il "Right of Use" è ridotto per le quote di ammortamento cumulate, delle eventuali perdite di valore e degli effetti connessi a eventuali rideterminazioni della "Lease Liability".

Le quote di ammortamento sono costanti e seguono la durata del contratto, tenendo conto delle opzioni di rinnovo/termine di cui è altamente probabile l'esercizio. Solo se il leasing prevede l'esercizio di un'opzione di acquisto ragionevolmente certa il "Right of Use" asset è ammortizzato sistematicamente lungo la vita utile dell'asset sottostante.

In presenza di contratti di sub-leasing, il locatario in veste di locatore intermedio procede a classificare il sub-leasing come operativo se il leasing principale è a breve termine, rilevando i ricavi relativi in conto economico. Diversamente, viene classificato con riferimento all'attività consistente nel diritto di utilizzo derivante dal leasing principale, piuttosto che facendo riferimento all'attività sottostante, ovvero con riferimento alla durata del contratto di sub leasing; se questa copre la maggior parte o la totalità della durata del contratto principale, il sub-leasing è considerato di natura finanziaria, contabilizzando un credito finanziario in sostituzione, totale o parziale, del "Right of Use" rinveniente dal leasing principale.

La "Lease Liability" è inizialmente rilevata al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non ancora effettuati alla commencement date, che comprendono:

  • ≥ i pagamenti fissi che saranno corrisposti con ragionevole certezza, al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere;
  • ≥ i pagamenti variabili dovuti che dipendono da un indice o un tasso (i pagamenti variabili, quali i canoni basati sull'utilizzo del bene locato, non sono inclusi nella "Lease Liability", ma rilevati a conto economico come costi operativi lungo la durata del contratto di leasing);
  • ≥ gli eventuali importi che si prevede di pagare a titolo di garanzia del valore residuo concessa al locatore;
  • ≥ il prezzo di esercizio dell'opzione di acquisto, se il locatario è ragionevolmente certo di esercitarla;
  • ≥ i pagamenti di penalità per la risoluzione del leasing, se il locatario è ragionevolmente certo di esercitare tale opzione.

Il valore attuale dei suddetti pagamenti è calcolato adottando un tasso di sconto pari al tasso d'interesse implicito del leasing, ovvero, qualora questo non fosse facilmente determinabile, utilizzando il tasso di finanziamento incrementale del locatario. Il tasso

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di finanziamento incrementale del locatario è definito tenendo conto della periodicità e della durata dei pagamenti previsti dal contratto di leasing, della valuta nella quale sono denominati e delle caratteristiche dell'ambiente economico del locatario.

Successivamente alla rilevazione iniziale, la "Lease Liability" è valutata al costo ammortizzato (ovvero aumentando il suo valore contabile per tener conto degli interessi sulla passività e diminuendolo per tener conto dei pagamenti effettuati) utilizzando il tasso di interesse effettivo ed è rideterminata, in contropartita al valore di iscrizione del "Right of Use" correlato, per tenere conto di eventuali modifiche del leasing a seguito di rinegoziazioni contrattuali, variazioni di indici o tassi, modifiche relative all'esercizio delle opzioni contrattualmente previste di rinnovo, recesso anticipato o acquisto del bene locato.

La classificazione dei leasing come operativi è effettuata con limitate eccezioni (imputazione dei canoni di leasing a conto economico per competenza per i leasing rispondenti ai requisiti per essere considerati come "short-term" o "low-value").

Per i bilanci dei locatori (lessor) è mantenuta la distinzione tra leasing operativi e finanziari.

L'accounting dei contratti di leasing prevede per il locatario l'esposizione:

  • ≥ nello stato patrimoniale: (i) delle attività rappresentative del diritto d'uso del bene ("Right of Use") rilevate da Saipem in un'apposita voce "Diritto di utilizzo di attività in leasing", distinta dalle attività materiali e immateriali e suddivisa per classi di attività nelle Note illustrative al bilancio, e dei crediti finanziari relativi ai contratti di sub-leasing di natura finanziaria rilevati da Saipem in un'apposita voce "Attività finanziarie per leasing"; (ii) delle passività finanziarie relative all'obbligazione a effettuare i pagamenti previsti dal contratto ("Lease Liability") rilevate da Saipem in un'apposita voce "Passività per leasing" con la suddivisione della quota tra lungo e breve termine;
  • ≥ nel conto economico: (i) degli ammortamenti dell'attività per diritto d'uso (tra i costi operativi) suddivisa per classi di attività nelle Note illustrative al bilancio e degli interessi passivi maturati sulla "Lease Liability" (nella sezione finanziaria). Nel conto economico sono inoltre rilevati i canoni relativi ai contratti di leasing che rispondono ai requisiti di breve durata ("short-term") e di modico valore ("low-value"), e i pagamenti variabili legati all'utilizzo di asset, non inclusi nella determinazione del "Right of Use/Lease Liability;
  • ≥ nel rendiconto finanziario si determinano i seguenti effetti: (a) una modifica del flusso di cassa netto da attività operativa accoglie gli esborsi per interessi passivi sulla "Lease Liability"; (b) una modifica del flusso di cassa netto da attività di finanziamento che accoglie gli esborsi connessi al rimborso della quota capitale della "Lease liability".

Le principali fattispecie contrattuali relative ai beni in leasing, collegate a specifiche categorie di asset che interessano la maggior parte della realtà di Saipem, sono le seguenti:

  • ≥ mezzi navali per lo svolgimento di progetti della Divisione Engineering & Construction Offshore e Drilling Offshore;
  • ≥ contratti di affitto di immobili;
  • ≥ aree industriali e yard di fabbricazione a supporto di progetti della Divisione Engineering & Construction Onshore;
  • ≥ equipment a supporto di progetti della Divisione Engineering & Construction Onshore;
  • ≥ auto e dotazioni di ufficio.

Relativamente ai contratti per servizi stipulati da Saipem SpA, viene effettuata un'approfondita analisi al fine di individuare la presenza di eventuali "embedded lease" al loro interno.

Attività immateriali

Le attività immateriali riguardano le attività identificabili prive di consistenza fisica, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri, nonché il goodwill. L'identificabilità è definita con riferimento alla possibilità di distinguere l'attività immateriale acquisita dal goodwill; questo requisito è soddisfatto, di norma, quando: (i) l'attività immateriale è riconducibile a un diritto legale o contrattuale, oppure (ii) l'attività è separabile, ossia può essere ceduta, trasferita, data in affitto o scambiata autonomamente, oppure come parte integrante di altre attività. Il controllo su un'attività immateriale da parte dell'impresa consiste nella potestà di usufruire dei benefici economici futuri derivanti dall'attività e nella possibilità di limitarne l'accesso ad altri. Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione determinato secondo i criteri indicati per le attività materiali.

Non è ammesso effettuare rivalutazioni delle attività immateriali, neanche in applicazione di leggi specifiche.

Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa; per il valore da ammortizzare e per la recuperabilità del loro valore di iscrizione valgono i criteri indicati al punto "Attività materiali".

Il goodwill e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore.

Con riferimento al goodwill, la verifica è effettuata a livello della CGU alla quale il goodwill si riferisce. La CGU è il più piccolo aggregato di attività (incluso il goodwill stesso) che genera flussi finanziari in entrata e in uscita ampiamente indipendenti dai flussi finanziari generati da altre attività o gruppi di attività e sulla base del quale la Direzione Aziendale valuta la redditività del business. Quando il valore di iscrizione della CGU comprensivo del goodwill a essa attribuita, determinato tenendo conto delle eventuali svalutazioni degli asset correnti e non correnti che fanno parte della CGU, è superiore al suo valore recuperabile2, tale differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria al goodwill fino a concorrenza del suo ammontare; l'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto al goodwill è imputata pro-quota al valore di libro degli altri asset a vita utile definita che costituiscono la CGU. Le svalutazioni del goodwill non sono oggetto di ripristino di valore3.

Le attività immateriali sono eliminate contabilmente al momento della loro dismissione tramite alienazioni o radiazioni; il relativo utile o perdita è rilevato a conto economico.

(2) Per la definizione di valore recuperabile si veda il punto "Attività materiali".

(3) La svalutazione rilevata in un periodo infrannuale non è oggetto di storno anche nel caso in cui, sulla base delle condizioni esistenti in un periodo infrannuale successivo, la svalutazione sarebbe stata minore, ovvero non rilevata.

Costi di sviluppo tecnologico

I costi di sviluppo sono iscritti all'attivo patrimoniale quando la società è in grado di dimostrare:

  • (a) la fattibilità tecnica di completare l'attività immateriale e usarla o venderla;
  • (b) l'intenzione di completare l'attività immateriale in modo da essere disponibile per l'uso o per la vendita;
  • (c) la capacità di usare o vendere l'attività immateriale;

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  • (d) in quale modo l'attività immateriale genererà benefici economici futuri probabili;
  • (e) la disponibilità di risorse tecniche, finanziarie o di altro tipo adeguate per completare lo sviluppo e per l'utilizzo o la vendita dell'attività immateriale;
  • (f) la capacità di valutare attendibilmente il costo attribuibile all'attività immateriale durante lo sviluppo.

Contributi

I contributi in conto capitale sono rilevati quando esiste la ragionevole certezza che saranno realizzate le condizioni previste per la loro concessione e sono rilevati sistematicamente in conto economico a riduzione del prezzo di acquisto o del costo di produzione delle attività cui si riferiscono, in funzione della loro vita utile.

I contributi in conto esercizio sono rilevati a conto economico per competenza, coerentemente con il sostenimento dei costi cui sono correlati.

Attività finanziarie

In funzione delle caratteristiche dello strumento e del modello di business adottato per la loro gestione le attività finanziarie sono classificate nelle seguenti categorie: (i) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato; (ii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti tra le altre componenti dell'utile complessivo (di seguito anche OCI); (iii) attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico. Successivamente alla rilevazione iniziale la loro classificazione viene mantenuta, salvo che il Gruppo modifichi il proprio modello di business per la loro gestione.

La rilevazione iniziale avviene al fair value, al netto dei costi direttamente attribuibili all'acquisizione o emissione dell'attività finanziaria. Per i crediti commerciali privi di una significativa componente finanziaria il valore di rilevazione iniziale è rappresentato dal prezzo della transazione.

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie che generano flussi di cassa contrattuali rappresentativi esclusivamente di pagamenti di capitale e interessi sono valutate al costo ammortizzato se possedute con la finalità di incassarne i flussi di cassa contrattuali (cd. business model held to collect).

L'applicazione del metodo del costo ammortizzato comporta la rilevazione a conto economico degli interessi attivi determinati sulla base del tasso di interesse effettivo delle differenze di cambio e delle eventuali svalutazioni4 (v. punto "Svalutazioni di attività finanziarie").

Differentemente sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a "OCI (di seguito anche FVTOCI) le attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito il cui modello di business prevede la possibilità sia di incassare i flussi di cassa contrattuali sia di realizzarne il valore mediante la cessione (cd. business model held to collect and sell). In tal caso sono rilevati: (i) a conto economico gli interessi attivi, calcolati utilizzando il tasso di interesse effettivo, le differenze di cambio e le svalutazioni (v. punto "Svalutazioni di attività finanziarie"); (ii) a patrimonio netto, nella voce OCI le variazioni di fair value dello strumento. L'ammontare cumulato delle variazioni di fair value, imputato nella riserva di patrimonio netto che accoglie le altre componenti di utile complessivo, è oggetto di reversal a conto economico all'atto dell'eliminazione contabile dello strumento.

Un'attività finanziaria rappresentativa di uno strumento di debito che non è valutata al costo ammortizzato o al FVTOCI è valutata al fair value con imputazione degli effetti a conto economico (di seguito FVTPL); rientrano in tale categoria le attività finanziarie possedute con finalità di trading. Gli interessi attivi maturati su attività finanziarie destinate al trading concorrono alla valutazione complessiva del fair value dello strumento e sono rilevati, all'interno dei "Proventi (oneri) finanziari".

Svalutazioni di attività finanziarie

La valutazione della recuperabilità delle attività finanziarie rappresentative di strumenti di debito non valutate al fair value con effetti a conto economico è effettuata sulla base del cosiddetto expected credit loss model.

In particolare, le perdite attese sono determinate, generalmente, sulla base del prodotto tra: (i) l'esposizione vantata verso la controparte al netto delle relative mitiganti (cd. Exposure at Default o EAD); (ii) la probabilità che la controparte non ottemperi alla propria obbligazione di pagamento (cd. Probability of Default o PD); (iii) la stima, in termini percentuali, della quantità di credito che non si riuscirà a recuperare in caso di default (cd. Loss Given Default o LGD).

Il modello gestionale adottato dal Gruppo prevede l'approccio semplificato per i crediti commerciali, in quanto non contengono una significativa componente finanziaria. Questo approccio prescrive la valutazione del fondo copertura perdite per un importo pari alle perdite attese lungo l'intera vita del credito. Tale approccio utilizza la probabilità di default dei clienti basata su dati di mercato osservabili e su valutazioni raccolte da info-provider per la quantificazione delle perdite attese. Agli accantonamenti al fondo svalutazione crediti effettuati dopo un'analisi dei singoli crediti scaduti, che di fatto sconta già una vista prospettica di progetto, si affianca una valutazione sul merito creditizio del cliente effettuata centralmente dalla Corporate sul portafoglio crediti "in bonis" e su quelli scaduti da non più di dodici mesi e comunicata alle società al fine di consentire la determinazione e la rilevazione contabile dell'effetto nelle situazioni periodiche.

Nello specifico, il modello Saipem si articola come segue:

≥ l'Exposure at Default (EAD) di Saipem è applicata ai crediti commerciali (ivi inclusi gli stanziamenti) e alle attività contrattuali per lavori su ordinazione e considera gli effetti connessi con mitiganti in grado di ridurre l'esposizione (poste di debito utilizzabili a compensazione, anticipi, ecc.) escludendo in particolare dal calcolo i crediti oggetto di contenzioso in quanto soggetti a

(4) I crediti e le altre attività finanziarie valutati al costo ammortizzato sono esposti al netto del relativo fondo svalutazione.

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valutazioni tecnico-legali specifiche. Rientrano inoltre nel perimetro di analisi i crediti di natura finanziaria (titoli e obbligazioni detenuti dal Gruppo e valutati al costo ammortizzato) e le giacenze di cassa detenuta dal Gruppo;

  • ≥ per quanto attiene l'individuazione del momento del Default, la metodologia lo determina convenzionalmente come il minore tra la data in cui l'insolvenza del cliente è acclarata e il termine di 365 giorni dalla scadenza del credito. Tale termine è coerente con le dinamiche del ciclo attivo del business per commessa in cui Saipem opera;
  • ≥ la Probability of Default (PD) è calcolata su dati di mercato osservabili (credit spread su emissioni obbligazionarie, Credit Default Swap, ecc.) raccolti da info-provider qualificati. Essa è fatta pari al 100% nel momento del Default;
  • ≥ per la quantificazione della Loss Given Default (LGD), l'approccio utilizzato si fonda sugli standard di mercato che valutano il Recovery Ratio (RR) al 40% dell'esposizione; ne segue che l'LGD è calibrata a (100%-RR) ovvero (100%-40%) -60%.

I crediti commerciali e gli altri crediti sono presentati nello stato patrimoniale al netto del relativo fondo svalutazione. Le svalutazioni di tali crediti sono rilevate nel conto economico, al netto degli eventuali ripristini di valore, nella voce "Riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali e altri crediti".

PARTECIPAZIONI

Le partecipazioni in imprese controllate, in imprese collegate e in imprese classificate come Joint Venture, differenti da quelle possedute per la vendita, sono valutate e iscritte al costo di acquisto comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione. In relazione invece alle partecipazioni in imprese classificate come Joint Operation, si rilevano le attività, le passività, i costi e i ricavi in base alla propria interessenza nell'accordo.

In presenza di eventi che fanno presumere una riduzione di valore, la recuperabilità del valore di iscrizione delle partecipazioni è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso. In assenza di un accordo di vendita vincolante, il fair value è stimato sulla base dei valori espressi da un mercato attivo, da transazioni recenti, ovvero sulla base delle migliori informazioni disponibili per riflettere l'ammontare che l'impresa potrebbe ottenere dalla vendita dell'asset. Il valore d'uso è generalmente determinato, nei limiti della corrispondente frazione del patrimonio netto dell'impresa partecipata desunto dal bilancio sub-consolidato.

Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il patrimonio netto è rilevato in un apposito fondo nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite nei confronti dell'impresa partecipata o comunque a coprire le sue perdite.

Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le partecipazioni valutate al costo sono rivalutate nei limiti delle svalutazioni effettuate con imputazione dell'effetto a conto economico alla voce "Altri proventi (oneri) su partecipazioni".

La cessione di quote di partecipazione che comporta la perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole sulla partecipata determina la rilevazione a conto economico: (i) dell'eventuale plusvalenza/minusvalenza calcolata come differenza tra il corrispettivo ricevuto e la corrispondente frazione del valore di iscrizione ceduta; (ii) dell'effetto della rivalutazione dell'eventuale partecipazione residua mantenuta per allinearla al relativo fair value; (iii) degli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi alla partecipata per i quali sia previsto il rigiro a conto economico5. Il valore dell'eventuale partecipazione mantenuta, allineato al relativo fair value alla data di perdita del controllo congiunto o dell'influenza notevole, rappresenta il nuovo valore di iscrizione e pertanto il valore di riferimento per la successiva valutazione secondo i criteri di valutazione applicabili.

Con riferimento alle partecipazioni in società classificate come joint operation, nel bilancio di esercizio è rilevata la quota di spettanza Saipem delle attività/passività e dei ricavi/costi delle joint operation sulla base degli effettivi diritti e obbligazioni rivenienti dagli accordi contrattuali. Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività/passività e i ricavi/costi afferenti alla joint operation sono valutati in conformità ai criteri di valutazione applicabili alla singola fattispecie.

Le altre partecipazioni iscritte tra le attività non correnti sono valutate al fair value con imputazione degli effetti alla riserva di patrimonio netto afferente le "Altre componenti del conto economico complessivo"; le variazioni del fair value rilevate nel patrimonio netto sono imputate a conto economico all'atto della svalutazione o del realizzo. Quando le partecipazioni non sono quotate in un mercato non regolamentato e il fair value non può essere attendibilmente determinato, le stesse sono valutate al costo rettificato per perdite di valore; le perdite di valore non sono oggetto di ripristino.

Le partecipazioni possedute per la vendita sono valutate al minore tra valore di iscrizione e il loro fair value, ridotto degli oneri di vendita.

Strumenti finanziari derivati e hedge accounting

Un contratto derivato è uno strumento finanziario: (i) il cui valore cambia in funzione dei cambiamenti di uno specifico tasso di interesse, prezzo di un titolo o di un bene, tasso di cambio di valuta estera, indice di prezzi o di tassi, rating di un credito o altra variabile; (ii) che richiede un investimento netto iniziale nullo o limitato; (iii) che è regolato a una data futura.

Gli strumenti finanziari derivati, ivi inclusi quelli impliciti (cd. embedded derivative) oggetto di separazione dal contratto principale, sono attività e passività rilevate al fair value.

Saipem, coerentemente con la finalità economica delle coperture effettuate, procede ove possibile a designare i contratti derivati come strumenti di copertura. Il fair value degli strumenti finanziari derivati incorpora gli aggiustamenti che riflettono il nonperformance risk delle controparti della transazione (v. successivo punto "Valutazioni al fair value").

La designazione del fair value dei contratti derivati come strumento di copertura esclude tali aggiustamenti ed è limitata alla sola componente spot dei contratti. In particolare, le società del Gruppo sottoscrivono i derivati intercompany con Saipem Finance International BV (SAFI) con l'obiettivo di coprire il rischio cambio derivante da futuri e altamente probabili ricavi e costi in valuta di commessa. SAFI a sua volta, in un'ottica di ottimizzazione dell'operatività, effettua un ruolo di consolidamento e netting dei derivati richiesti e procede con la negoziazione a mercato.

(5) Al contrario, gli eventuali valori rilevati nelle altre componenti del conto economico complessivo relativi all'ex controllata congiunta o collegata, per i quali non è previsto il rigiro a conto economico, sono imputati agli utili a nuovo.

I derivati negoziati dalle società con SAFI sono considerati come strumenti di copertura di flusso finanziario (cash flow hedge) di programmata operazione altamente probabile (highly probable forecast transaction) ogni qualvolta le condizioni per l'applicazione dell'hedge accounting siano rispettate. L'elemento coperto è identificato nei ricavi e costi in valuta di commessa.

Nell'ambito della strategia e degli obiettivi definiti per la gestione del rischio, la qualificazione delle operazioni come di copertura richiede: (i) la verifica dell'esistenza di una relazione economica tra l'oggetto coperto e lo strumento di copertura; (ii) la verifica che l'effetto del rischio di credito non prevalga sulle variazioni di valore risultanti dalla relazione economica; (iii) la definizione di un hedge ratio coerentemente con gli obiettivi di gestione del rischio, nell'ambito della strategia di risk management definita, operando, ove necessario, le appropriate azioni di ribilanciamento (cd. rebalancing).

Le modifiche degli obiettivi di risk management, o il venir meno delle condizioni indicate in precedenza per la qualificazione delle operazioni come di copertura, determinano la l'interruzione prospettica, totale o parziale della copertura.

Quando i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge; es. copertura della variabilità dei flussi di cassa di attività/passività per effetto delle oscillazioni dei tassi di cambio), le variazioni del fair value dei derivati considerate efficaci limitatamente alla componente spot dei contratti, sono inizialmente rilevate nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti dell'utile complessivo e successivamente iscritte a conto economico coerentemente agli effetti economici prodotti dall'operazione coperta

Gli strumenti finanziari derivati vengono altresì sottoscritti dal Gruppo Saipem per coprire il rischio derivante dalla previsione di acquisto delle commodity nell'ambito delle attività di progetto e il rischio tasso di interesse derivante dalla stipula di finanziamenti a tasso variabile.

Anche in questi casi Saipem procede, ove possibile, a designare tali derivati come strumenti di copertura (cash flow hedge) il cui fair value è inizialmente rilevato nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti dell'utile complessivo e successivamente riclassifcato a conto economico al manifestarsi degli effetti economici prodotti dall'oggetto coperto. Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura, ivi incluse le eventuali componenti inefficaci degli strumenti derivati di copertura, sono rilevate a conto economico. In particolare, le variazioni del fair value dei derivati non di copertura su tassi di interesse e su valute sono rilevate nella voce di conto economico "Proventi (oneri) finanziari"; differentemente, le variazioni del fair value degli strumenti finanziari derivati non di copertura su commodity sono rilevate nella voce di conto economico "Altri proventi (oneri) operativi".

Attività destinate alla vendita e discontinued operation

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Le attività non correnti e le attività correnti e non correnti dei gruppi in dismissione sono classificate come destinate alla vendita, se il relativo valore di iscrizione sarà recuperato principalmente attraverso la vendita, anziché attraverso l'uso continuativo. Questa condizione si considera rispettata quando la vendita è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per una vendita immediata nelle sue attuali condizioni. In presenza di un programma di vendita di una controllata che comporta la perdita del controllo, tutte le attività e passività di tale partecipata sono classificate come destinate alla vendita, a prescindere dal fatto che, dopo la cessione, si mantenga o meno una quota di partecipazione.

Le attività non correnti destinate alla vendita, le attività correnti e non correnti afferenti a gruppi in dismissione e le passività direttamente associabili sono rilevate nello stato patrimoniale separatamente dalle altre attività e passività dell'impresa.

Immediatamente prima della classificazione come destinate alla vendita, le attività e le passività rientranti in un gruppo in dismissione sono valutate secondo i principi contabili a esse applicabili. Successivamente, le attività non correnti destinate alla vendita non sono oggetto di ammortamento e sono valutate al minore tra il valore di iscrizione e il relativo fair value, ridotto degli oneri di vendita.

La classificazione di una partecipazione valutata secondo il metodo del patrimonio netto, o di una quota di tale partecipazione, come attività destinata alla vendita, implica la sospensione dell'applicazione di tale criterio di valutazione all'intera partecipazione o alla sola quota classificata come attività destinata alla vendita; pertanto, in queste fattispecie la valutazione avviene al minore tra il valore di iscrizione, rappresentato dal valore derivante dell'applicazione del metodo del patrimonio netto alla data della riclassifica, e il fair value. Le eventuali quote di partecipazione non classificate come attività destinate alla vendita continuano a essere valutate secondo il metodo del patrimonio netto fino alla conclusione del programma di vendita. Successivamente alla cessione, la quota di partecipazione residua è valutata applicando i criteri indicati al precedente punto "Partecipazioni minoritarie", salvo che la stessa, in relazione alla classificazione attribuita, continui a essere valutata secondo il metodo del patrimonio netto.

L'eventuale differenza tra il valore di iscrizione delle attività non correnti e il fair value ridotto degli oneri di vendita è imputata a conto economico come svalutazione; le eventuali successive riprese di valore sono rilevate sino a concorrenza delle svalutazioni rilevate in precedenza, ivi incluse quelle riconosciute anteriormente alla qualificazione dell'attività come destinata alla vendita.

Le attività non correnti classificate come destinate alla vendita e i gruppi in dismissione, costituiscono una discontinued operation se, alternativamente: (i) rappresentano un ramo autonomo di attività significativo o un'area geografica di attività significativa; (ii) fanno parte di un programma di dismissione di un significativo ramo autonomo di attività o un'area geografica di attività significativa; o (iii) sono una controllata acquisita esclusivamente al fine della sua vendita. I risultati delle discontinued operation, nonché l'eventuale plusvalenza/minusvalenza realizzata a seguito della dismissione, sono indicati distintamente nel conto economico in un'apposita voce, al netto dei relativi effetti fiscali; i valori economici delle discontinued operation sono indicati anche per gli esercizi posti a confronto.

Quando si verificano eventi che non consentono più di classificare le attività non correnti o i gruppi in dismissione come destinati alla vendita, gli stessi sono riclassificati nelle rispettive voci di stato patrimoniale e rilevati al minore tra: (i) il valore di iscrizione alla data di classificazione come destinati alla vendita, rettificato degli ammortamenti, svalutazioni e riprese di valore che sarebbero stati rilevati qualora le attività o il gruppo in dismissione non fossero stati qualificati come destinati alla vendita; e (ii) il valore recuperabile alla data della riclassifica. Analogamente in caso di interruzione del piano di cessione, la rideterminazione dei valori sin dal momento della classificazione come held for sale/discontinued operation interessa anche le partecipazioni, ovvero le loro quote, precedentemente classificate come destinate alla cessione/discontinued operation.

Passività finanziarie

Le passività finanziarie, diverse dagli strumenti derivati, sono rilevate inizialmente al fair value del corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili, e sono successivamente valutate con il metodo del costo ammortizzato (v. punto precedente "Attività finanziarie").

Compensazione di attività e passività finanziarie

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Le attività e passività finanziarie sono compensate nello stato patrimoniale quando si ha il diritto legale alla compensazione, correntemente esercitabile, e si ha l'intenzione di regolare il rapporto su base netta (ovvero di realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività).

Eliminazione contabile di attività e passività finanziarie

Le attività finanziarie cedute sono eliminate dall'attivo patrimoniale quando i diritti contrattuali connessi all'ottenimento dei flussi di cassa associati allo strumento finanziario sono realizzati, scaduti, ovvero trasferiti a titolo definitivo a terzi. Le passività finanziarie sono eliminate quando sono estinte, ovvero quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.

Fondi per rischi e oneri

I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell'esercizio sono indeterminati nell'ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando: (i) esiste un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato; (ii) è probabile che l'adempimento dell'obbligazione sia oneroso; (iii) l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa ragionevolmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione, ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio; gli accantonamenti relativi a contratti onerosi sono iscritti al minore tra il costo necessario per l'adempimento dell'obbligazione, al netto dei benefici economici attesi derivanti dal contratto, e il costo per la risoluzione del contratto. Le revisioni di stima dei fondi sono imputate nella medesima voce di conto economico che ha precedentemente accolto l'accantonamento.

Le perdite previste nel completamento di una commessa sono riconosciute nella loro interezza nell'esercizio in cui le stesse sono considerate probabili e sono accantonate tra i fondi per rischi e oneri.

I costi che l'impresa prevede di sostenere per attuare programmi di ristrutturazione sono iscritti nell'esercizio in cui viene definito formalmente il programma e si è generata nei soggetti interessati la valida aspettativa che la ristrutturazione avrà luogo.

Nelle note illustrative al bilancio consolidato sono descritte, ove richiesto, le passività potenziali rappresentate da: (i) obbligazioni possibili, ma non probabili, derivanti da eventi passati, la cui esistenza sarà confermata solo al verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti non totalmente sotto il controllo dell'impresa; (ii) obbligazioni attuali derivanti da eventi passati il cui ammontare non può essere stimato attendibilmente o il cui adempimento è probabile che non sia oneroso.

Benefici per i dipendenti

I benefici per i dipendenti sono le remunerazioni erogate dall'impresa in cambio dell'attività lavorativa svolta dal dipendente o in virtù della cessazione del rapporto di lavoro.

I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi, ancorché non formalizzati, che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi "a contributi definiti" e programmi "a benefici definiti". Nei programmi a contributi definiti l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi allo Stato, ovvero a un patrimonio o a un'entità giuridicamente distinta (cd. fondo), è determinata sulla base dei contributi dovuti.

La passività relativa ai programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all'ottenimento dei benefici.

Gli interessi netti (cd. net interest) includono la componente di rendimento delle attività al servizio del piano e del costo per interessi da rilevare a conto economico. Il net interest è determinato applicando alle passività, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, il tasso di sconto definito per le passività; il net interest di piani a benefici definiti è rilevato tra i "Proventi (oneri) finanziari".

Per i piani a benefici definiti sono rilevate nel prospetto del conto economico complessivo le variazioni di valore della passività netta (cd. rivalutazioni) derivanti da utili (perdite) attuariali, conseguenti a variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate o a rettifiche basate sull'esperienza passata, e dal rendimento delle attività al servizio del piano differente dalla componente inclusa nel net interest. Le rivalutazioni della passività netta per benefici definiti, rilevate nella riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti del conto economico complessivo, non sono successivamente riclassificate a conto economico.

Le obbligazioni relative a benefici a lungo termine sono determinate adottando ipotesi attuariali; gli effetti derivanti dalle rivalutazioni sono rilevati interamente a conto economico.

Pagamenti basati su azioni

Il costo lavoro include, coerentemente alla natura sostanziale di retribuzione che assume, il costo dei piani di incentivazione con pagamento basato su azioni. Il costo dell'incentivazione è determinato con riferimento al fair value degli strumenti attribuiti e alla previsione del numero di azioni che saranno effettivamente assegnate; la quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione (vesting period ed eventuale periodo di co-investimento6), ossia il periodo intercorrente tra la data dell'attribuzione e la data di assegnazione.

(6) Il vesting period è il periodo intercorrente tra la data di assunzione dell'impegno e la data in cui le azioni sono assegnate. Il periodo di co-investimento è il periodo biennale, a decorrere dal primo giorno successivo al termine del periodo di vesting, applicabile solo ai beneficiari identificati come risorse strategiche a fronte del soddisfacimento della condizione di performance.

I piani prevedono quali condizioni per l'erogazione delle azioni il raggiungimento di obiettivi di business e/o di mercato; quando l'ottenimento del beneficio è connesso anche a condizioni diverse da quelle di mercato, la stima relativa a tali condizioni è riflessa adeguando, lungo il vesting period, il numero di azioni che si prevede saranno effettivamente assegnate.

Il fair value delle azioni sottostanti il piano di incentivazione è determinato secondo le disposizioni dettate dai principi contabili internazionali, in particolare dall'IFRS 2, utilizzando modelli forniti da info-provider e non è oggetto di rettifica negli esercizi successivi. Al termine del vesting period, nel caso in cui il piano non assegni azioni ai partecipanti per il mancato raggiungimento delle condizioni di performance, la quota del costo afferente le condizioni di mercato non è oggetto di reversal a conto economico.

Azioni proprie

Le azioni proprie, ivi incluse quelle detenute al servizio di piani di incentivazione azionaria, sono rilevate al costo e iscritte a riduzione del patrimonio netto. Gli effetti economici derivanti dalle eventuali vendite successive sono rilevati nel patrimonio netto.

Ricavi da contratti con la clientela

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La rilevazione dei ricavi da contratti con la clientela è basata sui seguenti cinque step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation, rappresentate dalle promesse contrattuali a trasferire beni e/o servizi a un cliente; (iii) determinazione del prezzo della transazione; (iv) allocazione del prezzo della transazione alle performance obligation identificate sulla base del prezzo di vendita "stand alone" di ciascun bene o servizio; (v) rilevazione del ricavo quando la relativa performance obligation risulta soddisfatta, ossia all'atto del trasferimento al cliente del bene o servizio promesso; il trasferimento si considera completato quando il cliente ottiene il controllo del bene o del servizio, che può avvenire nel continuo in un lasso di tempo diluito e prolungato ("over time") come nel caso delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine, oppure in uno specifico momento temporale ("at a point in time").

In considerazione della natura dei contratti e della tipologia dei lavori, l'avanzamento delle commesse a lungo termine è determinato mediante l'utilizzo di un metodo basato sugli input in base alla percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati da contratto (metodo del cost-to-cost); i ricavi relativi sono rilevati "over time". Tale metodologia è applicata in particolare ai contratti delle divisioni Engineering & Construction Onshore e Offshore.

I ricavi di commessa comprendono il valore iniziale dei ricavi concordati nel contratto, le richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori previsti contrattualmente (change orders) e le revisioni prezzi richieste derivanti da richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da maggiori oneri sostenuti per ragioni imputabili al committente (claims). Change orders e claims (pending revenue) sono inclusi nell'ammontare dei ricavi quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento nell'oggetto e/o nel prezzo, ancorché non ci sia ancora accordo sulla loro definizione, e comunque entro l'ammontare di 30 milioni di euro. Eventuali pending revenue iscritti per un periodo superiore all'anno, senza evoluzioni nelle trattative con il cliente nonostante la fiducia del business nel recupero, vengono svalutati. Importi superiori ai 30 milioni di euro sono iscritti solo se supportati da perizie tecnicolegali esterne.

Relativamente ai servizi di perforazione, viene effettuata una competenziazione delle differenti tariffe previste contrattualmente in relazione: (i) alle diverse fasi operative nell'ambito della performance obligation (cosiddette fasi di mobilisation/operation/ demobilisation) qualora previste contrattualmente, indipendentemente dai giorni di effettivo utilizzo del mezzo; (ii) alle eventuali estensioni del contratto, laddove una modifica di prezzo non comporta la definizione di un nuovo contratto, ma la prosecuzione di quello originario.

In presenza di contratti di concessione di licenze e brevetti, il trattamento contabile dei ricavi deve essere valutato differentemente a seconda che si tratti del trasferimento di un "diritto d'uso" o di un "diritto d'accesso".

Nel primo caso infatti si è di fronte a una performance obligation nei confronti del cliente che si esaurisce nel momento del rilascio, cosa che richiede la rilevazione dei ricavi in un momento unico ("at a point in time"), mentre nel secondo caso il diritto di accesso da parte del cliente durante il periodo di esercizio della licenza fa sì che la performance obligation sia soddisfatta nel corso del tempo e che i ricavi siano quindi rilevati a commessa lungo la sua durata ("over time").

I corrispettivi pattuiti, qualora espressi in valuta estera, sono calcolati tenendo conto dei cambi con cui sono state effettuate le relative coperture valutarie che qualificano per l'"hedge accounting" o in caso contrario al cambio di fine esercizio; la medesima metodologia viene applicata per i costi espressi in valuta estera. Gli stanziamenti di ricavi relativi a servizi parzialmente resi sono rilevati per il corrispettivo maturato, sempreché sia possibile determinarne attendibilmente lo stadio di completamento e non sussistano incertezze di rilievo sull'ammontare e sull'esistenza del ricavo; diversamente sono rilevati nei limiti dei costi sostenuti recuperabili. Gli stanziamenti per fatture da emettere, i cui corrispettivi sono pattuiti in moneta estera, sono iscritti al controvalore in euro al cambio corrente alla data di accertamento dello stato di avanzamento dei lavori in contraddittorio con il committente (accettazione SAL); tale valore viene rettificato per tenere conto del differenziale di cambio maturato sulle coperture che qualificano come "hedge accounting".

Non sono considerati ricavi i corrispettivi ricevuti o da ricevere per conto terzi.

Costi

I costi sono riconosciuti quando relativi a beni ricevuti e servizi resi.

I costi per il personale comprendono l'ammontare delle retribuzioni corrisposte, gli accantonamenti per fondi pensione e per ferie maturate e non godute, gli oneri previdenziali e assistenziali in applicazione dei contratti e della legislazione vigente.

I costi volti all'acquisizione di nuove conoscenze o scoperte, allo studio di prodotti o processi alternativi, di nuove tecniche o modelli, alla progettazione e costruzione di prototipi o, comunque, sostenuti per altre attività di ricerca scientifica o di sviluppo tecnologico, sono generalmente considerati costi correnti e rilevati a conto economico nell'esercizio di sostenimento; tali costi vengono iscritti nell'attivo patrimoniale (v. anche punto "Attività immateriali") solo quando rispettano le condizioni descritte al precedente punto "Costi di sviluppo tecnologico".

I costi direttamente connessi all'acquisto di equipment specifici e all'utilizzo di un asset su uno specifico progetto sono capitalizzati e ammortizzati lungo la durata dello stesso e rientrano nell'avanzamento delle attività contrattuali.

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I costi di approntamento dei mezzi di perforazione sono rilevati per competenza in correlazione all'ottenimento dei rispettivi ricavi e quindi riscontati lungo la durata del progetto sul quale sono impiegati.

I costi di partecipazione alle gare sono interamente riconosciuti nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti.

Differenze di cambio

I ricavi e i costi relativi a operazioni in valuta diversa da quella funzionale sono iscritti al cambio corrente del giorno in cui l'operazione è compiuta.

Le attività e passività monetarie in valuta diversa da quella funzionale sono convertite nella valuta funzionale applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento con imputazione dell'effetto a conto economico nella voce "Proventi (oneri) finanziari". Le attività e passività non monetarie espresse in valuta diversa da quella funzionale valutate al costo sono iscritte al cambio di rilevazione iniziale; quando la valutazione è effettuata al fair value, ovvero al valore recuperabile o di realizzo, è adottato il cambio corrente alla data di determinazione di tale valore.

Dividendi

I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'assemblea, salvo quando sia ragionevolmente certa la cessione delle azioni prima dello stacco della cedola.

Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile; il debito previsto è rilevato alla voce "Passività per imposte sul reddito correnti". I debiti e i crediti tributari per imposte sul reddito sono rilevati al valore che si prevede di pagare/recuperare alle/dalle autorità fiscali applicando le aliquote e le normative fiscali vigenti o sostanzialmente approvate alla data di chiusura dell'esercizio.

Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali sulla base delle aliquote e della normativa applicabili negli esercizi in cui la differenza temporanea si annullerà, approvate o sostanzialmente approvate alla data di chiusura dell'esercizio di riferimento del bilancio. L'iscrizione di attività per imposte anticipate è effettuata quando il loro recupero è considerato probabile; in particolare la recuperabilità delle imposte anticipate è considerata probabile quando si prevede la disponibilità di un reddito imponibile, nell'esercizio in cui si annullerà la differenza temporanea, tale da consentire di attivare la deduzione fiscale. Analogamente, nei limiti della loro recuperabilità, sono rilevati i crediti di imposta non utilizzati e le imposte anticipate sulle perdite fiscali. La recuperabilità delle attività per imposte anticipate è verificata con periodicità almeno annuale.

Le attività per imposte sul reddito caratterizzate da elementi di incertezza sono rilevate quando il loro ottenimento è ritenuto probabile.

In relazione alle differenze temporanee imponibili associate a partecipazioni in società controllate e collegate, nonché in accordi a controllo congiunto, la relativa fiscalità differita passiva non viene rilevata nel caso in cui il partecipante sia in grado di controllare il rigiro delle differenze temporanee e sia probabile che esso non si verifichi nel futuro prevedibile.

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti e sono compensate a livello di singola impresa se riferite a imposte compensabili. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce "Attività per imposte anticipate"; se passivo, alla voce "Passività per imposte differite".

Tra le attività e le passività per imposte sul reddito sono rilevati gli effetti dei trattamenti fiscali incerti con rischiosità probabile.

Quando i risultati delle operazioni sono rilevati direttamente a patrimonio netto, le relative imposte correnti, anticipate e differite, sono anch'esse rilevate al patrimonio netto.

Valutazioni al fair value

Il fair value è il corrispettivo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare transazione tra operatori di mercato indipendenti, consapevoli e disponibili (ossia non in una liquidazione forzosa o in una vendita sottocosto) alla data di valutazione (cd. "exit price").

La determinazione del fair value è basata sulle condizioni di mercato esistenti alla data della valutazione e sulle assunzioni degli operatori di mercato ("market-based").

La valutazione del fair value presuppone che l'attività o la passività sia scambiata nel mercato principale o, in assenza dello stesso, nel più vantaggioso a cui l'impresa ha accesso, indipendentemente dall'intenzione della società di vendere l'attività o di trasferire la passività oggetto di valutazione.

Quando il prezzo di mercato non è direttamente rilevabile e non è altresì rilevabile un prezzo per un'attività o una passività identica, il fair value viene calcolato applicando un'altra tecnica di valutazione che massimizzi l'utilizzo di input osservabili rilevanti e riduca al minimo l'utilizzo di input non osservabili. Poiché il fair value è un criterio di valutazione di mercato, esso viene determinato adottando quelle assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero per determinare il prezzo dell'attività o della passività, incluse le assunzioni circa i rischi. Di conseguenza, l'intenzione di detenere un'attività o di estinguere una passività (o di adempiere in altro modo) non è rilevante ai fini della valutazione del fair value.

La determinazione del fair value di un'attività non finanziaria è effettuata considerando la capacità degli operatori di mercato di generare benefici economici impiegando tale attività nel suo massimo e migliore utilizzo, o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e migliore utilizzo. La determinazione del massimo e migliore utilizzo dell'attività è effettuata dal punto di vista degli operatori di mercato, anche nell'ipotesi in cui l'impresa intenda effettuarne un utilizzo differente. Si presume che l'utilizzo corrente da parte della società di un'attività non finanziaria sia il massimo e migliore utilizzo della stessa, a meno che il mercato o altri fattori non suggeriscano che un differente utilizzo da parte degli operatori di mercato sia in grado di massimizzarne il valore.

La valutazione del fair value di una passività, sia finanziaria che non finanziaria, o di un proprio strumento rappresentativo del capitale, in assenza di un prezzo quotato, è effettuata considerando la valutazione della corrispondente attività posseduta da un operatore di mercato alla data della valutazione.

Il fair value degli strumenti finanziari è determinato considerando il rischio di credito della controparte di un'attività finanziaria (cd. "Credit Valuation Adjustment" o CVA) e il rischio di inadempimento di una passività finanziaria da parte dell'entità stessa (cd. "Debit Valuation Adjustment" o DVA).

In assenza di quotazioni di mercato disponibili, il fair value è determinato utilizzando tecniche di valutazione, adeguate alle circostanze, che massimizzino l'uso di input osservabili rilevanti, riducendo al minimo l'utilizzo di input non osservabili.

Schemi di bilancio7

Le voci dello stato patrimoniale sono classificate in correnti e non correnti, quelle del conto economico sono classificate per natura8.

Il prospetto del conto economico complessivo indica il risultato economico integrato dei proventi e oneri che per espressa disposizione degli IFRS sono rilevati direttamente a patrimonio netto.

Il prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto presenta l'utile (perdita) complessivo dell'esercizio, le operazioni con gli azionisti e le altre variazioni del patrimonio netto.

Lo schema di rendiconto finanziario è predisposto secondo il "metodo indiretto" rettificando l'utile dell'esercizio delle altre componenti di natura non monetaria.

Modifiche dei criteri contabili

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Le modifiche ai principi contabili entrate in vigore a partire dal 1° gennaio 2020 non hanno prodotto effetti significativi sul bilancio Saipem. Di seguito è in ogni caso riportata una sintesi delle principali modifiche intervenute di potenziale interesse per Saipem. Con il Regolamento n. 2019/2075, emesso dalla Commissione Europea in data 29 novembre 2019, è stato omologato il documento "Amendments to References to the Conceptual Framework in IFRS Standards", che contiene modifiche, essenzialmente di natura tecnica e redazionale, dei principi contabili internazionali volte a recepire il nuovo framework di riferimento degli IFRS (cd. Conceptual Framework for Financial Reporting), pubblicato dallo IASB il 29 marzo 2019.

Con il Regolamento n. 2019/2104, emesso dalla Commissione Europea in data 29 novembre 2019, sono state omologate le modifiche allo IAS 1 e allo IAS 8 in merito alla "Definition of Material", volte a chiarire, e a rendere uniforme all'interno degli IFRS e di altre pubblicazioni, la definizione di rilevanza con la finalità di supportare le imprese in sede di formulazione di giudizi in merito alla stessa. In particolare, un'informazione deve considerarsi rilevante se si può ragionevolmente presumere che la relativa omissione, errata presentazione od occultamento influenzi gli utilizzatori principali del bilancio in sede di assunzione di decisioni sulla base del bilancio.

Con il Regolamento n. 2020/34, emesso dalla Commissione Europea in data 15 gennaio 2020, sono state omologate le modifiche allo IAS 39 "Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione", all'IFRS 9 "Strumenti finanziari" e all'IFRS 7 "Strumenti finanziari: informazioni integrative" per effetto della riforma dei tassi interbancari. Le suddette modifiche riguardano prevalentemente le operazioni di copertura dei tassi di interesse nei casi in cui sussistano incertezze in merito a: (i) indice di riferimento per la determinazione dei tassi d'interesse designato come rischio coperto; e/o (ii) la tempistica o l'importo dei flussi finanziari correlati agli indici di riferimento per la determinazione dei tassi d'interesse dell'elemento coperto o dello strumento di copertura. L'apposito gruppo di lavoro costituito in Saipem all'interno della funzione Finanza, per valutare i potenziali impatti derivanti dall'avvento della cd. IBOR Reform, non ha rilevato impatti significativi derivanti dalla riforma. Le fonti di finanziamento del Gruppo

sono infatti principalmente denominate in EUR a tasso fisso e gli impatti su altri contratti di finanziamento e strumenti finanziari è considerato limitato.

Con il Regolamento n. 2020/551, emesso dalla Commissione Europea in data 21 aprile 2020, sono state omologate le modifiche all'IFRS 3 "Business Combinations", volte a fornire chiarimenti sulla definizione di business. In particolare, si è in presenza di un'acquisizione di un business se il contratto prevede l'acquisizione di uno (o più) input e di un processo sostanziale che, insieme, contribuiscono significativamente alla capacità di creare un output. Viceversa, se manca l'insieme delle condizioni sopra descritte, si è in presenza di un'acquisizione di un gruppo di asset, che determina la capitalizzazione del loro costo di acquisizione e il loro ammortamento in base alle disposizioni dello IAS 16.

Con il Regolamento n. 2020/1434, emesso dalla Commissione Europea in data 9 ottobre 2020, sono state omologate le modifiche all'IFRS 16 "Leases" - "COVID-19 – Related Rent Concessions – Amendment to IFRS 16", che hanno introdotto un practical expedient con il quale è consentito ai locatari di rilevare le rent concession, derivanti dalla pandemia di COVID-19, come canoni variabili negativi senza dover rimisurare le attività e le passività per il leasing, al rispetto dei seguenti requisiti: (i) le concessioni si riferiscono a riduzioni dei soli pagamenti dovuti entro il 30 giugno 2021; (ii) il totale dei pagamenti contrattuali, dopo le rent concession, è uguale o inferiore ai pagamenti previsti originariamente nei contratti; e (iii) non sono state concordate con il locatore altre modifiche sostanziali. Le modifiche sono efficaci a partire dal 1° giugno 2020.

Gestione dei rischi finanziari

I principali rischi finanziari identificati, monitorati e, per quanto di seguito specificato, attivamente gestiti da Saipem, sono i seguenti:

(7) Gli schemi di bilancio sono gli stessi adottati nella Relazione finanziaria annuale 2019. (8) Le informazioni relative agli strumenti finanziari secondo la classificazione prevista dagli IFRS sono indicate nella nota 32 "Garanzie, impegni e rischi".

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  • (i) il rischio di mercato derivante dall'esposizione alle fluttuazioni dei tassi di interesse e di cambio e all'esposizione alla volatilità dei prezzi delle commodity;
  • (ii) il rischio di credito derivante dalla possibilità di inadempimento di una controparte;
  • (iii) il rischio di liquidità derivante dalla mancanza di adeguate risorse finanziarie per far fronte agli impegni di breve termine;
  • (iv) il rischio downgrading derivante dalla possibilità di un deterioramento della valutazione di merito di credito assegnato dalle principali agenzie di rating.

L'informativa di seguito prodotta è basata sul reporting elaborato internamente per la Direzione Aziendale.

La gestione, il controllo e il reporting dei rischi finanziari sono basati su una Financial Risky Policy emanata e periodicamente aggiornata centralmente con l'obiettivo di uniformare e coordinare le politiche del Gruppo Saipem in materia di rischi finanziari. In particolare, il controllo dei rischi finanziari viene effettuato tramite il calcolo periodico di una serie di Key Risk Indicators (KRI) sottoposti a specifiche soglie di attenzione periodicamente aggiornati coerentemente con le evoluzioni del business del Gruppo Saipem. L'attività di controllo definita dalla Financial Risk Policy include inoltre le procedure di escalation da seguire nel caso di superamento delle soglie di rischio definite dai KRI.

Per informazioni sui rischi industriali si rimanda al paragrafo "Gestione dei rischi d'impresa" nella Relazione sulla gestione.

(I) RISCHIO DI MERCATO

Rischio di mercato - Tasso di cambio

L'esposizione ai tassi di cambio deriva dall'operatività di Saipem SpA in aree diverse dall'area euro, ossia dalla circostanza che i ricavi e/o costi di una parte rilevante dei progetti siano denominati e regolati in valute diverse dall'euro, determinando potenzialmente i seguenti impatti:

  • ≥ sul risultato economico per effetto del differente controvalore di costi e ricavi denominati in valuta al momento della loro rilevazione rispetto al momento in cui sono state definite le condizioni di prezzo e per effetto della conversione e successiva rivalutazione di crediti/debiti commerciali o finanziari denominati in valuta;
  • ≥ sul bilancio d'esercizio (risultato economico e patrimonio netto) per effetto della conversione del reddito di esercizio e di attività e passività di Società che redigono il bilancio in valuta diversa dall'euro.

L'obiettivo di risk management del Gruppo Saipem è la minimizzazione degli impatti derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di cambio sul risultato d'esercizio.

Le attività di misurazione e controllo del rischio cambio vengono svolte attraverso il calcolo di una serie di KRI oggetto di monitoraggio periodico. In particolare i KRI sul rischio cambio sono definititi come le soglie minime di copertura dei flussi contrattuali in valuta futuri e le soglie massime delle relative possibili perdite potenziali misurate con modelli di Value at Risk (VaR).Con riferimento alle valute diverse dall'euro che potenzialmente generano impatti in termini di esposizione al rischio di cambio, per l'esercizio 2020 si è provveduto a elaborare un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un'ipotetica variazione positiva e negativa del 10% nei tassi di cambio delle citate valute estere rispetto all'euro.

L'analisi di sensitività è stata effettuata in relazione alle seguenti attività e passività finanziarie espresse in divisa diversa dall'euro:

  • ≥ strumenti derivati su tassi di cambio;
  • ≥ crediti commerciali e altri crediti;
  • ≥ crediti finanziari;
  • ≥ debiti commerciali e altri debiti;
  • ≥ disponibilità liquide ed equivalenti;
  • ≥ passività finanziarie a breve e lungo termine;
  • ≥ passività per leasing.

Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di cambio l'analisi di sensitività sul relativo fair value viene effettuata confrontando il controvalore a termine fissato nei contratti con il controvalore determinato ai tassi di cambio a pronti, variati in più o in meno del 10% e aggiustati utilizzando le curve di tasso di interesse coerenti con le scadenze dei contratti sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio.

Si rileva che l'analisi non ha riguardato l'effetto delle variazioni del cambio sulla valutazione delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine, in quanto le stesse non rappresentano un'attività finanziaria secondo lo IAS 32.

Alla luce di quanto precede, sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di cambio attraverso l'impiego di diverse tipologie di contratti derivati (outright e swap), non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di cambio possano influenzare in maniera significativa i risultati di Saipem e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi.

Un deprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 10.438 migliaia di euro (-5.945 migliaia di euro al 31 dicembre 2019) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -57.409 migliaia di euro (-102.508 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).

Un apprezzamento dell'euro rispetto alle altre valute comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 10.379 migliaia di euro (6.097 migliaia di euro al 31 dicembre 2019) e un effetto sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 57.469 migliaia di euro (102.660 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).

L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dall'effetto dell'andamento dei tassi di cambio alle due date di riferimento, nonché dalla variazione delle attività e passività finanziarie soggette a esposizione.

Nella seguente tabella vengono riepilogati gli effetti sulle voci di stato patrimoniale e conto economico della suddetta analisi di sensitività.

2019 2020
+10%
-10%
+10% -10%
(migliaia di euro) Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Strumenti derivati (35.097) (131.660) 35.249 131.812 (69.888) (137.735) 69.947 137.795
Crediti commerciali e altri 43.092 43.092 (43.092) (43.092) 39.147 39.147 (39.147) (39.147)
Crediti finanziari 40.816 40.816 (40.816) (40.816) 63.314 63.314 (63.314) (63.314)
Debiti commerciali e altri (34.460) (34.460) 34.460 34.460 (31.271) (31.271) 31.271 31.271
Disponibilità liquide 45.589 45.589 (45.589) (45.589) 29.123 29.123 (29.123) (29.123)
Passività finanziarie a breve termine (63.201) (63.201) 63.201 63.201 (18.030) (18.030) 18.030 18.030
Passività finanziarie da leasing (2.684) (2.684) 2.684 2.684 (1.957) (1.957) 1.957 1.957
Passività finanziarie a medio/lungo termine - - - - - - - -
Totale (5.945) (102.508) 6.097 102.660 10.438 (57.409) (10.379) 57.469

L'analisi di sensitività dei crediti e debiti commerciali suddivisa per le principali valute risulta essere la seguente.

2019 2020
(migliaia di euro) Valuta Totale Δ -10% Δ +10% Totale Δ -10% Δ +10%
Crediti
USD 329.250 (32.925) 32.925 311.100 (31.110) 31.110
DZD 4.733 (473) 473 3.924 (392) 392
AED n.s. n.s. n.s. 3.405 (341) 341
RUB n.s. n.s. n.s. 5.315 (532) 532
RON 2.293 (229) 229 n.s. n.s. n.s.
NOK 17.788 (1.779) 1.779 n.s. n.s. n.s.
KWD 76.863 (7.686) 7.686 67.723 (6.772) 6.772
Totale 430.927 (43.092) 49.092 391.467 (39.147) 39.147
Debiti
USD 229.781 22.978 (22.978) 231.678 23.168 (23.168)
GBP 7.936 794 (794) 5.693 569 (569)
KWD 95.594 9.559 (9.559) 64.658 6.466 (6.466)
AED n.s. n.s. n.s. 7.359 736 (736)
DZD n.s. n.s. n.s. 3.319 332 (332)
NOK 7.997 800 (800) n.s. n.s. n.s.
JPY 3.319 329 (329) n.s. n.s. n.s.
Totale 344.627 34.460 (34.460) 312.707 31.271 (31.271)

Rischio di mercato - Tasso di interesse

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Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e delle passività finanziarie dell'impresa e sul livello degli oneri finanziari netti. L'obiettivo di risk management è la minimizzazione del rischio di tasso di interesse nel perseguimento degli obiettivi di struttura finanziaria definiti nella Financial Risk Policy.

La funzione Finanza del Gruppo Saipem valuta, in occasione della stipula di finanziamenti a tassi variabili, la rispondenza con gli obiettivi stabiliti e, ove ritenuto opportuno, interviene gestendo il rischio di oscillazione tassi di interesse mediante operazioni di Interest Rate Swap (IRS). La pianificazione, il coordinamento e la gestione di questa attività a livello di Gruppo Saipem è assicurata dalla funzione Finanza che monitora la corretta corrispondenza tra strumenti derivati e flussi sottostanti e l'adeguata rappresentazione contabile in ottemperanza ai principi contabili internazionali IFRS. Sebbene Saipem adotti una strategia volta a minimizzare l'esposizione al rischio di tasso di interesse attraverso il perseguimento di obiettivi di struttura finanziaria definiti, non può escludersi che le oscillazioni dei tassi di interesse possano influenzare in maniera significativa i risultati del Gruppo e la comparabilità dei risultati dei singoli esercizi.

Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di interesse, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari infoprovider.

Le attività di misurazione e controllo del rischio tasso di interesse vengono svolte dal Gruppo Saipem attraverso il calcolo e monitoraggio di un KRI volto a misurare l'incidenza dell'indebitamento a tasso fisso, considerando anche gli eventuali strumenti derivati connessi, sull'indebitamento totale.

Con riferimento al rischio di tasso di interesse è stata elaborata un'analisi di sensitività per determinare l'effetto sul conto economico e sul patrimonio netto che deriverebbe da un movimento positivo e negativo di 100 punti base sui livelli dei tassi di interesse.

L'analisi è stata effettuata in relazione a tutte le attività e passività finanziarie esposte alle oscillazioni del tasso di interesse e ha interessato in particolare le seguenti poste:

  • ≥ strumenti derivati su tassi di interesse;
  • ≥ disponibilità liquide ed equivalenti;
  • ≥ passività finanziarie a breve e lungo termine.

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Si precisa che per gli strumenti derivati su tassi di interesse l'analisi di sensitività sul fair value viene effettuata scontando i flussi di cassa contrattualmente attesi con le curve di tasso di interesse rilevate sulla base delle quotazioni alla chiusura dell'esercizio, variate in più o in meno di 100 punti base. Con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti e alle passività finanziarie a tasso variabile si è fatto riferimento rispettivamente allo stock alla data di chiusura dell'esercizio e all'evoluzione dell'esposizione attesa nei successivi 12 mesi; su tale base è stato applicato un movimento dei tassi d'interesse in più e in meno di 100 punti base.

Una variazione positiva dei tassi d'interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di 6.530 migliaia di euro (6.446 migliaia di euro al 31 dicembre 2019) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di 8.274 migliaia di euro (9.551 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).

Una variazione negativa dei tassi d'interesse comporterebbe un effetto complessivo ante imposte sul risultato di -10.909 migliaia di euro (-14.079 migliaia di euro al 31 dicembre 2019) e un effetto complessivo sul patrimonio netto, al lordo dell'effetto imposte, di -11.977 migliaia di euro (-16.500 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).

L'incremento (riduzione) rispetto all'esercizio precedente deriva essenzialmente dall'effetto dell'andamento dei tassi di interesse alle due date di riferimento, nonché dalla variazione delle attività e passività finanziarie esposte alle fluttuazioni del tasso di interesse.

Nella seguente tabella vengono riepilogati gli effetti sulle voci di stato patrimoniale e conto economico della suddetta analisi di sensitività.

2019 2020
+100 punti base -100 punti base +100 punti base -100 punti base
(migliaia di euro) Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Conto
economico
Patrimonio
netto
Strumenti derivati 176 3.281 (137) (2.558) 115 1.859 (71) (1.139)
Disponibilità liquide 10.690 10.690 (10.690) (10.690) 7.687 7.687 (7.687) (7.687)
Crediti finanziari 3.991 3.991 (3.875) (3.875) 6.258 6.258 (3.839) (3.839)
Passività finanziarie a breve termine (7.599) (7.599) 50 50 (6.738) (6.738) 13 13
Passività finanziarie a medio-lungo termine (812) (812) 573 573 (792) (792) 675 675
Totale 6.446 9.551 (14.079) (16.500) 6.530 8.274 (10.909) (11.977)

Rischio di mercato - Commodity

I risultati economici di Saipem possono essere influenzati dalla variazione dei prezzi dei prodotti petroliferi (olio combustibile, lubrificanti, gasolio per natanti, ecc.) e delle materie prime (rame, acciaio, ecc.) nella misura in cui esse rappresentano un elemento di costo associato rispettivamente alla gestione di mezzi navali/basi/cantieri o alla realizzazione di progetti/investimenti.

Al fine di mitigare il rischio commodity, oltre a proporre soluzioni in ambito commerciale, Saipem utilizza anche strumenti derivati (in particolare swap, bullet swap) negoziati nei mercati finanziari organizzati ICE, NYMEX e LME, nella misura in cui il mercato di riferimento per l'approvvigionamento fisico risulti ben correlato a quello finanziario ed efficiente in termini di prezzo.

Per quanto attiene alla gestione del rischio prezzo commodity, gli strumenti finanziari derivati su commodity negoziati da Saipem hanno finalità di copertura a fronte di sottostanti impegni contrattuali. Le operazioni di copertura possono essere stipulate anche rispetto a sottostanti che abbiano una manifestazione contrattuale futura, ma che siano comunque altamente probabili (cd. highly probable forecast transactions). Nonostante le attività di copertura adottate dalla Società per il controllo e la gestione del rischio commodity, Saipem non può garantire che tali attività siano efficienti, ovvero adeguate, o che in futuro sarà in grado di fare ancora ricorso a tali strumenti di copertura.

Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su commodity, essa viene calcolata dalla funzione Finanza sulla base di algoritmi di valutazione standard di mercato e su quotazioni/contribuzioni di mercato fornite da primari info provider. Le attività di misurazione e controllo del rischio prezzo commodity vengono svolte dal Gruppo Saipem attraverso il calcolo di un KRI volto a quantificare la massima perdita potenziale misurata con modelli VaR.

Nel corso dell'esercizio 2020 non sono in essere contratti di copertura.

(II) RISCHIO CREDITO

Il rischio credito rappresenta l'esposizione di Saipem a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte. Per quanto attiene al rischio di controparte in contratti di natura commerciale, la gestione del credito è affidata alla responsabilità delle Divisioni e alle funzioni specialistiche corporate di Finanza e Amministrazione dedicate, sulla base di procedure formalizzate di valutazione e di affidamento dei partner commerciali. Per quanto attiene al rischio di controparte finanziaria derivante dall'impiego della liquidità, dalle posizioni in contratti derivati e da altre transazioni con controparti finanziarie, Saipem SpA adotta le disposizioni definite nella Financial Risk Policy. Nonostante le misure attuate dalla Società volte a evitare concentrazioni di rischio e/o attività e l'identificazione di parametri e condizioni entro i quali consentire l'operatività in strumenti derivati non si può escludere che una parte dei clienti possa ritardare, ovvero non onorare i pagamenti alle condizioni e nei termini pattuiti. L'eventuale ritardato o mancato pagamento dei corrispettivi da parte dei principali clienti potrebbe comportare difficoltà nell'esecuzione e/o nel completamento delle commesse, ovvero la necessità di recuperare i costi e le spese sostenute attraverso azioni legali.

La valutazione della recuperabilità delle attività finanziarie con controparti di natura sia commerciale che finanziaria è effettuata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model" illustrato al paragrafo "Svalutazioni di attività finanziarie".

Le attività di misurazione e controllo del rischio credito verso controparti commerciali vengono svolte dal Gruppo Saipem attraverso il periodico calcolo di KRI volti a misurare l'articolazione per Probabilità di Default ("PD") delle esposizioni su crediti commerciali, backlog e garanzie concesse. L'effetto di tali attività è esposto nelle successive note 7 "Crediti commerciali e altri crediti" e 8 "Rimanenze e attività contrattuali". Il rischio credito verso controparti finanziarie viene invece monitorato e controllato attraverso il periodico calcolo di KRI volti a misurare l'esposizione, la durata massima di impiego e l'articolazione degli attivi finanziari per classe di rating.

(III) RISCHIO LIQUIDITÀ

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L'evoluzione del capitale circolante netto e del fabbisogno finanziario è fortemente influenzata dalle tempistiche di fatturazione dei lavori in corso e di incasso dei relativi crediti. Di conseguenza, nonostante il Gruppo abbia posto in essere misure volte ad assicurare che siano mantenuti livelli adeguati di capitale circolante e liquidità, eventuali ritardi nello stato avanzamento dei progetti e/o nelle definizioni delle posizioni in corso di finalizzazione con i committenti, potrebbero avere un impatto sulla capacità e/o sulla tempistica di generazione dei flussi di cassa.

Il rischio liquidità rappresenta il rischio che, a causa dell'incapacità di reperire nuovi fondi ("funding liquidity risk") o di liquidare attività sul mercato ("asset liquidity risk"), l'impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui l'impresa sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che ponga a rischio l'attività aziendale. L'obiettivo di risk management del Gruppo è quello di implementare una struttura finanziaria che, in coerenza con gli obiettivi di business e con i limiti definiti nella Financial Risk Policy, garantisca un livello di liquidità di affidamenti e di linee di credito committed adeguato per l'intero Gruppo.

L'obiettivo di risk management e' orientato a garantire risorse finanziarie sufficienti a coprire gli impegni a breve e le obbligazioni in scadenza, nonché ad assicurare la disponibilità di un adeguato livello di elasticità finanziaria per i programmi di sviluppo di Saipem, perseguendo il mantenimento di un equilibrio in termini di durata e di composizione del debito e un'adeguata struttura degli affidamenti bancari.

Le attività di misurazione e controllo del rischio liquidità vengono svolte mediante un continuo monitoraggio dei flussi di cassa previsionali, del profilo di scadenza delle passività finanziarie e dei parametri caratterizzanti i principali contratti di finanziamento bancario (cd. Financial Covenant), e attraverso il periodico calcolo di KRI. Tali indicatori misurano il livello di cassa disponibile prevista nel breve termine, il livello di concentrazione delle scadenze delle passività finanziarie e dei derivati e i rapporti tra le fonti e gli impieghi finanziari previsti nel breve e medio termine.

Per il controllo e l'utilizzo efficiente della propria liquidità, Saipem si avvale tra l'altro di un sistema accentrato di cash pooling e di strumenti di reporting automatizzati.

Nel corso del secondo semestre 2020 Saipem ha rinegoziato le condizioni relative ai Financial Covenant (definiti come rapporto tra indebitamento finanziario netto ed EBITDA) in essere sulle principali linee di finanziamento bancario, adeguandone il calcolo in conformità all'applicazione del principio contabile internazionale IFRS 16 e contestualmente incrementandone il valore soglia da 3.0 a 4.0 per l'esercizio 2020 e a 3.5 per gli esercizi successivi. Ne consegue che allo stato attuale, Saipem ritiene, attraverso una gestione degli affidamenti e delle linee di credito flessibile e funzionale al business, di avere accesso a fonti di finanziamento più che adeguate a soddisfare le prevedibili necessità finanziarie.

Alla data del 31 dicembre 2020 Saipem dispone di linee di credito non utilizzate per 116 milioni di euro, a cui si aggiungono le disponibilità di cassa pari a 1.312 milioni di euro.

(IV) RISCHIO DOWNGRADING

S&P Global Ratings assegna a Saipem un "long term corporate credit rating" pari a "BB+", con outlook stabile; Moody's Investor Services assegna a Saipem un "corporate family rating" pari a "Ba1", con outlook stabile.

I credit rating influenzano la capacità del Gruppo di ottenere nuovi finanziamenti e il relativo costo. Di conseguenza, nel caso in cui una o più agenzie di rating dovessero abbassare il rating della Società, si potrebbe determinare un peggioramento nelle condizioni di accesso ai mercati finanziari.

Pagamenti futuri a fronte di passività finanziarie

Nella tabella che segue sono rappresentati gli ammontari di pagamenti contrattualmente dovuti relativi ai debiti finanziari, compresi i pagamenti per interessi.

Anni di scadenza
(migliaia di euro) 2021 2022 2023 2024 2025 Oltre Totale
Passività finanziarie a lungo termine
e quote a breve di passività a lungo termine
62.679 62.500 113.836 - - - 239.015
Passività finanziarie a breve termine 1.825.499 - - - - - 1.825.499
Passività finanziarie per leasing 31.771 23.316 13.476 11.815 6.604 8.655 95.637
Passività per strumenti derivati 37.737 327 - - - - 38.064
Totale 1.957.686 86.143 127.312 11.815 6.604 8.655 2.198.215
Interessi su debiti finanziari 2.359 1.700 826 - - - 4.885

I pagamenti futuri a fronte di debiti commerciali e altri debiti, pari a 1.022 milioni di euro al 31 dicembre 2020, sono tutti esigibili entro l'esercizio successivo.

Pagamenti futuri a fronte di obbligazioni contrattuali

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Nella tabella che segue sono rappresentati gli ammontari di pagamenti contrattualmente dovuti relativi ai debiti finanziari e alle passività finanziarie per leasing, con evidenza separata delle quote capitale e degli interessi, e alle passività per strumenti finanziari derivati.

Anno di scadenza
(migliaia di euro) 2021
Impegni per Major Projects -
Impegni per altri investimenti 6.693
Totale 6.693

3 Stime contabili e giudizi significativi

L'applicazione dei principi contabili generalmente accettati per la redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali comporta che la Direzione Aziendale effettui stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, stime basate su esperienze passate e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L'utilizzo di queste stime contabili influenza il valore di iscrizione delle attività e delle passività e l'informativa su attività e passività potenziali alla data del bilancio, nonché l'ammontare dei ricavi e dei costi nell'esercizio di riferimento. I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell'incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime sono basate. Di seguito sono indicate le stime contabili critiche del processo di redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali perché comportano un elevato ricorso a giudizi soggettivi, assunzioni e stime relative a tematiche per loro natura incerte. Le modifiche delle condizioni alla base dei giudizi e delle assunzioni adottati possono determinare un impatto rilevante sui risultati successivi.

EFFETTI DEL COVID-19 SUI CRITERI DI REDAZIONE INCLUSA LA CONTINUITÀ AZIENDALE

In linea con le puntualizzazioni fatte da ESMA (European Securities and Markets Authority) nei Public Statements del 28 ottobre 2020, in cui è sottolineata la necessità per gli emittenti di fornire informazioni aggiornate utili agli investitori per riflettere adeguatamente l'impatto del COVID-19 (sulla posizione finanziaria, sulla performance, sui flussi di cassa e sull'identificazione dei principali rischi e incertezze a cui sono esposti gli emittenti al momento della preparazione delle relazioni finanziarie annuali), vengono di seguito riportate le considerazioni di Saipem in merito agli impatti rilevati e alle misure di mitigazione poste in essere. L'esplosione della pandemia COVID-19 ("Coronavirus") ha avuto un impatto significativo sull'economia globale e di riflesso sul Gruppo Saipem, anche in considerazione della drastica riduzione dei prezzi delle principali materie prime energetiche (in primis gas e petrolio). Il settore energetico è risultato tra i più impattati a livello mondiale, in ragione del crollo della domanda di energia e di petrolio e gas in particolare. A ciò si è aggiunto, nella prima parte dell'anno, il mancato accordo tra i principali Paesi produttori di petrolio sui livelli produttivi che ha ulteriormente esasperato lo sbilanciamento tra domanda e offerta, portando il prezzo del Brent nel mese di aprile al di sotto dei 20 dollari al barile. L'accordo che è stato raggiunto successivamente dall'alleanza tra i Paesi OPEC e la Russia a crisi già inoltrata, ha permesso un parziale riequilibrio del mercato e ha innescato un lento recupero dei prezzi fino ai circa 50 dollari al barile di fine anno. Ciò nonostante, lo scenario di prezzo prospettico del petrolio è calato sia per il medio che per il lungo termine, rispetto alla situazione pre-COVID.

Fin dall'inizio del manifestarsi della pandemia Saipem ha avviato un'approfondita e costante analisi in ragione della continua evoluzione del fenomeno, dei possibili effetti del COVID-19, in termini di: (i) evoluzione dei contesti normativi nei Paesi dove Saipem maggiormente opera, attraverso il monitoraggio delle misure di contenimento da essi adottate; (ii) gestione delle relazioni con i clienti e partner; (iii) gestione della contrattualistica, attiva e passiva, attraverso l'introduzione e/o l'attivazione, ove possibile, di specifiche clausole contrattuali; (iv) impatti sulle attività di esecuzione dei progetti, e in particolare sull'operatività dei cantieri e dei mezzi navali, riconducibili alla modificata disponibilità di risorse interne ed esterne e/o ad altre circostanze direttamente o indirettamente conseguenti alla pandemia; (v) livelli di performance e continuità di servizio da parte di fornitori, subcontrattisti e partner.

Saipem ha implementato sin dall'inizio specifiche azioni di mitigazione per contenere gli impatti della pandemia attivando un protocollo di risposta alla crisi mediante l'istituzione di una task force dedicata al monitoraggio costante dell'escalation del virus e all'identificazione di soluzioni, per informare e proteggere il personale interno ed esterno (dipendenti, clienti e fornitori) nelle sedi e nei siti di lavoro in Italia e nei Paesi in cui il Gruppo opera, in ottemperanza alle indicazioni del Ministero della Salute, e nel contempo assicurare la sostanziale continuità delle proprie operazioni nel mondo. L'Unità di Crisi Saipem a Milano è sempre attiva; è costantemente in contatto e si coordina con le Unità di Crisi locali in tutto il mondo e rivede periodicamente la situazione e lo stato del piano d'azione concordato con il Comitato per le Crisi Aziendali, presieduto dall'Amministratore Delegato. Saipem continua a gestire l'attuale situazione emergenziale mantenendo elevati i livelli di presidio e le misure di prevenzione e contrasto alla pandemia al fine di garantire la salute delle persone, che rimane la massima priorità.

La performance di Saipem nel 2020 conferma la resilienza dell'azienda all'inattesa e complessa emergenza causata dalla pandemia da COVID-19, tuttora in corso, che ha comportato la revisione delle prospettive di crescita inizialmente previste a valle dei positivi segnali emersi nel 2019.

Al fine di controbilanciare l'aumento dei costi legati all'evento COVID-19 appena descritto, è stato avviato in tutto il Gruppo Saipem un adeguato programma di contenimento costi e un importante contenimento degli investimenti tecnici.

Sempre nell'ambito del Gruppo Saipem, sono stati analizzati anche gli aspetti finanziari, gli aspetti legati alla recuperabilità degli asset non finanziari, il processo di stima, l'identificazione dell'impatto economico COVID-19, l'andamento del mercato di riferimento e gli impatti sull'outlook sul business di Saipem.

Nonostante lo stato di crisi generato dal COVID-19 e dalle mutate condizioni di mercato ad esso connesse, il presupposto della continuità aziendale utilizzato per la redazione del bilancio al 31 dicembre 2020 può, in base alle informazioni ad oggi disponibili, ritenersi adeguato anche a seguito delle misure di gestione e contenimento attuate e sopra descritte.

Per un'informativa più completa sugli effetti del COVID-19 sul Gruppo Saipem e sulle conseguenti azioni di mitigazione attuate, si rimanda al paragrafo "Effetti del COVID-19 sui criteri di redazione inclusa la continuità aziendale" del Bilancio Consolidato di Saipem.

RICAVI, ATTIVITÀ E PASSIVITÀ CONTRATTUALI

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I processi e le modalità di riconoscimento dei ricavi e di valutazione delle attività e passività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine sono basati sulla stima dei ricavi e dei costi a vita intera di progetti di durata ultra annuale il cui apprezzamento è influenzato da significativi elementi valutativi che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei costi per completare ciascun progetto inclusa la stima dei rischi e delle penali contrattuali, laddove applicabili, alla valutazione di modifiche contrattuali previste o in corso di negoziazione e agli eventuali cambiamenti di stima rispetto al precedente esercizio. In particolare, nella valutazione delle attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine si tiene conto delle richieste di corrispettivi aggiuntivi, rispetto a quelli contrattualmente convenuti, se sono sostanzialmente approvate dal committente nell'oggetto e/o nel prezzo.

SVALUTAZIONI DI ATTIVITÀ FINANZIARIE

La verifica, classificazione e misurazione del rischio di credito delle controparti ai fini della determinazione della svalutazione delle attività finanziarie è un processo articolato e complesso che richiede l'esercizio di un giudizio professionale da parte della Direzione Aziendale.

Analogamente ai processi di impairment che interessano le altre poste del bilancio, le stime effettuate, ancorché basate sulle migliori informazioni disponibili e sull'adozione di adeguate metodologie e tecniche di valutazione, risultano intrinsecamente caratterizzate da elementi di aleatorietà e dall'esercizio di un giudizio professionale e potrebbero determinare previsioni di valori recuperabili differenti rispetto ai valori che si andranno effettivamente a realizzare.

SVALUTAZIONI DI ATTIVITÀ NON FINANZIARIE

Le attività non finanziarie sono svalutate quando eventi o modifiche delle circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile.

Gli eventi che possono determinare una svalutazione di attività non finanziarie sono variazioni significative e durature nelle prospettive del segmento di mercato in cui l'asset viene utilizzato. La decisione se procedere a una svalutazione e la quantificazione della stessa dipendono dalle valutazioni della Direzione Aziendale su fattori complessi e altamente incerti, tra i quali l'andamento futuro del mercato di riferimento, l'impatto dell'inflazione e dei miglioramenti tecnologici sui costi operativi, le condizioni della domanda e dell'offerta su scala globale o regionale, l'evoluzione dell'attività operativa e commerciale delle divisioni, l'insight di business derivante dalle discussioni, nonché le interazioni di natura strategica o commerciale con clienti, partner, fornitori e concorrenti da parte delle divisioni.

La svalutazione delle attività non finanziarie è determinata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d'uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall'utilizzo dell'attività al netto degli oneri di dismissione. Tale verifica è effettuata a livello del più piccolo aggregato di attività (CGU) che genera flussi finanziari in entrata e in uscita ampiamente indipendenti dai flussi finanziari generati da altre attività o gruppi di attività e sulla base del quale la Direzione Aziendale valuta la redditività del business.

Nel mese di luglio 2018 il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA ha approvato un nuovo orientamento strategico della Società definendo obiettivi e priorità strategiche specifici per ciascuna divisione. In coerenza sono state approvate dal Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA modifiche dell'assetto organizzativo e di governance, implementate nel corso del secondo semestre dell'anno, al fine di completare il processo di divisionalizzazione iniziato nel 2017. In linea con questo orientamento strategico, i processi commerciali attivi (acquisizione dei progetti) e passivi (acquisto di beni e servizi), il processo di pianificazione strategica e il processo di autorizzazione degli investimenti vengono sostanzialmente delegati ai Division Manager. Coerentemente, le modifiche organizzative e di governance introdotte determinano una diversa modalità di gestione operativa delle divisioni, caratterizzata adesso da una maggiore e più diretta responsabilità operativo-gestionale e strategica dei Division Manager.

A partire dalla Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2018, a seguito della sopra citata adozione del nuovo orientamento strategico e della conseguente modifica del modello organizzativo, è stata coerentemente aggiornata la procedura di impairment test delle CGU del Gruppo, modificando il processo di stima del tasso di attualizzazione utilizzato per la stima del value in use, prevedendo la determinazione di WACC differenziati per segmento di business, tali da riflettere i rischi specifici dei singoli segmenti di business a cui appartengono le CGU sottoposte al test.

Considerato che i cambiamenti apportati alle modalità di stima del costo del capitale risultano motivati e riconducibili agli elementi di novità introdotti a seguito della delibera sul nuovo orientamento strategico e la ridefinizione dell'assetto organizzativo, l'affinamento/aggiornamento della procedura di impairment test operato nel 2018 rientra, ai sensi dello IAS 8, nella fattispecie del "cambiamento di stime contabili". Di conseguenza, gli effetti di tale aggiornamento sono stati applicati su base prospettica, a partire dalla redazione della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2018, e non su base retroattiva.

I flussi di cassa attesi per ciascuna CGU sono quantificati sulla base dell'ultimo Piano Strategico, avendo riferimento anche ai risultati consuntivati, elaborato dal management e approvato dal CdA. Il Piano contiene le previsioni, elaborate da management alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima, in ordine ai volumi di attività, ai costi operativi, ai margini, agli investimenti coerenti con le linee strategiche, gli assetti industriali, commerciali e strategici delle specifiche divisioni tenuto conto anche dello scenario di mercato (incluso l'andamento delle principali variabili monetarie, i.e. tassi di cambio e tassi di inflazione). Pertanto, le previsioni di Piano (così come quelle di lungo termine dopo il periodo di Piano), seppur basate su assunzioni complesse che per la loro natura comportano il ricorso al giudizio degli amministratori, sono fondate su basi ragionevolmente

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obiettive (che tengano quindi conto del contesto di mercato e delle specificità di Saipem), e senza essere condizionate al verificarsi di uno specifico evento (ad es. l'affermarsi di una nuova tecnologia), al fine di esprimere allo stesso tempo la migliore stima del management e i flussi medi attesi.

Infine, in coerenza con le disposizioni dello IAS 36, i flussi di cassa utilizzati ai fini del test di impairment non tengono conto di eventuali flussi in entrata e/o in uscita derivanti: (i) da una futura ristrutturazione non ancora approvata o per la quale l'entità non si è ancora impegnata o (ii) dal miglioramento od ottimizzazione dell'andamento dell'attività sulla base di iniziative non ancora avviate o approvate per le quali non esiste ancora un commitment nei confronti di terzi per l'incremento della capacità produttiva rispetto a quella attuale.

I flussi di cassa così determinati sono attualizzati utilizzando tassi che tengono conto del rischio specifico dei segmenti di business a cui appartengono le singole CGU.

Per gli asset che non costituiscono CGU autonome (i.e. i mezzi navali Engineering & Construction Offshore, le yard di fabbricazione Engineering & Construction Offshore ed Engineering & Construction Onshore e i rig di perforazione Drilling Onshore) e che presentano indicatori di impairment, si procede a una verifica della sostenibilità della vita tecnico-economica residua, per verificare l'eventuale necessità di registrare una svalutazione ai sensi dello IAS 16, prima di effettuare il test di impairment a livello della CGU di appartenenza.

Il goodwill e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore. Anche con riferimento al goodwill, la verifica è effettuata a livello della CGU a cui il goodwill è attribuito. Quando il valore di iscrizione della CGU comprensivo del goodwill a essa attribuita è superiore al valore recuperabile, la differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria al goodwill fino a concorrenza del suo ammontare; l'eventuale eccedenza della svalutazione rispetto al goodwill è imputata pro-quota al valore di libro degli altri asset a vita utile definita che costituiscono la CGU.

LEASING

La complessità delle fattispecie contrattuali, nonché la loro durata ultrannuale, richiede l'esercizio di una serie articolata di giudizi da parte della Direzione Aziendale per la definizione delle assunzioni da adottare ai fini della identificazione e valutazione di particolari aspetti che hanno un impatto sulla rilevazione contabile e l'esposizione in bilancio, quali:

  • ≥ la determinazione della ragionevole certezza di esercitare o meno un'opzione di estensione e/o di risoluzione prevista da un contratto di leasing, che incide sulla valutazione dei periodi coperti da opzioni di estensione (o di terminazione anticipata) ai fini della determinazione della durata del contratto. Al riguardo, la ragionevole certezza di esercitare tali opzioni è verificata alla commencement date, considerando tutti i fatti e le circostanze che generano un incentivo economico a esercitarle, nonché quando si verificano eventi o modifiche significativi nelle circostanze che sono sotto il controllo del locatario e che influenzano la valutazione precedentemente effettuata;
  • ≥ l'identificazione dei pagamenti variabili e delle loro caratteristiche ai fini della stima per la loro inclusione, o meno, nella determinazione della "Lease Liability" e del "Right of Use" asset (i pagamenti variabili legati all'utilizzo del bene o al fatturato sono imputati a conto economico e pertanto non partecipano alla loro determinazione);
  • ≥ il tasso di attualizzazione utilizzato per la determinazione della "Lease Liability" rappresentato dal tasso di finanziamento incrementale del locatario. Tale tasso è definito tenendo conto della durata dei contratti di leasing, della valuta nella quale sono denominati e delle caratteristiche dell'ambiente economico in cui operano i lessee. Il valore attuale dei pagamenti ancora dovuti per il leasing è determinato adottando un tasso di sconto che riflette il tasso di finanziamento incrementale di Saipem ed è definito sulla base della curva benchmark spot euro aggiustata per il rischio Saipem. Il tasso è definito tenendo conto, anche, del rischio legato alla valuta di denominazione e alla durata del contratto sottostante.

In tema di impairment test per il locatario, è previsto che il Right of Use relativo ai beni condotti in leasing sia incluso nel test per valutare eventuali riduzioni di valore ai sensi dello IAS 36, analogamente agli altri asset aziendali di proprietà. Con riferimento alla verifica di recuperabilità del Right of Use si considera: (i) l'allocazione alle CGU di appartenenza delle attività per Right of Use dei beni in leasing; (ii) la durata del contratto di leasing sottostante rispetto all'orizzonte temporale considerato nella determinazione dei flussi di cassa della CGU; (iii) il valore d'uso di una CGU che contiene un Right of Use.

Nell'esercizio del test di impairment Saipem: (i) utilizza i tassi di attualizzazione che riflettono la leva finanziaria riconducibile ai contratti di leasing; (ii) considera il Right of Use nel capitale investito netto testato; (iii) determina il Value in Use escludendo i relativi canoni di leasing.

BUSINESS COMBINATION

La rilevazione delle operazioni di business combination implica l'attribuzione alle attività e passività dell'impresa acquisita della differenza tra il costo di acquisto e il valore netto contabile. Per la maggior parte delle attività e delle passività l'attribuzione della differenza è effettuata rilevando le attività e le passività al loro fair value. La parte non attribuita se positiva è iscritta a goodwill, se negativa è imputata a conto economico. L'allocazione del prezzo pagato operata in via provvisoria è suscettibile di revisione/aggiornamento entro i 12 mesi successivi all'acquisizione avendo riguardo a nuove informazioni su fatti e circostanze esistenti alla data dell'acquisizione. Nel processo di attribuzione la Direzione Aziendale si avvale delle informazioni disponibili e, per le business combination più significative, di valutazioni esterne; il processo di allocazione, che richiede, in funzione delle informazioni disponibili, l'esercizio di un giudizio complesso da parte della Direzione Aziendale, rileva anche ai fini dell'applicazione dell'equity method.

FONDI PER RISCHI E ONERI

Saipem è parte di procedimenti giudiziali e amministrativi per i quali si valuta l'eventuale accantonamento a fondi connessi prevalentemente ai contenziosi legali e fiscali. Il processo e le modalità di valutazione dei rischi legati a tali procedimenti sono basati su elementi complessi che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli amministratori, in particolare con riferimento alla valutazione delle incertezze connesse alla previsione degli esiti dei procedimenti, alla loro classificazione tra i fondi, ovvero tra le passività tenuto conto degli elementi di valutazione acquisiti dalla funzione legale interna e dai consulenti legali esterni. La stima degli accantonamenti in queste materie è frutto di un processo complesso che comporta giudizi soggettivi da parte della Direzione Aziendale.

BENEFICI PER I DIPENDENTI

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I programmi a benefici definiti sono valutati sulla base di eventi incerti e di ipotesi attuariali che comprendono, tra le altre, i tassi di sconto, il livello delle retribuzioni future, i tassi di mortalità, l'età di ritiro e gli andamenti futuri delle spese sanitarie coperte. Le principali assunzioni utilizzate per la quantificazione di tali benefici sono determinate come segue: (i) i tassi di sconto e di inflazione che rappresentano i tassi in base ai quali l'obbligazione nei confronti dei dipendenti potrebbe essere effettivamente adempiuta, si basano sui tassi che maturano su titoli obbligazionari corporate di elevata qualità (ovvero, in assenza di un "deep market" di tali titoli, sui rendimenti dei titoli di stato) e sulle aspettative inflazionistiche dei Paesi interessati o dell'area valutaria di riferimento; (ii) il livello delle retribuzioni future è determinato sulla base di elementi quali le aspettative inflazionistiche, la produttività, gli avanzamenti di carriera e di anzianità; (iii) il costo futuro delle prestazioni sanitarie è determinato sulla base di elementi quali l'andamento presente e passato dei costi delle prestazioni sanitarie, comprese assunzioni sulla crescita inflativa di tali costi, e le modifiche nelle condizioni di salute degli aventi diritto; (iv) le assunzioni demografiche riflettono la migliore stima dell'andamento di variabili, quali ad esempio la mortalità, il turnover e l'invalidità relative alla popolazione degli aventi diritto. Normalmente si verificano differenze nel valore della passività (attività) netta dei piani per benefici ai dipendenti derivanti dalle cd. rivalutazioni rappresentate, tra l'altro, dalle modifiche delle ipotesi attuariali utilizzate, dalla differenza tra le ipotesi attuariali precedentemente adottate e quelle che si sono effettivamente realizzate e dal differente rendimento delle attività al servizio del piano rispetto a quello considerato nel net interest. Le rivalutazioni sono rilevate nel prospetto del conto economico complessivo per i piani a benefici definiti e a conto economico per i piani a lungo termine.

CREDITI

La recuperabilità del valore di iscrizione dei crediti e la necessità di rilevare un'eventuale svalutazione degli stessi è effettuata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model" illustrato al paragrafo "Svalutazioni di attività finanziarie". Tale processo comporta altresì giudizi complessi e/o soggettivi da parte della Direzione Aziendale. I fattori considerati nell'ambito di tali giudizi riguardano tra l'altro il merito creditizio della controparte ove disponibile, l'ammontare e la tempistica dei pagamenti futuri attesi, gli eventuali strumenti di mitigazione del rischio di credito posti in essere, nonché le eventuali azioni poste in essere o previste per il recupero dei crediti.

FAIR VALUE

La determinazione del fair value di strumenti finanziari e non finanziari rappresenta un processo articolato caratterizzato dall'utilizzo di metodologie e tecniche di valutazione complesse e che prevede la raccolta di informazioni aggiornate dai mercati di riferimento e/o l'utilizzo di dati di input interni.

Analogamente alle altre stime, la determinazione del fair value ancorché basata sulle migliori informazioni disponibili e sull'adozione di adeguate metodologie e tecniche di valutazione, risulta intrinsecamente caratterizzata da elementi di aleatorietà e dall'esercizio di un giudizio professionale e potrebbe determinare previsioni di valori differenti rispetto a quelli che si andranno effettivamente a realizzare.

4 Principi contabili di recente emanazione con efficacia dal 2021 ed esercizi successivi

Principi contabili e interpretazioni emessi dallo IASB/IFRIC e omologati dalla Commissione Europea

Con il Regolamento n. 2020/2097, emesso dalla Commissione Europea in data 16 dicembre 2020 sono state omologate le modifiche all'IFRS 4 "Contratti assicurativi". Le modifiche mirano a rimediare alle conseguenze contabili temporanee causate dello sfasamento tra la data di entrata in vigore dell'IFRS 9 Strumenti finanziari e la data di entrata in vigore del futuro IFRS 17 Contratti assicurativi. In particolare, le modifiche all'IFRS 4 prorogano la scadenza dell'esenzione temporanea dall'applicazione dell'IFRS 9 fino al 2023 al fine di allineare la data di entrata in vigore dell'IFRS 9 al nuovo IFRS 17. Le disposizioni si applicano a decorreresono efficaci a partire dal 1° gennaio 2021 o data successiva.

Con il Regolamento n. 2021/25, emesso dalla Commissione Europea in data 13 gennaio 2021 è stato omologato il documento Interest Rate Benchmark Reform – Phase 2, Amendments to IFRS 9, IAS 39, IFRS 7, IFRS 4 and IFRS 16 (the amendments) con il quale lo IASB ha dato luogo alla seconda fase della riforma del cambiamento dei tassi di riferimento. Queste modifiche riguardano il trattamento contabile da applicare in caso di cambiamenti nella base della determinazione dei flussi di cassa contrattuali di attività o passività finanziarie e gli impatti di tali modifiche sulle relazioni di copertura interessate dalla riforma IBOR (strumento di copertura e / o elemento coperto). Le suddette modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2021 o data successiva.

Allo stato Saipem ritiene che le modifiche sopra indicate non abbiano impatti sulla Società.

Principi contabili e interpretazioni emessi dallo IASB/IFRIC e non ancora omologati dalla Commissione Europea

In data 14 maggio 2020 lo IASB ha emesso il documento "Annual Improvements to IFRS Standards 2018-2020 Cycle"e pubblicato gli emendamenti allo IAS 16 "Property, plant and equipment", allo IAS 37 "Provisions, contingent liabilities and contingent asset", all'IFRS 3 "Business combinations". Le modifiche ai principi sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2022 o data successiva.

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In data 25 giugno 2020 lo IASB ha emesso le modifiche all'IFRS 17 "Insurance Contracts" che definiscono il trattamento contabile dei contratti assicurativi emessi e dei contratti di riassicurazione posseduti. Le disposizioni dell'IFRS 17, che superano quelle attualmente previste dall'IFRS 4 "Contratti assicurativi", hanno lo scopo di aiutare le imprese ad attuare lo standard e a (i) ridurre i costi semplificando i requisiti previsti dalla norma; (ii) rendere più facile le esposizioni delle disclosure nei bilanci; (iii) facilitare la transizione al nuovo standard, rinviando la sua entrata vigore. Le modifiche sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2023 o data successiva.

In data 15 luglio 2020 lo IASB ha emesso il documento Amendment to IAS 1 "Classification of Liabilities as Current or Non current - Deferral of Effective Date" con il quale, per via della pandemia di COVID-19, è stata posticipata l'entrata in vigore delle modifiche a partire dal 1° gennaio 2023.

In data 12 febbraio 2021, lo IASB ha emesso il documento Amendments to IAS 8, Definition of Accounting Estimates, con il quale viene puntualizzata la nozione di stime contabili, eliminando la definizione di cambiamento nelle stime contabili. Nella nuova accezione, le stime contabili sono definite come importi monetari soggetti a misura di incertezza; le modifiche chiariscono le modalità con cui le singole entità dovrebbero distinguere i cambiamenti dei principi contabili dai cambiamenti nelle stime contabili. Tale distinzione è importante perché le variazioni nelle stime contabili sono applicate prospetticamente solo alle operazioni future e ad altri eventi futuri, mentre le variazioni nei principi contabili sono generalmente applicate retroattivamente. Le modifiche al principio sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2023 o data successiva.

In data 12 febbraio 2021, lo IASB ha emesso il documento Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2, Disclosure of Accounting Policies con il quale si richiede alle singole entità di fornire maggiori informazioni in merito alle loro politiche contabili, piuttosto che ai principi contabili.

Le modifiche al Practice Statement forniscono indicazioni sulle modalità di applicazione del concetto di materialità all'informativa contabile.

Le modifiche al principio sono efficaci a partire dal 1° gennaio 2023 o data successiva.

Allo stato Saipem sta valutando gli eventuali impatti del nuovo principio sulla Società.

Attività correnti

5 Disponibilità liquide ed equivalenti

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Sono costituite dalle disponibilità temporanee generate nell'ambito della gestione di tesoreria e sono relative a conti correnti ordinari presso banche in Italia per 1.008.618 migliaia di euro, presso banche all'estero per 303.265 migliaia di euro, e a denaro e valori in cassa per 168 migliaia di euro, di cui 40 migliaia di euro presso la sede e le basi operative in Italia e 128 migliaia di euro presso le filiali estere.

Le disponibilità liquide di fine esercizio in moneta diversa dall'euro riguardano principalmente le seguenti valute: KWD (dinaro kuwaitiano) per 36.852 migliaia di euro, RSD (dinaro serbo) per 35.867 migliaia di euro OMR (Riyal dell'Oman) per 13.457 migliaia di euro, AED (Dirham degli Emirati Arabi Uniti) per 10.592 migliaia di euro.

Sulle disponibilità liquide non esiste alcun vincolo e, relativamente ai conti cassa e ai conti bancari attivi all'estero, non esistono restrizioni valutarie, o di altro genere, alla loro trasferibilità in Italia.

Le disponibilità liquide ed equivalenti presentano rispetto all'esercizio precedente un decremento di 401.474 migliaia di euro.

L'apporto dalla Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2020 è pari a 1.600 migliaia di euro.

Le disponibilità presentano la seguente ripartizione per area geografica:

(migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Italia 1.208.795 1.008.658
Resto d'Europa 152.187 106.915
CSI 2.102 8.316
Resto Asia 84.681 64.563
Africa Settentrionale 1.010 1.989
Africa Sub-Sahariana e Resto Africa 60 50
Americhe 264.690 121.560
Totale 1.713.525 1.312.051

6 Altre attività finanziarie correnti

Le altre attività finanziarie correnti sono pari a 655.169 migliaia di euro (546.907 migliaia di euro al 31 dicembre 2019) e si analizzano come segue:

(migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Crediti finanziari strumentali all'attività operativa 2.120 1.746
Crediti finanziari non strumentali all'attività operativa 544.787 653.423
Totale 546.907 655.169

I crediti finanziari strumentali all'attività operativa si riferiscono essenzialmente a crediti vantati verso Serfactoring SpA. I crediti finanziari non strumentali all'attività operativa ammontano a 653.423 migliaia di euro verso la finanziaria di Gruppo "Saipem Finance International BV", per attività inerenti alla gestione finanziaria accentrata per il Gruppo Saipem.

Il consolidamento della Joint Operation Ship Recycling Scarl ha comportato l'elisione in Saipem SpA di crediti finanziari strumentali all'attività operativa verso la JO di 1.261 migliaia di euro.

7 Crediti commerciali e altri crediti

I crediti commerciali e altri crediti ammontano a 1.262.274 migliaia di euro, con un decremento di 38.165 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono analizzabili come segue:

Valore netto al 31.12.2019 Valore netto al 31.12.2020
(migliaia di euro) di cui
scadenti oltre
l'esercizio
successivo
di cui
scadenti
oltre
i 5 anni
di cui
scadenti oltre
l'esercizio
successivo
di cui
scadenti
oltre
i 5 anni
Crediti verso:
- joint venture 67.161 - - 54.658 - -
- clienti 506.568 57.849 - 342.338 71.402 -
- imprese controllate 497.755 - - 622.802 - -
- imprese collegate 124.732 616 - 140.322 616 -
- altri 104.223 1.364 - 102.154 1.358 -
Totale 1.300.439 59.829 - 1.262.274 73.376 -

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I crediti sono esposti al netto del fondo svalutazione di 193.712 migliaia di euro, in aumento di 8.581 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, così come risulta dalla seguente tabella:

Utilizzi dell'esercizio
Valore al 31.12.2020
(19.364)
169.417
-
24.295
(19.364)
193.712
Accantonamenti dell'esercizio 27.945 - 27.945
Valore al 31.12.2019 160.836 24.295 185.131
(migliaia di euro) svalutazione
commerciali
crediti
Fondo
svalutazione
altri crediti
Fondo
Totale

Le ritenute a garanzia ammontano a 100.718 migliaia di euro, di cui 72.018 migliaia di euro a lungo termine. I crediti verso parti correlate sono indicati alla nota 41.

Gli altri crediti di 102.154 migliaia di euro sono esposti al netto del fondo di svalutazione pari a 24.295 migliaia di euro, in linea con l'esercizio precedente ed è relativo principalmente alla svalutazione di un credito verso un subcontrattista. La composizione degli altri crediti è dettagliata nella seguente tabella:

(migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Importi esigibili entro l'esercizio successivo:
- acconti a fornitori terzi 62.233 53.769
- crediti verso il personale 29.447 33.981
- depositi cauzionali 4.456 4.106
- assicurazioni - 41
- crediti verso enti previdenziali 328 952
- crediti diversi 30.690 32.242
a dedurre:
- fondo svalutazione altri crediti (24.295) (24.295)
Totale entro l'esercizio successivo 102.859 100.796
Importi esigibili oltre l'esercizio successivo:
- depositi cauzionali 1.364 1.358
Totale oltre l'esercizio successivo 1.364 1.358
Totale generale 104.223 102.154

I crediti di natura commerciale compresi nella voce "Crediti commerciali e altri crediti" ammontano a 990.325 migliaia di euro, con una diminuzione di 75.771 migliaia di euro.

L'esposizione creditizia verso i primi cinque clienti è in linea con l'operatività della Società e rappresenta circa il 21% del totale dei crediti.

Saipem SpA sta ponendo particolare attenzione al monitoraggio degli incassi in quanto, come noto, i maggiori clienti sono rappresentati dalle principali Oil Company di riferimento del settore, particolarmente impattate dall'attuale scenario di incertezza caratterizzato dalla pandemia.

La recuperabilità dei crediti di natura commerciale è verificata sulla base del cosiddetto "expected credit loss model" adottato in ottemperanza all'IFRS 9, come indicato nei "Criteri di valutazione" al paragrafo "Svalutazioni di attività finanziarie".

Al 31 dicembre 2020 l'effetto delle perdite attese sui crediti commerciali, determinate in base alla valutazione sul merito creditizio dei clienti, ammonta a 71.345 migliaia di euro sul totale del fondo svalutazione crediti commerciali di 169.417 migliaia di euro. Di seguito si fornisce lo scadenziario crediti al lordo della valutazione del merito creditizio.

I crediti commerciali non scaduti e non svalutati ammontano a 859.910 migliaia di euro (853.809 migliaia di euro al 31 dicembre 2019), mentre quelli scaduti e non svalutati ammontano a 201.760 migliaia di euro (265.761 migliaia di euro al 31 dicembre 2019), di cui 43.330 migliaia di euro scaduti da 1 a 90 giorni (82.425 migliaia di euro al 31 dicembre 2019), 22.123 migliaia di euro da 3 a 6 mesi (17.143 migliaia di euro al 31 dicembre 2019), 14.629 migliaia di euro da 6 a 12 mesi (71.605 migliaia di euro al 31 dicembre 2019) e 121.678 migliaia di euro scaduti da oltre 12 mesi (94.588 migliaia di euro al 31 dicembre 2019). Questi crediti riguardano principalmente controparti con elevata affidabilità creditizia.

La valutazione al fair value dei crediti commerciali e altri crediti non produce effetti significativi considerato il breve periodo di tempo intercorrente tra il sorgere del credito e la sua scadenza.

L'apporto della Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2020 sui crediti commerciali è stato di 51 migliaia di euro e ha comportato in Saipem SpA un'elisione di pari importo.

Non vi sono crediti con esigibilità prevista oltre i cinque anni.

I crediti commerciali in moneta diversa dall'euro riguardano principalmente le seguenti valute: USD per 311.100 migliaia di euro, KWD (dinaro Kuwait) per 67.723 migliaia di euro e RUB (rublo russo) per 5.315 migliaia di euro.

Articolazione dei crediti per area geografica

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L'articolazione dei crediti commerciali e altri crediti per area geografica risulta la seguente:

31.12.2019
(migliaia di euro)
31.12.2020
Italia
182.336
257.970
Estero
Resto Europa
373.467
340.523
CSI
13.108
33.721
Resto Asia
412.579
335.826
Africa Settentrionale
36.749
24.105
Africa Sub-Sahariana e resto Africa
247.287
226.129
Americhe
32.607
38.666
Altre aree
2.306
5.333
Totale
1.118.103
1.004.304
Totale generale
1.300.439
1.262.274

8 Rimanenze e attività contrattuali

Rimanenze

Il valore delle rimanenze al 31 dicembre 2020 ammonta a complessivi 28.267 migliaia di euro, con un decremento di 2.027 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2019. Il dettaglio è riportato nel prospetto che segue:

31.12.2019
(migliaia di euro)
31.12.2020
Materie prime, sussidiarie e di consumo
30.294
28.267
Totale
30.294
28.267

La voce "Materie prime, sussidiarie e di consumo" comprende parti di ricambio per l'attività di perforazione e di costruzione, nonché materiale di consumo destinato a uso interno e non alla vendita. Le rimanenze di magazzino sono esposte al netto del fondo svalutazione di 50.050 migliaia di euro, analizzato come segue:

(migliaia di euro) svalutazione
rimanenze
Fondo
Valore al 31.12.2019 45.316
Accantonamenti dell'esercizio 6.389
Utilizzi dell'esercizio (1.655)
Valore al 31.12.2020 50.050

Le rimanenze di magazzino non sono soggette ad alcun gravame giuridico (pegno, patto di riservato dominio, ecc.).

Attività contrattuali

La voce di 471.437 migliaia di euro (481.739 migliaia di euro al 31 dicembre 2019) si analizza come segue:

(migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) 486.272 477.272
Fondo svalutazione attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) (4.533) (5.835)
Totale 481.739 471.437

Le attività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine, pari a 477.272 migliaia di euro, diminuiscono di 9.000 migliaia di euro, derivanti dal riconoscimento delle milestone da parte dei clienti per 198.813 migliaia di euro, a cui si aggiunge l'effetto di svalutazioni derivanti dal continuo monitoraggio legale e commerciale degli importi di claim e change order considerati nella vita intera ai fini della valutazione dei contratti, per 3.562 migliaia di euro.

Tale diminuzione è in parte compensata da ricavi sulla base dello stato di avanzamento operativo dei progetti da fatturare nel corso del 2021 per 193.376 migliaia di euro.

9 Attività per imposte sul reddito correnti

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Le attività per imposte sul reddito correnti ammontano a 77.860 migliaia di euro, con un incremento di 10.467 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e sono così analizzabili:

(migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Amministrazione finanziaria italiana 56.683 57.367
Amministrazione finanziarie estere 10.710 20.493
Totale 67.393 77.860

I crediti per imposte estere comprendono, principalmente, i crediti vantati da alcune filiali estere nei confronti delle amministrazioni finanziarie locali per imposte versate anticipatamente.

L'apporto della Joint Operation Ship Recycling Scarl è pari a 12 migliaia di euro.

Le imposte sul reddito sono commentate alla nota 37.

10 Attività per altre imposte correnti

Le attività per altre imposte correnti ammontano a 19.622 migliaia di euro, e risultano così composte:

31.12.2019
(migliaia di euro)
31.12.2020
Amministrazione finanziaria italiana:
- per crediti Iva
1.862
896
- per altri rapporti
2.467
37
Amministrazioni finanziarie estere:
- per crediti Iva
6.466
18.186
- per altri rapporti
1.185
503
Totale
11.980
19.622

L'apporto complessivo della Joint Operation Ship Recycling Scarl per crediti Iva italiani è pari a 546 migliaia di euro, di cui 512 migliaia di euro chiesti a rimborso.

Durante l'esercizio sono stati svalutati crediti tributari di competenza filiali estere per 63 migliaia di euro.

11 Altre attività correnti

Le altre attività correnti ammontano a 107.706 migliaia di euro, con un incremento di 41.386 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e sono analizzabili nel modo seguente:

(migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Fair value su contratti derivati su valute 34.159 83.289
Altre attività 32.161 24.417
Totale 66.320 107.706

Le altre attività al 31 dicembre 2020 sono composte da 22.659 migliaia di euro per costi di competenza di futuri esercizi e da 1.758 migliaia di euro per commissioni su fidejussioni di competenza di esercizi futuri.

Il fair value degli strumenti derivati è commentato alla nota 30 "Strumenti finanziari derivati".

Le altre attività correnti verso parti correlate sono dettagliate come segue:

31.12.2019
(migliaia di euro)
31.12.2020
Saipem Finance International BV
29.886
61.673
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno
138
98
Consorzio F.S.B.
99
99
Saipem Contracting Algérie SpA
146
36
Eni SpA
-
63
Totale
30.269
61.969

Attività non correnti

12 Immobili, impianti e macchinari

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La consistenza degli immobili ammonta a 336.848 migliaia di euro, con un decremento di 41.121 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente; i movimenti intervenuti negli ultimi due esercizi sono analizzati nelle tabelle seguenti:

Valore netto al 31.12.2019
(migliaia di euro) Terreni
e fabbricati
Impianti
e macchinari
Attrezzature
industriali
e commerciali
Altri beni Immobilizzazioni
in corso
e acconti
Totale
immobilizzazioni
materiali
Costo originario
Saldo al 31.12.2018 193.395 1.357.649 228.676 21.286 29.862 1.830.868
Movimenti dell'esercizio:
- acquisizioni da terzi 2.198 22.330 4.363 939 17.270 47.100
- produzione interna - 128 - 7 5.862 5.997
- acquisizioni da altre società del Gruppo 429 6.203 1.283 - - 7.915
- altre variazioni - 110 (110) 205 - 205
- trasferimenti da immobilizzazioni materiali in corso - - 274 324 (598) -
- alienazioni (1.130) (14.367) (12.377) - (3.042) (30.916)
- radiazioni (381) (7.288) (4.797) (880) - (13.346)
Saldo al 31.12.2019 194.511 1.364.765 217.312 21.881 49.354 1.847.823
Fondo ammortamento e svalutazioni
Saldo al 31.12.2018 147.144 1.085.393 202.735 19.944 297 1.455.513
Movimenti dell'esercizio:
- ammortamenti 5.152 36.450 9.000 580 - 51.182
- altre variazioni - - - - - -
- trasferimenti - 284 (284) - - -
- svalutazioni - - - - - -
- alienazioni (705) (12.760) (11.447) - - (24.912)
- radiazioni (381) (5.966) (4.702) (880) - (11.929)
Saldo al 31.12.2019 151.210 1.103.401 195.302 19.644 297 1.469.854
Valore netto di bilancio 43.301 261.364 22.010 2.237 49.057 377.969
Valore netto al 31.12.2020
(migliaia di euro) Terreni
e fabbricati
Impianti
e macchinari
Attrezzature
industriali
e commerciali
Altri beni Immobilizzazioni
in corso
e acconti
Totale
immobilizzazioni
materiali
Costo originario
Saldo al 31.12.2019 194.511 1.364.765 217.312 21.881 49.354 1.847.823
Movimenti dell'esercizio:
- acquisizioni da terzi 719 3.479 3.003 916 11.416 19.533
- produzione interna - 30 18 (35) 4.419 4.432
- acquisizioni da altre società del Gruppo 17 145 143 - - 305
- altre variazioni - - - - - -
- trasferimenti da immobilizzazioni materiali in corso (350) 289 581 - (520) -
- alienazioni (787) (2.916) (7.931) (5) - (11.639)
- radiazioni (96) (1.958) (683) - - (2.737)
Saldo al 31.12.2020 194.014 1.363.834 212.443 22.757 64.669 1.857.717
Fondo ammortamento e svalutazioni
Saldo al 31.12.2019 151.210 1.103.401 195.302 19.644 297 1.469.854
Movimenti dell'esercizio:
- ammortamenti 5.137 47.240 6.871 605 - 59.853
- altre variazioni
- trasferimenti 53 (5) (48) - - -
- svalutazioni 2.258 92 - - - 2.350
- alienazioni (459) (1.371) (7.012) (5) - (8.847)
- radiazioni (74) (1.604) (663) - - (2.341)
Saldo al 31.12.2020 158.125 1.147.753 194.450 20.244 297 1.520.869
Valore netto di bilancio 35.889 216.081 17.993 2.513 64.372 336.848

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Nel corso dell'esercizio 2020 si sono verificate le seguenti variazioni in aumento:

(migliaia di euro)
Terreni e fabbricati:
- terreni -
- fabbricati 606
- costruzioni leggere 130
Totale 736
Impianti e macchinari:
- lavori per modifiche e migliorie apportate a mezzi specifici di costruzione 91
- nuovi investimenti e migliorie su macchinari vari per le attività di costruzione e perforazione 832
- lavori per modifiche e migliorie apportate a mezzi specifici di perforazione 2.731
Totale 3.654
Attrezzature industriali e commerciali:
- acquisto di attrezzature e strumenti vari per controlli radiografici e per l'attività di costruzione 776
- acquisto di mezzi mobili speciali, automezzi e fuoristrada, escavatori e altri mezzi 1.531
- acquisto di attrezzatura varia di perforazione 834
- autovetture, motoveicoli e simili 23
Totale 3.164
Altri beni:
- personal computer, unità di sistema e stampanti 585
- mobili, arredi 296
Totale 881

Nel corso dell'esercizio si sono verificate le seguenti variazioni in diminuzione:

Alienazioni Radiazioni
(migliaia di euro)
Terreni e fabbricati: - 15
- costruzioni leggere 787 81
Totale 787 96
Impianti e macchinari:
- impianti generici 2.364 1.169
- impianti perforazione 424 288
- impianti specifici di costruzione 128 501
Totale 2.916 1.958
Attrezzature industriali e commerciali:
- mezzi mobili speciali, automezzi, escavatori, pale meccaniche e altri mezzi 2.670 210
- attrezzatura varia di costruzione 4.655 190
- attrezzatura varia di perforazione 606 156
- autovetture, motoveicoli e simili - 127
Totale 7.931 683
Altri beni:
- mobili e macchine ordinarie d'ufficio ed elettroniche 5 -
Totale 5 -

Nel corso dell'esercizio sono state acquistate da altre società del Gruppo (principalmente da Snamprogetti Saudi Arabia Co. Ltd.) attrezzature industriali e impianti e macchinari, per complessivi 305 migliaia di euro.

Sono state realizzate inoltre vendite ad altre società del Gruppo, principalmente attrezzature industriali e commerciali, nonché impianti e macchinari alle società Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd, Saipem (Portugal) Comércio Marítimo, Sociedade Unipessoal Lda e Saipem Romania Srl.

Complessivamente le vendite hanno generato:

≥ plusvalenze per 1.627 migliaia di euro;

≥ minusvalenze per 595 migliaia di euro.

Gli effetti economici delle alienazioni ed eliminazioni di immobilizzazioni materiali sono indicati alle voci del conto economico "Altri ricavi e proventi" (nota 33) e "Altri oneri" (nota 34).

Gli immobili, impianti e macchinari completamente ammortizzati, ancora in uso, riguardano principalmente attrezzature industriali acquistate per progetti specifici e interamente ammortizzate durante il periodo di esecuzione degli stessi.

Nel corso dell'esercizio sono stati svalutati principalmente fabbricati della Base di Rumailah in Iraq per 2.350 migliaia di euro.

Il totale degli impegni su investimenti in corso di esecuzione alla data del 31 dicembre 2020 ammonta a 6.693 migliaia di euro (31.154 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).

Immobilizzazioni in corso e acconti

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Ammontano a 64.372 migliaia di euro e si riferiscono principalmente al progetto "SPRINGS" (Subsea process and Injection Gear for Seawater), un impianto di filtraggio di acqua sottomarina, nonché alla realizzazione del progetto Hydrone, sistema di robot subacquei per supportare lo sviluppo dei campi sottomarini.

Lo stato di ammortamento delle singole voci di bilancio alla fine dell'esercizio è il seguente:

31.12.2019
(%)
31.12.2020
Terreni e fabbricati
78
82
Impianti e macchinari
81
84
Attrezzature industriali e commerciali
90
92
Altri beni
90
89
Immobilizzazioni materiali nel complesso
80
82

Le quote di ammortamento imputate a conto economico sono definite in base alla durata economico-tecnica dei cespiti con le seguenti aliquote:

(%) min max
Fabbricati industriali 3 12,5
Impianti e macchinari 10 15
Attrezzature industriali e commerciali 20 40
Altri beni 12 20

13 Attività immateriali

Le attività immateriali ammontano a 32.979 migliaia di euro, con un incremento di 3.698 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.

I movimenti intervenuti negli ultimi due esercizi sono analizzati nelle seguenti tabelle:

Valore netto al 31.12.2019
Diritti di brevetto
industriale e diritti
di utilizzazione
Immobilizzazioni Totale
Costi delle opere in corso immobilizzazioni
(migliaia di euro)
Costo originario
di sviluppo dell'ingegno Goodwill Altre e acconti immateriali
Saldo al 31.12.2018 7.688 193.459 3.241 95 8.736 213.219
Acquisizioni - 1.801 - - 6.484 8.285
Produzione interna - 145 - - 105 250
Trasferimenti - 9.678 - - (9.678) -
Altre variazioni - - - - (205) (205)
Dismissioni - (38) - - - (38)
Saldo al 31.12.2019 7.688 205.045 3.241 95 5.442 221.511
Ammortamenti accumulati
Saldo al 31.12.2018 7.688 172.679 - 95 - 180.462
Ammortamenti - 11.806 - - - 11.806
Trasferimenti - - - - - -
Dismissioni - (38) - - - (38)
Saldo al 31.12.2019 7.688 184.447 - 95 - 192.230
Valore netto - 20.598 3.241 - 5.442 29.281

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Valore netto al 31.12.2020
Diritti di brevetto
industriale e diritti
di utilizzazione
Immobilizzazioni Totale
Costi delle opere in corso immobilizzazioni
(migliaia di euro) di sviluppo dell'ingegno Goodwill Altre e acconti immateriali
Costo originario
Saldo al 31.12.2019 7.688 205.045 3.241 95 5.442 221.511
Acquisizioni - 6.930 - - 8.855 15.785
Produzione interna - 25 - - 105 130
Trasferimenti - 7.477 - - (7.477) -
Dismissioni - (132) - - (42) (174)
Saldo al 31.12.2020 7.688 219.345 3.241 95 6.883 237.252
Ammortamenti accumulati
Saldo al 31.12.2019 7.688 184.447 - 95 - 192.230
Ammortamenti - 12.043 - - - 12.043
Trasferimenti - - - - - -
Dismissioni - - - - - -
Saldo al 31.12.2020 7.688 196.490 - 95 - 204.273
Valore netto - 22.855 3.241 - 6.883 32.979

Nel corso dell'esercizio 2020 si sono verificate le seguenti variazioni in aumento:

(migliaia di euro)

Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno:
- licenze e software 6.938
- brevetti 10
- altri progetti 7
Totale 6.955
Trasferimento dalle immobilizzazioni immateriali in corso:
- IT trasformation 3.872
- costi brevettuali 1.302
- upgrade del sistema ERP verso SAP S/4 874
- acquisto di software 775
- sviluppo del know-how per l'implementazione della tecnologia di cattura di CO2 444
- altri progetti 210
Totale 7.477

Nel corso dell'esercizio 2020 sono state effettuate dismissioni, prevalentemente legate a software, che hanno generato minusvalenze per 174 migliaia di euro.

Immobilizzazioni in corso e acconti

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(migliaia di euro)
Variazioni in aumento
IT trasformation 3.034
Miglioramento processi EPC, asset navali e rigs 2.632
Acquisto software 1.135
Costi brevettuali 882
Upgrade del sistema ERP verso SAP S/4 584
Sviluppo applicativi software HSE 467
Altri progetti 226
Totale 8.960
Variazioni in diminuzione
IT trasformation 3.872
Costi brevettuali 1.302
Upgrade del sistema ERP verso SAP S/4 874
Acquisto di software 775
Sviluppo del know-how per l'implementazione della tecnologia di cattura di CO2 444
Altri progetti 210
Totale 7.477

Le immobilizzazioni immateriali comprendono principalmente "Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno" relativi al potenziamento dei programmi di software, nonché a processi sviluppati internamente per migliorare e ammodernare i sistemi operativi e tecnologici, con aliquote di ammortamento comprese nell'intervallo 6,66% e 33,3%. Nel corso dell'esercizio non si sono verificati fatti che hanno richiesto una svalutazione delle attività immateriali.

14 Diritto di utilizzo di attività in leasing, attività e passività per leasing

La movimentazione di periodo dei "Right of Use" asset, delle attività e delle passività finanziare per leasing al 31 dicembre 2020 è evidenziata come segue:

Attività finanziarie
per leasing
Passività finanziarie
per leasing
(migliaia di euro) Right of Use asset Correnti Non correnti Correnti Non correnti
Saldo iniziale al 31.12.2019 102.251 - - 35.660 70.230
Incrementi 29.288 - - 33.803 29.288
Decrementi e cancellazioni (734) - - (39.964) (34.522)
Ammortamenti e svalutazioni (38.805) - - - -
Differenze cambio - - - (861) (1.130)
Interessi - - - 3.133 -
Altre variazioni - - - - -
Saldo finale al 31.12.2020 92.000 - - 31.771 63.866

Il dettaglio per tipologia dei "Right of Use" asset, delle attività e delle passività finanziare per leasing al 31 dicembre è evidenziato come segue:

(migliaia di euro) Terreni Fabbricati e macchinari
Impianti
e commerciali
Attrezzature
industriali
Altri beni Totale
Saldo iniziale netto 12.906 74.112 - 8.809 6.424 102.251
Incrementi - 23.064 - 3.029 3.195 29.288
Ammortamenti (1.484) (28.015) - (4.336) (4.970) (38.805)
Decrementi e cancellazioni - (549) - (169) (16) (734)
Differenze cambio da conversione - - - - - -
Altre variazioni - - - - - -
Saldo finale netto 11.422 68.612 - 7.333 4.633 92.000
Saldo finale lordo 14.441 113.445 - 12.522 9.279 149.687
Fondo ammortamento e svalutazione (3.019) (44.833) - (5.189) (4.646) (57.687)

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Nel corso dell'esercizio non si sono verificati fatti che hanno richiesto una svalutazione dei diritti di utilizzi di attività in leasing. L'analisi per scadenza delle passività finanziarie per leasing al 31 dicembre 2020 è la seguente:

Quota a lungo termine
Quota
a breve
(migliaia di euro) termine
2021
2022 2023 2024 2025 Oltre Totale
Passività finanziarie per leasing 31.771 23.316 13.476 11.815 6.604 8.655 95.637

15 Partecipazioni

La voce è costituita da partecipazioni per un ammontare complessivo di 2.421.611 migliaia di euro, con un decremento di 79.341 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Il dettaglio è il seguente:

operazione
(migliaia di euro) Tipo Valore
Saldo iniziale al 1° gennaio 2020 2.500.952
Operazioni su partecipazioni 2020
International Energy Services SpA Apporto in conto capitale 500
International Energy Services SpA Svalutazione (448)
Rodano Scarl Ripresa di valore 4
Rodano Scarl Cancellazione per liquidazione (134)
Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl Svalutazione (49.277)
Saipem Offshore Construction SpA Ripresa di valore 349
Saipem SA Ripresa di valore 14.494
Servizi Energia Italia SpA Ripresa di valore 10.927
Saipem Offshore Norway Svalutazione (55.587)
Andromeda Consultoria Tecnica e Representações Ltda Svalutazione (244)
Nagarjuna Fertilizers and Chemicals Ltd Valutazione al fair value 75
Totale partecipazioni al 31 dicembre 2020 2.421.611

Per informazioni in merito al consolidamento della Joint Operation Ship Recycling Scarl fare riferimento al paragrafo "Informazioni supplementari" a pagina 305.

Partecipazioni in imprese controllate

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Le partecipazioni in imprese controllate ammontano a 2.421.256 migliaia di euro, con un decremento rispetto all'esercizio precedente pari a 79.286 migliaia di euro.

(migliaia di euro) Costo Rettifiche
di valore
Totale
Imprese controllate
Saldo iniziale al 1º gennaio 2019 3.110.760 (714.534) 2.396.226
Movimenti dell'esercizio:
- costituzione International Energy Services SpA 50 - 50
- svalutazione International Energy Services SpA - (50) (50)
- rivalutazione Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl - 69.518 69.518
- aumento di capitale Saipem Offshore Construction SpA 19.950 - 19.950
- svalutazione di capitale Saipem Offshore Construction SpA - (67) (67)
- riduzione di capitale Saipem SA (101.539) - (101.539)
- rivalutazione di capitale Saipem SA - 119.267 119.267
- aumento di capitale Servizi Energia Italia SpA 19.709 - 19.709
- svalutazione Servizi Energia Italia SpA - (10.927) (10.927)
- svalutazione Snamprogetti Netherlands BV - (11.595) (11.595)
Saldo finale al 31 dicembre 2019 3.048.930 (548.388) 2.500.542
Movimenti dell'esercizio:
- apporto in conto capitale International Energy Services SpA 500 - 500
- svalutazione International Energy Services SpA - (448) (448)
- svalutazione Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl - (49.277) (49.277)
- ripresa di valore Saipem Offshore Construction SpA - 349 349
- ripresa di valore Saipem SA - 14.494 14.494
- ripresa di valore Servizi Energia Italia SpA - 10.927 10.927
- svalutazione Saipem Offshore Norway SpA - (55.587) (55.587)
- svalutazione Andromeda Consultoria Tecnica e Representações Ltda - (244) (244)
Saldo finale al 31 dicembre 2020 3.049.430 (628.174) 2.421.256

Le operazioni su partecipazioni controllate sono analizzate come segue:

  • ≥ in data 1° aprile 2020 è stato eseguito un versamento di 500 migliaia di euro a favore della società International Energy Services SpA; il valore della partecipazione è stato incrementato per il medesimo importo. Tale operazione è stata eseguita al fine di risanare il patrimonio netto della controllata, risultato negativo di 97 migliaia di euro in seguito alla perdita registrata dalla società al 31 dicembre 2019 (147 migliaia di euro). Saipem SpA, in qualità di socio unico, al fine di garantire continuità aziendale alla controllata, ha risanato il capitale sociale di quest'ultima (50 migliaia di euro), con sovrapprezzo di 450 migliaia di euro;
  • ≥ la valutazione nella partecipazione International Energy Services SpA ha comportato la svalutazione della partecipazione per un importo di 448 migliaia di euro;
  • ≥ la valutazione nella partecipazione Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl ha comportato la svalutazione della partecipazione per un importo di 49.277 migliaia di euro;
  • ≥ la valutazione nella partecipazione Saipem Offshore Construction SpA ha comportato la ripresa di valore della partecipazione per un importo di 349 migliaia di euro;
  • ≥ la valutazione nella partecipazione Saipem SA ha comportato la ripresa di valore della partecipazione per un importo di 14.494 migliaia di euro;
  • ≥ la valutazione nella partecipazione Servizi Energia Italia SpA ha comportato la ripresa di valore della partecipazione per un importo di 10.927 migliaia di euro;
  • ≥ la valutazione nella partecipazione Saipem Offshore Norway SpA ha comportato la svalutazione della partecipazione per un importo di 55.587 migliaia di euro;
  • ≥ la valutazione nella partecipazione Andromeda Consultoria Tecnica e Representações Ltda ha comportato la svalutazione della partecipazione per un importo di 244 migliaia di euro.

Partecipazioni in imprese collegate e a controllo congiunto

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Ammontano a 102 migliaia di euro, con una diminuzione di 130 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.

(migliaia di euro) Costo Rettifiche
di valore
Totale
Imprese collegate e a controllo congiunto
Saldo iniziale al 1º gennaio 2019 236 - 236
Movimenti dell'esercizio:
- svalutazione Rodano Scarl - (4) (4)
Saldo finale al 31 dicembre 2019 236 (4) 232
Movimenti dell'esercizio:
- ripresa di valore Rodano Scarl - 4 4
- liquidazione Rodano Scarl (134) - (134)
Saldo finale al 31 dicembre 2020 102 - 102

Le operazioni inerenti alle partecipazioni in imprese collegate e a controllo congiunto sono analizzate come segue:

≥ la società Rodano Scarl, precedentemente posta in liquidazione, è stata cancellata dal Registro delle Imprese. Per effetto di tale operazione, la valutazione nella partecipazione ha comportato la ripresa di valore per un importo di 4 migliaia di euro, corrispondente alla svalutazione della partecipazione eseguita al 31 dicembre 2019.

Partecipazioni in altre imprese

Ammontano a 253 migliaia di euro e presentano un incremento rispetto all'esercizio precedente di 75 migliaia di euro.

(migliaia di euro) Costo Rettifiche
di valore
Totale
Altre imprese
Saldo iniziale al 1º gennaio 2019 543 (28) 515
Movimenti dell'esercizio:
- valutazione fair value Nagarjuna Fertilizers & Chemicals Ltd (302) - (302)
- valutazione fair value Nagarjuna Oil Refinery Ltd (35) - (35)
Saldo finale al 31 dicembre 2019 206 (28) 178
Movimenti dell'esercizio:
- valutazione fair value Nagarjuna Fertilizers & Chemicals Ltd 75 - 75
Saldo finale al 31 dicembre 2020 281 (28) 253

Le operazioni inerenti alle partecipazioni in altre imprese sono analizzate come segue:

≥ a seguito dell'aggiornamento della valutazione al fair value della partecipazione nella Nagarjuna Fertilizers and Chemicals Ltd, il relativo fair value ha subìto un incremento di 75 migliaia di euro, con un incremento della corrispondente riserva di patrimonio netto.

Partecipazioni possedute direttamente (art. 2427, n. 5 del codice civile)

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(migliaia di euro) Bilancio dell'esercizio 2020 (1)
Patrimonio
netto
(escluso
Utile Quota
posseduta
di bilancio Valore
con il metodo
Valore del patrimonio
netto
Differenza
rispetto
valutazione
netto
Fondo
copertura
perdita su
al patrimonio partecipazioni
su base
Descrizione Sede Valuta Capitale risultato) (perdita) (%) (a) (b) (c=b-a) cumulativa
Partecipazioni
che costituiscono
immobilizzazioni in:
Imprese controllate
Saipem SA (2) Montigny
le Bretonneux
EUR 25.050 246.016 (39.038) 100,00 873.918 873.918 - -
Saipem International BV (2) Amsterdam EUR 172.444 981.359 (133.894) 100,00 1.204.333 1.289.079 84.746 -
Saipem Maritime Asset
Management
Luxembourg Sàrl (2) (3) Lussemburgo USD 378 16.433 26.634 100,00 44.437 44.437 - -
Andromeda Consultoria Tecnica
e Rapresentações Ltda (3)
Rio de Janeiro BRL 20.494 13.679 2.904 99,00 2.576 2.576 - -
Snamprogetti Netherlands BV (2) Amsterdam EUR 203 37.075 (817) 100,00 - (28.331) (28.331) (67.514)
SnamprogettiChiyoda sas
di Saipem SpA
San Donato
Milanese
EUR 10 537 81 99,90 - 617 617 -
Saipem Offshore Norway AS Sola
(Norvegia)
EUR 16 357.593 (113.164) 100,00 244.428 244.428 - -
Servizi Energia Italia SpA (2) San Donato
Milanese
EUR 20.000 34.287 71.362 100,00 21.000 105.541 84.541 -
Saipem Finance International BV Amsterdam EUR 1.000 40.007 1.635 25,00 10.000 10.411 411 -
Saipem Offshore
Construction SpA
San Donato
Milanese
EUR 20.000 20.528 14 100,00 20.500 20.542 42 -
International Energy
Services SpA
San Donato
Milanese
EUR 50 403 (351) 100,00 52 52 - -
Smacemex Scarl San Donato
Milanese
EUR 10 10 Pareggio 60,00 6 6 - -
Denuke Scarl San Donato
Milanese
EUR 10 10 Pareggio 55,00 6 6 - -
Totale 2.421.256 2.563.282 142.026 (67.514)
Imprese collegate
e a controllo congiunto
PSS Netherlands BV (3) Leiden USD 33 21.198 56.653 36,00 11 22.840 22.829 -
CEPAV (Consorzio Eni
per l'Alta Velocità) Uno
San Donato
Milanese
EUR 52 52 Pareggio 50,36 26 26 - -
CEPAV (Consorzio Eni San Donato
per l'Alta Velocità) Due Milanese EUR 52 52 Pareggio 59,09 27 31 4 -
Consorzio F.S.B. Marghera EUR 15 18 Pareggio 29,10 5 5 - -
ASG Scarl San Donato
Milanese
EUR 51 51 Pareggio 55,41 28 28 - -
Consorzio Sapro San Giovanni
Teatino
EUR 10 10 Pareggio 51,00 5 5 - -
Ship Recycling Scarl (4) Genova EUR 10 10 Pareggio 51,00 - - - -
Totale 102 22.935 22.833 -

(1) Approvati dalle Assemblee degli Azionisti o predisposti dai Consigli di Amministrazione per l'approvazione da parte delle rispettive assemblee.

(2) Il valore determinato con il metodo del patrimonio netto si riferisce al subconsolidato coerente con i valori utilizzati ai fini della predisposizione del bilancio consolidato di Gruppo.

(3) Il patrimonio netto della controllata è espresso in moneta di conto; i valori di bilancio sono espressi nella moneta funzionale EUR.

(4) Sulla base dell'IFRS 11 la Ship Recycling Scarl è un accordo a controllo congiunto qualificato come Joint Operation; pertanto Saipem SpA ha rilevato le attività, le passività, i costi e i ricavi in base alla propria "interessenza" nell'accordo. La società è stata posta in liquidazione dall'Assemblea degli Azionisti il 4 ottobre 2017.

Le partecipazioni possedute direttamente dalla Società al 31 dicembre 2020, in imprese controllate e a controllo congiunto, sono elencate nelle tabelle in precedenza riportate; la Società non possiede partecipazioni per tramite di società fiduciarie o per interposta persona.

Non esistono restrizioni alle disponibilità delle partecipazioni immobilizzate, né diritti di opzione e privilegi sulle stesse a eccezione di 1 azione ordinaria di Saipem SA concessa in prestito temporaneo a un amministratore della stessa, così come stabilito dallo statuto societario. Rispetto al 31 dicembre 2019 le partecipazioni non sono state oggetto di cambiamento di destinazione.

16 Attività per imposte anticipate

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Il credito per imposte anticipate ammonta a 204.513 migliaia di euro. Il credito è esposto al netto del fondo imposte differite in quanto totalmente compensabile ed è così analizzabile:

(migliaia di euro) 31.12.2019 Incrementi Decrementi variazioni
Altre
Altre variazioni
a patrimonio
netto
31.12.2020
Imposte anticipate su:
- contratti derivati di copertura 5.248 - - - (4.965) 283
- oneri aumento di capitale 3.280 - (3.194) - - 86
- fondo svalutazione crediti 37.402 5.429 (43) - - 42.788
- fondo svalutazione magazzino 10.876 1.533 (397) - - 12.012
- fondi rischi e oneri 13.107 2.130 (8.141) - - 7.096
- fondi svalutazione immobili, impianti e macchinari 22.056 1.410 (7.483) - - 15.983
- fondi svalutazione attività contrattuali 1.265 363 - - - 1.628
- fondo benefici ai dipendenti 21.720 2.754 (6.869) 425 895 18.925
- ammortamenti non deducibili 623 1.831 (10) - - 2.444
- beni in leasing finanziario - - (83) 114 - 31
- fondo commesse pluriennali 8.393 868 (6.621) - - 2.640
- perdita fiscale Saipem SpA 100.306 24.815 (5.907) (23.025) - 96.189
- eccedenza A.C.E. 19.843 - - - - 19.843
- altre 671 258 (15) - - 914
Totale imposte anticipate 244.790 41.391 (38.763) (22.486) (4.070) 220.862
Imposte differite su:
- beni in leasing finanziario 114 - - (114) - -
- contratti derivati di copertura - - - - (14.982) (14.982)
- fondo benefici ai dipendenti - (239) 93 (425) - (571)
- altre (746) (50) - - - (796)
Totale imposte differite (632) (289) 93 (539) (14.982) (16.349)
Totale come da bilancio 244.158 41.102 (38.670) (23.025) (19.052) 204.513

Le perdite fiscali includono, oltre alla perdita fiscale di Saipem SpA, anche le perdite delle filiali estere, e sono illimitatamente utilizzabili.

Le imposte sul reddito anticipate non riconosciute pari a 196 milioni di euro (184 milioni di euro al 31 dicembre 2019) riguardano interamente le perdite fiscali che si ritiene di non poter utilizzare a fronte di imponibili futuri nei prossimi quattro anni.

17 Altre attività non correnti

Ammontano a 6.960 migliaia di euro, con una diminuzione di 8.645 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e includono il fair value da contratti derivati di copertura cash flow su valute per 467 migliaia di euro (1.386 migliaia di euro nell'esercizio precedente).

Il fair value degli strumenti derivati è commentato alla nota 30 "Strumenti finanziari derivati".

Passività correnti

18 Passività finanziarie a breve termine

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Le passività finanziarie a breve termine di 1.825.499 migliaia di euro (1.987.210 migliaia di euro al 31 dicembre 2019) riguardano:

Debiti verso banche

Ammontano a 100.041 migliaia di euro (16 migliaia di euro al 31 dicembre 2019); l'importo deriva da due finanziamenti a breve termine concessi da due istituti finanziari italiani.

Debiti verso altri finanziatori

Ammontano al 31 dicembre 2020 a 1.725.458 migliaia di euro, con una diminuzione di 261.736 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e si analizzano come segue:

(migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Saipem Finance International BV 1.976.647 1.689.560
Altri finanziatori 10.547 35.898
Totale generale 1.987.194 1.725.458

Il consolidamento della Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2020 ha comportato la rilevazione nei debiti finanziari di un apporto pari a 2.071 migliaia di euro, e la contestuale elisione in Ship Recycling Scarl di 1.261 migliaia di euro verso Saipem SpA, con un effetto netto di 810 migliaia di euro.

Le passività finanziarie a breve termine di fine esercizio in moneta diversa dall'euro riguardano principalmente USD per 87.644 migliaia di euro e AUD (dollaro australiano) per 75.428 migliaia di euro.

Il tasso di interesse medio ponderato del 2020 per le passività finanziarie verso Saipem Finance International BV è dello 0,16%.

19 Debiti commerciali, altri debiti e passività contrattuali

Debiti commerciali e altri debiti

I debiti commerciali e altri debiti ammontano a 1.021.921 migliaia di euro, con un incremento di 15.171 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente e si analizzano come segue:

31.12.2019 31.12.2020
(migliaia di euro) Totale di cui
scadenti oltre
l'esercizio
successivo
di cui
scadenti
oltre
i 5 anni
Totale di cui
scadenti oltre
l'esercizio
successivo
di cui
scadenti
oltre
i 5 anni
Debiti verso:
- joint venture 57.440 - - 50.812 - -
- fornitori 596.409 - - 534.989 - -
- imprese controllate 253.413 - - 344.999 - -
- imprese collegate 17.018 - - 9.011 - -
Debiti enti previdenziali 22.776 - - 24.016 - -
Debiti verso altri 59.694 - - 58.094 - -
Totale generale 1.006.750 - - 1.021.921 - -

I debiti commerciali ammontano a 793.616 migliaia di euro, con una diminuzione di 50.963 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.

I debiti commerciali in moneta diversa dall'euro riguardano principalmente le seguenti valute: USD per 231.678 migliaia di euro, KWD per 64.658 migliaia di euro, AED (Dirham degli Emirati Arabi Uniti) per 7.359 migliaia di euro.

Il consolidamento della Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2020 ha comportato la rilevazione nei debiti commerciali verso terzi di un apporto di 132 migliaia di euro e un'elisione di 51 migliaia di euro, per un totale di 81 migliaia di euro. I debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale sono relativi a debiti verso Inps per 7.727 migliaia di euro, verso Inail per 131 migliaia di euro e per 16.158 migliaia di euro verso altri istituti previdenziali.

Gli altri debiti ammontano a 58.094 migliaia di euro, con una diminuzione di 1.600 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.

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Gli importi sono tutti esigibili entro l'esercizio successivo e sono analizzati come segue:

(migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Creditori diversi 6.224 6.192
Debiti verso dipendenti 48.498 47.714
Consulenti e professionisti 4.350 3.568
Compagnie di assicurazione 8 52
Amministratori e Collegio Sindacale 614 568
Totale 59.694 58.094

Passività contrattuali

Le passività contrattuali, pari a 608.471 migliaia di euro (713.926 migliaia di euro al 31 dicembre 2019), si analizzano come segue:

(migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Acconti da clienti 295.908 373.220
Passività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) 418.018 235.251
Totale 713.926 608.471

Le passività contrattuali da valutazione commesse a lungo termine, pari a 235.251 migliaia di euro al 31 dicembre 2020, diminuiscono di 182.767 migliaia di euro per effetto della rilevazione a ricavi di competenza dell'anno in corso per 241.149 migliaia di euro rettificati alla fine dell'esercizio precedente; in parte compensati da rettifiche di ricavi fatturati nel corso dell'anno in seguito alla valutazione sulla base dello stato di avanzamento operativo dei progetti per 58.382 migliaia di euro. Le passività contrattuali verso parti correlate sono dettagliate alla nota 41 "Rapporti con parti correlate".

I debiti verso parti correlate sono indicati alla nota 41.

20 Passività per imposte sul reddito correnti

Le passività per imposte sul reddito correnti ammontano al 31 dicembre 2020 a 8.688 migliaia di euro, con un decremento di 280 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Le passività per imposte sul reddito corrente si distinguono come segue:

(migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Debiti per imposte sul reddito - Italia - -
Debiti per imposte sul reddito - Estero 8.968 8.688
Totale generale 8.968 8.688

Sono stati definiti i periodi d'imposta fino al 2015 per le imposte dirette e per le imposte indirette. Le imposte sul reddito sono commentate alla nota 37.

21 Passività per altre imposte correnti

Le passività per altre imposte correnti ammontano a 30.300 migliaia di euro, con un decremento di 2.648 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.

Si analizzano come segue:

(migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Debiti per Iva italiana/estera 18.194 17.280
Debiti per ritenute 14.108 12.705
Debiti per altre imposte e tasse 646 315
Totale 32.948 30.300

Le altre imposte e tasse riguardano principalmente debiti verso l'Amministrazione finanziaria italiana.

22 Altre passività correnti

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Le altre passività correnti di 39.283 migliaia di euro si analizzano come segue:

(migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Fair value su contratti derivati su valute 42.285 37.737
Altre passività 5.417 1.546
Totale 47.702 39.283

Le altre passività di 1.546 migliaia di euro sono relative essenzialmente a ratei su commissioni per fidejussioni per 738 migliaia di euro.

Il fair value degli strumenti derivati è commentato alla nota 30 "Strumenti finanziari derivati".

Passività non correnti

23 Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine

Le passività finanziarie a lungo termine, comprensive delle quote a breve termine e dei ratei su interessi maturati a fine esercizio, di 238.070 migliaia di euro (275.561 migliaia di euro al 31 dicembre 2019), si analizzano come segue:

31.12.2019 31.12.2020
(migliaia di euro) Quote
a lungo
termine
Quote
a breve
termine
Totale Quote
a lungo
termine
Quote
a breve
termine
Totale
Verso banche 163.009 112.552 275.561 175.391 62.679 238.070
Verso altri finanziatori - - - - - -
Totale 163.009 112.552 275.561 175.391 62.679 238.070

Le passività finanziarie a lungo termine, tutte denominate in euro, comprensive delle quote a breve termine di 62.679 migliaia di euro, presentano una diminuzione di 37.491 migliaia di euro.

Tale variazione è dovuta essenzialmente all'accensione di due nuovi finanziamenti presso istituti finanziari italiani per un importo complessivo di 125.000 migliaia di euro, al rimborso anticipato di un finanziamento a lungo termine per 50.000 migliaia di euro, e al rimborso delle quote a breve termine delle passività a lungo termine per 112.500 migliaia di euro.

Tutti i finanziamenti in essere presentano un tasso di interesse variabile; il tasso di interesse medio ponderato del 2020 è dell'1,53%.

Si segnala che i finanziamenti a lungo termine in essere verso banche prevedono il mantenimento di determinati indici finanziari basati sul bilancio consolidato di Saipem, i quali alla data del 31 dicembre 2020 sono rispettati. Si precisa che sono presenti clausole di "change of control" per le quali si rimanda alla "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2020".

Le passività finanziarie a lungo termine comprendono anche il fair value dei derivati di copertura su tassi di interesse, stipulati con una banca terza, per 1.258 migliaia di euro (1.503 migliaia di euro nel 2019). Il suddetto importo è stato portato a incremento delle passività finanziarie.

La scadenza dei pagamenti futuri contrattualmente dovuti delle passività finanziarie a lungo termine si analizza come di seguito indicato:

Scadenza
a breve
termine
Scadenza a lungo termine Totale
pagamenti
futuri al
31.12.2020
(migliaia di euro) 2021 2022 2023 2024 2025 Totale
Verso banche 62.679 62.500 113.836 - - 176.336 239.015
Verso altri finanziatori - - - - - - -
Totale 62.679 62.500 113.836 - - 176.336 239.015

La differenza di 945 migliaia di euro tra il valore delle passività finanziarie a lungo termine iscritto in bilancio al 31 dicembre 2020 di 238.070 migliaia di euro, e il totale dei pagamenti futuri di 239.015 migliaia di euro, deriva dalla valutazione delle passività finanziarie con il metodo del costo ammortizzato.

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In base alle nuove disposizioni dello IAS 7 in merito alla "Disclosure Initiative" di seguito si riporta la riconciliazione tra le variazioni delle passività finanziarie e il flusso di cassa da attività di finanziamento:

Variazioni
Variazioni senza impatti
dei flussi sui flussi
(migliaia di euro) 31.12.2019 di cassa di cassa 31.12.2020
Passività finanziarie a breve termine 1.987.210 (161.711) - 1.825.499
Passività finanziarie a lungo termine (incluse quote a breve termine) 275.561 (37.491) - 238.070
Totale passività nette derivanti da attività di finanziamento 2.262.771 (199.202) - 2.063.569

24 Analisi dell'indebitamento finanziario netto (disponibilità nette)

L'analisi dell'indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) è la seguente:

31.12.2019 31.12.2020
Non Non
(migliaia di euro) Correnti correnti Totale Correnti correnti Totale
A. Disponibilità liquide 1.713.525 - 1.713.525 1.312.051 - 1.312.051
B. Crediti finanziari 544.787 - 544.787 653.423 - 653.423
C. Attività per leasing - - - - - -
D. Passività finanziarie a breve termine verso terzi 3.880 - 3.880 135.939 - 135.939
E. Passività finanziarie a lungo termine verso terzi 112.552 163.009 275.561 62.679 175.391 238.070
F. Passività finanziarie a breve termine
verso entità correlate
1.983.330 - 1.983.330 1.689.560 - 1.689.560
G. Passività finanziarie a lungo termine
verso entità correlate
- - - - - -
H. Passività per leasing 35.660 70.230 105.890 31.771 63.866 95.637
I. Indebitamento finanziario lordo (D+E+F+G+H) 2.135.422 233.239 2.368.661 1.919.949 239.257 2.159.206
L. Posizione finanziaria netta come
da comunicazione Consob
n. DEM/6064293/2006 (I-A-B-C)
(122.890) 233.239 110.349 (45.525) 239.257 193.732
M. Crediti finanziari non correnti - - - - - -
N. Indebitamento finanziario netto
(disponibilità nette)
(122.890) 233.239 110.349 (45.525) 239.257 193.732

Il peggioramento della posizione finanziaria netta di 83.383 migliaia di euro è dovuto alle seguenti variazioni:

(migliaia di euro)

Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) al 31.12.2019 110.349
Flusso monetario del risultato corrente 20.939
Flusso monetario del capitale di esercizio (51.829)
Flusso monetario degli investimenti (40.685)
Flusso monetario dei disinvestimenti 4.322
Flusso di passività finanziarie per leasing 10.253
Flusso da acquisto di azioni proprie (16.500)
Flusso monetario del capitale proprio (9.883)
Indebitamento finanziario netto (disponibilità nette) al 31.12.2020 193.732

Nell'espletamento della sua attività l'impresa utilizza diverse tipologie di strumenti finanziari. Le informazioni concernenti il valore di mercato degli strumenti finanziari dell'impresa, inclusi i contratti derivati, sono riportate di seguito:

  • crediti commerciali e altri crediti: il valore di mercato dei crediti commerciali e altri crediti esigibili oltre l'esercizio successivo è stimato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri;
  • altre attività finanziarie non correnti: il valore di mercato delle altre attività finanziarie non correnti è relativo al fair value dei derivati di copertura sui tassi di interesse;
  • altre attività non correnti: il valore di mercato delle altre attività non correnti è stimato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri;
  • passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine: il valore di mercato delle passività finanziarie esigibili oltre l'esercizio successivo, inclusa la quota a breve, è stimato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri;
  • altre passività non correnti: il valore di mercato delle altre passività non correnti è stimato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri.

L'attualizzazione dei flussi di cassa futuri è effettuata applicando i tassi di interesse che Saipem SpA avrebbe potuto ottenere su posizioni analoghe. Il valore di mercato dei crediti e debiti è stimato equivalente al relativo valore contabile.

31.12.2019 31.12.2020
(migliaia di euro) Valore
contabile
Valore
di mercato
Valore
contabile
Valore
di mercato
Crediti commerciali e altri crediti
esigibili oltre l'esercizio successivo 59.829 59.829 73.376 73.376
Altre attività non correnti 15.605 15.605 6.960 6.960
Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve 275.561 280.716 238.070 237.592
Altre passività non correnti 1.812 1.812 327 327

25 Fondi per rischi e oneri

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I fondi per rischi e oneri presentano rispetto all'esercizio precedente un decremento di 13.921 migliaia di euro e si analizzano come segue:

(migliaia di euro) oneri sociali
Fondo
per imposte
Fondo
su commesse
Fondo spese
contrattuali
pluriennali
e perdite
Fondo oneri
presunti
Fondo copertura
su partecipazioni
perdita
Totale
Saldo al 1º gennaio 2019 308 2.820 33.882 60.356 55.021 152.387
Movimenti dell'esercizio:
- riclassifiche - (2.820) - - - (2.820)
- accantonamenti 106 - 34.108 2.738 39.279 76.231
- utilizzi - - (15.139) (211) (55.021) (70.371)
- utilizzi per esuberanza (255) - - (38.809) - (39.064)
Saldo finale al 31 dicembre 2019 159 - 52.851 24.074 39.279 116.363
Movimenti dell'esercizio:
- riclassifiche - - - - -
- accantonamenti 127 - 4.821 5.815 28.331 39.094
- utilizzi - - (34.956) (8.859) (96) (43.984)
- utilizzi per esuberanza (73) - - (9.031) - (9.031)
Saldo finale al 31 dicembre 2020 213 22.716 11.999 67.514 102.442

Il fondo oneri sociali su incentivo di lungo termine si movimenta per l'utilizzo per esuberanza di 73 migliaia di euro e per accantonamenti dell'esercizio per 127 migliaia di euro.

Il fondo per imposte riguarda situazioni di contenzioso in corso con autorità fiscali estere ed è stato interamente riclassificato nella voce non corrente "Passività per imposte sul reddito non correnti".

Il fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali è relativo alla stima di perdite previste per il completamento di opere del segmento Engineering & Construction Offshore e Onshore, e include inoltre il fondo costi finali di progetto per un importo di 13.252 migliaia di euro.

Il fondo oneri presunti accoglie principalmente la stima delle passività potenziali conseguenti a transazioni e procedimenti giudiziali.

Il fondo copertura perdite su partecipazioni rileva l'utilizzo dell'intera quota di fondo precedentemente accantonata inerente alla partecipata International Energy Services SpA, a seguito dell'apporto in conto capitale eseguito da Saipem SpA nel corso dell'esercizio nonché l'accantonamento di 28.331 migliaia di euro, relativo alla stima delle perdite future eccedenti il patrimonio netto nella partecipata Snamprogetti Netherlands BV. Per maggiori informazioni sulle operazioni su partecipazioni, si rimanda alla nota 15 delle "Note illustrative al bilancio di esercizio".

26 Fondi per benefici ai dipendenti

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I fondi per benefici ai dipendenti di 119.514 migliaia di euro si analizzano come segue:

(migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato 35.493 34.767
Fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili 829 847
Fondo integrativo sanitario dirigenti aziende Gruppo Eni 25.694 28.094
Piani anzianità 5.366 6.186
Piani incentivi monetari dirigenti - -
Piani incentivi lungo termine 476 638
Fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti (art. 4, legge n. 92/2012) 55.928 44.543
Piani pensione esteri a benefici definiti 3.066 4.431
Altri fondi per benefici ai dipendenti 13 8
Totale 126.865 119.514

Il fondo per benefici ai dipendenti presenta rispetto all'esercizio precedente un decremento di 7.351 migliaia di euro, analizzabile come segue:

(migliaia di euro) TFR trattamento
quiescenza
Fondo
integrativo
sanitario
Fondo
anzianità
Piani
Piani incentivi
monetari
dirigenti
Piani incentivi
lungo termine
esodo dipendenti
incentivazione
(art. 4, legge
n. 92/2012)
Fondo
Piani pensione
esteri
Altri benefici Totale
Valore al 31.12.2019 35.493 829 25.694 5.366 - 476 55.928 3.066 13 126.865
Movimenti dell'esercizio (726) 18 2.400 820 - 162 (11.385) 1.365 (5) (7.351)
Valore al 31.12.2020 34.767 847 28.094 6.186 - 638 44.543 4.431 8 119.514

Il fondo trattamento di fine rapporto, disciplinato dall'art. 2120 del codice civile, accoglie la stima dell'obbligazione, determinata sulla base di tecniche attuariali, relativa all'ammontare da corrispondere ai dipendenti delle imprese italiane all'atto della cessazione del rapporto di lavoro.

Il fondo integrativo sanitario dirigenti aziende Gruppo Eni accoglie la stima degli oneri, determinati su basi attuariali, relativi ai contributi da corrispondere al fondo integrativo sanitario a beneficio dei dirigenti in servizio e in pensione.

I piani di incentivazione a lungo termine, nonché i premi di anzianità, rappresentano piani per benefici a lungo termine. I piani di incentivazione a lungo termine accolgono la stima, determinata adottando ipotesi attuariali, dell'ammontare da corrispondere alle risorse critiche beneficiarie a condizione che siano rimaste in servizio nel triennio successivo all'assegnazione dell'incentivo; la ripartizione del costo determinato avviene "pro rata temporis" lungo il vesting period. I premi di anzianità sono benefici erogati al raggiungimento di un periodo minimo di servizio in azienda e, per quanto riguarda l'Italia, sono erogati in natura.

I piani esteri a benefici definiti si riferiscono al personale in forza presso alcune filiali di Saipem SpA, principalmente Norvegia, Congo, Kuwait, Qatar e Sharjah. Tali piani sono relativi in particolare a fondi per piani pensione che riguardano schemi pensionistici a prestazioni definite adottati da imprese di diritto non italiano; la prestazione è una rendita determinata in base all'anzianità di servizio in azienda e alla retribuzione erogata durante l'ultimo anno di servizio, oppure in base alla retribuzione annua media corrisposta in un periodo determinato e antecedente la cessazione del rapporto di lavoro.

Il fondo incentivazione all'esodo è stato stanziato in seguito agli accordi attuativi delle disposizioni previste dall'art. 4 della legge n. 92/2012 tra la società Saipem SpA e le rappresentanze delle principali Organizzazioni Sindacali al fine di realizzare in modo non traumatico un corretto dimensionamento degli organici. Il Fondo accoglie la stima degli oneri, determinati su basi attuariali, connessi alle offerte per risoluzioni consensuali anticipate del rapporto di lavoro. Attraverso gli accordi attuativi siglati con le organizzazioni sindacali si è definito il numero delle risorse che hanno potuto ricorrere a quanto previsto dall'art. 4 e per le quali l'Inps è stata tenuta a effettuare un'istruttoria al fine di accertare gli effettivi aventi diritto, il programma di esodo e le prestazioni a cui il dipendente aveva diritto.

I fondi per benefici ai dipendenti valutati applicando tecniche attuariali si analizzano come di seguito indicato:

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31.12.2019 31.12.2020
Fondo Fondo
Piani Piani incentivazione
esodo
Piani Piani incentivazione
esodo
incentivi incentivi dipendenti Piani incentivi incentivi dipendenti Piani
(migliaia di euro) TFR Piani
anzianità
Piani
medici
monetari
dirigenti
lungo
termine
(art. 4, legge
n. 92/2012)
pensione
esteri
Altri
benefici
TFR Piani
anzianità
Piani
medici
monetari
dirigenti
lungo
termine
(art. 4, legge
n. 92/2012)
pensione
esteri
Altri
benefici
Valore attuale dell'obbligazione
all'inizio dell'esercizio 39.239 4.581 21.157 - 920 36.193 4.565 12 35.493 5.366 25.694 - 476 55.928 4.626 13
Costo corrente 242 410 489 - 316 37.867 794 1 243 469 640 - 387 7.878 913 1
Interessi passivi 579 68 311 - - 56 130 - 296 45 302 - - - 75 -
Rivalutazioni:
- utili (perdite) attuariali
risultanti da variazioni
nelle ipotesi demografiche
2 2 - - 1 - 443 - - - - - - - 142 -
- utili (perdite) attuariali
risultanti da variazioni
nelle ipotesi finanziarie 873 2 (786) - - 20 (512) - 1.458 283 2.494 - - - 171 -
- effetto dell'esperienza passata (1.064) 355 4.036 - - 513 32 1 (1.019) 92 39 - (7) 3.319 446 -
Costo per prestazioni passate
e utili (perdite) per estinzione
- - 1.345 - - - - - - - - - - - - -
Contributi al piano:
- contributi dei dipendenti - - - - - - - - - - - - - - - -
- contributi del datore di lavoro - - - - - - - - - - - - - - - -
Benefici pagati (4.469) (53) (858) - (761) (18.721) (886) (1) (1.704) (69) (1.075) - (218) (22.582) (573) (6)
Spese amministrative pagate - - - - - - - - - - - - - - - -
Imposte pagate - - - - - - - - - - - - - - - -
Effetto aggregazioni aziendali,
dismissioni, trasferimenti 91 1 - - - - - - - - - - - - (1.027) -
Altri eventi - - - - - - - - - - - - - - - -
Effetto differenze cambio
e altre variazioni - - - - - - 60 - - - - - - - (342) -
Altre rettifiche per piani
precedentemente allocati
- - - - - - - - - - - - - - - -
Valore attuale dell'obbligazione
alla fine dell'esercizio (a) 35.493 5.366 25.694 - 476 55.928 4.626 13 34.767 6.186 28.094 - 638 44.543 4.431 8
Attività al servizio del piano
all'inizio dell'esercizio
- - - - - - 1.634 - - - - - - - 1.560 -
Interessi attivi - - - - - - 40 - - - - - - - - -
Rendimento delle attività
al servizio del piano - - - - - - 92 - - - - - - - - -
Contributi al piano:
- contributi dei dipendenti - - - - - - - - - - - - - - - -
- contributi del datore di lavoro - - - - - - - - - - - - - - - -
Benefici pagati - - - - - - (217) - - - - - - - - -
Spese amministrative pagate - - - - - - (3) - - - - - - - - -
Costo per prestazioni passate
e utili (perdite) per estinzione
- - - - - - - - - - - - - - - -
Imposte pagate - - - - - - - - - - - - - - - -
Effetto aggregazioni aziendali,
dismissioni, trasferimenti
- - - - - - - - - - - - - - (1.560) -
Effetto differenze cambio
e altre variazioni - - - - - - 14 - - - - - - - - -
Altre rettifiche per piani
precedentemente allocati
Attività al servizio del piano
- - - - - - - - - - - - - - - -
alla fine dell'esercizio (b) - - - - - - 1.560 - - - - - - - - -
Passività netta
rilevata in bilancio (a-b)
35.493 5.366 25.694 - 476 55.928 3.066 13 34.767 6.186 28.094 - 638 44.543 4.431 8

La passività lorda relativa a piani pensione esteri a benefici definiti caratterizzati dall'assenza di attività al servizio del piano ammonta a 4.431 migliaia di euro (3.611 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).

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I piani pensione esteri a benefici definiti della Norvegia, nello specifico i retirement plan, prevedono delle attività al servizio del piano. La passività lorda e le attività al servizio del piano, che ammontavano rispettivamente a 1.015 migliaia di euro e a 1.560 migliaia di euro, durante l'esercizio sono state interamente trasferite a una società del Gruppo Saipem.

I piani medici dei dirigenti ammontano a 28.094 migliaia di euro (25.694 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).

I piani per benefici ai dipendenti a lungo termine riguardano gli incentivi di lungo termine (riferiti ai soli quadri) per 638 migliaia di euro (476 migliaia di euro al 31 dicembre 2019) e i premi di anzianità dei dipendenti per 6.186 migliaia di euro (5.366 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).

Il fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti rileva una passività pari a 44.543 migliaia di euro. In particolare, la quota accantonata relativa ai dipendenti che nel corso dell'anno 2020 hanno aderito al piano sopra descritto è pari a 7.878 migliaia di euro, che si somma al residuo accantonamento del 2019 pari a 37.867 migliaia di euro. Il fondo, per i dipendenti che hanno lasciato la società nel corso del 2016, è stato interamente utilizzato. L'utilizzo del fondo per i dipendenti che hanno lasciato la Società nel corso dell'esercizio 2017 è pari a 3.258 migliaia di euro, quello per i dipendenti che hanno lasciato la società nel corso del 2018 è pari a 7.767 migliaia di euro, mentre quello relativo ai dipendenti che hanno lasciato la Società nel corso dell'esercizio 2019 è pari a 10.819 migliaia di euro. La componente attuariale del fondo incrementa il valore del fondo di 3.319 migliaia di euro. Gli altri benefici ammontano a 8 migliaia di euro (13 migliaia di euro al 31 dicembre 2019) e si riferiscono al personale in forza presso la filiale Congo di Saipem SpA.

I costi per benefici ai dipendenti, determinati utilizzando ipotesi attuariali, rilevati a conto economico, si analizzano come di seguito indicato:

31.12.2019 31.12.2020
(migliaia di euro) TFR Piani
anzianità
Piani
medici
Piani
incentivi
monetari
dirigenti
Piani
incentivi
lungo
termine
Fondo
incentivazione
esodo
dipendenti
(art. 4, legge
n. 92/2012)
Piani
pensione
esteri
Altri
benefici
TFR Piani
anzianità
Piani
medici
Piani
incentivi
monetari
dirigenti
Piani
incentivi
lungo
termine
Fondo
incentivazione
esodo
dipendenti
(art. 4, legge
n. 92/2012)
Piani
pensione
esteri
Altri
benefici
Costo corrente 242 410 489 - 316 37.867 794 1 243 469 640 - 387 7.878 913 1
Costi per prestazioni passate
e utili/perdite per estinzione
- - 1.345 - - - - - - - - - - - - -
Interessi passivi (attivi) netti:
- interessi passivi sull'obbligazione 579 68 311 - - 56 130 - 296 45 302 - - - 75 -
- interessi attivi sulle attività
al servizio del piano
- - - - - - (40) - - - - - - - - -
Totale interessi passivi (attivi) netti: 579 68 311 - - 56 90 - 296 45 302 - - - 75 -
- di cui rilevato nel costo lavoro - 68 - - - 56 - - - 45 - - - - - -
- di cui rilevato nei proventi
(oneri) finanziari
579 - 311 - - - 90 - 296 - 302 - - - 75 -
Rivalutazione dei piani a lungo termine - 359 - - 1 533 - 1 - 375 - - (7) 3.319 - -
Altri costi - - - - - - 3 - - - - - - - - -
Totale 821 837 2.145 - 317 38.456 887 2 539 889 942 - 380 11.197 988 1
Di cui rilevato nel costo lavoro 242 837 1.834 - 317 38.456 797 2 243 889 640 - 380 11.197 913 1
Di cui rilevato nei proventi
(oneri) finanziari
579 - 311 - - - 90 - 296 - 302 - - - 75 -

I costi per piani a benefici definiti rilevati tra le altre componenti del conto economico complessivo si analizzano come di seguito indicato:

31.12.2019 31.12.2020
Piani Piani
pensione
Piani Piani
pensione
(migliaia di euro) TFR medici esteri Totale TFR medici esteri Totale
Rivalutazioni:
- utili e perdite attuariali risultanti
da variazioni nelle ipotesi demografiche
2 - 443 445 - - 142 142
- utili e perdite attuariali risultanti
da variazioni nelle ipotesi finanziarie 873 (786) (512) (425) 1.458 2.494 171 4.123
- effetto dell'esperienza passata (1.064) 4.036 32 3.004 (1.019) 39 446 (534)
- rendimento delle attività
al servizio del piano - - (92) (92) - - - -
Totale (189) 3.250 (129) 2.932 439 2.533 759 3.731

Non è stata rilevata alcuna attività a servizio del piano.

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Le principali ipotesi attuariali adottate per valutare le passività alla fine dell'esercizio e per determinare il costo dell'esercizio successivo sono di seguito indicate:

31.12.2019 31.12.2020
Piani Piani Piani
incentivi
monetari
Piani
incentivi
lungo
Fondo
incentivazione
esodo
dipendenti
(art. 4, legge
Piani
pensione
Altri Piani Piani Piani
incentivi
monetari
Piani
incentivi
lungo
Fondo
incentivazione
esodo
dipendenti
(art. 4, legge
Piani
pensione
Altri
TFR anzianità medici dirigenti termine n. 92/2012) esteri benefici TFR anzianità medici dirigenti termine n. 92/2012) esteri benefici
Tassi di sconto (%) 0,85 0,85 1,20 - 0,00 0,00 1,90-2,86 2,60 0,40 0,40 0,70 - 0,00 0,00 1,10-2,60 2,60
Tasso tendenziale
di crescita dei salari
(%) 1,35 1,35 - - - - 1,50-4,10 4,10 1,35 1,35 - - - - 1,50-4,10 4,10
Tassi di rendimenti attesi
delle attività
al servizio del piano
(%) - - - - - - 2,30 - - - - - - - - -
Tasso di inflazione (%) 0,85 0,85 1,00 - - - 1,50-2,60 2,60 0,85 0,85 1,10 - - - 2,00-2,60 2,60
Aspettativa di vita
all'età di 65 anni
(anni) - - 22-25 - - - 15-25 - - - 22-25 - - - 15-25 -

Le principali ipotesi attuariali adottate per area geografica si analizzano come segue:

31.12.2019 31.12.2020
Eurozona Resto Europa Africa Altre Eurozona Resto Europa Africa Altre
Tassi di sconto (%) 0,85-1,20 2,30 2,60 1,90-2,86 0,40-0,70 - 2,60 1,10-2,02
Tasso tendenziale
di crescita dei salari (%) 1,35 2,25 4,10 1,50-2,50 - - 4,10 1,50-2,50
Tasso d'inflazione (%) 0,85-1,00 1,50 2,60 1,50-2,00 0,85-1,10 - 2,60 1,50-2,00
Aspettativa di vita
all'età di 65 (anni) 22-25 22-25 - - 22-25 - - -

Il tasso di sconto adottato è stato determinato considerando i rendimenti di titoli obbligazionari di aziende primarie (rating AA) nei Paesi dove il mercato corrispondente è sufficientemente consistente, o i rendimenti di titoli di stato nel caso contrario.

Il tasso di inflazione corrisponde alle previsioni sul lungo termine emesse dagli istituti bancari nazionali o internazionali.

Le tavole demografiche adottate sono quelle utilizzate dagli attuari locali nell'elaborazione delle valutazioni IAS 19, tenendo conto di eventuali aggiornamenti.

Gli effetti derivanti da una modifica ragionevolmente possibile delle principali ipotesi attuariali alla fine dell'esercizio sono di seguito indicati:

Tasso di sconto Tasso
di inflazione
Tasso
tendenziale
di crescita
dei salari
Tasso
di crescita
delle pensioni
Tasso
tendenziale
di crescita
del costo
sanitario
(migliaia di euro) Incremento
dello 0,50%
Riduzione
dello 0,50%
Incremento
dello 0,50%
Incremento
dello 0,50%
Incremento
dello 0,50%
Incremento
dell'1,00%
Effetto sull'obbligazione (DBO) (4.214) 4.335 3.237 112 - 2.228
TFR (1.427) 1.217 1.179 - - -
Piani anzianità (305) 259 322 - - -
Piani medici (2.047) 2.317 1.688 - - 2.228
Piani incentivi monetari dirigenti - - - - - -
Piani incentivi lungo termine - - - - - -
Fondo incentivazione esodo dipendenti
(art. 4, legge n. 92/2012)
(311) 411 - - - -
Piani pensione esteri (124) 131 48 112 - -
Altri benefici - - - - - -

Tale analisi di sensitività è stata eseguita sulla base dei risultati dell'analisi effettuata per ogni piano a livello locale, elaborando le valutazioni con i parametri modificati come evidenziato nella tabella sopra.

Nell'esercizio successivo non si prevede di versare alcun contributo ai piani a benefici definiti.

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Il profilo di scadenza delle obbligazioni per piani a benefici per i dipendenti è di seguito indicato:

(migliaia di euro) TFR anzianità
Piani
medici
Piani
monetari
incentivi
dirigenti
Piani
incentivi
termine
lungo
Piani
incentivazione
(art. 4, legge
n. 92/2012)
dipendenti
Fondo
esodo
a benefici
definiti
esteri
Piani
piani
Altri
2021 1.419 112 1.088 - 536 20.186 789 1
2022 1.153 175 1.097 - 695 13.467 619 1
2023 1.571 255 1.109 - - 7.037 754 1
2024 1.801 102 1.122 - - 2.883 726 1
2025 1.922 253 1.124 - - 689 804 3
Oltre 11.059 2.593 5.694 - - 281 3.925 3

La durata media ponderata delle obbligazioni è di seguito indicata:

(anni) TFR anzianità
Piani
medici
Piani
monetari
dirigenti
incentivi
Piani
incentivi
termine
lungo
Piani
incentivazione
(art. 4, legge
n. 92/2012)
dipendenti
Fondo
esodo
a benefici
definiti
esteri
Piani
piani
Altri
2019 10,4 9,1 12,5 - 1,7 1,6 6,4 3,6
2020 9,4 10,5 12,0 - 1,4 1,4 5,9 4,8

27 Passività per imposte differite

Il "fondo imposte differite" è stato portato interamente a riduzione della voce "Attività per imposte anticipate" (nota 16) in quanto riconducibili per la loro interezza a imposte compensabili.

28 Passività per imposte sul reddito non correnti

Le passività per imposte sul reddito non correnti ammontano a 2.357 migliaia di euro (2.854 migliaia di euro al 31 dicembre 2019) e riguardano situazioni di contenzioso in corso con autorità fiscali estere.

29 Altre passività non correnti

Nell'esercizio 2020 ammontano a 327 migliaia di euro (1.812 migliaia di euro al 31 dicembre 2019) e sono relative al fair value su contratti derivati.

Per il commento al fair value su contratti derivati si rimanda alla nota 30 "Strumenti finanziari derivati".

30 Strumenti finanziari derivati

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31.12.2019 31.12.2020
Fair value Fair value Fair value Fair value
(migliaia di euro) attivo passivo attivo passivo
Contratti derivati qualificati di copertura
Contratti su tassi di interesse (componente Spot)
- acquisti - 1.503 - 1.258
Contratti su merci (componente Forward)
- acquisti - - - -
Contratti a termine su valute (componente Spot)
- acquisti 1.755 6.104 169 23.235
- vendite 15.613 8.261 53.912 -
Contratti a termine su valute (componente Forward)
- acquisti 6.212 (1.799) 9 (2.502)
- vendite (5.175) 18.021 (5.847) -
Totale contratti derivati qualificati di copertura 18.405 32.090 48.243 21.991
Contratti derivati non qualificati di copertura
Contratti a termine su valute (componente Spot)
- acquisti 4.099 4.652 2.153 19.299
- vendite 8.440 4.361 37.960 1.188
Contratti a termine su valute (componente Forward)
- acquisti 6.644 (1.611) (4.662) (3.731)
- vendite (2.043) 5.226 62 575
Totale contratti derivati non qualificati di copertura 17.140 12.628 35.513 17.331
Totale contratti derivati 35.545 44.718 83.756 39.322
Di cui:
- correnti 34.159 42.285 83.289 37.737
- non correnti (comprende IRS, nota 23 "Passività finanziarie
a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine") 1.386 2.433 467 1.585

La gerarchia del fair value dei contratti derivati è di livello 2.

Gli impegni di acquisto e vendita su contratti derivati sono dettagliati come segue:

31.12.2019 31.12.2020
(migliaia di euro) Attivo Passivo Attivo Passivo
Impegni di acquisto
Contratti derivati qualificati di copertura:
- contratti su tassi di interesse - 150.000 - 112.500
- contratti su valute 307.315 356.638 7.440 462.843
- contratti su merci - - - -
Contratti derivati non qualificati di copertura:
- contratti su valute 475.482 401.950 303.267 382.565
782.797 908.588 310.707 957.908
Impegni di vendita
Contratti derivati qualificati di copertura:
- contratti su valute 926.677 786.377 1.126.414 -
Contratti derivati non qualificati di copertura:
- contratti su valute 718.255 838.759 1.352.466 631.811
1.644.932 1.625.136 2.478.880 631.811

Il fair value degli strumenti finanziari derivati è stato determinato considerando modelli di valutazione diffusi in ambito finanziario e i parametri di mercato (tassi di cambio e tassi di interesse) alla data di chiusura dell'esercizio.

Il fair value delle operazioni a termine (outright, forward e currency swap) è stato determinato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 31 dicembre 2020 con il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è quello del Valore Attuale Netto (VAN); i parametri sono il tasso di cambio spot negoziale e quello alla chiusura dell'esercizio con le relative curve dei tassi di interesse a termine sulle valute negoziate.

Il fair value relativo all'IRS, pari a una passività di 1.258 migliaia di euro (1.503 migliaia di euro al 31 dicembre 2019), è classificato nella nota 23 "Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine". Il fair value degli interest rate swap è stato calcolato confrontando il valore attuale netto alle condizioni negoziali delle operazioni in essere al 31 dicembre 2020 con

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il valore attuale ricalcolato alle condizioni quotate dal mercato alla data di chiusura dell'esercizio. Il modello utilizzato è il Valore Attuale Netto (VAN), con parametri i tassi di interesse EUR a termine.

Le operazioni di copertura cash flow hedge riguardano operazioni di acquisto o vendita a termine (outright, forward e currency swap).

La rilevazione degli effetti sul conto economico e il realizzo dei flussi economici delle transazioni future altamente probabili oggetto di copertura al 31 dicembre 2020 sono previsti in un arco temporale fino al 2022.

Nel corso del 2020 non vi sono stati casi significativi in cui, a fronte di operazioni qualificate precedentemente come di copertura, la realizzazione dell'oggetto della copertura non sia stata più considerata altamente probabile.

Il fair value attivo su contratti derivati qualificati di copertura al 31 dicembre 2020 ammonta a 48.243 migliaia di euro (18.405 migliaia di euro al 31 dicembre 2019). A fronte di tali derivati, la componente spot, pari a 54.081 migliaia di euro (17.368 migliaia di euro al 31 dicembre 2019), è stata sospesa nella riserva di hedging per un importo di 45.043 migliaia di euro (12.575 migliaia di euro al 31 dicembre 2019) e contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 9.038 migliaia di euro (4.793 migliaia di euro al 31 dicembre 2019), mentre la componente forward, non designata come strumento di copertura, è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 5.838 migliaia di euro (1.037 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).

Il fair value passivo su contratti derivati qualificati di copertura al 31 dicembre 2020, indicato alla nota 22 "Altre passività correnti" e alla nota 29 "Altre passività non correnti", ammonta a 20.733 migliaia di euro (30.587 migliaia di euro al 31 dicembre 2019). A fronte di tali derivati, la componente spot, pari a 23.235 migliaia di euro (14.365 migliaia di euro al 31 dicembre 2019), è stata sospesa nella riserva di hedging per un importo di 10.389 migliaia di euro (8.735 migliaia di euro al 31 dicembre 2019) e contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 12.846 migliaia di euro (5.630 migliaia di euro al 31 dicembre 2019), mentre la componente forward, non designata come strumento di copertura, è stata contabilizzata nei proventi e oneri finanziari per 2.502 migliaia di euro (16.222 migliaia di euro al 31 dicembre 2019).

La variazione della riserva di hedging intervenuta dal 31 dicembre 2019 al 31 dicembre 2020, illustrata sotto, è riconducibile alla variazione del fair value delle operazioni di copertura che risultano in essere per l'intero esercizio, ovvero delle nuove relazioni di copertura designate nel corso dell'esercizio stesso e al rilascio degli effetti di copertura da patrimonio netto a conto economico per effetto della manifestazione economica delle transazioni commerciali oggetto di copertura, ovvero in seguito all'interruzione delle relazioni di copertura a fronte di esposizioni non più certe o altamente probabili.

(migliaia di euro) 31.12.2019 Utili del periodo del periodo
Perdite
Utili rettifica
EBITDA
Perdite rettifica
EBITDA
annullamento
sottostante
Utili
annullamento
sottostante
Perdite
31.12.2020
Riserva per contratti su cambi (20.248) 172.431 (100.053) (84.624) 93.759 (1.983) 3.143 62.425
Riserva per contratti su tassi di interesse (1.422) 242 - - - - - (1.180)
Riserva per contratti su merci (193) - - - 193 - - -
Totale riserva di hedging (21.863) 172.673 (100.053) (84.624) 93.952 (1.983) 3.143 61.245

Nel corso dell'esercizio i costi e i ricavi della gestione caratteristica sono stati rettificati (utili e perdite per rettifiche EBITDA) per un importo netto negativo di 9.135 migliaia di euro a fronte delle coperture effettuate.

Le informazioni relative ai rischi di copertura e ai valori di iscrizione degli strumenti finanziari con i relativi effetti economici e patrimoniale sono indicati alla nota 32 "Garanzie, impegni e rischi"; le informazioni relative alle politiche di hedging sono indicate alla nota 2 "Criteri di valutazione" al paragrafo "Gestione dei rischi finanziari".

31 Patrimonio netto

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Valore al Valore al
(migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Capitale sociale 2.191.385 2.191.385
Riserva da sopraprezzo azioni 553.425 553.425
Riserva legale 88.282 88.282
Riserva di rivalutazione 2.286 2.286
Riserva per cash flow hedge (16.617) 46.546
Riserva valutazione partecipazione al fair value 117 192
Riserva benefici definiti per dipendenti (14.436) (17.272)
Altre riserve: 437.090 329.243
- riserva contributi a fondo perduto 3.633 3.633
- riserva per emissione azioni ai sensi dell'art. 2349 c.c. 56 56
- riserva art. 13, D.Lgs. n. 124/1993 44 44
- riserva di applicazione dei principi IFRS 465 465
- riserva per adeguamento partecipazioni 3.703 3.703
- riserve da fair value piani di incentivazione a lungo termine 29.769 16.442
- utili relativi a esercizi precedenti 399.420 304.900
Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio (94.914) (86.212)
Utile (perdita) dell'esercizio (84.637) (171.067)
Totale 3.061.981 2.936.808

Capitale

Al 31 dicembre 2020 il capitale sociale, interamente sottoscritto e versato, ammonta a 2.191.385 migliaia di euro, composto da 1.010.966.841 azioni ordinarie e 10.598 azioni di risparmio.

Gli azionisti della Società e le relative quote di partecipazione che risultano dalle comunicazioni ricevute sono riassunte nella tabella seguente:

Azionista di partecipazione
Quota
(%)
di azioni
Numero
Eni SpA 30,54 308.767.969
CDP Industria SpA 12,55 126.905.637
Altri azionisti 55,18 557.771.163
Saipem SpA 1,73 17.532.670
Totale 100 1.010.977.439

Riserva da sopraprezzo delle azioni

La riserva da soprapprezzo delle azioni ammonta a 553.425 migliaia di euro e non presenta variazioni rispetto all'esercizio precedente.

Secondo quanto disposto dall'art. 2431 del codice civile, la riserva non è disponibile alla distribuzione fino a quando la riserva legale non avrà raggiunto il quinto del capitale sociale.

Riserva legale

Ammonta al 31 dicembre 2020 a 88.282 migliaia di euro e non presenta variazioni rispetto all'esercizio precedente.

Riserva di rivalutazione

Ammonta al 31 dicembre 2020 a 2.286 migliaia di euro ed è costituita dal saldo attivo di rivalutazione conseguente l'applicazione della legge n. 413 del 30 dicembre 1991, art. 26.

In caso di distribuzione, il 5% della riserva concorre a formare il reddito imponibile della Società ed è soggetto all'aliquota del 24%.

Riserva per cash flow hedge

La riserva presenta un saldo positivo netto di 46.546 migliaia di euro ed è analizzata come segue:

Riserva lorda derivati
di copertura
Attività (passività)
per imposte anticipate
(differite)
Riserva
netta
(migliaia di euro) Cambi Merci Interessi Cambi Merci Interessi
Riserva al 1º gennaio 2020 (20.248) (193) (1.422) 4.859 46 341 (16.617)
Movimentazione dell'esercizio 82.673 193 242 (19.841) (46) (58) 63.163
Riserva al 31 dicembre 2020 62.425 - (1.180) (14.982) - 283 46.546

La variazione della riserva lorda rispetto all'esercizio precedente riguarda l'imputazione a conto economico degli effetti della copertura effettuata nello stesso periodo in cui l'oggetto della copertura partecipa alla determinazione dei risultati dell'impresa.

Riserva valutazione al fair value partecipazioni

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La riserva presenta un saldo positivo di 192 migliaia di euro, con una variazione positiva di 75 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, relativa all'aumento del fair value della partecipazione nella Nagarjuna Fertilizers and Chemicals Ltd per il medesimo importo.

Riserva benefici definiti per dipendenti

La riserva presenta un saldo negativo di 17.272 migliaia di euro, al netto dell'effetto fiscale di 5.484 migliaia di euro. Tale riserva, in accordo con le disposizioni dello IAS 19 Revised, accoglie gli utili e le perdite attuariali relativi ai piani a benefici definiti per i dipendenti. Tali rivalutazioni non sono oggetto di successiva imputazione a conto economico. L'effetto sull'utile (perdita) complessivo dell'esercizio 2020 è pari a 2.836 migliaia di euro, al netto dell'effetto fiscale di 895 migliaia di euro (2.228 migliaia di euro nel 2019, al netto dell'effetto fiscale di 704 migliaia di euro).

Altre riserve

Le "Altre riserve" ammontano a 329.243 migliaia di euro e sono analizzate come segue.

Riserva contributi a fondo perduto

Ammonta a 3.633 migliaia di euro e riguarda il 50% dei contributi a fondo perduto conseguiti a partire dal 1° gennaio 1993, in sospensione d'imposta. La riserva è diventata, rispetto all'esercizio precedente, completamente disponibile.

Riserva per emissione azioni ai sensi dell'art. 2349 c.c.

Ammonta a 56 migliaia di euro e rappresenta la quota non utilizzata della riserva, costituita con utili conseguiti negli esercizi dal 1999 al 2001, destinata all'aumento di capitale mediante emissione di nuove azioni ordinarie da assegnare gratuitamente ai dirigenti Saipem.

Riserva art. 13, D.Lgs. n. 124/1993

Ammonta a 44 migliaia di euro. La riserva è relativa alla quota dell'utile degli esercizi 2002 e 2003 accantonati, in misura pari al 3% dello stanziamento al trattamento di fine rapporto versato nel corso dei suddetti esercizi ai fondi pensione, Fopdire e Fondo Energia, ai quali partecipano rispettivamente i dirigenti e gli altri dipendenti del Gruppo. La riserva è in sospensione d'imposta ai soli fini Ires.

Riserva applicazione dei principi IFRS

La riserva di 465 migliaia di euro accoglie gli effetti derivanti dalla prima applicazione degli IFRS al 1° gennaio 2006. Comprende l'effetto negativo dello storno delle coperture, su cambi e su interessi, non in accordo con quanto previsto dallo IAS 39, pari a 8.724 migliaia di euro, e l'effetto positivo (9.189 migliaia di euro) degli altri principi internazionali.

Riserva per adeguamento partecipazioni

La riserva, pari a 3.703 migliaia di euro, accoglie il costo di competenza delle azioni assegnate ai dirigenti della controllata Saipem SA in base ai piani di incentivazione deliberati dalla Società per gli anni 2006, 2007 e 2008.

Riserve da fair value piani di incentivazione a lungo termine

La riserva, pari a 16.442 migliaia di euro, con un decremento di 13.327 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, accoglie il fair value delle azioni ordinarie assegnate gratuitamente ai dirigenti, in esecuzione dei piani di incentivazione, e gli effetti derivanti dalla cessione e assegnazione delle azioni proprie non transitati a conto economico.

Utili (perdite) relativi a esercizi precedenti

La voce accoglie gli utili residui relativi agli esercizi precedenti, pari a 304.900 migliaia di euro.

Rispetto all'esercizio precedente presenta una diminuzione di 94.520 migliaia di euro dovuta al ripianamento della perdita dell'esercizio 2019 per 84.637 migliaia di euro e alla distribuzione di dividendi del valore di 1 centesimo di euro per azione ordinaria e di risparmio per un ammontare complessivo di 9.883 migliaia di euro, come deliberato dall'Assemblea ordinaria degli Azionisti del 29 aprile 2020.

L'importo di 86.212 migliaia di euro, pari al valore della riserva negativa per azioni proprie in portafoglio, è da considerarsi indisponibile e indistribuibile.

Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio

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La riserva negativa per azioni proprie in portafoglio, costituita ai sensi dell'art. 2357-ter del codice civile modificato per recepire il D.Lgs. n. 139/2015, ammonta a 86.212 migliaia di euro per 17.532.670 azioni ordinarie e accoglie il valore delle azioni proprie destinate all'attuazione dei piani di incentivazione a lungo termine a beneficio dei dirigenti del Gruppo.

In particolare, nel corso dell'esercizio sono state acquistate 7.934.080 azioni ai fini dell'attribuzione 2019 del Piano di incentivazione di Lungo termine 2019-2021, approvato, insieme al relativo acquisto di azioni ordinarie, dall'Assemblea degli azionisti del 30 aprile 2019, e sono state assegnate in attuazione del piano di incentivazione a lungo termine 2016-2018 5.125.615 azioni.

Tenuto conto dell'operazione sopra descritta, il dettaglio delle azioni proprie è il seguente:

Numero
azioni
Costo medio
(euro)
(migliaia di euro)
complessivo
Costo
Capitale
sociale
(%)
Azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre 2019 14.724.205 6,446 94.914 1,46
Acquisti anno 2020 7.934.080 2,080 16.500 0,78
Assegnazioni (5.125.615) 4,917 (25.202) 0,51
Azioni proprie in portafoglio al 31 dicembre 2020 17.532.670 4,917 86.212 1,73

Il capitale sociale al 31 dicembre 2020 ammonta a 2.191.384.693 euro. Alla stessa data le azioni in circolazione sono 993.444.769.

Analisi del patrimonio netto per origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità

(migliaia di euro) Importo di utilizzazione
Possibilità
disponibile
Quota
A) Capitale sociale 2.191.385
B) Riserve di capitale
Riserva da sopraprezzo azioni 553.425 A, B 553.425
Riserva a contributi a fondo perduto 3.633 A, B, C 3.633
Riserva di rivalutazione 2.286 A, B, C 2.286
C) Riserve di utili
Riserva legale 88.282 B 88.282
Riserva per emissione azioni ai sensi art. 2349 c.c. 56 A, B, C 56
Riserva art. 13, D.Lgs. n. 124/1993 44 A, B, C 44
Riserva di applicazione dei principi IFRS 465 B 465
Riserva per cash flow hedge 46.546 - -
Riserva da fair value piani di incentivazione a lungo termine 16.442 B 16.442
Riserva benefici definiti per dipendenti (17.272) B -
Riserva da fair value partecipazioni 192 B 192
Riserva per adeguamento partecipazioni 3.703 B 3.703
Utili portati a nuovo 304.900 A, B, C 218.688
Utile (perdita) dell'esercizio (171.067) A, B, C -
D) Riserva negativa per azioni proprie in portafoglio (86.212) - -
Totale 2.936.808
Quota non distribuibile 2.712.101
Residua quota distribuibile 224.707

Legenda: A: disponibile per aumento di capitale; B: disponibile per copertura perdite; C: disponibile per distribuzione ai soci.

32 Garanzie, impegni e rischi

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Garanzie

Le garanzie prestate che ammontano a complessivi 7.018.831 migliaia di euro (7.339.329 migliaia di euro al 31 dicembre 2019) sono così analizzabili:

(migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Fidejussioni prestate nell'interesse:
- di imprese controllate 60.095 52.626
- di imprese collegate 164.115 121.429
Totale fidejussioni 224.210 174.055
Altre garanzie personali prestate nell'interesse: 4.576.296 4.650.160
- di imprese controllate 3.970.244 4.184.850
- di imprese collegate 606.052 465.310
Altre garanzie personali prestate da terzi nell'interesse proprio: 2.538.823 2.194.616
- buona esecuzione lavori 1.214.766 1.119.179
- partecipazione a gare d'appalto 38.104 37.045
- acconti ricevuti 567.724 376.311
- ritenute a garanzia 215.079 184.493
- oneri fiscali 234.101 145.521
- altre causali 269.049 332.067
Totale altre garanzie personali 7.115.119 6.844.776
Totale generale 7.339.329 7.018.831

Le fidejussioni e le altre garanzie prestate nell'interesse di controllate e collegate sono state rilasciate a garanzia di affidamenti bancari, di finanziamenti e di anticipi ricevuti.

La Società ha la capacità di far fronte agli impegni finanziari sia nei confronti di terzi che nei confronti delle società del Gruppo.

Le altre garanzie personali prestate da terzi nell'interesse proprio riguardano essenzialmente contratti autonomi di garanzia rilasciati nei confronti del beneficiario (committente o creditore), ovvero nei confronti di banche o di altri soggetti che hanno a loro volta rilasciato garanzie nell'interesse dell'impresa.

Contratti derivati

VALORI NOMINALI DEI CONTRATTI DERIVATI

Per valore nominale di un contratto derivato si intende l'ammontare contrattuale con riferimento al quale i differenziali sono scambiati; tale ammontare può essere espresso sia in termini di quantità monetarie sia in termini di quantità fisiche (ad esempio barili, tonnellate, etc.). Le quantità monetarie in valuta estera sono convertite in euro applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio.

I valori nominali dei contratti derivati, riepilogati successivamente, non rappresentano gli ammontari scambiati tra le parti e pertanto non costituiscono una misura dell'esposizione al rischio di credito per l'impresa che è limitata al fair value positivo dei contratti a fine esercizio.

GESTIONE DEL RISCHIO DI CAMBIO

I contratti derivati sono posti in essere al fine di ridurre l'esposizione ai rischi di mercato connessa con le fluttuazioni dei rapporti di cambio tra le diverse valute nelle quali sono espresse le operazioni commerciali e finanziarie.

Valore nominale al
(migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Contratti su cambi a termine:
- impegni di acquisto valuta 1.541.385 1.156.115
- impegni di vendita valuta 3.270.068 3.110.691
Totale 4.811.453 4.266.806

L'ammontare distinto per valuta è il seguente:

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Valore nominale al 31.12.2019 Valore nominale al 31.12.2020
(migliaia di euro) Acquisti Vendite Acquisti Vendite
Dollaro USA 713.220 1.607.333 767.405 1.925.963
Corona norvegese 30.159 18.583 8.260 1.127
Zloty polacco - 22.624 - 22.314
Dirham Emirati Arabi 4.927 7.390 - 10.227
Dinaro serbo 13.557 13.557 - -
Yen giapponese 4.185 11.566 6.527 2.375
Riyal saudita 287.233 681.746 54.026 561.294
Dinaro kuwaitiano 368.892 764.856 167.874 372.242
Peso messicano - 24.884 - 29.361
Franco svizzero 1.829 3.192 2.307 3.247
Dollaro Singapore - 11.912 - 26.820
Lira sterlina 7.993 14.115 - 33.167
Dollaro australiano 54.192 1.232 73.397 6.107
Rublo Russia 55.198 66.491 76.319 74.288
Leu rumeno - 5.634 - 9.223
Dollaro canadese - 14.953 - 28.289
Rand sudafricano - - - 4.647
Totale 1.541.385 3.270.068 1.156.115 3.110.691

Il valore di mercato dei suddetti contratti riflette l'ammontare stimato da pagare o ricevere per porre termine al contratto alla data di chiusura dell'esercizio includendo, quindi, gli utili o le perdite non realizzati relativi ai contratti ancora aperti. Per stimare il valore di mercato dei contratti sono state utilizzate le quotazioni degli operatori di Borsa e adeguati modelli di pricing che hanno determinato il seguente plus (minus) valore teorico complessivo:

(migliaia di euro) 31.12.2019 31.12.2020
Contratti derivati su valute:
- plusvalore 35.545 83.756
- minusvalore (43.215) (38.064)
Totale (7.670) 45.692

La tabella che segue riporta i flussi oggetto di copertura al 31 dicembre 2020 per bande temporali:

(migliaia di euro) trimestre
Primo
2021
trimestre
Secondo
2021
trimestre
Terzo
2021
trimestre
Quarto
2021
2022 Totale
Ricavi 445.618 342.504 175.054 108.495 91.346 1.163.017
Costi 172.743 124.278 41.558 25.218 58.006 421.803

Gestione del rischio dei tassi di interesse

Per far fronte al rischio di variazione dei tassi di interesse la Società ha stipulato con banche terze contratti di "Interest Rate Swap" (IRS).

Relativamente a questi contratti è stato concordato di scambiare con le controparti, a scadenze determinate, la differenza tra tasso fisso e variabile, calcolata su un valore nominale di riferimento.

I dati rilevanti riferiti agli Interest Rate Swap in essere a fine esercizio, stipulati con banche terze, sono riportati nella tabella seguente:

31.12.2019 31.12.2020
Valore nominale (migliaia di euro) 150.000 112.500
Tasso medio ponderato venduto (%) 0,129 0,129
Tasso medio ponderato acquistato (%) (0,408) (0,545)
Floor (%) (1,25) (1,25)
Scadenza media ponderata (anni) 2,15 1,75

I tassi medi variabili sono basati sui tassi alla fine dell'esercizio e possono subire modifiche che potrebbero influenzare in modo significativo i futuri flussi finanziari. Il confronto tra i tassi acquistati e venduti non è indicativo del risultato dei contratti derivati posti in essere; la determinazione di questo risultato è effettuata tenendo conto dell'operazione sottostante.

Al 31 dicembre 2020 il valore di mercato della suddetta tipologia di contratto evidenzia una passività teorica di 1.258 migliaia di euro. Le operazioni sottostanti oggetto di copertura sono previste realizzarsi entro novembre 2023.

Gestione del rischio commodity

Nel corso dell'esercizio 2020 non sono stati stipulati contratti su merci per la gestione del rischio di prezzo. Non sono in essere impegni né di acquisto né di vendita.

Altre informazioni sugli strumenti finanziari

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CATEGORIE DI STRUMENTI FINANZIARI - VALORE DI ISCRIZIONE E RELATIVI EFFETTI ECONOMICI E PATRIMONIALI

Il valore di iscrizione degli strumenti finanziari e i relativi effetti economici e patrimoniali si analizzano come segue:

(migliaia di euro) di iscrizione
Valore
economico
Proventi
a conto
(oneri)
rilevati
complessivo
componenti
economico
del conto
Altre
Strumenti finanziari di negoziazione
Strumenti derivati non di copertura (a) 18.182 58.380 -
Partecipazioni valutate al fair value - - 75
Crediti e debiti e altre attività (passività) valutate al costo ammortizzato:
- crediti commerciali e diversi (b) 1.262.274 (37.296) -
- crediti finanziari (a) 655.169 (28.811) -
- debiti commerciali e diversi (c) 1.630.392 11.604 -
- debiti finanziari (a) 2.157.948 10.201 -
Attività (passività) nette per contratti derivati di copertura (d) 26.252 (9.135) 83.108

(a) Gli effetti a conto economico si riferiscono ai proventi (oneri) inseriti nella nota 35 "Proventi (oneri) finanziari" e nella nota 34 "Costi operativi - Altri proventi (oneri) operativi".

(b) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati negli "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi" (svalutazioni e perdite su crediti) e nella voce "Proventi (oneri) finanziari".

(c) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nella nota 35 "Proventi (oneri) finanziari".

(d) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Ricavi della gestione caratteristica" e negli "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi".

Valore di mercato degli strumenti finanziari

Di seguito è indicata la classificazione delle attività e passività finanziarie, valutati al fair value nello schema di stato patrimoniale, secondo la gerarchia del fair value definita in funzione della significatività degli input utilizzati nel processo di valutazione. In particolare, a seconda delle caratteristiche degli input utilizzati per la valutazione, la gerarchia del fair value prevede i seguenti livelli: (a) livello 1: prezzi quotati (e non oggetto di modifica) su mercati attivi per le stesse attività o passività finanziarie;

(b) livello 2: valutazioni effettuate sulla base di input, differenti dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che, per le attività/passività oggetto di valutazione, sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (in quanto derivati dai prezzi); (c) livello 3: input non basati su dati di mercato osservabili.

In relazione a quanto sopra gli strumenti finanziari valutati al fair value al 31 dicembre 2020 si analizzano come di seguito indicato:

31.12.2020
(migliaia di euro) Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività finanziarie valutate al fair value:
- partecipazioni 253 - - 253
Fair value su contratti derivati:
- totale attività - 83.756 - 83.756
- totale passività - (39.322) - (39.322)

Contenziosi

Saipem SpA è parte in procedimenti giudiziari. La valutazione dei fondi rischi appostati è effettuata sulla base delle informazioni disponibili alla data, tenuto conto degli elementi di valutazione acquisiti da parte dei consulenti esterni che assistono la Società. In relazione ai procedimenti penali in fase di indagini preliminari le informazioni disponibili per la valutazione della Società non possono, per loro natura, essere complete, stante il segreto istruttorio che caratterizza i procedimenti in questione. Di seguito è indicata una sintesi dei procedimenti giudiziari più significativi.

ALGERIA

Le indagini in Italia: il 4 febbraio 2011 era pervenuta dalla Procura della Repubblica di Milano, tramite Eni, una "Richiesta di consegna" ai sensi dell'art. 248 del codice di procedura penale. Nel provvedimento veniva richiesta la trasmissione, con riferimento ad asserite ipotesi di reato di corruzione internazionale, di documentazione relativa ad attività di società del Gruppo Saipem in Algeria. Il reato di "corruzione internazionale" menzionato nella "Richiesta di consegna" è una delle fattispecie previste nel campo di applicazione del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, in merito alla responsabilità diretta degli enti collettivi per determinati reati compiuti da propri dipendenti.

Al fine di adempiere, tempestivamente, alla richiesta della Procura, è stata avviata la raccolta della documentazione e, il 16 febbraio 2011, Saipem ha proceduto al deposito di quanto richiesto.

Il 22 novembre 2012 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem un'informativa di garanzia per asserito illecito amministrativo relativo al reato di corruzione internazionale ex art. 25, comma 2 e 3, D.Lgs. n. 231/2001, unitamente a una richiesta di consegna di documentazione in merito ad alcuni contratti relativi ad attività in Algeria. A tale richiesta sono seguite le notifiche a Saipem di un "Decreto di sequestro" il 30 novembre 2012, due ulteriori "Richieste di consegna" il 18 dicembre 2012 e il 25 febbraio 2013, e un decreto di perquisizione il 16 gennaio 2013.

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Il 7 febbraio 2013 è stata effettuata una perquisizione, anche presso gli uffici di Eni SpA, al fine di acquisire ulteriore documentazione in relazione a contratti di intermediazione e ad alcuni contratti con fornitori stipulati da Saipem in connessione con i progetti algerini. L'indagine ha avuto ad oggetto presunte ipotesi corruttive che, secondo la Procura della Repubblica di Milano, si sarebbero verificate fino a epoca successiva al marzo 2010, relativamente ad alcuni contratti che la Società ha acquisito in Algeria.

Nell'ambito di tale procedimento risultavano coinvolti, tra gli altri, alcuni ex dipendenti della Società (tra i quali in particolare l'ex Vice Presidente e Amministratore Delegato-CEO in carica fino al 5 dicembre 2012, l'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction in carica fino al 5 dicembre 2012 e l'ex Chief Financial Officer in carica fino all'1 agosto 2008). La Società ha fornito in ogni occasione piena collaborazione all'ufficio della Procura. Saipem ha tempestivamente posto in essere interventi di forte discontinuità gestionale e amministrativa, indipendentemente dagli eventuali profili di responsabilità che avrebbero potuto evidenziarsi nel corso del procedimento. Saipem ha provveduto, d'accordo con gli organi di controllo interni e l'Organismo di Vigilanza della Società e previa informativa alla Procura, ad avviare una verifica sui contratti oggetto dell'indagine, incaricando a tal fine uno studio legale esterno. Il Consiglio di Amministrazione il 17 luglio 2013 ha esaminato le conclusioni raggiunte dai consulenti esterni all'esito di un'attività d'indagine interna svolta in relazione ad alcuni contratti di intermediazione e subappalto relativi a progetti algerini. L'indagine interna si è basata sull'esame di documenti e su interviste di personale della Società e di altre società del Gruppo, a esclusione dei soggetti che, per quanto a conoscenza della Società, sarebbero stati direttamente coinvolti nell'indagine penale, per non interferire nelle attività investigative della Procura. Il Consiglio di Amministrazione, confermando la massima collaborazione con gli organi inquirenti, nel luglio 2013 ha deliberato di trasmettere l'esito dell'attività dei consulenti esterni alla Procura della Repubblica di Milano, per ogni opportuna valutazione e iniziativa di competenza nel più ampio contesto dell'indagine in corso. I consulenti hanno riferito al Consiglio: (i) di non aver rinvenuto evidenza di pagamenti a pubblici ufficiali algerini per il tramite dei contratti di intermediazione o di subappalto esaminati; (ii) di aver rilevato violazioni, lesive degli interessi della Società, di regole interne e procedure – all'epoca in vigore – relative all'approvazione e alla gestione dei contratti di intermediazione e di subappalto esaminati e ad altre attività svolte in Algeria.

Il Consiglio di Amministrazione nel luglio 2013 ha deliberato di avviare azioni giudiziarie a tutela degli interessi della Società nei confronti di alcuni ex dipendenti e fornitori, riservandosi ogni ulteriore azione, ove emergessero nuovi elementi. Nell'ambito di tali azioni giudiziarie, la Corte di Appello di Milano l'11 febbraio 2021 ha condannato l'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction in carica fino al 5 dicembre 2012 a pagare a Saipem SpA la somma di 10 milioni di euro a titolo di risarcimento del danno, oltre a interessi e rivalutazione dal dovuto al saldo.

Il 14 giugno 2013, 8 gennaio e 23 luglio 2014 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato le "Richieste di proroga" delle indagini preliminari. Il 24 ottobre 2014 è stata notificata una richiesta di incidente probatorio, avanzata dalla Procura della Repubblica di Milano, avente a oggetto l'interrogatorio dell'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction di Saipem in carica fino al 5 dicembre 2012 e di un ulteriore ex dirigente di Saipem, entrambi indagati nel procedimento penale. A seguito dell'accoglimento della richiesta, il Giudice per le Indagini Preliminari di Milano ha fissato le udienze dell'1 e 2 dicembre 2014. Il 15 gennaio 2015 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato presso lo studio del difensore di Saipem SpA l'avviso di conclusione delle indagini preliminari ex art. 415-bis del codice di procedura penale. Lo stesso provvedimento è stato notificato, oltre che a Saipem SpA, a 8 persone fisiche e alla persona giuridica Eni SpA. L'avviso, oltre alla fattispecie di reato già ipotizzata dalla Procura (corruzione internazionale), menzionava come fattispecie delittuosa ipotizzata a carico di 7 persone fisiche, anche la violazione dell'art. 3 del decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74 ("dichiarazione fraudolenta"), in relazione alla registrazione nella contabilità Saipem SpA di "costi di intermediazione derivanti dal contratto agency agreement con Pearl Partners sottoscritto in data 17 ottobre 2007, nonché dall''Addendum n. 1 to the agency agreement' sottoscritto in data 12 agosto 2009" con asserita conseguente indicazione "nelle dichiarazioni consolidate nazionali di Saipem SpA [di] elementi attivi per un ammontare inferiore a quello effettivo, come segue: anno 2008: -85.935.000 euro; anno 2009: -54.385.926 euro".

Il processo penale in Italia: il 26 febbraio 2015 il Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano ha notificato presso lo studio del difensore di Saipem SpA l'avviso di fissazione dell'udienza preliminare unitamente alla richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura di Milano l'11 febbraio 2015. Lo stesso provvedimento è stato notificato, oltre che a Saipem SpA, a 8 persone fisiche e alla persona giuridica Eni SpA. Il Giudice dell'Udienza Preliminare ha fissato l'udienza per il giorno 13 maggio 2015. Nel corso di tale udienza l'Agenzia delle Entrate si è costituita parte civile nel procedimento, mentre altre richieste di costituzione di parte civile sono state respinte.

  • Il 2 ottobre 2015 il Giudice dell'Udienza Preliminare ha rigettato le questioni di incostituzionalità e relative alla prescrizione presentate dalle difese e ha pronunciato i seguenti provvedimenti:
  • (i) sentenza di non doversi procedere per difetto di giurisdizione nei confronti di un imputato;
  • (ii) sentenza di non luogo a procedere nei confronti di tutti gli imputati relativamente all'ipotesi che il pagamento delle commissioni per il progetto MLE da parte di Saipem (circa 41 milioni di euro) potesse essere servito per consentire a Eni di acquisire i consensi ministeriali algerini per l'acquisizione di First Calgary e per l'estensione di un giacimento in Algeria (CAFC). Tale provvedimento contiene anche la decisione di proscioglimento di Eni, dell'ex Amministratore Delegato-CEO di Eni e di un dirigente Eni relativamente a ogni altra ipotesi di reato;
  • (iii) decreto che dispone il giudizio, tra gli altri, per Saipem e per 3 ex dipendenti di Saipem (l'ex Vice Presidente e Amministratore Delegato-CEO in carica fino al 5 dicembre 2012, l'ex Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction in carica fino al 5 dicembre 2012 e l'ex Chief Financial Officer in carica fino all'1 agosto 2008) con riferimento all'accusa di corruzione internazionale formulata dalla Procura secondo la quale gli stessi imputati avrebbero concorso a consentire, sulla base di criteri di mero favoritismo, l'aggiudicazione a Saipem di 7 contratti in Algeria. Per le sole persone fisiche (non per Saipem) il rinvio a giudizio è stato pronunciato anche con riferimento all'ipotesi di dichiarazione fraudolenta (reato fiscale) promossa dalla Procura.

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Nella medesima data, all'esito dell'udienza relativa a uno stralcio del procedimento principale, il Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano ha pronunciato sentenza di patteggiamento ex art. 444 c.p.p. per un ex dirigente di Saipem SpA.

Avverso i primi due provvedimenti la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano e la Procura Generale presso la Corte d'Appello di Milano hanno proposto il 17 novembre 2015 ricorso in Cassazione. Il 24 febbraio 2016 la Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso presentato dalla Procura di Milano, ha disposto la trasmissione degli atti a un nuovo Giudice per l'Udienza Preliminare presso il Tribunale di Milano, per la celebrazione di una nuova Udienza Preliminare.

Con riferimento a tale filone del procedimento (cd. "filone Eni"), in data 27 luglio 2016 il nuovo Giudice per l'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati.

L'11 novembre 2015, in occasione della pubblicazione del report di responsabilità sociale 2015 della Procura di Milano, è stato reso noto che: "recentemente è stato posto in esecuzione un provvedimento di sequestro preventivo del GIP di Milano fino all'ammontare di 250 milioni di euro su beni degli imputati. Il provvedimento conferma il blocco già disposto da autorità estere di somme liquide su conti bancari di Singapore, Hong Kong, Svizzera e Lussemburgo per un importo totale superiore a 100 milioni di euro". Saipem non è risultata destinataria di alcuna di tali misure; si è appreso, comunque, che i sequestri hanno colpito beni personali dell'ex Chief Operating Officer della Società in carica fino al 5 dicembre 2012 e di altri due imputati.

Parallelamente, a seguito del decreto che dispone il giudizio pronunciato il 2 ottobre 2015 dal Giudice dell'Udienza Preliminare, il 2 dicembre 2015 si è tenuta la prima udienza avanti il Tribunale di Milano nel procedimento del cd. "filone Saipem". Nel corso di tale udienza Sonatrach ha chiesto di costituirsi parte civile nei confronti delle sole persone fisiche imputate. Anche il Movimento cittadini algerini d'Italia e d'Europa ha presentato richiesta di costituzione di parte civile. L'Agenzia delle Entrate ha confermato la richiesta di parte civile nei confronti delle sole persone fisiche imputate di dichiarazione fraudolenta. All'udienza del 25 gennaio 2016 il Tribunale di Milano ha rigettato la richiesta di costituzione di parte civile di Sonatrach e del Movimento cittadini algerini d'Italia e d'Europa. Il Tribunale ha rinviato all'udienza del 29 febbraio 2016 riservandosi di merito alla decisione sulle eccezioni di nullità relative al decreto di rinvio a giudizio fatte valere dagli imputati.

All'udienza del 29 febbraio 2016 il Tribunale ha riunito il procedimento con altro pendente nei confronti di un unico imputato persona fisica (nei cui confronti Sonatrach si è costituita parte civile) e ha rigettato le eccezioni di nullità del decreto di rinvio a giudizio, invitando la Procura a riformulare il capo d'imputazione relativamente a un imputato, rinviando il procedimento al 21 marzo 2016. Il Tribunale poi ha rinviato il procedimento all'udienza del 5 dicembre 2016, al fine di valutare la riunione con il procedimento descritto in precedenza (cd. "filone Eni") per il quale in data 27 luglio 2016 il Giudice per l'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio di tutti gli imputati.

Con provvedimento del 28 dicembre 2016 il Presidente del Tribunale di Milano ha autorizzato la richiesta di astensione del Presidente del Collegio giudicante.

All'udienza del 16 gennaio 2017 i due procedimenti (cd. "filone Saipem" e cd. "filone Eni") sono stati riuniti dinanzi a un nuovo Collegio nominato il 30 dicembre 2016.

Esaurita l'istruttoria dibattimentale con l'udienza del 12 febbraio 2018, nelle successive udienze del 19 febbraio 2018 e del 26 febbraio 2018 si è tenuta la requisitoria del Pubblico Ministero.

Ritenute preliminarmente non concedibili agli imputati le attenuanti generiche e, di contro, ritenuta sussistente l'aggravante del reato transnazionale, il Pubblico Ministero ha formulato le proprie richieste di pena nei confronti delle persone fisiche imputate.

Per quanto riguarda Saipem SpA ed Eni SpA il Pubblico Ministero ha avanzato una richiesta di condanna alla sanzione pecuniaria di 900.000 euro, per ciascuna società. Inoltre, il Pubblico Ministero ha chiesto l'applicazione della "confisca per equivalente di quanto in sequestro", relativamente ad alcuni sequestri eseguiti in precedenza nei confronti di alcune persone fisiche imputate. La richiesta di applicazione della confisca non ha riguardato, quindi, Saipem SpA.

All'udienza del 5 marzo 2018:

  • (i) l'Agenzia delle Entrate ha domandato la condanna delle sole persone fisiche imputate così come richiesta dal Pubblico Ministero con la condanna delle sole persone fisiche imputate al risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale a favore dell'Agenzia delle Entrate da liquidarsi in via equitativa e con una provvisionale di 10 milioni di euro;
  • (ii) Sonatrach ha chiesto la condanna dell'imputato Samyr Ourayed con la condanna di quest'ultimo al risarcimento del danno da liquidarsi in via equitativa.

Il 19 settembre 2018 si sono concluse le udienze dedicate alla discussione da parte delle difese e alle repliche da parte del Pubblico Ministero e delle difese.

La decisione di primo grado del Tribunale di Milano: il 19 settembre 2018 il Tribunale di Milano ha pronunciato la sentenza di primo grado.

Il Tribunale di Milano ha condannato, tra gli altri, anche alcuni ex manager di Saipem SpA per i reati di corruzione internazionale e ha, inoltre, condannato Saipem SpA al pagamento della sanzione pecuniaria di 400.000 euro, quale asserita responsabile dell'illecito amministrativo ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001 con riferimento al reato di corruzione internazionale.

Gli ex manager di Saipem SpA condannati dal Tribunale di Milano avevano tutti lasciato la Società tra il 2008 e il 2012.

Il Tribunale ha, altresì, disposto la confisca, quale asserito profitto del reato, della somma complessiva di circa 197 milioni di euro nei confronti di tutte le persone fisiche condannate (e tra questi di alcuni ex manager della Società).

Il Tribunale ha, altresì, disposto la confisca, quale asserito prezzo del reato, della somma complessiva di circa 197 milioni di euro nei confronti di Saipem ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 231/2001.

Per quanto emerso nel corso del procedimento e dalle richieste del Pubblico Ministero, allora, risultava già in essere da tempo un sequestro preventivo finalizzato alla confisca per un importo pari a complessivi circa 160 milioni di euro nei confronti di alcune persone fisiche – diverse dalla Società – tutte condannate con la sentenza di primo grado.

La decisione del Tribunale di primo grado non è esecutiva. Le motivazioni della sentenza di primo grado sono state depositate dal Tribunale di Milano il 18 dicembre 2018.

Il giudizio dinanzi alla Corte di Appello di Milano: il 1° febbraio 2019 Saipem SpA ha impugnato dinanzi alla Corte di Appello di Milano la sentenza di primo grado. Anche le persone fisiche condannate in primo grado hanno appellato la sentenza di primo grado. Anche la Procura della Repubblica di Milano ha impugnato la sentenza di primo grado chiedendo, in riforma di tale sentenza che sia pronunciata dalla Corte di Appello la condanna di Eni SpA, dell'ex Amministratore Delegato-CEO di Eni e di un suo manager "alle pene, e alle sanzioni amministrative pecuniarie e interdittive, ritenute di giustizia". La Procura della Repubblica di Milano ha chiesto, inoltre, sempre in riforma della sentenza impugnata di "condannare la società Saipem alle sanzioni amministrative interdittive ritenute di giustizia". Il 14 febbraio 2019 i difensori di Saipem hanno depositato una memoria nella quale hanno eccepito: (i) l'inammissibilità dell'impugnazione da parte della Procura della Repubblica della decisione del Tribunale di non ritenere applicabili a Saipem SpA le sanzioni interdittive; e/o (ii) l'inapplicabilità delle sanzioni interdittive richieste dalla Procura della Repubblica nei confronti di Saipem SpA.

Il 15 gennaio 2020 la Corte di Appello di Milano ha accolto integralmente l'appello di Saipem SpA e delle persone fisiche imputate (tra i quali alcuni ex manager della Società che hanno tutti lasciato la stessa tra il 2008 e il 2012), dichiarando tra l'altro l'insussistenza dell'illecito amministrativo in capo a Saipem SpA perché il fatto non sussiste, revocando la statuizione sulla confisca del prezzo del reato che era stata pronunciata in primo grado dal Tribunale di Milano ai sensi dell'art. 19, D.Lgs. n. 231/2001.

In data 15 aprile 2020 la Corte di Appello di Milano ha depositato le motivazioni della sentenza di secondo grado.

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Il giudizio dinanzi alla Corte di Cassazione: la Procura Generale presso la Corte di Appello di Milano il 12 giugno 2020 ha proposto ricorso in Cassazione avverso la sentenza della Corte di Appello di Milano del 15 gennaio 2020 chiedendo l'annullamento di tale sentenza e per l'effetto il rinvio del giudizio ad altra sezione della Corte di Appello.

La Corte di Cassazione il 14 dicembre 2020 ha respinto il ricorso della Procura Generale presso la Corte di Appello di Milano. Il 14 dicembre 2020 Saipem SpA ha emesso il seguente comunicato stampa:

"La Corte di Cassazione ha pronunciato oggi la propria decisione sul ricorso proposto, il 12 giugno 2020, dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Milano avverso la sentenza di secondo grado nel procedimento relativo a fatti di reato asseritamente commessi in Algeria fino al marzo 2010, in relazione ad alcune commesse completate da tempo.

In particolare, la Corte di Cassazione ha pronunciato oggi sentenza con la quale ha respinto integralmente il ricorso presentato dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Milano che aveva richiesto l'annullamento della sentenza di secondo grado con la quale la Corte di Appello di Milano, il 15 gennaio 2020, aveva assolto le persone fisiche imputate (tra i quali alcuni ex manager della Società che hanno tutti lasciato la stessa tra il 2008 e il 2012), dichiarando, tra l'altro, con riferimento all'ipotesi di reato di corruzione internazionale, l'insussistenza dell'illecito amministrativo contestato ex D.Lgs n. 231/2001 a Saipem SpA perché il fatto non sussiste e revocando, conseguentemente, la condanna alla confisca del prezzo del reato per circa 197 milioni di euro e al pagamento della sanzione pecuniaria di 400.000 euro, che erano state disposte in primo grado dal Tribunale di Milano. Saipem esprime soddisfazione per l'odierna decisione della Corte di Cassazione, che conclude definitivamente il procedimento "Algeria" con l'assoluzione di Saipem".

Richiesta di documenti da parte del Department of Justice statunitense: su richiesta del Department of Justice statunitense ("DoJ"), Saipem SpA nel 2013 ha stipulato un cosiddetto "tolling agreement" che estendeva di 6 mesi il termine di prescrizione applicabile a eventuali violazioni di leggi federali degli Stati Uniti in relazione ad attività pregresse di Saipem e relative subsidiary. Il "tolling agreement", rinnovato fino al 29 novembre 2015, non costituisce un'ammissione da parte di Saipem SpA di aver compiuto alcun illecito, né di essere soggetta alla giurisdizione degli Stati Uniti ai fini di qualsivoglia indagine o procedimento. Saipem ha inteso quindi offrire collaborazione anche nel contesto degli accertamenti da parte del Department of Justice che il 10 aprile 2014 ha formulato una richiesta di documenti relativi alle attività pregresse del Gruppo Saipem in Algeria, richiesta alla quale Saipem ha fornito riscontro. Il 29 novembre 2015 il "tolling agreement" è scaduto e, allo stato decorsi quasi sei anni da tale scadenza, non è pervenuta da parte del Department of Justice alcuna richiesta.

Il procedimento in Algeria: si riportano per completezza gli aggiornamenti del procedimento anche per le altre società coinvolte. In Algeria nel 2010 è stato avviato un procedimento che ha a oggetto diverse fattispecie e coinvolge a diverso titolo 19 indagati (cd. "inchiesta Sonatrach 1"). Société nationale pour la recherche, la production, le transport, la transformation et la commercialisation des hydrocarbures SpA ("Sonatrach") si è costituita parte civile in tale procedimento e anche il Trésor Public algerino ha formulato analoga richiesta.

Anche la società algerina Saipem Contracting Algérie SpA ("Saipem Contracting Algérie") è parte in tale procedimento in relazione alle modalità di assegnazione del contratto GK3 da parte di Sonatrach. In relazione a tale procedimento alcuni conti correnti in valuta locale di Saipem Contracting Algérie sono stati bloccati.

In particolare, nel 2012, in occasione di rinvio alla "Chambre d'accusation" presso la Corte di Algeri, Saipem Contracting Algérie ha ricevuto una comunicazione che formalizzava l'esistenza di un'indagine nei suoi confronti, relativa a un'asserita maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale organismo. Il contratto GK3 era stato assegnato nel giugno 2009 per un importo equivalente (al cambio in essere al momento dell'assegnazione del contratto) a circa 433,5 milioni di euro.

All'inizio del 2013 la "Chambre d'accusation" ha pronunciato il rinvio a giudizio di Saipem Contracting Algérie e confermato il predetto blocco dei conti correnti. Secondo la tesi accusatoria il prezzo offerto sarebbe stato superiore per una percentuale fino al 60% al prezzo di mercato; secondo la tesi accusatoria tale asserita maggiorazione rispetto al prezzo di mercato si sarebbe ridotta a una percentuale fino al 45% del prezzo contrattuale di assegnazione, a seguito dello sconto negoziato tra le parti successivamente all'offerta. Nel mese di aprile 2013 e nel mese di ottobre 2014 la Corte Suprema algerina ha rigettato la richiesta di sblocco dei conti correnti che Saipem Contracting Algérie aveva presentato sin dal 2010. Gli atti sono stati quindi trasmessi al Tribunale di Algeri che, all'udienza del 15 marzo 2015, ha rinviato il procedimento all'udienza del 7 giugno 2015, nel corso della quale, stante l'assenza di alcuni testimoni, il Tribunale ha rinviato d'ufficio il processo a una sessione penale. All'udienza fissata per il 27 dicembre 2015 il processo ha avuto inizio. All'udienza del 20 gennaio 2016 la Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto la condanna di tutti i 19 soggetti incolpati nei cui confronti è in corso il processo "Sonatrach 1".

Quanto a Saipem Contracting Algérie, la Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto la condanna della stessa società all'ammenda di 5 milioni di dinari algerini (pari al cambio attuale a circa 40.000 euro).

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La Procura della Repubblica di Algeri ha chiesto, inoltre, la condanna alla confisca del profitto asseritamente conseguito, nella misura eventualmente accertata dal Tribunale, di tutti i 19 soggetti incolpati di cui è stata chiesta la condanna (tra i quali Saipem Contracting Algérie).

Per la fattispecie contestata a Saipem Contracting Algérie, la normativa locale prevede una pena principale di natura pecuniaria (pari a un massimo di circa 40.000 euro) e contempla la possibilità che, in relazione all'ipotesi di reato contestata, possano essere comminate pene accessorie come la confisca del profitto conseguito in seguito all'asserito reato (che sarebbe pari all'asserita maggiorazione rispetto al prezzo di mercato del contratto GK3 nella misura eventualmente accertata dall'autorità giudiziaria) e/o sanzioni di natura interdittiva.

Il 2 febbraio 2016 è stata pronunciata dal Tribunale di Algeri la sentenza di primo grado. Tale sentenza ha, tra l'altro, condannato Saipem Contracting Algérie al pagamento di un'ammenda d'importo pari a circa 4 milioni di dinari algerini (corrispondenti a circa 30.000 euro). In particolare, Saipem Contracting Algérie è stata ritenuta responsabile, in relazione all'appalto per la realizzazione del gasdotto GK3, della fattispecie sanzionata dalla legge algerina in caso di "maggiorazione dei prezzi in occasione dell'aggiudicazione di contratti conclusi con una società pubblica a carattere industriale e commerciale beneficiando dell'autorità o influenza di rappresentanti di tale società". La sentenza ha, inoltre, disposto di rimettere nella disponibilità di Saipem Contracting Algérie due conti correnti in valuta locale, il cui saldo totale ammonta a circa 59 milioni di euro (importo calcolato al cambio del 31 dicembre 2020), che sono stati bloccati nel 2010.

L'ente committente Sonatrach, che si era costituita parte civile nel procedimento, si è riservata di far valere in sede civile le proprie pretese. La richiesta di costituzione di parte civile del Trésor Civil algerino è invece stata rigettata.

La decisione del 2 febbraio 2016 del Tribunale di Algeri, in attesa del deposito delle relative motivazioni, è stata impugnata dinanzi alla Corte di Cassazione: da Saipem Contracting Algérie (che aveva chiesto l'assoluzione e aveva preannunciato che avrebbe impugnato la decisione); dal Procuratore Generale (che aveva chiesto la condanna a 5 milioni di dinari algerini e la confisca, richieste respinte dal Tribunale, che – come detto – ha invece condannato Saipem Contracting Algérie al minore importo di circa 4 milioni di dinari algerini); dal Trésor Civil (la cui richiesta di costituirsi parte civile contro Saipem Contracting Algérie è stata – come detto – respinta dal Tribunale); da tutti gli altri condannati, relativamente alle statuizioni che li riguardano.

Per effetto delle citate impugnazioni, la decisione del Tribunale di Algeri è stata sospesa di pieno diritto e, quindi, sono rimasti sospesi, in pendenza del giudizio di Cassazione, l'esecuzione:

≥ dell'irrogazione dell'ammenda di circa 30.000 euro; e

≥ dello sblocco dei due conti correnti il cui saldo totale ammonta a circa 59 milioni di euro (importo calcolato al cambio del 31 dicembre 2020). Sonatrach non ha impugnato la decisione del Tribunale, coerentemente con la sua richiesta, accolta dal medesimo Tribunale, di riservarsi di svolgere un'eventuale successiva azione di risarcimento danni in un procedimento civile. Tale azione civile non è stata avviata da Sonatrach.

Con la decisione del 17 luglio 2019 la Corte di Cassazione algerina ha cassato integralmente la decisione del Tribunale di Algeri del 2 febbraio 2016 ragion per cui il Tribunale di Appello di Algeri dovrà pronunciarsi sul tema avviando un nuovo processo. La futura decisione del Tribunale di Appello di Algeri potrà essere impugnata dinanzi alla Corte di Cassazione algerina.

Le motivazioni della decisione della Corte di Cassazione algerina sono state rese disponibili il 7 ottobre 2019. Dalla lettura della sentenza della Corte di Cassazione algerina si evince che si tratta di un provvedimento di annullamento totale della sentenza del Tribunale di Algeri del 2016 a seguito dell'accoglimento dei ricorsi di tutti i ricorrenti (ivi incluso il ricorso di Saipem Contracting Algérie). I tempi del nuovo procedimento dinanzi al Tribunale di Appello non sono noti né allo stato prevedibili.

Il Tribunale di Appello di Algeri ha fissato l'udienza per la trattazione della causa per il 17 febbraio 2021.

All'udienza del 17 febbraio 2021 il Tribunale di Appello di Algeri ha rinviato l'udienza a data da fissarsi. Il Tribunale ha successivamente fissato l'udienza per la discussione per il 16 giugno 2021.

Indagini in corso - Algeria - Sonatrach 2: nel mese di marzo 2013 è stato convocato presso il Tribunale di Algeri l'allora legale rappresentante di Saipem Contracting Algérie al quale il giudice istruttore locale ha comunicato verbalmente l'avvio di un'indagine (cd. inchiesta "Sonatrach 2") "a carico di Saipem per i seguenti capi di imputazione: artt. 25a, 32 e 53 della L. n. 01/2006 della lotta contro la corruzione", e ha richiesto la consegna di alcuni documenti (statuti societari) e altre informazioni relativi alle società Saipem Contracting Algérie, Saipem SpA e Saipem SA. Successivamente a tale convocazione non sono seguite ulteriori attività o richieste.

Il 16 ottobre 2019 e il 21 ottobre 2019 Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state convocate dal giudice istruttore presso la Corte Suprema.

Trattasi di indagini in fase iniziale seppur relative a fatti del 2008 (assegnazione del contratto GNL3 Arzew). Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri sono state ulteriormente convocate per il 18 novembre 2019 dal Procuratore Generale presso la Corte Suprema di Algeri per assumere informazioni e documenti relativamente al contratto GNL3 Arzew assegnato nel 2008 da Sonatrach.

Il 18 novembre 2019 si è svolta l'ulteriore audizione del rappresentante di Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri, nel corso del quale sono state fornite le informazioni e la documentazione richieste dal Procuratore Generale di Algeri, il quale ha assegnato a Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri il termine fino al 4 dicembre 2019 per la consegna di ulteriore documentazione. Saipem Contracting Algérie e Snamprogetti SpA succursale di Algeri hanno prontamente provveduto a depositare quanto richiesto entro il termine del 4 dicembre 2019.

Il Procuratore Generale di Algeri ha inoltre richiesto la convocazione di un rappresentante di Saipem SpA. Il Procuratore Generale di Algeri il 20 novembre 2019 ha comunicato a Saipem Contracting Algérie e a Snamprogetti succursale di Algeri che il Tresor Public algerino si è costituito parte civile in questo procedimento in fase di indagini iniziali.

Il 9 dicembre 2020 si è svolta l'audizione del rappresentante in loco di Saipem SpA.

Saipem SpA, Saipem Contracting Algerie e Snamprogetti succursale di Algeri sono state nuovamente convocate il 16 dicembre 2020. Le indagini in Algeria relativamente all'assegnazione ed esecuzione del contratto GNL3 Arzew proseguono.

Risoluzione amichevole delle divergenze - Accordo Saipem Sonatrach: il 14 febbraio 2018 Sonatrach e Saipem hanno comunicato di aver definito amichevolmente le reciproche divergenze, hanno concordato di risolvere amichevolmente le loro reciproche divergenze e hanno firmato un accordo per porre fine alle procedure in corso relative al contratto per la costruzione di un impianto di liquefazione di gas ad Arzew (Arzew), al contratto per la costruzione di tre treni di GPL, di un'unità di separazione di olio (LDPH) e di impianti di produzione di condensati ad Hassi Messaoud (LPG), al contratto per la realizzazione dell'oleodotto GPL LZ2 da 24 pollici (linea e stazione) ad Hassi R'Mel (LZ2) e al contratto per la realizzazione di un'unità di produzione di gas e petrolio nel campo di Menzel Ledjmet per conto dell'associazione Sonatrach/FCP (MLE). Questo accordo è il risultato di un dialogo costruttivo e rappresenta un passo importante nelle relazioni tra le due società. Sonatrach e Saipem hanno espresso soddisfazione per aver raggiunto un accordo definitivo che pone fine a un contenzioso pregiudizievole per entrambe le società.

INDAGINI PRELIMINARI IN CORSO - PROCURA DELLA REPUBBLICA DI MILANO - BRASILE

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Si riportano per completezza gli aggiornamenti del procedimento anche per le altre società coinvolte. Il 12 agosto 2015 Saipem SpA ha ricevuto dalla Procura della Repubblica di Milano la notifica di un'informazione di garanzia e di una richiesta di documentazione nell'ambito di un nuovo procedimento penale, per il presunto reato di corruzione internazionale, aperto dagli uffici giudiziari milanesi in relazione a un contratto assegnato nel 2011 dalla società brasiliana Petrobras a Saipem SA (Francia) e Saipem do Brasil (Brasile). Le indagini risultano ancora in corso.

Per quanto appreso solo a mezzo stampa, tale contratto è oggetto di indagini nei confronti di alcuni cittadini brasiliani tra i quali anche un ex collaboratore di Saipem do Brasil, da parte delle autorità giudiziarie del Brasile.

In particolare, il 19 giugno 2015 Saipem do Brasil aveva appreso dai media dell'arresto (in merito a ipotesi di riciclaggio, corruzione e truffa) di un suo ex collaboratore, a seguito di un provvedimento emesso dalla Procura brasiliana di Curitiba, nell'ambito di un'inchiesta giudiziaria in corso in Brasile dal marzo 2014 (cd. inchiesta "Lava Jato"). Il 29 luglio 2015 Saipem do Brasil ha poi appreso dagli organi di stampa che, nell'ambito delle condotte addebitate all'ex collaboratore di Saipem do Brasil, la Procura brasiliana avrebbe ipotizzato altresì il fatto di avere influenzato indebitamente Petrobras nel 2011 per l'assegnazione a Saipem do Brasil di un contratto denominato "Cernambi" (del valore al cambio attuale di circa 56 milioni di euro). Ciò sarebbe stato asseritamente desunto dalla circostanza che nel 2011 nei pressi della sede di Petrobras, tale ex collaboratore di Saipem do Brasil avrebbe subìto una rapina nel corso della quale sarebbe stato derubato di circa 100.000 reals brasiliani (pari a circa 26.000 euro) appena prelevati da un istituto di credito. Secondo la Procura brasiliana la rapina sarebbe avvenuta in un periodo temporale precedente l'assegnazione del citato contratto "Cernambi".

Saipem SpA ha prestato la massima collaborazione alle indagini e ha avviato lo svolgimento di un intervento di audit anche con l'ausilio di un consulente esterno. L'attività di audit ha preso in esame i nominativi delle numerose società e persone che i media hanno riferito essere oggetto di indagini da parte dell'autorità giudiziaria brasiliana. Il Report di audit, emesso il 14 luglio 2016, ha dato atto dell'assenza di comunicazioni o documenti relativi a transazioni e/o movimentazioni finanziarie tra società del Gruppo Saipem e il personale di Petrobras oggetto di indagini.

I testimoni ascoltati nel procedimento penale in corso in Brasile contro tale ex collaboratore, nonché nell'ambito dei lavori della Commissione parlamentare di inchiesta istituita in Brasile sul caso "Lava Jato", hanno riferito di non essere a conoscenza di irregolarità relativamente alle attività di Saipem.

Petrobras si è costituita parte civile ("Assistente do Ministerio Publico") nel medesimo procedimento contro le 3 persone fisiche imputate. Il procedimento è poi ripreso il 9 giugno 2017 in quanto la Procura brasiliana ha ritenuto fossero venuti meno i presupposti per continuare a mantenere riservato un accordo di collaborazione sottoscritto nell'ottobre 2015 dall'ex collaboratore di Saipem do Brasil che con tale accordo si era impegnato a suffragare con prove alcune sue dichiarazioni. La Procura ha in particolare rilevato che il tentativo di suffragare con prove tali dichiarazioni non aveva avuto successo, ragion per cui era venuta meno l'esigenza di mantenere riservato il contenuto delle dichiarazioni contenute in tale ulteriore accordo. Nel corso dell'udienza del 9 giugno 2017 sono state acquisite le deposizioni dei tre imputati e tra queste quella dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil e di un ex funzionario Petrobras.

L'ex collaboratore di Saipem do Brasil, quanto all'episodio della rapina per 100.000 reals brasiliani (pari a circa 26.000 euro) da lui subìta nell'ottobre del 2011, ha dichiarato che si trattava di denaro necessario per corrispondere le spese relative agli immobili di una società da lui gestita per conto di un soggetto terzo rispetto a Saipem (trattasi dell'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento che ha confermato tale dichiarazione).

L'ex collaboratore di Saipem do Brasil ha inoltre affermato che il Gruppo Saipem non ha effettuato pagamenti corruttivi in quanto il sistema di compliance di Saipem ha impedito che questo avvenisse. Tale dichiarazione è stata confermata dall'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento. L'ex collaboratore di Saipem do Brasil e l'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento, pur offrendo una ricostruzione dei fatti parzialmente diversa, hanno riferito che l'ipotesi di alcuni pagamenti impropri sarebbe stata discussa con riferimento ad alcuni contratti di Saipem do Brasil, ma che in ogni caso non è stato effettuato alcun pagamento corruttivo dal Gruppo Saipem. L'ex collaboratore di Saipem do Brasil e l'ex funzionario Petrobras imputato nel medesimo procedimento hanno dichiarato che i contratti assegnati dal cliente al Gruppo Saipem sono stati vinti attraverso regolari procedure di gara. Il procedimento in Brasile nei confronti dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil e di altre due persone fisiche imputate non si è ancora concluso con una sentenza definitiva. Nel corso del procedimento nei confronti dell'ex collaboratore di Saipem do Brasil non sono emerse prove di irregolarità nella gestione di gare assegnate da Petrobras al Gruppo Saipem e/o evidenza di pagamenti illeciti da parte del Gruppo Saipem in relazione a gare assegnate da Petrobras al Gruppo Saipem e/o evidenza di danni subìti da Petrobras in relazione a gare assegnate al Gruppo Saipem. Il Gruppo Saipem non è stato parte di tale procedimento.

Le attività di audit concluse nel 2016 sono state riavviate con il supporto del medesimo consulente terzo utilizzato in precedenza e con la stessa metodologia al fine di analizzare alcuni dati citati nel corso delle deposizioni del 9 giugno 2017.

Il Report di audit, emesso il 18 luglio 2018, ha confermato l'assenza di comunicazioni o documenti relativi a transazioni e/o movimentazioni finanziarie tra società del Gruppo Saipem e il personale di Petrobras oggetto di indagini.

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Con comunicato stampa del 30 maggio 2019 Saipem SpA ha informato come segue:

"Saipem: notifica di procedimento amministrativo in Brasile alle controllate Saipem SA e Saipem do Brasil in relazione a un contratto assegnato nel 2011.

San Donato Milanese (MI), 30 maggio 2019 - Saipem SpA informa che oggi la società controllata francese Saipem SA e la società controllata brasiliana Saipem do Brasil hanno ricevuto dalla competente autorità amministrativa brasiliana (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) la notifica dell'apertura di un procedimento amministrativo con riferimento a presunte irregolarità nell'assegnazione nel dicembre 2011 da parte della società brasiliana Petrobras, come leader del consorzio BMS 11, del contratto (del valore di circa 249 milioni di real attualmente equivalenti a circa 56 milioni di euro) per l'installazione di una gas pipeline per la connessione dei campi Lula e Cernambi nel Bacino di Santos.

Saipem SA e Saipem do Brasil coopereranno nel procedimento amministrativo fornendo i chiarimenti che saranno richiesti dalla competente autorità amministrativa e confidano nella correttezza dell'assegnazione del contratto sopra menzionato e sull'assenza di elementi per affermare la responsabilità amministrativa delle società".

Nell'ambito del procedimento amministrativo in questione Saipem do Brasil e Saipem SA il 21 giugno 2019 hanno presentato le loro difese iniziali dinanzi alla competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União).

Con comunicazione del 21 agosto 2019 la competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) ha informato Saipem do Brasil e Saipem SA che all'esito dell'istruttoria fino a quel momento svolta, il procedimento amministrativo non era stato archiviato e ha invitato Saipem do Brasil e Saipem SA a presentare le ulteriori difese entro il 20 settembre 2019.

Saipem do Brasil e Saipem SA hanno presentato le loro difese entro il termine assegnato. Il 24 aprile 2020 la competente autorità amministrativa (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União) ha disposto un rinvio di 180 giorni per la conclusione del procedimento amministrativo.

Il 30 novembre 2020 Saipem SA e Saipem do Brasil hanno depositato ulteriori difese dinnanzi all'autorità amministrativa brasiliana (Controladoria-Geral da União attraverso la Corregedoria-Geral da União).

Il procedimento amministrativo è tuttora in corso.

L'8 giugno 2020 la Procura Federale Brasiliana ha emesso un comunicato stampa informando di una nuova denuncia contro un ex presidente di Saipem do Brasil, che ha lasciato il Gruppo Saipem il 30 dicembre 2009. La denuncia attiene a presunti episodi di corruzione e riciclaggio asseritamente occorsi tra il 2006 e il 2011 in relazione a due contratti assegnati a società del Gruppo Saipem da società del Gruppo Petrobras (Mexilhao sottoscritto nel 2006 e Uruguà-Mexilhao sottoscritto nel 2008).

La denuncia è stata avanzata solo nei confronti di persone fisiche (non di società del Gruppo Saipem) e coinvolge, oltre a tale ex presidente di Saipem do Brasil, alcuni ex funzionari di Petrobras.

La Corte Federale brasiliana di Curitiba il 6 luglio 2020 ha accettato la denuncia presentata dalla Procura Federale Brasiliana nei confronti dell'ex presidente di Saipem do Brasil (che ha lasciato la società il 30 dicembre 2009) e di un ex funzionario di Petrobras nei cui confronti si aprirà un processo penale in Brasile. Petrobras si è costituita parte civile ("Assistente do Ministerio Publico") nel medesimo procedimento contro le 2 persone fisiche imputate. Nessuna società del Gruppo Saipem è parte di tale procedimento.

INDAGINI PRELIMINARI IN CORSO - PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI MILANO - IRAQ

Il 2 agosto 2018 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem SpA una richiesta di consegna di atti e documenti in relazione a pregresse attività (2010-2014) del Gruppo Saipem in Iraq e in particolare ai rapporti con il gruppo Unaoil. La richiesta contiene anche l'informazione che – in relazione a tali pregresse attività – Saipem SpA è soggetta a indagini per corruzione internazionale. Nel gennaio 2019 il Department of Justice statunitense, che ha affermato di avere da tempo in essere un'attività di indagine sulle attività e i rapporti di Unaoil e di essere a conoscenza della pendenza di un'inchiesta in Italia nei confronti di Saipem SpA da parte della Procura di Milano, ha chiesto a Saipem la disponibilità a una "voluntary production" di documenti relativi a pregresse attività del Gruppo Saipem in Iraq con il coinvolgimento di Unaoil e più in generale ai pregressi rapporti di Saipem con il gruppo Unaoil. Saipem ha confermato tale disponibilità. La "voluntary production" lascia totalmente impregiudicata qualsiasi questione relativa all'eventuale giurisdizione USA, aspetto rispetto alla quale il Department of Justice statunitense non ha indicato, allo stato, alcun elemento a supporto, chiedendo solo a Saipem collaborazione nell'ambito degli accertamenti che il Department of Justice statunitense ha in corso. Nell'ambito della citata "voluntary production" nel mese di marzo 2019 Saipem SpA attraverso i propri legali statunitensi ha consegnato al Department of Justice statunitense il materiale consegnato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano nel 2018 al fine di riscontrare la sopra citata richiesta di consegna di atti e documenti ricevuta il 2 agosto 2018.

ENIPOWER

Nell'ambito delle indagini avviate dalla magistratura milanese (procedimento penale 2460/2003 R.G.N.R. pendente presso la Procura della Repubblica di Milano) su appalti e forniture commissionati da EniPower a diverse società, era stata notificata a Snamprogetti SpA (oggi Saipem SpA), quale appaltatore di servizi di ingegneria e approvvigionamento oltre che ad altri soggetti, informazione di garanzia ai sensi della disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche (ex art. 25, D.Lgs. n. 231/2001). Nell'agosto del 2007 si sono concluse le indagini preliminari con esito positivo per Snamprogetti: la società non è stata, infatti, inserita tra i soggetti indagati per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio. Snamprogetti si è quindi costituita parte civile nei confronti delle persone fisiche e giuridiche in qualche modo riconducibili a operazioni che abbiano riguardato la società e, con alcuni soggetti che hanno chiesto di essere ammessi al patteggiamento, sono stati raggiunti accordi transattivi per il risarcimento del danno. Il procedimento, dopo la conclusione dell'udienza preliminare, è proseguito a carico di ex dipendenti delle predette società, nonché nei confronti di dipendenti e dirigenti di alcune società fornitrici e delle stesse ai sensi del D.Lgs. n. 231/2001. Eni SpA, EniPower SpA e Snamprogetti SpA si sono costituite parti civili nell'udienza preliminare. L'udienza preliminare relativa al procedimento principale avanti il Giudice dell'Udienza Preliminare si è conclusa il 27 aprile 2009. Il giudice ha disposto il decreto di rinvio a giudizio di tutte le parti che non hanno fatto richiesta di patteggiamento, a esclusione di alcuni soggetti nei cui confronti è intervenuta la prescrizione. Nel corso dell'udienza del 2 marzo 2010 è stata confermata la costituzione di parte civile di Eni SpA, EniPower SpA e Saipem SpA nei confronti degli enti imputati ex D.Lgs. n. 231/2001. Sono stati altresì citati i responsabili civili delle ulteriori società coinvolte. All'udienza del 20 settembre 2011 è stato depositato il dispositivo della sentenza che ha previsto alcune condanne e diverse assoluzioni nei confronti dei numerosi imputati sia persone fisiche che giuridiche, queste ultime ritenute responsabili degli illeciti amministrativi, applicando quindi sanzioni pecuniarie e ordinando altresì la confisca per equivalente di ingenti somme. Il Tribunale ha altresì escluso la costituzione di parte civile nei confronti degli enti imputati in relazione agli illeciti amministrativi di cui al D.Lgs. n. 231/2001. Le parti condannate hanno provveduto a impugnare tempestivamente il suddetto provvedimento. Il 24 ottobre 2013 la Corte d'Appello di Milano ha pronunciato sentenza, sostanzialmente confermando la decisione di primo grado, riformandola parzialmente solo con riferimento ad alcune persone fisiche per le quali è stato dichiarato di non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Gli imputati hanno proposto ricorso in Cassazione. La sezione VI penale della Suprema Corte, in data 10 novembre 2015, decidendo sui ricorsi presentati dalle parti avverso la sentenza della Corte d'Appello di Milano, ha annullato il provvedimento impugnato nei confronti delle persone giuridiche e, limitatamente alle statuizioni civili, nei confronti delle persone fisiche, e ha rinviato per un nuovo giudizio ad altra sezione della Corte d'Appello di Milano che ha fissato l'udienza per il 28 novembre 2017. All'udienza del 28 novembre 2017 la Corte d'Appello, decidendo in sede di rinvio dalla Corte di Cassazione, ha confermato la sentenza di primo grado, riformandola parzialmente, escludendo la responsabilità di due persone giuridiche e dichiarando di non doversi procedere contro un imputato nel frattempo deceduto, confermando per il resto la sentenza della Corte d'Appello non oggetto di annullamento da parte della Corte di Cassazione.

Il 17 luglio 2018 la Corte di Appello di Milano ha depositato la sentenza di secondo grado sostanzialmente lasciando invariato l'impianto decisorio della sentenza impugnata, confermando dunque le statuizioni della Corte di Appello di Milano del 24 ottobre 2013, anche in relazione alle parti civili. La Corte di Appello di Milano ha riformato l'impianto decisorio della sentenza impugnata solo limitatamente a due persone giuridiche per le quali è stata esclusa la responsabilità e a una persona fisica per la quale è stata dichiarata l'estinzione del reato.

Alcune parti del giudizio hanno presentato ricorso alla Corte di Cassazione.

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Il 6 novembre 2019 la Corte di Cassazione si è pronunciata sul ricorso presentato da alcune parti del giudizio, annullando la sentenza impugnata solo nei confronti di una persona giuridica con contestuale rinvio alla Corte di Appello di Milano.

La Corte di Cassazione ha invece rigettato nei confronti degli altri ricorrenti il ricorso, lasciando invariato l'impianto decisorio della Corte di Appello di Milano del 17 luglio 2018. La sentenza della Corte di Cassazione è stata depositata in cancelleria il 16 dicembre 2019.

CORTE DI CASSAZIONE - DELIBERA CONSOB N. 18949 DEL 18 GIUGNO 2014 - AZIONI RISARCITORIE

Procedimento dinanzi al GUP di Milano: con provvedimento adottato con delibera n. 18949 del 18 giugno 2014, Consob ha deliberato di applicare a Saipem SpA la sanzione amministrativa pecuniaria di 80.000 euro in relazione a un asserito ritardo nell'emissione del profit warning emesso dalla Società il 29 gennaio 2013 e, "Al fine di completare il quadro istruttorio", di trasmettere copia del medesimo provvedimento sanzionatorio adottato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano. Il 12 marzo 2018 la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano – all'esito delle indagini – ha notificato a Saipem SpA l'"Avviso all'indagato della conclusione delle indagini preliminari" con riferimento all'ipotesi di illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8, 25-ter, lett. b) e 25-sexies del D.Lgs. n. 231/2001, asseritamente commesso fino al 30 aprile 2013 "per non avere predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione" dei seguenti asseriti reati:

  • (i) reato di cui all'art. 185, D.Lgs. n. 58/1998 (in combinato disposto con l'art. 114, D.Lgs. n. 58/1998 e l'art. 68, comma 2, del Regolamento Emittenti), asseritamente commesso il 24 ottobre 2012, con riferimento al comunicato stampa diffuso al pubblico in ordine all'approvazione della trimestrale al 30 settembre 2012 di Saipem SpA e alla relativa conference call del 24 ottobre 2012 con gli analisti esterni;
  • (ii) reato di cui all'art. 2622, cod. civ. (in continuità d'illecito con l'art. 2622, commi 1, 3 e 4, cod. civ., vecchia formulazione in vigore all'epoca dei fatti), asseritamente commesso il 30 aprile 2013, con riferimento ai bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA approvati dal Consiglio di Amministrazione il 13 marzo 2013 e dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2014;
  • (iii) reato di cui all'art. 185, D.Lgs. n. 58/1998, asseritamente commesso dal 13 marzo 2013 al 30 aprile 2013, con riferimento ai comunicati diffusi al pubblico in ordine all'approvazione dei bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA. Oltre alla Società, sono stati indagati in relazione alle ipotesi di cui sopra:
  • ≥ per l'asserito reato sub (i): i due amministratori delegati e il Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction di Saipem SpA in carica alla data di diffusione del comunicato stampa del 24 ottobre 2012 in quanto gli stessi "mediante il comunicato stampa del 24 ottobre 2012 emesso in occasione dell'approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della trimestrale al 30 settembre 2012 e nel corso della collegata conference call..., diffondevano notizie false – in quanto incomplete e reticenti – concernenti la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della società Saipem SpA,

..., idonee a provocare una sensibile alterazione del prezzo delle azioni ordinarie di essa"; e

≥ per gli asseriti reati sub (ii) e (iii): l'Amministratore Delegato e il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica alla data di approvazione dei bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA in quanto gli stessi:

in relazione all'asserito reato sub (ii), avrebbero "esposto nei bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA, approvati dal Consiglio di Amministrazione e dall'Assemblea degli Azionisti in data 13 marzo 2013 e 30 aprile 2013, fatti materiali non rispondenti al vero, ancorché oggetto di valutazioni, nonché omesso informazioni la cui comunicazione è imposta dalla legge sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Saipem SpA, ..., e, in particolare:

in contrasto con quanto previsto dai paragrafi 14, 16, 17, 21, 23, 25, 26, 28 dello IAS 11 non rilevavano, nel costo a vita intera del progetto, extra-costi legati ai ritardi nell'esecuzione delle attività e alle penali da ritardo, ... per complessivi 245 milioni di euro:

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e per l'effetto:

  • 1) iscrivevano a conto economico maggiori ricavi per 245 milioni di euro rispetto a quanto di competenza, sulla base di uno stato di avanzamento economico che non considerava gli extra-costi sopra descritti nei costi a vita intera, in contrasto con i paragrafi 25, 26 e 30 dello IAS 11;
  • 2) omettevano di rilevare la perdita attesa di pari importo ... come costo dell'esercizio, in contrasto con il paragrafo 36 dello IAS 11, così esponendo a conto economico un risultato d'esercizio superiore al reale di utile ante imposte di 1.349 milioni di euro, in luogo di quello effettivo di 1.106 milioni di euro, e un patrimonio netto superiore al reale di 17.195 milioni di euro, in luogo di quello effettivo di 16.959 milioni di euro...".

In relazione all'asserito reato sub (iii), "con i suddetti comunicati stampa diffondevano la notizia dell'approvazione del bilancio d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA, nel quale erano esposti fatti materiali non corrispondenti al vero, e più precisamente ricavi superiore al reale per 245 milioni di euro e un EBIT superiore al reale per importo corrispondente, ...".

L'11 aprile 2018 è stato notificato a Saipem SpA il decreto di fissazione dell'udienza preliminare e contestuale avviso per il giorno 16 ottobre 2018, unitamente alla richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di Saipem SpA formulata in data 6 aprile 2018 dal Pubblico Ministero.

Il 16 ottobre 2018 è iniziato il giudizio dinanzi al Giudice per l'Udienza Preliminare di Milano nel corso del quale hanno chiesto di costituirsi parte civile due persone fisiche.

All'udienza dell'8 gennaio 2019 il Giudice per l'Udienza Preliminare ha ammesso la costituzione di una parte civile nei confronti degli imputati persone fisiche e ha rigettato la seconda richiesta di costituzione di parte civile nei confronti di tutti gli imputati. Nessuna costituzione di parte civile è stata ammessa nei confronti di Saipem SpA.

A seguito delle discussioni delle parti e del Pubblico Ministero il Giudice per l'Udienza Preliminare ha rinviato la causa al 1° marzo 2019.

All'udienza del 1° marzo 2019 il Giudice dell'Udienza Preliminare ha disposto il rinvio a giudizio di Saipem SpA con riferimento all'ipotesi di illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8, 25-ter, lettera b) e 25-sexies del D.Lgs. n. 231/2001, asseritamente commesso fino al 30 aprile 2013 "per non avere predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione" dei seguenti asseriti reati: (i) reato di cui all'art. 2622, cod. civ. ("false comunicazioni sociali"), asseritamente commesso il 30 aprile 2013, con riferimento ai bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA; e (ii) reato di cui all'art. 185, D.Lgs. n. 58/1998 ("manipolazione del mercato"), asseritamente commesso dal 13 marzo 2013 al 30 aprile 2013, con riferimento ai comunicati diffusi al pubblico in ordine all'approvazione dei bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA.

Il Giudice dell'Udienza Preliminare ha, invece, dichiarato con riferimento alla posizione di Saipem SpA l'estinzione per prescrizione dell'ipotesi di illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8, 25-ter, lettera b) e 25-sexies del D.Lgs. n. 231/2001, "per non avere predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione" del seguente asserito reato: (iii) reato di cui all'art. 185, D.Lgs. n. 58/1998 ("manipolazione del mercato"), asseritamente commesso il 24 ottobre 2012, con riferimento al comunicato stampa diffuso al pubblico in ordine all'approvazione dei risultati al 30 settembre 2012 di Saipem SpA e alla relativa conference call del 24 ottobre 2012.

Il Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano ha, inoltre, rinviato a giudizio: (a) per gli asseriti reati sub (i) e (ii) l'Amministratore Delegato e il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica alla data di approvazione dei bilanci d'esercizio consolidato e individuale 2012 di Saipem SpA; (b) per l'asserito reato sub (iii) l'Amministratore Delegato e il Chief Operating Officer della Business Unit Engineering & Construction di Saipem SpA in carica alla data di diffusione del comunicato stampa del 24 ottobre 2012.

Tutte le persone fisiche rinviate a giudizio dal Giudice dell'Udienza Preliminare di Milano hanno da tempo lasciato la Società.

Il 23 maggio 2019 ha avuto inizio il giudizio di primo grado dinanzi al Tribunale Penale di Milano (R.G.N.R. 5951/2019). L'udienza è stata rinviata il 4 giugno 2019 per l'assegnazione a nuova sezione del Tribunale Penale di Milano. In data 4 giugno 2019, dopo gli adempimenti previsti per la prima udienza incluso il deposito delle richieste di costituzione di parti civile, il Tribunale ha rinviato il procedimento all'udienza del 26 settembre 2019 al fine di consentire alle parti di meglio conoscere i termini e le condizioni delle richieste di costituzione di parte civile e delle istanze di citazione del responsabile civile Saipem SpA. All'udienza del 26 settembre 2019 il Tribunale ha meramente rinviato la decisione sulle istanze di costituzione di parte civile e sulla richiesta di citazione di Saipem SpA quale responsabile civile all'udienza del 17 ottobre 2019. Le richieste di costituzione di parte civile sono state proposte da oltre 700 investitori privati. Il complessivo importo di cui alle richieste di costituzione di parte civile non è determinato. All'udienza del 17 ottobre 2019, dietro richiesta delle costituite parti civili, il Tribunale ha ordinato la citazione di Saipem SpA quale responsabile civile per l'udienza del 12 dicembre 2019.

All'udienza del 12 dicembre 2019 Saipem SpA si è costituita quale responsabile civile.

In questa udienza il Tribunale ha invitato le parti a formulare le proprie richieste istruttorie.

Il Pubblico Ministero e i difensori degli imputati e di Saipem SpA hanno richiesto l'ammissione dei testi indicati nelle proprie liste. Il dibattimento è in corso e le prossime udienze sono fissate allo stato per le seguenti date: 8 aprile 2021, 6 e 13 maggio 2021.

Saipem SpA il 28 luglio 2014 ha presentato ricorso alla Corte d'Appello di Milano per opporsi avverso la sopra citata delibera sanzionatoria di Consob n. 18949 del 18 giugno 2014. Con decreto depositato l'11 dicembre 2014 la Corte d'Appello di Milano ha rigettato l'opposizione proposta da Saipem SpA che ha, quindi, presentato ricorso in Cassazione avverso il decreto della Corte d'Appello di Milano. Il ricorso è stato discusso il 7 novembre 2017. Il 14 febbraio 2018 è stata depositata la decisione della Corte di Cassazione che ha respinto il ricorso di Saipem compensando integralmente le spese del giudizio di Cassazione in ragione della "assoluta novità della questione... concernente l'esegesi della locuzione 'senza indugio' figurante nel testo del comma 1 dell'art. 114 TUF".

Azioni giudiziarie in corso: il 28 aprile 2015 alcuni investitori istituzionali di nazionalità estera hanno convenuto Saipem SpA dinanzi al Tribunale di Milano, chiedendo la condanna della Società al risarcimento di asseriti danni (quantificati in circa 174 milioni di euro), con riguardo a investimenti in azioni Saipem che gli attori dichiarano di aver effettuato sul mercato secondario. In particolare, gli attori hanno chiesto la condanna di Saipem al risarcimento di asseriti danni, che deriverebbero: (i) in via principale, dalla comunicazione al mercato di informazioni asseritamente "inesatte", nel periodo compreso tra il 13 febbraio 2012 e il 14 giugno 2013; o (ii) in via subordinata, dalla comunicazione asseritamente "ritardat[a]", intervenuta soltanto in data 29 gennaio 2013, con il primo "profit warning" (cd. "primo comunicato") di informazioni privilegiate che sarebbero state nella disponibilità della Società sin dal 31 luglio 2012 (o da una diversa data da accertarsi in corso di causa, individuata dagli attori, in via ulteriormente subordinata, nel 24 ottobre 2012, nel 5 dicembre 2012, nel 19 dicembre 2012 o nel 14 gennaio 2013), nonché di informazioni asseritamente "incomplete e inesatte", che sarebbero state diffuse nel periodo compreso tra il 30 gennaio 2013 e il 14 giugno 2013, data del secondo "profit warning" (cd. "secondo comunicato"). Saipem SpA si è costituita in giudizio – il quale ha assunto il numero R.G. 28789/2015 – contestando integralmente le richieste avversarie, eccependone l'inammissibilità e, comunque, l'infondatezza nel merito.

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Le parti hanno provveduto – come da ordinanza resa dal Giudice all'udienza del 31 maggio 2017 – al deposito delle memorie di cui all'art. 183, comma 6 c.p.c. Con la stessa ordinanza il Tribunale ha fissato al 1° febbraio 2018 l'udienza per l'eventuale ammissione dei mezzi istruttori.

Con la stessa ordinanza del 31 maggio 2017, il Tribunale ha disposto la separazione del giudizio per cinque degli attori e questo separato procedimento – il quale ha assunto il numero R.G. 28177/2017 – è stato dichiarato estinto ai sensi dell'art. 181 c.p.c. in data 7 novembre 2017.

A scioglimento della riserva assunta all'udienza del giorno 1° febbraio 2018, il Giudice, con ordinanza del 2 febbraio 2018, ha rinviato il procedimento all'udienza del 19 luglio 2018, ai sensi dell'art. 187, comma 2, c.p.c. Nel corso di tale udienza, dopo la precisazione delle conclusioni delle parti, il giudice ha assegnato alle stesse il termine per il deposito di memorie conclusionali e delle memorie di replica.

Il 2 ottobre 2018 Saipem ha provveduto al deposito della memoria conclusionale e in data 22 ottobre 2018 Saipem ha provveduto al deposito della memoria di replica.

Il 9 novembre 2018 il Tribunale ha depositato la sentenza n. 11357 respingendo nel merito la domanda degli attori. Il Tribunale ha, infatti, statuito la mancata dimostrazione da parte degli attori del possesso di azioni Saipem nel periodo sopra indicato e ha condannato gli stessi attori al pagamento di 100.000 euro a favore di Saipem, a titolo di rimborso delle spese legali.

Gli investitori istituzionali il 31 dicembre 2018 hanno impugnato la sopra citata sentenza dinanzi alla Corte di Appello di Milano, chiedendone la riforma e domandando la condanna di Saipem al pagamento di circa 169 milioni di euro. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano è stata celebrata il 22 maggio 2019. A tale udienza il giudice dell'appello ha rinviato il giudizio all'udienza del 15 luglio 2020 per la precisazione delle conclusioni delle parti.

All'udienza del 15 luglio 2020 le parti hanno precisato le rispettive conclusioni e la Corte di Appello ha assegnato alle parti il termine del 14 ottobre 2020 per il deposito delle comparse conclusionali e il termine del 3 novembre 2020 per il deposito delle memorie di replica.

La Corte di Appello con un'ordinanza emessa il 16 novembre 2020 ha disposto la produzione in giudizio della traduzione di alcuni documenti a cura delle parti, fissando a tal fine un'udienza per il deposito per il 20 gennaio 2021.

All'udienza del 20 gennaio 2021, il Giudice, dopo aver verificato il deposito dei documenti richiesti, ha fissato una nuova udienza per il 10 febbraio 2021, A tale udienza la causa è stata trattenuta in decisione senza termini per ulteriori scritti conclusivi. Il 23 febbraio 2021 il Giudice ha emesso un'ordinanza con la quale ha disposto un'integrazione istruttoria che è in corso.

Con atto di citazione del 4 dicembre 2017, ventisette investitori istituzionali hanno convenuto in giudizio, innanzi al Tribunale di Milano – sezione specializzata in materia di impresa, Saipem SpA e due ex amministratori delegati della stessa società, domandandone la condanna in solido (rispetto ai due ex esponenti aziendali, limitatamente ai rispettivi periodi di permanenza in carica) al risarcimento dei danni, patrimoniali e non patrimoniali, pretesamente sofferti in ragione di un'asserita manipolazione delle informazioni rese al mercato nel periodo compreso tra gennaio 2007 e giugno 2013.

La responsabilità di Saipem SpA viene configurata ai sensi dell'art. 1218 c.c. (responsabilità contrattuale) ovvero ai sensi dell'art. 2043 c.c. (responsabilità extracontrattuale) o, ancora, ai sensi dell'art. 2049 c.c. (responsabilità dei padroni e dei committenti) per gli illeciti asseritamente compiuti dai due ex esponenti aziendali citati in giudizio.

Il danno non è stato inizialmente quantificato dagli investitori, i quali si sono riservati di procedere alla relativa determinazione nel corso del giudizio.

La Società si è costituita in giudizio contestando integralmente le richieste avversarie, eccependone l'inammissibilità e comunque l'infondatezza in fatto e in diritto.

Il 5 giugno 2018 si è tenuta la prima udienza. In tale udienza il giudice ha assegnato termini per memorie istruttorie, riservandosi all'esito dell'esame delle stesse memorie.

Le parti hanno ritualmente provveduto al deposito delle memorie di cui all'art. 183, comma 6, c.p.c. Nella memoria istruttoria ex art. 183, comma 6, n. 1, c.p.c., gli attori hanno provveduto alla quantificazione dei danni pretesamente sofferti nella misura di circa 139 milioni di euro. Nelle proprie memorie istruttorie Saipem e gli altri convenuti hanno rimarcato, in modo particolare, la mancata dimostrazione dell'acquisto, da parte degli attori, di azioni Saipem sul mercato secondario. Anche in ragione di tale difetto di prova da parte degli attori, tutte le parti convenute hanno, dunque, domandato al Tribunale di fissare udienza per la precisazione delle conclusioni ai sensi dell'art. 187 c.p.c. Con la memoria ex art. 183, comma 6, n. 3, c.p.c. uno degli attori ha dichiarato di rinunciare agli atti della causa ex art. 306 c.p.c.

La Società, il 9 novembre 2018, ha depositato la sentenza n. 11357 resa dal Tribunale di Milano il 9 novembre 2018 all'esito del procedimento R.G. n. 28789/2015, avendo tale provvedimento deciso le stesse questioni preliminari di merito sollevate da Saipem e dagli altri convenuti nel giudizio in esame, segnatamente con riferimento alla mancata prova dell'acquisto di azioni Saipem.

Il 9 novembre 2019 Saipem SpA ha prodotto in giudizio l'ordinanza resa dal Tribunale Penale di Milano del 17 ottobre 2019, con riferimento al giudizio penale pendente R.G.N.R. 5951/2019, con la quale è stata dichiarata inammissibile in tale giudizio la costituzione di circa 700 parti civili.

Gli attori con nota del 23 ottobre 2019 hanno rivolto istanza al Giudice affinché, in relazione alla nota di deposito di Saipem del 9 novembre 2018, il Tribunale autorizzasse il deposito di un parere pro veritate.

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Con nota in data 25 ottobre 2019 Saipem SpA ha eccepito l'inammissibilità della produzione da parte degli attori del suindicato parere.

Il Tribunale, a scioglimento della riserva assunta, con ordinanza ha fissato per il 3 novembre 2020 l'udienza di precisazione delle conclusioni, avendo ritenuto di dover rimettere al Collegio la decisione su tutte le domande ed eccezioni svolte dalle parti.

L'udienza del 3 novembre 2020 è stata rinviata al 9 febbraio 2021 con la trattazione scritta della causa.

All'udienza del 9 febbraio 2021 il Giudice ha trattenuto la causa in decisione, assegnando termini di legge per il deposito delle comparse conclusionali e delle memorie di repliche in scadenza rispettivamente il 9 e il 29 aprile 2021.

Richieste risarcitorie stragiudiziali e in sede di mediazione: in relazione ad asseriti ritardi nell'informativa al mercato, Saipem SpA ha ricevuto nel corso del 2015, del 2016, del 2017, del 2018, del 2019, del 2020 e nei primi mesi del 2021 alcune richieste stragiudiziali, nonché richieste di mediazione.

Quanto alle richieste stragiudiziali, sono state avanzate: (i) nell'aprile 2015 da parte di 48 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per complessivi 291,9 milioni di euro circa, senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo (successivamente, 21 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 8 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 159 milioni di euro; 5 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 5 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro); (ii) nel settembre 2015 da parte di 9 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 21,5 milioni di euro, senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo (successivamente 5 di questi investitori istituzionali insieme ad altri 5 hanno proposto richiesta di mediazione, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro); (iii) nel corso del 2015 da due investitori privati rispettivamente per circa 37.000 euro e per circa 87.500 euro; (iv) nel corso del mese di luglio 2017 da alcuni investitori istituzionali per circa 30 milioni di euro; (v) il 4 dicembre 2017 da 141 investitori istituzionali per un importo non specificato (136 di questi investitori il 12 giugno 2018 hanno rinnovato la loro richiesta stragiudiziale, sempre per un importo non specificato); (vi) il 12 aprile 2018 per circa 150-200 mila euro da un investitore privato; (vii) il 3 luglio 2018 da un investitore privato per circa 330 mila euro; (viii) il 25 ottobre 2018 per circa 8.800 euro da un investitore privato; (ix) il 2 novembre 2018 per circa 48.000 euro da un investitore privato; (x) il 22 maggio 2019 per circa 53.000 euro da un investitore privato; (xi) il 3 giugno 2019 per un importo non specificato da un investitore privato; (xii) il 5 giugno 2019 per un importo non specificato da due investitori privati; (xiii) nel febbraio 2020 da un privato investitore che lamenta di aver subìto danni per un valore di 1.538.580 euro; (xiv) nel marzo 2020 da due privati investitori che non hanno indicato il valore delle loro richieste di risarcimento; (xv) nell'aprile 2020 da due privati investitori che non hanno indicato il valore delle loro richieste di risarcimento e da un investitore privato che lamenta un asserito danno di circa 40 mila euro; (xvi) nel maggio 2020 da un privato investitore che non ha indicato il valore della relativa richiesta di risarcimento; (xvii) nel giugno 2020 da un privato investitore che non ha indicato il valore della relativa richiesta di risarcimento; (xviii) nel giugno 2020 da ventitré investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xix) nel luglio 2020 da diciotto investitori che lamentano di aver subìto danni per un valore di circa 22,4 milioni di euro; (xx) nel luglio 2020 da trentaquattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxi) nell'agosto 2020 (a) da quattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento (b) da tre investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare di circa 7.500.000 euro; (xxii) nel settembre 2020 da dieci investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxiii) nell'ottobre 2020 da (a) dodici investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento, (b) da un privato investitore privato che lamenta di aver subìto danni per un valore di 113.810 euro, (c) da seicentoquarantaquattro investitori privati associati che non hanno indicato il valore della loro richiesta e (d) da tre investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare complessivo di 115.000 euro; (xxiv) nel novembre 2020 (a) da undici investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento (b) da due investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti per un ammontare di circa 166.000 euro; (xxv) nel dicembre 2020 da dieci investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento e da un investitore privato che lamenta di aver subìto danni per un valore di 234.724 euro; (xxvi) nel gennaio 2021 da quattro investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento; (xxvii) nel marzo 2021 da tre investitori privati che non hanno indicato il valore della loro richiesta di risarcimento e da cinque investitori privati associati che non hanno indicato il valore della loro richiesta.

Le richieste per le quali è stato esperito senza esito il tentativo di mediazione sono state proposte in 7 occasioni: (a) nell'aprile 2015 da 7 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 34 milioni di euro; (b) nel settembre 2015 da 29 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 159 milioni di euro (21 di questi investitori insieme ad altri 27 avevano nell'aprile 2015 proposto domanda stragiudiziale lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 291 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo); (c) nel dicembre 2015 da un privato investitore per circa 200.000 euro; (d) nel marzo 2016 da 10 investitori istituzionali in proprio e/o per conto dei fondi rispettivamente gestiti, per un ammontare complessivo pari a circa 21,9 milioni di euro (5 di questi investitori insieme ad altri 4 avevano nel mese di settembre 2015 proposto domanda stragiudiziale, lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 21,5 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo; altri 5 di questi investitori insieme ad altri 43 avevano nell'aprile 2015 proposto domanda stragiudiziale, lamentando di avere subìto danni per un importo complessivo pari a circa 159 milioni di euro senza specificare il valore delle richieste di risarcimento di ciascun investitore/fondo); (e) nell'aprile 2017 da un privato investitore per circa 40.000 euro; (f) nel 2018-2019 da un privato investitore per circa 48.000 euro; (g) nel dicembre 2020 un privato investitore ha avviato il tentativo di mediazione finalizzato alla richiesta di un risarcimento il cui valore non è stato quantificato. Saipem SpA ha riscontrato le citate richieste stragiudiziali e di mediazione rimarcandone l'infondatezza e responsabilità. Alla data di approvazione della presente Relazione finanziaria annuale 2020 da parte del Consiglio di Amministrazione le predette richieste svolte in sede stragiudiziale e/o di mediazione non sono state oggetto di azione giudiziaria, salvo per quanto sopra specificato in relazione alle due cause pendenti rispettivamente dinanzi al Tribunale di Milano e alla Corte di Appello di Milano, a un'altra causa con valore della domanda pari a circa 3 milioni di euro nella quale Saipem è stata chiamata in causa nel corso del 2018 dalla parte convenuta in giudizio e per la quale (dopo che in primo grado la domanda contro Saipem è stata rigettata dal Tribunale) ad oggi pende giudizio dinanzi la Corte di Appello), a un'altra causa pendente con un valore della domanda pari a circa 40 mila euro e a un'altra causa appena notificata a Saipem con un valore della domanda pari a circa 200 mila euro.

ARBITRATO CON NATIONAL COMPANY FOR INFRASTRUCTURE PROJECTS DEVELOPMENT CONSTRUCTION AND SERVICES KSC (CLOSED), GIÀ KHARAFI NATIONAL CLOSED KSC ("KHARAFI") - PROGETTO JURASSIC

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Con riferimento al progetto Jurassic e al relativo contratto EPC tra Saipem SpA ("Saipem") e Kharafi, il 1° luglio 2016 Saipem ha depositato domanda di arbitrato presso la London Court of International Arbitration ("LCIA") con la quale ha richiesto che Kharafi sia condannata:

  • (1) a restituire KWD 25.018.228 (ca. 68.243.008 euro), incassati da Kharafi mediante l'escussione di un performance bond a seguito della risoluzione del contratto con Saipem;
  • (2) a risarcire KWD 20.135.373 (ca. 54.922.842 euro) per costi derivanti dalla sospensione delle attività di procurement e, più in particolare, legati all'acquisto di 4 turbine da parte di Saipem;
  • (3) a risarcire KWD 10.271.409 (ca. 28.009.394 euro) per costi di ingegneria sostenuti da Saipem prima della risoluzione contrattuale da parte di Kharafi;

per un totale di KWD 55.425.010 (ca. 153.065.479 euro sulla base del cambio al 31 dicembre 2017).

Kharafi ha risposto alla domanda di arbitrato di Saipem rigettandone le relative pretese e chiedendo, in via riconvenzionale, la condanna di Saipem al pagamento di un importo non ancora quantificato, ma ricomprendente, tra l'altro:

  • (1) i costi asseritamente sostenuti da Kharafi a causa di asseriti inadempimenti contrattuali di Saipem (superiori a KWD 32.824.842, ossia ca. 89.510.985 euro); e
  • (2) il danno asseritamente sopportato da Kharafi a seguito dell'escussione di una garanzia di valore pari a KWD 25.136.973 rilasciata da Kharafi al cliente finale del progetto Jurassic.

Il 28 aprile 2017 Saipem ha depositato il proprio Statement of Claim e il 16 ottobre 2017 Kharafi ha depositato il relativo Statement of Defence and Counterclaim. Il counterclaim di Kharafi è stato precisato in KWD 102.737.202 (ca. 283 milioni euro). Saipem ha depositato la propria replica il 6 febbraio 2018 e Kharafi il relativo Reply and Defence to Counterclaim il 6 aprile 2018. Il 14 novembre 2018 le parti hanno depositato i propri expert reports. In quella occasione Kharafi ha prodotto un report redatto da una società di consulenza esterna nel quale, per la prima volta, sostiene che la società avrebbe subito danni per circa equivalenti 1,3 miliardi di euro, asseritamente attribuibili a responsabilità di Saipem connesse al fallimento dei progetti Jurassic e BS171 (nel quale Kharafi era subappaltatore di Saipem). Successivamente, Saipem ha depositato un ricorso al Tribunale Arbitrale chiedendo che il report in questione, nonché la relativa domanda, venissero estromessi in quanto tardivi e destituiti di ogni fondamento.

Il 5 febbraio 2019 il Tribunale Arbitrale si è pronunciato ritenendo inammissibile il report in questione e, con esso, la nuova domanda di risarcimento avanzata da Kharafi per circa equivalenti 1,3 miliardi di euro.

Il 1° marzo 2019 Kharafi ha proposto appello dinanzi all'High Court of Justice di Londra contro l'esclusione del sopra menzionato report dai documenti arbitrali. Il 6 luglio 2019 si è tenuta l'udienza di discussione dinanzi all'High Court of Justice di Londra che si è pronunciata in favore di Saipem rigettando interamente la richiesta di Kharafi e condannando quest'ultima a pagare, entro 14 giorni dalla sentenza, spese legali per circa GBP 79.000 (ca. 91.329 euro).

Con l'ultimo deposito in arbitrato le parti hanno precisato le proprie domande, in base alle quantificazioni finali eseguite dagli esperti, indicandole come segue: (i) Saipem, KWD 46.069.056,89 (ca. 125.611.591 euro); e (ii) Kharafi, KWD 162.101.263 (ca. 441.984.259 euro).

Le udienze arbitrali si sono tenute a Londra dal 18 febbraio al 1° marzo 2019. Il lodo è stato emesso l'8 novembre 2019 e comunicato alle parti nei giorni successivi. Nel lodo il Tribunale Arbitrale ha condannato Kharafi a pagare a Saipem l'importo della garanzia ritenuta ingiustamente escussa da Kharafi, ossia KWD 25.018.228, (ca. 68,1 milioni di euro) oltre a interessi al 7%, rigettando, invece, tutte le domande di Kharafi e compensando tra le parti i costi legali. Allo stato, Kharafi non ha corrisposto a Saipem l'importo di cui al lodo.

ARBITRATO CON NATIONAL COMPANY FOR INFRASTRUCTURE PROJECTS DEVELOPMENT CONSTRUCTION AND SERVICES KSC (CLOSED), GIÀ KHARAFI NATIONAL KSC (CLOSED) - PROGETTO BOOSTER STATION 171 (KUWAIT) ("BS171")

Il 18 marzo 2019 l'International Chamber of Commerce di Parigi, su richiesta della società National Company for Infrastructure Projects Development Construction and Services KSC (Closed) (già Kharafi National KSC, per comodità, di seguito, "Kharafi"), ha notificato a Saipem SpA una domanda di arbitrato con la quale Kharafi ha chiesto che Saipem sia condannata a pagare somme almeno pari a KWD 38.470.431 (ca. 104.843.488 euro) a titolo di extra-costi derivanti da asseriti inadempimenti contrattuali, oltre a KWD 8.400.000 (ca. 22.893.337 euro) a titolo di restituzione di quanto incassato da Saipem nel 2016 a seguito dell'escussione (secondo Kharafi illegittima) del bond emesso da Kharafi a garanzia delle performance di progetto.

Il contenzioso afferisce al subcontratto n. 526786 stipulato tra Saipem e Kharafi il 27 agosto 2010 in relazione al progetto BS171 (cliente finale KOC) risolto da Saipem il 30 luglio 2016 per gravi inadempimenti e ritardi di Kharafi nell'esecuzione dei lavori, con conseguente escussione della garanzia di performance sopra menzionata.

Costituitasi in giudizio, il 17 maggio 2019 Saipem ha depositato la propria risposta alla domanda di arbitrato, contestando le domande di Kharafi e avanzando una domanda riconvenzionale che prevede: (i) il pagamento di KWD 14.964.522 (ca. 40.783.154 euro); e (ii) il riconoscimento della legittimità dell'escussione della garanzia bancaria da parte di Saipem e, per converso, il rigetto della richiesta di restituzione del relativo importo (KWD 8.400.000) avanzata da Kharafi.

Nella Schedule of Loss depositata da Kharafi a marzo 2020 la domanda è stata ridotta a KWD 31.824.929 (c.a. € 86.734.625) oltre a interessi e spese, importo che include KWD 8.400.000 (ca. 22.893.337 euro) a titolo di restituzione del bond. Saipem avrebbe dovuto depositare il proprio Statement of Defence and Counterclaim il 9 aprile 2020. Tale termine è stato tuttavia sospeso a

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causa dell'emergenza COVID-19. Il 18 settembre 2020, Saipem ha infine depositato il proprio atto di difesa e riconvenzionale nel quale ha contestato le domande avversarie e precisato la propria riconvenzionale in KWD 23.431.109 (ca. 63.861.514 euro) oltre interessi e spese. Kharafi avrebbe dovuto depositare la propria replica il 4 dicembre 2020 ma, con lettera in pari data, i legali di Kharafi hanno trasmesso al tribunale arbitrale ICC una comunicazione con la quale hanno informato della circostanza che, a causa di difficoltà economiche, Kharafi non avrà più alcuna rappresentanza legale nell'arbitrato BS 171, non sarà in grado di produrre ulteriore documentazione nel procedimento e non parteciperà alle udienze arbitrali. Nonostante ciò, Kharafi ha invitato il tribunale a non considerare ritirato il suo claim o ammesso il claim di Saipem, chiedendo che il procedimento arbitrale proceda in contumacia e che il Tribunale Arbitrale si pronunci sulla base degli atti e documenti depositati ad oggi da entrambe le parti. Il 16 dicembre 2020, Saipem ha inviato al Tribunale la propria risposta, chiedendo al tribunale: (i) di non accogliere la richiesta di Kharafi di un procedimento in contumacia da decidersi in base alla sola documentazione disponibile; e (ii) di rigettare i claim di Kharafi, non essendo più, la stessa, in grado di supportare tali claim nel procedimento. Il Tribunale Arbitrale ha assegnato a Kharafi termine entro il 7 gennaio 2021 per rispondere alla richiesta di Saipem, poi esteso al 18 gennaio 2021, data l'inerzia di Kharafi. Kharafi, tuttavia, non ha depositato alcuna replica. Il 1° febbraio 2021, il Tribunale Arbitrale ha deciso di procedere in contumacia di Kharafi e proposto di fissare tre giorni di udienza a ottobre o novembre 2021 (anziché tre settimane a marzo 2022, come inizialmente previsto dal calendario arbitrale), invitando le parti a fornire commenti in merito alla decisione. Saipem ha espresso il proprio assenso rispetto a quanto deciso dal Tribunale. Dovrà ora essere concordato il calendario arbitrale per il prosieguo del procedimento.

ARBITRATO PROMOSSO DA NORMAND MAXIMUS OPERATIONS LTD ("NORMAND MAXIMUS")

Normand Maximus ha promosso due procedimenti arbitrali ai sensi del London Maritime Arbitrators Association e London Arbitration Act 1996 nei confronti di Saipem (Portugal) Comércio Marítimo - Sociedade Unipessoal Lda. ("SPCM") e di Saipem SpA L'arbitrato nei confronti di SPCM afferisce al contratto di noleggio del vessel Normand Maximus datato 6 giugno 2014 e successive modifiche (il "Contratto"), mentre quello nei confronti di Saipem SpA concerne la parent company guarantee rilasciata da Saipem SpA il 26 ottobre 2016, con cui quest'ultima ha garantito le obbligazioni di SPCM di cui al Contratto.

Le domande di Normand Maximus nei due arbitrati ammontano a complessivi USD 48.173.144 (ca. 39,7 milioni di euro) (per pretese termination fee, hire differential claim e unused maintenance days claim asseritamente maturate a seguito della termination del Contratto da parte di SPCM), oltre a spese e interessi. SPCM e Saipem SpA hanno eccepito di non avere ricevuto ritualmente e tempestivamente la notifica delle domande di arbitrato e hanno quindi ottenuto un rinvio al 12 febbraio 2021 per il deposito delle rispettive Defences and Counterclaim Submissions.

Il 12 febbraio 2021, SPCM ha depositato il proprio atto di Defence and Counterclaim nel quale ha chiesto, in riconvenzionale, USD 43.714.805 (ca. 36 milioni di euro) (o diverso importo determinato dal tribunale) oltre interessi e spese derivanti da inadempimenti di Normand Maximus e danni da questa generati a SPCM a causa della non conformità del vessel rispetto alle specifiche contrattuali. In pari data, Saipem SpA ha depositato il proprio atto di Defence and Counterclaim nell'arbitrato afferente alla parent company guarantee nel quale la stessa ha negato ogni inadempimento in capo a SPCM in relazione al contratto per il quale la garanzia è stata rilasciata. SPCM e Saipem SpA hanno inoltre sostenuto il loro diritto di compensare gli importi richiesti da Normand Maximus con quanto da quest'ultima dovuto a titolo di danni causati a SPCM/Saipem SpA per le ragioni che precedono. Il 12 marzo 2021 Normand Maximus ha depositato il proprio reply and defense to counterclaim nel quale ha: (i) asserito che SPCM e Saipem SpA non hanno diritto di compensare gli importi richiesti da Normand Maximus con quanto da quest'ultima eventualmente dovuto a titolo di danni; (ii) contestato quanto asserito SPCM e Saipem SpA in merito alla non conformità del vessel alle specifiche contrattuali; e (iii) contestato la quantificazione dei danni fatta da SPCM e Saipem.

Normand Maximus ha inoltre depositato una separata domanda nella quale ha chiesto al Tribunale Arbitrale di determinare preliminarmente: (i) il corretto ammontare dei danni di SPCM e Saipem SpA; e (ii) l'applicabilità della compensazione richiesta in riconvenzionale da SPCM e Saipem SpA. Normand Maximus ha inoltre chiesto l'emissione di un lodo parziale immediato sugli importi che il Tribunale Arbitrale sarà in grado di determinare. Le udienze relative a tali domande si terranno il 19 e il 20 maggio 2021.

DELIBERA CONSOB DEL 2 MARZO 2018

Con riferimento alla delibera Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 ("la Delibera"), il cui contenuto è illustrato nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018", il Consiglio di Amministrazione di Saipem ha deliberato il 5 marzo 2018 di proporre impugnazione avverso la Delibera nelle competenti sedi giudiziarie.

Il ricorso al TAR-Lazio è stato depositato il 27 aprile 2018. A seguito dell'accesso agli atti del procedimento amministrativo, Saipem il 24 maggio 2018 ha depositato al TAR-Lazio motivi aggiunti di impugnazione avverso la citata Delibera. L'udienza di discussione è stata fissata per il 15 giugno 2021.

DELIBERA CONSOB DEL 21 FEBBRAIO 2019

Con riferimento alla delibera Consob n. 20828 del 21 febbraio 2019 notificata a Saipem il 12 marzo 2019 ("la Delibera"), il relativo contenuto è illustrato nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018". Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA il 2 aprile 2019 ha deliberato di impugnare dinanzi alla Corte di Appello la Delibera n. 20828. Il 12 aprile 2019 Saipem SpA ha depositato dinanzi alla Corte di Appello di Milano l'atto di opposizione ai sensi dell'art. 195 TUF chiedendo l'annullamento della delibera. Analoga impugnativa è stata presentata dalle due persone fisiche sanzionate nella specie l'Amministratore Delegato di Saipem SpA e il Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica all'epoca dei fatti oggetto. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano è stata celebrata il 13 novembre 2019.

La Corte di Appello di Milano all'udienza del 13 novembre 2019 ha rinviato la causa per la discussione al 4 novembre 2020.

Il 23 ottobre 2020 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato un'istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 4 novembre 2020.

Il 2 novembre 2020 la Corte di Appello autorizzava il deposito dei documenti richiesti il 23 ottobre 2020 dalle parti istanti, concedendo altresì il termine a Consob per eventuali controdeduzioni sui documenti medesimi entro il 15 dicembre 2020 e rinviava l'udienza di discussione dell'opposizione al 27 gennaio 2021.

Il 20 gennaio 2021 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato una nuova istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di ulteriori documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 27 gennaio 2021 e di essere autorizzati alla proposizione di nuovi motivi di opposizione aggiunti alla luce dei nuovi documenti rinvenuti.

Il 21 gennaio 2021 la Corte di Appello, accogliendo le istanze delle parti processuali persone fisiche e Saipem, autorizzava il deposito dei documenti oggetto di istanza del 20 gennaio 2021 e la proposizione dei motivi aggiunti, tramite note scritte da depositare entro il 26 febbraio 2021, concedendo altresì a Consob il termine per il deposito di note di replica fino al 25 marzo 2021 e fissando per la discussione l'udienza del 21 aprile 2021.

INDAGINI PRELIMINARI IN CORSO. PROCURA DELLA REPUBBLICA DI MILANO - BILANCIO 2015 E 2016. PROSPETTO DELL'AUMENTO DI CAPITALE DEL GENNAIO 2016

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Il 22 gennaio 2019 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato a Saipem SpA un "decreto di perquisizione locale e sequestro e contestuale informazione di garanzia", in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter - lett. B), D.Lgs. n. 231/2001, dipendente dal contestato reato presupposto di false comunicazioni sociali asseritamente commesso dall'aprile 2016 all'aprile 2017, nonché in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001, dipendente dal contestato reato presupposto di manipolazione del mercato, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 all'aprile 2017.

Contestualmente, la Procura della Repubblica di Milano aveva notificato un'informazione di garanzia all'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), nonché, a vario titolo, a un suo dirigente e a due suoi ex dirigenti (l'ex Dirigente Preposto in carica fino al 7 giugno 2016 e l'ex Dirigente Preposto nominato il 7 giugno 2016 e in carica fino al 16 maggio 2019) nell'ambito di un'inchiesta avente ad oggetto le seguenti ipotesi di reato: (i) false comunicazioni sociali relativamente al bilancio 2015 e 2016; (ii) manipolazione del mercato asseritamente commessa dal 27 ottobre 2015 all'aprile 2017; e (iii) falso in prospetto con riferimento alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016.

A conclusione delle indagini preliminari, il 18 dicembre 2020 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato al domicilio eletto presso i difensori l'avviso di conclusione delle indagini preliminari all'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), a un ex dirigente (il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari in carica fino al 7 giugno 2016) e a Saipem SpA.

A Saipem SpA sono contestati l'illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter, D.Lgs. n. 231/2001 "per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione del delitto di false comunicazioni sociali", ex art. 2622 c.c., asseritamente commesso dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016 con riferimento al bilancio al 31 dicembre 2015 ed alla semestrale al 30 giugno 2016 e l'illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001 "per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione dei delitti di falso in prospetto", ex art. 173-bis TUF, e "di manipolazione del mercato", ex art. 185 TUF, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.

Dalla lettura dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari, in relazione alle due persone fisiche tuttora indagate (l'Amministratore Delegato-CEO della Società nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018 e un ex dirigente che ha rivestito il ruolo di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari fino al 7 giugno 2016) emergono le seguenti ipotesi di reato a loro carico: (i) false comunicazioni sociali ex art. 2622 c.c. relativamente al bilancio al 31 dicembre 2015 (con riferimento a entrambi gli indagati) e alla semestrale al 30 giugno 2016 (con riferimento al solo Amministratore Delegato-CEO della Società nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018); (ii) falso in prospetto ex art. 173-bis TUF con riferimento a entrambi gli indagati, in relazione alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016 dal 22 gennaio 2016 al 5 febbraio 2016; (iii) manipolazione del mercato ex art. 185 TUF, asseritamente commessa dall'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018) dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016 e dal CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016 dal 27 ottobre 2015 fino al 7 giugno 2016.

Il 29 marzo 2021 il Giudice per l'udienza preliminare presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem SpA un decreto di fissazione dell'udienza preliminare per il 10 maggio 2021, in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter - lett. B), D.Lgs, n. 231/2001, per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione del delitto di false comunicazioni sociali, asseritamente commesso dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016, nonché in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001, per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione dei delitti di falso in prospetto e di manipolazione del mercato, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.

La notifica fa seguito all'emissione dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari e alla successiva richiesta di rinvio di giudizio da parte della Procura della Repubblica di Milano, notificata insieme al decreto di fissazione dell'udienza preliminare, nei confronti di Saipem SpA, dell'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), nonché di un ex dirigente (il CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016).

La Procura della Repubblica di Milano nella richiesta di rinvio a giudizio contesta le seguenti ipotesi di reato: (i) false comunicazioni sociali ex art. 2622 c.c. relativamente al bilancio al 31 dicembre 2015 contestata a entrambe le persone fisiche e alla semestrale al 30 giugno 2016 contestata al solo Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018); (ii) manipolazione del mercato ex art. 185 TUF asseritamente commessa dall'Amministratore

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Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018) dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016 e dal CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016 dal 27 ottobre 2015 fino al 7 giugno 2016; e (iii) falso in prospetto ex art. 173-bis TUF contestato a entrambe le persone fisiche con riferimento alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016 dal 22 gennaio 2016 al 5 febbraio 2016.

Impegni e rischi

Sono stati assunti verso committenti impegni ad adempiere le obbligazioni, assunte contrattualmente da imprese controllate e collegate aggiudicatarie di appalti, in caso di inadempimento di quest'ultime, nonché a rifondere eventuali danni derivanti da tali inadempienze.

Tali impegni, che comportano l'assunzione di un obbligo di fare, garantiscono contratti il cui valore globale ammonta a 62.890 milioni di euro (59.190 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

In occasione dell'operazione di rifinanziamento del Gruppo Saipem e a supporto dei loan richiesti a un pool di banche necessari a rifinanziare gli impegni della Società e permettere al Gruppo Saipem di operare autonomamente sul mercato finanziario, Saipem SpA insieme ad altre società del Gruppo ha siglato un contratto di garanzia a supporto e a garanzia delle obbligazioni di rimborso delle rate dei loan alla scadenza.

Conto economico

33 Ricavi

Di seguito sono analizzate le principali voci che compongono i "Ricavi", che ammontano a 2.473.676 migliaia di euro, con una diminuzione di 329.924 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.

Ricavi della gestione caratteristica

I ricavi della gestione caratteristica ammontano a 2.354.045 migliaia di euro, con una diminuzione di 364.079 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono così di seguito analizzati:

(migliaia di euro) 2019 2020
Ricavi delle vendite e delle prestazioni E&C 2.435.176 2.139.855
Ricavi delle vendite e delle prestazioni Drilling 282.947 214.190
Totale 2.718.123 2.354.045

Come illustrato nei "Criteri di valutazione" al paragrafo "Attività e passività contrattuali", a cui si rimanda, in considerazione della natura dei contratti e della tipologia dei lavori eseguiti da Saipem, le singole obbligazioni contrattualmente identificate sono prevalentemente soddisfatte nel corso del tempo ("over time"). I ricavi che misurano l'avanzamento dei lavori sono determinati, in linea con le disposizioni dell'IFRS 15, mediante l'utilizzo di un metodo basato sugli input con applicazione della percentuale che emerge dal rapporto fra i costi sostenuti rispetto ai costi totali stimati da contratto (metodo del "cost-to-cost").

Per ulteriori commenti si rimanda alla sezione della "Relazione sull'andamento della gestione di Saipem SpA - Commento ai risultati economico-finanziari - Risultati economici".

I "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" includono vendite di materiali diversi per 264 migliaia di euro.

L'apporto della Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2020 è stato di 51 migliaia di euro di ricavi della gestione caratteristica verso Saipem SpA, completamente elisi.

La ripartizione dei ricavi della gestione caratteristica riportata per area geografica di destinazione e per settore di attività è indicata alla nota 40.

L'informativa richiesta dallo IAS 11 è anch'essa indicata alla nota 40.

I ricavi di commessa comprendono il valore iniziale dei ricavi concordati nel contratto, le varianti nel lavoro di commessa e le revisioni prezzi richieste.

Le varianti (change order) sono costituite da corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori contrattualmente previsti richieste dal committente; le revisioni di prezzo (claim) sono costituite da richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da maggiori oneri sostenuti per ragioni imputabili al committente. Change order e claim (pending revenue) sono inclusi nell'ammontare dei ricavi quando hanno un'alta probabilità di riconoscimento nell'oggetto e/o nel prezzo, ancorché non ci sia ancora accordo sulla loro definizione e comunque entro l'ammontare di 30 milioni di euro, eventuali pending revenue iscritti per un periodo superiore all'anno, senza evoluzioni nelle trattative con il cliente, nonostante la fiducia del business nel recupero, vengono svalutati. Importi superiori ai 30 milioni di euro sono iscritti solo se supportati da perizie tecnico-legali esterne.

L'importo cumulato, cioè prodotto anche in esercizi precedenti, dei corrispettivi aggiuntivi (change order e claim) al 31 dicembre 2020, in relazione allo stato di avanzamento dei progetti, è pari a 112.601 migliaia di euro.

Non ci sono corrispettivi aggiuntivi relativi a contenziosi legali in corso. Le obbligazioni contrattuali da adempiere da parte di Saipem SpA (portafoglio ordini residuo), che al 31 dicembre 2020 ammontano a 5.233 milioni di euro, si prevede daranno origine a ricavi per 1.581 milioni di euro nel 2021, mentre la restante parte sarà realizzata negli anni successivi.

La quota di ricavi per servizi di leasing nella voce "Ricavi della gestione caratteristica" non ha impatti significativi sull'ammontare complessivo dei ricavi della gestione caratteristica, in quanto inferiore al 2% degli stessi e si riferisce ai settori Drilling e Leased FPSO.

Altri ricavi e proventi

Gli altri ricavi e proventi ammontano a 119.631 migliaia di euro, con un aumento di 34.155 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e si analizzano come segue:

(migliaia di euro) 2019 2020
Plusvalenze da vendite di immobilizzazioni 1.914 1.627
Plusvalenze da chiusura contratti di leasing 42 1
Ricavi diversi della gestione ordinaria 78.084 109.093
Altri proventi 5.436 8.910
Totale 85.476 119.631

I "Ricavi diversi della gestione ordinaria" pari a 109.094 migliaia di euro accolgono essenzialmente riaddebiti ad altre società del Gruppo Saipem per servizi a loro resi dalla controllante Saipem SpA.

La voce "Altri proventi" pari a 8.910 migliaia di euro include 2.857 migliaia di euro (2.439 migliaia di euro nell'esercizio precedente) relativi a contributi per attività di ricerca e sviluppo ai sensi della legge n. 9/2014.

34 Costi operativi

Di seguito sono analizzate le principali voci che compongono i "Costi operativi", che ammontano a 2.578.991 migliaia di euro, con una riduzione di 462.148 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Tali costi includono 80.181 migliaia di euro relativi a spese generali.

Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi

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Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi ammontano a 1.961.473 migliaia di euro, con una diminuzione di 496.161 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono così composti:

2019
(migliaia di euro)
2020
Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci
723.658
344.060
Costi per servizi
1.454.553
1.373.526
Costi per godimento di beni di terzi
246.256
218.058
Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci
1.643
2.027
Altri accantonamenti netti
(1.963)
1.604
Altri oneri
33.487
22.198
Totale
2.457.634
1.961.473

Il consolidamento della Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2020 ha comportato la rilevazione di 59 migliaia di euro nella voce "Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi" (46 migliaia di euro di costi per servizi e 13 migliaia di euro di altri oneri), di cui 51 migliaia di euro oggetto di elisione.

I "Costi per acquisto di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci" ammontano a 344.060 migliaia di euro, con un decremento di 379.598 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. Rientrano in questa voce i costi di acquisizione di materie prime e materiali vari impiegati nell'esecuzione delle commesse e i costi per acquisto di materiali di ricambistica e di consumo.

I "Costi per servizi" ammontano a 1.373.526 migliaia di euro, con un decremento di 81.027 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. La voce comprende i seguenti costi:

(migliaia di euro) 2019 2020
Subappalti e prestazioni d'opera 592.906 518.656
Progettazioni, direzioni lavori e altre prestazioni 22.345 10.179
Costi per servizi relativi al personale 72.223 48.209
Altri servizi di carattere operativo 317.637 350.614
Altri servizi di carattere generale 172.006 156.840
Trasporti 53.208 35.994
Consulenze e prestazioni tecniche professionali 66.714 53.487
Consulenze e prestazioni tecniche amministrative 18.680 14.013
Assicurazioni 31.293 30.909
Manutenzioni 48.520 47.587
Spese legali, giudiziarie e notarili 16.570 6.749
Servizi postali, fax e telefonia fissa e mobile 7.090 8.098
Pubblicità, propaganda e rappresentanza 3.998 2.886
Quote costi consortili 47.422 93.966
Incrementi di attività per lavori interni (1.532) (1.155)
Penalità contrattuali applicate a fornitori (14.527) (3.506)
Totale 1.454.553 1.373.526

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I costi di ricerca e di sviluppo imputati a conto economico ammontano a 21.808 migliaia di euro (25.671 migliaia di euro nell'esercizio precedente).

I "Costi per godimento per beni di terzi" ammontano a 218.058 migliaia di euro (246.256 migliaia di euro nell'esercizio precedente), e sono così analizzabili:

2019
(migliaia di euro)
2020
Locazione di natanti
157.281
122.137
Locazione di mezzi d'opera e di costituzione
35.275
31.620
Locazione di fabbricati
10.186
10.397
Locazione e noleggio di hardware
3.892
1.337
Locazioni e noleggi diversi
25.045
37.054
Canoni per brevetti, licenze, concessioni
13.107
13.797
Affitto di terreni
49
-
Locazioni per macchine d'ufficio
1.421
1.716
Totale
246.256
218.058

I costi di locazione riportati nella pagina precedente derivano da contratti valutati secondo il nuovo principio IFRS 16 come "short term lease" o "low value lease" e, pertanto, non sono soggetti all'applicazione dello stesso.

La "Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci" presenta un importo di 2.027 migliaia di euro, con un incremento di 384 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente.

Gli "Altri accantonamenti netti" presentano un valore positivo di 1.605 migliaia di euro, con una variazione di 3.568 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono così composti:

(migliaia di euro) 2019 2020
Accantonamento fondo oneri presunti 2.738 5.815
Rilascio fondo oneri presunti (38.809) (9.031)
Accantonamento fondo spese contrattuali e perdite su commesse pluriennali 34.108 4.821
Totale (1.963) 1.605

Gli "Altri oneri" ammontano a 22.198 migliaia di euro, con un decremento di 11.289 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono così composti:

(migliaia di euro) 2019 2020
Minusvalenze da alienazioni/radiazioni di immobilizzazioni materiali e immateriali 1.415 769
Minusvalenze da chiusura contratto di leasing 6 14
Perdite e oneri per transazioni e liti 107 177
Accantonamento fondo svalutazione altri crediti tributari 127 475
Imposte indirette e tasse 28.341 19.659
Altri oneri diversi 3.491 1.104
Totale 33.487 22.198

Ripresa di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali, altri crediti e attività contrattuali

Nel corso dell'esercizio le riprese di valore (svalutazioni) nette di crediti commerciali, altri crediti e attività contrattuali presentano un valore netto negativo di 18.467 migliaia di euro (5.525 migliaia di euro nell'esercizio precedente).

(migliaia di euro) 2019 2020
Accantonamento fondo svalutazione crediti commerciali e altri crediti 12.686 27.945
Accantonamento fondo svalutazione attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) 3.969 1.302
Utilizzo fondo svalutazione crediti commerciali e altri crediti (10.909) (10.950)
Utilizzo fondo svalutazione attività contrattuali (da valutazione commesse a lungo termine) (221) -
Perdite su crediti
-
170
Totale 5.525 18.467

Costo del lavoro

Ammonta a 485.807 migliaia di euro, con un aumento di 5.876 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente. La voce comprende l'ammontare delle retribuzioni corrisposte, gli accantonamenti per trattamento di fine rapporto e per ferie maturate e non godute, gli oneri previdenziali e assistenziali, in applicazione dei contratti e della legislazione vigente.

La situazione della forza lavoro viene evidenziata nella seguente tabella:

Organico al Organico medio dell'esercizio (*)
(numero) 31.12.2019 31.12.2020 2019 2020
Dirigenti 228 237 232 241
Quadri 2.034 2.133 2.028 2.120
Impiegati 3.489 3.523 3.275 3.624
Operai 691 455 721 566
Marittimi 6 10 9 11
Totale 6.448 6.358 6.265 6.562

(*) Calcolato come media aritmetica semplice delle medie mensili.

Il "Costo del lavoro" è composto dalle seguenti voci:

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(migliaia di euro) 2019 2020
Salari e stipendi 350.205 384.505
Oneri sociali 77.338 86.151
Trattamento fine rapporto 21.899 22.849
Trattamento di quiescenza e simili 1.308 1.266
Oneri per il personale ricevuto in comando 4.853 4.816
Proventi per il personale dato in comando (3.810) (13.358)
Altri proventi per il personale distaccato presso società del Gruppo (11.582) (25.126)
Altri costi 44.434 28.111
Capitalizzazione a incremento di immobilizzazioni materiali (4.714) (3.407)
Totale 479.931 485.807

Il trattamento di fine rapporto al 31 dicembre 2020 include 22.721 migliaia di euro relativi ai costi per trattamento di fine rapporto post-riforma che viene qualificato come piano a contributi definiti, e un importo positivo di 128 migliaia di euro legato all'effetto della valutazione attuariale dei debiti residui.

Gli altri costi comprendono un importo di 7.878 migliaia di euro relativi all'accantonamento al fondo incentivazione all'esodo dei dipendenti, valutato secondo tecniche attuariali e stanziato a seguito degli accordi siglati con le organizzazioni sindacali, attuativi delle disposizioni previste dall'art. 4 della legge n. 92/2012.

Il costo lavoro include il fair value di competenza dell'esercizio riferito ai diritti assegnati in applicazione dei piani di incentivazione dei dirigenti del Gruppo; il costo di competenza dell'esercizio, al netto dei riaddebiti eseguiti alle controllate e dei diritti decaduti e assegnati, è risultato pari a 7.566 migliaia di euro e si analizza come segue:

costo lavoro
Fair value
2.233
(586)
5.366
553
7.566

(a) Il fair value riferito all'attuazione 2018 è risultato positivo per effetto del rigiro parziale degli oneri a fronte delle nuove ipotesi di raggiungimento delle non-market condition.

Piani di incentivazione a lungo termine

Allo scopo di realizzare un sistema di incentivazione e di fidelizzazione di dirigenti del Gruppo, Saipem SpA a partire dall'esercizio 2016 ha definito dei piani di incentivazione a lungo termine mediante l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie di Saipem SpA, le cui attuazioni sono state articolate su cicli triennali.

Tali piani di incentivazione (2016-2018 e 2019-2021), approvati rispettivamente dall'Assemblea Ordinaria degli Azionisti in data 29 aprile 2016 e 30 aprile 2019, prevedono l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie Saipem ai dirigenti di Saipem SpA e delle società controllate, titolari di posizioni organizzative con impatto apprezzabile sul conseguimento dei risultati di business, anche in relazione alle performance espresse e alle competenze detenute.

Per maggiori informazioni sulle caratteristiche dei due piani, si rinvia ai documenti informativi messi a disposizione del pubblico sul sito internet della Società (www.saipem.com), in attuazione della normativa vigente (art. 114-bis del D.Lgs. n. 58/1998 e regolamentazione attuativa Consob).

Il costo è determinato con riferimento al fair value del diritto assegnato al dirigente, mentre la quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione (cd. Vesting Period e periodo di coinvestimento/Retention premium).

Il fair value di competenza dell'esercizio, riferito a tutte le attuazioni compiute, è risultato pari a 8.203 migliaia di euro; la quota pertinente ai dipendenti del Gruppo è stata contabilizzata nel costo lavoro (7.566 migliaia di euro), mentre la quota relativa all'Amministratore Delegato-CEO è stata contabilizzata nei costi per servizi (637 migliaia di euro).

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La valutazione è stata eseguita utilizzando i modelli Stochastic e Black & Scholes, secondo le disposizioni dettate dai principi contabili internazionali, in particolare dall'IFRS 2.

È stato utilizzato il modello Stochastic al fine di valutare l'assegnazione di strumenti rappresentativi di capitale subordinati a condizione di mercato (TSR).

È stato utilizzato il modello Black & Scholes per valutare gli obiettivi economico-finanziari.

Per l'attuazione 2020 il fair value unitario medio ponderato complessivo è risultato pari a 1,320 euro (4,442 euro per l'attuazione 2019).

Prevedendo il piano che alcune risorse investano il 25% delle azioni maturate al termine del vesting period per un ulteriore periodo biennale (periodo di co-investimento/Retention Premium), al termine del quale i beneficiari riceveranno un'azione gratuita aggiuntiva, il fair value medio ponderato unitario si differenzia per tipologia di assegnatario, come di seguito illustrato:

(euro) (Attuazione 2019) (a)
Fair value medio
ponderato
(Attuazione 2020)
Fair value medio
ponderato
Dirigenti strategici 4,568 1,361
Dirigenti non strategici 4,216 1,263
Amministratore Delegato-CEO 4,568 1,361
Complessivo 4,442 1,320

(a) Il fair value medio ponderato relativo all'attuazione 2019 è stato nuovamente misurato al 31.12.2020, tenendo conto delle nuove ipotesi di raggiungimento delle non-market condition alla fine del piano.

Alla data di assegnazione, la classificazione e il numero degli assegnatari, il rispettivo numero delle azioni assegnate e successivo calcolo del fair value, si analizzano come segue:

Attuazione 2019

N. dirigenti N. azioni (1) Quota su azione
(%)
Fair value unitario
(peso 35%)
TSR E&C
Fair value unitario
TSR Drilling
(peso 15%)
Fair value unitario
PFN (peso 25%)
ROAIC (peso 25%)
Fair value unitario
complessivo
Fair value
di competenza
Fair value
2019 (2)
di competenza
Fair value
2020 (2)
Dirigenti strategici (vesting period) 75 4,11 5,46 4,03 4,03
Dirigenti strategici 93 2.306.100 15.800.533 655.253 4.396.559
(periodo di co-investimento) 25 8,28 10,80 4,03 4,03
Dirigenti non strategici 274 1.642.500 100 4,11 5,46 4,03 4,03 9.002.050 444.406 2.949.399
Amministratore Delegato-CEO
(vesting period)
Amministratore Delegato-CEO
1 243.900 75 4,11 5,46 4,03 4,03 1.671.111 69.301 468.348
(periodo di Retention Premium) 25 8,28 10,80 4,03 4,03
Totale 368 4.192.500 26.473.694 1.168.960 7.814.306

(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di assegnazione. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value complessivo e del fair value di competenza al 31 dicembre 2020, invece, corrisponde a 5.960.250 azioni, il quale riflette le ipotesi di raggiungimento delle non-market condition alla fine del piano.

(2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.

Attuazione 2020

N. dirigenti N. azioni (1) Quota su azione
(%)
Fair value unitario
(peso 35%)
TSR E&C
Fair value unitario
TSR Drilling
(peso 15%)
Fair value unitario
PFN (peso 25%)
ROAIC (peso 25%)
Fair value unitario
complessivo
Fair value
di competenza
Fair value
2019 (2)
di competenza
Fair value
2020 (2)
Dirigenti strategici (vesting period) 75 0,90 1,54 1,37 1,37
Dirigenti strategici 84 4.068.100 8.307.555 - 420.785
(periodo di co-investimento) 25 1,79 3,04 1,35 1,35
Dirigenti non strategici 293 3.763.000 100 0,90 1,54 1,37 1,37 6.178.846 - 372.084
Amministratore Delegato-CEO
(vesting period)
Amministratore Delegato-CEO
1 505.700 75 0,90 1,54 1,37 1,37 1.032.719 - 52.344
(periodo di Retention Premium) 25 1,79 3,04 1,35 1,35
Totale 378 8.336.800 15.519.120 - 845.213

(1) Il numero delle azioni riportato in tabella corrisponde al numero attribuito ai beneficiari alla data di assegnazione. Il numero delle azioni utilizzato per il calcolo del fair value copmlessivo e del fair value di competenza al 31 dicembre 2020, invece, corrisponde a 11.752.600 azioni, il quale riflette le ipotesi di raggiungimento delle non-market condition alla fine del piano.

(2) Il fair value di competenza è misurato alla data di osservazione.

L'evoluzione del piano azionario è la seguente:

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2019 2020
Numero
di azioni
Prezzo medio
di esercizio (a)
(migliaia di euro)
Prezzo
di mercato (b)
(migliaia di euro)
Numero
di azioni
Prezzo medio
di esercizio (a)
(migliaia di euro)
Prezzo
di mercato (b)
(migliaia di euro)
Diritti esistenti al 1º gennaio 18.097.117 - 59.087 16.530.530 - 72.005
Nuovi diritti assegnati 4.192.500 - 16.892 8.336.800 - 19.705
(Diritti esercitati nel periodo (c) (32.130) - 135 (5.125.615) - 12.115
(Diritti decaduti nel periodo) (5.726.957) - 26.975 (260.485) - 616
Diritti esistenti al 31 dicembre 16.530.530 - 72.005 19.481.230 - 42.956
Di cui:
- esercitabili al 31 dicembre - - - - - -
- esercitabili al termine del vesting period 14.197.105 - - 16.058.330 - -
- esercitabili al termine del periodo
di co-investimento/Retention Premium
2.333.425 - - 3.422.900 - -

(a) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo di esercizio è nullo.

(b) Il valore di mercato delle azioni sottostanti i diritti assegnati o scaduti nel periodo, corrisponde alla media dei valori di mercato delle azioni; il valore di mercato delle azioni sottostanti i diritti esistenti a inizio e fine periodo è puntuale all'ultimo dato disponibile al 1° gennaio e al 31 dicembre.

(c) I diritti esercitati nell'esercizio 2020 sono prevalentemente rappresentati dalle azioni assegnate ai beneficiari dell'attuazione 2017 del piano 2016-2018, così come previsto dal regolamento del piano. Inoltre, sono incluse le azioni assegnate nei casi di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. il piano 2016-2018 prevede, infatti, che il beneficiario conservi il diritto all'incentivo in misura ridotta, in relazione al periodo trascorso tra l'assegnazione delle azioni e il verificarsi di tale evento (art. 4.8 del regolamento del piano).

I diritti esistenti al 31 dicembre 2020 e il numero degli assegnatari, si analizzano come segue:

Anno N. dirigenti (a)
di esercizio
Prezzo
N. azioni
2016 372 - 6.103.514
2017 345 - 6.742.400
2018 363 - 6.536.330
2019 368 - 4.192.500
2020 363 - 8.336.800

Al 31 dicembre 2020

Azioni assegnate
2016 (20) - (158.199)
2017 (328) - (5.158.430)
2018 (13) - (32.115)
2019 - - -
2020 - - -
Diritti decaduti
2016 (372) - (5.945.315)
2017 (26) - (602.270)
2018 (25) - (487.885)
2019 (6) - (46.100)
2020 - - -
Diritti in essere
2016 - - -
2017 95 - 981.700
2018 338 - 6.016.330
2019 362 - 4.146.400
2020 378 8.336.800
19.481.230

(a) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo di esercizio è nullo.

Per i piani di incentivazione a lungo termine a beneficio dei dipendenti Saipem SpA, la rilevazione del costo è effettuata alla voce "Costo del lavoro" in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto.

Per i piani a beneficio dei dipendenti delle società controllate, il fair value dei diritti assegnati è rilevato alla data di assunzione dell'impegno alla voce "Costo del lavoro", in contropartita alla voce "Altre riserve" del patrimonio netto; nell'esercizio stesso il corrispondente ammontare è addebitato alle imprese di appartenenza, in contropartita alla voce "Costo del lavoro".

In presenza di personale Saipem SpA che presta servizio nelle altre società del Gruppo, il costo è addebitato pro-rata temporis alla società presso cui i beneficiari sono in servizio.

I parametri utilizzati per il calcolo del fair value sono stati i seguenti:

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Assegnazione 2019 Assegnazione 2020
Prezzo dell'azione (a) (euro) 23/10/2019 4,03 27/10/2020 1,40
Prezzo dell'esercizio (b) (euro) - -
Prezzo dell'esercizio adottato
nel modello Black & Scholes (euro) 23/10/2019 4,03 27/10/2020 1,40
Durata
Vesting period (anni) 3 3
Co-investimento/Retention Premium (anni) 2 2
Tasso di interesse privo di rischio
TSR (%) -
- vesting period (%) 23/10/2019 0,00 27/10/2020 0,00
- co-investimento/Retention Premium (%) 23/10/2019 0,32 27/10/2020 0,08
Black & Scholes (%) n.d. n.d.
Dividendi attesi (%) - 0,72
Volatilità attesa
TSR (%) - -
- vesting period (%) 23/10/2019 37,70 27/10/2020 48,42
- co-investimento/Retention Premium (%) 23/10/2019 38,18 27/10/2020 49,24
Black & Scholes (%) n.d. n.d.

(a) Corrispondente al prezzo di chiusura delle azioni Saipem SpA alla data di assegnazione, rilevato sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana.

(b) Trattandosi di azioni gratuite, il prezzo dell'esercizio è nullo.

Ammortamenti e svalutazioni

Gli ammortamenti e svalutazioni ammontano a 113.051 migliaia di euro, con un aumento di 15.001 migliaia di euro rispetto all'esercizio precedente, e sono costituiti dalle quote di competenza dell'esercizio degli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali e materiali e dei diritti di utilizzo delle attività in leasing e dalle svalutazioni effettuate nell'esercizio.

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni immateriali ammontano a 12.043 migliaia di euro e sono dettagliati alla voce "Attività immateriali".

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ammontano a 59.853 migliaia di euro e sono dettagliati alla voce "Immobili, impianti e macchinari".

Nel corso dell'esercizio sono state effettuate svalutazioni di immobilizzazioni materiali per 2.350 migliaia di euro.

Gli ammortamenti dei diritti di utilizzo delle attività in leasing ammontano a 38.805 migliaia di euro e sono commentati alla voce "Diritto di utilizzo di attività in leasing, attività e passività per leasing".

La voce "Ammortamenti e svalutazioni" indicata nel conto economico è così determinata:

(migliaia di euro) 2019 2020
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 11.806 12.043
Ammortamenti immobilizzazioni materiali 51.182 59.853
Svalutazioni immobilizzazioni materiali - 2.350
Ammortamenti diritti utilizzo attività in leasing 35.062 38.805
Totale 98.050 113.051

Altri proventi (oneri) operativi

Rispetto all'esercizio precedente la voce presenta oneri operativi per 193 migliaia di euro relativi a contratti derivati su merci.

35 Proventi (oneri) finanziari

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I proventi finanziari netti ammontano a 6.185 migliaia di euro, rispetto all'ammontare di 2.813 migliaia di euro dell'esercizio precedente, e sono analizzabili come segue:

(migliaia di euro) 2019 2020
Proventi finanziari
Interessi attivi su crediti verso altri 1 3
Interessi attivi su crediti finanziari verso imprese controllate 37.714 22.791
Interessi su crediti d'imposta 79 -
Interessi su c/c bancari e postali 381 221
Altri proventi da imprese controllate e collegate 24.585 24.905
Altri proventi da altri 4 -
62.764 47.920
Oneri finanziari
Accantonamento (Utilizzo) fondo svalutazione IFRS 9 disponibilità liquide 1.012 (180)
Interessi per debiti verso banche 4.818 3.817
Interessi per debiti verso altri e altri oneri 1.524 1.587
Interessi per debiti finanziari verso controllate 6.692 2.611
Interessi per debiti finanziari per beni assunti in leasing 3.730 3.133
Altri oneri finanziari verso collegate e a controllo congiunto - 5
Oneri finanziari su piani a benefici definiti - IAS 19 revised 981 673
18.757 11.646
Differenze di cambio
Differenze attive di cambio 53.991 71.672
Differenze passive di cambio (54.161) (151.006)
(170) (79.334)

L'apporto dalla Joint Operation Ship Recycling Scarl nell'esercizio 2020 è pari a 9 migliaia di euro relativi a interessi attivi. I proventi netti derivanti da strumenti derivati sono pari a 49.245 migliaia di euro, rispetto gli oneri netti di 41.024 migliaia di euro dell'esercizio precedente e sono così analizzabili:

(migliaia di euro) 2019 2020
Proventi (oneri) su operazioni sul rischio di cambio (40.215) 49.989
Proventi (oneri) su operazioni sul rischio di tasso di interesse (809) (744)
Totale (41.024) 49.245

36 Proventi (oneri) su partecipazioni

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I proventi (oneri) su partecipazioni si analizzano come segue:

2019 2020
(migliaia di euro) Dividendi Proventi Oneri Totale Dividendi Proventi Oneri Totale
Partecipazioni in imprese controllate
Andromeda Consultoria Tecnica
e Rapresentações Ltda - - - - - - (244) (244)
International Energy Services SpA - - (147) (147) - - (352) (352)
Saipem Offshore Construction SpA - - (67) (67) - 349 - 349
Saipem SA - 119.267 - 119.267 - 14.494 - 14.494
Servizi Energia Italia SpA - - (10.927) (10.927) - 10.927 - 10.927
Saipem Offshore Norway AS - - - - - - (55.587) (55.587)
Saipem Finance International BV 530 - - 530 570 - - 570
SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA - 55.021 (56.000) (979) - - - -
Snamprogetti Netherlands BV - - (50.777) (50.777) - - (28.331) (28.331)
Saipem Maritime Asset
Management Luxembourg Sàrl - 69.518 - 69.518 48.131 - (49.277) (1.146)
Partecipazioni in imprese collegate
e a controllo congiunto
Rodano Scarl in liquidazione - - (4) (4) - 4 (18) (14)
Partecipazioni in altre imprese
Acqua Campania SpA 4 - - 4 4 - - 4
Totale 534 243.806 (117.922) 126.418 48.705 25.774 (133.809) (59.330)

Si rimanda alla nota 15 "Partecipazioni" per maggiori dettagli.

37 Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito si analizzano come segue:

(migliaia di euro) 2019 2020
Imposte correnti
Ires (269) 329
Irap - 244
Imposte estere 19.325 14.429
Accantonamento (utilizzo) fondo imposte (50) 36
Totale 19.006 15.038
Imposte anticipate (65.452) (41.391)
Imposte differite 133 289
Utilizzo imposte anticipate 22.640 38.764
Utilizzo imposte differite - (93)
Totale (42.679) (2.431)
Totale imposte sul reddito (23.673) 12.607

Le imposte a carico dell'esercizio ammontano a 12.607 migliaia di euro, in aumento di 36.280 migliaia di euro rispetto al 2019; la variazione è dovuta essenzialmente alle minori imposte anticipate nette (40.185 migliaia di euro), alle maggiori rettifiche di imposte per Ires e Irap (842 migliaia di euro) e al minore utilizzo di fondi per imposte (86 migliaia di euro), compensate in parte dalla minore incidenza di imposte estere (4.896 migliaia di euro). Il carico fiscale dell'esercizio include imposte assolte all'estero (18.609 migliaia di euro) al lordo di rettifiche per 4.180 migliaia di euro, imposte anticipate nette (2.431 migliaia di euro), rettifiche di imposte relative a esercizi precedenti (573 migliaia di euro) e accantonamenti al netto di utilizzi per 36 migliaia di euro.

(migliaia di euro) 2019 2020
Utile (perdita) ante imposte (a) (108.310) (158.460)
Differenza tra valori e costi della produzione al lordo degli accantonamenti indeducibili
e le svalutazioni dei crediti (237.541) (105.316)
Totale costi per il personale 479.931 485.807
Differenza tra valori e costi della produzione rettificato (b) 242.390 380.490
Imposte teoriche Ires (a* 24%) (25.994) (38.031)
Imposte teoriche Irap (b* 3,9%) 9.453 14.839
Totale imposte teoriche (c) (16.541) (23.192)
Tax rate teorico (c/a* 100)% 15,27 14.64
Imposte sul reddito (d) (23.673) 12.607
Tax rate effettivo (d/a* 100)% 21,86 7,96
Imposte teoriche (16.541) (23.192)
Differenza base imponibile Irap 2.780 3.149
Valore della produzione realizzato all'estero (Irap) (1.690) (2.716)
Accantonamento (utilizzo) fondo imposte (49) 36
Imposte anticipate/differite filiali estere (4.870) 4.117
Altre differenze (3.303) 31.214
Imposte effettive (23.673) 12.607

38 Risultato d'esercizio

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Il risultato d'esercizio è pari a una perdita di 171.067 migliaia di euro, rispetto alla perdita registrata nell'esercizio precedente pari a 84.637 migliaia di euro.

39 Ammontare dei compensi corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai Direttori generali e ai Dirigenti con responsabilità strategiche

In attuazione dell'art. 123-ter del Testo Unico della Finanza (TUF) introdotto a seguito del D.Lgs. n. 259 del dicembre 2010, Consob ha modificato il Regolamento Emittenti con delibera del 23 dicembre 2011 introducendo tra l'altro il nuovo art. 84 quater che disciplina le modalità di pubblicazione e i contenuti della relazione sulle retribuzioni che le società quotate sono tenute a predisporre nei termini previsti. La "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti 2020" è predisposta dalla Società quale documento autonomo approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 marzo 2020 e pubblicato sul sito internet della Società all'indirizzo www.saipem.com. La relazione è stata redatta secondo quanto previsto nello "Schema 7-ter dell'Allegato 3" al Regolamento Emittenti. La relazione è articolata su due sezioni; nella prima sono illustrate le politiche adottate per il 2020 per la remunerazione degli Amministratori, dei Direttori generali, degli altri Dirigenti con responsabilità strategiche e dei Sindaci, le finalità generali perseguite, gli organi coinvolti e le procedure utilizzate per l'adozione e l'attuazione della politica, mentre nella seconda sezione i compensi corrisposti agli Amministratori, Sindaci, Direttori generali e altri Dirigenti con responsabilità strategiche.

Compensi spettanti ai sindaci

I compensi spettanti ai sindaci ammontano nel 2020 a 248 migliaia di euro.

I compensi comprendono gli emolumenti e ogni altra somma avente natura retributiva, previdenziale e assistenziale dovuti per lo svolgimento della funzione di Sindaco in Saipem SpA e in altre imprese incluse nell'area di consolidamento, che abbiano costituito un costo per Saipem.

Compensi spettanti ai Dirigenti con responsabilità strategiche

Ai fini di una maggiore coerenza tra le informazioni riportate nella Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti e nella presente Relazione finanziaria annuale, la definizione di Dirigenti con responsabilità strategiche è allineata con quanto indicato nell'art. 65, comma 1-quater del Regolamento Emittenti.

Rientrano nella definizione i soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, di pianificazione, direzione e controllo.

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La tabella riporta i compensi spettanti ai Dirigenti con responsabilità strategiche di Saipem, definiti come dirigenti, diversi da Amministratori e Sindaci, tenuti a partecipare al Comitato di Direzione e comunque i primi riporti gerarchici dell'Amministratore Delegato-CEO.

(migliaia di euro) 2019 2020
Salari e stipendi 6.558 6.736
Indennità per cessazione del rapporto di lavoro - -
Altri benefici a lungo termine 152 151
Fair value piani di incentivazione a lungo termine 1.659 2.304
Totale 8.369 9.191

40 Informazioni per settore di attività, per area geografica e contratti di costruzione

Informazioni per settore di attività

La segment information di Saipem riflette la struttura organizzativa della Società in divisioni di business i cui risultati sono periodicamente rivisti dal Top Management della Società e dal più alto livello decisionale ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare e della valutazione dei risultati, identificato dal CEO, in coerenza alle prescrizioni del principio internazionale IFRS 8. Saipem è una società leader nelle attività di ingegneria, di perforazione e di realizzazione di grandi progetti nei settori dell'energia e delle infrastrutture. È una one company organizzata in cinque divisioni di business: Engineering & Construction Offshore, Engineering & Construction Onshore, Drilling Offshore, Drilling Onshore e XSIGHT. Il processo di divisionalizzazione concluso nel mese di dicembre 2018 ha assegnato piena autonomia alle singole divisioni, in particolare in ambito commerciale, esecuzione progetti, tecnologia e Ricerca & Sviluppo, strategie di business, partnership, etc. I risultati della Divisione XSIGHT sono inclusi nella Divisione Engineering & Construction Onshore in quanto ancora non significativi dal punto di vista numerico. Le principali informazioni finanziarie dei segmenti operativi oggetto di reporting al CEO sono: i ricavi, l'utile operativo e le attività e passività direttamente attribuibili.

(migliaia di euro) & Construction
Engineering
Offshore
& Construction
Engineering
Onshore
Offshore
Drilling
Onshore
Drilling
Non allocato Totale
Esercizio 2019
Ricavi netti della gestione caratteristica 1.140.901 1.294.275 175.790 107.157 - 2.718.123
a dedurre: ricavi infragruppo 209.650 288.317 89.760 40.731 - 628.458
Ricavi da terzi 931.251 1.005.958 86.030 66.426 - 2.089.665
Risultato operativo (109.647) (95.750) (18.473) (13.671) - (237.541)
Ammortamenti e svalutazioni 9.966 23.777 4.479 37.058 22.770 98.050
(Proventi) oneri netti su partecipazioni - - - - (126.418) (126.418)
Investimenti in attività materiali e immateriali 25.059 7.296 11.019 18.919 7.254 69.547
Diritti di utilizzo di attività in leasing 8.782 19.794 10.811 711 62.152 102.250
Attività direttamente attribuibili 499.908 1.015.821 116.846 41.966 2.544.056 4.218.597
Passività direttamente attribuibili 396.665 1.143.082 66.173 27.154 2.312.642 3.945.716
Fondi per rischi e oneri 24.240 52.020 790 1 39.312 116.363
Esercizio 2020
Ricavi netti della gestione caratteristica 716.049 1.423.795 130.683 83.518 - 2.354.045
a dedurre: ricavi infragruppo 164.679 403.299 91.236 46.203 - 705.417
Ricavi da terzi 551.370 1.020.496 39.447 37.315 - 1.648.628
Risultato operativo (95.149) 17.977 (15.919) (12.225) - (105.316)
Ammortamenti e svalutazioni 9.880 30.907 11.717 36.074 24.474 113.052
(Proventi) oneri netti su partecipazioni - - - - 59.329 59.329
Investimenti in attività materiali e immateriali 16.667 3.649 (405) 4.534 15.741 40.186
Diritti di utilizzo di attività in leasing 7.192 15.203 8.138 554 60.913 92.000
Attività direttamente attribuibili 473.010 942.057 83.955 54.003 2.381.363 3.934.388
Passività direttamente attribuibili 394.064 1.081.203 50.128 13.972 2.089.245 3.628.612
Fondi per rischi e oneri 7.630 26.266 790 204 67.552 102.442

Informazioni per area geografica

In considerazione della peculiarità del business di Saipem caratterizzato dall'utilizzo di una flotta navale che, operando su più progetti nell'arco di un esercizio, non può essere attribuita in modo stabile a un'area geografica specifica, alcune attività vengono ritenute non direttamente allocabili.

Con riferimento alle attività materiali e immateriali e agli investimenti la componente non allocabile è riconducibile ai mezzi navali, all'attrezzatura collegata agli stessi e al goodwill.

Con riferimento alle attività correnti la componente non allocabile è riconducibile alle rimanenze di magazzino, anch'esse collegate ai mezzi navali.

(migliaia di euro) Italia Resto Europa CSI Resto Asia Settentrionale
Africa
Sub-sahariana
Africa
Americhe Altre aree Non allocabili Totale
Esercizio 2019
Investimenti in attività materiali
e immateriali
23.123 772 1.552 6.883 - - - - 37.217 69.547
Attività materiali e immateriali 119.061 19.967 17.193 170.457 153 12.408 68.012 - - 407.251
Diritti di utilizzo di attività in leasing 81.595 1.127 366 18.376 - 787 - - - 102.251
Attività direttamente
attribuibili (correnti)
2.022.562 548.622 26.579 775.142 47.826 247.894 377.711 2.368 169.893 4.218.597
Esercizio 2020
Investimenti in attività materiali
e immateriali
24.798 19 4 5.160 158 - 2 - 10.045 40.186
Attività materiali e immateriali 76.096 12.462 14.152 146.322 256 - 60.786 - 59.754 369.828
Diritti di utilizzo di attività in leasing 76.499 1.444 433 13.493 131 - - - - 92.000
Attività direttamente
attribuibili (correnti)
2.067.920 478.578 74.626 657.405 32.562 226.189 165.341 5.334 226.433 3.934.388

Le attività correnti sono state allocate per area geografica sulla base dei seguenti criteri: (i) con riferimento alle disponibilità liquide ed equivalenti e ai crediti finanziari l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui hanno sede i conti correnti; (ii) con riferimento alle rimanenze e alle attività contrattuali, l'allocazione è stata effettuata considerando il Paese in cui sono dislocati i magazzini terra (a esclusione di quelli dislocati presso le navi); (iii) con riferimento ai crediti commerciali e alle altre attività è stata considerata l'area di appartenenza.

Le attività non correnti sono state allocate per area geografica considerando il Paese in cui opera l'asset, a eccezione dei mezzi di perforazione, il cui saldo è incluso nella voce "Non allocabili".

Ricavi della gestione caratteristica per area geografica di destinazione

2019
(migliaia di euro)
2020
Italia
324.458
519.964
Resto Europa
242.942
144.096
Africa Settentrionale
101.560
42.516
Africa Sub-Sahariana e resto Africa
160.499
176.191
CSI
55.776
87.733
Resto Asia
1.776.435
1.215.698
Americhe
55.682
94.027
Altre aree
771
73.820
Totale
2.718.123
2.354.045

41 Rapporti con parti correlate

299-424SaipemBil20Ita copia.qxd 6-04-2021 11:42 Pagina 385

Le operazioni compiute da Saipem SpA con le parti correlate riguardano essenzialmente la prestazione di servizi, lo scambio di beni e le prestazioni di servizi di natura finanziaria e di regolamento monetario con le imprese controllate, collegate e a controllo congiunto, con imprese controllate e a controllo congiunto e collegate prevalentemente di Eni SpA, con alcune società a controllo congiunto e collegate a CDP Equity SpA (dal 13 dicembre 2019 è subentrata CDP Industria SpA), e con società controllate dallo Stato italiano, in particolare società del Gruppo Snam. Esse fanno parte dell'ordinaria gestione e sono regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti. Tutte le operazioni poste in essere sono state compiute nell'interesse di Saipem.

Sono di seguito evidenziati gli ammontari dei rapporti, di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria, posti in essere con parti correlate.

Rapporti commerciali e diversi

299-424SaipemBil20Ita copia.qxd 6-04-2021 11:42 Pagina 386

I rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2019 sono di seguito analizzati:

(migliaia di euro)

31.12.2019 Esercizio 2019
Debiti
commerciali,
Crediti
altri debiti
Costi Ricavi
commerciali e passività Beni Servizi Beni Altri
Denominazione
Andromeda Consultoria Tecnica e Rapresentações Ltda
e altri crediti
9
contrattuali
-
Garanzie
14.391
- - e servizi
-
4
Boscongo SA 61.077 955 11.767 17 1.056 22.834 943
Consorzio Sapro - - - - 5 7 -
Denuke Scarl 4.778 3.800 244 - (14) 14 8
Energy International Services SpA 299 (26) - - - 9 289
ER SAI Caspian Contractor Llc 6.725 116 129.219 21 479 8.637 38
ERS - Equipment Rental & Services BV 2.918 1.325 - - 1.995 67 1.292
Global Petroprojects Services AG 926 23.320 137 - 59.270 70 1.374
Saipem Offshore Construction SpA (ex INFRA SpA) 49 445 - - 490 36 29
Moss Maritime AS 312 352 377 - 467 12 255
North Caspian Service Co Ltd 58 - - - - 360 -
Petrex SA 2.531 69 22.179 - 59 1.787 2.257
Professional Training Center Llp - - - - - - -
PT Saipem Indonesia 9.898 3.993 181.719 15 4.087 2.515 5.621
SAGIO - Companhia Angolana de Gestão de Instalaçao - - - - - - -
Saigut SA de CV 11 - - - - - 36
SAIMEP Lda 1.758 - - - - 426 51
Saimexicana SA de Cv 1.801 1.758 27.117 1.859 1.783 9.621 91
Saipem (Beijing) Technical Services Co Ltd 762 405 1.534 - 264 - 58
Saipem (Malaysia) Sdn Bhd 157 60 - - 61 - 155
Saipem (Nigeria) Ltd 1 - 1.743 - - - -
Saipem (Portugal) Comércio Marítimo,
Sociedade Unipessoal Lda 84.388 13.728 41.330 4.845 58.609 42.213 4.503
Saipem America Inc 5.725 538 12.987 - 960 3.819 1.510
Saipem Asia Sdn Bhd 1.323 26 26.182 - - 290 621
Saipem Australia Pty Ltd 1.829 - 493 - - 1.211 180
Saipem Canada Inc 2.043 215 11.012 - 215 255 214
Saipem Contracting (Nigeria) Ltd 19.120 243 168.912 - 267 4.746 4.793
Saipem Contracting Algérie SpA 14.229 11.561 102.843 - 104 170 60
Saipem Contracting Prep SA - - - - - - -
Saipem Contracting Netherlands BV 22.989 59.573 65.119 - 62.600 20.581 7.652
Saipem do Brasil Serviçõs de Petroleo Ltda 1.273 2.084 25.360 - 12.249 85 1.336
Saipem Drilling Co Pvt Ltd - - 50 - - - -
Saipem Drilling Norway AS 18.081 34.569 - - 57.633 3.218 210
Saipem East Africa Ltd - 84 - - 84 - -
Saipem Finance International BV 4.345 - - - 376 - 179
Saipem Guyana Inc 76 - - - - - 76
Saipem India Projects Ltd 7.180 18.475 43 - 47.347 635 6.544
Saipem Ingenieria y Construcciones SLU 2.152 - 290.532 - - 2.258 37
Saipem International BV 380 - - - - - 1.043
Saipem Libya Llc - SA.LI.CO. Llc - - - - - - -
Saipem Ltd 21.360 19.586 178.594 - 40.209 18.850 4.360
Saipem Luxembourg SA 11.325 2.069 7.337 - 2.050 2.907 1.346
Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl 57 - - - - - 61
Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.) 6.737 155 183.854 5.260 153 3.968 1.356
Saipem Norge AS 548 659 - - 3.017 4 591
Saipem Offshore Norway AS 4.053 - 359 - 3.300 6.234 683
Saipem Romania Srl 1.729 3.448 107 8 10.796 16 1.199
Saipem SA 57.248 31.004 423.199 - 16.843 30.401 14.433
Saipem Services Mexico SA de Cv 3.094 599 3.123 - 883 73 2.713
Saipem Singapore Pte Ltd 614 - 46.426 - - 213 181
Saipem Ukraine Llc - - - - - - -
Sajer Iraq Company for Petroleum Services,
Trading, General Contracting & Transport Llc 175 - - - - 2 66

Seguono i rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2019

299-424SaipemBil20Ita copia.qxd 6-04-2021 11:42 Pagina 387

(migliaia di euro)

31.12.2019 Esercizio 2019
Crediti Debiti
commerciali,
altri debiti
Costi Ricavi
Denominazione commerciali
e altri crediti
e passività
contrattuali
Garanzie Beni Servizi Beni
e servizi
Altri
Saiwest Ltd 20.476 2.994 6.860 - - 24.834 452
Saudi Arabian Saipem Ltd 18.989 4.361 200.836 3.608 730 27.580 4.047
Saudi International Energy Services Ltd Co 90 - - - - - 90
Servizi Energia Italia SpA 43.687 4.140 690.443 8 1.292 34.407 2.375
Sigurd Rück AG 66 - 1.998 - - - 73
Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd 4.318 1 18.538 - (26) 9.957 1.107
Snamprogetti Engineering BV 2.022 - 29.662 - - 1.933 33
Snamprogetti Netherlands BV 25 - - - - - 35
Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc 30.255 3.422 866.087 856 3.066 12.527 7.670
SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA 79 - 21.335 - - - 53
Sofresid Engineering SA 229 5.054 849 - 7.044 9 886
Sofresid SA 20.084 5.430 215.415 - - 1.709 -
Sonsub International Pty 29 - - - - - 21
Saipem Drill Llc - - - - - - -
Altre controllate - - - - - - -
Totale controllate 526.492 260.590 4.030.312 16.497 399.803 301.500 85.290
ASG Scarl (1) 550 (3.412) - - - - -
CCS JV Scarl 13.646 - - - (407) 19.444 1.399
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due (1) 55.769 184.814 640.626 - 47.251 57.165 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno (1) (978) 3.896 69.617 - 164 - -
Charville - Consultores e Serviços Lda - - - - - - -
CMS&A Wll - - - - - - -
Consorzio F.S.B. 22 106 - 1 606 - -
Gydan Lng Snc 712 - - - - 712 -
KWANDA Suporte Logistico Lda 208 - - - - 208 -
Modena Scarl - - - - - - -
Petromar Lda 2.627 27 4.033 - 26 823 1.260
PSS Netherland BV 32.590 - - - - 62.952 -
Rodano Consortile Scarl - 15 - - - - -
Rosetti Marino SpA - - - - - - -
Saipar Drilling Co BV 25 - - - - 72 -
Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd 10.078 - 55.892 - - 331 (127)
Sairus Llc (ex Katran-K Llc) 6 - - - - - -
Southern Gas Constructors Ltd - - - - - - -
TSGI Mühendislik Insaat Ltd Sirketi 10.790 - - - - - 117
Xodus Subsea Ltd - - - - 13 - -
Altre collegate e a controllo congiunto - - - - - - -
Totale collegate e a controllo congiunto 126.045 185.446 770.168 1 47.653 141.707 2.649
Agenzia Giornalistica Italia SpA - - - - 40 - -
Compagnia Napoletana - - - - - - -
Ecofuel SpA 30 134 - - 244 108 45
Eni Adfin SpA - 1 - - - - -
Eni Angola SpA 15.949 - - - - 20.470 -
Eni Angola Exploration BV - - - - - 205 -
Eni Benelux - - - 50 - - -
Eni Canada Holding Ltd - - - - - - -
Eni Congo SA 3.239 - - - - 8.026 -
Eni Corporate University SpA - 581 - - 694 - -
Eni Cyprus Ltd (16) - - - - (16) -
Eni Fuel SpA - - - 52 - - -
Eni Fuel Centrosud SpA - - - - - - -

(1) I ricavi verso le società consortili a responsabilità limitata si riferiscono alla retrocessione dei corrispettivi che queste fatturano al committente e che sulla base della natura consortile della partecipata vengono attribuite al socio consorziato.

Seguono i rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2019

299-424SaipemBil20Ita copia.qxd 6-04-2021 11:42 Pagina 388

(migliaia di euro)

31.12.2019 Esercizio 2019
Debiti
commerciali, Costi Ricavi
Crediti
commerciali
altri debiti
e passività
Beni
Denominazione e altri crediti contrattuali Garanzie Beni Servizi e servizi Altri
Eni Gas e Luce SpA - 95 - - 826 - -
Eni Insurance Ltd - - - - - - -
Eni Iran BV - - - - - - -
Eni Lasmo Plc - - - - - - -
Eni Mediterranea Idrocarburi SpA 52 - - - - 576 -
Eni Norge AS - - - - - - -
Eni North Africa BV - 537 - - - 10.071 -
EniPower Mantova SpA - - - - - - -
EniPower SpA 504 - - - - 569 -
Eni Pakistan Ltd 235 - - - - 30.660 -
Eni SpA 4.605 2.706 - - 5.230 12.136 287
Eni SpA - Divisione Exploration & Production 1.432 575 - - 1.657 7.124 -
Eni SpA - Divisione Gas & Power - 368 - - (714) - -
Eni SpA - Divisione Refining & Marketing 1.196 892 - 2 199 3.114 -
EniServizi SpA - 5.771 - 55 25.283 - -
Eni Tunisia BV - - - - - - -
Eni Turkmenistan Ltd - - - - - - -
Floaters SpA - - - - - 5.449 -
Italgas Reti SpA 1.766 - - - - 1.433 -
Mozambique Rovuma Venture SpA - - - - - - 2.469
Nigerian Agip Exploration Ltd - - - - - - -
Raffineria di Gela SpA - 1 - - - - -
Serfactoring SpA - 403 - - 51 - -
Servizi Aerei SpA - - - - - - -
Società Adriatica Idrocarburi SpA - - - - - - -
Società EniPower Ferrara Srl - - - - - - -
Scogat - Société pour la Construction
du Gazoduc Transtunisien SA
- - - - - 225 -
Eni Rewind 115 2 - - - 485 564
Eniprogetti SpA 3.063 141 - - - 7.591 -
Versalis SpA 2.685 35 - - 35 10.706 -
Totale Eni/CDP Industria SpA e controllate 34.855 12.242 - 159 33.545 118.932 3.365
Blue Stream Pipeline Co BV - - - - - 797 -
GreenStream BV 1.479 - - - - 2.355 -
Mellitah Oil & Gas BV 8.891 159 - - - 20.246 -
Raffineria di Milazzo ScpA 1.349 2.615 - - - 5.000 -
Transmediterranean Pipeline Co Ltd 2 - - - - 62 -
Totale controllate congiuntamente
e collegate Eni/CDP Industria SpA 11.721 2.774 - - - 28.460 -
Totale joint venture 67.179 57.440 - - - 4.982 -
Altre correlate 13.812 22.445 - - 9.488 32.877 47
Totale 780.104 540.972 - 16.657 490.570 628.458 91.351
Ricavi contabilizzati verso correlate
a deduzione del costo lavoro
- - - - - - (15.140)
Costi contabilizzati verso correlate
a incremento del costo lavoro
- - - - (4.829) - -
Totale - - - - (4.829) - (15.140)
Totale generale 780.104 540.972 4.800.480 16.657 485.741 628.458 76.211

I rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2020 sono di seguito analizzati:

299-424SaipemBil20Ita copia.qxd 6-04-2021 11:42 Pagina 389

(migliaia di euro)

31.12.2020 Esercizio 2020
Crediti Debiti
commerciali,
altri debiti
Costi Ricavi
commerciali e passività Beni Servizi Beni Altri
Denominazione
Andromeda Consultoria Tecnica e Rapresentações Ltda
e altri crediti
5
contrattuali
-
Garanzie
4.140
- - e servizi
-
4
Boscongo SA 16.358 1.456 11.202 29 618 1.197 597
Consorzio Sapro - 4 - - 7 13 -
Denuke Scarl 4.797 3.817 244 - 17 11 7
Energy International Services SpA 497 (26) - - - 102 31
ER SAI Caspian Contractor Llc 4.027 35 54.496 2 301 1.856 402
ERS - Equipment Rental & Services BV 4.269 214 130 - 132 22 2.089
European Maritime Construction SAS 1 - - - - - 1
Global Petroprojects Services AG 420 21.221 - - 47.228 139 1.107
Saipem Offshore Construction SpA 2.196 2.368 - - 1.888 2.322 77
Moss Maritime AS 503 20 338 - 131 9 432
North Caspian Service Co Ltd 205 - - - - 203 -
Petrex SA 4.333 98 32.837 2 55 1.300 2.217
Professional Training Center Llp - - - - - - -
PT Saipem Indonesia 23.369 179 149.884 694 243 10.027 8.134
SAGIO - Companhia Angolana de Gestão de Instalaçao - - - - - - -
Saigut SA de CV 50 - - - - - 39
SAIMEP Lda 9.042 - - - - 4.807 525
Saimexicana SA de Cv 1.844 - 20.013 - 516 2.025 145
Saipem (Beijing) Technical Services Co Ltd 835 93 1.496 - 266 - 73
Saipem (Malaysia) Sdn Bhd 439 - 2 - 24 233 203
Saipem (Nigeria) Ltd 1 - 1.288 - - - -
Saipem (Portugal) Comércio Marítimo,
Sociedade Unipessoal Lda 79.285 17.593 40.614 3.506 42.307 46.932 8.969
Saipem America Inc 4.349 1.227 8.331 - 2.234 1.628 1.711
Saipem Asia Sdn Bhd 2.195 15 24.962 - 14 293 946
Saipem Australia Pty Ltd 5.336 - 950 - - 1.166 2.787
Saipem Canada Inc 2.062 305 10.260 - 157 441 264
Saipem Contracting (Nigeria) Ltd 30.259 272 96.152 - 200 5.314 5.017
Saipem Contracting Algérie SpA 13.314 5.268 103.157 - 110 (168) 63
Saipem Contracting Prep SA - - - - - - -
Saipem Contracting Netherlands BV 35.561 79.581 55.355 31 52.850 21.467 10.689
Saipem do Brasil Serviçõs de Petroleo Ltda 3.002 1.177 49.122 - 9.719 432 1.469
Saipem Drilling Co Pvt Ltd - - 50 - - - -
Saipem Drilling Norway AS 7.333 18.787 - - 41.657 6.068 183
Saipem East Africa Ltd - 32 - - 52 - -
Saipem Finance International BV 2.577 - - - 289 - 211
Saipem Guyana Inc - - 9.527 - - - 25
Saipem India Projects Ltd 13.670 16.160 279 - 62.505 530 6.916
Saipem Ingenieria y Construcciones SLU 3.614 - 284.545 - - 2.497 10
Saipem International BV 98 - - - - - 412
Saipem Libya Llc - SA.LI.CO. Llc - - - - - - -
Saipem Ltd 38.632 51.972 272.856 - 26.462 36.160 6.593
Saipem Luxembourg SA 18.153 6.279 5.846 - 6.162 4.798 2.715
Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl 31 - 177 - - - 68
Saipem Misr for Petroleum Services (S.A.E.) 5.269 29 135.077 - 197 1.882 1.168
Saipem Norge AS 790 292 - - 979 (4) 650
Saipem Offshore Norway AS 5.560 10.952 359 902 10.050 5.383 597
Saipem Romania Srl 2.739 724 78 6 5.718 513 1.250
Saipem SA 35.699 59.125 391.867 5 32.254 25.519 17.527
Saipem Services Mexico SA de Cv 1.349 1.325 2.860 - 3.416 532 1.604
Saipem Singapore Pte Ltd 2.873 19 75.651 - 65 778 1.626
Saipem Ukraine Llc - - - - - - -

Seguono i rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2020

299-424SaipemBil20Ita copia.qxd 6-04-2021 11:42 Pagina 390

(migliaia di euro)

31.12.2020 Esercizio 2020
Crediti Debiti
commerciali,
altri debiti
Costi Ricavi
Denominazione commerciali
e altri crediti
e passività
contrattuali
Garanzie Beni Servizi Beni
e servizi
Altri
Sajer Iraq Company for Petroleum Services, Trading,
General Contracting & Transport Llc
146 - - - - - 37
Saiwest 23.962 1.798 3.889 - - 10.039 487
Saudi Arabian Saipem Ltd 32.268 2.106 181.994 110 1.730 21.488 4.341
Saudi International Energy Services Ltd Co 108 - - - - - 18
Servizi Energia Italia SpA 138.655 4.768 637.284 (7) 4.282 80.068 21.063
Sigurd Rück AG 74 - 1.891 - - - 82
Snamprogetti Engineering & Contracting Co Ltd 4.969 22 33.944 - 22 282 534
Snamprogetti Engineering BV 105 - 13.578 - - 149 26
Snamprogetti Netherlands BV 54 - - - - - 29
Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc 35.587 24.368 1.303.949 260 1.517 17.105 10.254
SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA 120 - 17.657 - - - 60
Sofresid Engineering SA 703 1.837 7.283 - 2.938 37 674
Sofresid SA 5.993 2.965 187.715 - - 5.216 69
Sonsub International Pty - - - - - - (4)
Saipem Drill Llc - - - - - - -
Altre controllate - - - - - - -
Totale controllate 629.685 338.477 4.233.329 5.540 359.312 320.811 127.223
ASG Scarl 550 (2.858) - - 720 - -
CCS JV Scarl (1) 18.284 19.048 - - - 22.940 8.642
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due (1) 50.889 214.783 447.430 - 92.683 104.264 -
CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno (1) 19 1.144 60.301 - 1.282 997 -
Charville - Consultores e Serviços Lda - - - - - - -
CMS&A Wll - - - - - - -
Consorzio F.S.B. 29 99 - 1 194 - -
Gydan Lng Snc 7.292 - - - - 6.580 -
KWANDA Suporte Logistico Lda 1.410 - - - - 1.202 -
Modena Scarl - - - - - - -
Novarctic Snc 6.537 - - - - 6.656 -
Petromar Lda 4.812 25 4.145 - (1) 820 1.437
P.S.S. Netherland BV 26.595 8.993 - - - 60.161 -
Rodano Consortile Scarl - - - - - - -
Rosetti Marino SpA - - - - 197 - -
Saipar Drilling Co BV 48 - - - - 134 -
Saipem Taqa Al Rushaid Fabricators Co Ltd 11.129 - 79.010 - - 312 144
Sairus Llc (ex Katran-K Llc) - - - - - - -
SCD JV Scarl (1) 3.345 - - - - 1.444 1.901
Southern Gas Constructors Ltd - - - - - - -
TSGI Mühendislik Insaat Ltd Sirketi 10.874 - - - - - 64
Xodus Subsea Ltd - - - - - - -
Altre collegate e a controllo congiunto - - - - - - -
Totale collegate e a controllo congiunto 141.813 241.234 590.886 1 95.075 205.510 12.188
Agenzia Giornalistica Italia SpA - 36 - - 36 - -
Compagnia Napoletana - - - - - - -
Ecofuel SpA 34 8 - (12) (61) 721 43
Eni Adfin SpA - 1 - - - - -
Eni Angola SpA 5.460 - - - - 20.237 -
Eni Angola Exploration B.V. - - - - - - -
Eni Benelux - 35 - 198 - - -
Eni Canada Holding Ltd - - - - - - -
Eni Congo SA 3.302 - - - - 8.934 -

(1) I ricavi verso le società consortili a responsabilità limitata si riferiscono alla retrocessione dei corrispettivi che queste fatturano al committente e che sulla base della natura consortile della partecipata vengono attribuite al socio consorziato.

Seguono i rapporti commerciali e diversi dell'esercizio 2020

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(migliaia di euro)

31.12.2020 Esercizio 2020
Crediti Debiti
commerciali,
altri debiti
Costi Ricavi
Denominazione commerciali
e altri crediti
e passività
contrattuali
Garanzie Beni Servizi Beni
e servizi
Altri
Eni Corporate University SpA - 4 - - 134 - -
Eni Cyprus Ltd - - - - - - -
Mozambique Rovuma Venture SpA - - - - - - -
Eni Fuel SpA - 11 - 60 - - -
Eni Fuel Centrosud SpA - - - - - - -
Eni gas e luce SpA - 126 - - 611 - -
Eni Insurance Ltd - - - - - - -
Eni Iran BV - - - - - - -
Eni Lasmo Plc - - - - - - -
Eni Mediterranea Idrocarburi SpA 40 140 - - - 406 -
Eni Norge AS 11.292 - - - - 24.319 -
Eni North Africa BV 887 - - - - 2.015 -
EniPower Mantova SpA - - - - - - -
EniPower SpA 5 - - - - 38 -
Eni Pakistan limited - - - - - - -
Eni SpA 403 618 - 4 742 1.771 229
Eni SpA - Divisione Exploration & Production 22.794 787 - - 1.046 39.178 121
Eni SpA - Divisione Gas & Power - 185 - - (183) - -
Eni SpA - Divisione Refining & Marketing 683 1.874 - 3.350 80 30.682 -
EniServizi SpA - (1.590) - 2 11.542 - -
Eni Tunisia BV - - - - - - -
Eni Turkmenistan Ltd - - - - - - -
Floaters SpA - - - - - - -
Italgas Reti SpA 166 - - - - 692 -
Nigerian Agip Exploration Ltd - - - - - - -
Raffineria di Gela SpA - - - - - - -
Serfactoring SpA - 257 - - 28 - -
Servizi Aerei SpA - - - - - - -
Società Adriatica Idrocarburi SpA - - - - - - -
Società EniPower Ferrara Srl - - - - - - -
Scogat - Société pour la Construction
du Gazoduc Transtunisien SA - - - - - - -
Eni Rewind 111 - - - - 148 619
EniProgetti SpA 702 - - - - 4.268 411
Versalis SpA 1.956 - - - - 15.010 -
Totale Eni/CDP Equity SpA e controllate 47.835 2.492 - 3.602 13.975 148.419 1.423
Blue Stream Pipeline Co BV 115 - - - - 606 -
GreenStream BV 188 - - - - 2.630 -
Mellitah Oil & Gas BV 358 38 - - - 596 -
Raffineria di Milazzo ScpA 953 - - - - 4.502 -
Transmediterranean Pipeline Co Ltd 178 - - - - 393 -
Totale controllate congiuntamente
e collegate Eni/CDP Equity SpA 1.792 38 - - - 8.727 -
Totale joint venture 54.668 50.812 - - - (3.509) -
Altre correlate 18.919 26.124 - - 12.277 25.460 -
Totale 894.712 659.176 4.824.215 9.143 480.640 705.417 140.834
Ricavi contabilizzati verso correlate
a deduzione del costo lavoro
- - - - - - (37.853)
Costi contabilizzati verso correlate
a incremento del costo lavoro - - - - (4.840) - -
Totale - - - - - - -
Totale generale 894.712 659.176 4.824.215 9.143 475.800 705.417 102.981

Rapporti finanziari

I rapporti finanziari dell'esercizio 2019 sono di seguito analizzati:

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(migliaia di euro)

31.12.2019 Esercizio 2019
Denominazione Crediti Debiti Impegni Oneri Proventi
Saipem Finance International BV 494.913 1.976.647 3.356.480 6.691 40.424
Saipem SA - - - - 1.478
Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl - - - - -
Serfactoring SpA 1.970 - - - -
SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA - - - - 11
ER SAI Caspian Contractor Llc - - - - 3.311
Servizi Energia Italia - - - - 3.201
Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc - - - - 2.064
Sofresid SA 19.490 - - - 1.270
Saipem (Portugal) Comércio Marítimo,
Sociedade Unipessoal Lda - - - - 941
PT Saipem Indonesia - - - - 1.394
Saipem Contracting Netherlands BV - - - - 2.062
Saipem Contracting Nigeria Ltd - - - - 991
Imprese controllate, collegate e altre 130 - - - 5.151
Sace SpA - 6.683 - 157 -
Totale 516.503 1.983.330 3.356.480 6.848 62.298

I rapporti finanziari dell'esercizio 2020 sono di seguito analizzati:

(migliaia di euro)

31.12.2020
Denominazione Crediti Debiti Impegni Oneri Proventi
Saipem Finance International BV 653.423 1.689.560 2.182.393 2.611 25.189
Saipem SA - - - - 1.363
Serfactoring SpA 1.596 - - - -
SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA - - - - 10
ER SAI Caspian Contractor Llc - - - - 2.605
Servizi Energia Italia - - - - 4.259
Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd Llc - - - - 2.472
Sofresid SA - - - - 2.670
Saipem Ltd - - - - 1.125
PT Saipem Indonesia - - - - 1.338
Saipem Contracting Netherlands BV - - - - 1.165
Imprese controllate, collegate e altre 130 - - - 5.501
Sace SpA - - - 112 -
Totale 655.149 1.689.560 2.182.393 2.723 47.697

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sui flussi finanziari

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L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci dello stato patrimoniale è indicata nella seguente tabella riepilogativa:

31.12.2019 31.12.2020
(migliaia di euro) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza %
Disponibilità liquide ed equivalenti 1.713.525 1.853 0,11 1.312.051 1.757 0,13
Altre attività finanziarie correnti 546.907 516.503 94,44 655.170 655.149 100,00
Crediti commerciali e altri crediti 1.300.439 780.104 59,99 1.262.274 894.712 70,88
Altre attività correnti 66.320 30.269 45,64 107.706 61.969 57,54
Altre attività non correnti 15.605 1.680 10,77 6.960 633 9,09
Passività finanziarie a breve termine 1.987.210 1.983.330 99,80 1.825.499 1.689.560 92,55
Quote a breve di passività finanziarie
a lungo termine 112.552 675 0,60 62.680 - -
Quote a breve delle passività per leasing 35.661 - - 31.771 671 2,11
Debiti commerciali e altri debiti 1.006.750 342.819 34,05 1.021.921 404.094 39,54
Passività contrattuali 713.926 198.153 27,76 608.471 255.083 41,92
Altre passività correnti 47.702 39.731 83,29 39.283 35.598 90,62
Passività finanziarie a lungo termine 163.009 - - 175.391 - -
Passività per leasing a lungo termine 70.230 2.295 3,27 63.866 1.606 2,51
Altre passività non correnti 1.812 930 51,32 327 327 100,00

L'incidenza delle operazioni con parti correlate sulle voci del conto economico è indicata nella seguente tabella di sintesi:

2019 2020
(migliaia di euro) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza %
Ricavi della gestione caratteristica 2.718.123 628.458 23,12 2.354.045 705.417 29,97
Altri ricavi e proventi 85.476 76.211 89,16 119.631 102.981 86,08
Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi (2.457.634) (502.398) 20,44 (1.961.473) (484.943) 24,72
Costo del lavoro (479.931) 10.311 (2,15) (485.807) 33.013 (6,80)
Altri (oneri) proventi operativi - - - (192.978) (192.978) 100,00
Proventi finanziari 116.755 62.298 53,36 119.592 47.697 39,88
Oneri finanziari (72.918) (6.982) 9,58 (162.652) (2.834) 1,74
Strumenti derivati (41.025) (21.126) 51,50 49.245 (33.020) (67,05)

Rapporti finanziari per leasing

I rapporti finanziari per leasing al 31 dicembre 2019 sono di seguito analizzati:

(migliaia di euro)
31.12.2019 2019
Disponibilità
liquide ed
Denominazione equivalenti Crediti Debiti Impegni Oneri Proventi
Eni SpA - - 897 - 31 -
Consorzio FSB - - 1.845 - 94 -
Saipem Contracting Algérie SpA - - 208 - 8 -
Saipem Romania Srl - - 20 - 1 -
Totale rapporti con parti correlate - - 2.970 - 134 -

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate relative ai rapporti finanziari per leasing è la seguente:

31.12.2019
(migliaia di euro) Totale Entità correlate Incidenza %
Passività per leasing a lungo termine (comprensive delle quote a breve termine) 105.891 2.970 2,80
Totale 105.891 2.970

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I rapporti finanziari per leasing al 31 dicembre 2020 sono di seguito analizzati:

(migliaia di euro)
31.12.2020 2020
Denominazione Disponibilità
liquide ed
equivalenti
Crediti Debiti Impegni Oneri Proventi
Eni SpA - - 668 - 25 -
Consorzio F.S.B. - - 1.520 - 79 -
Saipem Contracting Algérie SpA - - 88 - 7 -
Totale rapporti con parti correlate - - 2.276 - 111 -

L'incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate relative ai rapporti finanziari per leasing è la seguente:

31.12.2020
(migliaia di euro) Totale Entità correlate Incidenza %
Passività per leasing a lungo termine (comprensive delle quote a breve termine) 95.637 2.276 2,38
Totale 95.637 2.276

I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella seguente tabella:

(migliaia di euro) 2019 2020
Ricavi e proventi 777.279 889.108
Costi e oneri (530.507) (487.665)
Variazione dei crediti commerciali e altre attività (144.666) (114.608)
Variazione dei debiti commerciali, altre passività e passività contrattuali (293.798) (118.204)
Dividendi incassati 534 48.705
Interessi incassati 37.714 22.791
Interessi pagati (6.825) (2.834)
Flusso di cassa netto da attività operativa (160.269) 473.701
Investimenti:
- immobilizzazioni materiali (7.915) (305)
- partecipazioni (39.709) (500)
- crediti finanziari (500) (158.510)
Flusso di cassa degli investimenti (48.124) (159.315)
Disinvestimenti:
- immobilizzazioni materiali 7.887 2.472
- partecipazioni 101.539 -
- crediti finanziari 237.212 19.490
Flusso di cassa dei disinvestimenti 346.638 21.962
Flusso di cassa netto da attività di investimento 298.514 (137.353)
Rimborsi di debiti finanziari a lungo termine - -
Incremento (decremento) di debiti finanziari correnti 930.155 (287.087)
Flusso di cassa netto da attività di finanziamento 930.155 (287.087)
Totale flussi finanziari verso entità correlate 1.068.500 49.261

L'incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella seguente tabella di sintesi:

31.12.2019 31.12.2020
(migliaia di euro) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza %
Flusso di cassa da attività operativa (133.217) (160.222) 34.009 473.701
Flusso di cassa da attività di investimento (2.959) 298.514 (144.999) (137.353) 94,73
Flusso di cassa da attività di finanziamento 768.147 930.155 (266.270) (287.087)

42 Attività non correnti destinate alla vendita

In data 19 dicembre 2011 Saipem SpA, insieme alle società Eni SpA e Italgas SpA, ha venduto la propria quota di partecipazione nella società Acqua Campania SpA a favore di altri soci della stessa società. La cessione delle quote però è stata parziale e una parte minima di azioni è stata temporaneamente trattenuta dai soci venditori per rispettare il diritto di prelazione degli altri soci che non hanno partecipato all'acquisto. La quota trattenuta è pari a 17 migliaia di euro.

43 Eventi e operazioni significativi e non ricorrenti

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L'attuale pandemia COVID-19 ("Coronavirus") ha avuto un impatto significativo sull'economia globale e di riflesso sul Gruppo Saipem. Per maggiori dettagli sulla ricaduta degli effetti della pandemia e sulle misure di contenimento poste in essere, si rinvia al paragrafo "Effetti del COVID-19 sui criteri di redazione inclusa la continuità aziendale" inserito nella nota 3 "Stime contabili e giudizi significativi".

44 Posizioni e transazioni derivanti da operazioni atipiche e inusuali

Negli esercizi 2019 e 2020 non si segnalano posizioni e transazioni derivanti da operazioni atipiche e inusuali.

45 Evoluzione prevedibile della gestione e fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio

Il 2021 si è aperto all'insegna dell'incertezza conseguente, da un lato, al persistere della pandemia e ai timori delle sue varianti e, dall'altro, alle aspettative connesse alla scoperta e diffusione dei vaccini.

Ciononostante, Saipem si presenta solida con un ampio portafoglio ordini, una robusta struttura finanziaria e interessanti prospettive di business sia nei settori tradizionali che in quelli legati alla transizione energetica, senza dimenticare il ruolo importante che intende ricoprire nell'ambito degli investimenti connessi ai programmi di ripresa post-pandemia lanciati dall'Europa.

Lo scenario di business per il 2021 sarà comunque ancora condizionato dalla pandemia, in particolare nel primo semestre. Per questo motivo la Società non è al momento in grado di fornire una guidance finanziaria puntuale. I volumi dell'anno e oltre sono ben supportati dal cospicuo portafoglio ordini, il cui mix di progetti e l'avanzamento operativo consentono di prevedere per il 2021 un EBITDA adjusted a un livello simile al 2020.

Nuove iniziative di efficienza sono state avviate sui costi strutturali per circa 30 milioni di euro nel 2021, che si aggiungono ai risparmi del 2020.

Gli investimenti tecnici nel 2021 sono attesi a circa 450 milioni di euro.

Oltre il 2021, con il progresso della campagna vaccinale, l'avanzamento nell'esecuzione dei progetti, unito a efficienze e a un'ulteriore ripresa dell'attività commerciale, si attende il ritorno a una crescita dell'EBITDA adjusted e la ripresa del percorso di riduzione dell'indebitamento finanziario netto.

Questo scenario non tiene in considerazione un ulteriore e possibile significativo deterioramento del contesto macroeconomico e di business a seguito, ad esempio, dell'intensificarsi dell'epidemia da COVID-19.

Saipem avanza ulteriormente nel suo percorso ESG e si impegna a ridurre le emissioni di gas a effetto serra (GHG), scopo 1 e 2, del 50% entro il 2035, un passo decisivo per il raggiungimento in futuro di un profilo a zero emissioni nette (cd. net-zero carbon).

Autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie a servizio dei piani di incentivazione

In data 12 marzo 2021 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, su proposta del Comitato Remunerazione e Nomine, di sottoporre all'Assemblea Ordinaria, che sarà convocata per il 30 aprile, le seguenti proposte di autorizzazione all'acquisto di azioni proprie:

  • ≥ fino a un massimo di n. 3.500.000 azioni ordinarie e, comunque entro l'importo massimo complessivo di 9.800.000 euro, da destinare all'attribuzione 2022 del Piano di Incentivazione di Breve Termine 2021-2023;
  • ≥ fino a un massimo di n. 22.000.000 azioni ordinarie e, comunque entro l'importo massimo complessivo di 61.400.000 euro, da destinare all'attribuzione 2021 del Piano di Incentivazione di Lungo Termine 2019-2021.

Le autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie sono richieste per un periodo di diciotto mesi a far data dalla delibera assembleare.

Attività di direzione e coordinamento (ex art. 2497 e ss. c.c.)

In ragione della composizione azionaria venuta a determinarsi a seguito dell'entrata in vigore del Patto Parasociale tra Eni e FSI (ora CDP Industria SpA), diretto "a realizzare un controllo congiunto di Saipem da parte di Eni e CDP Industria SpA, Saipem dal 22 gennaio 2016 ha cessato di essere soggetta all'attività di direzione e coordinamento da parte di Eni SpA ex art. 2497 e seguenti del codice civile.

Acquisizione di ordini

Come annunciato in data 1º febbraio 2021, Saipem si è aggiudicata un contratto per il parco eolico offshore Courseulles-sur-Mer in Normandia, Francia, assegnato da Eoliennes Offshore du Calvados SAS (EODC). Lo scopo del progetto include i lavori di progettazione, costruzione e installazione di 64 fondazioni in acciaio per un numero equivalente di turbine eoliche.

Inoltre, Saipem si è aggiudicata nel corso del primo trimestre del 2021 un nuovo contratto relativo al North Field Production Sustainability Pipelines Project, per conto di Qatargas in Qatar. Il nuovo contratto (pacchetto "EPCL") prevede l'ingegneria, l'approvvigionamento, la costruzione e l'installazione (EPCI) di condotte di esportazione offshore e relative opere di collegamento a terra e fa parte dello sviluppo del plateau produttivo di North Field, che include anche l'EPCI degli impianti offshore (pacchetto "EPCO") precedentemente assegnato a Saipem.

Infine, Saipem si è aggiudicata un contratto di servizi di consulenza da Libya National Oil Corp (NOC) per lo sviluppo del Benghazi Oil Technical Center (BOTC). Il Centro sarà progettato con le migliori strutture e tecnologie per servire il mercato libico del petrolio e del gas e altre industrie strategiche.

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Adempimento degli obblighi di trasparenza e pubblicità. Legge 4 agosto 2017, n. 124 (art. 1, commi 125-129)

Nel corso dell'esercizio 2020 la Società non ha ricevuto erogazioni pubbliche, rientranti nell'ambito di applicazione della legge n. 124/2017 (art. 1, commi 125-129) e successive modificazioni. In particolare, non rientrano nell'ambito di applicazione della sopra citata normativa: (i) le forme di incentivo/sovvenzione ricevute in applicazione di un regime generale di aiuto a tutti gli aventi diritto; (ii) i corrispettivi afferenti a prestazioni di opera/servizi, incluse le sponsorizzazioni; (iii) i rimborsi e le indennità corrisposti a soggetti impegnati in tirocini formativi e di orientamento; (iv) i contributi ricevuti per la formazione continua da parte di fondi interprofessionali costituiti nella forma giuridica di associazione; (v) i contributi associativi per l'adesione ad associazioni di categoria e territoriali, nonché a favore di fondazioni, od organizzazioni equivalenti, funzionali alle attività connesse con il business aziendale. Le erogazioni sono individuate secondo il criterio di cassa.

L'informativa rientrante nell'ambito di applicazione della sopra citata normativa include le erogazioni di importo superiore a 10 migliaia di euro effettuate da un medesimo soggetto erogante nel corso del 2020, anche tramite una pluralità di atti.

Informativa sulle società controllate estere tassate per trasparenza al 31 dicembre 2020

La normativa in merito alle società controllate estere tassate per trasparenza è stata profondamente modificata dal D.Lgs. n. 142/2018 in attuazione alla Direttiva UE 2016/1164 (cd. "Anti Tax Avoidance Directive" - "Atad").

Ai sensi del nuovo art. 167, comma 4, TUIR, la tassazione per trasparenza si applica se per i soggetti controllati non residenti si verificano, congiuntamente, le seguenti condizioni:

  • ≥ sono assoggettati a tassazione effettiva inferiore alla metà di quella a cui sarebbero stati soggetti qualora residenti in Italia;
  • ≥ oltre un terzo dei proventi da essi realizzati rientra in una o più delle seguenti categorie:
      1. interessi o qualsiasi altro reddito generato da attivi finanziari;
      1. canoni o qualsiasi altro reddito generato da proprietà intellettuale;
      1. dividendi e redditi derivanti dalla cessione di partecipazioni;
      1. redditi da leasing finanziario;
      1. redditi da attività assicurativa, bancaria e altre attività finanziarie;
      1. proventi derivanti da operazioni di compravendita di beni con valore economico aggiunto scarso o nullo, effettuate con soggetti che, direttamente o indirettamente, controllano il soggetto controllato non residente, ne sono controllati o sono controllati dallo stesso soggetto che controlla il soggetto non residente;
      1. proventi derivanti da prestazioni di servizi, con valore economico aggiunto scarso o nullo, effettuate a favore di soggetti che, direttamente o indirettamente, controllano il soggetto controllato non residente, ne sono controllati o sono controllati dallo stesso soggetto che controlla il soggetto non residente.

La verifica in merito all'applicazione della tassazione per trasparenza deve essere condotta, separatamente, per le stabili organizzazioni di società controllate non residenti, esentate da imposizione nello Stato di residenza del soggetto controllato estero.

Per nessuna delle società estere controllate da Saipem SpA, sulla base delle informazioni attuali, entrambe le condizioni sono soddisfatte congiuntamente.

Per nessuna delle branch, esenti da imposta nello stato di residenza del soggetto controllato estero, sulla base delle informazioni attuali, entrambe le condizioni sono soddisfatte congiuntamente.

Corrispettivi di revisione legale dei conti e dei servizi diversi dalla revisione

(migliaia di euro)

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Compensi
Revisore della capogruppo Società capogruppo 1.355
Revisione legale dei conti Rete del revisore della capogruppo Società capogruppo -
Servizi di attestazione Revisore della capogruppo (1) Società capogruppo 489
Rete del revisore della capogruppo Società capogruppo 57
Altri servizi Revisore della capogruppo Società capogruppo -
Rete del revisore della capogruppo Società capogruppo -
Revisione legale dei conti i) Revisore della capogruppo (2) i) Società controllate 295
ii) Rete del revisore della capogruppo (3) ii) Società controllate 2.426
iii) Revisori diversi dalla rete della capogruppo (4) iii) Società controllate 335
Servizi di attestazione i) Revisore della capogruppo i) Società controllate 5
ii) Rete del revisore della capogruppo ii) Società controllate 227
i) Revisore della capogruppo i) Società controllate -
Altri servizi ii) Rete del revisore della capogruppo ii) Società controllate 3
Totale 5.192

(1) Di cui 85 migliaia di euro per il controllo di conformità della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario e 52 migliaia di euro per la revisione limitata del Bilancio di sostenibilità.

(2) Di cui 107 migliaia di euro per attività di revisione contabile rese a società a controllo congiunto.

(3) Di cui 97 migliaia di euro per attività di revisione contabile rese a società a controllo congiunto.

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(4) Di cui 246 migliaia di euro per attività di revisione contabile rese a società a controllo congiunto.

Situazione delle partecipazioni e andamento economico delle principali partecipate

Partecipazioni azionarie e non azionarie al 31 dicembre 2020

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Capitale
sociale
Impresa
Numero Valore
azioni
o quote
Moneta
di conto
nominale
unitario
Importo Ragione sociale Sede
Imprese controllate dirette
20.494.210 BRL 1,00 20.494.210 Andromeda Consultoria Tecnica e Rapresentações Ltda Rio de Janeiro
10.000 EUR 1,00 10.000 Denuke Scarl San Donato Milanese
380.000 EUR 453,80 172.444.000 Saipem International BV Amsterdam
6.300 USD 60,00 378.000 Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl Lussemburgo
100.000 NOK 1,20 120.000 Saipem Offshore Norway AS Sola (Norvegia)
15.000.000 EUR 1,67 25.050.000 Saipem SA Montigny le Bretonneux
20.000.000 EUR 1,00 20.000.000 Servizi Energia Italia SpA San Donato Milanese
10.000 EUR 1,00 10.000 Smacemex Scarl (1) San Donato Milanese
10.000 EUR 1,00 10.000 SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA San Donato Milanese
203.000 EUR 1,00 203.000 Snamprogetti Netherlands BV Amsterdam
1.000.000 EUR 1,00 1.000.000 Saipem Finance International BV Amsterdam
20.000.000 EUR 1,00 20.000.000 Saipem Offshore Construction SpA San Donato Milanese
50.000 EUR 1,00 50.000 International Energy Services SpA San Donato Milanese
Totale imprese controllate dirette
Imprese collegate e a controllo congiunto
50.864 EUR 1,00 50.864 ASG Scarl San Donato Milanese
- EUR - - CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Due San Donato Milanese
- EUR - - CEPAV (Consorzio Eni per l'Alta Velocità) Uno San Donato Milanese
- EUR - - Consorzio F.S.B. San Donato Milanese
- EUR - - Consorzio Sapro San Giovanni Teatino
30.000 EUR 1,00 30.000 PSS Netherlands BV Leiden
Totale imprese collegate e a controllo congiunto
Altre imprese partecipate
32.050 LYD 45,00 1.442.250 Libyan Italian Joint Co Tripoli
598.065.003 INR 1,00 598.065.003 Nagarjuna Fertilizers & Chemicals Ltd Hyderabad (India)
428.181.821 INR 1,00 428.181.821 Nagarjuna Oil Refinery Ltd Hyderabad (India)
Totale altre imprese partecipate
Totale
Joint Operation
10.000 EUR 1,00 10.000,00 Ship Recycling Scarl (1) Genova
Totale generale

(1) In liquidazione.

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Partecipazione
Numero azioni Valore nominale Valore
o quote possedute Possesso % moneta di conto di bilancio
20.289.268 99,00 20.289.268 2.575.785
5.500 55,00 5.500 5.500
380.000 100,00 172.444.000 1.204.333.212
6.300 100,00 378.000 44.437.540
100.000 100,00 120.000 244.428.245
15.000.000 100,00 25.050.000 873.918.511
20.000.000 100,00 20.000.000 21.000.000
6.000 60,00 6.000 6.000
9.990 99,90 9.990 -
203.000 100,00 203.000 -
250.000 25,00 250.000 10.000.000
20.000.000 100,00 20.000.000 20.500.000
50.000 100,00 50.000 51.608
2.421.256.401
28.184 55,41 30.516 28.184
- 59,09 26.855 26.856
- 50,36 26.009 26.009
- 29,10 4.358 5.000
- 51,00 5.268 5.268
10.800 36,00 10.800 10.800
102.116
300 0,94 13.557 -
4.400.000 0,74 4.400.000 252.240
4.000.000 0,93 4.000.000 -
252.240
2.421.610.757
- 51,00 5.100 5.100
2.421.615.857

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Andamento delle principali partecipate

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Controllate

Saipem SA

La società, di diritto francese, opera direttamente o tramite le proprie controllate e collegate nel campo dell'ingegneria e costruzione per i settori di attività Engineering & Construction Offshore ed Engineering & Construction Onshore. Nell'anno ha realizzato ricavi per 846.545 migliaia di euro e una perdita pari a 39.038 migliaia di euro. La revisione del bilancio 2020 è stata effettuata da KPMG SpA.

Saipem Finance International BV

La società, di diritto olandese, ha come oggetto il reperimento e la gestione delle risorse finanziarie, la concessione di finanziamenti e garanzie alle società del Gruppo e terze parti, nonché la gestione di servizi di regolamento monetario. Il 2020 si è chiuso con un utile di 1.635 migliaia di euro. La revisione del bilancio 2020 è stata effettuata da KPMG SpA.

Saipem International BV

La società, di diritto olandese, ha il ruolo di holding finanziaria a cui è affidata la gestione di parte delle partecipazioni estere del Gruppo. Il 2020 si è chiuso con una perdita di 133.894 migliaia di euro. La revisione del bilancio 2020 è stata effettuata da KPMG SpA.

Snamprogetti Netherlands BV

La società, di diritto olandese, ha il ruolo di holding finanziaria a cui è affidata la gestione delle partecipazioni estere che appartenevano al Gruppo Snamprogetti acquisito nel 2006. Il 2020 si è chiuso con una perdita dell'esercizio di 817 migliaia di euro. La revisione del bilancio 2020 è stata effettuata da KPMG SpA.

SnamprogettiChiyoda sas di Saipem SpA

La società opera nel settore Engineering & Construction Onshore. Il 2020 si è chiuso con un utile dell'esercizio pari a 81 migliaia di euro. La revisione del bilancio 2020 è stata effettuata da KPMG SpA.

Saipem Maritime Asset Management Luxembourg Sàrl

La società opera nel settore Drilling. I ricavi conseguiti nel 2020 ammontano a 112 migliaia di euro, realizzando un utile dell'esercizio pari a 32.683 migliaia di euro. La revisione del bilancio 2020 è stata effettuata da KPMG SpA.

Saipem Offshore Norway AS

La società, di diritto norvegese, opera nel settore Engineering & Construction Offshore. Nel corso del 2020 ha realizzato ricavi per 111.916 migliaia di euro e una perdita dell'esercizio di 113.164 migliaia di euro. La revisione del bilancio 2020 è stata effettuata da KPMG SpA.

INFORMAZIONI relative alla censura formulata dalla Consob AI SENSI DELL'ART. 154-TER, COMMA 7, DEL D.LGS. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018

Il 30 gennaio 2018 la Consob, in esito alla verifica ispettiva avviata in data 7 novembre 2016 (e conclusa in data 23 ottobre 2017) e di cui Saipem ha dato conto nella Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2016, ha comunicato a Saipem di aver rilevato profili di non conformità "del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato al 31 dicembre 2016, nonché della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2017" ai principi contabili internazionali applicabili (IAS 1 "Presentazione del bilancio"; IAS 34 "Bilancio intermedio"; IAS 8 "Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori", par. 5, 41 e 42; IAS 36 "Riduzione di valore delle attività", par. 31, 55-57) e, conseguentemente, l'avvio "del procedimento finalizzato all'adozione della misura di cui all'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998".

Con note del 13 e del 15 febbraio 2018 la Società ha trasmesso alla Consob le proprie considerazioni in ordine ai rilievi formulati dagli Uffici, evidenziando le ragioni per le quali ritiene di non condividere tali rilievi.

Il 2 marzo 2018 la Commissione, in parziale accoglimento dei rilievi degli Uffici, ha comunicato a Saipem la propria delibera n. 20324 (la "Delibera"), con la quale ha accertato la "non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne disciplinano la predisposizione", senza censurare invece la correttezza della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2017.

Secondo la Delibera, la non conformità del bilancio consolidato e di esercizio 2016 di Saipem alle norme che ne governano la predisposizione concernerebbe in particolare: (i) la non corretta applicazione del principio della contabilizzazione per competenza sancito dalla norma contabile IAS 1; (ii) la mancata applicazione del principio contabile IAS 8 in relazione alla correzione degli errori attinenti al bilancio 2015; e (iii) il processo di stima del tasso di attualizzazione ai sensi del principio contabile IAS 36.

La Consob ha quindi chiesto alla Società, ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58 del 1998, di rendere noti al mercato i seguenti elementi di informazione:

(A) le carenze e le criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile dei bilanci di cui sopra;

(B) i principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo;

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  • (C) l'illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma corredata dei dati comparativi degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali è stata fornita un'informativa errata.
  • A. Carenze e criticità rilevate dalla Consob in ordine alla correttezza contabile del bilancio consolidato e di esercizio 2016. Le carenze e le criticità riscontrate dalla Consob con riguardo al bilancio consolidato e al bilancio d'esercizio 2016 sono sostanzialmente riconducibili ai seguenti due profili:
    • (a) non conformità del "bilancio d'esercizio e consolidato di Saipem SpA 2016, con riferimento ai dati comparativi relativi all'esercizio 2015";
    • (b) non conformità del processo di stima del tasso di attualizzazione alla base dell'impairment test relativo al bilancio 2016 a quanto previsto dal principio contabile IAS 36 che prevede che la Società debba "applicare il tasso di attualizzazione appropriato a[i...] flussi finanziari futuri".

Relativamente al punto (a), la contestazione riguarda la non conformità del bilancio consolidato e d'esercizio 2016:

  • (i) allo IAS 1, par. 27, secondo il quale "un'entità deve preparare il proprio bilancio, a eccezione dell'informativa sui flussi finanziari, secondo il principio della contabilizzazione per competenza" e par. 28, secondo cui "quando viene utilizzata la contabilizzazione per competenza, un'entità rileva le voci come attività, passività, patrimonio netto, ricavi e costi (gli elementi del bilancio) quando soddisfano le definizioni e i criteri di rilevazione previsti per tali elementi nel Quadro sistematico"; e
  • (ii) allo IAS 8, par. 41, secondo cui "[...], errori rilevanti a volte non sono scoperti sino a un esercizio successivo, e tali errori di esercizi precedenti sono corretti nell'informativa comparativa presentata nel bilancio per tale esercizio successivo" e par. 42 secondo cui "l'entità deve correggere gli errori rilevanti di esercizi precedenti retroattivamente nel primo bilancio autorizzato alla pubblicazione dopo la loro scoperta come segue: (a) determinando nuovamente gli importi comparativi per l'esercizio/gli esercizi precedente/i in cui è stato commesso l'errore [...]".

In sostanza, ad avviso della Consob, le circostanze alla base di talune delle svalutazioni rilevate da Saipem nel bilancio 2016 sarebbero esistite, in tutto o in parte, già alla data di predisposizione del bilancio 2015. Infatti, Consob contesta alla Società la circostanza di avere approvato il bilancio consolidato e d'esercizio 2016 senza avere corretto "errori rilevanti" contenuti nel bilancio consolidato e d'esercizio del periodo amministrativo precedente, relativamente alle seguenti poste contabili:

  • ≥ "immobili, impianti e macchinari";
  • ≥ "rimanenze";
  • ≥ "attività per imposte".

Relativamente al punto sub (b), Consob non condivide il fatto che la Società, ai fini dello svolgimento dell'impairment test: (i) abbia utilizzato un tasso unico per attualizzare flussi di business unit, caratterizzate da un profilo di rischio differente; (ii) non abbia considerato il rischio Paese in relazione ad alcuni asset che operano in specifiche aree geografiche per lungo tempo; (iii) non abbia tenuto conto delle modifiche nel profilo di rischio della Società conseguenti all'operazione che ha determinato il venir meno del consolidamento di Saipem nel Gruppo Eni.

SAIPEM BILANCIO DI ESERCIZIO 2020

B. I principi contabili internazionali applicabili e le violazioni riscontrate al riguardo.

La Consob ritiene che il bilancio consolidato e il bilancio separato di Saipem al 31 dicembre 2016 non siano conformi ai seguenti principi contabili: IAS 1, IAS 8 e IAS 36.

Nel dettaglio, la Consob ha osservato che la Società ha approvato il bilancio consolidato e d'esercizio 2016, senza avere corretto "errori rilevanti" contenuti nel bilancio consolidato e d'esercizio del periodo amministrativo precedente, relativamente alle seguenti poste contabili:

≥ "immobili, impianti e macchinari";

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  • ≥ "rimanenze";
  • ≥ "attività per imposte".

Con riferimento alla voce "immobili, impianti e macchinari" dell'esercizio 2015, Consob contesta la non corretta applicazione dello IAS 16 "Immobili, impianti e macchinari" e dello IAS 36.

Più in particolare, Consob ritiene che alcune svalutazioni operate dalla Società su "immobili, impianti e macchinari" nel bilancio consolidato 2016 avrebbero dovuto, almeno in parte, essere rilevate, per competenza economica, nell'esercizio precedente. Per la precisione, Consob contesta:

  • (i) la non corretta applicazione dello IAS 36 in tema di impairment test con riferimento alla valutazione di alcuni asset iscritti nella voce "Immobili, impianti e macchinari" della business unit Drilling Offshore e con riguardo agli asset iscritti nella business unit Engineering & Construction Offshore e Onshore. Il rilievo di Consob attiene alle modalità di stima dei flussi di cassa attesi dall'impiego di tali asset ai fini dell'applicazione del test di impairment con riguardo all'esercizio 2015 e segnatamente alla non corretta applicazione dello IAS 36: (a) par. 33, lett. a), secondo cui "nella valutazione del valore d'uso un'entità deve: a) basare le proiezioni dei flussi finanziari su presupposti ragionevoli e dimostrabili in grado di rappresentare la migliore stima effettuabile da parte della direzione aziendale di una serie di condizioni economiche che esisteranno lungo la restante vita utile dell'attività. Maggior peso deve essere dato alle evidenze provenienti dall'esterno"; (b) par. 34 nella parte che prevede che il management valuti la ragionevolezza delle ipotesi su cui le proiezioni dei flussi si basano, esaminando le cause delle differenze tra le proiezioni dei flussi finanziari passati e i flussi finanziari attuali, e assicurando che le ipotesi su cui si basano le attuali proiezioni di flussi siano coerenti con i risultati passati effettivamente conseguiti; (c) par. 35 nella parte che richiama l'approccio da seguire quando fa uso di proiezioni di flussi finanziari per un periodo superiore ai cinque anni, evidenziando che tale approccio è consentito "se [l'entità] è fiduciosa che tali proiezioni siano attendibili e se può dimostrare la propria capacità, fondata sulle passate esperienze, di prevedere accuratamente flussi finanziari per un periodo più lungo";
  • (ii) la non corretta applicazione dello IAS 16, parr. 51, 56 e 57 in tema di vita utile residua di alcuni asset iscritti nella voce "Immobili, impianti e macchinari" della business unit Drilling Onshore, della business unit Engineering & Construction Offshore e della business unit Engineering & Construction Onshore. Il rilievo di Consob attiene alla circostanza che la revisione della stima della vita utile residua degli asset citati (effettuata nel bilancio 2016) avrebbe dovuto essere effettuata già nell'esercizio 2015. In particolare, Consob contesta che non sarebbe stato correttamente applicato lo IAS 16: (a) par. 51 nella parte che prevede che "il valore residuo e la vita utile di un'attività devono essere rivisti almeno a ogni chiusura di esercizio e, se le aspettative differiscono dalle precedenti stime, il/i cambiamento/i deve/ono essere considerato/i come un cambiamento nella stima contabile secondo quanto previsto dallo IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori"; (b) par. 56 nella parte che prevede che "i benefici economici futuri di un'attività sono fruiti da un'entità principalmente tramite il suo utilizzo. Tuttavia, altri fattori, quali l'obsolescenza tecnica o commerciale e il deterioramento fisico di un bene che rimane inutilizzato, spesso conducono a una diminuzione dei benefici economici attesi [...]"; par. 57 nella parte che prevede che "[l]a vita utile di un bene viene definita in termini di utilità attesa dal bene per l'entità. La politica di gestione del bene di un'entità può comportare la dismissione di beni dopo un tempo determinato o dopo l'utilizzo di una specifica parte dei benefici economici futuri derivanti dal bene stesso. La vita utile di un bene, perciò, può essere più breve della sua vita economica. La stima della vita utile dell'attività comporta l'esercizio di una valutazione soggettiva, fondata sull'esperienza dell'entità su attività similari".

In conseguenza dei rilievi di cui sopra, Consob non condivide anche la competenza economica delle svalutazioni effettuate nel bilancio consolidato e d'esercizio 2016 con riferimento ad alcuni magazzini e a un'imposta differita attiva correlate alle voci dianzi oggetto di contestazione per le quali la competenza economica della svalutazione è ricondotta da Consob all'esercizio 2015.

Consob richiama, al riguardo:

  • (i) lo IAS 2 nella parte che prevede, al par. 9, che "le rimanenze devono essere valutate al minore tra il costo e il valore netto di realizzo" e al par. 30 che "le stime del valore netto di realizzo si basano sulla conoscenza più attendibile di cui si dispone al momento in cui vengono effettuate le stime dell'ammontare che si prevede di realizzare dalle rimanenze";
  • (ii) lo IAS 12 nella parte che prevede, al par. 34, che "un'attività fiscale differita per perdite fiscali e crediti d'imposta non utilizzati riportati a nuovo deve essere rilevata nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere utilizzati le perdite fiscali e i crediti d'imposta non utilizzati" e che "se non è probabile che sia disponibile reddito imponibile a fronte del quale potranno essere utilizzati le perdite fiscali o i crediti d'imposta non utilizzati, l'attività fiscale differita non viene rilevata".

Inoltre, Consob contesta il processo di stima del tasso di attualizzazione alla base dell'impairment test relativo al bilancio 2016, in quanto caratterizzato da un approccio non conforme a quanto previsto dal principio contabile IAS 36 che prevede che la Società debba "applicare il tasso di attualizzazione appropriato a[i...] flussi finanziari futuri". Più precisamente, con riguardo all'esercizio 2016 Consob non condivide il fatto che la Società, ai fini dello svolgimento dell'impairment test: (i) abbia utilizzato un tasso unico per attualizzare flussi di business unit, caratterizzate da un profilo di rischio differente; (ii) non abbia considerato il rischio Paese in relazione ad alcuni asset che operano in specifiche aree geografiche per lungo tempo.

In relazione a quanto sopra, Consob ravvisa la violazione anche del principio relativo alla corretta rappresentazione della situazione aziendale che non garantirebbe il rispetto degli assunti fondamentali e delle caratteristiche qualitative delle informazioni.

Ritiene, infatti, Consob che la rilevanza degli errori e la significatività delle carenze riscontrate, possano determinare, altresì, la non conformità delle rendicontazioni in oggetto ai requisiti di attendibilità, prudenza e completezza, sanciti dal principio IAS 1.

C. Illustrazione, in un'apposita situazione economico-patrimoniale consolidata pro-forma – corredata dei dati comparativi – degli effetti che una contabilizzazione conforme alle regole avrebbe prodotto sulla situazione patrimoniale, sul conto economico e sul patrimonio netto dell'esercizio 2016, per i quali è stata fornita un'informativa errata.

La Società non condivide il giudizio di non conformità del bilancio consolidato e d'esercizio al 31 dicembre 2016 reso da Consob nella Delibera e ricorda che il bilancio consolidato e il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016 sono stati approvati rispettivamente dal Consiglio di Amministrazione il 16 marzo 2017 e dall'Assemblea dei Soci il 28 aprile 2017 e sono stati oggetto della relazione della società di revisione ai sensi degli artt. 14 e 16 del decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, relazione rilasciata il 3 aprile 2017.

Inoltre con comunicato stampa del 6 marzo 2018 Saipem ha informato che "il Consiglio di Amministrazione di Saipem, non condividendo la prospettazione della Consob, ha deliberato il 5 marzo 2018 di proporre impugnazione avverso la Delibera nelle competenti sedi giudiziarie".

Con comunicato stampa del 21 marzo 2018 Saipem ha informato che al fine di correttamente interpretare e attuare quanto disposto dalla Delibera, ha proposto motivata istanza alla Consob al fine di ottenere chiarimenti interpretativi, idonei a superare le complessità tecniche e valutative connesse ai rilievi formulati dall'Autorità e potere, in questo modo, correttamente informare il mercato, ribadendo di non condividere – e di non avere intenzione di fare proprio – il giudizio di non conformità del bilancio consolidato e del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2016.

Il 27 aprile 2018 Saipem ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo del Lazio chiedendo l'annullamento della Delibera e di ogni altro atto e/o provvedimento presupposto e/o connesso.

Il 24 maggio 2018 Saipem SpA ha depositato al TAR-Lazio motivi aggiuntivi di impugnazione avverso la citata Delibera.

L'udienza dinanzi al TAR-Lazio è stata fissata per il 15 giugno 2021.

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Il 16 aprile 2018 Saipem ha emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economico-patrimoniale pro forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera.

Inoltre, il 6 aprile 2018, dopo la chiusura del mercato, gli Uffici della Consob (Divisione Informazione Emittenti), con comunicazione prot. n. 0100385/18 (la "Comunicazione"), hanno avviato un procedimento amministrativo sanzionatorio formulando talune contestazioni, ai sensi degli artt. 191 e 195 del D.Lgs. n. 58/1998 ("TUF"), in ordine alla documentazione d'offerta (Prospetto Informativo e Supplemento al Prospetto Informativo) messa a disposizione del pubblico da Saipem in occasione della operazione di aumento del capitale sociale realizzata nei mesi di gennaio e febbraio 2016. Le contestazioni sono rivolte esclusivamente nei confronti degli amministratori e del Chief Financial Officer/Dirigente Preposto in carica in quel momento.

Gli Uffici di Consob nel notificare agli interessati le contestazioni hanno comunicato che le violazioni contestate da Consob, ove accertate dalla Commissione all'esito del procedimento, "sono punite con una sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra euro 5.000 ed euro 500.000".

Saipem ha ricevuto notifica della Comunicazione unicamente quale garante ex lege del pagamento "delle sanzioni pecuniarie che potranno eventualmente essere comminate agli esponenti aziendali in esito al procedimento amministrativo".

Le contestazioni fanno seguito alla deliberazione Consob n. 20324 dello scorso 2 marzo 2018 (la "Delibera"), il cui contenuto è stato reso noto al mercato dalla Società con comunicato stampa del 5 marzo 2018. La Delibera – che, come parimenti reso noto al mercato, la Società non ha condiviso e che ha formato oggetto di impugnazione dinanzi al TAR-Lazio – aveva contestato, tra l'altro, "l'incoerenza delle assunzioni e degli elementi alla base del Piano Strategico 2016-2019 rispetto alle evidenze a disposizione degli organi di amministrazione" in quanto gli indicatori di possibile perdita di valore degli asset poi svalutati da Saipem nella relazione novestrale al 30 settembre 2016 sarebbero sussistiti, secondo la Consob, già al momento di approvazione del bilancio consolidato 2015.

Con la Comunicazione, gli Uffici della Consob hanno contestato agli esponenti aziendali che al momento dell'aumento di capitale esercitavano funzioni direttive i fatti oggetto della Delibera e già comunicati al mercato, come dianzi scritto. Gli Uffici contestano inoltre taluni "profili in ordine alla non corretta redazione della dichiarazione sul capitale circolante netto" richiesta dalla disciplina vigente in materia di prospetto informativo.

Quanto precede comporterebbe, secondo gli Uffici della Consob, "l'inidoneità della documentazione d'offerta a consentire la formulazione di un fondato giudizio sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sui risultati economici e sulle prospettive dell'emittente da parte degli investitori, ai sensi dell'art. 94, commi 2 e 7, del TUF, con riguardo alle informazioni riguardanti: a) le stime di risultato del Gruppo per l'esercizio 2015 (Guidance 2015 e le assunzioni sottostanti)"; "b) le previsioni di risultato del Gruppo tratte dal Piano Strategico 2016-2019 e le assunzioni sottostanti"; "c) la dichiarazione sul Capitale Circolante Netto" ("CCN").

Sempre secondo gli Uffici della Consob, Saipem avrebbe inoltre omesso, in violazione dell'art. 97, comma 1 e dell'art. 115, comma 1, lett. a), del TUF, di rappresentare alla Consob "informazioni inerenti (i) alle assunzioni sottostanti la dichiarazione sul CCN; (ii) alla disponibilità di uno "Scenario Eni" sul prezzo del petrolio aggiornato e (iii) l'esistenza di significative modifiche nelle assunzioni sottostanti il Piano Strategico 2016-2019".

Il 4 luglio 2018 Saipem, quale garante ex lege del pagamento "delle sanzioni pecuniarie che potranno eventualmente essere comminate agli esponenti aziendali in esito al procedimento amministrativo", ha presentato a Consob le proprie deduzioni difensive.

SAIPEM BILANCIO DI ESERCIZIO 2020

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Saipem e tutti gli esponenti aziendali destinatari della Comunicazione hanno provveduto a depositare le proprie controdeduzioni agli Uffici della Consob.

Consob, con delibera n. 20828 del 21 febbraio 2019 notificata a Saipem il 12 marzo 2019 e adottata all'esito del procedimento amministrativo sanzionatorio avviato il 6 aprile 2018, ha irrogato le seguenti sanzioni pecuniarie amministrative: a) 200 mila euro nei confronti dell'Amministratore Delegato della Società; b) 150 mila euro nei confronti del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari in carica al momento dell'aumento di capitale del 2016.

Consob ha, inoltre, condannato Saipem SpA al pagamento di 350 mila euro, quale responsabile in solido per il pagamento delle citate sanzioni amministrative con i due soggetti sanzionati ai sensi dell'art. 195, comma 9, del Testo Unico della Finanza (nella formulazione vigente all'epoca delle asserite violazioni), con obbligo di regresso nei confronti dei medesimi due soggetti.

La Consob ha deciso di archiviare il procedimento avviato il 6 aprile 2018 nei confronti dei consiglieri di Amministrazione non esecutivi in carica all'epoca dei fatti contestati.

Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA il 2 aprile 2019 ha deliberato di impugnare dinanzi alla Corte di Appello la Delibera n. 20828.

Analoga impugnativa è stata presentata dalle due persone fisiche sanzionate nella specie l'Amministratore Delegato di Saipem SpA e il Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica all'epoca dei fatti oggetto. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano è stata celebrata il 13 novembre 2019.

La Corte di Appello di Milano all'udienza del 13 novembre 2019 ha rinviato la causa per la discussione al 4 novembre 2020.

Il 23 ottobre 2020 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato un'istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 4 novembre 2020.

Il 2 novembre 2020 la Corte di Appello autorizzava al deposito dei documenti richiesti in data 23 ottobre 2020 dalle parti istanti, concedendo altresì il termine a Consob per controdeduzioni sui documenti medesimi entro il 15 dicembre 2020 e rinviava l'udienza di discussione dell'opposizione al 27 gennaio 2021.

Il 20 gennaio 2021 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato una nuova istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di ulteriori documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 27 gennaio 2021 e di essere autorizzati alla proposizione di nuovi motivi di opposizione aggiunti alla luce dei nuovi documenti rinvenuti.

Il 21 gennaio 2021 la Corte di Appello, accogliendo le istanze delle parti processuali persone fisiche e Saipem, autorizzava il deposito dei documenti oggetto di istanza del 20 gennaio 2021 e la proposizione dei motivi aggiunti, tramite note scritte da depositare entro il 26 febbraio 2021, concedendo altresì a Consob il termine per il deposito di note di replica fino al 25 marzo 2021 e fissando per la discussione l'udienza del 21 aprile 2021.

Indagini preliminari in corso. Procura della Repubblica di Milano - Bilancio 2015 e 2016. Prospetto dell'aumento di capitale del gennaio 2016

Il 22 gennaio 2019 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato a Saipem SpA un "decreto di perquisizione locale e sequestro e contestuale informazione di garanzia", in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter - lett. B), D.Lgs. n. 231/2001, dipendente dal contestato reato presupposto di false comunicazioni sociali asseritamente commesso dall'aprile 2016 all'aprile 2017, nonché in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001, dipendente dal contestato reato presupposto di manipolazione del mercato, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 all'aprile 2017.

Contestualmente, la Procura della Repubblica di Milano aveva notificato un'informazione di garanzia all'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), nonché, a vario titolo, a un suo dirigente e a due suoi ex dirigenti (l'ex Dirigente Preposto in carica fino al 7 giugno 2016 e l'ex Dirigente Preposto nominato il 7 giugno 2016 e in carica fino al 16 maggio 2019) nell'ambito di un'inchiesta avente ad oggetto le seguenti ipotesi di reato: (i) false comunicazioni sociali relativamente al bilancio 2015 e 2016; (ii) manipolazione del mercato asseritamente commessa dal 27 ottobre 2015 all'aprile 2017; e (iii) falso in prospetto con riferimento alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016.

A conclusione delle indagini preliminari, il 18 dicembre 2020 la Procura della Repubblica di Milano ha notificato al domicilio eletto presso i difensori l'avviso di conclusione delle indagini preliminari all'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), a un ex dirigente (il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari in carica fino al 7 giugno 2016) e a Saipem SpA.

A Saipem SpA sono contestati l'illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter, D.Lgs. n. 231/2001 "per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione del delitto di false comunicazioni sociali", ex art. 2622 c.c., asseritamente commesso dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016 con riferimento al bilancio al 31 dicembre 2015 e alla semestrale al 30 giugno 2016 e l'illecito amministrativo di cui agli artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001 "per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione dei delitti di falso in prospetto", ex art. 173-bis TUF, e "di manipolazione del mercato", ex art. 185 TUF, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.

Dalla lettura dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari, in relazione alle due persone fisiche tuttora indagate (l'Amministratore Delegato-CEO della Società nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018 e un ex dirigente che ha rivestito il ruolo di dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari fino al 7 giugno 2016) emergono le seguenti ipotesi di reato a loro carico: (i) false comunicazioni sociali ex art. 2622 c.c. relativamente al bilancio al 31 dicembre 2015 (con riferimento a entrambi gli indagati) e alla semestrale al 30 giugno 2016 (con riferimento al solo Amministratore Delegato-CEO della Società nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018); (ii) falso in prospetto ex art. 173-bis TUF con riferimento a entrambi gli indagati, in relazione alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016 dal 22 gennaio 2016 al 5 febbraio 2016; (iii) manipolazione del mercato ex art. 185 TUF, asseritamente commessa dall'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018) dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016 e dal CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016 dal 27 ottobre 2015 fino al 7 giugno 2016.

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Il 29 marzo 2021 il Giudice per l'udienza preliminare presso il Tribunale di Milano ha notificato a Saipem SpA un decreto di fissazione dell'udienza preliminare per il 10 maggio 2021, in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-ter - lett. B), D.Lgs, n. 231/2001, per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione del delitto di false comunicazioni sociali, asseritamente commesso dal 16 marzo 2016 al 27 luglio 2016, nonché in relazione al presunto illecito amministrativo ex artt. 5, 6, 7, 8 e 25-sexies, D.Lgs. n. 231/2001, per non aver predisposto un modello organizzativo idoneo a prevenire la consumazione dei delitti di falso in prospetto e di manipolazione del mercato, asseritamente commesso dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016.

La notifica fa seguito all'emissione dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari e alla successiva richiesta di rinvio di giudizio da parte della Procura della Repubblica di Milano, notificata insieme al decreto di fissazione dell'udienza preliminare, nei confronti di Saipem SpA, dell'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018), nonché di un ex dirigente (il CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016).

La Procura della Repubblica di Milano nella richiesta di rinvio a giudizio contesta le seguenti ipotesi di reato: (i) false comunicazioni sociali ex art. 2622 c.c. relativamente al bilancio al 31 dicembre 2015 contestata a entrambe le persone fisiche e alla semestrale al 30 giugno 2016 contestata al solo Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018); (ii) manipolazione del mercato ex art. 185 TUF asseritamente commessa dall'Amministratore Delegato-CEO della Società (nominato dall'Assemblea degli Azionisti il 30 aprile 2015 e il 3 maggio 2018) dal 27 ottobre 2015 al 27 luglio 2016 e dal CFO e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari in carica fino al 7 giugno 2016 dal 27 ottobre 2015 fino al 7 giugno 2016; e (iii) falso in prospetto ex art. 173-bis TUF contestato a entrambe le persone fisiche con riferimento alla documentazione di offerta dell'aumento di capitale del gennaio 2016 dal 22 gennaio 2016 al 5 febbraio 2016.

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Attestazione del bilancio di esercizio a norma delle disposizioni dell'art. 154-BIS, comma 5 del D.Lgs. n. 58/1998 (Testo Unico della Finanza)

  1. I sottoscritti Stefano Cao e Stefano Cavacini in qualità, rispettivamente, di Amministratore Delegato (CEO) e di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Saipem SpA, attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. ≥ l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

  3. ≥ l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio nel corso dell'esercizio 2020.

  4. Le procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020 sono state definite e la valutazione della loro adeguatezza è stata effettuata sulla base delle norme e metodologie definite da Saipem in coerenza con il modello Internal Control - Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organisations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento per il sistema di controllo interno generalmente accettato a livello internazionale.

  5. Si attesta, inoltre che:

  6. 3.1 il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020:

    • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002;
    • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente;
  7. 3.2 la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.

12 marzo 2021

Stefano Cao Stefano Cavacini Amministratore Delegato (CEO) Dirigente preposto

/firma/ Stefano Cao /firma/ Stefano Cavacini

Proposte del Consiglio di Amministrazione all'Assemblea degli Azionisti

"Signori Azionisti,

  • ≥ esaminata la Relazione del Consiglio di Amministrazione predisposta ai sensi dell'art. 125-ter del decreto legislativo del 24 febbraio 1998, n. 58;
  • ≥ esaminata la Relazione finanziaria annuale relativa all'esercizio 2020, la relazione di revisione redatta dalla società di revisione legale e la relazione del Collegio Sindacale;
  • ≥ preso atto del bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 e della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario relativa all'esercizio 2020 predisposta ai sensi del decreto legislativo del 30 dicembre 2016, n. 254.
  • Il Consiglio di Amministrazione vi propone di:

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  • ≥ approvare il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020 di Saipem SpA che chiude con una perdita di 171.067.387,66 euro;
  • ≥ ripianare la suddetta perdita dell'esercizio mediante utilizzo della riserva "Utili (perdite) relativi a precedenti esercizi" per 171.067.387,66 euro".

12 marzo 2021

Per il Consiglio di Amministrazione il Presidente Francesco Caio

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Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli Azionisti ai sensi dell'art. 153, D.Lgs. n. 58/1998 e dell'art. 2429, comma 2, c.c.

Signori Azionisti,

la presente relazione è redatta dal Collegio Sindacale nominato dall'Assemblea degli Azionisti del 29 aprile 2020, il cui mandato scade con l'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2022.

Nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 il Collegio ha svolto le attività di vigilanza previste dalla legge, secondo i principi enunciati nelle Norme di comportamento del Collegio Sindacale, raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, dalle disposizioni Consob in materia di controlli societari e dalle indicazioni contenute nel Codice di Autodisciplina (edizione luglio 2018 in vigore sino al 31 dicembre 2020) e nel nuovo Codice di Corporate Governance per le società quotate, promossi da Borsa Italiana.

Inoltre, avendo Saipem SpA (di seguito anche "Saipem" o la "Società") adottato il modello di governance tradizionale, il Collegio Sindacale si identifica con il "Comitato per il controllo interno e la revisione contabile" cui competono ulteriori specifiche funzioni di controllo e monitoraggio in tema di informativa finanziaria e revisione legale, previste dall'art. 19 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, così come modificato dal D.Lgs. 17 luglio 2016, n. 135.

Il Collegio Sindacale ha acquisito le informazioni strumentali allo svolgimento dei compiti di vigilanza ad esso attribuiti mediante la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati consiliari, le audizioni del management della Società e del Gruppo, gli incontri con il revisore legale e con i corrispondenti organi di controllo delle società del Gruppo, l'analisi dei flussi informativi acquisiti dalle competenti strutture aziendali, nonché le ulteriori attività di controllo.

Il bilancio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 evidenzia un patrimonio netto di euro 2.936.807.787,00 comprensivo di una perdita di esercizio pari a euro 171.067.387,66 e riserve distribuibili da utili di esercizi precedenti portati a nuovo, pari a euro 224.707.845,41.

Attività di vigilanza

Attività di vigilanza sull'osservanza delle norme di legge, regolamentari e statutarie

I compiti di vigilanza del Collegio Sindacale sono disciplinati dall'art. 2403 del codice civile, dal D.Lgs. n. 58/1998 e dal D.Lgs. n. 39/2010. Il Collegio ha tenuto conto delle modifiche occorse al D.Lgs. n. 39/2010 con il D.Lgs. n. 135/2016 in attuazione della Direttiva 2014/56/UE, e del Regolamento Europeo 537/2014.

Sulle attività di vigilanza svolte nel corso dell'esercizio, considerate le indicazioni fornite dalla Consob con comunicazione del 6 aprile 2001, modificata e integrata con comunicazione DEM/3021582 del 4 aprile 2003, e successivamente con comunicazione n. DEM/6031329 del 7 aprile 2006, il Collegio rappresenta quanto segue.

Il Collegio ha vigilato sull'osservanza della legge e dello Statuto. Nel corso dell'esercizio 2020 il Collegio Sindacale si è riunito n. 31 volte. In particolare: a decorrere dalla sua nomina e sino alla data dell'odierna Relazione, il Collegio Sindacale si è riunito n. 25 volte ed ha inoltre partecipato a n. 20 riunioni del Consiglio di Amministrazione, a n. 15 riunioni con il Comitato per il Controllo e Rischi, a n. 1 riunione con il Comitato Parti Correlate; a n. 14 riunioni del Comitato Remunerazione e Nomine e a n. 2 riunioni del Comitato Sostenibilità Scenari e Governance. Nel corso dell'esercizio 2020 e sino alla data dell'Assemblea che il 29 aprile 2020 ne ha deliberato l'attuale composizione, il Collegio Sindacale si è riunito n. 16 volte. Il Collegio ha altresì incontrato l'Organismo di Vigilanza istituito dalla Società ai sensi dell'art. 6 del D.Lgs. n. 231/2001 e, nel quadro degli scambi di informazioni tra organo di controllo e revisore, previsti dalla legge, ha tenuto numerosi incontri con la società di revisione.

Attività di vigilanza sull'adeguatezza della struttura organizzativa

Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e sull'adeguatezza delle disposizioni impartite da Saipem alle società controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, del D.Lgs. n. 58/1998, tramite l'acquisizione di informazioni dai responsabili delle competenti funzioni aziendali e tramite incontri e scambi di documenti con la società di revisione, ai fini della reciproca condivisione di dati e informazioni. Anche dall'esame della Relazione del Collegio Sindacale delle società controllate e dagli scambi informativi con questi intercorsi, non sono emersi elementi meritevoli di essere portati alla Vostra attenzione. Il Collegio ha monitorato l'evoluzione della struttura organizzativa, che:

  • ≥ a decorrere dal 1° dicembre 2020, ha visto la riassegnazione delle Funzioni di direzione delle Divisioni E&C Offshore, Drilling Onshore, XSIGHT e della Funzione Digital & Innovation, con aggiornamento delle relative posizioni manageriali e organizzative, inoltre,
  • ≥ ha visto collocare nell'ambito della struttura del Chief Financial Officer, (i) a decorrere dal 3 febbraio 2020, le attività di valutazione integrata delle iniziative di M&A e di investimento di Saipem e (ii) a decorrere dal 15 marzo 2021, le attività di analisi strategiche di mercato e della concorrenza, nonché le attività di definizione di scenari, linee e indirizzi strategici di Gruppo, istituendo la Funzione Strategie, M&A e Nuove Iniziative.

Il Collegio Sindacale ha verificato che il Modello 231 (che include il Codice Etico) è stato pubblicato sul sito internet della Società all'esito dell'ultimo aggiornamento approvato dall'Amministratore Delegato-CEO il 21 dicembre 2020, allo scopo di:

  • ≥ allineare il Modello 231 alle novità legislative inserite nel D.Lgs. n. 231 del 2001 nel corso del 2020;
  • ≥ allineare il Modello 231 ai cambiamenti organizzativi societari intervenuti nel corso del 2020.

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Il Collegio Sindacale ha inoltre constatato che adeguata documentazione a supporto degli argomenti oggetto di discussione nei Consigli di Amministrazione è resa disponibile ad Amministratori e Sindaci con ragionevole anticipo, tramite pubblicazione in un apposito database aziendale.

Attività di vigilanza sul sistema di controllo interno e gestione dei rischi e del sistema amministrativo contabile

Il Collegio ha vigilato sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e sull'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione, mediante:

  • ≥ l'esame della valutazione positiva espressa dal Consiglio di Amministrazione sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società con particolare riferimento al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, ai sensi dell'art. 2381, comma 3, del codice civile e del Criterio applicativo 1.C.1 del Codice di Autodisciplina;
  • ≥ l'esame delle relazioni del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari sull'assetto amministrativo e contabile, sul sistema di controllo interno e sull'informativa societaria prodotte semestralmente, nonché gli incontri con il medesimo che, unitamente all'Amministratore Delegato-CEO, ha rilasciato, in data 12 marzo 2021, la dichiarazione prevista dall'art. 154-bis del D.Lgs. n. 58/1998 con riferimento al bilancio di esercizio e al bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 di Saipem. Il Collegio segnala inoltre che l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili è stata verificata dal Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, avvalendosi anche della struttura dell'Internal Audit e di primaria società di consulenza;
  • ≥ l'esame della Relazione del Comitato per il Controllo e Rischi, nonché la partecipazione ai lavori dello stesso e, nell'occasione in cui gli argomenti lo hanno richiesto, la trattazione congiunta degli stessi;
  • ≥ l'esame della Relazione annuale del responsabile della funzione Internal Audit, dei rapporti dell'Internal Audit, nonché l'informativa sugli esiti dell'attività di monitoraggio e sull'attuazione delle azioni correttive individuate;
  • ≥ l'esame delle Relazioni predisposte nell'ambito delle attività di Risk Management Integrato, volte a rappresentare i principali rischi del Gruppo e i relativi piani di trattamento. Con particolare riferimento all'analisi dei presidi di rischio, il Collegio, congiuntamente al Comitato per il Controllo e Rischi, ha approfondito, nell'ambito di periodici incontri con il responsabile della funzione Risk Management, Supply Chain and Business Integrity, gli aggiornamenti della mappa dei principali rischi di Gruppo prima della presentazione al Consiglio di Amministrazione ed ha esaminato gli esiti delle attività di monitoraggio trimestrale svolte sui Top Risks Indicators;
  • ≥ l'esame delle relazioni semestrali dell'Organismo di Vigilanza di Saipem, istituito dalla Società in conformità con le disposizioni contenute nel D.Lgs. n. 231/2001, dalle quali si rileva che non sono stati ravvisati elementi che evidenzino la non adeguatezza del Modello 231 adottato dalla Società;
  • ≥ l'esame della relazione aggiuntiva della Società di revisione, rilasciata ai sensi dell'art. 11 del Regolamento Europeo n. 537 del 16 aprile 2014;
  • ≥ l'informativa ottenuta, nell'ambito di un continuo scambio informativo posto in essere con il General Counsel della Società per il monitoraggio dei contenziosi in corso, che ha beneficiato di costanti aggiornamenti in sede consiliare. La procedura societaria del 26 novembre 2007, n. STD-COR-LEGA-003 "Presidio eventi giudiziari", successivamente aggiornata in data 29 maggio 2013, prevede la tempestiva comunicazione ad amministratori e organi di controllo, di notizia o notifica di indagini in riferimento a un illecito che possa comportare, anche in via potenziale, un danno all'immagine e/o alla reputazione della Società e/o del Gruppo. Gli eventi e le circostanze di maggior rilievo ricevute in tale ambito sono state oggetto di specifica informativa resa al Collegio Sindacale dalla Direzione General Counsel Contract Management Affari Societari e Governance della Società e risultano adeguatamente rappresentate nella Relazione sulla gestione. Si rimanda in particolare a quanto illustrato dalla Società nella sezione "Contenziosi" delle note illustrative al bilancio;
  • ≥ l'ottenimento di informazioni dai responsabili delle rispettive funzioni aziendali;
  • ≥ gli scambi di informazioni con gli organi di controllo delle società controllate, ai sensi dei commi 1 e 2 dell'art. 151 del D.Lgs. n. 58/1998;
  • ≥ l'esame delle relazioni periodiche degli Audit & Compliance Committee e dei Compliance Committee delle società controllate estere, preposti a valutare l'adeguatezza del Codice Etico e dell'Organisation Management and Control Model (OM&C) adottati, ovvero l'effettivo operato della Società in ottemperanza ad essi. Agli Audit & Compliance Committee delle società controllate estere di maggiore rilevanza sono demandati obblighi di vigilanza analoghi a quelli del Collegio Sindacale di Saipem. Il Collegio ha svoto specifici Annual Meeting dedicati a un reciproco scambio informativo con gli Audit & Compliance Committee delle società controllate estere di maggior rilevanza strategica, ove è applicato un modello di governance che, a decorrere dall'ultimo trimestre dell'esercizio 2016, ha visto l'introduzione degli Audit and Compliance Committee nei Board of Directors delle controllate di Cluster "A" con la nomina di due componenti: il primo nella veste di Presidente dell'Audit and Compliance Committee, quale membro esterno al Gruppo Saipem, e il secondo, quale "professional internal member".

Il Collegio Sindacale ha inoltre vigilato:

  • ≥ sull'articolato processo di analisi svolto dal Consiglio di Amministrazione della Società, nell'ambito del programma di predisposizione del Piano Strategico 2021-2024 (che include come primo anno il Budget 2021), approvato il 24 febbraio 2021;
  • ≥ sulle azioni tempestivamente intraprese e le analisi effettuate dalla Società in relazione all'emergenza sanitaria COVID-19 ("Coronavirus"). In linea con quanto evidenziato dall'European Securities and Markets Authority (ESMA) nei Public Statements del 28 ottobre 2020, European common enforcement priorities for 2020 annual financial reports oltre che da Consob nel proprio richiamo di attenzione n. 1/21 del 16 febbraio 2021 in cui è sottolineata la necessità per gli emittenti di fornire informazioni aggiornate, utili agli investitori, per riflettere adeguatamente l'impatto della pandemia da COVID-19 (sulla posizione finanziaria, sulla performance, sui flussi di cassa e sull'identificazione dei principali rischi e incertezze a cui sono esposti gli emittenti al momento della preparazione delle relazioni finanziarie annuali), l'informativa finanziaria della Società alla quale si rimanda, descrive adeguatamente le considerazioni di Saipem in merito agli impatti rilevati e alle misure di mitigazione poste in

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essere dalla Società. In particolare, nelle sezioni "Gestione dei rischi d'impresa" e "Commento ai risultati economico-finanziari" della Relazione finanziaria annuale, oltre che nelle note illustrative al bilancio, sono descritte le implicazioni della crisi determinata dalla diffusione pandemica da COVID-19 e dell'evoluzione dello scenario macroeconomico oltre che gli "Effetti del COVID-19 sui criteri di redazione, inclusa la continuità aziendale". Il Collegio Sindacale è stato costantemente aggiornato sull'evoluzione della situazione, sia per gli aspetti di natura finanziaria, sia di natura economica e gestionale, riguardanti la Società che ha prontamente applicato il proprio protocollo di risposta alle crisi, al fine di garantire la massima salute e sicurezza per i propri dipendenti, clienti e fornitori, nel rispetto delle indicazioni del Ministero della Salute e delle Regioni coinvolte, nonché delle prescrizioni adottate nei Paesi in cui Saipem opera. Considerando, tra l'altro, l'evolversi a livello mondiale del contagio e il perdurare dello stesso, inclusi i suoi impatti sul business, sui progetti in esecuzione in tutto il mondo e sulla catena di approvvigionamento, la Società ha inteso ribadire nelle proprie comunicazioni al pubblico, che i dati e le informazioni previsionali contenute nell'informativa finanziaria 2020 devono ritenersi "forward-looking statements" (dichiarazioni previsionali) e pertanto, non basandosi su meri fatti storici, hanno per loro natura una componente di rischiosità e di incertezza, poiché dipendono anche dal verificarsi di eventi e sviluppi futuri al di fuori del controllo della Società;

  • ≥ sulle modalità di convocazione e di intervento all'Assemblea dei soci, previste in ottemperanza alle disposizioni normative in vigore, anche contenute nell'art. 106 del decreto-legge del 17 marzo 2020, n. 18, convertito con modificazioni nella legge 24 aprile 2020, n. 27, e come prorogato per effetto del comma 6 dell'art. 3 del decreto-legge n. 183 del 31 dicembre 2020, convertito con modificazioni nella legge 26 febbraio 2021, n. 21, emanato in considerazione dell'emergenza sanitaria COVID-19; nel merito, il Collegio Sindacale non ha ravvisato elementi meritevoli di essere segnalati;
  • ≥ sull'istruttoria svolta dal Comitato per il Controllo e Rischi della Società, finalizzata all'espressione del proprio parere al Consiglio di Amministrazione sulla metodologia da utilizzarsi per lo svolgimento del test di impairment al 30 giugno e al 31 dicembre 2020, effettuata col supporto di un consulente indipendente del Comitato per il Controllo e Rischi;

Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'espletamento degli adempimenti correlati alle normative "Market abuse" e "Tutela del risparmio" in materia di informativa societaria e di "Internal Dealing", con particolare riferimento al trattamento delle informazioni privilegiate e alla procedura per la diffusione dei comunicati e delle informazioni al pubblico. In particolare, il Collegio Sindacale ha monitorato il rispetto delle disposizioni contenute nell'art. 115-bis del TUF e del Regolamento circa l'aggiornamento del Registro delle persone che hanno accesso a informazioni privilegiate.

Il Collegio Sindacale ha esaminato, con l'assistenza del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, le procedure amministrative e contabili relative all'attività di formazione del bilancio della Società, del bilancio consolidato e della relazione finanziaria semestrale, oltre che gli altri documenti contabili periodici.

Il Collegio Sindacale ha, inoltre, avuto evidenza del processo che consente al Dirigente Preposto e all'Amministratore a ciò delegato, di rilasciare le attestazioni sopra citate, previste dall'art. 154-bis del TUF, al fine di controllare il processo di informativa finanziaria, oltre che l'efficacia dei sistemi di controllo interno e di gestione del rischio dell'impresa, per quanto attiene l'informativa finanziaria, senza con ciò violarne l'indipendenza (ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010, come aggiornato dal D.Lgs. n. 135/2016).

In particolare, il Collegio ha verificato l'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle società controllate ai sensi della normativa vigente, anche di natura regolamentare, constatando che le società del Gruppo, cui sono applicabili tali previsioni, siano dotate di procedure idonee a far pervenire regolarmente alla direzione della Società e al revisore della società controllante, i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari per la redazione del bilancio consolidato.

All'esito dell'attività svolta non sono emerse situazioni o criticità tali da far ritenere non adeguato il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi della Società, nel suo complesso.

Richiamo di attenzione di Consob n. 1/21 del 16 febbraio 2021

Il 16 febbraio 2021 Consob ha destinato agli emittenti il richiamo di attenzione n. 1/21 avente ad oggetto:

COVID-19 - misure di sostegno all'economia - Richiamo di attenzione sull'informativa da fornire:

  • da parte degli emittenti vigilati, degli organi di controllo e delle società di revisione in relazione al bilancio 2020 redatto in conformità con i principi contabili internazionali;
  • dalle società che pubblicano le dichiarazioni non finanziarie 2020;
  • dagli emittenti con azioni quotate e dagli organi di controllo in occasione di assemblee per delibere sul capitale;
  • dai responsabili della redazione dei documenti di offerta e dei prospetti informativi;
  • dagli emittenti soggetti alla disciplina del MAR.

Il Collegio Sindacale ha verificato che la Società ha agito informata in merito ai contenuti del sopra citato richiamo di attenzione. In ottemperanza alla programmazione annuale delle proprie attività di vigilanza, il Collegio Sindacale, tra l'altro, ha svolto le verifiche raccomandate agli organi di controllo di cui al punto 1.2 "Verifiche degli organi di controllo" che hanno previsto di: (i) rafforzare i flussi informativi con l'organo di amministrazione preposto alla redazione del progetto di bilancio; (ii) promuovere un'efficace e tempestiva comunicazione con i revisori, al fine del reciproco scambio di informazioni utili per lo svolgimento dei rispettivi compiti anche ai sensi dell'art. 150, comma 3, del TUF; (iii) promuovere un tempestivo confronto con i corrispondenti organi delle controllate, ai sensi dell'art. 151 del TUF; (iv) prestare particolare attenzione alle valutazioni effettuate dagli emittenti in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale e all'adeguatezza del sistema di controllo interno […], nonché dei rischi connessi alle difficoltà di effettuare controlli in loco a causa delle restrizioni connesse alla pandemia da COVID-19 – fornendone informativa nelle relazioni ex art. 153 del TUF. Con particolare riferimento a quest'ultimo profilo, in ottemperanza al sopra citato richiamo di attenzione n. 1/21 del 16 febbraio 2021, il Collegio Sindacale fornisce una specifica informativa nella presente Relazione, come di seguito indicato.

Comitato per il controllo interno e la revisione contabile ex art.19, D.Lgs. n. 39/2010 e del D.Lgs. n. 135/2016, emesso in attuazione della Direttiva 2014/56/UE che modifica la Direttiva 2006/43/CE e dal Regolamento Europeo 537/2014

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La società di revisione KPMG SpA (di seguito anche "KPMG") ha rilasciato in data odierna le relazioni ai sensi dell'art. 14 del D.Lgs. n. 39/2010 e dell'art. 10 del Regolamento Europeo 537/2014, per il bilancio di esercizio e per il bilancio consolidato di Gruppo al 31 dicembre 2020, redatti in conformità agli International Financial Reporting Standards - IFRS adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005. Da tali relazioni risulta che il bilancio di esercizio e il bilancio consolidato forniscono una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data.

La società di revisione ha rilasciato inoltre la "Relazione aggiuntiva per il comitato per il controllo interno e la revisione contabile" che illustra i risultati della revisione legale dei conti effettuata e include la dichiarazione relativa all'indipendenza di cui all'art. 6, paragrafo 2, lettera a) del Regolamento (UE) n. 537 del 16 aprile 2014 oltre che le informative richieste dall'art. 11 del medesimo Regolamento, senza individuare "carenze nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria, né questioni fondamentali ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010". Il Collegio Sindacale provvederà a informare l'organo di amministrazione della Società in merito agli esiti della revisione legale, trasmettendo a tal fine la relazione aggiuntiva di cui all'art. 11 del Regolamento Europeo 537/2014, corredata da eventuali osservazioni, ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010, e del Regolamento Europeo 537/2014.

Nel corso dell'esercizio, il Collegio Sindacale ha tenuto numerose riunioni con i responsabili della società di revisione, ai sensi dell'art. 150, comma 3, del D.Lgs. n. 58/1998, nel corso delle quali sono stati svolti opportuni scambi informativi e non sono emersi altri fatti o situazioni meritevoli di essere evidenziati. Anche attraverso i sopra citati scambi informativi con la società di revisione, il Collegio Sindacale ha vigilato sugli impatti collegati alle modalità di lavoro "a distanza" attuate dal Revisore con il supporto dalle strutture aziendali e sui rischi connessi alle difficoltà di effettuare controlli in loco, in conseguenza dell'emergenza sanitaria da COVID-19, senza riscontrare criticità.

Il Collegio Sindacale (i) ha analizzato l'attività svolta dalla società di revisione, e in particolare, l'impianto metodologico, l'approccio di revisione utilizzato per le diverse aree significative di bilancio e la pianificazione del lavoro di revisione e (ii) ha condiviso con la società di revisione le problematiche relative ai rischi aziendali, potendo così apprezzare l'adeguatezza della risposta pianificata dal revisore con i profili, strutturali e di rischio, della Società e del Gruppo.

Si segnala che il Consiglio di Amministrazione della Società, coerentemente con le indicazioni del documento congiunto di Banca d'Italia/Consob/ISVAP del 3 marzo 2010, ha preso in esame la rispondenza della procedura di impairment test alle prescrizioni del principio contabile internazionale IAS 36, beneficiando anche del conforto espresso nel merito da consulenti specialisti, a cui ha fatto seguito l'approvazione dei risultati dell'impairment test, avvenuta il 24 febbraio 2021 in occasione dell'approvazione dei risultati preconsuntivi consolidati 2020. In allegato alle note illustrative al bilancio di esercizio della Società, nel paragrafo "Corrispettivi di revisione legale dei conti e dei servizi diversi dalla revisione", è riportato il prospetto dei corrispettivi di competenza dell'esercizio riconosciuti alla società di revisione e alle entità appartenenti alla sua rete, ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob. I "Servizi di attestazione" forniti dalla società di revisione KPMG e dai soggetti appartenenti alla sua rete a Saipem e alle società da questa controllate, comprendono i compensi per la revisione limitata del bilancio di sostenibilità e per il controllo di conformità della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario di Saipem. Alla società di revisione KPMG non sono stati attribuiti incarichi non consentiti dall'art. 17, comma 3, D.Lgs. n. 39/2010.

Ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n. 39/2010, così come modificato dal D.Lgs. n. 135/2016, il Collegio Sindacale ha verificato e monitorato l'indipendenza della società di revisione legale a norma degli artt.10, 10-bis, 10-ter, 10-quater e 17 del sopra citato Decreto e dell'art. 6 del Regolamento Europeo, in particolare per quanto concerne l'adeguatezza della prestazione di servizi diversi dalla revisione, conformemente all'art. 5 di tale Regolamento. A tal fine il Collegio Sindacale ha preso in esame tutte le proposte di incarico alla società di revisione per servizi diversi dalla revisione.

Tenuto conto:

≥ della dichiarazione relativa all'indipendenza di cui all'art. 6, paragrafo 2, lettera a) del Regolamento (UE) n. 537 del 16 aprile 2014, contenuta nella Relazione aggiuntiva per il Comitato per il controllo interno rilasciata da KPMG, e della relazione di trasparenza prodotta dalla stessa ai sensi dell'art. 18, comma 1, del D.Lgs. n. 39/2010, che contiene le informazioni richieste dall'art. 13 del Regolamento Europeo 537/2014, come pubblicata sul proprio sito internet; e

≥ degli incarichi conferiti alla stessa e alle società appartenenti alla sua rete da Saipem e dalle società del Gruppo;

riteniamo che sussistano le condizioni per attestare l'indipendenza della società di revisione KPMG.

Altre attività

Operazioni di maggior rilievo

Al fine di vigilare sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, oltre ad aver partecipato, come sopra esposto, a tutte le riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati del Consiglio, il Collegio Sindacale, ai sensi dell'art. 2381, comma 5, del codice civile, dell'art. 150 del D.Lgs. n. 58/1998 e dell'art 21 dello Statuto Sociale, ha ottenuto dagli Amministratori le informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale deliberate e poste in essere nell'esercizio da Saipem e dalle società controllate; tali informazioni sono esaurientemente rappresentate nella Relazione sulla gestione. Sulla base delle informazioni rese disponibili al Collegio, lo stesso può ragionevolmente ritenere che le suddette operazioni siano conformi alla legge e allo Statuto Sociale e non siano manifestamente imprudenti, azzardate, o in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.

SAIPEM BILANCIO DI ESERCIZIO 2020

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Il 7 luglio 2020 – come reso noto dalla Società – Saipem ha collocato con successo un'emissione obbligazionaria con scadenza 15 luglio 2026, per un importo di 500 milioni di euro. Le obbligazioni, emesse da Saipem Finance International BV nell'ambito del Programma EMTN (Euro Medium Term Note Programme), pagano una cedola annua del 3,375% e hanno un prezzo di re-offer del 100%. Le obbligazioni, successivamente quotate sul segmento Euro MTF della Borsa del Lussemburgo, sono state acquistate da investitori istituzionali prevalentemente in Italia, Francia, Germania e Regno Unito. Le risorse rinvenienti dall'emissione saranno utilizzate dalla Società per esigenze finanziarie generali.

Il 23 marzo 2021 – come reso noto dalla Società – Saipem ha collocato con successo un nuovo prestito obbligazionario a tasso fisso, con scadenza 31 marzo 2028, per un importo di 500 milioni di euro. Le obbligazioni, emesse da Saipem Finance International BV nell'ambito del Programma EMTN (Euro Medium Term Note Programme), pagano una cedola annua del 3,125% e hanno un prezzo di re-offer del 100%. Le obbligazioni successivamente quotate sul segmento Euro MTF della Borsa del Lussemburgo, sono state acquistate da investitori istituzionali prevalentemente basati in Italia, Francia, Regno Unito e Germania. La nuova emissione rafforza ulteriormente la struttura patrimoniale del Gruppo ed estende la vita media dell'indebitamento. Le risorse rinvenienti dall'emissione saranno utilizzate dalla Società per esigenze finanziarie generali.

Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DNF)

Saipem, in quanto ente di interesse pubblico (EIP) e società madre di un gruppo di grandi dimensioni, è tenuta a comunicare le informazioni di carattere non finanziario a partire dall'esercizio 2017, in conformità alle disposizioni del D.Lgs. n. 254/2016, emanato in attuazione della Direttiva 2014/95/UE (di seguito anche "Decreto") entrato in vigore il 25 gennaio 2017.

La DNF è pubblicata in una specifica sezione della Relazione sulla gestione, assolvendo in tal modo agli obblighi di comunicazione relativi a fatti non contabili, richiesti limitatamente all'analisi delle informazioni di carattere non finanziario.

In ottemperanza alle sopra richiamate normative, la DNF del Gruppo Saipem contiene una descrizione di tematiche che riguardano: il business, la corporate governance, il contributo alla mitigazione dei cambiamenti climatici, le iniziative e i risultati conseguiti dalla Società in ordine a tematiche rilevanti in materia di ambiente, aspetti sociali, capitale umano ed etica del business. La DNF richiama la "Relazione sulla gestione" e la "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari" per i contenuti rilevanti trattati dai suddetti documenti e contiene, a sua volta, informazioni che assolvono agli obblighi di cui al primo e secondo comma dell'art. 2428 del codice civile, limitatamente all'analisi delle informazioni di carattere non finanziario.

La DNF è resa pubblica insieme ai documenti relativi alla Relazione finanziaria annuale dell'esercizio 2020 e depositata presso il competente Registro delle Imprese. Il Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance della Società, che ha il compito di esaminare la completezza e la trasparenza dell'informativa fornita riguardo ai temi della responsabilità d'impresa, ha espresso il proprio parere favorevole sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo e del sistema di gestione e controllo di Saipem finalizzato alla predisposizione della DNF, tenuto conto dell'avvenuta pubblicazione da parte di Consob, il 19 gennaio 2018, del regolamento in materia e dei relativi contenuti.

Il Collegio Sindacale e l'Organismo di Vigilanza di Saipem hanno ottenuto periodici aggiornamenti in merito allo svolgimento delle attività propedeutiche alla predisposizione della DNF. La società di revisione ha verificato l'avvenuta predisposizione della DNF ed ha emesso, inoltre, la relazione circa la conformità delle informazioni fornite nella DNF rispetto alle norme di riferimento e agli standard di rendicontazione utilizzati. L'attestazione è contenuta in un'apposita relazione distinta dalla relazione di revisione, allegata alla DNF e pubblicata congiuntamente ad essa. Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'osservanza delle disposizioni di cui al sopra citato Decreto nell'ambito delle funzioni ad esso attribuite dall'ordinamento. Il 15 ottobre 2020 Consob ha pubblicato con delibera n. 21537, l'elenco dei soggetti che hanno pubblicato le Dichiarazioni Non Finanziarie ("DNF") nel periodo dal 1° gennaio 2020 al 7 ottobre 2020 ai sensi del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, individuando in tale elenco, anche la Vostra Società.

Report di sostenibilità

Ready for the transition - Enabling a green future - Sustainability Report 2020

La Società, inoltre, redige e pubblica su base volontaria un separato bilancio di sostenibilità, sottoposto a revisione limitata da parte della società di revisione KPMG.

Operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate

Il Collegio ha vigilato sulla conformità delle procedure adottate dalla Società, tramite l'MSG (management system guideline) "Operazioni con interessi degli amministratori e sindaci e operazioni con parti correlate" (approvata in data 24 novembre 2010, e successivamente aggiornata da ultimo il 26 giugno 2019), ai principi indicati nel Regolamento Consob di cui alla delibera 17221 del 12 marzo 2010 aggiornato con le modifiche apportate dalla delibera n. 19974 del 27 aprile 2017 in materia di operazioni con parti correlate.

Nel corso del 2020 l'Amministratore Delegato-CEO ha reso periodica informativa al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale sull'esecuzione di Operazioni con Parti Correlate.

Il Collegio Sindacale, in particolare, ha partecipato agli approfondimenti svolti dal Comitato Parti Correlate, il quale ha monitorato – riferendone periodicamente al Consiglio di Amministrazione della Vostra Società – l'evoluzione normativa in merito al recepimento in Italia, attraverso il D.Lgs. n. 49/2019, della Direttiva 2017/828/UE anche alla luce delle modifiche regolamentari adottate da Consob con delibera n. 21624 del 10 dicembre 2020 che entreranno in vigore il 1° luglio 2021, al fine di adeguare la normativa secondaria alla nuova direttiva europea Shareholder Rights Directive II (cd. "SHRD II"). Tale attività è svolta al fine di individuare gli aggiornamenti che si renderanno necessari alla procedura sul tema, alla luce della nuova normativa.

Il Collegio Sindacale valuta adeguate le informazioni rese dal Consiglio di Amministrazione nella Relazione sulla gestione in ordine alle operazioni infragruppo e con parti correlate. La funzione Internal Audit, sulla base del piano annuale di audit approvato in sede consiliare, sentito il Collegio Sindacale e l'amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, svolge attività di monitoraggio sull'applicazione di tale normativa.

Le operazioni compiute da Saipem con parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari, inclusa la stipula di contratti derivati. Tutte le operazioni fanno parte dell'ordinaria gestione, sono regolate a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard e sono compiute nell'interesse delle imprese del Gruppo. I Sindaci, gli amministratori e i dirigenti con responsabilità strategiche dichiarano semestralmente l'eventuale esecuzione di operazioni effettuate con Saipem SpA e con le imprese controllate dalla stessa, anche per interposta persona o da soggetti ad essi riconducibili. Gli ammontari dei rapporti di natura commerciale e diversa e di natura finanziaria con le parti correlate, sono adeguatamente evidenziati nelle note illustrative al bilancio.

Il Collegio Sindacale è stato costantemente tenuto informato in ordine alle predette operazioni e ha vigilato sul rispetto delle procedure applicabili da parte della Società. Per quanto a conoscenza del Collegio, e richiamato quanto sopra rappresentato, non sono state poste in essere operazioni atipiche e/o inusuali con società del Gruppo, con terzi o con parti correlate.

Denunce ex art. 2408 del codice civile

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Dalla data della precedente relazione del Collegio Sindacale e sino ad oggi, non sono pervenute al Collegio Sindacale denunce ai sensi dell'art. 2408 c.c.

Autorità di vigilanza

Con riferimento alla deliberazione Consob n. 20324 del 2 marzo 2018 in merito alla quale il Collegio ha reso informativa nella propria relazione all'Assemblea dei soci degli ultimi tre esercizi e il cui contenuto è illustrato nell'informativa finanziaria della Società nella sezione "Informazioni relative alla censura formulata dalla Consob ai sensi dell'art. 154-ter, comma 7, del D.Lgs. n. 58/1998 e alla comunicazione degli Uffici di Consob in data 6 aprile 2018", si ricorda che: il Consiglio di Amministrazione di Saipem ha deliberato il 5 marzo 2018 di proporre impugnazione avverso la Delibera nelle competenti sedi giudiziarie. Il ricorso al TAR-Lazio è stato depositato il 27 aprile 2018. A seguito dell'accesso agli atti del procedimento amministrativo, Saipem il 24 maggio 2018 ha depositato al TAR-Lazio motivi aggiunti di impugnazione avverso la citata Delibera. L'udienza di discussione è stata fissata per il 15 giugno 2021. Il 16 aprile 2018 Saipem ha emesso un comunicato stampa con ad oggetto la situazione economicopatrimoniale pro forma consolidata al 31 dicembre 2016 al solo fine di ottemperare alla Delibera.

Il Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA il 2 aprile 2019 ha deliberato di impugnare dinanzi alla Corte di Appello la Delibera n. 20828. Analoga impugnativa è stata presentata dalle due persone fisiche sanzionate, nella specie l'Amministratore Delegato di Saipem SpA e il Chief Financial Officer e Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili in carica all'epoca dei fatti in oggetto. La prima udienza dinanzi alla Corte di Appello di Milano è stata celebrata il 13 novembre 2019. La Corte di Appello di Milano all'udienza del 13 novembre 2019 ha rinviato la causa per la discussione al 4 novembre 2020. Il 23 ottobre 2020 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato un'istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 4 novembre 2020. Il 2 novembre 2020 la Corte di Appello autorizzava al deposito dei documenti richiesti in data 23 ottobre 2020 dalle parti istanti, concedendo altresì il termine a Consob per controdeduzioni sui documenti medesimi entro il 15 dicembre 2020 e rinviava l'udienza di discussione dell'opposizione al 27 gennaio 2021. Il 20 gennaio 2021 Saipem SpA e le due persone fisiche sanzionate hanno presentato una nuova istanza alla Corte di Appello al fine di essere autorizzati al deposito di ulteriori documenti essenziali per la trattazione dell'opposizione entro la data del 27 gennaio 2021 e di essere autorizzati alla proposizione di nuovi motivi di opposizione aggiunti alla luce dei nuovi documenti rinvenuti. Il 21 gennaio 2021 la Corte di Appello, accogliendo le istanze delle parti processuali persone fisiche e Saipem, autorizzava il deposito dei documenti oggetto di istanza del 20 gennaio 2021 e la proposizione dei motivi aggiunti, tramite note scritte da depositare entro il 26 febbraio 2021, concedendo altresì a Consob il termine per il deposito di note di replica fino al 25 marzo 2021 e fissando per la discussione l'udienza del 21 aprile 2021.

Segnalazioni ricevute da Saipem e dalle società controllate

Dal 1° dicembre 2006 la Società è dotata di una propria procedura "Segnalazioni anche anonime ricevute da Saipem SpA e da società controllate in Italia e all'estero" che prevede l'istituzione di canali informativi idonei a garantire la ricezione, l'analisi e il trattamento di segnalazioni relative a problematiche di controllo interno, informativa societaria, responsabilità amministrativa della Società, frodi o altre materie, inoltrate da dipendenti, membri degli organi sociali o terzi anche in forma confidenziale o anonima. In data 23 settembre 2014, e successivamente in data 27 aprile 2015, il Consiglio di Amministrazione della Società ha aggiornato tale procedura prevedendo tra l'altro che, in presenza di eventuali segnalazioni relative a fatti rilevanti, come definiti dalla procedura stessa, di tali circostanze ne venga data tempestiva informativa anche al Comitato per il Controllo e Rischi della Società e all'Organismo di Vigilanza per le tematiche di competenza. La funzione Internal Audit è responsabile di assicurare i previsti flussi di reporting. A tal riguardo abbiamo esaminato i rapporti trimestrali elaborati per il 2020 dall'Internal Audit, con l'evidenza delle segnalazioni pervenute nell'anno e degli esiti degli accertamenti effettuati, svolgendo una costante attività di monitoraggio.

Codice di Autodisciplina

Abbiamo vigilato, ai sensi dell'art. 149, comma 1, lettera c-bis del D.Lgs. n. 58/1998, sulle modalità di concreta attuazione del Codice di Autodisciplina delle società quotate, promosso da Borsa Italiana SpA, alle cui raccomandazioni e principi la Società ha aderito, recependo nel corso del tempo i relativi aggiornamenti e le raccomandazioni contenute, da ultimo, nella "Relazione annuale 2020 del Comitato italiano per la Corporate Governance (8° Rapporto sull'applicazione del Codice di Autodisciplina)".

Il Consiglio di Amministrazione di Saipem il 24 febbraio 2021 previo esame da parte del Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance e constatato il permanere dell'adesione, da parte della Società ai contenuti del Codice di Autodisciplina in vigore fino al 31 dicembre 2020 (edizione luglio 2018), ha confermato la verifica circa l'allineamento del sistema di governo societario di Saipem con le raccomandazioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate (edizione luglio 2018) in vigore fino al 31 dicembre 2020 anche alla luce della Relazione 2020 sull'evoluzione della corporate governance delle società quotate (8° Rapporto sull'applicazione del Codice di Autodisciplina). Il Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana ha pubblicato il 31 gennaio 2020 il nuovo "Codice di Corporate Governance".

Le novità sostanziali del Codice seguono quattro direttrici fondamentali: sostenibilità, semplificazione, engagement e proporzionalità.

SAIPEM BILANCIO DI ESERCIZIO 2020

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Il 17 dicembre 2020 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di aderire alle previsioni del Codice di Corporate Governance 2020 condividendo il programma dei lavori predisposto dal management, nei termini illustrati dalla Società nella propria Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari 2020, alla quale si rimanda.

Il 20 gennaio 2021, previo esame del Comitato Sostenibilità, Scenari e Governance, il Consiglio di Amministrazione ha approvato il "Regolamento del Consiglio di Amministrazione di Saipem SpA".

Il 24 febbraio 2021, alla luce delle novità introdotte dal nuovo Codice di Corporate Governance 2020 promosso dal Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana, il Consiglio di Amministrazione ha approvato l'aggiornamento dei regolamenti dei Comitati Consiliari nei termini proposti da detti Comitati.

In linea con quanto previsto dalle disposizioni del nuovo Codice, Saipem applicherà tali disposizioni a partire dal primo esercizio che inizia successivamente al 31 dicembre 2020, informandone il mercato nella Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari da pubblicarsi nel corso del 2022, eccezion fatta per le disposizioni già applicate dall'esercizio precedente in quanto di immediata applicazione (quote di genere).

Il Collegio Sindacale ha verificato la corretta applicazione dei criteri e delle procedure applicate dal Consiglio di Amministrazione della Società che ha proceduto all'accertamento dei requisiti di indipendenza, ai sensi del D.Lgs. n. 58/1998 ("TUF") e del Codice di Autodisciplina, in capo agli Amministratori in carica.

In tale ambito, il Collegio ha preso atto che la relazione annuale sul governo societario e gli assetti proprietari, in adempimento degli obblighi normativi e regolamentari in materia, contiene le informazioni sugli assetti proprietari, sull'adesione ai codici di comportamento e sull'osservanza degli impegni conseguenti, evidenziando le scelte che la Società ha effettuato nell'applicazione dei principi di autodisciplina.

Autovalutazione del Collegio Sindacale

Il Collegio Sindacale ha effettuato la periodica verifica del rispetto dei criteri di indipendenza oltre che di professionalità e onorabilità, in capo ai propri componenti come previsto, tanto dalla legge (art. 148, comma 3 del TUF), quanto dai principi enunciati nelle Norme di comportamento del Collegio Sindacale raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, nonché dal Codice di Autodisciplina (edizione luglio 2018 - art. 3.C.1 e 8.C.1) per i Sindaci di società con azioni quotate e, per quanto occorra, dal Codice di Corporate Governance (edizione gennaio 2020 - raccomandazioni 9 e 7), prendendo atto che i propri componenti:

  • ≥ non ricadono in alcuna situazione di ineleggibilità, incompatibilità e decadenza prevista in relazione alla carica di Sindaco dalla legge, dalla regolamentazione e dallo statuto sociale;
  • ≥ possiedono i requisiti di onorabilità prescritti dalla normativa applicabile e, specificamente, i requisiti stabiliti per i membri degli organi di controllo con Regolamento emanato ai sensi dell'art. 148, comma 4 del D.Lgs. n. 58/1998; e
  • ≥ rispettano le disposizioni relative ai limiti al cumulo degli incarichi previsti dalla normativa vigente.

Nella composizione del Collegio Sindacale è garantito l'equilibrio tra i generi, secondo quanto previsto dallo Statuto Sociale, dalla legge 12 luglio 2011, n. 120 "Modifiche al testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, concernenti la parità di accesso agli organi di amministrazione e di controllo delle società quotate in mercati regolamentati" e dalla delibera Consob n. 18098 dell'8 febbraio 2012, anche ai sensi dell'art. 123-bis del D.Lgs. n. 58/1998, aggiornato con le modifiche apportate dalla legge n. 145/2018 e dalla legge n. 160/2019.

Quanto al proprio funzionamento, il Collegio:

  • (i) ha verificato l'assidua partecipazione dei propri componenti (nei termini quantitativi sopra indicati) sia alle riunioni collegiali frequentemente svolte in seduta congiunta con il Comitato per il Controllo e Rischi della Società, sia a tutte le riunioni dell'organo amministrativo e in generale dei Comitati consiliari; e
  • (ii) ha valutato la rilevanza dei temi trattati sulla base di una pianificazione orientata a individuare i principali profili di rischio (risk based approach), nonché sulla base di un'adeguata programmazione dei periodici flussi informativi intrattenuti con il management della Società, con le funzioni di controllo interno e con l'Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. n. 231/2001. Le specifiche funzioni di controllo e di monitoraggio in tema di informativa finanziaria e revisione legale, previste dall'art. 19 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39, così come modificato dal D.Lgs. 17 luglio 2016, n. 135, hanno previsto, tra l'altro, un costante e reciproco scambio di informazioni periodicamente intrattenuto con la società di revisione e con il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, assicurando un corretto ed efficace funzionamento del Collegio Sindacale anche in quanto Comitato per il controllo interno e la revisione contabile.

Accordi tra gli azionisti ai sensi dell'art. 122 del TUF

Il 22 gennaio 2016 è divenuto efficace il patto parasociale stipulato il 27 ottobre 2015 tra Eni SpA e il Fondo Strategico Italiano - FSI SpA (successivamente CDP Equity SpA e ora CDP Industria SpA). Il Collegio Sindacale ha verificato l'eventuale aggiornamento delle informazioni essenziali relative al sopra citato Patto Parasociale pubblicate in ottemperanza a quanto previsto dall'art. 130 del Regolamento Emittenti Consob 11971/99 le cui "Informazioni essenziali", nella versione aggiornata da ultimo il 18 dicembre 2019, sono state pubblicate in pari data dalla Società.

Attività di direzione e coordinamento (ex art. 2497 e ss. c.c.)

In ragione della composizione azionaria venuta a determinarsi a seguito dell'entrata in vigore del Patto Parasociale tra Eni e FSI (successivamente CDP Equity SpA e ora CDP Industria SpA), diretto "a realizzare un controllo congiunto di Saipem da parte di Eni e FSI", Saipem dal 22 gennaio 2016 ha cessato di essere soggetta all'attività di direzione e coordinamento da parte di Eni SpA ex art. 2497 e seguenti del codice civile. Il Patto Parasociale aveva una durata di tre anni dalla data di efficacia con scadenza alla data del 22 gennaio 2019. Le parti avevano peraltro previsto che, alla suddetta data di scadenza, il Patto Parasociale si sarebbe automaticamente rinnovato esclusivamente per un ulteriore periodo di tre anni, salvo disdetta da parte di alcuna di esse con un preavviso di almeno sei mesi. Fermo quanto precede, essendo scaduto il termine di sei mesi senza esercizio della facoltà di disdetta, alla data di naturale scadenza il Patto Parasociale è stato automaticamente rinnovato per un ulteriore triennio, vale a dire fino al 22 gennaio 2022.

Pareri espressi dal Collegio Sindacale

299-424SaipemBil20Ita.qxd 7-04-2021 14:02 Pagina 415

Nel periodo intercorso dalla precedente relazione, il Collegio Sindacale:

  • ≥ ha espresso parere favorevole ai sensi dell'art. 2389, comma 3 del codice civile in merito alle proposte formulate dal Comitato Remunerazione e Nomine, ove riguardanti amministratori investiti di particolari cariche, di cui alle seguenti delibere consiliari:
    • in data 28 luglio 2020 (i) sulla proposta di modifica del contratto dell'Amministratore Delegato-CEO relativamente al Sistema di Incentivazione di Breve Termine, con decorrenza dal 1° gennaio 2020; (ii) sulla proposta di assegnazione di azioni 2020 relativamente all'attribuzione 2017 per l'Amministratore Delegato-CEO ai fini del Piano di Incentivazione di Lungo Termine 2016-2018;
    • in data 3 agosto 2020 (i) sulla proposta di aggiornamento degli indicatori di performance della Scheda Saipem 2020 nell'ambito del Piano di Incentivazione di Breve Termine 2021, relativo alle performance 2020;
    • in data 24 settembre 2020 (i) sulla proposta di modifica del contratto dell'Amministratore Delegato-CEO relativamente alla "Modifica del punteggio soglia per l'attivazione del moltiplicatore in relazione a operazioni od opportunità non incluse nel Piano Strategico";
    • in data 12 marzo 2021 (i) sulla proposta di consuntivazione dei risultati Saipem 2020 ("Scheda Societaria 2020") ai fini del Piano di Incentivazione di Breve Termine 2020; (ii) sulla proposta di definizione dell'incentivo di Breve Termine 2021 per l'Amministratore Delegato-CEO; (iii) sulla proposta degli Indicatori e target 2021 per il Piano di Incentivazione di Breve Termine;
    • in data 18 marzo 2021 (i) sulla proposta di consuntivazione dei risultati Saipem 2020 ai fini del Piano di Incentivazione di Lungo Termine 2016-2018 in relazione alle "attribuzioni 2018"; (ii) sulla proposta di assegnazione delle azioni 2021 relativamente alle "attribuzioni 2018" per l'Amministratore Delegato-CEO nell'ambito del Piano di Incentivazione di Lungo Termine 2016-2018 assegnazione azioni 2021;
  • ≥ ha inoltre espresso parere favorevole alle seguenti ulteriori delibere assunte dal Consiglio di Amministrazione ai sensi dei poteri ad esso riservati:
    • in data 22 aprile 2020 sulla proposta di consuntivazione degli obiettivi 2019 del Director Internal Audit ai fini del Piano di Incentivazione di Breve Termine;
    • in data 30 giugno 2020 sulla proposta di designazione del "professional internal member", nell'ambito dell'Audit and Compliance Committee della Società Snamprogetti Saudi Arabia Co Ltd;
    • in data 27 ottobre 2020 sulla proposta formulata dell'Amministratore Delegato-CEO, previo parere del Comitato Remunerazione e Nomine e del Comitato per il Controllo e Rischi, in merito alla designazione dei componenti gli Audit & Compliance Committee delle società controllate di "cluster A" all'esito della cd. clusterizzazione per il 2020;
  • in data 18 marzo 2021 sulla proposta di definizione dell'incentivo di Breve Termine 2021 per il Director Internal Audit.

Inoltre, il Collegio ha espresso i seguenti pareri favorevoli ai sensi della normativa interna della Società, ovvero in ottemperanza alle previsioni del Codice di Autodisciplina (edizione luglio 2018 in vigore sino al 31 dicembre 2020) e del nuovo Codice di Corporate Governance per le società quotate, promossi da Borsa Italiana, ai quali la Società ha aderito: in data 28 luglio 2020, in merito all'aggiornamento del Piano di Audit 2020; in data 12 marzo 2021 in merito (i) al piano annuale di audit 2021 e al relativo budget di spesa, (ii) alla corretta applicazione dei criteri e delle procedure adottate dal Consiglio di Amministrazione della Società al fine di valutare la sussistenza dei requisiti di indipendenza dichiarati dai propri componenti.

Conclusioni

Sulla base delle attività di controllo svolte, il Collegio, per quanto di sua competenza, esprime parere favorevole alle proposte di approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2020 e di copertura della perdita di esercizio, così come formulate dal Consiglio di Amministrazione:

  • ≥ approvare il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020 di Saipem SpA che chiude con una perdita di 171.067.387,66 euro;
  • ≥ ripianare la suddetta perdita dell'esercizio mediante utilizzo della riserva "Utili (perdite) relativi a precedenti esercizi" per 171.067.387,66 euro.

Con l'Assemblea chiamata ad approvare il bilancio al 31 dicembre 2020 si conclude il mandato del Consiglio di Amministrazione nominato dall'Assemblea il 3 maggio 2018. Pertanto, l'Assemblea è chiamata a nominare il nuovo Consiglio di Amministrazione, sulla base del voto di lista, a determinarne il numero dei componenti e la durata in carica oltre che il compenso annuo per la durata della carica e a nominare il Presidente del Consiglio di Amministrazione.

San Donato Milanese, 7 aprile 2021

Prof. Giovanni Fiori, Presidente del Collegio Sindacale

Dott.ssa Giulia De Martino, Sindaco Effettivo

Dott. Norberto Rosini, Sindaco Effettivo

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE

KPMG S.p.A. Revisione e organizzazione contabile Via Vittor Pisani, 25 20124 MILANO MI Telefono +39 02 6763.1 Email [email protected] PEC [email protected]

Relazione della società di revisione indipendente ai sensi degli artt. 14 del D.Lgs. 27 gennaio 2010, n. 39 e 10 del Regolamento (UE) n. 537 del 16 aprile 2014

Agli Azionisti della Saipem S.p.A.

Relazione sulla revisione contabile del bilancio d'esercizio

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della Saipem S.p.A. (nel seguito anche la "Società"), costituito dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2020, dal conto economico, dal prospetto del conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni nelle voci del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note illustrative al bilancio d'esercizio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Saipem S.p.A. al 31 dicembre 2020, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nel paragrafo "Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio" della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Saipem S.p.A. in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio.

KPMG S.p.A. è una società per azioni di dinito italiano e fa parte del
network KPMG di entità indipendenti affiliate a KPMG International
Limited, società di diritto inglese

Ancona Bari Bergamo
Bologna Bolzano Brescia
Catania Como Firenze Geno
Lecce Milano Napoli Novara Padova Palemo Parma Peru
Pescara Roma Torino Treviso Trieste Varese Verona

Società per azioni Capitale sociale
Euro 10.415.500.00 I.v. Euro 10-415-800-001-0.
Residentification Monza Brianza Lodi
Residentification Montal Brianza Lodi
Residentification Mondones
Pratis Musical Misologicos
20124 Millino M

-44- -1-1-

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Riconoscimento dei ricavi e valutazione delle attività e passività contrattuali

Note Illustrative al bilancio d'esercizio: nota 3 "Stime contabili e giudizi significativi – Ricavi, attività e passività contrattuali" e nota 33 "Ricavi".

Aspetto Chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
Il bilancio della Società al 31 dicembre 2020
include attività contrattuali per €471.437
mila, passività contrattuali per €608.471 mila
e ricavi della gestione caratteristica per
€2.354.045 mila relativi anche a significativi
contratti con clienti di durata pluriennale per
l'esecuzione di progetti di grandi dimensioni
e complessità dal punto di vista
ingegneristico, tecnologico e realizzativo.
I ricavi relativi a tali progetti sono rilevati
"over time" utilizzando il criterio della
percentuale di completamento ed applicando
il metodo del "cost to cost".
La valutazione delle attività contrattuali e
delle passività contrattuali si basa su stime
complesse relative ai ricavi ed ai costi
complessivi di commessa ed al relativo stato
Le procedure di revisione, svolte anche
mediante il coinvolgimento di esperti del
Network KPMG, hanno incluso:
- la comprensione del processo posto in
essere dalla Direzione della Società per
l'attribuzione dei ricavi contrattuali e
aggiuntivi di commessa, esame della
configurazione e messa in atto dei
controlli e procedure sull'efficacia
operativa dei controlli ritenuti rilevanti;
la selezione di un campione di
commesse, sul quale sono state svolte,
tra le altre, le seguenti procedure:
- analisi dei contratti stipulati con i
committenti, al fine di verificare che le
principali condizioni contrattuali
di avanzamento, che richiedono l'esercizio di
un elevato grado di giudizio da parte degli
Amministratori. Tali stime possono essere
influenzate da molteplici fattori tra i quali:
- le richieste di corrispettivi aggiuntivi
fossero state adeguatamente
considerate nelle valutazioni
effettuate dalla Direzione della
Societa,
- analisi della ragionevolezza delle
rispetto a quelli contrattualmente
convenuti;
- la durata pluriennale, la dimensione e la
complessità ingegneristica ed operativa
dei progetti;
assunzioni alla base dei budget e dei
forecast di progetto, tramite (i)
discussione con la Direzione della
Società e i singoli responsabili di
commessa corroborando le
informazioni ottenute con analisi
- il profilo di rischio di alcuni Paesi in cui i
lavori vengono eseguiti.
Tali stime richiedono, pertanto, valutazioni
significative da parte degli Amministratori
della Società che possono avere effetti
significativi sul riconoscimento dei ricavi e
sulla valutazione delle attività e passività
contrattuali.
storiche, (ii) analisi della
documentazione a supporto di tali
valutazioni, tra cui le eventuali
comunicazioni intercorse con i clienti
e fornitori e pareri tecnico legali
eventualmente predisposti da esperti
esterni incaricati dalla Direzione della
Società, (iii) analisi degli scostamenti
maggiormente significativi tra le stime
effettuate negli esercizi precedenti ed
i dati consuntivati;
Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
Conseguentemente abbiamo considerato la
rilevazione dei ricavi e la valutazione delle
attività e passività contrattuali un aspetto
chiave dell'attività di revisione.
- l'analisi della rilevazione dei costi
sostenuti nell'esercizio e della loro
imputazione ai progetti in corso di
esecuzione:
- l'esame dell'accuratezza del calcolo.
della percentuale di completamento e
della conseguente rilevazione dei ricavi
e delle attività/passività contrattuali;
- l'esame dell'appropriatezza
dell'informativa fornita nelle note
illustrative al bilancio con riferimento ai
ricavi, alle attività contrattuali e alle
passività contrattuali.

Fondi per rischi ed oneri e Passività potenziali

Note Illustrative al bilancio d'esercizio: nota 3 "Stime contabili e giudizi significativi – Fondi per rischi ed oneri", nota 25 "Fondi per rischi ed oneri" e nota 32 "Garanzie, impegni e rischi - Contenziosi".

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
Il bilancio della Società al 31 dicembre 2020
include Fondi per rischi ed oneri per
€102.442 mila.
Le procedure di revisione, svolte anche
mediante il coinvolgimento di esperti del
Network KPMG, hanno incluso:
La Società è parte di alcuni procedimenti
giudiziali e amministrativi a fronte dei quali la
Direzione della Società effettua
accantonamenti a tali fondi rischi ed oneri, in
presenza di passività con eventualità di
accadimento ritenuta probabile ed il cui
ammontare risulta stimabile con attendibilità.
Il processo e le modalità di valutazione dei
rischi legati a tali procedimenti sono basati
su elementi complessi che per loro natura
implicano il ricorso ad un elevato grado di
giudizio da parte della Direzione della
Società, in particolare con riferimento alla
valutazione delle incertezze connesse alla
previsione degli esiti dei procedimenti, alla
loro classificazione tra i fondi ovvero tra le
passività e alla adeguatezza dell'informativa
fornita in bilancio anche in relazione alle
passività potenziali con previsione di esito
possibile.
Per tali ragioni abbiamo ritenuto che tale
tematica rappresenti un aspetto chiave della
revisione.
- la comprensione del processo di
valutazione dei contenziosi, esame della
configurazione e messa in atto dei
controlli e procedure sull'efficacia
operativa dei controlli ritenuti rilevanti;
- l'analisi dei criteri di valutazione adottati
dagli Amministratori in merito alla stima
dell'esito dei contenziosi significativi;
- l'analisi delle valutazioni effettuate dalla
Direzione della Società dei procedimenti
e della loro ragionevolezza, tramite
l'esame della principale documentazione
interna, degli atti relativi e delle relazioni
tecniche eventualmente predisposte da
esperti nominati dagli Amministratori
oltre che attraverso informazioni ottenute
dai legali esterni ed interni e dalla
Direzione della Società:
- gli scambi di informazioni con il Collegio
Sindacale, il Comitato Controllo e Rischi,
l'Organismo di Vigilanza e la funzione
Internal Audit:

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
- l'analisi degli eventi occorsi
successivamente alla data di riferimento
del bilancio che forniscano elementi
informativi utili alla valutazione dei
contenziosi significativi;
- l'esame dell'appropriatezza
dell'informativa fornita nella relazione
finanziaria annuale con riferimento ai
contenziosi significativi.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale della Saipem S.p.A. per il bilancio d'esercizio

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare a operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

l nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.

4

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno:
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti a una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di un'incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare a operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati a un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/14

L'Assemblea degli Azionisti della Saipem S.p.A. ci ha conferito in data 30 aprile 2019 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2019 al 31 dicembre 2027.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 537/14 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori della Saipem S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della Saipem S.p.A. al 31 dicembre 2020, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio d'esercizio della Saipem S.p.A. al 31 dicembre 2020 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio della Saipem S.p.A. al 31 dicembre 2020 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

6

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

7

Milano, 7 aprile 2021

KPMG S.p.A.

Cristina Quarleri Socio

Riassunto delle deliberazioni assembleari

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Società per Azioni Capitale Sociale euro 2.191.384.693 i.v. Codice Fiscale e Numero di Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano, Monza-Brianza, Lodi n. 00825790157

Sede sociale in San Donato Milanese (MI) Via Martiri di Cefalonia, 67 Informazioni per gli Azionisti Saipem SpA, Via Martiri di Cefalonia, 67 20097 San Donato Milanese (MI)

Relazioni con gli investitori istituzionali e con gli analisti finanziari Fax +39-0244254295 e-mail: [email protected]

Pubblicazioni Bilancio al 31 dicembre (in italiano) redatto ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 1991, n. 127 Annual Report (in inglese)

Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno (in italiano) Interim Financial Report as of June 30 (in inglese)

Ready for transition - Enabling a green future - Sustainability Report 2020 (in inglese)

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