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Masi Agricola

Annual / Quarterly Financial Statement Apr 7, 2021

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Annual / Quarterly Financial Statement

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Sede in VIA MONTELEONE 26 - LOCALITA' GARGAGNAGO 37015 SANT'AMBROGIO DI VALPOLICELLA (VR) Capitale sociale Euro 43.082.549,04 i.v Codice fiscale / P.IVA 03546810239 Rea 345205

Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020

0

Situazione patrimoniale-finanziaria 2
Conto Economico Complessivo 3
Rendiconto Finanziario 5
Prospetto delle variazioni di patrimonio netto 6
NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO SEPARATO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2020 7
1. Informazioni generali 7
2. Principi di redazione 7
3. Criteri di redazione 8
4. Sintesi dei principali principi contabili 9
5. Valutazioni discrezionali e stime contabili significative 26
6. Composizione delle principali voci della Situazione patrimoniale e finanziaria e del Conto Economico 29
6.1 Attività non correnti 29
6.2 Attività correnti 36
6.3 Patrimonio netto 38
6.4 Passività non correnti 41
6.5 Passività correnti 43
6.6 Impegni e passività potenziali 45
6.7 Conto Economico 46
6.8 Legge per il mercato e la concorrenza (Legge 4 agosto 2017, n. 124, comma 125) 52
6.9 La gestione del rischio finanziario 52
6.10 Rapporti con parti correlate 56
6.11 Altre informazioni 58
6.12 Eventi successivi 58
6.13 Destinazione del risultato d'esercizio 59

Situazione patrimoniale-finanziaria

Situazione patrimoniale-finanziaria Note 31.12.2020 di cui parti
correlate
31.12.2019 di cui parti
correlate
Attività non-correnti
Avviamento 6.1.1 13.509.706 0 13.509.706 0
Immobilizzazioni immateriali 6.1.2 547.176 0 439.613 0
Immobilizzazioni materiali 6.1.3 46.636.116 3.328 45.011.896 4.992
Attività agricole e biologiche 6.1.4 1.168.039 0 1.212.561 0
Attività per diritti d'uso 6.1.5 2.092.111 92.519 2.045.316 106.373
Partecipazioni 6.1.6 20.466.297 0 19.775.743 0
Altre attività finanziarie non correnti 6.1.7 55.710 1 474.488 411.140
Rimanenze di magazzino non correnti 6.1.8 20.628.535 0 24.766.041 0
Altre attività non correnti 6.1.9 494.246 494.246 988.411 1.055.005
Attività per imposte anticipate 6.1.10 339.841 0 274.784 0
Totale Attività non correnti 105.937.776 108.498.559
Attività correnti
Rimanenze di magazzino 6.2.1 24.430.785 125.173 21.153.048 0
Crediti commerciali 6.2.2 13.506.920 3.019.334 16.800.901 3.303.110
Crediti tributari 6.2.3 2.602.906 0 1.409.679 0
Altre attività correnti 6.2.4 819.043 0 1.983.247 156.540
Altre attività finanziarie correnti 6.2.5 0 0 19.768 0
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 6.2.6 17.008.041 0 3.865.214 0
Totale Attività correnti 58.367.695 45.231.856
Totale Attività 164.305.471 153.730.414
Patrimonio netto e Passività
Patrimonio netto
Capitale sociale 43.082.549 0 43.082.549 0
Riserva legale 4.867.905 0 4.609.937 0
Altre riserve 61.522.566 0 61.615.269 0
Utili/(Perdita) a nuovo 14.990.662 0 10.359.909 0
Risultato d'esercizio 1.064.933 0 5.159.352 0
Totale Patrimonio netto 6.3 125.528.615 124.827.015
Passività non-correnti
Passività finanziarie non correnti 6.4.1 20.534.789 0 11.906.150 0
Passività fin. non correnti per diritti d'uso 6.4.1 1.752.258 77.567 1.768.287 91.077
Passività nette per benefici a dipendenti 6.4.2 667.233 0 651.344 0
Passività per imposte differite 6.4.3 55.315 0 478.605 0
Totale Passività non-correnti 23.009.594 14.804.386
Passività correnti
Passività finanziarie correnti 6.5.1 3.621.361 0 915.299 0
Passività fin. correnti per diritti d'uso 6.5.1 379.851 13.861 312.756 13.692
Debiti commerciali 6.5.2 9.147.801 1.778.947 10.258.649 2.120.893
Altri debiti e passività correnti 6.5.3 2.305.964 67.648 2.123.228 312.094
Debiti tributari 6.5.4 312.285 0 489.080 0
Totale Passività correnti 15.767.262 14.099.013
Totale Passività 38.776.856 28.903.399
Totale Patrimonio netto e Passività 164.305.471 153.730.414

Conto Economico Complessivo

Conto economico Note 31.12.2020 di cui parti
correlate
31.12.2019 di cui parti
correlate
Ricavi 47.401.658 2.555.495 59.008.267 2.130.083
Costo di acquisto e produzione del
venduto
20.889.129 4.432.492 24.575.568 4.596.297
Margine Industriale lordo 6.6.1 26.512.529 34.432.698
Costi per servizi 6.6.2 16.409.829 2.876.243 18.855.930 2.482.411
Costi per il personale 6.6.3 6.727.458 1.623.823 7.320.263 1.679.415
Altri costi operativi 6.6.4 376.990 0 369.153 904
Altri ricavi e proventi 6.6.5 1.451.745 480.233 2.072.636 530.857
Risultato operativo lordo 4.449.996 9.959.989
Ammortamenti 6.6.6 2.707.494 14.196 2.603.481 14.177
Svalutazioni e accantonamenti 6.6.6 73.394 0 78.517 0
Risultato operativo 1.669.108 7.277.991
Proventi finanziari 6.6.7 14.319 0 80.417 0
Oneri finanziari 6.6.7 315.949 1.697 298.503 1.828
(Oneri)/Proventi da partecipazioni 6.6.8 (940.215) 90.000 45.000 45.000
Utili (perdite) su cambi 6.6.9 (37.465) 0 (379.410) 0
Risultato prima delle imposte 389.798 6.725.496
Imposte sul reddito 6.6.10 (675.136) 1.566.143
Risultato dell'esercizio 1.064.933 5.159.352
Utile per azione 0,03 0,16

(*) Le modalità di calcolo dell'utile (perdita) base per azione sono definite dallo IAS 33 - Utile per azione. L'utile (perdita) base per azione è definito come il rapporto fra il risultato economico o il risultato delle attività operative in esercizio di pertinenza attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale e la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo (n. 32.151.156 azioni sia nel 2020 che nel 2019).

Conto economico complessivo 2020 2019
Utile/(perdita) dell'esercizio 1.064.933 5.159.352
Altre componenti del conto economico complessivo
Altre componenti di conto economico complessivo che saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio
Utile/(perdita) da cash flow hedges (74.891) (93.315)
Effetto fiscale 17.974 22.395
(56.917) (70.919)
Totale altre componenti di conto economico complessivo che saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio (56.917) (70.919)
Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno
successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio
Utile/(perdita) da rivalutazione su piani a benefici definiti (10.941) (35.535)
Effetto fiscale 2.626 8.528
(8.315) (27.007)
Totale altre componenti di conto economico complessivo che non
saranno successivamente riclassificate nell'utile/(perdita) d'esercizio (8.315) (27.007)
Totale altre componenti di conto economico complessivo al netto
delle imposte (65.232) (97.926)
Totale utile (perdita) complessiva, al netto delle imposte 999.701 5.061.427

Rendiconto Finanziario

RENDICONTO FINANZIARIO 2020 2019
Risultato netto 1.064.933 5.159.352
Ammortamenti 2.707.494 2.603.481
Rettifiche per elementi non monetari 1.103609 78.517
TFR 15.889 45.420
Imposte sul reddito (675.136) 1.566.143
Oneri finanziari netti di competenza 249.096 552.496
FLUSSI GENERATI DALLA GESTIONE CORRENTE (A) 4.465.885 10.005.409
Variazioni delle attività e passività
Rimanenze 859.769 1.085.086
Crediti commerciali 3.293.980 (1.227.882)
Svalutazione crediti (73.394) (78.517)
Debiti commerciali (1.110.848) 346.436
Altre attività e passività 701.565 210.335
FLUSSI GENERATI DA MOVIMENTI DI CAPITALE CIRCOLANTE NETTO (B) 3.671.073 335.458
Altre rettifiche
Pagamento imposte sul reddito (518.091) (1.239.914)
Interessi incassati (pagati) (333.846) (669.046)
Dividendi incassati 84.750 116.550
Utilizzo fondo Tfr (1.319)
TOTALE ALTRE RETTIFICHE (767.187) (1.793.729)
FLUSSI FINANZIARI DELLA GESTIONE OPERATIVA (A+B) 7.369.771 8.547.138
Attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni materiali (3.841.905) (4.652.236)
Altri flussi finanziari da immobilizzazioni materiali 23.729 18.405
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (185.912) (184.070)
Altri flussi finanziari da immobilizzazioni immateriali 32
Altri flussi finanziari da immobilizzazioni finanziarie (807.827) (72.456)
FLUSSI GENERATI DALLA GESTIONE DI INVESTIMENTO (C) (4.811.914) (4.890.326)
FLUSSI GENERATI DALLA GESTIONE OPERATIVA E DI INVESTIMENTO
(A+B+C) 2.557.856 3.656.812
Gestione finanziaria
Rimborso debiti finanziari a medio lungo termine (5.915.300) (903.738)
Accensione finanziamenti 17.250.000
Dividendi pagati (3.215.116)
Altri movimenti di patrimonio netto non monetari (363.335) (97.926)
FLUSSI FINANZIARI DELLA GESTIONE FINANZIARIA (D) 10.971.365 (4.216.779)
FLUSSI DA ATTIVITÀ E PASSIVITÀ PER DIRITTI D'USO (E) (386.395) (311.458)
INCREMENTO (DECREMENTO) DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE (A+B+C+D+E) 13.142.826 (871.425)
Disponibilità liquide all'inizio del periodo 3.865.214 4.736.639
Disponibilità liquide alla fine del periodo 17.008.041 3.865.214

Masi Agricola S.p.A. – Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto

Capitale Sociale Riserve Risultato d'esercizio Patrimonio netto
totale
Saldo al 01.01.2019 43.082.549 73.939.599 5.958.557 122.980.704
Destinazione utile esercizio precedente 0 5.958.557 (5.958.557) 0
Dividendi distribuiti 0 (3.215.116) 0 (3.215.116)
Utili (perdite) attuariali su piani a benefici definiti 0 (27.007) 0 (27.007)
Variazioni di cash flow hedge 0 (70.919) 0 (70.919)
Utile d'esercizio 0 0 5.159.352 5.159.352
Saldo al 31.12.2019 43.082.549 76.585.113 5.159.352 124.827.015
Destinazione utile esercizio precedente 0 5.159.352 (5.159.352) 0
Utili (perdite) attuariali su piani a benefici definiti 0 (8.315) 0 (8.315)
Variazioni di cash flow hedge 0 (56.917) 0 (56.917)
Altre variazioni 0 (298.101) 0 (298.101)
Utile d'esercizio 0 0 1.064.933 1.064.933
Saldo al 31.12.2020 43.082.549 81.381.132 1.064.933 125.528.615

NOTE ESPLICATIVE AL BILANCIO SEPARATO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2020

1. Informazioni generali

Masi Agricola (d'ora in poi Masi Agricola o la Società) è una società di diritto italiano, iscritta presso il Registro delle Imprese di Verona al n. 345205 ed ha sede legale in Sant'Ambrogio di Valpolicella (VR), Via Monteleone n. 26, frazione di Gargagnago.

Il presente progetto di bilancio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 6 marzo 2020. Si segnala che, nel mese di giugno 2015 Masi Agricola è stata ammessa alla quotazione in Borsa Italiana. La quotazione è su Aim Italia, un sistema multilaterale di negoziazione dedicato in via principale alle piccole e medie imprese, mercato nato nel marzo 2012 dall'accorpamento dei mercati AIM Italia e MAC.

2. Principi di redazione

Il bilancio separato di Masi Agricola è predisposto in accordo con gli International Financial Reporting Standards (IFRS) emessi dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea, includendo tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC).

Nel corso del 2016, Masi Agricola S.p.A. è rientrata nella definizione di emittente strumenti finanziari diffusi tra il pubblico in misura rilevate ("Società Diffuse"), come previsto dall'art. 2 bis del Regolamento Emittenti Consob adottato con delibera n. 11971/1999.

Il decreto legislativo 28 febbraio 2005, n. 38 ha previsto, all'art. 2, l'applicabilità del decreto stesso alle società aventi strumenti finanziari diffusi tra il pubblico di cui all'articolo 116 Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria (decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58), che rimanda a sua volta al Regolamento Emittenti Consob. Tali società sono tenute a redigere il bilancio consolidato e di esercizio in conformità ai principi contabili internazionali.

In base alle disposizioni del citato D. Lgs. 38/2005 e dell'IFRS 1, per Masi Agricola S.p.A. la data di prima applicazione (First Time Application – FTA) dei principi contabili internazionali è il 1° gennaio 2016.

Il bilancio separato risulta composto da:

  • un prospetto della Situazione patrimoniale-finanziaria distinta per attività e passività correnti e non correnti sulla base del loro realizzo o estinzione nell'ambito del normale ciclo operativo aziendale entro i dodici mesi successivi alla chiusura dell'esercizio;
  • un prospetto di Conto economico che espone i costi ed i ricavi usando una classificazione basata sulla natura degli stessi, modalità ritenuta una più fedele rappresentazione dell'andamento economico della Società rispetto alla suddivisione per settore di attività;
  • un prospetto di Conto economico complessivo;
  • un Rendiconto finanziario redatto secondo il metodo indiretto;
  • un prospetto delle variazioni del Patrimonio netto;

e dalle relative Note esplicative contenti l'informativa richiesta dalla normativa vigente e dai principi contabili internazionali di riferimento.

Con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati evidenziati solamente i rapporti più significativi con le parti correlate, al fine di non compromettere la leggibilità complessiva degli schemi.

Il bilancio separato è stato redatto in base al principio del costo storico, tranne che per gli strumenti finanziari derivati, che sono iscritti al fair value.

Il presente bilancio è espresso in Euro, valuta funzionale adottata dalla Società e tutti i valori sono arrotondati all'unità di Euro, salvo quando diversamente indicato.

Il bilancio è stato predisposto in conformità al criterio generale di presentazione attendibile e veritiera della situazione patrimoniale, finanziaria, del risultato economico e dei flussi finanziari della Società, nel rispetto dei principi generali di continuità aziendale, competenza economica, coerenza di presentazione, rilevanza e aggregazione, divieto di compensazione e comparabilità delle informazioni.

Il bilancio separato della Società è stato assoggettato a revisione contabile da parte della società EY S.p.A..

3. Criteri di redazione

3.1 Principi contabili e interpretazioni applicabili a partire dal 1° gennaio 2020 o successivamente

I principi contabili adottati nella preparazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020 sono omogenei con quelli utilizzati nella preparazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019, a cui si rimanda, fatta eccezione per l'adozione dei nuovi o rivisti principi dell'International Accounting Standards Board (IASB) e interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), omologati dall'Unione Europea ed applicati dal 1 gennaio 2020 o successivamente, così come di seguito descritti. Tali modifiche non hanno avuto un impatto sul bilancio d'esercizio della Società.

Modifiche all'IFRS 3: Definizione di un business

Le modifiche all'IFRS 3 chiariscono che per essere considerato un business, un insieme integrato di attività e beni devono includere almeno un input e un processo sottostante che insieme contribuiscono in modo significativo alla capacità di creare un output. Inoltre, è stato chiarito che un business può esistere senza includere tutti gli input e i processi necessari per creare un output.

Modifiche agli IFRS 7, IFRS 9 e IAS 39: Riforma del benchmark dei tassi di interesse

Le modifiche allo IFRS9 ed allo IAS 39 forniscono un numero di espedienti pratici che si applicano alle relazioni di copertura che sono direttamente impattate dalla riforma dei tassi di interesse di riferimento. Una relazione di copertura che è impattata dalla riforma è soggetta ad incertezze circa il timing e l'entità dei flussi di cassa basati sul tasso di riferimento con riferimento allo strumento coperto.

Modifiche allo IAS 1 e IAS 8 – definizione di rilevante

Le modifiche forniscono una nuova definizione di rilevanza in cui si afferma che un'informazione è rilevante se è ragionevole presumere che la sua omissione, errata indicazione od occultamento potrebbe influenzare le decisioni che gli utilizzatori principali dei bilanci redatti per scopi di carattere generale prendono sulla base di questi bilanci, che forniscono informazioni finanziarie circa la specifica entità che redige il bilancio. La rilevanza dipende dalla natura o dall'entità dell'informazione, o da entrambe. L'entità valuta se l'informazione, singolarmente o in combinazione con altre informazioni, è rilevante nel contesto del bilancio, considerato nel suo

insieme. L'informazione è occultata se è comunicata in modo tale da avere, per gli utilizzatori principali dei bilanci, un effetto analogo a quello dell'omissione o dell'errata indicazione della medesima informazione.

Conceptual Framework for Financial Reporting emesso il 29 marzo 2018

Il Conceptual Framework non rappresenta uno standard e nessuno dei concetti in esso contenuti ha la precedenza sui concetti o sui requisiti di uno standard. Lo scopo del Conceptual Framework è di supportare lo IASB nello sviluppo di standard, aiutare i redattori a sviluppare politiche contabili omogenee laddove non esistano standard applicabili nelle specifiche circostanze e di aiutare tutte le parti coinvolte a comprendere ed interpretare gli standard. La versione rivista del Conceptual Framework include alcuni nuovi concetti, fornisce definizioni aggiornate e criteri di rilevazione aggiornati per attività e passività e chiarisce alcuni concetti importanti.

Modifica all'IFRS 16 Covid-19 Related Rent Concessions

Il 28 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato una modifica al principio IFRS 16. La modifica consente ad un locatario di non applicare i requisiti nell'IFRS 16 sugli effetti contabili delle modifiche contrattuali per le riduzioni dei canoni di locazione concesse dai locatori che sono diretta conseguenza dell'epidemia da Covid-19. La modifica introduce un espediente pratico secondo cui un locatario può scegliere di non valutare se le riduzioni dei canoni rappresentino modifiche contrattuali. Un locatario che sceglie di utilizzare questo espediente contabilizza queste riduzioni come se le stesse non fossero modifiche contrattuali nello scopo dell'IFRS 16.

Non si segnalano principi contabili, emendamenti ed interpretazioni emanati ma non ancora in vigore che possano avere impatti significativi sul presente bilancio di esercizio.

4. Sintesi dei principali principi contabili

a) Aggregazioni aziendali e avviamento

Le operazioni di aggregazione di imprese, in forza delle quali viene acquisito il controllo di una società/entità, sono contabilizzate applicando il metodo dell'acquisto (purchase method) in virtù del quale le attività e le passività acquisite sono inizialmente misurate al loro valore di mercato alla data di acquisto. Il costo di un'acquisizione è determinato come somma del corrispettivo trasferito, misurato al fair value alla data di acquisizione, e dell'importo della partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, la Società definisce se misurare la partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati nell'esercizio e classificati tra le spese amministrative.

L'avviamento derivante da un'aggregazione è inizialmente valutato al costo che emerge come eccedenza tra il costo di acquisizione, determinato come descritto in precedenza, e il valore attribuito alle attività identificabili acquisite e le passività assunte dal Gruppo; se il costo dell'acquisizione è inferiore al fair value delle attività nette acquisite della controllata, la differenza è rilevata nel conto economico. Nel caso in cui l'aggregazione aziendale venga realizzata in più fasi, al momento dell'acquisizione del controllo viene ricalcolato il fair value della partecipazione precedentemente detenuta, valutata con l'equity method, e l'eventuale utile o perdita risultante viene rilevata a conto economico.

Gli effetti derivanti dall'acquisizione (cessione) di quote di partecipazioni successivamente all'assunzione del controllo (senza perdita del controllo) sono rilevate a patrimonio netto. Le aggregazioni di imprese sottoposte a controllo comune sono contabilizzate utilizzando il metodo contabile del pooling of interests. Questo metodo

richiede che il valore netto delle attività e passività delle società acquisite sia incluso nel bilancio d'esercizio ai valori storici a cui erano in carico nel bilancio dell'acquisita. Le eventuali differenze positive risultanti dal confronto tra il costo di acquisto e i suddetti valori vengono addebitate al patrimonio netto. L'avviamento iscritto in bilancio derivante dalle acquisizioni di controllate è inizialmente determinato come eccedenza del costo di acquisto sul fair value delle attività e passività acquisite e non viene ammortizzato ma è soggetto, almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che ne fanno supporre una riduzione di valore, a test di impairment, al fine di verificarne la recuperabilità.

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore (impairment), l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle sinergie dell'aggregazione, a prescindere dal fatto che altre attività o passività dell'entità acquisita siano assegnate a tali unità.

b) Partecipazioni in collegate e joint venture

Una collegata è una società sulla quale la Società esercita un'influenza notevole. Per influenza notevole si intende il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto.

Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Per controllo congiunto si intende la condivisione su base contrattuale del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando le decisioni sulle attività rilevanti richiedono un consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.

Le considerazioni fatte per determinare l'influenza notevole o il controllo congiunto sono simili a quelle necessarie a determinare il controllo sulle controllate.

Le partecipazioni del Gruppo in società collegate e joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto. Con il metodo del patrimonio netto, la partecipazione in una società collegata o in una joint venture è inizialmente rilevata al costo. Il valore contabile della partecipazione è aumentato o diminuito per rilevare la quota di pertinenza della partecipante degli utili e delle perdite della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione. L'avviamento afferente alla collegata od alla joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad una verifica separata di perdita di valore (impairment).

Il prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio riflette la quota di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio della società collegata o della joint venture. Ogni cambiamento nelle altre componenti di conto economico complessivo relativo a queste partecipate è presentato come parte del conto economico complessivo del Gruppo. Inoltre, nel caso in cui una società collegata o una joint venture rilevi una variazione con diretta imputazione al patrimonio netto, la Società rileva la sua quota di pertinenza, ove applicabile, nel prospetto delle variazioni nel patrimonio netto. Gli utili e le perdite non realizzate derivanti da transazioni tra la Società e società collegate o joint venture, sono eliminati in proporzione alla quota di partecipazione nelle collegate o joint venture.

La quota aggregata di pertinenza del Gruppo del risultato d'esercizio delle società collegate e delle joint venture è rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio dopo il risultato operativo e rappresenta il risultato al netto delle imposte e delle quote spettanti agli altri azionisti della collegata o della joint venture.

Il bilancio delle società collegate e della joint venture è predisposto alla stessa data di chiusura del bilancio del Gruppo. Ove necessario, il bilancio è rettificato per uniformarlo ai principi contabili di Gruppo.

Successivamente all'applicazione del metodo del patrimonio netto, la Società valuta se sia necessario riconoscere una perdita di valore della propria partecipazione nelle società collegate o joint venture. La Società valuta a ogni data di bilancio se vi siano evidenze obiettive che le partecipazioni nelle società collegate o joint venture abbiano subito una perdita di valore. In tal caso, la Società calcola l'ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata o della joint venture e il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando

tale differenza nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella voce "quota di pertinenza del risultato di società collegate e joint venture".

All'atto della perdita dell'influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su una joint venture, la Società valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico.

c) Classificazione corrente/non corrente

Le attività e passività nel bilancio della Società sono classificate secondo il criterio corrente/non corrente.

Un'attività è corrente quando:

  • si suppone che sia realizzata, oppure è posseduta per la vendita o il consumo, nel normale svolgimento del ciclo operativo;
  • è detenuta principalmente con la finalità di negoziarla;
  • si suppone che sia realizzata entro dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio; o
  • è costituita da disponibilità liquide o mezzi equivalenti a meno che non sia vietato scambiarla o utilizzarla per estinguere una passività per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio.

Tutte le altre attività sono classificate come non correnti.

Una passività è corrente quanto:

  • è previsto che si estingua nel suo normale ciclo operativo;
  • è detenuta principalmente con la finalità di negoziarla;
  • deve essere estinta entro dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio; o
  • l'entità non ha un diritto incondizionato a differire il regolamento della passività per almeno dodici mesi dalla data di chiusura dell'esercizio.

La Società classifica tutte le altre passività come non correnti.

Attività e passività per imposte anticipate e differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti.

d) Valutazione al fair value

La Società valuta gli strumenti finanziari quali i derivati, e le attività non finanziarie quali gli investimenti immobiliari, al fair value ad ogni chiusura di bilancio.

Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Una valutazione del fair value suppone che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo:

nel mercato principale dell'attività o passività;

oppure

in assenza di un mercato principale, nel mercato più vantaggioso per l'attività o passività.

Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per la Società.

Il fair value di un'attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico.

Una valutazione del fair value di un'attività non finanziaria considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefici economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e miglior utilizzo.

Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:

  • Livello 1 i prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • Livello 2 Input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività;
  • Livello 3 tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l'attività o per la passività.

Ai fini dell'informativa relativa al fair value, la Società determina le classi di attività e passività sulla base della natura, caratteristiche e rischi dell'attività o della passività ed il livello della gerarchia del fair value come precedentemente illustrato.

e) Ricavi provenienti da contratti con clienti

I ricavi derivanti da contratti con i clienti sono rilevati quando il controllo dei beni e servizi è trasferito al cliente per un ammontare che riflette il corrispettivo che la Società si aspetta di ricevere in cambio di tali beni o servizi.

I ricavi sono contabilizzati al netto di resi, sconti, abbuoni e tasse direttamente associate alla vendita del prodotto o alla prestazione del servizio.

Le vendite sono riconosciute al fair value del corrispettivo ricevuto per la vendita di prodotti e servizi, quando vi sono le seguenti condizioni:

    1. avviene il trasferimento dei rischi e benefici connessi alla proprietà del bene/l'effettuazione della prestazione di servizi;
    1. il valore dei ricavi è determinato in maniera attendibile;
    1. è probabile che i benefici economici derivanti dalla vendita saranno fruiti dall'impresa;
    1. i costi sostenuti, o da sostenere, sono determinati in modo attendibile.

f) Contributi Pubblici

I contributi pubblici sono rilevati quando sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e che tutte le condizioni ad essi riferiti siano soddisfatte. I contributi correlati a componenti di costo sono rilevati come ricavi, ma sono ripartiti sistematicamente tra gli esercizi in modo da essere commisurati al riconoscimento dei costi che intendono compensare. Il contributo correlato ad una attività viene riconosciuto come ricavo in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento. Laddove la Società riceva un contributo non monetario, l'attività ed il relativo contributo sono rilevati al valore nominale e rilasciati nel conto economico, in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento.

I contributi ricevuti a fronte di specifici beni o attività di sviluppo il cui valore è iscritto tra le immobilizzazioni possono essere iscritti secondo due modalità alternative: è possibile presentarli nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria tra i risconti passivi e rilevarli tra ricavi con un criterio sistematico e razionale sulla vita utile del bene. Alternativamente, possono essere portati a riduzione del valore contabile del bene; il contributo è quindi rilevato come ricavo sulla vita utile del bene ammortizzabile mediante la riduzione delle quote di ammortamento.

La Società ha scelto di presentare i contributi relativi ad una voce di spesa come proventi nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Alternativamente, è permesso di dedurre i contributi in conto esercizio direttamente dal costo correlato.

g) Imposte sul reddito

Imposte correnti

Le imposte correnti attive e passive dell'esercizio sono valutate per l'importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l'importo sono quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove la Società opera e genera il proprio reddito imponibile.

Le imposte correnti relative ad elementi rilevati direttamente a patrimonio netto sono rilevate anch'esse a patrimonio netto e non nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. La Direzione periodicamente valuta la posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi in cui le norme fiscali siano soggette ad interpretazioni e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accantonamenti.

Imposte differite

Le imposte differite sono calcolate applicando il cosiddetto "liability method" alle differenze temporanee alla data di bilancio tra i valori fiscali delle attività e delle passività e i corrispondenti valori di bilancio.

Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le differenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:

  • le imposte differite passive derivano dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influenza né il risultato di bilancio né il risultato fiscale;
  • il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, può essere controllato, ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile che saranno disponibili sufficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i casi in cui:

  • l'imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili deriva dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio, né sul risultato fiscale;
  • nel caso di differenze temporanee deducibili associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che esse si riverseranno nel futuro prevedibile e che vi saranno sufficienti imponibili fiscali a fronte che consentano il recupero di tali differenze temporanee.

Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella misura in cui non sia più probabile che saranno disponibili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in tutto o in parte l'utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa probabile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire il recupero di tali imposte differite attive.

Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che si attende saranno applicate nell'esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali passività si estingueranno, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data di bilancio.

Le imposte differite relative ad elementi rilevati al di fuori del conto economico sono anch'esse rilevate al di fuori del conto economico e, quindi, nel patrimonio netto o nel conto economico complessivo, coerentemente con l'elemento cui si riferiscono.

La Società compensa imposte differite attive ed imposte differite passive se e solo se esiste un diritto legale che consente di compensare imposte correnti attive e imposte correnti passive e le imposte differite attive e passive facciano riferimento ad imposte sul reddito dovute alla stessa autorità fiscale dallo stesso soggetto contribuente o da soggetti contribuenti diversi che intendono saldare le attività e passività fiscali correnti su base netta o

realizzare l'attività e saldare la passività contemporaneamente, con riferimento ad ogni periodo futuro nel quale ci si attende che le attività e passività per imposte differite siano saldate o recuperate.

h) Attività non correnti detenute per la vendita e attività cessate

La Società classifica le attività non correnti e i gruppi in dismissione come detenuti per vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita, anziché tramite il loro uso continuativo. Tali attività non correnti e gruppi in dismissione classificati come detenuti per la vendita sono valutati al minore tra il valore contabile ed il loro fair value al netto dei costi di vendita. I costi di vendita sono i costi aggiuntivi direttamente attribuibili alla vendita, esclusi gli oneri finanziari e le imposte.

La condizione per la classificazione come detenuti per la vendita si considera rispettata solo quando la vendita è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per la vendita immediata nelle sue attuali condizioni. Le azioni richieste per concludere la vendita dovrebbero indicare che è improbabile che possano intervenire cambiamenti significativi nella vendita o che la vendita venga annullata. La Direzione deve essersi impegnata alla vendita, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione.

L'ammortamento di immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali cessa nel momento in cui questi sono classificati come disponibili per la vendita.

Le attività e le passività classificate come detenute per la vendita sono presentate separatamente tra le voci correnti nel bilancio.

Le attività destinate alla dismissione sono escluse dal risultato delle attività operative e sono presentate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio in un'unica riga come Utile/(perdita) netto derivante da attività destinate alla dismissione.

i) Dividendi

Per quanto attiene ai dividendi distribuiti, la Società rileva una passività a fronte del pagamento di un dividendo quando la distribuzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discrezione della società, ovvero quando è stata approvata dagli azionisti. L'ammontare corrispondente è rilevato direttamente nel patrimonio netto.

Per quanto riguarda i dividendi ricevuti, gli stessi sono rilevati quando sorge il diritto della Società a ricevere il pagamento, che in genere corrisponde al momento in cui l'Assemblea degli azionisti ne approva la distribuzione.

j) Immobili impianti e macchinari, aliquote ammortamento

Gli immobili in costruzione sono rilevati al costo storico, al netto delle eventuali perdite di valore cumulate.

Immobili, impianti e macchinari sono rilevati al costo storico, di acquisto o di produzione, comprensivo di oneri accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato, ed esposte al netto dei relativi fondi ammortamento e di eventuali perdite di valore cumulate. Qualora parti significative delle attività materiali abbiano differenti vite utili, tali componenti sono contabilizzate separatamente.

Allo stesso modo, in occasione di revisioni importanti, il costo è incluso nel valore contabile dell'impianto o del macchinario come nel caso della sostituzione, laddove sia soddisfatto il criterio per la rilevazione. Tutti gli altri costi di riparazione e manutenzione sono rilevati nel conto economico quando sostenuti. Il valore attuale del costo di smantellamento e rimozione del bene al termine del suo utilizzo è incluso nel costo del bene, se sono soddisfatti i criteri di rilevazione per un accantonamento.

L'ammortamento è calcolato a quote costanti a partire dal momento in cui il bene diventa disponibile per l'uso e in base alla vita utile stimata del bene, che è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, laddove necessari, sono apportati con applicazione prospettica.

Attività materiali e agricole e biologiche Aliquota media
Terreni 0%
Fabbricati 3%
Impianti, macchinari 10%
Attrezzature generiche e specifiche, incluse le barriques 20%
Botti e serbatoi legno e acciaio: 15% - 6,6%
Impianti di vigneti 5%
Macchinari per vigneto 9%
Altri beni
-
mobilio
12%
-
macchine ufficio
20%
-
automezzi
25%
-
arredamenti
10%
-
biancheria
40%
-
altre attrezzature
25%
-
impianti generici
8%
-
impianti specifici
12%

Il valore contabile di un elemento di immobili, impianti e macchinari ed ogni componente significativo inizialmente rilevato vengono eliminati al momento della dismissione o quando non ci si attende alcun beneficio economico futuro dal loro utilizzo o dismissione. L'utile/perdita che emerge al momento dell'eliminazione contabile dell'attività (calcolato come differenza tra il valore contabile dell'attività ed il corrispettivo netto) è rilevato a conto economico quando l'elemento è eliminato contabilmente.

I valori residui, le vite utili ed i metodi di ammortamento di immobili, impianti e macchinari sono rivisti ad ogni chiusura di esercizio e, ove appropriato, corretti prospetticamente.

k) Attività agricole e biologiche

La Società svolge attività agricola e applica lo IAS 41 "Agricoltura" alle fattispecie contabili e alle voci di bilancio che rientrano nell'ambito di applicazione specifico.

Lo IAS 41 si applica alle attività biologiche e ai prodotti agricoli fino al momento del raccolto. Le rimanenze rappresentate da prodotti agricoli al momento del raccolto, come definito dallo IAS 41, sono valutate al prezzo di mercato corrispondente al fair value rilevato nelle borse merci locali alla data di raccolto, al netto dei costi stimati al punto di vendita. Da quel momento in avanti viene applicato lo IAS 2 "Rimanenze" o qualsiasi altro principio contabile internazionale che risulti opportuno. Si sottolinea il fatto che, a seguito delle modifiche apportate allo IAS 41 dall'emendamento pubblicato dallo IASB in data 30 giugno 2014, a partire dal 1 gennaio 2016 i cosiddetti "bearer plants" (tra cui rientrano anche i vigneti) non rientrano più nell'ambito di applicazione dello IAS 41, ma in quello dello IAS 16. Pertanto, gli impianti di vigneto connessi all'attività agricola sono regolati dallo IAS 16. Analogamente, anche la fase di trasformazione dall'uva in vino non è considerata attività agricola ed è esclusa dall'ambito di applicazione dello IAS 41.

l) Leasing

La definizione di un accordo contrattuale come operazione di leasing (o contenente un'operazione di leasing) si basa sulla sostanza dell'accordo e richiede di valutare se l'adempimento dell'accordo stesso dipenda dall'utilizzo

di una o più attività specifiche o se l'accordo trasferisca il diritto all'utilizzo di tale attività. La verifica che un accordo contenga un leasing viene effettuata all'inizio dell'accordo.

La Società in veste di locatario

Un contratto di leasing viene classificato come leasing finanziario o come leasing operativo all'inizio del leasing stesso. Un contratto di leasing che trasferisce sostanzialmente alla Società tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene locato è classificato come leasing finanziario.

I leasing finanziari sono capitalizzati alla data di inizio del leasing al fair value del bene locato o, se minore, al valore attuale dei canoni. I canoni sono ripartiti fra quota di capitale e quota interessi in modo da ottenere l'applicazione di un tasso di interesse costante sul saldo residuo del debito. Gli oneri finanziari sono imputati al conto economico.

I beni in leasing sono ammortizzati sulla base della vita utile del bene. Tuttavia, laddove non vi sia la ragionevole certezza che la Società otterrà la proprietà del bene al termine del contratto, il bene è ammortizzato sul periodo temporale più breve tra la vita utile stimata del bene e la durata del contratto di locazione.

Un leasing operativo è un contratto di leasing che non si qualifica come finanziario. I canoni di leasing operativo sono rilevati come costi nel conto economico in quote costanti sulla durata del contratto.

La Società in veste di locatore

I contratti di leasing che sostanzialmente lasciano in capo alla Società tutti i rischi e benefici della proprietà del bene sono classificati come leasing operativi. I costi iniziali di negoziazione sono aggiunti al valore contabile del bene locato e rilevati in base alla durata del contratto sulla medesima base dei proventi da locazione. Affitti non preventivati sono rilevati come ricavi nel periodo in cui maturano.

m) Oneri finanziari

Gli oneri finanziari direttamente imputabili all'acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo abbastanza lungo prima di essere disponibile all'uso, sono capitalizzati sul costo del bene stesso. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati tra i costi di competenza dell'esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri finanziari sono costituiti dagli interessi e dagli altri costi che un'entità sostiene in relazione all'ottenimento di finanziamenti.

n) Attività immateriali

Le attività immateriali acquisite separatamente sono inizialmente rilevate al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione aziendale sono iscritte al fair value alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al netto dell'ammortamento cumulato e di eventuali perdite di valore accumulate. Le attività immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo, non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute.

La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.

Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sono sottoposte alla verifica di congruità del valore ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un'attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno alla fine di ciascun esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all'attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella categoria di costo coerente con la funzione dell'attività immateriale.

Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore (impairment test), sia a livello individuale sia a livello di unità generatrice di flussi di

cassa. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.

Le aliquote utilizzate per il processo di ammortamento, distinte per singola categoria, risultano essere le seguenti:

Attività immateriali a vita utile definita Aliquota media
Costi di impianto e di ampliamento 5 anni
Marchi 10 anni
Brevetti/opere ingegno Utilizzo/durata del contratto

Gli utili o le perdite derivanti dall'eliminazione di un'attività immateriale sono misurati dalla differenza tra il ricavo netto della dismissione e il valore contabile dell'attività immateriale, e sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nell'esercizio in cui avviene l'eliminazione.

Costi di ricerca e sviluppo

I costi di ricerca sono imputati nel conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. I costi di sviluppo sostenuti in relazione ad un determinato progetto sono rilevati come attività immateriali quando la Società è in grado di dimostrare:

  • la possibilità tecnica di completare l'attività immateriale, di modo che sia disponibile all'utilizzo o alla vendita;
  • l'intenzione di completare l'attività e la propria capacità ed intenzione di utilizzarla o venderla;
  • le modalità con cui l'attività genererà benefici economici futuri;
  • la disponibilità di risorse per completare l'attività;
  • la capacità di valutare in modo attendibile il costo attribuibile all'attività durante lo sviluppo.

Dopo la rilevazione iniziale, le attività di sviluppo sono valutate al costo decrementato degli ammortamenti o delle perdite di valore cumulate. L'ammortamento dell'attività inizia nel momento in cui lo sviluppo è completato e l'attività è disponibile all'uso. Le attività di sviluppo sono ammortizzate con riferimento al periodo dei benefici attesi e le relative quote di ammortamento sono incluse nel costo del venduto. Durante il periodo di sviluppo l'attività è oggetto di verifica annuale dell'eventuale perdita di valore (impairment test).

o) Strumenti finanziari – Rilevazione e valutazione

Uno strumento finanziario è qualsiasi contratto che dia origine a un'attività finanziaria per un'entità e ad una passività finanziaria o ad uno strumento rappresentativo di capitale per un'altra entità.

Attività finanziarie

Rilevazione iniziale e valutazione

Al momento della prima rilevazione, le attività finanziarie sono classificate, a seconda dei casi, tra le attività finanziarie al fair value rilevato nel conto economico, finanziamenti e crediti, attività finanziarie detenute fino alla scadenza, attività finanziarie disponibili per la vendita, o tra i derivati designati come strumenti di copertura, laddove la copertura sia efficace. Tutte le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al fair value, al quale si aggiungono i costi di transazione direttamente attribuibili all'acquisizione, tranne nel caso di attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico.

Valutazione successiva

Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie sono classificate in quattro categorie:

  • ► Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico;
  • ► Finanziamenti e crediti;
  • ► Investimenti posseduti sino alla scadenza;
  • ► Attività finanziarie disponibili per la vendita.

La classificazione dipende dallo scopo per il quale le attività vengono acquisite e detenute. La Società determina la classificazione delle stesse al momento della loro prima iscrizione, verificandola successivamente ad ogni data di bilancio. Le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al fair value, pari all'importo versato a titolo di anticipo o finanziamento o al corrispettivo pattuito a fronte di una determinata prestazione, maggiorato degli oneri accessori di acquisto.

Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione e le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al fair value con variazioni rilevate nel conto economico. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che non siano designati come strumenti di copertura efficace, come definito nello IAS 39.

Gli strumenti finanziari al fair value con variazioni rilevate nel conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, mentre le variazioni del fair value sono rilevate tra i proventi o tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Finanziamenti e crediti

Finanziamenti e crediti sono attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili, non quotati in un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività finanziarie sono successivamente valutate al costo ammortizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo (TIE), dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio come oneri finanziari.

Investimenti posseduti sino alla scadenza

Le attività finanziarie che non sono strumenti derivati e che sono caratterizzate da pagamenti a scadenza fissa o determinabile, sono classificate tra gli "investimenti detenuti fino a scadenza" laddove la Società abbia l'intenzione e la capacità di mantenerle in portafoglio fino a scadenza. Dopo la rilevazione iniziale gli investimenti finanziari detenuti fino a scadenza sono valutati con il criterio del costo ammortizzato, usando il metodo del tasso di interesse effettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull'acquisto, onorari o costi che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è compreso tra i proventi finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Le svalutazioni sono rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio tra gli oneri finanziari. La Società non deteneva investimenti di questo tipo nel corso degli esercizi chiusi al 31 Dicembre 2020 e 2019.

Attività finanziarie disponibili per la vendita

Le attività finanziarie disponibili per la vendita comprendono azioni e titoli di debito. Le azioni classificate come disponibili per la vendita sono quelle che non sono state classificate come detenute per la negoziazione, né designate al fair value nel conto economico. I titoli di debito rientranti in questa categoria sono quelli detenuti per

un periodo indefinito e quelli che potrebbero essere venduti in risposta alle necessità di liquidità o al cambiamento delle condizioni di mercato.

Dopo la rilevazione iniziale, le attività finanziarie disponibili per la vendita sono valutate al fair value e i loro utili e perdite non realizzati sono riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo nella riserva delle attività disponibili per la vendita, fino all'eliminazione dell'investimento - momento in cui l'utile o la perdita cumulati sono rilevati tra gli altri proventi o oneri operativi - ovvero fino al momento in cui si configuri una perdita di valore – quando la perdita cumulata è stornata dalla riserva e riclassificata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio tra gli oneri finanziari. Gli interessi percepiti nel periodo in cui sono detenute le attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati tra i proventi finanziari utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo (TIE).

La Società valuta se la capacità e l'intento di vendere a breve termine le proprie attività finanziarie disponibili per la vendita sia ancora appropriato. Laddove, in rare circostanze, la Società non fosse in grado di negoziare queste attività finanziarie a causa di mercati inattivi, può scegliere di riclassificare queste attività finanziarie se il management ha la capacità e l'intenzione di mantenere tali attività nel prevedibile futuro o fino alla scadenza.

Per le attività finanziarie riclassificate al di fuori dalla categoria disponibili per la vendita, il fair value alla data di riclassifica diventa il nuovo costo ammortizzato ed ogni utile o perdita precedentemente rilevata è ammortizzata nel conto economico sulla base della vita residua dell'investimento, utilizzando il tasso di interesse effettivo. La differenza tra il nuovo costo ammortizzato e i flussi di cassa attesi è ammortizzata sulla vita utile residua dell'attività applicando il tasso di interesse effettivo. Se l'attività è successivamente svalutata, l'importo contabilizzato nel patrimonio netto è riclassificato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Cancellazione

Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria della Società) quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti,
  • la Società conserva il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività, ma ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi a una terza parte;
  • la Società ha trasferito il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività e (i) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria oppure (ii) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un'attività e non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività viene rilevata nel bilancio nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. Il coinvolgimento residuo che prende la forma di una garanzia sull'attività trasferita viene valutato al minore tra il valore contabile iniziale dell'attività e il valore massimo del corrispettivo che la Società potrebbe essere tenuta a corrispondere.

Perdita di valore di attività finanziaria

La Società verifica ad ogni data di bilancio se un'attività finanziaria, o gruppo di attività finanziarie, ha subito una perdita di valore. Esiste una perdita di valore quando dopo la rilevazione iniziale sono intervenuti uno o più eventi (quando interviene "un evento di perdita") che hanno un impatto sui flussi di cassa futuri stimati dell'attività finanziaria o del gruppo di attività finanziarie, impatto che possa essere attendibilmente stimato. Le evidenze di perdita di valore possono includere indicazioni che un debitore od un gruppo di debitori si trovano in una situazione di difficoltà finanziaria, incapacità di far fronte alle obbligazioni, incapacità o ritardi nella corresponsione di interessi o di importanti pagamenti, probabilità di essere sottoposti a procedure concorsuali o altre forme di

ristrutturazione finanziaria, e da dati osservabili che indichino un decremento misurabile nei flussi di cassa futuri stimati, quali cambiamenti in contesti o nella condizioni economiche che si correlano a crisi finanziaria.

Attività finanziarie iscritte al costo ammortizzato

Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato la Società ha innanzitutto valutato se sussistesse una perdita di valore per ogni attività finanziaria individualmente significativa, ovvero collettivamente per le attività finanziarie non individualmente significative. Laddove non vi siano evidenze di perdita di valore di attività finanziarie valutate singolarmente, significative o meno, l'attività è inclusa in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche di rischio di credito simili e viene valutata collettivamente ai fini della verifica della perdita di valore. Le attività considerate individualmente nella determinazione di perdite di valore per le quali viene rilevata o permane una perdita di valore non sono incluse nella valutazione collettiva della perdita di valore.

L'ammontare di qualunque perdita di valore identificata è misurato dalla differenza tra il valore contabile dell'attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati (escluse le perdite di credito attese in futuro che non sono ancora avvenute). Il valore attuale dei flussi di cassa è scontato al tasso di interesse effettivo originario dell'attività finanziaria.

Il valore contabile dell'attività viene ridotto attraverso la contabilizzazione di un fondo svalutazione e l'importo della perdita è rilevato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Gli interessi attivi (registrati tra i proventi finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio) continuano a essere stimati sul valore contabile ridotto e sono calcolati applicando il tasso di interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della valutazione della perdita di valore. I finanziamenti ed i relativi fondi svalutazione sono stornati quando non vi sia realistica prospettiva di un futuro recupero e le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite alla Società. Se, in un esercizio successivo, l'ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo la rilevazione della svalutazione, tale svalutazione è aumentata o diminuita rettificando il fondo. Se un'attività stornata è successivamente recuperata, il valore recuperato è accreditato al prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio a riduzione degli oneri finanziari.

Attività finanziarie disponibili per la vendita

La Società valuta ad ogni data di bilancio se vi sia obiettiva evidenza di riduzione di valore di un'attività o un gruppo di attività finanziarie disponibili per la vendita.

Nel caso di strumenti rappresentativi di capitale classificati come disponibili per la vendita, l'obiettiva evidenza includerebbe una significativa o prolungata riduzione del fair value dello strumento al di sotto del suo costo. Il termine "significativo" è valutato rispetto al costo originario dello strumento e il termine "prolungato" rispetto al periodo in cui il fair value si è mantenuto al di sotto del costo originario. Laddove vi sia evidenza di riduzione di valore, la perdita cumulativa – misurata dalla differenza tra il costo di acquisto e il fair value attuale, dedotte le perdite per riduzione di valore di quella attività finanziaria rilevata precedentemente nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio – è stornata dal prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo e rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio. Le perdite per riduzione di valore su strumenti rappresentativi di capitale non sono ripristinate con effetto rilevato nel conto economico; gli incrementi nel loro fair value successivi alla riduzione di valore sono rilevati direttamente nel conto economico complessivo.

Determinare cosa si debba intendere per "significativo" o "prolungato" è oggetto di valutazione discrezionale. Nel determinarlo la Società valuta, tra gli altri fattori, la durata o la misura in cui il fair value di un titolo è stato inferiore al proprio costo.

Nel caso di strumenti di debito classificati come disponibili per la vendita, la svalutazione è determinata con i medesimi criteri utilizzati per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato. Tuttavia, l'ammontare della svalutazione è dato dalla perdita cumulata, vale a dire la differenza tra il costo ammortizzato e il fair value

attuale, meno eventuali perdite di valore sull'investimento precedentemente rilevate nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Gli interessi attivi futuri continuano a essere stimati sulla base del ridotto valore contabile dell'attività e sono stimati usando il tasso di interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della determinazione della svalutazione. Gli interessi attivi sono rilevati tra i proventi finanziari. Se, in un esercizio successivo, il fair value dello strumento di debito aumenta e l'incremento può essere obiettivamente correlato a un evento intervenuto dopo la svalutazione che era stata rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio, tale svalutazione è rettificata sempre attraverso il prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Passività finanziarie

Rilevazione e valutazione iniziale

Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura.

Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanziamenti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente attribuibili.

Le passività finanziarie della Società comprendono debiti commerciali e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di conto corrente, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati.

Valutazione successiva

La valutazione delle passività finanziarie dipende dalla loro classificazione, come di seguito descritto:

Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Le passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni rilevate a conto economico.

Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle sostenute ai fini della loro rivendita nel breve termine. Questa categoria include inoltre gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dalla Società che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura definita dallo IAS 39.

Gli utili o le perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Le passività finanziarie sono designate al fair value con variazioni rilevate a conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell'IAS 39 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione iniziale, la Società non ha designato passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico.

Finanziamenti e crediti

Si tratta della categoria maggiormente rilevante nel bilancio della Società. Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita).

Garanzie finanziarie passive

Le garanzie finanziarie passive emesse dalla Società sono contratti che richiedono un pagamento per rimborsare il possessore di un titolo di debito a fronte di una perdita da esso subita a seguito dell'inadempienza del debitore nel pagamento alla scadenza prevista contrattualmente. I contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività al fair value, incrementati dei costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima dell'esborso richiesto per far fronte all'obbligazione garantita alla data di bilancio e l'ammontare inizialmente rilevato, al netto degli ammortamenti cumulati.

Cancellazione

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.

Compensazione di strumenti finanziari

Un'attività e una passività finanziaria possono essere compensate e il saldo netto esposto nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, se esiste un diritto legale attuale a compensare gli importi rilevati contabilmente e vi sia l'intenzione di estinguere il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività.

p) Strumenti finanziari derivati e hedge accounting

Rilevazione iniziale e valutazione successiva

La Società utilizza strumenti finanziari derivati tra i quali: contratti a termine in valuta e swap su tassi di interesse per coprire rispettivamente, i propri rischi di cambio valutario e i rischi di tasso di interesse. Tali strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati al fair value alla data in cui il contratto derivato è sottoscritto e, successivamente, sono valutati nuovamente al fair value. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo.

Eventuali utili o perdite derivanti dalle variazioni di fair value dei derivati sono rilevate direttamente nel conto economico, fatta eccezione per la parte efficace delle coperture dei flussi di cassa, che è rilevata tra le altre componenti di conto economico complessivo e successivamente riclassificato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio quando lo strumento di copertura influenza l'utile o la perdita.

Ai fini dell'hedge accounting, le coperture sono classificate come:

  • coperture del fair value, se sono a fronte del rischio di variazione del fair value dell'attività o passività sottostante o a fronte di un impegno irrevocabile non rilevato;
  • coperture di flussi di cassa, se sono a fronte dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa attribuibile a un particolare rischio associato a un'attività o passività rilevata o a un'operazione programmata altamente probabile o a un rischio di valuta legato a un impegno irrevocabile non rilevato.

All'avvio di un'operazione di copertura, la Società designa e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui intende applicare l'hedge accounting, i propri obiettivi nella gestione del rischio e la strategia perseguita. La documentazione include l'identificazione dello strumento di copertura, dell'elemento o operazione oggetto di copertura, della natura del rischio e delle modalità con cui l'impresa intende valutare l'efficacia della copertura nel compensare l'esposizione alle variazioni del fair value dell'elemento coperto o dei flussi di cassa riconducibili

al rischio coperto. Ci si attende che queste coperture siano altamente efficaci nel compensare l'esposizione dell'elemento coperto rispetto a variazioni del fair value o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto e vengono valutate su base continuativa per determinare se tali coperture si siano effettivamente dimostrate altamente efficaci negli esercizi per i quali sono state designate come operazioni di copertura.

Le operazioni che soddisfano i rigorosi criteri per l'hedge accounting sono contabilizzate come segue:

Coperture di fair value

La variazione del fair value dei derivati di copertura sui tassi di interesse è rilevata nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio tra gli oneri finanziari. La variazione del fair value degli strumenti di copertura attribuibile all'elemento coperto è rilevata come parte del valore di carico dell'elemento coperto ed è inoltre rilevato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio negli oneri finanziari.

Se l'elemento coperto è cancellato, il fair value non ammortizzato è rilevato immediatamente nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Copertura dei flussi di cassa

La porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, relativa alla parte di copertura efficace, è rilevata nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo nella riserva di "cash flow hedge", mentre la parte non efficace è rilevata direttamente nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio.

Gli importi riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo sono trasferiti nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nel periodo in cui l'operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio, quando viene rilevato l'onere o provento sullo strumento coperto o quando si verifica una vendita prevista.

Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione (come parte della strategia di copertura), o se viene revocata la sua designazione di strumento di copertura, o quando la copertura non risponde più ai criteri del hedge accounting, qualsiasi profitto o perdita precedentemente rilevato tra le altre componenti di conto economico complessivo resta iscritto separatamente nel patrimonio netto fino a quando l'operazione prevista viene effettuata o l'impegno stabilito relativo alla valuta estera si verifica.

q) Partecipazioni in altre imprese

Le partecipazioni in altre imprese che non hanno un prezzo di mercato quotato in un mercato attivo e il cui fair value non può essere misurato attendibilmente sono iscritte al costo di acquisto o di sottoscrizione, comprensivo degli oneri accessori, eventualmente ridotto per perdite di valore. Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le partecipazioni sono rivalutate nei limiti delle svalutazioni medesime con imputazione dell'effetto a conto economico. Il rischio derivante da eventuali perdite eccedenti il patrimonio netto è rilevato in un apposito fondo nella misura in cui la partecipante è impegnata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite nei confronti dell'impresa partecipata o comunque a coprire le sue perdite.

r) Rimanenze

Le rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo e di prodotti in corso di lavorazione/semilavorati sono valutate al minore tra il costo di acquisto, comprensivo degli oneri accessori, ed il valore netto di presumibile realizzo desumibile dall'andamento del mercato. Il costo delle rimanenze comprende i costi di acquisto e gli altri costi sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali ad esclusione degli oneri finanziari.

Le rimanenze rappresentate da prodotti agricoli al momento del raccolto, come definito dallo IAS 41, sono valutate al prezzo di mercato corrispondente al fair value rilevato nelle borse merci locali alla data di raccolto, al netto dei costi stimati al punto di vendita.

Il metodo utilizzato per la determinazione del costo delle rimanenze è rappresentato dal costo medio ponderato per le materie prime e di consumo e i prodotti finiti acquistati ai fini della successiva commercializzazione, e dal costo dei materiali e dagli altri costi diretti sostenuti, tenuto conto dello stato di avanzamento del processo produttivo, per i prodotti in corso di lavorazione/semilavorati e i prodotti finiti di produzione.

Il valore netto di presumibile realizzo è costituito dal normale prezzo stimato di vendita dedotti i costi stimati di completamento e i costi stimati per realizzare la vendita. Le rimanenze obsolete e/o a lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro presunta possibilità di utilizzo o di realizzo futuro. La svalutazione viene eliminata negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della stessa.

Le rimanenze di vino sfuso e semilavorati sono classificate come correnti o non correnti a seconda delle proiezioni dei tempi di imbottigliamento sviluppate dalla società.

s) Perdite di valore (impairment) di attività non finanziarie

Ulteriori informazioni relative alla perdita di valore di attività non finanziarie sono fornite anche nelle seguenti note:

Valutazioni discrezionali e stime contabili significative Nota 5
Immobili, impianti e macchinari Nota 6.1.3
Attività immateriali Nota 6.1.2
Avviamento e attività immateriali con vita utile indefinita Nota 6.1.1

Lo IAS 36 richiede di valutare ad ogni chiusura di bilancio l'esistenza di perdite di valore (impairment test) delle immobilizzazioni materiali e immateriali in presenza di indicatori che facciano ritenere che tale problematica possa sussistere. Nel valutare se esistono indicatori che le attività a vita utile definita possano aver subito una perdita di valore, si considerano fonti di informazione interne ed esterne. Relativamente alle fonti interne si considera se si siano verificati nell'esercizio significativi cambiamenti nell'uso dell'attività e se l'andamento economico dell'attività risulti diverso da quanto previsto. Per le fonti esterne, invece, si considera se vi siano discontinuità tecnologiche o di mercato o normative in grado di ridurre il valore dell'attività.

Indipendentemente dal fatto che vi siano indicazioni interne o esterne di riduzioni di valore, le attività immateriali con vita utile indefinita e l'avviamento sono sottoposte almeno una volta l'anno alla verifica dell'eventuale esistenza di perdite durevoli di valore, come richiesto dallo IAS 36. In entrambi i casi di verifica del valore contabile delle attività immateriali a vita utile definita o di verifica del valore contabile delle attività immateriali a vita utile indefinita e dell'avviamento, viene effettuata una stima del valore recuperabile.

La perdita di valore dell'avviamento è determinata valutando il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità generatrice di flussi finanziari) cui l'avviamento è riconducibile.

Il valore recuperabile è il maggiore fra il fair value di un'attività o di una CGU di flussi finanziari al netto dei costi di vendita e il suo valore d'uso e viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività non generi flussi finanziari che siano ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività; nel qual caso viene stimato il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi di cassa cui l'attività appartiene. Se il valore contabile di un'attività o unità generatrice di flussi finanziari è superiore al suo valore recuperabile, tale attività, avendo subito una perdita di valore, è conseguentemente svalutata fino ad adeguarla al valore recuperabile. Nel determinare il valore d'uso, vengono scontati al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri, utilizzando un tasso di attualizzazione che riflette le valutazioni di mercato relative al valore temporale del denaro e i rischi specifici dell'attività.

Ai fini della stima del valore d'uso i flussi finanziari futuri sono ricavati dai piani aziendali, i quali costituiscono la migliore stima effettuabile in relazione alle condizioni economiche previste nel periodo di piano. La Società basa il proprio test di impairment su budget dettagliati e calcoli previsionali, predisposti separatamente per ogni unità

generatrice di flussi di cassa del Gruppo cui sono allocati attività individuali. Questi budget e calcoli previsionali coprono generalmente un periodo di tre anni. Per proiettare i futuri flussi di cassa oltre il terzo anno viene calcolato un tasso di crescita a lungo termine. I flussi finanziari futuri sono stimati facendo riferimento alle condizioni correnti: le stime, pertanto, non considerano né i benefici derivanti da ristrutturazioni future in cui la Società non è ancora impegnata, né gli investimenti futuri di miglioramento o di ottimizzazione dell'attività o dell'unità. Le perdite di valore subite da attività in funzionamento sono rilevate a conto economico nelle categorie di costo coerenti con la funzione dell'attività che ha evidenziato la perdita di valore.

A ogni data di redazione del bilancio viene valutata, inoltre, l'eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicazioni esistano, viene stimato il valore recuperabile. Il valore di un'attività precedentemente svalutata, ad eccezione dell'avviamento, può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti nelle stime utilizzate per determinare il valore recuperabile dell'attività dopo l'ultima rilevazione di una perdita di valore. In tal caso il valore contabile a seguito di un ripristino di valore non deve eccedere il valore contabile che sarebbe stato determinato (al netto di svalutazione o ammortamento) se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti. Ogni ripristino viene rilevato quale provento a conto economico, tranne quando l'attività è iscritta ad un importo rivalutato, caso in cui il ripristino è trattato come un aumento della rivalutazione. Dopo che è stato rilevato un ripristino di valore, la quota di ammortamento dell'attività è rettificata nei periodi futuri, al fine di ripartire il valore contabile modificato dell'attività, al netto di eventuali valori residui, sistematicamente lungo la restante vita utile.

t) Disponibilità liquide

Le disponibilità liquide e i depositi a breve termine comprendono il denaro in cassa e i depositi a vista e a breve termine con scadenza non oltre i tre mesi, che non sono soggetti a rischi significativi legati alla variazione di valore. Ai fini della rappresentazione nel rendiconto finanziario, le disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono rappresentati dalle disponibilità liquide come definite sopra, al netto degli scoperti bancari in quanto questi sono considerati parte integrante della gestione di liquidità della Società.

u) Azioni proprie

Le azioni proprie riacquistate sono rilevate al costo e portate in diminuzione del patrimonio netto. L'acquisto, la vendita o la cancellazione di azioni proprie non danno origine a nessun profitto o perdita nel conto economico. La differenza tra il valore di acquisto e il corrispettivo, in caso di riemissione, è rilevata nella riserva sovraprezzo azioni.

v) Fondi rischi e oneri

Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri sono effettuati quando la Società deve far fronte ad un'obbligazione attuale (legale o implicita) risultante da un evento passato, è probabile un'uscita di risorse per far fronte a tale obbligazione ed è possibile effettuare una stima affidabile del suo ammontare. Quando la Società ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato, per esempio nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l'indennizzo è rilevato in modo distinto e separato nell'attivo se, e solo se, esso risulta praticamente certo. In tal caso, il costo dell'eventuale accantonamento è presentato nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio al netto dell'ammontare rilevato per l'indennizzo.

Se l'effetto del valore del denaro nel tempo è significativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività. Quando la passività viene attualizzata, l'incremento dell'accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario.

w) Passività nette per benefici ai dipendenti

I benefici erogati ai dipendenti in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro si suddividono in funzione della natura economica in piani a contribuzione definita e piani a benefici definiti. Nei piani a contribuzione definita, l'obbligazione legale o implicita dell'impresa è limitata all'ammontare dei contributi da versare. Nei piani a benefici definiti l'obbligazione dell'impresa consiste nel concedere ed assicurare i benefici concordati ai dipendenti: conseguentemente i rischi attuariali e di investimento ricadono sull'impresa.

Sino al 31 dicembre 2006, il TFR della Società rientrava nell'ambito dei piani successivi al rapporto di lavoro del tipo "piani a benefici definiti" ed era valutato utilizzando il metodo della proiezione unitaria del credito effettuato da attuari indipendenti. Tale calcolo consiste nello stimare l'importo del beneficio che un dipendente riceverà alla data presunta di cessazione del rapporto di lavoro utilizzando ipotesi demografiche (ad esempio tasso di mortalità e tasso di rotazione del personale) ed ipotesi finanziarie (ad esempio tasso di sconto e incrementi retributivi futuri). L'ammontare così determinato viene attualizzato e riproporzionato sulla base delle anzianità maturate rispetto all'anzianità totale.

In seguito alla riforma introdotta con la Legge n. 296 del 27 dicembre 2006, il TFR della Società, per la parte maturata a decorrere dal 1° gennaio 2007, è da considerarsi sostanzialmente assimilabile ai "piano a contribuzione definita". In particolare, tali modificazioni hanno introdotto la possibilità di scelta da parte del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando: i nuovi flussi di TFR possono essere, in aziende con più di 50 dipendenti, indirizzati dal lavoratore a forme pensionistiche prescelte o trasferiti al Fondo di Tesoreria presso l'INPS.

Relativamente alla presentazione nel conto economico delle diverse componenti di costo relative al TFR, si è ritenuto di applicare la modalità di contabilizzazione consentita dallo IAS 19 che richiede il riconoscimento separato nel conto economico delle componenti di costo legate alla prestazione lavorativa (classificate nell'ambito del costo del lavoro) e gli oneri finanziari netti (classificati nell'ambito dell'area finanziaria), e l'iscrizione degli utili e perdite attuariali che derivano dalla misurazione in ogni esercizio della passività e attività tra i componenti di conto economico complessivo. L'utile o perdita derivante dall'effettuazione del calcolo attuariale dei piani a benefici definiti (TFR) è interamente iscritto nel conto economico complessivo.

5. Valutazioni discrezionali e stime contabili significative

La predisposizione del bilancio separato e delle relative Note esplicative in applicazione dei principi contabili internazionali (IAS/IFRS) richiede da parte degli Amministratori l'effettuazione di stime e assunzioni che, in talune circostanze, si fondano su dati storici e che possono avere effetto sui valori espressi in bilancio. Le assunzioni derivanti alla base delle stime sono riviste periodicamente e i relativi effetti sono riflessi a conto economico nell'esercizio in cui si manifestano.

Si riepilogano di seguito le principali assunzioni utilizzate nei processi di stima e le fonti di incertezza, per le quali potrebbero emergere in futuro rettifiche significative al valore contabile delle attività e passività. Relativamente alle valutazioni e stime effettuate in seguito alla pandemia di COVID-19 si rinvia a quanto descritto nella Relazione sulla Gestione.

Imposte differite attive

Le Imposte differite attive sono rilevate a fronte delle differenze temporanee deducibili fra i valori delle attività e delle passività espressi in bilancio rispetto al corrispondente valore fiscale e delle perdite fiscali riportabili, nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati utili futuri fiscalmente imponibili, a fronte dei quali tali perdite

potranno essere utilizzate. Una valutazione discrezionale è richiesta agli amministratori per determinare l'ammontare delle Imposte differite attive che possono essere contabilizzate che dipende dalla stima della probabile manifestazione temporale e dell'ammontare dei futuri utili fiscalmente imponibili.

Fondo svalutazione crediti

Il fondo svalutazione crediti riflette la stima delle perdite attese sui crediti commerciali iscritti a bilancio e non coperti da eventuale assicurazione crediti, al fine di ricondurre il valore dei crediti al loro presumibile valore di realizzo. La Società applica l'approccio semplificato e registra le perdite attese su tutti i crediti commerciali in base alla durata residua, definendo un criterio per lo stanziamento basato sull'esperienza storica della Società relativamente alle perdite su crediti, rettificato anche per tener conto di fattori previsionali specifici riferiti ai creditori ed all'ambiente economico. L'ammontare delle perdite attese è sensibile ai cambiamenti delle circostanze e delle condizioni economiche previste.

Riduzioni durevoli di valore di attività non finanziarie

La Società verifica, ad ogni data di bilancio, se ci sono indicatori di riduzioni durevoli di valore per tutte le attività non finanziarie. Nel caso in cui si evidenzi una perdita di valore, il valore contabile è allineato al relativo valore recuperabile. L'avviamento e le altre attività immateriali a vita utile indefinita sono sottoposti annualmente a verifica per identificare eventuali riduzioni di valore. Il valore recuperabile delle attività non correnti è normalmente determinato con riferimento al valore d'uso, sulla base del valore attuale dei flussi finanziari attesi dall'uso continuativo dell'attività. La verifica comporta quindi anche la scelta di un tasso di attualizzazione adeguato al calcolo del valore attuale dei flussi attesi.

Periodo di ammortamento delle immobilizzazioni materiali e immateriali

Gli ammortamenti dei beni a vita utile definita delle immobilizzazioni materiali, del diritto d'uso, delle immobilizzazioni immateriali richiedono una valutazione discrezionale da parte degli amministratori, che a ogni data di bilancio viene rivista al fine di verificare che gli importi iscritti siano rappresentativi della miglior stima dei costi che eventualmente saranno affrontati dalla Società e, nel caso in cui si rilevino variazioni significative, gli importi vengono rivisti ed aggiornati.

Accantonamenti a fondi rischi e oneri

Gli Amministratori effettuano stime per le svalutazioni di magazzino e per altri rischi e oneri. In particolare, a fronte di contenziosi di varia natura che vedono la Società coinvolta in veste di parte passiva, gli Amministratori hanno fatto ricorso a stime ed assunzioni nel determinare il grado di probabilità di insorgenza di una effettiva passività in capo alla Società e, nel caso in cui il rischio sia stato valutato come probabile, nel determinare l'importo da accantonare a fronte dei rischi identificati.

Benefici per i dipendenti

Il valore di iscrizione in bilancio dei piani a benefici definiti è determinato utilizzando valutazioni attuariali, che richiedono l'elaborazione di ipotesi circa i tassi di sconto, il tasso atteso di rendimento degli impieghi, i futuri incrementi salariali, i tassi di mortalità ed il futuro incremento delle pensioni. La Società ritiene ragionevoli i tassi

stimati dagli attuari per le valutazioni alla data di chiusura dell'esercizio, ma non si esclude che futuri significativi cambiamenti nei tassi possano comportare effetti significativi sulla passività iscritta a bilancio.

Stime in seguito all'applicazione dell'IFRS 16

In seguito all'applicazione dell'IFRS16, sono state effettuate stime contabili significative in relazione a:

  • identificazione della durata dei contratti di affitto, con particolare riferimento alla valutazione degli effetti delle opzioni di rinnovo al termine del periodo non cancellabile;
  • definizione del tasso di sconto, per tutti i contratti per i quali non è presente un tasso di interesse implicito.

6. Composizione delle principali voci della Situazione patrimoniale e finanziaria e del Conto Economico

6.1 Attività non correnti

6.1.1 Avviamento

L'avviamento è costituito dal goodwill acquisito a seguito della fusione che ha interessato Masi Agricola S.p.A. (CGU) nel 2006, ed è pari ad Euro migliaia 13.510.

La CGU è stata identificata come sopra detto. Per determinarne il valore d'uso si è calcolato il valore attuale dei flussi finanziari futuri, stimati applicando un tasso di attualizzazione che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività, e tassi di crescita terminali in linea con il livello di inflazione. Il valore d'uso è stato calcolato attualizzando i flussi di risultato attesi previsti dal 2021 al 2023, calcolando il Valore terminale sulla base dell'ultimo flusso di previsione analitica (attualizzato con rendita perpetua al tasso WACC). I flussi così determinati sono stati attualizzati ad un tasso di sconto, definito come il costo medio del capitale al lordo delle imposte (WACC) che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del debito e il costo del capitale (rendimento di mercato).

Il WACC, al netto delle imposte, ammonta a 6,96%.

Dal test di impairment effettuato non è emersa la necessità di effettuare alcuna svalutazione.

È stata inoltre effettuata un'analisi di sensitività dei risultati per la CGU in esame in base alla quale il valore d'uso rimane ampliamente superiore al capitale investito nella stessa.

6.1.2 Immobilizzazioni immateriali

Confluiscono nella voce i beni esposti nel seguente dettaglio:

Altre immobilizzazioni immateriali 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
Diritti di brevetto industriale e di utilizzo di opere dell'ingegno 63.863 96.151 (32.288)
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 161.620 182.812 (21.192)
immobilizzazioni immat. In corso 321.692 160.650 161.042
Totale 547.175 439.613 107.562

Nella tabella seguente sono riportate le variazioni intervenute nell'esercizio.

Diritti di brevetto
industr. e d'utilizzo
opere ingegno
Concessioni,
licenze, marchi e
diritti simili
Immob. in
corso
Totale
816.772 450.149 160.650 1.427.570
9.880 14.990 161.042 185.912
0 0 0 0
826.652 465.139 321.692 1.613.482
(720.621) (267.337) 0 (987.958)
(42.168) (36.182) 0 (78.349)
0 0 0 0
(762.788) (303.518) 0 (1.066.307)
63.863 161.620 321.692 547.175

Le principali variazioni registrate nel periodo riguardano:

  • Concessioni, licenze, marchi e diritti simili, per il rinnovo dei marchi;
  • Immobilizzazioni in corso, relativamente al nuovo ERP (parte software, hardware e consulenza tecnica e strategica) la cui implementazione non è ancora conclusa al 31 dicembre 2020.

Si segnala che non si è reso necessario eseguire svalutazioni o ripristini di valore nel corso dell'anno.

6.1.3 Immobilizzazioni materiali

Confluiscono nella voce i beni esposti nel seguente dettaglio:

Attività materiali 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
Terreni e Fabbricati 33.282.759 31.471.748 1.811.012
Impianti e macchinari 3.687.784 2.229.441 1.458.344
Attrezzature industriali e commerciali 2.744.343 3.012.530 (268.187)
Altri beni 519.044 578.293 (59.249)
Immobilizzazioni in corso 6.402.183 7.719.884 (1.317.701)
Totale 46.636.116 45.011.896 1.624.219

Nella tabella seguente sono riportate le variazioni intervenute nell'esercizio.

Terreni e
Fabbricati
Impianti e
macchin.
Attrezz.
Industr. e
commerc.
Altri beni Immob. in
corso
Totale
Costo storico a inizio
periodo
40.059.120 11.048.981 9.022.414 2.750.704 7.719.884 70.601.102
Incrementi periodo 67.105 198.821 193.366 90.518 3.191.833 3.741.643
Riclassifiche 2.527.323 1.968.051 0 0 (4.495.374) 0
Decrementi periodo (99.816) (410.894) (623.688) (5.512) (14.160) (1.154.070)
Costo storico a fine
periodo
42.553.732 12.804.959 8.592.092 2.835.710 6.402.183 73.188.676
Fondo Ammortamento a
inizio periodo
(8.587.372) (8.819.540) (6.009.884) (2.172.411) 0 (25.589.207)
Incrementi periodo (783.015) (701.201) (460.823) (149.145) 0 (2.094.183)
Decrementi periodo 99.414 403.567 622.958 4.891 0 1.130.829
Fondo Ammortamento a
fine periodo
(9.270.973) (9.117.174) (5.847.749) (2.316.665) 0 (26.552.561)
Valore netto contabile a
fine periodo
33.282.759 3.687.784 2.744.343 519.044 6.402.183 46.636.116

Si riportano di seguito le principali variazioni intervenute:

Le riclassifiche nelle voci Terreni e Fabbricati e Impianti e Macchinari, e Immobilizzazioni in corso, sono legate principalmente a (i) la conclusione della prima parte dei lavori del complesso edilizio di ampliamento e rinnovamento della Cantina Storica Boscaini a Valgatara, con un investimento di circa euro 1.956 migliaia sulla parte del fabbricato ed euro 1.021 migliaia sugli impianti enologici di vinificazione e pigiatura e altri impianti; (ii) la nuova linea di confezionamento "Bag-in-Box" e il rifacimento della relativa porzione di fabbricato che la ospita; (iii) il nuovo piano interrato adibito a magazzino presso Masi Tenuta Canova con relativi impianti tecnologici per complessivi euro 373 migliaia (iv) un nuovo capannone e relativo impianto di appassimento delle uve presso Negrar per complessivi euro 329 migliaia;

  • Attrezzature industriali e commerciali, relativamente agli investimenti in attrezzatura specifica relativa all'appassimento
  • Altri beni materiali, principalmente per gli investimenti in macchine d'ufficio elettroniche (notebook e sistemi di videoconferenza);
  • Immobilizzazioni in corso, oltre ai decrementi sopra citati, si rimanda alla Relazione sulla Gestione per una più approfondita descrizione dei progetti di ampliamento ed innovazione intrapresi dalla Società.

Oltre all'effetto dell'ammortamento, i decrementi principali dell'esercizio si sono registrati fra gli impianti e macchinari enologici e di vinificazione a seguito di vendite e di rottamazioni.

Il fondo ammortamento è aumentato in seguito agli ammortamenti dell'esercizio, compensati dai decrementi per le dismissioni/cessioni appena citate.

Ai sensi dell'articolo 10 legge n. 72/1983 si elencano le seguenti immobilizzazioni materiali iscritte nel bilancio al 31 dicembre 2020 sulle quali sono state effettuate rivalutazioni monetarie e deroghe ai criteri di valutazione civilistica.

Le immobilizzazioni materiali sono state rivalutate in base a leggi (speciali, generali di settore) e non si è proceduto a rivalutazioni discrezionali o volontarie.

Rivalutazioni immobilizzazioni materiali Costo storico
31 dic 2020
Fondo amm.to
31 dic 2020
Saldo
31 dic 2020
Terreni e Fabbricati - 2006 8.279.000 (1.203.300) 7.075.700
Terreni e Fabbricati - 2008 8.220.330 0 8.220.330
Attrezzature industriali e commerciali - 2006 2.234.764 (2.234.764) 0
Totale 18.734.094 (3.438.064) 15.296.030

La rivalutazione del 2006 si riferisce alla fusione Masi mentre quella del 2008 alla Società Canova S.r.l., successivamente incorporata in Masi nel 2015.

6.1.4 Attività agricole e biologiche

Le Attività agricole e biologiche sono composte e movimentate come esposto nelle tabelle che seguono:

Attività agricole e biologiche 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
Impianti di vigneto 1.168.039 1.212.561 (44.522)
Totale 1.168.039 1.212.561 (44.522)

Nella tabella seguente sono riportate le variazioni intervenute nell'esercizio, relative agli investimenti nei nuovi impianti effettuati in Toscana e all'effetto dell'ammortamento.

Impianti di vigneto Totale
Costo storico a inizio periodo 3.191.238 3.191.238
Incrementi periodo 100.262 100.262
Decrementi periodo (489) (489)
Costo storico a fine periodo 3.291.011 3.291.011
Fondo Ammortamento a inizio periodo (1.978.677) (1.978.677)
Incrementi periodo (144.295) (144.295)
Decrementi periodo 0 0
Fondo Ammortamento a fine periodo (2.122.973) (2.122.973)
Valore netto contabile a fine periodo 1.168.039 1.168.039

6.1.5 Attività per diritti d'uso

Si riporta di seguito il dettaglio delle attività per diritti d'uso delle immobilizzazioni materiali in locazione, riconosciuti per la prima volta in bilancio dal 1° gennaio 2019 (data di prima applicazione del principio contabile IFRS 16).

Attività per diritti d'uso 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
Terreni e Fabbricati 1.518.207 1.648.773 (130.566)
Impianti e macchinari 117.319 821 116.498
Attrezzature industriali e commerciali 33.902 59.138 (25.236)
Altri beni 422.683 336.585 86.098
Totale 2.092.111 2.045.316 46.795

6.1.6 Partecipazioni

La voce Partecipazioni è dettagliata come segue:

Partecipazioni 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
Imprese controllate 20.376.007 19.201.516 1.174.491
Altre imprese partecipate 48.501 520.438 (471.937)
Altre imprese 41.789 53.789 (12.000)
Totale 20.466.297 19.775.743 690.555

Nei paragrafi che seguono se ne riportano la movimentazione e le informazioni prescritte dall'art. 2427, n.5 C.C..

Partecipazioni in imprese controllate

Partecipazioni in imprese controllate 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
Masi Wine Experience S.r.l. 764.314 764.314 0
Cantina Conti Bossi Fedrigotti S.r.l. 12.000 12.000 0
Possessioni Di Serego Alighieri S.r.l. 114.941 114.941 0
Società Agricola Strà del Milione S.r.l. 5.357.001 4.182.509 1.174.491
Masi Tupungato Vigneti La Arboleda SA 6.360.376 6.360.376 0
Canevel Spumanti S.p.A. 1.683.376 1.683.376 0
Le Vigne di Canevel Soc.Agr. a r.l. 5.314.000 5.314.000 0
Masi Wine Bar Munich GmbH 770.000 770.000 0
Totale 20.376.007 19.201.516 1.174.491

Il valore delle partecipazioni in imprese controllate iscritto in bilancio è esposto al netto di una svalutazione pari ad euro 200 migliaia relativa alla società Masi Wine Experience S.r.l.: si è provveduto infatti nel corso dell'esercizio 2020 a

versare euro 200 migliaia al fine di ripianare la perdita maturata dalla controllata nel corso del 2019 e successivamente a svalutare il medesimo importo.

I movimenti nella partecipazione in Società Agricola Strà del Milione S.r.l. invece, sono legati alla rinuncia al credito commerciale nei confronti della stessa, portati ad incremento del valore della partecipazione.

Città o
Quota
Quota
Valore a
Capitale
Utile
Patrimonio
Società controllata
Stato
posseduta
posseduta
bilancio
Sociale
(Perdita)
netto
Estero
%
in Euro
31 dic 2020
Masi Wine Experience
Verona
30.000
(490.459)
(173.312)
100%
(173.312)
764.314
S.r.l.
Cantina
Conti
Bossi
Rovereto
12.000
50.150
407.546
100%
407.546
12.000
Fedrigotti S.r.l.
(TN)
Possessioni
Di
Serego
Verona
100.000
66.560
331.425
60%
198.855
114.941
Alighieri S.r.l.
Società Agricola Strà del
Verona
10.000
(18.073)
7.183.428
95%
6.824.257
5.357.001
Milione S.r.l.
Masi Tupungato Vigneti
Argentina
1.627.796
(197.381)
3.120.340
99%
3.089.137
6.360.376
La Arboleda SA
Canevel Spumanti S.p.A.
Treviso
780.000
(33.799)
1.021.977
60%
613.186
1.683.376
Le
Vigne
di
Canevel
Treviso
25.000
(43.128)
1.379.942
60%
827.965
5.314.000
Soc.Agr. a r.l.
Masi Wine Bar Munich
Monaco
100.000
86.908
988.245
70%
691.771
770.000
GmbH
20.376.007
Totale

I dati sopra riportati sono relativi ai bilanci chiusi al 31 dicembre 2020.

Per le seguenti partecipazioni in imprese controllate, valutate al costo di acquisto, che hanno un valore di iscrizione in bilancio in certi casi superiore alla corrispondente frazione di patrimonio netto risultante dall'ultimo bilancio della partecipata si rileva:

  • per la società Masi Tupungato Vigneti La Arboleda S.A. la differenza è motivata dal fatto che l'elevato livello di inflazione presente nel Paese deprime i valori di bilancio tradotti in Euro (il cambio Euro/Pesos è di 20 volte superiore rispetto a quello di 10 anni fa, generando una drastica riduzione dei valori economici, patrimoniali e finanziari della società argentina, espressi in euro). La nostra controllata Argentina vive una fase meno brillante che in passato, per due ragioni essenziali: il Covid e il fatto di trovarsi in un contesto socio-economico estremamente complicato. Al netto di questo, i prodotti Masi Tupungato continuano a riscuotere apprezzamenti. Va detto che la sostenibilità, intesa come chiave di lettura pregnante del progetto Masi Tupungato, sicuramente costituirà nel prossimo futuro un elemento premiale, di cui finora abbiamo approfittato relativamente: ma l'essenzialità dell'elemento-sostenibilità presso il consumatore finale è caratteristica molto recente e in rapidissima espansione a livello internazionale. E non solo presso i Millennials o la Z Generation, e non solo presso gli organic addicted: sempre più verso la generalità dei consumatori a ogni livello della piramide-prezzo. La Società non ritiene che quanto descritto rappresenti una perdita durevole di valore, anche alla luce del valore corrente dei terreni vitati in Argentina, i quali supportano il valore iscritto della partecipazione. I cambi di conversione utilizzati per la società Masi Tupungato Vigneti La Arboleda sono sia a livello patrimoniale che economico il puntuale cambio al 31 dicembre 2020;
  • la società Masi Wine Experience è da considerarsi ancora in fase di start up: lo sviluppo dell'attività di vino e cucina, foresteria e rivendite ha richiesto investimenti rilevanti in questi primi esercizi che gli amministratori prevedono saranno ripagati nel prossimo futuro, come supportato dai business plan

redatti dagli stessi. Non solo gli investimenti strutturali impattano il bilancio, ma anche quelli di carattere operativo: la scelta infatti di privilegiare la qualità del servizio (ispirato al concept Masi Wine Experience, descritto in relazione sulla gestione dagli amministratori) comporta una certa incidenza dei costi operativi sul fatturato, che potrà essere mitigata in termini di assorbimento nell'arco del prossimo triennio.

2020 La pandemia da Covid-19 ha solo temporaneamente interrotto questo percorso e Masi Wine Experience continua ad essere una controllata strategica con previsione di miglioramento dei risultati e raggiungimento dei target prospettici soltanto shiftati in avanti rispetto a quanto si poteva prevedere un anno fa.

  • per le società del "gruppo Canevel" la differenza è motivata dal valore dei terreni agricoli e degli impianti di vigneto di cui le società sono proprietarie;
  • per la società Masi Wine Bar Munich GmbH, la stessa è stata costituita nel corso del 2019 e risulta ancora in fase di start up a causa dei provvedimenti di lockdown intrapresi dal governo tedesco; la controllante ha già deliberato di garantire adeguato supporto finanziario nel corso del prossimo esercizio.
Altre imprese partecipate 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
Premium Wine Selection Srl 27.000 27.000 0
Pian di Rota Srl in liquidazione 21.500 21.500 0
Venezianische Weinbar AG 1 471.938 (471.937)
Totale 48.501 520.438 (471.937)

Partecipazioni in altre imprese partecipate

Altre
imprese
partecipate
Città o
Stato
Estero
Capitale
Sociale
Utile
(Perdita)
Patrimonio
netto
Quota
posseduta
%
Quota
posseduta
in Euro
Valore a bilancio
31 dic 2020
Premium
Wine
Selection Srl
Verona 90.000 335.182 1.631.364 30% 489.409 27.000
Pian di Rota Srl in
liquidazione
Montalcino
(SI)
126.662 (12.739) 113.922 20% 22.784 21.500
Venezianische
Weinbar AG
Svizzera 92.132 (140.493) (1.270.880) 30% (381.264) 1
Totale 48.501

Si precisa che i valori sono stati desunti dagli ultimi bilanci disponibili, ovvero il bilancio chiuso al 31 dicembre 2018 per Pian di Rota Srl in liquidazione e i bilanci al 31 dicembre 2019 per le altre.

Relativamente a Venezianische Weinbar AG i cambi di conversione utilizzati sono a livello patrimoniale il cambio puntuale al 31/12/2019, mentre a livello economico il cambio medio annuale 2019. Il valore della partecipazione è stato interamente svalutato in ragione del patrimonio netto negativo della partecipata e dell'andamento del business non più soddisfacente e particolarmente penalizzato dalla pandemia da Covid-19.

Si segnala infine che nessuna partecipazione immobilizzata ha subito cambi di destinazione e su nessuna esistono restrizioni alla disponibilità da parte della società partecipante, né esistono diritti d'opzione o altri privilegi. Nessuna società partecipata ha deliberato nel corso dell'esercizio aumenti di capitale a pagamento o gratuito. Nessuna operazione significativa è stata realizzata con società partecipate.

Partecipazioni in altre imprese

La voce ammonta ad Euro 41.789, in diminuzione di Euro 12.000 conseguentemente alla svalutazione della partecipazione nella società Orvit a R.l. in liquidazione.

6.1.7 Altre attività finanziarie non correnti

Comprendono le seguenti voci:

Altre attività finanziarie non correnti 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
verso altre imprese partecipate 42.001 459.534 (417.533)
verso altri 13.709 14.954 (1.245)
Totale 55.710 474.488 (418.778)

Le Altre attività finanziarie non correnti verso altre imprese partecipate sono diminuite rispetto all'esercizio precedente per la svalutazione del credito finanziario nei confronti della Venezianische Weinbar AG. Il saldo residuo al 31 dicembre 2020 è relativo al credito vantato verso K+ Srl, mentre le attività finanziarie non

6.1.8 Rimanenze di magazzino non correnti

correnti verso altri si riferiscono a depositi cauzionali.

Rimanenze di magazzino non correnti 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 20.628.535 24.766.041 (4.137.506)
Totale 20.628.535 24.766.041 (4.137.506)

La voce è composta dalle rimanenze di vino sfuso e imbottigliato in invecchiamento e semilavorati, classificate come non correnti in ragione delle proiezioni dei tempi di immissione sul mercato sviluppate dalla Società. L'incremento rispetto all'esercizio precedente è legato principalmente alle variazioni di prezzo di vino sfuso in invecchiamento.

6.1.9 Altre attività non correnti

La voce è composta da crediti di natura non finanziaria scadenti oltre l'esercizio, ed è dettagliata come segue:

Altre attività non correnti 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
vCrediti verso imprese controllate 316.746 816.161 (499.415)
Crediti verso altre imprese partecipate 177.500 172.250 5.250
Totale 494.246 988.411 (494.165)

I Crediti verso imprese controllate sono diminuiti a seguito della rinuncia al credito verso la controllata Società Agricola Strà del Milione S.r.l.. I Crediti verso altre imprese partecipate sono relativi ai crediti per utili deliberati dalla società partecipata Premium Wine Selection Srl.

6.1.10 Attività per imposte anticipate

La voce ammonta ad Euro 339.841 (Euro 274.784 al 31 dicembre 2019) e accoglie gli stanziamenti per imposte anticipate relative a differenze temporanee deducibili, per una descrizione delle quali si rinvia al relativo paragrafo 6.7.10 Imposte sul reddito.

6.2 Attività correnti

6.2.1 Rimanenze di magazzino

La voce è composta come segue:

Rimanenze di magazzino 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
Materie prime, sussidiarie e di consumo 2.033.945 1.645.241 388.704
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 12.445.349 9.052.884 3.392.465
Prodotti finiti e merci 9.619.881 9.697.357 (77.475)
Acconti 331.609 757.566 (425.957)
Totale 24.430.785 21.153.048 3.277.737

La voce include:

I prodotti enologici, i componenti per la realizzazione delle bottiglie (vetro, etichette, tappi, capsule) e gli imballi;

  • Il vino sfuso semilavorato e imbottigliato;
  • Vino confezionato;
  • Acconti corrisposti ai conferenti.

6.2.2 Crediti commerciali

Si riporta di seguito la composizione della voce.

Crediti commerciali 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
verso clienti terzi 10.487.586 13.586.671 (3.099.085)
crediti lordi 11.133.426 14.203.682 (3.070.256)
fondo svalutazione crediti (645.840) (617.011) (28.829)
verso imprese controllate 2.225.933 2.401.989 (176.057)
verso altre imprese partecipate 793.402 812.240 (18.838)
Totale 13.506.920 16.800.901 (3.293.980)

I crediti commerciali non maturano interessi.

L'adeguamento al presumibile valore di realizzo è stato ottenuto mediante apposito fondo svalutazione crediti, ritenuto adeguato alla necessità di copertura del rischio.

Il fondo nel corso dell'esercizio ha subito le seguenti movimentazioni.

Fondo svalutazione crediti 31 dic 2020 31 dic 2019
Fondo a inizio periodo (617.011) (562.181)

Fondo a fine periodo (645.840) (617.011)
Rilasci 0 0
Utilizzi 37.065 23.687
Accantonamenti (65.894) (78.517)

Nella tabella che segue viene esposta la suddivisione dei crediti commerciali per area geografica al 31 dicembre 2020.

Crediti commerciali Lordi - Suddivisione per area geografica Italia Area Cee Extracee 31 dic 2020
verso clienti terzi - lordi 2.742.932 3.116.836 5.273.657 11.133.426
verso imprese controllate 2.225.933 0 0 2.225.933
verso altre imprese partecipate 70.000 723.402 0 793.402
Totale crediti commerciali lordi 5.038.865 3.840.238 5.273.657 14.152.760
Fondo svalutazione crediti (645.840)
Totale 13.506.920

6.2.3 Crediti tributari

I Crediti Tributari sono così dettagliati:

Crediti tributari 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
Erario IRES 1.600.556 99.243 1.501.314
Erario IRAP 118.474 0 118.474
Erario IVA 883.875 1.310.436 (426.561)
Totale 2.602.906 1.409.679 1.193.227

L'incremento rispetto all'esercizio precedente si riferisce principalmente ai minori debiti per imposte correnti rilevati.

6.2.4 Altre attività correnti

La voce è composta come segue:

Altre attività correnti 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
Crediti verso altri 150.693 139.293 11.400
Ratei attivi 11.197 284.924 (273.727)
Risconti attivi 657.153 1.559.030 (901.877)
Totale 819.043 1.983.247 (1.164.203)

Fra i Crediti verso altri sono contabilizzati Anticipi a fornitori, crediti per rimborsi assicurativi da ricevere, crediti verso Enasarco e altri crediti verso l'Erario.

Relativamente ai Risconti attivi si segnala che, al 31 dicembre 2020, per Euro 49 migliaia sono relativi a risconti di durata superiore a 5 anni.

6.2.5 Altre attività finanziarie correnti

Altre attività finanziarie correnti 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
Strumenti finanziari derivati 0 19.768 (19.768)
Totale 0 19.768 (19.768)

Le attività finanziarie in essere al 31 dicembre 2019 erano riferite alla valutazione al mark to market, comunicato dalle banche di riferimento, dei contratti derivati di copertura su cambi aperti a tale data, chiusi nel quarto trimestre 2020.

6.2.6 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Il saldo rappresenta le disponibilità liquide e l'esistenza di numerario e di valori alla data di chiusura dell'esercizio, e sono dettagliate come segue:

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
Depositi bancari e postali 17.003.291 3.859.074 13.144.217
Denaro e valori in cassa 4.750 6.141 (1.391)
Totale 17.008.041 3.865.214 13.142.826

Per un'analisi delle variazioni intervenute si rimanda a quanto evidenziato in Relazione sulla Gestione relativamente alla posizione finanziaria netta.

6.3 Patrimonio netto

Il patrimonio netto della Società è costituito come segue:

Patrimonio netto 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
Capitale sociale 43.082.549 43.082.549 0
Riserva legale 4.867.905 4.609.937 257.968
Altre riserve 61.522.566 61.615.269 (92.702)
Utili/(Perdita) a nuovo 14.990.662 10.359.909 4.630.753
Risultato d'esercizio 1.064.933 5.159.352 (4.094.419)
Totale 125.528.615 124.827.015 701.600

Il capitale sociale al 31 dicembre 2020 è costituito da n. 32.151.156 azioni ordinarie (art. 2427, primo comma, nn. 17 e 18, C.C.). Per maggiori informazioni sulle variazioni si rinvia al Prospetto delle variazioni di patrimonio netto.

Nella tabella che segue viene esposto il dettaglio delle Altre riserve:

Altre riserve 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
Riserva da sovrapprezzo delle azioni 21.992.064 21.992.064 0

Masi Agricola S.p.A. – Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020

tutti gli importi sono espressi in unità di Euro

61.522.566
61.615.269
(92.702)
Totale
424.757
424.757
0
Riserva sospensione utili Cà de Loi
(236.949)
(180.033)
(56.917)
Riserva per operazioni di copertura di flussi finanziari attesi
16.651
0
16.651
Riserva per utili su cambi
(55.824)
(47.508)
(8.315)
Riserva attuariale
6.773.695
6.773.695
0
Riserva per cambio principi contabili - FTA
31.074.481
32.545.181
(1.470.700)
Riserva straordinaria o facoltativa
107.112
107.112
0
Riserve di rivalutazione
1.426.579
0
1.426.579
Riserva di riallineamento ex art. 110 DL 104/2020

La riserva da sovrapprezzo azioni è stata generata dall'operazione di quotazione, avvenuta nel 2015.

La riserva di FTA accoglie tutte le differenze derivanti dalla transizione ai principi contabili internazionali (data FTA 1° gennaio 2016), per una disamina della quale si rinvia al bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2017.

La riserva attuariale è generata dagli utili/(perdite) attuariali derivanti dalla valutazione ai sensi dello IAS 19 dei piani a benefici definiti.

Come disciplinato dall'art. 110 del D.L. 104 del 2020, la Società ha optato per il riallineamento della differenza fra il (minore) valore fiscale ed i (maggiori) valori contabili dei fabbricati che erano stati precedentemente oggetto di rivalutazione civilistica nel 2006.

Il riallineamento è stato reso possibile dal versamento di un'imposta sostitutiva pari al 3%, da versare in tre rate annuali a partire dl 2021. Il valore riallineato è pari ad euro 1.470.700, mentre l'imposta sostitutiva è pari a euro 44.121. Come previsto dalla succitata legge, a vincolare una riserva straordinaria come Riserva di riallineamento ex art. 110 D.L. 104 del 2020 (riserva in sospensione d'imposta).

Ai sensi dell'art. 2427, primo comma, n. 7-bis, C.C., si fornisce di seguito il prospetto riportante le poste di patrimonio netto distinte secondo l'origine, la possibilità di utilizzazione, la distribuibilità e l'avvenuta utilizzazione nei tre esercizi precedenti.

Natura / Descrizione Importo Origine / natura /
note
Possibilità
utilizzo
Quota
disponibile (*)
Utilizzo nei
3 es. prec.
Capitale sociale 43.082.549 Apporto dei soci B 0 0
Riserva legale 4.867.905 Utili B 4.867.905 0
Riserva da sovrapprezzo delle
azioni
21.992.064 Apporto dei soci A, B 21.992.064 0
Riserva di riallineamento ex art.
110 DL 104/2020
1.426.579 Altra natura A, B 0 0
Riserve di rivalutazione 107.112 Altra natura A, B 107.112 0
Riserva straordinaria o facoltativa 31.074.481 Utili A, B, C, D 31.074.481 0
Riserva sospensione utili Cà de Loi 424.757 Altra natura A, B 424.757 0
Riserva per cambio principi
contabili FTA
6.773.695 D.lgs. 38/05
art.7, c.7
- 0 0
Riserva attuariale (55.824) (1) - 0 0
Riserva per utili su cambi 16.651 - 0 0
Riserva per operazioni di copertura
di flussi finanziari attesi
(236.949) (2) - 0 0
Utili/(Perdita) a nuovo 14.990.662 Utili A, B, C, D 14.990.662 0
Totale 124.463.681
Risultato d'esercizio 1.064.933
Totale Patrimonio netto 125.528.615

Legenda:

A: per aumento di capitale

B: per copertura perdite

C: per distribuzione soci

D: per altri vincoli statutari

(1) Riserva per utili/perdite da attualizzazione su piani a benefici definiti secondo quanto richiesto dallo IAS 19.

(2) Riserva per adeguamento al fair value degli strumenti derivati di copertura e dei relativi sottostanti, formata dagli utili/perdite non realizzate al netto dei relativi effetti fiscali.

6.4 Passività non correnti

6.4.1 Passività finanziarie non correnti

La composizione delle Passività finanziarie non correnti è la seguente:

Passività Finanziarie non correnti 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
verso banche 20.534.789 11.906.150 8.628.639
per diritti d'uso 1.752.258 1.768.287 (16.029)
Totale 22.287.047 13.674.437 8.612.610

Le passività finanziarie non correnti per diritti d'uso si sono originate a seguito della applicazione dell'IFRS 16 – Leases.

Si riporta di seguito la situazione complessiva dei debiti per finanziamenti della Società nei confronti delle banche e di altri finanziatori al 31 dicembre 2020, per un totale di Euro 24.156.150, di cui 20.534.789 scadenti oltre l'esercizio:

Istituto finanziario Mutuo
Erogato
31 dic 2020 Durata
residua
1 anno
Durata
residua
1/5 anni
Oltre
5 anni
Unicredit 2017 -1 7.000.000 4.869.565 608.696 2.434.783 1.826.087
Unicredit 2020 -1 6.250.000 6.250.000 293.179 4.750.578 1.205.701
Intesa San Paolo 2020 – 1 2.850.000 2.850.000 570.000 2.280.000 0
Intesa San Paolo 2020 - 2 (*) 2.150.000 2.150.000 430.000 1.720.000 0
Banco BPM 3.000.000 3.000.000 742.150 2.257.850 0
Credem 3.000.000 3.000.000 658.648 2.341.352 0
MPS Banca Verde 4.650.000 1.987.089 269.192 1.206.476 511.421
Ministero Sviluppo Economico 484.238 49.496 49.496 0 0
Totale 24.156.150 3.621.361 12.982.611 7.552.178

(*) regime agevolato di cui al D.P.R. 29 settembre 1973, N. 601

Di seguito la situazione dell'anno precedente:

Istituto finanziario Mutuo
Erogato
31 dic 2019 Durata
residua
1 anno
Durata
residua
1/5 anni
Oltre
5 anni
Unicredit 2017 -1 7.000.000 5.478.261 608.696 2.434.783 2.434.783
Unicredit 2017 -2 5.000.000 5.000.000 0 5.000.000 0
MPS Banca Verde 4.650.000 2.244.439 257.349 1.153.400 833.690
Ministero Sviluppo Economico 484.238 98.750 49.254 49.496 0
Totale 12.821.450 915.300 8.637.678 3.268.472

Sui mutui sopra riportati, a garanzia, sono state iscritte ipoteche sugli immobili di proprietà della società, come da prospetto seguente:

Iscrizione
ipoteca
Istituto di Credito Note Importo
Ipoteca
Iscrizione Ipoteca
04/10/2002 MPS - Banca Verde S.p.A. Rimborso in 20 anni dal 27/03/07 9.300.000 Imm. Prov. GR
16/05/2017 Unicredit S.p.A. Rimborso in 11 anni dal 31/12/17 14.000.000 Imm. Prov. VR/GR
23.300.000

6.4.2 Passività nette per benefici ai dipendenti

Si riportano di seguito i movimenti delle passività nette per benefici ai dipendenti, rappresentate dalla passività relativa al Trattamento di Fine Rapporto determinata su base attuariale.

Descrizione 31 dic 2020 31 dic 2019
Fondo TFR a inizio periodo 651.344 607.243
Service Cost 0 0
Interest Cost 4.947 9.885
Benefits paid 0 (1.319)
Transfer in/out 0 0
Expected DBO a fine periodo 656.291 615.809
Actuarial (Gains)/Losses da esperienza (843) (4.594)
Actuarial (Gains)/Losses da hp demog. 0 (1.096)
Actuarial (Gains)/Losses da cambio hp fin. 11.784 41.224
Fondo TFR a fine periodo 667.232 651.344

La valutazione attuariale del "Fondo TFR" secondo lo IAS 19 è stata calcolata da un attuario indipendente, sulla base delle informazioni fornite dalla Società, in base alla metodologia dei "benefici maturati" mediante il criterio "Projected Unit Credit".

Le ipotesi demografiche sul collettivo dipendenti oggetto di valutazione assunte per il calcolo sono le seguenti:

  • per la stima del fenomeno della mortalità sono state utilizzate le tabelle di mortalità RG48 pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato per la stima degli oneri pensionistici della popolazione italiana;
  • per la stima del fenomeno dell'inabilità sono state utilizzate le tavole INPS, distinte per età e sesso;
  • per la stima dell'età del pensionamento si è supposto il raggiungimento rei requisiti previsti per l'Assicurazione Generale Obbligatoria;
  • la stima della probabilità di anticipazione del TFR e di turnover si è desunta dalle esperienze storiche della Società e dalle frequenze scaturenti dall'esperienza dell'attuario indipendente su un rilevante numero di aziende analoghe.

Le ipotesi economico-finanziarie utilizzate sono descritte nella tabella che segue:

Basi Tecniche-Economiche 2020 2019
Tasso annuo teorico di attualizzazione 0,340% 0,770%
Tasso annuo di inflazione 0,800% 1,200%
Tasso annuo di incremento TFR 2,100% 2,400%
Tasso annuo di incremento salariale 0,5% 0,5%

6.4.3 Passività per imposte differite

La voce ammonta ad Euro 55.315 (Euro 478.605 al 31 dicembre 2019) e accoglie gli stanziamenti per imposte differite relative a differenze temporanee, sulla base di aliquote medie attese in vigore nel momento in cui tali differenze temporanee si riverseranno (sulla base dell'aliquota effettiva dell'ultimo esercizio). Il decremento si riferisce principalmente al rilascio delle imposte differite a seguito del riallineamento già descritto in precedenza. Per una descrizione delle stesse si rimanda al paragrafo 6.7.10 Imposte sul reddito.

6.5 Passività correnti

6.5.1 Passività finanziarie correnti

La voce Passività finanziarie correnti è composta come segue:

Passività Finanziarie correnti 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
verso banche 3.621.361 915.299 2.706.061
per diritti d'uso 379.851 312.756 67.094
Totale 4.001.212 1.228.056 2.773.156

I saldi verso banche e per diritti d'uso rappresentano la quota scadente entro l'esercizio delle passività finanziarie esposte al precedente paragrafo 6.4.1, a cui si rimanda per l'analisi del dettaglio.

Per un'analisi delle variazioni intervenute si rimanda a quanto evidenziato in Relazione sulla Gestione relativamente alla posizione finanziaria netta.

6.5.2 Debiti commerciali

Debiti commerciali 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
verso fornitori terzi 7.421.897 8.118.610 (696.714)
verso imprese controllate 1.546.680 2.120.893 (574.213)
verso altre imprese partecipate 179.225 19.146 160.079
Totale 9.147.801 10.258.649 (1.110.848)

I debiti commerciali non sono onerosi e il loro valore iscritto in bilancio approssima il valore di mercato.

Si riporta di seguito la ripartizione dei saldi al 31 dicembre 2020 per area geografica.

Debiti commerciali - Suddivisione per area geografica Italia Area CEE Area Extra CEE Totale
verso fornitori terzi 6.187.361 407.059 827.476 7.421.897
verso imprese controllate 1.535.790 10.890 0 1.546.680
verso altre imprese partecipate 0 179.225 0 179.225
Totale 7.723.151 597.174 827.476 9.147.801

6.5.3 Altri debiti e passività correnti

La voce è composta e movimentata come da tabella che segue:

Altri debiti e passività correnti 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
Strumenti finanziari derivati passivi 311.776 331.583 (19.808)
Totale altre passività correnti - finanziarie 311.776 331.583 (19.808)
Acconti 74.173 631 73.542
Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale 703.642 553.556 150.086
Debiti verso imprese controllate 0 235.930 (235.930)
Altri debiti 1.115.395 990.929 124.467
Ratei passivi 11.378 10.600 778
Risconti passivi 89.600 0 89.600
Totale altri debiti correnti 1.994.188 1.791.645 202.544
Totale 2.305.964 2.123.228 182.736

Gli Strumenti finanziari derivati passivi si riferiscono alla valutazione al mark to market, comunicato dalle banche di riferimento, dei contratti derivati di copertura su cambi e su tassi di interesse aperti a fine esercizio.

La voce Debiti verso istituti previdenziali accoglie i debiti alla fine dell'esercizio nei confronti di INPS, ENASARCO, PREVINDAI e ALIFOND e corrisposti alle relative scadenze nel 2021.

Il saldo verso imprese controllate si è azzerato per i versamenti in conto capitale che erano ancora dovuti alla controllata Masi Wine Bar Munich, ultimati dalla Società in data 25 febbraio 2020.

La voce Altri debiti accoglie prevalentemente i debiti verso il collegio sindacale e verso gli amministratori per emolumenti e quelli verso il personale dipendente per ferie non godute, mensilità e premi maturati.

I Ratei e risconti passivi rappresentano le partite di collegamento dell'esercizio conteggiate col criterio della competenza temporale. I criteri adottati nella valutazione e nella conversione dei valori espressi in moneta estera per tali poste sono riportati nella prima parte della presente nota integrativa.

L'incremento dei Risconti passivi è relativo ai contributi in conto impianto anticipati da AVEPA nel 2020 per totali Euro 112.000 (di cui sospesi fra i risconti euro 89.600). Il contributo è stato ricevuto a fronte degli investimenti in acquisto di botti di legno, attrezzature specialistiche per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti vitivinicoli, ed è rilasciato a conto economico fra gli Altri ricavi e proventi, secondo la vita utile dei beni cui si riferisce. Per ulteriori dettagli sulle domande presentate ad Avepa si rimanda al successivo paragrafo 6.8 Legge per il mercato e la concorrenza.

6.5.4 Debiti tributari

La voce è così composta e movimentata:

Debiti tributari 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
Debiti verso l'Erario 268.104 478.896 (210.792)
Debiti IRES 44.121 0 44.121
Debiti IRAP 0 10.118 (10.118)
Altri debiti 60 66 (6)
Totale 312.285 489.080 (176.795)

6.6 Impegni e passività potenziali

La Società ha concesso le seguenti Fidejussioni a favore di altre imprese nelle quali la Società detiene una partecipazione:

  • Istituto del Vino di Qualità Grandi Marchi a r.l. Consortile, per Euro 2.432.820, in co-obbligo con gli altri soci;
  • Antica Bottega del Vino S.r.l., per Euro 110.000.

La Società ha concesso le seguenti Fidejussioni a favore di altre imprese:

  • AVEPA, per Euro 123.200.

Gli Impegni assunti dalla Società accolgono:

  • contratti per merce (vino) da ricevere per Euro 4.409.335;

  • anticipi a controllate Euro 275.000;

  • garanzie fidejussorie rilasciate da Compagnie Assicurative a favore di Uffici Doganali per la copertura delle accise relative alle esportazioni di vini nell'ambito della Comunità Europea per Euro 20.000, a favore di Comuni per Euro 174.481, e a favore dell'Amministrazione Finanziaria – Ufficio delle Entrate a copertura dei rimborsi IVA per Euro 3.925.603.

6.7 Conto Economico

Vengono di seguito illustrate le principali voci economiche che non hanno già avuto commento nell'esposizione relativa alla Situazione Patrimoniale e Finanziaria e nella Relazione sulla Gestione.

6.7.1 Margine industriale

Margine industriale lordo Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Ricavi 47.401.658 59.008.267 (11.606.608)
vendite prodotti 46.081.289 57.646.843 (11.565.554)
vendite accessori 1.320.370 1.289.257 31.112
lavorazioni 0 72.167 (72.167)
Costo di acquisto e produzione del venduto (20.889.129) (24.575.568) 3.686.439
Totale 26.512.529 34.432.698 (7.920.169)

Si rimanda a quanto esposto sulla Relazione sulla Gestione per i commenti sulla variazione della voce.

Di seguito si riporta la ripartizione dei ricavi dell'esercizio 2020 per area geografica:

Ricavi - Suddivisione per area geografica Italia Area Cee Extra Cee Totale
vendite prodotti 6.550.416 13.274.759 26.256.114 46.081.289
vendite accessori 1.219.620 34.163 66.586 1.320.370
Totale Ricavi 7.770.036 13.308.922 26.322.700 47.401.658

6.7.2 Costi per servizi

Si riporta di seguito il dettaglio dei Costi per servizi, la cui composizione e movimentazione è correlata a quanto esposto nella parte della Relazione sulla Gestione e all'andamento dei ricavi.

Costi per servizi Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Spese commerciali 9.646.739 10.647.231 (1.000.492)
Spese e consulenze legali e commerciali 2.288.423 2.547.792 (259.370)
Compensi agli amministratori 1.139.764 1.303.479 (163.715)
Spese di manutenzione e riparazione 748.925 921.782 (172.856)
Spese lavorazioni c/terzi e conduzione agraria 531.196 920.882 (389.686)
Spese di viaggio e trasferta 239.509 572.753 (333.243)
Utenze 403.376 427.127 (23.752)
Trasporti 229.112 286.046 (56.933)
Assicurazioni 156.200 201.627 (45.427)
Spese telefoniche 271.374 176.376 94.998
Canoni locazione 14.592 51.867 (37.276)
Spese di rappresentanza 30.203 40.475 (10.272)
Compensi a sindaci 38.418 38.418 0
Altri 671.997 720.074 (48.077)
Totale 16.409.829 18.855.930 (2.446.100)

6.7.3 Costi per il personale

La voce comprende l'intera spesa per il personale dipendente, ivi compresi i miglioramenti di merito, i passaggi di categoria, gli scatti di contingenza, il costo delle ferie non godute e gli accantonamenti di legge e contratti collettivi.

Costi per il personale Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Salari e stipendi 4.825.434 5.183.164 (357.730)
Oneri sociali 1.525.969 1.639.061 (113.092)
Oneri per programmi a benefici definiti 370.347 446.563 (76.216)
Altri costi 5.709 51.474 (45.766)
Totale 6.727.458 7.320.263 (592.804)

Per una più attenta analisi dei costi del personale si rimanda alla Relazione sulla Gestione.

Dati sull'occupazione

Si riporta di seguito il numero dei dipendenti puntuale al 31 dicembre 2020 e medio dell'anno, comparati con l'esercizio precedente:

Organico 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
Dirigenti 6 6 0
Quadri 6 5 1
Impiegati 61 63 (2)
Operai 21 20 1
Altri 0 0 0
Totale 94 94 0
Organico medio Esecizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Dirigenti 6 6 0
Quadri 6 5 1
Impiegati 61 62 (1)
Operai 21 21 (0)
Altri 1 1 0
Totale 95 95 0

6.7.4 Altri costi operativi

La composizione della voce è così costituita e movimentata:

Altri costi operativi Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Insussistenze passive 178.611 165.335 13.276
Imposte e tasse 90.922 91.025 (103)
Iva indeducibile 40.003 81.047 (41.044)
Note spese indeducibili 3.601 14.398 (10.797)
Erogazione liberali 55.888 12.300 43.588
Minusvalenze da alienazione beni 7.965 5.048 2.917

Totale 376.990 369.153 7.837

6.7.5 Altri ricavi e proventi

Gli Altri ricavi e proventi si riferiscono alle seguenti voci:

Altri ricavi e proventi Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Contributi in conto esercizio 645.746 1.309.509 (663.763)
OCM 491.955 1.084.530 (592.575)
a fondo perduto 120.268 189.448 (69.180)
Fotovoltaico 33.523 35.530 (2.007)
Altri ricavi 805.999 763.127 42.872
altri servizi 241.700 291.700 (50.000)
proventi immobiliari 169.864 228.221 (58.357)
OCM 241.532 124.338 117.194
plusvalenze da alienazione beni 45.313 33.152 12.161
altri ricavi 77.719 32.588 45.131
sopravvenienze attive 25.406 27.733 (2.327)
rimborsi assicurativi e penalità trasportatori 4.463 25.394 (20.931)
Totale 1.451.745 2.072.636 (620.891)

Si rimanda al successivo paragrafo 6.8 per maggiori informazioni sui contributi incassati da enti pubblici nell'anno.

6.7.6 Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti

La voce Ammortamenti è composta e movimentata da tabella sotto riportata.

Ammortamenti Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Ammortamenti immateriali 78.349 132.328 (53.979)
Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzo di opere
dell'ingegno
42.168 97.169 (55.002)
Altre 36.182 35.158 1.023
Ammortamenti materiali 2.094.183 1.979.756 114.428
Terreni e Fabbricati 783.015 735.765 47.250
Impianti e macchinario 701.201 638.913 62.288
Attrezzature industriali e commerciali 460.823 457.415 3.407
Altri beni 149.145 147.662 1.483
Ammortamenti attività agricole 144.295 144.212 83
Impianti di vigneti 144.295 144.212 83
Ammortamenti diritti d'uso 390.666 347.185 43.481
Diritti d'uso relativi a beni in locazione 390.666 347.185 43.481
Totale 2.707.494 2.603.481 104.013

La variazione dell'esercizio è strettamente correlata a quanto esposto nelle note esplicative delle Attività non correnti ai paragrafi da 6.1.2 a 6.1.5. Si segnala che gli ammortamenti sono esposti per categoria.

La voce Svalutazioni e accantonamenti accoglie (i) gli accantonamenti contabilizzati nell'esercizio al fine di esporre i crediti dell'attivo circolante al loro presumibile valore di realizzo, pari ad Euro 65.894 (contro Euro 78.518 del

2019) - si rimanda al relativo paragrafo 6.2.2 per maggiori dettagli; (ii) la svalutazione di una delle partecipazioni in altre imprese, la Orvit a R.l. per Euro 7.500.

6.7.7 Proventi e oneri finanziari

Proventi e (oneri) finanziari Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Proventi finanziari 14.319 80.417 (66.099)
da crediti vs imprese controllate 0 41.610 (41.610)
da crediti vs altre imprese partecipate 0 12.689 (12.689)
proventi diversi da altri 14.319 6.351 7.967
rivalutazioni di strumenti finanziari derivati 0 19.768 (19.768)
Oneri finanziari (315.949) (298.503) (17.446)
interessi e altri oneri vs altri (288.760) (177.948) (110.813)
interessi da passività fin. per diritti d'uso (27.189) (25.857) (1.331)
svalutazioni di strumenti finanziari derivati 0 (94.698) 94.698
Totale (301.631) (218.086) (83.545)

I proventi finanziari da crediti verso le imprese controllate e verso altre imprese partecipate erano riferiti rispettivamente ai crediti immobilizzati verso la controllata Società Agricola Strà del Milione S.r.l. e verso la partecipata Venezianische Weinbar AG, ridotti rispetto all'esercizio precedente per la rinuncia agli stessi da parte della Società.

Negli Interessi e altri oneri verso altri confluiscono gli interessi relativi ai finanziamenti verso istituti bancari (per maggiori dettagli si rimanda alla nota 6.4.1 Passività finanziarie non correnti).

I proventi e oneri finanziari relativi agli strumenti finanziari derivati accoglievano le variazioni di fair value dei contratti a termine, estinti nel corso del 2020.

6.7.8 Proventi da partecipazioni

Proventi e (oneri) da partecipazioni Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Proventi da partecipazioni 90.000 45.000 45.000
altre imprese partecipate 90.000 45.000 45.000
Oneri da partecipazioni (1.030.215) 0 (1.030.215)
svalutazioni di partecipazioni (1.030.215) 0 (1.030.215)
Totale (940.215) 45.000 (985.215)

La voce accoglie i proventi derivanti dalla partecipazione nella società Premium Wine Selection S.r.l. deliberati nel corso dell'esercizio e pari ad Euro 90.000, (contro Euro 45.000 dell'esercizio precedente).

Gli oneri sono relativi alla svalutazione della partecipazione in Masi Wine Experience S.r.l. per Euro 200.000 (pari a quanto versato nel corso dell'esercizio a copertura delle perdite della Controllata) e in Venezianische Weinbar Ag per Euro 830.215.

6.7.9 Utili (perdite) su cambi

Utili (perdite) su cambi Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
utili su cambi 621.937 303.174 318.763
realizzati 571.632 258.283 313.349
valutativi 50.304 44.890 5.414
perdite su cambi (659.402) (682.583) 23.182
realizzati (593.875) (654.345) 60.470
valutativi (65.527) (28.239) (37.288)
Totale (37.465) (379.410) 341.945

6.7.10 Imposte sul reddito

Imposte sul reddito Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
imposte correnti 311.360 1.657.088 (1.345.728)
IRES 230.639 1.325.092 (1.094.453)
IRAP 80.721 331.996 (251.275)
imposte differite (anticipate) (467.747) (89.408) (378.339)
IRES 411.603 (76.010) 487.613
IRAP 56.596 (13.400) 69.996
imposte es. precedenti (518.748) (1.536) (517.212)
Totale (675.136) 1.566.143 (2.241.279)

Le imposte differite sono state calcolate secondo il criterio dell'allocazione globale, tenendo conto dell'ammontare cumulativo di tutte le differenze temporanee, sulla base delle aliquote medie attese in vigore nel momento in cui tali differenze temporanee si riverseranno {sulla base dell'aliquota effettiva dell'ultimo esercizio}.

Le imposte anticipate sono state rilevate in quanto esiste la ragionevole certezza dell'esistenza, negli esercizi in cui si riverseranno le differenze temporanee deducibili, a fronte delle quali sono state iscritte le imposte anticipate, di un reddito imponibile non inferiore all'ammontare delle differenze che si andranno ad annullare.

Le imposte relative agli esercizi precedenti sono prevalentemente relative alla rilevazione del credito per Patent Box, agevolazione consistente nella riduzione del reddito imponibile della Società in funzione dell'apporto dei marchi alla creazione del reddito, per gli anni dal 2015 al 2019.

Le principali differenze temporanee che hanno comportato la rilevazione di imposte differite e anticipate sono indicate nella tabella seguente unitamente ai relativi effetti.

31 dic 2020 31 dic 2019
Ammontare
differenze
temporanee
Effetto Fiscale Ammontare
differenze
temporanee
Effetto Fiscale
Attività per Imposte anticipate 1.437.622 339.841 1.149.140 274.784
Perdite su cambi 65.527 15.726 28.239 6.777
Bonus di bilancio amministratori 62.784 15.068 324.430 77.863
Svalutazioni crediti 879.916 211.179 421.881 101.251
Leasing 18.367 4.408 13.441 3.226
Firr 25.799 1.006 14.235 555
Mtm Irs 311.776 74.826 236.885 56.852
Effetti FTA 0 0 47.518 13.258
TFR 73.453 17.629 62.511 15.003
Passività per Imposte differite 207.034 55.315 1.723.407 478.609
Rivalutazione fabbricati 0 0 1.550.920 432.707
Utili su cambi 50.304 12.070 44.890 10.774
Dividendi non corrisposti 12.375 2.970 12.113 2.907
Diritti di reimpianto amm.to 144.355 40.275 115.484 32.220

6.8 Legge per il mercato e la concorrenza (Legge 4 agosto 2017, n. 124, comma 125)

In ottemperanza all'obbligo di trasparenza di cui al comma 125 dell'art. 1 della L. 124/2017, si riepilogano di seguito le richieste di contributi presentate nell'anno 2020 ad enti pubblici:

  • OCM Programma nazionale di sostegno del settore vitivinicolo Misura Investimenti Azione B "Trasformazione e Commercializzazione" - Reg. UE n. 1308/2013 art. 50. DGR n. 22 del 15/01/2019 - Bando biennale 2020/2021;
  • Domanda Unica Aziendale presentata il 22/06/2020 Reg. (UE) n. 1307/2013 e 1305/2013, DM 5465/2018, DGRV n. 146/2020, 148/2020 e 382/2020;
  • contributo a Sace Simest relativamente alla partecipazione a fiere/mostre e missioni di sistema in mercati esteri e/o Fiere eventi a carattere internazionale in Italia; contributo per il potenziamento della struttura operativa a Monaco di Baviera e contributo per e-commerce.

Si riepilogano di seguito i contributi e sovvenzioni incassati dalla pubblica amministrazione nell'anno 2019:

Ente erogante Contributo A titolo di
AGEA 491.955 Contributi OCM promozione sui mercati – Anticipo progetti 2020
AGEA 233.182 Contributi OCM promozione sui mercati – Saldo post collaudo pr. 2019
AVEPA 16.268 Contributi agricoli (Domanda Unica)
ARTEA 37.000 Contributi OCM Ristrutturazione e riconversione vigneti 2020 – Toscana
AVEPA 50.400 Contributi OCM Misura Investimenti – Azione B "Trasformazione e
commercializzazione"
GSE 32.729 Contributo incentivante e per scambio energia sul posto
Totale 861.534

6.9 La gestione del rischio finanziario

Le principali passività finanziarie della Società comprendono i finanziamenti bancari, i leasing, i debiti commerciali, i debiti diversi e le garanzie finanziarie. L'obiettivo principale di tali passività è di finanziare le attività operative del Gruppo. La Società ha crediti finanziari, altri crediti, commerciali e non commerciali, e disponibilità liquide che si originano direttamente dall'attività operativa. La Società detiene inoltre contratti derivati. La Società è esposta a rischi finanziari connessi alla sua operatività:

  • rischio di mercato (principalmente relativo ai tassi di cambio e di interesse), in quanto la Società opera a livello internazionale ed è esposto al rischio di cambio;
  • rischio di credito in relazione ai rapporti commerciali con i clienti;
  • rischio di liquidità, con particolare riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie e all'accesso al mercato del credito e degli strumenti finanziari in generale;
  • rischio di prezzo in relazione alle oscillazioni del prezzo di acquisto delle materie prime.

La Società non è esposta a significative concentrazioni dei rischi. La Società monitora costantemente i rischi finanziari a cui è esposta, in modo da valutare anticipatamente i potenziali effetti negativi ed intraprendere le opportune azioni per mitigarli. La seguente sezione fornisce indicazioni qualitative e quantitative di riferimento sull'incertezza di tali rischi per la Società.

I dati quantitativi di seguito riportati non hanno valenza previsionale; in particolare le sensitivity analysis sui rischi di mercato non possono riflettere la complessità e le relazioni correlate dei mercati che possono derivare da ogni cambiamento ipotizzato.

Rischio di cambio

La Società è esposta a rischi derivanti dalla variazione dei tassi di cambio, che possono influire sul risultato economico e sul valore del patrimonio netto. In particolare, il rischio si riferisce alle quattro valute estere nelle quali la Società opera, ovvero Dollaro USA, Dollaro Canadese, Corona Norvegese e Corona Svedese. Per esse usualmente l'azienda attiva programmi di copertura con vendita a termine di valuta.

Altro rischio è poi rappresentato dal fatto che la Società ha una società controllata in Argentina; poiché la valuta di riferimento per la Società è l'Euro, i conti economici di tale società vengono convertiti al cambio medio del periodo. Variazioni dei tassi di cambio possono comportare effetti sul controvalore in Euro di ricavi, costi e risultati economici. Analogamente, attività e passività possono assumere controvalori in Euro diversi a seconda dell'andamento dei tassi di cambio. Come previsto dai principi contabili di riferimento, gli effetti di tali variazioni sono rilevati direttamente nel patrimonio netto, nella voce Riserva di traduzione. La Società monitora le principali esposizioni al rischio di cambio di conversione; peraltro, alla data di bilancio non vi erano coperture in essere a fronte di tali esposizioni.

Sensitivity analysis relativa al rischio di cambio

Sono state sottoposte ad analisi di sensitività le attività e passività commerciali verso terzi esistenti al 31 dicembre 2010 in Dollaro USA, Dollaro Canadese, Corona Norvegese e Corona Svedese, le quattro valute nei confronti delle quali la Società risulta maggiormente esposta. La perdita potenziale derivante dalla variazione del fair value delle attività e passività finanziarie in conseguenza di un ipotetico ed immediato apprezzamento del 10% dell'Euro su tali valute non produrrebbe risultati apprezzabili sul conto economico della Società. Per contro, nel caso di un rafforzamento di pari intensità dell'Euro nei confronti di tali valute, la Società sosterrebbe minori oneri per circa lo stesso importo. Non sono state considerate nella sensitivity analysis le variazioni dei crediti e dei debiti a fronte dei quali sono state poste in essere operazioni di copertura.

Si ritiene ragionevole che la variazione dei tassi di cambio possa produrre, sugli strumenti derivati, un effetto economico opposto, di ammontare uguale alla variazione delle transazioni sottostanti coperte azzerando di fatto la variazione.

Rischio di tasso d'interesse

La Società utilizza risorse finanziarie esterne sotto forma di debito e impiega le liquidità disponibili in depositi bancari. Variazioni nei livelli dei tassi d'interesse di mercato influenzano il costo e il rendimento delle varie forme di finanziamento e di impiego incidendo pertanto sul livello di oneri finanziari della Società. La politica della Società è di gestire il costo finanziario utilizzando una combinazione di tassi di indebitamento fissi e variabili. Anche a tal fine la Società ha stipulato un contratto di Interest Rate Swap (IRS), a fronte del quale paga tipicamente degli interessi a tasso fisso, scambiandoli con interessi a tasso variabile, con riferimento a capitali nozionali predefiniti; i capitali nozionali, così come gli interessi a tasso variabile incassati, sono a loro volta commisurati al valore residuo ed ai tassi debitori delle passività finanziarie coperte. Mediante la sottoscrizione dell'IRS la Società raggiunge pertanto l'obiettivo di rendere fisso il tasso di interesse sulle passività finanziarie coperte.

Sensitivity analysis relativa al rischio tasso d'interesse

Una variazione positiva o negativa del 10% dei tassi di interesse correntemente applicati alla posizione finanziaria netta della Società non coperta dagli Interest Rate Swap non produrrebbe risultati apprezzabili sul conto economico.

Rischio di credito

Il rischio di credito rappresenta l'esposizione della Società a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti commerciali. Il rischio è gestito per alcuni clienti mediante l'ottenimento di idonee garanzie in fase contrattuale, per gli altri soggetti attraverso un continuo monitoraggio della situazione dei crediti, finalizzato ad anticipare e prevenire possibili crisi di liquidità. I clienti della Società sono in ogni caso per la maggior parte noti ed affidabili. Non ci sono inoltre concentrazioni significative di rischio di credito all'interno della Società. Sono oggetto di svalutazione individuale le posizioni, se singolarmente significative, per le quali si rileva un'oggettiva condizione di inesigibilità parziale o totale. L'ammontare della svalutazione tiene conto di una stima dei flussi recuperabili e della relativa data di incasso e degli oneri e spese di recupero futuri. A fronte di crediti che non sono oggetto di svalutazione individuale vengono stanziati dei fondi su base collettiva, tenuto conto dell'esposizione storica e di dati statistici.

Rischio di prezzo

La Società è esposta ai rischi derivanti dalle oscillazioni dei prezzi delle materie prime che possono influire sul risultato economico e sulla redditività. La situazione di mercato non fa prevedere movimenti che comportino rischi specifici e, in ogni caso, il rischio prezzo legato alla materia prima è mitigato dalla produzione di uve del Gruppo Masi, dall'usuale ampio stock di materia prima, conseguente alle necessità di invecchiamento e dagli accordi con fornitori stabili e fidelizzati.

Classificazione degli strumenti finanziari e rappresentazione del loro fair value

Si riporta di seguito il prospetto che riepiloga gli strumenti finanziari detenuti dalla Società, come definiti dallo IAS 39, la relativa categoria di appartenenza ai sensi del medesimo principio, ed i corrispondenti fair value.

Attività finanziarie

2020 Finanziam.ti
e crediti
Investimenti
posseduti
fino a
scadenza
Attività finanz.
disponibili per
la vendita
Attività finanz.
al fair value
rilevate a conto
economico
Totale Fair value
Attività finanziarie come da bilancio
Attività finanziarie non correnti 55.710 0 0 0 55.710 55.710
Altre attività non correnti 494.246 0 0 0 494.246 494.246
Crediti commerciali e altri crediti
correnti
14.325.964 0 0 0 14.325.964 14.325.964
Altre attività finanziarie correnti 0 0 0 0 0 0
Totale attività finanziarie 14.875.920 0 0 0 14.875.920 14.875.920
2019 Finanziam.ti
e crediti
Investimenti
posseduti
fino a
scadenza
Attività finanz.
disponibili per
la vendita
Attività finanz.
al fair value
rilevate a conto
economico
Totale Fair value
Attività finanziarie come da bilancio
Attività finanziarie non correnti 474.488 0 0 0 474.488 474.488
Altre attività non correnti 988.411 0 0 0 988.411 988.411
Crediti commerciali e altri crediti
correnti
18.784.147 0 0 0 18.784.147 18.784.147
Altre attività finanziarie correnti 0 0 0 19.768 19.768 19.768
Totale attività finanziarie 20.247.046 0 0 19.768 20.266.814 20.266.814

Passività finanziarie

2020 Passività al
costo
ammortizzato
Strumenti
derivati
Passività finanz.
al fair value
rilevate a conto
economico
Totale Fair value
Passività finanziarie come da bilancio
Passività finanziarie non correnti 22.287.047 0 0 22.287.047 22.287.047
Passività finanziarie correnti 4.001.212 0 0 4.001.212 4.001.212
Debiti commerciali e altri debiti correnti 11.141.990 311.776 0 11.453.765 11.453.765
Totale passività finanziarie 37.430.248 311.776 0 37.742.024 37.742.024

2019 Passività al
costo
ammortizzato
Strumenti
derivati
Passività finanz.
al fair value
rilevate a conto
economico
Totale Fair value
Passività finanziarie come da bilancio
Passività finanziarie non correnti 13.674.437 0 0 13.674.437 13.674.437
Passività finanziarie correnti 1.228.056 0 0 1.228.056 1.228.056
Debiti commerciali e altri debiti correnti 12.050.294 331.583 0 12.381.877 12.381.877
Totale passività finanziarie 26.952.787 331.583 0 27.284.370 27.284.370

Per quanto attiene agli strumenti finanziari iscritti in bilancio al Fair value al 31 dicembre 2020, la tabella seguente illustra la tipologia di strumento, il suo valore in unità di Euro alla data di bilancio e la gerarchia di valutazione utilizzata:

Tipo operazione Valore al 31.12.20 Livello 1 Livello 2 Livello 3
Attività finanziarie
Attività finanziarie non correnti 55.710 0 0 55.710
Altre attività non correnti 494.246 0 0 494.246
Crediti commerciali e altri crediti correnti 14.325.964 0 0 14.325.964
Altre attività finanziarie correnti 0 0 0 0
Totale attività finanziarie 14.875.920 0 0 14.875.920
Passività finanziarie
Passività finanziarie non correnti 22.287.047 0 0 22.287.047
Passività finanziarie correnti 4.001.212 0 0 4.001.212
Debiti commerciali e altri debiti correnti 11.453.765 311.776 0 11.141.990
Totale passività finanziarie 37.742.024 311.776 0 37.430.248

6.10 Rapporti con parti correlate

Ai sensi dell'art. 2427, primo comma, n. 22-bis, C.c., si precisa che nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 risultano realizzate operazioni con parti correlate di natura ordinaria ed effettuate a condizioni equivalenti a quelle prevalenti in libere transazioni, ascrivibili alle seguenti categorie:

  • Acquisto di beni;
  • Prestazione di servizi.

Con riferimento ai rapporti intercorsi con società del Gruppo, si precisa che tutte le operazioni con parti correlate compiute nel corso del periodo, ascrivibili alle categorie sopra menzionate, sono state concluse nell'interesse della Società e del Gruppo ed a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni effettuate con terzi indipendenti.

In riferimento all'articolo 2427, 22-bis del Codice Civile la Società ha posto in essere alcune operazioni in linea con i periodi precedenti a condizioni di mercato, come risulta dai prospetti sotto riportati ed espressi in migliaia di euro. Si precisa che le informazioni relative alle singole operazioni sono state aggregate secondo la loro natura, salvo quando la loro separata indicazione sia stata ritenuta necessaria per comprendere gli effetti delle operazioni medesime sulla situazione patrimoniale e finanziaria e sul risultato economico.

Parti correlate - debiti e crediti
Importi in Euro migliaia
2020 2019
a) Società controllate
debiti 1.568 2.390
crediti 2.543 3.285
rimanenze di magazzino 125 0
Immobilizzazioni 19 29
b) Altre società partecipate
debiti 179 0
crediti 971 1.640
c) Amministratori, sindaci e dirigenti strategici
debiti 189 146
crediti 0 1
Immobilizzazioni 74 78
d) Stretti familiari dei soggetti c)
debiti 2 1
crediti 0 0
immobilizzazioni 3 5
Parti correlate - costi e ricavi
Importi in Euro migliaia
2020 2019
a) Società controllate
ricavi 749 1.230
costo di acquisto e produzione del venduto 4.432 4.596
costi per servizi 723 894
altri costi operativi 0 0
altri ricavi 480 531
costi per diritti d'uso 10 10
b) Altre società partecipate
ricavi 1.806 899
costi per servizi 937 246
dividendi percepiti 90 45
c) Amministratori, sindaci e dirigenti strategici
Ricavi 0 1
canoni di locazione 0 0
costo del personale 1.584 1.628
compenso amministratori 1.140 1.303
compenso sindaci 38 38
Costi per servizi 31 0
altri costi 0 1
costi per diritti d'uso 6 6
d) Stretti familiari dei soggetti c) 0
costo del personale 40 51
costi per servizi 8 0

6.11 Altre informazioni

6.11.rmazioni su compensi ad Amministratori, Sindaci e Società di Revisione

Ai sensi di legge si evidenziano i compensi complessivi spettanti agli amministratori, ai membri del Collegio sindacale della Società ed alla società di revisione, compresi anche quelli per lo svolgimento di tali funzioni anche in altre imprese incluse nel consolidamento.

Compensi spettanti agli Amministratori,
ai Sindaci e alla Società di revisione
Esercizio 2020
Amministratori 1.139.764
Collegio sindacale 38.418
Società di revisione 60.000
servizi di revisione contabile dei conti 57.000
altri servizi 3.000
Totale 1.238.182

6.11.2 Informazioni su accordi fuori bilancio

La Società ha in essere con i propri clienti, fornitori, lavoratori e associazioni di categoria, altri partner commerciali e finanziari numerosi accordi contrattuali che prevedono impegni reciproci di vario tipo e di varia durata i cui effetti risultano dalla situazione patrimoniale-finanziaria se e per quanto ciò risulti corretto sulla base dei principi contabili applicati, con particolare riferimento al principio di competenza, mentre per ciò che attiene agli effetti futuri, essi ovviamente non risultano dalla situazione patrimoniale-finanziaria ove coerente con quanto prescritto dai principi contabili.

I suddetti accordi sono tutti però rientranti nell'ambito di quella che si può definire "normale gestione industriale, commerciale e finanziaria", considerata la dimensione e la complessità organizzativa di Masi Agricola S.p.A..

6.12 Eventi successivi

Il 16 febbraio scorso la Società ha annunciato di avere sottoscritto con l'Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale del Veneto un accordo preventivo per la definizione dei metodi e dei criteri di calcolo del conto economico, in caso di utilizzo diretto dei beni immateriali. L'agevolazione consiste in una riduzione del reddito imponibile della Società in funzione dell'apporto dei marchi alla creazione del reddito. Comunemente tale agevolazione viene definita come "Patent Box".

E' in fase di definizione l'emissione di un prestito obbligazionario non convertibile, non subordinato, per un importo in linea capitale pari ad Euro 12.000.000,00 (dodicimilioni/00) costituito da n. 120 obbligazioni ("Titoli") del valore nominale di Euro 100.000,00 (centomila/00) e durata pari a 7 anni dalla data di emissione ("Prestito"). I Titoli non saranno soggetti a quotazione su un mercato regolamentato o ad ammissione alle negoziazioni su un sistema multilaterale di negoziazione e saranno emessi in esenzione dall'obbligo di pubblicazione di un prospetto di offerta, ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 1, paragrafo 4, del Regolamento (UE) 2017/1129.

L'emissione dei Titoli è prevista per la fine del mese di marzo 2021.

Purtroppo sussistono elementi che rendono sempre più difficoltosa la prevedibilità della gestione: tra gli altri l'evoluzione epidemiologica della pandemia da COVID-19 e le conseguenti ricadute sull'horeca, l'incertezza sociopolitica ed economica in parecchi mercati, l'incrementata prudenza dei clienti negli acquisti. Nonostante

l'incertezza dell'attuale situazione, si ritiene che le potenziali ricadute sul business della Società non siano tali da compromettere la continuità aziendale. L'evoluzione del contesto viene costantemente monitorata.

6.13 Destinazione del risultato d'esercizio

Si propone all'assemblea di così destinare il risultato d'esercizio:

Risultato d'esercizio al 31/12/2020 Euro 1.064.933
- 5% a riserva legale Euro 53.247
- a utile a nuovo Euro 1.011.687

Il Consiglio di Amministrazione

Dott. Sandro Boscaini

Presidente

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